Earnings Release • Sep 22, 2020
Earnings Release
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Il Gruppo contiene l'impatto dell'Emergenza da Covid-19 nel primo semestre, registrando un EBITDA positivo:
S. Potito Sannitico, 21 Settembre 2020 - Seri Industrial S.p.A. ("la Società") comunica che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha esaminato ed approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2020.
Nel corso del primo semestre 2020 il Gruppo ha realizzato ricavi da clienti per Euro 54.108 migliaia e un Margine Operativo Lordo Adjusted pari ad Euro 643 migliaia.
Tali risultati sono fortemente condizionati dall'Emergenza da Covid-19 (di seguito anche "l'Emergenza"), che ha avuto un pesante impatto sul risultato economico del primo semestre. La riduzione del fatturato registrata rispetto al 2019 è correlata esclusivamente alla Emergenza da Covid-19, dopo un bimestre (Gennaio-Febbraio) risultato in linea con le originarie previsioni del Management.
La Società nel corso del primo semestre ha fatto quanto possibile per non fermare le produzioni negli stabilimenti, in quanto parte delle filiere produttive ritenute essenziali dai provvedimenti governativi adottati durante l'Emergenza, per intercettare interamente la domanda e garantire le forniture ai propri clienti.
| (Euro/000) | 30-giu-20 | 31-dic-19 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 114.033 | 129.660 |
| Attività non correnti | 165.895 | 163.646 |
| Attività destinate alla dismissione | 2.873 | 0 |
| ATTIVO | 282.802 | 293.306 |
| Passività correnti | 123.121 | 128.810 |
| Passività non correnti | 45.941 | 44.350 |
| Passività collegate ad attività da dismettere | 1.597 | 0 |
| Patrimonio netto di gruppo | 110.692 | 118.394 |
| Patrimonio netto di terzi | 1.450 | 1.752 |
| Patrimonio netto consolidato | 112.142 | 120.146 |
| PASSIVO | 282.802 | 293.306 |
Le attività correnti sono pari a Euro 114 milioni al 30 giugno 2020 rispetto a Euro 130 milioni del 31 dicembre 2019, in decremento per Euro 16 milioni.
Le attività non correnti sono pari a Euro 166 milioni al 30 giugno 2020 rispetto a Euro 164 milioni del 31 dicembre 2019, in incremento per Euro 2 milioni.
Le passività correnti sono pari a Euro 123 milioni al 30 giugno 2020 rispetto a Euro 129 milioni del 31 dicembre 2019, in decremento per Euro 6 milioni.
Le passività non correnti sono pari a Euro 45 milioni al 30 giugno 2020 rispetto a Euro 44 milioni del 31 dicembre 2019, in incremento per Euro 1 milione.
Il patrimonio netto consolidato è pari a Euro 112 milionil al 30 giugno 2020 rispetto a Euro 120 milioni al 31 dicembre 2019, in decremento per Euro 8 milioni.
Le attività e passività da dismettere sono correlate alla FDE Srl (e la controllata Sogef Srl), cedute in data 2 luglio 2020.
| (Euro/000) | 30/06/2020 | 30/06/2019* |
|---|---|---|
| Ricavi da clienti | 54.108 | 73.106 |
| Altri proventi operativi | 1.497 | 4.332 |
| Incremento di immobilizzazioni per lavori interni | 2.380 | 1.533 |
| Totale ricavi, proventi ed incrementi per lavori interni | 57.985 | 78.972 |
| Costi operativi | 57.817 | 71.097 |
| Margine operativo lordo | 167 | 7.875 |
| Ammortamenti | 5.668 | 6.059 |
| Svalutazioni/riprese di valore | 356 | 446 |
| Risultato operativo | (5.856) | 1.370 |
| Proventi Finanziari | 314 | 208 |
| Oneri Finanziari | 1.818 | 1.809 |
| Utile (Perdita) prima delle imposte | (7.360) | (231) |
| Imposte | 288 | 1.141 |
| Risultato netto di attività operative in esercizio | (7.648) | (1.372) |
| Risultato netto di attività operative cessate e in corso di dismissione | 0 | 0 |
| Utile (Perdita) consolidata | (7.648) | (1.372) |
| Utile (Perdita) di pertinenza di terzi | (237) | 372 |
| Utile (Perdita) di pertinenza del Gruppo | (7.411) | (1.744) |
*Si segnala che il conto economico del periodo precedente è stato riesposto ed oggetto di restatement.
Di seguito si riporta l'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale con l'aggiunta di acluni indicatori alternativi di performance (Misure Alternative di Performance, di seguito anche "MAP"), così come previsto dalla European Securities and Markets Authority (ESMA).
La riduzione dei ricavi da clienti, interamente dovuta all'Emergenza da Covid-19, non è inclusa tra gli eventi oggetto di rettifica per i MAP.
Il management ritiene che i MAP consentano una migliore analisi dell'andamento del business, assicurando una più chiara comparabilità dei risultati nel tempo, isolando eventi non ricorrenti, in modo anche da rendere la reportistica coerente con gli andamenti previsionali.
Tali indicatori non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS in quanto la loro modalità di determinazione non è normata dai principi stessi. Pertanto, la lettura dei MAP deve essere effettuata unitamente alle informazioni finanziarie del Gruppo tratte dai bilanci consolidati.
In particolare, gli indicatori alternativi di performance si determinano attraverso la rettifica dei principali indicatori di bilancio al netto delle partite non ricorrenti e/o non ripetitive, i c.d. special item1 .
1 Le componenti reddituali sono classificate tra gli special item quando: (i) sono correlate ad eventi o ad operazioni non ripetitive, ovvero da operazioni che non si ripetono frequentemente nella gestione ricorrente del Gruppo; (ii) derivano da operazioni non rappresentative della normale attività caratteristica del Gruppo, come nel caso di oneri straordinari di ristrutturazione, oneri ambientali, oneri connessi alla dismissione e alla valutazione di un asset, oneri legati ad operazioni straordinarie, anche se si sono verificati negli esercizi precedenti o è probabile che si verifichino nei successivi, oneri connessi allo start-up di nuovi stabilimenti, eccetera; (iii) eventuali plusvalenze o minusvalenze, svalutazioni o rivalutazioni di partecipazioni e/o asset, rettifiche/riprese di valore e ammortamenti legati ad operazioni straordinarie.
Di seguito la descrizione delle principali misure alternative di perfomance:
EBITDA (o Margine Operativo Lordo): rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo netto" gli "Ammortamenti e Rettifiche/Riprese di valore";
EBITDA adjusted (o Margine Operativo Lordo adjusted): rappresenta un indicatore della performance operativa ricorrente ed è calcolato depurando il Risultato Operativo Lordo degli special item sopra citati relativamente alla gestione operativa ed ai punti (i) e (ii);
Risultato Operativo adjusted (o EBIT adjusted): è calcolato eliminando dal Risultato Operativo gli effetti degli special item relativi ai punti (iii) e (iv) sopra menzionati;
Utile (perdita) consolidata adjusted: è calcolato eliminando dall'Utile (perdita) consolidata tutti gli special item sopra menzionati, nonché eventuali poste non ricorrenti correlate alle imposte;
Si riportano di seguito i risultati del periodo adjusted:
| Conto Economico | H1 2020 | Special Item | H1 2020 Adjusted |
H1 2019 | Special Item | H1 2019 Adjusted |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da clienti | 54.108 | 54.108 | 73.106 | 72.979 | ||
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 2.380 | 2.380 | 1.533 | 1.533 | ||
| Altri proventi operativi | 1.497 | 1.447 | 4.332 | 3.676 | ||
| Totale | 57.985 | 57.935 | 78.972 | 78.188 | ||
| Costi operativi | 57.817 | (476) | 57.341 | 71.097 | 70.542 | |
| Margine operativo lordo | 167 | 643 | 7.875 | 7.875 | ||
| Ammortamenti | 5.668 | (515) | 5.153 | 6.059 | (515) | 5.554 |
| Rettifiche/riprese di valore | 356 | (356) | (0) | 446 | (211) | 235 |
| Risultato operativo netto | (5.856) | (4.509) | 1.370 | 2.096 | ||
| Proventi finanziari | 314 | 314 | 208 | 208 | ||
| Oneri finanziari | 1.818 | (405) | 1.412 | 1.809 | (142) | 1.667 |
| Utile (perdita) prima delle imposte | (7.360) | (5.606) | (231) | 637 | ||
| Imposte | 288 | 288 | 1.141 | 1.141 | ||
| Risultato netto | (7.648) | (5.895) | (1.372) | (504) |
Di seguito si riporta la sintesi degli impatti degli special item sui risultati di periodo al 30 giugno 2020 e al 30 giugno 2019:
| Tabella di raccordo adjustment - in € migliaia | H1 2020 | H1 2019 |
|---|---|---|
| Margine Operativo Lordo - EBITDA | 167 | 7.875 |
| Risultato Operativo Netto - EBIT | (5.856) | 1.370 |
| Risultato Netto | (7.648) | (1.372) |
| Ricavi | - | - |
| Costi Operativi | 476 | - |
| Costi operativi Emergenza Covid-19 | 100 | - |
| Costi start up FS e Teverola | 276 | - |
| Perdite su crediti controllata Cinese e spese legali | 100 | - |
| Impatto su EBITDA | 476 | - |
| Contratto di locazione Teverola start up - Ammortamenti | 515 | 515 |
| Rettifiche per svalutazioni | 356 | 211 |
| Impatto su EBIT | 1.347 | 726 |
| Contratto di locazione Teverola start up + oneri Teverola - Oneri Finanziari | 405 | 142 |
| Impatto su Utile prima delle imposte | 1.752 | 868 |
| Impatto su Risultato Netto | 1.752 | 868 |
| Margine Operativo Lordo - Ebitda adjusted | 643 | 7.875 |
| Risultato Operativo Netto - Ebit adjusted | (4.509) | 2.096 |
| Risultato Netto adjusted | (5.895) | (504) |
Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato dalle voci elencate nella tabella a pag. 15, conformemente a quanto previsto nel paragrafo 127 delle raccomandazioni CESR/05-054b e in linea con le disposizioni Consob del 28 luglio 2006.
Flusso monetario generato (assorbito) dall'attività operativa adjusted (o Cash Flow da attività operativa): rappresenta il flusso di cassa generato dalle attività operative del Gruppo, al netto degli special item sopra menzionati.
Nel corso del primo semestre del 2020, il Gruppo ha registrato costi non ricorrenti per Euro 100 migliaia relativamente alle spese per pulizia, sanificazione, acquisto di protezioni individuali, ecc., al fine di fronteggiare l'Emergenza da Covid-19 e consentire a tutti i lavoratori di operare in piena sicurezza durante l'emergenza sanitaria.
Sui risultati del 2020, occorre operare, inoltre, un aggiustamento relativo (i) ai costi relativi allo start up di Teverola e delle filiali in Italia di FS Srl per complessivi Euro 1.196 migliaia iscritti nei costi e (ii) ai costi non ricorrenti per perdite su crediti e svalutazioni, per complessivi Euro 456 migliaia.
Dal punto di vista finanziario l'indebitamento finanziario netto consolidato è pari a Euro 71.543 migliaia, in aumento rispetto a quello del 31 dicembre 2019, che era pari a Euro 69.022 migliaia, per complessivi + Euro 2.521 migliaia, a fronte di investimenti in attività materiali ed immateriali per Euro 9.507 migliaia.
| (€/000) | 30-giu-20 | 31-dic-19 | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| A. Disponibilità liquide | (3.166) | (4.395) | 1.229 | (28%) |
| B. Titoli tenuti a disposizione | (605) | (510) | (95) | 19% |
| C. Liquidità (A+B) | (3.771) | (4.905) | 1.134 | (23%) |
| D. Crediti finanziari correnti | (1.884) | (4.865) | 2.981 | (61%) |
| E. Debiti bancari | 28.645 | 29.673 | (1.028) | (3%) |
| F. Parte Corrente dell'indebitamento non corrente | 12.672 | 14.767 | (2.095) | (14%) |
| G. Altri debiti finanziari correnti | 9.437 | 3.953 | 5.484 | 139% |
| H Indebitamento finanziario corrente (E+ F+G) | 50.754 | 48.393 | 2.361 | 5% |
| I Indebitamento finanziario corrente netto (H+D+C) | 45.099 | 38.623 | 6.476 | 17% |
| J. Debiti bancari non correnti | 0 | 16.342 | (16.342) | (100%) |
| K. Obbligazioni emesse | 0 | 0 | 0 | |
| L. Altri debiti non correnti | 26.986 | 14.057 | 12.929 | 92% |
| M.Indebitamento finanziario non corrente (J+K+L) | 30.399 | 30.399 | (3.143) | (11%) |
| N. Posizione finanziaria netta attività in esercizio N= (I+M) | 72.085 | 69.022 | 3.063 | 4% |
| Indebitamento finanziario corrente netto attività in dismissione | (1.129) | 0 | (1.129) | (100%) |
| Indebitamento finanziario non corrente netto attività in dismissione | 587 | 0 | 587 | 100% |
| O. Posizione finanziaria netta attività in corso di dismissione | (542) | 0 | (542) | (100%) |
| Posizione finanziaria netta P= N+O | 71.543 | 69.022 | 2.521 | 4% |
La Posizione Finanziaria Netta include i debiti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, per un importo pari ad Euro 16.116 migliaia.
Il flusso di cassa operativo è pari ad Euro 10.847 migliaia, a dimostrazione del positivo contenimento degli effetti finanziari negativi correlati alla Emergenza da Covid-19.
Includendo le rettifiche sul Margine Operativo Lordo, il Flusso di cassa operativo Adjusted si incrementa ad Euro 11.323 migliaia.
In ordine alla possibilità di poter ulteriormente rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria, si segnala che al 30 giugno 2020 sono in circolazione n. 99.191.327 Warrant Uno SERI 2017 – 2022 incorporanti il diritto di sottoscrivere massime complessive n. 9.919.132 azioni di compendio.
Si riporta di seguito l'organigramma societario del Gruppo, con indicazione di ciascuna attività.
La Società opera come holding di controllo, nella attuale configurazione del Gruppo, di due società industriali, operative in due linee di business (o "settori")2 :
(i) Seri Plast Srl ("Seri Plast"), attiva nel riciclo e nella produzione di materiali plastici per il mercato (i) degli accumulatori elettrici (produzione di compound speciali e stampaggio di cassette e coperchi per batterie), (ii) dell'automotive (produzione di compund speciali) ed idro-termo sanitario, cantieristica civile e navale (produzione di compound speciali, estrusione e stampaggio di tubi, raccordi e pezzi speciali);
linea di business "materie plastiche"
(ii) FIB Srl ("Fib" o "Faam"), attiva nella produzione e nel riciciclo di accumulatori elettrici al piombo e al litio per diverse applicazioni trazione industriale, storage e avviamento e nella costruzione di impianti per il recupero degli accumulatori esausti.
linea di business "accumulatori elettrici"
Si riportano di seguito le tabelle riepilogative dei risultati economici suddivisi per settori:
| Euro/000 | Corporate | Accumulatori elettrici |
Materie Plastiche |
Altro | Elisioni e rettifiche |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da clienti | 1.990 | 23.966 | 30.787 | 0 | (2.635) | 54.108 |
| Altri proventi operativi | 226 | 863 | 704 | 51 | (345) | 1.497 |
| Incremento di imm. per lavori interni | 0 | 821 | 1.559 | 0 | 0 | 2.380 |
| Totale ricavi, proventi e incremento per lavori interni |
2.216 | 25.649 | 33.049 | 51 | (2.980) | 57.985 |
| Costi operativi | 2.829 | 25.808 | 31.964 | 197 | (2.980) | 57.817 |
| Margine operativo lordo | (614) | (158) | 1.086 | (147) | 0 | 167 |
| Ammortamenti | 85 | 2.569 | 3.013 | 1 | 0 | 5.668 |
| Rettifiche/riprese di valore | 47 | 103 | 152 | 101 | (47) | 356 |
| Risultato operativo | (746) | (2.830) | (2.079) | (248) | 47 | (5.856) |
| Proventi finanziari | 221 | 251 | 4 | 4 | (166) | 314 |
| Oneri finanziari | 85 | 1.286 | 606 | 7 | (166) | 1.818 |
| Utile (perdita) prima delle imposte | (610) | (3.865) | (2.681) | (251) | 47 | (7.360) |
| Imposte | (18) | 270 | 37 | 0 | 0 | 288 |
| Risultato netto di attività operative in esercizio |
(591) | (4.135) | (2.718) | (251) | 47 | (7.648) |
| Risultato netto di attività operative cessate e in corso di dismissione |
||||||
| Utile (Perdita) consolidata | (591) | (4.135) | (2.718) | (251) | 47 | (7.648) |
| Utile (Perdita) di pertinenza di terzi | 0 | (131) | 0 | (106) | 0 | (237) |
| Utile (perdita) di pertinenza del Gruppo | (591) | (4.004) | (2.718) | (144) | 47 | (7.411) |
Il settore Altro fa principalmente riferimento alle attività di cogenerazione, dismesse in data 2 luglio 2020.
2 Sono escluse le società controllate in corso di dismissione (FDE Srl e Sogef Srl) e in liquidazione (Lithops Srl e Tolo Energia Srl)
L'andamento del primo semestre 2020, dopo i primi due mesi dell'anno nei quali si stavano confermando le originarie previsioni di crescita dei ricavi, è stato fortemente condizionato dai numerosi provvedimenti restrittivi volti a contrastare l'Emergenza da Covid-19 sfociata, successivamente, in una pandemia a livello mondiale ed una delle crisi più profonde dell'economia globale.
In questo difficile contesto il Gruppo Seri Industrial ha adottato le seguenti misure:
I collaboratori del Gruppo hanno profuso il massimo impegno al fine di garantire, comunque, le produzioni in tutti gli stabilimenti del gruppo, anche in regione Lombardia e in provincia di Bergamo, particolarmente colpita dalla emergenza sanitaria. Le attività del Gruppo sono state considerate, infatti, essenziali da parte dei provvedimenti governativi.
L'Emergenza da Covid-19 ha avuto un impatto significativo soprattutto sui ricavi del Gruppo nel primo semestre.
La riduzione complessiva dei ricavi da clienti, rispetto al periodo precedente del 2019, è stata pari al 26%, con un riduzione del 36,2% nel settore Materie Plastiche (a causa della chiusura delle attività produttiva di una parte significativa dei nostri clienti durante il lockdown) – da Euro 47.581 migliaia nel 2019 ad Euro 30.365 migliaia nel 2020 - e del 6% nel settore accumulatori elettrici – dove si è passati da Euro 25.291 migliaia nel 2019 ad Euro 23.690 nel 2020.
Per quanto riguarda la gestione della tesoreria, l'indebitamento finanziario netto è passato da Euro 69.022 migliaia al 31 dicembre 2019 ad Euro 71.543 migliaia al 30 giugno 2020. Il contenuto incremento dell'indebitamento finanziario netto conferma la validità delle misure del management.
Per quanto riguarda la gestione dei costi, da un punto di vista industriale, il Gruppo ha mantenuto i medesimi margini percentuali del precedente periodo. Il Gruppo ha realizzato minori ricavi da clienti per Euro 19 milioni, che hanno determinato la variazione del Margine Operativo Lordo rispetto al 2019.
Come noto, nel corso del 2019, la controllata FIB Srl (di seguito "FIB") aveva completato, presso il sito di Teverola (Ce) il primo stabilimento in Italia per la produzione di moduli e celle al litio. Il nuovo impianto ha una capacità installata iniziale di circa 300 MWh/annui di accumulatori al litio per applicazioni Motive Power, Storage e Difesa (di seguito il "Progetto Litio") ed è stato progettato per essere ampliato nel tempo in funzione della domanda del mercato.
Con il Progetto Litio, realizzato sulla base delle competenze di alto valore tecnologico maturate dal personale negli ultimi 10 anni, FIB intende proseguire nell'intento di presidiare l'intera filiera della produzione di accumulatori, rendendosi indipendente dai fornitori asiatici di celle al litio, che allo stato attuale controllano completamente il mercato. Ripetendo quanto realizzato per le batterie al piombo, realizzando autonomamente, senza ricorrere ai fornitori asiatici, le celle per la produzione di batterie al litio partendo dal carbonato di litio, con cui si realizza la materia attiva litio-ferro-fosfato. Attraverso questo progetto verrà proposto al mercato un prodotto altamente personalizzato ed innovativo, potendo controllare l'intero processo produttivo e adattando, a partire dalla materia prima, il prodotto alle esigenze dei clienti.
Nel corso del 2019 FIB ha completato sia l'investimento produttivo per oltre Euro 40 milioni sia l'investimento in ricerca industriale per circa Euro 6 milioni, nonché realizzato parzialmente l'investimento in sviluppo sperimentale per Euro 1 milione (per la produzione del cd organo sheet per la realizzazione - in materiale composito - del separatore
della batteria) sui complessivi Euro 9,5 milioni previsti dal Progetto Litio (Euro 8,5 milioni per la realizzazione dell'impianto sperimentale per la produzione della materia attiva).
Al 31.12.2019, come detto, l'installazione dei macchinari e degli impianti presso lo stabilimento di Teverola era già stata completata.
Nel corso del primo bimestre 2020 sono state avviate le attività propedeutiche al commissioning (o collaudo) dell'impianto per verificare, durante lo start up delle produzioni, i principali parametri quantitativi e qualitativi dei materiali prodotti nei quattro reparti dello stabilimento (produzione di anodo e catodo, assemblaggio celle, formazione delle celle e assemblaggio moduli).
Tali attività coinvolgono i tre principali fornitori degli impianti e macchinari (produzione di anodo e catodo, assemblaggio celle e moduli e formazione celle). Tali fornitori provengono da paesi Ue ed extra Ue, in particolare USA e Giappone.
Le restrizioni governative dovute all'emergenza da Covid-19, in relazione agli accessi in Italia dall'estero, ivi compresi gli obblighi di quarantena per chi proviene da taluni Paese, nonché i provvedimenti in vigore all'estero per il successivo rientro nei Paesi di provenienza, non hanno reso possibile effettuare le attività durante il periodo di lockdown.
Nel periodo in esame, si è assistito nella sostanza al rifiuto da parte dei tecnici incaricati di viaggiare in un contesto assolutamente incerto, visto anche l'aumento dei contagi a livello mondiale e per specifiche successive restrizioni adottate nelle nazioni ma anche nelle regioni e province di provenienza degli incaricati dei nostri fornitori.
Ciò ha determinato un ritardo sulle attività di commissioning, pur avendo completamente ultimato l'installazione delle macchine e il montaggio di tutti gli impianti ausiliari.
Allo stato attuale la situazione sembra risolta e sono in corso di avvio le attività di commissioning per gli impianti di produzione di anodo e catodo (che rappresentano la prima sezione del processo produttivo) e saranno poi completate le attività nelle tre sezioni successive dell'impianto, che necessitano di essere alimentate dai prodotti delle sezioni precedenti, in sequenza.
A causa dei citati ritardi conseguenti alla Emergenza da Covid-19, allo stato è prevedibile, salvo ulteriori inasprimenti dei provvedimenti restrittivi (che ancora oggi sono vigenti in Campania), che tale periodo deve intendersi prorogato al primo trimestre 2021.
Nel corso del mese di settembre è stato effettuato il primo accesso dei tecnici incaricati da Invitalia – che ha supportato la realizzazione del progetto tramite finanziamenti agevolati e a fondo perduto - per la prevista procedura di collaudo finale dell'investimento.
In data 9 dicembre 2019 la Commissione Europea (di seguito anche "CE"), nell'ambito del programma denominato IPCEI (Important Projects of Common European Interest e di seguito anche il "Progetto"), ha approvato un contributo (di seguito anche l'"Agevolazione"), per un ammontare complessivo pari a Euro 3,2 miliardi in favore di 17 aziende operanti nei seguenti paesi europei: Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia. Il progetto della controllata Fib, presentato nel febbraio 2019, è stato esaminato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla CE ed è stato ritenuto innovativo e coerente con gli obbiettivi previsti dal Progetto.
Il Progetto si inserisce nel contesto della transizione energetica verso la mobilità elettrica e la riduzione delle emissioni, che rappresenta un obbiettivo altamente strategico per l'Europa e richiede uno sforzo straordinario per sviluppare tecnologie avanzate e filiere produttive europee autonome. Il Progetto prevede anche lo sviluppo di tecnologie e di capacità di trattamento per il riciclo delle batterie a fine vita, nel rispetto dei principi portanti della Green Economy e dell'Economia Circolare.
Il Programma IPCEI rientra in una più ampia categoria di agevolazioni alle imprese facenti parte delle filiere altamente strategiche per il bene di interesse comune (la filiera delle batterie litio-ione è una di queste). La normativa sottostante tale programma è quella relativa agli Aiuti di Stato.
Per l'intero contesto europeo è una straordinaria opportunità di crescita economica e di sviluppo tecnologico, in quanto il progetto riunisce i principali operatori comunitari del settore, al fine di creare una filiera pienamente
integrata ed altamente innovativa che produrrà materie prime, celle al litio, moduli e sistemi di batterie su larga scala, in co-design con gli end-user e destinati a un utilizzo di massa (principalmente l'Automotive).
Di seguito la filiera formatasi in seguito all'approvazione del progetto:
Il progetto presentato da FIB, che opera sul mercato con il marchio FAAM, indicato nella tabella sopra riportata elaborata dalla CE, prevede investimenti in impianti, macchinari, attrezzature e immobili (Capex), per Euro 358,55 milioni, e spese per costi operativi e di gestione (Opex), nel periodo 2020-2026 di riferimento per lo sviluppo del Piano, per Euro 147,29 milioni. L'Agevolazione complessiva autorizzata dalla CE ammonta a complessivi Euro 427,06 milioni in termini di valore scontato. Considerando il valore nominale l'agevolazione ammonta a complessivi Euro 505 milioni.
L'Agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto al 100% per l'importo sopra menzionato e viene erogato dallo Stato Membro di cui l'impresa beneficiaria fa parte.
FIB prevede di realizzare l'investimento a Teverola, dove è già stato completato il primo impianto produttivo di celle, moduli e batterie al litio per applicazioni speciali, storage e trazione pesante.
A regime si prevede una produzione complessiva pari a circa 2,5 GWh/annui di batterie al litio (a cui va sommata la capacità del primo complesso produttivo di Teverola) e una capacità di riciclo delle batterie esauste di circa 50 ton/giorno (su scala pilota).
Anche l'Italia potrà, dunque, disporre di una c.d. "giga factory", a servizio di un mercato strategico e di grande potenzialità come quello dell'Automotive.
Fib potrà proporsi sul mercato con una capacità produttiva di circa 3 Gwh sia per la produzione di accumulatori "speciali" sia per la produzione di accumulatori di "largo consumo".
Il Gruppo ha avviato nel corso del 2019, completandolo nel 2020, un progetto di riorganizzazione delle società partecipate (di seguito anche "il progetto") al fine di focalizzare le attività nei due core business principali: (i) lavorazione di materiale plastico, attraverso la linea di business Materie Plastiche che fa capo a Seri Plast; (ii) accumulatori elettrici, attraverso la linea di business Accumulatori Elettrici che fa capo a FIB.
In seguito al completamento del progetto, vi è la seguente struttura societaria:
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge del 14 agosto 2020 sono entrate in vigore le misure, approvate dal Consiglio dei Ministri, per continuare a sostenere il rilancio dell'economia in Italia.
L'art.60, comma 6, di detto Decreto prevede la dotazione di ulteriori Euro 950 milioni per il Fondo IPCEI a sostegno del progetto sulle batterie e sulla micro-elettronica.
Alla data della presente relazione, è in corso la stesura dei decreti inter-ministeriali e dei decreti di concessione del finanziamento, che consentirebbero l'avvio degli investimenti nei primi mesi del 2021.
La Società, tenuto conto di possibili nuove recrudescenze della emergenza sanitaria e del fabbisogno, già pianificato, relativo all'incremento prevedibile del capitale circolante, per effetto dell'avvio dello stabilimento di Teverola e del conseguente incremento del fatturato, ha richiesto al sistema bancario dei finanziamenti a medio-lungo periodo, come previsto dal Decreto Cura Italia e Liquidità.
Alla data del presente comunicato, il Gruppo ha ricevuto delibere di concessione per complessivi Euro 33 milioni, così suddivisi: (i) Euro 20 milioni da Unicredit (beneficiaria la Società, in corso di perfezionamento), (ii) Euro 10 milioni da Cassa Depositi e Prestiti (beneficiario la Società, contratto sottoscritto e finanziamento erogato nel mese di agosto) e (iii) Euro 3 milioni da Deutsche Bank (beneficiario FIB, in corso di perfezionamento). I finanziamenti prevedono un piano di rimborso in 6 anni, con due anni di preammortamento.
Il Gruppo sta valutando altre opportunità sul mercato finanziario, anche in considerazione dell'importo massimo concedibile dal Decreto Cura Italia, pari a 47,5 milioni di euro. Tali risorse garantiranno una adeguata riserva di disponibilità per fronteggiare l'avvio dello stabilimento di Teverola anche in un eventuale scenario negativo di recrudescenza della emergenza sanitaria o di una ancora più grave crisi economica mondiale.
Nel corso del bimestre luglio-agosto, si registra un incremento dei ricavi, rispetto al corrispondente periodo del 2019, nelle principali attività operative, con una progressiva ripresa delle normali attività produttive e commerciali. Tale andamento sembra confermato dall'attuale portafoglio ordini.
Tale incremento, se proiettato sull'intero secondo semestre del 2020, lascia prevedere un andamento dei ricavi di tale periodo quanto meno in linea con il medesimo periodo dell'esercizio 2019.
A causa dei ritardi nell'avvio delle produzioni presso lo stabilimento di Teverola, le previsioni di ricavi del Progetto Litio nel Piano saranno differite, con avvio delle attività commerciali entro il primo trimestre del 2021, anziché entro l'ultimo trimestre del 2020.
In proposito, si ricorda che il Piano Industriale attualmente in essere per gli esercizi 2019-2021 è stato approvato in data 27 settembre 2019 dal Consiglio di Amministrazione e, successivamente, in data 18 dicembre 2019, esteso fino a ricomprendere l'esercizio 2022 ("il Piano"). Il piano 2019-2021 è stato oggetto di una business independent review da parte di una primaria società di consulenza e non includeva, ovviamente, alcun effetto derivante dall'Emergenza Covid-19.
Il piano prevede una crescita dei ricavi e dei margini, per effetto:
Tenuto conto di quanto sopra esposto, e in particolare che il risultato per il 2020 non sarà conseguito a causa dell'Emergenza da Covid-19, il management procederà all'aggiornamento del Piano, da completarsi entro l'inizio del 2021, al fine di recepire:
Di seguito una rappresentazione dei progetti in corso a Teverola:
Il Management, in considerazione dei risultati in corso e a seguito di valutazioni effettuate presso i propri clienti ritiene prevedibile che nel 2021 sia possibile conseguire, relativamente al business esistente, i risultati previsti precedentemente per il 2020 con un sostanziale ritorno alla piena normalità.
A ciò si aggiungono le previsioni relative al progetto Litio, che, tenuto conto del previsto nuovo termine per l'avvio delle produzioni, sembrano potersi confermare nei valori originariamente previsti nel Piano. Si terrà comunque in debita considerazione l'attuale contesto di incertezza, connesso alla Emergenza da Covid-19 ed a una eventuale recrudescenza della pandemia, che rende complesso effettuare previsioni a lungo termine, tenuto conto della continua evoluzione dello scenario di riferimento, e delle evidenti incertezze sulle stime c.d. "forward looking" e "point in time".
E' da considerare, inoltre, che mentre le previsioni macroeconomiche e di settore evolvono rapidamente e sono limitate ad un orizzonte per lo più di breve e medio periodo (12-24 mesi), il riassorbimento degli effetti dell'emergenza da Covid-19 si estende su periodi più lunghi.
Nei mesi seguenti sarà possibile apprezzare meglio gli effetti della pandemia sui mercati globali e, soprattutto, potrà essere valutato con maggiore certezza il rischio di una recrudescenza della stessa.
Il Gruppo ha intrattenuto ed intrattiene significativi rapporti di natura finanziaria ed economica con parti correlate, queste ultime prevalentemente riferibili alle società riferibili a Vittorio Civitillo, esterne al Gruppo. Taluni esponenti aziendali di Seri Industrial - segnatamente Vittorio Civitillo, Andrea Civitillo e Marco Civitillo, il padre Giacomo Civitillo (gli "Esponenti Civitillo") - sono portatori di interessi rilevanti ai sensi dell'art. 2391 del Codice Civile per conto di parti correlate alla Società e al Gruppo (i suddetti soggetti ricoprono cariche o funzioni da amministratori in società facenti parte della catena di controllo della Società e/o in altre parti correlate alla Società).
Ai sensi del Regolamento Consob Parti Correlate con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 25 novembre 2010 la Società ha adottato la propria procedura in materia di operazioni con parti correlate che persegue lo scopo di definire principi e regole per presidiare il rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Società stessa e delle società del Gruppo Seri Industrial. La Procedura è stata adeguata da ultimo con delibera del 5 novembre 2019.
I seguenti soggetti sono le Parti Correlate più rilevanti della Società e del Gruppo Seri Industrial:
L'ing. Vittorio Civitillo, amministratore delegato e il fratello Andrea Civitillo, alla data della presente relazione sono titolari indirettamente, attraverso Industrial, di azioni della Società corrispondenti complessivamente al 62,60% del capitale sociale della Società. Industrial è partecipata al 100% da SE.R.I., quest'ultima controllata dall'Ing. Vittorio Civitillo, che ne possiede il 50,41%, mentre Andrea Civitillo ne possiede il 49,21%
Si fa presente che Esponenti Civitillo sono componenti degli organi amministrativi della Società e delle principali società del Gruppo.
Per i principali rapporti del Gruppo con le Parti Correlate si rinvia alla tabella e ai commenti inseriti nella nota di commento al bilancio semestrale consolidato.
Di seguito si riportano le principali operazioni che il Gruppo Seri Industrial ha effettuato con le Parti Correlate.
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SE.R.I. SpA e Industrial SpA (i "Garanti") hanno assunto un impegno di garanzia e manleva, con delegazione cumulativi di debito e pagamento e accollo del debito, nell'ambito di rapporti di fattorizzazione di crediti commerciali da parte del Gruppo.
In particolare, con scritture private del 26 aprile 2018, i Garanti hanno sottoscritto accordi con le società del Gruppo che cedevano i propri crediti pro solvendo alle società di factoring. Con detti accordi le società del Gruppo venivano manlevate da qualsiasi pretesa e/o richiesta formulata dalle società di factoring, derivanti dal mancato pagamento da parte dei debitori (ceduti) di crediti vantati e ceduti dalle stesse. Qualora una delle società di factoring, di seguito indicate, dovesse richiedere, in forza di cessioni "pro solvendo" di crediti, la retrocessione dei crediti ceduti e/o la restituzione di quanto anticipato per mancato pagamento dei crediti ceduti, i garanti si sono impegnati a manlevare e tenerle indenni da qualsivoglia pretesa avanzata dalle società di factoring. Procedendo al pagamento diretto attraverso la delega di pagamento o debito sottoscritta.
Per il suddetto impegno di garanzia e manleva ciascuna delle società del Gruppo riconosce, in favore dei Garanti, un importo forfettario pari allo 0,2% dei propri crediti ceduti. È previsto che le società del Gruppo trasferiscano ai Garanti i crediti verso il factoring al fine di consentire la retrocessione dei crediti vantati nei confronti dei debitori ceduti in caso di mancato pagamento.
La suddetta operazione costituisce "operazione tra parti correlate" di "maggiore rilevanza" in ragione della posizione dell'Ing. Vittorio Civitillo, ai sensi di quanto disposto dal Regolamento Consob Parti Correlate e dalla Procedura OPC. Si rinvia per ulteriori dettagli al documento informativo pubblicato in data 3 maggio 2018 relativo ad operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza, redatto e messo a disposizione del pubblico sul sito internet della Società www.seri-industrial.it ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento Consob Parti Correlate.
Di seguito si riepilogano i principali rapporti in essere con parti correlate. Per un esame completo dei rapporti si rinvia alla nota d icommento al bilancio semestrale consolidato.
Seri Industrial e le sue controllate hanno in essere rapporti di affitto di immobili ad uso uffici e a fini industriali con Azienda Agricola Quercete a r.l. e Pmimmobiliare Srl, società riconducibili al gruppo di appartenenza facente capo all'ing. Civitillo, sulla base di contratti conclusi, per la maggior parte prima della entrata nel perimetro del Gruppo Seri Industrial ed i cui canoni di locazione sono stati determinati in considerazione del valore dei relativi immobili. A fronte di detti contratti sono stati versati depositi cauzionali per complessivi Euro 777 migliaia. Al riguardo si precisa che Azienda Agricola Quercete a r.l. è partecipata al 100% da Pmimmobiliare Srl, la quale è a sua volta partecipata al 100% da Seri Development & Real Estate Srl. Quest'ultima è partecipata al 50% ciascuno da Vittorio e Andra Civitillo.
SE.R.l. SpA è debitrice verso il Gruppo Seri Industrial per Euro 5.320 migliaia. Il debito afferisce principalmente alla gestione dell'IVA di Gruppo, per Euro 5.316 migliaia, ed, in misura minore per altri rapporti commerciali per Euro 4 migliaia. SE.R.l. SpA è creditrice verso il Gruppo Seri Industrial per complessivi Euro 305 migliaia di cui Euro 290 migliaia riferiti alla gestione dell'IVA di Gruppo ed Euro 15 migliaia con riferimento ad altri rapporti commerciali.
In data 20 dicembre 2019 la controllata Industrie Composizioni Stampati Srl (oggi Seri Plast Srl) ha acquisito un Ramo d'Azienda da COES Company Srl in liquidazione in precedenza condotto in affitto mediante un contratto di affitto di ramo di azienda. Consestualmente si è proceduto inoltre all'acquisto in blocco di tutte le giacenze non ancora utilizzate. Al 30 giugno 2020 il debito residuo ammonta a Euro 10.466 migliaia.
E' in essere un finanzamentro tra Seri Industrial, in qualità di soggetto beneficiario, e la Industrial SpA ("Industrial"), controllante della Società, in qualità di soggetto finanziatore per un importo di Euro 968 migliaia, oltre interessi per Euro 15 migliaia. Il Gruppo Seri Industrial è inoltre creditore nei confronti di Industrial per Euro 2.964 migliaia.
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L'Ing. Vittorio Civitillo, suo fratello Andrea Civitillo, Industrial e SE.R.I. hanno rilasciato impegni e garanzie a favore di istituti di credito e società di leasing in relazione ad affidamenti concessi, tra l'altro, a società del Gruppo Seri Industrial a beneficio e nell'interesse di Seri Industrial e di società del Gruppo Seri Industrial.
A decorrere dal mese di dicembre 2007 la Società, ai sensi e per gli effetti dell'art. 114, comma 5°, D.lgs. n.° 58/1998 e secondo le modalità di cui all'art. 66 della delibera Consob n.° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, è tenuta a fornire mensilmente al mercato le seguenti informazioni, come da richiesta di Consob del 14.07.2009, prot.9065375:
La Società è tenuta altresì a fornire ulteriori informazioni, su base trimestrale, nelle rendicontazioni intermedie relative all'andamento della gestione e nelle relazioni annuale e semestrale relative a: (A) il mancato rispetto delle clausole relative all'indebitamento del Gruppo che potrebbero comportare limiti all'utilizzo di risorse finanziarie; (B) lo stato di attuazione di piani di ristrutturazione; (C) lo stato di implementazione del piano industriale.
A) In relazione all'eventuale mancato rispetto delle clausole relative all'indebitamento del Gruppo che potrebbero comportare limiti all'utilizzo di risorse finanziarie, si segnala quanto segue:
FIB ha in essere un finanziamento con BNL per residui Euro 1 milione ed un finanziamento in pool iscritto per residui Euro 10 milioni, che prevedono il rispetto di taluni parametri finanziari, al 31 dicembre 2019 non rispettati e pertanto a tale data FIB ha esposto tra le passività correnti gli importi residui di tali finanziamenti.
In riferimento al finanziamento BNL, FIB ha continuato a rispettare il puntuale pagamento delle rate previste dal piano di ammortamento.
Relativamente al finanziamento con il pool di banche, si segnala che sono occorsi taluni inadempimenti contrattuali da parte di FIB tali da comportare la decadenza dal beneficio del termine. Si evidenzia infine che la Società alla data di relazione del presente documento, ha richiesto un waiver contrattuale, ed è in attesa di riscontri da parte degli Istituti.
B) Relativamente allo stato di attuazione di piani di ristrutturazione, il Gruppo non ha in essere piani di ristrutturazione del debito.
C) Riguardo allo stato di implementazione del piano industriale il Consiglio di Amministrazione della Società in data 27 settembre 2019 ha esaminato ed approvato il piano industriale per il periodo 2019 - 2021. In data 18 dicembre 2019 è stata estesa al 2022 la durata del Piano.
Riguardo al Piano, si rimanda a quanto in precedenza illustrato.
* * * * *
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Pasquale Basile, dichiara ai sensi dell'articolo 154–bis, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998, che l'informativa sui dati patrimoniali, economici e finanziari contenuta nel presente comunicato stampa corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 sarà messa a disposizione del pubblico, presso la sede della Società, sul sito internet www.seri-industrial.it nella sezione Investor/Bilanci e Relazioni, nonché presso il meccanismo di stoccaggio () nei termini di legge.
| (Euro/1000) | 30-giu-20 | 31-dic-19 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 114.033 | 129.660 |
| Attività non correnti | 165.895 | 163.646 |
| Attività destinate alla dismissione | 2.873 | 0 |
| ATTIVO | 282.802 | 293.306 |
| Passività correnti | 123.121 | 128.810 |
| Passività non correnti | 45.941 | 44.350 |
| Passività collegate ad attività da dismettere | 1.597 | 0 |
| Patrimonio netto di gruppo | 110.692 | 118.394 |
| Patrimonio netto di terzi | 1.450 | 1.752 |
| Patrimonio netto consolidato | 112.142 | 120.146 |
| PASSIVO | 282.802 | 293.306 |
| (Euro/000) | 30/06/2020 | 30/06/2019** |
|---|---|---|
| Ricavi da clienti | 54.108 | 73.106 |
| Altri proventi operativi | 1.497 | 4.332 |
| Incremento di immobilizzazioni per lavori interni | 2.380 | 1.533 |
| Totale ricavi, proventi ed incrementi per lavori interni | 57.985 | 78.972 |
| Costi operativi | 57.817 | 71.097 |
| Margine operativo lordo | 167 | 7.875 |
| Ammortamenti | 5.668 | 6.059 |
| Svalutazioni/riprese di valore | 356 | 446 |
| Risultato operativo | (5.856) | 1.370 |
| Proventi Finanziari | 314 | 208 |
| Oneri Finanziari | 1.818 | 1.809 |
| Utile (Perdita) prima delle imposte | (7.360) | (231) |
| Imposte | 288 | 1.141 |
| Risultato netto di attività operative in esercizio | (7.648) | (1.372) |
| Risultato netto di attività operative cessate e in corso di dismissione | 0 | 0 |
| Utile (Perdita) consolidata | (7.648) | (1.372) |
| Utile (Perdita) di pertinenza di terzi | (237) | 372 |
| Utile (Perdita) di pertinenza del Gruppo | (7.411) | (1.744) |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'Allegato 4.
(**) Si segnala che il conto economico del periodo precedente è stato riesposto ed oggetto di restatement.
Seri Industrial S.p.A. è una società quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana. La mission di Seri Industrial è accelerare la transizione energetica verso la sostenibilità e la decarbonizzazione, controllando l'intera supply chain degli accumulatori elettrici. Il Gruppo opera attraverso due società: (i) Seri Plast, attiva nella lavorazione di materiali plastici per il mercato delle batterie, l'automotive ed il settore idro-termosanitario; (ii) FIB, attiva, attraverso il marchio FAAM, nella produzione di batterie al piombo e al litio per applicazioni trazione, industriali, storage e militari, oltre che nel recupero di piombo da batterie esauste e nella progettazione di impianti per il riciclo delle batterie.
Le attività configurano un ciclo completo di utilizzo e recupero delle materie prime, rappresentando un esempio unico di Economia Circolare.
Per ulteriori informazioni: Investor Relator Marco Civitillo E-mail: [email protected] Tel. 0823 786235
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