AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Enav

Annual Report Apr 7, 2020

4036_10-k_2020-04-07_a62389c9-36f2-49d1-845f-b767c6df86cd.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Progetto di Bilancio Separato 2019 di ENAV S.p.A. e Bilancio Consolidato

Relazione Finanziaria Annuale

2019

Indice

Principali dati della gestione 4
Relazione sulla gestione 5
Organi Sociali 6
Corporate Governance 7
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 7
Modello organizzativo e attività del Gruppo ENAV 8
Informazioni sul titolo ENAV
nel 2019
11
Andamento operativo 12
Scenario di riferimento e risultato della gestione 12
Andamento del mercato e del traffico aereo 15
Indicatori di Safety e Capacity 21
Risultati economico, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV 24
Risultati economico, patrimoniali e finanziari di ENAV
S.p.A.
35
Risorse Umane 42
Investimenti 46
Ambiente 48
Attività internazionali 51
Attività commerciali 52
Altre informazioni 52
Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV 60
Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di ENAV
S.p.A. e i corrispondenti dati
consolidati
62
Gestione dei rischi 62
Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2019 68
Evoluzione prevedibile della gestione 69
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 70
Bilancio Consolidato e Note illustrative 71
Bilancio di Esercizio e Note illustrative 171

Principali dati della gestione

Dati economici 2019 2018 Variazioni %
Totale ricavi 902.891 889.740 13.151 1,5%
EBITDA 302.871 297.381 5.490 1,8%
EBITDA margin 33,5% 33,4% 0,1%
EBIT 170.587 164.391 6.196 3,8%
EBIT margin 18,9% 18,5% 0,4%
Risultato dell'esercizio di competenza del Gruppo 11
8.433
114.390 4.043 3,5%

(migliaia di euro)

Dati patrimoniali - finanziari 31.12.2019 31.12.2018 Variazioni %
Capitale investito netto 1.029.667 1.139.517 (109.850) -9,6%
Patrimonio netto consolidato 1.156.043 1.137.559 18.484 1,6%
Posizione finanziaria netta (126.376) 1.958 (128.334) n.a.
(migliaia di euro)
Altri indicatori 2019 2018 Variazioni %
Unità di servizio di rotta 10.045.778 9.433.866 611.912 6,5%
Unità di servizio di terminale 1° fascia di tariffazione 233.630 229.992 3.638 1,6%
Unità di servizio di terminale 2° fascia di tariffazione 344.594 330.373 14.221 4,3%
Unità di servizio di terminale 3° fascia di tariffazione 440.107 423.205 16.902 4,0%
Free cash flow (migliaia di euro) 248.566 187.302 61.264 32,7%
Organico a fine esercizio 4.195 4.114 81 2,0%

Relazione sulla gestione

Organi Sociali

Consiglio di Amministrazione
Presidente (*) Nicola Maione
Amministratore Delegato Roberta Neri
Consiglieri Giuseppe Acierno
Pietro Bracco (*)
Maria Teresa Di Matteo
Fabiola Mascardi
Carlo Paris
Antonio Santi
Mario Vinzia
Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate
Presidente Antonio Santi
Componenti Fabiola Mascardi
Mario Vinzia
Comitato Remunerazioni e Nomine (**)
Presidente Giuseppe Acierno
Componenti Pietro Bracco
Maria Teresa Di Matteo
Comitato Sostenibilità (**)
Presidente Carlo Paris
Componenti Pietro Bracco
Fabiola Mascardi
Collegio Sindacale (***)
Presidente Dario Righetti
Sindaci Effettivi Franca Brusco
Pierumberto Spanò
Sindaci Supplenti Francesca Parente
Roberto Cassader
Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo su Enav S.p.A. Mauro Orefice
Società di Revisione EY S.p.A.

(*)L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 26 aprile 2019 ha confermato Nicola Maione quale Presidente del Consiglio di Amministrazione di ENAV e integrato il Consiglio di Amministrazione con la nomina del consigliere Pietro Bracco;

(**) Il Comitato Remunerazione e Nomine ed il Comitato Sostenibilità sono stati oggetto di modifiche nella loro composizione da parte del Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2019;

(***) L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 26 aprile 2019 ha nominato il Collegio Sindacale per il triennio 2019 -2021.

Corporate Governance

L'assetto di Corporate Governance di ENAV riflette le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana e le disposizioni contenute nel D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF).

Il modello di governance adottato è quello tradizionale, il quale, ferme le attribuzioni riservate ai sensi di legge e di Statuto all'Assemblea, attribuisce la gestione strategica e operativa di ENAV al Consiglio di Amministrazione e la funzione di vigilanza al Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

Per una disamina completa sugli assetti di Corporate Governance si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (di seguito "Relazione"), prevista dall'art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF), predisposta come documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020 e pubblicata sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it nella sezione Governance, contestualmente alla pubblicazione della presente Relazione Finanziaria Annuale, nonché nell'apposita sezione predisposta in occasione dell'Assemblea di Bilancio, contenente la documentazione e le informazioni inerenti all'Assemblea.

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella Relazione sulla Remunerazione, predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del TUF, come modificato dal D. Lgs 49 del 10 maggio 2019 che ha recepito in Italia la direttiva 2017/828 Shareholders Rights Directive 2, e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione Governance del sito internet della Società.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Il Gruppo, in attuazione della normativa comunitaria (direttiva 2014/95/UE) e nazionale (D. Lgs. 254/2016) che ha introdotto l'obbligo di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario per gli enti di interesse pubblico, ha redatto a partire dall'esercizio 2017 la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DFN) quale relazione distinta e soggetta ad autonoma approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di ENAV.

In continuità con quanto già effettuato nel 2018, il Gruppo ha predisposto il Bilancio di Sostenibilità, che rappresenta la Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi del D. Lgs. 254/2016 e successive integrazioni redatto su base annuale secondo le GRI Sustainability Reporting Standard pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2016 e sottoposto ad esame limitato da parte di EY S.p.A. Il documento è pubblicato sul sito internet della Società, all'indirizzo www.enav.it.

Modello organizzativo e attività del Gruppo ENAV

Modello organizzativo

Il 2019 è stato interessato da varie modifiche organizzative di Gruppo, tra cui l'attuazione di un modello organizzativo comune alle Controllate, che ha previsto la distinzione tra:

  • processi core business, il cui presidio è di esclusiva competenza delle società controllate, che si raccordano funzionalmente con le competenti strutture della Controllante per le attività di supporto e per quelle di coordinamento specialistico, in coerenza con gli obiettivi strategici definiti dalla Controllante;
  • processi di supporto, ovvero tutti quei processi trasversali di supporto alle operazioni erogati dalla Controllante verso le società controllate.

Si è poi intervenuti sui processi trasversali di governance delle strategie per allineare, in modo integrato ed efficiente, gli obiettivi di lungo periodo tra tutte le società del Gruppo. A tal fine è stata istituita, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, la struttura Strategic Management Office con il compito di definire la vision e le strategie integrate di lungo termine; monitorare gli sviluppi della normativa internazionale di settore e garantire adeguato networking con gli stakeholder per il presidio degli interessi del gruppo; indirizzare lo sviluppo del marketing strategico, identificando il portfolio prodotti e servizi da commercializzare, i mercati di maggiore potenziale e le modalità di commercializzazione più efficaci; allineare gli obiettivi all'interno dell'organizzazione e garantirne l'implementazione.

A livello di assetto generale, gli interventi organizzativi effettuati hanno riguardato i seguenti ambiti:

  • la struttura Operations, competente nell'erogazione dei servizi core di Air Traffic Management (ATM), è stata interessata da una significativa riorganizzazione che ha mirato a consolidare il proprio percorso evolutivo iniziato nel corso del 2018 puntando a una più moderna configurazione di lungo termine. In particolare si è istituito un presidio sulla pianificazione strategica dei servizi operativi e sull'evoluzione dei sistemi ATM e delle torri remote; sono stati riconfigurati sotto una responsabilità unitaria i servizi non Air Navigation Services (ANS) di supporto; sono stati riconfigurati gli impianti strategici per area geografica, secondo un principio di contiguità dello spazio aereo superando la suddivisione tra en route e airports; sono state inoltre ricondotte tutte le leve del training operativo e tecnico nell'ambito delle operazioni;
  • la struttura Technology, competente nell'ingegneria e nella manutenzione delle infrastrutture, dei sistemi e del software ATM e nella realizzazione degli investimenti, è stata oggetto di una profonda rivisitazione che ha puntato al raggiungimento di una moderna e più efficiente gestione dei processi di ingegneria e manutenzione dei sistemi tecnologici, del software ATM e delle relative piattaforme nonché al rafforzamento del presidio sulla pianificazione e sul monitoraggio degli investimenti strategici;

  • la struttura HR and Corporate Services è stata oggetto di un intervento organizzativo che ha riguardato la ridefinizione delle competenze dei diversi centri di expertise (organizzazione, sviluppo, formazione, pianificazione e gestione del costo del lavoro, industrial relations, welfare e service al personale e ERP e applicazioni gestionali) e l'istituzione della struttura People Business Partner dedicata ad attuare i processi di gestione del personale e quelli trasversali delle risorse umane, attraverso il coordinamento dei contributi specialistici dei centri di expertise;

  • la struttura Finance and Procurement è stata oggetto di modifiche organizzative tese altresì a ricondurre sotto un'unica responsabilità organizzativa i processi economico-finanziari, di pianificazione e controllo e di procurement precedentemente allocati nell'ambito dell'assetto organizzativo delle controllate;
  • La struttura Internal Audit è stata oggetto di una riorganizzazione tesa a presidiare in maniera sempre più incisiva le tematiche afferenti la normativa del D. Lgs.231/2001.

Attività del Gruppo

L'attività del Gruppo ENAV rientra in quattro settori operativi, quali: i) servizi di assistenza al volo, ii) servizi di manutenzione, iii) servizi di commercializzazione soluzioni software e iv) altri servizi, in cui appartengono le società rientranti nel perimetro di consolidamento.

Nel settore operativo dell'assistenza al volo rientra esclusivamente ENAV S.p.A. che eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. ENAV è il quinto più grande player in Europa e un importante player mondiale nel settore dei servizi Air Traffic Control (ATC).

Nel settore operativo della manutenzione rientra Techno Sky S.r.l., partecipata al 100% da ENAV che si occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico aereo nazionale, assicurandone la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di continuità.

Nel settore operativo delle Soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) rientra IDS AirNav S.r.l., acquisita integralmente da ENAV il 18 luglio 2019, che si occupa dello sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e gestione del traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali, prodotti attualmente adottati da vari clienti in Italia, Europa e paesi extra europei.

Nel settore operativo residuale altri settori rientrano:

  • Enav Asia Pacific Sdn Bhd, società di diritto malese interamente partecipata da ENAV, che svolge attività di sviluppo commerciale e fornitura di servizi sul mercato non regolamentato, avuto particolare riguardo alle aree di interesse strategico del Sud-Est asiatico.
  • Enav North Atlantic LLC che detiene il 9,14% del capitale sociale della società Aireon LLC e si attesterà all'11,1% post redemption, responsabile della realizzazione del primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo, con l'obiettivo di permettere la sorveglianza estensiva di tutte le rotte a livello mondiale con riferimento prevalente alle aree polari, oceaniche e remote attualmente non coperte dal servizio di controllo del traffico aereo radar-based, ed al fine di ottimizzare le rotte e conseguire sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo.
  • D-Flight S.p.A., società costituita nel mese di novembre 2018 con capitale sociale sottoscritto al 100% inizialmente da ENAV e diminuito ad una partecipazione del 60% dopo il subentro, in data 28 febbraio 2019, della compagine industriale guidata da Leonardo S.p.A. in partnership con Telespazio S.p.A., della società appositamente costituita denominata UTM Systems & Services S.r.l. Tale società ha sottoscritto l'aumento del capitale sociale con versamento della riserva sovrapprezzo azioni per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro. La D-Flight ha per oggetto sociale lo sviluppo ed erogazione di servizi di gestione del traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria degli Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM).
  • Consorzio Sicta in liquidazione, posto in liquidazione volontaria con delibera dell'Assemblea totalitaria del Consorzio Sicta tenutasi il 3 marzo 2017 ed efficacia dal 28 marzo 2017.

Informazioni sul titolo ENAV nel 2019

ENAV, società quotata dal 26 luglio del 2016 sul Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A., è attualmente l'unico Air National Service Provider (ANSP) a essere quotato sul mercato dei capitali. Dalla data di quotazione il titolo ENAV ha registrato un incremento del 61,21%, attestandosi a un prezzo di chiusura di Euro 5,32 per azione al 31 dicembre 2019. Durante l'esercizio 2019, il titolo ha mostrato un andamento positivo partendo da un'apertura di anno a Euro 4,20 e chiudendo l'anno a un prezzo di Euro 5,32 (con un incremento del 26,8%, senza considerare il rendimento del dividendo), corrispondente a una capitalizzazione di borsa pari a 2,9 miliardi di euro. Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori 40 titoli italiani, ha fatto registrare un aumento del 28,23% e l'indice FTSE Mid Cap, di cui ENAV fa parte, ha visto un incremento del 17,33%. Il prezzo più alto del titolo è stato registrato nella giornata del 19 dicembre 2019, con un prezzo per azione di Euro 5,43, mentre il prezzo minimo si è avuto il 2 gennaio 2019, con un prezzo per azione pari a Euro 4,20.

L'andamento del titolo ENAV, nel corso del 2019, è stato influenzato dalla volatilità generale dei mercati anche legata all'incertezza politica del Paese. Tali fattori esogeni sono stati tuttavia più che compensati dagli ottimi risultati ottenuti dal Gruppo ENAV.

La Capogruppo detiene azioni proprie che sono state oggetto di acquisto nell'esercizio 2018 mentre nessuna operazione di acquisto è stata posta in essere nel corso dell'esercizio 2019. Al 31 dicembre 2019 ENAV detiene 1.200.000 azioni proprie corrispondenti allo 0,22151% del capitale sociale, acquisite ad un prezzo medio unitario netto di Euro 4,14 per un controvalore totale netto di 4,9 milioni di euro.

In conseguenza al programma di acquisto di azioni proprie, al fine 2019 il capitale sociale di ENAV, pari a 541.744.385 euro, risulta così ripartito: lo 0,22% detenuto dalla Capogruppo sotto forma di azioni proprie, il

53,28% detenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e il 46,50% detenuto dal mercato indistinto con una componente importante di investitori retail, alcuni tra i principali investitori istituzionali statunitensi, canadesi, australiani ed europei, così come alcuni tra i principali fondi sovrani internazionali.

Andamento operativo

Scenario di riferimento e risultato della gestione

Nel corso del 2019 la crescita economica globale è rimasta contenuta, registrando un rallentamento nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno. Nell'area dell'euro, l'attività economica è stata frenata dalla debolezza della manifattura, particolarmente accentuata in Germania.

Per quanto concerne l'Italia, le ultime informazioni fornite da Banca d'Italia evidenziano che l'attività economica ha avuto un andamento altalenante, con un trend in lieve crescita nel terzo trimestre 2019 ed una sostanziale stazionarietà nel quarto trimestre, evidenziando una debolezza del settore manifatturiero ed industriale.

Secondo le indicazioni preliminari diffuse dall'ISTAT, nel quarto trimestre 2019 il PIL italiano ha registrato una diminuzione dello 0,3%, rispetto al trimestre precedente, ed è rimasto invariato rispetto allo stesso periodo del 2018. Tuttavia, la stessa ISTAT ha precisato che il quarto trimestre del 2019 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente, per cui sterilizzando tale effetto, nel 2019 il PIL corretto si sarebbe attestato ad un aumento dello 0,2%.

Per quanto concerne le dinamiche inflattive, secondo le ultime informazioni prodotte da EUROSTAT, l'inflazione per il 2019 si attesterebbe a +0,6%.

La congiuntura economica non ha però avuto riflessi negativi sul comparto del traffico aereo in Italia dove, nel corso del 2019, si sono sfiorate 200 milioni di presenze di passeggeri transitanti dagli scali italiani. Sulla base dei dati diramati da Assaeroporti, l'anno 2019 ha evidenziato un traffico aereo in crescita per il sistema aeroportuale, con un dato relativo ai passeggeri del +4% rispetto al 2018 (7,4 milioni in più rispetto al precedente anno). Sempre secondo l'associazione, si è confermato trainante il traffico internazionale con gli oltre 128 milioni di passeggeri, ed un incremento del 5,8% rispetto al 2018. All'interno di questo segmento, si segnala la crescita del 4,5% per il traffico Europeo e del 9,9% per quello extra Europeo. In affanno invece il dato del traffico nazionale, che si attesta ad un +0,7%, contro il +3,3% registrato nel 2018. Per quanto concerne gli aeroporti, per transito di passeggeri si posizionano ai primi posti gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bergamo, Venezia, Napoli, Catania, Bologna, Palermo, Milano Linate (chiuso da fine luglio a fine ottobre 2019), Roma Ciampino e Bari.

Tali dati positivi trovano conferma nel risultato del Gruppo in termini di unità di servizio e numero dei voli assistiti. In particolare, il traffico di rotta (espresso in termini di unità di servizio) ha chiuso il 2019 con un risultato più che positivo, pari al +6,5% rispetto al 2018. Tale crescita appare ancor più rilevante se si

considera che il 2018 aveva fatto registrare un anno record per la rotta, con un dato di unità di servizio pari al +9,3%. Anche nel 2019, l'Italia risulta la prima in termini di crescita di unità di servizio tra i maggiori paesi europei.

Nel corso del 2019, tutti i trimestri hanno registrato valori positivi, con il picco massimo raggiunto nel terzo trimestre (+7,6%) e con un rallentamento rilevato nell'ultimo trimestre dell'anno, prevalentemente connesso ad una generale contrazione del traffico aereo emersa in tutta l'area europea. Su base mensile, particolarmente rilevanti sono i dati emersi nei mesi di giugno e luglio, nel corso dei quali il traffico che ha interessato lo spazio aereo nazionale è cresciuto rispettivamente del +9,6% e del +9,1%.

L'ottima performance registrata nel corso del 2019 è fortemente correlata all'aumento del traffico di sorvolo (circa il 42% del traffico complessivo di rotta), il quale è cresciuto del +9,3% rispetto al 2018, registrando il dato migliore in valore assoluto tra quelli osservati negli ultimi dieci anni. Tale crescita è determinata principalmente dagli incrementi registrati nelle fasce chilometriche a media e lunga percorrenza, con flussi di maggior rilievo tra Europa-Africa, Europa-Asia ed Europa-Continente Americano.

Anche il traffico internazionale ha registrato un andamento in crescita, con un incremento complessivo del +5,7%, anche in questo caso è stato registrato il massimo valore per numero di unità di servizio degli ultimi dieci anni. Per questa categoria di volato si segnala, in continuità con il 2018, l'importante recupero dei collegamenti tra Italia ed Africa (+15,2% UdS) guidato principalmente dal ritorno dei flussi turistici verso l'Egitto.

Il 2019 ha rappresentato per il Gruppo ENAV un anno di particolare rilevanza in quanto, pur in un contesto di massima attenzione dettato dalla forte espansione dei flussi di traffico, la Capogruppo ha profuso il massimo sforzo per mantenere la qualità del servizio ai massimi livelli ed a sviluppare ulteriormente la propria offerta commerciale sulle attività non regolamentate, anche attraverso l'acquisizione della società IDS AirNav S.r.l. avvenuta il 18 luglio 2019. Tale Società opera essenzialmente nel campo della fornitura di soluzioni software per l'aeronavigazione, ambito nel quale è in posizione di eccellenza mondiale, con oltre 70 paesi nel mondo in cui le soluzioni software e hardware sono operative. Tale acquisizione consente al Gruppo da una parte di migliorare il proprio Know-How sulle attività core, in termini di qualità del servizio erogato nel controllo del traffico aereo e dall'altra di incrementare la propria offerta e capacità di penetrazione sul mercato non regolamentato.

Per quanto riguarda il nuovo periodo regolatorio di performance e tariffazione, il 2019 rappresenta l'anno con il quale giunge a conclusione il secondo periodo di riferimento (2015-2019) e rappresenta altresì il punto di partenza della nuova pianificazione operativa ed economica di ENAV, che sarà parte fondamentale del nuovo Piano di Performance per il periodo di riferimento 2020-2024.

Nel corso del 2019 il legislatore comunitario ha definito regole, obiettivi e modelli per la definizione delle tariffe e delle performance per il terzo periodo di riferimento, attraverso l'emanazione del nuovo regolamento n. 317/2019 che ha introdotto diverse modifiche rispetto a quello applicabile nel secondo

periodo di riferimento, a cui ha fatto seguito, nel mese di maggio, la pubblicazione della Decisione della Commissione Europea (n. 903/2019) nella quale il regolatore nazionale ha definito gli obiettivi di performance per il terzo reference period. In tale frangente la Capogruppo, quale primo provider nazionale, ha collaborato in maniera continuativa con l'autorità nazionale di controllo (ENAC) nella fase di predisposizione del Piano di Performance Nazionale per il periodo 2020-2024. Il Piano, in linea con le scadenze previste dal nuovo quadro regolamentare europeo, è stato inviato alle Istituzioni comunitarie al fine della valutazione di conformità.

Anche per il 2019, grazie alle competenze del proprio personale operativo e alla continua implementazione tecnologica orientata alla massimizzazione dell'efficienza del servizio, ENAV ha raggiunto, per il quinto anno consecutivo, il target di capacità definito all'interno nel Piano di Performance, sia per la rotta che per il terminale. Tale risultato appare particolarmente rilevante, tenuto conto dell'incremento dei livelli di traffico aereo gestito nel corso dell'anno. Infatti, a fronte di un obiettivo di rotta pari a 0,11 minuti di ritardo per volo assistito, ENAV ha registrato nel 2019 un risultato pari a 0,021 minuti/volo a fronte di un dato medio dei maggiori partner europei di 0,9 minuti di ritardo per volo. Per quanto concerne il terminale, a fronte di un obiettivo di 0,02 minuti/volo, la performance realizzata da ENAV è stata pari a 0,00 minuti/volo. Tali risultati hanno consentito alla Capogruppo di accedere al bonus economico sulla qualità del servizio, previsto dallo schema regolatorio nazionale.

Alle azioni connesse al mantenimento degli eccellenti livelli di qualità del servizio offerto, nel corso del 2019 ENAV ha anche dato particolare rilievo a tutte quelle iniziative finalizzate all'efficienza ed alla tutela ambientale. Nell'ambito degli obiettivi del Flight Efficiency Plan che fanno riferimento all'ottimizzazione delle rotte e all'implementazione di una struttura di spazio aereo che garantisca il soddisfacimento degli obiettivi di flight efficiency, a dicembre 2016 (con un anticipo di circa 6 anni sul termine definito dalla regolamentazione europea del Single European Sky) ENAV ha implementato il Free Route Italy (FRAIT). Il Free Route ha rappresentato un progetto decisamente rivoluzionario per il trasporto aereo nazionale ed europeo dal momento che ha consentito alle compagnie aeree di pianificare la traiettoria più breve possibile, volando direttamente da un punto d'ingresso ad un punto di uscita dallo spazio aereo italiano, risparmiando carburante, emissioni nocive e conseguentemente costi, mantenendo ovviamente quantomeno inalterati i livelli di safety. Grazie al Free Route, nel triennio 2017-2019 sono stati risparmiati oltre 129 milioni di kg di carburante, per minori emissioni di circa 409 milioni di Kg di CO2. Solo con riferimento al 2019, la riduzione di carburante è stata di circa 55 milioni di Kg, mentre le minori emissioni sono state pari a 172 milioni di Kg di CO2. Tali fattori hanno rafforzato l'attrattività delle rotte italiane consentendo di registrare, per il secondo anno consecutivo, un livello alto di unità di servizio rispetto agli anni precedenti.

L'andamento della gestione che ha caratterizzato l'anno appena trascorso, insieme all'ampliamento dei ricavi da attività non regolamentata per effetto dell'ingresso nell'area di consolidamento della IDS AirNav, hanno consentito di pervenire ad un EBITDA di 302,9 milioni di euro in incremento dell'1,8% rispetto al 2018 e ad

un utile di pertinenza del Gruppo di 118,4 milioni di euro, in incremento del 3,5% rispetto al precedente esercizio. Tale risultato assume maggior rilievo se si considera che la tariffa di rotta da performance (DUC) per il 2019 risulta in riduzione del 4% rispetto a quella del 2018.

I ricavi da tariffa complessivi, con l'inclusione quindi degli effetti connessi ai balance, sono risultati in incremento del +1,8%, per effetto combinato delle maggiori unità di servizio, sia di rotta che di terminale, che della riduzione della tariffa DUC. Sui ricavi da tariffa complessivi si rileva, inoltre, l'effetto negativo determinato dalla dinamica inflattiva registrata nel corso dell'anno. Il tasso dell'inflazione infatti è risultato pari ad un +0,6%, in riduzione rispetto a quello indicato nel Piano di Performance (+1,60%). L'applicazione del meccanismo di calcolo cumulato, previsto dalla normativa comunitaria, ha determinato una maggiore restituzione al mercato per complessivi 25 milioni di euro, in aumento di 7,1 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Il risultato della gestione viene positivamente influenzato dai ricavi del mercato non regolamentato. Infatti, il dato dei ricavi a livello consolidato, per effetto anche della controllata IDS AirNav, risulta a fine 2019 pari a 19,2 milioni di euro, in incremento di 5,7 milioni di euro rispetto al 2018. Tale dato appare più significativo se si considera la contrazione delle attività progettuali della controllata Techno Sky sugli aeroporti di Mitiga e Tripoli, a seguito della situazione sociopolitica che sta caratterizzando la regione libica.

Da ultimo, si rileva da una parte l'incremento dei costi del personale del 3,3% (+2,5% senza IDS AirNav) correlato alla dinamica contrattuale delle due maggiori società del Gruppo, al maggior valore degli straordinari e agli effetti derivanti dall'accordo sulla Summer Season finalizzato a garantire la massima efficienza del servizio a fronte del rilevante incremento del traffico, e dall'altra il decremento dei costi esterni i quali, pur a fronte dell'inclusione nel consolidato dei costi della controllata IDS AirNav, evidenziano un decremento di circa 8 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Andamento del mercato e del traffico aereo

L'attività del controllo del traffico aereo nei paesi dell'area Eurocontrol ha evidenziato, nell'anno 2019, un incremento del traffico in termini di unità di servizio di rotta (*) per l'Italia, rispetto all'anno precedente, con un risultato conseguito del +6,5% (+9,3% 2018 vs 2017), mentre l'andamento degli Stati aderenti ad Eurocontrol si è attestato a +2,7% in decremento rispetto al dato del 2018 che si era chiuso a +5,9%. Tra i maggiori provider europei si rilevano degli incrementi generalizzati delle unità di servizio di rotta, sebbene su livelli inferiori rispetto all'Italia che ha registrato la performance migliore, seguita dalla Spagna con +3,9%, dalla Gran Bretagna con +3,3%, dalla Francia con +1,5% e dalla Germania con +1,3%.

Traffico totale di rotta Variazioni
unità di servizio (**) 2019 2018 n. %
Francia 21.782.108 21.449.867 332.241 1,5%
Germania 15.180.482 14.989.181 191.301 1,3%
Gran Bretagna 12.593.899 12.194.153 399.746 3,3%
Spagna 11.488.296 11.058.991 429.305 3,9%
Italia (***) 10.045.778 9.433.866 611.912 6,5%
EUROCONTROL 154.260.600 150.273.139 3.987.461 2,7%

(*) traffico che riguarda il sorvolo dello spazio aereo italiano con o senza scalo.

(**) per "unità di servizio" si intende l'unità di misura utilizzata in ambito Eurocontrol al fine della determinazione del valore del servizio reso, ottenuta dalla combinazione di due elementi: il peso dell'aeromobile al decollo e la distanza di percorrenza. (***) escluso il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol.

Traffico di rotta

Il traffico di rotta in Italia ha evidenziato nel 2019 un incremento delle unità di servizio comunicate da Eurocontrol pari a +6,5% (pari valore anche con la categoria residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol) e del numero dei voli gestiti del +4,2% (+4,3% se si ricomprende anche la categoria dei voli residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol).

Tra i fattori che hanno contribuito alla crescita dei flussi di traffico sullo spazio aereo nazionale si evidenzia sia il consolidamento dell'implementazione, da parte della Capogruppo, del progetto Free Route (innovazione che permette alle compagnie aeree in transito sui cieli nazionali ad una quota superiore ai 9.000 metri, di pianificare, senza vincoli, le traiettorie più brevi risparmiando carburante e costi di gestione, nel pieno rispetto dei massimi livelli di sicurezza) che la riprogrammazione sulle rotte dello spazio aereo italiano dei flussi di traffico europei, voluta dal Network Manager di Eurocontrol, a seguito della saturazione delle capacità di alcuni settori di spazio aereo limitrofi.

Si conferma il positivo andamento del traffico aereo internazionale, sia nei collegamenti con i paesi europei che verso i paesi extra UE e un rinnovato interesse per le rotte nazionali specialmente quelle che collegano il Nord ed il Sud del paese che subiscono in misura inferiore la concorrenza con i treni ad alta velocità. Per quanto concerne i quadranti geografici strategici per lo sviluppo dei volumi di traffico sullo spazio aereo nazionale, si conferma il ruolo del Nord-Ovest dell'Europa (Spagna, Germania, Francia, Gran Bretagna, Svizzera e Olanda), dei paesi del bacino del mediterraneo (Turchia, Grecia, Israele, Egitto e Tunisia), particolarmente attiva durante la summer season, e delle nazioni extra UE quali Stati Uniti, Emirati Arabi e Russia. Si sottolinea come tale positivo andamento delle unità di servizio sia stato conseguito nonostante la non completa riapertura dello spazio aereo libico.

Traffico in rotta Variazioni
(numero di voli) 2019 2018 n. %
Nazionale 293.753 289.422 4.331 1,5%
Internazionale 1.008.272 971.559 36.713 3,8%
Sorvolo 674.003 631.383 42.620 6,8%
Totale commerciale 1.976.028 1.892.364 83.664 4,4%
Militare 32.544 33.071 (527) -1,6%
Altro esente 16.625 17.785 (1.160) -6,5%
Totale esente 49.169 50.856 (1.687) -3,3%
Totale comunicato da Eurocontrol 2.025.197 1.943.220 81.977 4,2%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 20.827 17.785 3.042 17,1%
Totale complessivo 2.046.024 1.961.005 85.019 4,3%
Traffico in rotta Variazioni
(unità di servizio) 2019 2018 n. %
Nazionale 1.770.738 1.720.567 50.171 2,9%
Internazionale 4.078.394 3.857.879 220.515 5,7%
Sorvolo 4.061.356 3.715.143 346.213 9,3%
Totale commerciale 9.910.488 9.293.589 616.899 6,6%
Militare 122.763 127.207 (4.444) -3,5%
Altro esente 12.527 13.070 (543) -4,2%
Totale esente 135.290 140.277 (4.987) -3,6%
Totale comunicato da Eurocontrol 10.045.778 9.433.866 611.912 6,5%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 2.605 2.446 159 6,5%
Totale complessivo 10.048.383 9.436.312 612.071 6,5%

In particolare, la composizione del traffico di rotta è stata contraddistinta da:

un traffico internazionale commerciale, categoria di voli con partenza o arrivo in uno scalo posto sul territorio italiano, che ha registrato nel 2019 un risultato positivo sia in termini di unità di servizio (UdS) +5,7% che di numero di voli assistiti pari a +3,8%.

Lo sviluppo del traffico internazionale, sia a livello di UdS che di numero di voli assistiti, è stato generato dall'incremento dei volumi sia della fascia chilometrica dei voli ad alta percorrenza (>700 km sullo spazio aereo nazionale) sia a quelli di media percorrenza (tra i 350 – 700 km sullo spazio aereo nazionale) ambedue in crescita rispettivamente di circa il +9% e +6% a livello di UdS.

Con riferimento alle direttrici di volo per continente si è confermato nel 2019 il buon andamento dei collegamenti tra l'Italia verso il resto d'Europa (+4,9% UdS) rappresentativi di circa il 78% delle UdS totali di traffico internazionale, l'incremento dei collegamenti tra Italia e Asia (+6,9% UdS) rappresentativi di circa il 10% delle UdS totali, i collegamenti tra Italia e Africa (+15,2% UdS) rappresentativi di circa il 6% delle UdS internazionali. In tale ambito si evidenzia una positiva ripresa dei flussi di traffico verso l'Egitto.

In crescita anche i collegamenti tra l'Italia e il continente Americano (+8,7% UdS) che rappresenta circa il 6% delle UdS internazionali;

un traffico di sorvolo commerciale, categoria di movimenti di solo attraversamento dello spazio aereo nazionale, che ha registrato nel 2019 un incremento sia delle unità di servizio pari a +9,3%, che del numero di voli assistiti pari a +6,8% consolidando il trend positivo già emerso nell'esercizio 2018. Tale risultato è dovuto al favorevole andamento dei voli sia a media percorrenza chilometrica (tra i 400-800 Km sullo spazio aereo nazionale) che hanno registrato un incremento delle UdS del +12% con incrementi riferiti a tutte le principali direttrici di traffico (voli intra - europei, Europa - Asia ed Europa – Continente Americano) che dai voli ad alta percorrenza chilometrica (>800 km sullo spazio aereo nazionale) in aumento di circa l'8% delle UdS (voli intra – europei e Europa – Africa).

Riguardo l'analisi generale sulle aree di partenza/destinazione, si osserva la buona performance nei collegamenti tra paesi europei (+9,9% UdS;) che rappresentano circa il 55% delle UdS totali di sorvolo, dei collegamenti Europa – Africa (+8,0% UdS) rappresentativi di circa il 23% delle UdS totali, i collegamenti tra Europa e Asia (+11,5% UdS) ed Europa e Continente Americano (+16,1% UdS) rappresentativi rispettivamente del 15% e del 3% delle UdS di sorvolo totali;

  • un traffico nazionale commerciale che ha registrato nel 2019 sia un incremento delle unità di servizio del +2,9% che del numero dei voli assistiti del +1,5%. Il flusso di traffico nel secondo semestre 2019, nel periodo settembre – novembre, ha osservato un rallentamento, rispetto ai flussi di traffico del primo semestre 2019, dovuto alla chiusura dello scalo di Milano Linate intervenuto a partire dal 27 luglio per i successivi tre mesi a seguito dei lavori di ammodernamento dell'aeroporto. A sostenere l'incremento di tale fascia di traffico, ha contribuito l'aumento dei voli ad alta percorrenza chilometrica (>700 km sullo spazio aereo nazionale) che collegano il Nord con il Sud del paese registrando un incremento delle unità di servizio del +6,3% e del numero dei voli assistiti del +6,1%. In particolare, si evidenziano importanti incrementi di traffico sulle rotte riguardanti l'aeroporto di Milano Malpensa verso le principali destinazioni del Meridione quali Catania, Palermo, Lamezia, Bari e Brindisi;
  • un traffico esente suddiviso in: i) traffico esente comunicato da Eurocontrol che ha registrato un decremento del -3,6% nelle unità di servizio e un decremento nel numero dei voli assistiti del -3,3%, quest'ultimo dato principalmente dovuto alla riduzione delle attività militari dei paesi membri di Eurocontrol; ii) traffico esente non comunicato ad Eurocontrol, di residuale incidenza sui ricavi, evidenzia

un incremento sia delle unità di servizio pari a +6,5% che del numero dei voli assistiti pari a +17,1%. Relativamente al dato di traffico legato alle compagnie operanti sullo spazio aereo nazionale, il 2019 conferma il ruolo trainante del segmento low-cost grazie ai risultati conseguiti da Ryanair (+7,2% UdS), Easyjet (+8,7% UdS), Wizz Air (+12,9% UdS), Volotea (+11,2% UdS) ed Aegean (+0,7% UdS). Sono risultate negative Vueling (-0,7% UdS) e Eurowings (-2,5% UdS). Tali compagnie rappresentano circa il 32% del totale delle UdS prodotte nel 2019. Tra le compagnie tradizionali si evidenzia il positivo andamento dei vettori

medio-orientali quali Turkish Airlines (+10,7% UdS), Emirates (+4,8% UdS) e Qatar Airways (+14,5% UdS). In aumento anche l'attività della compagnia Air France (+8,9% UdS) e in misura minore di Lufthansa (+1,9% UdS). L'attività di Alitalia è risultata pressochè invariata attestandosi a +0,03% in termini di UdS.

Traffico di terminale

Il traffico di terminale comunicato da Eurocontrol, che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista registra, nel 2019, un andamento positivo sia in termini di unità di servizio di +3,5% che in termini di voli assistiti pari a +2,8%.

Traffico di terminale Variazioni
(numero di voli) 2019 2018 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 49.759 50.373 (614) -1,2%
Chg. Zone 2 64.823 62.328 2.495 4,0%
Chg. Zone 3 170.642 168.631 2.011 1,2%
Totale voli nazionali 285.224 281.332 3.892 1,4%
Internazionale
Chg. Zone 1 105.067 103.347 1.720 1,7%
Chg. Zone 2 189.353 183.888 5.465 3,0%
Chg. Zone 3 207.020 196.156 10.864 5,5%
Totale voli internazionali 501.440 483.391 18.049 3,7%
Totale commerciale 786.664 764.723 21.941 2,9%
Esenti
Chg. Zone 1 73 82 (9) -11,0%
Chg. Zone 2 868 882 (14) -1,6%
Chg. Zone 3 19.885 20.111 (226) -1,1%
Totale voli esenti 20.826 21.075 (249) -1,2%
Totale comunicato da Eurocontrol 807.490 785.798 21.692 2,8%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 2 0 2 n.a.
Chg. Zone 2 255 423 (168) -39,7%
Chg. Zone 3 11.411 10.307 1.104 10,7%
Tot. voli esenti non comunicati ad Eurocontrol 11.66
8
10.730 938 8,7%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 154.901 153.802 1.099 0,7%
Chg. Zone 2 255.299 247.521 7.778 3,1%
Chg. Zone 3 408.958 395.205 13.753 3,5%
Totale complessivo 819.158 796.528 22.630 2,8%
Traffico di terminale Variazioni
(unità di servizio) 2019 2018 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 62.175 62.932 (757) -1,2%
Chg. Zone 2 77.014 73.932 3.082 4,2%
Chg. Zone 3 194.273 192.149 2.124 1,1%
Totale uds nazionale 333.462 329.013 4.449 1,4%
Internazionale
Chg. Zone 1 171.323 166.878 4.445 2,7%
Chg. Zone 2 267.167 256.016 11.151 4,4%
Chg. Zone 3 237.433 221.941 15.492 7,0%
Totale uds internazionale 675.923 644.835 31.088 4,8%
Totale commerciale 1.009.385 973.848 35.537 3,6%
Esenti
Chg. Zone 1 132 182 (50) -27,5%
Chg. Zone 2 392 388 4 1,0%
Chg. Zone 3 7.489 8.302 (813) -9,8%
Totale uds esenti 8.013 8.872 (859) -9,7%
Totale comunicato da Eurocontrol 1.017.398 982.720 34.678 3,5%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 0 0 0,0%
Chg. Zone 2 21 37 (16) -43,2%
Chg. Zone 3 912 813 99 12,2%
Tot. uds esente non comunicato ad Eurocontrol 933 850 83 9,8%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 233.630 229.992 3.638 1,6%
Chg. Zone 2 344.594 330.373 14.221 4,3%
Chg. Zone 3 440.107 423.205 16.902 4,0%
Totale complessivo 1.018.331 983.570 34.761 3,5%

In termini complessivi i risultati del 2019, comparati con il precedente esercizio, evidenziano una crescita del traffico internazionale per tutte e tre le zone di tariffazione (Charging Zone) sia in termini di unità di servizio che di numero di voli assistiti ed un incremento sul traffico nazionale esclusivamente per la seconda e terza Charging Zone. In particolare:

la charging zone 1, interamente riferita all'aeroporto di Roma Fiumicino, ha generato nel 2019 una crescita del +1,6% in termini di unità di servizio e dello 0,7% come voli assistiti, grazie al buon andamento del traffico internazionale che chiude a +2,7% in termini di UdS principalmente nella sua componente extra-UE (+5,8%). Il traffico nazionale ha invece registrato risultati negativi attestandosi a -1,2% sia in termini di UdS che di voli assistiti per la minore attività di compagnie aeree quali Blue Air, Blue Panorama e Vueling. Tale aeroporto, che risente particolarmente delle attività di volo di Alitalia in quanto incide per circa il 41% delle unità di servizio, ha beneficiato dell'incremento delle attività di Alitalia che si è attestata a +1,5% in termini di UdS e +1,1% in termini di voli assistiti;

  • la charging zone 2, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, ha registrato nel 2019 un incremento sia delle UdS (+4,3%) che dei voli assistiti (+3,1%) grazie ai risultati ottenuti dall'aeroporto di Milano Malpensa (+16,3% UdS), da Bergamo Orio al Serio (+6,6% UdS) e Venezia Tessera (+1,4% UdS). I dati dell'aeroporto di Milano Malpensa così come quello di Milano Linate, che presenta dati negativi, sono stati condizionati dalla chiusura dell'aeroporto di Milano Linate intervenuta dal 27 luglio 2019 per tre mesi a seguito di lavori di ammodernamento e conseguente spostamento del traffico aereo sull'aeroporto di Milano Malpensa. Su tale fascia si riflette in misura inferiore l'attività di Alitalia la quale rappresenta il 12% del totale delle UdS;
  • la charging zone 3 si attesta su valori positivi sia in termini di UdS +4,0% che di numero dei voli assistiti per +3,5%. Tali risultati riflettono il buon andamento dei principali aeroporti presenti su questa fascia di tariffazione come l'aeroporto di Bologna (+8,5% UdS), di Napoli (+7,9% UdS), di Catania (+2,0% UdS), di Palermo (+5,9% UdS), di Cagliari (+12,3% UdS) e di Bari (+9,2% UdS) che incrementano i volumi di traffico sia nazionale che internazionale. Relativamente ad Alitalia, si registrano dei dati tendenzialmente invariati sia a livello di UdS che di numero dei voli assistiti pari entrambi a +0,3%, con un impatto limitato considerando che l'operatività di Alitalia, sul totale delle UdS di tale zona tariffaria, è di circa il 13%.

Per quanto riguarda le diverse componenti di traffico, come già evidenziato per la rotta, il traffico internazionale risulta essere quello trainante, realizzando un incremento a livello di unità di servizio e di numero di voli assistiti rispettivamente pari a +4,8% e +3,7%. L'incremento di tale tipologia di traffico è riconducibile in modo particolare ai risultati raggiunti dalla seconda e terza zona di tariffazione, pari rispetivamente a +4,4% UdS e +7,0% UdS, con una crescita particolare dei voli con destinazione i paesi extra-UE (+8% UdS).

La componente di traffico nazionale ha evidenziato un buon incremento sia nelle unità di servizio che nel numero dei voli assistiti che si attestano ambedue ad un +1,4%, buon risultato nonostante la chiusura temporanea dell'aeroporto di Milano Linate, scalo focalizzato sul traffico nazionale.

Indicatori di Safety e Capacity

Safety

Con il Regolamento Comunitario n. 390/2013 la Commissione Europea ha introdotto la Safety tra le Aree Essenziali di Prestazione, definendo specifici obiettivi da conseguire nel secondo periodo di riferimento del piano di performance (2015-2019). Con la Decisione di esecuzione della Commissione Europea n. 132 del 2014, sono stati identificati a livello Europeo e quindi per ogni Functional Airspace Block (FAB) specifici obiettivi di Safety. Il contributo al raggiungimento degli obiettivi di Safety definiti dall'Italia e dal FAB sono stati ritenuti dalla Commissione Europea, con la Decisione n. 347 del 2015, coerenti con gli obiettivi previsti nell'area di prestazione della Safety.

In forza del succitato framework regolamentare, per ogni anno del secondo periodo di riferimento del Performance Scheme 2015-2019, per la Safety, sono stati identificati e sono monitorati tre Indicatori Essenziali di Prestazione. L'andamento di tali Indicatori Essenziali è su base annuale monitorato sia internamente, a cura della struttura Safety dotata nel 2019 di un nuovo assetto che ne incrementa il livello di indipendenza nella gestione delle attività di investigazione degli eventi Safety, che esternamente dall'ENAC quale National Supervisory Authority responsabile della verifica del dato e dalla Commissione Europea che, tramite il Performance Review Body (PRB), assicura l'assessment complessivo del piano di performance e, quindi, anche delle Safety Performance.

Allo stato attuale, il processo di monitoraggio e di assessment delle Safety Performance è stato completato oltre che pubblicato per le performance conseguite negli anni 2015-2018, mentre per il 2019 si è nella fase iniziale del processo di monitoraggio e di assessment.

Relativamente alle Safety Performance del 2018 si riportano le seguenti risultanze distinte per Indicatori Essenziali di Prestazione.

Effectivenss of Safety Management (EoSM), misura il livello di efficacia del Safety Management System di ENAV. L'Indicatore si determina per definiti Obiettivi Gestionali (Management Objective) che, con riferimento ad una scala di valori crescenti, da A ad E, definisce il livello di implementazione, maturità ed efficacia del Safety Management System (SMS). Entro il 2019 l'obiettivo da raggiungere è il livello C per il Management Objective definito Safety Culture e il livello D in tutti gli altri Management Objective. I valori conseguiti da ENAV, per questo specifico obiettivo, risultano in linea o superiori ai target previsti.

Management Objectives Minimum Target
2019
Risultati 2018 Minimum Target
2018
Safety Culture C C C
Safety Policy and Objectives D C C
Safety Risk Management D C C
Safety Assurance D D C
Safety Promotion D D C
  • Livello di applicazione del Risk Analysis Tool (RAT), indicatore che misura la percentuale di applicazione del Risk Analysis Tool di Eurocontrol per la classificazione della severità dei maggiori eventi di Safety a contributo Air Traffic Management (ATM) per:
  • a. la violazione della minima separazione applicabile (Separation Minima Infringement SMI);
  • b. le indebite interferenze con le operazioni sulla pista di volo (Runway Incursion RIN);
  • c. gli eventi tecnici che determinano un degrado e/o un'interruzione di un servizio e/o di una funzione strumentale alla gestione del traffico aereo (ATM Specific Occurrence – ASO).

L'obiettivo definito in ambito europeo e recepito dalla Capogruppo nell'ambito del piano di performance del FAB Blue Med, richiede che si raggiunga la "RAT Application" dell'80% di analisi per gli anni 2017 e 2018 e del 100% dal 2019.

I valori conseguiti per questo specifico indicatore dell'area Safety risultano superiori ai target minimi previsti.

Safety Occurrence Risultati 2018 Minimum Target 2018
Analisi SMI a contributo ATM 99% 80%
Analisi RIN a contributo ATM 100% 80%
Analisi ASP 100% 80%

Livello di presenza/assenza dei principi della Just Culture, indicatore che misura la presenza o assenza dei principi di Just Culture in base alla percentuale di risposte positive alle domande di uno specifico questionario realizzato dalla European Aviation Safety Agency per la Commissione Europea. Il target minimo è il 50% di risposte positive. ENAV nel 2018 ha superato ampiamento il target previsto conseguendo un numero di risposte positive pari all' 87,5%.

Infine, continuano le attività di miglioramento definite all'interno del Safety Plan 2018-2022 con l'obiettivo di realizzare le implementazioni necessarie a mantenere o conseguire i Safety Target e migliorare ulteriormente la gestione della Safety nel suo complesso.

Capacity

ENAV nel garantire il massimo contributo alla sicurezza delle attività operative considera la qualità del servizio erogato un obiettivo primario, conseguito anche attraverso il livello di puntualità garantito ai voli delle Compagnie aeree.

Nel 2019, in continuità con gli anni precedenti, la Capogruppo ha realizzato un ottimo livello di performance. Infatti, ai 1,83 milioni di voli IFR (Instrument Flight Rules) assistiti da ENAV, che hanno seguito le regole GAT (General Aviation Traffic), durante la fase di volo in rotta sono stati attribuiti nell'anno 38.383 minuti di ritardo ATFM (Air Traffic Flow Management), con un conseguente valore dell'indicatore prestazionale chiave ritardo medio in rotta (en-route) per volo assistito pari a 0,021 minuti/volo. Tale dato, circa cinque volte inferiore rispetto al target fissato dalla Commissione Europea per il 2019 (0,11 minuti/volo), acquista ulteriore rilievo in considerazione del significativo aumento del numero dei voli assistiti durante l'esercizio 2019, pari a un +4,3% con una punta massima del +8,15% nel mese di giugno e del +5,79% per il mese di luglio, rispetto ai dati degli stessi mesi del 2018.

Tale performance qualitativa sottintende anche un valore economico, in termini di risparmio, per le compagnie aere che volano sullo spazio aereo nazionale. A partire dal dato, espresso da studi di settore, che quantifica in 100 euro il valore medio del costo che i vettori sostengono per ogni minuto di ritardo ATFM, la maggiore puntualità consentita da ENAV, rispetto al target fissato dalla Commissione Europea, si è tradotta in risparmi significativi per gli operatori del settore.

La seguente tabella evidenzia il confronto tra i target previsti nel piano di performance e quelli raggiunti nel 2019.

Capacity En-route - Targets vs Actual Performance 2019
IFR/GAT Flights En-route Service Unit
1.833.337 10.045.7
78
Obiettivo piano di performance Obiettivo raggiunto
En-route ATFM Delay per Flight 0,11 0,021
En-route ATFM Minutes of Delay (Min) 201.667 38.38
3

Anche con riferimento al valore del ritardo assegnato ai voli in arrivo (cosiddetta capacity aeroportuale), misurato nel complesso dei cinque aeroporti soggetti al piano di performance (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio), le prestazioni di ENAV nel 2019 hanno evidenziato un risultato migliore, nella declinazione dell'indicatore "due to ATM" (ossia dipendente da ENAV), rispetto ai target fissati nello stesso piano di performance (0,001 minuti/volo contro 0,02 minuti/volo attesi). Questo ha contribuito significativamente anche al buon andamento dell'indicatore generale "Terminal arrival ATFM delay", che comprende tutte le motivazioni di ritardo ATFM aeroportuale, incluse quelle non dipendenti dalla fornitura ATM.

Capacity Terminal - targets vs Actual Performance 2019
Obiettivo piano di performance Obiettivo raggiunto
Terminal Arrival ATFM non superiore a 0,41 (minuti per
volo assistito)
0,28
Terminal Arrival ATFM due to ATM non superiore a 0,02 (minuti per
volo assistito)
0,00

Risultati economico, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV

Definizione degli indicatori alternativi di performance

Al fine di illustrare i risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV e della Capogruppo, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai principi contabili internazionali ed adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo e contenuti rispettivamente nel Bilancio Consolidato e nel Bilancio di Esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi, rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi di Bilancio, che vengono utilizzati dal management ai fini del

monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal Business.

L'utilizzo degli indicatori alternativi di performance nell'ambito delle informazioni regolamentate diffuse al pubblico, è stato reso obbligatorio con comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015, che ha recepito gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) n. 2015/1415. Tali indicatori hanno l'obiettivo di migliorare la comparabilità, affidabilità e comprensibilità dell'informativa finanziaria.

Nel seguito sono forniti i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:

  • EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato economico prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali e dei crediti e degli accantonamenti, così come riportati negli schemi di bilancio e rettificati per i contributi in conto investimenti direttamente connessi agli investimenti in ammortamento a cui si riferiscono;
  • EBITDA margin: è pari all'incidenza percentuale dell'EBITDA sul totale dei ricavi, rettificati dai contributi in conto investimenti come sopra specificati;
  • EBIT (Earnings Before Interest and Taxes): corrisponde all'EBITDA al netto degli ammortamenti rettificati dai contributi in conto investimenti e dalle svalutazioni delle attività materiali e immateriali e crediti e accantonamenti;
  • EBIT margin: corrisponde all'incidenza percentuale dell'EBIT sul totale dei ricavi decurtati dai contributi in conto investimenti come sopra specificato;
  • Capitale immobilizzato netto: è un indicatore patrimoniale rappresentato dal capitale fisso impiegato per l'operatività aziendale che include le voci relative ad attività materiali, attività immateriali, partecipazioni, crediti commerciali e debiti commerciali non correnti e altre attività e altre passività non correnti;
  • Capitale di esercizio netto: è pari al capitale impiegato per l'operatività aziendale caratteristica che include le voci Rimanenze, Crediti commerciali e Altre attività correnti non finanziarie al netto dei Debiti commerciali e delle Altre passività correnti ad esclusione di quelle di natura finanziaria oltre alle attività destinate alla dismissione al netto delle relative passività;
  • Capitale investito lordo: è la somma del Capitale immobilizzato netto e del Capitale di esercizio netto;
  • Capitale investito netto: è la somma del Capitale investito lordo decurtato dal fondo benefici ai dipendenti, dai fondi per rischi ed oneri e dalle Attività/Passività per imposte anticipate/differite;
  • Posizione finanziaria netta: è la somma delle Passività finanziarie correnti e non, dei crediti finanziari correnti e non correnti al netto dei debiti finanziari non correnti riferiti al fair value degli strumenti finanziari derivati e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti;

Free cash flow: è pari alla somma del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di esercizio e del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di investimento.

Variazioni dell'area di consolidamento

Nell'esercizio 2019 l'area di consolidamento ha subito le seguenti modifiche:

  • riduzione della percentuale di possesso nella società D-Flight S.p.A. al 60%, a decorrere dal 28 febbraio 2019, a seguito dell'ingresso della compagine societaria UTM Systems & Services S.r.l. che ha sottoscritto l'aumento del capitale sociale con sovrapprezzo in conformità agli obblighi assunti in sede di gara, al fine di detenere il 40% della D-Flight S.p.A.;
  • ingresso, nell'area di consolidamento, dal 18 luglio 2019 della società IDS AirNav S.r.l. a seguito dell'acquisizione del 100% delle quote di capitale sociale della stessa da parte della Capogruppo, società nella quale in data 28 giugno 2019, con efficacia 2 luglio 2019, la IDS – Ingegneria dei Sistemi S.p.A. aveva conferito il ramo d'azienda relativo alla Divisione Air Navigation.

Conto economico consolidato riclassificato

Il Gruppo ENAV chiude l'esercizio 2019 con un utile di pertinenza del Gruppo di 118,4 milioni di euro in incremento del 3,5%, rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestava a 114,4 milioni di euro. Tale risultato vede un incremento dei ricavi dell'1,5%, legato al buon andamento del traffico aereo sia di rotta che di terminale che ha in buona parte permesso di compensare il maggior costo del personale dovuto, principalmente, agli effetti derivanti dall'accordo sulla Summer Season sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali al fine di mettere in atto le azioni necessarie per gestire l'incremento del traffico aereo in totale sicurezza e puntualità. Il costante e continuo controllo sui costi operativi, che registrano una riduzione del 5,6% e i risultati positivi apportati dalla IDS AirNav, hanno influito positivamente sulla determinazione dell'Ebitda che registra un incremento dell'1,8%, che aggiunto alle minori svalutazioni su crediti emerse nell'esercizio, hanno permesso di riassorbire la variazione della gestione finanziaria che nell'esercizio precedente beneficiava degli interessi attivi riconosciuti a seguito di una sentenza della Corte di Appello riferita ad un contenzioso con una società di gestione.

Variazioni
2019 2018 Valori %
Ricavi da attività operativa 951.767 924.585 27.182 2,9%
Balance (86.975) (80.687) (6.288) 7,8%
Altri ricavi operativi 38.099 45.842 (7.743) -16,9%
Totale ricavi 902.891 889.740 13.151 1,5%
Costi del personale (497.118) (481.356) (15.762) 3,3%
Costi per lavori interni capitalizzati 31.262 31.101 161 0,5%
Altri costi operativi (134.164) (142.104) 7.940 -5,6%
Totale costi operativi (600.020) (592.359) (7.661) 1,3%
EBITDA 302.871 297.381 5.490 1,8%
EBITDA margin 33,5% 33,4% 0,1%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (130.462) (128.731) (1.731) 1,3%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (1.822) (4.259) 2.437 -57,2%
EBIT 170.587 164.391 6.196 3,8%
EBIT margin 18,9% 18,5% 0,4%
Proventi (oneri) finanziari (4.618) (3.192) (1.426) 44,7%
Risultato prima delle imposte 165.969 161.199 4.770 3,0%
Imposte dell'esercizio (47.700) (46.809) (891) 1,9%
Utile/(Perdita) consolidata dell'esercizio 118.269 114.390 3.879 3,4%
Utile/(Perdita) dell'esercizio di interessenza del Gruppo 118.433 114.390 4.043 3,5%
Utile/(Perdita) dell'esercizio di interessenza di Terzi (164) 0 (164) n.a
(migliaia di euro)

Analisi dei ricavi

I ricavi da attività operativa si attestano a 951,8 milioni di euro registrando un incremento, rispetto all'esercizio precedente, del 2,9% e sono composti per 932,6 milioni di euro dai ricavi da core business della Capogruppo (+2,4% rispetto al 2018) e per 19,2 milioni di euro dai ricavi per attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo in incremento del 42,1%, rispetto al 2018, per i ricavi apportati dalla IDS AirNav.

I ricavi da core business si riferiscono ai ricavi di rotta commerciali per 689,4 milioni di euro, in incremento del 2,1%, rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio che ha interessato tutte e tre le tipologie di traffico aereo attestandosi a +6,6% rispetto al consuntivo 2018. Tale incremento di traffico ha permesso di compensare la riduzione del 2,5% della tariffa applicata nel 2019 (Euro 77,96 nel 2019 contro Euro 79,98 nel 2018), decremento che si attesta a -4% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.

I ricavi di terminale commerciale ammontano a 231,1 milioni di euro in incremento del 3,8%, rispetto al 2018, per il positivo andamento delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +3,6%, compensando la riduzione tariffaria applicata nella seconda e terza zona di tariffazione. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma

Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +1,6%, con un andamento positivo del traffico aereo in ambito internazionale e un incremento tariffario dell'1,81% rispetto alla tariffa del 2018 (Euro 190,69 nel 2019 vs Euro 187,30 nel 2018). La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un buon andamento del traffico aereo gestito che si incrementa, in termini di unità di servizio, del 4,3% sia in ambito di traffico aereo nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria nel 2019 del 2,71% con una tariffa pari a Euro 197,56 (Euro 203,06 nel 2018). La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento del traffico aereo gestito del +4,0% in termini di unità di servizio con un positivo andamento sia in ambito nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria dello 0,37% con una tariffa pari a Euro 318,98 (Euro 320,18 nel 2018).

I ricavi da core business comprendono inoltre i ricavi per i voli esenti di rotta e di terminale, il cui corrispettivo risulta, a norma di legge, a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze e si attestano a 12,1 milioni di euro in decremento del -7,4%, rispetto al 2018, per le minori unità di servizio gestite nell'esercizio.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 19,2 milioni di euro e rilevano un incremento del 42,1%, rispetto all'esercizio precedente, imputabile ai ricavi apportati dalla controllata IDS AirNav S.r.l. per 10 milioni di euro, entrata nell'area di consolidamento a partire dal 18 luglio 2019. Tali ricavi si riferiscono, principalmente, alla vendita di licenze software per 2,6 milioni di euro e a manutenzioni software e prestazioni di servizi per clienti presenti su scala mondiale per complessivi 7,4 milioni di euro e riguardano il prodotto software FPDAM per la progettazione delle procedure di volo, il prodotto AIM per l'attività di gestione delle informazioni aeronautiche, il prodotto IAS che fornisce una infrastruttura a supporto della raccolta, della gestione e distribuzione dei dati aeronautici e produzione di cartografie e l'Air Space Design, tool che riduce il tempo necessario per la progettazione degli spazi aerei. Tra le principali commesse, si segnala il nuovo aeroporto di Ndola in Zambia, le prestazioni erogate al service provider svedese LFV e al service provider tedesco DFS e le licenze per la progettazione delle procedure di volo FPDAM alla società russa Azimuth.

La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide negativamente sull'ammontare dei ricavi per 86,9 milioni di euro in misura superiore per 6,3 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito dei minori balance positivi iscritti nell'esercizio e la maggiore incidenza dei balance negativi per 3,9 milioni di euro imputabili sia al balance inflazione che ha rilevato a consuntivo una percentuale pari allo 0,6% (1,6% prevista nel piano di performance) e un balance negativo per rischio traffico della seconda zona di tariffazione in restituzione ai vettori per complessivi 7,7 milioni di euro (in incremento di 1,9 milioni di euro rispetto al 2018) per il maggior traffico aereo assistito generato a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance pari a +9,41% e il maggiore utilizzo in tariffa 2019, e quindi a conto economico, dei balance iscritti negli esercizi precedenti che si attestano a 56,9 milioni di euro, in incremento di 1,7 milioni di euro, rispetto l'esercizio 2018.

Gli altri ricavi operativi si attestano a 38 milioni di euro in decremento del 16,9%, rispetto al 2018 che beneficiava della rilevazione a conto economico della quota di competenza del Gruppo a valere sui progetti finanziati europei per 9,7 milioni di euro contro i 4,9 milioni di euro del 2019 e dell'effetto derivante dalla bonaria composizione delle pendenze esistenti con alcuni fornitori.

Analisi dei costi

I costi operativi ammontano a complessivi 600 milioni di euro e registrano un incremento complessivo dell'1,3% e con un andamento diverso nella composizione, che evidenzia un maggior costo del personale del 3,3%, una riduzione degli altri costi operativi del 5,6% (-8,6% a parità di perimetro 2018) e un incremento dello 0,5% dei ricavi derivanti dai lavori interni capitalizzati che beneficiano delle attività svolte sui progetti di investimento della IDS AirNav.

Il costo del personale si attesta a 497,1 milioni di euro in incremento di 15,8 milioni di euro, rispetto al 2018, a seguito degli effetti derivanti dal rinnovo contrattuale della Capogruppo, dall'armonizzazione del CCNL metalmeccanico di Techno Sky al contratto collettivo del comparto del trasporto aereo con decorrenza 1° gennaio 2019 e all'accordo sulla Summer Season 2019, sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali nel mese di aprile 2019, con l'obiettivo di gestire le attività nell'arco temporale giugno-settembre in presenza di un incremento del traffico aereo. Una parte dell'incremento, per complessivi 3,7 milioni di euro, è dovuto alla variazione dell'area di consolidamento che include il costo del personale di IDS AirNav riferito a 146 unità effettive e 68 unità medie al 31 dicembre 2019.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 280.737 278.010 2.727 1,0%
retribuzione variabile 73.235 61.431 11.804 19,2%
Totale salari e stipendi 353.972 339.441 14.531 4,3%
Oneri sociali 113.364 108.643 4.721 4,3%
Trattamento di fine rapporto 23.295 22.380 915 4,1%
Altri costi 6.487 10.892 (4.405) -40,4%
Totale costo del personale 497.118 481.356 15.762 3,3%

In particolare, la retribuzione fissa registra un incremento netto dell'1% quale effetto derivante dai maggiori costi associati al rinnovo contrattuale della Capogruppo, all'armonizzazione del CCNL di Techno Sky e ai costi del personale di IDS AirNav, effetti in parte compensati dalla riduzione dell'organico del Gruppo corrispondente a 102 unità medie e 65 unità effettive, se non si considera il personale di iDS AirNav, con un organico alla fine dell'esercizio 2019 di 4.195 unità effettive e 4.148 unità medie. Con il personale della controllata IDS AirNav la variazione si attesta a +81 unità effettive e -34 unità medie. La retribuzione variabile registra un incremento netto del 19,2% e risente, oltre agli effetti derivanti dall'accordo sulla Summer Season 2019, del maggiore straordinario in linea operativa del personale CTA (controllore del traffico aereo) connesso al maggior volume di traffico aereo gestito nell'esercizio, e dalle maggiori ore svolte dal personale

tecnico di Techno Sky, della maggiore incidenza della voce di costo riferita alle festività coincidenti per motivi puramente calendariali, dall'incremento del costo per ferie maturate e non godute a seguito dei minori giorni di ferie fruiti nell'esercizio.

Gli oneri sociali si incrementano del 4,3%, quale conseguenza degli incrementi retributivi derivanti dagli effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un decremento del 40,4% per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita.

Gli altri costi operativi registrano un decremento netto del 5,6%, rispetto al 2018, a seguito di una riduzione generalizzata su varie voci di costo, pur in presenza di costi occorsi nel 2019 per le prestazioni riferite ad attività straordinarie, tra cui i minori costi di manutenzione (-14,3%) riferiti alle commesse di Techno Sky, per le minori attività svolte sul mercato estero, e per la positiva definizione di una controversia che ha generato un effetto positivo di 1,3 milioni di euro e i minori costi per utenze e telecomunicazioni (-8,4%) per la riduzione dei costi riferiti alla connettività geografica della rete E-NET1 e per i minori costi per utenze che hanno beneficiato della cancellazione di posizioni debitorie e della definizione di un contenzioso con un fornitore per complessivi 1,5 milioni di euro. Si rileva, inoltre, una riduzione del 52,8% dei costi per godimento beni dei terzi per l'applicazione del principio contabile IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019 e minori altri costi per la cancellazione di posizioni debitorie non più dovute per circa 1 milione di euro e per la minore perdita su crediti emersa nel 2019, rispetto al 2018 in cui incideva per 1 milione di euro.

Margini

Tali valori hanno inciso positivamente nella determinazione dell'EBITDA generando un incremento dell'1,8%, rispetto al 2018, attestandosi a 302,9 milioni di euro con un EBITDA margin del 33,5%.

Gli ammortamenti, al netto dei contributi su investimenti, registrano un incremento dell'1,3% riferito principalmente ai maggiori ammortamenti su attività immateriali derivanti dall'allocazione del prezzo di acquisto della società IDS AirNav per complessivi 1,2 milioni di euro. Le svalutazioni e accantonamenti incidono per negativi 1,8 milioni di euro, in miglioramento di 2,4 milioni di euro rispetto al 2018, quale effetto tra le minori svalutazioni di crediti che recepivano nell'esercizio precedente la svalutazione del 50% del credito di terminale di Alitalia e l'utilizzo di fondi rischi a seguito della chiusura di alcuni contenziosi. Tali valori incidono nella determinazione dell'EBIT che si attesta a 170,6 milioni di euro in incremento del 3,8% rispetto all'esercizio precedente.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 4,6 milioni di euro maggiore di 1,4 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, sia per i minori proventi finanziari da attualizzazione balance che ammontano a 0,2 milioni di euro (1 milione di euro nel 2018) che per la riduzione degli interessi attivi che si attestano a 1 milione di euro (2,4 milioni di euro nel 2018) che beneficiava della rilevazione degli interessi

attivi legali incassati a seguito del pignoramento presso terzi attivato a valle della positiva ordinanza della Corte di Appello.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 47,7 milioni di euro in incremento dell'1,9%, rispetto all'esercizio precedente con un tax rate pari al 24% corrispondente all'aliquota teorica ed in incremento rispetto al 2018 che beneficiava dell'utilizzo di fondi tassati (19,2% nel 2018).

L'utile dell'esercizio di competenza del Gruppo, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 118,4 milioni di euro in incremento del 3,5% rispetto al 2018. La quota del risultato di esercizio di interessenza di terzi, il cui ingresso nel capitale della società D-Flight è avvenuto a fine febbraio 2019, ammonta a una perdita di 0,2 milioni di euro.

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
Attività materiali 976.272 1.000.063 (23.791) -2,4%
Attività per diritti d'uso 8.857 0 8.857 n.a.
Attività immateriali 171.567 122.368 49.199 40,2%
Partecipazioni in altre imprese 63.225 60.306 2.919 4,8%
Crediti commerciali e debiti commerciali non correnti (39.804) (16.394) (23.410) 142,8%
Altre attività e passività non correnti (124.343) (113.258) (11.085) 9,8%
Capitale immobilizzato netto 1.055.774 1.053.085 2.689 0,3%
Rimanenze 60.690 61.001 (311) -0,5%
Crediti commerciali 213.321 268.076 (54.755) -20,4%
Debiti commerciali (138.754) (126.122) (12.632) 10,0%
Altre attività e passività correnti (115.855) (74.714) (41.141) 55,1%
Attività destinate alla dismissione al netto delle relative passività 1.402 1.458 (56) -3,8%
Capitale di esercizio netto 20.804 129.699 (108.895) -84,0%
Capitale investito lordo 1.076.578 1.182.784 (106.206) -9,0%
Fondo benefici ai dipendenti (52.509) (52.280) (229) 0,4%
Fondi per rischi e oneri (1.778) (2.707) 929 -34,3%
Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite 7.376 11.720 (4.344) -37,1%
Capitale investito netto 1.029.667 1.139.517 (109.850) -9,6%
Patrimonio Netto di interessenza del Gruppo 1.153.54
3
1.137.559 15.984 1,4%
Patrimonio Netto di interessenza di Terzi 2.500 0 2.500 n.a.
Patrimonio Netto 1.156.043 1.137.559 18.484 1,6%
Posizione finanziaria netta (126.376) 1.958 (128.334) n.a.
Copertura del capitale investito netto 1.029.667 1.139.517 (109.850) -9,6%

Dati Patrimoniali e Finanziari riclassificati consolidati

(migliaia di euro)

Il Capitale investito netto al 31 dicembre 2019 si attesta a 1.029,7 milioni di euro, in decremento di 109,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, ed è interamente coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi che ammonta a 1.156 milioni di euro.

Il Capitale immobilizzato netto del Gruppo ENAV si attesta a 1.055,7 milioni di euro, in incremento di 2,7 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente per: i) il decremento delle attività materiali per 23,8 milioni di euro a seguito della rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) l'iscrizione delle attività per diritti d'uso, a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio IFRS 16, che ammonta a 8,9 milioni di euro al netto degli ammortamenti rilevati nel 2019 per 2,3 milioni di euro; iii) l'incremento delle attività immateriali per 49,2 milioni di euro principalmente per l'allocazione provvisoria del prezzo di acquisto della IDS AirNav, entrata nell'area di consolidamento con decorrenza 18 luglio 2019; iv) il maggior valore delle partecipazioni in altre imprese per 2,9 milioni di euro dovuto sia all'adeguamento del valore della partecipazione in Aireon al fair value che alla variazione del tasso di cambio dollaro/euro; v) la variazione negativa dei crediti e debiti commerciali non correnti per 23,4 milioni di euro associata alle passività per balance negativi emersi nel 2019 e alla riduzione dei crediti per balance; vi) la variazione delle altre attività e passività non correnti per 11,1 milioni di euro, principalmente per la riduzione dei crediti verso enti pubblici per contributi in conto impianti riclassificati per 5,8 milioni di euro nell'ambito delle attività correnti e per i maggiori risconti passivi su progetti finanziati legati agli investimenti finanziati nell'ambito del progetto Connecting European Facility (CEF).

Il Capitale di esercizio netto si attesta a 20,8 milioni di euro in decremento di 108,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. Le principali variazioni hanno riguardato: i) il decremento dei crediti commerciali per 54,8 milioni di euro principalmente per i minori crediti per balance legati al rigiro a conto economico della quota di competenza del 2019 ed inserita in tariffa per lo stesso periodo, al netto delle quote classificate nei crediti correnti ed oggetto di inserimento in tariffa nel 2020; ii) l'incremento dei debiti commerciali per 12,6 milioni di euro a seguito della concentrazione delle fatturazioni sugli ultimi mesi dell'anno comportando una riduzione nei pagamenti; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti che ha determinato un effetto netto di maggior debito per 41,1 milioni di euro a seguito dei minori crediti tributari per l'incasso del credito IVA chiesto a rimborso per 7 milioni di euro, della riduzione dei crediti per progetti finanziati per l'incasso dell'interim payment della CEF call 2014 e 2015 per complessivi 15,5 milioni di euro e per le maggiori passività riferite al debito verso l'Aeronautica Militare e l'ENAC corrispondenti alla quota di loro spettanza degli incassi di rotta e di terminale.

Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 52,5 milioni di euro, tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, i fondi per rischi ed oneri per 1,8 milioni di euro, decrementati nell'esercizio per la positiva definizione di alcune controversie verso dipendenti e i crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite per un importo netto di positivi 7,4 milioni di euro, in decremento netto di 4,3 milioni di euro, principalmente per l'iscrizione dei debiti per imposte differite emerse nel processo di allocazione del prezzo di acquisto di IDS AirNav.

Il patrimonio netto complessivo si attesta a 1.156 milioni di euro e registra un incremento netto di 18,5 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2018. Tale variazione si riferisce per 4 milioni di euro al maggior risultato di esercizio consolidato del 2019 che si attesta a 118,3 milioni di euro, alla riserva iscritta ai fini dell'adeguamento al fair value della partecipazione in Aireon per 1,5 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale, alla riserva di conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere per 1,1 milioni di euro, dall'ingresso della compagine industriale UTM System & Services S.r.l. nel capitale sociale della società D-Flight, a far data dal 28 febbraio 2019, attraverso l'aumento del capitale sociale con sovrapprezzo in esecuzione degli obblighi assunti con il contratto quadro per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro, acquisendone il 40%.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 presenta un saldo positivo di 126,4 milioni di euro in incremento di 128,3 milioni di euro rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2018.

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 449.268 316.311 132.957 42,0%
Crediti finanziari correnti 24.977 9.007 15.970 177,3%
Indebitamento finanziario corrente (15.058) (14.924) (134) 0,9%
Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 (2.112) 0 (2.112) n.a.
Posizione finanziaria corrente netta 457.075 310.394 146.681 47,3%
Crediti finanziari non correnti 85 24.901 (24.816) -99,7%
Indebitamento finanziario non corrente (323.713) (337.253) 13.540 -4,0%
Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 (7.071) 0 (7.071) n.a.
Indebitamento finanziario non corrente (330.699) (312.352) (18.347) 5,9%
Posizione finanziaria netta 126.376 (1.958) 128.334 n.a.
(migliaia di euro)

La variazione positiva della posizione finanziaria netta per 128,3 milioni di euro è dovuta all'effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, oltre all'incasso dei contributi a valere sui progetti finanziati PON 2014 – 2020 e in ambito europeo per complessivi 31,3 milioni di euro, dall'incasso del credito IVA per 7 milioni di euro, dalla liquidità apportata dalla D-Flight per 5,5 milioni di euro. Sulla posizione finanziaria ha influito negativamente il pagamento del dividendo per 108 milioni di euro, il pagamento al MEF di 52 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti, il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana e all'ENAC della quota degli incassi da core business di loro competenza per complessivi 23,2 milioni di euro, all'acquisto della società IDS AirNav per 37,9 milioni di euro in conformità agli accordi tra le parti.

Flussi Finanziari consolidati

(Dati in migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 341.633 308.047 33.586
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (93.067) (120.745) 27.678
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (115.686) (133.928) 18.242
Flusso monetario netto dell'esercizio 132.880 53.374 79.506
Disponibilità liquide ad inizio esercizio 317.716 264.275 53.441
Differenze cambio su disponibilità iniziali 61 67 (6)
Disponibilità liquide a fine esercizio 450.657 317.716 132.941
Free cash flow 248.566 187.302 61.264

Il Flusso di cassa da attività di esercizio generato al 31 dicembre 2019 ammonta a 341,6 milioni di euro in incremento di 33,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale flusso positivo è stato determinato da un insieme di eventi, tra cui: i) la riduzione dei crediti commerciali correnti e non correnti imputabile principalmente al credito per balance ridotto a seguito dell'imputazione a conto economico della quota di competenza, inserita in tariffa per il 2019, non compensata dalle nuove iscrizioni; ii) il decremento dei crediti tributari a seguito dell'incasso del credito IVA a rimborso per 7 milioni di euro e l'incremento dei debiti tributari per l'imposta IRES in incremento rispetto al 2018; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti e non correnti che genera un effetto di positivi 30,9 milioni di euro a seguito della riduzione delle altre attività per gli incassi conseguiti sui progetti finanziati sia in ambito PON che nei progetti europei, quale principalmente il Connecting European Facility (CEF), oltre all'incremento delle altre passività per il debito verso l'Aeronautica Militare Italiana e l'ENAC per gli incassi di rotta e di terminale di loro competenza. Il 2018 aveva generato minori passività per 7,9 milioni di euro a seguito della riduzione dei debiti verso i fondi di previdenza per il nuovo metodo di pagamento, introdotto dal mese di gennaio 2018, passato da versamenti su base semestrale a pagamenti su base mensile; iv) i debiti commerciali correnti e non correnti registrano un decremento netto di 27,6 milioni di euro dovuto, da una parte dal maggior debito per balance riferito alle nuove iscrizioni del 2019, e dall'altra dai minori debiti verso fornitori per attività di esercizio, depurati dalla variazione del debito verso fornitori per attività di investimento, anche a seguito della chiusura di alcune posizioni riferite ad anni precedenti riconosciute come non più dovute; v) il maggiore risultato dell'esercizio 2019 per 3,9 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2019 ha assorbito liquidità per 93,1 milioni di euro in riduzione di 27,7 milioni di euro, rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2018. La variazione, in presenza di capex pari a 116,3 milioni di euro, tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, è riferita principalmente ai minori pagamenti verso i fornitori per progetti di investimento effettuati nell'esercizio, anche a seguito della concentrazione delle attività negli ultimi mesi dell'anno. Parte della liquidità assorbita nel 2019, è riferita all'acquisizione del 100% del capitale della società IDS AirNav ad un prezzo complessivo pari a 41,1 milioni di euro, di cui da erogare in base agli accordi tra le parti, per 3,2 milioni

di euro. E' stata invece generata liquidità dalla scadenza del time deposit vincolato della durata di un anno per 9 milioni di euro, oggetto di sottoscrizione nell'esercizio precedente insieme all'investimento in due titoli di Stato BTP che avevano assorbito cassa per 33,9 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 115,7 milioni di euro in riduzione di 18,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. Tale variazione è imputabile ai rimborsi dei finanziamenti che registrano un minor flusso di cassa in uscita per 15,6 milioni di euro a seguito dell'estinzione di due finanziamenti avvenuta a fine 2018 e alla liquidità affluita dal versamento di capitale sociale con sovrapprezzo effettuata dalla UTM System & Services S.r.l. nella società D-Flight, in adempimento degli obblighi assunti nel contratto quadro per complessivi 6,6 milioni di euro. Tali effetti sono stati in parte compensati dal maggior dividendo erogato nel 2019 per 7 milioni di euro e dai pagamenti effettuati a valere sulla passività finanziaria iscritta ai sensi del principio IFRS 16 per 2,1 milioni di euro.

Il free cash flow si attesta a 248,6 milioni di euro in incremento di 61,3 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, beneficiando del flusso di cassa generato dalle attività di esercizio che ha permesso di coprire il flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento.

Risultati economico, patrimoniali e finanziari di ENAV S.p.A.

Di seguito si riportano gli schemi di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario riclassificati, lo schema della posizione finanziaria netta e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Conto economico riclassificato

ENAV S.p.A. chiude l'esercizio 2019 con un utile di 111,9 milioni di euro in incremento dell'8,7%, rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestava a 102,9 milioni di euro.

Variazioni
2019 2018 Valori %
Ricavi da attività operativa 937.890 917.116 20.774 2,3%
Balance (86.975) (80.687) (6.288) 7,8%
Altri ricavi operativi 39.838 47.018 (7.180) -15,3%
Totale ricavi 890.753 883.447 7.306 0,8%
Costi del personale (430.739) (421.176) (9.563) 2,3%
Costi per lavori interni capitalizzati 7.783 7.449 334 4,5%
Altri costi operativi (188.809) (186.382) (2.427) 1,3%
Totale costi operativi (611.765) (600.109) (11.656) 1,9%
EBITDA 278.988 283.338 (4.350) -1,5%
EBITDA margin 31,3% 32,1% -0,8%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (130.609) (131.232) 623 -0,5%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (1.517) (4.154) 2.637 -63,5%
EBIT 146.862 147.952 (1.090) -0,7%
EBIT margin 16,5% 16,7% -0,2%
Proventi (oneri) finanziari 6.376 (3.134) 9.510 n.a.
Risultato prima delle imposte 153.238 144.818 8.420 5,8%
Imposte dell'esercizio (41.357) (41.883) 526 -1,3%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 111.881 102.935 8.946 8,7%
(migliaia di euro)

I ricavi da attività operativa si attestano a 937,9 milioni di euro in incremento del 2,3%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i maggiori ricavi da core business registrati nell'esercizio 2019. In particolare, i ricavi di rotta commerciali si attestano a 689,4 milioni di euro, in incremento del 2,1%, rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio che ha interessato tutte e tre le tipologie di traffico aereo attestandosi a +6,6% rispetto al consuntivo 2018. Tale incremento di traffico ha permesso di compensare la riduzione del 2,5% della tariffa applicata nel 2019 (Euro 77,96 nel 2019 contro Euro 79,98 nel 2018), decremento che si attesta a -4% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.

I ricavi di terminale commerciale ammontano a 231,1 milioni di euro in incremento del 3,8%, rispetto al 2018, per il positivo andamento delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +3,6%, compensando la riduzione tariffaria applicata nella seconda e terza zona di tariffazione. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +1,6%, con un andamento positivo del traffico aereo in ambito internazionale e un incremento tariffario dell'1,81% rispetto alla tariffa del 2018 (Euro 190,69 nel 2019 vs Euro 187,30 nel 2018). La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un buon andamento del traffico aereo gestito che si incrementa, in termini di unità di servizio, del 4,3% sia in ambito di traffico aereo nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria nel

2019 del 2,71% con una tariffa pari a Euro 197,56 (Euro 203,06 nel 2018). La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento del traffico aereo gestito del +4,0% in termini di unità di servizio con un positivo andamento sia in ambito nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria dello 0,37% con una tariffa pari a Euro 318,98 (Euro 320,18 nel 2018).

I ricavi per i voli esenti di rotta e di terminale, il cui corrispettivo risulta, a norma di legge, a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze, si attestano a 12,1 milioni di euro in decremento del -7,4%, rispetto al 2018, per le minori unità di servizio gestite nell'esercizio.

I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 5,3 milioni di euro in decremento del 12%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per il completamento di alcune attività svolte per il mercato estero, tra cui la ristrutturazione dello spazio aereo negli Emirati Arabi.

La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide negativamente sull'ammontare dei ricavi per 86,9 milioni di euro, in misura superiore di 6,3 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente a seguito dei minori balance positivi iscritti nell'esercizio e la maggiore incidenza dei balance negativi per 3,9 milioni di euro imputabili sia al balance inflazione che ha rilevato a consuntivo una percentuale pari allo 0,6% (1,6% prevista nel piano di performance) e un balance negativo per rischio traffico della seconda zona di tariffazione in restituzione ai vettori per complessivi 7,7 milioni di euro (in incremento di 1,9 milioni di euro rispetto al 2018) per il maggior traffico aereo assistito generato a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance pari a +9,41% e il maggiore utilizzo in tariffa 2019, e quindi a conto economico, dei balance iscritti negli esercizi precedenti che si attestano a 56,9 milioni di euro, in incremento di 1,7 milioni di euro, rispetto l'esercizio 2018.

Gli altri ricavi operativi si attestano a 39,8 milioni di euro in riduzione del 15,3%, rispetto al 2018, per i minori ricavi derivanti dai finanziamenti europei, che nel 2018 accoglievano la rendicontazione dei progetti Connecting European Facility (CEF) anni 2014 e 2015 e per la riduzione degli altri ricavi che accoglievano nel 2018 la plusvalenza realizzata dalla vendita del complesso immobiliare Academy sito in Forlì per complessivi 0,7 milioni di euro e gli effetti positivi della bonaria definizione delle pendenze esistenti con alcuni fornitori. I costi operativi ammontano a complessivi 611,8 milioni di euro e registrano un incremento netto dell'1,9%, rispetto all'esercizio precedente, per il maggior costo del personale del 2,3%, dei maggiori costi operativi dell'1,3% e di una tendenziale linearità nei costi per lavori interni capitalizzati.

Con riferimento al costo del personale che ammonta a 430,7 milioni di euro, si rileva una riduzione della retribuzione fissa per 1,1 milioni di euro che, nonostante gli effetti derivanti dal rinnovo contrattuale del triennio 2017-2019 e della crescita fisiologica delle retribuzioni per gli automatismi contrattuali, ha beneficiato della diminuzione dell'organico medio di 56 unità, rispetto al 2018. La retribuzione variabile rileva un incremento netto del 21,7% per gli effetti derivanti dall'accordo sulla Summer Season 2019, dall'aumento dello straordinario in linea operativa, connesso al maggior volume di traffico aereo gestito nell'esercizio, dalla maggiore incidenza della voce di costo riferita alle festività coincidenti per motivi puramente calendariali.

Gli oneri sociali si incrementano del 2,7%, quale conseguenza degli incrementi retributivi derivanti dagli effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un decremento del 42,2% per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita, che ha interessato 15 risorse a fronte delle 43 risorse del 2018.

Gli altri costi operativi registrano un incremento netto dell'1,3%, rispetto al 2018, principalmente per i maggiori costi di manutenzione connessi al nuovo contratto formalizzato con la controllata Techno Sky per la gestione tecnica e manutenzione degli impianti e sistemi asserviti ai servizi di navigazione aerea e ai servizi non operativi, della durata di quattro anni, che ha previsto maggiori attività nel perimetro contrattuale e l'allineamento delle tariffe e dei canoni ai valori di mercato. Si rileva la riduzione dei costi per utenze e telecomunicazioni dell'8,5%, sia per i minori costi riferiti alla connettività geografica della rete E-NET1 che per i minori costi per utenze che hanno beneficiato sia della cancellazione di posizioni debitorie che alla definizione di un contenzioso con un fornitore con un effetto positivo complessivo di 1,5 milioni di euro che la riduzione dei costi per godimento beni di terzi del 49,2%, rispetto al 2018, per l'applicazione del principio contabile IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019.

Tali valori hanno inciso nella determinazione dell'EBITDA generando un decremento dell'1,5%, rispetto al 2018, attestandosi a 278,9 milioni di euro con un EBITDA margin del 31,3%.

L'EBIT registra un valore pari a 146,9 milioni di euro in decremento dello 0,7%, rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestava a 147,9 milioni di euro. Su tale risultato hanno inciso gli ammortamenti per 130,6 milioni di euro, al netto dei contributi sugli investimenti, in leggera riduzione rispetto al 2018 e le svalutazioni di crediti e l'utilizzo di fondi rischi per complessivi 1,5 milioni di euro con un impatto minore di 2,6 milioni di euro a seguito delle minori svalutazioni su crediti rilevati nell'esercizio. L'EBIT margin a fine 2019 si attesta a 16,5%.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore positivo di 6,4 milioni di euro in deciso miglioramento, rispetto all'esercizio precedente, per il dividendo deliberato nell'assemblea di approvazione del bilancio di esercizio 2018 della controllata Techno Sky per complessivi 10,8 milioni di euro.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 41,4 milioni di euro in riduzione dell'1,3%, rispetto all'esercizio precedente, per le variazioni in ambito fiscale, tra cui la non imponibilità al 95% del dividendo. Il tax rate per l'imposta IRES è risultato pari al 22,2% in incremento rispetto al 18,5% del 2018, che beneficiava dell'utilizzo di fondi tassati.

L'utile dell'esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 111,9 milioni di euro.

Dati Patrimoniali e finanziari riclassificati

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
Attività materiali 996.250 1.020.987 (24.737) -2,4%
Attività per diritti d'uso 2.458 0 2.458 n.a.
Attività immateriali 58.737 55.797 2.940 5,3%
Partecipazioni 188.247 147.121 41.126 28,0%
Crediti commerciali e debiti commerciali non correnti (39.630) (16.394) (23.236) 141,7%
Altre attività e passività non correnti (137.042) (127.212) (9.830) 7,7%
Capitale immobilizzato netto 1.069.020 1.080.299 (11.279) -1,0%
Rimanenze 60.681 60.983 (302) -0,5%
Crediti commerciali 199.676 264.341 (64.665) -24,5%
Debiti commerciali (129.340) (120.319) (9.021) 7,5%
Altre attività e passività correnti (147.936) (107.778) (40.158) 37,3%
Attività destinate alla dismissione al netto delle relative passività 705 705 0 0,0%
Capitale di esercizio netto (16.214) 97.932 (114.146) -116,6%
Capitale investito lordo 1.052.806 1.178.231 (125.425) -10,6%
Fondo benefici ai dipendenti (36.584) (35.475) (1.109) 3,1%
Fondi per rischi e oneri (1.778) (2.402) 624 -26,0%
Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite 6.745 6.401 344 5,4%
Capitale investito netto 1.021.189 1.146.755 (125.566) -10,9%
Patrimonio Netto 1.143.172 1.139.897 3.275 0,3%
Posizione finanziaria netta (121.983) 6.858 (128.841) n.a.
Copertura del capitale investito netto 1.021.189 1.146.755 (125.566) -10,9%
(migliaia di euro)

Il Capitale investito netto si attesta a 1.021,2 milioni di euro in decremento di 125,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, come risultato delle variazioni avvenute nelle seguenti voci.

Il Capitale immobilizzato netto pari a 1.069 milioni di euro si è decrementato di 11,3 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2018, per: i) il decremento delle attività materiali e immateriali per complessivi 21,8 milioni di euro a seguito della rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) l'iscrizione delle attività per diritti d'uso, a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio IFRS 16, che ammonta a 2,5 milioni di euro al netto degli ammortamenti rilevati nel 2019 per 0,7 milioni di euro; iii) l'incremento della voce partecipazione per 41,1 milioni di euro per l'acquisto della società IDS AirNav avvenuto in data 18 luglio 2019; iv) la variazione negativa dei crediti e debiti commerciali non correnti per 23,2 milioni di euro associata alle passività per balance negativi emersi nel 2019 e alla riduzione dei crediti per balance; v) la variazione delle altre attività e passività non correnti per 9,8 milioni di euro, principalmente per la riduzione dei crediti verso enti pubblici per contributi in conto impianti riclassificati per 5,8 milioni di euro nell'ambito delle attività correnti e per i maggiori risconti passivi su progetti finanziati legati agli investimenti finanziati nell'ambito del progetto Connecting European Facility (CEF).

Il capitale di esercizio netto si attesta a negativi 16,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 in cui presentava un saldo positivo per 97,9 milioni di euro. Le principali variazioni hanno riguardato: i) il decremento dei crediti commerciali per 64,7 milioni di euro principalmente per i minori crediti per balance legati al rigiro a conto economico della quota di competenza del 2019 ed inserita in tariffa per lo stesso periodo, al netto delle quote classificate nei crediti correnti ed oggetto di inserimento in tariffa nel 2020; ii) l'incremento dei debiti commerciali per 9 milioni di euro a seguito della concentrazione delle fatturazioni sugli ultimi mesi dell'anno comportando e per una riduzione nei pagamenti; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti che ha determinato un effetto netto di maggior debito per 40,2 milioni di euro a seguito dei minori crediti tributari per l'incasso del credito IVA chiesto a rimborso per 7 milioni di euro, della riduzione dei crediti per progetti finanziati per l'incasso dell'interim payment della CEF call 2014 e 2015 per complessivi 15,5 milioni di euro e per le maggiori passività riferite al debito verso l'Aeronautica Militare e l'ENAC corrispondenti alla quota di loro spettanza degli incassi di rotta e di terminale e ai maggiori debiti tributari riferiti alle imposte correnti di competenza del 2019.

Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 36,6 milioni di euro, in incremento per la rilevazione della perdita attuariale rilevata al 31 dicembre 2019; i fondi per rischi ed oneri per 1,8 milioni di euro, decrementati nell'esercizio per la positiva definizione di alcune controversie verso dipendenti e i crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite per un importo netto di positivi 6,7 milioni di euro, in incremento del 5% rispetto all'esercizio precedente.

Il patrimonio netto si attesta a 1.143,2 milioni di euro e registra un incremento netto di 3,2 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, per l'utile dell'esercizio 2019 pari a 111,9 milioni di euro, in incremento di 8,9 milioni di euro rispetto al 2018, per l'iscrizione della quota di competenza dei piani di incentivazione a lungo termine per 1,1 milioni di euro, effetti ridotti dalla perdita attuariale rilevata nel 2019 che al netto dell'effetto fiscale ammonta a 1,8 milioni di euro e dalla riduzione degli utili e perdite a nuovo utilizzate ai fini della distribuzione del dividendo.

La posizione finanziaria netta presenta un saldo di 121,9 milioni di euro in netto miglioramento, rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2018 che presentava un indebitamento finanziario pari a 6,9 milioni di euro.

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 429.914 308.206 121.708 39,5%
Crediti finanziari correnti 30.019 9.007 21.012 233,3%
Indebitamento finanziario corrente (15.058) (14.924) (134) 0,9%
Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 (782) 0 (782) n.a.
Posizione finanziaria corrente netta 444.093 302.289 141.804 46,9%
Crediti finanziari non correnti 3.431 28.106 (24.675) -87,8%
Indebitamento finanziario non corrente (323.713) (337.253) 13.540 -4,0%
Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 (1.828) 0 (1.828) n.a.
Indebitamento finanziario non corrente (322.110) (309.147) (12.963) 4,2%
Posizione finanziaria netta 121.983 (6.858) 128.841 n.a.

(migliaia di euro)

La variazione positiva della posizione finanziaria netta per 128,8 milioni di euro è dovuta all'effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, oltre all'incasso dei contributi a valere sui progetti finanziati PON 2014 – 2020 e in ambito europeo per complessivi 31,3 milioni di euro, dall'incasso del credito IVA per 7 milioni di euro. Sulla posizione finanziaria ha influito negativamente il pagamento del dividendo per 108 milioni di euro, il pagamento al MEF di 52 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti, il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana e all'ENAC della quota degli incassi da core business di loro competenza per complessivi 23,2 milioni di euro, l'acquisto della società IDS AirNav per 37,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019, in conformità agli accordi tra le parti.

Flussi Finanziari

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 342.028 306.119 35.909
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (93.067) (120.795) 27.728
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (127.253) (134.668) 7.415
Flusso monetario netto dell'esercizio 121.708 50.656 71.052
Disponibilità liquide a inizio esercizio 308.206 257.550 50.656
Disponibilità liquide a fine esercizio 429.914 308.206 121.708
Free cash flow 248.961 185.324 63.637

Il Flusso di cassa da attività di esercizio generato al 31 dicembre 2019 ammonta a 342 milioni di euro in incremento di 35,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale flusso positivo è stato determinato da un insieme di eventi, tra cui: i) la riduzione dei crediti commerciali correnti e non correnti imputabile al credito per balance ridotto a seguito dell'imputazione a conto economico della quota di competenza, inserita in tariffa per il 2019, non compensata dalle nuove iscrizioni; ii) la riduzione dei crediti tributari per l'incasso del credito IVA per 7 milioni di euro; iii) la variazione netta delle altre attività e passività correnti e non

correnti che genera minori attività per 31,6 milioni di euro principalmente per l'incasso dei progetti finanziati nell'ambito del Connecting European Facility (CEF) e del PON 2014-2020; iv) i debiti commerciali correnti e non correnti registrano un decremento netto di 30,3 milioni di euro dovuto, da una parte al maggior debito per balance per le nuove iscrizioni del 2019 e dall'altra dai minori debiti verso fornitori di attività di esercizio, depurati dalla variazione del debito verso fornitori per attività di investimento, anche a seguito della chiusura di alcune posizioni riferite ad anni precedenti e riconosciute come non più dovute; v) il maggiore risultato dell'esercizio 2019 per 8,9 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2019 ha assorbito liquidità per 93,1 milioni di euro in misura minore per 27,7 milioni di euro, rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2018. Tale variazione, in presenza di capex pari a 117,8 milioni di euro in decremento di 2,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, è riferita principalmente ai minori pagamenti verso i fornitori per progetti di investimento a seguito della concentrazione delle attività sugli ultimi mesi dell'anno, per un importo pari a 21 milioni di euro. Nell'esercizio è stata assorbita liquidità nell'acquisizione della società IDS AirNav ad un prezzo di 41,1 milioni di euro, da erogare per 3,2 milioni di euro in base agli accordi tra le parti, ed è stata generata liquidità dalla scadenza del time deposit vincolato della durata di un anno per 9 milioni di euro, oggetto di sottoscrizione nell'esercizio precedente insieme all'investimento in due titoli di Stato BTP che avevano assorbito cassa per 33,9 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 127,3 milioni di euro in decremento di 7,4 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, per i minori rimborsi dei finanziamenti a medio lungo termine che ha generato una variazione di 15,6 milioni di euro a seguito della scadenza di due finanziamenti a fine 2018, effetto in parte compensato dall'incremento delle attività finanziarie correnti per il finanziamento erogato alla controllata IDS AIrNav, a valle dell'acquisizione, per 5 milioni di euro al fine di dotarla della liquidità necessaria per le attività ordinarie e dal maggior pagamento del dividendo di 7 milioni di euro, per un ammontare complessivo pari a 108 milioni di euro. Il 2018 era stato inoltre influenzato dall'acquisto delle azioni proprie per l'intero importo deliberato in ambito assembleare per complessivi 4,9 milioni di euro.

Il free cash flow si attesta a 248,9 milioni di euro in incremento di 63,6 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, beneficiando del flusso di cassa generato dalle attività di esercizio che ha permesso di coprire il flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ENAV presenta un organico di 4.195 unità registrando un incremento effettivo di 81 unità, rispetto all'organico del 2018, a seguito della crescita del Gruppo che ha visto l'ingresso della società IDS AirNav a far data dal 18 luglio 2019. Il Gruppo è presente su tutto il territorio nazionale per la

fornitura dei servizi di assistenza al volo, per la manutenzione degli impianti operativi, per le attività di commercializzazioni di soluzioni software AIM e in Malesia per le attività di consulenza aeronautica.

Le relazioni industriali

Nel corso del 2019 il confronto con le Parti Sociali si è sostanzialmente incentrato su tre temi principali quali: i) l'accordo Summer 2019; ii) l'attuazione del Piano Industriale; iii) la politica degli organici.

La sottoscrizione tra la Capogruppo e le Organizzazioni Sindacali, in data 29 aprile 2019, dell'accordo Summer 2019 che contempla il massimo impiego del personale operativo in orario H35 nel periodo estivo giugno – settembre, ha permesso di poter gestire l'incremento del traffico aereo atteso ed effettivamente emerso nel periodo estivo.

Nel corso dei primi mesi del 2019, a seguito delle contrapposizioni politico/organizzative che si erano venute a creare successivamente alla presentazione alle Organizzazioni Sindacali del Piano Industriale 2018 – 2022, nel mese di febbraio 2019 veniva sottoscritto in sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) un verbale di accordo con le Parti Sociali che sospendeva temporaneamente l'attuazione del Piano, dei suoi effetti e di tutte le attività e le implementazioni allo stesso riconducibili. Al fine di consentire alle Parti il raggiungimento di un'intesa complessiva su tale Piano attraverso un fattivo confronto, la Capogruppo e le Organizzazioni Sindacali hanno ridato avvio ad una serrata serie di incontri di carattere nazionale che hanno condotto alla sottoscrizione di un accordo, nel mese di maggio 2019, per mezzo del quale si è iniziato a dirimere le principali problematiche precedentemente emerse e che ha sancito l'avvio della prima fase attuativa del transito degli avvicinamenti dalle torri di controllo verso gli Area Control Center attraverso tappe temporali riprogrammate.

Nel corso del corrente anno, alcune azioni vertenziali e di richieste di incontro delle Organizzazioni Sindacali hanno avuto per oggetto la politica degli organici del personale operativo della Capogruppo.

Dal 15 novembre 2019, la Capogruppo ha fornito alle Organizzazioni Sindacali un'informativa circa l'applicazione del Regolamento di Esecuzione 2017/373 della Commissione Europea che stabilisce i requisiti comuni per i fornitori di servizi di gestione del traffico aereo e di navigazione aerea e di altre funzioni della rete di gestione del traffico aereo e per la loro sorveglianza con decorrenza gennaio 2020, per le ricadute in ambito operativo.

La formazione

Le ore di formazione erogate dal Training Center durante il 2019 sono state complessivamente 91.200 per 1.586 partecipanti (73.918 per 1.409 partecipanti nel 2018), suddivise in: 35.512 ore di formazione ab-initio (278 partecipanti), 13.932 ore di formazione avanzata (33 partecipanti), 19.578 ore di formazione continua (939 partecipanti), 20.784 ore di formazione per clienti esterni (319 partecipanti), 1.394 ore di formazione

per clienti interni al Gruppo (17 partecipanti). A queste si aggiungono 230 ore di formazione e-learning (293 partecipanti), 5.200 ore di formazione human factor (300 partecipanti), 1.890 ore di verifica e formazione competenze linguistiche (270 partecipanti) e 160 ore di formazione linguistica in aula (10 partecipanti).

Nel 2019 sono stati avviati quattro corsi ATCO-integrato che, insieme alla formazione iniziale dei 52 FISO neo assunti, hanno determinato una maggiore incidenza dei corsi ab-initio, caratterizzati da maggiore durata e un conseguente marcato aumento delle ore erogate in questo settore formativo (+73% rispetto al 2018). La formazione avanzata, attraverso due corsi Area Control Surveillance (ACS) e due corsi ADI-RAD ha avuto

un incremento del 36% rispetto all'esercizio precedente.

La campagna di formazione per il mantenimento della licenza dei controllori del traffico aereo, in particolare grazie all'attività di formazione nella gestione delle ABES, e la prosecuzione dei programmi di refresher Assessor e On the job training instructor ha portato a delle iniziative di formazione pressoché costante rispetto al 2018.

L'attività per il mercato esterno ha riguardato, principalmente, il corso ADI-RAD erogato ai controllori del traffico aereo della Croazia.

Relativamente alla formazione manageriale e specialistica, nel corso del 2019, sono stati effettuati interventi formativi per un totale di 23.920 ore coinvolgendo 373 risorse nell'attività di formazione linguistica, manageriale e specialistica e pressoché l'intera popolazione del Gruppo con la formazione in modalità elearning.

L'attività formativa ha riguardato dei progetti di formazione esperienziale per alcune strutture del Gruppo ENAV con l'obiettivo di migliorare la capacità di lavorare in modo integrato; corsi di project management e formazione a catalogo su tematiche specialistiche di interesse per le strutture di staff e strutture operative indirette.

Relativamente alla formazione in modalità e-learning, sono stati resi disponibili 39 titoli e 20 learning path che hanno coinvolto 4.192 persone per un totale di 17.836 ore. Particolare rilievo ha assunto il lancio delle "Pillole formative", brevi percorsi multimediali che affrontano specifiche competenze, evidenziandone gli aspetti fondamentali, proponendo nuove chiavi di lettura e stimolando l'apprendimento e l'approfondimento individuale.

Infine, è proseguita la formazione linguistica che ha coinvolto 38 discenti per un totale di 198 ore, con un'attività articolata in corsi individuali frontali, corsi multimediali e un workshop tematico che ha coinvolto 10 partecipanti.

La salute e la sicurezza sul lavoro

Gli obblighi derivanti dal D. Lgs 81/08, Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, vengono gestiti a livello di Gruppo attraverso la struttura Health, Safety and Environment. A seguito delle modifiche organizzative attuate nel corso del 2019, sono state aggiornate le deleghe di funzioni del Datore di lavoro sia per ENAV che

per Techno Sky, in ottemperanza all'art. 16 del D. Lgs 81/08. Per la controllata Techno Sky è stato anche rafforzato il sistema di deleghe attraverso l'identificazione di nuovi delegati di funzioni e il conferimento di specifiche sub-deleghe.

Nel rispetto dell'art. 17 del D.Lgs. 81/08, è stata effettuata la valutazione dei rischi e sono stati aggiornati tutti i Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) di ENAV e di Techno Sky, in riferimento ai mutamenti organizzativi e/o strutturali che abbiano comportato variazioni di rischio per i lavoratori, ed è stato creato il DVR per D-Flight.

Per ciascun sito della Capogruppo è stato redatto un Piano di Emergenza ed Evacuazione e sono state effettuate le prove di esodo coerentemente con le previsioni normative.

Relativamente alla sorveglianza sanitaria, sono stati effettuati gli accertamenti Alcol/Alcol&Tox e le visite mediche dei lavoratori sottoposti a sorveglianza secondo i protocolli sanitari approvati ed è stata erogata la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori.

Per quanto attiene all'analisi degli infortuni, si evidenzia che su 28 infortuni occorsi in ENAV, 22 sono classificati in itinere e quelli accaduti sul lavoro (n. 6) non sono direttamente riconducibili alle mansioni svolte dai lavoratori coinvolti (es. scivolamenti, cadute e inciampi). Relativamente a Techno Sky, su 17 infortuni, 6 sono considerati in itinere e quelli accaduti sul lavoro (n. 11) sono solo in parte riconducibili alla mansione svolta dal lavoratore. Per IDS AirNav è stato registrato n. rtunio in itinere.

Nel rispetto dell'art.35 del D. Lgs. 81/08 si sono regolarmente svolte tutte le riunioni periodiche previste e indette da ciascun Delegato di Funzioni del Datore di Lavoro.

Con riferimento agli obblighi derivanti dal D. Lgs 152/06 in materia di tutela ambientale, si segnala che nel mese di marzo 2019 è stata sottoscritta la politica ambientale del Gruppo ENAV contenente l'impegno e gli obiettivi del Gruppo, il tutto nel rispetto della legislazione internazionale, comunitaria e nazionale. È stato successivamente avviato lo sviluppo del Sistema di Gestione Ambientale del Gruppo, proseguendo le attività di definizione e standardizzazione dei processi aziendali, in conformità alla normativa vigente. In particolare, è stato definito il nuovo processo relativo alla gestione degli scarichi e delle vasche di accumulo di acque reflue, con particolare riguardo ai relativi adempimenti di natura ambientale nelle fasi progettuale e di esercizio, e sono state adeguate alle intercorse variazioni normative i processi a supporto dell'operatività nella gestione dei rifiuti speciali e per il controllo delle emissioni di gas fluorurati a effetto serra. Parallelamente è stato reso operativo, a livello di Gruppo, il sistema di Deleghe e Sub-Deleghe di Funzioni con il quale sono stati assegnati i poteri e le specifiche responsabilità in tema di tutela ambientale.

Sono state inoltre svolte regolarmente le attività di produzione e presentazione della reportistica prevista per i rifiuti speciali per l'anno 2019.

È stato infine avviato un progetto per la gestione informatizzata delle registrazioni inerenti alla tracciabilità del ciclo dei rifiuti speciali e della relativa reportistica, a supporto di un più efficiente processo di attuazione

dei relativi adempimenti normativi che consentirà una gestione standardizzata a livello di Gruppo dei servizi di supporto alla gestione di rifiuti speciali.

Investimenti

Gli investimenti realizzati dal Gruppo hanno l'obiettivo di assicurare che gli assets a supporto dei servizi di gestione del traffico aereo sul territorio nazionale siano: i) coerenti con gli obiettivi di performance tecnici, economici e prestazionali richiesti; ii) conformi agli standard qualitativi e prestazionali stabiliti in ambito nazionale ed internazionale dagli Organismi regolatori del Settore; iii) in linea con l'evoluzione della piattaforma tecnologica e con i nuovi concetti operativi definiti e sviluppati in ambito europeo per il network ATM. Il peso prevalente degli investimenti è rappresentato dall'insieme degli interventi che riguardano le infrastrutture tecnologiche operative, in quanto esse condizionano direttamente le attività aziendali di core business in termine di efficienza, economicità e sicurezza dei servizi di gestione del traffico aereo. Lo strumento attraverso cui vengono pianificati gli investimenti è il piano degli investimenti di durata pluriennale (2018 – 2022) e aggiornato ove necessario attraverso rimodulazioni che tengono conto di esigenze operative emerse in corso di anno.

Nel 2019 si è registrato un valore dei capex riferito al bilancio consolidato pari a 116,3 milioni di euro (116,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e di 117,8 milioni di euro (120,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018) riferiti al bilancio separato di ENAV S.p.A.

Tra i principali investimenti in corso di realizzazione rilevati nel 2019, si evidenziano: i) il programma 4-Flight, che ha lo scopo di sviluppare la nuova piattaforma tecnologica di automazione degli Area Control Center italiani in sostituzione di quella attualmente operativa ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base; ii) l'estensione del sistema Data Link su un maggior numero di frequenze, al fine di poter gestire le comunicazioni controllore – pilota con il numero crescente di aeromobili equipaggiati; iii) la realizzazione del nuovo sistema di automazione per la Torre di Malpensa, che ha introdotto la modalità di lavoro in strip elettronico; iv) la realizzazione del sistema di rilevamento dei conflitti a medio termine ERATO nei quattro Area Control Center.

I nuovi obiettivi del programma Sesar, per far fronte all'attuale frammentazione dei servizi per il controllo del traffico aereo prevedono la messa in opera di complessi programmi in ambito internazionale. In tale ambito sono stati avviati diversi progetti tra cui si riportano, di seguito, quelli di maggior rilievo.

Sesar e le attività di ricerca e sviluppo

Il programma di ricerca e sviluppo europeo Sesar è un'iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per fornire al quadro normativo del Cielo Unico Europeo gli elementi tecnologici innovativi che permettano la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del traffico aereo moderno, interoperabile, efficiente e capace

di garantire lo sviluppo del trasporto aereo su basi sicure, nel rispetto dell'ambiente e in linea con la crescente domanda di traffico.

Nel 2017 si è conclusa la prima fase del programma relativa al periodo 2009-2016 (Sesar 1) in cui la Capogruppo ha rivestito un ruolo importante conducendo diverse attività di sperimentazione pre-operativa, sia in ambito aeroportuale sia per ciò che riguarda gli spazi aerei di sorvolo e/o di avvicinamento, partecipando a 98 progetti ed in più di 30 esercizi di validazione.

La seconda fase del programma, denominata Sesar 2020 ha un orizzonte temporale di sei anni ed è attualmente articolata in due periodi di attività: Wave 1 che copre i primi tre anni (2016-2019) e Wave 2 per i successivi tre (2020-2022). Ad eccezione di un numero esiguo di attività ancora in corso, le attività tecniche della Wave 1 si sono positivamente concluse a fine 2019. Per la realizzazione dei progetti, la Capogruppo si è avvalsa del contributo di un gruppo di partner nazionali ed internazionali, c.d. Linked Third Parties (LTP), opportunamente selezionati in base ad appositi accordi tecnico-operativi, nonché delle società controllate Techno Sky e IDS AirNav. Il Gruppo ENAV è stato impegnato con più di 20 validazioni condotte nell'arco della Wave 1. Nel 2019 è stata contrattualizzata la Wave 2 con la partecipazione di ENAV a 12 progetti riguardanti tematiche di alto interesse aziendale ed avviati i lavori nel mese di dicembre 2019.

Sono inoltre in corso le attività di definizione dell'ultima parte del progetto, denominato Wave 3 (2021-2022) che andrà a completare il budget dei finanziamenti stanziati dalla Commissione Europea per Sesar 2020.

Sesar Deployment Manager

Il Sesar Deployment Manager (SDM) è l'organo voluto dalla Commissione Europea per sincronizzare e coordinare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo in Europa. Tale attività è svolta dalla Sesar Deployment Alliance Association Internazionale Sans But Lucratif (SDA AISBL), l'associazione internazionale non profit composta da alcuni provider della navigazione aerea, da alcune compagnie aeree e dallo SDAG (Sesar Related Deployment Airport Operators Grouping) per un totale di 19 membri tra cui ENAV. In accordo a quanto previsto nell'art 9 del Regolamento europeo 409/2013, il Deployment Manager deve garantire la sincronizzazione e il coordinamento dei progetti di implementazione locali necessari per attuare il Regolamento 716/2014 (Pilot Common Project PCP) e la sua declinazione in Deployment Programme, che costituisce il documento di riferimento per l'identificazione delle priorità dei bandi di finanziamento europei per il settore del trasporto aereo.

Le attività di deployment di Sesar, coordinate dal Sesar Deployment Manager, e cofinanziate dalla Commissione Europea tramite l'Agenzia INEA, favoriscono l'aggiornamento annuale del Deployment Programme, nella cui revisione la Capogruppo ha un ruolo di leadership, in coordinamento con gli altri stakeholder europei. Allo stesso tempo, ENAV mantiene l'allineamento tra il Piano degli investimenti aziendale e i requisiti del Deployment Programme, per garantire la conformità nei modi e nei tempi delle implementazioni pianificate dalla Capogruppo con la regolamentazione europea di riferimento. Al riguardo

si rappresenta che, con riferimento ai bandi di cofinanziamento a valere sul programma Connecting European Facilities (CEF), il 2019 ha visto la prosecuzione dei progetti ad oggi aggiudicati e preordinati all'implementazione del regolamento 716/2014. I progetti coordinati dal SDM sono complessivamente 350, di cui più di 100 completati.

Ambiente

Nell'ambito delle iniziative atte a sviluppare un business sostenibile, il Gruppo ENAV si pone l'obiettivo di ridurre ed efficientare i consumi connessi alla realizzazione dei propri servizi e di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale derivante dalle operazioni aeree. Per tali motivi, il Gruppo punta sia a ridurre le emissioni connesse alle proprie attività produttive, sia a contribuire, attraverso l'ottimizzazione dell'infrastruttura dei servizi del traffico aereo (ATS), alla riduzione di anidride carbonica (CO2) connessa alle attività degli Airspace Users.

Interventi in ambito operativo

Al fine di favorire lo sviluppo sostenibile del trasporto aereo, la Capogruppo supporta gli Airspace Users rendendo disponibile un network e dei servizi che permettono di ridurre il consumo di carburante e, quindi, di minimizzare il connesso impatto ambientale.

Con il primario obiettivo di garantire, sempre, i più elevati livelli di sicurezza, ENAV pianifica e realizza interventi che, anche attraverso la cooperazione e la realizzazione di soluzioni collaborative coordinate con gli stakeholders, propongono un continuo miglioramento del network ATS finalizzato a consentire agli Operatori Aerei la scelta di traiettorie di volo sempre più environmental friendly, caratterizzate da tempi di percorrenza minori e riduzione dei vincoli alla pianificazione e alle operazioni di volo. Tutti gli interventi, programmati e implementati a tale scopo, sono catalogati e monitorati, periodicamente, nel Flight Efficiency Plan (FEP).

Nell'aggiornamento annuale del FEP sono rendicontate e valutate tutte le implementazioni di Operational Efficiency realizzate dalla Capogruppo, nel periodo di riferimento, nei vari segmenti di attività, tra cui: i) il segmento ground dedicato alla riduzione dei tempi e all'ottimizzazione della movimentazione al suolo degli aeromobili (start-up e taxi in/out phases); ii) la fase di involo, che contempla il decollo e le traiettorie per la salita iniziale; iii) la fase di crociera (EnRoute phaese); iv) il segmento terminale (Arrival), dedicata all'ottimizzazione dei profili di volo di avvicinamento per l'atterraggio. Lo stato di avanzamento e di efficacia delle azioni implementate nel Flight Efficiency Plan, data la loro importanza ai fini del raggiungimento delle performance attese quale contributo agli obiettivi ambientali, è soggetto all'attività di monitoraggio e controllo da parte di Enac. Fin dal 2012, le risultanze prodotte dalle azioni implementate dal FEP sono inserite nel piano nazionale - Italy's Action Plan on CO2 Emissions Reduction - che l'Italia si è impegnata a realizzare

quale contributo al più ampio programma per il contrasto ai cambiamenti climatici adottato, nel settore aeronautico, in ambito ECAC/ICAO.

Nel 2019, le misure adottate hanno permesso di migliorare l'attività di flight planning delle compagnie aeree che operano da/per gli aeroporti nazionali, e che sorvolano il territorio italiano, interessando lo spazio aereo entro il quale i servizi del traffico aereo sono forniti da ENAV.

In continuità con quanto attuato negli anni precedenti ed in aggiunta a quanto già realizzato con l'implementazione del Progetto Free Route Airspace Italy – FRAIT – (consiste in una pianificazione più libera delle traiettorie nello spazio aereo al di sopra dei 30.500 ft circa 9.000 metri), nel 2019 l'attività della Capogruppo ha permesso di migliorare i coordinamenti con l'Aeronautica Militare (AMI), di massimizzare l'Airspace Availability, di ottimizzare il Network ATS dello spazio aereo al di sotto del FRAIT e delle aree di Terminale e di conseguire ulteriori miglioramenti nelle performance relative alle operazioni sull'area di movimento aeroportuale.

In particolare, relativamente al solo Spazio Aereo FRAIT, si è evidenziato che quasi il 45% del traffico aereo assistito ha potuto beneficiare di una riduzione della distanza totale, dall'aeroporto di partenza a quello di destinazione (gate-to-gate), determinando una riduzione complessiva di circa 14,2 milioni di chilometri (pari a 25,44 Km per aeromobile) pianificati, permettendo una conseguente riduzione di emissioni di CO2 di circa 167 milioni di kg per un risparmio in termini di carburante necessario alle operazioni di volo "in crociera" (En Route) di circa 52,9 milioni di kg complessivi.

Avendo già superato i vincoli derivanti dal precedente Network di rotte ATS e avendo permesso agli Airspace User di pianificare/volare, direttamente, da un definito punto di ingresso ad un punto di uscita dallo spazio aereo Free Route, gli interventi aggiuntivi si sono concentrati sull'ulteriore armonizzazione dei profili di volo di flussi di traffico aereo che operano su un certo numero di collegamenti nazionali ed internazionali, favorendo la riduzione delle distanze pianificate/volate mediante avanzate attività di coordinamento con l'AMI che ha migliorato il livello di disponibilità delle Aree Militari e, quindi, del Network interessato dalle stesse in un'ottica condivisa di Flexible Use of Airspace (FUA); i risultati derivanti da tali attività si possono quantificare in una riduzione di circa 1,2 milioni di kg di carburante, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera di circa 3,7 milioni di kg.

Sempre nel 2019, nelle aree di Terminale, si è proseguito con il programma inerente la realizzazione di procedure strumentali di volo di tipo Performance Based Navigation (PBN), implementando procedure che, risultano ottimizzare il bilanciamento tra la Flight Efficiency e le performance di Capacity e Predictability, per gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Palermo, Catania, e Venezia; la stima complessiva della riduzione di consumi attribuibile ai miglioramenti del network ATS delle aree Terminali per i succitati aeroporti e per altri aeroporti con minori livelli di traffico, è valutabile in circa 318 tonnellate di carburante, corrispondenti a circa 1.000 tonnellate di minori emissione di CO2.

Infine, sono continuate le attività previste dal programma di attivazione dei processi operativi basati sull'Airport Collaborative Decision Making (A-CDM) che ha consentito di realizzare un sistema di gestione coordinata dei movimenti a terra degli aeromobili sugli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Napoli Capodichino. L'A-CDM, abilita un sistema di coordinamento integrato e di continuo scambio di dati tra ENAV, la Società di Gestione Aeroportuale, le Compagnie Aeree e il Network Manager, favorendo il miglioramento della gestione operativa da parte di tutti gli stakeholder coinvolti che, oltre a consentire il miglioramento delle prestazioni relative alle performance della Predictability e della Punctuality, permette l'ottimizzazione delle procedure di turn-round e la riduzione dei consumi di carburante.

Interventi in ambito Facilities

In linea con le politiche ambientali avviate negli ultimi anni la Capogruppo è impegnata nella riduzione dei consumi energetici e nell'abbattimento delle emissioni di gas-serra anche attraverso la dotazione di impianti per la autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, o da fonti meno inquinanti (gas metano). Questo avviene secondo le linee guida del Protocollo di Kyoto e della Conferenza del clima di Parigi per una ulteriore riduzione delle emissioni inquinanti, ottenendo anche una riduzione dei costi di energia e beneficiando degli incentivi erogati dal Gestore Servizi Elettrici (GSE).

La Capogruppo, in ottemperanza del D. Lgs 102/2014 ha effettuato una diagnosi energetica su 24 siti e sulla base dei risultati ottenuti ha individuato per gli stessi delle opportunità di miglioramento dell'efficienza energetica. Tali opportunità si concretizzeranno attraverso degli interventi volti a realizzare un percorso di riduzione dei consumi di energia elettrica.

Attualmente vengono utilizzati degli impianti fotovoltaici, alcuni dei quali beneficiano degli incentivi erogati dal GSE, situati presso la sede legale della Capogruppo, che presso l'aeroporto di Bari e di Ancona Falconara, nel Centro di Controllo di Area di Brindisi e presso il radiofaro di Bitonto, mentre sono in fase di attivazione gli impianti fotovoltaici degli aeroporti di Napoli, di Genova e di Catania ed in fase di progettazione ulteriori 4 impianti fotovoltaici presso siti ENAV nel sud Italia.

Inoltre, è stato previsto l'ammodernamento negli Area Control Center (ACC) di Roma, Brindisi e Padova e presso la sede centrale, degli impianti di illuminazione interna ed esterna passando alla tecnologia a LED integrata con sistemi di Building Management System e la realizzazione di una centrale di trigenerazione presso l'ACC di Roma che apporterà un risparmio di energia primaria assorbita dalla rete di circa il 36% rispetto quella consumata attualmente dallo stesso ACC, equivalente ad una riduzione di CO2 di 590 t anno. Complessivamente gli interventi previsti nel Piano Energetico decennale comporteranno un risparmio dei consumi totali di energia elettrica della Capogruppo del 28% a fronte del quale verranno ridotte le emissioni di CO2 del 16%.

Attività internazionali

Nel contesto internazionale, la Capogruppo ha continuato le attività volte a consolidare i rapporti con gli altri Air Navigation Service Provider sia a livello bilaterale sia attraverso alleanze ed aggregazioni (come ad esempio l'alleanza A6) nonché, con le principali Istituzioni ed Organizzazioni Internazionali esistenti nell'ambito del trasporto aereo ed in particolare dell'Air Traffic Management (tra i principali ICAO, la Commissione Europea, EASA, CANSO, EUROCONTROL, EUROCAE).

Nel 2019 si è tenuta la 40° Assemblea Generale di ICAO, massimo organo decisionale dell'organizzazione che si riunisce ogni 3 anni. Nel corso di tale evento, oltre all'approvazione del nuovo Global Air Navigation Plan ed il Global Safety Plan è stato rinnovato il Consiglio di ICAO. L'Italia, grazie all'intensa attività di coordinamento e promozione attuata dai Ministeri, ENAC ed ENAV è risultata il paese con più voti (insieme alla Cina) e questo ha favorito l'elezione di un italiano come Presidente del Consiglio ICAO.

Inoltre, sono state svolte una serie di attività in seno alle istituzioni europee, soprattutto con riguardo ad alcuni regolamenti chiave per il settore dell'aviazione e per la Capogruppo, di cui si riportano di seguito i più rilevanti:

  • l'emanazione della Decision (EU) 2019/903 che definisce gli Union-wide performance targets per il Reference Period 3 (2020 - 2024), emessa a seguito della conclusione del processo di revisione dei regolamenti sul Network Manager e sugli schemi di Performace e Charging (nuovo regolamento 2019/317 che sostituisce i regolamenti 390 e 391 del 2013 e nuovo regolamento 2019/123 che sostituisce il regolamento 677/2011);
  • l'emanazione dei nuovi Regolamenti europei sui droni (n. 2019/945 e 947) e relative Accepted Means of Compliance (AMC) e Guidance Material (GM).

Si segnala, inoltre, l'iniziativa EASA relativa alla definizione di un nuovo regolamento riguardante la fornitura dei servizi su UTM/U-space, di cui nel 2019 è stato proposto un primo Draft Opinion da parte di EASA e l'iter dovrebbe concludersi nel corso del 2020.

Infine, nel 2019 sono stati pubblicati due documenti importanti per l'evoluzione del contesto Air Traffic Management nei prossimi anni, in cui la Capogruppo ha attivamente partecipato, e riguardano: il Wise Person Group Report, redatto da un Gruppo di esperti e contenente proposte per il futuro sviluppo del Cielo Unico europeo e la conseguente Stakeholder Declaration, in cui sono stati definiti gli obiettivi e gli impegni per una ulteriore evoluzione del Cielo Unico europeo al fine di rispondere in maniera più incisiva alle nuove sfide del settore; l'Airspace Architecture Study e relativo Transition Plan redatto dalla Sesar Joint Undertaking in collaborazione con il Network Manager e contenente proposte per la futura architettura dello spazio aereo europeo.

Attività commerciali

Nel 2019 il Gruppo ENAV ha conseguito risultati in termini di ricavi derivanti dalla vendita di sistemi e servizi sul mercato non regolamentato per un totale di 19,2 milioni di euro registrando un incremento del 42,1% rispetto all'esercizio precedente, collegato all'entrata nel Gruppo ENAV della società IDS AirNav a decorrere dal 18 luglio 2019, che ha apportato ricavi per 10 milioni di euro. Le attività più rilevanti svolte dal Gruppo ENAV sul mercato terzo si riferiscono alla vendita e manutenzione dei sistemi Aeronautical Information Management (AIM) e ai servizi di consulenza aeronautica e di radiomisure.

Nel 2019, per la Capogruppo sono stati acquisiti due ordini riferiti alle attività di flight inspection da svolgere in Marocco per il cliente ONDA Marocco e in Romania per il cliente ROMATSA per complessivi 1,3 milioni di euro. Inoltre, è stato formalizzato un contratto per la preparazione e hosting per EGNOS V3 sul sito di Catania con la Global Navigations Satellite Systems Agency per 0,7 milioni di euro.

IDS AirNav, a valle dell'acquisizione da parte di ENAV, ha sottoscritto diversi ordini tra cui: il contratto per la fornitura del sistema Aeronautical Message Handling System (AHMS) e la piattaforma dinamica Aeronautical Information Management (AIM) per l'aeroporto di Ndola in Zambia per 1,9 milioni di dollari; la fornitura della piattaforma di gestione delle licenze e i servizi di Integrated Cartographic Environment (ICE) per il service provider del controllo del traffico aereo del Brasile CISCEA per complessivi 0,6 milioni di euro; l'aggiudicazione della gara per la fornitura del sistema di gestione dei dati dinamici fondamentali per il controllo del traffico aereo denominato CRONOS per il service provider argentino (EANA) per complessivi 0,8 milioni di dollari. Relativamente a Enav Asia Pacific, è stato firmato un ordine con il Ministero dei trasporti malese per una estensione del contratto già in corso riguardante l'aeroporto di Kuala Lumpur.

Altre informazioni

Piano di performance 2020-2024

Da un punto di vista regolamentare l'anno 2019 rappresenta un anno di confine in quanto da una parte si perviene alla conclusione del secondo periodo di riferimento (2015-2019) e dall'altra, il 2019 rappresenta il punto di partenza della nuova pianificazione operativa ed economica di ENAV, che sarà parte fondamentale del nuovo Piano di Performance per il periodo 2020-2024.

Nell'ottica di definire l'insieme delle regole da applicare nel nuovo periodo di riferimento, nel corso del 2019 il regolatore comunitario ha emanato un nuovo regolamento (n. 317/2019), convogliando in un'unica norma sia la disciplina in materia tariffaria sia lo schema in materia di performance. Il nuovo schema introdotto dalla Commissione Europea, con l'emanazione del nuovo regolamento, ha apportato alcune modifiche rispetto a quanto applicato sinora, tra le quali si evidenziano la diversa modalità di calcolo dell'indicatore di performance economica, l'obbligatorietà di un sistema incentivante per la capacità, l'assoggettamento degli

ammortamenti ad un sistema di cost recovery e la possibilità, per lo Stato membro, di pianificare le proprie performance a livello nazionale o a livello di FAB.

Il processo normativo di definizione delle regole è stato particolarmente intenso ed ha visto il coinvolgimento di tutti gli stakeholder europei (tra i quali le NSA, i provider, CANSO). Come avvenuto in occasione dei precedenti periodi di riferimento, ENAV, in coordinamento con il regolatore nazionale, è stata parte attiva nei diversi tavoli tecnici a livello comunitario.

In parallelo alla emanazione del nuovo regolamento comunitario, in ambito europeo si è sviluppato il dibattito sugli obiettivi di performance da raggiungere nel periodo 2020-2024. Sono state molteplici le interlocuzioni con gli organismi tecnici comunitari e le autorità nazionali, finalizzate alla definizione dei target di performance economici ed operativi da conseguire nel periodo. A valle di tale processo articolato e complesso, nel mese di maggio 2019 la Commissione Europea ha emanato la Decisione n. 903/2019, nella quale sono stati definiti, per ciascuna delle aree di performance, gli obiettivi a livello EU-wide per il terzo reference period. Per quanto concerne gli obiettivi di efficienza economica è stata prevista un'efficienza media annua del 1,9%. Per quanto concerne invece gli obiettivi comunitari in materia di capacity, il regolatore comunitario ha previsto per l'Italia un target di 0,25 minuti di ritardo per volo. In tal senso, l'autorità nazionale di regolazione, partendo dal target assegnato in sede comunitaria, ha fissato per l'Italia un target con un pivot value a 0,20 minuti di ritardo per volo assistito. Tenuto conto quindi dei target di performance economici ed operativi, la Società ha predisposto la propria pianificazione nel nuovo Piano delle Performance, che ad oggi è in fase di valutazione da parte della Commissione Europea.

Sono, tra l'altro, in itinere le attività di aggiornamento del Contratto di Programma per il periodo 2020-2024, il cui testo ed i relativi allegati dovranno recepire le nuove disposizioni previste dalla recente regolamentazione comunitaria, in ambito tariffe e performance.

Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management

La Capogruppo, in virtù del proprio ruolo di fornitore di servizi alla navigazione aerea in Italia sulla base della designazione dello Stato come esplicitamente definito dall'art. 691 bis del Codice della Navigazione, ha condotto attività congiunte con l'autorità di regolazione ENAC per l'applicazione del regolamento ENAC sugli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e più in particolare per lo sviluppo ed erogazione dei servizi di registrazione, identificazione e di "Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management" (UTM).

ENAC ha riconosciuto la Capogruppo come entità alla quale affidare le attività legate a registrazione, identificazione degli APR e più in generale per i servizi al più ampio bacino dei droni. Per regolare i rapporti tra le parti, è stato condiviso l'utilizzo di uno strumento specifico, la Convenzione, che è stata siglata nel 2016. In virtù di detta Convenzione, la Capogruppo ha avviato e gestisce le attività per la registrazione dei droni attraverso la creazione di un apposito sito web (www. D-flight.it). Così come previsto nella Convenzione, la fornitura dei servizi UTM può essere svolta da ENAV direttamente ovvero attraverso altra società controllata

istituita a tale scopo. A tal fine, è stata bandita una apposita procedura di gara finalizzata all'identificazione di un partner industriale con il quale creare una NewCo in grado di raccogliere le conoscenze e l'infrastruttura necessaria al pieno sviluppo dei nuovi servizi UTM (UAV Traffic Management).

Nel mese di maggio 2018 la procedura si è completata con la selezione del partner industriale, segnatamente una compagine industriale guidata da Leonardo S.p.A. in partnership con Telespazio e IDS- Ingegneria dei Sistemi (oggi solo Leonardo e Telespazio). Si è poi proceduto, nel mese di novembre 2018, alla costituzione della NewCo, in un primo momento interamente partecipata dalla Capogruppo, con la denominazione di D-Flight S.p.A. e successivamente, in data 28 febbraio 2019, la compagine industriale, attraverso la società appositamente costituita e denominata UTM System & Services S.r.l ha sottoscritto l'aumento di capitale della D-Flight, per un importo pari a 6,6 milioni di euro, acquisendone il 40%.

Sul piano regolamentare si segnala che nel mese di giugno 2019 sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, due regolamenti che disciplinano le operazioni e la commercializzazione dei droni in Europa che, a partire dal 1° giugno 2020, sostituiranno le normative oggi in vigore ed emanate da ENAC. Tali regolamenti rappresentano i primi esiti dell'applicazione del regolamento 2018/1139 che ha esteso alcune competenze di EASA nell'ambito degli Unmanned Aircraft Systems trasferendole dal livello nazionale a quello europeo. EASA pubblicherà delle linee guida a supporto di tali regolamenti e due Opinion addizionali per tener conto dei molteplici commenti ricevuti dai vari attori interessati in merito al concetto di U-Space ed ai servizi UTM.

Nel frattempo, ENAC nel mese di novembre, ha emesso il regolamento dei mezzi a pilotaggio remoto, con entrata in vigore il 15 dicembre 2019, in cui si prescrive tra l'altro l'obbligo per gli operatori ricreativi e professionali di registrarsi sulla piattaforma D-Flight e di registrare i loro mezzi per finalità identificative e sono stati dunque messi in produzione i servizi di registrazione utenti, operatori, mezzi a pilotaggio remoto con rilascio di codice identificativo univoco QR Code. I servizi sono a titolo oneroso, secondo uno schema tariffario autorizzato dall'ENAC, sulla base delle evidenze prodotte.

Infine, è stato lanciato in operazioni il primo servizio pubblico di geo-consapevolezza, ad accesso universale e gratuito, servizio che consente a chiunque di determinare, in maniera intuitiva, se in un punto del territorio italiano è possibile volare con un drone e a quali condizioni.

Certificazioni del Gruppo ENAV

Anche nel 2019 la Capogruppo è stata oggetto di audit da parte di ENAC per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti comuni per la fornitura di servizi di navigazione aerea previsti dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 1035/2011 della Commissione del 17 ottobre 2011 e s.m.i. e per operare come organizzazione di addestramento per i controllori del traffico aereo, ai sensi del Regolamento (UE) 2015/340 e dei Regolamenti ENAC Licenza di operatore del Servizio Informazioni Volo (AFIS) e Requisiti per il personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea, per operare come organizzazione di

formazione rispettivamente per gli operatori del servizio informazioni di volo e per il personale addetto alla fornitura dei servizi meteorologici per la navigazione aerea e del Regolamento ENAC "Procedure di volo strumentali" per operare come organizzazione di progettazione delle procedure strumentali di volo. ENAC ha svolto sia presso le Strutture Territoriali sia presso le strutture centrali di ENAV nel complesso:

  • 19 audit con l'obiettivo di verificare il mantenimento della conformità ai requisiti per operare quale Fornitore dei Servizi della Navigazione Aerea;
  • 4 audit per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per operare come organizzazione di addestramento e di formazione;
  • 1 audit per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per operare come organizzazione di progettazione delle procedure strumentali di volo.

A fronte delle attività di adeguamento ai nuovi requisiti comunitari in ambito ATM/ANS, il 31 dicembre 2019, in occasione dell'entrata in applicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2017/373 che sostituisce il regolamento (UE) n. 1035/2011, ENAV ha ottenuto da ENAC il nuovo certificato quale Fornitore di servizi di gestione del traffico aereo e di navigazione aerea.

Con riferimento alle certificazioni dei sistemi di gestione aziendale del Gruppo ENAV, nel mese di dicembre 2019, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL Business Assurance ha concluso positivamente le attività della prima verifica di mantenimento, determinando la conferma della validità:

  • dei Certificati di conformità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2015 del Gruppo ENAV (ENAV e Techno Sky);
  • del Certificato di conformità in accordo alla normativa UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 per ENAV.

Nel corso del 2019 si è anche conclusa positivamente la prima e la seconda verifica di mantenimento per la certificazione BS OHSAS 18001:2007 di ENAV e della controllata Techno Sky.

Per quanto riguarda la flotta aerea di Radiomisure, la Capogruppo è stata oggetto di audit specifici per verificare il mantenimento del Certificato di Approvazione per l'impresa per la gestione della navigabilità continua, del Certificato di Approvazione dell'impresa di manutenzione e della Dichiarazione a norma del Regolamento UE n. 965/2012 della Commissione sulle Operazioni di volo.

Relativamente alle ulteriori certificazioni/attestazioni di Techno Sky si evidenzia che:

  • relativamente all'accreditamento del laboratorio di Taratura di Techno Sky, nel mese di settembre 2019, l'Ente Italiano di Accreditamento "ACCREDIA" ha rilasciato il certificato di accreditamento del Centro LAT 015 in accordo alla nuova edizione della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018;
  • nel mese di novembre 2019 è stata effettuata da parte dell'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL Business Assurance la prima verifica di mantenimento della certificazione F-GAS (Certificazione degli operatori e delle imprese che effettuano installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenente taluni gas fluorurati ad effetto serra) ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2067.

Relativamente alla controllata IDS AirNav, nel corso del 2019, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL Business Assurance ha rilasciato le seguenti certificazioni:

  • UNI EN ISO 9001:2015 del Sistema di Gestione per la Qualità;
  • UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 del Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni;
  • BS OHSAS 18001:2007 del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro;
  • UNI EN ISO 14001:2015 del Sistema di gestione Ambientale.

IDS AirNAV mantiene inoltre in corso di validità la certificazione quale organizzazione di progettazione delle procedure strumentali della Capogruppo in Italia e negli Emirati Arabi Uniti e il livello di maturità 3 relativamente all'implementazione del modello Capability Maturity Model for Development (CMMI – DEV) per le attività di sviluppo software.

Security

Nel corso del 2019 nel campo della security del personale, delle infrastrutture e delle informazioni, intesa nella duplice accezione di protezione degli interessi aziendali e di protezione del pubblico interesse sotteso alla missione della Capogruppo, è stato dato forte impulso all'estensione dei principi fondanti del Security Management System di ENAV a tutte le società del Gruppo.

In particolare: i) è stato ampliato, in ottica di gruppo, l'ambito delle attività di gestione del rischio; ii) è proseguita l'estensione dei processi del Security Management System di ENAV alle aziende controllate; iii) è stato effettuato uno specifico focus sui temi della sicurezza delle informazioni per la controllata IDS AirNAV, al fine di supportarne il processo di integrazione all'interno del Gruppo ENAV, e per la controllata d-Flight S.p.A., in attuazione della convenzione con ENAC; iv) è proseguita la campagna di promozione della cultura della security attraverso l'erogazione di un corso e-learning sulla security awareness a tutto il personale ENAV, Techno Sky e IDS AirNAV.

Nel corso del 2019 è proseguito il potenziamento del Security Operation Center (SOC) che costituisce per tutto il Gruppo il motore operativo dei processi di prevenzione, rilevazione, contenimento, risposta e concorso alla recovery. La tutela del personale, che riveste una priorità aziendale, è stata sviluppata con particolare riguardo alle missioni all'estero, sviluppando una specifica componente dedicata all'analisi ed alla gestione del rischio di "Travel Security" e con l'approntamento di una risposta operativa nei casi di emergenza, con un processo dedicato ed il supporto di un partner internazionale.

Regolamento Generale sulla protezione dei dati

Il Gruppo ENAV già dal precedente esercizio, ha adottato misure tecniche e organizzative adeguate per garantire che il trattamento dei dati personali avvenga in conformità alle prescrizioni del Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché

alla libera circolazione di tali dati (General Data Protection Regulation o GDPR) diventato efficace in tutti i Paesi UE il 25 maggio 2018.

Il Gruppo ha da subito:

  • nominato il Data Protection Officer (DPO);
  • introdotto il registro dei trattamenti;
  • definito una struttura organizzativa Group Privacy le cui attività sono finalizzate alla gestione della privacy e alla relativa compliance normativa;
  • curato la redazione di policy e procedure relative al trattamento dei dati;
  • aggiornato le informative.

Durante l'esercizio 2019, il Gruppo ha mantenuto una costante attenzione alla compliance sul trattamento dei dati aggiornando il registro ed effettuando periodiche valutazioni sui rischi, nonché formalizzando le DPIA ove ritenuto opportuno. Parallelamente sono state prese iniziative sul fronte della formazione interna al personale sulle tematiche GDPR. Le richieste degli interessati per l'esecizio dei propri diritti sono state gestite nel rispetto della normativa applicable e delle procedure interne. Le segnalazioni interne su possibili data breach sono state puntualmente esaminate dalle strutture competenti secondo quanto definito dalle procedure interne e nel rispetto della normativa esterna. Infine, si precisa che sono state svolte alcune verifiche sul rispetto del regolamento sul trattamento dei dati.

Acquisto azioni proprie

ENAV possiede 1.200.000 azioni proprie pari allo 0,22151% del capitale sociale con un controvalore di 4.973 migliaia di euro, oggetto di acquisizione nel corso dell'esercizio 2018 in conformità alla delibera assembleare del 28 aprile 2018 che ha autorizzato, previa revoca della precedente autorizzazione di cui alla delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione ad acquistare e disporre di azioni proprie della Società, nel rispetto della normativa di riferimento, per le seguenti finalità: i) dare attuazione alle politiche di remunerazione adottate da ENAV e nello specifico di adempiere agli obblighi derivanti da programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione della Società e/o di società direttamente o indirettamente controllate; ii) operare sul mercato in un'ottica di investimento a medio e lungo termine, anche per costituire partecipazioni durature, ovvero per consentire alla società di cogliere le eventuali opportunità di massimizzazione del valore che possano derivare dall'andamento del mercato.

Il numero massimo di azioni di cui era stato autorizzato l'acquisto è di 1.200.000 azioni, interamente acquistate nel 2018.

Operazioni rilevanti

Nel corso del 2019 non sono state poste in essere operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale, finanziaria e economica del Gruppo.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali e che non vi sono stati eventi ed operazioni significative di natura non ricorrente.

A tal proposito, sono definite come tali, le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Rapporti con Parti Correlate

Per parti correlate si intendono le entità controllate, direttamente o indirettamente da ENAV, il controllante Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente dal MEF stesso e il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Sono altresì parti correlate gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate e i fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo.

Le operazioni con parti correlate compiute dal Gruppo nel 2019 sono rappresentate sostanzialmente da prestazioni facenti parte della ordinaria gestione e regolate a condizioni di mercato, come più ampiamente descritto nella nota n. 33 del Bilancio consolidato e nella nota n. 30 del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019.

ENAV, in conformità a quanto previsto dall'art. 2391 bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha istituito, con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni delle azioni della società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016 e successivamente aggiornata ed approvata dal Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi

e Parti Correlate, nella seduta del 12 dicembre 2018. Tale procedura è disponibile sul sito internet di ENAV www.enav.it sezione Governance area documenti societari.

Si precisa che nel 2019, non sono state poste in essere operazioni di maggiore rilevanza così come individuate nell'allegato 1 della suddetta procedura. Si segnala, ai fini informativi, che nel mese di gennaio 2019 è stato sottoscritto tra ENAV e la società controllata Techno Sky il nuovo contratto relativo al "servizio di conduzione e manutenzione dei sistemi asserviti ai servizi della navigazione aerea nonché di impianti e sistemi non asserviti a funzioni operative" per il quadriennio 2019 – 2022 su tutti i siti ENAV sul territorio nazionale per un valore complessivo di 297,7 milioni di euro. Si segnala inoltre che non vi sono state operazioni soggette agli obblighi informativi in quanto rientranti nei casi di esclusione previsti dalla procedura, né operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale consolidata o sui risultati consolidati dell'esercizio.

Regolamento Mercati

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, richieste dall'art. 15 del Regolamento mercati CONSOB (adottato con delibera CONSOB n. 16191/2007 da ultimo aggiornato con Delibera n.20249 del 28 dicembre 2017), si segnala che alla data del 31 dicembre 2019 tra le società controllate da ENAV rientra nella previsione regolamentare la Società Enav North Atlantic LLC per la quale sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la compliance alla predetta normativa. Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico del bilancio 2019 di Enav North Atlantic LLC inserito nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo ENAV, verrà messo a disposizione del pubblico ai sensi di quanto previsto dall'art. 15 comma 1 lettera a) del Regolamento mercati.

Adesione al processo di semplificazione normativa ex Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012

Ai sensi dell'art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, ENAV ha dichiarato di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV

Di seguito sono riportati i dati patrimoniali, economici e gestionali delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

Techno Sky S.r.l.

Variazioni
2019 2018 Valori %
Ricavi 100.485 99.443 1.042 1,0%
EBITDA 20.766 16.180 4.586 28,3%
EBIT 18.609 15.592 3.017 19,3%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 13.194 10.769 2.425 22,5%
Capitale investito netto 35.210 29.348 5.862 20,0%
Patrimonio Netto 33.451 31.416 2.035 6,5%
Indebitamento Finanziario Netto 1.759 (2.068) 3.827 -185,1%
Organico a fine esercizio 730 792 (62) -7,8%

(migliaia di euro)

Techno Sky ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato netto positivo di 13,2 milioni di euro in incremento di 2,4 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente. Su tale risultato ha inciso un incremento dei ricavi riferiti all'attività core della controllata, anche grazie al rinnovo contrattuale avvenuto ad inizio 2019 che ha ampliato il perimetro delle attività e adeguato le tariffe, aumento in parte mitigato dalla riduzione dei ricavi sul mercato estero, principalmente legata alle minori attività riferite alla commessa in Libia. I costi registrano complessivamente un decremento netto del 4,3% principalmente legato ai costi operativi, anche a seguito della riduzione delle attività su alcune commesse, che compensano l'incremento rilevato sui costi del personale per l'armonizzazione del CCNL metalmeccanico di Techno Sky al contratto collettivo del comparto del trasporto aereo con decorrenza 1° gennaio 2019. L'EBITDA mostra un risultato di 20,82 milioni di euro in incremento del 28,3%, rispetto all'esercizio precedente, e un EBIT che sebbene risenta dei maggiori ammortamenti delle materiali per l'applicazione del principio IFRS 16 con decorrenza 1° gennaio 2019, si attesta a 18,6 milioni di euro, in incremento del 19,3% rispetto all'esercizio 2018. Dal punto di vista dei risultati tecnici conseguiti nel periodo di riferimento, anche nel 2019 Techno Sky ha mantenuto un buon livello delle performance tecniche legate al contratto di manutenzione globale degli impianti operativi della Capogruppo, sia per quanto riferito alla gestione e manutenzione dell'hardware delle infrastrutture tecnologiche ATC sia della manutenzione del software nelle varie tipologie, ossia correttiva, adattativa ed evolutiva.

IDS AirNav S.r.l.

(migliaia di euro) 2019
Ricavi 12.295
EBITDA 4.981
EBIT 4.864
Utile/(Perdita) dell'esercizio 3.392
Capitale investito netto 7.581
Patrimonio Netto 4.797
Indebitamento Finanziario Netto 2.784
Organico a fine esercizio 146

IDS AirNav, costituita il 24 maggio 2019, è stata destinataria in data 28 giugno 2019 con efficacia il 2 luglio 2019, del ramo di azienda Air Navigation da parte di IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A., e in data 18 luglio 2019 ENAV ha acquistato il 100% del capitale sociale. Nei sei mesi di attività del 2019, la società ha generato ricavi per 12,3 milioni di euro riferiti a ricavi per vendita di licenze software, ricavi per prestazioni di servizi e per manutenzioni di licenze in uso e costi per 7,3 milioni di euro riguardanti a costi operativi e del personale, generando un EBITDA di 4,9 milioni di euro. Il primo esercizio di attività chiude con un utile di 3,4 milioni di euro.

Enav Asia Pacific Sdn Bhd

Variazioni
2019 2018 Valori %
Ricavi 2.905 2.638 267 10,1%
EBITDA 1.246 1.477 (231) -15,6%
EBIT 1.205 1.464 (259) -17,7%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 906 1.109 (203) -18,3%

(migliaia di euro)

Enav Asia Pacific, società di diritto malese, ha chiuso l'esercizio 2019 con un utile di 0,9 milioni di euro in leggero decremento rispetto all'esercizio precedente. I ricavi registrano un aumento del 10,1% per le attività svolte sul nuovo contratto riferito all'upgrade dei sistemi CNS-ATM in Kota Kinabalu Flight Information Region con conseguente incremento dei costi legati alle commesse che determinano un EBITDA pari a 1,2 milioni di euro, in decremento del 15,6% rispetto al 2018. La società è amministrata da un Chief Executive Officer, nominato dal Board of Directors e designato dalla Capogruppo.

Enav North Atlantic

Enav North Atlantic, società regolata dalle leggi dello Stato americano del Delaware, è un veicolo che detiene la partecipazione in Aireon LLC, società statunitense partecipata anche dai service provider canadese (Nav

Canada), irlandese (IAA), Danese (Naviair), inglese (Nats) e dal partner tecnologico IRIDIUM, per un importo complessivo di 63,5 milioni di euro corrispondente a 70,8 milioni di dollari, con una quota di partecipazione del 9,1% che si attesterà a 11,1% post esecuzione della clausola di redemption. Aireon LLC ha realizzato il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo, avvenuto con l'ottavo e ultimo lancio dei satelliti che vanno a comporre la costellazione Iridium Next. Tramite l'installazione di un apparato definito "payload" a bordo di ognuno dei 66 satelliti operativi (su 75 totali) forniranno un sistema di sorveglianza aeronautica del globo al 100%, oggi pari a circa il 30% della superficie terrestre. Tale sistema di sorveglianza globale del controllo del traffico aereo, permette un'ottimizzazione delle rotte, il conseguimento di sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo e un risparmio di carburante grazie a rotte più brevi con un minore impatto ambientale.

L'esercizio 2019 chiude con un utile di 391 migliaia di euro generato principalmente dalla fiscalità anticipata iscritta sulla perdita fiscale emersa nella dichiarazione presentata nel 2019 relativamente all'esercizio 2018.

Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di ENAV S.p.A. e i corrispondenti dati consolidati

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, viene riportato di seguito il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio e il patrimonio netto di Gruppo e gli analoghi valori della Capogruppo.

31.12.2019 31.12.2018
Risultato Patrimonio Risultato Patrimonio
(migliaia di euro) di esercizio Netto di esercizio Netto
Capogruppo 111.881 1.143.172 102.935 1.139.897
Differenza di consolidamento 0 (29.721) 0 (29.721)
Ammortamento plusvalori acquisizione netto effetti fiscali (853) (853) 0 0
Eliminazione effetti economici infragruppo al netto eff. fiscale 687 (14.843) (384) (15.530)
Riserva di conversione 0 7.029 0 5.902
Riserva adeg.to part.ne fair value e benefici ai dipen. e FTA 0 5.843 0 4.759
Riserva di consolidamento 0 3.946 0 0
Altri effetti 1 (4) 16 (5)
Dividendi infragruppo (10.768) (10.768) 0 0
Risultato dell'esercizio delle società controllate 17.485 49.742 11.823 32.257
Totale di gruppo 118.433 1.153.543 114.390 1.137.559
PN di terzi (164) 2.500 0 0
Totale gruppo e terzi 118.269 1.156.043 0 0

Gestione dei rischi

Il Gruppo ENAV ha adottato un processo di Enterprise Risk Management (ERM) finalizzato alla individuazione, valutazione e monitoraggio dei rischi a livello di Gruppo e alla definizione e gestione delle azioni di

mitigazione atte a contenere il livello dei rischi entro le soglie di propensione approvate dal Consiglio di Amministrazione (Risk Appetite).

Di seguito è riportata l'analisi dei rischi maggiormente rilevanti per il Gruppo ad esclusione di quelli finanziari per i quali si rinvia a quanto riportato nella nota illustrativa del bilancio consolidato.

Safety

La prevenzione ed il contenimento dei rischi connessi all'erogazione delle attività di core business entro limiti accettabili, oltre che essenza della missione della Capogruppo, è condizione indispensabile al mantenimento della certificazione necessaria per svolgere le attività di Fornitore di Servizi della Navigazione Aerea.

ENAV considera il livello di sicurezza operativa dei servizi di navigazione aerea una priorità irrinunciabile e, nel perseguire gli obiettivi istituzionali, concilia le interdipendenze delle diverse aree prestazionali con il raggiungimento dei preminenti obiettivi di sicurezza.

La gestione della Safety è effettuata attraverso un presidio organizzativo dedicato e dall'implementazione e mantenimento di uno specifico Safety Management System.

La Capogruppo elabora le proprie politiche di Safety e predispone un piano di miglioramento della stessa denominato Safety Plan, nel quale sono programmate le attività che si intende realizzare al fine di raggiungere gli obiettivi del Safety performance definiti e per il miglioramento della Safety nel suo complesso.

Image & reputation

La creazione del valore reputazionale è un processo attuato costantemente dal Gruppo ENAV anche attraverso una sistematica gestione della Comunicazione e dei rapporti con gli Stakeholder.

La corporate image e la reputation rappresentano fattori di successo delle organizzazioni che, nel proprio business, devono relazionarsi con clienti, istituzioni, autorità, shareholder e stakeholder, soprattutto per le Società come ENAV quotate su mercati regolamentati, in quanto la comunità degli investitori è sensibilmente condizionata da eventi in grado di pregiudicare il valore reputazionale.

In considerazione degli adempimenti richiesti, in termini di informativa al mercato e di disclosure, la Capogruppo pone in atto specifici presidi a tutela della corporate image & reputation e svolge un'attività di monitoraggio continuo dei contenuti image relevant su stampa, radio, tv, web e social media.

In generale, il presidio di controllo in materia di image & reputation avviene attraverso lo svolgimento di attività, quali: i) il presidio della normativa in materia di comunicazione finanziaria (press release, regole di ingaggio, parità di accesso all'informazione, impiego di sistemi di diffusione delle informazioni regolamentate); ii) i contatti con la stampa specializzata (economico/finanziaria).

Per quanto riguarda la crisis communication, la struttura organizzativa di Gruppo preposta alla comunicazione esterna garantisce un presidio attivo sugli eventi maggiormente critici al fine di gestire efficacemente, in tali casi, la comunicazione esterna.

Business Continuity

La continuità dei servizi del core business è garantita attraverso azioni integrate sui tre ambiti di riferimento: tecnologico, umano e di processo.

Il Gruppo ha sviluppato apposite analisi (Business Impact Analysis) nonché specifici piani di Business Continuity e di Disaster Recovery al fine di definire le appropriate procedure da seguire in caso di eventi che comportino un significativo deterioramento o un'interruzione dei servizi, al fine di preservarne la continuità. Per quanto riguarda la componente tecnologica, inoltre, da sempre la Capogruppo adotta stringenti politiche di ridondanza su impianti ed apparati necessari per lo svolgimento dei servizi di navigazione aerea, sui quali viene effettuato un esteso piano di manutenzione in accordo a procedure codificate.

La continuità della componente tecnologica del servizio è supportata, inoltre, attraverso specifici piani di investimento che mirano ad accrescere il livello di sviluppo tecnologico delle infrastrutture mirando ad innalzare le performance in termini di affidabilità, sicurezza ed efficienza.

Sicurezza delle informazioni

La security delle informazioni costituisce un elemento essenziale nella fornitura di servizi di navigazione aerea.

La gestione della sicurezza delle informazioni è effettuata attraverso un presidio organizzativo dedicato e l'implementazione e mantenimento di uno specifico Security Management System certificato ai sensi della norma ISO/IEC 27001.

La riservatezza, l'integrità e la disponibilità delle informazioni operative e corporate sono costantemente monitorate e garantite attraverso un'architettura complessa di presidi di sicurezza fisica e logica oltre a regole e procedure interne. A ciò si aggiunge il coordinamento con le competenti Autorità civili e militari per la protezione dei dati operativi, in particolare nell'ambito del Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica, e collaborazioni con il CSIRT Italia (Computer Security Incident Response Team) e il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche).

Market Abuse

Il Gruppo ENAV gestisce le tematiche di rischio legate al Market Abuse al fine di prevenire e gestire l'eventuale diffusione di informazioni false o ingannevoli tali da manipolare l'andamento del mercato finanziario nonché di prevenire l'utilizzo di informazioni privilegiate, al fine di trarne vantaggio (cd. internal dealing). Il Modello

di Organizzazione, Gestione e Controllo include i reati in materia di market abuse, per la cui prevenzione il Gruppo si è dotata di un'architettura organizzativa e procedurale centralizzata, a cui si aggiungono campagne di formazione a copertura degli Organi e dei Vertici aziendali, oltre che a tutto il personale, al fine di creare la necessaria cultura e sensibilità sul tema legato alle informazioni privilegiate e al rispetto delle prescrizioni in vigore.

Compliance

La Capogruppo monitora costantemente possibili rischi legati all'evoluzione normativa applicabile con l'obiettivo di adempiere in modo tempestivo, ed in coerenza con le best practice di riferimento, ai requisiti di compliance aziendale, al quadro normativo e regolamentare di riferimento, provvedendo parimenti al costante adeguamento di responsabilità, processi, sistemi organizzativi di governance e di controllo.

Nel corso del 2019 sono state inoltre pianificate e attuate le attività necessarie per il recepimento dei nuovi requisiti regolamentari espressi dal Regolamento di esecuzione (UE) 2017/373 per la fornitura dei servizi di navigazione aerea e di gestione del traffico aereo.

Altri importanti aspetti di compliance per il Gruppo riguardano il nuovo D.lgs. 105/2019 sulla regolamentazione degli operatori dei Servizi Essenziali della normativa in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica.

Tali aspetti sono controllati e presidiati tramite la definizione di policy e regole e laddove necessario, l'erogazione di sessioni formative per il personale.

Il Gruppo ENAV pone, inoltre, grande attenzione ai temi ambientali, sia in un'ottica di compliance normativa ma anche con lo sviluppo di azioni proattive tese a limitare l'impatto ambientale in ogni sua forma.

In tal ottica è stato avviato lo sviluppo del Sistema di Gestione Ambientale del Gruppo, conforme alla norma UNI EN ISO 14001, che ha il suo elemento fondante nella politica ambientale approvata dal CEO. Le linee di indirizzo della politica ambientale includono il consolidamento dei benefici relativi alle emissioni di CO2 nell'atmosfera da parte dei vettori attraverso il Flight Efficiency Plan (FEP), l'adozione del green procurement attraverso l'applicazione dei criteri minimi ambientali nelle politiche di approvvigionamento, l'uso razionale dell'energia indirizzandosi anche verso le energie rinnovabili, e la diffusione della cultura della tutela ambientale nei confronti dei propri dipendenti attraverso progetti di sensibilizzazione e formazione del personale.

Inoltre, il Gruppo si è dotato di una struttura di deleghe del Datore di Lavoro in materia ambientale oltre che di figure preposte alla gestione del ciclo dei rifiuti speciali: tali figure sono chiamate ad implementare le eventuali azioni di miglioramento individuate nell'ambito delle verifiche periodiche di compliance alle prescrizioni del D.lgs. 152/06.

Health & Safety

Nell'ambito del Gruppo, le società ENAV, Techno Sky e IDS Air Nav sono dotate di Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro certificati secondo lo standard OHSAS 18001.

Mediante il governo dei suddetti Sistemi, unitamente ad un presidio centralizzato e costanti attività di formazione e sensibilizzazione del personale, viene garantita la conformità nel tempo alla normativa di riferimento.

Particolare attenzione è posta anche alle misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori che operano all'estero nei Paesi a rischio (c.d. Travel Security). A tal fine sono preventivamente eseguiti, sulle singole missioni, assessment di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con l'emissione di puntuali raccomandazioni, definiti contingency plans per le missioni in Paesi a rischio non basso, erogate sessioni di formazione/informazione dei lavoratori e previsti Servizi di "pronto intervento".

Relazioni istituzionali

Il perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo ENAV necessita di una costante gestione delle relazioni istituzionali in termini di rappresentanza degli interessi aziendali nell'ambito dei processi decisionali delle Istituzioni Pubbliche nazionali. A tal fine è alimentato un network propositivo e fidelizzato di relazioni a livello istituzionale con i soggetti decisori, in cui far confluire opportuni atti e position paper su questioni d'interesse strategico per il Gruppo. Sono, quindi, costantemente gestite le relazioni con il Parlamento, il Governo, i Ministeri e le istituzioni pubbliche locali.

Human capital

L'adeguatezza del capitale umano rappresenta un fattore critico di successo sia per l'operatività dei servizi erogati così come per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e viene preservata attraverso appositi modelli, processi e strumenti di sviluppo del personale, utili anche a mappare i fabbisogni formativi in un'ottica di sviluppo delle competenze.

Il miglioramento continuo delle conoscenze, competenze e capacità tecniche oltre ad essere a livello operativo un aspetto di compliance imposto da leggi e regolamenti, il cui rispetto è periodicamente verificato dai Regolatori esterni, è considerato come un'opportunità rispetto alla quale pianificare la crescita complessiva del Gruppo anche con riferimento alle attività non regolate ed alle future sfide tecnologiche e di business.

Per le figure chiave dell'organizzazione aziendale sono definite opportune tavole di successione basate su valutazioni periodiche interne per l'individuazione di risorse ad alto potenziale (mediante utilizzo di tecniche di assessment), finalizzate anche a garantire l'allineamento tra le competenze e ruoli aziendali.

Macro trend e governo dei costi

Gli scostamenti dell'andamento del traffico aereo rispetto alle previsioni possono impattare la capacità del Gruppo ENAV di creare valore, principalmente in termini di variazione dei parametri che determinano i ricavi regolati rispetto alle stime effettuate in sede di determinazione delle tariffe.

L'attuale quadro regolatorio prevede già meccanismi di compensazione dei mancati ricavi rispetto al pianificato. È infatti attivo un sistema di stabilizzazione dei ricavi (cd. traffic risk sharing) basato sulla condivisione del rischio con gli utenti dello spazio aereo (le compagnie aeree), mediante la possibilità di limitare significativamente le perdite per flessioni della domanda superiori al 2%.

In coerenza con lo schema di performance in vigore, la Capogruppo è infatti tenuta ad erogare il servizio nel rispetto dei target di capacità previsti nel Piano di Performance nazionale, applicando un sistema di incentivazione simmetrico di tipo "bonus/malus" per promuovere alti livelli di performance operativa.

Sebbene per il secondo reference period (2015-2019) il target venga misurato a livello di FAB, il sistema incentivante, per decisione delle Autorità nazionali, trova un'implementazione locale, giustificato anche dalla difficoltà di individuare un sistema incentivante direttamente applicabile al FAB Blue Med (Functional Airspace Block) e condiviso tra i 4 Stati membri dello stesso.

La Società ha attuato un presidio di costante controllo e monitoraggio delle performance nazionali e porta avanti con le Autorità competenti tutte le attività finalizzate a valorizzare il rilevante contributo apportato dalla Capogruppo in ambito capacity dell'Italia e del FAB di cui fa parte.

Relativamente al sistema incentivante italiano, va evidenziato altresì che tale modello è stato presentato in più occasioni alla Commissione Europea che lo ha di fatto riconosciuto e recepito nel nuovo regolamento del Performance Scheme e Charging, (Regolamento di esecuzione (UE) 2019/317) che disciplina il terzo reference period (2020-2024).

Proprio alla luce delle complessità fronteggiate dall'Italia nell'ambito del FAB Blue Med nella gestione del piano di performance e di conformità della tariffa di rotta per il secondo reference period, il nuovo regolamento ha stralciato l'obbligo di presentazione di un piano di performance a livello FAB, lasciando agli Stati membri la scelta sull'approccio, nazionale o FAB, da perseguire.

Rischio Coronavirus sulle attività del Gruppo

La diffusione dei casi di contagio da Coronavirus (COVID-19) nel mondo ha determinato uno scenario del traffico aereo in continua evoluzione, che ha registrato la sospensione dei voli da e per la Cina da parte di numerose compagnie aeree, alcune restrizioni operate da alcuni Paesi per i voli da e verso l'Italia e la cancellazione dei voli con il nostro Paese da parte di talune compagnie aeree.

A fronte di questo scenario, la riduzione del traffico aereo potrebbe comportare una contrazione nei volumi di traffico gestito, il cui impatto in termini di ricavi è allo stato attuale ancora prematuro e sarà necessario attendere l'evoluzione della situazione internazionale, ad oggi ancora molto incerta.

Con riferimento all'impatto sulla salute e sicurezza di tutto il personale del Gruppo ENAV, sono state adottate le misure suggerite dagli organi competenti (Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità). In particolare, è stata sospesa la partecipazione a corsi di formazione esterni alla sede di appartenenza nonché a conferenze, manifestazioni ed eventi esterni, adottando, ove possibile, modalità alternative quali, ad esempio, la video conferenza. Cautelativamente sono state inoltre limitate tutte le trasferte ad esclusione di quelle volte esclusivamente ad assicurare la continuità operativa dei servizi erogati dal Gruppo, mentre l'azienda sta procedendo ad un costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione.

Sono in atto delle azioni volte alla mitigazione degli effetti derivanti dalla limitazione degli spostamenti del personale ed in particolar modo delle missioni internazionali per i piani di sviluppo commerciali (c.d. Mercato Terzo). In generale, tutte le strutture di line e di staff del Gruppo sono attivamente impegnate in un piano di monitoraggio dell'evoluzione dello scenario nel breve termine volto a mettere a fuoco le ricadute effettive ed i rischi correlati al COVID-19, a valutare in maniera più accurata i riflessi sul business e ad attivare tutte le azioni di rimedio a protezione e garanzia delle operazioni del Gruppo.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2019

A fine 2019, il gestore aeroportuale spagnolo ha bandito una procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale relativo a n. 12 aeroporti spagnoli di media e piccola dimensione suddivisi in tre lotti, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 3 febbraio 2020. Il valore della gara per tutti i lotti è pari a circa 141,6 milioni di euro e la durata del contratto è pari a 7 anni, estendibile di un altro anno, ed è previsto che ciascun partecipante non possa aggiudicarsi più di 2 lotti.

Nel corso del mese di gennaio 2020 ENAV, nell'ambito della partecipazione alla gara in oggetto, ha acquisito una società spagnola, nella forma di una sociedad limitada unipersonal, successivamente denominata ENAV ESPAÑA CONTROL AÉREO, S.L.U. ed ha presentato la propria offerta entro la scadenza fissata nel bando di gara.

L'inizio dell'anno 2020 ha visto il titolo ENAV raggiungere il valore massimo registrato dalla quotazione in borsa con un prezzo di chiusura, al 19 febbraio 2020, pari a €6.145 corrispondente ad una capitalizzazione di borsa pari a 3,33 miliardi di euro. Tale andamento di crescita si è bruscamente interrotto con le notizie dei casi positivi di COVID-19 in Italia diffuse il 20 febbraio e nei seguenti giorni. Il titolo ENAV ha risentito in maniera particolare di tali eventi essendo il settore del trasporto aereo tra i primi, in ordine temporale, ad essere stato impattato con la chiusura dell'Italia, già a partire dal 5 febbraio, con il blocco dei voli da e per la Cina. Nelle settimane successive con il diffondersi dei casi positivi di COVID-19 in Italia un numero sempre maggiore di compagnie aeree hanno sospeso i voli, prima verso le aree rosse del nord Italia, e nella settimana

del 10 marzo, verso tutte le destinazioni italiane. L'evoluzione negativa dello scenario generale e le ricadute sul traffico aereo hanno pertanto comportato una reazione di sell-off sui titoli legati al trasporto aereo compreso il titolo ENAV, che dal 21 febbraio al 11 marzo 2020 ha perso il 25,6% del suo valore chiudendo a €4.50. Tale performance negativa ha riguardato tutti i principali titoli quotati sulla Borsa Italiana con l'indice FTSE MIB che nello stesso periodo in esame ha perduto il 27,6% del suo valore. L'indice FTSE MIB MidCap, di cui ENAV fa parte, nello stesso periodo ha perso il 27,7% del suo valore.

Evoluzione prevedibile della gestione

Lo scenario in cui opererà ENAV nel corso del 2020 è in veloce evoluzione, alla luce soprattutto dei recenti eventi relativi alla diffusione dei casi di contagio da virus COVID-19 (c.d. Coronavirus) nel mondo che stanno determinando uno scenario del traffico aereo e uno scenario internazionale in continuo sviluppo.

Le ultime previsioni effettuate dagli organi statistici di Eurocontrol che prevedono per il 2020 un aumento del traffico aereo sull'Italia dell'ordine del 4,3% (in termini di unità di servizio) rispetto al 2019, dovranno essere aggiornate in relazione alla durata e agli effetti sul traffico aereo dello sviluppo dello scenario nazionale ed internazionale sulla diffusione del virus COVID-19.

Tale aggiornamento sarà legato alla presumibile riduzione del volume di Unità di Servizio (UdS) dipendente dal numero di compagnie aeree coinvolte, dalla durata dell'emergenza, dalle restrizioni attuate e che potranno essere ulteriormente previste da e per il nostro Paese, nonché dagli effetti sull'economia che tale emergenza potrà determinare nei prossimi mesi. Ciò nonostante, al momento si è registrato un trend del traffico aereo in crescita sull'Italia sia nel mese di gennaio che di febbraio 2020, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Si evidenzia inoltre che la regolazione economica-tariffaria comunitaria a cui è soggetta ENAV prevede dei meccanismi di mitigazione del rischio traffico (traffic risk sharing) che consentono alla società di neutralizzare in parte l'effetto dei minori ricavi derivanti dalla presumibile riduzione del traffico.

In considerazione che lo scenario nazionale ed internazionale è in evoluzione e gli effetti sull'economia in generale e sul traffico aereo in particolare non sono allo stato ancora quantificabili, alla data del 12 marzo 2020 i presumibili impatti complessivi del COVID-19 non sono puntualmente stimabili, sarà quindi necessario attendere l'evoluzione della situazione internazionale per una valutazione più precisa sugli effetti di tale situazione sulle attività future della società, che potrebbero avere anche impatti significativi.

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:

  • approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di ENAV S.p.A. che chiude con un utile di esercizio di euro 111.881.123,31;
  • destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 5.594.056,17 a riserva legale, come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile, per euro 106.271.026,09 a titolo di dividendo a favore degli Azionisti e per euro 16.041,05 alla riserva disponibile denominata Utili portati a nuovo;
  • prelevare dalla riserva disponibile Utili portati a nuovo un importo pari ad euro 6.918.968,13 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 113.189.994,22 corrispondenti ad un dividendo di 0,2094 euro per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola, escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data;
  • porre in pagamento l'indicato dividendo dell'esercizio di 0,2094 euro per azione il 27 maggio 2020, con data stacco della cedola coincidente con il 25 maggio 2020 e record date coincidente con il 26 maggio 2020.

12 marzo 2020

Il Consiglio di Amministrazione

BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO ENAV

AL 31 DICEMBRE 2019

Bilancio Consolidato del Gruppo ENAV 71

Bilancio consolidato del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2019

Prospetti consolidati del Gruppo ENAV 73
Stato patrimoniale consolidato 74
Conto Economico consolidato 76
Altre componenti di Conto Economico complessivo consolidato 77
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 78
Rendiconto finanziario consolidato 79
Note illustrative del Gruppo ENAV 80
Informazioni generali 81
Forma e contenuto del Bilancio Consolidato 81
Principi e area di consolidamento 83
Principi contabili 89
Uso di stime e giudizi del management 106
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate del Gruppo 110
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 117
Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato 141
Altre informazioni 151
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio consolidato
169
Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 170

PROSPETTI CONSOLIDATI DEL GRUPPO ENAV

Stato patrimoniale consolidato

ATTIVO

di cui parti di cui parti
(valori in euro) Note 31.12.2019 correlate (Nota
33)
31.12.2018 correlate (Nota
33)
Attività non correnti
Attività Materiali 7 985.129.430 0 1.000.063.255 0
Attività Immateriali 8 171.567.343 0 122.368.136 0
Partecipazioni in altre imprese 9 63.225.238 0 60.306.404 0
Attività finanziarie non correnti 10 11.090.188 10.658.113 37.160.916 0
Attività per imposte anticipate 11 16.683.396 0 15.793.097 0
Crediti tributari non correnti 12 24.858.353 0 24.858.353 0
Crediti Commerciali non correnti 13 9.612.495 0 18.447.628 0
Altre attività non correnti 15 16.343.893 16.481.845 22.109.549 22.109.549
Totale Attività non correnti 1.298.510.336 1.301.107.338
Attività correnti
Rimanenze 14 60.690.528 0 61.000.915 0
Crediti commerciali correnti 13 213.321.419 42.798.524 268.075.849 43.689.022
Attività finanziarie correnti 10 24.976.671 0 9.006.701 0
Crediti Tributari 12 14.804.176 0 27.099.269 0
Altre attività correnti 15 48.114.091 32.977.328 61.617.542 35.149.610
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 449.268.346 534.846 316.310.894 557.623
Totale Attività correnti 811.175.231 743.111.170
Attività destinate alla dismissione 17 1.443.517 1.463.881
Totale Attivo 2.111.129.084 2.045.682.389

Stato patrimoniale consolidato

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro)
Note
31.12.2019 33) 31.12.2018 33)
Patrimonio Netto
Capitale sociale
18
541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve
18
473.373.561 0 462.563.374 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo
18
19.992.565 0 18.860.841 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio
18
118.432.376 0 114.390.115 0
Totale Patrimonio Netto di Gruppo
18
1.153.542.887 0 1.137.558.715 0
Capitale e Riserve di terzi 2.664.000 0 0 0
Utile/(Perdita) di terzi (164.235) 0 0 0
Totale Patrimonio Netto di Terzi 2.499.765 0 0 0
Totale Patrimonio Netto
18
1.156.042.652 1.137.558.715
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri
19
991.200 0 1.715.000 0
TFR e altri benefici ai dipendenti
20
52.509.423 0 52.279.812 0
Passività per imposte differite
11
9.308.909 0 4.073.569 0
Passività finanziarie non correnti
21
330.784.071 0 337.252.863 0
Debiti commerciali non correnti
22
49.416.977 0 34.841.889 0
Altre passività non correnti
23
176.549.910 0 172.486.366 0
Totale Passività non correnti 619.560.490 602.649.499
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri
19
786.823 0 991.946 0
Debiti commerciali correnti
22
138.754.198 18.303.236 126.121.713 16.291.302
Debiti tributari e previdenziali
24
35.945.970 0 32.105.317 0
Passività finanziarie correnti
21
17.169.674 0 14.923.767 -
Altre passività correnti
23
142.828.020 77.515.432 131.326.186 65.100.234
Totale Passività correnti 335.484.685 305.468.929
Passività direttamente associate alle attività
17
destinate alla dismissione
41.257 5.246
Totale Passività 955.086.432 908.123.674
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.111.129.084 2.045.682.389

Conto Economico consolidato

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 2019 33) 2018 33)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 25 951.766.371 12.519.473 924.584.708 13.216.213
Balance 25 (86.974.733) 0 (80.687.268) 0
Totale ricavi da contratti con i clienti 25 864.791.638 843.897.440
Altri ricavi operativi 26 47.121.792 35.264.279 54.939.844 35.603.567
Totale ricavi 911.913.430 898.837.284
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 27 (9.894.124) (280.329) (9.765.441) (518.231)
Costi per servizi 27 (119.487.713) (8.357.521) (122.640.258) (4.128.109)
Costo del personale 28 (497.118.377) 0 (481.355.966) 0
Costi per godimento beni di terzi 27 (2.299.790) (21.888) (4.868.122) (67.952)
Altri costi operativi 27 (2.482.253) 0 (4.829.873) 0
Costi per lavori interni capitalizzati 29 31.262.239 0 31.101.091 0
Totale costi (600.020.018) (592.358.569)
Ammortamenti 7 e 8 (139.484.935) 0 (137.829.368) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di crediti 13 (2.212.707) 0 (6.705.352) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per attività materiali e immateriali 7 (118.876) 0 (819.475) 0
Accantonamenti 19 509.262 0 3.266.378 0
Risultato Operativo 170.586.156 164.390.898
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 30 2.146.835 0 3.969.783 0
Oneri finanziari 30 (6.827.037) 0 (7.349.877) 0
Utile (perdita) su cambi 30 62.061 0 187.961 0
Totale proventi e oneri finanziari (4.618.141) (3.192.133)
Risultato prima delle imposte 165.968.015 161.198.765
Imposte dell'esercizio 31 (47.699.874) 0 (46.808.650)
Utile/(Perdita) dell'esercizio (Gruppo e Terzi) 118.268.141 114.390.115
quota di interessenza del Gruppo 118.432.376 114.390.115
quota di interessenza di Terzi
Utile/(Perdita) base per azione
38 (164.235)
0,22
0
0,21
Utile diluito per azione 38 0,22 0,21

Altre componenti di Conto Economico complessivo consolidato

(valori in euro) Note 2019 2018
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18 118.268.141 114.390.115
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- differenze da conversione bilanci esteri 18 1.129.169 2.462.275
- valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 10 e 18 95.750 (78.266)
- effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
11 e 18 (22.984) 18.785
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
1.201.935 2.402.794
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- adeguamento al fair value delle partecipazioni in altre imprese 9 1.890.725 6.668.569
- utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 18 e 20 (2.794.410) 1.404.025
- effetto fiscale 11 e 18 273.607 (1.737.371)
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(630.078) 6.335.223
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 118.839.998 123.128.132
quota di interessenza del Gruppo 119.004.233 123.128.132
quota di interessenza di Terzi (164.235) 0

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Capitale sociale Riserva legale Riserve diverse Riserve
Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per
benefici ai
dipendenti
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Totale Interessenze di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
(valori in euro)
Saldo al 31 dicembre 2017 541.744.385 21.937.829 439.510.285 (10.153.139) 2.016.657 453.311.632 23.411.079 101.497.826 1.119.964.922 0 1.119.964.922
Adozione nuovi principi 0 0 0 0 0 0 (341.674) 0 (341.674) 0 (341.674)
Saldo al 1° gennaio 2018 541.744.385 21.937.829 439.510.285 (10.153.139) 2.016.657 453.311.632 23.069.405 101.497.826 1.119.623.248 0 1.119.623.248
Destinazione del risultato di esercizio
precedente
0 4.725.237 0 0 0 4.725.237 96.772.589 (101.497.826) 0 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 (100.981.153) 0 (100.981.153) 0 (100.981.153)
Acquisto azioni proprie 0 0 (4.973.154) 0 0 (4.973.154) 0 0 (4.973.154) 0 (4.973.154)
Riserva differenza da conversione 0 0 2.462.275 0 0 2.462.275 0 0 2.462.275 0 2.462.275
Piano di incentivazione a lungo termine 0 0 761.642 0 0 761.642 0 0 761.642 0 761.642
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0 0 5.268.164 1.067.059 (59.481) 6.275.742 0 0 6.275.742 0 6.275.742
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 114.390.115 114.390.115 0 114.390.115
Saldo al 31 dicembre 2018 541.744.385 26.663.066 443.029.212 (9.086.080) 1.957.176 462.563.374 18.860.841 114.390.115 1.137.558.715 0 1.137.558.715
Adozione nuovi principi 0 0 0 0 0 0 (110.885) 0 (110.885) 0 (110.885)
Saldo al 1° gennaio 2019 541.744.385 26.663.066 443.029.212 (9.086.080) 1.957.176 462.563.374 18.749.956 114.390.115 1.137.447.830 0 1.137.447.830
Destinazione del risultato di esercizio
precedente
0 5.146.738 0 0 0 5.146.738 109.243.377 (114.390.115) 0 0 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 (108.000.768) 0 (108.000.768) 0 (108.000.768)
Acquisto azioni proprie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Riserva differenza da conversione 0 0 1.129.169 0 0 1.129.169 0 0 1.129.169 0 1.129.169
Piano di incentivazione a lungo termine 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592 0 1.145.592
Cessione di interessenze a terzi 0 0 3.946.000 0 0 3.946.000 0 0 3.946.000 2.664.000 6.610.000
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0 0 1.493.673 (2.123.751) 72.766 (557.312) 0 0 (557.312) 0 (557.312)
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 118.432.376 118.432.376 (164.235) 118.268.141
Saldo al 31 dicembre 2019 541.744.385 31.809.804 450.743.646 (11.209.831) 2.029.942 473.373.561 19.992.565 118.432.376 1.153.542.887 2.499.765 1.156.042.652

Rendiconto finanziario consolidato

(migliaia di euro) Note 2019 di cui parti
correlate
2018 di cui parti
correlate
A - DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (*) 16 317.716 264.275
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato dell'esercizio 18 118.268 0 114.390 0
Ammortamenti 7 e 8 139.485 0 137.830 0
Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 20 (2.814) 0 (1.952) 0
Variazione derivante da effetto cambio 18 39 0 (9) 0
Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività
materiali e immateriali
7 e 8 200 0 1.108 0
Altri proventi/oneri su flussi non monetari 7 18 0 (764) 0
Accantonamento per piani di stock grant 28 1.146 0 745 0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 19 (509) 0 (3.266) 0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive 11 (322) 0 7.949 0
Decremento/(Incremento) Rimanenze 14 689 0 451 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 13 66.142 (4.110) 90.079 819
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 12 e 24 15.917 0 (8.257) 0
Variazione delle Altre attività e passività correnti 15 e 23 21.125 14.588 (52.048) (26.534)
Variazione delle Altre attività e passività non correnti 23 9.830 5.628 44.126 (22.110)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 22 (27.581) 854 (22.335) (150)
B - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO 341.633 308.047
di cui Imposte pagate (35.159) 0 (44.395) 0
di cui Interessi pagati (3.645) 0 (3.651) 0
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attività materiali 7 (101.759) 0 (110.258) 0
Investimenti in attività immateriali 8 (14.557) 0 (6.718) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti 22 51.470 1.773 28.624 (4.868)
Vendita attività materiali 7 0 0 4.500 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti 13 750 0 (3.000) 0
Investimenti in partecipazioni 9 (41.126) 0 0 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni 9 3.155 0
Investimenti in attività finanziarie 10 9.000 0 (33.893) 0
C - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (93.067) (120.745)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 21 0 0 0 0
(Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine 21 (13.417) 0 (28.996) (1.664)
Variazione netta delle passività finanziarie a lungo termine 21 (7) 0 41 0
Emissione prestito obbligazionario 21 0 0 0 0
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 21 (2.082) 0 0 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti 10 0 0 241 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie non correnti 10 1.196 (10.658) 740 0
Acquisto azioni proprie 18 0 0 (4.973) 0
Variazione di Capitale 18 6.625 0 0 0
Distribuzione di dividendi 18 (108.001) (57.543) (100.981)
D - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (115.686) (133.928)
E - Flusso di cassa complessivo (B+C+D) 132.880 53.374
F - Differenze cambio su disponibilità liquide 61 67
G - DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (A+E+F)
(**)
16 450.657 317.716

(*) Le disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio 2019 includono per 1.406 migliaia di euro la liquidità del Consorzio Sicta in liquidazione riclassificata nell'ambito delle attività destinate alla dismissione.

(**) Le disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio 2019 includono per 1.389 migliaia di euro la liquidità del Consorzio Sicta in liquidazione riclassificata nell'ambito delle attività destinate alla dismissione.

NOTE ILLUSTRATIVE DEL GRUPPO ENAV

1. Informazioni generali

ENAV S.p.A. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo"), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.) ed ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, e altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2019, il capitale della Società risulta detenuto per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,50% da azionariato istituzionale ed individuale e lo 0,22% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.

L'attività del Gruppo ENAV consiste nel servizio, svolto dalla Capogruppo, di gestione e controllo del traffico aereo e negli altri servizi essenziali per la navigazione aerea nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, nella conduzione tecnica e manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo, in attività di vendita di soluzioni software in ambito aeronautico e in attività di sviluppo commerciale e di consulenza aeronautica. Le modalità di valutazione e rappresentazione sono ricondotte a quattro settori operativi quali quello dei servizi di assistenza al volo, dei servizi di manutenzione, dei servizi di vendita soluzioni software e del settore residuale definito altri settori.

Il Bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 comprende i Bilanci di ENAV S.p.A. e delle sue controllate ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2020, che ne ha autorizzato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della EY S.p.A. in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio Consolidato

Il Bilancio consolidato del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino all'12 marzo 2020, data in cui il Consiglio di Amministrazione di ENAV S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato.

I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo ENAV, nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio consolidato del precedente esercizio, ad eccezione dei principi di nuova applicazione di cui al paragrafo 6.

Il Bilancio consolidato è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo ENAV. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo ENAV, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico consolidato dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2019 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico consolidato predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico consolidato, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto consolidato distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato;
  • rendiconto finanziario consolidato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il bilancio consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio. Come meglio indicato al successivo paragrafo n. 6, nel corso del presente esercizio è stato per la prima volta applicato il principio contabile IFRS 16 con decorrenza dal 1° gennaio 2019.

3. Principi e area di consolidamento

Società controllate

Il bilancio consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società sulle quali la stessa esercita il controllo, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, a partire dalla data in cui lo stesso viene acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa, in accordo con il principio IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione, quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto o diritti simili, il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto del Gruppo;
  • diritti di voto potenziali del Gruppo;
  • una combinazione dei precedenti fatti e circostanze.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, elimina le relative attività e passività e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevata a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta è rilevata al fair value.

I Bilanci delle società controllate sono redatti facendo riferimento al 31 dicembre 2019, data di riferimento del Bilancio consolidato, appositamente predisposti ed approvati dagli organi amministrativi delle singole entità, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili applicati dal Gruppo ENAV.

Le società controllate, incluse nella predetta area di consolidamento, sono consolidate secondo il metodo integrale, in conformità alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunte linea per linea nel bilancio consolidato;
  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo;
  • gli utili e le perdite non ancora realizzati per il Gruppo, in quanto derivanti da operazioni tra società del Gruppo stesso, sono eliminati, così come i rapporti reciproci di debito e credito e di costo e di ricavo;
  • le rettifiche di consolidamento tengono conto del loro effetto fiscale differito.

Traduzione dei bilanci di società estere

I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo, secondo le seguenti regole:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio, il cui risultato è ritenuto una affidabile approssimazione di quello che risulterebbe dall'applicazione dei cambi vigenti alla data di ciascuna transazione;
  • la riserva di conversione, inclusa tra le voci del patrimonio netto consolidato, accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura sia quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione. Tale riserva è riversata a Conto Economico al momento della cessione della relativa partecipazione.

I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall'euro sono riportati nella seguente tabella:

31.12.2019 31.12.2018
Media dei 12 mesi Puntuale al 31
dicembre
Media dei 12 mesi Puntuale al 31
dicembre
Ringgit malesi 4,6371 4,5953 4,7642 4,7317
Dollari statunitensi 1,1196 1,1234 1,1815 1,1450

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale del Gruppo sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio le attività e passività monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel Conto Economico consolidato.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il costo di acquisto, ovvero il corrispettivo trasferito, è rappresentato dal valore corrente (fair value) alla data di acquisizione delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a conto economico.

Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione, e l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value, è rilevata come avviamento, ovvero, se negativa, imputata a conto economico. Il valore delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi, le quote partecipative precedentemente detenute sarebbero rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) imputata a conto economico. L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi di IFRS 9, sono rilevate a conto economico. I corrispettivi potenziali classificati come strumento di capitale non sono rimisurati e vengono contabilizzati direttamente nel Patrimonio netto.

Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche,

derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.

L'avviamento emergente dall'acquisizione di società controllate, rappresenta l'eccedenza del corrispettivo corrisposto, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non viene assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità. Al fine della verifica della riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit o CGU) del Gruppo in cui si prevedono benefici derivanti dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business cui appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.) verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le monitora e le gestisce nell'ambito del proprio modello di business.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi all'attività dismessa e della parte mantenuta nell'unità generatrice di flussi finanziari.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente, ha subito le seguenti modifiche: i) ingresso nell'area di consolidamento, a decorrere dal 18 luglio 2019, della società IDS AirNav S.r.l. a seguito dell'acquisizione del 100% delle quote di capitale sociale della stessa da parte della Capogruppo. Tale operazione è avvenuta a valle del conferimento del ramo di azienda relativo alla Divisione Air Navigation in IDS AirNav S.r.l. da parte della IDS – Ingegneria dei Sistemi S.p.A. in data 28 giugno 2019, con efficacia 2 luglio 2019; ii) riduzione della percentuale di possesso nella società D-Flight S.p.A. al 60%, a decorrere dal 28 febbraio 2019, a seguito dell'ingresso della compagine societaria UTM System & Services S.r.l. che ha sottoscritto l'aumento del capitale sociale con sovrapprezzo in conformità agli obblighi assunti in sede di gara, al fine di detenere il 40% della società D-Flight S.p.A.

Le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nella seguente tabella con evidenza dei valori del capitale sociale al 31 dicembre 2019 espressi in migliaia di euro e la percentuale di partecipazione:

Metodo di % di partecipazione
Denominazione Sede Attività svolta Valuta consolidamento Capitale Sociale diretta di gruppo
Imprese controllate:
Techno Sky S.r.l. Roma Servizi euro Integrale 1.600 100% 100%
D-Flight S.p.A. Roma Servizi euro Integrale 50 60% 60%
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur Servizi ringgit malesi Integrale 127 100% 100%
Enav North Atlantic Miami Servizi dollari statunitensi Integrale 44.974 100% 100%
IDS AirNav S.r.l. Roma Servizi euro Integrale 500 100% 100%
Consorzio Sicta in
liquidazione Napoli Servizi euro Integrale 1.033 60% 100%

Acquisizione IDS AirNav S.r.l.

In data 18 luglio 2019, la Capogruppo ha perfezionato l'acquisizione del 100% di IDS AirNav S.r.l., società che sviluppa e supporta soluzioni software commerciali altamente personalizzabili per clienti nel settore aeronautico delle comunicazioni, della navigazione e della sorveglianza e gestione del traffico aereo. In particolare, IDS AirNav fornisce sistemi integrati per la progettazione e convalida (Ground Validation) delle procedure di volo strumentale, una suite completa di applicazioni per il supporto all'AIM (Aeronautical Information Management), un sistema per la valutazione delle performance dei radiaiuti e per il posizionamento e l'analisi di compatibilità elettromagnetica degli apparati radar e di comunicazione.

IDS AirNav è una società costituita il 24 maggio 2019 da parte di IDS – Ingegneria dei Sistemi S.p.A., che ha poi conferito nella stessa, in data 28 giugno, il "Ramo Aeronavigazione Italia" per un valore netto contabile pari a 1.420 migliaia di euro, supportato da una relazione giurata di stima ex art. 2465, c. 1 del Codice Civile, redatta in base ad una situazione contabile al 30 aprile 2019. L'aumento di capitale, liberato interamente mediante conferimento in natura del Ramo, è divenuto efficacie in data 2 luglio 2019, a valle dell'iscrizione dello stesso nel Registro delle Imprese.

Il prezzo definito per l'acquisizione è stato pari a 41,1 milioni di euro, a fronte di attività nette aventi valore contabile pari a 1,4 milioni di euro. Alla data del closing è stato dapprima definito un corrispettivo pari a 41.073 migliaia di euro, parzialmente regolato per cassa coerentemente agli accordi siglati, in considerazione di un successivo meccanismo di aggiustamento del prezzo e di differimenti nel riconoscimento dello stesso fino al 2021. Entro i 60 gg successivi alla data del closing, come previsto dagli accordi, è stata altresì elaborata una situazione definitiva al 18 luglio 2019 da cui è emerso un price adjustment a favore del cedente di 53 migliaia di euro, determinando un prezzo definitivo pari a 41.126 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2019, la Capogruppo ha completato il processo di allocazione del prezzo di acquisizione, determinando in misura provvisoria il fair value delle attività acquisite, delle passività e delle passività potenziali assunte. Le principali rettifiche rispetto al valore contabile sono essenzialmente riconducibili a:

  • Backlog, rappresentativo dei ricavi contrattualizzati alla data di riferimento, allocato tra le altre attività immateriali per 5.939 migliaia di euro, determinato in base ad una valutazione coerente con il metodo

reddituale. La vita utile del backlog è pari a 9 anni, ed è stata stimata sulla base delle scadenze delle commesse già contrattualizzate alla data di acquisizione del controllo;

  • Customer relationship, allocate tra le altre attività immateriali per 3.061 migliaia di euro, in base ad una valutazione coerente con l'Excess Earnings Method. La vita utile delle customer relationship è pari a 15 anni ed è stata definita pari all'anno in cui risultano conseguiti il 90% dei cash flow non attualizzati;
  • Software, allocato tra i diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere di ingegno per 8.619 migliaia di euro, in base ad una valutazione coerente con il metodo relief from royalty. La vita utile del software è pari a 5 anni ed è stata stimata considerando l'obsolescenza tecnica, tecnologica e commerciale dei software identificati.

Nell'ambito delle rettifiche al prezzo di acquisto in sede di allocazione sono inoltre emerse imposte differite passive pari a 4.917 migliaia di euro, misurate rispetto alle rettifiche delle attività immateriali da allocazione del prezzo di acquisto.

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 3, i fair value delle attività e delle passività acquisite sono stati determinati su base provvisoria, in quanto alla data di redazione del presente bilancio consolidato non sono ancora stati finalizzati alcuni processi valutativi. Tali fair value potrebbero subire variazioni entro 12 mesi dalla data di acquisizione.

Di seguito viene riportato il prospetto di determinazione dell'avviamento pre e post allocazione provvisoria dei relativi fair value alle attività nette acquisite:

(migliaia di euro)
Attività nette acquisite prima dell'allocazione 1.438
Rettifiche per allocazione prezzo di acquisito:
-attività immateriali 17.619
-passività per imposte differite (4.917)
-altre rettifiche 0
Attività nette acquisite dopo l'allocazione 14.140
Costo dell'operazione 41.126
Avviamento 26.986

Pertanto, la situazione contabile alla data di acquisizione, in base ad un'allocazione provvisoria della purchase price allocation, è definita come di seguito dettagliato:

Valori contabili
al 18/7/2019
prezzo acquisto
(migliaia di euro)
Rettifiche per
allocazione
Valori contabili
al 18/7/2019
post allocazione
Attività materiali
147
0 147
Attività immateriali
1.910
17.619 19.529
Altre attività non correnti
145
0 145
Totale attività non correnti
2.202
17.619 19.821
Totale attività correnti
3.703
0 3.703
Debiti commerciali non correnti
250
0 250
TFR e benefici ai dipendenti
231
0 231
Passività per imposte differite
0
4.917 4.917
Totale passività non correnti
481
4.917 5.398
Totale passività correnti
3.986
0 3.986
Attività nette acquisite
1.438
12.702 14.140
Costo dell'operazione
41.126
0 41.126
Avviamento
39.688
(12.702) 26.986

4. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del bilancio consolidato.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano al Gruppo ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

vita utile
Tipologia Descrizione (anni)
Fabbricati 25
Fabbricati Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Altri beni Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

A seguito dell'introduzione del principio IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019, tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d'uso ("right of use") connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall'attività lungo il periodo di utilizzo.

Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita, previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell'accordo o il tasso di finanziamento marginale.

Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell'accordo che normalmente coincide con la durata dello stesso.

Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La componente lease è inclusa nell'ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto economico.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese, quali l'avviamento, sono iscritte al valore equo definito alla data di acquisizione, se tale valore può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Il Gruppo non iscrive attività a vita utile indefinita ad eccezione dell'Avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese, che rappresentano strumenti rappresentativi di capitale sono valutati al fair value.

Il Gruppo ha scelto irrevocabilmente di imputare le variazioni di fair value tra le altre componenti di conto economico complessivo, ovvero in una specifica riserva di patrimonio netto, senza rigiro a conto economico.

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (OCI) e al fair value rilevato nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. Il Gruppo detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in quattro categorie in accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale); iv) Attività finanziarie al fair value rilevate a conto economico.

Il Gruppo iscrive principalmente le tipologie di attività finanziarie descritte ai punti i) e iii) sopra riportate. Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell'ambito del bilancio consolidato, rientrano nella categoria attività finanziarie al costo ammortizzato le seguenti voci di bilancio: le attività finanziare correnti e non, i crediti commerciali correnti e non e le altre attività correnti e non.

Per le attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo riguardanti strumenti rappresentativi di capitale, il Gruppo ha effettuato la scelta irrevocabile, in sede di prima applicazione del principio IFRS 9, di imputare le variazioni di fair value al conto economico complessivo, essendo soddisfatta la definizione di strumento rappresentativo di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e poiché lo strumento non è detenuto per la negoziazione. La classificazione è determinata a livello di singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico.

I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Il Gruppo ha scelto di classificare irrevocabilmente le proprie partecipazioni non quotate in questa categoria e di imputare conseguentemente gli adeguamenti al fair value in OCI.

Il valore contabile delle attività finanziarie, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene ridotto dal nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9, applicabile dal 1° gennaio 2018. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla percentuale di perdita in caso di insolvenza e sull'esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l'utilizzo

di dati storici, elementi forward-looking ed informazioni reperibili da info providers, qualora ottenibili senza costi spropositati.

Per talune categorie di attività finanziarie al costo ammortizzato, quali i crediti commerciali e i contract assets, il Gruppo adotta l'approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto normativo di riferimento.

Qualora l'entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.

La documentazione predisposta in conformità al principio IFRS 9 include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui il Gruppo valuta se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa

i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Alla data di stipula del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione del Gruppo di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire il Gruppo dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge a esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, il Gruppo opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di

mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria. Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti (o un gruppo in dismissione) sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività non corrente (o il gruppo in dismissione) è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla dismissione, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla dismissione, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, tali attività nette non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell'iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di

mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie detenute dal Gruppo comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente.

La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare, le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.

Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività finanziarie detenute dal Gruppo, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche mediante il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività correnti, salvo quelle che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Tra le passività finanziarie, correnti e non, risultano altresì iscritte, a seguito dell'introduzione di IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore nell'ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l'iscrizione del right of use tra le attività materiali.

Benefici ai dipendenti

I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogati dal Gruppo in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie ed incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione

del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di conto economico complessivo, nel periodo in cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico del Gruppo che versa contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Piano di incentivazione azionaria a lungo termine

Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti determinato alla data di assegnazione (grant date), ed è rilevato tra il Costo del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio netto denominata Riserva stock grant. L'ammontare complessivo stimato viene ripartito su tutto il vesting period e periodicamente viene rilevato il costo del personale ed il corrispondente incremento di patrimonio netto per una quota dell'ammontare stimato.

L'importo stimato del costo deve essere rivisto durante il vesting period se successive informazioni indicheranno che il numero di strumenti che matureranno alla fine del periodo di vesting sarà differente rispetto a quanto originariamente stimato. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono riportati come informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando l'entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l'uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).

Nell'ambito del transaction price vengono altresì fattorizzati (in base al metodo del valore atteso e/o dell'importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che non vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il valore temporale del denaro.

Le citate modalità di accounting dei ricavi sono state introdotte a far data dal 1° gennaio 2018 con l'adozione del principio IFRS 15.

I ricavi del Gruppo sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:

  • mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell'ambito degli stream di rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell'output in base alle unità di servizio assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration, opportunamente rettificato per tenere in considerazione il valore temporale del denaro;
  • mercato non regolamentato: i ricavi non core sono disaggregati per tipologia di transazione, quali vendita di licenze e prestazione di servizi, radiomisure, consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione, ed altri ricavi. I servizi rilevati con modalità over time sono circoscritti prevalentemente ai servizi erogati in ambito consulenza aeronautica e alle prestazioni di servizi, comprensivi delle attività di manutenzione sulle licenze software vendute. La vendita delle licenze viene rilevata subordinatamente alla consegna fisica del bene al cliente.

Balance – Ricavi da contratti con i clienti

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla

rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale, approvato per il periodo 2015-2019 (secondo periodo di riferimento), in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo, rispetto al pianificato, sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Balance dell'anno. Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non, risultano classificate nell'ambito dei crediti commerciali correnti e non, alla stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L'ammontare di credito/debito per balance risulta separatamente identificabile nell'ambito delle note illustrative.

Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in negativo che in positivo, restano a carico dei bilanci dei provider.

Tale regolamentazione comunitaria dal 2015 si applica anche ai servizi di terminale, rientrati nel piano di performance con metodi diversi a seconda della fascia di tariffazione. Infatti, le tariffe di terminale sono differenziate su tre fasce:

fascia 1 che include gli aeroporti aventi un numero di movimenti superiore ai 225.000 annui, soggetta al rischio costi ed al rischio traffico come per i servizi di rotta;

  • fascia 2 che include gli aeroporti con un numero di movimenti tra i 225.000 e i 70.000 annui ai quali si applica soltanto un rischio costi;
  • fascia 3 in cui sono ricompresi gli aeroporti con un numero di movimenti inferiore a 70.000 annui esclusi dal piano di performance comunitario ed a cui si applica il meccanismo del cost recovery.

L'eventuale scostamento positivo o negativo, secondo le regole precedentemente descritte, genera l'adeguamento dei ricavi di terminale utilizzando la voce Balance dell'anno.

La voce Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita. La voce Balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato almeno nei due esercizi precedenti attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi tenendo conto dell'effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale determinato applicando il tasso di interesse medio al quale recupera risorse finanziarie sul mercato e rilevazione successiva dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e ulteriori informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma un'applicazione prospettica delle modifiche.

Nell'ambito dei flussi di ricavo ascrivibili al mercato regolamentato, sono state identificate due distinte obbligazioni di fare, costituite dai servizi relativi all'assistenza al traffico aereo di rotta e dai servizi relativi all'assistenza al traffico aereo di terminale. Entrambe le obbligazioni di fare vengono adempiute over time e la misurazione dell'adempimento è rappresentata dal metodo dell'output costituito dalle unità di servizio assistite. Il balance, limitatamente alle componenti rilevate nell'esercizio, rappresenta la variable consideration fattorizzata nel transaction price di ciascuna obbligazione di fare, ascrivibile ai servizi erogati nell'ambito degli stream di rotta e di terminale, e permette di misurare l'effettivo valore della performance erogata a beneficio del cliente. Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un

orizzonte temporale maggiore di 12 mesi. Per tale ragione il Gruppo rettifica il prezzo dell'operazione per tenere conto del valore temporale del denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell'esercizio, rappresentano una variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversati nella tariffa futura. I crediti e debiti per balance, imputati nella tariffa dell'esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell'ambito dei crediti/debiti commerciali, correnti e non, e separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il

tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti sul reddito (IRES e IRAP) sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente nei Paesi nei quali il Gruppo esercita la sua attività, applicando le aliquote fiscali vigenti. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate solo quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate a conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero nel patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate da parte del Gruppo ENAV in accordo con lo IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con la Capogruppo il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Capogruppo e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Capogruppo o di sue società correlate, nonché gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate esterne al Gruppo si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.

Settori operativi

In accordo con il principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità: i) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi, ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore, iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini dell'informativa finanziaria, tre settori operativi (servizi di assistenza al volo, servizi di manutenzione e soluzioni software AIM) coincidenti con le unità generatrici di flussi finanziari (CGU). È inoltre previsto un quarto settore operativo avente natura residuale che include le operazioni riferibili ad attività minoritarie, che non ricadono nei settori operativi sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio. Le informazioni dei settori operativi per l'esercizio 2019, comparati con i dati dell'esercizio 2018, sono fornite nella nota 32 informativa per settori operativi.

Utile/(Perdita) base e diluita per azione

In accordo con il principio IAS 33, l'utile base per azione viene calcolato come rapporto tra l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

L'utile base coincide con l'utile diluito dal momento che alla data di redazione del bilancio non sussistono potenziali azioni ordinarie, ovvero azioni che non hanno ancora dato origine all'emissione di titoli azionari pur in presenza di presupposti giuridici con potenziali effetti diluitivi.

5. Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio consolidato, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati consolidati.

Ai fini di una migliore comprensione del bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio o fattispecie contabili che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni adottate nel processo di valutazione, nel rispetto dei principi contabili internazionali.

Misurazione ricavi per Balance

Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, la misurazione dei ricavi di esercizio integrati dalla rilevazione dei Balance dell'anno, i quali misurano prestazioni già erogate da parte della Capogruppo, richiede da parte della direzione aziendale l'utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi successivi a quello di maturazione nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance dell'anno, la direzione aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora le medesime previsioni subiscano delle variazioni, l'importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.

Valutazione al fair value per strumenti rappresentativi di capitale

Il Gruppo ad ogni data di riferimento del bilancio effettua l'aggiornamento del fair value degli stumenti rappresentativi di capitale per i quali ha effettuato la scelta irrevocabile di iscrivere i relativi adeguamenti in una specifica riserva di patrimonio netto. Con riferimento alla valutazione del fair value dell'investimento partecipativo in Aireon LLC, l'analisi condotta da parte della direzione richiede la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del Piano economico-finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato. La valutazione richiede un ampio utilizzo da parte della direzione aziendale di stime significative e assunzioni. In particolare, la stima del fair value di Aireon è stata effettuata sulla base delle risultanze del piano economico-finanziario 2019-2033 (il "Piano"), approvato il 28 febbraio 2020 dal Board di Aireon ed oggetto di aggiornamento da parte del management di Aireon. In particolare, il modello valutativo è fondato sulle seguenti principali assunzioni:

  • l'equity value, determinato nella prospettiva equity-side, in base ai dividend distribuibili desunti dal citato Piano; tali dividendi sono stati desunti in base al periodo esplicito di valutazione, oltre il quale si è ipotizzata la generazione da parte della Società di un flusso di cassa sostenibile a regime ad un tasso di crescita medio nominale (g-rate) di lungo periodo (valore terminale);
  • Il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,45%, calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model).

Nel paragrafo n. 9 Partecipazioni in altre imprese vengono fornite le ulteriori informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dal Gruppo ENAV.

Riduzione di valore delle attività (impairment) e unità generatrici di cassa

Una riduzione di valore delle attività esiste qualora il valore di carico di un'attività (carrying amount) o di una unità generatrice di flussi di cassa, Cash Generating Unit (CGU), è superiore al suo valore recuperabile (inteso come il maggiore tra il fair value di un'attività o di una unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita ed il proprio valore d'uso). Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti.

Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business a cui essa appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.), verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora nell'ambito del proprio modello di business.

Il numero ed il perimetro delle CGU viene sistematicamente monitorato per tenere conto di eventuali fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità di generare flussi finanziari autonomi da parte di gruppi di

attività aziendali o al fine di allocare gli effetti di eventuali nuove operazioni di aggregazione o di riorganizzazione da parte del Gruppo.

Il management, sulla base dell'attuale struttura del Gruppo, ha identificato tre unità generatrici di flussi finanziari (CGU):

  • Servizi di assistenza al volo: la CGU coincide con l'entità legale ENAV S.p.A. Capogruppo, che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologicoinfrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
  • Servizi di manutenzione: la CGU coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo.
  • Soluzioni software AIM: la CGU coincide con la controllata IDS AirNav S.r.l. che ha come core business lo sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e gestione del traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali, per vari clienti in Italia, Europa e paesi extra europei.

La direzione aziendale ha effettuato il test di impairment con riferimento al Goodwill derivante dalle operazioni di aggregazione aziendale, ovvero l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Techno Sky il cui avviamento è stato allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione e l'acquisizione del 100% delle quote di capitale sociale di IDS AirNav, per la quale è stata effettuata l'allocazione del relativo avviamento, nell'ambito della CGU Commercializzazione di soluzioni software AIM.

Lo svolgimento dei test di impairment ha richiesto, da parte della direzione aziendale, l'effettuazione di stime significative. Eventuali modifiche riguardanti le assunzioni e gli input utilizzati possono comportare modifiche significative riguardanti il valore recuperabile della CGU.

Sia per la CGU servizi di manutenzione che per la CGU Soluzioni software AIM, i flussi finanziari attualizzati fanno riferimento ad un orizzonte temporale di 5 anni (2020 – 2024) e sono tratti dal Piano economico finanziario approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione oltre che dalla Capogruppo in data 18 febbraio 2020 tenuto conto anche del budget approvato per l'anno 2020. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche.

Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti sia per la CGU servizi di manutenzione che per la CGU Soluzioni software AIM:

  • definizione di un NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) sviluppato sulla base della media dei 5 anni di previsione esplicita (2020-2024);
  • ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
  • saldo di capitale circolante pari a 0;
  • il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato per la determinazione del valore residuo (tasso 'g'), è stato stimato pari al 1,2% in coerenza con la revisione delle stime di crescita per l'Italia.

In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati quest'ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare, il tasso d'attualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk premium e il market risk premium sono stati determinati in base a dati osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.

Si rimanda alla nota n.8 Attività Immateriali per l'informativa relativa ai risultati del test di impairment.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri. Relativamente alla vita utile delle attività immateriali emerse a seguito della PPA di IDS AirNav, le stesse sono state determinate in coerenza con i criteri utilizzati nell'ambito della valutazione del fair value dei net asset acquisiti ed esplicitati nell'ambito del paragrafo Acquisizione IDS AirNav S.r.l.

Fondi rischi

Il Gruppo iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero

modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio consolidato.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti e il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti del Gruppo in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL) e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Con riferimento al modello ECL, il Gruppo ha utilizzato una combinazione di input interni ed esterni basati su analisi storiche opportunamente aggiustati per elementi forward looking. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

6. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dal Gruppo

I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018, fatta eccezione per l'adozione del nuovo principio IFRS 16 in vigore dal 1° gennaio 2019. Diverse altre modifiche ed interpretazioni si applicano per la prima volta nel 2019, ma non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Impatto derivante dall'adozione del nuovo principio contabile applicabile dal 1° gennaio 2019

Di seguito viene rappresentato l'effetto associato alla prima adozione del nuovo principio contabile IFRS 16, applicabile dal 1° gennaio 2019, sul bilancio consolidato del Gruppo.

IFRS 16 Leases

Il principio IFRS 16 Leases, emesso il 13 gennaio 2016, ha sostituito il precedente standard IAS 17 Leases ed interpretazioni correlate, e definito i criteri per il riconoscimento, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing per entrambe le parti di un contratto, quali il locatario (Lessee) ed il locatore (Lessor). Il nuovo principio, omologato in data 9 novembre 2017, è stato applicato dal 1° gennaio 2019 in considerazione che il Gruppo non ha optato per l'early adoption.

Pur mantenendo la definizione di contratto di leasing già prevista dallo IAS 17, il principale cambiamento introdotto dall'IFRS 16 consiste nell'introduzione del concetto di controllo nell'ambito della definizione stessa. In particolare, l'IFRS 16 richiede di valutare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività per un determinato periodo di tempo. Il principio elimina la classificazione tra leasing operativo e finanziario ed introduce un unico metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di leasing.

Alla data di decorrenza del leasing, il locatario deve rilevare una passività per l'obbligo a effettuare i pagamenti dovuti per il leasing (lease liability) e un'attività consistente nel diritto all'utilizzo del bene sottostante durante la durata del leasing (right of use). Il locatario deve inoltre rilevare gli interessi relativi alla passività del leasing separatamente dagli ammortamenti dell'attività consistente il diritto d'uso.

Il locatario ridetermina l'ammontare della passività del leasing al verificarsi di talune circostanze, quali, la modifica della durata del leasing, la variazione del valore dei pagamenti futuri dovuti a fronte del cambiamento di un indice utilizzato per determinare tali pagamenti. In generale, la rideterminazione della lease liability comporta la corrispondente rettifica del right of use.

Con riferimento alla rilevazione dei contratti di leasing nel bilancio del locatario, il principio prevede due tipologie di esenzione: leasing di modesto valore e contratti di locazione di durata pari o inferiore a 12 mesi.

Sintesi degli impatti di prima adozione al 1° gennaio 2019

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 utilizzando il metodo di adozione retrospettico modificato, con la data di applicazione iniziale al 1° gennaio 2019. Secondo tale metodo, il principio viene applicato retroattivamente con l'effetto cumulativo di prima adozione rilevato alla data di applicazione iniziale. Il Gruppo si è inoltre avvalso di taluni espedienti pratici per i contratti di leasing aventi, alla data di prima applicazione, una durata pari o inferiore a 12 mesi ed in cui l'attività sottostante è di modesto valore, rispetto ai quali continuano ad essere imputati i relativi costi a conto economico senza iscrizione del relativo diritto d'uso tra le attività.

Il Gruppo ENAV intrattiene rapporti di lease riconducibili alle seguenti fattispecie contrattuali: contratti di noleggio/affitto relativi a fabbricati e siti secondari e/o strategici, autoveicoli in uso ai dirigenti, autoveicoli in uso al personale operativo presso i siti aeroportuali ed autoveicoli ad uso dei responsabili di talune sedi operative, oltre a fattispecie contrattuali minori. Nell'ambito della definizione della durata contrattuale, il Gruppo ha considerato il c.d. periodo non cancellabile, tenendo in considerazione l'eventuale presenza di proroghe e/o rinnovi taciti e/o espliciti e la probabilità di esercizio degli stessi al fine di determinare l'effettiva durata del leasing. In sede di determinazione dei diritti d'uso sui canoni di noleggio auto, il Gruppo ha considerato le sole componenti lease (noleggio puro), laddove la componente non-lease (servizi di manutenzione), continua ad essere imputata fra i costi operativi del conto economico. Il Gruppo ha altresì utilizzato il tasso di finanziamento marginale laddove non è stato possibile desumere agevolmente il tasso di interesse implicito negli accordi di leasing.

L'effetto derivante dall'applicazione dell'IFRS 16 da parte del Gruppo al 1° gennaio 2019 viene di seguito rappresentato:

(migliaia di euro) 31.12.2018 IFRS 16 01.01.2019
Attività non correnti
Attività materiali 1.000.063 10.075 1.010.138
Attività immateriali 122.368 0 122.368
Partecipazioni 60.306 0 60.306
Attività finanziarie non correnti 37.161 0 37.161
Altre attività non correnti 81.209 0 81.209
Totale attività non correnti 1.301.107 10.075 1.311.182
Totale attività correnti 743.111 0 743.111
Attività destinate alla dismissione 1.464 0 1.464
Totale attivo 2.045.682 10.075 2.055.757
(migliaia di euro)
Patrimonio netto 1.137.559 (111) 1.137.448
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 337.253 7.413 344.666
Altre passività non correnti 265.396 0 265.396
Totale passività non correnti 602.649 7.413 610.062
Passività finanziarie correnti 14.924 2.773 17.697
Altre attività correnti 290.545 0 290.545
Totale passività correnti 305.469 2.773 308.242
Passività destinate alla dismissione 5 0 5
Totale passività e patrimonio netto 2.045.682 10.075 2.055.757

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo deteneva fattispecie contrattuali riconducibili al leasing operativo, con iscrizione a conto economico dei costi di noleggio/affitto tra i costi per godimento beni di terzi, in coerenza con lo IAS 17 mentre non deteneva attività relative al leasing finanziario.

L'effetto complessivo sul patrimonio netto del Gruppo ENAV al 1° gennaio 2019, derivante dall'adozione del principio IFRS 16, risulta pari a negativi 111 migliaia di euro, per effetto di un incremento delle attività materiali al 1° gennaio 2019 derivante dall'iscrizione di diritti d'uso per euro 10.075 migliaia di euro e dall'iscrizione di passività finanziarie, rappresentative degli impegni nei confronti dei locatori, pari a complessivi 10.186 migliaia di euro.

Le attività iscritte in sede di prima adozione sono riconducibili al contratto di locazione della sede legale ed operativa della controllata Techno Sky, ai contratti di affitto delle sedi secondarie della Capogruppo e ai contratti di affitto della sede operativa di Enav Asia Pacific, per complessivi 8.314 migliaia di euro. Il Gruppo ha altresì iscritto diritti d'uso derivanti da contratti di noleggio pluriennale di autoveicoli ad uso dirigenti e personale operativo della Capogruppo e della controllata Techno Sky per 1.761 migliaia di euro.

Si riporta di seguito la riconciliazione tra l'ammontare dei pagamenti minimi futuri di leasing per contratti di leasing operativo non annullabili e il saldo dei debiti per leasing al 1° gennaio 2019:

(migliaia di euro)
Pagamenti per Leasing non annullabili al 31 dicembre 2018 11.497
Effetto attualizzazione al 1° gennaio 2019 (512)
Esclusione dei contratti di leasing "esenti" (799)
Debiti finanziari per leasing al 1° gennaio 2019 10.186

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha rilevato ammortamenti su diritti d'uso per circa 2,3 milioni di euro ed iscritto oneri finanziari per circa 0,1 milioni di euro, a fronte di minori costi per godimento beni di terzi per 2,2 milioni di euro. Tali effetti hanno inciso positivamente sull'EBITDA consolidato.

Tali effetti economici sono principalmente ascrivibili ai diritti d'uso iscritti in sede di prima adozione al 1° gennaio 2019, essendo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019, altri elementi che hanno determinato incrementi nei diritti d'uso, quali: la rinegoziazione del contratto di affitto della sede principale della controllata Techno Sky dal quale è emersa un'iscrizione di 823 migliaia di euro da rimisurazione dell'attività ed in via residuale l'iscrizione ulteriore di attività per noleggio automezzi da parte della Capogruppo e di Techno Sky e per 80 migliaia di euro per l'iscrizione del rinnovo del fabbricato in cui si trovano gli uffici della controllata malese Enav Asia Pacific.

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha effettuato pagamenti nei confronti dei propri locatori per circa 2,0 milioni di euro mentre le nuove iscrizioni di passività nell'esercizio risultano pari a 1 milione di euro.

Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019 che non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato del Gruppo

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2019, ed improduttivi di effetti sul Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019:

  • Annuals Improvements to IFRS standard 2015-2017 Cycle emesso il 12 dicembre 2017, ed omologato in data 14 marzo 2019. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
  • IFRS 3 Business Combinations and IFRS 11 Joint Arrangements: Previously held interest in a joint operation: le modifiche chiariscono che una transazione di ottenimento del controllo di un business mediante una joint operation e una business combination achieved in stages, l'acquirente deve applicare le previsioni di IFRS 3, anche con riferimento alla rimisurazione dell'interessenza detenuta in precedenza nella joint operation. Le modifiche al principio IFRS 11 chiariscono che l'acquirente non dovrebbe rimisurare l'interessenza detenuta in precedenza nell'ambito di transazioni di ottenimento del controllo congiunto di un business che è una joint operation;
  • IAS 12 Income Taxes Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity: le modifiche hanno chiarito che le conseguenze fiscali di pagamenti di strumenti finanziari

classificati sotto forma di equity, dovrebbero essere riconosciuti in coerenza con transazioni o eventi passati;

  • IAS 23 Borrowing Costs Borrowing costs eligible for capitalisation: le modifiche chiariscono che un'entità deve trattare ogni prestito ottenuto per lo specifico qualifying asset alla stregua di fondi ottenuti non per uno specifico asset, qualora siano state effettuate sostanzialmente tutte le attività necessarie a configurare un qualifying asset per l'uso o la vendita.
  • Amendments to IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement: emesso il 7 febbraio 2018, ed omologato in data 13 marzo 2019. La modifica allo IAS 19 indirizza l'accounting in presenza di una modifica, riduzione o regolamento di un piano (cd. employee benefit) durante un reporting period. Le modifiche allo IAS 19 richiedono alle entità di utilizzare ipotesi attuariali aggiornate nel determinare il service cost ed il net interest per i reporting period successivi alla predetta modifica; diversamente la modifica al principio non indirizza l'accounting delle significant market fluctuations in assenza di modifiche ad un piano.
  • Amendments to IAS 28 Long-Term Interests in Associates and Joint Ventures: emesso il 12 ottobre 2017, ed omologato l'8 febbraio 2019. La modifica chiarisce che un'entità applica l'IFRS 9, anziché le disposizioni di IAS 28, alle interessenze detenute in una collegata o joint venture cui non viene applicato il metodo del patrimonio netto (long-term interest).
  • IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments: emesso il 7 giugno 2017, ed omologato il 23 ottobre 2018. L'interpretazione chiarisce i risvolti applicativi connessi al riconoscimento ed alla misurazione delle attività/passività fiscali in accordo con lo IAS 12 quando sussistono uno o più elementi di incertezza sul trattamento fiscale di una transazione. Dalle analisi effettuate in ambito Gruppo, non sono emersi ad oggi elementi di incertezza che richiedono l'applicazione di tale interpretazione. In particolare:
  • una società deve determinare se considerare ogni posizione fiscale incerta separatamente, o congiuntamente con altre, considerando quale approccio meglio asseconda la risoluzione dell'incertezza stessa considerando anche la prassi adottata per il filing dei dichiarativi alle autorità fiscali e le modalità di esame da parte di queste ultime;
  • una società deve assumere che l'autorità fiscale esaminerà documenti e tutte le informazioni necessarie correlate all'incertezza per la trattazione e risoluzione della stessa;
  • una società deve valutare la probabilità che un'autorità fiscale accetterà il trattamento fiscale proposto associato ad una transazione dal trattamento fiscale incerto. Se la probabilità di accettazione dell'autorità fiscale è elevata, la società deve determinare le imposte coerentemente con il trattamento fiscale pianificato. Se la probabilità di accettazione è bassa, la società deve riflettere l'incertezza nella stima delle imposte utilizzando uno dei seguenti metodi: i) most likely amount; ii) expected value. Se l'incertezza fiscale impatta le imposte correnti e differite, la società dovrà effettuare la miglior stima sia ai fini delle imposte correnti sia di quelle differite;

  • una società deve valutare ad ogni chiusura contabile se i fatti e le circostanze su cui si basava il giudizio si sono modificati nel corso del tempo dopo l'inception. In caso di cambiamenti di fatti e circostanze risulta applicabile IAS 8. Inoltre, una società deve applicare IAS 10 per stabilire se il cambiamento intervenuto tra la reporting date e la data di approvazione del bilancio possa essere un adjusting or non adjusting event.

  • IFRS 9 Prepayment features with negative compensation: emesso in data 12 ottobre 2017, ed omologato il 22 marzo 2018. La finalità delle modifiche è quella di indirizzare il tema della classificazione di particolari categorie di financial assets con possibilità di regolamento anticipato. Tali modifiche disciplinano la situazione in cui la parte che esercita l'opzione di regolamento anticipato di un'attività finanziaria potrebbe ricevere un compensation payment dall'altra parte. Tale fattispecie è definita negative compensation. Per effetto di un accordo di questo tipo, un finanziatore potrebbe essere costretto ad accettare un pagamento anticipato sostanzialmente inferiore dell'ammontare non incassato di capitale e interessi. L'attività finanziaria in questione deve essere misurata al costo ammortizzato oppure al fair value through OCI in base al modello di business di riferimento.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2019 e non adottati dal Gruppo in via anticipata.

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dal Gruppo negli esercizi successivi a quello chiuso al 31 dicembre 2019:

  • Amendment to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards, emesso il 29 marzo 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Il nuovo conceptual framework IFRS sostituirà il framework emesso nel 1989, già parzialmente rivisto nel corso del 2010. Il nuovo framework sarà applicabile a far data dal 1° gennaio 2020. Tale aggiornamento non apporterà modifiche a principi ed interpretazioni in vigore bensì introdurrà definizioni trasversali a diversi principi, guidance e parametri, in relazione ai concetti di measurement, presentation and disclosure e derecognition. Inoltre, saranno aggiornate le definizioni di asset e liabilities ed i criteri di recognition delle stesse e verranno chiariti i criteri generali di redazione del bilancio per gli IFRS adopters, con particolare riferimento alle nozioni di prudence, stewardship, measurement uncertainty, substance over form.
  • Amendment to IAS 1 and IAS 8 Definition of Material, emesso il 31 ottobre 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Le modifiche ai suddetti principi afferiscono ad una nuova definizione di materialità, secondo cui un'informazione è materiale se omettendola, esponendola in modo inesatta oppure offuscandola, ci si attende che possa influenzare ragionevolmente le decisioni economiche degli stakeholders. Il concetto di materialità dipende dalla natura e dalla magnitudo dell'informazione e/o da entrambi i suddetti elementi. Il principio sarà applicabile a partire dal 1° gennaio 2020 ed è concessa l'early adoption.

  • Amendment to IFRS 3 Business Combinations, emesso il 22 ottobre 2018, con endorsement advice e ARC vote emessi nel corso del 2019, in attesa di omologazione. Le modifiche al principio riguarderanno principalmente la definizione di business, al fine di supportare le entità nell'identificazione della linea di demarcazione tra business combination ed asset acquisition. Più in dettaglio le modifiche: a) chiariscono che un business deve includere al meno un input ed un processo sostanziale che congiuntamente contribuiranno per la creazione di un output; b) rimuovono la necessità di valutare se i market participants sono in grado di sostituire l'input ed i processi mancanti e continuare a produrre l'output; c) aggiungono guidance ed esempi illustrativi affinché l'entità possa valutare se è stato acquisito un processo sostanziale; d) ristringono le definizioni di business e di output focalizzandosi sui beni o servizi erogati al cliente e rimuovendo il riferimento alla riduzione dei costi; e) introducono un concentration test opzionale che garantisca l'assesment semplificato per capire se la pluralità di attività acquisiti rappresenti o meno una business combination. Le modifiche ad IFRS 3 sono dettate dall'impegno ad un'auspicabile convergenza tra FASB e IASB e di rendere comparabili le informative finanziarie redetti con i distinti flussi di reporting. Il principio sarà applicabile, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2020, ed è concessa l'early adoption.

  • Amendment to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7 Interest Rate Benchmark Reform, emesso il 26 settembre 2019, ed omologato il 15 gennaio 2020. Le modifiche riguardano le questioni che incidono sull'informativa finanziaria nei periodi precedenti la sostituzione di un indice di riferimento esistente con un tasso di interesse alternativo. Tali emendamenti forniscono indicazioni circa le valutazioni altamente probabili e prospettiche richieste da IFRS 9 e dallo IAS 39 per le relazioni di copertura che sono influenzate dalle incertezze della riforma IBOR. Con il medesimo obiettivo, le modifiche forniscono indicazioni circa la valutazione retrospettica ai sensi dello IAS 39. Le eccezioni descritte negli emendamenti si applicano solo alle relazioni di copertura direttamente interessate dalle incertezze della riforma IBOR. Le suddette modifiche al principio saranno applicabili a partire dal 1° gennaio 2020 ed è concessa l'early adoption.
  • Amendment to IAS 1 Presentation of Financial Statements Clarification of Liabilities as Current or Noncurrent, emesso il 23 gennaio 2020. Le modifiche chiariscono i requisiti per la classificazione delle passività, tra le passività correnti o non correnti. Più in dettaglio:
  • - le condizioni esistenti alla fine del periodo di riferimento sono quelle che verranno utilizzate per determinare se esiste un diritto a differire il regolamento di una passività;
  • - le aspettative della Direzione in merito agli eventi successivi alla data di bilancio non sono rilevanti, ad esempio in caso di violazione di un patto o in caso di regolamento anticipato;
  • - l'amendment chiarisce le circostanze che sono considerate settlement di una passività.

Le suddette modifiche al principio saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2022.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

7. Attività materiali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente:

Attrezzature Attività
Totale
517.234 1.891.407 310.168 194.477 3.227.425
(219.254) (1.454.587) (263.339) (290.182) 0 (2.227.362)
297.980 436.820 46.829 194.477 1.000.063
16.286 63.989 12.754 101.759 200.188
10.792 0 0 0 13.724
(1.610) 0 0 (1.013) 0 (2.623)
(263) (2.608) (4.255) (5.226) 0 (12.352)
195 2.604 4.214 0 12.204
7 30 0 0 247
0 (28) (45) 0 (98.130) (98.203)
0 (119) 0 0 0 (119)
(20.908) (87.666) (11.563) (7.863) 0 (128.000)
4.499 (23.798) 1.105 (369) 3.629 (14.934)
544.223 1.952.605 318.585 198.106 3.331.617
(241.744) (1.539.583) (270.651) (294.510) 0 (2.346.488)
302.479 413.022 47.934 198.106 985.129
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
ind.li e
comm.li
Altri beni
314.139
23.957
5.400
2.932
5.191
210
318.098
23.588
materiali in
corso

Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 14.934 migliaia di euro per i seguenti eventi:

  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 128.000 migliaia di euro (129.281 migliaia di euro nel 2018) di cui riferiti ai diritti d'uso per 2.262 migliaia di euro;
  • gli incrementi per diritti d'uso, rilevati in conformità al principio contabile IFRS 16, ammontano a 11.101 migliaia di euro e riguardano la locazione degli uffici del Gruppo e le auto aziendali per un valore netto al 1° gennaio 2019 di 10.075 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio i diritti d'uso si sono incrementati principalmente per la modifica del contratto di affitto della controllata Techno Sky che ha previsto altre aree ed ha esteso la durata fino al 2024;
  • gli incrementi delle attività materiali per complessivi 200.188 migliaia di euro, di cui 98.429 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) la nuova architettura di torre per l'aeroporto di Milano Malpensa che comprende le strisce elettroniche, la nuova interfaccia per la visualizzazione del sistema di sorveglianza radar aeroportuale e un nuovo fusore dei dati di sorveglianza, ossia quella parte del sistema che elabora e decide quale sia la traccia migliore da visualizzare sullo schermo radar. Sono stati uniti ed integrati in 4 monitor tutti i sistemi essenziali per il lavoro in torre; ii) l'ammodernamento e l'adeguamento del sistema di comunicazione VCS (Voice Communication System) per vari siti aeroportuali; iii) la nuova centrale elettrica dell'aeroporto

di Catania; iv) l'adeguamento dei sistemi meteo all'emendamento 74 ICAO di diversi siti aeroportuali tra cui quello dell'aeroporto di Roma Fiumicino; v) l'integrazione del sistema ERATO (En-Route Air Traffic Organizer), che supporta il controllore nella gestione del traffico aereo individuando i potenziali conflitti e mettendo in evidenza gli elementi da valutare per la soluzione degli stessi ed acquisizione del relativo tool; vi) la manutenzione delle infrastrutture presenti su tutto il territorio nazionale; vii) l'ammodernamento dei sistemi di radioassistenza su diversi siti aeroportuali; viii) il nuovo radar di superficie per l'aeroporto di Milano Malpensa; ix) la manutenzione evolutiva su vari sistemi. Gli incrementi per 101.759 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) il programma 4-flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica Air Traffic Management (ATM) degli ACC basata su concetti operativi di Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Con riferimento al sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight, che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA, è stato avviato lo sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4-flight; ii) il programma di automazione del funzionamento delle torri di controllo verso una gestione full-electronic su sei aeroporti; iii) la costruzione del blocco tecnico dell'aeroporto di Genova; iv) gli interventi di ammodernamento e di adeguamento dei sistemi di registrazione fonia aeroportuali; v) la nuova torre e blocco tecnico per l'aeroporto di Treviso.

  • i decrementi per riclassifiche di complessivi 98.130 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 98.429 migliaia di euro e per 379 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio. Tale voce si è incrementata di 654 migliaia di euro a seguito della riclassifica di beni classificati nell0ambito delle attività immateriali in corso di realizzazione;
  • le svalutazioni delle attività materiali per 119 migliaia di euro sono state effettuate su alcuni beni considerati non più utilizzabili.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 290.541 migliaia di euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09, e dai progetti finanziati in ambito europeo. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 9.023 migliaia di euro.

8. Attività Immateriali

Le attività immateriali ammontano al 31 dicembre 2019 a 171.567 migliaia di euro e registrano un incremento, rispetto all'esercizio precedente di 49.199 migliaia di euro, come da tabella seguente:

Diritti di
brevetto ind.le Attività
e di ut.ne Altre attività immateriali in
(migliaia di euro) opere ingegno immateriali corso Avviamento Totale
Costo storico 147.830 2.085 40.134 66.486 256.535
Ammortamento accumulato (132.082) (2.085) 0 0 (134.167)
Valore residuo al 31.12.2018 15.748 0 40.134 66.486 122.368
Incrementi 10.358 0 14.557 0 24.915
Alienazioni 0 0 0 0 0
Variazioni area di consolidamento 9.826 9.000 970 26.986 46.782
Riclassifiche 0 0 (11.012) 0 (11.012)
Svalutazioni 0 0 0 0 0
Ammortamenti (11.090) (396) 0 0 (11.486)
Totale variazioni 9.094 8.604 4.515 26.986 49.199
Costo storico 171.023 11.085 44.649 93.472 320.229
Ammortamento accumulato (146.181) (2.481) 0 0 (148.662)
Valore residuo al 31.12.2019 24.842 8.604 44.649 93.472 171.567

La variazione dell'esercizio è principalmente imputabile alla variazione dell'area di consolidamento che comprende i beni apportati dalla società IDS AirNav, acquisita nel mese di luglio 2019, per 2.176 migliaia di euro, e l'allocazione del prezzo di acquisto della stessa per complessivi 44.605 migliaia di euro, imputato per 8.619 migliaia di euro nell'ambito dei diritti di brevetto industriale e di utilizzazione opere dell'ingegno in quanto riferito a soluzioni software, per 9 milioni di euro ad altre attività immateriali riferite alla Customer Relationships e al Backlog e per 26.986 migliaia di euro ad avviamento.

Le altre variazioni hanno interessato, gli incrementi per complessivi 24.915 migliaia di euro (16.238 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), sono riferiti per 10.358 a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso, riferiti in particolar modo alle licenze per i sistemi operativi e gestionali e dalla piattaforma tecnologica per la gestione dei servizi Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM), e per 14.557 migliaia di euro ai progetti in corso di realizzazione generati nell'esercizio 2019, in buona parte entrati in uso nello stesso anno.

I decrementi delle attività immateriali per 11.012 migliaia di euro sono riferiti per 10.358 migliaia di euro ai progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria e per 654 migliaia di euro alla riclassifica di beni nell'ambito delle attività materiali.

La voce avviamento si riferisce per 66.486 migliaia di euro, al maggior valore di acquisizione della Controllata Techno Sky S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore è allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione, coincidente con l'entità legale Techno Sky S.r.l. Al 31 dicembre 2019 in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il

valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari all'8,4% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari all'1,2%, coerente con la revisione delle stime di crescita per l'Italia.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico-finanziario 2020-2024 predisposto dalla società controllata che riflettono condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, e tenendo conto del budget già approvato dal management di Techno Sky e dalla Capogruppo in data 18 febbraio 2020.

Il piano registra nel periodo di riferimento una moderata crescita complessiva (CAGR 1,9%) dovuta ad un generale incremento delle attività da svolgere nel mercato terzo, che nel 2019 ha risentito della forte instabilità socio-politica del Nord Africa causando un rallentamento delle attività già contrattualizzate in Libia, ed un incremento dei ricavi verso la Capogruppo che tiene in considerazione i benefici derivanti dal rinnovo del contratto di manutenzione globale, per effetto del mix di tariffe e servizi. A fronte della moderata crescita dei ricavi i costi risultano sostanzialmente stabili nell'orizzonte di Piano, determinando una crescita dell'EBITDA più marcata rispetto ai tassi di crescita dei ricavi complessivi. I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento, alle informazioni ricevute dalla struttura Strategic Marketing del Gruppo e ai dati oggettivi riferiti al proseguimento delle attività core business della società.

Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore.

Al fine di verificare la robustezza del valore d'uso della CGU sono state condotte analisi di sensitività sui principali driver (tasso g e WACC) le cui risultanze rispettano integralmente il carrying amount.

La voce avviamento si riferisce anche al maggior valore di acquisizione della Controllata IDS AirNav S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore, complessivamente pari a 26.986 migliaia di euro, è allocato interamente alla CGU Soluzioni software AIM coincidente con l'entità legale IDS AirNav, emerso a valle del processo di purchase price allocation.

Al 31 dicembre 2019, in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 14,5% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini

nominali, post previsione del periodo esplicito, pari all'1,2%, coerente con la revisione delle stime di crescita per l'Italia.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico-finanziario 2020-2024 predisposto dalla società controllata, tenendo conto del budget, già approvato dal management di IDS AirNav e dalla Capogruppo in data 18 febbraio 2020, per l'anno 2020. Il piano registra nel periodo di riferimento un buon livello di crescita dei ricavi, trainata da una previsione in crescita delle attività di vendita e da una dinamica di costi in lieve incremento. Il volume dei costi del periodo mostra valori contenuti anche per effetto del mix dei ricavi, principalmente caratterizzati dalla vendita di licenze software, piuttosto che dall'erogazione di servizi (quali training e consulenza).

I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura Strategic Marketing del Gruppo. Ad esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 5 milioni di euro.

Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,5% e mantenendo un tasso di crescita sempre pari all'1,2%, l'headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 2,9 milioni di euro. Assumendo un incremento del WACC dello 0,5% ed un tasso di crescita nullo, l'headroom continuerebbe a mostrare valori positivi per 2,1 milioni di euro.

Non si ravvisano altre plausibili variazioni dei parametri chiave dell'impairment tali da poter azzerare la differenza positiva fra valore d'uso e valore contabile delle attività della CGU.

9. Partecipazioni in altre imprese

La voce partecipazioni in altre imprese ammonta a 63.225 migliaia di euro (60.306 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e registra, rispetto all'esercizio precedente, un incremento di 2.919 migliaia di euro riferito esclusivamente alla partecipazione in Aireon LLC, per l'adeguamento del valore della partecipazione al fair value e per l'adeguamento della partecipazione al cambio di fine anno. La partecipazione risulta quindi iscritta a 63,1 milioni di euro e l'interessenza di partecipazione detenuta dal Gruppo è pari a 9,1% e si attesterà a 11,1% post esecuzione della clausola di redemption, la quale non comporterà ulteriori oneri a carico della Società.

Il fair value è stato misurato in accordo con le tecniche valutative previste dal principio IFRS 13, secondo cui per la determinazione dello stesso occorre massimizzare l'utilizzo di dati osservabili e ridurre al minimo i dati non osservabili al fine di stimare il prezzo al quale avrebbe luogo una regolare operazione per il trasferimento dello strumento rappresentativo di capitale tra gli operatori di mercato alla data di valutazione. In presenza

di un mercato non attivo, gli input utilizzati risultano coerenti con il Livello 3 della gerarchia del fair value. In ogni caso, Il Gruppo supporta la stima effettuata ritenendo la transazione effettuata a metà 2018 dal service provider NATS sull'Equity della partecipata, un elemento informativo fortemente indicativo del fair value attribuibile alla partecipazione detenuta. Rispetto a tale transazione sono intervenuti ulteriori elementi di de-risking quali, la sottoscrizione di nuovi contratti, il completamento della costellazione ed il progressivo passaggio dalla fase pre-operativa ad una fase operativa.

La stima del fair value è stata effettuata sulla base delle risultanze del piano economico finanziario 2019- 2033 ("Piano"), aggiornato il 28 febbraio 2020 in occasione del Consiglio di Amministrazione di Aireon: l'orizzonte temporale rispetto al quale sono stati proiettati i flussi (2020-2033) tiene conto dell'avvio della fase operativa della società ed è coerente con la vita utile dell'asset tecnologico, la costellazione di satelliti, a base dello sviluppo del business e stimata dal management di Aireon.

Il Piano prevede una struttura finanziaria con livello di debito sostanzialmente costante per l'intero orizzonte temporale a servizio della distribuzione dei dividendi ai soci ed investimenti collegati alla realizzazione della seconda costellazione durante gli ultimi anni di previsione esplicita del Piano.

Tenuto conto delle caratteristiche dell'investimento partecipativo, il valore recuperabile è stato stimato con un approccio "equity side" attualizzando, con il metodo finanziario Dividend Discount Model (DDM), i flussi di dividendi attesi dal 2022, anno di prima distribuzione dei dividendi, al 2033, ai quali è stato aggiunto un valore terminale. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,45%, calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model); il valore terminale è stato stimato assumendo una rendita a 15 anni, coerente con la vita utile della seconda costellazione prevista a Piano, determinando un pay-out a regime basato su un tasso di crescita dei dividendi in termini nominali, (g rate) del 2%, inferiore al rendimento free risk US ed in linea con le proiezioni macroeconomiche US, ed un ROE pari al tasso di sconto (Ke), escludendo prudenzialmente extra rendimenti rispetto al mercato.

Ad esito del delle attività svolte la misura del fair value risulta pari a circa 70,8 milioni di dollari mostrando un incremento, rispetto al valore di iscrizione al 31 dicembre 2018, di circa 1,9 milioni di dollari. Al fine di verificare la robustezza della stima del fair value è stata condotta un'analisi di sensitività riguardante i parametri Ke e tasso g di crescita: ipotizzando un Ke in incremento dal 15,45% al 15,94% e mantenendo un tasso di crescita pari al 2%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 67,8 milioni di dollari, comunque superiore al costo di acquisto.

La voce partecipazioni in altre imprese accoglie inoltre la quota del 16,67% detenuta dalla Capogruppo nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, di cui nel 2019 è stato incassato un dividendo di 417 migliaia di euro (500 migliaia di euro nel 2018).

10. Attività finanziarie correnti e non correnti

Le attività finanziarie correnti e non correnti ammontano rispettivamente a 24.977 migliaia di euro e 11.090 migliaia di euro registrando complessivamente una riduzione di 10.101 migliaia di euro rispetto 31 dicembre 2018. La voce in oggetto è così composta:

31.12.2019 31.12.2018 variazioni
Attività Attività Attività
Attività non Attività non Attività non
(migliaia di euro) corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 24.967 10.658 35.625 9.001 36.811 45.812 15.966 (26.153) (10.187)
Altre attività finanziarie 0 347 347 0 350 350 0 (3) (3)
Strumenti finanziari derivati 10 85 95 6 0 6 4 85 89
Totale 24.977 11.090 36.067 9.007 37.161 46.168 15.970 (26.071) (10.101)

Le attività finanziarie correnti registrano un incremento netto di 15.970 migliaia di euro principalmente per la classificazione in tale voce dei due titoli di Stato BTP, rilevati al costo ammortizzato, per un valore nominale complessivo di 25 milioni di euro, che giungono a scadenza rispettivamente il 15 ottobre 2020 e il 1° novembre 2020. Tale incremento è stato parzialmente compensato dall'incasso del time deposit vincolato giunto a scadenza nel mese di dicembre 2019 su cui sono maturati interessi annui allo 0,30%.

Le attività finanziarie non correnti, che ammontano a 11.090 migliaia di euro, registrano un decremento di 26 milioni di euro sia per la classificazione dei due titoli BTP nell'ambito delle attività correnti per 24,9 milioni di euro che per la riduzione del credito finanziario vantato verso la società dalla quale è stato acquisito il ramo di azienda conferito nella Techno Sky, per i rimborsi ottenuti commisurati alle liquidazioni ed anticipi a titolo di trattamento di fine rapporto erogati dalla Techno Sky ai suoi dipendenti per un importo pari a 1,2 milioni di euro. Infatti, tale credito corrisponde al trattamento di fine rapporto verso i dipendenti inclusi nel ramo di azienda conferito dalla venditrice alla controllata Techno Sky e si riduce o a semplice richiesta da parte della società controllata, qualora i dipendenti dovessero interrompere il rapporto di lavoro o richiedere anticipi, oppure in un'unica soluzione a 15 anni dalla data di stipula che corrisponde al 28 dicembre 2021. Il credito è fruttifero di interessi al tasso Euribor a tre mesi, base 360, maggiorato di uno spread di 0,05 punti percentuali ed è assistito da garanzia bancaria a prima richiesta, il cui valore viene adeguato annualmente sulla base delle somme incassate da Techno Sky in corso di anno. Infine, per 85 migliaia di euro l'incremento è dovuto alla valutazione al fair value dello strumento finanziario stipulato da ENAV con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd. Lo strumento finanziario presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 34 per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

11. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).

Variazione
Incr.to/decr.to con Incr.to/decr.to con area di
31.12.2018 impatto a CE impatto a PN consol. to 31.12.2019
Differenze Imposte Differenze Imposte Differenze Imposte Imposte Differenze Imposte
(migliaia di euro) temporanee antic/differ. temporanee antic/differ. temporanee antic/differ. antic/differ. temporanee antic/differ.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 27.571 6.617 (551) (133) 0 0 0 27.020 6.484
Svalutazione rimanenze 9.566 2.296 339 81 0 0 0 9.905 2.377
Attualizzazione crediti 272 66 (137) (33) 0 0 0 135 33
Effetto fiscale IFRS conversion 549 152 (253) (61) 0 0 0 296 91
Attualizzazione TFR 1.093 281 0 0 2.794 671 0 3.887 952
Quota TFR non deducibile 186 45 0 0 0 186 45
Fair value derivato 4 1 0 0 0 0 0 4 1
Altri 22.181 6.334 2.238 367 0 0 0 24.419 6.701
Totale 61.422 15.792 1.636 221 2.794 671 0 65.852 16.684
Passività per imposte differite
Altri 5.008 1.202 747 180 0 0 0 5.755 1.382
Attualizzazione debiti 568 137 317 76 0 0 0 885 213
Effetto fiscale IFRS conversion 2.401 715 (85) (28) 0 0 0 2.316 687
Fair value partecipazione 6.669 1.400 0 0 1.891 397 0 8.560 1.797
Fair value derivato 2.580 619 0 0 96 23 0 2.676 642
PPA 0 0 (1.184) (330) 0 0 4.917 0 4.587
Totale 17.226 4.073 (205) (102) 1.987 420 4.917 20.192 9.308

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite che presentano, rispettivamente, a fine 2019 un saldo di 16.684 migliaia di euro e 9.308 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • l'utilizzo e nuova iscrizione dei fondi rischi tassati e del fondo svalutazione crediti, a seguito degli eventi commentati alle note n. 13 e 19;
  • al rigiro a conto economico della fiscalità differita associata all'attualizzazione dei crediti e debiti per balance per la quota di competenza dell'esercizio. La voce si è inoltre movimentata per la rilevazione della fiscalità differita associata ai balance iscritti nel 2019;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo una perdita attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • all'iscrizione della fiscalità differita sul fair value della partecipazione in Aireon come riportato nel commento alla nota n.9;
  • alla rilevazione e rigiro a conto economico dell'eliminazione dei margini sulle operazioni effettuate nell'ambito del Gruppo;

  • all'iscrizione delle imposte anticipate sulla perdita dell'esercizio della controllata D-Flight;

  • alle imposte differite associate al processo di Price Purchase Allocation della controllata IDS AirNav.

Il Gruppo ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.

12. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti ammontano a 24.858 migliaia di euro, invariati rispetto all'esercizio precedente, e si riferiscono al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 dal Gruppo per effetto della mancata deduzione dell'Irap riguardante le spese sostenute per il personale dipendente e assimilato. In coerenza con quanto previsto dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che prevede rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti.

I crediti tributari correnti ammontano a 14.804 migliaia di euro e sono formati dai crediti riportati nella seguente tabella.

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
14.414 20.363 (5.949)
0 6.232 (6.232)
58 235 (177)
332 269 63
14.804 27.099 (12.295)

Il credito verso erario per IVA che ammonta a 14.414 migliaia di euro registra una variazione in riduzione di 5.949 migliaia di euro principalmente per l'incasso del credito iva chiesto a rimborso dalla Capogruppo e riferito al periodo di imposta 2017 per complessivi 7 milioni di euro.

Il credito IRES si è azzerato nell'esercizio per l'imposta IRES di competenza del 2019 risultata superiore rispetto al credito emerso nel 2018 e riferito esclusivamente alla Capogruppo.

Il credito IRAP presenta un saldo di 58 migliaia di euro quale differenza tra gli acconti versati nell'esercizio e l'imposta rilevata nel 2019 dal Gruppo che ammonta a 8.196 migliaia di euro.

13. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 213.321 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti a 9.613 migliaia di euro, entrambi in decremento rispetto all'esercizio precedente, come dettagliato nella seguente tabella:

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
152.851 150.841 2.010
12.114 13.076 (962)
30.000 30.000 0
31.526 22.825 8.701
16.098 80.089 (63.991)
(54.242)
(29.268) (28.755) (513)
213.321 268.076 (54.755)
1.480 2.214 (734)
8.133 16.234 (8.101)
9.613 18.448 (8.835)
242.589 296.831

Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2019, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 106.877 migliaia di euro (106.226 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e 45.974 migliaia di euro (44.615 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) al lordo del fondo svalutazione crediti. L'incremento di 2.010 migliaia di euro, in presenza di un fatturato non scaduto tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, è riferito sia a crediti verso società fallite che verso vettori aerei che pagano in ritardo. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 133.816 migliaia di euro (132.152 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).

Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 12.114 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2019 e in decremento di 962 migliaia di euro, rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente, per le minori unità di servizio sviluppate nel 2019. Il credito del 2018 pari a 13.076 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2018, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 65.100 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 52.024 migliaia di euro pagato nel mese di novembre 2019.

Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2018.

I Crediti verso altri clienti registrano un incremento netto di 8.701 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i crediti apportati nell'area di consolidamento dalla controllata IDS Airnav per 10,5 milioni di euro e riferiti a fatture emesse negli ultimi mesi dell'anno verso clienti presenti in varie aree geografiche. Nel mese di dicembre 2019 si è provveduto alla chiusura di un credito in contenzioso nei

confronti di una società di gestione, di cui esistevano anche posizioni passive, reso possibile dalla transazione formalizzata tra le parti.

Il credito classificato nell'ambito dei crediti verso clienti oltre i dodici mesi pari a 1.480 migliaia di euro, si riferisce al credito vantato verso l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, a cui è stato ceduto nel 2018 il complesso immobiliare denominato Academy con parte del prezzo dilazionato in quattro annualità di 750 migliaia di euro da versarsi al 28 giugno di ogni anno. Nel 2019 è stata incassata la prima quota e classificata nel breve quella con scadenza al 28 giugno 2020, le altre due quote rientrano, al netto dell'effetto attualizzazione, nei crediti oltre i dodici mesi. A garanzia del pagamento dilazionato l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna ha concesso ipoteca volontaria di primo grado per la stessa durata della dilazione sugli immobili oggetto di compravendita.

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 29.268 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2019:

Decrementi
(migliaia di euro) 31.12.2018 Incrementi rilasci cancellazioni 31.12.2019
Fondo svalutazione crediti 28.755 4.303 (2.399) (1.391) 29.268

L'incremento dell'esercizio del fondo svalutazione crediti è riferito sia a posizioni oggetto di svalutazione totale a seguito del fallimento di alcuni vettori aerei europei che alle valutazioni richieste dal nuovo principio e riferite a posizioni scadute e non ancora incassate per le quali sono in corso varie iniziative per il recupero degli stessi. Il rilascio del fondo svalutazione crediti per 2.399 migliaia di euro si riferisce a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2019 e per 1.391 migliaia di euro alla cancellazione di crediti principalmente in ambito Eurocontrol che comunque non pregiudica il diritto del recupero del credito.

I rilasci del fondo svalutazione crediti vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il Credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 24.231 migliaia di euro (96.323 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e registra un decremento netto di 72.092 migliaia di euro a seguito del recupero in tariffa 2019 e connessa imputazione a conto economico dell'importo di 80.362 migliaia di euro e l'iscrizione dei balance positivi maturati nell'esercizio per 8.133 migliaia di euro. Tale importo è classificato nell'ambito dei crediti non correnti in quanto sarà oggetto di recupero negli esercizi successivi in conformità a quanto previsto nel piano di performance.

14. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino, rappresentate principalmente da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 60.691 migliaia di euro in decremento di 310 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

31.12.2019
65.365
5.233
0
70.598
(9.907)
60.691

L'incremento di 4.223 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni, dei sistemi meteo e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 379 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 4.193 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda sia gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi che l'azzeramento del magazzino radiomisure a seguito di beni non più utilizzabili nell'ambito dell'attività operativa.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 1.317 migliaia di euro, per parti di ricambio divenute obsolete, in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati, e si è decrementato di 977 migliaia di euro per lo smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

15. Altre attività correnti e non correnti

Le altre attività correnti ammontano a 48.114 migliaia di euro e le non correnti a 16.344 migliaia di euro in decremento ambedue rispetto all'esercizio precedente.

La voce in oggetto è così composta:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Altri crediti correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 32.977 34.839 (1.862)
Credito verso il personale 3.544 3.707 (163)
Credito verso enti vari per progetti finanziati 9.56
0
21.595 (12.035)
Risconti attivi 1.193 1.098 95
Crediti diversi 4.173 3.403 770
51.447 64.642 (13.195)
Fondo svalutazione altri crediti (3.333) (3.024) (309)
Totale 48.114 61.618 (13.504)
Altri crediti non correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 16.344 22.110 (5.766)
Totale 16.344 22.110 (5.766)

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento di 7.628 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente per l'incasso del progetto di investimento finanziato denominato 4-Flight nell'area dell'Area Control Center di Brindisi per 8,2 milioni di euro. Il decremento di tale credito iscritto nella voce altri crediti non correnti è dovuta all'assegnazione di alcuni progetti di investimento che nel 2018 non erano ancora stati avviati con conseguente rideterminazione dell'attualizzazione e dei tempi stimati di recupero.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.745 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. Nel 2019 sono stati incassati 279 migliaia di euro portati a riduzione del fondo. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari.

Il credito verso enti vari per progetti finanziati, pari a complessivi 9.560 migliaia di euro, registra un decremento netto di 12.035 migliaia di euro principalmente per l'incasso dell'interim payment sui progetti finanziati Connecting European Facility (CEF) call 2014 e 2015 per 15,5 milioni di euro e all'iscrizione del credito sul progetto CEF call 2016 per 3,2 milioni di euro a valle della rendicontazione effettuata nel 2019 oltre all'iscrizione della quota co-finanziata nell'ambito delle attività erogate nel progetto Sesar 2020 da parte del Gruppo.

I risconti attivi ammontano a 1.193 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 95 migliaia di euro principalmente per la quota apportata dalla controllata IDS AirNav e riferita a costi fatturati in via anticipata e di competenza dell'esercizio successivo per 328 migliaia di euro.

I crediti diversi ammontano a 4.173 migliaia di euro e registrano un incremento di 770 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente imputabile a Techno Sky.

Tale importo infatti è stato rilevato nella voce fondo svalutazione altri crediti che insieme all'utilizzo derivato dal recupero dei crediti vantati verso il personale per 279 migliaia di euro, come precedentemente rappresentato, determina una variazione incrementativa di 309 migliaia di euro iscritta a conto economico.

16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2019.

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Depositi bancari e postali 449.209 316.253 132.956
Denaro e valori in cassa 59 58 1
Totale 449.268 316.311 132.957

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 449.268 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 132.957 migliaia di euro che, oltre alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, è stata influenzata dai seguenti principali eventi: i) il pagamento del dividendo per circa 108 milioni di euro; ii) il rimborso dei finanziamenti per 13,4 milioni di euro; iii) il pagamento al MEF di 52 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti; iv) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana e all'ENAC della quota degli incassi da core business di loro competenza per complessivi 23,2 milioni di euro; v) l'acquisto di IDS AirNav per un corrispettivo di 41,1 milioni di euro, di cui circa 38 milioni di euro corrisposti entro il 2019. Tali effetti sono stati in parte compensati dall'incasso netto dei contributi a valere sui progetti finanziati PON 2014-2020 e sui progetti Connecting Europe Facility, Sesar 2020 e altri minori per complessivi 31,3 milioni di euro, dall'incasso del credito IVA a rimborso per 7 milioni di euro, dalla liquidità apportata dalla società D-Flight e dal rimborso del term deposit giunto a scadenza per 9 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità. Si segnala che a seguito della liquidazione del Consorzio una porzione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a 1.389 migliaia di euro, sono state riclassificate nell'ambito delle attività destinate alla dismissione di cui alla nota 17.

17. Attività destinate alla dismissione e passività associate

Le attività e le passività destinate alla dismissione accolgono esclusivamente le posizioni riferite al Consorzio Sicta in liquidazione classificate in questa voce ricorrendo i presupposti previsti dal principio IFRS 5. Come già emerso nel 2018, sono sopraggiunti alcuni accadimenti che non hanno permesso di ultimare il processo di liquidazione del Consorzio, ovvero alcuni contenziosi aperti da ex dipendenti, di modesta entità, che ragionevolmente potrebbero essere definiti nel corso del 2020.

Il valore contabile delle attività nette del Consorzio sarà recuperato mediante un'operazione di liquidazione, considerata altamente probabile a seguito dell'iscrizione della delibera di liquidazione e nomina del liquidatore nel Registro delle Imprese, avvenuta in data 28 marzo 2017.

Le attività detenute dal Consorzio al 31 dicembre 2019 ammontano a 1.444 migliaia di euro ed accolgono crediti tributari principalmente riferiti a crediti IVA e disponibilità liquide. Le passività associate alle attività detenute per la dismissione, al 31 dicembre 2019, ammontano a 41 migliaia di euro e sono riferiti a debiti commerciali.

18. Patrimonio Netto

Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 che ammonta a 1.156.043 migliaia di euro.

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
Capitale sociale 541.744 541.744 0
Riserva legale 31.810 26.663 5.147
Altre riserve 449.414 442.829 6.585
Riserva conversione bilanci in valuta estera 7.030 5.
901
1.129
Riserva prima adozione ias (FTA) (727) (727) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (11.210) (9.086) (2.124)
Riserva cash flow hedge 2.030 1.957 73
Riserva per azioni proprie (4.973) (4.973) 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 19.993 18.861 1.132
Utile/(Perdita) dell'esercizio 118.432 114.390 4.042
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 1.153.543 1.137.559 15.984
Capitale e Riserve di Terzi 2.664 0 2.664
Utile/(Perdita) di Terzi (164) 0 (164)
Totale Patrimonio Netto di interessenza di Terzi 2.500 0 2.500
Totale Patrimonio Netto 1.156.043 1.137.559 18.484

In data 26 aprile 2019 in sede di assemblea ordinaria convocata, tra l'altro, per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 è stato deliberato di destinare agli azionisti un dividendo complessivo di 0,1998 euro per azione, in linea con la dividend policy comunicata al mercato nel contesto del prospetto informativo per la quotazione della Capogruppo sul mercato telematico azionario gestito da Borsa Italiana avvenuta il 26 luglio 2016 e valida per l'anno 2016 e per gli esercizi successivi.

Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 46,50% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,22% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2019 tutte le azioni sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2019, in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea

degli Azionisti tenutasi in data 26 aprile 2019, in sede di approvazione del bilancio 2018 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio di ENAV S.p.A. per un importo pari a 5.147 migliaia di euro.

Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e quindi la riserva è diventata disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale, per 2,3 milioni di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management del Gruppo e per 6,8 milioni di euro l'adeguamento al fair value della partecipazione in altre imprese Aireon al netto della fiscalità differita e per 3,9 milioni di euro la riserva di capitale derivante dalla D-Flight S.p.A.

La Riserva conversione bilanci in valuta estera riguarda le differenze cambio generate dalla conversione in euro dei bilanci delle società operanti in aree diverse dall'euro.

La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2019 registra una perdita attuariale di Gruppo pari a 2.124 migliaia di euro.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta positiva di 73 migliaia di euro.

La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie acquistate nell'esercizio precedente per complessivi 1.200.000 azioni proprie ad un prezzo medio di 4,14 per azione.

Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi derivanti dalle società rientranti nell'area di consolidamento e dalle rettifiche operate a livello di consolidato. La variazione netta di 1.132 migliaia di euro si riferisce alla differenza positiva tra l'utile consolidato del 2018 e la quota distribuita a titolo di dividendo, decrementata dall'effetto derivante dall'adozione del nuovo principio IFRS 16 per 0,1 milioni di euro.

L'utile di esercizio di competenza del Gruppo ammonta a 118.432 migliaia di euro.

In data 28 febbraio 2019 la compagine industriale formata inizialmente da Leonardo S.p.A., Telespazio S.p.A. e IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A. attraverso la società appositamente costituita e denominata UTM System & Services S.r.l. (dal 25 luglio 2019 formata da Leonardo S.p.A. e Telespazio S.p.A.), ha sottoscritto l'aumento del capitale sociale con sovrapprezzo della società D-Flight S.p.A. per complessivi 6,6 milioni di euro al fine di detenere il 40% della Società in conformità a quanto definito nella procedura di gara avviata dalla Capogruppo nel 2016. Il 60% del patrimonio netto della D-Flight è detenuto dalla Capogruppo che, in virtù dei patti parasociali sottoscritti contestualmente all'entrata della UTM nel capitale sociale della D-Flight tutela pienamente l'azionista di maggioranza. Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto di interessenza dei terzi ammonta a 2.500 migliaia di euro.

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo nel lungo periodo. In particolare, il Gruppo persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, la realizzazione di un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività del Gruppo. In tale contesto il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.

19. Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 1.778 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti ammonta a 787 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente movimentazione:

Assorbimento
a conto
(migliaia di euro) 31.12.2018 Incrementi economico Utilizzi 31.12.2019
F.do rischi per il contenzioso con il personale 1.225 268 0 (725) 768
F.do rischi per altri contenziosi in essere 72 55 0 0 127
Altri fondi rischi 1.410 0 (527) 883
Totale fondi 2.707 323 (527) (725) 1.778

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 660 migliaia di euro, ha registrato nell'esercizio un decremento netto di 457 migliaia di euro, a seguito di contenziosi definiti con utilizzo del fondo per 725 migliaia di euro e nuovi accantonamenti per tener conto delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi di lavoro promossi a vario titolo. Al 31 dicembre 2019, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 0,3 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, classificato interamente nella quota a breve, registra nell'esercizio un incremento di 55 migliaia di euro per l'aggiornamento del rischio su un contenzioso con un fornitore. Al 31 dicembre 2019, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 1,5 milioni di euro.

La voce altri fondi rischi, classificata interamente nelle passività non correnti, registra un decremento di 527 migliaia di euro per la nuova valutazione del rischio che ha permesso di liberare una quota pari a 527 migliaia di euro e mantenere un'altra parte legata al contenzioso a valere sul contratto per la realizzazione dell'ammodernamento dei sistemi di assistenza al volo dell'aeroporto di Parma.

20. TFR e altri benefici ai dipendenti

Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 52.509 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, dell'ammontare da corrispondere ai dipendenti del Gruppo ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

La passività per TFR e altri benefici ai dipendenti si è così movimentata nell'esercizio:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 52.280 55.636
Variazione area di consolidamento 249 0
Interest cost 445 696
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti 2.794 (1.404)
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (3.259) (2.648)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 52.509 52.280

La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 445 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari. L'utilizzo del fondo TFR per 2.794 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2019 una perdita attuariale per 2.794 migliaia di euro.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR:

31.12.2018
1,57%
1,50%
2,625%
4,00%
2,50%

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. La curva relativa al tasso di inflazione è stata definita in forza dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

Passività per benefici definiti ai dipendenti del Gruppo

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Tasso di turnover + 1% 53.214 52.226
Tasso di turnover - 1% 53.987 52.630
Taddo di inflazione + 0,25% 54.292 53.129
Taddo di inflazione - 0,25% 52.884 51.720
Tasso di attualizzazione + 0,25% 52.462 51.302
Tasso di attualizzazione - 0,25% 54.741 53.573

La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 10,4 anni.

21. Passività finanziarie correnti e non correnti

Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) le passività finanziarie per leasing emerse dall'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16; iii) il prestito obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 dalla Capogruppo con esposizione nelle passività correnti degli interessi passivi rilevati per competenza nel 2019.

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2019 posti a confronto con il 31 dicembre 2018 e le relative variazioni:

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
(migliaia di euro) corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Finanziamenti bancari 13.639 143.713 157.352 13.506 157.253 170.759 133 (13.540) (13.407)
Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 2.113 7.071 9.184 0 0 0 2.113 7.071 9.184
Prestito obbligazionario 1.418 180.000 181.418 1.418 180.000 181.418 0 0 0
Totale 17.170 330.784 347.954 14.924 337.253 352.177 2.246 (6.469) (4.223)

La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2019 confrontato con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.

di cui con parti di cui con parti
(migliaia di euro) 31.12.2019 correlate 31.12.2018 correlate
(A) Cassa 449.268 535 316.311 558
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 449.268 535 316.311 558
(E) Crediti finanziari correnti 24.967 0 9.001 0
(F) Debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (15.057) 0 (14.924) 0
(H) Altri debiti finanziari correnti (2.113) 0 0 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (17.170) 0 (14.924) 0
(J) Posizione finanziaria corrente netto Liquidità (D)+(E)+(I) 457.065 535 310.388 558
(K) Debiti bancari non correnti (143.713) 0 (157.253) 0
(L) Obbligazioni emesse (180.000) 0 (180.000) 0
(M) Altri debiti non correnti (7.071) 0 0 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (330.784) 0 (337.253) 0
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) 126.281 535 (26.865) 558
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 95 0 6 0
(Q) Crediti finanziari non correnti 0 0 24.901 0
(R) Posizione Finanziaria Netta ENAV (O)+(P)+(Q) 126.376 535 (1.958) 558

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2019 hanno registrato un decremento di 13.407 migliaia di euro a seguito dei rimborsi dei finanziamenti e degli effetti connessi al costo ammortizzato. Nello specifico i rimborsi hanno interessato i seguenti finanziamenti:

  • il rimborso delle due rate semestrali del finanziamento con BEI per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il 12 dicembre 2032;
  • il rimborso di due rate semestrali di un altro finanziamento con BEI per complessivi 8.084 migliaia di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029.

Le quote dei finanziamenti, da rimborsare nel 2020 in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra le passività correnti per complessivi 13.639 migliaia di euro comprensive degli effetti connessi al costo ammortizzato.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo uncommitted non utilizzate per 150,5 milioni di euro, a cui si aggiunge la quota del finanziamento BEI a lungo termine di 70 milioni di euro, non ancora utilizzata, determinando liquidità disponibile per 220,5 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito del Gruppo nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari Unicredit e Intesa San Paolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato.

Ammontar
e utilizzato
Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
BNL-Bnp Paribas Fido - scoperto c/c 24.000 0 24.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi finanziari 55.000 0 55.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 55.000 0 55.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo Fido - scoperto c/c 1.500 0 1.500 0 Euribor + spread
Tasso fisso +
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 250.000 180.000 70.000 157.352 1,515/1,010
Totale 400.500 180.000 220.500 157.352

Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,70% leggermente superiore al tasso risultante nell'esercizio precedente (1,66%).

I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 9.184 migliaia di euro, le passività finanziarie relative ai diritti d'uso iscritti in funzione del nuovo principio e coerenti con le scadenze contrattuali. Nel corso dell'esercizio il suddetto debito si è incrementato a seguito della ricontrattazione del contratto di affitto della controllata Techno Sky che ne ha ampliato importo e durata e ridotto per i pagamenti effettuati.

In data 4 agosto 2015 la Capogruppo ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.418 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 188,7 milioni di euro.

Il Gruppo ha stimato il fair value dello strumento obbligazionario utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider, applicando allo zero curve uno spread addizionale per la controparte ENAV.

22. Debiti commerciali correnti e non correnti

I debiti commerciali correnti ammontano a 138.754 migliaia di euro e registrano un incremento di 12.632 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente che per 4.114 migliaia di euro è attribuibile alla IDS AirNav entrata nell'area di consolidamento nel mese di luglio 2019.

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 106.724 88.736 17.988
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo 8.527 14.489 (5.962)
Debiti per balance 23.503 22.897 606
Totale 138.754 126.122 12.632
Debiti commerciali non correnti
Debiti verso fornitori 175 0 175
Debiti per Balance 49.242 34.842 14.400
Totale 49.417 34.842 14.575

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività del Gruppo registrano un incremento netto di 17,9 milioni di euro dovuto per 4,1 milioni di euro alla IDS AirNav e riferito ai debiti commerciali connessi alle commesse di vendita realizzate nell'esercizio e per 14,4 milioni di euro alla Capogruppo per le maggiori fatturazioni ricevute nel mese di dicembre 2019 e quindi non scadute con una conseguente riduzione nei pagamenti sia per contratti di esercizio che di investimento.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 8.527 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 5.962 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, per: i) la riduzione dell'importo di prefinancing sul progetto Connecting Europe Facility (CEF) call 2016 (11,4 milioni di euro) che, ha seguito della rendicontazione ha comportato l'imputazione a conto economico per le quote di competenza, la riclassifica nell'ambito dei risconti passivi per la parte imputata a progetti di investimento e l'iscrizione nell'ambito dei crediti verso altri delle quote da incassare a titolo di interim payment dalla Commissione Europea; ii) l'incasso del primo prefinancing sul progetto CEF call 2017 per 3,8 milioni di euro; iii) gli incassi dei prefinancing sul progetto Sesar 2020 wave2 per 1,5 milioni di euro.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 72.745 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 23.503 migliaia di euro e corrisponde all'importo che verrà imputato a conto economico nel 2020 in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario. L'incremento complessivo dei debiti per balance al 31 dicembre 2019 di 15 milioni di euro, è dovuto all'effetto netto tra le nuove iscrizioni effettuate nell'esercizio 2019 e riferiti principalmente ai balance inflazione di rotta e di terminale per complessivi 24,9 milioni di euro (in incremento di 7 milioni di euro rispetto al 2018), al balance per rischio traffico della seconda zona tariffaria per 6,2 milioni di euro (maggiore di 1,6 milioni di euro rispetto al 2018) e ai balance costi di Eurocontrol per 4,5 milioni di euro (in riduzione di 6 milioni di euro rispetto al 2018) e il rigiro a conto economico della quota del 2019, in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario, per complessivi 23,5 milioni di euro.

23. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un incremento di 15.566 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente tabella:

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
(migliaia di euro) corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Acconti 93.410 0 93.410 80.985 0 80.985 12.425 0 12.425
Altri debiti 41.260 1.027 42.287 43.037 0 43.037 (1.777) 1.027 (750)
Risconti 8.158 175.523 183.681 7.304 172.486 179.790 854 3.037 3.891
Totale 142.828 176.550 319.378 131.326 172.486 303.812 11.502 4.064 15.566

La voce Acconti ammonta a complessivi 93.410 migliaia di euro e si riferisce per 88.290 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2019 per i servizi di rotta e di terminale e per 5.120 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. L'incremento netto di 12.425 migliaia di euro rilevato nell'esercizio è imputabile ai maggiori incassi ottenuti nel 2019 per i servizi di rotta e di terminale. Nel corso dell'esercizio si è, inoltre, proceduto a pagare l'Aeronautica Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per 18,8 milioni di euro; a compensare gli acconti Ami per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2018 con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pagato nel mese di novembre di 52 milioni di euro; a pagare l'ENAC per le quote di competenza riferite al 2018 per 4,4 milioni di euro.

Gli Altri debiti, che ammontano a 42.287 migliaia di euro registrano, rispetto all'esercizio precedente, un decremento netto di 750 migliaia di euro riferito da una parte al minor debito verso il personale per gli accantonamenti di competenza che, comprensivi del debito per ferie maturate e non godute, ammontano a 31.239 migliaia di euro (35.553 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e dall'altra dal debito iscritto nell'esercizio nei confronti di IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A. quale quote a garanzia trattenute nell'acquisto della società IDS AirNav S.r.l., di cui con scadenza oltre i dodici mesi per 1.027 migliaia di euro.

La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di cui la quota a breve rappresenta l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle quote imputate a conto economico, per 84.145 migliaia di euro (89.006 migliaia di euro al 31 dicembre 2018); ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 59.459 migliaia di euro (61.672 migliaia di euro al 31 dicembre 2018); iii) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF call 2014, 2015 e 2016 per un importo pari a 35.435 migliaia di euro (24.226 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) che ha registrato nell'esercizio un

incremento per la rendicontazione dei progetti di investimento finanziati al 50% nell'ambito del programma CEF call 2016.

24. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a 35.946 migliaia di euro e sono composti come da tabella di seguito allegata.

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti tributari 17.415 10.484 6.931
Debiti verso istituti di previdenza 18.531 21.621 (3.090)
Totale 35.946 32.105 3.841

I Debiti tributari registrano un incremento di 6.931 migliaia di euro imputabile principalmente ai maggiori debiti per imposte IRES ed IRAP, pari complessivamente a 9,4 milioni di euro, contro l'esercizio 2018 in cui era emerso un credito IRES per la Capogruppo. L'importo contiene anche le ritenute effettuate al personale dipendente e versate nel mese di gennaio 2020.

I Debiti verso istituti di previdenza registrano un decremento di 3.090 migliaia di euro imputabile sia ai minori contributi maturati sugli accantonamenti del costo del personale rilevato per competenza per complessivi 8.371 migliaia di euro (9.692 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), che ai minori oneri sociali maturati sulle competenze del personale dipendente relative al mese di dicembre 2019 di Techno Sky a seguito della minore base imponibile che ha visto, per l'armonizzazione contrattuale avvenuta a decorrere dal mese di gennaio 2019, la tredicesima mensilità versata nel mese di novembre 2019, come già avviene nella Capogruppo, piuttosto che nel mese di dicembre come veniva effettuato nel 2018.

Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato

25. Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa balance, ammontano complessivamente a 864.792 migliaia di euro in incremento di 20.894 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i maggiori ricavi derivanti dall'incremento del traffico aereo rilevato nel 2019 ed in parte dalla variazione dell'area di consolidamento che ha inciso nella voce ricavi da mercato non regolamentato.

Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti con i clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 15.

2019 2018 Variazioni %
689.386 675.414 13.972 2,1%
231.067 222.580 8.487 3,8%
12.113 13.074 (961) -7,4%
19.201 13.517 5.684 42,1%
951.767 924.585 27.182 2,9%
(86.975) (80.687) (6.288) 8%
864.792 843.898 20.894 2,5%

Ricavi di rotta

I Ricavi di rotta si attestano a 689.386 migliaia di euro e registrano un incremento del 2,1%, rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio che ha interessato tutte e tre le tipologie di traffico aereo (nazionale, internazionale e sorvolo) attestandosi a +6,6% rispetto al consuntivo 2018 (+9,3% 2018 su 2017). Tale incremento di traffico ha permesso di compensare la riduzione del 2,5% della tariffa applicata nel 2019 (Euro 77,96 nel 2019 contro Euro 79,98 nel 2018), decremento che si attesta a -4% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.

Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento di 774 migliaia di euro per le minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a -3,6% (-6,6% 2018 verso 2017), e la componente rettificativa per Balance, che comprende la quota iscritta nell'esercizio comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2019, e di conseguenza a conto economico nello stesso anno, e la variazione dei costi Eurocontrol, i ricavi di rotta si attestano complessivamente a 625.260 migliaia di euro, in incremento di 11.285 migliaia di euro, come di seguito rappresentato:

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Ricavi di rotta 689.386 675.414 13.972 2,1%
Esenzioni di rotta 9.673 10.447 (774) -7,4%
Subtotale ricavi 699.059 685.861 13.198 1,9%
Balance dell'anno di rotta (20.007) (12.909) (7.098) 55,0%
Attualizzazione balance dell'anno 408 286 122 42,7%
Utilizzo balance di rotta n-2 (53.655) (54.668) 1.013 -1,9%
Subtotale balance (73.254) (67.291) (5.963) 8,9%
Ricavi di rotta netto balance 625.805 618.570 7.235 1,2%
Balance per delta costi Eurocontrol anno prec (545) (4.595) 4.050 -88,1%
Totale ricavi da attività oper. di rotta netto balance 625.260 613.975 11.285 1,8%

Il balance di rotta incide negativamente per complessivi 73.254 migliaia di euro quale parte direttamente connessa con i ricavi generati nell'esercizio, in incremento di 5.963 migliaia di euro rispetto al 2018, e per ulteriori negativi 545 migliaia di euro quale conguaglio dei costi di Eurocontrol riferiti al 2018 che per 5,9 milioni di euro erano stati rilevati nel bilancio dell'esercizio precedente.

La variazione negativa della voce balance dell'anno è dovuta principalmente al balance legato all'inflazione che si è attestato a negativi 21.262 migliaia di euro (15.278 migliaia di euro nel 2018) quale effetto derivante dal meccanismo di calcolo tariffario che prevede un effetto trascinamento determinandone il valore a partire dal primo anno del piano di performance (2015) e in presenza di un'inflazione rilevata a consuntivo per l'anno 2019 pari a 0,6% (1,6% prevista nel piano di performance per il 2019). Non è emerso nell'esercizio il balance per rischio traffico a carico della Capogruppo, così come per il 2018, in quanto il delta tra le unità di servizio di rotta sviluppate nell'esercizio, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance, è risultato pari a +1,5% (-1,25% nel 2018). Sono stati invece iscritti il balance per rischio traffico Eurocontrol, determinato secondo una logica di cost recovery sul traffico, che si attesta a negativi 781 migliaia di euro (positivi 633 migliaia di euro nel 2018) e il balance per delta costi Eurocontrol, non soggetto al meccanismo di cost-risk, per un ammontare negativo di 3,9 milioni di euro. Infine, grazie al raggiungimento dell'obiettivo di piano legato alla capacity di rotta, 0,021 minuti di ritardo per volo assistito rispetto al target di 0,11 minuti per volo assistito previsto a piano, è stato iscritto il balance per il bonus capacity pari a 6.991 migliaia di euro (6.859 migliaia di euro nel 2018).

L'utilizzo balance di rotta n-2, iscritto negli esercizi precedenti ed inserito in tariffa 2019, si attesta a 53.655 migliaia di euro in leggero decremento rispetto al 2018.

Ricavi di terminale

I Ricavi di terminale ammontano a 231.067 migliaia di euro e registrano un incremento del 3,8%, rispetto all'esercizio precedente, per l'andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti

distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +3,6% (+5,1% 2018 su 2017), compensando la riduzione tariffaria applicata nella seconda e terza zona di tariffazione.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +1,6% (+5,7% 2018 su 2017) con un andamento positivo del traffico aereo in ambito internazionale e un incremento tariffario dell'1,81% rispetto alla tariffa del 2018 (Euro 190,69 nel 2019 vs Euro 187,30 nel 2018). La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un buon andamento del traffico aereo gestito che si incrementa, in termini di unità di servizio, del 4,3% (+5,3% 2018 su 2017) sia in ambito di traffico aereo nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria nel 2019 del 2,71% con una tariffa pari a Euro 197,56 (Euro 203,06 nel 2018). La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento del traffico aereo gestito del +4,0% in termini di unità di servizio (+4,8% 2018 su 2017) con un positivo andamento sia in ambito nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria dello 0,37% con una tariffa pari a Euro 318,98 (Euro 320,18 nel 2018).

Considerando i ricavi di terminale anche con la componente dei voli esenti, che registra un decremento di 187 migliaia di euro per le minori unità di servizio assistite nell'esercizio che si attestano a -9,7% (+1,0% 2018 verso 2017), e con la componente rettificativa per Balance che comprende la quota iscritta nell'esercizio, comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, e la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2019 e quindi a conto economico, i ricavi di terminale ammontano complessivamente a 220.331 migliaia di euro, in incremento di 3.925 migliaia di euro, rispetto al 2018, come di seguito rappresentato:

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Ricavi di terminale 231.067 222.580 8.487 3,8%
Esenzioni di terminale 2.440 2.627 (187) -7,1%
Subtotale 233.507 225.207 8.300 3,7%
Balance dell'anno di terminale (10.104) (8.396) (1.708) 20,3%
Attualizzazione balance dell'anno 169 137 32 23,4%
Utilizzo balance di terminale n-2 (3.241) (542) (2.699) n.a.
Subtotale (13.176) (8.801) (4.375) 49,7%
Totale ricavi da att. oper. di terminale netto balance 220.331 216.406 3.925 1,8%

I balance di terminale ammontano complessivamente a negativi 13.176 migliaia di euro e registrano una variazione incrementativa di 4.375 migliaia di euro, rispetto al 2018, sia per il maggiore utilizzo dei balance rilevati negli esercizi precedenti ed inseriti in tariffa nel 2019, e rilevati quindi a conto economico, che per i balance iscritti nell'esercizio che rilevano: i) per la prima fascia di tariffazione, un balance complessivo negativo di 996 migliaia di euro (negativo 792 migliaia di euro nel 2018), riferito per positivi 241 migliaia di euro al balance per rischio traffico iscritto a seguito delle minori unità di servizio generate nel 2019 rispetto al dato pianificato nel piano di performance pari a -2,82% (-2,42% nel 2018), un balance negativo per l'effetto inflazione di 1.518 migliaia di euro (1.065 migliaia di euro nel 2018) e il balance per il bonus sulla capacity di

terminale per 177 migliaia di euro (86 migliaia di euro nel 2018); ii) un balance negativo per complessivi 7.753 migliaia di euro per la seconda fascia di tariffazione (negativi 5.775 migliaia di euro nel 2018) sia per il balance traffico in restituzione ai vettori per il maggior traffico aereo assistito generato a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance pari a +9,41% (+7,0% nel 2018) che per il balance inflazione negativo per 2.197 migliaia di euro (1.545 migliaia di euro al 2018); effetti solo in parte compensati dal bonus capacity per 271 migliaia di euro (133 migliaia di euro nel 2018); iii) un balance negativo per la terza fascia di tariffazione, determinato secondo una logica di cost recovery, pari a 1.354 migliaia di euro (-1.829 migliaia di euro nel 2018) quale variazione dei ricavi e costi generati a consuntivo rispetto a quanto pianificato in tariffa. I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 19.201 migliaia di euro e rilevano un incremento del 42,1% imputabile ai ricavi apportati dalla controllata IDS AirNav S.r.l. per 10 milioni di euro, entrata nell'area di consolidamento a partire dal 18 luglio 2019. I ricavi generati nel periodo si riferiscono alla vendita di licenze software per 2,6 milioni di euro e ai ricavi per prestazioni di servizi e per le manutenzioni associate ai prodotti venduti per complessivi 7,4 milioni di euro. Tali ricavi sono riferiti a vari clienti su scala mondiale, tra cui si segnala il progetto per il nuovo aeroporto di Ndola in Zambia per 0,9 milioni di euro; le prestazioni erogate al service provider svedese e al service provider tedesco DFS, a cui si sta fornendo supporto nell'ambito di un progetto ADQ (Aeronautical Data Quality) per complessivi 1,5 milioni di euro; le licenze per la progettazione delle procedure di volo FPDAM alla società russa Azimuth per 508 migliaia di euro.

L'altra parte dei ricavi da mercato non regolamentato, che si riferiscono a prestazioni di controllo delle radioassistenze in ambito nazionale ed internazionale, ad attività di formazione e ad attività di consulenza aeronautica svolta principalmente sul mercato estero, registrano una riduzione a seguito principalmente delle minori attività svolte sul progetto riguardante la realizzazione della torre di controllo dell'aeroporto di Mitiga in Libia che per la conclusione delle attività di ristrutturazione dello spazio aereo negli Emirati Arabi. Si riporta di seguito l'evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di attività.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Ricavi da mercato non regolamentato
Vendita di licenze e prestazioni di servizi 10.014 0 10.014 n.a.
Radiomisure 2.312 2.593 (281) -10,8%
Consulenza aeronautica 3.657 4.041 (384) -9,5%
Servizi tecnici e di ingegneria 1.809 5.622 (3.813) -67,8%
Formazione 332 248 84 33,9%
Altri ricavi 1.077 1.013 64 6,3%
Totale ricavi da mercato non regolamentato 19.201 13.517 5.684 42,1%

26. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 47.122 migliaia di euro e registrano un decremento del 14,2%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i minori ricavi derivanti dai finanziamenti europei, che nel 2018

accoglievano la rendicontazione dei progetti Connecting European Facility (CEF) anni 2014 e 2015, che per una riduzione nella voce altri ricavi e proventi che era influenzata nell'esercizio precedente dalla definizione di alcune partite aperte con i fornitori.

2019 2018 Variazioni %
9.023 9.098 (75) -0,8%
30.349 30.864 (515) -1,7%
4.943 9.703 (4.760) -49,1%
2.807 5.275 (2.468) -46,8%
47.122 54.940 (7.818) -14,2%

Gli altri ricavi operativi si riferiscono a: i) contributi in conto impianti per la quota inputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono per 9.023 migliaia di euro; ii) contributi in conto esercizio per 30.349 migliaia di euro di cui la parte principale, pari a 30 milioni di euro, si riferisce all'importo riconosciuto alla Capogruppo, ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05, al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa; iii) finanziamenti europei per 4.943 migliaia di euro riferiti alla rendicontazione di diversi progetti tra cui il Connecting European Facility (CEF) anno 2016, Sesar 2020, Darwin, Blue Gnss e altri progetti minori conclusi nell'esercizio; iv) altri ricavi operativi per 2.807 migliaia di euro in decremento del 46,8% rispetto al 2018 che accoglieva la plusvalenza realizzata dalla vendita del complesso immobiliare Academy sito in Forlì per complessivi 755 migliaia di euro e l'effetto derivante dalla bonaria composizione delle pendenze esistenti con alcuni fornitori.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2019 e 2018 suddivisi per area geografica:

% sui % sui
Ricavi 2019 ricavi 2018 ricavi
Italia 895.691 98,2% 888.408 98,8%
UE 6.038 0,7% 994 0,1%
Extra UE 10.185 1,1% 9.436 1,0%
Totale ricavi 911.914 898.838

(migliaia di euro)

27. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 134.164 migliaia di euro e registrano un decremento del 5,6%, rispetto all'esercizio precedente, a seguito di una riduzione generalizzata delle varie voci di costo, pur in presenza dei costi della IDS AirNav entrata nell'area di consolidamento nella seconda metà dell'esercizio 2019 in mancanza del quale la riduzione si sarebbe attestata a -8,6%.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Costi per acquisto di beni 9.894 9.765 129 1,3%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 17.841 20.824 (2.983) -14,3%
Costi per contribuzioni eurocontrol 37.150 37.563 (413) -1,1%
Costi per utenze e telecomunicazioni 29.119 31.796 (2.677) -8,4%
Costi per assicurazioni 2.670 2.630 40 1,5%
Pulizia e vigilanza 4.675 4.606 69 1,5%
Altri costi riguardanti il personale 10.195 9.330 865 9,3%
Prestazioni professionali 10.529 8.833 1.696 19,2%
Altri costi per servizi 7.309 7.059 250 3,5%
Totale costi per servizi 119.488 122.641 (3.153) -2,6%
Costi per godimento beni di terzi 2.300 4.868 (2.568) -52,8%
Altri costi operativi 2.482 4.830 (2.348) -48,6%
Totale costi 134.164 142.104 (7.940) -5,6%

I Costi per acquisto di beni che presentano un saldo tendenzialmente in linea rispetto al 2018, accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze che l'acquisto dei materiali necessari alle attività di ristrutturazione e ammodernamento dei siti aeroportuali.

I Costi per servizi registrano complessivamente un decremento netto di 3.153 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riguardante: i) i costi di manutenzione per il 14,3% riferiti alle commesse realizzate da Techno Sky in riduzione sia per le minori attività svolte sul mercato estero che per la positiva definizione di una controversia che a seguito di una sentenza passata in giudicato ha riconosciuto, tra l'altro, la nullità di alcuni contratti contestati da Techno Sky portando in tale voce un effetto positivo di 1,3 milioni di euro; ii) i costi per utenze e telecomunicazioni che presentano una riduzione dell'8,4% per i minori costi riferiti alla connettività geografica della rete E-NET1 per lo sconto ottenuto dal fornitore nel contratto di migrazione alla nuova rete E-NET2, che per i minori costi per utenze che hanno beneficiato sia della cancellazione di posizioni debitorie che alla definizione di un contenzioso con un fornitore con un effetto positivo complessivo di 1,5 milioni di euro; iii) maggiori costi per le prestazioni professionali per 1,7 milioni di euro sia per i costi sostenuti a seguito dell'operazione di acquisto della IDS AirNav che per l'apporto dei costi di quest'ultima associati alle commesse di vendita eseguite nell'esercizio.

I costi per Godimento beni di terzi registrano un decremento del 52,8%, rispetto al 2018, principalmente per l'applicazione del principio contabile IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019, che ha previsto l'eliminazione dei costi per i canoni riferiti agli affitti e noleggio autovetture, classificati come diritti d'uso nell'ambito delle attività materiali e che partecipano al conto economico mediante le relative quote di ammortamento. Gli importi restanti sono riferiti ai costi di modesto valore, ai leasing di breve termine e alle componenti non lease che non sono oggetto di capitalizzazione.

Gli Altri costi operativi si attestano a 2.482 migliaia di euro in decremento del 48,6%, rispetto all'esercizio precedente, per l'effetto derivante dalla cancellazione di posizioni debitorie non più dovute ed emerse a

seguito di un'analisi effettuata che ne ha accertato la non debenza per circa 1 milione di euro e per la minore perdita su crediti emersa nel 2019, rispetto al 2018 in cui incideva per 1 milione di euro.

28. Costo del personale

Il costo del personale ammonta a 497.118 migliaia di euro e rileva un incremento netto del 3,3%, rispetto all'esercizio precedente, sia per gli effetti derivanti dal rinnovo contrattuale della Capogruppo, dall'armonizzazione del CCNL metalmeccanico di Techno Sky al contratto collettivo del comparto del trasporto aereo con decorrenza 1° gennaio 2019 e dall'accordo sulla Summer Season 2019, sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali nel mese di aprile 2019, con l'obiettivo di gestire le attività nell'arco temporale giugno-settembre, in presenza di un incremento del traffico aereo, garantendo sicurezza e puntualità. Una parte dell'incremento, per complessivi 3,7 milioni di euro, è dovuto alla variazione dell'area di consolidamento che include il costo del personale di IDS AirNav riferito a 146 unità effettive e 68 unità medie al 31 dicembre 2019.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 280.737 278.010 2.727 1,0%
retribuzione variabile 73.235 61.431 11.804 19,2%
Totale salari e stipendi 353.972 339.441 14.531 4,3%
Oneri sociali 113.364 108.643 4.721 4,3%
Trattamento di fine rapporto 23.295 22.380 915 4,1%
Altri costi 6.487 10.892 (4.405) -40,4%
Totale costo del personale 497.118 481.356 15.762 3,3%

In particolare, la retribuzione fissa registra un incremento netto dell'1% quale effetto derivante dai maggiori costi associati al rinnovo contrattuale della Capogruppo, all'armonizzazione del CCNL di Techno Sky e ai costi del personale di IDS AirNav, effetti in parte compensati dalla riduzione dell'organico del Gruppo corrispondente a 102 unità medie e 65 unità effettive, se non si considera il personale di iDS AirNav, con un organico alla fine dell'esercizio 2019 di 4.195 unità effettive (4.114 unità nel 2018) e 4.148 unità medie (4.182 unità nel 2018). Con il personale della controllata IDS AirNav la variazione si attesta a +81 unità effettive e - 34 unità medie.

La retribuzione variabile registra un incremento netto del 19,2% e risente, oltre agli effetti derivanti dall'accordo sulla Summer Season 2019, anche del: i) maggiore straordinario in linea operativa del personale CTA (controllore del traffico aereo) connesso al maggior volume di traffico aereo gestito nell'esercizio, e dalle maggiori ore svolte dal personale tecnico di Techno Sky; ii) della maggiore incidenza della voce di costo riferita alle festività coincidenti per motivi puramente calendariali; iii) dall'incremento del costo per ferie maturate e non godute a seguito dei minori giorni di ferie fruiti nell'esercizio.

Gli oneri sociali si incrementano del 4,3%, quale conseguenza degli incrementi retributivi derivanti dagli effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un decremento del 40,4% per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita.

Nella tabella seguente viene riportato l'organico aziendale del Gruppo suddiviso per categoria professionale:

2019 2018 Variazione
Dirigenti 56 59 (3)
Quadri 423 404 19
Impiegati 3.716 3.651 65
Consistenza finale 4.195 4.114 81
Consistenza media 4.148 4.182 (34)

29. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 31.262 migliaia di euro (31.101 migliaia di euro nel 2018) tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, ed accolgono oltre alle ore del personale di Gruppo spese sui progetti di investimento in corso di esecuzione anche la realizzazione interna di progetti di investimento realizzati dalle società controllate Techno Sky e IDS AirNav, avvalendosi anche di risorse esterne. Le attività sui progetti di investimento che hanno interessato in misura maggiore l'esercizio 2019 hanno riguardato: la realizzazione della nuova LAN aeroportuale di Milano Malpensa, l'ammodernamento e l'installazione di apparati e sistemi meteo su diversi siti aeroportuali, la realizzazione della nuova torre e blocco tecnico presso l'aeroporto di Treviso, la configurazione del nuovo sistema Hal, la realizzazione degli interventi sistemistici ed informatici afferenti al TOC.

30. Proventi e oneri finanziari

I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo di 4.618 migliaia di euro (3.192 migliaia di euro nel 2018) ed è composto da proventi finanziari per 2.146 migliaia di euro, oneri finanziari per 6.827 migliaia di euro e utili su cambi per 62 migliaia di euro.

La composizione dei proventi finanziari è riportata nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Proventi da partecipazione in altre imprese 417 500 (83) -16,6%
Proventi finanziari da attualizzazione balance 170 1.037 (867) -83,6%
Proventi finanziari da attualizzazione crediti non correnti 195 0 195 n.a.
Proventi finanziari da attività finanziarie non correnti 174 9 165 n.a.
Interessi attivi su credito IVA a rimborso 192 0 192 n.a.
Altri interessi attivi 999 2.424 (1.425) -58,8%
Totale proventi finanziari 2.147 3.970 (1.823) -45,9%

I proventi finanziari presentano un decremento di 1,8 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i minori proventi associati all'attualizzazione balance che per i minori interessi attivi che

nel 2018 contenevano gli interessi legali incassati dalla società di gestione Valerio Catullo per il pignoramento presso terzi attivato per il recupero del credito ed a valle della positiva sentenza della Corte di Appello.

Gli oneri finanziari si attestano a 6.827 migliaia di euro in decremento di 523 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per i minori interessi passivi maturati sui finanziamenti bancari estinti nel 2018 e su quelli in ammortamento e per il minore interest cost rilevato sui benefici ai dipendenti del Gruppo, effetti che hanno in parte compensato gli oneri finanziari maturati sulle passività per lease.

Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.406 2.614 (208) -8,0%
Interessi passivi su prestito obbligazionario 3.474 3.474 0 0,0%
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 445 696 (251) -36,1%
Interessi passivi su passività per lease 161 0 161 n.a.
Oneri finanziari su derivato al fair value 10 76 (66) -86,8%
Oneri finanziari da attualizzazione crediti 293 369 (76) n.a.
Altri interessi passivi 38 121 (83) -68,6%
Totale oneri finanziari 6.827 7.350 (523) -7,1%

31. Imposte

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 47.700 migliaia di euro e presentano un incremento complessivo di 891 migliaia di euro. L'IRES e le imposte anticipate del 2018 erano state influenzate dall'utilizzo di fondi tassati che ne avevano generato la deducibilità ai fini IRES con il contestuale rigiro a conto economico delle imposte anticipate.

Le imposte correnti sono composte come da tabella di seguito riportata:

2019 2018 Variazioni %
39.814 30.979 8.835 28,5%
8.196 7.910 286 3,6%
12 (30) 42 n.a.
48.022 38.859 9.163 23,6%
(221) 8.764 (8.985) -102,5%
(101) (814) 713 -87,6%
47.7
00
46.809 891 1,9%

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 11.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2019 è risultato pari all'imposta teorica del 24% in incremento rispetto al 2018 che era stato influenzato dall'utilizzo di fondi tassati in esercizi precedenti.

Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2019 è risultato pari al 4,9% in linea con l'esercizio 2018.

(migliaia di euro) 2019 2018
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 165.968 161.199
Imposta teorica 39.832 24,0% 38.688 24%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 235 0,1% 133 0,1%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (198) -0,1% (199) -0,1%
Altre (589) -0,4% 328 0,2%
Differenze temporanee per fondi tassati 534 0,3% (7.971) -4,9%
IRES Effettiva 39.814 24,0% 30.979 19,2%
(migliaia di euro) 2019 2018
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 165.968 161.199
Imposta teorica 7.933 4,78% 7.705 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre 155 0,1% 496 0,3%
Differenze temporanee per fondi tassati (113) -0,1% (441) -0,3%
Oneri e proventi finanziari 221 0,1% 150 0,1%
IRAP Effettiva 8.196 4,9% 7.910 4,9%

Altre informazioni

32. Informativa per settori operativi

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini del monitoraggio da parte del management, oltre ai due settori operativi storicamente utilizzati ai fini dell'informativa, un nuovo settore operativo creato a seguito dell'acquisizione della controllata IDS AirNav. I settori operativi sono di seguito illustrati:

  • Servizi di assistenza al volo: il settore operativo coincide con l'entità legale della Capogruppo ENAV che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo;
  • Servizi di manutenzione: il settore operativo coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo. Le infrastrutture dell'aria, infatti, al pari delle altre infrastrutture logistiche del sistema paese, necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò, peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato, definisce il futuro assetto del sistema di gestione del traffico aereo e, dall'altro, stabilisce quelli che saranno i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider dovranno attenersi.
  • Servizi di soluzioni software AIM: il settore operativo coincide con la controllata IDS AirNav S.r.l., acquisita integralmente da ENAV il 18 luglio 2019, che si occupa dello sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e gestione del traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali e di manutenzione, prodotti attualmente adottati da vari clienti in Italia, Europa e paesi extra europei.

E' inoltre prevista la colonna Altri settori che include le attività residuali del Gruppo che non ricadono nei settori sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa di seguito indicati per gli esercizi 2019 e 2018.

Esercizio 2019

Rettifiche /
Servizi di Riclassifiche
assistenza al Servizi di Soluzioni consolidament
(migliaia di euro) volo manutenzione Software AIM Altri settori o Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 896.788 1.876 10.253 2.997 0 911.914
Ricavi intrasettoriali 2.988 98.609 1.431 1 (103.029) 0
Totale ricavi 899.776 100.485 11.684 2.998 (103.029) 911.914
Costi del personale (430.739) (62.684) (3.675) (20) 0 (497.118)
Altri costi netti (181.026) (17.034) (3.034) (2.352) 100.544 (102.902)
Totale costi operativi (611.765) (79.718) (6.709) (2.372) 100.544 (600.020)
Ammortamenti (139.632) (1.875) (100) (140) 2.262 (139.485)
Svalutazioni e accantonamenti (1.517) (283) (23) 0 1 (1.822)
EBIT 146.862 18.609 4.852 486 (222) 170.587
Proventi/(oneri) finanziari 6.376 (56) (82) (91) (10.765) (4.618)
Utile/(Perdita) ante imposte 153.238 18.553 4.770 395 (10.987) 165.969
Imposte (41.357) (5.359) (1.391) 354 53 (47.700)
Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato 111.881 13.194 3.379 749 (10.934) 118.269
Totale Attività 2.116.572 105.795 17.950 71.224 (200.412) 2.111.129
Totale Passività 973.400 72.344 13.152 4.638 (108.448) 955.086
Totale Posizione Finanziaria Netta 121.983 (1.579) (2.784) 8.756 0 126.376

Esercizio 2018

Rettifiche /
(migliaia di euro) Servizi di assistenza
al volo
Servizi di
manutenzione
Altri settori Riclassifiche
consolidamento
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 890.613 5.486 2.739 0 898.838
Ricavi intrasettoriali 1.931 93.957 0 (95.888) 0
Totale ricavi 892.544 99.443 2.739 (95.888) 898.838
Costi del personale (421.176) (59.037) (19) 16 (480.216)
Altri costi netti (178.933) (24.226) (1.335) 92.352 (112.142)
Totale costi operativi (600.109) (83.263) (1.354) 92.368 (592.358)
Ammortamenti (140.329) (485) (13) 2.997 (137.830)
Svalutazioni e accantonamenti (4.154) (105) 0 0 (4.259)
EBIT 147.952 15.590 1.372 (523) 164.391
Proventi/(oneri) finanziari (3.134) (117) 58 1 (3.192)
Utile/(Perdita) ante imposte 144.818 15.473 1.430 (522) 161.199
Imposte (41.883) (4.706) (375) 155 (46.809)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 102.935 10.767 1.055 (367) 114.390
Totale Attività 2.067.949 88.804 61.572 (172.643) 2.045.682
Totale Passività 928.051 57.388 3.472 (80.787) 908.124
Totale Posizione Finanziaria Netta (6.858) 2.068 2.832 0 (1.958)

33. Parti correlate

Le parti correlate del Gruppo ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse del Gruppo e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 12 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti del Gruppo con entità correlate esterne al Gruppo, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2019 e 2018.

Saldo al 31.12.2019
Denominazione Crediti
commerci
ali e altre
attività
correnti
non
Attività
Finanziari
e correnti
e non
correnti
Disponibil
ità liquide
Debiti
commerci
ali e altre
passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godimento
beni di
terzi
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 12.115 0 535 77.515 12.113 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti79.459 0 0 0 35.174 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 597 0 5.928 0
Gruppo Leonardo 684 10.658 0 17.644 407 2.418 0
Altre correlate esterne 0 0 0 63 90 292 22
Saldo di Bilancio 277.779 36.067 449.268 281.582 911.913 129.382 2.300
inc.% parti correlate 33,2% 29,6% 0,1% 34,0% 5,2% 6,7% 1,0%
(migliaia di euro)
Saldo al 31.12.2018
Denominazione Crediti
comm.li e
altre
attività
correnti e
non
Disponibil
ità liquide
Debiti
finanziari
Debiti
commerci
ali e altre
passività
correnti
Ricavi da
attività
operativa
e altri
ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godimento
beni di
terzi
Oneri
finanziari
Correlate esterne
MEF 13.076 558 0 65.100 13.074 0 0 0
MIT 87.259 0 0 0 35.399 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 68 0 1.405 0 0
Gruppo Leonardo 613 0 0 15.489 290 2.758 0 0
Gruppo Poste italiane 0 0 0 12 0 84 65 0
Altre correlate esterne 0 0 0 107 56 399 3 0
Saldo di Bilancio 351.804 316.311 14.924 257.448 979.525 138.375 4.868 7.350
inc.% parti correlate sul saldo di bilancio 28,7% 0,2% 0,0% 31,4% 5,0% 3,4% 1,4% 0,0%

(migliaia di euro)

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intesi per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), e le entità sottoposte al controllo del MEF è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati dalla Capogruppo in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF sulla base di normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati dalla controllante e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto dalla Capogruppo presso la Banca d'Italia;
  • i rapporti con il MIT si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Infrastrutture e Reti iscritti in precedenza a seguito di delibere dell'Autorità di Gestione del PON Reti e Mobilità e sulla base delle convenzioni stipulate con il MIT, a valle della registrazione da parte della Corte dei Conti. Tali contributi vengono imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti della Capogruppo, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell'energia elettrica per taluni siti;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.

Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l'Amministratore Delegato di ENAV e quattro dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito del Gruppo individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del Chief HR and Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.

Di seguito vengono illustrate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo:

(migliaia di euro) 2019 2018
Competenze con pagamento a breve/medio termine 2.006 2.245
Altri benefici a lungo termine 0 0
Pagamenti basati su azioni 575 410
Totale 2.581 2.655

Con riferimento ai compensi di Gruppo del Collegio Sindacale, si evidenzia che gli stessi ammontano a 206 migliaia di euro (137 migliaia di euro).

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. La Capogruppo aderisce al Fondo pensione Prevaer, il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

34. Informativa sul piano di incentivazione di lungo termine

In data 28 aprile 2017, l'Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A. ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine destinato ad esponenti del management di ENAV e delle società da questa controllate" e, in data 11 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento attuativo del Piano, che ne disciplina le regole di funzionamento, e dato avvio al primo ciclo 2017-2019. L'avvio del secondo ciclo per il periodo 2018-2020 è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 novembre 2018. In data 15 maggio 2019 è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione l'avvio del terzo ciclo per il periodo 2019-2021.

I destinatari del piano sono l'Amministratore Delegato, i Dirigenti Strategici e altri dirigenti identificati tra coloro che ricoprono posizioni a maggiore impatto sui risultati aziendali o con rilevanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi pluriennali del Gruppo.

Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione

del raggiungimento di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo. Tali obiettivi sono stati identificati nell'EBIT cumulato, nel Total Shareholder Return (TSR) e nel Free Cash Flow cumulato, in quanto rappresentano criteri oggettivi per misurare la creazione di valore del Gruppo nel lungo periodo.

Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Pertanto, in caso di raggiungimento degli obiettivi di performance e di soddisfazione delle altre condizioni stabilite dal Regolamento, le azioni maturate con riferimento a ciascun ciclo, saranno attribuite e consegnate ai beneficiari non oltre il 60° giorno di calendario successivo all'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti di ENAV del bilancio relativo all'ultimo anno del periodo triennale di vesting. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lock-up) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari.

Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:

  • una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla performance di ENAV in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Capogruppo;
  • una componente non-market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano.

Con riferimento alla componente market based, il criterio di calcolo utilizzato è il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma deve essere aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano.

Primo ciclo 2017-2019

Per la valutazione del primo ciclo di piano si è ipotizzato nel triennio il raggiungimento dell'obiettivo target che ha determinato un numero di azioni pari a 330.088 ed un fair value complessivo di 1,4 milioni di euro. Il primo ciclo ha previsto iniziali 19 beneficiari, di cui quattro hanno tra il 2018 ed il 2019 concluso il rapporto di lavoro. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 tiene conto della consuntivazione degli obiettivi del triennio con un costo di 0,6 milioni di euro mentre la passività, iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto, ammonta a 1,5 milioni di euro.

Secondo ciclo 2018-2020

Anche per la valutazione del secondo ciclo di piano si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 242.434 ed un fair value complessivo di 0,9 milioni di euro. Il secondo ciclo ha previsto 10 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di 0,3 milioni di euro equivalente alla passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto.

Terzo ciclo 2019-2021

Anche per la valutazione del terzo ciclo di piano si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 176.545 ed un fair value complessivo di 0,8 milioni di euro. Il terzo ciclo ha previsto 8 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di 0,3 milioni di euro equivalente alla passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto.

35. Contratti derivati

Nel corso del mese di aprile 2019, la Capogruppo ha stipulato cinque contratti derivati, di cui uno esercitato nel corso del primo semestre, con la finalità di coprire l'esposizione ad una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd derivante dal contratto di Data Services Agreement siglato dalla Capogruppo con Aireon LLC per l'acquisizione dei dati di sorveglianza satellitare. Tale contratto prevede il pagamento in dollari di service fees su base annua fino al 2023. Il rischio cambio è stato gestito attraverso acquisti a termine di valuta (forward) il cui nozionale residuo alla data di riferimento è pari a 4,2 milioni di dollari.

Il fair value al 31 dicembre 2019 degli strumenti derivati è pari a positivi 95,8 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo risulta iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario, il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo.

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione della Banca, alla data del 31 dicembre 2019:

Nozionale Controvalore MtM Banca
(migliaia Cambio termine (euro (migliaia di
Controparte Tipo operazione Data stipula Data scadenza di USD) forward migliaia) euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2020 590 1,1464 515 10,9
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2021 810 1,1776 688 17,8
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 14/01/2022 1.392 1,2063 1.154 34,4
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 13/01/2023 1.392 1,2340 1.128 37,0
Totale 4.184 3.485 100,1

Di seguito i dati di fair value al 31 dicembre 2019, adeguati al fine di tenere in considerazione il Credit Value Adjustment:

Nozionale Controvalore Credit Value MtM CVA
(migliaia termine (euro Adjustment (migliaia di
Controparte Tipo operazione di USD) migliaia) MtM (CVA) euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 590 515 10,4 0,0 10,4
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 810 688 17,0 0,0 17,0
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 1.392 1.154 33,1 (0,1) 33,0
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 1.392 1.128 35,6 (0,3) 35,4
Totale 4.184 3.485 96,1 (0,4) 95,8

Per tali strumenti non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello 1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

I derivati oggetto di analisi presentano le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Strumento derivato su
cambio BNL
Scadenza (euro/migliaia)
Entro 1 mese 10,4
Tra 1 e 3 mesi 0
Tra 3 e 6 mesi 0
Tra 6 e 12 mesi 0
Tra 1 e 2 anni 17,0
Tra 2 e 3 anni 33,0
Tra 3 e 5 anni 35,4
Tra 5 e 10 anni 0
Oltre 10 anni 0
Totale 95,8

Sensitivity Analysis

Delta PN cambio Delta PN cambio
Fair value Eur/FX +5% Eur/FX -5%
Tipo operazione (euro/migliaia) (euro/migliaia) (euro/migliaia)
Acquisto a termine (BNL) 96 406 61

36. Attività e passività distinte per scadenza

Entro l'esercizio Dal 2° al 5° Oltre il 5°
(migliaia di euro) successivo esercizio esercizio Totale
Attività finanziarie non correnti 0 7.629 3.462 11.091
Attività per imposte anticipate 0 16.683 0 16.683
Crediti tributari non correnti 0 24.858 0 24.858
Crediti commerciali non correnti 0 9.612 0 9.612
Altri crediti non correnti 0 16.344 0 16.344
Totale 0 75.126 3.462 78.588
Passività finanziarie 17.170 242.460 88.324 347.954
Passività per imposte differite 0 8.113 1.196 9.309
Altre passività non correnti 0 32.320 143.203 175.523
Debiti commerciali non correnti 0 23.503 0 23.503
Totale 17.170 306.396 232.723 556.289

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono ai finanziamenti bancari dettagliatamente commentati nella seguente nota n. 40.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono per la quota che si riverserà a conto economico oltre il 5° esercizio.

37. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nell'interesse del Gruppo per 5.733 migliaia di euro (4.675 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), e registrano un incremento di 1.058 migliaia di euro derivante principalmente da fidejussioni rilasciate a garanzia di commesse estere.

38. Utile base e diluito per azione

L'utile base per azione è riportato in calce al prospetto di conto economico ed è calcolato dividendo l'utile consolidato per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il capitale sociale, che non ha subito modifiche in corso di anno, è composto da n. 541.744.385 azioni ordinarie. La Capogruppo possiede 1.200.000 azioni proprie.

Nella tabella che segue viene riepilogato il calcolo effettuato.

2019 2018
Utile consolidato 118.268.141 114.390.115
Numero medio ponderato di azioni ordinarie 540.544.385 540.544.385
Utile base per azione 0,22 0,21
Utile diluito per azione 0,22 0,21

39. Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche

La Legge n. 124/2017 Legge annuale per il mercato e la concorrenza ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Tali disposizioni sono state successivamente integrate dal D.L. "sicurezza" (113/2018) e dal D.L. "semplificazione" (135/2018). Tra i soggetti tenuti al rispetto dei suddetti obblighi di pubblicità e trasparenza rientrano le società che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione anche laddove quotate nei mercati regolamentati. Al fine di dirimere taluni aspetti interpretativi, anche a seguito dell'emanazione della circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Assonime ha emanato in data 22 febbraio 2019 la circolare n. 5 Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche: analisi della disciplina e orientamenti interpretativi.

Di seguito le informazioni relativamente alle erogazioni pubbliche incassate nell'esercizio 2019 dal Gruppo:

Data Incasso Importo Causale
06/12/2019 30.000 Contributo in conto esercizio finalizzato a
compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo
per garantire la sicurezza dei propri impianti e
la sicurezza operativa ai sensi di quanto
previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05
04/02/2019 8.176 PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
38.176
38.176

(migliaia di euro)

40. Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo ENAV, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sulla presenza di specifici Comitati interni, composti dal top management del Gruppo, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e mitigazione.

Rischio di credito

Il Gruppo è esposto al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione sia ai crediti derivanti dalle attività sul mercato non regolamentato che ai servizi di Rotta e i servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti delle compagnie aeree relativamente alle tariffe

e in relazione ai quali Eurocontrol esercita il ruolo di mandataria alla gestione e all'incasso. In tale contesto, indipendentemente dal ruolo di intermediario esercitato da Eurocontrol, che comporta che i crediti siano formalmente esposti in bilancio e fatturati nei confronti di tale Organismo, la valutazione circa l'effettivo rischio di credito a cui il Gruppo risulta esposto va effettuata in funzione del rischio di controparte relativo a ogni singolo vettore verso il quale il credito sottostante è originariamente maturato. Ciò in quanto Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso la Capogruppo solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori del Gruppo è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione determinato in conformità al principio IFRS 9.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

La liquidità del Gruppo, pur in assenza di una tesoreria centralizzata (cd. cash pooling), viene gestita e monitorata dalla Capogruppo a livello sostanzialmente accentrato al fine di ottimizzare la complessiva disponibilità di risorse finanziarie, svolgendo un'attività di direzione e di coordinamento per le altre società del Gruppo.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha disponibilità liquide per 449,3 milioni di euro, strumenti finanziari per 25 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine per un ammontare totale di 150,5 milioni di euro. Si tratta di linee di credito uncommitted, soggette a revoca, che non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali si cui 25,5 milioni di euro nella forma di scoperti di conto corrente, 110 milioni di euro di anticipi finanziari che possono essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione e 15 milioni di euro per anticipi export. Il Gruppo dispone inoltre di una linea di credito a lungo termine non utilizzata per 70 milioni di euro relativo ad un contratto sottoscritto con la BEI - Banca Europea degli Investimenti.

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la struttura Finance and Procurement, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. Le scelte sono principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito di breve termine e la copertura del debito a medio –lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

L'esposizione finanziaria lorda del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2019, è pari a 337,3 milioni di euro ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine per 157,3 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.

Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il prestito obbligazionario esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo ammortizzato:

Debito
residuo al
Finanziatore
Tipologia
31.12.2019 <1 anno da 1 a 2 anni da 3 a 5 anni > 5 anni
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 87.920 8.207 8.332 25.763 45.618
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 69.333 5.333 5.333 16.000 42.667
Prestito obbligazionario 180.000 0 0 180000 -
Totale 337.253 13.540 13.665 221.763 88.285

(migliaia di euro)

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Capogruppo potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

i contratti di finanziamento sottoscritti tra la Capogruppo e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi al 4-flight ed altri progetti, relativamente al quale, al 31 dicembre 2019, la Capogruppo ha utilizzato due tranche del finanziamento complessivo pari a 180 milioni di euro, con un piano di rimborso (i) per la tranche di 100 milioni di euro con rate semestrali

posticipate a partire rispettivamente da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515% e (ii) per la tranche di 80 milioni di euro , rate semestrali posticipate a partire da giugno 2018 con scadenza dicembre 2032 e con interessi a tasso fisso pari a 1,01%, che prevedono:

  • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
  • una clausola di cross-default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
  • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
  • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire o fornire a terzi le garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
  • una clausola di cross-default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui ENAV o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;
  • una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, la Capogruppo ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2019 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie del Gruppo e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Al 31 dicembre 2019 l'indebitamento finanziario lordo è, pertanto interamente espresso a tassi fissi ed in tal senso non sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri. Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, il Gruppo adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. Il Gruppo persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Nell'esercizio 2019, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'1,7%, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Allo stato attuale il Gruppo non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2019, la gestione del portafoglio titoli del Gruppo ENAV è riconducibile al modello di business "held to collect". Tali attività finanziarie, costituite da titoli di Stato di emissione italiana (BTP), generano flussi di cassa contrattuali che prevedono esclusivamente il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi maturati e sono stati valutati al costo ammortizzato.

Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante il Gruppo operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 11,1% (post ingresso del nuovo socio NATS) nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire

l'esposizione al rischio di cambio, il Gruppo ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo.

In particolare, nel mese di aprile 2019, sono state perfezionate 5 operazioni di acquisto a termine di valuta (dollari contro euro) a copertura del rischio cambio del contratto Data Services Agreement sottoscritto con Aireon LLC. L'acquisto complessivo di 4,5 milioni di dollari è stato effettuato con una vendita complessiva di 3,8 milioni di euro e cambi a termine (EUR/USD) negoziati per ciascuna scadenza fino al gennaio 2023. Dei 5 contratti forward sottoscritti, il primo si è già concluso nello stesso mese di aprile. Per quanto attiene ai contratti sul mercato non regolamentato, al momento l'esposizione è sostanzialmente polverizzata in divise poco volatili che non espongono a significativi rischi di cambio.

Per quanto attiene la valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti strutture del Gruppo ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, il Gruppo ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico del Gruppo oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2019.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale. Alcune posizioni sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che il Gruppo ritiene infondate, ovvero il recupero dei

maggiori costi e/o danni che il Gruppo abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Capogruppo, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Capogruppo; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) ad altre fattispecie quali ad esempio controversia avente ad oggetto la richiesta danni per mancato acquisto di ramo di azienda di società terza.

Procedimenti penali

Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Capogruppo in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 codice penale ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 del codice penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati, alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Capogruppo, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l'imputato è stato assolto con la formula che "il fatto non sussiste". Il giudizio d'appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto denuncia-querela. Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio, nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il giudizio pende allo stato in fase dibattimentale.

Risulta definita la fase di udienza preliminare del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Sassari, ove il Giudice ha dichiarato di non doversi procedere per i fatti contestati perché il fatto non costituisce reato nei confronti, tra gli altri, dell'ex Direttore Generale di ENAV per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 del codice penale, 90, 93 e 157 D. Lgs. 81/08, in relazione a un incidente verificatosi

nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle opere. La posizione dell'Amministratore Delegato era già stata archiviata con provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari. Era altresì stato ipotizzato il reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs. 231/01 sulla responsabilità degli enti (seppure ENAV non è mai stata notiziata formalmente), ed anche a tale riguardo era già stata disposta l'archiviazione.

Il procedimento avviato dalla competente Procura della Repubblica nei confronti di terzi, all'esito della denuncia penale sporta dalla Capogruppo per i reati di accesso abusivo ai servizi informatici, ove la Società si è costituita parte civile, si è concluso con sentenza di condanna del Tribunale per tutti i reati contestati nei confronti degli imputati, oltre al riconoscimento di una provvisionale in favore di ENAV. Avverso la predetta sentenza è stato successivamente interposto appello da parte degli imputati.

In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Società per l'assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, che, per quanto consta, pende in fase di indagini preliminari innanzi alla Procura della Repubblica di Roma.

41. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del regolamento Emittenti Consob

I corrispettivi per l'esercizio 2019, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo EY S.p.A. e delle società controllate sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob nella tabella che segue (valori in migliaia di euro):

Soggetto che ha
Tipologia di Servizi erogato il servizio 2019
ENAV
Servizi di revisione contabile EY S.p.A. 330
Servizi di attestazione EY S.p.A. 81
Altri servizi EY S.p.A. 7
SOCIETA' CONTROLLATE
EY S.p.A. 151
Servizi di revisione contabile Rete EY S.p.A. 10
Servizi di attestazione EY S.p.A. 0
Altri servizi EY S.p.A. 0
Totale 579

I servizi di attestazione resi da EY S.p.A. in favore della Capogruppo hanno riguardato principalmente la certificazione di progetti finanziati.

42. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

A fine 2019, il gestore aeroportuale spagnolo ha bandito una procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale relativo a n. 12 aeroporti spagnoli di media e piccola dimensione suddivisi in tre lotti, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 3 febbraio 2020. Il valore della gara per tutti i lotti è pari a circa 141,6 milioni di euro e la durata del contratto è pari a 7 anni, estendibile di un altro anno, ed è previsto che ciascun partecipante non possa aggiudicarsi più di 2 lotti.

Nel corso del mese di gennaio 2020 ENAV, nell'ambito della partecipazione alla gara in oggetto, ha acquisito una società spagnola, nella forma di una sociedad limitada unipersonal, successivamente denominata ENAV ESPAÑA CONTROL AÉREO, S.L.U. ed ha presentato la propria offerta entro la scadenza fissata nel bando di gara.

Si evidenzia che nell'ambito della Relazione sulla Gestione, nel paragrafo della Gestione dei Rischi e nell'Evoluzione prevedibile della gestione sono riportate informazioni e commenti in merito alla diffusione del virus COVID-19 in Italia, che ha avuto inizio nella seconda metà di febbraio 2020.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul bilancio consolidato

Relazione della Società di revisione sul bilancio consolidato

Enav S.p.A.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Enav S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Enav (il Gruppo), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Enav S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

Aspetti chiave Risposte di revisione Valutazione dell'avviamento

L'avviamento al 31 dicembre 2019 ammonta a 93,5 milioni di euro, di cui 66,5 milioni di euro allocati alla Cash Generating Unit ("CGU") "Servizi di manutenzione".

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di questa CGU, espresso in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare, con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri per il periodo previsto dal Piano economico-finanziario 2020–2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati utilizzati per la stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa alle modalità di esecuzione del test di impairment è riportata nella nota "8. Attività immateriali".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura applicata ai fini della valutazione dell'avviamento;
  • la verifica dell'adeguatezza del perimetro della CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alla CGU;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri e la verifica della loro coerenza con le previsioni dei flussi di cassa futuri risultanti dal Piano economico-finanziario 2020–2024;
  • la valutazione circa la capacità degli amministratori di formulare previsioni accurate mediante confronto tra i dati storici consuntivati e le precedenti previsioni;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente del valore recuperabile dell'avviamento ed hanno effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave che potrebbero determinare un effetto significativo sulla stima del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione dell'avviamento.

Misurazione del fair value della partecipazione nella Aireon LLC

Nella voce Partecipazioni in altre imprese è iscritta la partecipazione nella società Aireon LLC per un importo pari a 63,1 milioni di euro rilevata al fair value. Gli amministratori hanno misurato tale partecipazione come strumento finanziario con livello di fair value 3, in assenza di un prezzo quotato su un mercato attivo.

I processi e le modalità di rilevazione del fair value della partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento all'appropriato utilizzo delle previsioni dei flussi di cassa elaborati dalla direzione della partecipata, nonché alla determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione applicato alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto nella stima del valore della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione nella Aireon LLC è riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa alla misurazione del fair value della partecipazione è riportata nella nota "9. Partecipazioni in altre imprese".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri elaborati dalla partecipata e la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, al fine di verificare la metodologia utilizzata nel processo, l'accuratezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate dalla direzione aziendale per la misurazione del fair value della partecipazione.

Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione della partecipazione nella Aireon LLC.

Rilevazione e misurazione dei ricavi –Balance

I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e ai servizi di terminale includono una rettifica positiva o negativa, effettuata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva dell'anno. Tale rettifica, effettuata mediante il meccanismo del cosiddetto Balance, viene regolata attraverso specifici adeguamenti tariffari effettuati negli esercizi successivi a quello di competenza.

I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo complessi ed assunzioni che, per loro natura, Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione della normativa applicabile, la comprensione e valutazione delle modalità di stima utilizzate dagli amministratori, l'analisi della procedura di determinazione del Balance, la verifica del tasso di attualizzazione utilizzato e la verifica della correttezza aritmetica dei calcoli effettuati dalla direzione aziendale.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio con riferimento ai criteri di misurazione e

implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei tempi di realizzo nonché alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato.

contabilizzazione della rettifica ai ricavi derivanti dal meccanismo del Balance.

In considerazione delle complessità sopracitate per effettuare questa misurazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla modalità di contabilizzazione e misurazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "4. Principi contabili" e "5. Uso di stime e giudizi del management".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Enav S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le

decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che

hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Enav al 31 dicembre 2019 incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del gruppo Enav al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Enav al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non

finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Roma, 7 aprile 2020

EY S.p.A. Riccardo Rossi (Revisore Legale)

BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENAV S.p.A.

AL 31 DICEMBRE 2019

Bilancio di esercizio di ENAV S.p.A. al 31 dicembre 2019

Prospetti contabili di ENAV S.p.A 173
Stato patrimoniale
Conto Economico
Altre componenti di Conto Economico complessivo
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
174
176
177
178
179
Note illustrative di ENAV S.p.A 180
Informazioni generali
Forma e contenuto del bilancio
Principi contabili
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale-finanziaria
Informazioni sulle voci di Conto Economico
Altre informazioni
181
181
183
202
209
232
241
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio di esercizio
257
Relazione del Collegio Sindacale 258
Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 259

PROSPETTI CONTABILI DI ENAV S.p.A.

Stato patrimoniale

ATTIVO

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 31.12.2019 30) 31.12.2018 30)
Attività non correnti
Attività Materiali 5 998.708.422 0 1.020.986.730 0
Attività Immateriali 6 58.736.940 0 55.796.859 0
Partecipazioni 7 188.247.822 0 147.121.418 0
Attività finanziarie non correnti 8 3.430.887 3.345.530 28.106.040 3.204.937
Attività per imposte anticipate 9 9.667.098 0 9.074.324 0
Crediti tributari non correnti 10 23.164.181 0 23.164.181 0
Crediti Commerciali non correnti 11 9.612.495 0 18.447.628 0
Altre attività non correnti 14 16.343.893 16.481.845 22.109.549 22.109.549
Totale Attività non correnti 1.307.911.738 1.324.806.729
Attività correnti
Rimanenze 12 60.681.150 0 60.983.431 0
Crediti commerciali correnti 11 199.675.752 42.190.474 264.340.989 43.299.395
Crediti verso imprese del Gruppo 13 37.451.515 37.451.515 22.590.529 22.590.529
Attività finanziarie correnti 8 30.019.137 5.042.466 9.006.701 0
Crediti Tributari 10 4.014.457 0 16.867.159 0
Altre attività correnti 14 46.199.715 32.977.328 60.442.488 35.149.610
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 429.913.955 534.846 308.205.784 557.623
Totale Attività correnti 807.955.681 742.437.081
Attività destinate alla dismissione 7 704.900 704.900
Totale Attivo 2.116.572.319 2.067.948.710

Stato patrimoniale

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

di cui parti di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 31.12.2019 correlate (Nota 30) 31.12.2018 30)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 16 541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve 16 456.490.039 0 451.905.958 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 16 33.056.816 0 43.312.206 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 16 111.881.123 0 102.934.761 0
Totale Patrimonio Netto 1.143.172.363 1.139.897.310
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 17 991.200 0 1.410.000 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 18 36.584.469 0 35.475.338 0
Passività per imposte differite 9 2.921.940 0 2.673.163 0
Passività finanziarie non correnti 19 325.541.214 0 337.252.863 0
Debiti commerciali non correnti 20 49.241.634 0 34.841.889 0
Altre passività non correnti 21 176.549.910 0 172.486.366 0
Totale Passività non correnti 591.830.367 584.139.619
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 17 786.823 0 991.946 0
Debiti commerciali correnti 20 129.340.036 17.420.936 120.318.758 15.751.237
Debiti verso imprese del Gruppo 13 68.631.227 68.631.227 56.384.836 56.384.836
Debiti tributari e previdenziali 22 29.467.455 0 24.475.928 0
Passività finanziarie correnti 19 15.839.910 0 14.923.767 0
Altre passività correnti 21 137.504.138 77.515.432 126.816.546 65.100.234
Totale Passività correnti 381.569.589 343.911.781
Totale Passività 973.399.956 928.051.400
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.116.572.319 2.067.948.710

Conto Economico

di cui parti di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 2019 correlate (Nota 30) 2018 30)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 23 937.889.394 12.203.100 917.115.850 13.181.292
Balance 23 (86.974.733) 0 (80.687.268) 0
Totale ricavi da contratti con i clienti 23 850.914.661 836.428.582
Altri ricavi operativi 24 48.861.418 38.252.542 56.115.904 37.534.752
Totale ricavi 899.776.079 892.544.486
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 25 (4.886.996) (533.904) (3.533.156) (679.346)
Costi per servizi 25 (180.562.425) (79.671.878) (176.084.272) (69.397.345)
Costo del personale 26 (430.739.566) 0 (421.176.433) 0
Costi per godimento beni di terzi 25 (1.077.993) (22.781) (2.122.983) (67.952)
Altri costi operativi 25 (2.281.155) 0 (4.640.967) 0
Costi per lavori interni capitalizzati 27 7.782.775 0 7.449.090 0
Totale costi (611.765.360) (600.108.721)
Ammortamenti 5 e 6 (139.631.846) 0 (140.329.447) 0
Svalutazioni/(Ripristini) per riduzione di valore di crediti 11 (1.602.441) 0 (6.591.015) 0
Svalutazioni/(Ripristini) per attività materiali e immateriali 5 (118.875) 0 (819.475) 0
Accantonamenti 17 204.262 0 3.256.378 0
Risultato Operativo 146.861.819 147.952.206
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 28 12.872.593 10.890.222 3.834.480 75.088
Oneri finanziari 28 (6.601.511) 0 (7.161.507) 0
Utile (perdita) su cambi 28 105.050 0 193.167 0
Totale proventi e oneri finanziari 6.376.132 (3.133.860)
Risultato prima delle imposte 153.237.951 144.818.346
Imposte dell'esercizio 29 (41.356.828) 0 (41.883.585) 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 111.881.123 102.934.761

Altre componenti di Conto Economico complessivo

(valori in euro) Note 2019 2018
Utile/(Perdita) dell'esercizio 16 111.881.123 102.934.761
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 8 e 16 95.745 (78.266)
- effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
9 e 16 (22.979) 18.785
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
72.766 (59.481)
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 16 e 18 (2.343.440) 1.161.909
- effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 9 e 16 562.426 (278.858)
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(1.781.014) 883.051
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 110.172.875 103.758.331

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Riserve
Capitale
sociale
Riserva legale Riserva FTA Riserve
diverse
Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per
benefici ai
dipendenti
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Totale
Patrimonio netto
(valori in euro)
Saldo al 31 dicembre 2017 541.744.385 21.937.829 (3.044.940) 436.798.360 (7.139.243) 2.016.657 450.568.663 54.851.815 94.504.734 1.141.669.597
Adozione nuovi principi 0 0 0 0 0 0 0 (337.953) 0 (337.953)
Saldo al 1° gennaio 2018 541.744.385 21.937.829 (3.044.940) 436.798.360 (7.139.243) 2.016.657 450.568.663 54.513.862 94.504.734 1.141.331.644
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 4.725.237 0 0 0 0 4.725.237 89.779.497 (94.504.734) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (100.981.153) 0 (100.981.153)
Acquisto azioni proprie 0 0 0 (4.973.154) 0 0 (4.973.154) 0 0 (4.973.154)
Piano di incentivazione a lungo
termine
0 0 0 761.642 0 0 761.642 0 0 761.642
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
- utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio netto
0 0 0 0 883.051 (59.481) 823.570 0 0 823.570
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 102.934.76 1
102.934.761
Saldo al 31 dicembre 2018 541.744.385 26.663.066 (3.044.940) 432.586.848 (6.256.192) 1.957.176 451.905.958 43.312.206 102.934.761 1.139.897.310
Adozione nuovi principi 0 0 0 0 0 0 0 (42.646) 0 (42.646)
Saldo al 1° gennaio 2019 541.744.385 26.663.066 (3.044.940) 432.586.848 (6.256.192) 1.957.176 451.905.958 43.269.560 102.934.761 1.139.854.664
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 5.146.738 0 0 0 0 5.146.738 97.788.023 (102.934.761) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (108.000.768) 0 (108.000.768)
Acquisto azioni proprie 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Piano di incentivazione a lungo
termine
0 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592 0 0 1.145.592
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
- utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio netto
0 0 0 0 (1.781.014) 72.766 (1.708.248) 0 0 (1.708.248)
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 111.881.12 3
111.881.123
Saldo al 31 dicembre 2019 541.744.385 31.809.804 (3.044.940) 433.732.440 (8.037.206) 2.029.942 456.490.040 33.056.815 111.881.123 1.143.172.363

Rendiconto finanziario

di cui parti di cui parti
(migliaia di euro) Note 2019 correlate 2018 correlate
A - DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 15 308.206 257.550
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato di esercizio 16 111.881 0 102.935 0
Ammortamenti 5 e 6 139.632 0 140.329 0
Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 18 (1.234) 0 (1.066) 0
Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività
materiali ed immateriali
5 162 0 1.108 0
Altri proventi/oneri su flussi non monetari 5 e 8 0 0 (983) (219)
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 17 204 0 (3.256) 0
Accantonamento per piani di stock grant 26 1.146 0 762 0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive 9 196 0 7.998 0
Decremento/(Incremento) Rimanenze 12 681 0 434 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 11 72.751 1.109 89.929 761
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 10 e 22 17.844 0 (8.689) 0
Variazione delle Altre attività e passività correnti 14 e 21 21.844 2.173 (49.007) (26.224)
Variazione dei crediti e debiti verso imprese del Gruppo 13 (2.615) (2.615) 7.035 7.035
Variazione delle Altre attività e passività non correnti 21 9.831 18.043 44.122 (22.420)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 20 (30.295) 512 (25.532) 588
B - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO 342.028 306.119
di cui Imposte pagate (28.701) (40.659)
di cui Interessi pagati (3.611) (3.610)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attività materiali 5 (104.060) 0 (113.542) 0
Investimenti in attività immateriali 6 (13.723) 0 (6.707) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti 20 52.937 1.773 31.897 (4.868)
Dismissioni attività materiali 5 0 0 4.500 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti 11 750 0 (3.000) 0
Investimenti in partecipazioni 7 (41.126) 0 (50) 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni 7 3.155 0 0
Altre attività di investimenti 8 9.000 0 (33.893) 0
C - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (93.067) (120.795)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 19 0 0 0 0
(Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine 19 (13.417) 0 (28.996) (1.664)
Variazione netta delle passività finanziarie a lungo termine 19 (7) 0 41 0
Emissione prestito obbligazionario 19 0 0 0 0
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 19 (586) 0 0 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti 8 (5.036) 0 241 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie non correnti 8 (206) (141) 0 0
Variazione di Capitale 16 0 0 (4.973) 0
Distribuzione di dividendi 16 (108.001) (57.543) (100.981) (53.803)
D - TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (127.253) (134.668)
E - Flusso di cassa complessivo (B+C+D) 121.708 50.656
F - DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (A+E) 15 429.914 308.206

NOTE ILLUSTRATIVE DI ENAV S.p.A.

1. Informazioni generali

ENAV S.p.A., società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'ente pubblico economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.).

Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2019, il capitale della Società è detenuto per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,50% da azionariato istituzionale ed individuale e lo 0,22% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.

ENAV eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato definisce l'assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall'altro stabilisce i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.

La Società ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

ENAV detiene significative partecipazioni di controllo e in ottemperanza al principio IFRS 10 redige il Bilancio consolidato, pubblicato unitamente al presente Bilancio di esercizio.

Il Bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione dell'12 marzo 2020 che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società EY S.p.A. ai sensi degli art. 14 e 16 del D.Lgs 39/2010 in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio

Il Bilancio di esercizio di ENAV al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione

Europea e contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 12 marzo 2020, data in cui il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato il bilancio di esercizio.

I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio separato del precedente esercizio ad eccezione del principio di nuova applicazione di cui al paragrafo 4.

Il Bilancio di esercizio è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale della Società. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2019 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
  • rendiconto finanziario predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il bilancio di esercizio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili è posta a confronto con il corrispondente valore del precedente esercizio. Come meglio indicato al successivo paragrafo n. 4, nel corso del presente esercizio è stato per la prima volta applicato il principio contabile IFRS 16 con decorrenza dal 1° gennaio 2019.

3. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del bilancio di esercizio.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano alla Società ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, saranno apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

vita utile
Tipologia Descrizione (anni)
Fabbricati 25
Fabbricati Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Altri beni Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

A seguito dell'introduzione del principio IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019, tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d'uso ("right of use") connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall'attività lungo il periodo di utilizzo.

Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita, previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell'accordo o il tasso di finanziamento marginale.

Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell'accordo che normalmente coincide con la durata dello stesso.

Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La componente lease è inclusa nell'ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto economico.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e prive di consistenza fisica, controllabili e atte a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test).

L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Nel Bilancio di esercizio della Società non sono iscritte attività immateriali a vita utile indefinita.

In particolare, sono identificabili quali attività immateriali, i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno rappresentate da licenze e software ed altre attività immateriali con una vita utile stimata di tre anni.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, rettificato in presenza di eventuali perdite di valore che sono imputate a conto economico. Qualora vengano meno le cause che hanno determinato la svalutazione, si procederà al ripristino del valore fino alla concorrenza della svalutazione operata. Tale ripristino di valore viene iscritto a conto economico.

Per società controllate si intendono tutte le società in cui ENAV ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e operative (attività rilevanti) al fine di ottenere i benefici derivanti dalla loro attività (rendimenti variabili) avendo la capacità di esercitare il proprio potere sulla stesse per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il relativo fair value non è determinabile in modo attendibile.

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value con imputazione nel conto economico complessivo (OCI) e al fair value con imputazione nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevata nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la Società ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. ENAV detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in tre categorie in accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. La Società detiene principalmente attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, applicato se i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell'ambito del bilancio di esercizio rientrano, nella categoria attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziare correnti e non, i crediti commerciali correnti e non e le altre attività correnti e non.

Con riferimento ai crediti commerciali e le altre attività correnti che non rientrino nei normali termini commerciali e non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Il valore contabile delle attività finanziarie al costo ammortizzato, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene ridotto attraverso il nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9, applicabile dal 1° gennaio 2018. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla perdita in caso di insolvenza e sull'esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l'utilizzo di dati storici, elementi forward-looking ed informazioni reperibili da info providers.

Per talune categorie di attività finanziarie quali, i crediti commerciali e i contract assets, la Società adotta l'approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto normativo di riferimento.

Qualora l'entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati da ENAV sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.

La documentazione predisposta in conformità al principio IFRS 9, include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui la Società valuta se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;

• il rapporto della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che la Società effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che la Società utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge ad esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, ENAV opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria. Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, la Società determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività non corrente è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla vendita o alla liquidazione, sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita o alla liquidazione, le attività sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell'iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti.

La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione. In particolare, le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.

Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività finanziarie detenute dalla Società, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche

mediante il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività finanziarie correnti, salvo quelle che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Tra le passività finanziarie, correnti e non, risultano altresì iscritte, a seguito dell'introduzione di IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore nell'ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l'iscrizione del right of use tra le attività materiali.

Benefici ai dipendenti

I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dalla Società in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti, l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di

tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a ENAV. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di Conto Economico complessivo, nel periodo in cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico di ENAV che versa i contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando la Società decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Piano di incentivazione azionaria a lungo termine

Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti determinato alla data di assegnazione (grant date), ed è rilevato tra il Costo del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio netto denominata Riserva stock grant. L'ammontare complessivo stimato viene ripartito su tutto il vesting period e periodicamente viene rilevato il costo del personale ed il corrispondente incremento di patrimonio netto per una quota dell'ammontare stimato.

L'importo stimato del costo deve essere rivisto durante il vesting period se successive informazioni indicheranno che il numero di strumenti che matureranno alla fine del periodo di vesting sarà differente

rispetto a quanto originariamente stimato. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflessi nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando l'entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l'uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).

Nell'ambito del transaction price vengono altresì fattorizzate (in base al metodo del valore atteso e/o dell'importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che

non vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il valore temporale del denaro.

Le citate modalità di accounting dei ricavi sono state introdotte a far data dal 1° gennaio 2018 con l'adozione del principio IFRS 15.

I ricavi da contratti con i clienti sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:

  • mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell'ambito degli stream di rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell'output in base alle unità di servizio assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration, opportunamente rettificato per tenere in considerazione il valore temporale del denaro;
  • mercato non regolamentato: i ricavi non core sono disaggregati per tipologia di transazione: radiomisure, consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione ed altri ricavi. I servizi rilevati con modalità over time sono circoscritti, prevalentemente, ai servizi erogati in ambito consulenza aeronautica.

Balance – Ricavi da contratti con i clienti

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul concetto che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale, approvato per il triennio 2015-2019 (secondo

periodo di riferimento), in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi di ENAV, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo, rispetto al pianificato, sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Balance dell'anno. Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non, risultano classificate nell'ambito dei crediti commerciali correnti e non, alla stregua di contract asset/liabilites coerenti con IFRS 15. I relativi ammontari di crediti/debiti per balance risultano separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.

Relativamente al rischio costi, è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in negativo che in positivo, restano a carico dei bilanci dei provider.

Tale regolamentazione comunitaria dal 2015 si applica anche ai servizi di terminale, rientrati nel piano di performance con metodi diversi a seconda della fascia di tariffazione. Infatti, le tariffe di terminale sono differenziate su tre fasce:

  • fascia 1 che include gli aeroporti aventi un numero di movimenti superiore ai 225.000 annui, soggetta al rischio costi ed al rischio traffico come i servizi di rotta;
  • fascia 2 che include gli aeroporti con un numero di movimenti tra i 225.000 e i 70.000 annui ai quali si applica soltanto un rischio costi;
  • fascia 3 in cui sono ricompresi gli aeroporti con un numero di movimenti inferiore a 70.000 annui esclusi dal piano di performance comunitario ed a cui si applica il meccanismo del cost recovery.

L'eventuale scostamento positivo o negativo, secondo le regole precedentemente descritte, genera l'adeguamento dei ricavi di terminale utilizzando la voce Balance dell'anno.

La voce Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi in ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita. La voce Balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato almeno nei due esercizi precedenti attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con IFRS 15, ENAV procede alla misurazione di detti ricavi tenendo conto dell'effetto finanziario, attualizzandoli al tasso di interesse medio al quale recupera risorse finanziarie sul mercato.

La rettifica viene portata in riduzione alla voce di credito/debito per balance a cui si riferisce ed imputata nell'ambito dei ricavi dell'esercizio. Tale importo si rigira a conto economico negli esercizi successivi per la quota finanziaria maturata nel periodo.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, ENAV provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per balance, verrà rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e maggiori informazioni, non comporta l'aggiustamento dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma comporta un'applicazione prospettica delle modifiche.

Nell'ambito dei flussi di ricavo ascrivibili al mercato regolamentato, sono infatti state identificate due distinte obbligazioni di fare, costituite dai servizi relativi all'assistenza al traffico aereo di rotta e dai servizi relativi all'assistenza al traffico aereo di terminale. Entrambe le obbligazioni di fare vengono adempiute over time e la misurazione dell'adempimento è rappresentata dal metodo dell'output costituito dalle unità di servizio assistite. Il balance, limitatamente alle componenti rilevate nell'esercizio, rappresenta la variable consideration fattorizzata nel transaction price di ciascuna obbligazione di fare, ascrivibile ai servizi erogati nell'ambito degli stream di rotta e di terminale, e permette di misurare l'effettivo valore della performance erogata a beneficio del cliente. Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi. Per tale ragione, la Società rettifica il prezzo dell'operazione per tenere conto del valore temporale del denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell'esercizio, rappresentano variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversati nella tariffa futura. I crediti e debiti per balance, imputati nella tariffa dell'esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell'ambito dei crediti/debiti commerciali, correnti e non, e separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno alla Società ed il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente, applicando le aliquote fiscali in vigore. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate dalla Società in accordo con IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con ENAV il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Società e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Società o di sue società correlate, nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche (compresi i relativi Amministratori) e i loro stretti familiari, di ENAV e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate. Per parti correlate interne si intendono le entità controllate da ENAV. Per parti correlate esterne si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante

quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 30 del Bilancio di Esercizio.

Conversione delle poste in valuta

Le attività e le passività derivanti da operazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale di ENAV sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio tali attività e le passività vengono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel conto economico.

Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio di esercizio, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo nel bilancio d'esercizio.

Ai fini di una migliore comprensione del bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio o fattispecie contabili che risentono di una significativa componente di giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni adottate nel processo di valutazione, nel rispetto dei principi contabili internazionali.

Misurazione ricavi per Balance

La misurazione dei ricavi di esercizio integrati dalla rilevazione dei Balance dell'anno, i quali misurano prestazioni già erogate da parte di ENAV, richiede da parte della direzione aziendale l'utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al

balance negli esercizi successivi a quello di maturazione, nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance dell'anno, la direzione aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora le medesime previsioni subiscano delle variazioni, l'importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.

Riduzione di valore e recuperabilità partecipazioni

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi sia un'evidenza obiettiva che le partecipazioni abbiano subito una riduzione di valore.

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, come previsto dal principio contabile internazionale IAS 27.

Le analisi condotte dal management richiedono la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo, analisi dei principali indicatori di mercato.

La valutazione del valore attuale dei flussi finanziari richiede un ampio utilizzo da parte del management di stime significative e assunzioni. Si ritiene che le stime di tale valore siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo del predetto valore potrebbero produrre valutazioni diverse.

Con riferimento alla valutazione circa l'evidenza obiettiva di perdite per riduzione di valore riferite alla partecipazione in Techno Sky e in IDS AirNav, la verifica viene effettuata determinando il valore d'uso delle partecipazioni sulla base del modello del discounted cash flow.

Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa relativi ad un orizzonte temporale di 5 anni (2020-2024) e sono tratti dal Piano economico-finanziario (2018-2022) e sono tratti dal Piano economico finanziario approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione oltre che dalla Capogruppo in data 18 febbraio 2020 tenuto conto anche del budget approvato per l'anno 2020. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche.

Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti:

  • definizione di un NOPAT (Net operating Profit After taxes) sviluppato sulla base della media dei 5 anni di previsione esplicita (2020-2024);
  • ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;

  • saldo di capitale circolante pari a 0;

  • il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato per la determinazione del valore residuo (tasso "g"), è stato stimato pari all' 1,2% in coerenza con la revisione delle stime di crescita per l'Italia.

In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati quest'ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare, il tasso di attualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk premium e il market risk premium sono stati determinato in base a doti osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.

Con riferimento alla valutazione della partecipazione nella società Enav North Atlantic, si sottolinea come la stessa sia stata costituita per la realizzazione dell'investimento nella società di diritto statunitense Aireon LLC, pertanto la recuperabilità del valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic LLC sottende le analisi recuperabilità dei valori riferibili all'investimento effettuato in quest'ultima. Considerando che la partecipazione di Aireon LLC sul bilancio consolidato è valutata al fair value con imputazione dei relativi adeguamenti nell'ambito del conto economico complessivo consolidato, al netto degli effetti della fiscalità differita, per la completa disamina del processo di analisi si rimanda alla sezione "Uso di stime e giudizi del Management" contenuta nel bilancio consolidato.

Nel paragrafo n. 7 Partecipazioni vengono fornite le informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dalla Società.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri.

Fondi rischi

La Società iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio di esercizio.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti della Società in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL) e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Con riferimento al modello ECL la Società ha utilizzato una combinazione di input interni ed esterni basati su analisi storiche opportunamente aggiustati per elementi forward looking. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

4. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società

I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2019 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2018, fatta eccezione per l'adozione del nuovo principio IFRS 16 in vigore dal 1° gennaio 2019. Diverse altre modifiche ed interpretazioni si applicano per la prima volta nel 2019, ma non hanno prodotto impatti sul bilancio di esercizio della Società. Di seguito viene rappresentato l'effetto associato alla prima adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 sul bilancio di esercizio.

IFRS 16 Leases

Il principio IFRS 16 Leases, emesso il 13 gennaio 2016, ha sostituito il precedente standard IAS 17 Leases ed interpretazioni correlate, e definito i criteri per il riconoscimento, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing per entrambe le parti di un contratto, quali il locatario (Lessee) ed il locatore (Lessor). Il nuovo principio, omologato in data 9 novembre 2017, è stato applicato dal 1° gennaio 2019, in considerazione che la Società non ha optato per l'early adoption.

Pur mantenendo la definizione di contratto di leasing già prevista da IAS 17, il principale cambiamento introdotto dall'IFRS 16 consiste nell'introduzione del concetto di controllo nell'ambito della definizione stessa. In particolare, l'IFRS 16 richiede di valutare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività per un determinato periodo di tempo. Il principio elimina la classificazione tra leasing operativo e finanziario ed introduce un unico metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di leasing.

Alla data di decorrenza del leasing, il locatario deve rilevare una passività per l'obbligo a effettuare i pagamenti dovuti per il leasing (lease liability) e un'attività consistente nel diritto all'utilizzo del bene sottostante durante la durata del leasing (right of use). Il locatario deve inoltre rilevare gli interessi relativi alla passività del leasing separatamente dagli ammortamenti dell'attività consistente il diritto d'uso.

Il locatario ridetermina l'ammontare della passività del leasing al verificarsi di talune circostanze, quali, la modifica della durata del leasing, la variazione del valore dei pagamenti futuri dovuti a fronte del cambiamento di un indice utilizzato per determinare tali pagamenti. In generale, la rideterminazione della lease liability comporta la corrispondente rettifica del right of use.

Con riferimento alla rilevazione dei contratti di leasing nel bilancio del locatario, il principio prevede due tipologie di esenzione: leasing di modesto valore e contratti di locazione di durata pari o inferiore a 12 mesi.

Sintesi degli impatti di prima adozione al 1° gennaio 2019

ENAV ha adottato l'IFRS 16 utilizzando il metodo di adozione retrospettico modificato, con la data di applicazione iniziale al 1 ° gennaio 2019. Secondo tale metodo, il principio viene applicato retroattivamente con l'effetto cumulativo di prima adozione rilevato alla data di applicazione iniziale. La Società si è inoltre avvalsa di taluni espedienti pratici per i contratti di leasing aventi, alla data di prima applicazione, una durata pari o inferiore a 12 mesi ed in cui l'attività sottostante è di modesto valore, rispetto ai quali continuano ad essere imputatati i relativi costi a conto economico senza iscrizione del relativo diritto d'uso tra le attività.

ENAV intrattiene rapporti di lease riconducibili alle seguenti fattispecie contrattuali: contratti di noleggio/affitto relativi a fabbricati e siti secondari e/o strategici, autoveicoli in uso ai dirigenti, autoveicoli in uso al personale operativo presso i siti aeroportuali ed autoveicoli ad uso dei responsabili di talune sedi operative, oltre a fattispecie contrattuali minori. Nell'ambito della definizione della durata contrattuale, la Società ha considerato il c.d. periodo non cancellabile, tenendo in considerazione l'eventuale presenza di proroghe e/o rinnovi taciti e/o espliciti e la probabilità di esercizio degli stessi al fine di determinare l'effettiva durata del leasing. In sede di determinazione dei diritti d'uso sui canoni noleggio auto, ENAV ha considerato le sole componenti lease (noleggio puro), laddove la componente non-lease (servizi di manutenzione) continua ad essere imputata fra i costi operativi del conto economico. La Società ha altresì utilizzato il tasso di finanziamento marginale laddove non è stato possibile desumere agevolmente il tasso di interesse implicito negli accordi di leasing.

L'effetto derivante dall'applicazione dell'IFRS 16 da parte di ENAV al 1° gennaio 2019 viene di seguito rappresentato:

31.12.2018 IFRS 16 01.01.2019
1.020.987 3.124 1.024.111
55.797 0 55.797
147.121 0 147.121
28.106 0 28.106
72.796 0 72.796
1.324.807 3.124 1.327.931
742.437 0 742.437
705 0 705
2.067.949 3.124 2.071.073
1.139.897 (43) 1.139.854
337.253 2.489 339.742
246.887 0 246.887
584.140 2.489 586.629
14.924 678 15.602
328.988 0 328.988
343.912 678 344.590
2.067.949 3.124 2.071.073

Al 31 dicembre 2018 ENAV deteneva fattispecie contrattuali riconducibili al leasing operativo, con iscrizione a conto economico dei costi di noleggio/affitto tra i costi per godimento beni di terzi, in coerenza con lo IAS 17 mentre non deteneva attività relative a leasing finanziario.

L'effetto complessivo sul patrimonio netto di ENAV al 1° gennaio 2019, derivante dall'adozione del principio IFRS 16, risulta pari a negativi 43 migliaia di euro, per effetto di un incremento delle attività materiali al 1° gennaio 2019 derivante dall'iscrizione di diritti d'uso per 3.124 migliaia di euro e dall'iscrizione di passività finanziarie, rappresentative degli impegni nei confronti dei locatori, pari a complessivi 3.167 migliaia di euro. Le attività iscritte in sede di prima adozione sono riconducibili al contratto di locazione di sedi secondarie, per complessivi 2.024 migliaia di euro. La Società ha altresì iscritto diritti d'uso derivanti da contratti di noleggio pluriennale di autoveicoli ad uso dirigenti e personale operativo per 1.100 migliaia di euro.

Si riporta di seguito la riconciliazione tra l'ammontare dei pagamenti minimi futuri di leasing per contratti di leasing operativo non annullabili e il saldo dei debiti per leasing al 1° gennaio 2019:

(migliaia di euro)
Pagamenti per Leasing non annullabili al 31 dicembre 2018 3.475
Effetto attualizzazione al 1° gennaio 2019 (161)
Esclusione dei contratti di leasing "esenti" (147)
Debiti finanziari per leasing al 1° gennaio 2019 3.167

Nel corso dell'esercizio 2019 la Società ha rilevato ammortamenti su diritti d'uso per circa 713 migliaia di euro ed iscritto oneri finanziari per circa 55 migliaia di euro, a fronte di minori costi per godimento beni di terzi per 737 migliaia di euro. Tali effetti hanno inciso positivamente sull'EBITDA di ENAV.

Tali effetti economici sono principalmente ascrivibili ai diritti d'uso iscritti in sede di prima adozione al 1° gennaio 2019, essendo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019, altri elementi che hanno determinato incrementi nei diritti d'uso, quali l'iscrizione ulteriore di attività per noleggio automezzi da parte della Capogruppo per 47 migliaia di euro.

Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che non hanno prodotto impatti sul Bilancio di esercizio della Società

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili alla Società, a far data dal 1° gennaio 2019, ed improduttivi di effetti sul Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019.

  • Annuals Improvements to IFRS standard 2015-2017 Cycle emesso il 12 dicembre 2017, ed omologato in data 14 marzo 2019. Il documento, limitatamente agli impatti sul bilancio di esercizio, contiene le seguenti modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
  • IAS 12 Income Taxes Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity: le modifiche hanno chiarito che le conseguenze fiscali di pagamenti di strumenti finanziari classificati sotto forma di equity, dovrebbero essere riconosciuti in coerenza con transazioni o eventi passati;
  • IAS 23 Borrowing Costs Borrowing costs eligible for capitalisation: le modifiche chiariscono che un'entità deve trattare ogni prestito ottenuto per lo specifico qualifying asset alla stregua di fondi ottenuti non per uno specifico asset, qualora siano state effettuate sostanzialmente tutte le attività necessarie a configurare un qualifying asset per l'uso o la vendita.
  • Amendments to IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement: emesso il 7 febbraio 2018, ed omologato in data 13 marzo 2019. La modifica allo IAS 19 indirizza l'accounting in presenza di una modifica, riduzione o regolamento di un piano (cd. "employee benefit") durante un reporting period. Le modifiche allo IAS 19 richiedono alle entità di utilizzare ipotesi attuariali aggiornate nel determinare il service cost ed il net interest per i reporting period successivi alla predetta modifica; diversamente la modifica al principio non indirizza l'accounting delle "significant market fluctuations" in assenza di modifiche ad un piano.
  • Amendments to IAS 28 Long-Term Interests in Associates and Joint Ventures: emesso il 12 ottobre 2017, ed omologato l'8 febbraio 2019. La modifica chiarisce che un'entità applica IFRS 9, anziché le disposizioni

di IAS 28, alle interessenze detenute in una collegata o joint venture cui non viene applicato il metodo del patrimonio netto (long-term interest).

  • IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments: emesso il 7 giugno 2017, ed omologato il 23 ottobre 2018. L'interpretazione chiarisce i risvolti applicativi connessi al riconoscimento ed alla misurazione delle attività/passività fiscali in accordo con lo IAS 12 quando sussistono uno o più elementi di incertezza sul trattamento fiscale di una transazione. In particolare:
  • una società deve determinare se considerare ogni posizione fiscale incerta separatamente, o congiuntamente con altre, considerando quale approccio meglio asseconda la risoluzione dell'incertezza stessa considerando anche la prassi adottata per il filing dei dichiarativi alle autorità fiscali e le modalità di esame da parte di queste ultime;
  • una società deve assumere che l'autorità fiscale esaminerà documenti e tutte le informazioni necessarie correlate all'incertezza per la trattazione e risoluzione della stessa;
  • una società deve valutare la probabilità che un'autorità fiscale accetterà il trattamento fiscale proposto associato ad una transazione dal trattamento fiscale incerto. Se la probabilità di accettazione dell'autorità fiscale è elevata la società deve determinare le imposte coerentemente con il trattamento fiscale pianificato. Se la probabilità di accettazione è bassa la società deve riflettere l'incertezza nella stima delle imposte utilizzando uno dei seguenti metodi: i) most likely amount; ii) expected value. Se l'incertezza fiscale impatta le imposte correnti e differite, la società dovrà effettuare la miglior stima sia ai fini delle imposte correnti sia di quelle differite;
  • una società deve valutare ad ogni chiusura contabile se i fatti e le circostanze su cui si basava il giudizio si sono modificati nel corso del tempo dopo l'inception. In caso di cambiamenti di fatti e circostanze risulta applicabile IAS 8. Inoltre, una società deve applicare IAS 10 per stabilire se il cambiamento intervenuto tra la reporting date e la data di approvazione del bilancio possa essere un adjusting or non adjusting event.
  • IFRS 9 Prepayment features with negative compensation: emesso in data 12 ottobre 2017, ed omologato il 22 marzo 2018. La finalità delle modifiche è quella di indirizzare il tema della classificazione di particolari categorie di financial assets con possibilità di regolamento anticipato. Tali modifiche disciplinano la situazione in cui la parte che esercita l'opzione di regolamento anticipato di un'attività finanziaria potrebbe ricevere un compensation payment dall'altra parte. Tale fattispecie è definita negative compensation. Per effetto di un accordo di questo tipo, un finanziatore potrebbe essere costretto ad accettare un pagamento anticipato sostanzialmente inferiore dell'ammontare non incassato di capitale e interessi. L'attività finanziaria in questione deve essere misurata al costo ammortizzato oppure al fair value through OCI in base al modello di business di riferimento.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2019 e non adottati dalla Società in via anticipata.

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dalla Società negli esercizi successivi a quello chiuso al 31 dicembre 2019.

  • Amendment to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards: emesso il 29 marzo 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Il nuovo conceptual framework IFRS sostituirà il framework emesso nel 1989, già parzialmente rivisto nel corso del 2010. Il nuovo framework sarà applicabilea far data dal 1° gennaio 2020. Tale aggiornamento non apporterà modifiche a principi ed interpretazioni in vigore bensì introdurrà definizioni trasversali a diversi principi, guidance e parametri, in relazione ai concetti di measurement, presentation and disclosure e derecognition. Inoltre, saranno aggiornate le definizioni di asset e liabilities ed i criteri di recognition delle stesse e verranno chiariti i criteri generali di redazione del bilancio per gli IFRS adopters, con particolare riferimento alle nozioni di prudence, stewardship, measurement uncertainty, substance over form.
  • Amendment to IAS 1 and IAS 8 Definition of Material: emesso il 31 ottobre 2018 ed omologato il 29 novembre 2019. Le modifiche ai suddetti principi afferiscono ad una nuova definizione di materialità, secondo cui un'informazione è materiale se omettendola, esponendola in modo inesatta oppure offuscandola, ci si attende che possa influenzare ragionevolmente le decisioni economiche degli stakeholders. Il concetto di materialità dipende dalla natura e dalla magnitudo dell'informazione e/o da entrambi i suddetti elementi. Il principio sarà applicabile a partire dal 1° gennaio 2020 ed è concessa l'early adoption.
  • Amendment to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7 Interest Rate Benchmark Reform: emesso il 26 settembre 2019, ed omologato il 15 gennaio 2020. Le modifiche riguardano le questioni che incidono sull'informativa finanziaria nei periodi precedenti la sostituzione di un indice di riferimento esistente con un tasso di interesse alternativo. Tali emendamenti forniscono indicazioni circa le valutazioni altamente probabili e prospettiche richieste da IFRS 9 e dallo IAS 39 per le relazioni di copertura che sono influenzate dalle incertezze della riforma IBOR. Con il medesimo obiettivo, le modifiche forniscono indicazioni circa la valutazione retrospettica ai sensi dello IAS 39. Le eccezioni descritte negli emendamenti si applicano solo alle relazioni di copertura direttamente interessate dalle incertezze della riforma IBOR. Le suddette modifiche al principio saranno applicabili a partire dal 1° gennaio 2020 ed è concessa l'early adoption.
  • Amendment to IAS 1 Presentation of Financial Statements Clarification of Liabilities as Current or Noncurrent: emesso il 23 gennaio 2020. Le modifiche chiariscono i requisiti per la classificazione delle passività tra le passività correnti o non correnti. Più in dettaglio:
  • - le condizioni esistenti alla fine del periodo di riferimento sono quelle che verranno utilizzate per determinare se esiste un diritto a differire il regolamento di una passività;

  • - le aspettative della Direzione in merito agli eventi successivi alla data di bilancio non sono rilevanti (ad esempio in caso di violazione di un patto o in caso di regolamento anticipato);

  • - l'amendment chiarisce le circostanze che sono considerate settlement di una passività.

Le suddette modifiche al principio saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2022.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria

5. Attività materiali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente:

Attrezzature Attività
Terreni e Impianti e ind.li e materiali in
(migliaia di euro) fabbricati macchinari comm.li Altri beni corso Totale
Costo storico 519.484 1.912.936 314.494 308.853 198.462 3.254.229
Fondo ammortamento (218.575) (1.465.196) (264.332) (285.139) 0 (2.233.242)
Valore residuo al 31.12.2018 300.909 447.740 50.162 23.714 198.462 1.020.987
Incrementi 16.516 64.994 13.750 6.947 104.060 206.267
Incrementi per diritti d'uso - costo storico 2.314 0 0 1.446 0 3.760
Incrementi per diritti d'uso - fondo amm.to (290) 0 0 (300) 0 (590)
Alienazioni - costo storico (263) (2.602) (4.255) (5.180) 0 (12.300)
Alienazioni - fondo amm.to 195 2.598 4.214 5.180 0 12.187
Riclassifiche 0 (28) (45) 0 (101.908) (101.981)
Svalutazioni 0 (119) 0 0 0 (119)
Ammortamenti (19.848) (89.877) (12.086) (7.692) 0 (129.503)
Totale variazioni (1.376) (25.034) 1.578 401 2.152 (22.279)
Costo storico 538.051 1.975.059 323.907 312.066 200.614 3.349.697
Fondo ammortamento (238.518) (1.552.353) (272.167) (287.951) 0 (2.350.989)
Valore residuo al 31.12.2019 299.533 422.706 51.740 24.115 200.614 998.708

Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 22.279 migliaia di euro per i seguenti eventi:

  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 129.503 migliaia di euro (131.860 migliaia di euro nel 2018) di cui riferiti ai diritti d'uso per 713 migliaia di euro;
  • gli incrementi per diritti d'uso rilevati in conformità al principio contabile IFRS 16 riguardano la locazione di una sede secondaria di ENAV e le auto aziendali per un valore netto al 1° gennaio 2019 pari a 3.124 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio sono state iscritte altre auto aziendali;
  • gli incrementi delle attività materiali per complessivi 206.267 migliaia di euro, di cui 102.207 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) la nuova architettura di torre per l'aeroporto di Milano Malpensa che comprende le strisce elettroniche, la nuova interfaccia per la visualizzazione del sistema di sorveglianza radar aeroportuale e un nuovo fusore dei dati di sorveglianza, ossia quella parte del sistema che elabora e decide quale sia la traccia migliore da visualizzare sullo schermo radar. Sono stati uniti ed integrati in 4 monitor tutti i sistemi essenziali per il lavoro in torre; ii) l'ammodernamento e l'adeguamento del sistema di comunicazione VCS (Voice Communication System) per vari siti aeroportuali; iii) la nuova centrale elettrica dell'aeroporto di Catania; iv) l'adeguamento dei sistemi meteo all'emendamento 74 ICAO di diversi siti aeroportuali tra cui quello dell'aeroporto di Roma Fiumicino; v) l'integrazione del sistema ERATO (En-Route Air Traffic Organizer), che supporta il controllore nella gestione del traffico aereo individuando i potenziali conflitti

e mettendo in evidenza gli elementi da valutare per la soluzione degli stessi ed acquisizione del relativo tool; vi) la manutenzione delle infrastrutture presenti su tutto il territorio nazionale; vii) l'ammodernamento dei sistemi di radioassistenza su diversi siti aeroportuali; viii) il nuovo radar di superficie per l'aeroporto di Milano Malpensa; ix) la manutenzione evolutiva su vari sistemi. Gli incrementi per 104.060 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) il programma 4-flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica Air Traffic Management (ATM) degli ACC basata su concetti operativi di Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Con riferimento al sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight, che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA, è stato avviato lo sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4-flight; ii) il programma di automazione del funzionamento delle torri di controllo verso una gestione full-electronic su sei aeroporti; iii) la costruzione del blocco tecnico dell'aeroporto di Genova; iv) gli interventi di ammodernamento e di adeguamento dei sistemi di registrazione fonia aeroportuali; v) la nuova torre e blocco tecnico per l'aeroporto di Treviso.

  • i decrementi netti per riclassifiche di complessivi 101.981 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 102.207 migliaia di euro, per 379 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio e all'aumento per 654 migliaia di euro a seguito della riclassifica dalla voce attività immateriali;
  • le svalutazioni delle attività materiali di 119 migliaia di euro sono state effettuate su alcuni beni considerati non più utilizzabili.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 290.920 migliaia di Euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09, e dai progetti finanziati in ambito europeo. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 9.023 migliaia di Euro.

6. Attività immateriali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività immateriali al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente:

Diritti di
brevetto ind.le e Attività
di ut.ne opere Altre attività immateriali in
(migliaia di euro) ingegno immateriali corso Totale
Costo storico 143.411 2.085 40.134 185.630
Ammortamento accumulato (127.748) (2.085) 0 (129.833)
Valore residuo al 31.12.2018 15.663 0 40.134 55.797
Incrementi 9.528 0 13.723 23.251
Alienazioni 0 0 0 0
Riclassifiche 0 0 (10.182) (10.182)
Svalutazioni 0 0 0
Ammortamenti (10.129) 0 0 (10.129)
Totale variazioni (601) 0 3.541 2.940
Costo storico 152.939 2.085 43.675 198.699
Ammortamento accumulato (137.877) (2.085) 0 (139.962)
Valore residuo al 31.12.2019 15.062 0 43.675 58.737

Le attività immateriali ammontano a 58.737 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento netto di 2.940 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:

  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 10.129 migliaia di euro (8.469 migliaia di euro nel 2018);
  • gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 23.251 migliaia di euro di cui 9.528 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti i software e le licenze a supporto dei sistemi gestionali ed operativi e i sistemi a supporto dell'attività operativa in ambito SESAR. Per 13.723 migliaia di euro l'incremento è riferito a progetti di investimento in corso di esecuzione tra cui si evidenziano le attività legate al sistema gestionale ERP Oracle in un'ottica di implementazione di uno stesso sistema tra le società del Gruppo ENAV;
  • i decrementi delle attività immateriali per 10.182 migliaia di euro sono riferiti per 9.528 migliaia di euro ai progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria e per 654 migliaia di euro alla riclassifica di beni nell'ambito delle attività materiali.

7. Partecipazioni

La voce partecipazioni ammonta a 188.248 migliaia di euro e registra nell'esercizio la seguente movimentazione:

(migliaia di euro) 31.12.2018 Incrementi Decrementi 31.12.2019
Partecipazioni in:
imprese controllate 146.955 41.126 0 188.081
altre imprese 167 0 0 167
Totale 147.122 41.126 0 188.248

L'incremento delle partecipazioni in imprese controllate di 41,1 migliaia di euro è interamente riferito all'acquisto della società di nuova costituzione denominata IDS AirNav S.r.l., a cui è stato conferito il ramo di azienda della Divisione Aeronavigazione da parte della IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A. in data 28 giugno 2019, con efficacia a decorrere dal 2 luglio 2019, in adempimento agli obblighi assunti nel contratto preliminare di compravendita di partecipazioni firmato tra le parti il 27 maggio 2019. Ad esito della maggior parte degli adempimenti previsti, in data 18 luglio 2019 ENAV ha sottoscritto l'atto di acquisto dell'intero capitale sociale di IDS AirNav da IDS Ingegneria dei Sistemi e un addendum al contratto preliminare, al fine di tenere conto degli adempimenti non ancora formalizzati, che hanno comportato una trattenuta sul pagamento del prezzo di acquisto provvisorio della partecipazione per 3,1 milioni di euro. Il prezzo di acquisto della partecipazione è stato inizialmente di 41,07 milioni di euro, pagato per 33,8 milioni di euro all'atto della sottoscrizione dell'atto di acquisto delle quote e, oltre all'importo sopra riportato, sono stati trattenuti a garanzia conformemente al preliminare, 2,1 milioni di euro pagabili per il 50% a 12 mesi dalla stipula e l'altro 50% a 24 mesi dalla stipula. In sede di definizione della situazione patrimoniale alla data di esecuzione avvenuta nel mese di settembre 2019, è stato riconosciuto un conguaglio di 53 migliaia di euro, che porta il valore della partecipazione a 41,12 milioni di euro, e pagato l'importo di 2,1 milioni di euro.

Il valore di carico della partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre 2019, al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 14,5% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari all'1,2%, coerente con la revisione delle stime di crescita per l'Italia.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico-finanziario 2020-2024 predisposto dalla società controllata, tenendo conto del budget, già approvato dal management di IDS AirNav e da ENAV in data 18 febbraio 2020. Il piano registra nel periodo di riferimento un buon livello di crescita dei ricavi, trainata da una previsione in crescita delle attività di vendita e da una dinamica di costi in lieve incremento. Il volume dei costi del periodo mostra valori contenuti anche per effetto del mix dei ricavi, principalmente caratterizzati dalla vendita di licenze software, piuttosto che dall'erogazione di servizi (quali training e consulenza). I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura Strategic Marketing di ENAV. Ad esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione della partecipazione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore.

Nell'ambito delle partecipazioni in imprese controllate è iscritta la quota totalitaria in Enav North Atlantic, società di diritto americano costituita nella forma giuridica di una Limited Liability Company, che ha assunto gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013 per l'acquisto del 12,5% delle quote di Aireon, azienda statunitense del gruppo Iridium, che ha per oggetto sociale la fornitura

di servizi strumentali alle attività di sorveglianza della navigazione aerea per mezzo di apposito apparato, definito "payload", installato a bordo dei 66 satelliti operativi Iridium che permetteranno di mettere a disposizione il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il traffico aereo con una copertura di sorveglianza nei punti oggi non coperti dai radar. L'acquisto della partecipazione si è realizzato mediante il versamento di quattro tranche, l'ultima delle quali è stata regolata nel 2017, per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota detenuta al 31 dicembre 2019 del 9,14% che, per effetto di una clausola di redemption prevista tra gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement, è prevista salire al 11,1%. La quota di partecipazione destinata ad ENAV post-redemption risulta inferiore rispetto a quanto previsto dagli accordi sottoscritti nel 2013 a causa degli effetti diluitivi connessi all'ingresso del service provider britannico NATS nella compagine sociale di Aireon LLC nel corso del 2018.

Al 31 dicembre 2019 il valore della partecipazione in Enav North Atlantic ammonta a 47.553 migliaia di euro. Il valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic riflette le assunzioni di recuperabilità sottese alla determinazione del fair value dell'investimento in Aireon LLC, riportate nell'ambito della nota n. 9 Partecipazioni in altre imprese al bilancio consolidato.

Nell'ambito della voce partecipazioni in imprese controllate è iscritta la quota totalitaria in Techno Sky per complessivi 99.224 migliaia di euro. Tale valore di carico della partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre 2019, al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto. Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano economico finanziario 2020-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky e della controllante il 18 febbraio 2020, tenuto conto anche del budget per l'anno 2020. I predetti flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito sono state sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale. Il valore recuperabile è stato calcolato attualizzando i flussi operativi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF). Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 8,4% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi, in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari all'1,2%, coerente con le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento.

Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore.

Tra le partecipazioni in imprese controllate vi è inoltre la quota del 100% nella partecipazione in Enav Asia Pacific con sede a Kuala Lumpur in Malesia e il 60% della società D-Flight S.p.A.

La partecipazione in altre imprese si riferisce alla quota di partecipazione del 16,67% nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, per un

ammontare pari a 167 migliaia di euro. Nel mese di maggio 2019 sono stati incassati i dividendi deliberati dalla ESSP per un ammontare di 417 migliaia di euro.

Per i commenti relativi all'andamento delle società controllate nel corso dell'esercizio 2019, si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.

Il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2019, con l'indicazione della quota posseduta e del relativo valore di carico, è di seguito riportato:

Denominazione Sede Data
bilancio
Capitale
Sociale
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
Netto al
31.12.2019
quota di
partecipazio
ne
Patrimonio netto
di pertinenza
Valore
contabile al
31.12.2019
Imprese controllate
Techno Sky S.r.l. Roma 31.12.2019 1.600 13.194 33.451 100% 33.451 99.224
IDS AirNav Roma 31.12.2019 500 3.392 4.797 100% 4.797 41.126
D-Flight Roma 31.12.2019 83 (493) 6.147 60% 3.688 50
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur 31.12.2019 127 906 4.178 100% 4.178 127
Enav North Atlantic Miami 31.12.2019 44.974 391 54.865 100% 54.865 47.554

Il dettaglio della partecipazione classificata nelle attività destinate alla dismissione che evidenziano un valore del patrimonio netto contabile superiore rispetto al valore contabile è di seguito riportato:

Patrimonio quota di Valore
Data Capitale Utile/(perdita) Netto al partecipazio Patrimonio netto contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2019 ne di pertinenza 31.12.2019
Imprese classificate tra le attività
destinate alla dismissione
Consorzio Sicta in liquidazione Napoli 31.12.2019 1.03
3
(56) 1.395 60% 837 705

8. Attività finanziarie correnti e non correnti

Le attività finanziarie correnti e non correnti ammontano rispettivamente a 30.019 migliaia di euro e 3.431 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio 2019, rispetto al 31 dicembre 2018, le seguenti variazioni:

31.12.2019 31.12.2018 variazioni
Attività Attività Attività
Attività non Attività non Attività non
(migliaia di euro) corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 30.009 3.346 33.355 9.001 28.105 37.106 21.008 (24.759) (3.751)
Strumenti finanziari derivati 10 85 95 6 0 6 4 85 89
Totale 30.019 3.431 33.450 9.007 28.105 37.112 21.012 (24.674) (3.662)

Le attività finanziarie correnti registrano un incremento netto di 21 milioni di euro per le seguenti variazioni: i) classificazione nell'ambito della voce corrente dei due titoli di Stato BTP, rilevati al costo ammortizzato e da detenere fino a scadenza, per un valore nominale complessivo di 25 milioni di euro, in scadenza rispettivamente il 15 ottobre 2020 e il 1° novembre 2020. Il valore iscritto al 31 dicembre 2019 è pari a 24,97 milioni di euro; ii) erogazione di un finanziamento infragruppo di 5 milioni di euro con scadenza il 30 giugno 2020 e su cui maturano interessi al 2%, alla controllata IDS AirNav per dotarla della della liquidità necessaria

per le attività operative; iii) scadenza nel mese di dicembre 2019 del time deposit vincolato della durata di un anno pari a 9 milioni di euro su cui sono maturati interessi annui allo 0,30%.

Le attività finanziarie non correnti registrano un decremento netto di 24,7 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente per la classificazione nell'ambito delle attività correnti dei due titoli di Stato BTP per 24,9 milioni di euro. La voce si incrementa, invece, sia per gli interessi maturati sul finanziamento infragruppo erogato nel 2017 alla controllata Enav North Atlantic ad un tasso annuo del 2,5%., finanziamento da rimborsare in unica soluzione al 31 dicembre 2021, con facoltà di estinzione anticipata e per 85 migliaia di euro dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario stipulato da ENAV con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd. Lo strumento finanziario presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 34 per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

9. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite, sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).

31.12.2018 Incr.to/decr.to con impatto a CE Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2019
(migliaia di euro) Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporane
e
Imposte
antic/differ.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 26.801 6.431 (70) (17) 0 0 26.731 6.414
Svalutazione rimanenze 9.566 2.296 339 81 0 0 9.905 2.377
Attualizzazione crediti 272 66 (137) (33) 0 0 135 33
Attualizzazione TFR 724 175 0 0 2.343 562 3.067 737
Quota TFR non deducibile 186 45 0 0 0 0 186 45
Fair value derivato 4 1 0 0 0 0 4 1
Altri 256 61 (6) (1) 0 0 250 60
Totale 37.809 9.075 126 30 2.343 562 40.278 9.667
Passività per imposte differite
Altri 5.008 1.202 739 178 0 0 5.747 1.380
Attualizzazione debiti 568 137 317 76 0 0 885 213
Effetto fiscale IFRS conversion 2.401 715 (85) (28) 0 0 2.316 687
Fair value derivato 2.580 619 0 0 96 23 2.676 642
Totale 10.557 2.673 971 226 96 23 11.624 2.922

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che presentano a fine 2019 un saldo pari rispettivamente a 9.667 migliaia di euro e 2.922 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • l'utilizzo e nuova iscrizione dei fondi rischi tassati e del fondo svalutazione crediti per gli eventi commentati alle note n. 11 e 17, con un effetto netto di reversal a conto economico di 17 migliaia di euro;
  • al rigiro a conto economico della fiscalità differita associata all'attualizzazione dei crediti e debiti per balance per la quota di competenza dell'esercizio. La voce si è inoltre movimentata per la rilevazione della fiscalità differita associata ai balance iscritti nel 2019;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo una perdita attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • al reversal e nuova iscrizione degli interessi di mora dell'esercizio con un effetto netto negativo a conto economico di 66 migliaia di euro.

La Società ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.

10. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti ammontano a 23.164 migliaia di euro, invariati rispetto all'esercizio precedente, e si riferiscono al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 per effetto della mancata deduzione dell'Irap riguardante le spese sostenute per il personale dipendente e assimilato, come da istanza di rimborso presentata il 6 marzo 2013. In particolare, il diritto di rimborso trae origine dall'art. 2 del D.L. 201/2011 che ha ammesso la deducibilità analitica dal reddito d'impresa dell'IRAP, precedentemente ammessa nella misura del 10% dell'imposta versata, decreto successivamente integrato con il D.L. n. 16 del 2012 che, all'art. 4 comma 12 ha esteso tale possibilità anche ai periodi di imposta precedenti con decorrenza dal periodo di imposta 2007. In coerenza con quanto previsto dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che prevede rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti.

I crediti tributari correnti ammontano a 4.014 migliaia di euro e registrano un decremento di 12.853 migliaia di euro sia per il minor credito IVA che per l'azzeramento del credito IRES.

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Credito verso erario per IVA 3.753 10.373 (6.620)
Credito IRAP 58 0 58
Credito IRES 0 6.232 (6.232)
Credito per altre imposte correnti 203 262 (59)
Totale 4.014 16.867 (12.853)

Il credito verso erario per IVA che ammonta a 3.753 migliaia di euro, registra una variazione negativa di 6.620 migliaia di euro per l'incasso di 7 milioni di euro riferito al credito iva chiesto a rimborso a valere sull'esercizio 2017, effetto in parte compensato dall'IVA a credito maturata nell'esercizio per prestazioni ricevute da professionisti di circa 412 migliaia.

Il credito IRAP presenta un saldo di 58 migliaia di euro quale differenza tra gli acconti versati nell'esercizio, pari a 7.150 migliaia di euro, e l'imposta rilevata nel 2019 dalla Società che ammonta a 7.092 migliaia di euro. Il credito IRES si è azzerato nell'esercizio a seguito dell'imposta di competenza del 2019 pari a 34.069 migliaia di euro, risultata superiore rispetto al credito emerso nel 2018 e gli acconti versati nel 2019 per complessivi 26.649 migliaia di euro.

11. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 199.676 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, a 9.613 migliaia di euro, entrambi in decremento rispetto all'esercizio precedente, come dettagliato nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 152.851 150.841 2.010
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 12.114 13.076 (962)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 17.519 18.728 (1.209)
Crediti per Balance 16.098 80.089 (63.991)
228.582 292.734 (64.152)
Fondo svalutazione crediti (28.906) (28.393) (513)
Totale 199.676 264.341 (64.665)
Crediti commerciali non correnti
Crediti verso clienti 1.480 2.214 (734)
Crediti per Balance 8.133 16.234 (8.101)
Totale 9.613 18.448 (8.835)

Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2019, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 106.877 migliaia di euro (106.226 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e 45.974 migliaia di euro (44.615 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) al lordo del fondo svalutazione crediti. L'incremento di 2.010 migliaia di euro, in presenza di un fatturato non scaduto tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, è riferito sia a crediti verso società fallite che verso vettori aerei che pagano in ritardo. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 133.816 migliaia di euro (132.152 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).

Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 12.114 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2019 e in decremento di 962 migliaia di euro,

rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente, per le minori unità di servizio sviluppate nel 2019. Il credito del 2018 pari a 13.076 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2018, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 65.100 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 52.024 migliaia di euro pagato nel mese di novembre 2019.

Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2018.

I Crediti verso altri clienti registrano un decremento netto di 1.209 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, sia per gli incassi registrati nel periodo che per la chiusura di un credito in contenzioso nei confronti di una società di gestione, di cui esistevano anche posizioni passive, reso possibile dalla transazione formalizzata tra le parti con il riconoscimento ad ENAV di un importo di 250 migliaia di euro.

Il credito classificato nell'ambito dei crediti verso clienti oltre i dodici mesi pari a 1.480 migliaia di euro, si riferisce al credito vantato verso l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, a cui è stato ceduto nel 2018 il complesso immobiliare denominato Academy con parte del prezzo dilazionato in quattro annualità di 750 migliaia di euro da versarsi al 28 giugno di ogni anno. Nel 2019 è stata incassata la prima quota e classificata nel breve quella con scadenza al 28 giugno 2020, le atre due quote rientrano, al netto dell'effetto attualizzazione, nei crediti oltre i dodici mesi. A garanzia del pagamento dilazionato l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna ha concesso ipoteca volontaria di primo grado per la stessa durata della dilazione sugli immobili oggetto di compravendita.

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 28.906 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2019:

(migliaia di euro)
31.12.2018
Incrementi
rilasci
cancellazioni 31.12.2019
Fondo svalutazione crediti
28.393
4.280
(2.399)
(1.368)
28.906

L'incremento dell'esercizio del fondo svalutazione crediti è riferito sia a posizioni oggetto di svalutazione totale a seguito del fallimento di alcuni vettori aerei europei che alle valutazioni richieste dal nuovo principio e riferite a posizioni scadute e non ancora incassate per le quali sono in corso varie iniziative per il recupero degli stessi. Il rilascio del fondo svalutazione crediti per 2.399 migliaia di euro si riferisce a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2019 e per 1.386 migliaia di euro alla cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol che comunque non pregiudica il diritto del recupero del credito. I rilasci vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il Credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 24.231 migliaia di euro (96.323 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e registra un decremento netto di 72.092 migliaia di euro a seguito del recupero in tariffa 2019 e connessa imputazione a conto economico dell'importo di 80.362 migliaia di euro e l'iscrizione dei balance positivi maturati nell'esercizio per 8.133 migliaia di euro. Tale importo è classificato nell'ambito dei crediti non correnti in quanto sarà oggetto di recupero negli esercizi successivi in conformità a quanto previsto nel piano di performance.

12. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino, rappresentate da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 60.681 migliaia di euro e registrano una variazione netta negativa di 302 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

(migliaia di euro) 31.12.2018 Incrementi Decrementi 31.12.2019
Magazzino fiduciario 64.966 3.371 (2.972) 65.365
Magazzino avl 4.841 852 (470) 5.223
Magazzino radiomisure 743 0 (743) 0
70.550 4.223 (4.185) 70.588
Fondo Svalutazione magazzino (9.567) (1.317) 977 (9.907)
Totale 60.983 2.906 (3.208) 60.681

L'incremento di 4.223 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni, dei sistemi meteo e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 379 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 4.185 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda sia gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi che l'azzeramento del magazzino radiomisure a seguito di beni non più utilizzabili nell'ambito dell'attività operativa.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 1.317 migliaia di euro, per parti di ricambio divenute obsolete, in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati, e si è decrementato di 977 migliaia di euro per lo smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno Sky che le gestisce per conto di ENAV.

13. Crediti e debiti verso imprese del gruppo

I crediti e debiti verso imprese del gruppo ammontano rispettivamente a 37.452 migliaia di euro (22.592 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e 68.631 migliaia di euro (56.385 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), entrambi in incremento, per 14.860 migliaia di euro e per 12.246 migliaia di euro.

Di seguito si riporta la composizione dei crediti verso imprese del gruppo:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti verso imprese del Gruppo
Techno Sky 36.940 22.488 14.452
Enav Asia Pacific 183 85 98
D-Flight 243 18 225
IDS AirNav 85 0 85
Consorzio Sicta in liquidazione 1 1 0
Totale 37.452 22.592 14.860

L'incremento della voce in oggetto è riferito principalmente alla controllata Techno Sky per il dividendo 2018 pari a 10.768 migliaia di euro, deliberato dall'assemblea del 18 aprile 2019 in sede di approvazione del bilancio 2018 e non ancora incassato.

Di seguito si riporta la composizione dei debiti verso imprese del gruppo:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti verso imprese del Gruppo
Techno Sky 67.169 56.385 10.784
IDS AirNav 1.462 0 1.462
Totale 68.631 56.385 12.246

L'incremento della voce per 12.246 migliaia di euro si riferisce principalmente ai rapporti intrattenuti con la controllata Techno Sky, per lo stanziamento di fatture da ricevere relative all'ultimo bimestre del canone di manutenzione sia dei sistemi operativi che non operativi, la manutenzione degli aiuti visivi luminosi, le attività legate a progetti di investimento per ENAV.

14. Altre attività correnti e non correnti

Le altre attività correnti ammontano a 46.200 migliaia di euro e le non correnti a 16.344 migliaia di euro, in decremento ambedue rispetto all'esercizio precedente.

La voce in oggetto è così composta:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Altri crediti correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 32.977 34.839 (1.862)
Credito verso il personale 3.460 3.669 (209)
Credito verso enti vari per progetti finanziati 9.508 21.595 (12.087)
Risconti attivi 354 659 (305)
Crediti diversi 2.646 2.704 (58)
48.945 63.466 (14.521)
Fondo svalutazione altri crediti (2.745) (3.024) 279
Totale 46.200 60.442 (14.242)
Altri crediti non correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 16.344 22.110 (5.766)
Totale 16.344 22.110 (5.766)

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento di 7.628 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente per l'incasso del progetto di investimento finanziato denominato 4-Flight nell'area dell'Area Control Center di Brindisi per 8,2 milioni di euro. Il decremento di tale credito iscritto nella voce altri crediti non correnti è dovuta all'assegnazione di alcuni progetti di investimento che nel 2018 non erano ancora stati avviati con conseguente rideterminazione dell'attualizzazione e dei tempi stimati di recupero.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.745 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti di ENAV, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. A seguito delle sentenze 745/2011 e 966/2012 della Corte dei Conti, che ha condannato i convenuti al pagamento delle somme, sono stati definiti alcuni piani di rientro per il recupero del credito. Nel 2019 sono stati incassati 279 migliaia di euro portati a riduzione del fondo. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari. Il credito verso enti vari per progetti finanziati, pari a complessivi 9.508 migliaia di euro, registra un decremento netto di 12.087 migliaia di euro principalmente per l'incasso dell'interim payment sui progetti finanziati Connecting European Facility (CEF) call 2014 e 2015 per 15,5 milioni di euro e all'iscrizione del credito sul progetto CEF call 2016 per 3,2 milioni di euro a valle della rendicontazione effettuata nel 2019. I risconti attivi si sono decrementati nell'esercizio di 305 migliaia di euro, principalmente per l'imputazione

a conto economico dell'ultima quota della commissione corrisposta alla Banca Nazionale del Lavoro per la concessione di una linea di credito committed della durata di tre anni con scadenza il 31 dicembre 2019.

15. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2019:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Depositi bancari e postali 429.885 308.171 121.714
Denaro e valori in cassa 29 35 (6)
Totale 429.914 308.206 121.708

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 429.914 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 121.708 migliaia di euro che, oltre alla dinamica degli incassi che dei pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, è stata influenzata dai seguenti eventi: i) il pagamento del dividendo per circa 108 milioni di euro; ii) il rimborso dei finanziamenti per 13,4 milioni di euro; iii) il pagamento al MEF di 52 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti; iv) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana e all'ENAC della quota degli incassi da core business di loro competenza per complessivi 23,2 milioni di euro; v) l'acquisizione dell'intero capitale sociale della partecipazione in IDS AirNav per 37,9 milioni di euro. Tali effetti sono stati in parte compensati dall'incasso netto dei contributi a valere sui progetti finanziati PON 2014-2020 e sui progetti Connecting Europe Facility, Sesar 2020 e altri minori per complessivi 31,3 milioni di euro, all'incasso del credito IVA a rimborso per 7 milioni di euro e dal rimborso del term deposit giunto a scadenza per circa 9 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.

16. Patrimonio netto

Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 che ammonta a 1.143.172 migliaia di euro.

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
Capitale sociale 541.744 541.744 0
Riserva legale 31.810 26.663 5.147
Altre riserve 438.706 437.560 1.146
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) (3.045) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (8.037) (6.256) (1.781)
Riserva Cash Flow Hedge 2.030 1.957 73
Riserva azioni proprie (4.973) (4.973) 0
Utili/(Perdite) portate a nuovo 33.056 43.312 (10.256)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 111.881 102.935 8.946
Totale Patrimonio Netto 1.143.172 1.139.897 3.275

In data 26 aprile 2019 in sede di assemblea ordinaria convocata, tra l'altro, per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018, è stato deliberato di destinare agli azionisti un dividendo complessivo di 0,1998 euro per azione corrispondente ad un valore complessivo di 108 milioni di euro. Tale importo è stato prelevato dal risultato di esercizio per 97,8 milioni di euro, dopo la destinazione del 5% pari a 5,1 milioni di euro a riserva legale, e per circa 10 milioni di euro dagli utili portati a nuovo.

Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 46,50% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,22% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2019 tutte le azioni sono sottoscritte e versate e non risultano emesse azioni privilegiate.

La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2019 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio per un importo pari a 5.147 migliaia di euro.

Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e la riserva è disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale e per 2,3 milioni di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management della società.

La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale. La variazione è relativa alla perdita attuariale emersa al 31 dicembre 2019.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta positiva di 73 migliaia di euro.

La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie acquistate nel corso dell'esercizio per complessivi n. 1.200.000 azioni proprie ad un prezzo medio di 4,14 euro per azione.

Gli Utili portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi. La variazione negativa di 10.256 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riguarda la distribuzione del dividendo 2018 per la parte prelevata dagli utili portati a nuovo e per 43 migliaia di euro dagli effetti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16.

L'utile di esercizio ammonta a 111.881 migliaia di euro.

Nella tabella seguente si riporta il prospetto di analisi delle riserve di patrimonio netto con indicazione della relativa possibilità di utilizzazione, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2427 del Codice Civile e dal principio IAS 1.

Possibilità di
(migliaia di euro) Importo utilizzazione
Riserve di capitale
Altre riserve 431.387 A, B, C
Riserve di utili
Riserva legale 31.810 indisponibile
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) indisponibile
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (8.037) indisponibile
Riserva Cash Flow Hedge 2.030 indisponibile
Riserva Stock Grant 2.346 indisponibile
Utili portati a nuovo 33.056 A, B, C
Totale riserve 489.547

A: aumento capitale sociale; B: copertura perdite; C: distribuzione ai soci.

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati da ENAV nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti ed il supporto allo sviluppo nel lungo periodo. In particolare, ENAV persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività della Società. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale.

17. Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 1.778 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti ammonta a 787 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente movimentazione:

Assorbimento a
conto
(migliaia di euro) 31.12.2018 Incrementi economico Utilizzi 31.12.2019
Fondo rischi per il contenzioso con il personale 920 268 0 (420) 768
Fondo rischi per altri contenziosi in essere 72 55 0 0 127
Altri fondi rischi 1.410 0 (527) 883
Totale fondi 2.402 323 (527) (420) 1.778

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 660 migliaia di euro, ha registrato nell'esercizio un decremento netto di 152 migliaia di euro, a seguito di contenziosi definiti con utilizzo del fondo per 420 migliaia di euro e nuovi accantonamenti per tener conto delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi di lavoro promossi a vario titolo. Al 31 dicembre 2019, il valore

complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della società possibile è pari a 0,3 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, classificato interamente nella quota a breve, registra nell'esercizio un incremento di 55 migliaia di euro per l'aggiornamento del rischio su un contenzioso con un fornitore. Al 31 dicembre 2019, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della società possibile è pari a 1,5 milioni di euro.

La voce altri fondi rischi, classificata interamente nelle passività non correnti, registra un decremento di 527 migliaia di euro per la nuova valutazione del rischio che ha permesso di liberare una quota pari a 527 migliaia di euro e mantenere un'altra parte legata al contenzioso a valere sul contratto per la realizzazione dell'ammodernamento dei sistemi di assistenza al volo dell'aeroporto di Parma.

18. Tfr e altri benefici ai dipendenti

Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 36.584 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, riguardanti l'ammontare da corrispondere ai dipendenti ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

La movimentazione del TFR e altri benefici ai dipendenti è riportata nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 35.475 37.703
Interest cost 354 524
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti 2.343 (1.162)
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (1.588) (1.590)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 36.584 35.475

La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 354 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari. L'utilizzo del fondo TFR per 1.588 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2019 una perdita attuariale per 2.343 migliaia di euro rispetto all'utile attuariale emerso nell'esercizio precedente.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo TFR al 31 dicembre 2019 poste a confronto con i valori utilizzati al 31 dicembre 2018:

31.12.2019 31.12.2018
Tasso di attualizzazione 0,77% 1,57%
Tasso di inflazione 1,20% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,400% 2,625%
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. Il tasso di inflazione utilizzato è stato determinato tenendo conto dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.

Di seguito si riporta l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

Passività per benefici definiti ai
dipendenti
(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Tasso di turnover + 1% 36.505 35.469
Tasso di turnover - 1% 37.113 35.773
Tasso di inflazione + 0,25% 37.354 36.159
Tasso di inflazione - 0,25% 36.243 35.077
Tasso di attualizzazione + 0,25% 35.909 34.757
Tasso di attualizzazione - 0,25% 37.710 36.501

La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 10,4 anni.

19. Passività finanziarie correnti e non correnti

Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) il prestito obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 con esposizione nelle passività correnti degli interessi passivi rilevati per competenza al 31 dicembre 2019; iii) le passività finanziarie per leasing emerse dall'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16.

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2018 posti a confronto con l'esercizio precedente e le relative variazioni:

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
(migliaia di euro) quota
corrente
quota non
corrente
Totale quota
corrente
quota non
corrente
Totale quota
corrente
quota non
corrente
Totale
Finanziamenti bancari 13.639 143.713 157.352 13.506 157.253 170.759 133 (13.540) (13.407)
Prestito obbligazionario 1.418 180.000 181.418 1.418 180.000 181.418 0 0 0
Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 783 1.828 2.611 0 0 0 783 1.828 2.611
Totale 15.840 325.541 341.381 14.924 337.253 352.177 916 (11.712) (10.796)

La seguente tabella riporta la composizione della Posizione Finanziaria netta al 31 dicembre 2019 confrontata con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.

di cui con parti di cui con parti
(migliaia di euro) 31.12.2019 correlate 31.12.2018 correlate
(A) Cassa 429.914 535 308.206 558
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 429.914 535 308.206 558
(E) Crediti finanziari correnti 30.009 0 9.001 0
(F) Debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (15.057) 0 (14.924) 0
(H) Altri debiti finanziari correnti (783) 0 0 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (15.840) 0 (14.924) 0
(J) Indebitamento finanziario corrente netto/Liquidità (D)+(E)+(I) 444.083 535 302.283 558
(K) Debiti bancari non correnti (143.713) 0 (157.253) 0
(L) Obbligazioni emesse (180.000) 0 (180.000) 0
(M) Altri debiti non correnti (1.828) 0 0 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (325.541) 0 (337.253) 0
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) 118.542 535 (34.970) 558
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 95 0 6 0
(Q) Crediti finanziari non correnti 3.346 0 28.106 0
(R) Posizione Finanziaria Netta ENAV (O)+(P)+(Q) 121.983 535 (6.858) 558

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2019 hanno registrato un decremento di 13.407 migliaia di euro a seguito dei rimborsi dei finanziamenti e degli effetti connessi al costo ammortizzato. Nello specifico i rimborsi hanno interessato i seguenti finanziamenti:

  • il rimborso delle due rate semestrali del finanziamento con BEI per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il 12 dicembre 2032;
  • il rimborso di due rate semestrali di un altro finanziamento con BEI per complessivi 8.084 migliaia di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029.

Le quote dei finanziamenti, da rimborsare nel 2020 in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra le passività correnti per complessivi 13.639 migliaia di euro comprensive degli effetti connessi al costo ammortizzato.

Al 31 dicembre 2019 la Società dispone di linee di credito di breve periodo uncommitted per 133 milioni di euro a cui si aggiunge la quota del finanziamento BEI a lungo termine di 70 milioni di euro, non ancora utilizzata, determinando liquidità disponibile per 203 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito di ENAV nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari Unicredit e Intesa San Paolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato.

Ammontare
utilizzato
Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
BNL-Bnp Paribas Fido - scoperto c/c 14.000 0 14.000 0 Euribor + spread
BNL-Bnp Paribas Linea di credito Committed 70.000 0 70.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi finanziari 49.000 0 49.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 55.000 0 55.000 0 Euribor + spread
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 250.000 180.000 70.000 157.334 Tasso fisso +
Totale anni 453.000 180.000 273.000 157.334 1,515/1,010

Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,70% tendenzialmente in linea al tasso risultante nell'esercizio precedente (1,66%).

In data 4 agosto 2015 ENAV ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.418 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 188,7 milioni di euro.

La Società ha stimato il fair value dello strumento utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider, applicando allo zero curve il Mid Z-spread della società (spread addizionale per la controparte ENAV).

I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 2.611 migliaia di euro, le passività finanziarie relative ai diritti d'uso iscritti in funzione del nuovo principio e coerenti con le scadenze contrattuali. Nel corso dell'esercizio il suddetto debito si è ridotto per i pagamenti effettuati.

20. Debiti commerciali correnti e non correnti

I debiti commerciali correnti ammontano a 129.340 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 9.021 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito dei movimenti avvenuti nelle voci rappresentate nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 97.310 82.933 14.377
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo 8.527 14.489 (5.962)
Debiti per balance 23.503 22.897 606
Totale 129.340 120.319 9.021
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 49.242 34.842 14.400
Totale 49.242 34.842 14.400

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività della Società registrano un incremento di 14,4 milioni di euro dovuto alle maggiori fatturazioni effettuate nel mese di dicembre 2019, rispetto all'esercizio precedente con conseguente riduzione nei pagamenti.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 8.527 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 5.962 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2018, per: i) la riduzione dell'importo di prefinancing sul progetto Connecting Europe Facility (CEF) call 2016 (11,4 milioni di euro) che, ha seguito della rendicontazione ha comportato l'imputazione a conto economico per le quote di competenza, la riclassifica nell'ambito dei risconti passivi per la parte imputata a progetti di investimento e l'iscrizione nell'ambito dei crediti verso altri delle quote da incassare a titolo di interim payment dalla Commissione Europea; ii) l'incasso del primo prefinancing sul progetto CEF call 2017 per 3,8 milioni di euro; iii) gli incassi dei prefinancing sul progetto Sesar 2020 wave2 per 1,5 milioni di euro.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 72.745 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 23.503 migliaia di euro e corrisponde all'importo che verrà imputato a conto economico nel 2020 in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario. L'incremento complessivo dei debiti per balance al 31 dicembre 2019 di 15 milioni di euro, è dovuto all'effetto netto tra le nuove iscrizioni effettuate nell'esercizio 2019 e riferiti principalmente ai balance inflazione di rotta e di terminale per complessivi 24,9 milioni di euro (in incremento di 7 milioni di euro rispetto al 2018), al balance per rischio traffico della seconda zona tariffaria per 6,2 milioni di euro (maggiore di 1,6 milioni di euro rispetto al 2018) e ai balance costi di Eurocontrol per 4,5 milioni di euro (in riduzione di 6 milioni di euro rispetto al 2018) e il rigiro a conto economico della quota del 2019, in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario, per complessivi 23,5 milioni di euro.

21. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un incremento di 14.753 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente tabella:

31.12.2019 31.12.2018 Variazioni
quota quota non quota quota non quota quota non
(migliaia di euro) corrente corrente Totale corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Acconti 93.410 0 93.410 80.985 0 80.985 12.425 0 12.425
Altri debiti 35.936 1.027 36.963 38.526 0 38.526 (2.590) 1.027 (1.563)
Risconti 8.158 175.523 183.681 7.304 172.486 179.790 854 3.037 3.891
Totale 137.504 176.550 314.054 126.815 172.486 299.301 10.689 4.064 14.753

La voce Acconti ammonta a complessivi 93.410 migliaia di euro e si riferisce per 88.290 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2019 per i servizi di rotta e di terminale e per 5.120 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. L'incremento netto di 12.425 migliaia di euro rilevato nell'esercizio è imputabile ai maggiori incassi ottenuti nel 2019 per i servizi di rotta e di terminale. Nel corso dell'esercizio si è, inoltre, proceduto a pagare l'Aeronautica Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per 18,8 milioni di euro; a compensare gli acconti Ami per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2018 con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pagato nel mese di novembre di 52 milioni di euro; a pagare l'ENAC per le quote di competenza riferite al 2018 per 4,4 milioni di euro.

Gli Altri debiti, che ammontano a 36.963 migliaia di euro registrano, rispetto all'esercizio precedente, un decremento netto di 1.563 migliaia di euro riferito da una parte al minor debito verso il personale per gli accantonamenti di competenza che, comprensivi del debito per ferie maturate e non godute, ammontano a 26.429 migliaia di euro (31.427 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e dall'altra dal debito iscritto nell'esercizio nei confronti di IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A. quale quote a garanzia trattenute nell'acquisto della società IDS AirNav S.r.l., di cui con scadenza oltre i dodici mesi per 1.027 migliaia di euro.

La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di cui la quota a breve rappresenta l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle quote imputate a conto economico, per 84.145 migliaia di euro (89.006 migliaia di euro al 31 dicembre 2018); ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 59.459 migliaia di euro (61.672 migliaia di euro al 31 dicembre 2018); iii) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF call 2014, 2015 e 2016 per un importo pari a 35.435 migliaia di euro (24.226 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) che ha registrato nell'esercizio un incremento per la rendicontazione dei progetti di investimento finanziati al 50% nell'ambito del programma CEF call 2016.

22. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a complessivi 29.468 migliaia di euro e sono così formati:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti tributari 13.987 7.129 6.858
Debiti verso istituti di previdenza 15.481 17.347 (1.866)
Totale 29.468 24.476 4.992

I Debiti tributari registrano un incremento di 6.858 migliaia di euro imputabile principalmente al debito per l'imposta corrente IRES che ammonta a 7.421 migliaia di euro e che nell'esercizio 2018 presentava un saldo a credito.

Il Debito verso istituti di previdenza registra un decremento di 1.866 migliaia di euro principalmente per i minori contributi maturati sugli accantonamenti del costo del personale rilevato per competenza e che ammonta a complessivi 7.128 migliaia di euro (8.655 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).

Informazioni sulle voci di Conto Economico

23. Ricavi da contratti con i clienti

I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa balance, ammontano complessivamente a 850.915 migliaia di euro in incremento di 14.486 migliaia di euro rispetto all'esercizio 2018, principalmente per il maggior traffico aereo registrato nell'esercizio.

Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti con i clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 15.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Ricavi di rotta 689.386 675.414 13.972 2,1%
Ricavi di terminale 231.067 222.580 8.487 3,8%
Esenzioni di rotta e di terminale 12.113 13.074 (961) -7,4%
Ricavi da mercato non regolamentato 5.324 6.048 (724) -12,0%
Totale Ricavi da attività operativa 937.890 917.116 20.774 2,3%
Balance (86.975) (80.687) (6.288) 8%
Totale ricavi da contratti con i clienti 850.915 836.429 14.486 1,7%

Ricavi di rotta

I Ricavi di rotta si attestano a 689.386 migliaia di euro e registrano un incremento del 2,1%, rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio che ha interessato tutte e tre le tipologie di traffico aereo (nazionale, internazionale e sorvolo) attestandosi a +6,6% rispetto al consuntivo 2018 (+9,3% 2018 su 2017). Tale incremento di traffico ha permesso di compensare la riduzione del 2,5% della tariffa applicata nel 2019 (Euro 77,96 nel 2019 contro Euro 79,98 nel 2018), decremento che si attesta a -4% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.

Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento di 774 migliaia di euro per le minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a -3,6% (-6,6% 2018 verso 2017), e la componente rettificativa per Balance, che comprende la quota iscritta nell'esercizio comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2019, e di conseguenza a conto economico nello stesso anno, e la variazione dei costi Eurocontrol, i ricavi di rotta si attestano complessivamente a 625.260 migliaia di euro, in incremento di 11.285 migliaia di euro, come di seguito rappresentato:

2018 Variazioni %
689.386 675.414 13.972 2,1%
9.673 10.447 (774) -7,4%
699.059 685.861 13.198 1,9%
(20.007) (12.909) (7.098) 55,0%
408 286 122 42,7%
(53.655) (54.668) 1.013 -1,9%
(73.254) (67.291) (5.963) 8,9%
625.805 618.570 7.235 1,2%
(545) (4.595) 4.050 -88,1%
625.260 613.975 11.285 1,8%
2019

Il balance di rotta incide negativamente per complessivi 73.254 migliaia di euro quale parte direttamente connessa con i ricavi generati nell'esercizio, in incremento di 5.963 migliaia di euro rispetto al 2018, e per ulteriori negativi 545 migliaia di euro quale conguaglio dei costi di Eurocontrol riferiti al 2018 che per 5,9 milioni di euro erano stati rilevati nel bilancio dell'esercizio precedente.

La variazione negativa della voce balance dell'anno è dovuta principalmente al balance legato all'inflazione che si è attestato a negativi 21.262 migliaia di euro (15.278 migliaia di euro nel 2018) quale effetto derivante dal meccanismo di calcolo tariffario che prevede un effetto trascinamento determinandone il valore a partire dal primo anno del piano di performance (2015) e in presenza di un'inflazione rilevata a consuntivo per l'anno 2019 pari a 0,6% (1,6% prevista nel piano di performance per il 2019). Non è emerso nell'esercizio il balance per rischio traffico a carico di ENAV, così come per il 2018, in quanto il delta tra le unità di servizio di rotta sviluppate nell'esercizio, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance, è risultato pari a +1,5% (- 1,25% nel 2018). Sono stati invece iscritti il balance per rischio traffico Eurocontrol, determinato secondo una logica di cost recovery sul traffico, che si attesta a negativi 781 migliaia di euro (positivi 633 migliaia di euro nel 2018) e il balance per delta costi Eurocontrol, non soggetto al meccanismo di cost-risk, per un ammontare negativo di 3,9 milioni di euro. Infine, grazie al raggiungimento dell'obiettivo di piano legato alla capacity di rotta, 0,021 minuti di ritardo per volo assistito rispetto al target di 0,11 minuti per volo assistito previsto a piano, è stato iscritto il balance per il bonus capacity pari a 6.991 migliaia di euro (6.859 migliaia di euro nel 2018).

L'utilizzo balance di rotta n-2, iscritto negli esercizi precedenti ed inserito in tariffa 2019, si attesta a 53.655 migliaia di euro in leggero decremento rispetto al 2018.

Ricavi di terminale

I Ricavi di terminale ammontano a 231.067 migliaia di euro e registrano un incremento del 3,8%, rispetto all'esercizio precedente, per l'andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +3,6% (+5,1% 2018 su 2017), compensando la riduzione tariffaria applicata nella seconda e terza zona di tariffazione.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +1,6% (+5,7% 2018 su 2017) con un andamento positivo del traffico aereo in ambito internazionale e un incremento tariffario dell'1,81% rispetto alla tariffa del 2018 (Euro 190,69 nel 2019 vs Euro 187,30 nel 2018). La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un buon andamento del traffico aereo gestito che si incrementa, in termini di unità di servizio, del 4,3% (+5,3% 2018 su 2017) sia in ambito di traffico aereo nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria nel 2019 del 2,71% con una tariffa pari a Euro 197,56 (Euro 203,06 nel 2018). La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento del traffico aereo gestito del +4,0% in termini di unità di servizio (+4,8% 2018 su 2017) con un positivo andamento sia in ambito nazionale che internazionale, compensando la riduzione tariffaria dello 0,37% con una tariffa pari a Euro 318,98 (Euro 320,18 nel 2018).

Considerando i ricavi di terminale anche con la componente dei voli esenti, che registra un decremento di 187 migliaia di euro per le minori unità di servizio assistite nell'esercizio che si attestano a -9,7% (+1,0% 2018 verso 2017), e con la componente rettificativa per Balance che comprende la quota iscritta nell'esercizio, comprensiva dell'effetto dell'attualizzazione, e la parte rilevata negli esercizi precedenti ed imputata in tariffa nel 2019 e quindi a conto economico, i ricavi di terminale ammontano complessivamente a 220.331 migliaia di euro, in incremento di 3.925 migliaia di euro, rispetto al 2018, come di seguito rappresentato:

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Ricavi di terminale 231.067 222.580 8.487 3,8%
Esenzioni di terminale 2.440 2.627 (187) -7,1%
Subtotale 233.507 225.207 8.300 3,7%
Balance dell'anno di terminale (10.104) (8.396) (1.708) 20,3%
Attualizzazione balance dell'anno 169 137 32 23,4%
Utilizzo balance di terminale n-2 (3.241) (542) (2.699) n.a.
Subtotale (13.176) (8.801) (4.375) 49,7%
Totale ricavi da att. oper. di terminale netto balance 220.331 216.406 3.925 1,8%

I balance di terminale ammontano complessivamente a negativi 13.176 migliaia di euro e registrano una variazione incrementativa di 4.375 migliaia di euro, rispetto al 2018, sia per il maggiore utilizzo dei balance rilevati negli esercizi precedenti ed inseriti in tariffa nel 2019, e rilevati quindi a conto economico, che per i balance iscritti nell'esercizio che rilevano: i) per la prima fascia di tariffazione, un balance complessivo negativo di 996 migliaia di euro (negativo 792 migliaia di euro nel 2018), riferito per positivi 241 migliaia di euro al balance per rischio traffico iscritto a seguito delle minori unità di servizio generate nel 2019 rispetto al dato pianificato nel piano di performance pari a -2,82% (-2,42% nel 2018), un balance negativo per l'effetto inflazione di 1.518 migliaia di euro (1.065 migliaia di euro nel 2018) e il balance per il bonus sulla capacity di terminale per 177 migliaia di euro (86 migliaia di euro nel 2018); ii) un balance negativo per complessivi 7.753

migliaia di euro per la seconda fascia di tariffazione (negativi 5.775 migliaia di euro nel 2018) sia per il balance traffico in restituzione ai vettori per il maggior traffico aereo assistito generato a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance pari a +9,41% (+7,0% nel 2018) che per il balance inflazione negativo per 2.197 migliaia di euro (1.545 migliaia di euro al 2018); effetti solo in parte compensati dal bonus capacity per 271 migliaia di euro (133 migliaia di euro nel 2018); iii) un balance negativo per la terza fascia di tariffazione, determinato secondo una logica di cost recovery, pari a 1.354 migliaia di euro (-1.829 migliaia di euro nel 2018) quale variazione dei ricavi e costi generati a consuntivo rispetto a quanto pianificato in tariffa. I Ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 5.324 migliaia di euro e registrano un decremento del 12% rispetto all'esercizio precedente, principalmente per la conclusione di alcune attività svolte per il mercato estero, tra cui la ristrutturazione dello spazio aereo negli Emirati Arabi. I ricavi da mercato non regolamentato si riferiscono a prestazioni di controllo delle radioassistenze in ambito nazionale ed internazionale per complessivi 2,3 milioni di euro, ad attività di formazione per 0,3 milioni di euro e ad attività di consulenza svolta principalmente sul mercato estero per complessivi 2,6 milioni di euro.

Si riporta di seguito l'evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di attività.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Ricavi da mercato non regolamentato
Radiomisure 2.312 2.593 (281) -10,8%
Consulenza aeronautica 752 1.403 (651) -46,4%
Servizi tecnici e di ingegneria 790 791 (1) -0,1%
Formazione 332 248 84 33,9%
Altri ricavi 1.138 1.013 125 12,3%
Totale ricavi da mercato non regolamentato 5.324 6.048 (724) -12,0%

24. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 48.861 migliaia di euro e registrano un decremento del 12,9% rispetto all'esercizio precedente (56.116 migliaia di euro al 2018) principalmente a seguito dei minori ricavi derivanti dai finanziamenti europei, che nel 2018 accoglievano la rendicontazione dei progetti Connecting European Facility (CEF) anni 2014 e 2015. Gli altri ricavi operativi si riferiscono a: i) contributi in conto impianti per la quota inputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono per 9.023 migliaia di euro; ii) contributi in conto esercizio per 30.288 migliaia di euro di cui la parte principale, pari a 30 milioni di euro, si riferisce all'importo riconosciuto a ENAV, ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05, al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa; iii) finanziamenti europei per 4.193 migliaia di euro riferiti alla rendicontazione di diversi progetti tra cui il Connecting European Facility (CEF) anno 2016, Sesar 2020, Darwin, Blue Gnss e altri progetti minori conclusi nell'esercizio; iv) altri ricavi operativi per 5.358 migliaia di euro in decremento del 23,7% rispetto al 2018 che accoglieva la plusvalenza realizzata dalla vendita del complesso immobiliare Academy

sito in Forlì per complessivi 755 migliaia di euro e l'effetto derivante dalla bonaria composizione delle pendenze esistenti con alcuni fornitori. La voce comprende principalmente il riaddebito dei costi sostenuti per le attività di service effettuate da ENAV nei confronti delle società controllate, il ristoro di costi precedentemente sostenuti per l'Academy di Forlì, penalità applicate ai fornitori per il ritardo nella consegna dei beni e/o nella prestazione di servizi rispetto dei tempi contrattualmente definiti.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2019 e 2018 suddivisi per area geografica:

% sui % sui
Ricavi 2019 ricavi 2018 ricavi
Italia 896.457 99,6% 888.553 99,6%
UE 2.038 0,2% 994 0,1%
Extra UE 1.281 0,1% 2.998 0,3%
Totale ricavi 899.776 892.545

(migliaia di euro)

25. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 188.809 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 2.427 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per il nuovo contratto inserente la gestione tecnica e manutenzione degli impianti e sistemi asserviti ai servizi di navigazione aerea e delle infrastrutture ed impianti asserviti a servizi non operativi formalizzato con la controllata Techno Sky nel 2019, con una durata di quattro anni, che ha previsto un incremento dei costi a seguito di maggiori attività inserite nel perimetro contrattuale e all'allineamento delle tariffe e dei canoni ai valori di mercato.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Costi per acquisto di beni 4.887 3.533 1.354 38,3%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 86.805 79.503 7.302 9,2%
Costi per contribuzioni eurocontrol 37.150 37.563 (413) -1,1%
Costi per utenze e telecomunicazioni 28.768 31.446 (2.678) -8,5%
Costi per assicurazioni 2.548 2.579 (31) -1,2%
Pulizia e vigilanza 4.295 4.286 9 0,2%
Altri costi riguardanti il personale 7.435 7.028 407 5,8%
Prestazioni professionali 6.272 6.036 236 3,9%
Altri costi per servizi 7.290 7.644 (354) -4,6%
Totale costi per servizi 180.563 176.085 4.478 2,5%
Costi per godimento beni di terzi 1.078 2.123 (1.045) -49,2%
Altri costi operativi 2.281 4.641 (2.360) -50,9%
Totale costi 188.809 186.382 2.427 1,3%

I Costi per acquisto di beni accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo che la variazione delle rimanenze. L'incremento di

1.354 migliaia di euro registrato nell'esercizio, rispetto al 2018, è principalmente imputabile ai maggiori acquisti per parti di ricambio riferiti ai radar, ai sistemi meteo e agli aiuti visivi luminosi.

I Costi per servizi registrano complessivamente un incremento netto di 4.478 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riferito in particolar modo ai seguenti eventi: i) maggiori costi di manutenzione per il nuovo contratto formalizzato con la controllata Techno Sky come precedentemente riportato; ii) riduzione dei costi per utenze e telecomunicazioni dell'8,5% sia per i minori costi riferiti alla connettività geografica della rete E-NET1 per lo sconto ottenuto dal fornitore nel contratto di migrazione alla nuova rete E-NET2, che per i minori costi per utenze che hanno beneficiato sia della cancellazione di posizioni debitorie che alla definizione di un contenzioso con un fornitore con un effetto positivo complessivo di 1,5 milioni di euro; iii) un incremento del 3,9% delle prestazioni professionali principalmente per i costi di consulenza sostenuti per l'operazione di acquisto della IDS AirNav.

I costi per Godimento beni di terzi registrano una riduzione del 49,2%, rispetto al 2018, principalmente per l'applicazione del principio contabile IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019, che ha previsto l'eliminazione dei costi per i canoni riferiti agli affitti e noleggio autovetture, classificati come diritti d'uso nell'ambito delle attività materiali e che partecipano al conto economico mediante le relative quote di ammortamento. Gli importi restanti sono riferiti ai costi di modesto valore, ai leasing di breve termine e alle componenti non lease che non sono oggetto di capitalizzazione.

Gli Altri costi operativi si attestano a 2.281 migliaia di euro in riduzione del 50,9%, rispetto all'esercizio precedente, per l'effetto derivante dalla cancellazione di posizioni debitorie non più dovute ed emerse a seguito di un'analisi effettuata che ne ha accertato la non debenza per circa 1 milione di euro e per la minore perdita su crediti emersa nel 2019 (145 migliaia di euro) rispetto al 2018 in cui incideva per 1 milione di euro.

26. Costo del personale

Il costo del personale ammonta a 430.739 migliaia di euro e rileva un incremento netto del 2,3%, rispetto all'esercizio precedente, sia per gli effetti derivanti dal rinnovo contrattuale che per l'accordo per la gestione dell'incremento del traffico estivo definito Summer Season 2019.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 241.438 242.542 (1.104) -0,5%
retribuzione variabile 65.522 53.825 11.697 21,7%
Totale salari e stipendi 306.960 296.367 10.593 3,6%
Oneri sociali 98.474 95.917 2.557 2,7%
Trattamento di fine rapporto 19.739 19.254 485 2,5%
Altri costi 5.566 9.638 (4.072) -42,2%
Totale costo del personale 430.739 421.176 9.563 2,3%

In particolare, la retribuzione fissa registra un decremento di 1.104 migliaia di euro che, nonostante gli effetti derivanti dal rinnovo contrattuale del triennio 2017-2019 e della crescita fisiologica delle retribuzioni per gli automatismi contrattuali, ha beneficiato della diminuzione dell'organico medio di 56 unità, rispetto al 2018, e alla diversa composizione del mix retributivo tra cessazioni e assunzioni. La retribuzione variabile registra un incremento netto del 21,7% e risente: i) degli effetti derivanti dall'accordo sulla Summer Season 2019, sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali nel mese di aprile 2019 al fine di mettere in atto, nell'arco temporale giugno/settembre, tutte le azioni necessarie per gestire l'incremento del traffico aereo garantendo sicurezza e puntualità; ii) l'aumento della voce riferita allo straordinario in linea operativa, connesso al maggior volume di traffico aereo gestito nell'esercizio; iii) la maggiore incidenza della voce di costo riferita alle festività coincidenti per motivi puramente calendariali; iv) l'incremento della voce ferie e recupero festività soppresse per i minori giorni di ferie fruite nel 2019.

Gli oneri sociali si incrementano del 2,7%, quale conseguenza degli incrementi retributivi derivanti dagli effetti precedentemente commentati e gli altri costi del personale registrano un decremento del 42,2% per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita, che ha interessato 15 risorse a fronte delle 43 risorse del 2018.

Nelle seguenti tabelle viene riportato l'organico aziendale suddiviso per categoria e per profilo professionale:
2019 2018 Variazione
Dirigenti 42 49 (7)
Quadri 352 355 (3)
Impiegati 2.923 2.916 7
Consistenza finale 3.317 3.320 (3)
Consistenza media 3.329 3.385 (56)
2019 2018 Variazione
Management e Coordinamento 394 404 (10)
Controllori traffico aereo 1.701 1.716 (15)
Esperti assistenza al volo 428 411 17
Operatori servizio meteo 29 30 (1)
Operatori radiomisure 22 22 0
Amministrativi 452 455 (3)
Tecnici 203 191 12
Personale informatico 88 91 (3)
Consistenza finale 3.317 3.320 (3)

27. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 7.783 migliaia di euro (7.449 migliaia di euro nel 2018) e si riferiscono interamente alla capitalizzazione dei costi del personale dipendente per l'attività svolta sui progetti di investimento in corso di esecuzione.

28. Proventi e oneri finanziari

I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo positivo pari a 6.376 migliaia di euro (negativi 3.134 migliaia di euro nel 2018) ed è composto da proventi finanziari per 12.873 migliaia di euro, oneri finanziari per 6.601 migliaia di euro e utili/perdite su cambi per 105 migliaia di euro.

I proventi finanziari sono così composti:

2019 2018 Variazioni %
11.185 500 10.685 n.a.
195 0 195 n.a.
174 9 165 n.a.
170 1.037 (867) -83,6%
122 75 47 62,7%
1.027 2.213 (1.186) -53,6%
12.873 3.834 9.039 n.a.
Proventi finanziari da attualizzazione crediti non correnti

L'incremento dei proventi finanziari di 9.039 migliaia di euro è riferito principalmente al dividendo deliberato nell'assemblea di approvazione del bilancio di esercizio 2018 della controllata Techno Sky tenutasi il 18 aprile 2019 per complessivi 10.768 migliaia di euro. La voce altri interessi attivi, riferita principalmente a interessi di mora per ritardato incasso dei crediti verso clienti, si riduce di 1,2 milione di euro in quanto il 2018 conteneva gli interessi legali incassati dalla società di gestione Valerio Catullo per il pignoramento presso terzi attivato per il recupero del credito ed a valle della positiva sentenza della Corte di Appello.

Gli oneri finanziari si attestano a 6.601 migliaia di euro in decremento di 560 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, sia per i minori interessi passivi maturati sui finanziamenti bancari estinti nel 2018 e quelli in ammortamento che dal minore interest cost rilevato sui benefici ai dipendenti.

Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella.

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.406 2.614 (208) -8,0%
Interessi passivi sul prestito obbligazionario 3.474 3.474 0 0,0%
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 354 524 (170) -32,4%
Interessi passivi su passività per lease 55 0 55 n.a.
Oneri finanziari su derivato al fair value 10 76 (66) -86,8%
Oneri finanziari su attualizzazione crediti 293 369 (76) n.a.
Altri interessi passivi 9 104 (95) -91,3%
Totale oneri finanziari 6.601 7.161 (560) -7,8%

29. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 41.357 migliaia di euro e presentano un decremento dell'1,3%, rispetto all'esercizio precedente, per le variazioni in ambito fiscale, tra cui la non imponibilità al 95% del dividendo deliberato nell'esercizio, che ha compensato le maggiori imposte derivanti

dall'incremento della base imponibile. Le imposte dell'esercizio sono composte come da tabella si seguito riportata:

(migliaia di euro) 2019 2018 Variazioni %
IRES 34.069 26.767 7.302 27,3%
IRAP 7.092 7.147 (55) -0,8%
imposte esercizi precedenti 0 (30) 30 -100,0%
Totale imposte correnti 41.161 33.884 7.277 21,5%
Imposte anticipate (30) 8.813 (8.843) -100,3%
Imposte differite 226 (814) 1.040 -127,8%
Totale imposte correnti, anticipate e differite 41.3
57
41.883 (526) -1,3%

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 8.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2019 è risultato pari al 22,2% in incremento rispetto al 18,5% del 2018, in quanto è influenzato in misura inferiore dalle variazioni della fiscalità differita ed usufruisce della tassabilità parziale del dividendo.

Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2019 è risultato pari a 4,63% in riduzione rispetto al 4,9% del 2018 per il diverso risultato della gestione finanziaria.

(migliaia di euro) 2019 2018
IRES Incidenza %
Utile ante imposte 153.238 144.818
Imposta teorica 36.777 24% 34.756 24%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 12 0,0% 42 0,0%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (183) -0,1% (178) -0,1%
Altre (2.177) -1,4% 62 0,0%
Differenze temporanee per fondi tassati (360) -0,2% (7.915) -5,5%
IRES Effettiva 34.069 22,2% 26.767 18,5%
(migliaia di euro) 2019 2018
IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 153.238 144.818
Imposta teorica 7.325 4,78% 6.922 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre 139 0,09% 516 0,4%
Differenze temporanee per fondi tassati (67) -0,04% (441) -0,3%
Oneri e proventi finanziari (305) -0,20% 150 0,1%
IRAP Effettiva 7.092 4,63% 7.147 4,9%

Altre informazioni

30. Parti correlate

Le parti correlate di ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse della Società e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 12 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti di ENAV con entità correlate, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2019 e 2018.

Saldo al 31.12.2019
Denominazione Crediti
commerciali e
altre attività
correnti non
Attività
Finanziarie
correnti e
non correnti
Disponibilit
à liquide
Debiti
commerciali e
altre passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi godimento
beni di terzi
Proventi
finanziar
i
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l 36.940 0 0 67.169 1.886 73.608 1 10.769
IDS AirNav S.r.l. 85 5.042 0 1.462 71 0 0 42
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 183 0 0 0 652 0 0 0
Enav North Atlantic LLC 0 3.346 0 0 0 0 0 79
D-Flight S.p.A. 243 0 0 0 381 0 0 0
Consorzio Sicta in liquidazione 1 0 0 0 0 0 0 0
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 12.115 0 535 77.515 12.113 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 79.459 0 0 0 35.174 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 585 0 5.908 0 0
Gruppo Leonardo 76 0 0 16.773 90 528 0 0
Altre correlate esterne 0 0 0 63 90 162 22 0
Saldo di Bilancio 299.671 33.450 429.914 335.475 899.776 185.449 1.078 12.873
inc.% parti correlate 43,1% 25,1% 0,1% 48,8% 5,6% 43,2% 2,1% 84,6%

(migliaia di euro)

Saldo al 31.12.2018
Denominazione Crediti
commerciali e
altre attività
correnti e non
Crediti
finanziari
Disponibilità
liquide
Debiti finanziari Debiti
commerciali
e altre
passività
correnti
Ricavi e altri
ricavi
operativi
Costi per beni e
servizi e altri
costi oper
Costi
godimen
to beni
di terzi
Proventi
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l. 22.486 0 0 0 56.385 1.573 66.763 0 0
Consorzio Sicta in liquidazione 1 0 0 0 0 0 0 0 0
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 85 0 0 0 0 340 0 0 0
Enav North Atlantic LLC 0 3.205 0 0 0 0 0 0 75
D- Flight S.p.A. 18 0 0 0 0 18 0 0 0
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.076 0 558 0 65.100 13.074 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 87.259 0 0 0 0 35.399 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 0 58 0 1.385 0 0
Gruppo Leonardo 223 0 0 0 15.000 255 1.198 0 0
Gruppo Poste italiane 0 0 0 0 11 0 84 65 0
Altre correlate esterne 0 0 0 0 67 56 128 3 0
Saldo di bilancio 368.964 28.106 308.206 14.924 303.521 973.232 184.258 2.123 3.834
inc.% sulle voci di bilancio 33,4% 11,4% 0,2% 0,0% 45,0% 5,2% 37,8% 3,2% 2,0%

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate interne, rappresentate dalle Società controllate da ENAV, e entità correlate esterne, quali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e le entità sottoposte al controllo del MEF, è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta nel commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con la società controllata Techno Sky riguardano essenzialmente l'erogazione da parte di quest'ultima dei servizi connessi alla manutenzione degli apparati di assistenza al volo, manutenzione degli impianti AVL, nonché tutte le attività di manutenzione per le infrastrutture civili non legate a funzioni operative. Nell'ambito della voce ricavi sono iscritti i servizi intercompany erogati centralmente da ENAV oltre ai compensi del consiglio di amministrazione riversati alla controllante;
  • i rapporti con la società D-Flight riguardano i servizi intercompany erogati centralmente da ENAV oltre ai compensi del consiglio di amministrazione riversati alla controllante relativamente al personale dipendente ENAV;
  • i rapporti con la società IDS AirNav riguardano l'erogazione di alcune prestazioni che la controllata eroga nei confronti di ENAV oltre al riversamento dei compensi del consiglio di amministrazione alla controllante;
  • i rapporti con la società controllata Enav Asia Pacific riguardano principalmente il riaddebito dei costi per il personale distaccato;
  • i rapporti con Enav North Atlantic si riferiscono al contratto di finanziamento erogato nel 2017 per consentire alla controllata di assolvere alle scadenze associate all'investimento in Aireon LLC. Tale finanziamento, pari a 3,5 milioni di dollari, ha scadenza il 31 dicembre 2021 e prevede un tasso di interesse pari al 2%. E' prevista la facoltà di restituzione anticipata anche parziale;
  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati da ENAV in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in conformità

a normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati da ENAV e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto dalla società presso la Banca d'Italia;

  • i rapporti con il MIT si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità e dal 2018 sulla base di convenzioni stipulate con il MIT ed a valle della registrazione delle stesse da parte della Corte dei Conti. Tali contributi vengono imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti di ENAV, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell'energia elettrica per taluni siti;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.

Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l'Amministratore Delegato di ENAV e quattro dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito della Società, nominati dal Consiglio di Amministrazione, su parere dell'Amministratore Delegato individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del Chief HR and Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.

Di seguito vengono illustrate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche di ENAV:

(migliaia di euro) 2019 2018
Competenze con pagamento a breve/medio termine 2.006 2.245
Altri benefici a lungo termine 0 0
Pagamenti basati su azioni 575 410
Totale 2.581 2.655

Relativamente ai compensi del Collegio Sindacale riferiti all'esercizio 2018, si segnala che gli stessi ammontano a 93 migliaia di euro (90 migliaia di euro nel 2018), in conformità alla delibera assembleare del 26 aprile 2019 che ha nominato i componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2019-2021.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. ENAV in applicazione al CCNL aderisce al Fondo Prevaer il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei

soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

31. Informativa sul piano di incentivazione di lungo termine

In data 28 aprile 2017, l'Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A. ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine destinato ad esponenti del management di ENAV e delle società da questa controllate" e, in data 11 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento attuativo del Piano, che ne disciplina le regole di funzionamento, e dato avvio al primo ciclo 2017-2019. L'avvio del secondo ciclo per il periodo 2018-2020 è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 novembre 2018. Il 15 maggio 2019 è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione l'avvio del terzo ciclo per il periodo 2019 – 2021.

Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo. Tali obiettivi sono stati identificati nell'EBIT cumulato, nel Total Shareholder Return (TSR) e nel Free Cash Flow cumulato, in quanto rappresentano criteri oggettivi per misurare la creazione di valore del Gruppo nel lungo periodo.

Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lockup) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari, ovvero l'Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati.

Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:

  • una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla performance di ENAV in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Società;
  • una componente non-market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano.

Con riferimento alla componente market based, il criterio di calcolo utilizzato è il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma deve essere aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano.

Primo ciclo 2017-2019

Per la valutazione del primo ciclo di piano si è ipotizzato nel triennio il raggiungimento dell'obiettivo target che ha determinato un numero di azioni pari a 330.088 ed un fair value complessivo di 1,4 milioni di euro. Il primo ciclo ha previsto iniziali 19 beneficiari, di cui quattro hanno tra il 2018 ed il 2019 concluso il rapporto di lavoro. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 tiene conto della consuntivazione degli obiettivi del triennio con un costo di 0,6 milioni di euro mentre la passività, iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto, ammonta a 1,5 milioni di euro.

Secondo ciclo 2018-2020

Per la valutazione del secondo ciclo di piano si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 242.434 ed un fair value complessivo di 0,9 milioni di euro. Il secondo ciclo ha previsto 10 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di 0,3 milioni di euro equivalente alla passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto.

Terzo ciclo 2019-2021

Anche per la valutazione del terzo ciclo di piano si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 176.545 ed un fair value complessivo di 0,8 milioni di euro. Il terzo ciclo ha previsto 8 beneficiari e il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di 0,3 milioni di euro equivalente alla passività iscritta nell'apposita riserva di patrimonio netto.

32. Contratti derivati

Nel corso del mese di aprile 2019, ENAV ha stipulato cinque contratti derivati, di cui uno esercitato nel corso del primo semestre, con la finalità di coprire l'esposizione ad una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd derivante dal contratto di Data Services Agreement siglato con Aireon LLC per l'acquisizione dei dati di sorveglianza satellitare. Tale contratto prevede il pagamento in dollari di service fees su base annua fino al 2023. Il rischio cambio è stato gestito attraverso acquisti a termine di valuta (forward) il cui nozionale residuo alla data di riferimento è pari a 4,2 milioni di dollari.

Il fair value al 31 dicembre 2019 degli strumenti derivati è pari a positivi 95,8 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo risulta iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario, il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della

controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo.

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione della Banca, alla data del 31 dicembre 2019:

Nozionale Controvalore MtM Banca
(migliaia Cambio termine (euro (migliaia di
Controparte Tipo operazione Data stipula Data scadenza di USD) forward migliaia) euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2020 590 1,1464 515 10,9
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 15/01/2021 810 1,1776 688 17,8
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 14/01/2022 1.392 1,2063 1.154 34,4
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 02/04/2019 13/01/2023 1.392 1,2340 1.128 37,0
Totale 4.184 3.485 100,1

Di seguito i dati di fair value al 31 dicembre 2019, adeguati al fine di tenere in considerazione il Credit Value Adjustment:

Nozionale Controvalore
Credit Value
MtM CVA
(migliaia termine (euro Adjustment (migliaia di
Controparte Tipo operazione di USD) migliaia) MtM (CVA) euro)
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 590 515 10,4 0,0 10,4
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 810 688 17,0 0,0 17,0
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 1.392 1.154 33,1 (0,1) 33,0
BNL - BNP Paribas Buy USD (Fwd) 1.392 1.128 35,6 (0,3) 35,4
Totale 4.184 3.485 96,1 (0,4) 95,8

Per tali strumenti non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello 1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

I derivati oggetto di analisi presentano le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Strumento derivato su
cambio BNL
Scadenza (euro/migliaia)
Entro 1 mese 10,4
Tra 1 e 3 mesi 0
Tra 3 e 6 mesi 0
Tra 6 e 12 mesi 0
Tra 1 e 2 anni 17,0
Tra 2 e 3 anni 33,0
Tra 3 e 5 anni 35,4
Tra 5 e 10 anni 0
Oltre 10 anni 0
Totale 95,8

Sensitivity Analysis

Tipo operazione Fair value
(euro/migliaia)
Delta PN cambio
Eur/FX +5%
(euro/migliaia)
Delta PN cambio
Eur/FX -5%
(euro/migliaia)
Acquisto a termine (BNL) 96 406 61

33. Attività e passività distinte per scadenza

Entro l'esercizio Dal 2° al 5° Oltre il 5°
(migliaia di euro) successivo esercizio esercizio Totale
Attività finanziarie non correnti 0 3.431 0 3.431
Attività per imposte anticipate 0 9.667 0 9.667
Crediti tributari non correnti 0 23.164 0 23.164
Crediti commerciali non correnti 0 9.612 0 9.612
Altri cerditi non correnti 0 16.344 0 16.344
Totale 0 62.218 0 62.218
Passività finanziarie 17.170 237.217 88.324 342.711
Passività per imposte differite 0 2.922 0 2.922
Altre passività non correnti 0 32.320 143.203 175.523
Debiti commerciali non correnti 0 23.503 0 23.503
Totale 17.170 295.962 231.527 544.659

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari e al prestito obbligazionario.

Si rimanda a tal fine a quanto riportato nella nota seguente n. 36.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.

34. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi per 4.807 migliaia di euro (3.749 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), e registrano un incremento di 1.058 migliaia di euro riferito principalmente a fidejussioni rilasciate a favore della Ndola New Airports Zambia ed Empresa Argentina De Navegacion nell'interesse della controllata IDS AIRNAV a valere su contratti per la fornitura del sistema AHMS (Aeronautical Message Handling System) e della nuova piattaforma dinamica AIM per l'aeroporto di Ndola in Zambia, nonché per la fornitura e installazione del nuovo software CRONOS nelle sale controllo argentine.

35. Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche

La Legge n. 124/2017 Legge annuale per il mercato e la concorrenza ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Tali disposizioni sono state successivamente integrate dal D.L. "sicurezza" (113/2018) e dal D.L. "semplificazione" (135/2018). Tra i soggetti tenuti al rispetto dei suddetti obblighi di pubblicità e trasparenza rientrano le società che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione anche laddove quotate nei mercati regolamentati. Al fine di dirimere taluni aspetti interpretativi, anche a seguito dell'emanazione della circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Assonime ha emanato in data 22 febbraio 2019 la circolare n. 5 Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche: analisi della disciplina e orientamenti interpretativi.

Di seguito le informazioni relativamente alle erogazioni pubbliche incassate nell'esercizio 2019 da ENAV:

Soggetto erogante Data Incasso Importo Causale
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 06/12/2019 30.000 Contributo in conto esercizio finalizzato a
compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo
per garantire la sicurezza dei propri impianti e
la sicurezza operativa ai sensi di quanto
previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 04/02/2019 8.176 PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
Totale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 38.176
Totale complessivo 38.176
(migliaia di euro)

36. Gestione dei rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sul presidio di specifici Comitati interni, composti dal top management della Società, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono

i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e di mitigazione.

Rischio di credito

ENAV è esposta al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione ai Servizi di Rotta e i Servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti delle compagnie aeree relativamente alle tariffe e in relazione ai quali Eurocontrol esercita il ruolo di mandataria alla gestione e all'incasso. In tale contesto, indipendentemente dal ruolo di intermediario esercitato da Eurocontrol, che comporta che i crediti siano formalmente esposti in bilancio e fatturati nei confronti di tale Organismo, la valutazione circa l'effettivo rischio di credito a cui la Società risulta esposto va fatta in funzione del rischio di controparte relativo a ogni singolo vettore verso il quale il credito sottostante è originariamente maturato. Ciò in quanto Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso ENAV solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori della Società è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione determinato in conformità al principio IFRS 9.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che ENAV, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

Al 31 dicembre 2019 ENAV ha disponibilità liquide per 429,9 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine per un ammontare totale di 203 milioni di euro relative a: i) affidamenti a breve termine uncommitted per 133 milioni di euro; ii) linea di credito a lungo termine non utilizzate per 70 milioni di euro, relativa a un contratto sottoscritto con la BEI - Banca Europea degli Investimenti. Le linee di credito uncommitted sono relative per 14 milioni di euro a scoperto di conto corrente, per 104 milioni di euro ad anticipi finanziari che possono essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione e per 15 milioni di euro ad

affidamenti per anticipo "export". Tali affidamenti sono soggetti a revoca e non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali.

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli organi della Società e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la struttura Finance and Procurement, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. La struttura ha operato delle scelte principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito a medio – lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'accesso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine di ENAV, relativi ai contratti di investimento per l'ammodernamento tecnologico ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

L'esposizione finanziaria lorda di ENAV alla data del 31 dicembre 2019 è pari a 338,7 milioni di euro, ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine per 158,7 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.

Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il prestito obbligazionario esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo ammortizzato:

Debito
residuo al
Finanziatore Tipologia 31.12.2019 <1 anno da 1 a 2 anni da 3 a 5 anni > 5 anni
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 87.920 8.207 8.332 25.763 45.618
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 69.333 5.333 5.333 16.000 42.667
Prestito obbligazionario 180.000 0 0 180000 -
Totale 337.253 13.540 13.665 221.763 88.285

(migliaia di euro)

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Società di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Società potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • i contratti di finanziamento sottoscritti tra ENAV e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi a 4-Flight ed altri progetti, relativamente ai quali, al 31 dicembre 2019, la Società ha utilizzato due tranche del finanziamento complessivo pari a 180 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire, rispettivamente, da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%, per la tranche da 100 milioni di euro, e da giugno 2018 con scadenza dicembre 2032 e con interessi a tasso fisso pari a 1,01% per la tranche di 80 milioni di euro, che prevedono:
  • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
  • una clausola di cross-default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
  • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso da ENAV nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
  • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Società a non costituire o fornire a terzi garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
  • una clausola di cross-default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui ENAV o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;
  • una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica

Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, ENAV ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2019 si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie di ENAV e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Al 31 dicembre 2019 l'indebitamento finanziario lordo è interamente espresso a tassi fissi ed in tal senso non sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri. In generale, al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, ENAV adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. La Società persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Al 31 dicembre 2019, il costo medio dell'indebitamento bancario è pari a circa l'1,7%, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Allo stato attuale ENAV non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2019, la gestione del portafoglio titoli della Società è riconducibile al modello di business "held to collect". Tali attività finanziarie, costituite da titoli di Stato di emissione italiana (BTP), generano flussi di cassa contrattuali che prevedono esclusivamente il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi maturati e sono stati valutati al costo ammortizzato.

Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività di ENAV in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore

delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante la Società operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 11,1% (post ingresso del nuovo socio NATS) nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire l'esposizione al rischio di cambio, ENAV ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo.

In particolare, nel mese di aprile 2019, sono state perfezionate 5 operazioni di acquisto a termine di valuta (dollari contro euro) a copertura del rischio cambio del contratto Data Services Agreement sottoscritto con Aireon LLC. L'acquisto complessivo di 4,5 milioni di dollari è stato effettuato con una vendita complessiva di 3,8 milioni di euro e cambi a termine (EUR/USD) negoziati per ciascuna scadenza fino al gennaio 2023. Dei 5 contratti forward sottoscritti, il primo si è già concluso nello stesso mese di aprile.

Per quanto attiene la valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni di ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, ENAV ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico di ENAV oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2019.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre

procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale. Alcune posizioni sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che ENAV ritiene infondate, ovvero il recupero dei maggiori costi e/o danni che la Società ha sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della ENAV, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa di ENAV; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) ad altre fattispecie quali ad esempio controversia avente ad oggetto la richiesta danni per mancato acquisto di ramo di azienda di società terza.

Procedimenti penali

Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta da ENAV in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 codice penale ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 del codice penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati, alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Società, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l'imputato è stato assolto con la formula che "il fatto non sussiste". Il giudizio d'appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto denuncia-querela. Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio, nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il giudizio pende allo stato in fase dibattimentale.

Risulta definita la fase di udienza preliminare del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Sassari, ove il Giudice ha dichiarato di non doversi procedere per i fatti contestati perché il fatto non costituisce reato nei confronti, tra gli altri, dell'ex Direttore Generale di ENAV per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 del codice penale, 90, 93 e 157 D. Lgs. 81/08, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle opere. La posizione dell'Amministratore Delegato era già stata archiviata con provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari. Era altresì stato ipotizzato il reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs. 231/01 sulla responsabilità degli enti (seppure ENAV non è mai stata notiziata formalmente), ed anche a tale riguardo era già stata disposta l'archiviazione.

Il procedimento avviato dalla competente Procura della Repubblica nei confronti di terzi, all'esito della denuncia penale sporta dalla Società per i reati di accesso abusivo ai servizi informatici, ove la Società si è costituita parte civile, si è concluso con sentenza di condanna del Tribunale per tutti i reati contestati nei confronti degli imputati, oltre al riconoscimento di una provvisionale in favore di ENAV. Avverso la predetta sentenza è stato successivamente interposto appello da parte degli imputati.

In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Società per l'assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, che, per quanto consta, pende in fase di indagini preliminari innanzi alla Procura della Repubblica di Roma.

37. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

A fine 2019, il gestore aeroportuale spagnolo ha bandito una procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del traffico aereo di terminale relativo a n. 12 aeroporti spagnoli di media e piccola dimensione suddivisi in tre lotti, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 3 febbraio 2020. Il valore della gara per tutti i lotti è pari a circa 141,6 milioni di euro e la durata del contratto è pari a 7 anni, estendibile di un altro anno, ed è previsto che ciascun partecipante non possa aggiudicarsi più di 2 lotti.

Nel corso del mese di gennaio 2020 ENAV, nell'ambito della partecipazione alla gara in oggetto, ha acquisito una società spagnola, nella forma di una sociedad limitada unipersonal, successivamente denominata ENAV ESPAÑA CONTROL AÉREO, S.L.U. ed ha presentato la propria offerta entro la scadenza fissata nel bando di gara.

Si evidenzia che nell'ambito della Relazione sulla Gestione, nel paragrafo della Gestione dei Rischi e nell'Evoluzione prevedibile della gestione sono riportate informazioni e commenti in merito alla diffusione del virus COVID-19 in Italia, che ha avuto inizio nella seconda metà di febbraio 2020.

38. Proposta all'Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A.

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:

  • approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di ENAV S.p.A. che chiude con un utile di esercizio di euro 111.881.123,31;
  • destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 5.594.056,17 a riserva legale, come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile, per euro 106.271.026,09 a titolo di dividendo a favore degli Azionisti e per euro 16.041,05 alla riserva disponibile denominata Utili portati a nuovo;
  • prelevare dalla riserva disponibile Utili portati a nuovo un importo pari ad euro 6.918.968,13 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 113.189.994,22 corrispondenti ad un dividendo di 0,2094 euro per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola, escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data;
  • porre in pagamento l'indicato dividendo dell'esercizio di 0,2094 euro per azione il 27 maggio 2020, con data stacco della cedola coincidente con il 25 maggio 2020 e record date coincidente con il 26 maggio 2020.

Roma, 12 marzo 2020

Il Consiglio di Amministrazione

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto

sul bilancio di esercizio

Relazione del Collegio Sindacale

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

(ai sensi dell'art. 2429, comma 2 c.c. e dell'art. 153 T.U.F.)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, del D.Lgs. n. 39/2010, del D.Lgs. n. 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "T.U.F").

L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo le indicazioni fornite da Consob, le previsioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, cui la Società ha aderito, e delle Norme di comportamento fornite dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ("CNDCEC"). Con riferimento alle previsioni di cui al D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, con particolare riguardo all'art. 19, il Collegio Sindacale ha svolto anche la funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ("CCIRC").

Nomina e attività del Collegio Sindacale

Il Collegio in carica all'atto della redazione della presente relazione è composto dal dott.Dario Righetti, nella qualità di Presidente, nonché dai Sindaci effettivi dott.ssa Franca Brusco e dott. Pierumberto Spanò, nominati dall'Assemblea tenutasi il 26 aprile 2019 e in carica sino all'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

In sede di insediamento, il Collegio Sindacale ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri componenti e l'insussistenza di ipotesi di ineleggibilità o decadenza degli stessi ai sensi degli artt. 2399 c.c. e 148, comma 3, T.U.F. e del Codice di Autodisciplina ed ha verificato in capo agli stessi il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi previsti dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti, nel rispetto del Regolamento adottato dallo stesso Collegio Sindacale. Il Collegio Sindacale ha inoltre effettuato l'autovalutazione dei propri componenti sulla base del regolamento interno di cui si è dotato, verificando altresì l'adeguatezza della propria composizione. Gli esiti di tale processo di autovalutazione sono stati comunicati al Consiglio di Amministrazione il quale, in occasione della seduta del 15 maggio 2019, ha preso atto della verifica effettuata al riguardo dall'organo di controllo.

Alle riunioni del Collegio assiste il Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo sulla Società ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 della Legge 21 marzo 1958, n. 259.

Le attività del Collegio nel corso dell'esercizio 2019 si sono svolte mediante regolari riunioni periodiche i cui esiti sono stati debitamente riportati negli appositi verbali.

Il Collegio ha partecipato attivamente a tutti gli incontri organizzati dalla Società nell'ambito del programma di induction proposto agli Organi sociali ed alle sessioni strategiche organizzate dal Vertice con il contributo del management aziendale, in adempimento al Codice di Autodisciplina, al fine di accrescere le competenze e le conoscenze dei settori di business in cui opera la Società.

Nel prosieguo si illustra il lavoro svolto dal Collegio nei diversi ambiti in cui è esercitata l'attività di vigilanza.

L'osservanza della legge e dello statuto

La Società vanta una governance che risponde alla normativa e ai regolamenti applicabili agli emittenti quotati, oltre che al Codice di Autodisciplina e tiene conto della migliore prassi. Il Collegio ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni di legge e di statuto, nonché sulle ulteriori norme rilevanti, innanzitutto con la partecipazione, e la conseguente acquisizione dei relativi flussi informativi, all'Assemblea degli Azionisti, ai Consigli di Amministrazione, alle riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e del Comitato Sostenibilità. Nell'ambito dell'attività di propria competenza, il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza, l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, il responsabile dell'Internal Audit, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la società incaricata della revisione legale EY S.p.A. ("EY"), gli Amministratori, i dirigenti responsabili di varie funzioni aziendali, gli Organi di controllo delle società controllate italiane..

In particolare, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale in carica si è riunito n. 16 volte e ha partecipato a n. 12 riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, collegialmente ovvero nella persona del Presidente e/o di altri componenti, il Collegio ha preso parte a n. 10 riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine e a n. 14 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e a n. 9 riunioni del Comitato Sostenibilità.

Sempre con riguardo alla vigilanza in materia di rispetto della legge e dello statuto, l'Organismo di Vigilanza ha fornito costantemente al Collegio le informazioni inerenti le tematiche di cui al D.Lgs. 231/01, attraverso il raccordo, nel rispetto delle reciproche funzioni, garantito anche dalla presenza assidua alle riunioni del Collegio del Responsabile della funzione Internal Audit nella sua qualità di componente interno dell'Organismo di Vigilanza e tramite incontri periodici, nel corso dei quali il Collegio ha, tra l'altro, esaminato il Piano di attività per l'anno 2020 e la Relazione sulle attività per l'anno 2019 presentati al Consiglio di Amministrazione. In tali incontri non sono emersi rischi o violazioni rilevanti non fronteggiati da azioni correttive. Lo stesso vale con riguardo ai periodici incontri e al conseguente scambio informativo con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato.

La Società, in base all'attività di vigilanza svolta dal Collegio, risulta aver osservato gli obblighi in materia di informazioni regolamentate, ivi incluse le previsioni in materia di informazioni privilegiate. Inoltre, in base all'attività di vigilanza svolta ciascun organo o struttura organizzativa della Società risulta aver adempiuto agli obblighi informativi previsti dall'applicabile normativa.

Nel complesso, i flussi informativi interni ed esterni descritti e quelli risultanti dal continuo scambio di informazioni e documentazione, emergente anche dai verbali relativi alle riunioni del Collegio, appaiono idonei a comprovare la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché al Codice di autodisciplina cui la Società ha dichiarato di aderire. Pertanto, non risulta da segnalare alcuna violazione circa l'osservanza della legge, dello Statuto e dei regolamenti né osservazioni degne di nota.

Nessuno dei Sindaci ha avuto interesse, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio, nonché nelle relative condotte poste in essere.

Il rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio ha acquisito tutte le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di controllo e di vigilanza mediante: i) la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, del Comitato Remunerazioni e Nomine e del Comitato Sostenibilità, ii) incontri con i vertici della Società e i responsabili delle strutture aziendali, iii) incontri con la società incaricata della revisione legale dei conti e con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, iv) incontri e scambi informativi con gli organi di controllo e di governo delle società controllate, nonché v) analisi delle informazioni provenienti dalle strutture.

Sulla base delle informazioni acquisite, le scelte gestionali appaiono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e gli Amministratori hanno agito con consapevolezza riguardo al livello di rischio ed agli effetti delle operazioni compiute.

Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha ricevuto dall'Amministratore Delegato, con cadenza trimestrale, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione - anche nel corso di diverse sedute consiliari in cui è stato approfondito, tra l'altro, l'avanzamento del Piano industriale del Gruppo e il budget annuale. Fermo restando che - come emerge dalla relazione finanziaria - nel corso dell'esercizio 2019 non sono state poste in essere operazioni qualificabili come di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, il Collegio ha ricevuto adeguata informativa circa le operazioni di natura non ricorrente poste in essere dalla Società o dalle società partecipate, con particolare riguardo all'acquisizione di IDS AirNav, che ha ampliato l'area di consolidamento con l'ingresso nel Gruppo di una società conferitaria del ramo di azienda relativo alla Divisione Air Navigation di IDS – Ingegneria dei Sistemi S.p.A.

Le azioni deliberate e attuate rispettano i principi di corretta amministrazione e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale, né sono state poste in essere operazioni atipiche, inusuali, svolte con terzi, con società del Gruppo o con parti correlate o – come anche già riferito – in conflitto di interessi.

La governance e l'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di controllo interno

La Società mostra una governance strutturata e in linea con il Codice di Autodisciplina e con le prassi di mercato, con puntuali interventi finalizzati a perfezionare i meccanismi di governo e il sistema dei controlli. Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'Assemblea tenutasi il 28 aprile 2017 e che resterà in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, risulta oggi composto da nove consiglieri, nelle persone di Nicola Maione, nella qualità di Presidente, e da Roberta Neri, Giuseppe Acierno, Maria Teresa Di Matteo, Fabiola Mascardi, Carlo Paris, Antonio Santi e Mario Vinzia Pietro Bracco, nominato con delibera dell'Assemblea del 29 aprile 2019, che ha reintegrato la compagine consiliare.

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito le deleghe alla dr.ssa Roberta Neri, nominandola anche Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. In tale occasione il Consiglio, riservando a sé - tra l'altro - la competenza in ordine agli indirizzi ed alle strategie aziendali, all'approvazione della macrostruttura organizzativa della Società, del budget, del Piano pluriennale, ivi compresi il Piano Strategico, del Piano Industriale, del Piano Investimenti e del Performance Plan, oltre alle operazioni societarie di carattere straordinario ed alla conclusione di atti di particolare valenza economica e finanziaria, ha conferito all'Amministratore Delegato i poteri per l'amministrazione della Società, compresa la legale rappresentanza, esclusi soltanto quelli riservati dalla legge, dallo Statuto ovvero dalla citata delibera al Consiglio ovvero al Presidente. Al Presidente sono attribuiti il potere di coordinare le attività di auditing, di curare, in raccordo con l'Amministratore Delegato, le relazioni istituzionali nazionali ed internazionali e le attività di comunicazione della Società ed i rapporti con i mezzi di informazione, nazionali ed esteri.

Le deleghe attribuite risultano effettivamente esercitate e vi è corrispondenza tra la struttura decisionale adottata formalmente dalla Società e quella sussistente in concreto, anche con riguardo alle linee di dipendenza gerarchica, al processo aziendale di formazione e attuazione delle decisioni, a quello di informativa finanziaria, alla definizione e alla concreta operatività dei diversi livelli di controllo.

Per quanto di competenza, non si sono riscontrate criticità in merito alla composizione, dimensione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, con particolare riguardo ai requisiti previsti per gli amministratori indipendenti, alla determinazione delle remunerazioni, nonché alla completezza, alle competenze e alle responsabilità connesse a ciascuna struttura aziendale.

Il Collegio ha acquisito informazioni e ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del T.U.F. anche tramite: 1) acquisizione diretta di informazioni dai responsabili delle competenti strutture aziendali; 2) incontri e scambi di informazioni con gli organi di controllo delle principali società controllate del gruppo; 3) incontri con la società di revisione ed esiti di specifiche attività di verifica, anche sulle controllate italiane ed estere.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ha svolto con esiti positivi l'attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, in relazione alla dimensione della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale.

Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, mediante: i) l'esame della valutazione del Consiglio di Amministrazione che si è espresso positivamente sull'adeguatezza e sull'effettivo funzionamento del SCIGR; ii) l'esame della Relazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari con riferimento all'assetto amministrativo e contabile e al sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, della Relazione dell'Internal Audit a supporto della valutazione sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle Relazioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, relative all'esercizio 2019, predisposte in conformità a quanto previsto dal criterio applicativo 7.C.1, lett. b) del Codice di Autodisciplina, concernenti l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la relativa efficacia; iii) l'esame delle Relazioni finanziarie semestrale ed annuale, della delibera del Consiglio di Amministrazione sulla propensione e tolleranza al rischio (Risk Appetite Statement), delle risk policy dallo stesso Consiglio adottate, nonché delle Relazioni predisposte nell'ambito delle attività di Risk Management, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo ed i relativi piani di trattamento; iv) l'esame dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa periodica sull'andamento delle verifiche e sugli esiti dell'attività di monitoraggio sull'attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell'attività di audit; v) le informative previste dalle procedure interne in merito alle notizie/notifiche di procedimenti avviati da parte di organi/autorità dello Stato; vi) l'acquisizione di informazioni dai responsabili di strutture aziendali; vii) l'esame dei documenti aziendali; viii) i rapporti con gli organi di controllo delle principali società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 T.U.F.; ix) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e, ove necessario, la trattazione congiunta di taluni temi specifici; x) la effettuazione di specifiche iniziative di vigilanza, attivate anche nell'ambito di riunioni consiliari, nonché attraverso richieste di aggiornamento periodiche alle strutture aziendali competenti su tematiche rilevanti ai fini dell'attività di vigilanza.

L'Internal Audit ha attivamente supportato le attività del Collegio. Il responsabile della struttura viene sempre invitato alle riunioni del Collegio e vi partecipa con regolarità, garantendo un continuo scambio di informazioni ed un allineamento delle rispettive attività di vigilanza e controllo, anche in raccordo con il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la cui segreteria è affidata ad una persona in organico nella predetta struttura. Nel complesso, le attività poste in essere dal dirigente si sono rivelate efficaci e appropriate, come si può desumere anche dalla Relazione sull'attività di Internal Audit per l'esercizio 2019, presentata al Consiglio di amministrazione tenutosi il 18 febbraio 2020. La struttura Internal Audit opera sulla base del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2016 e da ultimo confermato nella predetta seduta del 26 febbraio 2019 e di un Piano pluriennale declinato e aggiornato di anno in anno nonché approvato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e sentito il Collegio Sindacale. Il responsabile dell'Internal Audit è incaricato altresì della gestione delle tematiche anticorruzione e frode, il cui presidio è ora ulteriormente rafforzato a valle dell'adozione del Codice di comportamento per il contrasto alla corruzione, ispirato anche alle previsioni ISO 37001 e adottato dal Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2018. Rispetto a tali tematiche la Società mostra oggi un adeguato sistema di prevenzione, anche in virtù dell'istituzione di idonei canali per effettuare segnalazioni, c.d. whistleblowing, ai sensi del relativo regolamento. In considerazione dell'applicabilità del Regolamento UE 2016/679 (c.d. GDPR - General Data Protection Regulation), il ruolo di Data Protection Officer del Gruppo è stato affidato al responsabile di Internal Audit.

Le segnalazioni ricevute dall'Internal Audit attraverso i canali di whistleblowing nel corso del 2019 sono state 13, tutte analizzate e, valutatane l'attendibilità e pertinenza, è stato deciso di avviare 7 verifiche di audit.

Il Collegio Sindacale ha analizzato 27 report di audit, a piano ed extra piano, redatti dalla Struttura Internal Audit, così come le relazioni periodiche prodotte dalla stessa e contenenti gli esiti dei report elaborati ed un dettaglio delle attività svolte durante il 2019. Queste hanno permesso di rilevare la consistenza dei presìdi di controllo, di registrare alcune iniziative volte al rafforzamento degli stessi o suggerire aree di miglioramento del SCIGR

I flussi informativi fra l'Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza, il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sono intensi e tempestivi. Lo scambio informativo con i tre Comitati endoconsiliari è continuo e garantito anche grazie alla partecipazione alle riunioni degli stessi del Presidente del Collegio, nonché sovente degli altri componenti dello stesso, e del responsabile della citata struttura.

Il Collegio Sindacale ritiene dunque adeguato nel suo complesso il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle singole aree operative, in considerazione dell'attività di vigilanza svolta sulla pianificazione e sull'ambiente di controllo interno, sul sistema di valutazione dei rischi aziendali, sull'attività di controllo interno, sulle procedure e i meccanismi di informazioni e di comunicazione, nonché sull'attività di monitoraggio.

L'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e l'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio ha vigilato sul sistema amministrativo contabile della Società e sulla sua affidabilità nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante le informazioni fornite dall'Amministratore Delegato, dal Chief Financial Officer, dal Dirigente Preposto e dagli altri responsabili delle strutture competenti, nonché attraverso l'esame della documentazione predisposta al riguardo dalla Società e l'analisi delle attività svolte dalla società di revisione.

In particolare, il Collegio ha potuto constatare che nel corso dell'esercizio 2019 è stata posta in essere e completata, da parte del Dirigente Preposto, la valutazione di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili di cui all'art. 154-bis T.U.F. Tale attività ha consentito il rilascio delle attestazioni da parte del medesimo Dirigente sulla circostanza che i documenti di bilancio sono conformi ai principi contabili internazionali applicabili e in grado di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Per quanto concerne l'attività svolta, sulla base delle informazioni acquisite, risultano complete le dichiarazioni, le procedure e le attestazioni poste in essere e/o rilasciate dal Dirigente Preposto. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società si ritengono adeguate e detta valutazione è supportata anche dagli esiti dell'attività di testing indipendente affidate ad una qualificata società di consulenza, oltre che dalle verifiche svolte dall'Internal Audit. Anche sulla scorta di tali verifiche, dalle quali non sono emersi aspetti di rilievo, il Collegio ha altresì valutato adeguato il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato regolarmente i responsabili della società di revisione incaricata EY, al fine dello scambio di dati e informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 150, c. 3, T.U.F. nonché del D.Lgs. 39/2010. In tali incontri la menzionata società di revisione non ha comunicato alcun fatto o anomalia di rilevanza tale da dover essere segnalato al Consiglio di Amministrazione ovvero nella presente relazione.

Il Collegio Sindacale ha valutato e vigilato, per quanto di propria competenza ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. 39/2010, sul processo di informativa finanziaria nonché sull'efficacia dei sistemi di controllo amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione tramite: i) lo scambio periodico di informazioni con l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154-bis T.U.F.; ii) l'esame dei rapporti predisposti dal responsabile dell'Internal Audit e degli esiti delle eventuali azioni correttive intraprese a seguito delle attività di audit; iii) l'acquisizione di informazioni da parte dei responsabili delle strutture aziendali; iv) il raccordo con gli organi di controllo e di amministrazione delle società controllate ai sensi dell'art. 151, commi 1 e 2, T.U.F.; v) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate; vi) l'approfondimento degli aspetti chiave della revisione e delle altre tematiche emerse nel corso dello scambio informativo con la società di revisione, che ha altresì illustrato la strategia di attività, le aree di attenzione, i controlli eseguiti e i relativi esiti senza rilevare carenze significative concernenti il controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Il Collegio ha altresì verificato l'iter formale e sostanziale di valutazione della partecipazione di ENAV in Techno Sky, IDS AirNav e in Aireon LLC per il tramite della controllata ENAV North Atlantic, analizzando la metodologia applicata e i relativi risultati. Al riguardo il Collegio ha riscontrato la coerenza e correttezza della metodologia e del processo adottato per effettuare l'impairment test di Techno Sky e di IDS AirNav nonché la valutazione al fair value della partecipazione in Aireon LLC, per come rappresentati nella Relazione finanziaria, anche alla stregua delle analoghe valutazioni svolte dal Consiglio di Amministrazione, supportato dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e tenuto conto del confronto con la società di revisione, e del conseguente esame dell'opinion rilasciata in data odierna.

Il Collegio, alla luce dell'attività di vigilanza svolta e tenuto anche conto della valutazione di adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società formulata dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020, ritiene, per quanto di propria competenza, che tale sistema sia sostanzialmente adeguato ed affidabile ai fini della corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

In data odierna, la società di revisione EY ha rilasciato ai sensi dell'art. 14 D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento UE 537/2014 le relazioni di revisione sul bilancio di esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2019, con le quali ha:

  • rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci di esercizio e consolidato del Gruppo forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che la Relazione sulla gestione che correda il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 e le informazioni della Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, T.U.F., sono coerenti con il bilancio e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • confermato che il giudizio sul bilancio separato e sul bilancio consolidato espresso nelle predette Relazioni è in linea con quanto indicato nella Relazione aggiuntiva predisposta ai sensi dell'art. 11 del Reg. UE 537/2014.

Le Relazioni della società di revisione includono inoltre un'illustrazione degli aspetti chiave della revisione contabile del bilancio della Società nonché del bilancio consolidato di Gruppo e le rispettive dichiarazioni, rese ai sensi dell'art. 14, c. 2, lettera e) del D.Lgs.

n. 39/2010, relative alla mancata identificazione di errori significativi nei contenuti della relazione sulla gestione.

Inoltre, in pari data, la società di revisione EY ha altresì presentato al Collegio Sindacale, nella sua qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale emerge che non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione degli organismi di governance.

La società di revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dagli artt. 10 e 17 del D.Lgs. 39/2010, nonché dall'art. 6 del citato Regolamento, dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l'indipendenza. La società di revisione ha inoltre pubblicato sul proprio sito internet la relazione di trasparenza 2019 prodotta ai sensi dell'art. 18, comma 1, del richiamato decreto.

Sempre in relazione alle verifiche di indipendenza della società di revisione, il Collegio Sindacale, nella sua qualità di Audit Committee ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, ha verificato che, nel corso dell'esercizio 2019, i corrispettivi complessivi per i servizi audit related resi dalla società di revisione EY e dalle entità della sua rete in favore della Società e delle sue controllate hanno rispettato i limiti di cui all'art. 4, comma 2, del Regolamento UE 537/2014. A tal fine, è stata valutata la natura dei predetti incarichi alla luce dei criteri dettati dalla normativa in merito ai servizi vietati di cui all'art. 5 del richiamato Regolamento rilevando che la società di revisione non ha svolto servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi della citata norma. Alla luce delle prescrizioni di cui al richiamato art. 19, il Collegio rileva in particolare che i corrispettivi dei predetti incarichi ammontano complessivamente a Euro 88.000 e sono indicati, ai sensi dell'art. dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, nella nota 41 al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019. Alla luce delle informazioni disponibili e tenuto conto delle verifiche effettuate, il Collegio ritiene confermata l'indipendenza della società di revisione.

Il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato

Il Collegio ha esaminato il progetto di bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, che registra un utile dell'esercizio di Euro 111.881.123,31 e non vede, per quanto a conoscenza del Collegio, deroghe alle norme di legge.

Non essendo demandata al Collegio la funzione di revisione legale, lo stesso ha vigilato sull'impostazione generale del bilancio, sulla sua conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, senza rilevare aspetti da riferire. Il Collegio ha verificato inoltre l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione, anche in questo caso senza rilievi da esporre. Gli amministratori hanno illustrato nella Relazione Finanziaria le poste che hanno concorso al risultato economico e gli eventi generativi delle medesime.

Il Bilancio di esercizio di ENAV al 31 dicembre 2019 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. I principi contabili utilizzati riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio d'esercizio 2019, ad eccezione dei principi di nuova applicazione, richiamati al paragrafo 4 delle Note illustrative al bilancio di esercizio.

Il Bilancio dell'esercizio 2019 di ENAV è stato sottoposto, come già anticipato, a revisione contabile da parte della società di revisione che, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa.

La società di revisione ha altresì emesso la relazione sulla revisione del bilancio relativo all'esercizio 2019 delle controllate Techno Sky, IDS AirNav e d-flight.

Per quanto riguarda la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea di destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 di ENAV e di distribuzione di riserve disponibili, il Collegio ha preso atto di tale proposta e, alla luce delle informazioni allo stato disponibili e in considerazione dell'attuale sistema regolatorio in cui opera la Società, non ravvisa elementi ostativi al riguardo.

Con riferimento alle disposizioni di cui agli artt. 15 e ss. del Regolamento Mercati, in materia di trasparenza contabile, di adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni delle società controllate extra UE, alla data del 31 dicembre 2019, il Collegio Sindacale evidenzia che le società controllate rilevanti ai fini di tale disposizione sono correttamente incluse nell'ambito del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, rispetto al quale non sono state segnalate carenze significative. A tal proposito, in sede di approvazione del progetto di Bilancio dell'esercizio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle opportune verifiche effettuate da parte del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e sentito lo scrivente Collegio Sindacale, nel mese di marzo 2020 ha infatti attestato l'osservanza della richiamata disciplina.

Fermo restando che a carico del Collegio non è previsto alcun obbligo di relazione né di formali espressioni di giudizio sul bilancio consolidato, che spettano invece alla società di revisione, si è proceduto a constatare come il medesimo chiuda con un utile di Euro 118.268.141 e come la relazione specifica di EY resa ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 non contenga rilievi né richiami di informativa. Si precisa in ogni caso che la Società ha dichiarato di aver redatto il bilancio consolidato dell'esercizio 2019 del gruppo ENAV in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito dell'ordinamento italiano. Si riferirà in seguito, nella specifica sezione della presente relazione, sui principali rapporti con le società controllate.

Evoluzione prevedibile della gestione

In connessione con le tematiche relative al diffondersi dell'epidemia di Covid-19, Il Collegio Sindacale ha preso atto degli approfondimenti condivisi in occasione di riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione, oltre ad aver scambiato alcune riflessioni con la società di revisione. I presumibili impatti complessivi del Covid – 19 non sono puntualmente stimabili, sarà quindi necessario attendere l'evoluzione della situazione internazionale per una valutazione più precisa sugli effetti di tale situazione sulle attività future della società che potrebbero avere anche impatti significativi. Per ulteriori dettagli, si rinvia al paragrafo intitolato "Evoluzione prevedibile della gestione" della Relazione sulla gestione inclusa nella Relazione Finanziaria Annuale 2019 pubblicata nei modi di legge e disponibile sul sito della Società.

La vigilanza sulle informazioni di carattere non finanziario

La Società, già compliant al D.Lgs. 254/2016 in merito alla rendicontazione di carattere non finanziario, realizza un Bilancio di Sostenibilità che include la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, sulla base di uno strutturato sistema di raccolta delle informazioni qualitative e quantitative. In aggiunta, sono state sviluppate molteplici iniziative in materia di sostenibilità, in coordinamento con il Comitato Sostenibilità istituito nel 2018. Tra le principali iniziative si ricordano: lo stakeholder engagement, l'integrazione dei rischi non finanziari all'interno del sistema ERM, il piano di sostenibilità 2018-2020 (adeguato quest'anno con ulteriori sfidanti obiettivi per il 2020), e l'integrazione della sostenibilità nel piano industriale.

Ai sensi dell'art. 3, c. 10, del D.Lgs. 254/2016, il Bilancio di Sostenibilità è stato sottoposto ad "esame limitato" da parte di EY, soggetto incaricato della revisione legale.

Il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 3, comma 7, D. Lgs. n. 254/2016, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni contenute nel decreto medesimo in tema di Dichiarazione di carattere non finanziario e, in proposito, rileva che la Società ha adempiuto agli obblighi previsti dalla richiamata normativa ai fini della predisposizione della stessa così come contenuta all'interno del Bilancio di Sostenibilità, in conformità agli artt. 3 e 4 del citato Decreto, nonché dell'art. 5 del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018, e redatta nel rispetto dei principi e delle metodologie di cui ai GRI core selezionati dalla Società.

Il Bilancio di Sostenibilità e Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativo al 2019, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2020, è stato corredato dalla relazione di revisione limitata rilasciata da EY in data odierna.

Le regole di Governo societario

La Società aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A, ritenendo che l'allineamento della corporate governance di ENAV alla best practice italiana ed internazionale, cui il Codice di Autodisciplina è ispirato, costituisca presupposto fondamentale per la realizzazione degli obiettivi della Società, e curando pertanto che le proprie regole di governo societario siano in linea con le relative previsioni.

Il Collegio ha verificato che la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari per l'esercizio 2019, redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.a. ed ai sensi dell'art. 123-bis del T.U.F., approvata dagli amministratori in data 12 marzo 2020 descrive puntualmente ed accuratamente il sistema di governance societario adottato.

Il Collegio ritiene che la Relazione sia conforme alle regole previste dal Codice di Autodisciplina e che le stesse, sulla base di quanto emerso nel corso dell'attività di vigilanza svolta, risultano effettivamente e correttamente applicate.

Il Collegio ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei consiglieri.

Il Collegio ha verificato l'avvenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Remunerazioni e Nomine, della Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'art. 123-ter T.U.F. e dell'art. 84-ter del Regolamento Emittenti, che verrà sottoposta agli azionisti in occasione dell'Assemblea convocata per il giorno 21 maggio 2020 chiamata ad esprimersi: (i) con delibera vincolate sulla prima sezione, relativa alla politica di remunerazione; e (ii) con delibera non vincolante sulla seconda sezione, riportante il dettaglio dei compensi corrisposti nell'esercizio 2019.

Rapporti con l'Ente controllante e con le società controllate

Alla data del 31 dicembre 2019, ENAV risulta partecipata per il 53,28% dal Ministero dell'economia e delle finanze ("MEF"), per il 46,50% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,22% è detenuto da ENAV a mezzo di azioni proprie.

Quanto ai rapporti con il MEF, si ricorda come la Società sia soggetta alla disciplina dei cd. golden powers ai sensi del D.L. 15 marzo 2012 n. 21, convertito con modificazioni con la L. 11 maggio 2012, n. 56, anche alla luce delle modifiche introdotte dall'art. 4-bis del Decreto Legge 21 settembre 2019, n. 105 convertito, con modificazioni, dalla Legge 18 novembre 2019, n. 133, recante "Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica", il tutto come specificato nella richiamata Relazione sul governo societario al paragrafo 1.6.

Fra le società controllate, su cui ENAV esercita direzione e coordinamento, assume rilevanza la società italiana Techno Sky S.r.l., incaricata delle attività di manutenzione degli impianti, dei sistemi e dei software utilizzati per il controllo del traffico aereo in Italia e non solo, al fine di assicurarne la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di continuità. Il Collegio Sindacale ha incontrato gli organi di controllo delle principali controllate al fine di realizzare il necessario scambio informativo. In particolare, in Techno Sky, così come in IDS AirNav e in d-flight opera un autonomo Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e l'Internal Audit che, sulla base del mandato conferito, opera su tutte le società del Gruppo.

Le operazioni con parti correlate

La Società ha adottato regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate secondo i principi generali indicati da Consob, come descritto nella relazione sulla gestione al bilancio dell'esercizio 2019. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato in data 21 giugno 2016, con efficacia a decorrere dalla data di quotazione, la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate", ai sensi dell'articolo 2391-bis c.c. e del Regolamento adottato da Consob con deliberazione n. 17221/2010 e successive modifiche e integrazioni. Tale procedura, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, è stata da ultimo aggiornata dal Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre 2018.

Il Collegio Sindacale valuta adeguata l'attività svolta in materia dal Comitato, nonché l'informazione fornita dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione con riguardo alle operazioni infragruppo e a quelle con parti correlate.

Il bilancio di esercizio 2019 contiene l'indicazione dei rapporti intrattenuti con entità correlate, secondo le disposizioni dello IAS 24. Le entità dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note al bilancio, cui si rinvia per quanto attiene alla individuazione della tipologia delle operazioni in questione e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari. Dette ultime operazioni, individuate dal principio contabile IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari. Nelle Note al bilancio sono inoltre richiamate le modalità procedurali adottate per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza, nonché di correttezza procedurale e sostanziale. Si dà atto che le operazioni ivi indicate sono state poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione ed esecuzione previste nella procedura sopra richiamata e descritta nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2019. Tutte le operazioni dell'esercizio 2019 fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate – ove non diversamente indicato - a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Eventuali omissioni e fatti censurabili. Denunzie e pareri resi.

Nell'attività di vigilanza non si sono riscontrate omissioni da parte degli amministratori o fatti censurabili, sicché non vi sono irregolarità ai sensi dell'art. 149, c. 3, del T.U.F.

Nel corso dell'esercizio e fino alla data odierna al Collegio Sindacale non sono pervenute denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c., né risulta la ricezione di esposti.

Nel corso dell'esercizio 2019, il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere pareri, rilasciati sempre in senso positivo, in merito a:

  • i) approvazione del Piano di attività dell'Internal Audit relativo al 2020, con il relativo budget;
  • ii) Valutazione di adeguatezza di: (i) assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società ai sensi dell'art. 2381, comma 3, del codice civile e dell'art. 1.C.1, lett. c) del Codice di Autodisciplina delle società quotate; (ii) poteri e mezzi a disposizione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contatili societari per l'esercizio dei compiti affidatigli dalla legge, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 4, del Decreto Legislativo n. 58/98 (Testo Unico della Finanza); nonché (iii) sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di ENAV rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia ai sensi e per gli effetti di quanto raccomandato dall'art. 7.C.1, lett. b) e lett. e) del Codice di Autodisciplina delle società quotate;
  • iii) approvazione della componente variabile di breve termine della remunerazione dell'Amministratore Delegato per il 2019 (MBO).

Conclusioni

Sulla base delle citate attività svolte e tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, il Collegio Sindacale non rileva elementi ostativi rispetto all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

7 aprile 2020

Dario Righetti- Presidente

Franca Brusco- Sindaco effettivo

Pierumberto Spanò - Sindaco effettivo

Relazione della Società di revisione sul bilancio di esercizio

Enav S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Enav S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. (la Società), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Valutazione della partecipazione nella Techno Sky S.r.l.

Le Partecipazioni in imprese controllate al 31 dicembre 2019 ammontano a 188,1 milioni di euro, di cui 99,2 milioni di euro riferiti alla partecipazione nella Techno Sky S.r.l..

La direzione aziendale valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment delle partecipazioni e, qualora si manifestino, le assoggetta ad impairment test. Nel caso specifico, considerata anche l'eccedenza del valore di carico della partecipazione Techno Sky rispetto alla corrispondente frazione del patrimonio netto, è stato svolto il test di recuperabilità.

L'identificazione di indicatori di impairment, nonché i processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile della partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri del Piano economico-finanziario 2020- 2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa al processo di determinazione del valore recuperabile della partecipazione, è riportata nella nota "7. Partecipazioni".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura applicata ai fini della valutazione della partecipazione;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, la loro coerenza con le previsioni dei flussi di cassa futuri risultanti dal Piano economico-finanziario 2020-2024;
  • la valutazione circa la capacità degli amministratori di formulare previsioni accurate, mediante confronto tra i dati storici consuntivati e le precedenti previsioni;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed hanno effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave che potrebbero determinare un effetto significativo sulla stima del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione della partecipazione nella Techno Sky S.r.l..

Valutazione della partecipazione nella Enav North Atlantic LLC

La partecipazione nella società controllata Enav North Atlantic LLC, costituita al fine di effettuare l'investimento nella entità di diritto statunitense Aireon LLC, è iscritta al 31 dicembre 2019 nella voce Partecipazioni in società controllate per un importo pari a 47,6 milioni di euro.

I processi e le modalità di determinazione del valore recuperabile della partecipazione sono basati sulla misurazione del fair value della partecipazione nella Aireon LLC effettuata nel bilancio consolidato.

In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione nella Enav North Atlantic LLC è riportata nella nota illustrativa "Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa alle modalità di esecuzione del test di impairment è riportata nella nota "7.Partecipazioni".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi dei flussi di cassa futuri, la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, al fine di verificare la metodologia utilizzata nel processo, l'accuratezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate dalla direzione aziendale per la misurazione del fair value della partecipazione nella Aireon LLC.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione della partecipazione nella Enav North Atlantic LLC.

Rilevazione e misurazione dei ricavi – Balance

I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e dei servizi di terminale includono una rettifica, positiva o negativa, effettuata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva dell'anno. Tale rettifica, effettuata mediante il meccanismo del cosiddetto Balance, viene regolata attraverso specifici adeguamenti tariffari effettuati negli esercizi successivi a quello di competenza.

I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo complessi ed assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei tempi di realizzo nonché alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato.

In considerazione delle complessità sopracitate per effettuare questa misurazione, riteniamo che Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione della normativa applicabile, la comprensione e valutazione delle modalità di stima utilizzate dagli amministratori, l'analisi della procedura di determinazione del Balance, la verifica del tasso di attualizzazione utilizzato e la verifica della correttezza aritmetica dei calcoli effettuati dalla direzione aziendale.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio con riferimento ai criteri di misurazione e contabilizzazione della rettifica ai ricavi derivanti dal meccanismo del Balance.

tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla modalità di contabilizzazione e misurazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "3. Principi contabili" e "Uso di stime e giudizi del management".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare

l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 7 aprile 2020

EY S.p.A. Riccardo Rossi (Revisore Legale)

Informazioni legali e contatti

Sede legale ENAV SpA Via Salaria n. 716 – 00138 Roma Tel. +39 06 81661 www.enav.it

Informazioni legali

Capitale sociale: 541.744.385,00 euro i.v. Codice Fiscale e Iscrizione Registro delle Imprese Di Roma n. 97016000586 Partita IVA n. 02152021008

Investor Relations

e-mail: [email protected]

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.