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Enav

Annual Report Apr 28, 2021

4036_10-k_2021-04-28_0681d4e8-a55b-4b60-879e-f93a3e481284.pdf

Annual Report

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BILANCIO SEPARATO 2020 di ENAV S.p.A.

e BILANCIO CONSOLIDATO

RELAZIONE FINANZIARIA

ANNUALE

2020

Indice

Principali dati della gestione 4
RELAZIONE SULLA GESTIONE 5
Organi Sociali 6
Corporate Governance 7
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 7
Modello organizzativo e attività del Gruppo ENAV 8
Informazioni sul titolo ENAV
nel 2020
11
Andamento operativo 12
Scenario di riferimento e risultato della gestione 12
Andamento del mercato e del traffico aereo 14
Indicatori di Safety e Capacity 21
Risultati economico, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV 24
Risultati economico, patrimoniali e finanziari di ENAV
S.p.A.
36
Risorse Umane 42
Investimenti 47
Ambiente 49
Attività internazionali 53
Attività commerciali 54
Altre informazioni 55
Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV 63
Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di ENAV
S.p.A. e i corrispondenti dati
consolidati
65
Gestione dei rischi 66
Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020 71
Evoluzione prevedibile della gestione 71
Proposta
del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti
73
BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ILLUSTRATIVE 74
BILANCIO DI ESERCIZIO E NOTE ILLUSTRATIVE 172

Principali dati della gestione

Principali dati della gestione
Dati economici 2020 2019 Variazioni %
Totale ricavi 771.295 902.891 (131.596) -14,6%
EBITDA 210.785 302.871 (92.086) -30,4%
EBITDA margin 27,3% 33,5% -6,2%
EBIT 71.124 170.587 (99.463) -58,3%
EBIT margin 9,2% 18,9% -9,7%
Risultato dell'esercizio di competenza del Gruppo 54.283 118.433 (64.150) -54,2%
(migliaia di euro)
Dati patrimoniali - finanziari 31.12.2020 31.12.2019 Variazioni %
Capitale investito netto 1.322.089 1.029.667 292.422 28,4%
Patrimonio netto consolidato 1.085.467 1.156.043 (70.576) -6,1%
Indebitamento finanziario netto 236.622 (126.376) 362.998 n.a.
(migliaia di euro)
Altri indicatori 2020 2019 Variazioni %
Unità di servizio di rotta 3.989.844 10.045.778 (6.055.934) -60,3%
Unità di servizio di terminale 1° fascia di tariffazione 73.384 233.630 (160.246) -68,6%
Unità di servizio di terminale 2° fascia di tariffazione 143.169 344.594 (201.425) -58,5%
Unità di servizio di terminale 3° fascia di tariffazione 188.541 440.107 (251.566) -57,2%
Free cash flow (migliaia di euro) (225.306) 248.566 (473.872) n.a.
(migliaia di euro)
Dati economici 2020 2019 Variazioni %
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
Altri indicatori 2020 2019 Variazioni %
Unità di servizio di rotta 3.989.844 10.045.778 (6.055.934) -60,3%
Unità di servizio di terminale 1° fascia di tariffazione 73.384 233.630 (160.246) -68,6%
Unità di servizio di terminale 2° fascia di tariffazione 143.169 344.594 (201.425) -58,5%
Unità di servizio di terminale 3° fascia di tariffazione 188.541 440.107 (251.566) -57,2%
Free cash flow (migliaia di euro) (225.306) 248.566 (473.872) n.a.
Organico a fine esercizio 4.147 4.195 (48) -1,1%

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Organi Sociali

Consiglio di Amministrazione (*)

Francesca Isgrò
Paolo Simioni
Angela Bergantino
Laura Cavallo
Giuseppe Lorubio
Fabiola Mascardi
Fabio Pammolli
Carlo Paris
Antonio Santi
Antonio Santi
Laura Cavallo
Fabio Pammolli
Giuseppe Lorubio
Laura Cavallo
Antonio Santi
Carlo Paris
Angela Bergantino
Fabiola Mascardi
Dario Righetti
Franca Brusco
Pierumberto Spanò
Francesca Parente
Roberto Cassader
Mauro Orefice
EY S.p.A.
  • (*) L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 21 maggio 2020 ha nominato il Consiglio di Amministrazione di ENAV per il triennio 2020 – 2022 con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022;
  • (**) I Comitati sono stati ricostituiti dal Consiglio di Amministrazione del 21 maggio 2020 tenutosi a valle dell'Assemblea degli Azionisti.

Corporate Governance

L'assetto di Corporate Governance di ENAV riflette le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana e le disposizioni contenute nel D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF).

Il modello di governance adottato è quello tradizionale, il quale, ferme le attribuzioni riservate ai sensi di legge e di Statuto all'Assemblea, attribuisce la gestione strategica e operativa di ENAV al Consiglio di Amministrazione e la funzione di vigilanza al Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

Per una disamina completa sugli assetti di Corporate Governance si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (di seguito "Relazione"), redatta ai sensi dell'art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF), in un documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2021 e pubblicata sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it nella sezione Governance, contestualmente alla pubblicazione della presente Relazione Finanziaria Annuale, nonché nell'apposita sezione in cui sono presenti i documenti e le relazioni da sottoporre ad approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti.

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, come modificato dal D. Lgs 49 del 10 maggio 2019 che ha recepito in Italia la direttiva 2017/828 Shareholders Rights Directive 2, e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione Governance del sito internet della Società.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Il Gruppo, in attuazione della normativa comunitaria (direttiva 2014/95/UE) e nazionale (D. Lgs. 254/2016) che ha introdotto l'obbligo di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario per gli enti di interesse pubblico, ha redatto a partire dall'esercizio 2017 la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DFN) quale relazione distinta e soggetta ad autonoma approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di ENAV.

In continuità con quanto già effettuato nel 2019, il Gruppo ha predisposto il Bilancio di Sostenibilità, che rappresenta la Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi del D. Lgs. 254/2016 e successive integrazioni redatto su base annuale secondo le GRI Sustainability Reporting Standard pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2016 e sottoposto ad esame limitato da parte di EY S.p.A. Il documento è pubblicato sul sito internet della Società, all'indirizzo www.enav.it.

Modello organizzativo e attività del Gruppo ENAV

Modello organizzativo

Nel 2020 è proseguito il percorso di ottimizzazione del modello organizzativo di Gruppo che aveva visto nell'anno precedente l'attuazione di un modello organizzativo comune alle società controllate prevedendo l'accentramento, nella Capogruppo, dei processi di supporto trasversali a tutte le operazioni e la competenza esclusiva delle società controllate nei processi di core business.

Di seguito si riporta la struttura organizzativa di ENAV.

Nel corso del 2020, sono stati realizzati i seguenti interventi organizzativi:

nell'ambito della struttura Operations, competente nell'erogazione dei servizi core di Air Traffic Management (ATM), è stata riorganizzata la struttura Operational and Consulting Services al fine di dare piena attuazione al nuovo modello commerciale di gruppo, con l'obiettivo di consolidare l'approccio organizzativo per filiere di competenze. Tale struttura ha assunto un assetto in grado di presidiare in maniera più incisiva l'ambito delle commesse commerciali. Infatti, nell'ambito delle proprie attribuzioni la struttura Operational and Consulting Services garantisce il supporto alla struttura Bid Management di IDS AirNav per la definizione delle proposte tecniche e il delivery dei servizi tecnico-specialistici assegnati, previo coordinamento con la struttura Program Management Office di IDS AirNav;

  • la struttura Technology, competente nell'ingegneria e nella manutenzione delle infrastrutture, dei sistemi e del software ATM e nella realizzazione degli investimenti, ha mutato la propria configurazione organizzativa con l'acquisizione della struttura ERP and Applications, riposizionata organizzativamente a diretto riporto del Chief Technology Officer, al fine di ricondurre sotto un presidio tecnologico unitario la gestione degli applicativi gestionali, dell'ERP e degli investimenti in ambito IT;
  • la struttura Finance and Procurement è stata interessata da interventi organizzativi anch'essi orientati a consolidare il nuovo modello organizzativo di Gruppo istituito nel 2019. Infatti, nell'ambito della struttura Administration and Control Subsidiaries sono state istituite le nuove strutture IDS AirNav Administration e IDS AirNav Control con il compito di curare, per la società controllata, rispettivamente le attività nell'ambito dei processi di carattere amministrativo e contabile e le attività nell'ambito dei processi del controllo di gestione. Inoltre, a seguito della nomina del responsabile della medesima struttura a Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la struttura Internal Control over Financial Reporting è stata ricollocata a diretto riporto del Chief Financial Officer;
  • la struttura Internal Audit è stato oggetto di una riarticolazione organizzativa che ha posto particolare attenzione alla figura del Data Protection Officer (DPO). A tal fine, sebbene il ruolo di DPO fosse stato già conferito formalmente attraverso una comunicazione di servizio, si è ravvisata l'opportunità di riconfermare tale nomina anche attraverso l'istituzione di una specifica struttura organizzativa aziendale che ne supportasse l'operato, al fine di garantire la compliance rispetto alla normativa vigente in materia;
  • la struttura Labour Cost, Labour Law and Payroll, nell'ambito della struttura HR and Corporate Services, è stata oggetto di un intervento organizzativo che ha riguardato l'acquisizione da parte della struttura Labour Cost, ridenominata Contract Management and Labour Cost, dell'ambito di attività della struttura Contract Management precedentemente collocata nella struttura People Business Partners.

Attività del Gruppo

L'attività del Gruppo ENAV è suddivisa in quattro distinti settori operativi in cui sono allocate tutte le società incluse nel perimetro di consolidamento, ovvero: i) servizi di assistenza al volo, ii) servizi di manutenzione, iii) servizi di soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) e iv) altri servizi.

Nel settore operativo dei servizi di assistenza al volo rientra esclusivamente ENAV S.p.A. che eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. ENAV è il quinto player in Europa e un importante player su scala mondiale nel settore dei servizi Air Traffic Control (ATC).

Nel settore operativo dei servizi di manutenzione rientra Techno Sky S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico aereo nazionale, assicurandone la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di continuità.

Nel settore operativo delle Soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) rientra IDS AirNav S.r.l., acquisita integralmente da ENAV in data 18 luglio 2019, che si occupa dello sviluppo e della vendita di soluzioni software per la gestione delle informazioni aeronautiche e del traffico aereo e dell'erogazione di servizi commerciali di varia natura. I relativi prodotti sono attualmente in uso presso diversi clienti in Italia, Europa e nei paesi extra europei, con una presenza diffusa su scala globale.

Nel settore operativo residuale altri settori rientrano:

  • Enav Asia Pacific Sdn Bhd, società di diritto malese interamente partecipata da ENAV, che svolge attività di sviluppo commerciale e fornitura di servizi sul mercato non regolamentato, avuto particolare riguardo alle aree di interesse strategico del Sud-Est asiatico.
  • Enav North Atlantic LLC che attualmente detiene il 9,14% del capitale sociale della società Aireon LLC, che si attesterà all'11,1% post redemption, responsabile della realizzazione del primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo, con l'obiettivo di garantire la sorveglianza

estensiva di tutte le rotte a livello mondiale con riferimento prevalente alle aree polari, oceaniche e remote attualmente non coperte dal servizio di controllo del traffico aereo radar-based, ed al fine di ottimizzare le rotte e conseguire sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo.

  • D-Flight S.p.A., società partecipata al 60% da ENAV e per il 40% dalla compagine industriale formata da Leonardo S.p.A. e Telespazio S.p.A. attraverso la società appositamente costituita denominata UTM Systems & Services S.r.l. La D-Flight ha per oggetto sociale lo sviluppo ed erogazione di servizi di gestione del traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria degli Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM).
  • ENAV Espana Control Aereo S.L.U., società partecipata al 100% da ENAV, acquisita nel mese di gennaio 2020 al fine della partecipazione alla procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale, bandita dal gestore aeroportuale spagnolo. Considerato l'esito negativo della gara, la società è stata posta in liquidazione e definitivamente liquidata il 1° marzo 2021.
  • Consorzio Sicta in liquidazione, società posta in liquidazione volontaria a seguito della deliberazione assunta dall'Assemblea totalitaria del 3 marzo 2017, con efficacia a decorrere dal 28 marzo 2017. Nel mese di febbraio 2021 l'Assemblea del Consorzio ha deliberato la liquidazione totale dello stesso ed il piano di riparto tra i soci ENAV e Techno Sky.

Informazioni sul titolo ENAV nel 2020

ENAV, società quotata dal 26 luglio del 2016 sul Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A., è attualmente l'unico Air National Service Provider (ANSP) a essere quotato sul mercato dei capitali. Dalla data di quotazione il titolo ENAV ha registrato un incremento del 9,0%, attestandosi a un prezzo di chiusura di euro 3,598 per azione al 30 dicembre 2020.

Durante l'esercizio 2020, il titolo ha mostrato un andamento negativo partendo da un'apertura di anno a euro 5,43 e chiudendo l'anno a un prezzo di euro 3,598 (con un decremento del 33,7%, senza considerare il rendimento del dividendo), corrispondente a una capitalizzazione di borsa pari a 1,95 miliardi di euro. Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori 40 titoli italiani, ha fatto registrare una riduzione del 6,7% e l'indice FTSE Mid Cap, di cui ENAV fa parte, ha evidenziato un decremento del 6,8%. Il prezzo più alto del titolo è stato registrato nella giornata del 19 febbraio 2020, con un prezzo per azione di euro 6,145, mentre il prezzo minimo si è avuto il 28 ottobre 2020, con un prezzo per azione pari a euro 2,898.

L'andamento del titolo ENAV, nel corso del 2020, è stato pesantemente influenzato dagli effetti negativi che la pandemia legata alla diffusione del virus COVID-19 ha avuto sul settore del trasporto aereo, nonché dalla conseguente modifica in ambito regolatorio da parte della Commissione Europea che di fatto ha modificato la normativa tariffaria per il biennio 2020-2021.

Si segnala come nei primi tre mesi del 2021 il titolo ENAV abbia recuperato parte del valore perso nel 2020 raggiungendo, alla data del 6 aprile 2021, il prezzo di 4,208 euro per azione.

La Capogruppo detiene azioni proprie che sono state oggetto di acquisto nell'esercizio 2018 mentre nessuna operazione di acquisto è stata posta in essere nel corso dell'esercizio 2020. Al 31 dicembre 2020 ENAV detiene 772.103 azioni proprie corrispondenti allo 0,14252% del capitale sociale, acquisite ad un prezzo medio unitario netto di euro 4,14 per un controvalore totale netto di 3,2 milioni di euro.

A fine 2020 il capitale sociale di ENAV, pari a 541.744.385 euro, risulta così ripartito: il 53,28% detenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, il 46,58% detenuto dal mercato indistinto con una componente importante di investitori retail, alcuni tra i principali investitori istituzionali statunitensi, canadesi, australiani ed europei, così come alcuni tra i principali fondi sovrani internazionali e lo 0,14% detenuto dalla Capogruppo sotto forma di azioni proprie.

Andamento operativo

Scenario di riferimento e risultato della gestione

L'emergenza dettata dal progressivo diffondersi del COVID-19 ha determinato nel corso del 2020 uno stato di straordinaria criticità, modificando in breve termine i canoni ed i modus vivendi ai quali la nostra società era abituata. Con l'obiettivo di contrastare la diffusione epidemiologica del virus, molti paesi, compresa l'Italia, hanno dovuto far ricorso durante l'anno ad una opzione inconsueta per la sua eccezionalità, come quello di imporre prima un lock-down di tutte le attività e poi delle limitazioni mirate in base all'evolversi della situazione sanitaria.

In particolare, per quanto concerne l'Italia, nel trend negativo che ha caratterizzato la compagine dei trasporti, particolarmente influenzato è stato il settore del trasporto aereo, il quale, come asset importante del sistema economico, ha subito un repentino ridimensionamento, retrocedendo a volumi prossimi allo zero. Rispetto al precedente anno, la riduzione dei movimenti nel complesso degli aeroporti nazionali è stata del 57,2%, mentre la presenza dei passeggeri è diminuita del 72,6%. Relativamente invece alla domanda per i servizi della navigazione aerea, si rileva come, in termini di unità di servizio, il dato complessivo annuale si sia collocato ad un -60,3% rispetto al precedente anno.

Tenuto conto degli effetti della pandemia sull'esercizio, il Gruppo ha avviato, già a fine marzo, un processo di ripianificazione dei costi, con l'obiettivo di conseguire una riduzione complessiva della spesa e poter mitigare gli effetti della riduzione dei ricavi da tariffa, senza tuttavia compromettere i livelli di capacità e sicurezza nella fornitura dei servizi.

Gli interventi più consistenti hanno riguardato la parte variabile del costo del personale e, sono stati orientati alla fruizione delle ferie, al contenimento degli straordinari e delle trasferte, nonché alla riprogrammazione delle assunzioni pianificate nell'anno. Allo stesso tempo, sono state attivate ulteriori azioni di mitigazione della spesa sui costi esterni per manutenzioni non operative, supporti consulenziali, utenze e costi generali non direttamente correlati alla gestione del business.

In termini complessivi, la riduzione dei costi ha contribuito a mitigare gli effetti negativi sulla gestione, determinati dalla riduzione dei ricavi da tariffa e dai contestuali minori ricavi da balance, a seguito dell'adeguamento del meccanismo tariffario previsto dalla Commissione Europea. In particolare, a fronte di una riduzione del traffico aereo di rotta di circa il 60%, rispetto al 2019, la riduzione dei ricavi è stata del 14%, grazie principalmente alla protezione del sistema regolatorio che ha consentito comunque di recuperare gran parte della perdita del traffico attraverso il meccanismo del balance.

Tuttavia, se i ricavi hanno beneficiato del meccanismo regolatorio, il balance generato nell'anno non ha determinato incasso per la Capogruppo, in quanto verrà recuperato in tariffa dal 2023 in poi.

La situazione finanziaria di Gruppo ha di conseguenza risentito di quanto sopra riportato, generando un indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 di 236,6 milioni di euro (positivi 126,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019). La Capogruppo ha prontamente attivato tutte le leve necessarie per ridurre gli esborsi finanziari, attraverso il contenimento dei costi operativi e la rimodulazione degli investimenti, e aumentando l'esposizione a medio lungo termine verso le banche, che a fine 2020, ammonta a 545 milioni di euro ed include oltre alle linee di credito già contrattualizzate, anche il New Sustanaibility Loan di 150 milioni di euro perfezionato nel mese di ottobre 2020, della durata di tre anni ed inizio ammortamento nel 2021. Le disponibilità liquide di Gruppo al 31 dicembre 2020 ammontano a 316 milioni di euro.

Andamento del mercato e del traffico aereo

L'attività del controllo del traffico aereo nel 2020 ha pienamente risentito degli effetti determinati dallo stato di emergenza sanitaria mondiale connessa alla pandemia da COVID-19 che, a decorrere dai primi giorni del mese di marzo 2020 con il lock-down, ha visto una forte contrazione della domanda anche a seguito delle restrizioni imposte sulla libera circolazione tra gli Stati, generando effetti particolarmente rilevanti per le compagnie aeree, gli aeroporti e per i fornitori dei servizi della navigazione aerea.

Infatti, il traffico di rotta per l'Italia evidenzia nel 2020 una drastica riduzione dei volumi, con un risultato in termini di unità di servizio di rotta (*) pari a -60,3% rispetto al 2019. Tale dato risente dell'effetto combinato dei risultati sostanzialmente positivi registrati nei due mesi precedenti alla diffusione del virus COVID-19, con gennaio che aveva rilevato un +8,5% e febbraio un +11,2%, rispetto ai corrispondenti mesi dell'esercizio precedente, e dei volumi di traffico in forte riduzione rilevati nel secondo, terzo e quarto trimestre 2020 pari rispettivamente a -89,2%, -61,1% e -62,9%, rispetto ai corrispondenti periodi del 2019. Nel periodo estivo e nei mesi successivi vi era stata una parziale ripresa della domanda che si è poi bruscamente fermata, nel mese di novembre, a causa delle nuove e più stringenti restrizioni imposte dagli Stati per fronteggiare la nuova ondata della pandemia da COVID-19.

Analoga situazione si è riscontrata in Europa dove, sempre con riferimento alle unità di servizio, il dato del 2020 per gli Stati aderenti ad Eurocontrol è stato pari a -57,9%, con un andamento negativo di tutti gli Stati appartenenti al c.d. comparator group dell'Europa continentale: Francia (-60,8%), Germania (-54,6%), Gran Bretagna (-59,5%) e Spagna (-61,4%).

Anche le unità di servizio registrate sul terminale in Italia si attestano per il 2020 a -60,3% e risultano influenzate dall'andamento particolarmente negativo conseguito dall'aeroporto di Roma Fiumicino, che ha chiuso il 2020 a -68,6%.

La pandemia da COVID-19, oltre ad una perdita di volumi di traffico, ha determinato nel 2020 una drastica riduzione della connettività aerea, ossia il numero di rotte disponibili e la frequenza dei collegamenti di un Paese con il resto del mondo. In particolare, in Italia, nei mesi da aprile a settembre 2020, la connettività aerea si è ridotta di quasi il 90% rispetto al 2019, a conferma del fatto che la timida ripartenza registrata nei mesi estivi non ha comportato una uguale ripresa della connettività.

Traffico totale di rotta Variazioni
unità di servizio (**) 2020 2019 n. %
Francia 8.547.246 21.782.108 (13.234.862) -60,8%
Germania 6.886.812 15.180.482 (8.293.670) -54,6%
Gran Bretagna 5.099.179 12.593.899 (7.494.720) -59,5%
(7.051.354) -61,4%
Spagna 4.436.942 11.488.296
Italia (***) 3.989.844 10.045.778 (6.055.934) -60,3%
EUROCONTROL 65.015.052 154.260.600 (89.245.548) -57,9%
() traffico che riguarda il sorvolo dello spazio aereo italiano con o senza scalo.
(
*) per "unità di servizio" si intende l'unità di misura utilizzata in ambito Eurocontrol al fine della determinazione del valore del
servizio reso, ottenuta dalla combinazione di due elementi: il peso dell'aeromobile al decollo e la distanza di percorrenza.
(***) escluso il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol.

Traffico di rotta

Il traffico di rotta in Italia ha evidenziato nel 2020 una riduzione sia delle unità di servizio comunicate da Eurocontrol che si attestano a -60,3% (pari valore anche con la categoria residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol) che del numero dei voli gestiti del -59,3% (-58,8% se si ricomprende anche la categoria dei voli residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol).

Il fattore determinante di tale riduzione dei flussi di traffico è legato, come già detto, all'insorgere dell'emergenza sanitaria da COVID-19 che ha determinato riflessi importanti sul settore del trasporto aereo. Tale eccezionalità si è presentata sin dai primi giorni di marzo in Italia, cui ha fatto seguito il diffondersi dell'emergenza sanitaria anche in gran parte dei paesi europei, altrettanto importanti per lo sviluppo dei flussi di traffico sullo spazio aereo nazionale.

Fino a febbraio 2020 il traffico di rotta in Italia aveva mostrato una certa dinamicità conseguendo risultati positivi (gennaio-febbraio 2020 vs gennaio-febbraio 2019 +9,8% in termini di Unità di Servizio e +4,9% nel numero dei voli gestiti) grazie principalmente al traffico di sorvolo che beneficiava anche del consolidamento del progetto Free Route. I risultati del solo secondo trimestre 2020, pari a -89,2% in termini di unità di servizio, del solo terzo trimestre pari a -61,1% e del quarto trimestre che si è attestato a -62,9%, mostrano come i volumi di traffico sullo spazio aereo nazionale si siano dapprima quasi completamente azzerati, nei mesi di massimo effetto della pandemia, e poi parzialmente ripresi con la riduzione delle limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria nel corso del periodo estivo, per poi richiudersi a seguito della seconda ondata e delle conseguenti restrizioni adottate dai singoli Stati per contenere la pandemia da COVID-19, con ripercussioni negative sul traffico aereo nazionale.

Traffico in rotta
(numero di voli)
2020 2019 n. Variazioni
%
Nazionale 154.970 293.753 (138.783) -47,2%
Internazionale 347.424 1.008.272 (660.848) -65,5%
Sorvolo 272.719 674.003 (401.284) -59,5%
Totale commerciale 775.113 1.976.028 (1.200.915) -60,8%
Militare 32.822 32.544 278 0,9%
Altro esente 16.738 16.625 113 0,7%
Totale esente 49.560 49.169 391 0,8%
Totale comunicato da Eurocontrol 824.673 2.025.197 (1.200.524) -59,3%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 17.654 20.827 (3.173) -15,2%
Totale complessivo 842.327 2.046.024 (1.203.697) -58,8%
Traffico in rotta Variazioni
(unità di servizio) 2020 2019 n. %
Nazionale 908.068 1.770.738 (862.670) -48,7%
Internazionale 1.336.127 4.078.394 (2.742.267) -67,2%
Sorvolo 1.618.124 4.061.356 (2.443.232) -60,2%
Totale commerciale 3.862.319 9.910.488 (6.048.169) -61,0%
Militare 114.869 122.763 (7.894) -6,4%
Altro esente 12.656 12.527 129 1,0%
Traffico in rotta Variazioni
2020 2019
Nazionale 908.068 1.770.738 (862.670) -48,7%
Internazionale 1.336.127 4.078.394 (2.742.267) -67,2%
Sorvolo 1.618.124 4.061.356 (2.443.232) -60,2%
Totale commerciale 3.862.319 9.910.488 (6.048.169) -61,0%
Militare 114.869 122.763 (7.894) -6,4%
Altro esente 12.656 12.527 129 1,0%
Totale esente 127.525 135.290 (7.765) -5,7%
Totale comunicato da Eurocontrol 3.989.844 10.045.778 (6.055.934) -60,3%
2.605 (397) -15,2%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 2.208
Totale complessivo 3.992.052 10.048.383 (6.056.331) -60,3%

un traffico internazionale commerciale, categoria di voli con partenza o arrivo in uno scalo posto sul territorio italiano, che ha registrato nel 2020 un risultato negativo sia in termini di unità di servizio (UdS) (-67,2%) che di numero di voli assistiti (-65,5%), interrompendo di fatto la fase di costante crescita iniziata negli anni precedenti e fermatasi nel mese di febbraio 2020 per il diffondersi della pandemia da COVID-19. Il solo quarto trimestre 2020 ha rilevato una decisa contrazione dei flussi di traffico aereo gestito sia in termini di UdS (-75,0%) che di voli assistiti (-73,7%) confermandosi quale tipologia di traffico maggiormente impattata dalla pandemia.

Relativamente alla percorrenza chilometrica delle rotte di traffico internazionale (bassa, media e alta percorrenza sullo spazio aereo nazionale), nel 2020 tutte le categorie hanno mostrato delle riduzioni di traffico aereo superiori al 60% in termini di Unità di Servizio, sia per i collegamenti tra l'Italia verso il resto d'Europa, rappresentativi di circa l'80% delle UdS totali di traffico internazionale, che quelli tra Italia e

Asia e Italia e Africa rappresentativi, rispettivamente, dell'11% e del 6% delle UdS totali di traffico internazionale. Una riduzione superiore al 78% di UdS è stata registrata nei collegamenti tra l'Italia e il Continente Americano che rappresenta solo il 4% del totale delle UdS internazionali;

un traffico di sorvolo commerciale, categoria di movimenti di solo attraversamento dello spazio aereo nazionale, che ha registrato nel 2020 un decremento sia delle Unità di Servizio (-60,2%) che nel numero di voli assistiti (-59,5%), che nei primi due mesi del 2020 aveva fatto registrare un +24,0% in termini di UdS rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Anche per questa tipologia di traffico, gli effetti del rallentamento del traffico aereo indotto dall'emergenza sanitaria, osservati a partire dal mese di marzo, hanno inciso principalmente nel secondo trimestre 2020 (-87,8% di UdS) e in misura più contenuta, ma sempre rilevante, nel terzo trimestre (-66,7% di UdS) e nel quarto trimestre 2020 (-61,7%). Con riferimento alle distanze chilometriche percorse, le rotte aeree che hanno registrato una riduzione minore in termini di UdS (-55,0%) sono quelle a bassa percorrenza (<400 Km sullo spazio aereo nazionale), mentre le rotte a media (tra i 400 e 800 km) e alta percorrenza (>800 Km) hanno generato riduzioni pari rispettivamente a -63,0% e -58,0%.

Riguardo le principali direttrici di traffico si evidenzia l'andamento negativo dei voli intra-europei che rappresentano circa il 47% del totale delle UdS di sorvolo, con una riduzione del -65,0% in termini di UdS. Leggermente migliori, sebbene sempre negativi, i risultati delle rotte Europa-Africa (-56,0% UdS), Europa-Asia (-45,0% Uds) che rappresentano rispettivamente circa il 24% e il 21% delle UdS di sorvolo sullo spazio aereo nazionale. La rotta Europa-Continente Americano subisce una riduzione del -64,0%;

un traffico nazionale commerciale che ha registrato nel 2020 un decremento sia delle unità di servizio (- 48,7%) che nel numero dei voli assistiti (-47,2%). Questa tipologia di traffico aveva rilevato, nel bimestre gennaio-febbraio 2020, dei dati sostanzialmente invariati (-0,3% UdS) rispetto all'analogo periodo del 2019 e nei trimestri successivi è risultata, invece, quella meno condizionata dalla pandemia in atto rispetto alle altre tipologie di traffico chiudendo l'anno con dei risultati negativi più contenuti rispetto al traffico aereo internazionale e di sorvolo.

Con riferimento alle fasce chilometriche, nel 2020, quella ad alta percorrenza chilometrica (>700 km) che comprende i voli che collegano le destinazioni del Nord con il Sud del paese, rappresentativi di circa il 48% del totale delle Uds nazionali, registra un decremento del -46,0% in termini di UdS migliorando il risultato conseguito nel primo semestre che si attestava a -60,0% in termini di UdS. Anche i voli della fascia a media percorrenza, rappresentativi di circa il 43% del totale delle UdS nazionali, che collegano principalmente gli aeroporti di Roma e di Napoli con le destinazioni del Nord e del Sud del paese, hanno registrato una flessione pari a -50,0% di Uds, in miglioramento rispetto al dato del primo semestre (-55% UdS);

un traffico esente suddiviso in: i) traffico esente comunicato da Eurocontrol che ha registrato un decremento del -5,7% in termini di Unità di Servizio e un leggero incremento nel numero dei voli assistiti

(+0,8%). Su tale categoria di voli ha inciso principalmente la minore attività dei voli militari di paesi extra europei (-14,0% di UdS) e dei voli di Stato (-35,0% di UdS) che rappresentano circi il 90% del traffico esente; ii) traffico esente non comunicato ad Eurocontrol, di residuale incidenza sui ricavi, evidenzia un decremento sia delle Unità di Servizio che nel numero dei voli assistiti pari ambedue a -15,2%.

Relativamente alle compagnie aeree, il 2020 conferma la rilevanza della quota di mercato rappresentato dal segmento low-cost, che sebbene abbia subito una riduzione nelle attività maggiore rispetto alle compagnie tradizionali, evidenzia quattro tra i primi sette vettori per numero di Unità di Servizio sviluppate sullo spazio aereo nazionale. Data l'emergenza sanitaria, tutte le compagnie aeree hanno registrato valori negativi, in particolare Ryanair (-53,6% UdS), Easyjet (-66,7% UdS), Wizz Air (-44,5% UdS) e Volotea (-50,4% UdS). Tali compagnie rappresentano circa il 30% delle Unità di Servizio complessive generate nel 2020. Tra le compagnie tradizionali si conferma la rilevante presenza degli operatori medioorientali quali: Turkish Airlines (-57,4% UdS), Emirates (-61,5% UdS), Qatar Airways (-34,5% UdS) e Saudia (-61,3% UdS). Questi vettori, per l'alta percorrenza chilometrica percorsa e per le grandi dimensioni degli aeromobili utilizzati, generalmente sono quelli che sviluppano il maggior numero di UdS per singolo volo. Risultati negativi anche per Lufthansa (-70,1% UdS), Air France (-52,1% UdS) e British Airways (-45,9% UdS). Alitalia ha chiuso il 2020 a -60,1% in termini di Unità di Servizio e -61,2% per numero di voli assistiti, rappresentando una quota di mercato, sul totale delle UdS di rotta, pari al 10%.

Traffico di terminale

Il traffico di terminale comunicato da Eurocontrol, che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista registra, nel 2020, un andamento negativo analogo a quello registrato per la rotta, sia in termini di Unità di Servizio – 60,3% che per numero di voli assistiti pari a -57,9%.

Traffico di terminale Variazioni
(numero di voli) 2020 2019 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 21.367 49.759 (28.392) -57,1%
Chg. Zone 2 32.946 64.823 (31.877) -49,2%
Chg. Zone 3 92.854 170.642 (77.788) -45,6%
Totale voli nazionali 147.167 285.224 (138.057) -48,4%
Internazionale
Chg. Zone 1 30.117 105.067 (74.950) -71,3%
Chg. Zone 2
Chg. Zone 3
69.280
72.281
189.353
207.020
(120.073)
(134.739)
-63,4%
-65,1%
Totale voli internazionali 171.678 501.440 (329.762) -65,8%
Totale commerciale 318.845 786.664 (467.819) -59,5%
Esenti
Chg. Zone 1 240 73 167 228,8%
Chg. Zone 2 1.421 868 553 63,7%
Chg. Zone 3 19.259 19.885 (626) -3,1%
Totale voli esenti 20.920 20.826 94 0,5%
Totale comunicato da Eurocontrol 339.765 807.490 (467.725) -57,9%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 2 (2) n.a.
Chg. Zone 2 338 255 83 32,5%
Chg. Zone 3 10.512 11.411 (899) -7,9%
Tot. voli esenti non comunicati ad Eurocontrol 10.850 11.668 (818) -7,0%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 51.724 154.901 (103.177) -66,6%
Chg. Zone 2 103.985 255.299 (151.314) -59,3%
194.906 408.958 (214.052) -52,3%
Chg. Zone 3

Traffico di terminale Variazioni
(unità di servizio) 2020 2019 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 27.347 62.175 (34.828) -56,0%
Chg. Zone 2 39.743 77.014 (37.271) -48,4%
Chg. Zone 3 102.698 194.273 (91.575) -47,1%
Totale uds nazionale 169.788 333.462 (163.674) -49,1%
Internazionale
Chg. Zone 1 45.707 171.323 (125.616) -73,3%
Chg. Zone 2 102.314 267.167 (164.853) -61,7%
Chg. Zone 3 77.644 237.433 (159.789) -67,3%
Totale uds internazionale 225.665 675.923 (450.258) -66,6%
Totale commerciale 395.453 1.009.385 (613.932) -60,8%
Esenti
Chg. Zone 1 330 132 198 150,0%
Chg. Zone 2 1.084 392 692 176,5%
Chg. Zone 3 7.445 7.489 (44) -0,6%
Totale uds esenti 8.859 8.013 846 10,6%
Totale comunicato da Eurocontrol 404.312 1.017.398 (613.086) -60,3%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 0 0 0,0%
Chg. Zone 2 28 21 7 33,3%
Chg. Zone 3 754 912 (158) -17,3%
Tot. uds esente non comunicato ad Eurocontrol 782 933 (151) -16,2%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 73.384 233.630 (160.246) -68,6%
Chg. Zone 2 143.169 344.594 (201.425) -58,5%
Chg. Zone 3 188.541 440.107 (251.566) -57,2%
Totale complessivo 405.094 1.018.331 (613.237) -60,2%

In termini complessivi, i risultati del 2020 comparati con il precedente esercizio, evidenziano una riduzione generalizzata per tutte e tre le zone tariffarie (Charging Zone) sia in termini di Unità di Servizio che di numero di voli assistiti, determinati dall'emergenza sanitaria che ha portato anche alla chiusura del traffico aereo in molti aeroporti italiani in determinati mesi dell'anno. In particolare:

  • la charging zone 1, interamente riferita all'aeroporto di Roma Fiumicino, ha rilevato nel 2020 una riduzione del -68,6% in termini di unità di servizio e del -66,6% come voli assistiti, con un andamento negativo di tutte le componenti del traffico aereo, sia internazionale (-73,3% UdS) che di quello nazionale (-56,0% UdS). Nei due mesi precedenti all'emergenza sanitaria, il traffico aereo su tale aeroporto aveva già evidenziato alcune criticità anche a causa della minore attività di alcune compagnie aeree, quali Ryanair, Vueling, Easyjet ed Alitalia. Tale zona di tariffazione risente particolarmente delle attività di volo di Alitalia che pesa per circa il 49% delle unità di servizio complessive dell'aeroporto;
  • la charging zone 2, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, ha registrato nel 2020 un decremento sia delle UdS (-58,5%) che dei voli assistiti (-59,3%), estesa a tutti gli aeroporti appartenenti a questa zona di tariffazione, con una riduzione del -

56,2% di UdS per Milano Malpensa, del -59,1% di UdS per Bergamo Orio al Serio del -55,7% di UdS per Milano Linate e del -66,2% di UdS per Venezia Tessera. Nei primi due mesi del 2020, la seconda zona di tariffazione aveva registrato valori positivi (+3,3% UdS) grazie ai risultati di Milano Malpensa e di Bergamo Orio al Serio, mentre nei mesi successivi si è assistito ad una riduzione del traffico aereo con risultati maggiormente negativo sul traffico internazionale (-61,7% UdS) rispetto a quello nazionale (-48,4% UdS);

la charging zone 3, che comprende tutti gli altri aeroporti nazionali, si attesta su valori negativi sia in termini di UdS (-57,2%) che di numero dei voli assistiti (-52,3%). Nel primo bimestre dell'anno, si erano registrati valori positivi (+2,7% UdS) grazie al buon andamento dei principali aeroporti presenti in questa zona tariffaria. Alla fine del 2020 tutti gli aeroporti registrano valori negativi, con decrementi più contenuti per gli aeroporti di Catania (-53,9% UdS), Palermo (-49,3% UdS) e Cagliari (-46,4% UdS) e risultati peggiori per gli aeroporti di Bologna (-60,9% UdS) e Napoli (-65,4% UdS) che hanno una componente di traffico internazionale di maggior rilievo rispetto agli altri aeroporti. Anche in questa zona tariffaria sono i voli internazionali a conseguire i risultati negativi maggiori (-67,3% UdS) rispetto ai voli nazionali (-47,1% UdS).

Per quanto riguarda le diverse componenti di traffico, come già evidenziato per la rotta, l'emergenza sanitaria ha generato risultati negativi in misura maggiore sul traffico internazionale (-66,6% UdS) rispetto a quello nazionale (-49,1% UdS). Nel bimestre gennaio-febbraio 2020, invece, il traffico internazionale era stato positivo (+1,9% UdS) mentre quello domestico mostrava una flessione contenuta (-2,8% UdS) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Indicatori di Safety e Capacity

Safety

La Commissione Europea, nell'ambito dei vari periodi di riferimento del piano di performance, ha introdotto la Safety tra le Aree Essenziali di Prestazione definendo specifici obiettivi da conseguire nei vari periodi di riferimento del piano. Tali Indicatori Essenziali di Prestazione della Safety vengono monitorati sia internamente, a cura della struttura Safety, sia esternamente dall'ENAC quale National Supervisory Authority e dalla Commissione Europea che, tramite il Performance Review Body (PRB), assicura la valutazione complessiva del piano di performance e, quindi, anche delle prestazioni di Safety.

Allo stato attuale, il processo di monitoraggio e di valutazione delle Safety performance è stato completato per le performance conseguite negli anni 2015-2019 (secondo periodo del piano di performance), mentre per il 2020 e più in generale per il terzo periodo di performance (2020–2024), sono stati definiti gli indicatori di prestazione e la metodologia per la loro valutazione ma non sono stati ancora stabiliti i target di performance per la Safety. L'attività di definizione di tali target, a causa degli effetti causati dalla pandemia da COVID-19, si concluderà entro la fine dell'anno 2021.

Relativamente alle Safety Performance del 2019, la cui consuntivazione è stata consolidata nel corso del
2020, si riportano le seguenti risultanze distinte per Indicatori Essenziali di Prestazione.
Effectivenss of Safety Management (EoSM), misura il livello di efficacia del Safety Management System
di ENAV. L'Indicatore si articola per definiti Obiettivi Gestionali (Management Objective) che, con
riferimento ad una scala di valori crescenti, da A ad E, definisce il livello di implementazione, maturità ed
efficacia del Safety Management System (SMS). Entro il 2019 l'obiettivo da raggiungere era il livello C per
il Management Objective definito Safety Culture e il livello D in tutti gli altri Management Objective.
I valori conseguiti da ENAV, per questo specifico obiettivo, risultano in linea con i target previsti.
Management Objectives Risultati 2019 Minimum Target
2019
Risultati 2018
Safety Culture C C C
Safety Policy and Objectives D D C
Safety Risk Management D D C
Safety Assurance D D D
Safety Promotion D D D
Livello di applicazione del Risk Analysis Tool (RAT), indicatore che misura la percentuale di applicazione
della metodologia Risk Analysis Tool di Eurocontrol per la classificazione della severità dei principali
  • Livello di applicazione del Risk Analysis Tool (RAT), indicatore che misura la percentuale di applicazione della metodologia Risk Analysis Tool di Eurocontrol per la classificazione della severità dei principali eventi di Safety a contributo Air Traffic Management (ATM) ed in particolare:
    • a. la violazione della minima separazione applicabile (Separation Minima Infringement SMI);
    • b. le indebite interferenze con le operazioni sulla pista di volo (Runway Incursion RIN);
    • c. gli eventi tecnici che determinano un degrado e/o un'interruzione di un servizio e/o di una funzione strumentale alla gestione del traffico aereo (ATM Specific Occurrence – ASO).
eventi di Safety a contributo Air Traffic Management (ATM) ed in particolare:
a.
la violazione della minima separazione applicabile (Separation Minima Infringement - SMI);
b.
le indebite interferenze con le operazioni sulla pista di volo (Runway Incursion - RIN);
c.
gli eventi tecnici che determinano un degrado e/o un'interruzione di un servizio e/o di una funzione
strumentale alla gestione del traffico aereo (ATM Specific Occurrence – ASO).
L'obiettivo definito in ambito europeo e recepito dalla Capogruppo nell'ambito del piano di performance
del FAB Blue Med, richiedeva il raggiungimento della "RAT Application" nella misura dell'80% di analisi
per gli anni 2017 e 2018 e nella misura del 100% dal 2019.
I valori conseguiti per questo specifico indicatore dell'area Safety risultano in linea con i target previsti.
Minimum Target
Safety Occurrence
Risultati 2019
2019
Risultati 2018
Analisi SMI a contributo ATM
100%
100%
99%
Analisi RIN a contributo ATM
100%
100%
100%
Analisi ASP
100%
100%
100%
Livello di presenza/assenza dei principi della Just Culture, indicatore che misura la presenza o assenza
dei principi di Just Culture in base alla percentuale di risposte positive alle domande di uno specifico
della metodologia Risk Analysis Tool di Eurocontrol per la classificazione della severità dei principali

Livello di presenza/assenza dei principi della Just Culture, indicatore che misura la presenza o assenza dei principi di Just Culture in base alla percentuale di risposte positive alle domande di uno specifico questionario realizzato dalla European Aviation Safety Agency per la Commissione Europea. Il target

minimo per il 2019 era del 50% di risposte positive. ENAV ha superato ampiamente il target previsto conseguendo un numero di risposte positive pari all' 87,5%.

Capacity

La Capogruppo nel garantire il massimo contributo alla sicurezza delle attività operative considera la qualità del servizio erogato un obiettivo primario, conseguito anche attraverso il livello di puntualità garantito ai voli delle Compagnie aeree.

A partire dalla fine del mese di febbraio 2020, a causa del diffondersi della pandemia da COVID-19 e i conseguenti effetti negativi sul traffico aereo, ENAV ha subito una significativa riduzione del numero dei voli assistiti, passando da 1,83 milioni di voli IFR (Instrument Flight Rules) rilevati nel 2019 che hanno seguito le regole GAT (General Air Traffic) a circa 724 mila voli nel 2020 con una riduzione pari a -60,5%. Per quanto riguarda la puntualità, durante la fase di volo in rotta sono stati attribuiti nell'anno solamente 5.147 minuti di ritardo ATFM - Air Traffic Flow Management- (38.383 minuti di ritardo ATFM nel 2019) con un conseguente valore dell'indicatore prestazionale chiave ritardo medio in rotta (en-route) per volo assistito pari a 0,007 minuti/volo (0,021 minuti/volo nel 2019). Tale dato è risultato inferiore di circa trentacinque volte rispetto al target fissato dalla Commissione Europea per il 2020 (0,25 minuti/volo).

La buona performance qualitativa offerta dalla Capogruppo nel 2020 non era affatto scontata, infatti ponendo tale risultato a confronto con quello dei Top 5 ANSP europei, si rileva che non tutti hanno raggiunto l'obiettivo. La prestazione di ENAV, anche se in un contesto operativo profondamente mutato e anomalo, ha comunque garantito il massimo della flessibilità per le compagnie aeree che volano sullo spazio aereo nazionale. A partire dal dato, espresso da studi di settore, che quantifica in 102 euro il valore medio del costo che i vettori sostengono per ogni minuto di ritardo ATFM, la maggiore puntualità consentita da ENAV, rispetto al target proposto, si è tradotta in risparmi significativi per gli operatori del settore. IFR/GAT Flights En-route Service Unit 3.989.844 724.145 Obiettivo piano di performance Obiettivo raggiunto En-route ATFM Delay per Flight 0,25 0,007 En-route ATFM Minutes of Delay (Min) 181.036 5.147

La seguente tabella evidenzia il confronto tra i target indicati nel piano di performance e quelli raggiunti nel 2020.

Capacity En-route - Targets vs Actual Performance 2020

Con riferimento al valore del ritardo assegnato ai voli in arrivo (cosiddetta capacity aeroportuale), misurato nel complesso dei cinque aeroporti soggetti al piano di performance (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio), l'Italia, in discontinuità con il precedente piano di performance, non ha confermato la definizione e il monitoraggio dell'indicatore addizionale "due to ATM" (ossia dipendente da ENAV) nel nuovo piano, intendendo rispettare unicamente l'indicatore chiave

obbligatorio quale "Terminal arrival ATFM delay", che comprende tutte le motivazioni di ritardo ATFM aeroportuale, incluse anche quelle non dipendenti dalla fornitura ATM. Per questo ultimo indicatore chiave, il target proposto nel piano di prestazione era di 0,41 minuti/volo mentre il valore conseguito a fine 2020 è stato di 0,043 minuti/volo, ossia circa un decimo di quanto dichiarato. Obiettivo piano di performance Obiettivo raggiunto

Anche se non rilevante ai fini del piano prestazionale, la declinazione del medesimo indicatore per le sole ragioni ATM a contributo ENAV ha fatto registrare il valore di 0,004 minuti per volo assistito.

Capacity Terminal - targets vs Actual Performance 2020
Terminal Arrival ATFM non superiore a 0,41 (minuti per
volo assistito)
0,043

Risultati economico, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV

Definizione degli indicatori alternativi di performance

Al fine di illustrare i risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV e della Capogruppo, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai principi contabili internazionali ed adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo e contenuti rispettivamente nel Bilancio Consolidato e nel Bilancio di Esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi, rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi di Bilancio, che vengono utilizzati dal management ai fini del monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.

L'utilizzo degli indicatori alternativi di performance nell'ambito delle informazioni regolamentate diffuse al pubblico, è stato reso obbligatorio con comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015, che ha recepito gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) n. 2015/1415. Tali indicatori hanno l'obiettivo di migliorare la comparabilità, affidabilità e comprensibilità dell'informativa finanziaria.

Nel seguito sono forniti i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:

  • EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato economico prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali e dei crediti e degli accantonamenti, così come riportati negli schemi di bilancio e rettificati per i contributi in conto investimenti direttamente connessi agli investimenti in ammortamento a cui si riferiscono;
  • EBITDA margin: è pari all'incidenza percentuale dell'EBITDA sul totale dei ricavi, rettificati dai contributi in conto investimenti come sopra specificati;

  • EBIT (Earnings Before Interest and Taxes): corrisponde all'EBITDA al netto degli ammortamenti rettificati dai contributi in conto investimenti e dalle svalutazioni delle attività materiali e immateriali e crediti e accantonamenti;
  • EBIT margin: corrisponde all'incidenza percentuale dell'EBIT sul totale dei ricavi decurtati dai contributi in conto investimenti come sopra specificato;
  • Capitale immobilizzato netto: è un indicatore patrimoniale rappresentato dal capitale fisso impiegato per l'operatività aziendale che include le voci relative ad attività materiali, attività immateriali, partecipazioni, crediti commerciali e debiti commerciali non correnti e altre attività e altre passività non correnti;
  • Capitale di esercizio netto: è pari al capitale impiegato per l'operatività aziendale caratteristica che include le voci Rimanenze, Crediti commerciali e Altre attività correnti non finanziarie al netto dei Debiti commerciali e delle Altre passività correnti ad esclusione di quelle di natura finanziaria oltre alle attività destinate alla dismissione al netto delle relative passività;
  • Capitale investito lordo: è la somma del Capitale immobilizzato netto e del Capitale di esercizio netto;
  • Capitale investito netto: è la somma del Capitale investito lordo decurtato dal fondo benefici ai dipendenti, dai fondi per rischi ed oneri e dalle Attività/Passività per imposte anticipate/differite;
  • Indebitamento finanziario netto: è la somma delle Passività finanziarie correnti e non, dei crediti finanziari correnti e non correnti al netto dei debiti finanziari non correnti riferiti al fair value degli strumenti finanziari derivati e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
  • Free cash flow: è pari alla somma del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di esercizio e del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di investimento.

Variazioni dell'area di consolidamento

Nell'esercizio 2020 l'area di consolidamento ha subito una modifica per l'acquisizione del 100% delle quote del capitale sociale, da parte della Capogruppo, della società non operativa ENAV Espana Control Aereo S.L.U., a far data dal 2 gennaio 2020, al fine di partecipare alla gara bandita dal gestore aeroportuale spagnolo. Non essendo risultata assegnataria della suddetta gara, la società è stata posta in liquidazione e definitivamente liquidata il 1° marzo 2021.

Impatti COVID-19

In osservanza alle raccomandazioni emanate dall'ESMA il 28 ottobre 2020 e richiamate da CONSOB il 16 febbraio 2021 in merito agli effetti economici derivanti dalla pandemia da COVID-19 in corso, il presente paragrafo riporta, in un'unica nota, i suddetti effetti anche attraverso un confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Gli impatti economici sul 2020 per il Gruppo ENAV sono stati rilevati in termini di riduzione dei ricavi da core business per la Capogruppo, dovuta alla riduzione delle attività nel settore del trasporto aereo che ha comportato una contestuale riduzione delle prestazioni nei confronti di Eurocontrol, a decorrere dal mese di marzo 2020, periodo in cui l'emergenza sanitaria da COVID-19 oltre che l'Italia interessava gran parte dei paesi europei, importanti per lo sviluppo dei flussi di traffico sullo spazio aereo nazionale. La contrazione di tale attività ha comportato una riduzione delle unità di servizio del -60,3% per la rotta e del -60,2% per il terminale, rispetto al 2019. Tali riduzioni hanno determinato in termini di fatturato da tariffa, rispetto all'esercizio precedente, minori ricavi complessivi per 607,3 milioni di euro, di cui 458 milioni di euro di rotta e 149,3 milioni di euro di terminale, in parte recuperati attraverso i ricavi da balance che ha permesso di chiudere il 2020 a -14,9%, con riflessi tuttavia negativi per quanto riguarda i flussi finanziari. Anche le attività sul mercato terzo hanno subito un rallentamento, a causa delle restrizioni sugli spostamenti e del contenimento dei costi adottato dai Service Provider e dalle Civil Aviation Authority, ed è stato quindi possibile effettuare gli avanzamenti delle attività per quelle commesse in cui non era obbligatoria la presenza in sito. In tale contesto di emergenza sanitaria, nel settore del trasporto aereo, è intervenuta anche la Commissione Europea con un nuovo Regolamento UE che di fatto modifica la normativa tariffaria, per il biennio 2020–2021, attraverso l'introduzione di una serie di misure straordinarie finalizzate a supportare il settore del trasporto aereo, in particolare le compagnie aeree, con un impatto nella misurazione dei balance e nel recupero degli stessi negli anni successivi, senza pregiudicare il diritto contrattuale all'ottenimento dei ricavi in ragione delle prestazioni rese. Tale nuova modalità ha determinato, rispetto ai criteri precedentemente in vigore, un minor valore di Balance associato alla perdita di traffico registrato nel 2020. Si rimanda al paragrafo 5 "Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19" della nota illustrativa del Bilancio Consolidato per maggiori informazioni sul nuovo regolamento comunitario.

Sul fronte dei costi operativi, data la riduzione dell'attività di controllo del traffico aereo e il ricorso allo smart working, si è determinata una riduzione nella componente variabile del costo del personale oltre al decremento degli altri costi operativi che si attestano rispettivamente al -7,3% e al -5,1% pur in presenza dei costi della controllata IDS AirNav, che nel periodo a confronto incideva per circa sei mesi e dei costi sostenuti al fine di tutelare la salute dei dipendenti del Gruppo consistenti nell'acquisto di dispositivi di protezione individuale, nelle spese di sanificazione dei luoghi di lavoro e per le liberalità erogate per la lotta contro il COVID-19.

Tutto questo ha avuto un impatto sul margine operativo lordo (EBITDA) che si attesta a 210,8 milioni di euro (-30,4%, rispetto al 2019), a cui si aggiunge la maggiore svalutazione dei crediti commerciali operata per tenere conto dei mutati profili di rischio nel settore del trasporto aereo e delle previsioni sul possibile peggioramento nelle curve di incasso dei crediti, determinando un margine operativo netto (EBIT) in riduzione del -58,3%, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Nel 2020, il Gruppo ha potuto beneficiare solo di alcuni degli interventi normativi emanati nel periodo, in quanto non rientrante nei parametri riportati, e nello specifico si è usufruito del credito di imposta per una percentuale dei costi sostenuti per l'acquisizione dei dispositivi di protezione dal virus e per alcune società del Gruppo dall'esenzione nel versamento del saldo 2019 e primo acconto IRAP 2020 ai sensi del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020.

Conto economico consolidato riclassificato

I risultati complessivi del 2020 del Gruppo ENAV risentono dello scenario di crisi dovuto alla diffusione della pandemia da COVID-19 che ha determinato una forte contrazione delle attività del settore del trasporto aereo, quest'ultima solo in parte ripresa nel periodo estivo, generando una riduzione delle unità di servizio, rispetto al 2019, del -60,3% per la rotta e del -60,2% per il terminale. Tali riduzioni hanno avuto un impatto in termini di minori ricavi da core business del -65,1%, recuperati in parte attraverso i ricavi da balance, che hanno permesso di chiudere i ricavi del 2020 a -14,6%, rispetto all'esercizio precedente. I balance recepiscono quanto previsto dal nuovo Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020, emanato dalla Commissione Europea per il biennio 2020-2021, e le prime indicazioni della Commissione in termini di efficienza da applicare ai costi consuntivi determinati. Le misure adottate in questi mesi, a seguito dell'emergenza sanitaria, hanno permesso di registrare una riduzione dei costi operativi del -6,6%, nonostante l'incidenza dei costi di IDS AirNav per l'intero esercizio, chiudendo il 2020 con un utile di interessenza del Gruppo pari a 54,3 milioni di euro, in riduzione del 54,2% rispetto al 2019.

Variazioni
2020 2019 Valori %
Ricavi da attività operativa 352.216 951.767 (599.551) -63,0%
Balance 383.378 (86.975) 470.353 n.a.
Altri ricavi operativi 35.701 38.099 (2.398) -6,3%
Totale ricavi 771.295 902.891 (131.596) -14,6%
Costi del personale (460.957) (497.118) 36.161 -7,3%
Costi per lavori interni capitalizzati 27.727 31.262 (3.535) -11,3%
Altri costi operativi (127.280) (134.164) 6.884 -5,1%
Totale costi operativi (560.510) (600.020) 39.510 -6,6%
EBITDA 210.785 302.871 (92.086) -30,4%
EBITDA margin 27,3% 33,5% -6,2%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (128.501) (130.462) 1.961 -1,5%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (11.160) (1.822) (9.338) n.a.
EBIT 71.124 170.587 (99.463) -58,3%
EBIT margin 9,2% 18,9% -9,7%
Proventi (oneri) finanziari (6.125) (4.618) (1.507) 32,6%
Risultato prima delle imposte 64.999 165.969 (100.970) -60,8%
Imposte dell'esercizio (11.027) (47.700) 36.673 -76,9%
Utile/(Perdita) consolidata dell'esercizio 53.972 118.269 (64.297) -54,4%
Utile/(Perdita) dell'esercizio di interessenza del Gruppo 54.283 118.433 (64.150) -54,2%
Utile/(Perdita) dell'esercizio di interessenza di Terzi (311) (164) (147) 89,6%
(migliaia di euro)

Analisi dei ricavi

I ricavi da attività operativa si attestano a 352,2 milioni di euro registrando un decremento, rispetto all'esercizio precedente, del -63,0% e sono composti per 325,3 milioni di euro dai ricavi da core business della Capogruppo (-65,1% rispetto al 2019) e per 26,9 milioni di euro dai ricavi per attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo, in incremento del 40,3%, rispetto al 2019, principalmente per i ricavi generati dalla controllata IDS AirNav che incidono per tutto l'esercizio 2020, rispetto all'esercizio precedente in cui aveva contribuito per circa sei mesi.

I ricavi da core business si riferiscono ai ricavi di rotta commerciali per 233,1 milioni di euro in decremento del -66,2%, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle minori unità di servizio sviluppate nel 2020 per l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19 che ha portato alla riduzione fino alla chiusura di buona parte dei collegamenti aerei sia in ambito comunitario che extracomunitario attestandosi, in termini di unità di servizio, a -60,3% rispetto al consuntivo 2019. A tale effetto si aggiunge la riduzione della tariffa applicata nel 2020 del -15,3% (euro 66,02 nel 2020 vs euro 77,96 nel 2019), riduzione che si attesta a -7,4% se si considera la sola tariffa al netto del balance.

I ricavi di terminale commerciale ammontano a 81,9 milioni di euro in decremento del -64,6%, rispetto al 2019, per l'andamento negativo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di

tariffazione, quale effetto dell'emergenza sanitaria da COVID-19, che complessivamente si attesta a -60,8% e a cui si aggiunge la riduzione tariffaria applicata su tutte e tre le zone di tariffazione.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un decremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -68,7%, con riduzioni maggiori rilevate nell'ambito del traffico aereo internazionale. A tale effetto si aggiunge la riduzione del -12,25% della tariffa applicata nel 2020. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -58,7% rispetto al 2019 per l'emergenza sanitaria che ha portato anche alla chiusura temporanea degli aeroporti di Milano Linate e Bergamo Orio al Serio. A tale effetto si aggiunge la riduzione della tariffa del -15,19%, rispetto alla tariffa del 2019. La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -58,2% rispetto al 2019 per l'emergenza sanitaria e la chiusura di diversi aeroporti per alcuni mesi dell'anno e per la riduzione della tariffa applicata nel 2020 del -6,3%, rispetto alla tariffa applicata nel 2019.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 26,9 milioni di euro e rilevano un incremento del 40,3%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i ricavi della controllata IDS AirNav S.r.l. che incidono per l'intero esercizio 2020, rispetto al 2019 in cui era presente per circa sei mesi. I ricavi si riferiscono alla vendita di licenze software, a ricavi per prestazioni di servizi e per le manutenzioni associate ai prodotti venduti, a vari clienti presenti su scala mondiale, tra cui si segnala la realizzazione di un nuovo sistema denominato SEPIA per la gestione delle informazioni aeronautiche al service provider francese DSNA; la realizzazione del sistema di gestione delle informazioni aeronautiche AIM (Aeronautical Information Management) per la Civil Aeronautics Administration di Taiwan; le prestazioni rese alla Zambia Airports Corporation per il sistema AMHS (Aeronautical Message Handling System) e la nuova piattaforma dinamica AIM per il nuovo aeroporto di Ndola; e l'avvio alle attività a valere sul contratto relativo alla fornitura di sistemi per il nuovo Area Control Center dell'aeroporto di Tripoli, contratto formalizzato con l'Aviazione civile libica.

La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide positivamente per 383,4 milioni di euro permettendo un recupero parziale del minor traffico generato a consuntivo rispetto ai dati pianificati in sede di tariffa 2020. Il valore del Balance è stato determinato in coerenza con il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020, emanato dalla Commissione Europea intervenuta a modificare l'attuale meccanismo basato sul rischio traffico a favore della copertura dei costi consuntivi determinati del 2019 a cui applicare una percentuale di efficienza per il biennio 2020-2021. Tali Balance si riferiscono alla rotta per 295 milioni di euro e al terminale per 105,5 milioni di euro e, oltre all'utilizzo a conto economico (e quindi in tariffa per il 2020) dei balance iscritti negli esercizi precedenti per positivi 8 milioni di euro, tengono conto della componente finanziaria legata alle tempistiche di recupero dei

Balance iscritti nel 2020, ovvero nelle tariffe che saranno applicate a partire dall'esercizio 2023 in cinque anni. Tale effetto pesa nel 2020 per negativi 20,8 milioni di euro.

Analisi dei costi

I costi operativi mostrano un decremento del -6,6%, rispetto al 2019, attestandosi a 560,5 milioni di euro e rilevano una riduzione sia del costo del personale per il -7,3% che negli altri costi operativi del -5,1%, nonostante la presenza dei costi, per tutto il 2020, di IDS AirNav, che nel 2019 pesava per circa sei mesi. I ricavi derivanti dai lavori interni capitalizzati rilevano un decremento dell'11,3% per un rallentamento nelle attività a valere sui progetti di investimento da parte di Techno Sky.

Con riferimento al costo del personale che si attesta a 460,9 milioni di euro si registra un decremento complessivo del -7,3%, rispetto al 2019, concentrato principalmente nella parte variabile della retribuzione per gli interventi effettuati a seguito dell'emergenza sanitaria da COVID-19. In particolare, la retribuzione fissa registra un incremento dell'1,5% imputabile principalmente ai costi di IDS AirNav che incide per l'intero anno (+1,1%) e per la restante parte agli effetti prodotti dal rinnovo contrattuale della Capogruppo intervenuto nel mese di marzo e nel mese di dicembre del 2019. L'organico effettivo di Gruppo alla fine del 2020 si attesta a 4.147 unità, in decremento di 48 unità rispetto al 2019, e in 4.209 unità medie in incremento di 61 unità rispetto al 2019 a seguito dell'organico di IDS AirNav presente per l'intero 2020. La componente variabile della retribuzione registra un decremento del 46,9% per le azioni intraprese a seguito dell'emergenza sanitaria che ha visto da un lato la riduzione dello straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) e del personale non operativo per il ricorso allo smart working e dall'altro il maggiore ricorso alle ferie, che determina un effetto positivo a conto economico per i maggiori giorni fruiti dal personale del Gruppo, rispetto al 2019, portando ad un quasi totale smaltimento delle ferie degli anni precedenti e di una consistente fruizione della spettanza 2020. Gli oneri sociali si decrementano del 7,1%, quale conseguenza della minore retribuzione e gli altri costi del personale registrano un incremento del 24,2% principalmente per il maggiore incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita oltre ai maggiori costi per coperture assicurative sanitarie a favore dei dipendenti.

Gli altri costi operativi registrano un decremento netto del -5,1%, rispetto al 2019, con una riduzione generalizzata di vari tipologie di costi tra cui: i) la riduzione dei costi per acquisto dei beni (-21,4%) riferiti alle parti di ricambio e ai materiali necessari alla ristrutturazione e ammodernamento dei siti aeroportuali a seguito dello slittamento di alcune attività per l'emergenza sanitaria in parte compensati dai maggior costi sostenuti per l'acquisto dei dispositivi di protezione dal virus COVID-19; ii) la riduzione dei costi per utenze e telecomunicazioni del 13,9% sia per i minori costi associati alla connettività geografica della rete E-NET, che beneficia della dismissione dei circuiti pregressi e dei minori costi associati al nuovo contratto, oltre ai minori consumi di energia elettrica su tutto il territorio nazionale per la chiusura di alcuni aeroporti e per il ricorso della modalità lavorativa in smart working; iii) i minori costi per viaggi e trasferte del personale dipendente che hanno subito un fermo a causa dell'emergenza sanitaria (-38,3%). Tali riduzioni sono in parte compensate

dai maggiori costi sostenuti per la sanificazione straordinaria effettuata su tutti i siti dall'inizio dell'emergenza sanitaria, dai maggiori costi per prestazioni professionali sui progetti di vendita e di ricerca e sviluppo della controllata IDS AirNav e dalle liberalità erogate a favore dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e il Dipartimento della Protezione Civile nella lotta contro il COVID-19.

Margini

Tali valori hanno inciso nella determinazione dell'EBITDA che si attesta a 210,8 milioni di euro in decremento del -30,4% rispetto al 2019.

Gli ammortamenti, al netto dei contributi su investimenti, registrano un decremento dell'1,5% per i minori ammortamenti rilevati nell'esercizio, mentre la voce svalutazione ed accantonamenti registra complessivamente un incremento di 9,4 milioni di euro. Tale maggior valore è imputabile per 4,2 milioni di euro alla svalutazione delle attività materiali riferita, principalmente, al valore residuo degli impianti Aiuti Visivi Luminosi che in data 30 novembre 2020, contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interdirettoriale del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono stati retrocessi al Demanio dello Stato in quanto non più strumentali alle finalità istituzionali di ENAV, per la successiva riassegnazione ad ENAC e affidamento in concessione al gestore aeroportuale. La svalutazione dei crediti incide per 6,2 milioni di euro e recepisce sia lo stato di insolvenza di alcuni vettori aerei italiani ed europei che gli effetti derivanti dall'aggiornamento del modello di valutazione utilizzato per misurare la recuperabilità dei crediti per tener conto del deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo. Tali valori incidono nella determinazione dell'EBIT che si attesta a 71,1 milioni di euro in decremento del -58,3% rispetto all'esercizio precedente.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 6,1 milioni di euro maggiore di 1,5 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, sia per i minori proventi finanziari da attualizzazione crediti che per i maggiori oneri finanziari da attualizzazione e dalle perdite su cambi da valutazione.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 11 milioni di euro in decremento del 76,9%, rispetto all'esercizio precedente, sia per il minore imponibile fiscale soggetto a tassazione che per le imposte differite attive riferite all'attualizzazione dei crediti per balance e alla perdita fiscale di Enav North Atlantic. Il tax rate IRES risulta pari al 27,6% maggiore dell'aliquota teorica del 24% per la presenza di poste non deducibili fiscalmente.

L'utile dell'esercizio di competenza del Gruppo si attesta a 54,3 milioni di euro in decremento del 54,2%, rispetto al 2019, per gli effetti conseguenti alla pandemia da COVID-19. La quota del risultato di esercizio di interessenza di terzi ammonta a una perdita di 0,3 milioni di euro.

Dati Patrimoniali e Finanziari riclassificati consolidati

31.12.2020 31.12.2019
922.623 976.272 (53.649) -5,5%
6.910 8.857 (1.947) -22,0%
175.629 171.567 4.062 2,4%
50.122 63.225 (13.103) -20,7%
377.465 (39.804) 417.269 n.a.
(139.434) (124.343) (15.091) 12,1%
1.393.315 1.055.774 337.541 32,0%
61.561 60.690 871 1,4%
136.582 213.321 (76.739) -36,0%
(149.812) (138.754) (11.058) 8,0%
(88.119) (115.855) 27.736 -23,9%
1.427 1.402 25 1,8%
(38.361) 20.804 (59.165) -284,4%
1.354.954 1.076.578 278.376 25,9%
(49.943) (52.509) 2.566 -4,9%
(3.341) (1.778) (1.563) 87,9%
20.419 7.376 13.043 176,8%
1.322.089 1.029.667 292.422 28,4%
1.083.278 1.153.543 (70.265) -6,1%
2.189 2.500 (311) -12,4%
1.085.467 1.156.043 (70.576) -6,1%
236.622 (126.376) 362.998 n.a.
Dati Patrimoniali e Finanziari riclassificati consolidati Variazioni

Il Capitale immobilizzato netto del Gruppo ENAV si attesta a 1.393,3 milioni di euro, in incremento netto di 337,5 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per: i) il decremento delle attività materiali per 53,6 milioni di euro a seguito della rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) il minor valore delle partecipazioni in altre imprese per 13,1 milioni di euro dovuto all'adeguamento del valore della partecipazione in Aireon al fair value e alla variazione del tasso di cambio dollaro/euro; iii) la variazione positiva dei crediti e debiti commerciali non correnti per 417,3 milioni di euro a seguito dell'iscrizione dei crediti e debiti per balance emersi nel 2020 che al netto della componente finanziaria, ammontano a 375,3 milioni di euro e verranno recuperati a partire dall'esercizio 2023 in cinque anni; nella variazione influisce la minore quota dei debiti per balance, oggetto di riclassifica tra le passività correnti, in quanto verranno recuperati in tariffa ed a conto economico nel 2021.

Il Capitale di esercizio netto si attesta a negativi 38,4 milioni di euro in decremento di 59,2 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2019. Le principali variazioni hanno riguardato: i) il decremento dei crediti commerciali per 76,7 milioni di euro riferito: al credito verso Eurocontrol per 58,1 milioni di euro a seguito del minor fatturato realizzato a decorrere dal mese di marzo per l'emergenza sanitaria che ha ridotto le attività del trasporto aereo; ai minori crediti per balance per 13,5 milioni di euro per il rigiro a conto economico della quota di pertinenza del 2020 ed inserita in tariffa per lo stesso periodo; ii) l'incremento dei debiti commerciali per 11,1 milioni di euro principalmente per i maggiori debiti per balance, classificati dalla quota non corrente, in quanto verranno inseriti in tariffa nel 2021; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti per un importo pari a positivi 27,7 milioni di euro dovuta sia alla riclassifica, dalle attività non correnti, del credito finanziario vantato verso Vitrociset e strettamente connesso al debito per TFR dei dipendenti parte del ramo di azienda conferito in Techno Sky con scadenza a fine 2021; alla riduzione dei debiti tributari per il minore carico fiscale emerso nel 2020 e il decremento dei debiti verso il personale a seguito della riduzione del debito per ferie maturate e non godute usufruite dal personale nell'esercizio con effetto positivo anche sulla parte contributiva.

Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 49,9 milioni di euro, in decremento di 2,6 milioni di euro per le liquidazioni erogate al personale dipendente, i fondi per rischi ed oneri per 3,3 milioni di euro, in incremento di 1,6 milioni di euro per gli accantonamenti prudenziali effettuati nell'esercizio e per l'iscrizione dell'importo destinato a sostegno della lotta contro il COVID-19, le attività per le imposte anticipate e le passività per imposte differite per un importo netto di positivi 20,4 milioni di euro, in incremento rispetto al 31 dicembre 2019 per la fiscalità anticipata iscritta sull'attualizzazione dei balance, sulla perdita fiscale di Enav North Atlantic e per il rigiro a conto economico della quota di competenza della fiscalità differita emersa nel processo di allocazione del prezzo di acquisto di IDS AirNav.

Il patrimonio netto complessivo si attesta a 1.085,5 milioni di euro e registra un decremento netto di 70,6 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2019. Tale variazione si riferisce al pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro, alla riduzione della riserva iscritta ai fini dell'adeguamento al fair value della partecipazione in Aireon per 6,7 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale, alla riduzione della riserva di conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere per 5,3 milioni di euro. Tali effetti sono stati in parte compensati dal risultato di esercizio consolidato del 2020 pari a 54 milioni di euro.

L'Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 presenta un saldo di 236,6 milioni di euro in peggioramento, rispetto al 31 dicembre 2019, di 363 milioni di euro.

31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Crediti finanziari correnti
316.044
0
449.268
24.977
(133.224)
(24.977)
-29,7%
-100,0%
Indebitamento finanziario corrente (65.382) (15.058) (50.324) 334,2%
Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 (2.134) (2.112) (22) 1,0%
Posizione finanziaria corrente netta 248.528 457.075 (208.547) -45,6%
Crediti finanziari non correnti 0 85 (85) -100,0%
Indebitamento finanziario non corrente (480.081) (323.713) (156.368) 48,3%
Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 (5.069) (7.071) 2.002 -28,3%
Indebitamento finanziario non corrente (485.150) (330.699) (154.451) 46,7%
Indebitamento finanziario netto (236.622) 126.376 (362.998) n.a.
(migliaia di euro)
La variazione dell'indebitamento finanziario netto pari a 363 milioni di euro è dovuta alla dinamica degli
incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa negativo, legato alla
riduzione degli incassi delle attività da core business della Capogruppo per la riduzione delle attività di

La variazione dell'indebitamento finanziario netto pari a 363 milioni di euro è dovuta alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa negativo, legato alla riduzione degli incassi delle attività da core business della Capogruppo per la riduzione delle attività di controllo del traffico aereo e per il differimento concesso alle compagnie aeree nel pagamento del volato riferito ai mesi da febbraio a maggio 2020, di cui il primo mese è stato incassato nel mese di novembre. Su tale andamento ha inoltre influito il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro, il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi dei crediti di terminale di competenza per 14,7 milioni di euro, effetti parzialmente compensati dall'incasso del credito IVA per 8 milioni di euro e dai progetti finanziati in ambito europeo e PON Infrastrutture e Trasporti. 2020 2019 Variazioni

tale andamento ha inoltre influito il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro, il pagamento
all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi dei crediti di terminale di competenza per 14,7
milioni di euro, effetti parzialmente compensati dall'incasso del credito IVA per 8 milioni di euro e dai progetti
finanziati in ambito europeo e PON Infrastrutture e Trasporti.
Il Gruppo ha fatto maggior ricorso a fonti di finanziamento esterne, beneficiando delle favorevoli condizioni
di mercato, conseguendo un volume di liquidità da poter impiegare nell'operatività quotidiana. Si evidenzia,
inoltre, che il Gruppo dispone di linee di credito non utilizzate al 31 dicembre 2020, per un ammontare pari
a 292 milioni di euro.
Flussi Finanziari consolidati
2020 2019 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (173.058) 341.633 (514.691)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (52.248) (93.067) 40.819
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento 92.341 (115.686) 208.027
Flusso monetario netto dell'esercizio (132.965) 132.880 (265.845)
Disponibilità liquide ad inizio esercizio 450.657 317.716 132.941
Differenze cambio su disponibilità iniziali (273) 61 (334)
Disponibilità liquide a fine esercizio 317.419 450.657 (133.238)
Free cash flow (225.306) 248.566 (473.872)
(migliaia di euro)

Flussi Finanziari consolidati

pienamente degli effetti dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, è stato determinato dai seguenti fattori: i) l'incremento dei crediti commerciali non correnti per l'iscrizione dei balance di competenza dell'esercizio e la riduzione dei crediti commerciali correnti riferiti principalmente al credito verso Eurocontrol per il minor fatturato generato a decorrere dal mese di marzo 2020 ed in particolare negli ultimi due mesi dell'anno che generano complessivamente una variazione di 300,4 milioni di euro. Nel 2019 tale variazione generava un decremento dei crediti commerciali per 66,1 milioni di euro per la riduzione dei balance imputati a conto economico nello stesso anno; ii) il decremento dei crediti tributari per 8 milioni di euro per l'incasso del credito IVA richiesto a rimborso e dei debiti tributari per le minore imposte di competenza dell'esercizio rispetto al 2019, in cui il carico fiscale risultava maggiore; iii) il decremento delle passività correnti per 4 milioni di euro principalmente per i minori incassi di rotta e di terminale emersi al 31 dicembre 2020 e di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana ed ENAC, rispetto a quanto avvenuto nel corrispondente periodo precedente dove tale variazione registrava un incremento di 11,5 milioni di euro; iv) la variazione dei debiti commerciali correnti e non correnti che registrano un decremento di 44,9 milioni di euro dovuto sia per i minori debiti per balance emersi nel 2020, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che alla riduzione dei debiti verso fornitori per attività di esercizio e di investimento che risente sia delle minori fatturazioni che della riduzione nei pagamenti effettuati; v) il minor risultato dell'esercizio per 64,3 milioni di euro rispetto al 2019.

Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2020 ha assorbito liquidità per 52,2 milioni di euro in decremento di 40,8 milioni di euro, rispetto al 2019, che comprendeva gli effetti finanziari dell'acquisizione di IDS AirNav perfezionatasi nel mese di luglio 2019 per un corrispettivo complessivo di 41,1 milioni di euro. I capex dell'esercizio ammontano a complessivi 91,5 milioni di euro in riduzione di 24,8 milioni di euro, rispetto al 2019, per il rallentamento di alcune attività a seguito dell'emergenza sanitaria e alla conseguente rimodulazione del piano degli investimenti. Nel flusso di cassa in oggetto ha poi influito positivamente la scadenza dell'investimento finanziario in due titoli di Stato che ha generato liquidità per 24,9 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha generato liquidità per complessivi 92,3 milioni di euro in incremento di 208 milioni di euro, rispetto al dato emerso al 31 dicembre 2019. Tale variazione è legata principalmente all'utilizzo, avvenuto nel mese di agosto, delle terza tranche del finanziamento sottoscritto con la BEI per 70 milioni di euro, della durata di 16 anni e dalla sottoscrizione di due finanziamenti ESG Sustainability Linked Term Loans per un importo complessivo di 150 milioni di euro della durata di tre anni. Nella liquidità assorbita rientra, invece, oltre al rimborso dei finanziamenti per 13,5 milioni di euro, anche il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro erogato in misura maggiore, rispetto al 2019, per 5,2 milioni di euro.

Il free cash flow si attesta a negativi 225,3 milioni di euro, rispetto ai positivi 248,6 milioni di euro del 2019, per l'assorbimento della liquidità sia nel flusso di cassa da attività di esercizio che dal flusso di cassa da attività di investimento.

Risultati economico, patrimoniali e finanziari di ENAV S.p.A.

Conto economico riclassificato

per l'assorbimento della liquidità sia nel flusso di cassa da attività di esercizio che dal flusso di cassa da attività
di investimento.
Risultati economico, patrimoniali e finanziari di ENAV S.p.A.
Di seguito si riportano gli schemi di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario
riclassificati, lo schema della posizione finanziaria netta e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati
dal management per monitorare l'andamento della gestione.
Conto economico riclassificato
ENAV S.p.A. chiude l'esercizio 2020 con un utile di 43,3 milioni di euro in decremento del 61,3%, rispetto
all'esercizio precedente, in cui si attestava a 111,9 milioni di euro.
Variazioni
2020 2019 Valori %
Ricavi da attività operativa 329.377 937.890 (608.513) -64,9%
Balance 383.378 (86.975) 470.353 n.a.
Altri ricavi operativi 39.349 39.838 (489) -1,2%
Totale ricavi 752.104 890.753 (138.649) -15,6%
Costi del personale (401.380) (430.739) 29.359 -6,8%
Costi per lavori interni capitalizzati 9.721 7.783 1.938 24,9%
Altri costi operativi (178.358) (188.809) 10.451 -5,5%
Totale costi operativi (570.017) (611.765) 41.748 -6,8%
EBITDA 182.087 278.988 (96.901) -34,7%
EBITDA margin 24,2% 31,3% -7,1%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (126.999) (130.609) 3.610 -2,8%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (10.467) (1.517) (8.950) n.a.
EBIT 44.621 146.862 (102.241) -69,6%
EBIT margin 5,9% 16,5% -10,6%
Proventi (oneri) finanziari 7.431 6.376 1.055 16,5%
Risultato prima delle imposte 52.052 153.238 (101.186) -66,0%
Imposte dell'esercizio (8.710) (41.357) 32.647 -78,9%
111.881 (68.539) -61,3%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 43.342

I ricavi da attività operativa si attestano a 329,4 milioni di euro in decremento del 64,9%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i minori ricavi da core business registrati nell'esercizio 2020 a seguito della pandemia da COVID-19. In particolare, i ricavi di rotta commerciali si attestano a 233,1 milioni di euro in decremento del -66,2%, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle minori unità di servizio sviluppate nel 2020 per l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19, che si sono attestate a -60,3% rispetto al consuntivo 2019. A tale effetto si aggiunge la riduzione della tariffa applicata nel 2020 del -15,3%,

riduzione che si attesta a -7,4% se si considera la sola tariffa al netto del balance. I ricavi di terminale commerciale ammontano a 81,9 milioni di euro in decremento del -64,6%, rispetto al 2019, per l'andamento negativo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione, quale effetto dell'emergenza sanitaria da COVID-19, che complessivamente si attestano a -60,8%, rispetto al 2019, e a cui si aggiunge la riduzione tariffaria applicata su tutte e tre le zone di tariffazione. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un decremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -68,7% e una riduzione della tariffa applicata del -12,25%. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -58,7% rispetto al 2019 per l'emergenza sanitaria che ha portato anche alla chiusura temporanea degli aeroporti di Milano Linate e Bergamo Orio al Serio. A tale effetto si aggiunge la riduzione della tariffa del -15,19%, rispetto alla tariffa del 2019. La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del - 58,2% rispetto al 2019 per l'emergenza sanitaria e la chiusura di diversi aeroporti per alcuni mesi dell'anno e con una riduzione della tariffa applicata nel 2020 del -6,3%, rispetto alla tariffa applicata nel 2019.

I ricavi per i voli esenti di rotta e di terminale, il cui corrispettivo risulta, a norma di legge, a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze, si attestano a 10,2 milioni di euro in decremento del -15,5%, rispetto al 2019, per le minori unità di servizio di rotta gestite nell'esercizio e per la riduzione tariffaria.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 4,1 milioni di euro in decremento del 22,9%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per il completamento di alcune attività svolte per il mercato estero e il fermo delle attività per l'emergenza sanitaria.

La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide positivamente per 383,4 milioni di euro permettendo un recupero parziale del minor traffico generato a consuntivo rispetto ai dati pianificati in sede di tariffa 2020. Il valore del Balance è stato determinato in coerenza con il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020, emanato dalla Commissione Europea intervenuta a modificare l'attuale meccanismo basato sul rischio traffico a favore della copertura dei costi consuntivi determinati del 2019 a cui applicare una percentuale di efficienza per il biennio 2020-2021. Tali Balance si riferiscono alla rotta per 295 milioni di euro e al terminale per 105,5 milioni di euro e, oltre all'utilizzo a conto economico (e quindi in tariffa per il 2020) dei balance iscritti negli esercizi precedenti per positivi 8 milioni di euro, tengono conto della componente finanziaria legata alle tempistiche di recupero dei Balance iscritti nel 2020, ovvero nelle tariffe che saranno applicate a partire dall'esercizio 2023 in cinque anni, Tale effetto, relativo all'attualizzazione, pesa nel 2020 per negativi 20,8 milioni di euro.

I costi operativi ammontano a complessivi 570 milioni di euro e registrano un decremento netto del -6,8%, rispetto all'esercizio precedente, riferito al costo del personale per il -6,8%, ai minori costi operativi per il -

5,5% e all'incremento dei costi per lavori interni capitalizzati del 24,9% per l'ampliamento delle risorse impiegate nell'ambito dei progetti di investimento e rientranti nella struttura operativa Technology.

Con riferimento al costo del personale che ammonta a 401,4 milioni di euro, si rileva un incremento della retribuzione fissa per 5,3 milioni di euro a seguito dell'assunzione in ENAV di 69 risorse della controllata Techno Sky conseguente al citato riassetto organizzativo e per gli incrementi contrattuali intervenuti nel mese di marzo e nel mese di dicembre del 2019. A livello di organico si rileva un incremento della consistenza media di 54 unità, rispetto al 2019, e di 13 unità in termini di consistenza effettiva con un organico a fine 2020 di 3.330 unità. La retribuzione variabile registra un decremento del 45,7% per il minore straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) e del personale non operativo così come la riduzione delle ferie maturate e non godute che ha generato un effetto positivo a conto economico di 8,7 milioni di euro per la quasi completa fruizione delle ferie degli anni precedenti e di buona parte di quelle maturate nel 2020. Tali effetti sono parzialmente compensati dai maggiori costi legati all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita, che ha interessato 30 risorse rispetto alle 15 risorse del 2019 oltre ai maggiori costi per coperture assicurative sanitarie a favore dei dipendenti.

Gli altri costi operativi registrano un decremento netto del -5,5%, rispetto al 2019, per la riduzione del costo per acquisto beni riferiti alle parti di ricambio, ai minori costi per contribuzione Eurocontrol a seguito del recepimento delle misure di contenimento dei costi adottate dall'agenzia nel secondo semestre 2020; alla riduzione dei costi per utenze e telecomunicazioni del 14% per i minori costi associati alla connettività geografica della rete E-NET, che beneficia della dismissione dei circuiti pregressi e dei minori costi associati al nuovo contratto oltre ai minori consumi di energia elettrica su tutto il territorio nazionale; ai minori costi riguardanti il personale e riferiti ai costi di viaggi e trasferte che hanno subito un fermo a causa dell'emergenza sanitaria. Tali riduzioni sono in parte compensate dai maggiori costi sostenuti per la sanificazione straordinaria effettuata su tutti i siti dall'inizio dell'emergenza da coronavirus, per l'acquisto dei dispositivi di protezione dal virus COVID-19 e per l'incremento dei massimali in ambito assicurativo.

Tali valori hanno inciso nella determinazione dell'EBITDA generando un decremento del 34,7%, rispetto al 2019, attestandosi a 182,1 milioni di euro.

L'EBIT registra un valore pari a 44,6 milioni di euro in decremento del 69,6%, rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestava a 146,9 milioni di euro. Su tale risultato hanno inciso gli ammortamenti per 127 milioni di euro, al netto dei contributi sugli investimenti, e le svalutazioni delle attività materiali e dei crediti ed accantonamenti per complessivi 10,5 milioni di euro, in incremento di 9 milioni di euro rispetto al 2019. Tale variazione è principalmente riferita alla svalutazione del valore residuo degli aiuti visivi luminosi retrocessi al Demanio dello Stato a decorrere dal 30 novembre 2020 e dei crediti commerciali per lo stato di insolvenza di alcune compagnie aeree italiane ed europee per effetto della modifica del modello di valutazione dei crediti adottato da ENAV che riflette il deterioramento del merito creditizio di un paniere di società.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore positivo di 7,4 milioni di euro in incremento del 16,5%,
rispetto all'esercizio precedente, per il dividendo deliberato nell'assemblea di approvazione del bilancio di
esercizio 2019 della controllata Techno Sky per complessivi 13,2 milioni di euro.
Le imposte dell'esercizio si attestano a 8,7 milioni di euro in riduzione del 78,9%, rispetto all'esercizio
precedente, per la minore base imponibile fiscale oltre alla non imponibilità al 95% del dividendo e
all'iscrizione della fiscalità anticipata sull'attualizzazione dei crediti per balance. Il tax rate per l'imposta IRES
è risultato pari al 20,8% in decremento rispetto al 22,2% del 2019 per le maggiori deduzioni fiscali.
L'utile dell'esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 43,3 milioni di euro.
Dati Patrimoniali e finanziari riclassificati
31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
Attività materiali 941.060 996.250 (55.190) -5,5%
Attività per diritti d'uso 1.901 2.458 (557) -22,7%
Attività immateriali 60.749 58.737 2.012 3,4%
Partecipazioni 188.248 188.248 0 0,0%
Crediti commerciali e debiti commerciali non correnti
Altre attività e passività non correnti
377.675
(140.427)
(39.630)
(137.043)
417.305
(3.384)
n.a.
2,5%
Capitale immobilizzato netto 1.429.206 1.069.020 360.186 33,7%
Rimanenze 61.551 60.681 870 1,4%
Crediti commerciali 121.728 199.676 (77.948) -39,0%
Debiti commerciali (137.026) (129.340) (7.686) 5,9%
Altre attività e passività correnti (132.646) (147.936) 15.290 -10,3%
Attività destinate alla dismissione al netto delle relative passività 729 705 24 3,4%
Capitale di esercizio netto (85.664) (16.214) (69.450) 428,3%
Capitale investito lordo 1.343.542 1.052.806 290.736 27,6%
Fondo benefici ai dipendenti (35.921) (36.584) 663 -1,8%
Fondi per rischi e oneri (3.194) (1.778) (1.416) 79,6%
Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite 12.872 6.745 6.127 90,8%
Capitale investito netto 1.317.299 1.021.189 296.110 29,0%
Patrimonio Netto 1.073.908 1.143.172 (69.264) -6,1%
Indebitamento finanziario netto 243.391 (121.983) 365.374 n.a.
Copertura del capitale investito netto 1.317.299 1.021.189 296.110 29,0%
(migliaia di euro)
Il Capitale investito netto si attesta a 1.317,3 milioni di euro in incremento di 296,1 milioni di euro, rispetto
al 31 dicembre 2019, e risulta coperto per l'81,5% dal captale proprio e per il 18,5% dall'indebitamento
finanziario netto.

Dati Patrimoniali e finanziari riclassificati

Il Capitale immobilizzato netto pari a 1.429,2 milioni di euro si è incrementato di 360,2 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2019, per: i) il decremento delle attività materiali per 55,2 milioni di euro a seguito della rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati

nell'esercizio; ii) l'incremento dei crediti e debiti commerciali non correnti per 417,3 milioni di euro, relativo all'iscrizione dei crediti per balance, al netto della componente finanziaria, e dalla riduzione dei debiti per balance riclassificati nella parte corrente in quanto saranno imputati in tariffa nel 2021.

Il capitale di esercizio netto si attesta a negativi 85,7 milioni di euro in peggioramento rispetto al 31 dicembre 2019 in cui si attestava a negativi 16,2 milioni di euro. Le principali variazioni hanno riguardato: i) il decremento dei crediti commerciali per 77,9 milioni di euro, per i minori crediti verso Eurocontrol legati alla riduzione del fatturato per l'emergenza sanitaria e per i minori crediti per balance che sono stati imputati a conto economico in quanto di competenza del 2020 ed inseriti in tariffa per lo stesso periodo; ii) l'incremento dei debiti commerciali per 7,7 milioni di euro riferito principalmente al debito per balance classificato nelle passività correnti quale quota di competenza del 2021; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti per un effetto pari a positivi 15,3 milioni di euro per effetto di maggiori crediti tributari emersi dal minor carico tributario dell'esercizio e dalla riduzione dei debiti verso il personale per il minor debito per ferie maturate e non godute a cui si lega una riduzione dei debiti per contributi previdenziali.

35,9 milioni di euro, in decremento per le liquidazioni erogate e compensate in parte dalla rilevazione della
perdita attuariale rilevata al 31 dicembre 2020; i fondi per rischi ed oneri per 3,2 milioni di euro e le attività
per imposte anticipate e passività per imposte differite per un importo netto di positivi 12,9 milioni di euro,
in incremento di 6,1 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito della rilevazione della fiscalità
anticipata sull'attualizzazione dei crediti per balance.
Il patrimonio netto si attesta a 1.073,9 milioni di euro e registra un decremento netto di 69,3 milioni di euro,
rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro
compensato solo in parte dalla rilevazione dell'utile dell'esercizio 2020 pari a 43,3 milioni di euro.
L'Indebitamento
finanziario netto presenta un saldo di 243,4 milioni di euro in peggioramento di 365,4 milioni
di euro, rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2019 che presentava una posizione finanziaria positiva pari a
122 milioni di euro.
31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 292.870 429.914 (137.044) -31,9%
Crediti finanziari correnti 0 30.019 (30.019) -100,0%
Indebitamento finanziario corrente (65.381) (15.058) (50.323) n.a.
Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 (873) (782) (91) 11,6%
Posizione finanziaria corrente netta 226.616 444.093 (217.477) -49,0%
Crediti finanziari non correnti 11.304 3.431 7.873 n.a.
Indebitamento finanziario non corrente (480.081) (323.713) (156.368) 48,3%
Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 (1.230) (1.828) 598 -32,7%
Indebitamento finanziario non corrente (470.007) (322.110) (147.897) 45,9%
Indebitamento finanziario netto (243.391) 121.983 (365.374) n.a.
(migliaia di euro)
Relazione sulla gestione
40

La variazione dell'indebitamento finanziario netto pari a 365,4 milioni di euro è dovuta alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa negativo, legato alla riduzione degli incassi delle attività da core business per la riduzione delle attività di controllo del traffico aereo e per il differimento concesso alle compagnie aeree nel pagamento del volato riferito ai mesi da febbraio a maggio 2020, di cui il primo mese è stato incassato nel mese di novembre e gli altri lo saranno ogni tre mesi. Su tale andamento ha inoltre influito il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro, il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi dei crediti di terminale di competenza per 14,7 milioni di euro, effetti parzialmente compensati dall'incasso dei progetti finanziati in ambito europeo e PON Infrastrutture e Trasporti. 2020 2019 Variazioni Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (178.346) 342.028 (520.374)

Flussi Finanziari

febbraio a maggio 2020, di cui il primo mese è stato incassato nel mese di novembre e gli altri lo saranno ogni
tre mesi. Su tale andamento ha inoltre influito il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro, il
pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi dei crediti di terminale di competenza
per 14,7 milioni di euro, effetti parzialmente compensati dall'incasso dei progetti finanziati in ambito europeo
e PON Infrastrutture e Trasporti.
Si evidenzia che la società dispone di linee di credito non utilizzate al 31 dicembre 2020, per un ammontare
pari a 273 milioni di euro.
Flussi Finanziari 2020 2019 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (178.346) 342.028 (520.374)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (48.788) (93.067) 44.279
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento 90.090 (127.253) 217.343
Flusso monetario netto dell'esercizio (137.044) 121.708 (258.752)
Disponibilità liquide a inizio esercizio 429.914 308.206 121.708
Disponibilità liquide a fine esercizio 292.870 429.914 (137.044)
Free cash flow (227.134) 248.961 (476.095)

Il Flusso di cassa assorbito da attività di esercizio al 31 dicembre 2020 ammonta a 178,3 milioni di euro con una variazione negativa di 520,4 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente. Tale flusso, che risente pienamente degli effetti dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, è stato determinato dai seguenti fattori: i) l'incremento dei crediti commerciali non correnti per l'iscrizione dei balance di competenza dell'esercizio e la riduzione dei crediti commerciali correnti riferiti principalmente al credito verso Eurocontrol per il minor fatturato generato a decorrere dal mese di marzo 2020 ed in particolare negli ultimi due mesi dell'anno che determinano complessivamente una variazione di 299,2 milioni di euro. Nel 2019 tale variazione generava un decremento dei crediti commerciali per 72,7 milioni di euro per la riduzione dei balance imputati a conto economico nello stesso anno; ii) l'incremento dei crediti tributari per la rilevazione dei crediti legati alle imposte correnti IRES ed IRAP che nel 2019 presentava un decremento per l'incasso del credito IVA richiesto a rimborso; iii) il decremento delle passività correnti, principalmente per i minori incassi di rotta e di terminale emersi al 31 dicembre 2020 e di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana ed ENAC, rispetto a quanto avvenuto nel corrispondente periodo precedente dove tale variazione registrava un incremento di 10,7 milioni di euro; iv) la variazione dei debiti commerciali correnti e non

correnti che registrano un decremento di 47,9 milioni di euro dovuto sia per i minori debiti per balance emersi nel 2020, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che alla riduzione dei debiti verso fornitori per attività di esercizio che risente sia delle minori fatturazioni che della riduzione nei pagamenti effettuati; v) il minor risultato dell'esercizio per 68,5 milioni di euro rispetto al 2019.

Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2020 ha assorbito liquidità per 48,8 milioni di euro in decremento di 44,3 milioni di euro, rispetto al 2019, che comprendeva gli effetti finanziari dell'acquisizione di IDS AirNav perfezionatasi nel mese di luglio 2019 per un corrispettivo complessivo di 41,1 milioni di euro. I capex dell'esercizio ammontano a complessivi 87,7 milioni di euro in riduzione di 30,1 milioni di euro, rispetto al 2019, per il rallentamento di alcune attività a seguito dell'emergenza sanitaria e alla conseguente rimodulazione del piano degli investimenti. Nel flusso di cassa in oggetto ha poi influito positivamente la scadenza dell'investimento finanziario in due titoli di Stato che ha generato liquidità per 24,9 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha generato liquidità per complessivi 90,1 milioni di euro in aumento di 217,3 milioni di euro, rispetto al dato emerso al 31 dicembre 2019. Tale variazione è legata principalmente all'utilizzo, avvenuto nel mese di agosto, delle terza tranche del finanziamento sottoscritto con la BEI per 70 milioni di euro, della durata di 16 anni e dalla sottoscrizione di due finanziamenti ESG Sustainability Linked Term Loans per un importo complessivo di 150 milioni di euro della durata di tre anni. Nella liquidità assorbita rientra, invece, oltre al rimborso dei finanziamenti per 13,5 milioni di euro, anche il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro erogato in misura maggiore, rispetto al 2019, per 5,2 milioni di euro.

Il free cash flow si attesta a negativi 227,1 milioni di euro, rispetto ai positivi 249 milioni di euro del 2019, per l'assorbimento della liquidità sia nel flusso di cassa da attività di esercizio che dal flusso di cassa da attività di investimento.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo ENAV presenta un organico di 4.147 unità e registra un decremento effettivo di 48 unità, rispetto all'organico del 2019.

Il Gruppo è presente su tutto il territorio nazionale per la fornitura dei servizi di assistenza al volo, per la manutenzione degli impianti operativi, per le attività di commercializzazioni di soluzioni software AIM e in Malesia per le attività di consulenza aeronautica.

Per fronteggiare la pandemia da COVID-19, il Gruppo ENAV ha sviluppato un piano di contingency per garantire la salute del proprio personale sia delle strutture di corporate che operativo senza impatti sulla continuità del servizio realizzando per quest'ultimi turnazioni alternate e intercambiabili, gestite in totale sicurezza. In particolare:

  • nel mese di febbraio, in seguito all'istituzione delle prime zone rosse, sono state tempestivamente disposte misure di mitigazione del rischio sia di natura individuale che organizzativa, come l'intensificazione dei servizi di pulizia, la limitazione delle trasferte, la sospensione della formazione in presenza;
  • il 5 marzo, con l'obiettivo di contenere le presenze in azienda, sono state introdotte ulteriori misure di contenimento, quali l'assegnazione di ferie e RFS (recupero festività soppresse) residui e il ricorso estensivo al lavoro agile che in seguito al lockdown del 9 marzo ha ridotto la presenza fisica in azienda ai soli casi di effettiva necessità;
  • per garantire la necessaria rarefazione negli ambienti di lavoro, è quotidianamente presidiata e monitorata la presenza presso le sedi di headquarter per verificare il rispetto dei limiti di capienza;
  • nei mesi di aprile e maggio, in considerazione del perdurare dello stato di emergenza sanitaria, è stata disposta la fruizione di eventuali residui di ferie dell'anno precedente e l'avvio della fruizione delle ferie per l'anno 2020;
  • per garantire il mantenimento dei livelli di produttività necessari da parte delle strutture di Corporate sono state implementate soluzioni tecniche e gestionali che hanno permesso al personale dipendente di lavorare con efficacia assegnando delle licenze Office365 per la produttività individuale da remoto e dei pc portatili e l'accesso da remoto ai sistemi aziendali mediante il completamento dei sistemi di Infomobility;
  • per supportare le persone del Gruppo ENAV, nel periodo di lockdown e nel prosieguo dell'emergenza sanitaria, sono state realizzate iniziative quali il lancio di un portale dedicato al lavoro agile, attività di informazione online con l'obiettivo di mantenere un contatto con le persone, una survey sul lavoro agile che ha permesso di individuare ambiti di miglioramento della prestazione lavorativa, nuove funzionalità del sistema di gestione presenze e un adeguato supporto dell'help desk informatico;
  • si è proceduto all'acquisto dei dispositivi di protezione individuale e ad adottare tutte le misure necessarie per la mitigazione del rischio di contagio nelle sedi aziendali;
  • per garantire il servizio di assistenza al volo in continuità e per mitigare i rischi di un potenziale contagio tra il personale operativo, sono stati organizzati tre team stagni, sostituibili in blocco in caso di contagio anche di un solo Controllore del Traffico Aereo (CTA), che hanno effettuato turni di lavoro di quindici giorni. Al termine dei suddetti giorni e prima dell'intervento del nuovo team, la sala operativa è stata oggetto di completa sanificazione delle postazioni di lavoro resa possibile grazie al collocamento dei settori operativi all'esterno della sala operativa, per il tempo necessario e in assoluta sicurezza.

Le relazioni industriali

Nel corso del 2020 il confronto con le Parti Sociali si è sostanzialmente incentrato sul tema dell'emergenza sanitaria da COVID-19, sul lavoro agile e la mobilità geografica del personale operativo. In tutto si sono tenuti 84 incontri a livello nazionale e 112 a livello locale.

In particolate si sono svolte, con le Parti Sociali, molteplici riunioni in materia di contenimento e gestione dell'emergenza sanitaria derivante dalla crisi pandemica da COVID-19 che hanno condotto anche al consolidamento del lavoro agile quale ulteriore elemento di gestione del rapporto di lavoro nel Gruppo ENAV. Tale modalità lavorativa era stata già esplorata ed avviata nella Capogruppo con un progetto pilota che aveva coinvolto 50 risorse nel 2019, ed ora potenzialmente estesa a tutto il personale del Gruppo così da rendere il lavoro agile efficace nella contemperazione delle necessità organizzative del Gruppo con quelle del personale dipendente. In tale ambito, in data 16 dicembre 2020 è stato richiesto a tutto il personale che rientrasse nei requisiti di accesso al lavoro agile, di esprimere il proprio esplicito interesse qualora avessero voluto proseguire a rendere parte della propria prestazione lavorativa per mezzo di tale nuova modalità, anche successivamente all'auspicata prossima fine del periodo emergenziale sanitario in atto.

A testimonianza dell'interesse verso questa forma di prestazione lavorativa, al 31 dicembre 2020 hanno risposto positivamente più di ottocento risorse di ENAV.

Nella conduzione delle fasi emergenziali determinate dal diffondersi del virus COVID-19, la continua gestione delle attività ha comunque potuto consentire il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, garantendo, al contempo, continuità nei servizi istituzionali sia di linea operativa che di staff.

Sempre nel corso del 2020 sono state affrontate, con le Parti Sociali, tematiche operative quali il trasferimento degli APP (avvicinamenti) dalle torri radarizzate agli ACC (Area Control Center) e le possibili ipotesi di implementazione delle torri digitali.

Sul fronte degli scioperi, nel 2020, nella Capogruppo sono stati registrati uno nazionale, per un totale di quattro ore con un tasso di adesione media del 43,7%, ed uno locale, per un totale di quattro ore con un tasso di adesione media del 62,75%.

Nel mese di febbraio 2021 la Capogruppo e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un accordo finalizzato al contenimento del costo del lavoro senza ricorso agli ammortizzatori sociali prevedendo la fruizione, da parte di tutto il personale in organico, ed entro il 30 settembre 2021, di tutte le RFS (Recupero Festività Soppresse) e del 70% delle ferie maturate nell'anno.

La formazione

Le attività di formazione operativa del 2020 sono state caratterizzate da un periodo di interruzione a causa delle disposizioni governative in materia di contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Di conseguenza, la formazione del personale operativo che si svolge principalmente nei simulatori è stata effettuata, nel periodo di interruzione, mediante la didattica a distanza comportando una riduzione complessiva delle ore di formazione erogate dal Training Center del 22,1%, attestandosi nel 2020 a complessive 72.020 ore per 905 partecipanti rispetto alle 91.200 ore per 1.586 partecipanti del 2019. Tale riduzione è strettamente connessa al periodo di lockdown ed ha interessato alcune tipologie di corsi, riguardanti:

  • 29.853 ore di formazione ab-initio per 171 partecipanti (ore 35.512 nel 2019);
  • 30.301 ore di formazione avanzata per 102 partecipanti (13.932 ore nel 2019) in deciso incremento e riferito ai corsi Area Control Surveillance (ACS), di Approach Surveillance (APS) e di Terminal Control (TLC);
  • 7.486 ore di formazione continua per 659 partecipanti (19.578 ore nel 2019);
  • 4.380 ore di formazione per clienti esterni per 55 partecipanti (20.784 nel 2019).

A queste si aggiungono 19.800 ore di refresher training effettuate in modalità web per 4.331 partecipanti, principalmente durante il periodo di lockdown, in cui il personale operativo CTA (Controllore del Traffico Aereo)/FISO (Flight Information Service Officer) ha partecipato a moduli di durata variabile da un minimo di 1 ad un massimo di 8 ore per ogni giornata di refresher, corsi che comprendono anche la formazione human factor; 3.928 ore di verifica e formazione competenze linguistiche per 443 partecipanti e infine 255 ore di formazione e-learning per 198 partecipanti.

Nel 2020 sono stati portati a termine quattro corsi ATCO-integrato che hanno determinato un'importante conversione professionale del personale operativo FISO in CTA presso gli aeroporti a basso traffico.

Relativamente alla formazione manageriale e specialistica, nel corso del 2020, sono stati effettuati interventi formativi a livello di Gruppo per un totale di 31.041 ore (23.920 ore nel 2019) e 5.991 partecipazioni a iniziative di formazione linguistica, manageriale e specialistica in modalità sincrona (aule in presenza e aule virtuali) e asincrona (in modalità e-learning) permettendo, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia in atto, di proseguire le attività formative.

Fra le iniziative svolte in modalità sincrona, riferite a 8.405 ore per 1.452 partecipazioni, assumono particolare rilevanza il prosieguo dei percorsi destinati ai Responsabili di struttura con l'obiettivo di svilupparne la leadership, nonché iniziative a supporto di nuovi modelli gestionali indotti dall'emergenza sanitaria e dal diffuso ricorso al lavoro agile; sono proseguiti i corsi di project management e la formazione a catalogo su tematiche specialistiche di interesse per le strutture di staff e le strutture operative indirette. La realizzazione di webinar con formatori interni ha consentito di raggiungere un ampio numero di persone con interventi formativi relativi ai processi aziendali.

Le attività svolte in modalità asincrona, per 22.636 ore e 4.539 partecipazioni, hanno consentito di soddisfare principalmente le esigenze di formazione obbligatoria e di legge, cui è stata affiancata anche nel 2020 la proposta di Pillole formative disponibili per tutto il personale del Gruppo.

La formazione linguistica si è svolta sia in modalità sincrona che asincrona coinvolgendo 188 persone per un totale di 3.604 ore, con un'attività articolata in autoapprendimento, corsi individuali, corsi multimediali e workshop tematici.

Il 2020 ha visto infine una sempre maggiore integrazione fra i processi di assessment, sviluppo e formazione, consentendo di integrare in modo sempre più puntuale le attività volte a individuare e valorizzare il potenziale delle persone.

La salute e la sicurezza sul lavoro di Gruppo

Il Gruppo ENAV, così come sancito nel proprio Codice Etico, attribuisce grande importanza all'integrità fisica e morale dei propri dipendenti, alla diffusione di condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e di ambienti di lavoro sicuri e salubri. Il Gruppo cura, pertanto, la diffusione e il consolidamento della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutto il personale.

Nel 2020, a seguito dell'emergenza pandemica da COVID-19, la Struttura di Health, Safety and Environment è stata coinvolta in un insieme di attività che hanno riguardato: il monitoraggio continuo e l'analisi di impatto per il Gruppo della normativa nazionale e regionale anti COVID-19; la redazione e successivi aggiornamenti della documentazione prodotta per tutte le Società del Gruppo, quali la Valutazione del rischio biologico COVID-19 e il manuale Informazioni utili e misure di mitigazione del rischio COVID-19; la partecipazione ai Comitati locali per la verifica di applicazione del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro e, in generale, il supporto a tutte le Strutture organizzative centrali e territoriali del Gruppo in merito alla suddetta tematica. Nel corso dell'esercizio è stata definita e divulgata la Politica per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, per ogni società del Gruppo, appropriata agli scopi aziendali e mirata al miglioramento continuo del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro del Gruppo che risponde ai requisiti della norma ISO 45001:2018, è certificato ai sensi dello standard British Standard OHSAS 18001:2007 e intende definire gli indirizzi generali, le prescrizioni e la documentazione di riferimento necessari per assicurare il miglioramento continuo delle prestazioni ed una migliore tutela dei bisogni e delle aspettative degli stakeholder, in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Per quanto attiene all'analisi degli infortuni, si evidenzia che su 17 infortuni occorsi in ENAV, 8 sono classificati in itinere, 7 da COVID-19 e 2 accaduti sul lavoro non direttamente riconducibili alle mansioni svolte dai lavoratori coinvolti, quali ad esempio scivolamenti, cadute e inciampi. In Techno Sky, su 15 infortuni, 3 sono considerati in itinere e quelli accaduti sul lavoro (n. 12) sono solo in parte riconducibili alla mansione svolta dal lavoratore. Per le altre società del Gruppo non sono stati registrati infortuni.

Con riferimento agli obblighi derivanti dal D. Lgs 152/06 in materia di tutela ambientale, è proseguito lo sviluppo del Sistema di Gestione Ambientale del Gruppo, attraverso le attività di definizione dei principali processi aziendali in rispondenza ai requisiti della norma UNI ISO 14001 e la redazione delle relative procedure.

Sono state inoltre svolte regolarmente le attività di produzione e presentazione della reportistica prevista per i rifiuti speciali per l'anno 2020.

Nell'ambito delle attività di supporto in materia ambientale alle strutture operative competenti è stato completato il progetto per la gestione informatizzata delle registrazioni inerenti alla tracciabilità del ciclo dei

rifiuti speciali e della relativa reportistica, che supporta l'attuazione dei relativi adempimenti normativi e consente una gestione standardizzata a livello di Gruppo dei servizi di supporto alla gestione di rifiuti speciali.

Investimenti

Gli investimenti realizzati dal Gruppo hanno l'obiettivo di assicurare che gli assets a supporto dei servizi di gestione del traffico aereo sul territorio nazionale siano: i) coerenti con gli obiettivi di performance tecnici, economici e prestazionali richiesti; ii) conformi agli standard qualitativi e prestazionali stabiliti in ambito nazionale ed internazionale dagli Organismi regolatori del Settore; iii) in linea con l'evoluzione della piattaforma tecnologica e con i nuovi concetti operativi definiti e sviluppati in ambito europeo per il network ATM (Air Traffic Management).

Il peso prevalente degli investimenti è rappresentato dall'insieme degli interventi che riguardano le infrastrutture tecnologiche operative, in quanto esse condizionano direttamente le attività aziendali di core business in termine di efficienza, economicità e sicurezza dei servizi di gestione del traffico aereo. Lo strumento attraverso cui vengono pianificati gli investimenti è il piano degli investimenti di durata pluriennale (2018 – 2022) e aggiornato ove necessario attraverso rimodulazioni che tengono conto di esigenze operative emerse in corso di anno.

Nel 2020 si è registrato un valore dei capex riferito al bilancio consolidato pari a 91,5 milioni di euro (116,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e di 87,7 milioni di euro (117,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riferiti al bilancio separato di ENAV S.p.A.

A seguito della pandemia da COVID-19, il piano di investimenti è stato oggetto di rimodulazione per tener conto sia delle difficoltà e dei ritardi nelle varie attività da parte dei fornitori, in particolare quelli esteri, sia per l'impossibilità degli spostamenti che per la carenza di materiali a cui si è aggiunta la riduzione delle esigenze da parte della Capogruppo. La crisi pandemica, infatti, ha visto una profonda revisione degli scenari di traffico atteso portando ENAV ad avviare, già nel mese di aprile, una revisione della pianificazione della spesa per investimenti, rivedendo gli obiettivi di capacità in linea con gli altri Service Provider europei.

Tra i principali investimenti in corso di realizzazione rilevati nel 2020, si evidenziano:

  • la prosecuzione del programma 4-Flight, che ha lo scopo di sviluppare la nuova piattaforma tecnologica di automazione degli Area Control Center (ACC) italiani in sostituzione di quella attualmente operativa ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base;
  • la realizzazione della prima Torre Remota italiana, che ha lo scopo di consentire il controllo aeroportuale mediante telecamere da una Control Room dotata di vista a 360°, in luogo della sala ubicata su una torre di controllo fisica;
  • l'assorbimento delle posizioni di controllo radar di avvicinamento dalle attuali sale dedicate presso i maggiori aeroporti agli Area Control Center sovrastanti;
  • l'ammodernamento dei sistemi di osservazione meteo aeroportuali;

la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa, i dati radar, i piani di volo, i dati meteo, AIS e di controllo impianti;

il completamento del nuovo Blocco tecnico di Genova.

I nuovi obiettivi del programma Sesar, per far fronte all'attuale frammentazione dei servizi per il controllo del traffico aereo prevedono la messa in opera di complessi programmi in ambito internazionale. In tale ambito sono stati avviati diversi progetti, tra cui si riportano, di seguito, quelli di maggior rilievo.

Sesar e le attività di ricerca e sviluppo

Il programma di ricerca e sviluppo europeo Sesar è un'iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per fornire al quadro normativo del Cielo Unico Europeo gli elementi tecnologici innovativi che permettano la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del traffico aereo moderno, interoperabile, efficiente e capace di garantire lo sviluppo del trasporto aereo su basi sicure, nel rispetto dell'ambiente e con una minore frammentazione nella gestione dello spazio aereo.

Nel 2017 si è conclusa la prima fase del programma relativa al periodo 2009-2016 (Sesar 1) in cui la Capogruppo ha rivestito un ruolo importante conducendo diverse attività di sperimentazione pre-operativa, sia in ambito aeroportuale sia per ciò che riguarda gli spazi aerei di sorvolo e/o di avvicinamento, partecipando a 98 progetti ed in più di 30 esercizi di validazione.

La seconda fase del programma, denominata Sesar 2020 o anche Sesar 2, è attualmente in esecuzione ed ha un orizzonte temporale di sette anni. Il Sesar 2020 è articolato in tre periodi di attività: Wave 1 che copre i primi quattro anni (2016-2020), Wave 2 per i successivi tre anni (2020-2022) e infine, parallela alla Wave 2, la Wave 3 per il biennio conclusivo 2021-2022 a completamento del budget dei finanziamenti stanziati dalla Commissione europea per Sesar 2020.

Per la realizzazione dei progetti, la Capogruppo si è avvalsa del contributo di un gruppo di partner nazionali ed internazionali, c.d. Linked Third Parties (LTP), opportunamente selezionati in base ad appositi accordi tecnico-operativi, nonché delle società controllate Techno Sky, IDS AirNav e D-Flight.

Nel suo complesso Sesar 2020 vede la partecipazione del Gruppo ENAV in 32 progetti afferenti alle tematiche di più alto interesse aziendale, distinti in: Wave 1, conclusa positivamente nel 2020 con la Capogruppo impegnata in 16 progetti e con più di 20 validazioni condotte; Wave 2, attualmente in esecuzione, vede la partecipazione in 12 progetti e la Wave 3 recentemente contrattualizzata con la partecipazione del Gruppo ENAV in 4 progetti.

Sono inoltre in corso le attività di definizione della nuova fase del programma, denominata SESAR 3, il cui avvio è previsto nel 2023 e che vedrà le Società del Gruppo ancora una volta pienamente coinvolte nel processo di modernizzazione del sistema ATM europeo.

Sesar Deployment Manager

Il Sesar Deployment Manager (SDM) è l'organo voluto dalla Commissione Europea per sincronizzare e coordinare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo in Europa. Tale attività è svolta dalla Sesar Deployment Alliance Association Internationale Sans But Lucratif (SDA AISBL), l'associazione internazionale non profit composta da alcuni provider della navigazione aerea, da alcune compagnie aeree e dallo SDAG (Sesar Related Deployment Airport Operators Grouping) per un totale di 19 membri tra cui ENAV. In accordo a quanto previsto nell'art 9 del Regolamento europeo 409/2013, il Deployment Manager deve garantire la sincronizzazione e il coordinamento dei progetti di implementazione locali necessari per attuare il Regolamento 716/2014 (Pilot Common Project PCP) e la sua declinazione in Deployment Programme, che costituisce il documento di riferimento per l'identificazione delle priorità dei bandi di finanziamento europei per il settore del trasporto aereo.

Le attività di deployment di Sesar, coordinate dal Sesar Deployment Manager, e cofinanziate dalla Commissione Europea tramite l'Agenzia INEA, favoriscono l'aggiornamento annuale del Deployment Programme, nella cui revisione la Capogruppo ha un ruolo di leadership, in coordinamento con gli altri stakeholder europei. Allo stesso tempo, la Capogruppo mantiene l'allineamento tra il Piano degli investimenti e i requisiti del Deployment Programme, per garantire la conformità nei modi e nei tempi delle implementazioni pianificate dalla Capogruppo con la regolamentazione europea di riferimento. Al riguardo si rappresenta che, con riferimento ai bandi di cofinanziamento a valere sul programma Connecting European Facilities (CEF), il 2020 ha visto la prosecuzione dei progetti ad oggi aggiudicati e preordinati all'implementazione del regolamento 716/2014. I progetti coordinati dal SDM sono complessivamente 343, di cui oltre 155 già completati, che all'atto della completa conclusione comporteranno dei benefici sia in ambito di riduzione dei ritardi operativi che nei risparmi di jet fuel e di riduzione delle emissioni di CO2 nel pieno rispetto dell'ambiente.

Ambiente

Nell'ambito delle iniziative atte a sviluppare un business sostenibile, il Gruppo ENAV si pone l'obiettivo di ridurre ed efficientare i consumi connessi alla realizzazione dei propri servizi e di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale derivante dalle operazioni aeree. Per tali motivi, il Gruppo punta sia a ridurre le emissioni connesse alle proprie attività produttive, sia a contribuire, attraverso l'ottimizzazione dell'infrastruttura dei servizi del traffico aereo (ATS), alla riduzione di anidride carbonica (CO2) connessa alle attività degli Airspace Users (AU).

Interventi in ambito operativo

Al fine di favorire lo sviluppo sostenibile del trasporto aereo, la Capogruppo supporta gli Airspace Users rendendo disponibile un network e dei servizi che permettono di ridurre il consumo di carburante e, quindi, di minimizzare il connesso impatto ambientale.

Con il primario obiettivo di garantire, sempre, i più elevati livelli di sicurezza, ENAV pianifica e realizza interventi che, anche attraverso la cooperazione e la realizzazione di soluzioni collaborative coordinate con gli stakeholders, propongono un continuo miglioramento del network ATS finalizzato a consentire agli Operatori Aerei la scelta di traiettorie di volo sempre più environmental friendly, caratterizzate da tempi di percorrenza minori e riduzione dei vincoli alla pianificazione e alle operazioni di volo. Tutti gli interventi, programmati e implementati a tale scopo, sono catalogati e monitorati, periodicamente, nel Flight Efficiency Plan (FEP).

Nell'aggiornamento annuale del FEP sono rendicontate e valutate tutte le implementazioni di Operational Efficiency realizzate dalla Capogruppo, nel periodo di riferimento, nei vari segmenti di attività, tra cui: i) il segmento ground dedicato alla riduzione dei tempi e all'ottimizzazione della movimentazione al suolo degli aeromobili (start-up e taxi in/out phases); ii) la fase di involo, che contempla il decollo e le traiettorie per la salita iniziale; iii) la fase di crociera (EnRoute phase); iv) il segmento terminale (Arrival), dedicata all'ottimizzazione dei profili di volo di avvicinamento per l'atterraggio. Lo stato di avanzamento e di efficacia delle azioni implementate nel Flight Efficiency Plan, data la loro importanza ai fini del raggiungimento delle performance attese quale contributo agli obiettivi ambientali, è soggetto all'attività di monitoraggio e controllo da parte di Enac. Fin dal 2012, le risultanze prodotte dalle azioni implementate dal FEP sono inserite nel piano nazionale - Italy's Action Plan on CO2 Emissions Reduction - che l'Italia si è impegnata a realizzare quale contributo al più ampio programma per il contrasto ai cambiamenti climatici adottato, nel settore aeronautico, in ambito ECAC/ICAO.

La situazione straordinaria provocata dall'emergenza sanitaria da COVID-19 ha caratterizzato a livello globale tutto il 2020, impattando significativamente sul trasporto aereo nella sua interezza. Nei primi due mesi dell'anno, i livelli di traffico sono stati pienamente in linea con il corrispondente periodo del 2019 e le regole di pianificazione del volo per gli Airspace Users (AU) sono state negli standard della normalità operativa. Dal mese di marzo 2020, con andamento in parte altalenante, il traffico aereo ha subito un forte rallentamento, attestandosi a -60,3% per le unità di servizio di rotta. A beneficio di questi ridotti movimenti e, in prospettiva, nell'ottica di supportare le pianificazioni degli AU, i Service Providers degli Stati europei, in coordinamento con il Network Manager, hanno deciso di sospendere dall'ultima settimana di marzo 2020 molte delle regole che interagiscono con la pianificazione dei voli. Pertanto, l'esigua quantità di traffico gestita nel secondo trimestre ha consentito di attivare delle misure operative ad hoc legate alla possibilità di poter ottimizzare la pianificazione delle traiettorie di volo attraverso la sospensione o riduzione delle restrizioni alla disponibilità del Network ATS. La sospensione interessa le limitazioni esistenti alla disponibilità del Network ATS (airspace

availability per le traiettorie orizzontali e level capping per i profili verticali) e le restrizioni alla permeabilità delle aree militari, normalmente introdotte soprattutto per ordinare e mantenere una fluida gestione dei flussi di traffico sia in rotta che nelle aree di terminale, in prossimità degli aeroporti di partenza e/o di destinazione. Queste misure ad hoc sono state affinate e mantenute per tutto il 2020, e prorogate fino al marzo 2021. Nel periodo estivo si è assistito ad una ripresa crescente dei voli business, charters e holiday, coincisa con l'alleggerimento delle restrizioni, sia nazionali che internazionali, alla mobilità delle persone e al commercio al dettaglio.

In continuità con quanto attuato negli anni precedenti ed in aggiunta a quanto già realizzato con l'implementazione del Progetto Free Route Airspace Italy – FRAIT – (consiste in una pianificazione più libera delle traiettorie nello spazio aereo al di sopra dei 30.500 ft circa 9.000 metri), nel 2020 l'attività della Capogruppo ha permesso di migliorare i coordinamenti con l'Aeronautica Militare (AMI), di massimizzare l'Airspace Availability, di ottimizzare il Network ATS dello spazio aereo al di sotto del FRAIT e delle aree di Terminale e di conseguire ulteriori miglioramenti nelle performance relative alle operazioni sull'area di movimento aeroportuale.

In particolare, relativamente al solo Spazio Aereo FRAIT, si è evidenziato che quasi il 45% del traffico aereo assistito ha potuto beneficiare di una riduzione della distanza totale, dall'aeroporto di partenza a quello di destinazione (gate-to-gate), determinando una riduzione complessiva di circa 6,8 milioni di chilometri pianificati (pari a 31,3 Km per aeromobile), permettendo una conseguente riduzione di emissioni di CO2 di circa 91 milioni di kg per un risparmio in termini di carburante necessario alle operazioni di volo "in crociera" (En Route) di circa 28,8 milioni di kg complessivi.

Avendo già superato i vincoli derivanti dal precedente Network di rotte ATS e avendo permesso agli Airspace User di pianificare/volare, direttamente, da un definito punto di ingresso ad un punto di uscita dallo spazio aereo Free Route, gli interventi aggiuntivi si sono concentrati sull'ulteriore armonizzazione dei profili di volo di flussi di traffico aereo che operano su un certo numero di collegamenti nazionali ed internazionali, favorendo la riduzione delle distanze pianificate/volate mediante avanzate attività di coordinamento con l'AMI che ha migliorato il livello di disponibilità delle Aree Militari e, quindi, del Network interessato dalle stesse in un'ottica condivisa di Flexible Use of Airspace (FUA); i risultati derivanti da tali attività si possono quantificare in una riduzione di circa 0,45 milioni di kg di carburante, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera di circa 1,4 milioni di kg.

Sempre nel 2020, nelle aree di Terminale, si è proseguito con il programma inerente la realizzazione di procedure strumentali di volo di tipo Performance Based Navigation (PBN), implementando procedure che, risultano ottimizzare il bilanciamento tra la Flight Efficiency e le performance di Capacity e Predictability, per gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Palermo, Catania, e Venezia; la stima complessiva della riduzione di consumi attribuibile ai miglioramenti del network ATS delle aree Terminali per

i succitati aeroporti e per altri aeroporti con minori livelli di traffico, è valutabile in circa 365,5 Kg di carburante, corrispondenti a circa 1,1 milioni di chilogrammi di minori emissioni di CO2.

Infine, sono continuate le attività previste dal programma di attivazione dei processi operativi basati sull'Airport Collaborative Decision Making (A-CDM) che ha consentito di realizzare un sistema di gestione coordinata dei movimenti a terra degli aeromobili sugli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera, Napoli Capodichino a cui si è aggiunto nel mese di dicembre 2020 l'aeroporto di Bergamo Orio al Serio.

Interventi in ambito Facilities

In linea con le politiche ambientali avviate negli ultimi anni la Capogruppo è impegnata nella riduzione dei consumi energetici e nell'abbattimento delle emissioni di gas-serra anche attraverso la dotazione di impianti per l'auto-produzione di energia da fonti rinnovabili, o da fonti meno inquinanti (gas metano). Questo avviene secondo le linee guida del Protocollo di Kyoto e della Conferenza del clima di Parigi per una ulteriore riduzione delle emissioni inquinanti, ottenendo anche una riduzione dei costi di energia e beneficiando degli incentivi erogati dal Gestore Servizi Elettrici (GSE).

La Capogruppo, in ottemperanza del D. Lgs 102/2014 ha effettuato una diagnosi energetica su 24 siti e sulla base dei risultati ottenuti ha individuato per gli stessi delle opportunità di miglioramento dell'efficienza energetica. Tali opportunità si concretizzeranno attraverso degli interventi volti a realizzare un percorso di riduzione dei consumi di energia elettrica.

Attualmente vengono utilizzati degli impianti fotovoltaici, alcuni dei quali beneficiano degli incentivi erogati dal GSE, situati presso la sede legale della Capogruppo, l'aeroporto di Bari e di Ancona Falconara, il Centro di Controllo di Area di Brindisi e presso il radiofaro di Bitonto, mentre sono in fase di attivazione gli impianti fotovoltaici degli aeroporti di Napoli, di Genova e di Catania ed in fase di progettazione ulteriori 4 impianti fotovoltaici presso siti ENAV nel sud Italia.

Inoltre, è stato ultimato l'ammodernamento dell'impianto di illuminazione interna ed esterna a LED, completo di domotica di comando e controllo, dell'Area Control Center (ACC) di Roma ed è stato avviato il progetto di installazione del suddetto impianto nell'Area Control Center di Padova e presso la sede centrale della Capogruppo. Sono infine iniziati i lavori per la realizzazione di una centrale di trigenerazione presso l'ACC di Roma che apporterà un risparmio di energia primaria assorbita dalla rete di circa il 36% rispetto quella consumata attualmente dallo stesso ACC, equivalente ad una riduzione di CO2 di 590 tonnellate l'anno. Complessivamente gli interventi previsti nel Piano Energetico decennale comporteranno un risparmio dei consumi totali di energia elettrica della Capogruppo del 28% a fronte del quale verranno ridotte le emissioni di CO2 del 16%.

Attività internazionali

Nel contesto internazionale, malgrado la situazione legata alla pandemia da COVID-19 iniziata nel mese di marzo 2020 abbia ridotto drasticamente gli spostamenti e causato una revisione delle modalità di riunione, la Capogruppo ha continuato le attività volte a consolidare i rapporti con gli altri Air Navigation Service Provider sia a livello bilaterale, sia attraverso alleanze ed aggregazioni (come ad esempio l'alleanza A6) nonché, con le principali Istituzioni ed Organizzazioni Internazionali esistenti nell'ambito del trasporto aereo ed in particolare dell'Air Traffic Management (tra le principali ICAO, la Commissione Europea, Sesar Joint Undertaking, Sesar Deployment Manager, EASA, CANSO, EUROCONTROL e EUROCAE).

Sono state svolte attività in seno alle istituzioni europee, soprattutto con riguardo ad aspetti normativi di rilievo per il settore dell'aviazione e per la Capogruppo, di cui si riportano di seguito i più rilevanti:

  • l'emanazione nel mese di settembre, da parte della Commissione Europea, di una proposta di due nuovi Regolamenti che modificano l'assetto normativo del Single European Sky. L'iniziativa ha impatto diretto sulle attività del Gruppo ENAV, sia per quanto riguarda il core business che il mercato terzo, nonché per la più ampia strategia della Società ed il proprio posizionamento a livello nazionale ed internazionale. Per tale motivo nel corso dell'anno sono state effettuate varie attività che hanno visto sviluppi sia a livello internazionale che a livello nazionale e probabilmente proseguiranno anche negli anni successivi;
  • l'emanazione, da parte di EASA, di una Opinion riguardante una proposta di un nuovo Regolamento sull'insieme dei servizi per la gestione del traffico aereo dei droni (U- Space), settore nel quale il Gruppo ENAV, insieme alle autorità nazionale di vigilanza e all'industria italiana, sta svolgendo un ruolo propulsivo anche a livello europeo ed internazionale, essendo coinvolta attraverso la propria società partecipata D-Flight, che si occupa della fornitura dei servizi U-Space. La proposta EASA è stata oggetto di dibattito che ha visto coinvolte le istituzioni e gli attori sia a livello europeo che nazionale, con attività che proseguiranno nel 2021;
  • l'approvazione di un nuovo Regolamento denominato Common Project One, che definisce le priorità implementative del settore ATM in Europa e mira a garantire un'implementazione tempestiva e sincronizzata a supporto dell'attuazione dell'European Air Traffic Management Master Plan.

Si segnalano, inoltre, le attività relative all'aggiornamento di alcuni Regolamenti di rilievo per i fornitori di servizi alla navigazione aerea quali:

  • Regolamento (EU) 2017/373 relativo ai Common Requirements e sulla base del quale la Capogruppo viene certificata da ENAC per la fornitura dei Servizi di navigazione aerea;
  • Regolamento (EU) 923/2012 riguardante gli Standardised European Rules of the Air (SERA) sulla base del quale vengono erogati i Servizi del Traffico Aereo.

Nel contesto delle iniziative europee, la Capogruppo è stata direttamente coinvolta nelle attività di Ricerca e Sviluppo che vengono svolte all'interno del programma SESAR (Single European Sky ATM Research), in particolare:

  • è continuata l'attività all'interno dell'impresa comune Sesar, che raccoglie tutti gli attori del settore, e nel mese di ottobre è stato confermato l'interesse ad aderire a Sesar 3 il cui programma coprirà il periodo 2021-2027;
  • è stato siglato un accordo tra le compagnie aeree, gli aeroporti, i principali fornitori dei servizi di navigazione aerea e il Network Manager per creare il futuro organo competente per le attività di coordinamento e sincronizzazione del Deployment Programme (DP), il programma di implementazione volto alla realizzazione degli obiettivi Sesar dei progetti Sesar Deployment Manager;
  • nell'ambito delle attività di Exploratory Research ENAV ha aderito al progetto ECHO (European Concept of Higher Airspace Operations) che ha l'obiettivo di definire i concetti operativi delle operazioni nel cosiddetto Higher Airspace, ossia al di sopra dei livelli di volo in cui opera il traffico aereo convenzionale. Il progetto vede un forte coinvolgimento di attori nazionali quali il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (CIRA) e l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), vista la presenza di uno spazioporto proprio in Italia presso l'aeroporto di Taranto-Grottaglie.

Attività commerciali

Nel 2020 il Gruppo ENAV ha conseguito risultati in termini di ricavi derivanti dalla vendita di sistemi e servizi sul mercato non regolamentato per un totale di 26,9 milioni di euro in incremento del 40,3%, rispetto all'esercizio precedente, per i ricavi apportati dalla controllata IDS AirNav presente per l'intero esercizio 2020 rispetto ai soli sei mesi del 2019. Nel corso dell'esercizio sono stati acquisiti diversi contratti in ambito Gruppo, nonostante l'emergenza sanitaria, che ha in parte fatto slittare le attività per le restrizioni adottate negli spostamenti. Per la Capogruppo sono stati acquisiti vari ordini per le attività di flight inspection per l'aviazione civile dell'Uganda, per il service provider croato e in Romania per complessivi 1,5 milioni di euro. Inoltre, è stato formalizzato un contratto per la progettazione di procedure di volo per elicotteri e vari contratti di servizi di consulenza aeronautica. Infine, nell'ambito del contratto tra la Capogruppo e il service provider francese DSNA, denominato Coflight Cloud Services (CCS), è stato sottoscritto un ordine del valore di 2,8 milioni di euro per la prosecuzione della realizzazione del sistema.

IDS AirNav ha sottoscritto diversi ordini tra cui: il contratto con il service provider francese DSNA che prevede quattro anni di progetto e quattro anni di manutenzione del valore complessivo di 15 milioni di euro, all'interno del quale nel 2020 è stato attivato un primo ordine del valore di 2,6 milioni di euro; il progetto di manutenzione ed aggiornamento dei sistemi di Aeronautical Information Management (AIM) con il provider tedesco DFS per un valore di 2,2 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio sono state vinte alcune gare per la fornitura del sistema AIM, tra cui quella con il provider rumeno e con l'aviazione civile per complessivi 4 milioni di euro.

Relativamente a Techno Sky, sono stati firmati quattro ordini con la aviazione civile libica, LYCCA, per un totale di 12,2 milioni di euro per la fornitura dei sistemi di Air Traffic Management (ATM), ed un ordine con

l'Aeronautica Militare Italia per l'ammodernamento della capacità ATM dell'aeroporto di Decimomannu per 1,6 milioni di euro.

Relativamente a Enav Asia Pacific, è stata vinta una gara a Taiwan per la fornitura di consulenza aeronautica del valore di 0,3 milioni di euro.

Altre informazioni

Piano di performance 2020-2024

Lo scenario delineato dalla pandemia ha portato le Istituzioni comunitarie ad una profonda riflessione circa l'individuazione di potenziali sistemi e meccanismi di incentivazione del settore del trasporto aereo, orientati a sostenere finanziariamente tutti gli attori del comparto. Con tale finalità, accanto ai primi interventi, tra i quali si evidenzia quello di riconoscere alle compagnie aeree un più ampio margine di tempo per la corresponsione dei canoni per i servizi della navigazione aerea, la Commissione europea ha emanato nel mese di novembre un nuovo Regolamento comunitario in tema tariffe e performance (2020/1627), il quale, per il periodo regolatorio 2020-2024, prevede l'emanazione di nuovi target di cost efficiency, nonché delinea diverse tempistiche per la preparazione e presentazione dei Piani di Performance. Nello stesso Regolamento, in temporanea sospensione dell'usuale schema delle performance previsto dal Regolamento 2019/317, la Commissione ha previsto una variazione al meccanismo di valorizzazione dei ricavi da balance per il biennio 2020-2021 per i fornitori dei servizi della navigazione aerea europei. Tale nuovo dispositivo, in deroga al sistema del balance correlato al "rischio traffico" e "bonus per la qualità del servizio", prevede che il valore del balance dell'anno sia determinato sul recupero dei costi dei provider per i servizi del traffico aereo. È previsto altresì che tali costi siano assoggettati a specifici target di efficienza. Per quanto riguarda i nuovi target di performance, è previsto che la Commissione europea emani, entro il mese di maggio 2021, i nuovi obiettivi per l'intero Reference Period 3 (2020-2024). A valle di tale pubblicazione, i provider e gli Stati saranno quindi chiamati a predisporre il nuovo Piano delle Performance, il quale dovrà essere trasmesso alla Commissione entro il mese di ottobre 2021. Nel nuovo Piano, in coerenza con i nuovi target di performance, i provider europei dovranno pianificare il proprio livello di costo e di traffico, ai fini della determinazione delle tariffe per il periodo 2022-2024.

Si evidenzia come, ai fini della pubblicazione a maggio 2021 dei target ufficiali di performance, il PRB (Performance Review Body) nei primi giorni di marzo 2021 ha ufficialmente trasmesso, alla Commissione europea, la preliminare proposta sui livelli massimi di efficienza attesi per il RP3. La prima proposta avanzata dalla Commissione Europea e dal PRB ha previsto una riduzione dei costi determinati 2020 a livello europeo del 10% in termini reali, rispetto al consuntivo del 2019. Tale proposta è attualmente oggetto di valutazione e discussione tra le Autority nazionali e i service provider ed è in fase di negoziazione con il regolatore comunitario. A valle di tale fase di discussione e negoziazione, nella quale il PRB e la Commissione saranno

chiamati a valutare anche eventuali controproposte entro maggio 2021, data nella quale saranno presumibilmente pubblicati i target definitivi.

Si evidenzia, in relazione ai temi sopra riportati, come il modello di business della controllante sia essenzialmente inquadrato all'interno della regolamentazione comunitaria in ambito tariffe e performance, dalla quale perviene la quasi totalità dei ricavi del gruppo ENAV. All'interno di tale quadro di regolamenti, principi e linee guida di emanazione comunitaria, la Capogruppo è chiamata a determinare le tariffe per i servizi della navigazione aerea, nonché a definire le performance economiche ed operative per i c.d. periodi di riferimento, che diverranno quindi parte del Piano delle Performance. Previa valutazione del regolatore nazionale, e decisione di conformità da parte della Commissione europea, il Piano delle Performance, una volta approvato, diventa per la Società il documento di riferimento per tutto l'intero periodo di riferimento e rappresenta, al contempo, un valido strumento per la definizione dei risultati economici attesi per l'arco temporale di Piano.

La regolamentazione comunitaria racchiude al suo interno dei fattori di protezione per i service provider, in quanto determinando le tariffe in un arco temporale di cinque anni e non potendo prevedere eventi anche rilevanti per il settore, come quello dell'emergenza sanitaria, permette sulla base delle prestazioni rese di addebitare al mercato e sulle tariffe future, attraverso il balance, i minori ricavi rispetto al pianificato.

Contratto di Programma

Ai fini della predisposizione del testo e successiva sottoscrizione del contratto di programma 2020-2024, nel corso dell'anno le strutture tecniche della Società hanno collaborato con le Istituzioni nazionali di riferimento (ENAC, MEF, Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, AMI) con l'obiettivo di aggiornare la bozza del Contratto di Programma e contestualmente adeguare i relativi allegati tecnici. Tra le novità più rilevanti, si evidenzia come il Contratto di Programma abbia recepito, nelle diverse sue articolazioni, i provvedimenti normativi introdotti dal nuovo Regolamento comunitario 2020/1627, il quale, a seguito degli effetti della pandemia da COVID-19, ha previsto la temporanea modifica a livello comunitario degli schemi relativi alla performance economica e tariffaria per gli anni 2020 e 2021, nonché ha sospeso il bonus sulla qualità a fronte del conseguimento dei target sulla capacità del servizio. Il Contratto ha altresì recepito le nuove tempistiche dettate dal già menzionato nuovo quadro regolatorio, sia relative alla prevista emanazione dei nuovi target di performance per il periodo 2020-2024 da parte della Commissione europea, sia riferite alle modalità di predisposizione del nuovo Piano di Performance nazionale. Nel Contratto di Programma sono stati altresì definiti, per il periodo di vigenza contrattuale, i livelli di servizio per ogni singolo aeroporto, riguardanti il regime di apertura/chiusura dello scalo e la tipologia di servizio offerto sugli stessi. Una prima bozza del Contratto, rivista in accordo con ENAC, nonché il set degli allegati tecnici, sono stati quindi trasmessi ai soggetti firmatari del Contratto, ai fini di una preliminare valutazione e discussione.

Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management

Il Gruppo ENAV è presente nel campo degli Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM) mediante la società D-Flight, partecipata al 60% da ENAV e per il 40% dalla società UTM System & Services S.r.l, partecipata da Leonardo SpA e Telespazio SpA, dotata di soluzioni tecnologiche ed operative atte ad assicurare la gestione del traffico dei droni a bassa quota nonché la fornitura di servizi innovativi, per rispondere alle esigenze del mercato in massima sicurezza.

La Capogruppo e D-Flight collaborano con i principali stakeholder nazionali ed internazionali per sviluppare ulteriormente capacità innovative di gestione del traffico droni, attraverso attività di concettualizzazione, test e dimostrazioni e in progetti di ricerca che hanno permesso di maturare alcune soluzioni che sono giunte all'operatività.

Sul piano regolamentare, il 31 dicembre 2020 è entrato in vigore il nuovo Regolamento europeo droni UE 2019/945 e 2019/947, che ha trasferito buona parte della normativa sotto il presidio della European Union Aviation Safety Agency (EASA), armonizzando i regolamenti sull'intero territorio dell'Unione Europea, facendo decadere le regolamentazioni nazionali e abolendo la distinzione tra utilizzo ricreativo e professionale dei droni. A valle dell'entrata in vigore dei regolamenti europei, ENAC ha aggiornato la regolamentazione nazionale con l'emanazione di un nuovo regolamento denominato UAS-IT (Unmanned Aircraft Systems) che assicura un raccordo con la normativa europea. Nella sostanza molti articoli richiedono l'intervento degli Stati membri e relative autorità competenti per stabilire le modalità operative, quali ad esempio quelle per la registrazione degli operatori UAS, per la fruizione della geografia aereonautica che indica dove è possibile volare con i droni e dove non è permesso ed in quali condizioni. Nella regolamentazione nazionale, D-Flight viene indicata come il portale dedicato agli operatori UAS per i servizi di registrazione, di dichiarazione, di geo-consapevolezza, di identificazione a distanza e di pubblicazione delle informazioni relative alle zone geografiche.

Nella piattaforma di D-Flight, strumento di registrazione, cartografia e rilascio delle dichiarazioni, sono stati registrati, nel 2020, 24 mila droni di cui l'82% per usi ricreativi e il 18% per usi professionali.

Certificazioni del Gruppo ENAV

Anche nel 2020 la Capogruppo è stata oggetto di attività di sorveglianza da parte di ENAC per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per la fornitura di servizi di navigazione aerea previsti dal Regolamento (UE) 2017/373 e dei requisiti per operare come organizzazione di addestramento per i controllori del traffico aereo, degli operatori di informazioni volo e del personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea coerentemente con il Regolamento (UE) 2015/340 ed i Regolamenti ENAC Licenza di operatore del Servizio Informazioni Volo (AFIS) e Requisiti per il personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea. L'attività di sorveglianza da parte di ENAC ha riguardato anche la

verifica del continuo soddisfacimento dei requisiti del Regolamento ENAC Procedure di volo strumentali per operare come organizzazione di progettazione delle procedure strumentali di volo.

ENAC ha svolto sia presso le Strutture Territoriali sia presso le strutture centrali di ENAV nel complesso:

  • 16 audit con l'obiettivo di verificare il mantenimento della conformità ai requisiti per operare quale Fornitore dei Servizi della Navigazione Aerea;
  • 4 audit per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per operare come organizzazione di addestramento e di formazione;
  • 2 audit per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per operare come organizzazione di progettazione delle procedure strumentali di volo.

Con riferimento alle certificazioni dei sistemi di gestione aziendale del Gruppo ENAV, nel mese di dicembre 2020, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL Business Assurance ha concluso positivamente le attività della seconda verifica di mantenimento, determinando la conferma della validità:

  • dei Certificati di conformità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2015 di ENAV e Techno Sky;
  • del Certificato di conformità in accordo alla normativa UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 per ENAV.

Relativamente ai Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro di ENAV e Techno Sky, già certificati secondo lo standard OHSAS 18001: 2007, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL ha concluso con esito positivo le attività finalizzate alla transizione al nuovo standard UNI EN ISO 45001:2018.

Per quanto riguarda la flotta aerea di Flight Inspection and Validation, la Capogruppo è stata oggetto di audit specifici per verificare il mantenimento del Certificato di Approvazione per l'impresa per la gestione della navigabilità continua e del Certificato di Approvazione dell'impresa di manutenzione.

Relativamente alle ulteriori certificazioni/attestazioni della controllata Techno Sky, si evidenzia che:

  • relativamente all'accreditamento del laboratorio di Taratura di Techno Sky, nel mese di giugno 2020, l'Ente Italiano di Accreditamento "ACCREDIA" ha concluso positivamente le attività della prima verifica di sorveglianza in accordo alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018;
  • nel mese di dicembre 2020 è stata effettuata da parte dell'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL Business Assurance la seconda verifica di mantenimento della certificazione F-GAS (Certificazione degli operatori e delle imprese che effettuano installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenente taluni gas fluorurati ad effetto serra) ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2067;
  • nel mese di luglio è stato avviato il processo di Rinnovo dell'Attestato di Riconoscimento n. 0020 di rispondenza alla Pubblicazione NATO AQAP 2110 e di Valutazione della Rispondenza ai Requisiti della Pubblicazione NATO AQAP 2210.

Relativamente alla controllata IDS AirNav, nel corso del 2020, l'Organismo Internazionale di Certificazione ha concluso positivamente le attività di rinnovo delle seguenti certificazioni:

UNI EN ISO 9001:2015 del Sistema di Gestione per la Qualità;

  • UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 del Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni;
  • BS OHSAS 18001:2007 del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro e transizione al nuovo standard UNI EN ISO 45001:2018;
  • UNI EN ISO 14001:2015 del Sistema di gestione Ambientale.

IDS AirNAV mantiene inoltre in corso di validità la certificazione quale organizzazione di progettazione delle procedure strumentali della Capogruppo in Italia e negli Emirati Arabi Uniti e il livello di maturità 3 relativamente all'implementazione del modello Capability Maturity Model for Development (CMMI – DEV) per le attività di sviluppo software.

Security

La complessità dello scenario proposto dalla crisi pandemica globale ha reso necessaria una accelerazione sui processi evolutivi della security, con particolare riguardo alla sicurezza delle informazioni. Il modello evolutivo ha richiesto una spinta determinata verso l'anticipazione della soglia della rilevazione della minaccia ed una più incisiva azione non solo sul piano tecnologico ma soprattutto su quello della consapevolezza individuale, con processi formativi anche di natura interattiva.

Nonostante le limitazioni fisiche derivanti dal contesto emergenziale, sono stati conseguiti notevoli obiettivi in tutti i settori di responsabilità ed in particolare: i) è proseguita l'attività evolutiva del security management system anche in prospettiva dell'attuazione delle nuove misure di sicurezza imposte dalla normativa europea e nazionale ed in particolare dal DL 105/2019 riguardo al Perimetro della sicurezza cibernetica nazionale; ii) sono stati sviluppati modelli di accrescimento della cultura della sicurezza, sia con l'espansione a tutta la comunità aziendale del corso base di information security, sia con azioni mirate a carattere interattivo, per accrescere l'interesse e l'attenzione sui vettori di minaccia; iii) è proseguito il rafforzamento delle capacità di monitoraggio e rilevamento anticipato degli indicatori di minaccia del Security Operation Center/CERT, con forte automazione dei processi e una espansione sui diversi domini tecnologici del Gruppo; iv) sono proseguite le azioni di rafforzamento della protezione delle infrastrutture e del personale, con l'avvio dei nuovi servizi di vigilanza armata e con il progressivo completamento dell'aggiornamento tecnologico dei sistemi di sicurezza fisica; v) il consolidamento dei processi di gestione sicura dei prodotti, attraverso il disegno di un processo di sviluppo del codice sicuro.

Uno specifico intervento è stato dedicato all'aggiornamento dei processi di business continuity a garanzia della resilienza di gruppo e nell'ottica di salvaguardia del pubblico interesse connaturato alla missione di ENAV e sono altresì proseguiti gli affinamenti informativi e di processo per garantire, all'auspicabile ripresa delle attività ordinarie, l'effettiva protezione del personale in trasferta all'estero, in attuazione dei principi del duty of care.

Regolamento Generale sulla protezione dei dati

Il Gruppo ENAV, in continuità con l'esercizio precedente, ha adottato misure tecniche e organizzative adeguate per garantire che il trattamento dei dati personali avvenga in conformità alle prescrizioni del Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali (General Data Protection Regulation o GDPR).

Nel corso del 2020, il Gruppo si è adoperato per rafforzare i presidi di controllo connessi alla compliance al GDPR:

  • conferendo autonomia organizzativa alla figura del Data Protection Officer (DPO);
  • completando un progetto di revisione dei registri del trattamento e prevedendo la valutazione dei rischi per il trattamento dei dati in essi contenuti;
  • erogando la formazione ai dipendenti del Gruppo ENAV;
  • rendendo disponibile a tutti i dipendenti del Gruppo, la prima versione del manuale della privacy contenente le principali disposizioni ed i principi connessi con la protezione dei dati personali.

Inoltre, il Gruppo ENAV ha mantenuto una costante attenzione alla compliance sul trattamento dei dati personali, formalizzando una Data Protection Impact Assessment (DPIA) sul trattamento dei dati sanitari in relazione all'emergenza sanitaria da COVID-19. Sono state condotte esercitazioni specifiche per verificare la pronta risposta e la consapevolezza di tutti i dipendenti e delle strutture interne in relazione alla protezione dei dati personali. In accordo alle prescrizioni del GDPR, tutte le richieste degli interessati per l'esercizio dei propri diritti sono state gestite nel rispetto dei tempi e delle procedure interne. Ogni segnalazione di possibile incidente connesso ai dati personali è stata puntualmente esaminata dalle strutture preposte secondo quanto definito dalle procedure interne e nel rispetto del GDPR e in linea con le best practice e le raccomandazioni sul tema.

Acquisto azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 21 maggio 2020 ha autorizzato, previa revoca della precedente autorizzazione di cui alla delibera assembleare del 27 aprile 2018 per la parte non eseguita, il Consiglio di Amministrazione ad acquistare e disporre di azioni proprie di ENAV, nel rispetto della normativa di riferimento e per un periodo di diciotto mesi dalla data delle delibera, per le seguenti finalità: i) dare attuazione alle politiche di remunerazione adottate da ENAV e nello specifico di adempiere agli obblighi derivanti da programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione della Società e/o di società direttamente o indirettamente controllate; ii) effettuare attività di sostegno della liquidità del mercato, in conformità con la prassi di mercato ammessa ai sensi dell'art. 180, comma 1 lettera c) del TUF. Il numero massimo di azioni di cui è stato autorizzato l'acquisto è di 1.200.000 azioni. Nessuna operazione di acquisto è stata posta in essere nel corso del 2020.

Al 31 dicembre 2020 ENAV detiene n. 772.103 azioni proprie pari allo 0,14% del capitale sociale per un controvalore di 3,2 milioni di euro, avendo assegnato nel corso del secondo semestre del 2020 n. 427.897 azioni proprie ai beneficiari del piano di performance share riferito al primo ciclo e riguardante il triennio 2017-2019.

Operazioni rilevanti

Nel corso del 2020 non sono state poste in essere operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale, finanziaria e economica del Gruppo.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso dell'esercizio 2020 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali e che non vi sono stati eventi ed operazioni significative di natura non ricorrente.

A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Rapporti con Parti Correlate

Per parti correlate si intendono le entità controllate, direttamente o indirettamente da ENAV, il controllante Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente dal MEF stesso e il Ministero vigilante quale il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (ex Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti - MIT). Sono altresì parti correlate gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate e i fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo.

Le operazioni con parti correlate compiute dal Gruppo nel 2020 sono rappresentate sostanzialmente da prestazioni facenti parte della ordinaria gestione e regolate a condizioni di mercato, come più ampiamente descritto nella nota n. 33 del Bilancio consolidato e nella nota n. 30 del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020.

La Capogruppo, in conformità a quanto previsto dall'art. 2391 bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato con

delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha istituito, con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni delle azioni della società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016 e successivamente aggiornata ed approvata dal Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella seduta del 12 dicembre 2018. Tale procedura è disponibile sul sito internet di ENAV www.enav.it sezione Governance area documenti societari.

Si precisa che nel 2020, non sono state poste in essere operazioni di maggiore rilevanza così come individuate nell'allegato 1 della suddetta procedura. Inoltre, non vi sono state operazioni soggette agli obblighi informativi in quanto rientranti nei casi di esclusione previsti dalla procedura, né operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale consolidata o sui risultati consolidati dell'esercizio.

Regolamento Mercati

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, richieste dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017, si segnala che alla data del 31 dicembre 2020 tra le società controllate da ENAV rientra nella previsione regolamentare la Società Enav North Atlantic LLC per la quale sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la compliance alla predetta normativa. Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico del bilancio 2020 di Enav North Atlantic LLC inserito nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo ENAV, verrà messo a disposizione del pubblico da parte di ENAV S.p.A. ai sensi di quanto previsto dall'art. 15 comma 1 lettera a) del Regolamento Mercati, almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale, che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2020.

Adesione al processo di semplificazione normativa ex Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012

Ai sensi dell'art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, ENAV ha dichiarato di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV

Techno Sky S.r.l.

Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV
Di seguito sono riportati i dati patrimoniali, economici e gestionali delle principali società del Gruppo,
elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle
rispettive società.
Techno Sky S.r.l.
Variazioni
2020 2019 Valori %
Ricavi 95.048 100.485 (5.437) -5,4%
EBITDA 26.967 20.766 6.201 29,9%
EBIT 25.152 18.609 6.543 35,2%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18.293 13.194 5.099 38,6%
Capitale investito netto 36.996 35.210 1.786 5,1%
Patrimonio Netto 38.591 33.451 5.140 15,4%
Posizione Finanziaria Netta (1.595) 1.759 (3.354) -190,7%
Organico a fine esercizio 665 730 (65) -8,9%

Techno Sky ha chiuso l'esercizio 2020 con un risultato netto positivo di 18,3 milioni di euro in incremento di 5,1 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente. Su tale risultato ha inciso da una parte l'emergenza sanitaria che ha portato ad un rallentamento delle attività con una riduzione in termini di ricavi del 5,4% e dall'altro si è beneficiato di una riduzione nel costo del personale del -18% a seguito del passaggio di 69 risorse di staff nella controllante ENAV a decorrere dal primo trimestre del 2020, in ragione di un'operazione di accentramento di talune funzioni staff in seno alla Capogruppo, mirata al raggiungimento di obiettivi di efficienza a livello di Gruppo. Tali elementi hanno determinato un EBITDA positivo che ammonta a 27 milioni di euro in incremento del 29,9%, rispetto all'esercizio precedente, e un EBIT che beneficiando di minori ammortamenti e svalutazioni si attesta a 25,2 milioni di euro, in incremento del 35,2% rispetto all'esercizio 2019. La posizione finanziaria netta registra un valore positivo pari a 1,6 milioni di euro, in miglioramento di 3,4 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, grazie all'incasso del credito IVA chiesto a rimborso per 8 milioni di euro.

Dal punto di vista dei risultati tecnici conseguiti nel periodo di riferimento, anche nel 2020 Techno Sky ha mantenuto un buon livello delle performance tecniche legate al contratto di manutenzione globale degli impianti operativi della Capogruppo, sia per quanto riferito alla gestione e manutenzione dell'hardware delle infrastrutture tecnologiche ATC sia della manutenzione del software nelle varie tipologie, ossia correttiva, adattativa ed evolutiva.

IDS AirNav S.r.l.

IDS AirNav S.r.l.
Ricavi
EBITDA
EBIT
Utile/(Perdita) dell'esercizio
Capitale investito netto
Patrimonio Netto
Indebitamento Finanziario Netto
Organico a fine esercizio

I dati economici di IDS AirNav del 2020 non sono comparabili con l'esercizio precedente in quanto la società è stata costituita il 24 maggio 2019, ed è stata destinataria in data 28 giugno 2019, con efficacia il 2 luglio 2019, del ramo di azienda Air Navigation conferito da parte di IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A.. In data 18 luglio 2019 ENAV ha acquistato il 100% del capitale sociale di IDS AirNav. Premesso quanto sopra, l'emergenza sanitaria ha comportato un rallentamento nelle attività a seguito delle restrizioni negli spostamenti con conseguente ripianificazione delle attività sulle commesse in cui era prevista una presenza fisica. Nonostante tale criticità, la società ha generato ricavi per 20,7 milioni di euro, ha presidiato il mercato su circa 40 paesi su scala globale e intrattenuto rapporti con circa 90 clienti di cui circa il 40% è rappresentato da service provider presenti sia in Europa che nei paesi extraeuropei. Lato costi si rileva un incremento complessivo di 8,9 milioni di euro, determinando un EBITDA pari a 4,4 milioni di euro in decremento del 12,3% rispetto al 2019. L'EBIT risente dei maggiori ammortamenti, anche a seguito dell'acquisizione dei diritti di proprietà intellettuale di due software acquisiti nell'esercizio, e della svalutazione prudenziale dei crediti, attestandosi a 3,1 milioni di euro. IDS AirNav chiude l'esercizio 2020 con un utile di 2,3 milioni di euro. Ricavi 2.691 2.905 (214) -7,4% EBITDA 1.046 1.246 (200) -16,1% EBIT 1.000 1.205 (205) -17,0% Utile/(Perdita) dell'esercizio 712 906 (194) -21,4%

Enav Asia Pacific Sdn Bhd

Variazioni
2020 2019 Valori %
(migliaia di euro)

Enav Asia Pacific, società di diritto malese, ha chiuso l'esercizio 2020 con un utile di 0,7 milioni di euro in decremento rispetto all'esercizio precedente. I ricavi registrano un decremento del -7,4% e riguardano le attività svolte sul contratto riferito all'upgrade dei sistemi CNS-ATM in Kota Kinabalu Flight Information Region. La riduzione dei ricavi si riflette anche nei costi determinando un EBITDA pari a 1,1 milioni di euro, in decremento del 16,1% rispetto al 2019.

Enav North Atlantic

Enav North Atlantic, società regolata dalle leggi dello Stato americano del Delaware, è un veicolo che detiene la partecipazione in Aireon LLC, società statunitense partecipata anche dai service provider canadese (Nav Canada), irlandese (IAA), Danese (Naviair), inglese (Nats) e dal partner tecnologico IRIDIUM, per un importo complessivo di 63,5 milioni di euro corrispondente a 70,8 milioni di dollari, con una quota di partecipazione del 9,1% che si attesterà a 11,1% post esecuzione della clausola di redemption. Aireon LLC ha realizzato il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo, avvenuto con l'ottavo e ultimo lancio dei satelliti che vanno a comporre la costellazione Iridium Next. Tramite l'installazione di un apparato definito "payload" a bordo di ognuno dei 66 satelliti operativi (su 75 totali) forniranno un sistema di sorveglianza aeronautica del globo al 100%, laddove i sistemi radar-based attualmente in uso garantiscono la copertura di circa il 30% della superficie terrestre. Tale sistema di sorveglianza globale del controllo del traffico aereo, permette un'ottimizzazione delle rotte, il conseguimento di sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo e un risparmio di carburante grazie a rotte più brevi con un minore impatto ambientale.

Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di ENAV S.p.A. e i corrispondenti dati consolidati

sicurezza ed efficienza del volo e un risparmio di carburante grazie a rotte più brevi con un minore impatto
ambientale.
L'esercizio 2020 chiude con un utile di 4,6 milioni di euro (0,4 milioni di euro nel 2019) principalmente per la
fiscalità anticipata iscritta sulla perdita fiscale emersa nella dichiarazione presentata nel 2020 relativamente
all'esercizio 2019.
Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di ENAV S.p.A. e i
corrispondenti dati consolidati
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, viene riportato di seguito il
prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio e il patrimonio netto di Gruppo e gli analoghi valori della
Capogruppo.
31.12.2020 31.12.2019
Risultato Patrimonio Risultato Patrimonio
di esercizio Netto di esercizio Netto
Capogruppo 43.342 1.073.908 111.881 1.143.172
Differenza di consolidamento 0 (29.721) 0
(29.721)
Ammortamento plusvalori acquisizione netto effetti fiscali (1.866) (2.719) (853) (853)
Eliminazione effetti economici infragruppo al netto eff. fiscale 606 (14.237) 687 (14.843)
Riserva di conversione 0 1.766 0 7.029
Riserva adeg.to part.ne fair value e benefici ai dipen. e FTA 0
0
(833)
3.946
0
5.843
Riserva di consolidamento
Altri effetti
0 (7) 0 3.946
1
(4)
Dividendi infragruppo (13.194) (23.962) (10.768) (10.768)
Risultato dell'esercizio delle società controllate 25.395 75.137 17.485 49.742
Totale di Gruppo 54.283 1.083.278 118.433 1.153.543
PN di terzi (311) 2.189 (164) 2.500
Totale Gruppo e Terzi 53.972 1.085.467 118.269 1.156.043
(migliaia di euro)
Relazione sulla gestione 65

Gestione dei rischi

Il Gruppo ENAV ha adottato un processo di Enterprise Risk Management (ERM) finalizzato alla individuazione, valutazione e monitoraggio dei rischi a livello di Gruppo e alla definizione e gestione delle azioni di mitigazione atte a contenere il livello dei rischi entro le soglie di propensione approvate dal Consiglio di Amministrazione (Risk Appetite).

Di seguito è riportata l'analisi dei rischi maggiormente rilevanti per il Gruppo, valutati anche alla luce degli impatti dovuti all'emergenza pandemica da Coronavirus ancora in atto. Per l'analisi dei rischi prettamente finanziari si rinvia a quanto riportato nella nota illustrativa al bilancio consolidato.

Safety

La prevenzione ed il massimo contenimento dei rischi connessi all'erogazione delle attività di core business, costituiscono obiettivo primario per il Gruppo ENAV. Il livello di sicurezza operativa dei servizi di navigazione aerea è infatti una priorità irrinunciabile per ENAV che, nel perseguire i propri obiettivi istituzionali, concilia le interdipendenze delle diverse aree prestazionali con il raggiungimento dei preminenti obiettivi di sicurezza. Le performances di Safety sono monitorate attraverso un presidio organizzativo dedicato ed è definito e mantenuto attivo uno specifico sistema di gestione (Safety Management System), approvato e verificato da ENAC nel contesto delle attività di sorveglianza della certificazione di ENAV come Fornitore di Servizi della Navigazione Aerea.

La Capogruppo elabora le proprie politiche di Safety e predispone un piano di miglioramento della stessa denominato Safety Plan, nel quale sono programmate le attività che si intende realizzare al fine di raggiungere gli obiettivi del Safety performance definiti e per il miglioramento della Safety nel suo complesso.

Image & reputation

La creazione del valore reputazionale è un processo attuato costantemente dal Gruppo ENAV anche attraverso una sistematica gestione della Comunicazione e dei rapporti con gli Stakeholder.

La corporate image e la reputation rappresentano fattori di successo delle organizzazioni che, nel proprio business, devono relazionarsi con clienti, istituzioni, autorità, shareholder e stakeholder, soprattutto per le Società come ENAV, quotate su mercati regolamentati, in quanto la comunità degli investitori è sensibilmente condizionata da eventi in grado di pregiudicare il valore reputazionale.

In considerazione degli adempimenti richiesti, in termini di informativa al mercato e di disclosure, la Capogruppo pone in atto specifici presidi a tutela della corporate image & reputation e svolge un'attività di monitoraggio continuo dei contenuti image relevant su stampa, radio, tv, web e social media.

In generale, il presidio di controllo in materia di image & reputation avviene attraverso lo svolgimento di attività, quali: i) il presidio della normativa in materia di comunicazione finanziaria (press release, regole di

ingaggio, parità di accesso all'informazione, impiego di sistemi di diffusione delle informazioni regolamentate); ii) i contatti con la stampa specializzata (economico/finanziaria).

Per quanto riguarda la crisis communication, la struttura organizzativa di Gruppo preposta alla comunicazione esterna garantisce un presidio attivo sugli eventi maggiormente critici al fine di gestire efficacemente, in tali casi, la comunicazione esterna.

Business Continuity

Il Gruppo ha definito specifici piani di Business Continuity, definendo le appropriate procedure da applicare in caso di eventi che comportino un significativo deterioramento o un'interruzione dei servizi, al fine di preservarne la continuità nei diversi possibili scenari emergenziali. Sono garantiti, senza soluzione di continuità, i necessari livelli di disponibilità del personale operativo, il quale è sottoposto a periodiche attività formative e addestrative per il mantenimento delle previste abilitazioni professionali, nonché i necessari livelli di disponibilità relativamente alla componente tecnologica, attraverso specifiche ridondanze funzionali e mediante un esteso piano di manutenzione cui sono sottoposti tutti gli impianti e gli apparati a supporto dei servizi della navigazione aerea. Il livello di servizio della componente tecnologica è supportato, inoltre, da specifici piani di investimento che mirano ad accrescere le performance degli impianti ed apparati in termini di affidabilità, disponibilità, sicurezza ed efficienza.

Sicurezza delle informazioni

La security dei dati e delle informazioni costituisce un elemento essenziale nella fornitura di servizi di navigazione aerea.

La gestione della sicurezza delle informazioni è effettuata attraverso un presidio organizzativo dedicato e l'implementazione e mantenimento di uno specifico Security Management System certificato ai sensi della norma ISO/IEC 27001:2014.

La riservatezza, l'integrità e la disponibilità delle informazioni operative e corporate sono costantemente monitorate e garantite attraverso un'architettura complessa di presidi di sicurezza fisica e logica oltre a regole e procedure interne. A ciò si aggiunge il coordinamento con le competenti Autorità civili e militari per la protezione dei dati operativi, in particolare nell'ambito del Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica, e collaborazioni con il CSIRT Italia (Computer Security Incident Response Team) e il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche).

Market Abuse

Il Gruppo ENAV gestisce le tematiche di rischio legate al Market Abuse al fine di prevenire e gestire l'eventuale diffusione di informazioni false o ingannevoli tali da manipolare l'andamento del mercato finanziario nonché

di prevenire l'utilizzo di informazioni privilegiate, al fine di trarne vantaggio (cd. internal dealing). A tal proposito, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 include i reati in materia di market abuse, per la cui prevenzione il Gruppo si è dotata di un'architettura organizzativa e procedurale centralizzata, a cui si aggiungono campagne di formazione a copertura degli Organi e dei Vertici aziendali, oltre che a tutto il personale, al fine di creare la necessaria cultura e sensibilità sul tema legato alle informazioni privilegiate e al rispetto delle prescrizioni in vigore.

Compliance

La Capogruppo monitora costantemente possibili rischi legati all'evoluzione normativa applicabile con l'obiettivo di adempiere in modo tempestivo, ed in coerenza con le best practice di riferimento, ai requisiti di compliance aziendale, al quadro normativo e regolamentare di riferimento, provvedendo parimenti al costante adeguamento di responsabilità, processi, sistemi organizzativi di governance e di controllo.

Nel corso del 2020 sono state regolarmente effettuate le attività di monitoraggio circa il rispetto dei requisiti regolamentari espressi dal Regolamento di esecuzione (UE) 2017/373 per la fornitura dei servizi di navigazione aerea e di gestione del traffico aereo e dal Regolamento di esecuzione (UE) 2015/340 per le attività di training.

Il Gruppo ENAV pone, inoltre, grande attenzione ai temi ambientali, sia in un'ottica di compliance normativa ma anche con lo sviluppo di azioni proattive tese a limitare l'impatto ambientale in ogni sua forma.

Al fine di presidiare al meglio le tematiche ambientali è in fase di implementazione un Sistema di Gestione Ambientale di Gruppo, conforme alla norma UNI EN ISO 14001. Le linee di indirizzo della politica ambientale includono il consolidamento dei benefici relativi alle emissioni di CO2 nell'atmosfera da parte dei vettori attraverso il Flight Efficiency Plan (FEP), l'adozione del green procurement attraverso l'applicazione dei criteri minimi ambientali nelle politiche di approvvigionamento, l'uso razionale dell'energia indirizzandosi anche verso le energie rinnovabili, e la diffusione della cultura della tutela ambientale nei confronti dei propri dipendenti attraverso progetti di sensibilizzazione e formazione del personale.

Inoltre, il Gruppo si è dotato di una struttura di deleghe del Datore di Lavoro in materia ambientale oltre che di figure preposte alla gestione del ciclo dei rifiuti speciali: tali figure sono chiamate ad assicurare la compliance alle prescrizioni del D.lgs. 152/06.

Health & Safety

Nell'ambito del Gruppo, le società ENAV, Techno Sky e IDS Air Nav adottano un Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) certificati secondo lo standard OHSAS 18001 ed hanno completato, nel corso dell'anno, le attività per la transizione del certificato di conformità al nuovo standard ISO 45001:2018.

La conformità nel tempo alla normativa di riferimento è garantita mediante il governo del SGSSL, unitamente ad un presidio centralizzato e costanti attività di formazione e sensibilizzazione del personale del Gruppo. Particolare attenzione è posta anche alle misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori che operano all'estero nei Paesi a rischio (c.d. Travel Security). A tal fine sono preventivamente eseguiti, sulle singole missioni, assessment di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con l'emissione di puntuali raccomandazioni, definiti contingency plans per le missioni in Paesi a rischio non basso, erogate sessioni di formazione/informazione dei lavoratori e previsti Servizi di "pronto intervento".

Relazioni istituzionali

Il perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo ENAV necessita di una costante gestione delle relazioni istituzionali in termini di rappresentanza degli interessi aziendali nell'ambito dei processi decisionali delle Istituzioni Pubbliche nazionali. A tal fine è alimentato un network propositivo e fidelizzato di relazioni a livello istituzionale, a livello nazionale ed internazionale con i soggetti decisori, in cui far confluire opportuni atti e position paper su questioni d'interesse strategico per il Gruppo. Sono, quindi, costantemente gestite le relazioni con il Parlamento, il Governo, i Ministeri e le istituzioni pubbliche locali.

Human capital

L'adeguatezza del capitale umano rappresenta un fattore critico di successo sia per l'operatività dei servizi erogati sia, più in generale, per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e viene preservata attraverso appositi modelli, processi e strumenti di sviluppo del personale, utili anche a mappare i fabbisogni formativi in un'ottica di sviluppo delle competenze.

Il miglioramento continuo delle conoscenze, competenze e capacità tecniche oltre ad essere a livello operativo un aspetto di compliance imposto da leggi e regolamenti, il cui rispetto è periodicamente verificato dai Regolatori esterni, è considerato come un'opportunità rispetto alla quale pianificare la crescita complessiva del Gruppo anche con riferimento alle attività non regolate ed alle future sfide tecnologiche e di business.

Per le figure chiave dell'organizzazione aziendale sono definite opportune tavole di successione basate su valutazioni periodiche interne per l'individuazione di risorse ad alto potenziale (mediante utilizzo di tecniche di assessment), finalizzate anche a garantire l'allineamento tra le competenze e ruoli aziendali.

Macro trend e governo dei costi

La Commissione Europea (CE) ha emanato un nuovo regolamento in materia tariffaria prevedendo misure eccezionali per il biennio 2020-2021 del terzo periodo regolatorio 2020-2024 (terzo Reference Period - RP3). Tale regolamento, applicabile ai Service Provider (ANSP), introduce norme speciali per la definizione dei

target di performance a livello europeo per i primi due anni del periodo di riferimento RP3, vale a dire 2020 e 2021, al fine di attenuare l'impatto sul settore del trasporto aereo causato dalla pandemia da COVID-19, nonché per garantire la sostenibilità nel lungo termine per il settore del trasporto aereo.

In particolare, è previsto che l'approvazione finale dei piani di performance RP3 per i singoli ANSP venga rinviata a fine 2021: entro il 15 dicembre 2020 gli Stati Membri hanno inviato alla Commissione Europea i dati preliminari sui costi e le previsioni di traffico per il periodo 2020-2024, come input iniziale per la determinazione dei target di performance rivisitati, validi per RP3 a livello europeo. Sulla base delle informazioni ricevute, la Commissione Europea dovrà adottare i nuovi target di performance entro il 1° maggio 2021. A loro volta, gli Stati Membri dovranno quindi presentare dei Piani di Performance RP3 rivisti, inclusivi dei nuovi target, entro il mese di ottobre 2021. Infine, tali Piani di Performance dovrebbero essere votati e approvati entro dicembre 2021.

Il meccanismo di bonus/malus che assegna agli ANSP un bonus o una penalty annuale, pari ad un massimo del 2% dei costi determinati, è stato congelato per il periodo 2020-2021, ma sarà pienamente reintrodotto dal 2022 in poi. Si ricorda che sebbene per il secondo reference period (2015-2019) il target capacity veniva misurato a livello di FAB, il sistema incentivante, per decisione delle Autorità nazionali, trova un'implementazione locale, giustificato anche dalla difficoltà di individuare un sistema incentivante direttamente applicabile al FAB Blue Med (Functional Airspace Block) e condiviso tra i 4 Stati membri dello stesso.

La Società ha attuato un presidio di costante controllo e monitoraggio delle performance nazionali e porta avanti con le Autorità competenti tutte le attività finalizzate a valorizzare il rilevante contributo apportato dalla Capogruppo in ambito capacity dell'Italia e del FAB di cui fa parte.

Relativamente al sistema incentivante italiano, va evidenziato altresì che tale modello è stato presentato in più occasioni alla Commissione Europea che lo ha di fatto riconosciuto e recepito nel nuovo regolamento del Performance Scheme e Charging, (Regolamento di esecuzione (UE) 2019/317) che disciplina il terzo reference period (2020-2024).

Proprio alla luce delle complessità fronteggiate dall'Italia nell'ambito del FAB Blue Med nella gestione del piano di performance e di conformità della tariffa di rotta per il secondo reference period, il nuovo regolamento ha stralciato l'obbligo di presentazione di un piano di performance a livello FAB, lasciando agli Stati membri la scelta sull'approccio, nazionale o FAB, da perseguire.

Rischio Coronavirus sulle attività del Gruppo

La diffusione dei casi di contagio da Coronavirus nel mondo ha riportato il traffico aereo mondiale ai livelli dei primi anni 2000 e le stime sulla ripresa del traffico sono incerte perché strettamente legate all'evoluzione della crisi sanitaria. Le stime di traffico aereo per l'Italia attese per il 2021 e pubblicate da Eurocontrol a

novembre considerano scenari alternativi in ragione delle tempistiche di disponibilità di un vaccino COVID-19. Una potenziale terza ondata pandemica del virus COVID-19 potrebbe avere ulteriori impatti negativi sulla domanda di traffico aereo internazionale e sui sorvoli, anche nel corso del 2021.

Con riferimento all'impatto sulla salute e sicurezza di tutto il personale del Gruppo ENAV, sono state adottate tutte le misure prescritte dai Protocolli COVID in vigore, nonché le misure raccomandate dagli organi competenti, quali il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità.

Tutte le strutture di line e di staff del Gruppo sono attivamente impegnate in un piano di monitoraggio dell'evoluzione dello scenario nel breve e medio termine volto a mettere a fuoco le ricadute effettive ed i rischi correlati al COVID-19, a valutare in maniera più accurata i riflessi sul business e ad attivare tutte le azioni di protezione e garanzia delle operazioni del Gruppo.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020

L'assemblea del 25 febbraio 2021 del Consorzio Sicta in liquidazione ha deliberato la chiusura definitiva del Consorzio in quanto terminate le attività di liquidazione ed approvato il piano di riparto.

Il 1° marzo 2021, la società Enav Espana Control Aereo S.L.U. acquisita nel mese di gennaio 2020 per la partecipazione alla gara bandita dal gestore aeroportuale spagnolo per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale relativo a n. 12 aeroporti spagnoli di media e piccola dimensione, è stata posta in liquidazione e definitivamente liquidata dato l'esito negativo della gara.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'andamento della gestione nel corso del 2020 ha evidenziato una tendenza difforme nei diversi trimestri. Se la parte inziale dell'anno è stata caratterizzata da un volume di traffico e di ricavi sostanzialmente in crescita, dal mese di aprile fino al mese di giugno, in ragione degli effetti legati alla pandemia COVID-19, si è invece assistito alla contrazione senza precedenti delle unità di servizio, superiore addirittura a quella registrata all'indomani dell'attacco alle torri gemelle, con picchi del -91,1% ad aprile e -89,9% a maggio.

Nel mese di luglio e, soprattutto agosto, si è rilevato un sensibile aumento dei volumi di traffico in termini di unità di servizio, con un risultato che ad agosto si è posizionato intorno al -55,8%, rispetto ad agosto del precedente anno. Nell'ultima parte dell'anno, invece, per effetto del riacutizzarsi della pandemia, la gestione è stata nuovamente influenzata da un repentino ridimensionamento dei volumi di traffico, con un dato relativo alle unità di servizio che a novembre ha fatto registrare un -66,1%. Stante tale andamento non uniforme, difficilmente riscontrabile nel recente passato, al momento rimane complesso poter prevedere quando il traffico potrà riprendere la sua normale operatività. Secondo le ultime stime prodotto da STATFOR di Eurocontrol nel Five-Year Forecast 2020-2024 prodotto nel mese di novembre 2020, l'anno 2021, pur caratterizzato da una ripresa del traffico, rileverà per l'Italia ancora un volume di unità di servizio collocato

intorno al 50% di quanto registrato nel corso del 2019. Tale forecast prevede che la campagna vaccinale possa determinare un sostanziale rallentamento del contagio già dal 2021, fino a pervenire ad un potenziale debellamento del COVID-19 già dalla stagione estiva 2022. Sarà quindi importante vedere gli sviluppi del trend del traffico, e dei relativi incassi, nei prossimi mesi anche alla luce delle stime di traffico che STATFOR aggiornerà nel mese di Maggio 2021.

Va anche rilevato come i prossimi mesi saranno particolarmente rilevanti per ENAV e per le Società del Gruppo, non solo per effetto dei volumi di traffico previsti, ma anche per le attività di definizione e negoziazione dei Piani di Performance, a valle della pubblicazione dei target da parte della Commissione europea.

Relativamente alle attività di investimento, ridotte nel 2020 a seguito del lock-down e di una ripianificazione funzionale alla gestione dei flussi di spesa mantenendo inalterati i livelli di servizio e safety, si prevede un livello di spesa per il 2022 sostanzialmente in linea con l'anno precedente ed una ripresa negli anni successivi. In considerazione delle modalità e delle tempistiche fissate dal regolatore comunitario sulla definizione e approvazione dei piani di performance e tariffari, dato inoltre il peso rilevante del fatturato core business rispetto al non regolato, la Capogruppo ha ritenuto opportuno definire il nuovo piano industriale a valle del processo di definizione e negoziazione dei piani di performance con il regolatore, allorquando saranno definiti i livelli di performance richiesti e le relative tariffe.

In relazione alle prospettive finanziarie per l'esercizio 2021, il contesto di riferimento continua ad essere caratterizzato da una situazione di incertezza legata alla pandemia da COVID-19, pur se si ravvisano segnali di miglioramento sulla prevedibile evoluzione del traffico aereo, soprattutto per il periodo estivo. In tale contesto di riferimento, il management prevede nel 2021 un free cash flow ancora negativo e, a compendio delle iniziative di funding già perfezionate nel corso del 2020, ed enunciate all'interno del paragrafo Andamento operativo, sta valutando l'opportunità di avviarne delle ulteriori tese ad incrementare le riserva di liquidità cui poter ricorrere, qualora necessario, per la gestione di eventuali e ulteriori fabbisogni connessi alla gestione ordinaria. In ogni caso, le attuali stime effettuate dal management, sullo sviluppo dei flussi di cassa prospettici, confermano la naturale capacità di servire integralmente il debito bancario nel rispetto dei piani di ammortamento in essere.

Proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:

  • approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di ENAV S.p.A. che chiude con un utile di esercizio di euro 43.342.290,01;
  • destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 2.167.114,50 a riserva legale, come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile e per euro 41.175.175,51 a riserva per utili portati a nuovo.

20 aprile 2021

Il Consiglio di Amministrazione

BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO ENAV

AL 31 DICEMBRE 2020

Bilancio consolidato del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2020

Prospetti consolidati del Gruppo ENAV 76
Stato patrimoniale consolidato
Conto Economico consolidato
Altre componenti di Conto economico complessivo consolidato
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
77
79
80
81
82
Note illustrative del Gruppo ENAV 83
Informazioni generali
Forma e contenuto del Bilancio Consolidato
Principi e area di consolidamento
Principi contabili
Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate del Gruppo
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale –
finanziaria consolidata
Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato
Altre informazioni
84
84
86
91
108
113
118
142
152
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio consolidato
170

Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 171

PROSPETTI CONSOLIDATI DEL GRUPPO ENAV

Stato patrimoniale consolidato

ATTIVO

Stato patrimoniale consolidato
ATTIVO di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 31.12.2020 33) 31.12.2019 33)
Attività non correnti
Attività Materiali 7 929.533.044 0 985.129.430 0
Attività Immateriali 8 175.629.242 0 171.567.343 0
Partecipazioni in altre imprese 9 50.121.845 0 63.225.238 0
Attività finanziarie non correnti 10 346.719 0 11.090.188 10.658.113
Attività per imposte anticipate 11 27.147.820 0 16.683.396 0
Crediti tributari non correnti 12 23.857.810 0 24.858.353 0
Crediti Commerciali non correnti 13 385.970.716 0 9.612.495 0
Altre attività non correnti 15 7.764.636 7.751.760 16.343.893 16.343.893
Totale Attività non correnti 1.600.371.832 1.298.510.336
Attività correnti
Rimanenze 14 61.560.792 0 60.690.528 0
Crediti commerciali correnti 13 136.581.749 40.641.837 213.321.419 42.798.524
Attività finanziarie correnti 10 9.850.827 9.850.827 24.976.671 0
Crediti Tributari 12 13.336.512 0 14.804.176 0
Altre attività correnti 15 52.234.355 35.239.207 48.114.091 32.977.328
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 316.044.081 224.570 449.268.346 534.846
Totale Attività correnti 589.608.316 811.175.231
Attività destinate alla dismissione 17 1.431.642 1.443.517
Totale Attivo 2.191.411.790 2.111.129.084

Stato patrimoniale consolidato

Stato patrimoniale consolidato
di cui parti di cui parti
(valori in euro) Note 31.12.2020 correlate (Nota
33)
31.12.2019 correlate (Nota
33)
Patrimonio Netto
Capitale sociale
18 541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve 18 467.486.532 0 473.373.561 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 18 19.763.486 0 19.992.565 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18 54.283.479 0 118.432.376 0
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 18 1.083.277.882 0 1.153.542.887 0
Capitale e Riserve di terzi 2.499.765 0 2.664.000 0
Utile/(Perdita) di terzi (311.263) 0 (164.235) 0
Totale Patrimonio Netto di Terzi 2.188.502 0 2.499.765 0
Totale Patrimonio Netto 18 1.085.466.384 1.156.042.652
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 19 1.050.000 0 991.200 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 20 49.943.154 0 52.509.423 0
Passività per imposte differite 11 6.729.418 0 9.308.909 0
Passività finanziarie non correnti 21 485.149.609 0 330.784.071 0
Debiti commerciali non correnti 22 8.506.073 0 49.416.977 0
Altre passività non correnti 23 171.403.925 0 176.549.910 0
Totale Passività non correnti 722.782.179 619.560.490
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 19 2.291.531 0 786.823 0
Debiti commerciali correnti 22 149.811.624 17.959.187 138.754.198 18.303.236
Debiti tributari e previdenziali 24 24.755.009 0 35.945.970 0
Passività finanziarie correnti 21 67.515.998 0 17.169.674 0
Altre passività correnti 23 138.784.423 91.884.439 142.828.020 77.515.432
Totale Passività correnti 383.158.585 335.484.685
Passività direttamente associate alle attività
destinate alla dismissione
17 4.642 41.257
Totale Passività 1.105.945.406 955.086.432
2.191.411.790 2.111.129.084
Totale Patrimonio Netto e Passività

Conto Economico consolidato

Conto Economico consolidato di cui parti di cui parti
correlate (Nota correlate (Nota
(valori in euro) Note 2020 33) 2019 33)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 25 352.216.440 10.251.259 951.766.371 12.519.473
Balance 25 383.378.133 0 (86.974.733) 0
Totale ricavi da contratti con i clienti 25 735.594.573 864.791.638
Altri ricavi operativi 26 45.270.927 34.870.314 47.121.792 35.264.279
Totale ricavi 780.865.500 911.913.430
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 27
(7.772.336)
(276.081) (9.894.124) (280.329)
Costi per servizi 27 (112.672.031) (9.061.250) (119.487.713) (8.357.521)
Costo del personale 28 (460.956.551) 0 (497.118.377) 0
Costi per godimento beni di terzi 27 (2.115.601) (23.546) (2.299.790) (21.888)
Altri costi operativi 27 (4.720.414) 0 (2.482.253) 0
Costi per lavori interni capitalizzati 29 27.727.063 0 31.262.239 0
Totale costi (560.509.870) (600.020.018)
Ammortamenti 7 e 8 (138.071.100) 0 (139.484.935) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di crediti 13 (6.168.077) 0 (2.212.707) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per attività materiali e immateriali 7 (4.179.047) 0 (118.876) 0
Accantonamenti 19 (813.131) 0 509.262 0
Risultato Operativo 71.124.275 170.586.156
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 30 1.818.166 0 2.146.835 0
Oneri finanziari 30 (7.353.433) 0 (6.827.037) 0
Utile (perdita) su cambi 30 (589.877) 0 62.061 0
Totale proventi e oneri finanziari (6.125.144) (4.618.141)
Risultato prima delle imposte 64.999.131 165.968.015
Imposte dell'esercizio 31 (11.026.915) 0 (47.699.874) 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio (Gruppo e Terzi) 53.972.216 118.268.141
quota di interessenza del Gruppo 54.283.479 118.432.376
quota di interessenza di Terzi (311.263) (164.235)
Utile/(Perdita) base per azione 38 0,10 0,22
Utile diluito per azione 38 0,10 0,22

Altre componenti di Conto Economico complessivo consolidato

(valori in euro) Note 2020 2019
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18 53.972.216 118.268.141
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- differenze da conversione bilanci esteri 18 (5.265.937) 1.129.169
- valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 10 e 18 (154.172) 95.750
- effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
11 e 18 37.001 (22.984)
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(5.383.108) 1.201.935
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- adeguamento al fair value delle partecipazioni in altre imprese 9 (8.497.758) 1.890.725
- utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 18 e 20 (453.807) (2.794.410)
- effetto fiscale 11 e 18 1.893.443 273.607
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(7.058.122) (630.078)
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 41.530.986 118.839.998
quota di interessenza del Gruppo 41.842.249 119.004.233
quota di interessenza di Terzi (311.263) (164.235)

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Capitale sociale Riserva legale Riserve diverse Riserve
Riserva per utili/(perdite)
attuariali per benefici ai
Riserva Cash Flow Hedge Totale riserve Utili/(perdite) portati a nuovo Utile/(perdita) dell'esercizio Totale Interessenze di Terzi Totale Patrimonio
netto
(valori in euro)
Saldo al 31 dicembre 2018
541.744.385 26.663.066 443.029.212 dipendenti
(9.086.080)
1.957.176 462.563.374 18.860.841 114.390.115 1.137.558.715 0 1.137.558.715
Adozione nuovi principi 0
0
0 0 0 0 (110.885) 0 (110.885) 0 (110.885)
Saldo al 1° gennaio 2019 541.744.385 26.663.066 443.029.212 (9.086.080) 1.957.176 462.563.374 18.749.956 114.390.115 1.137.447.830 0 1.137.447.830
Destinazione del risultato di esercizio
precedente 0
5.146.738
0 0 0 5.146.738 109.243.377 (114.390.115) 0 0
Erogazione dividendo 0
0
0 0 0 0 (108.000.768) 0 (108.000.768) 0 (108.000.768)
Acquisto azioni proprie 0
0
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Riserva differenza da conversione 0
0
1.129.169 0 0 1.129.169 0 0 1.129.169 0 1.129.169
Piano di incentivazione a lungo termine 0
0
1.145.592 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592 0 1.145.592
Cessione di interessenze a terzi 0
0
3.946.000 0 0 3.946.000 0 0 3.946.000 2.664.000 6.610.000
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0
0
1.493.673 (2.123.751) 72.766 (557.312) 0 0 (557.312) 0 (557.312)
- utile/(perdita) dell'esercizio 0
0
0 0 0 0 0 118.432.376 118.432.376 (164.235) 118.268.141
Saldo al 31 dicembre 2019 541.744.385 31.809.804 450.743.646 (11.209.831) 2.029.942 473.373.561 19.992.565 118.432.376 1.153.542.887 2.499.765 1.156.042.652
Destinazione del risultato di esercizio 0
5.594.056
0 0 0 5.594.056 112.838.320 (118.432.376) 0 0 0
precedente
Erogazione dividendo 0
0
0 0 0 0 (113.189.994) 0 (113.189.994) 0 (113.189.994)
(Acquisto)/assegnazione azioni proprie 0
0
1.773.331 0 0 1.773.331 0 0 1.773.331 0 1.773.331
Riserva differenza da conversione 0
0
(5.265.937) 0 0 (5.265.937) 0 0 (5.265.937) 0 (5.265.937)
Piano di incentivazione a lungo termine 0
0
(813.186) 0 0 (813.186) 122.595 0 (690.591) 0 (690.591)
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0
0
(6.713.229) (344.893) (117.171) (7.175.293) 0 0 (7.175.293) 0 (7.175.293)
- utile/(perdita) dell'esercizio 0
0
0 0 0 0 0 54.283.479 54.283.479 (311.263) 53.972.216
541.744.385 37.403.860

Rendiconto finanziario consolidato
di cui parti di cui parti
(migliaia di euro) Note 2020 correlate 2019 correlate
A -
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (*)
16 450.657 317.716
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato dell'esercizio
Ammortamenti
18
7 e 8
53.972
138.071
0
0
118.268
139.485
0
0
Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 20 (3.020) 0 (2.814) 0
Variazione derivante da effetto cambio 18 (23) 0 39 0
Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività 7 e 8 4.320 0 200 0
materiali e immateriali
Altri proventi/oneri su flussi non monetari 7 4 0 18 0
Accantonamento per piani di stock grant 28 1.083 0 1.146 0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 19 1.691 0 (509) 0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive 11 (11.476) 0 (322) 0
Decremento/(Incremento) Rimanenze
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti
14
13
(248)
(300.372)
0
2.157
689
66.142
0
(4.110)
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 12 e 24 (8.722) 0 15.917 0
Variazione delle Altre attività e passività correnti 15 e 23 (6.848) 12.107 21.125 14.588
Variazione delle Altre attività e passività non correnti 23 3.435 8.592 9.830 5.766
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 22 (44.925) 1.595 (27.581) 854
B -
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO
(173.058) 341.633
di cui Imposte pagate
di cui Interessi pagati
(37.195)
(4.414)
0
0
(35.159) 0
0
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento (3.645)
Investimenti in attività materiali 7 (74.003) 0 (101.759) 0
Investimenti in attività immateriali 8 (17.485) 0 (14.557) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti 22 14.906 (1.939) 51.470 1.773
Vendita attività materiali 7 0 0 0 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti 13 750 0 750 0
Investimenti in partecipazioni 9 0 0 (41.126) 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni
Investimenti in attività finanziarie
9
10
(1.313)
24.897
0
0
3.155
9.000
0
0
C -
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
(52.248) (93.067)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 21 220.000 0 0 0
(Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine 21 (13.540) 0 (13.417) 0
Variazione netta delle passività finanziarie a lungo termine 21 174 0 (7) 0
Emissione prestito obbligazionario 21 0 0 0 0
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti e non
21
10
(1.980)
877
0
807
(2.082)
1.196
0
(10.658)
Acquisto azioni proprie 18 0 0 0 0
Variazione di Capitale 18 0 0 6.625 0
Distribuzione di dividendi 18 (113.190) (60.308) (108.001) (57.543)
D -
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
92.341 (115.686)
E -
Flusso di cassa complessivo (B+C+D)
(132.965) 132.880
(273) 61
F -
Differenze cambio su disponibilità liquide
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (A+E+F)

Note illustrative del Gruppo ENAV

1. Informazioni generali

ENAV S.p.A. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo"), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.) ed ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, e altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2020, il capitale della Società risulta detenuto per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,58% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,14% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.

L'attività del Gruppo ENAV consiste nel servizio, svolto dalla Capogruppo, di gestione e controllo del traffico aereo e negli altri servizi essenziali per la navigazione aerea nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, nella conduzione tecnica e manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo, in attività di vendita di soluzioni software in ambito aeronautico e in attività di sviluppo commerciale e di consulenza aeronautica. Le modalità di valutazione e rappresentazione sono ricondotte a quattro settori operativi quali quello dei servizi di assistenza al volo, dei servizi di manutenzione, dei servizi di soluzioni software AIM e del settore residuale definito altri settori.

Il Bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 comprende i Bilanci di ENAV S.p.A. e delle sue controllate ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2021, che ne ha autorizzato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della EY S.p.A. in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio Consolidato

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 di ENAV S.p.A. e delle sue controllate (di seguito anche il "Gruppo") è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 20 aprile 2021, data in cui il Consiglio di Amministrazione di ENAV S.p.A. ha approvato il Bilancio consolidato.

I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo ENAV, nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio consolidato del precedente esercizio.

Il Bilancio consolidato è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo ENAV. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo ENAV, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico consolidato dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2020 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico consolidato predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico consolidato, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto consolidato distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato;
  • rendiconto finanziario consolidato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il Gruppo ha inoltre applicato la nuova definizione di rilevanza introdotta con le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di tali bilanci, che forniscono informazioni

finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. Il Gruppo valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

3. Principi e area di consolidamento

Società controllate

Il bilancio consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società sulle quali la stessa esercita il controllo, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, a partire dalla data in cui lo stesso viene acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa, in accordo con il principio IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione, quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto o diritti simili, il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto del Gruppo;
  • diritti di voto potenziali del Gruppo;
  • una combinazione dei precedenti fatti e circostanze.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o

ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, elimina le relative attività e passività e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevata a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta è rilevata al fair value.

I Bilanci delle società controllate sono redatti facendo riferimento al 31 dicembre 2020, data di riferimento del Bilancio consolidato, appositamente predisposti ed approvati dagli organi amministrativi delle singole entità, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili applicati dal Gruppo ENAV.

Le società controllate, incluse nella predetta area di consolidamento, sono consolidate secondo il metodo integrale, in conformità alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunte linea per linea nel bilancio consolidato;
  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo;
  • gli utili e le perdite non ancora realizzati per il Gruppo, in quanto derivanti da operazioni tra società del Gruppo stesso, sono eliminati, così come i rapporti reciproci di debito e credito e di costo e di ricavo;
  • le rettifiche di consolidamento tengono conto del loro effetto fiscale differito.

Traduzione dei bilanci di società estere

I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo, secondo le seguenti regole:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio, il cui risultato è ritenuto una affidabile approssimazione di quello che risulterebbe dall'applicazione dei cambi vigenti alla data di ciascuna transazione;
  • la riserva di conversione, inclusa tra le voci del patrimonio netto consolidato, accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura sia quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione. Tale riserva è riversata a Conto Economico al momento della cessione della relativa partecipazione.

I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall'euro
sono riportati nella seguente tabella:
31.12.2020 31.12.2019
Media dei 12 mesi Puntuale al 31
dicembre
Media dei 12 mesi Puntuale al 31
dicembre
Ringgit malesi 4,7935 4,9340 4,6371 4,5953
Dollari statunitensi 1,1413 1,2271 1,1196 1,1234

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale del Gruppo sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio le attività e passività monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel Conto Economico consolidato.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il costo di acquisto, ovvero il corrispettivo trasferito, è rappresentato dal valore corrente (fair value) alla data di acquisizione delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a conto economico.

Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione, e l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value, è rilevata come avviamento, ovvero, se negativa, imputata a conto economico. Il valore delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi, le quote partecipative precedentemente detenute sarebbero rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) imputata a conto economico. L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi di IFRS 9, sono rilevate a conto economico. I corrispettivi potenziali classificati come strumento di capitale non sono rimisurati e vengono contabilizzati direttamente nel Patrimonio netto.

Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.

L'avviamento emergente dall'acquisizione di società controllate, rappresenta l'eccedenza del corrispettivo corrisposto, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non viene assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità. Al fine della verifica della riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit o CGU) del Gruppo in cui si prevedono benefici derivanti dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business cui appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.) verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le monitora e le gestisce nell'ambito del proprio modello di business.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi all'attività dismessa e della parte mantenuta nell'unità generatrice di flussi finanziari.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2020, rispetto all'esercizio precedente, ha subito una modifica per l'ingresso della società non operativa ENAV Espana Control Aereo S.L.U., a far data dal 2 gennaio 2020, a seguito dell'acquisizione del 100% delle quote del capitale sociale da parte della Capogruppo per la partecipazione alla gara bandita dal gestore aeroportuale spagnolo. Non essendo risultata assegnataria della gara, la Capogruppo ha deliberato la messa in liquidazione della società che dovrebbe attuarsi nei primi mesi del 2021. Di conseguenza si è provveduto a classificare la stessa nell'ambito delle attività/passività possedute per la vendita, in coerenza con il principio IFRS 5, laddove nel comparativo risultava analogamente classificato il Consorzio SICTA in liquidazione.

Nel 2019 vi era stato l'ingresso nell'area di consolidamento, a far data dal 18 luglio, della società IDS AirNav
S.r.l. per l'acquisizione del 100% delle quote di capitale sociale della stessa da parte della Capogruppo, società
nella quale in data 28 giugno 2019, con efficacia 2 luglio 2019, la IDS – Ingegneria dei Sistemi S.p.A. aveva
conferito il ramo d'azienda relativo alla Divisione Air Navigation.
Inoltre, risulta altresì ridotta la percentuale di possesso nella società D-Flight S.p.A., dal 100% al 60%, con
decorrenza 28 febbraio 2019, a seguito dell'ingresso della compagine societaria UTM Systems & Services S.r.l.
che aveva sottoscritto l'aumento del capitale sociale con sovrapprezzo in conformità agli obblighi assunti in
sede di gara, al fine di detenere il 40% della D-Flight S.p.A.
Le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nella seguente tabella con evidenza dei valori
del capitale sociale al 31 dicembre 2020 espressi in migliaia di euro e la percentuale di partecipazione:
% di partecipazione
Denominazione Sede Attività svolta Valuta Metodo di
consolidamento
Capitale Sociale diretta di gruppo
Techno Sky S.r.l. Roma Servizi euro Integrale 1.600 100% 100%
D-Flight S.p.A. Roma Servizi euro Integrale 50 60% 60%
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur Servizi ringgit malesi Integrale 127 100% 100%
Enav North Atlantic Miami Servizi dollari statunitensi Integrale 44.974 100% 100%
IDS AirNav S.r.l. Roma Servizi euro Integrale 500 100% 100%
Enav Espana Control Aereo
Consorzio Sicta in
Madrid Servizi euro Integrale 4 100% 100%

Acquisizione IDS AirNav S.r.l.

In data 18 luglio 2019, la Capogruppo ha perfezionato l'acquisizione del 100% di IDS AirNav S.r.l., società che sviluppa e supporta soluzioni software commerciali altamente personalizzabili per clienti nel settore aeronautico delle comunicazioni, della navigazione e della sorveglianza e gestione del traffico aereo.

Il prezzo definito per l'acquisizione è stato pari a 41,1 milioni di euro, a fronte di attività nette aventi valore contabile pari a 1,4 milioni di euro. Alla data del closing è stato dapprima definito un corrispettivo pari a 41.073 migliaia di euro, parzialmente regolato per cassa coerentemente agli accordi siglati, in considerazione di un successivo meccanismo di aggiustamento del prezzo e di differimenti nel riconoscimento dello stesso fino al 2021. Entro i 60 gg successivi alla data del closing, come previsto dagli accordi, è stata altresì elaborata una situazione definitiva al 18 luglio 2019 da cui è emerso un price adjustment a favore del cedente di 53 migliaia di euro, determinando un prezzo definitivo pari a 41.126 migliaia di euro.

L'allocazione del prezzo di acquisizione, definito il 31 dicembre 2019, ha determinato in misura provvisoria il fair value delle attività acquisite, delle passività e delle passività potenziali assunte. Le principali rettifiche rispetto al valore contabile sono state identificate nel:

  • Backlog, rappresentativo dei ricavi contrattualizzati alla data di riferimento, allocato tra le altre attività immateriali per 5.939 migliaia di euro, determinato in base ad una valutazione coerente con il metodo reddituale. La vita utile del backlog è pari a 9 anni, ed è stata stimata sulla base delle scadenze delle commesse già contrattualizzate alla data di acquisizione del controllo;

  • Customer relationship, allocate tra le altre attività immateriali per 3.061 migliaia di euro, in base ad una valutazione coerente con l'Excess Earnings Method. La vita utile delle customer relationship è pari a 15 anni ed è stata definita pari all'anno in cui risultano conseguiti il 90% dei cash flow non attualizzati;
  • Software, allocato tra i diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere di ingegno per 8.619 migliaia di euro, in base ad una valutazione coerente con il metodo relief from royalty. La vita utile del software è pari a 5 anni ed è stata stimata considerando l'obsolescenza tecnica, tecnologica e commerciale dei software identificati.
commerciale dei software identificati.
Nell'ambito delle rettifiche al prezzo di acquisto in sede di allocazione sono inoltre emerse imposte differite
passive pari a 4.917 migliaia di euro, misurate rispetto alle rettifiche delle attività immateriali da allocazione
del prezzo di acquisto.
In conformità a quanto previsto dall'IFRS 3, i fair value delle attività e delle passività acquisite sono stati
determinati al 31 dicembre 2019 su base provvisoria e non essendosi verificatesi variazioni nei 12 mesi
successivi alla data di acquisizione, i relativi fair value rilevati sono stati considerati definitivi.
Pertanto, la situazione contabile alla data di acquisizione, confermata dall'allocazione definitiva della
purchase price allocation, rimane la seguente:
Rettifiche per Valori contabili
Valori contabili allocazione al 18/7/2019
(migliaia di euro) al 18/7/2019 prezzo acquisto post allocazione
Attività materiali 147 0 147
Attività immateriali 1.910 17.619 19.529
Altre attività non correnti 145 0 145
Totale attività non correnti 2.202 17.619 19.821
Totale attività correnti 3.703 0 3.703
Debiti commerciali non correnti 250 0 250
TFR e benefici ai dipendenti 231 0 231
Passività per imposte differite 0 4.917 4.917
Totale passività non correnti 481 4.917 5.398
Totale passività correnti 3.986 0 3.986
1.438 12.702 14.140
Attività nette acquisite 41.126
Costo dell'operazione
Avviamento
41.126
39.688
0
(12.702)
26.986

4. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del bilancio consolidato.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso

per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano al Gruppo ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach. Tipologia Descrizione Fabbricati 25 Manutenzione straordinaria fabbricati 25 Costruzioni leggere 10

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso,
in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita
utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto
dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi
separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che
compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione
del metodo del component approach.
La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:
vita utile
Tipologia Descrizione (anni)
Fabbricati 25
Fabbricati Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Altri beni Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

Tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d'uso ("right of use"), in conformità al principio IFRS 16, connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall'attività lungo il periodo di utilizzo. Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita, previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell'accordo o il tasso di finanziamento marginale.

Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell'accordo che normalmente coincide con la durata dello stesso.

Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La componente lease è inclusa nell'ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto economico.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese, quali l'avviamento, sono iscritte al valore equo definito alla data di acquisizione, se tale valore può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Il Gruppo non iscrive attività a vita utile indefinita ad eccezione dell'Avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese, che rappresentano strumenti rappresentativi di capitale sono valutate al fair value.

Il Gruppo ha scelto irrevocabilmente di imputare le variazioni di fair value tra le altre componenti di conto economico complessivo, ovvero in una specifica riserva di patrimonio netto, senza rigiro a conto economico.

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (OCI) e al fair value rilevato nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti

commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. Il Gruppo detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in quattro categorie in accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale); iv) Attività finanziarie al fair value rilevate a conto economico.

Il Gruppo iscrive principalmente le tipologie di attività finanziarie descritte ai punti i) e iii) sopra riportate. Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell'ambito del bilancio consolidato, rientrano nella categoria attività finanziarie al costo ammortizzato le seguenti voci di bilancio: le attività finanziare correnti e non, i crediti commerciali correnti e non e le altre attività correnti e non.

Per le attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo riguardanti strumenti rappresentativi di capitale, il Gruppo ha effettuato la scelta irrevocabile, in sede di prima applicazione del principio IFRS 9, di imputare le variazioni di fair value al conto economico complessivo, essendo soddisfatta la definizione di strumento rappresentativo di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e poiché lo strumento non è detenuto per la negoziazione. La classificazione è determinata a livello di singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico.

I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Il Gruppo ha scelto di classificare irrevocabilmente le proprie partecipazioni non quotate in questa categoria e di imputare conseguentemente gli adeguamenti al fair value in OCI.

Il valore contabile delle attività finanziarie, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene ridotto dal nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla percentuale di perdita in caso di insolvenza e sull'esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l'utilizzo di dati storici, elementi forward-looking ed informazioni reperibili da info providers, qualora ottenibili senza costi spropositati.

Per talune categorie di attività finanziarie al costo ammortizzato, quali i crediti commerciali e i contract assets, il Gruppo adotta l'approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto normativo di riferimento.

Qualora l'entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del

bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.

La documentazione predisposta in conformità al principio IFRS 9 include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui il Gruppo valuta se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Alla data di stipula del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione del Gruppo di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire il Gruppo dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo

attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge a esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, il Gruppo opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria. Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili.

Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti (o un gruppo in dismissione) sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività non corrente (o il gruppo in dismissione) è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla dismissione, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla dismissione, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, tali attività nette non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell'iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie detenute dal Gruppo comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente.

La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare, le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.

Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività finanziarie detenute dal Gruppo, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche mediante il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività correnti, salvo quelle che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Tra le passività finanziarie, correnti e non risultano altresì iscritte, a seguito dell'introduzione di IFRS 16, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore nell'ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l'iscrizione del right of use tra le attività materiali.

Benefici ai dipendenti

I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogati dal Gruppo in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie ed incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a

quella risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di conto economico complessivo, nel periodo in cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico del Gruppo che versa contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Piano di incentivazione azionaria a lungo termine

Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti determinato alla data di assegnazione (grant date), ed è rilevato tra il Costo del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio netto denominata Riserva stock grant. L'ammontare complessivo stimato viene ripartito su tutto il vesting period e periodicamente viene rilevato il costo del personale ed il corrispondente incremento di patrimonio netto per una quota dell'ammontare stimato.

L'importo stimato del costo deve essere rivisto durante il vesting period se successive informazioni indicheranno che il numero di strumenti che matureranno alla fine del periodo di vesting sarà differente rispetto a quanto originariamente stimato. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando l'entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente, in conformità a quanto previsto dal principio IFRS 15. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l'uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).

Nell'ambito del transaction price vengono altresì fattorizzati (in base al metodo del valore atteso e/o dell'importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che non vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il valore temporale del denaro.

I ricavi del Gruppo sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:

mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell'ambito degli stream di rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell'output in base alle unità di servizio assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration, fattorizzata nel transaction price di ciascuna obbligazione di fare, ascrivibile ai servizi erogati nell'ambito degli stream di rotta e di terminale, e permette di misurare l'effettivo valore della

performance erogata a beneficio del cliente ed opportunamente rettificata per tenere in considerazione il valore temporale del denaro;

mercato non regolamentato: i ricavi sono disaggregati per tipologia di transazione, quali vendita di licenze e prestazione di servizi, radiomisure, consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione, ed altri ricavi. I servizi rilevati con modalità over time sono circoscritti prevalentemente ai servizi erogati in ambito consulenza aeronautica e alle prestazioni di servizi, comprensivi delle attività di manutenzione sulle licenze software vendute. La vendita delle licenze viene rilevata subordinatamente alla consegna fisica del bene al cliente.

Balance – Ricavi da contratti con i clienti

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. A seguito della pandemia da COVID-19 e l'impatto significativo che lo stesso ha determinato nel settore del trasporto aereo, la Commissione Europea ha adottato mediante il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020, alcune misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 – 2024) del sistema di prestazioni e di

tariffazione nel Cielo Unico Europeo, introducendo alcune norme che derogano in parte il Regolamento UE 2019/317 riferito a tale periodo. Tale Regolamento ha introdotto delle disposizioni specifiche in relazione agli anni 2020 e 2021, questi ultimi considerati come un unico periodo, superando di fatto, per il periodo in oggetto, il meccanismo di recupero fondato sul rischio traffico, in vigore come detto in precedenza a partire dal 2012. Sulla base del Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020 è previsto che i ricavi da balance, determinati in funzione della performance effettivamente resa nei confronti di Eurocontrol, siano valorizzati tenendo conto dei costi consuntivi del 2019 a cui applicare una percentuale di riduzione per i due anni, 2020- 2021, in funzione di un target di performance richiesta. Nella determinazione degli obiettivi prestazionali in termini di efficienza economica la Commissione ritiene che si debba tener conto dei costi effettivi sostenuti dai service provider. I balance che emergono da tale calcolo, dovranno essere ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023. Sebbene tale Regolamento sia riferito ai ricavi di rotta, ENAV ne ha esteso l'applicazione anche ai ricavi di terminale complessivamente per le due fasce di tariffazione (fascia 1 e fascia 2). L'adeguamento dei ricavi di rotta e di terminale verrà imputato nella voce Balance dell'anno.

Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non, risultano classificate nell'ambito dei crediti commerciali correnti e non, alla stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L'ammontare di credito/debito per balance risulta separatamente identificabile nell'ambito delle note illustrative.

La voce Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita.

La voce Balance dell'anno sarà imputata in tariffa sulla base delle indicazioni della Commissione Europea mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi tenendo conto dell'effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale e rilevazione successiva dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La

modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e ulteriori informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma un'applicazione prospettica delle modifiche.

Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi. Per tale ragione il Gruppo rettifica il prezzo dell'operazione per tenere conto del valore temporale del denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell'esercizio, rappresentano una variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversati nella tariffa futura. I crediti e debiti per balance, imputati nella tariffa dell'esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell'ambito dei crediti/debiti commerciali, correnti e non, e separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti sul reddito (IRES e IRAP) sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente nei Paesi nei quali il Gruppo esercita la sua attività, applicando le aliquote fiscali vigenti. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate solo quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate a conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero nel patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate da parte del Gruppo ENAV in accordo con lo IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con la Capogruppo il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Capogruppo e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Capogruppo o di sue società correlate, nonché gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate esterne al Gruppo si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (ex MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.

Settori operativi

In accordo con il principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità: i) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi, ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore, iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini dell'informativa finanziaria, tre settori operativi (servizi di assistenza al volo, servizi di manutenzione e soluzioni software AIM) coincidenti con le unità generatrici di flussi finanziari (CGU). È inoltre previsto un quarto settore operativo avente natura residuale che include le operazioni riferibili ad attività minoritarie, che non ricadono nei settori operativi sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Le informazioni dei settori operativi per l'esercizio 2020, comparati con i dati dell'esercizio 2019, sono fornite nella nota 32 Informativa per settori operativi.

Utile/(Perdita) base e diluita per azione

In accordo con il principio IAS 33, l'utile base per azione viene calcolato come rapporto tra l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

L'utile base coincide con l'utile diluito dal momento che alla data di redazione del bilancio non sussistono potenziali azioni ordinarie, ovvero azioni che non hanno ancora dato origine all'emissione di titoli azionari pur in presenza di presupposti giuridici con potenziali effetti diluitivi.

5. Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19

La redazione del Bilancio consolidato, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In osservanza alle raccomandazioni emanate dall'ESMA il 28 ottobre 2020 e richiamate da CONSOB il 16 febbraio 2021 in merito agli impatti derivanti dalla pandemia da COVID-19 in corso, il presente paragrafo riporta anche le aree maggiormente interessate da stime e giudizi che possono aver avuto maggiore impatto a seguito dell'emergenza sanitaria. Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione di recuperabilità dei crediti, alla tenuta degli assets e dell'avviamento e alla determinazione del Balance dell'esercizio. Inoltre, nella predisposizione del Bilancio consolidato sono stati verificati i presupposti per la continuità aziendale ed è ragionevole affermare che il Gruppo continuerà la propria attività operativa in un futuro prevedibile e comunque in un'ottica di lungo periodo. In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati consolidati.

Misurazione ricavi per Balance

Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, a seguito della pandemia da COVID-19 e l'impatto significativo che lo stesso ha determinato nel settore del trasporto aereo, la Commissione Europea ha adottato con il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020 delle misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 – 2024) del sistema di prestazioni e di tariffazione nel Cielo Unico Europeo introducendo alcune norme che derogano in parte il Regolamento UE 2019/317 riferito a tale periodo. Il

Regolamento ha introdotto, in particolare, delle disposizioni specifiche in relazione agli anni 2020 e 2021 che vengono considerati come un unico periodo, superando di fatto il classico meccanismo di calcolo del balance fondato sul rischio traffico. Sulla base del Regolamento è previsto che i ricavi da balance, determinati in funzione della performance effettivamente resa nei confronti di Eurocontrol, siano valorizzati tenendo conto dei costi consuntivi del 2019 rispetto ai quali è stata identificata una percentuale di riduzione, sulla base di una prima proposta della Commissione Europea, supportata dalla PRB (Performance Review Body), soggetta ancora a negoziazione e approvazione da parte degli Stati membri. Sulla base della regolamentazione in bozza attualmente disponibile, la componente rettificativa per balance sarà determinata sulla base di un target di efficienza ancorato ai costi consuntivi determinati 2019. La proposta della Commissione Europea, supportata dal PRB, prevede che i costi determinati consuntivi 2020-2021 saranno ridotti di una percentuale rappresentativa degli obiettivi di efficienza pari al 10%. Si consideri che ai sensi del Regolamento UE 2020/1627 gli obiettivi verranno definiti e pubblicati entro il 1° maggio 2021, dopo un processo di negoziazione attualmente in corso con gli Stati membri che presumibilmente potrebbe portare a valori di efficienza richiesti differenti rispetto alla proposta sopra descritta. A valle della pubblicazione, i provider e gli Stati saranno pertanto chiamati a predisporre il nuovo Piano delle Performance, il quale dovrà essere trasmesso alla Commissione entro il mese di ottobre 2021 per la successiva approvazione. Si sottolinea infine che i balance che emergono da tale calcolo, dovranno poi essere ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023. Come illustrato all'interno della Relazione sulla gestione, in seguito a tale pubblicazione, i provider e gli Stati Membri dovranno predisporre il nuovo Piano di Performance da trasmettere alla Commissione entro il mese di ottobre 2021. Nel nuovo Piano, in coerenza con i nuovi target di performance, i provider europei dovranno pianificare il proprio livello di costo e di traffico, ai fini della determinazione delle tariffe per il periodo 2022-2024.

Al 31 dicembre 2020, ad esito di un processo di stima che per sua natura e per le considerazioni sopra esposte è soggetto ad incertezza, gli Amministratori hanno ritenuto di adottare un approccio prudenziale, prendendo come riferimento la proposta espressa dalla Commissione Europea, anche se ancora non consolidata, determinando l'integrazione da Balance al 31 dicembre 2020 ponendo a confronto i ricavi derivanti dal servizio di rotta e di terminale realizzati nell'esercizio 2020 con i costi consuntivi determinati 2020, ridotti per tenere conto della proposta di efficienza (-10% rispetto ai costi consuntivi determinati del periodo 2019) richiesto dalla Commissione Europea. Le tempistiche di recupero di tali balance sono state articolate lungo un arco temporale di cinque anni, a partire dall'anno 2023, in conformità al Regolamento UE della Commissione Europea. Il giudizio esercitato dalla direzione aziendale, in merito alla componente variabile del Balance, sebbene caratterizzato da profili di incertezza significativa, legati alle possibili modifiche contrattuali precedentemente esposte che potrebbero portare a differenti quantificazioni della stessa componente variabile, è basato sui più affidabili elementi ad oggi disponibili per stimare la componente di

Balance di competenza al 31 dicembre 2020. Nel paragrafo n. 25 Ricavi da contratti con clienti vengono fornite le ulteriori informazioni relative alle valutazioni condotte dal Gruppo ENAV.

Valutazione al fair value per strumenti rappresentativi di capitale

Il Gruppo ad ogni data di riferimento del bilancio effettua l'aggiornamento del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale per i quali ha effettuato la scelta irrevocabile di iscrivere i relativi adeguamenti ad OCI nell'ambito di una specifica riserva di patrimonio netto. Con riferimento alla valutazione del fair value dell'investimento partecipativo in Aireon LLC, l'analisi condotta da parte della direzione richiede la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del Piano economico-finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato. La valutazione richiede un ampio utilizzo da parte della direzione aziendale di stime significative e assunzioni. In particolare, la stima del fair value di Aireon è stata effettuata sulla base delle risultanze del piano economico-finanziario 2019-2033 (il "Piano"), approvato il 26 febbraio 2021 dal Board di Aireon ed oggetto di aggiornamento da parte del management. In particolare, il modello valutativo è fondato sulle seguenti principali assunzioni:

  • l'equity value, determinato nella prospettiva equity-side, in base ai dividend distribuibili desunti dal citato Piano; tali dividendi sono stati desunti in base al periodo esplicito di valutazione, oltre il quale si è ipotizzata la generazione da parte della Società di un flusso di cassa sostenibile a regime ad un tasso di crescita medio nominale (g-rate) di lungo periodo (valore terminale);
  • Il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 14,85%, calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model).

Nel paragrafo n. 9 Partecipazioni in altre imprese vengono fornite le ulteriori informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dal Gruppo ENAV.

Riduzione di valore delle attività (impairment) e unità generatrici di cassa

Una riduzione di valore delle attività esiste qualora il valore di carico di un'attività (carrying amount) o di una unità generatrice di flussi di cassa, Cash Generating Unit (CGU), è superiore al suo valore recuperabile (inteso come il maggiore tra il fair value di un'attività o di una unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita ed il proprio valore d'uso). Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti.

Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business a cui essa appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.), verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora nell'ambito del proprio modello di business.

Il numero ed il perimetro delle CGU vengono sistematicamente monitorati per tenere conto di eventuali fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità di generare flussi finanziari autonomi da parte di gruppi di attività aziendali o al fine di allocare gli effetti di eventuali nuove operazioni di aggregazione o di riorganizzazione da parte del Gruppo.

Il management, sulla base dell'attuale struttura del Gruppo, ha identificato tre unità generatrici di flussi finanziari (CGU):

  • Servizi di assistenza al volo: la CGU coincide con l'entità legale ENAV S.p.A., che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
  • Servizi di manutenzione: la CGU coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo.
  • Soluzioni software AIM: la CGU coincide con la controllata IDS AirNav S.r.l. che ha come core business lo sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e gestione del traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali, per vari clienti in Italia, Europa e paesi extra europei.

La direzione aziendale ha effettuato il test di impairment con riferimento al Goodwill derivante dalle operazioni di aggregazione aziendale, ovvero l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Techno Sky il cui avviamento è stato allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione e l'acquisizione del 100% delle quote di capitale sociale di IDS AirNav, per la quale è stata effettuata l'allocazione del relativo avviamento, nell'ambito della CGU Soluzioni software AIM.

Lo svolgimento dei test di impairment ha richiesto, da parte della direzione aziendale, l'effettuazione di stime significative. Eventuali modifiche riguardanti le assunzioni e gli input utilizzati possono comportare modifiche significative riguardanti il valore recuperabile della CGU.

Sia per la CGU servizi di manutenzione che per la CGU Soluzioni software AIM, i flussi finanziari attualizzati fanno riferimento ad un orizzonte temporale di 4 anni (2021 – 2024) e sono tratti dal Piano industriale approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione oltre che dalla Capogruppo tenuto conto anche del budget approvato per l'anno 2021. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche.

Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti sia per la CGU servizi di manutenzione che per la CGU Soluzioni software AIM:

  • definizione di un NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) sviluppato sulla base della media dei 4 anni di previsione esplicita (2021-2024);
  • ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
  • saldo di capitale circolante pari a 0;
  • il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato per la determinazione del valore residuo (tasso 'g'), è stato stimato pari al 0,8% in coerenza con la revisione delle stime di crescita per l'Italia, nell'attuale contesto macroeconomico.

In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati quest'ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare, il tasso d'attualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk premium e il market risk premium sono stati determinati in base a dati osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.

Si rimanda alla nota n.8 Attività Immateriali per l'informativa relativa ai risultati del test di impairment.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri. Relativamente alla vita utile delle attività immateriali emerse a seguito della PPA (Purchase Price Allocation) di IDS AirNav, le stesse sono state determinate in coerenza con i criteri utilizzati nell'ambito della valutazione del fair value dei net asset acquisiti.

Fondi rischi

Il Gruppo iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero

modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio consolidato.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti e il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti del Gruppo in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL) e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Al fine di tener conto degli effetti del COVID-19 sull'impairment dei crediti commerciali, il modello adottato dal Gruppo è stato oggetto di specifico aggiornamento, sulla base del deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo. Ciò ha portato alla rilevazione contabile di talune svalutazioni, identificate sulla base delle informazioni disponibili.

Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

6. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dal Gruppo

I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019. Le modifiche ed interpretazioni che si applicano per la prima volta nel 2020 non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che non hanno prodotto impatti sul Bilancio consolidato del Gruppo

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2020, ed improduttivi di effetti sul Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Amendment to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards – emesso il 29 marzo 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Il nuovo conceptual framework IFRS sostituisce il framework emesso nel 1989, già parzialmente rivisto nel corso del 2010. Tale aggiornamento non apporta modifiche a principi ed interpretazioni in vigore bensì introduce definizioni trasversali a diversi principi, guidance e parametri, in relazione ai concetti di measurement, presentation and disclosure e derecognition. Inoltre, sono state aggiornate le definizioni di asset e liabilities ed i criteri di recognition delle stesse e sono stati chiariti i criteri generali di redazione del bilancio per gli IFRS adopters, con particolare riferimento alle nozioni di prudence, stewardship, measurement uncertainty, substance over form.

  • Amendment to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material emesso il 31 ottobre 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Le modifiche ai suddetti principi afferiscono ad una nuova definizione di materialità, secondo cui un'informazione è materiale se omettendola, esponendola in modo inesatta oppure offuscandola, ci si attende che possa influenzare ragionevolmente le decisioni economiche degli stakeholders. Il concetto di materialità dipende dalla natura e dalla magnitudo dell'informazione e/o da entrambi i suddetti elementi.
  • Amendment to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform emesso il 26 settembre 2019, ed omologato il 15 gennaio 2020. Le modifiche riguardano le questioni che incidono sull'informativa finanziaria nei periodi precedenti la sostituzione di un indice di riferimento esistente con un tasso di interesse alternativo. Tali emendamenti forniscono indicazioni circa le valutazioni altamente probabili e prospettiche richieste da IFRS 9 e dallo IAS 39 per le relazioni di copertura che sono influenzate dalle incertezze della riforma IBOR. Con il medesimo obiettivo, le modifiche forniscono indicazioni circa la valutazione retrospettica ai sensi dello IAS 39. Le eccezioni descritte negli emendamenti si applicano solo alle relazioni di copertura direttamente interessate dalle incertezze della riforma IBOR.
  • Amendment to IFRS 16 Leases Covid-19-Related Rent Concessions, emesso il 28 maggio 2020, in attesa di omologazione. Lo IASB ha emanato questo amendment al fine di semplificare per i locatari la contabilizzazione degli impatti associati al COVID-19, qualora vi siano delle riduzioni temporanee dei canoni riferiti a beni in lease. In particolare, l'emendamento esonera i locatari dal considerare se in ciascun contratto di locazione le concessioni ottenute quale conseguenza della pandemia da COVID-19, rappresentino o meno una modifica al contratto di lease, e permette dunque ai locatari di contabilizzare tali concessioni come se le stesse non comportino una modifica del lease. Le modifiche citate si applicano alle concessioni ottenute per effetto della corrente pandemia globale, qualora le suddette concessioni comportino una riduzione dei pagamenti dovuti per leasing entro il 30 giugno 2021 (o prima).
  • Amendment to IFRS 3 Business Combinations, emesso il 22 ottobre 2018 ed omologato il 21 aprile 2020. Le modifiche al principio riguardano principalmente la definizione di business, al fine di supportare le entità nell'identificazione della linea di demarcazione tra business combination ed asset acquisition. Più in dettaglio le modifiche: a) chiariscono che un business deve includere almeno un input ed un processo sostanziale che congiuntamente contribuiranno per la creazione di un output; b) rimuovono la necessità di valutare se i market participants sono in grado di sostituire l'input ed i processi mancanti e continuare a produrre l'output; c) aggiungono guidance ed esempi illustrativi affinché l'entità possa valutare se è stato acquisito un processo sostanziale; d) ristringono le definizioni di business e di output focalizzandosi sui beni o servizi erogati al cliente e rimuovendo il riferimento alla riduzione dei costi; e) introducono un concentration test opzionale che garantisca l'assessment semplificato per capire se la pluralità di attività acquisite rappresenti o meno una business combination. Le modifiche ad IFRS 3 sono dettate

dall'impegno ad un'auspicabile convergenza tra FASB e IASB e di rendere comparabili le informative finanziarie redatte con i distinti flussi di reporting.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2020 e non adottati dal Gruppo in via anticipata

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dal Gruppo negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, di cui il Gruppo ne valuterà eventuali impatti attesi in sede di prima adozione:

Amendment to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 - Phase 2 – emesso il 27 agosto 2020 ed omologato in data 13 gennaio 2021. Gli emendamenti della fase 2 affrontano le questioni che potrebbero influire sull'informativa finanziaria in sede di modifica del tasso di interesse, inclusi gli effetti delle modifiche ai flussi di cassa contrattuali o alle relazioni di copertura derivanti dalla sostituzione di un interest rate benchmark con un tasso di riferimento alternativo (replacement issues).

Tali modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2021 o successivamente.

  • Amendment to IAS 1: Classification of Liabilities as current or non-current emesso il 23 gennaio 2020, con differimento della prima applicazione emessa in data 15 luglio 2020. Con tale modifica lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza, che tale diritto deve esistere alla chiusura dell'esercizio, e che la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione. Viene infine chiarito che solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale, la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione. Le suddette modifiche al principio saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2023. Il Gruppo sta seguendo le attuali discussioni nell'ambito dell'IFRS Interpretation Committee.
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before intended Use emesso il 14 maggio 2020, la cui omologazione è attesa nel secondo semestre 2021. Tali modifiche proibiscono all'entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti realizzata nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Diversamente un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

Tale modifica sarà efficacie, previa omologazione, dagli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi resi disponibili per l'uso alla data di inizio, o successivamente, del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

  • Amendment to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: Onerous Contracts Costs of fulfilling a contract – emesso il 14 maggio 2020, la cui omologazione è attesa nel secondo semestre 2021. Tali modifiche sono rese al fine di specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso o in perdita. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto. Tale modifica sarà efficacie, previa omologazione, dagli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022.
  • Annual Improvements 2018-2020 emesso il 14 maggio 2020, con omologazione attesa nel secondo semestre 2021. Nell'ambito del ciclo dei miglioramenti lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First Time Adoption, che permette ad una controllata che sceglie di applicare il par. D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzione cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Tale modifica si applica anche alle società collegate o joint venture. Lo IASB ha poi proposto una modifica all'IFRS 9, chiarendo le fee che un'entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

Le suddette modifiche saranno efficaci, previa omologazione, per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 ed è permessa l'adozione anticipata.

Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting Policies – emesso il 12 febbraio 2021. Tali modifiche intendono aiutare il redattore del bilancio nel decidere quali accounting policies, presentare nel proprio bilancio. In particolare, all'entità viene richiesta di rendere l'informativa di accounting policy materiali, anziché delle significant accounting policies e vengono introdotti diversi paragrafi che chiariscono il processo di definizione delle policy materiali, che potrebbero essere tali per loro stessa natura, anche se i relativi ammontari possono essere immateriali. Una accounting policy è materiale se i fruitori di bilancio ne hanno necessità per comprendere altre informazioni incluse nel bilancio. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per dimostrare e spiegare l'applicazione del "four-step materiality process" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1.

Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

  • Amendments to IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates – emesso il 12 febbraio 2021. Tali modifiche introducono una definizione di stime contabili, in sostituzione al concetto di cambiamento delle stime contabili. Secondo la nuova definizione le stime contabili sono importi monetari soggetti ad incertezza di misurazione. Le entità sviluppano stime contabili se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio siano misurate in modo tale da comportare incertezza di misurazione. Inoltre, il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è la correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile sono cambiamenti nelle stime se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Un cambiamento in una stima contabile può influenzare solo l'utile o la perdita del periodo corrente, oppure sia del periodo corrente che di esercizi futuri, e l'effetto della variazione relativa all'esercizio corrente è rilevato come provento/onere nell'esercizio corrente, mentre l'effetto sui periodi futuri è rilevato come provento/onere in tali periodi futuri. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.
  • Amendments to IFRS 3: Reference to the Conceptual Framework emesso il 14 maggio 2020, in attesa di omologazione. A Maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a Marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio. Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente. Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.

Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2022.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

7. Attività materiali

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata
7.
Attività materiali
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2020 rispetto
all'esercizio precedente:
Attrezzature Attività
(migliaia di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
ind.li e
comm.li
Altri beni materiali in
corso
Totale
Costo storico 544.223 1.952.605 318.585 318.098 198.106 3.331.617
Fondo ammortamento (241.744) (1.539.583) (270.651) (294.510) 0 (2.346.488)
Valore residuo al 31.12.2019 302.479 413.022 47.934 23.588 198.106 985.129
Incrementi 12.592 38.363 4.870 8.289 74.003 138.117
Alienazioni - costo storico (60) 0 0 (784) 0 (844)
Alienazioni - fondo amm.to 50 0 0 704 0 754
Riclassifiche (19) (17) (107) 10 (64.612) (64.745)
Svalutazioni (2.079) (433) (1.619) 0 (99) (4.230)
Ammortamenti (21.394) (84.867) (10.435) (7.952) 0 (124.648)
Totale variazioni (10.910) (46.954) (7.291) 267 9.292 (55.596)
Costo storico 553.441 1.989.831 269.968 325.620 207.398 3.346.258
Fondo ammortamento (261.872) (1.623.763) (229.325) (301.765) 0 (2.416.725)
366.068 40.643 23.855 207.398 929.533
  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 124.648 migliaia di euro (128.000 migliaia di euro nel 2019);
  • gli incrementi delle attività materiali per complessivi 138.117 migliaia di euro, di cui 64.114 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) la costruzione del nuovo blocco tecnico uffici dell'aeroporto di Genova; ii) il sistema di multilaterazione per gli aeroporti di Bergamo Orio al Serio e di Venezia Tessera; iii) la realizzazione dell'upgrade tecnologico della sala operativa e LAN servizi dell'Area Control Center (ACC) di Padova; iv) l'implementazione del sistema Data Link fase 3; v) l'adeguamento dei sistemi meteo all'emendamento 74 ICAO dei siti aeroportuali di Pantelleria, Bolzano e Roma Urbe; vi) il progetto di implementazione del grado di security a mezzo diffusione sonora su IP (Internet Protocol) in diversi siti remoti; vii) implementazione del sistema meteo dell'aeroporto di Verona; viii) l'ammodernamento del sistema di radioassistenza ILS per l'aeroporto di Brindisi; ix) la realizzazione rete in fibra ottica aeroportuale e ammodernamento del centro radio TBT (Terra Bordo Terra) dell'aeroporto di Torino Caselle; x) adeguamento delle comunicazioni di fonia ground ground e air-ground al voip dell'Area Control Center di Brindisi; xi) l'implementazione del sistema necessario per l'utilizzo della procedura A-CDM (Airport Collaborative Decision Making) nell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio e Napoli Capodichino. L'A-CDM è una piattaforma integrata che trasmette le informazioni sullo stato di tutti i voli in partenza in tempo

reale al centro operativo europeo di Eurocontrol; xii) la manutenzione evolutiva su vari sistemi. Gli incrementi per 74.003 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) il programma 4-flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica Air Traffic Management (ATM) degli ACC basata sui concetti operativi di Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Con riferimento al sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight, che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA, è stato avviato lo sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4-flight; ii) il programma di automazione del funzionamento delle torri di controllo verso una gestione full-electronic su sei aeroporti; iii) gli interventi di ammodernamento e di adeguamento dei sistemi di registrazione fonia aeroportuali; iv) la nuova torre e blocco tecnico per l'aeroporto di Treviso; v) il programma dedicato al nuovo modello per la gestione della manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo denominato TOC (Technical Operations Centre); vi) la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa, i dati radar, di piani di volo, meteo, AIS e di controllo impianti;

  • i decrementi per riclassifiche di complessivi 64.745 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 64.114 migliaia di euro e per 622 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio;
  • le svalutazioni delle attività materiali per 4.230 migliaia di euro sono principalmente riferite agli effetti legati al decreto interdirettoriale del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 3 aprile 2020 per la retrocessione al Demanio dello Stato dei beni non più strumentali alle finalità istituzionali di ENAV e successiva riassegnazione ad ENAC, ai sensi del combinato disposto degli art. 692 e 693 del Codice della Navigazione per il successivo affidamento in concessione al gestore aeroportuale. All'atto della pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto, avvenuta il 30 novembre 2020, si è proceduto ad eliminare dai cespiti i beni interessati dal decreto stesso tra cui i sistemi di Aiuto Visivo Luminosi (AVL) di alcuni aeroporti che presentano un valore netto residuo pari a 3.448 migliaia di euro che, ai sensi dell'art. 2 del suddetto decreto, potrà essere recuperato nella tariffa di terminale terza fascia sulla base di un

meccanismo di gradualità condiviso con ENAC.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 277,4 milioni di euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09, e dai progetti finanziati in ambito europeo. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per

8. Attività Immateriali

tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli
ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 9.569
migliaia di euro.
8.
Attività Immateriali
Le attività immateriali ammontano al 31 dicembre 2020 a 175.629 migliaia di euro ed hanno subito
nell'esercizio le seguenti variazioni:
Diritti di
brevetto ind.le
e di ut.ne
Altre attività Attività
immateriali in
(migliaia di euro) opere ingegno immateriali corso Avviamento Totale
Costo storico 171.023 11.085 44.649 93.472 320.229
Ammortamento accumulato (146.181) (2.481) 0 0 (148.662)
Valore residuo al 31.12.2019 24.842 8.604 44.649 93.472 171.567
Incrementi 13.733 731 17.485 0 31.949
Alienazioni 0 0 0 0 0
Riclassifiche 0 0 (14.464) 0 (14.464)
Svalutazioni 0 0 0 0 0
Ammortamenti (12.426) (997) 0 0 (13.423)
1.307 (266) 3.021 0 4.062
Totale variazioni 184.756 11.816 47.670 93.472 337.714
Costo storico 0 0 (162.085)
Ammortamento accumulato (158.607) (3.478)
  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio che ammontano a 13.423 migliaia di euro (11.486 al 31 dicembre 2019);
  • gli incrementi per complessivi 31.949 migliaia di euro di cui 14.464 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti principalmente: i) i software per la gestione della fatturazione aeronautica denominato ARMS (Aeronautical Revenue Management System) che colleziona i dati di volo interfacciandosi con i sistemi radar e con i sistemi AMHS (Air Traffic Service Message Handling System) per i service provider e i gestori aeroportuali e i software ATFM (Air Traffic Flow Management); ii) l'implementazione dei software a supporto delle attività di D-Flight tra cui l'aggiornamento delle mappe, l'app mobile, l'introduzione di nuovi strumenti di pagamento e molte altre funzionalità; iii) le licenze pluriennali per i sistemi gestionali ed operativi; iv) le licenze per i mobile device management in Citrix Cloud. La restante parte degli incrementi, che ammontano a 17.485 migliaia di euro si riferiscono ai progetti in corso di realizzazione generati nell'esercizio 2020 e in parte entrati in uso nello stesso anno, e tra quelli non completati si segnalano le attività di sviluppo software per il re-engineering dei prodotti FPDAM (soluzioni software per la Ground validation and simulation) e AMHS e l'innovazione tecnologica riguardante il prodotto AIM Portal (Aeronautical Information Management) e le attività per

la realizzazione di un ERP di Gruppo. La Società ha verificato alla data di riferimento del bilancio che tale voce non abbia subito una riduzione di valore;

i decrementi delle attività immateriali per riclassifiche pari a 14.464 migliaia di euro sono riferiti interamente ai progetti di investimento ultimati nell'esercizio ed entrati in uso a voce propria.

La voce avviamento ammonta a complessivi 93.472 migliaia di euro e si riferisce per 66.486 migliaia di euro, al maggior valore di acquisizione della Controllata Techno Sky S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore è allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione, coincidente con l'entità legale Techno Sky S.r.l. Al 31 dicembre 2020 in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 7,3% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari allo 0,80%, coerente con la revisione delle stime di crescita per l'Italia nell'attuale contesto macroeconomico.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano industriale 2021-2024 predisposto dalla società controllata ed approvato dal management della società in data 13 aprile 2021, piano che riflette le condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, e tiene conto del budget già approvato per l'esercizio 2021. Il nuovo piano è stato rivisto per tenere conto degli effetti COVID-19, con particolare riferimento allo sviluppo dei ricavi da mercato terzo, ridotti nel periodo esplicito di circa il 20% rispetto al piano precedente.

Il piano evidenzia nel periodo di riferimento una moderata crescita dei ricavi (CAGR +2,2%) conseguente ad un generale incremento delle attività da svolgere nel mercato terzo, che beneficia degli effetti positivi prodotti dalla riorganizzazione delle attività commerciali per il Gruppo. Tale crescita è attesa in particolare verso la parte finale del periodo esplicito (2023-2024) ed è parzialmente compensata dai costi di natura variabile in crescita in misura inferiore rispetto ai ricavi da mercato terzo, con un conseguente impatto positivo sul trend dell'EBITDA nell'orizzonte di piano pari al +5,1%. I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento, alle informazioni ricevute dal management, che hanno tenuto conto del budget 2021, approvato in data 21 dicembre 2020, e ai dati oggettivi riferiti al proseguimento delle attività core business della società. Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore.

Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dell'0,3% e, mantenendo un tasso di crescita sempre pari allo 0,8%, l'headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 69,2 milioni di euro. Assumendo un tasso di crescita nullo in ipotesi di invarianza del WACC si evidenzia un valore recuperabile maggiore del carrying amount di 59,1 milioni di euro.

La restante parte dell'avviamento, pari a 26.986 migliaia di euro, si riferisce al maggior valore di acquisizione della Controllata IDS AirNav S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore è allocato interamente alla CGU Soluzioni software AIM coincidente con l'entità legale IDS AirNav, ed è emerso a valle del processo di purchase price allocation, dapprima definita provvisoriamente nel bilancio al 31 dicembre 2019, e divenuta definitiva dopo 12 mesi dalla data di acquisizione.

Al 31 dicembre 2020, in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 12,6% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari allo 0,8% coerente con la revisione delle stime di crescita per l'Italia.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa desumibili dal piano industriale 2021-2024 predisposto dalla società controllata ed approvato dal management di IDS AirNav in data 12 aprile 2021, tenendo conto anche del budget 2021. Il piano evidenzia nel periodo esplicito gli effetti conseguenti all'emergenza COVID-19, che ha determinato una contrazione dei ricavi da mercato terzo di circa il 25% nel periodo esplicito 2021-2024 rispetto al piano precedente, ed un graduale ritorno alla normalità nel 2024, con un livello di ricavi e relativa marginalità assimilabile allo scenario pre-COVID.

I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura commerciale del Gruppo. Ad esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 4,2 milioni di euro.

Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,5% e, mantenendo un tasso di crescita sempre pari allo 0,8%, l'headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro. Assumendo un tasso di crescita nullo in ipotesi di invarianza del WACC si evidenzia un valore recuperabile maggiore del carrying amount di 1,3 milioni di euro.

Non si ravvisano altre plausibili variazioni dei parametri chiave dell'impairment tali da poter azzerare la differenza positiva fra valore d'uso e valore contabile delle attività della CGU.

9. Partecipazioni in altre imprese

La voce partecipazioni in altre imprese ammonta a 50.122 migliaia di euro (63.225 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e registra, rispetto all'esercizio precedente, un decremento di 13.103 migliaia di euro riferito esclusivamente alla partecipazione in Aireon LLC, contabilizzata secondo il criterio del fair value through OCI, per l'adeguamento del valore della partecipazione sia al fair value che al cambio di fine anno. La partecipazione risulta quindi iscritta a 50 milioni di euro a fronte di un'interessenza detenuta dal Gruppo pari a 9,14% che si attesterà a 11,1% post esecuzione della clausola di redemption, la quale non comporterà ulteriori oneri a carico della Società.

Il fair value è stato misurato in accordo con le tecniche valutative previste dal principio IFRS 13 che richiede di massimizzare l'utilizzo di dati osservabili e ridurre al minimo i dati non osservabili al fine di stimare il prezzo al quale avrebbe luogo una regolare operazione per il trasferimento dello strumento rappresentativo di capitale tra gli operatori di mercato alla data di valutazione. In presenza di un mercato non attivo, gli input utilizzati risultano coerenti con il Livello 3 della gerarchia del fair value.

Al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha stimato il fair value della partecipazione utilizzando i seguenti input: il Long Term Operating Plan (LTOP) aggiornato il 26 febbraio 2021 in occasione del Consiglio di Amministrazione di Aireon con un orizzonte temporale rispetto al quale sono stati proiettati i flussi (2020-2033) che tiene conto dell'avvio della fase operativa della società ed è coerente con la vita utile dell'asset tecnologico, la costellazione di satelliti, alla base dello sviluppo del business e stimata dal management di Aireon. Le previsioni economiche-patrimoniali tengono conto degli effetti derivanti dall'emergenza sanitaria, che ha impattato il trasporto aereo su scala mondiale e che in base alle stime del management di Aireon potrebbero produrre effetti più strutturali.

Il Piano prevede una struttura finanziaria con livello di debito sostanzialmente costante per l'intero orizzonte temporale a servizio della distribuzione dei dividendi ai soci ed investimenti collegati alla realizzazione della seconda costellazione durante gli ultimi anni di previsione esplicita del Piano.

Altri elementi considerati nella stima sono i prezzi ufficiali di Borsa, i dati economico-finanziari storici e previsionali di settore e il prezzo di mercato dei titoli di Stato. Ad esito dell'aggiornamento dei parametri di input, il fair value della partecipazione in Aireon LLC, al 31 dicembre 2020, risulta pari a 50 milioni di euro, corrispondenti a 61,3 milioni di dollari ed in decremento di 9,5 milioni di dollari, rispetto al dato del 31 dicembre 2019.

Il modello valutativo utilizzato è fondato sulle seguenti assunzioni: i) fair value, determinato nella prospettiva equity-side, in base ad un modello finanziario basato sull'attualizzazione dei dividendi distribuibili desunti nel periodo esplicito di piano; ii) il valore terminale dell'investimento è determinato ipotizzando un flusso di

cassa sostenibile ad un tasso di crescita medio nominale (g-rate) di lungo periodo; iii) il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 14,85%, calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model).

Al fine di verificare la robustezza della stima del fair value è stata condotta un'analisi di sensitività riguardante i parametri Ke e tasso g di crescita: mantenendo costante il fattore di crescita al 2% ed ipotizzando un Ke pari a 14,35%, il valore della partecipazione si apprezzerebbe di circa 3,1 milioni di dollari.

10. Attività finanziarie correnti e non correnti

La voce partecipazioni in altre imprese accoglie inoltre la quota del 16,67% detenuta dalla Capogruppo nel
capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider
europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi
servizi, che nel 2020 ha erogato un dividendo di 417 migliaia di euro, pari a quanto incassato nel 2019.
10.
Attività finanziarie correnti e non correnti
Le attività finanziarie correnti e non correnti ammontano rispettivamente a 9.851 migliaia di euro e 347
migliaia di euro registrando complessivamente una riduzione di 25.869 migliaia di euro, rispetto 31 dicembre
2019. La voce in oggetto è così composta:
31.12.2020 31.12.2019 variazioni
Attività Attività non Attività Attività non Attività Attività non
corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 9.851 0 9.851 24.967 10.658 35.625 (15.116) (10.658) (25.774)
Altre attività finanziarie 0 347 347 0 347 347 0 0 0
Strumenti finanziari derivati 0 0 - 10 85 95 (10) (85) (95)
Totale 9.851 347 10.198 24.977 11.090 36.067 (15.126) (10.743) (25.869)
(migliaia di euro)
Le attività finanziarie correnti registrano un decremento netto di 15.126 migliaia di euro dovuto da una parte
all'azzeramento dell'investimento finanziario nei due titoli di Stato BTP del valore nominale pari a complessivi

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento netto di 15.126 migliaia di euro dovuto da una parte all'azzeramento dell'investimento finanziario nei due titoli di Stato BTP del valore nominale pari a complessivi 25 milioni di euro, giunti a scadenza rispettivamente il 15 ottobre 2020 e il 1° novembre 2020, generando un incasso complessivo di 24,9 milioni di euro e dalla riclassifica, tra le attività finanziarie correnti, del credito finanziario vantato verso la società dalla quale è stato acquisito il ramo di azienda conferito nella Techno Sky commisurato al trattamento di fine rapporto verso i dipendenti inclusi nel ramo di azienda. Tale credito si riduce o a semplice richiesta da parte della società controllata, qualora i dipendenti dovessero interrompere il rapporto di lavoro o richiedere anticipi, oppure in un'unica soluzione a 15 anni dalla data di stipula che corrisponde al 28 dicembre 2021. Il credito, fruttifero di interessi ed assistito da garanzia bancaria a prima richiesta, si è ridotto nell'esercizio 2020 per i rimborsi ottenuti pari a 807 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2020 il fair value dello strumento finanziario stipulato da ENAV con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd presenta un valore negativo ed è stato classificato nell'ambito delle passività finanziarie. Lo strumento finanziario presenta una relazione di

copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 34 per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

11. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).

31.12.2019 Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2020
(migliaia di euro) Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
cambi
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 27.020 6.484 5.061 1.215 0 0 0 32.081 7.699
Svalutazione rimanenze 9.905 2.377 (824) (198) 0 0 0 9.081 2.179
Attualizzazione crediti 135 33 20.712 4.971 0 0 0 20.847 5.004
Effetto fiscale IFRS conversion 296 91 0 0 0 0 0 296 91
Attualizzazione TFR 3.887 952 0 0 454 109 0 4.341 1.061
Quota TFR non deducibile 186 45 (97) (23) 0 0 0 89 22
Fair value derivato 4 1 0 0 58 14 0 62 15
Altri 24.419 6.701 21.155 4.738 0 0 (362) 45.574 11.077
Totale 65.852 16.684 46.007 10.703 512 123 (362) 112.371 27.148
Passività per imposte differite
Altri 5.755 1.382 877 210 0 0 0 6.632 1.592
Attualizzazione debiti 885 213 (762) (183) 0 0 0 123 30
Effetto fiscale IFRS conversion 2.316 687 (268) (77) 0 0 0 2.048 610
Fair value partecipazione 8.560 1.797 0 0 (8.498) (1.784) 0 62 13
Fair value derivato 2.676 642 0 0 (96) (23) 0 2.580 619
PPA 0 4.587 0 (722) 0 0 0 0 3.865
Totale 20.192 9.308 (153) (772) (8.594) (1.807) 0 11.445 6.729

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite che presentano, rispettivamente, a fine 2020 un saldo di 27.148 migliaia di euro e 6.729 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • la rilevazione della fiscalità differita associata all'attualizzazione dei crediti e debiti per balance per la quota iscritta nell'esercizio 2020 e al rigiro della fiscalità differita dei crediti e debiti per la quota di competenza dell'esercizio 2020;
  • l'utilizzo e nuova iscrizione dei fondi rischi tassati e del fondo svalutazione crediti, a seguito degli eventi commentati alle note n. 13 e 19;
  • alla rilevazione delle imposte anticipate sulla perdita fiscale di Enav North Atlantic;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo una perdita attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;

  • al rigiro della fiscalità differita sul fair value della partecipazione in Aireon come riportato nel commento alla nota n.9;
  • alla rilevazione e rigiro a conto economico dell'eliminazione dei margini sulle operazioni effettuate nell'ambito del Gruppo;
  • all'iscrizione delle imposte anticipate sulla perdita dell'esercizio della controllata D-Flight;
  • al rigiro della fiscalità differita associata al processo di Purchase Price Allocation della controllata IDS AirNav.

Il Gruppo ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.

12. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti ammontano a 23.858 migliaia di euro e registrano un decremento di 1.001 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per il parziale incasso del credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 da parte di Techno Sky e riferita agli anni 2007, 2010 e 2011 comprensivo degli interessi maturati per un importo pari a 169 migliaia di euro. Tale credito trae origine dalla mancata deduzione ai fini IRES dell'Irap riguardante le spese sostenute per il personale dipendente e assimilato. In coerenza con quanto previsto dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che prevede rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti. Credito verso erario per IVA 5.559 14.414 (8.855) Credito IRES 6.896 0 6.896 Credito IRAP 692 58 634 Credito altre imposte correnti 190 332 (142)

I crediti tributari correnti ammontano a 13.337 migliaia di euro e sono formati dai crediti riportati nella seguente tabella.

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Totale 13.337 14.804 (1.467)
(migliaia di euro)

Il credito verso erario per IVA che ammonta a 5.559 migliaia di euro registra una riduzione di 8.855 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per l'incasso del credito iva chiesto a rimborso da Techno Sky e riferito al periodo di imposta 2017, per complessivi 8 milioni di euro.

Il credito IRES è riferito alla Capogruppo, quale saldo tra gli acconti di imposta versati risultati superiori rispetto all'imposta IRES di competenza dell'esercizio.

Il credito IRAP presenta un saldo a credito di 692 migliaia di euro quale differenza tra gli acconti versati nell'esercizio e l'imposta rilevata nel 2020 dal Gruppo.

13. Crediti commerciali correnti e non correnti

13.
Crediti commerciali correnti e non correnti
I crediti commerciali correnti ammontano a 136.582 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti a
385.971 migliaia di euro e hanno subito nell'esercizio le variazioni riportate nella seguente tabella:
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol
94.708
152.851 (58.143)
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze
10.243
12.114 (1.871)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
30.000
30.000 0
Crediti verso altri clienti
31.526
31.526 0
Crediti per Balance
2.559
16.098 (13.539)
169.036 242.589 (73.553)
Fondo svalutazione crediti
(32.454)
(29.268) (3.186)
Totale
136.582
213.321 (76.739)
Crediti commerciali non correnti
Crediti verso clienti
741
1.480 (739)
Crediti per Balance
385.230
8.133 377.097
Totale
385.971
9.613 376.358
Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora (migliaia di euro)

Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2020, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 65.748 migliaia di euro (106.877 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e 28.960 migliaia di euro (45.974 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) al lordo del fondo svalutazione crediti. Il decremento complessivo di 58.143 migliaia di euro è riferito principalmente al minor fatturato generato, a partire dal mese di marzo 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria da coronavirus che ha comportato una notevole diminuzione delle prestazioni collegate alle attività del traffico aereo. Infatti, gli ultimi due mesi del 2020, posti a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, evidenziano un minor fatturato pari a 63,2 milioni di euro. Tale importo è parzialmente compensato dalla dilazione concessa da tutti gli Stati aderenti ad Eurocontrol alle compagnie aeree per un differimento nel pagamento del volato riferito ai mesi compresi nel periodo febbraio/maggio 2020, di cui il mese di febbraio è stato incassato nel mese di novembre 2020 e successivamente ogni tre mesi andranno in scadenza gli altri mesi. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 73.117 migliaia di euro (133.816 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 10.243 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2020 e in decremento di 1.871 migliaia di euro, rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente, per le minori unità di servizio sviluppate nell'anno. Il credito del 2019 pari a 12.114 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2019, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a

77.515 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 65.401 migliaia di euro iscritto nell'ambito delle altre passività.

Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di novembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2019.

I Crediti verso altri clienti ammontano a 31.526 migliaia di euro e sebbene nel confronto con l'esercizio precedente sembrano invariati, nella movimentazione dell'anno mostrano minori crediti della Capogruppo per una riduzione delle attività nel mercato non regolamentato, ed un incremento dei crediti delle controllate per l'avanzamento di alcuni progetti, tra cui verso il service provider svedese, dei clienti in Taiwan e in Australia e verso il Ministero delle Difesa per le attività svolte presso alcuni aeroporti militari.

Il credito classificato nell'ambito dei crediti verso clienti oltre i dodici mesi pari a 741 migliaia di euro, si riferisce al credito vantato verso l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, a cui è stato ceduto nel 2018 il complesso immobiliare denominato Academy con parte del prezzo dilazionato in quattro annualità di 750 migliaia di euro da versarsi al 28 giugno di ogni anno. Nel 2020 è stata incassata la seconda quota e classificata nel breve quella con scadenza al 28 giugno 2021, e l'ultima quota, al netto dell'effetto attualizzazione, è classificata nei crediti oltre i dodici mesi. A garanzia del pagamento dilazionato l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna ha concesso ipoteca volontaria di primo grado per la stessa durata della dilazione sugli immobili oggetto di compravendita. Fondo svalutazione crediti 29.268 6.817 (604) (3.027) 32.454

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 32.454 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2020:

Decrementi
(migliaia di euro) 31.12.2019 Incrementi rilasci cancellazioni 31.12.2020

L'incremento dell'esercizio del fondo svalutazione crediti recepisce sia le posizioni che sono state oggetto di svalutazione totale per lo stato di insolvenza di alcuni vettori aerei italiani ed europei che gli effetti derivanti dall'aggiornamento del modello di valutazione utilizzato per misurare la recuperabilità dei crediti, rivisto a seguito dell'emergenza sanitaria mondiale ed in conformità alle indicazioni di ESMA e CONSOB. Nel nuovo modello sono stati rilevati specifici aggiustamenti associati alla maggiore rischiosità del settore del trasporto aereo e che incide direttamente sulle previsioni di recupero del credito vantato nei confronti di Eurocontrol. Gli aggiustamenti rilevati sono stati determinati sulla base del deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo.

I decrementi del fondo svalutazione crediti si riferiscono per 604 migliaia di euro a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2020 e per 3.027 migliaia di euro

principalmente alla cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol che comunque non pregiudica il diritto del recupero del credito.

I rilasci vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il Credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 387.789 migliaia di euro (24.231 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e registra un incremento netto di 363.558 migliaia di euro. Nell'ambito dell'emergenza sanitaria mondiale da COVID-19 che ha avuto un impatto rilevante nel settore del trasporto aereo, è intervenuta la Commissione Europea con il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020 introducendo alcune norme che derogano in parte il Regolamento UE 2019/317 del sistema di prestazioni e di tariffazione e adottando delle disposizioni specifiche in relazione agli anni 2020 e 2021 che vengono considerati come un unico periodo, superando di fatto il meccanismo di recupero fondato sul rischio traffico. Sulla base del Regolamento è previsto che i ricavi da balance, derivanti da prestazioni eseguite nei confronti di Eurocontrol, siano valorizzati tenendo conto dei costi consuntivi determinati del 2019 in termini reali rispetto ai quali è stata identificata una percentuale di riduzione da applicare ai costi determinati consuntivi 2020-2021 e del totale rappresentato dai ricavi generati negli anni a riferimento. Sulla base di tale criterio, per la tariffa di rotta emerge un balance pari a 295 milioni di euro. Tale criterio è stato esteso anche alla determinazione complessiva dei balance di terminale della prima e seconda fascia di tariffazione, che hanno ugualmente risentito della crisi sanitaria, da cui è emerso un balance complessivo pari a 41,3 milioni di euro. Il balance emerso per la terza fascia di tariffazione ammonta a 64,2 milioni di euro. Considerando che tali balance, ai sensi del Regolamento UE, dovranno essere ripartiti su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023, si è proceduto ad attualizzarli per l'arco temporale delineato, determinando un valore complessivo negativo pari a 20,8 milioni di euro. Infine, i crediti per balance si sono ridotti nell'esercizio 2020 per la quota imputata in tariffa nello stesso anno, per un valore complessivo pari a 16,2 milioni di euro. Magazzino fiduciario 65.365 3.217 (3.374) 65.208 Magazzino diretto 5.233 782 (580) 5.435 70.598 3.999 (3.954) 70.643

14. Rimanenze

estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023, si è proceduto ad attualizzarli per l'arco temporale
delineato, determinando un valore complessivo negativo pari a 20,8 milioni di euro. Infine, i crediti per
balance si sono ridotti nell'esercizio 2020 per la quota imputata in tariffa nello stesso anno, per un valore
complessivo pari a 16,2 milioni di euro.
14.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino, rappresentate principalmente da parti di ricambio, ammontano al netto del
fondo svalutazione a 61.561 migliaia di euro in incremento di 870 migliaia di euro rispetto all'esercizio
precedente. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:
(migliaia di euro)
Magazzino fiduciario
31.12.2019
65.365
Incrementi
3.217
Decrementi
(3.374)
31.12.2020
65.208
Magazzino diretto 5.233 782 (580) 5.435
70.598 3.999 (3.954) 70.643
Fondo Svalutazione magazzino (9.907) (341) 1.166 (9.082)
Totale 60.691 3.658 (2.788) 61.561
L'incremento di 3.658 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente

tra cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni, dei sistemi meteo e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 622 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 2.788 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi.

15. Altre attività correnti e non correnti

magazzino riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi.
Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 341 migliaia di euro, per parti di ricambio divenute
obsolete, in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati, e si è decrementato di 1.166 migliaia di euro per
lo smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.
15.
Altre attività correnti e non correnti
Le altre attività correnti ammontano a 52.234 migliaia di euro e registrano un incremento di 4.120 migliaia
di euro, rispetto all'esercizio precedente, mentre le altre attività non correnti ammontano a 7.765 migliaia
di euro in decremento di 8.579 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2019.
La voce in oggetto è così composta:
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Altri crediti correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 35.239 32.977 2.262
Credito verso il personale 3.291 3.544 (253)
Credito verso enti vari per progetti finanziati 12.139 9.560 2.579
Risconti attivi 1.446 1.193 253
Crediti diversi 2.819 4.173 (1.354)
54.934 51.447 3.487
Fondo svalutazione altri crediti (2.700) (3.333) 633
Totale 52.234 48.114 4.120
Altri crediti non correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 7.752 16.344 (8.592)
Crediti diversi 13 0 13
Totale 7.765 16.344 (8.579)
(migliaia di euro)
Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento di
6.330 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per l'incasso del progetto di

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento di 6.330 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per l'incasso del progetto di investimento finanziato denominato Tool Deconflicting dell'Area Control Center di Brindisi e del progetto wind-shear dell'aeroporto di Palermo per complessivi 6,3 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio si è proceduto a riclassificare, nell'ambito del credito corrente, l'ammontare di 8.649 migliaia di euro per alcuni progetti di investimento avviati nel corso del 2020 e che nel 2019 non erano ancora stati oggetto di assegnazione.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.700 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e

svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. Nel 2020 sono stati incassati 45 migliaia di euro portati a riduzione del fondo. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari.

Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a complessivi 12.139 migliaia di euro registra un incremento netto di 2.579 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, per l'iscrizione del credito sui progetti finanziati in ambito Connecting European Facility (CEF) call 2015 e 2017 per 5,3 milioni di euro oggetto di rendicontazione nel 2020 e della quota co-finanziata nell'ambito delle attività erogate nel progetto Sesar 2020 wave 2 da parte del Gruppo. Il credito in oggetto si è poi ridotto per gli incassi ricevuti sul progetto Sesar 2020 wave 1 e per l'interim payment sul progetto finanziato Connecting European Facility (CEF) call 2016 oggetto di rendicontazione nel 2019.

I risconti attivi ammontano a 1.446 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 253 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per le maggiori commissioni riconosciute agli istituti finanziari legate alla concessione di nuove linee di finanziamento.

I crediti diversi registrano una riduzione di 1.354 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, a seguito della definizione di un contenzioso, anche a livello giudiziale, che ha portato allo stralcio di alcune posizioni iscritte nell'esercizio precedente sulla base di una sentenza e in parte oggetto di svalutazione in quanto considerate non recuperabili. Depositi bancari e postali 315.994 449.209 (133.215) Denaro e valori in cassa 50 59 (9)

16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2020.

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Totale 316.044 449.268 (133.224)
(migliaia di euro)

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 316.044 migliaia di euro e registrano una variazione netta negativa di 133.224 migliaia di euro legata principalmente alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa negativo per la riduzione degli incassi da core business quale conseguenza degli effetti derivanti dalla pandemia da COVID-19 che ha comportato una notevole riduzione del traffico aereo e portato i vari Stati membri di Eurocontrol a concedere una dilazione di pagamento ai vettori aerei sul credito legato al volato dei mesi da febbraio a maggio. A tale variazione, si aggiunge: i) il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro; ii) il rimborso dei finanziamenti per 13,5 milioni di euro; iii) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 14,7 milioni di euro. Tali effetti sono stati in parte compensati dall'incasso derivante dal disinvestimento finanziario giunto a scadenza negli ultimi due mesi dell'anno per 24,9 milioni di euro,

dall'incasso del credito IVA per 8,2 milioni di euro, dalla liquidità pervenuta dall'accensione di alcuni finanziamenti per complessivi 220 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità. Si segnala che una porzione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti, riferite al Consorzio SICTA ed ENAV Espana Control Aereo, pari a 1.375 migliaia di euro, sono state riclassificate nell'ambito delle attività destinate alla dismissione di cui alla nota 17.

17. Attività destinate alla dismissione e passività associate

Le attività e le passività destinate alla dismissione accolgono le posizioni riferite al Consorzio Sicta in liquidazione e della società Enav Espana Control Aereo S.L.U., classificate in questa voce ricorrendo i presupposti previsti dal principio IFRS 5. Ambedue le società sono state chiuse per liquidazione volontaria nei primi due mesi del 2021.

18. Patrimonio Netto

presupposti previsti dal principio IFRS 5. Ambedue le società sono state chiuse per liquidazione volontaria
nei primi due mesi del 2021.
Le attività detenute dal Consorzio al 31 dicembre 2020 ammontano a 1.423 migliaia di euro ed accolgono
crediti tributari principalmente riferiti a crediti IVA e disponibilità liquide. Le passività associate alle attività
detenute per la dismissione, al 31 dicembre 2020, ammontano a 5 migliaia di euro e sono riferiti a debiti
commerciali. Le attività della società Enav Espana Control Aereo sono rappresentate esclusivamente da
disponibilità liquide.
18.
Patrimonio Netto
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020 che ammonta a
1.085.467 migliaia di euro.
Capitale sociale 31.12.2020
541.744
31.12.2019
541.744
Variazioni
0
Riserva legale 37.404 31.810 5.594
Altre riserve 441.885 449.414 (7.529)
Riserva conversione bilanci in valuta estera 1.767 7.030 (5.263)
Riserva prima adozione ias (FTA) (727) (727) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (11.555) (11.210) (345)
Riserva cash flow hedge 1.913 2.030 (117)
Riserva per azioni proprie (3.200) (4.973) 1.773
Utili/(Perdite) portati a nuovo 19.763 19.993 (230)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 54.284 118.432 (64.148)
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 1.083.278 1.153.543 (70.265)
Capitale e Riserve di Terzi 2.500 2.664 (164)
Utile/(Perdita) di Terzi (311) (164) (147)
Totale Patrimonio Netto di interessenza di Terzi 2.189 2.500 (311)
Totale Patrimonio Netto 1.085.467 1.156.043 (70.576)

In data 21 maggio 2020 in sede di assemblea ordinaria convocata, tra l'altro, per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 è stato deliberato di destinare agli azionisti un dividendo complessivo di 0,2094 euro per azione, in linea con la dividend policy comunicata al mercato nel contesto del prospetto informativo per la quotazione della Capogruppo sul mercato telematico azionario gestito da Borsa Italiana avvenuta il 26 luglio 2016 e valida per l'anno 2016 e per gli esercizi successivi fino al termine del secondo periodo regolatorio.

Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 46,58% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,14% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2020 tutte le azioni sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2020, in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 21 maggio 2020, in sede di approvazione del bilancio 2019 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio di ENAV S.p.A. per un importo pari a 5.594 migliaia di euro.

Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e quindi la riserva è diventata disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale, per 1,5 milioni di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management del Gruppo, che si è ridotto nell'esercizio a seguito dell'assegnazione delle azioni legate al primo ciclo di vesting 2017-2019 al netto delle quote di competenza degli altri cicli di vesting, per 49 migliaia di euro l'adeguamento al fair value della partecipazione in altre imprese Aireon al netto della fiscalità differita e per 3,9 milioni di euro la riserva di capitale derivante dalla D-Flight S.p.A.

La Riserva conversione bilanci in valuta estera riguarda le differenze cambio generate dalla conversione in euro dei bilanci delle società operanti in aree diverse dall'euro.

La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2020 registra una perdita attuariale di Gruppo pari a 345 migliaia di euro.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta negativa di 117 migliaia di euro.

La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie pari a n. 772.103 al prezzo medio di 4,14 per azione, residuali rispetto alle n. 1.200.000 azioni proprie del 31 dicembre 2019, ridotte di n. 427.897 a seguito dell'assegnazione hai beneficiari del primo ciclo di vesting del piano di performance 2017-2019.

Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi derivanti dalle società rientranti nell'area di consolidamento e dalle rettifiche operate a livello di consolidato. La variazione netta di 230 migliaia di euro si riferisce principalmente alla differenza negativa tra l'utile consolidato del 2019 e la quota distribuita a titolo di dividendo.

L'utile di esercizio di competenza del Gruppo ammonta a 54.284 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2020 il patrimonio netto di interessenza dei terzi ammonta a 2.189 migliaia di euro.

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo nel lungo periodo. In particolare, il Gruppo persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, la realizzazione di un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività del Gruppo. In tale contesto il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.

19. Fondi rischi e oneri

mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne
di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, la realizzazione di un
soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo
delle attività del Gruppo. In tale contesto il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle
condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.
19.
Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 3.341 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle
passività correnti ammonta a 2.291 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente
movimentazione:
Assorbimento
a conto
(migliaia di euro) 31.12.2019 Incrementi economico Utilizzi 31.12.2020
F.do rischi per il contenzioso con il personale 768 813 0 (51) 1.530
F.do rischi per altri contenziosi in essere 127 0 0 (77) 50
Altri fondi rischi 883 0 0 0 883
Fondo altri oneri 0 878 0 0 878
Totale fondi 1.778 1.691 0 (128) 3.341
Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 1.383 migliaia di euro, ha
registrato nell'esercizio un incremento netto di 762 migliaia di euro, a seguito di contenziosi definiti con

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 1.383 migliaia di euro, ha registrato nell'esercizio un incremento netto di 762 migliaia di euro, a seguito di contenziosi definiti con utilizzo del fondo per 51 migliaia di euro e nuovi accantonamenti per tener conto delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi di lavoro promossi a vario titolo. Al 31 dicembre 2020, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 0,8 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota a breve è pari a 20 migliaia di euro, ha registrato nell'esercizio un decremento di 77 migliaia di euro per la chiusura di un contenzioso con un fornitore. Al 31

dicembre 2020, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 1,4 milioni di euro.

20. TFR e altri benefici ai dipendenti

valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 1,4 milioni di euro.
Il fondo altri oneri accoglie l'importo che la Capogruppo si è impegnata a destinare come sostegno nella lotta
contro il COVID-19, soggetto a determinazione definitiva, e collegato all'accordo che ha ridotto l'importo del
MBO da riconoscere ai dirigenti e al Chief Executive Officer, a seguito della rinuncia degli stessi.
20.
TFR e altri benefici ai dipendenti
Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 49.943 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento
di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione,
determinata sulla base di tecniche attuariali, dell'ammontare da corrispondere ai dipendenti del Gruppo
ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
La passività per TFR e altri benefici ai dipendenti si è così movimentata nell'esercizio:
(migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 52.509 52.280
Variazione area di consolidamento 0 249
Interest cost 385 445
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti 454 2.794
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (3.405) (3.259)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 49.943 52.509
La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 385 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari.
L'utilizzo del fondo TFR per 3.405 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in
La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 385 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari.
L'utilizzo del fondo TFR per 3.405 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in
uscita nel corso dell'esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.
La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale
atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove
ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2020 una
perdita attuariale per 454 migliaia di euro.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR:
31.12.2020 31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,34% 0,77%
Tasso di inflazione 0,80% 1,20%
Tasso annuo incremento TFR 2,100% 2,400%
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato
determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di

valutazione. La curva relativa al tasso di inflazione è stata definita in forza dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

Passività per benefici definiti ai dipendenti
del Gruppo
(migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019
Tasso di turnover + 1% 49.861 53.214
Tasso di turnover - 1% 55.621 53.987
Taddo di inflazione + 0,25% 50.873 54.292
Taddo di inflazione - 0,25% 49.583 52.884
Tasso di attualizzazione + 0,25% 49.197 52.462
Tasso di attualizzazione - 0,25% 51.284 54.741

La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 10,2 anni.

21. Passività finanziarie correnti e non correnti

Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) il prestito obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 dalla Capogruppo con esposizione nelle passività correnti degli interessi passivi rilevati per competenza nel 2020; iii) le passività finanziarie per leasing emerse dall'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16; iv) il fair value dello strumento finanziario derivato. Finanziamenti bancari 63.938 300.048 363.986 13.639 143.713 157.352 50.299 156.335 206.634 Prestito obbligazionario 1.418 180.000 181.418 1.418 180.000 181.418 0 0 0 Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 2.135 5.069 7.204 2.113 7.071 9.184 22 (2.002) (1.980) Strumenti finanziari derivati 25 33 58 0 0 0 25 33 58 Totale 67.516 485.150 552.666 17.170 330.784 347.954 50.346 154.366 204.712

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2020 posti a confronto con il 31 dicembre 2019 e le relative variazioni:

31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
(migliaia di euro)

La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2020 confrontato con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.

31.12.2020 di cui con parti
correlate
31.12.2019 di cui con parti
correlate
(A) Cassa 316.044 225 449.268 535
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 316.044 225 449.268 535
(E) Crediti finanziari correnti 0 0 24.967 0
(F) Debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (65.356) 0 (15.057) 0
(H) Altri debiti finanziari correnti (2.135) 0 (2.113) 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (67.491) 0 (17.170) 0
(J) Posizione finanziaria corrente netto Liquidità (D)+(E)+(I) 248.553 225 457.065 535
(K) Debiti bancari non correnti (300.048) 0 (143.713) 0
(L) Obbligazioni emesse (180.000) 0 (180.000) 0
(M) Altri debiti non correnti (5.069) 0 (7.071) 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (485.117) 0 (330.784) 0
(O) Indebitamento Finanziario Netto CONSOB (J)+(N) (236.564) 225 126.281 535
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti (58) 0 95 0
(Q) Crediti finanziari non correnti 0 0 0 0
(R) Indebitamento Finanziario Netto ENAV (O)+(P)+(Q) (236.622) 225 126.376 535
(migliaia di euro)
I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2020 hanno registrato un incremento netto di 206.634 migliaia di euro
per i seguenti eventi e per gli effetti connessi al costo ammortizzato: i) l'accensione di tre finanziamenti per

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2020 hanno registrato un incremento netto di 206.634 migliaia di euro per i seguenti eventi e per gli effetti connessi al costo ammortizzato: i) l'accensione di tre finanziamenti per un totale complessivo pari a 220 milioni di euro, riferiti alla linea di credito a lungo termine del contratto di finanziamento sottoscritto con la BEI – Banca Europea degli Investimenti per 70 milioni di euro della durata di 16 anni e la sottoscrizione di due ESG Sustainability Linked Term Loans per un ammontare complessivo di 150 milioni di euro attraverso due contratti bilaterali, rispettivamente di 100 milioni di euro con Intesa Sanpaolo e 50 milioni di euro con Mediobanca, della durata di tre anni ad un tasso di interesse indicizzato all'Euribor; ii) il rimborso delle due rate semestrali del finanziamento con BEI, di iniziali 80 milioni di euro, per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il 12 dicembre 2032, e delle due rate semestrali del finanziamento con BEI, di iniziali 100 milioni, per complessivi 8.207 migliaia di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029.

Le quote dei finanziamenti, da rimborsare nel 2021 in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra le passività correnti per complessivi 63.938 migliaia di euro comprensive degli effetti connessi al costo ammortizzato.

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate per 292 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito del Gruppo nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari Unicredit e Intesa San Paolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato.

Ammontare
utilizzato
Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
BNL-Bnp Paribas Fido - scoperto c/c 24.000 0 24.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi finanziari 52.000 0 52.000 0 Euribor + spread
Anticipi finanziari 50.000 0 50.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo 1.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo Fido - scoperto c/c 1.000 0
BNL-Bnp Paribas RCF 50.000 0 50.000 0 Euribor + spread
Unicredit RCF 100.000 0 100.000 0 Euribor + spread
Totale 292.000 0 292.000 0
(migliaia di euro)
Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,35%

I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 7.204 migliaia di euro, le passività finanziarie relative ai diritti d'uso iscritti coerenti con le scadenze contrattuali. Nel corso dell'esercizio il suddetto debito si è decrementato a seguito dei pagamenti effettuati.

Gli strumenti finanziari derivati accolgono il fair value dello strumento finanziario stipulato dalla Capogruppo con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd. Lo strumento finanziario presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge e si rimanda alla nota 34 per le informazioni richieste dal principio IFRS 7.

In data 4 agosto 2015 la Capogruppo ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.418 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 187,5 milioni di euro.

Il Gruppo ha stimato il fair value dello strumento obbligazionario utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider, applicando allo zero curve uno spread addizionale per la controparte ENAV.

In relazione alle altre operazioni di finanziamento, si rappresenta che il fair value al 31 dicembre 2020 dei prestiti bancari è stimato pari a 367,9 milioni di euro. La stima è stata effettuata considerando una curva free risk dei tassi di mercato, maggiorata di uno spread posto pari al differenziale BTP/Bund per considerare la componente rischio di credito.

22. Debiti commerciali correnti e non correnti

22.
Debiti commerciali correnti e non correnti
I debiti commerciali correnti ammontano a 149.812 migliaia di euro e registrano un incremento di 11.058
migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente imputabile principalmente ai debiti per balance.
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 101.389 106.512 (5.123)
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo 3.110 8.739 (5.629)
Debiti per balance 45.313 23.503 21.810
Totale 149.812 138.754 11.058
Debiti commerciali non correnti
Debiti verso fornitori 210 175 35
Debiti per Balance
Totale
8.296
8.506
49.242
49.417
(40.946)
(40.911)

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività del Gruppo registrano un decremento netto di 5,1 milioni di euro legato ad una riduzione nelle fatturazioni ricevute e nei pagamenti effettuati relativamente alla Capogruppo compensato in parte dai maggiori debiti delle società del Gruppo per l'avanzamento nelle attività su commessa.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 3.110 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 5.629 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, per: i) la riduzione dell'importo di prefinancing sul progetto Connecting Europe Facility (CEF) call 2017 (3,8 milioni di euro) che a seguito della rendicontazione ha comportato l'imputazione a conto economico per le quote di competenza; ii) la riclassifica nell'ambito dei risconti passivi per la parte imputata a progetti di investimento e l'iscrizione nell'ambito dei crediti verso altri delle quote da incassare a titolo di interim payment dalla Commissione Europea; iii) l'incasso del secondo prefinancing sul progetto CEF call 2016 per 0,5 milioni di euro; iii) gli incassi dei prefinancing sul progetto Sesar 2020.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 53.609 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 45.313 migliaia di euro e corrisponde all'importo che verrà imputato a conto economico nel 2021 in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario. Il decremento complessivo dei debiti per balance al 31 dicembre 2020 di 19,1 milioni di euro, è dovuto all'effetto netto tra la nuova iscrizione effettuata nell'esercizio 2020 riferita al balance costi di Eurocontrol per 4,3 milioni di euro al netto dell'attualizzazione e il rigiro a conto economico della quota del 2020, in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario, per complessivi 24,3 milioni di euro.

23. Altre passività correnti e non correnti

23. Altre passività correnti e non correnti
Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un decremento di 9.190 migliaia di
euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente
tabella:
31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Acconti 38.414 0 38.414 93.410 0 93.410 (54.996) 0 (54.996)
Altri debiti 91.925 9 91.934 41.260 1.027 42.287 50.665 (1.018) 49.647
Risconti
Totale
8.445
138.784
171.395
171.404
179.840
310.188
8.158
142.828
175.523
176.550
183.681
319.378
287
(4.044)
(4.128)
(5.146)
(3.841)
(9.190)

La voce Acconti ammonta a complessivi 38.414 migliaia di euro e si riferisce per 31.171 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2020 per i servizi di rotta e di terminale e per 7.243 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. Il decremento netto di 54.996 migliaia di euro rilevato nell'esercizio è imputabile ai minori incassi ottenuti nel 2020 per i servizi di rotta e di terminale legata alla riduzione delle attività del controllo del traffico aereo. Nel corso dell'esercizio si è, inoltre, proceduto a pagare l'Aeronautica Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per 14,7 milioni di euro e a compensare gli acconti AMI per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2019 con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pari a 65,4 milioni di euro, iscritto nell'ambito degli altri debiti.

Gli Altri debiti, che ammontano a 91.925 migliaia di euro registrano, rispetto all'esercizio precedente, un incremento netto di 49.647 migliaia di euro riferito da una parte all'iscrizione del debito verso il MEF per 65,4 milioni di euro e dall'altra dalla riduzione del debito verso il personale per i minori accantonamenti di competenza rilevati nell'esercizio e per la riduzione del debito per ferie maturate e non godute, per l'utilizzo dei giorni di ferie maturati negli anni precedenti e di buona parte di quelli del 2020, per un ammontare complessivo pari a ammontano a 16.605 migliaia di euro (31.239 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di cui la quota a breve rappresenta l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle quote imputate a conto economico, per 79.194 migliaia di euro (84.145 migliaia di euro al 31 dicembre 2019); ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 57.286 migliaia di euro (59.459 migliaia di euro al 31 dicembre 2019); iii) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF call 2014, 2015 e 2016 per un importo pari a 38.778 migliaia di euro (35.435 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) che ha registrato nell'esercizio un

24. Debiti tributari e previdenziali

incremento per la rendicontazione dei progetti di investimento finanziati al 50% nell'ambito del programma
CEF call 2015 e 2017.
24.
Debiti tributari e previdenziali
I debiti tributari e previdenziali ammontano a 24.755 migliaia di euro e sono composti come da tabella di
seguito allegata.
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Debiti tributari 10.522 17.415 (6.893)
Debiti verso istituti di previdenza 14.233 18.531 (4.298)
Totale 24.755 35.946 (11.191)

I Debiti tributari registrano un decremento di 6.893 migliaia di euro imputabile principalmente al minore debito per imposta IRES pari a 2,2 milioni di euro, rispetto al 2019 in cui ammontava a 9,1 milioni di euro. L'importo contiene anche le ritenute effettuate al personale dipendente e versate nel mese di gennaio 2021. I Debiti verso istituti di previdenza registrano un decremento di 4.298 migliaia di euro riferito principalmente ai minori contributi maturati sugli accantonamenti del costo del personale e al rilascio dei contributi sulle ferie maturate e non godute, per complessivi 3.959 migliaia di euro (8.371 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato

25. Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa balance, ammontano complessivamente a 735.594 migliaia di euro in decremento di 129.198 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per gli effetti derivanti dall'emergenza sanitaria connessa alla pandemia da COVID-19 che ha determinato una forte contrazione delle prestazioni collegate alle attività del settore del trasporto aereo per performance eseguite nei confronti di Eurocontrol nel periodo di riferimento, in parte compensata dalla rilevazione del Balance, che recepisce le indicazioni adottate dalla Commissione Europea, e dai maggiori ricavi da mercato non regolamentato, anche grazie ai ricavi generati dalla controllata IDS AirNav, che nel periodo a confronto pesava per circa sei mesi. Ricavi di rotta 233.136 689.386 (456.250) -66,2% Ricavi di terminale 81.899 231.067 (149.168) -64,6% Esenzioni di rotta e di terminale 10.239 12.113 (1.874) -15,5% Ricavi da mercato non regolamentato 26.942 19.201 7.741 40,3%

alla pandemia da COVID-19 che ha determinato una forte contrazione delle prestazioni collegate alle attività
del settore del trasporto aereo per performance eseguite nei confronti di Eurocontrol nel periodo di
riferimento, in parte compensata dalla rilevazione del Balance, che recepisce le indicazioni adottate dalla
Commissione Europea, e dai maggiori ricavi da mercato non regolamentato, anche grazie ai ricavi generati
dalla controllata IDS AirNav, che nel periodo a confronto pesava per circa sei mesi.
Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti
con i clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto
dal principio IFRS 15.
2020 2019 Variazioni %
Ricavi di rotta 233.136 689.386 (456.250) -66,2%
Ricavi di terminale 81.899 231.067 (149.168) -64,6%
Esenzioni di rotta e di terminale 10.239 12.113 (1.874) -15,5%
Ricavi da mercato non regolamentato 26.942 19.201 7.741 40,3%
Totale Ricavi da attività operativa 352.216 951.767 (599.551) -63,0%
Balance 383.378 (86.975) 470.353 n.a.
Totale ricavi da contratti con i clienti 735.594 864.792 (129.198) -14,9%
(migliaia di euro)
Ricavi di rotta
I Ricavi di rotta ammontano a 233.136 migliaia di euro in decremento del -66,2%, rispetto al 2019, per effetto

Ricavi di rotta

I Ricavi di rotta ammontano a 233.136 migliaia di euro in decremento del -66,2%, rispetto al 2019, per effetto delle minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio per l'emergenza legata alla diffusione del COVID-19 che ha portato, nell'arco dell'anno, alla riduzione ed anche alla chiusura di alcuni collegamenti aerei sia in ambito comunitario che extracomunitario, attestandosi a fine 2020 a un -61,0% in termini di unità di servizio (+6,6% 2019 su 2018). A tale effetto, si aggiunge la riduzione della tariffa applicata nel 2020 per -15,3% (euro 66,02 nel 2020 contro euro 77,96 nel 2019), decremento che si riduce a -7,4% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.

Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento di 1.783 migliaia di euro per le minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a -5,7% (-3,6% 2019 verso 2018), e la componente rettificativa per Balance, che comprende la quota iscritta nell'esercizio comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2020, e di conseguenza a conto economico nello stesso anno, e la variazione dei costi Eurocontrol, i ricavi di rotta si attestano complessivamente a 517.019 migliaia di euro, in decremento di 108.241 migliaia di euro, come di seguito rappresentato:

Il balance di rotta ammonta a 295.025 migliaia di euro, in deciso incremento rispetto al 2019, ed è stato determinato sulla base della proposta della Commissione Europea, ancora oggetto di negoziazione tra gli Stati membri, che prevede una percentuale di riduzione da applicare ai costi determinati consuntivi 2020, posti a confronto con i ricavi effettivi generati nello stesso esercizio, permettendo un recupero parziale dei minori ricavi generati dalla diffusione della pandemia da COVID-19 che in termini di unità di servizio ha generato una riduzione del -61,7% tra quanto pianificato in tariffa e quanto effettivamente consuntivato, riduzione che si attesta a -65,5% se si confrontano i ricavi del 2020 rispetto all'esercizio precedente, che sconta la riduzione della tariffa applicata nell'esercizio. Considerando che il balance verrà recuperato in cinque esercizi a decorrere dal 2023, in coerenza con quanto previsto nel Regolamento UE, è stato oggetto di attualizzazione che ha determinato un valore negativo pari a 15.299 migliaia di euro. Nel 2020 è stato iscritto il balance negativo di 4.361 migliaia di euro quale conguaglio dei costi di Eurocontrol riferiti al 2019. L'utilizzo balance di rotta n-2, iscritto negli esercizi precedenti ed inserito in tariffa 2020, si attesta a 628 migliaia di euro.

Ricavi di terminale

I Ricavi di terminale ammontano a 81.899 migliaia di euro in decremento del 64,6%, rispetto all'esercizio precedente, per l'andamento negativo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che a seguito della pandemia da COVID-19 ha visto anche la chiusura di alcuni aeroporti per dei mesi durante il 2020. Tale riduzione, in termini di unità di servizio, si attesta complessivamente a -60,8% (+3,6% 2019 su 2018), a cui si aggiunge la riduzione tariffaria applicata su tutte e tre le zone di tariffazione. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -68,7% (+1,6% 2019 su 2018) con riduzioni maggiori rilevate nell'ambito del traffico aereo internazionale. A tale effetto si aggiunge la riduzione del -12,25% della tariffa applicata nel 2020 che ammonta a euro 167,33 rispetto alla tariffa del 2019 che era stata pari a euro 190,69.

La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di

servizio, del -58,7% rispetto al 2019 (+4,3% 2019 su 2018), che ha visto nel corso dell'esercizio un buon andamento nei primi due mesi dell'anno (+3,3%) e un repentino decremento a partire dal mese di marzo per effetto dell'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus COVID-19 che ha portato anche alla chiusura temporanea degli aeroporti di Milano Linate e Bergamo Orio al Serio. La tariffa applicata nel 2020 è pari a euro 167,56, in riduzione del -15,19%, rispetto alla tariffa applicata nel 2019, che si attestava a euro 197,56.

La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -58,2% rispetto al 2019 (+4,0% 2019 su 2018) con un positivo andamento nei primi due mesi dell'anno (+2,8%) e un deciso decremento nei mesi successivi per l'emergenza sanitaria e la chiusura di diversi aeroporti. La tariffa applicata nel 2020 è stata pari a euro 298,93 in riduzione del -6,3%, rispetto alla tariffa applicata nel 2019, che era pari a euro 318,98.

Considerando i ricavi di terminale anche con la componente dei voli esenti, che registra un decremento di 91 migliaia di euro per la minore tariffa applicata che ha più che compensato le maggiori unità di servizio (+10,6%) sviluppate dai voli militari a supporto dell'emergenza sanitaria (-9,7% 2019 verso 2018), e con la componente rettificativa per Balance che comprende la quota iscritta nell'esercizio al netto dell'effetto dell'attualizzazione, e la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2020 e quindi a conto economico, i ricavi di terminale si attestano complessivamente a 191.633 migliaia di euro, in decremento di 28.698 migliaia di euro, rispetto al 2019, come di seguito rappresentato: Ricavi di terminale 81.899 231.067 (149.168) -64,6% Esenzioni di terminale 2.349 2.440 (91) -3,7% Subtotale 84.248 233.507 (149.259) -63,9% Balance dell'anno di terminale 105.480 (10.104) 115.584 n.a. Attualizzazione balance dell'anno (5.491) 169 (5.660) n.a. Utilizzo balance di terminale n-2 7.396 (3.241) 10.637 n.a. Subtotale 107.385 (13.176) 120.561 n.a. Totale ricavi di terminale con balance 191.633 220.331 (28.698) -13,0%

2020 2019 Variazioni %

(migliaia di euro)

I balance di terminale ammontano complessivamente a positivi 105.480 migliaia di euro e registrano un incremento di 115.584 migliaia di euro, rispetto al 2019, determinato in conformità a quanto previsto dalla proposta della Commissione Europea per la tariffa di rotta, con riferimento alle prime due fasce di tariffazione. L'impatto sul traffico aereo dell'emergenza sanitaria da COVID-19, ha comportato una notevole riduzione delle attività del traffico aereo generando nel 2020 una riduzione del traffico di terminale del - 60,2%, in termini di unità di servizio, e del -63,9% in termini di ricavi, rispetto al 2019, che confrontati con la riduzione dei costi richiesta in ambito europeo determina i seguenti balance, distinti per zona di tariffazione: i) la prima fascia di tariffazione ha generato un balance di 17,5 milioni di euro; ii) la seconda zona di tariffazione un balance di 23,8 milioni di euro; iii) la terza zona di tariffazione un balance di 64,2 milioni di euro. I suddetti balance sono stati oggetto di attualizzazione, in quanto verranno recuperati in cinque esercizi

a decorrere dal 2023 determinando un valore negativo pari a 5.491 migliaia di euro. L'utilizzo del balance di terminale, iscritto negli esercizi precedenti ed inserito in tariffa 2020, si attesta a 7.396 migliaia di euro.

I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 26.942 migliaia di euro e rilevano un incremento del 40,3%, rispetto all'esercizio precedente, imputabile principalmente ai ricavi apportati dalla controllata IDS AirNav S.r.l. per un importo pari a 16,6 milioni di euro, +65,4% rispetto al 2019 in cui era presente per soli sei mesi. I ricavi generati nell'esercizio si riferiscono alla vendita di licenze software, a ricavi per prestazioni di servizi e per le manutenzioni associate ai prodotti venduti, a vari clienti presenti su scala mondiale, tra cui si segnala la realizzazione di un nuovo sistema denominato SEPIA per la gestione delle informazioni aeronautiche al service provider francese DSNA per 1,9 milioni di euro; la realizzazione del sistema di gestione delle informazioni aeronautiche AIM (Aeronautical Information Management) per la Civil Aeronautics Administration di Taiwan per 0,7 milioni di euro; le prestazioni rese alla Zambia Airports Corporation per il sistema AMHS (Aeronautical Message Handling System) e la nuova piattaforma dinamica AIM per il nuovo aeroporto di Ndola per 1,1 milioni di euro; la fornitura di servizi per la seconda fase dell'ammodernamento del sistema AIM per il service provider canadese per 0,5 milioni di euro. Nell'esercizio si è dato avvio alle attività a valere sul contratto relativo alla fornitura di sistemi per il nuovo Area Control Center dell'aeroporto di Tripoli, contratto formalizzato con l'Aviazione civile libica. 2020 2019 Variazioni % Radiomisure 1.218 2.312 (1.094) -47,3%

delle informazioni aeronautiche AIM (Aeronautical Information Management) per la Civil Aeronautics
Administration di Taiwan per 0,7 milioni di euro; le prestazioni rese alla Zambia Airports Corporation per il
sistema AMHS (Aeronautical Message Handling System) e la nuova piattaforma dinamica AIM per il nuovo
aeroporto di Ndola per 1,1 milioni di euro; la fornitura di servizi per la seconda fase dell'ammodernamento
del sistema AIM per il service provider canadese per 0,5 milioni di euro. Nell'esercizio si è dato avvio alle
attività a valere sul contratto relativo alla fornitura di sistemi per il nuovo Area Control Center dell'aeroporto
di Tripoli, contratto formalizzato con l'Aviazione civile libica.
Si riporta di seguito l'evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di
attività.
Ricavi da mercato non regolamentato
Vendita di licenze e prestazioni di servizi 16.563 10.014 6.549 65,4%
Radiomisure 1.218 2.312 (1.094) -47,3%
Consulenza aeronautica 3.084 3.657 (573) -15,7%
Servizi tecnici e di ingegneria 4.060 1.809 2.251 124,4%
Formazione 2 332 (330) -99,4%
Altri ricavi 2.015 1.077 938 87,1%
Totale ricavi da mercato non regolamentato 26.942 19.201 7.741 40,3%

26. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 45.271 migliaia di euro e registrano un decremento del 3,9%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i minori ricavi derivanti dai finanziamenti europei e per la riduzione della voce altri ricavi e proventi che nel 2019 conteneva i ricavi derivanti della cessione dell'area parcheggi dell'Academy di Forlì e gli effetti positivi di una transazione con un fornitore.

2020 2019 Variazioni %
Contributi in conto impianti 9.570 9.023 547 6,1%
Contributi in conto esercizio 30.741 30.349 392 1,3%
Finanziamenti Europei 3.858 4.943 (1.085) -22,0%
Altri ricavi e proventi 1.102 2.807 (1.705) -60,7%
Totale altri ricavi 45.271 47.122 (1.851) -3,9%
(migliaia di euro)
Gli altri ricavi operativi si riferiscono a: i) contributi in conto impianti per la quota imputata a conto economico
commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono per 9.570 migliaia di euro;

Gli altri ricavi operativi si riferiscono a: i) contributi in conto impianti per la quota imputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono per 9.570 migliaia di euro; ii) contributi in conto esercizio per 30.741 migliaia di euro di cui la parte principale, pari a 30 milioni di euro, si riferisce all'importo riconosciuto alla Capogruppo, ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05, al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa e la restante parte, principalmente ai corsi del personale operativo finanziati da Fondimpresa; iii) finanziamenti europei per 3.858 migliaia di euro riferiti a diversi progetti tra cui il Connecting European Facility (CEF) anno 2015 e 2017, Sesar 2020, Diode e altri progetti minori. Italia 758.302 97,1% 895.691 98,2% UE 8.823 1,1% 6.038 0,7% Extra UE 13.741 1,8% 10.185 1,1%

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2020 e 2019 suddivisi per area geografica:

% sui % sui
Ricavi 2020 ricavi 2019 ricavi
Totale ricavi 780.866 911.914
(migliaia di euro)

27. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 127.280 migliaia di euro e registrano un decremento del 5,1%, rispetto all'esercizio precedente, a seguito di una riduzione generalizzata delle varie voci di costo, pur in presenza dei costi della IDS AirNav che nel 2020 sono presenti per tutto l'anno, rispetto all'esercizio precedente in cui pesava per soli sei mesi.

2020 2019 Variazioni %
Costi per acquisto di beni 7.772 9.894 (2.122) -21,4%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 20.000 17.841 2.159 12,1%
Costi per contribuzioni eurocontrol 33.043 37.150 (4.107) -11,1%
Costi per utenze e telecomunicazioni 25.065 29.119 (4.054) -13,9%
Costi per assicurazioni 3.168 2.670 498 18,7%
Pulizia e vigilanza 5.233 4.675 558 11,9%
Altri costi riguardanti il personale 6.295 10.195 (3.900) -38,3%
Prestazioni professionali 12.202 10.529 1.673 15,9%
Altri costi per servizi 7.666 7.309 357 4,9%
112.672 119.488 (6.816) -5,7%
Totale costi per servizi (184) -8,0%
Costi per godimento beni di terzi 2.116 2.300
Altri costi operativi
Totale costi
4.720
127.280
2.482
134.164
2.238
(6.884)
90,2%
-5,1%

I Costi per acquisto di beni che accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e relativa variazione delle rimanenze che l'acquisto dei materiali necessari alle attività di ristrutturazione e ammodernamento dei siti aeroportuali, registrano un decremento del 21,4% per i minori impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi e per i minori acquisti di materiali conseguenti allo slittamento delle attività di ammodernamento dei siti aeroportuali che e alla difficoltà logistiche nell'approvvigionamento a seguito dell'emergenza sanitaria. Tale riduzione ha ampiamente compensato i maggior costi sostenuti per l'acquisto dei dispositivi di protezione dal virus COVID-19.

I Costi per servizi registrano complessivamente un decremento netto di 6.816 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riferito in particolar modo ai seguenti eventi: i) minori costi per contribuzione Eurocontrol a seguito del recepimento delle misure di contenimento dei costi adottate dall'agenzia nel secondo semestre 2020; ii) riduzione dei costi per utenze e telecomunicazioni del 13,9% per i minori costi associati alla connettività geografica della rete E-NET, che beneficia della dismissione dei circuiti pregressi e dei minori costi associati al nuovo contratto oltre ai minori consumi di energia elettrica su tutto il territorio nazionale per i minori consumi legati sia alla chiusura di alcuni aeroporti che al ricorso della modalità lavorativa in smart working. Tale voce nell'anno precedente beneficiava della cancellazione di posizioni debitorie e della definizione di un contenzioso con un fornitore per un effetto positivo complessivo di 1,5 milioni di euro; iii) minori costi riguardanti il personale e riferiti ai viaggi e trasferte che hanno subito un fermo a causa dell'emergenza sanitaria. Tali riduzioni sono in parte compensate dai maggiori costi sostenuti per la sanificazione straordinaria effettuata su tutti i siti dall'inizio dell'emergenza sanitaria, per l'incremento dei massimali in ambito assicurativo e per i maggiori costi per prestazioni professionali sui progetti di vendita e

di ricerca e sviluppo e per l'attività di due diligence nell'ambito dell'operazione Aeronavigazione estero di IDS AirNav.

Gli Altri costi operativi si attestano a 4.720 migliaia di euro in incremento di 2.238 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per le liberalità erogate a favore dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e il Dipartimento della Protezione Civile nella lotta contro il COVID-19, per la rilevazione degli ulteriori importi da destinare a sostegno della lotta contro il COVID-19 per 878 migliaia di euro, oltre ai costi sostenuti per la formalizzazione dei contratti con la Lybian Civil Aviation Authority. Il 2019 conteneva l'effetto favorevole determinato dalla cancellazione di posizioni debitorie non più dovute per circa 1 milione di euro.

28. Costo del personale

costi sostenuti per la formalizzazione dei contratti con la Lybian Civil Aviation Authority. Il 2019 conteneva
l'effetto favorevole determinato dalla cancellazione di posizioni debitorie non più dovute per circa 1 milione
di euro.
28.
Costo del personale
Il costo del personale ammonta a 460.957 migliaia di euro e rileva un decremento netto del 7,3%, rispetto
all'esercizio precedente, concentrato principalmente sulla parte variabile della retribuzione per gli interventi
effettuati a seguito dell'emergenza sanitaria da COVID-19. Si segnala la presenza dei costi di IDS AirNav per
tutto l'anno, rispetto ai sei mesi del 2019, che a parità di perimetro avrebbe determinato un decremento
netto dell'8,1%.
2020 2019 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 286.002 281.705 4.297 1,5%
retribuzione variabile 38.369 72.267 (33.898) -46,9%
Totale salari e stipendi 324.371 353.972 (29.601) -8,4%
Oneri sociali 105.354 113.364 (8.010) -7,1%
Trattamento di fine rapporto 23.176 23.295 (119) -0,5%
Altri costi 8.056 6.487 1.569 24,2%
Totale costo del personale 460.957 497.118 (36.161) -7,3%

La retribuzione fissa registra un incremento di 4.297 migliaia di euro imputabile per 3,1 milioni di euro alla controllata IDS AirNav, che nel 2019 incideva per sei mesi e per la restante parte agli effetti prodotti dal rinnovo contrattuale della Capogruppo intervenuti nel mese di marzo e nel mese di dicembre del 2019, che nel 2020 incidono per l'intero anno, oltre all'incremento dei permessi da L.104/92 previsti nel D.L. 18/2020 decreto Cura Italia. L'organico effettivo di Gruppo alla fine del 2020 si attesta a 4.147 unità, in decremento di 48 unità rispetto al 2019, e in 4.209 unità medie in incremento di 61 unità, rispetto al 2019, per l'intera incidenza nel 2020 dell'organico di IDS AirNav.

La retribuzione variabile registra un decremento del 46,9% per: i) il minore straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) associato alla riduzione dell' attività di assistenza al traffico aereo ridottasi a seguito dell'emergenza sanitaria e del conseguente lavoro festivo oltre al minore straordinario del personale non operativo per il ricorso allo smart working; ii) il maggiore ricorso all'istituto delle ferie che determina un effetto positivo per i maggiori giorni fruiti dal personale del Gruppo, rispetto al

Gli oneri sociali si decrementano del 7,1%, quale conseguenza della minore retribuzione derivante dagli effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un incremento del 24,2% principalmente per il maggiore incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita, che ha interessato 30 risorse a fronte delle 17 risorse del 2019 oltre ai maggiori costi per coperture assicurative sanitarie a favore dei dipendenti. 2020 2019 Variazione

2019, per un importo pari a 10,1 milioni di euro grazie alla quasi totale fruizione delle ferie degli anni
precedenti e di un consistente utilizzo della spettanza 2020; iii) minore costo per premio di risultato dei
dirigenti che hanno ridotto del 50% il proprio MBO.
Gli oneri sociali si decrementano del 7,1%, quale conseguenza della minore retribuzione derivante dagli
effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un incremento del 24,2%
principalmente per il maggiore incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita, che ha interessato 30
risorse a fronte delle 17 risorse del 2019 oltre ai maggiori costi per coperture assicurative sanitarie a favore
dei dipendenti.
Nella tabella seguente viene riportato l'organico aziendale del Gruppo suddiviso per categoria professionale:
Dirigenti 2020
56
2019
56
Variazione
0
Quadri 417 423 (6)
Impiegati 3.674 3.716 (42)
Consistenza finale 4.147 4.195 (48)
Consistenza media 4.209 4.148 61

29. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 27.727 migliaia di euro (31.262 migliaia di euro nel 2019) e registrano un decremento dell'11,3%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per un rallentamento dei progetti di investimento realizzati dalle società controllate Techno Sky e IDS AirNav per l'emergenza sanitaria che ha comportato anche un ritardo nella consegna dei materiali. La voce in oggetto inoltre accoglie le ore del personale di Gruppo spese sui progetti di investimento tra cui si evidenziano l'allestimento del nuovo blocco tecnico dell'aeroporto di Genova, l'ammodernamento e l'installazione di apparati e sistemi meteo su diversi siti aeroportuali, le attività a valere sui sistemi di radioassistenza in diversi siti aeroportuali e l'avanzamento delle attività per la realizzazione della lan aeroportuale presso l'aeroporto di Malpensa.

30. Proventi e oneri finanziari

I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo di 6.125 migliaia di euro (4.618 migliaia di euro nel 2019) ed è composto da proventi finanziari per 1.818 migliaia di euro, oneri finanziari per 7.353 migliaia di euro e l'effetto netto della perdita su cambi per 590 migliaia di euro. La composizione dei proventi finanziari è riportata nella seguente tabella:

2020 2019 Variazioni %
Proventi da partecipazione in altre imprese 417 417 0 0,0%
Proventi finanziari da attualizzazione balance 0 170 (170) -100,0%
Proventi finanziari da attualizzazione crediti non correnti 73 195 (122) -62,6%
Proventi finanziari da attività finanziarie correnti e non 142 174 (32) -18,4%
Altri interessi attivi 1.186 1.191 (5) -0,4%
Totale proventi finanziari 1.818 2.147 (329) -15,3%
(migliaia di euro)
I proventi finanziari presentano un decremento di 329 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente,
principalmente per la riduzione dei proventi associati all'attualizzazione dei crediti non correnti e dei balance.
Gli oneri finanziari si attestano a 7.353 migliaia di euro in incremento di 526 migliaia di euro, rispetto
all'esercizio precedente, per i maggiori oneri finanziari legati all'attualizzazione dei balance e per gli interessi
passivi applicati sulla dilazione di pagamento delle imposte correnti.
Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella:
2020 2019 Variazioni %
2.406 71 3,0%
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.477 0 0,0%
Interessi passivi su prestito obbligazionario 3.474 3.474 -13,5%
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 385 445 (60) -3,1%
Interessi passivi su passività per lease 156 161 (5)
Oneri finanziari su derivato al fair value 0 10 (10) -100,0%

31. Imposte

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 11.027 migliaia di euro e presentano un decremento complessivo di 36.673 migliaia di euro dovuto sia alla minore base imponibile tassabile che alle imposte anticipate iscritte sulla perdita fiscale di Enav North Atlantic.

Le imposte correnti e la fiscalità differita sono riportate nella seguente tabella:

2020 2019 Variazioni %
IRES 18.222 39.826 (21.604) -54,2%
IRAP 4.280 8.196 (3.916) -47,8%
Totale imposte correnti 22.502 48.022 (25.520) -53,1%
Imposte anticipate (10.703) (221) (10.482) n.a.
Imposte differite (772) (101) (671) n.a.
Totale imposte correnti, anticipate e differite 11.027 47.700 (36.673) -76,9%
(migliaia di euro)

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 11.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2020 è pari al 27,6%, in incremento rispetto all'imposta teorica del 24% per le maggiori variazioni definitive tassabili emerse rispetto al 2019.

Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2020 è risultato pari al 6,5% in incremento rispetto all'imposta
teorica del 4,78% per la non deducibilità ai fini IRAP dell'attualizzazione crediti.
2020 2019
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 65.877 165.968
Imposta teorica 15.810 24,0% 39.832 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 78 0,1% 235 0,1%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (109) -0,2% (198) -0,1%
Altre 1.596 2,4% (589) -0,4%
Differenze temporanee per fondi tassati 847 1,3% 534 0,3%
IRES Effettiva 18.222 27,6% 39.814 23,9%
(migliaia di euro)
2020 2019
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 65.877 165.968
Imposta teorica 3.149 4,78% 7.933 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre 838 1,3% 155 0,1%
Differenze temporanee per fondi tassati
Oneri e proventi finanziari
0
293
0,0%
0,4%
(113)
221
-0,1%
0,1%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Differenze temporanee per fondi tassati 847 1,3% 534 0,3%
(migliaia di euro)
2020 2019
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Differenze temporanee per fondi tassati 0 0,0% (113) -0,1%
Oneri e proventi finanziari 293 0,4% 221 0,1%
8.196 4,9%
IRAP Effettiva 4.280 6,5%
(migliaia di euro)

Altre informazioni

32. Informativa per settori operativi

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini del monitoraggio da parte del management, tre settori operativi di seguito illustrati:

  • Servizi di assistenza al volo: il settore operativo coincide con l'entità legale della Capogruppo ENAV che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo;
  • Servizi di manutenzione: il settore operativo coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo. Le infrastrutture dell'aria, infatti, al pari delle altre infrastrutture logistiche del sistema paese, necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò, peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato, definisce il futuro assetto del sistema di gestione del traffico aereo e, dall'altro, stabilisce quelli che saranno i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider dovranno attenersi;
  • Servizi di soluzioni software AIM: il settore operativo coincide con la controllata IDS AirNav S.r.l., acquisita integralmente da ENAV il 18 luglio 2019, che si occupa dello sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e del traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali e di manutenzione, prodotti attualmente adottati da vari clienti in Italia, Europa e nei paesi extra europei.

E' inoltre prevista la colonna Altri settori che include le attività residuali del Gruppo che non ricadono nei settori sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa di seguito indicati per gli esercizi 2020 e 2019.

Esercizio 2020

Esercizio 2020
Rettifiche /
Servizi di
assistenza al
Servizi di Soluzioni Riclassifiche
consolidament
(migliaia di euro) volo manutenzione Software AIM Altri settori o Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 756.954 3.840 16.839 3.284 (52) 780.865
Ricavi intrasettoriali 4.719 91.209 3.825 0 (99.753) 0
Totale ricavi 761.673 95.049 20.664 3.284 (99.805) 780.865
Costi del personale (401.380) (51.401) (8.210) (18) 52 (460.957)
Altri costi netti (168.636) (16.680) (8.085) (2.978) 96.826 (99.553)
Totale costi operativi (570.016) (68.081) (16.295) (2.996) 96.878 (560.510)
Ammortamenti (136.568) (1.656) (728) (309) 1.190 (138.071)
Svalutazioni e accantonamenti (10.467) (159) (529) (5) 0 (11.160)
EBIT 44.622 25.153 3.112 (26) (1.737) 71.124
Proventi/(oneri) finanziari 7.431 10 (277) (94) (13.195) (6.125)
Utile/(Perdita) ante imposte 52.053 25.163 2.835 (120) (14.932) 64.999
Imposte (8.710) (6.869) (555) 4.630 477 (11.027)
Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato 43.343 18.294 2.280 4.510 (14.455) 53.972
Totale Attività 2.205.942 98.893 27.486 72.423 (213.332) 2.191.412
Totale Passività 1.132.033 60.302 20.412 6.573 (113.375) 1.105.945
Indebitamento Finanziario Netto (243.391) 2.606 (4.319) 8.482 0 (236.622)
Esercizio 2019
Rettifiche /
Servizi di Riclassifiche
(migliaia di euro) assistenza al
volo
Servizi di
manutenzione
Soluzioni
Software AIM
Altri settori consolidament
o
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 896.788 1.876 10.253 2.997 0 911.914
Ricavi intrasettoriali 2.988 98.609 1.431 1 (103.029) 0
Totale ricavi 899.776 100.485 11.684 2.998 (103.029) 911.914
Costi del personale (430.739) (62.684) (3.675) (20) 0 (497.118)
Altri costi netti (181.026) (17.034) (3.034) (2.352) 100.544 (102.902)
Totale costi operativi (611.765) (79.718) (6.709) (2.372) 100.544 (600.020)

Esercizio 2019

Esercizio 2019 Servizi di
assistenza al
Servizi di Soluzioni Rettifiche /
Riclassifiche
consolidament
(migliaia di euro) volo manutenzione Software AIM Altri settori o Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 896.788 1.876 10.253 2.997 0 911.914
Ricavi intrasettoriali 2.988 98.609 1.431 1 (103.029) 0
Totale ricavi 899.776 100.485 11.684 2.998 (103.029) 911.914
Costi del personale (430.739) (62.684) (3.675) (20) 0 (497.118)
Altri costi netti (181.026) (17.034) (3.034) (2.352) 100.544 (102.902)
Totale costi operativi (611.765) (79.718) (6.709) (2.372) 100.544 (600.020)
Ammortamenti (139.632) (1.875) (100) (140) 2.262 (139.485)
Svalutazioni e accantonamenti (1.517) (283) (23) 0 1 (1.822)
EBIT 146.862 18.609 4.852 486 (222) 170.587
Proventi/(oneri) finanziari 6.376 (56) (82) (91) (10.765) (4.618)
Utile/(Perdita) ante imposte 153.238 18.553 4.770 395 (10.987) 165.969
Imposte (41.357) (5.359) (1.391) 354 53 (47.700)
Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato 111.881 13.194 3.379 749 (10.934) 118.269
Totale Attività 2.116.572 105.795 17.950 71.224 (200.412) 2.111.129
973.400 72.344 13.152 4.638 (108.448) 955.086
Totale Passività (2.784) 8.756 0 126.376

33. Parti correlate

Le parti correlate del Gruppo ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse del Gruppo e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato.

In data 12 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in
materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive
modifiche e integrazioni.
La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per
la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle
suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti del Gruppo con
entità correlate esterne al Gruppo, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con
responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2020 e 2019.
Saldo al 31.12.2020
Denominazione Crediti
commerciali
e altre
Attività
Finanziarie
correnti e
Disponibili
tà liquide
Debiti
commerciali e
altre passività
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per beni
e servizi e altri
costi oper
Costi god.to
beni di terzi
Correlate esterne attività non correnti correnti
Min. dell'Economia e delle Finanze 10.243 0 225 91.866 10.239 0 0
Min. delle Infrastrutture e mobilità sostenibili 72.991 0 0 0 34.776 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 749 0 6.144 0
Gruppo Leonardo 399 9.851 0 17.174 12 3.031 0
Altre correlate esterne 0 0 0 54 94 162 24
Saldo di Bilancio 196.581 9.851 316.044 288.596 780.865 120.444 2.116
inc.% parti correlate sul saldo di Bilancio 42,5% 100,0% 0,1% 38,1% 5,8% 7,8% 1,1%
(migliaia di euro)
Saldo al 31.12.2019
Crediti Attività Debiti Ricavi e Costi per beni
commerciali Finanziarie Disponibili commerciali e altri ricavi e servizi e altri Costi god.to
Denominazione e altre correnti e tà liquide altre passività operativi costi oper beni di terzi
Correlate esterne attività non correnti correnti
Min. dell'Economia e delle Finanze 12.115 0 535 77.515 12.113 0 0
Min. delle Infrastrutture e mobilità sostenibili 79.321 0 0 0 35.174 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 597 0 5.928 0
Gruppo Leonardo 684 10.658 0 17.644 407 2.418 0
Altre correlate esterne 0 0 0 63 90 292 22
Saldo di Bilancio 277.779 36.067 449.268 281.582 911.913 129.382 2.300
Saldo al 31.12.2020
Crediti Attività Debiti Ricavi e Costi per beni
commerciali Finanziarie Disponibili commerciali e altri ricavi e servizi e altri Costi god.to
Denominazione e altre correnti e tà liquide altre passività operativi costi oper beni di terzi
Correlate esterne attività non correnti correnti
Saldo di Bilancio 196.581 9.851 316.044 288.596 780.865 120.444 2.116
Crediti
commerciali
e altre
Attività
Finanziarie
correnti e
Disponibili
tà liquide
Debiti
commerciali e
altre passività
Ricavi e
altri ricavi
Costi per beni
e servizi e altri
Costi god.to
beni di terzi
Denominazione attività non correnti correnti operativi costi oper
Correlate esterne
Min. dell'Economia e delle Finanze 12.115 0 535 77.515 12.113 0 0
Min. delle Infrastrutture e mobilità sostenibili 79.321 0 0 0 35.174 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 597 0 5.928 0
Gruppo Leonardo 684 10.658 0 17.644 407 2.418 0
Altre correlate esterne 0 0 0 63 90 292 22
Saldo di Bilancio 277.779 36.067 449.268 281.582 911.913 129.382 2.300
inc.% parti correlate sul saldo di Bilancio 33,2% 29,6% 0,1% 34,0% 5,2% 6,7% 1,0%
(migliaia di euro)
La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intesi per tali il Ministero
dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (ex MIT) e

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intesi per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (ex MIT) e le entità sottoposte al controllo del MEF è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati dalla Capogruppo in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in conformità a normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati dalla

Capogruppo e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto dalla società presso la Banca d'Italia;

  • i rapporti con il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità sulla base di convenzioni stipulate tra le parti e a valle della registrazione delle stesse da parte della Corte dei Conti. Tali contributi vengono imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti della Capogruppo, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell'energia elettrica per taluni siti;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.
all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;

i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti della
Capogruppo, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo
del traffico aereo;

i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell'energia elettrica per taluni siti;

i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.
Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l'Amministratore Delegato di ENAV e quattro
dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito del Gruppo individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del
Chief HR and Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.
Di seguito vengono riportate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali
relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo:
2020 2019
Competenze con pagamento a breve/medio termine 1.862 2.006
0 0
Altri benefici a lungo termine
Pagamenti basati su azioni 1.083 575
Totale 2.945 2.581

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. La Capogruppo aderisce al Fondo pensione Prevaer, il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la

ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

34. Informativa sul piano di incentivazione di lungo termine

In data 28 aprile 2017, l'Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A. ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine destinato ad esponenti del management di ENAV e delle società da questa controllate" per gli anni 2017-2019 e successivamente, in data 11 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento attuativo del Piano, che ne disciplina le regole di funzionamento, e dato avvio al primo ciclo di vesting 2017-2019. L'avvio del secondo ciclo di vesting, per il periodo 2018-2020, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 novembre 2018 e il terzo ciclo di vesting, riferito al periodo 2019–2021, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2019.

Data la scadenza dei tre cicli del primo piano di incentivazione l'Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 21 maggio 2020, ha approvato il Piano di incentivazione azionaria di lungo termine per il periodo 2020–2022 ed in sede di Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2020 è stato approvato il Regolamento attuativo e dato avvio al primo ciclo di vesting 2020–2022.

Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo. Tali obiettivi sono stati identificati nell'EBIT cumulato, nel Total Shareholder Return (TSR) e nel Free Cash Flow cumulato a cui si aggiunge, per il secondo piano di incentivazione azionaria di lungo termine, un indicatore di sostenibilità individuato nell'ottenimento, entro il 31 dicembre 2022, della certificazione di ENAV quale carbon neutral.

Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lockup) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari, ovvero l'Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati.

Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:

  • una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla performance di ENAV in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Società;
  • una componente non-market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano.

Con riferimento alla valutazione del piano di incentivazione azionaria di lungo termine ai sensi del principio IFRS 2, per la componente market based è stato utilizzato il criterio di calcolo con il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi

nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma deve essere aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano.

Al 31 dicembre 2020, il fair value complessivo del primo e secondo ciclo di incentivazione azionaria è stato pari a 1,1 milioni di euro e tiene conto del conguaglio riferito al primo ciclo di vesting (2017-2019) oggetto di consuntivazione e assegnazione nel 2020. Si riportano di seguito i dettagli per ogni singolo ciclo di vesting.

Primo ciclo di vesting 2017-2019

Il primo ciclo di vesting si è concluso con l'approvazione del Bilancio per l'esercizio 2019, e in conformità al regolamento si è proceduto all'attribuzione di n. 427.897 azioni ai beneficiari del piano sulla base della consuntivazione dei dati stessi per un controvalore pari a 1,8 milioni di euro.

Secondo ciclo di vesting 2018-2020

Per il secondo ciclo di vesting si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 242.434 ed un fair value complessivo di 0,9 milioni di euro. Il secondo ciclo ha previsto 10 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di 0,2 milioni di euro mentre la riserva di patrimonio netto ammonta a 0,8 milioni di euro.

A valle della consuntivazione dei risultati del triennio di vesting 2018-2020, saranno determinati i livelli di raggiungimento degli obiettivi in modo da quantificare le quote di premio in azioni da assegnare.

Terzo ciclo di vesting 2019-2021

Anche per la valutazione del terzo ciclo di piano si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 176.545 ed un fair value complessivo di 0,8 milioni di euro. Il terzo ciclo ha previsto 8 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di 0,2 milioni di euro mentre la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,5 milioni di euro.

Primo ciclo di vesting 2020–2022

Il primo ciclo di vesting del periodo 2020-2022 ha previsto 9 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 300.403 ed un fair value complessivo di 0,8 milioni di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di 0,3 milioni di euro equivalente al saldo della riserva di patrimonio netto.

35. Contratti derivati

Nel corso del mese di aprile 2019, la Capogruppo ha stipulato cinque contratti derivati, di cui due già esercitati, con la finalità di coprire l'esposizione ad una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd derivante dal contratto di Data Services Agreement siglato dalla Capogruppo con Aireon LLC per l'acquisizione dei dati di sorveglianza satellitare. Tale contratto prevede il pagamento in dollari di service fees su base annua fino al

  1. Il rischio cambio è stato gestito attraverso acquisti a termine di valuta (forward) il cui nozionale residuo alla data di riferimento è pari a 3,6 milioni di dollari.

Il fair value al 31 dicembre 2020 degli strumenti derivati è pari a negativi 58 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo risulta iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario, il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo. BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2021 810 1,1776 688 (24,6) BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 14/01/2022 1.392 1,2063 1.154 (23,7) BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 13/01/2023 1.392 1,2340 1.128 (7,3) Totale 3.594 2.970 (55,6)

Nozionale Controvalore
(migliaia di Cambio termine (euro MtM Banca
Controparte Tipo operazione Data stipula Data scadenza USD) forward migliaia) (migliaia di euro)
negativo.
Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione della Banca, alla
data del 31 dicembre 2020:
Nozionale
Controvalore
(migliaia di
Cambio
termine (euro
MtM Banca
Controparte
Tipo operazione
Data stipula
Data scadenza
USD)
forward
migliaia)
(migliaia di euro)
Adjustment:
Nozionale
Controvalore
Debit Value
(migliaia di
termine (euro
Adjustment
MtM CVA
Controparte
Tipo operazione
USD)
migliaia)
MtM
(DVA)
(migliaia di euro)
BNL - BNP Paribas
Buy USD (Fwd)
810
688
(25,5)
0,3
(25,2)
BNL - BNP Paribas
Buy USD (Fwd)
1.392
1.154
(25,1)
0,5
(24,6)
BNL - BNP Paribas
Buy USD (Fwd)
1.392
1.128
(8,9)
0,3
(8,6)

Per tali strumenti non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello 1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

I derivati oggetto di analisi presentano le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Maturity Analysis
Strumento derivato su
cambio BNL
Scadenza (euro/migliaia)
Entro 1 mese (25,2)
Tra 1 e 3 mesi 0,0
Tra 3 e 6 mesi 0,0
Tra 6 e 12 mesi 0,0
Tra 1 e 2 anni (24,6)
Tra 2 e 3 anni (8,6)
Tra 3 e 5 anni 0,0
Tra 5 e 10 anni 0,0
Oltre 10 anni 0,0
Totale (58,4)
Sensitivity Analysis
Delta PN cambio Delta PN cambio
Fair value Eur/FX +5% Eur/FX -5%
Tipo operazione (euro/migliaia) (euro/migliaia) (euro/migliaia)
Acquisto a termine (BNL) (58) 107 (182)

Sensitivity Analysis

Fair value Delta PN cambio
Eur/FX +5%
Delta PN cambio
Eur/FX -5%
Tipo operazione (euro/migliaia) (euro/migliaia) (euro/migliaia)

36. Attività e passività distinte per scadenza

Entro l'esercizio Dal 2° al 5° Oltre il 5°
(migliaia di euro) successivo esercizio esercizio Totale
Attività finanziarie non correnti 9.851 347 10.198
Attività per imposte anticipate 0 27.148 0 27.148
Crediti tributari non correnti 0 23.858 0 23.858
Crediti commerciali non correnti 0 226.836 159.135 385.971
Altri crediti non correnti 0 7.765 0 7.765
Totale 9.851 285.954 159.135 454.940
Passività finanziarie 67.516 357.906 127.244 552.666
Passività per imposte differite 0 6.729 0 6.729
Altre passività non correnti 0 36.717 134.687 171.404
Debiti commerciali non correnti 0 8.296 0 8.296
Totale 67.516 409.648 261.931 739.095

I crediti commerciali non correnti oltre il 5° esercizio sono riferiti alla quota dei balance iscritti nel 2020 che, in conformità al Regolamento UE in ambito tariffario, verranno recuperati in cinque anni con decorrenza dal 2023.

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono ai finanziamenti bancari dettagliatamente commentati nella seguente nota n. 40.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono per la quota che si riverserà a conto economico oltre il 5° esercizio.

37. Garanzie e impegni

38. Utile base e diluito per azione

(5.733 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), e registrano decremento netto di 262 migliaia di euro derivante
principalmente dallo svincolo di fidejussioni rilasciate in esercizi precedenti a garanzia di commesse estere e
dal rilascio di nuove garanzie.
38.
Utile base e diluito per azione
L'utile base per azione è riportato in calce al prospetto di conto economico ed è calcolato dividendo l'utile
consolidato per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.
Il capitale sociale, che non ha subito modifiche in corso di anno, è composto da n. 541.744.385 azioni
ordinarie. La Capogruppo possiede n. 772.103 azioni proprie residue a valle dell'assegnazione nel 2020 della
quota riferita al primo ciclo di vesting 2017-2019 del Long Term Incentive.
Nella tabella che segue viene riepilogato il calcolo effettuato.
2020
2019
Utile consolidato
53.972.216
118.268.141
Numero medio ponderato di azioni ordinarie
540.722.675
540.544.385
Utile base per azione
0,10
0,22
Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nell'interesse del Gruppo per 5.471 migliaia di euro
Utile diluito per azione
0,10
0,22
39.
Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche

39. Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche

Ai sensi dell'art. 1 commi 125 e 126 della Legge 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono riportate alcune informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane. L'informativa include le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2020, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto di cassa.

Soggetto erogante Data Incasso Importo Causale
Contributo in conto esercizio finalizzato a
compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
06/11/2020 30.000 per garantire la sicurezza dei propri impianti e
sostenibili la sicurezza operativa ai sensi di quanto
previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili
17/02/2020 2.615 PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili
05/08/2020 196 PAC salvaguardia 2007-2013
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili
11/11/2020 3.454 PAC salvaguardia 2007-2013
Totale Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili 36.265
Totale complessivo 36.265

40. Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo ENAV, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sulla presenza di specifici Comitati interni, composti dal top management del Gruppo, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e mitigazione.

Rischio di credito

Il Gruppo è esposto al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione sia ai crediti derivanti dalle attività sul mercato non regolamentato che ai servizi di Rotta e i servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti di Eurocontrol. In tale contesto, la misurazione del rischio di credito nei confronti di Eurocontrol è direttamente correlata ai profili di rischiosità associati al settore delle compagnie aeree. Nello specifico, Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso la Capogruppo solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori del Gruppo è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione (Expected Credit Loss) determinato in conformità al principio IFRS 9 ed oggetto di specifico

aggiornamento nel corso dell'esercizio attuato per tener conto dell'emergenza sanitaria e basato sul deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

La liquidità del Gruppo, pur in assenza di una tesoreria centralizzata (cd. cash pooling), viene gestita e monitorata dalla Capogruppo a livello sostanzialmente accentrato al fine di ottimizzare la complessiva disponibilità di risorse finanziarie, svolgendo un'attività di direzione e di coordinamento per le altre società del Gruppo.

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo ha disponibilità liquide per 316 milioni di euro e dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per un ammontare totale di 292 milioni di euro. Si tratta di: i) linee di credito uncommitted, soggette a revoca, per 142 milioni di euro, che non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali, di cui 25 milioni di euro nella forma di scoperti di conto corrente, 102 milioni di euro di anticipi finanziari utilizzabili senza alcun vincolo di destinazione e 15 milioni di euro per anticipi export; ii) due linee di credito committed sottoscritte a maggio 2020 per un importo complessivo di 150 milioni di euro, con scadenza a maggio 2022.

Per gestire il rischio liquidità sono state concluse iniziative di funding attraverso: i) il ricorso, nel mese di agosto 2020, alla terza ed ultima tranche del finanziamento BEI – Banca Europea degli Investimenti di 70 milioni di euro, della durata di sedici anni; ii) la sottoscrizione nel mese di ottobre 2020 di due Term Loans per complessivi 150 milioni di euro, della durata di tre anni, amortizing, indicizzati al tasso Euribor 3m con l'ulteriore previsione di meccanismi di price adjustment legati a parametri di sostenibilità (ESG-Environmental, Social and Governance).

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la struttura Finance and Procurement, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. Le scelte sono principalmente orientate a: i) garantire risorse

finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito di breve termine e la copertura del debito a medio –lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo,
relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di
assistenza al volo.
L'esposizione finanziaria lorda del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2020, è pari a 543,7 milioni di euro ed è
rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo
termine per 363,7 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4
agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.
Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il
prestito obbligazionario esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo
ammortizzato:
Debito
residuo al
Finanziatore Tipologia 31.12.2020 <1 anno da 1 a 2 anni da 3 a 5 anni > 5 anni
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 79.712 8.332 8.458 26.155 36.767
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 64.000 5.333 5.333 16.000 37.334
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 70.000 0 2.414 14.483 53.103
Intesa Sanpaolo M termine 3 anni 100.000 33.333 33.333 33.334 0
Mediobanca M termine 3 anni 50.000 16.666 16.667 16.667 0
Prestito obbligazionario 180.000 0 180.000 0 0
Totale 543.712 63.664 246.205 106.639 127.204
(migliaia di euro)
I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di
contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di
importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Capogruppo potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

i contratti di finanziamento sottoscritti tra la Capogruppo e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016 al fine di finanziare i programmi di investimento connessi al 4-flight ed altri progetti, relativamente al quale, al 31 dicembre 2020, la Capogruppo ha utilizzato integralmente il finanziamento per un importo complessivo pari a 250 milioni di euro, con il seguente piano di rimborso: i) per la tranche di 100 milioni di euro con rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con

interessi a tasso fisso pari a 1,515%; ii) per la tranche di 80 milioni di euro con rate semestrali posticipate a partire da giugno 2018 con scadenza dicembre 2032 e interessi a tasso fisso pari a 1,01%: iii) per la tranche da 70 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da agosto 2022 con scadenza agosto 2036 e con interessi a tasso fisso pari a 0,638%. Tali contratti prevedono:

  • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
  • una clausola di cross-default che prevede la facoltà della BEI di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui la Capogruppo o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
  • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della BEI di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire o fornire a terzi le garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
    • una clausola di cross-default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui ENAV o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

I due contratti di finanziamento tra la Capogruppo e le banche Intesa Sanpaolo e Mediobanca, rispettivamente di 100 e 50 milioni di euro, sottoscritti ad ottobre 2020, della durata di tre anni, prevedono un piano di rimborso trimestrale a partire da gennaio 2021 con interessi indicizzati al tasso Euribor 3M e l'ulteriore previsione di meccanismi di price adjustment legati a parametri di sostenibilità (ESG-Environmental, Social and Governance). Tali contratti di finanziamento non richiedono il rispetto di covenant finanziari, ma includono, secondo le prassi di mercato, clausole di negative pledge, crossdefault e change of control, qualora il Ministero dell'Economia e delle Finanze cessi di detenere il controllo della Capogruppo.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, la Capogruppo ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2020 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie del Gruppo e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Al 31 dicembre 2020 l'indebitamento finanziario lordo è sostanzialmente espresso a tassi fissi (73% del debito complessivo) con la sola eccezione dei due ultimi finanziamenti acquisiti di complessivi 150 milioni di euro per i quali, stante l'attuale e prospettica struttura di tassi negativi, non sono previsti al momento oneri finanziari. In tal senso non sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri. Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, il Gruppo adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. Il Gruppo persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Nell'esercizio 2020, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'1,35% (1,7% nell'esercizio precedente).

Allo stato attuale il Gruppo non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante il Gruppo operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 11,1% (post ingresso del nuovo socio NATS) nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire l'esposizione al rischio di cambio, il Gruppo ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo.

In particolare, nel mese di aprile 2019, sono state perfezionate 5 operazioni di acquisto a termine di valuta (dollari contro euro) a copertura del rischio cambio del contratto Data Services Agreement sottoscritto con Aireon LLC. L'acquisto complessivo di 4,5 milioni di dollari è stato effettuato con una vendita complessiva di 3,8 milioni di euro e cambi a termine (EUR/USD) negoziati per ciascuna scadenza fino al gennaio 2023. Dei 5 contratti forward sottoscritti, ne residuano 3 per un nozionale complessivo pari a 3,6 milioni di dollari statunitensi. Per quanto attiene ai contratti sul mercato non regolamentato, al momento l'esposizione in divisa è sostanzialmente polverizzata non esponendo a significativi rischi di cambio.

La valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti strutture del Gruppo ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, il Gruppo ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico del Gruppo oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2020.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale ed alcune dei quali sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che il Gruppo ritiene infondate, ovvero al recupero dei maggiori costi e/o danni che il Gruppo abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Capogruppo, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Capogruppo; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare.

Procedimenti penali

Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Capogruppo in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 codice penale ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 del codice penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati, alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Capogruppo, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l'imputato è stato assolto con la formula che "il fatto non sussiste". Il giudizio d'appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui

sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto denuncia-querela. Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio, nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il giudizio pende allo stato in fase dibattimentale.

Risulta definita la fase di udienza preliminare del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Sassari, ove il Giudice ha dichiarato di non doversi procedere per i fatti contestati perché il fatto non costituisce reato nei confronti, tra gli altri, dell'ex Direttore Generale di ENAV per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 del codice penale, 90, 93 e 157 D. Lgs. 81/08, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle opere. La posizione dell'ex Amministratore Delegato era già stata archiviata con provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari. Anche in merito all'ipotesi di reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs. 231/01, mai peraltro formalmente comunicata ad ENAV, era già stata disposta l'archiviazione. Il procedimento avviato dalla competente Procura della Repubblica nei confronti di terzi, all'esito della denuncia sporta dalla Capogruppo per i reati di accesso abusivo ai servizi informatici, ove la Società si è costituita parte civile, si è concluso con sentenza di condanna del Tribunale per tutti i reati contestati nei confronti degli imputati, oltre al riconoscimento di una provvisionale in favore di ENAV. Avverso la predetta sentenza è stato successivamente interposto appello da parte degli imputati.

In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Società per l'assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, procedimento che, per quanto consta, pende in fase di indagini preliminari innanzi alla Procura della Repubblica di Roma.

Pende, per quanto consta, dinanzi alla Procura della Repubblica di Firenze procedimento afferente ad ipotizzato illecito in materia ambientale in relazione alla fornitura, da parte di soggetto terzo, di materiale utilizzato, tra l'altro, per l'esecuzione di talune opere civili relative anche all'appalto per l'ammodernamento dell'aeroporto di Pisa; nel contesto di tale appalto, affidato dalla committente Aeronautica Militare al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Thales/Techno Sky, le opere civili sono state subappaltate da Techno Sky a società terza che, a sua volta, ha provveduto ad approvvigionare il materiale attenzionato rifornendosi da altra società, origine del pendente procedimento. Allo stato, per quanto noto, la controllata Techno Sky ed il relativo personale non risultano oggetto di indagine e sono in corso le attività finalizzate alla

41. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del regolamento Emittenti Consob

rimozione del materiale ritenuto non conforme alle prescrizioni normative di settore utilizzato per
l'esecuzione del subappalto oltre che l'assunzione di ogni ulteriore iniziativa cautelativa.
41. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del regolamento Emittenti Consob
I corrispettivi per l'esercizio 2020, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo EY S.p.A. e delle
società controllate sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del Regolamento
Emittenti Consob nella tabella che segue (dati in migliaia di euro):
Soggetto che ha
Tipologia di Servizi erogato il servizio 2020
ENAV
Servizi di revisione contabile
EY S.p.A. 330
Servizi di attestazione EY S.p.A. 71
Altri servizi EY S.p.A. 7
SOCIETA' CONTROLLATE
EY S.p.A. 194
Servizi di revisione contabile Rete EY S.p.A. 9
Servizi di attestazione EY S.p.A. 10
Altri servizi EY S.p.A. 0

42. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

L'assemblea del 25 febbraio 2021 del Consorzio Sicta in liquidazione ha deliberato la chiusura definitiva del Consorzio in quanto terminate le attività di liquidazione ed approvato il piano di riparto.

Il 1° marzo 2021, la società Enav Espana Control Aereo S.L.U. acquisita nel mese di gennaio 2020 per la partecipazione alla gara bandita dal gestore aeroportuale spagnolo per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale relativo a n. 12 aeroporti spagnoli di media e piccola dimensione, e non operativa è stata posta in liquidazione e definitivamente liquidata dato l'esito negativo della gara.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul bilancio consolidato

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Relazione della Società di revisione

sul bilancio consolidato

Enav S.p.A.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Enav S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Enav (il Gruppo), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Enav S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

Aspetti chiave Risposte di revisione

Rilevazione e misurazione dei ricavi – Balance

I Ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2020 ammontano a 735,6 milioni di euro, comprensivi della voce Balance per un importo pari a 383,4 milioni di euro.

I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e ai servizi di terminale includono una rettifica positiva o negativa, imputata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva dell'anno. Tale rettifica, effettuata mediante il cosiddetto Balance, viene regolata attraverso specifici adeguamenti tariffari effettuati negli esercizi successivi a quello di competenza.

A causa degli impatti determinati dalla pandemia da Covid-19 sul traffico aereo, i criteri per la misurazione del Balance di competenza dell'esercizio sono in fase di ridefinizione da parte della Commissione Europea secondo un iter la cui conclusione è attesa per il prossimo mese di maggio.

I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo complessi ed assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento ai criteri di determinazione del Balance, alla previsione dei tempi di realizzo e alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. Con riferimento alla scelta dei criteri di determinazione del Balance, gli amministratori hanno applicato le regole provvisorie previste dalla proposta della Commissione Europea. Il giudizio esercitato è caratterizzato da profili di significativa incertezza considerato che eventuali regole definitive diverse da quelle proposte potrebbero portare a differenti misurazioni del Balance.

In considerazione delle complessità citate che caratterizzano questa misurazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla modalità di misurazione e di contabilizzazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "4. Principi

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'esame e la comprensione della normativa applicabile;
  • l'analisi della procedura di determinazione del Balance;
  • la comprensione e valutazione delle modalità di stima applicate dagli amministratori attraverso raccolta dei provvedimenti della Commissione Europea e inquiries con la direzione aziendale;
  • l'analisi della ragionevolezza dei criteri di determinazione del Balance utilizzati dagli amministratori e del processo di attualizzazione applicato;
  • la verifica della correttezza aritmetica dei calcoli effettuati dagli amministratori.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.

contabili" e "5. Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19".

Valutazione dell'avviamento

L'avviamento al 31 dicembre 2020 ammonta a 93,5 milioni di euro, di cui 66,5 milioni di euro allocati alla Cash Generating Unit ("CGU") "Servizi di manutenzione" e 27 milioni allocati alla CGU "Soluzioni software AIM".

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, espresso in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare, con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri propri di ciascuna CGU, per il periodo previsto dai rispettivi Piani industriali 2021– 2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati utilizzati per la stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19" e l'informativa relativa alle modalità di esecuzione dei test di impairment è riportata nella nota "8. Attività immateriali".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura applicata ai fini della valutazione del valore recuperabile dell'avviamento;
  • la verifica dell'adeguatezza del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle CGU;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri di ciascuna CGU e la verifica della loro coerenza con le previsioni dei flussi di cassa futuri risultanti dai Piani industriali 2021–2024;
  • la valutazione circa la capacità degli amministratori di formulare previsioni accurate mediante confronto tra i dati storici consuntivati e le precedenti previsioni;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente del valore recuperabile dell'avviamento ed hanno effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave che potrebbero determinare un effetto significativo sulla stima del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio in relazione all'aspetto chiave.

Misurazione del fair value della partecipazione nella Aireon LLC

Nella voce Partecipazioni in altre imprese è iscritta la partecipazione nella società Aireon LLC per un importo pari a 50 milioni di euro rilevata al fair value. Gli amministratori hanno misurato tale partecipazione come strumento finanziario con livello di fair value 3, in assenza di un prezzo quotato su un mercato attivo.

I processi e le modalità di rilevazione del fair value della partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento all'appropriato utilizzo delle previsioni dei flussi di cassa elaborati dalla direzione della partecipata, nonché alla determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione applicato alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto nella stima del valore della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione nella Aireon LLC è riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19" e l'informativa relativa alla misurazione del fair value della partecipazione è riportata nella nota "9. Partecipazioni in altre imprese".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri elaborati dalla partecipata e la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, al fine di verificare la metodologia utilizzata nel processo, l'accuratezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate dalla direzione aziendale per la misurazione del fair value della partecipazione.

Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio in relazione all'aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata

informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Enav S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;

• abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Enav al 31 dicembre 2020 incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Enav al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Enav al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Roma, 28 aprile 2021

EY S.p.A. Riccardo Rossi

(Revisore Legale)

BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENAV S.p.A.

AL 31 DICEMBRE 2020

Bilancio di esercizio di ENAV S.p.A. al 31 dicembre 2020

Prospetti contabili di ENAV S.p.A 174
Stato patrimoniale
Conto Economico
Altre componenti di Conto Economico complessivo
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
175
177
178
179
180
Note illustrative di ENAV S.p.A 181
Informazioni generali
Forma e contenuto del bilancio
Principi contabili
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale-finanziaria
Informazioni sulle voci di Conto Economico
Altre informazioni
182
182
184
204
208
231
240
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio di esercizio
257
Relazione del Collegio Sindacale 258
Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 259

PROSPETTI CONTABILI DI ENAV S.p.A.

Stato patrimoniale

ATTIVO
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro)
30)
Note
31.12.2020
31.12.2019
Attività non correnti
Attività Materiali
5
942.960.978
0
998.708.422
Attività Immateriali
6
60.748.641
0
58.736.940
Partecipazioni
7
188.247.822
0
188.247.822
Attività finanziarie non correnti
8
0
0
3.430.887
Attività per imposte anticipate
9
15.717.632
0
9.667.098
Crediti tributari non correnti
10
23.216.141
0
23.164.181
Crediti Commerciali non correnti
11
385.970.716
0
9.612.495
Altre attività non correnti
14
7.751.760
7.751.760
16.343.893
Totale Attività non correnti
1.624.613.690
1.307.911.738
Attività correnti
Rimanenze
12
61.551.414
0
60.681.150
Crediti commerciali correnti
11
121.727.853
40.310.928
199.675.752
Crediti verso imprese del Gruppo
13
31.236.382
31.236.382
37.451.515
Attività finanziarie correnti
8
11.303.519
11.303.519
30.019.137
Crediti Tributari
10
10.740.494
0
4.014.457
Altre attività correnti
14
51.169.602
35.239.207
46.199.715
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
15
292.870.134
224.570
429.913.955
Totale Attività correnti
580.599.398
807.955.681
Attività destinate alla dismissione
7
728.500
704.900
30)
0
0
0
0
0
0
16.343.893
0
42.190.474
37.451.515
Stato patrimoniale 5.042.466
correlate (Nota
di cui parti
3.345.530
0
32.977.328
534.846
2.205.941.588
2.116.572.319
Totale Attivo

Stato patrimoniale

(valori in euro) Note 31.12.2020 di cui parti
correlate (Nota 30)
31.12.2019 di cui parti
correlate (Nota 30)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 16 541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve 16 462.544.973 0 456.490.039 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 16 26.276.483 0 33.056.816 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 16 43.342.290 0 111.881.123 0
Totale Patrimonio Netto 1.073.908.131 1.143.172.363
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 17 903.000 0 991.200 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 18 35.921.042 0 36.584.469 0
Passività per imposte differite 9 2.846.491 0 2.921.940 0
Passività finanziarie non correnti 19 481.310.978 0 325.541.214 0
Debiti commerciali non correnti 20 8.296.149 0 49.241.634 0
Altre passività non correnti 21 171.395.197 0 176.549.910 0
Totale Passività non correnti 700.672.857 591.830.367
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 17 2.291.532 0 786.823 0
Debiti commerciali correnti 20 137.025.563 15.584.601 129.340.036 17.420.936
Debiti verso imprese del Gruppo 13 71.895.620 71.895.620 68.631.227 68.631.227
Debiti tributari e previdenziali 22 18.481.678 0 29.467.455 0
Passività finanziarie correnti 19 66.254.489 0 15.839.910 0
Altre passività correnti 21 135.411.718 91.866.106 137.504.138 77.515.432
Totale Passività correnti 431.360.600 381.569.589
Totale Passività 1.132.033.457 973.399.956
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.205.941.588 2.116.572.319

Conto Economico

Conto Economico
di cui parti correlate di cui parti
(valori in euro) Note 2020 (Nota 30) 2019 correlate (Nota 30)
Ricavi 23 329.377.507 10.322.170 937.889.394 12.203.100
Ricavi da attività operativa 23 383.378.133 0 (86.974.733) 0
Balance
Totale ricavi da contratti con i clienti
23 712.755.640 850.914.661
Altri ricavi operativi 24 48.918.342 39.508.910 48.861.418 38.252.542
Totale ricavi 761.673.982 899.776.079
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 25 (4.121.412) (408.015) (4.886.996) (533.904)
Costi per servizi 25 (169.236.087) (80.252.761) (180.562.425) (79.671.878)
Costo del personale 26 (401.379.952) 0 (430.739.566) 0
Costi per godimento beni di terzi 25 (1.056.455) (23.546) (1.077.993) (22.781)
Altri costi operativi 25 (3.944.697) 0 (2.281.155) 0
Costi per lavori interni capitalizzati 27 9.721.284 0 7.782.775 0
Totale costi (570.017.319) (611.765.360)
Ammortamenti 5 e 6 (136.568.534) 0 (139.631.846) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di crediti 11 (5.621.994) 0 (1.602.441) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per attività materiali e immateriali 5 (4.179.047) 0 (118.875) 0
Accantonamenti 17 (666.131) 0 204.262 0
Risultato Operativo 44.620.957 146.861.819
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 28 15.028.209 13.397.327 12.872.593 10.890.222
Oneri finanziari 28 (7.146.376) 0 (6.601.511) 0
Utile (perdita) su cambi 28 (450.444) 0 105.050 0
Totale proventi e oneri finanziari 7.431.389 6.376.132
Risultato prima delle imposte 52.052.346 153.237.951
Imposte dell'esercizio 29 (8.710.056) 0 (41.356.828) 0
43.342.290 111.881.123
Utile/(Perdita) dell'esercizio

Altre componenti di Conto Economico complessivo

Altre componenti di Conto Economico complessivo
(valori in euro)
Utile/(Perdita) dell'esercizio
Note
16
2020
43.342.290
2019
111.881.123
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 8 e 16 (154.172) 95.745
- effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
9 e 16 37.001 (22.979)
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(117.171) 72.766
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 16 e 18 (502.759) (2.343.440)
- effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 9 e 16 120.662 562.426
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(382.097) (1.781.014)
42.843.022 110.172.875

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Capitale sociale Riserva legale Riserva FTA Riserve diverse Riserve
Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per benefici ai
dipendenti
Riserva Cash Flow Hedge Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita) dell'esercizio Totale Patrimonio netto
(valori in euro)
Saldo al 31 dicembre 2018
541.744.385 26.663.066 (3.044.940) 432.586.848 (6.256.192) 1.957.176 451.905.958 43.312.206 102.934.761 1.139.897.310
Adozione nuovi principi 0 0 0 0 0 0 0 (42.646) 0 (42.646)
Saldo al 1° gennaio 2019 541.744.385 26.663.066 (3.044.940) 432.586.848 (6.256.192) 1.957.176 451.905.958 43.269.560 102.934.761 1.139.854.664
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 5.146.738 0 0 0 0 5.146.738 97.788.023 (102.934.761) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (108.000.768) 0 (108.000.768)
Acquisto azioni proprie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Piano di incentivazione a lungo 0 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592
termine
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
- utile/(perdita) rilevata
0 0 0 0 (1.781.014) 72.766 (1.708.248) 0 0 (1.708.248)
direttamente a Patrimonio netto
- utile/(perdita) dell'esercizio
0 0 0 0 0 0 0 0 111.881.123 111.881.123
Saldo al 31 dicembre 2019 541.744.385 31.809.804 (3.044.940) 433.732.440 (8.037.206) 2.029.942 456.490.040 33.056.815 111.881.123 1.143.172.363
Destinazione del risultato di 0 5.594.056 0 0 0 0 5.594.056 106.287.067 (111.881.123) 0
esercizio precedente
Erogazione dividendo
0 0 0 0 0 0 0 (113.189.994) 0 (113.189.994)
(Acquisto)/assegnazione azioni 0 0 0 1.773.331 0 0 1.773.331 0 0 1.773.331
proprie
Piano di incentivazione a lungo
0 0 0 (813.186) 0 0 (813.186) 122.595 0 (690.591)
termine
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
- utile/(perdita) rilevata
0 0 0 0 (382.097) (117.171) (499.268) 0 0 (499.268)
direttamente a Patrimonio netto
- utile/(perdita) dell'esercizio
0 0 0 0 0 0 0 0 43.342.290 43.342.290
Saldo al 31 dicembre 2020 541.744.385 37.403.860 (3.044.940) 434.692.585 1.912.771 462.544.973 26.276.483 43.342.290 1.073.908.131

Rendiconto finanziario

2020 di cui parti di cui parti
A - DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO Note
15
429.914 correlate 2019
308.206
correlate
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato di esercizio 16 43.342 0
111.881
0
Ammortamenti 5 e 6 136.568 0
139.632
0
Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 18 (1.166) 0 (1.234) 0
Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività
materiali ed immateriali
5 4.260 0
162
0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 17 1.544 0
204
0
Accantonamento per piani di stock grant 26 1.083 0
1.146
0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive 9 (5.969) 0
196
0
Decremento/(Incremento) Rimanenze 12 (248) 0
681
0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 11 (299.161) 1.880 72.751 1.109
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 10 e 22 (17.763) 0 17.844 0
Variazione delle Altre attività e passività correnti 14 e 21 (5.773) 12.089 21.844 14.588
Variazione dei crediti e debiti verso imprese del Gruppo 13 9.481 9.481 (2.615) (2.615)
Variazione delle Altre attività e passività non correnti 21 3.437 8.592 9.831 5.766
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 20 (47.981) 103 (30.295) 512
B - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO (178.346) 342.028
di cui Imposte pagate (29.759) (28.701)
di cui Interessi pagati (4.378) (3.611)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attività materiali 5 (75.691) 0 (104.060) 0
Investimenti in attività immateriali 6 (12.024) 0 (13.723) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti 20 14.593 (1.939) 52.937 1.773
Dismissioni attività materiali 5 0 0 0 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti 11 750 0 750 0
Investimenti in partecipazioni 7 (24) 0 (41.126) 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni 7 (1.289) 0 3.155 0
Altre attività di investimenti 8 24.897 0 9.000 0
C - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (48.788) (93.067)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 19 220.000 0 0 0
(Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine 19 (13.540) 0 (13.417) 0
Variazione netta delle passività finanziarie a lungo termine 19 174 0 (7) 0
Emissione prestito obbligazionario 19 0 0 0 0
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 19 (508) 0 (586) 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti e non 8 (2.846) 0 (5.242) (141)
Variazione di Capitale 16 0 0 0 0
Distribuzione di dividendi 16 (113.190) (60.308) (108.001) (57.543)
D - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 90.090 (127.253)
E - Flusso di cassa complessivo (B+C+D) (137.044) 121.708
F - DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (A+E) 15 292.870 429.914

(migliaia di euro)

Note illustrative di ENAV S.p.A.

1. Informazioni generali

ENAV S.p.A., società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'ente pubblico economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.).

Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2020, il capitale della Società risulta detenuto per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,58% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,14% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.

ENAV eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato definisce l'assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall'altro stabilisce i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.

La Società ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

ENAV detiene significative partecipazioni di controllo e in ottemperanza al principio IFRS 10 redige il Bilancio consolidato, pubblicato unitamente al presente Bilancio di esercizio.

Il Bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione del 20 aprile 2021 che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società EY S.p.A. ai sensi degli art. 14 e 16 del D.Lgs 39/2010 in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio

Il Bilancio di esercizio di ENAV al 31 dicembre 2020 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione

Europea e contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 20 aprile 2020, data in cui il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato il bilancio di esercizio.

I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio separato del precedente esercizio.

Il Bilancio di esercizio è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale della Società. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2020 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
  • rendiconto finanziario predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

La Società ha inoltre applicato la nuova definizione di rilevanza introdotta con le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione,

errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di tali bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. La Società valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.

Il bilancio di esercizio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili è posta a confronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

3. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del bilancio di esercizio.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano alla Società ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, saranno apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

vita utile
Tipologia Descrizione (anni)
Fabbricati Fabbricati 25
Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici
Impianti di registrazione
10
7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione 10
Impianti di alimentazione 11
Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzature industriali e commerciali Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Altri beni Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

A seguito dell'introduzione del principio IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019, tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d'uso ("right of use") connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall'attività lungo il periodo di utilizzo.

Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita, previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell'accordo o il tasso di finanziamento marginale.

Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell'accordo che normalmente coincide con la durata dello stesso.

Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La componente lease è inclusa nell'ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto economico.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e prive di consistenza fisica, controllabili e atte a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test).

L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Nel Bilancio di esercizio della Società non sono iscritte attività immateriali a vita utile indefinita.

In particolare, sono identificabili quali attività immateriali, i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno rappresentate da licenze e software ed altre attività immateriali con una vita utile stimata di tre anni.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, rettificato in presenza di eventuali perdite di valore che sono imputate a conto economico. Qualora vengano meno le cause che hanno determinato la svalutazione, si procederà al ripristino del valore fino alla concorrenza della svalutazione operata. Tale ripristino di valore viene iscritto a conto economico.

Per società controllate si intendono tutte le società in cui ENAV ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e operative (attività rilevanti) al fine di ottenere i benefici derivanti dalla loro attività (rendimenti variabili) avendo la capacità di esercitare il proprio potere sulla stesse per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il relativo fair value non è determinabile in modo attendibile.

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value con imputazione nel conto economico complessivo (OCI) e al fair value con imputazione nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevata nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la Società ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. ENAV detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in tre categorie in accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. La Società detiene principalmente attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, applicato se i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell'ambito del bilancio di esercizio rientrano, nella categoria attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziare correnti e non, i crediti commerciali correnti e non e le altre attività correnti e non.

Con riferimento ai crediti commerciali e le altre attività correnti che non rientrino nei normali termini commerciali e non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Il valore contabile delle attività finanziarie al costo ammortizzato, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene ridotto attraverso il nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9, applicabile dal 1° gennaio 2018. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla perdita in caso di insolvenza e sull'esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l'utilizzo di dati storici, elementi forward-looking ed informazioni reperibili da info providers.

Per talune categorie di attività finanziarie quali, i crediti commerciali e i contract assets, la Società adotta l'approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto normativo di riferimento.

Qualora l'entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati da ENAV sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.

La documentazione predisposta in conformità al principio IFRS 9, include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui la Società valuta se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;

• il rapporto della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che la Società effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che la Società utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge ad esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, ENAV opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria. Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, la Società determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività non corrente è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla vendita o alla liquidazione, sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita o alla liquidazione, le attività sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell'iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti.

La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare, le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.

Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività finanziarie detenute dalla Società, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche

mediante il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività finanziarie correnti, salvo quelle che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Tra le passività finanziarie, correnti e non, risultano altresì iscritte, a seguito dell'introduzione di IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore nell'ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l'iscrizione del right of use tra le attività materiali.

Benefici ai dipendenti

I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dalla Società in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti, l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di

tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a ENAV. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di Conto Economico complessivo, nel periodo in cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico di ENAV che versa i contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando la Società decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Piano di incentivazione azionaria a lungo termine

Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti determinato alla data di assegnazione (grant date), ed è rilevato tra il Costo del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio netto denominata Riserva stock grant. L'ammontare complessivo stimato viene ripartito su tutto il vesting period e periodicamente viene rilevato il costo del personale ed il corrispondente incremento di patrimonio netto per una quota dell'ammontare stimato.

L'importo stimato del costo deve essere rivisto durante il vesting period se successive informazioni indicheranno che il numero di strumenti che matureranno alla fine del periodo di vesting sarà differente

rispetto a quanto originariamente stimato. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando l'entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l'uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).

Nell'ambito del transaction price vengono altresì fattorizzate (in base al metodo del valore atteso e/o dell'importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che

non vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il valore temporale del denaro.

Le citate modalità di accounting dei ricavi sono state introdotte a far data dal 1° gennaio 2018 con l'adozione del principio IFRS 15.

I ricavi da contratti con i clienti sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:

  • mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell'ambito degli stream di rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell'output in base alle unità di servizio assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration, opportunamente rettificato per tenere in considerazione il valore temporale del denaro;
  • mercato non regolamentato: i ricavi non core sono disaggregati per tipologia di transazione: radiomisure, consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione ed altri ricavi. I servizi rilevati con modalità over time sono circoscritti, prevalentemente, ai servizi erogati in ambito consulenza aeronautica.

Balance – Ricavi da contratti con i clienti

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi

da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. A seguito della pandemia da COVID-19 e l'impatto significativo che lo stesso ha determinato nel settore del trasporto aereo, la Commissione Europea ha adottato mediante il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020 alcune misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 – 2024) del sistema di prestazioni e di tariffazione nel Cielo Unico Europeo introducendo alcune norme che derogano in parte il Regolamento UE 2019/317 riferito a tale periodo. Il Regolamento ha introdotto delle disposizioni specifiche in relazione agli anni 2020 e 2021, questi ultimi considerati come un unico periodo, superando di fatto, per il periodo in oggetto, il meccanismo di recupero fondato sul rischio traffico, in vigore come detto in precedenza a partire dal 2012. Sulla base del Regolamento è previsto che i ricavi da balance, determinati in funzione della performance effettivamente resa nei confronti di Eurocontrol, siano valorizzati tenendo conto dei costi consuntivi del 2019 a cui applicare una percentuale di riduzione per i due anni, 2020-2021, in funzione di un target di performance richiesta. Nella determinazione degli obiettivi prestazionali in termini di efficienza economica la Commissione ritiene che si debba tener conto dei costi effettivi sostenuti dai service provider. I balance che emergono da tale calcolo, dovranno essere ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023. Sebbene tale Regolamento sia riferito ai ricavi di rotta, ENAV ne ha esteso l'applicazione anche ai ricavi di terminale complessivamente per le due fasce di tariffazione (fascia 1 e fascia 2). L'adeguamento dei ricavi di rotta e di terminale verrà imputato nella voce Balance dell'anno.

Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non, risultano classificate nell'ambito dei crediti commerciali correnti e non, alla stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L'ammontare di credito/debito per balance risulta separatamente identificabile nell'ambito delle note illustrative.

La voce Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita. La voce Balance dell'anno sarà imputata in tariffa sulla base delle indicazioni della Commissione Europea mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi tenendo conto dell'effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale e rilevazione successiva dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e ulteriori informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma un'applicazione prospettica delle modifiche.

Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi. Per tale ragione il Gruppo rettifica il prezzo dell'operazione per tenere conto del valore temporale del denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell'esercizio, rappresentano una variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversati nella tariffa futura. I crediti e debiti per balance, imputati nella tariffa dell'esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell'ambito dei crediti/debiti commerciali, correnti e non, e separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno alla Società ed il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente, applicando le aliquote fiscali in vigore. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto

fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate dalla Società in accordo con IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con ENAV il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Società e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Società o di sue società correlate, nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche (compresi i relativi Amministratori) e i loro stretti familiari, di ENAV e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate interne si intendono le entità controllate da ENAV. Per parti correlate esterne si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e della mobilità sostenibili (ex MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 30 del Bilancio di Esercizio.

Conversione delle poste in valuta

Le attività e le passività derivanti da operazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale di ENAV sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio tali attività e le passività vengono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel conto economico.

Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19

La redazione del Bilancio di esercizio, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi

complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In osservanza alle raccomandazioni emanate dall'ESMA il 28 ottobre 2020 e richiamate da CONSOB il 16 febbraio 2021 in merito agli impatti derivanti dalla pandemia da COVID-19 in corso, il presente paragrafo riporta anche le aree maggiormente interessate da stime e giudizi che possono aver avuto maggiore impatto a seguito dell'emergenza sanitaria.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo nel bilancio d'esercizio.

Ai fini di una migliore comprensione del bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio o fattispecie contabili che risentono di una significativa componente di giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni adottate nel processo di valutazione, nel rispetto dei principi contabili internazionali.

Misurazione ricavi per Balance

Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, a seguito della pandemia da COVID-19 e l'impatto significativo che lo stesso ha determinato nel settore del trasporto aereo, la Commissione Europea ha adottato con il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020 delle misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 – 2024) del sistema di prestazioni e di tariffazione nel Cielo Unico Europeo introducendo alcune norme che derogano in parte il Regolamento UE 2019/317 riferito a tale periodo. Tale Regolamento ha introdotto, in particolare, delle disposizioni specifiche in relazione agli anni 2020 e 2021 che vengono considerati come un unico periodo, superando di fatto il classico meccanismo di calcolo del balance fondato sul rischio traffico. Sulla base del Regolamento è previsto che i ricavi da balance, determinati in funzione della performance effettivamente resa nei confronti di Eurocontrol, siano valorizzati tenendo conto dei costi consuntivi del 2019 rispetto ai quali è stata identificata una percentuale di riduzione sulla base di una prima proposta della Commissione Europea, supportata dalla PRB (Performance Review Body), soggetta ancora a negoziazione e approvazione da parte degli Stati membri. Sulla base della regolamentazione in bozza attualmente disponibile la componente rettificativa per balance sarà determinata sulla base di un target di

efficienza ancorato ai costi consuntivi determinati 2019. La proposta della Commissione Europea, supportata dal PRB, prevede che i costi determinati consuntivi 2020-2021 saranno ridotti di una percentuale rappresentativa degli obiettivi di efficienza pari al 10%. Si consideri che ai sensi del Regolamento UE 2020/1627 gli obiettivi verranno definiti e pubblicati entro il 1° maggio 2021, dopo un processo di negoziazione attualmente in corso con gli Stati membri che presumibilmente potrebbe portare a valori di efficienza richiesti differenti rispetto alla proposta sopra descritta. A valle della pubblicazione, i provider e gli Stati saranno pertanto chiamati a predisporre il nuovo Piano delle Performance, il quale dovrà essere trasmesso alla Commissione entro il mese di ottobre 2021 per la successiva approvazione. Si sottolinea infine che i balance che emergono da tale calcolo, dovranno poi essere ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023. Come illustrato all'interno della Relazione sulla gestione, in seguito a tale pubblicazione, i provider e gli Stati Membri dovranno predisporre il nuovo Piano di Performance da trasmettere alla Commissione entro il mese di ottobre 2021. Nel nuovo Piano, in coerenza con i nuovi target di performance, i provider europei dovranno pianificare il proprio livello di costo e di traffico, ai fini della determinazione delle tariffe per il periodo 2022-2024.

Al 31 dicembre 2020, ad esito di un processo di stima che per sua natura e per le considerazioni sopra esposte è soggetto ad incertezza, gli Amministratori hanno ritenuto di adottare un approccio prudenziale, prendendo come riferimento la proposta espressa dalla Commissione Europea, anche se ancora non consolidata, determinando l'integrazione da Balance al 31 dicembre 2020 ponendo a confronto i ricavi derivanti dal servizio di rotta e di terminale realizzati nell'esercizio 2020 con i costi consuntivi determinati del periodo 2020, ridotti per tenere conto della proposta di efficienza (-10% rispetto ai costi consuntivi determinati del periodo 2019) richiesto dalla Commissione Europea. Le tempistiche di recupero di tali balance sono state articolate lungo un arco temporale di cinque anni, a partire dall'anno 2023, in conformità al Regolamento UE della Commissione Europea. Il giudizio esercitato dalla direzione aziendale, in merito alla componente variabile del Balance, sebbene caratterizzato da profili di incertezza significativa, legati alle possibili modifiche contrattuali precedentemente esposte, che potrebbero portare a differenti quantificazioni della stessa componente variabile, è basato sui più affidabili elementi ad oggi disponibili per stimare la componente di Balance di competenza al 31 dicembre 2020. Nel paragrafo n. 25 Ricavi da contratti con clienti vengono fornite le ulteriori informazioni relative alle valutazioni condotte da ENAV.

Riduzione di valore e recuperabilità partecipazioni

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi sia un'evidenza obiettiva che le partecipazioni abbiano subito una riduzione di valore.

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, come previsto dal principio contabile internazionale IAS 27.

Le analisi condotte dal management richiedono la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo, analisi dei principali indicatori di mercato.

La valutazione del valore attuale dei flussi finanziari richiede un ampio utilizzo da parte del management di stime significative e assunzioni. Si ritiene che le stime di tale valore siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo del predetto valore potrebbero produrre valutazioni diverse.

Con riferimento alla valutazione circa l'evidenza obiettiva di perdite per riduzione di valore riferite alla partecipazione in Techno Sky e in IDS AirNav, la verifica viene effettuata determinando il valore d'uso delle partecipazioni sulla base del modello del discounted cash flow.

Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa relativi ad un orizzonte temporale di 4 anni (2021-2024) e sono tratti dal Piano industriale approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione oltre che dalla Capogruppo tenuto conto anche del budget approvato per l'anno 2021. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche.

Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti:

  • definizione di un NOPAT (Net operating Profit After taxes) sviluppato sulla base della media dei 4 anni di previsione esplicita (2021-2024);
  • ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
  • saldo di capitale circolante pari a 0;
  • il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato per la determinazione del valore residuo (tasso "g"), è stato stimato pari all' 0,8% in coerenza con la revisione delle stime di crescita per l'Italia, nell'attuale contesto macroeconomico.

In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati quest'ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare, il tasso di attualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country

Risk premium e il market risk premium sono stati determinato in base a doti osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.

Con riferimento alla valutazione della partecipazione nella società Enav North Atlantic, si sottolinea come la stessa sia stata costituita per la realizzazione dell'investimento nella società di diritto statunitense Aireon LLC, pertanto la recuperabilità del valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic LLC sottende le analisi recuperabilità dei valori riferibili all'investimento effettuato in quest'ultima. Considerando che la partecipazione di Aireon LLC sul bilancio consolidato è valutata al fair value con imputazione dei relativi adeguamenti nell'ambito del conto economico complessivo consolidato, al netto degli effetti della fiscalità differita, per la completa disamina del processo di analisi si rimanda alla sezione "Uso di stime e giudizi del Management connessi anche alla pandemia da COVID-19" contenuta nel bilancio consolidato.

Nel paragrafo n. 7 Partecipazioni vengono fornite le informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dalla Società.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri.

Fondi rischi

La Società iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio di esercizio.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti della Società in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL) e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Con riferimento al modello ECL la Società ha utilizzato una combinazione di input interni ed esterni basati su analisi storiche opportunamente aggiustati per elementi forward looking. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

4. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società

Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che non hanno prodotto impatti sul Bilancio di esercizio della Società

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili alla Società, a far data dal 1° gennaio 2020, ed improduttivi di effetti sul Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020.

  • Amendment to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards emesso il 29 marzo 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Il nuovo conceptual framework IFRS sostituisce il framework emesso nel 1989, già parzialmente rivisto nel corso del 2010. Tale aggiornamento non apporta modifiche a principi ed interpretazioni in vigore bensì introduce definizioni trasversali a diversi principi, guidance e parametri, in relazione ai concetti di measurement, presentation and disclosure e derecognition. Inoltre, sono state aggiornate le definizioni di asset e liabilities ed i criteri di recognition delle stesse e sono stati chiariti i criteri generali di redazione del bilancio per gli IFRS adopters, con particolare riferimento alle nozioni di prudence, stewardship, measurement uncertainty, substance over form.
  • Amendment to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material emesso il 31 ottobre 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Le modifiche ai suddetti principi afferiscono ad una nuova definizione di materialità, secondo cui un'informazione è materiale se omettendola, esponendola in modo inesatta oppure offuscandola, ci si attende che possa influenzare ragionevolmente le decisioni economiche degli stakeholders. Il concetto di materialità dipende dalla natura e dalla magnitudo dell'informazione e/o da entrambi i suddetti elementi.
  • Amendment to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform emesso il 26 settembre 2019, ed omologato il 15 gennaio 2020. Le modifiche riguardano le questioni che incidono sull'informativa finanziaria nei periodi precedenti la sostituzione di un indice di riferimento esistente con un tasso di interesse alternativo. Tali emendamenti forniscono indicazioni circa le valutazioni altamente probabili e prospettiche richieste da IFRS 9 e dallo IAS 39 per le relazioni di copertura che sono influenzate dalle incertezze della riforma IBOR. Con il medesimo obiettivo, le modifiche forniscono indicazioni circa la valutazione retrospettica ai sensi dello IAS 39. Le eccezioni descritte negli emendamenti si applicano solo alle relazioni di copertura direttamente interessate dalle incertezze della riforma IBOR.
  • Amendment to IFRS 16 Leases Covid-19-Related Rent Concessions, emesso il 28 maggio 2020, in attesa di omologazione. Lo IASB ha emanato questo amendment al fine di semplificare per i locatari la contabilizzazione degli impatti associati al COVID-19, qualora vi siano delle riduzioni temporanee dei canoni riferiti a beni in lease. In particolare, l'emendamento esonera i locatari dal considerare se in ciascun contratto di locazione le concessioni ottenute quale conseguenza della pandemia da COVID-19, rappresentino o meno una modifica al contratto di lease, e permette dunque ai locatari di contabilizzare tali concessioni come se le stesse non comportino una modifica del lease. Le modifiche citate si applicano

alle concessioni ottenute per effetto della corrente pandemia globale, qualora le suddette concessioni comportino una riduzione dei pagamenti dovuti per leasing entro il 30 giugno 2021 (o prima).

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2020 e non adottati dalla Società in via anticipata

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dalla Società negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, di cui la Società ne valuterà eventuali impatti attesi in sede di prima adozione:

Amendment to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 - Phase 2 – emesso il 27 agosto 2020 ed omologato in data 13 gennaio 2021. Gli emendamenti della fase 2 affrontano le questioni che potrebbero influire sull'informativa finanziaria in sede di modifica del tasso di interesse, inclusi gli effetti delle modifiche ai flussi di cassa contrattuali o alle relazioni di copertura derivanti dalla sostituzione di un interest rate benchmark con un tasso di riferimento alternativo (replacement issues).

Tali modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2021 o successivamente.

  • Amendment to IAS 1: Classification of Liabilities as current or non-current emesso il 23 gennaio 2020, con differimento della prima applicazione emessa in data 15 luglio 2020. Con tale modifica lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza, che tale diritto deve esistere alla chiusura dell'esercizio, e che la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione. Viene infine chiarito che solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale, la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione. Le suddette modifiche al principio saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2023. La Società sta seguendo le attuali discussioni nell'ambito dell'IFRS Interpretation Committee.
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before intended Use emesso il 14 maggio 2020, la cui omologazione è attesa nel secondo semestre 2021. Tali modifiche proibiscono all'entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti realizzata nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Diversamente un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

Tale modifica sarà efficacie, previa omologazione, dagli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi resi disponibili per l'uso alla data di inizio, o successivamente, del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

  • Amendment to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: Onerous Contracts Costs of fulfilling a contract – emesso il 14 maggio 2020, la cui omologazione è attesa nel secondo semestre 2021. Tali modifiche sono rese al fine di specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso o in perdita. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto. Tale modifica sarà efficacie, previa omologazione, dagli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022.
  • Annual Improvements 2018-2020 emesso il 14 maggio 2020, con omologazione attesa nel secondo semestre 2021. Nell'ambito del ciclo dei miglioramenti lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First Time Adoption, che permette ad una controllata che sceglie di applicare il par. D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzione cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Tale modifica si applica anche alle società collegate o joint venture. Lo IASB ha poi proposto una modifica all'IFRS 9, chiarendo le fee che un'entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

Le suddette modifiche saranno efficaci, previa omologazione, per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 ed è permessa l'adozione anticipata.

Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting Policies – emesso il 12 febbraio 2021. Tali modifiche intendono aiutare il redattore del bilancio nel decidere quali accounting policies, presentare nel proprio bilancio. In particolare, all'entità viene richiesta di rendere l'informativa di accounting policy materiali, anziché delle significant accounting policies e vengono introdotti diversi paragrafi che chiariscono il processo di definizione delle policy materiali, che potrebbero essere tali per loro stessa natura, anche se i relativi ammontari possono essere immateriali. Una accounting policy è materiale se i fruitori di bilancio ne hanno necessità per comprendere altre informazioni incluse nel bilancio. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per dimostrare e spiegare l'applicazione del "four-step materiality process" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1.

Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

Amendments to IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates – emesso il 12 febbraio 2021. Tali modifiche introducono una definizione di stime contabili, in sostituzione al concetto di cambiamento delle stime contabili. Secondo la nuova definizione le stime contabili sono importi monetari soggetti ad incertezza di misurazione. Le entità sviluppano stime contabili se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio siano misurate in modo tale da comportare incertezza di misurazione. Inoltre, il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è la correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile sono cambiamenti nelle stime se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Un cambiamento in una stima contabile può influenzare solo l'utile o la perdita del periodo corrente, oppure sia del periodo corrente che di esercizi futuri, e l'effetto della variazione relativa all'esercizio corrente è rilevato come provento/onere nell'esercizio corrente, mentre l'effetto sui periodi futuri è rilevato come provento/onere in tali periodi futuri. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria

5. Attività materiali

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria
5.
Attività materiali
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2020 rispetto
all'esercizio precedente:
Terreni e Impianti e Attrezzature
ind.li e
Attività
materiali in
(migliaia di euro) fabbricati macchinari comm.li Altri beni corso Totale
Costo storico 538.051 1.975.059 323.907 312.066 200.614 3.349.697
Fondo ammortamento (238.518) (1.552.353) (272.167) (287.951) 0 (2.350.989)
Valore residuo al 31.12.2019 299.533 422.706 51.740 24.115 200.614 998.708
Incrementi 12.591 39.194 4.968 9.765 75.691 142.209
Alienazioni - costo storico (40) 0 0 (663) 0 (703)
Alienazioni - fondo amm.to 40 0 0 633 0 673
Riclassifiche 0 (17) (107) 0 (67.016) (67.140)
Svalutazioni (2.079) (433) (1.619) 0 (99) (4.230)
Ammortamenti (20.425) (86.959) (11.020) (8.152) 0 (126.556)
Totale variazioni (9.913) (48.215) (7.778) 1.583 8.576 (55.747)
Costo storico 547.314 2.013.116 275.388 321.168 209.190 3.366.176
(257.694) (1.638.625) (231.426) (295.470) 0 (2.423.215)
Fondo ammortamento
  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 126.556 migliaia di euro (129.503 migliaia di euro nel 2019) di cui riferiti ai diritti d'uso per 735 migliaia di euro;
  • gli incrementi delle attività materiali per complessivi 142.209 migliaia di euro, di cui 66.518 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) la costruzione del nuovo blocco tecnico uffici dell'aeroporto di Genova; ii) il sistema di multilaterazione per gli aeroporti di Bergamo Orio al Serio e di Venezia Tessera; iii) la realizzazione dell'upgrade tecnologico della sala operativa e LAN servizi dell'Area Control Center (ACC) di Padova; iv) l'implementazione del sistema Data Link fase 3; v) l'adeguamento dei sistemi meteo all'emendamento 74 ICAO dei siti aeroportuali di Pantelleria, Bolzano e Roma Urbe; vi) il progetto di implementazione del grado di security a mezzo diffusione sonora su IP (Internet Protocol) in diversi siti remoti; vii) implementazione del sistema meteo dell'aeroporto di Verona; viii) l'ammodernamento del sistema di radioassistenza ILS per l'aeroporto di Brindisi; ix) la realizzazione rete in fibra ottica aeroportuale e ammodernamento del centro radio TBT (Terra Bordo Terra) dell'aeroporto di Torino Caselle; x) l'implementazione del sistema necessario per l'utilizzo della procedura A-CDM (Airport Collaborative Decision Making) nell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio e Napoli Capodichino. L'A-CDM è una piattaforma integrata che trasmette le informazioni sullo stato di tutti i voli in partenza in tempo reale al centro operativo europeo di Eurocontrol; xi) la manutenzione evolutiva su vari sistemi. Gli incrementi per

75.691 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) il programma 4-flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica Air Traffic Management (ATM) degli ACC basata su concetti operativi di Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Con riferimento al sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight, che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA, è stato avviato lo sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4-flight; ii) il programma di automazione del funzionamento delle torri di controllo verso una gestione full-electronic su sei aeroporti; iii) gli interventi di ammodernamento e di adeguamento dei sistemi di registrazione fonia aeroportuali; iv) la nuova torre e blocco tecnico per l'aeroporto di Treviso; v) il programma dedicato al nuovo modello per la gestione della manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo denominato TOC (Technical Operations Centre); vi) la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa, i dati radar, di piani di volo, meteo, AIS e di controllo impianti;

  • i decrementi per riclassifiche di complessivi 67.140 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 66.518 migliaia di euro e per 622 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio;
  • le svalutazioni delle attività materiali per 4.230 migliaia di euro sono principalmente riferite agli effetti legati al decreto interdirettoriale del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 3 aprile 2020 per la retrocessione al Demanio dello Stato dei beni non più strumentali alle finalità istituzionali di ENAV e successiva riassegnazione ad ENAC, ai sensi del combinato disposto degli art. 692 e 693 del Codice della Navigazione per il successivo affidamento in concessione al gestore aeroportuale. All'atto della pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto, avvenuta il 30 novembre 2020, si è proceduto ad eliminare dai cespiti i beni interessati dal decreto stesso tra cui i sistemi di Aiuto Visivo Luminosi (AVL) di alcuni aeroporti che presentano un valore netto residuo pari a 3.448 migliaia di euro che, ai sensi dell'art. 2 del suddetto decreto, potrà essere recuperato nella tariffa di terminale terza fascia sulla base di un meccanismo di gradualità condiviso con ENAC.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 277,4 migliaia di Euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09, e dai progetti finanziati in ambito europeo. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli

6. Attività immateriali

ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 9.569
migliaia di Euro.
6.
Attività immateriali
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività immateriali al 31 dicembre 2020 rispetto
all'esercizio precedente:
Diritti di brevetto Attività
ind.le e di ut.ne Altre attività immateriali in
(migliaia di euro) opere ingegno immateriali corso Totale
Costo storico 152.939 2.085 43.675 198.699
Ammortamento accumulato (137.877) (2.085) 0 (139.962)
Valore residuo al 31.12.2019 15.062 0 43.675 58.737
Incrementi 9.211 0 12.024 21.235
Alienazioni 0 0 0 0
Riclassifiche 0 0 (9.211) (9.211)
Svalutazioni 0 0 0
Ammortamenti (10.012) 0 0 (10.012)
Totale variazioni (801) 0 2.813 2.012
Costo storico 162.150 2.085 46.488 210.723
Ammortamento accumulato (147.889) (2.085) 0 (149.974)
Valore residuo al 31.12.2020 14.261 0 46.488 60.749
  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 10.012 migliaia di euro (10.129 migliaia di euro nel 2019);
  • gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 21.235 migliaia di euro di cui 9.211 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti i software e le licenze a supporto dei sistemi gestionali ed operativi implementati a seguito delle attività in smart working, ed i sistemi a supporto dell'attività operativa in ambito SESAR. Per 12.024 migliaia di euro l'incremento è riferito a progetti di investimento in corso di esecuzione tra cui si evidenzia l'avanzamento delle attività legate al sistema gestionale ERP Oracle in un'ottica di implementazione di uno stesso sistema tra le società del Gruppo ENAV. La Società ha verificato alla data di riferimento del bilancio che tale voce non abbia subito una riduzione di valore;
  • i decrementi delle attività immateriali per 9.211 migliaia di euro sono riferiti integralmente ai progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria.

7. Partecipazioni

7.
Partecipazioni
La voce partecipazioni ammonta a 188.248 migliaia di euro e non subisce variazioni rispetto all'esercizio
precedente.
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Partecipazioni in:
imprese controllate 188.081 188.081 0
altre imprese 167 167 0
Totale 188.248 188.248 0
(migliaia di euro)
La voce partecipazioni in imprese controllate comprende le seguenti partecipazioni:

la quota totalitaria in Techno Sky per complessivi 99.224 migliaia di euro. Tale valore di carico della
  • la quota totalitaria in Techno Sky per complessivi 99.224 migliaia di euro. Tale valore di carico della partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre 2020, al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto. Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano industriale 2021-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky il 13 aprile 2021, tenuto conto anche del budget per l'anno 2021, approvato in data 21 dicembre 2020. I predetti flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito sono state sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale. Il valore recuperabile è stato calcolato attualizzando i flussi operativi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF). Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 7,3% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi, in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari allo 0,8%, coerente con le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento. Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore;
  • la partecipazione in IDS AirNav per 41.126 migliaia di euro. Il valore di carico della partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre 2020, al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 12,6% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari allo 0,8% coerente con la revisione delle stime di crescita per l'Italia. Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano industriale 2021-2024 predisposto dalla società controllata, tenendo conto del budget 2021, approvato dal management di IDS AirNav il 12 aprile 2021. Il piano evidenzia nel periodo esplicito gli effetti conseguenti all'emergenza COVID-19, che ha determinato una contrazione dei ricavi da mercato terzo di circa il 25% nel periodo esplicito 2021-2024 rispetto al piano precedente, ed un graduale ritorno alla normalità nel 2024, con un livello di ricavi e relativa marginalità

assimilabile allo scenario pre-COVID. I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura Strategic Marketing di ENAV. Ad esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione della partecipazione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore;

la partecipazione totalitaria in Enav North Atlantic, società di diritto americano costituita nella forma giuridica di una Limited Liability Company, che ha assunto gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013 per l'acquisto del 12,5% delle quote di Aireon, azienda statunitense del gruppo Iridium, che ha per oggetto sociale la fornitura di servizi strumentali alle attività di sorveglianza della navigazione aerea per mezzo di apposito apparato, definito "payload", installato a bordo dei 66 satelliti operativi Iridium che permetteranno di mettere a disposizione il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il traffico aereo con una copertura di sorveglianza nei punti oggi non coperti dai radar. L'acquisto della partecipazione si è realizzato mediante il versamento di quattro tranche, l'ultima delle quali è stata regolata nel 2017, per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota detenuta al 31 dicembre 2020 del 9,14% che, per effetto di una clausola di redemption prevista tra gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement, è prevista salire al 11,1%. La quota di partecipazione destinata ad ENAV post-redemption risulta inferiore rispetto a quanto previsto dagli accordi sottoscritti nel 2013 a causa degli effetti diluitivi connessi all'ingresso del service provider britannico NATS nella compagine sociale di Aireon LLC nel corso del 2018.

Al 31 dicembre 2020 il valore della partecipazione in Enav North Atlantic ammonta a 47.553 migliaia di euro. Il valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic riflette le assunzioni di recuperabilità sottese alla determinazione del fair value dell'investimento in Aireon LLC, riportate nell'ambito della nota n. 9 Partecipazioni in altre imprese al bilancio consolidato.

la partecipazione per una quota del 100% in Enav Asia Pacific per 127 migliaia di euro e la partecipazione del 60% nella società D-Flight S.p.A.per un valore pari a 50 migliaia di euro.

La partecipazione in altre imprese si riferisce alla quota di partecipazione del 16,67% nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, per un ammontare pari a 167 migliaia di euro. Nel corso del 2020 sono stati incassati i dividendi deliberati dalla ESSP per un ammontare di 417 migliaia di euro.

Per i commenti relativi all'andamento delle società controllate nel corso dell'esercizio 2020, si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.

Il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2020, con l'indicazione della quota posseduta e del relativo valore di carico, è di seguito riportato:

Patrimonio Valore
Data Capitale Utile/(perdita) Netto al quota di Patrimonio netto contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2020 part.ne di pertinenza 31.12.2020
Imprese controllate
Techno Sky S.r.l. Roma 31.12.2020 1.600 18.293 38.591 100% 38.591 99.224
D-Flight S.p.A. Roma 31.12.2020 50 (778) 5.369 60% 3.221 50
IDS AirNav S.r.l. Roma 31.12.2020 500 2.279 7.074 100% 7.074 41.126
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur 31.12.2020 127 692 4.579 100% 4.579 127
Enav North Atlantic Miami 31.12.2020 44.974 4.657 54.476 100% 54.476 47.554
Il dettaglio della partecipazione classificata nelle attività destinate alla dismissione che evidenziano un valore
del patrimonio netto contabile superiore rispetto al valore contabile è di seguito riportato:
Data Capitale Utile/(perdita) Patrimonio
Netto al
quota di
partecipazi
Patrimonio netto Valore
contabile al
bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2020 one di pertinenza 31.12.2020
Denominazione Sede
Imprese classificate tra le attività destinate alla dismissione 24
Enav Espana Control Aereo S.L.U. Madrid 31.12.2020 4 (12) 9 100% 9
Consorzio Sicta in liquidazione Napoli 31.12.2020 1.033 (5) 1.312 60% 787 705
quota di Valore
Data Capitale Utile/(perdita) Netto al partecipazi Patrimonio netto contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2020 one di pertinenza 31.12.2020
Imprese classificate tra le attività destinate alla dismissione

8. Attività finanziarie correnti e non correnti

Denominazione Sede Data
bilancio
Capitale
Sociale
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Netto al
31.12.2020
quota di
partecipazi
one
Patrimonio netto
di pertinenza
Valore
contabile al
31.12.2020
Imprese classificate tra le attività destinate alla dismissione
8.
Attività finanziarie correnti e non correnti
Le attività finanziarie correnti ammontano a 11.304 migliaia di euro mentre le attività finanziarie non correnti
si sono azzerate nell'esercizio 2020, come da tabella seguente:
31.12.2020 31.12.2019 variazioni
Attività Attività
Attività
corrente
Attività non
corrente
Totale Attività
corrente
non
corrente
Totale Attività
corrente
non
corrente
Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 11.304 0 11.304 30.009 3.346 33.355 (18.705) (3.346)
(22.051)
Strumenti finanziari derivati 0 0 0 10 85 95 (10) (85)
(95)
Totale 11.304 0 11.304 30.019 3.431 33.450 (18.715) (3.431)
(22.146)
(migliaia di euro)

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento netto di 18,7 milioni di euro a seguito delle seguenti variazioni: i) azzeramento dell'investimento finanziario nei due titoli di Stato BTP del valore nominale pari a complessivi 25 milioni di euro, giunti a scadenza rispettivamente il 15 ottobre 2020 e il 1° novembre 2020, generando un incasso complessivo di 24,9 milioni di euro; ii) incremento del finanziamento infragruppo per 3 milioni di euro alla controllata IDS AirNav con scadenza al 30 giugno 2021 e su cui maturano interessi al 2%, Nel mese di gennaio 2021 la scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2022; iii) riclassifica nelle attività finanziarie correnti del finanziamento infragruppo, comprensivo degli interessi maturati, erogato nel 2017 alla controllata Enav North Atlantic ad un tasso annuo del 2,5% con rimborso in unica soluzione al 31 dicembre 2021.

Le attività finanziarie non correnti si azzerano al 31 dicembre 2020 a seguito della riclassifica nelle attività correnti del finanziamento infragruppo erogato a Enav North Atlantic come precedentemente riportato.

L'azzeramento dei valori correnti e non degli strumenti finanziari derivati per complessivi 95 migliaia di euro è dovuta alla valutazione al fair value che ha rilevato una passività finanziaria. Lo strumento finanziario

9. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow
hedge, e si rimanda alla nota 34 per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.
9.
Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate
compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite, sono dettagliatamente riportate nel
prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con
impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).
31.12.2019 Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2020
(migliaia di euro) Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 26.731 6.414 4.439 1.066 0 0 31.170 7.480
Svalutazione rimanenze 9.905 2.377 (824) (198) 0 0 9.081 2.179
Attualizzazione crediti 135 33 20.712 4.971 0 0 20.847 5.004
Attualizzazione TFR 3.067 737 0 0 503 121 3.570 858
Quota TFR non deducibile 186 45 0 0 0 0 186 45
Fair value derivato 4 1 0 0 58 14 62 15
Altri 250 60 322 77 0 0 572 137
Totale 40.278 9.667 24.649 5.916 561 135 65.488 15.718
Passività per imposte differite
Altri 5.747 1.380 860 206 0 0 6.607 1.586
Attualizzazione debiti 885 213 (762) (183) 0 0 123 30
Effetto fiscale IFRS conversion 2.316 687 (268) (76) 0 0 2.048 611
Fair value derivato 2.676 642 0 0 (96) (23) 2.580 619
Totale 11.624 2.922 (170) (53) (96) (23) 11.358 2.846
La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite,
che presentano a fine 2020 un saldo pari rispettivamente a 15.718 migliaia di euro e 2.846 migliaia di euro,
è da attribuire ai seguenti effetti:
  • l'utilizzo e nuova iscrizione dei fondi rischi tassati e del fondo svalutazione crediti per gli eventi commentati alle note n. 11 e 17;
  • alla rilevazione della fiscalità differita associata all'attualizzazione dei crediti e debiti per balance iscritti nel 2020, al netto della quota rigirata a conto economico e di competenza dell'esercizio;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo una perdita attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;

La Società ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.

10. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti ammontano a 23.216 migliaia di euro, di cui la parte rilevante pari a 23.164 migliaia di euro si riferisce al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 per effetto della mancata deduzione dell'Irap riguardante le spese sostenute per il personale dipendente e assimilato, come da istanza di rimborso presentata il 6 marzo 2013. In particolare, il diritto di rimborso trae origine dall'art. 2 del D.L. 201/2011 che ha ammesso la deducibilità analitica dal reddito d'impresa dell'IRAP, precedentemente ammessa nella misura del 10% dell'imposta versata, decreto successivamente integrato con il D.L. n. 16 del 2012 che, all'art. 4 comma 12 ha esteso tale possibilità anche ai periodi di imposta precedenti con decorrenza dal periodo di imposta 2007. In coerenza con quanto previsto dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che prevede rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti. Credito verso erario per IVA 3.347 3.753 (406) Credito IRAP 378 58 320 Credito IRES 6.867 0 6.867 Credito per altre imposte correnti 149 203 (54)

I crediti tributari correnti ammontano a 10.741 migliaia di euro e registrano un incremento di 6.727 migliaia di euro principalmente per il credito IRES emerso nell'esercizio.

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Totale 10.741 4.014 6.727
(migliaia di euro)

Il credito IRAP ammonta a 378 migliaia di euro quale differenza tra il credito 2019 incrementato di 12 migliaia di euro per aggiustamenti in sede di dichiarazione, gli acconti versati nell'esercizio, pari a 4.070 migliaia di euro, e l'imposta rilevata nel 2020 dalla Società che ammonta a 3.693 migliaia di euro.

Il credito IRES ammonta a 6.867 migliaia di euro quale differenza tra gli acconti versati nell'esercizio pari a 18 milioni di euro e l'imposta di competenza del 2020 pari a 11.133 migliaia di euro.

11. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 121.728 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, a 385.971 migliaia di euro, principalmente relativi ai crediti per balance, e sono dettagliati nella seguente tabella:

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 94.708 152.851 (58.143)
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 10.243 12.114 (1.871)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 15.977 17.519 (1.542)
Crediti per Balance 2.559 16.098 (13.539)
153.487 228.582 (75.095)
Fondo svalutazione crediti (31.759) (28.906) (2.853)
Totale 121.728 199.676 (77.948)
Crediti commerciali non correnti
Crediti verso altri clienti 741 1.480 (739)
Crediti per Balance 385.230 8.133 377.097
Totale 385.971 9.613 376.358
(migliaia di euro)
Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora
incassati al 31 dicembre 2020, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a

Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2020, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 65.748 migliaia di euro (106.877 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e 28.960 migliaia di euro (45.974 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) al lordo del fondo svalutazione crediti. Il decremento complessivo di 58.143 migliaia di euro è riferito principalmente al minor fatturato generato a partire dal mese di marzo 2020 a seguito dell'emergenza sanitaria da coronavirus che ha comportato una notevole diminuzione delle prestazioni collegate alle attività del traffico aereo. Infatti, gli ultimi due mesi del 2020, posti a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, rilevano una riduzione di 63,2 milioni di euro. Tale importo è parzialmente compensato dalla dilazione concessa da tutti gli Stati aderenti ad Eurocontrol alle compagnie aeree per un differimento nel pagamento del volato riferito ai mesi compresi nel periodo febbraio/maggio 2020, di cui il mese di febbraio è stato incassato nel mese di novembre 2020 e successivamente ogni tre mesi andranno in scadenza gli altri mesi di volato 2020. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 73.117 migliaia di euro (133.816 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 10.243 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2020 e in decremento di 1.871 migliaia di euro, rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente, per le minori unità di servizio sviluppate nell'anno. Il credito del 2019 pari a 12.114 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2019, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 77.515 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 65.401 migliaia di euro iscritto nell'ambito delle altre passività.

Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei

propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di novembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2019.

I Crediti verso altri clienti rilevato nell'ambito dei crediti commerciali non correnti per 741 migliaia di euro, si riferisce al credito vantato verso l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, a cui è stato ceduto nel 2018 il complesso immobiliare denominato Academy con parte del prezzo dilazionato in quattro annualità di 750 migliaia di euro da versarsi al 28 giugno di ogni anno. Nel 2020 è stata incassata la seconda quota e classificata nel breve quella con scadenza al 28 giugno 2021, e l'ultima quota rientra, al netto dell'effetto attualizzazione, nei crediti oltre i dodici mesi. A garanzia del pagamento dilazionato l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna ha concesso ipoteca volontaria di primo grado per la stessa durata della dilazione sugli immobili oggetto di compravendita. Fondo svalutazione crediti 28.906 6.254 (587) (2.814) 31.759

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 31.759 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2020:

Decrementi
(migliaia di euro) 31.12.2019 Incrementi rilasci cancellazioni 31.12.2020

L'incremento dell'esercizio del fondo svalutazione crediti recepisce sia le posizioni che sono state oggetto di svalutazione totale per lo stato di insolvenza di alcuni vettori aerei italiani ed europei che gli effetti derivanti dall'aggiornamento del modello di valutazione utilizzato per misurare la recuperabilità dei crediti, rivisto a seguito dell'emergenza sanitaria mondiale. Nel nuovo modello sono stati rilevati specifici aggiustamenti associati alla maggiore rischiosità del settore del trasporto aereo e che incide direttamente sulle previsioni di recupero del credito vantato nei confronti di Eurocontrol. Gli aggiustamenti rilevati sono stati determinati sulla base del deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo.

I decrementi del fondo svalutazione crediti si riferiscono per 587 migliaia di euro a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2020 e per 2.814 migliaia di euro alla cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol che comunque non pregiudica il diritto del recupero del credito. I rilasci vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il Credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 387.789 migliaia di euro (24.231 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e registra un incremento netto di 363.558 migliaia di euro. Nella determinazione del balance si è tenuto conto del Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020 della Commissione Europea intervenuta in materia tariffaria al fine di tener conto dell'emergenza sanitaria mondiale da COVID-19 che ha avuto un impatto rilevante nel settore del trasporto aereo. Con tale Regolamento sono state introdotte alcune norme che derogano in parte il Regolamento UE 2019/317 del

sistema di prestazioni e di tariffazione e adottate disposizioni specifiche in relazione agli anni 2020 e 2021 che vengono considerati come un unico periodo, superando di fatto il meccanismo di recupero fondato sul rischio traffico. Sulla base del Regolamento è previsto che i ricavi da balance, derivanti da prestazioni eseguite nei confronti di Eurocontrol, siano valorizzati tenendo conto dei costi consuntivi determinati del 2019 in termini reali, rispetto ai quali è stata identificata una percentuale di riduzione da applicare ai costi determinati consuntivi 2020-2021 e del totale rappresentato dai ricavi generati negli anni a riferimento. Sulla base di tale criterio, per la tariffa di rotta emerge un balance pari a 295 milioni di euro. Tale criterio è stato esteso anche alla determinazione complessiva dei balance di terminale della prima e seconda fascia di tariffazione, che hanno ugualmente risentito della crisi sanitaria, da cui è emerso un balance complessivo pari a 41,3 milioni di euro. Il balance emerso per la terza fascia di tariffazione ammonta a 64,2 milioni di euro. In considerazione che tali balance, ai sensi del Regolamento UE, dovranno essere ripartiti su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023, si è proceduto ad attualizzarli per l'arco temporale delineato, determinando un valore complessivo negativo pari a 20,8 milioni di euro. Infine, i crediti per balance si sono ridotti nell'esercizio 2020 per la quota imputata in tariffa nello stesso anno, per un valore complessivo pari a 16,2 milioni di euro. Magazzino fiduciario 65.365 3.217 (3.374) 65.208 Magazzino avl 5.223 782 (580) 5.425

12. Rimanenze

cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023, si è proceduto ad attualizzarli per l'arco
temporale delineato, determinando un valore complessivo negativo pari a 20,8 milioni di euro. Infine, i
crediti per balance si sono ridotti nell'esercizio 2020 per la quota imputata in tariffa nello stesso anno, per
un valore complessivo pari a 16,2 milioni di euro.
12.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino, rappresentate da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione
a 61.551 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 870 migliaia di euro rispetto all'esercizio
precedente. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:
(migliaia di euro)
Magazzino fiduciario
31.12.2019
65.365
Incrementi
3.217
Decrementi
(3.374)
31.12.2020
65.208
Magazzino avl 5.223 782 (580) 5.425
70.588 3.999 (3.954) 70.633
Fondo Svalutazione magazzino (9.907) (341) 1.166 (9.082)

L'incremento di 3.658 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni e dei sistemi meteo. Una parte dell'incremento pari a 622 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 3.954 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi effettuati in misura inferiore rispetto al 2019.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 341 migliaia di euro per parti di ricambio divenute obsolete, in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati, e si è decrementato di 1.166 migliaia di euro per lo smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

13. Crediti e debiti verso imprese del gruppo

Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno
Sky che le gestisce per conto di ENAV.
13.
Crediti e debiti verso imprese del gruppo
I crediti e debiti verso imprese del gruppo ammontano rispettivamente a 31.236 migliaia di euro (37.452
migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e 71.896 migliaia di euro (68.631 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Di seguito si riporta la composizione dei crediti verso imprese del gruppo:
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Crediti verso imprese del Gruppo
Techno Sky 29.148 36.940 (7.792)
Enav Asia Pacific 78 183 (105)
D-Flight 570 243 327
IDS AirNav 1.440 85 1.355
Consorzio Sicta in liquidazione 0 1 (1)
Totale 31.236 37.452 (6.216)

La voce in oggetto registra un decremento netto complessivo di 6.216 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per il minore credito vantato verso Techno Sky e riferito al rapporto di conto corrente di corrispondenza che si è ridotto di 21,6 milioni di euro per le minori erogazioni effettuate nel corso dell'esercizio a chiusura di posizioni di debito. Il credito verso IDS AirNav è riferito sia al contratto di servizio intercompany per prestazioni rese centralmente da ENAV che al distacco di personale presso la controllata per attività commerciali. Techno Sky 70.341 67.169 3.172 IDS AirNav 1.555 1.462 93 Totale 71.896 68.631 3.265 (migliaia di euro)

Di seguito si riporta la composizione dei debiti verso imprese del gruppo:

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Debiti verso imprese del Gruppo

L'incremento della voce per 3.265 migliaia di euro si riferisce principalmente ai rapporti intrattenuti con la controllata Techno Sky, per lo stanziamento di fatture da ricevere relative all'ultimo bimestre del canone di manutenzione sia dei sistemi operativi che non operativi, la manutenzione degli aiuti visivi luminosi, le attività legate a progetti di investimento.

14. Altre attività correnti e non correnti

Le altre attività correnti ammontano a 51.170 migliaia di euro e le non correnti a 7.752 migliaia di euro, e sono dettagliate nella tabella seguente:

Totale 51.170 46.200 4.970
Fondo svalutazione altri crediti (2.700) (2.745) 45
Crediti diversi 2.300
53.870
2.646
48.945
(346)
4.925
Risconti attivi 944 354 590
Credito verso enti vari per progetti finanziati 12.139 9.508 2.631
Credito verso il personale 3.248 3.460 (212)
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 35.239 32.977 2.262
Altri crediti correnti 31.12.2020 31.12.2019 Variazione

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento di 6.330 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per l'incasso del progetto di investimento finanziato denominato Tool Deconflicting dell'Area Control Center di Brindisi e del progetto wind-shear dell'aeroporto di Palermo per complessivi 6,3 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio si è proceduto a riclassificare, nell'ambito del credito corrente, l'ammontare di 8.649 migliaia di euro per alcuni progetti di investimento avviati nel corso del 2020 e che nel 2019 non erano ancora stati oggetto di assegnazione.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.700 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti di ENAV, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. A seguito delle sentenze 745/2011 e 966/2012 della Corte dei Conti, che ha condannato i convenuti al pagamento delle somme, sono stati definiti alcuni piani di rientro per il recupero del credito. Nel 2020 sono stati incassati 45 migliaia di euro portati a riduzione del fondo. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari. Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a complessivi 12.139 migliaia di euro registra un incremento netto di 2.579 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, per la rilevazione del credito sui progetti finanziati in ambito Connecting European Facility (CEF) call 2015 e 2017 per 5,3 milioni di euro oggetto di rendicontazione nel 2020 e l'iscrizione della quota co-finanziata nell'ambito delle attività erogate nel progetto Sesar 2020 wave 2. Il credito in oggetto si è poi ridotto per gli incassi ricevuti sul progetto Sesar 2020 wave 1 e per l'interim payment sul progetto finanziato Connecting European Facility (CEF) call 2016 oggetto di rendicontazione nel 2019.

I risconti attivi ammontano a 944 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 590 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per le commissioni riconosciute agli istituti finanziari legate alla concessione di nuove linee di finanziamento.

15. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

15.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2020:
Depositi bancari e postali 31.12.2020
292.841
31.12.2019
429.885
Variazione
(137.044)
Denaro e valori in cassa 29 29 0
Totale 292.870 429.914 (137.044)

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 292.870 migliaia di euro e registrano una variazione netta negativa di 137.044 migliaia di euro legata principalmente alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa negativo per la riduzione degli incassi da core business quale conseguenza degli effetti derivanti dalla pandemia da COVID-19 che ha comportato una notevole riduzione del traffico aereo e portato i vari Stati membri di Eurocontrol a concedere una dilazione di pagamento ai vettori aerei sul credito legato al volato dei mesi da febbraio a maggio 2020. A tale variazione, si aggiunge: i) il pagamento del dividendo per 113,2 milioni di euro; ii) il rimborso dei finanziamenti per 13,5 milioni di euro; iii) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 14,7 milioni di euro. Tali effetti sono stati in parte compensati dall'incasso derivante dal disinvestimento finanziario giunto a scadenza negli ultimi due mesi dell'anno per 24,9 milioni di euro e dalla liquidità pervenuta dall'accensione di alcuni finanziamenti per complessivi 220 milioni di euro. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità. Capitale sociale 541.744 541.744 0 Riserva legale 37.404 31.810 5.594

16. Patrimonio netto

milioni di euro; iii) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di
propria competenza per 14,7 milioni di euro. Tali effetti sono stati in parte compensati dall'incasso derivante
dal disinvestimento finanziario giunto a scadenza negli ultimi due mesi dell'anno per 24,9 milioni di euro e
dalla liquidità pervenuta dall'accensione di alcuni finanziamenti per complessivi 220 milioni di euro.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.
16.
Patrimonio netto
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio netto al 31 dicembre 2020 che ammonta a 1.073.908
migliaia di euro.
31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
Capitale sociale 541.744 541.744 0
Riserva legale 37.404 31.810 5.594
Altre riserve 437.892 438.706 (814)
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) (3.045) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (8.419) (8.037) (382)
Riserva Cash Flow Hedge 1.913 2.030 (117)
Riserva azioni proprie (3.200) (4.973) 1.773
Utili/(Perdite) portate a nuovo 26.277 33.056 (6.779)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 43.342 111.881 (68.539)
Totale Patrimonio Netto 1.073.908 1.143.172 (69.264)
(migliaia di euro)
In data 21 maggio 2020 in sede di assemblea ordinaria convocata, tra l'altro, per l'approvazione del bilancio
di esercizio al 31 dicembre 2019 è stato deliberato di destinare agli azionisti un dividendo complessivo di

In data 21 maggio 2020 in sede di assemblea ordinaria convocata, tra l'altro, per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 è stato deliberato di destinare agli azionisti un dividendo complessivo di 0,2094 euro per azione, corrispondente ad un valore complessivo di 113,2 milioni di euro. Tale importo è

stato prelevato dal risultato di esercizio per 106,3 milioni di euro, dopo la destinazione del 5% pari a 5,6 milioni di euro a riserva legale, e per circa 6,9 milioni di euro dagli utili portati a nuovo.

Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 46,58% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,14% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2020 tutte le azioni sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2020, in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 21 maggio 2020, in sede di approvazione del bilancio 2019 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio di ENAV S.p.A. per un importo pari a 5.594 migliaia di euro.

Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e la riserva è disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale e per 1,5 milioni di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management della società.

La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2020 registra una perdita attuariale pari a 503 migliaia di euro.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta negativa di 117 migliaia di euro.

La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie pari a n. 772.103 valorizzate al prezzo medio di 4,14 per azione, residuali rispetto ai 1.200.000 azioni proprie del 31 dicembre 2019, ridotte di n. 427.897 a seguito dell'assegnazione ai beneficiari del primo ciclo di vesting del piano di performance 2017-2019.

Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi. La variazione negativa di 6.779 migliaia di euro si riferisce principalmente alla distribuzione del dividendo per la quota prelevata dagli utili portati a nuovo.

L'utile di esercizio ammonta a 43.342 migliaia di euro.

Nella tabella seguente si riporta il prospetto di analisi delle riserve di patrimonio netto con indicazione della relativa possibilità di utilizzazione, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2427 del Codice Civile e dal principio IAS 1.

Possibilità di
Importo utilizzazione
Riserve di capitale
Altre riserve 433.158 A, B, C
Riserve di utili
Riserva legale 37.404 indisponibile
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) indisponibile
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (8.419) indisponibile
Riserva Cash Flow Hedge 1.913 indisponibile
Riserva Stock Grant 1.534 indisponibile
26.277 A, B, C
Utili portati a nuovo
Totale riserve 488.822

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati da ENAV nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti ed il supporto allo sviluppo nel lungo periodo. In particolare, ENAV persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività della Società. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale.

17. Fondi rischi e oneri

azionisti ed il supporto allo sviluppo nel lungo periodo. In particolare, ENAV persegue il mantenimento di un
adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento
cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo
delle attività della Società. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 non sono stati apportati cambiamenti
agli obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale.
17.
Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 3.194 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle
passività correnti ammonta a 2.291 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente
movimentazione:
Assorbimento a
(migliaia di euro) 31.12.2019 Incrementi conto
economico
Utilizzi 31.12.2020
Fondo rischi per il contenzioso con il personale 768 666 0 (51) 1.383
Fondo rischi per altri contenziosi in essere 127 0 0 (77) 50
Altri fondi rischi 883 0 0 0 883
Fondo altri oneri 0 878 0 0 878
Totale fondi 1.778 1.544 0 (128) 3.194
Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota è classificata interamente nell'ambito delle
passività correntia, ha registrato nell'esercizio un incremento netto di 615 migliaia di euro per la rilevazione

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota è classificata interamente nell'ambito delle passività correntia, ha registrato nell'esercizio un incremento netto di 615 migliaia di euro per la rilevazione di nuovi accantonamenti al fine di tener conto delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi

di lavoro promossi a vario titolo. Al 31 dicembre 2020, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della società possibile è pari a 0,8 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota classificata nell'ambito delle passività non correnti ammonta a 20 migliaia di euro, registra nell'esercizio un decremento di 77 migliaia di euro per la chiusura di un contenzioso con un fornitore. Al 31 dicembre 2020, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della società possibile è pari a 1,4 milioni di euro.

18. Tfr e altri benefici ai dipendenti

cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della società possibile è pari a 1,4 milioni di euro.
Il fondo altri oneri accoglie l'importo che la Società si è impegnata a destinare come sostegno nella lotta
contro il COVID-19, soggetto a determinazione definitiva, e collegato all'accordo che ha ridotto l'importo del
MBO da riconoscere ai dirigenti e al Chief Executive Officer, a seguito della rinuncia degli stessi.
18.
Tfr e altri benefici ai dipendenti
Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 35.921 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento
di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione,
determinata sulla base di tecniche attuariali, riguardanti l'ammontare da corrispondere ai dipendenti ENAV
all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
La movimentazione del TFR e altri benefici ai dipendenti è riportata nella seguente tabella:
31.12.2020 31.12.2019
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 36.584 35.475
Interest cost 312 354
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti 503 2.343
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (1.478) (1.588)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 35.921 36.584
(migliaia di euro)
La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 312 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari.
L'utilizzo del fondo TFR per 1.478 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in

La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 312 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari. L'utilizzo del fondo TFR per 1.478 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2020 una perdita attuariale per 503 migliaia di euro.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo TFR al 31 dicembre 2020 poste a confronto con i valori utilizzati al 31 dicembre 2019:

Tasso di attualizzazione 31.12.2020
0,34%
31.12.2019
0,77%
Tasso di inflazione 0,80% 1,20%
Tasso annuo incremento TFR 2,100% 2,400%
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato
determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. Il tasso di inflazione utilizzato è stato determinato tenendo conto dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile. 31.12.2020 31.12.2019 Tasso di turnover + 1% 35.893 36.505 Tasso di turnover - 1% 36.541 37.113 Tasso di inflazione + 0,25% 36.740 37.354 Tasso di inflazione - 0,25% 35.671 36.243

determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+
rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di
valutazione. Il tasso di inflazione utilizzato è stato determinato tenendo conto dell'attuale situazione
economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo
di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del
Di seguito si riporta l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
Passività per benefici definiti ai
dipendenti
35.893 36.505
36.541 37.113
36.740 37.354
35.671 36.243
35.348 35.909
37.084 37.710
(migliaia di euro)
La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 10,2 anni.

19. Passività finanziarie correnti e non correnti

Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) il prestito obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 con esposizione nelle passività correnti degli interessi passivi rilevati per competenza al 31 dicembre 2020; iii) gli strumenti finanziari derivati; iv) le passività finanziarie per leasing emerse dall'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16.

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2020 posti a confronto con l'esercizio precedente e le relative variazioni:

31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Finanziamenti bancari 63.938 300.048 363.986 13.639 143.713 157.352 50.299 156.335 206.634
Prestito obbligazionario 1.418 180.000 181.418 1.418 180.000 181.418 0 0 0
Strumenti finanziari derivati 25 33 58 0 0 0 25 33 58
Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 873 1.230 2.103 783 1.828 2.611 90 (598) (508)
Totale 66.254 481.311 547.565 15.840 325.541 341.381 50.414 155.770 206.184
(migliaia di euro)
La seguente tabella riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020
confrontata con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio
2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.
di cui con parti di cui con parti
31.12.2020 correlate 31.12.2019 correlate
(A) Cassa 292.870 225 429.914 535
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
292.870 225 429.914 535
(D) Liquidità (A)+(B)+(C)
(E) Crediti finanziari correnti 11.304 0 30.009 0
(F) Debiti finanziari correnti 0 0 0 0
31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
(migliaia di euro)
La seguente tabella riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020
confrontata con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio
2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.
di cui con parti di cui con parti
31.12.2020 correlate 31.12.2019 correlate
(A) Cassa 292.870 225 429.914 535
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 292.870 225 429.914 535
11.304 0 30.009 0
(E) Crediti finanziari correnti 0 0 0
(F) Debiti finanziari correnti 0
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (65.356) 0 (15.057) 0
(H) Altri debiti finanziari correnti (873) 0 (783) 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (66.229) 0 (15.840) 0
(J) Indebitamento finanziario corrente netto/Liquidità (D)+(E)+(I) 237.945 225 444.083 535
(K) Debiti bancari non correnti (300.048) 0 (143.713) 0
(L) Obbligazioni emesse (180.000) 0 (180.000) 0
(M) Altri debiti non correnti (1.230) 0 (1.828) 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (481.278) 0 (325.541) 0
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) (243.333) 225 118.542 535
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti (58) 0 95 0
(Q) Crediti finanziari non correnti 0 0 3.346 0
(R) Indebitamento Finanziario Netto ENAV (O)+(P)+(Q) (243.391) 225 121.983 535
(migliaia di euro)

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2020 hanno registrato un incremento netto di 206.634 migliaia di euro per i seguenti eventi e per gli effetti connessi al costo ammortizzato: i) l'accensione di tre finanziamenti per un totale complessivo pari a 220 milioni di euro, riferiti alla linea di credito a lungo termine del contratto di finanziamento sottoscritto con la BEI – Banca Europea degli Investimenti per 70 milioni di euro della durata di 16 anni e la sottoscrizione di due ESG Sustainability Linked Term Loans per un ammontare complessivo di 150 milioni di euro attraverso due contratti bilaterali, rispettivamente di 100 milioni di euro con Intesa Sanpaolo e 50 milioni di euro con Mediobanca, della durata di tre anni ad un tasso di interesse indicizzato all'Euribor. ii) il rimborso delle due rate semestrali del finanziamento con BEI, di iniziali 80 milioni di euro, per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il 12 dicembre 2032, e delle due rate semestrali del finanziamento con BEI, di iniziali 100 milioni, per complessivi 8.207 migliaia di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029.

Le quote dei finanziamenti, da rimborsare nel 2021 in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte
tra le passività correnti per complessivi 63.938 migliaia di euro comprensive degli effetti connessi al costo
ammortizzato.
Al 31 dicembre 2020 ENAV dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non
utilizzate per 273 milioni di euro.
Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo
rapporto di credito di ENAV nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti
finanziari Unicredit e Intesa San Paolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in
volta e riflettono la situazione di mercato.
Ammontare
utilizzato
Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
BNL-Bnp Paribas Fido - scoperto c/c 14.000 0 14.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi finanziari 44.000 0 44.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 50.000 0 50.000 0 Euribor + spread
BNL-Bnp Paribas RCF 50.000 0 50.000 0 Euribor + spread
Unicredit RCF 100.000 0 100.000 0 Euribor + spread
Totale 273.000 0 273.000 0
(migliaia di euro)
Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,35%
tendenzialmente in linea al tasso risultante nell'esercizio precedente (1,70%).

In data 4 agosto 2015 ENAV ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.418 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 187,5 milioni di euro.

La Società ha stimato il fair value dello strumento utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider, applicando allo zero curve il Mid Z-spread della società (spread addizionale per la controparte ENAV).

In relazione alle altre operazioni di finanziamento, si rappresenta che il fair value al 31 dicembre 2020 dei prestiti bancari è stimato pari a 367,9 milioni di euro. La stima è stata effettuata considerando una curva free

risk dei tassi di mercato, maggiorata di uno spread posto pari al differenziale BTP/Bund per considerare la componente rischio di credito.

Gli strumenti finanziari derivati accolgono il fair value dello strumento finanziario stipulato da ENAV con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd. Lo strumento finanziario presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge e si rimanda alla nota 34 per le informazioni richieste dal principio IFRS 7.

20. Debiti commerciali correnti e non correnti

finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd. Lo strumento
finanziario presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del
cash flow hedge e si rimanda alla nota 34 per le informazioni richieste dal principio IFRS 7.
I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 2.103 migliaia di euro, le passività finanziarie
relative ai diritti d'uso iscritti in funzione del nuovo principio e coerenti con le scadenze contrattuali. Nel
corso dell'esercizio il suddetto debito si è ridotto per i pagamenti effettuati.
20.
Debiti commerciali correnti e non correnti
I debiti commerciali correnti ammontano a 137.026 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 7.686
migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito dei movimenti avvenuti nelle voci rappresentate
nella seguente tabella:
31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 88.925 97.310 (8.385)
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo 2.788 8.527 (5.739)
Debiti per balance 45.313 23.503 21.810
Totale 137.026 129.340 7.686
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 8.296 49.242 (40.946)
Totale 8.296 49.242 (40.946)

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività di ENAV registrano un decremento netto di 8,4 milioni di euro legato ad una riduzione nelle fatturazioni ricevute compensate da una dilazione nel pagamento ai fornitori

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 2.788 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 5.739 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2019, per: i) la riduzione dell'importo di prefinancing sul progetto Connecting Europe Facility (CEF) call 2017 (3,8 milioni di euro) che, ha seguito della rendicontazione ha comportato l'imputazione a conto economico per le quote di competenza, la riclassifica nell'ambito dei risconti passivi per la parte imputata a progetti di investimento e l'iscrizione nell'ambito dei crediti verso altri delle quote da incassare a titolo di interim payment dalla Commissione Europea; ii) l'incasso del secondo prefinancing sul progetto CEF call 2016 per 0,5 milioni di euro; iii) gli incassi dei prefinancing sul progetto Sesar 2020.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 53.609 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 45.313 migliaia di euro e corrisponde all'importo che verrà imputato a conto economico nel 2021 in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario. Il decremento complessivo dei debiti per balance al 31 dicembre 2020 di 19,1 milioni di euro, è dovuto all'effetto netto tra la nuova iscrizione effettuata nell'esercizio 2020 riferita al balance costi di Eurocontrol per 4,3 milioni di euro al netto dell'attualizzazione e il rigiro a conto economico della quota del 2020, in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario, per complessivi 24,3 milioni di euro.

21. Altre passività correnti e non correnti

dei debiti per balance al 31 dicembre 2020 di 19,1 milioni di euro, è dovuto all'effetto netto tra la nuova
iscrizione effettuata nell'esercizio 2020 riferita al balance costi di Eurocontrol per 4,3 milioni di euro al netto
dell'attualizzazione e il rigiro a conto economico della quota del 2020, in conformità a quanto effettuato in
ambito tariffario, per complessivi 24,3 milioni di euro.
21. Altre passività correnti e non correnti
Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un decremento di 7.247 migliaia di
euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente
tabella:
31.12.2020 31.12.2019 Variazioni
quota
corrente
quota non
corrente
Totale quota
corrente
quota non
corrente
Totale quota
corrente
quota non
corrente
Totale
Acconti 38.414 0 38.414 93.410 0 93.410 (54.996) 0 (54.996)
Altri debiti 88.650 0 88.650 35.936 1.027 36.963 52.714 (1.027) 51.687
Risconti 8.348 171.395 179.743 8.158 175.523 183.681 190 (4.128) (3.938)
Totale 135.412 171.395 306.807 137.504 176.550 314.054 (2.092) (5.155) (7.247)
(migliaia di euro)
La voce Acconti ammonta a complessivi 38.414 migliaia di euro e si riferisce per 31.171 migliaia di euro al
debito verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2020 per i

La voce Acconti ammonta a complessivi 38.414 migliaia di euro e si riferisce per 31.171 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2020 per i servizi di rotta e di terminale e per 7.243 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. Il decremento netto di 54.996 migliaia di euro rilevato nell'esercizio è imputabile ai minori incassi ottenuti nel 2020 per i servizi di rotta e di terminale legata alla riduzione delle attività del controllo del traffico aereo. Nel corso dell'esercizio si è, inoltre, proceduto a pagare l'Aeronautica Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per 14,7 milioni di euro ed a compensare gli acconti AMI per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2019 con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pari a 65,4 milioni di euro, iscritto nell'ambito degli altri debiti.

Gli Altri debiti, che ammontano a 88.650 migliaia di euro registrano, rispetto all'esercizio precedente, un incremento netto di 51.687 migliaia di euro riferito da una parte all'iscrizione del debito verso il MEF per 65,4 milioni di euro e dall'altra dalla riduzione del debito verso il personale per i minori accantonamenti di competenza rilevati nell'esercizio e per la riduzione del debito per ferie maturate e non godute, per l'utilizzo dei giorni di ferie maturati negli anni precedenti e di buona parte di quelli del 2020, per un ammontare complessivo pari a 14.262 migliaia di euro (26.429 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di cui la quota a breve rappresenta l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle quote imputate a conto economico, per 79.194 migliaia di euro (84.145 migliaia di euro al 31 dicembre 2019); ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 57.286 migliaia di euro (59.459 migliaia di euro al 31 dicembre 2019); iii) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF call 2014, 2015 e 2016 per un importo pari a 38.778 migliaia di euro (35.435 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) che ha registrato nell'esercizio un incremento per la rendicontazione dei progetti di investimento finanziati al 50% nell'ambito del programma CEF call 2015 e 2017. Debiti tributari 6.711 13.987 (7.276) Debiti verso istituti di previdenza 11.771 15.481 (3.710)

22. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a complessivi 18.482 migliaia di euro e sono così formati:

31.12.2020 31.12.2019 Variazione
Totale 18.482 29.468 (10.986)
(migliaia di euro)

I Debiti tributari registrano un decremento di 7.276 migliaia di euro dovuto prevalentemente all'imposta IRES che nel 2020 presenta un saldo a credito mentre nell'esercizio precedente mostrava un saldo a debito per 7.421 migliaia di euro.

Il Debito verso istituti di previdenza registra un decremento di 3.710 migliaia di euro principalmente per i minori contributi maturati sugli accantonamenti del costo del personale rilevato per competenza e per la riduzione del debito per contributi sulle ferie maturate e non godute a seguito della riduzione del debito stesso, e che ammonta a 372 migliaia di euro (3.102 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Informazioni sulle voci di Conto Economico

23. Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa balance, ammontano complessivamente a 712.755 migliaia di euro in decremento di 138.160 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per gli effetti derivanti dall'emergenza sanitaria connessa alla pandemia da COVID-19 che ha determinato una forte contrazione delle prestazioni collegate alle attività del settore del trasporto aereo per performance eseguite nei confronti di Eurocontrol nel periodo di riferimento, in parte compensata dalla rilevazione del Balance che recepisce le indicazioni proposte dalla Commissione Europea. Ricavi di rotta 233.136 689.386 (456.250) -66,2% Ricavi di terminale 81.899 231.067 (149.168) -64,6% Esenzioni di rotta e di terminale 10.239 12.113 (1.874) -15,5% Ricavi da mercato non regolamentato 4.103 5.324 (1.221) -22,9%

rispetto all'esercizio precedente, principalmente per gli effetti derivanti dall'emergenza sanitaria connessa
alla pandemia da COVID-19 che ha determinato una forte contrazione delle prestazioni collegate alle attività
del settore del trasporto aereo per performance eseguite nei confronti di Eurocontrol nel periodo di
riferimento, in parte compensata dalla rilevazione del Balance che recepisce le indicazioni proposte dalla
Commissione Europea.
Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti
con i clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto
dal principio IFRS 15.
2020 2019 Variazioni %
Ricavi di rotta 233.136 689.386 (456.250) -66,2%
Ricavi di terminale 81.899 231.067 (149.168) -64,6%
Esenzioni di rotta e di terminale 10.239 12.113 (1.874) -15,5%
Ricavi da mercato non regolamentato 4.103 5.324 (1.221) -22,9%
Totale Ricavi da attività operativa 329.377 937.890 (608.513) -64,9%
Balance 383.378 (86.975) 470.353 -541%
Totale ricavi da contratti con i clienti 712.755 850.915 (138.160) -16,2%
(migliaia di euro)
Ricavi di rotta
I Ricavi di rotta si attestano a 233.136 migliaia di euro e registrano un decremento del -66,2%, rispetto

Ricavi di rotta

I Ricavi di rotta si attestano a 233.136 migliaia di euro e registrano un decremento del -66,2%, rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle minori unità di servizio sviluppate nel 2020 per l'emergenza legata alla diffusione del COVID-19 che ha portato, nell'arco dell'anno, alla riduzione ed anche alla chiusura di alcuni collegamenti aerei sia in ambito comunitario che extracomunitario, attestandosi a fine 2020 a un -61,0% in termini di unità di servizio (+6,6% 2019 su 2018). A tale effetto, si aggiunge la riduzione della tariffa applicata nel 2020 per -15,3% (euro 66,02 nel 2020 contro euro 77,96 nel 2019), decremento che si riduce a -7,4% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.

Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento di 1.783 migliaia di euro per le minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a -5,7% (-3,6% 2019 verso 2018), e la componente rettificativa per Balance, che comprende la quota iscritta nell'esercizio comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2020, e di conseguenza a conto economico nello stesso anno, e la variazione dei costi Eurocontrol, i ricavi di rotta si attestano complessivamente a 517.019 migliaia di euro, in decremento di 108.241 migliaia di euro, come di seguito rappresentato:

2020 2019 Variazioni %
Ricavi di rotta 233.136 689.386 (456.250) -66,2%
Esenzioni di rotta 7.890 9.673 (1.783) -18,4%
Subtotale ricavi 241.026 699.059 (458.033) -65,5%
Balance dell'anno di rotta 295.025 (20.007) 315.032 n.a.
Attualizzazione balance dell'anno (15.299) 408 (15.707) n.a.
628 (53.655) 54.283 -101,2%
Utilizzo balance di rotta n-2 353.608 n.a.
Subtotale balance 280.354 (73.254)
Ricavi di rotta con balance 521.380 625.805 (104.425) -16,7%
Balance per delta costi Eurocontrol anno prec (4.361) (545) (3.816) n.a.
Totale ricavi di rotta con balance 517.019 625.260 (108.241) -17,3%
(migliaia di euro)
Il balance di rotta ammonta a 295.025 migliaia di euro, in deciso incremento rispetto al 2019, ed è stato
determinato tenendo conto della proposta della Commissione Europea, attualmente oggetto di negoziazione

Il balance di rotta ammonta a 295.025 migliaia di euro, in deciso incremento rispetto al 2019, ed è stato determinato tenendo conto della proposta della Commissione Europea, attualmente oggetto di negoziazione da parte degli Stati membri, in termini di percentuale di efficienza da applicare ai costi consuntivi determinati del 2020, successivamente posti a confronto con i ricavi effettivi generati nello stesso esercizio. Tale balance permette un recupero parziale dei minori ricavi generati dalla diffusione della pandemia da COVID-19 che in termini di unità di servizio ha generato una riduzione del -61,7%, tra quanto pianificato in tariffa e quanto effettivamente consuntivato, riduzione che si attesta a -65,5% se si confrontano i ricavi del 2020 rispetto all'esercizio precedente, che sconta la riduzione della tariffa applicata nell'esercizio. In considerazione che il balance iscritto nel 2020 verrà recuperato in cinque esercizi a decorrere dal 2023, in coerenza con quanto previsto nel Regolamento UE, è stato oggetto di attualizzazione determinando un valore negativo pari a 15.299 migliaia di euro. Nel 2020 è stato iscritto il balance negativo di 4.361 migliaia di euro quale conguaglio dei costi di Eurocontrol riferiti al 2019.

L'utilizzo balance di rotta n-2, iscritto negli esercizi precedenti ed inserito in tariffa 2020, si attesta a 628 migliaia di euro.

Ricavi di terminale

I Ricavi di terminale si attestano a 81.899 migliaia di euro e registrano un decremento del -64,6%, rispetto all'esercizio precedente, per l'andamento negativo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che, a seguito della pandemia da COVID-19, ha visto anche la chiusura di alcuni aeroporti per dei mesi durante il 2020. Tale riduzione, in termini di unità di servizio, si attesta complessivamente a -60,8% (+3,6% 2019 su 2018), a cui si aggiunge la riduzione tariffaria applicata su tutte tre le zone di tariffazione.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -68,7% (+1,6% 2019 su 2018) con riduzioni maggiori rilevate nell'ambito del traffico aereo internazionale. A tale effetto si aggiunge la riduzione

del -12,25% della tariffa applicata nel 2020 che ammonta a euro 167,33 rispetto alla tariffa del 2019 che era stata pari a euro 190,69.

La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -58,7% rispetto al 2019 (+4,3% 2019 su 2018), che ha visto nel corso dell'esercizio un buon andamento nei primi due mesi dell'anno (+3,3%) e un repentino decremento a partire dal mese di marzo per effetto dell'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus COVID-19 che ha portato anche alla chiusura temporanea degli aeroporti di Milano Linate e Bergamo Orio al Serio. La tariffa applicata nel 2020 è stata pari a euro 167,56, in riduzione del -15,19%, rispetto alla tariffa applicata nel 2019, che si attestava a euro 197,56.

La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un decremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del -58,2% rispetto al 2019 (+4,0% 2019 su 2018) con un positivo andamento nei primi due mesi dell'anno (+2,8%) e un deciso decremento nei mesi successivi per l'emergenza sanitaria e la chiusura di diversi aeroporti. La tariffa applicata nel 2020 è stata pari a euro 298,93 in riduzione del -6,3%, rispetto alla tariffa applicata nel 2019, che era pari a euro 318,98.

Considerando i ricavi di terminale anche con la componente dei voli esenti, che registra un decremento di 91 migliaia di euro per la minore tariffa applicata in quanto in termini di unità di servizio si rileva complessivamente un incremento del 10,6% per i voli militari a supporto dell'emergenza sanitaria (-9,7% 2019 verso 2018), e con la componente rettificativa per Balance che comprende la quota iscritta nell'esercizio, comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, e la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2020 e quindi a conto economico, i ricavi di terminale ammontano complessivamente a 191.633 migliaia di euro, in decremento di 28.698 migliaia di euro, rispetto al 2019, come di seguito rappresentato: Ricavi di terminale 81.899 231.067 (149.168) -64,6% Esenzioni di terminale 2.349 2.440 (91) -3,7% Subtotale 84.248 233.507 (149.259) -63,9% Balance dell'anno di terminale 105.480 (10.104) 115.584 n.a. Attualizzazione balance dell'anno (5.491) 169 (5.660) n.a. Utilizzo balance di terminale n-2 7.396 (3.241) 10.637 n.a. Subtotale 107.385 (13.176) 120.561 n.a. Totale ricavi di terminale con balance 191.633 220.331 (28.698) -13,0%

2020 2019 Variazioni %

(migliaia di euro)

I balance di terminale ammontano complessivamente a positivi 105.480 migliaia di euro e registrano un incremento di 115.584 migliaia di euro, rispetto al 2019, e sono stati determinati per la prima e seconda fascia di tariffazione in conformità alla proposta della Commissione Europea per la tariffa di rotta. L'impatto sul traffico aereo dell'emergenza sanitaria da COVID-19, ha comportato una notevole riduzione delle attività del traffico aereo generando nel 2020 una riduzione del traffico di terminale del -60,2%, in termini di unità

di servizio, e del -63,9% in termini di ricavi, rispetto al 2019, che confrontati con l'efficienza dei costi richiesta in ambito europeo determina i seguenti balance, distinti per zona di tariffazione: i) la prima fascia di tariffazione ha generato un balance di 17,5 milioni di euro; ii) la seconda zona di tariffazione un balance di 23,8 milioni di euro; iii) la terza zona di tariffazione un balance di 64,2 milioni di euro. I suddetti balance sono stati oggetto di attualizzazione, in considerazione che verranno recuperati in cinque esercizi a decorrere dal 2023 determinando un valore negativo pari a 5.491 migliaia di euro. L'utilizzo del balance di terminale, iscritto negli esercizi precedenti ed inserito in tariffa 2020, si attesta a 7.396 migliaia di euro.

I Ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 4.103 migliaia di euro e registrano un decremento del 22,9% rispetto all'esercizio precedente, principalmente per la conclusione di alcune attività svolte per il mercato estero e legate a prestazioni di controllo delle radioassistenze e all'azzeramento delle attività di formazione verso clienti esteri a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria da COVID-19. Tali decrementi sono stati in parte compensati dalle attività di consulenza aeronautica e dal nuovo accordo sottoscritto con il service provider francese (DSNA) per la fornitura congiunta del Technical Integration Service del programma Coflight Cloud Services al service provider svizzero Skyguide con decorrenza nel secondo semestre 2020 e della durata di cinque anni. 2020 2019 Variazioni % Radiomisure 1.218 2.312 (1.094) -47,3% Consulenza aeronautica 475 752 (277) -36,8% Servizi tecnici e di ingegneria 896 790 106 13,4% Formazione 2 332 (330) -99,4% Altri ricavi 1.512 1.138 374 32,9%

formazione verso clienti esteri a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria da COVID-19. Tali
decrementi sono stati in parte compensati dalle attività di consulenza aeronautica e dal nuovo accordo
sottoscritto con il service provider francese (DSNA) per la fornitura congiunta del Technical Integration
Service del programma Coflight Cloud Services al service provider svizzero Skyguide con decorrenza nel
secondo semestre 2020 e della durata di cinque anni.
Si riporta di seguito l'evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di
attività.
Ricavi da mercato non regolamentato
Consulenza aeronautica 475 752 (277) -36,8%
Servizi tecnici e di ingegneria 896 790 106 13,4%
Formazione 2 332 (330) -99,4%
Altri ricavi 1.512 1.138 374 32,9%
Totale ricavi da mercato non regolamentato 4.103 5.324 (1.221) -22,9%
(migliaia di euro)
24. Altri ricavi operativi
Gli altri ricavi operativi si attestano a 48.918 migliaia di euro, sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio
precedente, e sono così composti:
2020 2019 Variazioni %
Contributi in conto impianti 9.569 9.023 546 6,1%
Contributi in conto esercizio 30.721 30.288 433 1,4%
Finanziamenti Europei 2.969 4.193 (1.224) -29,2%
Altri ricavi e proventi
Totale altri ricavi operativi
5.659
48.918
5.357
48.861
302
57
5,6%
0,1%

(migliaia di euro)

24. Altri ricavi operativi

(migliaia di euro)
24. Altri ricavi operativi
Gli altri ricavi operativi si attestano a 48.918 migliaia di euro, sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio
precedente, e sono così composti:
2020
2019
Variazioni
Contributi in conto impianti
9.569
9.023
546
6,1%
Contributi in conto esercizio
30.721
30.288
433
1,4%
Finanziamenti Europei
2.969
4.193
(1.224)
-29,2%
Altri ricavi e proventi
5.659
5.357
302
5,6%
Totale altri ricavi operativi
48.918
48.861
57
0,1%
(migliaia di euro)

I contributi in conto impianti recepiscono la quota imputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono e registrano un incremento a seguito dei cespiti finanziati entrati in uso nel 2020.

I contributi in conto esercizio pari a complessivi 30.721 migliaia di euro sono rappresentati: per 30 milioni di euro dal contributo riconosciuto a ENAV, ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05, per compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa; per 721 migliaia di euro da altri contributi di cui la parte maggiore è legata ai corsi finanziati effettuati verso il personale operativo.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2020 e 2019 suddivisi per
area geografica:
Ricavi
Italia
UE
Extra UE
Totale ricavi
2020
759.549
1.743
381
761.673
% sui
ricavi
99,7%
0,2%
0,1%
2019
896.457
2.038
1.281
899.776
% sui
ricavi
99,6%
0,2%
0,1%
(migliaia di euro)
verso IDS AirNav e Techno Sky.
un insieme di attività svolte centralmente da ENAV nei confronti delle proprie controllate, ed in particolare
al 2019, principalmente per i contratti di servizio intercompany formalizzati nel corso del 2020 che prevedono
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 5.659 migliaia di euro e registrano un incremento del 5,6%, rispetto
Facility (CEF) anno 2015 e anno 2017, Diode e Sesar 2020.
conclusi nel corso del 2020, rispetto all'esercizio precedente, e riferiti principalmente al Connecting European
I finanziamenti europei registrano un decremento del 29,2% a seguito dei minori progetti rendicontati e
da altri contributi di cui la parte maggiore è legata ai corsi finanziati effettuati verso il personale operativo.

25. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

area geografica:
% sui % sui
Ricavi 2020 ricavi 2019 ricavi
Totale ricavi 761.673 899.776
(migliaia di euro)
25.
Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi
I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a
178.358 migliaia di euro e registrano un decremento netto di 10.451 migliaia di euro, rispetto all'esercizio
precedente, a seguito di una riduzione generalizzata di varie categorie di costi come di seguito rappresentato.
2020 2019 Variazioni %
Costi per acquisto di beni 4.121 4.887 (766) -15,7%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 87.294 86.805 489 0,6%
Costi per contribuzioni eurocontrol
Costi per utenze e telecomunicazioni
33.043
24.750
37.150
28.768
(4.107)
(4.018)
-11,1%
-14,0%
Costi per assicurazioni 2.776 2.548 228 8,9%
Pulizia e vigilanza 4.844 4.295 549 12,8%
Altri costi riguardanti il personale 4.741 7.435 (2.694) -36,2%
Prestazioni professionali 5.681 6.272 (591) -9,4%
Altri costi per servizi 6.107 7.290 (1.183) -16,2%
Totale costi per servizi 169.236 180.563 (11.327) -6,3%
Costi per godimento beni di terzi 1.056 1.078 (22) -2,0%
Altri costi operativi 3.945 2.281 1.664 73,0%
Totale costi 178.358 188.809 (10.451) -5,5%

I Costi per acquisto di beni accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze che registrano nel 2020 una riduzione per minori acquisti di apparati ed impieghi di parti di ricambio, effetto parzialmente compensato dai maggiori costi sostenuti per l'acquisto dei dispositivi di protezione dal virus COVID-19.

I Costi per servizi registrano complessivamente un decremento netto di 11.327 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riferito in particolar modo ai seguenti eventi: i) minori costi per contribuzione Eurocontrol a seguito del recepimento delle misure di contenimento dei costi adottate dall'agenzia nel secondo semestre 2020; ii) riduzione dei costi per utenze e telecomunicazioni del 14% per i minori costi associati alla connettività geografica della rete E-NET, che beneficia della dismissione dei circuiti pregressi e dei minori costi associati al nuovo contratto oltre ai minori consumi di energia elettrica su tutto il territorio nazionale, voce che nell'anno precedente beneficiava della cancellazione di posizioni debitorie e della definizione di un contenzioso con un fornitore per un effetto positivo complessivo di 1,5 milioni di euro; iii) minori costi riguardanti il personale e riferiti ai costi di viaggi e trasferte che hanno subito un fermo a causa dell'emergenza sanitaria. Tali riduzioni sono in parte compensate dai maggiori costi sostenuti per la sanificazione straordinaria effettuata su tutti i siti dall'inizio dell'emergenza da coronavirus e per l'incremento dei massimali in ambito assicurativo.

Gli Altri costi operativi si attestano a 3.945 migliaia di euro in incremento di 1.664 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per le liberalità erogate a favore dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e il Dipartimento della Protezione Civile nella lotta contro il COVID-19 e per la rilevazione degli ulteriori importi da destinare a sostegno della lotta contro il COVID-19 pari a 878 migliaia di euro. Il 2019 conteneva l'effetto favorevole determinato dalla cancellazione di posizioni debitorie non più dovute per circa 1 milione di euro. 2020 2019 Variazioni % retribuzione fissa 246.771 241.438 5.333 2,2%

26. Costo del personale

Gli Altri costi operativi si attestano a 3.945 migliaia di euro in incremento di 1.664 migliaia di euro, rispetto
all'esercizio precedente, principalmente per le liberalità erogate a favore dell'Istituto Nazionale per le
Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e il Dipartimento della Protezione Civile nella lotta contro il COVID-19
e per la rilevazione degli ulteriori importi da destinare a sostegno della lotta contro il COVID-19 pari a 878
migliaia di euro. Il 2019 conteneva l'effetto favorevole determinato dalla cancellazione di posizioni debitorie
non più dovute per circa 1 milione di euro.
26.
Costo del personale
Il costo del personale ammonta a 401.380 migliaia di euro e rileva un decremento netto del 6,8%, rispetto
all'esercizio precedente, come di seguito rappresentato.
2020 2019 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 246.771 241.438 5.333 2,2%
retribuzione variabile 35.591 65.522 (29.931) -45,7%
Totale salari e stipendi 282.362 306.960 (24.598) -8,0%
Oneri sociali 91.862 98.474 (6.612) -6,7%
Trattamento di fine rapporto 19.852 19.739 113 0,6%
Altri costi 7.304 5.566 1.738 31,2%
Totale costo del personale 401.380 430.739 (29.359) -6,8%

La retribuzione fissa registra un incremento di 5.333 migliaia di euro sia per il passaggio in ENAV, a decorrere dal primo trimestre del 2020, di 69 risorse della controllata Techno Sky che per gli incrementi contrattuali intervenuti nel mese di marzo e nel mese di dicembre del 2019, che pesano quindi per l'intero anno, oltre all'incremento dei permessi da L.104/92 previsti nel D.L. 18/2020 decreto Cura Italia. A livello di organico si rileva un incremento della consistenza media di 54 unità, rispetto al 2019, e di 13 unità in termini di consistenza effettiva con un organico a fine 2020 di 3.330 unità.

La retribuzione variabile registra un decremento del 45,7% per: i) il minore straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) associato alla riduzione dell' attività di assistenza al traffico aereo ridottasi a seguito dell'emergenza sanitaria oltre al minore straordinario del personale non operativo; ii) maggiore ricorso all'istituto delle ferie per la totale fruizione delle ferie degli anni precedenti e di buona parte di quelle maturate nel 2020, con un effetto positivo a conto economico per 8,7 milioni di euro; iii) minore costo per premio di risultato dei dirigenti che hanno ridotto del 50% il proprio MBO oltre al premio del personale dipendente ridottosi per il minor traffico aereo assistito nel 2020. Dirigenti 47 42 5

ii) maggiore ricorso all'istituto delle ferie per la totale fruizione delle ferie degli anni precedenti e di buona
parte di quelle maturate nel 2020, con un effetto positivo a conto economico per 8,7 milioni di euro; iii)
minore costo per premio di risultato dei dirigenti che hanno ridotto del 50% il proprio MBO oltre al premio
del personale dipendente ridottosi per il minor traffico aereo assistito nel 2020.
Gli oneri sociali si decrementano del 6,7%, quale conseguenza della minore retribuzione derivante dagli
effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un incremento del 31,2%
principalmente per il maggiore incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita, che ha interessato 30
risorse a fronte delle 15 risorse del 2019 oltre ai maggiori costi per coperture assicurative sanitarie a favore
dei dipendenti.
Nelle seguenti tabelle viene riportato l'organico aziendale suddiviso per categoria e per profilo professionale:
Dirigenti 2020
47
2019
42
Variazione
5
Quadri 353 352 1
Impiegati 2.930 2.923 7
Consistenza finale 3.330 3.317 13
Consistenza media 3.383 3.329 54
Management e Coordinamento 2020
400
2019
394
Variazione
6
Controllori traffico aereo 1.680 1.701 (21)
Esperti assistenza al volo 426 428 (2)
Operatori servizio meteo 29 29 0
Operatori radiomisure 22 22 0
Amministrativi 481 452 29
Tecnici 207 203 4
Personale informatico
Consistenza finale
85
3.330
88
3.317
(3)
13

27. Costi per lavori interni capitalizzati

28. Proventi e oneri finanziari

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 9.721 migliaia di euro (7.783 migliaia di euro nel 2019) e
si riferiscono interamente alla capitalizzazione dei costi del personale dipendente per l'attività svolta sui
progetti di investimento in corso di esecuzione. L'incremento dell'esercizio è collegato ad un ampliamento
delle risorse impiegate nell'ambito dei progetti di investimento e rientranti nella struttura operativa
Technology.
28.
Proventi e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo positivo pari a 7.431 migliaia di euro
(positivi 6.376 migliaia di euro nel 2019) ed è composto da proventi finanziari per 15.028 migliaia di euro,
oneri finanziari per 7.146 migliaia di euro e utili/perdite su cambi per negativi 451 migliaia di euro.
I proventi finanziari sono così composti:
2020 2019 Variazioni %
Proventi da partecipazione 13.610 11.185 2.425 21,7%
Proventi finanziari da attualizzazione crediti non correnti 73 195 (122) -62,6%
Proventi finanziari da attività finanziarie correnti e non 142 174 (32) -18,4%
Proventi finanziari da attualizzazione balance 0 170 (170) -100,0%
Interessi attivi su crediti finanziari verso controllate
Altri interessi attivi
204
999
122
1.027
82
(28)
67,2%
-2,7%
Totale proventi finanziari 15.028 12.873 2.155 16,7%
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
L'incremento dei proventi finanziari di 2.155 migliaia di euro è riferito principalmente al maggiore dividendo
deliberato nell'assemblea di approvazione del bilancio di esercizio 2019 della controllata Techno Sky tenutasi
il 17 aprile 2020 per complessivi 13.194 migliaia di euro.
Gli oneri finanziari si attestano a 7.146 migliaia di euro in incremento di 545 migliaia di euro, rispetto
all'esercizio precedente, per i maggiori oneri finanziari legati all'attualizzazione dei balance e per gli interessi
passivi applicati sulla dilazione di pagamento delle imposte correnti.
Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella.
2020 2019 Variazioni %
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.477 2.406 71 3,0%
Interessi passivi sul prestito obbligazionario 3.474 3.474 0 0,0%
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 312 354 (42) -11,9%
Interessi passivi su passività per lease 38 55 (17) -30,9%
Oneri finanziari su derivato al fair value 0 10 (10) -100,0%
Oneri finanziari su attualizzazione balance 684 293 391 133,4%
Altri interessi passivi 161 9 152 n.a
Totale oneri finanziari 7.146 6.601 545 8,3%

29. Imposte sul reddito

29.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 8.710 migliaia di euro e presentano un decremento
di 32.647 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, principalmente per la riduzione dell'imponibile
fiscale e per la rilevazione della fiscalità anticipata legata all'attualizzazione dei crediti per balance. Le imposte
dell'esercizio sono composte come da tabella si seguito riportata:
2020 2019 Variazioni %
IRES 10.998 34.069 (23.071) -67,7%
IRAP 3.680 7.092 (3.412) -48,1%
Totale imposte correnti 14.678 41.161 (26.483) -64,3%
Imposte anticipate (5.916) (30) (5.886) n.a.
Imposte differite (52) 226 (278) n.a.
Totale imposte correnti, anticipate e differite 8.710 41.357 (32.647) -78,9%
(migliaia di euro)
Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella
nota 8.
Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2020 è risultato pari a 20,8% in decremento rispetto all'aliquota
teorica del 24% in quanto usufruisce della tassabilità parziale del dividendo.
Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2020 è risultato pari a 6,95% in incremento rispetto all'aliquota
teorica del 4,78% per la non imponibilità ai fini IRAP dell'importo legato all'attualizzazione dei balance.
2020 2019
Utile ante imposte IRES
52.931
Incidenza % IRES
153.238
Incidenza %
Imposta teorica 12.703 24,0% 36.777 24%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 52 0,1% 12 0,0%
(migliaia di euro)
Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella
nota 8.
Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2020 è risultato pari a 20,8% in decremento rispetto all'aliquota
teorica del 24% in quanto usufruisce della tassabilità parziale del dividendo.
Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2020 è risultato pari a 6,95% in incremento rispetto all'aliquota
teorica del 4,78% per la non imponibilità ai fini IRAP dell'importo legato all'attualizzazione dei balance.
2020 2019
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 52.931 153.238
Imposta teorica 12.703 24,0% 36.777 24%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 52 0,1% 12 0,0%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (97) -0,2% (183) -0,1%
Altre (2.340) -4,4% (2.177) -1,4%
Differenze temporanee per fondi tassati 680 1,3% (360) -0,2%
IRES Effettiva 10.998 20,8% 34.069 22,2%
(migliaia di euro)
2020 2019
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 52.931 153.238
Imposta teorica 2.530 4,78% 7.325 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre 1.505 2,84% 139 0,09%
0 0% (67) -0,04%
-0,20%
Differenze temporanee per fondi tassati
Oneri e proventi finanziari
IRAP Effettiva
(355)
3.680
-0,67%
6,95%
(305)
7.092
4,63%

Altre informazioni

30. Parti correlate

Le parti correlate di ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse della Società e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 12 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di
operazioni con parti correlate di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche
e integrazioni.
La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per
la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle
suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti di ENAV con entità
correlate, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche
rispettivamente per gli esercizi 2020 e 2019.
Saldo al 31.12.2020
Crediti
commerciali
Attività Debiti
commerciali
Ricavi e altri Costi per Costi
e altre
attività
Finanziarie
correnti e
non correnti
Disponibilità
liquide
e altre
passività
ricavi
operativi
beni e servizi
e altri costi
oper
godimento
beni di terzi
Proventi
finanziari
Denominazione correnti non correnti
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l
IDS AirNav S.r.l.
29.148
1.440
0
8.168
0
0
70.341
1.555
2.242
1.343
72.213
1.615
0
0
13.194
126
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 78 0 0 0 430 0 0 0
Enav North Atlantic LLC 0 3.136 0 0 0 0 0 78
D-Flight S.p.A. 570 0 0 0 704 0 0 0
Consorzio Sicta in liquidazione 0 0 0 0 0 0 0 0
Correlate esterne
MEF 10.243 0 225 91.866 10.239 0 0 0
Ministero Infrastr. e mobilità sosten. 72.991 0 0 0 34.776 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 698 0 5.987 0 0
Gruppo Leonardo 69 0 0 14.834 3 683 0 0
Altre correlate esterne 0 0 0 53 94 162 24 0
Saldo di Bilancio 211.886 11.304 292.870 272.437 761.674 173.357 1.056 15.028
54,1% 100,0% 0,1% 65,8% 6,5% 46,5% 2,3% 89,2%
inc.% parti correlate (migliaia di euro)

Proventi
finanziari
10.769
42
0
79
0
0
0
0
0
0
0
12.873
84,6%

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate interne, rappresentate dalle Società controllate da ENAV, e entità correlate esterne, quali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (ex MIT) e le entità sottoposte al controllo del MEF, è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta nel commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con la società controllata Techno Sky riguardano essenzialmente l'erogazione da parte di quest'ultima dei servizi connessi alla manutenzione degli apparati di assistenza al volo, manutenzione degli impianti AVL, nonché tutte le attività di manutenzione per le infrastrutture civili non legate a funzioni operative. Nell'ambito della voce ricavi sono iscritti i servizi intercompany erogati centralmente da ENAV;
  • i rapporti con la società IDS AirNav riguardano sia delle attività che la controllata eroga nei confronti di ENAV che dei servizi centralizzati svolti da ENAV ai senti del contratto di servizio intercompany formalizzato tra le parti oltre al finanziamento erogato dalla controllante;
  • i rapporti con la società controllata Enav Asia Pacific riguardano principalmente il riaddebito dei costi per il personale distaccato oltre al riaddebito di attività svolte dal personale ENAV per la controllata regolamentate da un contratto di servizio;
  • i rapporti con Enav North Atlantic si riferiscono al contratto di finanziamento erogato nel 2017 per consentire alla controllata di assolvere alle scadenze associate all'investimento in Aireon LLC. Tale finanziamento, pari a 3,5 milioni di dollari, ha scadenza il 31 dicembre 2021 e prevede un tasso di interesse pari al 2%;
  • i rapporti con la società D-Flight riguardano i servizi intercompany erogati centralmente da ENAV oltre ai compensi del consiglio di amministrazione riversati alla controllante;

  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati da ENAV in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in conformità a normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati da ENAV e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto dalla società presso la Banca d'Italia;
  • i rapporti con il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità sulla base di convenzioni stipulate tra le parti e a valle della registrazione delle stesse da parte della Corte dei Conti. Tali contributi vengono imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti di ENAV, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell'energia elettrica per taluni siti;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.
i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti di
ENAV, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del
traffico aereo;

i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell'energia elettrica per taluni siti;

i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.
Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l'Amministratore Delegato di ENAV e quattro
dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito della Società, nominati dal Consiglio di Amministrazione, su
parere dell'Amministratore Delegato individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del Chief HR and
Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.
Di seguito vengono riportate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali
relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche di ENAV:
2020 2019
1.862 2.006
Competenze con pagamento a breve/medio termine
Altri benefici a lungo termine 0 0
Pagamenti basati su azioni 1.083 575
Totale 2.945 2.581

Relativamente ai compensi del Collegio Sindacale riferiti all'esercizio 2020, si segnala che gli stessi ammontano a 97 migliaia di euro (93 migliaia di euro nel 2019), in conformità alla delibera assembleare del 26 aprile 2019 che ha nominato i componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2019-2021.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

ENAV in applicazione al CCNL aderisce al Fondo Prevaer il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Gli organi sociali del Fondo, come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, sono formati dall'Assemblea dei soci delegati, dal Consiglio di Amministrazione, dal Presidente e vice Presidente e dal Collegio dei Sindaci; la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, sui criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento, la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

31. Piano di incentivazione azionaria di lungo termine

In data 28 aprile 2017, l'Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A. ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine destinato ad esponenti del management di ENAV e delle società da questa controllate" per gli anni 2017 - 2019 e successivamente, in data 11 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento attuativo del Piano, che ne disciplina le regole di funzionamento, e dato avvio al primo ciclo di vesting 2017-2019. L'avvio del secondo ciclo di vesting, per il periodo 2018-2020, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 novembre 2018 e il terzo ciclo riferito al periodo 2019 – 2021 è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2019.

Data la scadenza dei cicli del primo piano di incentivazione, l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 21 maggio 2020, ha approvato il Piano di incentivazione azionaria di lungo termine per il periodo 2020 – 2022 ed in sede di Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2020 è stato approvato il Regolamento attuativo e dato avvio al primo ciclo di vesting 2020 – 2022.

Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo. Tali obiettivi sono stati identificati nell'EBIT cumulato, nel Total Shareholder Return (TSR) e nel Free Cash Flow cumulato a cui si aggiunge, per il secondo piano di incentivazione azionaria di lungo termine, un indicatore di sostenibilità individuato nell'ottenimento, entro il 31 dicembre 2022, della certificazione di ENAV quale carbon neutral.

Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lockup) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari, ovvero l'Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati.

Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:

una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla performance di ENAV in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Società;

una componente non-market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano.

Con riferimento alla valutazione del piano di incentivazione azionaria di lungo termine ai sensi del principio IFRS 2, per la componente market based è stato utilizzato il criterio di calcolo con il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma deve essere aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano.

Al 31 dicembre 2020, il fair value complessivo del primo e secondo ciclo di incentivazione azionaria è stato pari a 1,1 milioni di euro e tiene conto del conguaglio riferito al primo ciclo di vesting (2017-2019) oggetto di consuntivazione e assegnazione nel 2020. Si riportano di seguito i dettagli per ogni singolo ciclo di vesting.

Primo ciclo di vesting 2017-2019

Il primo ciclo di vesting si è concluso con l'approvazione del Bilancio per l'esercizio 2019, e in conformità al regolamento si è proceduto all'attribuzione di n. 427.897 azioni ai beneficiari del piano sulla base della consuntivazione dei dati stessi per un controvalore pari a 1,8 milioni di euro.

Secondo ciclo di vesting 2018-2020

Per il secondo ciclo di vesting si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 242.434 ed un fair value complessivo di 0,9 milioni di euro. Il secondo ciclo ha previsto 10 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di 0,2 milioni di euro mentre la passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto ammonta a 0,8 milioni di euro.

A valle della consuntivazione dei risultati del triennio di vesting 2018-2020, saranno determinati i livelli di raggiungimento degli obiettivi in modo da quantificare le quote di premio in azioni da assegnare.

Terzo ciclo di vesting 2019-2021

Anche per la valutazione del terzo ciclo di piano si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 176.545 ed un fair value complessivo di 0,8 milioni di euro. Il terzo ciclo ha previsto 8 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di 0,2 milioni di euro mentre la passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,5 milioni di euro.

Primo ciclo di vesting 2020–2022

Il primo ciclo di vesting del periodo 2020-2022 ha previsto 9 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 300.403 ed un fair value complessivo di 0,8 milioni di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di 0,3 milioni di euro equivalente alla passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto.

32. Contratti derivati

Nel corso del mese di aprile 2019, ENAV ha stipulato cinque contratti derivati, di cui due esercitati, con la finalità di coprire l'esposizione ad una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd derivante dal contratto di Data Services Agreement siglato con Aireon LLC per l'acquisizione dei dati di sorveglianza satellitare. Tale contratto prevede il pagamento in dollari di service fees su base annua fino al 2023. Il rischio cambio è stato gestito attraverso acquisti a termine di valuta (forward) il cui nozionale residuo alla data di riferimento è pari a 3,6 milioni di dollari.

Il fair value al 31 dicembre 2020 degli strumenti derivati è pari a negativi 58 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo risulta iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario, il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo. Totale 3.594 2.970 (55,6)

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione della Banca, alla data del 31 dicembre 2020:

Nozionale
(migliaia di
Cambio Controvalore
termine (euro
MtM Banca
Controparte Tipo operazione Data stipula Data scadenza USD) forward migliaia) (migliaia di euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2021 810 1,1776 688 (24,6)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 14/01/2022 1.392 1,2063 1.154 (23,7)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 13/01/2023 1.392 1,2340 1.128 (7,3)
Nozionale Controvalore
(migliaia di Cambio termine (euro MtM Banca
Controparte Tipo operazione Data stipula Data scadenza USD) forward migliaia) (migliaia di euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2021 810 1,1776 688 (24,6)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 14/01/2022 1.392 1,2063 1.154 (23,7)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 13/01/2023 1.392 1,2340 1.128 (7,3)
Di seguito i dati di fair value al 31 dicembre 2020, adeguati al fine di tenere in considerazione il Credit Value
Adjustment:
Nozionale Controvalore Credit Value
(migliaia di termine (euro Adjustment MtM CVA
Controparte Tipo operazione USD) migliaia) MtM (CVA) (migliaia di euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 810 688 (25,5) 0,3 (25,2)
BNL - BNP Paribas
BNL - BNP Paribas
Buy USD (Fwd)
Buy USD (Fwd)
1.392
1.392
1.154
1.128
(25,1)
(8,9)
0,5
0,3
(24,6)
(8,6)

pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello 1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

Maturity Analysis

I derivati oggetto di analisi presentano le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti
di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste
dai Principi Contabili Internazionali IFRS:
Maturity Analysis
Strumento derivato su
cambio BNL
Scadenza (euro/migliaia)
Entro 1 mese (25,2)
Tra 1 e 3 mesi 0,0
Tra 3 e 6 mesi 0,0
Tra 6 e 12 mesi 0,0
Tra 1 e 2 anni (24,6)
Tra 2 e 3 anni (8,6)
Tra 3 e 5 anni 0,0
Tra 5 e 10 anni 0,0
Oltre 10 anni 0,0
Totale (58,4)
Sensitivity Analysis
Tipo operazione
Fair value
(euro/migliaia)
Delta PN cambio
Eur/FX +5%
(euro/migliaia)
Delta PN cambio
Eur/FX -5%
(euro/migliaia)
(58) 107 (182)

Sensitivity Analysis

Delta PN cambio Delta PN cambio
Fair value Eur/FX +5% Eur/FX -5%
Tipo operazione (euro/migliaia) (euro/migliaia) (euro/migliaia)

33. Attività e passività distinte per scadenza

Tra 3 e 5 anni 0,0
Tra 5 e 10 anni 0,0
Oltre 10 anni 0,0
Sensitivity Analysis
Delta PN cambio Delta PN cambio
Fair value Eur/FX +5% Eur/FX -5%
Tipo operazione (euro/migliaia) (euro/migliaia) (euro/migliaia)
33.
Attività e passività distinte per scadenza
Entro l'esercizio Dal 2° al 5° Oltre il 5°
(migliaia di euro) successivo esercizio esercizio Totale
Attività finanziarie non correnti 0 0 -
Attività per imposte anticipate 0 15.718 0 15.718
Crediti tributari non correnti 0 23.216 0 23.216
Crediti commerciali non correnti 0 226.836 159.135 385.971
Altri cerditi non correnti 0 7.752 0 7.752
Totale 0 273.522 159.135 432.657
Passività finanziarie 66.254 354.067 127.244 547.565
Passività per imposte differite 0 2.846 0 2.846
Altre passività non correnti 0 36.708 134.687 171.395
Debiti commerciali non correnti 0 8.296 0 8.296
Totale 66.254 401.917 261.931 730.102

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari. Si rimanda a tal fine a quanto riportato nella nota seguente n. 36.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.

34. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi per 3.609 migliaia di euro (4.807 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e registrano un decremento di 1.198 migliaia di euro derivante principalmente da svincoli di fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti per partecipazioni a gare internazionali, quali ad esempio quella in Dubai (545 migliaia di euro), negli Emirati Arabi Uniti (316 migliaia di euro) ed in Kenya (215 migliaia di euro). Tale decremento risulta parzialmente compensato dalla fidejussione rilasciata a favore della General Authority of Civil Aviation dell'Arabia Saudita (516 migliaia di euro) per la partecipazione ad una gara inerente la modernizzazione del sistema dello spazio aereo Saudita.

Nell'esercizio è stata, inoltre, svincolata la fidejussioni del contratto di locazione di Via Salaria 713 (584 migliaia di euro), parzialmente compensata dalla fidejussione rilasciata per la locazione di Via Boccanelli (300 migliaia di euro) e dall'adeguamento al tasso di cambio di garanzie in valuta estera.

35. Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche

La Legge n. 124/2017 Legge annuale per il mercato e la concorrenza ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Tali disposizioni sono state successivamente integrate dal D.L. "sicurezza" (113/2018) e dal D.L. "semplificazione" (135/2018). Tra i soggetti tenuti al rispetto dei suddetti obblighi di pubblicità e trasparenza rientrano le società che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione anche laddove quotate nei mercati regolamentati. Al fine di dirimere taluni aspetti interpretativi, anche a seguito dell'emanazione della circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Assonime ha emanato in data 22 febbraio 2019 la circolare n. 5 Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche: analisi della disciplina e orientamenti interpretativi.

Di seguito le informazioni relativamente alle erogazioni pubbliche incassate nell'esercizio 2020 da ENAV:

Soggetto erogante Data Incasso Importo Causale
Contributo in conto esercizio finalizzato a
compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità 06/11/2020 30.000 per garantire la sicurezza dei propri impianti e
sostenibili la sicurezza operativa ai sensi di quanto
previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili
17/02/2020 2.615 PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili
05/08/2020 196 PAC salvaguardia 2007-2013
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili
11/11/2020 3.454 PAC salvaguardia 2007-2013
Totale Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili 36.265
Totale complessivo 36.265

36. Gestione dei rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sul presidio di specifici Comitati interni, composti dal top management della Società, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e di mitigazione.

Rischio di credito

ENAV è esposta al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione ai Servizi di Rotta e i Servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti di Eurocontrol. In tale contesto, la misurazione del rischio di credito nei confronti di Eurocontrol è direttamente correlata ai profili di rischiosità associati al settore delle compagnie aeree. Nello specifico, Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso ENAV solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori della Società è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione determinato in conformità al principio IFRS 9.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che ENAV, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

Al 31 dicembre 2020 ENAV ha disponibilità liquide per 292,9 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine non utilizzate per un ammontare totale di 273 milioni di euro relative a: i) linee di credito uncommitted, soggette a revoca, per 123 milioni di euro che non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali di cui 14 milioni di euro nella forma di scoperti di conto corrente, 94 milioni di euro di anticipi finanziari utilizzabili senza alcun vincolo di destinazione e 15 milioni di euro per anticipi export; ii) due linee di credito committed sottoscritte a maggio 2020 per un importo complessivo di 150 mln di euro, con scadenza maggio 2022.

Per gestire il rischio liquidità sono state concluse iniziative di funding attraverso: i) il ricorso, nel mese di agosto 2020, alla terza ed ultima tranche del finanziamento BEI – Banca Europea degli Investimenti di 70 milioni di euro, della durata di sedici anni; ii) la sottoscrizione nel mese di ottobre 2020 di due Term Loans per complessivi 150 milioni di euro, della durata di tre anni, amortizing, indicizzati al tasso Euribor 3M con l'ulteriore previsione di meccanismi di price adjustment legati a parametri di sostenibilità (ESG-Environmental, Social and Governance).

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli organi della Società e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la struttura Finance and Procurement, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. La struttura ha operato delle scelte principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito a medio – lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'accesso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine di ENAV, relativi

ai contratti di investimento per l'ammodernamento tecnologico ed infrastrutturale degli impianti di
assistenza al volo.
L'esposizione finanziaria lorda di ENAV alla data del 31 dicembre 2020 è pari a 543,7 milioni di euro, ed è
rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo
termine per 363,7 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4
agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.
Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il
prestito obbligazionario esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo
ammortizzato:
Debito
residuo al
Finanziatore
Tipologia
31.12.2020
<1 anno
da 1 a 2 anni
da 3 a 5 anni
> 5 anni
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 15 anni
79.712
8.332
8.458
26.155
36.767
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 15 anni
64.000
5.333
5.333
16.000
37.334
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 15 anni
70.000
0
2.414
14.483
53.103
Intesa Sanpaolo
M termine 3 anni
100.000
33.333
33.333
33.334
0
Mediobanca
M termine 3 anni
50.000
16.666
16.667
16.667
0
Prestito obbligazionario
180.000
0
180.000
0
0
Totale
543.712
63.664
246.205
106.639
127.204
(migliaia di euro)

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Società di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Società potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • i contratti di finanziamento sottoscritti tra ENAV e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi a 4-Flight ed altri progetti. Al 31 dicembre 2020, la Società ha utilizzato integralmente il finanziamento per complessivi 250 milioni di euro, con un piano di rimborso: i) per la tranche di 100 milioni di euro con rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%; ii) per la tranche di 80 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da giugno 2018 con scadenza dicembre 2032 e con interessi a tasso fisso pari a 1,01%; iii) per la tranche di 70 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da agosto 2022 con scadenza agosto 2036 e con interessi a tasso fisso pari a 0,638%. Tali contratti prevedono:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o

operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;

  • una clausola di cross-default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
  • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso da ENAV nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Società a non costituire o fornire a terzi garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
    • una clausola di cross-default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui ENAV o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

I due contratti di finanziamento tra la Capogruppo e le banche Intesa Sanpaolo e Mediobanca, rispettivamente di 100 e 50 milioni di euro, sottoscritti ad ottobre 2020, della durata di tre anni, prevedono un piano di rimborso trimestrale a partire da gennaio 2021 con interessi indicizzati al tasso Euribor 3M e l'ulteriore previsione di meccanismi di price adjustment legati a parametri di sostenibilità (ESG-Environmental, Social and Governance). Tali contratti di finanziamento non richiedono il rispetto di

covenant finanziari, ma includono, secondo le prassi di mercato, clausole di negative pledge, crossdefault e change of control, qualora il Ministero dell'Economia e delle Finanze cessi di detenere il controllo della Capogruppo.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, ENAV ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2020 si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie di ENAV e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Al 31 dicembre 2020 l'indebitamento finanziario lordo è sostanzialmente espresso a tassi fissi (73% del debito complessivo) con la sola eccezione dei due ultimi finanziamenti acquisiti di complessivamente 150 milioni di euro per i quali, stante l'attuale e prospettica struttura di tassi negativi, non sono previsti al momento oneri finanziari ed in tal senso non sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri. In generale, al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, ENAV adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. La Società persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Al 31 dicembre 2020, il costo medio dell'indebitamento bancario è pari a circa l'1,35, (1,7% nell'esercizio precedente).

Allo stato attuale ENAV non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività di ENAV in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante la Società operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 11,1% (post ingresso del nuovo socio NATS) nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire

l'esposizione al rischio di cambio, ENAV ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo.

In particolare, nel mese di aprile 2019, sono state perfezionate 5 operazioni di acquisto a termine di valuta (dollari contro euro) a copertura del rischio cambio del contratto Data Services Agreement sottoscritto con Aireon LLC. L'acquisto complessivo di 4,5 milioni di dollari è stato effettuato con una vendita complessiva di 3,8 milioni di euro e cambi a termine (EUR/USD) negoziati per ciascuna scadenza fino al gennaio 2023. Dei 5 contratti forward sottoscritti, residuano 3 per un nozionale complessivo pari a 3,6 milioni di dollari statunitensi.

La valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari infoprovider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni di ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, ENAV ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico di ENAV oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2020.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale ed alcune dei quali sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che ENAV ritiene infondate, ovvero al recupero dei maggiori costi e/o danni che la Società ha sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a

controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della ENAV, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa di ENAV; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare.

Procedimenti penali

Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta da ENAV in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 codice penale ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 del codice penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati, alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Società, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l'imputato è stato assolto con la formula che "il fatto non sussiste". Il giudizio d'appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto denuncia-querela. Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio, nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il giudizio pende allo stato in fase dibattimentale.

Risulta definita la fase di udienza preliminare del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Sassari, ove il Giudice ha dichiarato di non doversi procedere per i fatti contestati perché il fatto non costituisce reato nei confronti, tra gli altri, dell'ex Direttore Generale di ENAV per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 del codice penale, 90, 93 e 157 D. Lgs. 81/08, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle opere. La posizione dell'ex Amministratore Delegato era già stata archiviata con

provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari. Anche in merito alle ipotesi di reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs. 231/01, mai peraltro formalmente comunicata ad ENAV, era già stata disposta l'archiviazione. Il procedimento avviato dalla competente Procura della Repubblica nei confronti di terzi, all'esito della denuncia sporta dalla Società per i reati di accesso abusivo ai servizi informatici, ove la Società si è costituita parte civile, si è concluso con sentenza di condanna del Tribunale per tutti i reati contestati nei confronti degli imputati, oltre al riconoscimento di una provvisionale in favore di ENAV. Avverso la predetta sentenza è stato successivamente interposto appello da parte degli imputati.

In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Società per l'assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, procedimento che, per quanto consta, pende in fase di indagini preliminari innanzi alla Procura della Repubblica di Roma.

37. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

L'assemblea del 25 febbraio 2021 del Consorzio Sicta in liquidazione ha deliberato la chiusura definitiva del Consorzio in quanto terminate le attività di liquidazione ed approvato il piano di riparto.

Il 1° marzo 2021, la società Enav Espana Control Aereo S.L.U. acquisita nel mese di gennaio 2020 per la partecipazione alla gara bandita dal gestore aeroportuale spagnolo per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale relativo a n. 12 aeroporti spagnoli di media e piccola dimensione, e non operativa è stata posta in liquidazione e definitivamente liquidata dato l'esito negativo della gara.

In data 26 gennaio 2021 il finanziamento erogato alla controllata IDS AirNav è stato emendato modificando il termine di durata del contratto dal 30 giugno 2021 al 31 dicembre 2022.

38. Proposta all'Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A.

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:

approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di ENAV S.p.A. che chiude con un utile di esercizio euro 43.342.290,01;

destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 2.167.114,50 a riserva legale, come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile e per euro 41.175.175,51 a riserva per utili portati a nuovo.

Roma, 20 aprile 2021

Il Consiglio di Amministrazione

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul bilancio di esercizio

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Relazione del Collegio Sindacale

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

(ai sensi dell'art. 2429, comma 2 c.c. e dell'art. 153 T.U.F.)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 (l'"Esercizio 2020"), il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, del D.Lgs. n. 39/2010, del D.Lgs. n. 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "T.U.F").

L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo le indicazioni fornite da Consob, le previsioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, cui la Società ha aderito, e delle Norme di comportamento fornite dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ("CNDCEC"). Con riferimento alle previsioni di cui al D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, ed in particolare all'art. 19, il Collegio Sindacale ha svolto anche la funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ("CCIRC").

Nomina e attività del Collegio Sindacale

Il Collegio in carica all'atto della redazione della presente relazione è stato nominato dall'Assemblea tenutasi il 26 aprile 2019 e resterà in carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021.

  1. Nel corso delle riunioni del 18 marzo e del 16 aprile 2021, il Collegio Sindacale ha svolto l'annuale processo di autovalutazione verificando, con esito positivo, il possesso da parte di tutti i componenti dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del TUF, dal Codice di Autodisciplina vigente nell'Esercizio 2020, nonché dal Codice di Corporate applicabile dall'esercizio 2021 (di seguito congiuntamente o disgiuntamente il "Codice"). Il Collegio ha poi constatato in capo ai propri componenti l'insussistenza di ipotesi di ineleggibilità o decadenza degli stessi ai sensi degli artt. 2399 c.c. e 148, comma 3, T.U.F. e delle previsioni del Codice ed ha verificato in capo agli stessi il rispetto del limite al cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti, secondo quanto previsto altresì dallo Statuto Sociale e dal regolamento interno dello stesso Collegio. In occasione dell'autovalutazione, il Collegio Sindacale ha altresì verificato l'adeguatezza della propria composizione. Gli esiti di tale processo di autovalutazione sono stati comunicati al Consiglio di Amministrazione il quale, in occasione della seduta del 20 aprile 2021, ha preso atto della verifica effettuata al riguardo dall'organo di controllo.

Le attività del Collegio nel corso dell'Esercizio 2020 si sono svolte mediante periodiche riunioni, regolarmente verbalizzate, secondo specifica pianificazione adottata a norma del proprio Regolamento.

Alle riunioni del Collegio è sempre invitato a partecipare il Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo sulla Società ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 della Legge 21 marzo 1958, n. 259.

Il Collegio ha partecipato attivamente a tutti gli incontri organizzati dalla Società nell'ambito del programma di induction proposto agli Organi sociali ed alle sessioni strategiche organizzate dal Vertice con il contributo del management aziendale, in adempimento alle raccomandazioni del Codice, al fine di accrescere le competenze e le conoscenze dei settori di business in cui opera la Società.

Nel prosieguo si illustra il lavoro svolto dal Collegio nei diversi ambiti in cui è esercitata l'attività di vigilanza.

L'osservanza della legge e dello statuto

La governance della Società risponde alla normativa e ai regolamenti applicabili agli emittenti quotati, oltre che al Codice di Autodisciplina, e tiene conto della migliore prassi. Il Collegio ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni di legge e di statuto, nonché sulle ulteriori norme rilevanti, innanzitutto con la partecipazione, e la conseguente acquisizione dei relativi flussi informativi, all'Assemblea degli Azionisti, ai Consigli di Amministrazione, alle riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e del Comitato Sostenibilità. Nell'ambito dell'attività di propria competenza, il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza, l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, il responsabile dell'Internal Audit, il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la società incaricata della revisione legale EY S.p.A. ("EY"), i dirigenti responsabili di varie strutture aziendali, gli Organi di controllo delle società controllate italiane.

In particolare, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale in carica si è riunito 14 volte e ha partecipato a n. 13 riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, quasi sempre collegialmente ovvero quanto meno nella persona del Presidente e/o di altri Sindaci, il Collegio ha preso parte a 10 riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine, a 16 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e a 11 riunioni del Comitato Sostenibilità.

Con riguardo alla vigilanza in materia di responsabilità amministrativa della Società ai sensi del D.Lgs. 231/01, l'Organismo di Vigilanza ha fornito costantemente al Collegio le informazioni inerenti le tematiche di propria competenza, sia attraverso la partecipazione del responsabile della struttura Internal Audit alle riunioni del Collegio, sia tramite incontri periodici con l'Organismo di Vigilanza, nel corso dei quali il Collegio ha, tra l'altro, esaminato il Piano di attività per l'anno 2021 e la Relazione sulle attività svolte per l'anno 2020 presentati altresì al Consiglio di Amministrazione. In tali incontri non sono emersi rischi o violazioni rilevanti non fronteggiati da azioni correttive. A tale conclusione si è inoltre pervenuti in seguito ai periodici incontri e al conseguente scambio informativo con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato.

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta dal Collegio, è possibile ragionevolmente affermare che la Società ha osservato gli obblighi in materia di informazioni regolamentate, ivi incluse le previsioni in materia di informazioni privilegiate. Inoltre, in base all'attività di vigilanza svolta la Società risulta aver adempiuto agli obblighi in materia di informazioni regolamentate previsti dall'applicabile normativa.

Nel complesso, i flussi informativi interni ed esterni descritti e quelli risultanti dal continuo scambio di informazioni e documentazione, per come emerge anche dai verbali relativi alle riunioni del Collegio, appaiono idonei a comprovare la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché al Codice di autodisciplina cui la Società ha dichiarato di aderire, adesione da ultimo confermata anche al nuovo Codice di Corporate Governance con delibera consiliare del 18 febbraio 2021. Pertanto, non risulta da segnalare alcuna violazione circa l'osservanza della legge, dello Statuto e dei regolamenti né osservazioni degne di nota.

Nessuno dei Sindaci ha avuto interesse, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio, nonché nelle relative condotte poste in essere.

Il rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio ha acquisito tutte le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di controllo e di vigilanza mediante: i) la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, del Comitato Remunerazioni e Nomine e del Comitato Sostenibilità, ii) gli incontri avuti con i vertici della Società e i responsabili delle strutture aziendali, iii) gli incontri avuti con la società incaricata della revisione legale dei conti e con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, iv) gli incontri e scambi informativi avuti con gli organi di controllo e di governo delle società controllate, nonché v) l'analisi delle informazioni provenienti dalle strutture.

Sulla base delle informazioni acquisite, le scelte gestionali appaiono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e gli Amministratori hanno agito con consapevolezza riguardo al livello di rischio ed agli effetti delle operazioni compiute.

Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha ricevuto dall'Amministratore Delegato, con cadenza trimestrale, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione. In occasione di sessioni ad hoc e delle diverse sedute consiliari è stato approfondito, tra l'altro, l'avanzamento del Piano industriale e l'andamento dello scenario economico finanziario del Gruppo e il budget annuale. Come emerge dalla relazione finanziaria - nel corso dell'Esercizio 2020 non sono state poste in essere operazioni qualificabili come di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale.

Le azioni deliberate e attuate rispettano i principi di corretta amministrazione e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale, né sono state poste in essere operazioni atipiche, inusuali, svolte con terzi, con società del Gruppo o con parti correlate o – come anche già riferito – in conflitto di interessi.

La governance e l'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di controllo interno

La Società mostra una governance strutturata e in linea con il Codice e con le migliori prassi di mercato, tenuto altresì conto dell'entrata in vigore delle modifiche regolamentari adottate dalla Consob in attuazione della normativa primaria di recepimento della Direttiva Azionisti II, nonché del nuovo Codice di Corporate Governance. Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'Assemblea tenutasi il 21 maggio 2020 e che resterà in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, risulta oggi composto da nove consiglieri, nelle persone di Francesca Isgrò, nel ruolo di Presidente, e da Paolo Simioni, Angela Stefania Bergantino, Laura Cavallo, Fabiola Mascardi, Giuseppe Lorubio, Fabio Pammolli, Carlo Paris e Antonio Santi.

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito le deleghe all'ing. Paolo Simioni, nominandolo anche Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. In tale occasione il Consiglio, riservando a sé - tra l'altro - la competenza in ordine agli indirizzi ed alle strategie aziendali, all'approvazione della macrostruttura organizzativa della Società, del budget e dei piani strategici e industriali pluriennali della Società, ove applicabile anche con riferimento al Gruppo, oltre alle operazioni societarie di carattere straordinario ed alla conclusione di atti di particolare valenza economica e finanziaria, ha conferito all'Amministratore Delegato Paolo Simioni tutti i poteri per l'ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, compresa la legale rappresentanza, entro i limiti previsti nella delibera di attribuzione ed esclusi soltanto quelli riservati dalla legge, dallo Statuto ovvero dalla citata delibera al Consiglio ovvero al Presidente.

Al Presidente, cui compete il presidio del governo societario e il coordinamento della Segreteria del Consiglio di Amministrazione e per essa delle attività dei comitati, sono attribuiti i poteri di: coordinare le attività di auditing e di curare, in raccordo con l'Amministratore Delegato, le relazioni istituzionali nazionali ed internazionali e le attività di comunicazione della Società ed i rapporti con i mezzi di informazione, nazionali ed esteri.

Le deleghe attribuite risultano effettivamente esercitate e vi è corrispondenza tra la struttura decisionale adottata formalmente dalla Società e quella sussistente in concreto, anche con riguardo alle linee di dipendenza gerarchica, al processo aziendale di formazione e attuazione delle decisioni, a quello di informativa finanziaria, alla definizione e alla concreta operatività dei diversi livelli di controllo.

Per quanto di competenza, non si sono riscontrate criticità in merito alla composizione, dimensione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, con particolare riguardo ai requisiti previsti per gli amministratori indipendenti, alla determinazione delle remunerazioni, nonché alla completezza, alle competenze e alle responsabilità connesse a ciascuna struttura aziendale.

Il Collegio ha acquisito informazioni e ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del T.U.F. anche tramite: 1) acquisizione diretta di informazioni dai responsabili delle competenti strutture aziendali; 2) incontri e scambi di informazioni con gli organi di controllo delle principali società controllate del gruppo; 3) incontri con la società di revisione ed esiti di specifiche attività di verifica, anche sulle controllate italiane ed estere.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ha svolto con esiti positivi l'attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, in relazione alla dimensione della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale.

Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, mediante: i) l'esame della valutazione del Consiglio di Amministrazione che si è espresso positivamente sull'adeguatezza e sull'effettivo funzionamento del SCIGR; ii) l'esame della Relazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari con riferimento all'assetto amministrativo e contabile e al sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, della Relazione dell'Internal Audit a supporto della valutazione sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle Relazioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, relative all'esercizio 2020, predisposte in conformità a quanto previsto dal criterio applicativo 7.C.1, lett. b) del Codice di Autodisciplina, concernenti l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la relativa efficacia; iii) l'esame delle Relazioni finanziarie semestrale ed annuale, della delibera del Consiglio di Amministrazione sulla propensione e tolleranza al rischio (Risk Appetite Statement), delle risk policy dallo stesso Consiglio adottate, nonché delle Relazioni predisposte nell'ambito delle attività di Risk Management, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo ed i relativi piani di trattamento; iv) l'esame dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa periodica sull'andamento delle verifiche e sugli esiti dell'attività di monitoraggio sull'attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell'attività di audit; v) le informative previste dalle procedure interne in merito alle notizie/notifiche di procedimenti avviati da parte di organi/autorità dello Stato; vi) l'acquisizione di informazioni dai responsabili di strutture aziendali; vii) l'esame dei documenti aziendali; viii) i rapporti con gli organi di controllo delle principali società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 T.U.F.; ix) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e, ove necessario, la trattazione congiunta di taluni temi specifici; x) l'espletamento di specifiche iniziative di vigilanza, attivate anche nell'ambito di riunioni consiliari, nonché attraverso richieste di aggiornamento periodiche alle strutture aziendali competenti su tematiche rilevanti ai fini dell'attività di vigilanza.

L'Internal Audit ha attivamente supportato le attività del Collegio. Il Responsabile della struttura viene sempre invitato alle riunioni del Collegio e vi partecipa con regolarità, garantendo un continuo scambio di informazioni ed un allineamento delle rispettive attività di vigilanza e controllo, anche in raccordo con il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la cui segreteria è affidata ad una persona in organico nella predetta struttura. Nel complesso, le attività poste in essere dalla struttura di Internal Audit si sono rivelate efficaci e appropriate, come si può desumere anche dalla Relazione sull'attività di Internal Audit per l'esercizio 2020, presentata al Consiglio di Amministrazione tenutosi il 18 febbraio 2021. La struttura Internal Audit opera sulla base del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione, da ultimo approvato con delibera del 22 dicembre 2020, sentiti il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e il Collegio Sindacale e di un Piano pluriennale, declinato e aggiornato di anno in anno ed approvato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e sentito il Collegio Sindacale. Il Responsabile dell'Internal Audit è incaricato altresì della gestione delle tematiche anticorruzione e frode, il cui presidio è stato ulteriormente rafforzato ed ispirato anche alle previsioni ISO 37001 a valle dell'adozione del Codice di comportamento per il contrasto alla corruzione adottato dal Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2018. Rispetto a tali tematiche la Società mostra un adeguato sistema di prevenzione, anche in virtù del presidio degli idonei canali per effettuare segnalazioni, c.d. whistleblowing, ai sensi del relativo Regolamento. In considerazione dell'applicabilità del Regolamento UE 2016/679 (c.d. GDPR - General Data Protection Regulation), il ruolo di Data Protection Officer del Gruppo è stato affidato a persona che opera all'interno della struttura di Internal Audit garantendo i requisiti di autonomia ed indipendenza nonché risorse economiche dedicate.

Nel corso del 2020 l'Internal Audit ha ricevuto una sola segnalazione attraverso i canali di whistleblowing, prontamente esaminata e chiusa. Tenuto conto delle attività istruttorie derivanti da ulteriori pregresse segnalazioni, la struttura, ha valutato l'attendibilità e pertinenza di una di queste che ha ritenuto pertanto di inserire nel piano di audit 2021.

Il Collegio Sindacale ha analizzato i report di audit ricevuti, a piano ed extra piano, redatti dalla struttura Internal Audit, così come le relazioni periodiche prodotte dalla stessa e contenenti gli esiti dei report elaborati ed un dettaglio delle attività svolte durante il 2020. Queste hanno permesso di rilevare la consistenza dei presìdi di controllo, di registrare talune iniziative volte al rafforzamento degli stessi o suggerire aree di miglioramento del SCIGR.

I flussi informativi fra l'Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza, il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sono intensi e tempestivi. Lo scambio informativo con i tre Comitati endoconsiliari è continuo e garantito anche grazie alla partecipazione alle riunioni degli stessi quasi sempre dell'intero Collegio Sindacale o quanto meno del Presidente del Collegio e/o degli altri Sindaci.

Il Collegio Sindacale ritiene dunque adeguato nel suo complesso il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle singole aree operative, in considerazione dell'attività di vigilanza svolta sulla pianificazione e sull'ambiente di controllo interno, sul sistema di valutazione dei rischi aziendali, sull'attività di controllo interno, sulle procedure e i meccanismi di informazioni e di comunicazione, nonché sull'attività di monitoraggio.

L'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e l'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio ha vigilato sul sistema amministrativo contabile della Società e sulla sua affidabilità nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante le informazioni fornite dall'Amministratore Delegato, dal Chief Financial Officer - il quale nel corso dell'esercizio 2020 ha assunto altresì il ruolo di Dirigente Preposto - e dagli altri responsabili delle strutture competenti, nonché attraverso l'esame della documentazione predisposta al riguardo dalla Società e l'analisi delle attività svolte dalla società di revisione.

In particolare, il Collegio ha potuto constatare che nel corso dell'esercizio 2020 è stata posta in essere e completata, da parte del Dirigente Preposto, la valutazione di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili di cui all'art. 154-bis T.U.F. Tale attività ha consentito il rilascio delle attestazioni da parte del medesimo Dirigente sulla circostanza che i documenti di bilancio sono conformi ai principi contabili internazionali applicabili e in grado di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Per quanto concerne l'attività svolta, sulla base delle informazioni acquisite, risultano complete le dichiarazioni, le procedure e le attestazioni poste in essere e/o rilasciate dal Dirigente Preposto. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società si ritengono adeguate e detta valutazione è supportata anche dagli esiti dell'attività di testing indipendente affidate ad una qualificata società di consulenza, oltre che dalle verifiche svolte dall'Internal Audit. Anche sulla scorta di tali verifiche, dalle quali non sono emersi aspetti di rilievo, il Collegio ha altresì valutato adeguato il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria.

Il Collegio Sindacale ha incontrato regolarmente i responsabili della società di revisione incaricata EY, al fine dello scambio di dati e informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 150, c. 3, T.U.F. nonché dell'art. 19, comma 1, del D.Lgs. 39/2010, ricevendo aggiornamenti sull'attività di revisione e sugli esiti delle verifiche effettuate. Nel corso delle riunioni e dello scambio informativo avuti con i responsabili della Società di revisione non sono emersi fatti o situazioni che debbano essere evidenziati.

In tali occasioni sono state acquisite anche le informazioni in ordine alle valutazioni effettuate sulle implicazioni della crisi determinata dalla diffusione pandemica del COVID-19 e dell'evoluzione dello scenario macroeconomico per ciò che attiene le ricadute su ENAV. È stato altresì monitorato l'impatto della modalità di lavoro "a distanza" adottata dalla Società di revisione con il supporto delle strutture aziendali nel contesto dell'emergenza sanitaria in atto, senza rilevare criticità in particolare per tale ultimo aspetto. In tali incontri la menzionata società di revisione non ha comunicato alcun fatto o anomalia di rilevanza tale da dover essere segnalato al Consiglio di Amministrazione ovvero nella presente relazione.

Il Collegio Sindacale ha valutato e vigilato, per quanto di propria competenza, sul processo di informativa finanziaria nonché sull'efficacia dei sistemi di controllo amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione tramite: i) lo scambio periodico di informazioni con l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154-bis T.U.F.; ii) l'esame dei rapporti predisposti dall'Internal Audit e degli esiti delle eventuali azioni correttive intraprese a seguito delle attività di audit; iii) l'acquisizione di informazioni da parte dei responsabili delle strutture aziendali; iv) il raccordo con gli organi di controllo e di amministrazione delle società controllate ai sensi dell'art. 151, commi 1 e 2, T.U.F.; v) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, spesso nell'ambito di sessioni congiunte utili a massimizzare le interazioni a vantaggio delle reciproche funzioni di vigilanza; vi) l'approfondimento degli aspetti chiave della revisione e delle altre tematiche emerse nel corso dello scambio informativo con la società di revisione, che ha altresì illustrato la strategia di attività, le aree di attenzione, i controlli eseguiti e i relativi esiti senza rilevare carenze significative concernenti il controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, anche alla luce di quanto indicato nel richiamo di attenzione Consob n. 1/21 del 16 febbraio 2021.Il Collegio ha altresì verificato l'iter formale e sostanziale di valutazione della partecipazione di ENAV in Techno Sky, IDS AirNav e in Aireon LLC per il tramite della controllata ENAV North Atlantic, analizzando la metodologia applicata e i relativi risultati. Al riguardo il Collegio ha riscontrato la coerenza e correttezza della metodologia e del processo adottato per effettuare l'impairment test di Techno Sky e di IDS AirNav nonché la valutazione al fair value della partecipazione in Aireon LLC, per come rappresentati nella Relazione finanziaria, anche alla stregua delle analoghe valutazioni svolte dal Consiglio di Amministrazione, supportato dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e tenuto conto del confronto con la società di revisione, e del conseguente esame dell'opinion rilasciata in data odierna.

Il Collegio, alla luce dell'attività di vigilanza svolta e tenuto anche conto della valutazione di adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società formulata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2021, ritiene, per quanto di propria competenza, che tale sistema sia sostanzialmente adeguato ed affidabile ai fini della corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

In data odierna, la società di revisione EY ha rilasciato ai sensi dell'art. 14 D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento UE 537/2014 le relazioni di revisione sul bilancio di esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2020, con le quali ha:

  • rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci di esercizio e consolidato del Gruppo forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che la Relazione sulla gestione che correda il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e le informazioni della Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, T.U.F., sono coerenti con il bilancio e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • confermato che il giudizio sul bilancio separato e sul bilancio consolidato espresso nelle predette Relazioni è in linea con quanto indicato nella Relazione aggiuntiva predisposta ai sensi dell'art. 11 del Reg. UE 537/2014.

Le Relazioni della società di revisione includono inoltre un'illustrazione degli aspetti chiave della revisione contabile del bilancio della Società nonché del bilancio consolidato di Gruppo e le rispettive dichiarazioni, rese ai sensi dell'art. 14, c. 2, lettera e) del D.Lgs. n. 39/2010, relative alla mancata identificazione di errori significativi nei contenuti della relazione sulla gestione.

Inoltre, sempre in data odierna, la società di revisione EY ha altresì presentato al Collegio Sindacale, nella sua qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale emerge che non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione degli organismi di governance.

La società di revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dagli artt. 10 e 17 del D.Lgs. 39/2010, nonché dall'art. 6 del citato Regolamento, dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l'indipendenza. La società di revisione ha inoltre pubblicato sul proprio sito internet la relazione di trasparenza 2020 prodotta ai sensi dell'art. 18, comma 1, del richiamato decreto.

Sempre in relazione alle verifiche di indipendenza della società di revisione, il Collegio Sindacale, nella sua qualità di Audit Committee ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, ha verificato che, nel corso dell'Esercizio 2020, i corrispettivi complessivi per i servizi audit related resi dalla società di revisione EY e dalle entità della sua rete in favore della Società e delle sue controllate hanno rispettato i limiti di cui all'art. 4, comma 2, del Regolamento UE 537/2014. A tal fine, è stata valutata la natura dei predetti incarichi alla luce dei criteri dettati dalla normativa in merito ai servizi vietati di cui all'art. 5 del richiamato Regolamento rilevando che la società di revisione non ha svolto servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi della citata norma. Alla luce delle prescrizioni di cui al richiamato art. 19, il Collegio rileva in particolare che i corrispettivi dei predetti incarichi ammontano complessivamente ad Euro 78.000 e sono indicati, ai sensi dell'art. dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, nella nota 41 al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. I corrispettivi invece connessi alle attività di revisione sono stati pari ad Euro 330.000. Alla luce delle informazioni disponibili e tenuto conto delle verifiche effettuate, il Collegio ritiene confermata l'indipendenza della società di revisione.

Il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato

Il Collegio ha esaminato il progetto di bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, che registra un utile dell'esercizio di Euro 43.342.290,01 e non vede, per quanto a conoscenza del Collegio, deroghe alle norme di legge.

Come evidenziato e descritto nella relazione sulla gestione e nelle note illustrative alle quali si fa rinvio, la forte contrazione del traffico aereo dovuta alla crisi pandemica, che nel corso del 2020 ha registrato cali fino al 90% rispetto al 2019, ha avuto significativi impatti per la Società anche in termini economici e finanziari, riscontrabili tra l'altro nel minor utile netto, nell'aumento dell'indebitamento finanziario netto dovuti principalmente alla contrazione dei ricavi operativi in parte compensati dall'aumento della voce "balance". Si segnala altresì, per ciò che attiene alla scelta dei criteri di determinazione del balance, che gli amministratori hanno applicato le regole tariffarie straordinarie previste dal Regolamento UE 2020/1627 del 3 Novembre 2020, emanato per gli anni 2020 e 2021 proprio in conseguenza della crisi pandemica e della correlata contrazione del traffico aereo. Non essendo tuttavia definiti, al momento della redazione del Bilancio, gli elementi necessari per la puntuale determinazione del balance nell'ambito di tale Regolamento, essi sono stati stimati sulla base della proposta elaborata dalla Commissione Europea, soggetta prossimamente ad approvazione da parte degli Stati Membri. Alla luce della non definitività di tali elementi, la stima del balance risulta caratterizzata da profili di significativa incertezza, come evidenziato anche dalla Società di revisione.

Non essendo demandata al Collegio la funzione di revisione legale, lo stesso ha vigilato sull'impostazione generale del bilancio, sulla sua conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, senza rilevare aspetti da riferire. Il Collegio ha verificato inoltre l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione, anche in questo caso senza rilievi da esporre. Gli amministratori hanno illustrato nella Relazione Finanziaria le poste che hanno concorso al risultato economico e gli eventi generativi delle medesime.

Il Bilancio di esercizio di ENAV al 31 dicembre 2020 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. I principi contabili utilizzati riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio d'esercizio 2020, ad eccezione dei principi di nuova applicazione, richiamati al paragrafo 4 delle Note illustrative al bilancio di esercizio.

Il Bilancio dell'esercizio 2020 di ENAV è stato sottoposto, come già anticipato, a revisione contabile da parte della società di revisione che, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi.

La società di revisione ha altresì emesso la relazione sulla revisione del bilancio relativo all'esercizio 2020 delle controllate Techno Sky, IDS AirNav e d-flight.

Con riferimento alle disposizioni di cui agli artt. 15 e ss. del Regolamento Mercati, in materia di trasparenza contabile, di adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni delle società controllate extra UE, alla data del 31 dicembre 2020, il Collegio Sindacale evidenzia che le società controllate rilevanti ai fini di tale disposizione sono correttamente incluse nell'ambito del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, rispetto al quale non sono state segnalate carenze significative. A tal proposito, in sede di approvazione del progetto di Bilancio dell'esercizio 2020 il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle opportune verifiche effettuate da parte del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e sentito lo scrivente Collegio Sindacale, nel mese di aprile 2021 ha infatti attestato l'osservanza della richiamata disciplina.

Fermo restando che a carico del Collegio non è previsto alcun obbligo di relazione né di formali espressioni di giudizio sul bilancio consolidato, che spettano invece alla società di revisione, si è proceduto a constatare come il medesimo chiuda con un utile di 53.972.216 e come la relazione specifica di EY resa ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 non contenga rilievi né richiami di informativa. Si precisa in ogni caso che la Società ha dichiarato di aver redatto il bilancio consolidato dell'Esercizio 2020 del gruppo ENAV in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito dell'ordinamento italiano. Si riferirà in seguito, nella specifica sezione della presente relazione, sui principali rapporti con le società controllate.

L'emergenza sanitaria da Covid-19

Sin dalla fine del mese di marzo 2020 la Società ha avviato ogni azione possibile per fronteggiare l'emergenza sanitaria in un contesto generale caratterizzato tra l'altro da una forte restrizione delle libertà di movimento. In particolare, la struttura HSE è stata coinvolta al fine di valutare e monitorare gli impatti sulle attività della Società della normativa nazionale e locale, e della sua evoluzione nel tempo, emanata in funzione anti Covid-19, nell'ottica di garantire da un lato la salute e sicurezza del personale e dall'altro la continuità del servizio. Tra le principali misure intraprese si ricorda in primo luogo l'adozione massiva dello smart working per le attività di staff, mentre per ciò che concerne le attività operative connesse al controllo del traffico aereo sono state approntate delle squadre di lavoro fisse che, con un meccanismo di rotazione negli impieghi, garantissero la copertura del servizio anche in caso di contagio ed al tempo stesso minimizzassero il rischio di diffusione del virus tra il personale evitando il contatto tra le diverse squadre.

La forte contrazione del traffico aereo dovuta alla crisi pandemica ha avuto nell'esercizio impatti significativi per la Società anche in termini economici e finanziari, come già descritto nel paragrafo che precede.

Con riguardo a tali aspetti il Collegio Sindacale ha vigilato sulle azioni intraprese dalla Società anche in prospettiva futura e sulla loro corretta rappresentazione nell'informativa finanziaria e non finanziaria, monitorando con le funzioni preposte l'evoluzione del contesto regolatorio di riferimento. Anche secondo quanto raccomandato da ultimo con il Richiamo di attenzione Consob n. 1/21 il Collegio Sindacale ha svolto i dovuti approfondimenti circa gli impatti della pandemia sul business tenendo periodici incontri con il Consiglio di Amministrazione e i Comitati endoconsiliari, la Società di revisione e l'Organismo di Vigilanza. Nell'ambito delle attività specificatamente finalizzate alla vigilanza sugli impatti COVID-19, il Collegio ha altresì verificato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile idoneo a rilevare tempestivamente eventuali criticità con potenziali impatti sulla continuità aziendale, nell'ambito del sistema integrato di monitoraggio dei rischi dell'Enterprise Risk Management.

La vigilanza sulle informazioni di carattere non finanziario

La Società, già compliant al D.Lgs. 254/2016 in merito alla rendicontazione di carattere non finanziario, realizza un Bilancio di Sostenibilità che include la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, sulla base di uno strutturato sistema di raccolta delle informazioni qualitative e quantitative. Rinviando per i dettagli al Bilancio di Sostenibilità pubblicato ai sensi di legge, si ricordano, tra le principali iniziative in materia di informativa non finanziaria: l'evidenza delle tematiche rilevate da Consob con il citato richiamo di informativa 1/21, il passaggio dallo stakeholder engagement allo stakeholder management e l'integrazione dei rischi non finanziari all'interno del sistema ERM.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016, il Bilancio di Sostenibilità è stato sottoposto ad "esame limitato" da parte di EY, soggetto incaricato della revisione legale.

Il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 3, comma 7, D. Lgs. n. 254/2016, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni contenute nel decreto medesimo in tema di Dichiarazione di carattere non finanziario e, in proposito, rileva che la Società ha adempiuto agli obblighi previsti dalla richiamata normativa ai fini della predisposizione della stessa così come contenuta all'interno del Bilancio di Sostenibilità, in conformità agli artt. 3 e 4 del citato Decreto, nonché dell'art. 5 del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018, e redatta nel rispetto dei principi e delle metodologie di cui ai GRI core selezionati dalla Società.

Il Bilancio di Sostenibilità e Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativo al 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2021, è corredato dalla relazione di revisione limitata rilasciata da EY in data odierna.

Le regole di Governo societario

La Società aderisce al Codice, ritenendo che l'allineamento della propria governance alla best practice italiana ed internazionale, cui il Codice si ispira, costituisca presupposto fondamentale per la realizzazione degli obiettivi della Società, e curando pertanto che le proprie regole di governo societario siano in linea con le relative previsioni.

Il Collegio ha verificato che la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari per l'Esercizio 2020, redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.a. ed ai sensi dell'art. 123-bis del T.U.F., approvata dagli amministratori in data 20 aprile 2021 descrive puntualmente ed accuratamente il sistema di governance societario adottato.

Il Collegio ritiene che la Relazione sia conforme alla normativa primaria e secondaria nonché con le previsioni del Codice e che le stesse, sulla base di quanto emerso nel corso dell'attività di vigilanza svolta, risultano effettivamente e correttamente applicate.

Il Collegio ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei consiglieri, sulla scorta di una policy ad hoc adottata dal Consiglio di Amministrazione in data 18 febbraio 2021 e applicata in occasione dell'ultima verifica effettuata dall'Organo di amministrazione il 23 marzo 2021.

Il Collegio ha verificato l'avvenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Remunerazioni e Nomine, della Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'art. 123-ter T.U.F. e dell'art. 84-ter del Regolamento Emittenti, che verrà sottoposta agli azionisti in occasione dell'Assemblea convocata per il giorno 28 maggio 2021 chiamata ad esprimersi: (i) con delibera vincolate sulla prima sezione, relativa alla politica di remunerazione; e (ii) con delibera non vincolante sulla seconda sezione, riportante il dettaglio dei compensi corrisposti nell'esercizio 2020.

Rapporti con l'Ente controllante e con le società controllate

Alla data del 31 dicembre 2020, ENAV risulta partecipata per il 53,28% dal Ministero dell'economia e delle finanze ("MEF"), per il 46,72% da azionariato istituzionale ed individuale, inclusa la quota di azioni proprie che la Società detiene in misura pari allo 0,14% del proprio capitale.

Quanto ai rapporti con il MEF, si ricorda come la Società sia soggetta alla disciplina dei cd. golden powers ai sensi del D.L. 15 marzo 2012 n. 21, convertito con modificazioni con la L. 11 maggio 2012, n. 56, anche alla luce delle modifiche introdotte dall'art. 4-bis del Decreto Legge 21 settembre 2019, n. 105 convertito, con modificazioni, dalla Legge 18 novembre 2019, n. 133, recante "Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica", il tutto come specificato nella richiamata Relazione sul governo societario al paragrafo 1.6.

Il Collegio Sindacale ha incontrato gli organi di controllo delle principali controllate al fine di realizzare il necessario scambio informativo. Il Gruppo presenta adeguati presidi in ambito 231 in quanto Techno Sky, così come IDS AirNav e d-flight si sono dotate di un proprio MOG e di autonomi Organismi di Vigilanza I controlli di terzo livello sono affidati all'Internal Audit della Capogruppo, sulla base del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione e di un contratto intercompany, opera su tutte le società del Gruppo.

Le operazioni con parti correlate

La Società ha adottato regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate secondo i principi generali indicati da Consob, come descritto nella relazione sulla gestione al Bilancio dell'Esercizio 2020. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato in data 21 giugno 2016, con efficacia a decorrere dalla data di quotazione, la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate", ai sensi dell'articolo 2391-bis c.c. e del Regolamento adottato da Consob con deliberazione n. 17221/2010 e successive modifiche e integrazioni. Tale procedura, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, è stata da ultimo aggiornata dal Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre 2018.

Il Collegio Sindacale valuta adeguata l'attività svolta in materia dal Comitato, nonché l'informazione fornita dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione con riguardo alle operazioni infragruppo e a quelle con parti correlate.

Il Bilancio di esercizio 2020 contiene l'indicazione dei rapporti intrattenuti con entità correlate, secondo le disposizioni dello IAS 24. Le entità dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziate nelle note al Bilancio, cui si rinvia per quanto attiene alla individuazione della tipologia delle operazioni in questione e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari. Dette ultime operazioni, individuate dal principio contabile IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari. Nelle Note al Bilancio sono inoltre richiamate le modalità procedurali adottate per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza, nonché di correttezza procedurale e sostanziale. Si dà atto che le operazioni ivi indicate sono state poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione ed esecuzione previste nella procedura sopra richiamata e descritta nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2020. Tutte le operazioni dell'Esercizio 2020 fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate – ove non diversamente indicato - a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Eventuali omissioni e fatti censurabili. Denunzie e pareri resi.

Nell'attività di vigilanza non si sono riscontrate omissioni da parte degli amministratori o fatti censurabili, sicché non vi sono irregolarità ai sensi dell'art. 149, c. 3, del T.U.F.

Nel corso dell'esercizio e fino alla data odierna al Collegio Sindacale non sono pervenute denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c., né risulta la ricezione di esposti.

Nel corso dell'esercizio 2020, il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere pareri, rilasciati sempre in senso positivo, in merito a:

  • i) nomina del Responsabile dell'Internal Audit e relativa remunerazione;
  • ii) approvazione del Piano di attività dell'Internal Audit relativo al 2021, con il relativo budget;
  • iii) valutazione di adeguatezza di: (i) assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società ai sensi dell'art. 2381, comma 3, del codice civile e del Codice; (ii) poteri e mezzi a disposizione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contatili societari per l'esercizio dei compiti affidatigli dalla legge, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 4, del Decreto Legislativo n. 58/98; nonché (iii) sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di ENAV rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia ai sensi e per gli effetti di quanto raccomandato dal Codice;
  • iv) approvazione degli emolumenti ai sensi dell'art. 2389, comma 3, c.c. in favore degli amministratori investiti di particolari cariche e, nello specifico, dell'Amministratore Delegato in ragione delle deleghe conferite, per quanto attiene alla componente fissa nonché variabile di breve e lungo termine; del

Presidente del Consiglio di Amministrazione per le deleghe conferite; e infine degli Amministratori che sono membri dei comitati endoconsiliari.

Conclusioni

Sulla base delle citate attività svolte e tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, il Collegio Sindacale non rileva elementi ostativi rispetto all'approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

28 aprile 2021

Dario Righetti- Presidente

Franca Brusco- Sindaco effettivo

Pierumberto Spanò - Sindaco effettivo

Relazione della Società di revisione sul bilancio di esercizio

Enav S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Enav S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. (la Società), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Rilevazione e misurazione dei ricavi –Balance

I Ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2020 ammontano a 712,8 milioni di euro, comprensivi della voce Balance per un importo pari a 383,4 milioni di euro.

I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e ai servizi di terminale includono una rettifica positiva o negativa, imputata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva dell'anno. Tale rettifica, effettuata mediante il cosiddetto Balance, viene regolata attraverso specifici adeguamenti tariffari effettuati negli esercizi successivi a quello di competenza.

A causa degli impatti determinati dalla pandemia da Covid -19 sul traffico aereo, i criteri per la misurazione del Balance di competenza dell'esercizio sono in fase di ridefinizione da parte della Commissione Europea secondo un iter la cui conclusione è attesa per il prossimo mese di maggio.

I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo complessi ed assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento ai criteri di determinazione del Balance, alla previsione dei tempi di realizzo e alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. Con riferimento alla scelta dei criteri di determinazione del Balance, gli amministratori hanno applicato le regole provvisorie previste dalla proposta della Commissione Europea. Il giudizio esercitato è caratterizzato da profili di significativa incertezza, considerato che eventuali regole definitive diverse da quelle proposte potrebbero portare a differenti misurazioni del Balance.

In considerazione delle complessità citate che caratterizzano questa misurazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla modalità di misurazione e di contabilizzazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "3. Principi contabili" e "Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'esame e la comprensione della normativa applicabile;
  • l'analisi della procedura di determinazione del Balance;
  • la comprensione e valutazione delle modalità di stima applicate dagli amministratori attraverso raccolta dei provvedimenti della Commissione Europea e inquiries con la direzione aziendale;
  • l'analisi della ragionevolezza dei criteri di determinazione del Balance utilizzati dagli amministratori e del processo di attualizzazione applicato;
  • la verifica della correttezza aritmetica dei calcoli effettuati dagli amministratori.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.

Recuperabilità delle partecipazioni

Le Partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2020 ammontano a 188,1 milioni di euro, di cui 99,2 milioni di euro riferiti alla partecipazione nella Techno Sky S.r.l. e 41,1 milioni di euro riferiti alla partecipazione nella IDS AirNav S.r.l..

La direzione aziendale valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment delle partecipazioni e, qualora si manifestino, le assoggetta ad impairment test.

Nel caso specifico, considerata anche l'eccedenza del valore di carico delle suddette partecipazioni rispetto alle corrispondenti frazioni del patrimonio netto, è stato svolto il test di recuperabilità.

L'identificazione di indicatori di impairment, nonché i processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri dei Piani industriali 2021-2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19" e l'informativa relativa al processo di determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni, è riportata nella nota "7. Partecipazioni".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura applicata ai fini della valutazione delle partecipazioni;
  • l'analisi dei criteri di identificazione degli indicatori di impairment;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, la loro coerenza con le previsioni dei flussi di cassa futuri risultanti dai Piani industriali 2021-2024;
  • la valutazione circa la capacità degli amministratori di formulare previsioni accurate, mediante confronto tra i dati storici consuntivati e le precedenti previsioni;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed hanno effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave che potrebbero determinare un effetto significativo sulla stima del valore recuperabile.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.

Recuperabilità della partecipazione nella Enav North Atlantic LLC

La partecipazione nella controllata Enav North Atlantic LLC, detenuta ai fini dell'interessenza non di controllo nella Aireon LLC, è iscritta al 31 dicembre 2020 per un importo pari a 47,6 milioni di euro.

I processi e le modalità di determinazione del valore recuperabile della partecipazione sono basati sulla misurazione del fair value della partecipazione nella Aireon LLC effettuata nel bilancio consolidato.

In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione nella Enav North Atlantic LLC è riportata nella nota illustrativa "Uso di stime e giudizi del management connessi anche alla pandemia da COVID-19" e l'informativa relativa alle modalità di esecuzione del test di impairment è riportata nella nota "7.Partecipazioni".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi dei flussi di cassa futuri, la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, al fine di verificare la metodologia utilizzata nel processo, l'accuratezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate dalla direzione aziendale per la misurazione del fair value della partecipazione nella Aireon LLC.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 28 aprile 2021

EY S.p.A. Riccardo Rossi (Revisore Legale)

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