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Biesse

Quarterly Report Oct 30, 2019

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Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA TRIMESTRALE AL 30/09/2019

BIESSE S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2019

SOMMARIO

IL GRUPPO BIESSE

Struttura del Gruppo pag. 3
Note esplicative pag. 4
Organi societari della capogruppo pag. 5
Financial Highlights pag. 7

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

La relazione sull'andamento della gestione pag. 10
Il contesto economico pag. 10
Principali eventi del 2019 pag. 12
Prospetti contabili pag. 14
Allegato pag. 21

STRUTTURA DEL GRUPPO

Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo

NOTE ESPLICATIVE

La relazione trimestrale consolidata del Gruppo Biesse al 30 settembre 2019, non sottoposta a revisione contabile, redatta ai sensi dell'art. 154-ter, comma 2, del Testo Unico della Finanza, è predisposta conformemente ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS).

I principi contabili ed i criteri di valutazione sono conformi a quelli del bilancio al 31/12/2018 ai quali si fa rinvio. In questa sede, inoltre, si evidenzia quanto segue:

  • la situazione trimestrale è stata predisposta secondo il criterio della separazione dei periodi in base al quale il periodo di riferimento è considerato come esercizio autonomo; in tale ottica il conto economico trimestrale riflette le componenti economiche di pertinenza del periodo nel rispetto del principio della competenza temporale;
  • le situazioni contabili a base del processo di consolidamento sono quelle predisposte dalle società controllate con riferimento al 30/09/2019, rettificate, ove necessario, per adeguarle ai principi contabili di Gruppo;
  • alcune informazioni economiche nella presente relazione riportano indicatori intermedi di redditività tra i quali il margine operativo lordo (EBITDA). Tale indicatore è ritenuto dal management un importante parametro per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo in quanto non influenzato dagli effetti delle diverse metodologie di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e dalle caratteristiche del capitale impiegato, nonché dalle politiche di ammortamento. Si precisa però che tale indicatore non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS, pertanto il criterio di determinazione potrebbe non essere omogeneo rispetto a quanto indicato da altri Gruppi o Società.

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, nell'area di consolidamento non si segnalano variazioni.

ORGANI SOCIETARI DELLA CAPOGRUPPO

Consiglio di Amministrazione
Presidente Giancarlo Selci
Amministratore delegato Roberto Selci
Consigliere esecutivo Alessandra Parpajola
Consigliere esecutivo e Dirigente strategico Silvia Vanini
Consigliere esecutivo e Direttore Generale Stefano Porcellini
Consigliere indipendente (lead indipendent Director) Elisabetta Righini
Consigliere indipendente Giovanni Chiura
Consigliere indipendente Federica Palazzi
Collegio Sindacale
Presidente Paolo de Mitri
Sindaco effettivo Dario de Rosa
Sindaco effettivo Silvia Cecchini
Sindaco supplente Silvia Muzi

Comitato per il Controllo e rischi - Comitato per la Remunerazione - Comitato per le operazioni con parti correlate

Elisabetta Righini (lead indipendent Director)

Federica Palazzi

Organismo di Vigilanza

Carnesecchi Giuseppe (Presidente)

Domenico Ciccopiedi

Elena Grassetti

Società di revisione

Deloitte S.p.A.

FINANCIAL HIGHLIGHTS

Dati economici

Migliaia di euro 30 Settembre
2019
% su
ricavi
30 Settembre
2018
% su
ricavi
Delta %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 511.142 100,0% 521.824 100,0% (2,0)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (0) 219.274 42,9% 217.597 41,7% 0,8%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non
ricorrenti(")
55.978 11,0% 60.900 11,7% (8,1)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non
ricorrenti (1)
29.367 5,7% 42.465 8,1% (30,8)%
Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) 26.998 5,3% 40.972 7,9% (34,1)%
Risultato dell'esercizio 14.759 2,9% 23.486 4,5% (37,2)%

Dati patrimoniali

30 Settembre 31 Dicembre
2019 2018
Migliaia di euro
Capitale Investito Netto (1) 265.086 194.127
Patrimonio Netto 222.466 219.536
Posizione Finanziaria Netta (1) 42.619 (25.407)
Capitale Circolante Netto Operativo (1) 88.686 53.092
Copertura Immobilizzazioni 0,99 1,17
Ingresso ordini 381.716 618.952

(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione i criteri adottati per la loro determinazione

Cash flow

30 Settembre 30 Settembre
Migliaia di euro 2019 2018
EBITDA (Risultato operativo lordo) 55.978 59.408
Variazione del capitale circolante netto (37.796) (17.921)
Variazione delle altre attività/passività operative (12.340) (13.637)
Cash flow operativo 5,842 27,849
Impieghi netti per investimenti (34.415) (26.760)
Cash flow della gestione ordinaria (28.573) 1.089
Dividendi corrisposti (13.171) (13.144)
Effetto cambio su PFN 705 1.088
Variazione dell'indebitamento finanziario netto (al netto
dell'effetto IFRS16)
(41.038) (10.967)
Effetto IFRS 16 su impieghi per investimenti (26.988)
Variazione dell'indebitamento finanziario netto (68.027) (10.967)

Dati di struttura

30 Settembre 30 Settembre
2019 2018
Numero dipendenti a fine periodo 4.208 4.383

I dati includono i lavoratori interinali

LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Al termine del terzo trimestre 2019 i ricavi del Gruppo Biesse sono pari a € 511.142 mila e diminuiscono del 2% rispetto all'anno precedente. Il calo dei volumi si riflette sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che al netto degli oneri non ricorrenti, diminuisce del 8,1%.

Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 206 milioni, in calo sia rispetto a settembre che a dicembre 2018 (rispettivamente -19,7% e -8,5%): il calo è in gran parte legato alla diminuzione della componente Systems, che nel 2018 beneficiava di alcuni ordini di grandi impianti, destinati al mercato nord-americano. L'ingresso ordini segna un -16,5% rispetto a settembre 2018, con un andamento stabile rispetto a quanto registrato a fine giugno 2019. Il dato è in linea con l'andamento generale dei settori Machinery e Capital Equipment, che risentono delle difficoltà attraversate dai mercati europei e asiatici.

Nel confronto con l'anno precedente, si sottolinea che il terzo trimestre ha avuto un andamento positivo, con un fatturato che si attesta a circa € 167 milioni, con un Ebitda pari a € 18 milioni, in crescita del 3,5% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 35,6 mila rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 41,6 milioni, legata sia alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive), che alla componente acconti da clienti (dovuta alla dinamica dell'ingresso ordini in contrazione). In linea con gli andamenti storici, aumentano i magazzini per € 14,1 milioni per rispettare la pianificazione delle consegne previste nell'ultimo trimestre. Il complessivo aumento del valore del capitale circolante, è compensato anche in questo trimestre dalla diminuzione consistente dei crediti commerciali per circa € 20,2 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 30 settembre 2019 è negativa per circa € 42,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato di dicembre 2018 (positiva per € 25,4 milioni). Sul dato della PFN inficia la prima applicazione del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,9 milioni.

Si segnala, sempre in seguito alla prima applicazione dell'IFRS16, l'incremento delle immobilizzazioni materiali al 30.09.2019 per € 29,2 milioni.

IL CONTESTO ECONOMICO

La contrazione degli scambi internazionali e l'attenuazione della crescita mondiale sono proseguiti. Restano significativi i rischi associati alle tensioni commerciali, al rallentamento dell'economia cinese e all'incertezza su tempi e modalità di uscita del Regno Unito dall'Unione europea (Brexit). Si sono fatte assai espansive le condizioni finanziarie globali; la maggiore incertezza sulle prospettive della crescita e l'orientamento molto accomodante assunto dalle banche centrali si sono tradotti in un deciso calo dei rendimenti a lungo termine.

AREA EURO

Nell'area dell'euro è marcata la contrazione dell'industria tedesca, particolarmente vulnerabile al commercio mondiale, ma l'indebolimento è esteso ad altri settori e paesi. È in aumento il rischio che la fase ciclica sfavorevole determini una prolungata diminuzione dell'inflazione attesa dai mercati finanziari, dalle imprese e dalle famiglie. Il Consiglio direttivo della BCE, confermando le valutazioni già espresse nei mesi precedenti, ha adottato un ampio pacchetto di misure espansive, con largo consenso pur se con valutazioni diverse su singoli strumenti. Le analisi prodotte dalla Banca d'Italia confermano che le misure attivate sono necessarie e appropriate per contrastare i rischi ciclici e le deboli prospettive dei prezzi.

ITALIA

In Italia l'attività economica è marginalmente aumentata nel secondo trimestre; alla luce delle informazioni disponibili potrebbe essere rimasta pressoché stazionaria nel terzo, risentendo, anche nel nostro paese, soprattutto della debolezza della manifattura, a fronte di una crescita leggermente positiva nei servizi e di un modesto recupero nelle costruzioni. Resta il rischio che l'andamento sfavorevole nell'industria si trasmetta agli altri settori dell'economia.

Nel secondo trimestre sono però cresciuti gli investimenti in beni strumentali, anche grazie alla reintroduzione degli incentivi fiscali in vigore da aprile. Nelle indagini condotte in settembre dalla Banca d'Italia le imprese riportano piani di accumulazione lievemente più espansivi, con un modesto miglioramento dei giudizi sulle condizioni per investire, sulla situazione economica e sulla dinamica della domanda per i propri prodotti.

Le esportazioni hanno continuato ad aumentare nel secondo trimestre, nonostante la contrazione del commercio mondiale. L'avanzo di conto corrente si è ancora ampliato, al 2,8 per cento del PIL; le vendite all'estero si sarebbero però indebolite nei mesi successivi. I nuovi dazi annunciati dall'amministrazione statunitense nei confronti dell'Unione europea riguarderanno una quota relativamente limitata delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti, ma gli effetti indiretti potrebbero essere significativi.

IL SETTORE DI RIFERIMENTO

UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE

Nel terzo trimestre 2019, l'indice UCIMU degli ordini di macchine utensili ha segnato un calo del 18,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In valore assoluto l'indice si è attestato a 69 (base 100 nel 2015). Il risultato complessivo è stato determinato dal negativo andamento registrato sia sul mercato interno che sul mercato estero.

In particolare, gli ordini raccolti dai costruttori sul mercato interno hanno segnato un calo del 19,3% rispetto al periodo luglio-settembre 2018.

Anche sul fronte estero i costruttori italiani hanno registrato una sensibile riduzione degli ordinativi, scesi del 14% rispetto al terzo trimestre 2018.

Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha affermato: "Il 2019, purtroppo, si conferma un anno di arretramento per i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione che registrano un calo sia sul mercato interno che estero. A preoccupare gli imprenditori del settore è anzitutto la complessità del contesto internazionale che, in molti mercati tra cui anche l'Italia, si è tradotta nel parziale blocco degli investimenti in sistemi di produzione".

"Lo scontro commerciale tra le due potenze economiche Stati Uniti e Cina, la crisi di settori trainanti del manifatturiero, primo fra tutti l'automotive, e i focolai di guerra in zone calde del mondo, rendono l'operato delle imprese manifatturiere particolarmente complesso e il futuro decisamente incerto".

"In questo scenario, già di per sé difficile, il sistema industriale italiano rischia di essere ancor più penalizzato dall'atteggiamento ancora troppo poco deciso delle autorità di governo, alle prese con la definizione della Legge di Bilancio 2020 e con l'allocazione delle (scarse) risorse disponibili".

"Mai come in questo momento, il paese ha necessità di un piano che sostenga investimenti e sviluppo del manifatturiero che è poi il vero attivatore di occupazione. In questo senso la riduzione del cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori è apprezzabile a patto che abbia una dotazione economica adeguata; ma ciò non è sufficiente. Con specifico riferimento al settore delle macchine utensili - ha proseguito Massimo Carboniero - abbiamo delineato una sorta di short list delle misure che assolutamente dovrebbero essere implementate, affinché il 2020 segni l'inizio di un nuovo ciclo positivo, come d'altra parte confermato dai primi positivi riscontri relativi alla raccolta adesioni della 32esima edizione di BI-MU, in programma dal 14 al 17 ottobre 2020".

"Con l'obiettivo di favorire il prosieguo dell'attività di ammodernamento e trasformazione degli stabilimenti produttivi italiani, anche in chiave digitale, indispensabile per assicurare il miglioramento della competitività del paese, occorre attivare un Pacchetto unico per la crescita di impresa, strutturale, liberato cioè dalle annuali attese e incertezze legate alla possibile riconferma, o meno, di ciascuna delle misure in esso inserite".

"Il Pacchetto per la crescita di impresa dovrebbe sommare in sé tutti i vantaggi fiscali legati a ricerca e sviluppo e a superammortamento e iper-ammortamento per gli investimenti in nuovi macchinari, software e automazioni, e per le tecnologie legate alle tematiche ambientali".

"Complementare a ciò deve essere previsto, anche per il 2020, un programma di formazione 4.0 che permetta l'aggiornamento del personale secondo le nuove esigenze della fabbrica digitalizzata.

"Sul fronte estero - ha rilevato Massimo Carboniero - la situazione è più complessa proprio per il contesto di una generale instabilità economica e politica. Per tale ragione chiediamo interventi mirati a facilitare l'internazionalizzazione delle nostre PMI specie nei paesi più lontani".

PRINCIPALI EVENTI DEL 2019

IMPIANTI, SOFTWARE E SERVIZI PER AUTOMATIZZARE LA FABBRICA

Le fiere e gli eventi continuano ad essere al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, un'importante occasione di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali del Gruppo incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per chi vuole conoscere l'azienda da vicino e per chi vuole scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.

Il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo, con diversi spazi espostivi, da piccole aree con qualche tecnologia stand alone fino ad arrivare alle fiere istituzionali a livello internazionale, in cui viene riprodotta una vera e propria fabbrica, con soluzioni tecnologiche, impianti e servizi interconnessi.

IL FUTURO CHE FA STORIA, FUTURE ON TOUR

Nel 2019 Biesse Group compie 50 anni e festeggia con un tour di eventi nel mondo dedicati ai propri clienti e un unico comun denominatore: il futuro. Credere nel futuro significa anche mettere in campo importanti investimenti per produrre strumenti e macchinari che forniscano ai clienti una maggiore efficienza produttiva e semplifichino in sicurezza il loro lavoro, migliorando l'integrazione tra meccanica, elettronica e software rendendo i prodotti "intelligenti" e "collaborativi". Il "Future on Tour" ha preso il via a gennaio a Pesaro, presso l'Headquarters, e terminerà in Russia a dicembre 2019, per un totale di 18 eventi in 15 nazioni nel corso dell'anno.

Biesse Group ha partecipato alla Milano Design Week come partner tecnologico di due importanti eccellenze italiane del design, LAGO e Arpa | Fenix, condividendone i valori, l'attenzione alla sostenibilità ambientale, gli investimenti in ricerca e tecnologia. Il Gruppo è entrato a far parte del prestigioso Comitato Leonardo, che vede associate oltre 160 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, desiderosi di condividere l'obiettivo di valorizzazione dell'Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Grazie alla collaborazione con Accenture e l'Università Politecnica delle Marche, nell'ambito del progetto SOPHIA, ha partecipato al convegno MESA 2019 - Middle East Studies Association - in California, dedicato al Machine Learning in ambito di manutenzione predittiva dell'Industria 4.0, a dimostrazione della costante collaborazione con il mondo universitario.

Numerosi gli appuntamenti fieristici per il settore del legno: il Gruppo ha partecipato con il brand Biesse

alla fiera internazionale CIFM/Interzum a Guangzhou dedicata all'intera filiera del legno e dell'arredamento, Delhiwood in India, AWFS a Las Vegas, WMF 2019 a Shanghai, TUYAP Woodtech a Istanbul. Inoltre, diversi tech tour ed eventi si sono svolti nei Campus Biesse in Headquarters e mondo, come in Brianza, Triveneto, Middle East, Asia, Francia e India. Il principale appuntamento 2019 a cui Biesse ha partecipato è la fiera Ligna (Hannover, Germania), in cui ha dimostrato come uomo e macchina possano entrare in connessione: su uno stand di 6.000 metri quadrati di automazione e interconnessione digitale, 49 le tecnologie in azione e tre soluzioni di processo completamente automatizzate. A Ottobre, il Campus a Pesaro ha aperto le porte ai clienti per una nuova edizione dell'evento Inside Biesse: 3 giorni, oltre 3.000 visitatori, 41 tecnologie per la lavorazione del legno e dei materiali tecnologici, la possibilità di vistare le fabbriche e seguire workshop.

I principali appuntamenti a cui Biesse ha partecipato per il settore Advanced Materials, sono le fiere Mecspe a Parma e Jec World a Parigi dedicate alle tecnologie per la lavorazione dei materiali tecnologici, la fiera K a Düsseldorf, riferimento mondiale per la lavorazione della plastica e della gomma. Con il brand Intermac, si sono inoltre svolte le fiere China Glass e Lamiera, You+Tech, l'evento esclusivo dedicato agli specialisti di settore che si è svolto negli stabilimenti Intermac a Pesaro e CamEurasia Glass Fair realizzata insieme al dealer Sorglas Glass Machines presso il TÜYAP Convention Center. Intermac e Diamut hanno partecipato a Glass Build America, la fiera dedicata al settore del vetro, e a Vitrum 2019. Intermac, Donatoni Macchine e Montresor hanno esposto insieme in partnership alla fiera Marmomac a Verona dedicata agli operatori del settore marmo.

PROSPETTI CONTABILI

Conto Economico relativo al III° trimestre 2019

III trimestre
2019
% su ricavi III trimestre
2018
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 166.918 100,0% 165.215 100,0% 1,0%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di
lavorazione, semilavorati e finiti
(9.592) (5,7)% 6.318 3,8%
Altri ricavi e proventi 682 0,4% 1.969 1,2% (65,4)%
Valore della produzione 158.008 94,7% 173.502 105,0% (8,9)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (57.716) (34,6)% (71.997) (43,6)% (19,8)%
Altre spese operative (32.068) (19,2)% (34.169) (20,7)% (6,1)%
Valore aggiunto 68.224 40,9% 67.336 40,8% 1,3%
Costo del personale (50.217) (30,1)% (49.935) (30,2)% 0,6%
Margine operativo lordo 18.007 10,8% 17.401 10,5% 3,5%
Ammortamenti (8.532) (5,1)% (5.617) (3,4)% 51,9%
Accantonamenti (242) (0,1)% 399 0,2% -
Risultato operativo prima degli eventi non
ricorrenti
9.233 5,5% 12.183 7,4% (24,2)%
Impairment e componenti non ricorrenti (1.327) (0,8)% (1.362) (0,8)% (2,6)%
Risultato operativo 7.906 4,7% 10.821 6,5% (26,9)%
Componenti finanziarie (770) (0,5)% (470) (0,3)% 63,9%
Proventi e oneri su cambi (785) (0,5)% (aae) (0,6)% (21,2)%
Risultato ante imposte 6.351 3,8% 9.354 5,7% (32,1)%
Imposte sul reddito (1.942) (1,2)% (3.101) (1,9)% (37,4)%
Risultato del periodo 4.409 2,6% 6.253 3,8% (29,5)%

Analizzando le performance di periodo, il terzo trimestre dell'anno in corso presenta una leggera crescita del fatturato (€ 167 milioni, + 1% rispetto al terzo trimestre 2018). Il mix modelli-configurazioni ha però determinato un lieve calo del margine di contribuzione e del Valore Aggiunto (compensato parzialmente dall'effetto IFRS 16).

In particolare, il margine operativo lordo (Ebitda) del terzo trimestre 2019 ha tratto beneficio dalla prima applicazione dell'IFRS16, che ha comportato minori costi per godimento beni di terzi di circa € 2,4 milioni rispetto allo scorso anno.

Va segnalato che la dinamica del Costo del Personale si è stabilizzata, attestandosi a € 50.217 mila pari al 30,1% del fatturato, in linea con il corrispondente trimestre del 2018.

Infine, l'Ebit prima degli eventi non ricorrenti è pari a circa € 9,2 milioni in calo del 24,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Conto Economico al 30/09/2019

30 Settembre
2019
% su ricavi 30 Settembre
2018
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
511.142 100,0% 521.824 100,0% (2,0)%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
10.874 2,1% 23.914 4,6% (54,5)%
Altri Proventi 4.206 0,8% 4.514 0,9% (6,8)%
Valore della produzione 526.221 103,0% 550.252 105,4% (4,4)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (209.593) (41,0)% (226.777) (43,5)% (7,6)%
Altre spese operative (97.354) (19,0)% (105.878) (20,3)% (8,1)%
Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti 219.274 42,9% 217.597 41,7% 0,8%
Costo del personale (163.296) (31,9)% (156.697) (30,0)% 4,2%
Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrer 55.978 11,0% 60.900 11,7% (8,1)%
Ammortamenti (23.918) (4,7)% (16.845) (3,2)% 42,0%
Accantonamenti (2.693) (0,5)% (1.590) (0,3)% 69,4%
Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti 29.367 5,7% 42.465 8,1% (30,8)%
Impairment e componenti non ricorrenti (2.368) (0,5)% (1.493) (0,3)% 58,6%
Risultato operativo 26.998 5,3% 40.972 7,9% (34,1)%
Proventi finanziari 191 0,0% 211 0,0% (9,5)%
Oneri Finanziari (2.253) (0,4)% (1.655) (0,3)% 36,1%
Proventi e oneri su cambi (2.528) (0,5)% (3.318) (0,6)% (23,8)%
Risultato ante imposte 22.408 4,4% 36.209 6,9% (38,1)%
Imposte sul reddito (7.650) (1,5)% (12.723) (2,4)% (39,9)%
Risultato dell'esercizio 14.759 2,9% 23.486 4,5% (37,2)%

I ricavi netti al 30 settembre 2019 sono pari ad € 511.142 mila, in calo (-2%) rispetto al dato dello stesso periodo 2018 (ricavi netti pari ad € 521.824 mila).

Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, la Divisione Legno registra un leggero decremento di circa 1,5% rispetto a settembre dello scorso anno (€ 367.152 mila contro i € 372.900 del 2018). La Divisione Vetro/Pietra invece, aumenta del 5%, cosi come la Divisione Tooling, che segna un incremento del 3,4%. La divisione Meccatronica subisce un decremento (-14,2%), passando da € 73.930 mila a € 63.444 mila del 2019. Diminuisce poi in modo cospicuo la divisione Componenti (-27,4%) che da € 20.426 mila del 2018 passa a € 14.822 mila a settembre 2019.

Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenzia la crescita del Nord America (+40,8%, da € 83.551 mila a € 117.613 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di leader dei segmenti con i suoi € 232.661 mila ricavi (45,5% del totale gruppo, in linea con l'anno precedente). L'Asia registra un decremento piuttosto consistente (-22,1%), passando dai € 100.277 mila del settembre 2018 ai € 78.129 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del (-19,7%) registrando ricavi per € 63.501 nel 2019 contro i € 79.112 mila del 2018. Infine, si segnala la performance negativa anche dell'area Resto del Mondo (-12,7%).

La variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e in corso di lavorazione è pari a € 10.874 mila. L' aumento delle rimanenze è in linea con le previsioni ed è finalizzato alla necessità di far fronte alle consegne previste nei prossimi mesi.

Il valore della produzione del terzo trimestre 2019 è pari ad € 526.221 mila, -4,4% rispetto a settembre 2018, quando il dato ammontava ad € 550.252 mila.

L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 39,8 % contro il 41,2% del 30 settembre 2018), per effetto del diverso mix prodotto.

Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 8.524 mila) e decrementano il proprio peso percentuale dal 19,2% al 18,5%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 5.605 mila, principalmente per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. L'incidenza dei costi per servizi e oneri diversi di gestione rimane sostanzialmente invariata.

30 Settembre 30 Settembre
2019 % 2018 96
migliaia di euro
Valore della produzione 526.221 100,0% 550.252 100,0%
Consumo materie prime e merci 209.593 39,8% 226.777 41,2%
Altre spese operative 97.354 18,5% 105,878 19,2%
Costi per servizi 87.177 16,6% 91.331 16,6%
Costi per godimento beni di terzi 3.268 0,6% 8.873 1,6%
Oneri diversi di gestione 6.909 1,3% 5.674 1,0%
Valore aggiunto 219.274 41,7% 217.597 39,5%

Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto al 30 settembre 2019 è pari ad € 219.274 mila, in aumento dell'0,8% rispetto al pari periodo del 2018 (€ 217.597 mila).

Il costo del personale al 30 settembre del 2019 è pari ad € 163.296 mila e registra un incremento di valore di € 6.599 mila rispetto al dato del 2018 (€ 156.697 mila, +4,2% sul pari periodo 2018). La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e Stipendi (+ 4,7% sul pari periodo 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale. Infatti, scomponendo il dato per trimestre si evidenzia che il valore del secondo e del terzo quarto 2019 sono in linea con i pari periodi del 2018.

Si sottolinea infine che l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2 punti percentuali passando dal 30% del 2018 al 31,9% dell'anno in corso.

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2019 è positivo per € 55.978 mila (a fine settembre 2018 era positivo per € 60.900 mila). Come detto in precedenza gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 4.732 mila.

Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 42% (passando da € 16.845 mila del 2018 a € 23.918 mila dell'anno in corso): la variazione è relativa alle immobilizzazioni materiali che vedono incrementare gli ammortamenti di € 5.925 mila (da € 7.220 mila ad € 13.145 mila, in aumento del 82%).

Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 5.902 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.147 mila (da € 9.626 mila a € 10.773 mila, in aumento del 11,9%).

Gli accantonamenti ammontano ad € 2.693 mila, in aumento rispetto ai primi nove mesi del 2018 (+ € 1.103 mila) e in gran parte dovuti a rischi legali e penali per vertenze con clienti e rischi su crediti.

Gli impairment e i componenti non ricorrenti, pari a € 2.368 mila, includono costi del personale riferiti a incentivi all'esodo, accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti e svalutazioni di costi di sviluppo, relativi a progetti ritenuti non più strategici.

In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 2.253 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 598 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 689 mila.

Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano in questi nove mesi, componenti negative per € 2.528 mila, in miglioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 3.318 mila).

Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 22.408 mila.

La stima del saldo delle componenti fiscali è negativa per complessivi € 7.650 mila. L'incidenza relativa alle imposte correnti è negativa per € 8.049 mila (IRAP: € 1.141 mila; IRES: € 3.338 mila; imposte giurisdizioni estere: € 3.560 mila; imposte relative esercizi precedenti: € 34 mila; altre imposte, positive per € 25 mila), mentre l'incidenza relativa alle imposte differite è positiva e pari a € 399 mila.

Ne consegue che il risultato netto al 30 settembre 2019 è positivo per € 14.759 mila.

Posizione finanziaria netta al 30 settembre 2019

Al 30 Settembre Al 30 Giugno Al 31 Marzo Al 31 Dicembre Al 30 Settembre
2019 2019 2019 2018 2018
migliaia di euro
Attività finanziarie: 69.518 84 115 67.788 83.308 91.114
Attività finanziarie correnti 2.128 2147 35 288 336
Disponibilità liquide 67.391 81.968 67.753 83.020 90.778
Debiti per locazioni finanziarie a breve termine (2.158) (485) (350) (349) (336)
Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine (47.373) (47.179) (26.287) (22.161) (43.133)
Posizione finanziaria netta a breve termine 19,988 36.450 41.151 60.798 47 645
Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine (29.879) (32.565) (27.167) (1.569) (1.662)
Debiti bancari a medio/lungo termine (32.728) (37.726) (30.700) (33.821) (26.579)
Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine (62.607) (70.291) (57.867) (35.390) (28.241)
Posizione finanziaria netta totale (42.619) (33.841) (16.716) 25.407 19 403

La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 30 settembre 2019 è, dopo gli effetti IFRS 16, negativa per 42,6 milioni di Euro, mentre il valore consuntivo senza impatti IFRS 16, sarebbe negativo per 15,7 milioni di Euro data la ciclicità/stagionalità del business Biesse.

Dati patrimoniali di sintesi

30 Settembre 31 Dicembre
2019 2018
migliaia di euro
Immateriali 85.332 84.240
Materiali 139.260 102.774
Finanziarie 2.725 2.847
Immobilizzazioni 227.317 189.862
Rimanenze 176.928 162.786
Crediti commerciali 114.148 134.331
Debiti commerciali (202.390) (244.024)
Capitale Circolante Netto Operativo 88.686 53.092
Fondi relativi al personale (13.217) (12.550)
Fondi per rischi ed oneri (13.627) (10.737)
Altri debiti/crediti netti (34.774) (35.526)
Attività nette per imposte anticipate 10.701 9.985
Altre Attività/(Passività) Nette (50.916) (48.827)
Capitale Investito Netto 265.086 194.128
Capitale sociale 27.393 27.393
Risultato del periodo precedente e altre riserve 179.431 147.577
Risultato dell'esercizio 14.756 43.672
Patrimonio netto di terzi 886 893
Patrimonio Netto 222.466 219.536
Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori 112.137 57.900
Altre attività finanziarie (2.128) (288)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (67.391) (83.020)
Posizione Finanziaria Netta 42.619 (25.407)
Totale Fonti di Finanziamento 265.086 194.128

Il capitale investito netto è pari a 265 milioni di Euro in aumento rispetto a dicembre 2018 (Euro 194,1 milioni).

Rispetto a dicembre 2018, le immobilizzazioni materiali nette sono aumentate di circa € 36,4 milioni.

L' effetto principale è dovuto alla prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 30 settembre di € 29,2 milioni.

Oltre agli impieghi legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, tra i nuovi investimenti effettuati nel periodo, si segnalano la realizzazione di un magazzino verticale e l'acquisto di una nuova macchina utensile presso il campus di Pesaro (circa € 5 milioni), nonché l'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (circa € 3,4 milioni).

Il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 35.594 mila rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 41,6 milioni, legata sia alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive), che alla componente acconti da clienti (dovuta alla dinamica dell'ingresso ordini in contrazione). In linea con gli andamenti storici, aumentano i magazzini per € 14,1 milioni per rispettare la pianificazione delle consegne previste nell'ultimo trimestre. Il complessivo aumento del valore del capitale circolante è compensato anche in questo trimestre dalla diminuzione consistente dei crediti commerciali per circa € 20,2 milioni.

Il patrimonio netto è pari a 222,5 milioni di Euro (Euro 219.5 milioni al 31 dicembre 2018).

Segment reporting - Ripartizione ricavi per divisione

Segment reporting - Ripartizione ricavi per area geografica

30 Settembre
2019
96 30 Settembre
2018
% Var %
2019/2018
migliaia di euro
Europa Occidentale 232.661 45,5% 236.857 45,4% (1,8)%
Asia - Oceania 78.129 15,3% 100.277 19,2% (22,1)%
Europa Orientale 63.501 12,4% 79.112 15,2% (19,7)%
Nord America 117.613 23,0% 83.551 16,0% 40,8%
Resto del Mondo 19.238 3,8% 22.027 4,2% (12,7)%
Totale 511.142 100,0% 521.824 100,0% (2,0)%

Pesaro, 30 ottobre 2019 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci

Conto Economico al 30 settembre 2019 senza esplicitazione delle componenti non ricorrenti

ALLEGATO

30 Settembre
2019
% su ricavi 30 Settembre
2018
% su ricavi DELTA %
migliaia di euro
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 511.142 100,0% 521.824 100,0% (2,0)%
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
10.874 2,1% 23.914 4,6% (54,5)%
Altri ricavi e proventi 4.206 0,8% 4.514 0,9% (6,8)%
Valore della produzione 526.221 103,0% 550.252 105,4% (4,4)%
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci (210.204) (41,1)% (226.907) (43,5)% (7,4)%
Altre spese operative (97.357) (19,0)% (107.240) (20,6)% (9,2)%
Valore aggiunto 218.660 42,8% 216.104 41,4% 1,2%
Costo del personale (163.815) (32,0)% (156.697) (30,0)% 4,5%
Margine operativo lordo 54.845 10,7% 59.407 11,4% (7,7)%
Ammortamenti (23.602) (4,6)% (16.845) (3,2)% 40,1%
Accantonamenti (3.471) (0,7)% (1.585) (0,3)% 119,0%
Impairment (774) (0,2)% (5) (0,0)% -
Risultato operativo 26.998 5,3% 40.972 7,9% (34,1)%
Componenti finanziarie (2.062) (0,4)% (1.444) (0,3)% 42,8%
Proventi e oneri su cambi (2.528) (0,5)% (3.318) (0,6)% (23,8)%
Risultato ante imposte 22.408 4,4% 36.209 6,9% (38,1)%
Imposte sul reddito (7.650) (1,5)% (12.723) (2,4)% (39,9)%
Risultato dell'esercizio 14.759 2,9% 23.486 4,5% (37,2)%

Attestazione ai sensi del comma 2 art. 154 bis TUF

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Pierre La Tour

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