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Eni

Investor Presentation Feb 19, 2021

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Investor Presentation

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ENI ACCELERA LA TRASFORMAZIONE

Piano strategico 2021-2024: verso l'obiettivo zero emissioni

"Eni rimane fortemente impegnata a ricoprire un ruolo chiave nella sostenibilità e nell'innovazione, promuovendo lo sviluppo sociale ed economico in tutte le sue attività.

Oggi compiamo un ulteriore passo avanti nella nostra trasformazione e ci impegniamo a raggiungere la totale decarbonizzazione di tutti i nostri prodotti e processi entro il 2050. Il nostro piano è concreto, dettagliato, economicamente sostenibile e tecnologicamente realizzabile.

Inoltre, oggi, annunciamo la fusione dei nostri business delle energie rinnovabili e del retail. Con questa nuova realtà, la nostra già ampia base clienti retail crescerà ulteriormente con l'aumento dell'offerta di energia rinnovabile.

La combinazione dei nostri business di bio-raffinazione e marketing, inoltre, darà una forte spinta alla mobilità sostenibile. Queste iniziative contribuiranno sensibilmente alla decarbonizzazione dei nostri prodotti e avranno un impatto positivo per i nostri clienti. Infine, grazie a una forte disciplina finanziaria e una generazione di cassa resiliente, siamo

in grado di incrementare la nostra politica di remunerazione, in linea con lo sviluppo strategico del nostro piano".

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni

San Donato Milanese, 19 febbraio 2021 – Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha presentato oggi alla comunità finanziaria il Piano Strategico dell'azienda per il 2021-2024.

PUNTI PRINCIPALI DELLA STRATEGIA

  • Leader nella transizione energetica. Decarbonizzazione delle attività per offrire una varietà di prodotti interamente decarbonizzati.
  • o Zero emissioni nette al 2050, cui si aggiungono i nuovi obiettivi di riduzione di emissioni assolute del 25% entro il 2030 vs. 2018, e del 65% entro il 2040;
  • o Net zero Carbon Intensity al 2050: aggiunti nuovi obiettivi intermedi, -15% al 2030, precedentemente previsto al 2035. Entro il 2040 sarà raggiunto l'obiettivo del -40%.
  • Integrazione, diversificazione ed espansione dei business retail e rinnovabili, dei prodotti bio e dell'economia circolare.
  • Fusione dei business retail e rinnovabili:
    • o Crescita accelerata della base retail a 15 milioni clienti;
    • o Crescita della capacità installata da rinnovabili a 15 GW al 2030;
    • o EBITDA raddoppiato a quasi €1 miliardo nel 2024.
  • Solidità finanziaria per minimizzare l'impatto della volatilità dei prezzi. Crescita selettiva, aumento dell'efficienza e continuo bilanciamento del portafoglio per assicurare valore e rendimenti elevati in tutte le attività.
  • o Riduzione della cash neutrality del gruppo a copertura del capex e dividend floor (€0,36 per azione) sotto i \$40/bbl nel corso del prossimo quadriennio.
  • Creazione di valore per gli stakeholder. Migliorata la politica retributiva:
  • o dividend floor di €0,36 per azione con Brent a \$43/bbl rispetto al precedente livello di \$45/bbl;
  • o buyback di €300 milioni/anno con Brent a \$56/bbl. Confermato il buyback a €400 milioni/anno da \$61/bbl e €800 milioni/anno da \$66/bbl.

DECARBONIZZAZIONE

Lo scorso anno, Eni ha annunciato l'obiettivo sulle emissioni scope 1, 2 e 3 basato su una rigorosa metodologia per la misurazione omnicomprensiva delle emissioni di gas serra, che include tutte le attività e i prodotti commercializzati da Eni, e finalizzato al raggiungimento della riduzione dell'80% di emissioni assolute al 2050.

Quest'anno Eni ha migliorato questo obiettivo, impegnandosi a raggiungere la completa neutralità carbonica al 2050.

La totale decarbonizzazione dei prodotti e delle operazioni di Eni sarà conseguita attraverso le tecnologie esistenti:

  • Bio-raffinerie: raddoppio della capacità produttiva a circa 2 milioni di tonnellate entro il 2024, e aumento di 5 volte entro il 2050;
  • Economia circolare: incremento dell'uso di biogas, scarti e riciclo di prodotti finali;
  • Efficienza e digitalizzazione nelle operazioni e nei servizi ai clienti;
  • Rinnovabili: aumento della capacità a 4GW nel 2024, 15GW al 2030 e 60GW al 2050, pienamente integrata con i clienti Eni;
  • Idrogeno blu e verde per alimentare le bio-raffinerie Eni e altre attività industriali altamente energivore;
  • Carbon capture naturale o artificiale per assorbire le emissioni residue;
  • Iniziative REDD+: compensazione di oltre 6 milioni di tonnellate/anno di CO2 entro il 2024 e oltre 40 milioni al 2050;
  • Progetti di CCS: capacità totale di stoccaggio di CO2 di circa 7 milioni di tonnellate/anno al 2030 e 50 milioni al 2050.

Il gas, che a lungo termine rappresenterà oltre il 90% della produzione di Eni, costituirà un importante sostegno alle fonti intermittenti nell'ambito della transizione energetica.

NATURAL RESOURCES

  • Produzione: CAGR 4%;
  • Esplorazione: 2 miliardi di barili di olio equivalente (boe) di nuove risorse nel piano quadriennale (UEC <2\$/boe);
  • Capex: €4 miliardi nel 2021, circa €18 miliardi nell'arco del piano (copertura capex Upstream a \$28/bbl entro il 2024);
  • Free cash flow: €2 miliardi nel 2021, €19 miliardi nell'arco del piano;
  • Sinergie tra Upstream e Global Gas & LNG: contratti LNG per un totale di 14 milioni di tonnellate/anno entro il 2024 (50% di crescita vs. 2020);
  • Potenziamento della decarbonizzazione delle operazioni Upstream e del mercato gas:
  • o capacità di stoccaggio della CO2 a 7 milioni di tonnellate/anno entro il 2030;

o progetti REDD+ per l'assorbimento di oltre 6 milioni di tonnellate/anno di CO2 entro il 2024 e oltre 20 milioni di tonnellate/anno entro il 2030.

La produzione crescerà a una media di circa 4% all'anno nell'arco del piano, principalmente in maniera organica. Per il 2021, un anno di transizione prima della piena ripresa dal Covid-19, la produzione si conferma a circa 1,7 milioni di barili di olio equivalente/giorno (boed). Durante il quadriennio, saranno completati 14 grandi progetti, che rappresenteranno oltre il 70% della nuova produzione. Questi progetti sono localizzati in Angola, Indonesia, Messico, Mozambico, Norvegia ed Emirati Arabi Uniti. In termini di futuro portafoglio produttivo, nel 2024 il 55% circa delle riserve P1 saranno a gas, rispetto al 50% attuale. Il free cash flow nell'Upstream supererà €18 miliardi, e ipotizzando uno scenario costante a \$50/bbl, ammonterà a circa €14 miliardi, superando di due volte il fabbisogno dell'azienda legato alla politica di remunerazione.

Nell'arco del piano quadriennale, le attività di Esplorazione rappresenteranno un fattore distintivo, l'elemento principale nella diversificazione di Eni verso un maggior contributo del gas, una maggiore velocità nel time to market e un portafoglio a basso breakeven con un costo medio di esplorazione inferiore ai \$2/bbl. L'esplorazione sarà focalizzata per il 90% su opportunità near field in bacini accertati, la maggior parte dei quali con un alto potenziale di gas, puntando a un target di 2 miliardi di boe di risorse.

Il capex Upstream ammonterà a circa €4,5 miliardi/anno come media, dei quali il 50% circa per contrastare l'esaurimento dei giacimenti attualmente operativi, e il restante 50% destinati alla crescita. Più del 55% del capex negli ultimi due anni del piano sono non vincolati, e questa flessibilità permette di assorbire la volatilità dei prezzi in caso di necessità. La copertura del capex Upstream scenderà di quasi \$10 fino a raggiungere i \$28/bbl entro il 2024.

I volumi dei contratti stipulati di LNG supereranno i 14 milioni di tonnellate/anno entro il 2024, una crescita del 45% rispetto ai livelli del 2020. Questa crescita sarà guidata da nuovi progetti in Indonesia, Nigeria, Angola, Mozambico ed Egitto, dove è stato completato l'avvio dell'impianto LNG di Damietta in cui si sta ultimando il carico del primo cargo.

La riduzione dell'impronta carbonica verso l'azzeramento delle emissioni si otterrà con il contributo delle iniziative di Forestry e CCS:

  • progetti REDD+ per preservare foreste primarie e secondarie in Africa, Asia meridionale e America Latina, allo scopo di compensare oltre 6 milioni di tonnellate/anno di CO2 entro il 2024 e oltre 40 milioni di tonnellate/anno entro il 2050;
  • Sinergie tra CCS e Upstream con l'obiettivo di creare poli di stoccaggio per la decarbonizzazione delle attività industriali di Eni, quali centrali elettriche e raffinerie, e impianti di società terze. Grazie allo sviluppo del portafoglio di progetti CCS, entro il 2030 Eni prevede di raggiungere 7 milioni di tonnellate/anno di stoccaggio totale di CO2.

ENERGY EVOLUTION

  • Refining & Marketing:
  • o EBIT proforma adj più che raddoppiato a €1,4 miliardi nell'arco del piano;
  • o Bio-raffinerie palm oil free entro il 2023 e capacità quasi raddoppiata a 2milioni di tonnellate/anno entro il 2024.
  • Fusione G&P retail e rinnovabili:
  • o Capex complessivo a €1 miliardo/anno;
  • o EBITDA proforma adj in crescita a €1 miliardo al 2024 da €0,6 miliardi nel 2021;
  • o Rinnovabili: 4GW entro il 2024, 15GW entro il 2030.
  • G&P retail: aumento dei clienti a 11 milioni nel 2024.

Energy Evolution sosterrà autonomamente la propria trasformazione e crescita durante l'arco del piano.

Nel settore Refining & Marketing, a uno scenario costante, l'EBIT proforma adj raddoppierà nel corso del quadriennio. La crescita deriverà da:

  • aumento della capacità di bio-raffinazione che raddoppierà al 2024;
  • graduale ripresa della domanda dopo la crisi causata da Covid-19;
  • focus su segmenti a elevato margine nel Marketing, consentendo l'ampliamento della rete in Europa;
  • contributo a pieno regime delle attività di raffinazione ADNOC.

Le bio-raffinerie saranno palm oil free entro il 2023, con un apporto crescente di materia prima proveniente da rifiuti e scarti che copriranno circa l'80% del totale nel 2024 rispetto al 20% attuale.

Il business delle rinnovabili si fonderà con il retail del Gas & Power per rafforzare ulteriormente integrazione e sinergie, e allo stesso tempo massimizzare la generazione di valore lungo l'intera catena di energia verde. Questa fusione farà leva sulla già ampia base clienti Eni, in crescita da 11 a 15 milioni, e su un aumento della fornitura di energia da rinnovabili da 4GW a 15GW rispettivamente al 2024 e al 2030.

L'investimento complessivo sarà di €4 miliardi nel corso del piano quadriennale, principalmente legato alle rinnovabili.

I business G&P retail e rinnovabili incrementeranno l'EBITDA proforma a circa €1 miliardo al 2024 rispetto ai €0,6 miliardi nel 2021. Nel settore retail l'EBITDA salirà a €0,7 miliardi entro la fine del piano, anche grazie a un aumento della quota di servizi quali la vendita di distributed solar PV e soluzioni per l'efficienza energetica, che rappresentano il 20% circa dell'EBITDA proforma. Le rinnovabili raggiungeranno un EBITDA proforma di €0,2 miliardi nel 2024.

STRATEGIA FINANZIARIA

  • Capex medio annuo a €7 miliardi, dei quali oltre il 20% è destinato a progetti green e G&P retail quali:
  • o aumento della capacità delle rinnovabili e crescita della base clienti Eni;
  • o sviluppo di progetti di economia circolare;
  • o aumento della capacità delle bio-raffinerie.
  • Unlevered IRR per progetti nelle rinnovabili compreso tra il 6-9%;
  • IRR Upstream al 18% per i progetti in esecuzione;
  • Piano di dismissioni del portafoglio per un valore lordo complessivo di oltre €2 miliardi;
  • Valutazione di ulteriori iniziative di business in vari Paesi sul modello della norvegese Vår;
  • CFFO a circa €44 miliardi nel periodo di piano a scenario Eni (o €39 miliardi a scenario costante con \$50/bbl);

Cash neutrality per la copertura del capex e dividend floor sotto i \$40/bbl a fine piano.

Nel corso del piano quadriennale Eni porterà avanti la trasformazione del suo modello industriale con l'aumento di investimenti nei nuovi settori di business. Il capitale impiegato in queste attività raggiungerà il 10% del totale, raddoppiando il livello attuale.

Il focus su iniziative a breve termine permetterà all'azienda di mantenere un elevato livello di flessibilità, limitando il capitale improduttivo, principalmente legato a progetti complessi e a lungo termine, al 20% degli investimenti totali.

Il tasso di rendimento interno dei progetti Upstream in esecuzione ammonta al 18% e, anche in caso di calo del prezzo del petrolio del 20%, si attesterà al 16%. Per quanto riguarda i progetti nelle rinnovabili, l'IRR unlevered è compreso tra il 6 e il 9% e, attraverso operazioni di finanziamento, potrà raggiungere un livello a doppia cifra.

La gestione del portafoglio consentirà di valorizzare al massimo gli asset e di dismettere business non strategici. Il piano di dismissioni raggiungerà un valore complessivo lordo superiore ai €2 miliardi, e la maggior parte del ricavato verrà reinvestito in acquisizioni per ridefinire il portafoglio.

Il cash flow operativo lordo sarà di circa €8 miliardi nel 2021 e crescerà di €5 miliardi entro il 2024. Questo, insieme con la flessibilità del capex del portafoglio Eni, garantirà la solidità del piano e un free cash flow cumulato di €12 miliardi con Brent a \$50/bbl, che sale a €17 miliardi allo scenario Eni.

Remunerazione degli azionisti

La politica di remunerazione, approvata a luglio scorso dal Consiglio di Amministrazione, è strutturata in:

  • Dividendo composto da un dividend floor di €0,36 per azione con un livello di prezzo annuale del Brent di almeno \$45/bbl e una componente variabile crescente con un prezzo del Brent compreso tra i \$45/bbl e i \$60/bbl;
  • Piano di buyback di €400 milioni, con un prezzo del Brent superiore a \$61/bbl, e di €800 milioni, con un prezzo del Brent superiore ai \$65/bbl.

La politica di remunerazione migliorata e appena approvata dal CDA di Eni sarà invece strutturata nelle seguenti modalità:

  • il dividend floor €0,36 per azione con un prezzo del Brent di \$43/bbl, inferiore di \$2 rispetto al precedente, per poi aumentare con una percentuale crescente tra 30 e 45% del Free Cash Flow incrementale generato da uno scenario compreso tra i \$43 e i \$65. Complessivamente, il dividendo cresce di circa l'8% rispetto alla precedente politica di remunerazione. Il dividendo verrà suddiviso in due tranche di pagamento di pari importo a settembre e maggio;
  • Inoltre, un programma di buyback di €300 milioni/anno sarà riattivato con un prezzo del Brent pari a \$56/bbl, un livello inferiore rispetto alla soglia di attivazione precedente. Il buyback salirà a €400 milioni/anno a partire da \$61/bbl e a €800 milioni/anno a partire da \$66/bbl, come già previsto.

Lo scenario descritto sarà definito a luglio in occasione della presentazione dei risultati finanziari del primo semestre.

Per ulteriori informazioni sulla presentazione e per assistere alla diretta in streaming visitare: www.eni.com

Contatti societari:

Ufficio Stampa: Tel. +39.0252031875 – +39.0659822030 Numero verde azionisti (dall'Italia): 800940924 Numero verde azionisti (dall'estero): + 80011223456 Centralino: +39.0659821

[email protected] [email protected] [email protected]

Sito internet: www.eni.com

BOOSTING OUR TRANSFORMATION Eni strategic plan 2021-2024: towards zero emissions

"Eni is strongly committed to continue to play a key role in sustainability and innovation, supporting social and economic development in all our activities.

Today we are taking another step forward in boosting our transformation. We commit to the full decarbonization of all our products and processes by 2050. Our plan is concrete, detailed, economically sustainable and technologically proven.

Today we are also announcing the merge of our renewable and retail businesses. With this new entity, our large customer base will continue to grow in synergy with our renewable business.

Additionally, the combination of our bio-refining and marketing businesses will play an important role in delivering sustainable mobility. These initiatives will greatly contribute to the decarbonization of our products, impacting positively on our customers.

Finally, thanks to a strong financial discipline and a resilient cash generation, we can upgrade our distribution policy reflecting the strategic progress of our plan."

Claudio Descalzi, Eni CEO

San Donato Milanese (Milan), 19 February 2021 – Claudio Descalzi, Chief Executive Officer of Eni, has presented today to the financial community the company's Strategic Plan for 2021-2024.

STRATEGY HIGHLIGHTS

  • Leading Energy Transition. Decarbonization of operations and products to deliver a mix of entirely decarbonized products.
  • o Net Zero emissions at 2050, introducing new target for absolute emissions of 25% at 2030 vs 2018 and -65% at 2040;

  • o Net Zero Carbon Intensity by 2050: introducing new intermediate targets of 15% at 2030 instead of 2035. Reduction will reach -40% in 2040.

  • Leveraging Integration. Diversification and expansion of retail and renewables businesses, bio-products and circular economy.
  • Merge of retail and renewable businesses:
    • o accelerated growth of customer base to 15 million customers;
    • o growth of renewable installed capacity to 15GW by 2030;
    • o EBITDA will double in the plan to almost €1bln in 2024.
  • Financial Robustness to absorb price volatility. Selective growth, increased efficiency and right-sizing to ensure value and high returns in all activities.
  • o Reduction of group cash neutrality covering capex and dividend floor (0.36€/share) below \$40/bbl over the four-year plan.
  • Stakeholder Value Creation. Enhanced remuneration policy:
  • o dividend floor set at €0.36 at \$43/bbl vs the previous level of \$45/bbl;
  • o €300mln/year buyback to re-start at \$56/bbl. Confirmed buyback at €400mln/year from \$61/bbl and €800mln/year from \$66/bbl.

DECARBONIZATION

In 2020 Eni announced its target covering scope 1, 2 and 3 emissions, based on its fully comprehensive methodology of GHG assessment, considering all the activities and every traded product, to reach a reduction of its absolute emissions by 80% in 2050.

This year Eni improves this target, committing to reach the complete carbon neutrality by 2050.

Full decarbonization of Eni's products and operations will be achieved through existing technologies:

  • Bio-refineries: doubling capacity to around 2mln tons by 2024, increasing capacity five times by 2050;
  • Circular economy: larger use of biogas, waste and recycling final products;
  • Efficiency and digital solutions in operations and customer services;

  • Renewables capacity increasing up to 4GW in 2024, 15GW in 2030 and 60GW in 2050, fully integrated with Eni's clients;

  • Blue and green hydrogen for Eni's bio-refining system and other hard to abate activities;
  • Natural or artificial carbon capture to remove residual emissions;
  • REDD+ initiatives: offsetting more than 6MTPA of CO2 by 2024 and more than 40MTPA by 2050;
  • CCS projects: total storage capacity of approximately 7MTPA at 2030, 50MTPA at 2050.

In the long term, gas will represent more than 90% of Eni's production and will support the energy transition as a back-up of intermittent sources.

NATURAL RESOURCES

  • Production: CAGR 4%;
  • Exploration: 2bln boe of new resources in the four-year plan (UEC <\$2/boe);
  • Capex at €4bln in 2021, approx. €18bln over the plan (Upstream capex coverage \$28/bbl by 2024);
  • Free cash flow generation expected at €2bln in 2021, reaching a cumulative €19bln in the plan period;
  • Synergies between Upstream and Global Gas & LNG: LNG contracts to reach 14MTPA by 2024 (50% growth vs. 2020);
  • Enhanced decarbonization of Upstream and gas marketing operations:
  • o CO2 storage capacity of 7MTPA by 2030;
  • o REDD+ projects to absorb 6MTPA of CO2 by 2024 and over 20MTPA by 2030

Production will grow at an average of around 4% per year during the plan, mainly organically. For 2021, a transition year before fully recovering from Covid-19, production guidance is confirmed at around 1.7Mboed. During the four-year plan 14 major projects will be brought on stream, operating over 70% of the new production. These are mainly in Angola, Indonesia, Mexico, Mozambique, Norway and United Arab Emirates. In terms of future production mix, around 55% of P1 reserves will be gas in 2024, vs. 50% today. Upstream free cash flow will be in excess of €18bln at Eni scenario in the four-year plan and will amount at approximately €14bln assuming a flat scenario of \$50/bbl, covering two times the company's distribution needs.

Over the four-year plan, Exploration activities will be a distinctive factor as the main source of Eni's diversification toward gas, fast time-to-market and low breakeven portfolio with an average unit exploration cost below \$2/bbl. It will focus on (almost 90%) infrastructure lead and near field opportunities in proven basins, the large part with a high gas potential, targeting 2bln boe of resources.

Upstream capex will amount to around €4.5bln per year on average, of which approximately 50% to fight depletion and 50% devoted to growth. More than 55% of Capex in the last two years of the plan is uncommitted, and this flexibility will allow to absorb price volatility if needed. Upstream capex coverage will drop by almost 10\$ to \$28/bbl by the end of the plan.

Contractual LNG volumes are expected to exceed 14MTPA by 2024, a 45% growth vs. 2020 levels. This growth will be driven by new projects in Indonesia, Nigeria, Angola, Mozambique and Egypt, where the start-up of Damietta LNG plant has been completed and the first cargo is being loaded.

Reduction of carbon footprint towards net zero emissions is achieved with the contribution of Forestry and CCS initiatives:

  • REDD+ projects to preserve primary and secondary forests are being developed mainly in Africa, South Asia and Latin America, targeting to offset more than 6MTPA of CO2 by 2024 and more than 40MTPA by 2050;
  • the CCS business is synergic with Upstream; it aims to create worldwide storage hubs to decarbonize the company's own industrial activities, such as power plants and refineries, as well as third parties' plants. By enhancing the portfolio of CCS projects, Eni targets to reach a total storage of 7MTPA by 2030.

ENERGY EVOLUTION

  • Refining & Marketing:
  • o EBIT proforma adj more than doubling in the plan period to €1.4bn;
  • o Bio-refineries to be palm-oil free by 2023 with capacity almost doubled to 2MTPA by 2024.
  • G&P retail and renewables merging the two businesses:
  • o overall capex for the combined business at €1bln per year;
  • o EBITDA proforma adj increased to €1bln in 2024 from €0.6 bln in 2021;
  • o Renewables: 4GW by 2024, 15GW by 2030.
  • G&P retail: customers increase to 11 million by 2024.

Energy Evolution is expected to self-sustain its transformation and growth during the plan.

In Refining & Marketing, at a constant scenario, EBIT proforma adj will double in the plan period. Growth will come from:

  • increased bio-refining capacity that will double by 2024;
  • gradual demand recovery after Covid-19 crisis;
  • focus on high margin segments in Marketing, enlarging network in Europe;
  • contribution of ADNOC Refining at full capacity.

Bio-refineries will become palm oil free in 2023, with a growing input of feedstock coming from waste and residues that will account for approx. 80% of the total in 2024 vs. 20% today.

The renewables business will merge with the Gas & Power retail business to further increase integration and synergies and to maximize value generation along the whole green power chain. This merge will leverage Eni's large customer base, which will grow from 11 to 15 million clients, and will increase supply of renewable power from 4GW to 15GW respectively by 2024 and 2030.

Overall investment for the combined businesses will be €4bln in the four-year plan, mainly related to renewables.

The G&P retail and renewable business will increase the EBITDA proforma to almost €1bln in 2024 from €0.6bln in 2021. Retail will increase EBITDA to €0.7bln by the end of plan, also thanks to an increased share of services, such as distributed solar PV sales and energy efficiency solutions, that will represent above 20% of EBITDA. Renewables will deliver a robust EBITDA proforma of €0.2bln in 2024.

FINANCIAL STRATEGY

  • Average yearly capex at €7bln, of which over 20% allocated to green projects and G&P retail as:
  • o increasing renewable capacity and enlarging the customer base;
  • o implementing circular economy projects;
  • o building incremental bio-refinery capacity.
  • Unlevered IRR for renewable projects in the range of 6-9%;
  • IRR of Upstream projects in execution at 18%;
  • Portfolio disposal plan for an overall gross value in excess of €2bln;
  • Additional business initiatives, similar to Vår in Norway, currently under screening in different countries;
  • CFFO at around €44bln along the plan period at Eni scenario (or €39bln in a flat \$50/bbl scenario);
  • Cash neutrality to cover capex needs and floor dividend below \$40/bbl at the end of the plan

During the four-year plan Eni will pursue the transformation of its industrial model with increased investments on new businesses. Net capital employed in these activities will reach 10% of the total, doubling the current level.

The focus on short cycle initiatives will allow the company to maintain a high degree of flexibility, limiting unproductive capital – mainly linked to more complex and long-term projects – within 20% of total investments.

The internal rate of return of Upstream projects in execution amounts to 18% and even assuming 20% lower prices it remains a robust 16%. Unlevered IRR for renewable projects is in the range of 6-9% and will be double-digit after financing.

Portfolio management will allow to extract extra value from assets and dispose of non-core businesses. The disposal plan will reach an overall gross value exceeding €2bln, and most of these proceeds will be reinvested in acquisitions for portfolio reshaping.

Cash flow from operation before working capital is expected at around €8bln in 2021 and is expected to increase by €5bln by 2024. This, combined with the capex flexibility of Eni portfolio, will ensure the strength of the plan and a free cash flow cumulated generation of €12bln at \$50 Brent, growing to €17bln at Eni scenario.

Remuneration Policy

The remuneration policy approved last July by the Board of Directors was structured as follows:

  • a dividend composed of a €0.36 per share floor when the annual Brent scenario is at least \$45/bbl, and a variable component increasing when the Brent price rises above \$45 up to \$60;
  • a €400mln share buyback plan restarting when the Brent price rises above \$61/bbl, and a €800mln share buyback for a Brent price above \$65/bbl.

The enhanced policy now approved by Eni's Board is structured as follows:

  • The dividend floor will start from a Brent annual price scenario of \$43/bbl, two dollars lower than the previous level, and then it will increase as a growing percentage between 30-45% of the incremental Free Cash Flow generated by a scenario between \$43 and \$65. Overall, this is equivalent to a dividend growth of approximately 8% compared to the prior policy. The dividend will be paid in two equal installments in September and May;
  • Moreover, a €300mln share buyback per year will restart in the case of a Brent price of \$56/bbl, lower than the prior triggering level. Buyback will rise to €400 million from \$61/bbl and to €800mln per year from \$66/bbl as per prior policy.

The above annual price scenario will be defined in July at the half year financial result presentation.

For further information on the presentation and to follow the live streaming please visit: www.eni.com

Company Contacts:

Press Office: Tel. +39 02 52031875 – +39 06 59822030

Freephone for shareholders (from Italy): 800 940924 Freephone for shareholders (from abroad): +800 11223456 Switchboard: +39 06 59821

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