Annual Report • Mar 25, 2019
Annual Report
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Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio.
La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in oltre cinquant'anni di attività.
Per sfruttare in modo ottimale queste straordinarie risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.
PRODOTTI PETROLIFERI VENDUTI IN ITALIA E SPAGNA NEL CANALE RETE ED EXTRA RETE
Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta e carburante per l'aviazione, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2018 circa 2,12 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete, ed ulteriori 1,56 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo tramite la controllata Saras Energia SAU, attiva sia nel canale extra-rete che rete.
IMPIANTO IGCC (IMPIANTO DI GASIFICAZIONE A CICLO COMBINATO) INTEGRATO CON LA RAFFINERIA
Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/ anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno elettrico della Sardegna.
PARCO EOLICO DI ULASSAI
Inoltre, sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai. Il parco, operativo dal 2005, viene gestito dalla controllata Sardeolica Srl ed ha una capacità installata pari a 96MW.
Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.
Inizio attività
Potenziamento impianti
Incremento della capacità di conversione
Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete
Angelo Moratti fonda Saras.
avvio della raffineria di Sarroch.
installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC).
1970
installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.
1983
1984 installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).
installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sotto
potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.
installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).
Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).
IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente
Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).
installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking (MHC2).
installazione di un'unità di eterificazione (TAME).
il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.
IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove opportunità.
aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per autotrazione.
ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).
avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).
avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).
Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.
Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali
Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.
Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.
Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.
Anni 2010
2010 Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.
Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività
Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.
Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.
"Project Focus" consegue risultati positivi ed viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".
Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.
Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.
La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.
Il Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.
Presso il segmento Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).
Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro.
La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.
Un'importante riorganizzazione societaria
viene portata a compimento, trasferendo il ramo d'azienda del segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.
Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a
Focus su sicurezza, ambiente, efficienza e miglioramento della redditività
metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.
Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di "asset management" mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.
Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.
Vengono effettuate con successo le importanti attività di "turnaround" quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari: Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).
Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.
Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico
Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.
Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione europeo, riduzione della capacità "spare" a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come quella del Gruppo Saras.
Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello si fonda sulle caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sullo stretto coordinamento tra attività di programmazione, trading e gestione operativa degli impianti.
In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il "Capital Markets Day" del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della "Supply Chain", e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.
In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un qualificato Gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.
In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di Euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente.
Il 2016 si conferma un altro anno positivo per l'industria della raffinazione Europea, grazie al permanere di un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli non convenzionali le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras, e ad una domanda globale di prodotti raffinati in crescita (+1,3 mbl/g rispetto al 2015).
Da gennaio diviene pienamente operativa Saras Trading SA a Ginevra, una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Importante tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain, provvede agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria e svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.
In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,17 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.
L'esercizio 2016 ha visto il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di riduzione del costo medio del debito, cogliendo le
opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea.
Nel 2017 l'industria della raffinazione ha continuato a beneficiare di condizioni favorevoli caratterizzate da margini dei principali prodotti raffinati soddisfacenti. L'offerta di grezzo è risultata abbondante nonostante l'implementazione di tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori, pur in presenza di una certa pressione sugli sconti dei grezzi pesanti che sono risultati maggiormente interessati dai succitati tagli produttivi. È continuato il trend di crescita della domanda globale di prodotti raffinati che è risultata in aumento di +1,5 mbl/g rispetto al 2016.
In data 17 gennaio Rosneft, ha collocato la totalità delle azioni Saras S.p.A. che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras, ad un qualificato gruppo di investitori internazionali.
In data 20 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,10 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 4,6%), per un totale di 93,6 milioni di Euro.
Nel corso dell'anno ha preso avvio il programma #digitalSaras finalizzato ad individuare e implementare le innovazioni tecnologiche più idonee nell'ambito dell'Industria 4.0, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le performance operative e l'efficienza.
Il 22 dicembre si è
concluso con successo il private placement di titoli obbligazionari per un valore nominale di Euro 200 milioni, scadenza 28 dicembre 2022 e cedola fissa annua dell'1,70% proseguendo il processo di ottimizzazione finanziaria iniziato nel 2016. Il ricavato dell'operazione è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti.
Il 2018 è stato un anno caratterizzato da una forte volatilità del prezzo del grezzo influenzato anche da tensioni geopolitiche.
In data 26 febbraio è scomparso il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Marco Moratti. Figlio di Angelo Moratti, fondatore della società, è stato Amministratore Delegato della società fino al 1981, anno in cui ne ha assunto la Presidenza.
In data 12 marzo è stato presentato il Piano Industriale 2018-2021 che si pone l'obiettivo di conservare una posizione di leadership nel settore della raffinazione anche nel prossimo decennio e punta all'eccellenza operativa attraverso 800 milioni di Euro di investimenti focalizzati sul mantenimento di impianti all'avanguardia, anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.
Dopo l'identificazione delle tecnologie disponibili e l'avvio di 10 progetti pilota è stata intrapresa la fase di industrializzazione delle iniziative di digitalizzazione.
In data 27 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,12 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 6,2%), per un totale di 112 milioni di Euro, e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.
Il 3 maggio il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato Massimo Moratti Presidente e Dario Scaffardi Amministratore Delegato.
In data 5 settembre la Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con lo scopo di incrementare la liquidità delle azioni di SARAS sul mercato.
Signori Soci e Azionisti,
il 2018 è stato un anno positivo nonostante la grande volatilità economico-politica globale che ha inciso sensibilmente sul nostro mercato di riferimento. Saras - grazie al proprio modello di business unico basato sull'ottimizzazione della Supply Chain, cioè alla perfetta integrazione della forte competenza tecnica con una capillare presenza commerciale – è riuscita a generare un ottimo risultato economico mantenendo contemporaneamente una posizione finanziaria netta positiva per circa 50 milioni di Euro a fronte di investimenti per oltre 240 milioni di Euro nella nostra attività e remunerando gli azionisti con la distribuzione di 112 milioni di dividendi.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA PER CIRCA
A livello economico nel 2018 è proseguito il trend di crescita globale, ma il commercio mondiale ha decelerato. Sono affiorate tensioni valutarie e finanziarie nei paesi emergenti più fragili ed i rischi legati agli effetti delle misure protezioniste sono aumentati. Nell'area Euro, l'attività economica pur continuando ad espandersi, ha rallentato. Tutte le principali classi di investimento a livello globale (azioni, obbligazioni e principali materie prime) hanno chiuso in ribasso sulla scia di crescenti timori di rallentamento dell'economia.
Sul fronte dei mercati petroliferi, il Brent ha fatto registrare valori medi nettamente superiori rispetto a quelli dell'anno precedente in uno scenario
milioni di EUR
caratterizzato da forti oscillazioni. Nei primi nove mesi dell'anno il prezzo del Brent ha avuto un trend rialzista culminato a ottobre a oltre 85 \$/ bl – valore massimo degli ultimi 4 anni - per poi crollare repentinamente e chiudere l'anno attorno ai 50 \$/bl. Sull'andamento rialzista più marcato durante l'estate hanno pesato fortemente le sanzioni USA contro l'Iran controbilanciate dalla crescita superiore alle attese dei produttori non convenzionali statunitensi. I crack spread dei prodotti raffinati sono risultati soddisfacenti mostrando tuttavia dinamiche diverse: il diesel si è progressivamente rafforzato restando su livelli storicamente elevati sulla scia della forte domanda per usi industriali mentre la benzina ha alternato fasi più positive ad altre meno favorevoli soprattutto in concomitanza con i momenti di bassa stagionalità della domanda.
Saras si sta preparando per quello che probabilmente sarà il più grande cambiamento degli ultimi anni nel mercato dei prodotti petroliferi e della raffinazione: l'introduzione della normativa internazionale "IMO Marpol VI". Questa normativa, stabilita alcuni anni fa dalla International Maritime Organization (agenzia specializzata delle Nazioni Unite), prevede che dal 1° gennaio 2020 i contenuti di zolfo delle emissioni dei motori marini dovranno essere ridotti drasticamente rispetto agli attuali livelli. In pratica il combustibile marino (bunker fuel) dovrà avere un contenuto massimo
di zolfo di 0,5% rispetto all'attuale 3,5% o alternativamente le navi dovranno munirsi di opportuni impianti di purificazione dei fumi (scrubbers). Per l'intero mercato questo sarà un cambiamento paradigmatico perché non vi sono praticabili soluzioni tecniche per desolforare gli oli combustibili, pertanto si dovrà agire su altre leve come la qualità delle materie prime o su costosi impianti di conversione.
Il Gruppo si trova in una posizione favorevole: dal punto di vista tecnico la raffineria ha una configurazione ad alta conversione ed una grande flessibilità nella tipologia di materie prime lavorabili, questo le permetterà di produrre, senza necessità di investimenti significativi, il nuovo combustibile marino. Dal punto di vista commerciale grazie alla posizione geografica che è all'incrocio delle più trafficate rotte marittime mondiali, Saras, attraverso la consociata Saras Trading, ha richiesto le autorizzazioni per entrare direttamente nel commercio dei combustibili marini dotando per la prima volta in molti decenni l'area di Cagliari di un'infrastruttura moderna in grado di rifornire tanto le navi che arrivano al porto quanto quelle di passaggio. Pertanto saremo direttamente presenti nella commercializzazione al dettaglio dei nuovi combustibili navali a bassissimo impatto ambientale.
Il settore dell'energia è da sempre soggetto a continui mutamenti.
Volatilità, instabilità politica, concorrenza internazionale agguerrita - spesso asimmetrica nelle regole e transizione energetica sono solo alcune delle sfide che gli operatori del nostro settore devono affrontare quotidianamente. In un contesto così mutevole ed incerto il Gruppo Saras ha mantenuto nel tempo una direzione strategica chiara e stabile che si sintetizza nell'obiettivo dal nostro Purpose: 'Essere tra i migliori e più efficienti operatori del nostro settore'.
0,5% contenuto massimo di zolfo
Questo non significa stare fermi ma al contrario sviluppare quelle doti di flessibilità e resilienza che ci hanno consentito di navigare le diverse fasi che il settore della raffinazione ha attraversato e proseguire nell'implementazione del nostro piano industriale che prevede di completare tutti gli investimenti sugli impianti necessari per mantenerli competitivi e all'avanguardia, in un percorso di miglioramento continuo alla ricerca di performance industriali ed operative sempre migliori e della massima efficienza. Importantissimo, per raggiungere tale ambizioso traguardo, il progetto #DigitalSaras che ci ha visto tra le prime realtà nel nostro settore a utilizzare la digitalizzazione e che nel corso del 2018 ha acquisito ulteriore slancio con l'industrializzazione di 10 progetti pilota dei quali iniziamo a cogliere i frutti.
Certamente la componente economica è fondamentale ma è necessario
guardare oltre e prendere in considerazione anche altre dimensioni dalle quali il successo di un'azienda non può prescindere, come quella sociale e ambientale. Per questo motivo il nostro operato è da sempre ispirato ad una forte attenzione alla sostenibilità mettendo in atto iniziative ed investimenti che limitino l'impatto della nostra attività come le misure volte a ridurre ulteriormente l'impronta idrica, i numerosi progetti mirati ad incrementare l'efficienza energetica e gli investimenti per ridurre le emissioni nell'aria. Intendiamo inoltre aumentare la presenza nella produzione da fonti rinnovabili con l'incremento di 30 MW della capacità installata eolica in Sardegna. COMBUSTIBILE MARINO con cui interagiamo.
Il Gruppo è fortemente impegnato nella promozione e diffusione della cultura della sicurezza a tutti i livelli attraverso continue attività di formazione e verifiche, impegno che ha portato per il secondo anno consecutivo al raggiungimento della miglior performance dell'indice di frequenza degli infortuni. La dedizione, la competenza e la correttezza delle proprie persone sono il nostro più grande patrimonio frutto dell'esperienza acquisita in quasi 60 anni di attività nel settore e quindi grande attenzione viene posta allo sviluppo delle professionalità e al senso di appartenenza all'organizzazione.
Ogni azienda nasce e cresce in un territorio e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso e da sempre Saras è impegnata in iniziative utili a sostenere il tessuto sociale con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità. Inoltre intorno all'area della raffineria di Sarroch, è sorto un ecosistema di piccole e medie
imprese che creano valore e crescono in sinergia con Sarlux, sviluppando competenze spendibili anche per altre realtà industriali.
In conclusione il nostro Gruppo intende mettere in atto tutte quelle iniziative necessarie a mantenere il proprio posizionamento competitivo nel settore della raffinazione utilizzando la conoscenza, il know-how e l'impegno delle nostre persone, oltre che le nuove tecnologie disponibili, per produrre energia in modo efficiente e sostenibile continuando a generare valore per i nostri stakeholders e per la comunità
Massimo Moratti PRESIDENTE
| Quadro Normativo di Riferimento |
Andamento dei Mercati Azionari |
Andamento del titolo Saras |
Struttura del Gruppo Saras |
|---|---|---|---|
| 22 | 24 | 26 | 28 |
| Generazione di Energia Elettrica |
Marketing | Eolico | Altre attività |
| 42 | 45 | 46 | 49 |
| Responsabilità Sociale ed Attività con il Territorio |
Analisi dei Rischi | Altre informazioni | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018 |
| 64 | 66 | 68 | 71 |
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 | Var% | |
|---|---|---|---|---|
| RICAVI | 10.397 | 7.687 | 35% | |
| EBITDA | 323,7 | 504,3 | -36% | |
| EBITDA comparable 1 | 364,8 | 522,5 | -30% | |
| EBIT | 144,8 | 325,8 | -56% | |
| EBIT comparable 1 | 189,5 | 344,0 | -45% | |
| RISULTATO NETTO | 140,4 | 240,8 | -42% | |
| RISULTATO NETTO comparable 1 | 132,6 | 217,4 | -39% | |
| Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) | 936 | 936 | ||
| RISULTATO NETTO comparable 1 per azione (Euro) |
0,14 | 0,23 | ||
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | 46 | 87 | ||
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 243,0 | 205,0 | ||
| LAVORAZIONE DI RAFFINERIA | migliaia di tons | 13.512 | 14.060 | -4% |
| milioni di barili | 98,6 | 102,6 | -4% | |
| migliaia barili/giorno | 270 | 281 | -4% | |
| TASSO DI CAMBIO | EUR/USD | 1,181 | 1,130 | 5% |
| MARGINE BENCHMARK EMC | \$/bl | 2,0 | 3,5 | |
| MARGINE RAFFINAZIONE SARAS | \$/bl | 4,3 | 6,0 | |
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC | GWh | 4.363 | 4.085 | 7% |
| TARIFFA ELETTRICA | Eurocent/KWh | 9,7 | 8,7 | 11% |
| MARGINE IGCC | \$/bl | 3,8 | 3,3 | 15% |
| VENDITE TOTALI MARKETING | migliaia di tons | 3.682 | 3.653 | 1% |
| di cui in Italia | migliaia di tons | 2.119 | 2.169 | -2% |
| di cui in Spagna | migliaia di tons | 1.564 | 1.484 | 5% |
| MASSIMO MORATTI | Presidente e Consigliere |
|---|---|
| DARIO SCAFFARDI | Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere |
| ANGELO MORATTI | Consigliere |
| ANGELOMARIO MORATTI | Presidente Saras Energia e Consigliere |
| GABRIELE MORATTI | Consigliere |
| GIOVANNI EMANUELE MORATTI | Consigliere |
| GILBERTO CALLERA | Lead Indipendent Director, Consigliere indipendente |
| ADRIANA CERRETELLI | Consigliere indipendente |
| LAURA FIDANZA | Consigliere indipendente |
| ISABELLE HARVIE-WATT | Consigliere Indipendente |
| FRANCESCA LUCHI | Consigliere Indipendente |
| LEONARDO SENNI | Consigliere Indipendente |
| GIANCARLA BRANDA | Presidente |
|---|---|
| GIOVANNI LUIGI CAMERA | Sindaco effettivo |
| PAOLA SIMONELLI | Sindaco effettivo |
| PINUCCIA MAZZA | Sindaco supplente |
| ANDREA PERRONE | Sindaco supplente |
FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer
EY SpA
La Società aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance e pubblicato da Borsa Italiana SpA nel marzo 2006, come successivamente modificato (il "Codice di Autodisciplina"), secondo quanto descritto nella relazione annuale sulla Corporate Governance (la "Relazione") predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2018.
In tale relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras, nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.
L'organizzazione societaria di Saras SpA è conforme alle disposizioni contenute nel codice civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel TUF.
La Società è strutturata secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione incaricato di provvedere alla gestione aziendale, al cui interno sono stati istituiti un Comitato per la Remunerazione e le Nomine, un Comitato Controllo e Rischi con funzioni anche di Comitato per le Parti Correlate ed un Comitato di Indirizzo e Strategie, ed un Collegio Sindacale chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, ed a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società.
L'Assemblea degli Azionisti, in data 27 aprile 2018, ha provveduto alla nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione e del nuovo Collegio Sindacale, che rimarranno in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.
Il Consiglio di amministrazione del 3 maggio 2018 ha, quindi, nominato e conferito la carica di Presidente al Dott. Massimo Moratti e quella di Amministratore Delegato all'Ing. Dario Scaffardi.
La Società ha affidato l'incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato, per gli esercizi 2015-2023, nonché di revisione limitata delle relazioni semestrali per il medesimo periodo, alla società di revisione EY SpA ("EY").
La Relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo, i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2018 e nei primi mesi del 2019.
Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2018, valutata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori Ing. Gilberto Callera, Dott.ssa Adriana Cerretelli, Dott.ssa Laura Fidanza ed Dott.ssa Isabelle Harvie-Watt, Avv. Francesca Luchi e all'Ing. Leonardo Senni, ha altresì nominato il Lead Independent Director nella persona di Gilberto Callera, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto da Gilberto Callera, Laura Fidanza e Francesca Luchi), il Comitato Controllo e Rischi (composto dagli amministratori non esecutivi indipendenti, Ing. Gilberto Callera, Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Isabelle Harvie-Watt e l'Ing. Leonardo Senni).
I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice di Autodisciplina e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2018 e dei primi mesi del 2019, come illustrato nella relazione sulla corporate governance.
Nella stessa adunanza, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al suo interno il Comitato di Indirizzo e Strategie con funzioni consultive e di supporto al Consiglio stesso nella definizione delle linee guida strategiche di business, anche di finanza, nonché degli indirizzi in materia di sostenibilità.
La Relazione descrive inoltre il sistema del controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo e Rischi e della Funzione di Internal Audit.
Il Consiglio ha individuato nell'Amministratore Delegato, Ing. Dario Scaffardi, l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.
La società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Franco Balsamo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.
Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.
È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.
La relazione illustra infine i contenuti della Linea Guida di Compliance – Regolamento interno per la gestione delle informazioni privilegiate e l'istituzione dell'elenco delle persone che vi hanno accesso", della Procedura in materia di internal dealing, delle procedure in materia di operazioni con parti correlate nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.
I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2018 il settore dell'energia nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:
per quanto riguarda le sostanze bis (2-etilesil) ftalato (DEHP), dibutilftalato (DBP), benzilbutilftalato (BBP) e diisobutilftalato (DIBP)";
"che modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda gli allegati I, III, VI, VII, VIII, IX, X, XI e XII per ricomprendervi le nanoforme delle sostanze";
corregge il regolamento (UE) 2017/776 della Commissione";
nel periodo 2021-2030 come contributo all'azione per il clima per onorare gli impegni assunti a norma dell'accordo di Parigi e recante modifica del regolamento (UE) n. 525/2013";
Regolamento (CE) n. 2006/1907;
Il 2018 è stato un anno complesso per i mercati finanziari e tutte le classi di investimento a livello globale (azioni, obbligazioni e principali materie prime) hanno chiuso l'anno in ribasso.
In dettaglio la borsa americana ha registrato la miglior performance con l'indice "Standard & Poor 500" in calo del 6%. Gli indici francese "CAC 40" e giapponese "Nikkei 225", hanno fatto segnare un ribasso dell'11% e del 12% rispettivamente.
La borsa londinese ha fatto registrare un calo dell'indice di riferimento "FTSE 100 UK" del 12,5%, mentre l'indice composito che sintetizza l'andamento delle 300 società europee a maggior capitalizzazione ("FTSE EuroFirst 300") ha chiuso in ribasso del 13%. Anche l'indice rappresentativo del mercato spagnolo, "l'IBEX 35", ha chiuso l'anno su valori più bassi rispetto all'anno precedente del 15%.
Performance negativa anche per la Borsa di Milano, con l'indice "FTSE Mib" che ha chiuso l'esercizio in calo del 16,1%, seguita dall'indice "Dax" di Francoforte che ha chiuso l'anno in diminuzione del 18,3%. Infine la borsa di Atene ha fatto registrare la peggior performance con l'indice "ASE Large Cap" in calo del 22,8%.
I seguenti grafici danno una rappresentazione visiva delle oscillazioni dei corsi azionari pocanzi commentati, utilizzando come "base 100" di riferimento, le quotazioni del 1 gennaio 2018.
Il 2018 si è caratterizzato per un trend ribassista dei principali indici azionari ed un netto incremento della volatilità. Fattori determinanti sono stati la preoccupazione di una rapida restrizione della politica monetaria statunitense, i timori di rallentamento economico e le crescenti tensioni commerciali tra USA e Cina.
L'anno si è aperto con il proseguimento della fase ascendente dei corsi azionari che aveva caratterizzato il 2017. In febbraio tuttavia si è verificato un forte aumento della volatilità nei mercati finanziari internazionali, accompagnato ad un rialzo dei tassi a lunga scadenza e ad una correzione dei corsi azionari di tutte le maggiori economie avanzate. Tale brusco calo è stato innescato dalla pubblicazione di dati sul mercato del lavoro americano superiori alle attese che hanno suscitato timori di una rapida normalizzazione delle politiche monetarie da parte della FED. Le tensioni sorte nel mercato azionario statunitense si sono poi estese agli altri mercati azionari e gli effetti sono stati amplificati dall'utilizzo sempre più diffuso di strategie di investimento automatiche che comportano la vendita di azioni al crescere del rischio di mercato e della volatilità. Le tensioni si sono gradualmente allentante e i corsi azionari hanno in parte recuperato le perdite, tuttavia la maggior parte degli indici azionari ha chiuso il trimestre in calo. I settori maggiormente colpiti sono risultati quelli delle telecomunicazioni e dell'healthcare più sensibili alle dinamiche dei tassi di interesse.
I mercati azionari globali hanno chiuso positivamente il secondo trimestre pur alternando fasi ascendenti ad altre discendenti. Dopo il rallentamento osservato nel primo trimestre, le prospettive a breve termine dell'economia globale si sono confermate piuttosto favorevoli ed il commercio mondiale ha continuato ad espandersi anche se decelerando. Negli Stati Uniti la stagione positiva dei risultati aziendali e dati macro-economici incoraggianti hanno spinto il mercato azionario in rialzo del 2,9%. Nel secondo trimestre i rendimenti dei titoli pubblici hanno mostrato andamenti non uniformi: da un lato un calo dei rendimenti in Germania e Stati Uniti e dall'altro un aumento dei rendimenti di alcuni paesi dall'area Euro. Ha avuto luogo una riallocazione dei portafogli degli investitori verso attività considerate sicure producendo un incremento del premio per il rischio sovrano dei paesi ritenuti più vulnerabili. A partire da fine maggio è notevolmente aumentata la volatilità del mercato finanziario italiano in connessione all'incertezza sulla formazione di un nuovo Governo. In particolare l'indice "FTSE Italia Mib" ha chiuso il trimestre in calo del 3,5% ed è risultato particolarmente penalizzato il comparto bancario.
Nel terzo trimestre i corsi azionari hanno continuato ad aumentare negli Stati Uniti e l'indice americano ("S&P 500") ha sovra-performato gli altri indici facendo segnare un progresso di oltre il 7% sostenuto dalle misure di stimolo fiscale alle imprese e dal positivo andamento dell'economia, a fronte di una sostanziale stabilità del mercato europeo. Il mercato finanziario italiano ha continuato ad essere interessato da tensioni legate all'incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economico-finanziarie del nuovo governo e lo spread dei titoli di Stato italiani rispetto a quelli tedeschi è salito sino ad oltre 300 punti base. Come conseguenza l'indice "FTSE Italia Mib" ha proseguito la fase discendente e chiuso il trimestre in calo del 4,2%. I corsi azionari si sono contratti anche nel Regno Unito a seguito dell'acuirsi delle incertezze sull'andamento del negoziato sulla Brexit.
Nell'ultimo trimestre dell'anno i timori del rallentamento del ciclo economico e degli effetti sugli scambi economici internazionali dovuti alle misure protezionistiche attuate dall'amministrazione statunitense si sono accentuati e hanno provocato una forte correzione dei mercati azionari su scala globale, trascinando al ribasso anche i prezzi del petrolio. L'indice del mercato statunitense S&P 500 è sceso del 14% con un andamento ribassista particolarmente marcato nel mese di dicembre quando diverse grandi società hanno rivisto al ribasso le loro attese di crescita prospettica in relazione, tra l'altro, al rallentamento del mercato cinese. Anche i principali listini europei hanno chiuso il trimestre in calo di oltre il 10% sulla scia dei già citati timori di rallentamento della crescita globale, della guerra commerciale e sugli esiti della Brexit.
FTSE MIB Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato italiano
CAC 40 Index: indice delle 40 azioni più rappresentative del mercato francese
ASE Large Cap Index: indice delle 25 azioni più rappresentative del mercato greco
FTSE 100 UK Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato inglese
DAX Index: indice delle 100 azioni più rappresentative del mercato tedesco
NIKKEI 225 Index: indice delle 225 azioni più rappresentative del mercato giapponese
FTSE Euro First 300 Index: indice rappresentativo delle 300 società europee più grandi per capitalizzazione
IBEX 35 Index: indice delle 35 azioni più rappresentative del mercato spagnolo
Standard & Poor's 500 Index: indice delle 500 azioni più rappresentative del mercato statunitense scelte tra tutti i settori dell'economia
| PREZZO DEL TITOLO (Euro) | 2018 |
|---|---|
| Prezzo minimo (13/02/2018) * | 1,598 |
| Prezzo massimo (29/08/2018) * | 2,238 |
| Prezzo medio | 1,872 |
| Chiusura del 28/12/2018 | 1,691 |
* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.
| VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI | 2018 |
|---|---|
| Minimo in milioni di Euro (20/08/2018) | 1,6 |
| Minimo in milioni di azioni (20/08/2018) | 0,8 |
| Massimo in milioni di Euro (06/09/2018) | 56,9 |
| Massimo in milioni di azioni (06/09/2018) | 30,4 |
| Volume medio in milioni di Euro | 7,4 |
| Volume medio in milioni di azioni | 4,0 |
Nelle tabelle si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 2 gennaio 2018 al 28 dicembre 2018.
La capitalizzazione di mercato al 28 dicembre 2018 ammonta a circa 1.608 milioni di Euro ed, alla medesima data, le azioni in circolazione sono circa 936 milioni. A fine esercizio 2018 Saras SpA detiene complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari all' 1,576% del capitale sociale. Per il dettaglio delle azioni proprie detenute e della movimentazione nell'esercizio, si rinvia alla Relazione sulla Gestione del bilancio separato di Saras SpA.
Nell'apposito grafico viene riportato l'andamento giornaliero del titolo, comparato con l'indice FTSE Italia Mid Cap della borsa di Milano.
Il titolo Saras ha aperto l'esercizio 2018 a quota 1,968 Euro per azione in data 2 gennaio restando piuttosto stabile nei primi giorni dell'anno. A partire da metà gennaio sino a metà febbraio il titolo ha intrapreso una fase discendente legata prevalentemente al fatto che nel periodo il margine di riferimento, EMC Benchmark, è risultato in calo. Tale dinamica è stata il risultato della forza del Brent, che si è mantenuto attorno ai 70 \$/bl sospinto dall'accordo raggiunto dai paesi OPEC ed altri importanti produttori in merito al prolungamento dei tagli produttivi, e ad un contestuale indebolimento del crack spread dell'olio combustibile e della benzina. A partire da metà febbraio sulla base dello stabile miglioramento del margine di riferimento il titolo ha intrapreso una fase positiva che è proseguita a marzo sulla scia della presentazione (il 12 marzo) di risultati annuali soddisfacenti per il quarto trimestre del 2017 e dell'aggiornamento del piano industriale relativo al periodo 2018 – 2021. Il piano industriale è stato apprezzato dal mercato che ha potuto meglio comprendere il potenziale impatto positivo derivante dalla nuova regolamentazione sul contenuto di zolfo nei fumi dei motori marini che dal 1° gennaio 2020 dovrà scendere dall'attuale 3,5% allo 0,5% (c.d. "IMO - Marpol VI") per gli impianti ad alta conversione come quello del Gruppo Sara. A partire dagli ultimi giorni di marzo il titolo ha ripiegato sulla scia di una debolezza generalizzata del mercato azionario in seguito alle preoccupazioni sull'introduzione di dazi ad opera dell'amministrazione Trump e di alcune tensioni geo-politiche.
Nel secondo trimestre il titolo ha messo a segno un importante recupero grazie al rafforzamento del margine EMC Benchmark. Esso ha toccato i valori massimi dell'anno nel mese di agosto grazie ai valori stagionalmente elevati del crack spread del diesel e al recupero di quello della benzina oltre ad una stabilizzazione del prezzo del Brent.
In data 5 settembre gli azionisti Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti e MOBRO SpA hanno annunciato di aver completato con successo la cessione del 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali ad un prezzo di 2,0 Euro per azione con l'obiettivo di incrementare la liquidità delle azioni portando la loro partecipazione complessiva al 40,022% del capitale.
Nel mese di settembre il titolo è calato così come in generale l'indice di riferimento italiano che è stato penalizzato dall'incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economico-finanziarie del nuovo governo.
Inoltre a partire dalla seconda metà di agosto le quotazioni del Brent sono nuovamente salite sulla scia del continuo declino della produzione venezuelana e della flessione delle esportazioni da parte dell'Iran (a causa dell'embargo statunitense a partire dal 4 Novembre) sino a raggiungere i valori massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl) andando a penalizzare i margini di raffinazione. Tali sviluppi hanno negativamente influenzato il titolo in borsa.
Infine nell'ultimo trimestre dell'anno i timori del rallentamento del ciclo economico e degli effetti sugli scambi economici internazionali dovuti alle misure protezionistiche attuate dall'amministrazione statunitense hanno accresciuto la volatilità e innescato una forte correzione dei mercati azionari su scala globale. In tale contesto anche il titolo Saras ha subito un calo anche se inferiore rispetto a quanto registrato dai principali indici azionari supportato, tra l'altro, da una normalizzazione dei prezzi del grezzo e un miglioramento dei margini di raffinazione.
Il titolo Saras ha chiuso l'anno in calo del 14% rispetto alle quotazioni di inizio periodo, e si confronta con un calo del 19% dell'indice FTSE Italia Mid Cap nel medesimo periodo.
Si riporta la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31 dicembre 2018.
Saras SpA SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari
Sarlux Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari
Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia
Sartec Srl Località Grogastu Traversa 2^ Strada Est 09032 Assemini - Cagliari
Consorzio la Spezia Utilities Via Giovanni Minzoni, 2 19121 La Spezia
Sardeolica Srl Strada Ovest – Zona Industriale Macchiareddu 09010 Uta – Cagliari
Saras Trading SA Rue Philippe-Plantamour 18-20 1201 Geneve (Switzerland) Svizzera
Sarint SA 12 Avenue de la Porte Neuve 2227 Luxembourg Lussemburgo
Reasar SA 4, Rue du Fort Wallis L-2714 (Luxembourg) Lussemburgo
Saras Enegia SAU Plaza Carlos Trias Bertan 4
Planta 2° 28020 Madrid Spagna
Saras Red SLU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna
Terminal Logistica de Cartagena SLU Plaza Carlos Trias Bertan 4 Planta 2° 28020 Madrid Spagna
Bucaresti Ploiesti n. 69-71, Camera n. 22, Etaj 2 Bucarest Romania
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 29
Al fine di offrire una rappresentazione della performance operativa che rifletta la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto vengono esposti con l'esclusione degli utili/perdite di inventario, delle poste non ricorrenti e riclassificando gli strumenti finanziari derivati. I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile.
I risultati a livello operativo ed a livello di Risultato Netto, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari, derivanti dalle variazioni di scenario, attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali agli stessi valori unitari delle rimanenze finali. Inoltre sono classificati all'interno dei risultati operativi i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati su oil e cambi con finalità di copertura, che fanno riferimento ad operazioni che prevedono lo scambio di quantità fisiche e quindi sono connessi all'operatività industriale del Gruppo, benché non contabilizzati in hedge accounting secondo i principi contabili di riferimento. Sono esclusi, sia a livello operativo che a livello di Risultato Netto Comparable, gli strumenti derivati relativi ad operazioni fisiche non di competenza del periodo oltre che le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.
L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| RICAVI | 10.397 | 7.687 |
| EBITDA | 323,7 | 504,3 |
| EBITDA comparable | 364,8 | 522,5 |
| EBIT | 144,8 | 325,8 |
| EBIT comparable | 189,5 | 344,0 |
| RISULTATO NETTO | 140,4 | 240,8 |
| RISULTATO NETTO comparable | 132,6 | 217,4 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | 46 | 87 |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 243,0 | 205,0 |
Nell'esercizio 2018 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 10.397 milioni di Euro. La differenza rispetto ai 7.687 milioni di Euro realizzati nell'esercizio 2017 è riconducibile alle quotazioni petrolifere medie più elevate e alla crescente attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi svolta dalla controllata Saras Trading SA. Più di preciso, nel 2018 le quotazioni della benzina hanno fatto segnare una media di 662 \$/ton (rispetto a 548 \$/ton nell'esercizio 2017) e le quotazioni del diesel sono state in media pari a 638 \$/ton (contro 491 \$/ ton nell'esercizio 2017). Tali dinamiche hanno dato luogo a maggior ricavi per circa 2.240 milioni di Euro nel segmento Raffinazione e per circa 385 milioni di Euro nel segmento Marketing. Infine, i ricavi del segmento Generazione di Energia Elettrica sono risultati superiori di circa 100 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente anche grazie alla tariffa CIP6/92 più elevata, ai maggiori volumi realizzati ed alla buona performance operativa.
L'EBITDA reported di Gruppo nell'esercizio 2018 è stato pari a 323,7 milioni di Euro, in calo rispetto ai 504,3 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2017. La differenza è quasi interamente ascrivibile al segmento Raffinazione che ha operato in un contesto di marginalità di mercato meno favorevole e ha realizzato volumi di raffinazione inferiori solo in parte compensati da una rivalutazione degli inventari. Tale risultato è stato anche penalizzato da poste non ricorrenti per oltre 60 milioni di Euro. Esse fanno principalmente riferimento ad accantonamenti (per circa EUR 22 milioni di Euro) relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord riferite al periodo 2015-17, per le quali è stata ripresentata formale richiesta nell'ottobre del 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea. Inoltre sono stati svalutati crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux.
Il Risultato Netto reported di Gruppo, pari a 140,4 milioni di Euro, è risultato in calo rispetto ai 240,8 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio precedente essenzialmente per quanto illustrato a livello di EBITDA. Nel 2018 gli ammortamenti ed accantonamenti (pari a 178,7 milioni di Euro) sono risultati sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente. Gli oneri finanziari (pari a 16,5 milioni di Euro) sono invece risultati in aumento principalmente in relazione alle maggiori commissioni derivanti dai crescenti volumi di attività. Infine le altre poste finanziarie (che ricomprendono i differenziali realizzati e non realizzati sugli strumenti derivati, le differenze cambio nette e gli altri oneri e proventi finanziari) sono risultate positive per circa 57 milioni di Euro nel 2018 rispetto ad un contributo positivo per circa 18 milioni di Euro nell'esercizio precedente.
L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 364,8 milioni di Euro nell'esercizio 2018, in calo rispetto ai 522,5 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2017. Tale risultato è sostanzialmente riconducibile al segmento Raffinazione che ha operato in uno scenario di marginalità di mercato meno favorevole (in particolar modo a causa delle quotazioni del grezzo più elevate) e ha realizzato volumi inferiori, solo in parte compensato dalla buona performance dei segmenti Marketing e Generazione di energia elettrica. Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel 2018 è stato pari a 132,6 milioni di Euro, rispetto ai 217,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
Gli investimenti per l'anno 2018 sono stati pari a 243,0 milioni di Euro, principalmente dedicati al segmento Raffinazione (213,4 milioni di Euro).
Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo dell'EBITDA comparable e del Risultato Netto comparable per gli esercizi 2017 e 2018.
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| EBITDA reported | 323,7 | 504,3 |
| Utili / (perdite) su inventari | (74,9) | (54,0) |
| Derivati di copertura e differenze cambio nette | 55,5 | 48,3 |
| Poste non ricorrenti | 60,5 | 23,8 |
| EBITDA comparable | 364,8 | 522,5 |
Le poste non ricorrenti, del 2017, fanno riferimento ad un accantonamento prudenzialmente effettuato in merito alla contestazione da parte del GSE su titoli di efficienza energetica (TEE) assegnati e da assegnare alla controllata Sarlux (per circa 23 milioni di Euro) e alle plusvalenze realizzate sulla vendita di TEE (pari a 9,5 milioni di Euro).
Nell'esercizio 2018 le poste non ricorrenti fanno sostanzialmente riferimento ad accantonamenti (per circa 22 milioni di Euro) relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord relative al periodo 2015-17, per le quali è stata ripresentata formale richiesta nell'ottobre del 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito successivamente all'acquisizione del ramo d'azienda da Versalis. Tale richiesta è stata recepita in sede nazionale ed è attualmente al vaglio della Commissione Europea.
Inoltre, nel quarto trimestre, sono stati svalutati crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che, con riferimento all'anno 2012 e per la Delibera AEEG 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Salrux.
Si ricorda infine che nel 2018, grazie alle assegnazioni definitive di titoli di efficienza energetica ricevuti dal GSE, le plusvalenze realizzate sulle cessioni degli stessi titoli (pari a 18 milioni di Euro), sono state considerate ricorrenti, e pertanto, diversamente dal periodo precedente, concorrono alla determinazione dei risultati Comparable, essendo ormai parte della normale gestione dell'attività industriale.
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| RISULTATO NETTO reported | 140,4 | 240,8 |
| Utili e (perdite) su inventari al netto delle imposte | (54,0) | (39,0) |
| Derivati relativi ad operazioni non di competenza del periodo | (2,9) | 0,7 |
| Poste non ricorrenti al netto delle imposte | 49,1 | 14,7 |
| RISULTATO NETTO Comparable | 132,6 | 217,4 |
Nel 2017, le poste non ricorrenti al netto delle imposte fanno riferimento all'accantonamento per interessi su forniture passate richieste da una controparte, oltre ai sopra citati accantonamenti per i rischi connessi ai TEE e alle plusvalenze realizzate sulla vendita di TEE.
Nel 2018 le poste non ricorrenti fanno sostanzialmente riferimento ai sopra citati accantonamenti e svalutazioni al netto delle imposte e a interessi di mora corrisposti in seguito alla definizione di un contenzioso relativo a tasse portuali passate.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 è risultata positiva per 46 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 87 milioni di Euro al 31 dicembre 2017. La generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa è stata assorbita dagli investimenti effettuati, dal pagamento delle imposte e del dividendo nel maggio 2018.
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Finanziamenti bancari a medio e lungo termine | (49) | (59) |
| Prestiti obligazionari a medio e lungo termine | (199) | (198) |
| Altre passività finanziarie a medio e lungo termine | (8) | - |
| Altre attività finanziarie a medio e lungo termine | 4 | 8 |
| Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine | (252) | (249) |
| Finanziamenti bancari correnti | - | - |
| Debiti verso banche per c/c passivi | (17) | (4) |
| Altre passività finanziarie a breve termine | (63) | (125) |
| Fair value derivati e differenziali netti realizzati | 66 | 2 |
| Altre attività finanziarie | 39 | 43 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 273 | 422 |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 298 | 337 |
| Totale Posizione Finanziaria Netta | 46 | 87 |
Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati nei Bilanci degli esercizi precedenti, includendo anche la valorizzazione dei servizi intersettoriali venuti meno a seguito di operazioni societarie straordinarie, alle medesime condizioni previste nei contratti previgenti.
Il Gruppo Saras è attivo nel settore della Raffinazione mediante la raffineria di Sarroch, che è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/anno), ed anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 11,7). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, ed assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo che con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.
Nel 2018 le quotazioni medie del Brent datato hanno mostrato valori decisamente superiori rispetto a quelli dell'anno precedente attestandosi su una media annua di oltre 71 \$/ bl, corrispondenti ad un incremento di oltre 17 \$/bl (+32%) rispetto alla media del 2017, in un contesto di maggiore volatilità. In dettaglio nel primo trimestre dell'anno i prezzi si sono mossi all'interno di una forchetta tra i 60 ed i 70 \$/bl grazie al sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta, mentre nel secondo trimestre le quotazioni si sono rafforzate attorno ai 70-75 \$/bl con punte a circa 80 \$/bl a maggio trainate dalla crisi venezuelana, dalla forte crescita della domanda e dall'annunciato ritiro degli USA dall'accordo sul nucleare iraniano. Una fiammata alimentata dall'annuncio dell'amministrazione statunitense di voler imporre sanzioni all'Iran con entrata in vigore il 5 novembre e da altre tensioni geopolitiche, ha portato i valori del Brent sui massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl) a inizio ottobre. Infine a partire dalla seconda metà di ottobre ha avuto luogo un repentino crollo delle quotazioni, cha portato il Brent a chiudere il trimestre a circa 50 \$/bl causato dal rallentamento dei consumi (in parte dovuto agli elevati livelli di prezzo raggiunti) ed una crescita superiore alle attese della produzione statunitense, nonostante la flessione delle esportazioni da parte dell'Iran. L'offerta di grezzo è rimasta su livelli abbondanti, tuttavia i tagli OPEC nella prima parte dell'anno, e le minori esportazioni di Iran e Venezuela hanno ridotto l'offerta di grezzi pesanti ad alto zolfo (heavy sour) mentre sono stati immessi sul mercato maggiori quantità di greggi leggeri a basso zolfo (light sweet). Questo ha tenuto sotto pressione il differenziale "heavy-light".
La domanda petrolifera mondiale nell'ultimo trimestre del 2018 ha superato la soglia psicologica dei 100 milioni/bl/g. Il progresso rispetto al 2017 è stato nel complesso pari a circa +1,3 mbl/g con il contributo determinante di Cina ed altri Paesi asiatici oltre che degli Stati Uniti e del Canada.
Anche l'esercizio 2018 è stato favorevole per la raffinazione tuttavia i margini sono risultati inferiori rispetto all'esercizio precedente prevalentemente a causa delle quotazioni medie del grezzo più elevate. Per quanto concerne i crack spreads dei prodotti va segnalata la forza dei distillati medi che hanno fatto segnare valori medi superiori rispetto all'anno precedente grazie alla robusta crescita globale ed ai bassi livelli di scorte, cui si è contrapposta una certa debolezza e volatilità della benzina dovuta all'ampia offerta e al rallentamento della domanda dovuto tra l'altro dagli elevati livelli di prezzo raggiunti.
| Valori medi anno 1 | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Greggio (\$/bl) | ||
| prezzo Brent Datato (FOB Med) | 71,3 | 54,2 |
| prezzo Ural (CIF Med) | 70,2 | 53,3 |
| Differenziale "heavy-light" | -1,1 | -0,9 |
| Prodotti raffinati (\$/ton) | ||
| prezzo ULSD | 637,8 | 490,5 |
| prezzo Benzina 10ppm | 662,1 | 548,2 |
| prezzo HSFO | 393,8 | 298,3 |
| Crack spreads (\$/bl) | ||
| crack spread ULSD | 14,2 | 11,6 |
| crack spread Benzina | 8,0 | 11,5 |
| crack spread HSFO | -8,8 | -6,8 |
| Altri indicatori di redditività | ||
| Margine EMC Benchmark (\$/bl) | +2,0 | +3,5 |
| Cambio USD/EUR | 1,181 | 1,130 |
N.B. "Brent Datato" è il greggio leggero di riferimento (quotazioni Platts FOB Med), mentre "Ural" è il greggio pesante di riferimento (quotazioni Platts CIF Med)
Il primo trimestre del 2018 si è aperto con le quotazioni del grezzo a circa 67 \$/ bl. È proseguita la fase di rafforzamento iniziata negli ultimi mesi del 2017 dovuta ad una serie di fattori concomitanti tra cui l'accordo per l'estensione dei tagli produttivi per tutto il 2018 raggiunto a Vienna a fine Novembre da parte dei produttori OPEC e di altri importanti produttori (Russia in primis), la flessione delle scorte a livello globale, alcune tensioni geopolitiche ed infine la crescita della domanda. Il Brent è arrivato a superare quota 70 \$/bl per poi indebolirsi a partire da metà di febbraio prevalentemente a causa dei continui incrementi produttivi negli USA (tight oil) oltre che in Canada e Brasile. Il trimestre si è chiuso a 67,3 \$/bl, facendo segnare una media pari a 66,8 \$/bl, in aumento di oltre 13 \$/bl rispetto alla media del medesimo trimestre dello scorso esercizio.
Nel secondo trimestre del 2018 la riduzione della produzione dei paesi OPEC e della Russia ha raggiunto livelli record (circa il 50% in più rispetto ai tagli concordati di 1,7 mbl/g) per effetto delle tensioni geopolitiche in Nigeria e Libia e delle riduzioni involontarie di Venezuela e Messico, che sono state solo in parte compensate dagli incrementi produttivi di Stati Uniti, Canada, Brasile e Kazakhstan. Le quotazioni del Brent hanno ripreso ad aumentare sino a oltre 80 \$/bl a metà maggio, anche a causa dell'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare con l'Iran. La possibile risposta di incremento di volumi immessi sul mercato da parte dei Paesi OPEC e non-OPEC, che ha trovato riscontro nel meeting di Vienna del 22 giugno durante il quale è stato deciso di aumentare la produzione di circa 1 mbl/g, ha pesato sulle quotazioni del grezzo. Il trimestre si è chiuso a 77,9 \$/ bl e la media è risultata pari a 74,4 \$/bl.
I prezzi del Brent hanno seguito un andamento ribassista in luglio e agosto. Gli incrementi nella produzione da parte dell'Arabia Saudita, della Russia e dell'export statunitense hanno contribuito ad alleviare i timori del mercato e mantenuto i prezzi al consumatore finale stabili durante la driving season. A partire dalla seconda metà di agosto le quotazioni del Brent sono nuovamente salite sulla scia di una serie di fattori concomitanti: il continuo declino della produzione venezuelana, l'avvicinarsi della data del 4 Novembre di applicazione delle sanzioni degli Stati Uniti contro l'Iran e, infine, crescenti preoccupazione con riferimen-
Dopo aver aperto l'ultimo trimestre sui valori massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl) le quotazioni del Brent sono rapidamente diminuite a partire da metà ottobre, per chiudere il trimestre a circa 50 \$/bl. Diversi fattori alla base di tale drastica e repentina flessione, tra i quali in particolare il rallentamento dei consumi (in parte dovuto agli elevati livelli di prezzo raggiunti) in un contesto di crescita economica incerta, le tensioni commerciali tra USA e Cina e l'eccesso di offerta di grezzo sul mercato nonostante la flessione delle esportazioni da parte dell'Iran (a causa dell'embargo stabilito dagli Stati Uniti) grazie soprattutto ad una crescita superiore alle attese della produzione statunitense. La media del quarto trimestre è stata pari a 68,8 \$/bl.
Il primo trimestre del 2018 ha visto proseguire l'implementazione dei tagli produttivi annunciati che si sono andati a concentrare sulle tipologie di grezzi meno pregiati e quindi su quelli "heavy-sour". Tuttavia il differenziale "Ural" vs. "Brent" ha fatto segnare una media di -1,6 \$/bl, ampliandosi sino a raggiungere -3\$/bl a inizio marzo. Su tale dinamica hanno inciso in particolar modo la riduzione della domanda conseguente alle fermate per manutenzione programmata delle raffinerie russe ed asiatiche e la maggior concorrenza di grezzi alternativi (principalmente iracheni).
Nel mese di aprile il differenziale "Ural" vs. "Brent" si è progressivamente allargato sino a giungere a circa -3,5 \$/ bl, il livello più alto dall'aprile del 2012. L'elevato livello raggiunto dallo sconto ha supportato le esportazioni verso l'Asia. Tale dinamica, in concomitanza con la fine del periodo di manutenzione programmata e con i timori di minori disponibilità di grezzi pesanti dall'Iran, ha fortemente ridotto il differenziale sino a portarlo in parità con il Brent nei primi giorni di giugno. La media del trimestre è risultata pari a -1,6 \$/bl.
Nella seconda metà di luglio il differenziale Ural" vs. "Brent" si è progressivamente allargato sino a giungere a circa -2,0 \$/ bl, principalmente a causa degli incrementi produttivi da parte della Russia. Successivamente l'Ural si è rafforzato rispetto al Brent sino ad avvicinarsi nuovamente alla parità nei primi giorni di settembre sulla scia della forte domanda da parte delle raffinerie cinesi. La media del trimestre è stata pari a -0,8 \$/bl.
A partire da inizio novembre l'Ural si è portato a premio sul Brent sino a raggiungere valori puntuali di circa +1 \$/bl negli ultimi giorni dell'anno. La flessione delle esportazioni di grezzo iraniano e venezuelano ha influenzato l'intero paniere dei grezzi heavy-sour i cui sconti si sono ridotti notevolmente. A questo si sono aggiunti forti ritardi nel transito delle petroliere attraverso il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli. La media del differenziale "heavy-light" nel quarto trimestre è risultata pari a -0,3 \$/bl.
raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)
A gennaio e febbraio 2018 il crack spread della benzina è risultato piuttosto debole a causa dell'accumulo di prodotto causato, tra l'altro, dall'incremento delle lavorazioni richiesto dall'ondata di freddo che ha colpito l'emisfero Nord, e dall'ascesa del prezzo del grezzo in un momento stagionalmente basso per quanto concerne la domanda. A partire dalla seconda metà di marzo si segnala un marcato recupero in concomitanza con il passaggio alle specifiche estive, per chiudere il trimestre oltre gli 11 \$/bl. La media del crack spread della benzina è stata pari a 8,7 \$/bl nel primo trimestre del 2018.
In aprile il crack spread della benzina si è nuovamente indebolito a causa di una crescita della domanda inferiore alle attese, dovuta in larga parte ai prezzi al dettaglio più elevati, e ai livelli di produzione molto sostenuti soprattutto ad opera delle raffinerie statunitensi. Queste ultime in particolare, a causa dell'utilizzo di qualità di grezzi molto leggeri, hanno massimizzato le rese di benzina. Nel mese di maggio il crack spread della benzina ha trovato supporto nell'incremento stagionale della domanda, tuttavia i fattori sopra citati ed i livelli inventariali elevati lo hanno mantenuto su livelli più bassi rispetto agli ultimi anni. La media nel secondo trimestre del 2018 è stata pari a 10,3 \$/bl.
Il crack spread della benzina si è rafforzato nei mesi estivi sino a raggiungere il massimo annuale nei primi giorni di agosto (13,6 \$/bl il 3 di agosto). Tale
miglioramento è stato determinato dalla crescita stagionale della domanda che ha consentito alle raffinerie europee di esportare volumi significativi verso gli Stati Uniti anche in ragione dei problemi logistici che hanno limitato le forniture locali. Sul fronte dell'offerta non hanno avuto luogo fenomeni climatici di rilievo (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente durante il quale i margini erano stati supportati dalla fermata del 20% circa della capacità di raffinazione statunitense a causa dell'uragano che si era abbattuto sulle coste del Golfo del Messico), mentre hanno avuto luogo alcune fermate non programmate di raffinerie in Germania e Brasile. A partire dalla fine di agosto il forte incremento del prezzo del grezzo, in concomitanza con rallentamento della domanda stagionale, ha penalizzato il crack spread della benzina che ha chiuso il trimestre a 6 \$/bl. La media nel terzo trimestre del 2018 è stata pari a 9,7 \$/bl.
La flessione del crack spread della benzina è proseguita anche nel quarto trimestre, raggiungendo i livelli minimi degli ultimi 4 anni. Tale andamento deriva dal calo stagionale dei consumi, cui si è aggiunta un'offerta abbondante del prodotto e scarse opportunità di esportazione. La media trimestrale del crack spread della benzina è stata pari a 2,7 \$/bl.
Passando infine ai distillati medi, nel primo trimestre dell'esercizio 2018 il crack spread del diesel si è mantenuto piuttosto stabile e su livelli soddisfacenti beneficiando della robusta domanda stagionale di gasolio da riscaldamento, grazie a temperature invernali rigide soprattutto negli Stati Uniti e di una minor offerta da parte delle raffinerie in America Latina a causa di manutenzioni programmate e non-programmate. La media del crack spread del diesel è stata quindi pari a 12,1 \$/bl nel primo trimestre del 2018.
Anche nel secondo trimestre la domanda di diesel è stata sostenuta e superiore a quella della benzina grazie alla robusta crescita economica globale. Questo unitamente a livelli di stoccaggio piuttosto bassi ed alla forte domanda di jet fuel ha sostenuto il crack spread del diesel su livelli stagionalmente elevati, facendo segnare una media di 13,7 \$/bl nel secondo trimestre.
Nei mesi estivi il diesel ha seguito un andamento analogo a quello della benzina ed i crack spread si sono rafforzati sino agosto. La domanda ha continuato ad essere robusta grazie ad una crescita economica globale sostenuta e della forte domanda statunitense trainata dall'intensa attività di esplorazione nel bacino del Permian. Il rapido incremento del prezzo del grezzo a settembre ha ridotto il crack spread del diesel ma in misura inferiore rispetto alla benzina ed esso ha ripreso a salire verso fine settembre in concomitanza con il periodo di manutenzione autunnale a livello globale. La media del crack spread del diesel è stata quindi pari a 14,4 \$/bl nel terzo trimestre del 2018.
Infine, nell'ultimo trimestre del 2018 il crack spread del diesel è rimasto su valori elevati, raggiungendo i livelli massimi degli ultimi 4 anni. Il mercato è stato supportato dalla robusta domanda di diesel per il trasporto su gomma e dall'aumento stagionale della domanda di gasolio per riscaldamento (oltre a quello per usi industriali). Al contempo le importazioni da Stati Uniti, Medio Oriente e Russia sono calate durante il ciclo di manutenzione autunnale delle raffinerie. La media del quarto trimestre del 2018 è risultata pari a 16,6 \$/bl.
Per quanto concerne l'analisi della redditività del settore della "raffinazione", Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) per una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel Mediterraneo e con una carica di grezzo in lavorazione, composta da 50% Brent e 50% Urals.
Il margine di riferimento (chiamato "EMC Benchmark") nel 2018 si è attestato su una media di 2,0 \$/bl. In dettaglio nel primo trimestre il margine medio è risultato pari a 1,7 \$/bl a causa di un indebolimento stagionale dei crack della benzina oltre che dell'olio combustibile e della rapida ascesa del prezzo del Brent. Nel secondo trimestre il miglioramento dei crack spread della benzi-
Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)
na e del diesel hanno condotto ad un EMC medio di 2,2 \$/bl. Tale benchmark si è ulteriormente rafforzato nel terzo trimestre, facendo segnare una media di 2,4 \$/bl, grazie a un miglioramento generale dei crack spread durante i mesi estivi. Nel mese di ottobre il benchmark è stato penalizzato dalle quotazioni del grezzo elevate e della debolezza del crack spread della benzina, mentre a novembre esso ha tratto beneficio dalla repentina flessione del grezzo cui non ha fatto seguito un altrettanto rapido calo dei prodotti per poi normalizzarsi a dicembre. La media dell'ultimo trimestre è stata pari a 1,6 \$/bl.
La raffineria del Gruppo Saras, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, riesce a conseguire un margine di raffinazione superiore al margine EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.
| LAVORAZIONE DI RAFFINERIA | 2018 | 2017 | % |
|---|---|---|---|
| GREZZI | |||
| migliaia di tons | 13.512 | 14.060 | -4% |
| milioni di barili | 98,6 | 102,6 | -4% |
| migliaia barili/giorno | 270 | 281 | -4% |
| CARICHE COMPLEMENTARI | |||
| migliaia di tons | 1.319 | 1.291 | 2% |
La lavorazione di grezzo in raffineria nell'esercizio 2018 è stata pari a 13,51 milioni di tonnellate (98,6 milioni di barili, corrispondenti a 270 mila barili/giorno), in calo del 4% rispetto all'esercizio 2017 a causa di prestazioni operative inferiori alle attese (nel secondo trimestre) e degli effetti dell'incendio avvenuto nella notte del 18 settembre, che ha interessato un'area di servizio afferente alle unità di distillazione che sono state temporaneamente fermate. La lavorazione di cariche complementari è stata pari a 1,32 milioni di tonnellate, sostanzialmente in linea con il 2017.
| MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Light Extra Sweet | 37% | 36% |
| Light Sweet | 12% | 12% |
| Medium Sweet/Extra Sweet | 0% | 0% |
| Medium Sour | 34% | 37% |
| Heavy Sour/Sweet | 17% | 15% |
| Densità media del grezzo °API |
33,7 | 33,7 |
Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel corso del 2018 ha una densità media di 33,7°API, e risulta dunque in linea rispetto alla densità media registrata nel 2017. Analizzando poi in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota un incremento nella percentuale di lavorazione di quelli leggeri a bassissimo tenore di zolfo ("light extra sweet"). Si sono invece ridotti i grezzi medi ad alto contenuto di zolfo (i cosiddetti "medium sour") a fronte di un incremento di quelli pesanti sia a basso che ad alto contenuto di zolfo ("Heavy sour/sweet"). Tale mix di lavorazione è dovuto in parte alle contingenti situazioni di assetto degli impianti (dovute al ciclo di fermate programmate), e a scelte di natura economica e commerciale riconducibili alle condizioni di offerta sul mercato.
| MATERIE PRIME PER PROVENIENZA | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Nord Africa | 26% | 19% |
| Mare del Nord | 4% | 3% |
| Medio Oriente | 34% | 39% |
| Russia e Caspio | 23% | 24% |
| Africa Occidentale | 13% | 14% |
| Altro | 0% | 1% |
Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nell'esercizio 2018 le rese in distillati leggeri (27,9%) ed in distillati medi (51,0%) sono risultate in lieve crescita rispetto a quelle registrate nel 2017. Infine ad una minor resa in olio combustibile (5,1%) si è contrapposta una maggior resa in TAR (7,7%) rispetto all'esercizio precedente. Tali variazioni sono principalmente riconducibili al differente ciclo di manutenzioni nei due periodi esaminati e a scelte di natura commerciale.
| PRODUZIONE | 2018 | 2017 | |
|---|---|---|---|
| GPL | migliaia di tons | 291 | 318 |
| resa | 2,0% | 2,1% | |
| NAPHTHA + BENZINE | migliaia di tons | 4.132 | 4.152 |
| resa | 27,9% | 27,0% | |
| DISTILLATI MEDI | migliaia di tons | 7.558 | 7.742 |
| resa | 51,0% | 50,4% | |
| OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO | migliaia di tons | 755 | 1.077 |
| resa | 5,1% | 7,0% | |
| TAR | migliaia di tons | 1.141 | 1.085 |
| resa | 7,7% | 7,1% |
Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "consumi e perdite"
| EBIT | 26,6 | 160,3 | -83% |
|---|---|---|---|
| EBIT comparable | (7,8) | 165,6 | -105% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 213,4 | 186,1 |
L'EBITDA comparable è stato pari a 104,6 milioni di Euro nell'esercizio 2018, con un margine di raffinazione Saras pari a +4,3 \$/bl. Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 282,2 milioni di Euro ed un margine di raffinazione Saras pari a +6,0 \$/bl nello scorso esercizio. Come sempre, il confronto tra i due periodi deve tenere in considerazione sia le condizioni di mercato, che le prestazioni specifiche del Gruppo Saras, sia dal punto di vista operativo che della gestione commerciale.
Più nel dettaglio, da un punto di vista delle condizioni di mercato, nel 2018 le quotazioni del greggio più elevate ed altri fenomeni legati allo scenario (ivi incluso anche l'incremento del costo relativo a "consumi e perdite") hanno portato una penalizzazione di circa 200 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017. L'indebolimento del crack spread della benzina è stato invece controbilanciato dal rafforzamento del crack spread del diesel, con un effetto netto sul valore della produzione positivo per circa 40 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017. Infine l'effetto del tasso di cambio Euro/Dollaro USA (1,1810 Dollari USA per 1 Euro nel 2018 contro 1,1297 nel 2017) ha ridotto il valore della produzione di circa 20 milioni di Euro.
Dal punto di vista delle prestazioni operative, nel 2018 la programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha condotto ad un EBITDA inferiore di circa 5 milioni di Euro rispetto al 2017 prevalentemente per la disponibilità di un mix di grezzi meno vantaggioso, anche a causa dell'embargo sui grezzi Iraniani e la discontinuità degli approvvigionamenti dalla Libia.
L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica ed il fuel gas) ha invece prodotto un EBITDA superiore di circa 5 milioni di Euro rispetto al 2017.
L'andamento della gestione commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) ha contribuito positivamente al risultato del periodo con un EBITDA superiore di circa 30 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio grazie all'attività di trading.
Infine i risultati del periodo sono stati influenzati dai maggiori costi variabili dovuti allo scenario (in particolare un maggior costo dell'elettricità, della CO2 e dell'idrogeno).
Il grafico sottostante mostra in dettaglio l'evoluzione dei margini realizzati dalla raffineria del Gruppo Saras negli esercizi 2017 e 2018, sia su base annuale che su base trimestrale. Si può notare che, grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità ed alta conversione dei propri impianti, la raffineria del Gruppo Saras consegue un margine di raffinazione superiore al margine di riferimento EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.
EMC Benchmark Margine di raffinazione Margine IGCC Raffinazione + IGCC
Margine Raffinazione: (EBITDA comparable del settore Raffinazione + Costi Fissi) / Lavorazione di raffineria nel periodo. Margine IGCC: (EBITDA Generazione di Energia Elettrica + Costi Fissi) / Lavorazione di Raffineria nel periodo. EMC Benchmark: margine calcolato da EMC (Energy Market Consultants) basato su lavorazione 50% Ural e 50% Brent.
Il Gruppo Saras è attivo nel settore della produzione di energia elettrica mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato cogenerativo) ubicato all'interno del sito industriale di Sarroch e perfettamente integrato con la raffineria del Gruppo.
dalla controllata Sarlux Srl, è uno dei più grandi al mondo nel suo genere. Ha una potenza installata pari a 575MW e produce oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per oltre il 45% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, l'impianto IGCC è anche una delle maggiori unità di conversione dei prodotti pesanti della raffineria, ed allo stesso tempo è la più importante utility del sito produttivo, grazie alla sua elevatissima produzione di idrogeno, che viene poi fornito agli impianti di hydrocracking e hydrotreating, ed alla produzione di grandi quantitativi di vapore, necessari per numerosi altri impianti di raffineria.
L'impianto IGCC, posseduto e gestito
| Valori medi anno | 2018 (1) | 2017 | |
|---|---|---|---|
| Domanda Energia Elettrica Italia | GWh | 321.910 | 320.548 |
| Import | GWh | 43.909 | 37.761 |
| Produzione Interna (2) | GWh | 280.234 | 285.265 |
| di cui: Termoelettrica | GWh | 185.046 | 200.305 |
| Prezzo Unico Nazionale (PUN) (3) | EUR/MWh | 61,31 | 53,95 |
Dati stimati Terna (www.terna.it), soggetti a rettifica
Produzione al netto dei consumi per servizi ausiliari
Fonte GME SpA (www.mercatoelettrico.org)
La domanda nazionale di energia elettrica nell'esercizio 2018 (incluse le perdite di rete ed al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata pari a 321.910 GWh, in crescita dello 0,4% rispetto all'esercizio 2017.
La variazione del fabbisogno elettrico rispetto all'anno precedente ha mostrato un andamento differente nelle diverse aree di osservazione. In particolare la maggiore crescita della domanda di energia elettrica si è registrata nell'area del Triveneto e nel raggruppamento composto da Toscana ed Emilia Romagna che hanno messo a segno un +2% circa. Nel raggruppamento dell'area Centrale composto da Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria e Molise, in Lombardia ed in Sardegna i consumi sono cresciuti dell'1% circa. Al contrario alcune aree hanno visto diminuire la domanda di energia ed in particolare la Sicilia ha fatto registrare un calo dell'1%, nel raggruppamento composto da Campania, Basilicata, Calabria e Puglia è diminuita dell'1,6% e nel raggruppamento del Nord-Ovest che include Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta del 2,2%.
La copertura del fabbisogno energetico nazionale nel 2018 (al netto dell'energia elettrica destinata ai consumi per servizi ausiliari) è stata garantita per il 57,5% con produzione termoelettrica, per il 15,3% con produzione idroelettrica, per il 14,3% con produzione da altre fonti rinnovabili (geotermica, eolica e fotovoltaica), e per il restante 13,6% con l'importazione netta dall'estero. La produzione interna netta di energia elettrica è stata pari a 280.234 GWh, in calo dell'1,8% rispetto al 2017, ha soddisfatto l'87% della richiesta di energia elettrica nazionale.
Infine, si segnala che il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) nell'esercizio 2018 si è attestato a 61,31 Euro/ MWh, in crescita del 14% circa rispetto all'anno precedente (53,95 Euro/MWh), ed ha raggiunto il valore più alto degli ultimi anni in linea con quanto registrato nelle principali borse elettriche limitrofe. Tale andamento è sostanzialmente legato all'incremento dei costi di generazione, tra cui in particolare quello del gas anch'esso sui massimi degli ultimi 4 anni.
| 2018 | 2017 | Var% | ||
|---|---|---|---|---|
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | GWh | 4.363 | 4.085 | +7% |
| TARIFFA ELETTRICA | Eurocent/KWh | 9,7 | 8,7 | +11% |
| FATTORE DI SERVIZIO | % | 90,4% | 84,6% | +6% |
| TAR IN CARICA ALL'IMPIANTO | migliaia di tons | 1.141 | 1.085 | +5% |
Nel 2018 il segmento Generazione di Energia Elettrica ha svolto il programma manutentivo su due treni di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" ed una "linea di lavaggio gas". L'attività programmata su un treno di "Gasificatore – Turbina a ciclo combinato" a cavallo tra il terzo ed il quarto trimestre è stata posticipata all'esercizio corrente. La produzione di energia elettrica è stata risultata pari a 4,36 TWh in crescita del 7% rispetto allo scorso esercizio. Da un punto di vista operativo, il segmento Generazione di Energia Elettrica è stato supportato da un programma manutentivo meno oneroso e da una miglior performance operativa (il fattore di servizio è risultato pari al 90,4% in netto miglioramento rispetto all'esercizio precedente).
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 | var% |
|---|---|---|---|
| EBITDA | 146,4 | 185,1 | -21% |
| EBITDA comparable | 220,2 | 196,6 | 12% |
| EBIT | 94,1 | 134,0 | -30% |
| EBIT comparable | 167,9 | 145,5 | 15% |
| EBITDA ITALIAN GAAP | 67,7 | 97,7 | -31% |
| EBIT ITALIAN GAAP | 49,1 | 80,4 | -39% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 20,7 | 16,6 |
L'EBITDA comparable è stato pari a 220,2 milioni di Euro, in crescita del 12% rispetto ai 196,6 milioni di Euro conseguiti nel 2017. Tale differenza è dovuta sia ai minori costi fissi grazie al ciclo di manutenzione effettuato più leggero sia all'incremento di valore della tariffa CIP6/92 (+11%) che hanno più che compensato i maggiori costi della materia prima (TAR). Le vendite di vapore ed idrogeno (non soggette alla procedura di linearizzazione) sono risultate superiori di oltre 11 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017. Si segnala che la differenza tra l'EBITDA comparable e quello reported è imputabile al risultato dei derivati di copertura delle quote CO2 e alla svalutazione di crediti (per un ammontare di 29 milioni di Euro) relativi al rimborso richiesto al GSE per certificati verdi acquistati nel periodo 2011-13 in relazione al mancato riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2018 che ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Salrux.
Passando all'analisi dell'EBITDA calcolato secondo i principi contabili Italiani, esso è stato pari a 67,7 milioni di Euro nell'esercizio 2018, in calo rispetto ai 97,7 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2017. La maggior produzione di energia elettrica (+7%), l'incremento della tariffa CIP6/92 (+11%) e i minori costi fissi sono stati più che bilanciati dal maggior costo di acquisto della materia prima (TAR) e della CO2. Tale voce, in particolare, è stata compensata dal risultato dei derivati di copertura della CO2, registrati tra i proventi finanziari e pari a circa 46,2 milioni di Euro. Sul risultato ha inoltre inciso la sopra citata svalutazione di crediti relativi a rimborsi attesi per certificati verdi riferiti ad esercizi precedenti per circa 29 milioni di Euro.
l Gruppo Saras svolge le proprie attività di Marketing in Italia ed in Spagna, direttamente ed attraverso le proprie controllate, prevalentemente nel canale extra-rete. A tal fine, in Italia il Gruppo si avvale, oltre che della logistica della raffineria, di un deposito costiero di proprietà ubicato ad Arcola (La Spezia), con una capacità complessiva di 200.000 metri cubi, ed intrattiene contratti di transito a medio/lungo termine per capacità di stoccaggio in altri depositi di proprietà di terzi, ubicati principalmente nella parte centro-settentrionale della penisola italiana (Civitavecchia, Livorno, Ravenna, Marghera, Genova, Lacchiarella, Napoli ecc.).
In Spagna, invece, la consociata Saras Energia possiede e gestisce il deposito ubicato a Cartagena (Spagna), con capacità di 114.000 metri cubi, ed utilizza anche altri terminali nel resto della Spagna (di proprietà di operatori terzi, tra cui principalmente Decal e CLH) che le permettono di distribuire i prodotti in tutto il territorio iberico. A novembre la controllata spagnola Saras Energia ha firmato un accordo con un primario operatore del settore petrolifero finalizzato alla cessione del business costituito dalla rete di stazioni di servizio locate in Spagna, direttamente possedute o operate, i servizi ancillari ed il relativo personale direttamente riferibile alla rete, per un corrispettivo pari a 35 milioni di Euro oltre al valore del circolante che verrà trasferito al momento del closing (soggetto comunque al verificarsi di alcune condizioni sospensive e previsto entro la prima metà del 2019).
Secondo i dati rilevati da UP, i consumi petroliferi totali si sono attestati a circa 60,8 milioni di tonnellate nel 2018, in crescita del 2,0% rispetto all'anno precedente a parità di perimetro sul mercato italiano, che rappresenta il principale canale extra rete del Gruppo Saras. Tale dinamica è il risultato di una flessione registrata dai consumi di benzina (-2%) e di una domanda di gasolio in crescita dell'1%. I consumi complessivi di carburanti (benzina + gasolio) pari a circa 31,4 milioni di tonnellate sono rimasti sostanzialmente stabili. Da segnalare il trend in continua crescita del carboturbo (jet fuel) e dei bitumi che hanno sostenuto la domanda complessiva. Nel 2018, le nuove immatricolazioni sono risultate in calo del 3,1% circa, con quelle diesel che rappresentano il 51,2% del totale (rispetto al 56,5% nel 2017). Le auto alimentate a GPL hanno coperto il 6,5% delle nuove immatricolazioni, le ibride il 4,5%, quelle a metano il 2% e le elettriche lo 0,3%.
Nel mercato spagnolo, i dati preliminari compilati da CORES mostrano consumi in crescita complessivamente di oltre il 3% rispetto all'esercizio 2017. Più in dettaglio, i consumi di gasolio totali sono risultati in crescita del 2,2%, quelli di benzina del 4,9%, quelli di kerosene del 4,3% ed infine quelli di olio combustibile del 2,6%.
| 2018 | 2017 | Var% | ||
|---|---|---|---|---|
| VENDITE TOTALI | migliaia di tons | 3.682 | 3.653 | +1% |
| di cui in Italia | migliaia di tons | 2.119 | 2.169 | -2% |
| di cui in Spagna | migliaia di tons | 1.564 | 1.484 | +5% |
Da un punto di vista operativo, il Gruppo ha mantenuto i propri volumi di vendita sostanzialmente stabili a fronte di un calo del 2% in Italia e un incremento del 5% in Spagna rispetto al 2017.
L'EBITDA comparable del segmento Marketing è risultato pari a 24,1 milioni di Euro, in crescita rispetto agli 15,2 milioni di Euro del 2017, prevalentemente grazie a migliori margini realizzati sul mercato extra rete in Italia.
Infine, gli investimenti sono stati pari a 1,3 milioni di Euro nell'esercizio 2018.
| EBIT comparable INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI |
18,8 1,3 |
9,7 0,9 |
93% |
|---|---|---|---|
| EBIT | 19,0 | 8,4 | 125% |
| EBITDA comparable | 24,1 | 15,2 | 58% |
| EBITDA | 24,3 | 13,9 | 75% |
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 | var% |
Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili sin dal 2005, attraverso la controllata Sardeolica Srl che gestisce un parco eolico ubicato a Ulassai (Sardegna). Il parco è composto da 48 aerogeneratori Vestas V80, con una potenza totale installata di 96 MW, ed è dotato di un Sistema di Gestione certificato secondo gli standard BS OHSAS 18001:2007 (Salute e Sicurezza), ISO 14001:2015 (Ambiente) per il quale ha ottenuto l'accreditamento EMAS, ISO 9001:2015 (Qualità) e ISO
Nell'esercizio 2018 la produzione del parco di Ulassai è stata pari a 169.811 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di circa 130.000 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di quasi 220.000 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per circa 110.000 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2018, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 2.223.753 MWh.
Va segnalato che la controllata Sardeolica a luglio 2018 ha ottenuto giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto di ampliamento del Parco eolico di Ulassai per una capacità di ulteriori 30 MW ed ha avviato il processo di procurement. I nuovi impianti sono previsti entrare in esercizio nella seconda metà dell'esercizio in corso.
| Produzione 2018 [MWh] | Abitanti equivalenti annuali 1 | TEP 2 "risparmiati" |
Barili di petrolio 3 "risparmiati" |
|---|---|---|---|
| 169.811,0 | 129.924 | 31.754,7 | 217.489 |
| Produzione 2018 [MWh] | Inquinante | Emissioni specifiche [kg/MWh] | Emissioni evitate [t] |
| 169.811,0 | CO2 | 648 | 110.037,5 |
Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2017: 1.307 kWh/abitante/anno (Terna: Dati Statistici, Consumi http://download.terna.it/ terna/0000/1089/69.PDF)
1 Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)
Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20160129120346.pdf)
| Produzione 2005 - 2018 [MWh] | TEP 2 "risparmiati" |
Barili di petrolio 3 "risparmiati" |
|
|---|---|---|---|
| 2.223.753,0 | 415.841,8 | 2.848.232 | |
| Produzione 2005 - 2018 [MWh] | Inquinante | Emissioni specifiche [kg/MWh] | Emissioni evitate [t] |
| 2.223.753,0 | CO2 | 648 | 1.440.991,9 |
L'Italia è stato uno dei primi Stati Membri UE a dotarsi, alla fine del 2017, di una Strategia Energetica Nazionale (SEN) ispirata al Clean Energy Package europeo. La SEN si pone obiettivi ambiziosi relativamente al periodo 2020-30 ed in particolare di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo (riduzione dei prezzi e costi energia), più sostenibile (obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione) e più sicuro (sicurezza di approvvigionamento e flessibilità dei sistemi). Per le fonti rinnovabili la SEN prevede un contributo di tali fonti del 28% sui consumi complessivi al 2030 rispetto al 17,5% del 2015 e, per le rinnovabili elettriche il passaggio è dal 48-50% al 55%.
Le nuove installazioni eoliche hanno
raggiunto un buon livello nel 2018 (circa 300 MW complessivi) ma sono comunque risultate in calo del 9% rispetto al 2017, secondo Anie Rinnovabili. Anche a livello europeo le nuove installazioni eoliche, pari a 4,5 GW nella prima metà del 2018 (di cui 3,3 GW sulla terra ferma e 1 GW offshore) secondo una rilevazione Windeurope, sono risultate in calo rispetto allo stesso periodo del 2017 (circa 6 GW). Le previsioni per l'intero 2018 anticipano circa 13,5 GW di capacità cumulativa aggiunta a livello europeo, di cui una decina sulla terraferma. A livello globale gli investimenti in energie rinnovabili sono risultati pari a 332 miliardi di dollari secondo uno studio Bloomberg New Energy Finance (-8% rispetto all'anno precedente) con un calo degli investimenti nel fotovoltaico grazie alla riduzione del costo dell'investimento mentre la nuova capacità installata ha raggiunto valori record superando la soglia dei 100 GW.
I dati prodotti da Terna mostrano che l'eolico in Italia ha prodotto 17.318 GWh nel 2018, sostanzialmente in linea con il 2017, grazie a buone condizioni di ventosità. La produzione da fonte eolica copre il 6,2% della produzione elettrica nazionale ed il 5,4% della richiesta di energia elettrica italiana.
| 2018 | 2017 | Var% | ||
|---|---|---|---|---|
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | MWh | 169.811 | 168.473 | 1% |
| TARIFFA ELETTRICA | Eurocent/KWh | 5,7 | 5,0 | 14% |
| TARIFFA INCENTIVO | Eurocent/KWh | 9,9 | 10,7 | -8% |
Nell'esercizio 2018 l'EBITDA comparable del segmento Eolico (coincidente con quello reported) è stato pari a 10,6 milioni di Euro, in calo rispetto ai 23,3 milioni di Euro del 2017. In dettaglio, i volumi prodotti sono risultati sostanzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente. La Tariffa Incentivo è diminuita (-0,8 Eurocent/kWh rispetto al 2017) ed è terminato il periodo di incentivazione su circa l'80% della produzione. La tariffa elettrica al contrario è risultata più elevata di 0,7 Eurocent/kWh rispetto al 2017.
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 | var% |
|---|---|---|---|
| EBITDA | 10,6 | 23,1 | -54% |
| EBITDA comparable | 10,6 | 23,1 | -54% |
| EBIT | 6,0 | 18,5 | -68% |
| EBIT comparable | 6,0 | 18,5 | -68% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 6,9 | 0,5 |
Il segmento include le attività delle controllate Sartec Srl, Reasar SA e altre.
In particolare Sartec Srl, controllata al 100% da Saras SpA, è la Società del Gruppo che sviluppa e garantisce soluzioni tecnologiche innovative e di ricerca applicata, mirate all'ottimizzazione delle risorse e delle perfomance aziendali. Essa opera nei settori:
gi, sistemi di analisi ambientali e servizi analitici e di laboratorio);
• progetti Digital e Industry 4.0 (data analysis, knowledge management, digital asset management, enterprise content management, cybersecurity, digital safety advise, VR training).
Con riferimento a Sartec l'esercizio del 2018 conferma il trend di costante crescita di fatturato e margini registrato nell'ultimo quadriennio. In particolare, i volumi di produzione hanno beneficiato di un incremento delle attività finalizzate a supportare l'implementazione del piano investimenti della consociata Sarlux, mantenendo in parallelo il presidio sulle attività sviluppate per il mercato "non captive", tra le quali si segnala la prosecuzione del progetto intrapreso in collaborazione con un importante partner europeo a favore della nuova raffineria in corso di realizzazione a Jazan, Arabia Saudita. A fronte del maggior volume di produzione, si registra una marginalità in crescita rispetto agli andamenti registrati nel triennio precedente.
Nel corso del 2018 Sartec ha mantenuto e potenziato il suo impegno nei settori core dell'ingegneria e dei servizi industriali, dell'efficienza energetica e nel campo dei servizi ambientali, avviando nuove attività di servizi relativamente all'asset integrity ed andando inoltre a investire e sviluppare progettualità e attività in ambito Digital e industry 4.0.
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 | var% |
|---|---|---|---|
| EBITDA | (0,2) | 5,3 | -104% |
| EBITDA comparable | 5,3 | 5,3 | +0% |
| EBIT | (0,9) | 4,6 | -119% |
| EBIT comparable | 4,6 | 4,6 | -1% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 0,6 | 0,9 |
Grazie alla configurazione ad alta conversione, all'integrazione con l'impianto IGCC e ad un modello operativo basato sulla gestione integrata della Supply Chain, la raffineria Saras, ubicata a Sarroch (Sardegna), detiene una posizione primaria nel panorama dei siti Europei. Tali caratteristiche consentono al Gruppo di posizionarsi in maniera positiva rispetto alla prevedibile evoluzione dello scenario di riferimento in particolar modo per quanto riguarda la normativa IMO – Marpol VI che prevede, dal gennaio 2020, la riduzione dei valori consentiti nelle emissioni di zolfo nei fumi di combustione dei motori marini dando luogo a condizioni di mercato premianti per i siti come quello di Sarroch. Il Gruppo intende proseguire nelle iniziative di miglioramento delle prestazioni operative e dell'affidabilità degli impianti oltre che nella razionalizzazione dei costi e completare il piano di investimenti. Nel corso del 2018 è proseguito con successo il programma di digitalizzazione con l'industrializzazione di 10 progetti pilota. La strategia del Gruppo è volta al mantenimento di una posizione di leadership nel settore della raffinazione nel prossimo decennio anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.
Le quotazioni del Brent, dopo aver toccato a novembre 2018 i valori massimi degli ultimi 4 anni (oltre 85 \$/bl), sono calate rapidamente e l'esercizio 2019 si è aperto attorno a 60 \$/bl, nonostante l'accordo raggiunto dai paesi OPEC ed altri importanti produttori in merito all'implementazione di tagli produttivi pari a circa 1,2 mbl/g rispetto ai livelli dello scorso ottobre. Gli esperti anticipano per l'anno in corso un mercato del grezzo sostanzialmente bilanciato grazie ai continui incrementi di produzione da parte dei produttori non convenzionali statunitensi che compenseranno i sopra citati tagli produttivi e prevedono che il Brent si attesti attorno ai 65 \$/bl. Per quanto concerne il differenziale di prezzo tra grezzi leggeri e pesanti non si anticipano particolari variazioni rispetto ai valori registrati nel 2018.
Sul fronte dei consumi, nel recente report di febbraio 2019, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) ha confermato la stima di una domanda globale in crescita di +1,4 mbl/g nel 2019 trainata dai paesi non-OECD (in particolar modo Cina e India). Il Fondo Monetario Internazionale stima una robusta crescita economica pari al 3,7% anche nel 2019 (in linea con il 2017 ed il 2018). Tuttavia l'espansione risulta meno bilanciata e alcune economie avanzate sembrano aver ormai raggiunto il picco del ciclo (area Euro, Giappone, UK, Cina). Inoltre i rischi sulla crescita globale sono aumentati a fronte delle politiche protezionistiche e delle incertezze geopolitiche.
Passando all'analisi della marginalità dei principali prodotti raffinati, il crack spread della benzina si preannuncia debole nel primo trimestre a causa dell'eccesso di produzione e degli elevati livelli di scorte ma gli esperti prevedono una certa ripresa a partire dal secondo trimestre in concomitanza con le specifiche estive secondo il consueto andamento stagionale. Per quanto concerne i distillati medi, gli esperti concordano nell'indicare un crack spread robusto ed in rafforzamento nella seconda metà dell'anno quando inizieranno a manifestarsi gli effetti della nuova normativa IMO.
Per quanto concerne la redditività del segmento della Raffinazione si segnala che il primo semestre sarà penalizzato dalla debolezza dei distillati leggeri e dall'importante ciclo manutentivo programmato mentre, nel secondo semestre, il Gruppo sarà pronto a cogliere le opportunità derivanti dalla nuova normativa IMO che, si prevede, inizierà ad avere effetto con anticipo rispetto all'entrata in vigore prevista il 1° gennaio 2020, determinando condizioni premianti le raffinerie ad alta conversione come quella Saras. Tali condizioni di mercato, dovrebbero determinare margini di raffinazione in miglioramento rispetto all'esercizio 2018 (anche grazie a quotazioni del Brent più contenute). Il gruppo Saras punterà a conseguire un premio medio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a circa 2,4 ÷ 2,8 \$/bl (al netto delle manutenzioni).
Relativamente al segmento Marketing, si prevede il consolidamento dei risultati raggiunti nell'esercizio precedente. Il contributo di tale attività va considerato congiuntamente a quello della raffinazione in ragione del forte coordinamento tra competenze tecniche e commerciali su cui si basa il nostro modello di business.
Da un punto di vista operativo, nel segmento Raffinazione, l'esercizio 2019 si caratterizzerà per un ciclo manutentivo importante e superiore rispetto agli anni precedenti, concentrato nel primo trimestre. Le principali attività di manutenzione riguarderanno gli impianti Topping-Vacuum ("T2"/"V2"), "CCR", VisBreaking "VSB", gli "Impianti Nord", il topping "RT2" e il Vacuum "V1". Complessivamente la lavorazione annuale di grezzo è prevista pari a circa 13,0 ÷ 13,8 milioni di tonnellate (ovvero 95 ÷ 101 milioni di barili), cui si aggiungerà circa 1,2 milioni di tonnellate di carica impianti complementare al grezzo (corrispondenti a circa 9 m/bl).
Con riferimento al segmento Generazione di Energia Elettrica, il programma manutentivo prevede interventi standard sui tre treni di "Gasificatore–Turbina a ciclo combinato" e su una delle due linee di lavaggio gas. La produzione totale di energia elettrica per il 2019 è prevista sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente (circa 4,3 TWh).
Per quanto riguarda infine il segmento Eolico la controllata Sardeolica a luglio 2018 ha ottenuto giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto di ampliamento del Parco eolico di Ulassai per una capacità di ulteriori 30 MW ed ha avviato il processo di procurement. I nuovi impianti sono previsti entrare in esercizio nella seconda metà del 2019.
Nell'esercizio 2018 il Gruppo Saras ha realizzato investimenti per 243,0 milioni di Euro rispetto a 205,0 milioni di Euro del 2017, volti, tra l'altro, a cogliere le nuove opportunità offerte dalla normativa IMO (International Maritime Organization).
Come di consueto, una parte significativa degli investimenti è stata dedicata al pieno rispetto di tutte le prescrizioni HSE, ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. La ripartizione degli investimenti per segmento di attività viene illustrata nella tabella corrispondente:
| 2018 | 2017 |
|---|---|
| 213,4 | 186,1 |
| 20,7 | 16,6 |
| 1,3 | 0,9 |
| 6,9 | 0,5 |
| 0,6 | 0,9 |
| 243,0 | 205,0 |
Gli investimenti dell'esercizio 2018 hanno riguardato prevalentemente il settore raffinazione, con l'obiettivo di miglioramento della capacità produttiva e di ottimizzazione dei processi in ottica di efficientamento. In particolare è stata completata l'elettrificazione dei blower FCC, il sistema di oxigen-enrichment e il sistema di recupero gas dalle torce impianti Nord.
Sono inoltre proseguiti gli interventi di adeguamento del Pontile Sud e del Movimento con le attività di sostituzione ed integrazione delle linee di carico e movimentazione di grezzi al fine di accrescere la flessibilità di stoccaggio e conseguentemente quella operativa e quelle relative alla produzione e movimentazione di Bunker (combustibile marittimo) a basso tenore di zolfo. Si ricorda infatti che dal 1° Gennaio 2020 il combustibile impiegato sulle navi, oggi costituito essenzialmente da olio combustibile con tenore di zolfo a 3,50% dovrà ridurre obbligatoriamente il tenore di zolfo allo 0,50% e il Gruppo intende commercializzare direttamente tale carburante facendo leva sulle infrastrutture esistenti.
Tra gli specifici interventi dedicati a Salute, Ambiente e Sicurezza (la cosiddetta HSE – "Health, Safety & Environment") si segnala la realizzazione del sistema di copertura delle vasche API e il completamento del sistema di pozzi di emungimento ("Barriera dinamica") per il controllo della falda. Inoltre è proseguito l'investimento relativo al Sistema di recupero vapori (VRU) sul pontile Sud con il completamento della progettazione di dettaglio, gli approvvigionamenti e l'avvio del cantiere.
Infine, la società, ha continuato il programma di iniziative "Digital 4.0" con interventi finalizzati a migliorare l'operatività degli impianti, a renderne più efficiente la gestione e ad ottimizzare piani ed interventi manutentivi. A riguardo degno di nota il sistema di valutazione della vita residua del ciclo operativo dei gassificatori dell'impianto IGCC che ha consentito di ottimizzare l'affidabilità di marcia dell'impianto e i programmi manutentivi.
La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è costituita da un documento autonomo, che, oltre ad assolvere agli adempimenti previsti dal D.Lgs 254/16, permette di condividere il "Purpose" aziendale e la strategia di sviluppo sostenibile. Pertanto i capitoli che riguardano Risorse Umane, Salute, Ambiente e Sicurezza e Responsabilità Sociale ed attività con il territorio verranno trattati in modo più esteso ed articolato nel Bilancio di Sostenibilità - Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario.
Viene di seguito illustrato l'insieme sistematico di strumenti, interventi e attività predisposte nel corso dell'anno in ambito risorse umane per assicurare all'organizzazione il traguardo degli obiettivi di business e il miglioramento continuo delle prestazioni secondo il disegno strategico aziendale definito nel piano industriale e nel budget dell'anno.
Ispirati nella progettazione degli interventi dai principi contenuti nel Purpose aziendale riferibili a passione, conoscenza e performance, gli interventi realizzati hanno privilegiato lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio di competenze disponibili, la crescita di sensibilità manageriali abilitanti al ruolo di coordinamento e indirizzo delle persone, la maggiore consapevolezza sugli obiettivi aziendali e sulle ricadute delle decisioni di ciascuno nell'esercizio dei rispettivi ruoli.
In tal senso, ci si è inoltre focalizzati su un ridisegno continuo dell'organizzazione e dei processi di lavoro finalizzati ad accompagnare l'evoluzione delle attività e le innovazioni intraprese per rispondere alle sfide del mercato e rendere sostenibile il proprio futuro.
Negli ultimi tre anni l'organico del Gruppo è andato gradualmente stabilizzandosi, passando da 1.924 persone nel 2016, a 1946 nel 2018.
I 57 nuovi dipendenti assunti nel corso dell'anno tra Italia e Svizzera, 22 dei quali con età inferiore ai 30 anni, laureati con lauree principalmente ingegneristiche, continuano principalmente a soddisfare le esigenze dei programmi di digitalizzazione, inclusa la cybersecurity e l'adeguamento dell'organico ICT agli sviluppi tecnologici più recenti, e l'assestamento delle attività della supply chain, del trading e delle vendite.
Alcune funzioni chiave sono state interessate da processi di riorganizzazione orientati a generare maggiore efficienza, affidabilità e flessibilità operativa, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile coerente con il Piano industriale del Gruppo. Il coordinamento e l'integrazione delle varie componenti alle base di tali interventi, ha richiesto un impegno qualificato ed un approccio adeguatamente strutturato, in grado di alimentare con continuità gli ambiti progettuali aperti.
Lo sviluppo organizzativo nel corso del 2018 si è focalizzato su tre ambiti, in particolare: l'adeguamento delle strutture a supporto dello sviluppo digitale del Gruppo, il potenziamento delle attività di comunicazione esterna, l'evoluzione delle attività commerciali e di trading del Gruppo. Proseguono naturalmente le attività di presidio degli aspetti organizzativi legati allo sviluppo del piano investimenti sul sito industriale di Sarroch, ma anche in Sardeolica, che ha avviato le attività per l'ampliamento del parco di Ulassai e ha adeguato in fine d'anno la propria struttura.
Per quanto riguarda i temi dello sviluppo digitale del Gruppo, sono proseguiti i progetti definiti e inseriti nel budget investimenti dal 2017. La struttura organizzativa è stata ulteriormente rinforzata, individuando una figura di riferimento proveniente dal business, dedicata alla modellizzazione dei dati aziendali, che, lavorando a stretto contatto con una, pure nuova, figura di architetto in ambito IT, avrà la responsabilità di massimizzare la fruibilità e I'utilità dei dati aziendali a supporto di analytics e decision making efficaci, favorendo una visione unica ed integrata del patrimonio informativo aziendale, in termini di significato e valore per I'organizzazione. Parallelamente è stata potenziata la struttura di governance ICT, con l'inserimento di nuove figure apicali, provenienti dall'IT di importanti Società del settore in cui il Gruppo opera: infatti all'ICT sempre più sarà richiesto di garantire l'erogazione dei servizi digitali innovativi, affianco a quelli più tradizionali, che gradualmente stanno diventando operativi.
Come noto lo sviluppo e l'estensione delle tecnologie digitali espongono l'organizzazione a nuovi rischi e minacce, che devono essere fronteggiate e a cui occorre prepararsi, sia dal punto di vista delle competenze, sia delle tecnologie. Per questo motivo la responsabilità di indirizzo e coordinamento, già individuata nella Capogruppo, è stata opportunamente "attrezzata", individuando una figura di livello manageriale, anch'essa proveniente dal settore oil e con specifica competenza in cybersecurity. Nelle diverse Società del Gruppo sono poi state individuate specifiche figure, responsabili dell'attuazione delle misure di cybersecurity individuate, verticalizzate sui sistemi di controllo industriale (ICS) tipici delle aziende del Gruppo quali Sarlux e Sardeolica, in particolare.
Nel 2018 è stato pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità, che include la Dichiarazione di Informazioni non finan-
ziarie ai sensi di legge, per il Gruppo. Il lavoro svolto si è rivelato una ricca fonte di informazioni, che con un approccio comunicativo aperto e trasparente su tali temi, e un adeguamento e una focalizzazione della struttura responsabile della comunicazione esterna, è stato successivamente valorizzato con diverse iniziative, interne ed esterne, finalizzate a far comprendere il valore generato dalle Società del Gruppo nei territori in cui esse operano. Per ottenere questo risultato l'organizzazione a supporto della Comunicazione esterna è stata ridisegnata e maggiormente integrata con la Comunicazione verso gli investitori.
Ultimo "filone" dello sviluppo organizzativo dell'anno è stato quello dell'area commerciale. Da un lato si è completata l'organizzazione e consolidata l'attività di Saras Trading a Ginevra, trasferendovi le ultime attività operative a supporto dei trader rimaste a Milano, sia per i prodotti sia per le materie prime, e meglio strutturando la funzione a supporto della gestione del rischio commodity, eseguita a Ginevra, con un primo autonomo livello di controllo, e ulteriormente verificata in termini formali e sostanziali dalle funzioni dedicate interne al CFO. Nella seconda parte dell'anno sono poi state avviate le azioni finalizzate al trasferimento dell'attività commerciale italiana a Roma, mutuando il principio ispiratore dello spostamento del trading a Ginevra, ossia portare le attività il più vicino possibile ai centri nevralgici dei rispettivi business.
Nell'ultima parte dell'anno, al fine di individuare nella Capogruppo responsabilità di direzione e coordinamento meglio definite, si sono individuate, tra le prime linee dell'AD, nuove figure a ciò dedicate, in sostituzione delle precedenti Direzioni,
50.305 Totale ore di formazione 2018 Gruppo Saras
che manifestavano qualche sovrapposizione di responsabilità. Sono stati quindi istituiti: il Chief Oil & Energy Officer per tutto l'ambito produttivo e dei servizi industriali, potenzialmente proponibili all'esterno dalle Società del Gruppo, il Chief Commercial Officer, per tutto l'ambito del trading, delle vendite e della logistica oil in Italia e all'estero, il Chief Security ICT & Procurement Officer, per i servizi centralmente erogati alla Capogruppo e alle Controllate in ambito security e cybersecurity, ICT e procurement, il Chief Human Resource Officer ridefinito a metà del mese di gennaio 2019.
Sul fronte della redazione dei documenti del Sistema Normativo aziendale, si segnala, in particolare che nel corso dell'anno, a seguito del consolidamento dei processi di supply e trading, tra la Sede Saras di Milano, Saras Trading a Ginevra ed il Sito produttivo Sarlux a Sarroch, è stata rivista completamente la Linea Guida Supply e Trading, che appunto tale processo descrive e documenta.
È stata anche pubblicata una revisione della Linea Guida del processo HSE, inserendovi la tematica dei sistemi di gestione (Q) e una miglior descrizione del processo che porta alla modifica tecnica sull'asset, per presidiarne i possibili impatti in materia HSE.
Sono anche state redatte e pubblicate due Linee Guida di compliance, la prima relativa alla Sostenibilità e alla Dichiarazione di informazioni non finanziarie e sulla diversità, la seconda relativa alla Protezione dei dati personali, a seguito dell'entrata in vigore delle rispettive normative.
Gli obiettivi di maggior rilevanza all'interno del perimetro delle relazioni con le Parti sociali per il 2018 sono stati la riorganizzazione di alcune aree di impianto e il rinnovo del premio di risultato con la novità dell'introduzione del sistema di Welfare premiale. L'anno è iniziato con l'aggiornamento nel mese di gennaio del programma "Digital Saras" già presentato nell'aprile dell'anno precedente in occasione del suo lancio.
Successivamente si è proceduto con la riorganizzazione dell'area produttiva del Movimento/Shipping nata dalla necessità di rafforzare la centralità del Capo turno nel presidio delle spedizioni Via Terra,Via Mare e Deposito Nazionale e con la riorganizzazione della Centrale Sud resa possibile grazie alla messa fuori servizio definitiva delle caldaie B1A e B1B. Nel corso dell'anno è stato presentato alla RSU il consuntivo della formazione erogata nel 2017, condividendo in tale occasione anche il piano di formazione 2018. Il punto nevralgico delle relazioni sindacali dell'anno è stato rappresentato dalla trattativa per il rinnovo del Premio di risultato 2018 (produttività e redditività) conclusasi nel mese di agosto. Anche quest'anno il premio è stato introdotto nell'ottica di coinvolgere le funzioni aziendali e tutto il personale in una concreta partecipazione nel raggiungimento dei risultati economici e produttivi dell'Azienda. Introducendo in tal senso miglioramenti nelle aree della produzione, dell'avanzamento nella realizzazione degli investimenti, dell'efficienza energetica e dei costi di manutenzione,
con l'aggiunta delle iniziative Digital. Tali indicatori, così come di consueto, sono oggetto di monitoraggio periodico attraverso una commissione paritetica mista composta da rappresentanti dell'Azienda e della RSU.
Nell'ultima parte dell'anno sono stati inoltre affrontati vari temi sia di natura organizzativo/gestionale sia di natura tecnica, con particolare attenzione al tema delle vacancy del personale turnista e relativo piano di reintegro.
Il piano di formazione e sviluppo per l'anno 2018, oltre ai temi di routine e di compliance, è stato finalizzato alla crescita continua di competenza hard e soft adeguate a supportare gli indirizzi prospettici di business definiti per lo stesso anno.
In particolare, con riferimento alla formazione di routine e compliance, in ambito HSE è proseguita l'attività di estensione del progetto BBS (Behaviour Based Safety) al personale finora non coinvolto, con l'obiettivo di rinforzare i comportamenti sicuri durante le operazioni sul luogo di lavoro e potenziare i ruoli di Leader della Sicurezza. Completato inoltre un percorso di formazione dedicato alla creazione di un team di formatori interni che assicurino continuità al processo di formazione del personale ed implementazione del Protocollo nel Sito.
Sempre in ambito compliance, a valle della decisione di dotarsi di un Sistema di Gestione dell'Energia per Sarlux in conformità alla norma UNI EN ISO 50001:2011, tutti i dipendenti dello stabilimento Sarlux hanno proseguito la formazione su consumi, perdite e soluzioni di ottimizzazione dei consumi e dell'efficienza energetica nel Sito.
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata ai consumi energetici relativi ai forni, con formazione ad hoc riservata agli addetti ai lavori e tesa a massimizzare le prestazioni delle macchine anche in ottica di efficienza energetica.
Avviata inoltre la formazione relativa agli aggiornamenti normativi in tema di Privacy, a valle dell'entrata in vigore del GDPR, e del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo 231.
La formazione in ambito tecnico specialistico è proseguita secondo gli indirizzi di aggiornamento continuo dettati dalle norme tecniche di riferimento e si è estesa a tutti gli ambiti di introduzione di nuove tecnologie. In particolare, a seguito del solido piano investimenti in corso di attuazione nel sito industriale di Sarroch, il personale operativo è stato coinvolto nella formazione funzionale alla presa in carico delle nuove realizzazioni, con 370 persone coinvolte per circa 1.000 ore di formazione.
Per quanto riguarda l'area Asset Management di Raffineria, nel 2018 è stato definito un piano pluriennale di interventi mirati a potenziare competenze tecnico gestionali, con particolare focus su metodi e strumenti di gestione dei contratti, presidio degli aspetti di qualità, programmazione e consuntivazione lavori. Nel corso del 2018, sono stati sviluppati i primi moduli relativi agli aspetti di controllo della qualità. A supporto del programma #digitalSaras sono state organizzate diverse iniziative finalizzate a accompagnare la trasformazione in corso, riferite in particolare alle tematiche legate alla Data Science, mediante incontri con testimonial esperti provenienti da prestigiose Università. Avviata inoltre una campagna di awareness dedicata a tutta la popolazione aziendale che, attraverso strumenti di e-learning – favorisca un processo di acquisizione incrementale di abilità digitali a partire da quelle base. Percorsi più specializzati sono stati dedicati alle risorse coinvolte nella realizzazione dei progetti pilota e nella successiva industrializzazione delle soluzioni tecnologiche.
Con riferimento alla formazione trasversale, sono proseguite alcune iniziative avviate nel corso dell'anno precedente, tra le quali la formazione manageriale rivolta al middle management (capi turno, supervisori, responsabili operazioni) degli impianti produttivi. Focus del progetto è stato quello di sviluppare e affinare competenze di tipo gestionale (delega, feedback, decisione making, ecc), anche attraverso una maggiore consapevolezza degli scenari di mercato di riferimento, comprese le dinamiche di trasformazione derivanti dal programma #digitalSaras. Il ruolo di middle manager riveste una particolare importanza per i riflessi che genera nella gestione dei numerosi collaboratori e per la rete di trasmissione di informazioni e indirizzi che alimentano costantemente nell'esercizio del loro ruolo.
In modo più esteso, su tutte le figure manageriali cui è assegnata la gestione di collaboratori, è stato avviato un percorso di rinforzo delle capacità di valutazione e feedback dei collaboratori – con analogie metodologiche rispetto al progetto Capi Turno – che intende mantenere costante la sensibilità e l'attenzione dei Capi nella valorizzazione delle risorse assegnate. Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività di sviluppo finalizzate alla crescita di un pool di giovani ad alto
GRUPPO SARAS: FASCE DI POPOLAZIONE
potenziale. Il programma, che trova il proprio focus principale nell'esigenza di attivare nel tempo un adeguato ricambio generazionale, ha previsto la creazione di una serie di laboratori di leadership sviluppati in parallelo ai percorsi di coaching individuale già definiti per ciascuno dei partecipanti.
Con l'obiettivo di consegnare inoltre a quadri e dirigenti aziendali maggiori strumenti di comprensione delle dimensioni economiche finanziare che accompagnano le decisioni operative quotidianamente richieste nell'esercizio dei rispettivi ruoli, è stato avviato il programma di formazione "Finance per non financial". Il percorso ha fornito basi metodologiche e di linguaggio comuni sui principali documenti di bilancio e reportistica aziendale, ha approfondito la conoscenza sulle metriche di creazione e misurazione del valore prodotto dalle singole unità di business, ha sensibilizzato i partecipanti circa le dinamiche di valutazione dell'Azienda da parte degli Investitori, con particolare riferimento alle esigenze di informazione e trasparenza dettate dalla quotazione in Borsa.
Nell'anno 2018 sono proseguite le attività di comunicazione interna a supporto del change management e della diffusione e condivisione delle strategie, della cultura e, più in generale, delle informazioni utili a coinvolgere i dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e ad accrescere il livello di engagement.
Per la pianificazione delle varie iniziative, il processo ha potuto valorizzare i risultati dell'"Employee Engagement Survey", effettuata online a fine 2017 per raccogliere l'opinione dei Dipendenti, appartenenti a tutti i livelli dell'Organizzazione, su come essi vivano l'esercizio del proprio ruolo professionale e le interazioni nell'ambiente di lavoro, nell'ambito della quale particolare enfasi è stata attribuita dai partecipanti ai temi della diffusione delle informazioni.
Accanto al frequente utilizzo dei canali digitali di più recente apertura, visBreaking News online e le community aziendali, la comunicazione interna ha continuato a viaggiare in maniera parallela e integrata anche sui canali più tradizionali, quali gli incontri e i seminari informativi, il giornale aziendale, le email, la intranet e la rete dei monitor dello stabilimento.
Nel corso dell'anno, sono stati sviluppati interventi e campagne informative sui principali temi strategici, legati soprattutto alla realizzazione del Piano Industriale e del correlato piano investimenti e al programma #digitalSaras.
Nell'ambito dello spazio del giornale aziendale visBreaking News regolarmente destinato ai temi di salute, sicurezza e ambiente nel giornale aziendale è stata dedicata particolare attenzione ai risultati del Riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux e al tema della gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.
Nel mese di novembre, si è tenuto l'evento di presentazione dei risultati della ricerca "Il valore di Saras per la crescita del territorio", condotta da The European House - Ambrosetti, al quale ha partecipato un'ampia delegazione di dipendenti di tutte le Società del Gruppo. Nel corso dell'evento, l'Amministratore Delegato e il top management hanno condiviso le principali linee strategiche definite dal Gruppo per affrontare il futuro con la visione e la flessibilità necessarie per cogliere opportunità di ulteriore sviluppo.
Tra le azioni di supporto al cambiamento, rileva il primo step della campagna di cyber security awareness, che ha coinvolto i dipendenti al fine di incrementare la sensibilità e l'attenzione ai temi della sicurezza informatica e di diffondere le migliori pratiche in materia di gestione delle password per una sicura protezione dei dati aziendali.
Numerose sono state infine le iniziative di change management relative a nuove normative, quale ad esempio il Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) e le Linee Guida e procedure aziendali ad esso connesse, a revisioni di processi e strutture organizzative, a servizi innovativi e a nuovi strumenti informatici e digitali, al fine di allineare nel più breve tempo possibile i comportamenti dei dipendenti alle aspettative ed esigenze dell'organizzazione.
La retribuzione annua lorda fissa fa riferimento al Contratto Dirigenti Aziende Produttrici di Beni e Servizi (Contratto Nazionale Dirigenti Industria). Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile. La parte variabile della retribuzione è stabilita, con riferimento agli obiettivi strategici ed ai risultati della gestione, secondo un sistema di MBO ("Management By Objectives").
Nel 2018 è stato applicato ed è giunto a conclusione il Piano di incentivazione a lungo termine per il management del Gruppo Saras (Piano di Stock Grant 2016/2018), approvato dall'Assemblea degli Azioni di Saras il 22 Aprile 2016, i cui dettagli sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione.
Anche la retribuzione annua lorda fissa dei non dirigenti fa riferimento al "Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro" (CCNL Energia e Petrolio e CCNL Metalmeccanici, ove applicabili) e agli accordi integrativi di secondo livello vigenti.
Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da componenti variabili tra cui, in particolare riferimento alla fascia dei Quadri, l'adozione di sistemi di MBO legati al raggiungimento di obiettivi strategici e ai risultati della gestione.
"Siamo impegnati a garantire la sicurezza in ogni momento. Per tutti i nostri dipendenti questo è il principio fondamentale a cui attenersi sempre. A tale proposito abbiamo anche sviluppato un codice etico che dà grande risalto all'importanza della formazione e della sicurezza."
Produrre energia in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le nostre scelte strategiche. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la sicurezza e la salute di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras. L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente.
Per quanto riguarda l'esercizio dell'anno 2018 si conferma il costante miglioramento dei dati ambientali, frutto di un consolidamento delle attività gestionali dello stabilimento. Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", redatta come previsto dal regolamento EMAS. Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali relativi ad aria, acqua e suolo.
L'andamento delle emissioni, relative all'anno 2018, mette in evidenza il consolidamento dei miglioramenti ottenuti grazie agli investimenti effettuati ed alle ottimizzazioni gestionali e impiantistiche. Si possono comunque rilevare piccole fluttuazioni di anno in anno, legate a interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria. Il miglioramento dei dati per quanto riguarda l'ambiente è derivato da una serie di interventi tecnici e gestionali che hanno progressivamente dotato la raffineria delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente. Le emissioni di anidride solforosa (SO2) confermano l'andamento degli ultimi anni, infatti l'indice di produzione di SO2, che tiene conto (dal 2015) anche delle emissioni dovute agli impianti nord, varia nel "range" 0,23 ÷ 0,28 (tonnellate di SO2/1000 di lavorazione) che, confrontato con l'andamento medio degli ultimi anni, risulta in linea con quello registrato in passato per il solo contributo di emissione di SO2 dovuto agli impianti sud, confermando quindi il trend di miglioramento.
È stato possibile conseguire e consolidare tale risultato soprattutto grazie all'entrata in funzione, avvenuta nel dicembre 2008, dell'impianto TGTU (Tail Gas Treatment Unit), un'unità per il trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo, che consente una riduzione delle emissioni solforose e che negli ultimi anni ha registrato un'ottima performance.
Si inseriscono nel quadro della strategia di crescita del Gruppo Saras anche gli investimenti dedicati ad ambiente e sicurezza. In questo contesto, temi come la cultura del risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, non nuovi alla Società ed al Gruppo, sono divenuti ancora più attuali nel corso degli ultimi anni.
In particolare, nell'ultimo quinquennio, nell'ambito di Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE), sono stati effettuati interventi di protezione ambientale, miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche), e sono proseguite le attività di protezione della falda con interventi di pavimentazione dei bacini dei serbatoi e realizzazione di doppi fondi dei serbatoi.
Grazie ad una politica di tutela ambientale, anche per l'anno 2018 non sono emerse situazioni per cui la società è stata dichiarata colpevole di danni causati all'ambiente, e non sono state inflitte all'impresa sanzioni o pene per reati o danni ambientali.
Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori della raffineria (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.
L'AIA (ovvero l'Autorizzazione Integrata Ambientale) è il frutto di un percorso partito nei primi mesi del 2007 e che ha portato al conseguimento di tale importante autorizzazione nell'aprile 2009. Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA, che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo che hanno consentito di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali. L'AIA, rilasciata dal Ministero dell'Ambiente, sostituisce tutte le altre autorizzazioni, ha la durata di otto anni (condizionata al mantenimento della registrazione EMAS). Questo ulteriore riconoscimento, raccoglie i concetti base del Codice Ambientale, dove tutti gli elementi (aria, acqua, suolo, impatto visivo, ecc.) sono visti in un'ottica di insieme, e rappresenta il risultato di un percorso che ha portato la società ad ottenere la Certificazione Ambientale ISO 14001 già nel 2004 successivamente confermata nel 2007, nel 2010, nel 2013 e nel 2016. Si segnala inoltre che a partire dal 1 luglio 2013, l'AIA è stata oggetto di voltura da Saras SpA a Sarlux Srl, società del Gruppo che gestisce tutte le attività produttive del sito di Sarroch. In maniera analoga, in pari data, è stata effettuata la voltura del certificato ISO 14001 da Saras SpA a Sarlux Srl. Nel mese di dicembre del 2015 si è concluso l'iter di integrazione delle due AIA presenti, Raffineria+IGCC e Impianti Nord (ex Versalis) presentata da Sarlux.
Il riesame complessivo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux è stato rilasciato il 27 ottobre 2017 ed è pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L'istruttoria del riesame, resasi necessaria per tutte le raffinerie a seguito della pubblicazione delle nuove BAT nell'ottobre del 2014, si era conclusa con la Conferenza dei Servizi del 20 luglio 2017, alla presenza di tutti gli Enti competenti (MATTM, Regione, Città Metropolitana di Cagliari, Comune di Sarroch, ISPRA e ARPAS), a valle di un iter avviato nel luglio 2016 con la presentazione della documentazione richiesta.
Sarlux ha conseguito il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nel corso dell'anno 2017, dunque lo Stabilimento, posseduto e gestito dalla controllata Sarlux Srl ed articolato in Impianti SUD (Raffineria e IGCC) e Impianti NORD (Impianti chimici), è stato autorizzato all'esercizio con il DM 0000263 del 11.10.2017 rilasciata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Complessivamente, viene riconosciuta allo stabilimento una aderenza pressoché totale alle nuove BAT oggetto del riesame sia in termini di attuazione dei programmi di monitoraggio innovativi, quali quelli relativi alle emissioni fuggitive e agli odori, sia in termini di scelta e implementazione di nuove tecnologie, quale ad esempio la misura della temperatura di torcia.
L'attuale AIA - la cui validità è di 16 anni in forza del fatto che lo stabilimento Sarlux possiede la certificazione ISO 14001 e la registrazione EMAS, estesa nel 2016 anche agli Impianti Nord - autorizza il Gestore all'esercizio delle 3 attività svolte a Sarroch, ovvero:
Nel corso del 2018 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.
Nel mese di maggio si è svolta, con esito positivo, la visita di convalida annuale della Dichiarazione Ambientale 2018 (dati prestazionali aggiornati al 31 dicembre 2017), finalizzata alla valutazione delle attività svolte per garantire la sostenibilità
ambientale nel territorio. A seguito della visita di convalida, il documento è stato pubblicata sul sito internet Sarlux (http:// www.sarlux.saras.it/it/emas/).
La Dichiarazione Ambientale fornisce un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti che interessano l'ambiente interno ed esterno allo stabilimento produttivo, e illustra al pubblico e a tutti i soggetti interessati le attività svolte da Sarlux, gli aspetti ambientali (diretti e indiretti ad essa collegati) e gli obiettivi di miglioramento ambientale che la Società si è prefissata ai fini del mantenimento della registrazione EMAS. Per il conseguimento di tali obiettivi Sarlux impiega a vari livelli molte funzioni aziendali investendo importanti risorse tecniche ed economiche.
Sempre nell'ottica della trasparenza, durante l'anno sono state effettuate le comunicazioni periodiche PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relative ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni hanno riguardato i valori di emissione in acqua e in aria relativi a diversi parametri caratteristici delle attività svolte.
Nell'esercizio 2018, relativamente all'ambito del progetto per il miglioramento continuo della gestione della sicurezza, è proseguita l'opera di diffusione della cultura della sicurezza mediante i progetti di comunicazione interna avviati fin dall'anno 2010. Le attività più significative sono state:
• B-BS (Behavior-Based Safety) - Completata l'estensione del protocollo a tutte le aree operative dello Stabilimento. La B-BS è progettata per ottenere l'esecuzione costante dei comportamenti di sicurezza e si basa su tecniche di motivazione, sviluppando nei lavoratori stessi coinvolti una cultura condivisa della sicurezza, intesa come un ambiente in cui tutti – dirigenti, preposti, lavoratori – danno le stesse conseguenze a parità di comportamento osservato. Tra queste conseguenze, feedback positivi e correttivi, rinforzi, premi e celebrazioni prevalgono su conseguenze avversive come le sanzioni o i richiami verbali. La B-BS é un metodo capace di assicurare ottimi risultati perché consente di misurare, in maniera scientifica, le azioni insicure e i loro effetti, per correggerle prima che diventino pericolose. Esso si fonda sull'osservazione e sull'individuazione di comportamenti sicuri messi in atto dalle persone nello svolgimento del normale lavoro quotidiano. Le osservazioni sono reciproche e seguite da momenti di feedback. Ciascuna osservazione è guidata da una check list che riporta i comportamenti da osservare; tale strumento, definito in fase di progettazione, è dinamico e viene aggiornato man mano che i comportamenti sicuri osservati vengono consolidati. Ciascun comportamento osservato viene poi registrato per un monitoraggio costante degli andamenti. In particolare l'attenzione si focalizza sui comportamenti non sicuri fissando obiettivi e tempi di miglioramento definiti periodicamente dai responsabili di funzione in occasione di incontri periodici con i gruppi di lavoro. L'estensione del protocollo B-BS a tutte le aree di Raffinazione (impianti Sud e Nord) ha consentito la graduale sostituzione degli altri sistemi di monitoraggio delle performance di sicurezza, così da avere per la prima volta un unico strumento di gestione, misurazione e miglioramento degli aspetti di salute e sicurezza. I risultati della misurazione dei comportamenti osservati risultano più che soddisfacenti. In particolare nel corso del 2018 sono state fatte 21.925 osservazioni contro le 16.940 effettuate nel 2017, con una percentuale di comportamenti positivi osservati pari al 98% del totale.
* Le emissioni del 2017 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.
** Le quote gratuite relative agli Impianti Nord (comprese tra le quantità assegnate) sono state richieste e risultano in attesa di approvazione.
so dell'anno sono stati segnalati 41 near-miss di cui 15 gravi. I near miss classificati gravi sono stati analizzati seguendo lo stesso iter degli infortuni con analisi di 1° e 2° livello attraverso le quali vengono individuate le cause radice, i fattori contribuenti e le azioni correttive e di miglioramento.
Nell'ottica della promozione della cultura della sicurezza negli ultimi anni è stato portato avanti un percorso che ha consentito al Gruppo di ottenere alcune importati certificazioni: in particolare, per lo stabilimento di Sarroch, nel 2004, il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) certificato secondo lo standard ISO 14001; nel 2007 si è poi conseguito la certificazione OHSAS 18001 per il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS). Successivamente, i due sistemi sono stati integrati tra loro e con il sistema, previsto dalla Direttiva Seveso (rif. D.Lgs. 105/2015), di Gestione per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (SGS-PIR), utilizzando sinergicamente le parti comuni e introducendo la misura delle prestazioni e la pianificazione degli obiettivi e traguardi di miglioramento. Ne è scaturito un Sistema di Gestione Integrato (HSE) che ad oggi con la sopraggiunta (a maggio 2018) implementazione del Sistema di Gestione dell'Energia (SGE), certificato ISO 5001 costituisce il principale strumento gestionale per il conseguimento del miglioramento continuo dello stabilimento.
Nel 2008 è stato adeguato il "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo", ai sensi del D.Lgs. n° 231/01, per ottemperare alle indicazioni della Legge n° 123/07 e al successivo D.Lgs. n° 81/08, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e nel 2011 è stato effettuato il suo aggiornamento. Il Gruppo Saras promuove a tutti i livelli aziendali la cultura della sicurezza attraverso la formazione, la condivisione e la verifica del grado di efficacia delle attività svolte. Diffondere la cultura della sicurezza si traduce, di fatto, in un'azione continua di formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici. Infatti, anche nell'esercizio 2018, sono proseguite tutte le attività di formazione al ruolo, alla posizione e all'aggiornamento continuo in tema di "Sicurezza e Ambiente".
Tale impegno ha portato per il secondo anno consecutivo al raggiungimento della migliore performance di sempre dell'indice di frequenza infortuni1 del Gruppo: 1,81 (2,71 nel 2017).
Il Gruppo Saras rientra nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading System" (ETS) con le due attività svolte nel sito di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl, per il segmento Raffinazione e per il segmento Generazione di Energia Elettrica (impianto IGCC). La Direttiva ETS è stata introdotta in tutta Europa per controllare e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Infatti, le emissioni di anidride carbonica non hanno effetto diretto su scala locale, in particolare sulla qualità dell'aria
* Le emissioni del 2017 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.
nell'ambiente circostante il sito, ma sono correlate a fenomeni a livello globale. La Direttiva "Emission Trading System" è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni stabilite dallo stato membro attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato. La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005- 2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008-2012, mentre il periodo attuale riguarda gli anni 2013-2020. Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Inoltre, il terzo periodo (8 anni) iniziato nel 2013, ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione. Per quanto riguarda la richiesta di quote aggiuntive presentata da Sarlux a seguito dell'acquisizione degli "Impianti Nord" (ex Versalis), vista la specificità dell'operazione (acquisizione parziale dello stabilimento), non si è arrivati ancora alla conclusione del processo di riassegnazione delle quote.
Nel Registro Nazionale "Emission Trading System", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano.
Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nel sito di Sarroch. Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.
Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dall'anno 2009 sono state utilizzate solo navi di ultima generazione. Infatti, da quell'anno, il 100% delle navi utilizzate è stato della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo.
Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.
Inoltre durante tutta la permanenza delle navi all'ormeggio presso i Terminali marini di Sarroch, è sempre presente a bordo un'Ispettore Safety di nostra fiducia, che supervisiona tutte le attività di imbarco e sbarco dei prodotti petroliferi al fine di verificare il rigoroso rispetto delle procedure con particolare riferimento alle tematiche di Salute, Sicurezza e Ambiente.
Ogni azienda nasce e cresce in un territorio ben individuabile e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso.
II Gruppo Saras, oggi una solida realtà internazionale, è nato e si e sviluppato in Sardegna, un'isola che possiede una forte identità e nei confronti della quale nutre un profondo rispetto.
Per questo, da più di 50 anni, Saras è impegnata in iniziative e progetti utili a sostenere il tessuto sociale, la storia e le tradizioni del territorio, con una particolare attenzione verso i giovani e i bisogni della comunità.
La Società ha dato vita alla policy "I nostri interlocutori" che delinea l'approccio di Saras nella gestione dei rapporti con le comunità locali e riconosce la collettività e i territori di riferimento, tra i diversi stakeholder, come suoi interlocutori di importanza strategica.
Saras promuove progetti di natura sociale che possano generare valore per la comunità. Dopo una prima valutazione che riguarda sia gli aspetti economici sia la congruità con le linee guida del Purpose, la scelta ricade su quei progetti considerati di maggiore impatto e valore per il territorio.
II Gruppo, in particolare negli ultimi anni, ha adottato precise linee guida, in merito agli ambiti di intervento, basate su due direttrici principali: il contesto sociale, ovvero i soggetti meritevoli di supporto - soprattutto giovani, anziani e meno abbienti - e il territorio fisico, cioè il raggio d'azione degli interventi che il Gruppo vuole mettere in atto. Uno degli obiettivi a cui Saras punta con maggiore impegno è diffondere la cultura d'impresa e far comprendere che "fare impresa" in Sardegna è ancora possibile. Per questo, Saras promuove attività di formazione per i giovani delle scuole e intrattiene rapporti continui con l'Università, finalizzati a favorire uno sviluppo sociale che non può prescindere dai temi del lavoro, della sostenibilità e della crescita economica, in una regione debilitata dello spopolamento, soprattutto giovanile.
Saras, attraverso società del Gruppo, ha attivato diversi percorsi per venire incontro alle richieste della scuola e dare il suo contributo a una didattica innovativa e più efficace. Tra il 2013 e il 2018, oltre 550 ragazzi della secondaria hanno varcato i confini del sito industriale di Sarroch secondo varie formule, tra le quali la più diffusa quella dell'alternanza scuola lavoro, per osservare da vicino la realtà di una grande azienda.
Sono state organizzate delle lezioni ad hoc per ogni percorso, nelle quali tecnici e manager dell'azienda hanno trattato argomenti di stampo industriale quali sicurezza, ambiente, processi produttivi, ICT, organizzazione aziendale, spesso utilizzando anche simulazioni per rappresentare il nostro modo di lavorare e trasmettere quanto utile per affacciarsi nel mondo del lavoro. Proprio in questa prospettiva sono stati organizzati degli approfondimenti su come redigere un curriculum e sostenere un colloquio di lavoro.
Diversi ragazzi hanno visitato laboratori e sale controllo impianti appartenenti al Gruppo, sperimentando, sul campo, applicazioni pratiche e assistendo a lezioni sul tema Industry 4.0 e sull'applicazione dell'innovazione nell'industria della raffinazione.
Alcuni hanno poi avuto l'opportunità di approfondire questa esperienza attraverso uno stage in azienda.
È dedicato alla capacità di confrontarsi con il cambiamento e con le nuove tecnologie il concorso "RAln - Raccontami l'Avvenire e l'lnnovazione", che fa cimentare gli studenti con la telecamera e il cellulare per raccontare storie di Innovazione.
Per le scuole primarie, continua - da oltre 20 anni - il supporto offerto da Saras alla crescita culturale degli studenti dell'istituto comprensivo statale di Sarroch. Non solo libri di testo, forniti ai giovani in comodato e poi, in coerenza con la cultura della sostenibilità, trasmessi ad altri istituti presso i quali sono ancora attuali al variare dei programmi didattici, ma anche tablet e aule informatiche dedicate, per arrivare preparati al futuro digitale.
Nell'ambito del Protocollo d'lntesa con l'Università di Cagliari, vengono organizzati regolarmente dei seminari a carattere tecnico, utili per completare la formazione - dei futuri ingegneri. Inoltre, nel 2018, Saras, aderendo ad un progetto ideato dall'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, ha contribuito a offrire borse di studio ai migliori laureati in Ingegneria.
Un gruppo di studenti di Ingegneria Chimica e Meccanica, ha partecipato, nel mese di Giugno 2018, ad una giornata di presentazione delle attività #Digitalsaras illustrate in occasione della visita agli impianti.
Nel 2018 Saras ha realizzato, con The European House – Ambrosetti, uno studio sul valore della ricaduta economica, sociale, ambientale e cognitiva – 4 capitali - sul territorio nazionale e della Sardegna. I risultati dello studio hanno evidenziato come il Gruppo sia stato protagonista negli anni di una trasformazione costante e di una forte internazionalizzazione, accompagnate dal radicamento al territorio sardo.
L'analisi svolta ha messo in luce la rilevanza di Saras che risulta una delle aziende più grandi d'Italia per fatturato (dodicesimo gruppo nella rilevazione generale), terzo gruppo del settore Oil&Gas e la più grande azienda della Sardegna (seconda per numero di occupati). Inoltre in un contesto nazionale di investimenti in calo, sia pubblici sia privati, il Gruppo si è distinto in maniera virtuosa contribuendo in misura rilevante alla crescita dell'economia locale e nazionale con 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 12 anni e circa 800 milioni previsti nel piano industriale.
Per la presentazione dello studio, è stato organizzato, il 21 novembre 2018, un convegno "Sapersi trasformare per rimanere vincenti" a Cagliari al quale erano presenti i media e i principali stakeholder del Gruppo.
Saras supporta il territorio anche attraverso numerose sponsorizzazioni ad associazioni sportive sia dilettantistiche che professionistiche. Club come la Sarroch Polisportiva Volley, la squadra di calcio Gioventù Sarroch e la formazione di rugby Amatori Capoterra, sono espressioni del territorio e il Gruppo è orgoglioso di aiutarle a crescere, per continuare a rappresentare veri e propri poli formativi per i giovani sportivi.
Inoltre, Saras e tra i partner della squadra di basket Dinamo Banco di Sardegna e della Cagliari Football Academy, l'Accademia del Cagliari Calcio nata con lo scopo di diventare punto di riferimento dei piccoli calciatori sardi e guidarli nella loro crescita tecnica e personale, in un percorso virtuoso che consente allo sport di accelerare la formazione dell'individuo.
Saras mette a disposizione la sua vasta esperienza nell'ambito della sicurezza sul lavoro per molte aziende locali, organizzando corsi di formazione su tematiche HSE mirati a diffondere una corretta cultura industriale attenta a questi principi fondamentali.
Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie.
I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.
La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.
L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.
I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.
Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.
Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.
La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.
I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.
Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE, dei certificati verdi e delle emissioni di CO2.
Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.
Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2018 gli approvvigionamenti del Gruppo Saras risultavano così suddivisi: 34% dal Medio Oreinte, 26% dal Nord Africa, 23% da Russia e Caspio, 13% dall'Africa Occindentale e 4% dal mare del Nord.
L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.
Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.
Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.
Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.
La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:
• Normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA.
Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.
Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto"GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.
Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.
Sulla base delle informazioni a oggi note non si prevede che la Brexit possa avere influenza rilevante sull'operatività del Gruppo.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa al Bilancio Consolidato).
Nel corso dell'esercizio 2018 Saras SpA non ha acquistato nè venduto alcuna azione propria.
In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2018 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.
In data 5 settembre la Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con l'obiettivo di incrementare la liquidità delle azioni di SARAS sul mercato.
In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.
I destinatari del Piano sono:
A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:
il posizionamento relativo del Total Shareholder Return di Saras rispetto al TSR di un gruppo di aziende industriali facenti parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap. Al fine del calcolo del TSR, per ciascuno dei tre anni di Performance, il prezzo dell'azione alla data di inizio dell'anno è pari al prezzo medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre); il prezzo dell'Azione alla data di termine dell'anno, pari al valore medio dell'Azione, prendendo a riferimento il valore di chiusura giornaliero nei tre mesi precedenti tale data (1° Ottobre – 31 Dicembre);
il posizionamento del Margine, espresso in S/bl e confrontato in termini di distanza assoluta dal Margine Benchmark EMC.
In conformità con quanto previsto dal Documento Informativo sul Piano di Stock Grant 2016-2018, il Consiglio di Amministrazione del 4 marzo 2019 ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance determinando in 5.769.638 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano entro il 30 giugno 2019, il 20% delle quali con un periodo di lock up di 12 mesi.
Alla conclusione dell'esercizio 2018, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e
del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".
Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo "Informazioni integrative".
Nell'esercizio 2018 Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico. Si rimanda al paragrafo 5.2.2 "Attività immateriali" per ulteriori informazioni.
Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4 "Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.
Si precisa che non sono state poste in essere altre transazioni significative e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
Informazioni relative a partecipazioni detenute da componenti del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Dirigenti
Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.4.2 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.
Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.4 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto X "Imposte".
Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della Capogruppo è esposto nell'apposita tabella.
| Migliaia di Euro | Risultato Patrimonio netto | |
|---|---|---|
| Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2018 | 176.820 | 675.156 |
| Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018 delle partecipazioni valutate nel bilancio di Saras SpA al costo | (29.775) | 408.885 |
| Rettifiche effettuate in sede di consolidamento | (6.619) | 20.028 |
| Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 | 140.425 | 1.104.070 |
Nessun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 73
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||||
| Attività correnti | 5.1 | 1.683.910 | 1.960.049 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 5.1.1 | A | 272.831 | 421.525 |
| di cui con parti correlate: | 18 | 20 | ||
| Altre attività finanziarie | 5.1.2 | B | 131.723 | 98.291 |
| Crediti commerciali | 5.1.3 | C | 290.210 | 391.400 |
| di cui con parti correlate: | 85 | 66 | ||
| Rimanenze | 5.1.4 | D | 861.601 | 875.269 |
| Attività per imposte correnti | 5.1.5 | E | 19.051 | 24.562 |
| Altre attività | 5.1.6 | F | 108.494 | 149.002 |
| Attività non correnti | 5.2 | 1.241.008 | 1.197.112 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.2.1 | H,I | 1.087.107 | 1.020.210 |
| Attività immateriali | 5.2.2 | J | 112.127 | 152.691 |
| Altre partecipazioni | 5.2.3 | L | 502 | 502 |
| Attività per imposte anticipate | 5.2.4 | X | 37.205 | 15.969 |
| Altre attività finanziarie | 5.2.5 | M | 4.067 | 7.740 |
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 5.3 | 35.001 | 0 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.3.1 | 25.235 | 0 | |
| Attività immateriali | 5.3.2 | 9.766 | 0 | |
| Totale attività | 2.959.919 | 3.157.161 | ||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||||
| Passività correnti | 5.4 | 1.301.078 | 1.530.482 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 5.4.1 | R | 106.630 | 183.068 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 5.4.2 | R | 1.043.162 | 1.150.284 |
| Passività per imposte correnti | 5.4.3 | X | 74.948 | 120.366 |
| Altre passività | 5.4.4 | R | 76.338 | 76.764 |
| Passività non correnti | 5.5 | 554.771 | 554.383 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 5.5.1 | R | 256.001 | 257.140 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.5.2 | P, AA | 203.313 | 122.085 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.5.3 | Q | 10.322 | 10.250 |
| Passività per imposte differite | 5.5.4 | X | 3.819 | 4.848 |
| Altre passività | 5.5.5 | R | 81.316 | 160.060 |
| Totale passività | 1.855.849 | 2.084.865 | ||
| PATRIMONIO NETTO | 5.6 | N,O,W | ||
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | ||
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | ||
| Altre riserve | 898.089 | 765.904 | ||
| Risultato netto | 140.425 | 240.836 | ||
| Totale patrimonio netto di competenza della controllante | 1.104.070 | 1.072.296 | ||
| Interessenze di pertinenza di terzi | - | - | ||
| Totale patrimonio netto | 1.104.070 | 1.072.296 | ||
| Totale passività e patrimonio netto | 2.959.919 | 3.157.161 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2018 | di cui non | 01/01/2017 | di cui non |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | ricorrente 31/12/2017 (3) | ricorrente | ||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.1.1 | S | 10.267.867 | 7.631.226 | ||
| Altri proventi | 6.1.2 | S | 129.045 | 8.504 | 55.876 | |
| di cui con parti correlate: | 111 | 91 | ||||
| Totale ricavi | 10.396.912 | 8.504 | 7.687.102 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.2.1 | T | (9.093.028) | (6.401.155) | ||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 6.2.2 | T, AA | (823.635) | (63.353) | (634.660) | (22.971) |
| di cui con parti correlate: | 508 | 880 | ||||
| Costo del lavoro | 6.2.3 | Q,T | (156.611) | (3.000) | (147.067) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.2.4 | H,J | (178.838) | (7.798) | (178.432) | |
| Totale costi | (10.252.112) | (74.151) | (7.361.314) | (22.971) | ||
| Risultato operativo | 144.800 | (65.647) | 325.788 | (22.971) | ||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | K, L | |||||
| Proventi finanziari | 6.3 | U | 394.959 | 204.257 | ||
| Oneri finanziari | 6.3 | U | (354.236) | (6.308) | (198.678) | (7.709) |
| Risultato prima delle imposte | 185.523 | (71.955) | 331.367 | (30.680) | ||
| Imposte sul reddito | 6.4 | X | (45.098) | 24.007 | (90.531) | 8.259 |
| Risultato netto | 140.425 | (47.947) | 240.836 | (22.421) | ||
| Risultato netto attribuibile a: | ||||||
| Soci della controllante | 140.425 | 240.836 | ||||
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 | ||||
| Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) | Z | 15,00 | 25,73 | |||
| Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) | Z | 15,00 | 25,73 |
| Migliaia di Euro | 01/01/2018 | 01/01/2017 | ||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | 31/12/2017 (3) | |||
| Risultato netto (A) | 140.425 | 240.836 | ||
| Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio | ||||
| Effetto traduzione bilanci in valuta estera | V | 140 | (227) | |
| Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. | Q, T | 336 | 751 | |
| Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) | 476 | 524 | ||
| Risultato netto complessivo consolidato (A + B) | 140.901 | 241.360 | ||
| Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a: | ||||
| Soci della controllante | 140.901 | 241.360 | ||
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
(3) Riesposizione dei comparativi effettuata al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo prinicpio IFRS 15, come descritto al paragrafo 2.2 della nota integrativa.
| Migliaia di Euro | Capitale | Riserva | Altre | Utile | Totale | Interessenze | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | Legale | Riserve | (Perdita) | patrimonio | di pertinenza | patrimonio | |
| Esercizio | netto di | di terzi | netto | ||||
| competenza | |||||||
| della | |||||||
| controllante | |||||||
| Saldo al 31/12/2016 | 54.630 | 10.926 | 660.841 | 196.330 | 922.727 | 0 | 922.727 |
| Periodo 1/1/2017 - 31/12/2017 | |||||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 196.330 | (196.330) | 0 | 0 | |||
| Distribuzione Dividendi | (93.601) | (93.601) | (93.601) | ||||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | (227) | (227) | (227) | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | 751 | 751 | 751 | ||||
| Riserva per piano azionario | 1.810 | 1.810 | 1.810 | ||||
| Risultato netto | 240.836 | 240.836 | 240.836 | ||||
| Risultato netto complessivo | 524 | 240.836 | 242.419 | 0 | 242.419 | ||
| Saldo al 31/12/2017 | 54.630 | 10.926 | 765.904 | 240.836 | 1.072.296 | 0 | 1.072.296 |
| Periodo 1/1/2018 - 31/12/2018 | |||||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 240.836 | (240.836) | 0 | 0 | |||
| Distribuzione Dividendi | (112.321) | (112.321) | (112.321) | ||||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | 140 | 140 | 140 | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | 336 | 336 | 336 | ||||
| Riserva per piano azionario | 1.990 | 1.990 | 1.990 | ||||
| Effetto F.T.A. IFRS 9 | 1.204 | 1.204 | 1.204 | ||||
| Risultato netto | 140.425 | 140.425 | 140.425 | ||||
| Risultato netto complessivo | 140 | 140.425 | 140.425 | 0 | 140.425 | ||
| Saldo al 31/12/2018 | 54.630 | 10.926 | 898.089 | 140.425 | 1.104.070 | 0 | 1.104.070 |
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2018 31/12/2018 |
01/01/2017 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| A - Disponibilità liquide iniziali | 421.525 | 359.175 | ||
| B - Flusso monetario da (per) attività operativa | ||||
| Risultato netto | 5.5 | 140.425 | 240.836 | |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 2.863 | 7.726 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni | 6.2.4 | K, J | 178.838 | 178.432 |
| Variazione netta fondi per rischi | 5.4.2 | P, AA | 81.228 | 19.630 |
| Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | Q | 72 | (291) |
| Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate | 5.2.4 - 5.4.4 | X | (22.265) | 23.935 |
| Interessi netti | U | 16.548 | 12.166 | |
| Imposte sul reddito accantonate | 6.4 | X | 67.363 | 66.596 |
| Variazione FV derivati | 5.1.2 - 5.3.1 | (66.206) | (1.822) | |
| Altre componenti non monetarie | 5.5 | 3.670 | 2.334 | |
| Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante | 402.536 | 549.542 | ||
| (Incremento) / Decremento dei crediti commerciali | 5.1.3 | C | 101.190 | 32.221 |
| di cui con parti correlate: | (19) | 0 | ||
| (Incremento) / Decremento delle rimanenze | 5.1.4 | D | 13.668 | (253.375) |
| Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | R | (107.122) | 105.405 |
| Variazione altre attività correnti | 5.1.5 - 5.1.6 | F | 46.019 | (9.716) |
| Variazione altre passività correnti | 5.3.3 - 5.3.4 | R | (17.782) | (3.645) |
| Interessi incassati | U | 702 | 154 | |
| Interessi pagati | U | (17.250) | (12.320) | |
| Imposte pagate | 5.3.2 | X | (95.425) | (40.806) |
| Variazione altre passività non correnti | 5.4.5 | R | (78.744) | (87.203) |
| Totale (B) | 247.792 | 280.257 | ||
| C - Flusso monetario da (per) attività di investimento | ||||
| (Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali | 5.2.1-5.2.2 | H, I | (240.172) | (192.176) |
| (Incremento) / Decremento altre attività finanziarie | 5.1.2 | B | 63.384 | 75.934 |
| Totale (C) | (176.788) | (116.242) | ||
| D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento | ||||
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine | 5.4.1 | R | (1.139) | 73.702 |
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine | 5.3.1 | R | (103.375) | (74.040) |
| Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie | (112.321) | (93.601) | ||
| Totale (D) | (216.835) | (93.939) | ||
| E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) | (145.831) | 70.076 | ||
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | (2.863) | (7.726) | ||
| F - Disponibilità liquide finali | 272.831 | 421.525 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 79
Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da MOBRO Spa e da Massimo Moratti S.a.p.A. rappresentanti rispettivamente il 20,01% e in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013 e successivamente rinnovato in data 1 ottobre 2016. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.
Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gasificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parco eolico della controllata Sardeolica Srl).
Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.
Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio.
Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari, tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 è suddiviso in tre parti:
L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente ed era anche consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.
Il Gruppo ha deciso di adottare il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
Con riferimento alle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari introdotte dall'IFRS 9, è stata effettuata nel corso dell'esercizio precedente un'analisi di dettaglio degli strumenti attualmente in portafoglio e dei relativi saldi contabili del bilancio al 31 dicembre 2017. Per ciascuna fattispecie individuata si è, quindi, proceduto inizialmente con l'analisi del trattamento contabile IAS 39 che è stata comparata alla classificazione IFRS 9, considerando le specifiche caratteristiche contrattuali degli strumenti e delle opzioni di classificazione consentite dal Principio. Dall'analisi, sono stati identificati i seguenti impatti:
Precedentemente iscritte al costo in base allo IAS 39, sono
state iscritte al fair value, in base all'IFRS 9, in contropartita al conto economico o al conto economico complessivo. Si tratta di partecipazioni di modesto valore (Sarda Factoring e Consorzio La Spezia Utilities), per le quali la stima del valore corrente non ha prodotto effetti quantitativamente rilevanti sul bilancio.
Precedentemente erano valutati al costo ammortizzato, sostanzialmente pari al valore nominale, data l'assenza di costi di transazione. Secondo l'IFRS 9, tali componenti sono strumenti di debito da valutare al fair value, in quanto, non essendo detenuti sino a scadenza, non è possibile ricondurli ad un business model di tipo 'Hold to collect' requisito richiesto da IFRS 9 per la valutazione di un'attività finanziaria al costo ammortizzato. La nuova classificazione applicabile secondo IFRS 9 non comporta alcun impatto sul valore di carico di tali crediti in quanto, in linea generale, il fair value di un credito commerciale a breve termine, in assenza di costi di transazione significativi, può ritenersi ragionevolmente approssimabile con il suo valore nominale.
Il valore delle passività oggetto di rinegoziazione, in essere al 31 dicembre 2017, è stato ricalcolato in applicazione del nuovo approccio di calcolo definito dall'IFRS 9 e, in sede di riapertura dei saldi al 1 gennaio 2018, la differenza rispetto al valore di carico calcolato secondo lo IAS 39 è stata rettificata in contropartita al Patrimonio Netto: tale differenza è pari a 1.204 migliaia di Euro.
Per le altre voci di bilancio oggetto di analisi (Altri crediti correnti al costo ammortizzato, Depositi a garanzia, Finanziamenti intragruppo sul bilancio separato, strumenti derivati, passività finanziarie), non sono stati identificati potenziali impatti dall'introduzione dell'IFRS 9, per cui procedere ad analisi di dettaglio.
Con riferimento alle regole di impairment, l'analisi ha evidenziato le seguenti considerazioni:
base di valutazioni specifiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute;
Si è quindi valutato che il rischio di credito riconducibile alla perdita attesa sui crediti in bonis, elemento di novità da includere nella stima del fondo svalutazione crediti secondo l'IFRS 9, possa essere considerato non rilevante.
Con riferimento alle regole di hedge accounting, allo stato attuale, il Gruppo Saras non ricorre all'applicazione del trattamento contabile di copertura con riferimento al proprio portafoglio di strumenti derivati. In continuità di tale politica contabile, l'applicazione delle nuove regole IFRS 9 a partire dal 1 gennaio 2018 non ha prodotto alcun impatto contabile né sui saldi di apertura né sulla rappresentazione patrimoniale ed economica dei derivati. Tuttavia, in considerazione delle semplificazioni apportate in materia dall'IFRS 9 e delle maggiori casistiche operative potenzialmente gestibili in hedge accounting, il Gruppo si riserva in futuro di effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati al potenziale avvio dell'applicazione del trattamento contabile di copertura al proprio portafoglio derivati.
L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.
Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata ed era consentita l'applicazione anticipata.
Il Gruppo ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisi di impatto della transizione al nuovo principio, le cui principali risultanze sono descritte di seguito.
Il Gruppo opera essenzialmente nel settore della raffinazione acquistando grezzi, raffinandoli e cedendo i prodotti ottenuti da tali processi produttivi a principali operatori del settore Oil; inoltre, relativamente alla produzione e vendita di energia elettrica (segmento Power e Wind), il Gruppo non opera con clienti Retail. Pertanto non sono state individuate tipologie di ricavi con caratteristiche tipiche di tali mercati.
Il Gruppo realizza ricavi delle vendite di prodotti petroliferi secondo le seguenti classi di transazioni: vendite Oil (Cargo, Transfer Stock), vendite Extra Rete e vendite Rete, queste ultime limitatamente ai punti vendita della controllata spagnola. Inoltre, sono realizzati ricavi dalle vendite di energia elettrica ad un operatore privato ed al Gestore Servizi Energetici (GSE), oltre ad altri proventi, in particolare, per contributi relativi alla tariffa incentivata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per certificati bianchi a fronte dei progetti di risparmio energetico, per riconoscimento oneri emission trading, vendita di certificati biodiesel ed altri minori.
Le diverse classi di transazioni sono state analizzate con riferimento ai cinque elementi indicati dal principio:
Inoltre, sono state analizzate clausole che prevedano la fatturazione di costi accessori, tra cui in particolare i costi di trasporto sulle vendite "Cargo".
La composizione di categorie omogenee di transazioni nell'ambito delle vendite Oil è agevolata dall'utilizzo di contratti che si basano su uno standard form che evidenzia univocamente le caratteristiche principali della transazione (buyer, seller, product, delivery, quantity, quality, laydays, payment condition, price, laytime and demurrage, ed altri). Coerentemente con le analisi dei contratti, si segnala che non sono state individuate fattispecie per le quali debba essere rilevato un contract asset, poiché il Gruppo rileva il ricavo ed il relativo credito al momento del trasferimento del controllo.
Le tipologie di vendite Oil e le peculiarità su cui l'analisi si è maggiormente concentrata sono state le seguenti:
Sono vendite di prodotti petroliferi effettuate tramite nave, per le quali il riconoscimento del ricavo avviene al passaggio del controllo del bene identificato sulla base delle condizioni commerciali internazionali generalmente riconosciute (In.co.term). Questi contratti non includono obbligazioni contrattuali ulteriori alla cessione del bene ovvero componenti finanziarie o politiche di sconto. L'eventuale riaddebito di costi di trasporto, gestito per conto dell'acquirente ed oggetto di riaddebito allo stesso, è considerato, al pari di eventuali controstallie, un onere accessorio alla prestazione caratteristica, che non configura un'autonoma transazione di vendita in cui Saras agisca come agent. Il prezzo è determinato sulla base delle caratteristiche qualitative del prodotto, verificate da un ispettore terzo che interviene al caricamento od allo scaricamento della nave, in funzione della condizione commerciale applicata. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.
Sono vendite di prodotti petroliferi attraverso la consegna del prodotto presso un depositario terzo, dove l'acquirente può ritirarlo. Dal momento della consegna al depositario, il venditore perde la titolarità del prodotto, che passa all'acquirente in coerenza con i registri fiscali, e gli è impedito di disporne in qualsiasi modo; in tale momento, è riconosciuto da Saras il ricavo della vendita. Similarmente alla vendita Cargo, la qualità del prodotto consegnato è verificata da un ispettore terzo al momento della consegna al deposito. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.
Dal 2016, il Gruppo ha avviato la propria attività finalizzata all'ottimizzazione e trading, attraverso la controllata Saras Trading SA. Queste operazioni seguono sostanzialmente gli schemi di cessione dei prodotti o del greggio sopra descritti, con acquisto e cessione del prodotto fisico e, nei casi in cui la società agisca solo come trader all'interno del Gruppo, non si evidenziano, a livello consolidato, il tema dell'identificazione dei profili di agent e di principal. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.
Le vendite di energia elettrica sono riconosciute a conto economico al momento della consegna dell'energia ad una delle due controparti acquirenti, con contestuale misurazione dell'elettricità consegnata e conseguente fatturazione al prezzo pattuito, senza il ricorrere di alcuna delle sopra elencate fattispecie particolari, previste dall'IFRS 15, che potrebbero modificare i criteri di misurazione e riconoscimento dei ricavi attualmente adottati.
Tra gli altri proventi, si è proceduto alla riclassifica tra i ricavi delle vendite e alla riesposizione dei dati comparativi inclusi nel conto economico consolidato delle seguenti tipologie:
I ricavi dalla vendita di certificati biodiesel in quanto derivanti da prodotto caratteristico dell'attività ordinaria di raffinazione. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 44.185 migliaia di Euro.
I ricavi derivanti dal riaddebito all'acquirente di prodotti Oil dei costi sostenuti per controstallie sono considerati, al pari dei riaddebiti dei costi di trasporto, oneri accessori alla prestazione caratteristica e non quale autonoma transazione di vendita. Tale elemento era iscritto, nel bilancio consolidato 2017, per 10.556 migliaia di Euro.
Al contrario, i proventi per certificati bianchi a fronte dei progetti di risparmio energetico e per riconoscimento di contributi su oneri emission trading non derivando dall'attività ordinaria dell'entità che genera prodotti oggetto di vendita al cliente, come definito dall'IFRS 15, restano classificati tra gli altri proventi.
Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo retrospetticamente.
Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.
L'applicazione di tali modifiche all principio non hanno comportato effetti significativi sul bilancio consolidato.
L'obiettivo di tale interpretazione è quello di stabilire il tasso di cambio spot da utilizzare per la conversione di anticipi in valuta estera pagati o ricevuti. In presenza di anticipi pagati o ricevuti, il tasso di cambio da utilizzare per convertire attività, passività, ricavi o costi rilevati in un successivo momento è lo stesso utilizzato per convertire l'anticipo. L'interpretazione è in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.
L'applicazione di tale interpretazione principio non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.
Con il regolamento n. 2017/1986 emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017 è stato omologato l'IFRS 16 "Leasing", che sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing.
L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.
Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.
Nel corso del 2018 il Gruppo ha completato le attività di analisi per valutare gli impatti dell'introduzione del nuovo IFRS.
Le fasi dell'analisi sono state:
definizione dell'applicabilità del nuovo principio alle singole tipologie/contratti, con l'esclusione dei contratti per i quali il principio non è applicabile in quanto inferiori ai 12 mesi oppure di scarso valore;
determinazione del tasso di attualizzazione da applicare;
Il Gruppo Saras ha optato per l'applicazione del principio con approccio retrospettico modificato.
Si riepilogano di seguito le principali fattispecie contrattuali, attualmente contabilizzate in accordo con lo IAS 17, oggetto di analisi, con le evidenze qualitative e quantitative emerse dalle attività svolte.
Il Gruppo Saras ha in essere diversi accordi relativi a concessioni ed a diritti assimilabili, principalmente in prossimità del sito produttivo di Sarroch, delle aree sulle quali insistono i depositi petroliferi di Arcola (La Spezia) e Cartagena (Spagna) nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco eolico di Ulassai (Ogliastra). Tali accordi hanno tipicamente durata pluriennale e consentono alle società del Gruppo l'utilizzo delle aree in cambio di corrispettivi fissi o parzialmente variabili. L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti/accordi ha portato a concludere positivamente circa l'applicabilità del principio su 6 contratti.
Le società del Gruppo Saras hanno stipulato altresì nel corso degli anni diversi contratti di affitto per immobili nei quali, tipicamente, sono collocati gli uffici direzionali della Capogruppo e di alcune controllate estere (nello specifico, Ginevra e Madrid). Tali locazioni hanno tipicamente durata pluriennale e canoni di locazione fissi, indicizzati all'aumento del costo della vita. L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha portato a concludere positivamente circa l'applicabilità del principio a 9 contratti: l'applicazione del principio è stata esclusa rispetto ai contratti di affitto in scadenza entro l'esercizio 2019 e per i quali il Gruppo abbia già determinato non procedere al rinnovo.
Le società del Gruppo Saras, ed in particolare la controllata Sarlux Srl che possiede e conduce il complesso di impianti che costituisce la raffineria di Sarroch, hanno posto in essere alcuni accordi/contratti con fornitori i quali prevedono la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno del sito (trattamento acque, trattamento rifiuti, ecc...). I contratti che regolano i rapporti tra Sarlux e tali fornitori, benché in prima battuta inquadrati come contratti di servizio e/o di cessione di beni, possono includere di fatto una o più componenti che si riconducono all'ambito di applicabilità del principio IFRS 16, poiché configurano concretamente (al verificarsi di alcune condizioni previste dal principio) la concessione in uso dell'impianto al "cliente".
L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha identificato l'applicabilità del principio a 3 contratti.
Le società del Gruppo Saras hanno in essere diversi contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali. Si tratta di contratti con primari operatori del settore e che dunque seguono i più diffusi standard di mercato.
L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha identificato
l'applicabilità del principio a 7 contratti.
La sintesi degli effetti al 31 dicembre 2018 della prima applicazione dell'IFRS 16, adottato dal Gruppo – come già ricordato con l'approccio retrospettico modificato, è la seguente:
In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 - Insurance Contracts, un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 – Insurance Contracts che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale. L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente.
Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.
In data 12 ottobre 2017, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (di seguito modifiche allo IAS 28), volte a chiarire che le disposizioni dell'IFRS 9, ivi incluse quelle in materia di impairment, si applicano anche agli strumenti finanziari rappresentativi di interessenze a lungo termine verso una società collegata o una joint venture, che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (c.d. long-term interest). Le modifiche allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019.
Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.
In data 7 febbraio 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement" (di seguito modifiche allo IAS 19), volte essenzialmente a richiedere l'utilizzo di ipotesi attuariali aggiornate nella determinazione del costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti e degli interessi netti per il periodo successivo ad una modifica, una riduzione o un'estinzione di un piano a benefici definiti esistente. Le modifiche allo IAS 19 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019.
Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni del Gruppo.
In data 22 ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche all'I-FRS 3 "Business Combinations" (di seguito modifiche all'IFRS 3), volte a fornire chiarimenti sulla definizione di business. Le modifiche all'IFRS 3 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2020.
Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.
In data 31 ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Material" (di seguito modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8), volte a chiarire, e a rendere uniforme all'interno degli IFRS e di altre pubblicazioni, la definizione di rilevanza con la finalità di supportare le imprese in sede di formulazione di giudizi in merito alla stessa. In particolare, un'informazione deve considerarsi rilevante se si può ragionevolmente presumere che la relativa omissione, errata presentazione o occultamento influenzi gli utilizzatori principali del bilancio in sede di assunzione di decisioni sulla base dello stesso. Le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2020.
Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.
Con il regolamento n. 2018/1595 emesso dalla Commissione Europea in data 23 ottobre 2018 è stato omologato l'IFRIC 23 "Uncertainty over Income Tax Treatment" che definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.
L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:
Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza. L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione.
Il Gruppo applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore. Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.
In data 12 dicembre 2017, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dell'IFRS 3 - Business Combinations e l'IFRS 11 - Joint Arrangements, dello IAS 12 - Income Taxes e dello IAS 23 - Borrowing Costs. Le modifiche ai principi contabili sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.
Sulla base delle analisi preliminarmente effettuate, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio consolidato.
Il bilancio consolidato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.
Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:
| Consolidate con il metodo integrale | % di partecipazione |
|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | 100% |
| Sarlux Srl | 100% |
| Saras Ricerche e tecnologie Srl | 100% |
| Sarint SA e società controllate | 100% |
| Saras Energia SAU | 100% |
| Terminal Logistica de Cartagena SLU | 100% |
| Reasar SA | 100% |
| Sardeolica Srl e società controllata | 100% |
| Alpha Eolica Srl (in liquidazione) | 100% |
| Saras Trading SA | 100% |
| Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sarda Factoring | 4,01% | |||
| Consorzio La Spezia Utilities | 5% |
Rispetto al 31 dicembre 2017, l'unica variazione intervenuta è stata la costituzione della società Saras Red SLU, controllata al 100% da Saras Energia SAU: la società non è operativa ed è stata costituita come veicolo societario per il perfezionamento della cessione delle attività relative alle stazioni di servizio, di cui al paragrafo 5.3 e che avverrà nel corso del primo semestre 2019.
I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:
[I] le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente in apposite voci del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo consolidato;
è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.
Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al fair value. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:
po è rilevata in un apposito fondo solo nel caso il cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto;
[III] gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.
I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'Euro sono le seguenti:
Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).
Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato.
I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IFRS 9 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.
Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.
Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio.
La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà.
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando il Gruppo Saras ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.
I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.
Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.
La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:
| per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni | ||
|---|---|---|
| Fabbricati | fino al 2031 | 18 anni |
| Impianti generici | fino al 2031 | 12 anni |
| Impianti altamente corrosivi | fino al 2031 | 9 anni |
| Centrale termo elettrica | fino al 2031 | |
| Parco eolico | 10/25 anni | |
| Stazioni di trasformazione | fino al 2031 | 13 anni |
| Mobili e macchine per ufficio | 4 anni | |
| Automezzi | 4 anni | |
| Altri Beni | 5/12 anni | |
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene |
La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I terreni non sono ammortizzati.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:
Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.
I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:
[A] acquisizione di diritti all'esplorazione;
[B] studi fotografici, geologici, geochimici e geofisici;
Vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6.
Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IFRS 9. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:
(i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (c.d. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.
Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".
Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.
Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.
Il Gruppo riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.
I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto
possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.
Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.
A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:
• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006
Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.
Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.
A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.
• Quote maturate dal 1 gennaio 2007
Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.
L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.
Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.
Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).
Con riferimento ai prodotti venduti per il Gruppo, il momento del riconoscimento dei ricavi coincide generalmente:
I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.
V Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.
La distribuzione di dividendi agli azionisti della Capogruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".
La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (IRES), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota IRES ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.
Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari",
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.
Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.
Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.
Un settore operativo è una componente di un'entità:
Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.
terminare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
I settori d'attività del Gruppo Saras sono:
I prodotti finiti vengono venduti ad operatori di importanza internazionale.
Srl per la gestione logistica del deposito di Arcola (SP);
Il management monitora separatamente i risultati operativi dei settori di attività, al fine di definire l'allocazione delle risorse e la valutazione delle performance. Il risultato di settore è valutato sulla base dell'utile o perdita operativi. La suddivisione settoriale e la base di determinazione del risultato di settore sono invariate rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.
Di seguito si espone la suddivisione per segmenti, per il commento si rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:
| Conto Economico al 31 dicembre 2018 | REFINING | POWER | MARKETING | WIND | OTHER | TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.429.587 | 569.547 | 2.179.818 | 13.596 | 35.690 | 14.228.238 |
| a dedurre: ricavi infrasettori | (3.876.649) | (60.466) | (987) | 0 | (22.269) | (3.960.371) |
| Ricavi da terzi | 7.552.938 | 509.081 | 2.178.831 | 13.596 | 13.421 | 10.267.867 |
| Altri ricavi operativi | 161.030 | 54.908 | 3.614 | 2.295 | 655 | 222.502 |
| a dedurre: ricavi infrasettori | (92.181) | (474) | 0 | (309) | (493) | (93.457) |
| Altri proventi v/terzi | 68.849 | 54.434 | 3.614 | 1.986 | 162 | 129.045 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (115.998) | (52.312) | (5.286) | (4.536) | (706) | (178.838) |
| Risultato operativo lordo | 26.575 | 94.051 | 19.013 | 6.037 | (877) | 144.800 |
| Proventi finanziari (a) | 352.803 | 46.595 | 411 | 80 | 17 | 399.906 |
| Oneri finanziari (a) | (352.933) | (514) | (5.718) | (14) | (5) | (359.184) |
| Imposte sul reddito | (338) | (43.606) | (1.020) | (360) | 227 | (45.097) |
| Utile (perdita) di esercizio | 26.107 | 96.526 | 12.686 | 5.743 | (637) | 140.425 |
| Totale attività direttamente attribuibili (b) | 1.321.164 | 1.272.565 | 251.252 | 83.032 | 31.906 | 2.959.919 |
| Totale passività direttamente attribuibili (b) | 1.342.393 | 229.397 | 244.781 | 16.816 | 22.462 | 1.855.849 |
| Investimenti in attività materiali | 206.673 | 20.684 | 763 | 6.882 | 549 | 235.551 |
| Investimenti in attività immateriali | 6.716 | 0 | 586 | 22 | 76 | 7.400 |
| Conto Economico al 31 dicembre 2017 | REFINING | POWER | MARKETING | WIND | OTHER | TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 8.191.002 | 500.340 | 1.793.115 | 26.566 | 33.417 | 10.544.439 |
| a dedurre: ricavi infrasettori | (2.833.151) | (54.628) | (3.077) | 0 | (21.787) | (2.912.643) |
| Ricavi da terzi | 5.357.851 | 445.712 | 1.790.038 | 26.566 | 11.630 | 7.631.796 |
| Altri ricavi operativi | 123.433 | 20.991 | 7.665 | 2.158 | 652 | 154.900 |
| a dedurre: ricavi infrasettori | (98.569) | (273) | 0 | (258) | (494) | (99.594) |
| Altri proventi v/terzi | 24.864 | 20.718 | 7.665 | 1.900 | 158 | 55.306 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (116.600) | (51.100) | (5.525) | (4.552) | (655) | (178.432) |
| Risultato operativo lordo | 160.316 | 133.973 | 8.365 | 18.533 | 4.601 | 325.788 |
| Proventi finanziari (a) | 195.137 | 11.745 | 438 | 68 | 17 | 207.405 |
| Oneri finanziari (a) | (198.406) | (326) | (2.945) | (130) | (20) | (201.827) |
| Imposte sul reddito | (37.763) | (44.475) | (2.189) | (4.982) | (1.121) | (90.531) |
| Utile (perdita) di esercizio | 119.284 | 100.917 | 3.670 | 13.489 | 3.476 | 240.836 |
| Totale attività direttamente attribuibili (b) | 1.450.979 | 1.311.357 | 282.365 | 90.001 | 22.459 | 3.157.161 |
| Totale passività direttamente attribuibili (b) | 1.529.174 | 247.581 | 273.812 | 21.394 | 12.904 | 2.084.865 |
| Investimenti in attività materiali | 182.633 | 16.595 | 396 | 509 | 852 | 200.985 |
| Investimenti in attività immateriali | 3.464 | - | 477 | 29 | 63 | 4.033 |
(a) Determinato senza considerare le elisioni infra-settori. Per la valorizzazione delle transazioni infra-settoriali, si rimanda al punto 7.2 del bilancio separato di Saras SpA (b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infra-settori.
La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.
Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione.
| Attività direttamente attribuibili | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 2.743.754 | 2.958.293 | (214.539) |
| Altri CEE | 162.644 | 152.881 | 9.763 |
| Extra CEE | 53.521 | 45.987 | 7.534 |
| Totale | 2.959.919 | 3.157.161 | (197.242) |
| Investimenti in immobilizzazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
| materiali e immateriali | |||
| Italia | 237.948 | 203.949 | 33.999 |
| Altri CEE | 349 | 957 | (608) |
| Extra CEE | 4.654 | 110 | 4.544 |
| Totale | 242.951 | 205.016 | 37.935 |
| Crediti commerciali | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 151.084 | 169.048 | (17.964) |
| Spagna | 59.210 | 60.197 | (987) |
| Altri CEE | 42.662 | 21.868 | 20.794 |
| Extra CEE | 42.819 | 128.170 | (85.351) |
| USA | 390 | 18.550 | (18.160) |
| Fondo Svalutazione Crediti | (5.955) | (6.433) | 478 |
| Totale | 290.210 | 391.400 | (101.190) |
Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.
Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica.
| Ricavi gestione caratteristica | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 2.346.980 | 2.287.421 | 59.559 |
| Spagna | 963.848 | 249.742 | 714.106 |
| Altri CEE | 2.993.022 | 922.056 | 2.070.966 |
| Extra CEE | 3.576.177 | 3.986.913 | (410.736) |
| USA | 387.840 | 185.664 | 202.176 |
| Totale | 10.267.867 | 7.631.796 | 2.636.071 |
Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany.
Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:
Le disponibilità liquide sono così composte:
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Deposti bancari postali | 271.616 | 419.621 | (148.005) |
| Cassa | 1.215 | 1.904 | (689) |
| Totale | 272.831 | 421.525 | (148.694) |
I depositi bancari, che non sono soggetti a vincoli o restrizioni, vi sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 244.023 migliaia di Euro, a Sarlux Srl per 4.146 migliaia di Euro, a Reasar SA per 9.440 migliaia di Euro ed a Saras Trading SA per 7.501 migliaia di Euro. Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa, sia al prospetto di rendiconto finanziario.
Le Altre attività finanziarie sono così composte:
| Attività finanziarie correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati correnti | 93.143 | 55.553 | 37.590 |
| Depositi a garanzia derivati | 30.595 | 40.883 | (10.288) |
| Altre attività | 7.985 | 1.855 | 6.130 |
| Totale | 131.723 | 98.291 | 33.432 |
La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.
La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio.
I crediti commerciali ammontano a 290.210 migliaia di Euro in diminuzione rispetto all'esercizio precedente per effetto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi manifestatesi nel corso dell'ultimo trimestre. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 5.955 migliaia di Euro (6.433 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).
La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono riportate nella tabella seguente:
| Rimanenze | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 193.810 | 326.606 | (132.796) |
| Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati | 105.924 | 62.596 | 43.328 |
| Prodotti finiti e merci | 439.405 | 378.892 | 60.513 |
| Ricambi e materie prime sussidiarie | 122.462 | 107.175 | 15.287 |
| Totale | 861.601 | 875.269 | (13.668) |
La diminuzione del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta all'effetto congiunto della diminuzione delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio e della dinamica decrescenti dei prezzi; il confronto con il valore recuperabile delle stesse ha determinato una svalutazione di 57 milioni di Euro.
Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.
La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 998 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 422 milioni di Euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 439 migliaia di tonnellate per un valore di circa 169 milioni di Euro).
Le attività per imposte correnti sono così composte:
| Attività per imposte correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Credito per IVA | 81 | 1.595 | (1.514) |
| Crediti IRES | 4.493 | 3.972 | 521 |
| Crediti IRAP | 12.680 | 12.960 | (280) |
| Altri crediti tributari | 1.797 | 6.035 | (4.238) |
| Totale | 19.051 | 24.562 | (5.511) |
I Crediti IRES sono essenzialmente riconducibili alle eccedenze della soppressa Robin Hood Tax, oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi, mentre i Crediti IRAP si riferiscono principalmente agli acconti versati nel corso di esercizi precedenti dalla controllata Sarlux e risultati eccedenti rispetto all'imposta di competenza.
Gli Altri Crediti comprendono, oltre ad imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio, la quota del credito d'imposta relativo all'incentivazione di investimenti 2014/2015 di cui all'art.18 DL 91/14, al netto dell'utilizzo in compensazione di altri versamenti fiscali avvenuto nel periodo.
Il saldo è così costituito:
| Altre attività | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 251 | 1.565 | (1.314) |
| Risconti attivi | 10.403 | 10.370 | 33 |
| Altri crediti a breve termine | 97.840 | 137.067 | (39.227) |
| Totale | 108.494 | 149.002 | (40.508) |
I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.
La voce "Altri crediti" comprende principalmente:
il credito di 49.917 migliaia di Euro vantato dalla controllata Sarlux Srl nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2018;
certificati bianchi per 36.600 migliaia di Euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (49.741 migliaia di Euro nel 2017); per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1;
La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta a:
Al 31 dicembre 2018 sono stati sottoposti ad impairment ai sensi dello IAS 36 gli avviamenti e le attività immateriali a vita utile indefinita o non ancora disponibili per l'uso, nonché quei gruppi di attività per i quali esistevano indicatori di perdita di valore. Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali il valore degli avviamenti e delle altre attività sono imputati, assumendo il maggiore tra il valore di mercato, qualora disponibile, ed il valore d'uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti.
Tali valutazioni hanno confermato la recuperabilità dei valori di carico.
Le CGU sono individuate tenendo conto di come gli avviamenti e le altre attività sono monitorati per finalità interne. Coerentemente con la struttura organizzativa di business del Gruppo, le CGU coincidono con i settori di operativi presentati ai sensi dell'IFRS 8 (Raffinazione, Power, Wind) o con aree di attività individuabili all'interno del settore Marketing, in presenza di asset o gruppi di asset, la cui recuperabilità possa essere direttamente correlabile e misurabile rispetto a flussi di cassa in entrata specifici e separabili rispetto a quelli presenti nel settore (Extrarete, Deposito di Cartagena).
Come meglio descritto in seguito l'avviamento e le altre attività sottoposte a test di impairment, principalmente costituite dall'avviamento allocato alla CGU Wind, al contratto per la cessione dell'energia elettrica al GSE ed alle attività connesse alla gestione del terminal di Cartagena, sono stati oggetto di impairment, stimandone il valore d'uso sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa desumibili dai più recenti piani industriali sviluppati per ciascuna Cash Generating Unit e approvati dal Gruppo.
Le previsioni contenute nei piani rappresentano la miglior stima del management sulle performance operative future delle diverse CGU, tenuto conto anche delle indicazioni ricavabili dalle principali fonti informative esterne costituite dalle previsioni di evoluzione dei mercati di riferimento formulate dai principali osservatori specializzati.
Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio la capitalizzazione di borsa di Saras risultava ampiamente superiore all'entità del patrimonio netto contabile di competenza del Gruppo risultante dall'ultima situazione patrimoniale consolidata intermedia approvata.
Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.
La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
| Costo Storico | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 223.817 | 87 | 0 | 0 | 1.748 | 225.652 | |
| Impianti e macchinari | 3.097.838 | 28.097 | (5.773) | 0 | 100.365 | 3.220.527 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 29.216 | 568 | (9) | 0 | 8.907 | 38.682 | |
| Altri beni | 538.938 | 11.050 | (19.863) | 0 | 36.538 | 566.663 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 135.564 | 161.183 | 0 | 0 | (153.313) | 143.434 | |
| Totale | 4.025.373 | 200.985 | (25.645) | 0 | (5.755) | 4.194.958 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2016 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
| Fondo Terreni e fabbricati | 117.192 | 5.811 | (147) | 0 | (332) | 122.524 | |
| Fondo Impianti e macchinari | 2.476.327 | 116.516 | (5.317) | 0 | (3.625) | 2.583.901 | |
| Fondo Attrezzature industriali e commerciali | 24.922 | 2.353 | (7) | 0 | (114) | 27.154 | |
| Altri beni | 442.669 | 18.295 | (19.795) | 0 | 0 | 441.169 | |
| Totale | 3.061.110 | 142.975 | (25.266) | 0 | (4.071) | 3.174.748 | |
| Valore Netto | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 |
| Terreni e fabbricati | 106.626 | 87 | 147 | (5.811) | 0 | 2.079 | 103.128 |
| Impianti e macchinari | 621.510 | 28.097 | (456) | (116.516) | 0 | 103.991 | 636.626 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 4.294 | 568 | (2) | (2.353) | 0 | 9.021 | 11.528 |
| Altri beni | 96.269 | 11.050 | (68) | (18.295) | 0 | 36.538 | 125.494 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 135.564 | 161.183 | 0 | 0 | 0 | (153.313) | 143.434 |
| Totale | 964.263 | 200.985 | (379) | (142.975) | 0 | (1.684) | 1.020.210 |
| Costo Storico | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 225.652 | 221 | (1.817) | 0 | (40.187) | 183.869 | |
| Impianti e macchinari | 3.220.527 | 29.748 | (4.782) | 0 | 112.081 | 3.357.574 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 38.682 | 270 | (624) | 0 | (3.335) | 34.993 | |
| Altri beni | 566.663 | 2.074 | (3.544) | 0 | 38.668 | 603.861 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 143.434 | 203.238 | 0 | 0 | (168.983) | 177.689 | |
| Totale | 4.194.958 | 235.551 | (10.767) | 0 | (61.756) | 4.357.986 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2017 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Fondo Terreni e fabbricati | 122.524 | 5.551 | (15) | 0 | (18.295) | 109.765 | |
| Fondo Impianti e macchinari | 2.583.901 | 108.121 | (4.672) | 0 | (795) | 2.686.555 | |
| Fondo Attrezzature industriali e commerciali | 27.154 | 3.578 | (210) | 0 | (5.352) | 25.170 | |
| Altri beni | 441.169 | 21.544 | (3.554) | 0 | (9.770) | 449.389 | |
| Totale | 3.174.748 | 138.794 | (8.451) | 0 | (34.212) | 3.270.879 | |
| Valore Netto | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 |
| Terreni e fabbricati | 103.128 | 221 | (1.802) | (5.551) | 0 | (21.892) | 74.104 |
| Impianti e macchinari | 636.626 | 29.748 | (110) | (108.121) | 0 | 112.876 | 671.019 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 11.528 | 270 | (414) | (3.578) | 0 | 2.017 | 9.823 |
| Altri beni | 125.494 | 2.074 | 10 | (21.544) | 0 | 48.438 | 154.472 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 143.434 | 203.238 | 0 | 0 | 0 | (168.983) | 177.689 |
| Totale | 1.020.210 | 235.551 | (2.316) | (138.794) | 0 | (27.544) | 1.087.107 |
I costi storici sono esposti al netto dei contributi ricevuti a titolo definitivo per la realizzazione degli investimenti. Il valore originario dei contributi classificati a riduzione delle immobilizzazioni è pari a 188.448 migliaia di Euro ed è relativo ai Contratti di Programma stipulati con il Ministero Industria e Commercio e dell'Artigianato in data 19 giugno 1995, con il Ministero delle Attività Produttive in data 10 ottobre 1997 e con Ministero dello Sviluppo Economico in data 10 giugno 2002. Il valore residuo di tali contributi ammonta al 31 dicembre 2018 a 422 migliaia di Euro (588 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).
La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 34.748 migliaia di Euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 2.538 migliaia di Euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 36.817 migliaia di Euro.
La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.
La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.
La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SA e Deposito di Arcola Srl).
La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità. Si segnala che nel corso dell'esercizio la controllata Sardeolica Srl, dopo aver completato con successo l'iter autorizzativo e aver siglato tutti i contratti relativi alla realizzazione delle opere, ha intrapreso il progetto "Maistu" che prevede l'ampliamento dell'attuale Parco di Ulassai mediante l'installazione di nove aerogeneratori da 3,6 MW per una potenza complessiva limitata a 30 MW. Il termine delle attività di ampliamento è previsto nel corso del secondo semestre del 2019 e la produzione attesa è di 80 GWh/a.
La colonna "altri movimenti" accoglie tra l'altro i dati relativi ai beni di proprietà della controllata Saras Energia, riclassificati nella voce "attività non correnti destinate alla dismissione" in quanto saranno oggetto di cessione come meglio descritto al successivo paragrafo 5.3.
Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 235.551 migliaia di Euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione.
Di seguito i principali coefficienti annui di ammortamento:
| impianto altre immobilizzazioni | ||
|---|---|---|
| I.G.C.C. | (base annua) | |
| Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) | fino al 2031 | 5,50% |
| Impianti Generici (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 8,38% |
| Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 11,73% |
| Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) | 8,38% | |
| Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | |
| Parco eolico (Impianti e Macchinari) | 10,00% | |
| Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) | 25,00% | |
| Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) | 20,00% | |
| Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) | 12,00% | |
| Mezzi di trasporto (Altri beni) | 25,00% |
La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile) rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari è valida sino al 31 Dicembre 2027.
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso di attività e passività che compongono il deposito logistico di Cartagena di proprietà della controllata Saras Energia è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così come negli esercizi precedenti.
Il test è stato effettuato confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.
Il processo è stato articolato nelle seguenti fasi:
demaniale;
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 43.790 | 4.069 | (13) | 0 | 1 | 47.846 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 48.829 | 18 | 0 | 0 | 1.308 | 50.155 | |
| Goodwill e attività immater. a vita non definita | 21.909 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21.909 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 527.856 | 0 | (951) | 0 | (9.698) | 519.898 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 2.334 | 29 | (613) | 0 | (200) | 1.550 | |
| Totale | 644.718 | 4.116 | (1.577) | 0 | (8.589) | 641.358 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2016 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 40.361 | 2.001 | (13) | 0 | (10) | 42.339 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 21.278 | 1.030 | 0 | 0 | 2.123 | 24.431 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 388.184 | 32.426 | (370) | 0 | 1.657 | 421.897 | |
| Totale | 449.823 | 35.457 | (383) | 0 | 3.770 | 488.667 | |
| Valore Netto | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 3.428 | 4.069 | (26) | (2.001) | 0 | 37 | 5.507 |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 27.551 | 18 | 0 | (1.030) | 0 | (815) | 25.724 |
| Goodwill e attività immater. a vita non definita | 21.909 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21.909 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 139.672 | 0 | (1.321) | (32.426) | 0 | (7.924) | 98.001 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 2.334 | 29 | (613) | 0 | 0 | (200) | 1.550 |
| Totale | 194.894 | 4.116 | (1.960) | (35.457) | 0 | (8.902) | 152.691 |
| Costo Storico | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 47.846 | 2.959 | 0 | 0 | 810 | 51.615 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 50.155 | 12 | (151) | 0 | (25.526) | 24.490 | |
| Goodwill e attività immater. a vita non definita | 21.909 | 0 | 0 | 0 | (890) | 21.019 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 519.898 | 0 | 0 | 0 | 7.419 | 527.317 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.550 | 4.429 | (1.132) | 0 | 0 | 4.847 | |
| Totale | 641.358 | 7.400 | (1.283) | 0 | (18.187) | 629.288 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2017 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 42.339 | 2.672 | 0 | 0 | 66 | 45.077 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 24.431 | 1.126 | (108) | 0 | (14.177) | 11.272 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 421.897 | 32.869 | 0 | 0 | 6.046 | 460.812 | |
| Totale | 488.667 | 36.795 | (108) | 0 | (8.065) | 517.161 | |
| Valore Netto | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 5.507 | 2.959 | 0 | (2.672) | 0 | 744 | 6.538 |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 25.724 | 12 | (43) | (1.126) | 0 | (11.349) | 13.300 |
| Goodwill e attività immater. a vita non definita | 21.909 | 0 | 0 | 0 | 0 | (890) | 20.937 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 98.001 | 0 | 0 | (32.869) | 0 | 1.373 | 66.505 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.550 | 4.429 | (1.132) | 0 | 0 | 0 | 4.847 |
| Totale | 152.691 | 7.400 | (1.175) | (36.667) | 0 | (10.122) | 112.127 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 36.667 migliaia di Euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 20% |
|---|---|
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 3% - 33% |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 6% - 33% |
Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.
Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Il saldo della voce si riferisce principalmente alla concessione relative a all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl i cui ammortamenti termineranno nel 2035.
Il decremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente ascrivibile alla concessione delle Estaciones de Servicio Caprabo SA (incorporata in Saras Energia SA) in quanto oggetto di cessione e pertanto riclassificata nella "attività non correnti destinate alla dismissione".
La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di Euro) pagato da Saras SpA per l'acquisto di Parchi Eolici Ulassai Srl (in seguito fusa per incorporazione in Sardeolica Srl nel 2017): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa (2035).
Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita di valore. L'analisi ha avuto esito negativo e dunque non è emersa la necessità di procedere ad alcuna svalutazione, così' come negli esercizi precedenti.
Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:
a) Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): Sardeolica Srl è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2018 si è dato avvio al Progetto Maistu, che prevede l'ampliamento dell'attuale Parco di Ulassai con la realizzazione di 9 aereogeneratori per un totale di 30 MW. In particolare sono state ottenute tutte le autorizzazioni e sono stati siglati tutti i contratti per la realizzazione dell'ampliamento a fronte dei quali sono inoltre stati pagati gli acconti richiesti dai fornitori per l'avvio della fase realizzativa. La fine dei lavori è prevista per novembre 2019. Pertanto, poiché il progetto è stato commissionato e iniziato in modo sostanziale, sono stati considerati i flussi di cassa attesi da tale investimento ai fini della determinazione del valore d'uso;
La controllata Sarlux Srl ha in essere un contratto pluriennale di fornitura di energia elettrica in regime di CIP6 stipulato con il Gestore dei Servizi Elettrici SpA (nel seguito, GSE). Tale contratto – che era stato originariamente iscritto al fair value nel bilancio consolidato 2006 per un valore di 547,5 milioni di Euro – è stato valutato, nel corso della sua durata, secondo i criteri previsti dallo IAS 36.
b) Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è
Nel corso degli esercizi passati, il valore di tale contratto è
stato sempre oggetto di valutazioni al fine di verificarne il valore recuperabile, alla luce delle modifiche di scenario e normative nel tempo intervenute.
Anche per il 2018, si è proceduto alla stima del valore recuperabile del Contratto di cessione di energia elettrica con il GSE, asset appartenente alla business unit Power Generation, che è iscritto tra le Immobilizzazioni Immateriali per un valore di 60 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.
Si ricorda che già nel corso del 2017 la vita utile dell'impianto IGCC fu ridefinita oltre la fine del contratto di vendita di energia elettrica a tariffa CIP 6 (scadenza 2020), considerando l'impiego dell'impianto primariamente per i fabbisogni di energia della raffineria e, solo la parte eccedente, per la cessione al mercato. Tale modifica di strategia industriale di impiego dell'impianto è stata coerentemente riflessa nel modello valutativo del Contratto CIP6, basato quindi sui flussi specificatamente generati dal Contratto nel periodo di durata residua dello stesso, in modo separato alla CGU di appartenenza.
In sintesi, il criterio in esame stima il valore sulla base dei flussi finanziari attualizzati attribuibili direttamente all'asset immateriale (nel caso di specie, il contratto) a cui sono dedotti gli oneri figurativi (c.d. "contributory asset charges" o "CAC") connessi all'utilizzo delle altre attività funzionali alla generazione dei flussi medesimi. Il valore recuperabile del contratto è quindi pari ai flussi di cassa associabili al contratto stesso, al netto della remunerazione dei "contributory asset", identificati nell'impianto IGCC. In particolare, i flussi attesi per il periodo residuo di durata del contratto (2019- 2020), espressi in termini nominali, sono determinati partendo dall'EBITDA, ridotto delle pertinenti imposte e corretto delle variazioni del capitale circolante e degli investimenti in capitale fisso, e sono poi rettificati dei CAC, stimati pari all'ammortamento tecnico dell'impianto IGCC previsto nel piano di gruppo, al netto del pertinente effetto fiscale. Si precisa che, ai fini della stima:
L'analisi effettuata, inclusiva di opportuna sensitivity, ha confermato che non è necessario apportare alcuna rettifica al valore netto contabile del contratto di cessione dell'energia elettrica al GSE, dopo l'ammortamento del periodo.
La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.
Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:
| Denominazione | Sede | Valuta | Capitale | Quota | Quota | Quota | Azionista | % | Rapporto di |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | detenuta | detenuta | (%) | di diritto | partecipazione | ||||
| di Gruppo | di Gruppo | su Cap. | di voto | ||||||
| (%) al | (%) al | Sociale | |||||||
| 31-12-18 31-12-17 | |||||||||
| Deposito di Arcola Srl | Arcola (SP) | Euro | 1.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA | 100,00% | Controllata |
| Sartec Saras Ricerche e Tecnologie Srl | Assemini (CA) | Euro | 3.600.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA | 100,00% | Controllata |
| Sarint SA e società controllate: | Lussemburgo | Euro | 50.705.314 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA | 100,00% | Controllata |
| Saras Energia SAU e società controllata: | Madrid (Spagna) | Euro | 44.559.840 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Sarint SA | 100,00% | Controllata Indiretta |
| Terminal Logistica de Cartagena SLU | Cartagena (Spagna) | Euro | 3.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras Energia SA | 100,00% | Controllata, ceduta |
| Reasar SA | Lussemburgo | Euro | 2.225.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Sarint SA | 100,00% | Controllata Indiretta |
| Sarlux Srl | Sarroch (CA) | Euro | 100.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA | 100,00% | Controllata |
| Sardeolica Srl e società controllate: | Cagliari | Euro | 56.696 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA | 100,00% | Controllata |
| Alpha Eolica Srl | Bucarest (Romania) | Leu | 468.046 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Parchi Eolici Ulassai Srl | 100,00% | In Liquidazione |
| Saras Trading SA | Ginevra (Svizzera) | Usd | 1.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA | 100,00% | Controllata |
| Consorzio La Spezia Utilities | La Spezia | Euro | 122.143 | 5,00% | 5,00% | 5,00% | Deposito di Arcola Srl | 5,00% | Altre partecipazioni |
| Sarda Factoring | Cagliari | Euro | 9.027.079 | 4,01% | 4,01% | 4,01% | Saras SpA | 4,01% | Altre partecipazioni |
Rispetto al 31 dicembre 2017, l'unica variazione intervenuta è stata la costituzione della società Saras Red SLU, controllata al 100% da Saras Energia SAU: la società non è operativa ed è stata costituita come veicolo societario per il perfezionamento della cessione delle attività relative alle stazioni di servizio, di cui al paragrafo 5.3 e che avverrà nel corso del primo semestre 2019.
Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate linea per linea nel presente bilancio.
Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:
| Altre partecipazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Consorzio La Spezia Utilities | 7 | 7 | 0 |
| Sarda Factoring | 495 | 495 | 0 |
| Totale | 502 | 502 | 0 |
Il saldo al 31 dicembre 2018, pari 33.387 migliaia di Euro (al netto di imposte differite per 3.819 migliaia di Euro), è dovuto pressoché integralmente alle imposte delle società italiane, e risulta sostanzialmente formato da:
Le imposte anticipate nette si reputano recuperabili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.
La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle imposte anticipate e differite.
In relazione al Consolidato Fiscale Nazionale si dettaglia di seguito la situazione degli Accordi di Consolidamento alla data di fine esercizio con l'indicazione della scadenza degli stessi:
| Consolidata | Data inizio | Data termine |
|---|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | 1/1/2019 | 31/12/2021 |
| Saras Ricerche e Tecnologie SpA | 1/1/2019 | 31/12/2021 |
| Sardeolica Srl | 1/1/2017 | 31/12/2019 |
| Sarlux Srl | 1/1/2019 | 31/12/2020 |
Nei confronti delle società Deposito di Arcola Srl e Saras Ricerche e Tecnologie Srl il cui accordo è scaduto il 31 dicembre 2018, si precisa che la Capogruppo ha confermato, con delibera del Consiglio di Amministrazione, il rinnovo dell'adesione al Consolidato Fiscale Nazionale; stante la modifica normativa intervenuta nel corso dell'anno 2017 (art. 7 – quater del D.L. 193/2016 conv. nella L.225/2016), tale regime di tassazione si rinnova automaticamente per il periodo previsto dalla legge, salvo che l'opzione non venga espressamente revocata con le stesse modalità e termini previsti per la scelta originaria, o dalla società controllante o dalla società controllata di volta in volta eventualmente interessata.
Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse:
| Dati in migliaia di Euro | Importi al | Altre | Accanton. | Utilizzi Atre variazioni | Importi al | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | Variazioni | (solo S/P) | 31/12/2018 | |||
| Attività per imposte anticipate | ||||||
| Oneri deducibili in futuri esercizi | 6.451 | 2.038 | 6.082 | 2.407 | ||
| Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali | 24.918 | 964 | 1.877 | 24.005 | ||
| Fondi (tassati) per rischi e oneri | 24.223 | 32.434 | 15.784 | 40.874 | ||
| Valutazione fiscale rimanenze | (1.618) | 11.840 | - | 10.223 | ||
| Fondi svalutazione crediti | 1.061 | - | 5 | 1.056 | ||
| Altre poste residuali | 210 | (8) | 2 | 42 | 171 | |
| Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) | 1.255 | 4.193 | 39 | 5.408 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi Sarlux) | 44.525 | - | 21.851 | 22.674 | ||
| Totale imposte anticipate | 101.025 | (8) | 51.472 | 45.680 | 0 | 106.818 |
| Passività per imposte differite | ||||||
| Ammortamenti extracontabili | 29.681 | (24) | (24) | 2.121 | 27.536 | |
| Proventi a tassazione differita | 9.544 | 1.245 | 1.106 | 9.683 | ||
| Valutazione fiscale rimanenze | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Tassa emissioni | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Rivalutazione terreno | 7.995 | 0 | 0 | 7.995 | ||
| Altre poste residuali | 1.892 | 977 | 1.892 | 977 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) | 5.387 | 0 | 1.193 | 4.194 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) | 25.110 | 0 | 8.370 | 16.740 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (oneri finanziari capitalizzati su impianto IGCC) | 3.074 | 0 | 997 | 2.077 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) | 4.705 | 0 | 1.057 | (11) | 3.638 | |
| Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) | 2.517 | 180 | 2.105 | 591 | ||
| Totale imposte differite | 89.905 | (24) | 2.378 | 18.842 | (11) | 73.431 |
| Totale netto | 11.121 | 16 | 49.094 | 26.838 | 11 | 33.387 |
| Dati in migliaia di Euro | Breve termine | Medio lungo termine | Importi al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | |||
| Oneri deducibili in futuri esercizi | 2.407 | 0 | 2.407 |
| Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammortamenti civili-fiscali | 22.247 | 1.758 | 24.005 |
| Fondi (tassati) per rischi e oneri | 40.744 | 130 | 40.874 |
| Valutazione fiscale rimanenze | 10.223 | 0 | 10.223 |
| Fondi svalutazione crediti | 1.056 | 0 | 1.056 |
| Altre poste residuali | 171 | 0 | 171 |
| Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) | 5.408 | 0 | 5.408 |
| Effetto IAS/Consolidato (linearizzazione ricavi IAS 17 e IFRIC 4 - Sarlux) | 9.355 | 13.319 | 22.674 |
| Totale imposte anticipate | 91.611 | 15.207 | 106.818 |
| Passività per imposte differite | |||
| Ammortamenti extracontabili | 2.079 | 25.457 | 27.536 |
| Proventi a tassazione differita | 9.683 | 0 | 9.683 |
| Rivalutazione terreno | 0 | 7.995 | 7.995 |
| Altre poste residuali | 977 | 0 | 977 |
| Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) | 4.194 | 0 | 4.194 |
| Effetto IAS/Consolidato (Fair value contratto GSE - Sarlux) | 8.370 | 8.370 | 16.740 |
| Effetto IAS/Consolidato (oneri finanziari capitalizzati su impianto IGCC) | 1.039 | 1.039 | 2.077 |
| Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) | 227 | 3.411 | 3.638 |
| Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) | 591 | 0 | 591 |
| Totale imposte differite | 27.159 | 46.272 | 73.431 |
| Totale netto | 64.451 | (31.065) | 33.387 |
Il saldo al 31 dicembre 2018 è pari a 4.067 migliaia di Euro (7.740 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine. La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta alla stralcio del credito vantato nei confronti della società Solgenia SpA, effettuato nel corso dell'esercizio.
Il saldo al 31 dicembre 2018 pari a 35.000 migliaia di Euro è rappresentato dal valore del ramo d'azienda della controllata Saras Energia SAU destinato alla vendita, dedotti i costi stimati di vendita. Nel mese di novembre 2018 la controllata spagnola ha infatti siglato un accordo con un primario operatore del settore petrolifero, finalizzato alla cessione del business costituito dalla rete di stazioni di servizio situate in Spagna, dai servizi ancillari e dal relativo personale, per un corrispettivo pari a 35.000 migliaia di Euro oltre al valore del circolante che verrà trasferito al momento del closing dell'operazione (soggetto al verificarsi di alcune condizioni sospensive) previsto entro la prima metà del 2019.
Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:
| Passività finanziarie a breve termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari correnti | 0 | 496 | (496) |
| Banche c/c | 16.957 | 4.163 | 12.794 |
| Strumenti finanziari derivati | 26.937 | 53.731 | (26.794) |
| Altre passività finanziarie a breve termine | 62.736 | 124.678 | (61.942) |
| Totale | 106.630 | 183.068 | (76.438) |
La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dalla Società, che sono valutati con il metodo del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.4.1 - Passività finanziarie a lungo termine".
La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.
La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.
| Strumenti finanziari derivati | 31/12/2018 | 31/12/2018 | 31/12/2017 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Fair value Interest rate swaps | 272 | 302 | (585) | |
| Fair value strumenti derivati su commodities | 74.395 | (26.860) | 50.760 | (52.255) |
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | (77) | 0 | (891) | |
| Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 | 18.475 | 4.491 | 0 | |
| Totale | 93.142 | (26.937) | 55.553 | (53.731) |
Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | Fair value | |||||
| Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | |
| prodotti petroliferi e grezzi | (127.977) | 575.200 | 74.395 | (26.860) | (96.995) | 765.405 | 50.760 | (52.255) |
| cambi | (318.000) | 0 | (77) | (255.000) | 55.000 | 0 | (891) | |
| tassi d'interesse | (170.000) | 272 | 0 | (170.000) | 302 | (585) | ||
| quote CO2 | 18.475 | 0 | 0 | 4.491 | 0 | |||
| Totale | (615.977) | 575.200 | 93.142 | (26.937) | (521.995) | 820.405 | 55.553 | (53.731) |
La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.
I finanziamenti bancari e i prestiti obbligazionari sono valutati col criterio del costo ammortizzato.
Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.
La composizione della voce in esame è la seguente:
| Debiti vs fornitori | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Clienti c/anticipi | 18.890 | 3.481 | 15.409 |
| Debiti vs fornitori correnti | 1.024.272 | 1.146.803 | (122.531) |
| Totale | 1.043.162 | 1.150.284 | (107.122) |
La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.
Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto alla diminuzione del costo d'acquisto delle materie prime registrato negli ultimi mesi dell'esercizio in corso.
La composizione della voce è la seguente:
| Passività per imposte correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per IVA | 14.727 | 29.556 | (14.829) |
| Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) | 234 | 28.364 | (28.130) |
| Debiti IRAP | 806 | 223 | 583 |
| Altri debiti tributari | 59.181 | 62.223 | (3.042) |
| Totale | 74.948 | 120.366 | (45.418) |
La variazione dei 'Debiti IRES' riflette la diversa misura degli acconti versati in corso d'anno, rispetto a quanto versato nel precedente esercizio chiusosi il 31 dicembre 2017, pur a fronte di un debito IRES complessivo sostanzialmente analogo a quello dello scorso esercizio.
La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla Capogruppo (50.207 migliaia di Euro) e dalla controllata Saras Energia SA (3.567 migliaia di Euro).
Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:
| Altre passività correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale | 11.397 | 11.658 | (261) |
| Debiti verso il personale | 25.236 | 22.009 | 3.227 |
| Debiti verso altri | 9.467 | 28.328 | (18.861) |
| Ratei passivi | 7.452 | 1.421 | 6.031 |
| Risconti passivi | 22.786 | 13.348 | 9.438 |
| Totale | 76.338 | 76.764 | (426) |
La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.
La variazione della voce "Debiti verso altri" si riferisce principalmente al pagamento dei debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Capogruppo, relative al periodo 2005-2007 a seguito del rigetto del ricorso in secondo grado da parte della Commissione Tributaria Regionale.
La voce è così composta:
| Passività finanziarie a lungo termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Prestito obbligazionario non correnti | 198.675 | 198.342 | 333 |
| Finanziamenti bancari non correnti | 49.393 | 49.975 | (582) |
| Altre passività finanziarie a lungo termine | 7.933 | 8.823 | (890) |
| Totale | 256.001 | 257.140 | (1.139) |
La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Capogruppo e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente, di seguito ricapitolati (valori espressi in milioni di Euro):
| Valori espressi in milioni di Euro | Accensione/ | Importo | Tasso | Residuo al | Residuo al | Scadenze | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| rinegoziazione | originario | base | 31/12/2017 | 31/12/2018 | 1 anno | oltre a 1 fino | |
| del debito | a 5 anni | ||||||
| Saras SpA | |||||||
| Unicredit | Aprile 2017 | 50 | Euribor 6 mesi | 50,0 | 49,4 | 49,4 | |
| Bond | Dicembre 2017 | 200 | 1,70% | 198,3 | 198,7 | 198,7 | |
| Totale debiti verso banche per finanziamenti | 248,3 | 248,1 | - | 248,1 |
La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie:
Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.
All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.
La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" con scadenza 2020 per un importo massimo pari a 255 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2018 era pari a zero.
Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2016 Accanton. | Utilizzo | Altri mov. 31/12/2017 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo smantellamento impianti | 19.052 | 0 | (13) | 0 | 19.039 |
| Fondo oneri per quote CO2 | 37.890 | 32.327 | (26.277) | 0 | 43.940 |
| Altri fondi rischi e oneri | 45.513 | 24.317 | (10.724) | 0 | 59.106 |
| Totale | 102.455 | 56.644 | (37.014) | 0 | 122.085 |
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2017 Accanton. | Utilizzo | Altri mov. 31/12/2018 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo smantellamento impianti | 19.039 | 0 | 0 | 0 | 19.039 |
| Fondo oneri per quote CO2 | 43.940 | 144.379 | (32.560) | 0 | 155.759 |
| Altri fondi rischi e oneri | 59.106 | 5.934 | (36.524) | 0 | 28.516 |
| Totale | 122.085 | 150.312 | (69.084) | 0 | 203.313 |
Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.
Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 155.759 migliaia di Euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. Il fondo in oggetto accoglie l'accantonamento, pari a 144.379 migliaia di Euro, delle quote dovute e non ancora acquistate.
La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta all'incremento del valore delle quote disponibili sul mercato, che è passato da 8,14 euro per quota a 24,64 euro per quota. Si segnala inoltre che in seguito all'acquisizione del ramo d'azienda (Impianti Nord) da Versalis Spa da parte della controllata Sarlux, quest'ultima ha presentato la richiesta di aggiornamento dell'autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra e adeguamento quote assegnate, per ottenere le quote di emissione CO2 di cui Versalis era assegnataria (dal 2013 e fino al 2020) a partire dal 2015. Gli enti competenti hanno successivamente richiesto alla Società di ripresentare la domanda di assegnazione, invitandola a formularla come "ampliamento sostanziale della capacità produttiva".
La nuova domanda, presentata da Sarlux nel mese di ottobre 2018, è stata recepita in sede nazionale ed ora è al vaglio della Commissione Europea. Sarlux ha storicamente calcolato l'onere per emissioni CO2 considerando le assegnazioni gratuite di quote anche per tale parte di impianti con conseguenti minori oneri rilevati a conto economico. In considerazione di quanto sopra descritto e nell'attesa di conoscere l'esito della domanda presentata, la controllata ha prudenzialmente stanziato nel 2018 un fondo rischi per un importo di circa 22 milioni di Euro, corrispondente alle quote "gratuite" in discussione di CO2 per il periodo 2015- 2017.
Nel corso dell'esercizio è stato utilizzato il fondo per 32.560 migliaia di Euro a fronte dell'acquisto (e della consegna) di quote di competenza del passato esercizio.
La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale principalmente per un contenzioso con il GSE per il riconoscimento dei certificati bianchi (TEE).
Il saldo è così composto:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 10.322 | 10.250 | 72 |
| Totale | 10.322 | 10.250 | 72 |
Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.
La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:
| 31/12/2016 | 10.541 |
|---|---|
| Accantonamento parte piano a contributi definiti | 6.438 |
| Interessi | 141 |
| (proventi) / oneri attuariali | 260 |
| Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS | (7.130) |
| 31/12/2017 | 10.250 |
| Accantonamento parte piano a contributi definiti | 7.797 |
| Interessi | 174 |
| (proventi) / oneri attuariali | 336 |
| Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS | (8.235) |
| 31/12/2018 | 10.322 |
In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:
| IPOTESI ECONOMICHE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|
| Incremento del costo della vita: | 1,50% | 1,50% | |
| Tasso di attualizzazione: | 1,57% | 1,30% | |
| Incremento retributivo: | 2,50% | 2,50% | |
| Tasso annuo di incremento CPAS: | n.a. | n.a. | |
| IPOTESI DEMOGRAFICHE | |||
| Probabilità di decesso | Utilizzo delle tavole SIM 2002 differenziate tra maschi e femmine | ||
| Probabilità di invalidità | Utilizzate tabelle C.N.R. unisex | ||
| Probabilità di dimissioni | Utilizzata ipotesi di tasso annuo costante, corrispondente a valori storici della società |
||
| Probabilità di pensionamento | Si è supposoto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per A.G.B. |
||
| Probabilità di anticipazione | Si è supposoto un valore anno per anno pari al 3% |
Al 31 dicembre 2018 il tasso d'attualizzazione utilizzato é l'IBOXX Eurozone Corporates AA-, pari all'1,57%.
Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto Legge 201/2011).
In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), non sussistono al 31 dicembre 2015 utili o perdite attuariali non riconosciuti in bilancio.
Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 2018 e 2017 del Fondo trattamento di fine rapporto:
| 2018 | Variazione parametro di riferimento | |
|---|---|---|
| -0,5% | 0,5% | |
| TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE | 10.752 | 9.333 |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| TASSO ANNUO DI INFLAZIONE | 9.915 | 10.546 |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| TASSO ANNUO DI TURNOVER | 10.180 | 10.257 |
| 2017 | Variazione parametro di riferimento | |
| -0,5% | 0,5% | |
| TASSO ANNUO DI ATTUALIZZAZIONE | 11.668 | 10.486 |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,3% | 0,3% | |
| TASSO ANNUO DI INFLAZIONE | 10.695 | 10.978 |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| TASSO ANNUO DI TURNOVER | 11.012 | 11.081 |
Le passività per imposte differite ammontano a 3.680 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.4 "Attività per imposte anticipate".
Il dettaglio delle altre passività non correnti è il seguente:
| Altre passività non correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Risconti passivi linearizzazione Sarlux / GSE | 80.263 | 158.747 | (78.484) |
| Altri debiti | 1.053 | 1.313 | (260) |
| Totale | 81.316 | 160.060 | (78.744) |
Rispetto al 31 dicembre 2017, la variazione è principalmente riferita al decremento della posta "risconti passivi" della controllata Sarlux Srl. La voce in esame è relativa contabilizzazione alla linearizzazione dei ricavi derivanti dal contratto di cessione dell'energia in essere tra la controllata ed il G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici SpA) sulla base sia della durata dello stesso, pari a venti anni, sia dell'andamento previsto dei prezzi del grezzo e del gas, che risultano componenti determinanti sia per le tariffe dell'energia elettrica che per i costi di produzione della stessa.
La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:
| Patrimonio netto totale | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | 0 |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | 0 |
| Altre riserve | 898.089 | 765.904 | 132.185 |
| Utili (perdite) netto esercizio | 140.425 | 240.836 | (100.411) |
| Totale | 1.104.070 | 1.072.296 | 31.774 |
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale di 54.630 migliaia di Euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
La voce ammonta complessivamente a 898.089 migliaia di Euro, con un incremento netto di 132.185 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:
Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.
L'utile d'esercizio consolidato ammonta a 140.425 migliaia di Euro.
Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Di seguito si riepilogano le principali limitazioni relative alla distribuzione delle riserve:
In data 27 aprile 2018 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, ha deliberato di destinare a dividendo euro 0,12 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 112.321 migliaia di Euro, prelevandoli dall'utile dell'esercizio 2017.
Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 16 aprile 2019 di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione per un totale di Euro 74.880.811,68 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.
Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2018, invariato rispetto all'esercizio precedente.
Saras SpA al 31 dicembre 2018 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.
I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|
| 9.711.904 | 7.147.999 | 2.563.905 |
| 538.789 | 471.097 | 67.692 |
| 16.793 | 12.634 | 4.159 |
| 381 | 67 | 314 |
| 10.267.867 | 7.631.796 | 2.636.071 |
La variazione positiva della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare sostanzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve incremento delle quantità vendute. Nel corso dell'esercizio 2018 le attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi effettuate dal Gruppo si sono incrementate rispetto all'esercizio precedente, anche in virtù della crescente operatività della controllata Saras Trading SA.
I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono sia quelli
relativi all'impianto di gassificazione della controllata Sarlux Srl (500.756 migliaia di Euro) che quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica Srl (9.726 migliaia di Euro).
Fra i ricavi per cessione di energia elettrica da parte della controllata Sarlux Srl è ricompreso l'effetto della linearizzazione del margine calcolata sulla base della durata residua del contratto scadente nel 2020, considerando principalmente l'ammontare della tariffa, gli scenari futuri relativi sia ai prezzi di gas e grezzo che al cambio Euro/Dollaro US previsti sino alla scadenza stessa; dette proiezioni vengono riconsiderate allorchè subiscono variazioni significative.
Si precisa che, in attesa della risoluzione del contenzioso che vede coinvolta l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas sulla metodologia di calcolo del Costo Evitato del Combustibile (CEC), i ricavi di cessione dell'energia elettrica sono stati determinati secondo il Decreto Legge 69/2013 (cosiddetto "Decreto del Fare"), più penalizzante per la controllata.
Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.
I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".
I valori comparativi delle voci "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" e "cessione energia elettrica" sono stati riesposti al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo principio dell' IFRS 15, come descritto al paragrafo 3 della nota integrativa.
Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:
| Altri ricavi operativi | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo | 8.139 | 4.011 | 4.128 |
| Cessione materiali diversi | 509 | 503 | 6 |
| Contributi | 1.587 | 1.606 | (19) |
| Noleggio navi cisterne | 4.545 | 483 | 4.062 |
| Recupero per sinistri e risarcimenti | 1.415 | 397 | 1.018 |
| Rimborso Oneri CO2 | 49.917 | 17.564 | 32.353 |
| Altri ricavi | 62.933 | 30.741 | 32.192 |
| Totale | 129.045 | 55.306 | 73.739 |
La voce "Riconoscimento oneri emission trading" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux Srl derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. L'incremento, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla variazione del prezzo delle quote.
La voce "Altri ricavi" comprende tra l'altro i ricavi realizzati dalla controllata Sarlux per servizi prestati a primari operatori del settore e i ricavi relativi al riconoscimento di certificati bianchi maturati nel corso dell'esercizio.
I valori comparativi delle voci "Contributi" e "Altri ricavi" sono stati riesposti al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo principio dell' IFRS 15, come descritto al paragrafo 3 della nota integrativa.
Di seguito si analizzano i principali costi.
| Acquisti per materie prime, | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| sussidiarie e di consumo | |||
| Acquisto di materie prime | 4.699.005 | 3.767.630 | 931.375 |
| Acquisto semilavorati | 241.692 | 198.324 | 43.368 |
| Acquisto materie sussidiarie e di consumo | 88.721 | 80.469 | 8.252 |
| Incrementi immobilizzazioni materiali | (12.212) | (4.637) | (7.575) |
| Acquisto prodotti finiti | 4.061.518 | 2.612.106 | 1.449.412 |
| Varizione rimanenze | 14.304 | (252.737) | 267.041 |
| Totale | 9.093.028 | 6.401.155 | 2.691.873 |
I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si incrementano di 2.691.873 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, sia a causa dell'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi, che dalle quantità acquistate nel corso dell'esercizio. Come già ricordato nel paragrafo 6.1, nel corso dell'esercizio 2018 le attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi effettuate dal Gruppo si sono incrementate rispetto all'esercizio precedente, anche in virtù della crescente operatività della controllata Saras Trading SA.
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 640.909 | 601.116 | 39.793 |
| Capitalizzazioni | (31.944) | (23.647) | (8.297) |
| Costi per godimento beni terzi | 15.522 | 14.492 | 1.030 |
| Accantonamenti per rischi | 172.862 | 24.344 | 148.518 |
| Svalutazioni crediti commerciali | 732 | 35 | 697 |
| Oneri diversi di gestione | 25.554 | 18.320 | 7.234 |
| Totale | 823.635 | 634.660 | 188.975 |
I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie.
La variazione rispetto all'esercizio precedente, pari a 39.741 migliaia di Euro, è dovuta, oltre che ad un incremento del costo dell'energia energia elettrica, anche dei servizi tecnici e consulenziali richiesti dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux.
La voce "Costi per godimento beni di terzi" include i costi della Capogruppo e della controllata Sarlux Srl (relativi all'affitto della sede di Milano, alle concessioni demaniali del sito di Sarroch e al noleggio di attrezzature) e quelli della controllata Saras Energia SAU per gli affitti della rete di distributori.
La voce "Accantonamento per rischi e oneri" include, principalmente:
essere circa il non riconoscimento della qualificazione dei suoi impianti di produzione di energia elettrica (principalmente, l'IGCC) come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi". Le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas – AEEG - n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete. La controllata ha prudenzialmente acquistato e consegnato a partire dal 2011 Certificati Verdi per adempiere a tale obbligo. Nel novembre 2018 il Consiglio di Stato, con riferimento all'anno 2012 e per la Delibera 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux. Il Consiglio di Stato si è espresso negativamente sulla stessa materia nei confronti di altre società energetiche. Alla luce di tale evoluzione, si incrementa il rischio connesso ai ricorsi relativi agli anni 2011 e 2013 riferiti alla Delibera AEEG 42/02. Diversa interpretazione va data al filone dei ricorsi riguardanti i requisiti previsti dalla normativa sulla Cogenerazione ad Alto Rendimento, per i quali la valutazione di esito dei ricorsi presentati dalla società presenta ancora rilevanti profili di incertezza. Tutto ciò premesso, pur considerando ancora valide e fondate le proprie ragioni e dunque continuando a sostenerle nei contenziosi aperti, la società ha prudenzialmente svalutato nel corso dell'esercizio i crediti precedentemente iscritti a fronte del valore del rimborso richiesto al GSE per gli anni 2011, 2012 e 2013 (nella voce "Altre attività correnti")": tale svalutazione ammonta a circa 29 milioni di Euro.
La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte dirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.
Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:
| Costo del lavoro | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 118.082 | 111.429 | 6.653 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (9.636) | (10.517) | 881 |
| Oneri sociali | 33.459 | 32.173 | 1.286 |
| Trattamento di fine rapporto | 7.797 | 6.438 | 1.359 |
| Altri costi | 4.118 | 3.918 | 200 |
| Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione | 2.791 | 3.626 | (835) |
| Totale | 156.611 | 147.067 | 9.544 |
Il costo del lavoro si incrementa di 9.544 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente per effetto delle normali dinamiche salariali e dell'aumento della forza lavoro.
In data 22 aprile 2016, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il "Piano di incentivazione di lungo termine per il management del Gruppo Saras" ("Piano di Stock Grant 2016/2018"), attribuendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari ed opportuni per dare esecuzione al Piano stesso.
I destinatari del Piano sono i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, gli amministratori delle società italiane e/o estere controllate dalla Società e le altre figure apicali del Gruppo anche con rapporto di lavoro autonomo.
A ciascun Beneficiario è assegnato un diritto a ricevere gratuitamente azioni a fronte del raggiungimento di obbiettivi di performance determinati in relazione a:
Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:
| Ammortamenti e svalutazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento Immobilizzazioni immateriali | 36.667 | 35.457 | 1.210 |
| Svalutazione e ripristino valore imm. immateriali | 138.794 | 142.975 | (4.181) |
| Perdita di valore (Ripresa di valore) | 3.377 | 0 | 3.377 |
| Totale | 178.838 | 178.432 | 406 |
La perdita di valore al 31 dicembre 2018 è rappresentata dalla svalutazione del credito verso terzi a medio/lungo termine, come già indicato al punto 5.2.5 "altre attività finanziarie".
Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:
| Proventi finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi bancari | 702 | 154 | 548 |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | 54.681 | 44.522 | 10.159 |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | 261.754 | 63.204 | 198.550 |
| Altri proventi | 1 | (480) | 481 |
| Utili su cambi | 77.821 | 96.857 | (19.036) |
| Totale | 394.959 | 204.257 | 190.702 |
| Oneri finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | (22.977) | (42.978) | 20.001 |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | (217.018) | (54.767) | (162.251) |
| Int. passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari | (17.250) | (12.320) | (4.930) |
| Altri oneri finanziari | (11.119) | (7.709) | (3.410) |
| Perdite su cambi | (85.872) | (80.904) | (4.968) |
| Totale | (354.236) | (198.678) | (155.558) |
La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:
| Proventi e Oneri finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi netti | (16.548) | (12.166) | (4.382) |
| Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: | 76.440 | 9.981 | 66.459 |
| Realizzati | 44.736 | 8.437 | 36.299 |
| Fair Value delle posizioni aperte | 31.704 | 1.544 | 30.160 |
| Differenze cambio nette | (8.051) | 15.953 | (24.004) |
| Altro | (11.118) | (8.189) | (2.929) |
| Totale | 40.723 | 5.579 | 35.144 |
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2018 ha comportato un onere netto pari a 31.704 migliaia di Euro (rispetto ad un provento netto pari a 1.54 migliaia di Euro dell'esercizio precedente).
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
La voce accoglie oneri finanziari non ricorrenti per 6.308 migliaia di Euro.
Le imposte sul reddito possono così essere indicate:
| Imposte sul reddito | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 70.440 | 71.218 | (778) |
| Imposte differite (anticipate) nette | (25.342) | 19.313 | (44.655) |
| Totale | 45.098 | 90.531 | (45.433) |
Le imposte correnti sono costituite dall'IRES di competenza maturata sui risultati delle società italiane partecipanti al Consolidato Fiscale Nazionale oltre che dall'IRAP. La variazione è riferibile ai maggiori imponibili dell'esercizio in commento rispetto al precedente.
L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di Euro):
| IRES | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] | 185,1 | 331,4 |
| IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] | 44,4 | 79,5 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 24,0% | 24,0% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 34,2 | 78,5 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 18,5% | 23,7% |
| 2018 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE | ||||
| Imposte teoriche | 44,4 | 24,0% | 79,5 | 24,0% |
| Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) | (2,9) | -1,57% | (2,4) | -0,72% |
| Agevolazione super ammortamento | (3,8) | -2,05% | (1,1) | -0,33% |
| Ripristino tax asset (Saras Energia) | (4,1) | -2,22% | 0,0 | 0,00% |
| Altre differenze permanenti | 0,6 | 0,32% | 2,5 | 0,75% |
| Imposte effettive | 34,2 | 18,5% | 78,5 | 23,7% |
| IRAP | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE | 144,4 | 320,8 |
| TOTALE COSTI PER IL PERSONALE [SOLO NEL 2014] | ||
| DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) | 144 | 320,8 |
| IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] PER 2018 [3,9%] PER 2017 [B] | 4,2 | 12,5 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 2,9% | 3,9% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 10,9 | 12,0 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 7,5% | 3,7% |
| 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | |||||||
| IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE | |||||||
| Imposte teoriche | 4,2 | 2,9% | 12,5 | 3,90% | |||
| Effetto IRAP su società estere con Valore Produzione positivo |
0,0 | 0% | (1,8) | -0,61% | |||
| Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione |
2,0 | 1,4% | 0,0 | 0,00% | |||
| Non iscrivibilità Tax Asset per IRAP società con EBIT negativo |
4,3 | 3,0% | 0,0 | 0,00% | |||
| Altre differenze permanenti | 0,4 | 0,2% | 1,3 | 0,41% | |||
| Imposte effettive | 10,9 | 7,5% | 12,0 | 3,7% |
Con riferimento all'esercizio 2016 il tax rate teorico è stato calcolato con l'aliquota agevolata del 2,93%, temporaneamente stabilita dalla Regione Autonoma Sardegna (Legge Regionale 5/2015), in luogo del 3,90% di generale applicazione.
La Capogruppo Saras SpA, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.
Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcune dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria e amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.
Inoltre, per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas – AEEG - n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete.
cogeneratività secondo i dettami della delibera 42/02, come per gli anni precedenti, ritenendola ancora in vigore. Al contrario il GSE ha ritenuto che a partire dall'obbligo 2012 (produzione 2011 e successive) l'unica normativa di riferimento fosse quella della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) definita dal DM del 4 aprile 2011, rigettando la richiesta della società. Sarlux Srl ha di conseguenza presentato diversi ricorsi al TAR tesi a vedere confermata o l'applicabilità della delibera 42/02 o, in caso di applicabilità della normativa CAR, il rispetto dei parametri di cogenerazione per gli anni in oggetto. Nel frattempo, onde evitare di incorrere in sanzioni amministrative, la Società per le produzioni 2011, 2012, 2013 e 2014 ha provveduto ad acquistare i Certificati Verdi come da conteggio del GSE per un ammontare pari a 67,0 milioni di Euro ed ha immediatamente inoltrato le richieste di rimborso all'AEEG ottenendo 11,7 milioni di Euro per la produzione relativa al 2011, 15,1 milioni di Euro per il 2012 e 14,6 milioni di Euro per il 2013. Il ricorso al TAR relativo alla produzione 2012 teso a confermare l'applicabilità della delibera 42/02 è stato rigettato nel febbraio 2015; Sarlux Srl ha fatto appello al Consiglio di Stato nel settembre 2015 e ritiene che le motivazioni di detto appello e dei ricorsi al TAR tesi a confermare il rispetto dei parametri di cogeneratività in caso di applicazione della normativa CAR siano valide ed applicabili per tutte le annualità contestate. Nel novembre 2018 il Consiglio di Stato, con riferimento a tale annualità e per la Delibera 42/02, ha respinto in via definitiva il ricorso presentato da Sarlux. Alla luce di tale sentenza, esiste il rischio che i ricorsi relativi agli anni 2011 e 2013 riferiti alla Delibera AEEG 42/02 possano avere lo stesso esito, mentre diversa interpretazione va data al filone dei ricorsi riguardanti i requisiti previsti dalla normativa sulla Cogenerazione ad Alto Rendimento, ove diventa difficile valutare la probabilità di non accoglimento dei ricorsi presentati dalla società.
Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alle produzioni dal 2011 in poi.
Inoltre sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 avevo poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso dell'esercizio 2018 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale: gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nel presente bilancio.
Infine, in merito agli accantonamenti iscritti a bilancio, tra i fondi oneri per quote CO2 (come descritto al punto 5.5.2 – Fondi per rischi e oneri), relativi alle quote gratuite di allocazione della CO2 spettanti agli Impianti Nord riferite al periodo 2015-17, si segnala che è stata ripresentata formale richiesta nel mese di ottobre 2018 a seguito della contestazione relativa all'iter precedentemente seguito, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio, escluse le azioni proprie.
Il risultato netto per azione è pari a +15,00 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2018 e +25,73 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2017. Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.
Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 934.893.839 nel 2018, immutato rispetto al 2017. Saras SpA al 31 dicembre 2018 deteneva n. 14.989.454 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.
Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario.
Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| Descrizione | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|
| Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras | |||
| Crediti commerciali | 85 | 0,03% 66 |
0,02% |
| Altri ricavi operativi | 111 | 0,09% 91 |
0,07% |
| Prestazione di servizi e costi diversi | 508 | 0,06% (831) |
0,14% |
| Altre parti correlate | |||
| Disponibilità liquide | 18 | 0,01% 20 |
0,01% |
Prestazione di servizi e costi diversi 0 0,00% (49) 0,01%
Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti che le regolano si allineano alle condizioni di mercato.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| Descrizione | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Totale | Incidenza % | Parti correlate | Totale | Incidenza % | |||
| Disponibilità liquide | 18 | 272.831 | 0,01% | 20 | 421.525 | 0,00% | ||
| Crediti commerciali | 85 | 290.210 | 0,03% | 66 | 391.400 | 0,02% | ||
| Altri ricavi operativi | 111 | 129.045 | 0,09% | 91 | 128.701 | 0,07% | ||
| Prestazione di servizi e costi diversi | 508 | 823.635 | 0,06% | (880) | 634.660 | 0,14% |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:
| Flussi con parti correlate | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| (incremento) Decremento dei crediti commerciali | (19) | 0 |
| Incremento (Decremento) dei debiti commerciali | 0 | 0 |
| Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio | (19) | 0 |
| Interessi incassati (pagati) | 0 | 0 |
| Flusso monetario da (per) attività di investimento | 0 | 0 |
| (incremento) Decremento debiti Finanziari | 0 | 20.000 |
| Flusso monetario da (per) attività finanziarie | 0 | 20.000 |
| Totale Flussi finanziari verso parti correlate | (19) | 20.000 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:
| Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Totale | Incidenza % | Parti correlate | Totale | Incidenza % | |||
| Flusso monetarario da (per) attività dell'esercizio | (19) | 247.792 | -0,01% | - | 280.257 | 0,00% | ||
| Flusso monetarario da (per) attività di investimento | 0 | (176.788) | 0,00% | - | (116.242) | 0,00% | ||
| Flusso monetarario da (per) attività finanziarie | 0 | (216.835) | 0,00% | 20.000 | (93.939) | -21,29% |
L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile al Gruppo Saras, dai principi IFRS 7 e 13.
Il principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:
Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.
I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'IFRS 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:
Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2018 suddivise per gerarchia di fair value:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2018 | Fair value | Fair value | Fair value | 31/12/2018 | Fair value | Fair value | Fair value |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | Passività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | |
| Interest rate swaps | 272 | 312 | ||||||
| Derivati su commodities | 74.395 | 74.355 | (26.860) | (26.860) | ||||
| Derivati su cambi | (77) | (77) | ||||||
| Derivati su quote CO2 | 18.475 | 18.475 | ||||||
| Totale | 93.142 | 74.355 | 18.787 | 0 | (26.937) | (26.860) | (77) | 0 |
Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso. Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.
Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux Srl per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi e delle quote di emissione CO2.
Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:
Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).
La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.
Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'IFRS 13, come misurate al fair value di livello 3.
I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.
L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi a operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).
Con riferimento allo stato patrimoniale, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IFRS 9 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito lo stato patrimoniale del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017, con dettaglio degli strumenti finanziari:
| 31/12/2018 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2018 | |||
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | 777.270 | 7.985 | 0 | 1.171.489 | 1.683.910 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 272.831 | 272.831 | |||
| Altre attività finanziarie | 123.738 | 7.985 | 131.723 | ||
| Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| Strumenti derivati | 123.738 | ||||
| Altre attività finanziarie correnti | 7.985 | ||||
| Crediti commerciali | 290.210 | 290.210 | |||
| Rimanenze | 861.601 | 861.601 | |||
| Attività per imposte correnti | 19.051 | 19.051 | |||
| Altre attività | 90.492 | 18.006 | 108.494 | ||
| Credito per Emission Trading | 49.917 | ||||
| Certificati bianchi | 36.600 | ||||
| Altro | 3.975 | ||||
| Attività non correnti | 4.067 | 0 | 0 | 1.236.941 | 1.241.008 |
| Immobili, impianti e macchinari | 1.087.107 | 1.087.107 | |||
| Attività immateriali | 112.127 | 112.127 | |||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 0 | ||||
| Altre partecipazioni | 502 | 502 | |||
| Attività per imposte anticipate | 37.205 | 37.205 | |||
| Altre attività finanziarie | 4.067 | 4.067 | |||
| Finanziamenti | 89 | ||||
| Altri crediti | 3.978 | ||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 781.338 | 7.985 | 0 | 2.408.430 | 35.001 |
| Immobili, impianti e macchinari | 25.233 | 25.234 | |||
| Attività immateriali | 9.766 | 9.767 | |||
| Totale strumenti finanziari attivi | 0 | 0 | 0 | 0 | 2.959.919 |
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | 26.937 | 1.122.854 | 0 | 151.287 | 1.301.078 |
| Passività finanziarie a breve termine | 26.937 | 79.693 | 106.630 | ||
| Prestiti obbligazionari | |||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | |||||
| Anticipi c/c | 16.957 | ||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 62.736 | ||||
| Strumenti derivati | 26.937 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.043.162 | 1.043.162 | |||
| Passività per imposte correnti | 74.948 | 74.948 | |||
| Altre passività | 76.338 | 76.338 | |||
| Altri debiti | 76.338 | ||||
| Passività non correnti | 0 | 257.053 | 0 | 293.898 | 554.771 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 256.001 | 256.001 | |||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 49.393 | ||||
| Prestiti obbligazionari | 198.675 | ||||
| Altri debiti | 7.933 | ||||
| Fondi per rischi | 203.313 | 203.313 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 10.322 | 10.322 | |||
| Passività per imposte differite | 3.819 | 3.819 | |||
| Altre passività | 1.053 | 80.263 | 81.316 | ||
| Altri debiti | 1.053 | ||||
| Totale strumenti finanziari passivi | 26.937 | 1.379.907 | 0 | 445.185 | 1.855.849 |
| 31/12/2017 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | ||||
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2017 | ||||||
| ATTIVITÀ | ||||||||
| Attività correnti | 1.007.400 | 40.884 | 0 | 1.333.289 | 1.960.049 | |||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 421.525 | 421.525 | ||||||
| Altre attività finanziarie | 57.407 | 40.884 | 98.291 | |||||
| Titoli detenuti con finalità di trading | ||||||||
| Strumenti derivati | 57.407 | |||||||
| Altre attività finanziarie correnti | 40.884 | |||||||
| Crediti commerciali | 391.400 | 391.400 | ||||||
| Rimanenze | 875.269 | 875.269 | ||||||
| Attività per imposte correnti | 24.562 | 24.562 | ||||||
| Altre attività | 137.068 | 11.934 | 149.002 | |||||
| Credito per Emission Trading | 17.564 | |||||||
| Certificati bianchi | 49.741 | |||||||
| Altro | 69.762 | 11.934 | ||||||
| Attività non correnti | 7.740 | 0 | 0 | 1.189.372 | 1.197.112 | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.020.210 | 1.020.210 | ||||||
| Attività immateriali | 152.691 | 152.691 | ||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 0 | |||||||
| Altre partecipazioni | 502 | 502 | ||||||
| Attività per imposte anticipate | 15.969 | 15.969 | ||||||
| Altre attività finanziarie | 7.740 | 7.740 | ||||||
| Finanziamenti | 3.653 | |||||||
| Altri crediti | 4.087 | |||||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 1.015.140 | 40.884 | 0 | 2.522.662 | 0 | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 0 | |||||||
| Attività immateriali | 0 | |||||||
| Totale strumenti finanziari attivi | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.157.161 | |||
| PASSIVITÀ | ||||||||
| Passività correnti | 53.731 | 1.279.621 | 0 | 197.130 | 1.530.482 | |||
| Passività finanziarie a breve termine | 53.731 | 129.337 | 183.068 | |||||
| Prestiti obbligazionari | ||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 497 | |||||||
| Anticipi c/c | 4.163 | |||||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 124.678 | |||||||
| Strumenti derivati | 53.731 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.150.284 | 1.150.284 | ||||||
| Passività per imposte correnti | 120.366 | 120.366 | ||||||
| Altre passività | 76.764 | 76.764 | ||||||
| Altri debiti | 76.764 | |||||||
| Passività non correnti | 0 | 258.452 | 0 | 291.082 | 554.383 | |||
| Passività finanziarie a lungo termine | 257.139 | 257.140 | ||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 49.975 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 198.341 | |||||||
| Altri debiti | 8.823 | |||||||
| Fondi per rischi | 122.085 | 122.085 | ||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 10.250 | 10.251 | ||||||
| Passività per imposte differite | 4.848 | 4.848 | ||||||
| Altre passività | 1.313 | 158.747 | 160.060 | |||||
| Altri debiti | 1.313 | |||||||
| Totale strumenti finanziari passivi | 53.731 | 1.538.073 | 0 | 488.213 | 2.084.865 |
Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Capogruppo e dalla controllata Sarlux Srl, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, i primi stipulati dalla Capogruppo al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps); i secondi dalla Capogruppo e dalla controllata per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi; gli ultimi dalla Capogruppo per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.
Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.
Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.
Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.
Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data
negoziazione.
Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.
Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:
| 31/12/2018 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2018 | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 10.267.867 | 10.267.867 | |||
| Altri proventi | 129.045 | 129.045 | |||
| Totale ricavi | 10.396.912 | 10.396.912 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (9.093.028) | (9.093.028) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | (823.635) | (823.635) | |||
| Costo del lavoro | (156.611) | (156.611) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (178.838) | (178.838) | |||
| Totale costi | (10.252.112) | (10.252.112) | |||
| Risultato operativo | 144.800 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | |||||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | 76.439 | (35.717) | 40.722 | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 702 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | |||||
| da Strumenti derivati | 76.439 | ||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | 44.736 | ||||
| Variazione di FV | 31.703 | ||||
| da Altre attività finanziarie | |||||
| da Interessi su finanziamenti | (17.250) | ||||
| da Interessi su factor | (6.453) | ||||
| da Altri crediti/debiti | (12.716) | ||||
| Risultato prima delle imposte | 185.522 | ||||
| Imposte sul reddito | (45.097) | ||||
| Risultato netto | 140.425 |
| 31/12/17 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2017 | |||
| Ricavi della gestione caratteristica Altri proventi |
7.558.401 128.701 |
7.558.401 128.701 |
|||
| Totale ricavi | 7.687.102 | 7.687.102 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (6.401.155) | (6.401.155) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | (634.660) | (634.660) | |||
| Costo del lavoro | (147.067) | (147.067) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (178.432) | (178.432) | |||
| Totale costi | (7.361.314) | (7.361.314) | |||
| Risultato operativo | 325.788 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | |||||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | 9.982 | (4.402) | 5.580 | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 154 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | |||||
| da Strumenti derivati | 9.982 | ||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | 8.437 | ||||
| Variazione di FV | 1.545 | ||||
| da Altre attività finanziarie | |||||
| da Interessi su finanziamenti | (12.320) | ||||
| da Interessi su factor | (3.405) | ||||
| da Altri crediti/debiti | 11.169 | ||||
| Risultato prima delle imposte | 331.367 |
| Risultato prima delle imposte | 331.367 |
|---|---|
| Imposte sul reddito | (90.531) |
| Risultato netto | 240.836 |
Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato Proventi netti per 76.43 migliaia di Euro (proventi netti per 9.982 migliaia di Euro nel 2017), derivanti da differenziali realizzati e variazioni di fair value degli strumenti derivati.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 17.250 migliaia di Euro (12.320 migliaia di Euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.
Come più volte ricordato, la Capogruppo stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, delle quote di emissioni CO2, sul cambio Euro/Dollaro USA al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta e sui tassi di interesse per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.
Al 31 dicembre 2018 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.
Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.
È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2018, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.
Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.
Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2018.
Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.
In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.
I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:
a. rischio di credito, ovvero il rischio che il Gruppo subisca una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da esso detenuta sia inadempiente;
Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38, sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2018 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui | Massima | Garanzie | Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | |||||
| strumenti finanziari |
esposizione al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg | 31-60 gg | 61-90 gg oltre 90 gg | nell'esercizio | |||||||
| Attività correnti | 1.683.910 799.431 | 799.431 | 159.942 | 606.454 | 135.029 | 24.461 | 14.673 | 18.813 | 793.476 | |||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 272.831 272.831 | 272.831 | 272.831 | 272.831 | ||||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 131.723 131.723 | 131.723 | 131.723 | 131.723 | ||||||||
| Crediti commerciali | 296.165 296.165 | 296.165 | 159.942 | 103.188 | 135.029 | 24.461 | 14.673 | 18.813 | 290.210 | |||
| Fondo svalutazione crediti | (5.955) | 0 | 0 | (5.955) | ||||||||
| Rimanenze | 861.601 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 19.051 | |||||||||||
| Altre attività | 108.494 | 98.712 | 98.712 | 98.712 | 98.712 | |||||||
| Attività non correnti | 1.241.008 | 502 | 4.480 | 0 | 3.978 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.978 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.087.107 | |||||||||||
| Attività immateriali | 112.127 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 502 | 502 | 502 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 37.205 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 4.067 | 3.978 | 3.978 | 3.978 | ||||||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 35.001 | 0 | ||||||||||
| Immobili, impianti e macchinari | 25.234 | |||||||||||
| Attività immateriali | 9.766 | |||||||||||
| Totale attività | 2.959.919 799.933 | 803.911 | 159.942 | 610.432 | 135.029 | 24.461 | 14.673 | 18.813 | 797.454 |
| Valore contabile al 31/12/2017 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 | Riduzioni durevoli di valore | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui | Massima | Garanzie | Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | |||||
| strumenti finanziari |
esposizione al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg | 31-60 gg | 61-90 gg oltre 90 gg | nell'esercizio | |||||||
| Attività correnti | 1.960.049 1.016.361 | 1.016.361 | 167.814 | 947.128 | 1.320 | 8.546 | 8.535 | 50.831 1.009.928 | ||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 421.525 421.525 | 421.525 | 421.525 | 421.525 | ||||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 98.291 | 98.291 | 98.291 | 98.291 | 98.291 | |||||||
| Crediti commerciali | 397.833 397.833 | 397.833 | 167.814 | 328.601 | 1.320 | 8.546 | 8.535 | 50.831 | 391.400 | |||
| Fondo svalutazione crediti | (6.433) | 0 | 0 | (6.433) | ||||||||
| Rimanenze | 875.269 | 0 | ||||||||||
| Attività per imposte correnti | 24.562 | 0 | ||||||||||
| Altre attività | 149.002 | 98.712 | 98.712 | 98.712 | 98.712 | |||||||
| Attività non correnti | 1.197.112 | 5.504 | 5.504 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.020.211 | 0 | ||||||||||
| Attività immateriali | 152.690 | 0 | ||||||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 502 | 502 | 502 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 15.969 | 0 | ||||||||||
| Altre attività finanziarie | 7.741 | 5.002 | 5.002 | 0 | ||||||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | ||||||||||||
| Immobili, impianti e macchinari | ||||||||||||
| Attività immateriali | ||||||||||||
| Totale attività | 3.157.161 1.021.865 | 1.021.865 | 167.814 | 947.128 | 1.320 | 8.546 | 8.535 | 50.831 1.009.928 |
La garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA, da una polizza di assicurazione del credito stipulata dalla stessa che copre la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Capogruppo.
alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato. Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal para-
Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative grafo 39 del principio in oggetto, sono riportate nella seguente tabella:
| Valore contabile al 31/12/2018 | Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 oltre 5 anni | ||
| PASSIVITÀ | ||||||||||
| Passività correnti | 1.301.078 1.301.078 | 1.226.130 | 0 1.226.130 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 106.630 | 106.630 | 106.630 | 0 | 106.630 | |||||
| Prestiti obbligazionari | ||||||||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | ||||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | ||||||||||
| Anticipi c/c | 16.957 | 16.957 | 16.957 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,23%) | ||||||||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 62.736 | 62.736 | 62.736 | |||||||
| Strumenti derivati | 26.937 | 26.937 | 26.937 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.043.162 1.043.162 | 1.043.162 | 1.043.162 | |||||||
| Passività per imposte correnti | 74.948 | 74.948 | ||||||||
| Altre passività | 76.338 | 76.338 | 76.338 | 76.338 | ||||||
| Passività non correnti | 554.771 | 257.057 | 251.057 | 0 | 4.380 | 5.436 | 54.072 | 3.765 | 201.882 | 0 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 256.001 | 256.001 | 250.000 | 0 | 4.380 | 4.380 | 54.072 | 3.765 | 201.882 | 0 |
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 49.393 | 50.000 | 50.000 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 198.675 | 200.000 | 200.000 | |||||||
| Altro | 7.933 | |||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,23%) | 615 | 615 | 308 | 0 | 0 | |||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | 3.765 | 3.765 | 3.765 | 3.765 | 1.882 | |||||
| Fondi per rischi | 203.313 | |||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 10.322 | |||||||||
| Passività per imposte differite | 3.819 | |||||||||
| Altre passività | 81.316 | 1.057 | 1.057 | 1.057 | ||||||
| Totale passività | 1.855.849 1.558.135 | 1.477.186 | 0 1.230.509 | 5.436 | 54.072 | 3.765 | 201.882 | 0 |
| Valore contabile al 31/12/2017 | Rischio di liquidità | Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 oltre 5 anni | ||
| PASSIVITÀ | ||||||||||
| Passività correnti | 1.530.482 1.410.114 | 1.410.114 | 0 1.410.123 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 183.068 | 183.067 | 183.067 | 0 | 183.075 | |||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | 0 | 0 | |||||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | ||||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 496 | 496 | 496 | |||||||
| Anticipi c/c | 4.163 | 4.163 | 4.163 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,22%) | 9 | |||||||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 124.678 | 124.678 | 124.678 | |||||||
| Strumenti derivati | 53.731 | 53.731 | 53.731 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.150.284 1.150.284 | 1.150.284 | 1.150.284 | |||||||
| Passività per imposte correnti | 120.366 | 0 | ||||||||
| Altre passività | 76.764 | 76.764 | 76.764 | 76.764 | ||||||
| Passività non correnti | 554.383 | 258.457 | 251.317 | 0 | 5.090 | 6.407 | 54.650 | 4.210 | 202.105 | 0 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 257.140 | 257.140 | 250.000 | 0 | 5.090 | 5.090 | 54.650 | 4.210 | 202.105 | 0 |
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 49.975 | 50.000 | 50.000 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 198.342 | 200.000 | 200.000 | |||||||
| Altro | 8.824 | |||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,22%) | 880 | 880 | 440 | 0 | 0 | |||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | 4.210 | 4.210 | 4.210 | 4.210 | 2.105 | |||||
| Fondi per rischi | 122.085 | |||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 10.250 | |||||||||
| Passività per imposte differite | 4.848 | |||||||||
| Altre passività | 160.060 | 1.317 | 1.317 | 1.317 | ||||||
| Totale passività | 2.084.865 1.668.571 | 1.661.431 | 0 1.415.213 | 6.407 | 54.650 | 4.210 | 202.105 | 0 |
2018
I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:
Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.
Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della Capogruppo).
La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/ Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.
| CAMBIO Euro / Dollaro USA | Variazione parametro di riferimento | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA | Importo in migliaia di € | -10% | +10% |
| Posizione netta in valuta | 829.966 | 1,145 | (55.190) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | (6.132) | 5.017 | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (4.207) | 3.442 | |||
| 2017 | |||||
| CAMBIO Euro / Dollaro USA | Variazione parametro di riferimento | ||||
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA | Importo in migliaia di € | -10% | +10% |
| Posizione netta in valuta | (125.483) | 1,1993 | (109.358) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | (12.151) | 9.942 | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (8.336) | 6.820 |
Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la Capogruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| Variazione parametro di riferimento | |||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2018 | -10% | +10% |
| Cambi | (77) | 25.978 | (21.296) |
| (77) | 25.978 | (21.296) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 25.978 | (21.296) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 18.834 | (15.440) |
| Fair Value al 31/12/2017 | -10% | +10% |
|---|---|---|
| (891) | 17.590 | (16.017) |
| (77) | 17.590 | (16.017) |
| 17.590 | (16.017) | |
| 12.753 | (11.612) | |
| Variazione parametro di riferimento |
Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.
La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.
Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2018.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:
| 2018 TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento |
||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso medio annuo d'interesse 2018 | Interessi passivi annui | -50 bps | +50 bps | |
| Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine | 1,23% | (16.548) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 6.727 | (6.727) | ||
| Effetto su Utile (e Patrimonio) netto | 4.877 | (4.877) |
| 2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| TASSI D'INTERESSE VARIABILI | Variazione parametro di riferimento | |||
| Tasso medio annuo d'interesse 2017 | Interessi passivi annui | -50 bps | +50 bps | |
| Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine | 1,76% | (12.166) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 3.456 | (3.456) | ||
| Effetto su Utile (e Patrimonio) netto | 2.506 | (2.506) |
Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Capogruppo e alla controllata Sardeolica Srl è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2018 | Variazione parametro di riferimento | ||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2018 | -25 bps | +25 bps |
| Fair value di Interest rate swaps | (272) | (145) | (400) |
| (272) | (145) | (400) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | (145) | (400) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (105) | (290) |
| 2017 Variazione parametro di riferimento |
|||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2017 | -25 bps | +25 bps |
| Fair value di Interest rate swaps | (597) | (385) | (936) |
| (597) | (385) | (936) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | (385) | (936) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (279) | (679) |
sottostanti stessi alla stessa data.
Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2018 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.
I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2018 | |||
|---|---|---|---|
| Variazione parametro di riferimento | |||
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2018 | -20% | +20% |
| Grezzi e prodotti petroliferi | 47.495 | 120.099 | (9.388) |
| 47.495 | 120.099 | (9.388) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 120.099 | (9.388) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 87.072 | (6.806) | |
| Variazione parametro di riferimento | ||
|---|---|---|
| Fair Value al 31/12/2017 | -20% | +20% |
| (1.495) | 47.166 | (50.029) |
| 47.495 | 47.166 | (50.029) |
| 47.166 | (50.029) | |
| 34.196 | (36.271) | |
Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| Numero medio dipendenti | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 71 | 63 |
| Impiegati | 1.270 | 1.289 |
| Operai | 610 | 582 |
| Totale | 1.951 | 1.934 |
Il personale dipendente del gruppo è passato da 1.944 unità alla fine del 2017 a 1.946 al 31 dicembre 2018.
Nel 2018 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 2.084 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.
Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.
Al 31 dicembre 2018 e 2017 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la Capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2018 ammonta ad un totale di 295.283 migliaia di Euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.
Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.
| Tipologia di servizi | Soggetto | Destinatario | Corrispettivo |
|---|---|---|---|
| erogatore | di competenza | ||
| del servizio | dell'esercizio | ||
| 2018 | |||
| Revisione contabile | EY SpA | Saras SpA | 508 |
| EY SpA | Controllate Italia | 158 | |
| Network EY | Controllate Estero | 123 | |
| Totale | 789 | ||
| Servizi di attestazione EY SpA | Saras SpA "Dichiarazione non finanziaria" | 38 | |
| EY SpA | Controllate Italia | 0 | |
| Network EY | Controllate Estero | 0 | |
| Totale | 38 | ||
| Altri servizi | Network EY | Saras SpA | 56 |
| Totale | 56 | ||
| TOTALE | 883 |
Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.
Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.
Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 4 Marzo 2019 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018
$\binom{125}{ }$
Vestass
| Relazione sulla gestione di Saras SpA | 130 |
|---|---|
| Analisi dei rischi | 131 |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione | 133 |
Saras SpA ha funzione di Capogruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.
Nell'esercizio 2018, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 9.269 milioni di Euro, incremento di 1.419 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente a causa dell'andamento delle quotazioni petrolifere.
| Milioni di Euro | 2018 | 2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 9.269 | 7.850 | 1.419 |
| EBITDA | 270 | 284 | (14) |
| EBIT | 263 | 282 | (19) |
| RISULTATO NETTO | 177 | 207 | (30) |
L'EBITDA è stato pari a 270 milioni di Euro, in lieve calo rispetto all'esercizio precedente, per effetto dei minori margini di raffinazione inferiori nel corso del 2018 parzialmente compensato dal minore costo per compensi di lavorazione corrisposti alla controllata Sarlux Srl: tale minore costo è dovuto sia a minori quantità lavorate che ad un minore compenso unitario correlato all'andamento dei margini di raffinazione.
L'utile netto dell'esercizio, pari a 177 milioni di Euro, è influenzato da quanto sopra descritto a livello di risultati operativi.
La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2018 è negativa per 194 milioni di Euro, sostanzialmente invariata rispetto alla posizione negativa per 184 milioni di Euro registrata alla fine dell'esercizio 2017.
Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:
Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:
toposte al controllo di queste ultime sono indicati nella Nota Integrativa al paragrafo 7.2 "Rapporti con parti correlate";
• nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie. Nel corso dell'esercizio, il "Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" relativo al periodo 2013-2015 (il "Piano di Stock Grant 2013/2015" o il "Piano") è giunto a conclusione: in data 29 febbraio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il conseguimento degli obiettivi di performance ai sensi dell'articolo 5 del Piano e, nella successiva riunione del 14 marzo ha determinato in 4.255.920 il numero di azioni da consegnare ai destinatari del Piano. In conseguenza di quanto sopra, al 31 dicembre 2018 Saras SpA deteneva complessivamente n. 14.989.854 azioni proprie, pari al 1,576% del capitale sociale.
Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".
L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, via dell'Unione, 1.
Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.
Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:
I principi costitutivi della policy dei rischi si basano sulla prevenzione dei principali rischi riferibili agli obiettivi e riguardano le aree strategiche, operative e finanziarie. La gestione dei rischi evidenziata nelle singole policy e nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del processo aziendale (process owner). I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale. In aggiunta alle linee guida di gestione del rischio esistono specifiche linee guida per rischi finanziari quali rischi tasso di interesse e rischi crediti.
L'attività petrolifera della Società è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.
I finanziamenti a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono la Società al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.
Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento della Società ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite rete ed extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate.
La Società finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.
La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.
I risultati di Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, Saras è tenuta a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.
Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio, ivi inclusa la stipula di lavorazioni per conto terzi a prezzi parzialmente prefissati. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi la Società stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.
Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica superiori a quelle di altri Paesi; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2018 gli approvvigionamenti di Saras risultavano così suddivisi: 34% dal Medio Oreinte, 26% dal Nord Africa, 23% da Russia e Caspio, 13% dall'Africa Occidentale e 4% dal mare del Nord.
L'attività di Saras dipende in modo significativo dalla raffineria ubicata in Sardegna e di proprietà della controllata Sarlux Srl. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti.
Saras ritiene che la complessità e modularità di tali impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; la controllata fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma tuttavia in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare a Saras di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.
Le attività di Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.
Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito tuttavia nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.
Le attività di Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale.
La tipicità del business svolto da Saras è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse.
Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto"- GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.
Information Technology e Cyber Security Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano
l'adeguatezza di tali sistemi, la disponi-
bilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di cyber attack. Saras sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.
Sulla base delle informazioni a oggi note non si prevede che la Brexit possa avere influenza rilevante sull'operatività di Saras.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).
Signori Azionisti,
il bilancio separato al 31 dicembre 2018 della Vostra Società chiude con un utile netto pari a euro 176.819.630. Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:
L'Assemblea degli Azionisti
di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 nel suo insieme e nelle singole appostazioni e di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione per un totale di Euro 74.880.811,68 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio; inoltre, di coprire la totalità delle perdite portate a nuovo dei precedenti esercizi, pari ad Euro 441.276.635, mediante:
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 135
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||||
| Attività correnti | 5.1 | 1.371.530 | 1.587.098 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 5.1.1 | A | 244.023 | 378.236 |
| di cui con parti correlate: | 18 | 20 | ||
| Altre attività finanziarie | 5.1.2 | B | 93.970 | 95.289 |
| di cui con parti correlate: | 3.629 | 22.256 | ||
| Crediti commerciali | 5.1.3 | C | 337.903 | 356.247 |
| di cui con parti correlate: | 243.899 | 88.167 | ||
| Rimanenze | 5.1.4 | D | 680.058 | 726.627 |
| Attività per imposte correnti | 5.1.5 | E | 8.539 | 3.105 |
| Altre attività | 5.1.6 | F | 7.036 | 27.594 |
| di cui con parti correlate: | 290 | 13.369 | ||
| Attività non correnti | 5.2 | 728.387 | 729.488 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.2.1 | H, I | 11.589 | 12.398 |
| Attività immateriali | 5.2.2 | J | 2.712 | 3.734 |
| Partecipazioni valutate al costo | 5.2.3.1 | L | 697.233 | 697.233 |
| Altre partecipazioni | 5.2.3.2 | L | 495 | 495 |
| Attività per imposte anticipate | 5.2.4 | X | 12.681 | 8.330 |
| Altre attività finanziarie | 5.2.5 | M | 3.677 | 7.298 |
| Totale attività | 2.099.917 | 2.316.586 | ||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||||
| Passività correnti | 5.3 | 1.161.594 | 1.433.513 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 5.3.1 | R | 280.186 | 407.618 |
| di cui con parti correlate: | 185.176 | 250.993 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | R | 777.910 | 870.577 |
| di cui con parti correlate: | 207.003 | 207.943 | ||
| Passività per imposte | 5.3.3 | X | 63.707 | 86.873 |
| Altre passività | 5.3.4 | R | 39.790 | 68.445 |
| di cui con parti correlate: | 22.610 | 34.991 | ||
| Passività non correnti | 5.4 | 263.166 | 275.696 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 5.4.1 | R | 256.001 | 257.140 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.4.2 | P, Z | 3.134 | 12.172 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | Q | 2.310 | 2.510 |
| Altre passività | 5.4.4 | R | 1.721 | 3.874 |
| Totale passività | 1.424.760 | 1.709.209 | ||
| PATRIMONIO NETTO | 5.5 | N, O, W | ||
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | ||
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | ||
| Altre riserve | 432.781 | 334.759 | ||
| Risultato netto | 176.820 | 207.062 | ||
| Totale patrimonio netto | 675.157 | 607.377 | ||
| Totale passività e patrimonio netto | 2.099.917 | 2.316.586 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2018 | di cui non | 01/01/2017 | di cui non |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | ricorrente | 31/12/2017 | ricorrente | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.1.1 | S | 9.200.810 | 7.833.596 | ||
| di cui con parti correlate: | 1.987.196 | 646.564 | ||||
| Altri proventi | 6.1.2 | S | 68.259 | 2.683 | 16.886 | |
| di cui con parti correlate: | 60.766 | 36.282 | ||||
| Totale ricavi | 9.269.069 | 2.683 | 7.850.482 | 0 | ||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.2.1 | T | (8.398.602) | (6.933.478) | ||
| di cui con parti correlate: | (1.573.145) | (843.804) | ||||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 6.2.2 | T, Z | (563.435) | (598.700) | ||
| di cui con parti correlate: | (333.259) | (387.544) | ||||
| Costo del lavoro | 6.2.3 | T, Q | (36.777) | (3.000) | (33.742) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.2.4 | H, J | (7.154) | (3.627) | (2.285) | |
| Totale costi | (9.005.968) | (6.627) | (7.568.205) | 0 | ||
| Risultato operativo | 263.101 | (3.944) | 282.277 | 0 | ||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 6.3 | L, W | (2.000) | (40) | ||
| di cui con parti correlate: | (2.000) | (40) | ||||
| Proventi finanziari | 6.4 | U, Y | 321.373 | 192.254 | ||
| di cui con parti correlate: | 3.439 | 2.600 | ||||
| Oneri finanziari | 6.4 | U, Y | (336.486) | (6.308) | (188.784) | (7.709) |
| di cui con parti correlate: | (1.667) | (350) | ||||
| Risultato prima delle imposte | 245.988 | (10.252) | 285.707 | (7.709) | ||
| Imposte sul reddito | 6.5 | X | (69.168) | 1.514 | (78.645) | 1.850 |
| Risultato netto | 176.820 | (8.738) | 207.062 | (5.859) |
| Migliaia di Euro | 01/01/2018 | 01/01/2017 |
|---|---|---|
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
| Risultato netto (A) | 176.820 | 207.062 |
| Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio | ||
| Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio | ||
| Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. | Q, T | |
| Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) | 0 | 0 |
| Risultato netto complessivo (A + B) | 176.820 | 207.062 |
| Risultato complessivo consolidato di periodo attribuibile a: | ||
| Soci della controllante | 176.820 | 207.062 |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
(3) Riesposizione dei comparativi effettuata al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo prinicpio IFRS 15, come descritto al paragrafo 2.2 della nota integrativa.
| Migliaia di Euro | Capitale | Riserva | Altre | Utile | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | Legale | Riserve | (Perdita) | patrimonio | |
| Esercizio | netto | ||||
| Saldo al 31/12/2016 | 54.630 | 10.926 | 264.036 | 162.444 | 492.036 |
| Periodo 1/1/2017 - 31/12/2017 | |||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 162.444 | (162.444) | 0 | ||
| Distribuzione Dividendi | (93.601) | (93.601) | |||
| Riserva per piano azionario dipendenti | 1.811 | 1.811 | |||
| Effetto attuariale IAS 19 | 69 | 69 | |||
| Risultato netto | 207.062 | 207.062 | |||
| Risultato netto complessivo | 69 | 207.062 | 207.131 | ||
| Saldo al 31/12/2017 | 54.630 | 10.926 | 334.759 | 207.062 | 607.377 |
| Periodo 1/1/2018 - 31/12/2018 | |||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 207.062 | (207.062) | 0 | ||
| Distribuzione Dividendi | (112.321) | (112.321) | |||
| Riserva per piano azionario dipendenti | 1.990 | 1.990 | |||
| Effetto attuariale IAS 19 | 87 | 87 | |||
| Effetto F.T.A. IFRS 9 | 1.204 | 1.204 | |||
| Risultato netto | 176.820 | 176.820 | |||
| Risultato netto complessivo | 87 | 176.820 | 176.907 | ||
| Saldo al 31/12/2018 | 54.630 | 10.926 | 432.781 | 176.820 | 675.157 |
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2018 31/12/2018 |
01/01/2017 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| A - Disponibilità liquide iniziali | 5.1.1 | A | 378.236 | 271.901 |
| B - Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio | ||||
| Risultato netto | 5.5 | 176.820 | 207.062 | |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 2.863 | 7.726 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni | 6.2.4 | H, J | 7.154 | 2.285 |
| (Proventi) oneri netti su partecipazioni | 6.3 | L | 2.000 | 40 |
| di cui con parti correlate: | 2.000 | 18.298 | ||
| Variazione netta fondi per rischi | 5.4.2 | P, Z | (9.038) | (515) |
| Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | Q | (200) | (262) |
| Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate | 5.2.4 | X | (4.351) | 12.479 |
| Interessi netti | U, Y | 10.900 | 5.071 | |
| Imposte sul reddito accantonate | 6.5 | X | 73.519 | 66.166 |
| Variazione FV attività finanziarie negoziabili e passività finanziarie | (46.269) | 2.393 | ||
| Altre componenti non monetarie | 5.5 | 3.281 | 1.880 | |
| Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni monetarie e non monetarie del capitale circolante | 216.678 | 304.325 | ||
| (Incremento) Decremento dei crediti commerciali | 5.1.3 | C | 18.344 | 25.983 |
| di cui con parti correlate: | (155.732) | (9.393) | ||
| (Incremento) Decremento delle rimanenze | 5.1.4 | D | 46.569 | (244.092) |
| Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | R | (92.667) | 106.066 |
| di cui con parti correlate: | (940) | (113.030) | ||
| Variazione altre attività correnti | 5.1.5 - 5.1.6 | E, F | 15.124 | (515) |
| di cui con parti correlate: | 13.079 | (31.523) | ||
| Variazione altre passività correnti | 5.3.3 - 5.3.4 | X, R | (30.347) | (97.413) |
| di cui con parti correlate: | (12.381) | 0 | ||
| Interessi incassati | U, Y | 4.003 | 118 | |
| di cui con parti correlate: | 3.439 | 806 | ||
| Interessi pagati | U, Y | (14.903) | (5.189) | |
| di cui con parti correlate: | (1.667) | (395) | ||
| Imposte sul reddito pagate | E, X | (94.993) | (39.420) | |
| Variazione altre passività non correnti | 5.4.4 | R | (2.153) | (3.098) |
| Totale (B) | 65.655 | 46.765 | ||
| C - Flusso monetario da (per) attività di investimento | ||||
| (Investimenti netti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali | 5.2.1 - 5.2.2 | H, I | (5.323) | (11.201) |
| Variazione partecipazioni | 5.2.3.1 | L | (2.000) | 0 |
| (Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie | 5.1.2 - 5.2.5 | B, M | 75.394 | 102.714 |
| Totale (C) | 68.071 | 91.513 | ||
| D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento | ||||
| Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a m/l termine | 5.4.1 | R | (1.139) | 73.702 |
| Incremento / (diminuzione) debiti finanziari a breve termine | 5.3.1 | R | (151.617) | (4.318) |
| di cui con parti correlate: | (65.817) | (113.030) | ||
| Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie | 5.5 | V | (112.321) | (93.601) |
| Totale (D) | (265.077) | (24.217) | ||
| E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) | (131.351) | 114.061 | ||
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | (2.863) | (7.726) | ||
| F - Disponibilità liquide finali | 244.023 | 378.236 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezioni 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria" e 6 "Note al conto economico complessivo"
(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.1 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente Massimo Moratti
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018 141
2 Criteri generali di redazione del Bilancio Separato
strategiche
Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da MOBRO Spa e da Massimo Moratti S.a.p.A. rappresentanti rispettivamente il 20,01% e in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 1 ottobre 2013 e successivamente rinnovato in data 1 ottobre 2016. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.
Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:
Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.
Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2018 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Informativa.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso di questo esercizio.
Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'I-FRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari, tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L' IFRS 9 è suddiviso in tre parti:
L'IFRS 9, omologato dall'Unione Europea, è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente ed era anche consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.
Il Gruppo ha deciso di adottare il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
Con riferimento alle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari introdotte dall'IFRS 9, è stata effettuata nel corso dell'esercizio precedente un'analisi di dettaglio degli strumenti attualmente in portafoglio e dei relativi saldi contabili del bilancio al 31 dicembre 2017. Per ciascuna fattispecie individuata si è, quindi, proceduto inizialmente con l'analisi del trattamento contabile IAS 39 che è stata comparata alla classificazione IFRS 9, considerando le specifiche caratteristiche contrattuali degli strumenti e delle opzioni di classificazione consentite dal Principio. Dall'analisi, sono stati identificati i seguenti impatti:
Precedentemente iscritte al costo in base allo IAS 39, sono state iscritte al fair value, in base all'IFRS 9, in contropartita al conto economico o al conto economico complessivo. Si tratta di partecipazioni di modesto valore (Sarda Factoring), per le quali la stima del valore corrente non ha prodotto effetti quantitativamente rilevanti sul bilancio.
Precedentemente erano valutati al costo ammortizzato, sostanzialmente pari al valore nominale, data l'assenza di costi di transazione. Secondo l'IFRS 9, tali componenti sono strumenti di debito da valutare al fair value, in quanto, non essendo detenuti sino a scadenza, non è possibile ricondurli ad un business model di tipo 'Hold to collect' requisito richiesto da IFRS 9 per la valutazione di un'attività finanziaria al costo ammortizzato. La nuova classificazione applicabile secondo IFRS 9 non comporta alcun impatto sul valore di carico di tali crediti in quanto, in linea generale, il fair value di un credito commerciale a breve termine, in assenza di costi di transazione significativi, può ritenersi ragionevolmente approssimabile con il suo valore nominale.
Il valore delle passività oggetto di rinegoziazione, in essere al 31 dicembre 2017, è stato ricalcolato in applicazione del nuovo approccio di calcolo definito dall'IFRS 9 e, in sede di riapertura dei saldi al 1 gennaio 2018, la differenza rispetto al valore di carico calcolato secondo lo IAS 39 è stata rettificata in contropartita al Patrimonio Netto: tale differenza è pari a 1.204 migliaia di Euro.
Per le altre voci di bilancio oggetto di analisi (Altri crediti correnti al costo ammortizzato, Depositi a garanzia, Finanziamenti intragruppo sul bilancio separato, strumenti derivati, passività finanziarie), non sono stati identificati potenziali impatti dall'introduzione dell'IFRS 9, per cui procedere ad analisi di dettaglio.
Con riferimento alle regole di impairment, l'analisi ha evidenziato le seguenti considerazioni:
il fondo svalutazione crediti è attualmente calcolato sulla base di valutazioni specifiche circa la recuperabilità delle posizioni scadute;
le perdite su crediti rilevate storicamente dalla Società sono di importo non rilevante.
Si è quindi valutato che il rischio di credito riconducibile alla perdita attesa sui crediti in bonis, elemento di novità da includere nella stima del fondo svalutazione crediti secondo l'IFRS 9, possa essere considerato non rilevante.
Con riferimento alle regole di hedge accounting, allo stato attuale, Saras non ricorre all'applicazione del trattamento contabile di copertura con riferimento al proprio portafoglio di strumenti derivati. In continuità di tale politica contabile, l'applicazione delle nuove regole IFRS 9 a partire dal 1 gennaio 2018 non ha prodotto alcun impatto contabile né sui saldi di apertura né sulla rappresentazione patrimoniale ed economica dei derivati. Tuttavia, in considerazione delle semplificazioni apportate in materia dall'IFRS 9 e delle maggiori casistiche operative potenzialmente gestibili in hedge accounting, la Società si riserva in futuro di effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati al potenziale avvio dell'applicazione del trattamento contabile di copertura al proprio portafoglio derivati.
L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.
Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata ed era consentita l'applicazione anticipata.
La Società ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
Nel corso dell'esercizio 2017 sono state svolte le analisi di impatto della transizione al nuovo principio, le cui principali risultanze sono descritte di seguito.
La Società opera essenzialmente nel settore della raffinazione acquistando grezzi, raffinandoli e cedendo i prodotti ottenuti da tali processi produttivi a principali operatori del settore Oil: pertanto non sono state individuate tipologie di ricavi con caratteristiche tipiche di tali mercati.
La Società realizza ricavi delle vendite di prodotti petroliferi secondo le seguenti classi di transazioni: vendite Oil (Cargo, Transfer Stock) e vendite Extra Rete, oltre ad altri proventi, in particolare, per vendita di certificati biodiesel ed altri minori.
Le diverse classi di transazioni sono state analizzate con riferimento ai cinque elementi indicati dal principio:
Inoltre, sono state analizzate clausole che prevedano la fatturazione di costi accessori, tra cui in particolare i costi di trasporto sulle vendite "Cargo".
La composizione di categorie omogenee di transazioni nell'ambito delle vendite Oil è agevolata dall'utilizzo di contratti che si basano su uno standard form che evidenzia univocamente le caratteristiche principali della transazione (buyer, seller, product, delivery, quantity, quality, laydays, payment condition, price, laytime and demurrage, ed altri). Coerentemente con le analisi dei contratti, si segnala che non sono state individuate fattispecie per le quali debba essere rilevato un contract asset, poiché il Gruppo rileva il ricavo ed il relativo credito al momento del trasferimento del controllo.
Le tipologie di vendite Oil e le peculiarità su cui l'analisi si è maggiormente concentrata sono state le seguenti:
Sono vendite di prodotti petroliferi effettuate tramite nave, per le quali il riconoscimento del ricavo avviene al passaggio del controllo del bene identificato sulla base delle condizioni commerciali internazionali generalmente riconosciute (In.co.term). Questi contratti non includono obbligazioni contrattuali ulteriori alla cessione del bene ovvero componenti finanziarie o politiche di sconto. L'eventuale riaddebito di costi di trasporto, gestito per conto dell'acquirente ed oggetto di riaddebito allo stesso, è considerato, al pari di eventuali controstallie, un onere accessorio alla prestazione caratteristica, che non configura un'autonoma transazione di vendita in cui Saras agisca come agent. Il prezzo è determinato sulla base delle caratteristiche qualitative del prodotto, verificate da un ispettore terzo che interviene al caricamento od allo scaricamento della nave, in funzione della condizione commerciale applicata. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.
Sono vendite di prodotti petroliferi attraverso la consegna del prodotto presso un depositario terzo, dove l'acquirente può ritirarlo. Dal momento della consegna al depositario, il venditore perde la titolarità del prodotto, che passa all'acquirente in coerenza con i registri fiscali, e gli è impedito di disporne in qualsiasi modo; in tale momento, è riconosciuto da Saras il ricavo della vendita. Similarmente alla vendita Cargo, la qualità del prodotto consegnato è verificata da un ispettore terzo al momento della consegna al deposito. Tali transazioni non hanno, pertanto, evidenziato la necessità di modifiche ai trattamenti contabili seguiti fino ad oggi.
Tra gli altri proventi, si è proceduto alla riclassifica tra i ricavi delle vendite e alla riesposizione dei dati comparativi inclusi nel conto economico consolidato delle seguenti tipologie:
Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale. Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.
L'applicazione di tali modifiche al principio non hanno comportato effetti significativi sul bilancio.
L'obiettivo di tale interpretazione è quello di stabilire il tasso di cambio spot da utilizzare per la conversione di anticipi in valuta estera pagati o ricevuti. In presenza di anticipi pagati o ricevuti, il tasso di cambio da utilizzare per convertire attività, passività, ricavi o costi rilevati in un successivo momento è lo stesso utilizzato per convertire l'anticipo. L'interpretazione è in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente.
L'applicazione di tale interpretazione principio non ha comportato effetti significativi sul bilancio.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, sono già stati emanati ed omologati ma che entreranno in vigore negli esercizi successivi.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing.
L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività.
I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.
Il principio entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni.
Nel corso del 2018 la Società ha completato le attività di analisi
per valutare gli impatti dell'introduzione del nuovo IFRS.
Le fasi dell'analisi sono state:
Saras ha optato per l'applicazione del principio con approccio retrospettico modificato.
L'analisi effettuata su tali tipologie di contratti ha portato a concludere positivamente circa l'applicabilità del principio su 10 contratti.
La sintesi degli effetti al 31 dicembre 2018 della prima applicazione dell'IFRS 16, adottato da Saras – come già ricordato – con l'approccio retrospettico modificato, è la seguente:
a) iscrizione di un Diritto all'uso pari a 6 milioni di Euro;
b) iscrizione di una passività finanziari pari a 6 milioni di Euro.
Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo.
Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
Le attività finanziarie negoziabili sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Attività finanziarie negoziabili sono interamente costituite da contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo.
I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio, rappresentato dall'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il costo delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.
Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.
Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando il diritto a ricevere i flussi di cassa è trasferito unitamente a tutti i rischi e benefici associati alla proprietà, così come specificato ai paragrafi 15- 23 dello IAS 39.
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.
I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.
Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.
La vita utile stimata dalla Società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:
| Fabbricati | 18 anni |
|---|---|
| Mobili e macchine d'ufficio | 4 - 8 anni |
| Automezzi | 4 anni |
| Altri beni | 12 anni |
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene |
La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I terreni non sono ammortizzati.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.
Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.
I costi sostenuti per attività di esplorazione e di valutazione delle risorse minerarie e, segnatamente:
Vengono iscritti fra le attività materiali od immateriali secondo la loro natura, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 6.
Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.
Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel patrimonio netto. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengono meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (c.d. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.
Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".
Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.
Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.
La Società riconosce benefici addizionali ai dipendenti ed al management sulla base di appositi piani di attribuzione gratuita di azioni. Il relativo costo, determinato secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, è contabilizzato a conto economico a quote costanti lungo il vesting period con contropartita diretta a patrimonio netto. Variazioni di fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale.
I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi; per tali rischi non si procede ad alcun stanziamento.
La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.
A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:
• Quote accantonate sino al 31 dicembre 2006
Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.
Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.
A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.
L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.
Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.
Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.
I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.
I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.
Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.
I dividendi incassati da società controllate, joint venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.
Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".
La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (IRES), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota IRES ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.
Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Tutti gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli su commodities, che non soddisfano le condizioni previste dall'hedging accounting in conformità allo IAS 39 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in essere si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'"hedge accounting".
Un settore operativo è una componente di un'entità:
Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.
caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano soltanto possibili, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività, o il rischio di non recuperare un'attività, siano probabili, viene iscritto un apposito fondo rischi.
[V] Valore recuperabile delle rimanenze: la stima del valore recuperabile delle rimanenze comporta un processo valutativo significativamente influenzato dall'andamento del mercato dei prodotti petroliferi, soggetto a significative variazioni anche di breve termine. Il valore netto di realizzo delle rimanenze di greggio e prodotti finiti alla fine dell'esercizio è quindi stimato sulla base all'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita determinato attraverso l'osservazione delle vendite successive alla data di bilancio. Tale valutazione risente, pertanto, delle condizioni di mercato.
La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.
La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.
Ricavi netti della gestione caratteristica per area geografica:
| Ricavi gestione caratteristica | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 3.119.459 | 2.456.129 | 663.330 |
| Spagna | 284.760 | 249.741 | 35.019 |
| Altri CEE | 2.425.044 | 1.648.283 | 776.761 |
| Extra CEE | 2.996.937 | 3.239.039 | (242.102) |
| USA | 374.609 | 185.663 | 188.946 |
| Totale | 9.200.810 | 7.778.855 | 1.421.955 |
Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:
| Crediti commerciali | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 210.599 | 188.682 | 21.917 |
| Spagna | 18.042 | 7.614 | 10.428 |
| Altri CEE | 32.480 | 21.308 | 11.172 |
| Extra CEE | 81.552 | 125.210 | (43.658) |
| USA | 347 | 18.550 | (18.203) |
| Fondo Svalutazione Crediti | (5.117) | (5.117) | 0 |
| Totale | 337.903 | 356.247 | (18.344) |
Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.
Le disponibilità liquide sono così composte:
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Deposti bancari postali | 243.980 | 378.201 | (134.221) |
| Cassa | 43 | 35 | 8 |
| Totale | 244.023 | 378.236 | (134.213) |
Per il commento della posizione finanziaria netta della Società si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa che al Prospetto di rendiconto finanziario.
Le Altre attività finanziarie sono così composte:
| Attività finanziarie correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti vs Gruppo Correnti | 3.629 | 22.256 | (18.627) |
| Strumenti finanziari derivati correnti | 70.454 | 51.062 | 19.392 |
| Depositi a garanzia derivati | 13.145 | 21.371 | (8.226) |
| Altre attività | 6.742 | 600 | 6.142 |
| Totale | 93.970 | 95.289 | (1.319) |
Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo". I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.
I crediti verso clienti ammontano a 337.903 migliaia di Euro, con un decremento pari a 18.344 migliaia di Euro, la variazione in diminuzione rispetto all'esercizio precedente è dovuta all' effetto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti petroliferi manifestatesi nel corso dell'ultimo trimestre. La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 5.117 migliaia di Euro invariata rispetto all'esercizio precedente.
Il saldo dei crediti verso imprese del gruppo si riferisce principalmente ai crediti verso le controllate Saras Energia SAU (18.165 migliaia di Euro) e Saras Trading SA (41.211 migliaia di Euro) per forniture di prodotti petroliferi e verso la controllata Sarlux Srl (93.002 migliaia di Euro) per fornitura di materia prima e servizi.
La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2018 sono riportate nella tabella seguente:
| Rimanenze | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime suss. e di consumo | 176.672 | 325.593 | (148.921) |
| Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati | 104.732 | 61.560 | 43.172 |
| Prodotti finiti e merci | 398.654 | 339.474 | 59.180 |
| Totale | 680.058 | 726.627 | (46.569) |
La diminuzione del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi, semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuta sia alla diminuzione delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio, oltre che alle dinamiche dei prezzi; il confronto con il valore di mercato ha portato a una svalutazione di 50.157 milioni di Euro.
Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.
La voce "Prodotti finiti e merci" comprende circa 998 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 422 milioni di Euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 439 migliaia di tonnellate per un valore di circa 169 milioni di Euro).
Le attività per imposte correnti sono così composte:
| Attività per imposte correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti IRES | 1.871 | 0 | 1.871 |
| Crediti IRAP | 635 | 1.041 | (406) |
| Altri crediti tributari | 6.033 | 2.064 | 3.969 |
| Totale | 8.539 | 3.105 | 5.434 |
I crediti per IRES sono costituiti dall'eccedenza di imposta della soppressa Robin Hood Tax, oggetto di recupero in compensazione al versamento di altri tributi, al netto del debito IRES di periodo.
Il saldo è così costituito:
| Altre attività | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 113 | 65 | 48 |
| Risconti attivi | 4.761 | 7.988 | (3.227) |
| Crediti verso controllate per imposte trasferite | 290 | 13.369 | (13.079) |
| Altri crediti a breve termine | 1.872 | 6.172 | (4.300) |
| Totale | 7.036 | 27.594 | (20.558) |
La voce accoglie i crediti verso controllate per imposte, laddove si tratti di posizioni a credito, trasferite dalle società del Gruppo in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale, nonché risconti attivi e crediti di varia natura.
La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
| Costo Storico | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 15.192 | 0 | 0 | 0 | 0 | 15.192 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 85 | 0 | 0 | 0 | (1) | 84 | |
| Altri beni | 23.259 | 10.393 | (17.971) | 0 | 0 | 15.681 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 2.187 | 0 | 0 | 0 | (1.465) | 722 | |
| Totale | 40.723 | 10.393 | (17.971) | 0 | (1.466) | 31.679 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2016 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
| Fondo Terreni e fabbricati | 13.806 | 138 | 0 | 0 | 0 | 13.944 | |
| Fondo Attrezzature industriali e commerciali | 85 | 0 | 0 | 0 | (1) | 84 | |
| Altri beni | 22.488 | 736 | (17.971) | 0 | 0 | 5.253 | |
| Totale | 36.379 | 874 | (17.971) | 0 | (1) | 19.281 | |
| Valore Netto | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 |
| Terreni e fabbricati | 1.386 | 0 | 0 | (138) | 0 | 0 | 1.248 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri beni | 771 | 10.393 | 0 | (736) | 0 | 0 | 10.428 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 2.187 | 0 | (1.466) | 0 | 0 | 0 | 722 |
| Totale | 4.344 | 10.393 | (1.466) | (874) | 0 | 0 | 12.398 |
| Costo Storico | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Terreni e fabbricati | 15.192 | 153 | 0 | 0 | 0 | 15.345 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 84 | 67 | 0 | 0 | (1) | 150 | |
| Altri beni | 15.681 | 764 | 0 | 0 | (1) | 16.444 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 722 | 0 | 0 | 0 | (186) | 536 | |
| Totale | 31.679 | 984 | 0 | 0 | (188) | 32.475 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2017 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Fondo Terreni e fabbricati | 13.944 | 176 | 0 | 0 | 0 | 14.120 | |
| Fondo Attrezzature industriali e commerciali | 84 | 8 | 0 | 0 | 0 | 92 | |
| Altri beni | 5.253 | 1.421 | 0 | 0 | 0 | 6.674 | |
| Totale | 19.281 | 1.605 | 0 | 0 | 0 | 20.886 | |
| Valore Netto | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 |
| Terreni e fabbricati | 1.248 | 153 | 0 | (176) | 0 | 0 | 1.225 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 0 | 67 | 0 | (8) | 0 | (1) | 58 |
| Altri beni | 10.428 | 764 | 0 | (1.421) | 0 | (1) | 9.770 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 722 | 0 | 0 | 0 | 0 | (186) | 536 |
| Totale | 12.398 | 984 | 0 | (1.605) | 0 | (188) | 11.589 |
La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso ufficio e migliorie apportate agli uffici della sede di Milano.
La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e macchine elettroniche.
La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2018.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono evidenziati su base annua di seguito:
| Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) | 5,50% |
|---|---|
| Dotazioni (Attrezzature) | 25% |
| Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) | 20% |
| Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) | 12% |
| Mezzi di trasporto (Altri Beni) | 25% |
Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 21.871 | 3.356 | 0 | 0 | 0 | 25.227 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.817 | 0 | (613) | 0 | 0 | 1.204 | |
| Totale | 23.688 | 3.356 | (613) | 0 | 0 | 26.431 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2016 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 21.286 | 1.411 | 0 | 0 | 0 | 22.697 | |
| Totale | 21.286 | 1.411 | 0 | 0 | 0 | 22.697 | |
| Valore Netto | 31/12/2016 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2017 |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 585 | 3.356 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2.530 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.817 | 0 | (613) | 0 | 0 | 0 | 1.204 |
| Totale | 2.402 | 3.356 | (613) | 0 | 0 | 0 | 3.734 |
| Costo Storico | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 25.227 | 2.282 | 0 | 0 | 0 | 27.509 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.204 | 0 | (1.132) | 0 | 0 | 72 | |
| Totale | 26.431 | 2.282 | (1.132) | 0 | 0 | 27.581 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2017 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 22.697 | 2.172 | 0 | 0 | 0 | 24.869 | |
| Totale | 22.697 | 2.172 | 0 | 0 | 0 | 24.869 | |
| Valore Netto | 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/12/2018 |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 2.530 | 2.282 | 0 | (2.172) | 0 | 0 | 2.640 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.204 | 0 | (1.132) | 0 | 0 | 0 | 72 |
| Totale | 3.734 | 2.282 | (1.132) | (2.172) | 0 | 0 | 2.712 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 2.172 migliaia di Euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 20% |
|---|---|
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 5% - 33% |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 6% - 33% |
Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.
La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.
Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.
Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:
| Elenco delle immobilizzazioni finanziarie | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Sede | Valuta | Capitale | Quota | Rapporto di | Patrimonio | Valore di bilancio | |
| Sociale | posseduta | partecipazione | netto | in Saras SpA | ||||
| Deposito di Arcola Srl | Arcola (SP) | EUR | 1.000.000 | 100% | Controllata | 2.887.112 | 0 | |
| Sardeolica Srl | Uta (CA) | EUR | 56.696 | 100% | Controllata | 100.125.952 | 33.613.000 | |
| Sarint SA | Lussemburgo | EUR | 50.705.314 | 99,9% (*) | Controllata | 7.098.186 | 6.918.584 | |
| Sartec Srl | Assemini (CA) | EUR | 3.600.000 | 100% | Controllata | 17.745.895 | 17.382.989 | |
| Saras Trading SA | Ginevra (Svizzera) | USD | 981.547 | 100% | Controllata | 2.870.508 | 923.446 | |
| Sarlux Srl | Sarroch (CA) | EUR | 100.000.000 | 100% | Controllata | 963.751.652 | 638.395.086 | |
| Totale | 697.233.105 |
(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl
| Sede | % di possesso | 31/12/2018 | 31/12/17 | |
|---|---|---|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | Arcola (SP) | 100% | 0 | 0 |
| Sardeolica Srl | Uta (CA) | 100% | 33.613 | 33.613 |
| Sarint SA | Lussemburgo | 99,9% | 6.919 | 6.919 |
| Sartec Srl | Assemini (CA) | 100% | 17.383 | 17.383 |
| Saras Trading SA | Ginevra (Svizzera) | 100% | 923 | 923 |
| Sarlux Srl | Sarroch (CA) | 100% | 638.395 | 638.395 |
| Totale | 697.233 | 697.233 |
Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:
| 31/12/2017 | Versamenti | Rivalutazioni | Altri movimenti | Perdite di valore | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | 0 | 2.000 | 0 | 0 | (2.000) | 0 |
| Sardeolica Srl | 33.613 | 0 | 0 | 0 | 0 | 33.613 |
| Sarint SA | 6.919 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6.919 |
| Sartec Srl | 17.383 | 0 | 0 | 0 | 0 | 17.383 |
| Saras Trading SA | 923 | 0 | 0 | 0 | 0 | 923 |
| Sarlux Srl | 638.395 | 0 | 0 | 0 | 0 | 638.395 |
| Totale | 697.233 | 2.000 | 0 | 0 | (2.000) | 697.233 |
Al 31 dicembre 2018 non si rileva alcun indicatore di impairment con riferimento alle partecipazioni detenute dalla Società.
Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.
La voce accoglie la partecipazione, pari al 4,01% del capitale
Le attività per imposte anticipate (11.735 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 e 8.330 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017) sono esposte di seguito al netto delle passività per imposte differite, ed hanno la seguente natura:
| (Dati in migliaia di Euro) | Saldo al 31/12/2017 | Accantonamenti | Utilizzi | Saldo al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | ||||
| Oneri deducibili in futuri esercizi | 5.051 | 588 | 4.681 | 958 |
| Fondi (tassati) per rischi e oneri | 5.632 | - | 5.156 | 476 |
| Valutazione fiscale rimanenze | (1.703) | 11.739 | - | 10.036 |
| Fondi svalutazione crediti | 1.032 | - | - | 1.032 |
| Altro | 210 | 10 | 42 | 179 |
| Totale imposte anticipate | 10.222 | 12.338 | 9.879 | 12.681 |
| Passività per imposte differite | ||||
| Altro | 1.892 | 946 | 1.892 | 946 |
| Totale imposte differite | 1.892 | 946 | 1.892 | 946 |
| TOTALE NETTO | 8.330 | 11.391 | 7.987 | 11.734 |
Le variazioni correnti più significative sono dovute a:
Di seguito si rappresenta la suddivisione delle imposte differite/ anticipate tra la parte corrente e non corrente delle stesse, rispettivamente per gli esercizi 2018 e 2017:
| Dati in migliaia di Euro | Breve termine | Medio lungo termine | Importi al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | |||
| Fondo rischi e svalutazioni | 476 | 476 | |
| Fondo svalutazione crediti | 1.032 | 1.032 | |
| Benefici a favore dei dipendenti e premi personale | 0 | ||
| Differenze cambio non realizzate | 0 | ||
| Costi di manutenzione eccedenti | 0 | ||
| Valutazione fiscale rimanenze | 10.036 | 10.036 | |
| Tassa portuale accantonata | 0 | ||
| Altro | 179 | 179 | |
| Oneri deducibili in futuri esercizi | 745 | 213 | 958 |
| Totale imposte anticipate | 11.437 | 1.244 | 12.681 |
| Passività per imposte differite | |||
| Minor valore fiscale rimanenze finali | 0 | 0 | |
| Differenze cambio non realizzate | (946) | (946) | |
| Altro | 0 | 0 | |
| Totale imposte differite | (946) | (946) |
Le imposte anticipate nette si reputano recuperabili dagli imponibili futuri derivanti dai più recenti piani aziendali.
Il saldo al 31 dicembre 2018 è pari a 3.677 migliaia di Euro (7.298 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/ lungo termine. La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta alla svalutazione del credito vantato nei confronti della società Solgenia Spa.
Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:
| Passività finanziarie a breve termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti finanziari da società del Gruppo | 185.176 | 250.993 | (65.817) |
| Banche c/c | 8.606 | 4.101 | 4.505 |
| Strumenti finanziari derivati | 24.185 | 53.455 | (29.270) |
| Altre passività finanziarie a breve termine | 62.219 | 99.069 | (36.850) |
| Totale | 280.186 | 407.618 | (127.432) |
La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti con le Società del Gruppo: il decremento rispetto all'esercizio precedente riflette i minori fondi ottenuti essenzialmente dalla controllata Sarlux Srl.
La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura del periodo.
| Strumenti finanziari derivati | 31/12/2018 | 31/12/2018 | 31/12/2017 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Interest rate swaps | 272 | 0 | 302 | (585) |
| Fair value strumenti derivati su commodities | 74.395 | (26.860) | 50.760 | (52.255) |
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | (77) | 0 | (615) | |
| Totale | 74.667 | (26.937) | 51.062 | (53.455) |
Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale Fair value |
Valore nozionale | Fair value | ||||||
| Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | |
| prodotti petroliferi e grezzi | (127.977) | 575.200 | 74.355 | (26.860) | (96.995) | 765.405 | 50.760 | (52.255) |
| cambi | (318.000) | 0 | (77) | (255.000) | 55.000 | 0 | (615) | |
| tassi d'interesse | (170.000) | 272 | 0 | (170.000) | 302 | (585) | ||
| Totale | (615.977) | 575.200 | 74.667 | (26.937) | (521.995) | 820.405 | 51.062 | (53.455) |
La composizione della voce in esame è la seguente:
| Debiti vs fornitori | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Clienti c/anticipi | 4.923 | 3.286 | 1.637 |
| Debiti vs fornitori correnti | 566.127 | 659.348 | (93.221) |
| Debiti commerciali di Gruppo | 206.860 | 207.943 | (1.083) |
| Totale | 777.910 | 870.577 | (92.667) |
La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.
La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl per 54.282 migliaia di Euro e verso Saras Trading SA per 149.034 migliaia di Euro.
Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente per 93.221 migliaia di Euro è dovuto principalmente alla diminuzione del costo d'acquisto delle materie prime registrato negli ultimi mesi dell'esercizio in corso.
La composizione della voce è la seguente:
| Passività per imposte correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per IVA | 9.801 | 3.751 | 6.050 |
| Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) | 0 | 27.994 | (27.994) |
| Debiti IRAP | 908 | 120 | 788 |
| Altri debiti tributari | 52.998 | 55.008 | (2.010) |
| Totale | 63.707 | 86.873 | (23.166) |
La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari 50.208 migliaia di Euro, mentre i "debiti IRAP" sono riferiti al saldo dovuto per l'Imposta Regionale, a motivo dell'imponibile maturato per l'esercizio in corso.
Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:
| Altre passività correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale | 3.024 | 3.012 | 12 |
| Debiti verso il personale | 8.528 | 6.415 | 2.113 |
| Debiti vs controllate per trasferimento imposte | 22.610 | 34.991 | (12.381) |
| Altri debiti correnti | 4.507 | 23.019 | (18.512) |
| Ratei passivi | 1.121 | 993 | 128 |
| Risconti passivi | 0 | 15 | (15) |
| Totale | 39.790 | 68.445 | (28.655) |
La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni non ancora liquidate del mese di dicembre e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.
La voce "Debiti verso controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dei già citati accordi di consolidato fiscale. Il saldo è essenzialmente dovuto alle imposte trasferite dalla controllata Sarlux Srl.
La voce "Debiti verso altri" si decrementa rispetto all'esercizio precedente per effetto del pagamento dei debiti per tasse portuali in precedenza accertate dall'Autorità Doganale nei confronti della Società, relative al periodo 2005-2007 a seguito del rigetto del ricorso in secondo grado da parte della Commissione Tributaria Regionale.
La voce è così composta:
| Passività finanziarie a lungo termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Prestito obbligazionario non correnti | 198.675 | 198.342 | 333 |
| Finanziamenti bancari non correnti | 49.393 | 49.975 | (582) |
| Altre passività finanziarie a lungo termine | 7.933 | 8.823 | (890) |
| Totale | 256.001 | 257.140 | (1.139) |
La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Società e rinegoziati nel corso dell'esercizio precedente, di seguito ricapitolati (valori espressi in milioni di Euro):
| Valori espressi in milioni di Euro | Accensione / | Importo | Tasso | Residuo al | Residuo al | Scadenze | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| rinegoziazione | originario | base | 31/12/2017 | 31/12/2018 | 1 anno | oltre 5 anni | |
| Saras SpA | |||||||
| Unicredit | Aprile 2017 | 50 | Euribor 6 mesi | 50,0 | 49,4 | 49,4 | |
| Bond | Dicembre 2017 | 200 | 1,70% | 198,3 | 198,7 | 198,7 | |
| Totale debiti verso banche per finanziamenti | 248,3 | 248,1 | - | 248,1 |
La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie:
di tipo finanziario (costituiti dal rispetto dei seguenti parametri: (i) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA < a 3,5 e Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto < a 1,5, entrambi calcolati sulla base delle risultanze del Bilancio Consolidato di Gruppo considerando il 31 dicembre di ogni anno; di tipo societario, principalmente connessi all'assetto proprietario della società, al divieto sia di modificare la propria attività, sia di ridurre il proprio capitale sociale, sia di cedere la maggioranza delle proprie partecipazioni rilevanti che di cedere una quota rilevante delle proprie attività non correnti. Il mancato rispetto di tali vincoli comporta la facoltà, da parte del pool di banche concedente il finanziamento, di richiedere il rimborso anticipato dello stesso.
All'ultima data di verifica del rispetto dei vincoli finanziari prevista contrattualmente si conferma che gli stessi risultavano soddisfatti.
La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" con scadenza 2020 per un importo massimo pari a 255 milioni di Euro: l'importo utilizzato al 31 dicembre 2018 era pari a zero.
I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:
| Fondi per rischi e oneri 31/12/2017 Accanton. | Utilizzo | Altri mov. 31/12/2018 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi rischi e oneri | 12.172 | 183 | (9.088) | 0 | 3.134 |
| Totale | 12.172 | 183 | (9.088) | 0 | 3.134 |
La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività potenziali di natura fiscale e legale. L'utilizzo è essenzialmente dovuto alla definizione, intervenuta nel corso dell'esercizio, del contenzioso con il Comune di Sarroch relativo alla TARSU.
Il saldo è così composto:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 2.310 | 2.510 | (200) |
| Totale | 2.310 | 2.510 | (200) |
Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.
La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:
| 31/12/2016 | 2.772 |
|---|---|
| Accantonamento parte piano a contributi definiti | 1.696 |
| Interessi | 34 |
| (proventi) / oneri attuariali | (70) |
| Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS | (1.922) |
| 31/12/2017 | 2.510 |
| Accantonamento parte piano a contributi definiti | 1.627 |
| Interessi | 39 |
| (proventi) / oneri attuariali | (71) |
| Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS | (1.796) |
| 31/12/2018 | 2.310 |
Il dettaglio delle altre passività è il seguente:
| Altre passività non correnti | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Altri debiti | 1.721 | 3.874 | (2.153) |
| Totale | 1.721 | 3.874 | (2.153) |
Gli anticipi da imprese del Gruppo si riferiscono alla quota a lungo termine del debito verso la controllata Sarlux Srl relativo al contratto in essere denominato "Feedstock Supply Agreement". La variazione rispetto all'esercizio precedente deriva sia dal passaggio della quota di competenza del periodo successivo da lungo a breve termine che dal conferimento, alla controlla Sarlux Srl, del contratto denominato "Key Facility Agreement".
La composizione del Patrimonio Netto è così rappresentabile:
| Patrimonio netto totale | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | - |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | - |
| Altre riserve | 432.781 | 334.759 | 98.022 |
| Utili (perdite) netto esercizio | 176.820 | 207.062 | (30.242) |
| Totale | 675.157 | 607.377 | 67.780 |
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale di 54.630 migliaia di Euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
La voce ammonta complessivamente a 432.781 migliaia di Euro, con un incremento netto di 98.022 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:
L'utile netto dell'esercizio ammonta a 176.820 migliaia di Euro.
Limitazioni alla distribuzione di riserve del patrimonio netto Nel seguente prospetto vengono riepilogate la quota disponibile, la quota non distribuibile e la quota distribuibile delle riserve di patrimonio netto al 31 dicembre 2018:
| Voci del patrimonio netto | Importo | Possibilità | Quota | Riepilogo delle utilizzazioni | |
|---|---|---|---|---|---|
| di utilizzazione | disponibile | effettuate nei tre esercizi precedenti: | |||
| per copertura | per altre ragioni | ||||
| perdite | |||||
| Capitale Sociale | 54.629.667 | ||||
| Riserve di capitale: | |||||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 338.672.775 | A - B - C | 338.672.775 | ||
| Riserve di utili: | |||||
| Riserva di rivalutazione | 64.037.748 | A - B - C | 64.037.748 (*) | ||
| Riserva legale | 10.925.934 | B | |||
| Utili / (Perdite) portati a nuovo | (441.276.635) | (441.276.635) | |||
| Altre riserve : | |||||
| Riserva straordinaria | 377.047.929 | ||||
| Azioni proprie in portafoglio | (46.482.569) | ||||
| Effetto transizione IFRS su utili indivisi | (71.280.549) | ||||
| 259.284.811 | A - B - C | 259.284.811 (*) | |||
| Riserva azionariato dipendenti | 4.613.483 | ||||
| Riserva non distribuibile ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 38/05 | 19.658.569 | A - B | 19.658.569 | ||
| Avanzo di fusione | 85.068.436 | A - B - C | 85.068.436 | ||
| Altre riserve | 102.722.648 | A - B - C | 102.722.648 | ||
| TOTALE | 498.337.436 | 428.168.352 | |||
| Quota non distribuibile | 19.658.569 (**) | ||||
| Residua quota distribuibile | 408.509.783 |
Legenda: A - per aumento di capitale / B - per copertura perdite / C - per distribuzione ai soci
(*): di cui in sospensione di imposta - (**): include 19,7 milioni di € per "Riserva non distribuibile ex art. 7,c.6 D.Lgs. 38/05"
In data 27 aprile 2018 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras SpA, convocata per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, ha deliberato di destinare a dividendo euro 0,12 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di euro 112.321 migliaia di Euro, prelevandoli dall'utile dell'esercizio 2017.
Relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti convocata il 16 aprile 2019 di destinare a dividendo Euro 0,08 per ciascuna delle 936.010.146 azioni ordinarie in circolazione per un totale di Euro 74.880.811,68 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.
Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 936.010.146 nel 2018, invariato rispetto all'esercizio precedente.
Saras SpA al 31 dicembre 2018 deteneva n. 14.989.854 azioni proprie in conseguenza del ricordato piano di attribuzione gratuita al management delle società del Gruppo.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni (9.200.810 migliaia di Euro rispetto a 7.834.166 dell'esercizio precedente) si incrementano di 1.421.955 migliaia di Euro. Tale variazione è da imputare sostanzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nel corso dell'esercizio, oltre che da un lieve incremento delle quantità vendute.I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.
Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:
| Altri ricavi operativi | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo | 8.848 | 4.480 | 4.368 |
| Cessione materiali diversi | 27 | 6 | 21 |
| Noleggio navi cisterne | 6.718 | 483 | 6.235 |
| Recupero per sinistri e risarcimenti | 1.354 | 130 | 1.224 |
| Altri ricavi | 51.311 | 11.217 | 40.094 |
| Totale | 68.258 | 16.316 | 51.942 |
La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alla controllata Sarlux Srl per servizi resi in base a contratti scadenti nel 2020.
I valori comparativi delle voci "Contributi" e "Altri ricavi" sono stati riesposti al fine di riflettere gli effetti dell'introduzione del nuovo principio IFRS 15, come descritto al paragrafo 3 della nota integrativa.
La voce accoglie proventi non ricorrenti per 2.683 migliaia di Euro.
Di seguito si analizzano i principali costi.
| Acquisti per materie prime, | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| sussidiarie e di consumo | |||
| Acquisto di materie prime | 6.171.850 | 5.213.320 | 958.530 |
| Acquisto semilavorati | 246.268 | 200.847 | 45.421 |
| Acquisto materie sussidiarie e di consumo | 384 | 464 | (80) |
| Acquisto prodotti finiti | 1.933.532 | 1.762.938 | 170.594 |
| Varizione rimanenze | 46.568 | (244.091) | 290.659 |
| Totale | 8.398.602 | 6.933.478 | 1.465.124 |
I costi per acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo si incrementano di 958.530 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, sia a causa del già citato andamento dei prezzi di grezzi e prodotti petroliferi, che delle quantità acquistate nel corso dell'esercizio.
La variazione delle rimanenze accoglie una svalutazione di 50.157 milioni di Euro effettuata per allineare il valore contabile delle stesse al relativo valore recuperabile.
| Prestazione di servizi e costi diversi | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 556.333 | 590.775 | (34.442) |
| Costi per godimento beni terzi | 5.401 | 4.014 | 1.387 |
| Accantonamenti per rischi | 705 | 1.299 | (594) |
| Oneri diversi di gestione | 996 | 2.612 | (1.616) |
| Totale | 563.435 | 598.700 | (35.265) |
I costi per servizi comprendono principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta sia alle minori quantità lavorate che alla diminuzione compenso del compenso unitario, che è indicizzato ai margini di raffinazione i quali sono stati mediamente inferiori a quelli registrati nel 2017.
La voce "Accantonamenti per rischi" accoglie accantonamenti effettuati a fronte di oneri e rischi futuri.
La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, imposte non sul reddito e sopravvenienze.
Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:
| Costo del lavoro | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 25.698 | 22.237 | 3.461 |
| Oneri sociali | 6.117 | 5.722 | 395 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.628 | 1.696 | (68) |
| Altri costi | 547 | 466 | 81 |
| Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione | 2.787 | 3.621 | (834) |
| Totale | 36.777 | 33.742 | 3.035 |
Il costo del lavoro si incrementa di 3.035 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente; la voce accoglie inoltre un accantonamento per Help Out da sostenere nei prossimi mesi.
Si ricorda che la voce accoglie anche la valorizzazione della quota di competenza dell'esercizio relativa ai piani di Stock Grant.
Nel corso 2016 è stato avviato il nuovo Piano di attribuzione gratuita di azioni della Società al management del Gruppo Saras" (il "Piano di Stock Grant 2016/2018" o il "Piano"), tramite assegnazione del numero massimo di azioni per i destinatari del Piano stesso. La quota di costo di competenza dell'esercizio, relativamente a tale piano, ammonta a 1.990 migliaia di Euro.
La voce accoglie oneri non ricorrenti per 3.000 migliaia di Euro.
Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:
| Acquisti per materie prime, | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| sussidiarie e di consumo | |||
| Ammortamento Immobilizzazioni immateriali | 2.172 | 1.411 | 761 |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 1.605 | 874 | 731 |
| Perdita di valore (Ripresa di valore) | 3.377 | 0 | 3.377 |
| Totale | 7.154 | 2.285 | 4.869 |
La perdita di valore al 31 dicembre 2018 è rappresentata dalla svalutazione del credito verso terzi a medio/lungo termine, come già indicato al punto 5.2.5 "Altre attività finanziarie".
La voce accoglie oneri non ricorrenti per 3.627 migliaia di Euro.
Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:
| Proventi finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi bancari | 644 | 118 | 526 |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | 35.719 | 41.265 | (5.546) |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | 205.163 | 52.168 | 152.995 |
| Interessi a imprese controllate | 3.359 | 2.530 | 829 |
| Utili su cambi | 76.488 | 96.173 | (19.685) |
| Totale | 321.373 | 192.254 | 129.119 |
| Oneri finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | (20.578) | (42.067) | 21.489 |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | (208.117) | (46.728) | (161.389) |
| Interessi passivi su finanziamenti | (4.834) | (5.909) | 1.075 |
| Interessi passivi su obbligazioni | (3.761) | (58) | (3.703) |
| Interessi da imprese controllate | 321 | (184) | 505 |
| Altri (interessi di mora, ecc) | (6.629) | (5.189) | (1.440) |
| Altri oneri finanziari | (6.948) | (7.709) | 761 |
| Perdite su cambi | (85.940) | (80.940) | (5.000) |
| Totale | (336.486) | (188.784) | (147.702) |
Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:
| Proventi finanziari e Oneri finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi netti | (10.900) | (8.692) | (2.208) |
| Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: | 12.187 | 4.638 | 7.549 |
| Realizzati | (2.954) | 5.440 | (8.394) |
| Fair Value della posizioni aperte | 15.141 | (802) | 15.943 |
| Differenze cambio nette | (9.452) | 15.233 | (24.685) |
| Altro | (6.948) | (7.709) | 761 |
| Totale | (15.113) | 3.470 | (11.034) |
Come evidenziato, le principali variazioni si riferiscono ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati, parzialmente compensati dalle differenze su cambi. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
La voce accoglie oneri finanziari non ricorrenti per 6.308 migliaia di Euro.
Le imposte sul reddito possono così essere indicate:
| Imposte sul reddito | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 72.618 | 66.206 | 6.412 |
| Imposte differite (anticipate) nette | (3.450) | 12.439 | (15.889) |
| Totale | 69.168 | 78.645 | (9.477) |
Le imposte correnti sono costituite dall'IRES (62.911 migliaia di Euro) e dall'IRAP (10.564 migliaia di Euro) di competenza dell'esercizio, al netto delle imposte di esercizi precedenti pari a 857 migliaia di euro.
Le imposte anticipate/differite si riferiscono alle variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, nelle differenze temporanee tra i valori iscritti nel bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; la variazione più significativa è riconducibile allo stanziamento di imposte anticipate, per 10.036 migliaia di Euro per la diversa valorizzazione fiscale delle rimanenze, come meglio descritto al paragrafo 5.2.4. "Attività per imposte anticipate".
La voce accoglie l'effetto fiscale positivo delle sopra citate componenti non ricorrenti per 1.514 migliaia di Euro.
L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per IRES ed IRAP per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di Euro):
| IRES | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] | 245,9 | 285,7 |
| IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] | 59,0 | 68,6 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 24,0% | 24,0% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 59,4 | 67,6 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 24,2% | 23,7% |
| 2018 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE | ||||
| Imposte teoriche | 59 | 24,0% | 68,6 | 24,0% |
| Valutazioni partecipazioni e crediti verso partecipate | 0,5 | 0,20% | 0,0 | 0,00% |
| Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) | (1,0) | -0,42% | (0,8) | -0,28% |
| Agevolazione super ammortamento | 0,0 | 0% | 0,0 | 0,00% |
| Altre differenze permanenti | 0,9 | 0,37% | (0,2) | -0,07% |
| Imposte effettive | 59,4 | 24,2% | 67,6 | 23,6% |
| IRAP | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE | 267 | 282,7 |
| TOTALE COSTI PER IL PERSONALE [solo nel 2014] | ||
| DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE RETTIFICATI (A) | 267 | 282,7 |
| IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] PER 2018 [3,9%] PER 2017 [B] | 7,8 | 11,0 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 2,9% | 3,9% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 10,6 | 11,1 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 4,0% | 3,9% |
| 2018 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA TAX RATE IMPOSTA TAX RATE | ||||
| Imposte teoriche | 7,8 | 2,9% | 11,0 | 3,90% |
| Effetto IRAP su società estere con Valore Produzione positivo |
0,0 | 0% | 0,0 | -0,05% |
| Costo del lavoro | 0,12 | 0,04% | 0,2 | 0,07% |
| Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione |
2,20 | 0,83% | (0,1) | -0,04% |
| Altre differenze permanenti | 0,5 | 0,18% | 0,0 | 0,00% |
| Imposte effettive | 10,6 | 3,98% | 11,1 | 3,9% |
La società è stata oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.
Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia tributaria in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.
Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni".
Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie correnti | 3.629 | 3,86% | 22.256 | 23,36% |
| Crediti commerciali | 243.899 | 72,18% | 88.167 | 24,75% |
| Altre attività | 290 | 4,12% | 13.369 | 48,45% |
| Passività finanziarie a breve termine | 185.176 | 66,09% | 250.993 | 61,58% |
| Debiti commerciali e altri debiti | 207.003 | 26,61% | 207.943 | 23,89% |
| Altre passività correnti | 22.610 | 56,82% | 34.991 | 51,12% |
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.987.196 | 21,60% | 646.564 | 8,31% |
| Altri ricavi operativi | 60.766 | 89,02% | 36.282 | 50,65% |
| Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo | 1.573.145 | 18,73% | 843.804 | 12,17% |
| Prestazione di servizi e costi diversi | 333.259 | 59,15% | 387.544 | 64,73% |
| Proventi (oneri) netti su partecipazione | (2.000) | 100,00% | (40) | 100,00% |
| Proventi finanziari | 3.439 | 1,07% | 2.600 | 1,35% |
| Oneri finanziari | 1.667 | 0,50% | 350 | 0,19% |
| Altre parti correlate | ||||
| Disponibilità liquide | 18 | 0,01% | 20 | 0,01% |
| Prestazione di servizi e costi diversi | - | 0,01% | (49) | 0,01% |
Descrizione Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017
Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, nell'interesse della Società i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.
Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica".
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Totale | Incidenza % | Parti correlate | Totale | Incidenza % | |
| Disponibilità liquide | 18 | 244.023 | 0,01% | 20 | 378.236 | 0,01% |
| Attività finanziarie correnti | 3.629 | 93.970 | 3,86% | 22.256 | 95.289 | 23,36% |
| Crediti commerciali | 243.899 | 337.903 | 72,18% | 88.167 | 356.247 | 24,75% |
| Altre attività | 290 | 7.036 | 4,12% | 13.369 | 27.596 | 48,45% |
| Passività finanziarie a breve termine | 185.176 | 280.186 | 66,09% | 250.993 | 407.618 | 61,58% |
| Debiti commerciali e altri debiti | 207.003 | 777.910 | 26,61% | 207.943 | 870.577 | 23,89% |
| Altre passività correnti | 22.610 | 39.790 | 56,82% | 34.991 | 68.445 | 51,12% |
| Altre passività non correnti | 0 | 0 | 3.873 | 3.874 | 99,99% | |
| Ricavi della gestione caratteristica | 1.987.196 | 9.200.810 | 21,60% | 646.564 | 7.778.855 | 8,31% |
| Altri ricavi operativi | 60.766 | 68.259 | 89,02% | 36.282 | 71.627 | 50,65% |
| Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo | 1.573.145 | 8.398.602 | 18,73% | 843.804 | 6.933.478 | 12,17% |
| Prestazione di servizi e costi diversi | 333.259 | 563.435 | 59,15% | 387.544 | 598.700 | 64,73% |
| Proventi (oneri) netti su partecipazione | (2.000) | (2.000) | 100,00% | (40) | (40) | 100% |
| Proventi finanziari | 3.439 | 321.373 | 1,07% | 2.600 | 192.254 | 1,35% |
| Oneri finanziari | 1.667 | 336.486 | 0,50% | 350 | 188.784 | 0,19% |
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (2.000) | (40) |
| Dividendi da partecip. in imprese controllate | 0 | 0 |
| (Incremento) Decemento dei crediti commerciali | (155.732) | (43.726) |
| Incremento (Decremento) Debiti commerciali e altri debiti | (940) | 134.505 |
| Variazione altre attività correnti | 13.079 | 9.321 |
| Variazione altre passività correnti | (12.381) | 0 |
| Variazione altre passività non correnti | 0 | (3.099) |
| Interessi incassati | 3.439 | 2.600 |
| Interessi pagati | (1.667) | (350) |
| Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio | (156.202) | 99.211 |
| Dividendi da partecip. in imprese controllate | 0 | 0 |
| Flusso monetario da (per) attività dell'investimento | 0 | 0 |
| Incremento (Decremento) Debiti finanziari | (65.817) | 34.991 |
| Flusso monetario da (per) attività finanziarie | (65.817) | 34.991 |
| Totale flussi finanziari verso parti corretlate | (222.019) | 134.203 |
| Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2018 | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Parti correlate | Totale | Incidenza | Parti correlate | Totale | Incidenza | |
| Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio | (156.202) | 65.655 | n.d | 99.211 | 46.765 | 212,15% |
| Flusso monetario da (per) attività dell'investimento | 0 | 68.071 | 0,00% | 0 | 91.513 | 0,00% |
| Flusso monetario da (per) attività finanziarie | (65.817) | (265.077) | 24,83% | 34.991 | (24.217) | n.d |
L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita principalmente, per quanto applicabile a Saras SpA, dai principi IFRS 7 e 13.
Il principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:
Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value, parte della quale è richiesta anche per le situazioni contabili infrannuali. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.
I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'IFRS 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:
Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla società al 31 dicembre 2018:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2018 | Fair value | Fair value | Fair value | 31/12/2018 | Fair value | Fair value | Fair value |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | Passività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | |
| Interest rate swaps | 272 | 312 | ||||||
| Fair value strumenti derivati su commodities | 74.395 | 74.355 | (26.860) | (26.860) | ||||
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | (77) | (77) | ||||||
| Totale | 74.667 | 74.355 | 312 | 0 | (26.937) | (26.860) | (77) | 0 |
Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento alla base delle circostanze che determinano il trasferimento stesso.
Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.
Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.
Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:
Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value ricevute dalle controparti delle posizioni aperte sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).
La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.
Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'IFRS 13, come misurate al fair value di livello 3.
Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.
I criteri contenuti nel principio integrano quelli previsti per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio delle attività e delle passività finanziarie contenute nello IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative e nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.
L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), dei contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4 e degli strumenti finanziari, contratti e obbligazioni relativi ad operazioni con pagamento basato su azioni (IFRS 2).
Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IAS 39 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017, con dettaglio degli strumenti finanziari:
| 31/12/2018 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2018 | |||
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | 667.186 | 10.372 | 0 | 693.972 | 1.371.530 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 244.023 | 244.023 | |||
| Altre attività finanziarie | 83.599 | 10.372 | 93.970 | ||
| Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) | 83.599 | ||||
| Finanziamenti a terzi | 6.743 | ||||
| Crediti finanziari verso società del Gruppo | 3.629 | ||||
| Crediti commerciali | 337.903 | 337.903 | |||
| Credti verso clienti | 183.290 | ||||
| Crediti commerciali verso società del Gruppo | 154.613 | ||||
| Rimanenze | 680.058 | 680.058 | |||
| Attività per imposte correnti | 8.539 | 8.539 | |||
| Altre attività | 1.661 | 5.374 | 7.036 | ||
| Altri crediti | 1.661 | 5.374 | |||
| Attività non correnti | 3.677 | 0 | 0 | 27.477 | 728.387 |
| Immobili, impianti e macchinari | 11.589 | 11.589 | |||
| Attività immateriali | 2.712 | 2.712 | |||
| Partecipazioni al costo | 697.233 | 697.233 | |||
| Altre partecipazioni | 495 | 495 | |||
| Attività per imposte anticipate | 12.681 | 12.681 | |||
| Altre attività finanziarie | 3.677 | 3.677 | |||
| Finanziamenti a controllate | |||||
| Altri crediti | 3.677 | ||||
| Totale strumenti finanziari attivi | 670.863 | 10.372 | 0 | 721.449 | 2.099.917 |
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | 24.185 | 1.033.911 | 0 | 103.498 | 1.161.594 |
| Passività finanziarie a breve termine | 24.185 | 256.001 | 280.186 | ||
| Prestiti obbligazionari | |||||
| Finanziamenti bancari | 8.606 | ||||
| Anticipi c/c | |||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 185.176 | ||||
| Strumenti derivati | 24.185 | ||||
| Altri debiti finanziari | 62.219 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 777.910 | 777.910 | |||
| Passività per imposte correnti | 63.707 | 63.707 | |||
| Altre passività | 39.791 | 39.791 | |||
| Altri debiti | 39.791 | ||||
| Passività non correnti | 0 | 256.001 | 0 | 7.165 | 263.166 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 256.001 | 256.001 | |||
| Finanziamenti bancari | 49.393 | ||||
| Prestiti obbligazionari | 198.675 | ||||
| Altro | 7.933 | ||||
| Fondi per rischi | 3.134 | 3.134 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 2.310 | 2.310 | |||
| Altre passività | 1.721 | 1.721 | |||
| Totale strumenti finanziari passivi | 24.185 | 1.289.912 | 0 | 110.663 | 1.424.760 |
| 31/12/2017 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2017 | |||
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | 794.993 | 54.322 | 0 | 1.116.019 | 1.587.098 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 378.236 | 378.236 | |||
| Altre attività finanziarie | 40.967 | 54.322 | 95.289 | ||
| Titoli detenuti con finalità di trading | 40.967 | 31.466 | |||
| Strumenti derivati | 600 | ||||
| Altre attività finanziarie correnti | 22.256 | ||||
| Crediti commerciali | 356.247 | 356.247 | |||
| Credti verso clienti | 268.080 | ||||
| Crediti commerciali verso società del Gruppo | 88.167 | ||||
| Rimanenze | 726.627 | 726.627 | |||
| Attività per imposte correnti | 3.105 | 3.105 | |||
| Altre attività | 19.543 | 8.051 | 27.594 | ||
| Altri crediti | 19.543 | 8.051 | |||
| Attività non correnti | 0 | 7.298 | 0 | 24.957 | 729.488 |
| Immobili, impianti e macchinari | 12.398 | 12.398 | |||
| Attività immateriali | 3.734 | 3.734 | |||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 697.233 | 697.233 | |||
| Altre partecipazioni | 495 | 495 | |||
| Attività per imposte anticipate | 8.330 | 8.330 | |||
| Altre attività finanziarie | 7.298 | 7.298 | |||
| Finanziamenti | 0 | ||||
| Altri crediti | 7.298 | ||||
| Totale strumenti finanziari attivi | 794.993 | 61.619 | 0 | 1.140.975 | 2.316.586 |
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | 53.455 | 1.224.740 | 0 | 155.318 | 1.433.513 |
| Passività finanziarie a breve termine | 53.455 | 354.163 | 407.618 | ||
| Prestiti obbligazionari | |||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | |||||
| Anticipi c/c | |||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 250.994 | ||||
| Strumenti derivati | 53.455 | ||||
| Altri debiti finanziari | 103.169 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 870.577 | 870.577 | |||
| Passività per imposte correnti | 86.873 | 86.873 | |||
| Altre passività | 68.445 | 68.445 | |||
| Altri debiti | 68.445 | ||||
| Passività non correnti | 0 | 257.140 | 0 | 18.556 | 275.696 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 257.140 | 257.140 | |||
| Finanziamenti bancari | 49.975 | ||||
| Prestiti obbligazionari | 198.342 | ||||
| Altro | 8.823 | ||||
| Fondi per rischi | 12.172 | 12.172 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 2.510 | 2.510 | |||
| Altre passività | 3.874 | 3.874 | |||
| Totale strumenti finanziari passivi | 53.455 | 1.481.880 | 0 | 173.874 | 1.709.209 |
Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.3.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi, stipulati al fine di fronteggiare i rischi, insiti nella natura stessa del business in cui opera, derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi (futures, opzioni e swaps), per fronteggiare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti accessi e per fronteggiare il rischio di cambio sulle posizioni aperte in valuta.
Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Finanziamenti e crediti" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e non quotate in un mercato attivo: il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.
Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.
Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie da quelle valutate al costo ammortizzato a quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.
Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:
| 31/12/2018 Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2018 | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 9.200.810 | 9.200.810 | |||
| Altri proventi | 68.259 | 68.259 | |||
| Totale ricavi | 9.269.069 | 9.269.069 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (8.398.602) | (8.398.602) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | (563.435) | (563.435) | |||
| Costo del lavoro | (36.777) | (36.777) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (7.154) | (7.154) | |||
| Totale costi | (9.005.968) | (9.005.968) | |||
| Risultato operativo | 263.101 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (2.000) | (2.000) | |||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | 2.735 | (17.848) | (15.113) | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 644 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | 3.038 | ||||
| da Strumenti derivati | 12.187 | ||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | (2.954) | ||||
| Variazione di FV | 15.141 | ||||
| da Altre attività finanziarie | (9.452) | ||||
| da Interessi su finanziamenti | (17.965) | ||||
| da Interessi su factor | (3.565) | ||||
| da Altri crediti/debiti | |||||
| Risultato prima delle imposte | 245.988 | ||||
| Imposte sul reddito | (69.168) | ||||
| Risultato netto | 176.820 |
| 31/12/2017 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato | (titoli di debito) | 31/12/2017 | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 7.834.166 | 7.834.166 | |||
| Altri proventi | 16.316 | 16.316 | |||
| Totale ricavi | 7.850.482 | 7.850.482 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (6.933.478) | (6.933.478) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | (598.700) | (598.700) | |||
| Costo del lavoro | (33.742) | (33.742) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (2.285) | (2.285) | |||
| Totale costi | (7.568.205) | (7.568.205) | |||
| Risultato operativo | 282.277 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (40) | (40) | |||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | 19.872 | (16.401) | 3.471 | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 118 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | 2.530 | ||||
| da Strumenti derivati | 4.637 | ||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | 5.440 | ||||
| Variazione di FV | (802) | ||||
| da Altre attività finanziarie | 15.235 | ||||
| da Interessi su finanziamenti | (11.156) | ||||
| da Interessi su factor | (184) | ||||
| da Altri crediti/debiti | (7.709) | ||||
| Risultato prima delle imposte | 285.707 | ||||
| Imposte sul reddito | (78.645) |
Risultato netto 207.062
Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico hanno generato proventi netti per 21.530 migliaia di Euro (proventi netti per 4.637 migliaia di Euro nell'esercizio precedente), essenzialmente costituiti dai differenziali realizzati e dalla variazione di fair value degli strumenti derivati.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato una perdita pari a 35.299 migliaia di Euro (19.049 migliaia di Euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di oneri finanziari su finanziamenti.
Come in precedenza indicato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, nonché sui tassi d'interesse per mitigare il rischio di tasso d'interesse sui finanziamenti ottenuti.
Al 31 dicembre 2018 i contratti derivati in essere erano rappresentati essenzialmente da:
futures, opzioni e swaps su prodotti petroliferi, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione;
Interest Rate Swaps su tassi d'interesse;
Tali strumenti sono iscritti al fair value: le variazioni dello stesso, così come i differenziali realizzati, vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.
È prevedibile che la maggioranza delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2018, mentre gli Interest Rate Swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.
Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.
Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato: trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato, il costo ammortizzato non si discosta dal fair value al 31 dicembre 2018.
Per quanto concerne il prestito obbligazionario, si precisa che lo stesso prevede un tasso fisso e che non sono disponibili valori di mercato sulla borsa di riferimento. Il valore attuale dei relativi flussi attualizzati ad un tasso di mercato non si discosta significativamente dal valore iscritto a bilancio.
In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.
I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:
a. rischio di credito, ovvero il rischio che la Società subisca
una perdita dalla circostanza che la controparte di un'attività finanziaria da essa detenuta sia inadempiente;
Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.
Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 36 - 38 sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2018 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 | Riduzioni durevoli di valore | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui | Massima | Garanzie | Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | |||||
| strumenti finanziari |
esposizione al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg | 31-60 gg | 61-90 gg oltre 90 gg | nell'esercizio | |||||||
| Attività correnti | 1.371.530 681.015 | 681.015 | 508.784 131.713 | 24.413 | 328 | 15.776 681.015 | 0 | (5.117) | ||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 244.023 244.023 | 244.023 | 244.023 | 244.023 | ||||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 93.970 | 93.970 | 93.970 | 93.970 | 93.970 | |||||||
| Crediti commerciali | 343.021 343.021 | 343.021 | 92.762 170.790 131.713 | 24.413 | 328 | 15.776 343.021 | ||||||
| Fondo svalutazione crediti | (5.117) | (5.117) | ||||||||||
| Rimanenze | 680.058 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 8.539 | |||||||||||
| Altre attività | 7.036 | |||||||||||
| Attività non correnti | 728.387 | 4.172 | 4.172 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 11.589 | |||||||||||
| Attività immateriali | 2.712 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
697.233 | |||||||||||
| Altre partecipazioni | 495 | 495 | 495 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 12.681 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 3.677 | 3.677 | 3.677 | |||||||||
| Totale attività | 2.099.917 685.186 | 685.186 | 508.784 131.713 | 24.413 | 328 | 15.776 681.015 |
| Valore contabile al 31/12/2017 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 | Riduzioni durevoli di valore | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui | Massima | Garanzie | Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | |||||
| strumenti finanziari |
esposizione al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg | 31-60 gg | 61-90 gg oltre 90 gg | nell'esercizio | |||||||
| Attività correnti | 1.587.097 834.888 | 834.888 167.814 778.653 | 0 | 6.644 | 12.750 | 36.841 834.888 | 0 | (5.117) | ||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 378.236 378.236 | 378.236 | 378.236 | 378.236 | ||||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 95.289 | 95.289 | 95.289 | 95.289 | 95.289 | |||||||
| Crediti commerciali | 361.364 361.364 | 361.364 167.814 305.128 | 6.644 | 12.750 | 36.841 361.364 | |||||||
| Fondo svalutazione crediti | (5.117) | (5.117) | ||||||||||
| Rimanenze | 726.627 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 3.105 | |||||||||||
| Altre attività | 27.594 | |||||||||||
| Attività non correnti | 729.489 | 4.147 | 4.147 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 12.399 | |||||||||||
| Attività immateriali | 3.734 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 697.233 | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 495 | 495 | 495 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 8.330 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 7.298 | 3.652 | 3.652 | 0 | ||||||||
| Totale attività | 2.316.586 839.035 | 839.035 167.814 778.653 | 0 | 6.644 | 12.750 | 36.841 834.888 |
Le garanzie sui crediti sono rappresentate da lettere di credito in possesso della Società per la fornitura ad alcuni clienti, nonché da fideiussioni ottenute da clienti e assicurazioni del credito.
La significativa capacità di autofinanziamento, unitamente al contenuto livello di indebitamento, fanno tuttavia ritenere che il rischio di liquidità risulti moderato.
Si precisa che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari. Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2018 | Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 oltre 5 anni | ||
| PASSIVITÀ | ||||||||||
| Passività correnti | 1.161.594 1.161.594 | 1.097.888 | 0 1.100.166 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 280.186 | 280.186 | ||||||||
| Finanziamenti bancari | ||||||||||
| Anticipi c/c | ||||||||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 185.176 | 185.176 | 185.176 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,23%) | 2.278 | |||||||||
| Strumenti derivati | 24.185 | 24.185 | 24.185 | |||||||
| Altri debiti finanziari | 70.826 | 70.826 | 70.826 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 777.910 | 777.910 | 777.910 | 777.910 | ||||||
| Passività per imposte correnti | 63.706 | 63.706 | ||||||||
| Altre passività | 39.791 | 39.791 | 39.791 | 39.791 | ||||||
| Passività non correnti | 263.166 | 256.001 | 250.000 | 0 | 4.380 | 54.072 | 3.765 | 3.765 | 201.882 | 0 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 256.001 | 256.001 | 250.000 | |||||||
| Finanziamenti bancari | 49.393 | 50.000 | 50.000 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 198.675 | 200.000 | 200.000 | |||||||
| Altro | 7.933 | |||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,23%) | 615 | 308 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | 3.765 | 3.765 | 3.765 | 3.765 | 1.882 | 0 | ||||
| Fondi per rischi | 3.134 | |||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 2.310 | |||||||||
| Altre passività | 1.721 | |||||||||
| Totale passività | 1.424.760 1.417.595 | 1.347.888 | 0 1.104.545 | 54.072 | 3.765 | 3.765 | 201.882 | 0 |
| Valore contabile al 31/12/2017 | Rischio di liquidità | Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 oltre 5 anni | ||
| PASSIVITÀ | ||||||||||
| Passività correnti | 1.433.513 1.346.640 | 1.346.640 | 0 1.351.057 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 407.618 | 407.618 | ||||||||
| Finanziamenti bancari | ||||||||||
| Anticipi c/c | ||||||||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 250.993 | 250.993 | 250.993 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo = 1,76%) | 4.417 | |||||||||
| Strumenti derivati | 53.455 | 53.455 | 53.455 | |||||||
| Altri debiti finanziari | 103.170 | 103.170 | 103.170 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 870.577 | 870.577 | 870.577 | 870.577 | ||||||
| Passività per imposte correnti | 86.873 | |||||||||
| Altre passività | 68.445 | 68.445 | 68.445 | 68.445 | ||||||
| Passività non correnti | 275.696 | 257.140 | 250.000 | 0 | 0 | 4.970 | 59.620 | 7.440 | 202.105 | 0 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 257.140 | 257.140 | 250.000 | |||||||
| Finanziamenti bancari | 49.975 | 50.000 | 50.000 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 198.342 | 200.000 | 200.000 | |||||||
| Altro | 8.823 | |||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso = 1,76%) | 880 | 880 | 440 | 0 | 0 | |||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | 4.210 | 4.210 | 4.210 | 4.210 | 2.105 | |||||
| Fondi per rischi | 12.172 | |||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 2.510 | |||||||||
| Altre passività | 3.873 | 0 | 4970 | 4.970 | 3.230 | 0 | ||||
| Totale passività | 1.709.209 1.603.780 | 1.596.640 | 0 1.351.057 | 4.970 | 59.620 | 7.440 | 202.105 | 0 |
Il fair value degli strumenti derivati iscritti in bilancio si riferisce essenzialmente a posizioni correnti.
Si precisa che gli strumenti derivati di copertura compresi nelle passività finanziarie correnti accolgono Interest Rate Swaps relativi al finanziamento della Società: i flussi nominali futuri degli interessi su tale finanziamento sono già compresi nella "quota di interessi finanziamento a m/l termine" indicati nella sezione "Passività non correnti" della tabella.
I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:
Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogate nelle tabelle successivamente esposte.
Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.
La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.
| Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA | Importo in migliaia di € | -10% | +10% |
|---|---|---|---|---|
| 794.522 | 1,145 | 696.020 | ||
| 77.336 | (63.275) | |||
| 53.052 | (43.406) | |||
| Variazione parametro di riferimento |
| 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CAMBIO Euro / Dollaro USA | Variazione parametro di riferimento | ||||
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA | Importo in migliaia di € | -10% | +10% |
| Posizione netta in valuta | (93.873) | 1,1993 | (83.001) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | (9.222) | 7.546 | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (6.327) | 5.176 |
Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/ Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio: tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%. in base all'andamento di quest'anno del cambio, considerare una variazione di tale tipo porta a risultati riferibili ad un intervallo di confidenza del 99, 55%.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2018 | |||
|---|---|---|---|
| Variazione parametro di riferimento | |||
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2018 | -10% | +10% |
| Cambi | (77) | 25.978 | (21.296) |
| (77) | 25.978 | (21.296) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 25.978 | (21.296) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 18.834 | (15.440) |
| 2017 | |||
|---|---|---|---|
| Variazione parametro di riferimento | |||
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2017 | -10% | +10% |
| Cambi | (891) | 17.590 | (16.017) |
| (77) | 17.590 | (16.017) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 17.590 | (16.017) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 12.753 | (11.612) | |
Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.
La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile. La seguente tabella riporta la simulazione al 31 dicembre 2018:
| Variazione parametro di riferimento | |
|---|---|
| -50 bps | +50 bps |
| 6.727 | (6.727) |
| 4.877 | (4.877) |
| Variazione parametro di riferimento | |
| -50 bps | +50 bps |
| 3.456 | (3.456) |
| 2.506 | (2.506) |
| Tasso medio annuo d'interesse 2018 1,23% Tasso medio annuo d'interesse 2017 1,76% |
Interessi passivi annui (16.548) Interessi passivi annui (12.166) |
Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor: la simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi (la simulazione dell'esercizio precedente è stata adeguata).
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| Variazione parametro di riferimento | |||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2018 | -25 bps | +25 bps |
| Fair value di Interest rate swaps | (272) | (145) | (400) |
| (272) | (145) | (400) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | (145) | (400) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (105) | (290) |
| 2017 | |||
|---|---|---|---|
| Variazione parametro di riferimento | |||
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2017 | -25 bps | +25 bps |
| Fair value di Interest rate swaps | (597) | (385) | (936) |
| (597) | (385) | (936) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | (385) | (936) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (279) | (679) |
sottostanti stessi alla stessa data.
Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico: nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2018 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.
I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2018 | |||
|---|---|---|---|
| Variazione parametro di riferimento | |||
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2018 | -20% | +20% |
| Grezzi e prodotti petroliferi | 47.495 | 120.099 | (9.388) |
| 47.495 | 120.099 | (9.388) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 120.099 | (9.388) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 87.072 | (6.806) | |
| 2017 | |||
|---|---|---|---|
| Variazione parametro di riferimento | |||
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2017 | -20% | +20% |
| Grezzi e prodotti petroliferi | (1.495) | 47.166 | (50.029) |
| 47.495 | 47.166 | (50.029) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 47.166 | (50.029) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 34.196 | (36.271) |
Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.
Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente:
| Numero medio dipendenti | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 38 | 36 |
| Impiegati | 223 | 221 |
| Totale | 261 | 257 |
Il numero dei dipendenti è passato da 257 unità alla fine del 2017 a 261 al 31 dicembre 2018.
7.5 Schemi relativi alle informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche; i dirigenti con responsabilità strategiche sono identificati nel Chief Financial Officer.
| (A) | (B) | (C) | (D) | (1) | (2) | (3) | (4) | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e Cognome | Carica ricoperta | Periodo per cui è stata | Scadenza | Emolumenti | Benefici | Bonus | Altri | |
| ricoperta la carica | della carica | per la carica | non | e altri | compensi | |||
| nella società | monetari | incentivi | ||||||
| Consiglio di amministrazione | (*) | (*) | ||||||
| Gian Marco Moratti | Presidente (1) | 01/01/18 | 26/02/18 | |||||
| Massimo Moratti | Presidente (2) | 03/05/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 1.545.000 | |||
| Dario Scaffardi | Amm. Delegato - Dir. Gen. (2) | 03/05/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | 1.393.427 | ||
| Angelo Moratti | Consigliere | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 109.110 | - | 200.000 | |
| Giovanni Emanuele Moratti | Consigliere | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | 80.582 | |
| Gabriele Moratti | Consigliere | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | 90.811 | |
| Angelo Mario Moratti | Consigliere | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | 204.433 | |
| Laura Fidanza | Consigliere Indipendente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | ||
| Gabriele Previati | Consigliere (3) | 01/01/18 | 27/04/18 | 11.540 | - | |||
| Adriana Cerretelli | Consigliere Indipendente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | ||
| Gilberto Callera | Consigliere Indipendente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | ||
| Isabelle Harvie-Watt | Consigliere Indipendente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 45.000 | - | ||
| Francesca Luchi | Consigliere Indipendente (4) | 27/04/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 30.000 | - | ||
| Leonardo Senni | Consigliere Indipendente (4) | 27/04/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 30.000 | - | ||
| (*) competenze di lavoro subordinato | ||||||||
| Collegio sindacale | (**) | |||||||
| Giancarla Branda | Presidente Collegio Sindacale | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 60.000 | - | ||
| Paola Simonelli | Sindaco Effettivo | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 40.000 | 20.000 | ||
| Giovanni Luigi Camera | Sindaco Effettivo | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 40.000 | 57.500 | ||
| Pinuccia Mazza | Sindaco Supplente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | ||||
| Andrea Perrone | Sindaco Supplente | 27/04/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | ||||
| (**) compensi sindacali da altre società del Gruppo | ||||||||
| Organismo di vigilanza | (***) | |||||||
| Gabriele Previati | Presidente | 01/01/18 | 27/04/18 | 14.425 | 9.617 | |||
| Giovanni Luigi Camera | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 25.000 | 15.000 | ||
| Simona Berri | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | - | 204.745 | ||
| Ferruccio Bellelli | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | - | 140.228 | ||
| Marco Tonellotto | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 25.000 | |||
| (***) inclusi compensi da altre società del Gruppo | ||||||||
| Comitato Controllo e Rischi | ||||||||
| Gilberto Callera | Presidente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 40.000 | |||
| Adriana Cerretelli | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 35.000 | |||
| Isabelle Harvie-Watt | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 35.000 | |||
| Laura Fidanza | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 35.000 | |||
| Gabriele Previati | Membro | 01/01/18 | 27/04/18 | 11.220 | ||||
| Leonardo Senni | Membro | 27/04/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 23.500 | |||
| Comitato per la Remunerazione | ||||||||
| Gilberto Callera | Presidente | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 40.000 | |||
| Laura Fidanza | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 35.000 | |||
| Francesca Luchi | Membro | 01/01/18 | 31/12/18 | approv. bil. d'esercizio 2020 | 23.500 | |||
| Gabriele Previati | Membro | 01/01/18 | 27/04/18 | 11.220 | ||||
| Dirigenti con responsabilità strategiche | 656.852 |
(1) Gian Marco Moratti ha esercitato la carica di presidente della società sino al 26 febbraio 2018 (2) La carica indicata è stata conferita dal consiglio di amministrazione del 3 maggio 2018
(3) La carica indicata è stata esercitata sino al 27 aprile 2018
(4) Nominato dall'asemblea dei soci del 27 aprile 2018
Alla data di bilancio risulta non ancora corrisposto il trattamento di fine rapporto (non incluso nella tabella precedente) per un importo pari a 244 migliaia di Euro.
| Cognome e nome | Carica | Società | Numero azioni possedute | Numero | Numero | Numero azioni possedute |
|---|---|---|---|---|---|---|
| alla fine dell'esercizio | azioni | azioni | alla fine dell'esercizio | |||
| precedente | acquistate | vendute | in corso | |||
| Gian Marco Moratti | Presidente (1) | Saras Spa | - | - | - | - |
| Massimo Moratti | Presidente (2) | Saras Spa | - | - | - | - |
| Dario Scaffardi | Amm. Delegato - Dir. Gen. (2) | Saras Spa | 146.370 | - | - | 146.370 |
| Angelo Moratti | Consigliere | Saras Spa | - | - | - | - |
| Giovanni Emanuele Moratti | Consigliere | Saras Spa | - | - | - | - |
| Gabriele Moratti | Consigliere | Saras Spa | - | - | - | - |
| Angelo Mario Moratti | Consigliere | Saras Spa | - | - | - | - |
| Laura Fidanza | Consigliere Indipendente | Saras Spa | - | - | - | - |
| Gabriele Previati | Consigliere (3) | Saras Spa | - | - | - | - |
| Adriana Cerretelli | Consigliere Indipendente | Saras Spa | - | - | - | - |
| Gilberto Callera | Consigliere Indipendente | Saras Spa | - | - | - | - |
| Isabelle Harvie-Watt | Consigliere Indipendente | Saras Spa | - | - | - | - |
| Francesca Luchi | Consigliere Indipendente (4) | Saras Spa | - | - | - | - |
| Leonardo Senni | Consigliere Indipendente (4) | Saras Spa | - | - | - | - |
| Giancarla Branda | Presidente Collegio Sindacale | Saras Spa | - | - | - | - |
| Simonelli Paola | Sindaco Effettivo | Saras Spa | - | - | - | - |
| Giovanni Luigi Camera | Sindaco Effettivo | Saras Spa | - | - | - | - |
| Pinuccia Mazza | Sindaco Supplente | Saras Spa | - | - | - | - |
| Andrea Perrone | Sindaco Supplente | Saras Spa | - | - | - | - |
| Dirigenti Con Responsabilità Strategica | Saras Spa | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2017 e 2018 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2017 ammonta ad un totale di 168.243 migliaia di Euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.
Non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio.
Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.
Ai sensi dell'art 2428 del Codice Civile si precisa che le sedi secondarie della società sono:
Direzione Generale e Amministrativa - Milano
Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.
| Tipologia di servizi | Soggetto del | Destinatario | Corrispettivo |
|---|---|---|---|
| servizio erogatore | di competenza | ||
| dell'esercizio 2018 | |||
| Revisione contabile | EY SpA | Saras SpA | 508 |
| Servizi di attestazione | EY SpA | Saras SpA | - |
| Altri servizi | Network EY | Saras SpA | 56 |
| Totale | 564 |
Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 4 marzo 2019 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente, il potere di inserire nella relazione sulla gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti
Saras SpA
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
· l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1º gennaio 2018 - 31 dicembre 2018.
U
2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018:
2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Milano, 4 marzo 2019
Firma organi amministrativi delegati
Wolt. Massimo Moratti)
Dario Scaffardi)
Firma dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
Granto totremos
(Dott. Franco Balsamo)
,
181
EY S.p.A.
Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli Azionisti della Saras S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Saras S.p.A. (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio consolidato che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saras S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
EY S.p.A.
Sede Legale: Via Po, 32 - 00198 Roma
Capitale Société Euro 2,525.000,00 l.v.
Isorita alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma
Codice Ilicolae e numero di isorizione 00434000584 - numero R
A member firm of Ernst & Young Global Limited
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La performance economica e, quindi, la recuperabilità delle immobilizzazioni è influenzata dalla variabilità di fattori di mercato. La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni a vita definita e, qualora si manifestino, assoggetta ad impairment test tali attività; inoltre, effettua, almeno annualmente, il test di impairment delle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita.
La stima del valore recuperabile è un processo valutativo complesso che dipende da variabili esogene di settore e si basa su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, con particolare riferimento ad indicatori di settore ed a previsioni di andamento del mercato, che, a tal fine, sono monitorati in modo continuo, acquisendo sistematicamente dati e analisi di settore a supporto del processo valutativo.
In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve assumere nelle proprie valutazioni, tra cui in particolare i possibili effetti sui flussi di cassa futuri delle variazioni del contesto di mercato, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa relativa alla recuperabilità delle immobilizzazioni è fornita nelle note al bilancio 3.6 "Principi contabili più significativi che richiedono un maggior grado di soggettività" 5.2.1 "Immobili, impianti e macchinari" e 5.2.2 "Attività immateriali".
Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la discussione con la Direzione Aziendale sugli scenari economici e di settore considerati ai fini dello sviluppo dei propri piani e sulla previsione dei flussi di cassa, l'analisi delle fonti esterne utilizzate, l'analisi della procedura e dei controlli posti in essere dal Gruppo in merito alla valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni e l'analisi di eventuali indicatori di impairment.
Risposte di revisione
I modelli di stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni predisposti dal Gruppo sono stati da noi analizzati unitamente alla coerenza delle assunzioni utilizzate rispetto agli scenari considerati nella predisposizione dei piani aziendali.
Nell'esecuzione delle nostre verifiche, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.
Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione all'aspetto chiave.
$\overline{2}$
183
Il settore energetico è regolato da normative e procedimenti autorizzativi, caratterizzati da elevata complessità, che hanno comportato il coinvolgimento della controllata Sarlux S.r.I. in contenziosi amministrativi, il cui esito ha influenzato nell'esercizio in corso, e potrebbe influenzare negli esercizi futuri, anche per importi significativi, la valutazione di recuperabilità di alcune poste dell'attivo patrimoniale (principalmente incluse nelle voce "Altre Attività"), la valutazione di passività ai fini degli accantonamenti a "Fondi per Rischi e Oneri" e di attività potenziali a fronte del tardivo riconoscimento di diritti da tempo reclamati dal Gruppo e non ancora contabilizzati in bilancio.
La Direzione Aziendale, con il supporto dei propri legali, ha aggiornato in bilancio le proprie aspettative di esito finale di tali procedimenti e contenziosi amministrativi sulla base delle più recenti evoluzioni.
Abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione in relazione alla complessità, anche interpretativa, della materia regolamentare nonché della rilevanza e delle incertezze connesse alla valutazione dei procedimenti e contenziosi amministrativi in essere.
L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 7.1 "Analisi dei principali contenziosi in essere".
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione, anche attraverso la discussione con la Direzione Aziendale, circa l'interpretazione delle normative applicabili e l'evoluzione dei contenziosi pendenti, anche sulla base delle informazioni aquisite dai legali che assistono il Gruppo, l'esame della principale documentazione utilizzata dal Gruppo nonchè l'esame delle modalità di recepimento in bilancio delle conclusioni di tali analisi.
Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione all'aspetto chiave.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adequata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Saras S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tale scelta.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
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Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5. par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Milano, 22 marzo 2019
Alberto Romeo (Socio)
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Saras SpA
1
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Franco Balsamo, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
· l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1º gennaio 2018 - 31 dicembre 2018.
$4$
2.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018:
2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Milano, 4 marzo 2019
Firma organi amministrativi delegati
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Massimo Moratti)
(Ing. Dario Scaffardi)
Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
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(Dott. Franco Balsamo)
$\overline{2}$
Sede in S.S. Sulcitana 195 km. 19° - Sarroch (CA)
Capitale Sociale Euro 54.629.666,67 i.v.
ai sensi dell'art. 2429 co.3 del c.c. e dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998
Signori Azionisti.
Il Collegio riferisce in merito all'attività di vigilanza svolta nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, ai sensi degli articoli 2429 e seguenti del codice civile ed in ossequio alle disposizioni contenute nel D.lgs. n. 58/1998 (T.U.F.), alle raccomandazioni espresse dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001 - DEM/1025564, modificata ed integrata con comunicazione del 4 aprile 2003 - DEM/3021582 e successivamente con comunicazione del 7 aprile 2006 - DEM/6031329.
In questa Relazione il Collegio riferisce anche dell'attività di vigilanza svolta sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni recate dal D.lsg. n. 254/2016, in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.
Nel dettaglio, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, nella qualità di organo di controllo e anche quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile negli enti di interesse pubblico, ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 39/2010, il Collegio riferisce:
$\mathbf{1}$
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018
generale andamento della gestione, sulla prevedibile evoluzione dello stesso, nonché sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso dell'esercizio, e di poter ragionevolmente affermare, sulla base delle informazioni rese disponibili, che le delibere assunte e le azioni intraprese siano conformi alla legge ed allo statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le informazioni suddette sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla Gestione alla quale si rinvia:
$\overline{2}$
recati dal Codice di Autodisciplina; nonché la relativa coerenza con le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010: tanto da poter concludere che le procedure adottate dal Consiglio sono idonee a garantire una corretta e trasparente regolamentazione delle operazioni con parti correlate. Al riguardo, il Collegio ha vigilato sull'osservanza della Procedura adottata, ottenendo al riguardo adeguate informazioni dalle funzioni preposte. Sottolinea, inoltre, che le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate sono conferite al Comitato Controllo e Rischi, istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione ed in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina:
éve
e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;
e di non avere osservazioni particolari da segnalare a tale riguardo;
accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei Consiglieri e di aver verificato l'adozione di una procedura di autovalutazione sulla composizione e funzionamento del Consiglio e del Comitati istituiti al suo interno:
√ sulla valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza, previsti dal Codice di Autodisciplina e dal D.lgs. n. 58/1998, in capo ai consiglieri indipendenti;
√ sull'approvazione del piano annuale di attività predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, ai sensi dell'art. 7, comma 7.C.1. c) del Codice di Autodisciplina;
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società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:
$\ell_{!\scriptscriptstyle\mathcal{W}}$
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2018
adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del D.lgs. n. 38/2005; e che la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nel comma 4 dell'art. 123-bis del D.lgs. n. 58/1998, sono coerenti con il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato;
Il Collegio, nell'ambito della ordinaria attività svolta in attuazione della normativa vigente, ha vigilato sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni stabilite dal D. Isg. n. 254/2016 in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.
La Società ha redatto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario nella forma più ampia di "Bilancio di sostenibilità", collocandola in un documento distinto e non in una sezione della relazione sulla gestione.
La suddetta dichiarazione copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti tenuto conto dell'attività e delle caratteristiche dell'impresa, in misura adeguata al fine di consentire la comprensione dell'attività svolta dal Gruppo Saras, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, in senso coerente con le disposizioni contenute nell'art. 3 del D.Lgs. n. 254/2016.
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Nella dichiarazione è fatta esplicita menzione dello standard di rendicontazione adottato, ovvero i "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards".
Sulla suddetta dichiarazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 4 marzo 2019 e messa a disposizioni dei Sindaci nella stessa data, il Collegio ha svolto un controllo di tipo sintetico sui sistemi e sui processi allo scopo di accertare il rispetto della legge e della corretta amministrazione. In concreto il controllo ha avuto ad oggetto la matrice di rilevanza dei rischi, le modalità di rendicontazione delle informazioni fornite dalle società del Gruppo e la corrispondenza al vero delle stesse, nonché la coerenza della stessa rendicontazione con le previsioni del decreto.
All'esito dell'attività svolta ed alla luce delle conclusioni raggiunte dalla Società di revisione nella specifica relazione, il Collegio può attestare l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel D.lgs. n. 254/2016.
Per lo svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2018, il Collegio si è riunito quindici volte; ha assistito ad una Assemblea degli azionisti, a sette riunioni del Consiglio di Amministrazione; a tre riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed a quattro riunioni del Comitato Controllo rischi.
Gli elementi di conoscenza necessari per lo svolgimento dell'attività di competenza del Collegio sono stati acquisiti, oltre che dalla partecipazione alle suddette riunioni, anche attraverso indagini dirette, nonché attraverso la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate. Da quanto è emerso dalle verifiche e dalla partecipazione alle riunioni, le scelte operate dagli Amministratori appaiono conformi alla legge ed allo statuto, ai principi di corretta amministrazione, nonché coerenti e compatibili con le dimensioni aziendali e con il patrimonio sociale.
Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni assunte dalla Società di revisione non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data odierna, la Società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.
22 marzo 2019
Il Collegio Sindacale
Giancarla Branda - Presidente (Que el provole
Giovanni Luigi Camera - Sindaco effettivo
Paola Simonelli - Sindaco effettivo
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| DENOMINAZIONE SOCIALE | INCARICO RICOPERTO |
|---|---|
| GHC – Garofalo Health Care SpA | Sindaco Effettivo |
| Sara Vita SpA | Sindaco Effettivo e membro dell'Organismo di Vigilanza |
| RFI - Rete Ferroviaria Italiana SpA Sindaco Effettivo e Membro dell'Organismo di Vigilanza dal 18/12//17 |
|
| ACI Progei SpA | Sindaco Effettivo |
| ACI Consult SpA in liquidazione | Sindaco Effettivo |
| Consorzio Studi e Ricerche Fiscali | Sindaco Effettivo |
| Banca Network Investimenti in liquidazione coatta Amministrativa | Membro del Comitato di Sorveglianza |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | INCARICO RICOPERTO |
|---|---|
| ASPREMARE Ass.ne per la Prevenzione e la Terapia delle Malattie Renali - Onlus | Revisore |
| Fondazione Cardinale Federico Borromeo | Presidente del Collegio dei Revisori |
| M-I Stadio Srl | Sindaco Effettivo |
| Massimo Moratti SapA | Sindaco Effettivo |
| Mondini Cavi SpA | Presidente Collegio Sindacale |
| Sardeolica Srl | Sindaco Unico |
| Sarlux Srl | Sindaco Effettivo |
| Shine Sim SpA | Presidente Collegio Sindacale |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | INCARICO RICOPERTO |
|---|---|
| Bruker Italia Srl | Presidente del Collegio Sindacale |
| Cooperativa per il Restauro SCARL | Revisore Legale |
| Aliserio Srl | Sindaco Effettivo |
| Biotecnica Instruments SpA | Sindaco Effettivo |
| Chef Express SpA | Sindaco Effettivo |
| Bi-Qem SpA | Sindaco Effettivo |
| Bi-Qem Specialties SpA | Sindaco Effettivo |
| Cremonini SpA | Sindaco Effettivo |
| Emme Esse SpA in liquidazione | Sindaco Effettivo |
| Errevi SpA n liquidazione | Sindaco Effettivo |
| Fondo Pensione di Previdenza Bipiemme | Sindaco Effettivo |
| Fratelli Gotta Srl | Sindaco Effettivo |
| GE.SE.SO Gestione Servizi Sociali Srl | Sindaco Effettivo |
| Intersider Acciai Spa in liquidazione | Sindaco Effettivo |
| MARR SpA | Sindaco Effettivo |
| Mondini Cavi SpA | Sindaco Effettivo |
| Perani & Partners SpA | Sindaco Effettivo |
| Posa SpA | Sindaco Effettivo |
| Pusterla 1880 SpA | Sindaco Effettivo |
| Sarlux Srl | Sindaco Effettivo |
| UBS Fiduciaria SpA | Sindaco Effettivo |
| Simonelli & Partners Srl | Consigliere (senza Deleghe) |
EY S.p.A.
Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 rer: +39 02 722122037 ev.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell' art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli azionisti della Saras S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Non ci sono aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
EY S.p.A.
Sede Legale: Via Po, 32 - 00198 Roma
Capitale Societe Euro 2.525.000,001v.
Isoritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma
Isoritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.
A member firm of Ernst & Young Global Limited
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Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adequata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
$\overline{z}$
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5. par. 1. del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Los. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto
acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
$\bar{z}$
Milano, 22 marzo 2019
EX S.p.A. Alberto Romeo A. (Socio)
$\overline{4}$
$(205)$
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Saras SpA - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale e Partita IVA 00136440922
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