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A2a

Interim / Quarterly Report Aug 2, 2018

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018

Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018

Il presente Bilancio è consultabile sul sito www.a2a.eu

Indice

Organi sociali 5
1 Dati di sintesi del Gruppo A2A
Business Units
8
Aree geografiche di attività 10
Struttura del Gruppo 12
Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2018 13
Azionariato 16
A2A S.p.A. in Borsa
Indicatori Alternativi di Performance (AIP)
17
19
2 Risultati consolidati e andamento della gestione
Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria 24
Eventi di rilievo del periodo 33
Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018
Evoluzione prevedibile della gestione
35
37
3 Prospetti contabili consolidati
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 40
Conto economico consolidato 42
Conto economico complessivo consolidato 43
Rendiconto finanziario consolidato
Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato
44
46
Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza
dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 49
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi
della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 50
Conto economico consolidato ai sensi
della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
52
4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale
Informazioni di carattere generale 54
Relazione finanziaria semestrale 55
Schemi di bilancio
Criteri di redazione
56
57
Variazioni di principi contabili internazionali 58
Area di consolidamento 61
Criteri e procedure di consolidamento 62
Stagionalità dell'attività 67
Sintesi dei risultati per settore di attività
Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
68
72
Indebitamento finanziario netto 92
Note illustrative alle voci di Conto economico 95
Risultato per azione 103
Nota sui rapporti con le parti correlate 104
Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali 107
Garanzie ed impegni con terzi
Altre informazioni
109
110

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 136
2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali 138
3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato 140
4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto 144
5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita 146
6 Evoluzione della regolazione ed impatti
sulle Business Units del Gruppo A2A
Business Unit Generazione e Trading 151
Business Unit Mercato 154
Business Unit Ambiente 156
Business Unit Reti e Calore 160
Business Unit Estero 169
7 Scenario e mercato
Quadro macroeconomico 172
Andamento del mercato energetico 174
8 Risultati per settore di attività
Risultati per settore di attività 178
Business Unit Generazione e Trading 180
Business Unit Mercato 183
Business Unit Ambiente 185
Business Unit Reti e Calore 187
Business Unit Estero 189
A2A Smart City 190
Corporate 191
9 Rischi e incertezze
Rischi e incertezze 194
10 Gestione responsabile della sostenibilità
Gestione responsabile della sostenibilità 208
11 Attestazione del bilancio semestrale abbreviato
ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98
Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis
comma 5 del D.Lgs. 58/98 212
12 Relazione della Società di Revisione 213

Organi sociali

Organi sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Giovanni Valotti

VICE PRESIDENTE

Alessandra Perrazzelli

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Luca Camerano

CONSIGLIERI Giambattista Brivio Giovanni Comboni Enrico Corali Luigi De Paoli Alessandro Fracassi Maria Chiara Franceschetti Guadiana Giusti Secondina Giulia Ravera

Norberto Rosini

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE Giacinto Gaetano Sarubbi

SINDACI EFFETTIVI Maurizio Leonardo Lombardi Chiara Segala

SINDACI SUPPLENTI Sonia Ferrero

Stefano Morri

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY S.p.A.

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units

Il Gruppo A2A opera principalmente nei settori della produzione, vendita e distribuzione di gas e di energia elettrica, del teleriscaldamento, dell'ambiente e del ciclo idrico integrato.

Tali settori sono a loro volta riconducibili alle "Business Units" precisate nel seguente schema individuate a seguito della riorganizzazione effettuata dal management:

Generazione e Trading

  • Impianti termoelettrici ed idroelettrici
  • Energy Management

Mercato

  • Vendita Energia Elettrica e Gas
  • Efficienza energetica
  • Mobilità elettrica
  • Illuminazione pubblica

Ambiente

  • Raccolta e spazzamento
  • Trattamento
  • Smaltimento e recupero energetico

Reti e Calore

  • Reti elettriche
  • Reti gas
  • Ciclo idrico integrato
  • Servizi di Teleriscaldamento
  • Servizi di gestione calore

La suddivisione in Business Units riflette la struttura della reportistica che periodicamente viene analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione al fine di gestire e pianificare il business del Gruppo.

Estero

• Fornitura di know how e tecnologie per la realizzazione impianti di pre-trattamento rifiuti

A2A Smart City

• Servizi di Telecomunicazione

Corporate

• Servizi corporate

Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units Aree geografiche Struttura del finanziari al 30 giugno 2018 Azionariato A2A S.p.A. Alternativi di Performance

Aree geografiche di attività

Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2018 (**)

RICAVI

MARGINE OPERATIVO LORDO

milioni di euro 267

RISULTATO DEL PERIODO

Dati economici
milioni di euro
01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Reported
Ricavi 3.081 2.804
Costi operativi (2.090) (1.841)
Costi per il personale (334) (326)
Margine operativo lordo 657 637
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (221) (204)
Risultato operativo netto 436 433
Risultato da transazioni non ricorrenti 6 -
Gestione finanziaria (54) (59)
Risultato al lordo delle imposte 388 374
Oneri per imposte sui redditi (120) (119)
Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita 4 (94)
Risultato di pertinenza di terzi (5) (4)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 267 157
Margine operativo lordo/Ricavi 21,3% 22,7%

(**) I dati valgono quali indicatori di performance come richiesto dal CESR/05/178/B

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units Aree geografiche di attività

Gruppo giugno 2018 Azionariato A2A S.p.A. in Borsa

Indicatori Alternativi di Performance (AIP)

Dati patrimoniali
milioni di euro
30 06 2018 31 12 2017
Capitale investito netto 6.134 6.239
Patrimonio netto del Gruppo e di terzi 3.104 3.013
Posizione finanziaria netta consolidata (3.030) (3.226)
Posizione finanziaria netta consolidata / Patrimonio netto del Gruppo e di terzi 0,98 1,07
Dati finanziari
milioni di euro
01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Flussi finanziari netti da attività operativa 584 422
Flussi finanziari netti impiegati nell'attività di investimento (175) (171)
Free cash flow (dato Rendiconto finanziario) 409 251
Indicatori significativi 30 06 2018 31 12 2017
Media Euribor a sei mesi (0,272%) (0,247%)
Prezzo medio del Brent (USD/bbl) 71,1 52,8
Media del Prezzo Unico Nazionale (PUN) Baseload (Euro/MWh) 53,8 51,2
Media del Prezzo Unico Nazionale (PUN) Peakload (Euro/MWh) 60,5 57,4
Prezzo medio del carbone (Euro/tonn) 72,8 72,9
Prezzo medio del gas al PSV(*) (Euro/MWh) 22,4 19,3
Prezzo medio diritti di emissione EU ETS (**) (Euro/tonn) 12,1 5,0

(*) prezzo del gas di riferimento per il mercato italiano

(**) EU Emissions Trading System

Principali indicatori operativi del Gruppo 30 06 2018 30 06 2017
Generazione e Trading
Produzione termoelettrica (GWh) 5.865 4.775
Produzione idroelettrica (GWh) 2.086 1.640
EE venduta a clienti grossisti (GWh) 5.231 3.387
EE venduta in Borsa (GWh) 6.435 5.914
Mercato
EE venduta a clienti retail (GWh) 5.133 3.927
POD Energia Elettrica (#/1000) 1.064 1.047
Gas venduto a clienti retail (Mmc) 986 905
PDR Gas (#/1000) 1.287 1.295
Ambiente
Rifiuti raccolti (Kton) 838 800
Abitanti della raccolta serviti (#/1000) 3.528 3.562
Rifiuti smaltiti (Kton) 1.755 1.786
Energia elettrica venduta da WTE (GWh) 889 923
Reti e Calore
EE distribuita (GWh) 5.878 5.773
Gas distribuito (Mmc) 1.510 1.410
Acqua distribuita (Mmc) 32 33
RAB Energia Elettrica (M€) 631 645
RAB Gas (M€) 1.194 1.171
Vendita calore (GWht) 1.646 1.552
Produzione cogenerazione (GWh) 194 162

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units Aree geografiche di attività Struttura del Gruppo giugno 2018 Azionariato A2A S.p.A. in Borsa Indicatori Alternativi di

Performance (AIP)

Azionariato (*)

(*) Fonte CONSOB per le Quote superiori al 3% (aggiornamento al 30/06/2018).

Dati societari di A2A S.p.A. 30 06 2018 31 12 2017
Capitale Sociale (euro) 1.629.110.744 1.629.110.744
Numero azioni ordinarie (valore nominale 0,52 euro) 3.132.905.277 3.132.905.277
Numero azioni proprie (valore nominale 0,52 euro) 23.721.421 23.721.421

A2A S.p.A. in Borsa

A2A S.p.A. in numeri (Borsa Italiana)

Capitalizzazione al 30 giugno 2018 (milioni di euro) 4.652
Capitalizzazione al 30 giugno 2018 (azioni) 3.132.905.277
Primi sei mesi 2018 Ultimi 4 trimestri
Capitalizzazione media (milioni di euro) 4.767 4.689
Volumi medi giornalieri (azioni) 11.415.441 10.105.672
Prezzo medio (euro per azione) 1,52 1,50
Prezzo massimo (euro per azione) 1,69 1,69
Prezzo minimo (euro per azione) 1,39 1,38

Fonte: Bloomberg

Il titolo A2A è scambiato anche sulle seguenti piattaforme: Aquis, BATS, BlockMatch, Chi-X, Equiduct, ITG Posit, Liquidnet, Sigma-X, Turquoise, UBS MTF.

Il 23 maggio 2018 A2A ha distribuito un dividendo pari a 0,0578 euro per azione.

Principali indici in cui è presente il titolo A2A

FTSE MIB
STOXX Europe
EURO STOXX
MSCI Europe Small Cap
WisdomTree International
S&P Global Mid Small Cap

Indici etici

ECPI Euro ESG Equity
Ethibel Sustainability Index Excellence Europe
EURO STOXX Sustainability Index
Euronext Vigeo Europe 120
Standard Ethics Italian Index

Fonte: Bloomberg e informazioni societarie

A2A è inclusa nell'Ethibel Excellence Investment Register e nell'Ethibel Pioneer Investment Register.

Nel 2017 A2A è stata inclusa nella sezione LEADERSHIP del CDP Water questionnaire, assessment relativo alle tematiche della risorsa idrica, mentre ha ottenuto un rating di B sul Climate Change questionnaire dedicato al cambiamento climatico.

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units Aree geografiche di attività Struttura del Gruppo Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2018

Azionariato A2A S.p.A. in Borsa Indicatori

Alternativi di Performance (AIP)

A2A: prezzo e volumi

Fonte: Bloomberg

Rating

Attuale
Rating medio/lungo termine BBB
Standard & Poor's Rating breve termine A–2
Outlook Stabile
Rating medio/lungo termine Baa2
Moody's Outlook Stabile

Fonti: agenzie di rating

Indicatori Alternativi di Performance (AIP)

Nella presente Relazione finanziaria semestrale sono stati utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance (AIP) che sono differenti dagli indicatori finanziari espressamente previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dal Gruppo.

Questi indicatori alternativi sono utilizzati dal Gruppo A2A al fine di trasmettere in modo più efficace le informazioni sull'andamento della redditività dei business in cui opera nonché sulla situazione finanziaria, utili per migliorare la capacità complessiva di valutare la performance finanziaria e patrimoniale.

Tali indicatori sono esposti nella sezione "Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo A2A". Per il Conto economico i valori comparativi fanno riferimento ai valori al 30 giugno 2017 mentre per la Situazione patrimoniale-finanziaria i valori comparativi fanno riferimento al 31 dicembre 2017.

Con riferimento agli indicatori alternativi, in data 3 dicembre 2015 la Consob ha emesso la Comunicazione n. 92543/15, che recepisce le Linee Guida riguardanti l'utilizzo e la presentazione di indicatori alternativi di performance nell'ambito di informazioni finanziarie regolamentate, emanate in data 3 ottobre 2015 dall'Autorità Europea degli Strumenti finanziari e dei Mercati (ESMA). Queste Linee Guida – che hanno aggiornato la Raccomandazione del CESR sugli indicatori alternativi di performance (CESR/05 – 178b) – hanno la finalità di promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi per migliorare la loro comparabilità, affidabilità e capacità di comprensione.

In conformità con le Linee Guida, le descrizioni, i contenuti e le basi di calcolo utilizzate per la costruzione degli indicatori alternativi di performance adottati dal Gruppo sono di seguito descritte.

Margine operative lordo

Il Margine operative lordo è un indicatore alternativo di performance operativa, calcolato come la somma del "Risultato operativo netto" più gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni".

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori) e rappresenta un utile strumento per la valutazione della performance operativa del Gruppo (sia nel suo complesso che a livello di singola Business Unit), anche mediante la comparazione tra i risultati operativi del periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.

Risultato da transazioni non ricorrenti

Il Risultato da transazioni non ricorrenti è un indicatore alternativo di performance finalizzato ad evidenziare le plus/minusvalenze derivanti dalla valutazione al fair value delle attività non correnti cedute e i risultati derivanti dalla cessione di partecipazioni in società controllate non consolidate e collegate e altri oneri/proventi non operativi.

Tale indicatore è posizionato tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene "inquinato" da operazioni aventi natura non ricorrente, consentendo una migliore misurazione dell'andamento della normale gestione operativa del Gruppo.

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units Aree geografiche di attività Struttura del Gruppo Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2018 Azionariato

A2A S.p.A. in Borsa Indicatori Alternativi di Performance (AIP)

Capitale immobilizzato netto

Il Capitale immobilizzato netto è determinato come somma algebrica di:

  • immobilizzazioni materiali;
  • immobilizzazioni immateriali;
  • partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto e altre attività finanziarie non correnti;
  • altre attività e passività non correnti;
  • attività per imposte anticipate e passività per imposte differite;
  • fondi rischi, oneri e passività per discariche;
  • benefici a dipendenti.

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori) e rappresenta una utile misurazione delle attività immobilizzate nette del Gruppo nel suo complesso, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.

Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.

Capitale di funzionamento

Il Capitale di funzionamento è determinato come somma algebrica di:

  • rimanenze;
  • crediti commerciali e altre attività correnti;
  • debiti commerciali e altre passività correnti;
  • attività per imposte correnti/debiti per imposte.

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori); rappresenta una utile misurazione della capacità di generare flussi di cassa dalla gestione operativa entro un arco di dodici mesi, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.

Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.

Capitale investito/Capitale investito netto

Il Capitale investito/Capitale investito netto è calcolato come la somma del Capitale immobilizzato netto, del Capitale di funzionamento e delle Attività/Passività destinate alla vendita.

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori); rappresenta una utile misurazione ai fini della valutazione delle attività nette complessive, sia correnti che immobilizzate.

Fonti di copertura

Le Fonti di copertura sono calcolate sommando il "Patrimonio netto" e la "Posizione finanziaria netta".

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori) e rappresenta le diverse fonti attraverso cui il Gruppo A2A si finanzia ed il grado di autonomia che il Gruppo A2A possiede nel confronto con le fonti di finanziamento esterne. Tale indicatore consente inoltre di misurare la solidità finanziaria del Gruppo A2A.

Posizione finanziaria netta/Indebitamento finanziario netto

La Posizione finanziaria netta/Indebitamento finanziario netto è un indicatore della struttura finanziaria, calcolato come somma della posizione finanziaria netta oltre l'esercizio successivo e la posizione finanziaria netta entro l'esercizio successivo. Nello specifico, la posizione finanziaria netta totale oltre l'esercizio successivo si ottiene dalla somma algebrica di:

  • Totale Indebitamento a medio e lungo termine: la posta include la quota non corrente delle Obbligazioni, dei Finanziamenti bancari, del Leasing finanziario e le Altre passività non correnti;
  • Totale Crediti finanziari a medio e lungo termine: la voce include le Attività finanziarie non correnti (comprese quelle con parti correlate) e le Altre attività non correnti.

La posizione finanziaria netta entro l'esercizio successivo si ricava dalla somma algebrica di:

  • Totale Indebitamento a breve termine: la voce comprende la quota con scadenza entro dodici mesi delle Obbligazioni, dei Finanziamenti bancari, del Leasing finanziario, le Passività finanziarie correnti verso parti correlate e le Altre passività correnti;
  • Totale Crediti finanziari a breve termine: questa posta comprende le Altre attività finanziarie correnti (comprese quelle verso parti correlate) e le Altre attività correnti;
  • Disponibilità liquide e mezzi equivalenti e Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inclusi tra le attività destinate alla vendita.

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori) ed è utile ai fini della misurazione dell'indebitamento finanziario del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.

La posizione finanziaria netta del Gruppo A2A è calcolata ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione ESMA/2013/319.

Investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali

Gli Investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali sono desumibili dalle informazioni riportate nelle Note illustrative della Situazione patrimoniale-finanziaria.

Questo AIP è utilizzato dal Gruppo A2A quale obiettivo finanziario nell'ambito di presentazioni sia interne al Gruppo (Business Plans) sia esterne (presentazioni ad analisti finanziari e agli investitori) e costituisce una utile misurazione delle risorse impiegate nel mantenimento e nello sviluppo degli investimenti del Gruppo A2A (nel suo complesso e al livello di singola Business Unit), anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Questo consente al Gruppo A2A di condurre analisi sugli andamenti degli investimenti e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.

Gli investitori non dovrebbero fare eccessivo affidamento su questi AIP e non dovrebbero considerare tutti gli AIP come: (i) un'alternativa all'utile operativo o all'utile netto così come calcolati in conformità agli IFRS; (ii) una valutazione della capacità del Gruppo di rispondere alle esigenze di cassa alternativa a quella desumibile dal cash flow da attività operativa, di investimento o da attività di finanziamento (così come determinati in accordo con gli IFRS); oppure (iii) un'alternativa a qualsiasi altro indicatore di performance previsto dagli IFRS.

Questi indicatori alternativi di performance derivano dalla informativa finanziaria storica del Gruppo A2A e non hanno lo scopo di fornire indicazioni relative a future performance finanziarie, posizioni finanziarie o cash flow del Gruppo stesso. Inoltre questi AIP sono stati calcolati in maniera omogenea in tutti i periodi.

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units Aree geografiche di attività Struttura del Gruppo Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2018 Azionariato A2A S.p.A.

in Borsa Indicatori Alternativi di Performance

(AIP)

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

Situazione economica

Per effetto della riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste economiche del Gruppo EPCG i valori al 30 giugno 2017 sono stati riesposti in seguito alla variazione del metodo di consolidamento del Gruppo EPCG che, per effetto dell'esercizio della put option sull'intero pacchetto azionario detenuto da A2A S.p.A., la cui efficacia si è perfezionata in data 3 luglio 2017, ha comportato un cambiamento di destinazione della partecipazione detenuta in EPCG da investimento in continuità a investimento destinato alla vendita secondo i dettami dell'IFRS 5.

Si segnala, inoltre, che i dati economici al 30 giugno 2018 risultano non omogenei rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente per effetto delle seguenti operazioni straordinarie che si sono perfezionate nel secondo semestre 2017 e nel primo semestre 2018:

  • costituzione, nel mese di luglio 2017, della società A2A Rinnovabili S.p.A., che ha progressivamente acquisito un portafoglio di 19 società proprietarie di impianti fotovoltaici di cui 13 società acquisite nel secondo semestre 2017 e 6 società nel corso dei primi mesi del 2018;
  • consolidamento integrale di LumEnergia S.p.A., in conseguenza dell'aumento al 92,7%, a partire dal mese di luglio 2017, della partecipazione detenuta dalla controllata A2A Energia S.p.A.. La società al 30 giugno 2017 veniva consolidata con il metodo del Patrimonio netto;
  • costituzione e consolidamento integrale, nel corso del secondo semestre 2017, del consorzio A2A Security S.c.p.a., della società A2A Energy Solutions S.r.l. e della società A2A IDRO4 S.r.l.;
  • costituzione e consolidamento integrale di A2A Integrambiente S.r.l., partecipata al 74% da A2A Ambiente S.p.A., al 25% da Amsa S.p.A. e all'1% da Aprica S.p.A., al fine di fornire servizi di igiene ambientale;
  • cessione della partecipazione pari al 39,49% in Rudnik Uglja ad Pljevlja precedentemente consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto.

Di seguito si riportano i risultati economici del Gruppo A2A al 30 giugno 2018, confrontati con il corrispondente periodo del precedente esercizio.

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(*)
Variazioni
Ricavi 3.081 2.804 277
di cui:
- Ricavi di vendita e prestazioni 2.969 2.696 273
- Altri ricavi operativi 112 108 4
Costi operativi (2.090) (1.841) (249)
Costi per il personale (334) (326) (8)
Margine operativo lordo 657 637 20
Ammortamenti e svalutazioni (213) (196) (17)
Accantonamenti (8) (8) -
Risultato operativo netto 436 433 3
Risultato da transazioni non ricorrenti 6 - 6
Oneri netti di gestione finanziaria (58) (63) 5
Quota di risultato di società consolidate ad equity 4 4 -
Risultato al lordo delle imposte 388 374 14
Oneri per imposte sui redditi (120) (119) (1)
Risultato di attività operative in esercizio
al netto delle imposte
268 255 13
Risultato netto da attività operative cessate/destinate
alla vendita
4 (94) 98
Risultato di pertinenza di terzi (5) (4) (1)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 267 157 110

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi patrimoniale e finanziaria

Eventi di rilievo del periodo Eventi di rilievo successivi al 30

giugno 2018 Evoluzione prevedibile della

gestione

(*) I valori al 30 giugno 2017 recepiscono gli effetti derivanti dalla riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste economiche del Gruppo EPCG.

Nel primo semestre 2018, i "Ricavi" del Gruppo A2A, sono risultati pari a 3.081 milioni di euro, in aumento di 277 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (+10%). L'aumento dei ricavi è prevalentemente riconducibile ai ricavi di vendita di energia elettrica sui mercati all'ingrosso e su Ipex, a seguito dei maggiori volumi venduti, alle maggiori vendite di energia elettrica su mercato libero elettricità, in particolare grandi clienti, nonché ai maggiori ricavi relativi ai Certificati verdi.

Il "Margine Operativo Lordo" si attesta a 657 milioni di euro, in aumento di 20 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 (+3%).

Al netto delle partite non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (26 milioni di euro nel 2018, 45 milioni di euro nel 2017) il Gruppo evidenzia nel primo semestre 2018 un Margine Operativo Lordo ordinario in crescita di 39 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2017 (+7%).

La tabella che segue ne evidenzia la composizione per Business Unit:

milioni di euro 30 06 2018 30 06 2017
Restated
Delta Delta %
Generazione e Trading 225 186 39 21,0%
Mercato 111 122 (11) (9,0%)
Ambiente 136 137 (1) (0,7%)
Reti e Calore 192 200 (8) (4,0%)
A2A Smart City 4 3 1 33,3%
Estero - (1) 1 n.s.
Altri Servizi e Corporate (11) (10) (1) (10,0%)
Totale 657 637 20 3,1%

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Generazione e Trading è risultato pari a 225 milioni di euro, in aumento di 39 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'anno precedente.

Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (7 milioni di euro nel 2018 e +1 milione di euro nel 2017), il Margine Operativo Lordo risulta in crescita di 33 milioni di euro.

Al risultato positivo della Business Unit hanno contribuito la vendita di tutta la posizione lunga di certificati verdi, l'incremento delle produzioni termoelettriche ed idroelettriche, i buoni risultati sul mercato dei servizi ancillari e l'apporto delle società neo-acquisite operanti nel settore fotovoltaico (l'ultima acquisizione risale al mese di febbraio 2018).

Tali positivi andamenti hanno più che compensato gli effetti del prezzo elevato del gas che ha impattato sia sulla marginalità delle produzioni dei CCGT (Clean spark spread peakload in significativa contrazione, -70%) sia sul margine del portafoglio gas a seguito dei maggiori costi di approvvigionamento.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Mercato si è attestato a 111 milioni di euro, dei quali 16 milioni di euro relativi a partite non ricorrenti (+35 milioni di euro nel primo semestre del 2017), garantendo una crescita di 8 milioni di euro (+9%) del Margine Operativo Lordo ordinario rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel semestre in esame il margine di contribuzione dei segmenti elettricità e gas è cresciuto di oltre 10 milioni di euro, grazie all'aumento del numero di clienti mass market (+86 mila rispetto alla fine del 2017) e ai maggiori volumi di vendita elettricità e gas ai grandi clienti del mercato libero. La crescita del settore energy retail è stata solo in parte assorbita dai maggiori costi di marketing e comunicazione esterna a supporto delle attività di acquisizione dei nuovi clienti. All'aumento del Margine Operativo Lordo ha, inoltre, contribuito in maniera determinante (+6 milioni di euro) il settore New Energy Solutions grazie all'attività di ottimizzazione del portafoglio dei titoli di efficienza energetica (TEE).

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Ambiente è risultato pari a 136 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (137 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Al netto delle partite non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (+4 milioni di euro nel 2017; +2 milioni di euro nel 2018), il Margine Operativo Lordo della Business Unit risulta in crescita di 1 milione di euro.

Il contributo positivo derivante dalla gestione degli impianti di trattamento industriali (WTE di Filago e maggiori conferimenti presso la discarica di lotti inertizzati di Corteolona), dalla positiva dinamica dei prezzi di conferimento dei rifiuti assimilabili agli urbani, nonché dai maggiori smaltimenti in alcuni impianti di trattamento urbani, ha più che compensato la minore marginalità registrata a seguito dei minori smaltimenti presso la discarica di Grottaglie e - nel segmento raccolta - dei minori ricavi da carta da riciclo a seguito della contrazione dei prezzi di vendita e dei maggiori costi di smaltimento dei rifiuti raccolti.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Reti e Calore è risultato pari a 192 milioni di euro, in calo rispetto ai primi sei mesi del 2017 (200 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Tale dinamica è attribuibile al positivo contributo del servizio idrico, più che assorbito dalla minore marginalità dei comparti distribuzione elettricità, gas e calore. In particolare gli effetti positivi derivanti dall'incremento delle tariffe del settore idrico deliberate dall'Autorità di regolazione, sono stati più che riassorbiti dalla diminuzione dei ricavi ammessi per la distribuzione elettricità, nonché delle altre tipologie di ricavo per la distribuzione gas. Il settore teleriscaldamento, infine, ha registrato una diminuzione dei margini unitari riconducibile principalmente all'aumento dei costi del carbone.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Estero risulta nullo nell'anno in corso (era negativo per 1 milione di euro nel primo semestre del 2017).

A2A Smart City ha registrato nel primo semestre 2018 un Margine Operativo Lordo pari a 4 milioni di euro, in aumento di circa 1 milione di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento di marginalità è riconducibile prevalentemente ai progetti – avviati nel secondo semestre 2017 - di realizzazione di infrastrutture per la posa di cavi in fibra ottica nei Comuni di Milano e Brescia.

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" ammontano complessivamente a 221 milioni di euro (204 milioni di euro al 30 giugno 2017), di cui: 213 milioni di euro relativi agli ammortamenti del primo semestre 2018 (196 milioni di euro nel semestre di confronto) e accantonamenti per rischi e svalutazione crediti per 8 milioni di euro, invariati rispetto al primo semestre 2017.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali risultano pari a 38 milioni di euro (34 milioni di euro al 30 giugno 2017). La voce rileva maggiori ammortamenti per 4 milioni di euro di cui 1 milione di euro derivante dal consolidamento delle società operanti nel settore fotovoltaico acquisite nel secondo semestre 2017 e nel primo semestre 2018, 2 milioni di euro relativi agli effetti delle Purchase Price Allocation delle società acquisite nel corso del precedente esercizio e per 1 milione di euro all'implementazione di sistemi informativi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a 175 milioni di euro e presentano un incremento di 13 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 principalmente dovuto a:

  • maggiori ammortamenti, per 5 milioni di euro, conseguenti al cambio della vita utile degli assets relativi alla rete elettrica;
  • maggiori ammortamenti conseguenti il consolidamento delle società operanti nel settore fotovoltaico acquisite nel secondo semestre 2017 e nel primo semestre 2018 per 4 milioni di euro;
  • maggiori ammortamenti, per 2 milioni di euro, riferiti principalmente agli investimenti entrati in produzione successivamente al 30 giugno 2017;
  • maggiori ammortamenti, per 2 milioni di euro, relativi all'implementazione di hardware (Nuovo Data Center).

Gli Accantonamenti per rischi presentano un effetto netto pari a -5 milioni di euro (-8 milioni di euro al 30 giugno 2017) dovuto agli accantonamenti del periodo per 13 milioni di euro, rettificati dalle eccedenze per 18 milioni di euro, a seguito del venir meno di alcuni contenziosi in essere.

Gli accantonamenti del periodo hanno riguardato, per 4 milioni di euro l'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica, per 6 milioni di euro accantonamenti per fondi cause legali, per 1 milione di euro accantonamenti a fondi fiscali e per 2 milioni di euro altri accantonamenti. Le eccedenze di fondi rischi ammontano a 18 milioni di euro.

Gli Accantonamenti per rischi su crediti presentano un valore di 13 milioni di euro (16 milioni di euro al 30 giugno 2017) determinato dalla valutazione del merito creditizio di periodo.

Per effetto delle dinamiche sopra esposte, il "Risultato Operativo Netto" risulta pari a 436 milioni di euro (433 milioni di euro al 30 giugno 2017), in aumento di 3 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017.

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" risulta pari a 6 milioni di euro (nessun valore al 30 giugno 2017) ed è relativo alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione detenuta nella società Rudnik Uglja ad Pljevlja.

Gli "Oneri netti della gestione finanziaria" sono risultati pari a 58 milioni di euro (63 milioni di euro al 30 giugno 2017) di cui 4 milioni di euro riferiti al consolidamento delle società acquisite nel secondo semestre 2017 e nel 2018. La gestione finanziaria beneficia di maggiori proventi finanziari rilevati nel periodo di riferimento rispetto al 30 giugno 2017 per 5 milioni di euro.

La "Quota di risultato di società consolidate ad equity" risulta positiva per 4 milioni di euro ed invariata rispetto al periodo di confronto, riconducibile principalmente alle valutazioni positive della partecipazione in ACSM-AGAM S.p.A. e di altre partecipazioni minori.

Gli "Oneri per imposte sui redditi" nel periodo in esame sono risultati pari a 120 milioni di euro (119 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Il "Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita" risulta positivo e pari a 4 milioni di euro (negativo per 94 milioni di euro al 30 giugno 2017) e recepisce il provento di attualizzazione per adeguare il valore della partecipazione di EPCG al fair value, a seguito del nuovo piano di incasso come meglio descritto di seguito. Nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente l'adeguamento al fair value del valore della partecipazione in EPCG aveva determinato una svalutazione pari a 95 milioni di euro rettificata per 1 milione di euro dal provento derivante dalla vendita della società Bellisolina S.r.l..

Il "Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo", dedotto il risultato di pertinenza di terzi azionisti, è risultato positivo e pari a 267 milioni di euro (positivo per 157 milioni di euro al 30 giugno 2017).

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi patrimoniale e finanziaria

Eventi di rilievo del periodo Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018 Evoluzione prevedibile della

gestione

Situazione patrimoniale e finanziaria

Si segnala che rispetto alla chiusura del precedente esercizio, il perimetro di consolidamento è variato per le seguenti operazioni:

  • acquisizione portata a termine da A2A Rinnovabili S.p.A. di un gruppo di società proprietarie di 5 impianti fotovoltaici sul territorio italiano;
  • costituzione e consolidamento integrale di A2A Integrambiente S.r.l., partecipata al 74% da A2A Ambiente S.p.A., al 25% da Amsa S.p.A. e all' 1% da Aprica S.p.A.. La società nel mese di luglio 2018 acquisirà il 30% di Gelsia Ambiente S.r.l. e sarà titolare del contratto di igiene urbana da subappaltare ai soci;
  • cessione della partecipazione pari al 39,49% in Rudnik Uglja ad Pljevlja precedentemente consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto.

Capitale immobilizzato netto

Il "Capitale immobilizzato netto", è pari a 5.703 milioni di euro, in diminuzione di 77 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017.

Le variazioni intervenute sono di seguito dettagliate:

  • Le Immobilizzazioni materiali presentano una riduzione di 34 milioni di euro a seguito di:
  • primo consolidamento delle società acquisite da A2A Rinnovabili S.p.A. nel semestre che hanno comportato un incremento per 32 milioni di euro;
  • investimenti effettuati pari a 116 milioni di euro, essenzialmente nella Business Unit Reti e Calore per 46 milioni di euro, nella Business Unit Ambiente per 37 milioni di euro e nella Business Unit Generazione e Trading per 22 milioni di euro. Si evidenziano poi investimenti pari a circa 11 milioni di euro suddivisi tra Business Unit Corporate, Mercato e A2A Smart City;
  • diminuzione per 1 milione di euro a seguito di smobilizzi avvenuti nel periodo al netto del relativo fondo ammortamento;
  • decremento per circa 6 milioni di euro conseguente a riclassificazioni sia positive che negative ad altre poste di bilancio e variazioni di categoria;
  • ammortamenti del periodo per 175 milioni di euro.
  • Le Immobilizzazioni immateriali mostrano una variazione in diminuzione di 48 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 attribuibile a:
  • effetto dei primi consolidamenti avvenuti nel semestre che hanno comportato un incremento per 10 milioni di euro (9 milioni di euro di avviamento e 1 milione di euro di altre immobilizzazioni immateriali);
  • investimenti per 71 milioni di euro, effettuati essenzialmente nella Business Unit Reti e Calore per 62 milioni di euro, nella Business Unit Corporate per 6 milioni di euro ed ulteriori 3 milioni di euro suddivisi tra le Business Unit Ambiente e Mercato;
  • decremento complessivo di 89 milioni di euro per altre variazioni dovute: alla riduzione dei certificati ambientali del portafoglio industriale (86 milioni di euro) ed ulteriori variazioni e cambi di categoria negativi per 3 milioni di euro;
  • smobilizzi al netto del fondo ammortamento per 2 milioni di euro;
  • decremento per ammortamenti del periodo per 38 milioni di euro.
  • Le Partecipazioni e le Altre attività finanziarie non correnti ammontano a 66 milioni di euro, in diminuzione di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione è riconducibile per 7 milioni di euro alla cessione della partecipazione detenuta in Rudnik Uglja ad Pljevlja, per 1,5 milioni di euro all'incasso di dividendi e per 4 milioni di euro alla valutazione positiva delle partecipazioni, principalmente quella detenuta in ACSM–AGAM S.p.A..
  • Le Altre passività non correnti ammontano a 125 milioni di euro e presentano un aumento netto di 8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione è principalmente riconducibile agli effetti dei primi consolidamenti avvenuti nel semestre di riferimento.

  • Le Attività per imposte anticipate ammontano a 289 milioni di euro (301 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e, al netto della variazione positiva relativa all'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni del primo semestre 2018 per 1 milione di euro, presentano un decremento pari a 12 milioni di euro.

  • I Fondi rischi, oneri e passività per discariche registrano una variazione in diminuzione per 18 milioni di euro. La movimentazione del periodo è dovuta a: decremento netto di 8 milioni di euro del fondo per conteziosi fiscali, principalmente a seguito del rilascio di 7,5 milioni di euro nella controllata A2A Ambiente S.p.A. per un contenzioso con la Regione Puglia; decremento di 4 milioni di euro nel fondo rischi discariche per eccedenze a seguito delle valutazioni attuariali; accantonamenti netti per 7 milioni di euro nei fondi principalmente per contenziosi legali, a seguito di stanziamenti per sovracanoni di derivazione idroelettrici; utilizzi di periodo per 8 milioni di euro e altre variazioni in diminuzione per 5 milioni di euro, principalmente connesse a variazioni dei fondi decommissioning per aggiornamento tassi di attualizzazione.
  • I Benefici a dipendenti presentano una variazione in diminuzione per circa 12 milioni di euro e si riferiscono per 9 milioni di euro alle erogazioni nette del periodo, per 18 milioni di euro alle variazioni attuariali contabilizzate secondo lo IAS 19 oltre a variazioni positive per 15 milioni di euro dovute agli accantonamenti del periodo.

Capitale di funzionamento

Il "Capitale di funzionamento" ammonta a 271 milioni di euro in aumento di 36 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. Le variazioni sono di seguito dettagliate:

  • Le Rimanenze presentano un incremento per 51 milioni di euro conseguente principalmente all'aumento netto delle giacenze di combustibili e gas.
  • I Crediti commerciali si attestano a 1.330 milioni di euro, in diminuzione di 341 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. Le variazioni intervenute, al netto degli effetti dei primi consolidamenti per 3 milioni di euro, sono dovute a: riduzione per 207 milioni di euro connessa a minore intermediazione del portafoglio di trading rispetto a dicembre 2017; riduzione di 186 milioni di euro per dinamiche legate alla stagionalità, in contrapposizione all'aumento delle tariffe feed-in e fatture da emettere per certificati verdi di 56 milioni di euro. Si evidenziano, inoltre, ulteriori variazioni in diminuzione per 4 milioni di euro.
  • Le Altre attività correnti presentano un saldo pari a 438 milioni di euro, in aumento di 222 milioni di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2017. Al netto dell'effetto dei primi consolidamenti 2018 positivi per 2 milioni di euro, gli scostamenti sono relativi a: strumenti derivati correnti che presentano un incremento complessivo di 75 milioni di euro dovuto alla variazione della valutazione a fair value al termine del periodo considerato nonché alla variazione delle quantità coperte; altri crediti per attività correnti in aumento complessivo di 103 milioni di euro, le cui variazioni risultano essere un aumento di 120 milioni di euro nei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali dovuto principalmente all'aumento dei certificati bianchi per 127 milioni di euro, bilanciato da una riduzione di 7 milioni di euro nelle componenti tariffarie e assicurative, oltre ad una riduzione di 18 milioni di euro negli anticipi corrisposti a fornitori ed altre variazioni in aumento per 1 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, un aumento di 42 milioni di euro dei risconti attivi, principalmente dovuto ai canoni di derivazione acqua pagati nel corso del primo semestre 2018.
  • I Debiti commerciali ammontano a 1.015 milioni di euro e presentano un decremento pari a 366 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente. Le variazioni intervenute sono dovute a: riduzione di 330 milioni di euro legata principalmente a minore intermediazione nel portafoglio trading per effetto stagionalità e minori debiti per componenti e trasporto gas; riduzione di 21 milioni di euro legata a dinamiche sui certificati verdi ed ulteriori variazioni in diminuzione per 15 milioni di euro.
  • Le Altre passività correnti sono pari a 670 milioni di euro e presentano una variazione in aumento di 149 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017, riferita essenzialmente all'aumento degli strumenti derivati correnti pari a 74 milioni di euro, relativi alla valorizzazione a fair value dei derivati su commodity in essere al termine dell'esercizio ed all'aumento dei debiti per accise su gas e energia elettrica per 61 milioni di euro; si evidenziano, inoltre, maggiori debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali inerenti le componenti tariffarie fatturate e non ancora versate per 9 milioni di euro ed ulteriori variazioni in aumento per 5 milioni di euro.

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi patrimoniale e finanziaria

Eventi di rilievo del periodo

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018 Evoluzione prevedibile della gestione

• Le Attività e Passività per imposte correnti risultano a debito per 10 milioni di euro, che, confrontati con una posizione a credito per 103 milioni di euro al 31 dicembre 2017, mostrano una variazione in diminuzione per 113 milioni di euro.

Le "Attività non correnti destinate alla vendita" al 30 giugno 2018 presentano un saldo pari a 160 milioni di euro e si riferiscono al fair value della partecipazione in EPCG, detenuta al 28,6% da A2A S.p.A. (41,75% al 31 dicembre 2017).

Il decremento rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuto all'incasso avvenuto nel corso del semestre in esame in virtù di un nuovo accordo negoziato con il Governo del Montenegro, e approvato dallo stesso in data 27 aprile 2018, che prevede l'esecuzione della put option esercitata da A2A S.p.A., in data 3 luglio 2017, in quattro tranches nel periodo compreso tra il 1°maggio 2018 e il 31 luglio 2019 con un'accelerazione rispetto ai termini previsti dallo Shareholders' Agreement del 29 agosto 2016 (i.e. 7 tranches dal 1° maggio 2018 al 1° maggio 2024).

Il "Capitale investito" consolidato al 30 giugno 2018 ammonta a 6.134 milioni di euro e trova copertura nel Patrimonio netto per 3.104 milioni di euro, e nella Posizione finanziaria netta per 3.030 milioni di euro.

Patrimonio netto

La movimentazione complessiva del Patrimonio netto è positiva per complessivi 91 milioni di euro. Il risultato del periodo ha prodotto un effetto positivo per 267 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo per 180 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, una valutazione positiva dei derivati Cash flow hedge per 10 milioni di euro ed una variazione netta positiva degli interessi delle minoranze per 2 milioni di euro. La prima applicazione dell'IFRS 9 ha prodotto un impatto complessivo, al netto della fiscalità differita, sul Patrimonio netto di Gruppo negativo per 4 milioni di euro, principalmente dovuto al ricalcolo del fondo rischi su crediti di apertura, al 1° gennaio 2018.

La "Posizione finanziaria netta" si attesta a 3.030 milioni di euro (3.226 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Il flusso di cassa generato nel periodo è stato positivo e pari a 156 milioni di euro, dopo il pagamento di dividendi per 180 milioni di euro e investimenti del semestre per 187 milioni di euro.

La variazione di perimetro di consolidamento ha comportato, inoltre, una rettifica positiva della "Posizione finanziaria netta" per complessivi 40 milioni di euro, attribuibili per 68 milioni di euro all'incasso della prima tranche riguardante la put option su EPCG (vedi quanto descritto al paragrafo "Attività non correnti destinate alla vendita"), per 13 milioni di euro all'incasso derivante dalla cessione della partecipazione in Rudnik Uglja ad Pljevlja e per 41 milioni di euro alla nuova acquisizione portata a termine da A2A Rinnovabili S.p.A. nel semestre.

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017 Variazioni
CAPITALE INVESTITO
Capitale immobilizzato netto 5.703 5.780 (77)
- Immobilizzazioni materiali 4.572 4.606 (34)
- Immobilizzazioni immateriali 1.815 1.863 (48)
- Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti (*) 66 71 (5)
- Altre attività/passività non correnti (*) (125) (117) (8)
- Attività/passività per imposte anticipate/differite 289 301 (12)
- Fondi rischi, oneri e passività per discariche (607) (625) 18
- Benefici a dipendenti (307) (319) 12
di cui con contropartita il Patrimonio netto (49) (47)
Capitale di funzionamento 271 235 36
- Rimanenze 198 147 51
- Crediti commerciali e altre attività correnti (*) 1.768 1.887 (119)
- Debiti commerciali e altre passività correnti (*) (1.685) (1.902) 217
- Attività per imposte correnti/debiti per imposte (10) 103 (113)
di cui con contropartita il Patrimonio netto (56) (39)
Attività/Passività destinate alla vendita (*) 160 224 (64)
di cui con contropartita il Patrimonio netto 160 224
TOTALE CAPITALE INVESTITO 6.134 6.239 (105)
FONTI DI COPERTURA
Patrimonio netto 3.104 3.013 91
Totale posizione finanziaria oltre l'esercizio successivo 3.453 3.488 (35)
Totale posizione finanziaria entro l'esercizio successivo (423) (262) (161)
Totale Posizione finanziaria netta 3.030 3.226 (196)
di cui con contropartita il Patrimonio netto 23 29
TOTALE FONTI 6.134 6.239 (105)

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi patrimoniale e finanziaria

Eventi di rilievo del periodo

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018

Evoluzione prevedibile della gestione

(*) Al netto dei saldi inclusi nella Posizione finanziaria netta.

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(***)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO DEL PERIODO (3.226) (3.136)
Effetto primi consolidamenti (40) -
Effetto modifica metodo di consolidamento di EPCG - (206)
Risultato netto (**) 266 161
Ammortamenti 213 196
Svalutazioni/smobilizzi di immobilizzazioni materiali e immateriali 3 3
Risultato da partecipazioni valutate a equity (4) (4)
Svalutazioni di attività destinate alla vendita - 95
Interessi netti di competenza dell'esercizio 58 63
Interessi netti pagati (54) (53)
Imposte nette pagate - (1)
Variazioni delle attività e delle passività (*) 100 (38)
Flussi finanziari netti da attività operativa 582 422
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (187) (158)
Investimenti in partecipazioni e titoli (1) (13)
Cessioni di immobilizzazioni e partecipazioni 13 -
Dividendi incassati da partecipazioni 2 -
Flussi finanziari netti da attività di investimento (173) (171)
Free cash flow 409 251
Dividendi pagati dalla capogruppo (180) (153)
Dividendi pagati dalle controllate - (1)
Altre variazioni non monetarie (4) (10)
Cash flow da distribuzione dividendi e altre variazioni (184) (164)
Variazioni delle attività/passività finanziarie con contropartita
il Patrimonio netto
11 2
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE DEL PERIODO (3.030) (3.253)

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto.

(**) Il risultato netto è esposto al netto delle plusvalenze per cessioni di partecipazioni.

(***)I valori al 30 giugno 2017 recepiscono gli effetti della riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste del Gruppo EPCG.

Eventi di rilievo del periodo

A2A porta a termine la terza acquisizione in sei mesi nel settore fotovoltaico: la potenza installata sale a 54 MW

In data 28 febbraio 2018 il Gruppo A2A tramite la controllata A2A Rinnovabili S.p.A. ha portato a termine l'acquisizione, da un fondo gestito da IMPAX (AIFM) Limited – parte di Impax Asset Management Group plc, di 5 impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 15,7 MW.

Dei cinque impianti fotovoltaici acquisiti da A2A tre sono situati in Puglia, uno nel Lazio e uno in Emilia-Romagna.

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A ha assunto una delibera quadro per l'emissione di prestiti obbligazionari

Assunta, in data 1° marzo 2018, una delibera che autorizza l'emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili, a valere sul programma MTN sino ad un massimo complessivo di 1 miliardo di euro, entro il 30 aprile 2020.

I proventi derivanti dall'emissione dei prestiti obbligazionari potranno essere impiegati, tra l'altro, per finanziare e/o rifinanziare gli investimenti del Gruppo e/o per mantenere idonei livelli di liquidità, nonché essere utilizzati per una o più operazioni di liability management. La decisione si inquadra nel contesto della strategia finanziaria del Gruppo A2A di medio termine finalizzata anche a garantire una gestione efficiente dei profili di rimborso del Gruppo, ad allungare la vita media del debito e a sostenere il rating.

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A ha approvato i risultati 2017

In data 20 marzo 2018 si è riunito il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. ha approvato anche il decimo annual report delle performance di sostenibilità del Gruppo, che, quest'anno, rappresenta per la prima volta anche la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, la norma italiana che ha sancito l'obbligatorietà della rendicontazione delle performance non finanziarie per le grandi imprese di interesse pubblico, recependo la Direttiva 2014/95/EU.

L'assemblea ordinaria di A2A S.p.A. viene fissata in prima convocazione il 27 aprile 2018 ed in seconda convocazione il 30 aprile 2018.

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A ha esaminato ed approvato il Piano Strategico 2018 – 2022 del Gruppo A2A

Il Piano del triennio 2015-2017, annualmente aggiornato, univocamente riconoscibile nel disegno strategico 3R&3D, è stato completato. Il piano 2015-2017 ha raggiunto gli obiettivi strategici di rilancio industriale, crescita esterna, ruolo attivo nel mercato energetico e ridisegno del profilo del Gruppo. Parallelamente gli obiettivi finanziari sono stati superati: dal 2014 l'EBITDA è cresciuto di 187 milioni di euro, il rapporto PFN/EBITDA è sceso a 2,7x, il ROI ha superato l'11%, e i dividendi hanno avuto un incremento costante fino a traguardare i 5,8 c€/azione del 2017, con una variazione percentuale di oltre il 60%.

Il Gruppo A2A ha presentato un nuovo Piano 2018-2022 che si focalizza su tre linee guida strategiche ("TEC"): 1. T - Trasformazione: rafforzamento e cambiamento dei business di riferimento, declinati nelle quattro linee di business di A2A; 2. E - Eccellenza: agilità dell'organizzazione, eccellenza operativa ed efficienza dei processi; 3. C - Community: attrazione e valorizzazione delle nostre persone, e pieno coinvolgimento dell'ecosistema esterno. Le tre linee guida sono sostenute da una forte base rappresentata dalla Sostenibilità, principio ispiratore dello sviluppo.

Put Option EPCG: accordo con il Governo del Montenegro

In data 27 aprile 2018, il Governo del Montenegro ha approvato l'accordo negoziato con A2A S.p.A. di esecuzione accelerata della put option sull'intera partecipazione in EPCG, esercitata in data 3 luglio 2017, che verrà attuata in 4 tranche nel periodo compreso tra il 1° maggio 2018 e il 31 luglio 2019, in luogo dei sette anni originariamente previsti dallo Shareholders' Agreement del 29 agosto 2016.

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi patrimoniale e finanziaria Eventi di rilievo del periodo

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018 Evoluzione prevedibile della gestione

Assemblea ordinaria di A2A S.p.A.

In data 27 aprile 2018, l'assemblea ordinaria di A2A S.p.A ha approvato il bilancio 2017.

Vengono inoltre, assunte le seguenti delibere:

  • approvata la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0578 euro da mettere in pagamento dal 23 maggio 2018 (data stacco cedola n. 21 il 21 maggio 2018) e record date il 22 maggio 2018;
  • espresso voto favorevole sulla prima parte della Relazione sulla Remunerazione 2018;
  • approvato l'adeguamento del corrispettivo per l'incarico di revisione legale dei conti e delle attività connesse a fronte delle attività aggiuntive (revisione della "Dichiarazione annuale non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 254/2016") comunicate da EY S.p.A., approvando a tale scopo un'integrazione annuale di 15.000,00 euro dei corrispettivi spettanti a EY S.p.A. relativamente a ciascun esercizio a partire dalla revisione della "Dichiarazione annuale non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 254/2016" al 31 dicembre 2017;
  • autorizzato, previa revoca della deliberazione di autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie adottata dall'Assemblea Ordinaria del 15 maggio 2017, per quanto non già utilizzato, l'Organo Amministrativo ad effettuare operazioni di acquisto e di disposizione di azioni proprie, secondo finalità, modalità e termini espressamente stabiliti.

Moody's migliora il rating di A2A da BAA3 a BAA2 con outlook stabile

L'agenzia di rating Moody's Investors Service (Moody's) ha migliorato, in data 27 aprile 2018, il rating "long term issuer" e "senior unsecured debt" da Baa3 a Baa2. Moody's ha anche migliorato il rating "long term EMTN" a (P)Baa2 da (P)Baa3.

L'outlook dei rating è stabile.

Moody's ha positivamente valutato la struttura di business ben diversificata della società, la flessibilità ed il profilo "strong" della liquidità insieme al continuo miglioramento della sua struttura finanziaria.

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. ha esaminato ed approvato l'informativa trimestrale al 31 marzo 2018

Si è riunito, in data 10 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la presidenza del Prof. Valotti, ha esaminato ed approvato i risultati al 31 marzo 2018.

Di seguito i principali risultati conseguiti dal Gruppo:

  • Margine Operativo Lordo si attesta a 408 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 31 marzo 2017 restated;
  • Utile netto di Gruppo a 173 milioni di euro (180 milioni di euro al 31 marzo 2017), a fronte del maggior carico fiscale;
  • Investimenti a 76 milioni di euro, in crescita del 43% rispetto al primo trimestre 2017;
  • Generazione di cassa per 90 milioni di euro. La Posizione finanziaria netta si riduce a 3.176 milioni di euro, nonostante l'impatto, pari a 41 milioni di euro, delle operazioni di M&A concluse a febbraio 2018.

A2A e ACSM-AGAM firmano accordo con il Comune di Garbagnate Milanese per riqualificazione impianti di illuminazione pubblica sul territorio

In data 21 maggio 2018, il Comune di Garbagnate Milanese rende noto di aver sottoscritto con A2A ed ACSM-AGAM un accordo per l'installazione di 4.200 luci LED, gestite tramite telecontrollo, interventi di sostituzione di 1.900 pali, la realizzazione di 5,3 km di nuove linee elettriche ed il riammodernamento di tutti i 70 quadri elettrici esistenti.

Tali interventi, che porteranno al Comune interessato un risparmio di circa il 65% sui costi di illuminazione pubblica, hanno un valore per il Gruppo A2A di circa 11,5 milioni di euro con durata di 20 anni.

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018

Progetto di partnership industriale e societaria tra multi-utilities: A2A, ACSM-AGAM, Aspem, AEVV e Lario Reti Holding

In data 1° luglio 2018 hanno avuto efficacia le operazioni di Fusione e di Scissione tra ACSM-AGAM, Aspem, AEVV, Lario Reti Holding e A2A S.p.A. che hanno costituito la "c.d." multiutility del Nord. Dal 1° luglio decorreranno anche gli effetti contabili e fiscali e di conseguenza il Gruppo A2A consoliderà integralmente, a partire da tale data, il nuovo Gruppo ACSM-AGAM.

Di seguito vengono descritti i principali passaggi del progetto che hanno portato alla costituzione della multiutility del Nord.

In data 23 gennaio 2018, i Consigli di Amministrazione di ACSM-AGAM S.p.A., Aspem S.p.A., AEVV S.p.A., AEVV Energie S.r.l., Lario Reti Holding S.p.A., ACEL Service S.r.l., Lario Reti Gas S.r.l. e A2A S.p.A. hanno approvato il progetto di partnership industriale e societaria delineato nella lettera d'intenti non vincolante sottoscritta in data 1° aprile 2017.

Il progetto di aggregazione si compone delle seguenti fasi:

  • fusione per incorporazione in ACSM-AGAM di A2A IDRO4, Aspem, AEVV Energie, ACEL Service, AEVV e Lario Reti Gas;
  • scissione parziale di A2A Energia S.p.A. a favore di ACSM-AGAM avente ad oggetto principalmente un ramo d'azienda costituito da rapporti contrattuali con clienti della provincia di Varese nel settore energetico;
  • riorganizzazione di ACSM-AGAM consistente nella razionalizzazione degli asset ricevuti a seguito della fusione e scissione sopra indicate, mediante l'esecuzione di vari conferimenti in società di nuova costituzione (interamente controllate da ACSM-AGAM) o in altre società esistenti già controllate da ACSM-AGAM o di cui quest'ultima sia divenuta socia per effetto della fusione.

Sulla base dei rapporti di concambio descritti nel progetto di fusione l'assetto azionario di ACSM-AGAM sarà il seguente: A2A deterrà il 38,91%, Lario Reti Holding deterrà il 23,05%, il Comune di Monza deterrà il 10,53%, il Comune di Como deterrà il 9,61%, il Comune di Sondrio deterrà il 3,3% e il Comune di Varese l'1,29%. Si prevede una riduzione del flottante a circa il 13%.

La realtà esito del progetto costituirà un operatore quotato con la presenza, quale azionista di riferimento, di A2A.

Il perimetro dell'aggregazione comprende società che conseguono, a valori aggregati 2016, ricavi per 421 milioni di euro, EBITDA per circa 80 milioni di euro ed un utile netto di circa 30 milioni di euro. La posizione finanziaria netta aggregata è pari a circa 80 milioni di euro, con una realtà occupazionale di circa 800 dipendenti.

Le previsioni economico-finanziarie post operazione prevedono un EBITDA a fine piano (2021) compreso in un range tra 90 e 120 milioni di euro.

In data 12 marzo 2018, I Comuni di Como, Monza, Sondrio e Varese, azionisti delle realtà coinvolte nel Progetto di Aggregazione, hanno aderito al Progetto di Aggregazione, sottoscrivendo i relativi documenti contrattuali. Inoltre, sempre alla medesima data, risulta rilasciato da parte del perito indipendente il parere positivo circa il rapporto di cambio della Fusione e della Scissione.

In data 16 maggio 2018 l'Assemblea straordinaria di ACSM-AGAM ha approvato: (i) la fusione per incorporazione in ACSM-AGAM di A2A IDRO4 S.r.l., ACEL Service, AEVV Energie, Aspem, AEVV e LRG; (ii) la scissione parziale di A2A Energia S.p.A. a beneficio di ACSM-AGAM avente ad oggetto il ramo d'azienda costituito dai clienti energia localizzati nella Provincia di Varese, unitamente ad un aumento di capitale a servizio del rapporto di cambio di Fusione e Scissione, per 120.724.700 euro, mediante emissione di complessive 120.724.700 azioni ordinarie; (iii) modifica di alcune clausole statutarie della Società.

Sulla base dei rapporti di cambio della Fusione e Scissione, sopra descritti, A2A viene a disporre di diritti di voto in misura superiore al 30% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea di ACSM-AGAM, superando, pertanto, la soglia dell'OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) obbligatoria di cui all'art. 106 del TUF (D.Lgs. n. 58/1998).

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

Eventi di rilievo del periodo

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018

Evoluzione prevedibile della gestione

Pertanto, a valle dell'assemblea straordinaria di ACSM-AGAM e non risultante applicabile il cd. meccanismo del whitewash, A2A ed i soggetti agenti di concerto (LRH, Comune di Como, Monza, Sondrio e Varese) saranno solidalmente tenuti a promuovere un'offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle azioni di ACSM-AGAM non possedute dai soggetti predetti (circa 13,31% del capitale post Fusione). L'offerta sarà promossa da A2A e LRH per conto di tutti i soggetti tenuti all'obbligo.

Il prezzo unitario dell'OPA coinciderà con il valore attribuito ad un'azione ACSM-AGAM ai fini della determinazione del rapporto di cambio della Fusione e sarà pari a 2,47 euro.

Qualora a valle dell'operazione il flottante risulti ridotto in misura tale da non consentire un regolare andamento delle negoziazioni, le parti provvederanno a ricostituire un flottante adeguato a consentire il mantenimento della quotazione delle azioni di ACSM-AGAM sul MTA.

In data 25 giugno 2018 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione in ACSM-AGAM di A2A IDRO4 S.p.A., Aspem, AEVV Energie, ACEL Service, AEVV e LRG e l'atto di scissione parziale di A2A Energia S.p.A. a beneficio di ACSM-AGAM (avente ad oggetto principalmente il ramo d'azienda "clienti mass market" della provincia di Varese), in attuazione delibere di Fusione e di Scissione assunte dagli organi competenti di ciascuna delle predette società.

Deposito documento OPA da parte di A2A S.p.A. e Lario Reti Holding S.p.A.

In data 20 luglio 2018 A2A S.p.A. e Lario Reti Holding S.p.A. (gli "Offerenti") comunicano di aver presentato a CONSOB – ai sensi e per gli effetti degli articoli 102, 106, comma 1, e 109, del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato ed integrato (il "TUF") e dell'articolo 37-ter del Regolamento Emittenti – il documento di offerta (il "Documento di Offerta") relativo all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria ai sensi degli artt. 102, 106, comma 1, e 109 del TUF (l'"Offerta") avente ad oggetto massime n. 26.264.874 azioni ordinarie di ACSM AGAM S.p.A. (l'"Emittente").

Agli aderenti all'Offerta verrà riconosciuto un corrispettivo in contanti pari ad euro 2,47 (due virgola quarantasette) per ciascuna azione dell'Emittente portata in adesione all'Offerta.

Il controvalore complessivo massimo dell'Offerta, nel caso di adesione totalitaria all'Offerta, è pari a euro 64.874.238,78.

L'Offerta non è finalizzata alla revoca della quotazione delle azioni ordinarie dell'Emittente.

Il Documento di Offerta verrà pubblicato una volta approvato dalla CONSOB, entro il termine del periodo di istruttoria ai sensi dell'articolo 102, comma 4, del TUF.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il primo semestre 2018 si è concluso con buoni risultati, sostanzialmente allineati alle aspettative della società. Nonostante la volatilità dello scenario energetico, non sono previste variazioni significative dei risultati attesi della BU Generazione, avendo il Gruppo coperto pressoché interamente tutte le proprie posizioni sulle produzioni idroelettriche. Allo stesso modo, i risultati delle altre BU sono in linea con le aspettative già indicate all'inizio dell'anno. Il Gruppo ritiene quindi che le indicazioni fornite nei mesi precedenti - Margine Operativo Lordo fra 1.150-1.180 milioni di euro (più 20-30 milioni di euro di partite non ricorrenti positive); redditività netta nell'intorno dei 400 milioni di euro - siano confermate.

Si segnala che, a tali previsioni di marginalità lorda e netta, il consuntivo dell'esercizio 2018 vedrà in aggiunta il contributo, a partire dal 1° luglio 2018, del consolidamento integrale del Gruppo ACSM-AGAM a seguito della positiva conclusione del progetto di aggregazione della Multiutility del Nord.

Parimenti confermate le aspettative sulla generazione di cassa nette di circa 100 milioni di euro.

2 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria Eventi di rilievo

del periodo

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018

prevedibile della gestione

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (1-2) Attività

milioni di euro Note 30 06 2018 31 12 2017
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 4.572 4.606
Immobilizzazioni immateriali 2 1.815 1.863
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3 58 63
Altre attività finanziarie non correnti 3 41 44
Attività per imposte anticipate 4 289 301
Altre attività non correnti 5 10 8
Totale attività non correnti 6.785 6.885
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 198 147
Crediti commerciali 7 1.330 1.671
Altre attività correnti 8 438 216
Attività finanziarie correnti 9 6 8
Attività per imposte correnti 10 67 107
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 859 691
Totale attività correnti 2.898 2.840
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12 160 224
TOTALE ATTIVO 9.843 9.949

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 39.

(2) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 40 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Patrimonio netto e passività

milioni di euro Note 30 06 2018 31 12 2017
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 13 1.629 1.629
(Azioni proprie) 14 (54) (54)
Riserve 15 1.125 1.010
Risultato d'esercizio 16 - 293
Risultato del periodo 16 267 -
Patrimonio netto di Gruppo 2.967 2.878
Interessi di minoranze 17 137 135
Totale Patrimonio netto 3.104 3.013
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 18 3.473 3.501
Benefici a dipendenti 19 307 319
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 20 607 625
Altre passività non correnti 21 148 148
Totale passività non correnti 4.535 4.593
Passività correnti
Debiti commerciali 22 1.015 1.381
Altre passività correnti 22 670 521
Passività finanziarie correnti 23 442 437
Debiti per imposte 24 77 4
Totale passività correnti 2.204 2.343
Totale passività 6.739 6.936
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ NON CORRENTI
DESTINATE ALLA VENDITA
- -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 9.843 9.949

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto

consolidato Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento

delle acquisizioni 2018 Situazione patrimoniale-

finanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidato (1-2)

milioni di euro Note 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(*)
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 2.969 2.696
Altri ricavi operativi 112 108
Totale ricavi 26 3.081 2.804
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 1.972 1.698
Altri costi operativi 118 143
Totale costi operativi 27 2.090 1.841
Costi per il personale 28 334 326
Margine operativo lordo 29 657 637
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 30 221 204
Risultato operativo netto 31 436 433
Risultato da transazioni non ricorrenti 32 6 -
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 11 6
Oneri finanziari 69 69
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla valutazione secondo il
Patrimonio netto delle partecipazioni
4 4
Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) - -
Totale gestione finanziaria 33 (54) (59)
Risultato al lordo delle imposte 388 374
Oneri per imposte sui redditi 34 120 119
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte 268 255
Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita 35 4 (94)
Risultato netto 272 161
Risultato di pertinenza di terzi 36 (5) (4)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 37 267 157
Risultato per azione (in euro):
- di base 0,0859 0,0504
- di base da attività di funzionamento 0,0845 0,0808
- di base da attività destinate alla vendita 0,0014 (0,0304)
- diluito 0,0859 0,0504
- diluito da attività di funzionamento 0,0845 0,0808
- diluito da attività destinate alla vendita 0,0014 (0,0304)

(*) I valori al 30 giugno 2017 recepiscono gli effetti economici derivanti dalla riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste economiche del Gruppo EPCG.

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 39.

(2) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 40 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Conto economico complessivo consolidato

milioni di euro 30 06 2018 30 06 2017
Restated
Risultato del periodo (A) 272 161
Utili/(perdite) attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto 3 9
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali (1) (3)
Totale utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (B) 2 6
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura degli strumenti
finanziari ("cash flow hedge")
14 (8)
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) (4) 2
Totale altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale delle società consolidate
integralmente (C)
10 (6)
Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del Patrimonio netto al
netto dell'effetto fiscale (D)
- -
Totale risultato complessivo ( A ) + ( B ) + ( C ) + ( D ) 284 161
Totale risultato del periodo complessivo attribuibile a:
Soci della controllante 279 157
Interessenze di pertinenza di terzi (5) (4)

Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico consolidato

Rendiconto finanziario consolidato Prospetto

delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Rendiconto finanziario consolidato

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO
DEL PERIODO/ESERCIZIO
691 402
Effetto cambio metodo consolidamento EPCG - (55)
Apporto primo consolidamento acquisizioni 2018/2017 4 7
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO
DEL PERIODO/ESERCIZIO
695 354
Attività operativa
Risultato netto (**) 266 297
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 175 338
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 38 72
Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali 3 43
Risultato di partecipazioni valutate ad equity (4) (5)
Svalutazioni di attività destinate alla vendita - 86
Interessi netti di competenza dell'esercizio 58 139
Interessi netti pagati (54) (115)
Imposte nette pagate (a) - (192)
Variazione delle attività e delle passività al lordo delle imposte pagate (b) 100 203
Totale variazione delle attività e delle passività (a+b) (*) 100 11
Flussi finanziari netti da attività operativa 582 866
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (116) (306)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento (71) (148)
Investimenti in partecipazioni e titoli (*) (1) (23)
Cessioni di immobilizzazioni e partecipazioni 13 -
Dividendi incassati da partecipazioni valutate ad equity e altre partecipazioni 2 2
Flussi finanziari netti da attività di investimento (173) (475)
FREE CASH FLOW 409 391

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

(**) Il Risultato netto è esposto al netto delle plusvalenze per cessioni di partecipazioni e immobilizzazioni.

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto

Prospetto

delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato Dettaglio della Situazione patrimoniale-

finanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni

2018 Situazione patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12

marzo 2010 Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017
Attività di finanziamento
Variazioni delle attività finanziarie
Variazioni monetarie:
Nuovi finanziamenti - -
Incasso rimborso finanziamenti 3 7
Altre variazioni monetarie - (10)
Totale variazioni monetarie 3 (3)
Variazioni non monetarie:
Altre variazioni non monetarie 2 5
Totale variazioni non monetarie 2 5
Variazione delle attività finanziarie (*) 5 2
Variazioni delle passività finanziarie
Variazioni monetarie:
Nuovi finanziamenti/bond 32 743
Rimborso finanziamenti/bond (102) (613)
Rimborso leasing (2) (2)
Dividendi pagati dalla capogruppo (180) (153)
Dividendi pagati dalle controllate - (2)
Altre variazioni monetarie 1 (3)
Totale variazioni monetarie (251) (30)
Variazioni non monetarie:
Valutazioni a costo ammortizzato 5 -
Altre variazioni non monetarie (4) (26)
Totale variazioni non monetarie 1 (26)
Variazione delle passività finanziarie (*) (250) (56)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (245) (54)
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE 164 337
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE
DEL PERIODO/ESERCIZIO
859 691

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Descrizione
milioni di euro
Capitale
Sociale
Azioni
Proprie
Cash Flow
Hedge
Nota 13 Nota 14 Nota 15
Patrimonio netto al 31.12.2016 Restated 1.629 (54) (2)
Variazioni del primo semestre 2017
Destinazione del risultato 2016
Distribuzione dividendi
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) (6)
Consolidamento a Equity EPCG
Altre variazioni
Risultato del periodo di pertinenza
del Gruppo e di terzi
Patrimonio netto al 30.06.2017
Restated (**)
1.629 (54) (8)
Variazioni del secondo semestre 2017
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) (12)
Altre variazioni
Risultato del periodo di pertinenza
del Gruppo e di terzi
Patrimonio netto al 31.12.2017 1.629 (54) (20)
IFRS9 - prima applicazione
Saldi al 1° gennaio 2018 1.629 (54) (20)
Variazioni del primo semestre 2018
Destinazione del risultato 2017
Distribuzione dividendi
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) 10
Altre variazioni
Risultato del periodo di pertinenza
del Gruppo e di terzi
Patrimonio netto al 30.06.2018 1.629 (54) (10)

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

(**) I valori al 30 giugno 2017 recepiscono gli effetti della riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste del Gruppo EPCG.

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo

consolidato Rendiconto finanziario

consolidato Prospetto

delle variazioni Patrimonio netto

consolidato Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento

delle acquisizioni 2018 Situazione

patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Cash Flow
Hedge
Altre
Riserve
e utili a nuovo
Risultato
del periodo/
esercizio di Gruppo
Totale
Patrimonio netto
di Gruppo
Interessi
di minoranze
Totale
Patrimonio
netto
Nota 15 Nota 15 Nota 16 Nota 17
(2) 921 232 2.726 553 3.279
232 (232) - -
(153) (153) (1) (154)
6 6 6
(6) (6)
- (420) (420)
8 8 (2) 6
157 157 3 160
1.014 157 2.738 133 2.871
6 6 6
(12) 1 (11)
10 10 (2) 8
136 136 3 139
1.030 293 2.878 135 3.013
(4) (4) (4)
1.026 293 2.874 135 3.009
293 (293) - -
(180) (180) (180)
2 2 2
10 10
(6) (6) (3) (9)
267 267 5 272
1.135 267 2.967 137 3.104

Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018

(NO GAAP MEASURES)

milioni di euro Note Consolidato
al 31 12 2017
Effetto primo
consolidamento
Gruppo
A2A Rinnovabili
Acquisizioni
2018
Variazioni
del periodo
Consolidato
al 30 06 2018
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 4.606 32 (66) 4.572
Immobilizzazioni immateriali 2 1.863 10 (58) 1.815
Partecipazioni valutate col metodo del
Patrimonio netto
3 63 - (5) 58
Altre attività finanziarie non correnti 3 44 - (3) 41
Attività per imposte anticipate 4 301 1 (13) 289
Altre attività non correnti 5 8 - 2 10
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 6.885 43 (143) 6.785
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 147 - 51 198
Crediti commerciali 7 1.671 3 (344) 1.330
Altre attività correnti 8 216 2 220 438
Attività finanziarie correnti 9 8 - (2) 6
Attività per imposte correnti 10 107 - (40) 67
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 691 4 164 859
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 2.840 9 49 2.898
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA
VENDITA
12 224 - (64) 160
TOTALE ATTIVO 9.949 52 (158) 9.843
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie non correnti 18 3.501 36 (64) 3.473
Benefici a dipendenti 19 319 - (12) 307
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 20 625 - (18) 607
Altre passività non correnti 21 148 5 (5) 148
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 4.593 41 (99) 4.535
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali 22 1.381 1 (367) 1.015
Altre passività correnti 22 521 - 149 670
Passività finanziarie correnti 23 437 3 2 442
Debiti per imposte 24 4 - 73 77
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 2.343 4 (143) 2.204
TOTALE PASSIVITÀ 6.936 45 (242) 6.739
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA
VENDITA
- - - -
TOTALE PASSIVITÀ 6.936 45 (242) 6.739

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della

Situazione patrimonialefinanziaria dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018

Situazione

patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 Conto economico consolidato ai sensi della

Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 Attività

milioni di euro 30 06 2018 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
31 12 2017 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 4.572 4.606
Immobilizzazioni immateriali 1.815 1.863
Partecipazioni valutate col metodo del
Patrimonio netto
58 58 63 63
Altre attività finanziarie non correnti 41 7 44 8
Attività per imposte anticipate 289 301
Altre attività non correnti 10 8
Totale attività non correnti 6.785 6.885
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 198 147
Crediti commerciali 1.330 112 1.671 102
Altre attività correnti 438 216
Attività finanziarie correnti 6 8
Attività per imposte correnti 67 107
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 859 691
Totale attività correnti 2.898 2.840
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE
ALLA VENDITA
160 160 224 224
TOTALE ATTIVO 9.843 9.949

3 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni

2018 Situazione

patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Patrimonio netto e passività

milioni di euro 30 06 2018 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
31 12 2017 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1.629 1.629
(Azioni proprie) (54) (54)
Riserve 1.125 1.010
Risultato d'esercizio - 293
Risultato del periodo 267 -
Patrimonio netto di Gruppo 2.967 2.878
Interessi di minoranze 137 135
Totale Patrimonio netto 3.104 3.013
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.473 3.501
Benefici a dipendenti 307 319
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 607 2 625 2
Altre passività non correnti 148 148
Totale passività non correnti 4.535 4.593
Passività correnti
Debiti commerciali 1.015 30 1.381 32
Altre passività correnti 670 7 521 7
Passività finanziarie correnti 442 2 437 1
Debiti per imposte 77 4
Totale passività correnti 2.204 2.343
Totale passività 6.739 6.936
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE
AD ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE
ALLA VENDITA
- -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 9.843 9.949

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(*)
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 2.969 217 2.696 103
Altri ricavi operativi 112 1 108 1
Totale ricavi 3.081 2.804
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 1.972 4 1.698 20
Altri costi operativi 118 17 143 18
Totale costi operativi 2.090 1.841
Costi per il personale 334 1 326 1
Margine operativo lordo 657 637
Ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni
221 204
Risultato operativo netto 436 433
Risultato da transazioni non ricorrenti 6 6 -
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 11 3 6 3
Oneri finanziari 69 69
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla
valutazione secondo il Patrimonio netto delle
partecipazioni
4 4 4 4
Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) - -
Totale gestione finanziaria (54) (59)
Risultato al lordo delle imposte 388 374
Oneri per imposte sui redditi 120 119
Risultato di attività operative in esercizio
al netto delle imposte
268 255
Risultato netto da attività operative
cessate/destinate alla vendita
4 4 (94) (95)
Risultato netto 272 161
Risultato di pertinenza di terzi (5) (4)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 267 157

(*) I valori al 30 giugno 2017 recepiscono gli effetti economici derivanti dalla riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste economiche del Gruppo EPCG.

Informazioni di carattere generale

A2A S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana che opera, anche attraverso le sue controllate ("Gruppo"), sia sul territorio nazionale che estero.

Il Gruppo A2A è principalmente impegnato nei settori:

  • della produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica;
  • della vendita e distribuzione del gas;
  • della produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento;
  • della gestione dei rifiuti (dalla raccolta e spazzamento allo smaltimento) e nella realizzazione, gestione e messa a disposizione ad altri operatori di impianti e sistemi integrati per lo smaltimento dei rifiuti;
  • della gestione del ciclo idrico integrato.

La presente Relazione finanziaria semestrale è redatta in forma abbreviata ai sensi dello IAS 34 e contiene le informazioni obbligatorie previste dallo stesso.

Relazione finanziaria semestrale

La Relazione finanziaria semestrale (di seguito "Semestrale") al 30 giugno 2018 del Gruppo A2A è presentata in milioni di euro; tale valuta è anche la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

La Semestrale del Gruppo A2A al 30 giugno 2018 è stata redatta:

  • in osservanza del Decreto Legislativo 58/1998 (art. 154-ter) e successive modifiche, nonché del Regolamento emittenti emanato dalla Consob;
  • in conformità ai Principi Contabili Internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea in particolare allo IAS 34. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Nella predisposizione della Semestrale sono stati applicati gli stessi principi utilizzati per la Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2017, fatta eccezione per i principi e le interpretazioni adottate per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2018 e illustrati dettagliatamente nel successivo paragrafo "Variazioni di principi contabili internazionali".

Nel presente fascicolo sono stati utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance (AIP) che sono differenti dagli indicatori finanziari espressamente previsti dai principi contabili internazionali IAS/ IFRS adottati dal Gruppo, per il dettaglio di tali indicatori si rimanda allo specifico paragrafo "Indicatori Alternativi di Performance (AIP)".

La presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione il 31 luglio 2018, che ne ha autorizzato la pubblicazione ed è assoggettata a revisione legale limitata da parte di EY S.p.A. in base all'incarico conferito con delibera dell'Assemblea dell'11 giugno 2015 per il novennio 2016-2024.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni generale Relazione finanziaria

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

inusuali

Schemi di bilancio

Con riferimento alla Situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1".

Il Conto economico è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.

Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni (AFS)". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.

Il Rendiconto finanziario è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo "IAS 7".

Il Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto è stato predisposto secondo le disposizioni dello "IAS 1".

Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono gli stessi adottati nella predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2017.

Criteri di redazione

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 è stata redatta in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value).

I principi di consolidamento, i principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione della Semestrale sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2017, fatto salvo quanto di seguito specificato.

Si segnala che in occasione della chiusura semestrale 2018 il Gruppo A2A ha ritenuto di stimare le imposte di periodo per tutte le società del Gruppo adottando il criterio del tax rate sulla base della migliore stima dell'aliquota media ponderata del Gruppo attesa per l'intero anno.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Variazioni di principi contabili internazionali

Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal Gruppo dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2018.

Nel paragrafo a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea", vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, ma non ancora omologati dall'Unione Europea e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 30 giugno 2018, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal Gruppo dal presente esercizio

A decorrere dal 1° gennaio 2018 risultano applicabili al Gruppo i seguenti Standard od integrazioni a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dalla società nei precedenti esercizi.

• IFRS 9 "Strumenti finanziari": il presente principio, omologato dall'Unione Europea in data 29 novembre 2016, sostituisce interamente lo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione" e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Le principali novità introdotte dall'IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie - al "fair value" oppure al "costo ammortizzato". Scompaiono quindi le categorie dei "loans and receivables", delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie "held to maturity". La classificazione all'interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l'attività finanziaria deve essere misurata al fair value. Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell'attività finanziaria che lo "ospita".

Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo).

L'entità ha l'opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti mai possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico.

L'IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una modifica nel modello di business dell'entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente.

Infine l'informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione ed alle regole di valutazione introdotte dall'IFRS 9. In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emendamento al principio in esame, che riguarda principalmente i seguenti aspetti:

  • i. la sostanziale revisione del cd. "Hedge accounting", che consentirà alle società di riflettere meglio le loro attività di gestione dei rischi nell'ambito del bilancio;
  • ii. è consentita la modifica di trattamento contabile delle passività valutate al fair value: in particolare gli effetti di un peggioramento del rischio di credito della società non verranno più iscritti a Conto economico;
  • iii. viene prorogata la data di entrata in vigore del principio in oggetto, fissata inizialmente con decorrenza dal 1° gennaio 2015.

Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una parziale modifica del principio, con l'introduzione, in tema di valutazione di classi di strumenti finanziari, del modello basato sulla perdita attesa del credito che sostituisce il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate.

Tale modello di impairment utilizza informazioni di tipo "forward looking" al fine di ottenere un riconoscimento anticipato delle perdite su crediti rispetto al modello "incurred loss" che posticipa il riconoscimento della perdita fino alla manifestazione dell'evento con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, ai crediti derivanti da contratti di leasing, nonché ad attività derivanti da contratti e ad alcuni impegni all'erogazione di finanziamenti e contratti di garanzia finanziaria.

Il Gruppo A2A, nel corso del 2017, ha effettuato un'analisi approfondita degli strumenti finanziari in portafoglio interessati dall'applicazione dell'IFRS 9 e della svalutazione dei crediti verso clienti secondo la nuova logica (expected losses). L'analisi si è conclusa con l'individuazione di impatti non significativi sulla valutazione delle attività e passività finanziarie e sulla metodologia di calcolo del fondo rischi su crediti di Gruppo.

Il Gruppo ha adottato il nuovo principio a partire dal 1° gennaio 2018, senza riesporre i dati comparativi. Gli impatti conseguenti sono non significativi sia sulla valutazione delle attività e passività finanziarie che sulla metodologia di calcolo del fondo rischi su crediti.

  • IFRS 15 "Ricavi da contratti con i clienti": il principio, emesso dallo IASB in data 28 maggio 2014 ed omologato dall'Unione Europea in data 29 ottobre 2016, è il risultato di uno sforzo di convergenza tra lo IASB e il FASB ("Financial Accounting Standard Board", l'organo deputato all'emissione di nuovi principi contabili negli Stati Uniti) al fine di raggiungere un unico modello di riconoscimento dei ricavi applicabile sia in ambito IFRS che US GAAP. Il nuovo principio sarà applicabile a tutti i contratti con la clientela, includendo i lavori in corso su commessa, e dunque sostituirà gli attuali IAS 18-Ricavi e IAS 11-Commesse a lungo termine e tutte le relative interpretazioni. L'elemento cardine dell'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia effettuata per un ammontare che rifletta il corrispettivo che il Gruppo prevede avrà diritto a ricevere a fronte del trasferimento di beni e/o servizi. Il principio in oggetto trova applicazione qualora ricorrano contemporaneamente i seguenti criteri:
  • i. le parti hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad eseguire le rispettive obbligazioni;
  • ii. i diritti di ciascuna delle parti riguardanti i beni e i servizi da trasferire nonché i termini di pagamento sono stati identificati;
  • iii. il contratto stipulato ha sostanza commerciale (i rischi, la tempistica o l'ammontare dei flussi di cassa futuri dell'entità possono modificarsi quale risultato del contratto);
  • iv. sussiste la probabilità di incassare e pagare gli importi legati alla esecuzione del contratto.

L'IFRS 15 include anche obblighi di informativa significativamente più estesi rispetto al principio esistente, in merito alla natura, all'ammontare, alle tempistiche e all'incertezza dei ricavi e dei flussi di cassa derivanti dai contratti con la clientela.

Le disposizioni contenute nell'IFRS 15, successivamente alle modifiche apportate con due amendment emessi rispettivamente in data 11 settembre 2015 e 12 aprile 2016, sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018. Il Gruppo A2A ha applicato l'IFRS 15 utilizzando il modified retrospective approach al fine di presentare i dati comparativi.

Gli impatti sul bilancio consolidato sono non significativi. Nel corso dei primi mesi del 2018 sono stati anche modificati i sistemi informativi al fine di rilevare in compliance con il principio introdotto i ricavi di esercizio.

• IFRIC 22 "Transazioni in valuta estera e rilevazione di pagamenti od incassi anticipati": omologato in data 3 aprile 2018, l'interpretazione del principio IAS 21 "Transazioni in valuta estera" mira a chiarire la data in cui utilizzare il tasso di cambio al fine dell'iscrizione della attività/passività non monetaria relativa alla transazione in valuta estera. Nello specifico l'iscrizione della attività/passività anticipata deve avvenire al tasso di cambio del giorno del pagamento/incasso dell'acconto e negli stessi termini la "derecognition" del medesimo, una volta conclusasi la transazione con la rilevazione dei connessi ricavi di vendita, avverrà al medesimo tasso di cambio con cui era stata iscritta l'attività/ passività non monetaria.

Nessun effetto è avvenuto sulla situazione economica e patrimoniale di Gruppo.

• IAS 40 "Investimenti Immobiliari": omologata in data 15 marzo 2018, la modifica introdotta chiarisce quando un'entità debba trasferire la proprietà degli immobili (inclusi quelli in costruzione). Viene inoltre stabilito che la sola intenzione del management di modificare l'uso di un immobile

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di principi contabili

Area di

consolidamento Criteri e procedure di

consolidamento Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione

patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni non costituisce evidenza di un cambiamento di destinazione dell'investimento immobiliare. Nessun effetto è avvenuto sulla situazione economica e patrimoniale di Gruppo.

  • IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni": omologate in data 27 febbraio 2018 alcune modifiche al principio che trattano due aree principali: la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. L'adozione del principio non produce impatti sul Gruppo A2A in quanto non sono previsti pagamenti basati su azioni.
  • IFRS 4 "Contratti assicurativi": pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea nel novembre 2017, l'amendment al presente principio consente alle società che emettono contratti assicurativi di differire l'applicazione dell'IFRS 9 per la contabilizzazione degli investimenti finanziari allineando la data di prima applicazione a quella dell'IFRS 17, prevista nel 2021 (deferal approach) e contemporaneamente consente di eliminare dal Conto economico alcuni effetti distorsivi derivanti dall'applicazione anticipata dell'IFRS 9 rispetto all'applicazione dell'IFRS 17 (overlay approach). Nessun impatto economico-finanziario sull'informativa di Gruppo.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'Unione Europea, applicabili in esercizi successivi

• IFRS 16 "Leases": il principio emesso dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed omologato dall'Unione Europea a novembre 2017, sostituisce in toto tutti i precedenti requisiti contabili IFRS per la contabilizzazione dei leasing (IAS 17 ed IFRIC 4). Il principio si applica a tutti i contratti che hanno per oggetto il diritto ad utilizzare un bene per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. L'IFRS 16 configura, per i locatari, un unico modello di contabilizzazione per tutti i leasing (con precisi casi di esclusione ed esenzione), eliminando la distinzione tra leasing operativo e finanziario. Le previsioni di contabilizzazione per i locatori rimangono sostanzialmente invariate rispetto alle precedenti disposizioni.

La rilevazione iniziale, per il locatario, prevede l'iscrizione di attivo pari al diritto d'uso del bene e di una passività finanziaria corrispondente al valore attuale dei canoni futuri da corrispondere. La valutazione successiva comporta la rilevazione dell'ammortamento del diritto d'uso sulla base dello IAS 16 (o metodo di valutazione alternativo) e l'attualizzazione della passività finanziaria creatasi in sede di iscrizione iniziale utilizzando un discount rate definito nel contratto di leasing. Rilevati separatamente a Conto economico oneri finanziari ed ammortamenti.

Il nuovo principio sarà in vigore per gli esercizi chiusi a partire dal 1° gennaio 2019, con applicazione anticipata consentita a condizione che il nuovo IFRS 15 sia già adottato o sia applicato alla medesima data di prima applicazione dell'IFRS 16 in oggetto.

Sono in corso le analisi per individuare impatti e modifiche sulle situazioni economiche e patrimoniali-finanziarie del Gruppo A2A, che saranno concluse in tempo per adottare correttamente il principio in oggetto a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2019.

• IFRS 9 "Strumenti finanziari": omologata in data 26 marzo 2018 ed applicabile a partire dal 1° gennaio 2019, un'integrazione che consente di valutare al costo ammortizzato gli oneri relativi all'estinzione anticipata di strumenti finanziari che precedentemente venivano misurati al "fair value through profit and loss".

Area di consolidamento

La Semestrale del Gruppo A2A al 30 giugno 2018 include i dati della capogruppo A2A S.p.A. e quelli delle società controllate sulle quali A2A S.p.A. esercita direttamente o indirettamente il controllo. Sono altresì consolidate, con il metodo del Patrimonio netto, le società sulle quali la capogruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci (joint ventures) e quelle sulle quali esercita un'influenza notevole.

Si segnalano le seguenti variazioni al perimetro di consolidamento del Gruppo A2A:

  • acquisizione e consolidamento integrale di un gruppo di società proprietarie di 5 impianti fotovoltaici in Italia tramite A2A Rinnovabili S.p.A., interamente detenuta da A2A S.p.A.;
  • costituzione e consolidamento integrale di A2A Integrambiente S.r.l., partecipata al 74% da A2A Ambiente S.p.A., al 25% da Amsa S.p.A. e all' 1% da Aprica S.p.A.. La società nel mese di luglio 2018 acquisirà il 30% di Gelsia Ambiente S.r.l. e sarà titolare del contratto di igiene urbana da subappaltare ai soci;
  • cessione della partecipazione pari al 39,49% in Rudnik Uglja ad Pljevlja, precedentemente consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili

consolidamento Criteri e procedure di

consolidamento Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

inusuali

Criteri e procedure di consolidamento

Criteri di consolidamento

Società controllate

Sono controllate le società in cui la capogruppo A2A S.p.A. esercita il controllo e quelle in cui ha il potere, così come definito dall'IFRS 10, di determinare direttamente o indirettamente le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere benefici dalle loro attività. Le imprese controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo e cessano di essere consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene ceduto a società esterne al Gruppo.

Società collegate, joint ventures e Attività a controllo congiunto

Le partecipazioni in società collegate, nelle quali cioè il Gruppo A2A detiene, tramite le sue società, una partecipazione rilevante ed è in grado di esercitare un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Gli utili o le perdite di competenza del Gruppo sono riconosciuti nel bilancio dalla data in cui ha avuto inizio l'influenza notevole o il controllo congiunto sulla società.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore di carico della partecipazione, quest'ultimo è annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui il Gruppo abbia obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata a coprire le sue perdite o, comunque, ad effettuare pagamenti per suo conto.

L'adozione del principio IFRS 11 da parte del Gruppo richiede una nuova classificazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto tra partecipazioni in "joint ventures" (se il Gruppo vanta diritti sulle attività nette dell'accordo) e "Attività a controllo congiunto" (se il Gruppo ha diritti sulle attività e obblighi sulle passività relative all'accordo).

Le partecipazioni del Gruppo che sono considerate joint ventures ai sensi dell'IFRS 11 sono contabilizzate con il metodo del Patrimonio netto.

Si segnala che il Gruppo A2A non detiene "Attività a controllo congiunto" e pertanto l'adozione del principio non ha avuto effetti sulla Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018.

Diritti di voto potenziali

Qualora il Gruppo A2A detenga delle opzioni di acquisto (Call) su azioni o strumenti rappresentativi di capitale (Warrant) che sono convertibili in azioni ordinarie, o altri strumenti simili che hanno la potenzialità, se esercitati o convertiti, di dare al Gruppo diritti di voto o ridurre i diritti di voto di terzi ("diritti di voto potenziali"), tali diritti di voto potenziali sono presi in considerazione al fine di valutare se il Gruppo abbia il potere o meno di governare o influenzare le politiche finanziarie e gestionali di un'altra società.

Trattamento delle opzioni put su azioni di imprese controllate

A livello generale lo IAS 32, paragrafo 23, stabilisce che un contratto che contiene un'obbligazione per un'entità di acquisire azioni per cassa o a fronte di altre attività finanziarie, dia luogo a una passività finanziaria per il valore attuale del prezzo di esercizio dell'opzione.

Pertanto, qualora l'entità non abbia il diritto incondizionato a evitare la consegna di cassa o di altri strumenti finanziari al momento dell'eventuale esercizio di una opzione put su azioni d'imprese controllate, si deve procedere all'iscrizione del debito.

In assenza di specifiche indicazioni da parte dei principi contabili di riferimento, il Gruppo A2A: (i) considera già acquisite dal Gruppo le azioni oggetto di opzioni put, anche nei casi in cui restino in capo ai soci terzi i rischi e i benefici connessi alla proprietà delle azioni e continuino a rimanere esposti al rischio di equity; (ii) iscrive in contropartita delle riserve di Patrimonio netto il debito derivante dal sorgere dell'obbligazione e le eventuali successive variazioni dello stesso non dipendenti dal semplice trascorrere del tempo (unwinding dell'attualizzazione del prezzo d'esercizio); (iii) imputa queste ultime a Conto economico.

Effetti sulle procedure di consolidamento di alcuni contratti aventi ad oggetto azioni/ quote di società del Gruppo

a) Clausole di earn-out e earn-in sul prezzo di acquisto delle azioni di LGH S.p.A.

Nel corso dell'esercizio 2016 A2A S.p.A., ha perfezionato l'acquisizione del 51% del capitale sociale di LGH S.p.A..

Il controvalore dell'operazione è risultato pari a 98,9 milioni di euro, corrisposti per 51,7 milioni di euro in denaro e in azioni proprie di A2A S.p.A. per un controvalore di 47,2 milioni di euro, di cui 37,2 milioni di euro relativi ad azioni acquistate nel corso del primo semestre 2016 e 10 milioni di euro riferiti ad azioni proprie già detenute in portafoglio al 31 dicembre 2015.

Incluso nel valore dell'acquisizione, A2A S.p.A., ha versato un ammontare pari a 9,6 milioni di euro, ai soci di minoranza di LGH S.p.A., legati a specifiche clausole di earn-in fissate in sede di closing dell'operazione.

Sulla base degli iniziali accordi contrattuali sottoscritti da A2A S.p.A. con i soci di minoranza di LGH S.p.A., è stato pattuito che A2A S.p.A., entro il terzo anno a decorrere dalla data del closing dell'operazione, all'avverarsi di precise condizioni, avrebbe proceduto a versare un massimo di 13,9 milioni di euro inclusi nel controvalore dell'acquisizione di LGH S.p.A. pari a 112,8 milioni di euro, regolati da specifiche e ben identificate clausole di earn-out.

Sulla base della Purchase Price Allocation che si è conclusa a giugno 2017, le probabilità percentuali di raggiungimento di alcune clausole di earn-out sono state riviste al ribasso, determinando un massimo da versare ai soci di minoranza pari a 10,5 milioni di euro con un conseguente controvalore dell'acquisizione che ammonta a 109,4 milioni di euro.

Il Gruppo conformemente al disposto dai paragrafi 65B, 65C e 65D dell'IFRS 3 ha contabilizzato gli effetti degli earn-out contrattuali, pari a 10,5 milioni di euro, tra i debiti a lungo termine, con contropartita il valore della partecipazione, a fronte dell'esborso che procederà a versare ai soci di minoranza di LGH S.p.A. all'avverarsi delle condizioni previste in sede contrattuale, in quanto alla data di acquisizione tali rettifiche sono ancora ritenute probabili ed attendibilmente determinate.

b) Opzioni put relative alle quote detenute dall'azionista di minoranza di LA BI.CO DUE S.r.l.

Aprica S.p.A. ha acquisito nel primo semestre 2016 il 64% delle quote di LA BI.CO DUE S.r.l., società attiva nei servizi di igiene urbana in vari comuni della Provincia di Brescia.

Per effetto del patto parasociale sottoscritto tra Aprica S.p.A. e Ecoimmobiliare S.r.l., quest'ultima detiene la facoltà, ma non l'obbligo, di vendere (opzione put) ad Aprica S.p.A. la propria quota di partecipazione in LA BI.CO DUE S.r.l., pari al 36%.

L'esercizio di tale opzione da parte di Ecoimmobiliare S.r.l. potrà essere effettuato a decorrere dal 1° aprile 2021 e entro, e non oltre, il 30 giugno 2021. Qualora Ecoimmobiliare S.r.l. non eserciti l'opzione di vendita, Aprica S.p.A. avrà il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare la partecipazione di Ecoimmobiliare S.r.l. in LA BI.CO DUE S.r.l. a partire dal primo giorno successivo allo scadere del periodo di opzione di vendita ed entro, e non oltre, i successivi 90 giorni lavorativi.

Il Gruppo conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32 ha contabilizzato tra i debiti con contropartita Patrimonio netto il valore attuale dell'esborso stimato cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

Si precisa che tale opzione è stata valorizzata in base alle condizioni contrattualmente previste.

c) Earn-out sull'acquisto delle quote di LA BI.CO DUE S.r.l.

Il contratto di acquisizione del 64% del capitale sociale di LA BI.CO DUE S.r.l. da parte di Aprica S.p.A. prevede alcuni earn-out che Aprica S.p.A. sarà tenuta a versare in caso di raggiungimento di prefissati livelli di redditività e all'aggiudicazione e al prolungamento di alcune convenzioni nei comuni della Provincia di Brescia.

Ad agosto 2017 Aprica S.p.A. ha versato 0,1 milioni di euro in seguito all'aggiudicazione e al prolungamento delle convenzioni con i Comuni di Rovato e Gambara.

Nel mese di aprile 2018, Aprica S.p.A. ha versato ulteriori 0,1 milioni di euro in seguito alla sottoscrizione del contratto relativo al servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani nel territorio del Comune di Travagliato.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni In conseguenza degli accordi descritti la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 evidenzia un debito verso Ecoimmobiliare S.r.l., per l'eventuale esercizio delle opzioni put su quote LA BI.CO DUE S.r.l., inferiore al milione di euro.

d) Earn-in sul prezzo di acquisto del Gruppo RI.ECO-RESMAL

Gli accordi contrattuali che regolano l'acquisizione del Gruppo RI.ECO-RESMAL prevedono, tra l'altro, una clausola di earn-in in favore di A2A Ambiente S.p.A., legata sia ad un eventuale mancato rinnovo della concessione dell'impianto di Cernusco per cause non imputabili ad A2A Ambiente S.p.A., sia ad eventuali esborsi ed oneri sostenuti da RESMAL S.r.l. per l'ottenimento del rinnovo della concessione stessa. Tale clausola avrà un eventuale effetto a decorrere dal terzo anno e, non oltre, il quinto anno dal closing dell'operazione.

Il Gruppo conformemente al disposto dai paragrafi 65B, 65C e 65D dell'IFRS 3 ha considerato la somma pagata a titolo di earn-in quale valore della partecipazione in quanto alla data di acquisizione tali rettifiche non sono ritenute probabili ed attendibilmente determinate.

e) Opzioni put sulle azioni di Consul System S.p.A.

In data 20 ottobre 2016 è stato perfezionato l'acquisto del 75% del capitale sociale di Consul System S.p.A., la principale ESCo (Energy Service Company) indipendente italiana. L'operazione è stata perfezionata dalla ESCo certificata del Gruppo A2A, A2A Calore & Servizi S.r.l., per un valore complessivo pari a 15,1 milioni di euro. Una parte di questo importo, pari a 11,8 milioni di euro, è stata regolata tramite cassa al closing dell'operazione. Successivamente è stata effettuata una integrazione sul corrispettivo di acquisto pari a 3,3 milioni di euro, a titolo di aggiustamento prezzo basato sia sulla posizione finanziaria netta di Consul System S.p.A. sia su altre ben identificate clausole contrattuali. L'integrazione in oggetto è stata iscritta ad incremento del valore della partecipazione.

Nel mese di gennaio 2017 sono stati corrisposti a titolo di aggiustamento prezzo sulla posizione finanziaria netta 0,8 milioni di euro.

È stato inoltre stabilito che, entro il termine previsto per l'approvazione del bilancio di Consul System al 31 dicembre 2020, all'avverarsi di precise condizioni, A2A Calore & Servizi S.r.l. potrà esercitare l'opzione di acquisto del restante 25% del capitale sociale di Consul System S.p.A..

Il Gruppo pertanto, conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32, ha contabilizzato tra i debiti con contropartita Patrimonio netto di spettanza del socio di minoranza il valore attuale dell'esborso stimato in 2,2 milioni di euro, cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

Si precisa che tale opzione è stata valorizzata in base alle condizioni contrattualmente previste.

In conformità con quanto stabilito dal IFRS 3 il Gruppo al 31 dicembre 2017 ha completato il processo di Purchase Price Allocation, allocando sulle altre immobilizzazioni immateriali la differenza tra il corrispettivo trasferito, valutato in conformità all'IFRS 3, ed il valore netto del fair value attribuito alle attività acquisite ed alle passività assunte.

f) Earn-out sull'acquisto degli "special purpose vehicle" dal fondo Re Energy e da Novapower S.p.A.

Sono presenti contrattualmente degli aggiustamenti prezzo, di importi non rilevanti, sia a favore del venditore che a favore del compratore al verificarsi di determinate condizioni.

In conformità con quanto stabilito dal IFRS 3 il Gruppo al 31 dicembre 2017 ha completato il processo di Purchase Price Allocation, allocando sulle altre immobilizzazioni immateriali la differenza tra il corrispettivo trasferito, valutato in conformità all'IFRS 3, ed il valore netto del fair value attribuito alle attività acquisite ed alle passività assunte.

Procedure di consolidamento

Procedura generale

I bilanci delle controllate, collegate e joint ventures consolidate dal Gruppo A2A sono redatti adottando, per ogni chiusura contabile, gli stessi principi contabili della capogruppo. Tutti i rapporti e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati.

Nella preparazione della Semestrale vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza in apposite voci della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico la quota del Patrimonio netto e del risultato del periodo di loro spettanza.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di Patrimonio netto comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione; la differenza emergente è trattata ai sensi dell'IFRS 3.

Adozione del principio contabile internazionale IFRS 12 "Informazioni aggiuntive su partecipazioni in altre imprese"

A partire dal 2014 il Gruppo A2A ha adottato, tra l'altro, le disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 12 "Informazioni aggiuntive su partecipazioni in altre imprese", emanato dallo IASB nel 2011 e omologato dalla Commissione Europea l'11 dicembre 2012.

Sulla base di quanto disposto al paragrafo 7 e seguenti del principio in esame, il Gruppo ha provveduto a fornire l'informativa sulle valutazioni e sulle assunzioni significative adottate per stabilire:

  • i. che la capogruppo detiene il controllo di un'altra entità ai sensi dell'IFRS 10;
  • ii. conformemente con l'IFRS 11, il tipo di accordo a controllo congiunto (attività a controllo congiunto o joint venture) allorché l'accordo sia stato strutturato attraverso un veicolo separato;
  • iii. che la capogruppo esercita un'influenza notevole su un'altra entità (partecipazioni in imprese collegate).

Partecipazioni detenute in joint ventures (IFRS 11): Ergosud S.p.A. e PremiumGas S.p.A.

L'IFRS 11 individua, sulla base dei diritti e delle obbligazioni in capo ai partecipanti, due tipologie di accordi, le joint operations e le joint ventures, e disciplina il conseguente trattamento contabile da adottare per la loro rilevazione in bilancio.

L'impatto più significativo del principio è rappresentato dal fatto che alcune entità controllate congiuntamente da A2A, fino ad oggi valutate con il metodo del Patrimonio netto, potrebbero rientrare nella definizione di accordo a controllo congiunto (joint operations) in base alle disposizioni dell'IFRS 11. Il trattamento contabile di tale tipologia di accordo a controllo congiunto prevede la rilevazione delle attività/passività e dei costi/ricavi connessi all'accordo sulla base dei diritti/obblighi spettanti ad A2A, indipendentemente dall'interessenza partecipativa posseduta.

Con particolare riferimento alle partecipazioni detenute in due società a controllo congiunto operanti nella Business Unit Generazione e Trading, Ergosud S.p.A. e PremiumGas S.p.A., il Gruppo A2A ha ritenuto che le stesse rientrano, in quanto a forma giuridica e natura degli accordi contrattuali, nella categoria "joint venture".

In particolare per quanto attiene la partecipazione detenuta in PremiumGas S.p.A. il Gruppo vanta diritti esclusivamente legati ai risultati conseguiti dalla società; la sua attività non è finalizzata esclusivamente alla commercializzazione di gas nei confronti di società appartenenti al Gruppo, garantendo pertanto la propria continuità indipendentemente dai rapporti commerciali in essere con il Gruppo stesso.

In riferimento alla partecipazione in Ergosud S.p.A. si segnala che pur in presenza di un contratto di Tolling la partecipata potrebbe dispacciare l'energia autonomamente garantendo la propria continuità aziendale anche al termine del contratto stesso. Si precisa inoltre che il Gruppo A2A non procede alla nomina di figure direttive rilevanti della società.

Sulla base delle considerazioni sopra riportate il Gruppo A2A ha valutato le partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto in continuità con quanto già effettuato nei precedenti esercizi.

Procedura di consolidamento delle attività e passività detenute per la vendita (IFRS 5)

Nel solo caso di valori particolarmente significativi ed esclusivamente in relazione alle attività e passività non correnti detenute per la vendita, in ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 5 i crediti e debiti finanziari verso le altre società del Gruppo (rapporti infragruppo) non vengono eliminati, in modo da evidenziare chiaramente l'impatto finanziario dell'eventuale possibile dismissione.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione

patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Dati di sintesi al 30 giugno 2018
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Ergosud
50%
(dati al
31 12 2017)
Metamer
50%
(dati al
31 03 2018)
CONTO ECONOMICO
Ricavi di vendita 0,02 0,02 33,4 7,9
Margine Operativo Lordo (0,03) (0,17) 14,1 0,7
% sui ricavi netti n.s. n.s. 42,3% 8,5%
Ammortamenti e svalutazioni 0,33 - (7,9) (0,1)
Risultato Operativo Netto 0,30 (0,08) 6,2 0,6
Risultato del periodo 0,17 (0,17) 3,7 0,4
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Totale attività 2,5 4,8 162,3 10,2
Patrimonio netto 0,24 1,8 66,5 2,5
(Indebitamento) finanziario netto 1,31 0,2 (77,2) 1,6

Ultimi dati di sintesi disponibili delle joint ventures (consolidate ad equity)

Dati di sintesi al 30 giugno 2017
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Ergosud
50%
(dati al
31 12 2016)
Metamer
50%
(dati al
31 03 2017)
CONTO ECONOMICO
Ricavi di vendita 0,02 8,8 31,3 5,3
Margine Operativo Lordo (0,03) (0,3) 14,8 0,6
% sui ricavi netti n.s. n.s. 47,3% 11,3%
Ammortamenti e svalutazioni (0,04) - (8,1) (0,1)
Risultato Operativo Netto (0,07) (0,3) 6,7 0,5
Risultato del periodo (0,07) (0,25) 8,3 0,3
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Totale attività 2,92 5,6 175,5 8,6
Patrimonio netto (0,42) 3,5 66,8 1,7
(Indebitamento) finanziario netto (0,70) 0,6 (86,9) 2,6

Stagionalità dell'attività

Si segnala che per la tipologia delle attività tipiche del Gruppo i risultati infrannuali possono presentare variazioni dovute all'andamento climatico del periodo.

Al riguardo si rinvia ai commenti sugli andamenti per Business Unit riportati nel seguito.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

inusuali

Sintesi dei risultati per settore di attività

milioni di euro GENERAZIONE
E TRADING
MERCATO AMBIENTE
01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(*)
01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(*)
01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
(*)
Ricavi 1.758 1.533 1.009 916 508 496
- di cui intersettoriali 470 374 125 111 47 44
Costi per il personale 46 44 22 20 155 152
Margine Operativo Lordo 225 186 111 122 136 137
% sui Ricavi 12,8% 12,1% 11,0% 13,3% 26,8% 27,6%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (85) (71) (11) (12) (37) (44)
Risultato operativo netto 140 115 100 110 99 93
% sui Ricavi 8,0% 7,5% 9,9% 12,0% 19,5% 18,8%
Risultato da transazioni non ricorrenti
Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria
Risultato al lordo delle imposte
Oneri per imposte sui redditi
Risultato di attività operative in esercizio al netto
delle imposte
Risultato netto da attività operative cessate/destinate
alla vendita
Risultato di pertinenza di terzi
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo
Investimenti lordi (1) 22 11 5 3 38 37

1 Si vedano le voci "Investimenti" dei prospetti riportati alle Note n. 1 e 2 riguardanti le Immobilizzazioni materiali e immateriali delle Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

(*) I valori al 30 giugno 2017 recepiscono gli effetti economici derivanti dalla riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste economiche del Gruppo EPCG.

Si segnala che i dati economici dal 1° gennaio al 30 giugno 2017 sono stati riallocati per renderli omogenei ai risultati per "Business Unit" dal 1° gennaio al 30 giugno 2018.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

01 01 2018
01 01 2017
30 06 2018
30 06 2017
Restated
(*)
590
539
158
163
51
53
192
200
32,5%
37,1%
(77)
(68)
115
132
19,5%
24,5%
milioni di euro GENERAZIONE
E TRADING
MERCATO AMBIENTE
30 06 2018 31 12 2017
(*)
30 06 2018 31 12 2017
(*)
30 06 2018 31 12 2017
(*)
Immobilizzazioni materiali 2.053 2.080 34 32 665 670
Immobilizzazioni immateriali 66 86 110 113 47 51
Crediti commerciali e attività finanziarie correnti 461 673 623 585 346 358
Debiti commerciali e passività finanziarie correnti 513 792 253 322 319 319

(*) Si segnala che i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 sono stati riallocati per renderli omogenei ai risultati per Business Unit al 30 giugno 2018.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti

e atipiche e/o inusuali Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

RETI E CALORE ESTERO A2A SMART CITY CORPORATE ELISIONI TOTALE GRUPPO
30 06 2018 30 06 2018 31 12 2017 30 06 2018 31 12 2017 30 06 2018 31 12 2017 30 06 2018 31 12 2017 30 06 2018 31 12 2017
(*)
1.689 1.696 - - 36 22 172 184 (77) (78) 4.572 4.606
1.648 1.611 - - 2 1 93 93 (151) (92) 1.815 1.863
298 375 4 1 19 17 144 147 (559) (477) 1.336 1.679
365 314 3 1 21 12 546 533 (563) (475) 1.457 1.818
31 12 2017
(*)
(*) (*) (*) (*)

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Si segnala che il perimetro di consolidamento al 30 giugno 2018 è variato rispetto al 31 dicembre 2017 per le seguenti operazioni:

  • acquisizione e consolidamento integrale di un gruppo di società proprietarie di 5 impianti fotovoltaici in Italia tramite A2A Rinnovabili S.p.A., interamente detenuta da A2A S.p.A.;
  • costituzione e consolidamento integrale di A2A Integrambiente S.r.l., partecipata al 74% da A2A Ambiente S.p.A., al 25% da Amsa S.p.A. e all'1% da Aprica S.p.A.. La società nel mese di luglio 2018 acquisirà il 30% di Gelsia Ambiente S.r.l. e sarà titolare del contratto di igiene urbana da subappaltare ai soci;
  • cessione della partecipazione pari al 39,49% in Rudnik Uglja ad Pljevlja, precedentemente consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto.

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ NON CORRENTI

1) Immobilizzazioni materiali

milioni di euro Valore al Effetto Variazioni del periodo Valore al
31 12 2017 primo
consolid.
acquisiz.
2018
Investim. Altre
variazioni
Dismis.e
cessioni
Ammort. Totale
variazioni
30 06 2018
Terreni 113 113
Fabbricati 606 2 3 (17) (12) 594
Impianti e macchinari 3.459 21 50 7 (1) (132) (76) 3.404
Attrezzature industriali e commerciali 36 4 (4) - 36
Altri beni 98 5 14 (12) 7 105
Discariche 66 1 (2) (1) 65
Immobilizzazioni in corso e acconti 95 47 (32) 15 110
Migliorie su beni di terzi 83 8 2 (5) 5 88
Beni in leasing 50 11 (1) (3) (4) 57
Totale 4.606 32 116 (6) (1) (175) (66) 4.572
di cui:
Costo storico 10.070 32 116 (6) (18) 93 10.194
Fondo ammortamento (4.725) 17 (175) (159) (4.883)
Svalutazioni (739) (739)

Le "Immobilizzazioni materiali" al 30 giugno 2018 sono pari a 4.572 milioni di euro (4.606 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e comprendono l'effetto del primo consolidamento relativo alle acquisizioni del periodo, pari a 32 milioni di euro.

Le variazioni del periodo, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un decremento pari a 66 milioni di euro così composto:

  • aumento di 116 milioni di euro per investimenti effettuati nel periodo così come meglio descritti in seguito;
  • decremento netto di 6 milioni di euro per altre variazioni così composto: diminuzione, per 7 milioni di euro, del fondo decommissioning e dei fondi spese chiusura e post-chiusura discariche, a seguito dell'aggiornamento delle perizie di stima e dei tassi di attualizzazione utilizzati per le stime degli oneri futuri di smantellamento e ripristino; altre variazioni negative del Gruppo LGH per 1 milione di euro; incremento per 2 milioni di euro a seguito delle riclassifiche da immobilizzazioni immateriali a immobilizzazioni materiali;
  • diminuzione di 1 milione di euro per smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo di ammortamento;
  • riduzione di 175 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo.

Gli investimenti risultano così suddivisi:

• per la Business Unit Reti e Calore gli investimenti sono risultati pari a 46 milioni di euro ed hanno riguardato: per 28 milioni di euro interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione di energia elettrica, l'ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione nonché l'installazione dei nuovi contatori elettronici; per 13 milioni di euro lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento nelle aree di Milano, Brescia e Bergamo; per 1 milione di euro investimenti del Gruppo Aspem; per 4 milioni di euro investimenti del Gruppo LGH;

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività Sintesi dei risultati

per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

  • per la Business Unit Ambiente gli investimenti pari a 37 milioni di euro si riferiscono: per 22 milioni di euro principalmente ad interventi sugli impianti di Brescia, Cavaglià, Acerra, Silla 2, Corteolona, Muggiano, Bergamo, Filago; per 8 milioni di euro all'acquisizione di mezzi mobili per la raccolta di rifiuti; per 2 milioni di euro all'acquisizione di attrezzature per la raccolta e per 5 milioni di euro ad investimenti del Gruppo LGH;
  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è stato di 22 milioni di euro ed ha riguardato, per 6 milioni di euro gli investimenti sulle centrali idroelettriche e per 16 milioni di euro sulle centrali termoelettriche;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è pari a 3 milioni di euro e riguarda per 2 milioni di euro, il piano di efficientamento a led apparati illuminanti nei comuni di Lainate, Garbagnate e Stradella e per 1 milione di euro interventi sulla rete di ricarica veicoli elettrici;
  • per A2A Smart City S.p.A. gli investimenti, pari a 6 milioni di euro, hanno riguardato principalmente interventi sulle reti in fibra ottica;
  • per la Business Unit Altri Servizi e Corporate gli investimenti, pari a 2 milioni di euro, hanno riguardato per 1 milione di euro interventi su fabbricati nelle aree di Brescia e Milano e per 1 milione di euro interventi sul Nuovo Data Center.

Tra le immobilizzazioni materiali sono compresi "Beni acquistati in leasing" per complessivi 57 milioni di euro, iscritti con la metodologia prevista dallo IAS 17 e per i quali il debito residuo verso le società locatrici, al 30 giugno 2018, risulta pari a 54 milioni di euro.

milioni di euro Valore al Effetto Valore al
31 12 2017 primo
consolid.
acquisiz.
2018
Investim. Ricl./Altre
variazioni
Smobiliz./
Cessioni
Ammort. Totale
variazioni
30 06 2018
Diritti di brevetto industriale e utilizzazione
opere dell'ingegno
19 4 1 (6) (1) 18
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.130 50 6 (2) (26) 28 1.158
Avviamento 457 9 - 466
Immobilizzazioni in corso 40 17 (10) 7 47
Altre immobilizzazioni immateriali 217 1 (86) (6) (92) 126
Totale 1.863 10 71 (89) (2) (38) (58) 1.815

2) Immobilizzazioni immateriali

Le "Immobilizzazioni immateriali" al 30 giugno 2018 sono pari a 1.815 milioni di euro (1.863 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e comprendono l'effetto del primo consolidamento relativo alle acquisizioni del 2018, pari a 10 milioni di euro.

Si segnala che, in applicazione dell'IFRIC 12, a partire dall'esercizio 2010 le immobilizzazioni immateriali comprendono anche il valore dei beni in concessione relativi alla distribuzione gas e al ciclo idrico integrato, nonché gli impianti di teleriscaldamento di Varese Risorse S.p.A..

Le variazioni del periodo, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un decremento complessivo pari a 58 milioni di euro così composto:

  • incremento di 71 milioni di euro per investimenti effettuati nel periodo così come meglio descritti in seguito;
  • decremento complessivo di 89 milioni di euro per altre variazioni dovute, per 86 milioni di euro alla riclassifica dei certificati ambientali del portafoglio industriale, per 2 milioni di euro a riclassifiche da immobilizzazioni immateriali a immobilizzazioni materiali, per 1 milione di euro ad altre riclassifiche negative;
  • decremento di 2 milioni di euro per smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo di ammortamento;
  • riduzione di 38 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo.

Gli investimenti delle Immobilizzazioni immateriali risultano così suddivisi:

  • per la Business Unit Reti e Calore gli investimenti pari a 62 milioni di euro sono dovuti: ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti dell'area distribuzione gas ed alla sostituzione di tubazioni interrate in media e bassa pressione per 34 milioni di euro; a lavori sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione per 17 milioni di euro; ad implementazione di sistemi informativi per 3 milioni di euro e per 8 milioni di euro a investimenti del Gruppo LGH;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è pari a 2 milioni di euro e riguarda principalmente l'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Ambiente l'incremento è pari 1 milione di euro riguardante principalmente l'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Altri Servizi e Corporate l'incremento è pari a 6 milioni di euro riguardanti l'implementazione di sistemi informativi.

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" accoglie anche il valore delle Customer lists riferite alle acquisizioni di portafogli clienti effettuate dalle società del Gruppo. Tali valori vengono ammortizzati in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri. In particolare l'importo presente in bilancio, pari a 67 milioni di euro, è principalmente riconducibile per 43 milioni di euro alle Customer lists del Gruppo LGH, per 21 milioni di euro alle Customer lists dei Gruppi RI.ECO-RESMAL e della società LA BI.CO DUE S.r.l. e per 2 milioni di euro alle Customer Lists della società LumEnergia S.p.A..

Avviamento

L'avviamento al 30 giugno 2018 ammonta a 466 milioni di euro:

CGU Valore al Variazioni del periodo Valore al
milioni di euro 31 12 2017 Primo
consolid.
acquis. 2018
Effetto
PPA
Svalutaz. Totale
variazioni
30 06 2018
A2A Reti Elettriche 129 129
A2A Ambiente 262 262
A2A Reti Gas 38 38
A2A Gas 7 7
A2A Calore 21 21
Totale 457 - - - - 457
Effetti primo Consolidamento
SPV ex Gruppo Impax 9 9 9
Totale - 9 - - 9 9
Totale Avviamento 457 9 - - 9 466

Nel corso del primo semestre 2018 il Gruppo A2A ha perfezionato, tramite la controllata A2A Rinnovabili S.p.A., l'acquisizione dal fondo Impax Phoebus Holdings S.r.l. di 4 società attive nel settore del fotovoltaico, di cui una holding che detiene il 100% di due special purpose vehicle proprietarie di due impianti fotovoltaici e 3 special purpose vehicle proprietarie di tre impianti attivi nella produzione di energia fotovoltaica.

Tale acquisizione rientra nei dettami dell'IFRS 3 e al 30 giugno 2018 non si è ancora conclusa la Purchase Price Allocation che verrà completata nelle tempistiche previste dal principio.

Tale acquisizione ha comportato l'iscrizione in via provvisoria di un avviamento pari a 7,6 milioni di euro. Inoltre, in seguito al consolidamento di tali società, sono entrati nel perimetro ulteriori 1,4 milioni di euro di avviamento già iscritto in capo ad una società acquisita.

Il Gruppo A2A svolge almeno annualmente l'impairment test.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività Sintesi dei risultati

per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni Nel primo semestre 2018 il management ha svolto un'attenta analisi dei risultati raggiunti rispetto al piano 2018-2022, considerando anche le assunzioni e le risultanze del processo di impairment svolto per il bilancio 2017. Tali analisi non hanno evidenziato elementi tali da dover considerare probabili e/o materiali perdite di valore degli assets, oltre a quanto recepito nel bilancio 2017; conseguentemente il Gruppo non ha ritenuto necessario eseguire uno specifico impairment test al 30 giugno 2018.

3) Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Partecipazioni in imprese valutate con il
metodo del Patrimonio netto
63 (5) 58 - -
Altre attività finanziarie
non correnti
44 (3) 41 36 33
Totale partecipazioni e altre attività
finanziarie non correnti
107 - (8) 99 36 33

La tabella seguente evidenzia il dettaglio delle variazioni:

Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto
milioni di euro
TOTALE
Valore al 31 dicembre 2017 63
Variazioni del periodo:
- acquisizioni ed aumenti di capitale
- valutazioni a Patrimonio netto 4
- svalutazioni
- incassi dividendi di partecipazioni valutate ad equity (2)
- cessioni (7)
- altre variazioni
- riclassificazioni
Totale variazioni del periodo (5)
Valore al 30 giugno 2018 58

La variazione intervenuta nelle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio netto" riguarda principalmente la valutazione positiva per 4 milioni di euro delle partecipazioni in AC-SM-AGAM S.p.A. e di altre partecipazioni minori, al netto della cessione della partecipazione in Rudnik Uglja ad Pljevlja, per 7 milioni di euro, nonché della variazione negativa per 2 milioni di euro derivante dall'incasso di dividendi e altre variazioni.

Il dettaglio delle partecipazioni è riportato nell'allegato n. 4 "Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto".

Le "Altre attività finanziarie non correnti" presentano al 30 giugno 2018 un saldo di 41 milioni di euro (44 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e si riferiscono per 33 milioni di euro a crediti finanziari a medio/lungo termine, di cui 16 milioni di euro relativi al Gruppo LGH, costituiti principalmente dalla quota non corrente di crediti finanziari verso soci di minoranza e terzi e 4 milioni di euro relativi alla controllata A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. verso il Comune di Brescia, avente come oggetto la gestione dell'illuminazione pubblica in applicazione dell'IFRIC 12, e per 8 milioni di euro a partecipazioni in altre imprese, per il cui dettaglio si rimanda all'allegato n. 5 "Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita".

4) Attività per imposte anticipate

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
Attività per imposte anticipate 301 1 (13) 289

Le "Attività per imposte anticipate" ammontano a 289 milioni di euro (301 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e, al netto della variazione positiva relativa all'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni del primo semestre 2018 per 1 milione di euro, presentano un decremento pari a 13 milioni di euro. La voce accoglie l'effetto netto delle passività per imposte differite e delle attività per imposte anticipate a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo delle attività fiscali differite.

I valori al 30 giugno 2018 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.

Si indicano di seguito, in apposita tabella, le principali attività e passività per imposte anticipate/differite.

Bilancio
consolidato
31 12 2017
Effetti
primi
consolid.
Acc.ti
(A)
Utilizzi
(B)
Adeg.
Aliquote
(C)
Totale
(A+B+C)
IFRS 9 a
Patrimonio
Netto
IAS 19
Revised a
Patrimonio
Netto
Altri
movim. /
Riclass.
Bilancio
consolidato
30 06 2018
Dettaglio imposte anticipate/differite
(attive/passive)
Passività per imposte differite
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
633 - - (1) - (1) - - (44) 588
Applicazione del principio del leasing
finanziario (IAS 17)
6 - - - - - - - - 6
Applicazione del principio degli strumenti
finanziari (IFRS 9)
- - - - - - - - - -
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
22 - - - - - - - - 22
Plusvalenze rateizzate - - - - - - - - - -
Trattamento di fine rapporto 4 - - - - - - - - 4
Avviamento 41 - - - - - - - - 41
Altre imposte differite (41) - - - - - - - 44 3
Totale passività per imposte differite (A) 665 - - (1) - (1) - - - 664
Attività per imposte anticipate
Fondi rischi tassati 96 - - - - - - (1) - 95
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
628 - - - - - - - - 628
Applicazione del principio
degli strumenti finanziari (IFRS 9)
5 - - - - - (4) - - 1
Fondo rischi su crediti 13 - - - - - - - - 13
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
5 - - - - - - - - 5
Contributi 20 - - - - - - - - 20
Avviamento 183 - - - - - - - - 183
Altre imposte anticipate 16 1 1 (10) - (9) - - - 8
Totale attività per imposte anticipate (B) 966 1 1 (10) - (9) (4) (1) - 953
EFFETTO NETTO IMPOSTE DIFFERITE
ATTIVE/PASSIVE (B-A)
301 1 1 (9) - (8) (4) (1) - 289

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

5) Altre attività non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Strumenti derivati non correnti - 2 2 - 2
Altre attività non correnti 8 - 8 - -
Totale altre attività non correnti 8 - 2 10 - 2

La voce in esame presenta al 30 giugno 2018 un incremento di 2 milioni di euro rispetto alla chiusura del precedente esercizio.

Gli "Strumenti derivati non correnti" presentano un valore di 2 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2017) e si riferiscono alla valutazione a fair value di uno strumento finanziario.

Le "Altre attività non correnti" ammontano a 8 milioni di euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2017) e sono composte sostanzialmente da depositi cauzionali e da costi già sostenuti, ma di competenza di esercizi futuri.

ATTIVITÀ CORRENTI

6) Rimanenze

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
- Materiali 71 3 74
- Fondo obsolescenza materiali (20) - (20)
Totale materiali 51 - 3 54
- Combustibili 91 48 139
- Altre 1 1 2
Materie prime, sussidiarie e di consumo 143 - 52 195
Combustibili presso terzi 4 - (1) 3
Totale rimanenze 147 - 51 198

Le "Rimanenze" sono pari a 198 milioni di euro (147 milioni di euro al 31 dicembre 2017), al netto del relativo fondo obsolescenza per 20 milioni di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2017.

Le rimanenze presentano, un incremento complessivo pari a 51 milioni di euro così di seguito dettagliato:

  • 48 milioni di euro correlati all'incremento delle giacenze di combustibili che al 30 giugno 2018 sono pari a 139 milioni di euro;
  • 3 milioni di euro relativi all'incremento delle giacenze di materiali, che presentano un saldo pari a 54 milioni di euro;
  • 1 milione di euro per l'incremento delle altre rimanenze relative a certificati ambientali;
  • 1 milione di euro per la riduzione, rispetto al 31 dicembre 2017 delle rimanenze di combustibili presso terzi.

7) Crediti commerciali

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
Crediti commerciali fatture emesse 929 1 (142) 788
Crediti commerciali fatture da emettere 897 2 (196) 703
(Fondo rischi su crediti) (155) - (6) (161)
Totale crediti commerciali 1.671 3 (344) 1.330

Al 30 giugno 2018 i "Crediti commerciali" risultano pari a 1.330 milioni di euro (1.671 milioni di euro al 31 dicembre 2017), con un decremento di 344 milioni di euro al netto dell'effetto dei primi consolidamenti delle acquisizioni 2018 positivo per 3 milioni di euro. Nel dettaglio le variazioni hanno riguardato:

  • per 338 milioni di euro, il decremento netto dei crediti commerciali verso clienti che al 30 giugno 2018 presenta un saldo di 1.240 milioni di euro;
  • per 5 milioni di euro, la riduzione dei crediti verso i comuni di Milano e Brescia che evidenziano un saldo complessivo pari a 78 milioni di euro (83 milioni di euro nell'esercizio precedente);
  • per 1 milione di euro, il decremento dei crediti verso le società collegate che presentano un valore pari a 10 milioni di euro al 30 giugno 2018 rispetto a 11 milioni di euro alla chiusura dell'esercizio precedente;
  • le attività contrattuali risultano invariate rispetto al 31 dicembre 2017 e pari a 2 milioni di euro.

Si segnala che il Gruppo effettua su base occasionale cessioni di crediti pro-soluto. Al 30 giugno 2018 i crediti, non ancora scaduti, ceduti dal Gruppo a titolo definitivo e stornati dall'attivo di bilancio nel rispetto dei requisiti dello IFRS 9, ammontavano complessivamente a 3 milioni di euro (33 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Alla data di pubblicazione della presente Relazione finanziaria semestrale tali crediti ammontano a 3 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Lo smobilizzo è relativo a crediti commerciali. Si segnala che il Gruppo non ha in essere programmi di factoring rotativo.

Il "Fondo rischi su crediti" è pari a 161 milioni di euro e presenta un incremento netto di 6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. Tale fondo è ritenuto congruo rispetto al rischio cui si riferisce.

La movimentazione dettagliata del Fondo rischi su crediti viene evidenziata nel seguente prospetto:

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2018
Accanton. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
30 06 2018
Fondo rischi su crediti 155 - 13 (12) 5 161

Si evidenzia che la prima applicazione dell'IFRS 9 ha comportato una rideterminazione del Fondo rischi su crediti di apertura, al 1° gennaio 2018, incrementato di 5 milioni di euro.

La contropartita di tale variazione è una riserva di Patrimonio netto.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative

non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni Si riporta di seguito l'aging dei crediti commerciali:

milioni di euro 31 12 2017 30 06 2018
Crediti commerciali di cui: 1.671 1.330
Correnti 615 476
Scaduti di cui: 314 312
- Scaduti fino a 30 gg 56 43
- Scaduti da 31 a 180 gg 67 66
- Scaduti da 181 a 365 gg 37 44
- Scaduti oltre 365 gg 154 159
Fatture da emettere 897 703
Fondo rischi su crediti (155) (161)

8) Altre attività correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Strumenti derivati correnti 96 75 171 - -
Altre attività correnti di cui: 120 2 145 267 - -
- crediti verso la Cassa per i Servizi
Energetici e Ambientali
49 120 169
- anticipi a fornitori 25 (18) 7
- crediti verso il personale 1 - 1
- crediti tributari 6 1 (2) 5
- crediti di competenza di esercizi/periodi
futuri
14 42 56
- crediti verso Ergosud 2 - 2
- crediti verso enti previdenziali 3 - 3
- Ufficio del bollo 1 - 1
- crediti per risarcimenti danni 1 - 1
- crediti per anticipi COSAP 3 - 3
- crediti per depositi cauzionali 1 1 2
- crediti per canone RAI 3 4 7
- crediti diversi per coperture - - -
- altri crediti diversi 11 1 (2) 10
Totale altre attività correnti 216 2 220 438 - -

Le "Altre attività correnti", presentano un saldo pari a 438 milioni di euro rispetto ai 216 milioni di euro al 31 dicembre 2017, evidenziando un incremento di 220 milioni di euro al netto dell'effetto dei primi consolidamenti delle acquisizioni 2018 positivi per 2 milioni di euro.

Gli "Strumenti derivati correnti" presentano un incremento di 75 milioni di euro correlato all'aumento dei derivati su commodity dovuto sia alla variazione della valutazione a fair value al termine del periodo in esame sia alla variazione delle quantità coperte.

I crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, pari a 169 milioni di euro (49 milioni di euro al 31 dicembre 2017), si riferiscono ai crediti per perequazioni pertinenti sia all'esercizio 2018 che a residui crediti per perequazioni inerenti precedenti esercizi, al netto degli incassi effettuati nel semestre, nonché ai crediti relativi ai certificati bianchi.

I crediti tributari, pari a 5 milioni di euro, si riferiscono principalmente a crediti verso l'Erario per accise e ritenute.

I crediti verso Ergosud S.p.A., pari a 2 milioni di euro si riferiscono al credito spettante per gli impianti nuovi entranti (centrale di Scandale), inerente quote di diritti di emissione come previsto dalle Delibere dell'ARERA n. ARG/elt 194/10 e n. 117/10.

9) Attività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Altre attività finanziarie 7 (1) 6 7 6
Altre attività finanziarie vs parti correlate 1 (1) - 1 -
Totale attività finanziarie correnti 8 - (2) 6 8 6

Le "Attività finanziarie correnti" risultano pari a 6 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e si riferiscono principalmente a crediti finanziari del Gruppo LGH verso Soci di minoranza e terzi.

10) Attività per imposte correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
Attività per imposte correnti 107 - (40) 67

Le "Attività per imposte correnti" risultano pari a 67 milioni di euro (107 milioni di euro al 31 dicembre 2017), e sono composte da crediti verso l'Erario per IRES (31 milioni di euro) relativi principalmente alle richieste a rimborso in conseguenza della deducibilità IRAP ai fini IRES, per IRAP (17 milioni di euro) principalmente relativi alle istanze di rimborso conseguenti al riconoscimento dello status di holding industriale per A2A S.p.A. avvenuto nell'esercizio 2015 e per Robin Tax (19 milioni di euro) relativi ai crediti richiesti a rimborso/compensazione.

La variazione negativa, per 40 milioni di euro, è dovuta essenzialmente all'iscrizione delle imposte di competenza del periodo in esame.

11) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 691 4 164 859 691 859

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" al 30 giugno 2018 rappresentano la somma dei saldi bancari e postali attivi del Gruppo; la variazione positiva relativa all'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni del 2018 è pari a 4 milioni di euro.

I depositi bancari includono gli interessi maturati anche se non ancora accreditati alla fine dell'esercizio in esame.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

12) Attività non correnti destinate alla vendita
-- -- -- -------------------------------------------------- -- --
milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Attività non correnti destinate alla
vendita
224 - (64) 160 - -

Al 30 giugno 2018 le "Attività non correnti destinate alla vendita" presentano un saldo pari a 160 milioni di euro e si riferiscono al fair value della partecipazione in EPCG, detenuta al 28,6% da A2A S.p.A. (41,75% al 31 dicembre 2017).

Il decremento rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuto all'incasso avvenuto nel corso del semestre in esame in virtù di un nuovo accordo negoziato con il Governo del Montenegro, e approvato dallo stesso in data 27 aprile 2018, che prevede l'esecuzione della put option esercitata da A2A S.p.A., in data 3 luglio 2017, in quattro tranches nel periodo compreso tra il 1° maggio 2018 e il 31 luglio 2019 con un'accelerazione rispetto ai termini previsti dallo Shareholders' Agreement del 29 agosto 2016 (i.e. 7 tranches dal 1° maggio 2018 al 1° maggio 2024).

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

PATRIMONIO NETTO

La composizione del Patrimonio netto, il cui valore al 30 giugno 2018 risulta pari a 3.104 milioni di euro (3.013 milioni di euro al 31 dicembre 2017), è dettagliata nella seguente tabella:

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
Patrimonio netto di spettanza del Gruppo:
Capitale sociale 1.629 - 1.629
(Azioni proprie) (54) - (54)
Riserve 1.010 115 1.125
Risultato del periodo di Gruppo 293 (26) 267
Totale Patrimonio del Gruppo 2.878 89 2.967
Interessi di minoranze 135 2 137
Totale Patrimonio netto 3.013 91 3.104

La movimentazione del Patrimonio netto è complessivamente positiva per 91 milioni di euro. Il risultato del periodo ha prodotto un effetto positivo per 267 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo per 180 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, una valutazione positiva dei derivati Cash flow hedge per 10 milioni di euro ed una variazione netta positiva degli interessi delle minoranze per 2 milioni di euro. La prima applicazione dell'IFRS 9 ha prodotto un impatto complessivo, al netto della fiscalità differita, sul Patrimonio netto di Gruppo negativo per 4 milioni di euro, principalmente dovuto al ricalcolo del fondo rischi su crediti di apertura, al 1° gennaio 2018.

13) Capitale sociale

Il "Capitale sociale" ammonta a 1.629 milioni di euro ed è composto da n. 3.132.905.277 azioni ordinarie del valore unitario di 0,52 euro ciascuna.

14) Azioni proprie

Le "Azioni proprie" sono pari a 54 milioni di euro e si riferiscono a n. 23.721.421 azioni proprie detenute dalla capogruppo A2A S.p.A., pari allo 0,757% del Capitale sociale composto da n. 3.132.905.277 azioni, invariate rispetto alla chiusura del 31 dicembre 2017.

Al 30 giugno 2018 non sono detenute azioni proprie per il tramite di società controllate, società finanziarie o per interposta persona.

15) Riserve

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
Riserve 1.010 115 1.125
di cui:
Variazione fair value derivati Cash flow hedge
e fair value Bond
(27) 14 (13)
Effetto fiscale 7 (4) 3
Riserve di Cash flow hedge (20) 10 (10)
Variazione riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (72) 3 (69)
Effetto fiscale 19 (1) 18
Riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (53) 2 (51)

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

inusuali

Le "Riserve", che ammontano a 1.125 milioni di euro (1.010 milioni di euro al 31 dicembre 2017), comprendono la riserva legale, le riserve straordinarie, nonché gli utili portati a nuovo dalle società controllate.

Tale voce comprende inoltre la riserva di Cash flow hedge, negativa per 10 milioni di euro, che si riferisce alla valorizzazione al termine dell'esercizio dei derivati che rispondono ai requisiti dell'Hedge accounting, nonché alla valutazione a fair value dei Bond in valuta al netto dell'effetto fiscale.

La posta in oggetto include riserve negative pari a 51 milioni di euro relative agli effetti dell'adozione dello IAS 19 Revised – Benefici a dipendenti che prevedono la rilevazione degli utili e delle perdite attuariali direttamente tra le riserve incluse nel Patrimonio netto.

Infine, la voce comprende la riserva di Patrimonio netto derivante dalla prima applicazione dell'IFRS 9, ed in particolare l'impairment dei crediti commerciali secondo il modello cd. "expected losses".

16) Risultato del periodo

Risulta positivo per 267 milioni di euro ed accoglie il risultato del periodo in esame.

17) Interessi di minoranze

milioni di euro Valore al Variazioni Valore al
31 12 2017 del periodo 30 06 2018
Interessi di minoranze 135 2 137

Gli "Interessi di minoranze" ammontano a 137 milioni di euro (135 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e rappresentano, principalmente, la quota di capitale, di riserve e di risultato di spettanza degli azionisti di minoranza relativi ai Soci terzi del Gruppo LGH.

L'incremento netto del periodo pari a 2 milioni di euro riflette le quote di utili e altre variazioni di spettanza dei soci terzi.

PASSIVITÀ

PASSIVITÀ NON CORRENTI

18) Passività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
Effetto
Variazioni
31 12 2017
primo
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Obbligazioni non convertibili 2.650 - 6 2.656 2.650 2.656
Debiti verso banche 807 24 (67) 764 807 764
Debiti per leasing finanziario 40 11 (2) 49 40 49
Debiti verso altri finanziatori 4 1 (1) 4 4 4
Totale passività finanziarie non correnti 3.501 36 (64) 3.473 3.501 3.473

Le "Passività finanziarie non correnti", pari a 3.473 milioni di euro (3.501 milioni di euro al 31 dicembre 2017) presentano un decremento di 64 milioni di euro, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 pari a 36 milioni di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" sono relative ai seguenti prestiti obbligazionari, contabilizzati al costo ammortizzato:

  • 510 milioni di euro, con scadenza novembre 2019 e cedola del 4,50%, il cui valore nominale è pari a 511 milioni di euro;
  • 350 milioni di euro, con scadenza gennaio 2021 e cedola del 4,375%, il cui valore nominale è pari a 351 milioni di euro;
  • 498 milioni di euro, con scadenza gennaio 2022 e cedola del 3,625%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 299 milioni di euro, Private Placement con scadenza dicembre 2023 e cedola del 4,00%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 297 milioni di euro, con scadenza febbraio 2025 e cedola dell'1,75%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 299 milioni di euro, Private Placement con scadenza dicembre 2024 e cedola dell'1,25%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 295 milioni di euro, con scadenza dicembre 2027 e cedola dell'1,625%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 108 milioni di euro, Private Placement in yen con scadenza agosto 2036 e tasso fisso del 5,405% il cui valore nominale è pari a 14 miliardi di yen.

L'incremento netto della componente non corrente delle "Obbligazioni non convertibili", pari a 6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017, è dovuto principalmente alla variazione del cambio ECB applicato al Bond in yen.

I "Debiti verso banche" non correnti ammontano a 764 milioni di euro e presentano un decremento di 67 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 pari a 24 milioni di euro e alla riclassifica nella voce passività correnti delle quote di capitale in scadenza entro l'anno successivo.

I "Debiti per leasing finanziario" risultano pari a 49 milioni di euro e presentano un decremento di 2 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 per 11 milioni di euro.

Infine, i "Debiti verso altri finanziatori" risultano pari a 4 milioni di euro e sono riferiti principalmente al Gruppo LGH.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti

e atipiche e/o inusuali Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni Nella seguente tabella è riportato il confronto, per ogni categoria di indebitamento a lungo termine, tra il valore contabile e il fair value, comprensivo della quota in scadenza nei 12 mesi successivi. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni di borsa, mentre per quelli non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo A2A.

milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota non
corrente
Fair Value
Obbligazioni 2.970 3.006 350 2.656 3.166
Finanziamenti Bancari 853 852 86 767 814
Leasing 50 50 5 46 52
Totale 3.873 3.908 441 3.469 4.033

* la valutazione non include il debito non finanziario e leasing di LGH e RI.ECO-RESMAL (Valore nominale 7 milioni di euro).

19) Benefici a dipendenti

Alla data di riferimento tale posta risulta pari a 307 milioni di euro (319 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e presenta le seguenti variazioni:

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2018
Accanton. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
30 06 2018
Trattamento fine rapporto 168 - 15 (5) (16) 162
Benefici a dipendenti 151 - - (4) (2) 145
Totale benefici a dipendenti 319 - 15 (9) (18) 307

La movimentazione del periodo è riconducibile per 15 milioni di euro agli accantonamenti del periodo, per 9 milioni di euro al decremento dovuto alle erogazioni nette del semestre, per 18 milioni di euro al decremento netto riferito principalmente alle valutazioni attuariali del periodo, che comprendono l'incremento derivante dal service cost per 1 milione di euro, l'incremento derivante dall'interest cost per 2 milioni di euro e il decremento derivante dall'actuarial gains/losses per 6 milioni di euro.

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

2018 2017
Tasso di attualizzazione da 0,0% a 1,6% da 0,0% a 1,3%
Tasso di inflazione annuo 1,5% 1,5%
Tasso annuo incremento dei premi anzianità 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento delle mensilità aggiuntive 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia elettrica 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento del costo del gas 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR 2,6% 2,6%
Tasso annuo medio di incremento delle pensioni integrative 1,1% 1,1%
Frequenze annue di turnover da 4,0% a 5,0% da 4,0% a 5,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR da 2,0% a 2,5% da 2,0% a 2,5%

Si segnala che:

  • il tasso di attualizzazione applicato dal Gruppo varia per società in base alla durata media finanziaria dell'obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato è quello corrispondente all'Iboxx Corporate AA;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:
  • per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle TG62 (Premungas), AS62 (Sconto energia elettrica e Sconto gas) e RG48 (altri piani);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

20) Fondi rischi, oneri e passività per discariche

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
Accanton. Rilasci Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
30 06 2018
Fondi decommissioning 226 - - (2) (4) 220
Fondi spese chiusura
e post-chiusura discariche
188 - (4) (2) (1) 181
Fondi fiscali 50 1 (9) (1) - 41
Fondi cause legali e
contenziosi del personale
61 6 (3) (2) - 62
Altri fondi rischi 100 6 (2) (1) - 103
Fondi rischi, oneri e passività
per discariche
625 - 13 (18) (8) (5) 607

I "Fondi decommissioning", che risultano pari a 220 milioni di euro, accolgono gli oneri per i costi di smantellamento e ripristino dei siti produttivi principalmente relativi alle centrali termoelettriche e agli impianti di termovalorizzazione. Le movimentazioni del periodo hanno riguardato utilizzi per 2 milioni di euro, a copertura degli oneri sostenuti nel corso del periodo in esame e altre variazioni, in diminuzione per 4 milioni di euro, relative principalmente all'attualizzazione dei tassi utilizzati per la stima degli oneri futuri di smantellamento e ripristino dei siti aventi come contropartita le "Immobilizzazioni materiali".

I "Fondi spese chiusura e post-chiusura discariche", che risultano pari a 181 milioni di euro, si riferiscono all'insieme dei costi che dovranno essere sostenuti in futuro per la sigillatura delle discariche in coltivazione alla data di riferimento e per la successiva gestione post-operativa, trentennale e cinquantennale, prevista dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Le movimentazioni del periodo hanno riguardato rilasci per 4 milioni di euro inerenti gli effetti dell'aggiornamento dei tassi di attualizzazione di alcune discariche non più operative, utilizzi per 2 milioni di euro, che rappresentano gli esborsi effettivi del periodo, e le altre variazioni, negative, per 1 milione di euro, riferite principalmente

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni agli effetti degli aggiornamenti dei tassi di attualizzazione di cespiti non completamente ammortizzati che trovano contropartita alla voce "Immobilizzazioni materiali".

I "Fondi fiscali", che risultano pari a 41 milioni di euro, si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario o enti territoriali per imposte dirette e indirette, tributi e accise. Gli accantonamenti del periodo, per 1 milione di euro, hanno riguardato in particolare il contenzioso ICI/IMU e COSAP con gli enti territoriali, nonché nuove verifiche fiscali aperte nel periodo in esame. I rilasci, per 9 milioni di euro, si riferiscono principalmente all'aggiornamento del contenzioso Ecotassa relativo agli smaltimenti di rifiuti effettuati presso discariche di terzi, nonché, alla conclusione di altri contenziosi su imposte dirette e indirette. Infine, gli utilizzi ammontano a 1 milione di euro e rappresentano gli esborsi effettivi del periodo in esame.

I "Fondi cause legali e contenziosi del personale" risultano pari a 62 milioni di euro e si riferiscono prevalentemente a cause in essere con Istituti Previdenziali, per 12 milioni di euro, relativi a contributi previdenziali per i quali sono in essere specifici contenziosi, a cause con terzi, per 46 milioni di euro, e con dipendenti, per 4 milioni di euro, a fronte delle passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziarie in corso. Gli accantonamenti del periodo, per 6 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente agli accantonamenti relativi a cause con terzi mentre i rilasci del periodo, per 3 milioni di euro, si riferiscono principalmente alle cause in essere con Istituti Previdenziali. Gli utilizzi, per 2 milioni di euro, sono riferiti a contenziosi con terzi.

Gli "Altri fondi rischi", che risultano pari a 103 milioni di euro, si riferiscono ai fondi relativi ai canoni di derivazione d'acqua pubblica per 40 milioni di euro, al fondo mobilità per gli oneri derivanti dal piano di ristrutturazione aziendale per 2 milioni di euro, al fondo per la manutenzione straordinaria del termoutilizzatore di Acerra per 16 milioni di euro, nonché ad altri fondi per 45 milioni di euro.

Gli accantonamenti del periodo risultano pari a 6 milioni di euro e hanno riguardato principalmente l'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica e altri fondi. Gli utilizzi sono risultati pari a 1 milione di euro e si riferiscono principalmente agli esborsi del periodo per rischi di natura ambientale, nonché, ad oneri relativi al fondo mobilità, mentre, i rilasci ammontano a 2 milioni di euro.

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Altre passività non correnti 125 - 8 133 - -
Strumenti derivati non correnti 23 5 (13) 15 23 15
Totale altre passività non correnti 148 5 (5) 148 23 15

21) Altre passività non correnti

La voce in esame presenta al 30 giugno 2018 un decremento di 5 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, al netto degli effetti del primo consolidamento delle acquisizioni 2018, positivo per 5 milioni di euro.

Le "Altre passività non correnti", che presentano un saldo pari a 133 milioni di euro, si riferiscono a depositi cauzionali da clienti, per 53 milioni di euro, a debiti verso fornitori a medio/lungo termine per 3 milioni di euro, nonché ad altre passività non correnti, per 77 milioni di euro, che comprendono principalmente l'effetto dell'iscrizione di clausole di earn out previste dai contratti sottoscritti per le acquisizioni delle partecipazioni avvenute nel triennio 2016-2018.

Gli "Strumenti derivati non correnti" risultano pari a 15 milioni di euro e presentano, al netto dell'incremento per 5 milioni di euro derivante dall'effetto dei primi consolidamenti delle acquisizioni 2018, una variazione negativa per 13 milioni di euro derivante dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari al termine del periodo oggetto di esame.

PASSIVITÀ CORRENTI

22) Debiti commerciali e altre passività correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Acconti 2 - 2
Debiti verso fornitori 1.379 1 (367) 1.013
Totale debiti commerciali 1.381 1 (367) 1.015 - -
Debiti verso istituti di previdenza e
sicurezza sociale
38 - 38 - -
Strumenti derivati correnti 86 74 160
Altre passività correnti di cui: 397 - 75 472 - -
- Debiti verso il personale 69 1 70
- Debiti verso la Cassa per i Servizi
Energetici e Ambientali
85 9 94
- Debiti tributari 80 55 135
- Debiti per trasparenza fiscale 7 - 7
- Debiti per componenti tariffarie
sull'energia
85 (1) 84
- Debiti verso i soci terzi LGH - 3 3
- Debiti per A.T.O. 7 - 7
- Debiti verso clienti per lavori da eseguire 11 3 14
- Debiti verso clienti per interessi su
depositi cauzionali
3 - 3
- Debiti per servizi ausiliari 1 - 1
- Debiti per incassi da destinare 8 - 8
- Debiti verso assicurazioni 4 - 4
- Debiti per compensazioni accise 6 - 6
- Debiti per compensazioni ambientali 2 1 3
- Debiti per canone RAI 6 7 13
- Altri debiti diversi 23 (3) 20
Totale altre passività correnti 521 - 149 670 - -
Totale debiti commerciali e altre
passività correnti
1.902 1 (218) 1.685 - -

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni

significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

I "Debiti commerciali e altre passività correnti" risultano pari a 1.685 milioni di euro (1.902 milioni di euro al 31 dicembre 2017), con un decremento di 218 milioni di euro, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 pari a 1 milione di euro.

I "Debiti commerciali" risultano pari a 1.015 milioni di euro e presentano, rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, un decremento pari a 367 milioni di euro, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 pari a 1 milione di euro.

I "Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale" risultano pari a 38 milioni di euro, invariati rispetto al 31 dicembre 2017, e riguardano la posizione debitoria del Gruppo nei confronti di Istituti Previdenziali e Assistenziali, relativi ai contributi della mensilità di giugno 2018 non ancora liquidati.

Gli "Strumenti derivati correnti" risultano pari a 160 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e si riferiscono alla valorizzazione a fair value dei derivati su commodity. L'incremento è dovuto sia alla diminuzione della valutazione a fair value del periodo sia alla variazione delle quantità coperte.

Le "Altre passività correnti" si riferiscono principalmente a:

  • debiti verso il personale per 70 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2017) relativi ai debiti verso i dipendenti per il premio di produttività maturato nel periodo, nonché all'onere per le ferie maturate e non godute al 30 giugno 2018;
  • debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per 94 milioni di euro (85 milioni di euro al 31 dicembre 2017) inerenti il debito relativo alle componenti tariffarie fatturate e non ancora versate, nonché il debito per le perequazioni passive relative sia a esercizi precedenti sia all'esercizio in esame;
  • debiti tributari per 135 milioni di euro (80 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e si riferiscono principalmente ai debiti verso l'Erario per accise, ritenute e Iva;
  • debiti per trasparenza fiscale per 7 milioni di euro nei confronti della società collegata Ergosud S.p.A., invariati rispetto al 31 dicembre 2017;
  • debiti per componenti tariffarie sull'energia elettrica per 84 milioni di euro (85 milioni di euro al 31 dicembre 2017);
  • debiti per ATO per 7 milioni di euro, invariati rispetto al 31 dicembre 2017, relativi al pagamento del canone per le concessioni della gestione del servizio idrico;
  • debiti verso clienti per lavori da eseguire per 14 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2017), riferiti a preventivi già incassati dai clienti per lavori che non sono ancora stati completati;
  • debiti verso clienti per interessi su depositi cauzionali maturati e non ancora pagati per 3 milioni di euro, invariati rispetto al 31 dicembre 2017;
  • debiti per servizi ausiliari, pari a 1 milione di euro, invariati rispetto all'esercizio precedente, relativi al debito residuo sul contenzioso in essere con la CSEA per i servizi ausiliari sul termovalorizzatore di Filago.
milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto
primo
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2018
31 12 2017 30 06 2018
Obbligazioni non convertibili 345 - 5 350 345 350
Debiti verso banche 82 - 2 84 82 84
Debiti per leasing finanziario 5 1 (1) 5 5 5
Debiti finanziari verso parti correlate 1 - 1 2 1 2
Debiti verso altri finanziatori 4 2 (5) 1 4 1
Totale passività finanziarie correnti 437 3 2 442 437 442

23) Passività finanziarie correnti

Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a 442 milioni di euro, a fronte di 437 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2017 e presentano un incremento pari a 2 milioni di euro, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 pari a 3 milioni di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" presentano un incremento di 5 milioni di euro dovuto principalmente alle cedole maturate per interessi pari a 51 milioni di euro (47 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

I "Debiti verso banche" correnti ammontano a 84 milioni di euro e presentano, un incremento di 2 milioni di euro, principalmente dovuto al rimborso di quote di finanziamenti compensato dalla riclassifica di debito dalle passività finanziarie non correnti.

I "Debiti per leasing finanziario" ammontano a 5 milioni di euro e presentano un decremento pari a 1 milione di euro al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 per 1 milione di euro.

Infine, i "Debiti verso altri finanziatori" sono pari a 1 milione di euro e presentano un decremento pari a 5 milioni di euro al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 per 2 milioni di euro.

24) Debiti per imposte

milioni di euro Valore al
31 12 2017
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2018
Debiti per imposte 4 - 73 77

I "Debiti per imposte" risultano pari a 77 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e presentano un incremento di 73 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti

e atipiche e/o inusuali Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

Indebitamento finanziario netto

25) Indebitamento finanziario netto (ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e ESMA/2013/319)

Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto:

milioni di euro Note 31 12 2017 Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2018
30 06 2018
Obbligazioni-quota non corrente 18 2.650 - 2.656
Finanziamenti bancari non correnti 18 807 24 764
Leasing finanziario non corrente 18 40 11 49
Debiti verso altri finanziatori non correnti 18 4 1 4
Altre passività non correnti 21 23 5 15
Totale indebitamento a medio e lungo termine 3.524 41 3.488
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 3 (8) - (7)
Attività finanziarie non correnti 3 (28) - (26)
Altre attività non correnti 5 - - (2)
Totale crediti finanziari a medio e lungo termine (36) - (35)
Totale indebitamento finanziario non corrente netto 3.488 41 3.453
Obbligazioni-quota corrente 23 345 - 350
Finanziamenti bancari correnti 23 82 - 84
Leasing finanziario corrente 23 5 1 5
Debiti verso altri finanziatori correnti 23 4 2 1
Passività finanziarie correnti verso parti correlate 23 1 - 2
Totale indebitamento a breve termine 437 3 442
Altre attività finanziarie correnti 9 (7) - (6)
Attività finanziarie correnti verso parti correlate 9 (1) - -
Crediti finanziari verso società destinate alla vendita 9 - - -
Totale crediti finanziari a breve termine (8) - (6)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 (691) (4) (859)
Totale indebitamento finanziario corrente netto (262) (1) (423)
Indebitamento finanziario netto 3.226 40 3.030

La posizione finanziaria netta del Gruppo comprende l'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2018 per 40 milioni di euro.

Di seguito si riporta ai sensi dello IAS 7 "Rendiconto finanziario" le variazioni della attività e passività finanziarie:

milioni di euro 31 12 2017 Flusso
monetario
Flusso non monetario 30 06 2018
Effetto
primo
consolid.
acquisiz.
2018
Variazione
fair value
Altre
variazioni
Obbligazioni 2.995 4 - 4 3 3.006
Debiti finanziari 943 (75) 39 - 2 909
Altre passività 23 - 5 (13) - 15
Attività finanziarie (44) 3 - - 2 (39)
Altre attività - - - (2) - (2)
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento
3.917 (68) 44 (11) 7 3.889
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (691) (164) (4) - - (859)
Indebitamento finanziario netto 3.226 (232) 40 (11) 7 3.030

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della

Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti

e atipiche e/o inusuali Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

Note illustrative alle voci di Conto economico

Per effetto della riclassificazione ai fini dell'IFRS 5 delle poste economiche del Gruppo EPCG i valori al 30 giugno 2017 sono stati riesposti in seguito alla variazione del metodo di consolidamento del Gruppo EPCG che, per effetto dell'esercizio della put option sull'intero pacchetto azionario detenuto da A2A S.p.A., la cui efficacia si è perfezionata in data 3 luglio 2017, ha comportato un cambiamento di destinazione della partecipazione detenuta in EPCG da investimento in continuità a investimento destinato alla vendita secondo i dettami dell'IFRS 5.

Si segnalano le seguenti variazioni nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2018:

  • acquisizione e consolidamento integrale di un gruppo di società proprietarie di 5 impianti fotovoltaici in Italia tramite A2A Rinnovabili S.p.A., interamente detenuta da A2A S.p.A.;
  • costituzione e consolidamento integrale di A2A Integrambiente S.r.l., partecipata al 74% da A2A Ambiente S.p.A., al 25% da Amsa S.p.A. e all'1% da Aprica S.p.A., al fine di fornire servizi di igiene ambientale;
  • cessione della partecipazione pari al 39,49% in Rudnik Uglja ad Pljevlja precedentemente consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto.

Inoltre i dati economici al 30 giugno 2018 risultano non omogenei rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente per effetto delle seguenti operazioni che si sono perfezionate nel secondo semestre 2017:

  • costituzione, nel mese di luglio 2017, della società A2A Rinnovabili S.p.A., che ha progressivamente acquisito un portafoglio di 19 società proprietarie di impianti fotovoltaici di cui 13 società acquisite nel secondo semestre 2017 e 6 società nel corso dei primi mesi del 2018;
  • consolidamento integrale di LumEnergia S.p.A., in conseguenza dell'aumento al 92,7%, a partire dal mese di luglio 2017, della partecipazione detenuta dalla controllata A2A Energia S.p.A.. La società al 30 giugno 2017 veniva consolidata con il metodo del Patrimonio netto;
  • costituzione e consolidamento integrale, nel corso del secondo semestre 2017, del consorzio A2A Security S.c.p.a., della società A2A Energy Solutions S.r.l. e della società A2A IDRO4 S.r.l..

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

26) Ricavi

I ricavi del periodo risultano pari a 3.081 milioni di euro (2.804 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e presentano quindi un incremento di 277 milioni di euro (+9,9%).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Ricavi
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Ricavi di vendita 2.481 2.200 281 12,8%
Ricavi da prestazioni 487 496 (9) (1,8%)
Ricavi da commesse a lungo termine 1 - 1 n.s.
Totale ricavi di vendita e prestazioni 2.969 2.696 273 10,1%
Altri ricavi operativi 112 108 4 3,7%
Totale ricavi 3.081 2.804 277 9,9%

L'aumento dei ricavi registrati nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è prevalentemente riconducibile all'incremento delle quantità vendute ai grandi clienti elettricità e alle vendite forward sui mercati elettricità IPEX e forward.

milioni di euro 30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Vendita e distribuzione di energia elettrica 1.424 1.267 157 12,4%
Vendita e distribuzione di gas 728 664 64 9,6%
Vendita calore 100 91 9 9,9%
Vendita materiali 20 24 (4) (16,7%)
Vendita acqua 30 26 4 15,4%
Vendite di certificati ambientali 165 114 51 44,7%
Contributi di allacciamento 14 14 - 0,0%
Totale ricavi di vendita 2.481 2.200 281 12,8%
Prestazioni a clienti 487 496 (9) (1,8%)
Totale ricavi per prestazioni 487 496 (9) (1,8%)
Ricavi da commesse a lungo termine 1 - 1 n.s.
Totale ricavi di vendita e prestazioni 2.969 2.696 273 10,1%
Reintegro costi centrale S. Filippo del Mela
(impianto Unità essenziale)
43 32 11 34,4%
Risarcimenti danni 5 3 2 66,7%
Affitti attivi 1 1 - 0,0%
Sopravvenienze attive 11 28 (17) (60,7%)
Incentivi alla produzione da fonti
rinnovabili e feed-in tariff
43 37 6 16,2%
Altri ricavi 9 7 2 28,6%
Altri ricavi operativi 112 108 4 3,7%
Totale ricavi 3.081 2.804 277 9,9%

Per maggiore informativa si riporta il dettaglio delle voci più significative:

I ricavi per certificati ambientali (certificati verdi e certificati bianchi) aumentano di 51 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2017 Restated, principalmente per effetto della vendita della posizione lunga di certificati verdi presenti nel portafoglio del Gruppo A2A (generati fino al 31 dicembre 2015), nonché per il riconoscimento retroattivo a partire dall'esercizio 2013, da parte del GSE, dell'incentivazione di alcuni impianti del Nucleo Idroelettrico del Friuli.

La voce "Altri ricavi operativi" presenta un incremento pari a 4 milioni di euro per effetto principalmente di maggiori ricavi per il reintegro dei costi di generazione sostenuti per la centrale di San Filippo del Mela (Impianto essenziale) ai sensi della Delibera 803/2016 per 11 milioni di euro, di maggiori ricavi legati agli incentivi sulla produzione netta da fonti rinnovabili, per 6 milioni di euro, derivanti principalmente dalle società operanti nel settore fotovoltaico acquisite da A2A Rinnovabili S.p.A. a partire dal secondo semestre 2017, e di minori sopravvenienze attive per 17 milioni di euro.

Per un maggior dettaglio delle motivazioni riferibili all'andamento dei ricavi relativi alle varie Business Units, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Risultati per settore di attività".

27) Costi operativi

I "Costi operativi" sono pari a 2.090 milioni di euro (1.841 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e registrano pertanto un incremento di 249 milioni di euro.

Si riporta, di seguito, il dettaglio delle principali componenti:

Costi operativi
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Costi per materie prime e di consumo 1.499 1.284 215 16,7%
Costi per servizi 473 414 59 14,3%
Totale costi per materie prime e servizi 1.972 1.698 274 16,1%
Altri costi operativi 118 143 (25) (17,5%)
Totale costi operativi 2.090 1.841 249 13,5%

I "Costi per materie prime e servizi" ammontano a 1.972 milioni di euro (1.698 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e presentano un incremento di 274 milioni di euro.

Tale incremento è dovuto all'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • i maggiori acquisti di materie prime e di consumo per 252 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento dei costi per acquisti di energia e combustibili per 232 milioni di euro, all'aumento degli oneri correlati all'acquisto di certificati ambientali per 18 milioni di euro ed all'aumento degli acquisti di materiali per 4 milioni di euro;
  • l'incremento degli oneri di vettoriamento, appalti e prestazioni di servizi per 59 milioni di euro;
  • la variazione in diminuzione delle rimanenze di combustibili e materiali per 37 milioni di euro.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

milioni di euro 30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Acquisti di energia e combustibili 1.424 1.192 232 19,5%
Acquisti di materiali 47 43 4 9,3%
Acquisti di acqua 1 1 - 0,0%
Oneri da coperture su derivati operativi 9 4 5 n.s.
Proventi da coperture su derivati operativi (13) (6) (7) n.s.
Acquisti di certificati e diritti di emissione 79 61 18 29,5%
Totale costi per materie prime e di
consumo
1.547 1.295 252 19,5%
Oneri di vettoriamento e trasmissione 220 179 41 22,9%
Manutenzioni e riparazioni 79 78 1 1,3%
Altri servizi 174 157 17 10,8%
Totale costi per servizi 473 414 59 14,3%
Variazione delle rimanenze di combustibili
e materiali
(48) (11) (37) n.s.
Totale costi per materie prime e servizi 1.972 1.698 274 16,1%
Godimento beni di terzi 43 59 (16) (27,1%)
Canoni concessioni reti distribuzione
Comune di Milano e di Brescia
5 5 - 0,0%
Canoni concessioni derivazione d'acqua 34 32 2 6,3%
Contributi a enti territoriali, consortili e
ARERA
5 3 2 66,7%
Imposte e tasse 17 17 - 0,0%
Danni e penalità 2 1 1 100,0%
Sopravvenienze passive 6 13 (7) (53,8%)
Altri costi 6 13 (7) (53,8%)
Altri costi operativi 118 143 (25) (17,5%)
Totale costi operativi 2.090 1.841 249 13,5%

Per maggiore informativa, viene fornito il dettaglio delle componenti più rilevanti:

Margine attività di trading

La tabella sottostante riporta i risultati derivanti dalle negoziazioni dei Portafogli di trading che si riferiscono alle attività di negoziazione sull'energia elettrica, sul gas e sui certificati ambientali.

Margine attività di trading
milioni di euro
NOTE 30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE
Ricavi 26 459 774 (315)
Costi operativi 27 (457) (773) 316
Totale margine attività di trading 2 1 1

L'ammontare complessivo di Ricavi e Costi dell'attività di Commodity Trading si è ridotto del 40% (YoY) come conseguenza di una sostanziale diminuzione dei volumi scambiati nella attività di trading sui mercati dell'energia elettrica esteri.

28) Costi per il personale

Al 30 giugno 2018 il costo del lavoro, al netto degli oneri capitalizzati, è risultato complessivamente pari a 334 milioni di euro (326 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated).

Nel dettaglio i "Costi per il personale" si compongono nel modo seguente:

Costi per il personale
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Salari e stipendi 249 241 8 3,3%
Oneri sociali 85 81 4 4,9%
Trattamento di fine rapporto 15 14 1 7,1%
Altri costi 15 13 2 15,4%
Totale costi per il personale al lordo
delle capitalizzazioni
364 349 15 4,3%
Costi per il personale capitalizzati (30) (23) (7) 30,4%
Totale costi per il personale 334 326 8 2,5%

Nella tabella sottostante si espone il numero medio di dipendenti per qualifica:

30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE
Dirigenti 180 174 6
Quadri 614 572 42
Impiegati 4.721 4.644 77
Operai 5.817 5.779 38
Totale 11.332 11.169 163

Al 30 giugno 2018 il costo del lavoro medio pro-capite, è risultato pari a 29,47 migliaia di euro (29,19 migliaia di euro al 30 giugno 2017 Restated).

Nella voce altri costi del personale sono iscritti incentivi all'esodo per un valore inferiore al milione di euro (1 milione di euro al 30 giugno 2017 Restated).

29) Margine operativo lordo

Alla luce delle dinamiche sopra esposte, il "Margine operativo lordo" consolidato al 30 giugno 2018 è pari a 657 milioni di euro (637 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated).

Per un maggiore approfondimento si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Analisi per settore di attività".

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Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione

patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

30) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 221 milioni di euro (204 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e presentano un incremento di 17 milioni di euro.

Nella successiva tabella si evidenziano le poste di dettaglio:

Ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali
38 34 4 11,8%
Ammortamento delle immobilizzazioni
materiali
175 162 13 8,0%
Totale ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni
213 196 17 8,7%
Accantonamenti per rischi (5) (8) 3 (37,5%)
Accantonamento per rischi su crediti
compresi nell'attivo circolante
13 16 (3) (18,8%)
Totale ammortamenti, accantonamenti e
svalutazioni
221 204 17 8,3%

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" risultano pari a 213 milioni di euro (196 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e registrano un incremento complessivo di 17 milioni di euro.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali risultano pari a 38 milioni di euro (34 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated). La voce rileva maggiori ammortamenti per 4 milioni di euro di cui 1 milione di euro derivanti dal consolidamento delle società operanti nel settore fotovoltaico acquisite nel secondo semestre 2017 e nel primo semestre 2018, 2 milioni di euro relativo agli effetti delle Purchase Price Allocation delle società acquisite nel corso del precedente esercizio e per 1 milione di euro all'implementazione di sistemi informativi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali presentano un incremento di 13 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2017 Restated e riguardano:

  • maggiori ammortamenti, per 5 milioni di euro, conseguenti al cambio della vita utile degli assets relativi alla rete elettrica;
  • maggiori ammortamenti conseguenti il consolidamento delle società operanti nel settore fotovoltaico acquisite a partire dal secondo semestre 2017 per 4 milioni di euro;
  • maggiori ammortamenti, per 2 milioni di euro, riferiti principalmente agli investimenti entrati in produzione successivamente al 30 giugno 2017;
  • maggiori ammortamenti, per 2 milioni di euro, relativi all'implementazione del Nuovo Data Center.

Per quanto attiene il recepimento di quanto disposto dal cd. "Decreto Sviluppo", volto alla determinazione del valore di riscatto relativo alle cosiddette "opere bagnate" delle concessioni idroelettriche, si segnala che ad oggi non sono stati ancora fissati dalle autorità competenti i parametri di calcolo (coefficienti di rivalutazione e vite utili) necessari per quantificare il valore di riscatto a fine concessione di tali beni. In tale contesto di vacatio normativa, il Gruppo A2A ha proceduto ad effettuare alcune simulazioni stimando le rivalutazioni mediante i coefficienti ISTAT, che risultano essere gli unici dati oggettivamente utilizzabili, e definendo le proprie stime delle vite economico-tecniche dei beni. I risultati delle simulazioni hanno evidenziato un range di variabilità piuttosto ampio, confermando che al momento non è possibile effettuare una stima attendibile dei valori di riscatto alla fine delle concessioni. Tuttavia per le concessioni prossime alla scadenza il valore netto contabile delle cd. "opere bagnate" è risultato significativamente inferiore rispetto al range dei risultati ottenuti. Pertanto, solo per le concessioni prossime alla scadenza (Nucleo idroelettrico della Valtellina), il Gruppo ha bloccato gli ammortamenti a partire dal 30 giugno 2012, mentre si è proseguito in continuità di criteri di valutazione rispetto al passato per le restanti concessioni.

Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a -5 milioni di euro (-8 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) dovuto agli accantonamenti dell'esercizio per 13 milioni di euro, rettificati dalle eccedenze per 18 milioni di euro, a seguito degli aggiornamenti di valore o del venir meno di alcuni contenziosi in essere.

Gli accantonamenti del periodo hanno riguardato, per 4 milioni di euro l'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica, per 6 milioni di euro accantonamenti per fondi cause legali, per 1 milione di euro accantonamenti a fondi fiscali e per 2 milioni di euro altri accantonamenti. Le eccedenze di fondi rischi ammontano a 18 milioni di euro. Per maggiori informazioni si rimanda alla nota 20) Fondi rischi, oneri e passività per discariche.

L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore di 13 milioni di euro (16 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) determinato dall'accantonamento del periodo.

31) Risultato operativo netto

Il "Risultato operativo netto" risulta pari a 436 milioni di euro (433 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated).

32) Risultato da transazioni non ricorrenti

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" risulta pari a 6 milioni di euro al 30 giugno 2018 (nessun valore al 30 giugno 2017 Restated) ed è relativo alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione detenuta nella società Rudnik Uglja ad Pljevlja.

33) Gestione finanziaria

La "Gestione finanziaria" presenta un saldo negativo di 54 milioni di euro (negativo per 59 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Gestione finanziaria
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Proventi finanziari 11 6 5 83,3%
Oneri finanziari (69) (69) - -
Quota dei proventi e degli oneri derivanti
dalla valutazione secondo il Patrimonio
netto delle partecipazioni
4 4 - -
Totale gestione finanziaria (54) (59) 5 (8,5%)

I "Proventi finanziari" ammontano a 11 milioni di euro (6 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e sono così composti:

Proventi finanziari
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Proventi da dividendi in altre imprese 1 - 1 n.s.
Altri proventi finanziari di cui: 10 6 4 66,7%
- Proventi finanziari verso Comune di
Brescia (IFRIC 12)
3 3 - -
- Utili su cambi 2 1 1 100,0%
- Altri proventi 5 2 3 n.s.
Totale proventi finanziari 11 6 5 83,3%

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione

patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Oneri finanziari
milioni di euro
30 06 2018 30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % GIUGNO
2018/2017
Interessi su prestiti obbligazionari 51 51 - 0,0%
Interessi verso istituti di credito 3 5 (2) (40,0%)
Fair value su derivati finanziari - - - 0,0%
Realized su derivati finanziari 6 5 1 20,0%
Oneri da Decommissioning 1 1 - 0,0%
Altri oneri finanziari di cui: 8 7 1 14,3%
- Oneri di attualizzazione 3 2 1 50,0%
- Oneri finanziari (IFRIC 12) 1 1 - 0,0%
- Perdite su cambi 2 1 1 100,0%
- Altri oneri 2 3 (1) (33,3%)
Totale oneri finanziari al lordo delle
capitalizzazioni
69 69 - 0,0%
Oneri finanziari capitalizzati - - - 0,0%
Totale oneri finanziari 69 69 - 0,0%

Gli "Oneri finanziari", ammontano a 69 milioni di euro (69 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e sono così composti:

La valutazione secondo il metodo del Patrimonio netto delle partecipazioni risulta positiva per 4 milioni di euro (positiva per 4 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) ed è riconducibile principalmente alle valutazioni positive della partecipazione in ACSM-AGAM S.p.A. e di altre partecipazioni minori.

34) Oneri per imposte sui redditi

Gli "Oneri per imposte sui redditi" nel periodo in esame sono risultati pari a 120 milioni di euro (119 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated).

Si segnala che in occasione della chiusura semestrale 2018 il Gruppo A2A ha ritenuto di stimare le imposte di periodo per tutte le società del Gruppo adottando il criterio del tax rate sulla base della migliore stima dell'aliquota media ponderata del Gruppo attesa per l'intero anno.

35) Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita

Il "Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita" risulta positivo e pari a 4 milioni di euro (negativo per 94 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated) e recepisce il provento di attualizzazione per adeguare il valore della partecipazione di EPCG al fair value conseguente la rinegoziazione dell'accordo con il Governo del Montenegro, e approvato dallo stesso in data 27 aprile 2018, che prevede l'esecuzione della put option esercitata da A2A S.p.A., in data 3 luglio 2017, in quattro tranches nel periodo compreso tra il 1° maggio 2018 e il 31 luglio 2019 con un'accelerazione rispetto ai termini previsti dallo Shareholders' Agreement del 29 agosto 2016 (i.e. 7 tranches dal 1° maggio 2018 al 1° maggio 2024).

Nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente l'adeguamento al fair value del valore della partecipazione in EPCG aveva determinato una svalutazione pari a 95 milioni di euro rettificata per 1 milione di euro dal provento derivante dalla vendita della società Bellisolina S.r.l..

36) Risultato di pertinenza di terzi

Il "Risultato di pertinenza di terzi" risulta negativo per il Gruppo per 5 milioni di euro e comprende principalmente la quota di competenza di terzi del Gruppo LGH. Nel corrispondente periodo del precedente esercizio la posta presentava un saldo negativo per il Gruppo per 4 milioni di euro.

37) Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo

Il "Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo" risulta positivo e pari a 267 milioni di euro (positivo per 157 milioni di euro al 30 giugno 2017 Restated).

Risultato per azione

38) Risultato per azione

01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base 0,0859 0,0504
- di base da attività in funzionamento 0,0845 0,0808
- di base da attività destinate alla vendita 0,0014 (0,0304)
- diluito 0,0859 0,0504
- diluito da attività in funzionamento 0,0845 0,0808
- diluito da attività destinate alla vendita 0,0014 (0,0304)
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo
dell'utile (perdita) per azione
- di base 3.109.183.856 3.109.183.856
- diluito 3.109.183.856 3.109.183.856

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Nota sui rapporti con le parti correlate

39) Nota sui rapporti con le parti correlate

Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised).

Rapporti con gli Enti controllanti e con le imprese controllate da questi ultimi

I Comuni di Milano e Brescia hanno sottoscritto in data 5 ottobre 2007 il Patto parasociale che disciplina gli assetti proprietari di A2A S.p.A., dando luogo a un controllo congiunto paritetico dei Comuni sulla società.

Nello specifico, pertanto, l'operazione di fusione in vigore a partire dal 1° gennaio 2008, a prescindere dalla struttura legale seguita, risultava nella realizzazione di una joint venture, il cui controllo congiunto era esercitato dal Comune di Brescia e dal Comune di Milano, che detenevano ciascuno una partecipazione pari al 27,5%.

In data 13 giugno 2014 l'Assemblea degli Azionisti ha modificato il sistema di governance della società passando dall'originario sistema dualistico, adottato dal 2007, ad un sistema di amministrazione e controllo cd. "tradizionale" mediante la nomina del Consiglio di Amministrazione.

Nel corso del mese di dicembre 2014 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una quota azionaria complessiva di A2A S.p.A. pari allo 0,51%, mentre nel corso dei primi due mesi dell'esercizio 2015 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una ulteriore quota azionaria di A2A S.p.A. pari al 4,5%.

In data 4 ottobre 2016 i Comuni di Milano e di Brescia hanno rinnovato per un ulteriore triennio, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, il Patto parasociale sottoscritto in data 30 dicembre 2013, avente ad oggetto n. 1.566.452.642 azioni ordinarie rappresentative del 50% più due azioni del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 20 maggio 2016 i due Comuni avevano proceduto a sottoscrivere un'appendice al Patto che prevedeva di accorciare da sei mesi a tre mesi il termine della scadenza dell'accordo entro il quale è possibile disdettare lo stesso.

In data 26 ottobre 2016 il Comune di Milano ha ricevuto da parte del Comune di Brescia la proposta, approvata dalla Giunta del predetto Comune in data 25 ottobre 2016, di modificare parzialmente gli accordi parasociali relativi ad A2A S.p.A. esistenti tra i due Comuni. Tale proposta prevede in particolare l'impegno dei due Comuni a mantenere sindacato e vincolato, nel nuovo patto, un numero di azioni, detenute in misura paritetica dagli stessi, complessivamente pari al 42% del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 4 novembre 2016 la Giunta del Comune di Milano, dopo avere esaminato favorevolmente la proposta del Comune di Brescia di una parziale modifica del Patto parasociale, ha sottoposto al Consiglio comunale la proposta del nuovo Patto parasociale per le determinazioni finali di competenza.

In data 23 gennaio 2017 il Consiglio comunale di Milano ha approvato il nuovo Patto parasociale tra il Comune di Milano e il Comune di Brescia in merito alla partecipazione detenuta in A2A S.p.A. e ha fatto proprio l'impegno di non procedere all'alienazione di alcuna delle quote di proprietà del Comune di Milano.

Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 i due azionisti detengono una quota partecipativa pari al 50% più due azioni che consente alle due municipalità di mantenere il controllo sulla società.

Tra le società del Gruppo A2A ed i Comuni di Milano e Brescia intercorrono rapporti di natura commerciale relativi alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua potabile, ai servizi di gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici, ai servizi di gestione degli impianti di depurazione e fognatura, ai servizi di raccolta e spazzamento, nonché ai servizi di videosorveglianza.

Analogamente le società del Gruppo A2A intrattengono rapporti di natura commerciale con le società controllate dai Comuni di Milano e Brescia, quali a titolo esemplificativo Metropolitana Milanese S.p.A., ATM S.p.A., Brescia Mobilità S.p.A., Brescia Trasporti S.p.A. e Centrale del Latte di Brescia S.p.A., fornendo alle stesse energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione alle medesime tariffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura e svolgendo le prestazioni dei servizi richiesti dalle stesse. Si sottolinea che tali società sono state considerate come parti correlate nella predisposizione dei prospetti riepilogativi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

I rapporti tra i Comuni di Milano e Brescia e il Gruppo A2A, relativi all'affidamento dei servizi connessi all'illuminazione pubblica, ai semafori, alla gestione e distribuzione di energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione, sono regolati da apposite convenzioni e da specifici contratti.

I rapporti intercorsi con i soggetti controllati dai Comuni di Milano e Brescia, che si riferiscono alla fornitura di energia elettrica, sono gestiti a normali condizioni di mercato.

Il 12 aprile 2017 Amsa S.p.A., società controllata da A2A S.p.A., ha sottoscritto con il Comune di Milano un contratto per la gestione dei servizi preordinati alla tutela ambientale per il periodo 1° gennaio 2017 – 8 febbraio 2021.

Rapporti con le società controllate e collegate

La capogruppo A2A S.p.A. opera come tesoreria centralizzata per la maggioranza delle società controllate.

I rapporti tra le società sono regolati attraverso conti correnti, intrattenuti tra la controllante e le controllate su cui si applicano tassi, a condizioni di mercato, a base variabile Euribor, con specifici spread per società. Anche per l'anno 2017 A2A S.p.A. e le società controllate hanno adottato la procedura dell'IVA di Gruppo.

Ai fini dell'IRES, A2A S.p.A. ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86 con le principali società controllate. A tal fine, con ciascuna società controllata aderente è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Tali contratti disciplinano anche il trasferimento di eventuali eccedenze di ROL come previsto dalla normativa vigente.

La capogruppo fornisce alle società controllate e collegate servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito della società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio stipulati annualmente. A2A S.p.A. mette inoltre a disposizione delle proprie controllate e delle collegate, presso proprie sedi, spazi per uffici e aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo, a condizioni di mercato.

Le società A2A gencogas S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A., a fronte di un corrispettivo mensile correlato alla effettiva disponibilità degli impianti termoelettrici, offrono alla Capogruppo il servizio di generazione elettrica.

I servizi di telecomunicazione sono forniti dalla società controllata A2A Smart City S.p.A..

Si evidenzia infine che a seguito della comunicazione Consob emanata il 24 settembre 2010 e recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, in data 11 novembre 2010 il Gruppo aveva approvato la Procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate, entrata in vigore il 1° gennaio 2011, volta ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate poste in essere da A2A S.p.A. direttamente, ovvero per il tramite di società controllate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24 revised. Il Consiglio di Amministrazione del 20 giugno 2016 ha deliberato, previo parere favorevole del Comitato di Controllo Rischi, la revisione della procedura "Disciplina delle operazioni con Parti Correlate". La revisione della Procedura prevede in particolare la riduzione, introdotta in via facoltativa, della soglia per le operazioni con le controllate dei Comuni di Milano e Brescia, al di sopra della quale prevedere l'applicazione della Procedura stessa.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali Area di

consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010:

Situazione Totale Di cui verso parti correlate
patrimoniale-finanziaria
milioni di euro
30 06 2018 Imprese
collegate
Imprese
correlate
Comune
di Milano
Control
late
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Control
late
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
TOTALE ATTIVITÀ DI CUI: 9.843 217 23 63 14 19 1 - 337 3,4%
Attività non correnti 6.785 48 13 - - 4 - - 65 1,0%
Partecipazioni 58 48 10 58 100,0%
Altre attività finanziarie
non correnti
41 3 4 7 17,1%
Attività correnti 2.898 9 10 63 14 15 1 - 112 3,9%
Crediti commerciali 1.330 9 10 63 14 15 1 112 8,4%
Attività non correnti destinate
alla vendita
160 160 160 100,0%
TOTALE PASSIVITÀ DI CUI: 6.739 23 4 4 2 8 - - 41 0,6%
Passività non correnti 4.535 1 1 - - - - - 2 0,0%
Fondi rischi ed oneri 607 1 1 2 0,3%
Passività correnti 2.204 22 3 4 2 8 - - 39 1,8%
Debiti commerciali 1.015 13 3 4 2 8 30 3,0%
Altre passività correnti 670 7 7 1,0%
Passività finanziarie correnti 442 2 2 0,5%
Conto economico Totale Di cui verso parti correlate
milioni di euro 30 06 2018 Imprese
collegate
Imprese
correlate
Comune
di Milano
Control
late
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Control
late
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
RICAVI 3.081 2 14 159 22 20 1 - 218 7,1%
Ricavi di vendita e prestazioni 2.969 2 13 159 22 20 1 217 7,3%
Altri ricavi operativi 112 1 1 0,9%
COSTI OPERATIVI 2.090 12 1 1 3 4 - - 21 1,0%
Costi per materie prime e servizi 1.972 1 3 4 0,2%
Altri costi operativi 118 12 1 4 17 14,4%
COSTI PER IL PERSONALE 334 1 1 0,3%
RISULTATO DA TRANSAZIONI
NON RICORRENTI
6 6 6 100,0%
GESTIONE FINANZIARIA (54) 3 1 - - 3 - - 7 (13,0%)
Oneri finanziari 69 - 0,0%
Proventi finanziari 11 3 3 27,3%
Quota dei proventi e oneri
derivanti dalla valutazione
secondo il Patrimonio netto
delle partecipazioni
4 3 1 4 100,0%
RISULTATO NETTO DA
ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE/
DESTINATE ALLA VENDITA
4 4 4 100,0%

Nella sezione "Prospetti contabili consolidati" del presente fascicolo sono riportati i prospetti completi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

* * * Relativamente ai compensi percepiti dagli organi di governo societario si rimanda allo specifico fascicolo "Relazione sulla remunerazione – 2018" disponibile sul sito www.a2a.eu.

Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

40) Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Il periodo in esame non è stato interessato da operazioni atipiche e/o inusuali.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Operazioni significative inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Garanzie ed impegni con terzi

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017
Garanzie ricevute 680 670
Garanzie prestate 1.243 1.152

Garanzie ricevute

L'entità delle garanzie ricevute è pari a 680 milioni di euro (670 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono costituite per 281 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni rilasciate dalle imprese appaltatrici a fronte della corretta esecuzione dei lavori assegnati e per 399 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni ricevute da clienti a garanzia della regolarità dei pagamenti.

Garanzie prestate e impegni con terzi

L'entità delle garanzie prestate è pari a 1.243 milioni di euro (1.152 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui a fronte di obblighi assunti nei contratti di finanziamento pari a 159 milioni di euro. Tali garanzie sono state rilasciate da banche per 634 milioni di euro, da assicurazioni per 84 milioni di euro e dalla capogruppo A2A S.p.A., quali parent company guarantee, per 525 milioni di euro.

* * *

Si segnala che le società del Gruppo hanno in concessione beni di terzi, relativi principalmente al ciclo idrico integrato, il cui valore ammonta a 66 milioni di euro.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

impegni con terzi

Altre informazioni

Altre informazioni

1) Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:

  • a) rischio commodity;
  • b) rischio di tasso di interesse;
  • c) rischio tasso di cambio non connesso a commodity;
  • d) rischio di liquidità;
  • e) rischio di credito;
  • f) rischio equity;
  • g) rischio di default e non rispetto covenants.

Il rischio prezzo delle commodities, connesso alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ ETS, certificati bianchi, ecc.) consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società, incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.

Il rischio di tasso di interesse è il rischio dell'incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio di maggiori costi o minori ricavi derivanti da una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.

Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.

Il rischio di default e non rispetto covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui il Gruppo A2A è esposto.

a. Rischio commodity

a.1) Rischio di prezzo delle commodities e del tasso di cambio connesso all'attività in commodities

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.

Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Euroeletric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.

Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.

Annualmente il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo, approvando la proposta di PaR e VaR (elaborata in sede di Comitato Rischi) in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; Group Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti ove questi vengano superati.

Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.

Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.

Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.

Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy ed alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IFRS 9, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.

Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.

I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk – PaR, Value at Risk – VaR, Stop Loss).

a.2) Strumenti derivati su commodity, analisi delle operazioni

Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura

L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX-EEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura con primari istituti di credito sui contratti di acquisto di carbone e di gas con la finalità di proteggere il margine proveniente dalle vendite e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.

Il Gruppo A2A, nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), ha stipulato contratti Future sul prezzo di Borsa ECX ICE (European Climate Exchange). Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.

Il fair value al 30 giugno 2018 è pari a 9,6 milioni di euro (1,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura

Sempre in un'ottica di ottimizzazione del Portafoglio Industriale, sono stati stipulati contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC) nonché opzioni relative alla stipula di contratti sul prezzo di Borsa dell'energia elettrica (EEX) e dei certificati ambientali EUA. Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili.

Il fair value al 30 giugno 2018 è pari a -0,5 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Derivati del Portafoglio di Trading

Il Gruppo A2A ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (EEX, Powernext) e contratti Forward sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. Il Gruppo ha stipulato inoltre, con gli operatori di Rete dei Paesi limitrofi, contratti di interconnessione, che si configurano come acquisti di opzioni. Sono stati stipulati contratti Future sul prezzo di Borsa dei certificati ambientali EUA (ECX ICE), che consentono sia la consegna dei diritti al prezzo contrattuale che il pagamento per cassa (cash-settlement) del differenziale tra prezzo di mercato e prezzo contrattuale. Sempre con riferimento all'attività di Trading, sono stati stipulati sia contratti Future che Forward sul prezzo di Borsa del gas (ICE-Endex, CEGH).

Il fair value al 30 giugno 2018 è pari a 1,8 milioni di euro (8,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

a.3) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio Industriale

Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR(1) o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di Bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 30 giugno 2018 risulta pari a 32,250 milioni di euro (28,839 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017
Profit at Risk (PaR) Worst case Best case Worst case Best case
Livello di confidenza 99% (32,250) 39,915 (28,839) 35,046

Il Gruppo A2A si attende, pertanto, con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 30 giugno 2018 superiori a 32,250 milioni di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere, per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities.

Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante conseguente al variare dei prezzi di mercato.

a.4) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio di Trading

Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo strumento del VaR(2) o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di

1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

2 Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 3 giorni e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il cd. stress test analysis.

Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 3 giorni, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 30 giugno 2018 risulta pari a 0,442 milioni di euro (0,314 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Al fine di garantire un monitoraggio più stretto dell'attività, vengono inoltre fissati per ogni anno dei limiti di VaR e di Stop Loss (somma algebrica di VaR, P&L Realized e P&L Unrealized).

Di seguito si riportano i risultati delle valutazioni:

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017
Value at Risk (VaR) VaR Stop Loss VaR Stop Loss
Livello di confidenza 99%,
holding period 3 giorni
(0,442) (0,442) (0,314) (0,314)

b. Rischio di tasso di interesse

La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Al 30 giugno 2018 la struttura del debito lordo è la seguente:

milioni di euro 30 06 2018 31 12 2017
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
A tasso fisso 3.125 3.278 84% 3.076 3.236 82%
A tasso variabile 790 637 16% 862 702 18%
Totale 3.915 3.915 3.938 3.938

Al 30 giugno 2018 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sono i seguenti:

milioni di euro
STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA
30 06 2018
31 12 2017
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
IRS Finanziamenti a tasso variabile (0,6) 15,3 (0,9) 19,4
IRS Leasing a tasso variabile (5,5) 34,5 (4,1) 26,2
Collar Finanziamenti a tasso variabile (9,3) 104,8 (10,6) 114,3
Totale (15,4) 154,6 (15,6) 159,9

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

inusuali

Con riferimento al trattamento contabile i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse sono classificabili come segue:

milioni di euro

TRATTAMENTO
CONTABILE
DERIVATI NOZIONALE FAIR VALUE ATTIVITÀ NOZIONALE FAIR VALUE PASSIVITÀ
al
30/06/2018
al
31/12/2017
al
31/12/2017
al
31/12/2016
al
30/06/2018
al
31/12/2017
al
30/06/2018
al
31/12/2017
Cash flow hedge Collar - - - - 104,8 114,3 (9,3) (10,6)
Cash flow hedge IRS - - - - 48,0 43,7 (6,1) (5,0)
Fair value hedge IRS - - - - - - - -
Fair value Capped IRS - - - - 1,8 1,9 - -
Fair value Collar - - - - - - - -
Totale - - (15,4) (15,6)

I derivati su tasso di interesse esistenti al 30 giugno 2018 in Cash flow hedge si riferiscono ai seguenti finanziamenti:

Finanziamento Derivato Accounting
Finanziamento A2A S.p.A. con BEI:
scadenza novembre 2023, debito
residuo al 30 giugno 2018 di 104,8
milioni di euro, a tasso variabile.
Collar
a
copertura
integrale
del finanziamento e medesima
scadenza,
con
floor
sul
tasso
Euribor 2,99% e cap 4,65%.Al 30
giugno 2018 il fair value è negativo
per 9,3 milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
Il collar è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita
riserva del Patrimonio netto.
Finanziamento di Linea Energia
con Unicredit: scadenza maggio
2021, debito residuo al 30 giugno
2018 di 15,3 milioni di euro, a tasso
variabile.
IRS sul 100% dell'importo del
finanziamento fino alla scadenza
dello stesso.
Al 30 giugno 2018 il fair value è
negativo per 0,6 milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
L'IRS è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita
riserva del Patrimonio netto.
12 Leasing di A2A Rinnovabili con
diversi istituti di credito e diverse
scadenze, debito complessivo al 30
giugno 2018 di 38,2 milioni di euro,
a tasso variabile.
IRS
sull'85%
dell'importo
dei
leasing. Al 30 giugno 2018 il fair
value è negativo per 5,5 milioni di
euro.
Gli IRS sono in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita
riserva del Patrimonio netto.

Al fine di consentire una maggiore comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetto il Gruppo annualmente al 31 dicembre viene condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari netti e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse

A seguire viene esposta un'analisi di sensitivity relativamente alle possibili variazioni del fair value dei derivati (escluso il cross currency swap) traslando la curva forward dei tassi di +50 bps e -50 bps:

milioni di euro 30 06 2018
(base case: -15,4)
31 12 2017
(base case: -15,6)
-50 bps +50 bps -50 bps +50 bps
Variazione fair value derivati (2,7) 2,6 (2,8) 2,7

Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward dei tassi sul fair value dei derivati a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al rischio controparte – "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA) – introdotto nel calcolo del fair value in ottemperanza del principio contabile internazionale IFRS 13.

c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, gli strumenti di copertura al 30 giugno 2018 sono i seguenti:

milioni di euro

STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA 30 06 2018 31 12 2017
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Cross Currency IRS Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
2,5 108,5 (*) (7,9) 103,7 (*)
Totale 2,5 108,5 (7,9) 103,7

(*) al 30 giugno 2018 il nozionale del CCS è stato valutato al cambio ECB di fine periodo.

Con riferimento al trattamento contabile, i derivati di copertura sopra indicati sono in cash flow hedge con imputazione integrale nella riserva di Patrimonio netto.

In particolare:

Cross Currency IRS

Il sottostante del derivato si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 30 giugno 2018 il fair value della copertura è positivo per 2,5 milioni di euro. Si evidenzia che il fair value migliorerebbe di 19,3 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/yen (apprezzamento dello yen) e peggiorerebbe di 15,8 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/yen (deprezzamento dello yen). Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli.

Il profilo delle scadenze del debito lordo del Gruppo è di seguito riepilogato:

milioni di euro Saldo Quote con Quote con
scadenza
oltre
i 12 mesi
Quota scadente entro il
contabile
30 06 2018
scadenza
entro
i 12 mesi
30 06 2020 30 06 2021 30 06 2022 30 06 2023 Oltre
Obbligazioni 3.006 350 2.656 510 350 498 - 1.298
Debiti per leasing
finanziario
54 5 49 4 4 4 5 32
Debiti finanziari verso
parti correlate
2 2 - - - - - -
Finanziamenti Bancari 853 85 768 139 82 82 81 384
TOTALE 3.915 442 3.473 653 436 584 86 1.714

La politica di gestione del rischio si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento e scadenze e (ii) il mantenimento di disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte agli impegni programmati e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

Al 30 giugno 2018 il Gruppo ha a disposizione un totale di 1.679 milioni di euro, così composto:

(i) linee di credito revolving committed in pool per 600 milioni di euro, con scadenza nel 2019, non utilizzate; (ii) linee di credito revolving committed bilaterali per 100 milioni di euro, con scadenza nel

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio Criteri di

redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

inusuali Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni 2021, non utilizzate; (iii) finanziamenti a lungo termine non ancora utilizzati per un totale di 120 milioni di euro; (iv) disponibilità liquide per complessivi 859 milioni di euro, di cui 771 milioni di euro a livello di capogruppo.

Inoltre il Gruppo mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) da 4 miliardi di euro, di cui nominali 1.438 milioni di euro ancora disponibili.

La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali), nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi; sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse.

30 06 2018 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 2 396 3.026
Debiti e altre passività finanziarie 7 92 878
Totale flussi finanziari 9 488 3.904
Debiti verso fornitori 337 54 1
Totale debiti commerciali 337 54 1
31 12 2017 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 45 354 3.066
Debiti e altre passività finanziarie 10 89 920
Totale flussi finanziari 55 443 3.986
Debiti verso fornitori 461 89 1

e. Rischio credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali. Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota "Crediti commerciali".

f. Rischio equity

Il Gruppo A2A è esposto al rischio equity limitatamente al possesso delle azioni proprie detenute da A2A S.p.A. che al 30 giugno 2018, risultano pari a n. 23.721.421 azioni corrispondenti allo 0,757% del Capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.

Dal punto di vista contabile, come disposto dagli IAS/IFRS, il costo di acquisto delle azioni proprie è iscritto in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, avrà effetti sul Conto economico. L'acquisto di azioni proprie è stato effettuato per perseguire finalità di sviluppo come le operazioni connesse a progetti industriali coerenti con le linee strategiche che la società intende perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari.

g. Rischio rispetto covenants

I prestiti obbligazionari (valore contabile al 30 giugno 2018 pari a 3.006 milioni di euro), i finanziamenti (valore contabile al 30 giugno 2018 pari a 853 milioni di euro) e linee bancarie revolving committed presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali la capogruppo si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società del Gruppo.

I prestiti obbligazionari includono (i) 2.590 milioni di euro (valore contabile) emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) 110 milioni di euro relativi al prestito obbligazionario privato in yen con scadenza 2036 con una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade); (iii) 306 milioni di euro relativi all'Eurobond di LGH con scadenza 2018 con una clausola di Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società. Il prestito obbligazionario in essere tra LGH e un pool di investitori istituzionali prevede, inoltre, nel caso in cui il rapporto tra EBITDA consolidato e oneri finanziari lordi scenda sotto il valore di 2,50, il divieto di contrarre nuovi debiti finanziari e il divieto di distribuire dividendi.

I finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti, del valore contabile di 741 milioni di euro prevedono una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade), di cui 636 milioni di euro - con scadenza oltre 2024 - includono anche una clausola di mutamento di controllo della capogruppo, con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

Con riferimento ai finanziamenti delle società controllate, il finanziamento di A2A gencogas S.p.A. del valore contabile di 25 milioni di euro è assistito da una garanzia reale (ipoteca) per un importo massimo di 120 milioni di euro e prevede due covenants finanziari, PFN/Mezzi propri e PFN/MOL.

Il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit di 15 milioni di euro è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede per l'anno 2018 che il rapporto tra l'importo in linea capitale del finanziamento erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri sia inferiore a 1,40.

Con riferimento alle linee bancarie revolving committed disponibili, la linea da 600 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e la linea bilaterale da 100 milioni di euro con scadenza febbraio 2021, prevedono una clausola di Change of Control che attribuisce la facoltà alle banche di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato. La linea da 600 milioni è soggetta inoltre al covenant finanziario PFN/EBITDA.

Al 30 giugno 2018 non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants delle società del Gruppo A2A.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali Area di

consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

SOCIETÀ BANCA LIVELLO DI RIFERIMENTO LIVELLO RILEVATO DATA DI
RILEVAZIONE
A2A Pool RCF Pfn/Ebitda <=4,0 2,5 30/06/2018
A2A gencogas IntesaSanpaolo Pfn/Mezzi propri <=2
Pfn/Mol<=6
0,1
0,3
31/12/2017
31/12/2017
LGH Obbligazionisti Consolidited Interest
Coverage Ratio > 2,50
4,6 30/06/2018
Linea Energia Unicredit Debito residuo/Mezzi Propri
< 1,40
0,7 30/06/2018
A2A Rinnovabili ICCREA Cash Flow operativo/Canoni
>=1,1
1,64 31/12/2017
A2A Rinnovabili Ubi Leasing Cash Flow operativo/Canoni
>=1,25
1,76 31/12/2017
A2A Rinnovabili Lisint Cash Flow operativo/Canoni
>=1,20
1,46 31/12/2017

Gruppo A2A S.p.A. - Principali Covenants finanziari al 30 giugno 2018

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IFRS 9.

In particolare:

  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9, si dividono fra:
  • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
  • b. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, il Gruppo A2A utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IFRS 9 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A presenti un credito nei confronti della controparte;
  • il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A.

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

Strumenti in essere al 30 giugno 2018

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

milioni di euro Valore nozionale (a)
scadenza entro un anno
Valore nozionale (a)
scadenza tra 1 e 5 anni
Valore
nozionale (a)
Valore
Situazione
patrimoniale
Effetto
progressivo
a Conto
Da ricevere Da pagare Da ricevere Da pagare scadenza
oltre 5 anni
finanziaria
(b)
economico al
30 06 2018
(c)
Gestione del rischio su tassi di interesse
- a copertura di flussi di cassa
ai sensi IFRS 9 (cash flow hedge)
27 97 29 (15)
- non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
2
Totale derivati su tassi di interesse - 29 - 97 29 (15) -
Gestione del rischio su tassi di cambio
- definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
108 2
- non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
Totale derivati su cambi - - - - 108 2 -

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione dei contratti complessi.

(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

inusuali Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

B) Su commodity

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Gestione del rischio prezzo di prodotti
energetici
A. A copertura di flussi di cassa (cash
9,6
flow hedge) ai sensi IFRS 9 di cui:
- Elettricità
119,5
TWh
7,0
0,4
4,9
- Petrolio
Bbl
- Carbone
18,2
Tonnellate
250.840
2,4
- Gas Naturale
1,7
TWh
0,066
- Gas Naturale
Milioni di
metri cubi
- Cambio
Milioni di
dollari
- Diritti di Emissione CO2
35,9
Tonnellate
2.477.000
75.000
2,3
B. Definibili di copertura (fair value
-
hedge) ai sensi IFRS 9
C. Non definibili di copertura ai sensi
1,3
IFRS 9 di cui:
C.1 Copertura del margine
(0,5 )
- Elettricità
7,5
TWh
0,2
(0,4)
- Petrolio
Bbl
- Gas Naturale
MWh
- Gas Naturale
Milioni di
metri cubi
- Diritti di Emissione CO2
1,1
Tonnellate
100.000
(0,1)
- Cambio
Milioni di
dollari
C.2 Operazioni di trading
1,8
- Elettricità
1.346,4
TWh
25,1
3,1
0,2
1,4
- Gas Naturale
878,2
TWh
36,5
4,0
1,8
0,4
- Diritti di Emissione CO2
1,9
Tonnellate
20.000
100.000
- Certificati Ambientali
MWh
- Certificati Ambientali
Tep
Totale
10,9
Valore
nozionale
milioni
di euro
Unità di
misura del
valore
nozionale
Valore
nozionale
scadenza
entro
un anno
Valore
nozionale
scadenza
entro
due anni
Valore
nozionale
scadenza
entro
cinque anni
Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
(*) milioni
di euro
Effetto
progressivo
a Conto
economico
(**) milioni
di euro
-
-
(7,1 )
(0,5 )
(0,4)
(0,1)
(6,6)
(6,3)
(0,3)
(7,1)

(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

Effetti patrimoniali ed economici dell'attività in derivati al 30 giugno 2018

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 30 giugno 2018, inerenti la gestione dei derivati.

Effetti patrimoniali

milioni di euro NOTE TOTALE
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI 2
Altre attività non correnti - Strumenti derivati 5 2
ATTIVITÀ CORRENTI 171
Altre attività correnti - Strumenti derivati 8 171
TOTALE ATTIVO 173
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI 15
Altre passività non correnti - Strumenti derivati 21 15
PASSIVITÀ CORRENTI 160
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati 22 160
TOTALE PASSIVO 175

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

inusuali Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

Dati economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 30 giugno 2018, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro Note Realizzati nel
periodo
Variazione
Fair Value
del periodo
Valori iscritti a
Conto economico
RICAVI 26
Ricavi di vendita
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 5 - 5
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 16 (71) (55)
Totale ricavi di vendita 21 (71) (50)
COSTI OPERATIVI 27
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 4 - 4
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (3) 64 61
Totale costi per materie prime e servizi 1 64 65
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) 22 (7) 15
GESTIONE FINANZIARIA 33
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
Totale - - -
Totale proventi finanziari - - -
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (6) - (6)
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
Totale (6) - (6)
Totale oneri finanziari (6) - (6)
TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE FINANZIARIA (6) - (6)

(*) I dati non recepiscono l'effetto della cd. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 30 giugno 2018 dello strumento finanziario.

milioni di euro Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
Note Strumenti finanziari
valutati a fair value con
variazioni di quest'ultimo
iscritte a:
Strumenti
finanziari
valutati
al costo
ammortiz
Partecip./
Titoli con
vertibili in
partecipaz.
non quota
Valore
della Situa
zione pa
trimoniale
Fair value
al
30 06 2018
(*)
Conto
economico
Patrimonio Netto te valutate
al costo
finanziaria
consolidata
30 06 2018
(1) (2) (3) (4) (5)
ATTIVITÀ
Altre attività finanziarie non correnti:
Partecipazioni / Titoli convertibili in
partecip. disponibili per la vendita di cui:
- non quotate 8 8 n.d.
- quotate - -
Attività finanziarie possedute sino alla
scadenza
- -
Altre attività finanziarie non correnti 33 33 33
Totale altre attività finanziarie
non correnti
3 41
Altre attività non correnti 5 2 8 10 10
Crediti commerciali 7 1.330 1.330 1.330
Altre attività correnti 8 161 10 267 438 438
Attività finanziarie correnti 9 6 6 6
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 859 859 859
Attività destinate alla vendita 12 160 160 160
PASSIVITÀ
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti e correnti 18 e 23 108 2.898 3.006 3.006
Altre passività finanziarie non correnti
e correnti
18 e 23 909 909 909
Altre passività non correnti 21 15 133 148 148
Debiti commerciali 22 1.015 1.015 1.015
Altre passività correnti 22 160 510 670 670

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso.

(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

(5) Attività finanziarie disponibili per la vendita costituite da partecipazioni non quotate per cui il fair value non è misurabile in modo attendibile, sono valutate al costo eventualmente ridotto per perdite di valore.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali Area di

consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività Sintesi dei risultati

per settore di attività Note illustrative alle voci della

Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o

inusuali Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerarchia di fair value".

milioni di euro NOTA LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Attività valutate a fair value available for sale 3 8 8
Altre attività non correnti 5 2 2
Altre attività correnti 8 168 3 171
TOTALE ATTIVITÀ 168 13 - 181
Passività finanziarie non correnti 18 108 108
Altre passività non correnti 21 15 15
Altre passività correnti 22 159 1 160
TOTALE PASSIVITÀ 267 15 1 283

Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3

Come richiesto dall'IFRS 13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.

STRUMENTO FINANZIARIO PARAMETRO VARIAZIONE
PARAMETRO
SENSITIVITY
(MILIONI
DI EURO)
Derivati su Commodity Probabilità di Default (PD) 1% 0,00
Derivati su Commodity Loss Given Default (LGD) 25% (0,00)
Derivati su Commodity Volatilità sottostante capacità
interconnessione estero
1% (0,00)
Derivati su Commodity Correlazione sottostante capacità
interconnessione estero
1% (0,00)
Derivati su Commodity Sottostante capacità interconnessione
zonale Italia
1% 0,01

2) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi.

Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo il Gruppo ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio.

Consult Latina/BAS S.p.A. (ora A2A S.p.A.)

Negli anni '90, l'acquisto della partecipazione in HISA da parte di BAS S.p.A. fu effettuato grazie alle prestazioni di una società di consulenza locale denominata Consult Latina.

Data la non univocità del testo contrattuale e la mancata acquisizione del 100% della partecipazione in HISA, BAS S.p.A. non pagò a Consult Latina il corrispettivo richiesto perché ritenne non applicabile la previsione contrattuale e quindi ingiustificata la richiesta di pagamento formulata. Consult Latina instaurò nel 1998 una causa legale per ottenere il pagamento del corrispettivo.

I legali confermano che da anni è finita la fase istruttoria e che si deve solo attendere l'emissione della sentenza.

A2A S.p.A., subentrata nel contenzioso dopo l'incorporazione di BAS S.p.A. nel 2005, ha reiteratamente conferito ai legali mandato per addivenire a transazione anche manifestando una disponibilità ad incrementare le precedenti offerte per coprire le spese di lite nonché ad ascoltare e soppesare anche richieste incrementali.

Il Tribunale ha convocato le parti in plurime camere di consiglio a decorrere dal 18 dicembre 2014 e fino al 7 ottobre 2017 per verificare le condizioni di una conciliazione o transazione.

All'ultima udienza le parti hanno sottoposto al giudice il testo condiviso della transazione. Si resta in attesa del provvedimento del giudice. La soluzione transattiva sarà accolta, al fine di comporre il contenzioso, senza riconoscimento di debito. Il giudice non ha ancora approvato il testo per esame anche delle autorità tributarie mentre ha respinto le eccezioni sollevate da Redengas contro la transazione. Nel tempo, Redengas, società controllata da HISA le cui azioni sono state pignorate da Consult Latina in garanzia del pagamento da parte di A2A, ha radicato azioni per chiedere l'eliminazione di tale gravame, preannunciando anche causa risarcitoria contro A2A S.p.A. e Consult Latina; a oggi non sono ancora stati richiesti danni in nessuna azione, mentre Redengas ha avviato nuovamente azione esecutiva per liberare le azioni dal pegno. Eventuali danni accertati a favore di Redengas costituirebbero ulteriore aggravio per A2A S.p.A..

Il Gruppo ha stanziato un fondo rischi di 1,3 milioni di euro.

Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l./Ergosud S.p.A. + A2A S.p.A. - Tribunale Civile di Roma

In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.

Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro e per i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.

S.F.C. S.A. ha depositato un atto di intervento in data 8 novembre 2011 ai sensi dell'art. 105 c.p.c. (che permette ad un terzo di proporre nel giudizio originario una domanda nuova e diversa ampliandone l'oggetto) ed ha chiesto la condanna della sola Ergosud S.p.A. al risarcimento di danni, in parte analoghi a quelli rivendicati dal Consorzio, quantificati in 27.467.031 euro.

Il giudice ha ritenuto legittima la costituzione di fallimento di S.F.C. S.A. e quindi ha fissato i termini processuali e, all'udienza del 19 dicembre 2012, ha dichiarato la necessità di espletare CTU, fissando al 23 maggio 2013 l'udienza per la nomina del CTU. In tale udienza il giudice, nel frattempo cambiato, ha confermato i quesiti già formulati il 19 dicembre 2012 e ha nominato i CTU Ing. Pompili e Caroli, fissando termine alle parti per nominare propri consulenti di parte. A2A S.p.A. e Ergosud S.p.A. hanno nominato come CTP il Prof. Massardo e l'Ing. Gioffrè che negli anni hanno già redatto perizie nelle materie oggetto dei quesiti. Dopo i rinvii chiesti dai periti, al 31 luglio 2014 la CTU è stata depositata presso il Tribunale. L'udienza per esame elaborato peritale si è svolta dopo rinvio in data 1° aprile 2015

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni ed è stata fissata al 30 novembre 2016 l'udienza di precisazione conclusioni. In tale udienza è stato ammesso il deposito del lodo emesso dalla Camera arbitrale di Milano nel marzo 2016 e sono stati fissati i termini per le memorie conclusionali e la replica prima di pervenire alla emissione della sentenza. L'udienza di precisazioni conclusioni è stata poi nuovamente fissata e rinviata più volte e oggi è fissata al 31 ottobre 2018. Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa.

Inchiesta Centrale di Monfalcone

Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che – dietro cospicue somme di denaro – erano responsabili di un traffico illecito di rifiuti speciali, della falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.

Ciò implica un danno verso il Gruppo A2A ed in particolare verso A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.). Il rischio, qualificabile, allo stato, come possibile, può concretizzarsi in maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non. A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o Certificati Verdi contabilizzati in più rispetto a quelli reali. La società potrebbe aver presentato, senza colpa, con riferimento agli anni 2009 e 2010, dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti.

Ad oggi il GSE, così come ha bloccato l'emissione dei titoli per le annualità successive, non ha rivolto richieste di restituzione per le annualità precedenti di competenza del Gruppo A2A (secondo semestre 2009-intera annualità 2010). Nel caso il GSE dovesse agire nei confronti del Gruppo A2A, questo valuterà le azioni, anche risarcitorie, idonee, considerando anche quanto già trattenuto ai fornitori terzi. A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) ha presentato al GSE, secondo le procedure e le modalità in atto, richiesta di ottenimento di Certificati Verdi relativi all'anno 2011 il cui calcolo è stato effettuato sulla base delle reali quantità di biomasse consegnate in centrale e considerando, in accordo con la Procura, un possibile falso (non di A2A) incremento dei poteri calorifici delle stesse del 20%. Nonostante il GSE abbia riconosciuto ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) la correttezza dei calcoli effettuati per il 2011, ad oggi i suddetti Certificati Verdi 2011 non sono stati ancora emessi.

In sede penale, sono stati adottati alcuni provvedimenti di condanna nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.

Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti al Tribunale di Gorizia.

La causa è in corso. All'udienza del 22 febbraio 2018 sono stati sentiti alcuni testi e il processo è stato rinviato all'udienza del 22 marzo 2018 per l'audizione di ulteriori testi. Sono seguite le udienze istruttorie del 19 aprile, 17 maggio e 21 giugno e la causa è stata rinviata, sempre per incombenti istruttori, al 5 luglio 2018. Successivamente il processo è stato rinviato al 25 ottobre 2018 per sentire tre consulenti tecnici degli imputati.

Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo in quanto ritiene di essere parte lesa nel procedimento e ritiene che gli effetti economici a conclusione del procedimento saranno neutri.

Ispezione Centrale Monfalcone

Nei giorni 8 e 9 marzo 2017, su disposizione della Procura della Repubblica di Gorizia, la centrale di Monfalcone di A2A Energiefuture S.p.A. è stata oggetto di ispezione nel corso della quale sono stati effettuati rilievi e campionamenti (sul carbone in giacenza, sulle ceneri, sui residui di trattamento dei fumi, sulle emissioni dal camino) e acquisizioni documentali (sui server del sistema di monitoraggio delle emissioni, sui formulari di analisi del combustibile, ecc.).

I dipendenti indagati hanno provveduto a nominare i difensori di fiducia.

Successivamente, tra dicembre 2017 e gennaio 2018, la Procura di Gorizia ha proceduto all'acquisizione di ulteriore documentazione presso la centrale.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari ed occorrerà attendere gli esiti degli accertamenti disposti dalla Procura di Gorizia che ha richiesto una proroga dei termini per le indagini.

Asm Novara S.p.A. contenzioso

Pessina Costruzione nel marzo 2013 ha instaurato procedura arbitrale contro A2A per far dichiarare l'inadempimento rispetto al patto parasociale di ASM NOVARA e per far condannare A2A a un risarcimento danni. In data 30 giugno 2015 il collegio arbitrale, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile di violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e conseguentemente la condanna al risarcimento danni di 37.968.938,95 euro oltre spese legali e spese di arbitrato. La società ha impugnato il Lodo ex art. 829 c.p.c. innanzi alla Corte di Appello di Milano.

La Corte di Appello di Milano in data 23 novembre 2016 ha depositato la Sentenza 4337/16 che dichiara inammissibili ed infondate le ragioni di impugnativa del lodo depositato, con conseguente assorbimento delle richieste incidentali.

Nei termini, A2A ha notificato ricorso in Cassazione impugnando il capo della sentenza che ha rigettato il primo motivo di nullità del lodo e il capo che ha rigettato in modo unitario i capi 5, 6, e 7 relativi alla liquidazione del danno in via equitativa. Pessina si è costituita in giudizio rigettando tutti i motivi e chiedendo conferma della sentenza.

Efficacia ed esecuzione del lodo

In data 11 maggio 2016 dopo essere venuta meno la sospensione di efficacia del lodo disposta dalla Corte di Appello e ad esito di azioni esecutive, A2A ha pagato a Pessina Costruzioni 38.524.290,56 euro.

Vertenze canoni per derivazione acqua pubblica

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Con la Legge Regionale n. 22/2011 la Lombardia ha sostanzialmente raddoppiato il canone per l'uso idroelettrico dell'acqua pubblica, con ciò infrangendo i principi di gradualità e ragionevolezza nella determinazione dei canoni, già riconosciuti dalla giurisprudenza, e violando altresì il principio di parità di condizioni concorrenziali tra gli operatori sul territorio nazionale.

A fronte delle richieste di pagamento della Regione per gli anni 2012 e 2013, Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ha pertanto versato il canone considerando unicamente l'incremento riconducibile al tasso di inflazione programmato rispetto all'anno precedente. Di conseguenza, per le annualità 2012 e 2013, la Regione ha emesso ingiunzioni di pagamento di quanto non versato dalla società; tali ingiunzioni sono state impugnate da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) avanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ("TRAP") di Milano, proponendo eccezione di incostituzionalità della norma regionale.

Identica condotta è stata adottata da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) per le annualità dei canoni 2014, 2015 e 2016.

Tuttavia, visto il consolidarsi di giurisprudenza sfavorevole e contraria alle tesi di Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) (cfr. Sent. TSAP n. 138/2016 e Sent. Corte cost. n. 158/2016), si è proceduto all'estinzione ex art. 309 c.p.c. della quasi totalità dei ricorsi instaurati da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) e al pagamento di quanto originariamente ingiunto, al fine di evitare l'incremento degli interessi legali e il rischio di condanna a ingenti spese legali, come accaduto ad altri operatori, pur mantenendo intatto il proprio diritto alla ripetizione di quanto risultasse pagato in eccesso. Sulla scorta di ciò, le ordinanze di ingiunzione di pagamento di ottobre 2016 relative alle annualità 2014-2015 non sono state opposte da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.), la quale ha proceduto a pagare, con riserva di ripetizione in caso di esito giudiziale favorevole, il quantum di canone demaniale non ancora versato. L'unico giudizio ("pilota") ancora pendente innanzi al TRAP Milano è quello afferente al canone demaniale 2013 relativo all'Asta Liro.

Identica questione concerne anche le grandi derivazioni in Lombardia di A2A, la quale sin dal principio, in considerazione di specifiche circostanze ad essa proprie, corrisponde integralmente, ma con riserva di ripetizione, il canone preteso dalla Regione e poi agisce in giudizio per la ripetizione dell'eccedenza. A dicembre 2016 si è peraltro concluso l'unico giudizio pendente per A2A innanzi al TRAP Milano concernente il "raddoppio" del canone demaniale, con la parziale soccombenza di A2A sotto questo profilo.

Inoltre, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione, fatta salva la richiesta di conguaglio all'esito delle valutazioni in

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni corso da parte degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute. Si evidenzia che detto canone aggiuntivo è imposto retroattivamente sin dalla scadenza originaria di ciascuna concessione, e dunque per Grosotto, Lovero e Stazzona sin dal 1° gennaio 2011, per Premadio 1 dal 29 luglio 2013 e per Grosio dal 15 novembre 2016.

A2A, che ha sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità - in primis costituzionale - del citato comma 5, ha impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nonché la D.G.R. 7693-2018 che ha ribadito la previsione dell'applicazione di un canone aggiuntivo sino al 2020 e, ove previste, la revoca della esenzione di quota parte del canone demaniale.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica il Gruppo ha stanziato alla data odierna fondi rischi per l'importo complessivo di 40 milioni di euro pari all'intera pretesa delle controparti.

Carlo Tassara: causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. sul riassetto di Edison

In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpiq, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).

Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).

Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro per azione.

Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.

Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.

Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.

L'atto di citazione non quantificava i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in conseguenza di tali operazioni. Tuttavia, con la memoria in data 20 febbraio 2017, la Carlo Tassara ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio per calcolarli (specificando che dovrebbero essere quantificati nella presunta differenza fra il prezzo dell'OPA e il valore di mercato che le azioni Edison avevano in precedenza). La Carlo Tassara ha anche depositato una perizia di parte in cui tali danni sono stati quantificati complessivamente in un importo compreso tra 197 e 232 milioni di euro, importo su cui calcolare il risarcimento dovuto da ognuna delle imprese che saranno ritenute dal giudice responsabili.

Le parti discuteranno l'ammissibilità e rilevanza delle rispettive istanze istruttorie alla prossima udienza del 18 ottobre 2018. All'esito della discussione, il giudice adotterà una decisione sulle istanze istruttorie e, in particolare, sulla richiesta avversaria di disporre una consulenza tecnica d'ufficio.

Il Gruppo, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato alcun fondo.

Indagine relativa ai contratti di servizio di EPCG

A2A S.p.A. ha acquisito la partecipazione in EPCG mediante gara internazionale svoltasi nel 2009, e in forza del cd. "EPCG Agreement" del 3 settembre 2009 ha acquisito il diritto di gestire la società, nominando – sino al 30.06.2017 – l'Executive Director (CEO) e gli Executive Manager.

Nell'ambito della gestione di EPCG da parte di A2A S.p.A., anche al fine di rispettare gli specifici indicator previsti dall'EPCG Agreement, a far data dal 2010, A2A S.p.A. e, a far data dal 2011, Unareti S.p.A. (ex A2A Reti Elettriche S.p.A.), hanno prestato a favore di EPCG servizi miranti a migliorare l'organizzazione e le performance della stessa EPCG. Nell'ampio novero dei servizi erogati erano inclusi anche servizi di consulenza resi a beneficio di EPCG da società specializzate, esterne al Gruppo A2A, i costi dei quali venivano prima fatturati ad A2A S.p.A. nell'ambito di una più complessa e organica attività di consulenza prestata a favore dell'intero Gruppo A2A e, successivamente, da A2A S.p.A. addebitati a EPCG per le attività eseguite a favore della stessa.

In considerazione della rilevanza sinergica dei servizi infragruppo richiesti da EPCG ad A2A, EPCG ha richiesto e ottenuto, dalla Commissione statale per il Controllo delle Procedure di Public Procurement, una formale esenzione – datata 6 settembre 2010 – con la quale viene sancita la non necessità per EPCG di applicare le procedure previste dalla legge sul Public Procurement allo scopo di acquistare servizi da A2A S.p.A., A2A Reti Elettriche e talune altre (nominativamente identificate) società controllate da A2A S.p.A..

Sotto un diverso profilo, i contratti di servizi tra EPCG e le società del Gruppo A2A - i quali, pur beneficiando della succitata esenzione, avrebbero necessitato dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione di EPCG - non sarebbero stati esplicitamente approvati da tale organo, che ha comunque approvato il budget di ciascuna annualità in cui sono inclusi i costi summenzionati. Pertanto, i contratti di servizi relativi alle annualità 2010, 2011 e 2012 sono stati sottoscritti dal CEO pro tempore di EPCG. In esecuzione di tali contratti A2A S.p.A. ha fatturato con riferimento alle predette annualità un totale di 7,75 milioni di euro a carico di EPCG, la quale ne ha pagato solo una quota pari a 4,34 milioni di euro.

Per le annualità 2013, 2014, 2015, 2016 e per il 1° semestre 2017, in assenza di uno specifico accordo fra i soci in merito alla formalizzazione di uno specifico contratto di servizi, A2A non ha proceduto a fatturazioni, sebbene un ampio novero di servizi sia stato effettivamente reso a beneficio di EPCG anche in tali annualità, e A2A ne abbia sostenuto i relativi oneri.

Inoltre, verrebbero contestati taluni servizi di consulenza, relativi al periodo 2011 e 2012 e ammontanti a circa 2 milioni di euro, acquisiti da parte di EPCG direttamente da società di consulenza esterne al Gruppo A2A.

All'inizio del 2014 il locale "Partito dei Disabili e dei Pensionati" ha proposto un'interpellanza parlamentare e depositato un esposto al Procuratore Speciale in relazione ai contratti di servizi stipulati da EPCG con A2A e con società di consulenza esterne al Gruppo A2A. Successivamente, a novembre 2014 la Polizia montenegrina ha rivolto a EPCG una richiesta di documenti e dati che è stata pienamente riscontrata dal management di EPCG nel mese successivo. Due ulteriori richieste d'informazioni e di documentazione integrativa furono poi sottoposte a EPCG direttamente dal Procuratore Speciale ad agosto 2015 e a febbraio 2016, e in entrambi i casi il management di EPCG ha risposto in modo esaustivo alle richieste degli inquirenti.

Sino a tal momento pertanto EPCG aveva registrato unicamente richieste di documentazione alle quali aveva tempestivamente replicato, ed EPCG così come A2A non avevano quindi – sino al 15 aprile 2016 – ritenuto che da tali richieste d'informazioni potessero derivare azioni tali da configurare un rischio se non remoto – personale o patrimoniale – a carico dei propri dipendenti e/o delle società stesse.

Il 15 aprile 2016 l'ex CFO italiano nominato da A2A in EPCG, dimessosi da tale incarico solo qualche giorno prima per ragioni del tutto estranee al tema in esame, è stato arrestato dalla Polizia montenegrina su ordine del Procuratore Speciale. Gli atti d'indagine sono tuttora coperti da segreto istruttorio. Sulla base di quanto attualmente noto, l'accusa concerne una ipotesi di abuso d'ufficio nella gestione dei contratti di servizi stipulati dalla stessa EPCG, e riguarda anche altri due manager italiani distaccati da A2A in EPCG nel periodo 2010-2012, nonché l'ex condirettore generale pro tempore di A2A, che

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

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internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

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Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni sottoscrisse i contratti di servizi. In data 6 maggio 2016 l'ex CFO è stato liberato dietro versamento di una cauzione e il sequestro del passaporto. In data 7 dicembre 2016 ha potuto riavere il passaporto e fare ritorno in Italia. Tenuto conto del fatto che in Montenegro esiste una legge sulla responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi dai loro manager nell'interesse delle stesse, la società ha inoltre monitorato l'eventualità di una estensione delle indagini ad A2A S.p.A.. Al 30 giugno 2017 non risultava che si fosse verificato tale evento, ma nelle settimane successive è emerso da notizie di stampa in Montenegro, e da ultimo con la notifica avvenuta a Podgorica in data 25 luglio 2017, nelle mani del difensore all'uopo nominato da A2A, che le azioni detenute da A2A in EPCG sono state fatte oggetto di un provvedimento cautelare di sequestro. Detto provvedimento cautelare è stato impugnato giudizialmente da A2A S.p.A., ottenendone la completa revoca in data 29 settembre 2017. Dal provvedimento cautelare si è altresì avuta evidenza che il procedimento in questione è stato esteso anche ad A2A in data 3 luglio 2017. Successivamente, a seguito di un accordo di natura civile/commerciale sottoscritto da A2A il 23 ottobre 2017 con EPCG, e dalla delibera assunta da quest'ultima il 17 novembre 2017 di non costituirsi parte lesa nel procedimento penale, non ravvisando la sussistenza di alcun pregiudizio a proprio danno, lo Special State Prosecutor ha disposto in data 28 dicembre 2017 il ritiro delle accuse e dunque l'archiviazione del procedimento nei confronti di A2A S.p.A. così come nei confronti di tre funzionari montenegrini originariamente indagati al pari dei manager italiani. Si è attualmente in attesa che il procedimento nei confronti delle persone fisiche rimaste indagate passi alla fase dibattimentale.

Sulla base delle valutazioni effettuate, di quanto precede e delle informazioni ad oggi disponibili, A2A ritiene che il rischio di potenziali sanzioni applicabili e/o di azioni risarcitorie o di manleva, possa essere valutato come "remoto". Allo stato degli atti e per gli stessi motivi qui esposti risulta inoltre impossibile quantificare in termini certi l'importo delle stesse azioni risarcitorie o sanzionatorie, dirette o indirette.

Solo in via del tutto approssimativa, e come riferimento di larga massima, è infatti possibile indicare che l'ammontare delle sanzioni contemplate dalla legge montenegrina sulla responsabilità delle persone giuridiche potrebbe teoricamente rivestire – nell'estrema variabilità tratteggiata dall'ordinamento locale con una disciplina di non chiara interpretazione – un ordine di grandezza sensibilmente superiore (da 2 a 100 volte l'importo del presunto danno, secondo quanto statuito nel provvedimento cautelare), ancorché vada adeguatamente considerato che non sussiste una giurisprudenza attendibile in materia, e che il procedimento nei confronti di A2A è stato archiviato.

In considerazione di quanto precede, la Società – in applicazione dello IAS 37 – ha ritenuto corretto trattare la fattispecie in questione fornendo adeguata informativa e non stanziando specifico fondo rischi.

Istruttoria AGCM A512-A2A per presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato della vendita di energia elettrica – violazione art. 102 TFUE

Nel corso del mese di maggio 2017, l'AGCM ha avviato nei confronti di A2A S.p.A. e A2A Energia S.p.A. un procedimento istruttorio per l'accertamento di presunte condotte in violazione dell'art. 102 TFUE, nell'ambito del quale ha disposto l'effettuazione di verifiche ispettive senza preavviso. Analoghi procedimenti sono stati contestualmente avviati nei confronti di altri due grandi operatori del settore.

Quanto ad A2A la contestazione attiene a presunte condotte mirate all'acquisizione a mercato libero di clienti serviti in maggior tutela, che sarebbero state poste in essere anche grazie alla disponibilità di informazioni e dati commercialmente sensibili di cui l'esercente avrebbe potuto disporre in quanto verticalmente integrato in un Gruppo che opera nella vendita in maggior tutela e nella distribuzione elettrica, nonché vantando specifiche caratteristiche (affidabilità/sicurezza), anch'esse derivanti dalla natura di operatore integrato.

Secondo quanto indicato nel provvedimento di avvio, si tratterebbe di condotte non replicabili dai concorrenti non integrati e che ostacolerebbero un pieno sviluppo del mercato libero anche in vista della fine delle «tutele di prezzo». Inoltre, poiché è ravvisata l'esistenza di un pregiudizio al commercio tra stati membri, il procedimento inquadra la fattispecie quale infrazione della normativa comunitaria in materia di concorrenza (art. 102 TFUE).

La società si è difesa nel merito, sia in sede di audizione che con memorie, evidenziando di non aver utilizzato dati derivanti dall'esercizio né del servizio di maggior tutela, né tantomeno della distribuzione, a fini promozionali per lo sviluppo delle proprie attività di mercato libero.

La conclusione di tutti i procedimenti avviati è prevista entro il 31 ottobre 2018.

Procura di Brescia – GIP di Brescia. Procedimento penale n. 25597/14 R.G.N.R. relativo alla ipotizzata "gestione abusiva di rifiuti speciali non pericolosi" da parte di A2A Ambiente S.p.A.

Lo scorso 11 luglio 2017 si è venuti a conoscenza che, nell'ambito di una indagine riguardante 33 persone fisiche e 14 diverse persone giuridiche (tra queste, come emerso dall'informazione di garanzia notificata al dipendente, anche A2A Ambiente per responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01) un dipendente di A2A Ambiente era indagato per il reato di cui agli artt. 110, 81 cp e 260 D.L.vo 152/2006 perché "in concorso con altri, in difformità dalle prescrizioni e autorizzazioni" avrebbe "gestito abusivamente, non sottoponendoli alle previste attività di recupero, ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi" definiti contrattualmente frazione secca tritovagliata ed imballata, provenienti dagli stabilimenti di tritovagliatura di Giugliano e Tufino (NA).

Più precisamente al dipendente è stato contestato di aver omesso di verificare l'accettabilità (previo accertamento delle loro caratteristiche chimico-fisiche come prescritto dall'AIA) dei rifiuti presso il termoutilizzatore di A2A Ambiente di Brescia negli anni 2014 e 2015, "favorendo in tal modo lo smaltimento illecito".

Successivamente, in data 23 settembre 2017 è stato notificato ad A2A Ambiente decreto di fissazione di udienza ai sensi del D.Lgs. 231/01 per decidere sulla richiesta, formulata dal PM, di applicazione di misure cautelari consistenti nel sequestro di beni per un ammontare complessivo di circa 583.000 euro (considerato quale "profitto del reato") e nella interdizione temporanea dall'esercizio dell'attività.

Allo scopo è stata fissata l'udienza del 9 ottobre 2017 avanti il GIP di Brescia dott.ssa Sabatucci. In tale udienza sono state esposte le difese della società rappresentandone l'assoluta estraneità rispetto a pretesi comportamenti illeciti ed in data 13 novembre 2017 è stata depositata memoria difensiva in cui si è ribadita l'assoluta infondatezza della richiesta di applicazione di misure interdittive nei confronti di A2A Ambiente per carenza dei presupposti previsti dalla legge.

Con provvedimento in data 27 dicembre 2017, depositato in cancelleria il successivo 28 dicembre, il GIP di Brescia non ha ritenuto sussistenti i presupposti che giustificassero l'adozione di misure cautelari nei confronti di A2A Ambiente ed ha dunque rigettato la richiesta della Procura.

In particolare il GIP ha osservato che A2A Ambiente è da tempo dotata di un articolato modello organizzativo "sulla cui adeguatezza lo stesso Pubblico Ministero non ha formulato specifici rilievi, essendosi limitato a constatare che il dipendente avrebbe operato eludendo i controlli predisposti, circostanza che tuttavia non vale di per sé sola a dimostrare la responsabilità amministrativa dell'ente".

Il GIP ha altresì sottolineato che lo stesso PM ha riscontrato che A2A Ambiente ha rimodulato, in epoca successiva ai fatti, il proprio MOG al fine di meglio prevenire la commissione di illeciti ambientali ed ha ritenuto questa circostanza da valutarsi in modo positivo ai fini del giudicare, così come ha sottolineato che dalle indagini non è emerso alcun concreto vantaggio per A2A Ambiente.

* * *

In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2014 e 2015

Il 19 gennaio 2016 la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Chieti – ha aperto nei confronti della società A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.), per i periodi di imposta 2014 e 2015, una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 25 maggio u.s.. La società ha presentato osservazioni al processo verbale di constatazione elevato dai verificatori. Nel mese di dicembre 2016, l'Agenzia delle Entrate di Chieti ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2011 e 2012. La società ha proposto tempestivo ricorso avverso tutti gli atti notificati. La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti ha emesso sentenze sfavorevoli. La società ha proposto appello. Nel mese di agosto 2017, l'Agenzia delle Entrate di Chieti, ha notificato anche gli avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2013 e 2014, tutti impugnati dalla società. La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti ha respinto i ricorsi della società. È stato iscritto un fondo rischi di 2 milioni di euro.

A2A S.p.A. – Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Il 4 aprile 2016 la Direzione Provinciale I di Milano – Ufficio Territoriale di Milano 1 – ha notificato l'invito a comparire per fornire chiarimenti sull'operazione di conferimento di azienda nella società Chi. na.co. S.r.l. e la successiva cessione della partecipazione in essa detenuta oggetto di controllo ai fini

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria semestrale Schemi di

bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di

consolidamento Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni dell'imposta di registro. L'invito è stato seguito da un contraddittorio con l'Ufficio e dalla successiva notifica, da parte di quest'ultimo, dell'avviso di liquidazione alla controparte acquirente, che in data 28 settembre 2016, ha proposto ricorso. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso con sentenza depositata il 7 luglio 2017. La società il 13 febbraio 2018 ha proposto appello. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

Unareti S.p.A. (già A2A Reti Gas S.p.A.) – COSAP Comune di Milano per gli anni dal 2003 al 2017

Il 27 dicembre 2011 il Comune di Milano ha notificato gli avvisi di pagamento del COSAP per gli anni dal 2003 al 2011. Avverso tali avvisi è stata presentata istanza di annullamento in autotutela degli avvisi in questione che il Comune ha respinto. Avverso tale diniego, l'11 luglio 2012 la società ha presentato atto di citazione avanti al Tribunale di Milano e il 25 settembre 2012 ha presentato ricorso al TAR. Nel mese di dicembre 2014, sono stati notificati avvisi di pagamento per gli anni dal 2012 al 2014 e, nel mese di febbraio 2016, è stato notificato avviso di accertamento per l'anno 2015. Nel mese di febbraio 2015 è stato stipulato un accordo transattivo con il Comune di Milano a definitiva conclusione del contenzioso COSAP per gli anni dal 2003 al 2011 e presentato ricorso avanti al TAR di Milano avverso gli avvisi di pagamento per gli anni dal 2012 al 2014. Nel mese di aprile 2016 è stato presentato ricorso al TAR per l'anno 2015. Nel mese di settembre 2016 è stato notificato l'avviso di pagamento per il 2016 avverso il quale la società ha proposto ricorso. Il 5 gennaio 2018 è stato notificato l'avviso di pagamento per il 2017. Il 7 febbraio 2018, la società ha iscritto a ruolo la causa presso il Tribunale di Milano. È stato iscritto un fondo rischi per 3,5 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. (già Partenope Ambiente S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per il periodo di imposta 2011

Il 4 settembre 2014 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Brescia - ha aperto nei confronti della società Partenope Ambiente S.p.A. (ora A2A Ambiente S.p.A.), per il periodo di imposta 2011, una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 6 ottobre 2014. I rilievi emersi attengono a violazioni inerenti, prevalentemente, alle imposte dirette. Il 7 luglio 2015 è stato notificato avviso di accertamento per l'anno 2011. In data 5 ottobre 2015, la società ha presentato all'Ufficio accertatore istanza di accertamento con adesione. Il 22 dicembre 2015, la società e l'Ufficio hanno sottoscritto il verbale di contraddittorio definendo la pretesa tributaria. È stato iscritto un fondo rischi per 0,1 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. (già Aprica S.p.A.) - Verifica tecnica termovalorizzatore di Brescia

Il 7 marzo 2013 l'Agenzia delle Dogane di Brescia ha iniziato una verifica tecnica sul termovalorizzatore di Brescia di proprietà della società Aprica S.p.A. (ora di proprietà di A2A Ambiente S.p.A.). La verifica si è conclusa il 16 gennaio 2014 con la notifica del processo verbale di constatazione per gli anni dal 2008 al 2011. Per gli anni 2008 e 2009, l'Agenzia delle Dogane, il 7 e il 21 maggio 2014 ha notificato gli avvisi di pagamento e i relativi atti di irrogazione sanzioni. Nel mese di luglio 2014 la società ha presentato ricorso avverso i due procedimenti. Relativamente all'anno 2009, il 10 dicembre 2014, la società ha sottoscritto un atto di conciliazione con l'Agenzia delle Dogane di Brescia per la chiusura definitiva della controversia e conseguente estinzione del giudizio. Per il 2008 il contenzioso di primo grado si è chiuso favorevolmente per la società. In data 24 settembre 2015, l'Ufficio ha proposto appello. La società ha depositato le controdeduzioni in data 17 novembre 2015. Con sentenza del 6 giugno 2016 la Commissione Tributaria Regionale ha accolto parzialmente le ragioni della società. L'Ufficio ha proposto ricorso per Cassazione e la società sta valutando le azioni conseguenti. Il 5 agosto 2014, l'Agenzia delle Dogane ha notificato i processi verbali di constatazione per gli anni 2012 e 2013. Nel mese di marzo 2016, la società ha definito con l'Agenzia delle Dogane di Brescia gli anni dal 2010 al 2013 con il versamento delle somme dovute sulla base dei medesimi criteri individuati nell'atto di conciliazione per l'anno 2009. Per effetto degli accordi transattivi, il fondo è stato liberato per l'eccedenza e residua un fondo rischi di 0,3 milioni di euro per l'annualità 2008.

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

A inizio 2006, la Guardia di Finanza – Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano – ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'IVA per gli anni dal 2001 al 2005.

La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la conseguente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.

Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate – Ufficio di Milano 3 – per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.

In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.

Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.), il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso.

Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, ma l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 è stato discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso. Per le annualità 2001 e 2002 non risultano ancora fissate le udienze di trattazione avanti la Corte di Cassazione. È stato iscritto un fondo rischi per 1,4 milioni di euro.

Raccomandazione Consob n. 61493 del 18 luglio 2013

A seguito della Raccomandazione Consob n. 61493 pubblicata nel mese di luglio 2013, il Gruppo A2A ha effettuato approfondite analisi che hanno individuato nel settore della produzione idroelettrica l'ambito di applicazione per il Gruppo.

* * *

Per il primo semestre 2017 gli investimenti inerenti tale settore sono stati marginali e dovuti all'ordinaria manutenzione.

Si precisa altresì che il Gruppo A2A prevede di effettuare investimenti nel comparto idroelettrico nei prossimi esercizi e in particolare interventi di manutenzione e di incremento dell'efficienza energetica di impianti situati in Lombardia e in Calabria.

* * *

La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dagli articoli 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

4 Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria

semestrale Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Stagionalità dell'attività

Sintesi dei risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Operazioni significative non ricorrenti e atipiche e/o inusuali

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

1 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali VALORE PRIMO VARIAZIONI DEL PERIODO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2017
CONSOLID.
ACQUISIZIONI
2018
INVESTIMENTI VARIAZIONI DI
CATEGORIA
Terreni 113
Fabbricati 606 2 3
Impianti e macchinari 3.459 21 50 12
Attrezzature industriali e commerciali 36 4
Altri beni 98 5 14
Discariche 66 3
Immobilizzazioni in corso ed acconti 95 47 (31)
Migliorie beni di terzi 83 8 1
Beni in leasing 50 11
Totale immobilizzazioni materiali 4.606 32 116 2
Immobilizzazioni materiali VALORE VARIAZIONI DEL PERIODO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2016
Restated
INVESTIMENTI VARIAZIONI DI
CATEGORIA
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
VALORE
FONDO
LORDO
AMMORTAMENTO
Terreni 235 1 4
Fabbricati 821 3 8 (5)
Impianti e macchinari 3.703 40 16 9
Attrezzature industriali e commerciali 33 4 1
Altri beni 72 9 7 7
(4)
Discariche 73 (1)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 101 45 (32) 5
Migliorie beni di terzi 82 4 1 1
(1)
Beni in leasing 9
Totale immobilizzazioni materiali 5.129 106 - (21)
(5)

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

VALORE VARIAZIONI DEL PERIODO
RESIDUO
AL 30 06 2018
TOTALE
VARIAZIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI SMOBILIZZI/
CESSIONI
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
DEL PERIODO FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
-
113
594 (12) (17) 1 (1)
3.404 (76) (132) 3 (4) (5)
-
36
(4) 1 (1)
7
105
(12) 12 (12)
65 (1) (2) (2)
15
110
(1)
5 (5) 1
(4) (3) (1)
4.572 (66) (175) - 17 (18) - (8)
VALORE VARIAZIONI DEL PERIODO
RESIDUO
AL 30 06 2017
TOTALE
VARIAZIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI SMOBILIZZI/
CESSIONI
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
DEL PERIODO FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
213 (22) (27) 4
765 (56) (19) (43) (5)
3.609 (94) (133) (25) 2 (3) 9
34 1 (4) 1
81 9 (9) 3 (4) (4) 7
67 (6) (5) (1)
119 18 5
82 - (5) (1) 1
9 -
4.979 (150) (175) (95) 5 (7) (5) (21)

2 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali VALORE PRIMO VARIAZIONI DEL PERIODO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2017
CONSOLID.
ACQUISIZIONI
INVESTIMENTI VARIAZIONI DI
2018 CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 19 4 1
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.130 50 7
Avviamento 457 9
Immobilizzazioni in corso 40 17 (10)
Altre immobilizzazioni immateriali 217 1
Totale immobilizzazioni immateriali 1.863 10 71 (2)
Immobilizzazioni immateriali VALORE VARIAZIONI DEL PERIODO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2016
Restated
INVESTIMENTI VARIAZIONI DI
CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 21 4 1
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.046 34 4
Avviamento 500
Immobilizzazioni in corso 26 14 (6)
Altre immobilizzazioni immateriali 111 1
Totale immobilizzazioni immateriali 1.704 52 -

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio

immateriali

consolidato 4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del

Patrimonio netto 5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la

vendita

Immobilizzazioni immateriali
VALORE
PRIMO
VARIAZIONI DEL PERIODO
VARIAZIONI DEL PERIODO VALORE
milioni di euro
RESIDUO
CONSOLID.
AL 31 12 2017
ACQUISIZIONI
INVESTIMENTI
VARIAZIONI DI
2018
CATEGORIA
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
RESIDUO
AL 30 06 2018
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
FONDO
LORDO
AMMORTAMENTO
DEL PERIODO
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno
19
4
1
(6) (1) 18
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
1.130
50
7
(1) (5)
3
(26) 28 1.158
457
9
- 466
40
17
(10)
7 47
217
1
(86) (6) (92) 126
1.863
10
71
(2)
(87) - (5)
3
- (38) (58) 1.815
Immobilizzazioni immateriali
VALORE
VARIAZIONI DEL PERIODO
VARIAZIONI DEL PERIODO VALORE
milioni di euro
RESIDUO
AL 31 12 2016
INVESTIMENTI
VARIAZIONI DI
Restated
CATEGORIA
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
RESIDUO
AL 30 06 2017
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
DEL PERIODO
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno
21
4
1
(1) (7) (3) 18
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
1.046
34
4
13 (5) 4 (23) 27 1.073
500 - 500
26
14
(6)
1 9 35
111
1
(25) (4) (28) 83
1.704
52
-
(12) - (5) 4 - (34) 5 1.709

3 - Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Area di consolidamento
Unareti S.p.A. Brescia Euro 965.250
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia Euro 28.600
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia Euro 150.000
A2A Smart City S.p.A. Brescia Euro 3.448
A2A Energia S.p.A. Milano Euro 2.000
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia Euro 70.000
A2A Ambiente S.p.A. Brescia Euro 220.000
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica (Montenegro) Euro 100
A2A Energiefuture S.p.A. Milano Euro 50.000
A2A gencogas S.p.A. Milano Euro 450.000
Retragas S.r.l. Brescia Euro 34.495
Aspem S.p.A. Varese Euro 174
Varese Risorse S.p.A. Varese Euro 3.624
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) Euro 900
A2A Alfa S.r.l. Milano Euro 100
Plurigas S.p.A. in liquidazione Milano Euro 800
Proaris S.r.l. Milano Euro 1.875
Ecofert S.r.l. in liquidazione S. Gervasio Bresciano (BS) Euro 100
SEASM S.r.l. Brescia Euro 700
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val Trompia (BS) Euro 8.939
Consul System S.p.A. Milano Euro 2000
Unareti Servizi Metrici S.r.l. Brescia Euro 100
LaboRAEE S.r.l. Milano Euro 90
Ecodeco Hellas S.A. in liquidazione Atene (Grecia) Euro 60
Ecolombardia 4 S.p.A. Milano Euro 13.515
Sicura S.r.l. Milano Euro 1.040
Sistema Ecodeco UK Ltd Canvey Island Essex (Regno Unito) GBP 250
Vespia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 10
A.S.R.A.B. S.p.A. Cavaglià (BI) Euro 2.582
Nicosiambiente S.r.l. Milano Euro 50
Bioase S.r.l. Sondrio Euro 677
Aprica S.p.A. Brescia Euro 20.000
Amsa S.p.A. Milano Euro 10.000
SED S.r.l. Robassomero (TO) Euro 1.250
Bergamo Servizi S.r.l. Brescia Euro 10
LA BI.CO DUE S.r.l. (*) Lograto (BS) Euro 96
RI.ECO S.r.l. Novate Milanese (MI) Euro 1.000
RESMAL S.r.l. Buccinasco (MI) Euro 500

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

CAPITALE
DIVISA
SOCIALE
(MIGLIAIA)
% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 30 06 2018
QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
Euro
965.250
Euro
28.600
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
A2A S.p.A.
A2A S.p.A.
Consolidamento integrale
Consolidamento integrale
Euro
150.000
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
3.448 93,63% 100,00% A2A S.p.A. (87%)
Linea Group Holding S.p.A. (13%)
Consolidamento integrale
2.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
70.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
220.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100 100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
50.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
450.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
34.495 91,60% 91,60% A2A S.p.A. (87,27%)
Unareti S.p.A. (4,33%)
Consolidamento integrale
174 90,00% 90,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
3.624 100,00% 100,00% Aspem S.p.A. Consolidamento integrale
81,90% 89,00% A2A S.p.A. (74,50%)
Linea Energia S.p.A. (14,50%)
Consolidamento integrale
100 70,00% 70,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
60,00% 60,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
71,48% 95,00% A2A S.p.A. (47%)
Linea Energia S.p.A. (48%)
Consolidamento integrale
700 67,00% 67,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
74,80% 74,80% A2A S.p.A. (74,55%)
Unareti S.p.A. (0,25%)
Consolidamento integrale
2000 75,00% 75,00% A2A Energy Solution S.r.l. Consolidamento integrale
100 100,00% 100,00% Unareti S.p.A. Consolidamento integrale
90 100,00% 100,00% Amsa S.p.A. Consolidamento integrale
60 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
13.515 68,78% 68,78% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
1.040
250
96,80% 96,80% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
10 99,90% 99,90% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
2.582 70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
50 99,90% 99,90% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
677 70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
20.000
10.000
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
A2A Ambiente S.p.A.
A2A Ambiente S.p.A.
Consolidamento integrale
Consolidamento integrale
80,00% 80,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
1.250
10
100,00% 100,00% Aprica S.p.A. Consolidamento integrale
96 64,00% 64,00% Aprica S.p.A. Consolidamento integrale
1.000 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
500 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
A2A Integrambiente S.r.l. Brescia Euro 10
Galli Ecologistica S.r.l. Novate Milanese (MI) Euro 100
Resmal Ecologistica S.r.l. Truccazzano (MI) Euro 80
A2A Security S.c.p.a. Milano Euro 50
LumEnergia S.p.A. Lumezzane (BS) Euro 300
A2A Energy Solution S.r.l. Milano Euro 4.000
A2A IDRO4 S.r.l. Milano Euro 10
A2A Rinnovabili S.p.A. Trento Euro 50
HELIOS 1 S.r.l. Trento Euro 12
INTHE 1 S.r.l. Trento Euro 10
INTHE 2 S.r.l. Trento Euro 210
TFV 1 S.r.l. Trento Euro 210
TFV 2 S.r.l. Trento Euro 110
renewA21 S.r.l. Trento Euro 20
renewA22 S.r.l. Trento Euro 220
renewA23 S.r.l. Trento Euro 20
renewA24 S.r.l. Trento Euro 20
renewA25 S.r.l. Trento Euro 20
renewA26 S.r.l. Trento Euro 20
renewA27 S.r.l. Trento Euro 20
renewA28 S.r.l. Trento Euro 20
Bellariva Enertel 01 S.r.l. Trento Euro 10
Bellariva Enertel 06 S.r.l. Trento Euro 10
Bellariva Enertel 10 S.r.l. Trento Euro 10
Energy Infrastruct Group S.r.l. Trento Euro 100
I.FOTOGUIGLIA S.r.l. Trento Euro 14
Free Energy S.r.l. Trento Euro 10
Linea Group Holding S.p.A. Cremona Euro 189.494
Linea Reti e Impianti S.r.l. Cremona Euro 45.000
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) Euro 6.000
LD Reti S.r.l. Lodi Euro 23.981
Linea Più S.p.A. Pavia Euro 5.000
Linea Energia S.p.A. Rovato (BS) Euro 3.969
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (BS) Euro 19.000
DEC-Distribuzione Elettrica Cremona S.r.l. Cremona Euro 45.000
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) Euro 160
Partecipazioni destinate alla vendita
Elektroprivreda Cnre Gore AD Nikśič (EPCG) Nikśič (Montenegro) Euro 855.285

(*) La percentuale non tiene conto dell'esercizio delle put.

CRITERIO DI VALUTAZIONE AZIONISTA QUOTE
POSSEDUTE
%
% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 30 06 2018
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. (74%)
Aprica S.p.A. (1%)
Amsa S.p.A. (25%)
100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. (45%)
RI.ECO S.r.l. (55%)
100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. (45%)
RESMAL S.r.l. (55%)
100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. (47,60%)
Unareti S.p.A. (19,10%)
A2A Cicolo Idrico S.p.A. (10,90%)
Amsa S.p.A. (9,50%)
A2A gencogas S.p.A. (4,10%)
A2A Ambiente S.p.A. (4,10%)
A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,70%)
A2A Energiefuture S.p.A. (2%)
100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Energia S.p.A. 92,70% 92,70%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
Consolidamento integrale
A2A Rinnovabili S.p.A.
A2A Rinnovabili S.p.A.
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Energy Infrastruct Group S.r.l. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Energy Infrastruct Group S.r.l. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 51,00% 51,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 90,85% 93,95%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
Consolidamento integrale
Linea Group Holding S.p.A.
Linea Group Holding S.p.A.
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Ambiente S.r.l. 80,00% 80,00%
Patrimonio netto A2A S.p.A. 28,60% 28,60%

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

4 - Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Partecipazioni in società valutate col metodo
del Patrimonio netto
PremiumGas S.p.A. Bergamo Euro 120
Ergosud S.p.A. Roma Euro 81.448
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 600
Metamer S.r.l. San Salvo (CH) Euro 650
SET S.p.A. Toscolano Maderno (BS) Euro 104
Ge.S.I. S.r.l. Brescia Euro 1.000
Centrale Termoelettrica del Mincio S.r.l.
in liquidazione
Ponti sul Mincio (MN) Euro 11
Serio Energia S.r.l. Concordia sulla Secchia (MO) Euro 1.000
Visano Soc. Trattamento Reflui S.c.a.r.l. Brescia Euro 25
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. Iseo (BS) Euro 1.616
ACSM-AGAM S.p.A. Monza Euro 76.619
Futura S.r.l. Brescia Euro 2.500
Prealpi Servizi S.r.l. Varese Euro 5.451
COSMO Società Consortile a Responsabilità Limitata Brescia Euro 100
G.Eco S.r.l. Treviglio (BG) Euro 500
Bergamo Pulita S.r.l. Bergamo Euro 10
Tecnoacque Cusio S.p.A. Omegna (VB) Euro 206
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) Euro 1.898
Totale partecipazioni

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

partecipazioni in

  1. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita
CAPITALE
SEDE
DIVISA
SOCIALE
(MIGLIAIA)
QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA VALORE
DI CARICO
AL 30 06 2018
(MIGLIAIA)
CRITERIO DI VALUTAZIONE
Bergamo
Euro
120
50,00% A2A Alfa S.r.l. - Patrimonio netto
Roma
Euro
81.448
50,00% A2A gencogas S.p.A. - Patrimonio netto
Milano
Euro
600
50,00% A2A S.p.A. - Patrimonio netto
Euro
650
50,00% A2A Energia S.p.A. 2.487 Patrimonio netto
Euro
104
49,00% A2A S.p.A. 788 Patrimonio netto
1.000 47,00% A2A S.p.A. 2.429 Patrimonio netto
11 45,00% A2A S.p.A. - Patrimonio netto
1.000 40,00% A2A S.p.A. 671 Patrimonio netto
25 40,00% A2A S.p.A. 10 Patrimonio netto
1.616 24,29% A2A S.p.A. 735 Patrimonio netto
76.619 23,94% A2A S.p.A. 43.603 Patrimonio netto
2.500 20,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 1.005 Patrimonio netto
5.451 12,47% Aspem S.p.A. - Patrimonio netto
100 52,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 95 Patrimonio netto
500 40,00% Aprica S.p.A. 3.400 Patrimonio netto
10 50,00% A2A Ambiente S.p.A. - Patrimonio netto
206 25,00% A2A Ambiente S.p.A. 238 Patrimonio netto
1.898 49,00% Linea Più S.p.A. 2.722 Patrimonio netto
58.183

5 - Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Denominazione QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA VALORE DI
CARICO AL
30 06 2018
(MIGLIAIA)
Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS)
Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 1,21% A2A S.p.A. 280
Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna S.p.A.
(AEVV)
9,39% A2A S.p.A. 1.846
Altre:
AQM S.r.l. 7,80% A2A S.p.A. (7,52%)
LumEnergia S.p.A. (0,28%)
AvioValtellina S.p.A. 0,18% A2A S.p.A.
Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del Serio s.c. n.s. A2A S.p.A.
Brescia Mobilità S.p.A. 0,25% A2A S.p.A.
Consorzio Italiano Compostatori n.s. A2A Ambiente S.p.A.
L.E.A.P. S.c.a.r.l. 8,57% A2A S.p.A.
Consorzio Milano Sistema in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Consorzio Polieco n.s. A2A Ambiente S.p.A.
E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Guglionesi Ambiente S.c.a.r.l. 1,01% A2A Ambiente S.p.A.
Isfor 2000 S.c.p.a. 5,13% A2A S.p.A. (4,94%)
Linea Gestioni S.r.l. (0,19%)
S.I.T. S.p.A. 0,26% Aprica S.p.A.
Stradivaria S.p.A. n.s. A2A S.p.A.
Tirreno Ambiente S.p.A. in liquidazione 3,00% A2A Ambiente S.p.A.
DI.T.N.E. 1,89% A2A S.p.A.
COMIECO n.s. RI.ECO S.r.l. (n.s.)
RESMAL S.r.l. (n.s.)
CONAPI S.c.a.r.l. 22,22% RI.ECO S.r.l. (11,11%)
RESMAL S.r.l. (11,11%)
Blugas Infrastrutture S.r.l. 27,51% Linea Group Holding S.p.A.
Casalasca Servizi S.p.A. 13,88% Linea Gestioni S.r.l.
SABB S.p.A. 4,47% Linea Gestioni S.r.l.
Gestione Multiservice S.c.a.r.l. 5,97% Linea Più S.p.A.
Crit S.c.a.r.l. 32,90% A2A Smart City S.p.A.
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 14,92% Linea Group Holding S.p.A.
Cassa Padana S.c.a.r.l. n.s. A2A Smart City S.p.A.
Denominazione QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA VALORE DI
CARICO AL
30 06 2018
(MIGLIAIA)
Confidi Toscana S.c.a.r.l. n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Credito Valtellinese n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Idroenergia S.c.a.r.l. n.s. Lomellina Energia S.r.l.
GAL-GOLEM 2,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
MORINA S.r.l. 5,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
Totale altre attività finanziarie 5.385
Totale attività finanziarie disponibili per la vendita 7.511

Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'innovazione della Valtellina sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a euro 50.

5 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria semestrale

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

6 Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

In relazione all'"Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A", di seguito si riportano le principali variazioni intervenute nel primo semestre 2018, restando valido quanto già pubblicato nel Bilancio al 31 dicembre 2017.

Notifica all'AGCM dell'operazione di concentrazione Multiutility Nord Lombardia

Ai sensi delle previsioni di cui alla Legge 287 del 10 ottobre 1990, in data 4 aprile 2018 A2A S.p.A. ha notificato all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) l'operazione di concentrazione denominata Multiutility Nord Lombardia, che prevede l'acquisizione del controllo esclusivo da parte di A2A S.p.A. di ACSM-AGAM S.p.A. (multiutility di Como-Monza), già precedentemente soggetta a controllo congiunto da parte del Gruppo, con contestuale acquisizione da parte di quest'ultima, a seguito di fusione per incorporazione, di alcune società del Gruppo Lario, delle società del Gruppo AEVV, di Aspem S.p.A., di un ramo dell'attività di A2A Energia S.p.A. relativo a clienti serviti a Varese e di A2A Idro 4 S.p.A..

Con provvedimento del 3 maggio 2018 l'AGCM ha deliberato di non avviare l'istruttoria in quanto l'operazione non dà luogo alla costituzione o al rafforzamento di una posizione dominante.

Business Unit Generazione e Trading

Remunerazione della disponibilità di capacità produttiva

Il vigente meccanismo di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva è il cd. capacity payment definito nel 2003 dal D.Lgs. n. 379 come sistema transitorio amministrato volto a garantire l'adeguatezza del sistema elettrico nei giorni critici individuati da Terna quando la differenza tra offerta e domanda potrebbe essere ai livelli minimi.

Il meccanismo è operativo dal 2004 per effetto della Delibera 48/04 la quale prevede che l'Autorità determini annualmente ex ante uno specifico gettito raccolto tramite le bollette e corrisposto sottoforma di due corrispettivi (denominati CAP1 e S) agli impianti abilitati alla fornitura di servizi di dispacciamento e che risultano disponibili nei giorni critici.

Il D.Lgs. n. 379 del 2003 aveva, inoltre, stabilito che a regime la remunerazione della disponibilità si sarebbe dovuta basare su un meccanismo di mercato (capacity market) in seguito disegnato dalla Delibera ARG/elt 98/11 la quale prevede un'asta in cui gli operatori assegnatari acquisiscono il diritto a ricevere un premio (in €/MW/anno) a fronte dell'obbligo ad offrire tutta la capacità aggiudicata sui mercati dell'energia (MGP) e dei servizi (MSD), restituendo alla controparte Terna la differenza - se positiva - tra i prezzi di riferimento dei mercati ed un prezzo strike (in €/MWh). Si tratta, tecnicamente, di un contratto per differenze ad una via.

La Delibera 95/2015/I/eel ha disposto un periodo di prima attuazione con contratti di capacità annuali ed una fase di regime (o piena attuazione) con contratti di durata triennale (15 anni per impianti nuovi).

Dopo un lungo periodo di interlocuzioni informali con le istituzioni europee, il MiSE ha notificato il 23 agosto 2017 il meccanismo di capacity market italiano alla DG Competition che lo ha approvato in data 7 febbraio 2018 per 10 anni, fino al 31 dicembre 2028, avendolo ritenuto compatibile con le Linee Guida europee in materia di aiuti di stato.

Il meccanismo proposto è già allineato alle future potenziali prescrizioni del Clean Energy Package al netto della durata dei contratti che dovrà ancora essere definita. Contestualmente la DG Competition ha approvato un analogo meccanismo per la Polonia, la riserva strategica per Belgio e Germania, il regime di interrompibilità per la Grecia e il meccanismo di gestione della domanda francese.

Con Delibera 261/2018/R/eel l'Autorità ha modificato ed integrato la precedente Delibera ARG/elt 98/11 per adattare il disegno del mercato alla disciplina approvata dalla DG Competition.

Il meccanismo sarà operativo solo a valle dell'adozione di un DM da parte del MiSE e della delibera dell'Autorità che fisserà i livelli dello strike price e i cap al premio (questi ultimi nella fase di prima attuazione potrebbero essere differenziati per gli impianti esistenti e per gli impianti nuovi in considerazione del potere di mercato che i primi potrebbero esercitare).

Se tali step saranno compiuti nelle prossime settimane, le prime aste potrebbero tenersi nell'autunno del 2018 con consegna per la fase di prima attuazione già a partire dal 1° gennaio 2019.

Nel 2018 l'impatto del capacity payment sul Gruppo A2A è stimato attorno a 15 milioni di euro ancora non corrisposti (tale importo si conferma in linea con quanto incassato dal Gruppo nel 2017).

Remunerazione degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico

Con la Delibera 803/2016/R/eel l'impianto a 220 kV della centrale di San Filippo del Mela (gruppi 2, 5 e 6) è stato contrattualizzato da Terna in regime di essenzialità con reintegro dei costi per il quinquennio 2017-2021 in considerazione del fatto che l'elettrodotto Sorgente-Rizziconi che collega la Sicilia al Continente potrebbe non essere sempre disponibile (ad esempio nei periodi di manutenzione) e il mercato della zona Sicilia risulta al momento ancora corto in termini di offerta. La Delibera prevede, inoltre, che il gruppo 1 a 150 kV svolga un ruolo di back up in caso di indisponibilità del gruppo 2.

È altresì, previsto l'impegno da parte di A2A Energiefuture S.p.A. a contenere le richieste di reintegro dei costi al di sotto di un cap proposto dalla stessa società che assicuri al contempo la copertura dei costi fissi, dei costi variabili di gestione ed un'equa remunerazione, oltre che un risparmio per il sistema, essendo tale livello massimo di reintegro inferiore rispetto al calcolo previsto dal regime di essenzialità standard (di cui alla Delibera 111/06).

6 Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units

del Gruppo A2A Business Unit Generazione e Trading

Business Unit Mercato Business Unit Ambiente Business Unit Reti e Calore Business Unit Estero

Con Delibera 334/2018/R/eel è stato liquidato da Terna il saldo relativo al regime di essenzialità del 2015 per un importo pari a 22 milioni di euro (di cui circa 7 milioni di euro come sopravvenienza 2018). L'Autorità ha, infatti, riconosciuto che le eccezionali temperature dell'estate 2015 hanno avuto un impatto negativo sulla disponibilità della centrale tale da dover ridurre la potenza per rispettare i limiti di legge relativi alla temperatura di scarico in mare dell'acqua necessaria al raffreddamento. La delibera ha accolto la metodologia di calcolo dell'indisponibilità proposta da A2A a Terna nel 2016 ed inoltrata dalla stessa Terna all'Autorità.

I crediti ancora da incassare e relativi all'essenzialità degli anni precedenti risultano pari ad oltre 42 milioni di euro (saldi 2016 e 2017) mentre il primo acconto sul 2018 è stimabile attorno a 30 milioni di euro.

Incentivi alla produzione da fonte rinnovabile e conversione del Certificato Verde in tariffa

Il D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28, in attuazione della Direttiva 2009/28/CE, ha definito i regimi incentivanti per la produzione elettrica alimentata da fonte rinnovabile al fine del conseguimento degli obiettivi europei al 2020, poi attuati con i Decreti Ministeriali 6 luglio 2012 e 23 giugno 2016 relativi agli impianti da fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici.

Questi Decreti stabiliscono tariffe incentivanti (del tipo feed-in-premium) che si sommano ai ricavi derivanti dalla vendita dell'energia sul mercato: per le unità di produzione sotto specifiche soglie di potenza gli incentivi sono riconosciuti tramite accesso diretto o tramite iscrizione a registri gestiti dal GSE mentre per gli impianti con potenze superiori è prevista una procedura d'asta.

Dal 1° gennaio 2016 agli impianti da fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 e rientranti nel precedente schema incentivante dei Certificati Verdi (CV) è riconosciuto un incentivo corrisposto dal GSE sulla produzione netta per tutto il residuo periodo di diritto ai CV e che si somma ai ricavi di vendita sul mercato.

Tale incentivo (I) è pari a:

  • I = k x (180 Re) x 0,78;
  • k = coefficiente tecnologico pari a 1 per gli impianti entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 e per quelli successivi assume i valori definiti dalla Legge n. 244/2007;
  • Re = è il prezzo di cessione dell'energia elettrica sul mercato registrato nell'anno precedente e comunicato dall'Autorità.

Nel 2018 l'incentivo (I) è pari a 98,95 €/MWh.

Analogo strumento è riconosciuto agli impianti che hanno beneficiato dei CV rilasciati sulla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento (CV TLR) per i quali l'incentivo (I) è fisso e pari a 84,34 €/MWh (calcolato rispetto al prezzo medio di mercato registrato nel 2010).

Dal 1° gennaio 2016 gli incentivi sono erogati trimestralmente dal GSE entro il secondo trimestre successivo a quello di riferimento e sulla base della sottoscrizione di una convenzione e previa registrazione e validazione degli impianti sul portale del GSE. Il Gruppo A2A ha sottoscritto le convenzioni con il GSE per tutti i propri impianti incentivati.

Al 30 giugno 2018 gli incentivi di competenza ammontano a circa 32 milioni di euro.

Al 31 marzo 2018, ultima data per il ritiro da parte del GSE, il Gruppo ha richiesto il ritiro del magazzino per un totale di 636.749 tra CV e CV TLR a fronte di un controvalore di 63,1 milioni di euro.

Riconoscimento qualifica IAFR all'impianto idroelettrico di Ampezzo da parte del GSE

Per effetto dell'entrata in vigore del DM 23 giugno 2016 - che contiene norme di raccordo con i precedenti DM 6 luglio 2012 e DM 18 dicembre 2008 - A2A S.p.A. ha presentato istanza al GSE per la riapertura della qualifica IAFR per l'impianto idroelettrico di Ampezzo.

In data 11 maggio 2018 il GSE, dopo una nuova istruttoria documentale, ha comunicato l'accoglimento dell'istanza limitatamente ai due gruppi della centrale entrati in esercizio entro il 30 aprile 2013 e per una durata di 15 anni.

A2A S.p.A. effettuerà, pertanto, la richiesta di conguaglio al GSE per il rilascio degli incentivi nella forma di CV per gli anni 2013-2015 e di feed-in premium per gli anni 2016-2017 per un importo totale di circa 21 milioni di euro. L'incentivo annuo è mediamente stimabile attorno a 2,8-3 milioni di euro.

Settlement gas: determinazione delle partite pregresse 2013-2017

Con le Delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas l'Autorità ha approvato le disposizioni in materia di settlement gas definendo la metodologia per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per gli anni 2013-2016.

La determinazione delle partite economiche è avvenuta secondo un procedimento articolato in due fasi: la prima funzionale al conguaglio delle partite attribuite all'utente del bilanciamento e la seconda finalizzata ad allocare ad ogni utente la quota di competenza della differenza tra immesso e prelevato.

Gli esiti della sessione di aggiustamento pluriennale sono stati resi noti da Snam Rete Gas S.p.A. agli utenti del trasporto nel mese di giugno 2018 ma in considerazione delle numerose segnalazioni pervenute l'impresa di trasporto ha ritenuto opportuno concedere un'ulteriore finestra temporale per la definitiva presa in carico delle partite economiche ai fini del conteggio dell'esposizione potenziale del sistema nei confronti di ciascun utente.

Chiusura del contenzioso relativo alla Delibera ARG/gas 89/10

Con Delibera ARG/gas 89/10, in presenza di una fase congiunturale caratterizzata da una riduzione dei consumi gas, da un eccesso di offerta e da una diffusa attività di rinegoziazione al ribasso dei contratti take or pay, l'Autorità aveva ritenuto di trasferire immediatamente ai clienti i potenziali benefici determinati da tale situazione introducendo, per l'anno termico 2010-2011, un coefficiente riduttivo k pari a 0,925 applicato alla componente indicizzata della QE (corrispettivo variabile della tariffa finale a copertura dei costi di approvvigionamento gas). Tale revisione era stata confermata dalla successiva Delibera ARG/gas 77/11 che disponeva la proroga fino al 30 settembre 2012 di tale meccanismo, rivedendo leggermente al rialzo il valore del coefficiente k (da 0,925 a 0,935).

A2A Energia S.p.A. (comprese ex ASMEA S.p.A. e BAS Omniservizi S.p.A.) e Plurigas S.p.A. avevano presentato ricorso contro entrambe le delibere contestando l'arbitrarietà del valore del k. Nel marzo del 2013 il TAR Lombardia si era espresso a favore delle ricorrenti, annullando la Delibera ARG/gas 89/10 e le successive correlate (Delibere 233/10, 77/11, 84/11 e 132/11). Questa sentenza era stata appellata dall'Autorità dinanzi al Consiglio di Stato che con Sentenza n. 4825 del 18 novembre 2016 ha confermato la decisione del TAR.

Con Delibera 737/2017/R/gas l'Autorità ha rideterminato, ora per allora, il coefficiente k, ponendolo pari a 0,952 per entrambi gli anni termici 2010-2012.

La definizione delle modalità di recupero delle partite economiche, anche a tutela del cliente finale, è rinviata ad un apposito DCO da emanarsi nei tempi congrui per la fine del procedimento nella seconda metà del 2018 (una stima di primo impatto è nell'ordine dei 13/14 milioni di euro).

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Legge Concorrenza 2017 e cessazione delle tutele di prezzo

La Legge annuale per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, o Legge Concorrenza 2017) reca disposizioni finalizzate a rimuovere ostacoli di natura regolatoria all'apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori. L'articolo 1, dai commi 59 a 85, introduce rilevanti disposizioni inerenti il mercato energetico, prevedendo:

  • la fine dei regimi di tutela di prezzo per l'energia elettrica e il gas dal 1° luglio 2019;
  • disposizioni in tema di condizioni contrattuali obbligatorie e di confrontabilità delle offerte;
  • la promozione dei gruppi di acquisto;
  • la costituzione di un elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica;
  • la ridefinizione dei meccanismi a sostegno dei cittadini in tema di fuel poverty;
  • disposizioni finalizzate a contrastare il fenomeno delle cosiddette maxi-bollette;
  • l'accesso da parte delle utilities alle banche dati contenenti informazioni sul credito e sull'identità dei clienti.

L'Autorità ha implementato i seguenti adempimenti previsti a proprio carico dalla Legge Concorrenza 2017:

  • con Delibera 555/2017/R/com ha disciplinato una specifica tipologia di offerta sul mercato libero a condizioni equiparate di tutela (offerte PLACET) e ha individuato le condizioni contrattuali minime per tutti i contratti di mercato libero dell'energia elettrica e del gas naturale;
  • con Delibera 746/2017/R/com ha imposto obblighi di informazione a carico dei fornitori nell'ambito della tutela gas e degli esercenti la maggior tutela elettrica per informare i clienti del superamento delle tutele di prezzo (ad esempio tramite la bolletta);
  • con Delibera 762/2017/I/eel ha proposto al MiSE i criteri, le modalità, i requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità per l'iscrizione e la permanenza all'interno dell'Elenco Venditori Elettricità (EVE);
  • con Delibera 51/2018/R/com ha definito i requisiti di funzionamento del portale informatico per la raccolta e pubblicazione delle offerte commerciali sul sito www.prezzoenergia.it gestito da Acquirente Unico S.p.A.;
  • ha trasmesso al MiSE il Rapporto 117/2018/I/com sul monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell'energia elettrica e del gas necessario ai fini della verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Legge Concorrenza 2017.

Si è ancora in attesa degli adempimenti a carico del MiSE:

  • approvazione dell'Elenco Venditori Elettricità;
  • riforma del bonus sociale;
  • modalità di attuazione della fine dei regimi di tutela di prezzo tramite un apposito DM che avrebbe dovuto essere adottato entro il 30 aprile 2018 e che dovrà definire le misure necessarie a garantire la cessazione della disciplina transitoria dei prezzi e l'ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali, secondo meccanismi che assicurino la concorrenza e la pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato.

Componenti a copertura dei costi di commercializzazione sulla maggior tutela elettrica, sul mercato libero elettrico e sulla tutela gas

La Delibera 927/2017/R/eel ha aggiornato la componente RCV a copertura dei costi di commercializzazione sostenuti dall'esercente la maggior tutela elettrica prevedendo, rispetto al 2017 e con riferimento alla zona Centro-Nord, una riduzione per i clienti domestici e un incremento per i clienti non domestici (l'impatto complessivo per A2A Energia S.p.A. è pari a circa 0,3 milioni di euro).

La Delibera 633/2016/R/eel ha aggiornato fino al 30 giugno 2018 la componente PCV a copertura dei costi di commercializzazione sul mercato libero, disponendo un incremento di 2,92 euro per i clienti domestici (+5,3% ossia da 54,87 euro/POD a 57,79 euro/POD) e di 2,51 euro per i clienti BT altri usi (+2,2% ossia da 115,87 euro/POD a 118,38 euro/POD). A seguito del differimento al 1° luglio 2019 della data prevista per la fine dei regimi di tutela disposta dal testo finale della Legge Concorrenza 2017 con Delibera 364/2018/R/eel l'Autorità ha provveduto a confermare, a decorrere dal 1° luglio 2018, i valori della componente PCV precedentemente definiti.

La Delibera 916/2017/R/gas ha aggiornato per il 2018 la componente QVD a copertura dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio gas con un lieve incremento rispetto al 2017 (impatto complessivo per A2A Energia S.p.A. pari a circa 0,4 milioni di euro).

Ulteriori meccanismi di copertura dei costi efficienti sulla maggior tutela elettrica

Con riferimento agli ulteriori meccanismi di compensazione dei costi sulla maggior tutela elettrica si segnala:

  • per effetto dell'istanza presentata con riferimento al meccanismo di compensazione della morosità dei clienti finali di cui al TIV, finalizzato a riconoscere eventuali oneri legati alla morosità eccedenti l'unpaid ratio già considerato ai fini dell'aggiornamento della componente RCV (COMP 2017), nel 2018 verrà erogato ad A2A Energia S.p.A. un importo pari a 7,6 milioni di euro;
  • per effetto dell'istanza presentata con riferimento al meccanismo relativo alla fuoriuscita dei clienti dal servizio di maggior tutela, finalizzato a riconoscere l'ulteriore costo fisso connesso ad un tasso di uscita dei clienti verso il mercato libero maggiore rispetto a quanto implicitamente riconosciuto nell'ambito della definizione della componente RCV (PUC 2017), nel 2018 verrà erogato ad A2A Energia S.p.A. un importo pari a 60.000 euro.

Istruttoria AGCM A512-A2A per presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato della vendita di energia elettrica – violazione art. 102 del TFUE

Nel mese di maggio 2017, l'AGCM ha avviato nei confronti di A2A S.p.A. e di A2A Energia S.p.A. un procedimento istruttorio per l'accertamento di presunte condotte in violazione dell'art. 102 del TFUE, nell'ambito del quale ha disposto verifiche ispettive senza preavviso presso le sedi delle società. Analoghi procedimenti sono stati contestualmente avviati nei confronti di altri due grandi operatori del settore elettrico.

Per A2A Energia S.p.A. la contestazione attiene a presunte condotte mirate all'acquisizione a mercato libero di clienti serviti in maggior tutela, che sarebbero state poste in essere anche grazie alla disponibilità di informazioni e dati commercialmente sensibili di cui la società avrebbe potuto disporre in quanto verticalmente integrata in un Gruppo operante nella vendita in maggior tutela e nella distribuzione elettrica, nonché vantando specifiche caratteristiche (affidabilità/sicurezza), anch'esse derivanti dalla natura di operatore integrato. Secondo quanto indicato nel provvedimento di avvio si tratterebbe di condotte non replicabili dai concorrenti non integrati e che ostacolerebbero un pieno sviluppo del mercato libero anche in vista della fine delle «tutele di prezzo».

La società si è difesa nel merito, sia in sede di audizione che con memorie, evidenziando di non aver utilizzato dati derivanti dall'esercizio né del servizio di maggior tutela, né tantomeno della distribuzione, a fini di sviluppo delle proprie attività di mercato libero. Inoltre, la società ha provveduto a fornire tempestivo riscontro alle numerose richieste di chiarimento e/o integrazione documentale pervenute dagli Uffici dell'Autorità, anche allo scopo di dimostrare la correttezza del proprio operato.

Il termine per la conclusione del procedimento è stato prorogato al 31.10.2018. Analoga proroga è stata disposta anche per i procedimenti avviati nei confronti dei due citati venditori concorrenti di A2A Energia S.p.A.. La Comunicazione delle Risultanze Istruttorie da parte dell'AGCM è attesa per la fine del mese di luglio 2018.

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Incentivazione del biometano utilizzato nel settore dei trasporti

Il Decreto interministeriale 2 marzo 2018 innova la disciplina di incentivazione del biometano orientandola in modo esclusivo all'utilizzo nel settore dei trasporti, per favorire il raggiungimento dell'obiettivo del 10% di consumo di energia rinnovabile nei trasporti al 2020, previsto dalla Direttiva 2009/28/CE.

Innanzitutto, il decreto modifica le percentuali minime di obbligo di immissione in consumo di biocarburanti e biocarburanti avanzati a carico dei distributori di carburanti (da assolvere direttamente o mediante i cosiddetti Certificati di Immissione al Consumo - CIC). In particolare, una quota d'obbligo pari ad almeno il 75% deve essere assolta attraverso l'immissione di biometano avanzato, ossia biometano ottenuto da rifiuti e residui organici (FORSU).

In secondo luogo la norma rivede i meccanismi di incentivazione distinti per il biometano e il biometano avanzato, prodotti da impianti nuovi che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2022, o da impianti esistenti alimentati da biogas sottoposti ad un processo di riconversione. Gli incentivi si applicano fino ad una quantità massima di biometano immesso pari a 1,1 miliardi di metri cubi/anno.

Per quanto concerne il biometano che non si qualifica come avanzato il produttore provvede alla vendita diretta del gas di origine rinnovabile ai soggetti titolari di impianti di distribuzione di carburanti, e in aggiunta ottiene il rilascio dei CIC corrispondenti al biometano immesso in rete, nella misura di 1 CIC per 10 GCal di carburante.

Per quanto concerne, invece, il biometano avanzato, in alternativa alla vendita diretta (comunque possibile) è previsto un regime di "ritiro dedicato" del biometano da parte del GSE, fino alla soglia di quantità massima incentivabile pari alla quota d'obbligo del 75% di cui sopra. Il GSE corrisponde al produttore per 10 anni un prezzo pari a quello medio ponderato registrato sul mercato a pronti del gas naturale (MP-GAS) del GME nel mese di cessione, ridotto del 5%, e in aggiunta riconosce un valore dei CIC pari a 375 euro/titolo, conteggiando 1 titolo per 5 GCal di biometano avanzato ("doppio conteggio" rispetto alla valorizzazione del biometano che non si qualifica come avanzato). Nel caso del biometano avanzato, per ciascun impianto non sarà possibile accedere agli incentivi per la parte eccedente la produzione annua massima di 150 mila tonnellate di biocarburante.

Nel caso di riconversione di impianti a biogas, ferme restando le due vie all'incentivazione secondo il tipo di biometano, i CIC sono riconosciuti in misura pari al 70% di quelli spettanti ai nuovi impianti.

Il GME dovrà predisporre e gestire una piattaforma di mercato per la contrattazione dei CIC riconosciuti al biometano e al biometano avanzato che non accede al ritiro da parte del GSE.

In data 18 giugno 2018, il GSE ha pubblicato le Procedure Applicative per la qualifica degli impianti di produzione e l'incentivazione del biometano mediante l'ottenimento dei CIC. A partire dal 2 luglio 2018, sarà inoltre disponibile il Portale Biometano che permetterà di presentare e gestire le richieste di qualifica per gli impianti di produzione.

A2A Ambiente S.p.A. è interessata alla definizione di un quadro regolatorio certo sul biometano avanzato per la realizzazione di impianti di produzione di biometano da FORSU tramite processi di fermentazione anaerobica, in tal modo "chiudendo il cerchio" nella gestione della frazione organica raccolta in modo differenziato. Il biometano prodotto sarà, quindi, utilizzato ai fini del trasporto, in parte anche per la flotta di automezzi a metano del Gruppo A2A.

Prolungamento convenzione CIP 6/92 con il GSE per il termovalorizzatore di Acerra (NA)

Il termovalorizzatore di Acerra, in gestione da parte di A2A Ambiente S.p.A., è oggetto di convenzione CIP 6/92 per un periodo di 8 anni che, iniziato il 1° gennaio 2010, è scaduto il 31 dicembre 2017.

Il DM 4 agosto 1994 prevede che il produttore possa chiedere un prolungamento della convenzione per un periodo calcolato in funzione dell'energia non prodotta nel primo anno di convenzione in ragione del fatto che l'impianto era in avviamento.

In data 13 dicembre 2016 il GSE ha comunicato il prolungamento della convenzione relativa al termovalorizzatore di Acerra fino al 6 luglio 2018 al fine di riconoscere la mancata produzione iniziale. Da tale data l'impianto cede la propria produzione sul mercato elettrico organizzato dal GME in modalità merchant.

Incentivi ad impianti alimentati a biomassa, biogas e bioliquidi sostenibili

La Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) all'articolo 1, commi 149, 150 e 151, così come modificati dalle Leggi 27 febbraio 2017 (cd. Conversione DL Mezzogiorno) e 21 giugno 2017 (cd. Conversione DL Manovrina) nonché dalla Legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205), introduce la possibilità per gli impianti alimentati a biomassa, biogas e bioliquidi sostenibili che cessino gli incentivi al 31 dicembre 2018 di accedere ad un incentivo riconosciuto sulla produzione elettrica fino al 31 dicembre 2021 (o per cinque anni dal rientro in esercizio).

Finalità della norma è salvaguardare i livelli di generazione rinnovabile conseguiti per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020. L'incentivo riconosciuto è pari all'80% di quello previsto dall'articolo 19 del DM 6 luglio 2012 agli impianti rinnovabili di pari potenza.

Ai sensi delle Linee Guida europee sugli aiuti di stato in materia di energia e ambiente, la Commissione considererà compatibili con il mercato interno gli aiuti al funzionamento se lo Stato membro sarà in grado di dimostrare che i costi operativi sostenuti dal beneficiario dopo l'ammortamento dell'impianto risultano ancora superiori al prezzo di mercato dell'energia.

Gli impianti richiedenti dovranno presentare istanza al MiSE entro il 31 dicembre 2018 attestando, tramite perizia asseverata, il proprio buono stato di utilizzo e di produttività nonché il piano di approvvigionamento delle materie prime. A2A Ambiente S.p.A. ha già presentato istanza di accesso al meccanismo per i termovalorizzatori di Corteolona (PV) e di Bergamo.

Ad agosto 2017 il MiSE ha notificato tale misura di sostegno alla DG Competition per la sua valutazione alla luce delle già citate Linee Guida in materia di aiuti di stato. La procedura risulta ancora aperta presso la Commissione.

Attribuzioni ad ARERA di specifiche funzioni di regolazione e controllo nel settore dei rifiuti

L'articolo 1, commi 527-530, della Legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) attribuisce all'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, rinominata Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), specifiche funzioni di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati.

Le finalità delle suddette norme sono il miglioramento del sistema di regolazione del servizio, la garanzia di accessibilità, fruibilità e diffusione omogenee dello stesso, il conseguimento di adeguati livelli di qualità in condizioni di efficienza ed economicità della gestione, l'armonizzazione degli obiettivi economico-finanziari con quelli generali di carattere sociale, ambientale e di impiego appropriato delle risorse, l'adeguamento infrastrutturale agli obiettivi europei, per il superamento delle procedure di infrazione.

Il perimetro della regolazione di ARERA consiste nelle seguenti funzioni:

  • emanazione di direttive per la separazione contabile e amministrativa della gestione, la valutazione dei costi delle singole prestazioni e definizione di indici di valutazione dell'efficienza e dell'economicità delle gestioni a fronte dei servizi resi;
  • definizione dei livelli di qualità dei servizi e vigilanza sulle modalità di erogazione dei servizi;
  • diffusione della conoscenza e della trasparenza delle condizioni di svolgimento dei servizi, tutela dei diritti degli utenti;
  • definizione di schemi tipo dei contratti di servizio;
  • predisposizione e aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che lo costituiscono secondo il principio di copertura dei costi, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio «chi inquina paga»;
  • fissazione dei criteri per la definizione delle "tariffe di accesso agli impianti di trattamento";
  • approvazione delle tariffe definite dagli enti di governo d'ambito (tariffa per il servizio integrato) e dai gestori degli impianti di trattamento (tariffe di accesso);
  • verifica della corretta redazione dei piani di ambito e osservazioni/rilievi;

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• formulazione di proposte sul perimetro di attività ricadenti nel servizio integrato di gestione dei rifiuti da assoggettare a concessione o autorizzazione, formulazione di proposte di modifica alla legislazione rilevante, e predisposizione di una relazione annuale al Parlamento.

La Delibera 1/2018/A ha dato avvio alle attività necessarie alla prima operatività in relazione ai nuovi poteri di regolazione, stabilendo (a) la definizione delle necessarie modifiche organizzative alla pianta organica e (b) l'avvio della ricognizione del settore con mappatura di operatori e stakeholder.

In materia di finanziamento delle attività, l'Autorità si riserva di valutare se applicare già dal 2018 il contributo "di importo non superiore all'uno per mille dei ricavi dell'ultimo esercizio" da raccogliere presso gli operatori regolati.

Pacchetto di misure sull'Economia Circolare approvato in ambito UE

Dopo il voto favorevole del Parlamento Europeo in data 18 aprile 2018 e la successiva approvazione in via definitiva a maggio da parte del Consiglio Europeo, il 14 giugno è stato pubblicato il Pacchetto sull'Economia Circolare, composto da quattro Direttive in materia di rifiuti e un Regolamento relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli.

Le misure contenute, oltre a norme ed indicazioni volte a migliorare la gestione dei rifiuti in ottica sostenibile, stabilisce alcuni obiettivi comuni per l'Unione Europea:

  • riciclo di almeno il 55% dei rifiuti urbani entro il 2025. Questa quota è destinata a salire al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035;
  • riciclo del 65% dei rifiuti di imballaggi entro il 2025 (70% entro il 2030) con obiettivi diversificati con riferimento al materiale riciclato.

Le nuove regole riguardano anche le discariche e prevedono un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento in discarica: gli Stati Membri dovranno assicurare che dal 2030 non vengano più conferiti in discarica i rifiuti riciclabili e che dal 2035 la quota complessiva di rifiuti urbani destinati alle discariche non ecceda il 10%.

Le Direttive dovranno essere recepite nell'ordinamento dei Paesi Membri entro il 5 luglio 2020.

Regolamento CEE/UE 8 giugno 2017, n. 997 – Regolamento (UE) 2017/997 del Consiglio, dell'8 giugno 2017, che modifica l'allegato III della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la caratteristica di pericolo HP 14 «Ecotossico»

Su GUUE n. 150 del 14 giugno 2017 è stato pubblicato il Regolamento UE 997/2017 che modifica l'Allegato III della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto attiene all'attribuzione della caratteristica di pericolo "ecotossico" (HP14). In tale regolamento, viene illustrata la metodologia da adottare per la valutazione di tale caratteristica.

Si precisa che non sarà più possibile adottare i criteri dell'ADR, che in via provvisoria erano consentiti dalla normativa italiana (ma non europea), e che il Regolamento entra in vigore il 4 luglio 2017 ma si applicherà a partire dal 5 luglio 2018.

D.G.R. Regione Lombardia 12 febbraio 2018, n. X/7860 – Aggiornamento del Piano Regionale Gestione Rifiuti

La presente Delibera aggiorna i contenuti delle "Norme Tecniche di Attuazione" del Piano Regionale Gestione Rifiuti della Regione Lombardia sulla base delle novità previste dai recentemente approvati Piano di gestione del rischio alluvioni del distretto idrografico padano (PGRA) e Programma di tutela e uso delle acque (PTUA). Tali modifiche si applicano alle istanze presentate successivamente all'entrata in vigore della delibera, ovvero successivamente al 7 marzo 2018.

D.Lgs. 1 marzo 2018, n. 21 – Tutela dell'ambiente: modificato il titolo VI bis del Codice Penale

Sulla GU 22 marzo 2018, n. 68 è stato pubblicato il D.Lgs. 1 marzo 2018, n. 21 "Disposizioni di attuazione del principio di delega della riserva di codice nella materia penale a norma dell'articolo 1, comma 85, lettera q), della Legge 23 giugno 2017, n. 103."

Tale decreto, all'art. 3, prevede una modifica del titolo VI bis del Codice Penale relativo ai delitti contro l'ambiente. In particolare, si tratta dell'inserimento del nuovo art. 452-quaterdecies riguardante le attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Con l'inserimento di questo nuovo articolo si sposta nel Codice Penale il reato di traffico illecito di rifiuti mediante attività organizzate prima previsto dall'art. 260 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.

Comunicazione della Commissione 124/01 – Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti

Sulla Gazzetta Ufficiale Europea C 124 del 9 aprile 2018 è stata pubblicata la Comunicazione della Commissione 124/01 "Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti".

L'obiettivo della comunicazione è quello di fornire orientamenti tecnici su alcuni aspetti della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e della decisione 2000/532/CE della Commissione relativa all'elenco dei rifiuti, come modificate nel 2014 e nel 2017.

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Tariffe di riferimento per il servizio di distribuzione e misura del gas naturale definitive 2017 e provvisorie 2018

Con Delibera 149/2018/R/gas l'Autorità ha approvato le tariffe di riferimento definitive 2017 per l'attività di distribuzione e misura del gas naturale (sulla base degli investimenti a consuntivo 2016, al netto di dismissioni e contributi relativi allo stesso anno), mentre con Delibera 177/2018/R/gas ha approvato quelle provvisorie 2018 (sulla base degli investimenti a pre-consuntivo 2017). Per quanto concerne queste ultime, rispetto al 2017 è posta pari a zero la componente DCVER a copertura dei costi operativi relativi alle verifiche metrologiche, in quanto tali costi saranno riconosciuti a piè di lista, così come continueranno ad essere riconosciuti a consuntivo, fino al 2020, i costi di capitale relativi alla telegestione dei misuratori elettronici.

Le tariffe sono definite con un WACC pari al 6,1% per l'attività di distribuzione e pari al 6,6% per la misura (Delibera 583/2015/R/com – TIWACC). La revisione del WACC è prevista a metà del periodo regolatorio corrente, ossia con decorrenza 2019.

Valore della RAB GAS Unareti S.p.A. sottesa alle
tariffe provvisorie 2018
milioni di euro
Cap. Centralizzato 48
RAB Distribuzione Gas 797
RAB Misura Gas 124
Totale 969

L'Autorità, inoltre, con, la Delibera 904/2017/R/gas ha stabilito criteri e modalità di riconoscimento dei costi relativi all'attività di misura per il 2018 e il 2019, nonché la decorrenza per l'applicazione di criteri di valutazione degli investimenti sulla base di costi standard. Tale provvedimento prevede che:

  • i costi dei sistemi di telelettura/telegestione, e dei concentratori continuino ad essere riconosciuti a consuntivo nei limiti di un tetto massimo;
  • i costi standard per alcune classi di misuratori siano rivisti, contestualmente ad una revisione del peso del costo standard (da 50% a 40%) rispetto a quello del costo effettivo ai fini del riconoscimento in tariffa degli investimenti relativi a misuratori elettronici;
  • siano posticipati a novembre 2018 i termini per la definizione del prezzario e del relativo metodo di riferimento per il riconoscimento dei costi relativi agli investimenti nelle reti di distribuzione del gas naturale, che troveranno applicazione a partire dagli investimenti del 2019 (e quindi con impatti sulle tariffe 2020) in ragione della necessità di ulteriori approfondimenti da effettuarsi nell'ambito del tavolo di lavoro tecnico congiunto ad hoc istituito, cui partecipa direttamente la società Unareti S.p.A..

Infine, con Delibera 859/2017/R/gas sono state definite le tariffe obbligatorie da applicarsi ai clienti finali per i servizi di distribuzione e misura del gas.

Tariffe di riferimento per il servizio di trasporto e misura del gas naturale per il 2018 e 2019

La Delibera 795/2017/R/gas ha fissato i corrispettivi di trasporto e dispacciamento del gas naturale relativi al 2018 applicabili agli utenti mentre la Delibera 757/2017/R/gas ha approvato i ricavi ammessi 2018 per i singoli operatori, tra cui Retragas S.p.A..

La Delibera 575/2017/R/gas aveva prorogato la validità dell'attuale regolazione tariffaria per il servizio di trasporto e misura del gas naturale anche per il biennio 2018-2019, introducendo limitate modifiche relative, in particolare, alla ripartizione dei costi da coprire tra le tariffe applicabili ai punti d'entrata e ai punti di uscita della rete di trasporto nazionale, passando dal precedente 50:50 all'attuale 40:60, e alle tempistiche di approvazione delle tariffe, rese coerenti con gli obblighi derivanti dal codice di rete europeo in materia di strutture tariffarie armonizzate per il trasporto del gas (cd. codice TAR).

Nel corso del primo semestre 2018 l'Autorità, con le Delibere 306 e 280/2018/R/gas, ha provveduto ad approvare sia i corrispettivi di trasporto e dispacciamento del gas naturale, che i ricavi ammessi per i singoli operatori relativi al 2019.

Inoltre, con Delibera 689/2017/R/gas l'Autorità ha espresso la propria valutazione sugli schemi di Piano decennale di sviluppo della rete di trasporto relativi agli anni 2014, 2015 e 2016, valutandoli non sempre redatti in coerenza con le disposizioni applicabili. Conseguentemente, ha ritenuto opportuno fornire specifiche indicazioni sui contenuti obbligatori di tali piani, prevedendo allo stesso tempo il mancato riconoscimento in tariffa degli investimenti che entreranno in esercizio nel corso del 2019 qualora non adeguatamente motivati. È, altresì, previsto un meccanismo di salvaguardia, a determinate condizioni, degli investimenti già in corso di realizzazione. Gli investimenti in corso di Retragas S.p.A. non rientrano in tale meccanismo.

Infine, è stato avviato il processo di consultazione per definire il quadro regolatorio applicabile nel corso del quinto periodo regolatorio (5PR) che decorrerà dal 2020.

Totale 42
RAB Misura Trasporto Gas 2
RAB Trasporto Gas 40
Valore della RAB trasporto gas Retragas S.p.A. sottesa alle
tariffe 2018 definitive
milioni di euro

Tariffe di riferimento per il servizio di distribuzione e misura dell'energia elettrica definitive 2017 e provvisorie 2018

Con le Delibere 150/2018/R/eel e 174/2018/R/eel l'Autorità ha approvato le tariffe di riferimento definitive 2017 per l'attività di distribuzione e misura dell'energia elettrica, mentre con le Delibere 175/2018/R/eel e 176/2018/R/eel ha approvato quelle provvisorie 2018. In particolare le tariffe definitive 2017 considerano gli investimenti fino al 2016, compresi quelli relativi all'attività di commercializzazione, le dismissioni 2016 e i contributi 2016, mentre quelle provvisorie 2018 sono calcolate considerando gli investimenti 2017 a pre-consuntivo.

Le tariffe 2017 sono state determinate utilizzando un WACC pari al 5,6% (Delibera 583/2015/R/com-TIWACC) e sulla base della regolazione tariffaria di cui alla Delibera 654/2015/R/eel (TIT 2016 – 2019). La revisione del WACC è prevista a metà del periodo regolatorio corrente, ossia con decorrenza 2019.

Infine, con Delibere 882/2017/R/eel e 907/2017/R/eel sono state definite le tariffe obbligatorie 2018 applicabili, rispettivamente, ai clienti non domestici e ai clienti domestici.

Valore della RAB EE Unareti S.p.A. sottesa alle tariffe provvisorie 2018
milioni di euro (*)
RAB Distribuzione EE 520
RAB Misura EE 67
Totale 587

(*) Stima della società.

Si specifica che le tariffe 2017 e 2018 e le grandezze sottostanti sono influenzate dalla cessione ad e-distribuzione S.p.A. degli asset di rete relativi ad alcuni sconfinamenti della rete della città di Milano in alcuni comuni limitrofi.

Piani di Resilienza per la rete elettrica

Il TIQE 2016-2023 contiene anche iniziative volte ad aumentare la resilienza del sistema elettrico; in particolare era previsto che entro il 31 marzo 2017 le imprese distributrici che servono più di 50.000 POD trasmettessero all'Autorità un piano di lavoro finalizzato all'adozione di misure regolatorie idonee a raggiungere tale obiettivo.

Parallelamente si è svolto un tavolo congiunto (Terna, CEI, RSE, distributori con più di 50.000 POD, tra cui Unareti S.p.A.) sul tema che, a conclusione di una prima tranche di lavoro, ha permesso l'emana-

6 Evoluzione della regolazione ed impatti sulle

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zione della Determina 2/2017 DIEU di approvazione delle "Linee guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l'incremento della resilienza del sistema elettrico – parte prima". Tale documento contiene la metodologia per l'individuazione degli interventi prioritari per fronteggiare il tema della tenuta della rete, nonché la metodologia (e i parametri da usare) per stimare i costi ed i relativi benefici connessi a tali interventi.

A fine marzo 2017 Unareti S.p.A. ha presentato all'Autorità il proprio piano di lavoro contenente una prima analisi tecnica, nonché la valutazione dei relativi costi e benefici, degli interventi ritenuti opportuni per l'incremento della resilienza della rete elettrica, focalizzandosi in particolare su fenomeni di alluvioni e allagamenti che maggiormente incidono sulla continuità del servizio delle reti gestite dalla società.

Successivamente l'Autorità ha effettuato una consultazione specifica in materia di resilienza delle reti di trasmissione e distribuzione (DCO 645/2017/R/eel) e, in seguito, sul tema è intervenuto anche il MiSE con un proprio documento di indirizzo in materia di prevenzione e gestione degli eventi meteo avversi che richiedeva ai concessionari del servizio di distribuzione elettrica l'integrazione dei propri piani di sviluppo con un'apposita sezione, molto analitica e soggetta a monitoraggio, dedicata agli interventi per l'incremento della resilienza e la robustezza della rete.

A seguito di ciò l'Autorità ha emanato la Delibera 31/2018/R/eel con cui introduce l'obbligo per tutte le imprese distributrici di predisporre, e comunicare periodicamente all'Autorità, piani per la resilienza almeno triennali e coordinati con Terna o con il distributore di riferimento e/o sottese.

Al momento, gli obblighi di sviluppo dei piani per la resilienza sono riferibili al solo aspetto della tenuta delle reti di distribuzione alle sollecitazioni meccaniche (ossia a specifici fattori critici di rischio quali allagamenti, caduta alberi fuori fascia, manicotti di ghiaccio e ondate di calore), mentre per quello relativo alla tempestività del ripristino della fornitura si rimanda a successivi provvedimenti.

Ad oggi la Delibera prevede un unico meccanismo incentivante di tipo reputazionale che consiste nell'obbligo di pubblicare sul sito internet entro il 30 giugno di ciascun anno il piano per la resilienza.

Unareti S.p.A. ha provveduto a fine giugno 2018 all'invio del proprio piano 2018-2020.

Codice di rete tipo per il servizio di trasporto dell'energia elettrica ed esazione degli Oneri Generali di Sistema (OGS)

L'articolo 3, comma 11, del D.Lgs. n. 79/99 prevede che l'esazione del gettito necessario alla copertura degli OGS avvenga mediante un incremento del corrispettivo tariffario per l'accesso alla rete. Le modalità di esazione sono definite dagli artt. 40 e seguenti del Testo Integrato delle disposizioni per l'erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica (TIT) e prevedono che il distributore versi a CSEA/GSE gli OGS riscossi dai venditori presso i clienti finali (in entrambi i casi a prescindere dall'effettivo pagamento).

Il TAR Lombardia, in accoglimento di ricorsi presentati da alcuni venditori, ha dichiarato illegittima la Delibera 268/2015/R/eel (CADE - Codice di rete tipo per il trasporto dell'energia elettrica) nella parte in cui prevede che le garanzie che i venditori sono tenuti a prestare al distributore debbano coprire gli OGS oltre ai corrispettivi per il trasporto. Tale pronuncia ha chiarito che sono i clienti finali i soggetti della filiera elettrica obbligati, dal punto di vista giuridico ed economico, a sostenere gli OGS, evidenziando l'assenza di norme che prevedessero la traslazione in capo ai venditori dell'obbligazione gravante sui clienti finali e non riconoscendo in questo ambito all'Autorità un potere di eterointegrazione dei contratti tra distributore e venditore. La sentenza del Consiglio di Stato n. 5620/2017 del 30 novembre 2017 ha rigettato l'appello dell'Autorità confermando l'annullamento della Delibera 268/2015/R/eel e gli orientamenti sopra esposti.

L'Autorità ha appellato la sentenza ed è intervenuta transitoriamente con la Delibera 109/2017/R/eel riducendo la quantificazione delle garanzie al fine di riconoscere parametricamente i mancati incassi dovuti alla morosità dei clienti finali, ed avviando un procedimento finalizzato ad individuare meccanismi volti a riconoscere un'adeguata compensazione ai venditori e ai distributori dell'eventuale mancato incasso delle componenti tariffarie a copertura degli OGS. Con il DCO 597/2017/R/eel ha, infatti, illustrato alcune proposte per la riforma sia della disciplina inerente la prestazione delle garanzie sia della gestione/esazione degli OGS analoga a quella adottata per il Canone RAI, prospettando, infine, meccanismi di reintegro per i distributori rispetto agli OGS comunque versati a CSEA/GSE ma non incassati dai venditori.

Con Delibera 50/2018/R/eel l'Autorità, nelle more di una riforma legislativa della disciplina in questione, ha confermato quanto previsto dalla Delibera 109/2017 e, contestualmente, introdotto un meccanismo di compensazione degli OGS versati ma non incassati da parte dei distributori.

Alcune associazioni dei consumatori hanno presentato ricorso contro la Delibera 50/2018, in relazione al quale il TAR Lombardia ha fissato per il 7 novembre 2018 l'udienza di merito. Avendo rinunciato i ricorrenti alla sospensiva cautelare la CSEA ha pubblicato la modulistica per la presentazione dell'istanza di riconoscimento.

A seguito degli insoluti contabilizzati nel 2017 da alcuni utenti del trasporto (tra cui Gala S.p.A. e Youtrade S.p.A.), Unareti S.p.A. ha stanziato a bilancio un fondo al 30 giugno 2018 pari a 11 milioni di euro, in considerazione del fatto che il meccanismo di reintegro degli OGS versati ma non riscossi dagli utenti del trasporto introdotto dalla Delibera 50/2018 non riconoscerà ai distributori gli importi dovuti per i corrispettivi di trasporto non incassati. La società si è già attivata, pertanto, ai fini del recupero del proprio credito nell'ambito delle procedure di liquidazione in essere con riferimento ad entrambe le società.

Titoli di efficienza energetica e contributo tariffario riconosciuto ai distributori per l'obbligo

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati Bianchi (CB) sono titoli negoziabili rilasciati dal GSE che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica. Il sistema è stato introdotto dal DM 20 luglio 2004 e s.m.i. e prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate (tep). Un certificato equivale ad 1 tep.

I distributori di energia elettrica e gas possono assolvere al proprio obbligo realizzando direttamente progetti di efficienza energetica che diano diritto al rilascio di CB da parte del GSE oppure acquistando sul mercato i CB da altri soggetti che li generano (tipicamente dalle Energy Service Company – ESCO). L'Autorità definisce le modalità di determinazione e di erogazione del contributo tariffario da riconoscere ai distributori soggetti agli obblighi tramite corrispettivo in bolletta.

Target Nazionali di risparmio energetico Target per i distributori di energia elettrica(1) Target per i distributori di gas(1) Target minimo(2) Periodo per compensare la quota d'obbligo residua(2) (Mtep/anno) Milioni di CB Milioni di CB (%) (n. anni) Decreto Ministeriale 28 Dicembre 2012 2013 4,60 3,03 2,48 50% 2 2014 6,20 3,71 3,04 50% 2 2015 6,60 4,26 3,49 60% 2 2016 7,60 5,23 4,28 60% 2 Decreto Ministeriale 11 Gennaio 2017 2017 7,14 2,39 2,95 60% 1 2018 8,32 2,49 3,08 60% 1 2019 9,71 2,77 3,43 60% 1 2020 11,19 3,17 3,92 60% 1

La tabella riporta i target di risparmio energetico a livello Italia e in capo ai distributori di elettricità e gas per gli anni 2017-2020 definiti dal DM MiSE 11 gennaio 2017.

1 Soggetti obbligati: distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali.

2 Target minimo e periodo di compensazione: il soggetto obbligato che consegue una quota d'obbligo inferiore al 100% ma comunque pari ad almeno il target minimo fissato dal DM (50% o 60%) può compensare la quota residua nel biennio (n+2) o nell'anno successivo (n+1) senza incorrere in sanzioni.

Il DM MiSE 11 gennaio 2017 ha subito delle modifiche correttive con il DM 10 maggio 2018 entrato in vigore l'11 luglio 2018.

Il nuovo DM prevede, a partire dal 1° giugno 2018, la fissazione di un valore massimo di riconoscimento (cap) al contributo tariffario definitivo per ciascun anno d'obbligo pari a 250 €/CB.

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In aggiunta, è data la possibilità al GSE di emettere CB allo "scoperto": dal 15 maggio al 31 maggio il GSE emette i CB ai soggetti obbligati che ne fanno richiesta ad un valore pari alla differenza tra 260 €/CB e il valore del contributo tariffario relativo all'anno d'obbligo, fino ad un delta massimo di 15 €.

I soggetti obbligati possono farne richiesta fino al raggiungimento dell'obbligo minimo, a condizione di essere già in possesso sul proprio conto proprietà di un ammontare di CB pari ad almeno il 30% dell'obbligo minimo. Per l'annullamento di tali CB ai fini dell'adempimento dell'obbligo, non verrà riconosciuto il contributo tariffario.

I soggetti obbligati che acquistano i CB dal GSE possono riscattare tutta o parte della somma corrisposta per l'acquisto a fronte della consegna dei CB generati da progetti o comprati sul mercato. Il riscatto avviene a decorrere dai primi CB ed è possibile solo nel caso in cui il soggetto obbligato detenga un numero di CB eccedente l'obbligo minimo relativo all'anno d'obbligo in corso. Non è, invece, possibile effettuare il riscatto nello stesso anno d'obbligo in cui i CB sono stati emessi.

A fronte dei CB annullati in sostituzione di quelli del GSE, verrà corrisposto il contributo tariffario dell'anno in corso. La restituzione della somma corrisposta al GSE viene effettuata tramite un conguaglio sul contributo tariffario.

Il GSE entro 60 giorni dall'entrata in vigore del DM pubblicherà una procedura operativa.

Tra le altre novità introdotte si segnala l'obbligo per i soggetti iscritti al Registro dei CB di comunicare al GME le partecipazioni detenute nel capitale sociale di altri soggetti iscritti al Registro CB o al mercato CB. Le informazioni saranno rese pubbliche dal GME sul proprio website.

Vengono, inoltre, modificate le seguenti definizioni:

  • il consumo di baseline definito come consumo di energia primaria del sistema tecnologico assunto come punto di riferimento ai fini del calcolo dei risparmi energetici addizionali per i quali sono riconosciuti i CB. Il consumo di baseline è riconosciuto pari al valore del consumo antecedente alla realizzazione del progetto di efficienza energetica. Nel caso di nuovi impianti, edifici o siti per i quali non esistono valori di consumi energetici antecedenti all'intervento, il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento;
  • i progetti che prevedano l'impiego di fonti rinnovabili per usi non elettrici sono ammessi esclusivamente in relazione alla loro capacità di incremento dell'efficienza energetica e di generare risparmi di energia non rinnovabile.

Con il nuovo DM vengono pubblicate le tipologie di intervento incentivabile con la modalità standardizzata e le relative schede contenenti le modalità di calcolo (tra cui installazione di LED per illuminazione anche stradale e le misure comportamentali) applicabili agli interventi con data di avvio della realizzazione successiva alla data di entrata in vigore del DM.

Unareti S.p.A. è il terzo distributore obbligato in Italia per il conseguimento di risparmi energetici nell'ambito del meccanismo dei CB. Al 30 maggio 2018 ha annullato parte del residuo 2016 (101.219 CB con una quota rimanente da annullare al 31 maggio 2019 pari a 92.739 su un obbligo 2016 pari a 484.895) nonché il 61% dell'obbligo 2017 (ossia 173.578 CB su 284.554 CB). A seguito dell'adempimento dell'obbligo la società incasserà nel 2018 da parte di CSEA un importo complessivamente pari a 85,4 milioni di euro.

Il contributo tariffario definitivo per l'anno d'obbligo 2017 (1° giugno 2017 - 31 maggio 2018) è stato pari a 311,45 €/CB a fronte di un valore fissato in sede di preventivo di 170,29 €/CB e di un valore medio ponderato dei prezzi registrati sul mercato organizzato del GME pari a 313,45 €/TEE.

Per l'anno d'obbligo 2018 (1° giugno 2018 - 31 maggio 2019) il contributo tariffario di riferimento è stato fissato pari a 250,54 €/CB.

Servizio Idrico Integrato (SII)

Affidamento del SII nella provincia di Brescia e referendum consultivo

In esito alla consultazione referendaria del giugno 2011, è stata disposta l'abrogazione delle disposizioni legislative oggetto dei relativi quesiti, tra cui l'art. 23-bis del Decreto Legge n. 112/2008 in materia di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

In merito alle gestioni esistenti, come sancito dall'art. 34 del Decreto Legge n. 179/12 convertito in Legge n. 221/12 ed integrata dalla Legge 29 luglio 2015, n.115, art. 8, comma 1, gli affidamenti dei servizi effettuati da società quotate e controllate da quotate, quali quelli relativi agli affidamenti in capo ad A2A S.p.A., resteranno attivi fino alla scadenza naturale prevista per ciascuna di esse sulla base degli atti regolanti il rapporto con i singoli Comuni.

Il Consiglio di Amministrazione dell'Ente di Governo dell'Ambito (EGA) di Brescia, anche in esecuzione delle innovazioni al D.Lgs. n. 152 del 2006 apportate dall'art. 7 del Decreto Legge n. 133/14 e s.m.i., nella seduta del 17 settembre 2015 con Delibera n. 14 ha scelto, quale forma di gestione unica del SII nella provincia di Brescia, la società mista, con il conseguente venir meno (fatte salve le salvaguardie di legge) delle altre diverse forme di gestione presenti sul territorio.

Con Delibera n. 35 dell'ottobre 2016, l'EGA ha successivamente affidato il SII ad Acque Bresciane S.r.l., società a totale capitale pubblico che presenta ogni presupposto soggettivo e oggettivo per assicurare la piena conformità al modello cosiddetto in house providing. La medesima delibera prevede, in una seconda fase, l'espletamento della gara per la scelta del socio privato, entro il 31 dicembre 2018 per consentire il raggiungimento della gestione in forma di società mista pubblico-privata. È stabilito, inoltre, che le gestioni d'Ambito, cosiddette aggregate ad A2A Ciclo Idrico S.p.A., affidate ad Acque Bresciane S.r.l. saranno prese in carico dalla società solo a seguito del riconoscimento al gestore uscente del valore residuo di subentro, determinato dall'EGA, ai sensi della Convenzione per la gestione del SII, che dovrà essere perfezionata non oltre il termine del vigente periodo regolatorio (2016-2019).

A seguito dell'approvazione della proposta presentata dal Comitato per l'Acqua Pubblica da parte di 54 Comuni bresciani, rappresentanti almeno il 33% della popolazione residente nella provincia di Brescia in merito alla richiesta di indire un referendum consultivo sulla gestione integralmente pubblica del SII, il Consiglio Provinciale ha fissato per il 28 ottobre 2018 la data di effettuazione della consultazione popolare.

L'assemblea dei sindaci dovrà, comunque, approvare la decisione finale sul modello di gestione (misto o in house providing) del SII da implementare nella provincia di Brescia.

Aggiornamento delle tariffe 2018-2019

Come stabilito dalle Linee Guida dell'EGA, A2A Ciclo Idrico S.p.A. dal 1° gennaio 2017 sta procedendo alla fatturazione delle partite tariffarie pregresse relative al periodo 2007-2011 approvate dal Consiglio dell'EGA con Delibera 5 luglio 2016, n. 16 (e pari a circa 10 milioni di euro/anno per 5 anni). Contestualmente, la società sta applicando le tariffe approvate dall'Autorità con Delibera 807/2016/R/idr per il periodo 2016-2019.

La Delibera 918/2017/R/idr definisce le procedure per l'aggiornamento delle tariffe per il biennio 2018-2019 mediante i parametri di costo desumibili dai bilanci 2016 e 2017. Con medesima Delibera sono stati aggiornati i parametri del Water Risk Premium (da 1,5% a 1,7%), i tassi di inflazione per l'aggiornamento dei costi operativi, i deflatori degli investimenti fissi lordi e l'aliquota tc per il calcolo degli oneri finanziari e fiscali. La componente a copertura degli oneri finanziari e fiscali si attesta, pertanto, al 5,33%.

Le società del Gruppo A2A hanno trasmesso nel mese di giugno 2018 le informazioni propedeutiche alla determinazione delle tariffe per il biennio 2018-2019 all'EGA di Brescia, che sta effettuando le opportune valutazioni. Gli elementi a disposizione paiono confermare gli incrementi tariffari già approvati da ARERA, con una ridefinizione dei conguagli spettanti post 2019. L'approvazione definitiva è prevista per il prossimo autunno.

Revisione dell'articolazione tariffaria

Allo scopo di armonizzare l'articolazione tariffaria applicata agli utenti finali su tutto il territorio nazionale, la Delibera 665/2017/R/idr approva il Testo Integrato dei Corrispettivi del Servizio Idrico (TICSI) entrato in vigore il 1° gennaio 2018.

Il TICSI introduce il concetto di "tariffa pro-capite standard" e prevede:

  • la distinzione tra utenti domestici residenti e non residenti, condominiali e non domestici;
  • l'applicazione agli utenti domestici residenti di una tariffa pro-capite standard per un periodo transitorio (2018-2022), definita su una famiglia tipo di 3 componenti (con il primo scaglione agevolato pari a 55 mc/a) e di una tariffa pro-capite effettiva (calcolo scaglione agevolato: 18,25 mc/a per componente) solo nel caso di autodichiarazione dell'utente in merito al numero dei componenti il nucleo familiare;
  • l'articolazione tariffaria a regime dal 2022 con l'applicazione della tariffa pro-capite effettiva a tutti gli utenti domestici residenti;

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  • la razionalizzazione delle tipologie tariffarie per gli usi diversi dal domestico;
  • l'applicazione di una tariffa trinomia (quota fissa, quota capacità e quota variabile) uniforme a livello nazionale per gli utenti industriali relativa agli scarichi dei reflui autorizzati allo scarico in pubblica fognatura. Tale tariffa ha lo scopo di intercettare con la quota variabile la qualità in termini di inquinamento dello scarico, con la quota capacità l'allocazione corretta dei costi di utilizzo della capacità depurativa dell'impianto destinato a ricevere gli scarichi, e con la quota fissa la copertura dei costi amministrativi e di misura;
  • la valutazione degli effetti della nuova articolazione tariffaria sui ricavi del gestore, prevedendo due verifiche, una ex ante e una ex post.

L'articolazione tariffaria è adottata dagli EGA sulla base delle informazioni e dei dati forniti dai gestori e deve essere trasmessa all'Autorità entro il 30 giugno 2018. Almeno nell'ultimo ciclo di fatturazione dell'annualità 2018 il gestore deve emettere fatture sulla base della nuova articolazione approvata dall'EGA.

Regolazione della qualità tecnica

La Delibera 917/2017/R/idr, in coerenza con gli altri servizi regolati, ha introdotto nel SII norme volte a regolare la qualità tecnica, prevedendo un approccio graduale a partire dal 1° gennaio 2018 volto ad uniformare il livello nazionale del servizio attraverso appositi meccanismi di incentivazione differenziati in funzione dello scostamento tra situazione attuale e target futuro con l'obiettivo non solo di promuovere gli investimenti ma anche prioritizzarli in funzione degli output attesi.

L'incentivazione al miglioramento della qualità tecnica prevede un meccanismo premi-penalità e una valutazione multistadio delle performance attivato nell'anno 2020 con riferimento alle performance 2018 e 2019. Per potervi accedere i gestori dovranno possedere determinati requisiti di compliance normativa da un lato e di disponibilità dei dati dall'altro.

La delibera ha fissato 6 indicatori specifici per le fasi del SII:

  • acquedotto: perdite idriche, interruzioni del servizio e qualità dell'acqua erogata;
  • fognatura: adeguatezza del sistema fognario;
  • depurazione: smaltimento dei fanghi in discarica e qualità dell'acqua depurata.

Ogni indicatore ha un proprio percorso evolutivo per raggiungere, in un arco di tempo pluriennale, l'obiettivo finale. Gli indicatori generali prevedono un livello di mantenimento nelle situazioni in cui le gestioni del SII già si collocano al valore obiettivo e un livello di miglioramento per le gestioni che si collocano in posizioni distanti dal valore obiettivo.

Cambia anche la relazione tra gestore e utente con l'obbligo per il gestore, in caso di mancato rispetto degli standard specifici, di corrispondere all'utente un indennizzo automatico anche più di una volta all'anno (max 2) e di corrisponderlo anche agli utenti indiretti (es. utenze condominiali sottese ad un unico contratto).

Completano la regolazione della qualità tecnica gli obblighi di monitoraggio, registrazione e comunicazione sia verso l'Autorità, sia verso l'utente.

Per A2A Ciclo Idrico S.p.A. e per ASVT S.p.A. il Piano degli interventi relativo agli anni 2018 e 2019 e sotteso alle tariffe approvate con Delibera 807/2016/R/idr è stato aggiornato ed integrato con gli investimenti necessari a perseguire gli sfidanti obiettivi di qualità tecnica previsti dalla Delibera 917/2017/R/idr. Gli investimenti nel biennio ammontano complessivamente a circa 118 milioni di euro, destinati, in ordine di priorità, oltre alla risoluzione delle infrazioni europee nel settore fognario e della depurazione, alla riduzione delle perdite di rete (entrambe le società si collocano nella classe C) ed al miglioramento della qualità dell'acqua erogata.

Attività dell'Autorità nel settore del teleriscaldamento/ teleraffrescamento (telecalore)

Il D.Lgs. n. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/CE sull'efficienza energetica ha attribuito all'Autorità funzioni anche nel settore del teleriscaldamento/teleraffrescamento (o anche telecalore) per la predisposizione di provvedimenti su allacciamento e disconnessione dalle reti, qualità commerciale e tecnica del servizio, modalità con cui i gestori rendono pubblici i prezzi della fornitura del calore e fatturazione dei consumi.

L'art. 9 del D.Lgs. n. 102/2014 ha affidato all'Autorità anche il compito di dare attuazione alle disposizioni in tema di misura, contabilizzazione diretta dei consumi individuali (mediante contatori o ripartitori), fatturazione e informazioni sulla fatturazione, accesso ai dati di consumo per gli edifici allacciati a reti di teleriscaldamento/teleraffrescamento allo scopo di accrescere la consapevolezza del cliente e modificarne i comportamenti di consumo.

Dopo una prima ricognizione avvenuta nel 2014 (Delibera 411/2014/R/tlr) l'Autorità ha effettuato nel 2015 raccolte dati relative all'istituzione di un'anagrafica degli operatori e alle modalità di determinazione e aggiornamento dei prezzi praticati all'utenza (Delibera 578/2015/R/tlr). A febbraio 2016 A2A Calore & Servizi S.r.l. ha ricevuto richieste di informazioni sui costi dei sistemi di misura e contabilizzazione del calore.

Dopo il primo provvedimento di deliberazione (Delibera 282/2017/R/tlr) in materia di sub-fatturazione, l'Autorità ha definito con la Delibera 24/2018/R/tlr (TUAR) la regolazione in materia di criteri per la determinazione dei contributi di allacciamento e di modalità per l'esercizio da parte dell'utente del diritto di disattivazione della fornitura e di scollegamento dalla rete di teleriscaldamento per il periodo di regolamentazione 1° giugno 2018 – 31 dicembre 2020.

In particolare, gli esercenti possono determinare liberamente i corrispettivi di allacciamento nel rispetto di un vincolo di coerenza tra i costi e i ricavi (in attesa della conclusione del procedimento avviato con la Delibera 111/2017/R/tlr in materia di separazione contabile e amministrativa nel servizio di telecalore, i criteri di attribuzione dei costi indiretti possono essere definiti autonomamente dagli esercenti). Contestualmente al preventivo di allacciamento sono introdotti specifici obblighi informativi nei confronti dei clienti circa le condizioni economiche vincolanti di erogazione del servizio, in modo da consentire una valutazione dell'economicità complessiva dello stesso e di assicurare la massima trasparenza sui contenuti e sui costi associati.

È possibile per il cliente recedere dal contratto con un preavviso di trenta giorni, senza pagamento di alcun corrispettivo o penale richiedendo al gestore, in alternativa, la disattivazione della fornitura oppure lo scollegamento dalla rete; nel caso della disattivazione è prevista esclusivamente la sospensione della fornitura mentre nel caso di scollegamento l'esercente è tenuto a rimuovere il contatore di energia termica ed eventuali altre parti dell'impianto.

Sono, infine, previsti per gli operatori specifici obblighi di rendicontazione nei confronti dell'Autorità al fine di consentire il monitoraggio del settore e il rispetto della regolazione.

Con la Delibera 277/2018/R/tlr l'Autorità, a seguito delle criticità evidenziate dagli operatori nell'ambito dei Focus Group dedicati, ha differito il termine di entrata in vigore del TUAR del 1° giugno 2018 al 1° ottobre 2018, rinviando ad ulteriori approfondimenti alcune disposizioni. Sono, inoltre, state pubblicate alcune FAQ di chiarimento sul perimetro di applicazione della delibera e della disciplina relativa ai contributi di allacciamento.

Nell'ultima parte del 2018 si dovrebbe concludere il procedimento di definizione della regolazione in merito alla qualità contrattuale.

Credito di imposta riconosciuto al calore prodotto dalla parte biodegradabile dei rifiuti

Lo strumento del credito di imposta per il teleriscaldamento è stato introdotto dalla Legge 448 del 1998 (Finanziaria 1999) a favore degli utenti finali allacciati a reti alimentate da biomassa nei comuni ricadenti nelle zone climatiche E ed F. Il meccanismo è stato successivamente reso permanente con la Legge Finanziaria 2009.

Dal 2014 l'entità del beneficio è pari a 21,94 €/MWh di calore «da traslare sul prezzo di cessione all'utente finale»: il fornitore di calore, soggetto responsabile dell'applicazione del credito di imposta sulle fatture di fornitura, diviene creditore nei confronti dell'erario.

A fine 2016 A2A Calore & Servizi S.r.l. ha iniziato un'interlocuzione con l'Agenzia delle Entrate (AdE) finalizzata a verificare l'applicabilità del credito alla sola quota di produzione di calore derivante dalla termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani ed industriali classificabili come biomassa.

L'art. 2 del D.Lgs. 387/2003 riprende, infatti, la direttiva 2001/77/CE stabilendo che "... per biomassa si intende la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani".

Evoluzione della

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regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

Business Unit Generazione e Trading

Business Unit Mercato

Business Unit Ambiente

Reti e Calore Business Unit

Estero

In data 9 maggio 2017 A2A Calore & Servizi S.r.l. ha presentato un interpello all'AdE e in copia al MiSE, relativamente al sistema di teleriscaldamento di Brescia, sulla correttezza della determinazione del suddetto credito di imposta in proporzione al quantitativo di energia termica prodotta a partire da biomasse presenti nei rifiuti solidi urbani ed industriali, così come determinabile impiegando la normativa tecnica di riferimento (UNI/TS 11597 del 2015).

In data 24 aprile 2018 l'AdE ha dichiarato ammissibile, anche per l'energia termica recuperata dalla parte biodegradabile dei rifiuti, il credito di imposta già riconosciuto dalla vigente normativa alle reti di teleriscaldamento alimentate da calore rinnovabile proveniente da biomasse o da fonte geotermica.

Pertanto con decorrenza 1° ottobre 2018 la società provvederà a scontare dall'importo della bolletta il credito d'imposta in misura proporzionale al calore rinnovabile che alimenta la rete a cui i clienti sono allacciati.

Nuovi incentivi allo sviluppo di reti di teleriscaldamento

L'articolo 19-decies della Legge 4 dicembre 2017, n. 172, di conversione del cosiddetto "DL Fiscale", introduce una nuova fattispecie di intervento impiantistico su unità di cogenerazione volto a premiare tramite il riconoscimento di CB l'estensione di reti di teleriscaldamento nell'ambito di sistemi di "teleriscaldamento efficiente".

Lo schema di incentivazione cui la norma fa riferimento (e che perciò va ad integrare) è quello previsto dal DM 5 settembre 2011 relativo all'incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento (CAR) attraverso il rilascio dei titoli di efficienza energetica/CB (cd. DM CAR).

L'articolo 19-decies della Legge definisce, innanzitutto, gli interventi che possono beneficiare degli incentivi su unità di cogenerazione e che possiedono (tutte) le seguenti caratteristiche:

  • non si classificano come "rifacimento" ai sensi del DM CAR;
  • comportano un incremento della producibilità termica dell'unità di cogenerazione, finalizzato al mantenimento o raggiungimento di una configurazione di sistema di teleriscaldamento efficiente, e
  • si abbinano all'estensione della rete di distribuzione del calore, in termini di capacità di trasporto.

Inoltre, la Legge stabilisce che, per i suddetti interventi, il DM CAR troverà applicazione "secondo i valori di rendimento fissati nel regolamento delegato (UE) 2015/2402": questo rappresenta la più recente norma di aggiornamento dei valori di efficienza della produzione "separata" (ossia non in cogenerazione) di elettricità e calore.

La nuova norma dovrà trovare attuazione tramite uno specifico DM che il MiSE avrebbe dovuto adottare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della Legge di conversione del DL Fiscale (ossia 90 giorni a partire dal 4 dicembre 2017).

Business Unit Estero

La Business Unit Estero comprende le attività svolte dal Gruppo relativamente alla gestione delle partecipazioni detenute da A2A in società estere, unitamente al presidio delle attività di sviluppo internazionale.

Pertanto, la Business Unit analizza e seleziona le opportunità di mercato, tali da permettere la fornitura di know how e sistemi tecnologici derivanti dai core business A2A; particolare focus è rivolto alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti ad alta tecnologia.

Nel primo semestre 2018, è stata avviata una commessa in Spagna per la progettazione, fornitura, realizzazione e avviamento, in qualità di fornitore sub nominato, di un impianto di trattamento rifiuti da 150.000 t/a di RSU.

Si sono svolte inoltre attività propedeutiche e necessarie alla partecipazione ad altri bandi di gara internazionali.

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Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

Business Unit Generazione e Trading

Business Unit Mercato

Business Unit Ambiente

Reti e Calore Business Unit Estero

7 Scenario e mercato

Quadro macroeconomico

Consuntivo

Dopo un anno caratterizzato da una crescita sostenuta e generalizzata, l'espansione a livello mondiale ha subito un lieve rallentamento nel primo semestre del 2018. I dati più recenti indicano che lo slancio dell'attività economica, che pure prosegue nella sua espansione a livello mondiale, registra un lieve indebolimento. Se da un lato le condizioni finanziarie sono rimaste favorevoli, dall'altro le prospettive dei paesi importatori sono state frenate dall'aumento dei corsi petroliferi.

Nel primo trimestre del 2018 la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) negli Stati Uniti si è moderata rispetto al periodo precedente attestandosi allo 0,5%, in ragione di una contrazione della spesa per consumi. Le prospettive per il breve termine restano nel complesso favorevoli: le informazioni relative al secondo trimestre preannunciano una crescita robusta negli Stati Uniti, sospinta dal continuo aumento dell'occupazione e del reddito disponibile delle famiglie. La Cina, nel mezzo delle tensioni commerciali con gli Usa, segna nel secondo trimestre del 2018 un PIL in crescita dell'1,8% rispetto al trimestre precedente e del 6,7% su base annua: i dati, diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, si confrontano con il +1,4% e il +6,8% del primo trimestre. In Giappone il PIL del primo trimestre 2018, confermando le stime preliminari, ha subito una battuta d'arresto calando dello 0,2% su base trimestrale e dello 0,6% su base annuale (fonte: Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Cabinet Office Giapponese). Secondo quanto comunicato dal Central Statistics Office di New Delhi, l'economia dell'India ha registrato un'espansione del 7,7% annuo nel quarto trimestre dell'esercizio 2017-2018 (chiuso lo scorso 31 marzo), contro il 7,0% del terzo trimestre. Secondo la stima del FMI, le prospettive economiche della Russia continuano gradualmente a migliorare; per contro restano fragili in Brasile.

Relativamente all'Area Euro, nel primo trimestre del 2018 il PIL è cresciuto dello 0,4% sul periodo precedente, in deciso rallentamento rispetto all'andamento piuttosto sostenuto del 2017. L'attività è stata sospinta dalla domanda interna, soprattutto dai consumi privati; le esportazioni nette hanno invece fornito un contributo negativo. La decelerazione è stata particolarmente accentuata in Francia e in Germania. Gli indicatori più recenti suggeriscono inoltre che il prodotto si espanderà ad una velocità contenuta anche nel secondo trimestre.

Per quanto concerne l'Italia, l'Istat e la Banca d'Italia indicano che in media il PIL, dopo essere cresciuto dello 0,3% nel primo trimestre, è previsto crescere dello 0,2% nel secondo trimestre, con trend complessivamente orientati al ribasso.

Relativamente all'indice dei prezzi al consumo nell'Area Euro, secondo la stima preliminare dell'Eurostat, l'inflazione si è attestata al 2,0% nel mese di giugno, dall'1,9% di maggio. Nella media dell'anno l'inflazione acquisita è pari ad un +1,7%. L'aumento del periodo riflette il maggior contributo apportato dalla dinamica dei prezzi dei servizi e dei beni alimentari e, soprattutto, dei beni energetici.

Secondo le stime preliminari, nel mese di giugno 2018 l'indice nazionale dei prezzi al consumo in Italia (NIC), registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'1,4% su base annua, in accelerazione rispetto al +1,0% di maggio (fonte: Istat). L'accelerazione dell'inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +5,3% di maggio a +9,4%), dei beni alimentari sia lavorati (da +1,7% di maggio a +2,4%) sia non lavorati (da +2,4% di maggio a +3,4%) e ai prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +1,7% di maggio a +2,9%).

Nella riunione del 14 giugno 2018, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al minimo storico di zero, nonché di prolungare il Quantitative Easing all'attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro fino a settembre 2018. Il Consiglio ha inoltre anticipato che, se i dati più recenti confermeranno le attuali prospettive per l'inflazione a medio termine, dopo settembre 2018 il ritmo mensile degli acquisti netti di attività verrà ridotto a 15 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2018, quando giungeranno a termine. Confermando le attese, nella riunione del 13 giugno 2018, la Federal Reserve (FED) ha alzato di 25 punti base i tassi di interesse sui federal funds nel range compreso fra l'1,75% e il 2,00% e le aspettative del Federal Open Market Committee continuano a prefigurare altri due rialzi nel corso di quest'anno.

Nel corso del primo semestre 2018, dopo un periodo di sostanziale stabilità a 1,22/1,23 dollari, si è assistito ad un deprezzamento della moneta unica che ha toccato un valor medio di 1,17 dollari nel mese di giugno, riflettendo le incertezze attinenti l'Eurozona quali il rallentamento della crescita e le tensioni politiche. Il tasso di cambio medio EUR/USD si è attestato a 1,21 dollari nel primo semestre 2018, in aumento del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2017.

Le prospettive

Le prospettive a breve termine per l'economia globale rimangono nel complesso favorevoli, anche se il commercio mondiale ha decelerato. Fattori di rischio significativi derivano dall'intensificarsi delle tensioni commerciali connesse con l'orientamento protezionistico dell'amministrazione statunitense. Oltre ad avere un effetto diretto sugli scambi potrebbero ripercuotersi sulla fiducia e sui piani di investimento delle imprese attive sui mercati internazionali. Si sono inoltre riacutizzati i rischi geopolitici anche successivamente all'annuncio dell'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare con l'Iran. L'incertezza sui futuri rapporti economici fra Regno Unito e UE rimane molto elevata alla luce dei limitati progressi sul fronte dei negoziati relativi alla Brexit. Secondo quanto pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) il PIL mondiale crescerà del 3,9% sia nel 2018 che nel 2019 (invariato per entrambi gli anni rispetto alla previsione di aprile) sospinto dalla crescita della produzione industriale, dalla ripresa dell'occupazione oltre che dei flussi commerciali.

Tra le principali economie avanzate, invariate le previsioni per gli Stati Uniti, il cui PIL è atteso crescere del 2,9% nel 2018 e del 2,2% nel 2019 sospinto da stimoli fiscali e domanda per consumi. La previsione di crescita per il Giappone è stata ridotta all'1,0% per il 2018 a causa della debolezza dei consumi e degli investimenti privati. Si prevede che il PIL si rafforzi nel 2019, sostenuto dai consumi privati, dalla domanda esterna e dagli investimenti. Quanto alle economie emergenti il risultato più brillante è dell'India che crescerà a un ritmo del 7,3% quest'anno e del 7,5% nel 2019. Destinata a rallentare leggermente l'economia cinese, con un PIL previsto al +6,6% nel 2018 e +6,4% nel 2019. Rivista al ribasso la stima del PIL per il Brasile che crescerà del +1,8% nel 2018 mentre la Russia rimane invariata con una crescita nel 2018 prevista al +1,7% (fonte: FMI).

Le proiezioni macroeconomiche per l'Area Euro, formulate dal FMI, prevedono che la crescita annuale rallenti gradualmente al +2,2% nel 2018 e al +1,9% nel 2019. Rispetto ad aprile le prospettive di crescita sono state riviste al ribasso in quanto l'UE si trova ad affrontare sfide politiche fondamentali sui migranti, sulla governance di bilancio e sull'architettura istituzionale dell'area euro. Rivisti lievemente al ribasso anche il PIL tedesco (+2,2% nel 2018 e +2,1% nel 2019) e francese (+1,8% nel 2018 e +1,7% nel 2019).

Relativamente all'Italia, il Fondo Monetario Internazionale stima che nel 2018 l'economia italiana crescerà solo dell'1,2%, con un ulteriore rallentamento al +1,0% il prossimo anno. A spingere le previsioni al ribasso è il peso sulla domanda interna legato all'aumento dello spread sui titoli di Stato e alle più rigide condizioni finanziarie provocate dalla recente incertezza politica.

L'inflazione nell'Area Euro dovrebbe aumentare gradualmente nel medio termine, sostenuta dalle misure di politica monetaria della BCE, dal perdurare dell'espansione economica nonché dalla progressiva riduzione della capacità produttiva inutilizzata e dall'incremento dei salari associati a tale espansione. Secondo le previsioni di luglio, formulate dagli esperti della BCE, l'inflazione nel 2018 è prevista attestarsi all'1,7% sia nel 2018 che nel 2019.

Relativamente all'Italia, è previsto un tasso d'inflazione all'1,3% nel 2018 e all'1,5% nel 2019 sospinti soprattutto dal rialzo delle quotazioni del greggio (fonte: Banca d'Italia).

Per quanto concerne il rapporto di cambio della moneta unica risulteranno determinanti gli andamenti dei livelli di tasso di interesse e dunque i ruoli delle banche centrali. In particolare, la Banca Centrale Europea (BCE) e la Federal Reserve (FED) saranno alle prese con importanti scelte di politica monetaria ed entrambe si troveranno di fronte al rischio di un calo delle aspettative inflazionistiche. Tuttavia la FED ha avviato già da tempo una fase di normalizzazione dei tassi di interesse che, se dopo l'aumento avvenuto a giugno verrà rispettata la previsione di due ulteriori aumenti nel corso dell'anno, a fine 2018 dovrebbero superare il livello del 2%. Per contro, il Consiglio direttivo della BCE ha lasciato invariati a zero i tassi di interesse, prefigurando di mantenerli sui livelli attuali almeno fino a tutta l'estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l'evoluzione dell'inflazione resti in linea con un profilo di aggiustamento durevole verso l'obiettivo di stabilità dei prezzi.

Secondo i principali analisti il cambio EUR/USD nella seconda metà del 2018 dovrebbe apprezzarsi rispetto ai valori di minimo toccati nel mese di giugno per l'effetto congiunto della crescita economica dell'Eurozona e del progressivo ridursi degli stimoli di politica monetaria da parte della BCE.

7 Scenario e mercato

Quadro Andamento del mercato energetico

Andamento del mercato energetico

Il prezzo del Brent, nel primo semestre 2018, ha quotato costantemente sopra i 65 \$/bbl, fino a raggiungere i 77,2 \$/bbl nel mese di maggio con una media pari a 71,1 \$/bbl, in aumento del 34,6% rispetto al corrispondente periodo 2017 (pari a 52,8 \$/bbl).

Ad influire sul recupero delle quotazioni, in particolar modo nel secondo trimestre, il prosieguo dell'accordo sui tagli alle produzioni da parte dei membri Opec e della Russia, ma soprattutto i problemi geopolitici in Libia, Iran e Venezuela, che ne hanno ridotto le rispettive produzioni. Le più recenti previsioni evidenziano una quotazione del Brent che nella media del 2018 è attesa in un range compreso tra i 70 e i 78 \$/bbl; tuttavia pressioni al ribasso potrebbero derivare dall'incremento delle produzioni Opec.

La domanda mondiale di petrolio nel primo semestre 2018 si è attestata in media a 99,6 milioni di barili al giorno, rispetto ad una media di 97,9 del corrispondente periodo del 2017. Sia l'agenzia statunitense Energy Information Administration (EIA) che l'Opec stimano per il 2018 un incremento di domanda di 1,7 milioni di barili al giorno. A questo risultato contribuiranno prevalentemente India e Cina, con quest'ultima che inciderà per circa 500.000 barili al giorno. La domanda crescerà per il quarto anno consecutivo anche in Europa, raggiungendo la soglia dei 14,5 milioni di barili al giorno.

Per quanto concerne l'offerta nel primo semestre 2018, sempre secondo l'agenzia statunitense Energy Information Administration (EIA), la produzione mondiale si è attestata in media a 99,4 milioni di barili al giorno, anche se con una dinamica differente rispetto alla domanda, determinando un deficit di offerta nel primo trimestre ed un eccesso di offerta nel secondo trimestre dell'anno. Quest'ultimo ascrivibile all'incremento di produzione degli USA, che continua a segnare nuovi record, arrivando nel mese di giugno a 10,9 milioni di barili al giorno. L'Opec, nel rapporto mensile di giugno, prevede che l'offerta dei Paesi appartenenti al cartello economico si stabilizzi a 32,9 milioni di barili al giorno nel 2018, inferiore di 0,5 milioni di barili al giorno rispetto al 2017.

Il carbone, nel primo semestre 2018, ha evidenziato inizialmente un trend discendente che, partendo dalle quotazioni elevate del mese di gennaio, ha registrato il livello di minimo nel mese di marzo, con una quotazione prossima agli 80 \$/tonn, per poi invertire l'andamento e risalire ulteriormente nel corso del secondo trimestre. Il prezzo medio del carbone nel primo semestre 2018 si è attestato a 88 \$/tonn, in aumento del 13,6% rispetto al medesimo periodo del 2017 (pari a 77,5 \$/tonn), trainato dalla domanda dei paesi asiatici, in primis dalla Cina, dove le temperature medie più elevate hanno incrementato dell'8% la produzione termoelettrica nei primi 5 mesi dell'anno. Per il 2018 le curve forward indicano prezzi con valori medi superiori ai 93 \$/tonn.

Energia Elettrica

Per quanto attiene lo scenario del mercato elettrico nazionale, il fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nel primo semestre 2018 è stato pari a 158.622 GWh (fonte: Terna) evidenziando un aumento dello 0,8% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2017. A livello territoriale, la variazione di domanda rispetto al primo semestre 2017 è risultata differenziata: superiore alla media nazionale al Nord (+1,3%) ed al Centro (+0,9%), inferiore al Sud (-1,1%).

La produzione netta di energia nel periodo gennaio-giugno 2018 è stata pari a 136.115 GWh, in contrazione del 3,1% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Sono in aumento le fonti di produzione idroelettrica, che si attestano a 26.045 GWh (+36,5%), ed eolica (+9,2%); in flessione le fonti geotermica (-1,3%) e fotovoltaica (-10,5%). In contrazione la produzione termoelettrica che evidenzia un -11,0% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente e si attesta a 86.181 GWh, scontando la differenza con lo scorso anno ove la contrazione della produzione da fonte nucleare registrata in Francia ed i conseguenti bassi livelli di importazione avevano spinto al rialzo le produzioni.

La produzione nazionale al netto dei consumi da pompaggio ha coperto, nel primo semestre 2018, l'85,1% della richiesta di energia elettrica mentre le importazioni nette hanno soddisfatto la parte restante.

Sul fronte prezzi dell'energia elettrica, il PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load nel primo semestre 2018 è salito del 5,2% attestandosi a 53,8 €/MWh, contro i 51,2 €/MWh del primo semestre 2017. Il prezzo ha evidenziato un andamento discordante nell'arco del semestre: partendo dai bassi valori di gennaio, pari a 49,0 €/MWh, ha registrato un incremento a partire dal mese di febbraio con il picco nel mese di giugno (57,3 €/MWh). Su base mensile la crescita è stata trainata soprattutto dai maggiori acquisti nazionali, mentre su base periodale incide il più elevato costo del gas, fattore solo in parte attenuato da un'offerta rinnovabile ancora su livelli molto alti e da un accresciuto import dalla frontiera settentrionale. Quotazioni medie in rialzo anche per il prezzo nelle ore di alto carico (+5,4% per il PUN Peak Load che si attesta a 60,5 €/MWh). Il prezzo nelle ore a basso carico (PUN Off-Peak) registra un aumento del 5,1% attestandosi a 50,1 €/MWh. Per l'anno corrente le curve forward indicano prezzi di PUN Base Load con valori medi prossimi ai 60,0 €/MWh.

Gas Naturale

Nel primo semestre 2018 la domanda di gas naturale in Italia è diminuita dell'1,6% rispetto al medesimo periodo del 2017, attestandosi a 38.512 Mmc (fonte: Snam Rete Gas). Tale flessione è stata trainata dall'arretramento dei consumi nel settore termoelettrico che, in corrispondenza di un significativo incremento sia delle importazioni nette che della produzione idroelettrica, ripiegano del 13,8% dai livelli molto elevati del primo semestre 2017 e si attestano a 10.619 Mmc. I consumi del settore industriale confermano la fase di ripresa dell'economia e si attestano a 7.377 Mmc (+1,9% rispetto al primo semestre 2017); anche quelli del settore civile evidenziano una crescita (+5%) a 19.371 Mmc.

Dal lato dell'offerta le importazioni nel primo semestre 2018, con una flessione dello 0,6%, si attestano a 35.227 Mmc, confermando comunque una quota del 93% dell'approvvigionamento totale. La produzione nazionale, pari a 2.606 Mmc (+1,3%), evidenzia una ripresa rispetto al primo semestre 2017 invertendo un trend negativo in atto da svariati anni. L'analisi dei flussi per punti di entrata mostra un diffuso calo su base annua delle importazioni ad eccezione di quelle provenienti dall'Algeria a Mazara del Vallo. Dinamiche ribassiste anche per le importazioni tramite i tre terminali GNL, tutti operativi, tra i quali Cavarzere si conferma il più attivo.

Per quanto concerne le quotazioni, il prezzo del gas al TTF per il primo semestre 2018 è stato pari a 21,0 €/MWh, in aumento del 23,5% rispetto al primo semestre 2017.

Il prezzo del gas al PSV ha evidenziato nel semestre un trend in continua crescita che, partendo dai valori del mese di gennaio pari a 19,9 €/MWh si è attestato a 23,8 €/MWh nel mese di giugno 2018. Nello specifico, il prezzo medio del gas al PSV per il primo semestre 2018 è stato pari a 22,4 €/MWh, in aumento del 16,3% rispetto al primo semestre 2017. Per l'anno 2018 le curve forward indicano prezzi con valori medi prossimi ai 23,5 €/MWh.

L'andamento delle rispettive quotazioni ha determinato un differenziale PSV-TTF, per il periodo in esame, pari a 1,4 €/MWh ed in ribasso rispetto al differenziale del primo semestre 2017 (2,2 €/MWh). Il mercato del gas al PSV tende a confermare per l'anno 2018 uno spread strutturale rispetto al TTF, rivelando un mercato corto e dipendente dall'import dal Nord ed Est Europa. Per l'anno 2018 le più recenti curve forward evidenziano uno spread nell'intorno di 1,7 €/MWh.

7 Scenario e mercato Quadro macroeconomico

del mercato

8 Risultati per settore di attività

Risultati per settore di attività

I settori di attività in cui opera il Gruppo A2A sono riconducibili alle seguenti "Business Units":

Business Unit Generazione e Trading

L'attività della Business Unit Generazione e Trading è relativa alla gestione del portafoglio impianti di generazione(1) del Gruppo con il duplice scopo di massimizzare la disponibilità e l'efficienza degli impianti, minimizzando i costi di esercizio e manutenzione (O&M) e di massimizzare il profitto derivante dalla gestione del portafoglio energetico attraverso l'attività di compravendita di energia elettrica, di combustibili (gassosi e non gassosi) e di titoli ambientali sui mercati all'ingrosso nazionali ed esteri. Rientra nell'ambito della Business Unit anche l'attività di trading sui mercati nazionali ed esteri di tutte le commodities energetiche (gas, energia elettrica, titoli ambientali).

Business Unit Mercato

L'attività della Business Unit Mercato è finalizzata alla vendita al dettaglio di energia elettrica e di gas naturale ai clienti del mercato libero e alla commercializzazione ai clienti serviti in regime di tutela, alla gestione dell'illuminazione pubblica, degli impianti di regolazione del traffico, delle lampade votive. Inoltre, si occupa di fornire servizi di efficienza energetica e di mobilità elettrica.

Business Unit Ambiente

L'attività della Business Unit Ambiente è relativa alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta e spazzamento, al trattamento, smaltimento e recupero di materia ed energia.

In particolare, l'attività di raccolta e spazzamento si riferisce prevalentemente alla pulizia delle strade e al prelievo dei rifiuti per il trasporto a destinazione.

Il trattamento dei rifiuti, invece, costituisce l'attività svolta in centri dedicati per la trasformazione dei rifiuti al fine di renderli idonei al recupero di materia.

Infine, l'attività di smaltimento dei rifiuti urbani e speciali in impianti di combustione o in discarica assicura l'eventuale recupero energetico mediante la termovalorizzazione o sfruttamento del biogas.

Business Unit Reti e Calore

L'attività della Business Unit Reti e Calore riguarda prevalentemente la gestione tecnico-operativa delle reti di distribuzione di energia elettrica, di trasporto e distribuzione di gas naturale e la gestione dell'intero ciclo idrico integrato (captazione delle acque, gestione degli acquedotti, distribuzione idrica, gestione di reti fognarie, depurazione). Inoltre è finalizzata alla vendita di calore e di elettricità prodotti da impianti di cogenerazione (prevalentemente di proprietà del Gruppo), mediante reti di teleriscaldamento e assicura le attività di operation and maintenance delle centrali di cogenerazione e delle reti di teleriscaldamento. Sono altresì comprese le attività relative al servizio di gestione di impianti di riscaldamento di proprietà di terze parti (servizi di gestione calore).

Business Unit Estero

La Business Unit Estero comprende le attività di fornitura di know how e tecnologie per la realizzazione di impianti di pre-trattamento rifiuti.

A2A Smart City

La società è l'operatore di riferimento, all'interno del Gruppo A2A, per la fornitura di servizi di telecomunicazione. In particolare, fornisce servizi inerenti la gestione di linee di fonia fissa e mobile e di linee di trasmissione dati, nonché servizi legati alla gestione e sviluppo delle infrastrutture a supporto delle comunicazioni. A2A Smart City è, inoltre, un operatore di rilievo anche nella realizzazione e gestione dei sistemi di videosorveglianza e controllo degli accessi.

1 Potenza installata complessivamente pari a 8,9 GW.

Corporate

I servizi di Corporate comprendono le attività di guida, indirizzo strategico, coordinamento e controllo della gestione industriale, nonché i servizi a supporto del business e delle attività operative (esempio: servizi amministrativi e contabili, legali, di approvvigionamento, di gestione del personale, di information technology, di comunicazione etc.) i cui costi, al netto di quanto riaddebitato per competenza alle singole Business Units in base ai servizi resi, rimangono in carico alla Corporate.

8 Risultati per settore di attività

Risultati per

Business Unit Generazione e Trading Business Unit Mercato Business Unit Ambiente Business Unit Reti e Calore Business Unit Estero A2A Smart City Corporate

Business Unit Generazione e Trading

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Generazione e Trading.

Dati quantitativi - Settore energia elettrica

GWh 30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
FONTI
Produzioni nette 7.982 6.415 1.567 24,4%
- produzione termoelettrica 5.865 4.775 1.090 22,8%
- produzione idroelettrica 2.086 1.640 446 27,2%
- produzione fotovoltaica 31 - 31 n.s.
Acquisti 16.303 24.742 (8.439) (34,1%)
- borsa 6.018 4.149 1.869 45,0%
- grossisti 1.619 1.731 (112) (6,5%)
- portafoglio di Trading/Service 8.666 18.862 (10.196) (54,1%)
TOTALE FONTI 24.285 31.157 (6.872) (22,1%)
USI
Vendita a Retailer del Gruppo 3.953 2.994 959 32,0%
Vendite ad altri grossiti 5.231 3.387 1.844 54,4%
Vendite in borsa 6.435 5.914 521 8,8%
Portafoglio di Trading/Service 8.666 18.862 (10.196) (54,1%)
TOTALE USI 24.285 31.157 (6.872) (22,1%)

I dati relativi alle vendite sono riportati al lordo delle perdite.

Nel periodo in esame la produzione di energia elettrica del Gruppo è stata pari a 7.982 GWh, a cui si aggiungono acquisti per 16.303 GWh, per una disponibilità complessiva di 24.285 GWh.

La produzione termoelettrica risulta in incremento rispetto ai primi sei mesi dell'esercizio precedente prevalentemente per le maggiori quantità prodotte dagli impianti a ciclo combinato, in particolare dall'impianto di Scandale grazie al suo pieno dispacciamento nel primo semestre dell'anno in corso. Anche le produzioni di San Filippo del Mela risultano in incremento a seguito delle maggiori chiamate da parte di Terna.

Nel confronto con il primo semestre del 2017 risultano in incremento anche le produzioni idroelettriche (+27%) soprattutto grazie ai bacini della Valtellina, nonché le produzioni da fonte fotovoltaica (+31 GWh) a seguito del consolidamento delle nuove società acquisite a fine 2017 e all'inizio del 2018.

Gli acquisti di energia elettrica si sono attestati a 16.303 GWh (24.742 GWh al 30 giugno 2017): i maggiori acquisti effettuati in borsa sono stati più che compensati dalle minori quantità intermediate nell'ambito dell'attività di trading.

Nel periodo in esame sono cresciute tutte le tipologie di vendita di energia elettrica (vendite sui mercati all'ingrosso +54,4%, vendite alla Business Unit Mercato +32%, vendite in borsa +8,8%) ad eccezione delle quantità intermediate nell'ambito dell'attività di trading che registrano invece una flessione del 54,1%.

Complessivamente nel periodo in esame le vendite di energia elettrica della Business Unit Generazione e Trading si sono attestate a 24.285 GWh (31.157 GWh nel primo semestre 2017).

milioni di mc 30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
FONTI
Approvvigionamenti 2.396 1.858 538 29,0%
Prelievi da magazzino 24 39 (15) (38,5%)
Autoconsumi /GNC (9) (7) (2) 28,6%
Portafoglio di Trading/Service 2.361 1.936 425 22,0%
TOTALE FONTI 4.772 3.826 946 24,7%
USI
Usi Business Unit Mercato 781 717 64 8,9%
Usi termoelettrici 953 742 211 28,4%
Usi Business Unit Calore e Ambiente 66 56 10 17,9%
Grossisti 611 375 236 62,9%
Portafoglio di Trading/Service 2.361 1.936 425 22,0%
TOTALE USI 4.772 3.826 946 24,7%

Dati quantitativi - Settore gas

settore di attività Risultati per settore di attività Business Unit Generazione e Trading Business Unit Mercato Business Unit Ambiente Business Unit Reti e Calore Business Unit Estero A2A Smart City Corporate

Risultati per

8

Le quantità sono esposte a mc standard riportati al PCS di 38100 MJ alla riconsegna.

Nel primo semestre del 2018 i volumi di gas venduti si attestano a 4.772 milioni di metri cubi, in aumento del 24,7% rispetto allo stesso periodo del 2017 (3.826 milioni di metri cubi).

Sono risultati in aumento soprattutto i volumi di gas venduti per usi termoelettrici (+28,4%) a seguito dei maggiori consumi degli impianti a ciclo combinato dell'anno in corso. Si sono inoltre registrati maggiori volumi gestiti dal Portafoglio di Trading (+425 milioni di metri cubi) a seguito di un incremento delle attività di intermediazione e maggiori vendite ai grossisti (+62,9%).

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 1.758 1.533 225 14,7%
Margine Operativo Lordo 225 186 39 21,0%
% su Ricavi 12,8% 12,1%
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
(85) (71) (14) 19,7%
Risultato Operativo Netto 140 115 25 21,7%
% su Ricavi 8,0% 7,5%
Investimenti 22 11 11 100,0%
FTE 1.106 1.110 (4) (0,4%)
Costo del personale 46 44 2 4,5%

I ricavi si sono attestati a 1.758 milioni di euro, in aumento di 225 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. All'incremento hanno contribuito le maggiori vendite sia forward sia IPEX e i maggiori ricavi relativi ai certificati verdi.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Generazione è risultato pari a 225 milioni di euro, in incremento di 39 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'anno precedente.

Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (7 milioni di euro nel 2018 e +1 milione di euro nel 2017), il Margine Operativo Lordo risulta in crescita di 33 milioni di euro.

Al risultato positivo della Business Unit hanno contribuito la vendita di tutta la posizione lunga di certificati verdi, l'incremento delle produzioni termoelettriche ed idroelettriche, i buoni risultati sul mercato dei servizi ancillari e l'apporto delle società neo-acquisite operanti nel settore fotovoltaico (l'ultima acquisizione risale al mese di febbraio 2018).

Tali positivi andamenti hanno più che compensato gli effetti del prezzo elevato del gas che ha impattato sia sulla marginalità delle produzioni dei CCGT (Clean spark spread peakload in significativa contrazione, -70%) sia sul margine del portafoglio gas a seguito dei maggiori costi di approvvigionamento.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono stati complessivamente pari a 85 milioni di euro (71 milioni di euro al 30 giugno 2017). L'aumento è determinato in parte da maggiori ammortamenti relativi alle società neo-acquisite operanti nel settore fotovoltaico ed in parte ai maggiori accantonamenti a fondo rischi contabilizzati nel primo semestre 2018.

In conseguenza delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto si è attestato a 140 milioni di euro, in crescita di 25 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'anno precedente.

Nel primo semestre 2018 gli Investimenti sono risultati pari a circa 22 milioni di euro e hanno riguardato principalmente interventi di manutenzione straordinaria presso gli impianti a ciclo tradizionale di Monfalcone (4 milioni di euro) e di San Filippo del Mela (2 milioni di euro), presso i nuclei idroelettrici di Mese, Udine, Calabria e Valtellina per circa 5 milioni di euro e presso gli impianti termoelettrici a ciclo combinato per circa 2 milioni di euro. Si registrano inoltre interventi di sviluppo (2 milioni di euro) e adeguamenti a norme sull'impianto termoelettrico a ciclo combinato di Chivasso (6 milioni di euro).

Nei primi sei mesi del 2018 le FTE del periodo risultano pari a 1.106 unità, sostanzialmente in linea con quelle dello stesso periodo dell'anno precedente.

Business Unit Mercato

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Mercato.

Dati quantitativi

30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
Vendite Energia Elettrica
Vendite Energia Elettrica Mercato Libero
(GWh)
4.298 2.999 1.299 43,3%
Vendite Energia Elettrica in regime di
Maggior Tutela (GWh)
835 928 (93) (10,0%)
Totale Vendite Energia Elettrica (GWh) 5.133 3.927 1.206 30,7%
30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
POD Energia Elettrica
POD Energia Elettrica Mercato Libero
(#/1000)
479 394 85 21,6%
POD Energia Elettrica in regime di Maggior
Tutela (#/1000)
585 653 (68) (10,4%)
Totale POD Energia Elettrica (#/1000) 1.064 1.047 17 1,6%
30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
Vendite Gas
Vendite Gas Mercato Libero (Mmc) 650 552 98 17,8%
Vendite Gas in regime di Maggior Tutela (Mmc) 336 353 (17) (4,8%)
Totale Vendite Gas (Mmc) 986 905 81 9,0%
30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
PDR Gas
PDR Gas Mercato Libero (#/1000) 490 405 85 21,0%
PDR Gas in regime di Maggior Tutela
(#/1000)
797 890 (93) (10,4%)
Totale PDR Gas (#/1000) 1.287 1.295 (8) (0,6%)

Le quantità sono riportate al lordo delle perdite.

Il dato relativo ai POD e PDR non include le numeriche relative ai Grandi Clienti.

Nel periodo in esame, la Business Unit Mercato ha registrato 5.133 GWh di vendite di energia elettrica, in crescita del 30,7% rispetto al primo semestre dell'anno precedente (3.927 GWh) e 986 milioni di metri cubi di vendite gas (+9,0% rispetto al 30 giugno 2017).

Sia nel settore elettrico che nel settore gas la crescita è riconducibile prevalentemente alle maggiori quantità vendute verso i grandi clienti del mercato libero che hanno più che compensato le minori vendite verso i clienti serviti in regime di tutela.

8 Risultati per settore di attività

Risultati per settore di attività Business Unit Generazione e Trading Business Unit Mercato Business Unit Ambiente Business Unit Reti e Calore Business Unit Estero A2A Smart City Corporate

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 1.009 916 93 10,2%
Margine Operativo Lordo 111 122 (11) (9,0%)
% su Ricavi 11,0% 13,3%
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
(11) (12) 1 (8,3%)
Risultato Operativo Netto 100 110 (10) (9,1%)
% su Ricavi 9,9% 12,0%
Investimenti 5 3 2 66,7%
FTE 721 687 34 4,9%
Costo del personale 22 20 2 10,0%

I ricavi si sono attestati a 1.009 milioni di euro (916 milioni di euro al 30 giugno 2017), in crescita del 10% a seguito delle maggiori quantità vendute, in particolare ai grandi clienti elettricità.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Mercato si è attestato a 111 milioni di euro, dei quali 16 milioni di euro relativi a partite non ricorrenti (+35 milioni di euro nel primo semestre del 2017), garantendo una crescita di 8 milioni di euro (+9%) del Margine Operativo Lordo ordinario rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel semestre in esame il margine di contribuzione dei segmenti elettricità e gas è cresciuto di oltre 10 milioni di euro, grazie all'aumento del numero di clienti mass market (+86 mila rispetto alla fine del 2017) e ai maggiori volumi di vendita elettricità e gas ai grandi clienti del mercato libero. La crescita del settore energy retail è stata solo in parte compensata dai maggiori costi di marketing e comunicazione esterna a supporto delle attività di acquisizione dei nuovi clienti.

All'aumento del Margine Operativo Lordo ha, inoltre, contribuito in maniera determinante (+6 milioni di euro) il settore New Energy Solutions grazie all'attività di ottimizzazione del portafoglio dei titoli di efficienza energetica (TEE).

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono stati complessivamente pari a 11 milioni di euro (12 milioni di euro nel primo semestre 2017).

In conseguenza delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto si è attestato a 100 milioni di euro (110 milioni di euro nel primo semestre dell'anno precedente).

Nel periodo in esame gli Investimenti della Business Unit si sono attestati a circa 5 milioni di euro ed hanno riguardato per circa 3 milioni di euro gli interventi di manutenzione evolutiva sulle piattaforme Hardware e Software del comparto energy retail e per circa 2 milioni di euro gli interventi per la sostituzione degli apparati luminosi con impianti led nei nuovi Comuni acquisiti del comparto illuminazione pubblica

Nel primo semestre 2018 si è registrato un incremento di 34 FTE rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'aumento è riconducibile in parte al consolidamento integrale della società LumEnergia S.p.A. e al trasferimento di risorse da altre Business Units e in parte a maggiori assunzioni per il potenziamento di alcune aree di attività della Business Unit Mercato.

Business Unit Ambiente

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Ambiente.

Dati quantitativi

30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
Rifiuti raccolti (Kton) 838 800 38 4,8%
Residenti serviti (#/1000) 3.528 3.562 (34) (1,0%)
Rifiuti smaltiti (Kton) 1.755 1.786 (31) (1,7%)
Energia elettrica venduta (GWh) 889 923 (34) (3,7%)
Calore ceduto (GWht) * 777 751 26 3,5%

(*) Quantità rilevate a bocca di centrale.

Nel primo semestre del 2018 le quantità di rifiuti raccolti, pari a 838 migliaia di tonnellate, risultano in crescita (+4,8%) rispetto ai primi sei mesi del 2017 grazie all'apporto dei nuovi Comuni acquisiti nel 2018 e negli ultimi mesi dell'anno precedente.

Le quantità di rifiuti smaltiti, pari a 1.755 migliaia di tonnellate evidenziano invece un lieve calo (-1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2017 riconducibile alle minori quantità smaltite nella discarica di Grottaglie che, arrivata a saturazione, ha ottenuto l'autorizzazione all'ampliamento tramite sopralzo, per oltre 1.500.000 metri cubi, solo nel mese di aprile 2018.

In crescita nel periodo in esame - a seguito delle maggiori quantità richieste dal comparto teleriscaldamento - le quantità di calore ceduto (+3,5%), mentre le vendite di energia elettrica si sono ridotte del 3,7% principalmente a seguito delle maggiori fermate per manutenzione programmata degli impianti di termovalorizzazione di Acerra e di Brescia.

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 508 496 12 2,4%
Margine Operativo Lordo 136 137 (1) (0,7%)
% su Ricavi 26,8% 27,6%
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
(37) (44) 7 (15,9%)
Risultato Operativo Netto 99 93 6 6,5%
% su Ricavi 19,5% 18,8%
Investimenti 38 37 1 2,7%
FTE 5.767 5.684 83 1,5%
Costo del personale 155 152 3 2,0%

Nel corso del primo semestre dell'anno la Business Unit Ambiente ha registrato ricavi per 508 milioni di euro (496 milioni di euro al 30 giugno 2017), in crescita di 12 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2017.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Ambiente è risultato pari a 136 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (137 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Al netto delle partite non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (+4 milioni di euro nel 2017; +2 milioni di euro nel 2018), il Margine Operativo Lordo della Business Unit risulta in crescita di 1 milione di euro.

8 Risultati per settore di attività

Risultati per settore di attività Business Unit

Generazione e Trading

Business Unit Mercato Business Unit Reti e Calore

Business Unit Estero A2A Smart City

Corporate

Il contributo positivo derivante dalla gestione degli impianti di trattamento industriali (WTE di Filago e maggiori conferimenti presso la discarica di lotti inertizzati di Corteolona), dalla positiva dinamica dei prezzi di conferimento dei rifiuti assimilabili agli urbani, nonché dai maggiori smaltimenti in alcuni impianti di trattamento urbani, ha più che compensato la minore marginalità registrata a seguito dei minori smaltimenti presso la discarica di Grottaglie e - nel segmento raccolta - dei minori ricavi da carta da riciclo a seguito della contrazione dei prezzi di vendita e dei maggiori costi di smaltimento dei rifiuti raccolti (multi-materiali e ingombranti).

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 37 milioni di euro (44 milioni di euro al 30 giugno 2017). La variazione è dovuta ai rilasci di eccedenze di fondi cause fiscali registrati nell'anno in corso.

Alla luce delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto è stato pari a 99 milioni di euro (93 milioni di euro nel primo semestre dell'anno precedente).

Gli Investimenti del primo semestre si sono attestati a 38 milioni di euro e hanno riguardato principalmente interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di termovalorizzazione (14 milioni di euro), degli impianti di trattamento e delle discariche (13 milioni di euro), l'acquisto di mezzi e contenitori per la raccolta sia per l'aggiudicazione delle gare per la gestione di nuovi Comuni sia per il rinnovo del parco veicolare (11 milioni di euro).

L'incremento di 83 FTE è riconducibile a variazioni di perimetro intervenute nei due esercizi di confronto (vincita di nuove gare per la raccolta e l'igiene urbana), all'anticipo di assunzioni di lavoratori a tempo determinato rispetto all'anno precedente, nonché al potenziamento di alcune strutture che svolgono attività di trattamento rifiuti.

Business Unit Reti e Calore

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Reti e Calore.

Dati quantitativi - Reti

30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
Energia Elettrica distribuita (GWh) 5.878 5.773 105 1,8%
Gas distribuito (Mmc) 1.510 1.410 100 7,1%
Gas trasportato (Mmc) 215 201 14 7,0%
Acqua distribuita (Mmc) 32 33 (1) (3,0%)
RAB Energia Elettrica (M€)(1) 631 645 (14) (2,2%)
RAB Gas (M€)(2) 1.194 1.171 23 2,0%

(1) Stima A2A.

(2) Dati provvisori, sottostanti al calcolo dei ricavi ammessi di competenza del periodo.

L'energia elettrica distribuita è risultata pari a 5,9 TWh, in aumento (+1,8%) rispetto al primo semestre del 2017 mentre le quantità di gas distribuito si sono attestate a 1.510 Mmc, in crescita del 7,1% (1.410 Mmc al 30 giugno 2017).

L'acqua distribuita è risultata pari a 32 Mmc (33 Mmc nel primo semestre del 2017).

Dati quantitativi - Calore

GWht 30 06 2018 30 06 2017 VARIAZIONE % 2018/2017
FONTI
Impianti di: 834 757 77 10,2%
- Lamarmora 302 281 21 7,5%
- Famagosta 67 55 12 21,8%
- Tecnocity 39 38 1 2,6%
- Altri impianti 426 383 43 11,2%
Acquisti da: 1.056 1.005 51 5,1%
- Terzi 269 243 26 10,7%
- Altre Business Units 787 762 25 3,3%
TOTALE FONTI 1.890 1.762 128 7,3%
USI
Vendite ai clienti finali 1.646 1.552 94 6,1%
Perdite di distribuzione 244 210 34 16,2%
TOTALE USI 1.890 1.762 128 7,3%

Note:

  • I dati fanno riferimento alla sola attività di teleriscaldamento. Non sono incluse le vendite relative alla gestione calore.

  • Sono incluse tra gli acquisti le quantità di calore acquistate dalla Business Unit Ambiente.

Le vendite di calore della Business Unit nei primi sei mesi del 2018 si sono attestate a 1.646 GWht, in aumento del 6,1% rispetto al primo semestre 2017 a seguito sia delle maggiori quantità di vendita derivanti dallo sviluppo commerciale sia delle temperature registrate nei mesi invernali mediamente più fredde rispetto all'anno precedente.

8 Risultati per settore di attività

Risultati per settore di attività Business Unit

Generazione e Trading

Business Unit Mercato

Business Unit

Reti e Calore

Business Unit Estero A2A Smart City Corporate

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 590 539 51 9,5%
Margine Operativo Lordo 192 200 (8) (4,0%)
% su Ricavi 32,5% 37,1%
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
(77) (68) (9) 13,2%
Risultato Operativo Netto 115 132 (17) (12,9%)
% su Ricavi 19,5% 24,5%
Investimenti 108 90 18 20,0%
FTE 2.315 2.288 27 1,2%
Costo del personale 51 53 (2) (3,8%)

I ricavi del periodo della Business Unit Reti e Calore si sono attestati a 590 milioni di euro (539 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Reti e Calore è risultato pari a 192 milioni di euro, in calo rispetto ai primi sei mesi del 2017 (200 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Tale dinamica è attribuibile al positivo contributo del servizio idrico, più che compensato dalla minore marginalità dei comparti distribuzione elettricità, gas e calore. In particolare gli effetti positivi derivanti dall'incremento delle tariffe del settore idrico deliberate dall'Autorità di regolazione, sono stati più che riassorbiti dalla diminuzione dei ricavi ammessi per la distribuzione elettricità, nonché delle altre tipologie di ricavo per la distribuzione gas. Il settore teleriscaldamento, infine, ha registrato una diminuzione dei margini unitari riconducibile principalmente all'aumento dei costi del carbone.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 77 milioni di euro (68 milioni di euro nel primo semestre dell'anno precedente)

Alla luce delle dinamiche sopra esposte il Risultato Operativo Netto si è attestato a 115 milioni di euro (132 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Gli Investimenti del periodo in esame sono risultati pari a 108 milioni di euro e hanno riguardato:

  • nel comparto distribuzione energia elettrica, interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti ed in particolare, l'allacciamento di nuovi utenti, il mantenimento delle cabine secondarie, l'ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione, nonché interventi di mantenimento e potenziamento degli impianti primari (32 milioni di euro);
  • nel comparto distribuzione gas, interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti relativi all'allacciamento di nuovi utenti, alla sostituzione di tubazioni in media e bassa pressione e dei contatori e smart meter gas (42 milioni di euro);
  • nel comparto ciclo idrico integrato, interventi sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, nonché interventi sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione (19 milioni di euro);
  • nel comparto teleriscaldamento e gestione calore, interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti e delle reti per complessivi 15 milioni di euro.

Nel primo semestre 2018 si è registrato un incremento di 27 FTE rispetto allo stesso periodo del 2017 dovuto sia a variazioni di perimetro intervenute nei due esercizi di confronto per circa +13 FTE riconducibile all'apporto di Azienda Servizi Valtrompia S.p.A., sia alle assunzioni effettuate negli ultimi mesi del 2017 e nei primi mesi del 2018 per la sostituzione del personale cessato nel primo semestre dell'anno precedente.

Business Unit Estero

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 3 - 3 n.s.
Margine Operativo Lordo - (1) 1 n.s.
% su Ricavi 0,0% n.s.
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
- - - n.s.
Risultato Operativo Netto - (1) 1 n.s.
% su Ricavi 0,0% n.s.
Investimenti - - - n.s.
FTE 12 13 (1) (7,7%)
Costo del personale 1 1 - 0,0%

8 Risultati per settore di attività Risultati per

settore di attività Business Unit Generazione e Trading Business Unit Mercato Business Unit Ambiente Business Unit Reti e Calore Business Unit Estero

A2A Smart City Corporate

I ricavi della Business Unit Estero al 30 giugno 2018 risultano pari a 3 milioni di euro e sono relativi alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti ad alta tecnologia.

Il Margine Operativo Lordo e il Risultato Operativo Netto risultano pressoché nulli (negativi per 1 milione di euro nel primo semestre del 2017).

Nel primo semestre 2018 le FTE risultano sostanzialmente in linea con quelle del primo semestre dell'anno precedente.

A2A Smart City

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 22 12 10 83,3%
Margine Operativo Lordo 4 3 1 33,3%
% su Ricavi 18,2% 25,0%
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
(2) (1) (1) 100,0%
Risultato Operativo Netto 2 2 - 0,0%
% su Ricavi 9,1% 16,7%
Investimenti 6 4 2 50,0%
FTE 147 76 71 93,4%
Costo del personale 4 2 2 100,0%

Nel primo semestre 2018, i ricavi della società A2A Smart City S.p.A. sono risultati pari a 22 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente sia per il maggiore apporto di Linea Com S.r.l. - società operante nel settore delle telecomunicazioni del Gruppo LGH incorporata in A2A Smart City a partire da febbraio 2018 - sia per l'ampliamento dei servizi offerti verso le altre società del Gruppo e verso operatori terzi.

Il Margine Operativo Lordo si attesta a 4 milioni di euro in aumento di circa 1 milione di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento di marginalità è riconducibile prevalentemente ai progetti – avviati nel secondo semestre 2017 - di realizzazione di infrastrutture per la posa di cavi in fibra ottica nei Comuni di Milano e Brescia.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 2 milioni di euro (1 milione di euro nel primo semestre 2017).

Al netto di Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni, il Risultato Operativo Netto risulta pari a 2 milioni di euro, in linea con l'anno precedente.

Gli Investimenti del periodo, pari a 6 milioni di euro, si riferiscono prevalentemente ad interventi sulle reti di telecomunicazione.

L'incremento di 71 FTE rispetto al primo semestre 2017 è riconducibile principalmente all'inserimento di risorse per il trasferimento di attività da altre Business Units del Gruppo (Linea Com S.r.l. da Corporate LGH).

Corporate

Dati economici

milioni di euro 01 01 2018
30 06 2018
01 01 2017
30 06 2017
Restated
VARIAZIONE % 2018/2017
Ricavi 105 102 3 2,9%
Margine Operativo Lordo (11) (10) (1) 10,0%
% su Ricavi (10,5%) (9,8%)
Ammortamenti, Accantonamenti e
Svalutazioni
(9) (8) (1) 12,5%
Risultato Operativo Netto (20) (18) (2) 11,1%
% su Ricavi (19,0%) (17,6%)
Investimenti 8 9 (1) (11,1%)
FTE 1.171 1.189 (18) (1,5%)
Costo del personale 55 54 1 1,9%

settore di attività Risultati per settore di attività Business Unit Generazione e Trading Business Unit Mercato Business Unit Ambiente Business Unit Reti e Calore Business Unit Estero A2A Smart City Corporate

Risultati per

8

Il Margine Operativo Lordo, corrispondente ai costi di struttura della Corporate non riaddebitati alle diverse società del Gruppo, si attesta nel primo semestre 2018 a -11 milioni di euro (-10 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente).

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 9 milioni di euro (8 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente).

Al netto di Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni, il Risultato Operativo Netto è stato negativo per 20 milioni di euro (negativo per 18 milioni di euro nel primo semestre 2017).

Gli Investimenti del periodo, pari a 8 milioni di euro, si riferiscono prevalentemente ad interventi sui sistemi informativi.

Al netto delle risorse cedute per il trasferimento di attività all'interno del Gruppo (67 FTE), si registra un aumento di 49 FTE rispetto al primo semestre 2017, riconducibile al potenziamento dell'attività di diverse Direzioni della Corporate.

9 Rischi e incertezze

Rischi e incertezze

Il Gruppo A2A si è dotato di un processo di assessment e reporting dei rischi ispirato alla metodologia dell'Enterprise Risk Management del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO report), alle best practice in ambito Risk Management ed in compliance con il Codice di Autodisciplina dalla Consob, che recita: "…Ogni emittente si dota di un sistema di gestione dei rischi costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi... ".

Il Gruppo ha inoltre implementato una specifica procedura che definisce in dettaglio ruoli, responsabilità e metodologie per il processo di Enterprise Risk Management (ERM).

Il processo prevede la definizione di un modello dei rischi che tiene conto delle caratteristiche del Gruppo, della sua vocazione multi-business e del settore di appartenenza. Tale modello non è un riferimento statico ma è soggetto ad aggiornamenti periodici in coerenza con l'evoluzione del Gruppo, del contesto nel quale opera. La metodologia adottata è caratterizzata dalla periodica rilevazione dei principali rischi cui il Gruppo è soggetto. In tale ottica viene effettuato il processo di assessment che, attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, permette di determinare i rischi maggiormente rilevanti, i relativi presidi ed i piani di mitigazione. In questa fase risulta essenziale il coinvolgimento dei risk owner quali responsabili dell'identificazione, valutazione ed aggiornamento degli scenari di rischio (specifici eventi nei quali il rischio può concretizzarsi) afferenti le attività di propria competenza. Questa fase viene condotta con il supporto ed il coordinamento della struttura organizzativa di Group Risk Management attraverso modalità operative che consentono di individuare in modo chiaro i rischi, le relative cause e le modalità di gestione.

La metodologia adottata è modulare e fa leva sull'affinamento delle esperienze e dei metodi di analisi utilizzati: da un lato mira ad evolvere ulteriormente l'assessment rischi con particolare riferimento al consolidamento nel processo delle azioni di mitigazione, dall'altro a sviluppare ed integrare nei processi aziendali le attività di gestione dei rischi. Tale evoluzione è svolta in coerenza con la graduale crescita della consapevolezza del Management e delle strutture aziendali relativamente alle tematiche di gestione del rischio, anche attraverso specifico supporto formativo fornito da Group Risk Management.

Il processo ERM supporta anche le certificazioni ISO9001 e ISO14001 del Gruppo.

Di seguito si procede alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto.

Si segnala che, in termini di maggior impatto stimato sul Gruppo, le principali tipologie di rischio risultano essere, in ordine di importanza:

  • cambiamenti normativi e regolatori;
  • scenario energetico;
  • contesto economico e socio-ambientale;
  • Business Interruption;
  • variazioni climatiche.

Rischio cambiamenti normativi e regolatori

Il Gruppo A2A opera in settori fortemente regolamentati siano essi gestiti in regime di monopolio naturale (quali le infrastrutture di distribuzione e di trasporto dell'energia elettrica e del gas, il ciclo idrico integrato e il teleriscaldamento) o in regime di libero mercato (come l'attività di energy management, trading e vendita di vettori energetici e di altri servizi ai clienti).

La Legge di Bilancio 2018 ha, inoltre, esteso le competenze di regolazione e controllo dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI che cambia nome in ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati.

Tra i fattori di rischio va, pertanto, considerata l'evoluzione costante e non sempre prevedibile del contesto normativo e regolatorio di riferimento.

A fronte di tali fattori di rischio, il Gruppo adotta una politica di monitoraggio e gestione del rischio normativo e regolatorio al fine di mitigarne, per quanto possibile, gli effetti attraverso un presidio articolato su più livelli, che prevede in primis il dialogo collaborativo con le istituzioni (ARERA, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Ministero dello Sviluppo Economico) e con gli organismi tecnici del settore (Gestore dei Servizi Energetici, Gestore dei Mercati Energetici, Terna) nonché la partecipazione attiva ad associazioni di categoria e a gruppi di lavoro istituiti presso gli stessi enti.

Anche lo sguardo alla normativa europea, seguendo i lavori di Bruxelles tramite la partecipazione ai tavoli di Eurelectric e Cedec, permette di vedere "in anticipo" quello che sarà oggetto di recepimento nella legge italiana (in alcuni casi automatico come per i regolamenti).

Per affrontare tali problematiche, il vertice aziendale ha costituito una apposita struttura organizzativa, denominata "Affari Regolatori e Mercato", a diretto riporto del Direttore Generale, ampliandone il mandato, rafforzandone il legame con il business e superando la visione per cui il rapporto con il regolatore debba essere interpretato come sola compliance (o litigation).

È, inoltre, previsto un costante dialogo con le Business Units non solo per la simulazione degli impatti sull'attività corrente ma anche per la valutazione delle nuove iniziative.

È stato, altresì, costituito il Comitato Istituzionale e Regolatorio, composto dal Presidente e dall'Amministratore Delegato, oltre che dal Responsabile Relazioni Istituzionali Nazionali e dalla Responsabile di Affari Regolatori e Mercato. Tale Comitato si riunisce periodicamente coinvolgendo di volta in volta i Responsabili delle Business Units interessati nonché i Responsabili delle strutture di staff al fine di trasferire loro le novità normative e regolatorie, concordare una posizione aziendale sulle norme in evoluzione nonché raccogliere le istanze del business per veicolarle agli stakeholders di riferimento.

Affari Regolatori e Mercato ha implementato strumenti di monitoraggio e controllo costantemente aggiornati (Es. Regulatory Review prodotta semestralmente o la Regulatory Agenda redatta in occasione del Budget/Piano), al fine di considerare i potenziali impatti della regolazione sulle società.

Da gennaio 2017 la struttura presidia anche il rischio regolatorio per Linea Group Holding, al fine di monitorarne e gestirne in modo coordinato gli impatti.

Tra le principali materie oggetto di evoluzioni normative in corso, con i maggiori potenziali effetti sul Gruppo, si segnalano in particolare:

  • le norme che disciplinano la durata e le condizioni delle concessioni idroelettriche di grande derivazione;
  • l'implementazione della disciplina del capacity market di cui si è in attesa dell'approvazione della disciplina redatta da Terna da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, dopo aver ottenuto il via libera dalla DG Competition in data 7 febbraio 2018;
  • le gare inerenti l'affidamento delle concessioni per il servizio di distribuzione del gas;
  • la riforma del servizio idrico integrato non solo dal punto di vista tariffario ma anche per gli aspetti di qualità tecnica e commerciale;
  • la certificazione dei risparmi energetici nell'ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi da parte del Gestore dei Servizi Energetici;
  • gli impatti sullo sviluppo del teleriscaldamento dovuti all'avvio della regolazione del settore da parte di ARERA;
  • le previsioni della Legge sulla Concorrenza 2017 in materia di cessazione dei regimi di tutela dei prezzi per i clienti dei settori elettrico e del gas a partire dal 1° luglio 2019.

Rischio scenario energetico (rischio prezzo commodities)

Il Gruppo A2A, con riferimento alle caratteristiche dei settori in cui opera, è esposto al rischio scenario energetico, ovvero al rischio legato alle variazioni dei prezzi delle materie prime energetiche (energia elettrica, gas naturale, carbone, olio combustibile) nonché del tasso di cambio ad esse associato. Variazioni significative, inattese e/o strutturali del prezzo delle commodities, soprattutto nel medio periodo, possono comportare una contrazione dei margini operativi della Società.

Il Gruppo ha approvato una Energy Risk Policy che disciplina le modalità con cui viene monitorato e gestito il rischio commodity ovvero il massimo livello di variabilità cui il risultato è esposto con rifermento all'andamento dei prezzi delle commodities energetiche.

In coerenza con quanto previsto dalla Policy, vengono annualmente definiti ed approvati dal CdA i limiti di rischio commodity del Gruppo.

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Il rischio di mercato viene gestito monitorando costantemente l'esposizione netta totale del portafoglio di Gruppo ed agendo sui fattori che ne condizionano maggiormente l'andamento. Vengono definite, ove necessario, idonee strategie di copertura volte a mantenere tale rischio entro i limiti stabiliti, tipicamente tramite coperture a 12 mesi e parzialmente a 24 mesi.

Attraverso la gestione di contratti fisici e strumenti finanziari derivati si persegue dunque l'obiettivo di stabilizzare i flussi di cassa generati dal portafoglio di asset e dai contratti in essere, limitando, per quanto possibile, la volatilità dei risultati economici e finanziari del Gruppo al variare del prezzo delle commodities.

Rischio di contesto economico e socio-ambientale

Le attività del Gruppo sono sensibili ai cicli congiunturali e alle condizioni economiche generali dei paesi in cui opera. Un rallentamento dell'economia potrebbe determinare, ad esempio, un calo dei consumi e/o della produzione industriale, avendo di conseguenza un effetto negativo sulla domanda di energia elettrica e degli altri vettori offerti dal Gruppo compromettendone i risultati e le prospettive ed impedendo l'attuazione delle strategie di sviluppo programmate. Inoltre, le attività operative di siti ed infrastrutture, la loro redditività, l'attuazione dei programmi di adeguamento o conversione di alcuni impianti piuttosto che di crescita in alcuni ambiti di business, pianificati dal Gruppo, potrebbero essere ostacolati per effetto di possibili azioni promosse da alcuni portatori di interesse non favorevoli alla presenza dei siti a causa di una negativa percezione delle attività del Gruppo sui territori serviti.

Con riferimento alle attività della Business Unit Generazione e Trading l'attuale contesto dei mercati dell'energia nel quale si trovano ad operare gli impianti di produzione, con specifico riferimento a quelli termoelettrici, sta evolvendo in senso moderatamente positivo sia per effetto di un miglioramento del quadro economico complessivo sia in esito all'evoluzione di situazioni, anche strutturali, dei contesti energetici nazionali ed internazionali. Permane comunque il rischio che tale trend possa interrompersi o essere soggetto ad una inversione di tendenza. Si evidenzia dunque come restino in essere ed operanti tutte le misure a suo tempo intraprese sugli impianti di generazione quali ad esempio attività e progetti mirati a garantire flessibilità di esercizio, efficienza e disponibilità nei momenti in cui detti requisiti vengano richiesti alle unità di produzione. Tra questi, in particolare, la programmazione di investimenti di flessibilizzazione degli impianti a ciclo combinato, l'ammodernamento di impianti e macchinari, la ricontrattazione dei contratti di service con i costruttori delle macchine turbogas, programmi di riduzione dei costi strutturali.

Inoltre è in corso un processo di revisione, uniformazione ed adeguamento complessivo dei contratti di manutenzione nonché specifiche azioni di razionalizzazione nella gestione dei magazzini ricambi. Sempre nell'ambito della produzione di energia da fonte termoelettrica, si segnala che il Gruppo pone particolare attenzione, attraverso un dialogo stabile e collaborativo, svolto per il tramite della struttura organizzativa Rapporti Istituzionali e Territoriali, con istituzioni, autorità e comunità locali, alle tematiche di rischio riguardanti i siti produttivi che utilizzano o hanno utilizzato combustibili fossili (Monfalcone, Brindisi, San Filippo del Mela). Tale presidio è volto a favorire una corretta percezione degli impianti nonché creare le migliori condizioni di contesto atte a perseguire la possibilità di una futura realizzazione di progetti di adeguamento e conversione secondo tecnologie innovative ed all'avanguardia. Ciò al fine di garantire i livelli occupazionali e scongiurare il sostenimento di potenziali costi per il decommissioning dei siti.

Si conferma la tematica relativa ai rapporti delle Società della Business Unit Ambiente e della Business Unit Reti e Calore con alcuni portatori di interesse, riferita alla futura realizzazione di nuovi impianti, all'ampliamento di quelli esistenti ovvero alla erogazione di nuovi servizi sui territori. Con specifico riferimento agli impianti di termovalorizzazione, di recupero dei rifiuti e di depurazione dei reflui, anche per effetto di una non corretta percezione delle opere, potrebbero essere promosse forme di opposizione e protesta amplificate attraverso l'uso dei social network, con potenziali effetti sulla realizzazione dei programmi di sviluppo. A presidio della tematica il Gruppo attua un'attività di dialogo costante con le comunità locali e con gli Enti di riferimento, anche attraverso la partecipazione a dibattiti pubblici, apposite conferenze stampa e campagne di comunicazione e sensibilizzazione nonché attraverso l'organizzazione dei forum multi-stakeholder pensati per promuovere il dialogo con il territorio. Il forum nasce con lo scopo di identificare delle soluzioni che possano rispondere in modo mirato ed efficace alle esigenze e alle aspettative dei portatori di interesse e che consentano di promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle attività svolte dalle Società e dal Gruppo e dei servizi erogati sul territorio.

Inoltre si evidenzia come le Società del Gruppo attive nel business dell'illuminazione pubblica e nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, della pulizia delle strade e altri servizi essenziali per l'ambiente, l'igiene e il decoro delle città pongano particolare attenzione alla qualità dei servizi erogati, anche nell'ottica della prosecuzione nell'affidamento delle proprie attività nei territori già serviti e nell'aggiudicazione delle gare bandite per i medesimi servizi in nuovi ambiti territoriali; per mantenere e sviluppare il posizionamento sul mercato di detti servizi e di conseguenza conservare ed espandere il business societario sono state potenziate le strutture organizzative dedicate al costante monitoraggio delle opportunità e ad una efficace ed efficiente gestione delle gare.

Si conferma, infine, la tematica collegata ai potenziali impatti sulla redditività dell'impianto di Acerra in esito a possibili criticità che dovessero emergere, nelle more della convenzione tra Regione Campania e la Società A2A Ambiente S.p.A., nella definizione dei meccanismi a garanzia dei ricavi dell'impianto a valle della conclusione del regime tariffario CIP6. Il Gruppo attua un presidio di tipo organizzativo ai più alti livelli societari, che coinvolge il vertice aziendale e della business unit Ambiente, la struttura organizzativa Affari Legali nonché Rapporti Istituzionali e Territoriali e vede la partecipazione a tavoli di confronto con Regione Campania.

Un fattore di incertezza che deve essere considerato per una corretta analisi del contesto economico e sociale è rappresentato dalla "Brexit": il 23 giugno 2016 il Regno Unito si è espresso, attraverso un referendum, per decidere se rimanere nell'Unione Europea. Più di 30 milioni di persone hanno votato e il 51,9% ha optato per il "leave". Le conseguenze della "Brexit" sono incerte, anche in considerazione del fatto che i negoziati tra UK ed UE sulle condizioni di uscita sono ancora in corso. I possibili effetti economici della "Brexit" sull'Unione Europea si potrebbero concretizzare in una maggiore volatilità dei mercati finanziari, in minori esportazioni verso la Gran Bretagna per effetto dell'indebolimento della sterlina sull'euro, ma anche nel re-indirizzamento verso gli altri Paesi UE di quegli investimenti presumibilmente previsti in Gran Bretagna.

Nel medio periodo il FMI ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il Regno Unito, mentre ha confermato lo scenario di espansione sia a livello globale che per i paesi dell'Eurozona.

Ciò premesso, in considerazione dei business operati dal Gruppo A2A sul territorio nazionale e presso altri paesi UE ed extra-UE, non si ritiene che il Gruppo stesso sia particolarmente esposto alla "Brexit" nel conseguimento degli obiettivi aziendali che intende perseguire.

Rischio paese

Il Gruppo A2A opera anche in Paesi Esteri caratterizzati, per ragioni storiche e culturali, da un minore grado di stabilità politica, sociale ed economica rispetto ai Paesi OCSE. A2A è esposta ai rischi di possibili evoluzioni negative del quadro politico, sociale e macroeconomico che possono produrre situazioni quali contrazione dell'attività economica, difficoltà finanziarie dei governi locali, elevati livelli di inflazione, forte svalutazione della valuta locale, cambiamenti imprevedibili degli scenari legislativi e regolatori fino ai rischi potenziali di nazionalizzazione e/o esproprio degli asset locali ovvero di inconvertibilità e/o intrasferibilità della moneta locale, tali da compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo di operare in condizioni economiche soddisfacenti e/o compromettere il valore degli asset A2A.

Con riferimento alla quota azionaria detenuta nella società elettrica montenegrina EPCG, il Gruppo A2A ha esercitato, in data 1° Luglio 2017, la put option di vendita sulla totalità delle azioni di proprietà A2A S.p.A. pari al 41,75% del capitale sociale di EPCG. La cessione delle quote, sulla base degli ultimi accordi presi con il Governo del Montenegro, è prevista concludersi con il pagamento delle ultime rate entro il luglio 2019. Il Governo del Montenegro, controparte contrattuale dell'esercizio della put option, ha un merito creditizio, così come pubblicato dalle principali agenzie di rating, pari o equivalente a B+.

Rischio di interruzioni di business

Il Gruppo gestisce siti produttivi e servizi operativamente e tecnologicamente complessi (centrali elettriche, impianti di smaltimento, centrali di cogenerazione, reti di distribuzione, servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana, servizio di erogazione di acqua potabile, ecc.) il cui malfunzionamento o danneggiamento accidentale potrebbe determinarne l'indisponibilità e, conseguentemente, comportare perdite economiche ed eventuali danni di immagine dovuti all'interruzione dei servizi erogati.

Tali rischi sono legati a diversi fattori che, per alcune tipologie di impianti, potrebbero essere influenzati dalle evoluzioni del contesto competitivo e dei mercati di riferimento. Sebbene i rischi di indisponibilità degli impianti e delle infrastrutture siano da ritenersi intrinseci al business e non del tutto eliminabili, il Gruppo pone in essere, presso tutte le Business Unit interessate, strategie di mitigazione preventiva volte a ridurne le probabilità di accadimento e/o finalizzate ad attenuarne gli eventuali impatti.

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La salvaguardia degli impianti e delle infrastrutture del Gruppo prevede l'adozione ed il continuo aggiornamento, in linea con le best practice di settore, di procedure di manutenzione volte ad identificare e prevenire potenziali criticità, anche sulla base di specifiche analisi ingegneristiche compiute da personale tecnico dedicato. Prevede, inoltre, la revisione periodica degli impianti e delle reti, la riprogettazione di quelle parti di impianto che nel corso del tempo abbiano evidenziato problematiche strutturali, la condivisione delle esperienze operative tra i siti produttivi al fine di diffondere nel Gruppo le migliori e più innovative pratiche in ambito manutentivo, nonché l'erogazione di corsi di formazione specifica per il personale tecnico. È ampiamente diffuso l'utilizzo di strumenti di controllo e telecontrollo dei parametri tecnici per il monitoraggio e la tempestiva rilevazione delle eventuali anomalie oltre che, ove possibile, il ricorso alla ridondanza delle componenti necessarie a garantire la continuità dei processi produttivi. Il processo di integrazione fra i nuclei ingegneristici specializzati presenti nel Gruppo A2A ha portato ad un rafforzamento delle competenze relative alle analisi diagnostiche e di performance degli impianti.

È inoltre prevista la progressiva adozione, su tutti gli impianti del Gruppo, di software e sistemi avanzati per il rilievo di problematiche tecniche incipienti ed il calcolo del rendimento effettivo degli stessi, volti a permettere un approccio ulteriormente predittivo, rispetto al passato, per la programmazione ed esecuzione delle manutenzioni. La graduale adozione dei presidi sopra elencati è anche prevista nei casi di acquisizione di nuovi siti produttivi per favorirne l'allineamento agli standard di Gruppo.

Con riferimento alla Business Unit Ambiente sono in essere specifiche attività e sono installati strumenti di monitoraggio a prevenzione del possibile manifestarsi del rischio di interruzione dei servizi di conferimento, trattamento e smaltimento dei rifiuti. In particolare, sono posti in essere procedure e controlli specifici per garantire la conformità dei rifiuti in ingresso agli impianti nonché l'adozione di un protocollo unificato per l'accettazione dei rifiuti in ingresso ai termovalorizzatori, declinato a livello di sito. Un software dedicato, inoltre, supporta l'effettuazione dei controlli e, in generale, la corretta movimentazione dei rifiuti. Inoltre sono presenti impianti, sistemi e modalità operative specifiche di caricamento ed uscita dei materiali depositati presso i siti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti volti al contenimento del rischio di sviluppo di incendi. La stessa Business Unit sta inoltre attuando operazioni di ottimizzazione della gestione di alcuni siti a supporto dell'efficientamento dei processi di smaltimento. Infine si evidenzia come siano stati pianificati, e in parte conclusi, interventi di carattere strutturale su tutti gli impianti del Gruppo, ed in particolare sui grandi impianti di termovalorizzazione, finalizzati a garantirne una maggior affidabilità e prospettiva di esercibilità nel tempo; si citano ad esempio la realizzazione di linee elettriche di backup, la sostituzione di componenti termomeccaniche giunte al termine della loro vita tecnica, rinnovamenti di strutture mirati a contenere fenomeni di ammaloramento, manutenzioni straordinarie finalizzate anche all'incremento delle potenzialità termiche dei medesimi impianti, rinnovamenti di quei sistemi di controllo degli impianti che risultano tecnologicamente obsoleti. A mitigazione di possibili ripercussioni sull'immagine del Gruppo, dovute alla temporanea impossibilità di conferimento dei rifiuti, è prevista inoltre la possibilità di mutuo soccorso tra gli impianti del Gruppo ed il coordinamento centralizzato delle fermate programmate per manutenzione.

Con riferimento alla tematica dell'eventuale interruzione dei servizi di raccolta dei rifiuti e pulizia urbana per effetto di eventuali scioperi del personale o di eventi meteorologici eccezionali nei territori dei comuni serviti dalle Società del Gruppo, sono in essere specifiche procedure gestionali e di programmazione per il recupero delle attività di raccolta o spazzamento finalizzate a ripristinare gli standard di qualità del servizio nei giorni immediatamente seguenti. Sono inoltre in essere disponibilità di mezzi tenuti a riserva per fronteggiare situazioni di emergenza, controllo e monitoraggio degli automezzi in servizio presso i territori serviti (anche con modalità online attraverso sala controllo dotata di strumentazione tecnica all'avanguardia), magazzini ricambi gestiti e strutturati per fronteggiare i guasti statisticamente più ricorrenti.

Nell'ambito delle reti di trasporto e distribuzione dell'energia e del gas, si evidenzia come siano stati programmati ed avviati interventi mirati ad incrementare l'affidabilità dei servizi nonché a garantire la costante adeguatezza delle infrastrutture con l'evoluzione ed espansione dei contesti urbani e territoriali serviti dalle diverse società del Gruppo, quali ad esempio l'implementazione e l'ampliamento dei sistemi di automazione e telecontrollo di stazioni e cabine e la realizzazione di nuove cabine per l'elettricità ed il gas. Nell'ambito dell'attività di esercizio delle reti elettriche si conferma come particolarmente rilevante la tematica della continuità del servizio nei periodi caratterizzati da particolari condizioni climatiche con potenziali rischi di natura reputazionale conseguenti ad interruzioni di erogazione del servizio. Per fare fronte a queste situazioni, oltre alle consuete attività di manutenzione, il Gruppo ha pianificato ed avviato il potenziamento degli interventi di razionalizzazione della magliatura delle reti elettriche e piani straordinari di bonifica dei componenti ritenuti critici ai fini della continuità dell'esercizio. Sono inoltre presenti ed attualmente oggetto di unificazione ed ottimizzazione, nell'ottica delle recenti evoluzioni organizzative, presidi operativi di telecontrollo, avanzati strumenti tecnici di sicurezza, squadre di pronto intervento nonché specifici presidi per quelle infrastrutture che, in occasione di fenomeni eccezionali e difficilmente prevedibili in termini di localizzazione degli stessi e di valutazione dei loro effetti, risultano maggiormente esposte a rischi di interruzione nella erogazione dei servizi.

Con riferimento a Linea Group Holding, le principali tematiche di rischio riguardano eventuali guasti sugli impianti di produzione di energia nonché sulle cabine primarie e secondarie di trasformazione o sulla rete di distribuzione di elettricità che potrebbero portare a discontinuità rilevanti con conseguenti impatti in termini di immagine societaria. Per far fronte a tali rischi la Società ha individuato le situazioni di maggior obsolescenza tecnica ed ha in corso investimenti per il rifacimento completo delle linee e dei gruppi di misura e di alcune ricevitrici sulla rete della città di Cremona.

Il Gruppo A2A è inoltre attivo in progetti riguardanti lo sviluppo della rete elettrica in ottica "smartgrid", ovvero una rete "intelligente" con la quale è possibile scambiare informazioni sui flussi di energia e gestire in modo più efficiente i picchi di richiesta riducendo il rischio di interruzioni. In particolare la Business Unit Reti e Calore è impegnata nello sviluppo delle nuove soluzioni per le cosiddette reti "smart" dove, attraverso l'introduzione di tecnologia digitale, si realizzano nuove funzionalità necessarie per gestire la crescente complessità derivante dalla diffusione delle fonti di generazione distribuita collegate alle reti in bassa tensione e per meglio rispondere alle richieste del Regolatore e alle attese dei clienti. Sempre nell'ambito dei business innovativi il Gruppo è impegnato nello sviluppo dell'offerta, per clienti privati ed istituzionali, di servizi smart quali le teleletture dei contatori, la videosorveglianza, l'illuminazione pubblica a LED, i servizi di parking, sharing e alimentazione di veicoli elettrici nonché servizi di efficienza energetica. I rischi collegati all'erogazione e sviluppo di detti servizi sono relativi alla qualità degli stessi con conseguenti riflessi sul livello di soddisfazione della clientela. A presidio di dette tematiche si evidenziano il controllo da remoto degli impianti consistente nella ricezione delle segnalazioni e degli allarmi da apparati e sistemi, prassi di manutenzione per garantire efficienza e sicurezza degli utenti, corpo procedurale di gestione dei reclami e altre procedure del Sistema di Gestione Qualità.

Nel teleriscaldamento sono state sperimentate con successo modalità operative di modulazione dei consumi della clientela in determinate fasce orarie, volte ad evitare eccessivi picchi di utilizzo della potenza installata, con conseguente miglioramento del funzionamento delle reti. Sono inoltre allo studio interventi di costruzione di nuovi impianti (caldaie elettriche da tenere a riserva, realizzazione di accumuli termici presso alcuni siti della Società) e nuove reti di trasporto del calore, finalizzati alla copertura della domanda energetica di punta ed al miglioramento dell'assetto strutturale della rete nonché attività di revamping di reti esistenti al fine di far fronte a fenomeni corrosivi. Tali operazioni vengono integrate, in ambito di manutenzione della rete, da una costante analisi ingegneristica a supporto degli interventi di riparazione. Sono inoltre stati effettuati interventi mirati a garantire la continuità del servizio di teleriscaldamento per le situazioni di temporanea interruzione di conferimento di calore alla rete da parte dei termovalorizzatori del Gruppo.

Una tematica di rischio rilevante, e che risulta trasversale a tutti gli ambiti di business chiamati a gestire impianti ed infrastrutture, è quella relativa agli accessi fisici non autorizzati di personale esterno al Gruppo presso le sedi, gli impianti o le infrastrutture ICT, con potenziali ripercussioni sul corretto svolgimento delle attività di esercizio e sulla sicurezza del personale operativo, dei terzi non autorizzati, dei siti e dell'ambiente circostante. A mitigazione di tali possibili evenienze, si evidenzia come siano in fase di attuazione le attività di convergenza dei segnali, provenienti dai siti e infrastrutture delle Società del Gruppo, presso la Security Control Room di A2A. Inoltre è stata recentemente emanata la Security Policy e sono vigenti procedure per disciplinare il controllo degli accessi agli impianti ed i servizi di vigilanza. Sono in fase di valutazione, ed in parte già realizzati, ulteriori interventi quali studi sulla situazione degli impianti gas per aumentare il livello di sicurezza degli stessi, il potenziamento dei sistemi antintrusione e l'installazione di sistemi di controllo degli accessi con badge, telecamere e sistemi all'infrarosso. Per quanto riguarda gli accessi ai CED (Centri Elaborazione Dati) sono in corso verifiche sull'efficacia degli attuali sistemi di controllo e la revisione delle modalità di rilascio delle autorizzazioni. Le iniziative sopraelencate sono coordinate dalla struttura organizzativa Group Security, che è preposta al coordinamento degli aspetti di security con l'obiettivo di garantire la protezione delle risorse umane e materiali, degli asset industriali e delle informazioni gestite dal Gruppo A2A.

Infine, per coprire i rischi residuali, il Gruppo ha stipulato polizze assicurative a copertura dei danni diretti e indiretti che potrebbero manifestarsi. Nell'ambito del contratto assicurativo vengono condotti periodicamente (ogni 3 anni) sopralluoghi sugli impianti e raccomandati/verificati interventi di miglio9 Rischi e incertezze Rischi e

ramento della sicurezza degli asset e di loss prevention. Le condizioni contrattuali che caratterizzano le polizze assicurative sono state oggetto di revisione in coerenza con le modalità di funzionamento degli impianti e con le condizioni dei mercati dell'energia.

Rischio variazioni climatiche

I rischi collegati alle variazioni climatiche fanno riferimento alla possibilità che le produzioni ed i consumi di prodotti (energia elettrica, gas per riscaldamento) e servizi (teleriscaldamento, gestione calore) erogati dal Gruppo possano essere influenzati negativamente da condizioni sfavorevoli, quali ad esempio la scarsità di precipitazioni ovvero temperature particolarmente miti nella stagione termica, con conseguenti riflessi negativi sulla redditività attesa. Con riferimento alla Business Unit Generazione e Trading, scarse precipitazioni comporterebbero una minor disponibilità di risorse idriche rispetto a valori attesi (basati su stime di natura statistica). Per garantire l'ottimale sfruttamento delle risorse idriche disponibili, anche in presenza di periodi caratterizzati da particolare carenza, si evidenzia un presidio organizzativo costituito da unità aziendali dedicate all'elaborazione di analisi e modelli ingegneristici a supporto della programmazione, sia di medio che di breve termine, degli impianti idroelettrici. Si segnala altresì che gli impianti idroelettrici del Gruppo hanno differenti caratteristiche in termini di sfruttamento della risorsa idrica e che sono distribuiti sul territorio italiano. Per quanto riguarda la Business Unit Reti e Calore e la Business Unit Mercato, temperature invernali più miti di quelle attese comporterebbero una minor domanda, da parte dell'utenza finale, di gas e calore destinati al riscaldamento. Il presidio è costituito dalla presenza di unità aziendali dedicate al costante aggiornamento delle previsioni di domanda in relazione all'andamento atteso delle temperature nonché alla conseguente gestione ed ottimizzazione della produzione/fornitura di calore; inoltre si evidenzia come siano allo studio nuove iniziative che consentano di approvvigionare potenza termica, da destinare alle utenze del teleriscaldamento a condizioni maggiormente economiche rispetto all'utilizzo del gas, tramite il recupero di calore da impianti ed infrastrutture del Gruppo e di terzi, quali depuratori, acquedotti e acciaierie. Con riferimento al Servizio Idrico Integrato, sussiste anche il rischio legato alla scarsità della risorsa idrica destinata alla distribuzione di acqua potabile in caso di stagioni particolarmente siccitose, con conseguenti ricadute negative di carattere prevalentemente reputazionale; per garantire l'erogazione del servizio in maniera continuativa, il Gruppo A2A monitora e mappa le perdite dagli acquedotti per individuare la priorità degli interventi, ha commissionato studi per migliorare l'interconnessione degli acquedotti e sta collaborando con l'Università di Brescia per lo studio e l'applicazione del "Water Safety Plan", progetto per garantire sistematicamente la sicurezza di un sistema idropotabile, la qualità delle acque fornite e la protezione della salute dei consumatori.

Il Gruppo A2A monitora anche il rischio conseguente alla mancanza di specifici ed adeguati piani di contingency per gestire in maniera tempestiva le conseguenze di fenomeni estremi quali frane, inondazioni o altri eventi naturali non prevedibili; la tematica è mitigata dalla presenza di procedure di emergenza a livello di impianto che, per gli impianti idroelettrici, sono redatti anche in adempienza ai documenti della Protezione civile emessi dalle Prefetture. Infine, occorre considerare che detti fenomeni naturali estremi potrebbero anche non interessare direttamente gli impianti del Gruppo ma, comunque, interferire con ulteriori infrastrutture dei sistemi idraulici (canali, dighe, condotte) od elettrici (linee in alta tensione di Terna).

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse è relativo all'incertezza associata all'andamento dei tassi d'interesse, le cui variazioni possono determinare, dato un certo ammontare e composizione del debito, un aumento degli oneri finanziari netti. La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene pertanto monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Per una maggiore comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetto il Gruppo annualmente al 31 dicembre viene condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari netti e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse. Nella sezione "Altre Informazioni/Rischio di tasso di interesse" della Relazione Finanziaria sono illustrati gli effetti sulla variazione del fair value dei derivati conseguente ad una variazione della curva forward dei tassi di interesse di +/- 50 bps.

Rischio credito

Il Rischio di Credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading.

Nello specifico, per quanto concerne le attività di trading ed in ottemperanza alle procedure in essere (Energy Risk Policy, Risk Management, Deal Life Cicle), Group Risk Management sulla base di sistemi proprietari valuta il Rating delle Controparti, definisce la Probabilità di Default e attribuisce la Massima Esposizione a Rischio, verificando sistematicamente il rispetto dei limiti di Rischio di Controparte.

Un ulteriore parametro oggetto di monitoraggio, che contribuisce a limitare il rischio di concentrazione sulla singola controparte, è rappresentato dal Credit VaR, ovvero la valutazione della rischiosità in termini di perdita potenziale, con un determinato livello di confidenza, associata all'intero portafoglio di crediti.

Relativamente alle controparti commerciali, ed in ottemperanza alle procedure in essere (Credit Risk Policy), la mitigazione del Rischio avviene tramite la valutazione preventiva, l'ottenimento di garanzie e collaterali, la gestione delle compensazioni, l'ottimizzazione dei processi di sollecito e recupero del credito, nonché l'utilizzo di strumenti di monitoraggio e reporting. Group Risk Management interviene nella gestione del credito commerciale sia direttamente che indirettamente, attraverso un apposito modello proprietario, nella definizione del merito creditizio e del limite di fido dei clienti business, per i quali è richiesta deroga al rilascio di garanzia.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di far puntualmente fronte ai propri impegni di pagamento. A presidio di tale rischio il Gruppo garantisce il mantenimento di adeguate disponibilità finanziarie, nonché di un liquidity buffer sufficiente a far fronte agli impegni inattesi. Al 30 giugno 2018 il Gruppo ha contrattualizzato linee di credito revolving committed per 700 milioni di euro, non utilizzate. Inoltre ha a disposizione finanziamenti bancari a lungo termine non ancora utilizzati per un totale di 120 milioni di euro e disponibilità liquide per complessivi 859 milioni di euro. La gestione del rischio liquidità è perseguita dal Gruppo anche mantenendo in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) sufficientemente capiente e parzialmente inutilizzato tale da consentire alla società un tempestivo ricorso al mercato dei Capitali. Alla data odierna tale programma ammonta a 4 miliardi di euro, di cui 1.438 milioni di euro ancora disponibile.

Rischio rispetto covenants su debito

Tale rischio sussiste qualora i contratti di finanziamento prevedano la facoltà da parte del soggetto finanziatore, al verificarsi di determinati eventi, di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento, comportando quindi un potenziale rischio di liquidità in capo al Gruppo. Nella sezione "Altre Informazioni/Rischio rispetto covenants" del Bilancio consolidato sono illustrati nel dettaglio tali rischi relativi al Gruppo A2A. Nella medesima sezione sono inoltre elencati i finanziamenti che contengono covenants finanziari. Al 30 giugno 2018 non vi è infine alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants delle società del Gruppo A2A.

Rischio ambientale

I rischi collegati al verificarsi di potenziali eventi che possano provocare effetti sull'ambiente o sulla salute della popolazione residente nelle zone di influenza delle attività del Gruppo sono oggetto di sempre crescente attenzione da parte dell'opinione pubblica, degli organi regolatori pubblici e di una legislazione sempre più stringente. Questa tipologia di rischi riguarda tutte le attività del Gruppo, con particolare riferimento allo smaltimento dei residui di produzione, alle emissioni conseguenti ai processi produttivi, alla gestione delle attività di raccolta, stoccaggio, trattamento e smaltimento rifiuti, alla fornitura di beni primari quali l'acqua potabile, alla depurazione delle acque, alla gestione delle attività di svuotamento e manutenzione degli invasi di raccolta delle risorse idriche destinate alla produzione di energia elettrica.

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A presidio di tali potenziali eventi di rischio il Gruppo ha posto in essere azioni di diversa natura: modalità di progettazione e costruzione dei siti di deposito e stoccaggio dei materiali di rifiuto volte a prevenire fenomeni di inquinamento, sistemi di monitoraggio e presenza di barriere statiche e dinamiche che consentano di rilevare fenomeni di inquinamento attribuibili ai siti stessi, sistemi di prevenzione e/o abbattimento delle concentrazioni degli inquinanti nelle emissioni gassose, impianti di depurazione delle acque di scarico degli impianti di produzione di energia e di trattamento rifiuti, sistemi di misurazione continua e periodica delle concentrazioni degli inquinanti nelle emissioni. Per quanto attiene alla tematica relativa alla gestione degli invasi, con specifico riferimento alle attività di manutenzione/ rimozione dei sedimenti ed ai corrispondenti possibili effetti negativi sulle acque e sul territorio locale, si evidenzia come siano in essere modalità controllate e specifiche per l'esecuzione delle operazioni di svaso volte a minimizzare gli effetti sull'ambiente.

Con riferimento alla tematica della depurazione delle acque reflue urbane sono in fase di valutazione, progettazione ed avviamento interventi di miglioramento e potenziamento delle infrastrutture esistenti.

Infine si evidenzia come il Gruppo ponga particolare attenzione, nell'ambito delle attività di acquisizione di nuovi asset, alla eventuale presenza di "passività ambientali", vale a dire quelle situazioni di rischio o non conformità latenti connesse al funzionamento degli stabilimenti e collegate alle precedenti gestioni, al fine di porre in atto tutte le misure volte alla loro rimozione.

Il Gruppo, fortemente impegnato nella prevenzione di tali rischi, ha adottato un documento di indirizzo sulla "Politica per la Qualità, l'Ambiente e la Sicurezza del Gruppo A2A" che si configura come lo strumento attraverso il quale viene delineato l'approccio a queste tematiche. Tale documento, ampiamente diffuso all'interno e all'esterno del Gruppo, esplicita i valori che sono alla base dell'operatività aziendale e che la Struttura Organizzativa Ambiente, Salute e Sicurezza è impegnata a diffondere e a far condividere così da guidare l'operato quotidiano di ciascun collaboratore.

La Struttura Organizzativa Ambiente, Salute e Sicurezza supporta altresì il vertice aziendale nella definizione delle politiche in materia, verificando la loro corretta attuazione e il rispetto delle normative applicabili in tutte le realtà e nei processi interni. Le principali attività della struttura consistono nella definizione di linee guida, nel presidio della normativa di Ambiente e Sicurezza e nella sua diffusione all'interno del Gruppo, nonché nell'effettuazione di audit periodici, sia di conformità normativa che di rispetto delle procedure aziendali.

L'implementazione operativa della politica adottata avviene attraverso il ricorso ad un Sistema di Gestione Ambientale fatto proprio dalle entità operative del Gruppo che presentano aspetti ambientali significativi. Questo sistema prevede un programma di progressiva estensione e adeguamento agli standard di certificazione ISO 14001 per le principali attività del Gruppo, nonché il conseguimento della certificazione EMAS sui principali impianti.

Il Gruppo presidia in maniera diretta le tematiche di rischio in oggetto anche attraverso le Strutture Organizzative Ambiente, Salute e Sicurezza di società e di sito, che forniscono il necessario supporto a dipendenti, funzionari e management nel presidio degli aspetti ambientali significativi, nella presa in carico delle evoluzioni normative e nella gestione del sistema HSE (Health Safety Environment).

Inoltre, la struttura organizzativa Enterprise Risk Management, in coordinamento con le strutture organizzative Ambiente Salute e Sicurezza, dialoga con i responsabili delle Business Unit per supportare l'individuazione e l'approfondimento degli eventuali rischi ambientali anche in attuazione della nuova norma ISO14001:2015. Come richiamato sopra, i sistemi di gestione ambientali in essere, consentono dunque di individuare e presidiare gli aspetti ambientali legati alle attività e ai processi riducendo al minimo la rischiosità in campo ambientale dovuta alle attività del Gruppo.

Il Gruppo è attivo inoltre nella prevenzione di situazioni anomale o eventi esterni particolari, quali ad esempio le tematiche di rischio connesse al conferimento agli impianti di materiali fuori specifica; il Gruppo attua uno stretto controllo sui materiali in ingresso agli impianti e ha adottato linee guida interne per il controllo dei rifiuti recepite poi con apposite procedure a livello di impianto; inoltre ha avviato la ricerca e la sperimentazione di sistemi di monitoraggio delle emissioni in linea con le migliori tecnologie disponibili per la misura in continuo dei microinquinanti, e utilizza materiali e tecniche per il sistema di depurazione dei fumi in grado di assorbire anche la eventuale presenza di maggiori quantità di inquinanti rispetto alle attese, garantendo quindi il rispetto dei limiti prescritti. Altri possibili eventi esterni riguardano gli scarichi anomali di inquinanti nelle fognature pubbliche che convogliano agli impianti di depurazione del Gruppo; per intercettare tempestivamente e gestire eventuali picchi di concentrazione di inquinanti, è stato avviato un programma di potenziamento delle stazioni di analisi dei reflui che transitano nelle pubbliche fognature prima dell'ingresso agli impianti di depurazione.

Viene posta attenzione anche al rischio di incendi nelle riciclerie e nelle piattaforme ecologiche. La tematica è gestita sia nell'ambito della security e della prevenzione degli accessi non autorizzati sia mediante la realizzazione, presso i principali siti, di misure di prevenzione aggiuntive rispetto a quanto indicato nel certificato di prevenzione incendi.

Un altro ambito di rischio riguarda l'eventuale strumentalizzazione di dati e informazioni ambientali che, pur senza fondamento, possono danneggiare l'immagine del Gruppo ovvero ostacolare il regolare esercizio degli impianti. A presidio di tali rischi il Gruppo attua il monitoraggio costante dei parametri ambientali sia della qualità delle acque distribuite che delle proprie emissioni e cura la pubblicazione di specifica reportistica. Il Gruppo è anche impegnato, a vari livelli, nel dialogo costante e trasparente e nei rapporti con gli enti, con le comunità di riferimento e con gli stakeholders, anche mediante strumenti quali le Dichiarazioni Ambientali (pubblicate per i siti che aderiscono al regolamento EMAS).

Altre tematiche di rischio in campo ambientale riguardano la eventuale introduzione di normative più restrittive che possano richiedere investimenti di adeguamento degli impianti nonché la revisione dei processi produttivi e delle modalità di gestione dei residui: particolare rilevanza è stata assunta dalle modifiche delle norme alla base della classificazione dei residui della combustione dei rifiuti nei termovalorizzatori (scorie recuperate dai fondi delle caldaie). Per gestire tale tema il Gruppo ha adottato una politica di monitoraggio dei cambiamenti nomativi, di dialogo collaborativo con le istituzioni (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regioni, ARPA, ecc), nonché di partecipazione attiva ad associazioni di categoria e a gruppi di lavoro istituiti presso gli stessi enti, che hanno portato a condividere i risultati delle sperimentazioni effettuate dal Gruppo e le metodologie di campionamento, analisi e classificazione dei residui eliminando molte delle incertezze associate al tema.

Al fine di essere sempre in linea con le migliori tecniche disponibili in campo ambientale e di programmare in modo efficiente gli eventuali nuovi investimenti che si rendessero necessari, il Gruppo ha partecipato e partecipa ai tavoli di lavoro per la definizione dei BREF (Best Available Techniques Reference Document) quali ad esempio quelli per gli LCP (Large Combustion Plants), per il Waste Treatment e per il Waste Inceneration.

Il Gruppo tiene monitorata anche la giurisprudenza in campo ambientale al fine di adottare un approccio preventivo e cautelativo per quegli ambiti in cui la normativa ambientale non è univocamente definita. In tale quadro sono state valutate le possibili conseguenze sul business della recente sentenza emanata nei confronti di altro operatore nell'ambito della disciplina relativa all'End of Waste.

L'attività di aggiornamento del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento all'introduzione dei reati ambientali in seguito all'emanazione della legge 68/2015 è stato completato per la capogruppo e per le principali società ed è in fase di progressiva estensione presso tutte le società del Gruppo nonché quelle di recente costituzione e/o acquisizione.

A copertura del rischio ambientale residuale, il Gruppo A2A ha stipulato un'assicurazione contro i danni da inquinamento, sia di tipo accidentale che graduale cioè sia per eventi originati da un fatto improvviso ed imprevedibile, sia in caso di danno ambientale connaturato con l'esercizio continuativo delle attività.

Rischi di information technology

Le attività del Gruppo A2A sono gestite attraverso sistemi informativi che supportano i principali processi aziendali, sia operativi che amministrativi e commerciali. L'inadeguatezza, la frammentazione delle piattaforme esistenti o il mancato aggiornamento di tali sistemi informativi rispetto alle esigenze di business, la loro eventuale indisponibilità, la non adeguata gestione degli aspetti legati all'integrità ed alla riservatezza delle informazioni, rappresentano potenziali fattori di rischio che il Gruppo mitiga attraverso appositi presidi governati dalla Struttura Organizzativa Group ICT.

Il percorso di integrazione e consolidamento dei sistemi informativi all'interno del Gruppo, definito anche sulla base dei cambiamenti degli assetti societari intervenuti ed in corso, ha portato al raggiungimento di alcuni importanti obiettivi. In seguito all'integrazione su un'unica piattaforma dei sistemi a supporto della distribuzione già effettuata, è stato completato anche il programma di convergenza dei principali sistemi a supporto delle attività commerciali. Negli ambiti in cui si rilevano ancora situazioni di inadeguatezza e frammentazione di sistemi e piattaforme utilizzate, in conseguenza delle quali sono possibili inefficienze nell'attuazione dei processi di business quali ad esempio il Customer Relationship Management - CRM, la fatturazione e la gestione del credito, si evidenzia come siano state pianificate ed avviate le attività volte alla definizione e successiva implementazione di attività di rinnovamento delle piattaforme esistenti ovvero piani di razionalizzazione degli applicativi in uso. Lo sviluppo ed efficientamento del complesso dei sistemi informativi utilizzati dal Gruppo verranno infi9 Rischi e incertezze Rischi e

ne ulteriormente perseguiti attraverso la progressiva attuazione di un piano strategico architetturale pluriennale e periodicamente aggiornato.

Il Gruppo, oltre a definire contratti di affidamento in outsourcing dei servizi ICT che prevedono service level agreement predefiniti, ha messo a punto un processo per garantire la continuità operativa, anche in caso di indisponibilità di uno dei due CED (Centro Elaborazione Dati), di alcuni sistemi maggiormente importanti per il business. Inoltre sono state portate a termine le attività di transportation del Data Center di Milano presso le infrastrutture di un fornitore esterno compiendo in tale modo un significativo passo in avanti nel conseguimento di più elevati livelli di sicurezza in termini di continuità del servizio. Si sottolinea altresì che sono attualmente presenti presidi di reperibilità di fornitori e risorse interne al Gruppo per fare fronte ad attacchi logici, attacchi virali e cadute di sistema e che è in corso la valutazione delle vulnerabilità e relativo piano di remediation per gli applicativi più critici. Inoltre sono state avviate attività mirate ad incrementare ulteriormente i livelli di affidabilità e continuità di erogazione dei servizi ICT, quali la valutazione e successiva implementazione di progetti, tra loro alternativi, di miglioramento infrastrutturale del CED di Brescia. Si segnala, infine, l'avvio delle attività di strutturazione del Business Continuity Plan, volto a costituire prospetticamente lo strumento attraverso cui il Gruppo potrà fare fronte a ulteriori scenari di indisponibilità dei servizi per gli ambiti ritenuti più critici.

La riservatezza e la sicurezza delle informazioni sono oggetto di presidi specifici da parte del Gruppo, attraverso politiche interne, strumenti di segregazione degli accessi alle informazioni, nonché attraverso specifici accordi contrattuali con i soggetti terzi che eventualmente debbano accedere alle informazioni sensibili. Per migliorare ulteriormente il presidio in essere, è in corso l'allineamento tra il modello dei ruoli organizzativi e il modello dei ruoli tecnici di Segregation of Duties implementato nei sistemi; dalla suddetta attività di verifica, si procederà con l'implementazione dei profili finalizzata al rafforzamento degli aspetti di sicurezza per i sistemi informativi più critici. Sono state introdotte misure di Network Access Control - NAC - agli elementi della rete aziendale (computer, server, firewall e router) e strumenti Cyberark, che rappresentano un approccio specifico al network management and security ed il cui scopo è rafforzare la sicurezza della rete, monitorandone tutti gli accessi sulla base della policy di sicurezza. È stata siglata una convenzione con CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), al fine di istituire forme di collaborazione diretta e gestione di possibili incident. Infine, sono state completate le rimanenti attività collegate al masterplan organico della sicurezza ICT previste per il biennio 2016/2017. In tale ottica sono state predisposte specifiche policy relative all'utilizzo dei dispositivi mobili, oggi sempre più largamente utilizzati nello svolgimento delle attività di business. Sempre con riferimento al tema della riservatezza e sicurezza dei dati si evidenzia l'impegno del Gruppo nella definizione ed implementazione di misure di natura organizzativa e tecnologica relative a quanto previsto nel Regolamento UE 2016/679 alias "GDPR"; il coordinamento della tematica viene garantito attraverso la struttura organizzativa "Group Compliance". È stato inoltre ultimato, in ambito ICT di Gruppo, uno studio finalizzato ad identificare le principali caratteristiche degli attuali sistemi di gestione dei processi industriali (quali ad esempio i sistemi SCADA) che, in ragione di una sempre più spinta integrazione con i sistemi "IT" (Information Technology) risultano potenzialmente esposti a rischi di sicurezza ed integrità; è in corso di sviluppo la definizione di una nuova modalità di governance di tali sistemi.

Si segnala, infine, che sono in fase di valutazione coperture assicurative specifiche per l'ambito ICT volte alla mitigazione dei potenziali danni collegati a violazioni ed intrusioni nei sistemi aziendali (cyber-crime).

Con riferimento a Linea Group Holding, nel corso del 2017 l'azienda ha messo in atto una serie di attività finalizzate ad intraprendere il percorso operativo di integrazione con il Gruppo A2A; a tale proposito, è opportuno evidenziare il tema del rischio associato alla convergenza, sulla più ampia mappa applicativa A2A, dei sistemi e delle piattaforme aziendali. A presidio di questa tematica, si evidenzia che verranno implementate le misure necessarie a minimizzare il rischio derivante dalle conversioni dati e trasferimento degli stessi su differenti mappe applicative. Con l'avvenuto conferimento della controllata Linea Com in A2A Smart City è stato condiviso un approccio comune ed integrato a livello di servizi ICT del Gruppo.

Rischio salute e sicurezza

Il Gruppo opera in un contesto di business eterogeneo, caratterizzato da una forte componente tecnologica e dalla presenza di personale sul territorio e sugli impianti.

Alcune attività del Gruppo, per loro natura, sono maggiormente connotate dal rischio di infortuni "tipicamente professionali" legati ai servizi operativi sul territorio e allo svolgimento di servizi tecnici e di attività presso gli impianti.

Attraverso la Politica per la Qualità, l'Ambiente e la Sicurezza (emanata anche nell'ambito del Sistema di Gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori a norma OHSAS 18001) le misure di prevenzione adottate mirano ad un obiettivo di "rischio zero", promuovendo una costante crescita dei livelli di sicurezza nell'ambiente di lavoro. In particolare, in tale ottica, è in corso l'adozione di ulteriori modelli di valutazione del rischio Salute e Sicurezza a livello di singolo impianto.

Al fine di armonizzare gli obiettivi di sicurezza e protezione all'interno delle società del Gruppo e di monitorare il rispetto di tali norme anche da parte delle ditte appaltatrici, sia in fase di prequalifica che in fase di esecuzione dei lavori sui cantieri, è stata costituita una struttura centrale del Servizio di Prevenzione e Protezione nell'ambito della Struttura Organizzativa Ambiente, Salute e Sicurezza. In tal senso è stato recentemente aggiornato il modello di gestione degli appalti in materia di salute e sicurezza.

Il presidio organizzativo, tra le altre attività, svolge ispezioni specifiche volte a monitorare il rispetto delle procedure di attuazione delle normative in materia, nonché attività di aggiornamento formativo del personale. A questo proposito sono definiti ed attuati piani di formazione obbligatoria specifica per ogni ruolo e incarico aziendale. Inoltre sono stati attuati e sono in fase di progressiva estensione a tutte le Business Unit programmi di formazione "Leadership in Health and Safety – LiHS", che prevedono a tutti i livelli un coinvolgimento emozionale sul tema della sicurezza e la diffusione della cultura della sicurezza tramite persone leader individuate all'interno delle aree operative.

Prosegue il progetto di revisione dell'attuale modello organizzativo basato sulla definizione di linee guida, metodologie, strumenti e controlli forniti dalla Struttura Organizzativa Ambiente, Salute e Sicurezza e coadiuvati dal supporto di specifiche funzioni Ambiente, Salute e Sicurezza interne ad ogni Business Unit e dal coinvolgimento attivo delle strutture operative.

Infine è attivo il sistema di gestione della sorveglianza sanitaria dei dipendenti svolto attraverso l'ausilio di un'equipe di medici competenti dislocati territorialmente che effettuano valutazioni periodiche dello stato di salute del personale. Nell'ambito di tale sistema sono predisposti specifici strumenti di analisi e reporting relativi alle risultanze delle attività di sorveglianza sanitaria.

A supporto del processo di miglioramento continuo della sicurezza è stato messo a punto un Sistema di analisi e controllo su incidenti e infortuni. Tale sistema è attivo presso le principali Società del Gruppo e prevede la predisposizione di una reportistica periodica che, attraverso indicatori specifici ed informazioni sempre più dettagliate, fornisca un supporto nell'individuazione delle cause e delle azioni correttive e di mitigazione di incidenti ed eventi infortunistici.

In ambito sicurezza una ulteriore tematica è quella collegata ai rischi di incolumità per i dipendenti che operano a contatto con il pubblico e/o cittadini per esempio in attività legate al recupero della morosità, ai controlli sulla correttezza della raccolta differenziata, alle sostituzioni/distacchi di contatori. Per gestire tali rischi il Gruppo svolge attività di formazione specifica del proprio personale.

Ulteriori ambiti di rischio per il Gruppo riguardano la sicurezza verso terzi. Ci si riferisce a eventuali incidenti nell'ambito della gestione della rete di distribuzione dell'elettricità e degli impianti semaforici e di pubblica illuminazione che coinvolgessero persone esterne all'azienda. A mitigazione di tale tematica di rischio sono state pianificate attività di sostituzione dei circuiti elettrici più vetusti, campagne di verifica e, ove necessario, sostituzione dei sostegni di maggiore età, ed è stata completata l'attività di implementazione di nuovi sistemi di telecontrollo dei punti di illuminazione. I rischi verso terzi riguardano anche la sicurezza stradale per gli automezzi che svolgono le attività di raccolta e igiene urbana e manutenzione delle reti. A presidio di tale rischio il Gruppo intraprende attività di formazione e sensibilizzazione del personale e sta valutando l'adozione di sistemi tecnologici per il controllo remoto e la limitazione della velocità degli automezzi.

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10 Gestione responsabile della sostenibilità

Gestione responsabile della sostenibilità

Da ormai più di un ventennio le tematiche legate alla sostenibilità rappresentano un punto di attenzione nelle agende politiche dei Paesi, data la diffusa, e sempre maggiore, consapevolezza da parte di governi, imprese e società civile sulla necessità di attivare azioni concrete volte a garantire uno sviluppo sostenibile. Un ruolo di ulteriore traino a questa tendenza lo sta svolgendo l'Agenda ONU al 2030, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

A2A, nell'aprile del 2016, ha ridisegnato la propria strategia di sostenibilità alla luce delle priorità dell'Agenda ONU, definendo una Politica di Sostenibilità fondata su 4 pilastri: economia circolare, decarbonizzazione, smartness nelle reti e nei servizi e people innovation. A distanza di due anni, il Consiglio di Amministrazione, supportato dall'attività istruttoria del Comitato per la Sostenibilità e il Territorio ha voluto ribadire gli impegni al 2030 e approvare – nella seduta del 20 marzo 2018 – un nuovo piano quinquennale di sostenibilità, con un set di obiettivi operativi, connessi e integrati con le attività del Gruppo, riferiti ad un orizzonte temporale e ad un perimetro coerenti con il nuovo Piano Industriale.

Il 27 aprile 2018 è stato presentato all'Assemblea degli azionisti di A2A il secondo Bilancio Integrato del Gruppo, che si è configurato anche come la prima Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi del D.Lgs. 254/16, che ha introdotto per determinate categorie di imprese l'obbligo di rendicontare informazioni relative a tematiche di carattere ambientale e sociale. Il documento è stato redatto prendendo a riferimento l'Integrated Reporting Framework (IR Framework), delineato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC), oltreché i principi del «Sustainability Reporting Guidelines G4» del Global Reporting Initiative (GRI) e dell'Electric Utilities Sector Supplement – G4 Standard Disclosure.

Nel documento è stato inserito anche il monitoraggio del Piano di Sostenibilità, dal quale è emerso che il Gruppo sta lavorando nella giusta direzione per raggiungere gli sfidanti obiettivi prefissati sia al 2022 sia al 2030.

La rendicontazione delle performance di sostenibilità è proseguita anche a livello territoriale. In particolare, nel primo semestre del 2018, è stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità Milano 2017. Per rendere il racconto ancor più efficace e di immediata comprensione, è stata adottata una formula differente rispetto al passato, puntando sul web. In tal senso, all'interno della piattaforma www.forumascoltoa2a.eu è stata creata una sezione dedicata ai bilanci territoriali, nella quale è possibile ripercorrere le informazioni e i progetti che A2A ha realizzato nel 2017 a favore delle comunità milanesi, bresciane, bergamasche, valtellinesi e del Friuli Venezia Giulia.

Nell'ambito del programma di ascolto degli stakeholder, denominato forumAscolto, è proseguito l'impegno nella realizzazione dei progetti selezionati a valle del forum di Milano, svoltosi a gennaio del 2017. In particolare:

  • Decoro Urbano: è stata definita una campagna di sensibilizzazione rivolta ai padroni dei cani e a tutti i cittadini di Milano, dal titolo "VERI AMICI?". A supporto di questa attività saranno installati nelle aree cani nuovi cestini con dispenser gratuito di sacchettini e posacenere.
  • Spreco alimentare: con il supporto di A2A e AMSA, in 10 mercati comunali scoperti, sarà allestita la «Bancarella di Recup», dove il cibo invenduto sarà donato a chi ha bisogno.
  • Illuminazione pubblica e municipi: è in corso di realizzazione un piano di 149 interventi di illuminazione pubblica (sostituzioni e ampliamento torri faro) per un investimento complessivo di 15 milioni di euro.
  • Smart mobility: è stata realizzata l'app per smartphone INFORETI, che permette di effettuare segnalazioni, ricevere informazioni e aggiornamenti sui cantieri Unareti.

Inoltre, a seguito dell'iniziativa realizzata ad Udine nel 2017, il 1° marzo 2018 è stata lanciata la call to action "creiAMO FVG", con l'obiettivo di promuovere progetti imprenditoriali in linea con le esigenze delle comunità locali, cercando di dare un nuovo impulso al settore turistico "sostenibile" della regione. L'iniziativa, dedicata alle province di Udine e Gorizia, ove insistono i nostri impianti di produzione, ha permesso di raccogliere complessivamente 10 progetti (6 per la Provincia di Udine e 4 per la provincia di Gorizia). Il 27 giugno 2018, durante la manifestazione "Conoscenza in festa" di Udine, sono stati proclamati i progetti vincitori:

  • per la provincia di Udine, ha vinto il progetto "Albergo diffuso Sauris", che prevede l'organizzazione di attività esperienziali da realizzare nel bacino lacustre di Sauris, attualmente poco sfruttato dal punto di vista turistico. Tali attività saranno realizzate con l'utilizzo di canoe, kayak e barche elettriche, abbinate ad altre esperienze di tipo culturale e dalla scoperta dei prodotti agroalimentari locali;
  • per la provincia di Gorizia, ha vinto il progetto "ISONZO: il fiume ed i suoi borghi una storia su 2 ruote", che intende promuovere il turismo lungo il bacino dell'Isonzo attraverso l'utilizzo della bicicletta, sviluppando pacchetti turistici di più giorni e avvalendosi di collaborazioni con tour operator locali e con altre realtà del territorio.

A queste idee imprenditoriali sarà garantito, oltre ad un sostegno economico, un percorso di light incubation per lo sviluppo del progetto, curato dall'incubatore certificato Impact Hub Milano.

E ancora, il Banco dell'energia – il progetto di responsabilità sociale emerso dal forum di Brescia – promosso da A2A con Fondazione AEM e Fondazione ASM ha rilanciato nuovamente, in collaborazione con Fondazione Cariplo, il Bando "Doniamo Energia2", per individuare ulteriori interventi finalizzati a supportare situazioni di vulnerabilità economica e sociale su tutto il territorio lombardo.

Infine, per quanto concerne i rapporti con le comunità, in senso più generale, è stata ampliata l'offerta di attività educational con un ottimo riscontro da parte delle scuole e dei cittadini. È stata portata a Milano, ed esposta nei vari Municipi della città, la mostra didattico-interattiva "Il gioco delle 4R", incentrata sul ciclo dei rifiuti e indirizzata alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sono state organizzate due giornate, a Milano e a Brescia, per concludere il concorso, relativo all'anno scolastico 2017-2018, "Missione Terra". All'iniziativa milanese hanno partecipato 35 classi di terza, quarta, quinta primaria, di 16 istituti diversi, sfidandosi su 5 tipologie di giochi, dai quiz a quelli di squadra, sul riciclo e la riduzione dei rifiuti, sul risparmio di acqua e energia, sulla raccolta differenziata e sulla lotta allo spreco; a Brescia è stato riproposto lo stesso format, coinvolgendo grest e famiglie.

10 Gestione responsabile della sostenibilità Gestione responsabile della sostenibilità

11 Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Relazione della Società di Revisione

12 Relazione della Società di Revisione

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