Quarterly Report • May 14, 2019
Quarterly Report
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| • | Struttura del Gruppo | pag. 3 |
|---|---|---|
| • | Note esplicative | pag. 4 |
| • | Organi societari della capogruppo | pag. 5 |
| • | Financial Highlights | pag. 7 |
| • | La relazione sull'andamento della gestione | pag. 10 |
|---|---|---|
| • | Il contesto economico | pag. 11 |
| • | Principali eventi del trimestre | pag. 12 |
| • | Prospetti contabili | pag. 14 |
| • | Allegato | pag. 21 |
Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo
La relazione trimestrale consolidata del Gruppo Biesse al 31 marzo 2019, non sottoposta a revisione contabile, redatta ai sensi dell'art. 154-ter, comma 2, del Testo Unico della Finanza, è predisposta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).
I principi contabili ed i criteri di valutazione sono conformi a quelli del bilancio al 31/12/2018 ai quali si fa rinvio. In questa sede, inoltre, si evidenzia quanto segue:
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, nell'area di consolidamento non si segnalano variazioni.
| Presidente | Giancarlo Selci |
|---|---|
| Amministratore delegato | Roberto Selci |
| Consigliere esecutivo | Alessandra Parpajola |
| Consigliere esecutivo | Silvia Vanini |
| Consigliere esecutivo e Direttore Generale | Stefano Porcellini |
| Consigliere indipendente (lead indipendent Director) | Elisabetta Righini |
| Consigliere indipendente | Giovanni Chiura |
| Consigliere indipendente | Federica Palazzi |
| Collegio Sindacale | |||
|---|---|---|---|
| Presidente | Paolo de Mitri | ||
| Sindaco effettivo | Claudio Sanchioni | ||
| Sindaco effettivo | Silvia Cecchini | ||
| Sindaco supplente | Silvia Muzi | ||
| Sindaco supplente | Dario de Rosa |
Comitato per il Controllo e rischi - Comitato per la Remunerazione - Comitato per le operazioni con parti correlate
Elisabetta Righini (lead indipendent Director)
Federica Palazzi
Organismo di Vigilanza
Domenico Ciccopiedi
Elena Grassetti
Società di revisione
Deloitte S.p.A.
| 31 Marzo | % su | 31 Marzo | % su | Delta % | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | ricavi | 2018 | ricavi | ||
| Migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 169.017 | 100,0% | 162.327 | 100,0% | 4,1% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (0) | 75.652 | 44,8% | 69.756 | 43,0% | 8,5% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non ricorrenti(") |
18.901 | 11,2% | 19.762 | 12,2% | (4,4)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non ricorrenti (1) |
10.674 | 6,3% | 13.944 | 8,6% | (23,5)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) ୯୬ | 10.179 | 6,0% | 13.939 | 8,6% | (27,0)% |
| Risultato dell'esercizio | 5.590 | 3,3% | 8.063 | 5,0% | (30,7)% |

| 31 Marzo | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Migliaia di euro | |||
| Capitale Investito Netto (1) | 243.239 | 194.127 | |
| Patrimonio Netto | 226.524 | 219.536 | |
| Posizione Finanziaria Netta (1) | 16.716 | (25.407) | |
| Capitale Circolante Netto Operativo (1) | 72.790 | 53.092 | |
| Copertura Immobilizzazioni | 1,06 | 1,17 | |
| Ingresso ordini | 134.422 | 618.952 |
(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione i criteri adottati per la loro determinazione

| 31 Marzo | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | 2019 | 2018 | |
| EBITDA (Risultato operativo lordo) | 18.406 | 88.764 | |
| Variazione del capitale circolante netto | (20.408) | (17.757) | |
| Variazione delle altre attività/passività operative | (5.809) | (18.686) | |
| Cash flow operativo | (7.811) | 52.321 | |
| Impieghi netti per investimenti | (7.787) | (44.807) | |
| Cash flow della gestione ordinaria | (15.598) | 7.514 | |
| Dividendi corrisposti | (13.144) | ||
| Effetto cambio su PFN | 74 | 669 | |
| Variazione dell'indebitamento finanziario netto (al netto dell'effetto IFRS16) |
(15.523) | (4.961) | |
| Effetto IFRS 16 su impieghi per investimenti | (26.600) | ||
| Variazione dell'indebitamento finanziario netto | (42.123) | (4.961) |
| 31 Marzo | 31 Marzo | 31 Marzo | ||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | 2017 | ||
| Numero dipendenti a fine periodo | 4.410 | 4.216 | 4.042 |
I dati includono i lavoratori interinali

Al termine del primo trimestre 2019 i ricavi del Gruppo Biesse aumentano di circa il 4,1% rispetto all'anno precedente. Risulta invece leggermente diminuita la redditività prevalentemente per il proseguimento nella politica di investimento nell'area Service, in linea con il piano industriale del Gruppo: nel corso del 2018 e nella prima porzione del 2019, è stata potenziata la relativa struttura di business, con nuove risorse al momento impegnate in percorsi di addestramento.
L'ingresso ordini nel primo trimestre ha registrato un -9.5%, dovuto alle difficoltà dei mercati tedeschi e cinesi e per il minor apporto della componente System. Il portafoglio ordini raggiunge quota € 223 milioni (- 1,4%).
Pertanto, per quanto riguarda la perfomance dei primi tre mesi del 2019, il Gruppo consuntiva ricavi pari a € 169.017 mila contro i € 162.327 mila del 2018.
Il valore aggiunto dei primi tre mesi del 2019 è pari a € 75.652 mila, + 8,5 % rispetto allo scorso esercizio.
Il margine operativo lordo (EBITDA) dei primi tre mesi del 2019 è pari a € 18.901 mila, in diminuzione di € 861 mila, con un'incidenza sui ricavi che diminuisce dal 12,2% al 11,2%. Si evidenzia anche il peggioramento nello stesso periodo del risultato operativo (EBIT) prima degli eventi non ricorrenti per € 3.270 mila (€ 10.674 mila nel 2019 contro il dato di € 13.944 mila del pari periodo 2018) con un'incidenza sui ricavi che passa dal 8,6% al 6,0%.
Si evidenzia che a seguito della prima applicazione del principio contabile IFRS16, gli effetti sull'EBITDA (che si sostanziano in minori canoni di affitto) sono pari a € 1.229 mila.
Gli impairment e i componenti non ricorrenti, pari a € 495 mila, includono prevalentemente costi del personale riferiti a incentivi all'esodo.
Per quanto riguarda la divisione dei ricavi per segmento, la Divisione Legno segna un incremento di circa 3,4% (€ 118.063 mila contro i € 114.215 del 2018). Anche la Divisione Vetro/Pietra aumenta in maniera cospicua (+24,4%), cosi come la Divisione Tooling, che registra un incremento del 4,6%. Solo la divisione Meccatronica subisce un decremento (-10,3%), passando da € 25.218 mila a € 22.631 mila del 2019.
Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenziano le buone prestazioni del Nord America (+32,6%, da € 27.151mila a € 36.000 mila del 2019) e dell'Europa Occidentale (+15,1%), che mantiene il ruolo di leader dei segmenti con i suoi € 77.587 mila di ricavi).
Per il resto si segnalano le performance negative delle aree Asia-Oceania (-20,6%) e del Resto del Mondo (- 43,2%). In leggera regressione anche l'area Europa Orientale (-4,1%).
Sul fronte patrimoniale – finanziario si segnala che il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 19.697 milioni rispetto a dicembre 2018. L'incremento è dovuto principalmente all'aumento dei magazzini per circa € 20,6 milioni. Si sottolinea che tale incremento è in linea con le previsioni in quanto deriva dalla necessità di supportare lo scheduling delle consegne previste nei prossimi mesi. Ai fini del complessivo valore del capitale circolante, l'effetto è in parte compensato dalla diminuzione dei crediti commerciali per circa € 3,9 milioni. I debiti commerciali aumentano di circa € 3,1 milioni.
Infine, la Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 marzo 2019 è negativa per circa € 16,7 milioni, in calo rispetto al dato di dicembre 2018 (positiva per € 25,4 milioni).
Sul dato della PFN inficia la prima applicazione del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,4 milioni.
Si segnala, sempre in seguito alla prima applicazione dell'IFRS16, l'incremento delle immobilizzazioni materiali al 31/03/2019 per € 26,6 milioni.
L'attività economica globale ha decelerato e il commercio mondiale si è contratto nell'ultima parte del 2018. Sulle prospettive continuano a gravare diversi rischi: il protrarsi delle tensioni commerciali nonostante alcuni recenti segnali di distensione; un rallentamento congiunturale superiore alle attese in Cina; le ricadute del processo di uscita del Regno Unito dall'Unione europea (Brexit). Le principali banche centrali hanno segnalato l'intenzione di mantenere più a lungo un orientamento decisamente espansivo; ciò ha favorito una flessione dei rendimenti a lungo termine e una ripresa dei corsi azionari.
Nell'area dell'euro le prospettive di crescita per l'anno in corso sono state riviste significativamente al ribasso e si sono ridotte le aspettative di inflazione. Il Consiglio direttivo della BCE manterrà condizioni espansive più a lungo: ha esteso sino alla fine del 2019 l'orizzonte minimo entro il quale i tassi di riferimento rimarranno invariati e ha annunciato una nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, le cui condizioni di prezzo, che saranno definite nei prossimi mesi, terranno conto degli sviluppi futuri dell'economia. Il Consiglio è pronto a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per sostenere l'economia e assicurare la convergenza dell'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine.
Secondo le indicazioni più recenti l'attività economica in Italia avrebbe lievemente recuperato all'inizio di quest'anno, dopo essere diminuita nella seconda metà del 2018. La debolezza congiunturale degli ultimi trimestri rispecchia quella osservata in Germania e in altri paesi dell'area. Le aziende intervistate nell'indagine della Banca d'Italia indicano condizioni sfavorevoli per la domanda corrente, in particolare quella proveniente dalla Germania e dalla Cina, ma prevedono un contenuto miglioramento nei prossimi tre mesi; prefigurano inoltre una revisione al ribasso dei piani di investimento per l'anno. Secondo le imprese le prospettive risentono sia dell'incertezza imputabile a fattori economici e politici, sia delle tensioni globali sulle politiche commerciali.
Nel primo trimestre 2019, l'indice UCIMU degli ordini di macchine utensili ha segnato un calo dell'8,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In valore assoluto l'indice si è attestato a 127,7 (base 100 nel 2015). Il risultato complessivo è stato determinato dall'arretramento registrato nella raccolta ordinativi sia sul mercato interno che sul mercato estero.
In particolare, gli ordini esteri hanno segnato un calo dell'8,2% rispetto al periodo gennaio-marzo 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 124,3.
Anche sul fronte interno, i costruttori italiani di macchine utensili hanno registrato un arretramento della raccolta ordini, scesi del 9,8%, rispetto al primo trimestre 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 129,1.
Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha affermato: "Il risultato del primo trimestre induce ad un'attenta riflessione perché, alla evidente riduzione della raccolta ordini sul mercato interno, cominciata con il primo trimestre del 2018, si aggiunge ora il calo degli ordinativi raccolti oltreconfine".
"Con riferimento al mercato interno, la riduzione degli ordinativi è fisiologica dopo l'exploit del 2017. Ce lo aspettavamo e, osservando l'andamento del 2018 e di questa prima frazione del 2019, possiamo affermare che i valori si stanno riportando sui livelli di normalità tipici del mercato italiano".
"Detto ciò, occorre però considerare che l'industria manifatturiera del paese ha ancora necessità di investire in nuovi macchinari e in nuove tecnologie di produzione. Per questo è indispensabile che le autorità di governo, confermino al più presto, le tecnicalità relative al ripristino del super ammortamento così come presentato nel Decreto Crescita".
"L'industria manifatturiera italiana, e con essa il Paese, ha avviato, da qualche anno, un progressivo processo di rinnovamento e trasformazione volto a incrementare la competitività dell'offerta di made in Italy; interrompere questo percorso a metà del guado sarebbe rischioso, anche e soprattutto in ottica occupazionale".
"L'Italia ha bisogno di consolidare e incrementare il valore della sua produzione manifatturiera preservando le sue aziende, il know-how e il lavoro. E per fare ciò occorrono strumenti che stimolino gli investimenti in tecnologia. Solo così, aggiungendo innovazione a innovazione, potremo consolidare la nostra leadership in quei settori, spesso di nicchia, in cui la nostra offerta risulta oggi di gran lunga preferita a quella dei concorrenti".
"Sul fronte estero, le rilevazioni del nostro indice - ha aggiunto il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE -mostrano rallentamento. Il clima di instabilità politica, la concomitanza con le Elezioni Europee, la staticità di alcuni mercati, come la Germania, e di alcuni settori di sbocco particolarmente rilevanti per la macchina utensile italiana, come l'automotive, così come la chiusura protezionistica di alcuni importanti mercati, rendono l'attività dei costruttori italiani oltreconfine certamente meno agevole".
"Per questa ragione chiediamo alle autorità di governo di ragionare sul potenziamento degli incentivi fiscali per le imprese italiane che partecipano alle fiere di riferimento per il settore che si svolgono fuori UE, poiché la presenza alle manifestazioni espositive, soprattutto in mercati lontani, rappresenta il miglior strumento di marketing per una PMI. Alla più importante fiera organizzata in Cina, che si è svolta a metà aprile, sono, infatti, oltre 50 le imprese italiane che hanno esposto la propria tecnologia con l'obiettivo di intercettare la domanda di utilizzatori locali e dei paesi limitrofi, di certo tra le più vivaci nel panorama internazionale".
"Ma tutto questo non è sufficiente - ha concluso il presidente Carboniero - per questo UCIMU, nell'ambito dell'attività di internazionalizzazione, nel 2019, ha in programma, insieme a Ministero dello Sviluppo Economico, Ambasciate, ICE-Agenzia e le omologhe associazioni di settore, l'organizzazione di una serie di forum bilaterali in Russia, India e Cina, pensati per favorire il dialogo tra i sistemi paese e i sistemi industriali di entrambe le parti".
Le fiere e gli eventi continuano ad essere al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, un'importante occasione di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali del Gruppo incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per chi vuole conoscere l'azienda da vicino e per chi vuole scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.
Il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo, con diversi spazi espostivi, da piccole aree con qualche tecnologia stand alone fino ad arrivare alle fiere istituzionali a livello internazionale, in cui viene riprodotta una vera e propria fabbrica, con soluzioni tecnologiche, impianti e servizi interconnessi.
Nel 2019 Biesse Group compie 50 anni e festeggia con un tour di eventi nel mondo dedicati ai propri clienti e un unico comun denominatore: il futuro.
Credere nel futuro significa anche mettere in campo importanti investimenti per produrre strumenti e
macchinari che forniscano ai clienti una maggiore efficienza produttiva e semplifichino in sicurezza il loro lavoro, migliorando l'integrazione tra meccanica, elettronica e software rendendo i prodotti "intelligenti" e "collaborativi". Il "Future on Tour" ha preso il via a gennaio a Pesaro, presso l'Headquarters, e terminerà in Russia a dicembre 2019, per un totale di 18 eventi in 15 nazioni nel corso dell'anno. Il programma prevede anche tre eventi di inaugurazione di nuovi Campus nel mondo: in Italia, Australia e Germania.
Biesse ha partecipato alle fiere Mecspe a Parma e Jec World a Parigi, dedicate alle tecnologie per la lavorazione dei materiali tecnologici. Inoltre, ha partecipato a CIFM/Interzum a Guangzhou, la fiera internazionale dedicata all'intera filiera del legno e dell'arredamento, e Delhiwood in India, con grande supporto delle filiali in loco. Tra gli eventi principali per il brand Intermac, You+Tech, l'evento esclusivo dedicato agli specialisti di settore che si è svolto all'HQ Intermac a Pesaro e CamEurasia Glass Fair, realizzata insieme al dealer Sorglas Glass Machines presso il TÜYAP Convention Center.
Il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. ha approvato in data 26 febbraio 2019 l'aggiornamento del proprio piano industriale per il triennio 2019-2021. In conseguenza delle iniziative contenute nel piano e delle valutazioni riguardanti la situazione macro-economica internazionale, i principali risultati attesi dal Gruppo Biesse per il periodo in questione sono:
Il C.d.A., nonostante le evidenti incertezze e turbolenze politico-economiche a livello mondiale, intende fermamente mantenere un focus particolare sugli investimenti in innovazione, service/after-sale, senza tralasciare ogni sforzo in ambito marketing/commerciale. Il piano triennale così come strutturato si fonda su 3 principali indicazioni:
L'Assemblea Ordinaria degli azionisti in data 30 aprile 2019 (seconda convocazione) ha approvato il Bilancio d'esercizio e Consolidato al 31 dicembre 2018. Ha inoltre deliberato il pagamento (per il giorno 8/5/19) di un dividendo che al lordo delle ritenute di legge sarà pari a Euro 0,48 per azione avente diritto (stacco cedola 6/5/19 – record date 7/5/19) per un esborso complessivo di Euro 13.148.660. Il residuo rispetto al risultato netto sarà pressoché totalmente accantonato a Riserva Straordinaria (capogruppo Biesse S.p.A.).
L'Assemblea ha inoltre nominato un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione previo aumento del numero dei membri del Consiglio di Amministrazione medesimo. Il nuovo membro del Consiglio di Amministrazione è la Dr.ssa Silvia Vanini ed il numero dei componenti del Consiglio sale a otto.
Silvia Vanini ricoprirà inoltre il ruolo di Chief Organization & HR Officer del Gruppo.
| 31 Marzo 2019 |
% su ricavi | 31 Marzo 2018 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 169.017 | 100,0% | 162.327 | 100,0% | 4,1% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
12.379 | 7,3% | 9.418 | 5,8% | 31,4% |
| Altri Proventi | 1.637 | 1,0% | 1.615 | 1,0% | 1,3% |
| Valore della produzione | 183.033 | 108,3% | 173.361 | 106,8% | 5,6% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (75.352) | (44,6)% | (70.608) | (43,5)% | 6,7% |
| Altre spese operative | (32.028) | (18,9)% | (32.997) | (20,3)% | (2,9)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti | 75.652 | 44,8% | 69.756 | 43,0% | 8,5% |
| Costo del personale | (56.752) | (33,6)% | (49.994) | (30,8)% | 13,5% |
| Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti | 18.901 | 11,2% | 19.762 | 12,2% | (4,4)% |
| Ammortamenti | (7.985) | (4,7)% | (5.458) | (3,4)% | 46,3% |
| Accantonamenti | (242) | (0,1)% | (361) | (0,2)% | (33,0)% |
| Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti | 10.674 | 6,3% | 13.944 | 8,6% | (23,5)% |
| Impairment e componenti non ricorrenti | (495) | (0,3)% | (5) | (0,0)% | |
| Risultato operativo | 10.179 | 6,0% | 13.939 | 8,6% | (27,0)% |
| Proventi finanziari | 83 | 0,0% | ਰੇਤ | 0,1% | (12,1)% |
| Oneri Finanziari | (642) | (0,4)% | (689) | (0,4)% | (6,8)% |
| Proventi e oneri su cambi | (1.243) | (0,7)% | (497) | (0,3)% | - |
| Risultato ante imposte | 8.378 | 5,0% | 12.848 | 7,9% | (34,8)% |
| Imposte sul reddito | (2.788) | (1,6)% | (4.786) | (2,9)% | (41,7)% |
| Risultato dell'esercizio | 5.590 | 3,3% | 8.063 | 5,0% | (30,7)% |
I ricavi netti dei primi tre mesi del 2019 sono pari ad € 169.017 mila, in miglioramento (+4,1%) rispetto al dato del 31 marzo 2018 (ricavi netti pari ad € 162.327 mila).
Per quanto riguarda la divisione dei ricavi per segmento, la Divisione Legno segna un incremento di circa 3,4% (€ 118.063 mila contro i € 114.215 del 2018). Anche la Divisione Vetro/Pietra aumenta in maniera cospicua (+24,4%), cosi come la Divisione Tooling, che registra un incremento del 4,6%. Solo la divisione Meccatronica subisce un decremento (-10,3%), passando da € 25.218 mila a € 22.631 mila del 2019.
Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenziano le buone prestazioni del Nord America (+32,6%, da € 27.151mila a € 36.000 mila del 2019) e dell'Europa Occidentale (+15,1%), che mantiene il ruolo di leader dei segmenti con i suoi € 77.587 mila di ricavi.
Per il resto si segnalano le performance negative delle aree Asia-Oceania (-20,6%) e del Resto del Mondo (- 43,2%). In leggera regressione anche l'area Europa Orientale (-4,1%).
Le rimanenze aumentano complessivamente di € 20,6 milioni rispetto a fine anno: la variazione è determinata dagli incrementi dei prodotti in corso di lavorazione pari ad € 9,8 milioni, delle materie prime per € 4,4 milioni, del magazzino prodotti finiti per € 3,9 milioni e dei ricambi per € 2,3 milioni. L'aumento è in linea con le previsioni ed è finalizzato alla necessità di far fronte alle consegne previste nei prossimi mesi.
Il valore della produzione dei primi tre mesi del 2019 è pari ad € 183.033 mila, + 5,6% rispetto a marzo 2018, quando il dato ammontava ad € 173.361 mila.
L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in aumento (pari al 41,2 % contro il 40,7% del 31 marzo 2018), per effetto del diverso mix prodotto.
Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 968 mila) e decrementano il proprio peso percentuale dal 19% al 17,5%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 1.350 mila, principalmente per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. I costi per servizi e gli oneri diversi di gestione rimangono sostanzialmente invariati.
| 31 Marzo 2019 |
% | 31 Marzo 2018 |
% | |
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | ||||
| Valore della produzione | 183.033 | 100,0% | 173.361 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 75.352 | 41,2% | 70.608 | 40,7% |
| Altre spese operative | 32.028 | 17,5% | 32.997 | 19,0% |
| Costi per servizi | 28.813 | 15,7% | 28.630 | 16,5% |
| Costi per godimento beni di terzi | 1.206 | 0,7% | 2 556 | 1,5% |
| Oneri diversi di gestione | 2.009 | 1,1% | 1.811 | 1,0% |
| Valore aggiunto | 75.652 | 41,3% | 69.756 | 40,2% |
Concludendo quindi, si sottolinea che il valore aggiunto dei primi tre mesi del 2019 è pari ad € 75.652 mila, in aumento dell'8,5% rispetto al pari periodo del 2018 (€ 69.756 mila).
Il costo del personale dei primi tre mesi del 2019 è pari ad € 56.752 mila e registra un incremento di valore di € 6.758 mila rispetto al dato del 2018 (€ 49.994 mila, +13,5% sul pari periodo 2018). L'incremento è legato principalmente alla componente fissa di salari e stipendi (+ € 6.241 mila, +12,9% sul pari periodo 2018); tali aumenti dei costi sono determinati principalmente dall'effetto "trascinamento" delle assunzioni di nuove teste effettuate nel corso del 2018.
Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 marzo 2019 è positivo per € 18.901 mila (a fine marzo 2018 era positivo per € 19.762 mila). Come detto in precedenza si segnalano effetti positivi sull'EBITDA per effetto di minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 per € 1.229 mila.
Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 46,3% (passando da € 5.458 mila del 2018 a € 7.985 mila dell'anno in corso): la variazione è relativa alle immobilizzazioni materiali che aumentano di € 2.143 mila (da € 2.288 mila ad € 4.432 mila, in aumento del 93,7%). L'aumento degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali è riferita principalmente alla prima applicazione dell'IFRS 16 che come stabilito determina un incremento di quote di ammortamento per € 1.765 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un incremento per € 384 mila (da € 3.169 mila a € 3.553 mila, in aumento del 12,1%).
Gli accantonamenti ammontano ad € 242 mila, in diminuzione rispetto ai primi tre mesi del 2018 (- € 361 mila).
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 559 mila, invariati rispetto al dato 2018 (€ 594 mila).
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano in questi primi tre mesi componenti negative per € 1.243 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 497 mila).
Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 8.378 mila.
La stima del saldo delle componenti fiscali è negativa per complessivi € 2.788 mila. L'incidenza relativa alle imposte correnti è negativa per € 2.587 mila (IRAP: € 461 mila; IRES: € 1.012 mila; imposte giurisdizioni estere: € 1.293 mila; imposte relative esercizi precedenti: € 115 mila; altre imposte: -€ 25 mila), mentre l'incidenza relativa alle imposte differite è positiva e pari a € 70 mila.
Ne consegue che il risultato netto dei primi tre mesi dell'esercizio 2018 è positivo per € 5.589 mila.
| Al 31 Marzo | Al 31 Dicembre Al 30 Settembre Al 30 Giugno Al 31 Marzo | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | 2018 | 2018 | 2018 | |
| migliaia di euro | |||||
| Attività finanziarie: | 67.788 | 83.308 | 91.114 | 91.323 | 89.853 |
| Attività finanziarie correnti | 35 | 288 | 336 | 706 | 637 |
| Disponibilità liquide | 67.753 | 83.020 | 90.778 | 90.617 | 89.216 |
| Debiti per locazioni finanziarie a breve termine | (350) | (349) | (336) | (348) | (347) |
| Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine | (26.287) | (22.161) | (43.133) | (42.444) | (35.649) |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 41.151 | 60.798 | 47-645 | 48.531 | 53.857 |
| Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | (27.167) | (1.569) | (1.662) | (1.744) | (1.832) |
| Debiti bancari a medio/lungo termine | (30.700) | (33.821) | (26.579) | (30.121) | (33.077) |
| Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine | (57.867) | (35.390) | (28.241) | (31.865) | (34.908) |
| Posizione finanziaria netta totale | (16.716) | 25.407 | 19.403 | 16.666 | 18.949 |
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 marzo 2019 è, dopo gli effetti IFRS 16, negativa per 16,7 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta a fine marzo 2019, proformata senza impatti IFRS 16, sarebbe positiva per 9,9 milioni di Euro, nonostante la normale ciclicità/stagionalità del business Biesse che caratterizza il primo trimestre dell'anno.
Il capitale investito netto è pari a 245,2 milioni di Euro in aumento rispetto a dicembre 2018 (Euro 194,1 milioni).
Il patrimonio netto è pari a 226,5 milioni di Euro (Euro 219,5 milioni al 31 dicembre 2018).
| 31 Marzo | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| migliaia di euro | |||
| Immateriali | 84.860 | 84.240 | |
| Materiali | 129.417 | 102.774 | |
| Finanziarie | 3.058 | 2.847 | |
| Immobilizzazioni | 217.335 | 189.862 | |
| Rimanenze | 183.396 | 162.786 | |
| Crediti commerciali | 130.331 | 134.331 | |
| Debiti commerciali | (240.937) | (244.024) | |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 72.790 | 53.092 | |
| Fondi relativi al personale | (12.359) | (12.550) | |
| Fondi per rischi ed oneri | (10.778) | (10.737) | |
| Altri debiti/crediti netti | (34.015) | (35.526) | |
| Attività nette per imposte anticipate | 10.266 | 9.985 | |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (46.885) | (48.827) | |
| Capitale Investito Netto | 243.240 | 194.127 | |
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 | |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 192.650 | 147.577 | |
| Risultato dell'esercizio | 5.542 | 43.672 | |
| Patrimonio netto di terzi | 940 | 893 | |
| Patrimonio Netto | 226.524 | 219.536 | |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 84.504 | 57.900 | |
| Altre attività finanziarie | (32) | (288) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (67.753) | (83.020) | |
| Posizione Finanziaria Netta | 16.716 | (25.407) | |
| Totale Fonti di Finanziamento | 243.240 | 194.127 |
Rispetto al dato di dicembre 2018, le immobilizzazioni immateriali nette sono aumentate di circa € 0,6 milioni. Tale effetto è imputabile prevalentemente alle capitalizzazioni R&D di nuovi prodotti ed ai nuovi investimenti ICT.
Nel confronto con il dato di dicembre 2018, le immobilizzazioni materiali nette sono aumentate per € 26,7 milioni. Oltre agli impieghi legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro e ai lavori di ampliamento e ammodernamento dei fabbricati, vanno segnalati gli effetti della prima applicazione dell'IFRS 16 per € 26,6 milioni.
Come già sottolineato in precedenza, le rimanenze aumentano complessivamente di € 20.610 mila rispetto al 31 dicembre 2018.
Per quanto concerne le altre voci del Capitale Circolante Netto Operativo, che nel complesso si è incrementato di circa € 19.697 mila rispetto al 31 dicembre 2018, si segnalano la diminuzione dei crediti commerciali per € 3.999 mila, mentre i debiti commerciali aumentano (+€ 3.087 mila).
| 31 Marzo 2019 |
96 | 31 Marzo 2018 |
96 | Var % 2019/2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Divisione Legno | 118.063 | 69,9% | 114.215 | 70,4% | 3,4% |
| Divisione Vetro/Pietra | 33.183 | 19,6% | 26.681 | 16,4% | 24,4% |
| Divisione Meccatronica | 22.631 | 13,4% | 25.218 | 15,5% | (10,3)% |
| Divisione Tooling | 3.403 | 2,0% | 3.253 | 2,0% | 4,6% |
| Divisione Componenti | 5.629 | 3,3% | 5.511 | 3,4% | 2,1% |
| Elisioni Interdivisionali | (13.892) | (8,2)% | (12.550) | (7,7)% | 10,7% |
| Totale | 169.017 100,0% | 162.327 100,0% | 4,1% |

| 31 Marzo 2019 |
96 | 31 Marzo 2018 |
Var % 2019/2018 |
||
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Europa Occidentale | 77.587 | 45,9% | 67.425 | 41,5% | 15,1% |
| Asia - Oceania | 26.449 | 15,6% | 33.297 | 20,5% | (20,6)% |
| Europa Orientale | 23.102 | 13,7% | 24.096 | 14,8% | (4,1)% |
| Nord America | 36.000 | 21,3% | 27.151 | 16,7% | 32,6% |
| Resto del Mondo | 5.879 | 3,5% | 10.358 | 6,4% | (43,2)% |
| Totale | 169.017 | 100,0% | 162.327 | 100,0% | 4,1% |

Pesaro, 14 maggio 2019 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci
| 31 Marzo 2019 |
% su ricavi | 31 Marzo 2018 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 169.017 | 100,0% | 162.327 | 100,0% | 4,1% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
12.379 | 7,3% | 9.418 | 5,8% | 31,4% |
| Altri ricavi e proventi | 1.637 | 1,0% | 1.615 | 1,0% | 1,3% |
| Valore della produzione | 183.033 | 108,3% | 173.361 | 106,8% | 5,6% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (75.352) | (44,6)% | (70.608) | (43,5)% | 6,7% |
| Altre spese operative | (32.028) | (18,9)% | (32.997) | (20,3)% | (2,9)% |
| Valore aggiunto | 75.652 | 44,8% | 69.756 | 43,0% | 8,5% |
| Costo del personale | (57.247) | (33,9)% | (49.994) | (30,8)% | 14,5% |
| Margine operativo lordo | 18.406 | 10,9% | 19.762 | 12,2% | (6,9)% |
| Ammortamenti | (7.985) | (4,7)% | (5.458) | (3,4)% | 46,3% |
| Accantonamenti | (242) | (0,1)% | (361) | (0,2)% | (33,0)% |
| Risultato operativo | 10.179 | 6,0% | 13.939 | 8,6% | (27,0)% |
| Componenti finanziarie | (559) | (0,3)% | (594) | (0,4)% | (6,0)% |
| Proventi e oneri su cambi | (1.243) | (0,7)% | (497) | (0,3)% | |
| Risultato ante imposte | 8.378 | 5,0% | 12.848 | 7,9% | (34,8)% |
| Imposte sul reddito | (2.788) | (1,6)% | (4.786) | (2,9)% | (41,7)% |
| Risultato dell'esercizio | 5.590 | 3,3% | 8.063 | 5,0% | (30,7)% |
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Stefano Porcellini
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