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Eni

AGM Information Jun 12, 2019

4348_10-k_2019-06-12_26dcafdc-9f01-4286-bbab-22332aa53c0e.pdf

AGM Information

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ste l'OMC....................................

Questi sono due punti che ho trattato, sono strettamente collegati perché parlano di valore, di cultura....................................

Mi auspico che non ci siano le condizioni per chiudere i siti produttivi, ma per svilupparli, ma soprattutto per consolidare appunto quel ruolo di "scuola sul campo" per la classe dirigente di questo Paese, sia dell'Eni, sia dell'indotto che lo segue...................................

La stessa continuità di impegno mi piacerebbe che fosse garantita anche per mantenere il prestigio di OMC, gran parte direi proprio per la presenza dell'Eni e credo anche utilizzando le sue risorse umane migliori, com'è sempre stato e anche per il futuro...................................

Questa "Grande Eni" è una buona notizia perché conferma che esiste un'Italia di cui si parla poco ma che ogni giorno lavora, producendo ricchezza sui territori e costruendo quella cultura del lavoro e quel prestigio che abbiamo. Se sapremo farlo credo che avremo sicuramente una Grande Eni e di riflesso avremo anche una Grande Italia. Grazie....................................

ISABELLA ABATE in rappresentanza dell'Azionista Domenico Giovanni

Battista Mele (5 azioni). Buongiorno,...................................

rappresento l'Osservatorio popolare della Val d'Agri, come il Dottor Mele, e il mio intervento era soprattutto volto a chiarire dei dati sullo sversamento del 2017 che c'è stato in Val d'Agri; gli interventi precedenti mi hanno in qualche modo preceduto....................................

Le mie però sono due domande un po' più specifiche, anche rispetto alla relazione introduttiva, dove si parla di una bonifica già completata e poi di un

dato che è l'85%.
Noi vorremmo capire questo dato, in termini assoluti, quant'è grande?
Cioè, l'85% di cosa? Del restante 15% che cosa si farà?
Quali sono i programmi di Eni per bonificare questo sversamento?
E il dato rimanente sarà bonificato o meno?
Per il resto diciamo che il progetto energy valley, anche con i 200 posti di
lavoro, ci pare veramente insufficiente a compensare i danni indiretti che,
purtroppo, questa attività di estrazione ha fatto sul territorio
Ricordo che la Val d'Agri è al centro di un Parco Nazionale e che era cono-
sciuta come un luogo di agricoltura di pregio
Spero in Agrivanda, che consiste in una coltivazione di piante officinali su
terreni che sono diventati improduttivi dopo l'insediamento Eni, nel senso
che i terreni più vicini al COVA hanno avuto un tracollo per quanto riguar-
da le produzioni agricole, anche solo per un danno di immagine. Grazie
VIRGINIA ANNA MARIA RONDINELLI in rappresentanza dell'Azio-
nista Annalisa Cavallini (1 azione).
Buongiorno a tutti
sono Virginia Rondinelli, porto una voce evidentemente non di un investi-
tore ma di una comunità
Sono qui in collaborazione con "A Sud" ma faccio parte anche di un comi-
tato tarantino che si chiama "Cittadini lavoratori liberi e pensanti", sappia-
mo bene che la raffineria a Taranto insiste su un territorio, su un sito che
vede una devastazione ambientale e sanitaria conclamata, codificata e persi-
no indagata

$\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal{L}^{\mathcal$

$\mathbf{r}$

$\frac{1}{2}$

Ora, la nostra domanda è non precisamente tecnica, nel senso che le do-

mande tecniche sarebbero tantissime, ma ci interessano due aspetti diciamo macro.............

Uno è quello principale della sicurezza per cui abbiamo chiesto chiarimenti circa il piano di emergenza esterno.

L'ultima pubblicazione è del 2015. Ora proprio per la gravità delle condizioni ambientali a Taranto chiederemo formalmente come comitato un riaggiornamento urgentissimo di questo piano di emergenza esterna, per il quale peraltro abbiamo svolto delle indagini sul territorio. A memoria, la popolazione non ne ha mai sentito parlare, non è mai stata consultata, non ha mai avuto pubblicazioni al riguardo o un invito alla consultazione delle pubbli $cazioni$ ....................................

Detto questo, invitiamo anche l'azienda visto che ribadisce l'interesse e la sensibilità alle comunità insistenti e residenti sul territorio, di allegare ogni volta che si verifica un incidente come quello dell'anno precedente - che è stato anche particolarmente incisivo - di allegare oltre al comunicato di rassicurazione diciamo di rischio rientrato, anche una sintesi tecnica, per quanto possibile, fruibile dai cittadini comuni, per cui si capisca quali sono le tecniche attraverso le quali si rientra dal rischio e meglio ancora quale sia il rischio non corso...................................

L'altra cosa che ci interessa, come corregionali interessati dal progetto "Tempa Rossa", è che non è molto chiaro quello che accadrà alla Raffineria

a Taranto....................................

Nel senso che il progetto riporta, ancora adesso on line, che si tratterà esclusivamente di stoccaggio del greggio proveniente dalla Basilicata, mentre al momento dell'insediamento degli uffici Total operativi nel centro di Taranto

a dicembre scorso, l'Amministratore Delegato sosteneva che, grazie all'Eni, la Raffineria sarebbe stata in grado di lavorare e ricevere ed esportare tutta la produzione dalla Basilicata. Questo ci ha lasciati abbastanza disorientati perché evidentemente cambia l'impatto e l'incidenza sul territorio, oltre che i rischi...................................

Ricordiamo che lo stabilimento di Taranto è considerato, secondo le direttive, ad alto rischio di incidente rilevante di soglia superiore..................................

L'ultima dichiarazione è della settimana scorsa sul Sole 24 Ore che dice che, eventualmente, laddove una parte di greggio proveniente dalla Basilicata fosse lavorata a Taranto ciò consentirebbe da un punto vista dell'impatto ambientale, rispetto alle petroliere, addirittura un risparmio....................................

I tarantini restano nel dubbio se e quanto di questo greggio sarà lavorato a Taranto e quali misure saranno adottate per prevenire l'ulteriore rischio di incidenti rilevanti....................................

Le domande sarebbero ancora tante tra cui quale tipo di sistema si intenda adottare per il pompaggio del greggio per le navi che non riescono a superare il Mar Grande.

Però diciamo che la cosa più importante è - se veramente c'è un rispetto della comunità - sapere precisamente se, quanto e quando cominceranno la lavorazione del greggio proveniente da Tempa Rossa e quando sarà aggiornato ciò che è dato ai cittadini consultare on line e magari anche sapere perché c'è un cambiamento di programmazione in questo senso. Grazie....................................

DANIELA AMBRUZZI (775 azioni).

Volevo rinunciare all'intervento, ma il Consigliere regionale dell'Emilia Romagna mi ha fatto cambiare idea....................................

Innanzitutto ringrazio la Presidente e l'Amministratore Delegato per l'ottimismo...................................

Devo dire che poi l'andamento degli interventi mi ha spinto a fare delle considerazioni...................................

Preciso che quello che dirò non ha nessun interesse mio personale o fami-liare....................................

So quanto sia difficile portare avanti le aziende, le società, quindi immagino quanto possa essere difficile portare avanti una società come Eni. Tutti i contrasti che ci sono stati sugli interventi, soprattutto per chi si occupa di etica oppure anche di solidarietà vanno presi in considerazione, ma non so quanto essi siano inerenti in un'assemblea di approvazione di bilan- $\operatorname{cio}$ .

E dunque, sono d'accordo con Touadi, che ho conosciuto quando si occupava di Roma per ciò che ha detto.

Per ragioni familiari, conosco l'Africa da quando sono piccola e mi sembra che ci venga sempre rappresentato, soprattutto in televisione e in certe pubblicità, quello che poco rappresenta l'Africa con i vari problemi anche dell'immigrazione.

Il professor Sapelli ha richiamato la mia attenzione sulla slide dove è rappresentata l'Italia con tutti i centri Eni.

...................................

Io sono del nord, dove sono nata, lì ci sono molti centri di studio, mentre a Roma dove abito da tanti anni, e così nel Lazio, c'è una carenza di questi....... Ora faccio un ricatto: guai se l'Eni si trasferisce a Milano come tante altre società....................................

Il Lazio da una ventina di anni si sta spogliando di tantissime situazioni la-

vorative e questo è un dispiacere per i giovani
Parlo proprio dei giovani: a noi addolora e infastidisce il fatto che chi oggi
consegue un master non riesca a collocarsi nel mercato del lavoro
Quindi trovo ciò una situazione da prendere in considerazione
Poi voglio fare una battuta per le Università
Io suggerirei di istituire delle borse di studio proprio per la frequentazione
dei giovani più meritevoli e dei master; lo proporrei solamente per l'univer-
sità statale perché la LUISS già si occupa bene dei suoi studenti.
E un dolore vedere i giovani andare all'estero
Quindi gradirei che quanto da me illustrato potesse trovare un positivo ri-
scontro per quanto concerne il Lazio
SALVATORE GRACI in rappresentanza dell'Azionista Lucie Greyl (2
azioni)
Buongiorno a tutti e tutte, mi permetto di iniziare questo intervento con un
suggerimento, una battuta all'Ingegner Descalzi: non la beva quell'acqua!
So che le arriverà un'acqua San Pellegrino buonissima procurata a Gela, pe-
rò al di fuori delle amicizie (io vengo da Licata) tutto quello che viene da
Gela mi fa sempre abbastanza preoccupare
E poi l'ultima volta che un personaggio pubblico ha bevuto dell'acqua di-
cendo che era totalmente innocua ha avuto una fine non proprio felicissima,
per cui mi dispiacerebbe dover pensare che quell'acqua possa---------------------------------
Io, al di fuori delle amicizie, da Gela preferirei non prendere nulla
Detto questo, ho prestato moltissima attenzione alla parte della sua illustra-
zione relativa agli interventi che ha fatto Eni nel settore delle rinnovabili e
nella conservazione ambientale

$\label{eq:2.1} \frac{\left\langle \mathbf{y}{i} \right\rangle \left\langle \mathbf{y}{i} \right\rangle}{\left\langle \mathbf{y}_{i} \right\rangle}$

$\lambda$

Sinceramente ho trovato un po' stridenti alcuni passaggi, come ad esempio il fatto che si produca energia elettrica bruciando gas all'estero.................................... Capisco che questa è una frase interlocutoria, nel senso della costruzione, però effettivamente come diceva anche il professore prima, sappiamo che l'energia elettrica è solamente un vettore..................................

Spostare il problema della produzione di CO2 dall'Italia, o da paesi europei, all'estero comporta solamente uno spostamento d'asse, un po' come mettere la polvere sotto il tappeto...................................

Ma questa capisco bene è una considerazione nell'arco di un quadro di rivalutazione green dell'Eni che però sinceramente stride un po' con quelli che sono i progetti. Come anche il discorso che in Africa possibilmente le popolazioni locali contribuiscono alla deforestazione perché fanno utilizzo di biomassa.

Ora, immaginare che la popolazione locale contribuisca così severamente alla deforestazione quando il problema delle deforestazioni è stato legato all'upgrading mi pare un po' stridente.

Capisco benissimo che sono anche delle narrazioni interlocutorie che vengono fatte. Devo essere onesto, ho dovuto stravolgere un po' l'intervento che volevo fare rispetto a quanto mi ero prefissato in relazione al luogo in cui vengo perché noi abbiamo posto delle domande e mi tocca dover riprendere daccapo quell'intervento in relazione proprio alle vostre risposte....................................

Personalmente mi sono dimenticato di presentarmi, faccio parte del comitato No Triv Licata che aderisce all'associazione "A Sud".................................... Licata è la città che è interessata dal progetto dell'offshore Ibleo. E proprio sull'offshore Ibleo, noi volevamo dei chiarimenti, perché questo progetto ha

conosciuto delle varie rimodulazioni anche in epoca molto, molto recente..... Le nostre domande erano abbastanza puntuali, precise, volevamo sapere: questo progetto com'è stato rimodulato; qual è il volume di estrazione che viene effettuato; domande che chiaramente avevano un interesse anche sul piano economico: è di interesse degli azionisti sapere quel progetto quanto mi costa, cosa ci ricavo, quanto alla fine beneficio del costo o comunque, nel bilancio complessivo, mi possa essere utile questo progetto. Francamente le risposte, ripeto, sono state secondo me abbastanza evasive, non dico imprecise, ma sicuramente retrodatate..................................

Ci viene risposto che il progetto è stato ridimensionato perché non verrà più fatta la piattaforma "Prezioso K". Questo fatto lo sapevamo, lo sapevamo già all'inizio di quest'anno. In realtà, da fonti ufficiali, come ad esempio la gazzetta petrolifera, è emerso che questo progetto ha subito una ulteriore rimodulazione, non verrà effettuata più l'attività di estrazione dai pozzi denominata Panda, Panda V2 e Panda 1.................................... Però dalla risposta noi non venivamo a sapere perché è stato rimodulato il progetto e perché si è rinunciato a questi pozzi; nelle risposte tutto ciò non compare.......

Però, paradossalmente, ci si dice che verrà messa in produzione la perforazione, quindi l'estrazione tramite pozzi esistenti e la perforazione di due pozzi addizionali, che dalla gazzetta petrolifera pare non vengano realizzati. Allora, mi chiedo questa risposta a quale epoca storica viene data, cioè quale epoca storica nello specifico fotografa. Io la risposta la so, siamo più o meno tra il 2017 e il 2018, quindi quanto è avvenuto nel 2019 non viene tenuto in considerazione. Non è dato sapere i volumi di gas che verranno estratti e questo è importante perché se vado ad effettuare un progetto voglio sapere cosa ci ricavo dal quel progetto..................................

Altre domande che noi abbiamo posto erano legate esattamente a questo, un po' me ne pento e un po' ne sono contento, era una domanda a trabocchetto perché volevamo sapere quali provvedimenti economici verranno presi in favore del territorio. Nello specifico, le aree destinate alle trivellazioni saranno interdette alla navigazione e alla pesca: volevamo sapere l'estensione di quest'area e quali sono i provvedimenti che sono stati adottati. La risposta che ci è stata data è la stessa; quindi a fronte di un ridimensionamento del progetto, la risposta che ci è stata data è esattamente quella iniziale quando fu presentato il progetto: 0,37% dell'area di pesca. Attenzione, lo 0 virgola non deve fare immaginare una porzione molto piccola, perché se parliamo di molti chilometri quadrati, esattamente di 10 mila chilometri quadrati, 9 mila 553 chilometri quadrati a ridosso di una costa significa che la gente non può esercitare le attività connesse alla pesca, al turismo, eccetera, sul territorio................................

Chiediamo quali possono essere i provvedimenti e ci viene detto: "Saranno i provvedimenti di ritorno economico così come vengono realizzati nell'Adriatico"....................................

Peggio mi sento perché non mi pare che ci siano stati dei risultati positivi sull'Adriatico. Ma la cosa che secondo me è ancora più grave è che questi provvedimenti economici, di cui si parla, fanno riferimento ad un errore che viene protratto anche nella risposta che ci viene data, perché si parlava all'epoca di sostegni economici destinati alla Marineria di Mazara del Vallo che non c'entra nulla, né con il progetto in sé, né con la città di Licata...................................

Quindi ancora una volta non sappiamo quali saranno le destinazioni di aiuti economici alla nostra città. Tendenzialmente sappiamo che non ce ne sarà nessuna, perché quale può essere il compenso economico in relazione ad un fermo delle attività commerciali della durata di almeno un anno, un anno e $mezzo?$

Tra l'altro si nicchia anche su un fattore abbastanza importante, che è stato oggetto della nostra domanda: manca ancora una volta una risposta su quello che è la valutazione di rischio derivante da incidente rilevante. Questione non affrontata nella VIA, sulla quale le associazioni ambientaliste stanno pressando Eni e sulle quali non si riesce ad avere nessuna risposta.................................... Ora, nell'ambito delle risposte che vengono formulate alle nostre domande, c'è il fatto che di questo progetto non sappiamo bene dove siano i campi di coltivazione....................................

La cosa che ci fa sorgere un dubbio è: come mai non si riesce ad avere una puntuale descrizione di questo progetto, quando si prevede che questo sarà operativo nel 2021?...................................

Quindi abbiamo un anno e mezzo di lavoro e non riusciamo ad avere nessuna chiarezza, noi del territorio, e - visto che è più volte stato citato Mattei, che sosteneva che le ricchezze estrattive devono rimanere sul territorio - a questo punto vorremmo sapere noi del territorio che cosa ci rimane. La realtà dei fatti è che nel territorio non rimane nulla; nel territorio non rimane nulla di tutto ciò.

Il progetto di riconversione verso il verde e verso un'economia più sostenibile è encomiabile. Sicuramente i passaggi di rinuncia alle fonti fossili, dovrebbero essere in un'ottica più positiva...................................

Ma quello che è vero è che, allo stato dei fatti, è un progetto di dubbia realizzabilità, perché si trova su un'area vulcanica, un progetto che non si sa come, quando e perché verrà concluso, comunque ancora fa parte dell'assetto economico e progettuale dell'Eni sull'estrazione di idrocarburi................................... Noi sappiamo che questo progetto da un punto di vista economico non darà un ritorno al territorio e l'unica cosa certa che al momento abbiamo è che i territori sopporteranno i danni economici e i danni ambientali di questo progetto, ripeto, di cui non si riesce ad avere ancora nessuna notizia. Ebbene noi sappiamo solo quello che sopporteremo........

Se verrà realizzato, sicuramente ci saranno danni ambientali legati alle perforazioni ma anche alle opere di connessione come il pipeline, sicuramente ci sarà un danno economico per via dell'interdizione alla navigazione che sopporteranno tutte le città frontaliere. Grazie........

GIUSEPPE DI BELLO in rappresentanza dell'Azionista Sebastiano Capurso (2 azioni).

Buongiorno a tutti, ...................................

chiedo la gentilezza al Notaio della trascrizione totale del mio intervento....... Io mi chiamo Giuseppe Di Bello ed è la prima volta che partecipo all'assemblea degli azionisti di un'importante società italiana qual è Eni S.p.A., in cui lo Stato Italiano - tramite la Cassa depositi e prestiti e il Ministero dell'economia e delle finanze - detiene il 30% circa del capitale sociale....................................

Vengo dalla Basilicata, avendo ricevuto delega da un'azionista titolare di qualche azione, prendo oggi la parola nell'Assemblea degli Azionisti di Eni, cioè nel principale organo statutario dal quale scaturiscono tutti i poteri gestionali della Società, come è stato anche affermato nella passata Assemblea

degli Azionisti del 10 maggio 2018 dal gruppo di minoranza dell'ex Banca Mediterranea del Sud Italia, costretta a confluire nel 2000 in Banca di Roma Capitalia, assorbita a sua volta nel 2007 da Unicredit, composto soprattutto da soci risparmiatori lucani, originari della mia terra di provenienza.................................... In merito al bilancio del 2018 in discussione, anche io vorrei trattare la tematica affrontata da altri, che sono intervenuti prima di me, ovvero l'impatto ambientale e sanitario delle attività estrattive dell'Eni e i loro effetti sulle popolazioni locali, con l'auspicio di poter ricevere risposte dai vertici e dall'alta dirigenza societaria dell'Eni ai quesiti che andrò a porre a breve su questioni aperte, tutt'ora irrisolte....................................

Mi riferisco, in particolare, alle attività estrattive svolte dall'Eni negli ultimi 25 anni in Basilicata, nel Centro Olii della Val d'Agri situato nel Comune di Viggiano, in provincia di Potenza, detto in breve "COVA" di cui l'Amministratore Delegato, Claudio Descalzi, ha fatto qualche cenno poc'anzi nella sua relazione orale; COVA che, come altre strutture estrattive di idrocarburi che hanno invaso la piccola Basilicata, sono coinvolte da particolari attività della competente autorità giudiziaria territoriale.................................... È infatti in corso il dibattito del giudizio penale 1753 del 2017 innanzi al Tribunale Penale di Potenza, cosiddetto processo "Petrolgate" (già numero 1542 del 2010 della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza) a carico degli imputati Nicola Allegro (Dirigente e responsabile operativo del CO-VA dell'Eni da luglio 2013) difeso dagli Avvocati Mario Brusa di Milano e Santi Laurini di Grosseto più altri soggetti tra cui:

  • Eni S.p.A., nella persona del Legale rappresentante, difeso dagli Avvocati Piero Amara di Catania e Carlo Federico Grosso di Torino; ....................................

  • Ruggero Gheller (Dirigente responsabile del distretto meridionale dell'Eni dall'ottobre 2011 al settembre 2014) difeso dall'Avvocato Piero Amara;........... - Enrico Trovato (Dirigente responsabile del distretto meridionale dell'Eni da ottobre 2014); 400 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm = 0.000 mm

  • Nicola Savino, Presidente di Tecnoparco Valbasento, una società presso la quale Eni confluisce parte dei reflui e la cui proprietà, il 40%, è della Regione Basilicata - voi immaginate un po' che intrecci sono andato a verificare - incaricata dello smaltimento di acque e reflui industriali a Pisticci Scalo, provincia di Matera, difeso dagli Avvocati Donatello Cimadomo di Potenza e Alessandro Amato di Bari; electronomico e di Bari alla contra all'alta di Bari all'alta contra di Bari all'alta controlla controlla controlla controlla controlla controlla controlla controlla controlla controlla

  • Salvatore Lambiase (Dirigente della Regione Basilicata, responsabile del settore delle acque pubbliche); et al. and a settore delle acque pubbliche); et al. and a settore delle acque pubbliche (settore and and all and all and all and all and all and all and all and all and all and all and all a

  • Raffaele Vita (Direttore Generale dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente di Basilicata); 3000000000000000000000000000000000000

  • Aldo Schiassi (altro Direttore Generale dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente di Basilicata); est est est est est est est est est est

-Domenico Antonio Santoro (Dirigente dell'Unità di Direzione Ambiente e Territorio della Provincia di Potenza).

I reati che vengono contestati in questo processo riguardano il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi da attività estrattive. Sia le indagini giudiziali che il processo in corso nel quale io mi sono trovato costretto a farne parte, come parte civile, con due associazioni, che rappresento, hanno fatto emergere che nel pozzo di reiniezione che si trova in una località, che si chiama Montemurro sempre accanto a Viggiano, sempre accanto all'invaso del Pertusillo, sono state stoccate, sono state smaltite in un solo anno

preso a riferimento, settembre 2013-settembre 2014, 854.101 tonnellate di reflui mentre invece sul Tecnoparco, di cui parlavo prima, sono state stoccate 594.671 tonnellate di reflui.

Prima di formulare specifiche domande ai vertici e all'alta dirigenza Eni, non può essere tralasciato il fatto che la gravità della questione Basilicata che non può più essere sottaciuta, ha avuto questo ulteriore epilogo del 2019, per un fatto che parte dal 2017, consistito nella perdita di greggio semilavorato stipato nelle cisterne del Centro Olii di Viggiano del COVA che viene pompato due volte a settimana in direzione Raffineria di Taranto........... Questa perdita potrebbe avere inquinato irreversibilmente la falda acquifera del Comune di Viggiano e forse quella anche del vicino Comune di Grumento Nova, perché ci sono delle pompe sommerse che stanno tirando anche in questo momento in cui io vi sto parlando, in entrambi i Comuni............. In conseguenza di questi incidenti, sono state adottate misure cautelari nel procedimento 771 del 2017: uno a carico di un dirigente dell'Eni, il Signor Enrico Trovato, e ben cinque a carico di dirigenti pubblici locali della Basilicata; rapporto 1 a 5, di cui due dirigenti dei Vigili del Fuoco, uno dell'I-NAIL, uno dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente della Basilicata e un dirigente del Comune di Viggiano.

Dalla stampa si è appresa anche la notizia di un altro provvedimento restrittivo, dell'arresto, che ha colto pure l'Avvocato Piero Amara, difensore Eni. Dagli atti del giudizio penale è risultato che dopo lo sversamento del 2017 sono state munte circa 69.719 tonnellate di acque e greggio fino a febbraio 2018. Ora, siccome io mi attengo ai dati dell'Autorità Giudiziaria, presumo che siano pari quantitativi da febbraio del 2018 a febbraio del 2019, ora sia-

mo a maggio del 2019. componente del mate
Adesso arrivo ai punti di domanda
1. Qual è il livello di controllo sulle emissioni nocive trasferite in atmosfera
dal COVA di Viggiano?
2. Quali sono le cause degli incidenti e dei boati, seguiti da immense fumate
nere, presso il Centro Olii di Viggiano?
3. Esiste un registro dei viaggi delle autobotti piene di liquidi e munti dal
2017 in poi, nei territori dei Comuni di Viggiano e Grumento Nova?
4. Quali sono le procedure e le metodiche di controllo adottate per prevenire
gli effetti corrosivi del greggio nei circa 750 chilometri di tubazioni che
portano il petrolio dai pozzi al Centro Olii e dal Centro Olii alla raffineria
di Taranto?
5. A che punto sono gli accordi tra Governo e Confindustria per attuare le
linee guida che evitino lo smantellamento delle piattaforme marine e dei
pozzi esausti per riconvertirli in mini hub del gas o altro?
6. Quali sono i tempi e le strategie dell'Eni per l'uscita dalla ricerca e dallo
sfruttamento degli idrocarburi?
7. Eni si oppone alla Legge 12/2019 o intende sospendere per 18 mesi le ri-
cerche, se titolare di altri permessi?
8. Eni, anche per compensare i disastri ambientali che ha procurato, intende
investire in Basilicata sulla ricerca per l'energia rinnovabile e per l'ambien-

Io ho ascoltato le parole del Dottor Descalzi che parlavano di un investimento di circa 80.000.000 di Euro per interventi di energia rinnovabile in Basilicata, sono troppo, troppo, troppo pochi e non corrispondono neppure

Mi rivolgo a voi, affinché prendiate coscienza del fatto che, così come ha parlato prima un Professore universitario di Milano, la Basilicata ha una propria Università, la Basilicata ha la più grande fabbrica di automobili che esiste in Europa, la FCA di Melfi.

al 5% del risarcimento del danno che noi stiamo subendo.

La Basilicata potrebbe vedervi in prima linea sulla ricerca sostenibile verde e green, sarebbe una compensazione giusta e legittima. Vi ringrazio.................................... MATTEO DEL GIUDICE (1 azione) e in rappresentanza degli Azionisti HC RENTE (22.875 azioni), PAWL EQUITY FUND AHEAD WEALTH SOLUTIONS AG (2.850 azioni), SIEMENS BSAV BALANCED (4.373 azioni), SIEMENS DC BALANCED (7.721 azioni), SIEMENS-FONDS SIEMENS-RENTE (474.982 azioni) e SIEMENS-FONDS SPT MM (11.940 azioni)...................................

Buongiorno, saluto tutti gli Azionisti, gli Amministratori e il Presidente.......... È un piacere intervenire sia in qualità di avvocato per la professione che io svolgo, anche se non sono un avvocato esperto di contratti petroliferi, e per la mia esperienza di attivista, diciamo così, di lunga data.................................. Sulla base di questa esperienza vorrei cercare di fare delle considerazioni...... La prima riguarda l'importanza delle procedure nella formazione dell'unità assembleare, già altri mi hanno preceduto su questo punto; l'importanza di come le domande formulate anche per iscritto prima dell'assemblea possono costituire un utile strumento per approfondire le tematiche.................................... Questo aspetto ha un grandissimo valore.................................... Non importa talvolta che ad intervenire siano azionisti che rappresentano magari cinque azioni, dietro tali interventi possono esserci anche interessi

di livello superiore, ma è importante anche valutare la qualità degli interventi....................................

In questo caso, due grosse tematiche sono state affrontate: una riguardante i processi, l'altra la riconversione economica: la decarbonizzazione.................................... È stato detto moltissimo sui processi in corso, quindi io vorrei dire soltanto poche cose: ribadisco l'importanza di nuovo delle domande fatte, ma per tutti, per formarsi una propria idea perché, da un lato, c'è il principio di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva che è sacro (tutti gli avvocati lo devono affermare) dall'altro c'è però il principio dello Stato di diritto, per cui attraverso tutti gli strumenti a disposizione - i giornali, la pubblicità dei processi, il dibattito assembleare - ciascuno si deve formare una propria idea..............

Domande specifiche sul punto: riguardo a quanto detto dal Presidente prima, è stata nominata una autorità indipendente per fare una autovalutazione che ha avuto un approccio "forense"...................................

Può spiegare in che senso? Perché probabilmente sarà un organismo dotato di altissime qualità professionali.

Un altro aspetto importante è conoscere in futuro gli esiti delle sentenze pervenute, di primo grado e secondo grado, anche a questi organismi di autovalutazione, perché la cosa che è emersa durante questo autodibattito è che i tempi dei processi sono lunghi, i tempi però dell'opinione pubblica sono più brevi e quindi è necessario conciliare queste due esigenze: questo per gli Azionisti è uno strumento di conoscenza utile....................................

E questo è il primo tema....................................

Per quanto riguarda il discorso della sostenibilità ambientale e decarboniz-

zazione, riporto un'esperienza entusiasmante che ho avuto in Francia, all'assemblea Vinci, dove comunque questa tematica è stata affrontata. Ho rilevato che il dibattito assembleare è stato povero, e mi è dispiaciuto, diversamente dal dibattito odierno che è stato ricco, posto che in questa assemblea rispetto all'altra il confronto scritto è stato discretamente ricco dal punto di vista della qualità degli interventi; in particolare, ha toccato una tematica che mi ha colpito, cioè quella della eterovalutazione del processo di decarbonizzazione, quindi della valutazione rimessa a organismi il più possibile indipendenti, magari espressione di autorità collegate all'ONU o Fondazioni eccetera...................................

Si parla del progetto science based target, cioè di un'iniziativa congiunta di vari soggetti che lavorano in questo campo nell'ottica degli Accordi di Parigi, per vedere cosa fanno le società per portarsi verso una riduzione dell'impatto sotto il profilo del riscaldamento globale....................................

Sono state bocciate, queste iniziative, sia nell'assemblea Vuitton che è una società che ha un oggetto diverso, che anche nell'assemblea Vinci, perché parole del Presidente Xavier Huillard - questa eterovalutazione non è tanto applicabile alla società Vinci perché è troppo poco, diciamo da un punto di vista di un nesso di causa, è troppo difficile andare a vedere con formulari che utilizzano questionari, quanto poi si va a incidere in termini di riscaldamento globale....................................

Voglio chiedere al Presidente e all'Amministratore Delegato, siccome mi pare una tematica di estrema attualità, cosa ne pensano loro di queste proce-dure di eterovalutazione?...

Perché l'autovalutazione ha un suo valore, è importante; quando uno vende

dei fagioli biologici si ha un'autovalutazione, si ha poi una certificazione di un'autorità che ha un suo valore. Questi processi di eterovalutazione, invece, quando vengono da Fondazioni importanti, da organismi che sono collegati all'ONU o cose del genere, che valore hanno, per voi?.................................... È possibile andare verso questa direzione?....................................

Come azionista, avevo mandato una osservazione sulla composizione dell'Advisory Board costituito nel 2017, avevo scritto una lettera ma non mi è stata data risposta....

Mi autocensuro dal punto di vista forse dell'approccio leggermente polemico e poi non sufficientemente documentato, comunque praticamente, per riassumere, mi sembra un organismo non sufficientemente indipendente perché presieduto da un componente del board, poi mi sembra la comunicazione poco chiara nel sito internet, perché comunque si incentra sulla decarbonizzazione e poi comunque, come sa bene l'Amministratore Delegato, questo organismo si occupa di tanti altri aspetti e non viene data nessuna pubblicità ai contenuti delle riunioni su ciò che riguarda la decarbonizzazione, quindi neanche a questo, diciamo, viene dato risalto....................................

Sempre in questa documentazione si parla di un Comitato, che supporta l'Amministratore Delegato, che si occupa della sostenibilità, istituito nel 2014, e anche di altri scenari, la cui composizione, ho visto, è fatta da soggetti di altissimo livello come formazione, curriculum, eccetera, però non ho visto scienziati, cioè mentre l'Amministratore Delegato è un fisico, che quando parla, è veramente appassionante ascoltarlo, per tutte le soluzioni, per l'utilizzo dei rifiuti o delle alghe per la produzione di combustibile o cose del genere, non c'è nessuno, nemmeno uno dei quattro componenti, con

formazione strettamente scientifica e questo mi ha colpito
Chiaramente, immagino che le risorse e le competenze possano essere attin-
te anche altrove, però penso che, per esempio, per valutare la potenzialità di
un progetto di produzione di combustibili fossili e gas naturali da alghe op-
pure da rifiuti oppure da acque reflue, o cose del genere, sia necessaria una
competenza di tipo scientifico
Vi ringrazio e saluto tutti
ANTONIO IADICICCO (500 azioni).
Buon pomeriggio alla Presidenza e a tutti voi soci
Siamo un po' in ritardo, cercherò di non utilizzare tutti i dieci minuti
Innanzi tutto bisogna prendere atto dei buoni risultati di bilancio che l'Am-
ministratore Descalzi e la Presidente Marcegaglia ci hanno presentato que-
sta mattina. Sono risultati molto significativi che confermano come Eni sia
una Società quotata in borsa di primo, secondo o anche terzo livello, ma tra
le prime in Italia in termini di risultati, in termini di pagamento di cedole, in
termini di organizzazione e soprattutto in termini di internazionalizzazione.
Non è una Società che opera all'E.U.R., è una Società che opera nel globo
terrestre, una volta forse anche in Oceania, non so se c'è ancora qualcosa, lo
dico così, come ricordo geografico
Mi piacerebbe avere dall'Amministratore Delegato Descalzi qualche aggior-

namento rispetto all'Africa: io ho lavorato in Africa, con l'ANIC, che non esiste più, adesso è Syndial mi pare, Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili si chiamava all'epoca, e l'ANIC all'epoca aveva anche sei raffinerie in Africa, una a Tunisi, si chiamava Stir, un'altra in Marocco, si chiamava Samir, un'altra in Ghana, si chiamava Gaip, un'altra in Congo Belga,

$\mathcal{H}^{(1)}$

si chiamava Sosir e poi c'era la Tiper in Tanzania e poi ce ne era un'altra in Zambia di cui non ricordo bene il nome ma credo che sia Indeni. Forse la memoria nonostante tutto ancora mi aiuta. Ho 75 anni, quindi posso solo essere grato di avere raggiunto questa età con una memoria così molto attenta sull'Eni ma non solo sull'Eni anche su tanti altri argomenti........ Su Eni i ricordi non sono che positivi, quelli del passato remoto e quelli del presente; è cambiato il mondo, ai tempi miei l'Eni non era quotata in borsa, adesso è quotata in borsa ed è un'azienda multinazionale quotata sulla borsa italiana e sulle borse estere, per cui viene valutata di giorno in giorno da tutti i soci e da tutti gli investitori sui risultati che produce....................................

Non devo fare particolari domande, cerco di essere aggiornato sulla documentazione che ci è stata data questa mattina quando siamo entrati, siamo stati documentati su tutto: sostenibilità e le altre attività collaterali.................................... Alla domanda che ho fatto sulle raffinerie che sono scomparse in Africa, non so se riceverò la risposta non per mancanza di volontà ma per mancanza di tempo....................................

Devo dire che, in tutto il periodo in cui l'Eni è stata nella mia attività quotidiana - adesso che sono fuori dal Gruppo - ho avuto sempre una stima per tutto quello che i Presidenti e Amministratori hanno fatto negli ultimi 50

anni....

Ecco ricordiamoci di una cosa perché a volte la memoria viene meno...... Noi ci troviamo qui, in questa bellissima sala ristrutturata recentemente dieci anni fa, ma questo palazzo intanto c'è in quanto Enrico Mattei lo aveva ipotizzato prima che fosse assassinato. Se dico una cosa non vera desidero essere corretto, cioè non è che lo hanno fatto dopo, secondo il mio modesto

parere che conta meno di zero, l'aereo che è caduto a Bescapè, durante il
viaggio di Mattei che rientrava dalla Sicilia, non è stato un incidente occa-
sionale e anche questo ci deve fare riflettere

L'Eni di Mattei era una delle "7 sorelle" che è stata attaccata mortalmente, come dicono le indagini ancora in corso e che mi pare che non si sono ancora concluse, perché tutti ne parlano, c'è stata anche una serie di film e dibattiti: è stato un incidente occasionale, quello di Bescapè, o è stata una morte programmata?.................................

A chi dava fastidio Enrico Mattei?...................................

Non lo so, non sono in grado di dirlo, io quando c'è stato l'incidente ero appena un liceale, avevo 17, 18 anni, quando lo lessi sul giornale cominciai a conoscere l'Eni, che nel 1968 per me l'Eni era niente, era "l'Ente Nazionale Idrocarburi"....................................

Era ancora un Ente, non era una S.p.A., era tutta un'altra cosa rispetto a una società per azioni com'è quella di oggi, completamente diversa dall'ente pubblico, una società per azioni valutata giorno per giorno dalle borse italiana, europee e americane....................................

______________________________________

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Vi ringrazio....................................

......Al termine dell'intervento l'Assemblea applaude....................................

DOMENICO RINELLI (8.630 azioni).

Buon pomeriggio,.................................. come Azionista non si può che essere soddisfatti, e quindi il mio ringraziamento va alla Presidente, all'Amministratore Delegato Descalzi e a tutto il

management di Eni e, insieme al ringraziamento, l'augurio di continuare a fare bene e anche meglio.

Una cosa mi ha interessato particolarmente dell'intervento dell'Amministratore Descalzi: è la questione del ricavare acqua dai rifiuti, indipendentemente dal fatto di poterla bere come promesso, naturalmente è chiaro che il primo utilizzo sarebbe irriguo o come acqua sanitaria o come acqua industriale....................................

Ma siccome in tanti scommettono - e speriamo che non si verifichi mai che la prossima guerra estesa potrebbe scoppiare per l'acqua, ricavare acqua non solo dai rifiuti, ma con processi industriali, potrebbe essere una grossa risorsa, oltre che una possibilità di business per il futuro...................................

Volevo chiedere all'Amministratore Descalzi se sa, se si è valutato, se può dirlo, perché mi rendo conto che potrebbe essere una questione di brevetto, quanto costa ricavare un chilo, o un litro di acqua che è lo stesso, e soprattutto quanto costa in termini energetici, perché verosimilmente si consuma una certa quantità di energia, chilocalorie, chilowattora, eccetera................................... Io sono un ingegnere dell'Enel e questo discorso mi interessa particolarmente perché mi sono interessato della dissalazione utilizzando le code termiche dei nostri impianti, è un discorso che per ora è stato un po', non abbandonato, ma insomma accantonato, ma in futuro potrebbe essere rispolverato quando in alcuni territori, e si è parlato dell'Africa dove l'acqua forse c'è, forse in profondità, forse non conviene estrarla, ma è assolutamente necessaria per la vita e per avviare l'agricoltura.

E quindi ecco la mia domanda: quanto costa un chilo di acqua ad oggi e quanta energia costa?....................................

particolare per l'energia rinnovabile le potenze installate, sarebbe preferibile
che affianco mettiate anche la producibilità annua, perché i fattori di utiliz-
zo di questi impianti - noi abbiamo anche grossi campi eolici e produzione
di pannelli fotovoltaici - sono variabili.
Quando l'impianto è messo in un sito buono con grande insolazione per il
fotovoltaico, se si superano le 2.000 ore di piena utilizzazione nell'anno è
già una vittoria, raramente si arriva a superare il 25%.
Quindi sulle 8.760 ore che costituiscono un anno, un impianto fotovoltaico,
ma anche l'eolico, e l'eolico messo in una zona ventosa, è difficile che supe-
ri le 2.500 ore di pieno funzionamento
Quando si dice che abbiamo energia impiantata per un gigawatt di potenza,
dovremmo dire anche quanti tot gigawattora mediamente produciamo in un
anno
Molte grazie e in bocca al lupo per il futuro
--------------------------------------
-Alle ore 15,25 esce il Consigliere PIETRO ANGELO MARIO ANTO-
NIO GUINDANI
-------------------------------------
ALESSANDRO GOVONI in rappresentanza dell'Azionista Anna Rosania
$(2 \text{ azioni})$
Gentile Presidente, gentile Amministratore Delegato, partecipanti tutti, do-
po l'Assemblea degli Azionisti Eni tenutasi il 13 aprile del 2017 è la secon-
da volta che partecipo e prendo la parola nella sede della Società di questo
importante gruppo industriale del Paese, in cui lo Stato Italiano sembrereb-

$\sim 100$

$\mathcal{L}$

be che abbia la maggioranza
PRESIDENTE.

La maggioranza relativa...................................

ALESSANDRO GOVONI in rappresentanza dell'Azionista Anna Rosania $(2 \text{ azioni})$

Sono CTU del Tribunale di Cremona, in materia bancaria e finanziaria, nonchè membro Abusdef, socio dell'Asso CTU in materia bancaria e finanziaria di Roma e membro del gruppo di studio del Movimento 5 Stelle alla Commissione Finanze di Roma, apartitico e indipendente, sono un consulente tecnico apartitico e indipendente.................................

Chiedo che questo intervento sia messo integralmente agli atti e vorrei svolgere qualche breve riflessione....................................

Avete notato che da qualche anno Eni stanzia ingenti risorse monetarie nei suoi bilanci annuali per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, in sostituzione delle fonti petrolifere che dovrebbero terminare, secondo il noto studio del Mit (Massachusetts International Technology) tra il 2070 e il 2080. Al riguardo non può non far riflettere il fatto che, per la grande e maggior crescita della produzione industriale mondiale abbia iniziato a prestare attenzione alle energie rinnovabili anche l'Arabia Saudita....................................

In riferimento alle citate energie rinnovabili, non si riesce a comprendere le ragioni del mancato investimento di Eni nel campo della produzione di benzina tramite la macerazione del "sorgo dolce etiope", prodotto che già nel lontano 1938 fu utilizzato nell'industria italiana per ricavare la benzina e far marciare i mezzi a motore senza modificarli in diesel...................................

Attraverso una recente attività di declassificazione documentale (riguardan-

te stampa del 1920, 1945) e documenti classificati da vari Stati a partire dal 2008, si è potuto riuscire a comprendere che il Governo Italiano ricavò benzina dal "sorgo dolce etiope" che veniva coltivato nella Pianura Padana e in altre regioni italiane (Lazio, Veneto, Emilia Romagna, forse anche parte della Puglia e della Sardegna). 2000 anno 2012 a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a contr

Non necessitando di acqua poteva crescere e potrebbe crescere ancora oggi ovunque...................................

Il sorgo veniva macerato in impianti industriali della Società Combustibili Italiani (SCI), questo risulta dai documenti recentemente riclassificati. Pensate che, soprattutto nel Lazio, il ricavato della macerazione era composto da un numero di ottano (83) sufficiente per far marciare le auto senza aggiunta di benzene (cioè micro particelle di catrame) per consentire lo scoppio, indispensabile invece per poter utilizzare il petrolio estratto in Medio Oriente, caratterizzato dal più basso numero di ottano (50), come spiegava l'enciclopedia Treccani dell'epoca alla voce "benzina"....................................

Va anche rilevato che produrre benzina dal "sorgo dolce etiope" non avrebbe alcun effetto collaterale per la salute umana e degli animali, a differenza della benzina ricavata dal petrolio estratto in Medio Oriente alla quale bisognava e bisogna aggiungere obbligatoriamente benzene altamente dannoso perché corrosivo.

Sono note le ricerche effettuate in merito da studiosi e ricercatori riguardo alle gravi patologie mortali di cancro, demenza senile, alzheimer, infarto, ischemia, ictus e leucemia che esso provoca. Le fonti sono l'Istituto Superiore della Sanità, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione, l'IARC, l'ARPA Lombardia, relazione anno 2017 pagina 42 e 45, sul

Simposio medico mondiale tenuto a Nairobi nel 2019.................................... Dalla valutazione declassificata si è altresì appreso che fu l'aviazione tedesca dell'est della Sassonia/Prussia orientale a bombardare Roma il 25 luglio del 1943 e a radere al suolo tutti gli impianti di macerazione del "sorgo dolce" coltivati nel Lazio e nella zona Salaria.......

Si è anche appreso che dopo la caduta del governo e lo scioglimento delle diverse forze armate italiane (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia ed Esercito) entrarono in Italia le brigate slave arianistiche (Gestapo, brigata Tito e brigata San Paolo), che uccisero tutti i contadini, i rurali italiani, circa 25 mila italiani, tra cui i sette fratelli Cervi e i sette fratelli Govoni coltivatori del "sorgo dolce" e di canapa..................................

Sappiamo tutti che non fu una razza, ma l'arianesimo è una filosofia che si diffuse circa nel 600 a.C. quando affiorò in superficie per la prima volta il petrolio e quindi il materialismo in tutti i modi, "fatturato" con qualsiasi mezzo contemplante anche l'usura........

Si è anche appreso in particolare che le coltivazioni di canapa impegnavano circa 52 mila ettari - fonte Treccani dell'epoca - e venivano fatte in serre, illuminate e ventilate per tutto il giorno, 24 ore su 24. Si sono iniziati a scoprire principi attivi (dall'olio ricavato), che favorivano una rigenerazione delle cellule della memoria e così curare la demenza senile....

Inoltre, dalla stessa documentazione desecretata, si è appreso che fu scoperta all'epoca la possibilità di ricavare dalla canapa la gomma in caucciù...... Così in vista dell'Expo programmata per il 1942 a Roma, il Governo Italiano avviò una collaborazione con la Ford per produrre un particolare tipo di auto con carrozzeria in gomma, la quale avrebbe sostituito le carrozzerie

realizzate con il ferro estratto dai giacimenti privati della Sassonia prussia $na$ .......

Attraverso la canapa si sarebbe potuto anche ricavare tanto di quel cotone finissimo, che avrebbe potuto soppiantare gran parte dell'abbigliamento sintetico prodotto dal petrolio mediorientale, dannoso per la salute.................................... Vorrei in ultimo segnalare, Signor Presidente, che tutte le informative di studio poc'anzi menzionate, sono attenzionate da svariate Procure della Repubblica Italiana, sia al nord che al sud del Paese, nonché sono attenzionate dalle forze dell'ordine speciali, perché ritenute importanti e vitali per lo sviluppo della nazione e per neutralizzare eventuali ingerenze di gruppi esteri e va detto che nella provincia di Mantova, la Presidentessa potrà confermare, è iniziata la coltivazione del "sorgo dolce", mentre in Emilia si sta coltivando la canapa, non per la marijuana, ma a scopi terapeutici................................... Dalla stessa documentazione desecretata dal 2008 da vari Stati e nota dunque alle polizie di tutto il mondo, si è appreso che le estrazioni di petrolio in Medio Oriente venivano effettuate dai petrolieri, nonché banchieri noti nel-

la Germania dell'est, e che nelle città furono costruiti i lager che sterminarono anche i ricercatori ebrei, che scoprirono tutto ciò che ho innanzi illustrato...................................

Gli stessi ricercatori scoprirono anche che il latte di mucca era l'unica sostanza che riusciva a coagulare il benzene, neutralizzando gli effetti corrosivi dei gas di scarico delle auto e dei fumi degli inceneritori brucianti plastica e carta, essendo il benzene generato da combustione di natura fossile.... Com'è noto la plastica deriva dal petrolio, che a sua volta deriva da strati di foreste di legni fossilizzatesi, e la carta deriva dal legno. Tutta questa documentazione, ove ritenete, può essere messa a disposizione di Eni contattando anche il gruppo di studio....................................

La domanda che vorrei porre all'illustrissimo Amministratore Delegato di Eni, è se Eni possa impegnarsi nello sviluppo delle coltivazioni di "sorgo dolce" in Italia ai fini energetici, visto che il "sorgo dolce" già costituisce la fonte primaria di energia in India e in gran parte della Cina....................................

Ci sarebbe spazio di coltivazione in Italia dal momento che oltre il 50% dei terreni in questo momento è incolto o è destinato ad erba per conigli o soia dove proliferano le cimici.................................

Volevo inoltre rilevare che il fotovoltaico, se sviluppato, potrebbe togliere spazio importante alle coltivazioni agrarie, perché è ingombrante e potrebbe comportare per la collettività onerosi costi di estrazione, milioni di colonnine elettriche per ogni Stato visto il lungo tempo necessario per la carica della batteria, con problemi di smaltimento della stessa; comporterebbe altresì anche la sostituzione di tutto il parco auto attuale con le auto elettriche, con un costo però significativamente elevato per la classe media mondiale impoveritasi negli ultimi decenni.

Quindi le industrie con i motori diesel non riuscirebbero neanche a vendere le auto elettriche per la classe media mondiale, impoveritasi in questi ultimi anni e sappiamo tutti perchè, cioè per la finanza...............

Il fotovoltaico ad uso mobilità dell'auto potrebbe risultare una scelta impraticabile per la massa della popolazione mondiale....................................

L'alcool da "sorgo dolce" invece verrebbe immesso direttamente nei serbatoi delle auto, attenzione, senza modifiche al motore, semplicemente facendolo macerare; potrebbe quindi essere immesso direttamente nei serbatoi

delle auto dai distributori attuali, senza la necessità di dover sostituire tutto il parco auto mondiale....................................

In ultimo vorrei evidenziare che i ricercatori dell'epoca, secondo la documentazione desecretata scoprirono pure che il frutto del "sorgo dolce", il grappolo, aveva ed ha formidabili proprietà antiossidanti contro l'invecchiamento cinque volte superiori a quelle del mirtillo...................................

Inoltre vorrei chiedere all'illustrissimo Amministratore Delegato se abbia verificato che nei derivati sul tasso che hanno inflitto ingentissime perdite a Eni, tanto da costringerla a cedere un pezzo delle sue attività, vi sia lo schema contrattuale già rilevato nei derivati sottoscritti dagli Enti locali, per cui sono consulente per la Commissione Finanze del Movimento 5 Stelle, per cui la perdita fosse già certa alla stipula, essendo nascosta tra 400 pagine incomprensibili del contratto, la clausola di due righe, espressa parte testuale, parte con simbologia matematica, per cui Eni ad ogni scadenza del derivato ha incassato solo l'Euribor, mentre la banca d'affari ha incassato il tasso che essendo composto da Euribor + Spread ha comportato che Eni abbia perso lo Spread del 2%, magari calcolato - come nel caso del Comune di Torino su 350 milioni di euro mediamente di mutuo, comportando la perdita di circa 7 milioni di euro all'anno per ogni derivato.

Se non fossero trascorsi 10 anni dall'ultima operazione effettuata sul derivato Eni, con una causa civile ai sensi di legge e delle recenti sentenze in materia, potrebbe recuperare queste ingentissime somme dalle banche di affari che erano parte nel contratto derivato....................................

Grazie....................................

ALBERTO OLIVETI in rappresentanza dell'Azionista Fondazione EN-

PAM (18.268.059 azioni).

Buon pomeriggio a tutti. È il terzo anno consecutivo che la fondazione EN-PAM partecipa ai lavori assembleari di Eni in quanto titolare di una partecipazione azionaria che si aggira intorno allo 0,5%....................................

Come Cassa di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri, le nostre decisioni di investimento hanno infatti come orizzonte il lungo periodo e puntano su aziende solide con un management forte e capace di una strategia sostenibile...................................

Nonostante le difficoltà vissute nel settore oil&gas degli ultimi anni la nostra valutazione è che l'azienda abbia saputo mantenere una strategia di lungo termine e si sia autonomamente rafforzata dal punto di vista finanziario e patrimoniale. In questo senso non possiamo che esprimere soddisfazione per la perfomance di Eni.

Al riguardo destano apprezzamento i risultati conseguiti nel corso del 2018 in linea con il trend degli anni precedenti: l'utile operativo dimostra un incremento ragguardevole mentre prosegue la progressiva riduzione dell'indebitamento finanziario...................................

Lo scorso anno avevamo espresso soddisfazione per i contenuti del piano strategico 2018-2021 che prevedeva ingenti investimenti nella transizione energetica, decarbonizzazione e sfruttamento delle energie rinnovabili, come anche il proseguimento ed il rafforzamento dei progetti a supporto della salute e dell'educazione, anche sanitaria, nei territori in cui la Società opera. Si rileva che l'implementazione del piano strategico sia proceduta speditamente, cogliendo gli obiettivi prefissati per il primo anno.

Coniugare il crescente fabbisogno energetico con l'esigenza di ridurre le

emissioni sarà la sfida dei prossimi anni, in linea con gli obiettivi dettati dall'Accordo di Parigi. In tal senso è senz'altro apprezzabile l'obiettivo che si è prefissato la Società, consistente nell'eliminazione delle emissioni nette dell'upstream entro il 2030.

Altrettanto apprezzabili ci appaiono i recenti protocolli di intesa sia quello firmato a Lecce con CNR su quattro aree importanti di ricerca riguardante il climate change, riguardante l'Artico, l'acqua e l'agricoltura e la produzione di energia pulita, e quello successivo del maggio, recentissimo, con ENEA per quanto riguarda la collaborazione per un progetto e per la ricerca riguardante la fusione nucleare a confinamento magnetico, per produrre un'energia che sia sostenibile e sicura....................................

Per quanto concerne la politica dei dividendi, per il 2019 è stato annunciato un aumento del dividendo del 3,6% fino a 0,86 euro per azione, a fronte degli attuali 0,83 euro per azione.

La sostenibilità dello stesso nel medio periodo sembrerebbe essere garantita dalla crescita degli utili, dalla capacità di generazione di cassa e dalla riduzione dell'indebitamento finanziario...................................

L'impegno assunto dal management orientato ad una politica di remunerazione progressiva era legato a tali parametri ed è anch'esso, dunque, da considerarsi un obiettivo raggiunto....................................

Registriamo una sempre maggiore attenzione alla gestione dei rischi di impresa e alla trasparenza, temi che ci sono particolarmente cari. Presteremo quindi molta attenzione all'impegno che il board e il management saranno in grado di dimostrare su questo fronte....................................

Alla luce di quello che ho esposto, dichiaro che ENPAM per garantire la

continuità operativa e strategica dell'azienda voterà a favore di tutte le risoluzioni dell'ordine del giorno.

Grazie, ho concluso....................................

ELMAN ROSANIA (2 azioni) e in rappresentanza dell'Azionista Tiziana Rosania (2 azioni).

Signora Presidente, ....................................

dopo avere rispettosamente salutato Lei, l'amministratore Delegato Claudio Descalzi e il Notaio Paolo Castellini prima dell'inizio dei lavori odierni, ho preso atto stamane della sua decisione "autoritaria" di non volermi concedere la parola subito dopo l'apertura dell'odierna assemblea degli azionisti Eni per intervenire e motivare avverso la proposta presidenziale di nomina del notaio Paolo Castellini a segretario verbalizzante.

Come ho precisato nella interlocuzione avuta con Lei sempre stamane in sala (di cui ho espressamente chiesto puntuale verbalizzazione da parte dei soggetti competenti), fermo restando la legittimità della mia richiesta di prendere la parola in base alle diverse norme in vigore incluse quelle statutarie e regolamentari dell'Eni, questa sua decisione di diniego è totalmente opposta a quella da Lei stessa assunta nella passata assemblea del 10 maggio 2018, quando consenti in apertura dei lavori assembleari di intervenire e spiegare democraticamente le ragioni di contrarietà alle modalità di stesura dei verbali delle assemblee dell'Eni attualmente prescelte dal notaio Paolo Castellini insieme ai vertici e all'alta dirigenza dell'Eni (in primis il Segretario e responsabile dell'ufficio affari generali, per quanto a me noto, Roberto Ulissi seduto al suo fianco)....................................

Con il suo ingiusto diniego, con la sua costrizione di stamane ho potuto

comprendere, tastare nel concreto che a Lei e agli altri vertici e all'alta dirigenza dell'Eni non interessa affatto l'affermazione della piena e trasparente informativa societaria...................................

Sono poi dispiaciuto per avermi Ella invitato, in presenza degli altri partecipanti ai lavori odierni, a farLe causa sul punto specifico del suo diniego; affermazione che è giunta con una certa violenza e con un certo senso di disprezzo verso la mia persona, di cui ho chiesto puntuale verbalizzazione ai soggetti competenti per il redigendo verbale assembleare, nel quale dovranno essere inserite anche le mie spiegazioni avverse che, sia pure con tanta difficoltà, mi ha consentito di fare in via precaria dalla mia postazione in platea...................................

Ad ogni modo e ad abundantiam di quanto da me confutato dalla platea sullo specifico punto, rappresento che le inidoneità del verbale della precedente assemblea degli azionisti Eni tenuta il 10 maggio 2018 a Roma, consistono:...................................

  1. nel fatto che nel verbale non sono stati allegati i documenti da me indicati, quale parte integrante del mio intervento svolto a braccio nella discussione unica - come da Lei imposta - su tutti i punti all'ordine del giorno dell'assemblea citata del 10 maggio 2018; el produtto del 10 maggio 2018 el produtto del maggio 2018 el produtto

  2. nel fatto che nel verbale sono riportati taluni interventi svolti nell'assise 2018 con refusi e comunque con un'insufficiente cura stilistica del periodare, che penalizza l'importante atto societario, peraltro ad evidenza pubblica;....................................

  3. nel fatto che il verbale non riporta alcunché di quanto ampiamente illustrato dall'Amministratore Delegato Claudio Descalzi nella sua relazione

svolta prima dell'apertura del dibattito assembleare della passata assise $2018...$

A questo punto vorrei evidenziare che è la terza consecutiva assemblea di bilancio dell'Eni, cui partecipo dal 2017 ad oggi, in prevalente veste osservativa per conto del Gruppo dei soci risparmiatori di minoranza dell'ex controllata Banca Mediterranea del Sud Italia (costretto a confluire nel 2000 in Banca di Roma/Capitalia, assorbita a sua volta nel 2007 da Unicredit).............. E prendo la parola confermando l'attenzione mostrata nelle precedenti assise soprattutto da me verso questo importante Gruppo industriale ed economico del Paese, che si ritiene debba essere sostenuto e preservato da eventuali mire acquisitive di soggetti esteri e/o speculativi...................................

Partecipo all'odierna assemblea di Eni dopo avere la rappresentanza del Gruppo dell'ex Banca Mediterranea di appartenenza presenziato per la seconda volta (consecutiva), su invito del Governatore, al tradizionale evento istituzionale organizzato dalla Banca D'Italia il 29 maggio 2018 a Roma presso Palazzo Koch (confrontare documento 2.12 dell'allegato "H", alle pagine 838-846 del file unico del verbale assemblea degli azionisti di Mediobanca tenuta il 28 ottobre 2018 a Milano, curato dal notaio Carlo Marchetti di Milano e posto sul sito www.mediobanca.com; documenti annessi all'intervento scritto reso in quella assemblea societaria da Elman Rosania). Vorrei anche segnalare che giungo a questo appuntamento di Eni dopo avere partecipato la stessa rappresentanza del Gruppo di minoranza dell'ex Banca Mediterranea il 24 maggio 2018 a Parigi per la seconda volta (consecutiva) all'assemblea degli azionisti di BNP Paribas, il principale gruppo bancario dell'eurozona con attivo di 2.040 miliardi di euro in base al bilan-

cio 2018 (confrontare documenti 2.4, 2.5, 2.6, 2.7 dell'allegato "H", alle pagine 751-758 del file unico del verbale dell'assemblea degli azionisti di Mediobanca poc'anzi citata)..................................

Nella mia lettera inviata ieri ai vertici dell'Eni in vista dell'assemblea odierna e trasmessa dal collega Saverio Telesca da [email protected] e da [email protected], che va allegata al verbale odierno quale parte integrante di questo mio intervento, ho riportato l'esigenza del Gruppo minoritario del Sud Italia (cui appartengo) di comprendere meglio il contesto delle attività e delle operatività di Eni anche attraverso la conoscenza dei bilanci delle molteplici entità del Gruppo che includono, come rilevato dallo stesso Gruppo minoritario meridionale nella lettura del bilancio consolidato 2018 (il cui attivo è di 118,37 miliardi di euro), società con sede sociale in località offshore, cosiddetti paradisi fiscali, e tra l'altro:..................... - a Dover e Wilmington (in Delaware/Usa).................................... - a Hamilton (in Bermuda) - a Tortola (in Isole Vergini britanniche).................................... - a Rio de Janeiro (in Brasile).................................... - a Grand Cayman (in Isole Cayman) - a Nassau (in Bahamas)................................... - a Tunisi (in Tunisia)................................... - a Losanna, Valais, Coira, Lugano, Rivera, Meyrin, Ruemlang (in Svizzera) - a Istanbul (in Turchia).................................... - a Mumbai (in India).................................... - a Shanghai (in Cina).................................... - a Singapore (in Singapore)....................................

- a Al Jubail (in Arabia Saudita)
- a Dubai (in Emirati Arabi Uniti)
- ad Astana e Aksai (in Kazakistan)
- a Saint Helier (in Iercey)
  • a Saddar Town/Karachi (in Pakistan).

Poiché la relativa documentazione fornita stamane dai responsabili dell'Eni risulta essere carente e comunque parziale anche rispetto alla disposizione prevista dall'articolo 2429 comma 4 del codice civile, che attribuisce finora la facoltà ai vertici e all'alta dirigenza di Eni (e delle altre capogruppo societarie italiane) di sostituire nei quindici giorni ante assemblea di bilancio il deposito obbligatorio dei bilanci integrali delle società controllate con "un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo esercizio" 2018, sono a chiedere a Lei e agli altri vertici e all'alta dirigenza di Eni di consentire la visione e il rilascio di copia dei bilanci integrali 2018 delle società controllate del Gruppo Eni e, in via prioritaria, di quelle aventi sede nelle località offshore innanzi indicate....................................

E questa è una richiesta da inquadrare nell'esigenza di garantire alle minoranze e al pubblico la piena e trasparente informazione dell'importante e complesso Gruppo Eni, che annovera al suo interno società - come innanzi detto - aventi sede sociale in località offshore e in Lussemburgo....................................

DOMANDE

Si chiede di sapere dai vertici e dall'alta dirigenza dell'Eni, se durante l'esercizio 2018 sono state effettuate ispezioni da parte di Autorità di Vigilanza sulla capogruppo e sulle società del Gruppo Eni e, nel caso affermativo, il numero delle ispezioni effettuate, le società coinvolte e, sia pure per sintesi,

i loro contenuti ed esiti...................................

Si chiede all'Amministratore Delegato Claudio Descalzi di dare informativa dell'impegno che si era assunto alla passata assemblea degli azionisti tenuta il 10 maggio 2018 di incontrare i giovani della Val D'Agri nella regione Basilicata, dove è insediato il Centro Oli-COVA di Viggiano, per un confronto sulle problematiche estrattivo-ambientali locali (come riportato nel verbale della citata assemblea degli azionisti Eni del 10 maggio 2018). Si chiede di sapere dai vertici e dall'alta dirigenza di Eni se verrà riproposta l'iniziativa societaria del 2018 "Porte Aperte" al COVA di Viggiano, cui peraltro ho preso parte insieme al collega Saverio Telesca lo scorso anno.................................. Si chiede di sapere se i vertici e l'alta dirigenza dell'Eni hanno assunto iniziative nei confronti dei servizi televisivi sul Centro Oli di Viggiano in Basilicata andati in onda su Rai 3 il 15 aprile 2019 (trasmissione Report) e il 7 gennaio 2019 (trasmissione Presa Diretta).

Si chiede di sapere se Piero Amara, avvocato e consulente dell'Eni, dopo le recenti misure restrittive disposte a suo carico dalla Autorità Giudiziaria continua ad avere rapporti professionali e consulenziali con la Società o con il Gruppo Eni, con i vertici aziendali e con l'alta dirigenza di Eni, e si chiede di sapere i compensi da lui percepiti...................................

Si chiede di avere delucidazioni e comunque di sapere la posizione dei vertici e dall'alta dirigenza Eni in merito all'articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 20 dicembre 2018 dal titolo "Lady Descalzi e i rapporti con Eni"....................................

Si chiede di avere l'elenco preciso degli ospiti e dei dirigenti del Gruppo Eni presenti ai lavori odierni assembleari.

Si chiede di sapere se le centinaia di migliaia di rifiuti tossici smaltiti citati da Giuseppe Di Bello che è intervenuto in precedenza rispondono a dati reali e in possesso dell'Eni.

In ultimo, Signora Presidente, in merito alle politiche di remunerazione e ai piani incentivanti vorrei fare soltanto un accenno (augurandomi di ritornare l'anno prossimo in assemblea per fare un'analisi più approfondita). Si ritiene che i criteri introdotti soprattutto con le remunerazioni variabile e fissa, ad avviso del Gruppo di minoranza (cui appartengo), risultano essere spesso una "trovata" per premiare dirigenze societarie che invece meriterebbero di essere penalizzate, seriamente penalizzate...................................

ROBERTO UZZAU in rappresentanza dell'Azionista Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense (15.309.000 azioni). _____________________

Grazie Presidente...................................

Devo dire che è la seconda volta che io vengo qui su delega del mio Presidente, che vi saluta e si scusa per non essere stato lui presente in questo contesto. Vari anni fa mi dissi, come lo sono anche adesso, emozionato perché parlavo nel tempio vero della democrazia, dove chiunque si può alzare con una sola azione a dire qualsiasi pensiero, anche se magari non è attinente al tema....................................

ELMAN ROSANIA.

È una frase offensiva....................................

PRESIDENTE...................................

Mi scusi, adesso lasci parlare l'azionista, nessuno ha interrotto lei.................................... ROBERTO UZZAU in rappresentanza dell'Azionista Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense (15.309.000 azioni).

No, non è offensiva, ma elogiativa di un sistema che consente a tutti di poter dire la propria parola...................................

Tra l'altro vi sono vicino perché so quant'è difficile amministrare................................... Certo, io sono amministratore di un Ente di previdenza che è minuscolo rispetto a quella che è la realtà che amministrate voi. Però se considerate che anche noi, quando andiamo a parlare nei congressi che cercano di comunicare, di far sapere che cos'è Cassa Forense agli iscritti, che il più delle volte non lo sanno e non lo vogliono sapere, e diciamo che abbiamo un patrimonio in continua crescita, che già da tre anni consecutivi chiudiamo il bilancio con 1 miliardo di utile, ci sentiamo dire: "Allora dovete abbassare i contributi" che già sono anche bassi...................................

Ciò significa che sono tante energie che si spendono al servizio dei propri iscritti e ci si domanda se ne valga la pena, visto che si pretende di avere una pensione, magari anche ricca, senza pagare i contributi................................... Perciò io dico, sono vicino a voi per quanto ho sentito oggi.................................. Certo è che, nel momento in cui ci arriva la convocazione dell'Assemblea e ci si chiede di votare sui punti all'ordine del giorno sulle proposte della dirigenza, noi non siamo supini.

Siamo investitori ed abbiamo una buona remunerazione....................................

Noi analizziamo, noi verifichiamo che l'investimento che abbiamo fatto e sul quale abbiamo puntato sia stato realizzato, in conformità alle politiche che Cassa Forense adotta negli investimenti.................................... Se voi foste produttori di armi, verosimilmente non ci interesserebbe l'utile, anche se fosse enorme, che si potrebbe trarre dall'investimento, noi non investiremmo proprio.................................

Nel momento in cui noi andiamo a verificare che le strategie che erano state ipotizzate, quando si è deciso di intervenire, sono state rispettate e i risultati sono stati ottenuti e che c'è un valore etico anche nella vostra condotta di amministratori, crediamo di poter venire qui senza dubbio ad esprimere il nostro consenso all'attività svolta.

Considerate, ripeto, che i nostri investimenti sono orientati all'economia reale, a tutto ciò che possa avere un risultato che porti benefici alla colletti---------------------------------------vità.......

Perché dico alla collettività?....................................

Perché un conto è il senso della comunità di appartenenza, un conto è quello della collettività che è maggiore....................................

Se io avessi dovuto applicare certi schemi argomentativi mentali, nel momento in cui in comitato di investimenti o in consiglio di amministrazione si decideva che posizione assumere all'Assemblea dell'Eni, avrei potuto dire: "Vengo da una terra, la Sardegna, che potrebbe essere penalizzata, parlo del Sulcis, da un progetto di decarbonizzazione"....................................

Ma nel momento in cui io vado a salvaguardare certe comunità lo faccio a danno della collettività, perché il risultato che si va ad ottenere percorrendo altre strade - e parlo della Sardegna, la gassificazione è molto meglio del carbone - nel momento in cui io vado a privilegiare un particolare, faccio un danno alla mia stessa comunità, perché la mia comunità fa parte anche della collettività, per cui è alla collettività che devo guardare..................................

E in questo senso con Eni ci sentiamo abbastanza soddisfatti di quello che è il risultato che si sta raggiungendo e che è stato raggiunto....................................

Mi è sembrato, e mi sono anche sentito un po' a casa per certi versi, che si

sia trattato tanto di temi giudiziari..................................

Francamente vi dico che le questioni relative ai processi debbono essere discusse nelle aule giudiziarie. Nel momento in cui non c'è una sentenza passata in giudicato che inchioda a responsabilità qualcuno, francamente andarne a fare uno strumento di lotta pseudo-politica, perché altro non è, all'interno di questa Assemblea lo trovo quantomeno azzardato e quantomeno fuori luogo, e mi dispiace averlo sentito anche da parte di colleghi avvocati che dovrebbero ricordare che noi difendiamo non i colpevoli, non gli imputati, ma le regole, regole che devono valere per tutti..................................

Mi verrebbe da dire che c'è quasi una sindrome di Tafazzi in qualcuno, che è quasi infastidito da quelli che sono i risultati e che vuole comunque giocare a demolire....................................

Così come ho ricordato quello che vi dissi due anni fa circa la sensazione che ho avuto. L'altra sensazione che io ho è che avesse ragione il grande giornalista Indro Montanelli che tra l'altro ho elogiato o contestato, a seconda delle cose dette in diverse circostanze, che però diceva una cosa corretta: "Gli italiani sono capaci di perdonare tutto, ma non perdonano il successo". Voi avete successo e non siete perdonabili. Allora quanto c'è di vera critica o di invidia rispetto a qualcuno che dice che l'Amministratore Delegato prende un compenso elevatissimo?.................................... Ma sono le stesse persone che vanno ad esaltarsi quando viene comprato un giocatore e strapagato, che porta fra l'altro effetti indotti anche alla propria

società....................................

Ricordiamoci di questo, questo lo vogliamo dimenticare; si vuole soltanto utilizzare l'argomento soldi che fa audience per motivi speciosi...................................

$\mathcal{H}_{\mathcal{C}}$

Dico e concludo che nel momento in cui si va ad elencare una serie di dati
tratti dai giornali e non dagli atti giudiziari, perché qui siamo tutti bravissi-
mi a parlare di processi senza conoscere neanche una carta processuale, non
dimentichiamo che in questo Paese quando arrestarono Enzo Tortora i tre
quarti del Paese - siccome Enzo Tortora era uno smanierato, sussiegoso, an-
tipatico a molti - gioirono e poi sappiamo com'è andata
Sappiamo anche com'è andata qualche millennio fa quando, posti a sceglie-
re tra un bandito ed un rivoluzionario, si scelse Barabba e si lasciò da parte
Gesù Cristo. Grazie
--------------------------------------
________
----Nessun altro prende la parola.
--------------------------------------
La Presidente, essendo esauriti gli interventi su tutti i punti all'ordine del
giorno, alle ore sedici e quindici sospende la riunione per consentire di pre-
disporre le risposte ai quesiti formulati
Alla ripresa non risultano presenti il Consigliere KARINA AUDREY LI-
TVACK nonché il Sindaco effettivo ANDREA PAROLINI.
La Presidente risponde alle domande in materia di corporate governance,
e sulle indagini riguardanti il vertice della Società
PRESIDENTE

Antonio Tricarico domanda: "Com'è possibile che l'Amministratore Delegato è a capo della compliance e deve valutare il suo coinvolgimento nell'OPL 245? Non c'è un conflitto di interessi?"...................................

Rispondo: la scelta a metà 2016 di segregare l'attività di compliance dalla direzione Affari Legali è stata effettuata per prevenire ogni possibile conflitto di interessi tra le attività preventive di tutela della conformità normativa, tipiche di una funzione di compliance, e le attività di difesa della società che contraddistinguono, invece, l'attività della funzione legale.................................. Quanto alla collocazione organizzativa, proprio il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di costituire questa nuova direzione di compliance integrata alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato, per garantirne la piena integrazione nell'attività di business e favorire la diffusione capillare della cultura della compliance....................................

A garanzia dell'indipendenza della funzione di compliance, l'unità di compliance Anticorruzione riferisce periodicamente sulla propria attività agli Organi di Controllo (il Comitato Controllo Rischi, il Collegio sindacale, l'Organismo di Vigilanza di Eni S.p.A.) e al Chief Financial Officer di Eni $S.p.A.$

Peraltro, a tutela della sua indipendenza, la nomina del responsabile di compliance integrata, così come di tutte le figure di garanzia, è fatta dall'Amministratore Delegato, previo consenso del Presidente, o alcune altre sono fatte da me, previo consenso dell'Amministratore Delegato....................................

Alberto Grotti domanda: "Nel dicembre 2018 sono stati rinviati a giudizio l'amministratore Descalzi e altri manager di Eni. Com'è possibile assicurare la continuità gestionale? Si può far finta di nulla davanti al rinvio a giudi-

.,

Rispondo: il procedimento penale è attualmente pendente presso la VII sezione del Tribunale di Milano nella fase dibattimentale di primo grado, pertanto non vi è stato nessun accertamento di responsabilità. L'istruttoria dibattimentale fino ad oggi espletata, anche tramite l'audizione di consulenti terzi che hanno esaminato l'operazione di acquisizione di OPL-245 sotto il profilo economico e normativo, non hanno confermato l'ipotesi di accusa..... Infine - l'ho anche detto durante la mia relazione - si ricorda che l'Organismo di Vigilanza e il Collegio Sindacale, già nella fase delle indagini preliminari, hanno commissionato una verifica indipendente di tipo forense, che non ha trovato elementi che confermino le accuse penali. Tali risultati sono stati confermati, anche a seguito dell'esame, da parte di consulenti esterni, di tutti gli atti di indagine della Procura....

Per quanto riguarda il separato procedimento penale svoltosi nei confronti dei soggetti terzi con le forme del rito abbreviato, si ricorda che Eni non è stata parte del procedimento. Gli accertamenti svolti in tale procedimento (che risulta essere stato appellato dagli stessi) non fanno stato nei confronti di Eni e si fondano su evidenze parziali raccolte nella fase delle indagini, evidenze che sono state contraddette nella fase dibattimentale...

Re:Common domanda: "Rapporto su OPL- 245 in Nigeria, Eni intende dare disclosure della DCF analysis che porta al 69% del Government Take?"... Rispondo: confermiamo i contenuti della perizia e che la percentuale di "Government Take" è quella fornita dal perito nel corso dell'udienza. Pubblicheremo sul sito di Eni la perizia integrale, con le relative successive integrazioni, quando sarà completata...

Mauro Meggiolaro domanda: "Ruolo di Casula: non è più dipendente, è finito il suo contratto di lavoro con Eni?"....................................

Rispondo: nella risposta fornita alla domanda pre-assembleare dell'azionista Re:Common non è assolutamente menzionato il fatto che l'Ingegner Casula non sia più dipendente di Eni. L'Ingegner Casula, da aprile 2018, non ricopre incarichi operativi in Eni S.p.A. e società operative affiliate occupandosi, per la Società, di iniziative e attività di innovazione.

Jones Peter St John domanda: "Eni dice che è stato il Governo del Congo a selezionare AOGC per l'associazione delle licenze, è così? Chi ha informato Eni sul partner degli accordi? La data di assegnazione è strana, è antecedente alla ratifica da parte del Governo delle licenze quali licenze di attività nell'aprile del 2014?". ...................................

Rispondo: si richiamano le risposte scritte fornite prima dell'Assemblea, addirittura 2017, all'azionista Fondazione Finanza Etica a pagina 52, che non rileggo...................................

La cronistoria è la seguente: il 15 aprile 2013 è stata emessa la Direttiva del Presidente della Repubblica del Congo su "la promozione e lo sviluppo del settore privato congolese". Il 26 settembre 2013 il Comité de pilotage, designato in accordo con la Direttiva del 15 aprile 2013, ha comunicato la partecipazione di AOGC, determinata unilateralmente dalla parte pubblica, senza che Eni Congo potesse esprimere un proprio gradimento.................................... Il 18 novembre 2013 viene firmato il "Protocol d'Accord relatif aux permis

d'exploitation Djambala II, Foukanda II, Mwafi II, Kitina II et au Permis de recherches, Marine VI bis" tra SNPC, Eni Congo e AOGC. Nel gennaio 2014 vengono firmati i CPP e il 30 aprile 2014 vengono emessi i decreti di

attribuzione dei permessi. La predetta cronologia è altresì confermata dall'audit forense indipendente.

Elman Rosania domanda: "quale sia il ruolo dell'avvocato Amara oggi con Eni e sue società e i compensi percepiti."..................................

Rispondo: questa domanda è analoga a quelle che ci sono state anticipate e alle quali abbiamo risposto ai sensi dell'articolo 127-ter del d.lgs. n. 58/1998, contenute nel fascicolo disponibile in questa sala (vedasi in particolare le risposte alle domande n. 1 e n. 2 dell'azionista Tommaso Marino, a pagina 26 e seguenti del fascicolo a cui ci si riferisce in dettaglio). Comunque non ci sono più mandati: da tempo Eni ha interrotto qualsiasi rapporto. Ricordo - come ho già spiegato nella mia introduzione - che ci siamo dichiarati parti offese nel procedimento del depistaggio a Milano......... Matteo Del Giudice domanda: "Nell'intervento della Presidente si richiamano verifiche indipendenti svolte con un approccio forensic. Che cosa si intende?"....................................

Rispondo: le verifiche forensic sono svolte da studi legali o società di consulenza terzi e indipendenti con competenze specifiche che svolgono, su incarico degli organi di controllo della Società, una investigazione sui documenti interni cartacei ed elettronici o anche rinvenienti dalle indagini, quando disponibili, nonché su fonti pubbliche volte a riscontrare elementi a conferma di fatti rilevanti connessi con presunti reati e a verificare il rispetto delle normative aziendali....................................

Antonio Tricarico domanda: "È stato specificato nelle risposte date prima dell'Assemblea che la Società ha ridefinito il disegno della funzione legale e rafforzato l'operatività dei controlli e dei processi di funzionamento della

Direzione legale stessa, anche attraverso la creazione di una funzione di governance dedicata. Si tratta della medesima funzione di compliance integra $tan^2$

Rispondo: c'è un fraintendimento di Re:Common circa il ruolo della nuova funzione di governance creata dalla Direzione Affari Legali. Come ho detto stamattina nel mio intervento, a gennaio 2019, all'interno della Direzione Affari Legali ed alle dipendenze del relativo Direttore, è stata istituita una funzione dedicata alla definizione e gestione dei processi aziendali di competenza della Direzione Legale e ai relativi controlli di primo livello. Si tratta di una funzione diversa e distinta da quella della Compliance Integrata, la cui costituzione è stata deliberata nel settembre 2016 dal Consiglio di Amministrazione di Eni e nella quale sono confluite la responsabilità della compliance legale, tra le quali si ricordano la responsabilità amministrativa di impresa, il Codice Etico, l'Anticorruzione, l'Antitrust, la Privacy e la consumer protection....................................

Si ricorda, infine, che allo scopo di prevenire ogni potenziale conflitto di interessi, al Comitato Controllo e Rischi di Eni è attribuito - l'ho detto anche questo stamattina - il compito di sovrintendere alle attività della Direzione Affari Legali in caso di indagini giudiziarie in corso in Italia o all'estero, per le quali l'Amministratore Delegato o la Presidente della Società o un Consigliere di Amministrazione o un primo riporto dell'Amministratore Delegato, anche cessati dalla carica, abbiano ricevuto informazioni di garanzia per reati contro la Pubblica Amministrazione o reati societari o reati ambientali riferibili al relativo mandato e all'ambito di responsabilità. La decisione è stata formalizzata nel Regolamento del Comitato Controllo e Rischi. Non esistono, quindi, profili di conflitti inerenti la gestione di strategie difensive.

Diversi azionisti o loro delegati chiedono di riportare integralmente il proprio intervento a verbale....................................

Rispondo: vorrei ricordare a tutti - come già detto in apertura dell'Assemblea da me - che il contenuto del verbale assembleare e dei suoi allegati è disciplinato dal Codice Civile e dal Regolamento Emittenti della Consob. In particolare, nel verbale devono essere riassunte, su richiesta dei soci, le loro dichiarazioni pertinenti all'ordine del giorno.

Il Regolamento Emittenti Consob, Allegato 3E, prevede inoltre che il verbale dell'Assemblea debba contenere la sintesi degli interventi con l'indicazione nominativa degli intervenuti, le risposte fornite e le eventuali dichiarazioni a commento. Per la redazione del verbale saranno seguite le previsioni normative citate.........

Gianluca Fiorentini domanda: "Sarebbe possibile trovare domande e risposte degli azionisti a disposizione già fuori dall'Assemblea per ciascun azionista, anche per permettere le consultazioni tra Azionisti?".................................... Rispondo: le risposte alle domande pre-assembleari sono state messe a disposizione degli Azionisti già sul banco degli accrediti prima dell'ingresso in Assemblea; altre copie sono a disposizione presso l'Ufficio di Presidenza, come ricordato nel corso dell'Assemblea. Ci impegniamo per il prossimo anno a renderle più visibili e, magari, darvi le informazioni in anticipo............

Elman Rosania domanda: "Durante l'esercizio 2018 sono state effettuate ispezioni da parte di Autorità di Vigilanza sulla capogruppo e su società del gruppo Eni e, nel caso affermativo, quale è il numero delle ispezioni effettuate, le società coinvolte, seppure per sintesi, i loro contenuti ed esiti?"..........

Rispondo: non ci sono state ispezioni da parte di Consob in Italia e della SEC negli Stati Uniti...................................

Matteo Del Giudice domanda: "Composizione dell'Advisory Board: sono sufficientemente indipendenti? Hanno una comunicazione poco chiara? Non fanno pubblicità. Comitato Sostenibilità e Scenari: non è composto da esperti?"....................................

Rispondo: il nostro Advisory Board è composto da quattro esperti internazionali e hanno, pertanto, i massimi requisiti di indipendenza. La composizione è stata pensata per garantire il massimo contributo di conoscenza e di dialettica interna sulle tematiche energetiche, geopolitiche e di transizione.... Abbiamo ricevuto molti apprezzamenti da parte dei nostri competitor sulla creazione di questo Board, che è unico nel settore, e sulla presenza di esperti di standing così rilevante sul panorama internazionale. Il Board, cioè l'Advisory Board, si riunisce tre volte all'anno e le presentazioni avvengono davanti al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale. Le discussioni avute hanno consentito di approfondire e migliorare la nostra strategia di decarbonizzazione.

Il Comitato Sostenibilità e Scenari è composto da quattro consiglieri non esecutivi, la maggior parte dei quali indipendenti, e vede il contributo delle funzioni aziendali rilevanti a seconda delle tematiche discusse. Per arricchire le discussioni, è prevista la possibile presenza di contributi dall'esterno. Hanno già partecipato esperti della IEA o dell'Università o altri Enti di ricerca, la cui partecipazione è prevista anche in futuro. Su questo posso aggiungere, parlando prima con l'Amministratore Delegato, che il fatto che nell'Advisory Board non ci sia nessun esperto di tecnologia, è effettivamente un limite e, probabilmente, penseremo di ampliare la composizione....................................

Elman Rosania domanda: "È possibile avere copia dei bilanci delle controllate?"....................................

Rispondo: l'articolo 2429 del Codice Civile prevede che l'obbligo di messa a disposizione dei bilanci delle partecipate e di un prospetto riepilogativo dell'ultimo bilancio delle società collegate può essere adempiuto tramite la presentazione di un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio delle medesime. La documentazione è stata messa a disposizione dei soci secondo i termini di legge e copia della documentazione è a disposizione nella sala dell'Assemblea....................................

Marco Bava domanda: "Chi sono i primi 20 azionisti presenti in sala con percentuale di partecipazione al capitale, i delegati e tra questi i fondi pensione"....................................

Rispondo: gli elenchi si possono avere dall'Ufficio di Presidenza, gli stessi, con riferimento alle domande presentate dal Signor Marco Bava si allegano unitariamente al presente verbale sotto la lettera "H",...................................

Alberto Grotti afferma: "La remunerazione del top management è eccessi-Va",....................................

Rispondo: la remunerazione del top management Eni è verificata annualmente rispetto a panel di società europee industriali comparabili con Eni e risulta inferiore ai relativi valori mediani di circa il 20%.

Mauro Meggiolaro afferma: "La remunerazione dell'Amministratore Delegato supera in maniera significativa la mediana delle società europee del settore" e "gli obiettivi di performance per la remunerazione variabile sono

valutati su un periodo di 3 anni, mentre sarebbe raccomandabile un tempo più lungo"....................................

Rispondo: la remunerazione totale dell'Amministratore Delegato, che è anche il Direttore Generale, è coerente rispetto al benchmark con il peer group Eni, composto dai principali concorrenti internazionali dell'Eni nel settore di riferimento e sono Exxon, Chevron, Conoco Phillips, Shell, BP, Total, Anadarko, Marathon Oil, Apache ed Equinor....................................

In particolare, la remunerazione totale a target risulta significativamente inferiore al valore mediano di tale peer group, rettificato rispetto alla differenza di capitalizzazione media tra Eni e il peer group stesso nel triennio 2015-2017, cioè -37%....................................

Inoltre, un ulteriore benchmark effettuato da primarie società di consulenza rispetto ad un panel europeo composto da 20 delle principali aziende industriali comparabili con Eni ha evidenziato un valore complessivo del pacchetto retributivo dell'Amministratore Delegato di Eni inferiore alla mediana del panel del -12,8%.

La leva variabile è stata definita su livelli comparabili a quelli dei peer group con un pay-mix incentrato principalmente sulle componenti variabili di lungo termine (53% rispetto al 43% del precedente mandato).................................... Per quanto riguarda la seconda domanda, il vesting triennale dei piani di lungo termine di Eni è coerente con quello prevalente sul mercato e nel settore di riferimento....................................

Antonio Tricarico con riguardo al tema Nigeria-Congo, faceva riferimento a quanto avrebbe detto la Consigliera Litvack.

Al riguardo non ho niente da aggiungere, ho già risposto nelle domande

scritte

.......La Presidente invita, quindi, l'Amministratore Delegato a fornire le risposte che riguardano la gestione in senso lato.

AMMINISTRATORE DELEGATO....................................

Ci sono state molte domande, risponderò a quelle che non sono state affrontate nel documento "Risposte a domande pervenute prima dell'Assemblea". Per alcune farò delle sintesi, anche se sono riportate nel documento pre-assembleare...................................

Domenico Rinelli domanda: "Qual è la producibilità annua dei vostri impianti fotovoltaici? Superate le 2.500 ore di utilizzo sulle 8.000 circa all'anno disponibili?"...................................

Rispondo: la media annua del nostro portafoglio di Piano è di circa il 26%, che corrisponde, fotovoltaico più eolico, a circa 2.300 ore sulle 8.760 ore annue disponibili, di cui il fotovoltaico è il 24%, (circa 2.100 ore annue) e l'eolico il 39% (circa 3.400 ore annue).

Mauro Meggiolaro domanda: "L'obiettivo dei 463 megawatt di potenza installata da rinnovabili al 2020, in base al piano 2017-2020, è stato portato a 1,6 gigawatt al 2022 e a 5 gigawatt nel 2025.

  1. Quanti degli originari 463 megawatt al 2020 sono già stati installati e do $ve?$ ....................................

  2. Quanti degli originari 463 megawatt sono stati installati nel solare e quanti nell'eolico?"....................................

Le altre domande sono pressappoco simili..................................

Rispondo: al 31 dicembre 2018 e al 31 marzo 2019, la capacità installata è

pari a 40 megawatt, fotovoltaico, nell'ambito delle nuove iniziative Energy Solution presso i siti di Assemini, del Green Data Center, di Ferrera Erbognone e di Gela Isola 10, in l'Italia, e all'estero, BRN, quindi Algeria. Altri sono in sviluppo. Ouindi 40 megawatt esistenti, inclusi 10 megawatt gestiti in precedenza da Enipower....................................

Attualmente, sono in fase realizzativa progetti per circa 150 megawatt, riferiti ai progetti di: Porto Torres in Sardegna (31 megawatt); Volpiano in Piemonte (18 megawatt); Kazakistan eolico (50 megawatt); Australia fotovoltaico (34 megawatt); Tunisia (5 e 2,5 megawatt in quota Eni, quindi 7,5 megawatt); Pakistan (10 megawatt). Quindi, a fine 2019, prevediamo una capacità installata totale di circa 200 megawatt, confermando per il 2020 il target originario di circa 500 megawatt.

Poi domanda: "Quale percentuale degli 1,6 gigawatt al 2022 sarà installata nell'eolico?"....................................

Rispondo: la percentuale di eolico onshore installata a fine piano aumenterà a circa il 15%. Il restante 85% si riferisce a solare fotovoltaico, per l'83%, e per il 2% a ibrido, quindi fotovoltaico con batterie.................................. Poi domanda: "L'anno scorso Descalzi aveva fatto riferimento ad un 14% dei 220 megawatt italiani in rinnovabili per l'eolico".................................... Rispondo: L'anno scorso avevamo 220 megawatt al 2021 e avevamo circa 30 megawatt di eolico, che sono circa il 14%, un pochino di più................................... Poi domanda: "A che punto è il fotovoltaico di Porto Torres?".................................... Rispondo: il progetto eolico su Porto Torres è attualmente in fase di definizione e prevediamo di avviare l'iter autorizzativo nei prossimi mesi e di completare la realizzazione dell'impianto entro il 2021. Ad oggi, sul sito di Porto Torres, stiamo realizzando un impianto fotovoltaico da 31 megawatt che è il secondo progetto realizzato da Eni in Sardegna dopo quello di Assemini....

Poi domanda: "Quali sono i risultati di Energy Solution nel 2018?".................................... Rispondo: i risultati di Energy Solution sono negativi per circa 18 milioni di euro. Chiaramente tutti i risultati saranno negativi, fino a che non cominceremo ad avere una massa critica, visto che siamo in sviluppo ed è uno sviluppo organico. I risultati saranno negativi fino al 2021. Poi dal 2021 riusciremo ad avere un EBIT positivo...................................

Poi domanda: "L'anno scorso Descalzi aveva fatto riferimento a investimenti nell'eolico per circa 240 milioni come parte del Piano 2020. Quanto è stato effettuato, e dove? Quale capacità in megawatt sarà installata nell'eolico grazie agli investimenti previsti per circa 240 milioni di Euro?".................................... Rispondo: Attualmente è in fase di costruzione il Parco eolico onshore in Kazakistan per 50 megawatt, il cui completamento è atteso entro la fine del 2019. Ulteriori sviluppi sono previsti sempre in Kazakistan e in Italia. Al 2022, prevediamo di installare eolico onshore per circa il 15% della capacità totale di 1,6 gigawatt, con un esborso complessivo di circa 300 milioni di euro....................................

Infine domanda: "C'è l'intenzione di investire maggiormente nell'energia eolica con la partecipazione anche in consorzi a grandi parchi eolici onshore ed offshore?"....................................

Rispondo: il nostro piano prevede investimenti in eolico onshore, nell'ambito dei quali rientra il nostro progetto in Kazakistan dei 50 megawatt già in fase di costruzione, il cui completamento è atteso - come ho detto - a fine

  1. Ulteriori sviluppi sono previsti in Kazakistan e in Italia. Valuteremo la possibilità di entrare nell'eolico offshore, qualora i progetti che impiegano questa tecnologia fossero coerenti con le nostre strategie. Passo alle domande in merito al progetto Ibleo e ai temi R&M.................................... Andrea Turco domanda "qual è lo stato del Progetto Ibleo".................................... Rispondo: si è parlato rispetto al Piano originario di due anni di ritardo. Noi abbiamo lanciato questo progetto in linea con gli accordi del novembre 2014 con la Regione, ma l'autorizzazione finale del progetto ottimizzato è stata rilasciata nel 2018. ................................... Infatti c'è stata una sentenza, un arbitrato al TAR per il blocco del progetto, che ovviamente ha causato - questo non lo ricordavo - un ritardo. Quindi, dopo la sentenza del 31 agosto 2016 da parte del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso di alcune associazioni ambientalistiche di 4 Comuni siciliani, Eni ha presentato l'ipotesi di ottimizzazione che prevede di riallocare a terra, nelle aree rese disponibili dalla raffineria, gli impianti di trattamento e compressione del gas, previsti inizialmente a mare, su una nuova piattaforma.

Quindi abbiamo tolto - come era già stato detto dall'Azionista - una piattaforma a mare, perché abbiamo cambiato il progetto..................................

Tale proposta rappresenta la migliore soluzione per lo sviluppo del progetto, in quanto consente di acquisire tangibili benefici in termini di riduzione dell'impatto ambientale, azzeramento dell'impatto visivo - non c'è più la piattaforma - nessuno scarico a mare, azzeramento delle emissioni di CO2 grazie all'utilizzo di compressori elettrici, alimentati parzialmente da impianti fotovoltaici in sito....................................

Avendo portato tutto a terra, utilizziamo in parte l'impianto fotovoltaico realizzato e in parte l'energia che viene dalla rete. Se fosse stato a mare, avremmo dovuto utilizzare il gas per produrre l'energia necessaria per la compressione, quindi è un impianto che, praticamente, è a emissioni zero..... Portandolo a terra, abbiamo avuto la massimizzazione della ricaduta dell'economia sull'occupazione locale, quale conseguenza delle nuove soluzioni tecniche adottate; il recupero di aree della raffineria già bonificate ed utili ad ospitare nuovi impianti...................................

Nel febbraio 2018 è stata pubblicata dal MATTM la determina che approva l'esclusione dalla VIA della nuova configurazione di progetto e nel luglio 2018 è stata rilasciata dal MISE l'autorizzazione alla variazione di programma lavori....................................

Il 12 marzo 2019 è stata depositata l'istanza di proroga del decreto VIA, in scadenza il 27 maggio 2019. Sono stati assegnati una parte significativa di contratti di appalto sia per i lavori a terra che per l'approvvigionamento dei materiali offshore....................................

Con l'ottimizzazione del Progetto Cassiopea, grazie ai vari lavori relativi all'impianto di trattamento a terra all'interno dell'area della raffineria, si prevede un positivo ritorno in termini di ricadute occupazionali su indotto locale di circa 300 persone.

Progetto Guayule di Eni-Versalis.

Possiamo dire è che è un progetto "vivo"..................................

L'iniziativa è finalizzata alla realizzazione di una piattaforma tecnologica proprietaria per la produzione di lattici naturali, gomma, dry e resine, e partendo dalla pianta di guayule con lo sviluppo della filiera agricola e delle

tecnologie proprietarie di estrazione per l'utilizzo di tutti i componenti della pianta, attraverso nuove tecnologie in sviluppo, di estrazione con solvente e ad acqua...................................

È in corso lo sviluppo di coltivazioni sperimentali di diversi genotipi di guavule per l'ottimizzazione del protocollo agronomico e la qualifica dei fitofarmaci presso due aziende agricole appartenenti all'Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) della Regione Sicilia.

Altre coltivazioni sono in corso in Basilicata, in partenariato con ALSIA, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, e anche negli Stati Uniti, in Arizona....................................

È stata posta un'altra domanda per sapere come mai non è stato fatto vicino a Gela....................................

Queste coltivazioni sono state fatte sempre in Sicilia, ma non in prossimità di Gela, perché con la Regione e con gli Enti specifici abbiamo dovuto trovare i terreni idonei a questa semente, quindi terreni che in termini di acidità del terreno e caratteristiche potevano andare bene a questa semente. Ecco la ragione per la quale non sono stati utilizzati i terreni vicino a Gela o i terreni dismessi dal distretto..................................

Alberto Grotti domanda: "Ruolo della raffinazione: qualche anno fa avete detto che volevate cancellarla. Oggi?"...................................

Rispondo: noi non abbiamo assolutamente mai detto che volevamo cancellarla, abbiamo detto che dovevamo razionalizzare quelle componenti che avevano costi operativi troppo elevati o, da un punto di vista tecnico, una incapacità di essere competitive.................................

Ricordiamo che negli anni precedenti Gela, per esempio, ha avuto una per-

dita in sei anni di 2 miliardi e noi, a questo proposito, abbiamo detto: "ridurremo la capacità oil", ed è quello che abbiamo fatto, abbiamo ridotto la capacità chiudendo Venezia e Gela, ma ristrutturando la piattaforma della raffinazione dei due siti, trasformandole in bioraffinerie, quindi raffinerie verdi. Quindi abbiamo chiuso senza chiudere e abbiamo ritrasformato il si-

Alessandro Govoni domanda: "Come produrre benzina compatibile con l'ambiente, la salute? La benzina con additivi al benzene è compatibile? Avete pensato ad un progetto di produzione della benzina tramite la macerazione dello zucchero etiope, il sorgo, che non avrebbe effetti sull'uomo?". Rispondo: il benzene è una delle tantissime molecole contenute nel petrolio, e quindi nella benzina. Le attuali norme europee che caratterizzano la benzina prevedono che il tenore di detta molecola non superi l'1% di benzene. Tutte le benzine finite immesse al consumo da Eni rispettano queste caratteristiche. Il "sorgo dolce" viene utilizzato, grazie all'elevato contenuto in zucchero, per fare etanolo e quindi benzina, inoltre è un componente di prima generazione in competizione con l'area food; questa è una delle ragioni,

e noi stiamo passando alla seconda generazione.....

Ai fini degli obblighi di bio-additivazione dei carburanti, essendo in Europa lunghi di benzina, quindi ci sono troppe benzine, abbiamo privilegiato i componenti biodiesel che sono proprie delle colture oleoginose. In particolare, abbiamo lanciato un progetto sperimentale per la coltivazione di olio di ricino in un'area semidesertica della Tunisia che, in questo caso, non è in competizione con l'area alimentare....................................

Le nuove norme europee limitano, infatti, l'impiego di tali componenti, fino

a ridurli drasticamente entro il 2030. Per "questi componenti" mi riferisco a tutta la prima generazione di feedstock, che è in competizione con l'alimentare.....

Virginia Rondinelli domanda: "La raffineria di Taranto è un impianto a rischio rilevante. L'ultima pubblicazione del piano di emergenza esterno risale al 2015. Vorremmo avere delle evidenze sull'ultimo aggiornamento............ Nell'ambito del Progetto Tempa Rossa, siamo venuti a sapere dall'Amministratore Delegato che, contrariamente a quanto previsto, il greggio estratto in Basilicata verrà lavorato a Taranto per la successiva esportazione. Vorremmo sapere se è vero e quanto greggio verrà lavorato, quali sono le ulteriori misure di sicurezza, a fronte di un incremento della lavorazione e a cosa è dovuto questo cambio di programma"..................................

Rispondo: il piano di emergenza esterno il PEE, per la raffineria è definito e gestito dalla Prefettura anche con il supporto degli attori principali di cui fanno parte le aziende come l'Eni con la sua raffineria di Taranto. Non sono stati emessi aggiornamenti successivi alla sua emissione....................................

Eni ritiene che per le proprie installazioni - non essendo state effettuate modifiche o investimenti che abbiano mutato il livello di rischio della raffineria, della struttura della stessa e delle strutture ad essa asservite dalla data di emissione del PEE - ad oggi le informazioni contenute nel vigente PEE siano complete, coerenti e adeguate. Il PEE è disponibile sul sito web della Prefettura..............

Il Piano di emergenza interno, il PEI, della raffineria nasce e viene gestito in coerenza col PEE - quindi segue lo stesso iter - è parte integrante del Rapporto di Sicurezza del sito (RdS) ed è validato dal Comitato Tecnico Regionale (CTR). Il PEI viene aggiornato frequentemente, l'ultima volta è stata il 31 ottobre 2018.

La raffineria informa tempestivamente gli stakeholders istituzionalmente previsti delle eventuali emergenze o anomalie e del loro evolversi. Il Progetto Tempa Rossa prevede la ricezione, stoccaggio e spedizione del greggio Tempa Rossa nella raffineria di Taranto tramite la realizzazione di apposite infrastrutture......

La possibilità di lavorare parte del greggio nella raffineria sarebbe, eventualmente, in sostituzione di altri greggi attualmente lavorati nella stessa raffineria, senza incremento di lavorazione e quindi senza nessuna variazione delle condizioni di rischio....................................

Poi abbiamo preso buona nota del suggerimento di dare spiegazioni leggibili, intellegibili, comprensibili, oltre ai comunicati quando c'è qualche problema a Taranto, quindi essere più proattivi anche nello spiegare il contenuto tecnico, in modo tale da non creare allarmi o essere più chiari. Noi lo mettiamo quasi sempre nel press release (comunicato stampa). Essendo il press release molto conciso cercheremo di dare per i centri più rilevanti per gli stakeholders delle informazioni un po' più precise, ma comprensibili........ Andrea Turco domanda: "La raffineria di Gela. A fronte della crisi del settore raffinazione, perché avete chiuso solo lo stabilimento di Gela? Quali progetti sulla riconversione? Il progetto parte in ritardo" (al riguardo ho già risposto) "Perché il petrolio, i gas estratti a largo di Gela non vengono lavorati a Gela? Quali impatti occupazionali relativi ai nuovi progetti di investimento Eni? Erano previsti 32 milioni di interventi di compensazione, ma sono stati utilizzati poco. Stato di salute a Gela: si vive con apprensione la

nascita di un bimbo per il rischio di malformazioni"................................... Rispondo: ad alcune domande ho già risposto.................................. Gela non è l'unica, come ho detto; sono state due le raffinerie che hanno avuto una ristrutturazione, una riconversione e sono quella di Gela e quella di Venezia....................................

La riconversione - come ho detto - in particolare di Gela ha registrato nei sei anni precedenti alla chiusura circa 2 miliardi di euro di perdite. La chiusura della raffineria richiede l'esportazione del petrolio estratto a largo di $Ge$ la

La domanda è: "Ma perché non trattate il petrolio?". Il poco, perché ormai è veramente poco petrolio estratto: non essendoci la raffineria, non possiamo trattarlo nella raffineria stessa, ma parliamo di qualche migliaio di barili......... Il gas, invece, continua ad essere immesso in rete e sarà parzialmente utilizzato per le esigenze della green refinery. Il gas, prima, veniva utilizzato nella raffineria per la raffinazione, per la creazione di energia. Adesso l'energia, come avete visto, in parte prodotta con l'impianto fotovoltaico, viene presa dalla rete e il gas che produciamo - come abbiamo sempre fatto - lo mettiamo in rete. Ricordiamoci che la Sicilia è il collettore del gas che viene dall'Algeria e anche dalla Libia. ..................................

Il piano originario elaborato a fine 2014, all'atto della firma del "Protocollo" d'intesa per l'area di Gela", prevedeva la realizzazione della green refinery in due fasi: una prima fase "accelerata" con l'utilizzo degli impianti esistenti, di produzione di idrogeno e con avviamento previsto a fine 2017; una seconda fase, con la costruzione dell'impianto di steam reforming, con avviamento previsto circa un anno dopo..................................

L'iter autorizzativo si è protratto più del previsto e per questo motivo e per cercare di anticipare al massimo i tempi, è emersa la necessità, già alla conclusione dell'iter relativo alla prima fase e in base alle prescrizioni, di passare direttamente alla seconda fase, per la quale sono stati avviati immediatamente gli iter autorizzativi...................................

L'intero processo autorizzativo si è concluso solamente nel novembre 2017 con l'ultima autorizzazione rilasciata dal Comune di Gela. Solamente da tale data è stato possibile iniziare la costruzione degli impianti, costruzione che è proceduta velocemente con il completamento dell'impianto di produzione di idrogeno già a fine 2018.

L'avviamento del complesso Green è iniziato nel marzo scorso e sta proseguendo tuttora, anche se restano da completare alcuni lavori in qualche impianto del complesso, con una difficoltà comprensibile di un sito industriale che è rimasto fermo per cinque anni. Nelle prossime settimane le ultime attività verranno completate ed entro giugno la green refinery sarà in marcia... Per quanto riguarda la compensazione da parte di Eni, c'è la massima disponibilità, ma è necessario l'accordo con Comune e Regione. Qua si parlava dei 32 milioni, penso. I 32 milioni erano nell'Accordo che era stato firmato nel 2014 ed erano non legati a stanziamenti, ma venivano attivati esclusivamente su progetti condivisi tra la Regione, il Comune ed Eni.............. Sono stati fatti dei progetti - adesso non so quanto è stato fatto - ma i fondi vengono erogati immediatamente, c'è un progetto che la Regione ha indica-

I dipendenti Eni in servizio nel sito industriale - era un'altra domanda - sono attualmente 928, di cui 370 della raffineria di Gela. Il numero medio di

$to$ ...

lavoratori dell'indotto nel perimetro Eni è stato nel 2018 di 2.870 persone.... Con riferimento alle presunte connessioni tra patologie malformative e inquinamento ambientale di origine industriale a Gela, si rappresenta che non sussistono evidenze scientifiche circa l'esistenza di tale nesso di causa. Inoltre, non risultano evidenze scientifiche circa l'effettiva esistenza di una prevalenza di patologie malformative a Gela rispetto ad altre aree del Paese. Tutti gli accertamenti giudiziari espletati confermano l'assenza di tale evidenza, circostanze confermate anche di recente, giugno 2018, da una sentenza in merito....................................

Alberto Grotti domanda: "Occupazione generata dalla nuova attività in Medio Oriente"...................................

Rispondo: questa prima fase di avvio dell'attività in Medio Oriente coinvolge complessivamente circa 130 risorse operanti nelle diverse aree di business di Eni impegnate nell'area. Questo è un numero previsto in crescita nei prossimi anni, in coerenza con lo sviluppo pianificato dell'attività.

Daniela Ambruzzi chiede se Eni si trasferisce a Milano e abbandona Ro $ma$ ---------------

Rispondo: confermiamo la presenza di Eni su Roma, dove operano stabilmente circa 2.800 persone.

Domanda: "Cosa fa Eni in relazione al tema dei Master dei giovani?".................................... Eni organizza Master universitari di secondo livello con Atenei statali in Energy Engineering Operations, in collaborazione col Politecnico di Torino; e in Energy Innovation, in collaborazione col Politecnico di Milano.......... Per la frequenza di tali Master, l'azienda non solo sostiene interamente il costo totale dell'iniziativa, comprese le tasse universitarie, ma assegna an-

che ai partecipanti un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca per l'intera durata del master, 12 mesi, che permette agli studenti di ricevere una retribuzione mensile. Eni inoltre organizza al proprio interno, dal 1957, un master post-universitario (Master MEDEA) e da gennaio 2020 il nuovo Master in Geoscience for Energy (GEMS). Anche in questi casi, i partecipanti selezionati non devono sostenere alcuna spesa per l'iscrizione e ricevono una borsa di studio per tutta la durata dell'iniziativa.

Inoltre nel corso del 2018 Eni ha finanziato oltre cento borse di studio a studenti dell'università quali Milano, Torino, Perugia, Pavia, Cagliari, Federico II di Napoli, Università di Palermo per la frequenza di corsi di laurea e dottorato di ricerca.......

Alberto Grotti domanda: "Economia circolare e domande sulle risorse umane, quanti occupati recupereremo con i 3 miliardi di euro di investimenti previsti dal piano di iniziative di economia circolare ed altro?".................................... Rispondo: i 3 miliardi sono relativi anche a tutta la parte di rinnovabile. Il piano quadriennale stima che al 2022 gli addetti Eni a livello mondiale occupati su iniziativa dell'economia circolare saranno circa 1.400, ovvero circa 3.300 addetti considerando l'indotto..................................

Marica Di Pierri domanda: "Il modello estrattivo e il modello di economia circolare non sono incompatibili fra loro?"...................................

Rispondo: vi sintetizzo la risposta.

No, ovviamente non sono incompatibili anche perché la circolarità non è soltanto sul prodotto, ma anche sulle strutture stesse. Tutti i grossi progetti di economia circolare come avete visto sono partiti con la riconversione, quindi proprio la trasformazione che fa parte della circolarità delle raffine-

rie di Venezia e di Gela....

Chiaramente noi partiamo da esigenze di mercato che sono i prodotti e le strutture che non devono essere chiuse e abbandonate perché ricordiamoci che comunque tra indotto e personale diretto occupiamo circa 70 mila persone in Italia. Chiaramente se noi chiudessimo tutto per fare solo economia circolare, perderemmo moltissimo e soprattutto saremmo molto più lenti perché questa circolarità la facciamo grazie a: le strutture che abbiamo e che vengono riconvertite, le tecnologie che abbiamo che nascono dalla raffinazione di prima tipologia, la chimica di prima tipologia, l'upstream di prima tipologia e attraverso quella ricerca. Quindi la circolarità avviene sulle strutture, sulle tecnologie e poi sui materiali. Le cose non sono assolutamente incompatibili, una cosa è figlia dell'altra...................................

Mauro Meggiolaro domanda: "Quali sono i trend di emissione di Eni al 2030? Quando Eni sarà completamente carbon free?"...................................

Rispondo: per quanto riguarda le emissioni "scope 1", la stima in Working interest al 2030 è di circa 43 milioni di tonnellate annue, delle quali circa 18 milioni di tonnellate deriveranno dall'attività upstream. Sull'upstream in particolare quest'anno ci siamo impegnati all'annullamento delle emissioni dirette nette al 2030 attraverso interventi di riduzione delle emissioni stesse con progetti più efficienti da un punto di vista emissivo e partecipando direttamente in progetti di conservazione e protezione delle foreste, identificati come progetti REDD+, per i quali stiamo progettando interventi che garantiranno a regime almeno 20 milioni di tonnellate all'anno di offset.................................... Per quanto riguarda invece le emissioni di "scope 3", considerando un aumento del 3% annuo di produzione di idrocarburi al 2030 e un'ambition di

avere più del 60% di gas, le emissioni legate all'end use, calcolate su barile medio IEA, sarebbero pari a 317 MtCO2eq, come vi avevo detto stamattina ad oggi sono 230 MtCO2eq del 2018. Questi dati si accompagnano alla crescita del business in linea con la mission aziendale di dare accesso all'energia in un mondo in crescita, con la necessità di accompagnare un percorso di transazione energetica, quello che abbiamo detto stamattina..... Per questo lavoriamo sull'efficienza carbonica delle nostre produzioni, sullo sviluppo del gas come fonte ponte verso un futuro low carbon e le risorse rinnovabili. In base a questo scenario e considerando il contributo delle rinnovabili, si riduce di circa il 6% l'impatto carbonico dello scope 3 end use, riportandolo su un totale di energia primaria prodotta. È da notare che questo è un diverso coefficiente di intensità emissiva che tiene conto solo dello scope 3 rispetto al totale dell'energia primaria prodotta in migliaia di barili di petrolio equivalente, coefficiente non dichiarato prima....................................

Per il momento non abbiamo una ambition di carbon neutrality complessiva con dei KPI identificati per lo scope 3. Come ho detto stamattina il primo step sarà quello di lavorare sullo scope 1 della raffinazione, quello di fare un reset e una riduzione, un offset, dove ovviamente useremo anche tecnologie, quindi non sarà solo quello che viene chiamato il natural sink ma sarà anche un CCUS perché dovremmo lavorare sui camini, estrazione della CO2 dai camini sia della chimica e della raffinazione. Una volta definito il percorso, gli obiettivi sullo scope 1 della raffinazione, dovremo formulare il percorso che ci permetterà di agire anche sugli end use, che è lo scope 3......... Elman Rosania domanda "Sono corretti i dati sui rifiuti pericolosi citati dall'azionista Di Bello sulla Val d'Agri? Abbiamo un registro dei rifiuti?"...

Rispondo: Chiaramente c'è un registro dei rifiuti anche perché dobbiamo farlo, ce lo abbiamo interno e dobbiamo tenerlo per legge. La normativa italiana in materia di rifiuti prevede la tracciabilità della filiera dal produttore allo smaltimento finale. Gli adempimenti amministrativi volti alla tracciabilità comprendono i registri di carico e scarico, formulari identificativi del rifiuto, quello che si chiama FIR, per il trasporto il Modello Unico di Dichiarazione ambientale, il MUD, da presentarsi annualmente. In particolare il FIR è emesso in quattro copie, di cui la prima resta al produttore e le restanti alle compagnie di trasporto, queste ultime tre copie - poi c'è tutto il percorso - recanti l'accettazione dell'impianto di destino, restano una al trasportatore, una al destinatario e una al produttore. Quindi non c'è solo il registro; tutto quello che viene registrato viene certificato in copie che vengono distribuite a diverse persone fisiche ed enti segregati.................................... Il sistema SISTRI adottato in Italia per tracciare informaticamente i rifiuti è stato abrogato nel 2018, a favore di un nuovo sistema, il Registro Elettronico Nazionale, che si chiama REN, del quale si attende l'implementazione..... Eni dispone poi di un sistema normativo interno di procedure ed istruzioni operative per assicurare la piena tracciabilità dello smaltimento dei rifiuti, secondo le best practice in materia.

Se i dati citati dall'azionista sono quelli contenuti nei registri o presi dal nostro bilancio ufficiale, gli stessi sono corretti..................................

Matteo Del Giudice domanda: "Cosa pensate della certificazione di una Autorità esterna, fondazioni, organismi collegati all'ONU del processo di decarbonizzazione?"....................................

Rispondo: Pensiamo assolutamente che è una cosa pertinente e auspicabile

ed è per questo che noi abbiamo fatto parte, e siamo parte, di diversi di questi organismi collegati all'ONU.

Relativamente a riconoscimenti circa le strategie Eni in tema di decarbonizzazione, ricordiamo che da più di un decennio Eni partecipa ai principali rating di sostenibilità, tra cui il CDP (Carbon Disclosure Project) come il principale rating in materia di climate change, dai quali Eni viene valutata ed è riconosciuta ormai negli ultimi tre anni - mi sembra due o tre anni - come leader nel confronto con i peers su tutti gli elementi della strategia climatica, anche in termini di perfomance raggiunte e di livello di ambizione di obiettivi.................................

Ricordo che in funzione delle richieste della CDP dobbiamo - attraverso dei KPI dei dati che vengono richiesti - dare divulgazione dei nostri risultati in ambito ambientale e anche in ambito ambientale-finanziario. E questi vengono con trasparenza pubblicati e in base a ciò si ottiene un rating.................................... Sul lato emissioni di gas serra, Eni certifica la totalità delle proprie emissioni, sia dirette che indirette, attraverso enti certificatori esterni ed indipendenti internazionali, che poi sono anche gli enti che certificano, valutano e verificano tutte le altre aziende, non solo nell'Oil and Gas. I dati rientrano anche all'interno del processo di certificazione della comunicazione non finanziaria del nostro bilancio....................................

Per quanto riguarda invece gli offset forestali, Eni intende implementare progetti forestry certificati come REDD+, che è Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation, che sono riconosciuti nell'ambito della UNFCCC.

Eni, sia autonomamente che attraverso le partnership di settore cui parteci-

pa (ad esempio OGCI, IPIECA, WBCSD) si confronta costantemente con i principali organismi internazionali esterni e attivi sul tema anche in ambito Nazioni Unite (UNenv, UNDP, UNFCCC). Due importanti target Eni in tema di riduzione dell'emissione di GHG dirette: metano e flaring. Sono impegni che Eni ha formalmente sottoscritto nell'ambito delle partnership internazionali promosse rispettivamente da UNenv e World Bank....................................

Re:Common (Tricarico Antonio) domanda: "Le attività di Eni avranno una ricaduta notevole anche sul versante dei cambiamenti climatici. Le quantità di CO2 emesse dal Mozambico aumenteranno del 9,4% solo nei prossimi 4 anni. Eni non lavora con le ONG locali indipendenti e ha previsto delle misure di compensazione inadeguate per le comunità colpite. Eni non è presente solo in Mozambico ma anche in Sudafrica dove le loro perforazioni petrolifere offshore hanno costretto migliaia di pescatori ad abbandonare le loro attività in mare."...................................

Rispondo: Eni non ha mai fatto una perforazione petrolifera offshore in Sudafrica: quindi tutti quei pescatori, che sono andati o tutto quel disastro che abbiamo causato, ...ahimè, non abbiamo fatto neanche un pozzo, aspettate che facciamo un pozzo prima di attaccarci. La risposta a questa domanda, che è abbastanza lunga, è contenuta a pagina 105 (del documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari).

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A seguito di un intervento dalla sala in lingua inglese, l'Amministratore Delegato risponde in inglese, la risposta su espressa indicazione della Presidente viene riportata secondo il testo che segue...................................

Lei ha detto che Eni è presente in Sudafrica, dove Eni ha fatto perforazioni

offshore obbligando migliaia di pescatori ad abbandonare le loro attività offshore; noi abbiamo fatto un'acquisizione e non c'è un impatto sui pescatori, non c'è attività di perforazione.

AMMINISTRATORE DELEGATO prosegue il suo intervento in italia-

C'è una seconda domanda, anche questa sempre Re:Common e la risposta è a pag. 112-113 (del documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari) e riguarda il fatto che Eni sta progettando di piantare 8,1 milioni di ettari di alberi esotici in Mozambico, sud Africa, Ghana, Zimbabwe, quale compensazione per i cambiamenti climatici.

Ora diamo la risposta che ho dato anche stamattina, e cioè che noi non ripiantiamo alberi, è un discorso di conservation. Anche in questo caso la spiegazione estesa è stata data e la trovate nel documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari messo a vostra disposizione e allegato al verbale della presente Assemblea....................................

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A seguito di un intervento dalla sala in lingua inglese, l'Amministratore Delegato risponde in inglese, la risposta su espressa indicazione della Presidente viene riportata secondo il testo che segue...................................

Questo articolo sinceramente non me lo ricordo, però può essere stato interpretato male quello che ho presentato nella presentazione della strategia, l'articolo non credo che non fosse corretto, ma non stiamo piantando alberi nuovi. Noi lavoriamo sulle foreste primarie e secondarie. Ci sono delle aree dove ci sono le foreste primarie, poi diventate terreni agricoli e poi diventate foreste secondarie. Le chiamiamo foreste secondarie, quindi possiamo

forse ripiantare qualche albero, però l'obiettivo principale è proprio di evitare la distruzione di foreste primarie, è quello che ho spiegato stamattina ed è quello che è nelle risposte scritte.

......Alle ore 19,00 esce il Sindaco effettivo PAOLA CAMAGNI....................................

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Guido Sali domanda: "Piano forestale: come si gestisce il rapporto con le popolazioni locali e quali iniziative si progettano, quali sono le iniziative in progetto?"...................................

Rispondo: al riguardo abbiamo già parlato ora sintetizzo...................................

Eni intende implementare progetti forestry certificabili come REDD+ che hanno l'obiettivo di salvaguardare dalla deforestazione e dal degrado foreste primarie e secondarie, preservare la biodiversità e contribuire allo sviluppo socio-economico delle comunità locali tramite attività in linea con una gestione forestale sostenibile...................................

Perseguiamo un approccio che mira alla gestione sostenibile delle foreste, alla loro conservazione, all'incremento degli stock di carbonio, in sinergia con le comunità locali, attori fondamentali per la conservazione del territorio. Questa è una parte essenziale degli sforzi globali per mitigare i cambiamenti climatici. Questo viene fatto nel pieno rispetto delle comunità locali e con la loro attiva partecipazione....................................

Eni lavora per ridurre le cause di deforestazione proponendo anche alternative di sviluppo locale compatibili con il contesto territoriale e l'area forestale da proteggere. Le principali attività di sviluppo locale che Eni propone sono rappresentate da iniziative di diversificazione economica, quali pro-

getti agricoli sostenibili e la promozione dell'eco-turismo e iniziative volte a rendere più efficiente l'accesso all'energia, al clean cooking oltre ai programmi di educazione e formazione professionale....................................

Le comunità locali vengono ingaggiate in due modi: prima di tutto c'è un momento di sensibilizzazione per contribuire a proteggere la foresta ed è quello che stanno già facendo con i diversi developers. Non è un'attività nuova, vengono formati per lavorare nella protezione.

Per circa 1 milione di ettari, ci sono circa 20-25 mila persone delle comunità che possono lavorare...................................

Questa è una prima fase, quindi protezione della foresta.

L'altra interazione invece è quella della formazione e del supporto alla diversificazione, quindi in questo caso l'agricoltura, ma anche l'artigianato, cioè creare una scuola di lavori che permetta loro di vivere e di lavorare al di là dell'interazione di protezione con la foresta.

Inoltre ci sono anche altre attività economiche che possono essere proposte come il turismo ecosostenibile. In Ghana stiamo lavorando con alcuni developers soprattutto sulla formazione delle comunità nella protezione delle foreste, mentre noi lavoriamo anche nella diversificazione....................................

Poi c'è invece il discorso dell'engagement, come avviene? Noi abbiamo avuto engagement diretto in alcuni Paesi dove operiamo, però come vi ho detto stiamo lavorando anche in Paesi dove non operiamo e lavoriamo con dei developers. L'ingaggio - che hanno avuto i developers - è con le autorità locali perché i progetti di conservazione e protezione delle foreste devono essere coerenti, condivisi e in linea con le strategie riguardanti le foreste dei

diversi Stati.

Dopo che si è interagito, l'engagement, la sequenza è: strutture centrali, poi
regionali, fino ad arrivare alle comunità.

A questi tre livelli si aggiunge l'interazione con organismi esterni, in questo caso UNDP, per verificare cosa si fa già in questo ambito, in modo tale che non si facciano sovrapposizioni o cose troppo dispersive. Questo è per dire com'è il processo, ve l'ho detto ovviamente da noi è classificato, ma com'è il processo di engagement con le comunità....................................

Mauro Meggiolaro (Fondazione Finanza Etica) domanda: "Quali sono i progetti di forestry e che caratteristiche hanno"...................................

Rispondo: la risposta è la stessa che ho dato prima e che è contenuta a pagina 112 e 113 della risposta a Re:Common nel documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari....................................

I Paesi in cui stiamo esaminando i progetti sono: Ghana, Zambia, Congo, Zimbabwe, Mozambico, Messico ed Indonesia....................................

Isabella Abate domanda: "Val d'Agri: chiarire lo sversamento del 2017 e se la bonifica è già completata, a cosa si riferisce l'85% e il restante 15% sarà bonificato?", poi "Il progetto Energy Valley è insufficiente a compensare il danno ambientale?"....................................

Rispondo: immediatamente dopo la scoperta della fuoriuscita del febbraio del 2017, Eni, come previsto dalla legislazione ambientale vigente, ha presentato alle Autorità e realizzato un piano di interventi per la messa in sicurezza delle aree potenzialmente interessate dalla presenza di idrocarburo. In totale Eni ha realizzato 351 sondaggi, di cui 245 attrezzati a piezometro, con sistemi di prelievo e misurazioni volumetriche....................................

L'attività e le azioni della Messa in Sicurezza e di Emergenza (MISE) poste

in essere hanno consentito di recuperare 339 tonnellate di greggio, circa l'85% delle 400 stimate essere fuoriuscite dal serbatoio di stoccaggio D (la sigla del serbatoio)............

Attualmente sono in corso le attività di caratterizzazione integrative che prevedono principalmente la realizzazione di ulteriori piezometri e sondaggi. Una volta realizzate le attività di caratterizzazione integrative, così come previsto dal D.Lgs 152/2006, verrà redatta un'Analisi di Rischio sito-specifica, che permetterà di determinare l'eventuale area oggetto di bonifica, definire il piano operativo di bonifica che avrà l'obiettivo di recuperare la rimanente parte di fuoriuscita. La caratterizzazione è stata riconosciuta, in quanto tale, valida dagli enti competenti..................................

Per spiegarci meglio, si recupera, si fa la caratterizzazione per delimitare e verificare l'area contaminata, dopo di che, una volta autorizzata e realizzata, viene redatta un'Analisi di Rischio sito-specifica, che permette di determinare l'eventuale area oggetto di bonifica (anch'essa deve essere autorizzata) e poi parte la bonifica. Quindi c'è un processo regolamentato...................................

In relazione al tema agricolo, nell'ambito del progetto Energy Valley, questo non è una compensazione, è un progetto che viene fatto a parte, ma non per compensare. Nell'ambito del progetto Energy Valley è prevista la creazione di un Centro di Formazione e Sperimentazione agraria che prevede attività di formazione, di ricerca e di sperimentazione a favore del comparto agricolo locale. Inoltre sono previsti interventi di riqualificazione agronomica con l'obiettivo di valorizzare e recuperare le aree intorno al Centro Olii Val d'Agri. Ed è il progetto presentato stamattina.

Giovanna Bellizzi domanda:............

"- la fuoriuscita ha riguardato solo l'ambito interno del COVA? È andata anche fuori?.................................... - qual è la percezione di Eni in Basilicata? Eni deve dare avvio ad una nuova fase di responsabilità ambientale?....................................

  • si chiede di sapere se Eni ha predisposto una stima del petrolio disperso e di quello recuperato e se di conseguenza ha stilato una stima economica dei danni così arrecati all'ambiente in Basilicata.

  • si chiede se Eni ha predisposto una stima dei costi già sostenuti e di quelli ancora da sostenere per il petrolio disperso e delle operazioni di bonifica e di ripristino

  • si chiede se Eni ha elaborato uno studio di class action che i lucani potrebbero promuovere per tutti i danni e anche per le iniziative di risarcimento"...

Rispondo: lo sversamento nel serbatoio D. - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Dopo la scoperta dello sversamento, Eni ha bloccato la produzione. Abbiamo bloccato la produzione, poi abbiamo ricevuto la lettera della Regione, però noi avevamo già bloccato la produzione di tutto il Centro olii. Eni ha bloccato la produzione e chiuso il COVA per poter effettuare le verifiche di asset integrity di tutti gli impianti esistenti, che hanno escluso qualsiasi anomalia sul processo..................................

Inoltre le indagini effettuate hanno permesso di appurare che la perdita di olio era stata causata da una fuoriuscita dal solo serbatoio D. ................................. Si segnala inoltre che il riavvio degli impianti nel luglio del 2017 è avvenuto utilizzando esclusivamente i serbatoi dotati di doppio fondo e dunque si poteva escludere qualsiasi ipotesi di perdita successiva...................................

Gli episodi antecedenti del 2012-2013, relativi a problematiche su altri ser-

batoi, sono stati tempestivamente oggetto di opportuni interventi di ripristino, non hanno avuto alcuna conseguenza ambientale, nel senso che non c'è stata contaminazione e non presentano alcun elemento che possa collegarli all'olio recuperato a partire dal 2017, date le dinamiche del tutto diverse che lo hanno caratterizzato.....

Le ipotesi di sversamento da altri serbatoi del Centro Olii della Val d'Agri, diverse da quelle individuate nel serbatoio D, scoperte nel febbraio del 2017, sono infondate, perché, come già detto, la datazione - che si fa quindi sull'idrocarburo che ha una sua degradazione, quindi si può calcolare il tempo/la tempistica della fuoriuscita - conferma con certezza che la perdita sia avvenuta non prima di sei mesi precedenti l'analisi di laboratorio sui campioni che sono quelle avvenute nel febbraio.......

Circa la quantità fuoriuscita, Eni stima in 400 tonnellate il petrolio sversato dal serbatoio D. A marzo 2019 sono state recuperate 339 tonnellate.................................. Circa l'estensione e contaminazione, la contaminazione non ha interessato il Lago del Pertusillo. Le analisi sulle acque del lago fatte dagli Enti di controllo, non fatte da noi, ma dagli Enti di controllo, non hanno mai rilevato presenza di idrocarburi provenienti dalle attività del COVA, né all'interno del lago e né nel fiume Agri. Queste analisi sono state fatte da terzi, e non dai noi, quindi Regione e così via....................................

I sondaggi di delimitazione effettuati hanno consentito di determinare l'estensione totale dell'area interessata da contaminazione che risulta essere pari a circa 2,6 ettari, dei quali 2 ettari interni al COVA (superficie totale COVA sono 17 ettari) e 0,6 ettari nell'area industriale esterna al COVA. L'area complessiva industriale è, quindi, 140 ettari incluso il COVA; le aree

interessate sono 2 ettari all'interno del COVA e 0,6 ettari all'esterno. Circa i costi, attualmente sono in corso ulteriori investigazioni volte all'implementazione dell'analisi di caratterizzazione del sito specifica che permetterà di definire gli obiettivi della bonifica - queste sono cose che abbiamo già letto - e conseguentemente stimare i costi dell'attività di bonifica da realizzare. I costi sostenuti al 31 dicembre 2018 sono pari a 157 milioni di euro.............

Circa la quantificazione del danno, la risposta la potete trovare nella risposta n. 14 all'Azionista Nardozza contenuta nel documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari....................................

Anche alla domanda sulla class action c'è la risposta n. 16 all'Azionista Nardozza contenuta nel documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari....................................

Circa i totem pubblicitari. Non ricordo chi avesse fatto questa domanda. Comunque i totem non sono pubblicitari ma rispondono alla richiesta della popolazione lucana di una maggiore trasparenza....................................

Sono strumenti multimediali, sono dei grandi schermi digitali, che hanno lo scopo esclusivo di fornire, in totale trasparenza, i dati del monitoraggio ambientale nonché la fotografia di ciò che Eni fa in Basilicata. E ci sono anche tutti i dati relativi allo sversamento, non sono strumenti pubblicitari................................... Elman Rosania altra domanda relativa alla Val d'Agri - porte aperte CO-

VA, ci ha chiesto se lo faremo ancora....................................

Rispondo: l'abbiamo appena fatto, l'anno scorso, e ne faremo ancora.................................... È l'iniziativa "Energie Aperte". Iniziativa di apertura straordinaria dei siti produttivi, dei laboratori di ricerca Eni - lo facciamo in tutt'Italia, nella raf-

fineria, nella chimica e in altri siti - rivolta ad istituzioni, stampa, scuola e cittadinanza locale, spiegata attraverso le persone che vi lavorano ogni giorno. L'iniziativa è stata inaugurata nel mese di aprile 2019 e si concluderà nel mese di luglio. Il format prevede una giornata intera di apertura del sito, con diversi turni di visita per favorire anche la partecipazione dei diversi target di partecipanti....................................

L'iniziativa ha coinvolto anche il sito del COVA di Viggiano, appena fatta, rispettivamente nelle giornate del 7 aprile e del 4 maggio e sarà ripetuta nuovamente nelle giornate del 2 giugno e del 7 luglio.................................... Mi veniva anche chiesto, sempre dall'azionista se - come avevo detto e come avrei dovuto fare - avessi incontrato gli studenti. Non sono riuscito ad incontrarli, li vedrò prossimamente...................................

Giuseppe Di Bello pone diverse domande....................................

Alcune domande sulla Val d'Agri che sono in parte sovrapponibili a domande già risposte, quali i meccanismi di controllo del COVA, le cause degli incidenti di cui ho già letto le risposte in precedenza.................................... Pone inoltre una domanda sulle autobotti, su quante ne viaggiano, e una do-

manda sugli effetti corrosivi del greggio nella pipeline del COVA verso Taranto....................................

Domanda inoltre quali sono gli effetti della sospensione dell'attività esplorativa a Ravenna..................................

Rispondo:...................................

Monitoraggio emissioni in atmosfera.

Con riferimento al monitoraggio ambientale in Val d'Agri abbiamo implementato un sistema all'avanguardia, unico nel suo genere, sia per la nume-

rosità dei punti di campionamento che per le tecnologie innovative adottate. Il sistema è composto da reti di monitoraggio di tutte le matrici ambientali (area, rumore, acqua, ecosistemi, biomonitoraggio, emissioni di idrogeno e microsismicità) che coprono un'area di oltre 100 km quadrati nell'intorno del COVA.

In particolare la rete di monitoraggio della qualità dell'aria operante nelle aree limitrofe al COVA è costituita da sei centraline fisse, di cui una di proprietà Eni e cinque gestite dall'ARPAB. I valori quindi non sono rilevati solo da noi, ma sono monitoraggi che vengono direttamente fatti dall'AR-PAB....................................

I valori dei dati rilevati, attraverso i monitoraggi continui, confermano che non si sono mai avuti superamenti dei limiti di qualità dell'aria applicabili per i parametri normati. Quindi, ripeto, una centralina la monitoriamo noi, le altre cinque sono monitorate da istituzioni terze. La certificazione e l'informazione sono date dall'ARPAB, ....................................

Eventi torcia....................................

Grazie agli standard rivolti alle migliori tecnologie adottate nel COVA, il numero di eventi di torcia è al di sotto della media registrata in impianti similari nel mondo come confermano i dati e gli studi disponibili. Per gli impianti che adottano le "Best Available Technologies", per gli eventi torcia si considera un limite 88 ore/annue, mentre il COVA nel periodo 2011-2018 ha registrato una media di 18,3 ore/annue e nel 2018 un valore totale di 9,1 ore/annue (da confrontare con le 88 ore/annue che sono la media mondiale). Si ricorda che la torcia è elemento fondamentale del sistema di sicurezza e interviene cautelativamente in modo automatico ogni qualvolta è necessario

depressurizzare in sicurezza l'impianto, o parti di esso, per consentire le attività manutentive, fermi impianto programmati e non..................................

Smaltimento rifiuti liquidi durante la MISE

Tutte le acque aggottate e smaltite, attraverso autobotti, come rifiuti nel corso della messa in sicurezza di emergenza durante gli anni 2017-2018 sono tracciati per legge attraverso il registro di carico e scarico previsto dal DGL 152/2006..................................

Inoltre tali dati vengono regolarmente dichiarati alla Camera di Commercio attraverso il MUD (che è il Modello Unico di Dichiarazione) e pertanto disponibili presso la stessa Camera di Commercio....................................

Sicurezza oleodotto e flowlines:....................................

L'oleodotto che collega il Centro Olio Val d'Agri con la Raffineria di Taranto viene ispezionato regolarmente tramite Pig Intelligente ad ultrasuoni e protetto dalla corrosione attraverso un sistema di protezione catodica. I risultati delle verifiche confermano le condizioni di sicurezza dell'esercizio dell'oleodotto. È inoltre in corso di avviamento un Sistema di Controllo con tecnologia vibro-acustica contro le perdite derivanti da effrazioni................................. Relativamente alle condotte della rete di raccolta, le azioni in essere svolte per preservare l'integrità sono Protezione catodica, Utilizzo di anticorrosivi, Monitoraggio delle frane, Sistemi di rilevamento perdite. Per un ulteriore controllo a partire dal 2017 sono state condotte attività di Intelligent Line Inspection.

Smaltimento piattaforme....................................

In Adriatico Eni ha avviato una campagna quinquennale di chiusure minerarie e di smantellamenti (decommissioning) di piattaforme, già comunicate

agli enti competenti. L'attuale programma di decommisioning interessa 13 strutture non produttive e circa 33 pozzi, per il quale è stato già lanciato un bando europeo per la qualifica dei fornitori................................... Entro il 2019 prenderanno il via le prime gare. L'avvio dei primi interventi a mare è previsto invece nel corso dell'estate del 2019. Moratoria attività upstream componenti di controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a controlle a

Il decreto semplificazioni prevede una moratoria dei permessi di prospezione o di ricerca di idrocarburi e la definizione entro 18 mesi della data di entrata in vigore della legge di un Piano per la definizione delle aree idonee e non idonee all'attività petrolifera a terra e a mare. Eni prende atto e si allinea alla nuova normativa...................................

______________________________________

-Alle ore 19,24 esce il Consigliere ALESSANDRO LORENZI.


Giuseppe Di Bello domanda: "Quale sia l'impatto sanitario delle operazioni upstream in Basilicata"...................................

Rispondo: Eni conferma che tutti gli studi scientifici sulla salute dei propri dipendenti e della popolazione residente in Val d'Agri e al Centro Olii CO-VA escludono qualsiasi impatto derivante dall'attività Eni. Per le persone che vivono vicino al COVA un pool di esperti italiani internazionali ha condotto studi specifici dimostrando che nelle aree di Viggiano e di Grumento Nova il tasso di malattie cardiovascolari non è peggiorato dal momento in cui sono iniziate le attività produttive. Inoltre la mortalità dovuta a neoplasie e malattie dell'apparato respiratorio non è superiore ai dati nazionali prima e dopo l'apertura dello stabilimento.

Per quanto riguarda lo stato di salute dei lavoratori è stato esaminato il quadro clinico dei dipendenti Eni che in un periodo di 16 anni, quindi una statistica importante, 1998-2015, hanno prestato e ancora prestano il loro lavoro anche occasionalmente nello stabilimento, le verifiche hanno escluso impatti sulla salute e patologie correlate all'attività lavorativa.

Salvatore Graci fa alcune domande sul Progetto Ibleo che sono sovrapponibili a quelle a cui ho già risposto al riguardo. ...................................

Gianni Bessi domanda: "A Ravenna c'è un piano di blocco delle attività estrattive e coltivazioni di idrocarburi a seguito del decreto di congelamento delle attività esplorative. C'è un rischio di perdere una palestra di formazione di tecnici e personale qualificato?....................................

Rispondo: la risposta è molto lunga e la devo sintetizzare. Ravenna ha un centro molto attivo, molto "di sviluppo", sono state sviluppate moltissime tecnologie non solo da noi, ma da moltissimi contractor, che adesso stanno lavorando praticamente al di fuori dell'Italia. A Ravenna, considerando le difficoltà autorizzative, non si possono fare nuove attività, quindi adesso ci sarà un decadimento normale in funzione dei campi che stanno producendo....................................

L'unica cosa che ovviamente facciamo è quella degli interventi sui pozzi che riguardano la sicurezza della piattaforma, dell'ambiente e dei pozzi stessi..................................

La risposta è sì, diciamo l'attività upstream in Italia, a queste condizioni, è destinata ad un sicuro declino e ad una sicura fine....................................

Marica Di Pierri domanda: "È confermata la notizia secondo cui Eni avrebbe stretto un'alleanza strategica in Ecuador con l'organizzazione Wild

Life Conservation Society, la WCS, per la promozione di progetti REDD+, con particolare riferimento al territorio di Moretecocha. Avevamo una collaborazione con la WCS per un progetto REDD+ da eseguirsi nel blocco 10 che includeva l'area di Moretecocha, tuttavia la collaborazione si è interrotta lo scorso marzo quando il progetto era ancora in fase iniziale, in quanto Eni ha ceduto l'asset a Pluspetrol. Stiamo solo attendendo la relativa autorizzazione del Governo per uscire dal Paese, quindi la nostra attività in Ecuador è finita e quindi anche la collaborazione. Friends of Earth domanda: "Sudafrica, esclusione delle comunità locali dal processo di consultazione pubblica".................................... Rispondo: i dettagli su come e dove sono state condotte le consultazioni pubbliche per il progetto di esplorazione del blocco ER236 sono disponibili a pagina 117 nel documento contenente le risposte alle domande pre-assembleari.................................... Friends of Earth domanda, sul Mozambico: "Eni sta lavorando con qual-

che organizzazione locale per il VIA (questo sulla parte onshore)?".................................... Rispondo: Eni non ha responsabilità sulle attività di resettlement che sono eseguite da Anadarko, e per la liquefazione dei progetti onshore che sono seguite da Anadarko ed Exxon, che sono i due operatori. La EIA per la fase esplorativa è stata fatta nel 2011-2012, e le attività esplorative sono state condotte quindi per la parte offshore a 50-80 chilometri dalla costa senza impattare i pescatori locali.

In riferimento alla valutazione dell'impatto ambientale, la EIA per la fase di sviluppo e produzione è stata fatta nel 2014 per il progetto a terra, nel 2015 per il progetto Coral South. Gli Environmental Management Plans della

EIA del 2014 per il progetto a terra (Rovuma LNG) sono stati aggiornati nel 2019, dopo l'ingresso della Exxon. La EIA del progetto Coral South è stato aggiornato anche esso nel 2019. Tutte le EIA sono state fatte con terze parti, in particolare la ERM, che è una primaria società internazionale per la valutazione di impatto ambientale, e con la IFC (gruppo World Bank) per poter ottenere il project financing. Ci sono 6 Perfomance Standards che abbiamo eseguito, perché questo progetto, avendo avuto il project financing, ha dovuto avere ulteriori due diligence sulla parte di impatto ambientale dal consorzio delle banche....................................

In riferimento al resettlement...................................

Il resettlement plan è stato ugualmente preparato con terze parti tutte contrattate da Anadarko, operatore dell'area 1, tra cui ROOS Social Risk Consulting, IMpacto, Worley Parson, Sal Consultoria, secondo i principi della IFC (gruppo World Bank) e tutto questo sarà monitorato secondo i principi IFC nel corso della sua realizzazione anche dopo il termine dell'attività, da una terza parte. Le attività di resettlement sono condotte dalla società AMA1 (Anadarko con il supporto di ExxonMobil). La compensazione delle famiglie è stata fatta secondo la legge del Mozambico rispetto alle Perfomance Standards dell'IFC (gruppo World Bank), in particolare la IFC PS5 on Land Acquisition, IFC PS1 per le modalità di ingaggio delle parti interessate.......

Tutti gli incontri e il materiale informativo è stato realizzato e tradotto nei dialetti locali Makua, Makunde e così via, per favorire una partecipazione inclusiva ed efficace. Le compensazioni sono state sottoscritte da tutte le famiglie che saranno spostate e saranno compensate sia in termini monetari

che con progetti livehood restoration (terra, pesca e formazione).................................... I terreni agricoli che saranno dati alle comunità avranno una resa superiore grazie ai programmi di livehood restoration che saranno implementati............. Poi domanda: "Eni fa riferimento ad un'azienda esterna per la security?"....... Rispondo: Eni ha anche responsabilità in termini di security solo per le attività offshore e per il progetto Coral South. Il security provider che utilizziamo è il G4S, selezionato attraverso una gara conclusa nel 2015 con l'assegnazione del contratto. Il security provider che utilizziamo in Sudafrica è Castor Vali, anche questo scelto attraverso una gara terminata nel 2016. Poi c'è l'ultima domanda sull'accesso ai dati sismici. Il titolo esplorativo dell'Area 4 è stato acquisito da Eni attraverso gara nel dicembre del 2006, mentre la prospezione sismica è stata effettuata a partire dal 2007. I dati sismici ed esplorativi sono di proprietà del Governo e dei partners e non possono essere condivisi senza la loro approvazione....................................

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

......A questo punto l'Amministratore Delegato fa presente che ci sono ancora molte risposte da dare alle domande formulate; per far ciò occorrerebbe molto altro tempo. Pertanto, considerata l'ora tarda e per non tediare i presenti, informa che le ulteriori risposte risulteranno da un documento allegato al verbale assembleare...................................

-----Detto documento si allega al presente verbale sotto la lettera "I".


......Riprende la parola la Presidente e chiede all'Ufficio di Presidenza se vi sono richieste, da parte degli Azionisti, di effettuare dichiarazioni di voto...... ......Ricorda che, ai sensi del Regolamento assembleare, sono ammesse solo

dichiarazioni di voto, con le relative motivazioni e la possibilità di dichiararsi soddisfatti o meno delle risposte ricevute, ma non possono essere poste nuove domande

-Ricorda altresì che il tempo a disposizione per le dichiarazioni di voto è di 2 (due) minuti complessivi per tutti i punti all'ordine del giorno.

-Prendono la parola:

ELMAN ROSANIA (2 azioni) e in rappresentanza dell'Azionista Tiziana Rosania (2 azioni)...................................

Sono pienamente insoddisfatto, molto insoddisfatto per le risposte e le non risposte dei vertici e dell'alta dirigenza dell'Eni alle domande da me formulate anche per conto del gruppo di minoranza dell'ex Banca Mediterranea del Sud Italia...................................

Confermo che il mio intervento svolto in precedenza deve essere trascritto integralmente a verbale, perché sia rappresentato il mio completo pensiero, espresso in quest'Assemblea....................................

Mi riservo di comunicare a mezzo posta elettronica o PEC qualche modesta correzione di stile al testo del mio stesso intervento....................................

Preciso che non autorizzo ad effettuare alcuna sintesi o manipolazione allo stesso intervento da parte dei vertici e dell'alta dirigenza dell'Eni. Confermo poi la richiesta di allegazione a verbale della e-posta inviata ieri ai vertici e all'alta dirigenza Eni, da considerare quale parte integrante e fondamentale del mio intervento, che consegnerò alla presidenza assem-

Oggi si è potuto comprendere che la condotta dei vertici e dell'alta dirigenza dell'Eni è contraria all'affermazione della piena e trasparente infor-

bleare...................................

mativa societaria. È evidente che non potranno mai affermarsi in Eni soluzioni informative cosiddette aperte, come ad esempio la trasmissione in diretta sul proprio sito dei lavori Assembleari che da tempo adottano importanti società estere quali BNP Paribas e Crédit Agricole e che peraltro è stato segnalato dal gruppo di minoranza del Sud Italia cui appartengo, anché nella missiva/e-posta inviata ieri ai vertici della Società, senza tralasciare il disappunto per l'assenza all'importante odierno appuntamento assembleare dell'Eni da parte dei membri del Governo Italiano in carica di cui si è fatto pure cenno da parte del gruppo di minoranza meridionale nella citata missiva già indicata...................................

PRESIDENTE.

Comunque c'è il rappresentate del Ministro del Tesoro...................................

ELMAN ROSANIA (2 azioni) e in rappresentanza dell'Azionista Tiziana

Rosania (2 azioni).

Non è un membro del Governo.

ALESSANDRO GOVONI in rappresentanza dell'Azionista Anna Rosania $(2 \text{ azioni})$

$\rightarrow$

Presidente, il Dottor Descalzi ha detto che la percentuale di benzene lecita per la Comunità europea è dell'1%, però il benzene si accumula nell'aria, quindi da settembre a febbraio si accumula e infatti l'ARPA certifica che addirittura a febbraio-marzo del 2017 raggiunse il 3,5% e ci si ammala di cancro, alzheimer, infarto/ischemia/ictus e leucemia al 1,5%. Ouindi il problema è che i Governi hanno dato purtroppo l'incarico di effettuare modifiche sul clima con accordi effettuati nel 2001 a società private e queste irrorano agenti chimici per fare modifiche sul clima e non piove,

guarda caso, proprio da settembre a febbraio, proprio quando le Alpi creano un muro ai venti che impedisce quindi allo smog di defluire verso i mari e quindi si accumula il benzene che arriva addirittura a 3,5. In Pianura Padana è arrivato il coefficiente di benzene nell'aria a 1,5 certificato da ARPA Lombardia, ci si ammala................................. Innanzitutto bisogna prendere dei provvedimenti perché, come diceva il Dottor Descalzi, bisogna puntare sul biodiesel e non sulla benzina................................... Poi convengo che la Commissione UE, non l'UE, - perché è la Commissione UE che emette queste direttive ed è il governo dell'UE - ha praticamente precluso la coltivazione del sorgo dolce, perché questa coltivazione, come ha detto l'Ingegner Descalzi, toglierebbe spazio all'agroalimentare.................................... Ma quello che è accaduto nelle pianure italiane è che la Comunità europea paga di più al posto del frumento la soia, ma gli italiani non consumano soia, gli italiani non mangiano spaghetti di soia, ma quelli della Barilla o della De Cecco, non bevono latte di soia, ma bevono latte della Granarolo o della Parmalat. Quindi agli italiani la coltivazione della soia non interessa..... Quindi viene esportata e non toglie nulla all'alimentare italiano, la coltivazione del sorgo dolce non toglierebbe nulla...................................

Quindi l'Eni pur essendoci questi impedimenti da parte della Commissione UE potrebbe comunque superando la prassi, quindi adempiendo la prassi di infrazionare l'UE, semplicemente dare a chi coltiva la soia, dare qualcosina di più, un x più uno per coltivare il sorgo, raccogliere il sorgo, farlo macerare negli impianti della Salaria e quindi dare il via ad una produzione di sorgo.......

MAURO MEGGIOLARO in rappresentanza dell'Azionista Fondazione

Finanza Etica (80 azioni).
Prima della dichiarazione di voto volevo semplicemente chiedere dov'era
andata la Consigliere Litvack, visto che da quando è iniziata la sessione del-
le risposte non è stata più presente, anche perché è stata fatta una domanda
direttamente a lei
PRESIDENTE.
Dottore io non posso rispondere, abita a Londra, forse avrà preso un aereo e
sarà andata a Londra
--------------------------------------
----Nessun altro prende la parola.
--------------------------------------
-La Presidente, terminate le dichiarazioni di voto, dichiara chiusa la di-
scussione e pone in votazione le singole proposte sui punti dell'ordine del
giorno mediante l'uso del radiovoter
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La Presidente mette in votazione la proposta del Consiglio di Ammini-
strazione relativa al punto 1 dell'ordine del giorno che è del seguente teno-
re ;
"L'Assemblea ordinaria degli Azionisti
--------------------------------------
l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 di Eni S.p.A.
che chiude con l'utile di 3.173.442.590,70 (tremiliardicentosettantatremilio-
niquattrocentoquarantaduemilacinquecentonovanta virgola settanta) Euro."
--------------------------------------

$\mathcal{E}^{\mathcal{E}}$ , $\mathcal{E}^{\mathcal{E}}$

......Hanno partecipato alla votazione n. 3.234 (tremiladuecentotrentaquattro)

Azionisti, in proprio o per delega, portatori di n. 2.340.744.883 (duemiliarditrecentoquarantamilionisettecentoquarantaquattromilaottocentoottantatre) azioni ordinarie, tutte ammesse al voto, pari al 64,409068% (sessantaquattro virgola quattrocentonovemilasessantotto per cento) del capitale sociale.... ...................................... ...................................... adibita all'accertamento dell'esito dell'utilizzo dei radiovoter - è il seguente: Hanno votato a favore....................................

n. 2.333.946.401 (duemiliarditrecentotrentatremilioninovecentoquarantaseimilaquattrocentouno) azioni, per un corrispondente numero di voti, pari a 99,709559% (novantanove virgola settecentonovemilacinquecentocinquantanove per cento) dei voti espressi...................................

Hanno votato contro

n. 4.707.619 (quattromilionisettecentosettemilaseicentodiciannove) azioni, per un corrispondente numero di voti, pari a 0,201116% (zero virgola duecentounmilacentosedici per cento) dei voti espressi...................................

Si sono Astenuti....................................

n. 2.090.863 (duemilioninovantamilaottocentosessantatre) azioni, per un corrispondente numero di voti, pari a 0,089325% (zero virgola zero ottantanovemilatrecentoventicinque per cento) dei voti espressi...................................

----Viene comunicato da me Notaio che la proposta è approvata a maggioranza...................................


......L'elenco esplicativo del risultato della votazione si allega al presente verbale sotto la lettera "L"...................................

-Si precisa che il numero degli Azionisti sopra indicato (n. 3.234) risulta inferiore di 2 (due) unità rispetto al numero dei votanti (n. 3.236) in quanto un Azionista ha votato in modo disgiunto.................................... * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * ...................................... strazione relativa al punto 2 dell'ordine del giorno che è del seguente tenore:.................................... "L'Assemblea ordinaria degli Azionisti, .................................... delibera.................................... l'attribuzione dell'utile di esercizio di 3.173.442.590,70 (tremiliardicentosettantatremilioniquattrocentoquarantaduemilacinquecentonovanta virgola settanta) euro, che residua in 1.660.963.734,84 (unmiliardoseicentosessantamilioninovecentosessantatremilasettecentotrentaquattro virgola ottantaquattro) euro dopo la distribuzione dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2018 di 0,42 (zero virgola quarantadue) euro per azione deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 settembre 2018, come segue:................................... - alla riserva di cui all'art. 6, comma 2 del D.lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, quanto a 2.132.000 (duemilionicentotrentaduemila) euro;.................................... - agli Azionisti a titolo di dividendo l'importo di 0,41 (zero virgola quarantuno) euro per ciascuna delle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data, e a saldo dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2018 di 0,42 (zero virgola quarantadue) euro per azione. Il dividendo relativo all'esercizio 2018 si determina pertanto tra acconto e saldo in 0,83 (zero virgola ottantatre) euro

per azione;

  • il pagamento del saldo dividendo 2018 di 0,41 (zero virgola quarantuno) euro per azione il 22 maggio 2019, con data di stacco il 20 maggio 2019 e "record date" il 21 maggio 2019; ....................................

  • l'utile dell'esercizio residuo è attribuito alla riserva disponibile."...................................

______________________________________

----Hanno partecipato alla votazione n. 3.236 (tremiladuecentotrentasei) Azionisti, in proprio o per delega, portatori di n. 2.340.744.938 (duemiliarditrecentoquarantamilionisettecentoquarantaquattromilanovecentotrentotto) azioni ordinarie, tutte ammesse al voto, pari al 64,409069% (sessantaquattro virgola quattrocentonovemilasessantanove per cento) del capitale sociale....................................

______________________________________

...................................... ......L'esito della stessa - tenuto conto dei dati forniti dall'apposita struttura adibita all'accertamento dell'esito dell'utilizzo dei radiovoter - è il seguente:-Hanno votato a favore....................................

n. 2.339.741.873 (duemiliarditrecentotrentanovemilionisettecentoquarantunmilaottocentosettantatre) azioni, per un corrispondente numero di voti, pari a 99,957148% (novantanove virgola novecentocinquantasettemilacentoquarantotto per cento) dei voti espressi...................................

Hanno votato contro

n. 890.926 (ottocentonovantamilanovecentoventisei) azioni, per un corrispondente numero di voti, pari a 0,038062% (zero virgola zero trentottomilasessantadue per cento) dei voti espressi...................................

Si sono Astenuti....................................

n. 112.139 (centododicimilacentotrentanove) azioni, per un corrispondente
numero di voti, pari a 0,004791% (zero virgola zero zero quattromilasette-
centonovantuno per cento) dei voti espressi
--------------------------------------
Viene comunicato da me Notaio che la proposta è approvata a maggio-
ranza
-L'elenco esplicativo del risultato della votazione si allega al presente
verbale sotto la lettera "M"
inferiore di 2 (due) unità rispetto al numero dei votanti (n. 3.238) in quanto
un Azionista ha votato in modo disgiunto
--------------------------------------
-La Presidente mette in votazione la proposta del Consiglio di Ammini-
strazione relativa al punto 3 dell'ordine del giorno che è del seguente teno-
re:
"L'Assemblea ordinaria degli Azionisti,
delibera
1) di autorizzare il Consiglio di Amministrazione - ai sensi e per gli effetti
dell'art. 2357 del codice civile - a procedere all'acquisto di azioni della So-
cietà, in più volte, per un periodo di diciotto mesi dalla data della presente
delibera, per il perseguimento della finalità di cui alla relazione illustrativa
del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente
punto all'ordine del giorno, nei termini e alle condizioni di seguito precisati:
- il numero massimo di azioni da acquistare è pari a n. 67.000.000 (sessan-
tasettemilioni) azioni ordinarie della Società, rappresentative dell'1,84% (u-

$\frac{1}{16}$

$\frac{1}{2}$

$\sim$ $\sim$

$\sim$

no virgola ottantaquattro per cento) circa del capitale sociale di Eni S.p.A., che ammonta attualmente a 4.005.358.876,00 (quattromiliardicinquemilionitrecentocinquantottomilaottocentosettantasei virgola zero zero) di euro ed è rappresentato da n. 3.634.185.330 (tremiliardiseicentotrentaquattromilionicentoottantacinquemilatrecentotrenta) azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale, per un esborso complessivo fino a 1.200.000.000 (unmiliardoduecentomilioni) di euro; gli acquisti dovranno essere effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. A fronte degli acquisti delle azioni proprie effettuati e per pari importo, quota parte delle riserve disponibili ovvero degli utili distribuibili saranno vincolati, attraverso l'imputazione a specifica riserva indisponibile, fintanto che le azioni proprie saranno in por $tafoglio;$

  • gli acquisti dovranno essere effettuati ad un prezzo che sarà individuato di volta in volta, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari, anche comunitarie, o (se applicabili) delle prassi di mercato ammesse pro-tempore vigenti, fermo restando che tale prezzo in ogni caso non dovrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% (dieci per cento) rispetto al prezzo ufficiale registrato dal titolo Eni S.p.A. nella seduta del Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., del giorno precedente ogni singola operazione;....................................

  • gli acquisti dovranno essere effettuati in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti e secondo le modalità previste dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e (se applicabili) dalle prassi di mercato

ammesse pro-tempore vigenti e in particolare:....................................

---- sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita:....................................

...................................... ai sensi dell'art. 13 del Regolamento (UE) n. 596/2014 (se applicabili); e--alle condizioni indicate dall'art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, così come precisate nella presente proposta di delibera; ....................................

2) di conferire al Consiglio di Amministrazione - con facoltà di delega all'Amministratore Delegato e di subdelega da parte dello stesso - ogni potere occorrente per dare esecuzione alle deliberazioni di cui ai punti precedenti, ponendo in essere tutto quanto richiesto, opportuno, strumentale e/o connesso per il buon esito delle stesse, nonché per provvedere all'informativa al mercato richiesta dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e (se applicabili) dalle prassi di mercato ammesse pro-tempore vigenti."...................................

-Non ci sono variazioni nel numero degli intervenuti.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *


.......Viene effettuata la votazione sul punto 3 all'ordine del giorno................................... .......L'esito della stessa - tenuto conto dei dati forniti dall'apposita struttura adibita all'accertamento dell'esito dell'utilizzo dei radiovoter - è il seguente:-Hanno votato a favore....................................

n. 2.321.212.101 (duemiliarditrecentoventunmilioniduecentododicimilacentouno) azioni, per un corrispondente numero di voti, pari a 99,165529%

(novantanove virgola centosessantacinquemilacinquecentoventinove per
cento) dei voti espressi
Hanno votato contro
n. 19.504.608 (diciannovemilionicinquecentoquattromilaseicentootto) azio-
ni, per un corrispondente numero di voti, pari a 0,833265% (zero virgola ot-
tocentotrentatremiladuecentosessantacinque per cento) dei voti espressi
Si sono Astenuti
n. 28.229 (ventottomiladuecentoventinove) azioni, per un corrispondente
numero di voti, pari a 0,001206% (zero virgola zero zero milleduecentosei
per cento) dei voti espressi
--------------------------------------
Viene comunicato da me Notaio che la proposta è approvata a maggio-
ranza,
L'elenco esplicativo del risultato della votazione si allega al presente
verbale sotto la lettera "N"
Si precisa che il numero degli Azionisti sopra indicato (n. 3.236) risulta
inferiore di 2 (due) unità rispetto al numero dei votanti (n. 3.238) in quanto
un Azionista ha votato in modo disgiunto
--------------------------------------
La Presidente mette in votazione la proposta relativa al punto 4 dell'or-
dine del giorno che è del seguente tenore:------------------------------------
"L'Assemblea ordinaria degli Azionisti,

in senso favorevole sulla prima sezione della Relazione sulla remunerazione, che illustra la politica della Società in materia di remunerazione dei

$\bar{z}$

$\sim$

componenti degli organi di amministrazione e degli altri dirigenti con re-
sponsabilità strategiche e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazio-
ne di tale politica."
--------------------------------------
--------------------------------------
L'esito della stessa - tenuto conto dei dati forniti dall'apposita struttura
adibita all'accertamento dell'esito dell'utilizzo dei radiovoter - è il seguente:-
Hanno votato a favore
n. 2.265.448.971 (duemiliardiduecentosessantacinquemilioniquattrocento-
quarantottomilanovecentosettantuno) azioni, per un corrispondente numero
di voti, pari a 96,783248% (novantasei virgola settecentoottantatremiladue-
centoquarantotto per cento) dei voti espressi
Hanno votato contro
n. 73.791.042 (settantatremilionisettecentonovantunmilaquarantadue) azio-
ni, per un corrispondente numero di voti, pari a 3,152460% (tre virgola cen-
tocinquantaduemilaquattrocentosessanta per cento) dei voti espressi
Si sono Astenuti
n. 1.504.925 (unmilionecinquecentoquattromilanovecentoventicinque) azio-
ni, per un corrispondente numero di voti, pari a 0,064293% (zero virgola
zero sessantaquattromiladuecentonovantatre per cento) dei voti espressi
--------------------------------------
----Viene comunicato da me Notaio che la proposta è approvata a maggio-

ranza...................................

.......L'elenco esplicativo del risultato della votazione si allega al presente verbale sotto la lettera "O"...................................

...................................... inferiore di 2 (due) unità rispetto al numero dei votanti (n. 3.238) in quanto un Azionista ha votato in modo disgiunto....................................

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-La Presidente - dopo aver rivolto un vivo ringraziamento a tutti i partecipanti all'Assemblea agli amministratori e in particolare all'Amministratore Delegato, ai sindaci e al personale della Società, al Notaio, ai giornalisti, agli analisti, agli esperti e alle altre persone che hanno assistito ai lavori assembleari, al personale della Società e delle società controllate e ai prestatori di servizi, che hanno consentito il buon funzionamento dei lavori - null'altro essendovi a deliberare, dichiara esaurito l'ordine del giorno, e scioglie l'Assemblea....................................

......Sono le ore diciannove e cinquantacinque....................................

-----Del che è verbale."------------------------------------

... Io Notaio vengo dispensato dal dare lettura degli allegati....................................


______________________________________

.....E richiesto io Notaio ho compilato e ricevuto il presente atto e ne ho dato lettura alla Signora Comparente che da me interpellata lo approva dichiarandolo conforme alla sua volontà e lo firma con me Notaio nei cinquanta fogli di cui consta, scritto da persona di mia fiducia ed in parte da me Notaio in centonovantanove pagine intere ed in diciannove linee della presente.......... F.to MARCEGAGLIA EMMA .................................

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