Annual Report • Mar 30, 2020
Annual Report
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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE
Biesse S.p.A.
| IL GRUPPO BIESSE - Struttura del Gruppo - Financial Highlights - Organi sociali |
pag. 3 pag. 4 pag. 6 |
|---|---|
| RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE - Il contesto economico - Il settore di riferimento - L'evoluzione dell'esercizio 2019 e principali eventi - Sintesi dati economici - Sintesi dati patrimoniali - Principali rischi e incertezze cui Biesse S.p.A. e il Gruppo sono esposti - Corporate Governance - Prospetto di raccordo tra bilancio della capogruppo e bilancio consolidato - Rapporti con le imprese collegate, controllanti e sottoposte al controllo di queste ultime - Rapporti con altre parti correlate - Informazione sulle società rilevanti extra UE - Azioni di Biesse e/o di società dalla stessa controllate, detenute direttamente o indirettamente dai componenti il Consiglio di Amministrazione, |
pag. 7 pag. 9 pag. 11 pag. 14 pag. 19 pag. 21 pag. 23 pag. 25 pag. 25 pag. 26 pag. 27 |
| il Collegio Sindacale e il Direttore Generale, nonché dai rispettivi coniugi non legalmente separati e dai figli minori - Evoluzione prevedibile della gestione - La relazione sull'andamento della gestione di Biesse S.p.A. - Altre informazioni - Proposte all'assemblea ordinaria |
pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 43 pag. 43 |
| BILANCIO CONSOLIDATO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019 - Prospetto di conto economico consolidato - Prospetto di conto economico complessivo consolidato - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata - Rendiconto finanziario consolidato - Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato |
pag.45 pag.46 pag.47 pag.48 pag.49 |
| BILANCIO CONSOLIDATO NOTE ESPLICATIVE - Note esplicative - Allegati |
pag.50 pag.103 |
| BILANCIO D'ESERCIZIO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019 - Prospetto di conto economico del Bilancio d'esercizio - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Bilancio d'esercizio - Rendiconto finanziario del Bilancio d'esercizio - Prospetto delle variazioni di patrimonio netto del Bilancio d'esercizio |
pag.108 pag.109 pag.111 pag.112 |
| BILANCIO D'ESERCIZIO - NOTE ESPLICATIVE - Note esplicative - Appendici |
pag.113 pag.169 |
Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, non si segnalano variazioni nell'area di consolidamento.
| 31 Dicembre | % su | 31 Dicembre | % su | Delta % | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | ricavi | 2018 | ricavi | ||
| Migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% | (4,8)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) | 297.789 | 42,2% | 307.229 | 41,4% | (3,1)% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non ricorrenti(1) |
76.732 | 10,9% | 92 676 | 12,5% | (17,2)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non ricorrenti (1) |
39.554 | 5,6% | 67.669 | 9,1% | (41,5)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) | 29.644 | 4,2% | 63.772 | 8,6% | (53,5)% |
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 1,8% | 43.851 | 5,9% | (70,3)% |

| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Migliaia di euro | ||
| Capitale Investito Netto (1) | 237.285 | 194.127 |
| Patrimonio Netto | 218.675 | 219.536 |
| Posizione Finanziaria Netta (1) | 18.609 | (25.407) |
| Capitale Circolante Netto Operativo (1) | 72.262 | 52.500 |
| Gearing (PFN/PN) | 0,09 | (0,12) |
| Copertura Immobilizzazioni | 0,98 | 1,17 |
| Ingresso ordini | 507.647 | 611.788 |
(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al Bilancio i criteri adottati per la loro determinazione.

| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Numero dipendenti a fine periodo | 4.133 | 4.397 |

* sono inclusi nel dato i lavoratori interinali.
| Consiglio di Amministrazione | |||
|---|---|---|---|
| Presidente | Giancarlo Selci | ||
| Amministratore delegato | Roberto Selci | ||
| Consigliere esecutivo e Direttore Generale | Stefano Porcellini | ||
| Consigliere esecutivo | Alessandra Parpajola | ||
| Consigliere esecutivo | Silvia Vanini | ||
| Consigliere indipendente (lead indipendent Director) | Elisabetta Righini | ||
| Consigliere indipendente | Federica Palazzi | ||
| Consigliere indipendente | Giovanni Chiura |
| Collegio Sindacale | |
|---|---|
| Presidente | Paolo de Mitri |
| Sindaco effettivo | Dario de Rosa |
| Sindaco effettivo | Silvia Cecchini |
| Sindaco supplente | Silvia Muzi |
Elisabetta Righini (lead indipendent Director)
Federica Palazzi
Carnesecchi Giuseppe (Presidente)
Domenico Ciccopiedi
Elena Grassetti
Deloitte & Touche S.p.A.
Le prospettive dell'attività economica mondiale, esclusa l'area dell'euro, rimangono deboli nonostante abbiano mostrato segni di stabilizzazione. L'indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) relativo al prodotto, esclusa l'area dell'euro, ha registrato un moderato incremento a dicembre. In particolare, nella componente manifatturiera si è osservata una ripresa nel quarto trimestre, segnalando un consolidamento dell'attività manifatturiera mondiale, che a partire dall'inizio del 2018 si era gradualmente indebolita. Il settore dei servizi ha mantenuto la propria capacità di tenuta ed è cresciuto ulteriormente a dicembre.
I rischi per le prospettive economiche mondiali erano in fase di stabilizzazione fino a metà febbraio.
Nelle recenti settimane tuttavia, con l'aumento di contagi per effetto COVID-19 in area Europa e la potenziale propagazione in Nord America, la volatilità e di conseguenza le prospettive di un rallentamento dell'economia mondiale sono aumentate sensibilmente. La restrizione dei movimenti di beni e persone e l'adozione di misure restrittive hanno provocato un drastico ridimensionamento della produzione e della domanda di consumi in Cina. L'impatto sul resto del mondo, seppur per il momento meno severo, comporta un brusco calo di spostamenti lavorativi e del turismo, e una riduzione degli indicatori di fiducia generalizzata. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica ed hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili.
L'accordo commerciale parziale tra Stati Uniti e Cina rappresenta un allentamento delle tensioni commerciali accolto con favore. La cosiddetta "Fase 1" dell'accordo comprende l'impegno, da parte della Cina, ad acquistare dagli Stati Uniti un quantitativo considerevole di un'ampia gamma di beni e servizi, agricoli e non solo, il che potrebbe influire sulla domanda di esportazioni UE verso la Cina. Mira inoltre ad apportare cambiamenti in settori che vanno dalla politica sui tassi di cambio alla protezione della proprietà intellettuale e al trasferimento tecnologico.
Le condizioni di finanziamento si mantengono accomodanti in prospettiva storica. In prospettiva, nel 2020 le condizioni di finanziamento beneficeranno di aspettative sui tassi di inflazione ancorate, di aspettative di crescita per gli utili delle imprese negli Stati Uniti e in altre principali economie e di un possibile ulteriore allentamento delle tensioni commerciali.
A novembre l'inflazione al consumo sui dodici mesi nei paesi appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è aumentata all'1,8 per cento, in parte per via dell'elevata inflazione dei prezzi alimentari in alcune economie emergenti, incluse la Cina e l'India.
Negli Stati Uniti la crescita economica è rimasta moderata nel terzo trimestre del 2019. La crescita annualizzata del PIL in termini reali degli Stati Uniti si è attestata al 2,1 per cento. Nonostante una modesta ripresa dell'attività rispetto alla crescita pari al 2,0 per cento del secondo trimestre, l'attività economica ha subito un'attenuazione per effetto degli scarsi investimenti, del venir meno dell'effetto della riforma fiscale del 2018 e del ciclo economico in fase di maturazione. I rischi sulle prospettive dell'economia sono lievemente diminuiti, ma rimangono comunque orientati verso il basso. A inizio anno, per il 2020 era prevista una crescita moderata dal 2,3% nel 2019 al 2% e un ulteriore calo all'1,7% nel 2021. La moderazione riflette il ritorno a una posizione fiscale neutrale e il previsto calo del sostegno ad un ulteriore allentamento delle politiche monetarie.
Ad oggi, le previsioni di una propagazione del virus COVID -19 in area Nord America stanno determinando impatti negativi sugli indicatori di fiducia.
In Giappone il governo ha preparato un pacchetto di stimolo a sostegno della crescita economica. All'inizio di dicembre il governo del Primo Ministro Abe ha annunciato un pacchetto fiscale per affrontare i rischi al ribasso per l'attività economica derivanti dalla debolezza del contesto esterno e dalle recenti calamità naturali. Il pacchetto prevede un aumento della spesa pubblica pari al 2,4 per cento del PIL, il che lo rende uno dei pacchetti di stimolo fiscale più consistenti introdotti nel corso dell'"Abenomics". Tale pacchetto sarà in gran parte implementato nel 2020-2021. Va sottolineato che l'impatto del pacchetto sull'economia compensa in parte il recente aumento dell'IVA; inoltre, la debolezza dell'attività manifatturiera ha spinto la crescita in territorio negativo nell'ultimo trimestre del 2019.
Nel Regno Unito l'attività economica sembra aver registrato un calo progressivo durante l'ultimo trimestre del 2019. Gli indicatori del clima di fiducia si mantengono modesti e ben al di sotto delle loro medie storiche. A inizio anno, era prevista una stabilizzazione della crescita all'1,4% nel 2020 e dell'1,5% nel 2021. La previsione di crescita era basata sull'ipotesi di un'uscita ordinata dall'Unione Europea a fine gennaio, seguita da una graduale transizione verso un nuovo rapporto economico. Anche per il Regno Unito, il propagarsi del COVID-19 rischia di avere profonde ripercussioni sul tasso di crescita 2020.
L'economia cinese ha subito un brusco rallentamento per effetto del contagio legato al COVID-19. A inizio marzo, il governo cinese ha annunciato la ripartenza delle attività produttive e la normalizzazione del business definendo importanti obiettivi di crescita nei prossimi mesi. Inoltre, l'export dovrebbe trarre beneficio dalla Fase 1 dell'accordo commerciale con gli Stati Uniti. L'accordo commerciale può ulteriormente sostenere la crescita migliorando l'interscambio netto e diminuendo l'incertezza legata al commercio. Nel contempo, a dicembre l'inflazione complessiva sui dodici mesi 2019 misurata sull'indice dei prezzi al consumo (IPC) si è stabilizzata al 4,5 per cento, mantenendosi comunque al di sopra dell'obiettivo ufficiale. Il dato di dicembre è rimasto elevato a causa della notevole e perdurante inflazione sui beni alimentari, derivante dall'insorgere della febbre suina africana e dal suo impatto sui prezzi del
maiale: a dicembre si è registrato un aumento del 97 per cento sul periodo corrispondente, in calo dal 110 per cento di novembre. Al tempo stesso, a dicembre, l'inflazione IPC al netto della componente energetica e alimentare si è mantenuta invariata all'1,4 per cento.
Per il gruppo dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo, la crescita ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare al 4,4% nel 2020 e al 4,6% nel 2021 (0,2% in meno per entrambi gli anni rispetto al WEO di ottobre) rispetto al 3,7% stimato per il 2019. Il profilo di crescita per il gruppo riflette una combinazione di una prevista ripresa da profonde recessioni per le economie emergenti stressate e sotto performanti e di un rallentamento strutturale in corso in Cina.
La crescita dell'Asia emergente e in via di sviluppo ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare leggermente dal 5,6% nel 2019 al 5,8% nel 2020 e al 5,9% nel 2021. Il calo della crescita riflette in gran parte una revisione al ribasso delle proiezioni dell'India, dove la domanda interna ha subito un rallentamento più marcato del previsto a causa dello stress del settore finanziario non bancario e del calo della crescita del credito. La crescita dell'India è stimata al 4,8% nel 2019, con un miglioramento previsto ante COVID-19 al 5,8% nel 2020 e al 6,5% nel 2021, sostenuto da stimoli monetari e fiscali e da prezzi del petrolio contenuti. La crescita in Cina prima dell'effetto COVID-19 era prevista in leggera flessione dal 6,1% stimato per il 2019 al 6,0% nel 2020 e al 5,8% nel 2021. Dopo un rallentamento al 4,7% nel 2019, la crescita nei Paesi ASEAN-5ante COVID-19 era prevista stabile nel 2020 prima di riprendere a crescere nel 2021. Le prospettive di crescita erano state riviste leggermente al ribasso per l'Indonesia e la Thailandia, dove la persistente debolezza delle esportazioni pesa anche sulla domanda interna.
Nel terzo trimestre del 2019 il PIL in termini reali dell'area dell'euro ha continuato a crescere a un ritmo moderato. La domanda interna ha contribuito negativamente alla crescita del PIL, così come la variazione delle scorte, anche se in misura più modesta; l'interscambio netto con l'estero ha invece fornito un contributo positivo. Tali contributi alla crescita risentono, tuttavia, della volatilità dei dati. Gli indicatori economici per il quarto trimestre del 2019 segnalano una crescita ancora positiva, seppur modesta. I mercati del lavoro dell'area dell'euro hanno mantenuto la loro capacità di tenuta, nonostante una lieve attenuazione della crescita. La crescita dell'occupazione è stata generalizzata e ha interessato diversi paesi e settori. I dati più recenti e gli ultimi indicatori ricavati dalle indagini campionarie continuano a mostrare, in prospettiva, una crescita dell'occupazione positiva, seppur in attenuazione.
La crescita dei livelli di occupazione e reddito continua a sostenere la spesa per consumi. Il recente rallentamento economico non ha avuto ripercussioni significative sul reddito disponibile reale delle famiglie. Inoltre, la riduzione dell'imposizione diretta e dei contributi previdenziali per effetto delle politiche fiscali adottate in diversi paesi dell'area dell'euro ha influito positivamente sul potere d'acquisto delle famiglie. In prospettiva, i consumi privati dovrebbero continuare a fornire sostegno alla crescita nell'area dell'euro.
In un contesto di incertezza ancora elevata e di bassi margini di profitto, gli investimenti delle imprese, seppur sostenuti da condizioni di finanziamento favorevoli, dovrebbero rimanere contenuti. Gli ultimi dati trimestrali di contabilità nazionale per l'area dell'euro indicano che nel terzo trimestre del 2019 gli investimenti in settori diversi dalle costruzioni hanno subito un brusco calo (-7,7 per cento in termini congiunturali) dopo la marcata crescita registrata nel secondo (10,3 per cento in termini congiunturali). I dati più recenti sull'area dell'euro indicano una
crescita degli investimenti piuttosto moderata o addirittura negativa. Ad esempio, la crescita annuale degli investimenti in macchinari e attrezzature ha subito un graduale rallentamento a partire dal 2018.
Per quanto concerne gli andamenti di breve periodo, a ottobre e novembre 2019 la produzione industriale dei beni di investimento si è attestata, in media, su un valore dell'1,4 per cento inferiore rispetto al suo livello medio del trimestre precedente; nel periodo fino a dicembre il clima di fiducia registrato nel settore industriale rispetto alla produzione di beni di investimento si è stabilizzato su valori più bassi rispetto alla sua media storica. Il peggioramento delle prospettive di investimento riflette un deterioramento generalizzato delle attese economiche, politiche e normative nel corso dei prossimi dodici mesi. Anche l'indagine semestrale sugli investimenti condotta dalla Commissione europea per l'area dell'euro indica, a partire dalla fine di novembre, un'espansione degli investimenti industriali modesta nel 2020. Più in positivo, le favorevoli condizioni di finanziamento continuano a sostenere gli investimenti societari. Gli investimenti nel settore dell'edilizia residenziale dovrebbero mantenere uno slancio moderato nel breve termine, sostenuti dalla vivacità della domanda e dalle favorevoli condizioni di finanziamento, seppur frenati dai vincoli dal lato dell'offerta.
La crescita nell'area dell'euro ante effetto COVID-19 era prevista in aumento dall'1,2% nel 2019 all'1,3% nel 2020 e all'1,4% nel 2021per via dei previsti miglioramenti della domanda esterna a sostegno del previsto consolidamento della crescita.
Le ultime informazioni disponibili suggeriscono che il prodotto interno lordo sarebbe rimasto approssimativamente invariato in Italia nell'ultimo trimestre del 2019, soprattutto a causa della debolezza del settore manifatturiero. Nel terzo trimestre il prodotto è salito dello 0,1 per cento, sostenuto dalla domanda interna e soprattutto dalla spesa delle famiglie; la crescita è stata sospinta anche dalla variazione delle scorte. Gli investimenti sono diminuiti, in particolare quelli in beni strumentali. Il contributo dell'interscambio con l'estero è stato negativo, per effetto di una tenue riduzione delle esportazioni e di un consistente aumento delle importazioni. Il valore aggiunto è sceso nell'industria in senso stretto e nell'agricoltura; è lievemente cresciuto nelle costruzioni e nei servizi. Sulla base di queste valutazioni si può stimare che la crescita del PIL nel complesso del 2019 sarebbe stata nell'ordine dello 0,2 per cento.
Sulla base degli indicatori congiunturali disponibili si stima che nel quarto trimestre la produzione industriale sia diminuita. Le valutazioni delle imprese restano caute, pur indicando un miglioramento delle attese sugli ordini nel trimestre in corso. Le attese sull'evoluzione della domanda segnalano un'espansione delle vendite nel trimestre in corso e un miglioramento della domanda estera – in particolare nell'industria in senso stretto – cui però si contrappongono giudizi ancora sfavorevoli sulla situazione economica generale, soprattutto da parte delle società dei servizi e nelle aree del Sud e del Centro. Nel terzo trimestre gli investimenti sono lievemente scesi, a causa della flessione degli acquisti di beni strumentali; gli investimenti in costruzioni sono invece aumentati.
Con riferimento all'emergenza sanitaria mondiale COVID-19 che, partita dalla Cina a fine 2019 e arrivata anche in Europa e in Italia a inizio 2020, alla data di approvazione del presente bilancio, stante l'aumento esponenziale dei casi e il numero di nazioni coinvolte, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia mondiale. In considerazione delle disposizioni emanate con i decreti DPCM 8/3/2020, 9/3/2020 e DPCM 11/3/2020, aventi come oggetto le misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale, contemperando la necessaria attenzione alla continuità dell'attività aziendale, ma tenendo altresì conto della tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, la nostra Società ha prontamente adottato tutti i provvedimenti raccomandati dal Governo, ovvero modalità di lavoro agile, fruizione dei giorni di ferie e sospensione di alcune attività, estesi fino al prossimo 3 aprile.
La situazione economica è altrettanto preoccupante, e non è possibile escludere che tra le possibili conseguenze vi possa essere un rallentamento generale dell'economica globale; peraltro, è ad oggi sicuramente possibile prevedere che vi saranno importanti ripercussioni nelle economie nazionali dei Paesi più colpiti dall'epidemia, tra cui il nostro Paese.
Anche nell'ultimo trimestre del 2019 la raccolta ordini di macchine utensili registra un segno negativo. In particolare, l'indice UCIMU degli ordini di macchine utensili, nel quarto trimestre 2019, ha registrato un calo del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In valore assoluto l'indice si è attestato a 105,5 (base 100 nel 2015).
Sul risultato complessivo ha pesato sia la negativa performance del mercato domestico sia la debolezza della domanda estera.
In particolare, la raccolta ordinativi sul mercato interno ha registrato un arretramento del 21,2%, rispetto al quarto trimestre del 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 172, dunque ancora positivo nonostante la riduzione.
Sul fronte estero gli ordini sono calati del 13,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 91,5.
Su base annua, l'indice totale segna un arretramento del 17,9% rispetto all'anno precedente. Il risultato è stato determinato dal calo registrato sia sul mercato interno (-23,9%) sia su quello estero (-15,4%).
"Il calo registrato nel quarto trimestre 2019 – ha affermato Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE – conferma le nostre previsioni, mostrando una situazione di progressiva riduzione della propensione a investire sia da parte del mercato domestico sia da parte del mercato estero".
"Sul fronte interno – ha commentato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - l'indice degli ordini raccolti in Italia nel 2019 mostra un progressivo ridimensionamento. Questo dato indica che il consumo italiano di sistemi di produzione si sta riportando su valori fisiologici tipici del nostro mercato. D'altra parte, non potevamo aspettarci che la domanda italiana mantenesse ancora i ritmi di crescita a cui ci aveva abituato nel triennio 2016-2018".
"Detto ciò, dobbiamo scongiurare un nuovo blocco degli investimenti che, di fatto, riporterebbe il nostro manifatturiero indietro di anni, vanificando quanto di buono è stato fatto con il Piano Industria 4.0, con il rischio di interrompere il processo di trasformazione tecnologia in atto nella nostra industria italiana".
L'ultima rilevazione svolta da UCIMU, nel 2014, sul parco macchine installato in Italia, aveva evidenziato un pericolosissimo invecchiamento dei sistemi di produzione presenti nelle industrie manifatturiere. In 10 anni, dal 2005 al 2014, le fabbriche del paese avevano innovato davvero poco e così l'età media dei macchinari era risultata la peggiore di sempre, pari a quasi 13 anni.
"Se gli strumenti per la competitività previsti dal Piano Industria 4.0 hanno sicuramente dato un buon contributo per recuperare quell'arretramento - ha affermato Massimo Carboniero - non possiamo certo pensare che tutto sia risolto. Anche perché, nel frattempo, i concorrenti stranieri continuano ad investire ed è a loro che dobbiamo guardare se vogliamo preservare la competitività della nostra manifattura italiana".
"A questo proposito riteniamo che le nuove misure di credito di imposta previste nella Legge di Bilancio 2020, in sostituzione di super e iperammortamento, siano tecnicamente adeguate allo scopo di sostenere l'aggiornamento dei macchinari e la trasformazione in chiave digitale dell'industria italiana. Ciò che non è adeguato è la loro temporalità sempre legata ai soli 12 mesi".
"Sul fronte estero - ha proseguito Carboniero - la situazione è decisamente complessa, poiché vi sono differenti fattori che contribuiscono a rendere incerto lo scenario di breve-medio termine. Dalla generale instabilità economica e politica di numerose aree del mondo, alla conclamata difficoltà della locomotiva tedesca che fatica a ripartire, appesantita dal grande interrogativo rappresentato dallo sviluppo in chiave elettrica del settore automobilistico. Dalle sanzioni che interessano le esportazioni in importanti mercati di sbocco per chi opera nei settori manifatturieri, primi fra tutti Russia e Iran, al rallentamento della Cina, all'atteggiamento protezionistico di alcuni importanti paesi come gli Stati Uniti".
"In attesa che la situazione si faccia più chiara, i costruttori italiani di macchine utensili, da sempre molto flessibili e veloci nel riorganizzare le proprie vendite nelle aree caratterizzate dalla domanda più vivace, da qualche tempo, hanno rivolto particolare attenzione a due aree in continuo sviluppo: Asean e India. Impegnate in un rapido e deciso processo di sviluppo industriale e infrastrutturale, queste aree sono prive di un'adeguata industria locale di sistemi di produzione e automazione. Per sostenere il loro ritmo di sviluppo, quindi, hanno dunque necessità di acquisire dall'estero tecnologie di ultima generazione e il Made in Italy di settore è una valida risposta a questa esigenza".
"Oltre ai paesi asiatici, crescente attenzione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE la rivolge ai paesi dell'Africa Subsahariana, ove sarebbe utile un intervento coordinato tra più settori manifatturieri secondo la logica della filiera. Il progetto dovrebbe essere sviluppato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, sulla scorta di positive esperienze passate, potrebbe sostenere e coordinare la nascita di un polo formativo destinato a istruire tecnici locali su macchinari e tecnologie italiane, contribuendo così allo sviluppo della produzione di quei paesi".
"Certo tutto questo non è sufficiente, abbiamo bisogno di una politica di ampio respiro dedicata all'internazionalizzazione, fondamentale per un paese manifatturiero esportatore quale è l'Italia. A questo proposito, alle autorità di governo, chiediamo, già nell'immediato, un corposo piano strutturale di interventi capaci di sostenere, in modo concreto, l'attività delle nostre PMI oltreconfine".
Al termine dell'esercizio 2019 i ricavi del Gruppo Biesse sono pari a € 705.872 mila, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno precedente. Il risultato ottenuto è in linea con le aspettative del management ed è la conseguenza delle performance non brillanti del secondo e quarto trimestre (che hanno segnato rispettivamente -9,9% e -11,4% rispetto ai pari periodo del 2018).
Si ricorda inoltre che in data 21 giugno 2019, a seguito del sensibile raffreddamento della domanda registrata nei primi 5 mesi dell'esercizio che si attestava mediamente intorno al -15%, Biesse SpA ha emesso una revisione della guidance per il 2019. Il Consiglio di Amministrazione, non potendo sottrarsi a questa dinamica di rallentamento, aveva prudentemente rettificato le previsioni per il 2019, rivedendo al ribasso le aspettative su ricavi e marginalità consolidata. Di conseguenza, i ricavi consolidati erano stati prudenzialmente rivisti in una forchetta 680-690 milioni di Euro e l'EBITDA in una forchetta 62-65 milioni di Euro. Il Gruppo prevedeva comunque, anche a fronte della revisione di cui sopra, una Posizione Finanziaria Netta positiva per la fine del corrente esercizio. Allo stato, il Gruppo ipotizzava inoltre uno slittamento al 2022 del raggiungimento dei target originariamente fissati per l'esercizio 2021.
Il suesposto calo dei volumi si è riflettuto sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 76.732 mila, in calo del 17,2%. Si evidenzia anche il peggioramento nell'esercizio in corso del Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT) (€ 39.554 mila nel 2019 contro € 67.669 mila nel 2018) con un delta negativo di € 28.115 mila e un'incidenza sui ricavi che scende dal 9,1% al 5,6%.
Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 197 milioni, in calo rispetto a dicembre 2018 del 12,8%: il calo è in gran parte legato alla diminuzione della componente Systems, che nel 2018 beneficiava di alcuni ordini di grandi impianti, destinati al mercato nord-americano.
L'ingresso ordini segna un -17% rispetto a dicembre 2018, con un andamento in linea rispetto a quanto registrato nei trimestri precedenti. Il dato riflette l'andamento generale dei settori Machinery e Capital Equipment, che risentono delle difficoltà attraversate da gran parte dei mercati europei e asiatici.
Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).
Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenzia la crescita del Nord America, determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila, ma segna un calo del 5,8% rispetto all'anno precedente. Le aree Asia - Oceania ed Europa Orientale registrano un decremento piuttosto consistente (rispettivamente -21,5% e -17%). Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).
Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa data, il Gruppo rifocalizzerà la propria strategia in Cina, puntando maggiormente sulle esigenze dei key accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi. Il ridimensionamento dell'attività produttiva cinese (originariamente orientata al segmento entry level) e la riorganizzazione in atto, hanno portato alla stima di costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, confermate anche nel piano industriale 2020-22 approvato in data 21 febbraio 2020, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato di dicembre 2018 (positiva per € 25,4 milioni).
Sul dato della PFN 2019 pesa la prima applicazione, con effetto dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni.
Si segnala, sempre in seguito alla prima applicazione dell'IFRS16, l'incremento delle immobilizzazioni materiali al 31.12.2019 per € 26,4 milioni.
La Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche la "DNF") di BIESSE (di seguito anche il "Gruppo") è predisposta in conformità al Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n.254. La DNF rendiconta i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta alla corruzione attiva e passiva (di seguito anche 'ambiti del Decreto') ed ulteriori temi individuati come materiali per Biesse Group attraverso un processo di analisi di materialità.
La DNF, che è pubblicata con un separato e specifico documento, si riferisce all'esercizio finanziario chiuso il 31 dicembre 2019 e comprende i dati della Capogruppo BIESSE S.p.A. e quelli delle società consolidate integralmente – al riguardo si veda il paragrafo 'area di consolidamento' nelle note esplicative al Bilancio Consolidato. La DCNF è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della BIESSE S.p.A. in data 13 marzo 2020 ed è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione.
Le fiere e gli eventi sono al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, un'importante occasione di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali del Gruppo incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per chi vuole conoscere l'azienda da vicino e per chi vuole scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.
Il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo, con diversi spazi espostivi, da piccole aree con tecnologie stand alone fino ad arrivare alle fiere istituzionali a livello internazionale, in cui viene riprodotta una vera e propria fabbrica, con soluzioni tecnologiche interconnesse, impianti automatizzati e servizi evoluti.
Nel 2019 Biesse Group ha celebrato 50 anni di storia attraverso un tour di eventi nel mondo dedicati ai propri clienti e un unico comun denominatore: il futuro.
Credere nel futuro significa anche mettere in campo importanti investimenti per produrre strumenti e macchinari che forniscano ai clienti una maggiore efficienza produttiva e semplifichino in sicurezza il loro lavoro, migliorando l'integrazione tra meccanica, elettronica e software rendendo i prodotti "intelligenti" e "collaborativi". Il "Future on Tour" ha preso il via a gennaio a Pesaro, presso l'Headquarters, ed è terminato con il Grand Opening a Ulm, in Germania, con un totale di 18 eventi in 15 nazioni nel corso dell'anno.
Biesse Group ha partecipato alla Milano Design Week come partner tecnologico di due importanti eccellenze italiane del design, LAGO e Arpa | Fenix, condividendone i valori, l'attenzione alla sostenibilità ambientale, gli investimenti in ricerca e tecnologia. Il Gruppo è entrato a far parte del prestigioso Comitato Leonardo, che vede associate oltre 160 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, desiderosi di condividere l'obiettivo di valorizzazione dell'Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Grazie alla collaborazione con Accenture e l'Università Politecnica delle Marche, nell'ambito del progetto SOPHIA, ha partecipato al convegno MESA 2019 - Middle East Studies Association - in California, dedicato al Machine Learning in ambito di manutenzione predittiva dell'Industria 4.0, a dimostrazione della costante collaborazione con il mondo universitario.
Numerosi gli appuntamenti fieristici per il settore del legno: il Gruppo ha partecipato con il brand Biesse alla fiera internazionale CIFM/Interzum a Guangzhou dedicata all'intera filiera del legno e dell'arredamento, Delhiwood in India, AWFS a Las Vegas, WMF 2019 a Shanghai, TUYAP Woodtech a Istanbul. Inoltre, diversi tech tour ed eventi si sono svolti nei Campus Biesse in Headquarters e mondo, come in Brianza, Triveneto, Middle East, Asia, Francia e India. Il principale appuntamento 2019 a cui Biesse ha partecipato è la fiera Ligna (Hannover, Germania), in cui ha dimostrato come uomo e macchina possano entrare in connessione: su uno stand di 6.000 metri quadrati di automazione e interconnessione digitale, 49 le tecnologie in azione e tre soluzioni di processo completamente automatizzate.
Nel settore Advanced Materials, il Gruppo ha preso parte alle fiere Mecspe a Parma e Jec World a Parigi dedicate alle tecnologie per la lavorazione dei materiali tecnologici, la fiera K a Düsseldorf, riferimento mondiale per la lavorazione della plastica e della gomma. Con il brand Intermac, si sono inoltre svolte le fiere China Glass e Lamiera, You+Tech, l'evento esclusivo dedicato agli specialisti di settore che si è svolto negli stabilimenti Intermac a Pesaro e CamEurasia Glass Fair realizzata insieme al dealer Sorglas Glass Machines presso il TÜYAP Convention Center. Intermac e Diamut hanno partecipato a Glass Build America, la fiera dedicata al settore del vetro e a Vitrum 2019. Intermac, Donatoni Macchine e Montresor hanno esposto insieme in partnership alla fiera Marmomac a Verona dedicata agli operatori del settore marmo.
Nel mese di ottobre, il Campus a Pesaro ha aperto le porte ai clienti per una nuova edizione dell'evento Inside Biesse: 3 giorni, oltre 3.000 visitatori, 41 tecnologie per la lavorazione del legno e dei materiali tecnologici, la possibilità di vistare le fabbriche e seguire workshop. A Basilea, in Svizzera, si è svolta la fiera Holz dedicata all'industria della falegnameria e alle tendenze e nuove tecnologie per la lavorazione del legno; in Brianza l'evento One2One sulla levigatura dal titolo "Finiture perfette: innovazione, design e sostenibilità".
In Germania è stato inaugurato l'innovativo "Ulm Campus" vicino a Nersingen: 6.000 m2 dedicati all'esposizione tecnologica, formazione, incontro con gli specialisti del Gruppo. L'ultima fiera del 2019 a cui il Gruppo ha partecipato è Zak Glass Technology Expo, in India, a cui hanno partecipato Intermac e Diamut con soluzioni all'avanguardia dedicate ai professionisti del settore del vetro.
Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio., i principi contabili adottati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.
| 31 Dicembre 2019 |
% su ricavi | 31 Dicembre 2018 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
705.872 652 |
100,0% 0,1% |
741.527 14.026 |
100,0% 1,9% |
(4,8)% (95,4)% |
| Altri Proventi | 6.417 | 0,9% | 5.361 | 0,7% | 19,7% |
| Valore della produzione | 712.940 | 101,0% | 760.913 | 102,6% | (6,3)% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (286.429) | (40,6)% | (309.430) | (41,7)% | (7,4)% |
| Altre spese operative | (128.723) | (18,2)% | (144.255) | (19,5)% | (10,8)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti | 297.789 | 42,2% | 307.229 | 41,4% | (3,1)% |
| Costo del personale | (221.057) | (31,3)% | (214.553) | (28,9)% | 3,0% |
| Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti | 76.732 | 10,9% | 92.676 | 12,5% | (17,2)% |
| Ammortamenti | (33.851) | (4,8)% | (22.820) | (3,1)% | 48,3% |
| Accantonamenti | (3.327) | (0,5)% | (2.187) | (0,3)% | 52,2% |
| Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti | 39.554 | 5,6% | 67.669 | 9,1% | (41,5)% |
| Impairment e componenti non ricorrenti | (9.911) | (1,4)% | (3.897) | (0,5)% | - |
| Risultato operativo | 29.644 | 4,2% | 63.772 | 8,6% | (53,5)% |
| Proventi finanziari | 497 | 0,1% | 350 | 0,0% | 42,1% |
| Oneri Finanziari | (2.987) | (0,4)% | (2.362) | (0,3)% | 26,5% |
| Proventi e oneri su cambi | (3.711) | (0,5)% | (3.472) | (0,5)% | 6,9% |
| Risultato ante imposte | 23.443 | 3,3% | 58.287 | 7,9% | (59,8)% |
| lmposte sul reddito | (10.441) | (1,5)% | (14.436) | (1,9)% | (27,7)% |
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 1,8% | 43.851 | 5,9% | (70,3)% |
Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella, non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato della Società. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.
I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 705.872 mila, contro i € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente.
Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).
Analizzando la divisione del fatturato per area geografica si evidenzia la crescita del Nord America (+27,9%, da € 117.750 mila a € 150.554 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila (47,2% del totale gruppo, in calo del 5,8% rispetto all'anno precedente). L'area Asia - Oceania registra un decremento piuttosto consistente (-21,5%), passando dai € 134.970 mila del dicembre 2018 ai € 105.947 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del - 17%, registrando ricavi per € 89.217 nel 2019 contro i € 107.469 mila del 2018. Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).
| 31 Dicembre 2019 |
96 | 31 Dicembre 2018 |
% | Var % 2019/2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Divisione Legno | 507.134 | 71,8% | 531.793 | 71,7% | (4,6)% |
| Divisione Vetro/Pietra | 129.364 | 18,3% | 128.695 | 17,4% | 0,5% |
| Divisione Meccatronica | 83.970 | 11,9% | 96.699 | 13,0% | (13,2)% |
| Divisione Tooling | 12.926 | 1,8% | 13.245 | 1,8% | (2,4)% |
| Divisione Componenti | 19.762 | 2,8% | 22.912 | 3,1% | (13,7)% |
| Elisioni Interdivisionali | (47.283) | (6,7)% | (51.817) | (7,0)% | (8,8)% |
| Totale | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% | (4,8)% |

| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | % | 2018 | % | Var % 2019/2018 | ||
| migliaia di euro | ||||||
| Europa Occidentale | 333.016 | 47,2% | 353.514 | 47,7% | (5,8)% | |
| Asia – Oceania | 105.947 | 15,0% | 134.970 | 18,2% | (21,5)% | |
| Europa Orientale | 89.217 | 12,6% | 107.469 | 14,5% | (17,0)% | |
| Nord America | 150.554 | 21,3% | 117.750 | 15,9% | 27,9% | |
| Resto del Mondo | 27.138 | 3,8% | 27.825 | 3,8% | (2,5)% | |
| Totale | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% | (4,8)% |

Il valore della produzione è pari a € 712.940 mila, in diminuzione del 6,3% rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2018 (€ 760.913 mila).
Di seguito si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolate sul valore della produzione.
| 31 Dicembre | % | 31 Dicembre | % | |
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | 2019 | 2018 | ||
| Valore della produzione | 712.940 | 100,0% | 760.913 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 286.429 | 40,2% | 309.430 | 40,7% |
| Altre spese operative | 128.723 | 18,1% | 144.255 | 19,0% |
| Costi per servizi | 113.872 | 16,0% | 124.220 | 16,3% |
| Costi per godimento beni di terzi | 2.876 | 0,4% | 11.740 | 1,5% |
| Oneri diversi di gestione | 11.975 | 1,7% | 8.295 | 1,1% |
| Valore aggiunto | 297.789 | 41,8% | 307.229 | 40,4% |
L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 40,2 % contro il 40,7% del 31 dicembre 2018), per effetto del diverso mix prodotto.
Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 15.350 mila) e decrementano il proprio peso percentuale dal 19% al 18,1%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 8.864 mila, principalmente per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. I costi per servizi calano per € 10.348 mila (-8,3% rispetto a dicembre 2018), principalmente per effetto della riduzione dei costi legati al processo produttivo, alle consulenze e ai costi per fiere e pubblicità. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 3.862, principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito all'applicazione dell'IFRS 16.
Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto al 31 dicembre 2019 è pari ad € 297.607 mila, in calo del 3,1% rispetto al pari periodo del 2018 (€ 307.229 mila). La sua incidenza sul valore della produzione migliora per effetto dell'applicazione del principio IFRS 16, passando da 40,4% a 41,7%.
Il costo del personale al 31 dicembre del 2019 è pari ad € 221.057 mila e registra un incremento di valore di € 6.504 mila rispetto al dato del 2018 (€ 214.553 mila, +3% sul pari periodo 2018). La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e Stipendi (+ 4,0% sul pari periodo 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale. Infatti, scomponendo il dato per trimestre si evidenzia che, ad eccezione del primo trimestre, l'andamento del 2019 è in linea con i pari periodi del 2018.
Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,4 punti percentuali passando dal 28,9% del 2018 al 31,3% dell'anno in corso.
Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 dicembre 2019 è positivo per € 76.732 mila (a fine dicembre 2018 era positivo per € 92.676 mila). Come detto in precedenza gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 9.096 mila.
Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 48,3% (passando da € 22.820 mila del 2018 a € 33.851 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali, quasi raddoppiate a fine 2019, passando da € 9.936 mila ad € 19.544 mila (incremento di € 9.608 mila). Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS 16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 8.181 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.423 mila (da € 12.884 mila a € 14.307 mila, in aumento dell'11%).
Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano del 52,2% rispetto al 2018 (€ 3.327 nel 2019 contro € 2.187 nel 2018) principalmente per effetto dell'adeguamento del fondo garanzia prodotti. in gran parte dovuti a rischi legali e penali per vertenze con clienti.
Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 39.554 mila, in calo del 41,5% rispetto allo scorso anno (pari a € 67.669 mila).
Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come già indicato nei precedenti paragrafi, il Gruppo ha stimato costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila a fronte della rifocalizzazione strategica, decisa in riferimento al mercato cinese, che comporterà un riposizionamento verso la fascia di mercato dei key accounts di dimensioni medio-grandi, a scapito dei segmenti entry-level; conseguentemente verrà ridimensionata l'attività produttiva cinese, originariamente orientata a tale segmento di mercato. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.
Il risultato operativo registra un saldo positivo di € 29.644 mila, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (€ 63.772 mila).
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 2.987 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 625 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 915 mila.
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 3.711 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 3.472 mila).
Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 23.443 mila.
Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 10.441 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 3.841 mila) ed IRAP (€ 1.549 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.660 mila), imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 449 mila), imposte differite nette (positivo per € 33 mila).
Il significativo incremento del tax-rate è principalmente dovuto alla presenza di due elementi congiunti: (i) la minore incidenza del beneficio fiscale collegato al Patent Box, in quanto i numeri relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 comprendono le sopravvenienze attive fiscali collegate anche alle annualità pregresse in virtù dell'accordo siglato nel 2019 in capo a Biesse Spa, ma riferito anche alle annualità 2015-2016-2017-2018, mentre nell'esercizio 2019 è rilevato soltanto il beneficio calcolato per l'esercizio corrente; (ii) una maggiore incidenza delle perdite rilevate in Cina per effetto dell'operazione di restructuring del business locale, per le quali non si è proceduto ad iscrivere le relative imposte differite attive.
Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 13.002 mila.
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| migliaia di euro | ||
| Immateriali | 83.228 | 84.240 |
| Materiali | 139.710 | 102.774 |
| Finanziarie | 2.640 | 2.847 |
| Immobilizzazioni | 225.578 | 189.862 |
| Rimanenze | 155.498 | 162.786 |
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 116.973 | 127.957 |
| Debiti commerciali | (132.673) | (162.591) |
| Passività contrattuali | (67.536) | (75.652) |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 72.262 | 52.500 |
| Fondi relativi al personale | (12.711) | (12.550) |
| Fondi per rischi ed oneri | (18.053) | (10.737) |
| Altri debiti/crediti netti | (40.249) | (34.933) |
| Attività nette per imposte anticipate | 10.458 | 9.985 |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (60.555) | (48.235) |
| Capitale Investito Netto | 237.285 | 194.127 |
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 177.397 | 147.577 |
| Risultato dell'esercizio | 13.027 | 43.672 |
| Patrimonio netto di terzi | 858 | 893 |
| Patrimonio Netto | 218.675 | 219.536 |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 107.323 | 57.900 |
| Altre attività finanziarie | (2.653) | (288) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (86.061) | (83.020) |
| Posizione Finanziaria Netta | 18.609 | (25.407) |
| Totale Fonti di Finanziamento | 237.285 | 194.127 |
Si precisa che la "Posizione Finanziaria Netta" non è identificata come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.
Il capitale investito netto è pari a 237 milioni di Euro in aumento rispetto a dicembre 2018 (Euro 194,1 milioni). Rispetto a dicembre 2018, le immobilizzazioni nette sono aumentate di circa € 34,2 milioni.
L' effetto principale è dovuto alla prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 26,4 milioni.
Oltre agli impieghi legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, tra i nuovi investimenti effettuati nel periodo, si segnalano la realizzazione di un magazzino verticale e l'acquisto di nuove macchina utensili presso il campus di Pesaro (circa € 5,2 milioni), nonché l'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (circa € 2,3 milioni).
Il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.
Il patrimonio netto è pari a 218,7 milioni di Euro (Euro 219,5 milioni al 31 dicembre 2018).
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | Al 30 settembre | Al 30 giugno | Al 31 marzo | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2019 | 2019 | 2019 | 2018 | ||
| migliaia di euro | ||||||
| Attività finanziarie: | 88.714 | 69.518 | 84.115 | 67.788 | 83.308 | |
| Attività finanziarie correnti | 2.653 | 2.128 | 2.147 | 35 | 288 | |
| Disponibilità liquide | 86.061 | 67.391 | 81.968 | 67.753 | 83.020 | |
| Debiti per locazioni finanziarie a breve termine | (7.415) | (2.158) | (485) | (350) | (349) | |
| Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine | (46.859) | (47.373) | (47.179) | (26.287) | (22.161) | |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 34.440 | 19.988 | 36.450 | 41.151 | 60.798 | |
| Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | (27.043) | (29.879) | (32.565) | (27.167) | (1.569) | |
| Debiti bancari a medio/lungo termine | (26.006) | (32.728) | (37.726) | (30.700) | (33.821) | |
| Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine | (53.049) | (62.607) | (70.291) | (57.867) | (35.390) | |
| Posizione finanziaria netta totale | (18.609) | (42.619) | (33.841) | (16.716) | 25.407 |
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente (positiva per € 25,4 milioni).
Sul dato della PFN pesa la prima applicazione, con effetti dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni al 31 dicembre 2019.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Biesse, operando essa in un contesto competitivo globale, è influenzata dalle condizioni generali e dall'andamento dell'economia mondiale. Pertanto, l'eventuale congiuntura negativa o instabilità politica di uno o più mercati geografici di riferimento, incluse le opportunità di accesso al credito, possono avere una rilevante influenza sull'andamento economico e sulle strategie del Gruppo e condizionarne le prospettive future sia nel breve che nel medio lungo termine.
L'andamento della domanda è ciclico e varia in funzione delle condizioni generali dell'economia, della propensione al consumo della clientela finale, della disponibilità di finanziamenti e dell'eventuale presenza di misure pubbliche di stimolo. Un andamento sfavorevole della domanda, o qualora il Gruppo non fosse in grado di adattarsi efficacemente al contesto esterno di mercato, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla situazione finanziaria.
Sostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nel settore della meccanica strumentale, che è settore concorrenziale. Il Gruppo compete in Europa, Nord America, e nell'area Asia - Pacifico con altri gruppi di rilievo internazionale. Tali mercati sono tutti altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, innovazione, prezzo e assistenza alla clientela.
Una parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo ha luogo al di fuori dell'Unione Europea. II Gruppo è esposto ai rischi inerenti l'operare su scala globale, inclusi i rischi riguardanti l'esposizione a condizioni economiche e politiche locali ed all'eventuale attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni.
Inoltre il Gruppo Biesse, essendo soggetto a molteplici regimi fiscali, è esposto ai rischi in tema di transfer pricing.
In particolare, il Gruppo Biesse opera in diversi paesi quali India, Russia, Cina e Brasile. L'esposizione del Gruppo all'andamento di questi paesi è progressivamente aumentata, per cui l'eventuale verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbero incidere in maniera negativa sulle prospettive e sull'attività nonché sui risultati economici del Gruppo.
L'esposizione del Gruppo al rischio di aumento dei prezzi delle materie prime deriva principalmente dall'acquisto di componenti e semilavorati, in quanto la quota di acquisto di materia prima diretta per la produzione non è significativa.
In tale ambito, il Gruppo non effettua coperture specifiche a fronte di questi rischi, ma piuttosto tende a trasferirne la gestione e l'impatto economico verso i propri fornitori, concordando eventualmente con loro i prezzi d'acquisto per garantirsi stabilità per periodi non inferiori al trimestre.
L'elevato livello di concorrenza e di frammentazione del settore in cui opera Biesse rende spesso difficile poter riversare interamente sui prezzi di vendita aumenti repentini e/o significativi dei costi di approvvigionamento.
Il successo delle attività del Gruppo dipende dalla capacità di mantenere o incrementare le quote sui mercati in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri Amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave in seguito a cambi organizzativi e/o ristrutturazioni aziendali senza un'adeguata e tempestiva sostituzione e riorganizzazione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Il Gruppo acquista materie prime, semilavorati e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo stesso.
Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo Biesse opera e se ciò, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall'altro fa sì che il Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che loro difficoltà (siano esse originate da fattori esogeni o endogeni) possano ripercuotersi negativamente sul Gruppo.
Il Gruppo ha avviato già da alcuni anni un processo di delocalizzazione produttiva. Il processo ha riguardato i paesi di Cina e India e si è concretizzato sia mediante l'avvio di nuovi stabilimenti produttivi sia attraverso acquisizioni di stabilimenti già esistenti. Di conseguenza, l'esposizione del Gruppo all'andamento di tali paesi è aumentata negli anni recenti. Gli sviluppi del contesto politico ed economico in questi mercati emergenti, ivi incluse eventuali situazioni di crisi o instabilità, potrebbero incidere in futuro in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo.
La crescente attenzione sulle conseguenze del cambiamento climatico a livello mondiale e sui potenziali impatti di carattere economico, sociale e ambientale, impone oggi alle aziende di valutare anche gli impatti sul business che potenzialmente si dovranno fronteggiare nel medio periodo.
Per tali ragioni il Gruppo è impegnato nella ricerca costante di soluzioni volte a garantire un utilizzo responsabile delle risorse naturali, l'efficientamento dei consumi energetici e la gestione delle emissioni in atmosfera. Biesse Group ha previsto l'implementazione di una progettualità volta a contribuire positivamente alla protezione e salvaguardia dell'ambiente attraverso la progressiva predisposizione di un sistema di monitoraggio strutturato e continuo dei vettori energetici e rifasamento dei singoli macchinari energivori, così come la razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse idriche.
A dimostrazione dell'impegno per contribuire a un'economia sostenibile e decarbonizzata, a partire dal 2020, oltre al rafforzamento delle attività di efficientamento energetico già in essere, per la maggior parte delle società italiane verrà acquistata energia da fonti rinnovabili certificata GO (Garanzia d'Origine), con lo scopo di ridurre significativamente le emissioni di CO2 Scope 2 market based.
La crescente interrelazione fra tecnologia e business e l'utilizzo sempre maggiore delle reti per la condivisione ed il trasferimento delle informazioni portano con sé diversi e numerosi rischi legati alla vulnerabilità dei sistemi informativi adottati nell'attività d'impresa. Potenziali attacchi cyber potrebbero riguardare dati e informazioni rilevanti posseduti dall'azienda quali, ad esempio, brevetti, progetti tecnologici o piani strategici non divulgati al mercato, con conseguenti danni economici e patrimoniali, normativi o di immagine.
La Funzione ICT di Gruppo ha implementato una strategia di Information Security che chiarisce la struttura di governance adottata dal Gruppo e gli indirizzi per la gestione del rischio cyber nell'ambito delle architetture informatiche e dei processi aziendali.
Il rischio liquidità è normalmente definito come il rischio che l'impresa non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa della difficoltà di reperire fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato
(asset liquidity risk). La conseguenza è un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale.
Il Gruppo dispone di un'elevata disponibilità di linee di credito per cassa, superiore alle effettive esigenze per cui lo sviluppo del debito è pressoché totalmente costituito dai residui di pregressi finanziamenti chirografari.
Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito nei diversi mercati di riferimento, sebbene l'esposizione creditoria sia suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.
Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici-statistici.
Il Gruppo Biesse, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e d'interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla diversa distribuzione geografica delle sue attività commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi denominati in valute diverse da quelle dell'area di produzione; in particolare il Gruppo Biesse è principalmente esposto per le esportazioni nette dall'area euro alle altre aree valutarie (principalmente Dollaro USA, Dollaro Canadese, Dollaro australiano, Sterlina inglese, Franco Svizzero, Rupia Indiana, Dollaro di Hong Kong e Renminbi cinese).Al fine di essere sempre più performante nella gestione dei rischi valutari e di darne anche sempre più una rappresentazione contabile coerente, Il Gruppo Biesse ha adottato una Policy di Gestione del Rischio di Cambio volta a fissare, tra le altre cose, stringenti regole per affrontare e mitigare i rischi riguardanti le oscillazioni dei tassi di cambio. Nella Policy in questione vengono altresì determinati gli strumenti attraverso i quali effettuare le coperture dal rischio di cambio sia informa accentrata (prevalente) che decentrata (limitata) accentrato che decentrato. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici del Gruppo.
Il Gruppo, ancorché abbia una posizione finanziaria netta pressoché neutra, è comunque esposto all'oscillazione dei tassi di interesse. L'esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all'indebitamento espresso a tasso variabile parzialmente contro bilanciati dai tassi di remunerazione (anch'essi variabili) delle proprie disponibilità attive.
Le politiche operative e finanziarie del Gruppo sono finalizzate, a minimizzare gli impatti di tali rischi sulla performance del Gruppo attraverso il miglioramento dei risultati economici e della posizione finanziaria netta.
Il Gruppo Biesse operando nel settore dei beni d'investimento di lungo periodo è sottoposto agli effetti negativi di eventuali strette creditizie da parte delle istituzioni finanziarie verso la propria clientela che voglia acquistare ricorrendo a forme di finanziamento (esempio leasing operativi, credito assicurato, etc.).
Il sistema di Corporate Governance di Biesse S.p.A. è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e alle best practice internazionali. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 13 marzo 2020 la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis TUF, relativa all'esercizio 2019.
Tale Relazione è pubblicata sul sito internet della Società www.biesse.com nella sezione "Investor Relations" sottosezione "Corporate Governance" e ad essa si fa esplicito riferimento per quanto richiesto dalla legge.
ll modello di amministrazione e controllo di Biesse S.p.A. è quello tradizionale (previsto dalla legge italiana), che prevede la presenza dell'assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Gli organi societari sono nominati dall'Assemblea dei Soci e rimangono in carica un triennio. La rappresentanza di Amministratori Indipendenti, secondo la definizione del Codice, e il ruolo esercitato dagli stessi sia all'interno del Consiglio sia nell'ambito dei Comitati aziendali (Comitato Controllo e Rischi,
Comitato per le operazioni con parti correlate, Comitato per le Remunerazioni), costituiscono mezzi idonei ad assicurare un adeguato contemperamento degli interessi di tutte le componenti dell'azionariato ed un significativo grado di confronto nelle discussioni del Consiglio di Amministrazione.
Dopo anni di continua crescita, il Gruppo ha raggiunto una dimensione tale per cui è fondamentale gestire i processi HR in maniera uniforme e organica, utilizzando gli strumenti più performanti. Elaborare ed implementare sistemi efficaci di selezione e retention del personale è la strategia fondamentale per la sostenibilità del Gruppo e la garanzia di trasparenza ed equità, nel pieno rispetto delle pari opportunità e della valorizzazione delle competenze individuali. L'obiettivo è di rafforzare tutte le aree aziendali, confidando nelle competenze degli uomini e delle donne di maggiore esperienza, unita all'entusiasmo di chi inizia il suo percorso di sviluppo professionale. La formazione dei dipendenti è alla base delle continue innovazioni, dell'affidabilità e della qualità dei prodotti e dei servizi che il Gruppo offre ai suoi clienti. Per tali motivi la formazione è strutturata in modo tale da assicurare un'offerta differenziata e inclusiva, orientata a coinvolgere tutte le figure professionali a tutti i livelli. E' convinzione del Gruppo il fatto che la crescita possa essere solida e continuativa nel tempo solo attraverso specifici investimenti nello sviluppo e nell'affinamento delle competenze dei propri collaboratori. Biesse Group, ritenendo che il continuo apprendimento sia la chiave per un futuro di successo, organizza ogni anno settimane di formazione presso l'Headquarters rivolte ai dipendenti delle filiali e ai partner commerciali nel mondo, giornate dedicate ad approfondimenti sulle innovazioni di prodotto e sui nuovi strumenti di vendita. La formazione ai dipendenti dell'area sales, è periodica e continuativa, e segue le evoluzioni tecnologiche dei prodotti e le novità relative ai servizi offerti dal Gruppo, al fine di dare sempre il maggior valore aggiunto ai clienti.
Come nel 2017 prosegue l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo. Al 31 dicembre 2018 i costi di sviluppo sono pari a € 34,4 milioni, di cui 14,9 esposti tra le immobilizzazioni in corso; tali costi sono stati sostenuti in prevalenza dalla controllante Biesse S.p.A. e in minima parte da HSD S.p.A., e si aggiungono ai costi di ricerca già spesati a conto economico. Per maggiori dettagli sui progetti principali si rimanda all'apposita sezione della relazione sulla gestione di Biesse S.p.A.
In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si espone di seguito il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio della capogruppo con gli analoghi dati consolidati.
| Patrimonio netto 31/12/2019 |
Risultato d'esercizio 31/12/2019 |
Patrimonio netto 31/12/2018 |
Risultato d'esercizio 31/12/2018 |
|
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | ||||
| Patrimonio netto e risultato di periodo della controllante | 186.390 | 4.063 | 195.838 | 32.013 |
| Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate: | ||||
| Diff. tra valore di carico e valore pro-quota del patrimonio netto | 44.147 | 39.235 | ||
| Risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate | 8.007 | 20.415 | ||
| Annullamento svalutazione/ripristini delle partecipazioni | 8.900 | 8.500 | ||
| Dividendi | (11.653) | (13.596) | ||
| Eliminazione degli effetti di operazioni compiute fra società consolidate: |
- | |||
| Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze finali | (12.156) | 3.711 | (15.867) | (3.661) |
| Profitti infragruppo su cessione di attività immobilizzate | (564) | (564) | - | |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio attribuibile ai soci della controllante |
217.817 | 13.027 | 218.642 | 43.672 |
| Interessenze di pertinenza dei terzi | 858 | (25) | 893 | 180 |
| Totale Patrimonio Netto | 218.675 | 13.002 | 219.535 | 43.851 |
In riferimento ai rapporti con la controllante Bi.Fin. S.r.L si riporta di seguito il dettaglio:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Ricavi | Costi | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al Periodo chiuso al 31/12/2019 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
||
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.1. | 31 | 433 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al Periodo chiuso al |
Periodo chiuso al | Periodo chiuso al | ||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 977 | 977 | 1.499 | ાર |
Si attesta, ai sensi dell'art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., l'esistenza delle condizioni di cui all'articolo 37 del Regolamento Consob n. 16191/2007.
Sono identificate come parti correlate il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, le società SEMAR S.r.l., Wirutex S.r.l. e Fincobi S.r.l. (la prima correlata per rapporti di parentela con il proprietario, la seconda e la terza società controllate dalla Bi. Fin. S.r.l., controllante della Capogruppo).
Nel corso dell'esercizio i rapporti intrattenuti con le suddette parti correlate sono stati i seguenti:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Ricavi | Costi | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
|
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 31 | 433 | ||
| Altre società correlate | ||||
| Fincobi S.r.1. | 1 | 1 | 1 | 14 |
| Se. Mar. S.r.1. | 15 | 22 | 2.507 | 3.075 |
| Wirutex S.r.1. | 40 | 38 | 1.456 | 1.489 |
| Altri | 1 | |||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 1 | 1 | 2913 | 3.217 |
| Componenti Collegio Sindacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | 146 | 116 | ||
| Totale | 57 | ર્ભ્ડ | 7.022 | 7.910 |
| Totale | 58 | 63 | 7.054 | 8.345 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
||
| Controllanti | |||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 977 | 977 | 1.499 | 16 | |
| Altre società correlate | |||||
| Fincobi S.r.1. | 43 | ||||
| Edilriviera S.r.l. | |||||
| Se. Mar. S.r.l. | 4 | 2 | 880 | 894 | |
| Wirutex S.r.l. | 13 | 18 | 479 | 516 | |
| Altri | 30 | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | |||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 1 | 190 | |||
| Componenti Collegio Sindacale | |||||
| Componenti Collegio Sindacale | 111 | 73 | |||
| Totale | 17 | 50 | 1.514 | 1.673 | |
| Totale | 994 | 1.027 | 3.013 | 1.689 |
Nei rapporti sopra riportati, che hanno natura in prevalenza finanziaria, le condizioni contrattuali praticate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.
Si indicano di seguito i luoghi in cui la società svolge la propria attività:
Via Toscana, 81 Pesaro Via Toscana, 75 Pesaro Via dell'economia SN Pesaro Piazzale Alfio de Simoni SN Pesaro Via della tecnologia SN Pesaro Via Zanica 19 k Grassobbio (BG) Via C. Porta 67 Seregno (MB) Via Marcello Malpighi 8 Lugo (RA) Via D'Antona e Biagi SN Novafeltria (RN) Via Cavour 9/A Codognè (TV) Via della meccanica 12 Thiene (VI)
La Società dispone della sede secondaria in Dubai Emirati Arabi Uniti Port Said SN Deira.
La Biesse S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, alcune società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea ("Società Rilevanti extra UE" come definite dalla normativa delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successive modificazioni).
Con riferimento a tali società si segnala che:
| N. azioni detenute direttamente e indirettamente al 31/12/2018 |
N. azioni vendute nel 2019 |
N. di azioni acquistate nel 2019 |
N. azioni detenute direttamente e indirettamente al 31/12/2019 |
% su capitale sociale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Giancarlo Selci | 13,970,500 | 13,970,500 | 51.00% | ||
| Presidente | |||||
| Roberto Selci | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Amministratore Delegato | |||||
| Stefano Porcellini | 1,000 | 1,000 | 0 | 0.00% | |
| Consigliere esecutivo e Direttore Generale | |||||
| Alessandra Parpajola | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere esecutivo | |||||
| Silvia Vanini | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere esecutivo | |||||
| Elisabetta Righini | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere Indipendente (Lead indipendent Director) | |||||
| Federica Palazzi | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere Indipendente | |||||
| Giovanni Chiura | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere Indipendente | |||||
| Paolo De Mitri | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Presidente collegio sindacale | |||||
| Claudio Sanchioni | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Sindaco effettivo | |||||
| Dario de Rosa | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Sindaco effettivo | |||||
| Silvia Cecchini | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Sindaco effettivo |
Nel corso dell'esercizio 2019 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.
In data 21 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. ha approvato il piano triennale di Gruppo 2020-2022; tale piano conferma la strategia in atto da parte della Società focalizzata su innovazione di prodotto e servizi, sfruttando in pieno i trend in atto in termini di automazione, digitalizzazione e servitization. Ciò nonostante, l'attuale contesto macro-economico non consente di proiettare gli stessi tassi di crescita degli anni precedenti; pertanto, il piano approvato prevede una crescita media del 3,2 % nel triennio 2020-2022, più equilibrata se confrontata con gli anni precedenti, ma che conferma un'efficace strategia di business ed un trend superiore ai mercati di riferimento. Questo perché la crescente richiesta di tecnologia per effetto della rivoluzione industriale 4.0 sarà forte anche nei prossimi anni, indipendentemente dall'andamento ciclico dell'economia mondiale.
Le proiezioni di crescita del prossimo triennio rimangono quindi positive, suffragate anche dal backlog registrato a fine 2019, pari a € 197 milioni (-13% sul 2018).
Il nuovo piano industriale comunque deve essere visto in continuità con quelli precedenti: Biesse vuole mantenere la strategia di prosecuzione degli investimenti in atto, con l'intento di confermare il trend di crescita conseguito negli ultimi anni.
Occorre peraltro evidenziare come noto che, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili. I potenziali effetti di questo fenomeno sul bilancio non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.
Biesse, sulla base di queste recenti evoluzioni, sta valutando e ponendo in essere alcune azioni volte al contenimento dei costi: per quanto riguarda il costo del lavoro, ricorso allo smaltimento ferie pregresse, fruizione delle ferie dell'anno in corso, ricorso ad ammortizzatori sociali quali la CIGO COVID-19 e la CIGO "ordinaria"; per quanto riguarda i costi di altra natura, è in corso l'analisi dettagliata volta all'identificazione ed allo spostamento di tutte le voci non essenziali. . L'attuale andamento degli ordini nel settore (peraltro, comune a tutti i principali competitors di Biesse) suggerisce che le azioni attualmente in fase [CL(-B1] di definizione dovranno gioco forza continuare quanto meno fino a metà esercizio 2020. Questo dovrebbe consentire il contenimento degli effetti della riduzione dei ricavi sulla redditività del Gruppo, che comunque si prevede in contrazione. Gli Amministratori di Biesse sono comunque convinti che la società sia, per strategia, organizzazione, management e solidità finanziaria, preparata per affrontare questa fase acuta del ciclo.
Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio di Biesse S.p.A., i principi contabili adottati nel bilancio separato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.
| 31 Dicembre 2019 |
% su ricavi | 31 Dicembre 2018 |
su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 425.282 | 100,0% | 472.412 | 100,0% | (10,0)% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
8.669 | 2,0% | 2.187 | 0,5% | |
| Altri Proventi | 7.169 | 1,7% | 5.874 | 1,2% | 22,0% |
| Valore della produzione | 441.120 | 103,7% | 480.473 | 101,7% | (8,2)% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (235.958) | (55,5)% | (252.236) | (53,4)% | (6,5)% |
| Altre spese operative | (64.561) | (15,2)% | (66.167) | (14,0)% | (2,4)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti | 140.601 | 33,1% | 162.070 | 34,3% | (13,2)% |
| Costo del personale | (106.984) | (25,2)% | (107.771) | (22,8)% | (0,7)% |
| Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti | 33.617 | 7,9% | 54.299 | 11,5% | (38,1)% |
| Ammortamenti | (19.785) | (4,1)% | (15.732) | (3,3)% | 25,8% |
| Accantonamenti | (2.440) | (0,6)% | (886) | (0,2)% | 175,4% |
| Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti | 11.392 | 2,7% | 37.680 | 8,0% | (69,8)% |
| Impairment e componenti non ricorrenti | (6.129) | (1,4)% | (1.311) | (0,3)% | |
| Risultato operativo | 5.263 | 1,2% | 36.369 | 7,7% | (85,5)% |
| Componenti finanziarie | (676) | (0,2)% | (631) | (0,1)% | 7,1% |
| Proventi e oneri su cambi | (2.656) | (0,6)% | (2.544) | (0,5)% | 4,4% |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (8.900) | (2,1)% | (8.500) | (1,8)% | 4,7% |
| Plusvalenze/minusvalenze da attività finanziarie | 120 | 0,0% | 15 | 0,0% | |
| Dividendi | 11.653 | 2,7% | 11.882 | 2,5% | (1,9)% |
| Risultato ante imposte | 4.804 | 1,1% | 36.592 | 7,7% | (86,9)% |
| Imposte sul reddito | (/41) | (0,2)% | (4.5/8) | (1,0)% | (83,8)% |
| Risultato dell'esercizio | 4.063 | 1,0% | 32.013 | 6,8% | (87,3)% |
I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 425.282 mila, contro i € 472.412 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 10% sull'esercizio precedente. Come già evidenziato nell'analisi di vendite del Gruppo si segnala il decremento della Divisione Legno mentre la Divisione Vetro/Pietra conferma un andamento in linea col 2018. Si rimanda a quanto già precisato in merito all'analisi delle vendite di Gruppo.
Il valore della produzione è pari a € 441.120 mila, contro i € 480.473 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento del 8,2 % sull'esercizio precedente. Per una più chiara lettura della marginalità, si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolato sul valore della produzione.
| 31 Dicembre 2019 |
96 | 31 Dicembre 2018 |
96 | |
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | ||||
| Valore della produzione | 441.120 | 100,0% | 480.473 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 235.958 | 53,5% | 252.236 | 52,5% |
| Altre spese operative | 64.561 | 14,6% | 66.167 | 13,8% |
| Costi per servizi | 57.658 | 13,1% | 59.452 | 12,4% |
| Costi per godimento beni di terzi | 1.150 | 0,3% | 3.534 | 0,7% |
| Oneri diversi di gestione | 5.753 | 1,3% | 3.182 | 0,7% |
| Valore aggiunto | 140.601 | 31,9% | 162.070 | 33,7% |
L'incidenza percentuale del valore aggiunto calcolato sul valore della produzione è diminuita del 1,8% rispetto all'esercizio precedente (dal 33,7% del 2018 al 31,9% del 2019). Tale decremento è riconducibile sia alla maggior incidenza dei consumi (dal 52,5% del 2018 al 53,5% del 2019) che delle altre spese operative (13,9% del 2018 contro 14,6% del 2018). Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto di € 1.606 mila.
Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 1.606 mila) ma incrementano il proprio peso percentuale dal 13,9% al 14,6%. Tale incremento d'incidenza è riconducibile prevalentemente ai costi per servizi. I Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 2.384 mila, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 2.571 principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.
Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari a € 106.984 mila, contro i € 107.771 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento in valore assoluto di € 784 mila pari allo 0,7%. La componente fissa relativa a salari e stipendi è aumentata di circa € 1.503 mila (+1,4%) dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La parte variabile (premi di risultato, bonus e relativi carichi contributivi) presenta un decremento per circa € 2.289 mila. Le capitalizzazioni delle ore del personale dedicato ad attività di R&S sono in leggera flessione rispetto l'esercizio precedente (€9.010 nel 2019 contro gli € 9.198 del 2018).
La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale.
Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,3 punti percentuali passando dal 22,9% del 2018 al 25,2% dell'anno in corso.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per € 33.617 mila (€ 54.299 nel 2018). Gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 1.878 mila.
Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 25,8% (passando da € 15.732 mila del 2018 a € 19.785 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali per € 2.712 mila passando da € 4.628 mila ad € 7.340 mila. Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 1.781 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.341 mila (da € 11.105 mila a € 12.446 mila, in aumento dell'12,1%).
Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano sensibilmente rispetto al 2018 (€ 2.440 mila nel 2019 contro € 886 mila nel 2018) in gran parte dovuti a rischi per penali a seguito di vertenze con clienti.
Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 11.392 mila in diminuzione del 69,8% rispetto al 2018 (€ 37.680 mila).
Si segnala che il risultato della Società anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 6.129 mila. La Società ha proceduto ad impairment su alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, per € 3.219 mila, a licenze di software non più utilizzati per € 1.527, ad accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti e a costi del personale riferiti a incentivi all'esodo per € 1.383 mila.
Il risultato operativo è positivo per € 5.263 mila in diminuzione dell'85,5% rispetto al 2018 (€ 36.369 mila).
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 676 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 631 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 97 mila.
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 2.656 mila, in leggero peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 2.544 mila).
Le rettifiche di valore delle attività finanziarie, il cui saldo è negativo per € 8.900 mila (negativo per € 8.500 mila nel 2018) si riferiscono alle svalutazioni di alcune partecipazioni a seguito dei test d'impairment effettuati. Le svalutazioni hanno riguardato:
La voce dividendi ammonta ad € 11.653 mila ed è così dettagliata:
Il risultato ante imposte è positivo per € 4.804 mila in decremento rispetto al 2018, il cui valore ammontava ad € 36.592 mila.
Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 741 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 1.309 mila) ed IRAP (€ 755 mila); imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 239 mila), imposte differite nette (positivo per € 1.084 mila). Stante il significativo calo del risultato la Società non ha proceduto al calcolo di stima del beneficio Patent Box per l'anno 2019.
La Società consuntiva dunque un risultato dell'esercizio positivo pari ad € 4.063 mila (€ 32.013 nel 2018).
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| migliaia di euro | ||
| Immateriali | 54.847 | 55.754 |
| Materiali | 67918 | 56.844 |
| Finanziarie | 98.672 | 107.059 |
| Immobilizzazioni | 221.437 | 219.657 |
| Rimanenze | 68.230 | 59.792 |
| Crediti commerciali | 107.111 | 130.194 |
| Debiti commerciali | (136.962) | (166.901) |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 38.379 | 23.085 |
| Fondi relativi al personale | (9.955) | (10.188) |
| Fondi per rischi ed oneri | (7.518) | (4.395) |
| Altri debiti/crediti netti | (22.016) | (21.561) |
| Attività nette per imposte anticipate | 3.409 | 2.324 |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (36.080) | (33.820) |
| Capitale Investito Netto | 223.736 | 208.922 |
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 154.934 | 136.432 |
| Risultato dell'esercizio | 4.063 | 32.013 |
| Patrimonio Netto | 186.390 | 195.838 |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 109.037 | 84.223 |
| Altre attività finanziarie | (33.027) | (16.161) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (38.664) | (54.978) |
| Posizione Finanziaria Netta | 37.346 | 13.084 |
| Totale Fonti di Finanziamento | 223.736 | 208.922 |
Il valore delle immobilizzazioni immateriali nette diminuisce di € 1 milione rispetto al dato del 2018. Nell'esercizio la Società ha incrementato i propri investimenti per un totale di € 16,2 milioni tra i quali si evidenziano quelli riferiti a capitalizzazioni per R&S (pari a circa € 10,3 milioni). Il decremento è dovuto all'effetto del maggior importo riferito ad ammortamenti (€ 12,4 milioni) e ad impairment (€ 4,7 milioni) su progetti R&D in fase di phase out.
Le immobilizzazioni materiali nette aumentano di € 11 milioni. L'incremento è dovuto sia all'effetto della prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 6 milioni, sia a nuovi investimenti che riguardano per € 3,6 milioni l'acquisto di un magazzino verticale, per € 1,5 milioni l'acquisto in leasing di un macchinario per l'officina, € 1,1 milioni la ristrutturazione di un fabbricato esistente oltre agli investimenti legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro necessari per l'attività produttiva ordinaria.
Le immobilizzazioni finanziarie registrano un decremento netto di 8,3 milioni per effetto di impairment sulle partecipazioni di Biesse Australia (€4,8 milioni), Biesse Hong Kong (€ 2,3 milioni) e Biesse Gulf (€ 1,8 milioni) e aumenti di capitale in Biesse Russia.
Il capitale circolante netto, confrontato con dicembre 2018, evidenzia un incremento complessivo per circa € 14,9 milioni; la variazione è da imputare al decremento dei crediti commerciali (per € 23 milioni) in seguito al decremento delle vendite nell'ultima parte dell'anno e all'incremento delle rimanenze (per circa € 8,4 milioni) e alla diminuzione dei debiti commerciali (per € 30 milioni) dovuto al decremento degli acquisti.
Nella voce altre attività/(passività) nette negative per € 36 milioni (€ 33,8 milioni nel 2018) si evidenzia l'incremento negativo della voce altri fondi per rischi ed oneri a seguito di accantonamenti per rischi di penali con clienti.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Cassa | 1.165 | 2.841 |
| Disponibilità liquide | 37.499 | 52.137 |
| Liquidità | 38.664 | 54.978 |
| Attività finanziarie | 2.620 | 444 |
| Attività finanziarie verso parti correlate | 30.407 | 15.717 |
| Debiti bancari correnti | (473) | (489) |
| Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (33.767) | (11.842) |
| Altri debiti finanziari correnti | (520) | (1.039) |
| Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate | (43.718) | (38.693) |
| Indebitamento finanziario corrente | (78.478) | (52.063) |
| Indebitamento finanziario corrente netto (disponibilità) | (6.787) | 19.076 |
| Altri debiti finanziari non correnti | (30.558) | (32.161) |
| Indebitamento finanziario non corrente | (30.558) | (32.161) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità) | (37.345) | (13.085) |
Si precisa che la "Posizione/Indebitamento Finanziaria/o Netta/o" non è identificata/o come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 37,3 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente di € 24,3 milioni.
Sul dato della PFN pesa la prima applicazione con effetto dal 1.1.2019 del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 6,1 milioni.
Si precisa poi che il dato al 31 dicembre 2019 tiene conto del pagamento del dividendo 2018 agli azionisti, pari a circa € 13,1 milioni (€ 13,1 milioni nel 2018).
Vengono di seguito elencate le principali attività di ricerca e sviluppo effettuate nel corso dell'anno:
E' stato completato lo sviluppo per ridurre i costi di montaggio ed incrementare il livello di collaudo e test sia degli aggregati di postbordatura, da utilizzare sulle Rover Edge, sia degli aggregati deflettori.
E' proseguito lo sviluppo di una attrezzatura per automatizzare la regolazione e la taratura delle teste 5 assi sulle linee produttive, con lo scopo di ridurre i tempi di attraversamento ed aumentare la precisione delle macchine sulle linee di montaggio.
E' stato avviato lo sviluppo del software per incrementare che permetta di rilevare e compensare la posizione assoluta dell'elettromandrino nell'area di lavoro della macchina stessa, con lo scopo di aumentare la precisione dei particolari lavorati dalla macchina.
E' proseguito lo sviluppo di un nuovo sistema di sicurezza per il rilevamento dell'operatore all'interno della zona pericolosa di un centro di lavoro con dispositivi non a contatto.
E' stato completato lo sviluppo di un copiatore elettronico da montare sul gruppo di fresatura (elettromandrino) con l'obiettivo di permettere la realizzazione di lavorazioni a profondità costante dalla superfice superiore del pannello.
E' stato avviato lo sviluppo della diagnostica da applicarsi a tutte le periferiche del bus di campo presenti sul centro di lavoro con l'obiettivo di permettere il monitoraggio e la diagnosi di eventuali anomalie.
E' stato avviato lo sviluppo per ottimizzare la gestione da parte degli inverter delle diverse taglie di elettromandrini e motori fresa presenti nella gamma dei centri di lavoro con lo scopo di massimizzare la potenza erogabile e minimizzare le rampe di accelerazione e decelerazione al variare del pes e dell'inerzia degli utensili.
E' stato avviato lo sviluppo di una ottimizzazione del gruppo a bordare attualmente presente sulle Rover Edge di fascia bassa, media ed alta con lo scopo di aumentarne l'autonomia di bordatura, migliorare la produttività attraverso l'efficientamento del processo di post-bordatura
E' stato avviato lo sviluppo di un evoluzione del gruppo di bordatura destinato alle Rover Edge di fascia media ed alta con lo scopo di aumentare le tipologia dei bordi processabili attraverso l'utilizzo di diverse tecnologie di bordatura, l'incremento degli spessori dei pannelli processabili e la possibilità di bordare anche pannelli con bordi inclinati.
E' stato avviato lo sviluppo per implementare sul centro di lavoro le necessarie predisposizioni per permettere di interfacciare la m/c stessa con i robot di carico/scarico.
E' proseguito lo sviluppo di un nuovo piano di lavoro per centri di lavoro con piani a barre più performante sia come velocità di set-up, sia come funzionalità ed ergonomia d'uso dei dispositivi di bloccaggio
E' proseguito lo sviluppo per realizzare due nuove versioni di piano di lavoro continuo per macchine dedicate alla lavorazione nesting di pannelli di legno ed advanced materials.
E' stato avviato lo sviluppo per l'adeguamento dei dispositivi di sicurezza presenti sulle macchine alla nuova norma armonizzata per i centri di lavoro UNI ISO 19085-1/3. Questa norma sostituisce la UNI EN 848-3
E' stato avviato lo sviluppo per la realizzazione di un master per lo schema elettrico di tutti i centri di lavoro con l'obiettivo di razionalizzare i componenti utilizzati e di migliorarne l'affidabilità.
E' stato completato lo sviluppo per incrementare le performance del gruppo a bordare, utilizzato sui diversi centri di lavoro Rover, con l'obiettivo di permettere di gestire anche i bordi (materiale PP, ABS o PVC) con strati funzionalmente adatti ad essere fusi.
E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro a piani a barre di fascia medio-bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze del
mercato dell'artigiano con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.
E' stato completato lo sviluppo di un centro di lavoro con struttura Gantry dedicato alla fresatura e bordatura dei pannelli sagomati per servire le esigenze del mercato dell'artigiano.
E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro con unità operatrice 5 assi economica e piani a barre di fascia bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze dei mercati emergenti.
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro di fascia media con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano. Saranno progettate nuove soluzioni per massimizzare le dimensioni in larghezza dei pezzi da lavorare a parità di spazio di installazione.
E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sia sull'unità operatrice con 5 Assi, sia sulla piano di lavoro a barre per il centro di lavoro Rover A 16XX con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano.
E' proseguito lo sviluppo di un Centro di lavoro di fascia medio - bassa dotato di testa 5 Assi con struttura gantry dedicato alla lavorazione in nesting sia dei materiali di legno sia di materiali plastici.
E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sulla gamma di prodotto Rover B e C.
E' stato completato lo sviluppo per inserire le configurazioni a doppia carro Y su tutte le varianti di taglia dei centri di lavoro di fascia alta dedicati alla lavorazione in nesting con l'obiettivo di coprire le diverse esigenze produttive di Clienti che operano un settore altamente competitivo
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro caratterizzato da assi X-Y con alta velocità vettoriale ed alta accelerazione con l'obiettivo di aumentare la produttività per applicazione su linee flessibili di produzione di pannelli.
E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con piani a barre e struttura gantry dedicato alla lavorazione dei pannelli sagomati.
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con struttura gantry dedicato alla lavorazione nesting di multipannelli orientato ai produttori di fusti con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro dedicato alla foratura di pannelli singoli e doppi per alta produttività e flessibilità con carico manuale o automatico.
E' stato avviato lo sviluppo di nuove funzionalità per Sophia, la piattaforma digitale di Biesse che consente ai clienti di ottimizzare la gestione delle risorse al fine di ottenere un maggior valore dalle macchine.
Sono state avviate le attività di definizione delle check list delle nuove funzionalità inserite nella versione 3.0.8 di bSolid.
E' stato completato lo sviluppo di gruppi operatori per il taglio di materiali plastici e compositi attraverso l'utilizzo di utensili a forma di coltello orientabili attorno al loro asse longitudinale. Questi utensili possono essere dotati anche di movimento oscillante e di dispositivi di copiatura. Questi gruppi permetteranno di aumentare le performance dei centri di lavoro dedicati alla settore degli advanced materials.
E' stato avviato lo sviluppo software per ottimizzare tutte le cicliche del PLC con l'obiettivo di rendere i centri di lavoro più performanti.
E' stato avviato il progetto per aumentare l'ergonomia e l'usabilità dei centri di lavoro con l'obiettivo di fornire gli strumenti che facilitino l'operatore in tutte le fasi del suo lavoro.
E' stato avviato lo sviluppo per ampliare la gamma della Winline grazie all'introduzione di configurazioni che prevedono teste 5X dedicate ed ottimizzate per la lavorazione di elementi di massello ed infissi.
Nel 2017 si è aperta una attività di partnership con aziende produttrici di macchine per il legno per la realizzazione di un prodotto per EASY ASSEMBLY, Il prototipo è stato concluso nel corso del 2019.
Nel 2019 si è continuato il progetto della foratrice trasversale da linea FTF (il progetto ha subito una modifica nei gruppi operatori richiedendo una rivisitazione), comprende 3 moduli principali, ed un pacchetto SW e di ottimizzazione delle lavorazioni ed attrezzaggi particolarmente innovativo. Pianificata prototipazione per 2021.
Conclusa gamma foratrici Techno Line Restyling 2018. Macchine reimpiantizzate e riviste con contenuti tecnologici migliorati e possibilità di comunicazione con Applicativo Sophia di diagnostica remotata e scambio dati. La gamma macchine è stata inserita in produzione per commercializzazione nel corso dell'anno
Nel 2018 sono state concluse le attività di prototipazione della foratrice Techno BT MN, foratrice trasversale da linea, realizzate le verifiche e i test, implementato il sw dell'interfaccia. Per approfondimenti su sviluppo Sw PLC e interfaccia, necessari anche per futura implementazione della macchina CN sono state svolte attività di check. La macchina sarà consegnata a cliente beta tester a inizio 2020.
Nel 2019 sono state concluse le attività di montaggio meccanico, elettrico della macchina. L'utilizzo di risorse dedicate su altre attività ha prolungato il collaudo SW che si concluderà nel 2020.
Nel 2019 si è aperto un progetto di cella di lavoro in cui sono coinvolte macchine relative alla movimentazione orizzontale dei pannelli e bordatrici. L'obiettivo è la realizzazione di un anello di bordatura con produttività elevate e flessibilità di bordatura del pannello.
Il prodotto classico per l'automazione industriale sarà rivisto per incrementare le funzionalità di trasporto, l'impiantistica e sensoristica che consentano un incremento delle velocità e l'affidabilità di trasporto.
Il progetto ha l'obiettivo di standardizzare l'integrazione del transfer di carico pannello da lavorare su centro d lavoro Rover B FT. L'integrazione del transfer prevede oltre al progetto meccanico anche una integrazione impiantistica e una definizione della gestione software.
Magazzino orizzontale a movimentazione rapida per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le strutture e il dispositivo di gestione del vuoto. Il magazzino è stato progettato nel 2018, prototipato nel corso del 2019,
Magazzino orizzontale per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le performance e la gestione del vuoto. Il magazzino è stato completamente prototipato e presentato a fiera LIGNA 2019. Iniziata immissione sul mercato a fine 2019.
Attività di rinnovamento degli strumenti SW e metodologici per la realizzazione degli schemi elettrici. L'attività prevede una riclassificazione delle anagrafiche componenti, uno sviluppo delle configurazioni elettriche delle macchine. Applicato metodo di progettazione su gran parte dei prodotti Handling, completamento su tutti i prodotti entro 2020
Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle interfacce SW per le macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata
Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle librerie SW. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.
Cantiere di sviluppo e aggiornamento delle funzionalità di interfaccia installate sulle macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.
Viene riprogettato l'introduttore automatico di pannelli per Stream B in contesti di linee automatizzate. Il prodotto viene arricchito di funzionalità per incrementare le performance in termini di affidabilità del processo, produttività e formati di pannelli lavorabili.
Ampliamento dei volumi delle cabine macchina per accogliere nuove unità funzionali e arricchire le performance della gamma di macchine con particolare focus sulle emergenti richieste di flessibilità nella gestione di diverse tecnologie di colle.
La bordatura lineare di Biesse prima di questa iniziativa ha sempre coperto le esigenze di una clientela evoluta che pretende macchine dotate di un controllo numerico e di setup automatici nell'attrezzaggio tipico di un cambio di lavorazione. La gamma si caratterizza di 3 modelli, Akron1110, Akron1120 e Akron1130 studiate per coprire tutte le caratteristiche offerte dalla concorrenza attiva in questa fascia di mercato e con migliori performance (maggiore velocità di processo e un maggiore spessore pannello lavorabile).
Si crea una nuova gamma di macchine in grado di colmare il gap di prodotto nella fascia media delle soluzioni proposte da Biesse. Si colloca tra le gamme Stream A ed Akron1400 per soddisfare esigenze di prestazioni su più turni di lavoro e pacchetti di opzionali chiusi per una maggiore competitività economica.
Dopo la sua presentazione al mercato nel 2014 si revisiona in modo importante la macchina di processo di bordatura a lotto uno con integrato il modulo di squadratura.
È riprogettata completamente nella zona di introduzione e asportazione truciolo introducendo gruppi di derivazione dalla Stream C e l'introduzione di nuovi sistemi di movimentazione lineare per l'incremento delle performance e riduzione della manutenzione.
Nuovo Arrotondatore monomotore ad azionamento elettronico concepito per le macchine di fascia media (Stream A e Stream A Smart) in contesti ad elevata produttività e frequenti cambi di lavorazione. Si caratterizza per l'assenza di regolazioni manuali.
Innovativo sistema di fusione e applicazione della colla sul pannello che consente di ridurre drasticamente di tempi di sostituzione del tipo di colla minimizzando la quantità di colla da sprecare. La tecnologia sviluppata è coperta da un brevetto Biesse.
Innovativo sistema di applicazione dei bordi basati sull'attivazione dello strato adesivo per trasferimento energetico. Il sistema, coperto da brevetto, completa la gamma di soluzioni offerte da Biesse in quest'ambito.
Revisione del progetto che è sul mercato dal 2015 con incremento di ergonomia (basamenti più lunghi), nuovo sistema di trasporto ad attriti ridotti ed eliminazione della cabinatura integrale per fare spazio a nuovi sistemi di applicazione colla e nuovi gruppi rettificatori.
Viene riprogettato il sistema di alloggiamento delle bobine di bordo per consentire una migliore ergonomia nelle fasi di carico di quest'ultime. In particolare, il sistema riduce drasticamente il tempo di inserimento del rotolo.
Evoluzione ed unificazione della gamma di rettificatori Stream A/B/C con integrazione della gestione delle novità rilasciate sul mercato in termini di utensili. I nuovi gruppi avranno funzionalità software di "Smart Lenght Management" e "Working Line Management" orientate al consumo intelligente dei due utensili e al minimizzare gli errori di processo dovuti all'azione dell'operatore durante la manutenzione ordinaria.
Riprogettazione dei gruppi operatori che equipaggiano la fascia media di bordatura con l'obiettivo di ridurre la varietà di soluzioni presenti ad oggi uniformando la soluzione sul concetto di barre verticali per ottenere maggiore affidabilità e massimizzare l'immagine di solidità strutturale. A livello prestazionale andranno ad ampliare la gamma di velocità di lavorazione fino al 50% con soluzioni tecnologiche che consentano di contenere l'incremento dei costi.
Nuova sistema di incollaggio che andrà ad equipaggiare il top di gamma della bordatura lineare. Oltre all'incremento di prestazioni (velocità, flessibilità, riduzione del "filo colla" e compatibilità ai nuovi test qualitativi) ha l'obiettivo di unificare la gamma di dispositivi ad oggi disponibili integrando in maniera nativa le soluzioni di attivazione a trasferimento energetico e le soluzioni commerciali di prefusori colla immesse sul mercato in questi ultimi anni.
Nuovo Arrotondatore monomotore concepito per il top di gamma della bordatura lineare sia in contesti ad elevata produttività che in quelli a frequenti cambi di lavorazione. Sarà equipaggiato con azionamenti lineari e
soluzioni integrate in modo da garantire le elevate performance e al contempo annullare gli interventi di setup manuale da parte degli operatori.
Ampliamento della gamma di soluzioni del processo di intestatura per l'alta gamma di bordatrici e squadrabordatrici con l'obiettivo di massimizzare le prestazioni in termini di velocità ed affidabilità. L'obiettivo dell'incremento della velocità massima del 50% passa per un cambio tecnologico volto anche a massimizzare l'efficienza energetica dell'intero sistema.
Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea con asservimento di un robot che svolge le funzioni di scarico. Sviluppo taglia e opz.
Continua la progettazione della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia bassa. Sviluppo delle taglie mancanti e opz.
Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia medio/bassa. Sviluppo delle taglie e opz.
Continua la progettazione della nuova gamma di impianti angolari di fascia alta (WNA 8), sono state implementate nuove funzionalità SW e sviluppate nuove taglie
Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea per il mercato materiale plastico. Sviluppo delle taglie e opz
Continuano gli sviluppi sw dell'interfaccia e del PLC OSI e dell'ottimizzatore Optiplanning con nuove implementazioni per velocizzare, ottimizzare semplificare l'utilizzo delle macchine e gestire nuovi modelli macchina.
Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza metalliche (Diametro 300/250), adatte alla squadratura ad umido e a secco di lastre di gres porcellanato.
Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza a legante resinoide (Diametro 300/250), adatte alla squadratura a secco di lastre di gres porcellanato.
Studio di un nuovo teorico processo che permetta la sinterizzazione in Situ di leganti metallici su un corpo in acciaio, senza l'ausilio di pressatura.
Progetto per sostituzione macchina presente in produzione, con sviluppo di un modello dedicato al processo produttivo Diamut.
Sviluppo di un macchinario per la misurazione automatica degli utensili rivolta al mercato della pietra e del vetro con interfaccia macchine CNC.
E' proseguito lo sviluppo software per la progettazione di manufatti includenti differenti lavorazioni con architettura ad uso semplificato per le esigenze riguardanti la realizzazione di manufatti in vetro, pietra e metallo, fino a progetti per manufatti di forme complesse.
Sviluppo innovativo di funzione cambio utensile rapido su gruppo per l'esecuzione di raccordi, applicabile su macchinari per lavorazione di molatura rettilinea su lastre in vetro piano e materiali sintetici o ceramici, tramite utensili diamantati e lucidanti, per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, rivolto ad artigiani e industrie.
E' avviata la fase di test di un macchinario innovativo a controllo numerico con un piano di lavoro atto a facilitare il posizionamento dei sistemi di bloccaggio pezzi, necessari alla lavorazione di lastre piane in vetro, pietra naturale o sintetica, lavorabili con asportazione meccanica, destinate all'arredamento e all'edilizia.
E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati i prototipi della seconda taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato al taglio di lastre monolitiche per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.
E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche regular, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.
E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati due prototipi ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre monolitiche e laminate, utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.
E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche jumbo, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.
E' stato sviluppato un progetto innovativo, realizzato il prototipo ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea, ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre laminate utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.
Sviluppo innovativo in ottica di gamma di un macchinario a controllo numerico, per manufatti in vetro, pietra naturale o sintetica ad asportazione meccanica, tramite utensili diamantati per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, il cui piano di lavoro è dotato di sistemi per il fissaggio dei manufatti con matrice automatica. Il suddetto macchinario comprende anche un sistema di carico automatico, tramite robot di asservimento.
Sviluppo su un macchinario per il taglio di vetro, pietra, acciaio, alluminio e materiali plastici, a getto d'acqua ad altissima pressione, di un sistema di carico e scarico automatico, finalizzato alla agevolazione della movimentazione di semilavorati e manufatti, in sicurezza ed ergonomia.
E' proseguito lo sviluppo software per le necessità di lavorazioni riguardanti le realizzazioni di manufatti in vetro, pietra e metallo, per esigenze di essenzialità e facilità all'uso, fino a soddisfare le esigenze costruttive di forme complesse.
Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinari innovativi destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica, tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, in gamma dimensionale, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.
Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinario innovativo entry level, destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.
Si prosegue nello studio e sviluppo per il conseguimento dell'obiettivo di diagnosi puntuale di malfunzionamenti elettrici/elettronici negli impianti di macchina. Sviluppo di nuova modulistica HSD capace di fornire misure di grandezze elettriche e fisiche nonché informazioni puntuali su anomalie e guasti di impianto/sensoristica per facilitare il lavoro del tecnico service.
Si studiano e realizzano prototipi di guarnizioni avvolgenti per il dispositivo palmare wireless capace di consentire un grado di protezione adeguato ad ambienti umidi e/o polverosi che si ritrovano nelle fabbriche di lavoro del vetro o del marmo.
Si studio uno step di miglioramento dell'azionamento per 4 motori In particolare, si introduce un sistema con batteria tampone per il mantenimento della posizione assoluta del motore, caratteristica sempre più richiesta dal mercato. La estrema compattezza della soluzione è la principale sfida nello studio della soluzione.
Proseguono le attività di sviluppo di nuove funzionalità a disposizione dei reparti di automazione delle varie macchine volte al miglioramento delle prestazioni delle macchine di produzione o prototipi con nuove caratteristiche. In particolare:
Ancora in corso la realizzazione di nuovi strumenti di debug e analisi di funzionamento volti a facilitare sensibilmente le attività di messa a punto di nuove macchine o di ricerca di difetti occulti nelle logiche di automazione.
Obiettivo del progetto è creare la disponibilità di tools che consentano l'aggiornamento del PLC di sicurezza in modo sicuro senza l'intervento del tecnico in loco.
Studio e realizzazione di un ambiente in grado di ospitare su WRT il framework SeedXP di Biesse per creare una infrastruttura unificata per lo sviluppo dei PLC.
Si prosegue con nuovi studi e sviluppi volti a migliorare la precisione delle macchine attraverso compensazioni software.
Si prosegue con l'arricchimento delle funzioni di test automatico volte ad aumentare la qualità dei software CNC. In particolare si sono introdotti test specifici per la validazione degli aggiornamenti automatici di Windows.
Con questo progetto si intende verificare come l'approccio con sistemi di simulazione del comportamento di un gruppo meccanico complesso, possa aiutare nello sviluppo del software di automazione e nel prevedere il comportamento del gruppo stesso.
Nel 2019 sono proseguiti gli sviluppi del nuovo sistema di programmazione integrato per la lavorazione del legno, della plastica. Il focus principale è stato dato sullo sviluppo di nuove caratteristiche:
La simulazione realistica, unica nel suo genere, permette di ingegnerizzare un prodotto prima di averlo fatto e rimuove molte delle incertezze derivanti dall'uso di macchine complesse come i centri di lavoro.
bProcess ha portato a termine nel 2019 la commessa del cliente "Cubo Design", dall'ordine, alla messa in produzione, fino alla spedizione, passando per la gestione dei magazzini e le istruzioni di assemblaggio. Il supporto di macchine del gruppo è aumentato.
Applicativo aggiuntivo a bSolid per la progettazione e realizzazione del serramento. Nel 2019 sono state implementate nuove funzioni per gestire tipologie diverse di serramenti.
Applicativo aggiuntivo a bSolid per la gestione dei centri di lavoro a bordare del legno. L'obiettivo di questo progetto è quello di semplificare all'ennesima potenza l'uso di queste macchine oggi molto ostico, attraverso l'uso massiccio di interfacce semplificate e di tecnologie affini alla ricerca operativa e all'intelligenza artificiale, che permettano a bEdge di effettuare automaticamente tutte quelle fasi di progettazione della bordatura che oggi vengono eseguite manualmente.
bNest raggiunge una semplicità d'uso estrema e un'integrazione totale con bSuite, che permette al cliente di lavorare in modo più organizzato e controllato, grazie alla simulazione di bSolid. Basato su piattaforma bProcess, permette di avere un collegamento diretto con i software di progettazione cabinet e di integrarsi con i sistemi ERP più diffusi. Nel 2019 è proseguito lo sviluppo di tale componente della bSuite attraverso la aggiunta di alcune funzionalità: grain matching, nesting manuale, Common Cut, Guillotine Cut, Multi Torque
Prosegue nel 2019 lo sviluppo di bCabinet, da parte di BrainSoftware su specifiche Biesse. Oggetto dello sviluppo è stata la parte di integrazione delle funzionalità per il monitoraggio delle macchine in produzione.
Ottimizzatore del piazzamento dei pezzi di forme rettangolari su lastre e resti di diversi formati per macchine sezionatrici. La scelta di lastre e resti è fatta minimizzando il numero di lastre, lo scarto e il costo.
Applicativo CAD/CAM per i centri di lavoro Biesse. Nell'anno 2019 sono state implementati adeguamenti minimi alle richieste di mercato dei centri di lavoro.
Strumento SW per la creazione automatica del modello logico e tridimensionale della macchina all'interno della piattaforma bSuite.
Strumento SW per la installazione da remoto delle nuove versioni di bsolid con la capacità di fare in restore e di riprendere automaticamente il download in caso di interruzione. La finalità è di aumentare il livello di servizio al cliente.
Si comunica infine che la Società non possiede azioni/quote di società controllanti, né ne ha possedute o movimentate nel corso dell'esercizio 2019. Nulla pertanto da segnalare ai fini dell'art. 2428 comma 2 punti 3 e 4 del Codice civile. Ai sensi dell'art. 2497-bis c. 4 c.c., segnaliamo che la Società Bi.Fin. S.r.l., con sede in Pesaro viale F.lli Rosselli 46, esercita attività di direzione e coordinamento su Biesse S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione, alla luce del continuo evolversi dei più recenti avvenimenti e della forte accelerazione delle ripercussioni negative che impattano tutti i mercati internazionali, propone di non procedere alla distribuzione di dividendi dall'utile netto.
Si invita, dunque, a voler deliberare in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di € 4.062.882,80 a Riserva straordinaria.
Si propone l'assegnazione a Riserva straordinaria della Riserva utili su cambi per € 79.364,39.
Pesaro, lì 13/03/2020 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci
| dati consolidati in migliaia di euro | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Note | 2019 | 2018 | |
| Ricavi | 5 | 705.872 | 741.527 |
| Altri proventi | 6 | 6.417 | રે ૩૦1 |
| Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione | 652 | 14.026 | |
| Consumi di materie prime, materiali di consumo e merci | 7 | (287.038) | (309.561) |
| Costo del personale | 8 | (221.576) | (214.841) |
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ai fondi | 9 | (45.957) | (25.270) |
| Altri costi operativi | 10 | (128.726) | (147.470) |
| Risultato operativo | 29.644 | 63.772 | |
| Proventi finanziari | 11 | 7.867 | 9.267 |
| Oneri finanziari | 11 | (14.068) | (14.752) |
| Risultato ante imposte | 23.443 | 58.287 | |
| Imposte sul reddito | 26 | (10.441) | (14.436) |
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 43.851 | |
| Di cui attribuibile ai soci della controllante | 13.027 | 43.672 | |
| Di cui attribuibile alle partecipazioni di terzi | (25) | 180 | |
| Risultato base per azione (Euro) | 12 | 0.48 | 1.59 |
| Risultato diluito per azione (Euro) | 12 | 0,48 | 1,59 |
| dati consolidati in migliaia di euro | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Note | 2019 | 2018 | |
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 43.851 | |
| Differenza cambio da conversione delle gestioni estere | 23 | (80) | 747 |
| Totale componenti che saranno o potranno essere riclassificati nel conto economico dell'esercizio | (80) | 747 | |
| Rivalutazione delle passività (attività) nette per benefici definiti | 23 | (625) | (142) |
| Imposte sui componenti che non saranno riclassificate nel conto economico dell'esercizio | 23 | 150 | 25 |
| Totale componenti che non saranno riclassificati nel conto economico dell'esercizio | (475) | (117) | |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | 12.447 | 44.481 | |
| Attribuibile a: | |||
| Partecipazioni di terzi | (35) | 175 | |
| Soci della controllante | 12.482 | 44.307 |
| dati consolidati in migliaia di euro | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Note | 2019 | 2018 | |
| ATTIVITA' | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 13, 14 | 139.710 | 102.774 |
| Avviamento | ાર | 23.550 | 23.542 |
| Attività immateriali | 16 | 59.678 | 60.699 |
| Attività per imposte differite | 26 | 13.334 | 12.323 |
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 17 | 2.640 | 2.847 |
| Totale attività non correnti | 238.912 | 202.185 | |
| Rimanenze | 18 | 155.498 | 162.786 |
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 19, 20 | 116.973 | 127.957 |
| Altri crediti | 21 | 22.890 | 28.052 |
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 17, 31 | 2.653 | 494 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 22 | 86.061 | 83.020 |
| Totale attività correnti | 384.074 | 402.308 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 622.987 | 604.494 | |
| dati consolidati in migliaia di euro | 31 Dicembre | ||
| Note | 2019 | 2018 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | |||
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 | |
| Riserve | 177.397 | 147.577 | |
| Risultato dell'esercizio | 13.027 | 43.672 | |
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante | 23 | 217.817 | 218.642 |
| Partecipazioni di terzi | 8 28 | 893 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 218.675 | 219.536 | |
| Passività finanziarie | 14, 24 | 53.049 | 35.390 |
| Benefici ai dipendenti | 25 | 12.711 | 12.550 |
| Passività per imposte differite | 26 | 2.876 | 2338 |
1 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti delle transazioni con parti correlate e delle operazioni non ricorrenti nella situazione patrimoniale - finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto di cui all'Allegato 1
| Note | 31-dic-19 | 31-dic-18 | |
|---|---|---|---|
| dati in migliaia di euro | |||
| ATTIVITA' OPERATIVA | |||
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 43.851 | |
| Rettifiche per: | |||
| Imposte sul reddito | 10.441 | 14.436 | |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali di proprietà e immateriali | 24.700 | 22.479 | |
| Ammortamenti di immobilizzazioni materiali in leasing | 8.586 | 341 | |
| Utili/Perdite dalla vendita di immobili impianti e macchinari | (23) | 17 | |
| Svalutazioni per perdite di valore | 4.875 | 217 | |
| Accantonamenti ai fondi e TFR | 9.769 | 4.238 | |
| Proventi da attività di investimento | (120) | 0 | |
| Oneri / (proventi) finanziari netti | 2.942 | 3.046 | |
| SUBTOTALE ATTIVITA' OPERATIVA | 74.172 | 88.624 | |
| Variazione dei crediti commerciali e attività contrattuali | 10.197 | (14.951) | |
| Variazione nelle rimanenze | 7.043 | (19.576) | |
| Variazione debiti commerciali e passività contrattuali | (39.307) | 20.108 | |
| Variazione del fondo TFR e degli altri fondi | (1.176) | (1.513) | |
| Altre variazioni delle attività e passività operative | 1.454 | (3.570) | |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'attività operativo | 52.383 | 69.122 | |
| Imposte pagate | (7.006) | (14.813) | |
| Interessi pagati | (2.557) | (550) | |
| FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO/(ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' OPERATIVA | 42.821 | 53.759 | |
| ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
| Acquisto di immobili impianti e macchinari | (14.544) | (24.392) | |
| Incassi dalla vendita di immobili impianti macchinari | 260 | 2.054 | |
| Acquisto di attività immateriali | (18.051) | (22.791) | |
| Incassi dalla vendita di attività immateriali | 457 | ||
| Variazioni nelle altre attività finanziarie | (2.410) | (182) | |
| Interessi incassati | 120 | ਰੇਪੈਂ | |
| FLUSSO DI CASSA GENERATO / (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (34.624) | (44.760) | |
| ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | |||
| Variazione attività/passività finanziarie (compresi strumenti derivati) | 16.779 | 15.561 | |
| Pagamento debiti di leasing | (8.790) | (312) | |
| Altre variazioni | (159) | (7.051) | |
| Dividendi pagati | (13.149) | (13.144) | |
| FLUSSO DI CASSA GENERATO / (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | (5.318) | (4.946) | |
| INCREMENTO/(DECREMENTO) NETTO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUI | 2.878 | 4.054 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI AL 1° GENNAIO | 83.020 | 78.902 | |
| Effetto delle fluttuazioni dei cambi sulle disponibilità liquide | 163 | 64 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI AL 31 DICEMBRE | 22 | 86.061 | 83.020 |
| Attribuibile ai soci della controllante | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| dati consolidati in migliaia di euro | Note | Capitale Sociale |
Riserve di copertura e di conversione |
Riserve di capitale |
Altre riserve e Azioni proprie |
Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante |
Partecipazioni di terzi |
TOTALE PATRIMONIO NETTO |
| Saldi al 01/01/2018 | 23 | 27,393 | (6,815) | 36,202 | 88.047 | 42,558 | 187,385 | 951 | 188.336 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 752 | (119) | 633 | (5) | 629 | ||||
| Utile d'esercizio | 43.672 | 43,672 | 180 | 43.851 | |||||
| Totale utile/perdita complessivo del periodo | 752 | (119) | 43,672 | 44,305 | 175 | 44.480 | |||
| Distribuzione dividendi | (13,144) | (13,144) | (13,144) | ||||||
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | 42,558 | (42,558) | |||||||
| Altri movimenti | ેન્દિ | 96 | (234) | (138) | |||||
| Saldi al 31/12/2018 | 23 | 27,393 | (6,063) | 36,202 | 117,438 | 43,672 | 218,642 | 893 | 219,536 |
| Attribuibile ai soci della controllante | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| dati consolidati in migliaia di euro | Note | Capitale Sociale |
Riserve di copertura e di conversione |
Riserve di capitale |
Altre riserve | Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante |
Partecipazioni di terzi |
TOTALE PATRIMONIO NETTO |
| Saldi al 01/01/2019 | 23 | 27,393 | (6,063) | 36,202 | 117,438 | 43,672 | 218,642 | 893 | 219,536 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (78) | (468) | (545) | (10) | (રેરેર) | ||||
| Utile d'esercizio | 13.027 | 13,027 | (25) | 13,002 | |||||
| Totale utile/perdita complessivo del periodo | (78) | (468) | 13,027 | 12,482 | (35) | 12,447 | |||
| Distribuzione dividendi | (13,149) | (13,149) | (13,149) | ||||||
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | 43,672 | (43,672) | |||||||
| Altri movimenti | 158 | (158) | (0) | (159) | |||||
| Saldi al 31/12/2019 | 23 | 27,393 | (6,140) | 36,202 | 147,335 | 13,027 | 217,817 | 858 | 218,675 |
Biesse S.p.A. è una società di diritto italiano, domiciliata in Pesaro, a cui fa capo il Gruppo Biesse, attivo nella produzione e vendita di macchine e sistemi per la lavorazione del legno, vetro e pietra. La società è quotata alla Borsa valori di Milano, presso il segmento STAR.
Il bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 comprende il bilancio di Biesse S.p.A. e delle sue controllate sulle quali esercita direttamente o indirettamente il controllo (nel seguito definito come "Gruppo") e il valore delle partecipazioni relative alle quote di pertinenza in società collegate. Il progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è presentato al Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020.
La valuta di presentazione del Bilancio è l'Euro. I saldi sono espressi in migliaia di Euro, salvo quando specificatamente indicato diversamente. Si precisa altresì che le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti dei valori espressi in migliaia di Euro.
La situazione patrimoniale ed economica consolidata al 31 dicembre 2019, oltre al bilancio della Capogruppo Biesse S.p.A. comprende il bilancio delle sue controllate sulle quali esercita il controllo di seguito elencate.
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società capogruppo | ||||||
| Biesse S.p.A. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 27.393.042 | ||||
| Società italiane controllate: | ||||||
| HSD S.p.A. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 1.141.490 | 100% | 100% | ||
| Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l. Via Manzoni, snc Alzate Brianza (CO) |
EUR | 70.000 | 98% | 98% | ||
| Viet Italia S.r.l. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 10.000 | 85% | 85% | ||
| Axxembla S.r.l. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 10.000 | 100% | 100% | ||
| Uniteam S.p.A. Via della Meccanica 12 Thiene (VI) |
EUR | 390.000 | 100% | 100% | ||
| BSoft S.r.l. Via Carlo Cattaneo, 24 Portomaggiore (FE) |
EUR | 10.000 | 100% | 100% | ||
| Montresor & Co. S.r.l. Via Francia, 13 Villafranca (VR) |
EUR | 1.000.000 | 60% | 60% |
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Movetro S.r.l. | EUR | 51.000 | 60% | 100%1 | ||
| Via Marco Polo, 12 | ||||||
| Carmignano di Sant'Urbano |
||||||
| (PD) | ||||||
| Società estere controllate: | ||||||
| Biesse America Inc. | USD | 11.500.000 | 100% | 100% | ||
| 4110 Meadow Oak Drive | ||||||
| – Charlotte, North Carolina – | ||||||
| USA | ||||||
| Biesse Canada Inc. | CAD | 180.000 | 100% | 100% | ||
| 18005 Rue Lapointe – Mirabel | ||||||
| (Quebec) – Canada | ||||||
| Biesse Group UK Ltd. | GBP | 655.019 | 100% | 100% | ||
| Lamport Drive – Daventry |
||||||
| Northamptonshire – Gran |
||||||
| Bretagna | ||||||
| Biesse France Sarl | EUR | 1.244.000 | 100% | 100% | ||
| 4, Chemin de Moninsable – | ||||||
| Brignais – Francia | ||||||
| Biesse Group Deutschland |
EUR | 1.432.600 | 100% | 100% | ||
| GmbH | ||||||
| Gewerberstrasse, 6 – Elchingen | ||||||
| (Ulm) – Germania | ||||||
| Biesse Schweiz GmbH | CHF | 100.000 | 100% | Biesse G. | 100% | |
| Luzernerstrasse 26 – | Deutschlan | |||||
| 6294 Ermensee – Svizzera | d GmbH | |||||
| Biesse Austria GmbH | EUR | 685.000 | 100% | Biesse G. |
100% | |
| Am Messezentrum, 6 | Deutschlan | |||||
| Salisburgo – Austria | d GmbH | |||||
| Biesservice Scandinavia AB | SEK | 200.000 | 60% | 60% | ||
| Maskinvagen 1 – | ||||||
| Lindas – Svezia | ||||||
| Biesse Iberica Woodworking |
EUR | 699.646 | 100% | 100% | ||
| Machinery s.l. | ||||||
| C/De La Imaginaciò, 14 Poligon | ||||||
| Ind. La Marina – Gavà Barcellona – Spagna |
||||||
| WMP- Woodworking Machinery | EUR | 5.000 | 100% | Biesse | 100% | |
| Portugal, Unipessoal Lda | Iberica | |||||
| Sintra Business Park, 1, São | W. M. s.l. | |||||
| Pedro de Penaferrim, – Sintra – | ||||||
| Portogallo | ||||||
| Biesse Group Australia Pty Ltd. | AUD | 15.046.547 | 100% | 100% | ||
| 3 Widemere Road Wetherill |
||||||
| Park – Sydney – Australia | ||||||
| Biesse Group New Zealand Ltd. | NZD | 3.415.665 | 100% | 100% | ||
| Unit B, 13 Vogler Drive Manukau | ||||||
| – Auckland – New Zealand | ||||||
| Biesse Manufacturing Co. Pvt. | INR | 1.224.518.391 | 100% | 100% | ||
| Ltd. | ||||||
| Jakkasandra Village, |
||||||
| Sondekoppa rd. Nelamanga |
||||||
| Taluk – Bangalore –India | ||||||
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Biesse Asia Pte. Ltd. | EUR | 1.548.927 | 100% | 100% | ||
| Zagro Global Hub 5 Woodlands | ||||||
| Terr. – Singapore | ||||||
| Biesse Indonesia Pt. | IDR | 2.500.000.000 | 100% | Biesse Asia |
100% | |
| Jl. Kh.Mas Mansyur 121 – | Pte. Ltd. | |||||
| Jakarta – Indonesia | ||||||
| Biesse Malaysia SDN BHD | MYR | 5.000.000 | 100% | Biesse Asia |
100% | |
| No. 5, Jalan TPP3 | Pte. Ltd. | |||||
| 47130 Puchong -Selangor, |
||||||
| Malesia | ||||||
| Biesse Korea LLC | KRW | 100.000.000 | 100% | Biesse Asia |
100% | |
| Geomdan Industrial Estate, |
Pte. Ltd. | |||||
| Oryu-Dong, Seo-Gu – Incheon – | ||||||
| Corea del Sud | ||||||
| Biesse (HK) Ltd. | HKD | 325.952.688 | 100% | 100% | ||
| Room 1530, 15/F, Langham | ||||||
| Place, 8 Argyle Street, Mongkok, | ||||||
| Kowloon – Hong Kong | ||||||
| Dongguan Korex Machinery Co. | RMB | 239.338.950 | 100% | Biesse (HK) |
100% | |
| Ltd | LTD | |||||
| Dongguan City – Guangdong | ||||||
| Province – Cina | ||||||
| Biesse Trading (Shanghai) Co. | RMB | 76.000.000 | 100% | Biesse (HK) | 100% | |
| Ltd. | ||||||
| Room 301, No.228, Jiang |
LTD | |||||
| Chang No.3 Road, Zha Bei | ||||||
| District,– Shanghai – Cina | ||||||
| Intermac do Brasil Comercio de | BRL | 12.964.254 | 100% | 100% | ||
| Maquinas e Equipamentos Ltda. | ||||||
| Andar Pilotis Sala, 42 | ||||||
| Sao Paulo – 2300 | ||||||
| Brasil | ||||||
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve | TRY | 45.500.000 | 100% | 100% | ||
| Sanayi A.S. | ||||||
| Şerifali Mah. Bayraktar Cad. Nutuk Sokak No:4 |
||||||
| Ümraniye,Istanbul –Turchia | ||||||
| OOO Biesse Group Russia | RUB | 59.209.440 | 100% | 100% | ||
| Mosrentgen area, settlement | ||||||
| Zavoda Mosrentgen, Geroya |
||||||
| Rossii Solomatina street, |
||||||
| premises 6, site 6, office 3, 108820, Moscow, Russian |
||||||
| Federation | ||||||
| Biesse Gulf FZE | AED | 6.400.000 | 100% | 100% | ||
| Dubai, free Trade Zone | ||||||
| Biesse Taiwan | TWD | 500.000 | 100% | Biesse Asia | 100% | |
| Pte Ltd. | ||||||
| 6F-5, No. 188, Sec. 5, Nanking E. | ||||||
| Rd., Taipei City 105, Taiwan | ||||||
| (ROC) | ||||||
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| HSD Mechatronic (Shanghai) |
RMB | 2.118.319 | 100% | Hsd S.p.A. | 100% | |
| Co. Ltd. | ||||||
| D2, 1st floor, 207 Taiguroad, |
||||||
| Waigaoqiao Free Trade Zone – | ||||||
| Shanghai – Cina | ||||||
| Hsd Usa Inc. | USD | 250.000 | 100% | Hsd S.p.A. | 100% | |
| 30th 3764 SW Avenue – |
||||||
| Hollywood, Florida – USA | ||||||
| HSD Mechatronic Korea LLC | KWN | 101.270.000 | 100% | HSD S.p.A. | 100% | |
| 414, Tawontakra2, 76, |
||||||
| Dongsan-ro, Danwon-gu, |
||||||
| Ansan-si 15434, South Korea | ||||||
| HSD Deutschland GmbH | EUR | 25.000 | 100% | Hsd S.p.A. | 100% | |
| Brükenstrasse,2 – Gingen – |
||||||
| Germania |
1 Si ricorda che il contratto di acquisto della società Movetro S.rl. prevedeva un'opzione put/call a valere sulle quote di minoranza. Abbiamo considerato la possibilità che la vecchia proprietà eserciti la Put (con data 31 luglio 2022), valutando tale operazione al prezzo minimo previsto dal contratto (€ 1 mln attualizzato ad oggi). Per questo la società, nonostante si possieda attualmente il 60% delle quote, viene comunque consolidata al 100%.
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, non si segnalano variazioni nell'area di consolidamento.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del DL 38/2005 e delle altre norme e disposizioni Consob in materia di bilancio.
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per gli strumenti finanziari derivati, per le attività finanziarie detenute per la vendita e per gli strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita, valutati al valore corrente (fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La presente informativa è stata redatta in conformità con quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con particolare riferimento alle delibere n. 15519 e 15520 del 27/07/2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28/07/2006. Si precisa che, con riferimento alla citata Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e situazione patrimoniale - finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di una migliore leggibilità delle informazioni. Con riferimento al rendiconto finanziario consolidato, i rapporti con parti correlate sono riferibili a crediti e debiti commerciali, crediti e debiti diversi ed alla distribuzione di dividendi. Per quanto riguarda il conto economico complessivo consolidato non si individuano rapporti con parti correlate. Relativamente al prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, i rapporti con parti correlate si sostanziano nella distribuzione di dividendi.
Tutti i prospetti rispettano il contenuto minimo previsto dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni applicabili, previste dal legislatore nazionale e dalla Consob. I prospetti utilizzati sono ritenuti adeguati ai fini della rappresentazione corretta (fair) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e dei flussi finanziari del Gruppo; in particolare, si ritiene che gli schemi economici riclassificati per natura forniscono informazioni attendibili e rilevanti ai fini della corretta rappresentazione dell'andamento economico del Gruppo. I prospetti che compongono il Bilancio sono i seguenti:
La classificazione dei costi è per natura, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato ante imposte. Il risultato operativo è determinato come differenza tra i Ricavi netti ed i costi di natura
operativa (questi ultimi inclusivi dei costi di natura non monetaria relativi ad ammortamenti e svalutazioni di attività correnti e non correnti, al netto di eventuali ripristini di valore) e inclusivo di plus/minusvalenze generate dalla dismissione di attività non correnti.
Il prospetto comprende le componenti che costituiscono il risultato dell'esercizio e, per categorie omogenee, i proventi e gli oneri che, in base agli IFRS, sono imputati direttamente a patrimonio netto.
La presentazione del prospetto avviene attraverso l'esposizione della distinzione delle attività e delle passività tra correnti e non correnti.
Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il prospetto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:
‒ ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS sono alternativamente imputate direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie, utili e perdite attuariali generati da valutazione di piani a benefici definiti), o hanno contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);
‒ movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale.
Il Rendiconto è esposto secondo il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato netto è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari.
I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi in base alla tipologia di operazione sottostante che li ha generati.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori
rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalle società incluse nel perimetro.
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'avviamento e le attività immateriali a vita utile indefinita tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogniqualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.
Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto (annuali e pluriennali). Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. Il Gruppo lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.
I fondi per benefici ai dipendenti, le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.
In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.
Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo
accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
I principi contabili adottati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo 3.a) "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019". A partire dal 1 gennaio 2019 il Gruppo ha deciso di esporre in una specifica voce della situazione patrimoniale le Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche di dati economici. Le riclassifiche, riepilogate nella tabella che segue, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente:
| Voce di Bilancio Dati consolidati in migliaia di euro |
Saldo al 31 dicembre 2018 |
Riclassifiche | Saldo al 31 dicembre 2018 rideterminato |
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali (componente relativa alle fatture da emettere su commesse) |
134.331 | (6.373) | 127.957 |
| Debiti commerciali (componente relativa agli anticipi da clienti) |
244.024 | (81.432) | 162.591 |
| Passività contrattuali (già anticipi da clienti) | - | 75.652 | 75.652 |
| Ricavi | 740.159 | 1.368 | 741.527 |
| Altri proventi | 6.729 | (1.368) | 5.361 |
Di seguito si riportano i principali principi contabili utilizzati per la redazione del presente bilancio consolidato.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 include i bilanci della capogruppo Biesse S.p.A. e delle società da essa controllate. Il controllo è ottenuto quando la società controllante è esposta ai rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con l'entità, o vanta dei diritti su tali rendimenti, avendo nel contempo la capacità di influenzarli esercitando il proprio potere sull'entità stessa.
I bilanci delle società controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dal momento in cui la controllante inizia ad esercitare il controllo fino alla data in cui tale controllo cessa.
Tali bilanci vengono opportunamente riclassificati e rettificati al fine di uniformarli ai principi contabili ed ai criteri di valutazione della capogruppo, in caso di differenze significative. Tutte le società del Gruppo chiudono l'esercizio al 31 dicembre ad esclusione della controllata indiana che chiude al 31 marzo e che, di conseguenza, viene consolidata utilizzando una specifica situazione patrimoniale ed economica intermedia riferita al 31 dicembre.
Il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nel consolidamento viene eliso in contropartita delle corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta tra
le attività non correnti ed in via residuale alla voce avviamento, se negativa è addebitata al conto economico.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall'effettiva data di acquisizione fino all'effettiva data di cessione.
Le partecipazioni di terzi nell'impresa acquisita sono inizialmente valutate in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iscritte.
I crediti e i debiti, i proventi e gli oneri, gli utili e le perdite originati da operazioni effettuate tra le imprese incluse nel consolidamento sono eliminati. Le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da cessioni infragruppo di beni strumentali sono elise, ove ritenute significative. Le eventuali quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai terzi sono iscritte in apposita voce negli schemi di bilancio.
I bilanci delle società con valuta funzionale diversa dalla valuta di presentazione del Bilancio Consolidato (euro) e che non operano in paesi con economie iper-inflazionate, sono convertiti secondo le seguenti modalità:
Le differenze cambio emergenti dal processo di conversione sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e incluse a patrimonio netto nella riserva di copertura e conversione.
Al momento della dismissione dell'entità economica da cui sono emerse le differenze di conversione, le differenze di cambio accumulate e riportate nel patrimonio netto in apposita riserva saranno riversate a Conto Economico.
Di seguito riportiamo i cambi utilizzati al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 per le conversioni delle poste economiche e patrimoniali in valuta (fonte www.bancaditalia.it):
| Valuta | 31 Dicembre 2019 | 31 Dicembre 2018 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Medio | Finale | Medio | Finale | ||
| Dollaro USA / euro | 1.1195: | 1.1234 | 1.1810 | 1.1450 | |
| Real Brasiliano / euro | 4.4134 | 4.5157. | 4.3085 | 4.4440 | |
| Dollaro canadese / euro | 1.4855 | 1.4598 | 1.5294 | 1.5605 | |
| Lira sterlina / euro | 0.8778: | 0.8508 | 0.8847 | 0.8945 | |
| Corona svedese / euro | 10.5891 | 10.4468 | 10.2583 | 10.2548 | |
| Dollaro australiano / euro | 1.6109 | 1.5995 | 1.5797 | 1.6220 | |
| Dollaro neozelandese / euro | 1.6998 | 1.6653 | 1.7065 | 1.7056 | |
| Rupia indiana / euro | 78.8361 | 80.1870 | 80.7332 | 79.7298 | |
| Renmimbi Yuan cinese / euro | 7.7355 | 7.8205 | 7.8081 | 7.8751 | |
| Franco svizzero / euro | 1.1124 | 1.0854 | 1.1550 | 1.1269 | |
| Rupia indonesiana / euro | 15,835.2674 | 15,595.6000 | 16,803.2224 | 16,500.0000 | |
| Dollaro Hong Kong/euro | 8.7715 | 8.7473 | 9.2559 | 8.9675 | |
| Ringgit malese/euro | 4.6374 | 4.5953 | 4.7634 | 4.7317 | |
| Won sudcoreano/euro | 1,305.3173 | 1,296.2800 | 1,299.0713 | 1,277.9300 | |
| Lira Turca/euro | 6.3578: | 6.6843 | 5.7077 | 6.0588 | |
| Rublo Russo/euro | 72.4553 | 69.9563: | 74.0416 | 79.7153 | |
| Dirham Emirati Arabi/euro | 4.1113 | 4.1257 | 4.3371: | 4 2050 | |
| Dollaro Taiwan/euro | 34.6057 | 33.7156 | 35,5864 | 35.0223 |
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli
strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:
Ai sensi dell'IFRS 3 (Aggregazioni aziendali), l'avviamento viene rilevato in bilancio consolidato alla data di acquisizione del controllo di un business ed è determinato come eccedenza di (a) rispetto a (b), nel seguente modo:
L'IFRS 3 prevede, tra l'altro:
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Tutte le operazioni sono contabilizzate nella valuta funzionale del principale ambiente economico in cui opera ciascuna società del Gruppo. Le transazioni effettuate con valuta diversa dalla valuta funzionale delle società del Gruppo sono inizialmente convertite nella stessa sulla base del tasso di cambio alla data dell'operazione. Successivamente le attività e le passività monetarie (definite come attività o passività possedute che devono essere incassate o pagate, il cui importo è prefissato o determinabile – IAS 21) sono convertite al tasso di cambio della data di riferimento del bilancio, le attività e passività non monetarie, che sono valutate al costo storico in valute estere, sono convertite al tasso di cambio storico della data della transazione e le attività e passività non monetarie, che sono valutate al fair value in valuta estera, sono convertite al tasso di cambio in
vigore alla data di determinazione del fair value.
Le differenze cambio derivanti dalla conversione sono imputate a Conto Economico dell'esercizio.
Per coprire la propria esposizione al rischio cambi, il Gruppo ha stipulato alcuni contratti forward e opzioni (si veda nel seguito per le politiche contabili di Gruppo relativamente a tali strumenti derivati).
I ricavi delle vendite di beni e di servizi sono rilevati al momento in cui si verifica l'effettivo trasferimento del relativo controllo al cliente. A questi fini, il Gruppo procede all'analisi dei contratti sottoscritti con la clientela al fine di individuare le obbligazioni contrattuali, che possono consistere nel trasferimento di beni o servizi, e la possibile esistenza di più componenti da rilevare distintamente. In presenza di più prestazioni in un singolo contratto, il Gruppo procede alla determinazione del corrispettivo riferibile a ciascuna delle stesse. Il criterio di rilevazione dei ricavi delle vendite di beni e servizi dipende dalle modalità con cui le singole prestazioni sono soddisfatte: adempimento in un determinato momento o adempimento nel corso del tempo. Nel primo caso, i ricavi sono rilevati quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio, momento che è influenzato dalle modalità di consegna previste contrattualmente. Nel caso di adempimenti nel corso del tempo, a seconda delle caratteristiche della prestazione sottostante, i ricavi sono rilevati in modo lineare, lungo la durata del contratto, oppure in base allo stato di avanzamento dei lavori mediante l'utilizzo del metodo della percentuale di completamento; quest'ultima è determinata utilizzando il metodo "cost to cost", e cioè applicando al ricavo complessivo previsto la percentuale derivante dal rapporto tra i costi sostenuti e i costi totali previsti. Con riferimento alle principali tipologie di vendite realizzati dal Gruppo, il riconoscimento dei ricavi avviene sulla base dei seguenti criteri:
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che saranno rispettate tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.
Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati come costo nel momento in cui viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici. Il Gruppo rileva una passività per l'importo che si prevede dovrà essere pagato quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita ad effettuare tali pagamenti come conseguenza di
eventi passati ed è possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione.
I fondi per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono rappresentati dal fondo per il trattamento di fine rapporto ("TFR") della capogruppo. Il TFR è contabilizzato secondo le regole applicabili ai piani a benefici definiti ("defined benefit plans") dello IAS 19.
Il fondo TFR è iscritto al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale obbligazione è determinata sulla base di ipotesi attuariali e la loro valutazione è effettuata, almeno annualmente, con il supporto di un attuario indipendente usando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione.
Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico complessivo, mentre gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono rilevati a conto economico dell'esercizio.
I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio lungo il periodo in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I costi per l'acquisizione di beni e servizi sono iscritti quando il loro ammontare può essere determinato in maniera attendibile. I costi per acquisto di beni sono riconosciuti al momento della consegna che in base ai contratti in essere identifica il momento del passaggio dei rischi e benefici connessi. I costi per servizi sono iscritti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico dell'esercizio per competenza utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Il metodo dell'interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi, in base alla vita attesa dello strumento finanziario, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.
Le imposte sono rilevate a conto economico, ad eccezione di quelle relative ad operazioni rilevate direttamente a patrimonio netto nel qual caso il relativo effetto è anch'esso rilevato nel patrimonio netto. Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e le imposte differite attive e passive.
Le imposte correnti sono rilevate in funzione della stima dell'importo che il Gruppo si attende debba essere pagato applicando ai redditi imponibili di ciascuna società del Gruppo l'aliquota fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio in ciascun paese di riferimento. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.
Le imposte differite attive e passive sono stanziate secondo il metodo delle passività (liability method), ovvero sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore determinato ai fini fiscali delle attività
e delle passività ed il relativo valore contabile nel bilancio consolidato. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile.
Le imposte differite attive sono iscritte in bilancio solo se le imposte sono considerate recuperabili in considerazione dei risultati imponibili previsti per i periodi futuri. La recuperabilità viene verificata ad ogni chiusura dell'esercizio e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a conto economico.
Le aliquote fiscali utilizzate per lo stanziamento delle imposte differite attive e passive, sono quelle che si prevede saranno in vigore nei rispettivi paesi di riferimento nei periodi di imposta nei quali si stima che le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
La compensazione tra imposte differite attive e passive è effettuata solo per posizioni omogenee, e se vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive; diversamente sono iscritti, per tali titoli, crediti e debiti.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Le immobilizzazioni materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione inclusivo degli oneri accessori, dedotti i successivi ammortamenti accumulati e svalutazioni per perdite di valore.
Gli eventuali oneri finanziari sostenuti per l'acquisizione o la costruzione di attività capitalizzate per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o la vendita, sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita della classe di beni cui si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio a cui si riferiscono.
Se un elemento di immobili, impianti e macchinari di proprietà è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente (ove si tratti di componenti significativi).
Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle immobilizzazioni materiali, coerentemente con la natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra vita utile residua dell'immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.
I cespiti in corso di costruzione sono iscritti al costo nelle "immobilizzazioni in corso" finché la loro costruzione non è disponibile all'uso; al momento della loro disponibilità all'uso, il costo è classificato nella relativa voce ed assoggettato ad ammortamento.
L'utile o la perdita generati dalla cessione di immobili, impianti, macchinari, attrezzature e altri beni è determinato come la differenza tra il corrispettivo netto della cessione e il valore netto residuo del bene, e viene rilevato nel conto economico dell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi sostenuti successivamente all'acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono sommati al valore contabile dell'elemento cui si riferiscono e capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene stesso e pertanto ammortizzati sulla base della residua possibilità di utilizzazione del cespite. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.
Il periodo di ammortamento decorre dal momento in cui il bene è disponibile all'uso e termina alla più recente tra la data in cui l'attività è classificata come posseduta per la vendita, in conformità all'IFRS 5, e la data in cui la vita utile dell'attività è terminata.
Eventuali cambiamenti ai piani di ammortamento sono applicati in maniera prospettica. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine
della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile.
Le quote di ammortamento sono determinate sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla vita utile stimata dei singoli cespiti. Di seguito le aliquote annuali applicate dal Gruppo:
| Categoria | Aliquota |
|---|---|
| Fabbricati | 2% -3% |
| Impianti e macchinari | 10% -20% |
| Attrezzature | 12% - 25% |
| Mobili ed arredi | 12% |
| Macchine ufficio | 20% |
| Automezzi | 25% |
Nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 16, a partire dal 1 gennaio 2019 il Gruppo identifica come leasing i contratti a fronte dei quali ottiene il diritto di utilizzo di un bene identificabile per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il Gruppo ha scelto di utilizzare il metodo retroattivo modificato, pertanto l'effetto cumulativo dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura al 1 gennaio 2019, senza ricalcolare e riesporre le informazioni comparative, come meglio dettagliato al successivo paragrafo 3.
A fronte di ogni contratto di leasing, a partire dalla data di decorrenza dello stesso ("commencement date"), il Gruppo iscrive un'attività (diritto d'uso del bene) in contropartita di una corrispondente passività finanziaria (debito per leasing), ad eccezione dei seguenti casi:
Per i contratti di breve durata e modesto valore non sono quindi rilevati la passività finanziaria del leasing e il relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono imputati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
Nel caso di un contratto complesso che includa una componente leasing, quest'ultima è sempre gestita separatamente rispetto agli altri servizi inclusi nel contratto.
Per informazioni sulle modalità di prima applicazione di questo nuovo principio si rinvia alla successiva nota 3.
I debiti per leasing sono esposti nella voce di bilancio Passività finanziarie, correnti e non correnti, insieme agli altri debiti finanziari del Gruppo.
Al momento della rilevazione iniziale, il debito leasing è iscritto in base al valore attuale dei canoni leasing da liquidare determinato utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e cioè il tasso di interesse che rende il valore attuale della somma dei pagamenti e del valore residuo uguale alla somma del "fair value" del bene sottostante e dei costi diretti iniziali sostenuti dal Gruppo); ove questo tasso non sia indicato nel contratto o agevolmente determinabile, il valore attuale è determinato utilizzando lo "incremental borrowing rate", cioè il tasso di interesse incrementale che, in un analogo contesto economico e al fine di ottenere una somma pari al valore del diritto d'uso, il Gruppo avrebbe riconosciuto per un finanziamento avente durata e garanzie simili.
I canoni leasing oggetto di attualizzazione comprendono i canoni fissi; i canoni variabili per effetto di un indice o di un tasso; il prezzo di riscatto, ove esistente e ove il Gruppo sia ragionevolmente certo di utilizzarlo; l'entità del pagamento previsto a fronte dell'eventuale rilascio di garanzie sul valore residuo del bene; l'entità delle penali da pagare nel caso di esercizio di opzioni di estinzione anticipata del contratto, laddove il Gruppo sia ragionevolmente certo di esercitarle.
Dopo la rilevazione iniziale, il debito leasing è incrementato per tenere conto degli interessi maturati, determinati in base al costo ammortizzato, e decrementato a fronte dei canoni leasing pagati.
Inoltre, il debito leasing è oggetto di rideterminazione, in aumento o diminuzione, nei casi di modifica dei contratti o di altre situazioni previsti dall'IFRS 16 che comportino una modifica nell'entità dei canoni e/o nella durata del leasing. In particolare, in presenza di situazioni che comportino un cambiamento della stima della probabilità di
esercizio (o non esercizio) delle opzioni di rinnovo o di estinzione anticipata del contratto o nelle previsioni di riscatto (o meno) del bene alla scadenza del contratto, il debito leasing è rideterminato attualizzando il nuovo valore dei canoni da pagare in base ad un nuovo tasso di attualizzazione.
I diritti d'uso sono esposti nella voce di bilancio "Immobili, impianti e macchinari" unitamente alle immobilizzazioni materiali di proprietà, e sono distinti per categoria in funzione della natura del bene utilizzato tramite contratto di leasing.
Al momento della rilevazione iniziale del contratto di leasing, il diritto d'uso è iscritto ad un valore corrispondente al debito leasing, determinato come sopra descritto, incrementato dei canoni pagati in anticipo e degli oneri accessori e al netto di eventuali incentivi ricevuti. Ove applicabile, il valore iniziale dei diritti d'uso include anche i correlati costi di smantellamento e ripristino dell'area.
Le situazioni che comportano la rideterminazione del debito leasing implicano una corrispondente modifica del valore del diritto d'uso.
Dopo l'iscrizione iniziale, il diritto d'uso è oggetto di ammortamento a quote costanti, a partire data di decorrenza del leasing ("commencement date"), e soggetto a svalutazioni in caso di perdite di valore.
L'ammortamento è effettuato in base al periodo minore tra la durata del contratto di leasing e la vita utile del bene sottostante; tuttavia, nel caso in cui il contratto di leasing preveda il passaggio di proprietà, eventualmente anche per effetto di utilizzo di opzioni di riscatto incluse nel valore del diritto d'uso, l'ammortamento è effettuato in base alla vita utile del bene.
L'avviamento è una attività immateriale a vita indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell'acquisto ed è rilevato quale differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo dopo avere iscritto tutte le altre attività, passività e le passività potenziali identificabili al loro fair value, attribuibili sia al Gruppo sia ai terzi (metodo del full fair value) alla data di acquisizione.
L'avviamento è un'immobilizzazione immateriale a vita utile indefinita, e pertanto non è soggetto ad ammortamento, ma è sottoposto a valutazione (impairment test), almeno una volta l'anno, in genere in occasione della chiusura del bilancio consolidato, al fine di verificare che non vi siano perdite di valore, salvo che gli indicatori di mercato e gestionali individuati dal Gruppo, non facciano ritenere necessario lo svolgimento del test anche nella predisposizione delle situazioni infrannuali.
La verifica del valore dell'avviamento viene effettuata individuando le unità generatrici dei flussi finanziari (cash generating units - CGU) che beneficiano delle sinergie della acquisizione. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità.
Una perdita di valore è iscritta nel conto economico qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU è inferiore al valore contabile. Le perdite così individuate non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Le attività immateriali derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo, sono iscritte nell'attivo solo se sono rispettati i seguenti requisiti:
Tali attività immateriali sono ammortizzate su base lineare lungo le relative vite utili. Qualora i criteri sopra esposti non sono rispettati i costi di sviluppo sono imputati nel conto economico dell'esercizio nel quale sono sostenuti.
Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto del fondo ammortamento e delle eventuali perdite di valore cumulate.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Le altre attività immateriali comprensive di marchi, licenze e brevetti, che hanno una vita utile definita, sono rilevate inizialmente al costo di acquisto e sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti in base alla loro vita utile, e comunque nell'arco di un periodo non superiore a quello fissato dai contratti di licenza o acquisto sottostanti.
Di seguito le aliquote annuali applicate dal Gruppo:
| Categoria | Aliquota |
|---|---|
| Marchi | 10% |
| Brevetti | 33,33% |
| Costi di sviluppo | 10% - 50% |
| Software e licenze | 20% |
I costi successivi sono capitalizzati solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi successivi, sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività non correnti e i gruppi in dismissione composti da attività e passività, sono classificati come detenuti per la vendita quando si prevede che il loro valore contabile sarà recuperato mediante un'operazione di cessione, anziché tramite il loro utilizzo nell'attività operativa dell'impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è altamente probabile, le attività sono disponibili per un'immediata vendita nelle loro condizioni attuali e la Direzione ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce. Le attività e le passività possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimoniale-finanziaria. I corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.
Le attività non correnti e i gruppi di attività in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.
Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:
– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:
– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.
Ai fini della valutazione, il 'capitale' è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale, mentre l''interesse' costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.
Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse, il Gruppo considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attività finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, il Gruppo considera:
L'elemento di pagamento anticipato è in linea con il criterio dei "flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse" quando l'ammontare del pagamento anticipato rappresenta sostanzialmente gli importi non pagati del capitale e degli interessi maturati sull'importo del capitale da restituire, che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto. Inoltre, nel caso di un'attività finanziaria acquisita con un premio o uno sconto significativo sull'importo nominale contrattuale, un elemento che consente o necessita di un pagamento anticipato pari ad un ammontare che rappresenta sostanzialmente l'importo nominale contrattuale più gli interessi contrattuali maturati (ma non pagati) (che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto) è contabilizzato in conformità a detto criterio se il fair value dell'elemento di pagamento anticipato non è significativo al momento della rilevazione iniziale.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.
Alla chiusura di ogni esercizio il Gruppo rileva un fondo svalutazione per le perdite attese sui crediti commerciali, sulle attività contrattuali e sulle altre attività finanziarie valutate a costo ammortizzato; a questi fini il Gruppo adotta un modello di impairment basato sulle perdite attese (cosiddetto "Expected Credit Losses"). Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sulla base di valutazioni specifiche su posizioni di credito scadute e da scadere e l'entità dei relativi accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute alla Società. Per le altre posizioni di credito gli accantonamenti sono determinati sulla base di informazioni aggiornate alla data di bilancio tenendo conto sia dell'esperienza storica sia delle perdite attese durante l'arco della vita del credito.
Il valore dei crediti commerciali, delle attività contrattuali e delle altre attività finanziarie è esposto in bilancio al netto del relativo fondo svalutazione mentre le svalutazioni sono rilevate a conto economico nella voce "Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ai fondi".
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.
Il Gruppo è coinvolto in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.
Il Gruppo procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.
La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di obbligazioni di natura legale o implicita (contrattuali o aventi altra natura) nei confronti di terzi, che derivano da un evento passato, per la cui soddisfazione è probabile che si renda necessario un esborso di risorse, il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile.
Qualora si stimi che tali obbligazioni si manifestino oltre dodici mesi e i relativi effetti siano significativi, le stesse sono attualizzate ad un tasso di sconto che tiene conto del costo del denaro e del rischio specifico della passività iscritta. In questi casi l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo e l'eventuale effetto derivante dal cambiamento del tasso di attualizzazione è rilevato come onere finanziario. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel conto economico nel periodo in cui avviene.
Il Gruppo è soggetto a contenziosi di natura legale e fiscale sottoposti alla giurisdizione di diversi stati, in relazione ai quali una passività è accertata quando è ritenuta probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale circostanza è riportata nelle note di bilancio.
Nel normale corso del business, il management monitora lo stato dei contenziosi anche con il supporto di propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.
Il Gruppo accantona fondi a copertura dei costi stimati per l'erogazione dei servizi di garanzia sui prodotti venduti, determinati sulla base di un modello che utilizza le informazioni storiche disponibili circa la natura, la frequenza ed il costo sostenuto degli interventi in garanzia, al fine di correlare i costi stimati ai ricavi relativi di vendita.
Le rimanenze sono valutate al minore fra costo, determinato con il metodo del costo medio ponderato, e valore netto di realizzo, ovvero il prezzo di vendita stimato al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere per realizzare la vendita.
Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d'opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalla società.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono i valori contanti in cassa, i depositi bancari ed i mezzi equivalenti liquidabili entro tre mesi. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a Conto economico.
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. Eventuali costi incrementali direttamente attribuibili all'emissione di azioni ordinarie sono rilevati a decremento del patrimonio netto. Le imposte sul reddito relative ai costi di transazione di un'operazione sul capitale sono rilevate in conformità allo IAS 12.
Come previsto dallo IAS 32, eventuali azioni proprie sono rilevate in riduzione del patrimonio netto. Il corrispettivo ricevuto dalla successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. Eventuali utile e perdite derivanti dalla negoziazione, al netto degli effetti fiscali, sono iscritti tra le riserve di patrimonio netto.
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo verifica l'esistenza di eventi o circostanze tali da mettere in dubbio la recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita e, in presenza di indicatori di perdita, procede alla stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni al fine di determinare l'esistenza di perdite di valore.
L'avviamento, le altre attività immateriali a vita utile indefinita e le immobilizzazioni immateriali in corso vengono invece verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un'indicazione di una possibile perdita di valore.
La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio è verificata tramite il confronto del valore contabile con il maggiore fra il valore corrente al netto dei costi di vendita, laddove esista un mercato attivo, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall'utilizzo del bene o dell'aggregazione di beni e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.
Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore in uso delle unità generatrici di cassa ("Cash Generating Units") a cui l'avviamento è allocato. Le Cash Generating Units sono definite come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili. In linea con quanto previsto dai principi contabili di riferimento, e coerentemente con la struttura organizzativa e di business, il Gruppo Biesse ha individuato 5 CGU; si rimanda alla nota 15 per maggiori dettagli.
Nel determinare l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri la Direzione utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto), in considerazione dei rischi specifici dell'attività o della cash generating unit. I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione del Gruppo e rappresentano la miglior stima degli ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine del Gruppo, che è aggiornato annualmente e rivisto dal management strategico ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo nell'ambito della approvazione del piano industriale a lungo termine del Gruppo. La crescita attesa delle vendite è basata sulle previsioni del management. I costi operativi considerati nei flussi di cassa attesi sono anch'essi determinati in funzione delle stime del management per i tre anni e sono supportati dai piani di produzione e dallo sviluppo prodotti del Gruppo. Il valore degli investimenti e il capitale di funzionamento considerato nei flussi di cassa attesi sono determinati in funzione di diversi fattori, ivi incluse le informazioni necessarie a supportare i livelli di crescita futuri previsti e il piano di sviluppo dei prodotti. Il valore di carico attribuito alla cash generating unit è determinato facendo riferimento allo stato patrimoniale consolidato mediante criteri di ripartizione diretti, ove applicabili, o indiretti.
Se il valore recuperabile di un'attività materiale o immateriale (incluso l'avviamento) è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto e adeguato al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene rilevata nel conto economico.
In presenza di indicazioni che una perdita di valore, rilevata negli esercizi precedenti e relativa ad attività materiali o immateriali diverse dall'avviamento, possa non esistere più o possa essersi ridotta, viene stimato nuovamente il valore recuperabile dell'attività, e se esso risulta superiore al valore netto contabile, quest'ultimo viene aumentato fino al valore recuperabile. Il ripristino di valore non può eccedere il valore contabile che si sarebbe determinato (al netto di svalutazione e ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita di valore negli
esercizi precedenti.
Il ripristino di valore di un'attività diversa dall'avviamento viene rilevato in Conto economico.
Di seguito si riportano gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 e degli altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2019.
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che sostituisce il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.
Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comporta modifiche significative per i locatori.
Il Gruppo ha scelto di applicare il principio applicando il metodo retrospettivo modificato, iscrivendo quindi l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:
La tabella seguente riporta gli impatti prodotti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione (1 gennaio 2019):
| mln/euro | Impatti alla data di transizione 01-gen-19 |
|---|---|
| Attività non correnti | |
| Diritto d'uso di terreni e fabbricati | 19 |
| Diritto d'uso Automezzi | 4,5 |
| Diritto d'uso impianti e infrastrutture tecnologiche | 0,1 |
| Totale | 23,5 |
| Passività non correnti | |
| Passività non correnti per leasing | 20,4 |
| Passività correnti | |
| Passività correnti per leasing | 3,1 |
| Totale | 23,5 |
Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, di cui fu data informativa al paragrafo U - "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'unione europea ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal gruppo al 31 dicembre 2018" del bilancio dell'esercizio 2018 e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.
| Impegni per leasing operativi al 31.12.2018 | 25,1 |
|---|---|
| Pagamenti minimi su passività per leasing finanziarie al 31 dicembre 2018 | 2,0 |
| Canoni per leasing di modesto valore | (0,1) |
| Canoni per leasing dovuti in periodi coperti dalle opzioni di rinnovo che non erano inclusi negli impegni per leasing operativi |
3,5 |
| Costi di manutenzione inclusi negli impegni per leasing operativi al 31/12/2018 ed esclusi dai debiti per leasing ex IFRS 16 |
(1,4) |
| Altre variazioni - Altro | 0,0 |
| Passività finanziaria non attualizzata per leasing al 1 gennaio 2019 | 29,1 |
| Effetto attualizzazione | (3,6) |
| Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 | 25,5 |
| Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 | (1,9) |
| Passività finanziaria aggiuntiva per leasing al 1 gennaio 2019 | 23,6 |
Si segnala che l'incremental borrowing rate medio ponderato applicato alle passività finanziarie iscritte al 1 gennaio 2019 è risultato pari a 2,8%.
Il Gruppo si è avvalso delle esenzioni concesse dai paragrafia dell'IFRS 16:5 (a) e (b) concernenti rispettivamente gli short-term lease e i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5 mila, quando nuovi). La prima esenzione è stata
utilizzata per tutti i contratti qualificabili come "short-term lease"; i contratti per i quali è stata applicata l'esenzione per i "low-value asset" ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:
Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
Per le autovetture che per gli appartamenti, le non-lease component sono state scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components..
Infine, con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo si è avvalso dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:
Il Gruppo non si è invece avvalso dell'espediente pratico previsto dal paragrafo IFRS 16:c.10 c) in relazione ai contratti di leasing operativo con durata residua inferiore ai dodici mesi alla data di transizione.
Per i contratti di lease precedentemente classificati come lease finanziari in applicazione dello IAS 17, il valore contabile delle attività oggetto del lease e gli obblighi derivanti da contratti di lease rilevati secondo lo IAS 17 al 31 dicembre 2018 sono rispettivamente riclassificati tra i diritti d'uso e le passività per il lease senza alcuna rettifica.
Gli altri emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019 sono i seguenti:
gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.
L'adozione del documento interpretativo e degli emendamenti sopra riportati non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
Gli emendamenti omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:
Da una prima disamina, gli Amministratori ritengono che l'eventuale futura adozione di tali emendamenti non dovrebbe avere un impatto rilevante sul bilancio del Gruppo.
Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio sono ancora in sospeso per l'omologazione alcuni emendamenti all'IFRS 3 (definizione di "business" e introduzione di un "concentration test", opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività) e all'IFRS 10 e allo IAS 28 (al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10).
Inoltre, in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai
contratti assicurativi emessi.
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili non si attendono impatti rilevanti per il Gruppo.
L'IFRS 8 - Settori operativi - definisce un settore operativo come una componente:
Ai fini del controllo direzionale, il Gruppo è attualmente organizzato in cinque divisioni operative – Legno, Vetro & Pietra, Meccatronica,Tooling e Componenti. Tali divisioni costituiscono le basi su cui il Gruppo riporta le informazioni di settore. Le principali attività sono le seguenti:
I ricavi verso clienti terzi conseguiti dal Gruppo sono così ripartiti:
| 2019 | Vetro & Pietra | Meccatronica | Elisioni | Totale Gruppo | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Legno | Tooling | Componenti | ||||
| Ricavi esterni | 502.643 | 129 364 | 11 962 | 59.292 | 2.609 | 0 | 705.872 |
| Ricavi inter-segmento | 4.491 | 0 | 961 | 24.677 | 17.153 | (47.283) | 0 |
| Totale ricavi | 507.134 | 129.364 | 12.926 | 83.970 | 19.762 | (47.283) | 705.872 |
| Risultato operativo di segmento | 25.486 | 3.082 | (175) | 11.224 | (42) | (0) | 39.575 |
| Costi comuni non allocati | (9.932) | ||||||
| Risultato operativo | 29.643 | ||||||
| Proventi e oneri finanziari non allocati | (6.201) | ||||||
| Utile ante imposte | 23.443 | ||||||
| Imposte dell'esercizio | (10.441) | ||||||
| Risultato dell'esercizio | 13.002 |
| 2018 | Vetro & Pietra | Meccatronica | Elisioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Legno | Tooling | Componenti | Totale Gruppo | |||
| Ricavi esterni | 529 510 | 129.072 | 13.026 | ୧୧ ૨૩૨ | 3.384 | 0 | 741 527 |
| Ricavi inter-segmento | 2.283 | (377) | 219 | 30.164 | 19.528 | (51.817) | 0 |
| Totale ricavi | 531.793 | 128.695 | 13.245 | 96.699 | 22.912 | (51.817) | 741.527 |
| Risultato operativo di segmento | 48.988 | 5.682 | (356) | 17.336 | 1.574 | (0) | 73.223 |
| Costi comuni non allocati | (9.451) | ||||||
| Risultato operativo | 63.772 | ||||||
| Proventi e oneri finanziari non allocati | (5.485) | ||||||
| Utile ante imposte | 58.287 | ||||||
| Imposte dell'esercizio | (14.436) | ||||||
| Risultato dell'esercizio | 43.851 |
I ricavi netti dell'esercizio 2019 sono pari ad € 705.872 mila, contro € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente. La Divisione Legno conferma il suo ruolo di segmento principale del Gruppo, contribuendo per il 71,8% ai ricavi consolidati (71,7% nel 2018); le vendite passano da € 531.793 mila a € 507.134 mila (-4,6%). Il risultato operativo di segmento segna una diminuzione, passando da € 48.988 mila a € 25.486 mila, per effetto del calo della leva operativa (minori volumi di vendita con conseguente diminuzione dei margini operativi) e dei non recurring items (in particolare, ristrutturazione Cina). Il segmento Vetro & Pietra ha registrato un andamento stabile delle vendite (€ 129.364 mila contro € 128.695 mila, pari a +0,5%), con un'incidenza sui ricavi consolidati del 18,3%, in aumento rispetto all'esercizio precedente (17,4%). Il risultato operativo di segmento passa da € 5.682 mila a € 3.676 mila (l'incidenza sui ricavi passa dal 4,4% al 2,4%). Il segmento Meccatronica, a livello di ricavi, ha consuntivato un decremento del 13,2% rispetto al dato del 2018, diminuendo del 1,1% la sua contribuzione ai ricavi consolidati (11,9% contro 13% a fine 2018). Il risultato operativo passa da € 17.336 mila a € 11.331 mila (l'incidenza sui ricavi scende dal 17,9% al 13,4%). Il segmento Tooling ha segnato un leggero calo del 2,4% (€ 12.926 mila contro € 13.245 mila a fine 2018), con un'incidenza stabile sul fatturato consolidato del 1,8%. La redditività operativa è negativa per € 111 mila (in recupero rispetto al dato 2018, che era negativo per € 356 mila). Infine, il segmento Componenti evidenzia la diminuzione del fatturato rispetto al 2018 (€ 19.762 mila contro € 22.912 mila), per il calo degli ordinativi delle divisioni Legno e Vetro & Pietra; la redditività operativa passa da € 1.574 mila ad € 19 mila.
Di seguito si mostrano le rimanenze suddivise per settore operativo:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Legno | Vetro & Pietra | Tooling | Meccatronica | Componenti | Totale Gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 109,293 | 20.725 | 2.644 | 18.609 | 4.227 | 155,498 |
| 2018 | 110,262 | 12.598 | 2,278 | 25.180 | 12.468 | 162,786 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 0/0 | 2018 | 0/0 | ||
| Europa Occidentale | 333.016 | 47,2% | 353.514 | 47,7% | |
| Asia - Oceania | 105.947 | 15,0% | 134 970 | 18,2% | |
| Europa Orientale | 89.217 | 12,6% | 107.469 | 14,5% | |
| Nord America | 150 554 | 21,3% | 117.750 | 15.9% | |
| Resto del Mondo | 27.138 | 3.8% | 27.825 | 3.8% | |
| Totale Gruppo | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% |
L'analisi delle vendite per area geografica rispetto al 2018 evidenzia la crescita del Nord America (+27,9%, da € 117.750 mila a € 150.554 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila (47,2% del totale gruppo, in calo del 5,8% rispetto all'anno precedente). L'Asia - Oceania registra un decremento piuttosto consistente (-21,5%), passando dai € 134.970 mila del dicembre 2018 ai € 105.947 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del -17%, registrando ricavi per € 89.217 nel 2019 contro i € 107.469 mila del 2018. Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).
I ricavi di vendita di merci e prestazione dei servizi del Gruppo al 31 dicembre 2019 sono di seguito dettagliati:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | Al 31 Dicembre |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Vendite di beni | 644 164 | 686.799 |
| Prestazioni di servizi | 60 328 | 52.524 |
| Ricavi vari | 1.379 | 2.204 |
| Ricavi | 705.872 | 741.527 |
I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 705.872 mila, contro i € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente.
In linea con quanto stabilito dall'IFRS 15 e come meglio spiegato nella precedente nota 2, il Gruppo considera la vendita del bene come performance obbligation distinta dai servizi accessori che vengono contabilizzati separatamente.
L'analisi degli altri proventi al 31 dicembre 2019 del Gruppo è la seguente:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | Al 31 Dicembre |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Affitti e locazioni attive | 286 | ૪૨ |
| Contributi pubblici | 1 185 | 1 584 |
| Plusvalenze da alienazione | ਦੇ I | ਦੇ ਹੋ |
| Altri proventi e sopravvenienze attive | 4,895 | 3.633 |
| Altri proventi | 6.417 | ર્ટ રહી |
La voce "Contributi pubblici" si riferisce principalmente. a Biesse Manufacturing relativamente all'esportazione di merci prodotte in India, sottoposte alla condizione che il pagamento sia stato ricevuto. La voce contiene altresì la quota di competenza dei contributi da ricevere su corsi di formazione effettuati internamente da alcune società del gruppo.
Gli "Altri proventi e sopravvenienze attive" includono la quota di competenza dell'esercizio del provento derivate dal credito d'imposta R&S (€ 1.476 mila al 31 dicembre 2019).
Al 31 dicembre 2019 la voce è pari ad € 287.038 mila e si decrementa del 7,3% rispetto l'esercizio precedente (€ 309.561 mila). La voce comprende tutti i costi di approvvigionamento relativi alla produzione, ed è principalmente costituita da costi per l'acquisto di materie prime e ricambi per € 289.510 mila, da costi per l'acquisto di prodotti finiti per € 8.878 mila, al netto del recupero di costi per materie prime per € 12.924 mila, e dalla variazione negativa delle rimanenze di materie prime per € 5.591 mila. Per maggiori commenti sulla variazione di questa voce si rinvia alla Relazione sulla gestione.
Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari ad € 221.576 mila, in aumento di € 6.735 mila rispetto all'esercizio precedente di € 214.841 mila. Di seguito si riporta il dettaglio della voce:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Salari, stipendi e relativi oneri sociali | 208.654 | 200 507 |
| Premi, bonus e relativi oneri sociali | 10.654 | 13.770 |
| Accantonamenti per piani pensionistici | 8.164 | 8.023 |
| Altri costi per personale | 4 539 | 3 560 |
| Recuperi e capitalizzazioni costi del personale | (10.436) | (11.020) |
| Costo del personale | 221.576 | 214.841 |
Il costo del personale passa da € 214.841 mila al 31 dicembre 2018 ad € 221.576 mila al 31 dicembre 2019, con un incremento di € 6.735 mila (+3,1%) rispetto all'esercizio precedente (il costo comprende anche il personale somministrato).
La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e stipendi (+ 4,1% rispetto al 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nell'ultima parte dell'esercizio 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale.
Il numero dei dipendenti passa dalle 4.397 unità al 31 dicembre 2018 alle 4.133 unità al 31 dicembre 2019, con una riduzione di 264 unità.
La voce "recuperi e capitalizzazioni costi del personale" si riferisce interamente ai costi capitalizzati per l'attività di sviluppo di nuovi prodotti riconducibile prevalentemente alla Capogruppo.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 18.980 | 9 936 |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 14 307 | 12,884 |
| Svalutazioni (Rivalutazioni) di immobilizzazioni materiali e immateriali | 4.769 | 217 |
| Accantonamenti ai fondi rischi e f.do svalutazione crediti | 7 901 | 2.233 |
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti | 45.957 | 25.270 |
La voce "Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti" passa da € 25.270 mila al 31 dicembre 2018 ad € 45.957 mila al 31 dicembre 2019, in aumento di € 20.687 mila rispetto all'esercizio precedente.
L'incremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali è sostanzialmente riconducibile alla prima applicazione dell'IFRS 16 nel bilancio al 31 dicembre 2019 con effetto dal 1 gennaio 2019, come già commentato nella parte introduttiva delle note esplicative. Gli ammortamenti dei diritti d'uso sono pari a € 8.586 mila nel 2019 mentre gli ammortamenti dei beni detenuti in base a contratti di leasing finanziario, ai sensi dell'ex IAS 17, erano pari a € 340 mila nel precedente esercizio.
La voce "Svalutazione (Rivalutazione) di immobilizzazioni materiali e immateriali" al 31 dicembre 2019 si riferisce alla svalutazione di progetti di sviluppo abbandonati nel corso dell'esercizio (€ 3.243 mila), in coerenza con le linee strategiche di gruppo, confermate anche nel piano industriale 2022, in termini di innovazione tecnologica che hanno reso necessaria la svalutazione di alcuni progetti di sviluppo legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out. La voce include anche, per la quota residua, la svalutazione di alcune licenze non più utilizzate. Dell'importo totale della voce in esame, circa € 700 mila sono riconducibili alla già menzionata rivisitazione della strategia del Gruppo in Cina.
Anche gli accantonamenti presentano un significativo incremento, passando da € 2.233 mila del 2018 a € 7.901
mila nel 2019. L'incremento degli accantonamenti è dovuto principalmente alla decisione presa dal Gruppo di ridimensionare l'attività produttiva cinese, e parzialmente a contenziosi aperti per specifiche commesse Systems.
Per maggiori informazioni sugli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e al fondo rischi e oneri si rinvia rispettivamente alle successive note 20 e 27.
La voce altri costi operativi del Gruppo al 31 dicembre 2019 è di seguito dettagliata:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Servizi alla produzione | 28.361 | 34.797 |
| Manutenzioni | 5.078 | 5.150 |
| Provvigioni e trasporti su vendite | 20.684 | 20 583 |
| Consulenze | ર્ભ રો ર | 8.471 |
| Utenze | 6.029 | 6,285 |
| Fiere e pubblicità | 10 919 | 12337 |
| Assicurazioni | 1.736 | 1.881 |
| Compensi per Amministratori, sindaci e collaboratori | 3.840 | 3.674 |
| Viaggi e trasferte del personale | 21.887 | 20,204 |
| Godimento beni di terzi | 2.876 | 11 940 |
| Altri servizi | 20-701 | 22 147 |
| Altri costi operativi | 128.726 | 147.470 |
La voce delle altre spese operative si è decrementata complessivamente di € 18.744 mila rispetto al 2018, (- 12,7%). La variazione principale è costituita dalla significativa riduzione delle spese per godimento di beni di terzi (riduzione di € 9.065 mila) dovuta alla già menzionata implementazione dell'IFRS 16 nell'esercizio in chiusura. Per maggiori informazioni sugli impatti dell'applicazione del nuovo principio e sulle modalità di transizione adottate si rinvia alle precedenti note 3 e 14. Al 31 dicembre 2019 in questa voce sono compresi affitti di competenza dell'esercizio esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto di breve durata o di modesto valore (€ 2.833 mila), come meglio dettagliato nella successiva nota 14, e altre spese per godimento beni di terzi (€ 43 mila).
I servizi alla produzione sono diminuiti per € 6.436 mila (-18,5% rispetto allo scorso anno) prevalentemente per effetto del decremento delle lavorazioni effettuate esternamente.
I costi per Fiere e pubblicità si riducono di € 1.419 mila (-11,5%), i Viaggi e trasferte del personale si incrementano di € 1.683 mila (+ 8,3%), gli Altri servizi si riducono di € 1.446 mila (- 32,8%). L'andamento decrescente dei costi per fiere e pubblicità è legato alla programmazione biennale di alcuni importanti appuntamenti fieristici esteri (Awisa in Australia, Fimma in Spagna, W18 in Gran Bretagna), che determinano un risparmio rispetto ai costi sostenuti nel 2018. Per quanto riguarda gli Altri servizi si segnala che questa componente include anche servizi legati ai noleggi auto che fino al 31 dicembre 2018 erano ricompresi tra i costi per godimento di beni di terzi mentre, a seguito dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16, sono rilevati contabilmente in modo distinto e ricompresi in questa voce.
La riduzione dei costi per consulenze nell'esercizio 2019 è sostanzialmente riconducibile alla presenza di costi di natura non ricorrente nell'esercizio 2018 relativi a consulenze connesse alla quotazione della controllata HSD S.p.A., poi interrotta nel corso del 2018.
Come richiesto dall'art.149-duodecies del regolamento emittenti Consob, si riporta di seguito il dettaglio dei compensi alla Società di revisione, anch'essi inclusi nella componente degli altri costi operativi,:
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio |
Destinatario | Compensi 2019 |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile e verifiche trimestrali | Deloitte & Touche S.p.A. | Biesse S.p.A. | 120 |
| Deloitte & Touche S.p.A | Società controllate | 80 | |
| Rete Deloitte | Società controllate | 173 | |
| Altri servizi di attestazione | 0 | ||
| Altri servizi | 0 | ||
| Totale | 373 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Interessi su depositi bancari | 161 | 107 | |
| Interessi attivi da clienti | / | 8 | |
| Interessi attivi verso altri | 32 | 47 | |
| Altri proventi finanziari | 297 | 188 | |
| Utili su cambi | 7.370 | 8.917 | |
| Proventi finanziari | 7.867 | 9.267 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Interessi passivi bancari, su mutui e finanziamenti | 1.102 | 1.258 |
| Interessi passivi su diritti d'uso | 1.085 | - |
| Interessi su locazioni finanziarie (ex IAS 17) | 60 | |
| Interessi passivi verso altri | 44 | 40 |
| Svalutazione altre attività finanziarie correnti | 77 | 303 |
| Altri oneri finanziari | 679 | 701 |
| Perdite su cambi | 11.081 | 12.390 |
| Oneri finanziari | 14.068 | 14.752 |
Gli interessi passivi per diritti d'uso (leasing) sono pari a € 1.085 mila nel 2019 (di cui € 915 mila relativi ai contratti di affitto non soggetti all'ex IAS 17, nel precedente esercizio).
Gli utili e le perdite su cambi comprendono le differenze cambio realizzate e non, derivanti sia dalla conversione in Euro delle operazioni ordinarie che dall'adeguamento al cambio di fine periodo delle partite creditorie e debitorie espresse in valuta estera.
Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha contabilizzato perdite nette su cambi per € 3.711 mila, di cui € 3.397 mila derivanti da perdite su cambi realizzati e € 314 mila derivanti da perdite su cambi non realizzate.
Nella seguente tabella si riporta il calcolo dell'utile netto per azione base (Basic EPS) e dell'utile netto per azione diluito (Diluted EPS) riportati nel prospetto del conto economico consolidato:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Risultato dell'esercizio | 13.027 | 43.672 |
| Numero medio di azioni (in migliaia) considerate ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito |
27 393 | 27.393 |
| Risultato per azione base e diluito (in Euro) | 0.48 | 1,59 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione di base |
27.393 | 27.393 |
| Effetto azioni proprie | ||
| Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione - per il calcolo dell'utile base |
27 393 | 27.393 |
| Effetti diluitivi | 0 | 0 |
| Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione - per il calcolo dell'utile diluito |
27.393 | 27.393 |
Non essendoci effetti diluitivi, il calcolo utilizzato per l'utile base è applicabile anche per la determinazione dell'utile diluito.
L'utile base per azione al 31 dicembre 2019 risulta positivo per un ammontare pari a 0,48 euro/cent ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile ai soci della controllante, positivo per € 13.027 mila, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.
| Costo storico | Terreni - Fabbricati - Diritti d'uso su immobili |
Impianti e Macchinari - Diritti d'uso su impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni - Diritti d'uso Auto, Mobili, Macchine ufficio |
In corso - Diritto d'uso immobilizzazioni materiali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore al 31/12/2017 | 79.204 | 63.692 | 23.583 | 32.286 | 7.644 | 206.409 |
| Incrementi | 6.586 | 3.456 | 2.919 | 4.702 | 6.729 | 24.392 |
| Cessioni | 3 | (459) | (566) | (2.013) | (847) | (3.882) |
| Svalutazioni | - | - | 1 | - | - | (0) |
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | 6.371 | 9.028 | 473 | 236 | (10.089) | 6.018 |
| Valore al 31/12/2018 | 92.164 | 75.718 | 26.409 | 35.210 | 3.437 | 232.937 |
| Valore al 01/01/2019 - Incremento prima applicazione IFRS 16 | 18.957 | 80 | 4.487 | 23.524 | ||
| Incrementi | 17.273 | 8.195 | 2.068 | 4.593 | 6.344 | 38.472 |
| Cessioni | (452) | (2.169) | (929) | (1.078) | (215) | (4.843) |
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | 602 | 144 | 23 | 26 | (6.836) | (6.040) |
| Valore al 31/12/2019 | 128.544 | 81.969 | 27.571 | 43.237 | 2.730 | 284.052 |
| Fondi ammortamento | ||||||
| Valore al 31/12/2017 | 24.861 | 46.572 | 19.495 | 24.966 | - | 115.894 |
| Ammortamento di periodo Chiusura fondi per cessioni |
2.389 252 |
3.213 (841) |
2.128 23 |
2.207 (1.261) |
- - |
9.937 (1.827) |
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | 2.994 | 2.605 | 187 | 374 | - | 6.159 |
| Valore al 31/12/2018 | 30.495 | 51.549 | 21.833 | 26.286 | - | 130.163 |
| Ammortamento di periodo | 7.043 | 3.929 | 2.295 | 5.713 | - | 18.980 |
| Chiusura fondi per cessioni | (451) | (2.158) | (929) | (1.068) | - | (4.606) |
| Svalutazioni | 1 | 4 | 5 | |||
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | 527 | 13 | (135) | (609) | - | (204) |
| Valore al 31/12/2019 | 37.614 | 53.332 | 23.066 | 30.326 | - | 144.337 |
| Valore netto contabile | ||||||
| Valore al 31/12/2018 | 61.669 | 24.169 | 4.576 | 8.924 | 3.437 | 102.774 |
| Valore al 31/12/2019 | 90.930 | 28.637 | 4.505 | 12.910 | 2.729 | 139.710 |
Dal 1 gennaio 2019 le immobilizzazioni materiali includono, oltre ai beni di proprietà, anche i cosiddetti Diritti d'uso, introdotti dall'IFRS 16.
Nella tabella di movimentazione, la riga "prima applicazione dell'IFRS 16" riporta gli impatti della prima applicazione del nuovo principio, ai cui fini, come già evidenziato, è stato utilizzato il metodo retrospettivo semplificato (che ha portato un incremento di € 23.524 mila).
I nuovi investimenti ammontano a € 38,5 milioni. Tra questi si segnalano l'acquisto di un magazzino verticale da parte della Capogruppo (€ 3,7 milioni), l'acquisto in leasing del fabbricato di Gradara della controllata HSD S.p.A. (€ 5,3 milioni, per effetto del subentro al leasing della Bi.Fin. S.r.l. e conseguente chiusura del contratto di affitto dello stesso stabile in essere con la stessa) e costi connessi all'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (€ 2,3 milioni in totale tra beni di proprietà e in leasing) oltre alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, necessari per l'attività produttiva ordinaria (relativa sia ai beni di proprietà che a quelli in leasing).
Per maggiori informazioni sui Diritti d'uso si rinvia alla successiva nota 14.
I terreni ed i fabbricati di proprietà del Gruppo non sono gravati da ipoteche.
La tabella seguente riporta la composizione dei Diritti d'uso, esposti al netto del relativo fondo ammortamento, e delle relative passività finanziarie. Come già evidenziato, i diritti d'uso sono inclusi nella voce Immobili, impianti e macchinari, distintamente per categoria, mentre le passività da leasing sono ricomprese nelle voci Passività finanziarie, correnti e non correnti.
Per chiarezza espositiva, i saldi di queste voci al 31 dicembre 2019 sono messi a confronto con gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 e con i valori delle attività e passività ex IAS 17 al 31 dicembre 2018.
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 | Impatti IFRS16 Cespiti in alla data di leasing ex Ias 17 transizione 31/12/2108 1/1/2019 |
|
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Diritto d'uso di terreni e fabbricati | 25.891 | 18.957 | 125 |
| Diritto d'uso automezzi (inclusi tra gli Altri beni) | 7.526 | 4.487 | |
| Diritto d'uso impianti e infrastrutture tecnologiche | |||
| (inclusi tra gli Impianti e macchinari) | 2.449 | 80 | 2.616 |
| Totale | 35.866 | 23.524 | 2.741 |
| Passività non correnti | |||
| Passività non correnti per leasing | 27.043 | 20.445 | 1.569 |
| Passività correnti | |||
| Passività correnti per leasing | 7.415 | 3.079 | 349 |
| Totale | 34.458 | 23.524 | 1.919 |
Nel corso del 2019 i diritti d'uso hanno subito un incremento pari complessivamente ad € 41.751 migliaia, di cui € 23.524 migliaia derivano all'impatto della prima applicazione dell'IFRS 16.
Le tabelle seguenti riportano la composizione degli ammortamenti dei Diritti d'uso e l'entità delle altre componenti economiche relative ai contratti di leasing.
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 | |
|---|---|---|
| Quote di ammortamento diritti d'uso: | ||
| Diritto d'uso - fabbricati | 4.833 | |
| Diritto d'uso automezzi | 3.448 | |
| Diritto d'uso impianti e infrastrutture tecnologiche | 306 | |
| Totale | 8.586 |
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 |
|---|---|
| Altre componenti di conto economico | |
| Interessi passivi | 1.085 |
| Costi relativi a leasing di breve durata | 2.646 |
| Costi relativi a leasing di valore modesto | 187 |
Gli interessi passivi su diritti d'uso sono ricompresi tra gli Oneri finanziari. I costi relativi a leasing di breve durata o di modesto valore, esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16, sono esposti nella voce Altri costi operativi, tra i costi per godimento di beni di terzi. I proventi da sub-locazione dei diritti d'uso sono ricompresi tra gli altri proventi, alla voce affitti e locazioni attive.
Nel corso del 2019 i flussi di uscita per pagamenti connessi ai contratti di leasing sono pari complessivamente ad € 12.708 mila, di cui € 8.790 mila per rimborso dei debiti finanziari leasing e il residuo, pari a € 3.918 mila, per pagamenti effettuati a titolo di interessi su questi debiti e a fronte di contratti di leasing di breve durata e modesto valore.
Il dettaglio per scadenza dei debiti leasing è riportato nella successiva nota 24.
L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate sulla base dei settori operativi del Gruppo. Il management, in linea con quanto disposto dall'IAS 36, ha individuato le seguenti CGU:
Si ricorda che il contratto di acquisto della società Movetro S.rl. prevedeva un'opzione put/call per la quota residua delle quote. Abbiamo considerato la possibilità che la vecchia proprietà eserciti la Put (con data 31 luglio 2022), valutando tale operazione al prezzo minimo previsto dal contratto (€ 1 mln attualizzato ad oggi). La differenza di consolidamento generatasi è stata allocata ad avviamento nel segmento Vetro.
La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti alle CGU:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Legno | 8 476 | 8.403 | |
| Vetro & Pietra | ਦੇ ਵੇਡੇ ਦੇ | રે રેતેવે | |
| Meccatronica | ਦੇ ਵੇਰੇਰੇ | ਦੇ ਦੇਰੇਰੇ | |
| Tooling | 3 940 | 3,940 | |
| Totale | 23.550 | 23.542 |
Rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, l'avviamento aumenta di circa € 8 mila per l'effetto cambio subito dagli avviamenti delle filiali australiana ed americana.
Come previsto dai principi contabili, il valore recuperabile dell'avviamento è determinato almeno annualmente dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore d'uso. Tale metodologia richiede, per sua natura, valutazioni significative da parte degli Amministratori circa l'andamento dei flussi di cassa operativi durante il periodo assunto per il calcolo, nonché circa il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita di detti flussi di cassa.
La stima dei flussi di cassa operativi degli esercizi futuri è stata effettuata sulla base del piano industriale per il periodo 2020-2022 (di seguito, il "Piano") approvato dal Consiglio d'Amministrazione del 21 febbraio 2020, e sulla base delle stime di crescita di lungo termine dei ricavi e della relativa marginalità.
Il valore recuperabile della Cash Generating Unit è stato verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, inteso come valore attuale dei futuri flussi di cassa generati dalla CGU calcolati in conformità al metodo del "Discounted cash flow".
Le principali assunzioni utilizzate dal Gruppo per la stima dei futuri flussi di cassa ai fini del test di impairment sono i seguenti:
| Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| WACC | 8,0 % | 8,0 % |
| CAGR ricavi prospettici | 3,2 % | 6,0 % |
| Tasso di crescita valore terminale | 1,5 % | 1,5 % |
E' stato utilizzato ai fini del test di impairment dell'avviamento un Weight Average Cost of Capital unico, per tutte le Cash Generating Units, in quanto le componenti di rischiosità (rischio paese, rischio spread, rischio tasso ecc…) sono state incorporate nei flussi calcolati e stimati delle singole CGU e di conseguenza non duplicati nel WACC.
Nel dettaglio, per la determinazione del tasso di sconto sono stati considerati i seguenti fattori:
I flussi di cassa operativi utilizzati nella verifica dell'impairment per l'esercizio 2019 derivano dal piano industriale per il triennio 2020 – 2022 approvato in data 21 febbraio 2020 dal Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. Per i periodi rimanenti i flussi vengono estrapolati sulla base del tasso di crescita di medio/lungo termine di settore pari al 1,5%. I flussi di cassa futuri attesi sono riferiti alla CGU nelle condizioni attuali ed escludono la stima di flussi di cassa futuri che potrebbero derivare da piani di ristrutturazione futuri o altri cambiamenti strutturali.
Le principali assunzioni alla base della determinazione dei flussi finanziari prospettici sono le seguenti:
| Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Incidenza media del costo del venduto sui ricavi del triennio | 40,9 % | 39,5 % |
| Incidenza media del costo del personale sui ricavi del triennio | 32,6 % | 29,1 % |
| Incidenza media delle componenti di costo operativo fisse sui ricavi del triennio | 15,8 % | 19,2 % |
| Dati consolidati in migliaia di € (GRUPPO BIESSE – TUTTE LE DIVISIONI) | Al 31 dicembre 2019 |
|---|---|
| Valore contabile della CGU (VC) | 237.054 |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 574.043 |
| Impairment | - |
| Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE LEGNO) | Al 31 dicembre |
| 2019 | |
| Valore contabile della CGU (VC) | 151.295 |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 429.901 |
| Impairment | - |
| Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE VETRO) | Al 31 dicembre 2019 |
| Valore contabile della CGU (VC) | 25.814 |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 53.810 |
| Impairment | - |
| Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE MECCATRONICA) | Al 31 dicembre 2019 |
| Valore contabile della CGU (VC) | 43.895 |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 140.409 |
| Impairment | - |
| Dati consolidati in migliaia di € (DIVISIONE TOOLING) | Al 31 dicembre |
|---|---|
| 2019 | |
| Valore contabile della CGU (VC) | 8.115 |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 10.444 |
| Impairment | - |
Dai risultati del test come sopra riportati non è emersa la necessità di apportare alcuna svalutazione all'Avviamento iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Per azzerare l'eccedenza, a livello consolidato, fra valore d'uso e valore contabile, in relazione alla verifica di impairment svolta per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, il costo del capitale (WACC) dovrebbe subire un incremento del 7,5 %, il saggio di crescita dei flussi "as is" nel valore terminale dovrebbe essere negativo ed inferiore di 10,6 % e l'Ebitda dovrebbe risultare inferiore rispetto a quello di piano "as is" di oltre € 58,7 milioni.
Per quanto riguarda le singole CGU, si veda la tabella sotto:
| Legno | Vetro | Meccatronica | Tooling | |
|---|---|---|---|---|
| Wacc | 17,80% 13,32% | 20.26% | 9,64% | |
| Tasso di crescita | -11,1% -4,61% | -17,14% | -0,37% | |
| EBITDA | -39.7 | -4.0 | -13,8 | -0.3 |
E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame: ad eccezione della Divisione Tooling, nel caso di dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita, in tutti gli altri casi il valore d'uso rimane superiore al valore contabile anche assumendo variazioni peggiorative dei parametri chiave quali:
Di seguito si portano i risultati del valore recuperabile ottenuto a seguito delle variazioni ai parametri sopra indicati:
| Legno | Vetro | Meccatronica | Tooling | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Wacc +0,5% | CGU (VC) | 151.295 | 25.814 | 43.895 | 8.115 |
| CGU (VR) | 396.458 | 49.382 | 129.722 | 9.618 | |
| Tasso di crescita -0,5% | CGU (VC) | 151.295 | 25.814 | 43.895 | 8.115 |
| CGU (VR) | 399.962 | 49.744 | 131.219 | 9.698 | |
| CAGR -50% | CGU (VC) | 151.295 | 25.814 | 43.895 | 8.115 |
| CGU (VR) | 213.935 | 16.431 | 119.249 | 3.332 |
E' opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati, sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che la stima del valore recuperabile della cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dal Gruppo.
Si evidenzia peraltro in questa ottica come, partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale sia stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno producendo ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività
economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato prevedibili. In conseguenza di quanto descritto potrebbero prodursi effetti sulle stime utilizzate dalla direzione per la predisposizione del test di impairment al 31 dicembre 2019 (quali, a titolo di esempio, quelle relative ai flussi di cassa attesi, ai tassi di sconto applicati, al tasso di crescita "g rate" utilizzato ecc.) i quali, allo stato attuale, risultano di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario in evoluzione. I possibili effetti, anche contabili e relativi alla recuperabilità degli attivi iscritti in bilancio, saranno comunque oggetto di continuo e costante monitoraggio da parte degli amministratori nel prosieguo dell'esercizio 2020.
| Costi di sviluppo | Brevetti marchi e altre | Immobilizzazioni in | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | attività immateriali | costruzione e acconti | ||
| Costo storico | ||||
| Valore al 31/12/2017 | 71.479 | 43.247 | 16.990 | 131.716 |
| Incrementi | 613 | 4.065 | 16.765 | 21.443 |
| Cessioni | (86) | (670) | (756) | |
| Svalutazioni | ||||
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | 9.708 | 4.347 | (14.111) | (56) |
| Valore al 31/12/2018 | 81.800 | 51.573 | 18.974 | 152.347 |
| Incrementi | 507 | 3.328 | 14.413 | 18.248 |
| Storno per impairment | (5.646) | (3.660) | (937) | (10.243) |
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | 8.322 | 4.682 | (13.365) | (361) |
| Valore al 31/12/2019 | 84.984 | 55.923 | 19.085 | 159.991 |
| Fondi ammortamento | ||||
| Valore al 31/12/2017 | 53.644 | 24.149 | 77.794 | |
| Ammortamenti di periodo | 8.902 | 3.982 | 12.884 | |
| Chiusura fondi per cessioni | (197) | (101) | (298) | |
| Svalutazioni | 29 | |||
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | (88) | 1.330 | 1.242 | |
| Valore al 31/12/2018 | 62.260 | 29.388 | 91.649 | |
| Ammortamenti di periodo | 9.191 | 5.116 | 14.307 | |
| Storno per impairment | (3.339) | (2.134) | (5.473) | |
| Diff. cambio, riclassifiche e altre var. | (267) | 98 | (168) | |
| Valore al 31/12/2019 | 67.845 | 32.468 | 100.314 | |
| Valore netto contabile | ||||
| Valore al 31/12/2018 | 19.540 | 22.185 | 18.974 | 60.699 |
| Valore al 31/12/2019 | 17.138 | 23.454 | 19.085 | 59.677 |
| Svalutazioni 2019 | (2.307) | (1.526) | (937) | (4.770) |
Al 31 dicembre 2019, il bilancio consolidato include attività rappresentate dai costi per lo sviluppo di nuovi prodotti per € 36,2 milioni, di cui € 19,1 milioni esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti.
La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dal Gruppo Biesse.
Tali stime sono caratterizzate sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura sia dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori.
Come già evidenziato, dalla verifica dei flussi di cassa attesi dalla vendita dei prodotti, che incorporano i progetti di sviluppo oggetto di capitalizzazione, è emersa la necessità di apportare, al 31 dicembre 2019, una svalutazione di costi relativi a progetti di sviluppo, sia in ammortamento che in corso, precedentemente capitalizzati per € 3.243 mila in quanto ritenuti non più recuperabili e/o strategici ed una svalutazione di licenze non più utilizzate per € 1.526 mila.
Non sono presenti gravami nelle immobilizzazioni immateriali.
Le altre attività finanziarie, parte corrente e parte non corrente, sono così sintetizzate:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Attività finanziarie - non correnti | 2.640 | 2.847 | |
| Attività finanziarie - correnti | 2.653 | 494 |
Le attività finanziarie non correnti sono relative sostanzialmente a depositi cauzionali.
Per la parte corrente la voce è relativa al fair value degli strumenti derivati per € 429 mila (€ 494 mila al 31 dicembre 2018); la differenza, pari a € 2.224 mila, si riferisce alla polizza vita stipulata dalla Capogruppo nel corso del 2019 con la compagnia Generali Spa. Tale polizza, che prevede un periodo di possesso di almeno cinque anni ma con possibilità di recesso immediato, è stata stipulata dagli Amministratori a scopo di investimento temporaneo di liquidità prontamente smobilizzabile per le necessità finanziarie di breve termine.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 47 634 | 54.450 | |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 21.818 | 16.697 | |
| Prodotti finiti e merci | 67 219 | 75.194 | |
| Ricambi | 18 828 | 16.445 | |
| Rimanenze | 155.498 | 162.786 |
Le rimanenze, pari a € 155.498 mila, sono esposte al netto dei fondi obsolescenza pari a € 3.117 mila per le materie prime (+€ 154 mila rispetto al 2018), € 2.975 mila per i ricambi (+€ 422 mila rispetto al 2018) e € 3.839 mila (+€ 1.040 mila rispetto al 2018) per i prodotti finiti.
L'incidenza del fondo obsolescenza materie prime sul costo storico delle relative rimanenze è pari al 6,1%, mentre quella del fondo svalutazione prodotti finiti è pari al 5,4 %.
I magazzini del Gruppo si sono ridotti rispetto all'esercizio precedente per € 7.287 mila. Nel dettaglio, sono diminuiti i magazzini materie prime per € 6.816 mila e i magazzini prodotti finiti e merci per € 7.975 mila mentre hanno subito un incremento le rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e semilavorati per € 5.121 mila e i ricambi per € 2.382.
Il fondo obsolescenza magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi.
La voce è così composta:
| Dati consolidati in migliaia di Euro | AL 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Attività contrattuali | 5.628 | |
| Crediti commerciali | 116.973 | 122.329 |
| Totale | 116.973 | 127.957 |
Non ci sono attività contrattuali al 31 dicembre 2019 mentre questa posta presentava un saldo pari € 5.628 mila al 31 dicembre 2018.
Queste attività sono relative ai corrispettivi spettanti al Gruppo a fronte dell'avanzamento dei lavori effettuati che eccedono la parte già addebitata al cliente nel rispetto delle condizioni contrattuali. A fronte delle attività contrattuali iscritte al 31 dicembre 2018 non si era reso necessario effettuare accantonamenti a specifici fondi svalutazione. Le commesse in corso al 31 dicembre 2018 sono state completate nel corso del 2019, mentre non ci sono contratti con i clienti qualificabili come vendite da rilevare nel corso del tempo in corso di lavorazione al 31 dicembre 2019.
Per i commenti sui crediti commerciali si rinvia alla successiva nota n. 20.
I crediti commerciali del Gruppo al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 sono di seguito dettagliati:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Crediti commerciali verso terzi | 122.895 | 128.694 | |
| Crediti commerciali verso parti correlate | 17 | 50 | |
| Fondo svalutazione crediti | (5.939) | (6.415) | |
| Crediti commerciali | 116.973 | 122.329 |
La Direzione ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
I crediti commerciali pari a € 116.973 mila diminuiscono di € 5.356 mila rispetto l'esercizio precedente (€ 122.329 mila nel 2018).
Di seguito si riporta la movimentazione del fondo:
| Al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Saldo al 1° Gennaio | 6.415 | 5.238 | |
| Accantonamento dell'esercizio | 459 | 2.006 | |
| Reversal dei fondi eccedenti | (122) | - | |
| Utilizzi | (833) | (604) | |
| Differenze cambio | 20 | (38) | |
| Altri movimenti | - | (187) | |
| Saldo al 31 Dicembre | 5.939 | 6.415 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Saldo al 1° Gennaio | 6.415 | 5.238 | |
| Accantonamento dell'esercizio | 459 | 2.006 | |
| Reversal dei fondi eccedenti | (122) | - | |
| Utilizzi | (833) | (604) | |
| Differenze cambio | 20 | (38) | |
| Altri movimenti | - | (187) | |
| Saldo al 31 Dicembre | 5.939 | 6.415 | |
| Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sia sulla base di valutazioni specifiche di posizione di credito per i quali sussistono specifici contenziosi e sono generalmente supportate da relativo parere legale, sia sulla base di valutazioni di carattere generale fondate dell'esperienza storica per le altre posizioni creditorie, tenendo conto anche di considerazioni di tipo forward looking. L'entità degli accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli eventuali oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute |
|||
| al Gruppo. Le posizioni creditizie scadute risultano in ogni caso monitorate dalla direzione amministrativa attraverso analisi periodiche delle principali posizioni e per quelle per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale, si procede a svalutazione. |
|||
| Per maggiori dettagli sulla gestione del credito si rimanda alla nota 32. Per l'analisi dei crediti commerciali verso parti correlate e controllanti si rimanda alla nota 33. 21. ALTRI CREDITI |
|||
| Il dettaglio della voce altri crediti correnti al 31 dicembre 2019 è il seguente: | |||
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 2019 | Al 31 dicembre | 2018 |
| Crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario |
11.600 | 14.558 | |
| Crediti per imposte sui redditi | 5.959 | 7.720 | |
| Crediti verso controllante | 977 | 977 | |
| Altri crediti verso terzi | 4.354 | 4.797 | |
| Altri crediti | 22.890 | 28.052 | |
| I crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario, pari a € 11.600 mila, si riducono di € 2.958 mila rispetto al precedente esercizio. Tale posta include i crediti IVA e altri crediti verso l'erario. La riduzione è in parte dovuta alla riduzione dei crediti della capogruppo e di alcune controllate verso l'Erario per Iva, e risente altresì della riduzione del credito d'imposta R&S. |
|||
| I "crediti per imposte sul reddito" contengono prevalentemente crediti per l'imposta IRES e si riducono di circa € 1,7 milioni rispetto al precedente esercizio. |
|||
| A decorrere dall'esercizio 2008 la società Biesse S.p.A. partecipa al consolidato fiscale nazionale del Gruppo Biesse insieme alle sue controllate Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l, Viet Italia S.r.l., HSD S.p.A., Axxembla S.r.l., |
Uniteam S.p.A., Montresor S.r.l., Movetro S.r.l., BSoft S.r.l. In tale contesto, ai sensi degli artt. 117 e ss del DPR 917/86, l'IRES viene determinata a livello complessivo compensando gli imponibili positivi e negativi delle società indicate in precedenza. I rapporti economici, le responsabilità e gli obblighi reciproci tra le società sono definiti nel regolamento di partecipazione al consolidato fiscale del Gruppo Biesse.
La voce "Altri crediti verso terzi" include i risconti su costi di competenza di esercizi successivi e crediti diversi e rimane sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio.
Relativamente ai crediti verso parti correlate si rimanda alla successiva nota 33.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Depositi bancari | 84.570 | 66.926 |
| Denaro e valori in cassa | 1.491 | 3.330 |
| Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera i 3 mesi |
- | 12.764 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 86.061 | 83.020 |
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il valore dei depositi bancari, per € 84.570 mila, e denaro e valori in cassa, per € 1.491 mila. Al 31 dicembre 2018 le Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera i tre mesi si riferivano principalmente ad investimenti a brevissimo realizzo effettuati prevalentemente con le banche d'affari Azimut, Kairos e Amundi, interamente smobilizzati nel 2019 senza rilevare perdite. Tali investimenti erano relativi a strumenti finanziari cash equivalent (obbligazioni e liquidità) il cui valore contabile era rappresentato dal loro mark to market.
Per ulteriori dettagli riguardo alle dinamiche che hanno influenzato le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti si rinvia al Rendiconto Finanziario di Gruppo; si rimanda invece alla nota 23 per maggiori dettagli sulla posizione finanziaria netta.
Ai fini della predisposizione del rendiconto finanziario, sono escluse le transazioni di carattere finanziario e di investimento che sono state effettuate senza movimentazione dei flussi di cassa. In particolare, nel rendiconto al 31 dicembre 2019 sono stati esclusi gli incrementi dei diritti d'uso e le correlate passività finanziarie per leasing (€ 41.751 mila).
Non esistono alla data di chiusura di bilancio depositi vincolati.
Il prospetto della movimentazione del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 è riportato nella sezione dei prospetti contabili.
Il capitale sociale pari a € 27.393 mila, invariato rispetto il precedente esercizio, è rappresentato da n. 27.393.042 azioni ordinarie della Capogruppo dal valore nominale di € 1 ciascuna.
Alla data di approvazione del presente bilancio non sono possedute azioni proprie.
La voce è costituita integralmente dalla riserva di conversione che comprende tutte le differenze cambio derivanti dalla conversione dei bilanci in valuta estera, per la parte di pertinenza del gruppo, ed è negativa per € 6.140 mila al 31 dicembre 2019, sostanzialmente invariata rispetto al precedente esercizio (€ 6.063 mila nel 2018).
La "Riserva di conversione" contiene anche le differenze cambi derivanti dal consolidamento nel bilancio civilistico della Capogruppo del bilancio della Branch di Dubai (€ 4 mila).
La voce è costituita integralmente dalla Riserva da sovrapprezzo delle azioni della Capogruppo, invariata rispetto
al precedente esercizio (€ 36.202 mila).
Le Altre riserve risultano cosi composte:
| Al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Riserva legale | 5.479 | 5.479 | |
| Riserva straordinaria | 115.322 | 96.462 | |
| Riserva per azioni proprie in portafoglio | - | - | |
| Utili a nuovo e altre riserve | 26.534 | 15.497 | |
| Altre riserve | 147.335 | 117.438 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |||
| Riserva legale | 5.479 | 5.479 | ||
| Riserva straordinaria | 115.322 | 96.462 | ||
| Riserva per azioni proprie in portafoglio | - | - | ||
| Utili a nuovo e altre riserve | 26.534 | 15.497 | ||
| Altre riserve | 147.335 | 117.438 | ||
| La riserva legale accoglie gli accantonamenti di utili della Capogruppo nella misura del 5% per ogni esercizio. Nel corso dell'esercizio la riserva non è stata aumentata, avendo già raggiunto il 20% del valore del capitale sociale (pari ad € 5.479 mila). |
||||
| La riserva straordinaria, pari a € 115.322 mila al 31 dicembre 2019, si incrementa di € 18.860 mila rispetto al precedente esercizio per effetto della destinazione del risultato 2018 della Capogruppo, al netto dei dividendi distribuiti nel 2019 pari a € 13.149 mila. |
||||
| Gli utili a nuovo e le altre riserve pari ad € 26.534 mila (€ 15.497 mila nel 2018) si incrementano di € 11.037 mila. La voce altre riserve è composta dalla riserva per utili/perdite attuariali per negativi € 4.982 mila, dagli utili indivisi da consolidamento per € 29.167 mila e da altre riserve della Capogruppo per € 2.349 mila. |
||||
| Per un'analisi delle variazioni di queste riserve si rinvia al Prospetto dei movimenti di patrimonio netto. | ||||
| Partecipazioni di terzi | ||||
| Le partecipazioni di terzi sono pari a € 858 mila al 31 dicembre 2019 (€ 893 mila al 31 dicembre 2018). | ||||
| 24. PASSIVITA' FINANZIARIE Di seguito si riporta il dettaglio delle passività finanziarie correnti e non correnti al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018. |
||||
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |||
| 2019 | 2018 | |||
| Passività non correnti | ||||
| Passività per leasing | 27.043 | 1.569 | ||
| Altri debiti finanziari non correnti | 26.006 | 33.821 | ||
| 53.049 | 35.390 | |||
| Passivita correnti | ||||
| Passività per leasing | 7.415 | 349 | ||
| Debiti verso banche e istituti finanziari | 43.816 | 21.178 | ||
| Altri finanziamenti | 2.295 | |||
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 748 | 982 | ||
| Passività verso controllante | - | - | ||
| 54.274 | 22.510 | |||
| Totale passività finanziarie | 107.323 | 57.900 | ||
| Passività per leasing | ||||
| Il rilevante incremento dei debiti per leasing è determinato dagli impatti della prima applicazione dell'IFRS 16 a partire dal 1 gennaio 2019, già analizzati nella precedente nota 3. |
||||
| La suddivisione per scadenza dei debiti per leasing è di seguito esposta: |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Debiti per leasing: | |||
| - esigibili entro un anno | 9.033 | 367 | |
| - esigibili oltre un anno, ma entro cinque anni | 18.553 | 1.597 | |
| - esigibili oltre 5 anni | 12.226 | ||
| Totale | 39.812 | 1.964 | |
| Dedotti gli addebiti per oneri finanziari futuri | (5.354) | (45) | |
| Valore attuale dei debiti per leasing | 34.458 | 1.919 | |
| di cui: | |||
| Corrente | 7.415 | 349 | |
| Non corrente | 27.043 | 1.569 |
Il significativo incremento dei debiti per leasing è sostanzialmente riconducibile agli effetti della prima applicazione dell'IFRS 16, già menzionata e più ampiamente descritta nelle precedenti note 3 e 14.
I debiti per diritti d'uso includono passività verso parti correlate pari complessivamente a € 42 mila (di cui € 15 mila a breve) e verso società controllanti per € 1.481 mila (di cui € 128 mila a breve). Per le altre informazioni sui debiti per leasing si rinvia alla precedente nota 14.
Per l'esercizio 2019 il tasso medio di raccolta sui prestiti è stato pari al 0,67%.
Al 31 dicembre 2019, l'importo relativo alle linee di credito per cassa ottenute e non utilizzate in Italia ammonta a 189 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2019, la società ha linee a breve termine (a revoca) per il 40.3% del totale delle linee di credito per cassa accordate, mentre il restante è rappresentato da linee di credito di finanziamenti chirografari, in assenza di vincoli ipotecari. Nelle linee accordate sono inclusi anche revolving credit facility.
Le passività rappresentate da strumenti derivati sono pari al fair value delle operazioni di copertura in valuta (contratti "forward") in essere al 31 dicembre 2019 per € 748 mila. Il Gruppo non adotta l'opzione contabile dell'hedge accounting per la rilevazione di tali strumenti.
Di seguito si riporta il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018. Si precisa che l'indebitamento finanziario netto è presentato secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 è in conformità con le raccomandazioni di ESMA/2013/319.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Cassa | 1.491 | 3.330 | |
| Disponibilità liquide | 84.570 | 66.926 | |
| Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera tre mesi | 12.764 | ||
| Liquidità | 86.061 | 83.020 | |
| Attività finanziarie (inclusi strumenti finanziari derivati) | 2.653 | 494 | |
| Debiti per locazione finanziaria a breve termine | (7.415) | (349) | |
| Debiti bancari correnti | (688) | (533) | |
| Parte corrente dell'indebitamento non corrente e finanziamenti a breve | (43.129) | (20.645) | |
| Altri debiti finanziari correnti | (3.043) | (1.189) | |
| (Indebitamento finanziario corrente) | (54.274) | (22.716) | |
| (Indebitamento finanziario corrente netto) /disponibilità | 34.440 | 60.798 | |
| Debiti per locazione finanziaria a medio/lungo termine | (27.043) | (1.569) | |
| Debiti bancari a medio e lungo termine | (26.006) | (33.821) | |
| (Indebitamento finanziario non corrente) | (53.049) | (35.390) | |
| (Indebitamento finanziario netto) / disponibilità | (18.609) | 25.407 |
Nella tabella seguente è riportato il dettaglio delle variazioni delle passività finanziarie, con la separata evidenza di quelle che hanno comportato flussi di cassa e sono quindi riportate nel rendiconto finanziario, nella sezione "flussi da attività di finanziamento", rispetto alle altre variazioni che non determinano impatti di carattere monetario.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Variazioni non monetarie | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2018 Flussi di cassa | Nuovi leasing | Altri movimenti | 31/12/2019 | ||
| Scoperti bancari | 534 | 157 | (3) | 688 | |
| Finanziamenti e mutui e derivati | 54.953 | 16.623 | 173 | 71.749 | |
| Leasing | 1.919 | (8.790) | 41.325 | 3 | 34.458 |
| Totale | 57.406 | 7.990 | 41.325 | 173 | 106.894 |
Per effetto della Riforma della Previdenza complementare le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007 e per effetto delle scelte operate dai dipendenti, sono destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale). A questi costi si aggiungono quelli sostenuti dalle controllate estere per piani a contributi definiti. Il costo complessivo a fronte di questi piani per i dipendenti è pari a € 7.823 mila (€ 7.603 mila nel precedente esercizio).
Tale voce accoglie principalmente il trattamento fine rapporto appostato dalla società Capogruppo e dalle sue controllate italiane in ottemperanza alla vigente normativa italiana, che garantisce un'indennità di liquidazione al lavoratore al momento in cui lo stesso termini il rapporto di lavoro. La movimentazione della voce "Benefici ai dipendenti" è la seguente:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Saldo al 1° Gennaio | 12.550 | 13.456 | |
| Prestazioni correnti | 358 | - | |
| Oneri/(proventi) finanziari | (29) | (29) | |
| Benefici erogati | (840) | (660) | |
| Perdita/(utile) attuariale | 624 | 142 | |
| Altri movimenti | 48 | (360) | |
| Saldo al 31 Dicembre | 12.710 | 12.550 |
Le ipotesi adottate nella valutazione dell'obbligazione del TFR sono le seguenti:
| Assunzioni economiche | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Tasso annuo di inflazione | 1,20% | 1,50% |
| Tasso annuo di attualizzazione | dal -0,23% del 2019 al | dal -0,18% del 2018 al |
| 0,83% del 2033 | 1,61% del 2032 |
| Al 31 dicembre | ||||
|---|---|---|---|---|
| Assunzioni demografiche | 2019 | 2018 | ||
| Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria | ||||
| Decesso | Generale dello Stato | |||
| Inabilità | Tavole INPS distinte per età e sesso | |||
| Pensionamento | 100% al raggiungimento dei requisiti AGO | |||
| Probabilità anticipazioni | 3% | 3% |
Gli effetti della rimisurazione dei piani a benefici definiti ammontano al 31 dicembre 2019 a € 624 mila negativi; l'effetto delle imposte calcolate sugli stessi è pari a € 150 mila.
Il numero medio delle unità lavorative dell'esercizio 2019 è pari a 4.279 (4.340 nel 2018).
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Ires e altre imposte differite | 3.952 | 10.785 | |
| Imposte sul reddito delle controllate estere | 4.660 | 4.680 | |
| Altre imposte | (26) | (32) | |
| Ires e altre imposte assimilabili dell'esercizio | 8.587 | 15.433 | |
| IRAP e imposte assimilabili correnti | 1.405 | 2.679 | |
| Imposte sul reddito relative a esercizi precedenti | 449 | (3.676) | |
| Imposte sul reddito | 10.441 | 14.436 |
La voce Ires e altre imposte differite, complessivamente negative per € 3.952 mila (€ 10.785 mila nel 2018), si riferiscono principalmente alla quota Ires di periodo (determinata dal consolidato fiscale nazionale) e all'utilizzo di imposte differite attive accantonate negli esercizi precedenti.
Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 10.441 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte IRES ed altre imposte differite (€ 3.952 mila) ed IRAP (€ 1.405 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.660 mila) e imposte relative a esercizi precedenti (€ 449 mila).
Il significativo incremento del tax-rate è principalmente dovuto alla presenza di due elementi congiunti: (i) la minore incidenza del beneficio fiscale collegato al Patent Box in quanto i numeri relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 comprendono le sopravvenienze attive fiscali collegate anche alle annualità pregresse in virtù dell'accordo siglato nel 2019 in capo a Biesse Spa ma riferito anche alle annualità 2015-2016-2017-2018, mentre nell'esercizio 2019 è rilevato soltanto il beneficio calcolato per l'esercizio corrente; (ii) una maggiore incidenza delle perdite rilevate in Cina per effetto dell'operazione di restructuring del business locale, sulle quali non sono state stanziate imposte differite attive.
L'accantonamento per imposte dell'anno può essere riconciliato con il risultato di esercizio esposto in bilancio come segue:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |||
| Risultato ante imposte | 23.443 | 58.287 | ||
| Imposte all'aliquota nazionale del 24% | -5.626 | 24,00% | -13.989 | 24,00% |
| Effetto fiscale di costi non deducibili/utili esenti nella determinazione del reddito |
-81 | 0,34% | -631 | 1,08% |
| Rilevazione e utilizzo di perdite non precedentemente riconosciute |
270 | -1,15% | 296 | -0,51% |
| Effetto fiscale di perdite d'esercizio non iscritte nello stato patrimoniale |
-3.275 | 13,97% | -1.859 | 3,19% |
| Effetto delle imposte differite attive non stanziate in esercizi precedenti e riduzione di valori |
-77 | 0,33% | -1.432 | 2,46% |
| Effetto delle differenti aliquote d'imposta relative a controllate operanti in altre giurisdizioni |
-168 | 0,72% | -614 | 1,05% |
| Altre differenze Imposte sul reddito dell'esercizio e aliquota fiscale |
370 | -1,58% | 2.795 | -4,80% |
| effettiva | -8.587 | 36,6% | -15.433 | 26,5% |
| IRAP (corrente e differita) | -1.405 | 5,99% | -2.679 | 4,60% |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | -449 | 1,92% | 3.676 | -6,31% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | -10.441 | 44,5% | -14.436 | 24,8% |
Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le attività e passività per imposte differite.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Accantonamenti fondi svalutazione e fondi rischi | 3.845 | 2.592 |
| Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze finali | 3.981 | 5.496 |
| Perdite fiscali recuperabili | 1.780 | 1.187 |
| Altro | 3.729 | 3.048 |
| Attività per imposte differite | 13.334 | 12.323 |
| Ammortamenti | 2.068 | 1.901 |
| Ammortamenti su goodwill | ||
| Altro | 808 | 437 |
| Passività per imposte differite | 2.876 | 2.338 |
| Posizione netta | 10.458 | 9.985 |
Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha attività e passività per imposte differite per un saldo netto positivo di € 10.458 mila (€ 9.985 mila nel 2018). Il management ha rilevato le attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero. Nella determinazione delle poste sono stati presi in considerazione i risultati di
budget e le previsioni per gli anni successivi, coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo in data 21 febbraio 2020, e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti. Sono circa € 10 milioni le imposte differite attive su perdite pregresse non iscritte in bilancio al 31 dicembre 2019.
I debiti per imposte sul reddito sono pari a € 5.921 mila (€ 4.134 mila al 31 dicembre 2018) e contengono i debiti per imposte sul reddito ancora da pagare alla data di chiusura del bilancio.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre 2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie prodotto |
Quiescenza agenti |
Ristrutturazione aziendale |
Contenziosi legali e altri fondi |
Contenziosi tributari |
Totale | |
| Saldo al 1° Gennaio | 6.737 | 367 | 2.721 | 912 | 10.737 | |
| Non corrente | 1.091 | |||||
| Corrente | 9.646 | |||||
| Accantonamenti /Rilasci | 233 | 835 | 3.758 | 2.634 | 175 | 7.634 |
| Utilizzi | (173) | (508) | (190) | (870) | ||
| Differenze cambio e altre variazioni | 85 | (33) | 532 | (31) | 554 | |
| Saldo al 31 Dicembre | 7.055 | 1.029 | 3.725 | 5.379 | 866 | 18.054 |
| Non corrente | 1.429 | |||||
| Corrente | 16.625 |
L'accantonamento per garanzie rappresenta la miglior stima effettuata dagli Amministratori della Capogruppo a fronte degli oneri connessi alla garanzia concessa sui prodotti commercializzati dal Gruppo. L'accantonamento deriva da stime basate sull'esperienza passata e sull'analisi del grado di affidabilità dei prodotti commercializzati.
L'accantonamento quiescenza agenti si riferisce alla passività collegata ai rapporti di agenzia in essere.
Gli accantonamenti per ristrutturazione aziendale si riferiscono principalmente alla già menzionata rivisitazione della strategia del Gruppo in Cina.
L'incremento del Fondo Contenziosi legali e Contenzioni Tributari deriva dall'incremento degli accantonamenti per rischi legali e penali e per vertenze con i clienti. Tali fondi rappresentano la miglior stima degli Amministratori circa la passività probabile che potrebbe derivare dai contenziosi in essere.
I debiti commerciali del Gruppo al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 sono di seguito dettagliati:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Debiti commerciali verso terzi | 131.184 | 160.927 | |
| Debiti commerciali verso parti correlate | 1 471 | 1.648 | |
| Debiti commerciali verso controllante | 18 | 16 | |
| Debiti commerciali | 132.673 | 162.591 |
I debiti commerciali sono pari a € 132.673 mila (€ 162.591 mila nello scorso esercizio), con una riduzione di € 29.918 mila, riconducibile al rallentamento della produzione. Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Relativamente all'analisi dei debiti commerciali verso parti correlate e controllante si rimanda alla nota 33.
Le passività contrattuali sono pari a € 67.536 mila al 31 dicembre 2019 (€ 75.652 mila al 31 dicembre 2018) e sono composte come segue:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Anticipi da clienti prima della vendita dei beni | 53.434 | 64.274 |
| Anticipi da clienti netti a fronte di servizi | 14.102 | 11.378 |
| Totale passività contrattuali | 67.536 | 75.652 |
Le passività contrattuali sono relative principalmente agli anticipi ricevuti da clienti a fronte di prodotti non ancora consegnati e per i quali i ricavi sono rilevati al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene. Per la parte residua, sono relative ad anticipi ricevuti dai clienti a fronte di servizi, rilevati nel corso del tempo, per la parte che eccede le attività già realizzate.
Si precisa che le passività contrattuali in essere al 31 dicembre 2018 si sono riflesse integralmente a conto economico, tra i ricavi, nel corso del 2019.
Gli altri debiti non correnti ammontano a € 925 mila (€ 1.102 mila al 31 dicembre 2018) e sono relativi principalmente al debito relativo alla contabilizzazione dell'opzione Call/Put relativa all'acquisizione della quota residua del 40% della controllata Movetro S.r.l.
La composizione degli altri debiti correnti al 31 dicembre 2019 è la seguente:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Debiti tributari | 13.187 | 11 762 |
| Debiti vs istituti previdenziali | 12.230 | 13.088 |
| Altri debiti verso dipendenti | 22622 | 25.084 |
| Altre debiti verso terzi | 8 254 | 7 996 |
| Altri debiti verso correlate | 1 | 26 |
| Altri debiti verso controllanti | (0) | |
| Altri debiti | 56.293 | 57.955 |
La voce altri debiti pari a € 56.293 mila si è ridotta di € 1.662 mila rispetto l'esercizio precedente.
Gli Altri debiti verso terzi per € 8.254 mila, in leggero aumento rispetto l'esercizio precedente (€ 7.996 mila nel 2018), sono costituiti principalmente da risconti passivi.
Relativamente all'analisi dei debiti verso controllanti si rimanda alla nota 33.
| € '000 | 31 Dicembre 2019 | 31 Dicembre 2018 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | ||
| Derivati su cambi | 429 | 748 | 494 | 982 | |
| Totale | 429 | 748 | 494 | 982 |
La valutazione dei contratti aperti a fine anno, con saldo negativo per € 319 mila, si riferisce a contratti di copertura non compatibili con i requisiti previsti dallo IFRS9 per l'applicazione dell'hedge accounting. A partire dal 2016 il Gruppo non contabilizza più gli strumenti finanziari derivati con le modalità previste per l'Hedge Accounting.
Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi finanziari connessi alla sua operatività:
Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi ed il rispetto di tali limiti. Queste politiche ed i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e delle attività del Gruppo.
Per quanto riguarda il rischio connesso alla fluttuazione del prezzo delle materie prime il Gruppo tende a trasferirne la gestione e l'impatto economico verso i propri fornitori bloccandone il costo di acquisto per periodi non inferiori al semestre. L'impatto delle principali materie prime, in particolare acciaio, sul valore medio dei prodotti del Gruppo è marginale, rispetto al costo di produzione finale.
Nei paragrafi seguenti viene analizzato, attraverso sensitivity analysis, l'impatto potenziale sui risultati consuntivi derivante da ipotetiche fluttuazioni dei parametri di riferimento. Tali analisi si basano, così come previsto dall'IFRS 7, su scenari semplificati applicati ai dati consuntivi dei periodi presi a riferimento e, per loro stessa natura, non possono considerarsi indicatori degli effetti reali di futuri cambiamenti dei parametri di riferimento a fronte di una struttura patrimoniale e finanziaria differente e condizioni di mercato diverse, né possono riflettere le interrelazioni e la complessità dei mercati di riferimento.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni dei titoli di capitale. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.
La diversa distribuzione geografica delle attività produttive e commerciali comporta un'esposizione al rischio di cambio, sia di tipo transattivo che di tipo traslativo.
Tale rischio è generato dalle operazioni di natura commerciale e finanziaria effettuate nelle singole società in divise diverse da quella funzionale della società che effettua l'operazione. L'oscillazione dei tassi di cambio tra il momento in cui si origina il rapporto commerciale/finanziario e il momento di perfezionamento dell'operazione (incasso/pagamento) può determinare utili o perdite dovute al cambio.
Il Gruppo gestiste tale rischio facendo ricorso all'acquisto di strumenti derivati quali contratti di vendita di valuta a termine (forward) e cross currency swap. A partire dall'esercizio 2016, il Gruppo, dando seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione della Biesse S.p.A. dell'11 marzo 2016 che ha approvato la nuova policy di gestione del rischio cambio del Gruppo Biesse, ha interrotto l'utilizzo della tecnica contabile dell'hedge accounting per la rilevazione degli strumenti derivati poiché, rispetto alla realtà aziendale, le regole previste dai principi di riferimento risultano stringenti per poter essere applicate con efficacia ed in modo pieno.
La tabella seguente sintetizza i dati quantitativi dell'esposizione del Gruppo al rischio di cambio:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Attivita' finanziarie | Passività finanziarie | ||
| 2019 | 2019 | ||
| Dollaro Australiano | 10.907 | 562 | |
| Dollaro Canada | 2.074 | 319 | |
| Sterlina Regno Unito | 3.008 | 928 | |
| Dollaro Hong Kong | 12.586 | 15 | |
| Rupia Indiana | 3 418 | 2374 | |
| Dollaro USA | 22 022 | 8 366 | |
| Dollaro Neozelandese | 844 | ਤੇ ਦੇ | |
| Renmimbi (Yuan) Cinese | રે ડેરેર | 13.868 | |
| Altre Valute | 2.187 | 478 | |
| Totale | 62.299 | 26.945 |
Nella determinazione dell'ammontare esposto al rischio di cambio, il Gruppo include anche gli ordini acquisiti espressi in valuta estera nel periodo che precede la loro trasformazione in crediti commerciali (spedizionefatturazione).
Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti stimati sul conto economico di un rafforzamento/indebolimento dell'euro del +15%/-15%.
Questa analisi presuppone che tutte le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano invariate.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Effetti sul conto economico | |
|---|---|---|
| se cambio > 15% | se cambio < 15% | |
| Dollaro Australiano | (1.349) | 1.826 |
| Dollaro Canada | (229) | 310 |
| Sterlina Regno Unito | (271) | 367 |
| Dollaro Hong Kong | (1.640) | 2.218 |
| Rupia Indiana | (136) | 184 |
| Dollaro USA | (1.781) | 2.410 |
| Dollaro Neozelandese | (106) | 143 |
| Renmimbi (Yuan) Cinese | 1.124 | (1.520) |
| Totale | (4.389) | 5.937 |
Gli importi sopra riportati, sono esposti al lordo delle coperture.
Il Gruppo detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il Bilancio in valute diverse dall'Euro, che è la divisa di presentazione del Bilancio consolidato. Ciò espone il Gruppo al rischio di cambio traslativo, che si genera per effetto della conversione in euro delle attività e passività di tali controllate.
Gli effetti di tali variazioni, contabilmente si riflettono direttamente a patrimonio netto nella voce riserva da traduzione.
Le principali esposizioni al rischio di cambio traslativo sono costantemente monitorate; alla data di chiusura dell'esercizio si è ritenuto di non adottare specifiche politiche di copertura a fronte di tali esposizioni.
Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dall'esposizione alla variabilità del fair value o dei flussi di cassa futuri di attività o passività finanziarie a causa delle variazioni nei tassi d'interesse di mercato.
La sensitivity analysis per valutare l'impatto potenziale determinato dalla variazione ipotetica istantanea e sfavorevole del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine sugli strumenti finanziari (tipicamente disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari) non evidenzia impatti significativi sul risultato e il patrimonio netto del Gruppo.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite finanziarie derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali assunte dalle controparti commerciali e finanziarie.
L'esposizione principale è quella verso i clienti. Al fine di limitare tale rischio il Gruppo ha posto in essere procedure per la valutazione della potenzialità e della solidità finanziaria della clientela, per il monitoraggio dei flussi di incassi attesi e per le eventuali azioni di recupero.
Tali procedure prevedono tipicamente la finalizzazione delle vendite a fronte dell'ottenimento di anticipi, tuttavia nel caso di clienti considerati strategici dalla Direzione, vengono definiti e monitorati i limiti di affidamento riconosciuti agli stessi.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie, espresso al netto delle svalutazioni a fronte delle perdite previste, rappresenta la massima esposizione al rischio di credito.
Per altre informazioni sulle modalità di determinazione del fondo svalutazione crediti e sulle caratteristiche dei crediti scaduti si rinvia a quanto commentato alla nota 20 sui crediti commerciali.
Di seguito si riporta una tabella, secondo quanto richiesto dall'IFRS9, che riporta l'allocazione del fondo svalutazione crediti per fasce di scadenza.
| Al 31 dicembre 2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Corrente | Scaduto da 1 a 30 giorni |
Scaduto da 30 a 180 giorni | Scaduto da 180 a 365 giorni |
Scaduto da più di 365 giorni |
Totale | ||
| % perdita stimata | 0.8% | 0.2% | 2.0% | 5.8% | 70.6% | 4.8% | |
| Valore del credito | 72.155 | 17.059 | 20.161 | 7.178 | 6.342 | 122,895 | |
| Perdita su crediti stimata | 606 | 34 | 409 | 417 | 4 474 | 5.939 |
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze dovuti.
La negoziazione e la gestione dei rapporti bancari avviene centralmente a livello di Gruppo Biesse, in virtù dell'accordo di Cash Pooling, al fine di assicurare la copertura delle esigenze finanziarie di breve e medio periodo al minor costo possibile. Anche la raccolta di risorse a medio/lungo termine sul mercato dei capitali è ottimizzata mediante una gestione centralizzata.
Una gestione prudente del rischio sopra descritto implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e/o titoli a breve termine facilmente smobilizzabili, inoltre la consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, alla copertura dei debiti verso fornitori.
La tabella che segue riporta i flussi previsti in base alle scadenze contrattuali delle passività finanziarie diverse dai derivati. I saldi relativi alle passività per leasing finanziari, scoperti e finanziamenti bancari sono espressi al loro valore contrattuale non attualizzato, che include sia la quota in conto capitale che la quota in conto interessi. I finanziamenti e le altre passività finanziarie sono classificati in base alla prima scadenza in cui può essere chiesto il rimborso, e le passività finanziarie a revoca e le altre passività di cui non sono disponibili le scadenze contrattuali sono considerate esigibili a vista ("worst case scenario").
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | entro 30gg |
30-180gg | 180gg 1anno |
1-5 anni | oltre 5 anni |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali e debiti diversi | 72.745 | 88.312 | 12.360 | 2.254 | 108 | 175.779 |
| Scoperti e finanziamenti bancari | 3.040 | 29.836 | 13.503 | 25.907 | 218 | 72.504 |
| Totale | 75.784 | 118.149 | 25.863 | 28.160 | 326 | 248.282 |
Il Gruppo monitora il rischio di liquidità attraverso il controllo giornaliero dei flussi netti al fine di garantire un'efficiente gestione delle risorse finanziarie.
La consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, la copertura dei debiti verso fornitori.
Al 31 dicembre 2019 il Gruppo predispone linee di credito per tutto il Gruppo, tramite la capogruppo Biesse S.p.A.
Si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | ||||
| ATTIVITA' FINANZIARIE | ||||
| Valutate a fair value con contropartita a conto economico : | ||||
| Attività finanziarie da strumenti derivati | 429 | 404 | ||
| Valutate a costo ammortizzato : | ||||
| Crediti commerciali | 116.973 | 122.329 | ||
| Altre attività | 5.841 | 3.825 | ||
| - altre attività finanziarie e crediti non correnti | 2.640 | 2.847 | ||
| - altre attività finanziarie a breve | 2.224 | |||
| - altre attività correnti | 977 | 977 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 86.061 | 83.020 | ||
| PASSIVITA' FINANZIARIE | ||||
| Valutate a fair value con contropartita a conto economico : | ||||
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 748 | 982 | ||
| Valutate a costo ammortizzato : | ||||
| Debiti commerciali | 132.411 | 162.591 | ||
| Scoperti bancari e altre passività finanziarie | 72.117 | 54.900 | ||
| Passività per leasing finanziari | 34.458 | 1.919 | ||
| Altre passività correnti | 36.283 | 40.628 |
Il valore contabile delle attività e passività finanziarie sopra descritte è pari o approssima il fair value delle stesse.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. A tal proposito l'IFRS 13 individua i tre livelli di FV già indicati nella sezione iniziale del presente bilancio:
Livello 1 – i dati di input utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
Livello 2 –i dati di input, diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3 –i dati di input non sono basati su dati di mercato osservabili.
Gli strumenti finanziari esposti al fair value sono classificati nel livello 2 (identica situazione del 2018). Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti di Livello.
Biesse S.p.A. è controllata da BI.Fin. S.r.l.
Di seguito si riportano i saldi patrimoniali ed economici derivanti dai rapporti del Gruppo con le parti correlate, per gli esercizi 2019 e 2018. Si precisa che le transazioni commerciali avvenute con tali entità sono state concluse alle normali condizioni di mercato e che tutte le operazioni sono state concluse nell'interesse del
Si precisa che fra le società correlate sono comprese anche le società di proprietà di parenti stretti dei membri del Consiglio di amministrazione.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Ricavi Costi |
|||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
|
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 31 | 433 | ||
| Altre società correlate | ||||
| Fincobi S.r.l. | 1 | 1 | 1 | 14 |
| Se. Mar. S.r.1. | 1 ર | 22 | 2.507 | 3.075 |
| Wirutex S.r.1. | 40 | 38 | 1 456 | 1.489 |
| Altri | 1 | |||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 1 | 1 | 2.913 | 3.217 |
| Componenti Collegio Sindacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | 146 | 116 | ||
| Totale | 57 | 63 | 7.022 | 7.910 |
| Totale | રેક | 63 | 7.054 | 8.345 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
||
| Controllanti | |||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 977 | 977 | 1.499 | 16 | |
| Altre società correlate | |||||
| Fincobi S.r.l. | 43 | ||||
| Edilriviera S.r.l. | |||||
| Se. Mar. S.r.l. | 4 | 2 | 880 | 894 | |
| Wirutex S.r.1. | 13 | 18 | 479 | રો રિ | |
| Altri | 30 | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | |||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 1 | 190 | |||
| Componenti Collegio Sindacale | |||||
| Componenti Collegio Sindacale | 111 | 73 | |||
| Totale | 17 | 50 | 1.514 | 1.673 | |
| Totale | 994 | 1.027 | 3.013 | 1.689 |
I costi sostenuti nei confronti della controllante Bi.Fin. S.r.l. includono gli affitti relativi ai primi mesi del 2019 per l'utilizzo dello stabile di Gradara da parte della controllata HSD S.p.A. Come già evidenziato, dal 1° maggio 2019 la controllata è subentrata nel contratto di leasing che precedentemente regolava i rapporti tra la controllante e l'istituto di leasing. Per tutti gli esercizi considerati, nessuna garanzia è stata data né ricevuta; il Gruppo non ha contabilizzato perdite su crediti verso parti correlate nell'esercizio corrente o in quelli precedenti. Si segnala che, a partire dal 31 dicembre 2019, i debiti verso la controllante e verso le altre parti correlate includono i debiti per leasing (€ 1.481 mila verso la controllante Bi.Fin. S.r.l. e € 42 mila verso la correlata Fincobi S.r.l.).
100 I compensi riconosciuti agli Amministratori sono proposti dal Consiglio d'Amministrazione e approvati
dall'assemblea ordinaria dei soci, in funzione dei livelli retributivi medi di mercato. Si segnala che per quanto riguarda i dirigenti con funzioni strategiche che esercitano attività di direzione e coordinamento, il relativo compenso, comprensivo di emolumenti e bonus, è compreso fra i costi del personale.
Per tutti i dettagli sui compensi agli Amministratori e ai Sindaci si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet www.biesse.com.
La società Biesse S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della controllante Bi.Fin. S.r.l. Come richiesto dal codice civile esponiamo i dati essenziali dell'ultimo bilancio consolidato della società Bi.Fin. S.r.l. depositato presso la Camera di Commercio. Vi sottolineiamo che:
• il riferimento deve essere all'ultimo bilancio approvato ovvero a quello chiuso in data del 31.12.2018;
• si è ritenuto, considerando che l'informazione richiesta è di sintesi, di limitarsi ad indicare i totali delle voci maggiormente rilevanti.
| (Dati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2018 | 2017 | |
| Valore della produzione | 462 | 382 |
| Costi della produzione | (637) | (732) |
| Proventi e oneri finanziari | 6.821 | 5.056 |
| Imposte sul reddito | (4) | - |
| Risultato dell'esercizio | 6.642 | 4.706 |
| (Dati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||
| Immobilizzazioni | 32.647 | 32.729 | |
| Attivo circolante | 25.981 | 24.904 | |
| Totale attivo | 58.628 | 57.366 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale Sociale | 10.569 | 10.569 | |
| Riserve | 40.218 | 41.112 | |
| Utile d'esercizio | 6.642 | 4.706 | |
| Debiti | 1.199 | 1.246 | |
| Totale passivo | 58.628 | 57.366 |
Il piano entrato in vigore a maggio del 2015, ha avuto termine il 30 giugno 2018.
A partire dal 1 luglio 2018 è stato approvato un nuovo piano di incentivazione a base esclusivamente monetaria per il top management aziendale (LTI) con scadenza 30 giugno 2021.
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, gli Amministratori della Società ritengono che, alla data di approvazione del presente bilancio, i fondi accantonati siano sufficienti a garantire la corretta rappresentazione dell'informazione finanziaria.
Relativamente alle garanzie prestate il Gruppo ha rilasciato le seguenti una garanzia a fronte del progetto MO.TO. (carte di credito) in favore della Banca Popolare dell'Emilia Romagna (€ 9.300 mila).
Oltre a quanto sopra, sono in essere garanzie (bancarie) a favore di clienti per anticipi versati – advance payment bonds (€ 3.990 mila), a favore di Avant a garanzia del saldo del debito per l'acquisto della società Bsoft Srl (€ 85 mila) e altre garanzie minori.
Non si segnalano operazioni classificabili in queste categorie.
Per il dettaglio degli aiuti di Stato e degli aiuti de minimis ricevuti, per i quali è previsto l'obbligo di comunicazione nel Registro Nazionale Aiuti di Stato di cui all'art. 52, L. 234/2012, si fa espresso rinvio a detto registro. Si riportano tuttavia i seguenti:
| Euro/000 | |||
|---|---|---|---|
| N. | SOGGETTO EROGANTE | CONTRIBUTO RICEVUTO 2019 |
CAUSALE |
| 1 | FONDIMPREA | 167 | Contributo formazione finanziata |
| 2 | COMMISSIONE EUROPEA | 71 | Contributo progetto europeo ZDMP |
| 3 | FONDIRIGENTI | 7 | Contributo formazione finanziata |
| 4 | GSE SPA Gestore dei Servizi Energetici | 15 | Contributo GSE scambio sul posto |
Pesaro, lì 13 marzo 2020
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci
| 31 Dicembre | Di cui parti | % di | Di cui parti | % di | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | 2019 | correlate | incidenza | 2018 | correlate | incidenza |
| 5 | 705.872 | 0.0% | 741.527 | |||
| ર | 6.417 | રેજે | 0,9% | 5.361 | ર્શ્વર રિજ | 1,2% |
| 652 | 0,0% | 14.026 | 0,0% | |||
| 7 | (287-038) | 0,0% | (309.561) | 0,0% | ||
| 8 | (221.576) | 0,0% | (214.841) | 0,0% | ||
| 9 | (45.957) | 0,0% | (25.270) | 0,0% | ||
| 10 | (128.726) | (7-054) | 5,5% | (147.470) | (8-345) | 5,7% |
| 29.644 | -23.6% | 63.772 | (8.282) | -13,0% | ||
| 11 | 7.867 | 0,0% | 9.267 | |||
| 11 | (14.068) | 0,0% | (14.752) | |||
| 23.443 | (6.996) | -29.8% | 58.287 | (8.282) | -14,2% | |
| 26 | (10.441) | 0,0% | (14.436) | |||
| 13.002 | (6.996) | -53,8% | 43.851 | (8.282) | -18,9% | |
| (6.996) |
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 20061
| dati consolidati in migliaia di euro | Note | 31 Dicembre 2019 |
Di cui parti correlate |
% di incidenza |
31 Dicembre 2018 |
Di cui parti correlate |
% di incidenza |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | |||||||
| Attività non correnti | |||||||
| Immobili, impianti e macchinari | 13, 14 | 139.710 | 0% | 102.774 | 0% | ||
| Avviamento | ાર | 23.550 | 0% | 23.542 | 0% | ||
| Attività immateriali | 16 | 59.678 | 0% | 60.699 | 0% | ||
| Attività per imposte differite | 26 | 13.334 | 0% | 12.323 | 0% | ||
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 17 | 2.640 | 0% | 2.847 | 0% | ||
| Totale attività non correnti | 238.912 | 0% | 202.185 | 0% | |||
| Rimanenze | 18 | 155.498 | 0% | 162.786 | 0% | ||
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 19. 20 | 116.973 | 0% | 127.957 | 0% | ||
| Altri crediti | 21 | 22.890 | 994 | 4,3% | 28.052 | 1.027 | 3,7% |
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 17,31 | 2.653 | 0% | 494 | 0% | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 22 | 86.061 | 0% | 83.020 | 0% | ||
| Totale attività correnti | 384.074 | 994 | 0,3% | 402.308 | 1.027 | 0,3% | |
| TOTALE ATTIVITA' | 622.987 | 994 | 0,2% | 604.494 | 1.027 | 0,2% |
| dati consolidati in migliaia di euro | 31 Dicembre | Di cui parti | Di cui parti | % đi | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | 2019 | correlate | % di incidenza | 2018 | correlate | incidenza | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA | |||||||
| Capitale sociale | 27.393 | 0% | 27.393 | 0% | |||
| Riserve | 177.397 | 0% | 147.577 | 0% | |||
| Risultato dell'esercizio | 13.027 | 0% | 43.672 | 0% | |||
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante | 23 | 217.817 | 0% | 218.642 | 0% | ||
| Partecipazioni di terzi | 858 | 0% | 893 | 0% | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 218.675 | 0% | 219.536 | 0% | |||
| Passività finanziarie | 14, 24 | 53.049 | 0% | 35.390 | 0% | ||
| Benefici ai dipendenti | 25 | 12.711 | 0% | 12.550 | 0% | ||
| Passività per imposte differite | 26 | 2.876 | 0% | 2.338 | 0% | ||
| Fondo per rischi ed oneri | 27 | 1.429 | 0% | 1.091 | 0% | ||
| Altri debiti | 30 | 925 | 0% | 1.102 | 0% | ||
| Totale passività non correnti | 70.989 | 0% | 52.471 | 0% | |||
| Passività finanziarie | 14, 24 | 54.274 | 0% | 22.510 | 0% | ||
| Fondi per rischi ed oneri | 27 | 16.625 | 0% | 9.646 | 0% | ||
| Debiti commerciali | 28 | 132.673 | 3.013 | 2,27% | 162.591 | 1.689 | 1,04% |
| Passività contrattuali | 29 | 67.536 | 0% | 75.652 | 0% | ||
| Altri debiti | 30 | 56.293 | 0% | 57.955 | 0% | ||
| Passività per imposte sul reddito | 26 | 5.921 | 0% | 4.134 | 0% | ||
| Totale passività correnti | 333.322 | 3.013 | 0.90% | 332.488 | 1.689 | 0,51% | |
| PASSIVITA' | 404.311 | 3.013 | 0.75% | 384.959 | 1.689 | 0.44% | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 622.987 | 3.013 | 0,48% | 604.494 | 1.689 | 0,28% |
• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Pesaro, 13 marzo 2020
Il Presidente del Consiglio Il dirigente preposto alla redazione dei
Biesse S.p.A.
| IL GRUPPO BIESSE - Struttura del Gruppo - Financial Highlights - Organi sociali |
pag. 3 pag. 4 pag. 6 |
|---|---|
| RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE - Il contesto economico - Il settore di riferimento - L'evoluzione dell'esercizio 2019 e principali eventi - Sintesi dati economici - Sintesi dati patrimoniali - Principali rischi e incertezze cui Biesse S.p.A. e il Gruppo sono esposti - Corporate Governance - Prospetto di raccordo tra bilancio della capogruppo e bilancio consolidato - Rapporti con le imprese collegate, controllanti e sottoposte al controllo di queste ultime - Rapporti con altre parti correlate - Informazione sulle società rilevanti extra UE - Azioni di Biesse e/o di società dalla stessa controllate, detenute direttamente o indirettamente dai componenti il Consiglio di Amministrazione, |
pag. 7 pag. 9 pag. 11 pag. 14 pag. 19 pag. 21 pag. 23 pag. 25 pag. 25 pag. 26 pag. 27 |
| il Collegio Sindacale e il Direttore Generale, nonché dai rispettivi coniugi non legalmente separati e dai figli minori - Evoluzione prevedibile della gestione - La relazione sull'andamento della gestione di Biesse S.p.A. - Altre informazioni - Proposte all'assemblea ordinaria |
pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 43 pag. 43 |
| BILANCIO CONSOLIDATO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019 - Prospetto di conto economico consolidato - Prospetto di conto economico complessivo consolidato - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata - Rendiconto finanziario consolidato - Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato |
pag.45 pag.46 pag.47 pag.48 pag.49 |
| BILANCIO CONSOLIDATO NOTE ESPLICATIVE - Note esplicative - Allegati |
pag.50 pag.103 |
| BILANCIO D'ESERCIZIO – PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019 - Prospetto di conto economico del Bilancio d'esercizio - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Bilancio d'esercizio - Rendiconto finanziario del Bilancio d'esercizio - Prospetto delle variazioni di patrimonio netto del Bilancio d'esercizio |
pag.108 pag.109 pag.111 pag.112 |
| BILANCIO D'ESERCIZIO - NOTE ESPLICATIVE - Note esplicative - Appendici |
pag.113 pag.169 |
Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, non si segnalano variazioni nell'area di consolidamento.
| 31 Dicembre | % su | 31 Dicembre | % su | Delta % | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | ricavi | 2018 | ricavi | ||
| Migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% | (4,8)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) | 297.789 | 42,2% | 307.229 | 41,4% | (3,1)% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) prima degli eventi non ricorrenti(1) |
76.732 | 10,9% | 92 676 | 12,5% | (17,2)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) prima degli eventi non ricorrenti (1) |
39.554 | 5,6% | 67.669 | 9,1% | (41,5)% |
| Risultato Operativo Netto (EBIT) (1) | 29.644 | 4,2% | 63.772 | 8,6% | (53,5)% |
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 1,8% | 43.851 | 5,9% | (70,3)% |

| 31 Dicembre | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Migliaia di euro | |||
| Capitale Investito Netto (1) | 237.285 | 194.127 | |
| Patrimonio Netto | 218.675 | 219.536 | |
| Posizione Finanziaria Netta (1) | 18.609 | (25.407) | |
| Capitale Circolante Netto Operativo (1) | 72.262 | 52.500 | |
| Gearing (PFN/PN) | 0,09 | (0,12) | |
| Copertura Immobilizzazioni | 0,98 | 1,17 | |
| Ingresso ordini | 507.647 | 611.788 |
(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al Bilancio i criteri adottati per la loro determinazione.

| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |||
| Numero dipendenti a fine periodo | 4.133 | 4.397 |

* sono inclusi nel dato i lavoratori interinali.
| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Presidente | Giancarlo Selci |
| Amministratore delegato | Roberto Selci |
| Consigliere esecutivo e Direttore Generale | Stefano Porcellini |
| Consigliere esecutivo | Alessandra Parpajola |
| Consigliere esecutivo | Silvia Vanini |
| Consigliere indipendente (lead indipendent Director) | Elisabetta Righini |
| Consigliere indipendente | Federica Palazzi |
| Consigliere indipendente | Giovanni Chiura |
| Collegio Sindacale | |
|---|---|
| Presidente | Paolo de Mitri |
| Sindaco effettivo | Dario de Rosa |
| Sindaco effettivo | Silvia Cecchini |
| Sindaco supplente | Silvia Muzi |
Elisabetta Righini (lead indipendent Director)
Federica Palazzi
Carnesecchi Giuseppe (Presidente)
Domenico Ciccopiedi
Elena Grassetti
Deloitte & Touche S.p.A.
Le prospettive dell'attività economica mondiale, esclusa l'area dell'euro, rimangono deboli nonostante abbiano mostrato segni di stabilizzazione. L'indice mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, PMI) relativo al prodotto, esclusa l'area dell'euro, ha registrato un moderato incremento a dicembre. In particolare, nella componente manifatturiera si è osservata una ripresa nel quarto trimestre, segnalando un consolidamento dell'attività manifatturiera mondiale, che a partire dall'inizio del 2018 si era gradualmente indebolita. Il settore dei servizi ha mantenuto la propria capacità di tenuta ed è cresciuto ulteriormente a dicembre.
I rischi per le prospettive economiche mondiali erano in fase di stabilizzazione fino a metà febbraio.
Nelle recenti settimane tuttavia, con l'aumento di contagi per effetto COVID-19 in area Europa e la potenziale propagazione in Nord America, la volatilità e di conseguenza le prospettive di un rallentamento dell'economia mondiale sono aumentate sensibilmente. La restrizione dei movimenti di beni e persone e l'adozione di misure restrittive hanno provocato un drastico ridimensionamento della produzione e della domanda di consumi in Cina. L'impatto sul resto del mondo, seppur per il momento meno severo, comporta un brusco calo di spostamenti lavorativi e del turismo, e una riduzione degli indicatori di fiducia generalizzata. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica ed hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili.
L'accordo commerciale parziale tra Stati Uniti e Cina rappresenta un allentamento delle tensioni commerciali accolto con favore. La cosiddetta "Fase 1" dell'accordo comprende l'impegno, da parte della Cina, ad acquistare dagli Stati Uniti un quantitativo considerevole di un'ampia gamma di beni e servizi, agricoli e non solo, il che potrebbe influire sulla domanda di esportazioni UE verso la Cina. Mira inoltre ad apportare cambiamenti in settori che vanno dalla politica sui tassi di cambio alla protezione della proprietà intellettuale e al trasferimento tecnologico.
Le condizioni di finanziamento si mantengono accomodanti in prospettiva storica. In prospettiva, nel 2020 le condizioni di finanziamento beneficeranno di aspettative sui tassi di inflazione ancorate, di aspettative di crescita per gli utili delle imprese negli Stati Uniti e in altre principali economie e di un possibile ulteriore allentamento delle tensioni commerciali.
A novembre l'inflazione al consumo sui dodici mesi nei paesi appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è aumentata all'1,8 per cento, in parte per via dell'elevata inflazione dei prezzi alimentari in alcune economie emergenti, incluse la Cina e l'India.
Negli Stati Uniti la crescita economica è rimasta moderata nel terzo trimestre del 2019. La crescita annualizzata del PIL in termini reali degli Stati Uniti si è attestata al 2,1 per cento. Nonostante una modesta ripresa dell'attività rispetto alla crescita pari al 2,0 per cento del secondo trimestre, l'attività economica ha subito un'attenuazione per effetto degli scarsi investimenti, del venir meno dell'effetto della riforma fiscale del 2018 e del ciclo economico in fase di maturazione. I rischi sulle prospettive dell'economia sono lievemente diminuiti, ma rimangono comunque orientati verso il basso. A inizio anno, per il 2020 era prevista una crescita moderata dal 2,3% nel 2019 al 2% e un ulteriore calo all'1,7% nel 2021. La moderazione riflette il ritorno a una posizione fiscale neutrale e il previsto calo del sostegno ad un ulteriore allentamento delle politiche monetarie.
Ad oggi, le previsioni di una propagazione del virus COVID -19 in area Nord America stanno determinando impatti negativi sugli indicatori di fiducia.
In Giappone il governo ha preparato un pacchetto di stimolo a sostegno della crescita economica. All'inizio di dicembre il governo del Primo Ministro Abe ha annunciato un pacchetto fiscale per affrontare i rischi al ribasso per l'attività economica derivanti dalla debolezza del contesto esterno e dalle recenti calamità naturali. Il pacchetto prevede un aumento della spesa pubblica pari al 2,4 per cento del PIL, il che lo rende uno dei pacchetti di stimolo fiscale più consistenti introdotti nel corso dell'"Abenomics". Tale pacchetto sarà in gran parte implementato nel 2020-2021. Va sottolineato che l'impatto del pacchetto sull'economia compensa in parte il recente aumento dell'IVA; inoltre, la debolezza dell'attività manifatturiera ha spinto la crescita in territorio negativo nell'ultimo trimestre del 2019.
Nel Regno Unito l'attività economica sembra aver registrato un calo progressivo durante l'ultimo trimestre del 2019. Gli indicatori del clima di fiducia si mantengono modesti e ben al di sotto delle loro medie storiche. A inizio anno, era prevista una stabilizzazione della crescita all'1,4% nel 2020 e dell'1,5% nel 2021. La previsione di crescita era basata sull'ipotesi di un'uscita ordinata dall'Unione Europea a fine gennaio, seguita da una graduale transizione verso un nuovo rapporto economico. Anche per il Regno Unito, il propagarsi del COVID-19 rischia di avere profonde ripercussioni sul tasso di crescita 2020.
L'economia cinese ha subito un brusco rallentamento per effetto del contagio legato al COVID-19. A inizio marzo, il governo cinese ha annunciato la ripartenza delle attività produttive e la normalizzazione del business definendo importanti obiettivi di crescita nei prossimi mesi. Inoltre, l'export dovrebbe trarre beneficio dalla Fase 1 dell'accordo commerciale con gli Stati Uniti. L'accordo commerciale può ulteriormente sostenere la crescita migliorando l'interscambio netto e diminuendo l'incertezza legata al commercio. Nel contempo, a dicembre l'inflazione complessiva sui dodici mesi 2019 misurata sull'indice dei prezzi al consumo (IPC) si è stabilizzata al 4,5 per cento, mantenendosi comunque al di sopra dell'obiettivo ufficiale. Il dato di dicembre è rimasto elevato a causa della notevole e perdurante inflazione sui beni alimentari, derivante dall'insorgere della febbre suina africana e dal suo impatto sui prezzi del
maiale: a dicembre si è registrato un aumento del 97 per cento sul periodo corrispondente, in calo dal 110 per cento di novembre. Al tempo stesso, a dicembre, l'inflazione IPC al netto della componente energetica e alimentare si è mantenuta invariata all'1,4 per cento.
Per il gruppo dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo, la crescita ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare al 4,4% nel 2020 e al 4,6% nel 2021 (0,2% in meno per entrambi gli anni rispetto al WEO di ottobre) rispetto al 3,7% stimato per il 2019. Il profilo di crescita per il gruppo riflette una combinazione di una prevista ripresa da profonde recessioni per le economie emergenti stressate e sotto performanti e di un rallentamento strutturale in corso in Cina.
La crescita dell'Asia emergente e in via di sviluppo ante COVID-19 sarebbe dovuta aumentare leggermente dal 5,6% nel 2019 al 5,8% nel 2020 e al 5,9% nel 2021. Il calo della crescita riflette in gran parte una revisione al ribasso delle proiezioni dell'India, dove la domanda interna ha subito un rallentamento più marcato del previsto a causa dello stress del settore finanziario non bancario e del calo della crescita del credito. La crescita dell'India è stimata al 4,8% nel 2019, con un miglioramento previsto ante COVID-19 al 5,8% nel 2020 e al 6,5% nel 2021, sostenuto da stimoli monetari e fiscali e da prezzi del petrolio contenuti. La crescita in Cina prima dell'effetto COVID-19 era prevista in leggera flessione dal 6,1% stimato per il 2019 al 6,0% nel 2020 e al 5,8% nel 2021. Dopo un rallentamento al 4,7% nel 2019, la crescita nei Paesi ASEAN-5ante COVID-19 era prevista stabile nel 2020 prima di riprendere a crescere nel 2021. Le prospettive di crescita erano state riviste leggermente al ribasso per l'Indonesia e la Thailandia, dove la persistente debolezza delle esportazioni pesa anche sulla domanda interna.
Nel terzo trimestre del 2019 il PIL in termini reali dell'area dell'euro ha continuato a crescere a un ritmo moderato. La domanda interna ha contribuito negativamente alla crescita del PIL, così come la variazione delle scorte, anche se in misura più modesta; l'interscambio netto con l'estero ha invece fornito un contributo positivo. Tali contributi alla crescita risentono, tuttavia, della volatilità dei dati. Gli indicatori economici per il quarto trimestre del 2019 segnalano una crescita ancora positiva, seppur modesta. I mercati del lavoro dell'area dell'euro hanno mantenuto la loro capacità di tenuta, nonostante una lieve attenuazione della crescita. La crescita dell'occupazione è stata generalizzata e ha interessato diversi paesi e settori. I dati più recenti e gli ultimi indicatori ricavati dalle indagini campionarie continuano a mostrare, in prospettiva, una crescita dell'occupazione positiva, seppur in attenuazione.
La crescita dei livelli di occupazione e reddito continua a sostenere la spesa per consumi. Il recente rallentamento economico non ha avuto ripercussioni significative sul reddito disponibile reale delle famiglie. Inoltre, la riduzione dell'imposizione diretta e dei contributi previdenziali per effetto delle politiche fiscali adottate in diversi paesi dell'area dell'euro ha influito positivamente sul potere d'acquisto delle famiglie. In prospettiva, i consumi privati dovrebbero continuare a fornire sostegno alla crescita nell'area dell'euro.
In un contesto di incertezza ancora elevata e di bassi margini di profitto, gli investimenti delle imprese, seppur sostenuti da condizioni di finanziamento favorevoli, dovrebbero rimanere contenuti. Gli ultimi dati trimestrali di contabilità nazionale per l'area dell'euro indicano che nel terzo trimestre del 2019 gli investimenti in settori diversi dalle costruzioni hanno subito un brusco calo (-7,7 per cento in termini congiunturali) dopo la marcata crescita registrata nel secondo (10,3 per cento in termini congiunturali). I dati più recenti sull'area dell'euro indicano una
crescita degli investimenti piuttosto moderata o addirittura negativa. Ad esempio, la crescita annuale degli investimenti in macchinari e attrezzature ha subito un graduale rallentamento a partire dal 2018.
Per quanto concerne gli andamenti di breve periodo, a ottobre e novembre 2019 la produzione industriale dei beni di investimento si è attestata, in media, su un valore dell'1,4 per cento inferiore rispetto al suo livello medio del trimestre precedente; nel periodo fino a dicembre il clima di fiducia registrato nel settore industriale rispetto alla produzione di beni di investimento si è stabilizzato su valori più bassi rispetto alla sua media storica. Il peggioramento delle prospettive di investimento riflette un deterioramento generalizzato delle attese economiche, politiche e normative nel corso dei prossimi dodici mesi. Anche l'indagine semestrale sugli investimenti condotta dalla Commissione europea per l'area dell'euro indica, a partire dalla fine di novembre, un'espansione degli investimenti industriali modesta nel 2020. Più in positivo, le favorevoli condizioni di finanziamento continuano a sostenere gli investimenti societari. Gli investimenti nel settore dell'edilizia residenziale dovrebbero mantenere uno slancio moderato nel breve termine, sostenuti dalla vivacità della domanda e dalle favorevoli condizioni di finanziamento, seppur frenati dai vincoli dal lato dell'offerta.
La crescita nell'area dell'euro ante effetto COVID-19 era prevista in aumento dall'1,2% nel 2019 all'1,3% nel 2020 e all'1,4% nel 2021per via dei previsti miglioramenti della domanda esterna a sostegno del previsto consolidamento della crescita.
Le ultime informazioni disponibili suggeriscono che il prodotto interno lordo sarebbe rimasto approssimativamente invariato in Italia nell'ultimo trimestre del 2019, soprattutto a causa della debolezza del settore manifatturiero. Nel terzo trimestre il prodotto è salito dello 0,1 per cento, sostenuto dalla domanda interna e soprattutto dalla spesa delle famiglie; la crescita è stata sospinta anche dalla variazione delle scorte. Gli investimenti sono diminuiti, in particolare quelli in beni strumentali. Il contributo dell'interscambio con l'estero è stato negativo, per effetto di una tenue riduzione delle esportazioni e di un consistente aumento delle importazioni. Il valore aggiunto è sceso nell'industria in senso stretto e nell'agricoltura; è lievemente cresciuto nelle costruzioni e nei servizi. Sulla base di queste valutazioni si può stimare che la crescita del PIL nel complesso del 2019 sarebbe stata nell'ordine dello 0,2 per cento.
Sulla base degli indicatori congiunturali disponibili si stima che nel quarto trimestre la produzione industriale sia diminuita. Le valutazioni delle imprese restano caute, pur indicando un miglioramento delle attese sugli ordini nel trimestre in corso. Le attese sull'evoluzione della domanda segnalano un'espansione delle vendite nel trimestre in corso e un miglioramento della domanda estera – in particolare nell'industria in senso stretto – cui però si contrappongono giudizi ancora sfavorevoli sulla situazione economica generale, soprattutto da parte delle società dei servizi e nelle aree del Sud e del Centro. Nel terzo trimestre gli investimenti sono lievemente scesi, a causa della flessione degli acquisti di beni strumentali; gli investimenti in costruzioni sono invece aumentati.
Con riferimento all'emergenza sanitaria mondiale COVID-19 che, partita dalla Cina a fine 2019 e arrivata anche in Europa e in Italia a inizio 2020, alla data di approvazione del presente bilancio, stante l'aumento esponenziale dei casi e il numero di nazioni coinvolte, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia mondiale. In considerazione delle disposizioni emanate con i decreti DPCM 8/3/2020, 9/3/2020 e DPCM 11/3/2020, aventi come oggetto le misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale, contemperando la necessaria attenzione alla continuità dell'attività aziendale, ma tenendo altresì conto della tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, la nostra Società ha prontamente adottato tutti i provvedimenti raccomandati dal Governo, ovvero modalità di lavoro agile, fruizione dei giorni di ferie e sospensione di alcune attività, estesi fino al prossimo 3 aprile.
La situazione economica è altrettanto preoccupante, e non è possibile escludere che tra le possibili conseguenze vi possa essere un rallentamento generale dell'economica globale; peraltro, è ad oggi sicuramente possibile prevedere che vi saranno importanti ripercussioni nelle economie nazionali dei Paesi più colpiti dall'epidemia, tra cui il nostro Paese.
Anche nell'ultimo trimestre del 2019 la raccolta ordini di macchine utensili registra un segno negativo. In particolare, l'indice UCIMU degli ordini di macchine utensili, nel quarto trimestre 2019, ha registrato un calo del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In valore assoluto l'indice si è attestato a 105,5 (base 100 nel 2015).
Sul risultato complessivo ha pesato sia la negativa performance del mercato domestico sia la debolezza della domanda estera.
In particolare, la raccolta ordinativi sul mercato interno ha registrato un arretramento del 21,2%, rispetto al quarto trimestre del 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 172, dunque ancora positivo nonostante la riduzione.
Sul fronte estero gli ordini sono calati del 13,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2018. Il valore assoluto dell'indice si è attestato a 91,5.
Su base annua, l'indice totale segna un arretramento del 17,9% rispetto all'anno precedente. Il risultato è stato determinato dal calo registrato sia sul mercato interno (-23,9%) sia su quello estero (-15,4%).
"Il calo registrato nel quarto trimestre 2019 – ha affermato Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE – conferma le nostre previsioni, mostrando una situazione di progressiva riduzione della propensione a investire sia da parte del mercato domestico sia da parte del mercato estero".
"Sul fronte interno – ha commentato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - l'indice degli ordini raccolti in Italia nel 2019 mostra un progressivo ridimensionamento. Questo dato indica che il consumo italiano di sistemi di produzione si sta riportando su valori fisiologici tipici del nostro mercato. D'altra parte, non potevamo aspettarci che la domanda italiana mantenesse ancora i ritmi di crescita a cui ci aveva abituato nel triennio 2016-2018".
"Detto ciò, dobbiamo scongiurare un nuovo blocco degli investimenti che, di fatto, riporterebbe il nostro manifatturiero indietro di anni, vanificando quanto di buono è stato fatto con il Piano Industria 4.0, con il rischio di interrompere il processo di trasformazione tecnologia in atto nella nostra industria italiana".
L'ultima rilevazione svolta da UCIMU, nel 2014, sul parco macchine installato in Italia, aveva evidenziato un pericolosissimo invecchiamento dei sistemi di produzione presenti nelle industrie manifatturiere. In 10 anni, dal 2005 al 2014, le fabbriche del paese avevano innovato davvero poco e così l'età media dei macchinari era risultata la peggiore di sempre, pari a quasi 13 anni.
"Se gli strumenti per la competitività previsti dal Piano Industria 4.0 hanno sicuramente dato un buon contributo per recuperare quell'arretramento - ha affermato Massimo Carboniero - non possiamo certo pensare che tutto sia risolto. Anche perché, nel frattempo, i concorrenti stranieri continuano ad investire ed è a loro che dobbiamo guardare se vogliamo preservare la competitività della nostra manifattura italiana".
"A questo proposito riteniamo che le nuove misure di credito di imposta previste nella Legge di Bilancio 2020, in sostituzione di super e iperammortamento, siano tecnicamente adeguate allo scopo di sostenere l'aggiornamento dei macchinari e la trasformazione in chiave digitale dell'industria italiana. Ciò che non è adeguato è la loro temporalità sempre legata ai soli 12 mesi".
"Sul fronte estero - ha proseguito Carboniero - la situazione è decisamente complessa, poiché vi sono differenti fattori che contribuiscono a rendere incerto lo scenario di breve-medio termine. Dalla generale instabilità economica e politica di numerose aree del mondo, alla conclamata difficoltà della locomotiva tedesca che fatica a ripartire, appesantita dal grande interrogativo rappresentato dallo sviluppo in chiave elettrica del settore automobilistico. Dalle sanzioni che interessano le esportazioni in importanti mercati di sbocco per chi opera nei settori manifatturieri, primi fra tutti Russia e Iran, al rallentamento della Cina, all'atteggiamento protezionistico di alcuni importanti paesi come gli Stati Uniti".
"In attesa che la situazione si faccia più chiara, i costruttori italiani di macchine utensili, da sempre molto flessibili e veloci nel riorganizzare le proprie vendite nelle aree caratterizzate dalla domanda più vivace, da qualche tempo, hanno rivolto particolare attenzione a due aree in continuo sviluppo: Asean e India. Impegnate in un rapido e deciso processo di sviluppo industriale e infrastrutturale, queste aree sono prive di un'adeguata industria locale di sistemi di produzione e automazione. Per sostenere il loro ritmo di sviluppo, quindi, hanno dunque necessità di acquisire dall'estero tecnologie di ultima generazione e il Made in Italy di settore è una valida risposta a questa esigenza".
"Oltre ai paesi asiatici, crescente attenzione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE la rivolge ai paesi dell'Africa Subsahariana, ove sarebbe utile un intervento coordinato tra più settori manifatturieri secondo la logica della filiera. Il progetto dovrebbe essere sviluppato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, sulla scorta di positive esperienze passate, potrebbe sostenere e coordinare la nascita di un polo formativo destinato a istruire tecnici locali su macchinari e tecnologie italiane, contribuendo così allo sviluppo della produzione di quei paesi".
"Certo tutto questo non è sufficiente, abbiamo bisogno di una politica di ampio respiro dedicata all'internazionalizzazione, fondamentale per un paese manifatturiero esportatore quale è l'Italia. A questo proposito, alle autorità di governo, chiediamo, già nell'immediato, un corposo piano strutturale di interventi capaci di sostenere, in modo concreto, l'attività delle nostre PMI oltreconfine".
Al termine dell'esercizio 2019 i ricavi del Gruppo Biesse sono pari a € 705.872 mila, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno precedente. Il risultato ottenuto è in linea con le aspettative del management ed è la conseguenza delle performance non brillanti del secondo e quarto trimestre (che hanno segnato rispettivamente -9,9% e -11,4% rispetto ai pari periodo del 2018).
Si ricorda inoltre che in data 21 giugno 2019, a seguito del sensibile raffreddamento della domanda registrata nei primi 5 mesi dell'esercizio che si attestava mediamente intorno al -15%, Biesse SpA ha emesso una revisione della guidance per il 2019. Il Consiglio di Amministrazione, non potendo sottrarsi a questa dinamica di rallentamento, aveva prudentemente rettificato le previsioni per il 2019, rivedendo al ribasso le aspettative su ricavi e marginalità consolidata. Di conseguenza, i ricavi consolidati erano stati prudenzialmente rivisti in una forchetta 680-690 milioni di Euro e l'EBITDA in una forchetta 62-65 milioni di Euro. Il Gruppo prevedeva comunque, anche a fronte della revisione di cui sopra, una Posizione Finanziaria Netta positiva per la fine del corrente esercizio. Allo stato, il Gruppo ipotizzava inoltre uno slittamento al 2022 del raggiungimento dei target originariamente fissati per l'esercizio 2021.
Il suesposto calo dei volumi si è riflettuto sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 76.732 mila, in calo del 17,2%. Si evidenzia anche il peggioramento nell'esercizio in corso del Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT) (€ 39.554 mila nel 2019 contro € 67.669 mila nel 2018) con un delta negativo di € 28.115 mila e un'incidenza sui ricavi che scende dal 9,1% al 5,6%.
Il portafoglio ordini risulta pari a circa € 197 milioni, in calo rispetto a dicembre 2018 del 12,8%: il calo è in gran parte legato alla diminuzione della componente Systems, che nel 2018 beneficiava di alcuni ordini di grandi impianti, destinati al mercato nord-americano.
L'ingresso ordini segna un -17% rispetto a dicembre 2018, con un andamento in linea rispetto a quanto registrato nei trimestri precedenti. Il dato riflette l'andamento generale dei settori Machinery e Capital Equipment, che risentono delle difficoltà attraversate da gran parte dei mercati europei e asiatici.
Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).
Analizzando la divisione del fatturato per area si evidenzia la crescita del Nord America, determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila, ma segna un calo del 5,8% rispetto all'anno precedente. Le aree Asia - Oceania ed Europa Orientale registrano un decremento piuttosto consistente (rispettivamente -21,5% e -17%). Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).
Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa data, il Gruppo rifocalizzerà la propria strategia in Cina, puntando maggiormente sulle esigenze dei key accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi. Il ridimensionamento dell'attività produttiva cinese (originariamente orientata al segmento entry level) e la riorganizzazione in atto, hanno portato alla stima di costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, confermate anche nel piano industriale 2020-22 approvato in data 21 febbraio 2020, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale – finanziaria, il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato di dicembre 2018 (positiva per € 25,4 milioni).
Sul dato della PFN 2019 pesa la prima applicazione, con effetto dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni.
Si segnala, sempre in seguito alla prima applicazione dell'IFRS16, l'incremento delle immobilizzazioni materiali al 31.12.2019 per € 26,4 milioni.
La Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche la "DNF") di BIESSE (di seguito anche il "Gruppo") è predisposta in conformità al Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n.254. La DNF rendiconta i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta alla corruzione attiva e passiva (di seguito anche 'ambiti del Decreto') ed ulteriori temi individuati come materiali per Biesse Group attraverso un processo di analisi di materialità.
La DNF, che è pubblicata con un separato e specifico documento, si riferisce all'esercizio finanziario chiuso il 31 dicembre 2019 e comprende i dati della Capogruppo BIESSE S.p.A. e quelli delle società consolidate integralmente – al riguardo si veda il paragrafo 'area di consolidamento' nelle note esplicative al Bilancio Consolidato. La DCNF è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della BIESSE S.p.A. in data 13 marzo 2020 ed è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione.
Le fiere e gli eventi sono al centro della strategia di marketing e comunicazione di Biesse Group, un'importante occasione di vicinanza con il territorio, in cui gli specialisti tecnici e commerciali del Gruppo incontrano il cliente e studiano le esigenze dello specifico mercato. È un'opportunità per chi vuole conoscere l'azienda da vicino e per chi vuole scoprire le novità tecnologiche, gli impianti, i software ed i servizi per automatizzare e digitalizzare la fabbrica.
Il Gruppo gestisce direttamente dall'Headquarters, tramite le filiali e in collaborazione con i principali rivenditori, oltre 100 fiere ed eventi all'anno nei vari settori della lavorazione del legno, dei materiali tecnologici, del vetro, della pietra e del metallo, con diversi spazi espostivi, da piccole aree con tecnologie stand alone fino ad arrivare alle fiere istituzionali a livello internazionale, in cui viene riprodotta una vera e propria fabbrica, con soluzioni tecnologiche interconnesse, impianti automatizzati e servizi evoluti.
Nel 2019 Biesse Group ha celebrato 50 anni di storia attraverso un tour di eventi nel mondo dedicati ai propri clienti e un unico comun denominatore: il futuro.
Credere nel futuro significa anche mettere in campo importanti investimenti per produrre strumenti e macchinari che forniscano ai clienti una maggiore efficienza produttiva e semplifichino in sicurezza il loro lavoro, migliorando l'integrazione tra meccanica, elettronica e software rendendo i prodotti "intelligenti" e "collaborativi". Il "Future on Tour" ha preso il via a gennaio a Pesaro, presso l'Headquarters, ed è terminato con il Grand Opening a Ulm, in Germania, con un totale di 18 eventi in 15 nazioni nel corso dell'anno.
Biesse Group ha partecipato alla Milano Design Week come partner tecnologico di due importanti eccellenze italiane del design, LAGO e Arpa | Fenix, condividendone i valori, l'attenzione alla sostenibilità ambientale, gli investimenti in ricerca e tecnologia. Il Gruppo è entrato a far parte del prestigioso Comitato Leonardo, che vede associate oltre 160 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, desiderosi di condividere l'obiettivo di valorizzazione dell'Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Grazie alla collaborazione con Accenture e l'Università Politecnica delle Marche, nell'ambito del progetto SOPHIA, ha partecipato al convegno MESA 2019 - Middle East Studies Association - in California, dedicato al Machine Learning in ambito di manutenzione predittiva dell'Industria 4.0, a dimostrazione della costante collaborazione con il mondo universitario.
Numerosi gli appuntamenti fieristici per il settore del legno: il Gruppo ha partecipato con il brand Biesse alla fiera internazionale CIFM/Interzum a Guangzhou dedicata all'intera filiera del legno e dell'arredamento, Delhiwood in India, AWFS a Las Vegas, WMF 2019 a Shanghai, TUYAP Woodtech a Istanbul. Inoltre, diversi tech tour ed eventi si sono svolti nei Campus Biesse in Headquarters e mondo, come in Brianza, Triveneto, Middle East, Asia, Francia e India. Il principale appuntamento 2019 a cui Biesse ha partecipato è la fiera Ligna (Hannover, Germania), in cui ha dimostrato come uomo e macchina possano entrare in connessione: su uno stand di 6.000 metri quadrati di automazione e interconnessione digitale, 49 le tecnologie in azione e tre soluzioni di processo completamente automatizzate.
Nel settore Advanced Materials, il Gruppo ha preso parte alle fiere Mecspe a Parma e Jec World a Parigi dedicate alle tecnologie per la lavorazione dei materiali tecnologici, la fiera K a Düsseldorf, riferimento mondiale per la lavorazione della plastica e della gomma. Con il brand Intermac, si sono inoltre svolte le fiere China Glass e Lamiera, You+Tech, l'evento esclusivo dedicato agli specialisti di settore che si è svolto negli stabilimenti Intermac a Pesaro e CamEurasia Glass Fair realizzata insieme al dealer Sorglas Glass Machines presso il TÜYAP Convention Center. Intermac e Diamut hanno partecipato a Glass Build America, la fiera dedicata al settore del vetro e a Vitrum 2019. Intermac, Donatoni Macchine e Montresor hanno esposto insieme in partnership alla fiera Marmomac a Verona dedicata agli operatori del settore marmo.
Nel mese di ottobre, il Campus a Pesaro ha aperto le porte ai clienti per una nuova edizione dell'evento Inside Biesse: 3 giorni, oltre 3.000 visitatori, 41 tecnologie per la lavorazione del legno e dei materiali tecnologici, la possibilità di vistare le fabbriche e seguire workshop. A Basilea, in Svizzera, si è svolta la fiera Holz dedicata all'industria della falegnameria e alle tendenze e nuove tecnologie per la lavorazione del legno; in Brianza l'evento One2One sulla levigatura dal titolo "Finiture perfette: innovazione, design e sostenibilità".
In Germania è stato inaugurato l'innovativo "Ulm Campus" vicino a Nersingen: 6.000 m2 dedicati all'esposizione tecnologica, formazione, incontro con gli specialisti del Gruppo. L'ultima fiera del 2019 a cui il Gruppo ha partecipato è Zak Glass Technology Expo, in India, a cui hanno partecipato Intermac e Diamut con soluzioni all'avanguardia dedicate ai professionisti del settore del vetro.
Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio., i principi contabili adottati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.
| 31 Dicembre 2019 |
% su ricavi | 31 Dicembre 2018 |
% su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
705.872 652 |
100,0% 0,1% |
741.527 14.026 |
100,0% 1,9% |
(4,8)% (95,4)% |
| Altri Proventi | 6.417 | 0,9% | 5.361 | 0,7% | 19,7% |
| Valore della produzione | 712.940 | 101,0% | 760.913 | 102,6% | (6,3)% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (286.429) | (40,6)% | (309.430) | (41,7)% | (7,4)% |
| Altre spese operative | (128.723) | (18,2)% | (144.255) | (19,5)% | (10,8)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti | 297.789 | 42,2% | 307.229 | 41,4% | (3,1)% |
| Costo del personale | (221.057) | (31,3)% | (214.553) | (28,9)% | 3,0% |
| Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti | 76.732 | 10,9% | 92.676 | 12,5% | (17,2)% |
| Ammortamenti | (33.851) | (4,8)% | (22.820) | (3,1)% | 48,3% |
| Accantonamenti | (3.327) | (0,5)% | (2.187) | (0,3)% | 52,2% |
| Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti | 39.554 | 5,6% | 67.669 | 9,1% | (41,5)% |
| Impairment e componenti non ricorrenti | (9.911) | (1,4)% | (3.897) | (0,5)% | - |
| Risultato operativo | 29.644 | 4,2% | 63.772 | 8,6% | (53,5)% |
| Proventi finanziari | 497 | 0,1% | 350 | 0,0% | 42,1% |
| Oneri Finanziari | (2.987) | (0,4)% | (2.362) | (0,3)% | 26,5% |
| Proventi e oneri su cambi | (3.711) | (0,5)% | (3.472) | (0,5)% | 6,9% |
| Risultato ante imposte | 23.443 | 3,3% | 58.287 | 7,9% | (59,8)% |
| lmposte sul reddito | (10.441) | (1,5)% | (14.436) | (1,9)% | (27,7)% |
| Risultato dell'esercizio | 13.002 | 1,8% | 43.851 | 5,9% | (70,3)% |
Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella, non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato della Società. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.
I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 705.872 mila, contro i € 741.527 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 4,8% sull'esercizio precedente.
Per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi per segmento, ad eccezione della Divisione Vetro/Pietra che segna un risultato in linea con il 2018 (crescita dello 0,5%), tutte le divisioni sono in calo. I maggiori decrementi sono riferiti alla Divisione Componenti e alla Divisione Meccatronica (rispettivamente -13,7% e -13,2%), mentre la Divisione Legno e la Divisione Tooling hanno cali più contenuti (-4,6% e -2,4% rispettivamente).
Analizzando la divisione del fatturato per area geografica si evidenzia la crescita del Nord America (+27,9%, da € 117.750 mila a € 150.554 mila del 2019), determinata in gran parte dalla consegna e installazione degli ordini di grandi impianti Systems, acquisiti nel corso del 2018. L'Europa Occidentale mantiene sempre il ruolo di mercato di riferimento con i suoi € 333.015 mila (47,2% del totale gruppo, in calo del 5,8% rispetto all'anno precedente). L'area Asia - Oceania registra un decremento piuttosto consistente (-21,5%), passando dai € 134.970 mila del dicembre 2018 ai € 105.947 mila del 2019, così come l'Europa Orientale che diminuisce del - 17%, registrando ricavi per € 89.217 nel 2019 contro i € 107.469 mila del 2018. Infine, l'area Resto del Mondo consuntiva risultati sostanzialmente stabili (€ 27.138 mila in calo del 2,5%).
| 31 Dicembre 2019 |
96 | 31 Dicembre 2018 |
% | Var % 2019/2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Divisione Legno | 507.134 | 71,8% | 531.793 | 71,7% | (4,6)% |
| Divisione Vetro/Pietra | 129.364 | 18,3% | 128.695 | 17,4% | 0,5% |
| Divisione Meccatronica | 83.970 | 11,9% | 96.699 | 13,0% | (13,2)% |
| Divisione Tooling | 12.926 | 1,8% | 13.245 | 1,8% | (2,4)% |
| Divisione Componenti | 19.762 | 2,8% | 22.912 | 3,1% | (13,7)% |
| Elisioni Interdivisionali | (47.283) | (6,7)% | (51.817) | (7,0)% | (8,8)% |
| Totale | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% | (4,8)% |

| 31 Dicembre | 31 Dicembre | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | % | 2018 | % | Var % 2019/2018 | |
| migliaia di euro | |||||
| Europa Occidentale | 333.016 | 47,2% | 353.514 | 47,7% | (5,8)% |
| Asia – Oceania | 105.947 | 15,0% | 134.970 | 18,2% | (21,5)% |
| Europa Orientale | 89.217 | 12,6% | 107.469 | 14,5% | (17,0)% |
| Nord America | 150.554 | 21,3% | 117.750 | 15,9% | 27,9% |
| Resto del Mondo | 27.138 | 3,8% | 27.825 | 3,8% | (2,5)% |
| Totale | 705.872 | 100,0% | 741.527 | 100,0% | (4,8)% |

Il valore della produzione è pari a € 712.940 mila, in diminuzione del 6,3% rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2018 (€ 760.913 mila).
Di seguito si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolate sul valore della produzione.
| 31 Dicembre | % | 31 Dicembre 2018 |
||
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | 2019 | |||
| Valore della produzione | 712.940 | 100,0% | 760.913 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 286.429 | 40,2% | 309.430 | 40,7% |
| Altre spese operative | 128.723 | 18,1% | 144.255 | 19,0% |
| Costi per servizi | 113.872 | 16,0% | 124.220 | 16,3% |
| Costi per godimento beni di terzi | 2.876 | 0,4% | 11.740 | 1,5% |
| Oneri diversi di gestione | 11.975 | 1,7% | 8.295 | 1,1% |
| Valore aggiunto | 297.789 | 41,8% | 307.229 | 40,4% |
L'analisi delle incidenze percentuali dei consumi e delle altre spese operative, calcolata sul valore della produzione, anziché sui ricavi, evidenzia come l'assorbimento delle materie prime risulti in diminuzione (pari al 40,2 % contro il 40,7% del 31 dicembre 2018), per effetto del diverso mix prodotto.
Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 15.350 mila) e decrementano il proprio peso percentuale dal 19% al 18,1%. Tale andamento è in gran parte riferibile alla voce Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 8.864 mila, principalmente per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. I costi per servizi calano per € 10.348 mila (-8,3% rispetto a dicembre 2018), principalmente per effetto della riduzione dei costi legati al processo produttivo, alle consulenze e ai costi per fiere e pubblicità. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 3.862, principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito all'applicazione dell'IFRS 16.
Concludendo quindi, si sottolinea come, il valore aggiunto al 31 dicembre 2019 è pari ad € 297.607 mila, in calo del 3,1% rispetto al pari periodo del 2018 (€ 307.229 mila). La sua incidenza sul valore della produzione migliora per effetto dell'applicazione del principio IFRS 16, passando da 40,4% a 41,7%.
Il costo del personale al 31 dicembre del 2019 è pari ad € 221.057 mila e registra un incremento di valore di € 6.504 mila rispetto al dato del 2018 (€ 214.553 mila, +3% sul pari periodo 2018). La variazione è sostanzialmente legata alla componente Salari e Stipendi (+ 4,0% sul pari periodo 2018), dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale. Infatti, scomponendo il dato per trimestre si evidenzia che, ad eccezione del primo trimestre, l'andamento del 2019 è in linea con i pari periodi del 2018.
Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,4 punti percentuali passando dal 28,9% del 2018 al 31,3% dell'anno in corso.
Il margine operativo lordo (EBITDA) al 31 dicembre 2019 è positivo per € 76.732 mila (a fine dicembre 2018 era positivo per € 92.676 mila). Come detto in precedenza gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 9.096 mila.
Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 48,3% (passando da € 22.820 mila del 2018 a € 33.851 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali, quasi raddoppiate a fine 2019, passando da € 9.936 mila ad € 19.544 mila (incremento di € 9.608 mila). Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS 16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 8.181 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.423 mila (da € 12.884 mila a € 14.307 mila, in aumento dell'11%).
Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano del 52,2% rispetto al 2018 (€ 3.327 nel 2019 contro € 2.187 nel 2018) principalmente per effetto dell'adeguamento del fondo garanzia prodotti. in gran parte dovuti a rischi legali e penali per vertenze con clienti.
Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 39.554 mila, in calo del 41,5% rispetto allo scorso anno (pari a € 67.669 mila).
Si segnala che il risultato del Gruppo anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 9.911 mila. Come già indicato nei precedenti paragrafi, il Gruppo ha stimato costi non ricorrenti pari a € 4.207 mila a fronte della rifocalizzazione strategica, decisa in riferimento al mercato cinese, che comporterà un riposizionamento verso la fascia di mercato dei key accounts di dimensioni medio-grandi, a scapito dei segmenti entry-level; conseguentemente verrà ridimensionata l'attività produttiva cinese, originariamente orientata a tale segmento di mercato. Inoltre, sulla base delle linee strategiche di gruppo, il gruppo proseguirà nel processo di innovazione tecnologica, per mantenere la propria leadership nei settori di riferimento. Conseguentemente alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, sono stati svalutati per € 4.070 mila. Infine, sono stati riconosciuti costi del personale riferiti a incentivi all'esodo e accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti per € 1.634 mila.
Il risultato operativo registra un saldo positivo di € 29.644 mila, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (€ 63.772 mila).
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 2.987 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 625 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 915 mila.
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 3.711 mila, in peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 3.472 mila).
Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 23.443 mila.
Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 10.441 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 3.841 mila) ed IRAP (€ 1.549 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.660 mila), imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 449 mila), imposte differite nette (positivo per € 33 mila).
Il significativo incremento del tax-rate è principalmente dovuto alla presenza di due elementi congiunti: (i) la minore incidenza del beneficio fiscale collegato al Patent Box, in quanto i numeri relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 comprendono le sopravvenienze attive fiscali collegate anche alle annualità pregresse in virtù dell'accordo siglato nel 2019 in capo a Biesse Spa, ma riferito anche alle annualità 2015-2016-2017-2018, mentre nell'esercizio 2019 è rilevato soltanto il beneficio calcolato per l'esercizio corrente; (ii) una maggiore incidenza delle perdite rilevate in Cina per effetto dell'operazione di restructuring del business locale, per le quali non si è proceduto ad iscrivere le relative imposte differite attive.
Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 13.002 mila.
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| migliaia di euro | |||
| Immateriali | 83.228 | 84.240 | |
| Materiali | 139.710 | 102.774 | |
| Finanziarie | 2.640 | 2.847 | |
| Immobilizzazioni | 225.578 | 189.862 | |
| Rimanenze | 155.498 | 162.786 | |
| Crediti commerciali e attività contrattuali | 116.973 | 127.957 | |
| Debiti commerciali | (132.673) | (162.591) | |
| Passività contrattuali | (67.536) | (75.652) | |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 72.262 | 52.500 | |
| Fondi relativi al personale | (12.711) | (12.550) | |
| Fondi per rischi ed oneri | (18.053) | (10.737) | |
| Altri debiti/crediti netti | (40.249) | (34.933) | |
| Attività nette per imposte anticipate | 10.458 | 9.985 | |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (60.555) | (48.235) | |
| Capitale Investito Netto | 237.285 | 194.127 | |
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 | |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 177.397 | 147.577 | |
| Risultato dell'esercizio | 13.027 | 43.672 | |
| Patrimonio netto di terzi | 858 | 893 | |
| Patrimonio Netto | 218.675 | 219.536 | |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 107.323 | 57.900 | |
| Altre attività finanziarie | (2.653) | (288) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (86.061) | (83.020) | |
| Posizione Finanziaria Netta | 18.609 | (25.407) | |
| Totale Fonti di Finanziamento | 237.285 | 194.127 |
Si precisa che la "Posizione Finanziaria Netta" non è identificata come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.
Il capitale investito netto è pari a 237 milioni di Euro in aumento rispetto a dicembre 2018 (Euro 194,1 milioni). Rispetto a dicembre 2018, le immobilizzazioni nette sono aumentate di circa € 34,2 milioni.
L' effetto principale è dovuto alla prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 26,4 milioni.
Oltre agli impieghi legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, tra i nuovi investimenti effettuati nel periodo, si segnalano la realizzazione di un magazzino verticale e l'acquisto di nuove macchina utensili presso il campus di Pesaro (circa € 5,2 milioni), nonché l'apertura del nuovo showroom di Biesse Deutschland (circa € 2,3 milioni).
Il capitale circolante netto operativo aumenta di circa € 20 milioni rispetto a dicembre 2018. La variazione è dovuta principalmente alla forte diminuzione dei debiti commerciali pari a circa € 29,9 milioni, legata alla componente debiti verso fornitori (per rallentamento delle attività produttive). La dinamica legata ai rapporti con i clienti (crediti commerciali e attività/passività contrattuali) è in leggero calo (decremento netto di € 2,6 milioni), mentre i magazzini diminuiscono di € 7,3 milioni.
Il patrimonio netto è pari a 218,7 milioni di Euro (Euro 219,5 milioni al 31 dicembre 2018).
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 31 dicembre | Al 30 settembre | Al 30 giugno | Al 31 marzo | Al 31 dicembre |
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2019 | 2019 | 2019 | 2018 | |
| migliaia di euro | |||||
| Attività finanziarie: | 88.714 | 69.518 | 84.115 | 67.788 | 83.308 |
| Attività finanziarie correnti | 2.653 | 2.128 | 2.147 | 35 | 288 |
| Disponibilità liquide | 86.061 | 67.391 | 81.968 | 67.753 | 83.020 |
| Debiti per locazioni finanziarie a breve termine | (7.415) | (2.158) | (485) | (350) | (349) |
| Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine | (46.859) | (47.373) | (47.179) | (26.287) | (22.161) |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 34.440 | 19.988 | 36.450 | 41.151 | 60.798 |
| Debiti per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | (27.043) | (29.879) | (32.565) | (27.167) | (1.569) |
| Debiti bancari a medio/lungo termine | (26.006) | (32.728) | (37.726) | (30.700) | (33.821) |
| Posizione finanziaria netta a medio/lungo termine | (53.049) | (62.607) | (70.291) | (57.867) | (35.390) |
| Posizione finanziaria netta totale | (18.609) | (42.619) | (33.841) | (16.716) | 25.407 |
La Posizione Finanziaria Netta di Gruppo al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 18,6 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente (positiva per € 25,4 milioni).
Sul dato della PFN pesa la prima applicazione, con effetti dal 1.1.2019, del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 26,6 milioni al 31 dicembre 2019.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Biesse, operando essa in un contesto competitivo globale, è influenzata dalle condizioni generali e dall'andamento dell'economia mondiale. Pertanto, l'eventuale congiuntura negativa o instabilità politica di uno o più mercati geografici di riferimento, incluse le opportunità di accesso al credito, possono avere una rilevante influenza sull'andamento economico e sulle strategie del Gruppo e condizionarne le prospettive future sia nel breve che nel medio lungo termine.
L'andamento della domanda è ciclico e varia in funzione delle condizioni generali dell'economia, della propensione al consumo della clientela finale, della disponibilità di finanziamenti e dell'eventuale presenza di misure pubbliche di stimolo. Un andamento sfavorevole della domanda, o qualora il Gruppo non fosse in grado di adattarsi efficacemente al contesto esterno di mercato, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla situazione finanziaria.
Sostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nel settore della meccanica strumentale, che è settore concorrenziale. Il Gruppo compete in Europa, Nord America, e nell'area Asia - Pacifico con altri gruppi di rilievo internazionale. Tali mercati sono tutti altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, innovazione, prezzo e assistenza alla clientela.
Una parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo ha luogo al di fuori dell'Unione Europea. II Gruppo è esposto ai rischi inerenti l'operare su scala globale, inclusi i rischi riguardanti l'esposizione a condizioni economiche e politiche locali ed all'eventuale attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni.
Inoltre il Gruppo Biesse, essendo soggetto a molteplici regimi fiscali, è esposto ai rischi in tema di transfer pricing.
In particolare, il Gruppo Biesse opera in diversi paesi quali India, Russia, Cina e Brasile. L'esposizione del Gruppo all'andamento di questi paesi è progressivamente aumentata, per cui l'eventuale verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbero incidere in maniera negativa sulle prospettive e sull'attività nonché sui risultati economici del Gruppo.
L'esposizione del Gruppo al rischio di aumento dei prezzi delle materie prime deriva principalmente dall'acquisto di componenti e semilavorati, in quanto la quota di acquisto di materia prima diretta per la produzione non è significativa.
In tale ambito, il Gruppo non effettua coperture specifiche a fronte di questi rischi, ma piuttosto tende a trasferirne la gestione e l'impatto economico verso i propri fornitori, concordando eventualmente con loro i prezzi d'acquisto per garantirsi stabilità per periodi non inferiori al trimestre.
L'elevato livello di concorrenza e di frammentazione del settore in cui opera Biesse rende spesso difficile poter riversare interamente sui prezzi di vendita aumenti repentini e/o significativi dei costi di approvvigionamento.
Il successo delle attività del Gruppo dipende dalla capacità di mantenere o incrementare le quote sui mercati in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri Amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave in seguito a cambi organizzativi e/o ristrutturazioni aziendali senza un'adeguata e tempestiva sostituzione e riorganizzazione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Il Gruppo acquista materie prime, semilavorati e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo stesso.
Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo Biesse opera e se ciò, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall'altro fa sì che il Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che loro difficoltà (siano esse originate da fattori esogeni o endogeni) possano ripercuotersi negativamente sul Gruppo.
Il Gruppo ha avviato già da alcuni anni un processo di delocalizzazione produttiva. Il processo ha riguardato i paesi di Cina e India e si è concretizzato sia mediante l'avvio di nuovi stabilimenti produttivi sia attraverso acquisizioni di stabilimenti già esistenti. Di conseguenza, l'esposizione del Gruppo all'andamento di tali paesi è aumentata negli anni recenti. Gli sviluppi del contesto politico ed economico in questi mercati emergenti, ivi incluse eventuali situazioni di crisi o instabilità, potrebbero incidere in futuro in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo.
La crescente attenzione sulle conseguenze del cambiamento climatico a livello mondiale e sui potenziali impatti di carattere economico, sociale e ambientale, impone oggi alle aziende di valutare anche gli impatti sul business che potenzialmente si dovranno fronteggiare nel medio periodo.
Per tali ragioni il Gruppo è impegnato nella ricerca costante di soluzioni volte a garantire un utilizzo responsabile delle risorse naturali, l'efficientamento dei consumi energetici e la gestione delle emissioni in atmosfera. Biesse Group ha previsto l'implementazione di una progettualità volta a contribuire positivamente alla protezione e salvaguardia dell'ambiente attraverso la progressiva predisposizione di un sistema di monitoraggio strutturato e continuo dei vettori energetici e rifasamento dei singoli macchinari energivori, così come la razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse idriche.
A dimostrazione dell'impegno per contribuire a un'economia sostenibile e decarbonizzata, a partire dal 2020, oltre al rafforzamento delle attività di efficientamento energetico già in essere, per la maggior parte delle società italiane verrà acquistata energia da fonti rinnovabili certificata GO (Garanzia d'Origine), con lo scopo di ridurre significativamente le emissioni di CO2 Scope 2 market based.
La crescente interrelazione fra tecnologia e business e l'utilizzo sempre maggiore delle reti per la condivisione ed il trasferimento delle informazioni portano con sé diversi e numerosi rischi legati alla vulnerabilità dei sistemi informativi adottati nell'attività d'impresa. Potenziali attacchi cyber potrebbero riguardare dati e informazioni rilevanti posseduti dall'azienda quali, ad esempio, brevetti, progetti tecnologici o piani strategici non divulgati al mercato, con conseguenti danni economici e patrimoniali, normativi o di immagine.
La Funzione ICT di Gruppo ha implementato una strategia di Information Security che chiarisce la struttura di governance adottata dal Gruppo e gli indirizzi per la gestione del rischio cyber nell'ambito delle architetture informatiche e dei processi aziendali.
Il rischio liquidità è normalmente definito come il rischio che l'impresa non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa della difficoltà di reperire fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato
(asset liquidity risk). La conseguenza è un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale.
Il Gruppo dispone di un'elevata disponibilità di linee di credito per cassa, superiore alle effettive esigenze per cui lo sviluppo del debito è pressoché totalmente costituito dai residui di pregressi finanziamenti chirografari.
Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito nei diversi mercati di riferimento, sebbene l'esposizione creditoria sia suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.
Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici-statistici.
Il Gruppo Biesse, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e d'interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla diversa distribuzione geografica delle sue attività commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi denominati in valute diverse da quelle dell'area di produzione; in particolare il Gruppo Biesse è principalmente esposto per le esportazioni nette dall'area euro alle altre aree valutarie (principalmente Dollaro USA, Dollaro Canadese, Dollaro australiano, Sterlina inglese, Franco Svizzero, Rupia Indiana, Dollaro di Hong Kong e Renminbi cinese).Al fine di essere sempre più performante nella gestione dei rischi valutari e di darne anche sempre più una rappresentazione contabile coerente, Il Gruppo Biesse ha adottato una Policy di Gestione del Rischio di Cambio volta a fissare, tra le altre cose, stringenti regole per affrontare e mitigare i rischi riguardanti le oscillazioni dei tassi di cambio. Nella Policy in questione vengono altresì determinati gli strumenti attraverso i quali effettuare le coperture dal rischio di cambio sia informa accentrata (prevalente) che decentrata (limitata) accentrato che decentrato. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici del Gruppo.
Il Gruppo, ancorché abbia una posizione finanziaria netta pressoché neutra, è comunque esposto all'oscillazione dei tassi di interesse. L'esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all'indebitamento espresso a tasso variabile parzialmente contro bilanciati dai tassi di remunerazione (anch'essi variabili) delle proprie disponibilità attive.
Le politiche operative e finanziarie del Gruppo sono finalizzate, a minimizzare gli impatti di tali rischi sulla performance del Gruppo attraverso il miglioramento dei risultati economici e della posizione finanziaria netta.
Il Gruppo Biesse operando nel settore dei beni d'investimento di lungo periodo è sottoposto agli effetti negativi di eventuali strette creditizie da parte delle istituzioni finanziarie verso la propria clientela che voglia acquistare ricorrendo a forme di finanziamento (esempio leasing operativi, credito assicurato, etc.).
Il sistema di Corporate Governance di Biesse S.p.A. è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e alle best practice internazionali. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 13 marzo 2020 la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis TUF, relativa all'esercizio 2019.
Tale Relazione è pubblicata sul sito internet della Società www.biesse.com nella sezione "Investor Relations" sottosezione "Corporate Governance" e ad essa si fa esplicito riferimento per quanto richiesto dalla legge.
ll modello di amministrazione e controllo di Biesse S.p.A. è quello tradizionale (previsto dalla legge italiana), che prevede la presenza dell'assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Gli organi societari sono nominati dall'Assemblea dei Soci e rimangono in carica un triennio. La rappresentanza di Amministratori Indipendenti, secondo la definizione del Codice, e il ruolo esercitato dagli stessi sia all'interno del Consiglio sia nell'ambito dei Comitati aziendali (Comitato Controllo e Rischi,
Comitato per le operazioni con parti correlate, Comitato per le Remunerazioni), costituiscono mezzi idonei ad assicurare un adeguato contemperamento degli interessi di tutte le componenti dell'azionariato ed un significativo grado di confronto nelle discussioni del Consiglio di Amministrazione.
Dopo anni di continua crescita, il Gruppo ha raggiunto una dimensione tale per cui è fondamentale gestire i processi HR in maniera uniforme e organica, utilizzando gli strumenti più performanti. Elaborare ed implementare sistemi efficaci di selezione e retention del personale è la strategia fondamentale per la sostenibilità del Gruppo e la garanzia di trasparenza ed equità, nel pieno rispetto delle pari opportunità e della valorizzazione delle competenze individuali. L'obiettivo è di rafforzare tutte le aree aziendali, confidando nelle competenze degli uomini e delle donne di maggiore esperienza, unita all'entusiasmo di chi inizia il suo percorso di sviluppo professionale. La formazione dei dipendenti è alla base delle continue innovazioni, dell'affidabilità e della qualità dei prodotti e dei servizi che il Gruppo offre ai suoi clienti. Per tali motivi la formazione è strutturata in modo tale da assicurare un'offerta differenziata e inclusiva, orientata a coinvolgere tutte le figure professionali a tutti i livelli. E' convinzione del Gruppo il fatto che la crescita possa essere solida e continuativa nel tempo solo attraverso specifici investimenti nello sviluppo e nell'affinamento delle competenze dei propri collaboratori. Biesse Group, ritenendo che il continuo apprendimento sia la chiave per un futuro di successo, organizza ogni anno settimane di formazione presso l'Headquarters rivolte ai dipendenti delle filiali e ai partner commerciali nel mondo, giornate dedicate ad approfondimenti sulle innovazioni di prodotto e sui nuovi strumenti di vendita. La formazione ai dipendenti dell'area sales, è periodica e continuativa, e segue le evoluzioni tecnologiche dei prodotti e le novità relative ai servizi offerti dal Gruppo, al fine di dare sempre il maggior valore aggiunto ai clienti.
Come nel 2017 prosegue l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo. Al 31 dicembre 2018 i costi di sviluppo sono pari a € 34,4 milioni, di cui 14,9 esposti tra le immobilizzazioni in corso; tali costi sono stati sostenuti in prevalenza dalla controllante Biesse S.p.A. e in minima parte da HSD S.p.A., e si aggiungono ai costi di ricerca già spesati a conto economico. Per maggiori dettagli sui progetti principali si rimanda all'apposita sezione della relazione sulla gestione di Biesse S.p.A.
In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si espone di seguito il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio della capogruppo con gli analoghi dati consolidati.
| Patrimonio netto 31/12/2019 |
Risultato d'esercizio 31/12/2019 |
Patrimonio netto 31/12/2018 |
Risultato d'esercizio 31/12/2018 |
|
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | ||||
| Patrimonio netto e risultato di periodo della controllante | 186.390 | 4.063 | 195.838 | 32.013 |
| Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate: | ||||
| Diff. tra valore di carico e valore pro-quota del patrimonio netto | 44.147 | 39.235 | ||
| Risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate | 8.007 | 20.415 | ||
| Annullamento svalutazione/ripristini delle partecipazioni | 8.900 | 8.500 | ||
| Dividendi | (11.653) | (13.596) | ||
| Eliminazione degli effetti di operazioni compiute fra società consolidate: |
- | |||
| Profitti infragruppo compresi nel valore delle rimanenze finali | (12.156) | 3.711 | (15.867) | (3.661) |
| Profitti infragruppo su cessione di attività immobilizzate | (564) | (564) | - | |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio attribuibile ai soci della controllante |
217.817 | 13.027 | 218.642 | 43.672 |
| Interessenze di pertinenza dei terzi | 858 | (25) | 893 | 180 |
| Totale Patrimonio Netto | 218.675 | 13.002 | 219.535 | 43.851 |
In riferimento ai rapporti con la controllante Bi.Fin. S.r.L si riporta di seguito il dettaglio:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Ricavi | Costi | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al Periodo chiuso al 31/12/2019 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
||
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.1. | 31 | 433 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al Periodo chiuso al |
Periodo chiuso al | Periodo chiuso al | ||
| 31/12/2019 31/12/2018 |
31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| Controllanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 977 | 977 | 1.499 | ાર |
Si attesta, ai sensi dell'art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., l'esistenza delle condizioni di cui all'articolo 37 del Regolamento Consob n. 16191/2007.
Sono identificate come parti correlate il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, le società SEMAR S.r.l., Wirutex S.r.l. e Fincobi S.r.l. (la prima correlata per rapporti di parentela con il proprietario, la seconda e la terza società controllate dalla Bi. Fin. S.r.l., controllante della Capogruppo).
Nel corso dell'esercizio i rapporti intrattenuti con le suddette parti correlate sono stati i seguenti:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Ricavi | Costi | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
||
| Controllanti | |||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 31 | 433 | |||
| Altre società correlate | |||||
| Fincobi S.r.1. | 1 | 1 | 1 | 14 | |
| Se. Mar. S.r.1. | 15 | 22 | 2.507 | 3.075 | |
| Wirutex S.r.1. | 40 | 38 | 1.456 | 1.489 | |
| Altri | 1 | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | |||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 1 | 1 | 2913 | 3.217 | |
| Componenti Collegio Sindacale | |||||
| Componenti Collegio Sindacale | 146 | 116 | |||
| Totale | 57 | ર્ભ્ડ | 7.022 | 7.910 | |
| Totale | 58 | 63 | 7.054 | 8.345 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
Periodo chiuso al 31/12/2019 |
Periodo chiuso al 31/12/2018 |
||
| Controllanti | |||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 977 | 977 | 1.499 | 16 | |
| Altre società correlate | |||||
| Fincobi S.r.1. | 43 | ||||
| Edilriviera S.r.l. | |||||
| Se. Mar. S.r.l. | 4 | 2 | 880 | 894 | |
| Wirutex S.r.l. | 13 | 18 | 479 | 516 | |
| Altri | 30 | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | |||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 1 | 190 | |||
| Componenti Collegio Sindacale | |||||
| Componenti Collegio Sindacale | 111 | 73 | |||
| Totale | 17 | 50 | 1.514 | 1.673 | |
| Totale | 994 | 1.027 | 3.013 | 1.689 |
Nei rapporti sopra riportati, che hanno natura in prevalenza finanziaria, le condizioni contrattuali praticate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.
Si indicano di seguito i luoghi in cui la società svolge la propria attività:
Via Toscana, 81 Pesaro Via Toscana, 75 Pesaro Via dell'economia SN Pesaro Piazzale Alfio de Simoni SN Pesaro Via della tecnologia SN Pesaro Via Zanica 19 k Grassobbio (BG) Via C. Porta 67 Seregno (MB) Via Marcello Malpighi 8 Lugo (RA) Via D'Antona e Biagi SN Novafeltria (RN) Via Cavour 9/A Codognè (TV) Via della meccanica 12 Thiene (VI)
La Società dispone della sede secondaria in Dubai Emirati Arabi Uniti Port Said SN Deira.
La Biesse S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, alcune società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea ("Società Rilevanti extra UE" come definite dalla normativa delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successive modificazioni).
Con riferimento a tali società si segnala che:
| N. azioni detenute direttamente e indirettamente al 31/12/2018 |
N. azioni vendute nel 2019 |
N. di azioni acquistate nel 2019 |
N. azioni detenute direttamente e indirettamente al 31/12/2019 |
% su capitale sociale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Giancarlo Selci | 13,970,500 | 13,970,500 | 51.00% | ||
| Presidente | |||||
| Roberto Selci | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Amministratore Delegato | |||||
| Stefano Porcellini | 1,000 | 1,000 | 0 | 0.00% | |
| Consigliere esecutivo e Direttore Generale | |||||
| Alessandra Parpajola | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere esecutivo | |||||
| Silvia Vanini | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere esecutivo | |||||
| Elisabetta Righini | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere Indipendente (Lead indipendent Director) | |||||
| Federica Palazzi | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere Indipendente | |||||
| Giovanni Chiura | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Consigliere Indipendente | |||||
| Paolo De Mitri | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Presidente collegio sindacale | |||||
| Claudio Sanchioni | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Sindaco effettivo | |||||
| Dario de Rosa | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Sindaco effettivo | |||||
| Silvia Cecchini | 0 | 0 | 0.00% | ||
| Sindaco effettivo |
Nel corso dell'esercizio 2019 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.
In data 21 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Biesse S.p.A. ha approvato il piano triennale di Gruppo 2020-2022; tale piano conferma la strategia in atto da parte della Società focalizzata su innovazione di prodotto e servizi, sfruttando in pieno i trend in atto in termini di automazione, digitalizzazione e servitization. Ciò nonostante, l'attuale contesto macro-economico non consente di proiettare gli stessi tassi di crescita degli anni precedenti; pertanto, il piano approvato prevede una crescita media del 3,2 % nel triennio 2020-2022, più equilibrata se confrontata con gli anni precedenti, ma che conferma un'efficace strategia di business ed un trend superiore ai mercati di riferimento. Questo perché la crescente richiesta di tecnologia per effetto della rivoluzione industriale 4.0 sarà forte anche nei prossimi anni, indipendentemente dall'andamento ciclico dell'economia mondiale.
Le proiezioni di crescita del prossimo triennio rimangono quindi positive, suffragate anche dal backlog registrato a fine 2019, pari a € 197 milioni (-13% sul 2018).
Il nuovo piano industriale comunque deve essere visto in continuità con quelli precedenti: Biesse vuole mantenere la strategia di prosecuzione degli investimenti in atto, con l'intento di confermare il trend di crescita conseguito negli ultimi anni.
Occorre peraltro evidenziare come noto che, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili. I potenziali effetti di questo fenomeno sul bilancio non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.
Biesse, sulla base di queste recenti evoluzioni, sta valutando e ponendo in essere alcune azioni volte al contenimento dei costi: per quanto riguarda il costo del lavoro, ricorso allo smaltimento ferie pregresse, fruizione delle ferie dell'anno in corso, ricorso ad ammortizzatori sociali quali la CIGO COVID-19 e la CIGO "ordinaria"; per quanto riguarda i costi di altra natura, è in corso l'analisi dettagliata volta all'identificazione ed allo spostamento di tutte le voci non essenziali. . L'attuale andamento degli ordini nel settore (peraltro, comune a tutti i principali competitors di Biesse) suggerisce che le azioni attualmente in fase [CL(-B1] di definizione dovranno gioco forza continuare quanto meno fino a metà esercizio 2020. Questo dovrebbe consentire il contenimento degli effetti della riduzione dei ricavi sulla redditività del Gruppo, che comunque si prevede in contrazione. Gli Amministratori di Biesse sono comunque convinti che la società sia, per strategia, organizzazione, management e solidità finanziaria, preparata per affrontare questa fase acuta del ciclo.
Biesse S.p.A.
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Note | 2019 | 2018 | |
| Ricavi | 6 | 425.281.911 | 472.411.981 |
| Altri ricavi operativi | 6 | 7.168.795 | 5.873.641 |
| Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione | 8.669.724 | 2.187.381 | |
| Consumi di materie prime e materiali di consumo | 8 | (235.958.086) | (252.237.475) |
| Costi del personale | 9 | (107.502.975) | (107.826.340) |
| Altre spese operative | 10 | (64.610.239) | (67.204.411) |
| Ammortamenti | (19.785.266) | (15.732.475) | |
| Accantonamenti | (3.255.575) | (886.460) | |
| Perdite durevoli di valore | 11 | (4.745.509) | (216.740) |
| Risultato operativo | 5.262.780 | 36.369.102 | |
| Quota di utili/perdite di imprese correlate | 12 | (8.900.000) | (8.485.495) |
| Proventi finanziari | 13 | 5.100.525 | 6.397.665 |
| Dividendi | 14 | 11.653.116 | 11.882.278 |
| Oneri finanziari | 13 | (8.312.070) | (9.572.047) |
| Risultato prima delle imposte | 4.804.351 | 36.591.503 | |
| Imposte | 15 | (741.468) | (4.578.410) |
| Risultato d'esercizio | 4.062.883 | 32.013.093 |
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019
| 31 dicembre | 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |||
| Risultato d'esercizio | 4.062.883 | 32.013.093 | ||
| Valutazione piani a benefici definiti | 33 | (366.069) | (94.137) | |
| Riserva da conversione | 31 | 3.617 | - | |
| Effetti che non avranno impatto futuro sul conto economico | (362.452) | (94.137) | ||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | 3.700.431 | 31.918.956 |
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Note | 2019 | 2018 | |
| ATTIVITA' | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 16 | 59.359.971 | 48.662.801 |
| Attrezzature e altre immobilizzazioni materiali | 16 | 8.557.779 | 8.181.048 |
| Avviamento | 17 | 6.247.288 | 6.247.288 |
| Altre attività immateriali | 18 | 48.599.675 | 49.506.832 |
| Attività fiscali differite | 34 | 4.481.752 | 3.445.860 |
| Partecipazioni in imprese controllate e collegate | 19 | 97.962.642 | 106.109.304 |
| Altre attività finanziarie e crediti non correnti | 20 | 709.955 | 950.232 |
| 225.919.062 | 223.103.365 | ||
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 21 | 68.230.141 | 59.792.289 |
| Crediti commerciali e Attività contrattuali verso terzi | 22 | 60.344.495 | 61.802.275 |
| Crediti commerciali e Attività contrattuali verso parti correlate | 23-24 | 46.766.235 | 68.391.918 |
| Altre attività correnti verso terzi | 25 | 8.781.229 | 11.466.271 |
| Altre attività correnti verso parti correlate | 44 | 2.372.222 | 1.098.027 |
| Attività finanziarie correnti da strumenti derivati | 45 | 397.376 | 443.662 |
| Attività finanziarie correnti verso terzi | 26 | 2.222.917 | - |
| Attività finanziarie correnti verso parti correlate | 27 | 30.406.665 | 15.716.877 |
| Disponibilità liquide | 28 | 38.663.731 | 54.977.605 |
| 258.185.011 | 273.688.924 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 484.104.073 | 496.792.289 |
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| Note | 2019 | 2018 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | |||
| Capitale e riserve | |||
| Capitale sociale | 29 | 27.393.042 | 27.393.042 |
| Riserve di capitale | 30 | 36.202.011 | 36.202.011 |
| Altre riserve e utili portati a nuovo | 31 | 118.731.796 | 100.229.815 |
| Utile (perdita) d'esercizio | 4.062.883 | 32.013.093 | |
| PATRIMONIO NETTO | 186.389.732 | 195.837.961 | |
| Passività a medio/lungo termine | |||
| Passività per prestazioni pensionistiche | 33 | 9.955.412 | 10.188.132 |
| Passività fiscali differite | 34 | 1.073.006 | 1.121.639 |
| Finanziamenti bancari - scadenti oltre un anno | 35 | 24.610.066 | 31.298.016 |
| Debiti per locazioni finanziarie - scadenti oltre un anno | 36 | 5.948.206 | 863.116 |
| Altre passività verso terzi | 43 | - | 964.956 |
| Fondi per rischi ed oneri | 38 | 845.000 | 671.000 |
| 42.431.690 | 45.106.859 | ||
| Passività a breve termine | |||
| Debiti commerciali verso terzi | 39 | 92.765.553 | 111.680.438 |
| Debiti commerciali verso parti correlate | 40 | 18.023.540 | 20.849.163 |
| Passività contrattuali verso terzi | 41 | 23.655.032 | 24.955.434 |
| Passività contrattuali verso parti correlate | 42 | 2.517.759 | 9.415.932 |
| Altre passività correnti verso terzi | 43 | 30.824.424 | 32.171.354 |
| Altre passività correnti verso parti correlate | 44 | 2.344.979 | 989.324 |
| Debiti per locazioni finanziarie - scadenti entro un anno | 36 | 2.078.696 | 197.026 |
| Scoperti bancari e finanziamenti - scadenti entro un anno | 35 | 32.161.021 | 12.133.642 |
| Altre passività finanziarie correnti verso parti correlate | 27 | 43.718.098 | 38.692.524 |
| Fondi per rischi ed oneri | 38 | 6.673.127 | 3.723.968 |
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 45 | 520.422 | 1.038.664 |
| 255.282.651 | 255.847.469 | ||
| PASSIVITA' | 297.714.341 | 300.954.328 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 484.104.073 | 496.792.289 |
| Note | 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' OPERATIVA | |||
| +/- Utile (perdita) del periodo | 4.062.883 | 32.013.093 | |
| Ammortamenti: | |||
| + delle immobilizzazioni materiali |
7.339.600 | 4.627.753 | |
| + delle immobilizzazioni immateriali |
12.445.666 | 11.104.722 | |
| Incremento/decremento degli accantonamenti: | |||
| + per trattamento fine rapporto |
(22.924) | (25.183) | |
| + per fondo svalutazione crediti |
(6.599) | 1.183.294 | |
| +/- per fondo svalutazione magazzino |
857.800 | 448.406 | |
| + ai fondi rischi e oneri |
3.443.943 | 528.656 | |
| - Sopravvenienze attive per eccedenza nei fondi | (181.770) | (825.490) | |
| +/- Plusvalenze/minusvalenze su vendita cespiti + Impairment su immobilizzazioni immateriali |
(42.393) 4.745.510 |
(7.760) 216.740 |
|
| + Proventi finanziari | (12.213.074) | (12.315.852) | |
| +/- Utili/perdite su cambi non realizzate | 401.992 | 464.734 | |
| + Imposte sul reddito | 741.468 | 4.578.410 | |
| + Oneri finanziari | 1.260.276 | 1.089.554 | |
| +/- Rivalutazioni/svalutazioni di partecipazioni | 8.900.000 | 8.500.000 | |
| SUBTOTALE ATTIVITA' OPERATIVA | 31.732.378 | 51.581.077 | |
| - Trattamento di fine rapporto pagato | (691.461) | (534.006) | |
| - Utilizzo fondi rischi | (291.071) | (98.969) | |
| +/- Variazione dei crediti commerciali verso terzi | 1.155.771 | (1.977.565) | |
| +/- Variazione dei crediti commerciali verso parti correlate | 18.954.676 | (5.938.618) | |
| +/- Variazione attività contrattuali verso parti correlate +/- Variazione dei crediti diversi verso terzi |
2.495.137 (165.090) |
(2.495.137) (3.118.397) |
|
| +/- Variazione dei crediti diversi verso parti correlate | (1.030.484) | 26.057 | |
| +/- Variazione delle rimanenze | (9.295.651) | (5.860.836) | |
| +/- Variazione dei debiti commerciali verso terzi | (18.921.245) | 5.444.422 | |
| +/- Variazione dei debiti commerciali verso parti correlate | (2.819.716) | 1.316.388 | |
| +/- Variazione passività contrattuali verso terzi | (1.300.397) | 3.809.036 | |
| +/- Variazione passività contrattuali verso parti correlate | (6.898.173) | 9.415.932 | |
| +/- Variazione altre passività correnti verso terzi | 142.502 | 2.757.334 | |
| +/- Variazione altre passività correnti verso parti correlate | 1.155.173 | (421.157) | |
| +/- Variazione attività/passività finanziarie correnti da strumenti derivati | (595.002) | 138.474 | |
| - Imposte sul reddito corrisposte | (240.861) | (10.617.527) | |
| - Interessi corrisposti | (915.447) | (781.981) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA | 12.471.039 | 42.644.527 | |
| ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
| Proventi/Oneri da partecipazioni | - | (14.505) | |
| Proventi ricevuti su attività finanziarie di negoziazione | (120.443) | - | |
| - Acquisto di immobilizzazioni materiali | (9.162.810) | (14.352.063) | |
| + Cessione di immobilizzazioni materiali | 67.089 | 345.133 | |
| - Acquisto di immobilizzazioni immateriali | (16.280.476) | (18.467.185) | |
| + Cessione di immobilizzazioni immateriali | 1.226 | - | |
| - Acquisto/cessione di partecipazioni in imprese controllate e collegate | (1.285.000) | (15.871.279) | |
| - Acquisto/cessione di partecipazioni in altre imprese | (90.000) | - | |
| + Dividendi incassati | 14 | 11.653.116 | 2.626.523 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE IMPIEGATE NELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (15.217.298) | (45.733.376) | |
| ATTIVITA' FINANZIARIE | |||
| +/- Accensione finanziamenti a medio-lungo termine da banche | 25.000.000 | 16.250.000 | |
| +/- Rimborso finanziamenti a medio-lungo termine da banche | (11.645.364) | (3.709.418) | |
| +/- Incremento decremento debiti leasing | (2.314.460) | (198.658) | |
| +/- Incremento decremento debiti bancari | 60.346 | (1.218.086) | |
| +/- Incremento/decremento altre attività finanziarie non correnti | 110.398 | (251.667) | |
| + Interessi percepiti | 695.490 | 297.443 | |
| - Nuovi finanziamenti a parti correlate | (17.808.621) | (2.752.476) | |
| + Rimborsi finanziamenti erogati a parti correlate | 2.500.000 | 1.466.528 | |
| + Nuovi finanziamenti da parti correlate | 12.195.495 | 17.218.812 | |
| - Rimborsi finanziamenti erogati da parti correlate | (7.083.635) | (1.972.270) | |
| +/- Incremento/decremento altre attività finanziarie correnti | (2.004.371) | - | |
| - Dividendi corrisposti | (13.148.660) | (13.143.860) | |
| +/- Acquisto/Cessione azioni proprie | - | 67.502 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE DERIVANTI/(IMPIEGATE NELLA) DALL'ATTIVITA' FINANZIARIA | (13.443.382) | 12.053.850 | |
| INCREMENTO/(DECREMENTO) NETTO DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE | (16.189.641) | 8.965.001 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO | 54.977.605 | 46.015.580 | |
| +/- Effetto delle variazioni nei tassi di cambio delle valute estere | (124.233) | (2.976) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO | |||
| Disponibilità liquide | 28 | 38.663.731 | 54.977.605 |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale Sociale | Riserve di capitale |
Altre riserve e utili portati a nuovo |
(Azioni proprie) | Utile (perdita) d'esercizio |
TOTALE PATRIMONIO NETTO |
||
| Note | 2 9 |
3 0 |
3 1 |
2 9 |
|||
| Saldi al 01/01/2019 | 27.393.042 | 36.202.011 | 100.229.815 | - | 32.013.093 | 195.837.961 | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (362.452) | (362.452) | |||||
| Utile d'esercizio | 4.062.883 | 4.062.883 | |||||
| Totale utile/perdita complessivo del periodo | (362.452) | 4.062.883 | 3.700.431 | ||||
| Distribuzione dividendi | (13.148.660) | (13.148.660) | |||||
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | 32.013.093 | (32.013.093) | - | ||||
| Saldi al 31/12/2019 | 27.393.042 | 36.202.011 | 118.731.796 | - | 4.062.883 | 186.389.732 | |
| Capitale Sociale | Riserve di capitale |
Altre riserve e utili portati a nuovo |
(Azioni proprie) | Utile (perdita) d'esercizio |
TOTALE PATRIMONIO NETTO |
||
| Note | 2 9 |
3 0 |
3 1 |
2 9 |
|||
| Saldi al 01/01/2018 | 27.393.042 | 36.202.011 | 74.662.588 | (96.136) | 38.811.913 | 176.973.418 | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (94.137) | (94.137) | |||||
| Utile d'esercizio | 32.013.093 | 32.013.093 | |||||
| Totale utile/perdita complessivo del periodo | (94.137) | 32.013.093 | 31.918.956 | ||||
| Distribuzione dividendi | (13.143.860) | (13.143.860) | |||||
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | 38.811.913 | (38.811.913) | - | ||||
| Altri movimenti | (6.689) | 96.136 | 89.447 | ||||
| Saldi al 31/12/2018 | 27.393.042 | 36.202.011 | 100.229.815 | - | 32.013.093 | 195.837.961 |
Biesse S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società di diritto italiano, con sede legale in Pesaro (Italia) in via della Meccanica 16.
La Società opera nel settore della produzione e commercializzazione delle macchine e dei sistemi destinati alla lavorazione di legno, vetro, marmo e pietra. La società è quotata alla Borsa valori di Milano, presso il segmento STAR.
La valuta di presentazione del Bilancio è l'Euro. I saldi sono espressi in Euro, salvo quando specificatamente diversamente indicato.
Il presente bilancio d'esercizio è presentato al Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020.
La Società redige, inoltre, il bilancio consolidato.
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del DL 38/2005 e delle altre norme e disposizioni Consob in materia di bilancio.
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per gli strumenti finanziari derivati, per le attività finanziarie detenute per la vendita e per gli strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita, valutati al valore corrente (fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La presente informativa è stata redatta in conformità con quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con particolare riferimento alle delibere n. 15519 e 15520 del 27/07/2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28/07/2006. Si precisa che, con riferimento alla citata Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e situazione patrimoniale - finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di una migliore leggibilità delle informazioni. Con riferimento al rendiconto finanziario, i rapporti con parti correlate sono riferibili a crediti e debiti commerciali, crediti e debiti diversi ed alla distribuzione di dividendi. Per quanto riguarda il conto economico complessivo non si individuano rapporti con parti correlate.
Tutti i prospetti rispettano il contenuto minimo previsto dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni applicabili, previste dal legislatore nazionale e dalla Consob. I prospetti utilizzati sono ritenuti adeguati ai fini della rappresentazione corretta (fair) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e dei flussi finanziari della Società; in particolare, si ritiene che gli schemi economici riclassificati per natura forniscono informazioni attendibili e rilevanti ai fini della corretta rappresentazione dell'andamento economico della Società. I prospetti che compongono il Bilancio sono i seguenti:
La classificazione dei costi è per natura, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato ante imposte. Il risultato operativo è determinato come differenza tra i ricavi netti ed i costi di natura operativa (questi ultimi inclusivi dei costi di natura non monetaria relativi ad ammortamenti e svalutazioni di attività correnti e non correnti, al netto di eventuali ripristini di valore) e inclusivo di plus/minusvalenze generate dalla dismissione di attività non correnti.
Il prospetto comprende le componenti che costituiscono il risultato dell'esercizio e, per categorie omogenee, i proventi e gli oneri che, in base agli IFRS, sono imputati direttamente a patrimonio netto.
La presentazione del prospetto avviene attraverso l'esposizione della distinzione delle attività e delle passività tra correnti e non correnti.
Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il prospetto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:
Il Rendiconto è esposto secondo il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato netto è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari.
I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi in base alla tipologia di operazione sottostante che li ha generati.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo.
La società si è avvalsa della facoltà concessa dall' articolo 40, del Dlgs 127/1991comma 2-bis, che concede alle società tenute alla presentazione del bilancio consolidato di presentare in un unico documento sia la relazione sulla gestione al bilancio ordinario della capogruppo, sia quella al bilancio consolidato.
Con riferimento all'andamento della gestione per l'esercizio 2019 si rinvia alla Relazione sulla gestione del consolidato.
Biesse S.p.A., possiede società controllate direttamente ed indirettamente.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificati eventi non ricorrenti.
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 è stato presentato dal Consiglio di Amministrazione odierno (13 marzo 2020).
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio separata o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sulla base di valutazioni specifiche su posizioni di credito scadute e da scadere. Per le altre posizioni di credito gli accantonamenti sono determinati sulla base di informazioni aggiornate alla data di bilancio tenendo conto sia dell'esperienza storica sia delle perdite attese durante l'arco della vita del credito. L'entità degli accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute alla Società.
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalle società incluse nel perimetro.
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'avviamento e le attività immateriali a vita utile indefinita tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogniqualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.
Al momento della vendita del prodotto, la Società accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto (annuali e pluriennali). Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. La Società lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.
I fondi per benefici ai dipendenti, le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.
In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine della Società nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.
La Società è soggetta a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro la Società spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno
può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
I principi contabili adottati nel bilancio separato al 31 dicembre 2018 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019". Inoltre, a partire dal 1 gennaio 2019, la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività contrattuali e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche di dati economici. Le riclassifiche, riepilogate nella tabella che segue, non hanno prodotto effetti sul valore del patrimonio netto e del risultato economico dell'esercizio precedente:
| Voce di Bilancio Dati in migliaia di euro |
Saldo al 31 dicembre 2018 |
Riclassifiche | Saldo al 31 dicembre 2018 rideterminato |
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali verso parti correlate (componente relativa alle fatture da emettere su commesse) |
69.446.430 | (3.549.649) | 65.896.781 |
| Attività contrattuali verso parti correlate (già fatture da emettere su commesse, al netto degli anticipi ricevuti) |
- | 2.495.137 | 2.495.137 |
| Debiti commerciali verso terzi (componente relativa agli anticipi da clienti) |
136.635.872 | (24.955.434) | 111.680.438 |
| Debiti commerciali verso parti correlate (componente relativa agli anticipi da clienti) |
31.319.607 | (10.470.444) | 20.849.163 |
| Passività contrattuali verso terzi (già anticipi da clienti) |
- | 24.955.434 | 24.955.434 |
| Passività contrattuali verso terzi (già anticipi da clienti e saldo passivo tra anticipi su commesse e fatture da emettere) |
- | 9.415.932 | 9.415.932 |
| Ricavi | 471.388.329 | 1.023.652 | 472.411.981 |
| Altri ricavi operativi | 6.897.293 | (1.023.652) | 5.873.641 |
Di seguito si riportano i principali principi contabili utilizzati per la redazione del presente bilancio separato.
Tutte le operazioni sono contabilizzate nella valuta funzionale del principale ambiente economico in cui opera la Società. Le attività e le passività monetarie (definite come attività o passività possedute che devono essere incassate o pagate, il cui importo è prefissato o determinabile – IAS 21) sono convertite al tasso di cambio della data di riferimento del bilancio, le attività e passività non monetarie, che sono valutate al costo storico in valute estere, sono convertite al tasso di cambio storico della data della transazione e le attività e passività non monetarie, che sono valutate al fair value in valuta estera, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data di determinazione del fair value.
Il consolidamento dei saldi delle stabili organizzazioni estere (branches) espressi in valute diverse dall'Euro è effettuato utilizzando la seguente metodologia: le poste patrimoniali sono convertite in Euro al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura dell'esercizio mentre le poste economiche sono convertite in base al cambio medio dell'esercizio. Le conseguenti differenze di conversione sono iscritte nel patrimonio netto alla voce "Riserva da conversione", esposta tra le altre riserve nei prospetti di bilancio.
Le differenze cambio derivanti dalla conversione sono imputate a Conto Economico dell'esercizio.
Per coprire la propria esposizione al rischio cambi, la Società ha stipulato alcuni contratti forward e opzioni (si veda nel seguito per le politiche contabili della Società relativamente a tali strumenti derivati).
I ricavi delle vendite di beni e di servizi sono rilevati al momento in cui si verifica l'effettivo trasferimento del relativo controllo al cliente. A questi fini, la Società procede all'analisi dei contratti sottoscritti con la clientela al fine di individuare le obbligazioni contrattuali, che possono consistere nel trasferimento di beni o servizi, e la possibile esistenza di più componenti da rilevare distintamente. In presenza di più prestazioni in un singolo contratto, la Società procede alla determinazione del corrispettivo riferibile a ciascuna delle stesse. Il criterio di rilevazione dei ricavi delle vendite di beni e servizi dipende dalle modalità con cui le singole prestazioni sono soddisfatte: adempimento in un determinato momento o adempimento nel corso del tempo. Nel primo caso, i ricavi sono rilevati quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio, momento che è influenzato dalle modalità di consegna previste contrattualmente. Nel caso di adempimenti nel corso del tempo, a seconda delle caratteristiche della prestazione sottostante, i ricavi sono rilevati in modo lineare, lungo la durata del contratto, oppure in base allo stato di avanzamento dei lavori mediante l'utilizzo del metodo della percentuale di completamento; quest'ultima è determinata utilizzando il metodo "cost to cost", e cioè applicando al ricavo complessivo previsto la percentuale derivante dal rapporto tra i costi sostenuti e i costi totali previsti.
Con riferimento alle principali tipologie di vendite realizzati dalla Società, il riconoscimento dei ricavi avviene sulla base dei seguenti criteri:
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che saranno rispettate tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.
Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati come costo nel momento in cui viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici. La Società rileva una passività per l'importo che si prevede dovrà essere pagato quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita ad effettuare tali pagamenti come conseguenza di eventi passati ed è possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione.
I fondi per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono rappresentati dal fondo per il trattamento di fine rapporto ("TFR"). Il TFR è contabilizzato secondo le regole applicabili ai piani a benefici definiti ("defined benefit plans") dello IAS 19.
Il fondo TFR è iscritto al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale obbligazione è determinata sulla base di ipotesi attuariali e la loro valutazione è effettuata, almeno annualmente, con il supporto di un attuario indipendente usando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio,
il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine della Società nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione.
Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico complessivo, mentre gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono rilevati a conto economico dell'esercizio.
I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio lungo il periodo in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I costi per l'acquisizione di beni e servizi sono iscritti quando il loro ammontare può essere determinato in maniera attendibile. I costi per acquisto di beni sono riconosciuti al momento della consegna che in base ai contratti in essere identifica il momento del passaggio dei rischi e benefici connessi. I costi per servizi sono iscritti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico dell'esercizio per competenza utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Il metodo dell'interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi, in base alla vita attesa dello strumento finanziario, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.
Le imposte sono rilevate a conto economico, ad eccezione di quelle relative ad operazioni rilevate direttamente a patrimonio netto nel qual caso il relativo effetto è anch'esso rilevato nel patrimonio netto. Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e le imposte differite attive e passive.
Le imposte correnti sono rilevate in funzione della stima dell'importo che la Società si attende debba essere pagato applicando al reddito imponibile l'aliquota fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio in ciascun paese di riferimento. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.
Le imposte differite attive e passive sono stanziate secondo il metodo delle passività (liability method), ovvero sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore determinato ai fini fiscali delle attività e delle passività ed il relativo valore contabile nel bilancio separato. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile.
Le imposte differite attive sono iscritte in bilancio solo se le imposte sono considerate recuperabili in considerazione dei risultati imponibili previsti per i periodi futuri. La recuperabilità viene verificata ad ogni chiusura dell'esercizio e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a conto economico.
Le aliquote fiscali utilizzate per lo stanziamento delle imposte differite attive e passive, sono quelle che si prevede saranno in vigore nei rispettivi paesi di riferimento nei periodi di imposta nei quali si stima che le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
La compensazione tra imposte differite attive e passive è effettuata solo per posizioni omogenee, e se vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive; diversamente sono iscritti, per tali titoli, crediti e debiti.
Le immobilizzazioni materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione inclusivo degli oneri accessori, dedotti i successivi ammortamenti accumulati e svalutazioni per perdite di valore.
Gli eventuali oneri finanziari sostenuti per l'acquisizione o la costruzione di attività capitalizzate per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o la vendita, sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita della classe di beni cui si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto
economico nel corso dell'esercizio a cui si riferiscono.
Se un elemento di immobili, impianti e macchinari di proprietà è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente (ove si tratti di componenti significativi).
Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle immobilizzazioni materiali, coerentemente con la natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra vita utile residua dell'immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.
I cespiti in corso di costruzione sono iscritti al costo nelle "immobilizzazioni in corso" finché la loro costruzione non è disponibile all'uso; al momento della loro disponibilità all'uso, il costo è classificato nella relativa voce ed assoggettato ad ammortamento.
L'utile o la perdita generati dalla cessione di immobili, impianti, macchinari, attrezzature e altri beni è determinato come la differenza tra il corrispettivo netto della cessione e il valore netto residuo del bene, e viene rilevato nel conto economico dell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi sostenuti successivamente all'acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono sommati al valore contabile dell'elemento cui si riferiscono e capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene stesso e pertanto ammortizzati sulla base della residua possibilità di utilizzazione del cespite. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.
Il periodo di ammortamento decorre dal momento in cui il bene è disponibile all'uso e termina alla più recente tra la data in cui l'attività è classificata come posseduta per la vendita, in conformità all'IFRS 5, e la data in cui la vita utile dell'attività è terminata.
Eventuali cambiamenti ai piani di ammortamento sono applicati in maniera prospettica. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile.
Le quote di ammortamento sono determinate sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla vita utile stimata dei singoli cespiti. Di seguito le aliquote annuali applicate dalla Società:
| Categoria | Aliquota |
|---|---|
| Fabbricati | 3% |
| Impianti e macchinari | 10% |
| Attrezzature | 12% - 25% |
| Mobili ed arredi | 12% |
| Macchine ufficio | 20% |
| Automezzi | 25% |
Nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 16, a partire dal 1 gennaio 2019 la Società identifica come leasing i contratti a fronte dei quali ottiene il diritto di utilizzo di un bene identificabile per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. La Società ha scelto di utilizzare il metodo retroattivo modificato, pertanto l'effetto cumulativo dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura al 1 gennaio 2019, senza ricalcolare e riesporre le informazioni comparative, come meglio dettagliato al successivo paragrafo 3.
A fronte di ogni contratto di leasing, a partire dalla data di decorrenza dello stesso ("commencement date"), la Società iscrive un'attività (diritto d'uso del bene) in contropartita di una corrispondente passività finanziaria (debito per leasing), ad eccezione dei seguenti casi:
Per i contratti di breve durata e modesto valore non sono quindi rilevati la passività finanziaria del leasing e il relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono imputati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
Nel caso di un contratto complesso che includa una componente leasing, quest'ultima è sempre gestita separatamente rispetto agli altri servizi inclusi nel contratto.
Per informazioni sulle modalità di prima applicazione di questo nuovo principio si rinvia alla successiva nota 5.
I debiti per leasing sono esposti nella voce di bilancio Passività finanziarie, correnti e non correnti, insieme agli altri debiti finanziari della Società.
Al momento della rilevazione iniziale, il debito leasing è iscritto in base al valore attuale dei canoni leasing da liquidare determinato utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e cioè il tasso di interesse che rende il valore attuale della somma dei pagamenti e del valore residuo uguale alla somma del "fair value" del bene sottostante e dei costi diretti iniziali sostenuti dalla Società); ove questo tasso non sia indicato nel contratto o agevolmente determinabile, il valore attuale è determinato utilizzando lo "incremental borrowing rate", cioè il tasso di interesse incrementale che, in un analogo contesto economico e al fine di ottenere una somma pari al valore del diritto d'uso, la Società avrebbe riconosciuto per un finanziamento avente durata e garanzie simili.
I canoni leasing oggetto di attualizzazione comprendono i canoni fissi; i canoni variabili per effetto di un indice o di un tasso; il prezzo di riscatto, ove esistente e ove la Società sia ragionevolmente certo di utilizzarlo; l'entità del pagamento previsto a fronte dell'eventuale rilascio di garanzie sul valore residuo del bene; l'entità delle penali da pagare nel caso di esercizio di opzioni di estinzione anticipata del contratto, laddove la Società sia ragionevolmente certo di esercitarle.
Dopo la rilevazione iniziale, il debito leasing è incrementato per tenere conto degli interessi maturati, determinati in base al costo ammortizzato, e decrementato a fronte dei canoni leasing pagati.
Inoltre, il debito leasing è oggetto di rideterminazione, in aumento o diminuzione, nei casi di modifica dei contratti o di altre situazioni previsti dall'IFRS 16 che comportino una modifica nell'entità dei canoni e/o nella durata del leasing. In particolare, in presenza di situazioni che comportino un cambiamento della stima della probabilità di esercizio (o non esercizio) delle opzioni di rinnovo o di estinzione anticipata del contratto o nelle previsioni di riscatto (o meno) del bene alla scadenza del contratto, il debito leasing è rideterminato attualizzando il nuovo valore dei canoni da pagare in base ad un nuovo tasso di attualizzazione.
I diritti d'uso sono esposti nella voce di bilancio "Immobili, impianti e macchinari" unitamente alle immobilizzazioni materiali di proprietà, e sono distinti per categoria in funzione della natura del bene utilizzato tramite contratto di leasing. Al momento della rilevazione iniziale del contratto di leasing, il diritto d'uso è iscritto ad un valore corrispondente al debito leasing, determinato come sopra descritto, incrementato dei canoni pagati in anticipo e degli oneri accessori e al netto di eventuali incentivi ricevuti. Ove applicabile, il valore iniziale dei diritti d'uso include anche i correlati costi di smantellamento e ripristino dell'area.
Le situazioni che comportano la rideterminazione del debito leasing implicano una corrispondente modifica del valore del diritto d'uso.
Dopo l'iscrizione iniziale, il diritto d'uso è oggetto di ammortamento a quote costanti, a partire data di decorrenza del leasing ("commencement date"), e soggetto a svalutazioni in caso di perdite di valore.
L'ammortamento è effettuato in base al periodo minore tra la durata del contratto di leasing e la vita utile del bene sottostante; tuttavia, nel caso in cui il contratto di leasing preveda il passaggio di proprietà, eventualmente anche per effetto di utilizzo di opzioni di riscatto incluse nel valore del diritto d'uso, l'ammortamento è effettuato in base alla vita utile del bene.
L'avviamento è una attività immateriale a vita indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell'acquisto ed è rilevato quale differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza della Società dopo avere iscritto tutte le altre attività, passività e le passività potenziali identificabili al loro fair value, (metodo del full fair value) alla data di acquisizione.
L'avviamento è un'immobilizzazione immateriale a vita utile indefinita, e pertanto non è soggetto ad ammortamento, ma è sottoposto a valutazione (impairment test), almeno una volta l'anno, in genere in occasione della chiusura del bilancio separato, al fine di verificare che non vi siano perdite di valore, salvo che gli indicatori di mercato e gestionali individuati dalla Società, non facciano ritenere necessario lo svolgimento del test anche nella predisposizione delle situazioni infrannuali.
La verifica del valore dell'avviamento viene effettuata individuando le unità generatrici dei flussi finanziari (cash generating units - CGU) che beneficiano delle sinergie della acquisizione. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità.
Una perdita di valore è iscritta nel conto economico qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU è inferiore al valore contabile. Le perdite così individuate non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
La verifica del valore dell'avviamento viene effettuata individuando le unità generatrici dei flussi finanziari (cash generating units - CGU) che beneficiano delle sinergie della acquisizione. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta nel conto economico qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU è inferiore al valore contabile.
Le attività immateriali derivanti dallo sviluppo dei prodotti della Società, sono iscritte nell'attivo solo se sono rispettati i seguenti requisiti:
Qualora i criteri sopra esposti non sono rispettati i costi di sviluppo sono imputati nel conto economico dell'esercizio nel quale sono sostenuti.
Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto del fondo ammortamento e delle eventuali perdite di valore cumulate.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Le altre attività immateriali comprensive di marchi, licenze e brevetti, che hanno una vita utile definita, sono rilevate inizialmente al costo di acquisto e sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti in base alla loro vita utile, e comunque nell'arco di un periodo non superiore a quello fissato dai contratti di licenza o acquisto sottostanti. Di seguito le aliquote annuali applicate dalla Società:
| Categoria | Aliquota |
|---|---|
| Marchi | 10% |
| Brevetti | 33,33% |
| Costi di sviluppo | 10% - 50% |
| Software e licenze | 20% |
I costi successivi sono capitalizzati solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi successivi, sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le partecipazioni in società controllate, in entità a controllo congiunto e in società collegate non classificate come possedute per la vendita sono contabilizzate al costo.
Ad ogni data di riferimento del bilancio, viene valutata l'esistenza di indicazioni di riduzione di valore del costo della partecipazione; nel caso di esistenza di tali indicazioni, viene effettuata la verifica sull'adeguatezza del valore iscritto nel bilancio stesso, attraverso un test di valutazione disciplinato dallo IAS 36.
L'eventuale riduzione di valore della partecipazione viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio.
Nel caso in cui successivamente alla rilevazione di riduzione di valore sussistano indicazioni che la perdita non esiste o si sia ridotta, viene ripristinato il valore della partecipazione per tenere conto della minor perdita di valore esistente.
Dopo avere azzerato il costo della partecipazione le ulteriori perdite rilevate dalla partecipata sono iscritte tra le passività, nei casi in cui esista un'obbligazione legale ovvero implicita della partecipante a coprire le maggiori perdite della partecipata.
Le attività non correnti e i gruppi in dismissione composti da attività e passività, sono classificati come detenuti per la vendita quando si prevede che il loro valore contabile sarà recuperato mediante un'operazione di cessione, anziché tramite il loro utilizzo nell'attività operativa dell'impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è altamente probabile, le attività sono disponibili per un'immediata vendita nelle loro condizioni attuali e la Direzione ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce. Le attività e le passività possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimoniale-finanziaria. I corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati. Le attività non correnti e i gruppi di attività in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.
Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento
della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:
– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:
– l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
– i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.
Ai fini della valutazione, il 'capitale' è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale, mentre l''interesse' costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.
Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse, la Società considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attività finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, la Società considera:
L'elemento di pagamento anticipato è in linea con il criterio dei "flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse" quando l'ammontare del pagamento anticipato rappresenta sostanzialmente gli importi non pagati del capitale e degli interessi maturati sull'importo del capitale da restituire, che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto. Inoltre, nel caso di un'attività finanziaria acquisita con un premio o uno sconto significativo sull'importo nominale contrattuale, un elemento che consente o necessita di un pagamento anticipato pari ad un ammontare che rappresenta sostanzialmente l'importo nominale contrattuale più gli interessi contrattuali maturati (ma non pagati) (che possono comprendere una ragionevole compensazione aggiuntiva per la risoluzione anticipata del contratto) è contabilizzato in conformità a detto criterio se il fair value dell'elemento di pagamento anticipato non è significativo al momento della rilevazione iniziale.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.
Alla chiusura di ogni esercizio la Società rileva un fondo svalutazione per le perdite attese sui crediti commerciali, sulle attività contrattuali e sulle altre attività finanziarie valutate a costo ammortizzato; a questi fini la Società adotta un
modello di impairment basato sulle perdite attese (cosiddetto "Expected Credit Losses") tenendo conto di obiettive evidenze relative al rischio di perdita di un credito e utilizzando un approccio basato sull'esperienza storica e forward looking per tutte le altre posizioni.
Il valore dei crediti commerciali, delle attività contrattuali e delle altre attività finanziarie è esposto in bilancio al netto del relativo fondo svalutazione mentre le svalutazioni sono rilevate a conto economico nelle voci "Accantonamenti" e "Perdite durevoli di valore".
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.
La Società è coinvolta in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.
La Società procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.
La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di obbligazioni di natura legale o implicita (contrattuali o aventi altra natura) nei confronti di terzi, che derivano da un evento passato, per la cui soddisfazione è probabile che si renda necessario un esborso di risorse, il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile.
Qualora si stimi che tali obbligazioni si manifestino oltre dodici mesi e i relativi effetti siano significativi, le stesse sono attualizzate ad un tasso di sconto che tiene conto del costo del denaro e del rischio specifico della passività iscritta. In questi casi l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo e l'eventuale effetto derivante dal cambiamento del tasso di attualizzazione èrilevato come onere finanziario. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel conto economico nel periodo in cui avviene.
La Società è soggetta a contenziosi di natura legale e fiscale sottoposti alla giurisdizione di diversi stati, in relazione ai quali una passività è accertata quando è ritenuta probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale circostanza è riportata nelle note di bilancio. Nel normale corso del business, il management monitora lo stato dei contenziosi anche con il supporto di propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.
La Società accantona fondi a copertura dei costi stimati per l'erogazione dei servizi di garanzia sui prodotti venduti, determinati sulla base di un modello che utilizza le informazioni storiche disponibili circa la natura, la frequenza ed il costo sostenuto degli interventi in garanzia, al fine di correlare i costi stimati ai ricavi relativi di vendita.
Le rimanenze sono valutate al minore fra costo, determinato con il metodo del costo medio ponderato, e valore netto di realizzo, ovvero il prezzo di vendita stimato al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere per realizzare la vendita.
Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d'opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni poste in essere dalla società.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono i valori contanti in cassa, i depositi bancari ed i mezzi equivalenti liquidabili entro tre mesi. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a Conto economico.
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. Eventuali costi incrementali direttamente attribuibili all'emissione di azioni ordinarie sono rilevati a decremento del patrimonio netto. Le imposte sul reddito relative ai costi di transazione di un'operazione sul capitale sono rilevate in conformità allo IAS 12.
Come previsto dallo IAS 32, eventuali azioni proprie sono rilevate in riduzione del patrimonio netto. Il corrispettivo ricevuto dalla successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. Eventuali utile e perdite derivanti dalla negoziazione, al netto degli effetti fiscali, sono iscritti tra le riserve di patrimonio netto.
Ad ogni data di bilancio, la Società verifica l'esistenza di eventi o circostanze tali da mettere in dubbio la recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita e, in presenza di indicatori di perdita, procede alla stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni al fine di determinare l'esistenza di perdite di valore.
L'avviamento, le altre attività immateriali a vita utile indefinita e le immobilizzazioni immateriali in corso vengono invece verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un'indicazione di una possibile perdita di valore.
La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio è verificata tramite il confronto del valore contabile con il maggiore fra il valore corrente al netto dei costi di vendita, laddove esista un mercato attivo, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall'utilizzo del bene o dell'aggregazione di beni e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.
Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore in uso delle unità generatrici di cassa ("Cash Generating Units") a cui l'avviamento è allocato. Le Cash Generating Units sono definite come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili. In linea con quanto previsto dai principi contabili di riferimento, e coerentemente con la struttura organizzativa e di business, la Società ha individuato 4 CGU; si rimanda alla nota 17 per maggiori dettagli.
Nel determinare l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri la Direzione utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto), in considerazione dei rischi specifici dell'attività o della cash generating unit. I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione della Società e rappresentano la miglior stima degli ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine della Società, che è aggiornato annualmente e rivisto dal management strategico ed approvato dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito della approvazione del piano industriale a lungo termine della Società. La crescita attesa delle vendite è basata sulle previsioni del management. I costi operativi considerati nei flussi di cassa attesi sono anch'essi determinati in funzione delle stime del management per i tre anni e sono supportati dai piani di produzione e dallo sviluppo prodotti della società. Il valore degli investimenti e il capitale di funzionamento considerato nei flussi di cassa attesi sono determinati in funzione di diversi fattori, ivi incluse le informazioni necessarie a supportare i livelli di crescita futuri previsti e il piano di sviluppo dei prodotti. Il valore di carico attribuito alla cash generating unit è determinato facendo riferimento allo stato patrimoniale mediante criteri di ripartizione diretti, ove applicabili, o indiretti. Se il valore recuperabile di un'attività materiale o immateriale (incluso l'avviamento) è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto e adeguato al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore, che viene rilevata nel conto economico.
In presenza di indicazioni che una perdita di valore, rilevata negli esercizi precedenti e relativa ad attività materiali o immateriali diverse dall'avviamento, possa non esistere più o possa essersi ridotta, viene stimato nuovamente il valore recuperabile dell'attività, e se esso risulta superiore al valore netto contabile, quest'ultimo viene aumentato fino al valore recuperabile. Il ripristino di valore non può eccedere il valore contabile che si sarebbe determinato (al netto di svalutazione e ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita di valore negli esercizi precedenti. Il ripristino di valore di un'attività diversa dall'avviamento viene rilevato in Conto economico.
Di seguito si riportano gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 e degli altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2019.
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 - Leases che sostituisce il principio IAS 17 - Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases-Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.
Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comporta modifiche significative per i locatori.
La Società ha scelto di applicare il principio applicando il metodo retrospettivo modificato, iscrivendo quindi l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:
La tabella seguente riporta gli impatti prodotti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione (1° gennaio 2019):
| Impatti alla data di transizione 01-gen-19 |
|
|---|---|
| € '000 | |
| Attività non correnti | |
| Diritti d'uso di terreni e fabbricati | 3.953 |
| Diritti d'uso automezzi | 1.781 |
| Totale | 5.734 |
| Passività non correnti | |
| Passività non correnti per leasing | 4.321 |
| Passività correnti | |
| Passività correnti per leasing | 1.413 |
| Totale | 5.734 |
Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, di cui fu data informativa al paragrafo U - "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'unione europea ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2018" del bilancio dell'esercizio 2018 e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.
| € '000 | |
|---|---|
| Impegni per leasing operativi al 31.12.2018 | 5.206 |
| Pagamenti minimi su passività per leasing finanziarie al 31 dicembre 2018 | 1.085 |
| Canoni per leasing di modesto valore/breve termine | (40) |
| Canoni per leasing dovuti in periodi coperti dalle opzioni di rinnovo che non erano inclusi negli impegni per leasing operativi |
2.112 |
| Costi di manutenzione inclusi negli impegni per leasing operativi al 31/12/2018 ed esclusi dai debiti per leasing ex IFRS 16 |
(1.186) |
| Altre variazioni - Altro | 4 5 |
| Passività finanziaria non attualizzata per leasing al 1 gennaio 2019 | 7.222 |
| Effetto attualizzazione | (428) |
| Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 | 6.794 |
| Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 | (1.060) |
| Passività finanziaria aggiuntiva per leasing al 1 gennaio 2019 | 5.734 |
Si segnala che l'incremental borrowing rate medio ponderato applicato alle passività finanziarie iscritte al 1 gennaio 2019 è risultato pari a 2,8%.
La Società si è avvalsa delle esenzioni concesse dai paragrafi dell'IFRS 16:5 (a) e (b) concernenti rispettivamente gli short-term lease e i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5 mila, quando nuovi). La prima esenzione è stata utilizzata per tutti i contratti qualificabili come "short-term lease"; i contratti per i quali è stata applicata l'esenzione per i "low-value asset" ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:
Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
Per le autovetture che per gli appartamenti, le non-lease component sono state scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components.
Infine, con riferimento alle regole di transizione, la Società si è avvalsa dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:
La Società non si è invece avvalsa dell'espediente pratico previsto dal paragrafo IFRS 16:c.10 c) in relazione ai contratti di leasing operativo con durata residua inferiore ai dodici mesi alla data di transizione.
Per i contratti di lease precedentemente classificati come lease finanziari in applicazione dello IAS 17, il valore contabile delle attività oggetto del lease e gli obblighi derivanti da contratti di lease rilevati secondo lo IAS 17 al 31 dicembre 2018 sono rispettivamente riclassificati tra i diritti d'uso e le passività per il lease senza alcuna rettifica.
Gli altri emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019 sono i seguenti:
l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
L'adozione del documento interpretativo e degli emendamenti sopra riportati non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
Gli emendamenti omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:
Da una prima disamina, gli Amministratori ritengono che l'eventuale futura adozione di tali emendamenti non dovrebbe avere un impatto rilevante sul bilancio della Società.
Si segnala che alla data di riferimento del presente bilancio sono ancora in sospeso per l'omologazione alcuni emendamenti all'IFRS 3 (definizione di "business" e introduzione di un "concentration test", opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività) e all'IFRS 10 e allo IAS 28 (al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10).
Inoltre, in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.
Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili non si attendono impatti rilevanti per la Società.
L'analisi dei ricavi è la seguente:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Vendite di beni | 398.977 | 449.594 |
| Vendite di servizi | 24.946 | 21.495 |
| Ricavi vari | 1.359 | 1.323 |
| Totale ricavi | 425.282 | 472.412 |
| Affitti e locazioni attive | 256 | 166 |
| Contributi in c/esercizio | 246 | 348 |
| Plusvalenze da alienazione | 59 | 21 |
| Altri proventi e sopravvenienze attive | 6.608 | 5.338 |
| Totale altri ricavi operativi | 7.169 | 5.873 |
L'andamento dei ricavi è stato commentato nella relazione sulla gestione, alla quale si rimanda.
Non essendosi verificate cessazioni di attività, i dati suddetti si riferiscono esclusivamente alle attività in funzionamento. Tra gli "altri ricavi operativi", i valori più rilevanti si riferiscono ad "altri proventi e sopravvenienze attive" per € 6.608 mila, imputabili per € 3.036 mila a proventi derivanti dal riaddebito dei costi di servizi centralizzati e consulenze che la Biesse S.p.A. fornisce alle società del Gruppo (€ 2.892 mila nel 2018) e per € 1.248 mila (€ 947 mila nel 2018) alla quota di competenza dell'esercizio del provento derivante dal credito d'imposta R&S.
La voce "Contributi in c/esercizio" contiene la quota di competenza per corsi di formazione finanziata.
In linea con quanto stabilito dall'IFRS 15 e come meglio spiegato nella precedente nota 4, la Società considera la vendita del bene come performance obbligation distinta dai servizi accessori che vengono contabilizzati separatamente.
Di seguito si riporta la suddivisione della voce "Ricavi" verso le parti correlate:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Società controllate | ||
| Axxembla Srl | 2 | - |
| Biesse America Inc. | 46.753 | 42.360 |
| Biesse Asia Pte Ltd | 3.940 | 7.320 |
| Biesse Austria GmbH | - | 93 |
| Biesse Canada Inc. | 11.081 | 13.319 |
| Biesse Deutschland GmbH | 17.848 | 20.481 |
| Biesse France Sarl | 25.618 | 26.762 |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 6.618 | 10.937 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | 1.005 | 998 |
| Biesse Group Russia LLC | 4.582 | 4.312 |
| Biesse Group UK Ltd | 19.104 | 18.797 |
| Biesse Gulf FZE | 2.502 | 2.140 |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | 19.157 | 21.127 |
| Biesse Indonesia Pt | 1.071 | 581 |
| Biesse Korea LLC | 221 | 1.390 |
| Biesse Malaysia SDN BHD | 3.564 | 4.335 |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 1.442 | 1.609 |
|---|---|---|
| Biesse Schweiz GmbH | 2.823 | 6.093 |
| Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD | 2.199 | 7.263 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | 2.821 | 5.150 |
| Biesservice Scandinavia AB | 1.174 | 980 |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | 503 | 597 |
| HSD S.p.A. | 1.842 | 2.394 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | 835 | 832 |
| Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. | - | 2 |
| Montresor & Co. Srl | 5 | 17 |
| Movetro Srl | 1 | 24 |
| Uniteam Spa | 33 | 725 |
| Viet Italia S.r.l. | 17 | 19 |
| WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA | 616 | 729 |
| Parti correlate | ||
| Wirutex S.r.l. | 31 | 38 |
| Totale | 177.408 | 201.424 |
Di seguito si riporta la suddivisione della voce "Altri ricavi operativi" verso le parti correlate:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Società controllate | ||
| Axxembla Srl | 82 | 45 |
| Biesse America Inc. | 37 | - |
| Biesse France Sarl | 118 | - |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 530 | 531 |
| Biesservice Scandinavia AB | - | 1 |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | 736 | 602 |
| Bsoft Srl | 21 | 10 |
| HSD S.p.A. | 960 | 1.028 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | - | 1 |
| Montresor & Co. Srl | 33 | 76 |
| Movetro Srl | 79 | 94 |
| Uniteam Spa | 65 | 307 |
| Viet Italia S.r.l. | 620 | 391 |
| Parti correlate | ||
| Fincobi S.r.l. | 1 | 1 |
| Porcellini Stefano | 1 | 1 |
| Totale | 3.283 | 3.088 |
La Società, in conformità con quanto disposto dall'IFRS 8, presenta l'informativa in oggetto all'interno delle note del bilancio consolidato di Gruppo.
I consumi di materie prime e materiali di consumo passano da € 252.237 mila del 2018 a € 235.958 mila, con un decremento del 6,5% rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza percentuale di tale voce sul valore della produzione, pari al 53,5%, è pressochè invariata rispetto al precedente esercizio.
Si riportano di seguito gli importi verso parti correlate riferiti alla voce "consumi di materie prime e materiali di consumo":
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Società controllate | ||
| Axxembla Srl | 3.163 | 2.994 |
| Biesse America Inc. | 3 0 |
(38) |
| Biesse Asia Pte Ltd | (7) | (21) |
| Biesse Canada Inc. | 166 | (15) |
| Biesse Deutschland GmbH | 2 8 |
417 |
| Biesse France Sarl | 1 9 |
2 9 |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 308 | 7 2 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | (4) | (5) |
| Biesse Group Russia LLC | 3 | 1 |
| Biesse Group UK Ltd | 1 3 |
9 1 |
| Biesse Gulf FZE | 1 9 |
(3) |
| Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) | 420 | 227 |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | 234 | 5 2 |
| Biesse Indonesia Pt | (2) | - |
| Biesse Korea LLC | - | (6) |
| Biesse Malaysia SDN BHD | (3) | - |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 3.644 | (222) |
| Biesse Schweiz GmbH | 140 | 2 3 |
| Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD | 337 | 2 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | 2 2 |
5 9 |
| Biesservice Scandinavia AB | 1 1 |
1 0 |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | 4.708 | 6.981 |
| Bsoft Srl | 605 | 506 |
| HSD S.p.A. | 21.733 | 26.383 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | (2) | 8 |
| Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. | (684) | (4.079) |
| Montresor & Co. Srl | 1 | 5 |
| Movetro Srl | 2.608 | 306 |
| Uniteam Spa | 2.497 | 252 |
| Viet Italia S.r.l. | 16.651 | 19.632 |
| Parti correlate | ||
| Fincobi Srl | - | (2) |
| Semar S.r.l. | 1.191 | 1.365 |
| Wirutex S.r.l. | 1.396 | 1.441 |
| Totale | 59.245 | 56.465 |
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Salari, stipendi e relativi oneri sociali | 106.463 | 104.960 |
| Premi, bonus e relativi oneri sociali | 5.384 | 7.673 |
| Accantonamenti per piani pensionistici | 5.915 | 5.729 |
| Recuperi e capitalizzazioni costi del personale | (10.259) | (10.536) |
| Costi del personale | 107.503 | 107.826 |
Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari ad € 107.503 mila, contro € 107.826 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento in valore assoluto pari a € 323 mila.
Rispetto all'esercizio precedente si registra un incremento di € 1.503 mila della componente fissa (salari, stipendi e relativi oneri contributivi) dovuto all'incremento del numero dei dipendenti (come evidenziato nella tabella della media dipendenti) ed un decremento per circa € 2.289 mila alla parte variabile del costo (premi di risultato, bonus e relativi carichi contributivi).
Le capitalizzazioni dell'anno del costo del personale si riferiscono prevalentemente a costi per attività di sviluppo di nuovi prodotti per Euro 7.632 mila.
Il numero medio delle unità lavorative dell'esercizio 2019 è pari a 1.842 (1.801 nel corso del 2018), così dettagliato:
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Operai | 724 | 706 |
| Impiegati | 1.066 | 1.044 |
| Dirigenti | 5 2 |
5 1 |
| Totale | 1.842 | 1.801 |
Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Altre spese operative":
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Servizi alla produzione | 14.300 | 15.849 |
| Manutenzioni | 3.329 | 3.306 |
| Provvigioni e trasporti su vendite | 9.467 | 11.210 |
| Consulenze | 3.570 | 4.008 |
| Utenze | 3.359 | 3.395 |
| Fiere e pubblicità | 4.804 | 4.488 |
| Assicurazioni | 826 | 898 |
| Amministratori, sindaci e collaboratori | 2.483 | 2.181 |
| Viaggi e trasferte del personale | 7.442 | 6.673 |
| Varie | 8.127 | 8.183 |
| Godimento beni di terzi | 1.150 | 3.544 |
| Oneri diversi di gestione | 5.753 | 3.469 |
| Totale altre spese operative | 64.610 | 67.204 |
Il decremento della voce "Servizi alla produzione" è dovuto prevalentemente al decremento delle lavorazioni effettuate esternamente.
La voce "Provvigioni e trasporti su vendite" si decrementa per € 1.743 mila come conseguenza del decremento dei ricavi di vendita.
Il decremento della voce "Godimento beni di terzi" è dovuto all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16. Al 31 dicembre 2019 in questa voce sono compresi affitti di competenza dell'esercizio esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto di breve durata o di modesto valore per € 1.107 mila e altre spese per godimento beni di terzi (affitto ramo d'azienda € 43 mila).
L'incremento della voce "Oneri diversi di gestione" è dovuto prevalentemente alla diversa allocazione dei costi sui servizi legati ai noleggi auto conseguenti all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.
Come richiesto dall'art.149-duodecies del regolamento emittenti Consob, di seguito si elenca il dettaglio dei servizi forniti dalla Società di revisione:
| Tipologia di servizio | Soggetto erogatore | Compensi € '000 |
|---|---|---|
| Revisione contabile e verifiche trimestrali | Deloitte & Touche SpA | 120 |
| Totale | 120 |
Con riferimento ai rapporti con parti correlate si riporta di seguito il dettaglio dei costi della voce "altre spese operative":
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Società controllate | ||
| Axxembla Srl | 7 | (4) |
| Biesse America Inc. | 402 | 507 |
| Biesse Asia Pte Ltd | 374 | 9 |
| Biesse Canada Inc. | (142) | (109) |
| Biesse Deutschland GmbH | 1.024 | 8 2 |
| Biesse France Sarl | (279) | (269) |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 114 | 8 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | (6) | (17) |
| Biesse Group Russia LLC | 1 7 |
5 9 |
| Biesse Group UK Ltd | (294) | (275) |
| Biesse Gulf FZE | 120 | 576 |
| Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) | 1 5 |
- |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | 599 | 475 |
| Biesse Indonesia Pt | - | 4 |
| Biesse Korea LLC | 8 0 |
524 |
| Biesse Malaysia SDN BHD | 4 6 |
137 |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 214 | (72) |
| Biesse Schweiz GmbH | (79) | (77) |
| Biesse Taiwan Ltd. | (1) | - |
| Biesse Tecno System Srl | - | 1 |
| Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD | 501 | 247 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | 3 4 |
563 |
| Biesservice Scandinavia AB | 167 | 253 |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | (66) | (64) |
| Bsoft Srl | 482 | 221 |
| HSD Deutschland GmbH | (2) | (4) |
| HSD S.p.A. | 506 | 818 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | 372 | 260 |
| Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. | - | (1) |
| Montresor & Co. Srl | (62) | (44) |
| Movetro Srl | (46) | 1 |
| Uniteam Spa | (140) | (129) |
| Viet Italia S.r.l. | 103 | (49) |
| WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA | 1 8 |
8 |
| Società controllante | ||
| Bifin Srl | 1 | 115 |
| - | 2 3 |
|---|---|
| - | 2 3 |
| - | 3 6 |
| 2 0 |
3 1 |
| 2 6 |
- |
| 4 6 |
3 1 |
| 7 4 |
5 0 |
| 1 3 |
- |
| 2 4 |
1 7 |
| 2 1 |
1 4 |
| 2 4 |
2 5 |
| - | 8 |
| - | 6 |
| 8 0 |
7 1 |
| 330 | 261 |
| 830 | 688 |
| 850 | 766 |
| 3 9 |
3 4 |
| 1 | 9 |
| - | 1 5 |
Nell'esercizio sono stati contabilizzati € 4.746 mila per impairment (€ 217 mila nel 2018), di cui € 3.220 mila su progetti di sviluppo capitalizzati in anni precedenti non più considerati strategici e € 1.526 mila su licenze non più utilizzate. Dell'importo totale della voce in esame, circa € 700 ila sono riconducibili alla rivisitazione della strategia del Gruppo in Cina. Come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa data, il Gruppo rifocalizzerà infatti la propria strategia in Cina, puntando maggiormente sulle esigenze dei key accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi. Per gli ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla gestione e alla nota 18.
Di seguito si riporta il dettaglio delle svalutazioni e dei recuperi di valore effettuati nell'esercizio:
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Biesse Deutschland GmbH | - | 1.500 |
| Biesse Group Australia Pty Ltd. | (4.800) | (5.500) |
| Biesse Group Russia LLC | - | (1.000) |
| Biesse Gulf FZE | (1.800) | - |
| Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) | (2.300) | (2.000) |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | - | 2.500 |
| Biesse Tecno System Srl | - | 1 5 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | - | (3.000) |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | - | (1.000) |
| Totale quote di utili/perdite di imprese correlate | (8.900) | (8.485) |
Le svalutazioni dettagliate nel prospetto sono derivanti dalla valutazione delle partecipazioni attraverso il test d'impairment disciplinato dallo IAS 36. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nella nota 19. a commento della voce partecipazioni.
Si riporta di seguito il dettaglio della voce "Proventi finanziari":
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Proventi da crediti finanziari | 348 | 213 |
| Interessi su depositi bancari | 2 5 |
6 5 |
| Interessi attivi da clienti | 5 | 8 |
| Altri proventi finanziari | 303 | 148 |
| Proventi su cambi | 4.420 | 5.964 |
| Totale proventi finanziari | 5.101 | 6.398 |
La voce "Altri proventi finanziari" è composta, per € 294 mila, da proventi derivanti dallo smobilizzo di investimenti finanziari.
Si riportano di seguito gli importi verso parti correlate riferiti alla voce "Proventi finanziari":
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Società controllate | ||
| Biesse Austria GmbH | - | 4 |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 136 | 7 5 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | 7 | 8 |
| Biesse Group Russia LLC | 2 5 |
1 3 |
| Biesse Group UK Ltd | - | 1 6 |
| Biesse Gulf FZE | 1 0 |
3 |
| Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) | 3 8 |
- |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | 2 7 |
1 6 |
| Bsoft Srl | 1 | 1 |
| HSD S.p.A. | - | 3 |
| Montresor & Co. Srl | 3 4 |
2 1 |
| Movetro Srl | 1 | 1 |
| Uniteam Spa | 2 2 |
1 4 |
| Viet Italia S.r.l. | 4 7 |
3 8 |
| Totale | 348 | 213 |
Si riporta di seguito il dettaglio degli oneri finanziari:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Interessi passivi bancari, su mutui e finanziamenti | 363 | 200 |
| Interessi su locazioni finanziarie | 1 2 |
1 0 |
| Interessi passivi su sconto effetti | 1 7 |
1 2 |
| Altri interessi passivi | 379 | 266 |
| Sconti finanziari a clienti | 294 | 283 |
| Svalutazioni altre attività finanziarie correnti | - | 236 |
| Altri oneri finanziari | 171 | 5 7 |
| Oneri su cambi | 7.076 | 8.508 |
| Totale oneri finanziari | 8.312 | 9.572 |
Tra gli "Altri interessi passivi" sono stati contabilizzati per € 97 mila gli oneri finanziari dei debiti riferiti ai diritti d'uso in applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.
Si riportano di seguito gli importi verso parti correlate riferiti alla voce "Oneri finanziari":
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| € '000 | |||
| Società controllate | |||
| Biesse America Inc. | 199 | 190 | |
| Biesse Asia Pte Ltd | - | 2 | |
| Biesse Canada Inc. | - | 9 | |
| Biesse Deutschland GmbH | - | 1 | |
| Biesse France Sarl | - | 1 | |
| Biesse Group UK Ltd | 8 6 |
4 5 |
|
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | - | 2 | |
| HSD S.p.A. | 1 2 |
- | |
| Uniteam Spa | (151) | (2) | |
| Società controllante | |||
| Bifin S.r.l. | 3 0 |
- | |
| Parti correlate | |||
| Fincobi S.r.l. | 1 | - | |
| Totale | 177 | 248 |
Il saldo tra le differenze positive e negative su cambi relative all'esercizio risulta negativo per € 2.656 mila (negativo per € 2.544 mila nel 2018) ed è prevalentemente riconducibile alla valuta USD.
Gli utili e le perdite su cambi non realizzati sono negativi per € 279 mila (positive per € 130 mila nel 2018) e si riferiscono all'adeguamento al cambio di fine periodo delle partite creditorie e debitorie espresse in valuta estera.
Le differenze cambi realizzate risultato negative per € 2.254 mila (negative per € 2.079 mila nel 2018).
L'importo di € 11.653 mila si riferisce ai dividendi deliberati dalle seguenti società controllate:
Tutti i dividendi sono stati incassati entro la data di bilancio.
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Imposte correnti IRES | 1.309 | 6.953 |
| Imposte differite IRES | (972) | (236) |
| Imposte IRES | 337 | 6.717 |
| Imposte correnti IRAP | 755 | 1.738 |
| Imposte differite IRAP | (112) | 1 7 |
| Imposte sul reddito relativo a esercizi precedenti | (239) | (3.894) |
| Totale imposte e tasse dell'esercizio | 741 | 4.578 |
Biesse S.p.A. chiude l'esercizio 2019 con un valore complessivo di imposte negativo per € 741 mila (€ 4.578 mila nel 2018) in forte diminuzione rispetto all'esercizio precedente.
Il saldo delle "Imposte IRES", negativo per € 337 mila (€ 6.717 mila nel 2018), si decrementa per effetto della diminuzione dell'imponibile fiscale.
Le "Imposte correnti IRES", pari a € 1.309 mila (€ 6.953 mila nel 2018), tengono conto per € 115 mila dell'effetto negativo conseguente alla riclassifica della componente imposte contabilizzate direttamente a patrimonio netto riferito all'adeguamento attuariale del TFR.
Le "Imposte correnti IRAP", pari ad € 755 mila (€ 1.738 mila nel 2018), si decrementano di € 983 mila a seguito della diminuzione del reddito imponibile.
Le imposte differite, complessivamente positive per € 1.084 mila, si riferiscono prevalentemente alla movimentazione delle riprese temporanee IRES, per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 34.
Le "imposte sul reddito relative ad esercizi precedenti" risultano positive per € 239 mila (€ 3.894 mila nel 2018).
L'accantonamento per imposte dell'anno può essere riconciliato con il risultato di esercizio esposto in bilancio, come segue:
| Esercizio chiuso al 31/12/2019 |
Esercizio chiuso al 31/12/2018 |
|||
|---|---|---|---|---|
| € '000 | ||||
| Utile (perdita) ante imposte | 4.804 | 36.592 | ||
| Imposte | 1.153 | 24,00% | 8.782 | 24,00% |
| Effetto fiscale differenze permanenti | (792) | (16,49)% | (2.043) | (5,58)% |
| Altri movimenti | (24) | (0,50)% | (22) | (0,06)% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio e aliquota fiscale effettiva |
337 | 7,02% | 6.717 | 18,36% |
Ad influire positivamente sull'aliquota fiscale effettiva concorrono, prevalentemente, la ridotta tassazione dei dividendi incassati e i benefici rivenienti dagli investimenti rientranti nelle agevolazioni per iper/superammortamento.
| Immobili, impianti e macchinari |
Attrezzature e altre immobilizzazioni materiali |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|
| € '000 | Attrezzature e altri beni materiali |
Immobilizzazi oni in corso e acconti |
||
| Costo storico | ||||
| Valore al 01/01/2018 | 92.141 | 30.454 | 6.065 | 128.660 |
| Incrementi | 5.724 | 2.975 | 5.653 | 14.352 |
| Cessioni | (364) | (774) | (194) | (1.332) |
| Riclassifiche | 8.514 | 649 | (9.159) | 4 |
| Valore al 31/12/2018 | 106.015 | 33.304 | 2.365 | 141.684 |
| Prima applicazione IFRS 16 | 3.953 | 1.781 | 5.734 | |
| Incrementi | 4.800 | 3.213 | 4.499 | 12.512 |
| Cessioni | (1.703) | (901) | - | (2.604) |
| Riclassifiche | 5.764 | 267 | (6.035) | (4) |
| Valore al 31/12/2019 | 118.829 | 37.664 | 829 | 157.322 |
| Fondi ammortamento | ||||
| Valore al 01/01/2018 | 54.931 | 26.277 | - | 81.208 |
| Ammortamento del periodo | 2.661 | 1.966 | - | 4.627 |
| Cessioni | (240) | (755) | - | (995) |
| Valore al 31/12/2018 | 57.352 | 27.488 | - | 84.840 |
| Ammortamento del periodo | 3.840 | 3.499 | - | 7.339 |
| Cessioni | (1.723) | (1.052) | - | (2.775) |
| Valore al 31/12/2019 | 59.469 | 29.935 | - | 89.404 |
| Valore netto contabile | ||||
| Valore al 31/12/2018 | 48.663 | 5.816 | 2.365 | 56.844 |
| Valore al 31/12/2019 | 59.360 | 7.729 | 829 | 67.918 |
Dal 1 gennaio 2019 le immobilizzazioni materiali includono, oltre ai beni di proprietà, anche i cosiddetti "Diritti d'uso", introdotti dal IFRS 16.
Nella tabella di movimentazione, alla riga "Prima applicazione IFRS 16" è riportato l'impatto della prima applicazione del nuovo principio, effettuata come precedentemente evidenziato applicando il metodo retrospettivo semplificato. Per maggiori informazioni sui diritti d'uso si rinvia alla nota 5.
Nel periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti per € 12.512 mila (€ 14.352 mila nel 2018). Tali investimenti riguardano per € 3.664 mila l'acquisto di un magazzino verticale, per € 1.571 mila l'acquisto in leasing di un macchinario per l'officina, € 1.120 mila la ristrutturazione di un fabbricato esistente, € 1.880 mila nuovi affitti e noleggi rientranti nella categoria dei "Diritti d'uso" mentre l'importo residuo è legato alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro, necessari per l'attività produttiva ordinaria.
Al 31 dicembre 2019 non risultano impegni di acquisto di immobilizzazioni materiali e non sono presenti gravami o ipoteche su terreni e fabbricati.
La tabella seguente riporta la composizione dei Diritti d'uso, esposti al netto del relativo fondo ammortamento, e delle relative passività finanziarie. Come già evidenziato, i diritti d'uso sono inclusi nelle immobilizzazioni materiali, distintamente per categoria, mentre le passività da leasing sono ricomprese nelle voci "Debiti per locazioni finanziarie" scadenti entro e oltre un anno.
Per chiarezza espositiva, i saldi di queste voci al 31 dicembre 2019 sono messi a confronto con gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 e con i valori delle attività e passività ex IAS 17 al 31 dicembre 2018.
| 31 dicembre | Impatti IFRS16 | Valori ex-IAS17 | |
|---|---|---|---|
| 2019 | al 01/01/19 | al 31/12/18 | |
| € '000 | |||
| Attività non correnti | |||
| Diritto d'uso Fabbricati | 3.822 | 3.953 | |
| Diritto d'uso Macchinari (inclusi tra gli Impianti e macchinari) | 3.176 | 1.502 | |
| Diritto d'uso Automezzi (inclusi tra gli Altri beni) | 2.186 | 1.781 | |
| Diritto d'uso Mezzi di trasporto interno (inclusi tra gli Altri beni) | 2 0 |
||
| Totale | 9.204 | 5.734 | 1.502 |
| Passività non correnti | |||
| Debiti per locazioni finanziarie - scadenti oltre un anno | 5.948 | 4.321 | 863 |
| Passività correnti | |||
| Debiti per locazioni finanziarie - scadenti entro un anno | 2.079 | 1.413 | 197 |
| Totale | 8.027 | 5.734 | 1.060 |
Nel corso del 2019 i diritti d'uso hanno subito un incremento pari ad € 11.762 mila, ivi incluso l'impatto della prima applicazione dell'IFRS 16 pari a € 5.734 mila.
Si riepiloga di seguito la composizione degli ammortamenti dei leasing:
Si riepiloga di seguito le componenti economiche riferite ai leasing diverse dagli ammortamenti:
Nel corso dell'esercizio 2019 è stata sub-affittata alla controllata Axxembla S.r.l. parte di un immobile rientrante nel principio contabile IFRS 16, il ricavo iscritto a bilancio è pari a € 50 mila.
Nel corso del 2019 i flussi di uscita per pagamenti connessi ai contratti di leasing sono stati pari ad € 3.530 mila, di cui € 2.314 mila per rimborso dei debiti finanziari leasing e il residuo per pagamenti effettuati a titolo di interessi sui debiti, e a fronte di contratti di leasing di breve durata e modesto valore.
Si riepiloga di seguito i flussi in uscita dei leasing:
L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate sulla base dei settori operativi della Società. Il management, in linea con quanto disposto dall'IAS 36, ha individuato le seguenti CGU:
La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per CGU:
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Tooling | 3.940 | 3.940 |
| Legno | 2.307 | 2.307 |
| Totale avviamento | 6.247 | 6.247 |
Come previsto dai principi contabili, il valore recuperabile dell'avviamento è determinato almeno annualmente dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore d'uso. Tale metodologia richiede, per sua natura, valutazioni significative da parte degli Amministratori circa l'andamento dei flussi di cassa operativi durante il periodo assunto per il calcolo, nonché circa il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita di detti flussi di cassa.
La stima dei flussi di cassa operativi degli esercizi futuri è stata effettuata sulla base del piano industriale per il periodo 2020-2022 (di seguito, il "Piano") approvato dal Consiglio d'Amministrazione del 21 febbraio 2020, e sulla base delle stime di crescita di lungo termine dei ricavi e della relativa marginalità.
Il valore recuperabile della Cash Generating Unit è stato verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, inteso come valore attuale dei futuri flussi di cassa generati dalla CGU calcolati in conformità al metodo del "Discounted cash flow". L'analisi non ha evidenziato modifiche ai valori iscritti.
Le principali assunzioni utilizzate dalla società per la stima dei futuri flussi di cassa ai fini del test di impairment sono i seguenti:
| Al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| WACC | 8,0 % | 8,0 % | |
| CAGR ricavi prospettici | 3,2% | 6,0 % | |
| Tasso di crescita valore terminale | 1,5 % | 1,5 % |
E' stato utilizzato ai fini del test di impairment dell'avviamento un Weight Average Cost of Capital unico, per tutte le Cash Generating Units, in quanto le componenti di rischiosità (rischio paese, rischio spread, rischio tasso ecc.) sono state incorporate nei flussi calcolati e stimati delle singole CGU e di conseguenza non duplicati nel WACC.
Nel dettaglio, per la determinazione del tasso di sconto sono stati considerati i seguenti fattori:
I flussi di cassa operativi utilizzati nella verifica dell'impairment per l'esercizio 2019 derivano dal piano industriale per il triennio 2020 – 2022 approvato in data 21 febbraio 2020 dal Consiglio di Amministrazione della Biesse S.p.A.. Per i periodi rimanenti i flussi vengono estrapolati sulla base del tasso di crescita di medio/lungo termine di settore pari al 1,5%. I flussi di cassa futuri attesi sono riferiti alla CGU nelle condizioni attuali ed escludono la stima di flussi di cassa futuri che potrebbero derivare da piani di ristrutturazione futuri o altri cambiamenti strutturali.
Le principali assunzioni alla base della determinazione dei flussi finanziari prospettici sono le seguenti:
| Divisione legno Al 31 dicembre |
||
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| Incidenza media del costo del venduto sui ricavi del triennio | 55,2 % | 53,3% |
| Incidenza media del costo del personale sui ricavi del triennio; | 23,9 % | 21,3 % |
| Incidenza media delle componenti di costo operativo fisse sui ricavi | 11,1 % | 13,5 % |
| Divisione tooling Al 31 dicembre |
||
| 2019 | 2018 | |
| Incidenza media del costo del venduto sui ricavi del triennio | 56,9 % | 55,0 % |
| Incidenza media del costo del personale sui ricavi del triennio; | 25,4 % | 22,7 % |
| Incidenza media delle componenti di costo operativo fisse sui ricavi | 11,3 % | 13,7 % |
| Divisione legno | |||
|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre | |||
| 2019 | 2018 | ||
| Valore contabile della CGU (VC) | 78.911 | 125.221 | |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 239.971 | 420.054 | |
| Impairment | - | - | |
| Divisione tooling | |||
| Al 31 dicembre | |||
| 2019 | 2018 | ||
| Valore contabile della CGU (VC) | 5.256 | 14.845 | |
| Valore recuperabile della CGU (VR) | 7.088 | 15.057 | |
| Impairment | - | - |
Dai risultati del test come sopra riportati non è emersa la necessità di apportare alcuna svalutazione all'Avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda le singole business unit, si veda la tabella sotto:
| Legno | Tooling | |
|---|---|---|
| WACC | +17,41 % | + 9,55 % |
| Tasso di crescita | -17,9 % | - 0,67 %. |
| EBITDA | - € 20,2 mln | - € 0,2 mln |
E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame: ad eccezione della Divisione Tooling, nel caso di dimezzamento del CAGR dei ricavi di vendita, in tutti gli altri casi il valore d'uso rimane superiore al valore contabile anche assumendo variazioni peggiorative dei parametri chiave quali:
Di seguito si portano i risultati del valore recuperabile ottenuto a seguito delle variazioni ai parametri sopra indicati:
| Legno | Tooling | ||
|---|---|---|---|
| Wacc +0,5% | CGU (VC) | 78.911 | 5.256 |
| CGU (VR) | 220.102 | 6.406 | |
| Tasso di crescita -0,5% | CGU (VC) | 78.911 | 5.256 |
| CGU (VR) | 221.755 | 6.447 | |
| CAGR -50% | CGU (VC) | 78.911 | 5.256 |
| CGU (VR) | 151.126 | 1.433 |
E' opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati, sono determinati dal management della società sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui la società opera. A tal fine si segnala che la stima del valore recuperabile della cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. La società non può assicurare che non si verifichi una perdita
di valore degli avviamenti in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla società.
Si evidenzia peraltro in questa ottica come, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale sia stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno producendo ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato prevedibili. In conseguenza di quanto descritto potrebbero prodursi effetti sulle stime utilizzate dalla direzione per la predisposizione del test di impairment al 31 dicembre 2019 (quali, a titolo di esempio, quelle relative ai flussi di cassa attesi, ai tassi di sconto applicati, al tasso di crescita "g rate" utilizzato ecc.) i quali, allo stato attuale, risultano di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario in evoluzione. I possibili effetti, anche contabili e relativi alla recuperabilità degli attivi iscritti in bilancio, saranno comunque oggetto di continuo e costante monitoraggio da parte degli amministratori nel prosieguo dell'esercizio 2020.
| Costi di sviluppo |
Brevetti marchi e altre attività immateriali |
Immobilizzazi oni in corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| € '000 | ||||
| Costo storico | ||||
| Valore al 01/01/2018 | 63.456 | 30.047 | 12.591 | 106.094 |
| Incrementi | - | 3.684 | 14.782 | 18.466 |
| Cessioni | - | - | - | 0 |
| Riclassifiche | 8.882 | 2.618 | (11.504) | (4) |
| Altre variazioni | - | - | (217) | (217) |
| Valore al 31/12/2018 | 72.338 | 36.349 | 15.652 | 124.339 |
| Incrementi | - | 3.163 | 13.118 | 16.281 |
| Cessioni | - | (5) | - | (5) |
| Riclassifiche | 6.601 | 4.775 | (11.372) | 4 |
| Altre variazioni | (5.645) | (3.660) | (913) | (10.218) |
| Valore al 31/12/2019 | 73.294 | 40.622 | 16.485 | 130.401 |
| Fondi ammortamento | ||||
| Valore al 01/01/2018 | 47.336 | 16.392 | - | 63.728 |
| Ammortamento del periodo | 7.956 | 3.148 | - | 11.104 |
| Cessioni | - | - | - | 0 |
| Valore al 31/12/2018 | 55.292 | 19.540 | - | 74.832 |
| Ammortamento del periodo | 8.186 | 4.260 | - | 12.446 |
| Cessioni | - | (4) | - | (4) |
| Altre variazioni | (3.339) | (2.134) | - | (5.473) |
| Valore al 31/12/2019 | 60.139 | 21.662 | - | 81.801 |
| Valore netto contabile | ||||
| Valore al 31/12/2018 | 17.046 | 16.809 | 15.652 | 49.507 |
| Valore al 31/12/2019 | 13.155 | 18.960 | 16.485 | 48.600 |
Le immobilizzazioni immateriali illustrate hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa.
L'incremento di € 16.281 mila (€ 18.467 mila nel 2018) è composto per € 10.322 mila da costi capitalizzati tra le immobilizzazioni in corso relative a progetti di sviluppo non ancora completati.
Al 31 dicembre 2019, il bilancio d'esercizio include attività rappresentate dai costi per lo sviluppo di nuovi prodotti per € 27,8 milioni, di cui € 14,7 milioni esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti.
La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dalla società.
Tali stime sono caratterizzate sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura sia dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori.
I brevetti, i marchi e gli altri diritti sono ammortizzati in relazione alla loro vita utile.
La voce "Altre variazioni", con un valore netto pari ad € 4.745 mila, contiene la perdita di valore registrata a seguito dell'impairment su progetti di sviluppo e a licenze non più utilizzate.
Come già evidenziato, dalla verifica dei flussi di cassa attesi dalla vendita dei prodotti, che incorporano i progetti di sviluppo oggetto di capitalizzazione, è emersa la necessità di apportare, al 31 dicembre 2019, una svalutazione di costi relativi a progetti di sviluppo, sia in ammortamento che in corso, precedentemente capitalizzati per € 3.220 mila in quanto ritenuti non più recuperabili e/o strategici ed una svalutazione di licenze non più utilizzate per € 1.526 mila.
Ammontano complessivamente a € 97.962 mila (€ 106.109 mila nel 2018) in decremento rispetto l'esercizio precedente di € 8.147 mila.
Di seguito si produce prospetto riepilogativo delle movimentazioni del periodo:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
||
|---|---|---|---|
| € '000 | |||
| Saldo iniziale | 106.109 | 80.989 | |
| Incrementi | 1.754 | 33.670 | |
| Cessioni/Liquidazioni | (1.000) | (50) | |
| Rivalutazioni/(svalutazioni) | (8.900) | (8.500) | |
| Saldo finale | 97.963 | 106.109 |
Al 31 dicembre 2019 non esistono partecipazioni in imprese collegate.
Si riportano di seguito le specifiche di ogni movimentazione:
Gli incrementi sono riferiti a:
L'uscita di cassa generata nell'esercizio per versamenti a società controllate ammonta ad € 1.285 mila, così suddivisa:
La voce "Cessione/Liquidazione" per € 1.000 mila contiene il reversal della scrittura dell'esercizio 2018 riferita alla valutazione della PUT in essere sulla controllata Movetro Srl. Si ricorda che il contratto di acquisto della società Movetro S.r.l. prevedeva un'opzione put/call per la parte residua delle quote pari al 40% del capitale sociale.
Le svalutazioni del costo delle partecipazioni iscritte a bilancio sono state effettuate a seguito di attenta analisi sulla loro capacità di generazione di cassa, applicando la stessa metodologia descritta precedentemente nella nota relativa dell'avviamento, a cui si rimanda, con conseguente rilevazione di una svalutazione da impairment test per la quota considerata non recuperabile. Il dettaglio delle società che, a seguito dell'impairment test, hanno subito una svalutazione (come peraltro già riportato alla nota 12.) è il seguente:
| • | Biesse Group Australia Pty Ltd | € 4.800 mila |
|---|---|---|
| --- | -------------------------------- | -------------- |
Di seguito si riporta il prospetto di confronto tra il valore di carico delle partecipazioni, già al netto del relativo fondo svalutazione cumulato, ed il loro patrimonio netto contabile e risultato d'esercizio al 31 dicembre 2019 di pertinenza della controllante Biesse S.p.A. (Appendice A), convertiti in Euro:
| Valore | PN inclusivo | Risultato | Differenza | |
|---|---|---|---|---|
| partecipazione del risultato | d'esercizio | |||
| d'esercizio | ||||
| € '000 | ||||
| Axxembla Srl | 1 0 |
764 | 293 | 754 |
| Biesse America Inc. | 7.580 | 14.804 | 4.435 | 7.224 |
| Biesse Asia Pte Ltd | 1.088 | 2.009 | 460 | 921 |
| Biesse Canada Inc | 9 6 |
699 | 544 | 603 |
| Biesse Deutschland GmbH | 6.228 | 3.087 | 430 | (3.141) |
| Biesse France Sarl | 4.879 | 2.045 | 619 | (2.834) |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 507 | 788 | (3.561) | 281 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | 1.806 | 502 | (236) | (1.304) |
| Biesse Group Russia | 580 | 138 | (533) | (442) |
| Biesse Group UK Ltd | 1.088 | 1.571 | 687 | 483 |
| Biesse Gulf FZE | 1.019 | 514 | (986) | (505) |
| Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) | 7.700 | 9.791 | (772) | 2.091 |
| Biesse Iberica Woodworching Machinery Sl | 4.448 | 1.987 | 1.102 | (2.461) |
| Biesse Indonesia PT. | 2 3 |
5 5 |
1 7 |
3 2 |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 17.839 | 27.717 | 3.208 | 9.878 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | 5.800 | 5.182 | 1 4 |
(618) |
| Biesservice Scandinavia AB | 1 3 |
233 | 2 5 |
220 |
| Bre.Ma. Brenna Macchine Srl | 4.147 | 2.547 | 615 | (1.600) |
| Bsoft Srl | 507 | 617 | 228 | 110 |
| H.S.D. Spa | 21.915 | 49.852 | 8.239 | 27.937 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | 926 | 714 | (62) | (212) |
| Montresor & Co. Srl | 619 | 655 | 2 9 |
3 6 |
| Movetro Srl | 2.748 | 1.140 | 812 | (1.608) |
| Uniteam Spa | 3.942 | 1.645 | (969) | (2.297) |
| Viet Italia Srl | 2.455 | 2.192 | (336) | (263) |
| Totale | 97.963 | 131.248 | 14.302 | 33.285 |
| La Società, con cadenza almeno annuale o più frequentemente quando vi sia una indicazione di perdita di valore, effettua un'analisi della voce Partecipazioni, individuando in via preliminare le partecipazioni con valore di carico superiore al corrispondente patrimonio netto pro quota e con un risultato d'esercizio negativo come quelle meritevoli di particolare |
||||
| attenzione. | ||||
| Con riferimento alle società per le quali da tale confronto è emerso un differenziale positivo (valore di iscrizione in bilancio superiore alla quota di patrimonio netto posseduta da Biesse S.p.A.) in relazione alle quali siano stati individuati |
||||
| indicatori di impairment, la Società ha effettuato uno specifico test d'impairment. | ||||
| Nell'esercizio corrente, cosi come nel 2018, sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle società | ||||
| controllate Biesse Australia Pte Ltd, Biesse New Zealand PTY Ltd, Biesse Group Russia, Biesse Gulf FZE, Biesse Hong | ||||
| Kong Ltd, Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi As, Intermac Do Brasil Ltda, Uniteam Spa e Viet Italia Srl. | ||||
| Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di | ||||
| cassa sono relative al tasso di sconto (WACC = Weight Average Cost of Capital) e al tasso di crescita ("g rate"). In | ||||
| particolare, i calcoli hanno utilizzato le proiezioni dei flussi finanziari delle singole società partecipate per il periodo | ||||
| relativo al 2020-2022 desumibili dai singoli budget/business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi | ||||
| sono stati estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1,5% (come per il 2018). Il tasso di sconto utilizzato (WACC) riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi |
||||
| dell'attività in oggetto e tiene conto delle variabili specifiche dei singoli paesi. | ||||
| Dai risultati degli impairment test svolti è emersa la necessità di apportare una svalutazione per le partecipazioni in | ||||
| Biesse Australia Pte Ltd per € 4.800 mila, Biesse Hong Kong Ltd per € 2.300 mila e Biesse Gulf Fze per € 1.800 mila. Si | ||||
| segnala che Biesse Hong Kong controlla: i) la società Dongguan Korex Machinery Co. Ltd con riferimento alla quale, | ||||
| come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2019 e nel comunicato stampa rilasciato nella stessa | ||||
| data, il Gruppo prevede una rifocalizzazione della propria strategia, puntando maggiormente sulle esigenze dei key | ||||
| accounts di dimensioni medio-grandi, attraverso le soluzioni tecnologiche automatizzate, realizzate negli stabilimenti | ||||
| italiani e indiani. Si sta pertanto perseguendo la chiusura progressiva delle attività produttive, ovvero la cessione, in tempi | ||||
| e modalità ad oggi in via di valutazione da parte degli Amministratori, che stanno analizzando le soluzioni che verranno ritenute più adeguate per il raggiungimento dell'obiettivo, consapevoli che tali attività potrebbero durare oltre i 12 mesi; |
||||
| ii) la società Biesse Shanghai, operativa, che tuttavia ha consuntivato nell'esercizio un risultato negativo. La svalutazione | ||||
| della partecipazione Biesse Hong Kong tiene conto degli impatti connessi sia alle considerazioni sopra esposte in |
relazione alla partecipata Korex, sia alle valutazioni effettuate in relazione alla recuperabilità del valore di carico della partecipazione di Biesse Shanghai nel bilancio della Biesse Hong Kong.
Con riferimento alle altre società controllate con valore di carico superiore al corrispondente patrimonio netto pro quota, tale differenza non è stata ritenuta rappresentativa di una perdita durevole di valore in considerazione sia dei positivi risultati consuntivati nell'esercizio dalle partecipate che della prevista redditività futura attesa dalle stesse. Per tali ragioni, nessuna svalutazione è stata appostata nel presente bilancio.
Le principali assunzioni utilizzate dalla Società per la stima dei futuri flussi di cassa ai fini del test di impairment sono le seguenti:
| Al 31 dicembre 2019 | |||
|---|---|---|---|
| WACC | CAGR ricavi | Tasso di crescita | |
| prospettici | valore terminale | ||
| Biesse Australia Pte Ltd | 8,0% | 17,9% | 1,5 % |
| Biesse New Zealand PTY Ltd | 10,0% | 14,6% | 1,5 % |
| Biesse Group Russia | 10,0% | 8,0% | 1,5 % |
| Biesse Gulf FZE | 10,0% | 13,6% | 1,5 % |
| Biesse Hong Kong Ltd | 8,0% | 10,5% | 1,5 % |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi As | 12,0% | 13,5% | 1,5 % |
| Intermac Do Brasil Ltda, Uniteam Spa | 12,0% | 7,3% | 1,5 % |
| Viet Italia Srl | 11,0% | 9,4% | 1,5 % |
Ai fini del test di impairment, sono stati utilizzati Weight Average Cost of Capital differenti, per tenere conto delle diverse componenti di rischiosità (rischio paese, rischio spread, rischio tasso ecc…) delle singole società.
Nel dettaglio, per la determinazione del tasso di sconto sono stati considerati i seguenti fattori:
E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per le partecipazioni in esame che non sono state oggetto di svalutazione: Biesse New Zealand PTY Ltd, Biesse Group Russia, Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi As, Intermac Do Brasil Ltda, Uniteam Spa e Viet Italia Srl., assumendo variazioni peggiorative dei parametri chiave quali:
Di seguito si portano i risultati del valore recuperabile ottenuto a seguito delle variazioni ai parametri sopra indicati:
| : Biesse New Zealand |
Biesse Group Russia |
Biesse Turkey |
Intermac Do Brasi |
Uniteam | Viet | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Wacc +0,5% | CGU (VC) | 1.806 | 580 | 5.800 | 926 | 3.942 | 2.455 |
| CGU (VR) | 2.831 | 1.019 | 6.988 | 1.677 | 5.055 | 4.056 | |
| CAGR -50% | CGU (VC) | 1.806 | 580 | 5.800 | 926 | 3.942 | 2.455 |
| CGU (VR) | 258 | (1.024) | 4.779 | 1.206 | 5.406 | (675) |
E' opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di budget cui sono applicati i parametri prima indicati, sono determinati dal management della società sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui le società operano. A tal fine si segnala che la stima del valore recuperabile richiede discrezionalità e uso di stime da parte del Management. La Società non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore delle partecipazioni detenute in periodi futuri. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore delle partecipazioni. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.
Si evidenzia peraltro in questa ottica come, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale sia stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno producendo ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato prevedibili. In conseguenza di quanto descritto potrebbero prodursi effetti sulle stime utilizzate dalla direzione per la predisposizione dei test di impairment al 31 dicembre 2019 (quali, a titolo di esempio, quelle relative ai flussi di cassa attesi, ai tassi di sconto applicati, al tasso di crescita "g rate" utilizzato ecc.) i quali, allo stato attuale, risultano di difficile determinazione, considerando il clima di estrema incertezza e lo scenario in evoluzione. I possibili effetti, anche contabili e relativi alla recuperabilità degli attivi iscritti in bilancio, saranno comunque oggetto di continuo e costante monitoraggio da parte degli amministratori nel prosieguo dell'esercizio 2020.
Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate unitamente al prospetto della movimentazione delle partecipazioni è riportato nell'appendice A alle note esplicative.
La voce "Altre attività finanziarie e crediti non correnti" pari a € 710 mila (€ 950 mila nel 2018) è così suddivisa:
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Partecipazioni minori in altre imprese e consorzi | 165 | 7 5 |
| Altri crediti / Depositi cauzionali - quota non corrente | 545 | 875 |
| Totale altre attività finanziarie e crediti non correnti | 710 | 950 |
La voce "Partecipazioni minori in altre imprese e consorzi" si è incrementata di € 90 mila per effetto dell'acquisizione del 10% nella società Effelle Impianti Srl.
La voce "Altri crediti / Depositi cauzionali – quota non corrente" contiene per € 271 mila depositi cauzionali e per € 274 mila crediti verso l'erario.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 20.909 | 22.043 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 16.375 | 13.101 |
| Prodotti finiti e merci | 20.601 | 15.205 |
| Ricambi | 10.345 | 9.443 |
| Totale rimanenze | 68.230 | 59.792 |
Il valore di bilancio è iscritto al netto dei fondi obsolescenza che ammontano complessivamente a € 4.036 mila (€ 3.178 mila nel 2018). Tali fondi risultano composti per € 1.656 mila dal fondo obsolescenza materie prime (€ 1.433 mila a fine 2018), per € 955 mila dal fondo obsolescenza prodotti finiti (€ 470 mila a fine 2018) e per € 1.425 mila dal fondo obsolescenza ricambi (€ 1.275 mila a fine 2018). L'incidenza del fondo obsolescenza materie prime sul costo storico delle relative rimanenze è pari al 7,3% (6,1% a fine 2018), quella del fondo obsolescenza prodotti finiti è pari al 4,4% (3,0% a fine 2018), mentre quella del fondo obsolescenza ricambi è pari al 12,1% (11,9% a fine 2018).
La quantificazione dell'accantonamento ai fondi obsolescenza è basata da assunzioni effettuate dal management.
Il valore complessivo dei magazzini della Società è aumentato di € 8.438 mila rispetto all'esercizio precedente. In particolare si sono incrementati i magazzini "Prodotti finiti e merci" per € 5.396 mila, i magazzini "Ricambi" per € 902 mila ed i magazzini "Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati" per € 3.274 mila mentre si sono decrementati i magazzini "Materie prime, sussidiarie e di consumo" per € 1.134 mila.
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Crediti commerciali verso clienti entro i 12 mesi | 60.612 | 62.553 |
| Crediti commerciali verso clienti oltre i 12 mesi | 2.702 | 2.426 |
| Fondo svalutazione crediti | (2.970) | (3.177) |
| Crediti commerciali verso terzi | 60.344 | 61.802 |
L'allineamento del valore dei crediti al loro fair value è attuato attraverso il fondo svalutazione crediti; la Direzione ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Il decremento dei crediti commerciali verso terzi è da imputarsi prevalentemente al decremento del fatturato rispetto al periodo precedente.
I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto del fondo rischi su crediti che viene determinato con riferimento sia alle posizioni di credito in sofferenza sia ai crediti scaduti da più di 180 giorni. La movimentazione del fondo è sintetizzata nella tabella che segue:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Saldo iniziale | 3.177 | 2.182 |
| Accantonamento/(rilascio) dell'esercizio | (7) | 1.183 |
| Utilizzi | (200) | (188) |
| Totale fondo svalutazione crediti | 2.970 | 3.177 |
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati sulla base di valutazioni specifiche su posizioni di credito scadute e da scadere. Per le altre posizioni di credito gli accantonamenti sono determinati sulla base di informazioni aggiornate alla data di bilancio tenendo conto sia dell'esperienza storica sia delle perdite attese durante l'arco della vita del credito. L'entità degli accantonamenti è determinata sulla base del valore attuale dei flussi recuperabili stimati, dopo avere tenuto conto degli oneri di recupero correlati e del fair value delle eventuali garanzie riconosciute alla Società.
I crediti commerciali iscritti in bilancio includono crediti svalutati individualmente in maniera specifica, il cui valore netto ammonta a € 1.594 mila dopo una svalutazione pari ad € 2.787 mila (nel 2018 i crediti netti risultavano pari ad € 1.763 mila dopo una svalutazione specifica di € 2.994 mila). Le svalutazioni imputate a conto economico sono state effettuate indirettamente attraverso accantonamenti al fondo svalutazione crediti.
Le svalutazioni effettuate in maniera specifica sono determinate principalmente da valutazioni sui crediti per i quali sussistono specifici contenziosi e sono generalmente supportate da relativo parere legale.
Si evidenzia che esistono altresì posizioni di credito verso clienti a fronte delle quali è stata effettuata una svalutazione forfettaria per € 183 mila.
I crediti con scadenza superiore a 5 anni ammontano ad € 21 mila.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Crediti commerciali vs parti correlate | 13 | 18 |
| Crediti commerciali vs società controllate | 46.753 | 65.879 |
| Totale crediti commerciali verso parti correlate | 46.766 | 65.897 |
I crediti verso controllate hanno natura commerciale e si riferiscono alle transazioni effettuate per la cessione di beni e/o la prestazione di servizi.
Di seguito il dettaglio dei crediti verso società controllate:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Axxembla Srl | 8 9 |
103 |
| Biesse America Inc. | 14.711 | 19.410 |
| Biesse Asia Pte Ltd | 941 | 1.166 |
| Biesse Canada Inc. | 1.994 | 1.639 |
| Biesse Deutschland GmbH | 1.379 | 3.058 |
| Biesse France Sarl | 4.300 | 5.383 |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 2.228 | 3.447 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | 366 | 542 |
| Biesse Group Russia LLC | 1.475 | 1.656 |
| Biesse Group UK Ltd | 2.902 | 5.595 |
| Biesse Gulf FZE | 1.937 | 1.234 |
| Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) | 3 8 |
- |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | 2.820 | 3.683 |
| Biesse Indonesia Pt | 138 | 148 |
| Biesse Korea LLC | (26) | 255 |
| Biesse Malaysia SDN BHD | 873 | 2.283 |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 2.342 | 4.512 |
| Biesse Schweiz GmbH | (188) | 765 |
| Biesse Taiwan Ltd. | 2 | - |
| Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD | 720 | 2.649 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | 172 | 8 |
| Biesservice Scandinavia AB | 381 | 344 |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | 1.370 | 1.231 |
| Bsoft Srl | 3 0 |
1 4 |
| HSD Deutschland GmbH | - | 3 |
| HSD S.p.A. | 1.513 | 1.536 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | 961 | 796 |
| Korex Dongguan Machinery Co. Ltd. | 763 | 1.830 |
| Montresor & Co. Srl | 121 | 128 |
| Movetro Srl | 156 | 483 |
| Uniteam Spa | 1.097 | 869 |
| Viet Italia Spa | 843 | 376 |
| WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA | 305 | 733 |
| Totale | 46.753 | 65.879 |
In linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS 15 e come precedentemente commentato alla nota 4., è stato riclassificato tra le "Attività contrattuali verso parti correlate" dell'esercizio 2018 l'importo di Euro 2.495 mila relativo allo stato di avanzamento di vendite pluriennali attraverso la filiale Biesse America Inc al netto dello degli anticipi ricevuti. Tali importi sono ricompresi nella voce di bilancio "Crediti commerciali e Attività contrattuali verso parti correlate".
Il dettaglio delle "Altre attività correnti verso terzi" è il seguente:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario | 1.455 | 2.795 |
| Crediti per imposte sul reddito | 4.895 | 6.373 |
| Altri crediti verso terzi | 2.431 | 2.298 |
| Totale altre attività correnti verso terzi | 8.781 | 11.466 |
La voce "crediti per imposte sui consumi e altri crediti verso l'erario" contiene per € 1.352 mila la rilevazione del credito d'imposta R&S del 2019 (€ 2.368 mila nel 2018).
I "crediti per imposte sul reddito" contengono per € 4.325 mila il saldo dell'imposta IRES e per € 366 mila il saldo dell'imposta IRAP per effetto dei maggiori acconti versati rispetto alle imposte correnti dovute per l'esercizio. Tale credito include, anche, parte degli effetti dell'accordo sul Patent Box relativo al periodo 2015-2016.
La Società, in qualità di consolidante, partecipa al consolidato fiscale nazionale di gruppo insieme alle sue controllate Bre.Ma. Brenna Macchine S.r.l, Viet Italia S.r.l., HSD S.p.A., Axxembla S.r.l., Uniteam S.p.A., Montresor S.r.l., Movetro S.r.l., BSoft S.r.l.. In tale contesto, ai sensi degli artt. 117 e ss del DPR 917/86, l'IRES viene determinata a livello complessivo compensando gli imponibili positivi e negativi delle società indicate in precedenza. I rapporti economici, le responsabilità e gli obblighi reciproci tra le società sono definiti nel regolamento di partecipazione al consolidato fiscale di gruppo.La voce "Altri crediti verso terzi" contiene prevalentemente i risconti su costi di competenza di esercizi successivi.
Le attività finanziarie correnti verso terzi sono pari ad € 2.223 mila.
Nel mese di febbraio 2019 la società ha stipulato con la compagnia Generali SpA una polizza vita per € 2.000 mila. Tale polizza, che prevede un periodo di possesso di almeno 5 anni ma con possibilità di recesso immediato, è stata stipulata dagli Amministratori a scopo di investimento temporaneo di liquidità prontamente smobilizzabile per le necessità finanziarie di breve termine.
Le attività e passività finanziarie correnti verso parti correlate sono connesse all'attività di tesoreria intercompany finalizzata ad una ottimizzazione dei flussi tra Biesse S.p.A. e le controllate. I finanziamenti concessi e ricevuti sono a tasso variabile con applicazione del tasso libor/euribor ed hanno scadenza variabile e rinnovabile.
La composizione del saldo delle attività finanziarie è la seguente:
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| € '000 | |||
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 7.034 | 4.008 | |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd | 435 | 293 | |
| Biesse Group Russia LLC | 429 | - | |
| Biesse Gulf FZE | 1.300 | 800 | |
| Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) | 12.318 | - | |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | - | 2.400 | |
| Bsoft Srl | - | 100 | |
| Montresor & Co. Srl | 3.740 | 3.740 | |
| Uniteam Spa | 1.451 | 1.226 | |
| Viet Italia S.r.l. | 3.700 | 3.150 | |
| Totale attività finanziarie correnti verso correlate | 30.407 | 15.717 |
La composizione del saldo delle passività finanziarie è la seguente:
| 31 Dicembre 2019 |
31 Dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Axxembla SRL | - | 850 |
| Biesse America Inc. | 6.409 | 10.587 |
| Biesse Asia Pte. Ltd. | 1.810 | 671 |
| Biesse Deutschland GmbH | 1.919 | 3.707 |
| Biesse France Sarl | 4.215 | 4.268 |
| Biesse Group UK Ltd | 9.544 | 8.651 |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | 2.821 | 2.859 |
| HSD S.p.A. | 17.000 | 7.100 |
| Totale passività finanziarie correnti verso correlate | 43.718 | 38.693 |
I saldi riferiti alle società controllate Biesse Deutschland GmbH, Biesse France Sarl, Biesse Group UK Ltd, Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L e Uniteam S.p.A. derivano dalla gestione di cash pooling.
Comprendono la liquidità detenuta e i depositi bancari la cui scadenza sia entro tre mesi. Il valore contabile di queste attività approssima il loro fair value.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il valore dei depositi bancari, per € 37.499 mila, e denaro e valori in cassa, per € 1.164 mila. Al 31 dicembre 2018 le Attività finanziarie la cui scadenza originaria non supera i tre mesi si riferivano principalmente ad investimenti a brevissimo realizzo effettuati prevalentemente con le banche d'affari Azimut, Kairos e Amundi, interamente smobilizzati nel 2019 senza rilevare perdite. Tali investimenti erano relativi a strumenti finanziari cash equivalent (obbligazioni e liquidità) il cui valore contabile era rappresentato dal loro mark to market.
Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto del rendiconto finanziario.
Il capitale sociale ammonta a € 27.393 mila ed è rappresentato da n. 27.393.042 azioni ordinarie da nominali € 1 ciascuna a godimento regolare.
Alla data di approvazione del presente bilancio non ci sono azioni proprie possedute.
Il valore di bilancio, pari ad € 36.202 mila (invariato rispetto al 2018), si riferisce alla riserva da sovrapprezzo azioni.
Il valore di bilancio è così composto:
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Riserva legale | 5.479 | 5.479 |
| Riserva straordinaria | 115.322 | 96.462 |
| Riserva utili/(perdite) attuariali TFR | (4.422) | (4.056) |
| Riserva da conversione | 4 | - |
| Utili a nuovo e altre riserve | 2.349 | 2.345 |
| Totale altre riserve e utili portati a nuovo | 118.732 | 100.230 |
La voce "Riserva straordinaria" si è incrementata per € 18.860 mila per effetto dell'attribuzione dell'utile 2018 al netto dei
dividendi distribuiti. L'importo della riserva comprende per € 3.851 mila gli effetti determinati dalla transizione IAS che ad oggi rendono non disponibile e non distribuibile tale ammontare; inoltre, sono considerate non distribuibili riserve per € 27.818 mila per copertura del valore residuo ammortizzabile dei costi di sviluppo.
La voce "Riserva utili/(perdite) attuariali TFR" contiene le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti.
La "Riserva da conversione" contiene le differenze cambi derivanti dal consolidamento del bilancio della Branch di Dubai.
La voce "Utili a nuovo e altre riserve" contiene:
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità utilizzazione |
di Quota disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
|---|---|---|---|---|
| Per copertura Per altre |
||||
| € '000 | perdite ragioni |
|||
| Capitale | 27.393 | |||
| Riserve di capitale: | ||||
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 36.202 | A,B,C | 36.202 | |
| Riserve di utili: | ||||
| Riserva legale | 5.479 | B | --- | |
| Riserva straordinaria | 115.322 | A,B,C | 83.653 | |
| Riserva utili/(perdite) attuariali TFR | (4.422) | |||
| Riserva da conversione | 4 | |||
| Utili portati a nuovo e altre riserve | 2.349 | A,B,C | 2.270 | |
| Totale | 182.327 | 122.125 | ||
| Quota non distribuibile | ||||
| Residua quota distribuibile | 122.125 | |||
| Legenda: |
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci
In ordine alle poste del Patrimonio netto sono da considerarsi quali riserve non disponibili e non distribuibili: la "Riserva Legale", quota parte della "Riserva straordinaria", la "Riserva utili/(perdite) attuariali TFR", la "Riserva da conversione" e la "Riserva utili su cambi".
Le altre Riserve iscritte a Bilancio sono da considerarsi disponibili per la distribuzione.
Nell'esercizio 2019 sono stati pagati dividendi agli azionisti per € 13.149 mila.
Per effetto della riforma della previdenza complementare le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, a seguito delle scelte operate dai dipendenti, sono destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi, a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).
Per la fattispecie sopra menzionata il totale dei costi accantonati a fine esercizio ammonta ad € 5.915 mila (€ 5.729 mila nel 2018).
Il valore attuale delle passività per prestazioni pensionistiche, maturate a fine periodo dai dipendenti della società e costituita dall'accantonamento al fondo per trattamento di fine rapporto ammonta a € 9.955 mila.
Gli importi contabilizzati a conto economico sono così sintetizzabili:
| 31 Dicembre 2019 |
31 Dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Pertinenza del periodo / accantonamenti | 1 | - |
| Oneri finanziari (TFR) | (24) | (25) |
| Totale | (23) | (25) |
La voce "Pertinenza del periodo / accantonamenti" contiene la quota accantonata dalla Branch di Dubai.
L'onere dell'esercizio, contabilizzato tra gli oneri finanziari, risulta positivo per € 24 mila (€ 25 mila nel 2018); tale particolarità è dovuta dal fatto che la curva dei tassi di attualizzazione è negativa per i primi anni per poi diventare positiva.
Le variazioni dell'esercizio relative al valore attuale delle obbligazioni, collegate al trattamento di fine rapporto, sono le seguenti:
| 31 Dicembre 2019 |
31 Dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Apertura | 10.188 | 10.619 |
| Pertinenza del periodo / accantonamenti | 1 | - |
| Oneri finanziari (TFR) | (24) | (25) |
| Pagamenti / Utilizzi | (692) | (534) |
| Utili/perdite attuariali | 482 | 124 |
| Altri movimenti | - | 4 |
| Chiusura | 9.955 | 10.188 |
La voce "Utili/perdite attuariali", contabilizzata direttamente a patrimonio netto, al netto dell'effetto fiscale di € 116 mila è riportata nel prospetto del conto economico complessivo per € 366 mila.
Le ipotesi adottate nella valutazione dell'obbligazione del TFR sono le seguenti:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Attività fiscali differite | 4.482 | 3.446 |
| Passività fiscali differite | (1.073) | (1.122) |
| Posizione netta | 3.409 | 2.324 |
Complessivamente le attività per imposte anticipate, al netto delle passività per imposte differite, suddivise per singola tipologia, sono così analizzabili:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Accantonamenti fondi svalutazione e rischi | 3.003 | 2.158 |
| Altro | 1.479 | 1.288 |
| Attività fiscali differite | 4.482 | 3.446 |
| Ammortamenti | 1.070 | 1.070 |
| Altro | 3 | 5 2 |
| Passività fiscali differite | 1.073 | 1.122 |
| Posizione netta | 3.409 | 2.324 |
Lo stanziamento delle attività per imposte anticipate è stato effettuato valutando criticamente l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base del piano triennale.
Nella voce "Altro" delle "Attività fiscali differite" sono state accantonate € 236 mila di imposte sulle perdite attuariali sul TFR.
Nella tabella sottostante, è indicata la ripartizione dei debiti relativi a scoperti e finanziamenti bancari.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Scoperti Bancari e finanziamenti | 473 | 488 |
| Mutui senza garanzie reali | 31.688 | 11.646 |
| Passività correnti | 32.161 | 12.134 |
| Mutui senza garanzie reali | 24.610 | 31.298 |
| Passività non correnti | 24.610 | 31.298 |
| Totale scoperti bancari e finanziamenti | 56.771 | 43.432 |
Nella voce "Scoperti bancari e finanziamenti" è stato considerato l'importo di € 531 mila relativo ad effetti pro-solvendo per i quali si è proceduto a rilevare il credito commerciale con contropartita il relativo debito bancario. Non sono presenti mutui o finanziamenti con garanzie reali.
Le passività sono così rimborsabili:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| A vista o entro un anno | 32.161 | 12.134 |
| Entro due anni | 18.360 | 21.688 |
| Entro tre anni | 6.250 | 8.360 |
| Entro quattro anni | - | 1.250 |
| Totale | 56.771 | 43.432 |
La società alla data del 31/12/19 non presenta finanziamenti passivi in valuta.
Tutti i debiti sopra indicati sono a tasso variabile, esponendo la Società al rischio di oscillazione del tasso di interesse. La scelta strategica aziendale rimane quella di non coprire il rischio tasso di interesse, contando su una sostanziale stabilità quanto meno per la parte a breve termine.
Per l'esercizio 2019 il tasso medio di raccolta sui prestiti è stato pari al 0,67%.
Al 31 dicembre 2019, l'importo relativo alle linee di credito per cassa ottenute e non utilizzate in Italia ammonta a 189 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2019, la Società ha linee a breve termine (a revoca) per il 40,3% del totale delle linee di credito per cassa accordate, mentre il restante è rappresentato da linee di credito di finanziamenti chirografari e quote residuali di leasing strumentali.
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, i debiti finanziari della Società si sono incrementati di € 13.339 mila. In dettaglio, la quota esigibile entro 12 mesi ammonta a € 32.161 mila, (in aumento di € 20.027 mila) mentre quella esigibile oltre 12 mesi ammonta a € 24.610 mila (in diminuzione di € 6.688 mila). L'incidenza dell'indebitamento a medio/lungo registra così un decremento passando dal 72,1% al 43,3% dell'indebitamento totale.
Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al successivo paragrafo 37, ai commenti della relazione sulla gestione, relativi all'andamento dell'indebitamento finanziario netto, e all'analisi del rendiconto finanziario.
Non sono presenti parametri finanziari di garanzia (covenant) sui finanziamenti esistenti.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Debiti per leasing: | ||
| esigibili entro un anno | 2.184 | 207 |
| esigibili oltre un anno, ma entro cinque anni | 4.640 | 878 |
| esigibili oltre i cinque anni | 1.613 | - |
| Totale | 8.437 | 1.085 |
| Dedotti gli addebiti per oneri finanziari futuri | (410) | (25) |
| Valore attuale dei debiti per leasing | 8.027 | 1.060 |
| Di cui: | ||
| Corrente | 2.079 | 197 |
| Non corrente | 5.948 | 863 |
I debiti per locazioni finanziarie si riferiscono sia a leasing finanziari su macchinari per l'officina meccanica che al nuovo principio contabile IFRS 16, vedi nota 5.
Al 31 dicembre 2019 l'effetto del nuovo principio contabile incide alla voce "Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing" per € 6.100 mila e per € 6.466 mila nella voce "Pagamenti minimi dovuti per leasing".
Si evidenzia inoltre che esistono debiti verso parti correlate per un totale di € 2.135 mila di cui verso la controllante Bifin Srl per € 1.481 mila, HSD Spa per € 575 mila, Fincobi Srl per € 42 mila, Biesse Group Russia LLC per € 34 mila e Uniteam Spa per € 3 mila.
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| € '000 | |||
| Cassa | 1.165 | 2.841 | |
| Disponibilità liquide | 37.499 | 52.137 | |
| Liquidità | 38.664 | 54.978 | |
| Attività finanziarie | 2.620 | 444 | |
| Attività finanziarie verso parti correlate | 30.407 | 15.717 | |
| Debiti bancari correnti | (473) | (489) | |
| Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (33.767) | (11.842) | |
| Altri debiti finanziari correnti | (520) | (1.039) | |
| Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate | (43.718) | (38.693) | |
| Indebitamento finanziario corrente | (78.478) | (52.063) | |
| Indebitamento finanziario corrente netto | (6.787) | 19.076 | |
| Altri debiti finanziari non correnti | (30.558) | (32.161) | |
| Indebitamento finanziario non corrente | (30.558) | (32.161) | |
| Indebitamento finanziario netto | (37.345) | (13.085) | |
| 152 |
Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella, non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato della Società. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili.
A fine dicembre 2019 l'indebitamento finanziario netto della Società è in peggioramento di circa € 24,3 milioni, rispetto al valore registrato a fine dicembre 2018; tale incremento è dovuto per € 6.100 mila al debito finanziario contabilizzato in virtù del nuovo principio contabile IFRS 16.
Si precisa poi che il dato al 31 dicembre 2019 tiene conto del pagamento, avvenuto nel corso del 2019, del dividendo sul risultato 2018 agli azionisti, pari a circa € 13,1 milioni (€ 13,1 milioni nel 2018).
Anche durante il 2019 sono state negoziate linee di credito ottenute da controparti italiane per Biesse S.p.A. ma valide anche per le altre società controllate italiane.
| Garanzie | Quiescenza agenti |
Altri | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| € '000 | ||||
| Valore al 31/12/2018 | 2.664 | 173 | 1.558 | 4.395 |
| Accantonamenti | 265 | 816 | 2.514 | 3.595 |
| Rilascio | - | - | (181) | (181) |
| Utilizzi | - | (173) | (118) | (291) |
| Valore al 31/12/2019 | 2.929 | 816 | 3.773 | 7.518 |
L'accantonamento per garanzie rappresenta la miglior stima effettuata dagli Amministratori della Società a fronte degli oneri connessi alla garanzia concessa sui prodotti commercializzati dalla Società. L'accantonamento deriva da stime basate sull'esperienza passata e sull'analisi del grado di affidabilità dei prodotti commercializzati. L'accantonamento quiescenza agenti si riferisce alla passività collegata ai rapporti di agenzia in essere.
La voce "Altri" è così suddivisa:
| Contenziosi Legali e altro |
Contenziosi Tributari |
Totale | |
|---|---|---|---|
| € '000 | |||
| Valore al 31/12/2018 | 887 | 671 | 1.558 |
| Accantonamenti | 2.340 | 174 | 2.514 |
| Rilascio | (181) | - | (181) |
| Utilizzi | (118) | - | (118) |
| Valore al 31/12/2019 | 2.928 | 845 | 3.773 |
L'incremento del "Fondo Contenziosi legali e altro" deriva dall'incremento degli accantonamenti per rischi legali e per penali con i clienti.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Tali fondi sono suddivisi tra: | ||
| Passività correnti | 6.673 | 3.724 |
| Passività non correnti | 845 | 671 |
| Totale fondi rischi e oneri | 7.518 | 4.395 |
I fondi rappresentano la miglior stima effettuata dal management a copertura dei rischi.
I debiti commerciali verso terzi pari a € 92.766 mila (€ 111.680 mila nel 2018) si riferiscono prevalentemente a debiti verso fornitori per la normale attività operativa della società.
Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Il dettaglio dei debiti verso parti correlate è il seguente:
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| 1 9 |
1 6 |
|
| 17.028 | 19.825 | |
| 977 | 1.008 | |
| 18.024 | 20.849 | |
I debiti verso controllate hanno natura commerciale e si riferiscono alle transazioni effettuate per la cessione di beni e/o la prestazione di servizi.
La composizione del saldo è la seguente:
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| € '000 | ||
| Axxembla Srl | 779 | 209 |
| Biesse America Inc. | 755 | 1.045 |
| Biesse Asia Pte Ltd | - | 1 4 |
| Biesse Canada Inc. | 205 | 3 0 |
| Biesse Deutschland GmbH | 9 1 |
423 |
| Biesse France Sarl | 2 7 |
2 1 |
| Biesse Group Australia Pte Ltd | 432 | 119 |
| Biesse Group Russia LLC | 1 0 |
5 |
| Biesse Group UK Ltd | 4 9 |
3 9 |
| Biesse Gulf FZE | 9 0 |
7 5 |
| Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) | 173 | 133 |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery S.L | 218 | 423 |
| Biesse Korea LLC | 3 2 |
- |
| Biesse Malaysia SDN BHD | 4 7 |
4 9 |
| Biesse Manufacturing CO PVT Ltd | 2.798 | 3.547 |
| Biesse Schweiz GmbH | 9 9 |
1 5 |
| Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD | 304 | 1.116 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş | 332 | 155 |
| Biesservice Scandinavia AB | 4 3 |
6 1 |
| Bre.ma. Brenna Macchine S.r.l. | 1.772 | 2.281 |
| Bsoft Srl | 295 | 171 |
| HSD S.p.A. | 5.353 | 6.937 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. | 7 0 |
2 5 |
| Montresor & Co. Srl | 1 | 3 |
| Movetro Srl | - | 3 1 |
| Uniteam Spa | 657 | 507 |
| Viet Italia S.r.l. | 2.369 | 2.382 |
| WMP-Woodworking Machinery Portugal Unipessoal LDA | 2 7 |
9 |
| Totale | 17.028 | 19.825 |
La voce "Passività contrattuali verso terzi" per € 23.655 mila (€ 24.955 mila nel 2018) contiene gli anticipi, caparre e depositi versati dai clienti.
La voce "Passività contrattuali verso parti correlate" per € 2.518 mila (€ 9.416 mila nel 2018) contiene gli anticipi, caparre e depositi versati dalle filiali commerciali del Gruppo.
La composizione del saldo è la seguente:
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| € '000 | |||
| Biesse America Inc. | 2.518 | 8.297 | |
| Biesse Group UK Ltd | - | 1.119 | |
| Totale | 2.518 | 9.416 |
Le altre passività verso terzi si distinguono tra:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Altre passività verso terzi | - | 965 |
| Altre passività correnti verso terzi | 30.824 | 32.171 |
| Totale altre passività verso terzi | 30.824 | 33.136 |
Il decremento della voce "altre passività verso terzi" è dovuto alla contabilizzazione del reversal del valore attuale della PUT option sulle quote di minoranza della controllata Movetro.
Il saldo delle "altre passività correnti verso terzi" è pari ad € 30.824; di seguito il dettaglio:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
||
|---|---|---|---|
| € '000 | |||
| Debiti tributari | 7.189 | 5.124 | |
| Debiti vs istituti previdenziali | 8.004 | 8.736 | |
| Altri debiti verso dipendenti | 11.239 | 13.746 | |
| Altre passività correnti | 4.392 | 4.565 | |
| Totale altre passività correnti verso terzi | 30.824 | 32.171 |
La voce "Debiti tributari" contiene il saldo a debito dell'IVA per € 2.198 mila (nel 2018 il saldo era a credito). Il decremento della voce "Altri debiti verso dipendenti" è dovuto per € 1.641 mila al minor debito per Bonus e premi di risultato e per € 779 mila al minor debito per ferie residue.
La composizione del saldo delle altre attività correnti è la seguente:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
||
|---|---|---|---|
| € '000 | |||
| Altre attività vs società controllanti | 866 | 866 | |
| Altre attività vs società controllate | 1.506 | 232 | |
| Totale altre attività correnti verso parti correlate | 2.372 | 1.098 |
La voce "Altre attività vs società controllanti" è relativa alle istanze di rimborso IRES DL 201/2011 effettuate dalla controllante Bi.Fin. Srl a seguito del consolidato fiscale per il triennio 2005-2007 di cui era consolidante. L'incremento della voce "Altre attività vs società controllate" è riconducibile al versamento effettuato alla controllata Biesse France Sarl a seguito del contenzioso in essere tra la filiale francese ed il fisco locale e per il quale è stata attivata dall'Italia una istanza ai sensi dell'art. 31 quater del DPR 600/73.
La composizione del saldo delle altre passività correnti è la seguente:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Altre passività vs parti correlate | 1 | 2 6 |
| Altre passività vs società controllate | 2.344 | 963 |
| Totale altre passività correnti verso parti correlate | 2.345 | 989 |
La voce "altre passività vs società controllate" contiene per € 1.180 mila il debito verso la società controllata Biesse Deutschland GmbH per il riconoscimento di una penale e per il residuo si riferisce al debito verso le società controllate italiane aderenti al consolidato fiscale nazionale.
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||||
| Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | ||
| € '000 | |||||
| Derivati su cambi | 397 | (520) | 444 | (1.039) | |
| Totale | 397 | (520) | 444 | (1.039) |
La valutazione dei contratti aperti a fine anno, con saldo a conto economico negativo per € 123 mila (€ 595 mila nel 2018), si riferiscono a contratti di copertura non compatibili con i requisiti previsti dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'hedge accounting.
| € '000 | Natura | Valore nozionale | Fair value dei derivati | ||
|---|---|---|---|---|---|
| del | 31 | 31 | 31 | 31 | |
| rischio | dicembre | dicembre | dicembre | dicembre | |
| coperto | 2019 | 2018 | 2019 | 2018 | |
| Operazioni di copertura | |||||
| Operazioni a termine (Dollaro australiano) | Valuta | 9.784 | 6.134 | (182) | 102 |
| Operazioni a termine (Dollaro canadese) | Valuta | 5.624 | 4.197 | (89) | 61 |
| Operazioni a termine (Franco svizzero) | Valuta | 1.336 | 2.006 | (15) | (14) |
| Operazioni a termine (Renminbi Cinesi) | Valuta | 1.841 | 5.168 | - | (125) |
| Operazioni a termine (Sterlina Regno Unito) | Valuta | 3.409 | 6.842 | (48) | 81 |
| Operazioni a termine (Dollaro neozelandese) | Valuta | 976 | 1.436 | (33) | (42) |
| Operazioni a termine (Dollaro USA) | Valuta | 14.047 | 28.262 | 120 | (658) |
| Operazioni a termine (Rublo Russo) | Valuta | 572 | - | (11) | - |
| Operazioni a termine (Dollaro Hong Kong) | Valuta | 12.318 | - | 135 | - |
| Totale | 49.907 | 54.045 | (123) | (595) |
I singoli effetti riportati nella tabella sopra includono variazione positive e negative.
La Biesse S.p.A. è parte in causa in varie azioni legali e controversie. Si ritiene tuttavia che la risoluzione di tali controversie non debba generare passività ulteriori rispetto a quanto già stanziato in apposito fondo rischi. Per quanto attiene alle passività potenziali relative ai rischi fiscali si rinvia alla nota 38.
In riferimento agli impegni di acquisto va segnalato che il contratto sottoscritto per l'acquisto della partecipazione di maggioranza in Movetro S.r.l. evidenzia l'esistenza di un'opzione Put a favore dei venditori sulle quote residuali del capitale sociale della controllata pari al 40%.
Relativamente alle garanzie prestate, la Società ha rilasciato fidejussioni pari ad € 37.443 mila. Le componenti più rilevanti riguardano: la garanzia a favore di UBI banca per la linea di fido concessa alla controllata HSD S.p.A. (€ 6.000 mila), le garanzie rilasciate a favore di UNICREDIT per affidamenti concessi a Dongguang Korex Machinery (€ 9.000 mila) e Biesse Trading (Shanghai) Co. Ltd. (€ 6.000 mila); la garanzia rilasciata a favore di BPM (€ 3.000 mila) per affidamenti concessi alla nostra controllata Biesse Turkey; la garanzia rilasciata a fronte del progetto MO.TO. (carte di credito) in favore della Banca Popolare dell'Emilia Romagna (€ 9.300 mila); la garanzia prestata a favore di BPM riferita ad un contratto di riacquisto di un credito verso un cliente stipulato tra la controllata Movetro S.r.l. e BPM, in caso di inadempienza da parte della controllata stessa (€ 1.470 mila) Oltre a quanto sopra, sono in essere garanzie (bancarie) a favore di clienti per anticipi versati – advance payment bonds (€ 3.990 mila), a favore di Avant a garanzia del saldo del debito per l'acquisto della società Bsoft Srl (€ 85 mila) e altre garanzie minori.
Alla data di bilancio la società ha emesso lettere di patronage a favore di società controllate per € 20.428 mila.
La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:
Le politiche di gestione dei rischi della società hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali la società è esposta, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi ed il rispetto di tali limiti. Queste politiche ed i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e delle attività della Società.
Per quanto riguarda il rischio connesso alla fluttuazione del prezzo delle materie prime la società tende a gestire l'impatto economico bloccando il costo di acquisto per periodi non inferiori al semestre. L'impatto delle principali materie prime, in particolare acciaio, sul valore medio dei prodotti della società è marginale, rispetto al costo di produzione finale.
Nei paragrafi seguenti viene analizzato, attraverso sensitivity analysis, l'impatto potenziale sui risultati consuntivi derivante da ipotetiche fluttuazioni dei parametri di riferimento. Tali analisi si basano, così come previsto dall'IFRS 7, su scenari semplificati applicati ai dati consuntivi dei periodi presi a riferimento e, per loro stessa natura, non possono considerarsi indicatori degli effetti reali di futuri cambiamenti dei parametri di riferimento a fronte di una struttura patrimoniale e finanziaria differente e condizioni di mercato diverse, né possono riflettere le interrelazioni e la complessità dei mercati di riferimento.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni dei titoli di capitale. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.
La diversa distribuzione geografica delle attività produttive e commerciali comporta un'esposizione al rischio di cambio, sia di tipo transattivo che di tipo traslativo.
Tale rischio è generato dalle operazioni di natura commerciale e finanziaria effettuate dalla società in divise diverse da quella funzionale della società. L'oscillazione dei tassi di cambio tra il momento in cui si origina il rapporto commerciale/finanziario e il momento di perfezionamento dell'operazione (incasso/pagamento) può determinare utili o perdite dovute al cambio.
La società gestisce tale rischio facendo ricorso all'acquisto di strumenti derivati quali contratti di vendita di valuta a termine (forward) e cross currency swap. A partire dall'esercizio 2016, come detto in precedenza, la società, dando seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 marzo 2016 che ha approvato la nuova policy di gestione del rischio cambio del Gruppo Biesse, ha interrotto l'utilizzo della tecnica contabile dell'hedge accounting per la rilevazione degli strumenti derivati poiché, rispetto alla realtà aziendale, le regole previste dallo IFRS 9 risultano stringenti per poter essere applicate con efficacia ed in modo pieno.
La tabella seguente sintetizza i dati quantitativi dell'esposizione della società al rischio di cambio:
| Attività finanziarie | Passività finanziarie | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| € '000 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||
| Dollaro USA | 16.373 | 20.443 | 7.500 | 21.875 | ||||
| Dollaro Canada | 1.892 | 1.703 | 270 | 4 | ||||
| Sterlina Regno Unito | 2.959 | 5.977 | 928 | 3.112 | ||||
| Dollaro Australiano | 10.364 | 7.602 | 545 | 28 | ||||
| Franco Svizzero | (182) | 779 | 108 | 29 | ||||
| Dollaro Neozelandese | 810 | 1.223 | 33 | 45 | ||||
| Rupia Indiana | 2 | 2 | - | - | ||||
| Dollaro Hong Kong | 12.494 | 3 | 15 | - | ||||
| Reminbi Cinese | 1.397 | 4.628 | 150 | 169 | ||||
| Altre valute | 762 | 293 | 371 | 62 | ||||
| Totale | 46.871 | 42.653 | 9.920 | 25.324 |
Nella determinazione dell'ammontare esposto al rischio di cambio, la società include anche gli ordini acquisiti espressi in valuta estera nel periodo che precede la loro trasformazione in crediti commerciali (spedizione-fatturazione).
Di seguito si riporta una sensitivity analysis che illustra gli effetti determinati sul conto economico di un rafforzamento/indebolimento dell'euro del +15%/-15%.
Questa analisi presuppone che tutte le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano invariate.
| Effetti sul conto economico | ||||
|---|---|---|---|---|
| € '000 | se cambio > 15% | se cambio < 15% | ||
| Dollaro USA | (1.157) | 1.566 | ||
| Dollaro Canada | (212) | 286 | ||
| Sterlina Regno Unito | (265) | 359 | ||
| Dollaro Australiano | (1.281) | 1.733 | ||
| Dollaro Neozelandese | (101) | 137 | ||
| Dollaro Hong Kong | (1.628) | 2.202 | ||
| Reminbi Cinese | (163) | 220 | ||
| Totale | (4.807) | 6.503 |
Gli importi sopra riportati, sono esposti al lordo delle coperture che sono di importo non rilevante.
Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dall'esposizione alla variabilità del fair value o dei flussi di cassa futuri di attività o passività finanziarie a causa delle variazioni nei tassi d'interesse di mercato.
La società è esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse con riferimento alla determinazione degli oneri finanziari relativi all'indebitamento verso società di leasing per acquisizione di cespiti effettuate attraverso ricorso a leasing finanziario. Considerata l'attuale esposizione limitata e la sostanziale stabilità dei tassi d'interesse (area EURO), la scelta aziendale è quella di non effettuare coperture a fronte del proprio debito.
La sensitivity analysis per valutare l'impatto potenziale determinato dalla variazione ipotetica istantanea e sfavorevole del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine sugli strumenti finanziari (tipicamente disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari) non evidenzia impatti significativi sul risultato e il patrimonio netto della società.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della società a potenziali perdite finanziarie derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali assunte dalle controparti commerciali e finanziarie.
L'esposizione principale è quella verso i clienti. Al fine di limitare tale rischio la società ha posto in essere procedure per la valutazione della potenzialità e della solidità finanziaria della clientela, per il monitoraggio dei flussi di incassi attesi e per le eventuali azioni di recupero.
Tali procedure prevedono tipicamente la finalizzazione delle vendite a fronte dell'ottenimento di anticipi, tuttavia nel caso di clienti considerati strategici dalla Direzione, vengono definiti e monitorati i limiti di affidamento riconosciuti agli stessi.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie, espresso al netto delle svalutazioni a fronte delle perdite previste, rappresenta la massima esposizione al rischio di credito.
Per altre informazioni sulle modalità di determinazione del fondo svalutazione crediti e sulle caratteristiche dei crediti scaduti si rinvia a quanto commentato alla nota 22 sui crediti commerciali.
| € '000 | Corrente | Entro 30gg | 30-180 gg | 180gg 1anno |
Oltre 1 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| % perdita stimata | 0,4% | 0,3% | 1,1% | 12,7% | 73,5% | 4,7% |
| Valore del credito | 53.923 | 3.040 | 1.667 | 1.162 | 3.523 | 63.315 |
| Perdita su crediti stimata | 209 | 8 | 18 | 147 | 2.589 | 2.971 |
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze dovuti.
La negoziazione e la gestione dei rapporti bancari avviene centralmente a livello di Gruppo Biesse, in virtù dell'accordo di Cash Pooling, al fine di assicurare la copertura delle esigenze finanziarie di breve e medio periodo al minor costo possibile. Anche la raccolta di risorse a medio/lungo termine sul mercato dei capitali è ottimizzata mediante una gestione centralizzata.
Una gestione prudente del rischio sopra descritto implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e/o titoli a breve termine facilmente smobilizzabili, inoltre la consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, alla copertura dei debiti verso fornitori.
La tabella che segue riporta i flussi previsti in base alle scadenze contrattuali delle passività finanziarie diverse dai derivati. I saldi relativi alle passività per leasing finanziari, scoperti e finanziamenti bancari sono espressi al loro valore contrattuale non attualizzato, che include sia la quota in conto capitale che la quota in conto interessi. I finanziamenti e le altre passività finanziarie sono classificati in base alla prima scadenza in cui può essere chiesto il rimborso, e le passività finanziarie a revoca e le altre passività di cui non sono disponibili le scadenze contrattuali sono considerate esigibili a vista ("worst case scenario").
| € '000 | Entro 30gg | 30-180 gg | 180gg 1anno |
1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali e debiti |
||||||
| diversi | 48.850 | 78.490 | 8.944 | 361 | 108 | 136.753 |
| Scoperti e finanziamenti |
||||||
| bancari/intercompany | 2.157 | 63.043 | 10.946 | 24.729 | - | 100.875 |
| Totale | 51.007 | 141.533 | 19.890 | 25.090 | 108 | 237.628 |
| € '000 | Entro 30gg | 30-180 gg | 180gg 1anno |
1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti commerciali e debiti |
||||||
| diversi | 85.042 | 68.065 | 10.021 | 402 | 153 | 163.683 |
| Scoperti e finanziamenti |
||||||
| bancari/intercompany | 2.172 | 42.948 | 5.936 | 31.448 | - | 82.504 |
| Totale | 87.214 | 111.013 | 15.957 | 31.850 | 153 | 246.187 |
La società monitora il rischio di liquidità attraverso il controllo giornaliero dei flussi netti al fine di garantire un'efficiente gestione delle risorse finanziarie.
La consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, la copertura dei debiti verso fornitori.
Si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio:
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| ATTIVITA' FINANZIARIE | ||
| Valutate a fair value con contropartita a conto economico : | ||
| Attività finanziarie da strumenti derivati | 397 | 444 |
| Finanziamenti e crediti valutati a costo ammmortizzato : | ||
| Crediti commerciali | 107.111 | 127.699 |
| Altre attività | 35.712 | 17.765 |
| - altre attività finanziarie e crediti non correnti | 710 | 950 |
| - altre attività finanziarie correnti | 32.630 | 15.717 |
| - altre attività correnti | 2.372 | 1.098 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 38.664 | 54.978 |
| PASSIVITA' FINANZIARIE | ||
| Valutate a fair value con contropartita a conto economico : | ||
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 520 | 1.039 |
| Valutate a costo ammortizzato : | ||
| Debiti commerciali | 110.032 | 142.756 |
| Debiti bancari, per locazioni finanziarie e altre passività finanziarie | 108.516 | 83.184 |
| Altre passività correnti | 21.589 | 23.472 |
| Il valore di bilancio delle attività e passività finanziarie sopra descritte è pari o approssima il fair value delle stesse. | ||
| In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: |
||
| Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; |
Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o
Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Con riferimento agli strumenti derivati esistenti al 31 dicembre 2019:
Importi dei canoni corrisposti durante l'esercizio:
| 31 Dicembre 2019 |
31 Dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Importi dei canoni corrisposti durante l'esercizio | 1.150 | 3.545 |
| Totale | 1.150 | 3.545 |
Il decremento rispetto al periodo precedente è dovuto all'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16; per maggiori dettagli si rimanda alla nota 5.
Alla data di bilancio, l'ammontare dei canoni ancora dovuti su contratti di leasing operativi irrevocabili è il seguente:
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| € '000 | |||
| Entro un anno | 621 | 2.294 | |
| Tra uno e cinque anni | 674 | 2.793 | |
| Oltre cinque anni | - | 119 | |
| Totale | 1.295 | 5.206 |
I contratti in essere riguardano la parte servizi sui canoni di noleggio auto.
Importi dei canoni incassati durante l'esercizio:
| 31 Dicembre 2019 |
31 Dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Importi dei canoni incassati durante l'esercizio | 256 | 166 |
| Totale | 256 | 166 |
Alla data di bilancio l'ammontare dei canoni ancora da incassare, in relazione a contratti di affitti attivi irrevocabili è il seguente:
| 31 Dicembre | 31 Dicembre 2018 |
||
|---|---|---|---|
| 2019 | |||
| € '000 | |||
| Entro un anno | 194 | 193 | |
| Tra uno e cinque anni | 536 | 688 | |
| Oltre cinque anni | 5 | 3 8 |
|
| Totale | 735 | 919 | |
Per quanto riguarda l'esercizio 2019, si segnalano le seguenti operazioni significative che non hanno comportato variazioni nei flussi di cassa:
Nelle tabelle che seguono è riportato il dettaglio delle variazioni delle passività finanziarie, con la separata evidenza di quelle che hanno comportato flussi di cassa (riportate nella sezione "Attività finanziarie" del rendiconto finanziario) rispetto alle altre variazioni che non determinano impatti di carattere monetario:
| 31 Dicembre | Flussi di | Variazioni non monetarie |
31 Dicembre | |
|---|---|---|---|---|
| 2018 | cassa | Altro | 2019 | |
| € '000 | ||||
| Finanziamenti bancari | 43.432 | 13.415 | (76) | 56.771 |
| Debiti per locazioni finanziarie | 1.060 | (2.314) | 9.281 | 8.027 |
| Altre pass.finanz. correnti verso parti correlate | 38.693 | 5.111 | (86) | 43.718 |
| Totale | 83.185 | 16.212 | 9.119 | 108.516 |
| 31 Dicembre | Flussi di | Variazioni non monetarie |
31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | cassa | Altro | 2018 | ||
| € '000 | |||||
| Finanziamenti bancari | 32.107 | 11.323 | 2 | 43.432 | |
| Debiti per locazioni finanziarie | 1.259 | (199) | - | 1.060 | |
| Altre pass.finanz. correnti verso parti correlate | 28.575 | 15.247 | (5.129) | 38.693 | |
| Totale | 61.941 | 26.371 | (5.127) | 83.185 |
Nel corso dell'esercizio 2019 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.
La Società è controllata direttamente da Bi. Fin. Srl (operante in Italia) ed indirettamente dal Cav. Dott. Giancarlo Selci (residente in Italia). Sono altresì identificati come parti correlate i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e le società da loro controllate in via diretta o indiretta o di proprietà di parenti stretti.
I dettagli delle operazioni tra Biesse ed altre entità correlate sono indicati di seguito.
| Costi 2019 | Costi 2018 | Ricavi 2019 | Ricavi 2018 | |
|---|---|---|---|---|
| € '000 | ||||
| Controllate | ||||
| Controllate | 59.704 | 56.209 | 192.659 | 216.568 |
| Controllanti | ||||
| Bifin S.r.l. | 171 | 115 | - | - |
| Altre società correlate | ||||
| Fincobi S.r.l. | 16 | 14 | 1 | 1 |
| Semar S.r.l. | 1.192 | 1.374 | - | - |
| Wirutex S.r.l. | 1.434 | 1.475 | 31 | 38 |
| Componenti Consiglio di Amministrazione | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | 2.873 | 2.476 | 1 | - |
| Componenti Collegio Sindacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | 166 | 194 | - | - |
| Altre parti correlate | ||||
| Totale operazioni con parti correlate | 65.556 | 61.857 | 192.692 | 216.607 |
| Crediti 2019 | Crediti 2018 | Debiti 2019 | Debiti 2018 | |
| € '000 | ||||
| Controllate | ||||
| Controllate | 78.666 | 85.377 | 66.220 | 69.952 |
| Controllanti | ||||
| Bifin S.r.l. | 866 | 866 | 1.499 | 16 |
| Altre società correlate | ||||
| Fincobi S.r.l. | - | - | 43 | - |
| Semar S.r.l. | - | - | 400 | 466 |
| Wirutex S.r.l. | 13 | 18 | 465 | 510 |
| Componenti Consiglio di Amministrazione | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | - | - | 1 | 190 |
| Componenti Collegio Sindacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | - | - | 111 | 31 |
| Altre parti correlate | ||||
| Totale operazioni con parti correlate | 79.545 | 86.261 | 68.739 | 71.165 |
Le condizioni contrattuali praticate con le suddette parti correlate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.
Nel 2019 i debiti verso parti correlate contengo i debiti per diritti d'uso in base al nuovo principio contabile IFRS 16; al 31/12/19 risultano debiti verso la controllante Bifin Srl per € 1.481 mila, HSD Spa per € 575 mila, Fincobi Srl per € 42 mila, Biesse Group Russia LLC per € 34 mila e Uniteam Spa per € 3 mila.
I compensi riconosciuti agli amministratori sono fissati dal Comitato per le Retribuzioni, in funzione dei livelli retributivi medi di mercato; per maggiori dettagli si rinvia alla relazione del Comitato per le Retribuzioni pubblicata sul sito internet www.biesse.com.
Ai sensi dell'art. 2497-bis c. 4 c.c., segnaliamo che la Società Bi.fin. Srl, con sede in Pesaro viale F.lli Rosselli n. 46, esercita attività di direzione e coordinamento sulla Biesse S.p.A.
Come richiesto dal codice civile esponiamo i dati essenziali (in migliaia di Euro) dell'ultimo bilancio della società Bi.Fin. S.r.l. depositato presso la Camera di Commercio. Vi sottolineiamo che:
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| STATO PATRIMONIALE | 2018 | 2017 |
| € '000 | ||
| ATTIVO | ||
| B) Immobilizzazioni | 32.647 | 32.729 |
| C) Attivo circolante | 25.979 | 24.904 |
| D) Ratei e risconti | 2 | - |
| Totale attivo | 58.628 | 57.633 |
| PASSIVO | ||
| A) Patrimonio Netto: | ||
| Capitale sociale | 10.569 | 10.569 |
| Riserve | 40.218 | 41.112 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 6.642 | 4.706 |
| D) Debiti | 1.199 | 1.246 |
| Totale passivo | 58.628 | 57.633 |
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
| CONTO ECONOMICO | 2018 | 2017 |
| € '000 | ||
| A) Valore della produzione | 462 | 382 |
| B) Costi della produzione | (637) | (732) |
| C) Proventi e oneri finanziari | 6.821 | 5.056 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (4) | - |
| Risultato d'esercizio | 6.642 | 4.706 |
In ordine ai rapporti commerciali e finanziari con la controllante Bi.Fin. S.r.l., si rinvia a quanto indicato alle note 23 e 40.
Come richiesto dal Codice Civile si evidenzia che:
Per il dettaglio degli aiuti di Stato e degli aiuti de minimis ricevuti, per i quali è previsto l'obbligo di comunicazione nel Registro Nazionale Aiuti di Stato di cui all'art. 52, L. 234/2012, si fa espresso rinvio a detto registro. Si riportano tuttavia i seguenti:
| Soggetto | Contributo | ||
|---|---|---|---|
| N | erogante | ricevuto € '000 | Causale |
| 1 | Fondimpresa | 141 Contributo formazione personale erogato da Fondimpresa | |
| 2 | Fondirigenti | 7 Contributo formazione personale erogato da Fondirigenti | |
| GSE SPA Gestore dei Servizi | |||
| 3 | Energetici | 1 | 5 Contributo GSE scambio sul posto |
| Descrizione carica | Compensi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | Emolumenti | Benefici non monetari |
Bonus ed altri incentivi |
Altri compensi |
||
| Soggetto | Carica ricoperta | Durata carica | ||||
| Selci Giancarlo | Presidente CdA | 24/04/2021 | 850 | 4 | - | - |
| Selci Roberto | Amm. Delegato | 24/04/2021 | 830 | 13 | - | - |
| Parpajola Alessandra | Consigliere CdA | 24/04/2021 | 330 | 12 | - | - |
| Porcellini Stefano | Consigliere CdA** e Direttore Generale |
24/04/2021 | 80 | 5 | 87 | 453 |
| Vanini Silvia | Consigliere CdA** | 24/04/2021 | 13 | 4 | 55 | 104 |
| Righini Elisabetta | Consigliere CdA* | 24/04/2021 | 20 | - | - | 4 |
| Federica Palazzi | Consigliere CdA* | 24/04/2021 | 20 | - | - | 4 |
| Giovanni Chiura | Consigliere CdA* | 24/04/2021 | 20 | - | - | - |
| Totale | 2.163 | 38 | 142 | 565 | ||
| De Mitri Paolo | Presidente Collegio Sindacale |
24/04/2021 | 74 | - | - | - |
| Cecchini Silvia | Sindaco | 24/04/2021 | 46 | - | - | - |
| Sanchioni Claudio | Sindaco | 05/06/2019 | 20 | - | - | - |
| De Rosa Dario | Sindaco | 24/04/2021 | 26 | - | - | - |
| Totale | 166 |
* Consiglieri indipendenti.
** Dirigenti con funzioni strategiche della Biesse S.p.A. che ricoprono l'incarico di Consiglieri.
Con verbale dell'Assemblea Soci del 24 aprile 2018 sono stati nominati il Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale per gli esercizi 2018-2020.
Il Consiglio di Amministrazione, alla luce del continuo evolversi dei più recenti avvenimenti e della forte accelerazione delle ripercussioni negative che impattano tutti i mercati internazionali, propone di non procedere alla distribuzione di dividendi dall'utile netto.
Vi invitiamo, dunque, a voler deliberare in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di € 4.062.882,80 a Riserva straordinaria.
Si propone l'assegnazione a Riserva straordinaria della Riserva utili su cambi per € 79.364,39.
Pesaro, 13 marzo 2020
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Pesaro, 13 marzo 2020
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier De La Tour
| Denominazione e sede |
Sede | Divisa | Cap. Sociale | Patrimonio netto incluso risultato d'esercizio |
Risultato d'esercizio |
Quota di possesso |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Biesse America Inc. |
4110 Meadow Oak Drive (28208) - Charlotte - North Carolina - USA |
USD | 11.500.000 | 16.631.036 | 4.965.180 | Diretta 100% |
| Biesservice Scandinavia AB |
Maskinvägen 1 Lindas - Svezia |
SEK | 200.000 | 4.056.896 | 442.568 | Diretta 60% |
| Biesse Canada Inc. |
18005 Rue Lapointe - Mirabel (Quebec) - Canada |
CAD | 180.000 | 1.020.701 | 808.553 | Diretta 100% |
| Biesse Asia Pte Ltd |
5 Woodlands terrace - #02-01 Zagro Global Hub – Singapore |
EUR | 1.548.927 | 2.009.267 | 459.834 | Diretta 100% |
| Biesse Group UK Ltd |
Lamport Drive, Heartlands Business Park - Northamptonshine - Gran Bretagna |
GBP | 655.019 | 1.336.725 | 603.289 | Diretta 100% |
| Biesse France Sarl | 4, Chemin de Moninsable – Brignais - Francia |
Euro | 1.244.000 | 2.044.637 | 618.767 | Diretta 100% |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery SL |
C/Montserrat Roig,9 - L'Hospitalet de Llobregat - Barcellona - Spagna |
Euro | 699.646 | 1.986.799 | 1.101.508 | Diretta 100% |
| Biesse Group Deutschland Gmbh |
Gewerberstrasse, 6/A - Elchingen (Ulm), - Germania |
Euro | 1.432.600 | 3.086.893 | 429.791 | Diretta 100% |
| Biesse Group Australia Pte Ltd |
3 Widemere Road - Wetherill Park - Sydney New South Wales - Australia |
AUD | 15.046.547 | 1.259.832 | (5.736.817) | Diretta 100% |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd |
UNIT B, 13 Vogler Drive - Manukau - Auckland - New Zealand |
NZD | 3.415.665 | 835.812 | (400.369) | Diretta 100% |
| H.S.D. S.p.A. | Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto - (PU) |
Euro | 1.141.490 | 49.852.498 | 8.239.066 | Diretta 100% |
| Bre.ma Brenna macchine Srl |
Via Manzoni, 2340 - Alzate Brianza (CO) |
Euro | 70.000 | 2.599.411 | 627.644 | Diretta 98% |
| Viet Italia Srl | Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto - (PU) |
Euro | 10.000 | 2.578.726 | (395.597) | Diretta 85% |
| Denominazione e sede |
Sede | Divisa | Cap. Sociale | Patrimonio netto incluso risultato d'esercizio |
Risultato d'esercizio |
Quota di possesso |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Axxembla Srl | Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto - (PU) |
Euro | 10.000 | 763.667 | 292.672 | Diretta 100% |
| Uniteam S.p.A. | Via della Meccanica 12 Thiene (VI) |
Euro | 390.000 | 1.645.252 | (968.927) | Diretta 100% |
| Bsoft Srl | Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto - (PU) |
Euro | 10.000 | 616.673 | 227.947 | Diretta 100% |
| Movetro Srl | Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto - (PU) |
Euro | 51.000 | 1.899.851 | 1.353.775 | Diretta 60% |
| Montresor Srl | Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto - (PU) |
Euro | 1.000.000 | 1.090.872 | 48.161 | Diretta 60% |
| Biesse manufacturing PVT Ltd |
Jakkasandra Village, Sondekoppa rd. - Nelamanga Taluk Survey No. 32, No. 469 - Bangalore Rural District, - India |
INR | 721.932.182 | 2.222.564.241 | 252.980.762 | Diretta 100% |
| OOO Biesse Group Russia |
Ul. Elektrozavodskaya, 27 Moscow, Russian Federation |
RUB | 99.209.440 | 9.624.115 | (38.590.870) | Diretta 100% |
| Biesse Gulf FZE | Dubai, free Trade Zone | AED | 11.242.857 | 2.121.975 | (4.052.008) | Diretta 100% |
| Biesse Hong Kong Ltd ( ex Centre Gain Ltd) |
Room 703, 7/F,Cheong Tai Comm, Bldg., 60 Wing Lok Street, Sheung Wan, Hong Kong |
HKD | 325.952.688 | 85.644.043 | (6.769.817) | Diretta 100% |
| Dongguan Korex Machinery Co. Ltd |
Dongguan City – Guangdong Province |
CNY | 280.946.867 | 19.339.063 | (45.029.085) | Indiretta 100% |
| HSD USA Inc | 3764 SW 30th Avenue – Hollywood - Florida - Usa |
USD | 250.000 | 1.163.348 | 692.346 | Indiretta 100% |
| HSD Deutschland Gmbh |
Brückenstraße 32 – Göppingen - Germania |
Euro | 25.000 | 298.525 | 270.811 | Indiretta 100% |
| HSD Mechatronic (Shanghai) CO.LTD |
D2, first floor, 207 Taigu road - Waigaoqiao free trade zone - Shanghai – Cina |
CNY | 2.118.319 | 6.297.430 | (1.878.266) | Indiretta 100% |
| HSD Mechatronic Korea |
414, Tawontakra2, 76, Dongsan-ro, Danwon-gu, Ansan-si 15434, South Korea |
KRW | 101.270.000 | 160.664.261 | 34.382.068 | Indiretta 100% |
| Denominazione e sede |
Sede | Divisa | Cap. Sociale | Patrimonio netto incluso risultato d'esercizio |
Risultato d'esercizio |
Quota di possesso |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Biesse Schweiz Gmbh |
Grabenhofstrasse, 1 Kriens - Svizzera |
CHF | 100.000 | 614.647 | 63.161 | Indiretta 100% |
| Biesse Austria Gmbh |
AM Messezentrum, 6 Salzburg A 5020 – Austria |
EUR | 685.000 | 52.822 | (4.299) | Indiretta 100% |
| Intermac do Brasil Comercio de Maquinas e Equipamentos Ltda. |
Andar Pilotis Sala, 42 Sao Paulo – 2300 Brasil |
BRL | 12.964.254 | 3.255.095 | (276.125) | Diretta 99,96% Indiretta 0,04% |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş |
Yukari Dudullu Mahallesi Bayraktar CD Nutuk Sock. 4 – Umraniye - Istambul 34 34775 – Turchia |
TRY | 45.500.000 | 34.636.105 | 88.641 | Diretta 100% |
| WMP Woodworking machinery Portugal Unipessoal LDA |
Sintra business park, ED.01 - 1°Q Sintra - Portogallo |
Euro | 5.000 | (815.924) | (391.529) | Indiretta 100% |
| Biesse Trading (Shanghai) CO.LTD |
Building 10 No.205 Dong Ye Road - Dong Jing Industrial Zone, Song Jiang District - Shanghai - Cina |
CNY | 76.000.000 | 1.610.181 | (9.585.283) | Indiretta 100% |
| Biesse Indonesia Pt. |
Jl. Kh.Mas Mansyur 121 Jakarta, Indonesia |
IDR | 2.500.000.000 | 8.510.081.909 | 2.712.965.941 | Diretta 10% Indiretta 90% |
| Biesse Malaysia SDN BHD |
Dataran Sunway , Kota Damansara – Petaling Jaya, Selangor Darul Ehsan – Malaysia |
MYR | 5.000.000 | 9.008.796 | 247.860 | Indiretta 100% |
| Biesse Korea LLC | Geomdan Industrial Estate, Oryu-Dong, Seo-Gu – Incheon – Corea del Sud |
KRW | 100.000.000 | 204.386.436 | 78.110.950 | Indiretta 100% |
| Biesse Taiwan | 6F-5, No. 188, Sec. 5, Nanking E. Rd., Taipei City 105, Taiwan (ROC) |
TWD | 500.000 | 1.988.991 | (62.140) | Indiretta 100% |
| Società | Valore storico | Svalutazioni esercizi precedenti |
Acquisti, sottoscr. incrementi Capitale Sociale e versamenti c/capitale |
Cessioni e altri movimenti |
Svalutaz. e riprese di valore 2019 |
Valore al 31/12/19 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| € '000 | ||||||
| Axxembla Srl | 10 | - | - | - | - | 10 |
| Biesse America Inc. | 7.580 | - | - | - | - | 7.580 |
| Biesse Asia Pte Ltd | 1.088 | - | - | - | - | 1.088 |
| Biesse Canada Inc. | 96 | - | - | - | - | 96 |
| Biesse Group |
9.719 | (3.491) | - | - | - | 6.228 |
| Deutschland GmbH | ||||||
| Biesse Groupe France Sarl |
4.879 | - | - | - | - | 4.879 |
| Biesse Group Australia Pte Ltd |
10.807 | (5.500) | - | - | (4.800) | 507 |
| Biesse Group New Zealand PTY Ltd |
1.806 | - | - | - | - | 1.806 |
| Biesse Group Russia | 1.026 | (1.000) | 554 | - | - | 580 |
| Biesse Group UK Ltd | 1.088 | - | - | - | - | 1.088 |
| Biesse Gulf FZE | 1.619 | - | 1.200 | - | (1.800) | 1.019 |
| Biesse Hong Kong Ltd (ex Centre Gain Ltd) |
48.860 | (38.860) | - | - | (2.300) | 7.700 |
| Biesse Iberica Woodworking Machinery SL |
11.793 | (7.345) | - | - | - | 4.448 |
| Biesse Indonesia PT. | 23 | - | - | - | - | 23 |
| Biesse Manufacturing Co. PVT Ltd |
17.839 | - | - | - | - | 17.839 |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.Ş |
8.800 | (3.000) | - | - | - | 5.800 |
| Biesservice Scandinavia AB |
13 | - | - | - | - | 13 |
| Bre.ma Brenna Macchine Srl |
10.678 | (6.531) | - | - | - | 4.147 |
| Bsoft Srl | 507 | - | - | - | - | 507 |
| HSD S.p.A. | 21.915 | - | - | - | - | 21.915 |
| Intermac Do Brasil Servisos e Negocios Ltda. |
3.433 | (2.507) | - | - | - | 926 |
| Montresor Srl | 619 | - | - | - | - | 619 |
| Movetro Srl | 3.748 | - | - | (1.000) | - | 2.748 |
| Uniteam S.p.A. | 3.942 | - | - | - | - | 3.942 |
| Viet Italia Srl | 2.455 | - | - | - | - | 2.455 |
| TOTALE | 174.343 | (68.234) | 1.754 | (1.000) | (8.900) | 97.963 |
| 31 Dicembre | di cui parti | % di incidenza | 31 Dicembre | di cui parti | % di incidenza | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | correlate | 2018 | correlate | |||
| Ricavi | 425.281.911 | 177.407.481 | 41,72% | 472.411.981 | 201.424.270 | 42,64% |
| Altri ricavi operativi | 7.168.795 | 3.283.028 | 45,80% | 5.873.641 | 3.087.636 | 52,57% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione | 8.669.724 | - | - | 2.187.381 | - | - |
| Consumi di materie prime e materiali di consumo | (235.958.086) | (59.244.431) | 25,11% | (252.237.475) | (56.465.081) | 22,39% |
| Costi del personale | (106.983.975) | 548.739 | (0,51)% | (107.770.564) | 717.697 | (0,67)% |
| Costi del personale - oneri non ricorrenti | (519.000) | - | - | (55.776) | - | - |
| Altre spese operative | (64.561.739) | (6.457.749) | 10,00% | (66.165.665) | (5.861.734) | 8,86% |
| Altre spese operative - oneri non ricorrenti | (48.500) | - | - | (1.038.746) | - | - |
| Ammortamenti | (19.785.266) | (225.569) | 1,14% | (15.732.475) | - | - |
| Accantonamenti | (2.439.575) | - | - | (886.460) | - | - |
| Accantonamenti - oneri non ricorrenti | (816.000) | - | - | - | - | - |
| Perdite durevoli di valore di attività - oneri non ricorrenti | (4.745.509) | - | - | (216.740) | - | - |
| Risultato operativo | 5.262.780 | - | - | 36.369.102 | - | - |
| Quota di utili/perdite di imprese correlate | (8.900.000) | (8.900.000) | 100,00% | (8.485.495) | (8.485.495) | 100,00% |
| Proventi finanziari | 5.100.525 | 348.070 | 6,82% | 6.397.665 | 213.269 | 3,33% |
| Dividendi | 11.653.116 | 11.653.116 | 100,00% | 11.882.278 | 11.882.278 | 100,00% |
| Oneri finanziari | (8.312.070) | (177.373) | 2,13% | (9.572.047) | (248.421) | 2,60% |
| Risultato prima delle imposte | 4.804.351 | - | - | 36.591.503 | - | - |
| Imposte | (741.468) | - | - | (4.578.410) | - | - |
| Risultato d'esercizio | 4.062.883 | - | - | 32.013.093 | - | - |
| 31 Dicembre | di cui parti | % di incidenza | 31 Dicembre | di cui parti | % di incidenza | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | correlate | 2018 | correlate | |||
| ATTIVITA' | ||||||
| Attività non correnti | ||||||
| Immobili, impianti e macchinari | 59.359.971 | - | - | 48.662.801 | - | - |
| Attrezzature e altre immobilizzazioni materiali | 8.557.779 | - | - | 8.181.048 | - | - |
| Avviamento | 6.247.288 | - | - | 6.247.288 | - | - |
| Altre attività immateriali | 48.599.675 | - | - | 49.506.832 | - | - |
| Attività fiscali differite | 4.481.752 | - | - | 3.445.860 | - | - |
| Partecipazioni in imprese controllate e collegate | 97.962.642 | 97.962.642 | 100,00% | 106.109.304 | 106.109.304 | 100,00% |
| Altre attività finanziarie e crediti non correnti | 709.955 | - | - | 950.232 | - | - |
| 225.919.062 | 97.962.642 | 43,36% 223.103.365 106.109.304 | 47,56% | |||
| Attività correnti | ||||||
| Rimanenze | 68.230.141 | - | - | 59.792.289 | - | - |
| Crediti commerciali e Attività contrattuali | 107.110.730 | 46.766.235 | 43,66% | 130.194.193 | 68.391.918 | 52,53% |
| Altre attività correnti | 11.153.451 | 2.372.222 | 21,27% | 12.564.298 | 1.098.027 | 8,74% |
| Attività finanziarie correnti da strumenti derivati | 397.376 | - | - | 443.662 | - | - |
| Attività finanziarie correnti | 32.629.582 | 30.406.665 | 93,19% | 15.716.877 | 15.716.877 | 100,00% |
| Disponibilità liquide | 38.663.731 | - | - | 54.977.605 | - | - |
| 258.185.011 | 79.545.122 | 30,81% 273.688.924 | 85.206.822 | 31,13% | ||
| Totale attività | 484.104.073 177.507.764 | 36,67% 496.792.289 191.316.126 | 38,51% |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Capitale e riserve Capitale sociale Riserve di capitale |
31 Dicembre 2019 27.393.042 36.202.011 118.731.796 |
di cui parti correlate - - |
% di incidenza - |
31 Dicembre 2018 27.393.042 |
di cui parti correlate |
% di incidenza |
|---|---|---|---|---|---|---|
| - | - | |||||
| - | 36.202.011 | - | - | |||
| Altre riserve e utili portati a nuovo | - | - | 100.229.815 | - | - | |
| Utile (perdita) d'esercizio | 4.062.883 | - | - | 32.013.093 | - | - |
| PATRIMONIO NETTO | 186.389.732 | - | - | 195.837.961 | - | - |
| Passività a medio/lungo termine | ||||||
| Passività per prestazioni pensionistiche | 9.955.412 | - | - | 10.188.132 | - | - |
| Passività fiscali differite | 1.073.006 | - | - | 1.121.639 | - | - |
| Finanziamenti bancari - scadenti oltre un anno | 24.610.066 | - | - | 31.298.016 | - | - |
| Debiti per locazioni finanziarie - scadenti oltre un anno | 5.948.206 | 1.920.099 | 32,28% | 863.116 | - | - |
| Altre passività verso terzi | - | - | - | 964.956 | - | - |
| Fondo per rischi ed oneri | 845.000 | - | - | 671.000 | - | - |
| 42.431.690 | 1.920.099 | - | 45.106.859 | - | - | |
| Passività a breve termine | ||||||
| Debiti commerciali | 110.789.093 | 18.023.540 | 16,27% | 132.529.601 | 20.849.163 | 15,73% |
| Passività contrattuali | 26.172.791 | 2.517.759 | 9,62% | 34.371.366 | 9.415.932 | 27,39% |
| Altre passività correnti | 33.169.403 | 2.344.979 | 7,07% | 33.160.678 | 989.324 | 2,98% |
| Debiti per locazioni finanziarie - scadenti entro un anno | 2.078.696 | 214.338 | 10,31% | 197.026 | - | - |
| Scoperti bancari e finanziamenti - scadenti entro un anno | 75.879.119 | 43.718.098 | 57,62% | 50.826.166 | 38.692.525 | 76,13% |
| Fondi per rischi ed oneri | 6.673.127 | - | - | 3.723.968 | - | - |
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 520.422 | - | - | 1.038.664 | - | - |
| 255.282.651 | 66.818.714 | 26,17% | 255.847.469 | 69.946.944 | 27,34% | |
| PASSIVITA' | 297.714.341 | 68.738.813 | 23,09% 300.954.328 | 69.946.944 | 23,24% | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 484.104.073 | 68.738.813 | 14,20% 496.792.289 | 69.946.944 | 14,08% |
Come indicato nella Nota Integrativa al Bilancio di Biesse S.p.A., i principi contabili adottati nel bilancio separato al 31 dicembre 2019 sono stati omogeneamente applicati anche al periodo comparativo, ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo 5.1 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019" della Nota Integrativa. A partire dal 1 gennaio 2019 la Società ha deciso di esporre in specifiche voci della situazione patrimoniale le Attività e Passività contrattuali derivanti da contratti sottoscritti con la clientela, procedendo altresì alla compensazione delle attività e passività connesse alla realizzazione di macchine e sistemi su commessa e riferite allo stesso contratto; di conseguenza, i dati patrimoniali relativi all'esercizio 2018 sono stati riclassificati a fini comparativi. Inoltre, il bilancio al 31 dicembre 2018 riflette alcune altre riclassifiche dei dati economici. Le riclassifiche, riepilogate in Nota Integrativa, non modificano il patrimonio netto ed il risultato economico dell'esercizio precedente.
| 31 Dicembre 2019 |
% su ricavi | 31 Dicembre 2018 |
su ricavi | DELTA % | |
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 425.282 | 100,0% | 472.412 | 100,0% | (10,0)% |
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
8.669 | 2,0% | 2.187 | 0,5% | |
| Altri Proventi | 7.169 | 1,7% | 5.874 | 1,2% | 22,0% |
| Valore della produzione | 441.120 | 103,7% | 480.473 | 101,7% | (8,2)% |
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (235.958) | (55,5)% | (252.236) | (53,4)% | (6,5)% |
| Altre spese operative | (64.561) | (15,2)% | (66.167) | (14,0)% | (2,4)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti | 140.601 | 33,1% | 162.070 | 34,3% | (13,2)% |
| Costo del personale | (106.984) | (25,2)% | (107.771) | (22,8)% | (0,7)% |
| Margine operativo lordo prima degli eventi non ricorrenti | 33.617 | 7,9% | 54.299 | 11,5% | (38,1)% |
| Ammortamenti | (19.785) | (4,1)% | (15.732) | (3,3)% | 25,8% |
| Accantonamenti | (2.440) | (0,6)% | (886) | (0,2)% | 175,4% |
| Risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti | 11.392 | 2,7% | 37.680 | 8,0% | (69,8)% |
| Impairment e componenti non ricorrenti | (6.129) | (1,4)% | (1.311) | (0,3)% | |
| Risultato operativo | 5.263 | 1,2% | 36.369 | 7,7% | (85,5)% |
| Componenti finanziarie | (676) | (0,2)% | (631) | (0,1)% | 7,1% |
| Proventi e oneri su cambi | (2.656) | (0,6)% | (2.544) | (0,5)% | 4,4% |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (8.900) | (2,1)% | (8.500) | (1,8)% | 4,7% |
| Plusvalenze/minusvalenze da attività finanziarie | 120 | 0,0% | 15 | 0,0% | |
| Dividendi | 11.653 | 2,7% | 11.882 | 2,5% | (1,9)% |
| Risultato ante imposte | 4.804 | 1,1% | 36.592 | 7,7% | (86,9)% |
| Imposte sul reddito | (/41) | (0,2)% | (4.5/8) | (1,0)% | (83,8)% |
| Risultato dell'esercizio | 4.063 | 1,0% | 32.013 | 6,8% | (87,3)% |
I ricavi dell'esercizio 2019 sono pari a € 425.282 mila, contro i € 472.412 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento complessivo del 10% sull'esercizio precedente. Come già evidenziato nell'analisi di vendite del Gruppo si segnala il decremento della Divisione Legno mentre la Divisione Vetro/Pietra conferma un andamento in linea col 2018. Si rimanda a quanto già precisato in merito all'analisi delle vendite di Gruppo.
Il valore della produzione è pari a € 441.120 mila, contro i € 480.473 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento del 8,2 % sull'esercizio precedente. Per una più chiara lettura della marginalità, si riporta il dettaglio delle incidenze percentuali dei costi calcolato sul valore della produzione.
| 31 Dicembre 2019 |
96 | 31 Dicembre 2018 |
96 | |
|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | ||||
| Valore della produzione | 441.120 | 100,0% | 480.473 | 100,0% |
| Consumo materie prime e merci | 235.958 | 53,5% | 252.236 | 52,5% |
| Altre spese operative | 64.561 | 14,6% | 66.167 | 13,8% |
| Costi per servizi | 57.658 | 13,1% | 59.452 | 12,4% |
| Costi per godimento beni di terzi | 1.150 | 0,3% | 3.534 | 0,7% |
| Oneri diversi di gestione | 5.753 | 1,3% | 3.182 | 0,7% |
| Valore aggiunto | 140.601 | 31,9% | 162.070 | 33,7% |
L'incidenza percentuale del valore aggiunto calcolato sul valore della produzione è diminuita del 1,8% rispetto all'esercizio precedente (dal 33,7% del 2018 al 31,9% del 2019). Tale decremento è riconducibile sia alla maggior incidenza dei consumi (dal 52,5% del 2018 al 53,5% del 2019) che delle altre spese operative (13,9% del 2018 contro 14,6% del 2018). Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto di € 1.606 mila.
Le altre spese operative diminuiscono in valore assoluto (€ 1.606 mila) ma incrementano il proprio peso percentuale dal 13,9% al 14,6%. Tale incremento d'incidenza è riconducibile prevalentemente ai costi per servizi. I Costi per godimento di beni di terzi diminuita per € 2.384 mila, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 che prevede la "riclassifica" dei canoni di leasing operativi ad ammortamenti. Gli oneri diversi di gestione aumentano di € 2.571 principalmente per riclassifiche di costi accessori legati a contratti di leasing operativo, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.
Il costo del personale dell'esercizio 2019 è pari a € 106.984 mila, contro i € 107.771 mila del 31 dicembre 2018, con un decremento in valore assoluto di € 784 mila pari allo 0,7%. La componente fissa relativa a salari e stipendi è aumentata di circa € 1.503 mila (+1,4%) dovuta all'effetto trascinamento dei costi legati alle assunzioni di nuove teste effettuate nel secondo semestre 2018, in relazione alla politica di potenziamento della struttura necessaria per supportare i piani di sviluppo. La parte variabile (premi di risultato, bonus e relativi carichi contributivi) presenta un decremento per circa € 2.289 mila. Le capitalizzazioni delle ore del personale dedicato ad attività di R&S sono in leggera flessione rispetto l'esercizio precedente (€9.010 nel 2019 contro gli € 9.198 del 2018).
La maggiore incertezza registrata nei mercati di riferimento ha imposto una attenzione particolare all'efficienza aziendale e alla razionalizzazione organizzativa, determinando un successivo e conseguente contenimento dei costi del personale.
Si sottolinea infine che, a causa del calo dei volumi, l'incidenza percentuale sui ricavi aumenta di circa 2,3 punti percentuali passando dal 22,9% del 2018 al 25,2% dell'anno in corso.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per € 33.617 mila (€ 54.299 nel 2018). Gli effetti positivi sull'EBITDA per minori costi di godimento di beni di terzi in seguito all'applicazione del nuovo IFRS 16 sono pari a € 1.878 mila.
Gli ammortamenti registrano nel complesso un aumento pari al 25,8% (passando da € 15.732 mila del 2018 a € 19.785 mila dell'anno in corso): la variazione è principalmente dovuta alle immobilizzazioni materiali per € 2.712 mila passando da € 4.628 mila ad € 7.340 mila. Tale fenomeno è riferito principalmente alla prima applicazione dell'IFRS16 che determina un incremento di quote di ammortamento per € 1.781 mila. La quota relativa alle immobilizzazioni immateriali registra un aumento di € 1.341 mila (da € 11.105 mila a € 12.446 mila, in aumento dell'12,1%).
Gli accantonamenti di carattere ricorrente aumentano sensibilmente rispetto al 2018 (€ 2.440 mila nel 2019 contro € 886 mila nel 2018) in gran parte dovuti a rischi per penali a seguito di vertenze con clienti.
Il risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti è positivo per € 11.392 mila in diminuzione del 69,8% rispetto al 2018 (€ 37.680 mila).
Si segnala che il risultato della Società anche per l'anno in corso, è influenzato negativamente da "eventi non ricorrenti e impairment" per complessivi € 6.129 mila. La Società ha proceduto ad impairment su alcuni progetti di R&D, legati a prodotti e soluzioni tecnologiche in phase-out, per € 3.219 mila, a licenze di software non più utilizzati per € 1.527, ad accantonamenti per trattamenti di quiescenza non ricorrenti e a costi del personale riferiti a incentivi all'esodo per € 1.383 mila.
Il risultato operativo è positivo per € 5.263 mila in diminuzione dell'85,5% rispetto al 2018 (€ 36.369 mila).
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri per € 676 mila, in aumento rispetto al dato 2018 (€ 631 mila). L'aumento dovuto all'impatto della prima applicazione IFRS16 è pari a € 97 mila.
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative per € 2.656 mila, in leggero peggioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 2.544 mila).
Le rettifiche di valore delle attività finanziarie, il cui saldo è negativo per € 8.900 mila (negativo per € 8.500 mila nel 2018) si riferiscono alle svalutazioni di alcune partecipazioni a seguito dei test d'impairment effettuati. Le svalutazioni hanno riguardato:
La voce dividendi ammonta ad € 11.653 mila ed è così dettagliata:
Il risultato ante imposte è positivo per € 4.804 mila in decremento rispetto al 2018, il cui valore ammontava ad € 36.592 mila.
Il saldo delle componenti fiscali è negativo per complessivi € 741 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte correnti IRES (€ 1.309 mila) ed IRAP (€ 755 mila); imposte relative a esercizi precedenti (negativo per € 239 mila), imposte differite nette (positivo per € 1.084 mila). Stante il significativo calo del risultato la Società non ha proceduto al calcolo di stima del beneficio Patent Box per l'anno 2019.
La Società consuntiva dunque un risultato dell'esercizio positivo pari ad € 4.063 mila (€ 32.013 nel 2018).
| 31 Dicembre | 31 Dicembre | |
|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |
| migliaia di euro | ||
| Immateriali | 54.847 | 55.754 |
| Materiali | 67918 | 56.844 |
| Finanziarie | 98.672 | 107.059 |
| Immobilizzazioni | 221.437 | 219.657 |
| Rimanenze | 68.230 | 59.792 |
| Crediti commerciali | 107.111 | 130.194 |
| Debiti commerciali | (136.962) | (166.901) |
| Capitale Circolante Netto Operativo | 38.379 | 23.085 |
| Fondi relativi al personale | (9.955) | (10.188) |
| Fondi per rischi ed oneri | (7.518) | (4.395) |
| Altri debiti/crediti netti | (22.016) | (21.561) |
| Attività nette per imposte anticipate | 3.409 | 2.324 |
| Altre Attività/(Passività) Nette | (36.080) | (33.820) |
| Capitale Investito Netto | 223.736 | 208.922 |
| Capitale sociale | 27.393 | 27.393 |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 154.934 | 136.432 |
| Risultato dell'esercizio | 4.063 | 32.013 |
| Patrimonio Netto | 186.390 | 195.838 |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 109.037 | 84.223 |
| Altre attività finanziarie | (33.027) | (16.161) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (38.664) | (54.978) |
| Posizione Finanziaria Netta | 37.346 | 13.084 |
| Totale Fonti di Finanziamento | 223.736 | 208.922 |
Il valore delle immobilizzazioni immateriali nette diminuisce di € 1 milione rispetto al dato del 2018. Nell'esercizio la Società ha incrementato i propri investimenti per un totale di € 16,2 milioni tra i quali si evidenziano quelli riferiti a capitalizzazioni per R&S (pari a circa € 10,3 milioni). Il decremento è dovuto all'effetto del maggior importo riferito ad ammortamenti (€ 12,4 milioni) e ad impairment (€ 4,7 milioni) su progetti R&D in fase di phase out.
Le immobilizzazioni materiali nette aumentano di € 11 milioni. L'incremento è dovuto sia all'effetto della prima applicazione del principio IFRS16 a seguito del quale sono iscritti, tra le immobilizzazioni materiali, i diritti d'uso relativi ai cespiti in leasing per un valore al 31 dicembre di € 6 milioni, sia a nuovi investimenti che riguardano per € 3,6 milioni l'acquisto di un magazzino verticale, per € 1,5 milioni l'acquisto in leasing di un macchinario per l'officina, € 1,1 milioni la ristrutturazione di un fabbricato esistente oltre agli investimenti legati alla normale sostituzione degli strumenti di lavoro necessari per l'attività produttiva ordinaria.
Le immobilizzazioni finanziarie registrano un decremento netto di 8,3 milioni per effetto di impairment sulle partecipazioni di Biesse Australia (€4,8 milioni), Biesse Hong Kong (€ 2,3 milioni) e Biesse Gulf (€ 1,8 milioni) e aumenti di capitale in Biesse Russia.
Il capitale circolante netto, confrontato con dicembre 2018, evidenzia un incremento complessivo per circa € 14,9 milioni; la variazione è da imputare al decremento dei crediti commerciali (per € 23 milioni) in seguito al decremento delle vendite nell'ultima parte dell'anno e all'incremento delle rimanenze (per circa € 8,4 milioni) e alla diminuzione dei debiti commerciali (per € 30 milioni) dovuto al decremento degli acquisti.
Nella voce altre attività/(passività) nette negative per € 36 milioni (€ 33,8 milioni nel 2018) si evidenzia l'incremento negativo della voce altri fondi per rischi ed oneri a seguito di accantonamenti per rischi di penali con clienti.
| 31 dicembre 2019 |
31 dicembre 2018 |
|
|---|---|---|
| € '000 | ||
| Cassa | 1.165 | 2.841 |
| Disponibilità liquide | 37.499 | 52.137 |
| Liquidità | 38.664 | 54.978 |
| Attività finanziarie | 2.620 | 444 |
| Attività finanziarie verso parti correlate | 30.407 | 15.717 |
| Debiti bancari correnti | (473) | (489) |
| Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (33.767) | (11.842) |
| Altri debiti finanziari correnti | (520) | (1.039) |
| Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate | (43.718) | (38.693) |
| Indebitamento finanziario corrente | (78.478) | (52.063) |
| Indebitamento finanziario corrente netto (disponibilità) | (6.787) | 19.076 |
| Altri debiti finanziari non correnti | (30.558) | (32.161) |
| Indebitamento finanziario non corrente | (30.558) | (32.161) |
| Indebitamento finanziario netto (disponibilità) | (37.345) | (13.085) |
Si precisa che la "Posizione/Indebitamento Finanziaria/o Netta/o" non è identificata/o come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, il criterio utilizzato dalla Società per la sua determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, tale dato potrebbe non essere comparabile.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 è negativa per circa € 37,3 milioni, in peggioramento rispetto al dato dell'esercizio precedente di € 24,3 milioni.
Sul dato della PFN pesa la prima applicazione con effetto dal 1.1.2019 del principio contabile IFRS 16 che determina effetti negativi (per maggiori debiti riferiti ai diritti d'uso) per circa € 6,1 milioni.
Si precisa poi che il dato al 31 dicembre 2019 tiene conto del pagamento del dividendo 2018 agli azionisti, pari a circa € 13,1 milioni (€ 13,1 milioni nel 2018).
Vengono di seguito elencate le principali attività di ricerca e sviluppo effettuate nel corso dell'anno:
E' stato completato lo sviluppo per ridurre i costi di montaggio ed incrementare il livello di collaudo e test sia degli aggregati di postbordatura, da utilizzare sulle Rover Edge, sia degli aggregati deflettori.
E' proseguito lo sviluppo di una attrezzatura per automatizzare la regolazione e la taratura delle teste 5 assi sulle linee produttive, con lo scopo di ridurre i tempi di attraversamento ed aumentare la precisione delle macchine sulle linee di montaggio.
E' stato avviato lo sviluppo del software per incrementare che permetta di rilevare e compensare la posizione assoluta dell'elettromandrino nell'area di lavoro della macchina stessa, con lo scopo di aumentare la precisione dei particolari lavorati dalla macchina.
E' proseguito lo sviluppo di un nuovo sistema di sicurezza per il rilevamento dell'operatore all'interno della zona pericolosa di un centro di lavoro con dispositivi non a contatto.
E' stato completato lo sviluppo di un copiatore elettronico da montare sul gruppo di fresatura (elettromandrino) con l'obiettivo di permettere la realizzazione di lavorazioni a profondità costante dalla superfice superiore del pannello.
E' stato avviato lo sviluppo della diagnostica da applicarsi a tutte le periferiche del bus di campo presenti sul centro di lavoro con l'obiettivo di permettere il monitoraggio e la diagnosi di eventuali anomalie.
E' stato avviato lo sviluppo per ottimizzare la gestione da parte degli inverter delle diverse taglie di elettromandrini e motori fresa presenti nella gamma dei centri di lavoro con lo scopo di massimizzare la potenza erogabile e minimizzare le rampe di accelerazione e decelerazione al variare del pes e dell'inerzia degli utensili.
E' stato avviato lo sviluppo di una ottimizzazione del gruppo a bordare attualmente presente sulle Rover Edge di fascia bassa, media ed alta con lo scopo di aumentarne l'autonomia di bordatura, migliorare la produttività attraverso l'efficientamento del processo di post-bordatura
E' stato avviato lo sviluppo di un evoluzione del gruppo di bordatura destinato alle Rover Edge di fascia media ed alta con lo scopo di aumentare le tipologia dei bordi processabili attraverso l'utilizzo di diverse tecnologie di bordatura, l'incremento degli spessori dei pannelli processabili e la possibilità di bordare anche pannelli con bordi inclinati.
E' stato avviato lo sviluppo per implementare sul centro di lavoro le necessarie predisposizioni per permettere di interfacciare la m/c stessa con i robot di carico/scarico.
E' proseguito lo sviluppo di un nuovo piano di lavoro per centri di lavoro con piani a barre più performante sia come velocità di set-up, sia come funzionalità ed ergonomia d'uso dei dispositivi di bloccaggio
E' proseguito lo sviluppo per realizzare due nuove versioni di piano di lavoro continuo per macchine dedicate alla lavorazione nesting di pannelli di legno ed advanced materials.
E' stato avviato lo sviluppo per l'adeguamento dei dispositivi di sicurezza presenti sulle macchine alla nuova norma armonizzata per i centri di lavoro UNI ISO 19085-1/3. Questa norma sostituisce la UNI EN 848-3
E' stato avviato lo sviluppo per la realizzazione di un master per lo schema elettrico di tutti i centri di lavoro con l'obiettivo di razionalizzare i componenti utilizzati e di migliorarne l'affidabilità.
E' stato completato lo sviluppo per incrementare le performance del gruppo a bordare, utilizzato sui diversi centri di lavoro Rover, con l'obiettivo di permettere di gestire anche i bordi (materiale PP, ABS o PVC) con strati funzionalmente adatti ad essere fusi.
E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro a piani a barre di fascia medio-bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze del
mercato dell'artigiano con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.
E' stato completato lo sviluppo di un centro di lavoro con struttura Gantry dedicato alla fresatura e bordatura dei pannelli sagomati per servire le esigenze del mercato dell'artigiano.
E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro con unità operatrice 5 assi economica e piani a barre di fascia bassa con struttura gantry dedicato alla lavorazione sia dei pannelli sagomati sia degli elementi in massello per servire le esigenze dei mercati emergenti.
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro di fascia media con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano. Saranno progettate nuove soluzioni per massimizzare le dimensioni in larghezza dei pezzi da lavorare a parità di spazio di installazione.
E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sia sull'unità operatrice con 5 Assi, sia sulla piano di lavoro a barre per il centro di lavoro Rover A 16XX con struttura cantilever destinato al mercato dell'artigiano.
E' proseguito lo sviluppo di un Centro di lavoro di fascia medio - bassa dotato di testa 5 Assi con struttura gantry dedicato alla lavorazione in nesting sia dei materiali di legno sia di materiali plastici.
E' stato avviato e completato lo sviluppo per aumentare le funzionalità offribili al mercato sulla gamma di prodotto Rover B e C.
E' stato completato lo sviluppo per inserire le configurazioni a doppia carro Y su tutte le varianti di taglia dei centri di lavoro di fascia alta dedicati alla lavorazione in nesting con l'obiettivo di coprire le diverse esigenze produttive di Clienti che operano un settore altamente competitivo
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro caratterizzato da assi X-Y con alta velocità vettoriale ed alta accelerazione con l'obiettivo di aumentare la produttività per applicazione su linee flessibili di produzione di pannelli.
E' stato avviato lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con piani a barre e struttura gantry dedicato alla lavorazione dei pannelli sagomati.
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro entry level con struttura gantry dedicato alla lavorazione nesting di multipannelli orientato ai produttori di fusti con particolare attenzione alla ergonomia di utilizzo ed alla minimizzazione delle dimensioni di ingombro.
E' proseguito lo sviluppo di un centro di lavoro dedicato alla foratura di pannelli singoli e doppi per alta produttività e flessibilità con carico manuale o automatico.
E' stato avviato lo sviluppo di nuove funzionalità per Sophia, la piattaforma digitale di Biesse che consente ai clienti di ottimizzare la gestione delle risorse al fine di ottenere un maggior valore dalle macchine.
Sono state avviate le attività di definizione delle check list delle nuove funzionalità inserite nella versione 3.0.8 di bSolid.
E' stato completato lo sviluppo di gruppi operatori per il taglio di materiali plastici e compositi attraverso l'utilizzo di utensili a forma di coltello orientabili attorno al loro asse longitudinale. Questi utensili possono essere dotati anche di movimento oscillante e di dispositivi di copiatura. Questi gruppi permetteranno di aumentare le performance dei centri di lavoro dedicati alla settore degli advanced materials.
E' stato avviato lo sviluppo software per ottimizzare tutte le cicliche del PLC con l'obiettivo di rendere i centri di lavoro più performanti.
E' stato avviato il progetto per aumentare l'ergonomia e l'usabilità dei centri di lavoro con l'obiettivo di fornire gli strumenti che facilitino l'operatore in tutte le fasi del suo lavoro.
E' stato avviato lo sviluppo per ampliare la gamma della Winline grazie all'introduzione di configurazioni che prevedono teste 5X dedicate ed ottimizzate per la lavorazione di elementi di massello ed infissi.
Nel 2017 si è aperta una attività di partnership con aziende produttrici di macchine per il legno per la realizzazione di un prodotto per EASY ASSEMBLY, Il prototipo è stato concluso nel corso del 2019.
Nel 2019 si è continuato il progetto della foratrice trasversale da linea FTF (il progetto ha subito una modifica nei gruppi operatori richiedendo una rivisitazione), comprende 3 moduli principali, ed un pacchetto SW e di ottimizzazione delle lavorazioni ed attrezzaggi particolarmente innovativo. Pianificata prototipazione per 2021.
Conclusa gamma foratrici Techno Line Restyling 2018. Macchine reimpiantizzate e riviste con contenuti tecnologici migliorati e possibilità di comunicazione con Applicativo Sophia di diagnostica remotata e scambio dati. La gamma macchine è stata inserita in produzione per commercializzazione nel corso dell'anno
Nel 2018 sono state concluse le attività di prototipazione della foratrice Techno BT MN, foratrice trasversale da linea, realizzate le verifiche e i test, implementato il sw dell'interfaccia. Per approfondimenti su sviluppo Sw PLC e interfaccia, necessari anche per futura implementazione della macchina CN sono state svolte attività di check. La macchina sarà consegnata a cliente beta tester a inizio 2020.
Nel 2019 sono state concluse le attività di montaggio meccanico, elettrico della macchina. L'utilizzo di risorse dedicate su altre attività ha prolungato il collaudo SW che si concluderà nel 2020.
Nel 2019 si è aperto un progetto di cella di lavoro in cui sono coinvolte macchine relative alla movimentazione orizzontale dei pannelli e bordatrici. L'obiettivo è la realizzazione di un anello di bordatura con produttività elevate e flessibilità di bordatura del pannello.
Il prodotto classico per l'automazione industriale sarà rivisto per incrementare le funzionalità di trasporto, l'impiantistica e sensoristica che consentano un incremento delle velocità e l'affidabilità di trasporto.
Il progetto ha l'obiettivo di standardizzare l'integrazione del transfer di carico pannello da lavorare su centro d lavoro Rover B FT. L'integrazione del transfer prevede oltre al progetto meccanico anche una integrazione impiantistica e una definizione della gestione software.
Magazzino orizzontale a movimentazione rapida per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le strutture e il dispositivo di gestione del vuoto. Il magazzino è stato progettato nel 2018, prototipato nel corso del 2019,
Magazzino orizzontale per la gestione di pannelli in legno e simili. Rinnovate le performance e la gestione del vuoto. Il magazzino è stato completamente prototipato e presentato a fiera LIGNA 2019. Iniziata immissione sul mercato a fine 2019.
Attività di rinnovamento degli strumenti SW e metodologici per la realizzazione degli schemi elettrici. L'attività prevede una riclassificazione delle anagrafiche componenti, uno sviluppo delle configurazioni elettriche delle macchine. Applicato metodo di progettazione su gran parte dei prodotti Handling, completamento su tutti i prodotti entro 2020
Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle interfacce SW per le macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata
Cantiere di sviluppo e aggiornamento della piattaforma e delle librerie SW. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.
Cantiere di sviluppo e aggiornamento delle funzionalità di interfaccia installate sulle macchine. Attività svolta in collaborazione con Area Automazione centralizzata.
Viene riprogettato l'introduttore automatico di pannelli per Stream B in contesti di linee automatizzate. Il prodotto viene arricchito di funzionalità per incrementare le performance in termini di affidabilità del processo, produttività e formati di pannelli lavorabili.
Ampliamento dei volumi delle cabine macchina per accogliere nuove unità funzionali e arricchire le performance della gamma di macchine con particolare focus sulle emergenti richieste di flessibilità nella gestione di diverse tecnologie di colle.
La bordatura lineare di Biesse prima di questa iniziativa ha sempre coperto le esigenze di una clientela evoluta che pretende macchine dotate di un controllo numerico e di setup automatici nell'attrezzaggio tipico di un cambio di lavorazione. La gamma si caratterizza di 3 modelli, Akron1110, Akron1120 e Akron1130 studiate per coprire tutte le caratteristiche offerte dalla concorrenza attiva in questa fascia di mercato e con migliori performance (maggiore velocità di processo e un maggiore spessore pannello lavorabile).
Si crea una nuova gamma di macchine in grado di colmare il gap di prodotto nella fascia media delle soluzioni proposte da Biesse. Si colloca tra le gamme Stream A ed Akron1400 per soddisfare esigenze di prestazioni su più turni di lavoro e pacchetti di opzionali chiusi per una maggiore competitività economica.
Dopo la sua presentazione al mercato nel 2014 si revisiona in modo importante la macchina di processo di bordatura a lotto uno con integrato il modulo di squadratura.
È riprogettata completamente nella zona di introduzione e asportazione truciolo introducendo gruppi di derivazione dalla Stream C e l'introduzione di nuovi sistemi di movimentazione lineare per l'incremento delle performance e riduzione della manutenzione.
Nuovo Arrotondatore monomotore ad azionamento elettronico concepito per le macchine di fascia media (Stream A e Stream A Smart) in contesti ad elevata produttività e frequenti cambi di lavorazione. Si caratterizza per l'assenza di regolazioni manuali.
Innovativo sistema di fusione e applicazione della colla sul pannello che consente di ridurre drasticamente di tempi di sostituzione del tipo di colla minimizzando la quantità di colla da sprecare. La tecnologia sviluppata è coperta da un brevetto Biesse.
Innovativo sistema di applicazione dei bordi basati sull'attivazione dello strato adesivo per trasferimento energetico. Il sistema, coperto da brevetto, completa la gamma di soluzioni offerte da Biesse in quest'ambito.
Revisione del progetto che è sul mercato dal 2015 con incremento di ergonomia (basamenti più lunghi), nuovo sistema di trasporto ad attriti ridotti ed eliminazione della cabinatura integrale per fare spazio a nuovi sistemi di applicazione colla e nuovi gruppi rettificatori.
Viene riprogettato il sistema di alloggiamento delle bobine di bordo per consentire una migliore ergonomia nelle fasi di carico di quest'ultime. In particolare, il sistema riduce drasticamente il tempo di inserimento del rotolo.
Evoluzione ed unificazione della gamma di rettificatori Stream A/B/C con integrazione della gestione delle novità rilasciate sul mercato in termini di utensili. I nuovi gruppi avranno funzionalità software di "Smart Lenght Management" e "Working Line Management" orientate al consumo intelligente dei due utensili e al minimizzare gli errori di processo dovuti all'azione dell'operatore durante la manutenzione ordinaria.
Riprogettazione dei gruppi operatori che equipaggiano la fascia media di bordatura con l'obiettivo di ridurre la varietà di soluzioni presenti ad oggi uniformando la soluzione sul concetto di barre verticali per ottenere maggiore affidabilità e massimizzare l'immagine di solidità strutturale. A livello prestazionale andranno ad ampliare la gamma di velocità di lavorazione fino al 50% con soluzioni tecnologiche che consentano di contenere l'incremento dei costi.
Nuova sistema di incollaggio che andrà ad equipaggiare il top di gamma della bordatura lineare. Oltre all'incremento di prestazioni (velocità, flessibilità, riduzione del "filo colla" e compatibilità ai nuovi test qualitativi) ha l'obiettivo di unificare la gamma di dispositivi ad oggi disponibili integrando in maniera nativa le soluzioni di attivazione a trasferimento energetico e le soluzioni commerciali di prefusori colla immesse sul mercato in questi ultimi anni.
Nuovo Arrotondatore monomotore concepito per il top di gamma della bordatura lineare sia in contesti ad elevata produttività che in quelli a frequenti cambi di lavorazione. Sarà equipaggiato con azionamenti lineari e
soluzioni integrate in modo da garantire le elevate performance e al contempo annullare gli interventi di setup manuale da parte degli operatori.
Ampliamento della gamma di soluzioni del processo di intestatura per l'alta gamma di bordatrici e squadrabordatrici con l'obiettivo di massimizzare le prestazioni in termini di velocità ed affidabilità. L'obiettivo dell'incremento della velocità massima del 50% passa per un cambio tecnologico volto anche a massimizzare l'efficienza energetica dell'intero sistema.
Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea con asservimento di un robot che svolge le funzioni di scarico. Sviluppo taglia e opz.
Continua la progettazione della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia bassa. Sviluppo delle taglie mancanti e opz.
Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea di fascia medio/bassa. Sviluppo delle taglie e opz.
Continua la progettazione della nuova gamma di impianti angolari di fascia alta (WNA 8), sono state implementate nuove funzionalità SW e sviluppate nuove taglie
Continua la progettazione e lo sviluppo della nuova gamma di sezionatrici monolinea per il mercato materiale plastico. Sviluppo delle taglie e opz
Continuano gli sviluppi sw dell'interfaccia e del PLC OSI e dell'ottimizzatore Optiplanning con nuove implementazioni per velocizzare, ottimizzare semplificare l'utilizzo delle macchine e gestire nuovi modelli macchina.
Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza metalliche (Diametro 300/250), adatte alla squadratura ad umido e a secco di lastre di gres porcellanato.
Studio e progettazione di varie tipologie di mole a tazza a legante resinoide (Diametro 300/250), adatte alla squadratura a secco di lastre di gres porcellanato.
Studio di un nuovo teorico processo che permetta la sinterizzazione in Situ di leganti metallici su un corpo in acciaio, senza l'ausilio di pressatura.
Progetto per sostituzione macchina presente in produzione, con sviluppo di un modello dedicato al processo produttivo Diamut.
Sviluppo di un macchinario per la misurazione automatica degli utensili rivolta al mercato della pietra e del vetro con interfaccia macchine CNC.
E' proseguito lo sviluppo software per la progettazione di manufatti includenti differenti lavorazioni con architettura ad uso semplificato per le esigenze riguardanti la realizzazione di manufatti in vetro, pietra e metallo, fino a progetti per manufatti di forme complesse.
Sviluppo innovativo di funzione cambio utensile rapido su gruppo per l'esecuzione di raccordi, applicabile su macchinari per lavorazione di molatura rettilinea su lastre in vetro piano e materiali sintetici o ceramici, tramite utensili diamantati e lucidanti, per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, rivolto ad artigiani e industrie.
E' avviata la fase di test di un macchinario innovativo a controllo numerico con un piano di lavoro atto a facilitare il posizionamento dei sistemi di bloccaggio pezzi, necessari alla lavorazione di lastre piane in vetro, pietra naturale o sintetica, lavorabili con asportazione meccanica, destinate all'arredamento e all'edilizia.
E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati i prototipi della seconda taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato al taglio di lastre monolitiche per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.
E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche regular, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.
E' stato sviluppato un progetto innovativo e sono stati realizzati due prototipi ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre monolitiche e laminate, utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.
E' stato sviluppato un progetto innovativo di una taglia dimensionale, in ottica di gamma di un macchinario destinato alla movimentazione e sostentamento di lastre monolitiche jumbo, per linee di produzione automatiche, accessoriabile con gruppi funzionali che permettono a detto macchinario di eseguire sullo stesso molteplici funzioni, necessarie principalmente nel settore edile, energetico, arredamento, auto motive.
E' stato sviluppato un progetto innovativo, realizzato il prototipo ed eseguiti i test, in ottica di gamma di un macchinario in linea, ad alte prestazioni, destinato al segmento alto di gamma, per il taglio di lastre laminate utilizzate principalmente nel settore edile, avente come scopo l'incremento di produttività e ciclo sequenziale automatico.
Sviluppo innovativo in ottica di gamma di un macchinario a controllo numerico, per manufatti in vetro, pietra naturale o sintetica ad asportazione meccanica, tramite utensili diamantati per lavorazioni destinate all'arredamento e all'edilizia, il cui piano di lavoro è dotato di sistemi per il fissaggio dei manufatti con matrice automatica. Il suddetto macchinario comprende anche un sistema di carico automatico, tramite robot di asservimento.
Sviluppo su un macchinario per il taglio di vetro, pietra, acciaio, alluminio e materiali plastici, a getto d'acqua ad altissima pressione, di un sistema di carico e scarico automatico, finalizzato alla agevolazione della movimentazione di semilavorati e manufatti, in sicurezza ed ergonomia.
E' proseguito lo sviluppo software per le necessità di lavorazioni riguardanti le realizzazioni di manufatti in vetro, pietra e metallo, per esigenze di essenzialità e facilità all'uso, fino a soddisfare le esigenze costruttive di forme complesse.
Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinari innovativi destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica, tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, in gamma dimensionale, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.
Test funzionali e di affidabilità e riesame del progetto di macchinario innovativo entry level, destinati a produttori di manufatti industriali in vetro o materie plastiche ad asportazione meccanica tramite utensili, per operazioni di foratura, fresatura, molatura, lucidatura, rivolta ad artigiani e industrie per il settore edile, arredamento, energetici.
Si prosegue nello studio e sviluppo per il conseguimento dell'obiettivo di diagnosi puntuale di malfunzionamenti elettrici/elettronici negli impianti di macchina. Sviluppo di nuova modulistica HSD capace di fornire misure di grandezze elettriche e fisiche nonché informazioni puntuali su anomalie e guasti di impianto/sensoristica per facilitare il lavoro del tecnico service.
Si studiano e realizzano prototipi di guarnizioni avvolgenti per il dispositivo palmare wireless capace di consentire un grado di protezione adeguato ad ambienti umidi e/o polverosi che si ritrovano nelle fabbriche di lavoro del vetro o del marmo.
Si studio uno step di miglioramento dell'azionamento per 4 motori In particolare, si introduce un sistema con batteria tampone per il mantenimento della posizione assoluta del motore, caratteristica sempre più richiesta dal mercato. La estrema compattezza della soluzione è la principale sfida nello studio della soluzione.
Proseguono le attività di sviluppo di nuove funzionalità a disposizione dei reparti di automazione delle varie macchine volte al miglioramento delle prestazioni delle macchine di produzione o prototipi con nuove caratteristiche. In particolare:
Ancora in corso la realizzazione di nuovi strumenti di debug e analisi di funzionamento volti a facilitare sensibilmente le attività di messa a punto di nuove macchine o di ricerca di difetti occulti nelle logiche di automazione.
Obiettivo del progetto è creare la disponibilità di tools che consentano l'aggiornamento del PLC di sicurezza in modo sicuro senza l'intervento del tecnico in loco.
Studio e realizzazione di un ambiente in grado di ospitare su WRT il framework SeedXP di Biesse per creare una infrastruttura unificata per lo sviluppo dei PLC.
Si prosegue con nuovi studi e sviluppi volti a migliorare la precisione delle macchine attraverso compensazioni software.
Si prosegue con l'arricchimento delle funzioni di test automatico volte ad aumentare la qualità dei software CNC. In particolare si sono introdotti test specifici per la validazione degli aggiornamenti automatici di Windows.
Con questo progetto si intende verificare come l'approccio con sistemi di simulazione del comportamento di un gruppo meccanico complesso, possa aiutare nello sviluppo del software di automazione e nel prevedere il comportamento del gruppo stesso.
Nel 2019 sono proseguiti gli sviluppi del nuovo sistema di programmazione integrato per la lavorazione del legno, della plastica. Il focus principale è stato dato sullo sviluppo di nuove caratteristiche:
La simulazione realistica, unica nel suo genere, permette di ingegnerizzare un prodotto prima di averlo fatto e rimuove molte delle incertezze derivanti dall'uso di macchine complesse come i centri di lavoro.
bProcess ha portato a termine nel 2019 la commessa del cliente "Cubo Design", dall'ordine, alla messa in produzione, fino alla spedizione, passando per la gestione dei magazzini e le istruzioni di assemblaggio. Il supporto di macchine del gruppo è aumentato.
Applicativo aggiuntivo a bSolid per la progettazione e realizzazione del serramento. Nel 2019 sono state implementate nuove funzioni per gestire tipologie diverse di serramenti.
Applicativo aggiuntivo a bSolid per la gestione dei centri di lavoro a bordare del legno. L'obiettivo di questo progetto è quello di semplificare all'ennesima potenza l'uso di queste macchine oggi molto ostico, attraverso l'uso massiccio di interfacce semplificate e di tecnologie affini alla ricerca operativa e all'intelligenza artificiale, che permettano a bEdge di effettuare automaticamente tutte quelle fasi di progettazione della bordatura che oggi vengono eseguite manualmente.
bNest raggiunge una semplicità d'uso estrema e un'integrazione totale con bSuite, che permette al cliente di lavorare in modo più organizzato e controllato, grazie alla simulazione di bSolid. Basato su piattaforma bProcess, permette di avere un collegamento diretto con i software di progettazione cabinet e di integrarsi con i sistemi ERP più diffusi. Nel 2019 è proseguito lo sviluppo di tale componente della bSuite attraverso la aggiunta di alcune funzionalità: grain matching, nesting manuale, Common Cut, Guillotine Cut, Multi Torque
Prosegue nel 2019 lo sviluppo di bCabinet, da parte di BrainSoftware su specifiche Biesse. Oggetto dello sviluppo è stata la parte di integrazione delle funzionalità per il monitoraggio delle macchine in produzione.
Ottimizzatore del piazzamento dei pezzi di forme rettangolari su lastre e resti di diversi formati per macchine sezionatrici. La scelta di lastre e resti è fatta minimizzando il numero di lastre, lo scarto e il costo.
Applicativo CAD/CAM per i centri di lavoro Biesse. Nell'anno 2019 sono state implementati adeguamenti minimi alle richieste di mercato dei centri di lavoro.
Strumento SW per la creazione automatica del modello logico e tridimensionale della macchina all'interno della piattaforma bSuite.
Strumento SW per la installazione da remoto delle nuove versioni di bsolid con la capacità di fare in restore e di riprendere automaticamente il download in caso di interruzione. La finalità è di aumentare il livello di servizio al cliente.
Si comunica infine che la Società non possiede azioni/quote di società controllanti, né ne ha possedute o movimentate nel corso dell'esercizio 2019. Nulla pertanto da segnalare ai fini dell'art. 2428 comma 2 punti 3 e 4 del Codice civile. Ai sensi dell'art. 2497-bis c. 4 c.c., segnaliamo che la Società Bi.Fin. S.r.l., con sede in Pesaro viale F.lli Rosselli 46, esercita attività di direzione e coordinamento su Biesse S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione, alla luce del continuo evolversi dei più recenti avvenimenti e della forte accelerazione delle ripercussioni negative che impattano tutti i mercati internazionali, propone di non procedere alla distribuzione di dividendi dall'utile netto.
Si invita, dunque, a voler deliberare in merito alla destinazione dell'utile di esercizio di € 4.062.882,80 a Riserva straordinaria.
Si propone l'assegnazione a Riserva straordinaria della Riserva utili su cambi per € 79.364,39.
Pesaro, lì 13/03/2020 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci
• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Pesaro, 13 marzo 2020
di Amministrazione documenti contabili
Il Presidente del Consiglio Il dirigente preposto alla redazione dei
Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier de La Tour
• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
• l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Biesse in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Pesaro, 13 marzo 2020
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier De La Tour

Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma Italia
Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it
Agli Azionisti della Biesse S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo Biesse (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Abc S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
| Descrizione |
|---|
| dell'aspetto chiave |
| della revisione |
Al 31 dicembre 2019, il bilancio consolidato include un avviamento pari a € 23,5 milioni relativo alle CGU Legno, Vetro & Pietra, Meccatronica e Tooling.
Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona
Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 | Partita IVA: IT 03049560166
Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.
Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
| Il valore recuperabile dell'avviamento è determinato almeno annualmente dagli Amministratori attraverso il calcolo del valore d'uso. Tale metodologia richiede, per sua natura, valutazioni significative da parte degli Amministratori circa l'andamento dei flussi di cassa operativi durante il periodo assunto per il calcolo nonché circa il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita di detti flussi di cassa. La stima dei flussi di cassa operativi degli esercizi futuri è stata effettuata sulla base del piano industriale per il periodo 2020-2022 (di seguito, il "Piano") che è stato approvato dal Consiglio d'amministrazione del 21 febbraio 2020, e sulla base delle stime di crescita di lungo termine dei ricavi e delle relative marginalità. |
|
|---|---|
| In considerazione della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa considerati e delle variabili chiave del modello di impairment, abbiamo considerato l'impairment test dell'avviamento un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato della Società. |
|
| Le note esplicative del bilancio consolidato descrivono il processo di valutazione della Direzione e la nota 15 riporta le assunzioni significative e l'informativa sulle voci oggetto dei test di impairment, ivi inclusa una sensitivity analysis che illustra gli effetti derivanti da variazioni nelle variabili chiave utilizzate ai fini degli impairment test. |
|
| Procedure di revisione svolte |
Le procedure di revisione che abbiamo svolto, anche con il coinvolgimento di esperti del network Deloitte, hanno incluso: |
| • la comprensione delle modalità utilizzate dalla Direzione per la valutazione della recuperabilità dell'avviamento, analizzando i metodi utilizzati per lo sviluppo dell'impairment test; |
|
| • la rilevazione e la comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo Biesse sul processo di effettuazione del test di impairment; |
|
| • l'analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa anche mediante analisi di dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione; |
|
| • l'analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari al fine di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani; |
|
| • la valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate); |
|
| • la verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso delle CGU; |
|
| • la verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU; |
|
| • la verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione. |
|
| Abbiamo verificato inoltre l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dal Gruppo sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS 36. |
Recuperabilità dei costi di sviluppo
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Al 31 dicembre 2019, il bilancio consolidato include costi per lo sviluppo di nuovi prodotti per € 36,2 milioni, di cui € 19,1 milioni esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti. |
|---|---|
| La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivati dalla vendita dei prodotti commercializzati dal Gruppo. Tali stime sono caratterizzate sia dalla complessità delle assunzioni circa la fattibilità tecnica dei progetti, sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e delle marginalità futura nonché dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori. |
|
| In considerazione della complessità e soggettività connesse alla formulazione delle stime sopra menzionate, abbiamo considerato la recuperabilità dei costi di sviluppo un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
|
| Le note esplicative del bilancio consolidato descrivono il processo di valutazione della Direzione e la nota 16 riporta l'informativa in relazione alla voce in esame. |
|
| Procedure di | Le procedure di revisione hanno incluso: |
| revisione svolte | • la comprensione dei processi aziendali e dei controlli rilevanti a presidio della valutazione della recuperabilità dei costi di sviluppo; |
| • l'analisi degli studi di fattibilità tecnica effettuati dal Gruppo dei progetti di sviluppo con riferimento ai quali sono stati capitalizzati costi; |
|
| • la verifica delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e delle marginalità futura associate ai progetti di sviluppo con riferimento ai quali sono stati capitalizzati costi; |
|
| • l'analisi dei modelli di valutazione (test di impairment) adottati dal Gruppo per le valutazioni sulla recuperabilità dei costi di sviluppo; |
|
| • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative relativamente ai costi di sviluppo. |
Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, il 25 marzo 2019, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Abc S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Biesse S.p.A. ci ha conferito in data 20 giugno 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Biesse S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Biesse al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Biesse al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Biesse al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli Amministratori della Biesse S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.
Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Fabio Pompei Socio
Roma, 30 marzo 2020

Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma Italia
Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it
Agli Azionisti della Biesse S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Descrizione dell'aspetto chiave della revisione Con riferimento a talune partecipazioni in imprese controllate, il cui valore di carico al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 24,7 milioni, sono stati rilevati indicatori di perdite di valore, in relazione ai quali la Società ha effettuato, in accordo con quanto previsto dal principio contabile IAS 36, l'impairment test, mediante confronto tra i valori recuperabili, determinati secondo la metodologia del valore d'uso, e i relativi valori contabili.
Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona
Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 | Partita IVA: IT 03049560166
Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
| Il processo di valutazione della Direzione è complesso e si basa su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali assunzioni sono per loro natura influenzate da aspettative future circa l'evoluzione delle condizioni esterne di mercato connesse anche al business. In considerazione della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa e delle variabili chiave del modello di impairment, abbiamo |
|
|---|---|
| considerato l'impairment test sulle partecipazioni un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio della Società. |
|
| Le note esplicative del bilancio d'esercizio descrivono il processo di valutazione della Direzione e la nota 19 riporta le assunzioni significative e l'informativa sulle voci oggetto dei test di impairment, ivi inclusa una sensitivity analysis che illustra gli effetti derivanti da variazioni nelle variabili chiave utilizzate ai fini degli impairment test. |
|
| Procedure di revisione svolte |
Le procedure di revisione che abbiamo svolto, anche con il coinvolgimento di esperti del network Deloitte, hanno incluso: |
| • la comprensione delle modalità adottate dalla Direzione per la valutazione della recuperabilità delle partecipazioni in società controllate, nonché analisi dei metodi utilizzati per lo sviluppo degli impairment test; |
|
| • la rilevazione e la comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul processo di predisposizione dell'impairment test; |
|
| • l'analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dalla Direzione per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa, anche mediante analisi di dati relativi alle crescite attese dei ricavi del settore e ottenimento di altre informazioni da noi ritenute rilevanti; |
|
| • l'analisi dei dati consuntivi dell'esercizio rispetto ai piani originari, ai fini di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani; |
|
| • la valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate); |
|
| • la verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso delle partecipazioni; |
|
| • il confronto del valore di carico delle partecipazioni con il valore recuperabile risultante dal test d'impairment; |
|
| • la verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione. |
|
| Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dalla Società sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS 36. |
Recuperabilità dei costi di sviluppo
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Al 31 dicembre 2019, il bilancio d'esercizio include costi per lo sviluppo di nuovi prodotti per € 27,8 milioni, di cui € 14,7 milioni esposti tra le immobilizzazioni in corso e acconti. |
|---|---|
| La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dalla Società. Tali stime sono caratterizzate sia dalla complessità delle assunzioni circa la fattibilità tecnica dei progetti, sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura nonché dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori. |
|
| In considerazione della complessità e soggettività connesse alla formulazione delle stime sopra menzionate, abbiamo considerato la recuperabilità dei costi di sviluppo un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
|
| Le note esplicative del bilancio d'esercizio descrivono il processo di valutazione della Direzione e la nota 18 riporta l'informativa in relazione alla voce in esame. |
|
| Procedure di revisione svolte |
Le procedure di revisione hanno incluso: |
| • la comprensione dei processi aziendali e dei controlli rilevanti a presidio della valutazione della recuperabilità dei costi di sviluppo; |
|
| • l'analisi degli studi di fattibilità tecnica effettuati dalla Società dei progetti di sviluppo con riferimento ai quali sono stati capitalizzati costi; |
|
| • la verifica delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e delle marginalità future associate ai progetti di sviluppo con riferimento ai quali sono stati capitalizzati costi; |
|
| • l'analisi dei modelli di valutazione (test di impairment) adottati dalla Società per le valutazioni sulla recuperabilità dei costi di sviluppo; |
|
| • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative relativamente ai costi di sviluppo. |
Ai sensi dell'art. 2497-bis, comma primo, del Codice Civile, la Società ha indicato di essere soggetta a direzione e coordinamento da parte della Bi.Fin S.r.l. ed ha pertanto inserito nella nota integrativa i dati essenziali dell'ultimo bilancio di tale società. Il nostro giudizio sul bilancio della Biesse S.p.A. non si estende a tali dati.
Il bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, il 25 marzo 2019, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Biesse S.p.A. ci ha conferito in data 20 giugno 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Biesse S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Biesse S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Biesse S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Fabio Pompei Socio
Roma, 30 marzo 2020
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