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Brembo

Management Reports Nov 9, 2018

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Management Reports

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THINK AHEAD, TOMORROW IS NOWBREMBO Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2018

INDICE

Cariche sociali 3
Sintesi dei risultati del Gruppo 5
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 8
Conto economico consolidato 9
Conto economico complessivo consolidato 10
Rendiconto finanziario consolidato 11
Posizione finanziaria netta consolidata 11
Variazioni di patrimonio netto consolidato 12
NOTE DI COMMENTO AI PROSPETTI CONTABILI
Principi contabili e criteri di redazione 13
Area di consolidamento 13
Note di commento alle più rilevanti variazioni delle poste dei prospetti contabili consolidati 14
Ripartizione ricavi per area geografica e per applicazione 16
Prevedibile evoluzione della gestione 18

OSSERVAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI CIRCA L'ANDAMENTO GESTIONALE E I FATTI SIGNIFICATIVI

Scenario macroeconomico 19
Mercati valutari 21
Struttura operativa e mercati di riferimento 22
Fatti di rilievo del trimestre 24
Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out) 24
Acquisto e vendita di azioni proprie 24
Fatti significativi successivi alla chiusura del trimestre 24

DICHIARAZIONE EX ART. 154/bis c.2 – PARTE IV, TITOLO III, CAPO II, SEZIONE V-bis,

del D. LGS. 58/1998

Cariche sociali

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. del 20 aprile 2017 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.

STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI COMITATI E DELLE PRINCIPALI FUNZIONI DI GOVERNANCE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Alberto Bombassei (1) (9)
Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi (2) (9)
Amministratore Delegato e Direttore Generale Andrea Abbati Marescotti (3) (9)
Consiglieri Valerio Battista (4) (10)
Cristina Bombassei (5) (9)
Barbara Borra (4)
Giovanni Canavotto (6)
Laura Cioli (4)
Nicoletta Giadrossi (4) (7)
Umberto Nicodano (8)
Gianfelice Rocca (4)
COLLEGIO SINDACALE (11)
Presidente Raffaella Pagani (7)
Sindaci effettivi Alfredo Malguzzi
Mario Tagliaferri
Sindaci supplenti Myriam Amato (7)
Marco Salvatore
SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A. (12)
DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE

DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Andrea Pazzi (13)

COMITATI

Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (14) Laura Cioli (Presidente)
Barbara Borra
Nicoletta Giadrossi
Comitato Remunerazione e Nomine Barbara Borra (Presidente)
Nicoletta Giadrossi
Umberto Nicodano
Organismo di Vigilanza Alessandro De Nicola (Presidente) (15)
Laura Cioli
Alessandra Ramorino (16)
  • (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge.
  • (2) Il Vice Presidente Esecutivo ha la rappresentanza legale della società; il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito specifici poteri per la gestione della società stessa.
  • (3) All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri per la gestione della società nonché la delega ai sensi dell'art. 2381 c.c. in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, modificato dal D.Lgs. 106/2009) ed in tema di tutela ambientale e di gestione dei rifiuti.
  • (4) Amministratori non esecutivi e indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo) e dell'art. 2.2.3, comma 3, del Regolamento Borsa Italiana S.p.A. e del Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A. (art. 3.C.1).
  • (5) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di Chief CSR Officer.
  • (6) Amministratore esecutivo che riveste anche il ruolo di System Division Chief Operating Officer.
  • (7) Amministratore candidato proposto da un gruppo di azionisti di minoranza ed eletto da Assemblea/Sindaco eletto da lista di minoranza.
  • (8) Amministratore non esecutivo.
  • (9) Amministratori esecutivi.
  • (10) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (11) Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D.Lgs. 39/2010.
  • (12) L'Assemblea degli Azionisti nella riunione del 23 aprile 2013 ha conferito l'incarico fino all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2021.
  • (13) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2018; ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto. La nomina rimane valida sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.
  • (14) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.
  • (15) Avvocato, Libero professionista, Senior Partner of Orrick Italian offices.
  • (16) Chief Internal Audit Officer.

Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

Margine operativo netto

A B
RISULTATI ECONOMICI (in milioni di euro) III TR'17 IV TR'17 I TR'18 II TR'18 III TR'18 % B/A
Ricavi da contratti con clienti 589,6 611,6 657,9 681,7 660,1 12,0%
Margine operativo lordo 113,6 110,8 126,6 133,3 120,1 5,8%
% sui ricavi da contratti con clienti 19,3% 18,1% 19,2% 19,6% 18,2%
Margine operativo netto 80,8 76,0 91,6 94,6 80,7 -0,1%
% sui ricavi da contratti con clienti 13,7% 12,4% 13,9% 13,9% 12,2%
Risultato prima delle imposte 77,9 71,2 90,0 90,6 75,8 -2,7%
% sui ricavi da contratti con clienti 13,2% 11,6% 13,7% 13,3% 11,5%
Risultato netto di periodo 59,8 67,0 68,2 71,9 57,1 -4,4%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,1% 11,0% 10,4% 10,5% 8,7%

Personale a fine periodo

Fatturato per dipendente

A B
RISULTATI PATRIMONIALI (in milioni di euro) III TR'17 IV TR'17 I TR'18 II TR'18 III TR'18 % B/A
Capitale netto investito 1.268,6 1.310,8 1.429,4 1.415,1 1.450,1 14,3%
Patrimonio netto 988,5 1.064,4 1.126,2 1.124,5 1.182,3 19,6%
Indebitamento finanziario netto 250,4 218,6 275,7 263,1 240,7 -3,9%
PERSONALE E INVESTIMENTI
Personale a fine periodo (n.) 9.666 9.837 10.154 10.384 10.595 9,6%
Fatturato per dipendente (in migliaia di euro) 61,0 62,2 64,8 65,6 62,3 2,1%
Investimenti (in milioni di euro) 92,5 104,1 46,1 75,8 63,6 -31,2%

Indebitamento finanziario netto

PRINCIPALI INDICATORI III TR'17 IV TR'17 I TR'18 II TR'18 III TR'18
Margine operativo netto/Ricavi da contratti con clienti 13,7% 12,4% 13,9% 13,9% 12,2%
Risultato prima delle imposte/Ricavi da contratti con clienti 13,2% 11,6% 13,7% 13,3% 11,5%
Investimenti/Ricavi da contratti con clienti 15,7% 17,0% 7,0% 11,1% 9,6%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto 25,3% 20,5% 24,5% 23,4% 20,4%
Oneri finanziari netti rettificati(*)/Ricavi da contratti con clienti 0,4% 0,4% 0,3% 0,3% 0,4%
Oneri finanziari netti rettificati(*)/Margine operativo netto 3,0% 3,4% 2,3% 2,5% 3,3%
ROI (2) 25,3% 23,0% 26,0% 26,8% 22,1%
ROE (3) 24,5% 25,5% 24,8% 25,9% 19,3%

Note:

ROI: Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione). ROE: Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).

(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) 30.09.2018 31.12.2017 Variazione
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI 988.544 933.774 54.770
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 69.300 61.323 7.977
Costi di sviluppo
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita
81.729 82.837 (1.108)
Altre attività immateriali 49.944 50.425 (481)
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 40.834 34.300 6.534
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) 8.154 6.769 1.385
Crediti e altre attività non correnti 3.076 3.832 (756)
Imposte anticipate 63.910 57.818 6.092
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 1.305.491 1.231.078 74.413
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 363.009 311.116 51.893
Crediti commerciali 483.779 375.719 108.060
Altri crediti e attività correnti 71.263 80.455 (9.192)
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 425 296 129
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 262.518 300.830 (38.312)
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 1.180.994 1.068.416 112.578
TOTALE ATTIVO 2.486.485 2.299.494 186.991
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 34.728 34.728 0
Altre riserve 103.775 112.838 (9.063)
Utili / (perdite) portati a nuovo 818.375 625.818 192.557
Risultato netto di periodo 197.220 263.428 (66.208)
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 1.154.098 1.036.812 117.286
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 28.250 27.625 625
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.182.348 1.064.437 117.911
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 247.663 319.314 (71.651)
Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati 1.751 2.344 (593)
Altre passività non correnti 3.340 19.927 (16.587)
Fondi per rischi e oneri non correnti 34.323 39.613 (5.290)
Fondi per benefici ai dipendenti 27.078 27.784 (706)
Imposte differite 23.763 24.716 (953)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 337.918 433.698 (95.780)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche correnti 253.457 194.220 59.237
Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 793 3.845 (3.052)
Debiti commerciali 533.071 470.390 62.681
Debiti tributari 23.825 9.719 14.106
Fondi per rischi e oneri correnti 2.239 2.244 (5)
Altre passività correnti 152.834 120.941 31.893
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 966.219 801.359 164.860
TOTALE PASSIVO 1.304.137 1.235.057 69.080
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 2.486.485 2.299.494 186.991

Conto economico consolidato (terzo trimestre 2018)

(in migliaia di euro) III TR. '18 III TR. '17 Variazione %
Ricavi da contratti con clienti 660.059 589.575 70.484 12,0%
Altri ricavi e proventi 2.562 4.266 (1.704) -39,9%
Costi per progetti interni capitalizzati 4.796 5.175 (379) -7,3%
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (321.272) (280.485) (40.787) 14,5%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 4.124 2.816 1.308 46,4%
Altri costi operativi (115.489) (101.866) (13.623) 13,4%
Costi per il personale (114.642) (105.878) (8.764) 8,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO 120.138 113.603 6.535 5,8%
% sui ricavi da contratti con clienti 18,2% 19,3%
Ammortamenti e svalutazioni (39.403) (32.790) (6.613) 20,2%
MARGINE OPERATIVO NETTO 80.735 80.813 (78) -0,1%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,2% 13,7%
Proventi (oneri) finanziari netti (4.957) (2.951) (2.006) 68,0%
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 1 2 2 9 (17) -58,6%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 75.790 77.891 (2.101) -2,7%
% sui ricavi da contratti con clienti 11,5% 13,2%
Imposte (18.310) (16.937) (1.373) 8,1%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 57.480 60.954 (3.474) -5,7%
% sui ricavi da contratti con clienti 8,7% 10,3%
Interessi di terzi (373) (1.203) 830 -69,0%
RISULTATO NETTO DI PERIODO 57.107 59.751 (2.644) -4,4%
% sui ricavi da contratti con clienti 8,7% 10,1%
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 0,18 0,18

Conto economico consolidato (30 settembre 2018)

(in migliaia di euro) 30.09.2018 30.09.2017 Variazione %
Ricavi da contratti con clienti 1.999.746 1.852.023 147.723 8,0%
Altri ricavi e proventi 15.809 15.005 804 5,4%
Costi per progetti interni capitalizzati 17.397 18.103 (706) -3,9%
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (955.973) (888.047) (67.926) 7,6%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 12.579 8.973 3.606 40,2%
Altri costi operativi (358.789) (315.281) (43.508) 13,8%
Costi per il personale (350.752) (321.645) (29.107) 9,0%
MARGINE OPERATIVO LORDO 380.017 369.131 10.886 2,9%
% sui ricavi da contratti con clienti 19,0% 19,9%
Ammortamenti e svalutazioni (113.178) (98.821) (14.357) 14,5%
MARGINE OPERATIVO NETTO 266.839 270.310 (3.471) -1,3%
% sui ricavi da contratti con clienti 13,3% 14,6%
Proventi (oneri) finanziari netti (10.574) (6.097) (4.477) 73,4%
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 133 154 (21) -13,6%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 256.398 264.367 (7.969) -3,0%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,8% 14,3%
Imposte (57.292) (64.899) 7.607 -11,7%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 199.106 199.468 (362) -0,2%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,0% 10,8%
Interessi di terzi (1.886) (3.030) 1.144 -37,8%
RISULTATO NETTO DI PERIODO 197.220 196.438 782 0,4%
% sui ricavi da contratti con clienti 9,9% 10,6%
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 0,61 0,60

Conto economico consolidato complessivo (30 settembre 2018)

(in migliaia di euro) 30.09.2018 30.09.2017 Variazione
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 199.106 199.468 (362)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti 913 2.093 (1.180)
Effetto fiscale (163) (406) 243
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle
imprese valutate con il metodo del patrimonio netto (80) 0 (80)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo 670 1.687 (1.017)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Variazione della riserva di conversione (9.524) (29.885) 20.361
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo (9.524) (29.885) 20.361
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 190.252 171.270 18.982
Quota di pertinenza:
- di terzi 1.425 761 664
- del Gruppo 188.827 170.509 18.318

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO
30.09.2018
155.973
30.09.2017
63.929
III TR. '18
98.963
III TR. '17
128.817
Risultato prima delle imposte 256.398 264.367 75.789 77.890
Ammortamenti/Svalutazioni 113.178 98.821 39.403 32.790
Plusvalenze/Minusvalenze (2.459) (338) (1.009) (360)
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (6.614) (3.078) (4.136) (2.845)
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 403 449 137 147
Accantonamenti a fondi relativi al personale 2.855 1.586 544 1.119
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 12.493 11.787 5.841 (8.038)
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 376.254 373.594 116.569 100.703
Imposte correnti pagate (32.296) (40.880) (7.678) (5.488)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (2.946) (3.185) (1.016) (1.585)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (56.851) (32.769) 4.731 (868)
attività finanziarie (22) 3 8 3 2 0
crediti commerciali (107.253) (50.711) (6.674) 15.082
crediti verso altri e altre attività (2.323) (10.931) 10.588 4.491
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti commerciali 62.681 19.188 (31.069) (14.436)
debiti verso altri e altre passività 6.887 6.677 (558) 4.034
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante (1.476) (9.212) (2.754) (2.775)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 242.655 251.809 82.171 99.158
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (24.215) (24.646) (5.119) (5.673)
materiali (161.338) (231.982) (58.478) (86.788)
finanziarie (partecipazioni) (1.351) 0
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 3.951 5.773 1.374 3.125
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (182.953) (250.855) (62.223) (89.336)
Dividendi pagati nel periodo (71.541) (65.037) 0 0
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza (800) 0 0 0
Variazione di fair value di strumenti derivati (109) 523 (490) 9 9
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 6.265 185.694 6.173 30.549
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (34.428) (40.710) (14.836) (15.818)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (100.613) 80.470 (9.153) 14.830
Flusso monetario complessivo (40.911) 81.424 10.795 24.652
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.989) 7.040 316 (1.076)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 110.073 152.393 110.074 152.393

Posizione finanziaria netta consolidata

(in migliaia di euro) 30.09.2018 31.12.2017
A Cassa 137 166
B Altre disponibilità liquide 262.381 300.664
C Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 109 0
D LIQUIDITA' (A+B+C) 262.627 300.830
E Crediti finanziari correnti 316 296
F Debiti bancari correnti 152.445 144.857
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 101.012 49.363
H Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 793 3.845
I INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 254.250 198.065
J INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) (8.693) (103.061)
K Debiti bancari non correnti 247.663 319.314
L Obbligazioni emesse 0 0
M Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 1.751 2.344
N INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 249.414 321.658
O INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 240.721 218.597

Variazioni di patrimonio netto consolidato

Altre riserve
(in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva azioni
proprie in
portafoglio
Utili / (perdite)
portati a nuovo
Risultato netto
di periodo
Patrimonio Netto
di Gruppo
Risultato di terzi Capitale e riserve di terzi Patrimonio Netto
di terzi
Patrimonio Netto
Saldo al 1° gennaio 2017 34.728 149.195 (13.476) 446.834 240.632 857.913 2.363 22.034 24.397 882.310
Destinazione risultato esercizio precedente 175.595 (175.595) 0 (2.363) 2.363 0 0
Pagamento dividendi (65.037) (65.037) 0 (65.037)
Riclassifiche (137) 137 0 0 0
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti 1.687 1.687 0 1.687
Variazione della riserva di conversione (28.529) (28.529) (1.356) (1.356) (29.885)
Risultato netto del periodo 196.438 196.438 3.030 3.030 199.468
Saldo al 30 settembre 2017 34.728 120.529 (13.476) 624.253 196.438 962.472 3.030 23.041 26.071 988.543
Saldo al 1° gennaio 2018 34.728 126.314 (13.476) 625.818 263.428 1.036.812 4.472 23.153 27.625 1.064.437
Destinazione risultato esercizio precedente 191.887 (191.887) 0 (4.472) 4.472 0 0
Pagamento dividendi (71.541) (71.541) (800) (800) (72.341)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti 750 750 0 750
Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto (80) (80) 0 (80)
Variazione della riserva di conversione (9.063) (9.063) (461) (461) (9.524)
Risultato netto del periodo 197.220 197.220 1.886 1.886 199.106
Saldo al 30 settembre 2018 34.728 117.251 (13.476) 818.375 197.220 1.154.098 1.886 26.364 28.250 1.182.348

Note di commento ai prospetti contabili

Principi contabili e criteri di redazione

Il Resoconto intermedio di gestione del terzo trimestre 2018, che comprende la Situazione patrimoniale e finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e brevi note illustrative, è redatto sulla base dei criteri di rilevazione e misurazione previsti dagli IFRS adottati dall'Unione Europea e messo a disposizione del pubblico su base volontaria. Quanto ai contenuti, alle tempistiche e alle modalità di comunicazione dell'informativa periodica finanziaria aggiuntiva si rimanda a quanto specificato sul sito internet aziendale (http://www.brembo.com/it/investitori/calendario).

Si rinvia a quanto contenuto nella Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2017 per quanto concerne i principi contabili internazionali di riferimento e i criteri scelti dal Gruppo nella predisposizione dei suddetti prospetti contabili. La redazione del Resoconto intermedio richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del rendiconto intermedio. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte del management, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si verificassero.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Si puntualizza inoltre che la valorizzazione delle giacenze inventariali è stata ottenuta, per Brembo S.p.A., applicando alle risultanze contabili delle giacenze al 30 settembre 2018 il costo al 31 maggio 2018. Le valutazioni attuariali necessarie per la determinazione dei fondi per benefici ai dipendenti vengono normalmente elaborate in occasione della predisposizione del bilancio annuale. Il presente Resoconto intermedio di gestione non è stato assoggettato a revisione contabile.

Area di consolidamento

I prospetti contabili del terzo trimestre 2018 includono quelli della Capogruppo Brembo S.p.A. e quelli delle società nelle quali essa detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10. Rispetto al terzo trimestre 2017, non sono intervenute operazioni societarie che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo.

Note di commento alle più rilevanti variazioni delle poste dei prospetti contabili consolidati

Anche nel terzo trimestre 2018 l'andamento delle vendite è stato positivo, traducendosi ancora una volta in una crescita del fatturato di Gruppo. I ricavi netti realizzati nel terzo trimestre 2018 ammontano a € 660.059 migliaia, in crescita del 12,0% rispetto all'analogo periodo del 2017.

Tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il settore delle applicazioni per autovetture ha chiuso il terzo trimestre 2018 con un incremento del 10,4% rispetto all'analogo periodo del 2017. Buona anche la performance nei settori delle applicazioni per veicoli commerciali (+23,7%) e per motociclette (+17,5%) e nel settore racing (+5,7%).

A livello geografico, in Europa, la Germania, ha registrato un incremento del 5,4% rispetto al terzo trimestre 2017; buone performance anche per Francia (+38,4%) e Regno Unito (+14,0%), mentre l'Italia ha segnato un calo del 6,0%. In Nord America le vendite sono risultate in aumento del 21,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In Sud America si registra una flessione del 10,9% rispetto al terzo trimestre 2017 (+23,0% a parità di cambi). In Estremo Oriente, si sono registrate buone performance in India (+18,1%), Cina (+9,6%) e Giappone (+6,3%) rispetto al terzo trimestre 2017.

Nel trimestre, il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 429.403 migliaia, con un'incidenza del 65,1% sulle vendite, in aumento rispetto al 63,3% dello stesso periodo dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 4.796 migliaia e si confrontano con € 5.175 migliaia del terzo trimestre 2017.

La voce proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria, pari a € 4.124 migliaia (€ 2.816 migliaia nel terzo trimestre 2017) è riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB.

I costi per il personale sono pari a € 114.642 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 17,4%, in calo rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (18,0%). I dipendenti in forza al 30 settembre 2018 sono pari a 10.595 (9.837 al 31 dicembre 2017 e 9.666 al 30 settembre 2017).

Il margine operativo lordo nel trimestre è pari a € 120.138 migliaia (18,2% dei ricavi) rispetto a € 113.603 migliaia del terzo trimestre 2017 (19,3% dei ricavi).

Il margine operativo netto è pari a € 80.735 migliaia (12,2% dei ricavi) rispetto a € 80.813 migliaia del terzo trimestre 2017 (13,7% dei ricavi), dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 39.403 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni nel terzo trimestre 2017 pari a € 32.790 migliaia.

L'ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 4.957 migliaia (nel terzo trimestre 2017, pari a € 2.951 migliaia), composto da differenze cambio nette negative per € 2.270 migliaia (€ 531 migliaia nel terzo trimestre 2017) e da oneri finanziari pari a € 2.687 migliaia (€ 2.420 migliaia nello stesso trimestre del precedente esercizio).

I proventi finanziari netti da partecipazioni, ammontanti a € 12 migliaia, sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Il risultato prima delle imposte chiude con un utile di € 75.790 migliaia (11,5% dei ricavi), mentre nel terzo trimestre 2017 si era registrato un utile di € 77.891 migliaia (13,2% dei ricavi). La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste per l'esercizio dalla normativa vigente, risulta essere pari a € 18.310 migliaia (€ 16.937 migliaia nel terzo trimestre 2017). Il tax rate è pari a 24,2%, rispetto al 21,7% del terzo trimestre 2017.

Il risultato netto di Gruppo del trimestre è pari a € 57.107 migliaia rispetto a € 59.751 migliaia del terzo trimestre 2017.

Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 1.450.147 migliaia, con un incremento di € 139.329 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017 quando era € 1.310.818 migliaia.

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 ammonta a € 240.721 migliaia rispetto a € 218.597 migliaia al 31 dicembre 2017. L'incremento di € 22.124 migliaia registrato nel periodo è principalmente dovuto al concorrere dei seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per € 380.017 migliaia;
  • attività di investimento netto in immobilizzazioni materiali e immateriali per complessivi € 184.061 migliaia; tali attività si sono soprattutto concentrate in Italia (28,3%), di cui € 14.647 migliaia (8,0%) relativi a costi di sviluppo, in Polonia (26,1%), in Cina (19,1%) e in Nord America (19,0%);
  • variazione negativa del capitale circolante per effetto dell'aumento delle attività per complessivi € 104.862 migliaia;
  • pagamento da parte della Capogruppo, nel mese di maggio, del dividendo deliberato pari a € 71.541 migliaia;
  • pagamento delle imposte, che ha assorbito € 32.296 migliaia;
  • dividendi ricevuti dalla società collegata BSCCB S.p.A. per € 6.000 migliaia.

Ripartizione ricavi per area geografica e per applicazione

Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi netti relativi al terzo trimestre 2018 e al 30 settembre 2018, suddivisi per area geografica e per applicazione.

(in migliaia di euro) III TR. '18 % III TR. '17 % Variazione %
AREA GEOGRAFICA
Italia 61.368 9,3% 65.257 11,1% (3.889) -6,0%
Germania 145.782 22,1% 138.291 23,5% 7.491 5,4%
Francia 23.434 3,6% 16.929 2,9% 6.505 38,4%
Regno Unito 53.923 8,2% 47.287 8,0% 6.636 14,0%
Altri paesi Europa 74.391 11,3% 60.743 10,3% 13.648 22,5%
India 21.738 3,3% 18.408 3,1% 3.330 18,1%
Cina 76.530 11,6% 69.834 11,8% 6.696 9,6%
Giappone 8.474 1,3% 7.974 1,4% 500 6,3%
Altri paesi Asia 10.226 1,5% 4.920 0,8% 5.306 107,8%
Sud America (Argentina e Brasile) 15.046 2,3% 16.892 2,9% (1.846) -10,9%
Nord America (USA, Messico e Canada) 167.149 25,3% 137.750 23,3% 29.399 21,3%
Altri paesi 1.998 0,2% 5.290 0,9% (3.292) -62,2%
Totale 660.059 100,0% 589.575 100,0% 70.484 12,0%
(in migliaia di euro) III TR. '18 % III TR. '17 % Variazione %
APPLICAZIONE
Autovetture 506.095 76,7% 458.499 77,8% 47.596 10,4%
Motocicli 60.410 9,2% 51.424 8,7% 8.986 17,5%
Veicoli Commerciali 66.118 10,0% 53.471 9,1% 12.647 23,7%
Competizioni 27.313 4,1% 25.836 4,4% 1.477 5,7%
Varie 123 0,0% 345 0,0% (222) -64,3%
Totale 660.059 100,0% 589.575 100,0% 70.484 12,0%

INCIDENZA SU FATTURATO

(in migliaia di euro) 30.09.2018 % 30.09.2017 % Variazione %
AREA GEOGRAFICA
Italia 213.302 10,7% 222.227 12,0% (8.925) -4,0%
Germania 457.934 22,9% 419.467 22,6% 38.467 9,2%
Francia 72.945 3,6% 57.942 3,1% 15.003 25,9%
Regno Unito 159.326 8,0% 145.983 7,9% 13.343 9,1%
Altri paesi Europa 219.886 11,0% 176.277 9,5% 43.609 24,7%
India 61.679 3,1% 53.648 2,9% 8.031 15,0%
Cina 221.305 11,1% 195.192 10,5% 26.113 13,4%
Giappone 23.356 1,2% 25.074 1,4% (1.718) -6,9%
Altri paesi Asia 32.448 1,6% 14.361 0,8% 18.087 125,9%
Sud America (Argentina e Brasile) 46.069 2,3% 50.045 2,7% (3.976) -7,9%
Nord America (USA, Messico e Canada) 483.773 24,2% 476.601 25,8% 7.172 1,5%
Altri paesi 7.723 0,3% 15.206 0,8% (7.483) -49,2%
Totale 1.999.746 100,0% 1.852.023 100,0% 147.723 8,0%
(in migliaia di euro) 30.09.2018 % 30.09.2017 % Variazione %
APPLICAZIONE
Autovetture 1.526.804 76,4% 1.413.112 76,3% 113.692 8,0%
Motocicli 190.241 9,5% 177.806 9,6% 12.435 7,0%
Veicoli Commerciali 192.460 9,6% 167.766 9,1% 24.694 14,7%
Competizioni 89.906 4,5% 92.852 5,0% (2.946) -3,2%
Varie 335 0,0% 487 0,0% (152) -31,2%
Totale 1.999.746 100,0% 1.852.023 100,0% 147.723 8,0%

INCIDENZA SU FATTURATO

Prevedibile evoluzione della gestione

Le proiezioni del portafoglio ordini per la restante parte dell'anno confermano i trend sin qui evidenziati, seppure in uno scenario macroeconomico e settoriale che si prospetta incerto. La società continua a monitorare l'evolversi delle dinamiche del settore automotive.

Osservazioni degli Amministratori circa l'andamento gestionale e i fatti significativi

Scenario macroeconomico

Una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nel corso del terzo trimestre 2018 non può trascurare una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.

L'economia mondiale continua la sua crescita. Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha rivisto leggermente al ribasso il prodotto interno lordo (PIL) mondiale, sia per il 2018 che per il 2019, a +3,7%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile, allineandolo con la crescita di chiusura del 2017. Secondo quanto pubblicato nell'aggiornamento del World Economic Outlook di ottobre 2018, edito dall'FMI, le principali ragioni della revisione della crescita globale sono riconducibili al rallentamento dell'attività economica delle principali economie avanzate, agli effetti negativi delle misure commerciali protezioniste attuate o approvate tra aprile e metà settembre, alle prospettive più deboli per alcuni importanti mercati emergenti e in via di sviluppo, alle condizioni finanziarie più rigide, alle tensioni geopolitiche e all'incremento dei costi per l'importazione di petrolio. Oltre i prossimi due anni, con la chiusura dei gap di produzione e con la normalizzazione delle politiche monetarie, la crescita nelle economie più avanzate dovrebbe assestarsi a tassi potenziali di crescita al di sotto delle medie raggiunte prima della crisi finanziaria globale di un decennio fa.

Nell'aggiornamento di ottobre l'FMI rivede in leggero ribasso anche le stime di crescita per l'Eurozona, che segnerà un +2,0% per la fine di quest'anno e un +1,9% per il 2019. In particolare le previsioni vedono Spagna a +2,7%, Germania a +1,9%, Francia a +1,6% ed Italia a +1,2%. Gli economisti dell'Eurostat, nell'Eurozone Economic Outlook, confermano che, nell'Eurozona, nei primi due trimestri del 2018 la crescita del PIL dell'area euro ha perso slancio rispetto al periodo precedente, condizionata negativamente dal rallentamento del commercio estero. I rischi dell'attuale scenario previsionale sono legati all'accentuarsi delle tensioni commerciali globali alimentate anche dalla politica intrapresa dagli Stati Uniti sui dazi. Sebbene il rallentamento del commercio internazionale si concentri attualmente su Cina, Canada e Messico, gli effetti potrebbero estendersi anche all'area euro. Nel mese di agosto, l'indice dei responsabili degli acquisti (PMI – Purchasing Manager's Index) è sceso da un livello superiore a 60 punti registrato all'inizio dell'anno a 54,4 punti. Anche gli ultimi dati riferiti agli indicatori della produzione e delle vendite hanno confermato l'attuale fase di rallentamento della crescita. A luglio la produzione industriale ha segnato un calo congiunturale significativo (-0,8%). Nei prossimi trimestri ci si attende che l'economia della zona euro cresca, anche se a ritmo costante. La crescita sarà sostenuta dagli investimenti. Le imprese beneficeranno delle condizioni ancora favorevoli dei mercati finanziari e delle attese ancora positive sull'andamento dell'economia. Un ulteriore fattore di stimolo agli investimenti è rappresentato dall'alto livello della capacità produttiva utilizzata. Si prevede che gli investimenti fissi lordi aumenteranno con la stessa intensità nell'ultimo trimestre dell'anno (+0,7%) per poi segnare un lieve rallentamento all'inizio del 2019 (+0,6%). Il tasso di disoccupazione si è mantenuto all'8,2%, circa un punto in meno rispetto all'anno precedente. Ci si attende che la produzione industriale aumenti a ritmi più contenuti rispetto a quelli del PIL, condizionata dal rallentamento delle esportazioni.

Entrando nel dettaglio delle stime dell'FMI, l'Italia dovrebbe crescere dell'1,2% nel 2018. La previsione è perfettamente in linea con quanto esposto dal governo italiano nella nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) che stima un aumento del PIL per la fine dell'anno in corso. L'incremento del PIL conferma la fase di ripresa dell'economia italiana, che dopo essersi intensificata nel corso del 2017 è continuata nei primi mesi di quest'anno, anche se con un ritmo inferiore rispetto alle attese. La stima della crescita del PIL nel 2018 dell'1,2%, enunciata nel documento, è moderata da variabili esogene che esercitano un effetto sfavorevole sulla crescita del PIL: le proiezioni in aumento del prezzo del petrolio, l'andamento meno favorevole previsto per il commercio mondiale, il rafforzamento del tasso di cambio ponderato dell'euro, l'aumento dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli pubblici. Per quanto riguarda il 2019, vi è inoltre un minore effetto di trascinamento derivante dalla revisione al ribasso della crescita, prevista per la seconda metà di quest'anno. Tenuto conto di tutti questi effetti, la crescita del PIL prevista viene rivista a +0,9% nel 2019 e +1,1% nel 2020. Il rallentamento della crescita dell'economia italiana, viene confermato anche dal centro studi di Confindustria (CSC), indebolimento riconducibile a condizioni sia interne che esterne.

Per quanto riguarda la situazione americana, l'FMI, prevede che la crescita negli Stati Uniti raggiunga il picco del 2,9% nel 2018, supportato dal ciclico stimolo fiscale dopo otto anni consecutivi di espansione e condizioni finanziarie ancora libere (nonostante l'attesa stretta monetaria). Inoltre è previsto un rallentamento a +2,5% nel 2019 (revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto al World Economic Outlook di aprile, a causa delle misure commerciali recentemente introdotte), per raggiungere un +1,8% nel 2020 a causa del venir meno degli effetti dello stimolo fiscale. Le aspettative di crescita degli Stati Uniti sono state confermate anche dalla Commissione Europea, i cui esperti prevedono una continuità nella graduale normalizzazione della politica monetaria. Inoltre le riduzioni delle tasse e la maggiore spesa governativa stanno fornendo un sostanziale incremento, a breve termine, della domanda interna, generando un maggior impulso alla creazione di posti di lavoro e livelli record di produzione. Le tariffe più elevate e l'incertezza sulle politiche future, sono tuttavia variabili di moderazione della crescita.

Confermata la ripresa dell'economia giapponese, che consolida la crescita dell'intero paese attorno all'1,1% nel 2018. Secondo l'ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, per i prossimi due anni è previsto un rallentamento della crescita dell'attività economica giapponese che si assesterebbe attorno ad un +0,9% nel 2019. Elemento positivo la crescita, a settembre, dell'attività manifatturiera giapponese che ha fatto registrare il valore più alto negli ultimi tre mesi. La lettura preliminare dell'indice PMI stilato da Markit/Nikkei segna, per il mese di settembre, un leggero aumento, posizionandosi a 52,9 punti rispetto ai 52,5 punti di fine giugno.

L'economia dei Brics - Brasile, Russia, India, Cina - continua a crescere, trainata dalla galoppata di Cina e India. Secondo le stime dell'OECD, l'economia indiana crescerà del 7,6% quest'anno e del 7,4% il prossimo, mentre, la crescita in Cina si posiziona a +6,9% nel 2018 e +6,4% nel 2019. Da segnalare che a settembre l'indice manifatturiero PMI-Caixin è in aumento a 53,1 punti da 51,5 punti di agosto, indice generato da un maggior aumento dell'attività dei servizi, ma contrastato da un più debole aumento della produzione manifatturiera.

Continua la ripresa dell'economia russa, prevista a +1,7% nel 2018 e a +1,8% nel 2019, esattamente in linea con quanto stimato dagli economisti dell'FMI nell'ultima edizione del Wold Economic Outlook. La crescita è guidata da una forte espansione della domanda interna e dall'aumento dei prezzi del petrolio. Inoltre si prevede, per gli anni successivi, una crescita moderata e costante attorno a +1,2%.

Il Brasile, ormai uscito definitivamente dalla profonda depressione del 2015-2016, continuerà la sua crescita durante il 2018 (+1,4%) e il 2019 (+2,4%).

Per quanto concerne l'andamento delle materie prime, il prezzo medio del petrolio nel corso dei primi nove mesi dell'anno è progressivamente aumentato, oltre i 65 dollari al barile. Con l'ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, pubblicato ad ottobre, gli economisti dell'FMI hanno rivisto al rialzo la stima della media aritmetica delle quotazioni delle tre qualità di petrolio (UK Brent, Dubai Fateh e West Texas Intermediate - WTI) prevedendo un prezzo di 69,38 dollari al barile per la fine del 2018 e di 68,76 per fine 2019, registrando, nel 2018, una crescita di 31,4 punti percentuali rispetto al 2017 (52,80 dollari al barile).

Mercati valutari

Nel corso del terzo trimestre 2018 il dollaro statunitense ha aperto in sostanziale deprezzamento verso l'euro, portandosi da quota 1,1639 del 2 luglio al livello di 1,1789 in data 9 luglio, per poi ritracciare con forza sino a quota 1,1321 il 15 agosto. Ha poi invertito repentinamente rotta riportandosi sino a valori di inizio trimestre per poi assestarsi a valori medi del periodo. Chiusura: 1,1576, valore al di sotto della media trimestrale di 1,163113.

Per quanto riguarda le altre valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la sterlina inglese ha aperto il trimestre in apprezzamento sull'euro sino al valore di 0,88108 (4 luglio). La valuta ha poi invertito il trend deprezzandosi in maniera importante sino al valore di 0,9068 toccato il 28 agosto. In seguito ha nuovamente invertito, riapprezzandosi, sino a valori vicini all'apertura di trimestre muovendosi nel canale compreso tra 0,895 e 0,885. Il trimestre ha chiuso a 0,8873, valore al di sotto della media di periodo di 0,892310.

Lo zloty polacco ha aperto il trimestre toccando quota 4,3915 in data 3 luglio per poi invertire decisamente il trend apprezzandosi sino a quota 4,2523 (7 agosto). Nella seconda metà del trimestre ha invertito la tendenza deprezzandosi nuovamente e muovendosi lateralmente nel canale 4,27-4,33. Chiusura: 4,2774, valore inferiore alla media di periodo di 4,303433.

La corona ceca ha aperto il trimestre a quota 25,998 (2 luglio) mostrando nella prima metà del periodo considerato fasi di apprezzamento sino a quota 25,57 (9 agosto), per poi muoversi lateralmente sino agli inizi di settembre e proseguendo poi il suo trend di apprezzamento fino a raggiungere il livello di 25,434 il 19 settembre. Chiusura di periodo a quota 25,731, valore leggermente al di sopra della media trimestrale pari a 25,715124.

La corona svedese ha aperto il trimestre a quota 10,449 in data 2 luglio, deprezzandosi sino a 10,6923 (29 agosto) per poi invertire repentinamente il trend tornando ad apprezzarsi attorno ai valori di inizio trimestre. Chiusura: 10,309, valore inferiore alla media di periodo di 10,405658.

Ad Oriente lo yen giapponese ha aperto il periodo considerato al livello di 128,86 (2 luglio) per poi apprezzarsi sino al valore di 125,67 registrato in data 15 agosto. Nella successiva parte del trimestre ha invertito il trend deprezzandosi sino al livello di 132,78 (25 settembre). Chiusura: 131,23, valore superiore alla media di periodo di 129,655903.

Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il trimestre al livello di 7,7586 (2 luglio) per poi proseguire in deprezzamento sino ad inizio agosto superando la soglia degli 8 (8,01 il 31 luglio). Da questo momento fino alla fine del trimestre la valuta ha percorso un movimento laterale caratterizzato da fasi di apprezzamento seguite da perdite di terreno, raggiungendo il livello di 8,0958 in data 25 settembre. Chiusura: 7,9662, valore superiore alla media di periodo di 7,917537.

La rupia indiana ha aperto il trimestre in una fase laterale, rimanendo fino alla metà di agosto nel canale 79-81, per poi invertire con una netta e costante fase di deprezzamento. Il deprezzamento descritto ha toccato il livello di 85,6125 il 25 settembre. Chiusura: 83,916, valore superiore alla media di periodo di 81,645527.

Nelle Americhe, il real brasiliano ha aperto il trimestre con un movimento di apprezzamento verso l'euro toccando il valore di 4,2788 in data 6 agosto. Da quel momento la valuta ha imboccato una strada ribassista toccando la quota di 4,8942 il 17 settembre per poi ritracciare valori di chiusura del periodo. Chiusura: 4,6535, valore leggermente superiore alla media di periodo pari a 4,604519.

Passando al peso messicano, dopo un valore di apertura di 23,332 (2 luglio) la valuta ha fatto segnare un movimento in deciso apprezzamento sino a 21,3613 toccato in data 7 agosto per poi invertire in un trend di deprezzamento sino in area 22,6-22,7. Il mese di settembre ha poi visto movimenti laterali con valori vicini alla chiusura di periodo. Chiusura: 21,78, valore al di sotto della media di periodo di 22,073572.

Il peso argentino ha aperto il trimestre ad un valore di 33,6958 in data 2 luglio mostrando sino a metà trimestre un movimento laterale, per poi proseguire con un trend in netto deprezzamento sull'euro toccando quota 46,5013 (17 settembre) a causa delle tensioni economiche nel paese e del rialzo dei tassi di interesse. Il resto del periodo è proseguito con movimenti laterali vicini ai valori di chiusura. Chiusura: 46,0503, valore superiore alla media

trimestrale di 37,174068.

Infine, il rublo russo ha aperto il trimestre ad un valore di 73,4691 in data 2 luglio per poi iniziare una prima parte di trimestre in netto deprezzamento verso la valuta euro toccando il livello di 81,2688 (10 settembre). Da quella data la valuta ha invertito trend riapprezzandosi sino a ritracciare valori vicini alla media del trimestre. Chiusura: 76,1422, valore inferiore alla media trimestrale di 76,312748.

Struttura operativa e mercati di riferimento

Nel corso del terzo trimestre 2018 Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 660.059 migliaia, in crescita del 12,0% rispetto a € 589.575 migliaia del terzo trimestre 2017.

Di seguito vengono forniti dati e informazioni, a disposizione della società alla data della presente relazione, sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

Autovetture

Il mercato globale dei veicoli leggeri ha fatto registrare, nel terzo trimestre 2018, un calo delle vendite dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2017, a causa soprattutto dell'andamento dei mercati di Cina e Stati Uniti.

Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso il terzo trimestre 2018 con le immatricolazioni di autovetture a -0,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Fra i principali mercati, hanno contribuito positivamente Germania +1,2%, Francia +11,6% e Spagna +16,0%, mentre si sono registrate variazioni negative nel Regno Unito (-10,2%) e in Italia (-6,7%). L'Est Europa (EU12) ha registrato un trend positivo nelle immatricolazioni di auto nel terzo trimestre 2018 del 16,3% rispetto al pari periodo 2017.

Le immatricolazioni di veicoli leggeri in Russia, hanno mostrato segnali positivi chiudendo il terzo trimestre 2018, con un aumento delle vendite del 9,2% rispetto al pari periodo dello scorso anno.

Gli Stati Uniti hanno invece chiuso in modo negativo il terzo trimestre 2018 con le vendite di veicoli leggeri che sono diminuite complessivamente del 2,5% rispetto al pari periodo del 2017.

Bene i mercati di Brasile e Argentina che chiudono il terzo trimestre 2018 a +2,1% rispetto al terzo trimestre 2017.

Nei mercati asiatici la Cina chiude negativamente il terzo trimestre 2018 con le vendite di veicoli leggeri che fanno registrare un calo del 5,9% rispetto al pari periodo dello scorso anno, pur mantenendo la posizione di primo mercato mondiale. Positivo l'andamento del mercato giapponese che ha chiuso il trimestre con le vendite a +1,1% rispetto al pari periodo del 2017.

In questo contesto, nel terzo trimestre 2018 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 506.095 migliaia pari al 76,7% del fatturato di Gruppo, in crescita del 10,4% rispetto all'analogo periodo del 2017.

Motocicli

Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore motociclistico.

Le vendite in Italia di moto e scooter nel terzo trimestre 2018 risultano in incremento del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre se si considerano solo le immatricolazioni di moto con cilindrata superiore a 500cc, l'incremento risulta pari al 4,5%. Anche tutti gli altri principali paesi europei segnano un incremento nelle vendite di moto e scooter nel terzo trimestre 2018 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: Francia +22%, Spagna +15%, Germania +11,7% e Regno Unito +4,0%.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles - quadricicli per ricreazione e lavoro) nel primo semestre 2018 sono calate del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. I soli ATV hanno perso il 2,4%, mentre le moto e gli scooter, considerati complessivamente, hanno fatto registrare un calo del 2,6%. Nei primi nove mesi dell'anno le immatricolazioni dei soli veicoli con cilindrata maggiore di 600cc risultano in calo dell'8,7% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Nel terzo trimestre 2018, il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, ha registrato un incremento del 7,7% delle immatricolazioni, mentre il mercato indiano considerato complessivamente (moto + scooter) è risultato in crescita del 5,0%.

Il mercato brasiliano ha segnato nel terzo trimestre 2018 un incremento del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel terzo trimestre 2018 sono stati pari a € 60.410 migliaia in aumento del 17,5% rispetto al terzo trimestre 2017.

Veicoli commerciali e industriali

Nel corso del terzo trimestre 2018, il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU15+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Nel periodo di riferimento, le vendite in Europa di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono rimaste stabili. Per i primi cinque mercati europei per volume di vendita, si segnala la chiusura positiva di Germania +5,3%, Spagna +4,1% e Francia +4,1%. L'Italia e il Regno Unito chiudono in ribasso, registrando rispettivamente un calo dell'8,9% e del 4,3%. Nei soli paesi dell'Est Europa, le immatricolazioni in questo segmento, nei mesi considerati, si sono incrementate del 10,1% rispetto al medesimo periodo del 2017.

Il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) ha fatto registrare in Europa una crescita nel trimestre in analisi, chiudendo a +6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita si segnala una chiusura positiva per i mercati di Germania (+3,0%), Italia (+0,1%), Francia (+16,2%) e Regno Unito (+3,0%), mentre la Spagna ha fatto registrare un calo del 2,4%. Nei Paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate hanno fatto registrare una crescita del 12,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per questo segmento nel terzo trimestre 2018 sono stati pari a € 66.118 migliaia, in crescita del 23,7% rispetto al terzo trimestre 2017.

Competizioni

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per competizioni nel terzo trimestre 2018 sono stati pari a € 27.313 migliaia in crescita del 5,7% rispetto al terzo trimestre 2017.

Fatti di rilievo del trimestre

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti nel terzo trimestre 2018.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di optout)

La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Acquisto e vendita di azioni proprie

L' Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2018 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;
  • acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 8.000.000 che, sommato alle 8.735.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,012% del capitale sociale della Società.

L'acquisto e la vendita di azioni proprie potranno essere effettuate fino ad un importo massimo di € 144 milioni:

  • ad un prezzo minimo non inferiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, diminuito del 10%;
  • ad un prezzo massimo non superiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, aumentato del 10%.

L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare. Nel corso del trimestre non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.

Fatti significativi successivi alla chiusura del trimestre

Non si segnalano fatti significativi avvenuti dopo la chiusura del terzo trimestre 2018 e fino alla data del 7 novembre 2018.

Dichiarazione ex art. 154/bis comma 2 – parte IV, titolo III, capo II, sezione V-bis, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: "Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della Legge 6 febbraio 1996, n. 52"

Oggetto: Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2018, approvato in data 7 novembre 2018.

Il sottoscritto, Andrea Pazzi, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della società BREMBO S.p.A.,

DICHIARA

ai sensi del secondo comma dell'art. 154 bis, parte IV, titolo III, capo II, sezione V-bis, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 che, sulla base della propria conoscenza, il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2018 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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