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A2a

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 21, 2020

4202_10-k_2020-04-21_4ba47144-b2a9-4a4b-a50e-3068ec9aa319.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Relazione finanziaria annuale consolidata

2019

Il presente Bilancio è consultabile sul sito www.a2a.eu

1

Indice

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 6
Conto economico consolidato 8
Conto economico complessivo consolidato 9
Rendiconto finanziario consolidato 10
Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato 12
Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza
dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 14
Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019 16

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi
della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 20
Conto economico consolidato ai sensi
della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 22

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

24
25
26
27
28
30
31
36
49
50
54
83
85
95
97
100
101
102

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata 1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 138 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali 140 3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato 142 4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto 148 5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese 151 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98 152 5 Relazione della Società di Revisione 153

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (1-2) Attività

milioni di euro Note 31 12 2019 31 12 2018
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 4.869 4.620
Immobilizzazioni immateriali 2 2.379 2.302
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3 38 16
Altre attività finanziarie non correnti 3 27 29
Attività per imposte anticipate 4 277 264
Altre attività non correnti 5 25 20
Totale attività non correnti 7.615 7.251
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 184 187
Crediti commerciali 7 1.852 1.781
Altre attività correnti 8 567 313
Attività finanziarie correnti 9 10 16
Attività per imposte correnti 10 63 49
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 434 624
Totale attività correnti 3.110 2.970
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12 - 112
TOTALE ATTIVO 10.725 10.333

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 39.

(2) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 40 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Patrimonio netto e passività

milioni di euro Note 31 12 2019 31 12 2018
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 13 1.629 1.629
(Azioni proprie) 14 (54) (54)
Riserve 15 1.325 1.216
Risultato d'esercizio 16 389 344
Patrimonio netto di Gruppo 3.289 3.135
Interessi di minoranze 17 362 388
Totale Patrimonio netto 3.651 3.523
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 18 3.307 2.984
Benefici a dipendenti 19 307 314
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 20 676 642
Altre passività non correnti 21 149 148
Totale passività non correnti 4.439 4.088
Passività correnti
Debiti commerciali 22 1.481 1.413
Altre passività correnti 22 844 581
Passività finanziarie correnti 23 304 694
Debiti per imposte 24 6 34
Totale passività correnti 2.635 2.722
Totale passività 7.074 6.810
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ NON CORRENTI
DESTINATE ALLA VENDITA
- -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 10.725 10.333

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di

Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni

2019 Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Conto economico consolidato (1-2)

milioni di euro Note 01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 7.122 6.271
Altri ricavi operativi 202 223
Totale ricavi 26 7.324 6.494
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 5.156 4.332
Altri costi operativi 234 266
Totale costi operativi 27 5.390 4.598
Costi per il personale 28 700 665
Margine operativo lordo 29 1.234 1.231
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 30 547 643
Risultato operativo netto 31 687 588
Risultato da transazioni non ricorrenti 32 4 14
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 16 16
Oneri finanziari 130 132
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla valutazione secondo
il Patrimonio netto delle partecipazioni
4 4
Risultato da cessione di altre partecipazioni - -
Totale gestione finanziaria 33 (110) (112)
Risultato al lordo delle imposte 581 490
Oneri per imposte sui redditi 34 189 157
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte 392 333
Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita 35 1 21
Risultato netto 393 354
Risultato di pertinenza di terzi 36 (4) (10)
Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo 37 389 344
Risultato per azione (in euro):
- di base 0,1249 0,1106
- di base da attività di funzionamento 0,1247 0,1040
- di base da attività destinate alla vendita 0,0002 0,0066
- diluito 0,1249 0,1106
- diluito da attività di funzionamento 0,1247 0,1040
- diluito da attività destinate alla vendita 0,0002 0,0066

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 39.

(2) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 40 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Conto economico complessivo consolidato

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Risultato d'esercizio (A) 393 354
Utili/(perdite) attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto (7) 2
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali 2 (1)
Totale utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (B) (5) 1
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura degli strumenti
finanziari ("cash flow hedge")
(32) 18
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 9 (5)
Totale altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale delle società consolidate
integralmente (C)
(23) 13
Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del Patrimonio netto
al netto dell'effetto fiscale (D)
- -
Totale risultato d'esercizio complessivo ( A ) + ( B ) + ( C ) + ( D ) 365 368
Totale risultato d'esercizio complessivo attribuibile a:
Soci della controllante 361 358
Interessenze di pertinenza di terzi (4) (10)

Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico consolidato

Rendiconto finanziario consolidato Prospetto delle variazioni

dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Rendiconto finanziario consolidato

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 624 691
Apporto primo consolidamento acquisizioni 2019/2018 3 26
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 627 717
Attività operativa
Risultato netto (**) 393 348
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 379 372
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 123 91
Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali 18 167
Risultato di partecipazioni valutate ad equity (4) (4)
Interessi netti di competenza dell'esercizio 114 116
Interessi netti pagati (100) (114)
Imposte nette pagate (a) (235) (102)
Variazione delle attività e delle passività al lordo delle imposte pagate (b) 244 149
Totale variazione delle attività e delle passività (a+b) (*) 9 47
Flussi finanziari netti da attività operativa 932 1.023
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (380) (305)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento (247) (195)
Investimenti in partecipazioni e titoli (*) (56) (25)
Cessioni di immobilizzazioni e partecipazioni - 13
Dividendi incassati da partecipazioni valutate ad equity e altre partecipazioni - 2
Flussi finanziari netti da attività di investimento (683) (510)
FREE CASH FLOW 249 513

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

(**) Il Risultato netto è esposto al netto delle plusvalenze per cessioni di partecipazioni e immobilizzazioni.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo

consolidato Rendiconto

Prospetto

delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Attività di finanziamento
Variazioni delle attività finanziarie
Variazioni monetarie:
Nuovi finanziamenti - -
Incasso rimborso finanziamenti 7 5
Altre variazioni monetarie (2) 11
Totale variazioni monetarie 5 16
Variazioni non monetarie:
Altre variazioni non monetarie 3 79
Totale variazioni non monetarie 3 79
Variazione delle attività finanziarie (*) 8 95
Variazioni delle passività finanziarie
Variazioni monetarie:
Nuovi finanziamenti/bond 491 68
Rimborso finanziamenti/bond (657) (521)
Rimborso leasing (17) (2)
Dividendi pagati dalla capogruppo (218) (180)
Dividendi pagati dalle controllate (14) (5)
Altre variazioni monetarie (26) (2)
Totale variazioni monetarie (441) (642)
Variazioni non monetarie:
Valutazioni a costo ammortizzato 4 4
Altre variazioni non monetarie (13) (63)
Totale variazioni non monetarie (9) (59)
Variazione delle passività finanziarie (*) (450) (701)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (442) (606)
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (193) (93)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 434 624

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Descrizione
milioni di euro
Capitale
Sociale
Azioni
Proprie
Cash Flow
Hedge
Nota 13 Nota 14 Nota 15
Patrimonio netto al 31.12.2017 1.629 (54) (20)
IFRS 9 - prima applicazione
Saldi al 1° gennaio 2018 1.629 (54) (20)
Destinazione del risultato 2017
Distribuzione dividendi
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) 13
Altre variazioni
Risultato d'esercizio di pertinenza
del Gruppo e di terzi
Patrimonio netto al 31.12.2018 1.629 (54) (7)
Destinazione del risultato 2018
Distribuzione dividendi
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) (23)
Altre variazioni
Risultato d'esercizio di pertinenza
del Gruppo e di terzi
Patrimonio netto al 31.12.2019 1.629 (54) (30)

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo

consolidato Rendiconto finanziario

consolidato Prospetto

delle variazioni Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Totale
Patrimonio
netto
Interessi
di minoranze
Totale
Patrimonio netto
di Gruppo
Risultato
d'esercizio
di Gruppo
Altre
Riserve
e utili a nuovo
Nota 17 Nota 16 Nota 15
3.013 135 2.878 293 1.030
(4) (4) (4)
3.009 135 2.874 293 1.026
- - (293) 293
(185) (5) (180) (180)
1 1 1
13 13
331 248 83 83
354 10 344 344
3.523 388 3.135 344 1.223
- - (344) 344
(232) (14) (218) (218)
(5) (5) (5)
(23) (23)
(5) (16) 11 11
393 4 389 389
3.651 362 3.289 389 1.355

Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019

(NO GAAP MEASURES)

milioni di euro Note Consolidato al
31 12 2018
Effetto primo
consolidamento
Gruppo
A2A Rinnovabili
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 4.620 2
Immobilizzazioni immateriali 2 2.302 -
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3 16 -
Altre attività finanziarie non correnti 3 29 -
Attività per imposte anticipate 4 264 -
Altre attività non correnti 5 20 -
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 7.251 2
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 187 -
Crediti commerciali 7 1.781 -
Altre attività correnti 8 313 -
Attività finanziarie correnti 9 16 -
Attività per imposte correnti 10 49 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 624 1
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 2.970 1
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12 112 -
TOTALE ATTIVO 10.333 3
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie non correnti 18 2.984 3
Passività per imposte differite - -
Benefici a dipendenti 19 314 -
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 20 642 -
Altre passività non correnti 21 148 -
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 4.088 3
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali 22 1.413 -
Altre passività correnti 22 581 -
Passività finanziarie correnti 23 694 -
Debiti per imposte 24 34 -
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 2.722 -
TOTALE PASSIVITÀ 6.810 3
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
25 - -
PASSIVITÀ 6.810 3

Si segnala che i valori relativi alla società ARESLAB S.r.l. acquisita nel mese di dicembre 2019 sono inferiori al milione di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto

consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Consolidato
al 31 12 2019
Variazioni
dell'esercizio
Totale effetto primo
consolidamento
acquisizioni 2019
Effetto primo
consolidamento
ELECTROMETAL S.r.l.
Effetto primo
consolidamento
Suncity Energy
4.869 245 4 2 -
2.379 59 18 15 3
22 - - -
(2) - - -
277 13 - - -
5 - - -
7.615 342 22 17 3
184 (3) - - -
1.852 61 10 7 3
567 254 - - -
(6) - - -
14 - - -
434 (193) 3 1 1
3.110 127 13 8 4
(112) - - -
10.725 357 35 25 7
3.307 320 3 - -
(1) 1 - 1
307 (7) - - -
676 33 1 - 1
(1) 2 2 -
4.439 344 7 2 2
1.481 61 7 4 3
844 262 1 1 -
304 (390) - - -
(29) 1 1 -
2.635 (96) 9 6 3
7.074 248 16 8 5
- - - -
7.074 248 16 8 5

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2019 (NO GAAP MEASURES)

milioni di euro Note Effetto primo
consolidamento
Gruppo
A2A Rinnovabili
Effetto primo
consolidamento
Suncity Energy
RICAVI
Ricavi di vendita e prestazioni - 19
Altri ricavi operativi 1 -
TOTALE RICAVI 27 1 19
COSTI OPERATIVI
Costi per materie prime e servizi - 18
Altri costi operativi - 1
TOTALE COSTI OPERATIVI 28 - 19
COSTI PER IL PERSONALE 29 - -
MARGINE OPERATIVO LORDO 30 1 -
AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI
E SVALUTAZIONI
31 - 1
RISULTATO OPERATIVO NETTO 32 1 (1)
RISULTATO DA TRANSAZIONI NON RICORRENTI 33 - -
GESTIONE FINANZIARIA
Proventi finanziari - -
Oneri finanziari 1 -
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla
valutazione secondo il Patrimonio netto delle
partecipazioni
- -
Risultato da cessione di altre partecipazioni - -
TOTALE GESTIONE FINANZIARIA 34 (1) -
RISULTATO AL LORDO DELLE IMPOSTE - (1)
ONERI PER IMPOSTE SUI REDDITI 35 - -
RISULTATO DI ATTIVITÀ OPERATIVE IN ESERCIZIO
AL NETTO DELLE IMPOSTE
- (1)
RISULTATO NETTO DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE/
DESTINATE ALLA VENDITA
36 - -
RISULTATO NETTO - (1)
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI 37 - -
RISULTATO DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO
38 - (1)

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario

consolidato Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto

consolidato Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019

Dettaglio effetto consolidamento acquisizioni 2019

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Totale effetto
consolidamento nuove
acquisizioni 2019
Vecchio
perimetro
31 12 2018
Consolidato al
31 12 2019
Consolidato al
31 12 2018
19 7.103 7.122 6.271
1 201 202 223
20 7.304 7.324 6.494
18 5.138 5.156 4.332
1 233 234 266
19 5.371 5.390 4.598
- 700 700 665
1 1.233 1.234 1.231
1 546 547 643
- 687 687 588
- 4 4 14
- 16 16 16
1 129 130 132
- 4 4 4
- - - -
(1) (109) (110) (112)
(1) 582 581 490
- 189 189 157
(1) 393 392 333
- 1 1 21
(1) 394 393 354
- (4) (4) (10)
(1) 390 389 344

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 Attività

milioni di euro 31 12 2019 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
31 12 2018 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 4.869 4.620
Immobilizzazioni immateriali 2.379 2.302
Partecipazioni valutate col metodo del
Patrimonio netto
38 38 16 16
Altre attività finanziarie non correnti 27 4 29 6
Attività per imposte anticipate 277 264
Altre attività non correnti 25 20
Totale attività non correnti 7.615 7.251
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 184 187
Crediti commerciali 1.852 107 1.781 113
Altre attività correnti 567 1 313
Attività finanziarie correnti 10 1 16 1
Attività per imposte correnti 63 49
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 434 624
Totale attività correnti 3.110 2.970
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE
ALLA VENDITA
- 112 109
TOTALE ATTIVO 10.725 10.333

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

Patrimonio netto e passività

milioni di euro 31 12 2019 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
31 12 2018 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1.629 1.629
(Azioni proprie) (54) (54)
Riserve 1.325 1.216
Risultato d'esercizio 389 344
Patrimonio netto di Gruppo 3.289 3.135
Interessi di minoranze 362 388
Totale Patrimonio netto 3.651 3.523
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.307 2.984
Benefici a dipendenti 307 314
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 676 1 642 1
Altre passività non correnti 149 148
Totale passività non correnti 4.439 4.088
Passività correnti
Debiti commerciali 1.481 29 1.413 29
Altre passività correnti 844 7 581 13
Passività finanziarie correnti 304 694 2
Debiti per imposte 6 34
Totale passività correnti 2.635 2.722
Totale passività 7.074 6.810
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE
AD ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE
ALLA VENDITA
- -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 10.725 10.333

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

milioni di euro 01 01 2019
31 12 2019
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
01 01 2018
31 12 2018
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 7.122 444 6.271 434
Altri ricavi operativi 202 223 1
Totale ricavi 7.324 6.494
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 5.156 5 4.332 7
Altri costi operativi 234 30 266 34
Totale costi operativi 5.390 4.598
Costi per il personale 700 2 665 2
Margine operativo lordo 1.234 1.231
Ammortamenti, accantonamenti e
svalutazioni
547 643
Risultato operativo netto 687 588
Risultato da transazioni non ricorrenti 4 14 6
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 16 7 16 6
Oneri finanziari 130 132
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla
valutazione secondo il Patrimonio netto delle
partecipazioni
4 4 4 4
Risultato da cessione di altre partecipazioni - -
Totale gestione finanziaria (110) (112)
Risultato al lordo delle imposte 581 490
Oneri per imposte sui redditi 189 157
Risultato di attività operative in esercizio al
netto delle imposte
392 333
Risultato netto da attività operative cessate/
destinate alla vendita
1 21 21
Risultato netto 393 354
Risultato di pertinenza di terzi (4) (10)
Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo 389 344

3

Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

A2A S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana che opera, anche attraverso le sue controllate ("Gruppo"), sia sul territorio nazionale che estero.

Il Gruppo A2A è principalmente impegnato nei settori:

  • della produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica anche da fonti rinnovabili;
  • della vendita e distribuzione del gas;
  • della produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento;
  • della gestione dei rifiuti (dalla raccolta e spazzamento allo smaltimento) e nella realizzazione, gestione e messa a disposizione ad altri operatori di impianti e sistemi integrati per lo smaltimento dei rifiuti;
  • della gestione del ciclo idrico integrato;
  • della consulenza tecnica relativa ai titoli di efficienza energetica.

Relazione finanziaria annuale consolidata

La Relazione finanziaria annuale consolidata (di seguito "Relazione annuale") al 31 dicembre 2019 del Gruppo A2A è presentata in milioni di euro; tale valuta coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

La Relazione annuale del Gruppo A2A al 31 dicembre 2019 è stata redatta:

  • in osservanza del Decreto Legislativo 58/1998 (art. 154-ter) e successive modifiche, nonché del Regolamento emittenti emanato dalla Consob;
  • in conformità ai Principi Contabili Internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Nella predisposizione della Relazione annuale sono stati applicati gli stessi principi utilizzati per la Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2018, fatta eccezione per i principi e le interpretazioni adottate per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2019 e illustrati dettagliatamente nel successivo paragrafo "Variazioni di principi contabili internazionali".

Nel presente fascicolo sono stati utilizzati alcuni Indicatori Alternativi di Performance (AIP) che sono differenti dagli indicatori finanziari espressamente previsti dai principi contabili internazionali IAS/ IFRS adottati dal Gruppo, per il dettaglio di tali indicatori si rimanda allo specifico paragrafo "Indicatori Alternativi di Performance (AIP)" nel fascicolo della "Relazione sulla gestione".

La presente Relazione annuale al 31 dicembre 2019 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione il 19 marzo 2020, che ne ha autorizzato la pubblicazione ed è assoggettata a revisione legale da parte di EY S.p.A. in base all'incarico conferito con delibera dell'Assemblea dell'11 giugno 2015 per il novennio 2016-2024.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di Relazione finanziaria annuale

consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di

consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Con riferimento alla Situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1".

Il "Conto economico" è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.

Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.

Il Rendiconto finanziario è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo "IAS 7" ed accoglie le modifiche informative introdotte dall'integrazione allo "IAS 7" omologate in data 9 novembre 2017.

Il Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto è stato predisposto secondo le disposizioni dello "IAS 1".

Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono gli stessi adottati nella predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2018.

Criteri di redazione

La Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2019 è stata redatta in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al fair value.

I principi di consolidamento, i principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione della Relazione annuale sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2018, fatto salvo quanto di seguito specificato relativamente ai principi di nuova emanazione.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Variazioni di principi contabili internazionali

Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2019.

Nei paragrafi a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea" e "Principi contabili omologati dall'Unione Europea ma applicabili in esercizi successivi" vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, sia non ancora omologati sia omologati dall'Unione Europea, e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2019, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili nel presente esercizio

A decorrere dal 1° gennaio 2019 risultano applicabili al Gruppo i seguenti Standard od integrazioni a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dalle società del Gruppo nei precedenti esercizi.

• IFRS 16 "Leases": il principio emesso dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed omologato dall'Unione Europea a novembre 2017, sostituisce in toto tutti i precedenti requisiti contabili IFRS per la contabilizzazione dei leasing (IAS 17 ed IFRIC 4). Il principio si applica a tutti i contratti che hanno per oggetto il diritto ad utilizzare un bene per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. L'IFRS 16 configura, per i locatari, un unico modello di contabilizzazione per tutti i leasing (con precisi casi di esclusione ed esenzione), eliminando la distinzione, a livello di trattamento contabile, tra leasing operativo e finanziario. Le previsioni di contabilizzazione per i locatori rimangono sostanzialmente invariate rispetto alle precedenti disposizioni.

La rilevazione iniziale, per il locatario, prevede l'iscrizione di un attivo pari al diritto d'uso del bene e di una passività finanziaria corrispondente al valore attuale dei canoni futuri da corrispondere. La valutazione successiva comporta la rilevazione dell'ammortamento del diritto d'uso sulla base dello IAS 16 (o metodo di valutazione alternativo), i relativi oneri finanziari e l'attualizzazione della passività finanziaria creatasi in sede di iscrizione iniziale utilizzando un discount rate corrispondente al tasso prospettico medio di finanziamento del Gruppo A2A.

Nel corso del 2019, il Gruppo ha condotto un'analisi approfondita dei contratti in essere, oggetto del principio contabile. Le analisi condotte hanno individuato impatti e modifiche sostanziali sulle situazioni economiche e patrimoniali-finanziarie, così come riassunte nella sezione "Altre informazioni" del presente fascicolo di bilancio.

  • IFRS 9 "Strumenti finanziari": omologata in data 26 marzo 2018 ed applicabile a partire dal 1° gennaio 2019, l'integrazione consente di valutare al costo ammortizzato gli oneri relativi all'estinzione anticipata di strumenti finanziari che precedentemente venivano misurati al "fair value through profit and loss". Nessun impatto sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • IAS 28 "Partecipazioni in società collegate e joint ventures": omologata in data 11 febbraio 2019, l'integrazione precisa che si devono applicare i dettami dell'IFRS 9 agli investimenti in società collegate o joint venture cui non è consentita una valutazione con il metodo del Patrimonio netto. Nessun impatto sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • IAS 19 "Benefici a dipendenti": l'integrazione omologata in data 14 marzo 2019, chiarisce che in caso di modifica o estinzione anticipata di un piano benefici definiti, il Gruppo nel rideterminare la passività deve applicare le ipotesi attuariali aggiornate. Nessun impatto sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea

  • IFRS 17 "Contratti assicurativi": emesso dallo IASB in data 18 maggio 2017, sarà applicabile alle imprese che emettono contratti assicurativi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2021. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB in data 22 ottobre 2018 ha rilasciato un'integrazione al principio IFRS 3 (Business Combination) che aiuta le imprese a comprendere se un'acquisizione è definibile come un'aggregazione di asset oppure un business. In particolare chiarisce che, per definire un'acquisizione effettuata come un business, ci deve essere la capacità di fornire beni o servizi a clienti, diversamente da quanto indicato dal principio originario che ha un focus sulla capacità di produrre dividendi o benefici economici agli stakeholder. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB in data 26 settembre 2019, ha emesso un emendamento ai principi IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7 in cui chiarisce quando poter definire e trattare come di copertura un contratto derivato in periodi di riforma degli interest rate bechmark da parte delle banche centrali. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'Unione Europea, applicabili in esercizi successivi

• Emesso in data 31 ottobre 2018 ed applicabile a partire dal 1° gennaio 2020, lo IASB ha emesso un emendamento ai principi IAS 1 e IAS 8 dal titolo "definizione di significatività". Si precisa che un'informazione è significativa quando la sua omissione, re-interpretazione o oscuramento può influenzare le decisioni prese dagli "Stakeholders" sulla base della relazione finanziaria.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili

Area di consolidamento Criteri e procedure di

consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Area di consolidamento

La Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2019 include i dati della capogruppo A2A S.p.A. e quelli delle società controllate sulle quali A2A S.p.A. esercita direttamente o indirettamente il controllo. Sono altresì consolidate, con il metodo del Patrimonio netto, le società sulle quali la capogruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci (joint ventures) e quelle sulle quali esercita un'influenza notevole.

Si segnalano le seguenti variazioni al perimetro di consolidamento del Gruppo A2A:

  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. (detenuta 100% da A2A S.p.A.) e consolidamento integrale di Bellariva 07 S.r.l., società di progetto proprietaria di un impianto fotovoltaico;
  • acquisizione da parte di A2A Energy Solutions S.r.l. (detenuta 100% da A2A S.p.A.) del 100% di Suncity Energy S.r.l. (consolidamento integrale) e del 26% di Suncity Group S.r.l. (consolidata con il metodo del Patrimonio netto), gruppi attivi nel campo dell'efficienza energetica e dispacciamento;
  • costituzione da parte di A2A S.p.A. e consolidamento integrale di Yada Energia S.r.l., società di servizi «smart» del Gruppo A2A;
  • acquisizione del 45% e valutazione ad equity di ASM Energia S.p.A., società commerciale, avvenuta da parte di A2A Energia S.p.A.;
  • acquisizione e consolidamento integrale del 100% di Areslab S.r.l. e del 90% di Electrometal S.r.l., società attive nel mercato del trattamento ed analisi dei rifiuti industriali, avvenuta da parte di A2A Ambiente S.p.A.;
  • il Gruppo A2A ha, inoltre, esaurito la percentuale di partecipazione detenuta nella società EPCG, a seguito dell'incasso delle 4 tranches di vendita, coerentemente con quanto previsto nell'accordo raggiunto con il Governo del Montenegro.

Per maggiori dettagli in merito alle attività di Purchase Price Allocation prevista dall'IFRS 3 si rimanda al paragrafo "Altre informazioni" del presente fascicolo.

Criteri e procedure di consolidamento

Criteri di consolidamento

Società controllate

Sono controllate le società in cui la capogruppo A2A S.p.A. esercita il controllo e quelle in cui ha il potere, così come definito dall'IFRS 10, di determinare direttamente o indirettamente le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere benefici dalle loro attività. Le imprese controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo e cessano di essere consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene ceduto a società esterne al Gruppo.

Società collegate, joint ventures e Attività a controllo congiunto

Le partecipazioni in società collegate, nelle quali cioè il Gruppo A2A detiene una partecipazione rilevante ed è in grado di esercitare un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Gli utili o le perdite di competenza del Gruppo sono riconosciuti nel bilancio dalla data in cui ha avuto inizio l'influenza notevole o il controllo congiunto sulla società.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore di carico della partecipazione, quest'ultimo è annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui il Gruppo abbia obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata a coprire le sue perdite o, comunque, ad effettuare pagamenti per suo conto.

L'adozione del principio IFRS 11 da parte del Gruppo richiede una nuova classificazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto tra partecipazioni in joint ventures (se il Gruppo vanta diritti sulle attività nette dell'accordo) e "Attività a controllo congiunto" (se il Gruppo ha diritti sulle attività e obblighi sulle passività relative all'accordo).

Diritti di voto potenziali

Qualora il Gruppo A2A detenga delle opzioni di acquisto (Call) su azioni o strumenti rappresentativi di capitale (Warrant) che sono convertibili in azioni ordinarie, o altri strumenti simili che hanno la potenzialità, se esercitati o convertiti, di dare al Gruppo diritti di voto o ridurre i diritti di voto di terzi ("diritti di voto potenziali"), tali diritti di voto potenziali sono presi in considerazione al fine di valutare se il Gruppo abbia il potere o meno di governare o influenzare le politiche finanziarie e gestionali di un'altra società.

Trattamento delle opzioni put su azioni di imprese controllate

A livello generale lo IAS 32, paragrafo 23, stabilisce che un contratto che contiene un'obbligazione per un'entità di acquisire azioni per cassa o a fronte di altre attività finanziarie, dia luogo a una passività finanziaria per il valore attuale del prezzo di esercizio dell'opzione.

Pertanto, qualora l'entità non abbia il diritto incondizionato a evitare la consegna di cassa o di altri strumenti finanziari al momento dell'eventuale esercizio di una opzione put su azioni d'imprese controllate, si deve procedere all'iscrizione del debito.

In assenza di specifiche indicazioni da parte dei principi contabili di riferimento, il Gruppo A2A: (i) considera già acquisite dal Gruppo le azioni oggetto di opzioni put, anche nei casi in cui restino in capo ai soci terzi i rischi e i benefici connessi alla proprietà delle azioni e continuino a rimanere esposti al rischio di equity; (ii) iscrive in contropartita delle riserve di Patrimonio netto il debito derivante dal sorgere dell'obbligazione e le eventuali successive variazioni dello stesso non dipendenti dal semplice trascorrere del tempo (unwinding dell'attualizzazione del prezzo d'esercizio); (iii) imputa queste ultime a Conto economico.

Effetti sulle procedure di consolidamento di alcuni contratti aventi ad oggetto azioni/ quote di società del Gruppo

a) Clausole di earn-out e earn-in sul prezzo di acquisto delle azioni di LGH S.p.A.

Nel corso dell'esercizio 2016 A2A S.p.A., ha perfezionato l'acquisizione del 51% del capitale sociale di LGH S.p.A..

Il controvalore dell'operazione è risultato pari a 98,9 milioni di euro, corrisposti per 51,7 milioni di euro in denaro e in azioni proprie di A2A S.p.A. per un controvalore di 47,2 milioni di euro, di cui 37,2 milioni di euro relativi ad azioni acquistate nel corso del primo semestre 2016 e 10 milioni di euro riferiti ad azioni proprie già detenute in portafoglio al 31 dicembre 2015.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali consolidamento

Criteri e procedure di

consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Incluso nel valore dell'acquisizione, A2A S.p.A., ha versato un ammontare pari a 9,6 milioni di euro, ai soci di minoranza di LGH S.p.A., legati a specifiche clausole di earn-in fissate in sede di closing dell'operazione.

Sulla base degli iniziali accordi contrattuali sottoscritti da A2A S.p.A. con i soci di minoranza di LGH S.p.A., è stato pattuito che A2A S.p.A., entro il terzo anno a decorrere dalla data del closing dell'operazione, all'avverarsi di precise condizioni, avrebbe proceduto a versare un massimo di 13,9 milioni di euro inclusi nel controvalore dell'acquisizione di LGH S.p.A. pari a 112,8 milioni di euro, regolati da specifiche e ben identificate clausole di earn-out.

Sulla base della Purchase Price Allocation che si è conclusa a giugno 2017, le probabilità percentuali di raggiungimento di alcune clausole di earn-out sono state riviste al ribasso, determinando un massimo da versare ai soci di minoranza pari a 7 milioni di euro con un conseguente controvalore dell'acquisizione che ammonta a 109,4 milioni di euro.

Il Gruppo conformemente al disposto dai paragrafi 65B, 65C e 65D dell'IFRS 3 ha contabilizzato gli effetti degli earn-out contrattuali, pari a 2,1 milioni di euro, tra i debiti a lungo termine, con contropartita il valore della partecipazione, a fronte dell'esborso che procederà a versare ai soci di minoranza di LGH S.p.A. all'avverarsi delle condizioni previste in sede contrattuale, in quanto alla data di acquisizione tali rettifiche sono ancora ritenute probabili ed attendibilmente determinate.

b) Opzioni put relative alle quote detenute dall'azionista di minoranza di LA BI.CO DUE S.r.l.

Aprica S.p.A. ha acquisito nel primo semestre 2016 il 64% delle quote di LA BI.CO DUE S.r.l., società attiva nei servizi di igiene urbana in vari comuni della Provincia di Brescia.

Per effetto del patto parasociale sottoscritto tra Aprica S.p.A. e Ecoimmobiliare S.r.l., quest'ultima detiene la facoltà, ma non l'obbligo, di vendere (opzione put) ad Aprica S.p.A. la propria quota di partecipazione in LA BI.CO DUE S.r.l., pari al 36%.

L'esercizio di tale opzione da parte di Ecoimmobiliare S.r.l. potrà essere effettuato a decorrere dal 1° aprile 2021 e entro, e non oltre, il 30 giugno 2021. Qualora Ecoimmobiliare S.r.l. non eserciti l'opzione di vendita, Aprica S.p.A. avrà il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare la partecipazione di Ecoimmobiliare S.r.l. in LA BI.CO DUE S.r.l. a partire dal primo giorno successivo allo scadere del periodo di opzione di vendita ed entro, e non oltre, i successivi 90 giorni lavorativi.

In data 5 agosto 2019 Aprica S.p.A. ha esercitato l'opzione di acquisto del rimanente 36% per un controvalore pari ad 0,7 milioni di euro.

c) Earn-in/out sul prezzo di acquisto di A2A Recycling S.r.l. (ex Gruppo RI.ECO – RESMAL)

Gli accordi contrattuali che regolano l'acquisizione di A2A Recycling S.r.l. (Ex Gruppo RI.ECO – RE-SMAL) prevedono, tra l'altro, una clausola di earn-in in favore di A2A Ambiente S.p.A., legata sia ad un eventuale mancato rinnovo della concessione dell'impianto di Cernusco per cause non imputabili ad A2A Ambiente S.p.A., sia ad eventuali esborsi ed oneri sostenuti per l'ottenimento del rinnovo della concessione stessa. Tale clausola avrà un eventuale effetto a decorrere dal terzo anno e, non oltre, il quinto anno dal closing dell'operazione.

Il Gruppo conformemente al disposto dai paragrafi 65B, 65C e 65D dell'IFRS 3 ha considerato la somma pagata a titolo di earn-in quale valore della partecipazione in quanto alla data di acquisizione tali rettifiche non sono ritenute probabili ed attendibilmente determinate.

Si segnala, inoltre, che nel corso del 2019 A2A Ambiente S.p.A., ha corrisposto a titolo di "earn-out crediti scaduti" 0,1 milioni di euro.

d) Opzioni put sulle azioni di Consul System S.p.A.

In data 20 ottobre 2016 è stato perfezionato l'acquisto del 75% del capitale sociale di Consul System S.p.A., la principale ESCo (Energy Service Company) indipendente italiana. L'operazione è stata perfezionata dalla ESCo certificata del Gruppo A2A, A2A Calore & Servizi S.r.l., per un valore complessivo pari a 15,1 milioni di euro. Una parte di questo importo, pari a 11,8 milioni di euro, è stata regolata tramite cassa al closing dell'operazione. Successivamente è stata effettuata una integrazione sul corrispettivo di acquisto pari a 3,3 milioni di euro, a titolo di aggiustamento prezzo basato sia sulla Posizione finanziaria netta di Consul System S.p.A. sia su altre ben identificate clausole contrattuali. L'integrazione in oggetto è stata iscritta ad incremento del valore della partecipazione.

Nel mese di gennaio 2017 sono stati corrisposti a titolo di aggiustamento prezzo sulla Posizione finanziaria netta 0,8 milioni di euro.

È stato inoltre stabilito che, entro il termine previsto per l'approvazione del bilancio di Consul System S.p.A. al 31 dicembre 2020, all'avverarsi di precise condizioni, A2A Calore & Servizi S.r.l. potrà esercitare l'opzione di acquisto del restante 25% del capitale sociale di Consul System S.p.A..

Il Gruppo pertanto, conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32, ha contabilizzato tra i debiti con contropartita Patrimonio netto di spettanza del socio di minoranza il valore attuale dell'esborso stimato in 2,7 milioni di euro, cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

Si precisa che tale opzione è stata valorizzata in base alle condizioni contrattualmente previste.

In conformità con quanto stabilito dall'IFRS 3 il Gruppo al 31 dicembre 2017 ha completato il processo di Purchase Price Allocation, allocando sulle altre immobilizzazioni immateriali la differenza tra il corrispettivo trasferito, valutato in conformità all'IFRS 3, ed il valore netto del fair value attribuito alle attività acquisite ed alle passività assunte.

e) Earn-out sull'acquisto degli "special purpose vehicle" da Novapower S.p.A. e Impax limited

Sono presenti contrattualmente degli aggiustamenti prezzo, di importi non rilevanti, sia a favore del venditore che a favore del compratore al verificarsi di determinate condizioni.

In conformità con quanto stabilito dall'IFRS 3 il Gruppo ha completato i processi di Purchase Price Allocation, allocando sulle altre immobilizzazioni immateriali la differenza tra il corrispettivo trasferito, valutato in conformità all'IFRS 3, ed il valore netto del fair value attribuito alle attività acquisite ed alle passività assunte.

f) Opzioni sulle azioni di Suncity Group S.r.l.

In data 16 aprile 2019 si è perfezionata la costituzione di Suncity Group S.r.l., holding di partecipazioni attive nel campo dell'efficienza energetica, e contestuale aumento di capitale per il 26%. L'operazione è stata perfezionata dalla controllata A2A Energy Solutions S.r.l., ESCo (Energy Service Company) del Gruppo A2A, per un valore di 1,3 milioni di euro, interamente regolato per cassa al closing.

È stato inoltre stabilito che, entro 30 giorni dal termine previsto per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, A2A Energy Solutions S.r.l. avrà il diritto di esercitare l'opzione di acquisto del restante 74% del capitale sociale della NewCo costituita. È parimenti previsto il diritto di esercitare l'opzione di vendita del 74% da parte di Suncity Partner ad A2A Energy Solutions S.r.l. con le medesime condizioni.

Il Gruppo pertanto, conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32, ha contabilizzato tra i debiti con contropartita Patrimonio netto di spettanza del socio di minoranza il valore attuale dell'esborso stimato in 4,1 milioni di euro, cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

g) Opzioni sulle azioni di Electrometal S.p.A.

In data 20 dicembre 2019 A2A Ambiente S.p.A. ha acquisito il 90% della società Electrometal S.r.l..

Per effetto del punto 9) dell'accordo di acquisto della partecipazione è prevista un'opzione di acquisto da parte di A2A Ambiente S.p.A. ed una corrispettiva opzione di vendita da parte di GAE S.r.l. (il venditore) del rimanente 10%, da esercitare dal 1° gennaio 2025 sino al 31 dicembre 2025.

La valutazione di tale opzione dovrà essere fatta sulla base del valore finale del 90% delle azioni della Electrometal S.r.l..

Il Gruppo pertanto, conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32, ha contabilizzato tra i debiti con contropartita Patrimonio netto di spettanza del socio di minoranza il valore attuale dell'esborso stimato in 2,1 milioni di euro, cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

Procedure di consolidamento

Procedura generale

I bilanci delle controllate, collegate e joint ventures consolidate dal Gruppo A2A sono redatti adottando, per ogni chiusura contabile, gli stessi principi contabili della capogruppo. Eventuali rettifiche vengono apportate in fase di consolidamento in modo da rendere omogenee le voci che sono interessate dall'applicazione di principi contabili differenti. Tutti i rapporti e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Nella preparazione della Relazione vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza in apposite voci della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico la quota del Patrimonio netto e del risultato del periodo di loro spettanza.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di Patrimonio netto comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione; la differenza emergente è trattata ai sensi dell'IFRS 3.

Le operazioni con soci di minoranza che non comportano la perdita del controllo in imprese consolidate sono trattate secondo l'approccio dell'entità economica (economic entity view).

Adozione del principio contabile internazionale IFRS 12 "Informazioni aggiuntive su partecipazioni in altre imprese"

A partire dal 2014 il Gruppo A2A ha adottato, tra l'altro, le disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 12 "Informazioni aggiuntive su partecipazioni in altre imprese", emanato dallo IASB nel 2011 e omologato dalla Commissione Europea l'11 dicembre 2012.

Sulla base di quanto disposto al paragrafo 7 e seguenti del principio in esame, il Gruppo ha provveduto a fornire l'informativa sulle valutazioni e sulle assunzioni significative adottate per stabilire:

  • i. che la capogruppo detiene il controllo di un'altra entità ai sensi dell'IFRS 10;
  • ii. conformemente con l'IFRS 11, il tipo di accordo a controllo congiunto (attività a controllo congiunto o joint venture) allorché l'accordo sia stato strutturato attraverso un veicolo separato;
  • iii. che la capogruppo esercita un'influenza notevole su un'altra entità (partecipazioni in imprese collegate).

Partecipazioni detenute in joint ventures (IFRS 11): Ergosud S.p.A. e PremiumGas S.p.A.

L'IFRS 11 individua, sulla base dei diritti e delle obbligazioni in capo ai partecipanti, due tipologie di accordi, le joint operations e le joint ventures, e disciplina il conseguente trattamento contabile da adottare per la loro rilevazione in bilancio.

L'impatto più significativo del nuovo principio è rappresentato dal fatto che alcune entità controllate congiuntamente da A2A, fino ad oggi valutate con il metodo del Patrimonio netto, potrebbero rientrare nella definizione di accordo a controllo congiunto (joint operations) in base alle disposizioni dell'I-FRS 11. Il trattamento contabile di tale tipologia di accordo a controllo congiunto prevede la rilevazione delle attività/passività e dei costi/ricavi connessi all'accordo sulla base dei diritti/obblighi spettanti ad A2A, indipendentemente dall'interessenza partecipativa posseduta.

Con particolare riferimento alle partecipazioni detenute in due società a controllo congiunto operanti nella Business Unit Generazione e Trading, Ergosud S.p.A. e PremiumGas S.p.A., il Gruppo A2A ha ritenuto che le stesse rientrano, in quanto a forma giuridica e natura degli accordi contrattuali, nella categoria "joint venture".

In particolare per quanto attiene la partecipazione detenuta in PremiumGas S.p.A., il Gruppo vanta diritti esclusivamente legati ai risultati conseguiti dalla società.

Si segnala che, in data 26 settembre 2018, PremiumGas S.p.A. è stata posta in liquidazione volontaria.

In riferimento alla partecipazione in Ergosud S.p.A. si segnala che pur in presenza di un contratto di Tolling la partecipata potrebbe dispacciare l'energia autonomamente garantendo la propria continuità aziendale anche al termine del contratto stesso. Si precisa inoltre che il Gruppo A2A non procede alla nomina di figure direttive rilevanti della società.

Sulla base delle considerazioni sopra riportate, il Gruppo A2A ha valutato le partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto in continuità con quanto già effettuato nei precedenti esercizi.

Ultimi dati di sintesi disponibili delle joint ventures (consolidate ad equity)

Dati di sintesi al 31 dicembre 2019
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Metamer
50%
Ergosud
50%
(dati al
31 12 2018)
(*)
CONTO ECONOMICO
Ricavi di vendita 0,04 - 31,0 21,9
Margine Operativo Lordo (0,02) (0,07) 0,9 14,9
% sui ricavi netti n.s. n.s. 2,8% 68,0%
Ammortamenti e svalutazioni - 0,07 0,2 8,9
Risultato Operativo Netto (0,02) - 0,7 6,0
Risultato d'esercizio (0,03) - 0,5 3,6
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Totale attività 2,74 4,4 8,2 153,2
Patrimonio netto 0,09 1,5 2,1 70,0
(Indebitamento) finanziario netto 1,20 1,0 0,5 (66,2)

(*) Dati dell'ultimo bilancio disponibile.

Dati di sintesi al 31 dicembre 2018
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Metamer
50%
Ergosud
50%
(dati al
31 12 2017)
(*)
CONTO ECONOMICO
Ricavi di vendita 0,04 0,04 30,9 33,4
Margine Operativo Lordo (0,07) (0,3) 0,3 14,1
% sui ricavi netti n.s. n.s. 1,0% 42,3%
Ammortamenti e svalutazioni - - 0,1 7,9
Risultato Operativo Netto (0,07) (0,3) 0,2 6,2
Risultato d'esercizio (0,10) (0,3) 0,1 3,7
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Totale attività 2,86 4,6 8,8 162,3
Patrimonio netto 0,02 1,5 1,6 66,5
(Indebitamento) finanziario netto 1,20 1,0 0,3 (77,2)

(*) Dati dell'ultimo bilancio disponibile.

Procedura di consolidamento delle attività e passività detenute per la vendita (IFRS 5)

Nel solo caso di valori particolarmente significativi ed esclusivamente in relazione alle attività e passività non correnti detenute per la vendita, in ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 5 i crediti e debiti finanziari verso le altre società del Gruppo (rapporti infragruppo) non vengono eliminati, in modo da evidenziare chiaramente l'impatto finanziario dell'eventuale possibile dismissione.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali Area di

consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del

28 luglio 2006 Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Principi contabili e criteri di valutazione

Conversione delle poste espresse in valuta estera

La valuta di presentazione della Relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo A2A è l'euro, che coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

Le transazioni in valuta diversa dall'euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite in euro al cambio della data di chiusura della Relazione annuale.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione dell'operazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Immobilizzazioni materiali

Gli immobili strumentali sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali", mentre quelli non strumentali sono classificati come "Immobili detenuti per investimento".

Nel bilancio sono rilevati al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: trasporti, dazi doganali, costi di installazione e collaudo, spese notarili e catastali e l'eventuale IVA indetraibile), incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per il ripristino ambientale del sito oppure dello smantellamento. Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all'acquisizione o costruzione del bene, vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione.

Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzate separatamente mediante l'attribuzione a ciascuna componente della propria vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach).

I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è illimitata, ad eccezione dei terreni utilizzati nell'attività produttiva che sono soggetti a deperimento nel corso del tempo (ad esempio: discariche, cave).

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali svalutazioni. L'ammortamento è calcolato a decorrere dall'entrata in esercizio del singolo bene in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del valore del bene stesso.

Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento determinata come rapporto tra volumetria occupata alla fine del periodo e volumetria complessivamente autorizzata.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:


fabbricati __________
1% - 23,1%

impianti di produzione __________
1% - 33,3%

linee di trasporto _________
2,1% - 7,4%

stazioni di trasformazione _______
2,5% - 10%

reti di distribuzione _____________
0,9% - 12,5%

reti a fibra ottica__________
5%

attrezzature diverse ____________
4% - 33,3%

telefoni cellulari __________
100%

mobili ed arredi __________
6% - 20%

macchine per ufficio elettriche ed elettroniche _______
5% - 33,3%

mezzi di trasporto ________
10% - 20%

e-moving __________
10% - 16,9%

migliorie su beni in locazione __________
2% - 26,1%

beni in leasing ___________
5,6% - 7,7%

In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate.

Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, lo stesso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Leasing

Le attività per diritti d'uso vengono riconosciute alla data di inizio del leasing, ossia la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso.

Le attività per diritti d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rideterminazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per diritti d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio del contratto stesso. Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing.

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del contratto o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, l'attività consistente nel diritto d'uso viene ammortizzata dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Le passività di leasing sono iscritte al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati alla data di bilancio. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento, quando acquisito a titolo oneroso.

L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'immobilizzazione immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l'immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni.

Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita, vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'immobilizzazione immateriale sono conseguiti dall'entità, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifi1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili

Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

che delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita utile definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'immobilizzazione immateriale.

In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno condotto alla loro svalutazione.

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore, secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni". Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico e sono rilevati a Conto economico al momento della cessione.

Per le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita si applicano le seguenti percentuali di ammortamento:


diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell'ingegno _____
20% - 33,3%

concessioni, licenze e marchi ___________
1,6% - 33,3%

altre immobilizzazioni immateriali ______
2,1% - 60%

Accordi per servizi in concessione

L'IFRIC 12 dispone che in presenza di determinate caratteristiche dell'atto di concessione, le infrastrutture asservite all'erogazione di servizi pubblici in concessione siano iscritte nelle attività immateriali e/o nelle attività finanziarie a seconda se rispettivamente il concessionario abbia diritto a un corrispettivo da parte del cliente per il servizio fornito e/o abbia diritto a riceverlo dall'ente pubblico concedente.

Perdita/Ripristino di valore delle immobilizzazioni materiali e delle immobilizzazioni immateriali

In presenza di indicatori tali da far supporre l'esistenza di una perdita duratura di valore, le immobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test").

Nel caso dell'avviamento, di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita o di immobilizzazioni non disponibili per l'uso, l'Impairment Test è effettuato almeno annualmente o più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore.

La verifica consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione.

Il valore recuperabile di un'immobilizzazione è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'immobilizzazione la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, sulla base di piani aziendali predisposti dal management al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'immobilizzazione. Se il valore recuperabile di un'immobilizzazione è inferiore al valore contabile viene rilevata una perdita a Conto economico. Quando successivamente una perdita registrata su un'attività, diversa dall'avviamento, dovesse venir meno o ridursi, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto economico.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari (CGU - Cash Generating Unit) o all'insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente.

Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.

Titoli ambientali: quote di emissione e Certificati Bianchi

Si applicano criteri di valutazione differenziati tra quote/certificati detenuti per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno ("Portafoglio Industriale") e quelli detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading").

Le quote/certificati detenuti per own-use ("Portafoglio Industriale") eccedenti il fabbisogno, determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine esercizio ("surplus"), sono iscritte tra le altre immobilizzazioni immateriali al costo sostenuto. I certificati assegnati gratuitamente sono invece iscritti ad un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma ad Impairment Test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il fabbisogno ecceda le quote/certificati in portafoglio alla data di bilancio ("deficit"), si procede allo stanziamento in bilancio dell'onere necessario per far fronte all'obbligazione residua, stimato sulla base di eventuali contratti d'acquisto, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, delle quotazioni di mercato.

Le quote/certificati detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading") vengono invece iscritte tra le rimanenze di magazzino e valutate al minore tra il costo d'acquisto e il valore di presumibile realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. I certificati assegnati gratuitamente sono iscritti ad un valore nullo. Il valore di mercato è definito con riferimento a eventuali contratti di vendita, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, alle quotazioni di mercato.

Partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures

Sono imprese controllate le imprese su cui la capogruppo "è esposta, ovvero ha diritto, a risultati variabili derivanti dal proprio coinvolgimento nell'entità ed è in grado di influenzare tali risultati attraverso il proprio potere sull'entità stessa", così come definito dall'IFRS 10. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.

Le società controllate vengono consolidate con il metodo dell'integrazione globale.

Sono imprese collegate quelle su cui la capogruppo esercita una influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando A2A S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese collegate e joint ventures sono valutate nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del Patrimonio netto.

Contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione

I contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione sono valutati in base ai dettami dell'IFRS 15. In particolare vengono riconosciuti i ricavi "over the time" se può essere dimostrato che: a) il cliente simultaneamente riceve e consuma i benefici derivanti del contratto in essere nel momento stesso in cui la prestazione è erogata b) la prestazione fornita migliora.

I contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento e la metodologia denominata cost to cost, così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra valore dei contratti e gli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell'attivo o nel passivo della Situazione patrimoniale-finanziaria.

I ricavi di commessa oltre ai corrispettivi contrattuali includono le varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di

consolidamento Criteri e procedure di

consolidamento Principi contabili

Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materiali e combustibili sono valutate al minore tra il costo medio ponderato ed il valore di mercato alla data della chiusura contabile. Il costo medio ponderato viene determinato per periodo di riferimento relativamente ad ogni codice di magazzino. Il costo medio ponderato include gli oneri accessori di competenza (ad esempio: noli navi, oneri doganali, assicurazioni, stallie e controstallie nell'acquisto di combustibili). Le rimanenze di magazzino vengono costantemente monitorate e, qualora necessario, si procede alla svalutazione delle rimanenze obsolete con imputazione a Conto economico.

Strumenti finanziari

Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) o disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti e le altre attività finanziarie non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'operatività dell'impresa e le altre attività finanziarie correnti, come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Queste ultime si riferiscono ai depositi bancari e postali, ai titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e ai crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Infine gli strumenti finanziari includono anche i debiti finanziari (finanziamenti bancari e prestiti obbligazionari), i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.

Le attività e le passività finanziarie vengono rilevate contabilmente all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.

Le attività e le passività finanziarie sono contabilizzate secondo quanto stabilito dall'IFRS 9 "Strumenti finanziari".

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie: al "fair value" oppure al "costo ammortizzato". La classificazione all'interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l'attività finanziaria deve essere misurata al fair value.

Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value.

L'entità ha l'opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti non possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico.

Viene modificata, inoltre, la metodologia delle perdite attese su crediti, passando ad un modello di impairment che porta ad un riconoscimento anticipato delle perdite "forward looking".

Valutazione successiva

La valutazione successiva alla rilevazione iniziale dipende dalla classificazione dello strumento in una delle seguenti categorie:

  • Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel Conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel Conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment.

Gli utili e perdite sono rilevate a Conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilevato in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel Conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel Conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel Conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a Conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a Conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel Conto economico sono iscritti nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

In questa categoria rientrano gli strumenti derivati e le partecipazioni quotate che il Gruppo non ha scelto irrevocabilmente di classificare al fair value rilevato in OCI. I dividendi su partecipazioni quotate sono inoltre rilevati come altri proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando è stato stabilito il diritto al pagamento.

Il derivato incorporato contenuto in un contratto ibrido non derivato, in una passività finanziaria o in un contratto non finanziario principale, è separato dal contratto principale e contabilizzato come derivato separato, se: le sue caratteristiche economiche ed i rischi ad esso associati non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale; uno strumento separato con gli stessi termini del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e il contratto ibrido non è valutato al fair value rilevato nel Conto economico. I derivati incorporati sono valutati al fair value, con le variazioni di fair value rilevate nel Conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un'attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a Conto economico.

Un derivato implicito incluso in un contratto ibrido che contiene un'attività finanziaria non è scorporato dal contratto ospite. L'attività finanziaria insieme al derivato implicito è classificata interamente come un'attività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico.

Cancellazione

Un'attività finanziaria è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto un obbligo contrattuale a trasferirli. Nella sostanza il trasferimento si perfeziona quando: la società ha trasferito tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività oppure ha trasferito il controllo della stessa pur mantenendo rischi e benefici connessi.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili

Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti oppure tra i derivati designati come di copertura.

I costi di transazione direttamente attribuibili sono aggiunti nella valutazione.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali ed altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

La valutazione successiva dipende dalla classificazione dello strumento principale:

  • passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a Conto economico, tipicamente con natura di negoziazione (estinzione e trasferimento nel breve termine). Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati detenuti per negoziazione (speculativi);
  • finanziamenti e crediti: valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo di interesse effettivo. Gli utili e perdite sono contabilizzate nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso l'ammortamento.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta o annullata.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Sono rilevati inizialmente al fair value alla data in cui il contratto è sottoscritto e anche la valutazione successiva è a valore equo.

Per classificare un derivato come di copertura, la società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.

A partire dal 1° gennaio 2018, si deve identificare: a) lo strumento di copertura b) la natura del rischio oggetto di copertura c) il modo in cui la società valuterà l'efficacia della copertura.

La relazione di copertura è efficace se:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Le operazioni che soddisfano i criteri sopra riportati sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività attribuibili ad un particolare rischio, l'utile o la perdita derivante dalle successive variazioni del fair value dello strumento di copertura è rilevato a Conto economico. L'utile o la perdita derivante dall'adeguamento al fair value della posta coperta, per la parte attribuibile al rischio coperto, modifica il valore contabile di tale posta e viene rilevato a Conto economico. Cash flow hedge – se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile, la porzione efficace degli utili o delle perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dello strumento derivato è rilevata in una specifica riserva di Patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulato è stornato dalla riserva di Patrimonio netto e contabilizzato a Conto economico negli stessi esercizi in cui gli effetti dell'operazione oggetto di copertura vengono rilevati a Conto economico. L'utile o la perdita associato a quella parte della copertura inefficace è iscritto a Conto economico immediatamente. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati contabilizzati nella riserva di Patrimonio netto sono rilevati immediatamente a Conto economico.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l'utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.

Gli importi accumulati tra le altre componenti di Conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel Patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del Patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.

Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a Conto economico come una rettifica di riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il Conto economico.

Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.

Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5

Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell'ambito di un'unica operazione. Le attività operative cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente del gruppo, quale ad esempio un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci della Situazione patrimoniale-finanziaria: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita.

Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita; l'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a Conto economico come svalutazione.

Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa e i corrispondenti dati comparativi dell'esercizio/periodo precedente vengono presentati in una specifica voce del Conto economico: utile/(perdita) netto da attività cessate/destinate ad essere cedute. Per quanto, invece, riguarda le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazio1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili

Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

ne al fair value al netto dei costi di vendita o dalla dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, è stata creata una voce specifica di Conto economico denominata "Risultato da transazioni non ricorrenti", come meglio descritto nel precedente paragrafo schemi di bilancio.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al Conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi/(oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a Conto economico tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

A seguito della Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutato ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.

I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, attraverso programmi a benefici definiti (sconto energia, assistenza sanitaria, altri benefici) o benefici a lungo termine (premio di fedeltà), sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata da attuari indipendenti sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.

Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

Operazioni di reverse factoring

Il Gruppo ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione, i crediti vantati verso la società ad un istituto finanziatore. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate tra il fornitore e il Gruppo; tali dilazioni possono essere sia di natura onerosa che non onerosa.

In presenza di dilazioni, viene eseguita un'analisi quantitativa finalizzata alla verifica della sostanzialità o meno della modifica dei termini contrattuali. In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria obbligazione con il fornitore e l'eventuale dilazione, ove concessa, non comporti una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.

Fondi per rischi, oneri e passività per discariche

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura dell'esercizio, sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Se la passività è relativa ad immobilizzazioni materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale è rilevato in contropartita alle immobilizzazioni a cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del Patrimonio netto. In particolare, il valore delle azioni proprie è contabilizzato in una specifica voce evidenziata in negativo all'interno del Patrimonio netto.

Contributi

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore viene iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati a diretta riduzione delle immobilizzazioni stesse e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono.

I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità.

Ricavi e costi

La rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("overtime"), oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time"). Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • i ricavi per vendita e trasporto di energia elettrica e gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura dei consumi. Tali ricavi si basano, ove applicabili, sulle tariffe e i relativi vincoli tariffari in vigore nel corso dell'esercizio e previsti dai provvedimenti di legge e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente italiana e organismi analoghi esteri;
  • i contributi di allacciamento versati dagli utenti, qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a Conto economico al momento del loro incasso alla voce "ricavi per prestazioni di servizi";
  • i ricavi fatturati agli utenti a fronte di estensione della rete di gas sono contabilizzati a riduzione del valore delle immobilizzazioni e vengono riconosciuti a Conto economico a riduzione del valore degli ammortamenti in relazione alla vita utile del costo capitalizzato per l'estensione della rete;
  • i ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita;
  • i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • i ricavi per la vendita di certificati sono contabilizzati al momento delle cessioni.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

I costi sono correlati a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o derivanti dalla ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi, sono riconosciuti ed imputati direttamente a Conto economico.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili

Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Risultato da transazioni non ricorrenti

La voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi.

Proventi ed oneri finanziari

Sono rilevati come proventi finanziari a seguito dell'accertamento gli interessi attivi di competenza registrati utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario.

Gli oneri finanziari si rilevano a Conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento e sono classificati nel Conto economico tra i proventi finanziari.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio sono determinate sulla base della stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti. Si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione nell'ambito del Gruppo del consolidato fiscale nazionale.

Imposte anticipate e differite

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le aliquote applicate sono quelle stimate che saranno in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile dei crediti per imposte anticipate viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati.

Quando i risultati sono rilevati direttamente a Patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al Patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte sono compensabili quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi sia un diritto legale di compensazione e sia attesa la liquidazione del saldo netto.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività che nella valutazione delle attività e passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero differire da tali stime.

Le stime sono state utilizzate nella valutazione dell'Impairment Test, per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefici ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente iscritti a Conto economico.

Di seguito vengono illustrate le principali assunzioni utilizzate dal management nel processo di valutazione delle predette stime contabili. La criticità insita in tali stime è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

Impairment Test

Il valore contabile delle attività non correnti (ivi compreso l'avviamento e le altre immobilizzazioni immateriali) e delle attività destinate alla dismissione viene sottoposto a verifica periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica. Qualora si ritenga che il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è soggetto all'applicazione del giudizio professionale da parte del management e si basa su assunzioni che includono: l'individuazione della Cash Generating Unit, la stima dei flussi di cassa operativi futuri associati a tali CGU nel periodo di riferimento del piano industriale 2019 – 2023, la stima dei flussi di cassa successivi a tale orizzonte temporale, il flusso di cassa derivante dalla dismissione alla fine della vita utile degli assets, i tassi di attualizzazione utilizzati ("Wacc"). Tali assunzioni sono complesse per loro natura ed implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, che sono sensibili anche agli andamenti futuri dei mercati energetici, degli scenari macroeconomici, e alle delibere dell'ARERA.

Ai fini della predisposizione del test di impairment la società si avvale del supporto di un esperto indipendente, esterno al Gruppo A2A.

Nell'ipotesi in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di carico, quest'ultimo è svalutato fino a concorrenza. Si ritiene che le stime di tali valori recuperabili siano ragionevoli, seppur soggetti a variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Per ulteriori dettagli sulle modalità di esecuzione e sui risultati dell'impairment test si rinvia allo specifico paragrafo.

Rilevazione dei ricavi

I ricavi delle vendite comprendono la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti e non ancora oggetto di lettura periodica al 31 dicembre 2019 e la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti e non ancora fatturati al 31 dicembre 2019, oltre ai ricavi già fatturati ai clienti in base alle letture periodiche dei consumi effettuate nel corso dell'anno. I processi e le modalità di valutazione e della determinazione di tali stime sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento al riconoscimento dei ricavi maturati, in quanto i metodi utilizzati dal Gruppo A2A per stimare le quantità dei consumi tra la data dell'ultima lettura e il 31 dicembre, e quindi per valorizzare i ricavi maturati nell'anno, si basano su assunzioni ed algoritmi di calcolo articolati che interessano diversi sistemi informativi. Inoltre, la stima dei consumi non oggetto di lettura periodica viene effettuata prendendo come riferimento il profilo storico di ciascun utente, adeguato in base a fattori climatici di correzione forniti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (anche "ARERA"), per recepire altre variabili che possono influire sui consumi.

Fondi rischi e oneri

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni caso per caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. La stima degli accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management della società. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.

Passività per discariche

Il fondo passività per discariche rappresenta quanto stanziato per far fronte ai costi che dovranno essere sostenuti per la gestione del periodo di chiusura e post chiusura delle discariche attualmente in uso. Gli esborsi futuri, desunti per ciascuna discarica da una specifica perizia di stima aggiornata annualmente, sono stati attualizzati in ottemperanza a quanto disposto dallo IAS 37.

Fondo rischi su crediti

L'entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9 ha prodotto sul Gruppo una modifica nella rilevazione delle perdite su crediti. L'approccio adottato è di tipo prospettico, incentrato sulla probabilità di perdite future su crediti, anche in assenza di eventi che facciano presagire la necessità di svalutare una posizione creditoria (Expected Losses).

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili

Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-

finanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Pur ritenendo congruo il fondo stanziato, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, potrebbero riflettersi in variazioni del fondo rischi su crediti.

Ammortamenti

L'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per la società. Le immobilizzazioni sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile stimata. La vita utile economica delle immobilizzazioni della società è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici, nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Valutazione degli strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati utilizzati sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente alla società. Gli effetti a consuntivo dei derivati potrebbero tuttavia differire dalle valutazioni effettuate.

Si segnala che le forti turbolenze sui mercati di riferimento delle commodities energetiche trattate dalla società, dei cambi e dei tassi di interesse potrebbero determinare maggiore volatilità nei cash flows e nei risultati attesi.

Benefici ai dipendenti

I calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a Conto economico. Nel processo di attribuzione A2A S.p.A. si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.

Imposte correnti e recupero futuro di imposte anticipate

Le incertezze esistenti sulle modalità applicative di alcune norme fiscali hanno comportato da parte della società l'assunzione in sede di stanziamento delle imposte correnti ai fini di bilancio di posizioni interpretative che potrebbero essere smentite a seguito di chiarimenti ufficiali da parte dell'amministrazione finanziaria.

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Business Units

Il Gruppo A2A opera principalmente nei settori della produzione, vendita e distribuzione di gas e di energia elettrica, del teleriscaldamento, dell'ambiente e del ciclo idrico integrato.

Tali settori sono a loro volta riconducibili alle "Business Units" precisate nel seguente schema individuate a seguito della riorganizzazione effettuata dal management:

Generazione e Trading

  • Impianti termoelettrici, idroelettrici ed altre rinnovabili
  • Energy Management

Mercato

  • Vendita Energia Elettrica e Gas
  • Efficienza energetica
  • Mobilità elettrica
  • Illuminazione pubblica

Ambiente

  • Raccolta e spazzamento
  • Trattamento
  • Smaltimento e recupero energetico

Reti e Calore

  • Reti elettriche
  • Reti gas
  • Ciclo idrico integrato
  • Servizi di Teleriscaldamento
  • Servizi di gestione calore

Estero

• Fornitura di know how e tecnologie per la realizzazione impianti di pre-trattamento rifiuti

A2A Smart City

• Sviluppo e gestione di infrastrutture tecnologiche per servizi digitali integrati

Corporate

• Servizi corporate

La suddivisione in Business Units riflette la struttura della reportistica che periodicamente viene analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione al fine di gestire e pianificare il business del Gruppo.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione

finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili

Risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Risultati per settore di attività

milioni di euro E TRADING GENERAZIONE MERCATO AMBIENTE
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
Ricavi 4.399 3.854 2.724 2.230 1.047 1.022
- di cui intersettoriali 1.343 1.036 159 280 144 119
Costi per il personale 88 88 55 46 310 304
Margine Operativo Lordo 301 370 229 206 271 268
% sui Ricavi 6,8% 9,6% 8,4% 9,2% 25,9% 26,2%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (36) (293) (60) (37) (159) (87)
Risultato operativo netto 265 77 169 169 112 181
% sui Ricavi 6,0% 2,0% 6,2% 7,6% 10,7% 17,7%
Risultato da transazioni non ricorrenti
Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria
Risultato al lordo delle imposte
Oneri per imposte sui redditi
Risultato di attività operative in esercizio al netto
delle imposte
Risultato netto da attività operative cessate/destinate
alla vendita
Risultato di pertinenza di terzi
Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo
Investimenti lordi (1) 88 57 32 21 97 105

1 Si vedano le voci "Investimenti" dei prospetti riportati alle Note n. 1 e 2 riguardanti le Immobilizzazioni materiali e immateriali delle Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units

Risultati per

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

RETI E CALORE A2A SMART CITY CORPORATE ESTERO ELISIONI CONTO
ECONOMICO
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
1.096 1.110 63 53 244 220 3 8
(2.252)
(2.003) 7.324 6.494
340 329 36 31 230 208 - -
(2.252)
(2.003)
100 102 9 9 136 115 2 1 700 665
461 410 11 11 (36) (34) (3) - 1.234 1.231
42,1% 36,9% 17,5% 20,8% (14,8%) (15,5%) n.s. n.s. 16,8% 19,0%
(254) (200) (7) (5) (30) (21) (1) - (547) (643)
207 210 4 6 (66) (55) (4) - 687 588
18,9% 18,9% 6,3% 11,3% (27,0%) (25,0%) n.s. n.s. 9,4% 9,1%
4 14
(110) (112)
581 490
(189) (157)
392 333
1 21
(4) (10)
389 344
352 275 16 11 48 31 - -
(6)
- 627 500
milioni di euro GENERAZIONE
E TRADING
MERCATO AMBIENTE
31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018
Immobilizzazioni materiali 2.091 1.976 52 36 727 703
Immobilizzazioni immateriali 79 81 207 244 55 42
Crediti commerciali e attività finanziarie correnti 706 778 815 772 361 333
Debiti commerciali e passività finanziarie correnti 838 851 511 438 306 311

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di

consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

RETI E CALORE A2A SMART CITY CORPORATE ESTERO ELISIONI TOTALE GRUPPO
31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018 31 12 2019 31 12 2018
1.834 1.761 72 39 207 184 - - (114) (79) 4.869 4.620
1.935 1.903 3 3 151 135 - - (51) (106) 2.379 2.302
386 381 47 27 217 168 2 5 (672) (667) 1.862 1.797
392 369 30 21 383 782 2 3 (677) (668) 1.785 2.107

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Si segnala che il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2019 è variato rispetto al 31 dicembre 2018 per le seguenti operazioni:

  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. (detenuta al 100% da A2A S.p.A.) e consolidamento integrale di Bellariva 07 S.r.l., società di progetto proprietaria di un impianto fotovoltaico;
  • acquisizione da parte di A2A Energy Solutions S.r.l. (detenuta al 100% da A2A S.p.A.) del 100% di Suncity Energy S.r.l. (consolidamento integrale) e del 26% di Suncity Group S.r.l. (consolidata con il metodo del Patrimonio netto), gruppi attivi nel campo dell'efficienza energetica e dispacciamento;
  • costituzione da parte di A2A S.p.A. e consolidamento integrale di Yada Energia S.r.l., società di servizi «smart» del Gruppo A2A;
  • acquisizione del 45% e valutazione ad equity di ASM Energia S.p.A., società commerciale, avvenuta da parte di A2A Energia S.p.A.;
  • acquisizione e consolidamento integrale del 100% di Areslab S.r.l. e del 90% di Electrometal S.r.l., società attive nel mercato del trattamento ed analisi dei rifiuti industriali, avvenuta da parte di A2A Ambiente S.p.A.;
  • il Gruppo A2A ha, inoltre, esaurito la percentuale di partecipazione detenuta nella società EPCG, a seguito dell'incasso delle 4 tranches di vendita, coerentemente con quanto previsto nell'accordo raggiunto con il Governo del Montenegro.

ATTIVITÀ

ATTIVITÀ NON CORRENTI

1) Immobilizzazioni materiali

milioni di euro Valore al Effetto
Variazioni dell'esercizio
Valore al
31 12 2018 primo
consolid.
acquisizioni
2019
Investim. Altre
variazioni
Dismis. e
cessioni
Svalutaz./
Ripristino
valori
Ammort. Totale
variazioni
31 12 2019
Terreni 116 3 (6) (1) (4) 112
Fabbricati 590 1 15 20 (1) 2 (33) 3 594
Impianti e macchinari 3.460 3 144 130 (3) 121 (264) 128 3.591
Attrezzature industriali e commerciali 38 12 3 (8) 7 45
Altri beni 120 24 13 (1) (29) 7 127
Discariche 66 6 (40) (4) (38) 28
Immobilizzazioni in corso e acconti 85 161 (114) (1) 46 131
Migliorie su beni di terzi 91 24 (1) (13) 10 101
Attività per diritti d'uso 54 113 (27) 86 140
Totale 4.620 4 380 173 (5) 76 (379) 245 4.869
di cui:
Costo storico 10.520 4 380 165 (45) 41 541 11.065
Fondo ammortamento (5.045) 8 40 (379) (331) (5.376)
Svalutazioni (855) 35 35 (820)

Le "Immobilizzazioni materiali" al 31 dicembre 2019 sono pari a 4.869 milioni di euro (4.620 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e comprendono l'effetto del primo consolidamento relativo alle acquisizioni del 2019, pari a 4 milioni di euro.

Le variazioni dell'esercizio, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un incremento pari a 245 milioni di euro così composto:

  • incremento di 380 milioni di euro per investimenti effettuati nell' esercizio così come meglio descritti in seguito;
  • incremento netto di 173 milioni di euro per altre variazioni cosi dettagliato:
  • per 127 milioni di euro a seguito dell'applicazione del principio contabile IFRS 16, di cui 109 milioni di euro relativi alla prima applicazione;
  • per 33 milioni di euro ai cespiti relativi ai fondi decommissioning e fondi spese chiusura delle discariche, a seguito dell'aggiornamento delle perizie e dei tassi di attualizzazione utilizzati per le stime degli oneri futuri di smantellamento e ripristino;
  • per 13 milioni di euro ad altre variazioni;
  • diminuzione di 5 milioni di euro per smobilizzi dell'esercizio al netto del relativo fondo di ammortamento;
  • incremento netto di 76 milioni di euro dovuto all'effetto contrapposto delle seguenti variazioni:
  • 127 milioni di euro derivanti dal ripristino di valore degli impianti di Chivasso, Sermide e Mincio e dalla svalutazione per 3 milioni di euro di investimenti sull'impianto di Monfalcone a seguito del processo di Impairment test;

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  • 48 milioni di euro derivanti dalla svalutazione della discarica di Grottaglie a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 28 agosto 2019;
  • riduzione di 379 milioni di euro imputabile agli ammortamenti dell'esercizio.

Gli investimenti risultano così suddivisi:

  • per la Business Unit Reti e Calore gli investimenti sono pari a 158 milioni di euro ed hanno riguardato: per 93 milioni di euro interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione di energia elettrica, l'ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione nonché l'installazione dei nuovi contatori elettronici; per 44 milioni di euro lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento nelle aree di Milano, Brescia e Bergamo; per 3 milioni di euro interventi sulla rete di trasporto gas; per 10 milioni di euro investimenti del Gruppo LGH e per 8 milioni di euro investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per la Business Unit Ambiente gli investimenti sono pari a 93 milioni di euro e si riferiscono: per 51 milioni di euro principalmente ad interventi sugli impianti di Brescia, Bergamo, Muggiano, Acerra, Caivano, Silla 2, Corteolona, Giussago, Olgettina, Filago, Cavaglià, Lacchiarella e Bedizzole; per 13 milioni di euro all'acquisizione di mezzi mobili per la raccolta di rifiuti; per 6 milioni di euro all'acquisizione di attrezzature per la raccolta; per 13 milioni di euro ad investimenti del Gruppo LGH e per 1 milione di euro ad investimenti di LA BI.CO DUE S.r.l. nonché per 9 milioni di euro ad investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è stato di 84 milioni di euro ed ha riguardato, per 13 milioni di euro gli investimenti sulle centrali idroelettriche, per 67 milioni di euro sulle centrali termoelettriche, per 1 milione di euro gli investimenti sugli impianti di energia da fonti rinnovabili e per 3 milioni di euro investimenti del Gruppo LGH;
  • per la Business Unit Corporate gli investimenti, pari a 20 milioni di euro, hanno riguardato, per 7 milioni di euro principalmente interventi sui fabbricati nelle aree di Brescia e Milano, per 4 milioni di euro interventi sul Nuovo Data Center, nonché per 3 milioni di euro investimenti del Gruppo LGH e per 6 milioni di euro investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è pari a 9 milioni di euro ed ha riguardato, per 4 milioni di euro il piano di efficientamento a Led degli apparati illuminanti principalmente nei comuni di Cornaredo, Garbagnate, Stradella, Bisignano, Lainate, Nova Milanese, Cologno Monzese, Crevoladossola, Brescia, Castelletto Ticino e Treviso, con nuove sorgenti luminose a tecnologia Led, per 1 milione di euro interventi sulla rete di ricarica veicoli elettrici, per 3 milioni di euro il piano di efficienza energetica presso clienti e per 1 milione di euro investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per A2A Smart City S.p.A. gli investimenti, pari a 16 milioni di euro, hanno riguardato per 14 milioni di euro interventi sulle reti in fibra ottica e per 2 milioni di euro interventi sugli impianti di telefonia.

Tra le immobilizzazioni materiali sono comprese "Attività per diritti d'uso" per complessivi 140 milioni di euro, iscritti con la metodologia prevista dallo IFRS 16 per i quali il debito residuo verso le società locatrici, al 31 dicembre 2019 risulta pari a 141 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

In relazione alle Concessioni idroelettriche di grande derivazione si segnala che, in sede di conversione in legge (Legge n. 12/2019) con modificazioni del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. D.L. Semplificazioni), il Legislatore è intervenuto all'art. 11-quater con un riordino complessivo della disciplina inerente le concessioni idroelettriche di grande derivazione (> 3 MW), come meglio descritto al paragrafo 6) "Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A – Business Unit Generazione e Trading". In attesa che le Regioni disciplinino con proprie leggi modalità, procedure e criteri di assegnazione delle concessioni, il Gruppo sta analizzando i possibili impatti derivanti dalla nuova normativa, e conferma, ad oggi, che i valori iscritti a bilancio delle opere asciutte e bagnate legate alle concessioni idroelettriche sono prudenti e recuperabili anche in applicazione della stessa.

milioni di euro Valore al Effetto
31 12 2018
primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni dell'esercizio
Investim. Ricl./Altre
variazioni
Smobiliz./
Cessioni
Svalutaz. Ammort. Totale
variazioni
31 12 2019
Diritti di brevetto industriale e
utilizzazione opere dell'ingegno
24 10 11 (14) 7 31
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
1.502 184 20 (4) (86) 114 1.616
Avviamento 444 15 (85) (85) 374
Immobilizzazioni in corso 44 51 (33) 18 62
Altre immobilizzazioni immateriali 288 3 2 26 (23) 5 296
Totale 2.302 18 247 24 (4) (85) (123) 59 2.379

2) Immobilizzazioni immateriali

Le "Immobilizzazioni immateriali" al 31 dicembre 2019 sono pari a 2.379 milioni di euro (2.302 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e comprendono l'effetto del primo consolidamento relativo alle acquisizioni del 2019, pari a 18 milioni di euro.

Si segnala che, in applicazione dell'IFRIC 12, a partire dall'esercizio 2010 le immobilizzazioni immateriali comprendono anche il valore dei beni in concessione relativi alla distribuzione gas e al ciclo idrico integrato.

Le variazioni dell'esercizio, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un incremento complessivo pari a 59 milioni di euro così composto:

  • incremento di 247 milioni di euro per investimenti effettuati nell'esercizio così come meglio descritti in seguito;
  • altre variazioni nette per 24 milioni di euro dovute all'incremento per 25 milioni di euro dei certificati ambientali del portafoglio industriale nonché alla diminuzione per 1 milione di euro per riclassifica ad altre poste di bilancio;
  • diminuzione di 4 milioni di euro per smobilizzi dell'esercizio al netto del relativo fondo di ammortamento;
  • decremento di 85 milioni di euro per svalutazioni, riferito alla Cash Generating Unit "A2A Reti Elettriche" per il processo di Impairment test come meglio di seguito descritto;
  • riduzione di 123 milioni di euro imputabile agli ammortamenti dell'esercizio.

Gli investimenti delle Immobilizzazioni immateriali risultano così suddivisi:

  • per la Business Unit Reti e Calore gli investimenti pari a 188 milioni di euro sono dovuti: ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti dell'area distribuzione gas ed alla sostituzione di tubazioni interrate in media e bassa pressione per 74 milioni di euro; a lavori sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione per 58 milioni di euro; ad implementazione di sistemi informativi per 16 milioni di euro; ad investimenti del Gruppo LGH per 14 milioni di euro, nonché per 26 milioni di euro ad investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per la Business Unit Corporate l'incremento è pari a 28 milioni di euro dovuti: per 22 milioni di euro all'implementazione di sistemi informativi, per 1 milione di euro ad investimenti del Gruppo LGH e per 5 milioni di euro ad investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è pari a 23 milioni di euro dovuti, per 18 milioni di euro all'implementazione di sistemi informativi e per 5 milioni di euro ad investimenti del Gruppo ACSM-AGAM;
  • per la Business Unit Ambiente l'incremento è pari a 4 milioni di euro e riguarda principalmente l'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è pari a 4 milioni di euro riguardante l'implementazione di sistemi informativi.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione

finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali Area di

consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" accoglie anche il valore delle Customer Lists riferite alle acquisizioni di portafogli clienti effettuate dalle società del Gruppo. Tali valori vengono ammortizzati in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri. In particolare l'importo presente in bilancio, pari a 181 milioni di euro, è riconducibile per 113 milioni di euro alla Customer list del Gruppo ACSM-AGAM, per 44 milioni di euro alla Customer list iscritta nella società A2A Energia S.p.A., per 19 milioni di euro alle Customer Lists della società A2A Recycling S.r.l. e della società LA BI.CO DUE S.r.l, per 2 milioni di euro alle Customer Lists della società LumEnergia S.p.A. e Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. nonché per 3 milioni di euro alla Customer Lists della società Suncity Energy S.r.l..

Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali

La finalità dell'impairment test, prevista dal principio contabile internazionale IAS 36, è quella di garantire che le attività siano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile.

L'impairment test è svolto ogni qual volta si manifesti la presenza di indicatori di una potenziale perdita del valore delle immobilizzazioni, mentre l'avviamento che non è soggetto ad ammortamento sistematico viene sottoposto a impairment test con cadenza almeno annuale, indipendentemente dal manifestarsi di indicatori di perdita di valore.

La Cash Generating Unit (CGU) è definita come il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari derivanti da altre attività o gruppi di attività. La definizione di CGU è sostanzialmente legata alla tipologia di attività operative svolte dalla CGU stessa, al settore industriale in cui opera ed alla struttura organizzativa della società.

L'impairment test consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit). Il valore recuperabile di un'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è il maggiore tra il valore equo (fair value), dedotti i costi di vendita, e il valore d'uso.

Per "valore equo", dedotti i costi di vendita, di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si intende il valore determinato facendo riferimento alle migliori informazioni disponibili per riflettere l'importo ottenibile dalla dismissione della immobilizzazione/Cash Generating Unit in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Per "valore d'uso" di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si è considerato il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati, che si suppone deriveranno dall'uso continuativo della immobilizzazione/Cash Generating Unit e dalla dismissione della stessa al termine della sua vita utile. Il valore d'uso è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (Discounted Cash Flow), il quale prevede la stima dei futuri flussi di cassa e la loro attualizzazione sulla base di un appropriato tasso di attualizzazione.

La proiezione dei flussi di cassa inerenti ciascuna immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è stata effettuata dal management aziendale basandosi su presupposti ragionevoli e sostenibili, tali da riflettere il valore della immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) nelle sue condizioni attuali e nell'ottica di mantenimento delle normali condizioni di operatività aziendale.

In particolare, nel calcolo del valore d'uso sono stati considerati:

  • i flussi di cassa operativi futuri, basati sul Piano industriale di medio termine 2020-2024 finalizzato all'impairment test. Tali proiezioni riflettono le migliori stime effettuabili dal management in merito alle principali assunzioni alla base dell'operatività aziendale (andamenti macro-economici e dei prezzi delle commodities, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business);
  • i flussi di cassa successivi al 2024, stimati tramite estrapolazione delle proiezioni dell'orizzonte temporale esplicito, opportunamente modificate per normalizzarne i risultati e utilizzando un tasso di crescita nominale comunque inferiore al tasso medio di crescita nominale a lungo termine;
  • il flusso di cassa derivante dalla dismissione alla fine della vita utile (terminal value).Tale valore è stato previsto, in relazione alle differenti casistiche analizzate, pari alla somma della stima del valore prospettico delle immobilizzazioni materiali, e del capitale circolante netto;
  • il flusso di perpetuity per i business soggetti a vita utile indefinita. Tale valore è basato sulla capitalizzazione illimitata del flusso sostenibile oltre l'orizzonte di piano. Tale flusso è stato stimato sulla base dei flussi del Piano Industriale;

• il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di riflettere le valutazioni correnti del mercato con riferimento al valore attuale del denaro e ai rischi specifici connessi all'attività è stato stimato, coerentemente con i flussi di cassa considerati, mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale (WACC).

L'incarico per l'imparment test è stato affidato ad un esperto indipendente che ha, tra l'altro, analizzato le componenti e le ipotesi rilevanti delle proiezioni economico-finanziarie redatte dal management della Società, effettuato le comparazioni e le verifiche circa la correttezza delle fonti e delle ipotesi utilizzate, elaborato le ipotesi circa il tasso di crescita oltre l'orizzonte di piano per la determinazione dei flussi normalizzati fino a fine vita utile degli impianti. Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa "unlevered" è stato stimato come il costo medio ponderato del capitale ("Weighted Average Cost of Capital" o "WACC"), rappresentativo del rendimento atteso dai finanziatori della Società e dagli azionisti per l'impiego dei propri capitali.

In particolare è stato utilizzato il tasso WACC derivante dall'approccio "unconditional" secondo i criteri considerati dal centro studi del Prof. Damodaran, ampiamente utilizzati nella prassi valutativa e in coerenza con l'esercizio di impairment dello scorso anno. La metodologia utilizzata per la valutazione delle CGU è quella post-tax, pertanto il WACC è stato determinato in coerenza con tale impostazione.

La metodologia del WACC unconditional prevede l'utilizzo di un tasso risk-free che incorpori il rischio Paese.

Avviamento

L'avviamento al 31 dicembre 2019 ammonta a 374 milioni di euro:

CGU Valore al Variazioni dell'esercizio Valore al
milioni di euro 31 12 2018 Riclassific. Primo
consolid.
acquis.
2019
Effetto
PPA
Svalutaz. Totale
variazioni
31 12 2019
A2A Reti Elettriche 85 (85) (85) -
A2A Ambiente 262 2 2 264
A2A Reti Gas 38 3 3 41
A2A Gas 7 24 24 31
A2A Calore 21 1 1 22
Energia Elettrica 1 1 1
Totale 413 31 - - (85) (54) 359
Effetti primo Consolidamento
Gruppo ACSM - AGAM 31 (31) (31) -
Electrometal 15 15 15
Totale 31 (31) 15 - - (16) 15
Totale Avviamento 444 - 15 - (85) (70) 374

L'effetto del primo consolidamento riferito all'acquisizione della società Electrometal S.r.l. ha determinato l'iscrizione provvisoria di un avviamento pari a 15 milioni di euro in attesa del completamento della Purchase Price Allocation come meglio descritto al paragrafo "Altre informazioni" 3) Operazioni IFRS 3 Revised.

Nell'esercizio 2019 si è provveduto ad allocare alle varie CGU, in coerenza con il Principio Contabile IFRS 3 e secondo i flussi previsti nel precedente piano, l'avviamento generatosi dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM. Tale avviamento pari a 31 milioni di euro è stato sottoposto ad Impairment Test.

Nell'individuazione delle Cash Generating Unit si è anche tenuta in considerazione l'organizzazione operativa e la reportistica direzionale utilizzata dai vertici aziendali per comprendere l'andamento gestionale del Gruppo A2A.

Poiché l'avviamento non genera flussi di cassa indipendenti né può essere ceduto autonomamente, l'impairment test degli avviamenti iscritti in bilancio è svolto in via residuale facendo riferimento alla Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) cui gli stessi sono ragionevolmente allocabili.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Di seguito sono riportati gli avviamenti attribuiti alle singole Cash Generating Unit, specificando per ciascuna la tipologia di valore recuperabile e i tassi di attualizzazione e crescita utilizzati, raffrontati con le corrispondenti informazioni del passato esercizio.

CGU con Avviamento Valore in Valore WACC 2019 Tasso di Scenario di equilibrio (2)
milioni di
euro al
31 12 2019
recuperabile post-tax
(1)
crescita
g 2019
WACC di
riferimento
(3)
Tasso di
crescita
g
A2A Reti Elettriche - Valore d'uso 5,30% 0,00% 4,70% 0,90%
A2A Ambiente 264 Valore d'uso 6,20% 1,00% 13,30% 0,00%
A2A Reti gas 41 Valore d'uso 5,60% 0,00% 8,30% 0,00%
A2A Gas 31 Valore d'uso 6,40% 0,00% 25,90% 0,00%
A2A Calore 22 Valore d'uso 5,60% 1,00% 5,90% 0,60%
Energia Elettrica 1 Valore d'uso 6,60% 0,00% 7,20% 0,00%
Totale 359

(1) Tasso di attualizzazione nominale post imposte applicato ai flussi finanziari futuri.

(2) Tassi risultanti dalle valutazioni di sensitività effettuate dal perito al fine di raggiungere l'equilibrio tra i valori d'uso e i valori contabili sottoposti a impairment test.

(3) La simulazione è stata eseguita sul tasso WACC di riferimento, con contestuale adeguamento del tasso per il flusso terminal (se applicabile).

CGU con Avviamento Valore in Valore WACC 2018 Tasso di Scenario di equilibrio (2)
milioni di
euro al
31 12 2018
recuperabile post-tax
(1)
crescita
g 2018
WACC di
riferimento
(3)
Tasso di
crescita
g
A2A Reti Elettriche 85 Valore d'uso 5,30% 0,00% n.s. 0,00%
A2A Ambiente 262 Valore d'uso 7,30% 1,00% 14,30% 1,00%
A2A Reti gas 38 Valore d'uso 5,60% 0,00% 5,90% 0,00%
A2A Gas 7 Valore d'uso 7,90% 0,00% 88,70% 0,00%
A2A Calore 21 Valore d'uso 6,50% 1,00% 7,10% 1,00%
Totale 413

(1) Tasso di attualizzazione nominale post imposte applicato ai flussi finanziari futuri.

(2) Tassi risultanti dalle valutazioni di sensitività effettuate dal perito al fine di raggiungere l'equilibrio tra i valori d'uso e i valori contabili sottoposti a impairment test.

(3) La simulazione è stata eseguita sul tasso WACC di riferimento, con contestuale adeguamento del tasso per il flusso terminal (se applicabile).

Con riferimento alle CGU già comprese nel perimetro di consolidamento del Gruppo A2A al 31 dicembre 2018, e precisamente CGU "A2A Calore", CGU "A2A Reti Gas", CGU "A2A Reti Elettriche", CGU "A2A Ambiente" e CGU "A2A Gas" e per l'esercizio 2019 la CGU "Energia Elettrica" l'analisi condotta ha permesso di giungere alla stima del valore recuperabile al 31 dicembre 2019 calcolato con il metodo finanziario. In particolare, l'analisi in merito al mantenimento del valore delle CGU è stata effettuata nel modo seguente:

  • per le CGU "A2A Calore" e "A2A Reti Elettriche" è stata condotta confrontando il valore recuperabile determinato come media equi-ponderata dei valori d'uso dello scenario a vita utile definita (coerente con la durata media delle concessioni in essere) e dello scenario a vita utile indefinita;
  • per le CGU "A2A Reti Gas" e la CGU "A2A Ambiente" l'analisi è stata condotta confrontando il valore recuperabile per il solo scenario a vita utile definita;
  • per la CGU "A2A Gas" e per la CGU "Energia Elettrica" l'analisi è stata condotta confrontando il valore recuperabile per il solo scenario a vita utile indefinita.

Sono state inoltre condotte ulteriori analisi e sensitivity considerando i potenziali effetti delle variazioni dei parametri di riferimento del tasso di crescita e del WACC che non hanno evidenziato particolari criticità per tutte le CGU oggetto di impairment test.

Cash Generating Unit "A2A Reti Elettriche"

La CGU "A2A Reti Elettriche" racchiude le attività di distribuzione e misura dell'energia elettrica del Gruppo. In particolare si occupa della progettazione e realizzazione di reti elettriche, dell'esercizio e della manutenzione delle stesse, nonché della gestione delle richieste di connessione e controllo della qualità e continuità del servizio.

L'avviamento associato a tale CGU, derivava dalle operazioni di acquisizione dei rami d'azienda di Enel Distribuzione S.p.A. avvenuta nel 2002 da parte di A2A Reti Elettriche S.p.A., e risultava pari a 81 milioni di euro. Nella Cash Generating Unit "Reti Elettriche" era stato inoltre allocato anche l'avviamento relativo alle convenzioni per le attività sugli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Bergamo, per un valore pari a 4 milioni di euro, che derivava dalla quota parte dell'avviamento che era stato rilevato a seguito della fusione avvenuta tra BAS S.p.A. e A2A S.p.A..

In sede di impairment test è stata riscontrata una perdita di valore di 85 milioni di euro.

Cash Generating Unit "A2A Ambiente"

La Cash Generating Unit "Ambiente" è attiva nella raccolta e spazzamento, nel trattamento, smaltimento e termovalorizzazione dei rifiuti e opera inoltre nella realizzazione di impianti di trattamento per conto terzi.

La Cash Generating Unit "Ambiente" è attiva sia nel segmento dei rifiuti solidi urbani (RSU), sia in quello dei rifiuti speciali, anche pericolosi, effettua il servizio di raccolta e spazzamento nei comuni di Milano, Brescia, Bergamo e Como ed in alcuni comuni delle relative province, è proprietaria di 5 impianti di termovalorizzazione (nei comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Filago e Corteolona) e gestisce l'impianto di termovalorizzazione di Acerra. Dispone infine di diversi impianti per il trattamento dei rifiuti e di alcune discariche.

Nel bilancio consolidato del Gruppo A2A è associato a tale CGU un avviamento il cui valore residuo al 31 dicembre 2019 è pari a 264 milioni di euro e che è stato oggetto di impairment test come previsto dallo IAS 36. Tale avviamento deriva, per 227 milioni di euro, dall'operazione di acquisizione del Gruppo Ecodeco, avvenuta nel periodo tra il 2005 ed il 2008 (ex Cash Generating Unit Ecodeco), per 5 milioni di euro dalla fusione tra ASM Brescia S.p.A. (successivamente incorporata in AEM S.p.A., con contemporanea modifica della propria denominazione in A2A S.p.A.) e BAS S.p.A., per 30 milioni di euro come valore residuale dell'avviamento del Gruppo LGH a conclusione del processo di PPA per l'acquisizione del 51% del Gruppo stesso e per 2 milioni di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del primo consolidamento nell'esercizio 2018 del Gruppo ACSM-AGAM.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

Cash Generating Unit "A2A Reti Gas"

La CGU "A2A Reti Gas" racchiude le attività di distribuzione e misura di gas del Gruppo. In particolare si occupa della progettazione e realizzazione di reti elettriche, dell'esercizio e della manutenzione delle stesse, nonché della gestione delle richieste di connessione e controllo della qualità e continuità del servizio.

Il valore dell'avviamento associato alla CGU "A2A Reti Gas", pari a 41 milioni di euro, deriva da diverse acquisizioni effettuate da parte di A2A Reti Gas S.p.A. (ora Unareti S.p.A.) nel corso degli ultimi anni, relative a società che operano quali distributori di gas in circa 200 comuni italiani (l'attività è concentrata prevalentemente in Lombardia e Piemonte) per 38 milioni di euro nonché per 3 milioni di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del primo consolidamento nell'esercizio 2018 del Gruppo ACSM-AGAM.

Il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit "A2A Reti Gas", è stato determinato facendo riferimento al valore d'uso della stessa.

Nella determinazione del valore d'uso si è considerato, a fini prudenziali, un orizzonte temporale corrispondente alla scadenza anticipata prevista dall'attuale normativa per le concessioni in essere.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Cash Generating Unit "A2A Gas"

L'avviamento risultante dal consolidamento della Business Unit "Gas", pari a 31 milioni di euro, si riferisce al settore della vendita di gas a clienti finali (sia civili che industriali) e grossisti ed è stato sottoposto ad impairment test. Si precisa che la Cash Generating Unit "A2A Gas" è costituita dalla quota parte dell'avviamento emerso a seguito della fusione tra BAS S.p.A. e A2A S.p.A. per 7 milioni di euro e per 24 milioni di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del primo consolidamento nell'esercizio 2018 del Gruppo ACSM-AGAM.

Cash Generating Unit "A2A Calore"

L'avviamento derivante dal consolidamento della Business Unit "Calore", pari a 22 milioni di euro, è suddiviso in più società del Gruppo A2A che operano nel settore della produzione, distribuzione e vendita del teleriscaldamento. In particolare, nella Cash Generating Unit in esame è compresa, per 18 milioni di euro, una parte dell'avviamento conseguente all'operazione di fusione tra BAS S.p.A. e A2A S.p.A. e per 1 milione di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del primo consolidamento nell'esercizio 2018 del Gruppo ACSM-AGAM.

Il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit "Calore", in sede di impairment test, è stato determinato come media di uno scenario a vita utile indefinita e uno a vita utile definita il cui orizzonte temporale è stato calcolato sulla vita utile residua degli impianti.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

Cash Generating Unit "Energia Elettrica"

La Cash Generating Unit "Energia Elettrica" afferisce alle Business Unit Generazione e Trading e Business Unit Mercato di A2A, la cui attività è finalizzata alla generazione e alla vendita sui mercati all'ingrosso e al dettaglio dell'energia elettrica. Il supporto alle aree commerciali è assicurato dalle attività di approvvigionamento combustibili, programmazione e dispacciamento impianti di generazione elettrica nonché dall'ottimizzazione della gestione del portafoglio industriale.

L'avviamento derivante dal consolidamento della Cash Generating Unit "Energia Elettrica", pari a 1 milione di euro, si riferisce all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del primo consolidamento nell'esercizio 2018 del Gruppo ACSM-AGAM.

In particolare, le attività relative alla Cash Generating Unit "Energia Elettrica" includono:

  • produzione di energia elettrica: attività di gestione delle centrali attraverso un parco di generazione composto da centrali idroelettriche, termoelettriche e fotovoltaiche con potenza installata pari a circa 7,2 GW;
  • energy management: attività di compravendita di energia elettrica e di combustibili, gassosi e non gassosi, sui mercati all'ingrosso nazionali e internazionali; approvvigionamento dei combustibili necessari e gestione dei titoli ambientali per coprire i fabbisogni delle centrali termoelettriche e dei clienti; pianificazione, programmazione e dispacciamento degli impianti di produzione di energia elettrica;
  • vendite di energia elettrica: attività di commercializzazione di energia elettrica ai clienti del mercato libero.

Oltre alle attività svolte direttamente da A2A S.p.A., sono riconducibili alla Cash Generating Unit "Energia Elettrica" le attività effettuate dalle società di seguito riportate:

  • A2A gencogas S.p.A., A2A Energiefuture S.p.A. e Ergosud S.p.A., produttrici di energia elettrica e operanti in Italia;
  • A2A Energia S.p.A., che svolge attività commerciale.

L'impairment test della Cash Generating Unit "Energia Elettrica" si riferisce esclusivamente alle attività correlate all'energia elettrica, escludendo pertanto le attività relative alla Cash Generating Unit "Gas" oggetto di impairment test specifico, così come precedentemente descritto.

Si segnala inoltre che il perimetro della Cash Generating Unit "Energia Elettrica" non comprende:

• la centrale di San Filippo del Mela, di proprietà di A2A Energiefuture S.p.A., operante in regime di Unità Essenziale, che costituisce autonoma CGU;

  • la centrale di Monfalcone, di proprietà di A2A Energiefuture S.p.A., che costituisce autonoma CGU;
  • l'attività del servizio di Maggior Tutela(*), erogato dalla società A2A Energia S.p.A.;
  • l'attività di trading svolta da A2A S.p.A..

In particolare è stato utilizzato il tasso WACC derivante dall'approccio "unconditional" secondo i criteri considerati dal centro studi del Prof. Damodaran, ampiamente utilizzati nella prassi valutativa e in coerenza con l'esercizio di impairment dello scorso anno. Come già illustrato in precedenza, la metodologia utilizzata per la valutazione della CGU è quella post-tax, pertanto il WACC è stato determinato in coerenza con tale impostazione.

La metodologia del WACC unconditional prevede l'utilizzo di un tasso risk-free che incorpori il rischio Paese.

Il valore della Cash Generating Unit "Energia Elettrica" oggetto di impairment test è risultato pari a 2.164 milioni di euro.

Lo scenario di Piano del Gruppo A2A è stato elaborato prendendo a riferimento, per il 2020, le curve forward (quotazioni di mercato al 5 dicembre 2019). Per gli anni successivi e, quindi, dal 2021 al 2024, le previsioni sono basate su un modello proprietario interno ad A2A e la stima dei diversi parametri (PUN; gas; prezzo petrolio; spark e dark spread; etc.) è stata determinata utilizzando un modello proprietario basato sull'andamento dei fondamentali di domanda ed offerta e delle principali commodities di riferimento, nonché sulle analisi dei principali operatori di mercato ed istituti di ricerca. Lo scenario così elaborato ha portato a valori che risultano in aumento per tutto l'orizzonte di pianificazione fino al 2024. In particolare, al 2024 i principali valori di riferimento sono i seguenti:

  • Prezzo petrolio: 79,8 \$/bbl;
  • PUN medio: 66,9 €/MWh;
  • Gas al PSV (mercato spot di riferimento del gas in Italia): 23,3 €/MWh.

Inoltre nei flussi economici futuri della CGU Energia Elettrica è inclusa la previsione di incremento, previsto dal D.L. Semplificazioni, dei canoni di concessione per gli impianti idroelettrici. Tale incremento è suddiviso in tre principali driver:

  • canone aggiuntivo, di importo unitario pari a 20€/KW, applicabile solo alle concessioni scadute e gestite in prorogatio;
  • aggiornamento della modalità di calcolo della componente fissa legata alla potenza di concessione e tariffa unitaria pari a 30€/KW (circa +50% rispetto alle regole correnti);
  • fornitura gratuita obbligatoria di una quota di energia elettrica alle Regioni.

L'impatto complessivo, calcolato a partire dal 2020, è pari a circa 20 milioni di euro all'anno.

Il Piano 2020-2024 muove dalle proiezioni fornite dal management e definisce uno scenario "medio-rappresentativo" sulla base di una visione più conservativa alla luce dell'alea caratterizzante alcuni elementi del business, con particolare riferimento a (i) continuazione delle aste per l'assegnazione del cd. capacity market per gli anni post 2023 e (ii) il rinvio dello switch dal mercato tutelato al mercato libero (impattante il Margine Retail).

In particolare l'analisi inerente il capacity market ha determinato una riduzione nei ricavi ad esso correlati a partire dal 2024 così da recepire ancora l'incerto quadro politico-regolatorio.

I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale come sopra descritto.

Ai fini valutativi è stato in particolare utilizzato il tasso WACC derivante dall'approccio "unconditional", in coerenza con l'esercizio di Impairment dello scorso anno. La metodologia utilizzata per la valutazione della CGU è quella post-tax, pertanto il WACC è stato determinato in coerenza con tale impostazione.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per

settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

(*) Il servizio di Maggior Tutela si applica ai clienti con utenze domestiche, con utenze per usi diversi dalle abitazioni o per illuminazioni pubblica (ossia piccole imprese connesse in bassa tensione aventi meno di 50 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro) alimentate in bassa tensione. Tale categoria include tutti gli utenti che non hanno optato per il cd. Mercato Libero o sono rimasti senza fornitore. Il servizio di Maggior Tutela garantisce la fornitura di energia a prezzi stabiliti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

L'impairment test condotto ha comportato un ripristino di valore pari a 127 milioni di euro.

Il ripristino di valore, derivante dall'attività di impairment, è stato allocato all'impianto di Chivasso per 67 milioni di euro, di Sermide per 34 milioni di euro e di Ponti sul Mincio per 27 milioni di euro. Il management, più nello specifico, ha ritenuto opportuno allocare il ripristino di valore alle tre unità di produzione da 400 MW che erano state totalmente svalutate nel bilancio al 31 dicembre 2014 in seguito alla loro messa in conservazione. Nell'anno in corso sono stati oggetto di ripristino di valore, in considerazione del loro regolare funzionamento, delle mutate (crescenti) prospettive di utilizzo, anche connesso al previsto phase out dal carbone, di scenario e di remunerazione fornita dal meccanismo del capacity market, già assegnato per gli anni 2022, 2023 e previsto per gli esercizi successivi.

Nella tabella che segue sono riportati il capitale investito netto al 31 dicembre 2019, il tasso di attualizzazione utilizzato, i tassi di crescita oltre l'orizzonte temporale esplicito, il valore recuperabile ottenuto e la relativa svalutazione.

CGU senza Avviamento
Energia Elettrica
Capitale investito
netto in milioni di
euro al 31 12 2019
WACC
post-tax
Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Ripristino di
valore
31 12 2019 2.037 6,6% 0,0% 2.164 127
CGU senza Avviamento
Energia Elettrica
Capitale investito
netto in milioni di
euro al 31 12 2018
WACC
post-tax
Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Svalutazione
31 12 2018 1.955 7,4% 0,0% 1.965 -

Sono state inoltre condotte ulteriori analisi e sensitivity considerando i potenziali effetti delle variazioni dei parametri di riferimento del tasso di crescita e del WACC. Inoltre, a supporto delle valutazioni di impairment, sono state effettuate analisi di sensitivity sul Piano 2020-2024, in particolare per determinare l'effetto sui ricavi e sui costi previsti a Piano di alcune variazioni della domanda di energia elettrica. Tale sensitivity è stata impostata sulla base dell'ipotesi che eventuali picchi di domanda sia positivi che negativi, vengono soddisfatti dagli impianti CCGT in quanto i più adatti a soddisfare richieste improvvise.

È stato successivamente stimato sulla base del clean spark spread di Piano l'impatto sull'EBITDA della CGU "Energia Elettrica" di una variazione dell'1% della domanda di energia elettrica, sia in positivo ("Scenario Aumento") che in negativo ("Scenario Diminuzione"). Ai fini della sensitivity, è stata attribuita una probabilità pari al 60% allo Scenario Diminuzione e al 40% allo Scenario Aumento. Il risultato ottenuto dalla sensitivity conferma il risultato del caso base.

Con riferimento alle sensitivity su WACC si segnala che, a parità di ogni altro fattore, una variazione in più/meno 0,1% di WACC determina una variazione del valore d'uso di più/meno 13 milioni di euro, mentre in riferimento alle sensitivity su tasso di crescita g si segnala che una variazione in più/meno 0,1% del tasso di crescita determina una variazione del valore d'uso di più/meno 21 milioni di euro.

Immobilizzazioni diverse dall'avviamento

Cash Generating Unit "Monfalcone"

In continuità con l'esercizio precedente e per le stesse motivazioni evidenziate nel Bilancio 2018, il management di A2A ha mantenuto la Centrale di Monfalcone in una CGU separata rispetto alla CGU Energia Elettrica.

La contrazione dei margini che ha caratterizzato l'esercizio 2019 si prevede continui per l'orizzonte temporale successivo per effetto di uno scenario energetico in costante decrescita soprattutto legato all'incremento del prezzo della CO2.

I valori negativi di Clean Dark Spread (mediamente negativi per circa 2 €/MWh) non consentono la piena copertura dei costi di funzionamento così come già successo nel corso dell'esercizio 2019.

Obiettivo prioritario per la Centrale è identificare una prospettiva che mantenga la connotazione industriale del sito, valorizzando al meglio le competenze distintive di A2A (che detiene conoscenze ingegneristiche e know-how tecnico e gestionale nelle filiere dell'energia e dell'ambiente) con soluzioni che rispondano a esigenze di sistema in termini di energia pulita, flessibilità e soluzioni ambientali per l'economia circolare.

Pertanto con riferimento all'orizzonte temporale esplicito sono stati considerati i flussi di cassa rinvenienti dal business plan predisposto dal management fino al 2025.

Ai fini dell'Impairment Test sul valore contabile delle immobilizzazioni materiali afferenti alla centrale di Monfalcone, iscritte nel bilancio separato di A2A Energiefuture S.p.A., si è provveduto a confrontare l'Enterprise Value di Monfalcone (Value in Use) con il relativo valore contabile alla Data di Riferimento (Carrying Amount). L'Impairment Test condotto ha comportato una svalutazione pari a 3 milioni di euro relativa agli investimenti capitalizzati nell'esercizio.

Si segnala che, ai fini dell'attualizzazione dei flussi di cassa, è stata seguita la logica temporale mid-year, ipotizzando quindi la generazione dei flussi a metà anno anziché a fine anno.

Nella tabella che segue sono riportati il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita utilizzati.

CGU Monfalcone Valore contabile
pre impairment
test in milioni
di euro
al 31 12 2019
WACC Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Svalutazione
31 12 2019 3 6,6% 0,0% - (3)
CGU Monfalcone Valore contabile
pre impairment
test in milioni
di euro
al 31 12 2018
WACC Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Svalutazione
31 12 2018 116 7,4% 0,0% - (116)

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale

consolidata Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione

patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Cash Generating Unit "San Filippo del Mela"

La centrale di San Filippo del Mela comprende due impianti: SFM 150 kV (gruppo 1) e SFM 220 kV (gruppi 2, 5 e 6).

Gli impairment test svolti negli anni precedenti assumevano di poter mantenere il regime di essenzialità degli impianti della centrale di San Filippo del Mela fino alla fine dell'esercizio 2016.

Con la Delibera 803/2016 del 28 dicembre 2016 l'Autorità ha riconosciuto l'impianto di San Filippo del Mela tra gli impianti essenziali ammessi al reintegro dei costi per il periodo di contrattualizzazione con Terna che riguarderà il quinquennio 2017-2021, dal punto di vista impiantistico, la richiesta del Gruppo per l'ammissione al reintegro ha riguardato solo l'impianto a 220 kV (UP SF2, UP SF5, UP SF6) con la messa a disposizione dell'impianto 150 kV (UP SF1) come riserva dell'UP SF2.

Nell'esercizio 2016, considerando lo scenario migliorativo, rispetto a quello ipotizzato per gli impairment test svolti negli esercizi precedenti, si è ritenuto opportuno sottoporre la CGU "San Filippo del Mela" a impairment test per verificare se la valutazione a cui il perito esterno era giunto negli esercizi 2014 e 2015 fosse ancora valida alla luce delle prospettive reddituali legate alla delibera 803/2016 che riconosce l'essenzialità degli impianti per il quinquennio 2017-2021. Ai fini della determinazione del valore d'uso della CGU "San Filippo del Mela" era stato utilizzato il Piano 2017-2021. La stima del valore d'uso è basata su uno scenario a vita utile definita fino al 2021.

Il risultato dell'impairment test effettuato sulla CGU nel 2016 ha comportato un ripristino di valore pari a 50.600 migliaia di euro.

Per la CGU "San Filippo del Mela", non sono state effettuate ipotesi specifiche sull'andamento dei ricavi da capacity payment in considerazione della incompatibilità tra il meccanismo vigente di reintegro dei costi e il meccanismo potenziale del Capacity Market.

Nell'esercizio 2019 è stato svolto l'impairment test per verificare il valore d'uso iscritto nell'esercizio precedente; l'esito dell'impairment test ha confermato la tenuta del valore contabile iscritto.

Si segnala che, ai fini dell'attualizzazione dei flussi di cassa, è stata seguita la logica temporale mid-year, ipotizzando quindi la generazione dei flussi a metà anno anziché a fine anno.

Il risultato dell'impairment test effettuato sulla CGU nel 2019 non ha comportato alcuna rettifica di valore.

Nella tabella che segue sono riportati il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita utilizzati.

CGU San Filippo del Mela Valori pre
impairment test
in milioni di euro
al 31 12 2019
WACC
post-tax
Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Differenza tra
valore di carico e
valore d'uso
31 12 2019 77 6,6% 0,0% 78 1
CGU San Filippo del Mela Valori pre
impairment test
in milioni di euro
al 31 12 2018
WACC
post-tax
Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Differenza tra
valore di carico e
valore d'uso
31 12 2018 102 7,4% 0,0% 103 1

3) Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
31 12 2018 31 12 2019
Partecipazioni in imprese valutate con il metodo
del Patrimonio netto
16 22 38 - -
Altre attività finanziarie non correnti 29 (2) 27 22 20
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie
non correnti
45 - 20 65 22 20

La tabella seguente evidenzia il dettaglio delle variazioni del valore delle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio Netto":

Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto milioni di euro TOTALE

Valore al 31 dicembre 2018 16
Effetto primo condolidamento acquisizioni 2019 -
Variazioni dell'esercizio:
- acquisizioni ed aumenti di capitale 15
- valutazioni a Patrimonio netto 4
- svalutazioni
- incassi dividendi di partecipazioni valutate ad equity
- cessioni (2)
- altre variazioni 5
- riclassificazioni
Totale variazioni dell'esercizio 22
Valore al 31 dicembre 2019 38

La variazione in aumento intervenuta nelle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio netto" risulta pari a 22 milioni di euro ed è riconducibile alle seguenti movimentazioni:

  • per 14 milioni di euro all'acquisizione da parte della controllata A2A Energia S.p.A. della società ASM Energia S.p.A.;
  • per 1 milione di euro, alla sottoscrizione, da parte della controllata A2A Energy Solutions S.r.l. dell'aumento di capitale nella NewCo Suncity Group nella quale si è arrivati a detenere il 26%;
  • per 4 milioni di euro alle valutazioni positive riferite alla partecipazione in Asm Codogno S.r.l. detenuta dal Gruppo LGH e ad altre partecipazioni minori;
  • per 2 milioni di euro alla cessione della partecipazione in Futura S.r.l. detenuta dalla controllata A2A Calore & Servizi S.r.l.;
  • per 5 milioni di euro ad altre variazioni, principalmente riferite, per 4 milioni di euro, all'iscrizione dell'opzione call sul 74% della partecipazione in Suncity Group.

Il dettaglio delle partecipazioni è riportato nell'allegato n. 4 "Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto".

Le "Altre attività finanziarie non correnti" presentano al 31 dicembre 2019 un saldo pari a 27 milioni di euro, con un decremento di 2 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2018.

Al 31 dicembre 2019 le "Altre attività finanziarie non correnti" si riferiscono per 20 milioni di euro a crediti finanziari a medio/lungo termine, di cui 2 milioni di euro relativi al Gruppo LGH, 4 milioni di euro relativi alla controllata A2A Illuminazione Pubblica verso il Comune di Brescia, avente come oggetto la gestione dell'illuminazione pubblica in applicazione dell'IFRIC 12, e 7 milioni di euro relativi alla 1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della

Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

controllata Bioase, nonché per 7 milioni di euro a partecipazioni in altre imprese, per il cui dettaglio si rimanda all'allegato n. 5 "Elenco delle partecipazioni in altre imprese".

4) Attività per imposte anticipate

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
nette
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
Attività per imposte anticipate 264 13 277

Le "Attività per imposte anticipate" ammontano a 277 milioni di euro (264 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e presentano un incremento di 13 milioni di euro.

La voce accoglie l'effetto netto, dettagliato nella tabella che segue a cui si rimanda, delle passività per imposte differite e delle attività per imposte anticipate a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo delle attività fiscali differite.

I valori al 31 dicembre 2019 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.

Si indicano di seguito, in apposita tabella, le principali attività e passività per imposte anticipate/ differite.

milioni di euro Bilancio
consolidato
31 12 2018
Effetti
primi
consolid.
Acc.ti
(A)
Utilizzi
(B)
Adeg.
Aliquote
(C)
Totale
(A+B+C)
IFRS 9 a
Patrimonio
netto
IAS 19
Revised a
Patrimonio
netto
Altri
movim. /
Riclass.
Bilancio
consolidato
31 12 2019
Dettaglio imposte anticipate/differite
(attive/passive)
Passività per imposte differite
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
550 - 33 (61) - (28) - - - 522
Applicazione del principio del leasing
finanziario (IFRS 16)
6 - - (5) - (5) - - - 1
Applicazione del principio degli
strumenti finanziari (IFRS 9)
2 - - - - - (2) - - -
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
76 - - (5) - (5) - - - 71
Plusvalenze rateizzate - - - - - - - - - -
Trattamento di fine rapporto 4 - - (2) - (2) - - - 2
Avviamento 29 - - (23) - (23) - - - 6
Altre imposte differite 3 - - (1) - (1) - - - 2
Totale passività per imposte differite (A) 670 - 33 (97) - (64) (2) - - 604
Attività per imposte anticipate
Fondi rischi tassati 98 - 36 (38) - (2) - - 2 98
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
629 - 14 (73) - (59) - - - 570
Applicazione del principio degli
strumenti finanziari (IFRS 9)
3 - - - - - 1 - - 4
Fondo rischi su crediti 17 - 4 (13) - (9) - - - 8
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
5 - - - - - - - - 5
Contributi 21 - - (4) - (4) - - - 17
Avviamento 161 - 12 (2) - 10 - - 8 179
Altre imposte anticipate - - - (7) - (7) 6 1 - -
Totale attività per imposte anticipate (B) 934 - 66 (137) - (71) 7 1 10 881
EFFETTO NETTO IMPOSTE DIFFERITE
ATTIVE/PASSIVE (B-A)
264 - 33 (40) - (7) 9 1 10 277

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di

carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

5) Altre attività non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
Variazioni
primo
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Strumenti derivati non correnti 8 (6) 2 8 2
Altre attività non correnti 12 11 23 - -
Totale altre attività non correnti 20 - 5 25 8 2

La voce in esame al 31 dicembre 2019 presenta un incremento di 5 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente.

Gli "Strumenti derivati non correnti" presentano un valore pari a 2 milioni di euro, riferiti alla valutazione a fair value di uno strumento finanziario alla chiusura dell'esercizio.

Le "Altre attività non correnti" ammontano a 23 milioni di euro. La voce risulta composta sostanzialmente da depositi cauzionali e da costi già sostenuti, ma di competenza di esercizi futuri. Si evidenzia un significativo incremento della voce in commento, imputabile ai maggiori depositi cauzionali versati da A2A S.p.A. a Terna nel corso dell'esercizio a titolo di partecipazione alle aste sul Capacity Market.

ATTIVITÀ CORRENTI

6) Rimanenze

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
- Materiali 69 6 75
- Fondo obsolescenza materiali (17) (1) (18)
Totale materiali 52 - 5 57
- Combustibili 129 (17) 112
- Altre 2 2 4
Materie prime, sussidiarie e di consumo 183 - (10) 173
Combustibili presso terzi 4 7 11
Totale rimanenze 187 - (3) 184

Le "Rimanenze" sono pari a 184 milioni di euro (187 milioni di euro al 31 dicembre 2018), al netto del relativo fondo obsolescenza per 18 milioni di euro (17 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Le rimanenze presentano un decremento complessivo pari a 3 milioni di euro così di seguito dettagliato:

  • per 17 milioni di euro riconducibili alla riduzione delle giacenze di combustibili (che comprendono le rimanenze di combustibili per la produzione di energia elettrica e le rimanenze di gas per l'attività di vendita e stoccaggio dello stesso);
  • 7 milioni di euro all'incremento delle rimanenze di carbone presso magazzini di terzi;
  • 6 milioni di euro all'incremento delle giacenze di materiali;
  • 2 milioni euro all'incremento di certificati ambientali;
  • 1 milione di euro all'incremento del fondo obsolescenza materiali.

7) Crediti commerciali

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
Crediti commerciali fatture emesse 1.030 8 (282) 756
Crediti commerciali fatture da emettere 914 2 288 1.204
(Fondo rischi su crediti) (163) - 55 (108)
Totale crediti commerciali 1.781 10 61 1.852

Al 31 dicembre 2019 i "Crediti commerciali" risultano pari a 1.852 milioni di euro (1.781 milioni di euro al 31 dicembre 2018), con un incremento di 61 milioni di euro al netto dell'effetto del primo consolidamento per 10 milioni di euro. Nel dettaglio le variazioni hanno riguardato:

  • per 71 milioni di euro, l'incremento dei crediti commerciali verso clienti che al 31 dicembre 2019 presentano un saldo di 1.758 milioni di euro (1.687 milioni di euro al 31 dicembre 2018);
  • per 7 milioni di euro, l'aumento dei crediti verso i comuni di Milano e Brescia che evidenziano un saldo complessivo pari a 84 milioni di euro (77 milioni di euro nell'esercizio precedente);
  • per 7 milioni di euro la diminuzione dei crediti verso società collegate, che presentano un saldo pari a 6 milioni di euro (13 milioni di euro al termine del precedente esercizio).

Si segnala che il Gruppo effettua su base occasionale cessioni di crediti pro-soluto. Al 31 dicembre 2019 non risultano in essere crediti ceduti dal Gruppo (2 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Si segnala che il Gruppo non ha in essere programmi di factoring rotativo.

Il "Fondo rischi su crediti", calcolato in ottemperanza al principio IFRS 9, è pari a 108 milioni di euro e presenta un decremento netto di 55 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. Tale fondo è ritenuto congruo rispetto al rischio cui si riferisce.

La movimentazione dettagliata del Fondo rischi su crediti viene evidenziata nel seguente prospetto:

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2019
Accanton. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2019
Fondo rischi su crediti 163 15 (68) (2) 108

Si riporta di seguito l'aging dei crediti commerciali:

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Crediti commerciali di cui: 1.852 1.781
Correnti 546 728
Scaduti di cui: 210 302
- Scaduti fino a 30 gg 41 75
- Scaduti da 31 a 180 gg 61 57
- Scaduti da 181 a 365 gg 34 29
- Scaduti oltre 365 gg 74 141
Fatture da emettere 1.204 914
Fondo rischi su crediti (108) (163)

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale

consolidata Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di

principi contabili internazionali Area di

consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del

28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

8) Altre attività correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
consolid.
Variazioni
Valore al
dell'esercizio
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Strumenti derivati correnti (derivati commodity) 163 208 371 - -
Altre attività correnti di cui: 150 - 46 196
- crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali
46 23 69
- anticipi a fornitori 35 4 39
- crediti verso il personale 1 - 1
- crediti tributari 10 4 14
- crediti di competenza di esercizi futuri 22 1 23
- crediti verso Ergosud 2 - 2
- crediti verso enti previdenziali 3 - 3
- ufficio del bollo 1 - 1
- crediti per risarcimenti danni 1 1 2
- crediti per anticipi COSAP - 2 2
- crediti per depositi cauzionali 2 - 2
- crediti per canone RAI 2 1 3
- crediti diversi per coperture - - -
- altri crediti diversi 25 10 35
Totale altre attività correnti 313 - 254 567 - -

Le "Altre attività correnti", presentano un saldo pari a 567 milioni di euro rispetto ai 313 milioni di euro al 31 dicembre 2018, evidenziando un incremento di 254 milioni di euro.

Gli "Strumenti derivati correnti" presentano un incremento di 208 milioni di euro correlato all'aumento dei derivati su commodity dovuto alla variazione della valutazione a fair value al termine dell'esercizio. Si segnala che tra le "Altre passività correnti" è iscritta la voce "Strumenti derivati correnti" per 380 milioni di euro. I crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, pari a 69 milioni di euro (46 milioni di euro al 31 dicembre 2018), si riferiscono ai crediti per perequazioni pertinenti sia all'esercizio 2019 che a residui crediti per perequazioni inerenti precedenti esercizi e a crediti per componenti tariffarie al netto degli incassi effettuati nell'anno corrente.

I crediti tributari, pari a 14 milioni di euro, si riferiscono principalmente a crediti verso l'Erario per accise e ritenute.

I crediti verso Ergosud, pari a 2 milioni di euro (invariati rispetto all'esercizio precedente) si riferiscono al credito spettante per gli impianti "nuovi entranti" (centrale di Scandale), inerente quote di diritti di emissione come previsto dalle Delibere dell'ARERA ARG/elt n. 194/10 e n. 117/10.

9) Attività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
31 12 2018 31 12 2019
Altre attività finanziarie 15 (6) 9 15 9
Altre attività finanziarie vs parti correlate 1 - 1 1 1
Altre attività finanziarie vs attività destinate alla
vendita
- - - - -
Totale attività finanziarie correnti 16 - (6) 10 16 10

Le "Attività finanziarie correnti" risultano pari a 10 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Tale voce si riferisce principalmente a crediti finanziari del Gruppo LGH verso Soci di minoranza e terzi.

10) Attività per imposte correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
Attività per imposte correnti 49 - 14 63

Al 31 dicembre 2019 tale posta risulta pari a 63 milioni di euro (49 milioni di euro al 31 dicembre 2018) ed è riferita ai crediti IRES ed IRAP per importi richiesti a rimborso su versamenti di esercizi precedenti, e al credito residuo per Robin Tax, versata nei precedenti esercizi, che sarà recuperato negli anni successivi.

11) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 624 3 (193) 434 624 434

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" al 31 dicembre 2019 rappresentano la somma dei saldi bancari e postali attivi del Gruppo; la variazione positiva relativa all'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni del 2019 è pari a 3 milioni di euro.

I depositi bancari includono gli interessi maturati anche se non ancora accreditati alla fine dell'esercizio in esame.

12) Attività non correnti destinate alla vendita

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
Variazioni
Valore al
dell'esercizio
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Attività non correnti destinate alla vendita 112 (112) - - -

Al 31 dicembre 2019 le "Attività non correnti destinate alla vendita" non presentano alcun valore (112 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Al termine del precedente esercizio la voce in commento si riferiva per 109 milioni di euro al fair value della partecipazione in EPCG, detenuta al 18,70% da A2A S.p.A, che era stata riclassificata trattandosi di un'operazione di discontinued operation in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5, a seguito della decisione del 3 luglio 2017 del management di esercitare la put option di vendita sull'intero pacchetto azionario. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuto agli incassi avvenuti nel corso dell'esercizio in virtù dell'accordo negoziato con il Governo del Montenegro, e approvato dallo stesso in data 27 aprile 2018. In data 31 luglio 2019 sono state rinegoziate le date di pagamento dell'ultima tranche, precedentemente prevista per il 31 luglio 2019, posticipandole al 30 settembre 2019 (53 milioni di euro) e al 31 dicembre 2019 (17 milioni di euro). Tale posta al 31 dicembre 2018 comprendeva anche 3 milioni di euro relativi alla partecipazione in Commerciale Gas & Luce S.r.l. del Gruppo ACSM-AGAM che è stata venduta nel corso dell'esercizio corrente, mentre la partecipazione in Energy Trade S.p.A. risulta iscritta per un valore inferiore al milione di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

PATRIMONIO NETTO

La composizione del Patrimonio netto, il cui valore al 31 dicembre 2019 risulta pari a 3.651 milioni di euro (3.523 milioni di euro al 31 dicembre 2018), è dettagliata nella seguente tabella:

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
Patrimonio netto di spettanza del Gruppo:
Capitale sociale 1.629 - 1.629
(Azioni proprie) (54) - (54)
Riserve 1.216 109 1.325
Risultato dell'esercizio di Gruppo 344 45 389
Totale Patrimonio del Gruppo 3.135 154 3.289
Interessi di minoranze 388 (26) 362
Totale Patrimonio netto 3.523 128 3.651

La movimentazione del Patrimonio netto è complessivamente positiva per 128 milioni di euro. Il risultato dell'esercizio ha prodotto un effetto positivo per 389 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo per 218 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, una variazione netta negativa dei derivati Cash flow hedge per 23 milioni di euro ed una variazione netta negativa degli interessi delle minoranze per 26 milioni di euro.

13) Capitale sociale

Il "Capitale sociale" ammonta a 1.629 milioni di euro ed è composto da n. 3.132.905.277 azioni ordinarie del valore unitario di 0,52 euro ciascuna.

14) Azioni proprie

Le "Azioni proprie" sono pari a 54 milioni di euro, invariate rispetto al 31 dicembre 2018, e si riferiscono a n. 23.721.421 azioni proprie detenute dalla capogruppo A2A S.p.A..

15) Riserve

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
Riserve 1.216 109 1.325
di cui:
Variazione fair value derivati Cash flow hedge
e fair value Bond
(9) (32) (41)
Effetto fiscale 2 9 11
Riserve di Cash flow hedge (7) (23) (30)
Variazione riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (70) (7) (77)
Effetto fiscale 18 2 20
Riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (52) (5) (57)

Le "Riserve", che ammontano a 1.325 milioni di euro (1.216 milioni di euro al 31 dicembre 2018), comprendono la riserva legale, le riserve straordinarie, nonché gli utili portati a nuovo delle società controllate.

Tale voce comprende inoltre la riserva di Cash flow hedge, negativa per 30 milioni di euro, che si riferisce alla valorizzazione al termine dell'esercizio dei derivati che rispondono ai requisiti dell'Hedge accounting, nonché alla valutazione a fair value dei Bond in valuta al netto dell'effetto fiscale.

La posta in oggetto include riserve negative pari a 57 milioni di euro relative agli effetti dell'adozione dello IAS 19 Revised – Benefici a dipendenti che prevedono la rilevazione degli utili e delle perdite attuariali direttamente tra le riserve incluse nel Patrimonio netto.

Infine, la voce comprende la riserva di Patrimonio netto derivante dalla prima applicazione dell'IFRS 9, ed in particolare l'impairment dei crediti commerciali secondo il modello cd. "expected losses".

Raccordo tra il risultato netto di A2A S.p.A. e il risultato netto di Gruppo

milioni di euro 2019 2018
Risultato d'esercizio di A2A S.p.A. 451 373
Dividendi infragruppo eliminati nel bilancio consolidato (378) (404)
Risultati delle società controllate, collegate e a controllo congiunto
non recepiti nel bilancio di A2A S.p.A.
485 287
Riprtistino di valore di partecipazioni in società controllate effettuate nel
bilancio di A2A S.p.A.
(97) -
Svalutazioni di partecipazioni in società controllate effettuate nel bilancio
di A2A S.p.A.
- 73
Altre rettifiche di consolidato (72) 15
Risultato dell'esercizio di Gruppo 389 344

Raccordo tra il Patrimonio netto di A2A S.p.A. e il Patrimonio netto di Gruppo

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Patrimonio netto di A2A S.p.A. 2.844 2.636
- Eliminazione della quota della riserva di patrimonio derivante da utili su
operazioni infragruppo per il conferimento dei rami d'azienda
(390) (394)
- Utili (perdite) portati a nuovo 819 848
- Dividendi infragruppo eliminati nel bilancio consolidato (378) (404)
- Risultati delle società controllate non recepiti nel bilancio di A2A S.p.A. 485 287
- Riprtistino di valore di partecipazioni in società controllate effettuate nel
bilancio di A2A S.p.A.
(97) -
- Svalutazioni di partecipazioni in società controllate effettuate nel bilancio
di A2A S.p.A.
- 73
- Altre rettifiche di consolidato 6 89
Patrimonio netto di Gruppo 3.289 3.135

16) Risultato d'esercizio

Risulta positivo per 389 milioni di euro ed accoglie il risultato dell'esercizio in esame.

17) Interessi di minoranze

milioni di euro Valore al Variazioni Valore al
31 12 2018 dell'esercizio 31 12 2019
Interessi di minoranze 388 (26) 362

Gli "Interessi di minoranze" ammontano a 362 milioni di euro (388 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e rappresentano, principalmente, le quote di capitale, di riserve e di risultato di spettanza degli azionisti di minoranza relativi ai Soci terzi del Gruppo LGH e del Gruppo ACSM-AGAM.

Il decremento netto dell'esercizio risulta pari a 26 milioni di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del

28 luglio 2006 Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

PASSIVITÀ

PASSIVITÀ NON CORRENTI

18) Passività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
Effetto
Variazioni
31 12 2018
primo
dell'esercizio
consolid.
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Obbligazioni non convertibili 2.180 370 2.550 2.180 2.550
Debiti verso banche 755 2 (119) 638 755 638
Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti 46 71 117 46 117
Debiti verso altri finanziatori 3 1 (2) 2 3 2
Totale passività finanziarie non correnti 2.984 3 320 3.307 2.984 3.307

Le "Passività finanziarie non correnti", pari a 3.307 milioni di euro (2.984 milioni di euro al 31 dicembre 2018) presentano un incremento di 320 milioni di euro, al netto degli effetti relativi ai primi consolidamenti delle acquisizioni effettuate nel 2019.

Le "Obbligazioni non convertibili" sono relative ai seguenti prestiti obbligazionari, contabilizzati al costo ammortizzato:

  • 351 milioni di euro, con scadenza gennaio 2021 e cedola del 4,375%, il cui valore nominale è pari a 351 milioni di euro;
  • 499 milioni di euro, con scadenza gennaio 2022 e cedola del 3,625%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 299 milioni di euro, Private Placement con scadenza dicembre 2023 e cedola del 4,00%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 299 milioni di euro, Private Placement con scadenza marzo 2024 e cedola dell'1,25%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 298 milioni di euro, con scadenza febbraio 2025 e cedola dell'1,75%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 296 milioni di euro, con scadenza ottobre 2027 e cedola dell'1,625%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 114 milioni di euro, Private Placement in yen con scadenza agosto 2036 e tasso fisso del 5,405% il cui valore nominale è pari a 14 miliardi di yen.
  • 394 milioni di euro, con scadenza luglio 2029 e cedola dell'1,00%, il cui valore nominale è pari a 400 milioni di euro.

L'incremento netto della componente non corrente delle "Obbligazioni non convertibili", pari a 370 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, è dovuto principalmente alla sottoscrizione del nuovo green bond con scadenza 2029 sopracitato, finalizzato a finanziare e/o rifinanziare progetti di sostenibilità ambientale relativi, ad esempio, all'economia circolare e alla decarbonizzazione, al netto del rimborso anticipato del prestito obbligazionario emesso da TS Energy Italy S.p.A. con scadenza giugno 2032 e valore nominale pari a 32 milioni di euro, nonché alla variazione in aumento del cambio ECB applicato al bond in yen.

I "Debiti verso banche" non correnti ammontano a 638 milioni di euro e presentano un decremento di 119 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 pari a 2 milioni di euro, per effetto della riclassifica nella voce passività correnti delle quote di capitale in scadenza entro l'anno successivo.

I "Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti" risultano pari a 117 milioni di euro, in incremento di 71 milioni di euro principalmente a seguito dell'applicazione del principio IFRS 16 per i leasing precedentemente classificati come operativi.

Infine, i debiti verso altri finanziatori risultano pari a 2 milioni di euro e sono riferiti principalmente al Gruppo LGH.

Nella seguente tabella è riportato il confronto, per ogni categoria di indebitamento a lungo termine, tra il valore contabile e il fair value, comprensivo della quota in scadenza nei 12 mesi successivi. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni di borsa, mentre per quelli non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo A2A.

milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota non
corrente
Fair Value
Obbligazioni 2.549 2.596 46 2.550 2.760
Finanziamenti bancari e altri
finanziamenti (escluso debiti
finanziari per diritti d'uso)
875 874 234 640 875
Totale 3.424 3.470 280 3.190 3.635

19) Benefici a dipendenti

Alla data di riferimento tale posta risulta pari a 307 milioni di euro (314 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e presenta le seguenti variazioni:

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2019
Accanton. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2019
Trattamento di fine rapporto 165 32 (14) (24) 159
Benefici a dipendenti 149 (7) 6 148
Totale benefici a dipendenti 314 - 32 (21) (18) 307

La movimentazione dell'esercizio è riconducibile per 32 milioni di euro agli accantonamenti dell'esercizio, per 21 milioni di euro al decremento dovuto alle erogazioni dell'anno e per 18 milioni di euro al decremento netto riferito principalmente ai versamenti di periodo ai fondi previdenziali. Inoltre, le valutazioni attuariali dell'esercizio comprendono l'incremento derivante dall'interest cost per 5 milioni di euro, l'incremento derivante dall'actuarial gains/losses per 7 milioni di euro e l'incremento derivante dal service cost per 1 milione di euro.

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

2019 2018
Tasso di attualizzazione da -0,1% a 0,8% da 0,1% a 1,6%
Tasso di inflazione annuo 1,2% 1,5%
Tasso annuo incremento dei premi anzianità 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento delle mensilità aggiuntive 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia elettrica 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento del costo del gas 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR 2,4% 2,6%
Tasso annuo medio di incremento delle pensioni integrative 1,1% 1,1%
Frequenze annue di turnover da 4,0% a 5,0% da 4,0% a 5,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR da 2,0% a 2,5% da 2,0% a 2,5%

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Si segnala che:

  • il tasso di attualizzazione applicato dal Gruppo varia per società in base alla durata media finanziaria dell'obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato è quello corrispondente all'Iboxx Corporate AA;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:
  • per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle AS62 ( Sconto energia elettrica e Sconto gas), RG48 (TFR ed altri piani) e TG62 (Premungas);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

20) Fondi rischi, oneri e passività per discariche

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2019
Accanton. Rilasci Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2019
Fondi decommissioning 238 2 (6) 30 264
Fondi spese chiusura e post-chiusura
discariche
196 6 (1) (12) 7 196
Fondi fiscali 34 13 (7) (4) 36
Fondi cause legali e contenziosi del
personale
56 1 2 (8) (8) (1) 42
Altri fondi rischi 118 17 (4) (6) 13 138
Fondi rischi, oneri e passività per
discariche
642 1 40 (20) (36) 49 676

I fondi rischi, oneri e passività per discariche ammontano al 31 dicembre 2019 a 676 milioni di euro e presentano, al netto degli effetti del primo consolidamento per le acquisizioni 2019, un incremento pari a 33 milioni di euro.

I "Fondi decommissioning", che risultano pari a 264 milioni di euro accolgono gli oneri per i costi di smantellamento e ripristino dei siti produttivi principalmente relativi alle centrali termoelettriche e agli impianti di termovalorizzazione. Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato accantonamenti per 2 milioni di euro, utilizzi per 6 milioni di euro, a copertura degli oneri sostenuti nel corso dell'esercizio in esame e altre variazioni in aumento per 30 milioni di euro, che si riferiscono principalmente agli effetti dell'aggiornamento delle perizie di stima e dei tassi di attualizzazione utilizzati per la stima degli oneri futuri di smantellamento e ripristino dei siti aventi come contropartita le "Immobilizzazioni materiali".

I "Fondi spese chiusura e post-chiusura discariche", che risultano pari a 196 milioni di euro, si riferiscono all'insieme dei costi che dovranno essere sostenuti in futuro per la sigillatura delle discariche in coltivazione alla data di chiusura del bilancio e per la successiva gestione post-operativa, trentennale e cinquantennale, prevista dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato accantonamenti per 6 milioni di euro relativi agli effetti degli aggiornamenti delle perizie di stima e dei tassi di attualizzazione in relazione a cespiti completamente ammortizzati il cui effetto è stato recepito a Conto economico, utilizzi per 12 milioni di euro, che rappresentano gli esborsi effettivi nell'esercizio, e le altre variazioni in aumento per 7 milioni di euro, riferite principalmente agli effetti degli aggiornamenti dei tassi di attualizzazione e delle perizie di stima di cespiti non completamente ammortizzati che trovano contropartita alla voce "Immobilizzazioni materiali".

I "Fondi fiscali", che risultano pari a 36 milioni di euro, si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario o enti territoriali per imposte dirette e indirette, tributi e accise.

I "Fondi cause legali e contenziosi del personale" risultano pari a 42 milioni di euro e si riferiscono prevalentemente a cause con terzi per 38 milioni di euro e con dipendenti per 2 milioni di euro, a fronte delle passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziarie in corso, a cause in essere con Istituti Previdenziali, per 2 milioni di euro, relativi a contributi previdenziali che il Gruppo ritiene di non dover versare e per i quali sono in essere specifici contenziosi.

Gli "Altri fondi", che risultano pari a 138 milioni di euro, si riferiscono ai fondi relativi ai canoni di derivazione d'acqua pubblica per 52 milioni di euro, al fondo mobilità per gli oneri derivanti dal piano di ristrutturazione aziendale per 11 milioni di euro, nonché ad altri fondi per 75 milioni di euro. Gli accantonamenti dell'esercizio, pari a 17 milioni di euro, si riferiscono principalmente ai fondi canoni di derivazione d'acqua pubblica.

21) Altre passività non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Altre passività non correnti 134 2 4 140 - -
Strumenti derivati non correnti 14 (5) 9 14 9
Totale altre passività non correnti 148 2 (1) 149 14 9

La voce in esame presenta al 31 dicembre 2019 un decremento di 1 milione di euro rispetto al precedente esercizio, al netto degli effetti del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 per 2 milioni di euro.

Le "Altre passività non correnti", che presentano un saldo pari a 140 milioni di euro, si riferiscono a depositi cauzionali da clienti per 65 milioni di euro, a passività di competenza di esercizi futuri per 12 milioni di euro, a debiti verso fornitori a medio/lungo termine per 3 milioni di euro, nonché ad altre passività non correnti per 60 milioni di euro, che comprendono principalmente i debiti a lungo termine contratti per le acquisizioni portate a termine nel campo del fotovoltaico dalla controllata A2A Rinnovabili nel corso dell'ultimo triennio.

Gli "Strumenti derivati non correnti" risultano pari a 9 milioni di euro e presentano una variazione negativa per 5 milioni di euro derivante dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari a chiusura dell'esercizio.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata Informazioni di carattere generale

Relazione

finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di

consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

PASSIVITÀ CORRENTI

22) Debiti commerciali e altre passività correnti

milioni di euro Valore al
Effetto
Variazioni
31 12 2018
primo
dell'esercizio
consolid.
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
acquisizioni 31 12 2018 31 12 2019
2019
Acconti 3 - - 3
Debiti verso fornitori 1.410 7 61 1.478
Totale debiti commerciali 1.413 7 61 1.481 - -
Debiti verso istituti di previdenza
e sicurezza sociale
43 - - 43
Strumenti derivati correnti (derivati commodity) 156 - 224 380
Altre passività correnti di cui: 382 1 38 421
- Debiti verso il personale 77 - 8 85
- Debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali
80 - 25 105
- Debiti tributari 42 - 24 66
- Debiti per trasparenza fiscale 7 - - 7
- Debiti per componenti tariffarie sull'energia 75 - (2) 73
- Debiti per A.T.O. 7 - (4) 3
- Debiti verso clienti per lavori da eseguire 14 - 3 17
- Debiti verso clienti per interessi su depositi
cauzionali
3 - (1) 2
- Debiti verso soci terzi 4 - - 4
- Debiti per acquisto partecipazioni 8 - (7) 1
- Debiti per servizi ausiliari 12 - (2) 10
- Debiti per incassi da destinare 7 - 3 10
- Debiti verso assicurazioni 5 - (1) 4
- Debiti per compensazioni accise 6 - (6) -
- Debiti per compensazioni ambientali 3 - - 3
- Debiti per canone RAI 5 - 2 7
- Altri debiti diversi 27 1 (4) 24
Totale altre passività correnti 581 1 262 844 - -
Totale debiti commerciali e altre passività
correnti
1.994 8 323 2.325 - -

I "Debiti commerciali e altre passività correnti" risultano pari a 2.325 milioni di euro (1.994 milioni di euro al 31 dicembre 2018), con un incremento di 323 milioni di euro, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 pari a 8 milioni di euro.

I "Debiti commerciali" risultano pari a 1.481 milioni di euro e presentano, rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, un incremento pari a 61 milioni di euro, al netto dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2019 pari a 7 milioni di euro.

I "Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale" risultano pari a 43 milioni di euro, invariati rispetto al 31 dicembre 2018 e riguardano la posizione debitoria del Gruppo nei confronti di Istituti Previdenziali e Assistenziali, relativi ai contributi della mensilità di dicembre 2019 non ancora liquidati.

Gli "Strumenti derivati correnti" risultano pari a 380 milioni di euro (156 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e si riferiscono alla valorizzazione a fair value dei derivati su commodity. L'incremento è dovuto sia all'aumento delle valutazioni a fair value dell'esercizio, sia alla variazione delle quantità coperte. Si segnala che tra le "Altre attività correnti" è iscritta la voce "Strumenti derivati correnti" per 371 milioni di euro.

Le "Altre passività correnti" si riferiscono principalmente a:

  • debiti verso il personale per 85 milioni di euro (77 milioni di euro al 31 dicembre 2018) relativi ai debiti verso i dipendenti per il premio di produttività maturato nell'esercizio, nonché all'onere per le ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2019;
  • debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per 105 milioni di euro (80 milioni di euro al 31 dicembre 2018) inerenti il debito relativo alle componenti tariffarie fatturate e non ancora versate, nonché il debito per le perequazioni passive relative sia a esercizi precedenti sia all'esercizio in esame;
  • debiti tributari per 66 milioni di euro (42 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e si riferiscono principalmente ai debiti verso l'Erario per accise, ritenute e Iva;
  • debiti per trasparenza fiscale per 7 milioni di euro nei confronti della società collegata Ergosud S.p.A., invariati rispetto al 31 dicembre 2018;
  • debiti per componenti tariffarie sull'energia elettrica per 73 milioni di euro (75 milioni di euro al 31 dicembre 2018);
  • debiti per A.T.O. per 3 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2018), relativi al pagamento del canone per le concessioni della gestione del servizio idrico;
  • debiti verso clienti per lavori da eseguire per 17 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2018), riferiti a preventivi già incassati dai clienti per lavori che non sono ancora stati completati.

23) Passività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2019
31 12 2018 31 12 2019
Obbligazioni non convertibili 558 (512) 46 558 46
Debiti verso banche 128 105 233 128 233
Debiti finanziari per diritti d'uso correnti 5 20 25 5 25
Debiti finanziari verso parti correlate 2 (2) - 2 -
Debiti verso altri finanziatori 1 (1) - 1 -
Totale passività finanziarie correnti 694 - (390) 304 694 304

Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a 304 milioni di euro, a fronte di 694 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2018 e presentano un decremento pari a 390 milioni di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" presentano un decremento di 512 milioni di euro. Il decremento netto è dovuto principalmente al rimborso del bond scadenza novembre 2019 e cedola del 4,50%.

I "Debiti verso banche" correnti ammontano a 233 milioni di euro e presentano un incremento di 105 milioni di euro, principalmente riconducibile alla riclassifica da medio-lungo termine a breve termine dei finanziamenti in essere, al netto dei rimborsi delle linee di credito e delle quote di finanziamenti effettuati nell'esercizio.

I "Debiti finanziari per diritti d'uso correnti" risultano pari a 25 milioni di euro, in incremento di 20 milioni di euro a seguito dell'applicazione del principio IFRS 16 per i leasing precedentemente classificati come operativi.

Infine, i "Debiti verso altri finanziatori" non accolgono alcun valore (erano pari a 1 milione di euro al 31 dicembre 2018).

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

24) Debiti per imposte

milioni di euro Valore al
31 12 2018
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2019
Debiti per imposte 34 1 (29) 6

I "Debiti per imposte" risultano pari a 6 milioni di euro (34 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e presentano un decremento di 29 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, al netto dell'effetto dei primi consolidamenti pari a 1 milione di euro.

Indebitamento finanziario netto

25) Indebitamento finanziario netto (ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e ESMA/2013/319)

Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto:

milioni di euro Note 31 12 2019 Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2019
31 12 2018
Obbligazioni-quota non corrente 18 2.550 2.180
Finanziamenti bancari non correnti 18 638 2 755
Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti 18 117 46
Debiti verso altri finanziatori non correnti 18 2 1 3
Altre passività non correnti 21 9 14
Totale indebitamento a medio e lungo termine 3.316 3 2.998
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 3 (4) (6)
Attività finanziarie non correnti 3 (16) (16)
Altre attività non correnti 5 (2) (8)
Totale crediti finanziari a medio e lungo termine (22) - (30)
Totale indebitamento finanziario non corrente netto 3.294 3 2.968
Obbligazioni-quota corrente 23 46 558
Finanziamenti bancari correnti 23 233 128
Debiti finanziari per diritti d'uso correnti 23 24 5
Debiti verso altri finanziatori correnti 23 1 1
Passività finanziarie correnti verso parti correlate 23 - 2
Totale indebitamento a breve termine 304 - 694
Altre attività finanziarie correnti 9 (9) (15)
Attività finanziarie correnti verso parti correlate 9 (1) (1)
Totale crediti finanziari a breve termine (10) - (16)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 (434) (3) (624)
Totale indebitamento finanziario corrente netto (140) (3) 54
Indebitamento finanziario netto 3.154 - 3.022

La posizione finanziaria netta del Gruppo si attesta a 3.154 milioni di euro e comprende l'effetto della prima applicazione dell'IFRS 16, per 109 milioni di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

milioni di euro 31 12 2018 Flusso
monetario
Flusso non monetario
Effetto
primo
consolid.
acquisiz.
2019
Variazione
fair value
Altre
variazioni
Obbligazioni 2.738 (143) - 4 (3) 2.596
Debiti finanziari 940 (66) 3 - 138 1.015
Altre passività 14 - - (5) - 9
Attività finanziarie (38) 5 - - 3 (30)
Altre attività (8) - - 6 - (2)
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento
3.646 (204) 3 5 138 3.588
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (624) 193 (3) - - (434)
Indebitamento finanziario netto 3.022 (11) - 5 138 3.154

Di seguito si riportano ai sensi dello IAS 7 "Rendiconto finanziario", le variazioni della attività e passività finanziarie:

Note illustrative alle voci di Conto economico

Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2019 è variato rispetto al precedente esercizio per effetto delle seguenti operazioni:

  • acquisizione e consolidamento integrale della società Bellariva Enertel 07 S.r.l. proprietaria di un impianto fotovoltaico;
  • acquisizione da parte di A2A Energy Solutions S.r.l. (detenuta al 100% da A2A S.p.A.) del 100% di Suncity Energy S.r.l. (consolidamento integrale) e del 26% di Suncity Group S.r.l. (consolidata con il metodo del Patrimonio netto), gruppi attivi nel campo dell'efficienza energetica e dispacciamento;
  • consolidamento integrale della società Yada Energia S.r.l., costituita a giugno 2019;
  • acquisizione del 45% e valutazione ad equity di ASM Energia S.p.A., società commerciale, avvenuta da parte di A2A Energia S.p.A.;
  • acquisizione e consolidamento integrale del 100% di Areslab S.r.l. e del 90% di Electrometal S.r.l., società attive nel mercato del trattamento ed analisi dei rifiuti industriali, avvenuta da parte di A2A Ambiente S.p.A..

Inoltre, i dati economici al 31 dicembre 2019 risultano non omogenei rispetto all'esercizio precedente per effetto delle seguenti contribuzioni:

  • consolidamento integrale del Gruppo ACSM-AGAM a partire dal 1° luglio 2018;
  • consolidamento integrale di un gruppo di società proprietarie di 5 impianti fotovoltaici in Italia tramite A2A Rinnovabili S.p.A. e della società Fair Renew S.r.l. (detenuta al 60%), costituita a luglio 2018;
  • acquisizione e consolidamento integrale, da dicembre 2018, da parte della controllata A2A Rinnovabili S.p.A. della società TS energy Italy S.r.l., holding di nove società di progetto proprietarie di impianti fotovoltaici;
  • consolidamento integrale di A2A Integrambiente S.r.l., partecipata al 74% da A2A Ambiente S.p.A., al 25% da Amsa S.p.A. e all'1% da Aprica S.p.A., al fine di fornire servizi di igiene ambientale;
  • consolidamento integrale della NewCo A2Abroad S.p.A., costituita a dicembre 2018.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

26) Ricavi

I ricavi dell'esercizio risultano pari a 7.324 milioni di euro (6.494 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e presentano quindi un incremento di 830 milioni di euro (+12,8%).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Ricavi
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Ricavi di vendita 6.046 5.268 778 14,8%
Ricavi da prestazioni 1.076 1.003 73 7,3%
Totale ricavi di vendita e prestazioni 7.122 6.271 851 13,6%
Altri ricavi operativi 202 223 (21) (9,4%)
Totale ricavi 7.324 6.494 830 12,8%

L'aumento dei ricavi è prevalentemente riconducibile ai ricavi da vendita di energia elettrica, a seguito delle maggiori vendite su mercato libero, in particolare grandi clienti, ai ricavi da vendita gas grazie ai maggiori volumi venduti sul mercato libero e intermediati sul mercato all'ingrosso, parzialmente compensati dai minori ricavi relativi ai mercati ambientali.

I ricavi del Gruppo ACSM-AGAM, consolidato a partire da luglio 2018, risultano pari a 420 milioni di euro (187 milioni di euro al 31 dicembre 2018 riferiti al solo secondo semestre post perfezionamento aggregazione).

Per maggiore informativa si riporta il dettaglio delle voci più significative:

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Vendita e distribuzione di energia elettrica 3.405 3.094 311 10,1%
Vendita e distribuzione di gas 2.152 1.594 558 35,0%
Vendita calore 185 180 5 2,8%
Vendita materiali 38 43 (5) (11,6%)
Vendita acqua 88 71 17 23,9%
Vendite di certificati ambientali 147 255 (108) (42,4%)
Contributi di allacciamento 31 31 - 0,0%
Totale ricavi di vendita 6.046 5.268 778 14,8%
Prestazioni a clienti 1.076 1.003 73 7,3%
Totale ricavi per prestazioni 1.076 1.003 73 7,3%
Totale ricavi di vendita e prestazioni 7.122 6.271 851 13,6%
Reintegro costi centrale S. Filippo del Mela
(impianto Unità essenziale)
67 78 (11) (14,1%)
Risarcimenti danni 8 9 (1) (11,1%)
Contributi Cassa Servizi Energetici
ed Ambientali
7 9 (2) (22,2%)
Affitti attivi 3 2 1 50,0%
Sopravvenienze attive 34 27 7 25,9%
Incentivi alla produzione da fonti
rinnovabili (feed-in tariff)
53 70 (17) (24,3%)
Altri ricavi 30 28 2 7,1%
Altri ricavi operativi 202 223 (21) (9,4%)
Totale ricavi 7.324 6.494 830 12,8%

I ricavi per vendita di calore aumentano di 5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 a seguito dell'incremento del ricavo medio di vendita, parzialmente compensato dalla diminuzione dei volumi venduti.

La riduzione dei ricavi per la vendita dei certificati ambientali, pari a 108 milioni di euro, è da attribuire ad alcuni effetti accaduti nel corso del 2018 da considerarsi non ripetibili negli esercizi a seguire quali la vendita della posizione lunga di certificati verdi presenti nel portafoglio del Gruppo A2A (generati fino al 31 dicembre 2015) e al riconoscimento retroattivo a partire dall'esercizio 2013, da parte del GSE, dell'incentivazione di alcuni impianti del Nucleo Idroelettrico del Friuli. La riduzione dei ricavi per la vendita dei certificati ambientali è inoltre riconducibile al minor margine derivante dal realized dei Futures finanziari che, nel corso del 2019, hanno visto un minore differenziale, rispetto all'andamento dell'esercizio 2018, tra prezzo di sottoscrizione e prezzo di esercizio.

I "Ricavi per prestazioni" risultano pari a 1.076 milioni di euro e presentano un incremento di 73 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

La voce "Altri ricavi operativi" presenta un decremento pari a 21 milioni di euro per effetto principalmente di minori ricavi per il reintegro dei costi di generazione sostenuti per la centrale di San Filippo del Mela (Impianto essenziale) ai sensi della Delibera 803/2016 per 11 milioni di euro, di minori ricavi legati agli incentivi sulla produzione netta da fonti rinnovabili per 17 milioni di euro principalmente riconducibili alla conclusione al 31 dicembre 2018 del periodo di incentivazione degli impianti di Mese e San Giacomo e al riconoscimento retroattivo, avvenuto nel 2018 da parte del GSE, dell'incentivazione di alcuni impianti del Nucleo Idroelettrico del Friuli parzialmente compensati da quanto ricavato attraverso l'incentivazione degli impianti fotovoltaici entrati nel perimetro del Gruppo A2A a partire dal 1° gennaio 2019, di maggiori sopravvenienze attive per 7 milioni di euro e di maggiori altri ricavi per 2 milioni di euro.

Per un maggior dettaglio delle motivazioni riferibili all'andamento dei ricavi relativi alle varie Business Units, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Risultati per settore di attività".

27) Costi operativi

I "Costi operativi" sono pari a 5.390 milioni di euro (4.598 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e registrano pertanto un incremento di 792 milioni di euro di cui 304 milioni di euro riferibili al consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM.

Si riporta, di seguito, il dettaglio delle principali componenti:

Costi operativi
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Costi per materie prime e di consumo 4.004 3.346 658 19,7%
Costi per servizi 1.152 986 166 16,8%
Totale costi per materie prime e servizi 5.156 4.332 824 19,0%
Altri costi operativi 234 266 (32) (12,0%)
Totale costi operativi 5.390 4.598 792 17,2%

I "Costi per materie prime e servizi" ammontano a 5.156 milioni di euro (4.332 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e presentano un incremento di 824 milioni di euro di cui 283 milioni di euro, al lordo delle elisioni intercompany, riferibili al primo consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM.

Tale incremento è dovuto all'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • i maggiori acquisti di materie prime e di consumo per 609 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento dei costi per acquisti di energia e combustibili per 514 milioni di euro, all'incremento degli oneri correlati all'acquisto di certificati ambientali per 60 milioni di euro, all'aumento degli acquisti di materiali per 28 milioni di euro ed all'effetto netto degli oneri/proventi da copertura su derivati operativi che si incrementano di 7 milioni di euro;
  • l'incremento degli oneri di vettoriamento, appalti e prestazioni di servizi per 166 milioni di euro;
  • la variazione in aumento delle rimanenze di combustibili e materiali per 49 milioni di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione

finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione

patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Acquisti di energia e combustibili 3.590 3.076 514 16,7%
Acquisti di materiali 133 105 28 26,7%
Acquisti di acqua 2 2 - 0,0%
Oneri da coperture su derivati operativi 15 16 (1) (6,3%)
Proventi da coperture su derivati operativi (18) (26) 8 (30,8%)
Acquisti di certificati e diritti di emissione 268 208 60 28,8%
Totale costi per materie prime e di
consumo
3.990 3.381 609 18,0%
Oneri di vettoriamento e trasmissione 567 453 114 25,2%
Manutenzioni e riparazioni 176 166 10 6,0%
Servizi da società collegate - 1 (1) (100,0%)
Altri servizi 409 366 43 11,7%
Totale costi per servizi 1.152 986 166 16,8%
Variazione delle rimanenze di combustibili
e materiali
14 (35) 49 n.s.
Totale costi per materie prime e servizi 5.156 4.332 824 19,0%
Godimento beni di terzi 74 93 (19) (20,4%)
Canoni concessioni 80 80 - 0,0%
Contributi a enti territoriali, consortili e
ARERA
10 9 1 11,1%
Imposte e tasse 35 33 2 6,1%
Danni e penalità 4 2 2 100,0%
Sopravvenienze passive 12 31 (19) (61,3%)
Altri costi 19 18 1 5,6%
Altri costi operativi 234 266 (32) (12,0%)
Totale costi operativi 5.390 4.598 792 17,2%

Per maggiore informativa, viene fornito il dettaglio delle componenti più rilevanti:

Margine attività di trading

La tabella sottostante riporta i risultati derivanti dalle negoziazioni dei Portafogli di trading che si riferiscono alle attività di negoziazione sull'energia elettrica, sul gas e sui certificati ambientali.

Margine attività di trading
milioni di euro
NOTE 31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE
Ricavi 26 2.169 1.406 763
Costi operativi 27 (2.161) (1.402) (759)
Totale margine attività di trading 8 4 4

La marginalità delle attività di trading risulta in aumento di 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. Grazie al persistere di una significativa volatilità del mercato delle commodity, l'attività di trading sistematico ha contribuito in modo costante alla crescita del margine durante l'anno. L'attività di quotazione continua e di market making è stata estesa a prodotti caratterizzati da una minor liquidità contribuendo all'incremento del margine e dei volumi intermediati oltre che all'operatività con opzioni su commodity energetiche e con controparti commerciali.

28) Costi per il personale

Al 31 dicembre 2019 il costo del lavoro, al netto degli oneri capitalizzati, è risultato complessivamente pari a 700 milioni di euro (665 milioni di euro al 31 dicembre 2018) di cui 47 milioni di euro riferiti al consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM.

Nel dettaglio i "Costi per il personale" si compongono nel modo seguente:

Costi per il personale
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Salari e stipendi 527 494 33 6,7%
Oneri sociali 179 173 6 3,5%
Trattamento di fine rapporto 31 31 - 0,0%
Altri costi 42 33 9 27,3%
Totale costi per il personale al lordo delle
capitalizzazioni
779 731 48 6,6%
Costi per il personale capitalizzati (79) (66) (13) 19,7%
Totale costi per il personale 700 665 35 5,3%

Nella tabella sottostante si espone il numero medio di dipendenti per qualifica:

31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE
Dirigenti 204 201 3
Quadri 698 861 (163)
Impiegati 5.205 5.112 93
Operai 6.091 5.962 129
Totale 12.198 12.136 62

Al 31 dicembre 2019 il costo del lavoro medio pro-capite è risultato pari a 61,89 migliaia di euro. Nel precedente esercizio risultava pari a 57,17 migliaia di euro e non considerava gli effetti derivanti dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM.

Al 31 dicembre 2019 i dipendenti del Gruppo risultano pari a 12.186 di cui 902 unità riferibili al consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM. Al 31 dicembre 2018 i dipendenti del Gruppo risultavano pari a 12.080 di cui 865 unità riferibili al consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM .

Nella voce altri costi del personale sono iscritti incentivi all'esodo per circa 10 milioni di euro (valore inferiore a 1 milione di euro al 31 dicembre 2018).

29) Margine operativo lordo

Alla luce delle dinamiche sopra esposte, il "Margine operativo lordo" consolidato al 31 dicembre 2019 è pari a 1.234 milioni di euro (1.231 milioni di euro al 31 dicembre 2018) di cui 69 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM.

Per un maggiore approfondimento si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Analisi per settore di attività".

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed

impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

30) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 547 milioni di euro (643 milioni di euro al 31 dicembre 2018), di cui 44 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM, e presentano un decremento di 96 milioni di euro.

Nella successiva tabella si evidenziano le poste di dettaglio:

Ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali
123 91 32 35,2%
Ammortamento delle immobilizzazioni
materiali
379 372 7 1,9%
Svalutazioni nette delle immobilizzazioni 9 160 (151) (94,4%)
Totale ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni
511 623 (112) (18,0%)
Accantonamenti per rischi 21 (5) 26 n.s.
Accantonamento per rischi su crediti
compresi nell'attivo circolante
15 25 (10) (40,0%)
Totale ammortamenti, accantonamenti e
svalutazioni
547 643 (96) (14,9%)

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" risultano pari a 511 milioni di euro (623 milioni di euro al 31 dicembre 2018) di cui 40 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM e registrano un decremento complessivo di 112 milioni di euro.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali risultano pari a 123 milioni di euro (91 milioni di euro al 31 dicembre 2018) di cui 26 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM. La voce rileva maggiori ammortamenti per 32 milioni di euro di cui 14 milioni di euro riferibili al consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM (di cui 3 milioni di euro relativi agli effetti delle Purchase Price Allocation), 6 milioni di euro correlati al piano di sostituzione contatori gas, 1 milione di euro relativo alla rete di distribuzione acqua e 9 milioni di euro all'implementazione di sistemi informativi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali presentano un aumento di 7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 e riguardano principalmente:

  • maggiori ammortamenti, per 23 milioni di euro, conseguenti all'applicazione del principio IFRS 16, di cui 2 milioni di euro relativi al Gruppo ACSM-AGAM;
  • maggiori ammortamenti conseguenti il consolidamento delle società operanti nel settore fotovoltaico acquisite a partire dal secondo semestre 2018 per 4 milioni di euro;
  • maggiori ammortamenti, per 3 milioni di euro, riferiti principalmente agli investimenti entrati in produzione successivamente al 31 dicembre 2018;
  • maggiori ammortamenti, per 6 milioni di euro, riferiti al consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM;
  • minori ammortamenti, per 17 milioni di euro, relativi alla centrale di Monfalcone conseguenti la svalutazione effettuata nel corso del 2018;
  • minori ammortamenti per 11 milioni di euro conseguenti alla completa svalutazione della discarica di Grottaglie;
  • minori ammortamenti, per 1 milione di euro, relativi alla centrale di San Filippo del Mela.

Le svalutazioni nette dell'esercizio risultano pari a 9 milioni di euro e derivano sia dagli effetti dell'Impairment Test, che ha prodotto un risultato positivo di 39 milioni di euro, sia dalla svalutazione effettuata sulla discarica di Grottaglie per 48 milioni di euro in considerazione delle ridotte capacità reddituali future, a seguito del rigetto del ricorso da parte del Consiglio di Stato verso la sentenza del T.A.R. di Lecce n. 143/2019 e la conseguente conferma dell'annullamento del DD 45/18 che aveva permesso una modifica sostanziale dell'AIA relativa alla discarica con conseguente ripresa dell'attività di smaltimento.

Il processo di Impairment Test ha comportato:

  • per 127 milioni di euro il ripristino di valore relativo ai gruppi da 400 MW delle centrali termoelettriche di Mincio, Chivasso e Sermide. Tali gruppi erano stati totalmente svalutati negli anni precedenti a seguito della loro messa in conservazione; nell'anno in corso sono stati oggetto di ripristino di valore, in considerazione del loro regolare funzionamento, delle mutate (crescenti) prospettive di utilizzo, anche connesso al previsto phase out dal carbone, di scenario e di remunerazione fornita dal meccanismo del capacity market, già assegnato per gli anni 2022, 2023 e previsto per gli esercizi successivi;
  • per 85 milioni euro la svalutazione dell'avviamento relativo alla CGU "A2A Reti elettriche";
  • per 3 milioni di euro la svalutazione di investimenti sulla centrale di Monfalcone.

Nel precedente esercizio le svalutazioni erano pari a 160 milioni di euro e si riferivano principalmente alla svalutazione della centrale di Monfalcone ed alla svalutazione dell'avviamento relativo alla CGU "A2A Reti elettriche."

Per maggiori chiarimenti relativi alle attività di impairment si rimanda alla nota 2) delle presenti Note illustrative.

Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a 21 milioni di euro (positivo per 5 milioni di euro al 31 dicembre 2018) dovuto agli accantonamenti dell'esercizio per 40 milioni di euro, rettificati dalle eccedenze per 19 milioni di euro, a seguito del venir meno di alcuni contenziosi in essere.

Gli accantonamenti dell'esercizio hanno riguardato per 9 milioni di euro l'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica, per 13 milioni di euro accantonamenti a fondi fiscali, per 6 milioni di euro accantonamenti a fondi spese chiusura e post-chiusura su discariche, per 2 milioni di euro accantonamenti per fondi cause legali e contenziosi del personale e per 10 milioni di euro accantonamenti per altri contenziosi. Le eccedenze di fondi rischi ammontano a 19 milioni di euro e sono principalmente relative ad eccedenze dei fondi per contenziosi fiscali e con enti previdenziali.

Per maggiori informazioni si rimanda alla nota 20) Fondi rischi, oneri e passività per discariche.

L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore di 15 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2018) di cui 4 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo ACSM-AGAM, determinato dall'accantonamento dell'esercizio.

31) Risultato operativo netto

Il "Risultato operativo netto" risulta pari a 687 milioni di euro (588 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

32) Risultato da transazioni non ricorrenti

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" risulta pari a 4 milioni di euro e si riferisce interamente al badwill derivante dall'acquisizione della partecipazione in Biofor da parte del Gruppo LGH e successivamente fusa in Linea Ambiente. Nel precedente esercizio tale voce risultava pari a 14 milioni di euro e si riferiva per 6 milioni di euro al provento derivante dalla cessione della partecipazione detenuta nella società Rudnik Uglja ad Pljevlja e per 8 milioni di euro al risultato derivante dalle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio delle società del Gruppo Rinnovabili.

33) Gestione finanziaria

La "Gestione finanziaria" presenta un saldo negativo di 110 milioni di euro (negativo per 112 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Gestione finanziaria
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Proventi finanziari 16 16 - 0,0%
Oneri finanziari (130) (132) 2 (1,5%)
Quota dei proventi e degli oneri derivanti
dalla valutazione secondo il Patrimonio
netto delle partecipazioni
4 4 - 0,0%
Totale gestione finanziaria (110) (112) 2 (1,8%)

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

I "Proventi finanziari" ammontano a 16 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e sono così composti:

Proventi finanziari
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Plusvalenze da alienazione di attività
finanziarie
4 - 4 n.s.
Altri proventi finanziari di cui: 12 16 (4) (25,0%)
- Proventi finanziari verso Comune di
Brescia (IFRIC 12)
6 6 - 0,0%
- Utili su cambi 1 3 (2) (66,7%)
- Altri proventi 5 7 (2) (28,6%)
Totale proventi finanziari 16 16 - 0,0%

Gli "Oneri finanziari", che ammontano a 130 milioni di euro presentano un decremento di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 e sono così composti:

Oneri finanziari
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE % 2019/2018
Interessi su prestiti obbligazionari 94 102 (8) (7,8%)
Interessi verso istituti di credito 4 6 (2) (33,3%)
Realized su derivati finanziari 7 8 (1) (12,5%)
Oneri da Decommissioning 1 2 (1) (50,0%)
Altri oneri finanziari di cui: 24 14 10 71,4%
- Oneri di attualizzazione 8 6 2 33,3%
- Oneri finanziari (IFRS 16) 1 - 1 n.s.
- Oneri finanziari (IFRIC 12) 3 3 - 0,0%
- Perdite su cambi 1 3 (2) (66,7%)
- Altri oneri 11 2 9 n.s.
Totale oneri finanziari al lordo delle
capitalizzazioni
130 132 (2) (1,5%)
Oneri finanziari capitalizzati - -
Totale oneri finanziari 130 132 (2) (1,5%)

La voce comprende gli oneri complessivamente sostenuti per l'estinzione anticipata del bond in essere nel Gruppo Talesun per 9 milioni di euro.

La valutazione secondo il metodo del Patrimonio netto delle partecipazioni risulta positiva per 4 milioni di euro (positiva per 4 milioni di euro al 31 dicembre 2018) ed è riconducibile principalmente alla valutazione positiva della partecipazione detenuta dal Gruppo LGH nella società Asm Codogno.

34) Oneri per imposte sui redditi

Oneri per imposte sui redditi
milioni di euro
31 12 2019 31 12 2018 VARIAZIONE
IRES corrente 147 146 1
IRAP corrente 30 30 -
Effetto differenze imposte esercizi precedenti 5 2 3
Totale imposte correnti 182 178 4
Imposte anticipate 71 33 38
Imposte differite (64) (54) (10)
Totale oneri/proventi per imposte sui redditi 189 157 32

Gli "Oneri per imposte sui redditi" nell'esercizio in esame sono risultati pari a 189 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Si segnala che la capogruppo A2A determina le imposte IRAP di esercizio sulla base dell'applicazione dell'art. 6, co. 9, del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (metodo cd. delle "holding industriali"), in base al quale l'imponibile è determinato tenendo conto anche dei proventi e oneri finanziari (esclusi quelli relativi a partecipazioni).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto a Bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia è la seguente:

milioni di euro 2019 2018
Risultato prima delle imposte 581 490
Svalutazioni immobilizzazioni 9 160
Risultato prima delle imposte rettificato dalle svalutazioni e dal risultato
delle attività destinate alla vendita
590 650
Imposte teoriche calcolate all'aliquota fiscale in vigore (1) 142 156
Effetto fiscale delle svalutazioni (2) (38)
Differenze permanenti 19 9
Totale imposte a Conto economico (esclusa IRAP) 159 127
IRAP corrente 30 30
Totale imposte a Conto economico 189 157

(1) Le imposte sono state calcolate considerando un' aliquota teorica IRES del 24%.

35) Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita

Il "Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita" risulta positivo e pari ad 1 milione di euro e si riferisce all'incasso di dividendi ed al provento di attualizzazione per adeguare il valore al fair value della partecipazione che era detenuta in EPCG.

Nel precedente esercizio la voce in oggetto risultava pari a 21 milioni di euro e recepiva per 16 milioni di euro l'incasso di dividendi dalla società partecipata EPCG e per 5 milioni di euro il provento di attualizzazione per adeguare il valore della partecipazione di EPCG al fair value conseguente la rinegoziazione dell'accordo con il Governo del Montenegro, e approvato dallo stesso in data 27 aprile 2018, che prevede l'esecuzione della put option esercitata da A2A S.p.A., in data 3 luglio 2017, in quattro tranches nel periodo compreso tra il 1° maggio 2018 e il 31 luglio 2019 con un'accelerazione rispetto ai termini previsti dallo Shareholders' Agreement del 29 agosto 2016 (i.e. 7 tranches dal 1° maggio 2018 al 1° maggio 2024).

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

36) Risultato di pertinenza di terzi

Il "Risultato di pertinenza di terzi" risulta negativo per il Gruppo per 4 milioni di euro e comprende principalmente la quota di competenza di terzi del Gruppo LGH e del Gruppo ACSM-AGAM. Nel precedente esercizio la posta presentava un saldo negativo per il Gruppo per 10 milioni di euro.

37) Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo

Il "Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo" risulta positivo e pari a 389 milioni di euro (positivo per 344 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Risultato per azione

38) Risultato per azione

01 01 2019
31 12 2019
01 01 2018
31 12 2018
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base 0,1249 0,1106
- di base da attività in funzionamento 0,1247 0,1040
- di base da attività destinate alla vendita 0,0002 0,0066
- diluito 0,1249 0,1106
- diluito da attività in funzionamento 0,1247 0,1040
- diluito da attività destinate alla vendita 0,0002 0,0066
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo
dell'utile (perdita) per azione
- di base 3.109.183.856 3.109.183.856
- diluito 3.109.183.856 3.109.183.856

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale

consolidata Schemi di bilancio

Criteri di redazione Variazioni di principi contabili

internazionali Area di

consolidamento Criteri e procedure di

consolidamento Principi contabili e criteri di

valutazione Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Nota sui rapporti con le parti correlate

39) Nota sui rapporti con le parti correlate

Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised).

Rapporti con gli Enti controllanti e con le imprese controllate da questi ultimi

I Comuni di Milano e Brescia hanno sottoscritto in data 5 ottobre 2007 il Patto parasociale che disciplina gli assetti proprietari di A2A S.p.A., dando luogo a un controllo congiunto paritetico dei Comuni sulla società.

Nello specifico, pertanto, l'operazione di fusione in vigore a partire dal 1° gennaio 2008, a prescindere dalla struttura legale seguita, risultava nella realizzazione di una joint venture, il cui controllo congiunto era esercitato dal Comune di Brescia e dal Comune di Milano, che detenevano ciascuno una partecipazione pari al 27,5%.

In data 13 giugno 2014 l'Assemblea degli Azionisti ha modificato il sistema di governance della società passando dall'originario sistema dualistico, adottato dal 2007, ad un sistema di amministrazione e controllo cd. "tradizionale" mediante la nomina del Consiglio di Amministrazione.

Nel corso del mese di dicembre 2014 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una quota azionaria complessiva di A2A S.p.A. pari allo 0,51%, mentre nel corso dei primi due mesi dell'esercizio 2015 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una ulteriore quota azionaria di A2A S.p.A. pari al 4,5%.

In data 4 ottobre 2016 i Comuni di Milano e di Brescia hanno rinnovato per un ulteriore triennio, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, il Patto parasociale sottoscritto in data 30 dicembre 2013, avente ad oggetto n. 1.566.452.642 azioni ordinarie rappresentative del 50% più due azioni del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 20 maggio 2016 i due Comuni avevano proceduto a sottoscrivere un'appendice al Patto che prevedeva di accorciare da sei mesi a tre mesi il termine della scadenza dell'accordo entro il quale è possibile disdettare lo stesso.

In data 26 ottobre 2016 il Comune di Milano ha ricevuto da parte del Comune di Brescia la proposta, approvata dalla Giunta del predetto Comune in data 25 ottobre 2016, di modificare parzialmente gli accordi parasociali relativi ad A2A S.p.A. esistenti tra i due Comuni. Tale proposta prevede in particolare l'impegno dei due Comuni a mantenere sindacato e vincolato, nel nuovo patto, un numero di azioni, detenute in misura paritetica dagli stessi, complessivamente pari al 42% del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 4 novembre 2016 la Giunta del Comune di Milano, dopo avere esaminato favorevolmente la proposta del Comune di Brescia di una parziale modifica del Patto parasociale, ha sottoposto al Consiglio comunale la proposta del nuovo Patto parasociale per le determinazioni finali di competenza.

In data 23 gennaio 2017 il Consiglio comunale di Milano ha approvato il nuovo Patto parasociale tra il Comune di Milano e il Comune di Brescia in merito alla partecipazione detenuta in A2A S.p.A. e ha fatto proprio l'impegno di non procedere all'alienazione di alcuna delle quote di proprietà del Comune di Milano.

In data 2 agosto 2019, il Comune di Milano, anche per conto del Comune di Brescia, ha comunicato che il predetto Patto parasociale non è stato oggetto di disdetta conseguentemente l'accordo deve intendersi rinnovato con decorrenza dal 1° febbraio 2020 al 31 gennaio 2023.

Alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 i due azionisti detengono una quota partecipativa pari al 50% più due azioni che consente alle due municipalità di mantenere il controllo sulla società.

Tra le società del Gruppo A2A ed i Comuni di Milano e Brescia intercorrono rapporti di natura commerciale relativi alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua potabile, ai servizi di gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici, ai servizi di gestione degli impianti di depurazione e fognatura, ai servizi di raccolta e spazzamento, nonché ai servizi di videosorveglianza.

Analogamente le società del Gruppo A2A intrattengono rapporti di natura commerciale con le società controllate dai Comuni di Milano e Brescia, quali a titolo esemplificativo Metropolitana Milanese S.p.A., ATM S.p.A., Brescia Mobilità S.p.A., Brescia Trasporti S.p.A. e Centrale del Latte di Brescia S.p.A., fornendo alle stesse energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione alle medesime 1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione

finanziaria annuale consolidata Informazioni di

carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di

valutazione Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

tariffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura e svolgendo le prestazioni dei servizi richiesti dalle stesse. Si sottolinea che tali società sono state considerate come parti correlate nella predisposizione dei prospetti riepilogativi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

I rapporti tra i Comuni di Milano e Brescia e il Gruppo A2A, relativi all'affidamento dei servizi connessi all'illuminazione pubblica, ai semafori, alla gestione e distribuzione di energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione, sono regolati da apposite convenzioni e da specifici contratti.

I rapporti intercorsi con i soggetti controllati dai Comuni di Milano e Brescia, che si riferiscono alla fornitura di energia elettrica, sono gestiti a normali condizioni di mercato.

Il 12 aprile 2017 Amsa S.p.A., società controllata da A2A S.p.A., ha sottoscritto con il Comune di Milano un contratto per la gestione dei servizi preordinati alla tutela ambientale per il periodo 1° gennaio 2017 – 8 febbraio 2021.

Rapporti con le società controllate e collegate

La capogruppo A2A S.p.A. opera come tesoreria centralizzata per la maggioranza delle società controllate.

I rapporti tra le società sono regolati attraverso conti correnti, intrattenuti tra la controllante e le controllate su cui si applicano tassi, a condizioni di mercato, a base variabile Euribor, con specifici spread per società. Anche per l'anno 2019 A2A S.p.A. e le società controllate hanno adottato la procedura dell'IVA di Gruppo.

Ai fini dell'IRES, A2A S.p.A. ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86 con le principali società controllate. A tal fine, con ciascuna società controllata aderente è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Tali contratti disciplinano anche il trasferimento di eventuali eccedenze di ROL come previsto dalla normativa vigente.

La capogruppo fornisce alle società controllate e collegate servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito della società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio stipulati annualmente. A2A S.p.A. mette inoltre a disposizione delle proprie controllate e delle collegate, presso proprie sedi, spazi per uffici e aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo, a condizioni di mercato.

Le società A2A gencogas S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A., a fronte di un corrispettivo mensile correlato alla effettiva disponibilità degli impianti termoelettrici, offrono alla Capogruppo il servizio di generazione elettrica.

I servizi di telecomunicazione sono forniti dalla società controllata A2A Smart City S.p.A..

A partire dal 1° luglio 2018 sono evidenziati come Parti Correlate i rapporti economici e patrimoniali che il Gruppo ACSM-AGAM detiene verso le Parti Correlate del Gruppo A2A.

Si evidenzia infine che a seguito della comunicazione Consob emanata il 24 settembre 2010 e recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, in data 11 novembre 2010 il Gruppo aveva approvato la Procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate, entrata in vigore il 1° gennaio 2011, volta ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate poste in essere da A2A S.p.A. direttamente, ovvero per il tramite di società controllate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24 revised. Il Consiglio di Amministrazione del 20 giugno 2016 ha deliberato, previo parere favorevole del Comitato di Controllo Rischi, la revisione della procedura "Disciplina delle operazioni con Parti Correlate". La revisione della Procedura prevede in particolare la riduzione, introdotta in via facoltativa, della soglia per le operazioni con le controllate dei Comuni di Milano e Brescia, al di sopra della quale prevedere l'applicazione della Procedura stessa. Da ultimo la procedura è stata aggiornata in data 22 giugno 2017, a fronte della Delibera Consob n. 19925 del 22 marzo 2017.

Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010:

Situazione Totale Di cui verso parti correlate
patrimoniale-finanziaria
milioni di euro
31 12 2019 Imprese
collegate
Imprese
correlate
Comune
di Milano
Control
late
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Control
late
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
TOTALE ATTIVITÀ DI CUI: 10.725 7 44 71 11 18 - - 151 1,4%
Attività non correnti 7.615 5 33 - - 4 - - 42 0,6%
Partecipazioni 38 5 33 - - - - - 38 100,0%
Altre attività finanziarie
non correnti
27 - - - - 4 - - 4 14,8%
Attività correnti 3.110 2 11 71 11 14 - - 109 3,5%
Crediti commerciali 1.852 2 10 71 11 13 - - 107 5,8%
Altre attività correnti 567 - 1 - - - - - 1 0,2%
Attività finanziarie correnti 10 - - - - 1 - - 1 10,0%
TOTALE PASSIVITÀ DI CUI: 7.074 22 5 3 - 7 - - 37 0,5%
Passività non correnti 4.439 1 - - - - - - 1 0,0%
Fondi rischi ed oneri 676 1 - - - - - - 1 0,1%
Passività correnti 2.635 21 5 3 - 7 - - 36 1,4%
Debiti commerciali 1.481 14 5 3 7 - - 29 2,0%
Altre passività correnti 844 7 - - - - - - 7 0,8%
Conto economico Totale Di cui verso parti correlate
milioni di euro 31 12 2019 Imprese
collegate
Imprese
correlate
Comune
di Milano
Control
late
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Control
late
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
RICAVI 7.324 6 34 325 36 41 2 - 444 6,1%
Ricavi di vendita e prestazioni 7.122 6 34 325 36 41 2 444 6,2%
COSTI OPERATIVI 5.390 19 2 3 3 8 - - 35 0,6%
Costi per materie prime e servizi 5.156 - 2 - 3 - - - 5 0,1%
Altri costi operativi 234 19 - 3 - 8 - - 30 12,8%
COSTI PER IL PERSONALE 700 - - - - - - 2 2 0,3%
GESTIONE FINANZIARIA (110) 1 4 - - 6 - - 11 (10,0%)
Proventi finanziari 16 1 - - - 6 - - 7 43,8%
Quota dei proventi e oneri
derivanti dalla valutazione
secondo il Patrimonio netto
delle partecipazioni
4 - 4 - - - - - 4 100,0%

Nella sezione "Prospetti contabili consolidati" del presente fascicolo sono riportati i prospetti completi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

* * *

Relativamente ai compensi percepiti dagli organi di governo societario si rimanda allo specifico fascicolo "Relazione sulla remunerazione - 2020" disponibile sul sito www.a2a.eu.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

40) Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

L'esercizio in esame non è stato interessato da operazioni atipiche e/o inusuali.

Garanzie ed impegni con terzi

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Garanzie ricevute 837 706
Garanzie prestate 1.274 1.182

Garanzie ricevute

L'entità delle garanzie ricevute è pari a 837 milioni di euro (706 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e sono costituite per 325 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni rilasciate dalle imprese appaltatrici a fronte della corretta esecuzione dei lavori assegnati e per 479 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni ricevute da clienti a garanzia della regolarità dei pagamenti, nonché a garanzie ricevute dal Gruppo ACSM-AGAM per 33 milioni di euro.

Garanzie prestate e impegni con terzi

L'entità delle garanzie prestate è pari a 1.274 milioni di euro (1.182 milioni di euro al 31 dicembre 2018), di cui a fronte di obblighi assunti nei contratti di finanziamento pari a 80 milioni di euro. Tali garanzie sono state rilasciate da banche per 894 milioni di euro, da assicurazioni per 86 milioni di euro e dalla capogruppo A2A S.p.A., quali parent company guarantee, per 240 milioni di euro, nonché a garanzie prestate dal Gruppo ACSM-AGAM per 54 milioni di euro.

* * *

Si segnala che le società del Gruppo hanno in concessione beni di terzi, relativi principalmente al ciclo idrico integrato, il cui valore originario ammonta a 66 milioni di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione

finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 impegni con terzi

Altre informazioni

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Altre informazioni

1) Eventi di rilievo del Gruppo successivi al 31 dicembre 2019

Per la descrizione degli eventi si rinvia al paragrafo "Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2019" della Relazione sulla gestione.

2) Informazioni relative alle azioni proprie

Al 31 dicembre 2019 A2A S.p.A. possiede n. 23.721.421 azioni proprie, pari allo 0,757% del Capitale sociale composto da n. 3.132.905.277 azioni, invariate rispetto alla chiusura del 31 dicembre 2018.

Al 31 dicembre 2019 non sono detenute azioni proprie per il tramite di società controllate, società finanziarie o per interposta persona.

3) Operazioni IFRS 3 revised

Nel corso del 2019 il Gruppo A2A ha perfezionato le seguenti operazioni di acquisizione di partecipazioni, che rientrano nei dettami dell'IFRS3:

  • in data 4 marzo 2019, A2A Rinnovabili S.p.A., detenuta 100% da A2A S.p.A., ha portato a termine l'acquisizione della società di progetto Bellariva 07 S.r.l., proprietaria di un impianto fotovoltaico;
  • in data 16 aprile 2019, A2A Energy Solutions S.r.l, detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha acquisito il 100% di Suncity Energy S.r.l., società attiva nel settore dell'efficienza energetica e dispacciamento.;
  • in data 20 dicembre 2019, A2A Ambiente S.p.A., detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha completato l'acquisizione del 90% di Electrometal S.r.l. e del 100% di Areslab S.r.l., società attive nel mercato del trattamento ed analisi dei rifiuti industriali.

Le operazioni sopra sintetizzate sono classificabili come business combination ai sensi del principio internazionale IFRS 3 "Aggregazioni aziendali"; il Gruppo ha proceduto a consolidare integralmente le società, mediante l'applicazione dell'acquisition method previsto dall'IFRS 3, in virtù del controllo ottenuto sulle entità acquisite.

L'IFRS 3 stabilisce che tutte le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate, entro dodici mesi dall'acquisizione, applicando il metodo dell'acquisto. L'acquirente, pertanto, rileva tutte le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisto ai relativi fair value alla data di acquisizione ed evidenzia l'eventuale iscrizione di un avviamento.

Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico al momento del relativo sostenimento. Alla data di acquisizione del controllo, il Patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a Conto economico.

Business combination Gruppo Rinnovabili

Nel corso del primo semestre 2019 A2A Rinnovabili S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione del 100% di Bellariva 07 S.r.l. proprietaria di un impianto fotovoltaico da IMPAX (AIFM) Limited.

L'operazione è stata conclusa per un valore di 1,5 milioni di euro di cui 1 milione di euro per acquisto quote partecipazioni e 0,5 milioni di euro per subentro finanziamento ex soci. Contestualmente al closing, in data 4 marzo 2019, sono stati pagati 5 migliaia di euro e la restante parte è prevista entro il 31 dicembre 2021.

In sede di closing, l'operazione ha generato un maggior valore allocato alle "Altre immobilizazioni immateriali" per 0,8 milioni di euro e relative imposte differite per 0,2 milioni di euro.

Business combination A2A Energy Solutions S.r.l.

In data 16 aprile 2019, A2A Energy Solutions S.r.l., società detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha completato l'acquisizione del 100% di Suncity Energy S.r.l., società attiva nell'efficientamento energetico e dispacciamento energetico.

L'operazione è stata conclusa per un controvalore di 2,3 milioni di euro interamente per acquisto quote partecipazioni. Contestualmente al closing, in data 16 aprile 2019, A2A Energy Solutions S.r.l. ha versato 1,9 milioni di euro, la restante parte costituisce prezzo differito al 16 aprile 2023 per un valore di 0,4 milioni di euro.

In sede di closing l'operazione ha generato un avviamento pari a 2,3 milioni di euro.

Il Gruppo ha completato, nei tempi previsti dall'IFRS 3, il processo di Purchase Price Allocation, allocando l'intero avviamento generatosi tra le "Altre immobilizzazioni immateriali" per 3 milioni di euro e relative imposte differite per 0,7 milioni di euro.

Business combination A2A Ambiente S.p.A.

In data 20 dicembre 2019, A2A Ambiente S.p.A., società detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha completato l'acquisizione del 100% di Areslab S.r.l. e del 90% di Electrometal S.r.l.; società attive nello smaltimento di rifiuti industriali e relative analisi di laboratorio.

L'operazione è stata conclusa per un controvalore di 17,6 milioni di euro interamente per acquisto quote partecipazioni. Contestualmente al closing, in data 20 dicembre 2019, A2A Ambiente S.p.A. ha versato 15,8 milioni di euro; la restante parte costituisce prezzo differito per un valore pari a 1,8 milioni di euro da corrispondere al venditore entro 90 giorni lavorativi dalla data del closing.

In sede di closing l'operazione ha generato un avviamento pari a 14,7 milioni di euro.

Il Gruppo completerà nei tempi previsti dall'IFRS 3 il processo di Purchase Price Allocation.

4) Informazioni relative alle attività non correnti possedute per la vendita e alle attività operative cessate (IFRS 5)

La voce "Attività non correnti destinate alla vendita" al 31 dicembre 2019 non presenta alcun valore mentre al 31 dicembre 2018 ammontava a 112 milioni di euro e si riferiva per 109 milioni di euro al fair value della partecipazione in EPCG, detenuta al 18,70% da A2A S.p.A. ed il cui decremento è dovuto agli incassi avvenuti nel corso dell'esercizio in esame in virtù degli accordi stipulati dalle parti che hanno portato a zero il valore residuo esistente al 31 dicembre 2018 concludendo così il processo di rimborso iniziato nell'esercizio 2017 a seguito della decisione del management di esercitare la put option di vendita sull'intero pacchetto azionario. Tale posta al 31 dicembre 2018 comprendeva anche 3 milioni di euro relativi alla riclassificazione delle partecipazioni del Gruppo ACSM-AGAM in Commerciale Gas & Luce S.r.l., che è stata venduta nel corso del corrente esercizio, ed in Energy Trade S.p.A., iscritta per un valore inferiore al milione di euro.

5) Disciplina delle erogazioni pubbliche (Adempimenti art. 1 commi 125 e ss. L. 124/17)

Ai sensi dell'art. 1 commi 125 e ss. L. 124/17, come riformulato dall'art. 35 D.L. 34/19, pur in sede di prima applicazione della norma, e considerato che le società del Gruppo non hanno percepito "sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria", la presente nota è negativa.

Resta fermo che altre informazioni sono (anche nel solco del principio ex art. 18 L. 241/1990) reperibili altrove, incluso il Registro degli Aiuti di Stato, anche in forza del criterio di cui al comma 127 del medesimo art. 1 L. 124/17, che prescrive di "evitare l'accumulo di informazioni non rilevanti".

Si consideri ancora che le società del Gruppo A2A operano (in massima parte) in settori regolati. Sicchè alcune somme sono riconosciute da enti pubblici, ma non a titolo di sovvenzioni/contributi, bensì come riconoscimento delle attività dalle stesse prestate o come forme di compensazione dei costi sostenuti per l'adempimento di specifici obblighi normativi e comunque in forza di un regime generale. Anche tutte queste forme di corresponsione non sono state indicate: sempre in ossequio sia al tenore letterale delle norme sia ai criteri interpretativi che le società del Gruppo hanno individuato (v. sopra).

6) IFRS 16 "Leases"

Il Gruppo, come già specificato all'interno del paragrafo "Variazioni di principi contabili internazionali", ha deciso di applicare il nuovo principio IFRS 16 retroattivamente senza riesporre i dati comparativi e contabilizzando l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del principio a partire dal 1° gennaio 2019, rilevando, all'interno della Situazione patrimoniale-finanziaria, le attività consistenti nel diritto di utilizzo dei beni in leasing e le passività del leasing al valore attuale dei restanti pagamenti dovuti.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione Business Units

Risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Si segnala che il tasso di attualizzazione applicato ai fini della determinazione dei valori attuali di attività e passività derivanti dai contratti di leasing operativo è quello corrispondente al tasso di finanziamento medio del Gruppo fino a trent'anni.

Si segnala che, quale espediente pratico, il Gruppo si è avvalso della facoltà, prevista dal paragrafo 6 del principio, di non applicare le disposizioni di cui ai paragrafi 22-49 del principio alle seguenti categorie:

  • a) Leasing a breve termine;
  • b) Leasing la cui attività sottostante è di modesto valore.

Si segnala inoltre, ai sensi del paragrafo 48 del principio, che le società del Gruppo non dispongono di attività per diritti d'uso che soddisfano la definizione di investimento immobiliare.

Dall'analisi svolta il Gruppo ha identificato contratti di leasing operativo, le cui attività sottostanti non erano precedentemente iscritte in bilancio come Attività per diritti d'uso e Debiti finanziari per diritti d'uso, facenti riferimento all'affitto di terreni, fabbricati, impianti e macchinari ed al noleggio di automezzi ed altri beni.

L'applicazione dell'IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019 con il metodo retrospettico modificato ha comportato l'iscrizione di nuove Attività per diritti d'uso e di Debiti finanziari per diritti d'uso per un importo pari a 109 milioni di euro. Non si rilevano impatti significativi sul Patrimonio netto di Gruppo.

Si riporta di seguito un dettaglio degli impatti sulla Situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019 sul bilancio del Gruppo con riferimento alle Attività per diritti d'uso derivanti da leasing operativi e finanziari:

Attività consistenti in diritti Valore al Variazioni dell'esercizio Valore al
di utilizzo
milioni in euro
31 12 2018 Altre variazioni Ammortamenti Totale variazioni 31 12 2019
Terreni - 21 (4) 17 17
Fabbricati 3 47 (6) 41 44
Impianti e macchinari 50 (11) (5) (16) 34
Attrezzature industriali, commerciali e
altri beni
- 26 (2) 24 24
Automezzi 1 30 (10) 20 21
Totale 54 113 (27) 86 140

Si riporta di seguito un dettaglio degli impatti sulla Situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019 sul bilancio del Gruppo con riferimento ai Debiti finanziari per diritti d'uso relativi ai contratti di leasing finanziari ed operativi:

milioni in euro Valore al Valore al
31 12 2018 Interessi
dell'esercizio
Flussi
finanziari
in uscita
Altre
variazioni
Totale
variazioni
31 12 2019
Debiti finanziari per diritti d'uso 51 3 (43) 130 90 141
Totale 51 3 (43)
130
90

Si riporta di seguito un dettaglio degli impatti a Conto economico derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16 nell'esercizio 2019:

milioni di euro 2019
Altri costi operativi 29
Ammortamenti (27)
Risultato operativo 2
Oneri finanziari (3)
Ante imposte 1
Imposte correnti -
Risultato dell'esercizio 1

7) Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:

  • a) rischio commodity;
  • b) rischio di tasso di interesse;
  • c) rischio tasso di cambio non connesso a commodity;
  • d) rischio di liquidità;
  • e) rischio di credito;
  • f) rischio equity;
  • g) rischio di default e non rispetto covenants.

Il rischio prezzo delle commodities, connesso alla volatilità dei prezzi delle commodities energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ ETS, certificati bianchi, ecc.) consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società, incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.

Il rischio di tasso di interesse è il rischio dell'incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio di maggiori costi o minori ricavi derivanti da una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.

Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.

Il rischio di default e non rispetto covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui il Gruppo A2A è esposto.

a. Rischio commodity

a.1) Rischio di prezzo delle commodities e del tasso di cambio connesso all'attività in commodities

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibi1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

le e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.

Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Eurelectric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.

Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.

Annualmente il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo, approvando la proposta di PaR e VaR (elaborata in sede di Comitato Rischi) in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; Group Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti ove questi vengano superati.

Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.

Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.

Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.

Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy ed alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IFRS 9, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.

Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.

I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk – VaR, Stop Loss).

a.2) Strumenti derivati su commodity, analisi delle operazioni

Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura

L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX-EEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura relativi ad acquisti di carbone e compravendita di gas con la finalità di proteggere i margini e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.

Il Gruppo A2A, nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), ha stipulato contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.

Il fair value al 31 dicembre 2019 è pari a -17,4 milioni di euro (10,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura

Sempre in un'ottica di ottimizzazione del Portafoglio Industriale, sono stati stipulati contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange) e contratti di copertura relativi alla compravendita di gas indicizzati ai gradi giorno. Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili.

Il fair value al 31 dicembre 2019 è pari a 0,0 milioni di euro (0,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Derivati del Portafoglio di Trading

Il Gruppo A2A ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (EEX, ICE) e contratti Forward sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. Il Gruppo ha stipulato inoltre contratti Future, Forward ed Option sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Sempre con riferimento all'attività di Trading, sono stati stipulati sia contratti Future che Forward sul prezzo di Borsa del gas (ICE-Endex, CEGH).

Il fair value al 31 dicembre 2019 è pari a 8,8 milioni di euro (-2,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

a.3) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio Industriale

Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR(1) o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di Bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2019 risulta pari a 98,735 milioni di euro (75,530 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Profit at Risk (PaR) Worst case
Best case
Worst case Best case
Livello di confidenza 99% (98,735) 120,612 (75,530) 89,251

Il Gruppo A2A si attende, pertanto, con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 31 dicembre 2019 superiori a 98,735 milioni di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere, per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities nei 12 mesi successivi. Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante conseguente al variare dei prezzi di mercato.

1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

a.4) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio di Trading

Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo strumento del VaR(2) o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 3 giorni e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il cd. stress test analysis.

Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 3 giorni, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2019 risulta pari a 0,159 milioni di euro (0,251 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Al fine di garantire un monitoraggio più stretto dell'attività, vengono inoltre fissati per ogni anno dei limiti di VaR e di Stop Loss (somma algebrica di VaR, P&L Realized e P&L Unrealized).

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018 Value at Risk (VaR) VaR Stop loss VaR Stop loss Livello di confidenza 99%, holding period 3 giorni (0,159) (0,159) (0,251) (0,251)

Di seguito si riportano i risultati delle valutazioni:

b. Rischio di tasso di interesse

La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2019 il valore contabile e la tipologia del debito lordo sono riportati nella tabella seguente:

milioni di euro 31 12 2019 31 12 2018
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
A tasso fisso 2.649 2.892 80% 2.706 2.993 81%
A tasso variabile 962 719 20% 972 685 19%
Totale 3.611 3.611 100% 3.678 3.678 100%

Al 31 dicembre 2019 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sono i seguenti:

milioni di euro
STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA 31 12 2019 31 12 2018
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
IRS Finanz. tasso variabile controllate (0,3) 23,7 (0,6) 36,4
IRS Leasing tasso variabile controllate (3,2) 19,1 (5,1) 31,4
Collar Finanz. tasso variabile A2A (5,6) 76,2 (8,0) 95,2
Totale (9,1) 119,0 (13,7) 163,0

2 Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

Con riferimento al trattamento contabile i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse sono classificabili come segue:

milioni di euro

TRATTAMENTO
CONTABILE
DERIVATI NOZIONALE FAIR VALUE ATTIVITÀ NOZIONALE FAIR VALUE PASSIVITÀ
al
31/12/2019
al
31/12/2018
al
31/12/2019
al
31/12/2018
al
31/12/2019
al
31/12/2018
al
31/12/2019
al
31/12/2018
Cash flow hedge Collar - - - - 76,2 95,2 (5,6) (8,0)
Cash flow hedge IRS - - - - 42,8 67,8 (3,5) (5,7)
Totale - - 119,0 163,0 (9,1) (13,7)

I derivati su tasso di interesse esistenti al 31 dicembre 2019 in Cash flow hedge si riferiscono ai seguenti finanziamenti:

Finanziamento Derivato Accounting
Finanziamento A2A S.p.A. con BEI:
scadenza novembre 2023, debito
residuo al 31 dicembre 2019 di 76,2
milioni di euro, a tasso variabile.
Collar a copertura integrale del
finanziamento e medesima sca
denza, con floor sul tasso Euribor
2,99% e cap 4,65%. Al 31 dicembre
2019 il fair value è negativo per 5,6
milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
Il collar è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita
riserva del Patrimonio netto.
Finanziamento di Linea Green con IRS sul 100% dell'importo del finan Il finanziamento è valutato a costo
Unicredit: scadenza maggio 2021, ziamento fino alla scadenza dello ammortizzato.
debito residuo al 31 dicembre 2019 stesso. L'IRS è in cash flow hedge con impu
di 8,1 milioni di euro, a tasso varia Al 31 dicembre 2019 il fair value è tazione al 100% in apposita riserva
bile. negativo per 0,2 milioni di euro. del Patrimonio netto.
Finanziamento di ACSM-AGAM con IRS sul 100% dell'importo del finan Il finanziamento è valutato a costo
Intesa San Paolo: scadenza giugno ziamento fino alla scadenza dello ammortizzato.
2021, debito residuo al 31 dicembre stesso. L'IRS è in cash flow hedge con impu
2019 di 8,6 milioni di euro, a tasso Al 31 dicembre 2019 il fair value è tazione al 100% in apposita riserva
variabile. negativo per 0,1 milioni di euro. del Patrimonio netto.
Finanziamento di ACSM-AGAM con IRS sul 100% dell'importo del finan Il finanziamento è valutato a costo
Unicredit: scadenza giugno 2023, ziamento fino alla scadenza dello ammortizzato.
debito residuo al 31 dicembre 2019 stesso. L'IRS è in cash flow hedge con impu
di 7,0 milioni di euro, a tasso varia Al 31 dicembre 2019 il fair value è tazione al 100% in apposita riserva
bile. negativo per 0,1 milioni di euro. del Patrimonio netto.
n. 9 Leasing di A2A Rinnovabili con
diversi istituti di credito e diverse
scadenze, debito complessivo al
31 dicembre 2019 di 23,1 milioni di
euro, a tasso variabile.
IRS
sull'83%
dell'importo
dei
leasing. Al 31 dicembre 2019 il fair
value è negativo per 3,2 milioni di
euro.
Gli IRS sono in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita ri
serva del Patrimonio netto.

Al fine di consentire una maggiore comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetto il Gruppo, semestralmente, al 31 dicembre e al 30 giugno, viene condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse.

Nella seguente tabella sono riportati i risultati dell'analisi sugli oneri finanziari:

milioni di euro ANNO 2019
-50 bps +50 bps
Incremento (diminuzione) degli oneri finanziari netti (1,6) 2,5

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto di una variazione retrospettica della curva forward dei tassi sugli oneri finanziari lordi

Inoltre viene esposta l'analisi di sensitività relativamente alle possibili variazioni del fair value dei derivati (escluso il cross currency swap) traslando la curva forward dei tassi di +50 bps e -50 bps:

milioni di euro 31 12 2019
(base case: -9,1)
31 12 2018
(base case: -13,7)
-50 bps +50 bps -50 bps +50 bps
Variazione fair value derivati (1,4) 1,2 (2,1) 2,0

Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto di una variazione retrospettica della curva forward dei tassi sul fair value dei derivati, a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al rischio controparte – "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA) – introdotto nel calcolo del fair value in ottemperanza del principio contabile internazionale IFRS 13.

c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, si segnala che al 31 dicembre 2019 esiste il seguente strumento di copertura:

milioni di euro

STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA 31 12 2019 31 12 2018
Fair value Nozionale
(*)
Fair value Nozionale
(*)
Cross Currency IRS Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
2,4 114,8 7,7 111,2
Totale 2,4 114,8 7,7 111,2

(*) il nozionale del CCS è valutato al cambio ECB di fine anno.

Con riferimento al trattamento contabile, si precisa che il derivato di copertura sopra indicato è in cash flow hedge, con imputazione integrale nella riserva di Patrimonio netto.

In particolare, il sottostante del derivato Cross Currency IRS si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet, emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 31 dicembre 2019 il fair value della copertura è positivo per 2,4 milioni di euro. Si evidenzia che il fair value migliorerebbe di 23,4 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/yen (apprezzamento dello yen) e peggiorerebbe di 19,1 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/yen (deprezzamento dello yen). Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli.

milioni di euro Saldo contabile 31 12 2019 Quote con scadenza entro i 12 mesi Quote con scadenza oltre i 12 mesi Quota scadente entro il 31 12 2021 31 12 2022 31 12 2023 31 12 2024 Oltre Obbligazioni 2.596 46 2.550 351 499 299 299 1.102 Debiti finanziari per diritti d'uso (*) 141 24 117 19 14 12 10 62 Finanziamenti bancari e da altri finanziatori 874 234 640 95 85 83 63 314 TOTALE 3.611 304 3.307 465 598 394 372 1.478

Il profilo delle scadenze del debito lordo del Gruppo è di seguito riepilogato:

(*) compresi leasing finanziari.

La politica di gestione del rischio si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento e scadenze e (ii) il mantenimento di disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte agli impegni programmati e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha a disposizione un totale di 1.224 milioni di euro, così composto:

  • (i) linee di credito revolving committed per 540 milioni di euro, di cui 140 con scadenza nel 2021 e 400 con scadenza 2023, non utilizzate;
  • (ii) finanziamenti a lungo termine non ancora utilizzati, per un totale di 250 milioni di euro;
  • (iii) disponibilità liquide per complessivi 434 milioni di euro, di cui 360 milioni a livello di capogruppo.

Inoltre il Gruppo mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) da 4 miliardi di euro, di cui nominali 1.549 milioni di euro ancora disponibili.

La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali), nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi. Sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse. Infine le eventuali linee finanziarie a revoca utilizzate e i c/c passivi sono fatti scadere entro l'esercizio successivo.

31 12 2019 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI TOTALE
Obbligazioni 45 24 2.833 2.902
Debiti e altre passività finanziarie 90 153 694 937
Totale flussi finanziari 135 177 3.527 3.839
Debiti verso fornitori 491 8 2 501
Totale debiti commerciali 491 8 2 501
31 12 2018 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI TOTALE
Obbligazioni 45 557 2.516 3.118
Debiti e altre passività finanziarie 40 102 856 998
Totale flussi finanziari 85 659 3.372 4.116
Debiti verso fornitori 464 9 1 474
Totale flussi commerciali 464 9 1 474

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione

finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

e. Rischio credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali. Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota "Crediti commerciali".

f. Rischio equity

Il Gruppo A2A è esposto al rischio equity limitatamente al possesso delle azioni proprie detenute da A2A S.p.A. che al 31 dicembre 2019, risultano pari a n. 23.721.421 azioni corrispondenti allo 0,757% del Capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.

Dal punto di vista contabile, come disposto dagli IAS/IFRS, il costo di acquisto delle azioni proprie è iscritto in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, avrà effetti sul Conto economico. L'acquisto di azioni proprie è stato effettuato per perseguire finalità di sviluppo come le operazioni connesse a progetti industriali coerenti con le linee strategiche che la società intende perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari.

g. Rischio rispetto covenants

I prestiti obbligazionari, i finanziamenti, i leasing e le linee bancarie revolving committed presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali la capogruppo si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società del Gruppo.

I prestiti obbligazionari includono (i) 2.451 milioni nominali di euro (valore contabile al 31 dicembre 2019 pari a 2.479 milioni di euro) emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) 98 milioni nominali di euro (valore contabile al 31 dicembre 2019 pari a 116 milioni di euro) relativi al prestito obbligazionario privato in yen con scadenza 2036 con una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade).

I finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti, del valore contabile di 669 milioni di euro, di cui 261 milioni di euro con scadenza oltre 5 anni, prevedono una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade), e includono una clausola di mutamento di controllo della capogruppo, con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

Con riferimento ai finanziamenti delle società controllate, il finanziamento di A2A gencogas S.p.A. del valore contabile di 10 milioni di euro è assistito da una garanzia reale (ipoteca) per un importo massimo di 120 milioni di euro e prevede due covenants finanziari, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

Il finanziamento in essere tra Linea Green e Unicredit del valore contabile di 8 milioni di euro è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede un covenant finanziario, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

Alcuni leasing finanziari di A2A Rinnovabili e alcuni finanziamenti bancari di ACSM-AGAM prevedono dei covenants finanziari, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

Con riferimento alle linee bancarie revolving committed disponibili, la linea da 400 milioni di euro con scadenza agosto 2023 e la linea bilaterale da 100 milioni di euro con scadenza febbraio 2021, prevedono una clausola di Change of Control che attribuisce la facoltà alle banche di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato.

Al 31 dicembre 2019 non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants delle società del Gruppo A2A.

Gruppo A2A S.p.A. - Principali covenants finanziari al 31 dicembre 2019

SOCIETÀ LENDER LIVELLO DI RIFERIMENTO LIVELLO
RILEVATO
DATA DI
RILEVAZIONE
A2A gencogas Intesa San Paolo Pfn/Mezzi propri <=2
Pfn/Mol<=6
0,0
0,1
31/12/2019
31/12/2019
Linea Green Unicredit Debito residuo/Mezzi Propri <= 0,9 0,1 31/12/2019
RenewA24 ICCREA ADSCR (Cash flow operativo/Canoni
leasing) =>1,10
1,22 31/12/2019
I.Fotoguiglia Leasint ADSCR (Cash flow operativo/Canoni
leasing) =>1,20
1,34 31/12/2019
ACSM-AGAM UBI Debt Service Coverage Ratio <=4,50
Gearing <= 1,50
1,41
0,15
31/12/2019
31/12/2019
ACSM-AGAM Intesa San Paolo Debt Service Coverage Ratio <= 4,35
Gearing <= 1,10
1,41
0,15
31/12/2019
31/12/2019
ACSM-AGAM Unicredit Debt Service Coverage Ratio <= 3,0
Gearing <= 1,0
1,41
0,15
31/12/2019
31/12/2019
Acsm Agam Reti Cassa DDPP Debt Service Coverage Ratio <= 4,50
Gearing <= 1,20
1,41
0,15
31/12/2019
31/12/2019

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IFRS 9.

In particolare:

  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9, si dividono fra:
  • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
  • b. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, il Gruppo A2A utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IFRS 9 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A presenti un credito nei confronti della controparte;
  • il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A.

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

Strumenti in essere al 31 dicembre 2019

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

milioni di euro Valore nozionale (a)
scadenza entro un anno
Valore nozionale (a)
scadenza tra 1 e 5 anni
Valore
nozionale (a)
Valore
Situazione
Effetto
progressivo
a Conto
Da ricevere Da pagare Da ricevere Da pagare scadenza
oltre 5 anni
patrimoniale
finanziaria
(b)
economico al
31 12 2019
(c)
Gestione del rischio su tassi di interesse
- a copertura di flussi di cassa
ai sensi IFRS 9 (cash flow hedge)
31 79 9 (9)
- non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
Totale derivati su tassi di interesse - 31 - 79 9 (9) -
Gestione del rischio su tassi di cambio
- definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
115 2
- non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
Totale derivati su cambi - - - - 115 2 -

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale composizione dei contratti complessi.

(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

B) Su commodity

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Volume per Maturity Fair Value
Scadenza
entro
un anno
Scadenza
entro
due anni
Scadenza
entro
cinque anni
Valore
Nozionale
Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
(*)
Effetto
progressivo
a Conto
economico
(**)
Gestione del rischio prezzo
di prodotti energetici
Unità di misura Quantità Milioni di euro
A. A copertura di flussi di cassa (cash
flow hedge) ai sensi IFRS 9 di cui:
(17,4) -
- Elettricità TWh 12,7 0,8 298,4 (13,5)
- Petrolio Bbl -
- Carbone Tonnellate 58.600 3,1 (0,3)
- Gas Naturale TWh 1,8 0,1 31,2 (1,9)
- Gas Naturale Milioni di
metri cubi
7,9 2,2 (0,1)
- Cambio Milioni di
dollari
-
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 2.292.000 58,0 (1,6)
B. Definibili di copertura (fair value
hedge) ai sensi IFRS 9
- -
C. Non definibili di copertura ai sensi
IFRS 9 di cui:
8,8 11,4
C.1 Copertura del margine - -
- Elettricità TWh - -
- Petrolio Bbl - -
- Gas Naturale Gradi Giorno 4.370 3,5 - -
- Gas Naturale Milioni di
metri cubi
- -
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 10.000 0,3 - -
- Cambio Milioni di
dollari
- -
C.2 Operazioni di trading 8,8 11,4
- Elettricità TWh 29,7 1,4 0,6 1.862,8 4,3 9,7
- Gas Naturale TWh 104,8 13,8 2,0 2.266,3 5,0 1,9
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 364.000 8,1 (0,5) (0,2)
- Certificati Ambientali MWh - -
- Certificati Ambientali Tep - -
Totale (8,6 ) 11,4

(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

Effetti patrimoniali ed economici dell'attività in derivati al 31 dicembre 2019

Effetti patrimoniali

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2019, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro NOTE TOTALE
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI 2
Altre attività non correnti - Strumenti derivati 5 2
ATTIVITÀ CORRENTI 371
Altre attività correnti - Strumenti derivati 8 371
TOTALE ATTIVO 373
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI 9
Altre passività non correnti - Strumenti derivati 21 9
PASSIVITÀ CORRENTI 380
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati 22 380
TOTALE PASSIVO 389

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Effetti economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 31 dicembre 2019, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro Note Realizzati
nell'esercizio
Variazione
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti a
Conto economico
RICAVI 26
Ricavi di vendita
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 14 - 14
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 25 405 430
Totale ricavi di vendita 39 405 444
COSTI OPERATIVI 27
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (50) - (50)
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (102) (393) (495)
Totale costi per materie prime e servizi (152) (393) (545)
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) (113) 12 (101)
GESTIONE FINANZIARIA 33
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
Totale - - -
Totale proventi finanziari - - -
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (7) - (7)
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
Totale (7) - (7)
Totale oneri finanziari (7) - (7)
TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE FINANZIARIA (7) - (7)

(*) I dati non recepiscono l'effetto della cd. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2019 dello strumento finanziario.

milioni di euro Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
Note Strumenti finanziari
valutati a fair value con
variazioni di quest'ultimo
iscritte a:
Strumenti
finanziari
valutati
al costo
Valore
della Situa
zione pa
trimoniale
Fair value
al
31 12 2019
(*)
Conto
economico
Patrimonio netto ammortiz
zato
finanziaria
consolidata
31 12 2019
(1) (2) (3) (4)
ATTIVITÀ
Altre attività finanziarie non correnti:
Attività finanziarie valutate a fair value di cui:
- non quotate 7 7 n.d.
- quotate - -
Attività finanziarie possedute sino alla scadenza - -
Altre attività finanziarie non correnti 20 20 20
Totale altre attività finanziarie non correnti 3 27
Altre attività non correnti 5 2 23 25 25
Crediti commerciali 7 1.852 1.852 1.852
Altre attività correnti 8 370 1 196 567 567
Attività finanziarie correnti 9 10 10 10
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 434 434 434
PASSIVITÀ
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti e correnti 18 e 23 115 2.481 2.596 2.596
Altre passività finanziarie non correnti e correnti 18 e 23 1.015 1.015 1.015
Altre passività non correnti 21 9 140 149 149
Debiti commerciali 22 1.481 1.481 1.481
Altre passività correnti 22 362 18 464 844 844

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso.

(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione

finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di

valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerarchia di fair value".

milioni di euro NOTA LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Attività valutate a fair value 3 7 7
Altre attività non correnti 5 2 2
Altre attività correnti 8 370 1 371
TOTALE ATTIVITÀ 370 9 1 380
Passività finanziarie non correnti 18 115 115
Altre passività non correnti 21 9 9
Altre passività correnti 22 379 1 380
TOTALE PASSIVITÀ 494 10 - 504

Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3

Come richiesto dall'IFRS 13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.

STRUMENTO FINANZIARIO PARAMETRO VARIAZIONE
PARAMETRO
SENSITIVITY
(MILIONI DI
EURO)
Derivati su Commodity Probabilità di Default (PD) 1% 0,00
Derivati su Commodity Loss Given Default (LGD) 25% 0,00
Derivati su Commodity Sottostante capacità interconnessione
zonale Italia
1% 0,06

8) Principali riferimenti normativi in materia di concessioni e convenzioni nei settori di attivita' in cui opera il Gruppo a2a

Concessioni idroelettriche di grande derivazione (> 3 MW)

La disciplina nazionale in materia di concessioni idroelettriche è stata originariamente dettata dal R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, che si basava sul rilascio delle concessioni da parte dello Stato in una logica di lungo periodo, anche al fine di consentire ai concessionari l'ammortamento dei rilevanti investimenti necessari alla costruzione degli impianti. Nell'ottica di un passaggio allo Stato delle concessioni e della proprietà delle relative opere, l'art. 25 del R.D. 1775/1933 cit. ha previsto che:

  • tutte le opere di raccolta, di regolazione e di condotta forzate ed i canali di scarico (cd. "opere bagnate") passassero gratuitamente nella proprietà dello Stato;
  • ogni altro edificio, macchinario, impianto di utilizzazione, di trasformazione e di distribuzione inerente alla concessione (cd. "opere asciutte") potessero essere acquisiti dallo Stato mediante il pagamento di un prezzo pari al valore di stima del materiale in opera, calcolato al momento dell'immissione in possesso, astraendo da qualsiasi valutazione del reddito ricavabile.

Suddetto quadro normativo è stato successivamente superato prima dalla Legge di nazionalizzazione del settore elettrico n. 1643/1962 che ha determinato il subentro di Enel nella maggioranza(3) delle concessioni idroelettriche con il relativo riconoscimento di un affidamento a durata illimitata, poi dalla liberalizzazione del mercato elettrico per effetto del D.Lgs. n. 79/1999 (di recepimento della Direttiva 96/92/CE) che ha introdotto con l'art. 12 (e le sue successive modifiche) i principi di:

  • temporaneità delle concessioni, stabilendo un termine di validità (2029) per le concessioni sprovviste di scadenza in quanto di titolarità dell'Enel ed assegnando il termine del 31 dicembre 2010 per le concessioni già scadute o in scadenza entro tale data;
  • contendibilità delle concessioni in caso di scadenza, decadenza o rinuncia prevedendo, non oltre 5 anni antecedenti la scadenza, l'indizione di una gara da parte dell'amministrazione competente (ossia la Regione) per l'attribuzione a titolo oneroso della stessa.

Detta disciplina è stata successivamente modificata dall'art. 37, commi 4 e seguenti, del D.L. 83/2012 convertito con Legge 134/2012(4) che ha emendato in parte il D.Lgs. n. 79/1999. I requisiti, i parametri e i termini per lo svolgimento della procedura competitiva avrebbero dovuto essere indicati da uno specifico decreto ministeriale (cd. "DM Gare") mai emanato. Il limite temporale entro cui indire la gara per la riassegnazione della concessione era stabilito in 5 anni prima della scadenza della stessa.

Nelle more della riassegnazione delle concessioni, il D.Lgs. 79/1999 ha previsto (art. 12, comma 8bis) che il concessionario uscente prosegua nell'esercizio della concessione alle stesse condizioni stabilite dalla normativa e dal disciplinare vigenti. In questo stallo della disciplina alcune Regioni hanno emanato leggi finalizzate a disciplinare la cosiddetta "prosecuzione temporanea dell'esercizio" per le concessioni scadute, prevedendo altresì l'imposizione di un canone aggiuntivo.

La Legge di conversione n. 12/2019 del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "DL Semplificazioni") all'art. 11-quater ha attribuito alle Regioni il potere di disciplinare con proprie leggi, da adottare entro il 31 marzo 2020, le procedure e i criteri di assegnazione delle concessioni, il cui iter dovrà concludersi entro il 2023 con l'affidamento ad operatori economici tramite gara o a società miste pubblico/privato o tramite forme di partenariato. La durata delle nuove concessioni sarà compresa tra 20 e 40 anni, con la possibilità di estensione del termine massimo di ulteriori 10 anni in relazione alla complessità della proposta progettuale e all'importo dell'investimento.

Con specifico provvedimento regionale (sentita l'ARERA) sarà definito:

  • un canone demaniale da corrispondere su base semestrale alle Regioni articolato in una componente fissa legata alla potenza nominale media di concessione e in una variabile calcolata come percentuale dei ricavi normalizzati;
  • l'eventuale obbligo per i concessionari di fornire annualmente e gratuitamente 220 kWh per kW di potenza di concessione per almeno il 50% destinata a servizi pubblici dei territori provinciali interessati dalla derivazione.

3 Ad eccezione delle derivazioni nella titolarità di autoproduttori, aziende municipalizzate e Enti locali.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 La Commissione Europea, nell'ambito della procedura d'infrazione n. 2011/2026, ha inviato all'Italia il 26 settembre 2013 una lettera di messa in mora contestando la non compatibilità di parte dell'art. 37 della Legge 134/2012 con l'ordinamento comunitario. La procedura è ancora in corso.

Per le concessioni scadute o in scadenza al 31 dicembre 2023 in prosecuzione temporanea viene, inoltre, imposto il pagamento di un canone aggiuntivo.

In tema di indennizzo ai gestori uscenti, la norma prescrive:

  • per le opere cd. "bagnate", il passaggio senza compenso in proprietà delle Regioni, e in caso di investimenti – purché definiti nell'atto di concessione o autorizzati dall'ente concedente – un importo pari al valore della parte di bene non ammortizzato;
  • per le opere cd. "asciutte", il riconoscimento di un valore residuo desunto da atti contabili o perizia asseverata. In ipotesi di mancato utilizzo nel progetto di concessione, è previsto un diverso trattamento per i beni mobili e quelli immobili.

In considerazione di questo nuovo quadro normativo, la Commissione Europea ha inviato in data 7 marzo 2019 una seconda lettera di costituzione in mora complementare(5) all'Italia in cui lamenta il fatto che le autorità italiane avrebbero:

  • operato continue proroghe delle concessioni scadute, omettendo di indire procedure di selezione trasparenti e imparziali per l'assegnazione;
  • imposto al concessionario subentrante, in particolare, per le opere "asciutte", l'obbligo di versare un indennizzo superiore al valore non ammortizzato dei beni, in asimmetria di trattamento con quanto previsto nel caso di subentro da parte delle Regioni nella titolarità di tali cespiti, oltre all'onere di rimozione e smaltimento dei beni mobili non ricompresi nel progetto concessorio.

In data 10 maggio, con riferimento alle criticità sollevate dalla Commissione Europea, il Governo italiano ha inviato specifica lettera di risposta.

ARERA, ai sensi dell'art.12, comma 1-quinquies, della Legge n. 12/2019, con Delibera 490/2019/I/eel ha approvato le Linee Guida propedeutiche al rilascio del parere non vincolante sugli schemi di legge regionali in merito ai canoni demaniali, che dovrà essere emanato entro 20 giorni dalla data di ricevimento del suddetto schema (nel caso in cui siano state rispettate le indicazioni di ARERA) ed entro 40 giorni negli altri casi. L'Autorità ha espresso la seguente posizione:

  • i. la parte variabile(6) del canone demaniale dovrebbe essere pari ad una percentuale, comunque definita dalle Regioni, della somma dei prodotti tra la quantità oraria dell'energia elettrica immessa in rete e il corrispondente prezzo zonale orario registrato sul Mercato del Giorno Prima (MGP);
  • ii. con riferimento alla cessione gratuita di energia, dovrebbe essere preferita la sua monetizzazione invece della sua fornitura fisica, basata sul prezzo zonale orario riconosciuto all'impianto, da determinarsi a consuntivo, sull'anno solare, come media dei prezzi zonali orari che si formano sul MGP, ponderata sulla quantità di energia immessa in rete su base oraria.

In ottemperanza a quanto previsto dal quadro legislativo in vigore e in linea con il disposto della suddetta Delibera ARERA, la Regione Lombardia, con l'art. 31 della L.R. 23/2019 di Assestamento al Bilancio 2020-22, ha definito, a decorrere dal 2020, l'obbligo di fornitura alla Regione di energia gratuita da parte di tutti i titolari di concessioni di grande derivazione, siano esse esercite prima o dopo la scadenza, prevedendone sia la consegna fisica sia una sua monetizzazione (anche integrale) da calcolarsi in base ad un prezzo zonale orario medio ponderato sulla quantità di energia elettrica immessa in rete dalla centrale.

Le concessioni di grande derivazione idroelettrica in capo ad A2A S.p.A. ubicate in Valtellina (per una potenza nominale di concessione pari a circa 200 MW) sono per la maggior parte scadute: la Regione Lombardia con D.G.R. n. X/7693 del 12 gennaio 2018 ne ha consentito la prosecuzione temporanea dell'esercizio fino al 31 dicembre 2020, stabilendo il pagamento di un canone aggiuntivo e la non applicazione dell'esenzione parziale dal canone demaniale sugli impianti di Premadio 1 e Grosio, entrambe le previsioni impugnate dalla società(7), salvo più breve termine in ragione della riassegnazione. Le altre concessioni di A2A S.p.A. (impianti di Mese, Udine e della Calabria per una potenza nominale di concessione complessiva pari a 345 MW), originariamente in capo ad Enel, hanno scadenza al 2029.

5 Sempre il 7 marzo la Commissione ha messo in mora anche Austria, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Regno Unito e Svezia al fine di "garantire che gli appalti pubblici nel settore dell'energia idroelettrica siano aggiudicati e rinnovati in conformità del diritto dell'UE".

6 La componente fissa del canone dovrebbe derivare da valutazioni di tipo ambientale e/o correlate all'utilizzo della risorsa idrica che esulano dalle competenze dell'Autorità.

7 Per maggiori dettagli si rimanda al Paragrafo "Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso".

Si aggiungono, inoltre, le tre grandi derivazioni di Linea Green S.p.A. (Resio, scaduta e in regime di prosecuzione temporanea fino al 31 dicembre 2020, Mazzuno e Darfo non ancora scadute), nonché la concessione di Gravedona di ACSM-AGAM S.p.A. con scadenza al 2029.

Concessioni per le centrali termoelettriche

In materia di concessioni per le centrali termoelettriche, la normativa di riferimento ha avuto un'evoluzione molto eterogenea. A titolo esemplificativo, con riferimento alle concessioni per la derivazione di acque pubbliche ad uso industriale, la disciplina è stata inizialmente definita dalla Legge 10 agosto 1884, n. 2644 e dal R.D. 1775/1933 per arrivare successivamente ad una declinazione su base più locale anche per il tramite di convenzioni con specifici consorzi di bonifica ed irrigazione.

Gli Enti concedenti possono essere individuati alternativamente nella Regione e nella Provincia per le concessioni di derivazione d'acqua pubblica e per quelle relative all'occupazione di aree demaniali e nelle Autorità portuali per le concessioni relative all'occupazione di aree demaniali marittime.

A2A Energiefuture S.p.A. e A2A gencogas S.p.A. sono titolari delle seguenti tipologie di concessioni strumentali al funzionamento delle centrali termoelettriche di proprietà:

  • concessioni di derivazione d'acqua pubblica: i) ad uso raffreddamento delle centrali termoelettriche; ii) ad uso industriale; iii) per usi diversi;
  • concessioni per occupazione di: i) aree demaniali; ii) aree demaniali marittime.

Distribuzione di gas naturale

La disciplina delle concessioni di distribuzione del gas naturale attraverso reti locali, inizialmente contenuta negli atti d'affidamento stipulati con i Comuni in esecuzione di leggi risalenti ai primi anni del 1900, è stata rivista dagli articoli 14 e 15 del D.Lgs. 164/2000 (di recepimento della direttiva 98/30/ CE) che hanno definito i criteri in base ai quali uniformare il settore.

In particolare, è stata determinata (i) una durata delle concessioni a regime non superiore a 12 anni, (ii) l'affidamento del servizio da parte degli Enti locali disposto mediante gara ad evidenza pubblica e che (iii) il rapporto con il gestore sia regolato da un apposito contratto tipo approvato con decreto ministeriale contenente, in particolare, le modalità di espletamento del servizio, gli obiettivi qualitativi, gli aspetti economici e le condizioni di recesso anticipato dell'Ente per inadempimento del gestore.

È, inoltre, previsto un periodo transitorio finalizzato a porre fine anticipata ai rapporti concessori in corso alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 164/2000 così da consentire il concreto avvio della riforma.

Successivamente, in attuazione del DL 159/2007, in base al quale le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas devono svolgersi non più per singolo Comune ma per Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), il DM MiSE del 19 gennaio 2011 ha individuato 177 ATEM, mentre il successivo D.M. del 18 ottobre 2011 ha definito i Comuni appartenenti a ciascun Ambito.

Il percorso di riforma è stato completato con l'entrata in vigore del D.M. 226 del 12 novembre 2011, soggetto negli anni a plurime innovazioni estese anche al D.Lgs. 164/2000, che ha definito i criteri e le procedure di gara, nonché le modalità di determinazione del valore industriale residuo degli impianti esistenti e dedicati all'erogazione del servizio. Tale decreto ha, inoltre, indicato per ogni ATEM i termini entro cui la Stazione Appaltante ha l'obbligo di avviare la procedura di gara. Il Comune riveste il ruolo di ente concedente dell'affidamento, che prosegue anche se cessato per effetto della riferita anticipata cessazione, fino al completo svolgimento delle gare per ATEM(8).

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, le concessioni di distribuzione del gas naturale sono in capo alle società Unareti S.p.A., Azienda Servizi Valtrompia S.p.A., LD Reti S.p.A. (Gruppo LGH), Le Reti S.p.A.(9), Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. e Serenissima Gas S.p.A. (tre società del Gruppo ACSM-AGAM): le principali riguardano l'ATEM di Milano, la cui assegnazione ad Unareti S.p.A., avvenuta tramite gara ai sensi del D.M. 226/2011, è oggetto di ricorso per annullamento da parte di 2i Rete Gas(10), ed i capoluoghi di provincia Brescia, Bergamo, Varese, Cremona, Lodi, Lecco, Sondrio e Monza-Brianza (a cui si aggiungono numerosi comuni, ubicati soprattutto in provincia di Brescia, Bergamo, Como, Chieti, Piacenza, Pavia, Salerno, Trento, Treviso, Udine, Varese e Venezia).

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della

Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

8 Quando saranno completate le gare per ATEM, l'ente concedente potrà essere alternativamente identificato in: 1) capoluogo di Provincia (in caso di ATEM con capoluogo), 2) comune più popoloso (in caso di ATEM senza capoluogo), 3) Società patrimoniale delle reti (in caso di ATEM i cui Comuni ne abbiano deliberato la costituzione).

9 La società è nata il 1° gennaio 2020 dalla fusione tra ACSM-AGAM Reti Gas-Acqua S.p.A. e Lario Reti Gas S.r.l..

10 Per maggiori dettagli si rimanda al Paragrafo "Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso".

Distribuzione di energia elettrica

L'attività di distribuzione di energia elettrica è svolta in esecuzione di una concessione di durata trentennale rilasciata, per ogni ambito territoriale comunale, dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 79/1999. Il rapporto concessorio comprende la gestione delle reti di distribuzione e l'esercizio degli impianti connessi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la programmazione e individuazione degli interventi di sviluppo.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, le concessioni di distribuzione elettrica, tutte con scadenza al 2030, sono in capo alle società Unareti S.p.A., Camuna Energia S.r.l., LD Reti S.p.A. (Gruppo LGH) e Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. (Gruppo ACSM-AGAM) e riguardano i comuni di Milano, Rozzano, Brescia, Cremona e Sondrio (a cui si aggiungono numerosi comuni in provincia di Brescia e di Sondrio).

Servizio Idrico Integrato (SII)

Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006 il SII è organizzato sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) definiti dalle Regioni e, di norma, coincidenti con il territorio provinciale. L'Ente di Governo dell'Ambito (EGA), nel rispetto del piano d'ambito e del principio di unicità della gestione, delibera la forma di gestione (affidamento mediante gara, società mista pubblico-privata o in house providing) e, conseguentemente, provvede all'affidamento, per 30 anni, del SII nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L'affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ATO.

Al SII si applica l'art. 34 del D.L. 179/12 integrato dalla Legge 29 luglio 2015, n.115, art. 8, comma 1, che fissa principi cogenti per gli enti locali per l'affidamento dei servizi e detta la disciplina del periodo transitorio di affidamenti preesistenti validamente assentiti. In particolare, è previsto che gli affidamenti dei servizi effettuati da società quotate e controllate da quotate (quali quelli in capo alle società controllate da A2A S.p.A.) cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto.

Il D.L. 133/2014 (cd. Decreto Sblocca Italia) ha disposto che, in sede di prima applicazione, gli EGA, al fine di garantire il conseguimento del principio di unicità della gestione all'interno dell'ATO, dispongano l'affidamento al gestore unico d'ambito alla scadenza delle gestioni esistenti, operanti in base ad un affidamento assentito in conformità alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege.

Il legislatore ha previsto talune deroghe alla costituzione del gestore unico da parte dell'EGA: in particolare, nel caso in cui l'ATO coincida con il territorio regionale, è consentito l'affidamento del SII in ambiti territoriali comunque non inferiori al territorio corrispondente alle province o alle città metropolitane.

Il Gruppo A2A svolge il SII, mediante le sue società controllate e salvaguardate ai sensi del D.Lgs. 152/2006, a Brescia e in numerosi comuni della provincia attraverso A2A Ciclo Idrico S.p.A. e Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. e attraverso Le Reti S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM) a Varese e a Como e nelle relative province.

Teleriscaldamento

In Italia non è previsto un quadro legislativo organico che definisca le modalità di affidamento del servizio del teleriscaldamento dato che né il legislatore nazionale né la giurisprudenza amministrativa nei suoi pronunciamenti hanno considerato in modo univoco il teleriscaldamento come servizio pubblico locale. In Lombardia una disciplina embrionale è dettata dalla Legge Regionale 26/2003.

In un contesto normativo così scarsamente definito, l'Ente locale che consideri tale servizio come servizio pubblico locale disciplina il teleriscaldamento utilizzando schemi concessori e, negli anni passati, anche autorizzatori. In altri casi i comuni non assumono il teleriscaldamento come servizio pubblico e, quindi, disciplinano aspetti diversi quali l'uso del sottosuolo.

Nei casi di assunzione del teleriscaldamento come servizio pubblico, i rapporti tra il Comune e il gestore del servizio sono regolati da convenzioni o da contratti di servizio con i quali il concedente ha affidato la gestione del servizio in ambito comunale, prevedendo un canone e delle regole certe di erogazione del servizio, per un periodo ordinariamente lungo in considerazione degli investimenti sottesi, conferendo anche un'esclusiva di gestione.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A il servizio è gestito dalle società A2A Calore & Servizi S.r.l., Linea Green S.p.A. (Gruppo LGH), Como Calor S.p.A. e Varese Risorse S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM) nei comuni di Brescia, Milano, Bergamo, Cremona, Lodi, Varese, Como e Monza.

Illuminazione pubblica

Anche per l'illuminazione pubblica, come per il teleriscaldamento, non esiste un quadro normativo e regolatorio dettagliato. Gli enti locali che individuino anche tale servizio come servizio pubblico locale avente rilevanza economica devono rispettare l'art. 34 del D.L. 179/2012 e s.m.i. e, quindi, affidare il servizio nel rispetto dei principi comunitari.

Il servizio di illuminazione pubblica comprende la gestione degli impianti (conduzione, manutenzione e verifiche periodiche) nonché la fornitura di energia elettrica per l'alimentazione dei punti luce, così come la realizzazione di interventi di ammodernamento e di riqualifica energetica.

Come recentemente evidenziato dall'Allegato al D.M. 28 marzo 2018 che disciplina i "Criteri ambientali minimi dei servizi di illuminazione pubblica" (CAM), in attuazione di un principio generale dell'ordinamento, la durata del servizio oggetto di affidamento deve essere commisurata alle attività incluse nell'oggetto del contratto, al grado di esposizione economica prevista e, quindi, ai tempi necessari ad ammortizzare il piano di investimenti.

Il Gruppo A2A gestisce il servizio di illuminazione pubblica(11) attraverso A2A Illuminazione Pubblica S.p.A. nei comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Bisignano, Cassano d'Adda, Cesate, Crevoladossola, Fiorenzuola d'Arda, Lainate, Pieve Emanuele, Garbagnate Milanese, Cornaredo, San Giuliano Milanese e Stradella e, attraverso alcune società del Gruppo ACSM-AGAM, nei comuni di Cantello, Cermenate, Melzo, Nova Milanese, Pero e Messina (Varese Risorse S.p.A.), oltre che nei comuni di Sernio, Sondrio, Tirano, Valdisotto e in parte a Sondalo (Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l.).

Gestione del servizio di igiene urbana

I servizi ambientali sono riconducibili alla fattispecie dei servizi pubblici locali a rilevanza economica e le modalità di affidamento sono regolate dall'art. 202 del D.Lgs. 152/2006 e dall'art. 34 del D.L. 179/2012.

I servizi di raccolta, trasporto, spazzamento e lavaggio delle strade, recupero e smaltimento dei rifiuti sono regolati da specifico contratto di servizio con il Comune concedente finalizzato a definire gli elementi essenziali dell'affidamento tra cui la durata della gestione, gli aspetti economici del rapporto contrattuale nonché le modalità organizzative e gestionali del servizio e i livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate. Nella definizione del rapporto concessorio, l'Ente concedente tiene conto del raggiungimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio.

Con particolare riferimento alla Regione Lombardia va detto che:

  • essa ha organizzato la gestione integrata dei rifiuti avvalendosi della previsione di cui all'art. 200, comma 7, del D.Lgs. 152/2006 senza l'istituzione di alcun Ambito Territoriale Ottimale;
  • le competenze per l'affidamento del servizio sono poste direttamente in capo ai Comuni che le esercitano singolarmente o in forma associata.

In Lombardia il servizio di igiene urbana è svolto dalle società Amsa S.p.A., Aprica S.p.A., LA BI.CO DUE S.p.A. (controllate da A2A Ambiente S.p.A.) e da Linea Gestioni S.p.A. (Gruppo LGH) e da Acsm Agam Ambiente S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM); i principali affidamenti riguardano i comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Varese(12), Como, Cremona e Lodi con scadenze differenziate sulla base degli atti regolanti il rapporto con i singoli comuni.

11 Inclusivo per alcuni comuni della gestione degli impianti semaforici e delle lampade votive.

12 Attualmente la gestione del servizio di igiene urbana nel Comune di Varese è in regime di proroga tecnica, essendo a tutt'oggi pendenti due ricorsi, uno contro la pubblicazione della gara e l'altro contro il relativo esito.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata Informazioni di

carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

9) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi.

Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo il Gruppo ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio.

Si forniscono alcune informazioni di aggiornamento di contenziosi di cui il Gruppo aveva dato evidenza al 31 dicembre 2018 nella sezione "Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2018".

Contenziosi civili

Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l./Ergosud S.p.A. + A2A S.p.A. - Tribunale Civile di Roma

In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.

Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro e per i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.

S.F.C. S.A. ha depositato un atto di intervento in data 8 novembre 2011 ai sensi dell'art. 105 c.p.c. (che permette ad un terzo di proporre nel giudizio originario una domanda nuova e diversa ampliandone l'oggetto) ed ha chiesto la condanna della sola Ergosud S.p.A. al risarcimento di danni, in parte analoghi a quelli rivendicati dal Consorzio, quantificati in 27.467.031 euro.

Il giudice ha ritenuto legittima la costituzione di fallimento di S.F.C. S.A. e quindi ha fissato i termini processuali e, all'udienza del 19 dicembre 2012, ha dichiarato la necessità di espletare CTU, fissando al 23 maggio 2013 l'udienza per la nomina del CTU. In tale udienza il giudice, nel frattempo cambiato, ha confermato i quesiti già formulati il 19 dicembre 2012 e ha nominato i CTU Ing. Pompili e Caroli, fissando termine alle parti per nominare propri consulenti di parte. A2A S.p.A. e Ergosud S.p.A. hanno nominato come CTP il Prof. Massardo e l'Ing. Gioffrè che negli anni hanno già redatto perizie nelle materie oggetto dei quesiti. Dopo i rinvii chiesti dai periti, al 31 luglio 2014 la CTU è stata depositata presso il Tribunale. L'udienza per esame elaborato peritale si è svolta dopo rinvio in data 1° aprile 2015 ed è stata fissata al 30 novembre 2016 l'udienza di precisazione conclusioni. In tale udienza è stato ammesso il deposito del lodo emesso dalla Camera arbitrale di Milano nel marzo 2016 e sono stati fissati i termini per le memorie conclusionali e la replica prima di pervenire alla emissione della sentenza. L'udienza di precisazioni conclusioni è stata poi nuovamente fissata e rinviata più volte e da ultimo si è svolta il 31 ottobre 2018. Le parti hanno depositato le memorie nei termini assegnati; si resta pertanto in attesa di sentenza. Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa.

Asm Novara S.p.A. contenzioso

Pessina Costruzioni nel marzo 2013 ha instaurato procedura arbitrale contro A2A per far dichiarare l'inadempimento rispetto al patto parasociale di Asm Novara e per far condannare A2A a un risarcimento danni. In data 30 giugno 2015 il collegio arbitrale, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile di violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e conseguentemente la condanna al risarcimento danni di 37.968.938,95 euro oltre spese legali e spese di arbitrato. La società ha impugnato il Lodo ex art. 829 c.p.c. innanzi alla Corte di Appello di Milano.

La Corte di Appello di Milano in data 23 novembre 2016 ha depositato la Sentenza 4337/16 che dichiara inammissibili ed infondate le ragioni di impugnativa del lodo depositato, con conseguente assorbimento delle richieste incidentali.

Nei termini, A2A ha notificato ricorso in Cassazione impugnando il capo della sentenza che ha rigettato il primo motivo di nullità del lodo e il capo che ha rigettato in modo unitario i capi 5, 6 e 7 relativi alla liquidazione del danno in via equitativa. Pessina Costruzioni si è costituita in giudizio rigettando tutti i motivi e chiedendo conferma della sentenza.

Efficacia ed esecuzione del lodo

In data 11 maggio 2016 dopo essere venuta meno la sospensione di efficacia del lodo disposta dalla Corte di Appello e ad esito di azioni esecutive, A2A ha pagato a Pessina Costruzioni 38.524.290,56 euro.

Carlo Tassara: causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. sul riassetto di Edison

In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpiq, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).

Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).

Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro per azione.

Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.

Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.

Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.

L'atto di citazione non quantificava i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in conseguenza di tali operazioni. Tuttavia, con la memoria in data 20 febbraio 2017, la Carlo Tassara ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio per calcolarli (specificando che dovrebbero essere quantificati nella presunta differenza fra il prezzo dell'OPA e il valore di mercato che le azioni Edison avevano in precedenza). La Carlo Tassara ha anche depositato una perizia di parte in cui tali danni sono stati quantificati complessivamente in un importo compreso tra 197 e 232 milioni di euro, importo su cui calcolare il risarcimento dovuto da ognuna delle imprese che saranno ritenute dal giudice responsabili.

Dopo plurimi rinvii giustificati anche da modifiche del giudice, in data 17 ottobre 2018, il giudice ha respinto le istanze istruttorie degli attori, fissando al 19 marzo 2019 udienza di precisazione conclusioni. La Società ha depositato le memorie nei termini e si resta in attesa della sentenza. Il Gruppo, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato alcun fondo.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Contenziosi penali

Inchiesta Centrale di Monfalcone (RGNR 578/11-RG Tribunale Gorizia 131/2015)

Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che - dietro cospicue somme di denaro - erano responsabili di un traffico illecito di rifiuti speciali, della falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.

Ciò implica un danno verso il Gruppo A2A ed in particolare verso A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.). Il rischio, qualificabile, allo stato, come possibile, può concretizzarsi in maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non. A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o Certificati Verdi contabilizzati in più rispetto a quelli reali. La società potrebbe aver presentato, senza colpa, con riferimento agli anni 2009 e 2010, dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti.

In data 10 febbraio 2020 il GSE a conclusione dell'istruttoria ha comunicato il numero dei Certificati Verdi effettivamente ritirabili per gli anni 2009, 2010 e 2011 invitando la società ad effettuare le relative richieste.

In sede penale, sono stati adottati alcuni provvedimenti di condanna nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.

Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti al Tribunale di Gorizia.

In data 5 aprile 2019 il Tribunale dopo essersi ritirato in Camera di consiglio ha dato lettura del dispositivo della sentenza in udienza: ha assolto tutti gli imputati per ragioni di merito o per prescrizione ad eccezione del legale rappresentante della Friul Pellet S.r.l. condannato, per omesse forniture e per forniture di biomasse con potere calorifico minore di quello contrattualmente previsto, a 2 anni e 8 mesi di reclusione e a risarcire i danni arrecati ad A2A (da liquidarsi in separata sede). Nel mese di luglio 2019 sono state depositate le motivazioni.

Nel frattempo il legale rappresentante di Friul Pellet ha proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Trieste e si attende la fissazione dell'udienza.

Si sottolinea che A2A è stata riconosciuta persona offesa e danneggiata. Il Tribunale ha invece stabilito che non risulta dimostrata la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del danno al GSE e al Ministero dell'Ambiente, non potendo questo darsi come automaticamente provato quale effetto della truffa ordita ai danni di A2A. A tale ultimo proposito si rammenta che il Gruppo non aveva stanziato alcun fondo in quanto aveva ritenuto di essere parte lesa nel procedimento e che gli effetti economici a conclusione del procedimento sarebbero stati neutri.

Ispezione Centrale Monfalcone (RNR 195/17 Procura della Repubblica di Gorizia)

Nei giorni 8 e 9 marzo 2017, su disposizione della Procura della Repubblica di Gorizia, la centrale di Monfalcone di A2A Energiefuture S.p.A. è stata oggetto di ispezione nel corso della quale sono stati effettuati rilievi e campionamenti (sul carbone in giacenza, sulle ceneri, sui residui di trattamento dei fumi, sulle emissioni dal camino) e acquisizioni documentali (sui server del sistema di monitoraggio delle emissioni, sui formulari di analisi del combustibile, ecc.). In pari data, tre dipendenti hanno ricevuto notifica di informazione di garanzia in merito ad un'indagine per i reati di cui all'art. 452 bis c.p. Inquinamento ambientale per comportamenti asseritamente tenuti fino a ottobre 2016. I dipendenti indagati hanno provveduto a nominare i difensori di fiducia.

Successivamente, tra dicembre 2017 e gennaio 2018, la Procura di Gorizia ha proceduto all'acquisizione di ulteriore documentazione presso la centrale. Anche in dicembre 2018 la procura ha proceduto all'acquisizione di ulteriori campionamenti.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari ed occorrerà attendere gli esiti degli accertamenti disposti dalla Procura di Gorizia che ha richiesto una proroga dei termini per le indagini.

Allo stato non è stato notificato alcun ulteriore provvedimento da parte della Procura.

Procura di Brescia – GIP di Brescia. Procedimento penale n. 25597/14 RGNR relativo alla ipotizzata "gestione abusiva di rifiuti speciali non pericolosi" da parte di A2A Ambiente S.p.A.

L'11 luglio 2017, nell'ambito di una indagine riguardante 33 persone fisiche e 14 diverse persone giuridiche, è stato notificato a un dipendente di A2A Ambiente S.p.A. avviso di garanzia per indagini per il reato di cui agli artt. 110, 81 c.p. e 260 D.Lgs. 152/2006 (traffico illecito di rifiuti in concorso) per comportamento asseritamente tenuto negli anni 2014 e 2015.

Successivamente, in data 23 settembre 2017 è stato notificato ad A2A Ambiente decreto di fissazione di udienza ai sensi del D.Lgs. 231/01 per decidere sulla richiesta, formulata dal PM, di applicazione di misure cautelari consistenti nel sequestro di beni per un ammontare complessivo di circa 583.000 euro (considerato quale "profitto del reato") e nella interdizione temporanea dall'esercizio dell'attività. A2A Ambiente infatti doveva rispondere per responsabilità amministrativa ai sensi del D.Lgs. 231/01.

Dopo le udienze del 9 ottobre 2017 e 13 novembre 2017, con provvedimento in data 27 dicembre 2017, depositato in cancelleria il successivo 28 dicembre, il GIP di Brescia non ha ritenuto sussistenti i presupposti che giustificassero l'adozione di misure cautelari nei confronti di A2A Ambiente ed ha dunque rigettato la richiesta della Procura.

In particolare il GIP ha osservato che A2A Ambiente è da tempo dotata di un articolato modello organizzativo "sulla cui adeguatezza lo stesso Pubblico Ministero non ha formulato specifici rilievi, essendosi limitato a constatare che il dipendente avrebbe operato eludendo i controlli predisposti, circostanza che tuttavia non vale di per sé sola a dimostrare la responsabilità amministrativa dell'ente".

Il GIP ha altresì sottolineato che lo stesso PM ha riscontrato che A2A Ambiente ha rimodulato, in epoca successiva ai fatti, il proprio MOG al fine di meglio prevenire la commissione di illeciti ambientali ed ha ritenuto questa circostanza da valutarsi in modo positivo ai fini del giudicare, così come ha sottolineato che dalle indagini non è emerso alcun concreto vantaggio per A2A Ambiente.

Successivamente la società non è stata destinataria di altro provvedimento. Al dipendente indagato è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini nonché avviso di fissazione di udienza preliminare. Il GIP ha accolto la richiesta della procura e ha disposto l'archiviazione del procedimento nei confronti di A2A Ambiente.

Nel medesimo procedimento sono stati coinvolti un dipendente e due ex dipendenti di Linea Ambiente/LGH e la stessa Linea Ambiente S.r.l.. Anche in tal caso, ad un dipendente è stato notificato avviso di conclusione delle indagini e avviso di fissazione di udienza preliminare e il GIP ha accolto la richiesta della Procura e disposto l'archiviazione sia nei confronti di Linea Ambiente che degli ex dipendenti.

Tribunale di Taranto – Procedimento penale RGNR 2785/18

In data 14 marzo 2019, un dipendente di A2A Ambiente S.p.A., distaccato in Linea Ambiente S.r.l. con funzioni di Direttore Operativo della società, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere nell'ambito di indagini in merito ai reati di cui agli artt. 319 e 321 c.p. con riferimento ad una ipotesi di corruzione connessa al rilascio della Determina dirigenziale n. 45 del 5 aprile 2018 da parte della Provincia di Taranto per l'ottimizzazione orografica della discarica di Grottaglie di Linea Ambiente S.r.l..

Allo stato nessun provvedimento è stato notificato a Linea Ambiente S.r.l. in relazione ad una possibile responsabilità ex D.Lgs. 231/01.

Con provvedimento del 1° agosto 2019 il Tribunale di Taranto – Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari – su richiesta della Procura, ha disposto il giudizio immediato, cioè senza lo svolgimento dell'udienza preliminare, nei confronti degli imputati soggetti a custodia cautelare, tra i quali il dipendente di A2A Ambiente, nei cui confronti è stata sostituita la misura della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, fissando allo scopo la prima udienza del 4 novembre 2019. Il processo è attualmente nella fase dell'istruttoria dibattimentale e la prossima udienza è fissata al 1° giugno 2020.

Procura di Milano – Procedimento penale n. 33490/16 RGNR

In data 7 maggio 2019 i carabinieri del nucleo investigativo di Monza si sono presentati presso la sede di Amsa per notificare un ordine di esibizione di atti e documenti emesso dalla Procura di Milano, relativo alla documentazione concernente tre gare bandite da Amsa S.p.A. nel 2017-2018, nonché alle forniture alla stessa effettuate da uno specifico fornitore. In relazione a tale procedimento sono stati indagati il Responsabile Operativo della società ed altri dipendenti oltre a tre componenti di una commissione giudicatrice di gara bandita da Amsa S.p.A..

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Nessuna contestazione in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche è stata sollevata nei confronti di Amsa S.p.A. che si ritiene "persona offesa" e che, infatti, ha proceduto a depositare costituzione di persona offesa in Procura a mezzo di un legale di fiducia.

In data 23 dicembre 2019 al difensore di Amsa – quale "parte offesa"- è stato notificato avviso di fissazione dell'udienza preliminare per il 17 febbraio 2020. In esito a tale udienza il Giudice per le indagini preliminari ha rinviato l'udienza al 25 maggio 2020 fissando un calendario provvisorio per la prosecuzione. Nel provvedimento in questione non sono contemplati i componenti della commissione di gara per i quali si attende richiesta di archiviazione. Amsa e A2A Calore & Servizi si sono costituite parte civile.

Nota informativa sul procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R. della Procura di Lecce

Il 26 febbraio 2020 si è presentata presso la sede di Rovato di Linea Ambiente S.r.l. la Guardia di Finanza di Brescia per eseguire il "Decreto di perquisizione e sequestro" emesso, in data 5 febbraio 2020, dalla Procura di Lecce (P.M. dott.ssa Mignone) in relazione al procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R..

La Guardia di Finanza ha quindi acquisito la copia del Modello Organizzativo della società e gli atti ed i documenti inerenti i flussi informativi destinati all'Organismo di Vigilanza di Linea Ambiente S.r.l. dal novembre 2014 al mese di gennaio 2019.

Il procedimento penale è stato iscritto nei confronti della società Linea Ambiente S.r.l. e del legale rappresentante pro tempore per i reati di cui agli artt. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) e 256, commi 1 e 3 del D.Lgs. 152/2006 (rispettivamente attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione/iscrizione e realizzazione e gestione di discarica non autorizzata) da cui deriva la responsabilità amministrativa della società ai sensi degli artt. 24 e 25 undecies del D.Lgs. 231/2001 e ciò – si legge nel detto provvedimento – "per avere, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative ed organizzate, gestito e smaltito illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti urbani, realizzando una discarica abusiva, al fine di conseguire un ingiusto profitto". Tali ipotizzati illeciti sarebbero stati commessi in "Roma e Grottaglie dal 1° novembre 2014 al 28 gennaio 2019 con permanenza".

Unitamente al "Decreto di perquisizione e sequestro" la Guardia di Finanza ha notificato alla società "Informazione di Garanzia e sul diritto di difesa", dalla quale emerge che nell'ambito dello stesso procedimento è stata iscritta con le medesime ipotesi anche la società AMA S.p.A. di Roma, "proprietaria degli impianti TMB Rocca Cencia e Salario in Roma".

La società è stata informata che persone fisiche riconducibili alle funzioni di legali rappresentanti o amministratori di Linea Ambiente S.r.l. e di AMA S.p.A. nel periodo di interesse abbiano ricevuto richiesta di proroga delle indagini preliminari nel medesimo procedimento.

Indagine relativa ai contratti di servizio di EPCG

A2A S.p.A. ha acquisito la partecipazione in EPCG mediante gara internazionale svoltasi nel 2009, e in forza del cd. "EPCG Agreement" del 3 settembre 2009 ha acquisito il diritto di gestire la società, nominando - sino al 30 giugno 2017 - l'Executive Director (CEO) e gli Executive Manager.

Nell'ambito della gestione di EPCG da parte di A2A S.p.A., anche al fine di rispettare gli specifici indicator previsti dall'EPCG Agreement, a far data dal 2010, A2A S.p.A. e, a far data dal 2011, Unareti S.p.A. (ex A2A Reti Elettriche S.p.A.), hanno prestato a favore di EPCG servizi miranti a migliorare l'organizzazione e le performance della stessa EPCG. Nell'ampio novero dei servizi erogati erano inclusi anche servizi di consulenza resi a beneficio di EPCG da società specializzate, esterne al Gruppo A2A, i costi dei quali venivano prima fatturati ad A2A S.p.A. nell'ambito di una più complessa e organica attività di consulenza prestata a favore dell'intero Gruppo A2A e, successivamente, da A2A S.p.A. addebitati a EPCG per le attività eseguite a favore della stessa.

In considerazione della rilevanza sinergica dei servizi infragruppo richiesti da EPCG ad A2A, EPCG ha richiesto e ottenuto, dalla Commissione statale per il Controllo delle Procedure di Public Procurement, una formale esenzione – datata 6 settembre 2010 – con la quale venne sancita la non necessità per EPCG di applicare le procedure previste dalla legge sul Public Procurement allo scopo di acquistare servizi da A2A S.p.A., A2A Reti Elettriche e talune altre (nominativamente identificate) società controllate da A2A S.p.A..

Sotto un diverso profilo, i contratti di servizi tra EPCG e le società del Gruppo A2A - i quali, pur beneficiando della succitata esenzione, avrebbero necessitato dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione di EPCG - non sarebbero stati esplicitamente approvati da tale organo, che ha comunque approvato il budget di ciascuna annualità in cui sono inclusi i costi summenzionati. Pertanto, i contratti di servizi relativi alle annualità 2010, 2011 e 2012 sono stati sottoscritti dal CEO pro tempore di EPCG. In esecuzione di tali contratti A2A S.p.A. ha fatturato con riferimento alle predette annualità un totale di 7,75 milioni di euro a carico di EPCG, la quale ne ha pagato solo una quota pari a 4,34 milioni di euro.

Per le annualità 2013, 2014, 2015, 2016 e per il 1° semestre 2017, in assenza di uno specifico accordo fra i soci in merito alla formalizzazione di uno specifico contratto di servizi, A2A non ha proceduto a fatturazioni, sebbene un ampio novero di servizi sia stato effettivamente reso a beneficio di EPCG anche in tali annualità, e A2A ne abbia sostenuto i relativi oneri.

Inoltre, sono stati contestati taluni servizi di consulenza, relativi al periodo 2011 e 2012 e ammontanti a circa 2 milioni di euro, acquisiti da parte di EPCG direttamente da società di consulenza esterne al Gruppo A2A.

All'inizio del 2014 il locale "Partito dei Disabili e dei Pensionati" ha proposto un'interpellanza parlamentare e depositato un esposto al Procuratore Speciale in relazione ai contratti di servizi stipulati da EPCG con A2A e con società di consulenza esterne al Gruppo A2A. Successivamente, a novembre 2014 la Polizia montenegrina ha rivolto a EPCG una richiesta di documenti e dati che è stata pienamente riscontrata dal management di EPCG nel mese successivo. Due ulteriori richieste d'informazioni e di documentazione integrativa furono poi sottoposte a EPCG direttamente dal Procuratore Speciale ad agosto 2015 e a febbraio 2016, e in entrambi i casi il management di EPCG ha risposto in modo esaustivo alle richieste degli inquirenti.

Sino a tal momento pertanto EPCG aveva registrato unicamente richieste di documentazione alle quali aveva tempestivamente replicato, ed EPCG così come A2A non avevano quindi – sino al 15 aprile 2016 – ritenuto che da tali richieste d'informazioni potessero derivare azioni tali da configurare un rischio se non remoto – personale o patrimoniale – a carico dei propri dipendenti e/o delle società stesse.

Il 15 aprile 2016 l'ex CFO italiano nominato da A2A in EPCG, dimessosi da tale incarico solo qualche giorno prima per ragioni del tutto estranee al tema in esame, è stato arrestato dalla Polizia montenegrina su ordine del Procuratore Speciale. L'accusa concerne una ipotesi di abuso d'ufficio nella gestione dei contratti di servizi stipulati dalla stessa EPCG, e riguarda anche altri due manager italiani distaccati da A2A in EPCG nel periodo 2010-2012, nonché l'ex condirettore generale pro tempore di A2A, che sottoscrisse i contratti di servizi. In data 6 maggio 2016 l'ex CFO è stato liberato dietro versamento di una cauzione e il sequestro del passaporto. In data 7 dicembre 2016 ha potuto riavere il passaporto e fare ritorno in Italia. Tenuto conto del fatto che in Montenegro esiste una legge sulla responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi dai loro manager nell'interesse delle stesse, la società ha inoltre monitorato l'eventualità di una estensione delle indagini ad A2A S.p.A.. Al 30 giugno 2017 non risultava che si fosse verificato tale evento, ma nelle settimane successive è emerso da notizie di stampa in Montenegro, e da ultimo con la notifica avvenuta a Podgorica in data 25 luglio 2017, nelle mani del difensore all'uopo nominato da A2A, che le azioni detenute da A2A in EPCG sono state fatte oggetto di un provvedimento cautelare di sequestro. Detto provvedimento cautelare è stato impugnato giudizialmente da A2A S.p.A., ottenendone la completa revoca in data 29 settembre 2017. Dal provvedimento cautelare si è altresì avuta evidenza che il procedimento in questione è stato esteso anche ad A2A in data 3 luglio 2017. Successivamente, a seguito di un accordo di natura civile/commerciale sottoscritto da A2A il 23 ottobre 2017 con EPCG, e dalla delibera assunta da quest'ultima il 17 novembre 2017 di non costituirsi parte lesa nel procedimento penale, non ravvisando la sussistenza di alcun pregiudizio a proprio danno, lo Special State Prosecutor ha disposto in data 28 dicembre 2017 il ritiro delle accuse e dunque l'archiviazione del procedimento nei confronti di A2A S.p.A. così come nei confronti di tre funzionari montenegrini originariamente indagati al pari dei manager italiani.

Nelle more del passaggio alla fase dibattimentale del procedimento nei confronti delle persone fisiche rimaste indagate, la Corte di Podgorica ha notificato alle stesse, il 13 dicembre 2019, il nulla osta al trasferimento del procedimento alla giurisdizione italiana. Si è pertanto ora in attesa dell'assunzione del caso da parte dei competenti organi italiani, all'atto della quale si realizzerà la definitiva estinzione del procedimento in Montenegro.

Sulla base delle valutazioni effettuate, di quanto precede e delle informazioni ad oggi disponibili, A2A ritiene che il rischio di potenziali sanzioni applicabili e/o di azioni risarcitorie o di manleva, possa essere valutato come "remoto". Allo stato degli atti e per gli stessi motivi qui esposti risulta inoltre impossibile quantificare in termini certi l'importo delle stesse azioni risarcitorie o sanzionatorie, dirette o indirette.

In considerazione di quanto precede, la Società - in applicazione dello IAS 37 - ha ritenuto corretto trattare la fattispecie in questione fornendo adeguata informativa e non stanziando specifico fondo rischi.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Contenziosi Amministrativi

Vertenze canoni per derivazione acqua pubblica

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Con la Legge Regionale n. 22/2011 la Lombardia ha sostanzialmente raddoppiato il canone per l'uso idroelettrico dell'acqua pubblica, con ciò infrangendo i principi di gradualità e ragionevolezza nella determinazione dei canoni, già riconosciuti dalla giurisprudenza, e violando altresì il principio di parità di condizioni concorrenziali tra gli operatori sul territorio nazionale.

A fronte delle richieste di pagamento della Regione per gli anni 2012 e 2013, Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ha pertanto versato il canone considerando unicamente l'incremento riconducibile al tasso di inflazione programmato rispetto all'anno precedente. Di conseguenza, per le annualità 2012 e 2013, la Regione ha emesso ingiunzioni di pagamento di quanto non versato dalla società; tali ingiunzioni sono state impugnate da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) avanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ("TRAP") di Milano, proponendo eccezione di incostituzionalità della norma regionale.

Identica condotta è stata adottata da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) per le annualità dei canoni 2014, 2015 e 2016.

Tuttavia, visto il consolidarsi di giurisprudenza sfavorevole e contraria alle tesi di Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) (cfr. sent. TSAP n. 138/2016 e sent. Corte Cost. n. 158/2016), si è proceduto all'estinzione ex art. 309 c.p.c. della quasi totalità dei ricorsi instaurati da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) e al pagamento di quanto originariamente ingiunto, al fine di evitare l'incremento degli interessi legali e il rischio di condanna a ingenti spese legali, come accaduto ad altri operatori, pur mantenendo intatto il proprio diritto alla ripetizione di quanto risultasse pagato in eccesso. Sulla scorta di ciò, le ordinanze di ingiunzione di pagamento di ottobre 2016 relative alle annualità 2014-2015 non sono state opposte da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.), la quale ha proceduto a pagare, con riserva di ripetizione in caso di esito giudiziale favorevole, il quantum di canone demaniale non ancora versato. L'unico giudizio ("pilota") ancora pendente innanzi al TRAP Milano afferente al canone demaniale 2013 relativo all'Asta Liro è stato da ultimo definito con Sentenza n. 3247 del 19 luglio 2019 con cui il TRAP Milano ha respinto il ricorso di A2A.

Identica questione concerne anche le grandi derivazioni in Lombardia di A2A, la quale sin dal principio, in considerazione di specifiche circostanze ad essa proprie, corrisponde integralmente, ma con riserva di ripetizione, il canone preteso dalla Regione e poi agisce in giudizio per la ripetizione dell'eccedenza. A dicembre 2016 si è peraltro concluso l'unico giudizio pendente per A2A innanzi al TRAP Milano concernente il "raddoppio" del canone demaniale, con la parziale soccombenza di A2A sotto questo profilo.

Inoltre, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione, fatta salva la richiesta di conguaglio all'esito delle valutazioni in corso da parte degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute. Si evidenzia che detto canone aggiuntivo è imposto retroattivamente sin dalla scadenza originaria di ciascuna concessione, e dunque per Grosotto, Lovero e Stazzona sin dal 1° gennaio 2011, per Premadio 1 dal 29 luglio 2013 e per Grosio dal 15 novembre 2016.

A2A, che ha sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità - in primis costituzionale - del citato comma 5, ha impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, i provvedimenti connessi e conseguenti nonché la D.G.R. 7693-2018 e i provvedimenti conseguenti che hanno ribadito la previsione dell'applicazione di un canone aggiuntivo sino al 2020 e, ove previste, la revoca della esenzione di quota parte del canone demaniale.

Le disposizioni delle Regioni in materia di prosecuzione temporanea delle concessioni scadute o in scadenza potrebbero, a partire dal 2019, trovare legittimazione nelle previsioni introdotte dalla Legge di conversione n. 12/2019 del D.L. n. 135/2018 la cui compatibilità costituzionale è tuttavia controversa. A quest'ultimo proposito, va evidenziato che A2A e Linea Green hanno da ultimo promosso innanzi al TSAP l'annullamento della D.D.G. n. 10544/2019, con cui la Regione Lombardia ha provveduto ad accertare e determinare gli importi asseritamente dovuti dai concessionari a titolo di canone aggiuntivo anche per l'anno 2019 e con tale ricorso hanno, inoltre, proposto il rinvio alla Corte Costituzionale di questione di legittimità costituzionale in relazione alle citate previsioni introdotte dalla legge di conversione del D.L. Semplificazioni in merito alle concessioni idroelettriche.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica la società ha stanziato alla data odierna fondi rischi per l'importo complessivo di circa 52 milioni di euro pari all'intera pretesa delle controparti a valere dalla scadenza delle singole concessioni sino al 2019.

2iRG/Unareti - gara servizio distribuzione gas Atem Milano 1 (TAR Milano R.G. 2304/2018)

2i Rete Gas S.r.l. ha notificato ricorso contro il provvedimento di aggiudicazione del servizio di distribuzione del gas disposto dal Comune di Milano a favore di Unareti S.p.A., chiedendo la sospensione cautelare del provvedimento di aggiudicazione e formulando istanza istruttoria, preannunciando riserva di notifica di motivi aggiunti in esito alla soddisfazione dell'istanza di accesso agli atti. Dopo la consegna della parte dei documenti di offerta non coperta da omissis, 2i Rete Gas S.r.l. ha notificato motivi aggiunti e ha meglio dettagliato alcuni dei motivi di illegittimità del provvedimento già enunciati nel ricorso iniziale. Le istanze istruttorie sono state rigettate dal Consiglio di Stato. I vizi dell'aggiudicazione lamentati potevano essere catalogati sotto tre categorie di argomenti: motivi di esclusione di Unareti S.p.A., motivi di rifacimento della commissione e motivi di ridefinizione della graduatoria. Unareti S.p.A. nei termini ha notificato ricorso incidentale in cui 2i Rete Gas si è costituita argomentando ulteriori criticità del procedimento.

Dopo la Camera di Consiglio del 22 novembre 2018, in cui su richiesta congiunta delle parti il TAR ha rinviato all'udienza di merito successivamente fissata al 21 novembre 2019, il TAR ha emesso la Sentenza n. 2598 in data 5 dicembre 2019 con cui ha accolto tre motivi del ricorso di 2i Rete Gas e un motivo del ricorso incidentale proposto da Unareti disponendo l'annullamento dell'aggiudicazione salvo provvedimenti dell'Amministrazione.

Tutti gli altri motivi di ricorso sono stati assorbiti e non valutati e potranno essere riproposti in sede di appello. Dopo che 2iRG ha notificato la sentenza in data 17 gennaio 2020, tutte le parti nei termini hanno notificato il ricorso in Consiglio di Stato. Il Comune e 2iRG hanno chiesto anche sospensione cautelare della sentenza e la Camera di Consiglio per entrambi è stata fissata al 2 aprile; nel ricorso promosso da Unareti è stata fissata l'udienza di merito al 9 luglio 2020.

Discarica Grottaglie - Linea Ambiente S.r.l. c/Comuni di Grottaglie, San Marzano e Carosino (Consiglio di Stato R.G. 1505/2019)

In data 28 novembre 2018 il TAR Lecce ha emesso la Sentenza n. 143/2019 (notificata alla società il 28 gennaio 2019) con cui ha accolto il ricorso notificato dai Comuni di Grottaglie, San Marzano e Carosino contro la Provincia di Taranto nonché nei confronti di Linea Ambiente S.r.l. e la Regione Puglia per l'annullamento della Determinazione Dirigenziale n. 45 del 5 aprile 2018, avente ad oggetto l'espressione della compatibilità ambientale (VIA), il rilascio dell'AIA e l'accertamento della compatibilità paesaggistica relativi alla discarica di Grottaglie.

La Società ha sospeso i conferimenti dal 29 gennaio 2019 e ha depositato ricorso presso il Consiglio di Stato per l'annullamento di tale sentenza. Il Consiglio di Stato, con ordinanza cautelare notificata il giorno 1° marzo 2019, ha ritenuto che le esigenze cautelari della società potessero essere adeguatamente tutelate attraverso la sola sollecita fissazione del merito, al 23 maggio 2019. In esito a tale udienza, con Sentenza n. 5985 del 29 agosto 2019, il Consiglio di Stato ha respinto l'appello proposto da Linea Ambiente, confermando la sentenza impugnata seppure con motivazione del tutto diversa. Il Consiglio di Stato ha censurato le determinazioni della Provincia sotto i profili della carenza di istruttoria e del difetto di motivazione.

Dopo il deposito di tale sentenza ed in adesione alla conseguente istanza della Provincia di Taranto di chiudere il procedimento senza emissione di provvedimenti, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui in data 22 febbraio 2019, la Provincia di Taranto aveva rimesso il giudizio di compatibilità ambientale con contestuale richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale relativi alla ottimizzazione orografica della discarica di Grottaglie, in data 13 settembre 2019 ha depositato il provvedimento n. 17228 con cui ha restituito gli atti alla Provincia di Taranto per le deliberazioni conseguenti.

Acsm Agam Ambiente S.r.l. c/Comune di Varese in merito alla riorganizzazione del servizio di igiene urbana (TAR Milano R.G. 2282/19)

Acsm Agam Ambiente S.r.l. (beneficiaria per effetto delle operazioni straordinarie dell'affidamento del servizio di igiene urbana nel comune di Varese assentito ad Aspem S.p.A. nel 1999 e fino al 31 dicembre 2030) ha proposto ricorso avanti il TAR Milano, integrato con successivi motivi aggiunti, contro i numerosi atti comunali che hanno accertato l'intervenuta cessazione al 31 dicembre 2018 dell'affidamento e che hanno disposto l'indizione della gara per il servizio di igiene urbana nel comune di Varese. Il ricorso è stato discusso in data 20 giugno 2019 e il TAR il 16 luglio 2019 ha depositato Sentenza n. 1633 che rigetta il quarto motivo di ricorso introdotto da Acsm Agam Ambiente S.r.l. (anticipata 1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

scadenza al 31 dicembre 2018) ed afferma la carenza di interesse della società in merito ai motivi di ricorso legati agli atti di gara, dato che il loro eventuale accoglimento non determinerebbe reviviscenza dell'affidamento del servizio cessato al 31 dicembre 2018. La società ha notificato ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la caducazione della sentenza perché la sentenza è un mero accoglimento delle tesi del Comune, che la società non condivide. L'udienza di merito è fissata al 26 marzo 2020.

Il servizio è gestito dalla società per effetto di una proroga al 30 settembre 2019 successivamente estesa. Acsm Agam Ambiente S.r.l. ha partecipato alla gara bandita dal Comune per assegnare il servizio, senza acquiescenza, ed ha impugnato il provvedimento di aggiudicazione definitiva che la vede classificata al terzo posto in graduatoria; l'udienza di merito è fissata al 20 maggio 2020.

* * *

In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2014 e 2015

Il 19 gennaio 2016 la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Chieti – ha aperto nei confronti della società A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.), per i periodi di imposta 2014 e 2015, una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 25 maggio 2016. La società ha presentato osservazioni al processo verbale di constatazione elevato dai verificatori. Nel mese di dicembre 2016, l'Agenzia delle Entrate di Chieti ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2011 e 2012 e, nel mese di agosto 2017, ha notificato gli avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2013 e 2014. La società ha proposto tempestivo ricorso avverso tutti gli atti notificati. La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti e la CTR di Pescara hanno emesso sentenze sfavorevoli per IRES e IRAP. I ricorsi avverso gli avvisi di accertamento IVA per gli anni 2011- 2014 sono stati respinti dalla CTP di Chieti e accolti dalla CTR di Pescara. L'8 maggio 2019 la società ha proposto ricorso per Cassazione per IRES 2011 e 2012. Pendono i termini per proporre ricorso per Cassazione per IRES 2013 e 2014 e IRAP 2011-2014. È stato iscritto un fondo rischi di 2 milioni di euro.

A2A S.p.A. – Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Il 4 aprile 2016 la Direzione Provinciale I di Milano – Ufficio Territoriale di Milano 1 – ha notificato l'invito a comparire per fornire chiarimenti sull'operazione di conferimento di azienda nella società Chi. na.co. S.r.l. e la successiva cessione della partecipazione in essa detenuta oggetto di controllo ai fini dell'imposta di registro. L'invito è stato seguito da un contraddittorio con l'Ufficio e dalla successiva notifica, da parte di quest'ultimo, dell'avviso di liquidazione alla controparte acquirente, che in data 28 settembre 2016, ha proposto ricorso. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso con sentenza depositata il 7 luglio 2017. La società acquirente il 13 febbraio 2018 ha proposto appello, respinto dalla CTR di Milano. La società, in data 8 aprile 2019, ha proposto ricorso per Cassazione. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

A2A Ambiente S.p.A. (già Aprica S.p.A.) - Verifica tecnica termovalorizzatore di Brescia

Il 7 marzo 2013 l'Agenzia delle Dogane di Brescia ha iniziato una verifica tecnica sul termovalorizzatore di Brescia di proprietà della società Aprica S.p.A. (ora di proprietà di A2A Ambiente S.p.A.). La verifica si è conclusa il 16 gennaio 2014 con la notifica del processo verbale di constatazione per gli anni dal 2008 al 2011. Per gli anni 2008 e 2009, l'Agenzia delle Dogane il 7 e il 21 maggio 2014 ha notificato gli avvisi di pagamento e i relativi atti di irrogazione sanzioni. Nel mese di luglio 2014 la società ha presentato ricorso avverso i due procedimenti. Relativamente all'anno 2009, il 10 dicembre 2014, la società ha sottoscritto un atto di conciliazione con l'Agenzia delle Dogane di Brescia per la chiusura definitiva della controversia e conseguente estinzione del giudizio. Per il 2008 il contenzioso di primo grado si è chiuso favorevolmente per la società. In data 24 settembre 2015, l'Ufficio ha proposto appello. La società ha depositato le controdeduzioni in data 17 novembre 2015. Con sentenza del 6 giugno 2016 la Commissione Tributaria Regionale ha accolto parzialmente le ragioni della società. L'Ufficio ha proposto ricorso per Cassazione e la società ha resistito con controricorso e ricorso incidentale notificato il 20 febbraio 2017. Il 5 agosto 2014 l'Agenzia delle Dogane ha notificato i processi verbali di constatazione per gli anni 2012 e 2013. Nel mese di marzo 2016, la società ha definito con l'Agenzia delle Dogane di Brescia gli anni dal 2010 al 2013 con il versamento delle somme dovute sulla base dei medesimi criteri individuati nell'atto di conciliazione per l'anno 2009. Per effetto degli accordi transattivi, il fondo è stato liberato per l'eccedenza e residua un fondo rischi di 0,3 milioni di euro per l'annualità 2008.

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

A inizio 2006 la Guardia di Finanza – Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano – ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'IVA per gli anni dal 2001 al 2005.

La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la conseguente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.

Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate – Ufficio di Milano 3 – per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.

In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.

Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.), il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso. All'udienza di trattazione del 12 dicembre 2018 la società ha chiesto la sospensione del giudizio per valutare la definizione agevolata della controversia. Il 24 maggio 2019, la società ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie fiscali pendenti chiudendo definitivamente la pretesa tributaria.

Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, ma l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 è stato discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. L'udienza di trattazione si è tenuta il 12 dicembre 2018 con accoglimento del ricorso e cassato la sentenza con rinvio alla CTR. Il 23 dicembre 2019 la società ha presentato ricorso per riassunzione in CTR e ricorso per revocazione in Cassazione. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso. Non sono iscritti fondi rischi.

A2A Ciclo Idrico S.p.A. – Avvisi di accertamento IMU Comune di Montichiari per gli anni 2013-2018

Il 4 dicembre 2019 il Comune di Montichiari (BS) ha notificato avvisi di accertamento ai fini IMU per gli anni dal 2013 al 2018 relativamente all'impianto di depurazione che insiste sul territorio del medesimo Comune. La società sta valutando le azioni conseguenti. È stato iscritto un fondo rischi di 0,7 milioni di euro.

A2A Energia S.p.A. incorporante di Linea Più S.p.A. - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2013 e 2014

Il 17 settembre 2019 la Direzione Regionale della Lombardia – Settore Soggetti di rilevanti dimensioni Ufficio Grandi Contribuenti – ha aperto nei confronti della società A2A Energia S.p.A. (incorporante di Linea Più S.p.A.) una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA per i periodi di imposta 2013 e 2014. La verifica si è conclusa il 22 ottobre 2019. Il 24 dicembre 2019 la Direzione Regionale della Lombardia ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per i periodi di imposta verificati. La società sta valutando le azioni conseguenti. È stato iscritto un fondo rischi di 10,3 milioni di euro.

* * *

Raccomandazione Consob n. 61493 del 18 luglio 2013

A seguito della Raccomandazione Consob n. 61493 pubblicata nel mese di luglio 2013, il Gruppo A2A ha effettuato approfondite analisi che hanno individuato nel settore della produzione idroelettrica l'ambito di applicazione per il Gruppo.

Per l'esercizio 2019 gli investimenti inerenti tale settore sono stati marginali e dovuti all'ordinaria manutenzione.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali VALORE PRIMI VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2018
CONSOLIDAMENTI INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 116 2
Fabbricati 590 1 15 9
Impianti e macchinari 3.460 3 144 87
Attrezzature industriali e commerciali 38 12 3
Altri beni 120 24 12
Discariche 66 1
Immobilizzazioni in corso ed acconti 85 161 (114)
Migliorie beni di terzi 91 24
Attività per diritti d'uso 54
Totale immobilizzazioni materiali 4.620 4 380 -
Immobilizzazioni materiali VALORE PRIMI VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2017
CONSOLIDAMENTI INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 113 3 1 1
Fabbricati 606 16 6 4
Impianti e macchinari 3.459 139 129 105
Attrezzature industriali e commerciali 36 1 8
Altri beni 98 1 25 21
Discariche 66 4
Immobilizzazioni in corso ed acconti 95 6 117 (136)
Migliorie beni di terzi 83 19 1
Beni in leasing 50 11
Totale immobilizzazioni materiali 4.606 177 305 -

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

VALORE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2019
TOTALE
VARIAZIONI
AMMORTAMENTI RIPRISTINO
VALORE/
SMOBILIZZI/
CESSIONI
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO SVALUTAZIONI FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
112 (4) (1) (6) 1
594 3 (33) 2 6 (7) 11
3.591 128 (264) 121 28 (31) (2) 45
45 7 (8) 1 (1)
127 7 (29) 5 (6) 1
28 (38) (4) (40) 5
131 46 (1)
101 10 (13) (1)
140 86 (27) 10 103
4.869 245 (379) 76 40 (45) 8 165
VALORE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2018
TOTALE
VARIAZIONI
AMMORTAMENTI SVALUTAZIONI SMOBILIZZI/
CESSIONI
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
116 - (1) (1)
(32) (34) (14) 1 (1) 1 5
3.460 (138) (271) (99) 25 (28) 4 (3)
1 (7) 2 (2) 3 (3)
21 (26) 17 (18) 6 (4)
- (16) 12
(16) (2) 5
8 (11) 1 (2)
(7) (6) (8) 7
4.620 (163) (372) (116) 45 (49) 7 17

2 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali VALORE PRIMI VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2018
CONSOLIDAMENTI INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 24 10 12
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.502 184 20
Avviamento 444 15
Immobilizzazioni in corso 44 51 (33)
Altre immobilizzazioni immateriali 288 3 2 1
Totale immobilizzazioni immateriali 2.302 18 247 -
Immobilizzazioni immateriali VALORE PRIMI VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2017
CONSOLIDAMENTI INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 19 24 9
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.130 235 114 43
Avviamento 457 37
Immobilizzazioni in corso 40 5 56 (53)
Altre immobilizzazioni immateriali 217 56 1 1
Totale immobilizzazioni immateriali 1.863 333 195 -

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

VALORE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2019
TOTALE
VARIAZIONI
AMMORTAMENTI SVALUTAZIONI SMOBILIZZI/
CESSIONI
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
31 7 (14) (1)
1.616 114 (86) 27 (31)
374 (85) (85)
18
296 5 (23) 25
2.379 59 (123) (85) 27 (31) - 24
VALORE
PRIMI
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RESIDUO
CONSOLIDAMENTI
INVESTIMENTI
VARIAZIONI
AL 31 12 2017
DI CATEGORIA
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
RESIDUO
AL 31 12 2018
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
DELL'ESERCIZIO
24
9
(19) 3 (12) 5 24
235
114
43
12 33 (19) 16 (62) 137 1.502
(6) (44) (50) 444
(53) (4) (1) 44
1 26 4 (17) 15 288
- 9 40 (19) 16 (44) (91) 106 2.302

3 - Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Area di consolidamento
Unareti S.p.A. Brescia Euro 965.250
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia Euro 19.000
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia Euro 150.000
A2A Smart City S.p.A. Brescia Euro 3.448
A2A Energia S.p.A. Milano Euro 3.000
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia Euro 70.000
A2A Ambiente S.p.A. Brescia Euro 220.000
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica (Montenegro) Euro 100
A2A Energiefuture S.p.A. Milano Euro 50.000
A2A gencogas S.p.A. Milano Euro 450.000
A2Abroad S.p.A. Milano Euro 500
Retragas S.r.l. Brescia Euro 34.495
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) Euro 900
A2A Alfa S.r.l. in liquidazione Milano Euro 100
Plurigas S.p.A. in liquidazione Milano Euro 800
Proaris S.r.l. Milano Euro 1.875
SEASM S.r.l. Brescia Euro 700
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val Trompia (BS) Euro 8.939
YADA ENERGIA S.r.l. Milano Euro 1.000
Consul System S.p.A. Milano Euro 2.000
LaboRAEE S.r.l. Milano Euro 90
Ecodeco Hellas S.A. in liquidazione Atene (Grecia) Euro 60
Ecolombardia 4 S.p.A. Milano Euro 13.515
Sicura S.r.l. Milano Euro 1.040
Sistema Ecodeco UK Ltd Canvey Island Essex (Regno
Unito)
GBP 250
A.S.R.A.B. S.p.A. Cavaglià (BI) Euro 2.582
Nicosiambiente S.r.l. Milano Euro 50
Bioase S.r.l. Sondrio Euro 677
Aprica S.p.A. Brescia Euro 11.643
Amsa S.p.A. Milano Euro 10.000
SED S.r.l. Robassomero (TO) Euro 1.250
Bergamo Servizi S.r.l. Brescia Euro 10
LA BI.CO DUE S.r.l. (*)
A2A Recycling S.r.l.
Lograto (BS)
Novate Milanese (MI)
Euro
Euro
96
5.000

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle nel bilancio

consolidato 4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  1. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
Linea Group Holding S.p.A. (13%) A2A S.p.A. (87%) Consolidamento integrale
Linea Group Holding S.p.A. (12,80%) A2A S.p.A. (87,20%) Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
Unareti S.p.A. (4,33%) A2A S.p.A. (87,27%) Consolidamento integrale
Linea Green S.p.A. (14,50%) A2A S.p.A. (74,50%) Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
Unareti S.p.A. (0,25%) A2A S.p.A. (74,55%) Consolidamento integrale
A2A S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Energy Solution S.r.l. Consolidamento integrale
Amsa S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Abroad S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
Aprica S.p.A. Consolidamento integrale
Aprica S.p.A. Consolidamento integrale
A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
A2A Integrambiente S.r.l. Brescia Euro 10
Electrometal S.r.l Castegnato (BS) Euro 200
Areslab S.r.l Brescia Euro 10
A2A Security S.c.p.a. Milano Euro 50
LumEnergia S.p.A. Villa Carcina (BS) Euro 300
A2A Energy Solutions S.r.l. Milano Euro 4.000
Suncity Energy S.r.l. Milano Euro 100
ES Energy S.r.l. Jesi (AN) Euro 10
A2A Rinnovabili S.p.A. Milano Euro 50
INTHE 2 S.r.l. Milano Euro 210
Fair Renew S.r.l. Milano Euro 10
renewA21 S.r.l. Milano Euro 20
renewA22 S.r.l. Milano Euro 220
renewA23 S.r.l. Milano Euro 20
renewA24 S.r.l. Milano Euro 20
renewA25 S.r.l. Milano Euro 20
renewA26 S.r.l. Milano Euro 20
renewA27 S.r.l. Milano Euro 20
renewA28 S.r.l. Milano Euro 20
Bellariva Enertel 07 S.r.l. Milano Euro 10
Trovosix S.r.l. Milano Euro 20
Solar Sicily S.r.l. unipersonale Milano Euro 10
Onice S.r.l. Milano Euro 10
Des Energia Tredici S.r.l. Milano Euro 10
CS Solar2 S.r.l. Milano Euro 15
I.Fotoguiglia S.r.l. Milano Euro 14
Free Energy S.r.l. Milano Euro 10
Linea Group Holding S.p.A. Cremona Euro 189.494
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) Euro 6.000
LD Reti S.r.l. Lodi Euro 32.976
Linea Green S.p.A. Cremona Euro 48.000
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (BS) Euro 19.000
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) Euro 160
ACSM-AGAM S.p.A. Monza Euro 197.344
Messina in Luce S.c.a r.l. Monza Euro 20
Acsm - Agam reti Gas Acqua S.p.A. Monza Euro 86.450
ComoCalor S.p.A. Como Euro 3.516
Lario Reti Gas S.r.l. Lecco Euro 5.500
1 Prospetti
contabili
CRITERIO DI VALUTAZIONE
consolidati
2 Prospetti
AZIONISTA QUOTE
POSSEDUTE
%
% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2019
contabili
Consolidamento integrale
consolidati ai sensi
della Delibera
Consob n. 17221
A2A Ambiente S.p.A. (74%)
Aprica S.p.A. (1%)
Amsa S.p.A. (25%)
100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
del 12 marzo 2010
A2A Ambiente S.p.A. 90,00% 90,00%
Consolidamento integrale
3 Note illustrative
A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
alla Relazione
finanziaria
annuale
consolidata
4 Allegati alle
Note illustrative
A2A S.p.A. (47,60%)
Unareti S.p.A. (19,10%)
A2A Ciclo Idrico S.p.A. (10,90%)
Amsa S.p.A. (9,50%)
A2A gencogas S.p.A. (4,10%)
A2A Ambiente S.p.A. (4,10%)
A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,70%)
A2A Energiefuture S.p.A. (2%)
100,00% 100,00%
alla Relazione
Consolidamento integrale
finanziaria
A2A Energia S.p.A. 94,72% 94,72%
annuale
Consolidamento integrale
consolidata
A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
1. Prospetto
A2A Energy Solution S.r.l. 100,00% 100,00%
delle variazioni
Consolidamento integrale
Suncity Energy S.r.l. 50,00% 50,00%
dei conti delle
Consolidamento integrale
immobilizzazioni
A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
materiali
Consolidamento integrale
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
2. Prospetto
Consolidamento integrale
delle variazioni
A2A Rinnovabili S.p.A. 60,00% 60,00%
dei conti delle
Consolidamento integrale
immobilizzazioni
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
immateriali
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
3. Elenco delle
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Imprese incluse
Consolidamento integrale
nel bilancio
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
consolidato
Consolidamento integrale
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
4. Elenco delle
Consolidamento integrale
partecipazioni in
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
società valutate
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
col metodo del
Consolidamento integrale
Patrimonio netto
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
5. Elenco delle
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
partecipazioni in
Consolidamento integrale
altre imprese
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
Attestazione
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
del bilancio
Consolidamento integrale
consolidato ai
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
sensi dell'art 154-
bis comma 5 del
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
D.Lgs. 58/98
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
5 Relazione
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
della Società di
A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
Revisione
A2A S.p.A. 51,00% 51,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 93,35% 95,60%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Ambiente S.r.l. 80,00% 80,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 41,34% 41,34%
Consolidamento integrale Varese Risorse S.p.A. (55%)
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. (15%)
70,00% 37,74%
Consolidamento integrale ACSM-AGAM S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale ACSM-AGAM S.p.A. 51,00% 51,00%
Consolidamento integrale ACSM-AGAM S.p.A. 100,00% 100,00%
Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Enerxenia S.p.A. Como Euro 6.769
Serenissima Gas S.p.A. Como Euro 9.230
Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. Sondrio Euro 2.000
Acel Energie S.r.l. Lecco Euro 6.000
Acsm Agam Ambiente S.r.l. Varese Euro 4.500
Varese Risorse S.p.A. Monza Euro 6.000
AEVV Impianti S.r.l. Monza Euro 800
AEVV Farmacie S.r.l. Sondrio Euro 100

(*) La percentuale non tiene conto dell'esercizio delle put.

PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2019
QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
99,26% 99,62% ACSM-AGAM S.p.A. (97,97%)
Serenissima Gas S.p.A. (1,65%)
Consolidamento integrale
79,37% 78,44% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

4 - Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Partecipazioni in società valutate col metodo
del Patrimonio netto
PremiumGas S.p.A. in liquidazione Bergamo Euro 120
Ergosud S.p.A. Roma Euro 81.448
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 600
Metamer S.r.l. San Salvo (CH) Euro 650
SET S.p.A. Toscolano Maderno (BS) Euro 104
Ge.S.I. S.r.l. Brescia Euro 1.000
Serio Energia S.r.l. Concordia sulla Secchia (MO) Euro 1.000
Visano Soc. Trattamento Reflui S.c.a.r.l. Brescia Euro 25
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. Iseo (BS) Euro 1.616
COSMO Società Consortile a Responsabilità Limitata Brescia Euro 100
Crit S.c.a.r.l. Cremona Euro 310
Suncity Group S.r.l. Pescara Euro 14
MSD Service S.r.l. Acerra (NA) Euro 10
G.Eco S.r.l. Treviglio (BG) Euro 500
Bergamo Pulita S.r.l. Bergamo Euro 10
Tecnoacque Cusio S.p.A. Omegna (VB) Euro 206
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) Euro 1.898
Gelsia Ambiente S.r.l. Desio (MB) Euro 4.671
758 AM S.r.l. Milano Euro 20
Como Energia S.c.a.r.l. in liquidazione Como Euro 20
SO.E.RA Energy Calor in Liquidazione Como Euro 20
Prealpi Servizi S.r.l. Varese Euro 5.451
Asm Energia S.p.A. Vigevano Euro 2.511
Partecipazioni destinate alla vendita
Energy Trade S.p.A. Bologna Euro 2.000
Totale partecipazioni

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

partecipazioni in

  1. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

CRITERIO DI VALUTAZIONE VALORE
DI CARICO
AL 31 12 2019
(MIGLIAIA)
AZIONISTA QUOTE
POSSEDUTE
%
Patrimonio netto - A2A Alfa S.r.l. in liquidazione 50,00%
Patrimonio netto - A2A gencogas S.p.A. 50,00%
Patrimonio netto - A2A S.p.A. 50,00%
Patrimonio netto 1.886 A2A Energia S.p.A. 50,00%
Patrimonio netto 941 A2A S.p.A. 49,00%
Patrimonio netto 2.425 A2A S.p.A. 47,00%
Patrimonio netto 646 A2A S.p.A. 40,00%
Patrimonio netto 10 A2A S.p.A. 40,00%
Patrimonio netto 748 A2A S.p.A. 24,29%
Patrimonio netto 112 A2A Calore & Servizi S.r.l. 52,00%
Patrimonio netto 104 A2A Smart City S.p.A. 32,90%
Patrimonio netto 5.556 A2A Energy Solution S.r.l. 26,00%
Patrimonio netto 4 Suncity Energy S.r.l. 40,00%
Patrimonio netto 3.011 Aprica S.p.A. 40,00%
Patrimonio netto 94 A2A Ambiente S.p.A. 50,00%
Patrimonio netto 246 A2A Ambiente S.p.A. 25,00%
Patrimonio netto 5.300 Linea Gestioni S.r.l. 49,00%
Patrimonio netto 2.977 A2A Integrambiente S.r.l. 30,00%
Patrimonio netto 109 A2A Rinnovabili S.p.A. 20,00%
Patrimonio netto 11 ACSM - AGAM S.p.A. 70,00%
Patrimonio netto 10 ACSM - AGAM S.p.A. 50,00%
Patrimonio netto - ACSM - AGAM S.p.A. 12,47%
Patrimonio netto 13.800 A2A Energia S.p.A. 45,00%
Patrimonio netto 369 ACSM - AGAM S.p.A. 21,29%
38.359

5 - Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Denominazione QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA VALORE DI
CARICO AL
31 12 2019
(MIGLIAIA)
Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 0,90% A2A S.p.A.
AQM S.r.l. 7,80% A2A S.p.A. (7,52%)
LumEnergia S.p.A. (0,28%)
AvioValtellina S.p.A. 0,18% A2A S.p.A.
Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del
Serio s.c.
n.s. A2A S.p.A.
Brescia Mobilità S.p.A. 0,25% A2A S.p.A.
Consorzio Italiano Compostatori n.s. A2A Ambiente S.p.A.
L.E.A.P. S.c.a.r.l. 8,57% A2A S.p.A.
Consorzio Milano Sistema in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Consorzio Polieco n.s. A2A Ambiente S.p.A.
Guglionesi Ambiente S.c.a.r.l. 1,01% A2A Ambiente S.p.A.
Isfor 2000 S.c.p.a. 5,13% A2A S.p.A. (4,94%)
Linea Gestioni S.r.l. (0,19%)
S.I.T. S.p.A. 0,26% Aprica S.p.A.
Stradivaria S.p.A. n.s. A2A S.p.A.
Tirreno Ambiente S.p.A. in liquidazione 3,00% A2A Ambiente S.p.A.
IBF Servizi S.p.A 14,50% A2A Smart City S.p.A.
DI.T.N.E. S.c.a.r.l. 1,86% A2A S.p.A.
E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
COMIECO 7,50% A2A Recycling S.r.l. (4,61%)
A2A Ambiente S.p.A. (2,89%)
CONAPI S.c.a.r.l. 18,18% A2A Recycling S.r.l.
Blugas Infrastrutture S.r.l. 27,51% Linea Group Holding S.p.A.
Casalasca Servizi S.p.A. 13,88% Linea Gestioni S.r.l.
SABB S.p.A. 4,47% Linea Gestioni S.r.l.
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 14,92% Linea Group Holding S.p.A.
Cassa Padana S.c.a.r.l. n.s. A2A Smart City S.p.A.
Confidi Toscana S.c.a.r.l. n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Credito Valtellinese n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Idroenergia S.c.a.r.l. n.s. Lomellina Energia S.r.l.
Futura S.r.l. 1,00% A2A Calore & Servizi S.r.l.
MORINA S.r.l. 5,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
Comodepur S.c.p.a. 9,81% ACSM - AGAM S.p.A.
T.C.V.V.V. S.p.A. 0,25% ACSM - AGAM S.p.A.
Società Cooperativa Polo dell'Innovazione
della Valtellina in liquidazione
n.s. ACSM - AGAM S.p.A.
A2A S.p.A.
Totale partecipazioni in altre imprese 7.433

Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'Innovazione della Valtellina sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a euro 50.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in

Attestazione

del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

5

Relazione della Società di Revisione

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della A2A S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo A2A (il Gruppo A2A), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni dei conti di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo A2A al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla A2A S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetto chiave Risposta di revisione

Stima dei ricavi maturati di energia e gas

I ricavi delle vendite comprendono la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti dalla data dell'ultima lettura periodica al 31 dicembre 2019, oltre ai ricavi già fatturati ai clienti in base alla lettura del consumo effettivo dell'anno.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione di tali stime sono basati su assunzioni complesse che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio del management, in quanto i metodi utilizzati dal Gruppo A2A per stimare le quantità dei consumi tra la data dell'ultima lettura periodica di ciascun cliente e la data di chiusura del bilancio si basano su algoritmi di calcolo articolati che interessano diversi sistemi informativi. Inoltre, la stima dei consumi successivi all'ultima lettura periodica viene effettuata sulla base del consumo storico e del profilo di consumo di ciascun cliente, adeguato per recepire le variabili che possono influire sui consumi.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate per stimare i ricavi maturati, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa ai ricavi maturati per vendite di gas ed energia elettrica è riportata nel paragrafo "Uso di stime" delle note illustrative del bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • · l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla società in merito alla stima dei ricavi maturati, compresi quelli relativi ai presidi informatici;
  • · l'esecuzione di sondaggi di conformità sui controlli chiave;
  • · l'analisi critica delle assunzioni utilizzate dal management;
  • · le verifiche degli algoritmi e dei dati utilizzati nei sistemi informativi ERP per le stime, eseguite con il supporto di nostri specialisti in Information Technology;
  • · l'analisi dell'andamento storico delle stime e della relativa incidenza sui ricavi;
  • · le procedure di validità su un campione di dati utilizzati dal management per determinare i ricavi maturati;
  • · il confronto delle stime con i dati successivamente consuntivati.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio consolidato in relazione alla stima dei ricavi maturati di energia e gas.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2019 comprende immobilizzazioni materiali pari a Euro 4.869 milioni ed immobilizzazioni immateriali pari a Euro 2.379 milioni, inclusive dell'avviamento pari a Euro 374 milioni, allocate a diverse unità generatrici di flussi di cassa (CGU).

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni complesse che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio del management, soprattutto con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo previsto nel business plan di Gruppo 2020-2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. Tali assunzioni sono sensibili anche agli andamenti futuri dei mercati energetici, ai procedimenti autorizzativi in corso e agli scenari macroeconomici e regolamentari.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali è riportata nel paragrafo "Uso di stime", nella nota n.1 "Immobilizzazioni materiali" e nella nota n.2 "Immobilizzazioni immateriali" delle note illustrative del bilancio consolidato.

Risposta di revisione

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • · l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla società in merito alla valutazione della recuperabilità delle attività aziendali;
  • · la verifica dell'adeguatezza del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU;
  • · l'analisi della relazione dell'esperto che ha assistito il management nell'elaborazione del test di impairment, nonché la valutazione della sua competenza, capacità e obiettività;
  • · l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri e la verifica della coerenza degli stessi con gli scenari energetici, macroeconomici, regolamentari e con i procedimenti autorizzativi;
  • · la verifica della coerenza delle suddette previsioni dei flussi di cassa futuri di ciascuna CGU con il business plan del Gruppo A2A per il periodo 2020-2024;
  • · il confronto delle previsioni storiche, con i dati successivamente consuntivati;
  • · la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio consolidato in relazione alla valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

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Responsabilità degli Amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo A2A di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo A2A S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo A2A.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo A2A;

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori e della relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo A2A di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo A2A cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo A2A per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo A2A. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della A2A S.p.A. ci ha conferito in data 11 giugno 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli Amministratori della A2A S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo A2A al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli Amministratori della A2A S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 3 aprile 2020

EY S.p.A. Paolo Zocchi

(Revisore Legale)

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

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