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Telecom Italia Rsp

Quarterly Report Aug 8, 2018

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Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2018

SOMMARIO

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2018

Il Gruppo TIM ______________ 3
Highlights del primo semestre 2018 _____________ 5
Andamento economico consolidato ____________ 9
Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM _____ 15
Andamento patrimoniale e finanziario consolidato ___________ 24
Tabelle di dettaglio – Dati consolidati __________ 30
Eventi successivi al 30 giugno 2018 ____________ 38
Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2018______ 38
Principali rischi e incertezze _____________ 38
Principali variazioni del contesto normativo ___________ 42
Organi sociali al 30 giugno 2018 _________ 45
Macrostruttura organizzativa al 30 giugno 2018 _______ 47
Informazioni per gli investitori ___________ 48
Operazioni con parti correlate e attività di direzione e coordinamento_______ 51
Indicatori alternativi di performance ___________ 52
Ricerca e sviluppo _______________ 54

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2018 DEL GRUPPO TIM ____________________________ 57

Indice______________ 58
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata _______ 59
Conto economico separato consolidato ________ 61
Conto economico complessivo consolidato ___________ 62
Movimenti del patrimonio netto consolidato __________ 63
Rendiconto finanziario consolidato ____________ 64
Note al Bilancio consolidato semestrale abbreviato __________ 66
Attestazione al Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento
Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e
integrazioni_______________150
Relazione della Società di Revisione sulla revisione contabile limitata del Bilancio
consolidato semestrale abbreviato ___________ 151

NOTIZIE UTILI _________________________________________________ 152

IL GRUPPO TIM

LE BUSINESS UNIT

DOMESTIC

La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell'ambito dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale).

Olivetti, oggi parte del segmento Business di Core Domestic, opera nell'ambito dei prodotti e servizi per l'Information Technology.

INWIT S.p.A. opera nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori.

In campo internazionale opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America).

CORE DOMESTIC

  • Consumer
  • Business
  • Wholesale
  • Other (INWIT S.p.A. e Strutture di supporto)

INTERNATIONAL WHOLESALE

Gruppo Telecom Italia Sparkle

  • Telecom Italia Sparkle S.p.A.
  • controllate sudamericane
  • controllate nordamericane
  • controllate europee

BRASILE

La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi di telefonia mobile con tecnologia UMTS, GSM e LTE. Inoltre, con le acquisizioni e le successive integrazioni nel gruppo di Intelig Telecomunicações (oggi TIM S.A.) e di Tim Fiber RJ e Tim Fiber SP, il portafoglio dei servizi si è ampliato con l'offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM e MPLS e con l'offerta di servizi di banda larga residenziale.

Tim Brasil Serviços e Participações S.A.

  • Tim Participações S.A.
  • TIM S.A. (già Intelig Telecom. Ltda)
  • Tim Celular S.A.
Presidente Fulvio Conti (indipendente)
Amministratore Delegato e
Direttore Generale
Amos Genish
Consiglieri Alfredo Altavilla (indipendente)
Paola Bonomo (indipendente)
Giuseppina Capaldo (indipendente)
Maria Elena Cappello (indipendente)
Massimo Ferrari (indipendente)
Paola Giannotti de Ponti (indipendente)
Luigi Gubitosi (indipendente)
Marella Moretti (indipendente)
Lucia Morselli (indipendente)
Dante Roscini (indipendente)
Arnaud Roy de Puyfontaine
Rocco Sabelli (indipendente)
Michele Valensise (indipendente)
Segretario Agostino Nuzzolo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Roberto Capone
Sindaci Effettivi Giulia De Martino
Anna Doro
Marco Fazzini
Francesco Schiavone Panni
Sindaci Supplenti Andrea Balelli
Antonia Coppola
Franco Dalla Sega
Laura Fiordelisi

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2018

ADOZIONE DEI NUOVI PRINCIPI IFRS 9 E IFRS 15

In data 22 novembre 2016 è stato emesso il Regolamento UE n. 2016/2067 che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 9 (Strumenti Finanziari) che riguarda la classificazione, misurazione, cancellazione e riduzione di valore di attività e passività finanziarie.

Così come consentito dall'IFRS 9, il Gruppo TIM ha deciso di differire l'applicazione del modello di hedge accounting e continuare con il modello dello IAS 39 e di non riformulare i periodi comparativi nell'esercizio di prima applicazione.

Per il Gruppo TIM la diversa classificazione delle attività finanziarie non ha sostanzialmente comportato degli impatti sulla misurazione di dette attività, mentre il passaggio dal modello dell'incurred loss previsto dallo IAS 39 a quello dell'expected credit loss ha comportato una riduzione di importo non significativo del patrimonio netto consolidato al 1° gennaio 2018 (data di transizione).

In data 22 settembre 2016 è stato emesso il Regolamento UE n. 2016/1905 che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) e le relative modifiche. Inoltre, in data 31 ottobre 2017 è stato emesso il Regolamento UE n. 2017/1987 che ha recepito i chiarimenti all'IFRS 15.

L'IFRS 15 sostituisce i principi che disciplinavano la rilevazione dei ricavi, ovvero, lo IAS 18 (Ricavi), lo IAS 11 (Lavori in corso su Ordinazione) e le relative interpretazioni sulla rilevazione dei ricavi (IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela e SIC 31 Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria).

Il Gruppo TIM applica il metodo retrospettivo semplificato con la rilevazione dell'effetto cumulativo della prima applicazione del principio a rettifica del patrimonio netto di apertura e lasciando invariati i periodi comparativi precedenti.

L'impatto complessivo netto (effetti fiscali inclusi) derivante dall'adozione dell'IFRS 15 sul patrimonio netto consolidato al 1° gennaio 2018 (data di transizione) è di entità non significativa e deriva principalmente dall'effetto combinato di:

  • ridefinizione del perimetro delle tipologie di costi contrattuali oggetto di risconto;
  • nuovo modello di rilevazione dei ricavi di attivazione / installazione e iscrizione del contract asset connesso al riconoscimento anticipato dei ricavi nelle offerte bundle.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Nota "Principi contabili" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM.

Per permettere la comparabilità delle risultanze economico-patrimoniali del primo semestre 2018 con i corrispondenti periodi dell'esercizio precedente, nella presente Relazione intermedia sulla gestione sono pertanto esposti anche i dati economici e i saldi patrimoniali "confrontabili", predisposti secondo i precedenti principi contabili (IAS 39, IAS 18, IAS 11 e relative Interpretazioni).

HIGHLIGHTS FINANZIARI

Sotto il profilo economico – finanziario, per il primo semestre 2018, si evidenzia quanto segue:

Il Fatturato consolidato si attesta a 9.441 milioni di euro, il fatturato consolidato confrontabile ammonta a 9.512 milioni di euro, in riduzione del 2,7% rispetto al primo semestre 2017 principalmente per effetto della significativa svalutazione registrata del Real brasiliano che ha ridotto il contributo di Tim Brasil al fatturato consolidato valorizzato in euro, in termini organici i ricavi consolidati del Gruppo registrano un incremento dell'1,5%.

Il Fatturato consolidato del secondo trimestre 2018 si attesta a 4.732 milioni di euro; il dato confrontabile evidenzia una riduzione del 3,7% (+0,4% in termini organici).

L'EBITDA è pari a 3.763 milioni di euro, l'EBITDA confrontabile si attesta a 3.918 milioni di euro, in calo del 4,8% rispetto al primo semestre 2017 (-1,6% in termini organici) con un'incidenza sui ricavi del 41,2%, -0,9 punti percentuali rispetto al primo semestre 2017 (41,2% in termini organici, -1,3 punti percentuali).

L'EBITDA del primo semestre 2018 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 121 milioni di euro (56 milioni di euro nel primo semestre 2017, a parità di tassi di cambio e comprensivo di alcuni "one-off"), in assenza dei quali la variazione sarebbe risultata positiva per 2 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi del 42,5%, in riduzione di 0,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2017.

L'EBITDA del secondo trimestre 2018 è pari a 1.946 milioni di euro. L'EBITDA confrontabile si attesta a 2.025 milioni di euro. Escludendo l'impatto degli oneri non ricorrenti e altri "one-off", il decremento sarebbe stato pari a 34 milioni di euro.

L'EBIT ammonta a 1.644 milioni di euro, l'EBIT confrontabile si attesta a 1.728 milioni di euro, in calo del 7,6% rispetto al primo semestre 2017 (-5,9% in termini organici).

L'EBIT sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 121 milioni di euro (56 milioni di euro nel primo semestre 2017, a parità di tassi di cambio e tenuto conto dei "one-off" inclusi nell'EBITDA), in assenza dei quali la variazione dell'EBIT sarebbe risultata pari a -2,3%.

L'EBIT del secondo trimestre 2018 si attesta a 880 milioni di euro. L'EBIT confrontabile, pari a 922 milioni di euro, si riduce dell'8,3% rispetto al secondo trimestre 2017. Escludendo l'impatto degli oneri non ricorrenti e dei "one-off", il decremento sarebbe stato pari al 6,9%.

  • L'Utile del periodo attribuibile ai soci della Controllante è pari a 554 milioni di euro (596 milioni di euro nel primo semestre 2017) e recepisce l'effetto dell'adozione degli IFRS 9 e 15 per -64 milioni di euro oltre che di oneri netti non ricorrenti per 118 milioni di euro. Escludendo tali impatti, l'Utile attribuibile ai Soci della Controllante del primo semestre 2018 risulterebbe equiparabile a quello dello stesso periodo dell'anno precedente.
  • Gli Investimenti industriali del primo semestre 2018 sono pari a 1.597 milioni di euro (2.056 milioni di euro nel primo semestre 2017) e confermano l'approccio di selettività degli investimenti, garantendo ampi livelli di copertura Ultra BroadBand e focalizzazione sulla qualità del servizio.
  • L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.141 milioni di euro al 30 giugno 2018, con una variazione in diminuzione di 167 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (25.308 milioni di euro): la generazione di cassa del primo semestre 2018 risente del pagamento di dividendi per 222 milioni di euro.
(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre 1° Semestre Variazione %
2018 2018 2017 Organica
confrontabile
(a) (b) (a-b)
Ricavi 9.441 9.512 9.772 (2,7) 1,5
EBITDA
(1)
3.763 3.918 4.114 (4,8) (1,6)
EBITDA Margin 39,9% 41,2% 42,1% (0,9)pp
EBITDA Margin Organico 39,9% 41,2% 42,5% (1,3)pp
EBIT
(1)
1.644 1.728 1.871 (7,6) (5,9)
EBIT Margin 17,4% 18,2% 19,1% (0,9)pp
EBIT Margin Organico 17,4% 18,2% 19,6% (1,4)pp
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai
Soci della Controllante
554 618 596 3,7
Investimenti Industriali (CAPEX) 1.597 1.675 2.056 (18,5)
30.6.2018 31.12.2017 Variazione assoluta
Indebitamento finanziario netto
(1)
rettificato
25.141 25.308 (167)

Highlights finanziari del semestre

Highlights finanziari del secondo trimestre

(milioni di euro) 2° Trimestre 2° Trimestre 2° Trimestre Variazioni %
2018 2018
confrontabile
2017 Organica
(a) (b) (a-b)
Ricavi 4.732 4.770 4.953 (3,7) 0,4
EBITDA
(1)
1.946 2.025 2.124 (4,7) (1,4)
EBITDA Margin 41,1% 42,5% 42,9%
EBITDA Margin organico 41,1% 42,5% 43,2%
EBIT
(1)
880 922 1.006 (8,3) (6,5)
EBIT Margin 18,6% 19,3% 20,3%
EBIT Margin organico 18,6% 19,3% 20,8%
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai
Soci della Controllante
338 368 396 (7,1)

(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".

HIGHLIGHTS NON FINANZIARI

Il settore delle TLC è un fattore abilitante per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), alcuni strettamente correlati alle tematiche del mondo ICT che, per la sua stessa natura, ha potenzialità di accelerazione in molti gli ambiti, grazie alle infrastrutture, alla trasmissione di dati, alla capacità di connettere persone e cose.

TIM, grazie alla sua presenza capillare ed al patrimonio infrastrutturale e tecnologico, conferma il proprio ruolo di protagonista nell'evoluzione verso un'economia digitale che, a sua volta, determina un'accelerazione nei cambiamenti ambientali, sociali, culturali e, chiaramente, economici.

Le soluzioni digitali, oltre che abilitatori al raggiungimento dei target di sviluppo sostenibile, indicati dall'Unione Europea, attraverso la creazione di un Digital Single Market hanno un ruolo diretto su alcuni SDGs che TIM ha indentificato in:

  • energia pulita e sostenibile (Goal 7), tramite smart metering, automazione, sensori e la connessione di oggetti (IoT) che associano ad un aumento delle prestazioni una contrazione dei costi e quindi, in ultima analisi, un risparmio di risorse energetiche;
  • industria, innovazione e infrastrutture (Goal 9), l'ICT facilita la gestione delle infrastrutture con piattaforme che supportano modelli di business innovativi, permette l'accesso a importanti quantità di informazioni, migliora l'efficienza e la produttività sia delle infrastrutture che dei servizi;
  • città e comunità sostenibili (Goal 11), anche con il 5G che può supportare nuove applicazione ICT tra cui assistenza alla salute, la mobilità e l'IoT.

Infine il contributo dell'ICT verso un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale e climatico è indiscutibile (Goal 13 – cambiamento climatico): le iniziative digitali potrebbero far risparmiare 26 miliardi di tonnellate di CO2, nel periodo 2016-2025, pari al totale delle emissioni dell'Europa nello stesso periodo(1) .

(1) secondo il "World Economic Forum ed Accenture, White Paper Digital Transformation of Industries: Societal Implications".

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

RICAVI

Ammontano, nel primo semestre 2018, a 9.441 milioni di euro. I ricavi confrontabili a parità di principi contabili del primo semestre 2018 ammontano a 9.512 milioni di euro, in calo del 2,7% rispetto al primo semestre 2017 (9.772 milioni di euro): al positivo andamento dei ricavi della Business Unit Domestic (+24 milioni di euro) si è contrapposta la riduzione della Business Unit Brasile (-286 milioni di euro) interamente correlata alla svalutazione del real brasiliano, superiore al 20% rispetto al primo semestre 2017. In assenza dell'effetto cambio(1) negativo, la crescita della business unit Brasile è positiva e pari a 100 milioni di euro (+5,3%) e la variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo registra un incremento dell'1,5% (+144 milioni di euro).

In dettaglio:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2018 2017 assolute %
RICAVI REPORTED 9.441
Effetto adozione nuovi principi contabili 71
RICAVI CONFRONTABILI - a parità di principi contabili 9.512 9.772 (260) (2,7)
Effetto conversione bilanci in valuta (404) 404
Effetto variazione perimetro di consolidamento
RICAVI ORGANICI 9.512 9.368 144 1,5

Non si è invece verificata alcuna variazione del perimetro di consolidamento (2) .

L'analisi dei ricavi del primo semestre 2018, a parità di principi contabili, ripartiti per settore operativo in confronto al primo semestre 2017 è la seguente:

(milioni di euro) 1° Sem. 2018
confrontabile
1° Sem. 2017 Variazioni
peso % peso % assolute % % organica
Domestic 7.518 79,0 7.494 76,7 24 0,3 0,6
Core Domestic 7.038 74,0 6.965 71,3 73 1,0 1,0
International Wholesale 609 6,4 646 6,6 (37) (5,7) (3,0)
Brasile 2.007 21,1 2.293 23,5 (286) (12,5) 5,3
Altre Attività
Rettifiche ed elisioni (13) (0,1) (15) (0,2) 2
Totale consolidato 9.512 100,0 9.772 100,0 (260) (2,7) 1,5

EBITDA

L'EBITDA del primo semestre 2018 è pari a 3.763 milioni di euro. L'EBITDA confrontabile del primo semestre 2018 ammonta a 3.918 milioni di euro (4.114 milioni di euro nel primo semestre 2017) e si riduce di 196 milioni di euro (-4,8%) con un'incidenza sui ricavi del 41,2% (42,1% nel primo semestre 2017; -0,9 punti percentuali). L'EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 63 milioni di euro (-1,6%) rispetto al primo semestre 2017, con un'incidenza sui ricavi in riduzione di 1,3 punti percentuali, passando dal 42,5% del primo semestre 2017 al 41,2% del primo semestre 2018.

L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente e degli altri "one-off", è pari a 4.039 milioni di euro e presenta una variazione positiva di 2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2017.

Il Gruppo TIM ha registrato nel primo semestre 2018 oneri operativi non ricorrenti per complessivi 121 milioni di euro (56 milioni di euro nel primo semestre 2017, a parità di tassi di cambio e comprensivo di alcuni "one-off").

(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il dollaro americano pari a 1,21058 nel primo semestre 2018 e a 1,08279 nel primo semestre 2017; per il real brasiliano sono pari a 4,14011 nel primo semestre 2018 e a 3,44195 nel primo semestre 2017. L'impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.

(2) La variazione del perimetro di consolidamento è calcolata escludendo dal dato posto a confronto la contribuzione delle società uscite e/o aggiungendo la contribuzione stimata delle società entrate nel perimetro di consolidamento.

In dettaglio, le partite non ricorrenti del primo semestre 2018 comprendono principalmente l'accantonamento a fronte della sanzione pecuniaria pari a 74,3 milioni di euro, irrogata per l'asserita violazione dell'articolo 2 del D.L. 15/3/2012 n. 21 (cosiddetto "Golden Power") con provvedimento dell'8 maggio 2018. La Società, come illustrato nella Nota "Passività potenziali" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018, ha presentato ricorso al TAR Lazio contro il citato provvedimento che ha irrogato la sanzione pecuniaria, con richiesta di sospensione in via cautelare dell'efficacia dello stesso. Con ordinanza del luglio 2018, il TAR ha accolto l'istanza cautelare e sospeso il pagamento della sanzione fissando la data per l'udienza di merito.

Inoltre, ai soli fini comparativi e per fornire una migliore comprensione dell'andamento del business nel periodo corrente è esposta la crescita organica dell'EBITDA e dell'EBIT, calcolata escludendo oltre alle partite non ricorrenti anche quelle partite organiche che per loro natura si manifestano in maniera non lineare o non ripetitiva, nel periodo corrente o in quello posto a confronto ("one-off"). Tali partite attengono esclusivamente al mercato Domestico e non devono essere considerate sostitutive delle informazioni economiche finanziarie di cui forniscono una riclassifica, non sono soggette a revisione contabile e sono prodotte a soli fini esplicativi.

In particolare nell'EBITDA del primo semestre 2017 sono evidenziati 39 milioni di euro relativi agli impatti differenziali conseguenti alla revisione di stima del presumibile valore di regolazione di alcune passività contrattuali verso clienti e fornitori, come già esposti nel Bilancio 2017.

L'EBITDA organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2018 2017 assolute %
EBITDA REPORTED 3.763
Effetto adozione nuovi principi contabili 155
EBITDA CONFRONTABILE - a parità di principi contabili 3.918 4.114 (196) (4,8)
Effetto conversione bilanci in valuta (133) 133
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBITDA ORGANICO 3.918 3.981 (63) (1,6)
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (121) (95) (26)
di cui Altri "one-off" 39 (39)
Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente e
Altri "one-off"
4.039 4.037 2 -

L'effetto della variazione dei cambi si riferisce quasi esclusivamente alla Business Unit Brasile.

Il dettaglio dell'EBITDA confrontabile, a parità di principi contabili, ripartito per settore operativo del primo semestre 2018 in confronto con il primo semestre 2017 e l'incidenza percentuale del margine sui ricavi sono i seguenti:

(milioni di euro) 1° Sem. 2018
Confrontabile
1° Sem. 2017 Variazioni
peso % peso % assolute % % organica
Domestic 3.200 81,7 3.361 81,7 (161) (4,8) (4,6)
% sui Ricavi 42,6 44,8 (2,2) pp (2,3) pp
Brasile 727 18,6 762 18,5 (35) (4,6) 14,6
% sui Ricavi 36,2 33,2 3,0 pp 3,0 pp
Altre Attività (9) (0,3) (9) (0,2)
Rettifiche ed elisioni
Totale consolidato 3.918 100,0 4.114 100,0 (196) (4,8) (1,6)
% sui Ricavi 41,2 42,1 (0,9) pp (1,3) pp

Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:

Acquisti di materie e servizi (3.980 milioni di euro; 3.922 milioni di euro in termini confrontabili; 4.136 milioni di euro nel primo semestre 2017):

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazione
Acquisti di beni 899 910 (11)
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di
interconnessione
941 991 (50)
Costi commerciali e di pubblicità 666 700 (34)
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing 585 617 (32)
Affitti e locazioni 347 380 (33)
Altre spese per servizi 484 538 (54)
Totale acquisti di materie e servizi 3.922 4.136 (214)
% sui Ricavi 41,2 42,3 (1,1) pp

Il decremento è riferibile essenzialmente alla Business Unit Brasile per -213 milioni di euro e principalmente riconducibile all'effetto cambio in assenza del quale la riduzione sarebbe stata pari a circa 16 milioni di euro.

Costi del personale (1.526 milioni di euro; 1.509 milioni di euro in termini confrontabili; 1.530 milioni di euro nel primo semestre 2017):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2018 2017
confrontabile
Costi del personale Italia 1.343 1.339 4
Costi e oneri del personale ordinari 1.335 1.329 6
Oneri di ristrutturazione e altro 8 10 (2)
Costi del personale Estero 166 191 (25)
Costi e oneri del personale ordinari 166 191 (25)
Totale costi del personale 1.509 1.530 (21)
% sui Ricavi 15,9 15,7 0,2 pp

Il decremento di 21 milioni di euro è attribuibile:

  • al decremento di 25 milioni di euro della componente estera dei costi del personale correlato principalmente all'impatto della variazione dei tassi di cambio;
  • all'incremento di 4 milioni di euro della componente italiana dei costi ordinari del personale principalmente a seguito del termine, a inizio 2018, dei contratti di "solidarietà difensiva" applicati da TIM S.p.A. parzialmente compensato dai benefici correlati alla contrazione della consistenza media retribuita pari a - 1.369 unità medie, esclusa la solidarietà. L'accordo sulla solidarietà è stato rinnovato a giugno 2018.

Altri proventi operativi (144 milioni di euro; 144 milioni di euro in termini confrontabili; 217 milioni di euro nel primo semestre 2017):

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazione
Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici 29 31 (2)
Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi 11 11
Contributi in conto impianti e in conto esercizio 22 23 (1)
Risarcimenti, penali e recuperi connessi a vertenze 20 23 (3)
Contratti di Partnership e altri accordi con fornitori 11 69 (58)
Proventizzazione passività e altre sistemazioni 23 43 (20)
Altri 28 17 11
Totale 144 217 (73)

La voce Altri proventi operativi comprende contributi derivanti da contrati di Contratti di Partnership e altri accordi con fornitori stipulati con primarie controparti e volti a sviluppare la collaborazione, al fine di rafforzare e stabilizzare nel tempo i rapporti commerciali e industriali, contribuendo al piano di marketing di TIM per lo sviluppo e l'utilizzo di servizi avanzati. La voce comprende inoltre gli impatti conseguenti alla revisione di stima delle passività verso clienti e fornitori.

Altri costi operativi (661 milioni di euro; 652 milioni di euro in termini confrontabili; 576 milioni di euro nel primo semestre 2017):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2018 2017
confrontabile
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 243 177 66
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 123 109 14
Contributi e canoni per l'esercizio di attività di
telecomunicazioni
146 182 (36)
Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse 68 58 10
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative 31 15 16
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e
stages
6 8 (2)
Altri oneri 35 27 8
Totale 652 576 76

Gli Altri costi operativi includono una componente non ricorrente pari a 107 milioni di euro (83 milioni di euro nel primo semestre 2017) della Business Unit Domestic, prevalentemente riferita alla citata sanzione irrogata l'8 maggio 2018 a fronte dell'applicazione del D.L. 15/3/2012 n. 21 (cosiddetto "Golden Power").

La Business Unit Brasile evidenzia una riduzione di 19 milioni di euro, comprensiva di un effetto cambio negativo pari a 44 milioni di euro, in assenza del quale la variazione sarebbe stata positiva per circa 25 milioni di euro.

Ammortamenti

Ammontano a 2.122 milioni di euro.

In termini confrontabili con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sono pari a 2.193 milioni di euro e sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2018 2017
confrontabile
Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita 871 907 (36)
Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing 1.322 1.342 (20)
Totale 2.193 2.249 (56)

Svalutazioni nette di attività non correnti

L'Avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore (impairment test) con cadenza annuale in occasione della redazione del bilancio consolidato e separato della società. Peraltro qualora, in occasione della predisposizione della relazione finanziaria semestrale, si verifichino specifici eventi o circostanze ("trigger event") che possano fare presumere la possibilità che l'Avviamento abbia subito una riduzione di valore, il test di impairment viene effettuato anche in occasione della redazione di tale interim report.

Al 30 giugno 2018, si sono verificati, con riferimento alla Cash Generating Unit Core Domestic, eventi e circostanze di natura esogena ed endogena, che hanno indotto la società ad effettuare alcune analisi e approfondimenti volti a comprendere la sussistenza delle condizioni per dovere effettuare l'impairment test della CGU relativa al mercato Domestico.

Gli eventi e circostanze di natura esogena possono essere ricondotti alle tensioni e alla volatilità dei mercati finanziari registrate negli ultimi mesi in Italia ed Europa e al permanere di un valore della capitalizzazione di borsa del titolo TIM inferiore al valore di Equity consolidato. Gli eventi e circostanze di natura endogena sono riconducibili al fatto che i risultati del primo semestre 2018 della Cash Generating Unit Core Domestic evidenziano alcuni rallentamenti, in particolare nell'ambito consumer. Gli scostamenti tra dati previsionali e dati consuntivi sono riconducibili a vari fattori, tra cui, essenzialmente: (i) la competizione commerciale e la modifica del ciclo di fatturazione (da quadri-settimanale a mensile), (ii) i ritardi, ancorché modesti, nell'attuazione dell'istituto della solidarietà per i dipendenti, nonché nello sviluppo di altri progetti di efficientamento, ed infine (iii) l'assunzione da parte delle Autorità di settore di alcune decisioni (ad esempio connesse alla liberalizzazione del modem) con effetti sulla prevista dinamica economica della CGU Core Domestic.

Tali scostamenti sono oggetto di una serie di analisi e approfondimenti, volti a definirne natura e causali così da attuare piani di recupero, alcuni dei quali peraltro già definiti o in via di definizione.

Come noto, il piano industriale del gruppo TIM presenta forti discontinuità rispetto al passato puntando, con il progetto DigiTIM, sull'innovazione digitale quale elemento chiave per affermarsi nella Gigabit Society. Tale discontinuità – per la cui realizzazione è stata creata una nuova Funzione Aziendale, il Transformation Office, volta a coordinare una serie di progetti interfunzionali nell'ambito del piano DigiTIM – richiede, per essere implementata un necessario periodo di tempo nell'ambito del quale le nuove iniziative possano esplicare i loro effetti e richiede altresì, specie nella fase iniziale di attuazione del nuovo orientamento strategico, un processo di continuo adattamento delle azioni funzionali a realizzare gli obiettivi di medio e lungo termine, sicché si osserva che i piani di recovery definiti e in corso di definizione rientrano nell'ordinario processo di azione manageriale che segue all'analisi degli scostamenti tra previsione e consuntivazione.

Alla luce di quanto sopra esposto, la società ha ritenuto necessario effettuare, anche in occasione della redazione della relazione finanziaria semestrale 2018, l'esercizio di Impairment test dell'avviamento, anche attraverso la predisposizione di analisi di sensitività che, muovendo dalle valutazioni già effettuate in sede di Bilancio 2017, permettessero di verificare, attraverso range di oscillazioni dell'EBITDA considerate ragionevoli e in grado di intercettare elementi di rischio non riflessi nelle previsioni del Piano Industriale, se la differenza positiva esistente a fine 2017 fra valore recuperabile e valore di carico (4,5 miliardi di euro per la CGU Core Domestic), si fosse annullata e se sorgesse la necessità di operare una svalutazione dell'avviamento.

Le analisi di sensitività hanno indicato riduzioni, anche significative, della differenza fra valore recuperabile e valore di carico della CGU Core Domestic; tali riduzioni potrebbero risultare più significative ove si considerassero tassi di interesse che proiettano a lungo termine il contesto di elevata volatilità registrato negli ultimi mesi.

Pertanto, pur non evidenziandosi, alla luce delle analisi effettuate, la necessità di operare una svalutazione dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit Core Domestic, la contrazione dell'headroom disponibile (differenza tra valore recuperabile e valore di carico) comporta, anche tenuto conto dell'evoluzione dei tassi, l'esigenza di un monitoraggio continuo dell'evoluzione dell'andamento del business anche ai fini dell'aggiornamento delle linee guida del Piano industriale, previsto alla fine dell'anno in corso.

Con riferimento alle Cash Generating Unit Brasile e International Wholesale non sono emersi elementi che possano far presumere una riduzione di valore dell'Avviamento allocato su tali CGU e pertanto non è stato ripetuto l'esercizio di impairment test.

EBIT

E' pari a 1.644 milioni di euro. L'EBIT confrontabile del primo semestre 2018 ammonta a 1.728 milioni di euro (1.871 milioni di euro nel primo semestre 2017) in riduzione di 143 milioni di euro (-7,6%) rispetto al primo semestre 2017 con un'incidenza sui ricavi del 18,2% (19,1% nel primo semestre 2017, -0,9 punti percentuali). L'EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 109 milioni di euro (-5,9%) con un'incidenza sui ricavi pari al 18,2% (19,6% nel primo semestre 2017).

L'EBIT del primo semestre 2018 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti, per complessivi 121 milioni di euro (56 milioni di euro nel primo semestre 2017, a parità di tasso di cambio e tenuto conto dei "one-off" citati ai fini dell'EBITDA). In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata negativa per 44 milioni di euro (-2,3%), con un'incidenza sui ricavi del 19,4%.

L'EBIT organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2018 2017 assolute %
EBIT REPORTED 1.644
Effetto adozione nuovi principi contabili 84
EBIT CONFRONTABILE - a parità di principi contabili 1.728 1.871 (143) (7,6)
Effetto conversione bilanci in valuta (34) 34
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBIT ORGANICO 1.728 1.837 (109) (5,9)
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (121) (96) (25)
di cui Altri "one-off" 39 (39)
Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta 1 (1)
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente e
Altri "one-off"
1.849 1.893 (44) (2,3)

L'effetto della variazione dei cambi è principalmente relativo alla Business Unit Brasile.

Saldo dei proventi/(oneri) finanziari

Il saldo dei proventi/(oneri) finanziari è negativo e pari a 718 milioni di euro (negativo per 740 milioni di euro nel primo semestre 2017): la variazione deriva principalmente dai minori oneri finanziari connessi alla riduzione dell'esposizione debitoria del Gruppo e del livello dei tassi di interesse.

Imposte sul reddito

Ammontano a 305 milioni di euro, in calo di 152 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 (457 milioni di euro). Si segnala che l'importo del primo semestre 2017 accoglieva accantonamenti per contenziosi fiscali pari a 93 milioni di euro.

UTILE (PERDITA) DEL PERIODO

E' così dettagliato:

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Utile (perdita) del periodo 629 693 654
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile (perdita) derivante dalle attività in
funzionamento
554 618 596
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci
della Controllante
554 618 596
Partecipazioni di minoranza:
Utile (perdita) derivante dalle attività in
funzionamento
75 75 58
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo attribuibile alle
Partecipazioni di minoranza
75 75 58

L'Utile del primo semestre 2018 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 554 milioni di euro (596 milioni di euro nel primo semestre 2017) e sconta oneri netti non ricorrenti per 118 milioni di euro oltre all'impatto derivante dell'adozione degli IFRS 9 e 15 per -64 milioni di euro. In termini comparabili, l'Utile attribuibile ai Soci della Controllante del primo semestre 2018 risulterebbe equiparabile a quello dello stesso periodo dell'anno precedente.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI E OPERATIVI DELLE BUSINESS UNIT DEL GRUPPO TIM

DOMESTIC

1° Semestre
2018
1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Variazioni
(a-b)
confrontabile
(a) (b) assolute % % organica
Ricavi 7.454 7.518 7.494 24 0,3 0,6
EBITDA 3.068 3.200 3.361 (161) (4,8) (4,6)
% sui Ricavi 41,2 42,6 44,8 (2,2) pp (2,3) pp
EBIT 1.402 1.484 1.685 (201) (11,9) (11,8)
% sui Ricavi 18,8 19,7 22,5 (2,8) pp (2,8) pp
Personale a fine periodo (unità) 49.658 (1)49.851 (193) (0,4)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2017

Fisso

30.6.2018 31.12.2017 30.6.2017
Accessi fisici a fine periodo (migliaia) (1) 18.722 18.995 19.066
di cui Accessi fisici retail a fine periodo (migliaia) 10.644 11.044 11.185
Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia) (2) 10.702 10.154 9.687
di cui Accessi BroadBand retail a fine periodo (migliaia) 7.650 7.641 7.419
Infrastruttura di rete in Italia:
rete di accesso in rame (milioni di km coppia,
distribuzione e giunzione)
114,6 114,6 114,4
rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di km
fibra)
15,0 14,3 13,4
Totale traffico:
Minuti di traffico su rete fissa (miliardi): 30,4 64,0 32,6
Traffico nazionale 24,4 50,7 26,3
Traffico internazionale 6,0 13,3 6,3
Volumi Broadband (Pbyte) (3) 4.682 7.848 3.642

(1) Non include OLO full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.

(2) Non include OLO ULL e NAKED, satellite, full infrastructured e FWA.

(3) Volumi traffico DownStream e UpStream.

Mobile

30.6.2018 31.12.2017 30.6.2017
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (1) 31.629 30.755 29.952
Variazione delle linee (%) 2,8 3,8 1,1
Churn rate (%) (2) 12,5 26,2 12,8
Totale traffico:
Traffico Retail uscente (miliardi di minuti) 28,5 51,4 24,4
Traffico Retail uscente e entrante (miliardi di minuti) 42,8 78,1 37,5
Traffico Browsing (PByte) (3) 293,6 417,5 175,3
Ricavo medio mensile per linea (euro) - ARPU (4) 11,9 12,5 12,2

(1) il dato include le SIM utilizzate su piattaforme per erogazione di servizi Machine to Machine.

(2) I dati si riferiscono al totale linee. Il churn rate rappresenta il numero di clienti mobili cessati durante il periodo espresso in percentuale della consistenza media dei clienti.

(3) Traffico nazionale escluso Roaming.

(4) I valori sono calcolati sulla base dei ricavi da servizi (inclusi i ricavi da carte prepagate) rapportati alla consistenza media delle linee.

Ricavi

I ricavi del primo semestre 2018 sono pari a 7.454 milioni di euro. A parità di principi contabili, i ricavi confrontabili del primo semestre 2018 ammontano a 7.518 milioni di euro e registrano un incremento di 24 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 (+0,3%). I ricavi da servizi sono pari a 6.879 milioni di euro, anch'essi in crescita rispetto al primo semestre 2017 (+0,8% su base organica) e beneficiano del costante sviluppo della customer base Broadband sia Mobile sia Fisso, nonché della tenuta dei livelli di ARPU Human Mobile e ARPU Fisso, conseguente all'incremento della penetrazione dei servizi di connettività ultrabroadband (Fibra e LTE), dei servizi digitali e ICT.

In dettaglio:

  • i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari a 4.904 milioni di euro (-0,6% rispetto al primo semestre 2017). La contrazione dei ricavi da servizi tradizionali voce (-142 milioni di euro), conseguente alla diminuzione degli accessi tradizionali e alla riduzione dei prezzi regolamentati su alcuni servizi wholesale (-37 milioni di euro), è compensata dall'incremento dell'ARPU retail, dei ricavi da soluzioni ICT (+39 milioni di euro, +12,4%) e dallo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi per connettività dati (+133 milioni di euro, +12,9%), trainato dalla crescita dei clienti Ultra-Broadband (+1,2 milioni rispetto al primo semestre del 2017), che raggiungono i 2,7 milioni di unità (4,3 milioni includendo le linee wholesale);
  • i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 2.265 milioni di euro registrando un incremento di 38 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2017 (+1,7%). Tale andamento è sostenuto da una positiva performance nel mercato retail, rispetto alle sfide dello scenario regolatorio e competitivo.

I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 639 milioni di euro nel primo semestre del 2018 (+13 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

EBITDA

L'EBITDA della Business Unit Domestic nel primo semestre 2018 è pari a 3.068 milioni di euro.

L'EBITDA confrontabile del primo semestre 2018 ammonta a 3.200 milioni di euro in diminuzione di 161 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 (-4,8%), con un'incidenza sui ricavi pari al 42,6% (-2,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

L'EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 156 milioni di euro (-4,6%) rispetto al primo semestre 2017, con un'incidenza sui ricavi in riduzione di 2,3 punti percentuali, passando dal 44,9% del primo semestre 2017 al 42,6% del primo semestre 2018.

L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, è pari a 3.321 milioni di euro e presenta una variazione negativa del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2017.

La Business Unit Domestic ha registrato nel primo semestre 2018 oneri operativi non ricorrenti per complessivi 121 milioni di euro (56 milioni di euro nel primo semestre 2017, a parità di tassi di cambio e comprensivo di alcuni "one-off"), principalmente riferibili al citato accantonamento a fronte della sanzione pecuniaria pari a 74,3 milioni di euro, irrogata per l'asserita violazione dell'articolo 2 del D.L. 15/3/2012 n. 21 (cosiddetto "Golden Power").

L'EBITDA organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2018 2017
assolute %
EBITDA REPORTED 3.068
Effetto adozione nuovi principi contabili 132
EBITDA CONFRONTABILE - a parità di principi contabili 3.200 3.361 (161) (4,8)
Effetto conversione bilanci in valuta (5) 5
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBITDA ORGANICO 3.200 3.356 (156) (4,6)
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (121) (95) (26)
di cui Altri "one-off" 39 (39)
EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente e
Altri "one-off"
3.321 3.412 (91) (2,7)

In relazione alle dinamiche delle principali voci di costo, a parità di principi, si evidenzia quanto segue:

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazione
Acquisti di materie e servizi 2.973 2.976 (3)
Costi del personale 1.351 1.348 3
Altri costi operativi 406 311 95

In particolare:

Acquisti di materie e servizi (3.016 milioni di euro; 2.973 milioni di euro in termini confrontabili; 2.976 milioni di euro nel primo semestre 2017):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2018 2017
confrontabile
Acquisti di beni 787 775 12
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di
interconnessione 743 743
Costi commerciali e di pubblicità 392 360 32
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing 466 472 (6)
Affitti e locazioni 205 211 (6)
Altre spese per servizi 380 415 (35)
Totale acquisti di materie e servizi 2.973 2.976 (3)
% sui Ricavi 39,5 39,7 (0,2)

Costi del personale (1.368 milioni di euro; 1.351 milioni di euro in termini confrontabili; 1.348 milioni di euro nel primo semestre 2017): si incrementano di 3 milioni di euro, principalmente a seguito degli stessi fenomeni che hanno inciso sui costi del personale a livello di Gruppo e alla cui analisi si rimanda.

Altri costi operativi (414 milioni di euro; 406 milioni di euro in termini confrontabili; 311 milioni di euro nel primo semestre 2017):

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazione
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 184 134 50
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 95 66 29
Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni 24 26 (2)
Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse 46 47 (1)
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative 31 15 16
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e
stages
5 7 (2)
Altri oneri 21 16 5
Totale 406 311 95

Gli Altri costi operativi includono una componente non ricorrente pari a 107 milioni di euro (83 milioni di euro nel primo semestre 2017), principalmente riferita alla sanzione "Golden Power", già citata nel commento sul Gruppo, a cui si rimanda.

EBIT

L'EBIT del primo semestre 2018 della Business Unit Domestic è pari a 1.402 milioni di euro.

L'EBIT confrontabile del primo semestre 2018 ammonta a 1.484 milioni di euro (1.685 milioni di euro nel primo semestre 2017), con una diminuzione di 201 milioni di euro (-11,9%) e un'incidenza sui ricavi del 19,7% (22,5% nel primo semestre 2017).

L'EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 199 milioni di euro (-11,8%) con un'incidenza sui ricavi pari al 19,7% (22,5% nel primo semestre 2017).

L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è pari a 1.605 milioni di euro e presenta una variazione negativa del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2017.

L'EBIT del primo semestre 2018 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti, per complessivi 121 milioni di euro (56 milioni di euro nel primo semestre 2017, a parità di tasso di cambio e tenuto conto dei "one-off" citati ai fini dell'EBITDA). In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata negativa per 134 milioni di euro (-7,7%), con un'incidenza sui ricavi del 21,3%.

L'EBIT organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2018 2017
assolute %
EBIT REPORTED 1.402
Effetto adozione nuovi principi contabili 82
EBIT CONFRONTABILE - a parità di principi contabili 1.484 1.685 (201) (11,9)
Effetto conversione bilanci in valuta (2) 2
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBIT ORGANICO 1.484 1.683 (199) (11,8)
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (121) (95) (26)
di cui Altri "one-off" 39 (39)
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente e
Altri "one-off"
1.605 1.739 (134) (7,7)

Principali dati economici delle Cash Generating Unit di Domestic

I principali dati economico-operativi della Business Unit sono riportati distinguendo due Cash Generating Unit (CGU), come definite dallo IAS 36:

  • Core Domestic: in tale ambito vengono ricomprese tutte le attività di telecomunicazioni inerenti il mercato italiano. I ricavi sono articolati in base alla contribuzione netta di ciascun segmento di mercato ai risultati della CGU, al netto cioè dei rapporti infrasegmento. I segmenti di mercato commerciali definiti in base al modello organizzativo "customer – centric" sono indicati di seguito:
  • Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile e dalla telefonia pubblica; attività di caring, supporto al credito operativo, loyalty e retention, attività di vendita di competenza e gestione amministrativa dei clienti; sono incluse le società 4G Retail, Persidera e Noverca.
  • Business: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie imprese), SOHO (Small Office Home Office), Top, Public Sector, Large Account ed Enterprise nel Fisso e nel Mobile. Sono incluse le società: Olivetti, Telsy, TI Trust Technologies e Olivetti Scuola Digitale (ex Alfabook).
  • Wholesale: il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di telecomunicazioni del mercato domestico sia del Fisso che del Mobile e alle attività svolte dalla componente Open Access per i processi di delivery e assurance dei servizi alla clientela. Sono incluse le società: TN Fiber, Flash Fiber, TIM San Marino e Telefonia Mobile Sammarinese.
  • Other (INWIT S.p.A. e Strutture di supporto): il perimetro di riferimento è costituito da:
    • INWIT S.p.A.: dal mese di aprile 2015 opera in ambito Operations nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori;
    • Altre strutture Operations: presidio dell'innovazione tecnologica e dei processi di sviluppo, ingegneria, realizzazione ed esercizio delle infrastrutture di rete, IT, impiantistiche e immobiliari di competenza;
    • Staff & Other: servizi e prestazioni svolte dalle funzioni di Staff e altre attività di supporto effettuate da società minori del Gruppo anche verso il mercato e le altre Business Unit.
  • International Wholesale gruppo Telecom Italia Sparkle: in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e Internet destinati agli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) e alle aziende multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo e in Sud America.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti nel primo semestre 2018 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con il primo semestre 2017 a parità di principi contabili.

Core Domestic

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazioni
assolute %
Ricavi 7.038 6.965 73 1,0
Consumer 3.753 3.767 (14) (0,4)
Business 2.333 2.280 53 2,3
Wholesale 860 834 26 3,2
Other 92 84 8 9,5
EBITDA 3.163 3.278 (115) (3,5)
% sui Ricavi 44,9 47,1 (2,2) pp
EBIT 1.501 1.657 (156) (9,4)
% sui Ricavi 21,3 23,8 (2,5) pp
Personale a fine periodo (unità) 48.902 (1)49.095 (193) (0,4)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2017

In dettaglio:

Consumer: i ricavi del primo semestre 2018 del segmento Consumer sono pari a 3.753 milioni di euro e risultano sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (-14,3 milioni di euro; -0,4%) pur presentando segnali di rallentamento, più marcati nel secondo trimestre 2018, rispetto al trend di crescita osservato nel corso del 2017.

La stessa dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi, che sono pari a 3.373 milioni di euro, con una diminuzione dello 0,2% rispetto al primo semestre 2017 (pari a -8 milioni di euro).

In particolare:

  • i ricavi del Mobile sono pari a 1.891 milioni di euro (+2,4% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente); i ricavi da servizi registrano un incremento di 14 milioni di euro (+0,9% rispetto al primo semestre del 2017) con un leggero rallentamento nel secondo trimestre rispetto a quanto osservato nell'esercizio precedente;
  • i ricavi del Fisso sono pari a 1.843 milioni di euro, in calo rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (-3,1% sui ricavi complessivi del Fisso, -1,3% sui ricavi da servizi), con un andamento principalmente riconducibile alla dinamica degli accessi, parzialmente compensato da un incremento dei livelli di ARPU.
  • Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 2.333 milioni di euro con un incremento di 53 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 (+2,3, +3,1% sui ricavi da servizi). In particolare:
  • i ricavi del Mobile evidenziano una performance positiva rispetto al primo semestre del 2017 (+7,3%), grazie al trend in costante miglioramento della componente servizi (+5,8%) e, in particolare, alla crescita dei nuovi servizi digitali (+11,7% rispetto al primo semestre del 2017);
  • i ricavi del Fisso crescono di 13 milioni di euro (+0,7% rispetto al primo semestre del 2017), grazie alla componente servizi (+2,1%), per la quale la contrazione dei prezzi e dei ricavi relativi ai servizi tradizionali (derivante dalla sostituzione tecnologica verso sistemi e soluzioni VoIP) è stata più che compensata dal costante incremento dei ricavi da servizi ICT (+12,1%).
  • Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo semestre 2018 ricavi pari a 860 milioni di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2017 di 26 milioni di euro (+3,2%). La riduzione dei prezzi regolamentati, pari a -37 milioni di euro, è compensata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto UBB.
International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle
--------------------------------------------------------- -- -- -- -- --
(milioni di euro) 1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazioni
assolute % % Organica
Ricavi 609 646 (37) (5,7) (3,0)
di cui verso terzi 516 549 (33) (6,0) (2,8)
EBITDA 53 89 (36) (40,4) (36,9)
% sui Ricavi 8,7 13,8 (5,1) pp (4,7) pp
EBIT (4) 29 (33)
% sui Ricavi (0,7) 4,5 (5,2) pp (5,0) pp
Personale a fine periodo (unità) 756 (1)756

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2017

I ricavi del primo semestre 2018 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 609 milioni di euro, in riduzione di 37 milioni di euro (-5,7%) rispetto al primo semestre 2017. Tale risultato è determinato principalmente dalla scadenza di contratti pluriennali afferenti il Bacino del Mediterraneo e dalla svalutazione del dollaro rispetto all'euro che incide sensibilmente sui Ricavi IP/Data e Fonia.

BRASILE

(milioni di euro) (milioni di reais)
1°Semestre
2018
1°Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
1°Semestre
2018
1°Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazioni
assolute %
(a) (b) (c) (d) (c-d) (c-d)/d
Ricavi 2.001 2.007 2.293 8.282 8.310 7.894 416 5,3
EBITDA 704 727 762 2.915 3.008 2.624 384 14,6
% sui Ricavi 35,2 36,2 33,2 35,2 36,2 33,2 3,0pp
EBIT 252 254 194 1.042 1.050 669 381 57,0
% sui Ricavi 12,6 12,6 8,5 12,6 12,6 8,5 4,1pp
Personale a fine periodo (unità) 9.611 (1) 9.508 103 1,1

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2017

I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di Real per 1 Euro) sono pari a 4,14011 nel primo semestre 2018 e a 3,44195 nel primo semestre 2017.

1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (*) 56.554 (1) 58.634
MOU (minuti/mese)
(**)
118,8 106,7
ARPU (reais) 21,8 19,2

(1) Consistenza al 31 dicembre 2017

(*) Include le linee sociali

(**) Al netto dei visitors

Ricavi

I ricavi del primo semestre 2018 sono pari a 8.282 milioni di reais. I ricavi confrontabili del primo semestre 2018 ammontano a 8.310 milioni di reais, e risultano in aumento di 416 milioni di reais (+5,3%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi da servizi, a parità di principi contabili, si attestano a 7.947 milioni di reais, con un incremento di 453 milioni di reais rispetto ai 7.494 milioni di reais del primo semestre 2017 (+6,0%).

L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) del primo semestre 2018, a parità di principi contabili, è pari a 21,8 reais e risulta in crescita del +13,5% rispetto al valore registrato nel primo semestre 2017 (19,2 reais), per effetto di un generale riposizionamento sul segmento post-paid e di nuove iniziative commerciali volte a incrementare l'utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.

Le linee complessive al 30 giugno 2018 sono pari a 56,6 milioni e presentano un decremento di 2,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 (58,6 milioni). Tale riduzione è riconducibile interamente al segmento prepagato (-3,3 milioni) ed è solo in parte compensata dalla crescita sul segmento post-pagato (+1,3 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. I clienti post-paid rappresentano il 33,7% della base clienti al 30 giugno 2018, con un incremento di 3,3 punti percentuali rispetto a dicembre 2017 (30,4%).

I ricavi da vendita di prodotti, a parità di principi contabili, si attestano a 363 milioni di reais (400 milioni di reais nel primo semestre 2017; -9,3%). La riduzione riflette il cambiamento della politica commerciale, più focalizzata sul valore che sull'incremento dei volumi venduti, i cui principali obiettivi sono lo sviluppo dell'acquisto dei nuovi terminali abilitanti alla fruizione dei servizi broadband sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione sulla clientela post-pagato a più alto valore.

EBITDA

L'EBITDA del primo semestre 2018 è pari a 2.915 milioni di reais.

L'EBITDA confrontabile del primo semestre 2018 ammonta a 3.008 milioni di reais e risulta in crescita di 384 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+14,6%). La crescita dell'EBITDA è attribuibile sia al positivo andamento dei ricavi, sia ai benefici derivanti dai progetti di efficienza sulla struttura dei costi operativi.

L'EBITDA margin, a parità di principi contabili, è pari al 36,2% con un incremento di 3,0 punti percentuali rispetto al primo semestre 2017.

Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo:

(milioni di euro) (milioni di reais)
1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
1° Semestre
2018
confrontabile
1° Semestre
2017
Variazione
(a) (b) (c) (d) (c-d)
Acquisti di materie e servizi 956 1.169 3.960 4.025 (65)
Costi del personale 154 178 636 613 23
Altri costi operativi 242 262 1.004 901 103
Variazione delle rimanenze (12) (5) (49) (18) (31)

EBIT

L'EBIT del primo semestre 2018 ammonta a 1.042 milioni di reais. L'EBIT confrontabile del primo semestre 2018 ammonta a 1.050 milioni di reais con un miglioramento di 381 milioni di reais (+57,0%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (669 milioni di reais). Tale risultato beneficia principalmente della maggiore contribuzione dell'EBITDA (+384 milioni di reais) a fronte di una lieve crescita degli ammortamenti (3 milioni di reais).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO CONSOLIDATO

ATTIVO NON CORRENTE

  • Avviamento: si riduce di 115 milioni di euro, da 29.462 milioni di euro di fine 2017 a 29.347 milioni di euro al 30 giugno 2018 per effetto della variazione negativa del Real brasiliano (1) . Per una più dettagliata analisi si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM.
  • Altre attività immateriali: si riducono di 749 milioni di euro, da 7.192 milioni di euro di fine 2017 a 6.443 milioni di euro al 30 giugno 2018, quale saldo fra le seguenti partite:
  • investimenti industriali (+436 milioni di euro);
  • ammortamenti del periodo (-800 milioni di euro);
  • dismissioni, differenze cambio, riclassifiche e altre variazioni (per un saldo netto negativo di 385 milioni di euro).
  • Attività materiali: si riducono di 616 milioni di euro, da 16.547 milioni di euro di fine 2017 a 15.931 milioni di euro al 30 giugno 2018, quale saldo fra le seguenti partite:
  • investimenti industriali (+1.161 milioni di euro);
  • variazione dei contratti di leasing finanziari (+44 milioni di euro);
  • ammortamenti del periodo (-1.322 milioni di euro);
  • dismissioni, differenze cambio, riclassifiche e altre variazioni (per un saldo netto negativo di 499 milioni di euro).

PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

E' pari a 23.396 milioni di euro (23.783 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui 21.340 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (21.557 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e 2.056 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (2.226 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
A inizio periodo 23.783 23.553
Effetto adozione IFRS 15 e IFRS 9 (88)
A inizio periodo rettificato 23.695 23.553
Utile (perdita) complessivo del periodo (79) 457
Dividendi deliberati da: (233) (230)
TIM S.p.A. (166) (166)
Altre società del Gruppo (67) (64)
Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto (6)
Altri movimenti 13 9
A fine periodo 23.396 23.783

(1) Il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del Real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari a 4,49509 al 30 giugno 2018 ed era pari a 3,96728 al 31 dicembre 2017.

FLUSSI FINANZIARI

L'Indebitamento finanziario netto rettificato si è attestato a 25.141 milioni di euro, in riduzione di 167 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (25.308 milioni di euro).

Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2018 sono di seguito esposte:

Variazione dell'Indebitamento finanziario netto rettificato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2018 2017
EBITDA 3.763 4.114 (351)
Investimenti industriali di competenza (1.597) (2.056) 459
Variazione del capitale circolante netto operativo: (1.325) (1.130) (195)
Variazione delle rimanenze (31) (44) 13
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per
lavori su commessa
(74) (52) (22)
Variazione dei debiti commerciali (*) (1.027) (692) (335)
Altre variazioni di crediti/debiti operativi (193) (342) 149
Variazione dei fondi relativi al personale (23) (7) (16)
Variazione dei fondi operativi e altre variazioni 68 37 31
Operating free cash flow netto 886 958 (72)
% sui Ricavi 9,4 9,8 (0,4) pp
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni 14 9 5
Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori 11 6 5
Investimenti finanziari (3) (1) (2)
Pagamento dividendi (222) (218) (4)
Incrementi di contratti di leasing finanziari (44) (30) (14)
Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non
operativi
(475) (709) 234
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato delle attività in funzionamento
167 15 152
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere
cedute
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato
167 15 152

(*) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività d'investimento.

Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2018 le seguenti voci:

Investimenti industriali di competenza

Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro) 1° Sem. 2018 1° Sem. 2018
confrontabile
1° Sem. 2017 Variazione
peso % (a) peso % (b) peso % (a-b)
Domestic 1.212 75,9 1.273 76,0 1.626 79,1 (353)
Brasile 385 24,1 402 24,0 430 20,9 (28)
Rettifiche ed elisioni
Totale consolidato 1.597 100,0 1.675 100,0 2.056 100,0 (381)
% sui Ricavi 16,9 17,6 21,0 (3,4) pp

Con l'introduzione dell'IFRS 15 i costi di acquisizione della clientela del mobile, relativi a contratti con clausola di lock-in, non sono più oggetto di capitalizzazione e ammortamento ma vengono riclassificati nell'ambito dei Costi contrattuali e sono pertanto oggetto di risconto e successiva imputazione a conto economico lungo la durata contrattuale. A parità di principi contabili applicati, nel primo semestre 2018 gli investimenti industriali sono pari a 1.675 milioni di euro, in riduzione di 381 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017. In particolare:

  • la Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 1.273 milioni di euro, in diminuzione di 353 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017 confermando le azioni di efficienza avviate negli anni passati verso i singoli fornitori, attuate con un approccio di selettività, garantendo gli ampi livelli di copertura Ultra BroadBand e la focalizzazione sulla qualità del servizio;
  • la Business Unit Brasile registra investimenti nel primo semestre 2018 pari a 402 milioni di euro, in riduzione di 28 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2017. Escludendo l'impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio (-73 milioni di euro) gli investimenti sono in crescita di 45 milioni di euro e sono stati indirizzati principalmente al rafforzamento dell'infrastruttura della rete Ultra BroadBand mobile e allo sviluppo del business fisso BroadBand di TIM Live.

Variazione del Capitale circolante netto operativo

La variazione del Capitale circolante netto operativo riflette un assorbimento di 1.325 milioni di euro (1.130 milioni di euro nel primo semestre 2017) riferibile essenzialmente al fabbisogno netto derivante dalla riduzione dei debiti commerciali (-1.027 milioni di euro; -692 milioni di euro nel primo semestre 2017).

Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni

Nel primo semestre 2018 è positivo per 14 milioni di euro (9 milioni di euro nel primo semestre 2017) e si riferisce principalmente a dismissioni di immobilizzazioni avvenute nell'ambito del normale ciclo operativo.

Incrementi di contratti di leasing finanziari

Nel primo semestre 2018 la voce è pari a 44 milioni di euro (30 milioni di euro nel primo semestre 2017) e si riferisce principalmente a TIM S.p.A..

Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM.

Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi

La voce presenta un fabbisogno netto per complessivi 475 milioni di euro e comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso del primo semestre 2018, degli esborsi connessi alle componenti della gestione finanziaria, la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa e il minor debito finanziario conseguente alla revisione della stima delle durate sui contratti rinegoziati in relazione al piano di ristrutturazione e razionalizzazione immobiliare in corso (159 milioni di euro).

Cessioni di crediti a società di factoring

Con riferimento alla riduzione dell'indebitamento finanziario netto rettificato di 167 milioni di euro si segnala inoltre che le cessioni di crediti commerciali pro soluto a società di factoring perfezionate nel primo semestre 2018 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2018 pari a 1.598 milioni di euro (2.000 milioni di euro al 31 dicembre 2017; 969 milioni di euro al 30 giugno 2017).

Indebitamento finanziario netto

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 Variazione
(a) (b) (a-b)
Passività finanziarie non correnti
Obbligazioni 18.457 19.981 (1.524)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 4.430 5.878 (1.448)
Passività per locazioni finanziarie 2.001 2.249 (248)
24.888 28.108 (3.220)
Passività finanziarie correnti (*)
Obbligazioni 3.344 2.221 1.123
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 2.558 2.354 204
Passività per locazioni finanziarie 183 181 2
6.085 4.756 1.329
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale debito finanziario lordo 30.973 32.864 (1.891)
Attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (1.405) (1.768) 363
(1.405) (1.768) 363
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.035) (993) (42)
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (390) (437) 47
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (2.102) (3.575) 1.473
(3.527) (5.005) 1.478
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Totale attività finanziarie (4.932) (6.773) 1.841
Indebitamento finanziario netto contabile 26.041 26.091 (50)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(900) (783) (117)
Indebitamento finanziario netto rettificato 25.141 25.308 (167)
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 29.395 31.149 (1.754)
Totale attività finanziarie rettificate (4.254) (5.841) 1.587
(*) di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Obbligazioni 3.344 2.221 1.123
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.852 1.371 481
Passività per locazioni finanziarie 183 181 2

Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo TIM tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.

Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.

Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto il Gruppo TIM presenta, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'"Indebitamento finanziario netto rettificato" esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti dell' IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

Debito finanziario lordo

Obbligazioni

Le obbligazioni al 30 giugno 2018 sono iscritte per un importo pari a 21.801 milioni di euro (22.202 milioni di euro al 31 dicembre 2017). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 21.521 milioni di euro (21.775 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nel primo semestre 2018 si segnala quanto segue:

(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di emissione
Nuove emissioni
Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 2,875% scadenza 28/1/2026 Euro 750 28/6/2018
(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di rimborso
Rimborsi
Telecom Italia S.p.A. 593 milioni di euro 4,750% (1) Euro 593 25/5/2018
Telecom Italia Capital S.A. 677 milioni di USD 6,999% (2)
(1)
Al netto dei riacquisti per 157 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.
USD 677 4/6/2018

(2) Al netto dei titoli riacquistati da TIM S.p.A. (323 milioni di USD) in data 20 luglio 2015.

Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 giugno 2018 è pari a 205 milioni di euro (valore nominale) e aumenta di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (204 milioni di euro).

Revolving Credit Facility e Term Loan

Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2018:

(miliardi di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 - - 4,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 - - 3,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza gennaio 2023 5,0 - - -
Totale 5,0 - 7,0 -

Al 30 giugno 2018 TIM dispone di una Revolving Credit Facility sindacata di importo pari a 5 miliardi di euro con scadenza 16 gennaio 2023, attualmente inutilizzata.

Inoltre, TIM dispone di:

  • un Term Loan bilaterale con UBI Banca dell'importo di 50 milioni di euro con scadenza giugno 2020, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 160 milioni di euro con scadenza giugno 2021, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Banca Monte dei Paschi di Siena dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza giugno 2021, completamente utilizzato;
  • una linea Hot money con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 150 milioni di euro, con scadenza luglio 2018, completamente utilizzata;
  • una linea Hot money con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza dicembre 2018, completamente utilizzata.

Scadenze delle passività finanziarie e costo medio del debito

La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,87 anni.

Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 4,5%.

Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM.

Attività finanziarie correnti e margine di liquidità

  • Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 8.137 milioni di euro ed è calcolato considerando:
  • la "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e i "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 3.137 milioni di euro (4.568 milioni di euro al 31 dicembre 2017);
  • l'ammontare della nuova Revolving Credit Facility stipulata a gennaio 2018, pari a 5.000 milioni di euro.

Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza per i prossimi 24-36 mesi.

In particolare:

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 2.102 milioni di euro (3.575 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide sono così analizzabili:

  • Scadenze: gli impieghi hanno una durata massima di tre mesi;
  • Rischio controparte: gli impieghi delle società europee sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie, finanziarie e industriali con elevato merito di credito. Gli impieghi delle società in Sud America sono stati effettuati con primarie controparti locali;
  • Rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati sulle principali piazze finanziarie europee.

Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 1.035 milioni di euro (993 milioni di euro al 31 dicembre 2017): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 456 milioni di euro di Titoli di Stato italiani ed europei acquistati, rispettivamente, da TIM S.p.A. (252 milioni di euro), Telecom Italia Finance S.A. (194 milioni di euro) e Inwit S.p.A. (10 milioni di euro), nonchè 350 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili, e 229 milioni di euro relativi a impieghi in fondi monetari effettuati dalla Business Unit Brasile. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo TIM si è dotato da agosto 2012.

Nel secondo trimestre del 2018 l'indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 396 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2018 (25.537 milioni di euro) per effetto della positiva generazione di cassa che ha compensato il pagamento di dividendi per 222 milioni di euro.

(milioni di euro) 30.6.2018 31.3.2018 Variazione
(a) (b) (a-b)
Indebitamento finanziario netto contabile 26.041 26.494 (453)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(900) (957) 57
Indebitamento finanziario netto rettificato 25.141 25.537 (396)
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 29.395 29.616 (221)
Totale attività finanziarie rettificate (4.254) (4.079) (175)

TABELLE DI DETTAGLIO – DATI CONSOLIDATI

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM è stata redatta nel rispetto dell'art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

La Relazione finanziaria semestrale comprende:

  • la Relazione intermedia sulla gestione;
  • il Bilancio consolidato semestrale abbreviato;
  • l'attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è sottoposto a revisione contabile limitata.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2017 cui si rimanda, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi contabili adottati a partire dal 1° gennaio 2018 i cui effetti sono illustrati nella Nota "Principi Contabili - Adozione dei nuovi principi IFRS 9 e IFRS 15" a cui si fa rimando per ulteriori dettagli.

Il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.

Si segnala inoltre che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2018" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore della presente Relazione finanziaria semestrale non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO

Non si sono verificate variazioni significative del perimetro di consolidamento né nel primo semestre 2018 né nell'analogo periodo del 2017.

Conto economico separato consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Variazioni
(a-b)
confrontabile
(a) (b) assolute %
Ricavi 9.441 9.512 9.772 (260) (2,7)
Altri proventi 144 144 217 (73) (33,6)
Totale ricavi e proventi operativi 9.585 9.656 9.989 (333) (3,3)
Acquisti di materie e servizi (3.980) (3.922) (4.136) 214 5,2
Costi del personale (1.526) (1.509) (1.530) 21 1,4
Altri costi operativi (661) (652) (576) (76) (13,2)
Variazione delle rimanenze 35 35 50 (15) (30,0)
Attività realizzate internamente 310 310 317 (7) (2,2)
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
3.763 3.918 4.114 (196) (4,8)
Ammortamenti (2.122) (2.193) (2.249) 56 2,5
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
3 3 6 (3) (50,0)
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
Risultato operativo (EBIT) 1.644 1.728 1.871 (143) (7,6)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate
e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
(2) (2) (1) (1)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 10 10 (19) 29
Proventi finanziari 551 545 1.110 (565) (50,9)
Oneri finanziari (1.269) (1.260) (1.850) 590 31,9
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
934 1.021 1.111 (90) (8,1)
Imposte sul reddito (305) (328) (457) 129 28,2
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 629 693 654 39 6,0
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo 629 693 654 39 6,0
Attribuibile a:
Soci della Controllante 554 618 596 22 3,7
Partecipazioni di minoranza 75 75 58 17 29,3

Conto economico complessivo consolidato

Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) è di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2018 2017
Utile (perdita) del periodo
(a)
629 654
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti
di conto economico complessivo:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (3)
Effetto fiscale
(b) (3)
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali 7 33
Effetto fiscale (3) (8)
(c) 4 25
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(d)
Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(e=b+c+d)
1 25
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto
economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti
di conto economico complessivo (*):
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 4 34
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 14 (37)
Effetto fiscale (8) 2
(f) 10 (1)
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (65) (331)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (77) 497
Effetto fiscale 33 (43)
(g) (109) 123
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere (610) (551)
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato 19
Effetto fiscale
(h) (610) (532)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(i)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
(k=f+g+h+i)
(709) (410)
Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato
(m=e+k)
(708) (385)
Utile (perdita) complessivo del periodo
(a+m)
(79) 269
Attribuibile a:
Soci della Controllante 31 367
Partecipazioni di minoranza (110) (98)

(*) Includono, per il primo semestre 2017, le "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

Prospetto della situazione patrimoniale–finanziaria consolidata

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 29.347 29.462 (115)
Attività immateriali a vita utile definita 6.443 7.192 (749)
35.790 36.654 (864)
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.823 14.216 (393)
Beni in locazione finanziaria 2.108 2.331 (223)
15.931 16.547 (616)
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
15 17 (2)
Altre partecipazioni 50 51 (1)
Attività finanziarie non correnti 1.405 1.768 (363)
Crediti vari e altre attività non correnti 2.179 2.422 (243)
Attività per imposte anticipate 751 993 (242)
4.400 5.251 (851)
Totale Attività non correnti (a) 56.121 58.452 (2.331)
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 321 290 31
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 5.060 4.959 101
Crediti per imposte sul reddito 56 77 (21)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre
attività finanziarie correnti
1.425 1.430 (5)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.102 3.575 (1.473)
3.527 5.005 (1.478)
Sub-totale Attività correnti 8.964 10.331 (1.367)
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
Totale Attività correnti (b) 8.964 10.331 (1.367)
Totale Attività (a+b) 65.085 68.783 (3.698)
(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 21.340 21.557 (217)
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza 2.056 2.226 (170)
Totale Patrimonio netto (c) 23.396 23.783 (387)
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 24.888 28.108 (3.220)
Fondi relativi al personale 1.731 1.736 (5)
Fondo imposte differite 241 265 (24)
Fondi per rischi e oneri 830 825 5
Debiti vari e altre passività non correnti 1.334 1.678 (344)
Totale Passività non correnti (d) 29.024 32.612 (3.588)
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 6.085 4.756 1.329
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 6.513 7.520 (1.007)
Debiti per imposte sul reddito 67 112 (45)
Sub-totale Passività correnti 12.665 12.388 277
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale Passività correnti (e) 12.665 12.388 277
Totale Passività (f=d+e) 41.689 45.000 (3.311)
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 65.085 68.783 (3.698)

Rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 629 654
Rettifiche per:
Ammortamenti 2.122 2.249
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse
partecipazioni) 2 10
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 277 336
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(3) (6)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
2 1
Variazione dei fondi relativi al personale (23) (7)
Variazione delle rimanenze (31) (44)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa (74) (52)
Variazione dei debiti commerciali (368) 44
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito (25) 72
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività 70 (119)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) 2.578 3.138
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali (436) (673)
Acquisti di attività materiali (1.205) (1.413)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (1.641) (2.086)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (614) (707)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (2.255) (2.793)
Contributi in conto capitale incassati 2
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (3) (1)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie (esclusi i derivati
attivi di copertura e non)
34 695
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e
di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
12 9
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) (2.210) (2.090)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (209) (663)
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 1.324 1.256
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (2.491) (1.200)
Variazione Derivati Attivi/Passivi di copertura e non 121
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 11 6
Dividendi pagati (222) (218)
Variazioni di possesso in imprese controllate 2
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) (1.464) (819)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(d)
Flusso monetario complessivo (e=a+b+c+d) (1.096) 229
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) 3.246 3.952
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g) (51) (95)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo (h=e+f+g) 2.099 4.086

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2018 2017
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (37) (27)
Interessi pagati (1.300) (1.198)
Interessi incassati 633 432
Dividendi incassati 1

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2018 2017
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.575 3.964
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (329) (12)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
3.246 3.952
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 2.102 4.086
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (3)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
2.099 4.086

ALTRE INFORMAZIONI

Consistenza media retribuita del personale

(unità equivalenti) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Variazione
Consistenza media retribuita–Italia 46.617 45.907 710
Consistenza media retribuita–Estero 9.372 9.392 (20)
Totale consistenza media retribuita (1) 55.989 55.299 690

(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: zero unità medie nel primo semestre 2018, 3 unità medie nel primo semestre 2017 (2 in Italia e 1 all'estero).

Organico a fine periodo

(unità) 30.6.2018 31.12.2017 Variazione
Organico – Italia 49.493 49.689 (196)
Organico – Estero 9.850 9.740 110
Totale organico a fine periodo (1) 59.343 59.429 (86)

(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: nessuna unità al 30.6.2018 e al 31.12.2017.

Organico a fine periodo – dettaglio per Business Unit

(unità) 30.6.2018 31.12.2017 Variazione
Domestic 49.658 49.851 (193)
Brasile 9.611 9.508 103
Altre attività 74 70 4
Totale 59.343 59.429 (86)

EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2018

Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 giugno 2018" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO 2018

Il Gruppo TIM è impegnato sul mercato Domestico e in Brasile nell'attuazione e implementazione del Piano 2018–2020, annunciato a inizio 2018 e illustrato al mercato e alla comunità finanziaria.

Il primo semestre del 2018 ha per altro evidenziato in alcune aree di business degli scostamenti fra i dati previsionali e i consuntivi, riconducibili all'elevato livello di competizione nonché a ritardi nello sviluppo di alcuni piani di efficientamento.

Come noto, il piano industriale presenta forti discontinuità rispetto al passato, puntando, con il progetto DigiTIM, sull'innovazione digitale quale elemento chiave per affermarsi nella Gigabit Society.

Tale discontinuità – per la cui realizzazione è stata creata una nuova Funzione Aziendale, il Transformation Office, volta a coordinare una serie di progetti interfunzionali nell'ambito del piano DigiTIM – necessita, per essere implementata, di un periodo di tempo nell'ambito del quale le nuove iniziative possano esplicare i loro effetti e richiede altresì, specie nella fase iniziale di attuazione del nuovo orientamento strategico, un processo di continuo adattamento delle azioni funzionali a realizzare gli obiettivi di medio e lungo termine, sicché si osserva che i piani di recupero definiti e in corso di definizione rientrano nell'ordinario processo di azione manageriale che segue all'analisi degli scostamenti tra previsione e consuntivazione.

Il Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2018 ha inoltre esaminato il tema degli impegni finanziari, non previsti a piano, che potranno derivare dalla partecipazione alla gara 5G, e ha avviato un percorso di valutazione delle opzioni strategiche delle sue partecipate, confermando la prosecuzione del processo di vendita di Persidera.

Il Gruppo conferma pertanto lo sviluppo degli obiettivi triennali già annunciati, pur potendo verificarsi a causa delle dinamiche emerse nel primo semestre, per alcuni di essi, una progressione temporale diversa rispetto alla tempistica inizialmente prevista o il loro raggiungimento con percorsi nuovi e più articolati.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Il governo dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo TIM ha adottato un Modello di Enterprise Risk Management ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (ERM CoSO Report), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo ERM è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.

L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2018 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

In particolare occorre segnalare alcuni elementi di discontinuità fra cui, a titolo non esaustivo, il cambiamento del contesto di mercato, l'ingresso di nuovi potenziali competitors in ambito fisso e mobile, l'avvio di procedimenti da parte delle Autorità e l'implementazione di nuove strategie digitali e sulla componente multimedia . Tali elementi di rischio potranno riversare i loro effetti – al momento non prevedibili – in termini di scelte strategiche adottate dalla società e potrebbero avere un impatto, a titolo esemplificativo, sui piani di sviluppo dell'ultra broadband, sul modello di evoluzione digitale, sul mercato multimediale nonché sulla competizione nel mercato mobile e fisso.

Di seguito sono riportati i principali rischi afferenti l'attività di business del Gruppo TIM, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.

RISCHI STRATEGICI

Rischi connessi ai fattori macroeconomici

La situazione economico-finanziaria del Gruppo TIM è soggetta all'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la stabilità politica, la fiducia dei consumatori, la variazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio nei mercati in cui è presente. Nel primo semestre del 2018 l'economia dell'area euro ha fatto registrare un rallentamento inatteso, che lascia presagire per il 2018 una crescita a ritmi più contenuti rispetto al 2017. In sintonia con l'andamento dell'area euro, l'economia italiana nel 2018 dovrebbe crescere dell'1,4% in termini reali, a fronte di una crescita dell'1,5% registrata nel 2017.

Il rallentamento della crescita italiana riflette l'indebolimento di inizio anno delle esportazioni, come negli altri grandi Paesi, e degli investimenti, fenomeno questo che al contrario non si è verificato ovunque. L'abbrivio di inizio anno decisamente più lento di quanto atteso riflette in parte la lunga fase di gestazione della nascita del nuovo esecutivo. Sebbene la fase acuta di incertezza politica sia oramai superata, la posizione del paese rimane delicata, e come mostra l'andamento dei titoli di stato non tutte le incertezze sono state dissipate.

Sul mercato brasiliano i risultati attesi potranno essere influenzati significativamente dal contesto macroeconomico e politico. Dopo otto trimestri di calo del PIL, che hanno segnato la crisi più lunga e profonda della sua storia, il Brasile già nel primo trimestre del 2017 è tornato a crescere (+1%). Per il 2018 la Banca Centrale ha annunciato a fine giugno una crescita attesa dell'1,6%, previsione di 1 punto percentuale inferiore a quella annunciata alla fine di marzo, per effetto del raffreddamento dell'attività economica registrato all'inizio dell'anno, del peggioramento degli indicatori di fiducia delle imprese e dei consumatori e degli impatti diretti e indiretti della paralisi del settore del trasporto merci verificatosi alla fine di maggio. Le prospettive di crescita di breve e medio periodo rimangono legate alla realizzazione delle riforme del sistema pensionistico ed all'introduzione di un sistema di spesa pubblica più efficiente, compito tutt'altro che facile anche nel caso di un presidente eletto a larga maggioranza ed impegnato a raggiungere lo scopo.

Rischi connessi alle dinamiche competitive

Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della quota di mercato negli ambiti geografici in cui opera il Gruppo TIM e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è sui prodotti e servizi innovativi nonché sulla capacità di evolvere verso una offerta sempre più convergente che si ampli anche al mondo dei contenuti, così come sul prezzo dei servizi tradizionali e non. L'impiego di nuove tecnologie (IoT) e dei nuovi strumenti di conoscenza e gestione del cliente (Big Data) costituiscono elementi abilitanti per la mitigazione dei suddetti rischi così come potrebbero rappresentare un ulteriore fattore di rischio in caso di mancato sfruttamento delle opportunità che derivano dal loro utilizzo.

Sul fronte della competizione infrastrutturale lo sviluppo di operatori alternativi potrebbe rappresentare una minaccia per TIM anche oltre l'orizzonte di Piano.

Iliad S.A. ha lanciato i propri servizi di telefonia mobile alla fine di maggio, con l'obiettivo di acquisire il 10 – 15% del mercato, applicando le medesime strategie già utilizzate per il mercato francese. In aggiunta Open Fiber e Infratel hanno avviato i loro piani per lo sviluppo di una rete di telecomunicazioni ultrabroadband alternativa a quella di TIM, rispettivamente nelle maggiori città italiane e nelle aree a c.d. fallimento di mercato, aprendo una possibile nuova stagione competitiva in queste aree, con impatti sia sul segmento wholesale sia su quello retail.

Sul mercato Brasiliano il rischio competitivo è rappresentato dalla rapida transizione del Business Model legato ai servizi tradizionali e dal potenziale consolidamento del settore. I cambiamenti nel profilo di consumo (migrazione da voice a data) dei consumatori richiedono agli operatori velocità nel preparare le proprie infrastrutture e ammodernare i propri portafogli di prodotti e servizi. In tale contesto il gruppo Tim Brasil potrebbe essere impattato dalla necessità di un rapido sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture così come dall'incremento della competizione sia attraverso strategie commerciali che attraverso possibili aggregazioni nel settore. Allo stesso tempo la profonda crisi economica e l'incertezza politica del paese ha direttamente influito sui consumi e in particolare sul segmento del prepagato.

RISCHI OPERATIVI

I rischi operativi inerenti al nostro business fanno riferimento da un lato a possibili inadeguatezze dei processi interni, fattori esterni, frodi, errori dei dipendenti, errori nel documentare correttamente le transazioni, perdite di dati critici o commercialmente sensibili e guasti nei sistemi e/o nelle piattaforme di rete, dall'altro alla possibilità di implementare le strategie di creazione del valore, attraverso azioni di ottimizzazione di costi e investimenti, che potrebbero in parte dipendere da elementi non nel controllo della Società quali la

disponibilità di controparti esterne (fornitori, parti sindacali, associazioni di categoria) e normative o regolamenti.

Rischi connessi alla continuità di business

Il successo del Gruppo TIM dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi/prodotti che eroghiamo attraverso la disponibilità dei processi e dei relativi asset a supporto. In particolare le infrastrutture di Rete, i Sistemi Informativi, gli immobili sono sensibili a diverse minacce sia esogene sia endogene: mancanza di elettricità, alluvioni, tempeste, errori umani, guasti di sistema, guasti hardware e software, bug software, attacchi cyber, terremoti, guasti alle facility, scioperi, frodi, atti vandalici, terrorismo, ecc..

TIM ha adottato un framework di "Business Continuity Model System", in linea con gli standard internazionali, per analizzare e prevenire le minacce sopra indicate.

Rischi associati allo sviluppo delle reti fisse e mobili

Per mantenere ed espandere il portafoglio clienti del Gruppo TIM in ognuno dei mercati in cui opera, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi.

Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla nostra capacità di:

  • realizzare i piani di sviluppo delle reti con il necessario livello di efficacia/efficienza e nei tempi previsti dai piani di sviluppo del business;
  • aggiornare le funzionalità delle reti per offrire ai clienti servizi sempre più vicini alle loro esigenze; in tal senso il Gruppo TIM potrà essere impegnato nella partecipazione a gare per frequenze trasmissive;
  • aumentare la copertura geografica dei servizi innovativi;
  • aggiornare la struttura dei sistemi e delle reti per adattarla alle nuove tecnologie;
  • sostenere nel lungo termine il necessario livello di investimenti.

Rischi di frode interna/esterna

Il Gruppo TIM si è da tempo dotato di un modello organizzativo per prevenire le frodi. Tale modello, nel corso del 2017, si è ulteriormente evoluto attraverso una revisione organizzativa che ha previsto l'elevazione del rango ordinativo del Fraud Management, ora collocato a diretto riporto deli Direttore di Security, nonché l'implementazione di un presidio (denominato Fraud Governance and Prevention) distinto dalle funzioni operative di gestione e contrasto alle frodi e focalizzato sulle attività di programmazione e monitoraggio degli obiettivi e di definizione delle regole antifrode. Le modifiche realizzate tendono ad assicurare sempre più elevati standard di mitigazione del rischio collegato ad atti illegali perpetrati da persone all'interno e all'esterno dell'organizzazione, che potrebbero impattare negativamente sui risultati operativi, sulla struttura finanziaria e sull'immagine dell'azienda.

Rischi associati a controversie e contenziosi

Il Gruppo TIM deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali e di governo, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.

RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo TIM può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo TIM. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo TIM ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati e il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo TIM ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.

Il potenziale impatto della c.d. Brexit dipenderà in parte dal risultato delle negoziazioni su tariffe, commercio, aspetti regolatori e altro, avviati nella seconda metà di giugno 2017 ed ancora in corso. In esito al referendum, i mercati globali sono stati negativamente influenzati e si è inoltre registrato un forte calo della sterlina rispetto al dollaro americano (parzialmente riassorbito) e all'euro. La Brexit e i possibili cambiamenti nel corso del periodo delle trattative per l'uscita potrebbero causare ulteriore instabilità nei mercati finanziari globali e incertezza per quanto riguarda le leggi e le normative dell'Unione Europea che il Regno Unito potrà decidere di sostituire con leggi e regolamenti nazionali. I potenziali effetti della Brexit potrebbero influenzare negativamente le nostre condizioni finanziarie, il nostro business, nonché i correlati risultati economici e i flussi di cassa.

RISCHI DI COMPLIANCE E REGOLATORIO

Rischi di natura regolatoria

Il settore delle telecomunicazioni è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni regolatorie, ed in particolare da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom), possono determinare cambiamenti nel quadro delle regole che possono incidere sui risultati attesi del Gruppo e sulle sue guidance comunicate al mercato. Inoltre, la posizione detenuta da TIM nei mercati di rete fissa e la struttura dei mercati mobili comportano un'elevata attenzione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sulle dinamiche competitive del settore.

In particolare, i principali elementi che introducono incertezza sono:

  • mancanza di prevedibilità nei tempi di avvio e nelle conseguenti decisioni di nuovi procedimenti da parte di entrambe le Autorità;
  • eventuali decisioni AGCom circa politiche tariffarie, anche con effetto retroattivo (ad esempio: revisione dei prezzi relativi ad anni precedenti, efficacia ed effettività di politiche di repricing, anche a seguito di sentenze del Giudice amministrativo);
  • eventuali decisioni AGCom che possano condizionare le scelte tecnologiche effettuate o da effettuare, con potenziale impatto sui tempi di ritorno degli investimenti infrastrutturali;
  • eventuali decisioni AGCM che possano limitare la capacità competitiva di TIM (ad esempio, in termini di floor di prezzo di servizi non regolamentati, di livello minimo dei prezzi retail per garantirne la replicabilità);
  • inadeguatezza nell'implementazione di processi e sistemi volti alla gestione dei servizi regolamentati.

Rischi di Compliance

Il Gruppo TIM può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa esterna (leggi, regolamenti, nuovi principi contabili, provvedimenti delle autorità) e interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto e codice etico), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.

Il Gruppo TIM ha come obiettivo la compliance dei processi, e quindi delle procedure e dei sistemi informativi che li regolano, e dei comportamenti aziendali rispetto alle normative di riferimento. Il rischio è associato agli eventuali ritardi temporali necessari a rendere compliant i processi rispetto all'evoluzione normativa o qualora sia rilevata una mancanza di conformità.

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL CONTESTO NORMATIVO

DOMESTIC

Si riportano di seguito le principali variazioni del contesto normativo in ambito domestico intervenute nel primo semestre del 2018. Per ulteriori dettagli relativi ai vari procedimenti innanzi alle Autorità regolatorie si rimanda alla Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM.

Mercati wholesale di rete fissa

Bandi Infratel per il sussidio delle reti a Banda Ultra Larga

Il 4 aprile 2018, Infratel ha lanciato una consultazione sul piano di investimenti pubblici nelle "aree grigie". Secondo il documento posto in consultazione, lo scopo dell'intervento pubblico nelle aree grigie è sostenere i progetti di investimento in reti atte a fornire la velocità di 1 Gbps simmetrico (download e upload), conseguendo così uno "step change" rispetto alle reti attuali. La consultazione è un passaggio richiesto dalle norme europee in materia di Aiuti di Stato prima della notifica formale del Piano alla Commissione Europea. Le misure di aiuto possono essere implementate solo previa approvazione della Commissione.

Il 19 aprile 2018, Infratel ha lanciato una terza gara di appalto per un totale di 103 milioni di euro per coprire le restanti "aree bianche" a banda ultralarga non coperte dai piani degli operatori privati, identificate in Calabria, Puglia e Sardegna. Il 30 maggio 2018 TIM ha trasmesso ad Infratel la richiesta di partecipazione alla gara.

Mercati retail di rete fissa

Fatturazione a 28 giorni

In data 7 marzo 2018, è stata notificata a TIM la Delibera 112/2018/CONS con cui AGCom ha (i) diffidato la Società a posticipare, limitatamente ai servizi di telefonia fissa, la data di decorrenza delle fatture emesse dopo il ripristino della fatturazione con cadenza mensile di un numero di giorni pari a quelli presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadri-settimanale; e (ii) revocato la precedente delibera 499/17/CONS nella parte in cui TIM veniva diffidata a stornare gli importi presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadri-settimanale.

Con decreto presidenziale n. 9/18/PRES del 9 aprile 2018, l'AGCom ha modificato la delibera n. 112/18/CONS nelle parti in cui prevedeva che il differimento della fatturazione dovesse avvenire in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o suoi multipli disponendo, altresì, che le tempistiche entro cui adempiere alla diffida sarebbero state individuate a seguito di audizioni con gli operatori e le principali associazioni dei consumatori.

Il 7 maggio 2018, TIM ha impugnato il decreto presidenziale AGCom n. 9/18/PRES e la Delibera n. 187/18/CONS che ha ratificato tale decreto.

Il 3 luglio 2018, con delibera 269/18/CONS, l'AGCom ha stabilito che entro il 31 dicembre 2018 gli operatori dovranno restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni oppure proporre alla clientela interessata eventuali misure compensative alternative, previa comunicazione all'AGCom. TIM impugnerà tale delibera come motivo aggiunto al ricorso presentato avverso la delibera 499/17/CONS.

Servizio Universale

Con la Delibera 108/18/CONS del 1 marzo 2018, AGCom ha comminato a TIM una sanzione di 58.000 euro per il mancato raggiungimento di un obiettivo di qualità del Servizio Universale relativo all'anno 2016.

A maggio 2018 TIM ha impugnato innanzi al Consiglio di Stato la decisone del TAR Lazio che ha rigettato il ricorso di TIM contro la Decisione 456/16/CONS. In tale decisione AGCom ha rigettato la proposta di TIM di un adeguamento dei prezzi dell'offerta "Voce" (l'offerta base di telefonia vocale) e ha introdotto una rigida procedura per le future variazioni dei prezzi del Servizio Universale.

Il 21 giugno 2018 con la Delibera 88/18/CIR AGCom ha riconosciuto che gli operatori devono contribuire al costo netto del servizio universale del 2009 per un valore totale di 11,85 milioni di euro. Relativamente al 2008, AGCom ha riconosciuto l'esistenza di un costo la cui entità, però, non giustifica l'attivazione del meccanismo di contribuzione.

A valle della conclusione delle attività di verifica della revisione del costo netto del Servizio Universale per gli anni 2006 e 2007 di cui alla Delibera 145/17/CONS, AGCom il 3 luglio 2018 con la Delibera 89/18/CIR ha avviato una consultazione pubblica inerente all'applicabilità del meccanismo di ripartizione e valutazione del costo netto del servizio universale per gli anni suddetti.

Mercati wholesale di rete mobile

Contributo AGCom

A marzo 2018 TIM ha corrisposto con riserva 18,5 milioni di euro per il contributo AGCom 2018. Il valore è stato calcolato applicando il tasso dell'1,35 per mille ai ricavi iscritti nel Bilancio 2016 della Società come previsto dalle linee guida definite nella Delibera AGCom 426/17/CONS.

Privacy e protezione dei dati personali

Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)

Il 25 maggio 2018 è diventato efficace il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679 - General Data Protection Regulation – GDPR). Il Regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati dell'Unione Europea e in Italia sostituisce le disposizioni del codice privacy incompatibili.

Antitrust

Procedimento "I799"

Il 28 marzo 2018, con Provvedimento n. 27102 notificato a TIM e Fastweb in data 9 aprile 2018, AGCM ha deliberato l'approvazione degli impegni rendendoli obbligatori per le Parti e ha chiuso il procedimento senza l'imposizione di alcuna sanzione.

Il 9 maggio 2018 è stata trasmessa ad AGCM la prima relazione di ottemperanza agli impegni assunti.

Procedimento "A514"

Il 28 giugno 2017 AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di TIM, a seguito di segnalazioni da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind-Tre, per accertare possibili violazioni della concorrenza ai sensi dell'art. 102 TFUE. In data 14 febbraio 2018, AGCM ha deliberato di estendere l'oggetto del procedimento per la verifica di ulteriori condotte, concernenti la strategia dei prezzi wholesale di TIM sul mercato dei servizi di accesso all'ingrosso a banda larga e ultralarga, e l'utilizzo di informazioni privilegiate riguardanti la clientela degli operatori alternativi. Il termine per la conclusione del procedimento è fissato al 31 ottobre 2018. In data 5 luglio 2018 TIM ha sottoposto ad AGCM una proposta di impegni, che, se accettata, comporterebbe la chiusura del procedimento senza irrogazione a TIM di alcuna sanzione.

Procedimento "I820"

Il 21 marzo 2018, come misura cautelare, AGCM ha imposto a TIM e agli altri operatori di porre fine al presunto accordo anticoncorrenziale relativo alla revisione dei prezzi delle loro offerte commerciali. La misura cautelare è stata confermata da AGCM in data 11 aprile 2018 per tutti gli operatori interessati.

Il 28 giugno 2018 l'Autorità ha notificato a TIM la comunicazione con cui prende atto delle misure implementate dalla Società per ottemperare al provvedimento cautelare.

BRASILE

Revisione del modello di prestazione del servizio di Telecomunicazioni

Nel mese di aprile 2016, il gruppo di lavoro composto dal Ministero della Scienza, Tecnologia, Innovazione e Comunicazione (MCTIC) e Anatel aveva pubblicato la sua relazione finale contenente la diagnosi del settore delle telecomunicazioni, così come le linee guida per la revisione del modello normativo brasiliano. Successivamente è stato presentato un disegno di legge (79/2016) al Congresso brasiliano che propone modifiche alla legge generale delle telecomunicazioni (LGT); sebbene tale disegno fosse stato approvato da entrambe le camere, l'opposizione ha contestato la procedura seguita nel suo iter legislativo, bloccandone il percorso approvativo per mesi avanti alla Corte Suprema. A inizio ottobre 2017 il PLC79/2016 è stato rimandato al Senato e sarà probabilmente ridiscusso nel corso del 2018.

Nei mesi di ottobre e novembre 2017, il Ministero della Scienza, Tecnologia, Innovazione e Comunicazione (MCTIC) ha effettuato una consultazione pubblica per rivedere le politiche generali delle telecomunicazioni, che si dovrebbe concretizzare in un Decreto Presidenziale da pubblicare nel corso del 2018. La consultazione ha proposto la definizione di direttive e obiettivi per la fornitura di servizi di telecomunicazione, per gli sviluppi tecnologici sui servizi digitali e sull'infrastrutture a banda larga e per la diffusione delle "smart cities".

In relazione all'esecuzione dei termini di adeguamento delle condotte non in linea con la regolamentazione vigente (TAC), al rilascio di autorizzazioni per la concessione dell'uso di radiofrequenze e all'emissione di altri atti normativi in generale, gli impegni di investimento (definiti da Anatel e approvati da MCTIC) saranno incentrati prioritariamente sull'espansione delle reti mobili e fisse a banda larga e in specifiche zone del paese. A tal fine le reti di TLC realizzate sulla base di tali impegni sono soggette ad accessi condivisi.

Revisione del Regolamento sulla Competizione

Il regolatore brasiliano Anatel introdusse nel mese di novembre 2012 gli strumenti per l'analisi di mercato, per l'identificazione degli operatori con significativo potere di mercato (PMS) e per la conseguente imposizione di obblighi ex ante (Plano Geral de Metas de Competição – PGMC).

Attualmente, TIM ha PMS in (i) infrastrutture passive (torri); (ii) terminazione di rete mobile, e (iii) roaming nazionale. Una consultazione pubblica per la revisione del PGMC è iniziata il 7 dicembre 2016 e si è conclusa il 22 marzo 2017. Oltre alla ridefinizione dei mercati rilevanti si sta prevedendo la classificazione delle città sulla base di specifici livelli di concorrenza (1: competitivo, 2: moderatamente competitivo, 3: poco competitivo, 4: non competitivo) prima di applicare eventuali misure di regolazione asimmetriche. Secondo l'agenda di regolamentazione, il nuovo regolamento dovrebbe essere pubblicato nel corso del 2018.

700 MHz e switch off TV analogica

Nel mese di settembre 2014, TIM ha vinto la gara per l'aggiudicazione delle frequenze di banda 700MHz (4G/LTE), con un prezzo di 1,7 miliardi di reais e impegni aggiuntivi per 1,2 miliardi di reais (in quattro rate annuali, corrette di inflazione) come contributo al consorzio previsto dal bando ("EAD") tra tutti gli operatori aggiudicatari (TIM, Algar, Claro e Vivo) per la gestione della liberazione della banda 700MHz attraverso lo switch off della TV analogica, la ridistribuzione dei canali e l'attenuazione delle interferenze (c.d. clean up). A tal fine, il primo pagamento (370 milioni di reais) è stato eseguito nel mese di aprile 2015, altri due versamenti (per un totale di 860 milioni di reais) sono stati concentrati nel mese di gennaio 2017 e nel mese di gennaio 2018 è avvenuto il pagamento dell'ultima rata (142 milioni di reais).

Dal 2016 la disponibilità dello spettro per le operazioni mobili è stato conseguito in 3.801 comuni, incluse le città capitale del Nord, Nord-est e centro ovest. Questi comuni rappresentano il 70% della popolazione brasiliana (143,1 milioni). Si prevede che lo spettro nelle altre capitali sia reso disponibile prima del mese di settembre 2018. Attualmente sono circa 1.110 le città in cui lo switch off è in corso di esecuzione.

"Marco Civil da Internet" e Neutralità della Rete

Il "Marco Civil da Internet" (MCI), approvato nel mese di aprile 2014 con legge n°12.965/2014, ha stabilito la neutralità della rete come il "dovere di trattare in forma identica i diversi pacchetti di dati senza distinzione in base al contenuto, l'origine e la destinazione, il servizio, il terminale o l'applicazione". L'11 maggio 2016 è stato pubblicato il DPR n. 8.771/2016, che regola le eccezioni al principio della neutralità della rete, disposto nell'articolo 9 della legge suddetta.

Nell'agosto 2017 la Soprintendenza generale ("GS") del CADE (Consiglio Amministrativo di Difesa Economica) ha emesso una decisione favorevole ai fornitori di telecomunicazioni mobili, non prevedendo oneri sanzionatori in relazione ad un'indagine preliminare condotta per presunte pratiche anticoncorrenziali associate a offerte "zero rating" e ad offerte promozionali sul consumo di dati in internet. Diverse parti interessate sono state ascoltate dalla GS, tra cui il Ministero della Scienza, Tecnologia, Innovazione e Comunicazione (MCTIC) e l'Anatel e hanno concluso che i modelli di business su Internet non dovrebbero essere vietati ex ante, ma piuttosto monitorati organicamente per evitare potenziali effetti anticoncorrenziali.

Trasformazione Digitale Strategica e Internet delle Cose

Dal 15 dicembre 2016 al 5 febbraio 2017 il MCTIC ha fatto una Consultazione Pubblica per la discussione della procedura pubblica riguardante soluzioni per il Mercato Brasiliano dei servizi Machine to Machine (M2M) ed Internet delle Cose (IoT). Il rapporto finale è stato pubblicato a novembre con l'obiettivo di affrontare gli aspetti regolatori, tributari oltre alle procedure pubbliche, agli investimenti ed alle tematiche relative all'educazione. Si prevede la pubblicazione di un decreto con il piano nazionale IoT nel corso del 2018.

Inoltre nei mesi di agosto e settembre 2017 il MCTIC ha eseguito una Consultazione Pubblica sulla Strategia di Trasformazione Digitale (E-Digital), con l'obiettivo di ampliare la discussione e creare strategie per la digitalizzazione dell'economia in Brasile. Il decreto E-Digital 9319/2018 è stato pubblicato stabilendo circa 100 azioni strategiche rivolte ad aumentare la concorrenza e il livello della produttività online nel paese, cosi come l'aumento dei livelli della connettività e di inclusione digitale. Queste azioni sono rivolte a coprire i principali temi strategici dell'economia digitale, tra cui l'infrastruttura di connettività, l'uso e la protezione dei dati, la IoT e la cybersecutiry.

Protezione dei dati

Un disegno di legge per la protezione dei dati è in discussione nel Congresso brasiliano e si prevede la sua approvazione nel corso di quest'anno.

ORGANI SOCIALI AL 30 GIUGNO 2018

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di TIM del 4 maggio 2018 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, stabilendo in 15 il numero degli Amministratori, in tre esercizi (fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020) la durata del mandato. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il successivo 7 maggio 2018 ha nominato Fulvio Conti Presidente e Amos Genish Amministratore Delegato della Società. Il Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 30 giugno 2018 risultava quindi così composto:

Presidente Fulvio Conti (indipendente)
Amministratore Delegato e Direttore
Generale
Amos Genish
Consiglieri Alfredo Altavilla (indipendente)
Paola Bonomo (indipendente)
Giuseppina Capaldo (indipendente)
Maria Elena Cappello (indipendente)
Massimo Ferrari (indipendente)
Paola Giannotti de Ponti (indipendente)
Luigi Gubitosi (indipendente)
Marella Moretti (indipendente)
Lucia Morselli (indipendente)
Dante Roscini (indipendente)
Arnaud Roy de Puyfontaine
Rocco Sabelli (indipendente)
Michele Valensise (indipendente)
Segretario Agostino Nuzzolo

Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di TIM S.p.A. a Milano, Via G. Negri 1; la sede secondaria della Società è in Roma, Corso d'Italia 41.

Al 30 giugno 2018 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:

  • Comitato per il Controllo e Rischi: composto dai Consiglieri: Paola Giannotti (Presidente), Luigi Gubitosi, Massimo Ferrari, Marella Moretti e Michele Valensise;
  • Comitato per le Nomine e la Remunerazione: composto dai Consiglieri: Alfredo Altavilla (Presidente), Paola Bonomo, Giuseppina Capaldo, Rocco Sabelli e Michele Valensise;
  • Comitato Parti Correlate: composto dai Consiglieri: Lucia Morselli (Presidente), Giuseppina Capaldo, Maria Elena Cappello, Marella Moretti e Dante Roscini;
  • Comitato Strategico: composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Fulvio Conti, dall'Amministratore Delegato, Amos Genish, e dai Consiglieri Luigi Gubitosi, Arnaud Roy de Puyfontaine, Massimo Ferrari e Rocco Sabelli.

COLLEGIO SINDACALE

L'Assemblea ordinaria del 24 aprile 2018 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2020. Il Collegio Sindacale della Società risulta a oggi così composto:

Presidente Roberto Capone
Sindaci Effettivi Giulia De Martino
Anna Doro
Marco Fazzini
Francesco Schiavone Panni
Sindaci Supplenti Andrea Balelli
Antonia Coppola
Franco Dalla Sega
Laura Fiordelisi

SOCIETÀ DI REVISIONE

L'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di TIM S.p.A. del novennio 2010-2018 a PwC S.p.A..

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 7 maggio 2018 ha confermato Piergiorgio Peluso (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di TIM S.p.A..

TIM VISION TELECOM ITALIA SPARKLE (3) INWIT TI SAN MARINO TN FIBER FLASH FIBER PERSIDERA HR SERVICES STRATEGY, INNOVATION & CUSTOMER EXPERIENCE M. Di Mauro PROCUREMENT UNIT & REAL ESTATE a.i. A. Genish LEGAL, REGULATORY AND TAX A. Nuzzolo HUMAN RESOURCES & ORGANIZATIONAL DEVELOPMENT R. Meloni AMMINISTRATORE DELEGATO Amos Genish AUDIT D. Gulinatti COMPLIANCE G. Leone IT & SECURITY COMPLIANCE R. Mazzilli INVESTOR RELATIONS A. Bolis TRANSFORMATION OFFICE P. Peluso SECURITY S. Grassi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Fulvio Conti FONDAZIONE TIM TELSY ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI (2) NOVERCA OLIVETTI ADMINISTRATION FINANCE AND CONTROL P. Peluso R. Mazzilli ha inoltre l'incarico di Data Protection Officer (2) CHIEF COMMERCIAL OFFICE P. S. Iovane PRESIDÊNCIA TIM PARTICIPAÇÕES S. De Angelis CHIEF TECHNOLOGY OFFICE a.i. A. Genish CHIEF WHOLESALE INFRASTRUCTURES NETWORK & SYSTEMS OFFICE S. Siragusa BRAND STRATEGY & MEDIA L. Josi (1) TECHNOLOGY a.i. S. Orlando INFORMATION TECHNOLOGY R. Zizza CONSUMER & SMALL ENTERPRISE S. Azzi BUSINESS & TOP CLIENTS L. Forina MULTIMEDIA ENTERTAINMENT & CONSUMER DIGITAL SERVICES D. Biscarini TELECOM ITALIA SPARKLE (2) INSTITUTIONAL COMMUNICATIONS A. Vinci PUBLIC AFFAIRS F. Russo TELSY ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI (3) SEPARATION OFFICE a.i. L. Forina

MACROSTRUTTURA ORGANIZZATIVA AL 30 GIUGNO 2018

(1) L'Amministratore Delegato coordina direttamente le attività di Corporate Communication e Brand Management

(2) Relativamente alle attività di business e agli asset rilevanti per la sicurezza e difesa nazionale

(3) Relativamente alle attività di business e agli asset non rilevanti per la sicurezza e difesa nazionale

INFORMAZIONI PER GLI INVESTITORI

CAPITALE SOCIALE TIM S.p.A. AL 30 GIUGNO 2018

Capitale Sociale euro 11.677.002.855,10
Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) 15.203.122.583
Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) 6.027.791.699
Numero azioni proprie ordinarie di TIM S.p.A. 37.672.014
Numero azioni ordinarie TIM possedute da Telecom Italia Finance S.A. 126.082.374
Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale 0,77%
Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di giugno 2018) 13.779 milioni di euro

L'Assemblea del 25 maggio 2016 ha integrato la denominazione sociale con l'introduzione del nome "TIM S.p.A." in alternativa a "Telecom Italia S.p.A.".

Le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A. e le azioni ordinarie di INWIT S.p.A. sono quotate in Italia (indice FTSE) mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA).

TIM-Telecom Italia INWIT Tim Participações
codici ordinarie risparmio
Borsa IT0003497168 IT0003497176 IT0005090300 BRTCSLACN0R0
Bloomberg TIT IM TITR IM INW IM TIMP3 BZ
Reuters TLIT.MI TLITn.MI INWT.MI TCSL3.SA

Le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A. e le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di TIM S.p.A. e 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..

AZIONISTI

Composizione dell'azionariato al 30 giugno 2018 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

Sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di TIM S.p.A.:

a) Risultanze da comunicazioni ex art.120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998

Soggetto Tipologia di possesso Quota % su capitale ordinario
Vivendi S.A. Diretto 23,94%
Paul E. Singer Indiretto 8,85%
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Diretto 4,26%

b) Altre informazioni a disposizione

Paul E. Singer è General Partner di Elliott Capital Advisors LP. La sua partecipazione indiretta è detenuta attraverso le società controllate Elliott International LP, Elliott Associates LP e The Liverpool Limited Partnership. A seguito di evidenza assunta dalle comunicazioni di partecipazione all'Assemblea degli Azionisti di TIM del 24 aprile 2018, la partecipazione risulta aumentata al 9,19% del capitale ordinario. All'Assemblea degli Azionisti del 4 maggio 2018, Elliott International LP, Elliott Associates LP e The Liverpool Limited Partnership hanno partecipato con un numero di azioni pari all'8,27% del capitale ordinario.

A seguito di evidenza assunta dalla comunicazione di partecipazione all'assemblea degli azionisti di TIM del 4 maggio 2018, la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. risulta aumentata al 4,93% del capitale ordinario.

RAPPRESENTANTI COMUNI

  • L'Assemblea speciale degli Azionisti di risparmio del 16 giugno 2016 ha confermato Dario Trevisan rappresentante comune della categoria per tre esercizi, fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.
  • Con decreto del 9 giugno 2017, il Tribunale di Milano ha confermato Enrico Cotta Ramusino (già nominato con decreti dell'11 aprile 2014 e del 7 marzo 2011) rappresentante comune degli obbligazionisti per il prestito "Telecom Italia S.p.A. 2002-2022 a Tasso Variabile, Serie Speciale Aperta, Riservato in Sottoscrizione al Personale del Gruppo TIM, in servizio e in quiescenza", con mandato per il triennio 2017- 2019.
  • Con provvedimento del 14 giugno 2018, il Tribunale di Milano ha confermato Monica Iacoviello rappresentante comune degli obbligazionisti per il prestito "Telecom Italia S.p.A. Euro 1.250.000.000 5,375 per cent. Notes due 2019" fino alla data di scadenza e rimborso dello stesso (29 gennaio 2019).

RATING AL 30 GIUGNO 2018

Al 30 giugno 2018, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:

Rating Outlook
STANDARD & POOR'S BB+ Positivo
MOODY'S Ba1 Stabile
FITCH RATINGS BBB- Stabile

DEROGA ALL'OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI PER OPERAZIONI STRAORDINARIE

In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

In data 16 maggio 2018 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha preso atto che sono venute meno le ragioni per considerare Vivendi S.A. soggetto esercente attività di direzione e coordinamento su TIM. Inoltre, in data 25 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione di TIM, oltre a modificare la disciplina interna sul trattamento delle operazioni con parti correlate, ha aggiornato il relativo perimetro per effetto del superamento delle condizioni per qualificare il rapporto tra Vivendi e TIM in termini di controllo di fatto.

Ai sensi dell'art. 5, comma 8, del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 concernente le "operazioni con parti correlate" e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, nel primo semestre 2018 non si segnalano operazioni di maggiore rilevanza, così come definite dall'art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo TIM del primo semestre 2018.

Inoltre, non sono intervenute modifiche o sviluppi delle operazioni con parti correlate descritte nella Relazione sulla gestione dell'esercizio 2017 che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo TIM del primo semestre 2018.

Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010, consultabile nella versione in vigore sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 sono presentate negli Schemi di bilancio e nella Nota "Operazioni con parti correlate" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM al 30 giugno 2018.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nella presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che sono presentati anche nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:

EBITDA: tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+ Oneri finanziari
- Proventi finanziari
+/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
EBIT- Risultato Operativo
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
+ Ammortamenti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di
Attività non correnti

Variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento e delle differenze cambio.

TIM ritiene che la presentazione della variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); tale modalità di presentazione delle informazioni viene anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito della presente Relazione Intermedia sulla Gestione è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico".

  • EBITDA margin e EBIT margin: TIM ritiene che tali margini rappresentino degli utili indicatori della capacità del Gruppo, nel suo complesso e a livello di Business Unit, di generare profitti attraverso i suoi ricavi. L'EBITDA margin e l'EBIT margin misurano, infatti, la performance operativa di un'entità analizzando le percentuali dei ricavi che diventano, rispettivamente, EBITDA e EBIT. Questi indicatori sono utilizzati da TIM nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) per illustrare l'andamento della gestione economica anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.
  • Indebitamento Finanziario Netto: TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell'ambito della presente Relazione Intermedia sulla Gestione è inserita una tabella che evidenzia i valori della situazione patrimoniale-finanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'Indebitamento Finanziario Netto, in aggiunta al consueto indicatore (definito "Indebitamento finanziario netto contabile"), è presentato anche l'"Indebitamento finanziario netto rettificato", che esclude gli effetti meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:

+ Passività finanziarie non correnti
+ Passività finanziarie correnti
+ Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
A) Debito Finanziario lordo
+ Attività finanziarie non correnti
+ Attività finanziarie correnti
+ Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
B) Attività Finanziarie
C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile
D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie
E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato

RICERCA E SVILUPPO

INNOVAZIONE

Nel settore delle TLC, a livello globale, l'evoluzione tecnologica, i nuovi modelli di consumo e le sfide imposte dall'ingresso di nuovi competitor stanno portando cambiamenti radicali.

All'obiettivo di migliorare la propria posizione sul mercato e i risultati finanziari e operativi si aggiunge quello di mettere a valore le competenze acquisite per confermare il ruolo di primo piano nell'ecosistema digitale di cui TIM fa parte. L'avvio di un processo di trasformazione digitale basata sull'innovazione di processo e di prodotto è stato collocato tra le massime priorità del Piano Industriale 2018-2020.

A partire dalla prima metà del 2018 TIM ha scelto un modello centralizzato di presidio e gestione dell'innovazione a supporto sia delle funzioni commerciali sia di quelle tecnologiche per assicurare l'apertura agli stimoli di innovazione che provengono dall'esterno secondo il paradigma della "Open Innovation" ed il pieno allineamento con gli obiettivi strategici e di business secondo una logica di "Business Driven Innovation".

Le relazioni di cooperazione e collaborazione

Importanti collaborazioni con il mondo OTT e ICT hanno portato nuova linfa al piano delle operazioni a partire dall'inizio del 2018. È di febbraio l'accordo con Huawei per la nascita di un Business Innovation Center focalizzato su soluzioni dell'Internet of Things - IoT.

L'idea generale è quella di stabilire relazioni di cooperazione a lungo termine, che permettano di condividere l'esperienza sul campo e di immaginare casi d'uso, per poi disegnare a più mani quei processi di marketing e di commercializzazione che meglio rispondano ai più avanzati e sofisticati bisogni del cliente IoT. L'ambito dunque è quello delle più innovative soluzioni di smart metering, industry 4.0, smart cities, smart agriculture, per citare le più importanti, ma l'innovazione è da intendersi come innovazione del business, a tutto tondo, ben oltre la spinta delle New Tech.

È di maggio un accordo analogo con Cisco. Pochi mesi dopo il lancio del progetto "The Future of the City" a Catania, TIM continua a scommettere sulla trasformazione digitale del sud Italia. A Napoli, con la collaborazione anche dell'Università Federico II, TIM WCAP, hub di open innovation di TIM nato nel 2009, metterà a disposizione di startup, PMI innovative e studenti l'accesso a piattaforme e asset tecnologici, per sviluppare applicazioni e soluzioni digitali. Per quanto riguarda, invece, la promozione dell'imprenditorialità, TIM dedicherà iniziative alle startup sia early stage che ready-to-market con particolare focus nei settori della cyber security, industry 4.0, multi-cloud, wi-fi community.

Mentre con Huawei e Cisco, TIM costruisce un percorso di "joint innovation and shared success", con Microsoft firma, ad aprile, un accordo strategico per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, che si aggiunge alle numerose collaborazioni in essere tra le aziende, sia in Italia che in Brasile.

L'intelligenza artificiale, con il corredo di Data Analytics e Big Data Advanced Analytics, è leva ormai imprescindibile della trasformazione digitale. La collaborazione con Microsoft porterà allo sviluppo di strumenti innovativi per personalizzare prodotti e servizi e arricchire l'offerta di TIM.

TIM punta a disegnare la miglior customer experience possibile, ad avere un rapporto con il cliente nuovo e percepito come tale e, contemporaneamente, a "fare efficienza" nei processi interni. Numerosi i casi d'uso: dall'interazione automatica con il cliente attraverso l'utilizzo di chatbot sui canali digitali per risposte mirate ed immediate, al miglioramento dell'assistenza telefonica tradizionale con strumenti cognitivi e di analytics avanzati.

L'innovazione di rete - verso il 5G

Massima attenzione, infine, per le evoluzioni del 5G che TIM segue con un piano azioni articolato. TIM è partita nel 2016 con un programma, noto come 5G for Italy, di costruzione di un ecosistema di partners, assieme ai quali sviluppare scenari d'uso che consentissero di individuare flussi di ricavi e modelli di business vincenti.

A febbraio 2018 TIM e Qualcomm hanno siglato un accordo di cooperazione di ampia portata in ambito business e technology innovation. Le due aziende puntano a condividere una visione strategica sullo sviluppo del business e sui servizi avanzati abilitati dalle nuove tecnologie - in particolare dal 5G - e testare soluzioni innovative per accelerarne l'introduzione commerciale. Quanto ai contenuti dell'accordo si va dai casi d'uso per servizi mobili avanzati - con particolare riferimento alle prospettive abilitate dalla tecnologia 5G e ai servizi relativi all'IoT, ai servizi innovativi basati su Advanced Analytics che fanno leva sull'aumento dei dati provenienti da dispositivi, reti, applicazioni e servizi abilitati dal 5G - ai prodotti innovativi per rete mobile e fissa. A marzo 2018 TIM, con Fastweb e Huawei, ha siglato un memorandum of understanding con i comuni di Bari e Matera che fa seguito all'accordo di partnership del 2017 a seguito della gara MISE : la copertura 5G integrale delle città sarà completata entro il 2019, con 10 ambiti applicativi avviati e oltre 70 scenari d'uso. Nel 2021 si

prevede la copertura dell'intero perimetro metropolitano delle 2 città. L'investimento è di oltre 60 milioni di euro in 4 anni ed oltre ai capofila TIM, Fastweb e Huawei vede 52 partners coinvolti (7 università e centri di ricerca, 11 enti della Pubblica Amministrazione, 22 imprese radicate in Puglia e Basilicata, 12 tra imprese leader del settore e start-up). Gli ambiti applicativi vanno da quello media e realtà virtuale (distribuzione e contribuzione video), allo smart port (sicurezza logistica) e alla smart city (monitoraggio e trasporti); dalla smart agricolture (agricoltura di precisione) alla public safety (sicurezza popolazione e supporto per le forze dell'ordine) e dalla sanità 5.0 (diagnostica remota, e-learning ospedaliero) alla mobilità e alla sicurezza stradale (assisted driving e logistica).

Va inoltre citata San Marino, prima nazione di sperimentazione 5G e lab 5G permanente. L'attivazione dei primi servizi sperimentali 5G a San Marino è datata maggio 2018. Il progetto prevede la sperimentazione di tutte le tecnologie e i servizi del 5G fino alla sua progressiva introduzione su tutto il territorio sammarinese con l'obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione locale, una nuova infrastruttura mobile caratterizzata da una notevole capacità trasmissiva, circa 10 volte superiore rispetto al 4G, e in grado di connettere un elevatissimo numero di oggetti, in netto anticipo rispetto alla scadenza del 2020 prevista dall'Unione Europea. La realizzazione della nuova rete 5G consentirà di creare un "ecosistema" di partner locali come la Pubblica Amministrazione della Repubblica di San Marino, l'Università e i Centri di Ricerca, i centri ospedalieri, le federazioni sportive, la industry, l'ufficio nazionale del turismo e i trasporti locali attraverso cui avviare la sperimentazione di servizi innovativi in ambito smart city, pubblica sicurezza, ambiente, sanità, turismo e cultura, trasporti e media. Partner: Nokia, Olivetti e Qualcomm e 10 use case entro il 2018.

Infine, nell'ambito di Torino 5G, il progetto TIM che prevede la copertura di significative aree metropolitane, sono proseguiti i lavori di predisposizione già avviati a fine 2017 con il lancio ufficiale del progetto. Analogamente, TIM ha partecipato con altri 24 partner alla proposta di Competence Center Piemontese Industry 4.0 coordinata dal Politecnico di Torino e approvata dal MISE lo scorso giugno e che prevede anche l'impiego della rete 5G di TIM in scenari di factory automation nel capoluogo subalpino.

RICERCA E SVILUPPO IN ITALIA

Le relazioni di cooperazione e collaborazione

Le attività di Ricerca e Sviluppo per l'anno 2018 sono state focalizzate su temi infrastrutturali e sulle soluzioni applicative. Sono in via di finalizzazione contratti di ricerca che impegnano circa 900.000 euro, oltre a 70 tecnici referenti TIM e 60 ricercatori universitari su specifiche attività di ricerca, in particolare:

  • 17 progetti di ricerca in collaborazione con il Politecnico di Torino che si snodano su due tematiche: Cognitive Computing, che orienta lo sviluppo di soluzioni artificial intelligence, e il 5G.
  • 10 progetti di ricerca nati all'interno delle aree identificate dalla Convenzione di Partnership Accademica di Ricerca, definita nell'ambito del progetto MISE Bari-Matera 5G, tra Tim e il CNR, le Università di Pisa, Basilicata, Bari e del Salento.
  • 4 progetti in collaborazione con l'Università di Catania inserite nel piano Technology/Innovation per l'accelerazione, verso una finalizzazione di mercato, di tutto l'ecosistema IoT e delle attività di sviluppo del 5G. Tali attività presentano forti sinergie con gli use cases proposti al bando MISE 5G.

TIM è anche attiva, da fine giugno 2018, in 19 progetti finanziati nell'ambito del Programma Europeo Horizon 2020 e vi partecipa in collaborazione con i primari enti accademici nazionali ed internazionali nonchè industrie e altri operatori del settore. Si stima un beneficio cash-in di circa 2 milioni di euro nel 2018.

I brevetti e le invenzioni

Nel primo semestre 2018 il portafoglio di brevetti del Gruppo TIM si è arricchito di 4 nuovi depositi e 14 ulteriori proposte in sede di valutazione.

Le aree di brevettazione riguardano l'intero comparto ICT con punte di eccellenza nell'accesso radio, nell'application layer e nel service layer.

Ad oggi:

  • 3.196 sono i brevetti posseduti da TIM di cui 2.646 concessi in 41 paesi del mondo; questi brevetti derivano da 607 invenzioni;
  • 51 invenzioni sono nate dalla collaborazione con università e istituti di ricerca dall'avvio della collaborazione, risalente al 1997, ad oggi, generando oltre 250 depositi di brevetto;
  • partecipazione al Patent Pool sul tema LTE con un brevetto essenziale al relativo standard. Il Patent Pool ha acquisito nel corso dell'anno nuovi partecipanti (per un totale attuale di 18 aziende) e ha concesso numerose licenze a produttori di terminali.

RICERCA E SVILUPPO IN BRASILE

La funzione Innovation & Technology, che fa capo alla struttura del CTO di TIM Brasil, è responsabile delle attività di Ricerca e Sviluppo (R&S). Le sue principali aree di attività sono: la definizione dell'innovazione tecnologica della Rete, le esigenze evolutive per nuove tecnologie e dispositivi e le linee guida architetturali unitamente allo sviluppo di partnership strategiche, al fine di sfruttare i nuovi modelli di business e garantire l'evoluzione delle infrastrutture di rete in linea con la strategia aziendale.

Il TIM Lab Brasile

Un risultato importante è stata la costituzione di TIM Lab, un ambiente di prova multifunzionale con focus sull'innovazione, in grado di garantire la valutazione di tecnologie, prodotti e servizi innovativi, attestandone l'efficienza funzionale e le prestazioni, così come lo sviluppo di nuovi modelli e configurazioni, consolidando il flusso di innovazione.

TIM Lab svolge un ruolo strategico nel fornire supporto per la conduzione di Credibility Test, Trials e Proof of Concept (POC) per la validazione dei servizi in collaborazione con i principali fornitori di tecnologia e partner, attraverso la condivisione delle conoscenze e dell'infrastruttura tecnologica per i test di interoperabilità, la valutazione delle capacità e la definizione di requisiti tecnici; in sinergia con la funzione R&S, favorisce l'innovazione e la promozione di collaborazioni con università e istituti di ricerca del Paese.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2018 DEL GRUPPO TIM

INDICE

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2018 DEL GRUPPO TIM

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ______ 59
Conto economico separato consolidato _______ 61
Conto economico complessivo consolidato __________ 62
Movimenti del patrimonio netto consolidato _________ 63
Rendiconto finanziario consolidato ___________ 64
Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale ____ 66
Nota 2 Principi contabili ____________ 68
Nota 3 Area di consolidamento ___________ 76
Nota 4 Avviamento _________ 77
Nota 5 Attività immateriali a vita utile definita __________ 79
Nota 6 Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria) _______ 80
Nota 7 Partecipazioni ______________ 82
Nota 8 Attività finanziarie (non correnti e correnti) _______ 83
Nota 9 Crediti vari e altre attivita' non correnti __________ 85
Nota 10 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti ________ 86
Nota 11 Patrimonio netto __________ 88
Nota 12 Passività finanziarie (non correnti e correnti) _____ 90
Nota 13 Indebitamento finanziario netto _________ 97
Nota 14 Strumenti derivati _________ 99
Nota 15 Informazioni integrative su strumenti finanziari _______ 100
Nota 16 Fondi relativi al personale ________ 102
Nota 17 Fondi per rischi e oneri ___________ 103
Nota 18 Debiti vari e altre passività non correnti ________ 104
Nota 19 Debiti commerciali, vari e altre passività correnti ______ 105
Nota 20 Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie ___ 107
Nota 21 Proventi finanziari e Oneri finanziari ___________ 116
Nota 22 Utile (perdita) del periodo ________ 119
Nota 23 Risultato per azione _____________ 120
Nota 24 Informativa per settore operativo _______ 123
Nota 25 Operazioni con parti correlate e attività di direzione e coordinamento ______ 126
Nota 26 Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale _____ 139
Nota 27 Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti ________ 141
Nota 28 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali __ 143
Nota 29 Altre informazioni ________ 143
Nota 30 Eventi successivi al 30 giugno 2018______ 145
Nota 31 Le imprese del Gruppo TIM _______ 146

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Attività

(milioni di euro) note 30.6.2018 di cui con parti
correlate
31.12.2017 di cui con
parti
correlate
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 4) 29.347 29.462
Attività immateriali a vita utile definita 5) 6.443 7.192
35.790 36.654
Attività materiali 6)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.823 14.216
Beni in locazione finanziaria 2.108 2.331
15.931 16.547
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
7) 15 17
Altre partecipazioni 7) 50 51
Attività finanziarie non correnti 8) 1.405 1.768
Crediti vari e altre attività non correnti 9) 2.179 2.422
Attività per imposte anticipate 751 993
4.400 5.251
Totale Attività non correnti (a) 56.121 58.452
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 321 290
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 10) 5.060 28 4.959 36
Crediti per imposte sul reddito 56 77
Attività finanziarie correnti 8)
Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti
finanziari e altre attività finanziarie correnti
1.425 1.430 53
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.102 3.575
3.527 5.005 53
Sub-totale Attività correnti 8.964 10.331
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
Totale Attività correnti (b) 8.964 10.331
Totale Attività (a+b) 65.085 68.783

Patrimonio netto e Passività

(milioni di euro) note 30.6.2018 di cui con 31.12.2017
parti
correlate
di cui con
parti
correlate
Patrimonio netto 11)
Capitale emesso 11.677 11.677
meno: Azioni proprie (90) (90)
Capitale 11.587 11.587
Riserva da sovrapprezzo azioni 2.094 2.094
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile
(perdita) del periodo
7.659 7.876
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della
Controllante
21.340 21.557
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
2.056 2.226
Totale Patrimonio netto (c) 23.396 23.783
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 12) 24.888
28.108
100
Fondi relativi al personale 16) 1.731 1.736
Fondo imposte differite 241 265
Fondi per rischi e oneri 17) 830 825
Debiti vari e altre passività non correnti 18) 1.334 1.678
Totale Passività non correnti (d) 29.024 32.612
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 12) 6.085
4.756
163
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 19) 6.513 68
7.520
60
Debiti per imposte sul reddito 67 112
Sub-totale Passività correnti 12.665 12.388
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere
cedute
Totale Passività correnti (e) 12.665 12.388
Totale Passività (f=d+e) 41.689 45.000
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 65.085 68.783

CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

note 1° Semestre di cui 1° Semestre di cui
(milioni di euro) 2018 con parti 2017 con parti
correlate correlate
Ricavi 9.441 3 9.772 118
Altri proventi 144 217 7
Totale ricavi e proventi operativi 9.585 9.989
Acquisti di materie e servizi (3.980) (87) (4.136) (99)
Costi del personale (1.526) (45) (1.530) (54)
Altri costi operativi (661) (576)
Variazione delle rimanenze 35 50
Attività realizzate internamente 310 317
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
3.763 4.114
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 27) (121) (95)
Ammortamenti (2.122) (2.249)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
3 6
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
Risultato operativo (EBIT) 1.644 1.871
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 27) (121) (96)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese
collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del
patrimonio netto
(2) (1)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 10 (19)
Proventi finanziari 21) 551 8 1.110 37
Oneri finanziari 21) (1.269) (8) (1.850) (40)
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
934 1.111
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 27) (126) (110)
Imposte sul reddito (305) (457)
Utile (perdita) derivante dalle attività in
funzionamento
629 654
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo 22) 629 654
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 27) (118) (173)
Attribuibile a:
Soci della Controllante 554 596
Partecipazioni di minoranza 75 58
(euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Risultato per azione:
23)
Risultato per azione (Base=Diluito)
Azione ordinaria 0,02 0,03
Azione di risparmio 0,03 0,04
di cui:
da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante
azione ordinaria 0,02 0,03
azione di risparmio 0,03 0,04

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Nota 11

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Utile (perdita) del periodo
(a)
629 654
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti
di conto economico complessivo:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (3)
Effetto fiscale
(b) (3)
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali 7 33
Effetto fiscale (3) (8)
(c) 4 25
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(d)
Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(e=b+c+d)
1 25
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto
economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti
di conto economico complessivo (*):
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 4 34
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 14 (37)
Effetto fiscale (8) 2
(f) 10 (1)
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (65) (331)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (77) 497
Effetto fiscale 33 (43)
(g) (109) 123
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere (610) (551)
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
19
Effetto fiscale
(h) (610) (532)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(i)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
(k=f+g+h+i)
(709) (410)
Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato
(m=e+k)
(708) (385)
Utile (perdita) complessivo del periodo
(a+m)
(79) 269
Attribuibile a:
Soci della Controllante 31 367
Partecipazioni di minoranza (110) (98)

(*) Includono, per il primo semestre 2017, le "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Movimenti dal 1° gennaio 2017 al 30 giugno 2017

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva per
adeguamento
al fair value
delle attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2016 11.587 2.094 39 (551) (366) (113) 8.517 21.207 2.346 23.553
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
Dividendi deliberati (166) (166) (39) (205)
Utile (perdita) complessivo del
periodo
(1) 123 (376) 25 596 367 (98) 269
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
4 4 4
Altri movimenti (8) (8) 6 (2)
Saldo al 30 giugno 2017 11.587 2.094 38 (428) (742) (88) 8.943 21.404 2.215 23.619

Movimenti dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2018 Nota 11

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva per
attività
finanziarie
valutate al fair
value rilevato
nelle altre
componenti di
conto
economico
complessivo
(*)
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile
alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2017 11.587 2.094 42 (582) (955) (104) 9.475 21.557 2.226 23.783
Adozione IFRS 15 e IFRS 9 9 (92) (83) (5) (88)
Saldo rettificato al 31
dicembre 2017
11.587 2.094 51 (582) (955) (104) 9.383 21.474 2.221 23.695
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
Dividendi deliberati (166) (166) (67) (233)
Utile (perdita) complessivo del
periodo
7 (109) (425) 4 554 31 (110) (79)
Altri movimenti 1 1 12 13
Saldo al 30 giugno 2018 11.587 2.094 58 (691) (1.380) (100) 9.772 21.340 2.056 23.396

(*) il saldo al 31 dicembre 2017 comprende la "Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita".

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro) note 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 629 654
Rettifiche per:
Ammortamenti 2.122 2.249
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) 2 10
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 277 336
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) (3) (6)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate
con il metodo del patrimonio netto
2 1
Variazione dei fondi relativi al personale (23) (7)
Variazione delle rimanenze (31) (44)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa (74) (52)
Variazione dei debiti commerciali (368) 44
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito (25) 72
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività 70 (119)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
2.578 3.138
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali 5) (436) (673)
Acquisti di attività materiali 6) (1.205) (1.413)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (*) (1.641) (2.086)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (614) (707)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (2.255) (2.793)
Contributi in conto capitale incassati 2
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità
acquisite
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (3) (1)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie (esclusi i derivati attivi di
copertura e non)
34 695
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami
d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di
altre attività non correnti
12 9
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
(2.210) (2.090)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (209) (663)
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 1.324 1.256
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (2.491) (1.200)
Variazione Derivati Attivi/Passivi di copertura e non 121
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 11 6
Dividendi pagati (222) (218)
Variazioni di possesso in imprese controllate 2
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
(c)
(1.464) (819)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
(d)
Flusso monetario complessivo
(e=a+b+c+d)
(1.096) 229
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
(f)
3.246 3.952
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
nette
(g)
(51) (95)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
(h=e+f+g)
2.099 4.086
(*) di cui verso parti correlate:
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza 1 75

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (37) (27)
Interessi pagati (1.300) (1.198)
Interessi incassati 633 432
Dividendi incassati 1

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.575 3.964
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (329) (12)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
3.246 3.952
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 2.102 4.086
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (3)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
2.099 4.086

Le ulteriori informazioni integrative richieste dallo IAS 7, sono presentate nell'ambito della Nota "Indebitamento finanziario netto" del presente Bilancio consolidato abbreviato.

NOTA 1 FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

FORMA E CONTENUTO

Telecom Italia S.p.A. (la "Capogruppo"), denominata in forma sintetica anche "TIM S.p.A.", e le sue società controllate formano il "Gruppo TIM" o il "Gruppo".

TIM è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.

La sede legale della Capogruppo TIM è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.

La durata di TIM S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.

In data 16 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione di TIM ha preso atto che sono venute meno le ragioni per considerare Vivendi S.A. soggetto esercente attività di direzione e coordinamento su TIM. Inoltre, in data 25 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione oltre a modificare la disciplina interna sul trattamento delle operazioni con parti correlate ha aggiornato il relativo perimetro per effetto del superamento delle condizioni per qualificare il rapporto tra Vivendi e TIM in termini di controllo di fatto.

Il Gruppo TIM opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.

Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM è stato predisposto nel rispetto dello IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo TIM redatto per l'esercizio 2017.

Si precisa, inoltre, che nel primo semestre 2018, il Gruppo ha applicato principi contabili coerenti con quelli dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi contabili applicati a partire dal 1° gennaio 2018 i cui effetti sono illustrati nel paragrafo "Adozione dei nuovi principi IFRS 9 e IFRS 15" della Nota "Principi contabili" a cui si fa rimando per ulteriori dettagli.

Per ragioni di confronto vengono presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2017, i dati di conto economico separato consolidato, di conto economico complessivo consolidato, di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato del primo semestre 2017.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).

La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2018 del Gruppo TIM è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2018.

SCHEMI DI BILANCIO

Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:

  • la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata è stata predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
  • il Conto economico separato consolidato è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, in quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business del Gruppo, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con la prassi del settore industriale di riferimento.

Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).

In particolare, TIM utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit). L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento

    • Oneri finanziari
  • Proventi finanziari
  • +/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni

+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto

EBIT- Risultato Operativo

+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti

+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti

  • Ammortamenti

EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti

  • il Conto economico complessivo consolidato comprende, oltre all'utile (perdita) del periodo, come da Conto economico separato consolidato, le altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli Azionisti;
  • il Rendiconto finanziario consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7 (Rendiconto finanziario).

Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto economico separato consolidato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (operazioni non ricorrenti) sono specificatamente identificati ed i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono evidenziati separatamente, quando significativi. In particolare, tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono inclusi, a titolo non esaustivo: proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili, impianti e macchinari, di rami d'azienda e di partecipazioni; oneri derivanti da processi/progetti di ristrutturazione e razionalizzazione aziendale anche connessi ad operazioni societarie (fusioni, scissioni, ecc.); oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a correlate passività; altri accantonamenti a fondi rischi e oneri e relativi storni; oneri per definizione in via transattiva di contenziosi; impairment losses sull'avviamento e/o su altre attività immateriali e materiali.

Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti di bilancio consolidato gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate sono stati evidenziati separatamente.

INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità (per TIM il Consiglio di Amministrazione) ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • per la quale sono disponibili informazioni economico-patrimoniali separate.

In particolare, i settori operativi del Gruppo TIM sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile).

I settori operativi del Gruppo TIM sono i seguenti:

Domestic: comprende le attività in Italia relative ai servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (International wholesale) che, in campo internazionale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America), opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale, le attività di Olivetti (prodotti e servizi per l'Information Technology) nonché INWIT S.p.A. (società operante nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori) e le strutture di supporto al settore Domestic.

Per ulteriori dettagli si fa rimando al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM – Business Unit Domestic" della Relazione intermedia sulla gestione;

  • Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni mobili (Tim Celular) e fisse (Tim Celular e Tim S.A., ex Intelig) in Brasile;
  • Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al "core business" del Gruppo TIM.

NOTA 2 PRINCIPI CONTABILI

CONTINUITÀ AZIENDALE

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che TIM continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi). In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:

  • i principali rischi e incertezze (per la maggior parte di natura esogena) a cui il Gruppo e le varie attività del Gruppo TIM sono esposti:
  • i mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato italiano, europeo e brasiliano nonché la volatilità dei mercati finanziari della "zona Euro" anche all'esito del referendum su "Brexit" nel Regno Unito;
  • le variazioni delle condizioni di business anche in relazione alle dinamiche competitive;
  • i mutamenti delle norme legislative e regolatorie (variazioni dei prezzi e delle tariffe o decisioni che possano condizionare le scelte tecnologiche);
  • gli esiti di controversie e contenziosi con autorità regolatorie, concorrenti ed altri soggetti;
  • i rischi finanziari (andamento dei tassi di interesse e/o dei tassi di cambio, variazioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating);
  • il mix considerato ottimale tra capitale di rischio e capitale di debito nonché la politica di remunerazione del capitale di rischio, così come descritti nel bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2017 nel paragrafo "Informativa sul capitale" nell'ambito della Nota "Patrimonio netto";
  • la politica di gestione dei rischi finanziari (rischio di mercato, rischio di credito e rischio di liquidità) così come descritti nel bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2017 nella Nota "Gestione dei rischi finanziari".

Sulla base di tali fattori, la Direzione aziendale ritiene che allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.

CRITERI CONTABILI E PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2017, ai quali si rimanda, fatta eccezione per

  • l'utilizzo dei nuovi Principi / Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2018 e più avanti descritti;
  • gli adattamenti richiesti dalla natura delle rilevazioni infrannuali.

Inoltre, in sede di bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte nel "Fondo imposte differite" al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".

USO DI STIME CONTABILI

La redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.

Per quanto riguarda le più significative stime contabili, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2017.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI RECEPITI DALLA UE E IN VIGORE A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2018

Ai sensi dello IAS 8 (Principi Contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2018.

Gli impatti derivanti dall'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2018, dell'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) e dell'IFRS 9 (Strumenti Finanziari) sono invece riportati nel successivo paragrafo "Adozione dei nuovi principi IFRS 9 e IFRS 15".

IFRIC 22 – Operazioni in valuta estera e anticipi

In data 28 marzo 2018 è stato emesso il Regolamento UE n. 2018/519 che ha recepito a livello comunitario l'Interpretazione IFRIC 22 "Operazioni in valuta estera e anticipi".

L'interpretazione chiarisce il tasso di cambio da utilizzare nelle transazioni e negli anticipi pagati o ricevuti in valuta estera. L'adozione di detta interpretazione non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018.

Modifiche all'IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni)

In data 26 febbraio 2018 è stato emesso il Regolamento UE n. 2018/289 che ha recepito alcune modifiche all'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni. Tali modifiche riguardano:

  • le modalità di calcolo del fair value di operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa alla data di valutazione (i.e. alla data di assegnazione, alla data di chiusura di ogni periodo contabile e alla data di regolazione) che devono essere effettuate tenendo in considerazione le condizioni di mercato (ad es. un target di prezzo delle azioni) e le condizioni diverse da quelle di maturazione;
  • il trattamento contabile delle operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nelle quali l'entità opera da sostituto d'imposta per le passività fiscali del dipendente (ritenuta d'acconto);
  • la contabilizzazione delle modifiche ai termini e alle condizioni che determinano il cambiamento di classificazione da pagamenti basati su azioni "regolati per cassa" a pagamenti basati su azioni "regolati con strumenti rappresentativi di capitale".

L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2014–2016)

In data 7 febbraio 2018 è stato emesso il Regolamento UE n. 2018/182 che ha recepito alcune modifiche allo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture. In particolare, le modifiche chiariscono che l'opzione per un'entità di investimento (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) di valutare le proprie partecipazioni in società collegate e joint venture al fair value attraverso il conto economico (piuttosto che mediante l'applicazione del metodo del patrimonio netto), va effettuata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. Una precisazione simile è prevista anche per un'entità che non è un investment entity ma che a sua volta detiene partecipazioni in società collegate o joint venture che sono delle investment entity. In questo caso, ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, l'entità può mantenere la valutazione a fair value attraverso il conto economico effettuata dalle proprie partecipazioni in società collegate o joint venture.

L'adozione di detti miglioramenti non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018.

Modifiche allo IAS 40 – Cambiamenti di destinazione di investimenti immobiliari

In data 14 marzo 2018 è stato emesso il Regolamento UE n. 2018/400 che ha recepito alcune modifiche allo IAS 40 fornendo dei chiarimenti sui cambiamenti di destinazione che portano a qualificare un bene che non è investimento immobiliare come tale o viceversa.

L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018.

ADOZIONE DEI NUOVI PRINCIPI IFRS 9 E IFRS 15

Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2018, dell'IFRS 9 (Strumenti Finanziari) e dell'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti).

IFRS 9 (Strumenti Finanziari)

In data 22 novembre 2016 è stato emesso il Regolamento UE n. 2016/2067 che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 9 (Strumenti Finanziari) che riguarda la classificazione, misurazione, cancellazione e riduzione di valore di attività e passività finanziarie nonché la contabilizzazione delle operazioni di copertura. Così come consentito dall'IFRS 9, il Gruppo TIM ha deciso di:

  • differire l'applicazione del modello di hedge accounting e continuare con il modello dello IAS 39;
  • non riformulare i periodi comparativi nell'esercizio di prima applicazione.

A partire dal 1° gennaio 2018, TIM ha modificato il modello di impairment delle proprie attività finanziarie (crediti di natura commerciale verso clienti inclusi), passando dal modello delle perdite sostenute (incurred loss) ai sensi dello IAS 39 al modello delle perdite attese (expected credit loss) secondo l'IFRS 9, ed ha inoltre rivisto la classificazione (e di conseguenza la valutazione) delle proprie attività finanziarie che, ai sensi dell'IFRS 9, va effettuata sulla base del modello di business prescelto dall'entità per la loro gestione nonché delle caratteristiche dei flussi finanziari contrattuali delle attività finanziarie stesse. Ai sensi dello IAS 39, le attività finanziarie erano invece classificate (e di conseguenza valutate) in base alla loro destinazione.

Il Management di TIM ha definito per le attività finanziarie di Gruppo (diverse dai crediti commerciali verso i clienti) i propri modelli di business in base alle logiche di impiego della liquidità e alle tecniche di gestione degli strumenti finanziari; ciò, per mantenere un adeguato livello di flessibilità finanziaria e gestire al meglio – in termini di rischio/rendimento - le risorse finanziarie di immediata disponibilità per il Gruppo attraverso le tesorerie delle società del Gruppo e secondo l'indirizzo strategico della Capogruppo TIM.

I Modelli di Business adottati dal Gruppo TIM sono i seguenti:

  • Hold to Collect: trattasi di strumenti finanziari impiegati per assorbire i surplus di cassa temporanei; sono caratterizzati da un basso livello di rischio e detenuti principalmente fino alla scadenza; la valutazione avviene al costo ammortizzato;
  • Hold to Collect and Sell: trattasi di strumenti monetari o obbligazionari impiegati per assorbire i surplus di cassa di breve/medio termine; sono caratterizzati da un basso livello di rischio e detenuti, di norma, fino a scadenza o venduti per coprire specifiche necessità di liquidità; la valutazione avviene al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • Hold to Sell: trattasi di strumenti monetari, obbligazionari e di equity trading impiegati per la gestione dinamica dei surplus di cassa non riconducibili ai precedenti Modelli di Business; sono caratterizzati da un livello di rischio più elevato e da acquisti e vendite ripetuti nel tempo; la valutazione avviene al fair value attraverso il conto economico separato.

L'impairment sulle attività finanziarie diverse dai crediti commerciali viene effettuato seguendo il modello generale che rileva le perdite attese sui crediti nei 12 mesi successivi o sull'intera vita residua in caso di peggioramento sostanziale del rischio di credito.

Nell'ambito della gestione del credito commerciale, il Management di TIM ha definito i propri modelli di business in base alla specificità della natura del credito, del tipo di controparte, della dilazione d'incasso; ciò, al fine di ottimizzare la gestione del capitale circolante attraverso il continuo monitoraggio delle performance d'incasso dalla clientela, l'indirizzo delle credit collection policies, la gestione di programmi di smobilizzo crediti, l'attivazione di cessioni del credito (factoring) coerenti con le esigenze di programmazione finanziaria.

I Modelli di Business adottati dal Gruppo TIM per la gestione del credito commerciale sono i seguenti:

  • Hold to Collect: trattasi dei crediti verso la clientela Corporate, Pubblica Amministrazione, OLO e dei crediti derivanti da fatturazione varia; sono caratterizzati da un basso livello di rischio e generalmente detenuti fino a scadenza; la valutazione avviene al costo ammortizzato;
  • Hold to Collect and Sell: trattasi dei crediti verso la clientela consumer e small business, ceduti in modalità massiva e ricorrente; la valutazione avviene al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

L'impairment sui crediti commerciali e sui contract assets viene effettuato attraverso l'approccio semplificato

consentito dal principio. Tale approccio prevede la stima della perdita attesa lungo tutta la vita del credito al momento dell'iscrizione iniziale e nelle valutazioni successive. Per ciascun segmento di clientela, la stima è effettuata principalmente attraverso la determinazione dell'inesigibilità media attesa, basata su indicatori storico-statistici, eventualmente adeguata utilizzando elementi prospettici. Per alcune categorie di crediti caratterizzate da elementi di rischio peculiari vengono invece effettuate valutazioni specifiche sulle singole posizioni creditorie.

Alla data di transizione (1.1.2018) TIM ha scelto di continuare ad iscrivere gli utili e le perdite da "altre partecipazioni (diverse da quelle in controllate, collegate e joint ventures)", classificate secondo lo IAS 39 come "attività finanziarie disponibili per la vendita" e valutate al fair value, nelle altre componenti del conto economico complessivo anche in base all'IFRS 9. A partire dall'1.1.2018, pertanto, le summenzionate "altre partecipazioni" sono valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI). Solo i dividendi da "altre partecipazioni" sono rilevati a conto economico mentre tutti gli altri utili e perdite sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo senza riclassificazione a conto economico separato, come invece era previsto dallo IAS 39 in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva.

La diversa classificazione delle attività finanziarie non ha comportato per il Gruppo TIM degli impatti di rilievo sulla misurazione di dette attività.

L'impatto complessivo netto (effetti fiscali inclusi) derivante dall'adozione dell'IFRS 9 sul patrimonio netto consolidato al 1° gennaio 2018 (data di transizione) è principalmente ascrivibile alle maggiori svalutazioni per perdite attese sui crediti di natura commerciale conseguenti al passaggio dal modello dell'incurred loss previsto dallo IAS 39 a quello dell'expected credit loss.

IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti)

In data 22 settembre 2016 è stato emesso il Regolamento UE n. 2016/1905 che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) e le relative modifiche. Inoltre, in data 31 ottobre 2017 è stato emesso il Regolamento UE n. 2017/1987 che ha recepito i chiarimenti all'IFRS 15.

L'IFRS 15 sostituisce i principi che disciplinavano la rilevazione dei ricavi, ovvero, lo IAS 18 (Ricavi), lo IAS 11 (Lavori in corso su Ordinazione) e le relative interpretazioni sulla rilevazione dei ricavi (IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela e SIC 31 Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria).

Il Gruppo TIM applica il metodo retrospettivo semplificato con la rilevazione dell'effetto cumulativo della prima applicazione del principio a rettifica del patrimonio netto di apertura e lasciando invariati i periodi comparativi precedenti.

L'adozione dell'IFRS 15 incide sulla rilevazione dei ricavi delle offerte fisso e mobile nonché sulla rilevazione dei costi contrattuali. Non ci sono impatti sui flussi di cassa. Seguono le principali differenze, per il Gruppo TIM, rispetto ai precedenti principi contabili (IFRS 15 vs IAS 18, IAS 11 e relative Interpretazioni):

  • offerte bundle (pacchetti di beni e servizi): l'allocazione dello sconto, contrattualmente previsto, a diverse performance obligation comporta con l'IFRS 15 un'anticipazione del riconoscimento dei ricavi con la conseguente iscrizione di un contract asset e, in alcuni casi, un differimento dei ricavi con l'iscrizione di una contract liability;
  • ricavi di attivazione/installazione: con i precedenti principi contabili erano differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela; con l'IFRS 15 tali tipologie di ricavo, non essendo relative a performance obligation separate, sono allocate alle diverse obbligazioni contenute nel contratto, con un anticipo nel riconoscimento dei ricavi;
  • costi contrattuali (costi di ottenimento e costi di adempimento di un contratto): con i precedenti principi contabili erano già oggetto di differimento (capitalizzazione o risconto) e rilevati a conto economico in funzione della durata attesa del rapporto contrattuale e della tipologia di cliente. Con l'applicazione dell'IFRS 15, tale impostazione, fatte salve alcune riclassifiche dei costi contrattuali e la ridefinizione - in taluni casi - del perimetro di detti costi, è rimasta sostanzialmente confermata.

L'impatto complessivo netto (effetti fiscali inclusi) derivante dall'adozione dell'IFRS 15 sul patrimonio netto consolidato al 1° gennaio 2018 (data di transizione) è di entità non significativa e deriva principalmente dall'effetto combinato di:

  • ridefinizione del perimetro delle tipologie di costi contrattuali oggetto di risconto;
  • nuovo modello di rilevazione dei ricavi di attivazione / installazione e iscrizione del contract asset connesso al riconoscimento anticipato dei ricavi nelle offerte bundle.

IMPATTI DERIVANTI DALL'ADOZIONE DELL'IFRS 9 E DELL'IFRS 15

Impatti sulla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata all'1/1/2018 (data di transizione)

Sono qui di seguito riepilogati gli impatti in sede di transizione sulle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata.

(milioni di euro) 31.12.2017
Storico
impatti
IFRS 9 (*)
impatti
IFRS 15 (*)
1.1.2018
Ridefinito
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Attività immateriali a vita utile definita 7.192 (110) 7.082
Altre attività non correnti
Attività finanziarie non correnti 1.768 1.768
Crediti vari e altre attività non correnti 2.422 (269) 2.153
Attività per imposte anticipate 993 27 1.020
Attività correnti
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 4.959 (147) 42 4.854
Attività finanziarie correnti 5.005 5.005
Totale Attività 68.783 (120) (337) 68.326
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 21.557 (100) 17 21.474
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza 2.226 (7) 2 2.221
Totale Patrimonio netto 23.783 (107) 19 23.695
Passività non correnti
Debiti vari e altre passività non correnti 1.678 (251) 1.427
Fondo imposte differite 265 (11) 8 262
Passività correnti
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 7.520 (113) 7.407
Debiti per imposte sul reddito 112 (2) 110
Totale Patrimonio netto e passività 68.783 (120) (337) 68.326

(*) Per ulteriori dettagli si fa rimando alle specifiche note di bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018.

Impatto nuovi principi contabili (IFRS 9 e IFRS 15) su principali voci di conto economico separato consolidato e situazione patrimoniale e finanziaria consolidata del primo semestre 2018

Per permettere la comparabilità delle risultanze economico-patrimoniali del primo semestre 2018 con i corrispondenti periodi dell'esercizio precedente, sono qui di seguito esposti i dati economici "confrontabili" e i saldi patrimoniali "confrontabili", predisposti secondo i precedenti principi contabili (IAS 39, IAS 18, IAS 11 e relative Interpretazioni).

Qui di seguito viene riportato il dettaglio dell'impatto dei nuovi principi contabili sui principali dati economici consolidati del primo semestre 2018.

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Impatto
2018 2018 nuovi
confrontabile principi
(a) (b) (c=a-b)
Ricavi
(1)
9.441 9.512 (71)
Costi operativi
(2)
(5.822) (5.738) (84)
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di
attività non correnti (EBITDA)
3.763 3.918 (155)
Ammortamenti
(3)
(2.122) (2.193) 71
Risultato operativo (EBIT) 1.644 1.728 (84)
Proventi/(Oneri) finanziari
(4)
(718) (715) (3)
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
934 1.021 (87)
Imposte sul reddito
(5)
(305) (328) 23
Utile (perdita) del periodo 629 693 (64)
Attribuibile a:
Soci della Controllante 554 618 (64)
Partecipazioni di minoranza 75 75
  • (1) La variazione dei Ricavi è riconducibile alla diversa contabilizzazione delle offerte bundle e dei ricavi di attivazione/installazione nonché all'attualizzazione dei ricavi per vendite con modalità di pagamento dilazionato utilizzando un tasso di sconto che rifletta il merito di credito della clientela.
  • (2) La variazione dei Costi operativi è dovuta principalmente agli effetti derivanti dal risconto di alcune tipologie di costi di acquisizione della clientela e adempimento del contratto (costi contrattuali) precedentemente spesati e dalla riclassifica di alcuni costi contrattuali da Attività immateriali ad Altre attività non correnti e correnti (risconto di costi) nonché alle maggiori svalutazioni per perdite attese su crediti di natura commerciale (passaggio dal modello dell'incurred loss a quello dell'expected credit loss).
  • (3) La variazione degli Ammortamenti consegue alla citata riclassifica di alcuni costi contrattuali da Attività immateriali ad Altre attività non correnti e correnti (risconto di costi).
  • (4) La variazione del saldo Proventi (Oneri) finanziari è dovuta alle maggiori svalutazioni per perdite attese su altre attività finanziarie (passaggio dal modello dell'incurred loss a quello dell'expected credit loss).
  • (5) La variazione delle Imposte sul reddito rappresenta l'effetto fiscale delle variazioni precedentemente illustrate.

L'Impatto dei nuovi principi contabili (IFRS 9 e IFRS 15) sul Risultato per azione ordinaria e di risparmio del 1° Semestre 2018 è pari a -euro 0,01 (Base=Diluito).

E' di seguito riportato il dettaglio dell'impatto dei nuovi principi contabili sui principali dati della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 giugno 2018.

(milioni di euro) 30.6.2018 30.6.2018
confrontabile
Impatto nuovi
principi (*)
(a) (b) (c=a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali 35.790 35.903 (113)
Attività materiali 15.931 15.931
Altre attività non correnti 4.400 4.670 (270)
Totale Attività non correnti 56.121 56.504 (383)
Attività correnti 8.964 9.083 (119)
Totale Attività 65.085 65.587 (502)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 21.340 21.484 (144)
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza 2.056 2.061 (5)
Totale Patrimonio netto 23.396 23.545 (149)
Passività non correnti 29.024 29.286 (262)
Passività correnti 12.665 12.756 (91)
Totale Passività 41.689 42.042 (353)
Totale Patrimonio netto e passività 65.085 65.587 (502)

(*) Per ulteriori dettagli si fa rimando a quanto già illustrato per gli impatti alla data di transizione.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB MA NON ANCORA APPLICABILI

Alla data di redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono stati emessi dallo IASB i seguenti nuovi Principi / Interpretazioni non ancora entrati in vigore:

Applicazione
obbligatoria a
partire dal
Nuovi Principi / Interpretazioni recepiti dalla UE
IFRS 16 (Leasing) 1/1/2019
Modifiche all'IFRS 9: Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa 1/1/2019
Nuovi Principi / Interpretazioni non ancora recepiti dalla UE
IFRIC 23 – Incertezza sul trattamento delle imposte sul reddito 1/1/2019
Modifiche allo IAS 28: Interessenze a lungo termine nelle Partecipazioni in società collegate e joint
venture
1/1/2019
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2015–2017) 1/1/2019
Modifiche allo IAS 19: modifica, riduzione o estinzione di un Piano 1/1/2019
Modifiche ai riferimenti al "Conceptual Framework" negli IFRS 1/1/2020
IFRS 17: Contratti di assicurazione 1/1/2021

Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dai nuovi Principi / Interpretazioni sono tuttora in corso di valutazione.

In particolare, si segnala che per l'adozione dell'IFRS 16 è in fase di completamento uno specifico progetto a livello di Gruppo. Pertanto una stima attendibile degli effetti quantitativi derivanti dall'adozione di detto principio sarà possibile solo a completamento del progetto.

IFRS 16 (Leasing)

In data 31 ottobre 2017 è stato emesso il Regolamento UE n. 2017/1986 che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 16 (Leasing). L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 (Leasing) e le relative Interpretazioni (IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing; SIC 15 Leasing operativo—Incentivi; SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing).

Per i contratti di locazione passiva che rispettano i requisiti previsti dal nuovo principio (che non distingue tra leasing operativi e leasing finanziari), l'IFRS 16 prevede l'iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell'iscrizione nell'attivo del "diritto d'uso dell'attività presa in locazione".

L'IFRS 16 si applica retrospettivamente a partire dal 1° gennaio 2019; il Gruppo TIM intende applicare il metodo retrospettivo semplificato con la rilevazione, per i leasing precedentemente classificati secondo lo IAS 17 come leasing operativi, del debito per leasing e del corrispondente valore del diritto d'uso misurati sui residui canoni contrattuali alla data di transizione.

I principali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo, tuttora in corso di quantificazione, sono così riassumibili:

  • situazione patrimoniale finanziaria: maggiori attività non correnti per l'iscrizione del "diritto d'uso dell'attività presa in locazione" in contropartita di maggiori debiti di natura finanziaria;
  • conto economico separato: diversa natura, qualificazione e classificazione delle spese (ammortamento del "diritto d'uso dell'attività" e "oneri finanziari per interessi" rispetto ai "Costi per godimento di beni di terzi canoni per leasing operativo", come da IAS 17) con conseguente impatto positivo sulla redditività operativa lorda. Inoltre, la combinazione tra l'ammortamento per quote costanti del "diritto d'uso dell'attività" e il metodo del tasso di interesse effettivo applicato ai debiti per leasing comportano, rispetto allo IAS 17, maggiori oneri a conto economico nei primi anni del contratto di leasing e oneri decrescenti negli ultimi anni.

NOTA 3 AREA DI CONSOLIDAMENTO

Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 giugno 2018, rispetto al 31 dicembre 2017 sono di seguito elencate.

Società controllate oggetto di fusione nel perimetro di consolidamento:

Società Business Unit di
riferimento
Mese
Fusione:
TI SPARKLE MED S.p.A. Fusa in TI Sparkle S.p.A. Domestic Aprile 2018

Oltre a quanto già sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 giugno 2018 rispetto al 30 giugno 2017 sono di seguito elencate.

Società controllate uscite / oggetto di fusione nel perimetro di consolidamento

Società Business Unit di
riferimento
Mese
Uscite:
TELECOM ITALIA FINANCE IRELAND Limited Liquidata Domestic Ottobre 2017
Fusione:
BEIGUA S.r.l. Fusa in Persidera S.p.A. Domestic Luglio 2017
TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS
Limited
Fusa in TI Sparkle S.p.A. Domestic Luglio 2017
OLIVETTI MULTISERVICES S.p.A. Fusa in TIM S.p.A. Domestic Ottobre 2017
TIM REAL ESTATE S.r.l. Fusa in TIM S.p.A. Domestic Ottobre 2017
TMI TELEMEDIA INTERNATIONAL DO BRASIL
LTDA
Fusa in TI Sparkle Brasil
Participacoes Ltda
Domestic Ottobre 2017

Il numero delle imprese controllate e delle imprese collegate del Gruppo TIM, è così ripartito:

30.6.2018
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 21 44 65
joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 17 17
Totale imprese 39 44 83

31.12.2017

Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 22 44 66
joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 19 - 19
Totale imprese 42 44 86
30.6.2017
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 25 47 72
joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 20 - 20
Totale imprese 46 47 93

NOTA 4 AVVIAMENTO

Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nei primi sei mesi del 2018:

(milioni di euro) 31.12.2017 Riclassifiche Incrementi Decrementi Svalutazioni Differenze
cambio
30.6.2018
Domestic 28.489 28.489
Core Domestic 28.077 28.077
International Wholesale 412 412
Brasile 973 (115) 858
Altre attività
Totale 29.462 (115) 29.347

Nel corso dei primi sei mesi del 2018 si riduce per effetto della differenza cambio relativa all'avviamento della Cash Generating Unit Brasile.

L'Avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore (impairment test) con cadenza annuale in occasione della redazione del bilancio consolidato e separato della società. Peraltro, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze ("trigger event") che possano fare presumere la possibilità che l'Avviamento abbia subito una riduzione di valore, il test di impairment viene effettuato anche in occasione della redazione dei bilanci intermedi.

Al 30 giugno 2018 si sono verificati, con riferimento alla Cash Generating Unit Core Domestic, eventi e circostanze di natura esogena ed endogena, che hanno indotto la società ad effettuare alcune analisi e approfondimenti volti a comprendere la sussistenza delle condizioni per dovere effettuare l'impairment test della CGU.

Gli eventi e circostanze di natura esogena possono essere ricondotti alle tensioni e alla volatilità dei mercati finanziari, registrate negli ultimi mesi in Italia ed Europa, e al permanere di un valore della capitalizzazione di borsa del titolo TIM inferiore al valore di Equity consolidato. Gli eventi e circostanze di natura endogena sono riconducibili al fatto che i risultati del primo semestre 2018 della Cash Generating Unit Core Domestic evidenziano alcuni rallentamenti, in particolare nell'ambito consumer. Gli scostamenti tra dati previsionali e dati consuntivi sono riconducibili a vari fattori, tra cui, essenzialmente: (i) la competizione commerciale e la modifica del ciclo di fatturazione (da quadri-settimanale a mensile), (ii) i ritardi, ancorché modesti, nell'attuazione dell'istituto della solidarietà per i dipendenti, nonché nello sviluppo di altri progetti di efficientamento, ed infine (iii) l'assunzione da parte delle Autorità di settore di alcune decisioni (ad esempio connesse alla liberalizzazione del modem) con effetti sulla prevista dinamica economica della CGU Core Domestic.

Con riferimento alle Cash Generating Unit Brasile e International Wholesale non sono emersi elementi che possano far presumere una riduzione di valore dell'Avviamento allocato su tali CGU e pertanto non è stato ripetuto l'esercizio di impairment test.

Alla luce di quanto sopra esposto, la società ha ritenuto necessario ripetere, in occasione della redazione della relazione semestrale 2018, il test di impairment dell'avviamento attribuito alla CGU Core Domestic, attraverso la predisposizione di analisi di sensitività che, in continuità di metodo rispetto a quanto effettuato al 31 dicembre 2017, permettessero di verificare se la differenza positiva esistente a fine 2017 fra valore recuperabile e valore di carico (4,5 miliardi di euro per la CGU Core Domestic), si fosse annullata e se sorgesse la necessità di operare una svalutazione dell'avviamento.

Le analisi di sensitività sul valore recuperabile sono state effettuate attraverso la configurazione del valore d'uso, determinato sulla base del flusso medio normale elaborato in occasione dell'impairment test svolto ai fini del bilancio al 31 dicembre 2017, aggiornando i dati di input che si è valutato potessero avere subito variazioni significative in conseguenza degli eventi esogeni ed endogeni sopra richiamati. In particolare sono stati riconsiderati i flussi di risultato e il tasso di attualizzazione del capitale.

I flussi di previsione esplicita usati per la determinazione del valore d'uso, nel rispetto dello IAS36, dei principi e delle best practices di valutazione, muovono dal Piano Industriale 2018-2020, cui si aggiungono dati estrapolati per ulteriori due anni (2021-2022).

Tali flussi coprono il periodo secondo semestre 2018-2022 e considerano l'andamento a consuntivo del primo semestre e le evidenze preliminari delle proiezioni 2018, mentre i dati di Piano 2019-2020 ed estrapolazione 2021-2022 sono stati stimati attraverso range di oscillazioni dell'EBITDA considerate ragionevoli e in grado di intercettare elementi di rischio non riflessi nelle previsioni del Piano Industriale.

Per la stima del valore terminale si è assunto come flusso sostenibile di lungo periodo l'estrapolazione del flusso stimato al 2022, opportunamente rettificato per tenere in considerazione un adeguato livello di investimenti a lungo termine (19,3% capex/revenues nel Terminal Value, in linea con le assunzioni dell'impairment test effettuato ai fini del Bilancio 2017).

Il costo del capitale utilizzato per lo sconto dei flussi finanziari previsionali nelle stime di valore d'uso per la CGU Core Domestic è stato valutato pari a 6,4% (8,5% tasso equivalente al lordo dell'effetto fiscale) ed è stato aggiornato, coerentemente con quanto svolto per il Bilancio 2017, come segue:

  • è stato stimato con il modello denominato CAPM Capital Asset Pricing Model, che costituisce un criterio applicativo di generale accettazione richiamato dal principio contabile IAS 36;
  • riflette le stime correnti del mercato circa il valore temporale del denaro e i rischi specifici dei gruppi di attività;
  • include premi di rendimento appropriati per il rischio paese;
  • è stato calcolato utilizzando parametri comparativi di mercato per stimare il "coefficiente Beta" e il coefficiente di ponderazione delle componenti del capitale proprio e del capitale di debito.

Il tasso di crescita "g" utilizzato per la stima del valore residuo dopo il periodo di previsione esplicita è stato confermato pari a 0,5%, invariato rispetto a dicembre 2017. Si colloca all'interno dell'intervallo dei tassi di crescita applicati dagli analisti che seguono il titolo TIM. Il tasso di capitalizzazione implicito, che risulta dalla differenza tra il costo del capitale, al lordo delle imposte e il tasso di crescita "g", risulta pari a 8,0%.

La differenza positiva tra valore recuperabile e valore di carico rilevata a dicembre 2017 (4.465 milioni di euro), nei vari scenari di sensitività analizzati si è ridotta e si colloca in un range compreso fra +3,2 miliardi di euro sino quasi ad azzerarsi nello scenario di sensitività maggiormente prudenziale, in cui si assume che tutti gli elementi di rischio ad impatto negativo individuati si riflettano nei flussi di lungo termine, ipotizzando una assenza di azioni di reazione e recovery plan da parte della Società per far fronte agli stessi.

Dato il tasso di crescita nel valore terminale "g" (0,5%), il costo del capitale prima delle imposte che renderebbe uguale il valore recuperabile al valore di carico si posiziona, nei diversi scenari di sensitività predisposti, nel range tra 9,1% e 8,5% nello scenario più prudenziale (rispettivamente 8,6% - 8,0% con riferimento al tasso di capitalizzazione implicito).

Pertanto, pur non evidenziandosi, alla luce delle analisi effettuate, la necessità di operare una svalutazione dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit Core Domestic, la riduzione dell'headroom disponibile (differenza tra valore recuperabile e valore di carico) comporta, anche tenuto conto dell'evoluzione dei tassi di interesse e del contesto di volatilità rilevato sui mercati negli ultimi mesi, l'esigenza di un monitoraggio continuo dell'evoluzione dell'andamento del business, anche ai fini dell'aggiornamento delle linee guida del Piano industriale, previsto alla fine dell'anno in corso.

NOTA 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 749 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2017 Adozione
IFRS 15
Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni)
/ Ripristini
Dismissioni Differenze cambio Oneri
finanziari
capitalizzati
Altre
variazioni
30.6.2018
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
2.193 212 (595) (109) 365 2.066
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
2.750 29 (202) (75) 152 2.654
Altre attività immateriali 134 (110) 6 (3) 4 31
Attività immateriali in corso e
acconti
2.115 189 (1) (90) 21 (542) 1.692
Totale 7.192 (110) 436 (800) (1) (274) 21 (21) 6.443

Gli investimenti del primo semestre 2018 comprendono 139 milioni di euro di attività realizzate internamente (133 milioni di euro nel primo semestre 2017).

I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 giugno 2018 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà e in licenza d'uso e si riferiscono prevalentemente a TIM S.p.A. (1.223 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (816 milioni di euro).

Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 giugno 2018 si riferiscono principalmente:

  • al costo residuo delle licenze di telefonia e diritti assimilabili (1.555 milioni di euro per TIM S.p.A., 535 milioni di euro per la Business Unit Brasile);
  • agli Indefeasible Rights of Use IRU (374 milioni di euro) che si riferiscono alle società del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale (271 milioni di euro) e alla Capogruppo (103 milioni di euro);
  • alle frequenze televisive della società Persidera (Core Domestic) per 108 milioni di euro.

Le altre attività immateriali si riducono principalmente per effetto dell'adozione dell'IFRS 15 secondo cui i costi di acquisizione della clientela del mobile (Subscribers Acquisition Costs - SAC) relativi a contratti con clausola di lock-in (110 milioni di euro al 31 dicembre 2017), non sono più oggetto di capitalizzazione e ammortamento ma sono riclassificati nell'ambito dei costi contrattuali differiti e successivamente imputati a conto economico lungo la durata contrattuale alla voce "Acquisti di materie e servizi". Il saldo al 30 giugno 2018 comprende principalmente diritti d'uso di superficie acquisiti da INWIT.

Le attività immateriali in corso e acconti accolgono il pagamento anticipato effettuato nel 2017 da parte di TIM S.p.A. per 630 milioni di euro, a fronte della proroga dei diritti d'uso della banda a 900 e 1800 MHz (GSM), che decorre dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2029.

Si rammenta che la voce accoglie inoltre l'ammontare non ancora in esercizio del diritto d'uso delle frequenze a 700 MHz, acquisito nel 2014 dal gruppo Tim Brasil per complessivi 2,9 miliardi di reais (pari a circa 1 miliardo di euro). Nel primo semestre 2018 una componente dello stesso, pari a 156 milioni di euro, è entrata in esercizio ed è stata conseguentemente riclassificata alla voce "Concessioni, licenze, marchi e diritti simili".

Dal 2014 sono stati capitalizzati gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisto del citato diritto, che nel primo semestre 2018 sono risultati pari a circa 21 milioni di euro in presenza di un tasso d'interesse annuo pari all' 8,52%; la capitalizzazione è stata portata a diretta riduzione della voce di conto economico "Oneri finanziari".

NOTA 6 ATTIVITÀ MATERIALI (DI PROPRIETÀ E IN LOCAZIONE FINANZIARIA)

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI DI PROPRIETÀ

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 393 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2017 Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni) /
Ripristini
Dismissioni Differenze
cambio
Altre
variazioni
30.6.2018
Terreni 213 3 (1) 1 216
Fabbricati civili e industriali 488 5 (18) (2) 8 481
Impianti e macchinari 12.049 821 (1.105) (1) (242) 338 11.860
Attrezzature industriali e
commerciali
36 3 (7) 1 33
Altri beni 376 32 (82) (1) (14) 56 367
Attività materiali in corso e acconti 1.054 268 (6) (25) (425) 866
Totale 14.216 1.132 (1.212) (8) (284) (21) 13.823

Gli investimenti dei primi sei mesi del 2018 comprendono 171 milioni di euro di attività realizzate internamente (184 milioni di euro nei primi sei mesi del 2017).

La voce Terreni comprende sia i terreni edificati, che i terreni disponibili e non è soggetta ad ammortamento. Il saldo al 30 giugno 2018 si riferisce, in prevalenza, a TIM S.p.A. (178 milioni di euro).

La voce Fabbricati civili e industriali comprende principalmente immobili ad uso promiscuo (centrali telefoniche e a uso ufficio) e costruzioni leggere. Il saldo al 30 giugno 2018 si riferisce principalmente a TIM S.p.A. (447 milioni di euro).

La voce Impianti e macchinari comprende l'infrastruttura tecnologica adibita al funzionamento del traffico telefonico voce/dati. Il saldo al 30 giugno 2018 è prevalentemente attribuibile a TIM S.p.A. (9.138 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (1.853 milioni di euro).

La voce Attrezzature industriali e commerciali comprende gli strumenti e gli attrezzi impiegati per l'esercizio e la manutenzione degli impianti e macchinari ed è riferita prevalentemente a TIM S.p.A..

La voce Altri beni comprende principalmente hardware per il funzionamento dei Data Center e per postazioni di lavoro, mobili e arredi e, in misura minimale, mezzi di trasporto e macchine d'ufficio.

La voce Attività materiali in corso e acconti comprende i costi (interni ed esterni) sostenuti per l'acquisizione o la produzione interna di attività materiali, per le quali non risulta ancora avviato il processo di utilizzazione economica.

BENI IN LOCAZIONE FINANZIARIA

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 223 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2017 Investimenti Incrementi di
contratti di
leasing
finanziari
Ammortamenti Differenze
cambio
Altre
variazioni
30.6.2018
Terreni in leasing 16 16
Fabbricati civili e industriali 1.768 20 5 (83) (139) 1.571
Impianti e macchinari 353 5 3 (9) (29) 7 330
Altri beni 138 36 (18) (1) (2) 153
Attività materiali in corso e acconti 56 4 (22) 38
Totale 2.331 29 44 (110) (30) (156) 2.108

Gli investimenti del primo semestre 2018 si riferiscono a TIM S.p.A..

Gli incrementi di contratti di leasing finanziari si riferiscono principalmente a TIM S.p.A. (38 milioni di euro) e solo in via residuale alla Business Unit Brasile.

Nella voce Fabbricati civili e industriali sono ricompresi gli immobili oggetto di contratto di locazione finanziaria e i relativi adattamenti edili riferibili principalmente a TIM S.p.A.. La diminuzione netta di 139 milioni di euro (colonna "Altre variazioni") si riferisce per 159 milioni di euro al piano di ristrutturazione e razionalizzazione immobiliare, che prevede il progressivo rilascio di spazi ad uso ufficio ed industriale con il conseguente aggiornamento della stima delle durate sui contratti rinegoziati, non considerando più probabile il rinnovo contrattuale.

La voce Impianti e macchinari accoglie prevalentemente l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario. Gli investimenti del primo semestre 2018 si riferiscono all'avanzamento del contratto di acquisizione di capacità trasmissiva in IRU da parte della Capogruppo.

La voce Altri beni accoglie prevalentemente i contratti di locazione finanziaria su autoveicoli. La variazione del periodo è connessa principalmente agli effetti della rivisitazione da parte della Capogruppo degli accordi con i fornitori per il noleggio degli autoveicoli ad personam, con l'introduzione della possibilità di proroga per tutti i contratti attivi al 1° gennaio 2018 e di quelli successivamente attivati rispetto a tale data; ciò ha comportato la valutazione dei contratti in essere come leasing finanziari in base alle previsioni dello IAS17, con un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 giugno 2018 di 23 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali e relativi debiti finanziari per locazioni finanziarie.

NOTA 7 PARTECIPAZIONI

Le Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto comprendono:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Tiglio I 5 7
NordCom 5 5
W.A.Y. 3 3
Altre 2 2
Totale Imprese collegate 15 17
Alfiere - -
Totale Joint Ventures - -
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 15 17

L'elenco delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nella Nota "Le imprese del Gruppo TIM".

Le Altre partecipazioni sono così dettagliate:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2017
Assicurazioni Generali 3 3
Fin.Priv. 17 20
Northgate CommsTech Innovations Partners L.P. 16 17
Altre 14 11
Totale 50 51

TIM, così come consentito dall'IFRS 9, valuta tutte le Altre partecipazioni al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVTOCI).

NOTA 8 ATTIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Attività finanziarie (non correnti e correnti) sono così dettagliate:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Attività finanziarie non correnti
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti verso il personale 47 47
Crediti finanziari per contratti di locazione attiva 66 69
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di natura finanziaria
1.282 1.495
Derivati non di copertura 10 7
Altri crediti finanziari 150
Totale attività finanziarie non correnti (a) 1.405 1.768
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Posseduti per la negoziazione
Posseduti fino alla scadenza
Disponibili per la vendita 993
Valutati al costo ammortizzato (AC)
Valutati al fair value attraverso il conto economico complessivo (FVTOCI) 806
Valutati al fair value attraverso il conto economico separato (FVTPL) 229
1.035 993
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali (con
scadenza superiore a 3 mesi)
1 100
Crediti verso il personale 15 16
Crediti finanziari per contratti di locazione attiva 29 45
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività correnti di natura finanziaria
178 260
Derivati non di copertura 16 15
Altri crediti finanziari a breve 151 1
390 437
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.102 3.575
Totale attività finanziarie correnti (b) 3.527 5.005
Attività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività
non correnti destinate ad essere cedute
(c)
Totale attività finanziarie non correnti e correnti (a+b+c) 4.932 6.773

I crediti finanziari per contratti di locazione attiva si riferiscono:

  • ai contratti di leasing stipulati negli anni passati da Teleleasing direttamente con la clientela e di cui TIM è garante;
  • alla quota dei contratti di noleggio con prestazioni di servizi accessori;
  • ai contratti attivi di locazione finanziaria su diritti d'uso e apparati.

I derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria afferiscono principalmente alla componente di valutazione spot mark to market dei derivati di copertura, mentre i derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria includono essenzialmente i ratei attivi su tali contratti derivati.

I derivati non di copertura comprendono la componente di valutazione spot mark to market dei derivati non di copertura della Business Unit Brasile.

Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Strumenti derivati".

I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi nelle attività finanziarie correnti si riferiscono:

  • per 806 milioni di euro a titoli quotati, di cui 456 milioni di euro di Titoli di Stato italiani ed europei, acquistati rispettivamente da TIM S.p.A. (252 milioni di euro), Telecom Italia Finance S.A. (194 milioni di euro) e INWIT S.p.A. (10 milioni di euro), nonchè 350 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Secondo l'IFRS 9 tali titoli sono classificati come attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo ("FVTOCI" – Fair value through other comprehensive income). Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo TIM si è dotato da agosto 2012, sostituendo le precedenti policy;
  • per 229 milioni di euro relativi a impieghi in fondi monetari effettuati dalla Business Unit Brasile, classificati secondo l'IFRS 9 come attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato ("FVTPL" – Fair value through profit or loss).

Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Principi contabili".

Gli altri crediti finanziari a breve si riferiscono a un deposito per 150 milioni di euro effettuato da TIM S.p.A. con Deutsche Bank a giugno 2017 e con scadenza giugno 2019.

La cassa e altre disponibilità liquide equivalenti diminuiscono di 1.473 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 e sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 1.861 2.828
Assegni, cassa e altri crediti e depositi per elasticità di cassa 2 2
Titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) 239 745
Totale 2.102 3.575

Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 giugno 2018 hanno le seguenti caratteristiche:

  • scadenze: tutti i depositi scadranno entro tre mesi;
  • rischio controparte: i depositi sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie con elevato merito di credito con una classe di rating almeno pari a BBB- per l'agenzia di rating Standard & Poor's per quanto concerne l'Europa e con primarie controparti locali relativamente agli impieghi in Sud America;
  • rischio Paese: i depositi sono stati effettuati essenzialmente sulle principali piazze finanziarie europee.

I titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) si riferiscono per 238 milioni di euro (744 milioni di euro al 31 dicembre 2017) a certificati di deposito bancari brasiliani (Certificado de Depósito Bancário) effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie locali da parte delle società della Business Unit Brasile.

NOTA 9 CREDITI VARI E ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 243 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Crediti vari non correnti (a) 613 704
Altre attività non correnti
Costi contrattuali differiti 1.443
Altri costi differiti 123
Risconti attivi a medio/lungo termine 1.718
(b) 1.566 1.718
Totale (a+b) 2.179 2.422

I crediti vari non correnti ammontano a 613 milioni euro (704 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono prevalentemente afferibili alla Business Unit Brasile (561 milioni di euro; 651 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono relativi a crediti per depositi giudiziali per 305 milioni di euro (349 milioni di euro al 31 dicembre 2017); includono altresì crediti per imposte sul reddito per 91 milioni di euro (96 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Le altre attività non correnti ammontano a 1.566 milioni di euro (1.718 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e comprendono:

Costi contrattuali differiti per 1.443 milioni di euro, relativi al differimento di costi connessi a attivazioni e acquisizioni di nuovi contratti con la clientela, classificati al 31 dicembre 2017 tra i Risconti attivi a medio/lungo termine.

Si evidenzia che i costi contrattuali (costi di ottenimento e costi di adempimento di un contratto), in base ai precedenti principi contabili, erano già oggetto di differimento (capitalizzazione o risconto) e rilevati a conto economico in funzione della durata attesa del rapporto contrattuale e della tipologia di cliente.

Con l'applicazione dell'IFRS 15, tale impostazione è rimasta sostanzialmente confermata, fatta salva la riclassifica dalle Attività immateriali dei costi di acquisizione della clientela del mobile (Subscribers Acquisition Costs – SAC) correlati a contratti con clausola di lock-in, pari all'1.1.2018 a 110 milioni di euro (di cui 50 milioni di euro a medio/lungo termine).

I costi contrattuali di attivazione del servizio vengono differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela, tenendo anche conto delle ragionevoli attese dei flussi di cassa generati dai servizi oggetto di attivazione. La durata attesa stimata al 30 giugno 2018 è mediamente pari a 7 anni.

  • Altri costi differiti pari a 123 milioni di euro, attribuibili principalmente alle società della Business Unit Domestic (TIM S.p.A.: 80 milioni di euro per costi di noleggio beni di terzi; INWIT S.p.A.: 22 milioni di euro per canoni anticipati di locazione passiva).
  • Risconti attivi a medio/lungo termine: come sopra dettagliato, non più presenti al 30 giugno 2018 in quanto compresi nelle precedenti voci; al 31 dicembre 2017 erano principalmente relativi al differimento di costi connessi a attivazioni e acquisizioni di nuovi contratti con la clientela (da parte della Business Unit Domestic).

NOTA 10 CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2017, di 101 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Crediti per lavori su commessa (a) 36 34
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 2.602 2.528
Crediti verso altri gestori di telecomunicazioni 818 972
(b) 3.420 3.500
Crediti vari correnti
Crediti verso altri (c) 601 645
Altre attività correnti
Attività derivanti da contratti con la clientela (Contract Assets) 46
Costi contrattuali differiti 517
Altri costi differiti 440
Risconti attivi di natura commerciale e varia 780
(d) 1.003 780
Totale (a+b+c+d) 5.060 4.959

I Crediti commerciali ammontano a 3.420 milioni di euro (3.500 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono al netto del relativo fondo svalutazione crediti pari a 771 milioni di euro (597 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

I crediti commerciali sono relativi, in particolare, a TIM S.p.A. (2.401 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (594 milioni di euro); comprendono inoltre 42 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2017) di quota a medio/lungo termine, essenzialmente per contratti di cessione di Indefeasible Rights of Use – IRU.

L'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (Strumenti Finanziari) ha comportato l'iscrizione all'1/1/2018 di 147 milioni di euro di maggiori svalutazioni per perdite attese su crediti di natura commerciale conseguenti al passaggio dal modello dell'incurred loss previsto dallo IAS 39 a quello dell'expected credit loss previsto dall'IFRS 9.

I Crediti vari correnti si riferiscono a crediti verso altri per 601 milioni di euro (645 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono al netto di un fondo svalutazione pari a 52 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono così analizzabili:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Anticipi a fornitori 53 69
Crediti verso il personale 15 12
Crediti tributari 111 135
Crediti per contributi da Stato ed Enti pubblici 208 207
Partite diverse 214 222
Totale 601 645

I crediti tributari comprendono, fra gli altri, 87 milioni di euro relativi alla Business Unit Brasile principalmente connessi a imposte indirette locali e 24 milioni di euro relativi alla Business Unit Domestic in parte rappresentati da importi a credito risultanti da dichiarazioni fiscali, da crediti per tributi, da crediti per imposte ed accessori indebitamente riscossi dall'Amministrazione finanziaria in corso di lite, nonché dal credito IVA sulle acquisizioni di autoveicoli e relativi accessori chiesta a rimborso ai sensi del D.L. n. 258/2006 convertito con modificazioni dalla L. n. 278/2006.

I crediti per contributi da Stato ed Enti pubblici afferiscono principalmente ai progetti denominati Banda Ultra Larga-BUL e Banda Larga-BL. Il riconoscimento a conto economico di detti contributi avviene al momento dell'entrata in esercizio degli impianti cui i contributi si riferiscono.

Le partite diverse comprendono in particolare:

  • i crediti per cessioni pro solvendo verso società di factoring di TIM S.p.A. (53 milioni di euro);
  • i crediti verso enti previdenziali ed assistenziali di TIM S.p.A. (26 milioni di euro);
  • i crediti vari di TIM S.p.A. verso altri operatori di TLC (42 milioni di euro).

Le Altre attività correnti comprendono:

  • Attività derivanti da contratti con la clientela (Contract Assets): la voce è sorta all'1/1/2018 per un importo di 35 milioni di euro - a seguito dell'adozione dell'IFRS 15 per effetto dell'anticipazione del riconoscimento dei ricavi conseguente all'allocazione dello sconto contrattualmente previsto su offerte bundle (pacchetti di beni e servizi) a diverse performance obligation. I Contract Assets al 30 giugno 2018 ammontano a 46 milioni di euro e sono al netto del relativo fondo svalutazione di 3 milioni di euro interamente accantonato nel primo semestre 2018.
  • Costi contrattuali differiti relativi al differimento di costi connessi ad attivazioni e acquisizioni di nuovi contratti con la clientela (al 31 dicembre 2017 erano classificati alla voce Risconti attivi di natura commerciale e varia).

Si evidenzia che i costi contrattuali (costi di ottenimento e costi di adempimento di un contratto), in base ai precedenti principi contabili, erano già oggetto di differimento (capitalizzazione o risconto) e rilevati a conto economico in funzione della durata attesa del rapporto contrattuale e della tipologia di cliente. Con l'applicazione dell'IFRS 15, tale impostazione è rimasta sostanzialmente confermata, fatta salva la riclassifica dalle Attività immateriali dei costi di acquisizione della clientela del mobile (Subscribers

Acquisition Costs – SAC) correlati a contratti con clausola di lock-in, pari all'1.1.2018 a 110 milioni di euro (di cui 60 milioni di euro a breve termine).

I costi contrattuali di attivazione del servizio vengono differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela, tenendo anche conto delle ragionevoli attese dei flussi di cassa generati dai servizi oggetto di attivazione. La durata attesa stimata al 30 giugno 2018 è mediamente pari a 7 anni.

  • Altri costi differiti si riferiscono:
  • alla Capogruppo essenzialmente per il differimento di costi connessi a canoni di noleggio (80 milioni di euro), a canoni per affitto immobili (67 milioni di euro), a premi assicurativi (16 milioni di euro) e a manutenzione (4 milioni di euro);
  • alla Business Unit Brasile per il differimento dell'onere connesso al contributo per l'esercizio di attività di telecomunicazioni (FISTEL) per circa 95 milioni di euro;
  • alla società INWIT S.p.A. per canoni anticipati di locazione passiva per 24 milioni di euro.
  • Risconti attivi di natura commerciale e varia, non più presenti al 30 giugno 2018 in quanto compresi nelle precedenti voci; al 31 dicembre 2017 erano pari a 780 milioni di euro relativi principalmente alla Capogruppo ed attinenti al differimento di costi relativi ad attivazioni e acquisizioni di nuovi contratti con la clientela, a canoni di affitto di immobili, ai canoni di noleggio e manutenzione e a premi assicurativi.

NOTA 11 PATRIMONIO NETTO

È così composto:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante 21.340 21.557
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza 2.056 2.226
Totale 23.396 23.783

La composizione del Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante è di seguito illustrata:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Capitale 11.587 11.587
Riserva da sovrapprezzo azioni 2.094 2.094
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del
periodo
7.659 7.876
Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre
componenti di conto economico complessivo (*)
58 42
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di
copertura
(691) (582)
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere (1.380) (955)
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS
19)
(100) (104)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto
Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del
periodo
9.772 9.475
Totale 21.340 21.557

(*) Al 31 dicembre 2017 include la "Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita".

Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 24 aprile 2018, l'utile dell'esercizio 2017 quale risultante dal bilancio della Capogruppo TIM S.p.A. è stato destinato:

  • per 166 milioni di euro alla distribuzione agli Azionisti di risparmio di un dividendo privilegiato di 0,0275 euro per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle ritenute di legge;
  • per 54 milioni di euro alla riserva legale;
  • per 867 milioni di euro a utili portati a nuovo.

Le movimentazioni nei primi sei mesi del 2018 del Capitale, pari a 11.587 milioni di euro, e già al netto di azioni proprie di 90 milioni di euro, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017 e il numero delle azioni in circolazione al 30 giugno 2018

(numero azioni) al 31.12.2017 Emissione azioni al 30.6.2018 % sul Capitale
Azioni ordinarie emesse (a) 15.203.122.583 15.203.122.583 71,61%
meno: azioni proprie (b) (163.754.388) (163.754.388)
Azioni ordinarie in circolazione (c) 15.039.368.195 15.039.368.195
Azioni di risparmio emesse e in
circolazione
(d) 6.027.791.699 6.027.791.699 28,39%
Totale azioni emesse da TIM S.p.A. (a+d) 21.230.914.282 21.230.914.282 100,00%
Totale azioni in circolazione di TIM
S.p.A.
(c+d) 21.067.159.894 21.067.159.894

Riconciliazione tra il valore delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017 e il valore delle azioni in circolazione al 30 giugno 2018

(milioni di euro) Capitale al
31.12.2017
Variazioni di
capitale
Capitale al
30.6.2018
Azioni ordinarie emesse (a) 8.362 8.362
meno: azioni proprie (b) (90) (90)
Azioni ordinarie in circolazione (c) 8.272 8.272
Azioni di risparmio emesse e in circolazione (d) 3.315 3.315
Totale Capitale emesso da TIM S.p.A. (a+d) 11.677 11.677
Totale Capitale in circolazione di TIM S.p.A. (c+d) 11.587 11.587

VARIAZIONI POTENZIALI FUTURE DI CAPITALE

Per quanto riguarda i dettagli delle "Variazioni potenziali future di capitale" si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Risultato per azione".

NOTA 12 PASSIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Debiti finanziari a medio/lungo termine:
Obbligazioni 16.580 18.119
Obbligazioni convertibili 1.877 1.862
Debiti verso banche 2.790 3.798
Altri debiti finanziari 167 161
21.414 23.940
Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine 2.001 2.249
Altre passività finanziarie a medio/lungo termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di natura finanziaria
1.473 1.914
Derivati non di copertura 5
Altre passività
1.473 1.919
Totale passività finanziarie non correnti (a) 24.888 28.108
Debiti finanziari a breve termine:
Obbligazioni 3.338 2.215
Obbligazioni convertibili 6 6
Debiti verso banche 2.147 2.183
Altri debiti finanziari 61 96
5.552 4.500
Passività per locazioni finanziarie a breve termine 183 181
Altre passività finanziarie a breve termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività correnti di natura finanziaria
349 71
Derivati non di copertura 1 4
Altre passività
350 75
Totale passività finanziarie correnti (b) 6.085 4.756
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
(c)
Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) (a+b+c) 30.973 32.864

L'indebitamento finanziario lordo per valuta originaria dell'operazione è il seguente:

30.6.2018 31.12.2017
(milioni di valuta
estera)
(milioni di euro) (milioni di valuta
estera)
(milioni di euro)
USD 6.452 5.534 7.168 5.977
GBP 1.228 1.386 1.266 1.427
BRL 4.867 1.083 5.863 1.478
JPY 20.031 155 20.031 148
EURO 22.815 23.834
Totale 30.973 32.864

Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo riferito alla valuta originaria escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Fino a 2,5% 4.145 5.005
Da 2,5% a 5% 10.481 10.571
Da 5% a 7,5% 10.716 11.265
Da 7,5% a 10% 2.805 2.690
Oltre 10% 424 589
Ratei/risconti, MTM e derivati 2.402 2.744
Totale 30.973 32.864

A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Fino a 2,5% 11.565 13.071
Da 2,5% a 5% 7.811 6.631
Da 5% a 7,5% 6.817 7.366
Da 7,5% a 10% 1.954 1.849
Oltre 10% 424 1.203
Ratei/risconti, MTM e derivati 2.402 2.744
Totale 30.973 32.864

Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:

Dettaglio delle scadenze delle Passività finanziarie – al valore nominale di rimborso:

con scadenza entro il 30.6 dell'anno:
(milioni di euro) 2019 2020 2021 2022 2023 Oltre
2023
Totale
Prestiti obbligazionari 3.025 720 1.111 3.089 1.423 12.153 21.521
Loans ed altre passività finanziarie 1.659 881 633 234 773 96 4.276
Passività per locazioni finanziarie 146 138 138 119 385 1.221 2.147
Totale 4.830 1.739 1.882 3.442 2.581 13.470 27.944
Passività finanziarie correnti 705 705
Totale 5.535 1.739 1.882 3.442 2.581 13.470 28.649

Le principali componenti delle passività finanziarie vengono nel seguito commentate.

Le obbligazioni sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Quota non corrente 16.580 18.119
Quota corrente 3.338 2.215
Totale valore contabile 19.918 20.334
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni
al costo ammortizzato (397) (559)
Totale valore nominale di rimborso 19.521 19.775

Le obbligazioni convertibili sono rappresentate dal prestito obbligazionario unsecured equity-linked, 2.000 milioni di euro, tasso 1,125% emesso da TIM S.p.A. convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione con scadenza 2022.

Sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Quota non corrente 1.877 1.862
Quota corrente 6 6
Totale valore contabile 1.883 1.868
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni
al costo ammortizzato
117 132
Totale valore nominale di rimborso 2.000 2.000

In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 21.521 milioni di euro e diminuiscono di 254 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (21.775 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni, rimborsi e impatto cambi intervenuta nel corso del primo semestre 2018.

Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo TIM e ripartiti per
società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:
Valuta Ammontare
(milioni)
Valore
nominale di
rimborso
(milioni di
euro)
Cedola Data di
emissione
Data di
scadenza
Prezzo di
emissione (%)
Prezzo di
mercato al
30.6.18
(%)
Valore di
mercato al
30.6.18
(milioni di euro)
Obbligazioni emesse da TIM S.p.A.
Euro 581,9 581,9 6,125% 15/6/12 14/12/18 99,737 102,667 597
Euro 832,4 832,4 5,375% 29/1/04 29/1/19 99,070 103,054 858
GBP 850 959,3 6,375% 24/6/04 24/6/19 98,850 104,319 1.001
Euro 719,4 719,4 4,000% 21/12/12 21/1/20 99,184 105,564 760
Euro 547,5 547,5 4,875% 25/9/13 25/9/20 98,966 109,569 600
Euro 563,6 563,6 4,500% 23/1/14 25/1/21 99,447 109,011 614
Euro (b) 205 205 Euribor 6 mesi (base 365) 1/1/02 1/1/22 100 100 205
Euro 883,9 883,9 5,250% 10/2/10 10/2/22 99,295 113,429 1.003
Euro (c) 2.000 2.000 1,125% 26/3/15 26/3/22 100 95,257 1.905
Euro 1.000 1.000 3,250% 16/1/15 16/1/23 99,446 106,143 1.061
GBP 375 423,2 5,875% 19/5/06 19/5/23 99,622 110,392 467
Euro 1.000 1.000 2,500% 19/1/17 19/7/23 99,288 102,370 1.024
Euro 750 750 3,625% 20/1/16 19/1/24 99,632 107,464 806
USD 1.500 1.286,7 5,303% 30/5/14 30/5/24 100 98,769 1.271
Euro 1.000 1.000 3,000% 30/9/16 30/9/25 99,806 101,785 1.018
Euro 750 750 2,875% 28/6/18 28/1/26 100 99,645 747
Euro 1.000 1.000 3,625% 25/5/16 25/5/26 100 105,531 1.055
Euro 1.250 1.250 2,375% 12/10/17 12/10/27 99,185 94,452 1.181
Euro 670 670 5,250% 17/3/05 17/3/55 99,667 103,356 692
Sub – Totale 16.422,9 16.865
Obbligazioni emesse da Telecom Italia Finance S.A. e garantite da TIM S.p.A.
Euro 1.015 1.015 7,750% 24/1/03 24/1/33 (a) 109,646 138,019 1.401
Sub – Totale 1.015 1.401
Obbligazioni emesse da Telecom Italia Capital S.A. e garantite da TIM S.p.A.
USD (d) 759,7 651,6 7,175% 18/6/09 18/6/19 100 103,040 671
USD 1.000 857,8 6,375% 29/10/03 15/11/33 99,558 98,852 848
USD 1.000 857,8 6,000% 6/10/04 30/9/34 99,081 95,479 819
USD 1.000 857,8 7,200% 18/7/06 18/7/36 99,440 103,059 884
USD 1.000 857,8 7,721% 4/6/08 4/6/38 100 108,211 928
Sub – Totale 4.082,8 4.150
Totale 21.520,7 22.416

(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.

(b) Riservato ai dipendenti.

(c) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione TIM S.p.A..

(d) Al netto dei titoli riacquistati da TIM S.p.A. in data 20 luglio 2015.

Si segnala che i regolamenti e i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari del Gruppo TIM sono disponibili sul sito www.telecomitalia.com.

Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso del primo semestre 2018:

Nuove emissioni

(milioni di valuta originaria) valuta importo data di emissione
Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 2,875% scadenza 28/1/2026 Euro 750 28/6/2018
Rimborsi
(milioni di valuta originaria)
valuta importo data di rimborso
Telecom Italia S.p.A. 593 milioni di euro 4,750% (1) Euro 593 25/5/2018
Telecom Italia Capital S.A. 677 milioni di USD 6,999% (2) USD 677 4/6/2018

(1) Al netto dei riacquisti per 157 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.

(2) Al netto dei titoli riacquistati da TIM S.p.A. (323 milioni di USD) in data 20 luglio 2015.

I debiti verso banche a medio/lungo termine di 2.790 milioni di euro (3.798 milioni di euro al 31 dicembre 2017) diminuiscono di 1.008 milioni di euro, a seguito dell'esercizio della facoltà di rimborso anticipato di alcuni Term Loan bilaterali in essere a fine 2017 (UBI Banca 200 milioni di euro, Mediobanca 209 milioni di euro, Intesa Sanpaolo 200 milioni di euro). I debiti verso banche a breve termine ammontano a 2.147 milioni di euro (2.183 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e comprendono 1.491 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine.

Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 167 milioni di euro (161 milioni di euro al 31 dicembre 2017) comprendono 151 milioni di euro di finanziamento di Telecom Italia Finance S.A. per 20.000 milioni di JPY con scadenza 2029. Gli altri debiti finanziari a breve termine ammontano a 61 milioni di euro (96 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e comprendono 11 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine.

Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 2.001 milioni di euro (2.249 milioni di euro al 31 dicembre 2017) si riferiscono essenzialmente a locazioni di immobili contabilizzate secondo il metodo finanziario previsto dallo IAS 17. Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 183 milioni di euro (181 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e si riferiscono alla quota corrente delle passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine. In seguito al piano di razionalizzazione immobiliare in corso e alla conseguente valutazione circa la probabilità di esercizio dell'opzione di rinnovo alla scadenza dei contratti di locazione immobiliare si è provveduto alla riduzione della passività e del valore dei beni detenuti in locazione finanziaria per circa 159 milioni di euro.

I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 1.473 milioni di euro (1.914 milioni di euro al 31 dicembre 2017). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 349 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Non si registrano derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti (5 milioni di euro al 31 dicembre 2017), mentre i derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 1 milione di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Includono inoltre la valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non possiedono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.

"COVENANTS" E "NEGATIVE PLEDGES" IN ESSERE AL 30.6.2018

I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo TIM non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che comportino il rimborso anticipato automatico dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo TIM(1) ; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da TIM S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..

Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").

(1) Il caso di change of control può comportare il rimborso anticipato del prestito obbligazionario convertibile di TIM S.p.A., come più oltre dettagliato.

Con riferimento ai finanziamenti accesi da TIM S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 giugno 2018 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 1.950 milioni di euro, di cui 800 milioni di euro a rischio diretto e 1.150 milioni di euro garantiti.

Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 800 milioni di euro, si rilevano i seguenti covenant:

  • nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice);
  • nel finanziamento di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, TIM si è impegnata a far sì che, per tutta la durata del prestito, l'indebitamento finanziario complessivo delle società facenti parte del Gruppo diverse da TIM S.p.A., e fatti salvi i casi in cui tale indebitamento sia interamente e irrevocabilmente garantito da TIM S.p.A., sia inferiore ad un ammontare pari al 35% (trentacinque per cento) dell'indebitamento finanziario complessivo del Gruppo.

Nei finanziamenti BEI assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI il cui importo nominale complessivo è pari a 1.150 milioni di euro e nei finanziamenti a rischio diretto, rispettivamente, di 300 milioni di euro firmato in data 30 luglio 2014 e di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, sono previsti alcuni covenant:

  • "Clausola per inclusione", complessivamente prevista su 1.650 milioni di euro di finanziamenti, ai sensi della quale, nel caso in cui TIM si impegni a mantenere in altri contratti di finanziamento parametri finanziari (e per i finanziamenti a rischio diretto del 2014 e 2015, anche alcune clausole più stringenti, tra cui, ad esempio, cross default ed impegni di limitazione alla vendita di beni) che non siano presenti o siano più stringenti rispetto a quelli concessi alla BEI, quest'ultima avrà la facoltà di richiedere qualora reputi, a proprio ragionevole giudizio, che tali modifiche possano avere conseguenze negative sulla capacità finanziaria di TIM, la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI;
  • "Evento Rete", clausola complessivamente prevista su 1.350 milioni di euro di finanziamenti, ai sensi della quale a fronte di una cessione totale o di una porzione sostanzialmente rilevante (in ogni caso superiore alla metà in termini quantitativi) della rete fissa in favore di soggetti terzi non controllati oppure nel caso di cessione della partecipazione di controllo nella società a cui la rete o una sua porzione sostanzialmente rilevante sia stata precedentemente ceduta, TIM dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento o una soluzione alternativa.

I contratti di finanziamento di TIM S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere. Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.

Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, TIM è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano, a discrezione degli investitori, l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata per cassa o per azioni e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.

Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di TIM, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.

Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.

Si segnala, infine, che al 30 giugno 2018, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.

REVOLVING CREDIT FACILITY

Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2018:

(miliardi di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 - - 4,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 - - 3,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza gennaio 2023 5,0 - - -
Totale 5,0 - 7,0 -

Al 30 giugno 2018 TIM dispone di una Revolving Credit Facility sindacata di importo pari a 5 miliardi di euro con scadenza 16 gennaio 2023, attualmente inutilizzata.

Inoltre, TIM dispone di:

  • un Term Loan bilaterale con UBI Banca dell'importo di 50 milioni di euro con scadenza giugno 2020, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 160 milioni di euro con scadenza giugno 2021, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Banca Monte dei Paschi di Siena dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza giugno 2021, completamente utilizzato;
  • una linea Hot money con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 150 milioni di euro, con scadenza luglio 2018, completamente utilizzata;
  • una linea Hot money con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza dicembre 2018, completamente utilizzata.

RATING DI TIM AL 30 GIUGNO 2018

Al 30 giugno 2018, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:

Rating Outlook
STANDARD & POOR'S BB+ Positivo
MOODY'S Ba1 Stabile
FITCH RATINGS BBB- Stabile

NOTA 13 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Nella tabella di seguito riportata è rappresentato l'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2017, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa.

Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.

Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo TIM.

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Passività finanziarie non correnti 24.888 28.108
Passività finanziarie correnti 6.085 4.756
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale debito finanziario lordo (a) 30.973 32.864
Attività finanziarie non correnti (°)
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva (66) (69)
Derivati attivi di copertura - non correnti (1.282) (1.495)
(b) (1.348) (1.564)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.035) (993)
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti (390) (437)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (2.102) (3.575)
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(c) (3.527) (5.005)
Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob
n.DEM/6064293/2006 (ESMA)
(d=a+b+c) 26.098 26.295
Attività finanziarie non correnti (°)
Titoli diversi dalle partecipazioni
Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie (57) (204)
(e) (57) (204)
Indebitamento finanziario netto (*) (f=d+e) 26.041 26.091
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(g) (900) (783)
Indebitamento finanziario netto rettificato (f+g) 25.141 25.308

(°) Al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2017 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 1.405 milioni di euro e a 1.768 milioni di euro.

(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate e attività di direzione e coordinamento".

Si riportano di seguito le informazioni aggiuntive al rendiconto finanziario, come richiesto dallo IAS 7:

Informazioni aggiuntive al Rendiconto Finanziario richieste dallo IAS 7

Movimenti monetari Movimenti non monetari
(milioni di euro) 31.12.2017 Incassi e/o
Emissioni
Pagamenti
e/o Rimborsi
Differenze
tassi di
cambio
Variazioni di
Fair Value
Altre
variazioni e
riclassifiche
30.6.2018
Debiti finanziari a medio/lungo
termine:
Obbligazioni 20.334 750 (1.170) 164 4 (164) 19.918
Obbligazioni convertibili 1.868 15 1.883
Debiti verso banche 5.080 511 (1.219) (99) 8 4.281
Altri debiti finanziari 175 (3) 4 2 178
(a) 27.457 1.261 (2.392) 69 4 (139) 26.260
di cui quota a breve termine 3.517 (2.372) 8 26 3.667 4.846
Passività per locazioni finanziarie a
medio/lungo termine:
2.430 63 (99) (48) (162) 2.184
(b) 2.430 63 (99) (48) (162) 2.184
di cui quota a breve termine 181 (99) (2) 103 183
Altre passività finanziarie a
medio/lungo termine:
Derivati passivi di copertura relativi a
elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di
natura finanziaria 1.985 (26) (142) 5 1.822
Derivati passivi non di copertura 9 (6) (2) 1
Altre passività
(c) 1.994 (32) (142) 3 1.823
di cui quota a breve termine 75 253 19 3 350
Debiti finanziari a breve termine:
Debiti verso banche 901 (245) 656
Altri debiti finanziari 82 (32) 50
(d) 983 (277) 706
Totale passività finanziarie
(Indebitamento finanziario lordo)
(e=a+b+c+d) 32.864 1.324 (2.491) (11) (138) (575) 30.973
Derivati attivi di copertura relativi ad
elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti e
correnti di natura finanziaria (f) 1.755 3 (253) (45) 1.460
Derivati attivi non di copertura (g) 22 6 (2) 26
Totale (h=e-f-g) 31.087 1.324 (2.491) (20) 117 (530) 29.487

NOTA 14 STRUMENTI DERIVATI

Si conferma la continuità dell'applicazione dello IAS 39 con riferimento all'applicazione dell'hedge accounting.

Gli strumenti derivati perfezionati dal Gruppo TIM si prefiggono la copertura dell'esposizione al rischio di cambio, la gestione del rischio di tasso di interesse, nonché una diversificazione dei parametri di indebitamento che consenta la minimizzazione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali.

Le operazioni con prodotti derivati in essere al 30 giugno 2018 sono legate principalmente alla gestione dell'indebitamento, come interest rate swaps (IRS) per ricondurre al profilo di rischio ritenuto più opportuno i prestiti bancari e obbligazionari a tasso fisso e a tasso variabile, nonché operazioni quali cross currency and interest rate swaps (CCIRS), currency forwards e foreign exchange options per convertire finanziamenti/crediti contratti in valute diverse nelle divise di riferimento delle varie società del Gruppo.

Rispettivamente gli IRS prevedono o possono comportare, a scadenze determinate, lo scambio con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi o variabili concordati.

Ciò vale anche per i CCIRS, che possono prevedere, oltre alla liquidazione dei flussi di interesse periodici, lo scambio dei capitali di riferimento, nelle rispettive divise di denominazione, a scadenza ed eventualmente a pronti.

Nella seguente tabella sono riportati gli strumenti finanziari derivati del Gruppo TIM al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2017, suddivisi per tipologia (per i Cross Currency and Interest Rate Swap l'importo nozionale si riferisce alla copertura sintetica):

Tipologia
(milioni di euro)
Rischio coperto Nozionale al
30.6.2018
Nozionale al
31.12.2017
Mark to Market
Spot* (Clean
Price) al
30.6.2018
Mark to Market
Spot* (Clean
Price) al
31.12.2017
Interest rate swaps Rischio tasso di interesse 4.334 4.334 23 2
Cross Currency and
Interest Rate Swaps
Rischio tasso di interesse
e rischio di cambio
- - - -
Totale derivati in Fair Value Hedge 4.334 4.334 23 2
Interest rate swaps Rischio tasso di interesse - - - -
Cross Currency and
Interest Rate Swaps
Rischio tasso di interesse
e rischio di cambio
6.666 7.100 (427) (325)
Totale derivati in Cash Flow Hedge 6.666 7.100 (427) (325)
Totale derivati Non in Hedge Accounting 157 213 25 15
Totale derivati Gruppo TIM 11.157 11.647 (379) (308)

* Il Mark to Market Spot sopra riportato rappresenta la valutazione di mercato del derivato al netto della quota maturata del flusso in corso.

NOTA 15 INFORMAZIONI INTEGRATIVE SU STRUMENTI FINANZIARI

VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 giugno 2018.

Legenda Categorie IFRS 9

Acronimo
Attività finanziarie valutate a:
Costo ammortizzato Amortized Cost AC
Fair value rilevato nelle altre componenti di conto
economico complessivo
Fair Value Through Other Comprehensive Income FVTOCI
Fair value attraverso il conto economico separato Fair Value Through Profit or Loss FVTPL
Passività finanziarie valutate a:
Costo ammortizzato Amortized Cost AC
Fair value attraverso il conto economico separato Fair Value Through Profit or Loss FVTPL
Derivati di copertura Hedge Derivatives HD
Non applicabile Not applicable n.a.
Livelli di gerarchia
(milioni di euro) Categorie
IFRS 9
Note Valore di
bilancio al
30.6.2018
Livello 1 (*) Livello 2 (*) Livello 3 (*)
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Altre partecipazioni FVTOCI 7) 50 3 17 30
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non
correnti
di cui titoli FVTOCI 8) -
di cui derivati di copertura HD 8) 1.282 1.282
di cui derivati non di copertura FVTPL 8) 10 10
(a) 1.342 3 1.309 30
Attività correnti
Titoli
Valutati al fair value attraverso il conto economico
complessivo (FVTOCI) FVTOCI 8) 806 806
Valutati al fair value attraverso il conto economico
separato (FVTPL) FVTPL 8) 229 229
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
di cui derivati di copertura HD 8) 178 178
di cui derivati non di copertura FVTPL 8) 16 16
(b) 1.229 1.035 194 -
Totale (a+b) 2.571 1.038 1.503 30
PASSIVITÀ
Passività non correnti
di cui derivati di copertura HD 12) 1.473 1.473
di cui derivati non di copertura FVTPL 12) - -
(c) 1.473 - 1.473 -
Passività correnti
di cui derivati di copertura HD 12) 349 349
di cui derivati non di copertura FVTPL 12) 1 1
(d) 350 - 350 -
Totale (c+d) 1.823 - 1.823 -

Livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutate al fair value al 30.6.2018

(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.

Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.

Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.

Le Altre partecipazioni valutate al "Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo" inserite nel livello gerarchico 3 in carico al 30 giugno 2018, si riferiscono principalmente a Northgate CommsTech Innovations Partners L.P..

NOTA 16 FONDI RELATIVI AL PERSONALE

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 21 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 31.12.2017 Incrementi/
Attualizzazione
Decrementi Differenze
cambio e altre
variazioni
30.6.2018
Fondo Trattamento di Fine Rapporto (a) 958 1 (6) - 953
Fondi per piani pensionistici e altri 22 2 (1) - 23
Fondi per esodi agevolati e
ristrutturazione aziendale
853 2 (19) - 836
Totale altri fondi relativi al personale (b) 875 4 (20) - 859
Totale (a+b) 1.833 5 (26) 1.812
di cui:
quota non corrente 1.736 1.731
quota corrente (*) 97 81

(*) La quota corrente è riferibile ai soli Altri fondi relativi al personale.

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) si riferisce alle sole società italiane e diminuisce complessivamente di 5 milioni di euro. I decrementi di 6 milioni di euro si riferiscono agli utilizzi del periodo per liquidazioni al personale cessato e per anticipazioni. La variazione positiva di 1 milione di euro registrata negli "Incrementi/Attualizzazione" è così composta:

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Effetto (positivo)/negativo del c.d. curtailment 1 -
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti (*) - -
Oneri finanziari 7 7
(Utili) perdite attuariali nette del periodo (7) (33)
Totale 1 (26)
Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano non sono presenti attività al
servizio del piano

(*) Le quote destinate al Fondo Tesoreria INPS o alle forme di previdenza complementare sono contabilizzate, nell'ambito dei "Costi del personale", negli "Oneri sociali"; nella voce sono iscritte le sole quote relative alle società con meno di 50 dipendenti.

Gli utili attuariali netti registrati al 30 giugno 2018 sono pari a 7 milioni di euro (utili attuariali netti per 33 milioni di euro nel primo semestre 2017), sono essenzialmente connessi al saldo tra la variazione del tasso di attualizzazione che si attesta all'1,45% dall'1,30% utilizzato al 31 dicembre 2017 ed all'effetto del turn over correlato ai piani di ristrutturazione aziendale già avviati nel precedente esercizio. Il tasso di inflazione è rimasto invariato all'1,5% per tutto l'orizzonte temporale.

I Fondi per piani pensionistici e altri ammontano a 23 milioni di euro al 30 giugno 2018 (22 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono prevalentemente rappresentativi di piani pensionistici attivati da società estere del Gruppo.

I Fondi per esodi agevolati e ristrutturazione aziendale diminuiscono di 17 milioni di euro e si riferiscono sostanzialmente agli utilizzi per le uscite relative ai piani già accantonati nei precedenti esercizi.

NOTA 17 FONDI PER RISCHI E ONERI

Si incrementano, rispetto al 31 dicembre 2017, di 69 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 31.12.2017 Incrementi Utilizzo a
conto
economico
Utilizzo diretto Differenze
cambio e altre
variazioni
30.6.2018
Fondo imposte e rischi fiscali 93 18 (7) 3 107
Fondo per oneri di ripristino 350 6 (6) (2) 348
Fondo vertenze legali 605 136 (3) (56) (8) 674
Fondo rischi commerciali 28 1 (10) (2) 17
Fondo per rischi e oneri su
partecipazioni e operazioni
societarie
32 (5) 27
Altri fondi rischi e oneri 9 6 (4) (3) 5 13
Totale 1.117 167 (12) (82) (4) 1.186
di cui:
quota non corrente 825 830
quota corrente 292 356

Il fondo imposte e rischi fiscali si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2017, di 14 milioni di euro. Il saldo al 30 giugno 2018 è attribuibile prevalentemente alla Business Unit Domestic (38 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (63 milioni di euro).

Il fondo per oneri di ripristino si riferisce agli accantonamenti dei costi previsti per lo smantellamento di cespiti (in particolare: batterie, palificazioni in legno e apparati) nonché per il ripristino dei siti utilizzati nell'ambito della telefonia mobile dalle società; è riconducibile principalmente alle società della Business Unit Domestic (343 milioni di euro).

Il fondo vertenze legali accoglie gli stanziamenti a fronte di vertenze con il personale, gli Enti previdenziali, i clienti, le autorità regolatorie e altre controparti.

Il saldo al 30 giugno 2018 è attribuibile principalmente alla Business Unit Domestic per 587 milioni di euro e alla Business Unit Brasile per 86 milioni di euro.

NOTA 18 DEBITI VARI E ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 344 milioni di euro e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Debiti vari non correnti
Debiti verso istituti di previdenza 186 238
Contributi in conto capitale 378 391
Debiti per imposte sul reddito 41 45
Altri debiti 14 16
(a) 619 690
Altre passività non correnti
Ricavi differiti da contratti con clienti (Contract liabilities) 111
Altri ricavi e proventi differiti 604
Risconti passivi 988
(b) 715 988
Totale (a+b) 1.334 1.678

I debiti vari non correnti comprendono:

  • idebiti verso istituti di previdenza relativi sia alla posizione debitoria residua nei confronti dell'INPS connessa alla stima dell'onere di ricongiunzione ex lege n. 58/1992, sia – a partire dal 2015 – alla posizione debitoria verso l'INPS a fronte dell'applicazione degli accordi 2015 e successivi riguardanti l'art. 4 commi 1- 7ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92 legge "Fornero";
  • la voce Contributi in conto capitale rappresenta la componente da imputare a conto economico sulla base della vita utile residua (stimabile in circa 18 anni) dei cespiti cui afferiscono i contributi stessi ed è principalmente connessa alla realizzazione delle infrastrutture sui progetti denominati Banda Ultra Larga-BUL e Banda Larga-BL.

Le altre passività non correnti includono:

  • Ricavi differiti da contratti con clienti (Contract liabilities), pari a 111 milioni di euro. La voce comprende principalmente gli importi differiti dei ricavi da contratti con i clienti e i ricavi differiti relativi a contributi di attivazione e installazione dei nuovi contratti con i clienti. In base ai precedenti principi contabili, i ricavi di attivazione e installazione erano differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela e iscritti fra i Risconti passivi; con l'introduzione dell'IFRS 15 tali tipologie di ricavo, non essendo relative a performance obligation separate, sono allocate alle diverse obbligazioni e contabilizzate lungo il periodo di esecuzione del contratto.
  • Altri ricavi e proventi differiti pari a 604 milioni di euro che comprendono principalmente la quota non corrente (circa 194 milioni di euro) della plusvalenza differita connessa all'operazione di "sale and lease back" per la cessione di torri di telecomunicazione della Business Unit Brasile; in tale voce sono ricompresi inoltre i risconti passivi connessi al differimento dei ricavi derivanti da contratti di cessione di capacità trasmissiva (leasing attivi operativi).
  • Risconti passivi: non più presenti al 30 giugno 2018 in quanto compresi nelle voci sopra citate. Al 31 dicembre 2017, pari a 988 milioni di euro, comprendevano principalmente:
  • l'effetto del differimento dei ricavi relativi ai contributi di attivazione del servizio telefonico di TIM S.p.A.;
  • la quota non corrente della plusvalenza differita connessa all'operazione di "sale and lease back" per la cessione di torri di telecomunicazione della Business Unit Brasile;
  • i ricavi differiti derivanti dalla vendita di capacità trasmissiva del gruppo Sparkle.

NOTA 19 DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2017, di 1.007 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017
Debiti per lavori su commessa
(a)
17 19
Debiti commerciali
Debiti verso fornitori 3.284 4.262
Debiti verso altri gestori di telecomunicazioni 339 383
(b) 3.623 4.645
Debiti tributari
(c)
871 584
Debiti vari
Debiti per compensi al personale 305 245
Debiti verso istituti di previdenza 165 202
Debiti relativi al "Contributo per l'esercizio di attività di TLC" 16 15
Dividendi deliberati, ma ancora da corrispondere ad azionisti 25 19
Altri 132 223
Fondi relativi al personale (ad eccezione del T.F.R.) per le quote che
si prevede verranno liquidate entro 12 mesi
81 97
Fondi per rischi e oneri, per le quote che si prevede verranno
liquidate entro 12 mesi
355 292
(d) 1.079 1.093
Altre passività correnti
Passività derivanti da contratti con clienti (Contract liabilities) 804
Poste connesse alla clientela 602
Acconti 69
Altri ricavi e proventi differiti 119
Risconti passivi di natura commerciale e varia 508
(e) 923 1.179
Totale
(a+b+c+d+e)
6.513 7.520

I debiti commerciali, pari a 3.623 milioni di euro (4.645 milioni di euro al 31 dicembre 2017), si riferiscono principalmente a TIM S.p.A. (2.394 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (802 milioni di euro); per quanto riguarda TIM S.p.A. l'andamento dei debiti commerciali riflette la contrazione degli investimenti del periodo e la dinamica dei pagamenti relativi al fatturato passivo.

I debiti tributari sono pari a 871 milioni di euro e si riferiscono in particolare a TIM S.p.A. per il debito IVA (699 milioni di euro), il debito verso Erario per le trattenute operate quale sostituto d'imposta (40 milioni di euro) e il debito per la tassa di concessione governativa (21 milioni di euro). Comprendono inoltre altri debiti tributari della Business Unit Brasile per 91 milioni di euro.

I debiti vari comprendono, tra gli altri, la quota corrente dei debiti verso istituti di previdenza relativi sia alla posizione debitoria residua nei confronti dell'INPS connessa alla stima dell'onere di ricongiunzione ex lege n. 58/1992, sia – a partire dal 2015 – alla posizione debitoria verso l'INPS a fronte dell'applicazione degli accordi 2015 e successivi riguardanti l'art. 4 commi 1-7ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92 legge "Fornero" nonchè la quota corrente dei contributi da Stato e Unione Europea, dei fondi relativi al personale e dei fondi per rischi ed oneri.

Le altre passività correnti ammontano a 923 milioni di euro (1.179 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e comprendono:

  • Passività derivanti da contratti con clienti (Contract liabilities), pari a 804 milioni di euro. In tale voce sono classificate in seguito all'adozione dell'IFRS 15 le seguenti principali fattispecie:
  • contract liabilities, iscritte a seguito dell'adozione dell'IFRS 15 per 58 milioni di euro, derivanti dalla posticipazione del riconoscimento dei ricavi conseguente all'allocazione dello sconto contrattualmente previsto su offerte bundle (pacchetti di beni e servizi) a diverse performance obligation;
  • poste connesse alla clientela, quali il debito per traffico prepagato e i canoni di abbonamento addebitati anticipatamente. Al 30 giugno 2018 sono pari a 320 milioni di euro;
  • acconti e anticipi relativi a debiti verso clienti a seguito di pagamenti anticipati, quali i versamenti degli abbonati in conto conversazioni. Al 30 giugno 2018 sono pari a 125 milioni di euro;
  • ricavi differiti da contratti con clienti, pari a 301 milioni di euro. Comprende principalmente i ricavi differiti su contributi di attivazione e installazione dei nuovi contratti con i clienti, i ricavi differiti da canoni di interconnessione e i ricavi differiti per traffico e canoni di manutenzione. Si evidenzia che i ricavi di attivazione e installazione, in base ai precedenti principi contabili, erano differiti lungo la durata attesa del rapporto con la clientela; con l'IFRS 15 tali tipologie di ricavo, non essendo relative a performance obligation separate, sono allocate alle diverse obbligazioni contenute nel contratto e riconosciute sulla base dell'esecuzione delle stesse. La voce al 31 dicembre 2017 era classificata nei Risconti passivi di natura commerciale e varia.
  • Altri ricavi e proventi differiti, pari a 119 milioni di euro. Al 31 dicembre 2017 erano ricompresi nei Risconti passivi di natura commerciale e varia e si riferiscono principalmente a ricavi differiti su contratti di cessione di capacità trasmissiva (leasing attivi operativi).
  • Risconti passivi di natura commerciale e varia: non più presenti al 30 giugno 2018 in quanto compresi nelle precedenti voci. Al 31 dicembre 2017 si riferivano principalmente alla Capogruppo e comprendevano il differimento di canoni di interconnessione, di ricavi da attivazione del servizio telefonico, di canoni di noleggio e manutenzione, di traffico e di canoni di outsourcing.

NOTA 20 PASSIVITÀ POTENZIALI, ALTRE INFORMAZIONI, IMPEGNI E GARANZIE

Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo TIM sono coinvolte al 30 giugno 2018, nonché quelli chiusi nel corso del periodo.

Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo TIM ha iscritto passività per complessivi 518 milioni di euro.

A) PRINCIPALI CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Contenziosi fiscali e regolatori internazionali

Al 30 giugno 2018 le società della Business Unit Brasile risultano coinvolte in contenziosi di natura fiscale o regolatoria il cui esito è valutato di possibile soccombenza per un ammontare complessivo di circa 15,8 miliardi di reais (14,5 miliardi di reais al 31 dicembre 2017). Sono di seguito evidenziate le principali tipologie di contenzioso, classificate in base all'imposta cui fanno riferimento.

Imposte federali

In data 22 marzo 2011 TIM Celular ha ricevuto notifica di un accertamento fiscale emesso dall'Amministrazione Fiscale Federale del Brasile, per un importo complessivo pari, alla data di contestazione, a 1.265 milioni di reais, incluse le sanzioni e gli interessi, in esito all'ultimazione di una verifica fiscale relativa agli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009 per le società TIM Nordeste Telecomunicações S.A. e TIM Nordeste S.A. (precedentemente denominata Maxitel), società che sono state progressivamente incorporate in TIM Celular con l'obiettivo di razionalizzare la struttura societaria in Brasile.

L'avviso di accertamento include varie rettifiche; le contestazioni principali sono così sintetizzabili:

  • disconoscimento degli effetti fiscali della fusione tra TIM Nordeste Telecomunicações S.A. e Maxitel S.A.;
  • disconoscimento della deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo all'acquisizione di Tele Nordeste Celular Participações S.A. ("TNC");
  • disconoscimento di talune compensazioni fiscali;
  • diniego del beneficio fiscale territoriale SUDENE, in ragione di pretese irregolarità nella gestione e nella rendicontazione del beneficio stesso.

Le rettifiche incluse nell'avviso di accertamento sono state contestate da TIM Celular, in sede amministrativa, con la presentazione di una prima difesa in data 20 aprile 2011. Il 20 aprile 2012, TIM Celular ha ricevuto la notifica della decisione di primo grado amministrativo che ha confermato i rilievi dell'avviso di accertamento contro tale decisione; TIM Celular ha presentato tempestivo appello, sempre in sede amministrativa, in data 21 maggio 2012.

La società, come confermato da appositi pareri legali, non ritiene probabile che possa subire conseguenze negative in relazione alle predette vicende.

Sempre in relazione al livello federale dell'imposizione, si segnalano i seguenti, ulteriori filoni vertenziali:

  • contestazioni in ordine alle compensazioni con le perdite fiscali pregresse;
  • ulteriori contestazioni in ordine alla deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento;
  • assoggettamento ad imposizione sul reddito di talune tipologie di differenze di cambio;
  • assoggettamento a ritenute alla fonte di talune tipologie di pagamenti effettuati verso l'estero (ad esempio, i pagamenti per roaming internazionale);
  • ulteriori contestazioni in ordine alle compensazioni effettuate tra imposte a debito, e posizioni fiscali creditorie delle società del gruppo.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 4 miliardi di reais (3,7 miliardi di reais al 31 dicembre 2017).

Imposte statali

Nell'ambito del prelievo statale, si segnalano molteplici contestazioni in materia di ICMS, ed in particolare:

  • contestazioni riguardanti l'abbattimento della base imponibile del tributo, a fronte di sconti concessi ai clienti, oltre a contestazioni in merito all'utilizzo dei crediti fiscali dichiarati dalle società del gruppo, a fronte della restituzione di terminali telefonici dati in comodato, ed a seguito della rilevazione di frodi da sottoscrizione ai danni delle società;
  • assoggettamento ad ICMS di talune tipologie di canoni, maturati a favore delle società del gruppo e da queste classificati come corrispettivi per servizi diversi da quelli di telecomunicazione;
  • contestazioni sull'utilizzo del beneficio fiscale "PRO-DF" originariamente concesso da taluni Stati, e successivamente dichiarato incostituzionale (la contestazione si riferisce all'effettiva spettanza del credito per ICMS, dichiarato dalla società TIM Celular sulla base delle predette disposizioni agevolative);
  • contestazioni relative all'utilizzo dei crediti per ICMS, rilevati dalle società del Gruppo in esito alle acquisizioni di immobilizzazioni materiali, ed in relazione alle somministrazioni di energia elettrica a favore delle società, oltre che in applicazione delle disposizioni in materia di sostituzione d'imposta;
  • sanzioni irrogate alle società del gruppo per irregolarità negli adempimenti dichiarativi.

Nel mese di febbraio 2018, lo Stato di San Paolo ha notificato nei confronti di TIM Celular due avvisi di accertamento in materia di ICMS, per un importo complessivo pari a 679 milioni di reais (alla data di contestazione, incluse le sanzioni e gli interessi). Il primo accertamento (344 milioni di reais) reca una contestazione sui crediti per ICMS in relazione alla procedura di sostituzione d'imposta, prevista nei casi di acquisto e distribuzione di apparati tra Stati diversi. Il secondo avviso di accertamento (335 milioni di reais) contesta i crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti pre-paid, quale anticipazione delle successive ricariche.

Nel mese di giugno 2018, lo Stato di San Paolo ha emesso un ulteriore avviso di accertamento nei confronti di TIM Celular, sempre in materia di ICMS, per un importo complessivo di 369 milioni di reais (alla data della contestazione, comprese sanzioni e interessi). Anche questa contestazione è relativa – oltre che all'irrogazione di sanzioni per violazioni nel comparto dell'ICMS - a crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti prepagati come anticipazione delle successive ricariche. La società ha deciso – per una parte minoritaria della contestazione complessiva – di dare corso al pagamento di quanto richiesto, in alternativa all'instaurazione del contenzioso, beneficiando di un abbattimento delle sanzioni. La controversia procede quindi per l'importo residuo, pari a 296 milioni di reais.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 8,4 miliardi di reais (7,4 miliardi di reais al 31 dicembre 2017).

FUST e FUNTTEL

Le principali contestazioni in materia di contribuzioni all'ente regolatorio (Anatel), e in particolare in termini di FUST e FUNTTEL, riguardano l'assoggettamento a tali prelievi dei ricavi da interconnessione.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 2,8 miliardi di reais (2,7 miliardi di reais al 31 dicembre 2017).

Contestazione di illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 per la c.d. Vicenda Security di TIM

Nel dicembre 2008 TIM riceveva la notifica della richiesta di rinvio a giudizio per l'illecito amministrativo di cui agli artt. 21 e 25, commi 2 e 4, del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione alle vicende che vedevano coinvolti alcuni ex dipendenti della funzione Security ed ex collaboratori della Società, imputati – tra l'altro – di delitti di corruzione di Pubblici Ufficiali, in ipotesi d'accusa finalizzati ad acquisire informazioni da archivi riservati. Nel maggio 2010 TIM usciva definitivamente dal processo penale come imputata, essendo stata approvata dal giudice dell'Udienza Preliminare l'istanza di applicazione della sanzione su richiesta (patteggiamento) presentata dalla Società. Nel dibattimento avanti alla Prima Sezione della Corte d'Assise del Tribunale di Milano, TIM ha rivestito il duplice ruolo di parte civile e di responsabile civile. Da un lato, infatti, è stata ammessa quale parte civile nei confronti di tutti gli imputati e per tutti i capi di imputazione; dall'altro, è stata chiamata a rivestire il ruolo di responsabile civile ai sensi dell'art. 2049 c.c. per i fatti degli imputati, in relazione a 32 parti civili. Al dibattimento hanno preso parte quali parti civili anche Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit & Compliance Services (ora incorporata in TIM), costituite sin dall'Udienza Preliminare nei confronti di alcuni tra gli imputati per i delitti di intrusione informatica. Al termine della lunga istruttoria dibattimentale, 22 parti civili hanno avanzato richieste risarcitorie anche nei confronti del responsabile civile TIM per oltre 60 milioni di euro (più di 42 milioni di euro sono stati chiesti da una sola parte civile). Anche la Società, quale parte civile, ha rassegnato le proprie conclusioni nei confronti degli imputati, chiedendo la loro condanna al risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza dei fatti in contestazione. Nel mese di febbraio 2013 la I Sezione della Corte d'Assise di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado, applicando agli imputati condanne con pene che vanno da 7 anni e 6 mesi ad un anno di reclusione. La Corte, inoltre, ha riconosciuto, in capo ad alcune parti civili, l'esistenza di un danno non patrimoniale quale conseguenza dei fatti contestati e ha condannato gli imputati in solido con il responsabile civile TIM al loro risarcimento, complessivamente liquidato in 270.000 euro (in parte in solido anche con Pirelli) oltre le spese processuali; contestualmente la Corte ha peraltro condannato gli imputati al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dalla Società, riconoscendo in favore della stessa una provvisionale di 10 milioni di euro. La sentenza ha inoltre riconosciuto l'esistenza di un danno non patrimoniale in capo a Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit & Compliance Services, condannando gli imputati al risarcimento del danno liquidato equitativamente in 20.000 euro per ciascuna società. Nel mese di novembre 2013 sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado (che per parte sua la Società ha ritenuto di non impugnare). All'esito del giudizio d'appello, promosso dagli imputati condannati, la sentenza di primo grado è stata parzialmente riformata. Il Giudice d'appello ha preso atto dell'intervenuta prescrizione della maggior parte dei capi d'imputazione pronunciando sentenza di non doversi procedere nei confronti degli imputati condannati in primo grado, fatta eccezione per due, condannati per il delitto di rivelazione di notizia di cui è vietata la divulgazione. Quanto alle statuizioni civili, la Corte ha revocato quelle disposte dal Giudice di primo grado in favore di tre Ministeri, AGCM e Agenzia delle Entrate. La Corte ha ritenuto di revocare anche la provvisionale di 10 milioni di euro concessa alla Società quale parte civile all'esito del primo grado, disponendo la condanna generica degli imputati al risarcimento del danno da liquidarsi in sede civile. Infine, sono state rigettate dal Giudice d'appello anche tutte le richieste risarcitorie avanzate negli appelli da alcune parti civili per complessivi 60 milioni di euro circa, per le quali la Società riveste il ruolo di responsabile civile. All'esito del giudizio d'appello, quindi, sono risultate confermate le statuizioni civili liquidate in primo grado che TIM, in qualità di responsabile civile, ha già corrisposto alle parti civili richiedenti. Avverso la sentenza di secondo grado pronunciata dalla Corte d'Assise d'appello di Milano è stato proposto da parte di tre imputati ricorso per Cassazione. Ad aprile 2018 la Suprema Corte, ha confermato le condanne degli imputati, ha annullato le statuizioni civili, rinviando genericamente al giudice civile, e ha annullato con rinvio la parte relativa alla confisca a favore dello Stato, che dovrà essere rivalutata da diversa sezione della Corte d'Assise d'Appello di Milano.

Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potrebbe pregiudicare seriamente la posizione di TIM o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.

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Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017:

  • Procedimento Antitrust A428;
  • Contenziosi VODAFONE, COLT TECHNOLOGY SERVICES, KPNQ West Italia S.p.A., SIPORTAL (connessi al procedimento Antitrust A428);
  • Procedimento Antitrust I-761;
  • Contenziosi WIND, VODAFONE (connessi al procedimento Antitrust I-761);
  • Contenzioso VODAFONE (connesso ai servizi di accesso);
  • Contenzioso per "Conguagli su canoni di concessione" per gli anni 1994-1998;
  • Contenzioso POSTE;
  • Fallimento Elinet S.p.A.;
  • Brasile Arbitrato CAM JVCO.

TELEUNIT

Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Roma Teleunit ha avanzato pretese risarcitorie nei confronti di TIM per 35,4 milioni di euro fondando la propria azione sul noto provvedimento AGCM che ha definito il procedimento A428. In particolare la controparte lamenta di aver subito da parte di TIM, nel periodo 2009/2010, sia condotte abusive di boicottaggio tecnico (rifiuti di attivazione dei servizi di accesso alla rete – Ko) sia pratiche anticoncorrenziali di "margin squeeze" (eccesso di compressione dei margini di sconto ritenuti

abusivi perché non replicabili dai concorrenti). TIM si è costituita in giudizio contestando integralmente le tesi di controparte.

Con atto di citazione dell'ottobre 2009 innanzi alla Corte d'Appello di Milano, Teleunit ha chiesto l'accertamento di asseriti atti di abuso di posizione dominante, da parte di TIM, nel mercato dei servizi premium. L'attrice ha quantificato i danni in un importo di circa 362 milioni di euro. TIM si è costituita in giudizio contestando le pretese di controparte.

A seguito della sentenza del gennaio 2014 con la quale la Corte d'Appello ha dichiarato la propria incompetenza, in favore del Tribunale, Teleunit ha riassunto, nel successivo mese di aprile, il giudizio innanzi al Tribunale di Milano. TIM si è costituita nel giudizio riassunto confutando le tesi di controparte.

Con sentenza del maggio 2017 il Tribunale di Milano ha integralmente rigettato la domanda di Teleunit, condannando la stessa alla rifusione delle spese di lite. Tale sentenza è stata impugnata da Teleunit, nel mese di giugno 2017, innanzi alla Corte d'Appello di Milano. TIM si è costituita nel giudizio d'appello confutando le argomentazioni di controparte e chiedendo l'integrale conferma della sentenza di primo grado. Con ordinanza del mese di marzo 2018 la Corte d'Appello di Milano, ha dichiarato inammissibile l'appello di Teleunit ex art. 348-bis c.p.c., in quanto manifestamente infondato. Teleunit ha proposto ricorso per Cassazione, nel mese di maggio 2018, avverso l'ordinanza emessa dalla Corte di Appello. TIM ha notificato alla ricorrente controricorso chiedendo l'integrale conferma della ordinanza impugnata (e quindi della sentenza di primo grado).

Procedimento Antitrust A514

Nel mese di giugno 2017 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato il procedimento A514 nei confronti di TIM per accertare un possibile abuso di posizione dominante in violazione dell'art. 102 del "Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea". Il procedimento è stato avviato sulla base di alcune segnalazioni giunte, tra il mese di maggio e di giugno 2017, da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind Tre e riguarda un presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail relativi alle rete fissa a banda larga e ultralarga. In particolare, l'AGCM ha ipotizzato che TIM abbia tenuto condotte volte a: i) rallentare e ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel, al fine di ritardare o rendere meno remunerativo l'ingresso di un altro operatore sul mercato wholesale; ii) accaparrarsi preventivamente la clientela sul mercato retail dei servizi a banda ultralarga, mediante politiche

commerciali volte a restringere lo spazio di contendibilità della clientela residuo per gli operatori concorrenti. A seguito dell'avvio del procedimento, nel mese di luglio 2017 è stata svolta un'ispezione da parte dei funzionari dell'Autorità presso alcune sedi di TIM. Lo scorso 2 novembre TIM ha depositato una memoria difensiva nella quale, a supporto della correttezza del proprio operato, sono state confutate tutte le ipotesi di illegittimità dei comportamenti asseritamente tenuti da TIM e formanti oggetto del procedimento.

In data 14 febbraio 2018, AGCM ha deliberato di estendere l'oggetto del procedimento per la verifica di ulteriori condotte, concernenti la strategia dei prezzi wholesale di TIM sul mercato dei servizi di accesso all'ingrosso a banda larga e ultralarga, e l'utilizzo di informazioni privilegiate riguardanti la clientela degli operatori alternativi. Il procedimento dovrà concludersi entro il 31 ottobre 2018.

Procedimento Antitrust I-799

Nella sua adunanza del 1° febbraio 2017, AGCM ha avviato un procedimento istruttorio per possibile violazione dell'articolo 101 TFUE (divieto di intese restrittive della concorrenza) nei confronti di TIM S.p.A. e Fastweb S.p.A., a seguito della sottoscrizione di un accordo volto alla costituzione di una impresa comune cooperativa denominata Flash Fiber S.r.l.. TIM, d'intesa con Fastweb, ha presentato ad AGCM, sotto forma di proposta di impegni, alcune modifiche agli accordi sottoscritti, finalizzate a chiudere il procedimento senza accertare l'infrazione e, quindi, senza alcuna sanzione pecuniaria.

Il 28 marzo 2018 AGCM ha deliberato l'approvazione degli impegni rendendoli obbligatori per le Parti e ha chiuso il procedimento senza l'imposizione di alcuna sanzione.

Con distinti ricorsi, entrambi notificati in data 11 giugno 2018, Open Fiber S.p.A. e Wind Tre S.p.A. hanno impugnato dinnanzi al TAR Lazio il provvedimento di chiusura del procedimento I-799 con l'accettazione degli impegni. A loro dire, tale provvedimento sarebbe viziato da una serie di motivi procedimentali e sostanziali. Open Fiber S.p.A. ha anche chiesto la sospensione in via cautelare del provvedimento. Con ordinanza del 19 luglio, il TAR ha respinto la richiesta cautelare di Open Fiber per assenza di periculum, senza fissare l'udienza di merito.

EUTELIA e VOICEPLUS

Nel mese di giugno 2009, Eutelia e Voiceplus hanno chiesto l'accertamento di asseriti atti di abuso di posizione dominante, da parte di TIM, nel mercato dei servizi premium (basato sull'offerta al pubblico di servizi resi tramite le cosiddette Numerazioni Non Geografiche). Le attrici hanno quantificato i loro danni in un importo complessivo pari a circa 730 milioni di euro.

L'azione segue un procedimento cautelare in cui la Corte di Appello di Milano ha inibito alla Società alcuni comportamenti in materia di gestione delle relazioni economiche con Eutelia e Voiceplus aventi a oggetto le Numerazioni Non Geografiche, per le quali TIM gestiva, per conto di tali OLO e in virtù di obblighi regolatori, l'incasso dai clienti finali. A seguito della sentenza con la quale la Corte d'Appello di Milano ha accolto le eccezioni di TIM dichiarando la propria incompetenza in favore del Tribunale Civile, Eutelia in amministrazione straordinaria e Voiceplus in liquidazione hanno riassunto il giudizio innanzi al Tribunale di Milano. L'udienza di prima comparizione si è svolta nel mese di marzo 2014. TIM si è costituita in giudizio confutando le tesi delle controparti. A seguito del fallimento di Voiceplus il Tribunale di Milano, con ordinanza del mese di settembre 2015, ha dichiarato l'interruzione del giudizio che è stato successivamente riassunto da Voiceplus.

Con sentenza del mese di febbraio 2018 il Tribunale di Milano, in accoglimento delle tesi difensive di TIM, ha rigettato la domanda risarcitoria delle controparti condannando le stesse, in solido, alla rifusione delle spese legali. Nel mese di marzo 2018, Eutelia e Voiceplus hanno proposto appello avverso la sentenza di primo grado. TIM si costituirà nei termini di legge, la data di udienza è fissata per il 19 settembre 2018.

SKY

Nel 2016 TIM ha promosso un'azione giudiziale civile avanti il Tribunale di Milano nei confronti di SKY Italia, ai fini dell'accertamento della nullità, per abuso di posizione dominante imputabile alla controparte, del contratto di partnership stipulato tra le società ad aprile 2014 per la veicolazione e commercializzazione, nel periodo 2015-2019, dell'offerta SKY IPTV (Internet Protocol Television) sulla piattaforma IPTV di TIM.

La Società ha anche richiesto, in subordine, la riduzione a equità degli importi pretesi da SKY a titolo di c.d. Minimi Garantiti ("penali") stabiliti a vantaggio di SKY e correlati a predeterminate soglie di acquisizione di clientela e di churn-rate nel quinquennio della partnership.

SKY si è costituita in giudizio a febbraio 2017, contestando la richiesta di TIM e chiedendo il pagamento dei Minimi Garantiti asseritamente maturati, richiesta cui la Società si è opposta. A maggio 2018 la causa è stata trattenuta in decisione e il giudizio prosegue.

Fatturazione a 28 giorni

La delibera 121/17/CONS di marzo 2017 con la quale l'AGCom ha integrato la n. 252/16/CONS costituisce l'esito conclusivo di un percorso regolamentare che ha sempre avuto in via esclusiva la finalità di tutela della trasparenza delle tariffe e della comparazione delle condizioni economiche.

Detta delibera 121/17/CONS ha tra l'altro introdotto disposizioni sulla cadenza della fatturazione per la telefonia, prescrivendo in particolare per la telefonia fissa che essa dovesse essere su base mensile o suoi multipli e per la telefonia mobile su base almeno quadrisettimanale.

TIM ha impugnato dinanzi al TAR la delibera n. 121/17/CONS per difetto assoluto di attribuzione. In data 12 febbraio 2018 è stato pubblicato il dispositivo di sentenza che respinge il ricorso, le cui motivazioni sono state pubblicate in data 4 maggio 2018. Tale sentenza è stata impugnata da TIM innanzi al Consiglio di Stato in data 18 giugno 2018.

Nel corso del mese di dicembre 2017 AGCom, con la Delibera 499/17/CONS, accertata la violazione da parte di TIM di quanto disposto nella Delibera 121/17/CONS per non aver adottato una cadenza di rinnovo delle offerte di telefonia fissa e di fatturazione su base mensile o suoi multipli, ha applicato a TIM una sanzione di 1.160.000 euro, diffidandola a provvedere – in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o di multipli del mese - a stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile.

TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio anche questa seconda delibera con richiesta di sospensione cautelare che, in data 22 febbraio 2018, è stata accolta dal TAR limitatamente alla parte relativa agli ordini di rimborso con contestuale fissazione dell'udienza per la trattazione del merito in data 14 novembre 2018.

Inoltre la Legge 4 dicembre 2017 n. 172 ha stabilito che i contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica prevedano obbligatoriamente la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione dei servizi su base mensile o di multipli del mese.

TIM si è adeguata a tale dispositivo nei tempi previsti dalla legge, e cioè entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore (5 aprile 2018).

In data 7 marzo 2018, è stata notificata a TIM una ulteriore delibera (Delibera 112/2018/CONS) con cui AGcom ha (i) diffidato la Società a posticipare, limitatamente ai servizi di telefonia fissa, la data di decorrenza delle fatture emesse dopo il ripristino della fatturazione con cadenza mensile di un numero di giorni pari a quelli presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadrisettimanale; e (ii) revocato la precedente delibera 499/17/CONS nella parte in cui TIM veniva diffidata a stornare gli importi presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadrisettimanale.

La predetta delibera è stata impugnata il 16 marzo 2018 da TIM con atto di motivi aggiunti innestato nell'ambito del ricorso contro la delibera 499/17/CONS con richiesta di misure cautelari monocratiche, accolte in via provvisoria fino alla camera di consiglio dell' 11.4.2018 con decreto presidenziale pubblicato il 26.3.2017.

A seguito della notifica il 9 aprile 2018 da parte di AGCom del decreto presidenziale n. 9/18/PRES – che ha modificato la delibera n. 112/18/CONS nelle parti in cui prevedeva che il differimento della fatturazione dovesse avvenire in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o suoi multipli disponendo, altresì, che le tempistiche entro cui adempiere alla diffida sarebbero state individuate a seguito di audizioni con gli operatori e le principali associazioni dei consumatori – TIM e gli altri operatori interessati dal decreto presidenziale hanno rinunciato alla istanza cautelare.

Il 7 maggio 2018 TIM ha impugnato altresì il decreto presidenziale AGCom n. 9/18/PRES e la Delibera n. 187/18/CONS che ha ratificato tale decreto. Il 3 luglio 2018 AGCom ha pubblicato la nuova delibera 269/18/CONS con cui ha fissato al 31 dicembre 2018 il termine entro cui gli operatori debbono restituire alla clientela di rete fissa un numero di giorni di servizio pari a quelli erosi per effetto della fatturazione a 28 giorni oppure proporre alla clientela interessata eventuali misure compensative alternative, previa comunicazione all'AGCom. TIM, in continuità con le azioni intraprese e le argomentazioni già spese, intende impugnare tale delibera.

Si evidenzia, infine, che in data 19 febbraio 2018 l'AGCM ha avviato il procedimento istruttorio I-820 nei confronti delle società TIM, Vodafone, Fastweb, Wind-Tre e dell'Associazione di categoria ASSTEL per verificare l'ipotesi della sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori di telefonia fissa e mobile al fine di coordinare le rispettive strategie commerciali, violando in tal modo l'art. 101 TFUE.

Il presunto coordinamento, secondo il provvedimento di apertura del procedimento da parte di AGCM, si sarebbe concretizzato nelle modalità di attuazione dell'obbligo introdotto dall'articolo 19 quinquiesdecies del D.L. n. 148/2017 (convertito dalla L. n. 172/2017) che impone agli operatori di servizi di comunicazione elettronica una cadenza mensile (o di multipli del mese) per la fatturazione e il rinnovo delle offerte dei servizi fissi e mobili.

In data 21 marzo 2018, AGCM ha emanato una misura cautelare provvisoria nei confronti di tutti gli operatori coinvolti nel procedimento con cui ha ordinato di sospendere, nelle more del procedimento, l'attuazione dell'intesa concernente la determinazione del repricing comunicato agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla Legge 172/17 e di rideterminare autonomamente la propria strategia commerciale. In data 13 aprile 2018 è stato pubblicato il provvedimento con cui AGCM ha confermato la misura cautelare.

Il 12 giugno 2018 TIM ha presentato ricorso al TAR per l'annullamento del provvedimento cautelare AGCM n. 27112 dell'11 aprile 2018.

L'Autorità nell'adunanza del 27 giugno 2018 ha preso atto della relazione presentata da TIM in merito all'ottemperanza alla misura cautelare.

Il termine per la chiusura del procedimento è fissato per il 31 marzo 2019.

La Società – supportata dai consulenti legali - ha effettuato in buona fede una valutazione prognostica di mera possibilità circa l'esito negativo dei contenziosi in essere con riferimento all'obbligo di restituzione delle somme agli utenti di telefonia fissa.

Procedimento Golden Power

Nell'agosto 2017 la Presidenza del Consiglio ha avviato nei confronti di TIM (ed anche di Vivendi) un procedimento volto a verificare l'esistenza, in capo a TIM dell'obbligo di notificare, ai sensi della disciplina cd. Golden Power, l'acquisto da parte di Vivendi del controllo societario di TIM e degli attivi strategici da questa detenuti. Nel settembre 2017, il procedimento in questione si è concluso con l'accertamento dell'esistenza di tale obbligo in capo a TIM con decorrenza dal 4 maggio 2017 (data dell'Assemblea degli Azionisti che ha rinnovato gli organi sociali di TIM).

Per l'effetto di tale decisione della Presidenza del Consiglio, è stato avviato un nuovo procedimento amministrativo per la irrogazione in capo a TIM di una sanzione pecuniaria prevista dalla disciplina Golden Power per inottemperanza al citato obbligo di notifica. Tale procedimento si è concluso in data 8 maggio 2018 con l'irrogazione di una sanzione pecuniaria pari 74,3 milioni di euro.

La Società è convinta di disporre di argomentazioni giuridiche volte a dimostrare che alcun obbligo di notifica del controllo di Vivendi su di essa gravava, ha presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per richiedere l'annullamento del provvedimento del settembre 2017 e ha presentato ricorso al TAR Lazio contro il citato provvedimento dell'8 maggio 2018 che ha irrogato la sanzione pecuniaria, con richiesta di sospensione in via cautelare dell'efficacia dello stesso. Con ordinanza del luglio 2018, il TAR ha accolto l'istanza cautelare e sospeso il pagamento della sanzione fissando la data per l'udienza di merito.

Si segnala, altresì, il rilascio a maggio 2018 di una fideiussione a favore della Presidenza del Consiglio di 74,3 milioni di euro, richiesta per la presentazione da parte di TIM dinanzi al TAR Lazio dell'istanza di sospensione cautelare della riscossione della sanzione irrogata per l'asserita violazione dell'art. 2 del D.L. 15/3/2012 n. 21 (Golden Power).

Per altro verso, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali previsti dalla disciplina della Golden Power attraverso due specifici provvedimenti dell'ottobre e del novembre 2017 tramite i quali ha imposto specifiche prescrizioni e condizioni a TIM S.p.A. e alle società del gruppo Telecom Italia Sparkle e Telsy Elettronica e Telecomunicazioni.

Le prescrizioni, secondo l'Autorità Amministrativa, sono sostanzialmente connesse alla circostanza che tali società svolgono, in parte, attività rilevanti per la sicurezza nazionale e per ciò che riguarda TIM alla circostanza che questa è anche titolare delle infrastrutture e degli impianti utilizzati per la fornitura dell'accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale.

L'eventuale mancata esecuzione, da parte dei destinatari dei provvedimenti, delle condizioni e prescrizioni è sanzionata con le stesse modalità previste dalla mancata notifica di atti rilevanti ai fini dell'applicazione della disciplina della cd. Golden Power.

Le società soggette alle prescrizioni sono tenute a inviare relazioni periodiche ad un apposito Comitato di Monitoraggio costituito presso la Presidenza del Consiglio con la finalità di verificare l'ottemperanza alle suddette prescrizioni.

La prima relazione di ottemperanza che illustra tutte le proposte e le attività poste in essere per dar corso alle prescrizioni è già stata inviata dal Gruppo alla Presidenza del Consiglio nel dicembre 2017.

Non di meno anche in tale caso TIM ha già presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per richiedere l'annullamento dei provvedimenti in questione.

Contenzioso Vodafone - Servizio Universale

Con decisione pubblicata nel mese di luglio 2015, il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello proposto da AGCom e TIM avverso la sentenza del TAR Lazio in tema di finanziamento degli obblighi di servizio universale per il periodo 1999-2003. Con tale sentenza il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi proposti da Vodafone annullando le delibere AGCom nn. 106, 107, 109/11/CONS di rinnovazione dei procedimenti relativi, che includevano anche Vodafone tra i soggetti tenuti al contributo, per un importo di circa 38 milioni di euro. La sentenza, in sostanza, afferma che l'Autorità non ha dimostrato quel certo grado di "sostituibilità" tra telefonia fissa e mobile propedeutica all'inclusione dei gestori mobili tra i soggetti tenuti a remunerare il costo del servizio universale, ciò che comporta per l'AGCom la necessità di emettere un nuovo provvedimento.

TIM ha presentato istanza di rinnovazione all'AGCom e ricorso in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato (la Cassazione ha poi ritenuto inammissibile tale ricorso).

Nel mese di aprile 2016, Vodafone ha proposto ricorso innanzi al Consiglio di Stato contro il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e nei confronti di TIM, per l'ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato. Tale ricorso si riferisce alla delibera AGCom n. 109/11/CONS (annualità 2003 per la quale Vodafone aveva versato la somma di circa 9 milioni di euro a titolo di contributo di cui chiede la restituzione).

Il Consiglio di Stato, con sentenza novembre 2016, ha rigettato il ricorso rinviando al TAR la decisione sulle modalità di ottemperanza. Nel mese di febbraio 2017, Vodafone ha presentato al TAR Lazio quattro nuovi ricorsi contro il MISE e nei confronti di TIM per l'ottemperanza della sentenza, confermata in secondo grado, di annullamento delle delibere per le annualità 1999-2003 e la restituzione degli importi di circa 38 milioni di euro già versati al MISE a titolo di contributo.

Il TAR, con sentenze del giugno 2018, ha rigettato tutti ricorsi Vodafone affermando espressamente, così come chiesto da TIM, l'obbligo in capo all'Autorità di rinnovare i procedimenti con particolare riguardo alla determinazione dell'entità del grado di sostituibilità tra fisso e mobile. Le quattro sentenze sono state appellate da Vodafone innanzi al Consiglio di Stato.

Olivetti – Esposizione amianto

Nel mese di settembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha chiuso le indagini relative alla presunta esposizione ad amianto di 15 ex lavoratori delle società "Ing. C. Olivetti S.p.A." (oggi TIM S.p.A.), "Olivetti Controllo Numerico S.p.A.", "Olivetti Peripheral Equipment S.p.A.", "Sixtel S.p.A." e "Olteco S.p.A." e ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini a 39 indagati (fra cui ex Amministratori delle società indicate).

Nel mese di dicembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha formulato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 33 dei 39 indagati originari, chiedendo contestualmente l'archiviazione per 6 posizioni.

Nel corso dell'udienza preliminare, che ha preso avvio nel mese di aprile 2015, TIM ha assunto il ruolo di responsabile civile, essendo stata formalmente citata da tutte le 26 parti civili (enti e persone fisiche) costituite nel procedimento. All'esito dell'udienza preliminare, è stato disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 18 degli originari 33 imputati. A novembre 2015 ha preso avvio il dibattimento e la Società, quale responsabile civile, ha raggiunto un accordo transattivo con 12 delle 18 persone fisiche (eredi/persone offese/familiari) costituite parte civile che, pertanto, hanno provveduto alla revoca della citazione nei confronti di TIM.

All'esito del giudizio di primo grado, che si è concluso nel luglio 2016, sono stati condannati 13 dei 18 imputati persone fisiche con pene comprese fra 1 anno e 5 anni di reclusione: quattro imputati sono stati viceversa assolti ed una posizione è stata stralciata per motivi di salute. Gli imputati sono stati altresì condannati a risarcire in solido con il responsabile civile TIM una somma complessiva di circa 1,9 milioni di euro a titolo di provvisionale a favore dell'INAIL e dei 6 eredi che non hanno aderito alla proposta transattiva. E' stata viceversa inflitta una condanna generica al risarcimento del danno a favore delle restanti parti civili (enti/sindacati/associazioni), che dovranno dunque rivolgersi al giudice civile per la quantificazione del danno. La Società ha impugnato le motivazioni della sentenza di primo grado e, prima del giudizio di secondo grado ha sottoscritto accordi transattivi anche con gli ultimi 6 eredi costituiti parte civile. Nel giudizio d'appello, quindi, le uniche parti civili costituite erano enti e associazioni.

Ad aprile 2018 la Corte d'Appello di Torino, in riforma della sentenza di condanna di primo grado, ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste per tutti i capi di imputazione e ha indicato in 90 giorni il temine per il deposito delle motivazioni.

Brasile - arbitrato Opportunity

Nel maggio 2012, TIM e Telecom Italia International N.V. (oggi fusa in Telecom Italia Finance) hanno ricevuto la notifica di un procedimento arbitrale promosso dal gruppo Opportunity per il risarcimento di danni asseritamente subiti per la presunta violazione di un accordo transattivo firmato nel 2005. Nella prospettazione di parte attrice, i danni sarebbero riconducibili a circostanze emerse nell'ambito dei procedimenti penali innanzi al Tribunale di Milano aventi, fra l'altro, a oggetto attività illecite poste in essere da ex dipendenti di TIM.

Conclusasi la fase istruttoria, nel mese di novembre 2014 si è tenuta l'udienza di discussione, a seguito della quale le parti hanno depositato le proprie memorie conclusionali in vista della decisione del caso.

Nel mese di settembre 2015, il Tribunale Arbitrale ha dichiarato la chiusura del procedimento in vista del deposito del lodo.

Successivamente, il Tribunale Arbitrale ha consentito alle parti uno scambio di brevi memorie e la Corte ICC ha prorogato il termine per il deposito del lodo.

Nel settembre 2016 la Corte ICC ha comunicato alle parti il lodo, mediante il quale il Tribunale Arbitrale ha respinto tutte le pretese del gruppo Opportunity e ha deciso per la compensazione fra le parti delle spese legali, per gli esperti e amministrative.

Ad aprile 2017 il gruppo Opportunity ha presentato appello contro il lodo arbitrale avanti alla Corte d'Appello di Parigi.

Nel novembre 2017, TIM e Telecom Italia Finance hanno ricevuto dal Segretariato della Corte Internazionale di Arbitrato dell'ICC la notifica di una Richiesta per la Revisione dello stesso lodo arbitrale depositata dal gruppo Opportunity, al fine di ottenere l'emissione di un nuovo lodo. Successivamente, è stato costituito il Tribunale Arbitrale.

Alfiere S.p.A. - Arbitrati TIM-CDP Immobiliare

Alfiere S.p.A. è una società pariteticamente posseduta da TIM e CDP Immobiliare S.r.l. (CDPI) ed è proprietaria del complesso immobiliare denominato "Torri dell'Eur". Le Torri, a seguito dei lavori di ristrutturazione e all'atto della conclusione del contratto di locazione, avrebbero dovuto ospitare gli uffici di Direzione Generale di TIM. A seguito di vicende connesse alla revoca del permesso di costruire è sorta una lunga vicenda contenziosa innanzi al giudice amministrativo, tutt'ora pendente, ed è altresì scaturito un contenzioso arbitrale con l'attivazione da parte di TIM, nei confronti di CDPI, di due domande arbitrali innanzi alla Camera di Commercio di Roma - Arbitra Camera, aventi ad oggetto: (i) l'accertamento della sussistenza a carico di CDPI dell'obbligo di indennizzo a proprio favore relativamente al contributo straordinario richiesto da Roma Capitale ad Alfiere per 24 milioni di euro; (ii) l'accertamento dell'assenza di qualsivoglia obbligo locativo a carico di TIM a causa della mancata consegna dell'immobile entro il 31 dicembre 2017. Nell'ambito di questo secondo procedimento arbitrale CDPI ha richiesto, in via riconvenzionale, la risoluzione di tutti i contratti stipulati con TIM in relazione ad Alfiere e la condanna di TIM al risarcimento dei relativi danni quantificati in oltre 88 milioni di euro. Nel mese di maggio 2018 il Collegio Arbitrale ha riunito i suddetti procedimenti, differendo la data per il deposito del lodo al 30 dicembre 2018.

B) ALTRE INFORMAZIONI

Con riferimento alle vicende di seguito elencate non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

  • Telefonia mobile procedimenti penali;
  • Contenzioso canone di concessione per l'anno 1998;
  • Vodafone (già TELETU).

C) IMPEGNI E GARANZIE

Le garanzie personali prestate, al netto di controgaranzie ricevute, sono pari a 27 milioni di euro. Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, pari a 4.117 milioni di euro, si riferiscono a fideiussioni prestate da terzi sia a fronte di finanziamenti (1.254 milioni di euro) sia a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali (2.863 milioni di euro).

Tra le garanzie altrui prestate per obbligazioni di TIM S.p.A. si segnala in particolare la fideiussione rilasciata a favore del Ministero dello Sviluppo Economico di 38 milioni di euro, a fronte dell'impegno assunto dalla Società a realizzare reti di apparati secondo caratteristiche di eco-sostenibilità ambientale. In particolare, la Società si è impegnata a raggiungere, in 5 anni, un risparmio energetico, per le nuove tecnologie LTE, pari al 10% nelle parti infrastrutturali e al 20% negli apparati trasmissivi (rispetto all'energia usata dalle tecnologie esistenti). Il Ministero dello Sviluppo Economico ha richiesto proroga della garanzia fino al 31 dicembre 2018.

Si ricorda la già citata fideiussione rilasciata da TIM a maggio 2018 a favore della Presidenza del Consiglio di 74,3 milioni di euro, richiesta per la presentazione da parte di TIM dinanzi al TAR Lazio dell'istanza di sospensione cautelare della riscossione della sanzione irrogata per l'asserita violazione dell'art. 2 del D.L. 15/3/2012 n. 21 (Golden Power).

Principali fideiussioni relative ai finanziamenti al 30 giugno 2018

Emittente

Importo
(milioni di euro)
SACE 368
BBVA - Banco Bilbao Vizcaya Argentaria 210
Cassa Depositi e Prestiti 158
Intesa Sanpaolo 115
Ing 105
Unicredit 105
Commerzbank 58
Banco Santander 52
Sumitomo Mitsui Banking 52

Gli importi in tabella sono relativi a finanziamenti erogati da BEI a fronte dei Progetti TIM Broadband Digital Divide, TIM Ricerca e Sviluppo Banda Larga, TIM Rete Mobile a Banda Larga, TIM RDI for Broadband Services.

Sono inoltre presenti fideiussioni connesse ai servizi di telecomunicazioni in Brasile per 371 milioni di euro.

D) ATTIVITÀ DATE A GARANZIA DI PASSIVITÀ FINANZIARIE

A fronte di contratti di finanziamento agevolati concessi dalla Banca di Sviluppo Brasiliana BNDES (Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social) a Tim Celular per un controvalore totale di 716 milioni di euro, sono stati rilasciati specifici covenant. Nel caso di mancato rispetto di tali covenant, BNDES avrà facoltà di rivalersi sugli incassi che transitano sui conti correnti della società.

NOTA 21 PROVENTI FINANZIARI E ONERI FINANZIARI

PROVENTI FINANZIARI

Diminuiscono, rispetto al primo semestre 2017, di 559 milioni di euro e sono così composti:

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Interessi attivi e altri proventi finanziari:
Proventi da crediti finanziari iscritti fra le Attività non correnti
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività non
correnti
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività
correnti
6 6
Proventi diversi dai precedenti:
Interessi attivi 29 75
Utili su cambi 163 518
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value
hedge
20 32
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair
value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge
(componente tasso)
266 290
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura 2 8
Proventi finanziari diversi 8 12
(a) 494 941
Adeguamenti positivi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair
value hedge
21 88
Strumenti finanziari derivati non di copertura 29 81
(b) 50 169
Ripristini di valore di attività finanziarie diverse dalle
partecipazioni
(c)
Proventi da adeguamento negativo riserva impairment IFRS 9 su
attività finanziarie al FVTOCI
(d)
3
Reversal riserva impairment IFRS 9 su attività finanziarie al
FVTOCI
(e)
4
Totale
(a+b+c+d+e)
551 1.110

ONERI FINANZIARI

Diminuiscono, rispetto al primo semestre 2017, di 581 milioni di euro e sono così composti:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2018 2017
Interessi passivi ed altri oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri su prestiti obbligazionari 508 552
Interessi passivi a banche 40 57
Interessi passivi ad altri 108 133
656 742
Commissioni 36 44
Perdite su cambi 176 498
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente
tasso) 227 244
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura 4 17
Altri oneri finanziari 103 118
(a) 1.202 1.663
Adeguamenti negativi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge - 82
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair
value hedge
23
Strumenti finanziari derivati non di copertura 35 105
(b) 58 187
Riduzioni di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni (c)
Oneri da adeguamento positivo riserva da impairment IFRS 9 su
attività finanziarie al FVTOCI
(d) 9
Totale (a+b+c+d) 1.269 1.850

Per maggior chiarezza espositiva, nella tabella seguente vengono riassunti gli effetti netti a saldi aperti relativi agli strumenti finanziari derivati:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2018 2017
Utili su cambi 163 518
Perdite su cambi (176) (498)
Risultato netto sui cambi (13) 20
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 20 32
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Risultato netto da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value
hedge
(a) 20 32
Effetto positivo del rigiro a conto economico della Riserva per
adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash
flow hedge (componente tasso)
266 290
Effetto negativo del rigiro a conto economico della Riserva per
adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash
flow hedge (componente tasso)
(227) (244)
Effetto netto del rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento
al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge
(componente tasso) (b) 39 46
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura 2 8
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura (4) (17)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati non di copertura (c) (2) (9)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati (a+b+c) 57 69
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di
copertura in fair value hedge
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
(23)
Adeguamenti netti al fair value (d) (23)
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
21 88
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
di copertura in fair value hedge
(82)
Adeguamenti netti al fair value (e) 21 6
Adeguamenti netti al fair value di derivati di copertura in fair value
hedge e relativi sottostanti (d+e) (2) 6
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
non di copertura
(f) 29 81
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
non di copertura
(g) (35) (105)
Adeguamenti netti al fair value di derivati non di copertura (f+g) (6) (24)

NOTA 22 UTILE (PERDITA) DEL PERIODO

L'utile del periodo diminuisce, rispetto al primo semestre 2017, di 25 milioni di euro ed è così analizzabile:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2018 2017
Utile (perdita) del periodo 629 654
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 554 596
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 554 596
Partecipazioni di minoranza:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 75 58
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza 75 58

NOTA 23 RISULTATO PER AZIONE

Risultato per azione base
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante
554
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza)
(66)
(milioni di euro)
488
Numero medio azioni ordinarie e risparmio
(milioni)
21.067
596
(66)
530
21.067
Risultato per azione base – Azione ordinaria
(euro)
0,02
0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio
0,01
0,01
Risultato per azione base – Azione di risparmio
(euro)
0,03
0,04
Risultato per azione base da attività in funzionamento
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile
ai Soci della Controllante
554
596
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
(66)
(66)
(milioni di euro)
488
530
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio
(milioni)
21.067
21.067
Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione
ordinaria
(euro)
0,02
0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio
0,01
0,01
Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione di
risparmio
(euro)
0,03
0,04
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(milioni di euro)
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio
(milioni)
21.067
21.067
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro)
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro)
1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Numero medio di azioni ordinarie
15.039.368.195
15.039.368.195
Numero medio di azioni di risparmio
6.027.791.699
6.027.791.699
Totale
21.067.159.894
21.067.159.894
1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Risultato per azione diluito
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 554 596
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
(*)
20 29
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza)
(66) (66)
(milioni di euro) 508 559
Numero medio azioni ordinarie e risparmio (milioni) 22.167 22.219
Risultato per azione diluito – Azione ordinaria (euro) 0,02 0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01 0,01
Risultato per azione diluito – Azione di risparmio (euro) 0,03 0,04
Risultato per azione diluito da attività in funzionamento
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile
ai Soci della Controllante
554 596
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
(*)
20 29
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
(66) (66)
(milioni di euro) 508 559
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 22.167 22.219
Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione
ordinaria
(euro) 0,02 0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01 0,01
Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione di
risparmio
(euro) 0,03 0,04
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(milioni di euro)
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 22.167 22.219
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro)
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro)
1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Numero medio di azioni ordinarie (*) 16.139.373.829 16.191.454.392
Numero medio di azioni di risparmio 6.027.791.699 6.027.791.699
Totale 22.167.165.528 22.219.246.091

(*) Il numero medio di azioni ordinarie include anche le potenziali azioni ordinarie relative ai piani di partecipazione al capitale dei dipendenti per i quali risultano soddisfatte le condizioni di performance (di mercato e non), nonché il numero teorico di azioni emettibili a seguito della conversione del prestito obbligazionario convertibile unsecured equity-linked. Conseguentemente, anche l'"Utile (perdita) netto del periodo attribuibile ai Soci della Controllante" e l'"Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante" sono stati rettificati per escludere gli effetti, al netto delle imposte, correlati ai piani di cui sopra e al prestito obbligazionario convertibile (+20 milioni di euro nel 1° semestre 2018; +29 milioni di euro nel 1° semestre 2017).

VARIAZIONI POTENZIALI FUTURE DI CAPITALE

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da TIM S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 giugno 2018 e delle opzioni e dei diritti assegnati per i piani retributivi sotto forma di partecipazioni al capitale, ancora esercitabili alla data:

N. Azioni massime
emettibili
Capitale
(migliaia di
euro)
Sovrapprezzo
(migliaia di
euro)
Prezzo di
sottoscrizione
per azione
(euro)
Ulteriori aumenti non ancora deliberati
(azioni ordinarie)
Piano di Stock Option 2014-2016
133.042
343.069
893.617
13.555.651
73
189
492
7.455
80
158
393
5.287
1,15
1,01
0,99
0,94
Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati
(azioni ordinarie)
14.925.379 8.209 5.918
Aumenti già deliberati (azioni ordinarie)
Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni
ordinarie) (*)
1.082.485.386 2.000.000 n.d. n.d.
Prestiti obbligazionari 2.000.000
Totale 2.008.209

(*) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.

Per ulteriori informazioni si rimanda alle Note "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" e "Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale".

NOTA 24 INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

A) INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

L'informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:

  • Domestic
  • Brasile
  • Altre attività

Conto economico separato consolidato per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
Ricavi da terzi 7.441 7.480 2.000 2.292 9.441 9.772
Ricavi infragruppo 13 14 1 1 (14) (15)
Ricavi di settore 7.454 7.494 2.001 2.293 (14) (15) 9.441 9.772
Altri proventi 132 199 12 18 144 217
Totale ricavi e proventi operativi 7.586 7.693 2.013 2.311 (14) (15) 9.585 9.989
Acquisti di materie e servizi (3.016) (2.976) (972) (1.169) (2) (2) 10 11 (3.980) (4.136)
Costi del personale (1.368) (1.348) (154) (178) (4) (4) (1.526) (1.530)
di cui: accantonamento TFR (2) (1) (2) (1)
Altri costi operativi (414) (311) (243) (262) (3) (3) (1) (661) (576)
di cui: svalutazioni e oneri su crediti,
accantonamenti a fondi
(285) (200) (90) (86) (375) (286)
Variazione delle rimanenze 22 45 12 5 1 35 50
Attività realizzate internamente 258 258 48 55 4 4 310 317
EBITDA 3.068 3.361 704 762 (9) (9) 3.763 4.114
Ammortamenti (1.663) (1.675) (458) (575) (1) 1 (2.122) (2.249)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività
non correnti
(3) (1) 6 7 3 6
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non
correnti
EBIT 1.402 1.685 252 194 (9) (9) (1) 1 1.644 1.871
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese
collegate e Joint Ventures valutate con il metodo
del patrimonio netto
(2) (1) (2) (1)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 10 (19)
Proventi finanziari 551 1.110
Oneri finanziari (1.269) (1.850)
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento 934 1.111
Imposte sul reddito (305) (457)
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 629 654
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo 629 654
Attribuibile a:
Soci della Controllante 554 596
Partecipazioni di minoranza 75 58

Ricavi per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
Ricavi da Vendite prodotti-terzi 634 655 80 116 714 771
Ricavi da Vendite prodotti-infragruppo
Totale ricavi da Vendite prodotti 634 655 80 116 714 771
Ricavi da Prestazioni e servizi-terzi 6.804 6.827 1.920 2.176 8.724 9.003
Ricavi da Prestazioni e servizi-infragruppo 13 14 1 1 (14) (15)
Totale ricavi da Prestazioni e servizi 6.817 6.841 1.921 2.177 (14) (15) 8.724 9.003
Ricavi da Lavori in corso su ordinazione-terzi 3 (2) 3 (2)
Ricavi da Lavori in corso su ordinazione
infragruppo
Totale ricavi da Lavori in corso su ordinazione 3 (2) 3 (2)
Totale Ricavi da terzi 7.441 7.480 2.000 2.292 9.441 9.772
Totale Ricavi infragruppo 13 14 1 1 (14) (15)
Totale ricavi di settore 7.454 7.494 2.001 2.293 (14) (15) 9.441 9.772

Acquisti di Attività immateriali e materiali per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
1° Sem.
2018
1° Sem.
2017
Acquisti di attività immateriali 355 436 81 237 436 673
Acquisti di attività materiali 895 1.212 310 201 1.205 1.413
Totale acquisti di attività immateriali e
materiali
1.250 1.648 391 438 1.641 2.086
di cui: investimenti industriali 1.212 1.626 385 430 1.597 2.056
di cui: incrementi di contratti di
leasing finanziari
38 22 6 8 44 30

Distribuzione organici per settore operativo

(numero unità) Domestic Brasile Altre attività Totale consolidato
30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017
Organici 49.658 49.851 9.611 9.508 74 70 59.343 59.429

Attività e passività per settore operativo

(milioni di euro) Domestic
Brasile
Altre attività
Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017 30.6.2018 31.12.2017
Attività operative non correnti 48.029 48.850 5.868 6.769 4 3 (1) 1 53.900 55.623
Attività operative correnti 4.445 4.363 946 898 (1) (2) (9) (10) 5.381 5.249
Totale Attività operative 52.474 53.213 6.814 7.667 3 1 (10) (9) 59.282 60.872
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio
netto
15 17 15 17
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute
Attività non allocate 5.788 7.894
Totale Attività 65.085 68.783
Totale Passività operative 8.833 9.829 1.529 1.855 45 58 (40) (26) 10.367 11.716
Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Passività non allocate 31.322 33.284
Patrimonio netto 23.396 23.783
Totale Patrimonio netto e passività 65.085 68.783

B) INFORMATIVA PER AREA GEOGRAFICA

Ricavi Attività operative non correnti
(milioni di euro) delle attività Ripartizione in base alla localizzazione Ripartizione in base alla localizzazione
dei clienti
Ripartizione in base alla
localizzazione delle attività
1° Sem. 2018 1° Sem. 2017 1° Sem. 2018 1° Sem. 2017 30.6. 2018 31.12. 2017
Italia (a) 7.306 7.312 6.892 6.878 47.786 48.591
Estero (b) 2.135 2.460 2.549 2.894 6.114 7.032
Totale (a+b) 9.441 9.772 9.441 9.772 53.900 55.623

C) INFORMAZIONI IN MERITO AI PRINCIPALI CLIENTI

Nessuno dei clienti del Gruppo TIM supera il 10% dei ricavi consolidati.

NOTA 25 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.

Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010, consultabile nella versione in vigore sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.

In data 16 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione di TIM ha preso atto che sono venute meno le ragioni per considerare Vivendi S.A. soggetto esercente attività di direzione e coordinamento su TIM. Inoltre, in data 25 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione di TIM, oltre a modificare la disciplina interna sul trattamento delle operazioni con parti correlate, ha aggiornato il relativo perimetro per effetto del superamento delle condizioni per qualificare il rapporto tra Vivendi e TIM in termini di controllo di fatto.

Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per il primo semestre 2018 e 2017 sono riportati qui di seguito:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2018

(milioni di euro) Totale Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti correlate
(*)
Fondi Pensione Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
(a) (b) (b/a)
Ricavi 9.441 1 2 3 0,0
Acquisti di materie e servizi 3.980 2 85 87 2,2
Costi del personale 1.526 40 5 45 2,9
Proventi finanziari 551 8 8 1,5
Oneri finanziari 1.269 2 6 8 0,6

(*) Gruppo Vivendi e Società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2017

(milioni di euro) Totale
Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti correlate
(*)
Fondi Pensione Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
(a) (b) (b/a)
Ricavi 9.772 2 116 118 1,2
Altri proventi 217 3 4 7 3,2
Acquisti di materie e servizi 4.136 11 88 99 2,4
Costi del personale 1.530 1 40 13 54 3,5
Proventi finanziari 1.110 37 37 3,3
Oneri finanziari 1.850 9 31 40 2,2

(*) Gruppo Vivendi e Società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle singole voci della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata del Gruppo al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2017 sono riportati qui di seguito:

(milioni di euro) Totale
Società collegate, Altre parti correlate Fondi Pensione Totale parti Incidenza % sulla
controllate di
collegate e joint
(*) correlate voce di bilancio
ventures
(a) (b) (b/a)
Indebitamento finanziario
netto
Attività finanziarie non
correnti (1.405)
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
(1.035)
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti (390)
Cassa e altre disponibilità (2.102)
liquide equivalenti
Attività finanziarie
correnti
(3.527)
Passività finanziarie non
correnti
24.888
Passività finanziarie
correnti
6.085
Totale indebitamento
finanziario netto
26.041
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti 5.060 4 24 28 0,6
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti 6.513 2 38 28 68 1,0

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 30.6.2018

(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di

Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31.12.2017

(milioni di euro) Totale
Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti correlate
(*)
Fondi Pensione Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
(a) (b) (b/a)
Indebitamento finanziario
netto
Attività finanziarie non
correnti
(1.768)
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
(993) (15) (15) 1,5
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
(437) (38) (38) 8,7
Cassa e altre disponibilità
liquide equivalenti
(3.575)
Attività finanziarie
correnti
(5.005) (53) (53) 1,1
Passività finanziarie non
correnti
28.108 100 100 0,4
Passività finanziarie
correnti
4.756 163 163 3,4
Totale indebitamento
finanziario netto
26.091 210 210 0,8
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
4.959 3 33 36 0,7
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
7.520 3 33 24 60 0,8

(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di

Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle voci rilevanti di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per il primo semestre 2018 e 2017 sono riportati qui di seguito:

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1°SEMESTRE 2018

(milioni di euro) Totale Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti correlate
(*)
Fondi Pensione Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
(a)
1.642
1 (b)
1
(b/a)
0,1

(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1°SEMESTRE 2017

(milioni di euro) Totale
Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti correlate
(*)
Fondi Pensione Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
(a) (b) (b/a)
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
2.086 75 75 3,6

(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

OPERAZIONI VERSO SOCIETÀ COLLEGATE, CONTROLLATE DI COLLEGATE E JOINT VENTURES

Nel corso del 2017 Italtel S.p.A. è stata oggetto di una operazione di ricapitalizzazione cui il Gruppo TIM non ha partecipato e che ha comportato la contestuale cessione degli strumenti finanziari partecipativi detenuti. L'operazione si è conclusa il 14 dicembre 2017, pertanto a partire da tale data il gruppo Italtel non è più parte correlata del Gruppo TIM.

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2018 2017 TIPOLOGIA CONTRATTI
Ricavi
Gruppo Italtel 1 Fornitura di apparati in noleggio, servizi di fonia fissa e
mobile e connettività in outsourcing.
Altre minori 1 1
Totale ricavi 1 2
Altri proventi 3 Contributi regolati da contratti di Partnership e penali
verso il gruppo Italtel.
Acquisti di materie e servizi
Gruppo Italtel 9 Fornitura e manutenzione di apparati per
commutazione, sviluppo software e adeguamento
piattaforme, fornitura e servizi personalizzati
nell'ambito di offerte TIM per la clientela, estensione
servizi professionali per il nuovo Data Center Video
Multimediale per l'erogazione del servizio TIMvision.
W.A.Y. S.r.l. 2 2 Fornitura, allestimenti e servizi di assistenza tecnica
per apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito di
offerte a clienti TIM e servizi di sviluppo e integrazione
nell'ambito della convenzione Consip.
Totale acquisti di materie e servizi 2 11
Oneri finanziari 2 9 Svalutazione del credito finanziario verso Alfiere.

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 TIPOLOGIA CONTRATTI
Indebitamento finanziario netto
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Alfiere S.p.A. 1 1 Contratti di project management, di service
amministrativo-societario-compliance e riaddebiti vari.
NordCom S.p.A. 1 Servizi di fonia fissa e mobile, collegamenti rete dati ed
outsourcing.
W.A.Y. S.r.l. 1 1 Fornitura di fonia fissa, ICT e mobile.
Altre minori 1 1
Totale crediti commerciali vari e
altre attività correnti
4 3
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Movenda S.p.A. 1 Fornitura e certificazione SIM-card ed evoluzione
funzionale di piattaforme IT.
W.A.Y. S.r.l. 1 1 Fornitura, allestimenti e servizi di assistenza tecnica
per apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito di
offerte a clienti TIM e servizi di sviluppo e integrazione
nell'ambito della convenzione Consip.
Altre minori 1 1
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
2 3

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
TIPOLOGIA CONTRATTI
Gruppo Italtel 74 Acquisti di apparati di telecomunicazione.
Altre minori 1 1
Totale acquisti di attività
immateriali e materiali per
competenza
1 75

Il finanziamento soci verso la joint venture Alfiere S.p.A. presente al 31 dicembre 2017 (11 milioni di euro) nel primo semestre 2018 è stato utilizzato a copertura perdite per 3 milioni di euro e successivamente incrementato per 2 milioni di euro. Il valore residuo, pari a 10 milioni di euro, è stato integralmente svalutato.

Al 30 giugno 2018 TIM S.p.A. ha prestato garanzie nell'interesse di Alfiere S.p.A. per 1 milione di euro.

OPERAZIONI VERSO ALTRE PARTI CORRELATE (SIA PER IL TRAMITE DI AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL'IMPRESA, SIA IN QUANTO PARTECIPANTI AI PATTI PARASOCIALI AI SENSI DELL'ART. 122 DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA)

Sono di seguito esposti i rapporti con:

  • Gruppo Vivendi e società del gruppo a cui la stessa appartiene (per effetto delle delibere del Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. del 3 maggio e del 1 giugno 2017);
  • Società correlate per il tramite di Amministratori nominati il 4 maggio 2018;
  • Società ex Telco e Società correlate per il tramite di Amministratori cessati al 4 maggio 2018.

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2018 2017 TIPOLOGIA CONTRATTI
Ricavi
Gruppo Mediobanca 1 3 Servizi di fonia, commercializzazione apparati servizi di
rete dati in outsourcing, accessi internet e licenze
software.
Altre minori 1
Società ex Telco 113 Si veda la Nota "Operazioni con parti correlate" del
Bilancio consolidato semestrale abbreviato TIM al 30
giugno 2017.
Totale ricavi 2 116
Altri proventi 4 Si veda la Nota "Operazioni con parti correlate" del
Bilancio consolidato semestrale abbreviato TIM al 30
giugno 2017.
Acquisti di materie e servizi
Gruppo Havas 80 12 Acquisto di spazi media per conto del Gruppo TIM e, in
misura minore, studio e realizzazione di campagne
pubblicitarie.
Gruppo Mediobanca 1 Attività di recupero crediti.
Gruppo Vivendi 5 4 Acquisto di contenuti digitali musicali e televisivi
(TIMmusic e TIMvision) e fornitura di giochi cloud D&P
(TIMgames).
Società ex Telco 71 Si veda la Nota "Operazioni con parti correlate" del
Bilancio consolidato semestrale abbreviato TIM al 30
giugno 2017.
Totale acquisti di materie e servizi 85 88
Costi del personale 1 Si veda la Nota "Operazioni con parti correlate" del
Bilancio consolidato semestrale abbreviato TIM al 30
giugno 2017.
Proventi finanziari
Gruppo Mediobanca 8 8 Conti correnti, depositi bancari e derivati di copertura.
Società ex Telco 29 Si veda la Nota "Operazioni con parti correlate" del
Bilancio consolidato semestrale abbreviato TIM al 30
giugno 2017.
Totale proventi finanziari 8 37
Oneri finanziari
Gruppo Mediobanca 6 8 Term Loan Facility, Revolving Credit Facility e derivati
di copertura.
Società ex Telco 23 Si veda la Nota "Operazioni con parti correlate" del
Bilancio consolidato semestrale abbreviato TIM al 30
giugno 2017.
Totale oneri finanziari 6 31

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 TIPOLOGIA CONTRATTI
Indebitamento finanziario netto
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
15 Titoli obbligazionari emessi da Mediobanca.
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
38 Derivati di copertura, loans, finanziamenti e leasing
finanziario sottoscritti con Mediobanca.
Passività finanziarie non correnti 100 Derivati di copertura, loans, finanziamenti e leasing
finanziario sottoscritti con Mediobanca.
Passività finanziarie correnti 163 Derivati di copertura e loans sottoscritti con
Mediobanca.
(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 TIPOLOGIA CONTRATTI
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Altri Amministratori o per il tramite di 8 3 Servizi di fonia fissa, mobile ed apparati.
Gruppo Havas 13 29 Acquisto di spazi media per conto del Gruppo TIM e, in
misura minore, studio e realizzazione di campagne
pubblicitarie.
Gruppo Vivendi 3 Servizio TIM Show 2018.
Altre minori 1
Totale crediti commerciali vari e
altre attività correnti
24 33
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Altri Amministratori o per il tramite di 2 Riconoscimento quote relative a servizi telefonici da
riversare ed altre partite minori.
Gruppo Havas 32 30 Acquisto di spazi media per conto del Gruppo TIM e, in
misura minore, studio e realizzazione di campagne
pubblicitarie.
Gruppo Mediobanca 1 Attività di recupero crediti.
Gruppo Vivendi 4 2 Acquisto di contenuti digitali musicali e televisivi
(TIMmusic e TIMvision) e fornitura di giochi cloud D&P
(TIMgames).
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
38 33

OPERAZIONI VERSO FONDI PENSIONE

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
TIPOLOGIA CONTRATTI
Costi del personale Contribuzione ai fondi pensione.
Fontedir 4 5
Telemaco 33 33
Altri fondi pensione 3 2
Totale costi del personale 40 40

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2018 31.12.2017 TIPOLOGIA CONTRATTI
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Debiti relativi alla contribuzione ai fondi pensione
ancora da versare.
Fontedir 4 3
Telemaco 23 21
Altri fondi pensione 1
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
28 24

COMPENSI A DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL'IMPRESA

Nel primo semestre 2018, i compensi contabilizzati per competenza da TIM o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 4,5 milioni di euro (12,7 milioni di euro nel primo semestre 2017) suddivisi come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre
2018
1° Semestre
2017
Compensi a breve termine 4,4 5,5
Compensi a lungo termine 2,7
Pagamenti in azioni (*) 0,1 4,5
4,5 12,7

(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 giugno, dei Diritti sui piani di incentivazione di TIM S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Special Award e Piani Stock Option delle società controllate sudamericane).

I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.

Gli importi esposti in tabella del primo semestre 2017 non accoglievano gli effetti dell'accantonamento di un importo complessivo pari a 4,9 milioni di euro – a titolo di Special Award 2016/2019 per la quota oggetto di assegnazione discrezionale ai manager e/o amministratori di TIM o delle sue controllate e di conseguenza di alcuni Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Nel primo semestre 2018 i contributi versati per piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da TIM S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, sono stati pari a 42.000 euro (47.000 euro nel primo semestre 2017).

Nel primo semestre 2018 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo TIM, compresi gli amministratori, sono così individuati:

Amministratori:

(1) Presidente Esecutivo di TIM S.p.A
(2) Vice Presidente Esecutivo di TIM S.p.A.
(3) Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di TIM S.p.A.
Direttore Generale di TIM S.p.A.
Diretor Presidente Tim Participações S.A.
(4) Responsabile Consumer & Small Enterprise
(4) Responsabile Wholesale
(4) Responsabile Technology
(4) Responsabile Business & Top Clients
(5) Responsabile Strategy Innovation & Customer Esperience
(6) Responsabile Human Resources & Organizational Development
(4) Responsabile Regulatory Affairs and Equivalence
Responsabile Legal, Regulatory and Tax
Responsabile Administration, Finance and Control
(7) Chief Technology Office
(8) Chief Commercial Office
(9) Responsabile Procurement Unit & Real Estate
(10) Chief Wholesale Infrastructures Network and Systems Office

(1) fino al 24 aprile 2018; (2) fino al 22 marzo 2018; (3) fino al 24 aprile e dal 7 maggio 2018; (4) fino al 5 marzo 2018; (5) dal 6 marzo 2018; (6) dal 16 marzo 2018; (7) dal 1° luglio 2018; (8) dal 19 aprile 2018; (9) dal 6 marzo al 16 maggio 2018;

(10) dal 12 marzo 2018.

NOTA 26 PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

I piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale, in essere al 30 giugno 2018 sono utilizzati a fini di retention e di incentivazione a lungo termine dei manager e del personale del Gruppo. Peraltro, si segnala che detti piani non hanno effetto significativo sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2018.

DESCRIZIONE DEI PIANI DI STOCK OPTION

Per quanto concerne la descrizione di:

  • Piano di Stock Option 2014-2016 di TIM S.p.A.,
  • Piano di Stock Option 2011–2013 di Tim Participações S.A.

già presenti al 31 dicembre 2017, si fa rimando al Bilancio consolidato del Gruppo TIM a tale data.

Altri Piani di Stock Option di Tim Participações S.A.

Piano 2014-2016

Il 10 aprile 2014 è stato approvato dall'Assemblea Generale degli Azionisti di Tim Participações S.A. il piano di incentivazione a lungo termine a favore di dirigenti operanti in posizioni chiave della società e delle sue controllate. L'esercizio delle opzioni non è condizionato al raggiungimento di obiettivi specifici di performance, ma il prezzo di esercizio è rivisto al rialzo o al ribasso in relazione alla performance delle azioni Tim Participações S.A. in un ranking di Total Shareholder Return, dove sono comparate, durante ogni anno di vigenza del piano, le imprese del settore delle Telecomunicazioni, Information Technology e Media. Nel caso in cui, nei 30 giorni antecedenti il 29 settembre di ogni anno, la performance delle azioni Tim Participações S.A. si collochi all'ultimo posto di detto ranking il partecipante perde il diritto al 25% delle opzioni in corso di maturazione in quel momento.

Il periodo di vesting è di 3 anni (un terzo per anno), la vigenza delle opzioni è di 6 anni e la società non ha l'obbligo giuridico di riacquistare o di regolare le opzioni in contanti o in qualsiasi altra forma.

Anno 2014

Il 29 settembre 2014, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 1.687.686 azioni.

Al 30 giugno 2018 sono considerate vested il 100% delle opzioni, mentre 1.028.966 opzioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. Del saldo residuo di 658.720 opzioni, 27.424 opzioni sono state esercitate e 631.296 sono ancora esercitabili.

Anno 2015

Il 16 ottobre 2015, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 3.355.229 azioni.

Al 30 giugno 2018 sono considerate vested i 2/3 delle opzioni, mentre 1.312.145 opzioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. Del saldo residuo di 2.043.084 opzioni, 1.286.100 sono state esercitate e 756.984 sono ancora esercitabili.

Anno 2016

L'8 novembre 2016, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 3.922.204 azioni.

Al 30 giugno 2018 sono considerate vested 1/3 delle opzioni, mentre 367.890 opzioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. Del saldo residuo di 3.554.313 opzioni, 1.136.445 sono state esercitate e 2.417.869 sono ancora esercitabili.

Piano 2018-2020

Il 19 aprile 2018 è stato approvato dall'Assemblea Generale degli Azionisti di Tim Participações S.A. il piano di incentivazione a lungo termine a favore di dirigenti operanti in posizioni chiave della società e delle sue controllate. Il piano si propone di remunerare i partecipanti con azioni emesse dalla società, soggette a determinate condizioni temporali e/o di performance (al raggiungimento di obiettivi specifici). Il Piano 2018-2020 non contempla criteri di fissazione del prezzo di acquisto o di esercizio perché la concessione delle azioni è al valore di mercato.

Il periodo di vesting è di 3 anni (un terzo per anno), la vigenza delle opzioni è di 6 anni e la società non ha l'obbligo giuridico di riacquistare o di regolare le opzioni in contanti o in qualsiasi altra forma. La quota delle azioni legate alla performance (70%) è concessa in misura di 1/3 per anno, se viene raggiunta la performance definita; la restante quota delle azioni (30%) è concessa dopo 3 anni dall'assegnazione. Il piano - oltre a prevedere il trasferimento delle azioni - prevede anche la possibilità di realizzare il pogamento del valore equivalente in cash.

Anno 2018

Il 20 aprile 2018, agli assegnatari è stato concesso il diritto di ottenere un totale complessivo di 849.932 azioni. Al 30 giugno 2018, non è ancora terminato il primo periodo di vesting.

DESCRIZIONE DEGLI ALTRI PIANI RETRIBUTIVI DI TIM S.p.A.

Special Award 2016 – 2019

Per quanto riguarda la descrizione dello Special Award 2016-2019, lanciato nel 2016, si rimanda al Bilancio consolidato 2017 del Gruppo TIM.

Nel corso del 2017, sono stati individuati i beneficiari dello Special Award relativamente alla quota dell'1,5% dell'over-performance 2016.

Ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, destinatari di tale bonus, è stato assegnato un valore complessivo pari a 0,5 milioni di euro (rappresentato per 0,4 milioni di euro da n. 512.820 azioni ordinarie TIM S.p.A.). La liquidazione è prevista successivamente all'approvazione del Bilancio per l'esercizio 2019.

Long Term Incentive Plan 2018 (il "Piano")

In data 24 aprile 2018, l'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia S.p.A. ("TIM", la "Società" o l'"Emittente"), ha approvato il Long Term Incentive Plan 2018 (il "Piano").

Il Piano – ad oggi non ancora avviato - prevede un periodo di vesting di tre anni (2018-2020) e l'assegnazione gratuita di azioni in funzione del raggiungimento di due condizioni di performance, quali accertate dal Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020:

  • performance media relativa dell'azione ordinaria TIM rispetto alla performance media di mercato di un peer basket, nei trimestri precedenti l'inizio e il fine periodo (peso 70%);
  • equity free cash flow cumulato nel triennio 2018-2020 (peso 30%).

Il Piano ha due tranche di assegnazione: la prima è riservata all'Amministratore Delegato ed ha un numero massimo di azioni al servizio pari a 30.000.000; la seconda è rivolta ad una parte selezionata del management del Gruppo (con un numero massimo di azioni al servizio pari a 55.000.000).

Le condizioni di funzionamento del Piano sono contenute nel Regolamento, approvato da Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2018.

NOTA 27 EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVI NON RICORRENTI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo TIM, degli eventi e operazioni non ricorrenti del primo semestre 2018. Gli effetti non ricorrenti su Patrimonio Netto e Utile (perdita) del periodo sono espressi al netto degli impatti fiscali.

(milioni di euro) Patrimonio
Netto
Utile (perdita)
del periodo
Indebitamento
finanziario
netto
contabile
Flussi
finanziari
(*)
Valore di bilancio (a) 23.396 629 26.041 (1.096)
Acquisti di materie e servizi - Oneri connessi ad accordi e
allo sviluppo di progetti non ricorrenti
(5) (5) 1 (1)
Costo del personale - Oneri connessi ai processi di
ristrutturazione e razionalizzazione
(5) (5) 73 (73)
Altri costi operativi - Oneri conseguenti a contenziosi e
sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai
suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex
dipendente e passività con clienti e fornitori
(104) (104) 24 (24)
Interessi passivi e altri oneri finanziari (4) (4)
Totale effetti non ricorrenti (b) (118) (118) 98 (98)
Valore figurativo di bilancio (a-b) 23.514 747 25.943 (998)

(*) I flussi finanziari si riferiscono all'aumento (diminuzione) nel periodo della Cassa e disponibilità liquide equivalenti.

L'impatto sulle singole voci di conto economico separato consolidato delle partite di natura non ricorrente, è così dettagliato:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2018 2017
Acquisti di materie e servizi:
Consulenze, prestazioni professionali e altri costi (6) (2)
Costi del personale:
Oneri connessi ai processi di ristrutturazione, razionalizzazione e altri (8) (10)
Altri costi operativi:
Altri oneri e accantonamenti (107) (83)
Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e
Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(121) (95)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti:
Minusvalenze da realizzo di attività non correnti (1)
Impatto su Risultato operativo (EBIT) (121) (96)
Oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri finanziari (5) (14)
Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
(126) (110)
Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti 8 30
Accantonamento fondo rischi fiscali vicenda Sparkle (93)
Impatto sull'Utile (perdita) del periodo (118) (173)

NOTA 28 POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre 2018 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

NOTA 29 ALTRE INFORMAZIONI

A) TASSI DI CAMBIO UTILIZZATI PER LA CONVERSIONE DEI BILANCI DELLE IMPRESE ESTERE(*)

Cambi di fine periodo Cambi medi del periodo
(poste patrimoniali) (poste economiche e flussi finanziari)
(unità di valuta locale per 1 euro) 30.6.2018 31.12.2017 1° Semestre 2018 1° Semestre 2017
Europa
BGN Bulgarian Lev 1,95580 1,95580 1,95580 1,95580
CZK Corona ceca 26,02000 25,53500 25,49992 26,78393
CHF Franco svizzero 1,15690 1,17020 1,17008 1,07656
TRY Lira turca 5,33850 4,54640 4,95198 3,93800
GBP Lira sterlina 0,88605 0,88723 0,87975 0,86027
RON Leu Romania 4,66310 4,65850 4,65441 4,53675
RUB Russian Ruble 73,15800 69,39200 71,95466 62,75611
Nord America
USD Dollaro USA 1,16580 1,19930 1,21058 1,08279
America Latina
VEF Bolivar venezuelano 15,73830 16,19055 16,34287 14,57744
BOB Boliviano 8,05570 8,28720 8,36513 7,48209
PEN Nuevo sol peruviano 3,81870 3,88540 3,93111 3,54696
ARS Peso argentino 32,70480 22,93100 25,98615 17,00284
CLP Peso cileno 757,26000 737,29000 740,21038 714,60792
COP Peso colombiano 3.437,56000 3.580,19000 3.449,19038 3.164,52430
BRL Real brasiliano 4,49509 3,96728 4,14011 3,44195
Altri paesi
ILS Shekel israeliano 4,26270 4,16350 4,25930 3,96243

(*) Fonte: Elaborazione su dati Banca Centrale Europea, Reuters e principali Banche Centrali.

B) RICERCA E SVILUPPO

I costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo sono rappresentati da costi esterni, costo del personale dedicato e ammortamenti e sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2018 2017
Costi per attività di ricerca e sviluppo spesati nel periodo 24 24
Costi di sviluppo capitalizzati 436 846
Totale costi (spesati e capitalizzati) di ricerca e sviluppo 460 870

Si segnala inoltre che nel conto economico separato consolidato del primo semestre 2018 sono iscritti ammortamenti per costi di sviluppo, capitalizzati nel periodo e in esercizi precedenti, per un importo di 434 milioni di euro.

Le attività di ricerca e sviluppo effettuate dal Gruppo TIM sono dettagliate nella Relazione intermedia sulla gestione (Sezione "Ricerca e Sviluppo").

NOTA 30 EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2018

Non si sono verificati eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018.

NOTA 31 LE IMPRESE DEL GRUPPO TIM

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 di seguito viene riportato l'elenco delle imprese del Gruppo. Nell'elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di rapporto di partecipazione, modalità di consolidamento e per settore operativo. Per ogni impresa sono evidenziati: la denominazione, la sede, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota di partecipazione sul capitale, la percentuale di voto nell'assemblea ordinaria dei soci, se diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale e l'evidenza delle imprese partecipanti.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
IMPRESA CONTROLLANTE
TIM S.p.A. MILANO EUR 11.677.002.855
IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE
BU DOMESTIC
4G RETAIL S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo delle
telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi di diffusione analogici e
digitali)
MILANO EUR 2.402.241 100,0000 TIM S.p.A
ADVANCED CARING CENTER S.r.l.
(attività e sviluppo di telemarketing ricerche di mercato e sondaggi)
ROMA EUR 600.000 100,0000 TELECONTACT CENTER S.p.A.
CD FIBER S.r.l.
(attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di
infrastrutture reti servizi e sistemi di comunicazione elettronica ad alta
velocità)
ROMA EUR 50.000 100,0000 TIM S.p.A
FLASH FIBER S.r.l.
(progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura della rete in fibra
sul territorio italiano)
MILANO EUR 30.000 80,0000 TIM S.p.A
H.R. SERVICES S.r.l.
(attività di formazione e servizi per il personale)
L'AQUILA EUR 500.000 100,0000 TIM S.p.A
INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A.
(installazione ed esercizio di impianti e infrastrutture per la gestione e la
commercializzazione dei servizi di telecomunicazione elettronica)
MILANO EUR 600.000.000 60,0333 TIM S.p.A
MED 1 SUBMARINE CABLES Ltd
(manutenzione e gestione del cavo lev1)
RAMAT GAN
(ISRAELE)
ILS 55.886.866 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
NOVERCA S.r.l.
(sviluppo e svolgimento di attività nel settore delle TLC e della
multimedialità in Italia e all'estero)
ROMA EUR 10.000 100,0000 TIM S.p.A
OLIVETTI S.p.A.
(produzione e commercializzazione di prodotti e servizi per l'information
technology)
IVREA
(TORINO)
EUR 10.000.000 100,0000 TIM S.p.A
OLIVETTI SCUOLA DIGITALE S.r.l (ex ALFABOOK S.r.l)
(commercializzazione on-line di testi digitali; vendita prodotti hardware)
TORINO EUR 100.000 100,0000 OLIVETTI S.p.A
PERSIDERA S.p.A.
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di impianti per la riparazione
e distribuzione di programmi radiotelevisivi)
ROMA EUR 21.428.572 70,0000 TIM S.p.A
TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
(gestione telecomunicazioni San Marino)
BORGO MAGGIORE
(SAN MARINO)
EUR 1.808.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(espletamento e gestione di servizi di telecomunicazioni ad uso pubblico e
privato)
ROMA EUR 200.000.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECOM ITALIA TRUST TECHNOLOGIES S.r.l.
(altre attività dei servizi connesse alle tecnologie dell'informatica NCA)
POMEZIA
(ROMA)
EUR 7.000.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(holding di partecipazioni)
MILANO EUR 10.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECONTACT CENTER S.p.A. NAPOLI EUR 3.000.000 100,0000 TIM S.p.A
(servizi di telemarketing)
TELEFONIA MOBILE SAMMARINESE S.p.A.
BORGO MAGGIORE EUR 78.000 51,0000 TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
(realizzazione e gestione di impianti e servizi di telecomunicazioni mobili)
TELENERGIA S.r.l.
(attività di importazione, esportazione, acquisto, vendita e scambio di
energia elettrica)
(SAN MARINO)
ROMA
EUR 50.000 100,0000 TIM S.p.A
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
TELSY ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI S.p.A.
(produzione e vendita di apparecchi e sistemi elettronici di
telecomunicazioni crypto)
TORINO EUR 390.000 100,0000 TIM S.p.A
TI SPARKLE AMERICAS Inc. MIAMI USD 10.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (STATI UNITI
D'AMERICA)
TI SPARKLE ARGENTINA S.A. BUENOS AIRES ARS 9.998.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (ARGENTINA)
TI SPARKLE AUSTRIA Gmbh VIENNA EUR 2.735.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (AUSTRIA)
TI SPARKLE BELGIUM S.P.R.L. - B.V.B.A BRUXELLES EUR 2.200.000 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (BELGIO) 0,0001 TI SPARKLE UK Ltd
TI SPARKLE BOLIVIA S.r.l. LA PAZ BOB 1.747.600 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (BOLIVIA) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda RIO DE JANEIRO BRL 71.563.866 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(holding di partecipazioni) (BRASILE) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE BRASIL TELECOMUNICAÇÕES Ltda RIO DE JANEIRO BRL 69.337.363 99,9999 TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda
(servizi di "managed bandwidth") (BRASILE) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE BULGARIA EOOD SOFIA BGN 100.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(attività di telecomunicazioni) (BULGARIA)
TI SPARKLE CHILE S.p.A. SANTIAGO CLP 5.852.430.960 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (CILE)
TI SPARKLE COLOMBIA Ltda
(servizi di "managed bandwidth")
BOGOTA'
(COLOMBIA)
COP 5.246.906.000 99,9999
0,0001
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE CZECH S.R.O. PRAGA CZK 6.720.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (REPUBBLICA
CECA)
TI SPARKLE FRANCE S.A.S. PARIGI EUR 18.295.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(installazione e gestione di servizi di telecomunicazioni per la rete fissa e
le attività afferenti)
(FRANCIA)
TI SPARKLE GERMANY Gmbh FRANCOFORTE EUR 25.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (GERMANIA)
TI SPARKLE GREECE S.A. ATENE EUR 368.760 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(attività di telecomunicazioni) (GRECIA)
TI SPARKLE ISRAEL LTD RAMAT GAN ILS 1.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni internazionali wholesale) (ISRAELE)
TI SPARKLE NETHERLANDS B.V.
(servizi di telecomunicazioni)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR 18.200 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE NORTH AMERICA, Inc NEW YORK USD 15.550.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni e attività di rappresentanza) (STATI UNITI
D'AMERICA)
TI SPARKLE PANAMA S.A. PANAMA USD 10.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth")
TI SPARKLE PERU' S.A. LIMA PEN 57.101.788 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (PERÙ) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE PUERTO RICO LLC SAN JUAN USD 50.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (PORTO RICO)
TI SPARKLE ROMANIA S.r.l.
(servizi di telecomunicazioni)
BUCAREST
(ROMANIA)
RON 3.021.560 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE RUSSIA LLC MOSCA RUB 8.520.000 99,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (RUSSIA) 1,0000 TI SPARKLE UK Ltd
TI SPARKLE SINGAPORE Pte.Ltd SINGAPORE USD 5.121.120 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) 0,0001 TI SPARKLE NORTH AMERICA, Inc
TI SPARKLE SLOVAKIA S.R.O. BRATISLAVA EUR 300.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (SLOVACCHIA)
TI SPARKLE SPAIN TELECOMMUNICATIONS S.L. MADRID EUR 1.687.124 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (SPAGNA)
TI SPARKLE ST. CROIX LLC
(servizi di "managed bandwidth")
ISOLE VERGINI
(STATI UNITI
D'AMERICA)
USD 1.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE SWITZERLAND Gmbh
ZURIGO
CHF
2.000.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni)
(SVIZZERA)
TI SPARKLE TURKEY TELEKOMÜNIKASYON ANONIM SIRKETI
YENISBONA
TRY
40.600.000
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni)
ISTANBUL
(TURCHIA)
TI SPARKLE UK Ltd
LONDRA
EUR
3.983.254
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(offerta di servizi di valore aggiunto e di networking)
(REGNO UNITO)
TI SPARKLE VENEZUELA CA.
CARACAS
VEF
981.457
100,0000
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth")
(VENEZUELA)
TIMB2 S.r.l.
ROMA
EUR
10.000
99,0000
PERSIDERA S.p.A.
(gestione del diritto d'uso su frequenze televisive)
1,0000
TIM S.p.A
TIMVISION S.r.l.
ROMA
EUR
50.000
100,0000
TIM S.p.A
(produzione, coproduzione, ideazione e realizzazione di programmi, film e
contenuti audiovisivi, anche multimediali e interattivi)
TN FIBER S.r.l.
TRENTO
EUR
55.918.000
100,0000
TIM S.p.A
(progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura di rete ottica di
accesso agli operatori sul territorio della provincia di Trento)
BU BRASILE
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
RIO DE JANEIRO
BRL
7.169.029.859
99,9999
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(holding di partecipazioni)
(BRASILE)
0,0001
TIM S.p.A
TIM CELULAR S.A.
SAN PAOLO
BRL
9.434.215.720
100,0000
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
(servizi di telecomunicazioni)
(BRASILE)
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
RIO DE JANEIRO
BRL
9.913.414.422
66,5819
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
(holding di partecipazioni)
(BRASILE)
0,0662
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
TIM S.A.
RIO DE JANEIRO
BRL
4.041.956.045
99,9999
TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
(servizi di telecomunicazioni)
(BRASILE)
0,0001
TIM CELULAR S.A.
ALTRE ATTIVITA'
OLIVETTI DEUTSCHLAND GmbH
NURNBERG
EUR
25.600.000
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio)
(GERMANIA)
OLIVETTI ESPANA S.A. (in liquidazione)
BARCELLONA
EUR
1.229.309
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione e manutenzione prodotti per ufficio, consulenza e
(SPAGNA)
gestione reti telematiche)
OLIVETTI UK Ltd.
NORTHAMPTON
GBP
6.295.712
100,0000
OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio)
(REGNO UNITO)
TELECOM ITALIA CAPITAL S.A.
LUSSEMBURGO
EUR
2.336.000
100,0000
TIM S.p.A
(società finanziaria)
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
LUSSEMBURGO
EUR
1.818.691.979
100,0000
TIM S.p.A
(società finanziaria)
TELECOM ITALIA LATAM PARTICIPAÇÕES E GESTÃO ADMINISTRATIVA LTDA
SAN PAOLO
BRL
118.925.803
100,0000
TIM S.p.A
(prestazioni di servizi di telecomunicazioni e di rappresentanza)
(BRASILE)
TIAUDIT COMPLIANCE LATAM S.A. (in liquidazione)
RIO DE JANEIRO
BRL
1.500.000
69,9996
TIM S.p.A
(servizi di revisione interna)
(BRASILE)
30,0004
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
TIESSE S.c.p.A.
IVREA
EUR
103.292
61,0000
OLIVETTI S.p.A.
(installazione e assistenza di apparecchiature elettroniche, informatiche,
(TORINO)
telematiche e di telecomunicazioni)
TIM TANK S.r.l.
MILANO
EUR
18.600.000
100,0000
TIM S.p.A
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti

(investimento in fondi e titoli mobiliari)

Capitale
IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURES VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
ALFIERE S.p.A. (*)
(gestione immobiliare)
ROMA EUR 9.250.000 50,0000 TIM S.p.A
AREE URBANE S.r.l. (in liquidazione)
(gestione immobiliare)
MILANO EUR 100.000 32,6200 TIM S.p.A
ASSCOM INSURANCE BROKERS S.r.l. MILANO EUR 100.000 20,0000 TIM S.p.A
(mediazione assicurativa)
CLOUDESIRE.COM S.r.l. PISA EUR 11.671 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(progettazione, realizzazione e commercializzazione di piattaforma di
marketplace per la vendita di applicazioni di modalità as-a-service)
CONSORZIO ANTENNA COLBUCCARO Società Consortile a r.l. ASCOLI PICENO EUR 121.000 20,0000 PERSIDERA S.p.A.
(installazione, gestione e manutenzione di tralicci metallici completi di
postazioni di ricovero apparati)
CONSORZIO ANTENNA MONTECONERO Società Consortile a r.l. SIROLO EUR 51.100 22,2211 PERSIDERA S.p.A.
(attività multimediale) (ANCONA)
CONSORZIO E O (in liquidazione) ROMA EUR 30.987 50,0000 TIM S.p.A
(servizi per la formazione)
ECO4CLOUD S.r.l . RENDE EUR 19.532 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi
ad alto valore tecnologico)
(COSENZA)
ITALTEL GROUP S.p.A. (in liquidazione) SETTIMO EUR 825.695 34,6845 19,3733 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(holding di partecipazioni) MILANESE
(MILANO)
KOPJRA S.r.l. SCHIO EUR 16.207 22,8491 TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi
ad alto valore tecnologico)
(VICENZA)
MOVENDA S.p.A. ROMA EUR 133.333 24,9998 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(ideazione, realizzazione e diffusione di siti internet, prodotti e supporti
informatici)
NORDCOM S.p.A. MILANO EUR 5.000.000 42,0000 TIM S.p.A
(application service provider)
OILPROJECT S.r.l. MILANO EUR 13.556 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(ricerca, sviluppo, commercializzazione e brevettazione di tutte le opere
dell'ingegno legate alla tecnologia, all'informatica e alle TLC)
PEDIUS S.r.l. ROMA EUR 181 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(erogazione di applicazioni di telecomunicazioni specializzate, di servizi di
telecomunicazione su connessioni telefoniche, di servizi voip)
TIGLIO I S.r.l. MILANO EUR 5.255.704 47,8019 TIM S.p.A
(gestione immobiliare)
TIGLIO II S.r.l. (in liquidazione)
(gestione immobiliare)
MILANO EUR 10.000 49,4700 TIM S.p.A
W.A.Y. S.r.l. TORINO EUR 136.383 39,9999 OLIVETTI S.p.A.
(sviluppo e commercializzazione di prodotti e sistemi di geolocalizzazione
per la sicurezza e la logistica)
WIMAN S.r.l. MATTINATA EUR 22.233 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, gestione ed implementazione di piattaforme per autenticazione
wi-fi su base social)
(FOGGIA)

% Partecipazione

% Voto Imprese partecipanti

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale

(*) Joint Venture.

(**) Società collegata su cui TIM S.p.A. esercita direttamente o indirettamente un'influenza notevole ai sensi dello IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture).

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Amos Genish, in qualità di Amministratore Delegato, e Piergiorgio Peluso, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di TIM S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo 1°gennaio – 30 giugno 2018.
  • 2. TIM ha adottato come framework di riferimento per la definizione e la valutazione del proprio sistema di controllo interno, con particolare riferimento ai controlli interni per la formazione del bilancio, il modello Internal Control - Integrated Framework (2013) emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 (International Financial Reporting Standards – IFRS), nonché alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia anche con particolare riferimento ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 La relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio 2018 e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio 2018. La relazione sulla gestione comprende altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

24 luglio 2018

L'Amministratore Delegato Il Dirigente preposto alla

_________________________

Amos Genish

redazione dei documenti contabili societari

_______________________

Piergiorgio Peluso

RELAZIONE DI REVISIONE CONTABILE LIMITATA SUL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Agli azionisti di TIM SpA

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico separato, dal conto economico complessivo, dal prospetto dei movimenti del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative di TIM SpA e controllate ("Gruppo TIM") al 30 giugno 2018. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n° 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM al 30 giugno 2018, non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 8 agosto 2018

PricewaterhouseCoopers SpA

Francesco Ferrara (Revisore legale)

NOTIZIE UTILI

Copie gratuite del presente fascicolo possono essere richieste:

Chiamando il Numero Verde 800.020.220 (per chiamate dall'Italia)
oppure +39 011 2293603 (per chiamate dall'estero)
a disposizione per informazioni ed assistenza agli azionisti
E-mail [email protected]
Internet Gli utenti possono consultare la Relazione Finanziaria semestrale 2018 accedendo al
sito telecomitalia.com/Bilanci-Relazioni
Possono inoltre ricevere informazioni su TIM al sito www.telecomitalia.com
e
informazioni su prodotti e servizi al sito www.tim.it

Investor Relations +39 36881 (centralino) investor\[email protected]

TIM S.p.A. Sede Legale in Milano Via G. Negri n. 1 Direzione Generale e Sede Secondaria in Roma Corso d'Italia n. 41 Casella PEC: [email protected] Capitale sociale euro 11.677.002.855,10 interamente versato Codice Fiscale/Partita Iva e numero iscrizione al Registro delle Imprese di Milano 00488410010

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