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Rai Way

Annual Report Apr 30, 2020

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Annual Report

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Relazione finanziaria annuale 2019

Rai Way. La strada della comunicazione.

INDICE

Denominazione, capitale sociale e sede della Società 5
Organi Sociali e Comitati 5
Lettera agli azionisti 6
Attività di Rai Way 9
Principali indicatori alternativi di performance 11
Dati economico-finanziari di sintesi 12
Relazione sulla gestione 2019 15
Linee generali ed andamento generale dell'economia 15
Mercato di riferimento 18
Rai Way sui mercati finanziari 19
Assetto societario 21
Andamento commerciale 22
Eventi della gestione 24
Sicurezza e ambiente 25
Risultati dell'esercizio 25
Risorse Umane e Organizzazione 30
Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società 33
Adempimenti in materia di privacy 48
Ricerca e sviluppo 48
Rapporti con le Società del Gruppo Rai 49
Rapporti con Parti correlate 49
Azioni proprie 50
Eventi successivi al 31 dicembre 2019 (nota 40) 50
Evoluzione prevedibile della gestione 50
Direzione e coordinamento 51
Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari 56
Dichiarazione di carattere non finanziario 56
Schemi di bilancio 57
Note Illustrative al Bilancio 61
Premessa (nota 1) 61
Informazioni Generali (nota 2) 63
Sintesi dei Principi Contabili (nota 3) 64
Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4) 92
Stime e assunzioni (nota 5) 97
Ricavi (nota 6) 98
Altri ricavi e proventi (nota 7) 99
Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8) 100
Costi per servizi (nota 9) 100
Costi per il Personale (nota 10) 102
Altri Costi (nota 11) 103
Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12) 104
Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13) 104
Accantonamenti (nota 14) 105
Proventi e Oneri Finanziari (nota 15) 106
Imposte sul Reddito (nota 16) 107
Attività Materiali (nota 17) 108
Diritti d'uso per leasing (nota 18) 110
Attività Immateriali (nota 19) 111
Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 20) 112
Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 21) 115
Altre attività non correnti (nota 22) 117
Rimanenze (nota 23) 117
Crediti Commerciali (nota 24) 118
Altri crediti e attività correnti (nota 25) 118
Disponibilità liquide (nota 26) 120
Attività per imposte sul reddito correnti (nota 27) 120
Patrimonio Netto (nota 28) 120
Utile per Azione (nota 29) 121
Destinazione dell'utile 121
La suddetta proposta di delibera così come quella prevista per la preventiva
approvazione del bilancio sono allegate al presente documento. 122
Passività per leasing correnti e non correnti (nota 30) 122
Benefici ai Dipendenti (nota 31) 123
Fondi Rischi e Oneri (nota 32) 124
Altri debiti e passività non correnti (nota 33) 125
Debiti commerciali (nota 34) 126
Altri debiti e passività correnti (nota 35) 126
Passività per imposte sul reddito correnti (nota 36) 127
Impegni e garanzie (nota 37) 128
Altre Informazioni (nota 38) 128
Passività Potenziali 128
Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 39) 130
Transazioni con Parti Correlate (nota 41) 130
Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 -
Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 42) 139
Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del
regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e
integrazioni 140
Proposte all'Assemblea degli Azionisti 141

Denominazione, capitale sociale e sede della Società

Denominazione Sociale: Rai Way S.p.A. Capitale Sociale: Euro 70.176.000 i.v. Sede Sociale: Via Teulada 66, 00195 Roma C.F./P.I.: 05820021003 Sito aziendale: www.raiway.it Soggetta ad attività di direzione e coordinamento RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A. La Società non possiede sedi secondarie.

Organi Sociali e Comitati 1

Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale

Presidente Presidente

Amministratore Delegato Sindaci Effettivi

Consiglieri Joyce Victoria Bigio Sindaci Supplenti Fabio ColasantiNicoletta Mazzitelli Anna Gatti Paolo Siniscalco Umberto Mosetti Donatella Sciuto Gian Paolo Tagliavia Paola Tagliavini Segretario del Consiglio Società di Revisione

Mario Orfeo Silvia Muzi

Aldo Mancino Maria Giovanna Basile Massimo Porfiri

Giorgio Cogliati PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Paola Tagliavini (Presidente) Anna Gatti (Presidente) Fabio Colasanti Joyce Victoria Bigio Donatella Sciuto Umberto Mosetti

Comitato Controllo e Rischi Comitato Remunerazione e Nomine

1 In carica alla data della presente relazione.

Per informazioni in merito ai poteri attribuiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione ed in genere al sistema di governance della Società si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari relativa all'esercizio 2019 pubblicata sul sito internet della Società medesima (www.raiway.it).

LETTERA AGLI AZIONISTI

Signori Azionisti,

con il 2019 si è chiuso l'arco temporale di piano industriale che ha guidato la strategia della Società nei cinque anni successivi alla quotazione nel mercato di Borsa. In un contesto macroeconomico e competitivo più sfidante rispetto alle attese, Rai Way ha ottenuto risultati importanti, che ci hanno permesso di proporre per l'anno in corso la distribuzione di un dividendo superiore di oltre il 10% rispetto alle previsioni.

Nel mese di dicembre 2019 la Società ha finalizzato un accordo con Rai per disciplinare la realizzazione degli interventi sulla rete digitale televisiva terrestre richiesti dal processo di refarming, con una conseguente rimodulazione del Contratto di Servizio sottoscritto da Rai e Rai Way nel luglio 2014, contratto inoltre esteso fino al giugno 2028. Si tratta di un accordo importante con ricadute positive sull'andamento gestionale della Società e che porterà alla realizzazione di una configurazione della rete di diffusione dei segnali radiotelevisivi più estesa e tecnologicamente più avanzata rispetto all'attuale, ribadendo il ruolo strategico di Rai Way, non solo per Rai ma per l'intero Paese.

Nel corso dell'esercizio si sono concluse le attività di completamento della ricanalizzazione della porzione di rete in ponte radio in banda 3.7-3.8 GHz, si è proseguito con l'ampliamento della copertura del servizio di diffusione della radio digitale DAB+ e sono stati attivati i primi impianti per l'estensione della copertura dei MUX tematici 2, 3 e 4, propedeutica al processo di refarming.

In relazione al segmento di business connesso ai clienti terzi, le dinamiche già osservate negli ultimi anni sono state confermate anche nel 2019, con il contributo dei clienti corporate, fixed wireless access providers (FWAP) e broadcaster che ha controbilanciato la pressione sui ricavi che caratterizza i servizi di "ospitalità" di apparati degli operatori di telefonia mobile, per un volume d'affari complessivo sostanzialmente stabile rispetto al 2018.

Sul fronte dell'innovazione sono proseguiti gli sforzi nell'acquisizione di competenze tecnologiche e nello sviluppo di idee propedeutici allo sviluppo di progetti innovativi, sia in ottica di nuovi servizi da offrire ai clienti, che di evoluzione di processi e modelli organizzativi interni, in chiave Digital Transformation.

Nel 2019, tutte le principali metriche evidenziano un ulteriore progresso rispetto all'anno precedente. I ricavi raggiungono Euro 221,4 milioni, in crescita per l'effetto dell'inflazione e per il positivo contributo dei nuovi servizi offerti. L'Adjusted EBITDA si attesta a Euro 131,1 milioni, beneficiando di ulteriori iniziative di efficientamento e riflettendo gli impatti derivanti dall'applicazione, dal 1 gennaio 2019, nel nuovo principio contabile IFRS 16. A livello di risultato netto, dopo aver superato nel 2018 i target previsti nel piano industriale con un anno di anticipo, la progressione è continuata, raggiungendo Euro 63,4 milioni nel 2019.

Questi risultati costituiscono una solida base per affrontare le sfide che attendono Rai Way nel prossimo futuro e per cogliere le opportunità offerte da un contesto di mercato in evoluzione e sempre più competitivo, di cui si è tenuto conto nel nuovo piano industriale per il periodo 2020-2023. In particolare, in base a quest'ultimo, è previsto che nei prossimi anni le direttrici strategiche della Società riguardino, non solo il rafforzamento del core business, ma anche un forte impegno verso l'espansione del portafoglio di infrastrutture gestite. Elemento centrale del nuovo piano è anche l'attenzione ai temi della sostenibilità, con la progressiva definizione di obiettivi sociali, ambientali e di governance allineati ai più sfidanti benchmark internazionali, che impatteranno su tutti gli aspetti del business e sul modello organizzativo, in continuità con il percorso tracciato dal Bilancio di Sostenibilità della Società, ormai giunto alla sua terza edizione.

Rafforzamento del core business, espansione del portafoglio di infrastrutture gestite e sostenibilità sono, in definitiva, gli elementi chiave del piano industriale 2020-2023, considerati essenziali per poter continuare a generare valore per azionisti, clienti e dipendenti, confermando l'attenzione verso la comunità che

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ha sempre caratterizzato Rai Way, in quanto player infrastrutturale leader in un settore strategico per lo sviluppo del Paese.

ATTIVITÀ DI RAI WAY

Rai Way2 (di seguito la Società) è un provider leader di infrastrutture e servizi di rete integrati per broadcaster, operatori di telecomunicazioni, aziende private e pubblica amministrazione; la Società utilizza i propri asset e le proprie competenze per garantire al servizio pubblico radiotelevisivo e ai propri clienti il trasporto e la diffusione di contenuti televisivi e radiofonici, in Italia e all'estero, facendo leva su un eccellente patrimonio di know how tecnologico, ingegneristico e gestionale, oltre che di infrastrutture.

Rai Way è quotata dal 2014 sul Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana a seguito dell'Offerta Globale di Vendita, promossa dall'azionista RAI, che ha permesso alla Società di confermare il percorso di apertura al mercato già avviato, rafforzando la propria immagine di società indipendente.

Nell'esercizio della propria attività, Rai Way gestisce oltre 2.300 siti dotati di infrastrutture ed impianti per la trasmissione e la diffusione dei segnali televisivi e radiofonici sull'intero territorio nazionale, dispone di 21 sedi operative e si avvale di un organico altamente specializzato.

I servizi offerti dalla Società includono:

(i) Servizi di Diffusione, intesi come servizi di diffusione terrestre e satellitare dei segnali televisivi e radiofonici presso gli utenti finali all'interno di un'area geografica;

(ii) Servizi di Trasmissione dei segnali televisivi e radiofonici attraverso la rete di collegamento (ponti radio, satelliti, fibra ottica) e, in particolare, la prestazione di Servizi di Contribuzione, intesi come servizi di trasporto unidirezionale;

2 Rai Way ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1 bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

(iii) Servizi di Tower Rental, intesi come ospitalità (o hosting) di impianti di trasmissione e diffusione di terzi presso i siti della Società inclusiva, ove previsto, di servizi di manutenzione nonché di altre attività complementari;

(iv) Servizi di Rete (c.d. "network services"), che includono una vasta gamma di servizi eterogenei relativi alle reti di comunicazione elettronica e di telecomunicazioni in generale quali, ad esempio, attività di progettazione e servizi di consulenza.

I servizi citati sono offerti da Rai Way a diverse categorie di clientela: Broadcaster (categoria che include anche operatori di rete e player radiotelevisivi locali e nazionali, tra i quali rientra RAI), operatori di telecomunicazioni (prevalentemente MNO, ovvero Mobile Network Operator), amministrazioni pubbliche e aziende private.

PRINCIPALI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

La Società valuta le performance sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli IFRS. Di seguito sono descritte, così come richiesto dalla Comunicazione CESR/05 - 178b, le componenti di tali indicatori, rilevanti per la Società.

  • Risultato operativo lordo o EBITDA earnings before interest, taxes, depreciation and amortization: è pari al risultato ante imposte, ante ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e oneri finanziari. Dall'EBITDA sono esclusi anche proventi e oneri derivanti dalla gestione di partecipazioni e titoli, nonché i risultati di eventuali cessioni di partecipazioni, classificati negli schemi di bilancio all'interno dei "proventi e oneri finanziari".
  • Risultato operativo lordo rettificato o Adjusted EBITDA earnings before interest, taxes, depreciation and amortization: è pari al risultato ante imposte, ante ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e oneri finanziari rettificato degli oneri/proventi non ricorrenti.
  • Risultato operativo netto o EBIT earnings before interest and taxes: è pari al risultato ante imposte e ante proventi e oneri finanziari, senza alcuna rettifica. Dall'EBIT sono esclusi anche proventi e oneri derivanti dalla gestione di partecipazioni e titoli, nonché i risultati di eventuali cessioni di partecipazioni, classificati negli schemi di bilancio all'interno dei "proventi e oneri finanziari".
  • Capitale Investito Netto: è definito come la somma delle Immobilizzazioni e del Capitale Circolante Netto a cui detrarre i Fondi.
  • Posizione Finanziaria Netta oo schema per il calcolo è conforme a quello previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni del CESR/05-054b implementative del Regolamento CE 809/2004.
  • Investimenti Operativi: pari alla somma degli investimenti per il mantenimento dell'infrastruttura di rete della Società (Investimenti di Mantenimento) e per lo sviluppo/avvio di nuove iniziative commerciali (Investimenti di Sviluppo). La voce non include gli incrementi in immobilizzazioni finanziarie e in diritti d'uso per leasing.

DATI ECONOMICO-FINANZIARI DI SINTESI

Sono di seguito riportate le informazioni economiche di sintesi di Rai Way al 31 dicembre 2019 confrontate con i risultati al 31 dicembre 2018. Per facilitare il confronto con i risultati dello stesso periodo dell'esercizio precedente si è ritenuto opportuno fornire di seguito i dati economici al 31 dicembre 2018 su base proforma, simulando l'efficacia dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2018, in quanto più rappresentativi ai fini dell'analisi dell'andamento economico della Società. L'analisi svolta dalla Società ha portato all'inclusione, nell'ambito di applicazione del principio, delle seguenti tipologie di contratto:

  • Affitto di immobili e terreni;
  • Noleggio di auto.

In particolare, la rappresentazione contabile degli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 sul conto economico pro-forma al 31 dicembre 2018 ha determinato, tra l'altro, un maggiore Adjusted Ebitda per Euro 9,4 milioni, maggior EBIT per Euro 0,6 milioni e minore Utile Netto per Euro 0,2 milioni.

Sono, inoltre, riportati i dati relativi alla Posizione Finanziaria Netta ed al Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2019 confrontati con i dati corrispondenti alla chiusura dell'esercizio precedente. Si segnala che gli scostamenti e le percentuali esposti nelle tabelle successive sono stati calcolati utilizzando i valori espressi all'unità di euro.

(importi in milioni di euro; %) 2019 2018 PF Delta Var. %
Principali Dati Economici
Ricavi Core 221,4 217,7 3,7 1,7%
Altri Ricavi e proventi 0,9 0,1 0,8 N.M.
Altri costi operativi (45,8) (44,8) (1,0) (2,3%)
Costi per il personale (45,3) (45,4) 0,0 0,1%
Adjusted EBITDA 131,2 127,7 3,5 2,7%
Risultato Operativo (EBIT) 90,1 84,1 6,0 7,1%
Utile Netto 63,4 59,5 3,8 6,4%
(importi in milioni di euro; %) 2019 2018 Delta Var. %
Principali Dati Patrimoniali
Investimenti Operativi 35,3 27,0 8,3 30,8%
di cui mantenimento 18,1 19,4 (1,3) (6,6%)
Capitale Investito Netto 193,7 164,3 29,5 18,0%
Patrimonio Netto 184,2 180,8 3,4 1,9%
Posizione Finanziaria Netta (PFN) 9,5 (16,6) 26,1 157,7%
Indicatori
Adjusted EBITDA / Ricavi Core (%) 59,3% 58,7% 0,6% 1,0%
Utile Netto/Ricavi Core (%) 28,6% 27,3% 1,3% 4,6%
Capex Mantenimento / Ricavi Core (%) * 8,2% 8,9% (0,7%) (8,1%)
Cash Conversion Rate (%)* 86,2% 83,6% 2,6% 3,1%
PFN / Adjusted EBITDA (%)* 7,3% N.M. N.M. N.M.

*Il dato riportato in tabella per il 2018 non è pro-forma.

  • I Ricavi core si sono attestati ad Euro 221,4 milioni, con un incremento dell'1,7% rispetto ai valori registrati al 31 dicembre 2018.
  • L' Adjusted EBITDA è pari a Euro 131,2 milioni e presenta un incremento di Euro 3,5 milioni rispetto al valore del 31 dicembre 2018. L'incremento è dovuto principalmente ai maggiori ricavi core per Euro 3,7 milioni, parzialmente compensati dagli altri costi operativi che hanno registrato un incremento di Euro 1 milione. Si precisa che la Società definisce tale indicatore come l'EBITDA rettificato degli oneri non ricorrenti.
  • Il rapporto tra Adjusted EBITDA e Ricavi core è pari al 59,3% rispetto a 58,7% al 31 dicembre 2018.
  • Il risultato operativo (EBIT) è pari a Euro 90,1 milioni superiore di Euro 6,0 milioni rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2018.
  • L'Utile Netto è di Euro 63,4 milioni, in aumento del 6,4% rispetto al 31 dicembre 2018.
  • Gli investimenti Operativi si sono attestati a Euro 35,3 milioni e si riferiscono al mantenimento dell'infrastruttura di rete ed a progetti di sviluppo.
  • Il Capitale Investito Netto è pari a Euro 193,7 milioni, con una Posizione Finanziaria Netta di Euro 9,5 milioni e un patrimonio netto di Euro 184,2 milioni.

RELAZIONE SULLA GESTIONE 2019

LINEE GENERALI ED ANDAMENTO GENERALE DELL'ECONOMIA3

In linea con quanto registrato per il 2018, nel 2019 la crescita globale è rimasta contenuta, attestandosi secondo le ultime stime OCSE disponibili attorno al 2,9%, che rappresenta il valore più basso dalla crisi finanziaria globale del 2008/2009 e in riduzione di 60 basis points rispetto al valore del 2018. Sull'attività economica, in rallentamento in quasi tutti i paesi, hanno continuato a pesare la debolezza del commercio mondiale e della produzione manifatturiera, conseguente anche alle dispute sui dazi tra Stati Uniti e Cina ed all'incertezza nelle prospettive connessa alle crescenti tensioni geopolitiche (es. Stati Uniti vs. Iran). Si registra peraltro negli ultimi mesi dell'anno, una progressiva ripresa degli scambi internazionali, che sembrano trarre beneficio dai segnali di attenuazione delle tensioni fra Stati Uniti e Cina conseguenti alla firma, a dicembre, di un primo accordo commerciale.

Negli Stati Uniti l'attuale ciclo espansivo, registrato come il più lungo della storia, è visto ora in rallentamento (crescita del PIL prevista in calo dal 2,9% nel 2018 al 2,3% nel 2019 e 2,0% nel 2020) anche a causa delle incertezze connesse alla politica dei dazi sulle importazioni ed alle tensioni commerciali. Benché la disoccupazione ai minimi storici e i salari in crescita abbiano supportato la crescita dei consumi, l'aumento del deficit pubblico conseguente ai forti stimoli fiscali del 2018, la riduzione della domanda estera e la pressione demografica stanno tuttavia portando ad un calo di investimenti e di fiducia nelle imprese e ad un rialzo dell'inflazione, che la Federal Reserve ha cercato di contrastare con i ripetuti tagli al costo del denaro operati nel corso del 2019.

Nell'Eurozona l'attività economica, sostenuta dalla domanda interna e in particolare dai consumi rafforzatisi grazie al buon andamento dell'occupazione, è stata tuttavia frenata dalla debolezza del settore manifatturiero, specialmente

3 OCSE, OECD Economic Outlook, novembre 2019; Banca d'Italia, Bollettino Economico 1 / 2020

in Germania, con il rischio di ripercussioni negative anche sulla crescita dei servizi, rimasta finora più solida. Nelle proiezioni dell'Eurosistema elaborate in dicembre, la crescita del PIL nel 2019 è stimata all'1,2%, mentre nel 2020 e 2021 si dovrebbe attestare rispettivamente all'1,1% e all'1,4%. Nel corso dell'anno si è ridimensionato il rischio di un'uscita disordinata del Regno Unito dalla UE, con la realizzazione della Brexit avvenuta il 31 gennaio 2020, a seguito della formalizzazione di un accordo di recesso. Sul fronte dei tassi, il Consiglio direttivo della BCE ha confermato nel corso dell'anno il proprio orientamento accomodante.

Il 2019 è stato caratterizzato da segnali di rallentamento della crescita anche da parte dei paesi emergenti, con il PIL della Cina atteso in crescita del 6,2%, 0,4 punti percentuali meno del 2018, quello dell'India in aumento del 5,8% (a fronte del 6,8% nel 2018) e quello della Russia che si prevede pari al 1,1%, in calo di 1,2 punti percentuali rispetto al valore dell'anno precedente.

Le quotazioni petrolifere sono aumentate nel corso degli ultimi tre mesi del 2019, con il Brent che ha chiuso il 2019 a circa \$66 al barile, supportate da un maggiore ottimismo dei mercati riguardo alle dispute sui dazi tra Stati Uniti e Cina e dall'intesa sul razionamento della produzione da parte dei paesi OPEC+.

Con riferimento all'andamento dei prezzi al consumo, gli Stati Uniti hanno registrato una crescita pari a circa il 2% mentre le altre principali economie avanzate sono state caratterizzate da valori inferiori, con previsione di inflazione sostanzialmente stabile nel lungo termine. In particolare, nell'area Euro i prezzi al consumo si sono mantenuti stabili intorno all'1,2% nel corso del 2019, con il calo della componente energetica controbilanciato dal rafforzamento dell'inflazione di fondo, sostenuta dai prezzi dei servizi. Coerentemente con la crescita moderata dell'attività economica, le più recenti previsioni dell'Eurosistema per il triennio 2020-2022 indicano un'inflazione contenuta, sebbene in leggera crescita, e comunque al di sotto dell'obiettivo di medio termine della BCE (2%), che ha quindi confermato a dicembre l'orientamento di politica monetaria accomodante adottato negli anni passati.

Nel mese di ottobre la FED ha ridotto, per la terza volta consecutiva nel corso del 2019, l'intervallo dei tassi di interesse negli Stati Uniti; analogamente ulteriori riduzioni sono state deliberate da altre banche centrali.

Per quanto riguarda l'Italia, l'attività economica, in lieve crescita nel terzo trimestre del 2019, ha subito una flessione congiunturale negli ultimi tre mesi dell'anno, con una crescita media per il 2019 che si è quindi attestata allo 0,2% (in riduzione rispetto allo 0,8% registrato nel 2018), risentendo soprattutto della debolezza del settore manifatturiero e della produzione energetica, oltre che dello scenario di rallentamento globale.

Le indagini condotte dall'Istat e dalla Banca d'Italia sottolineano un atteggiamento ancora cauto da parte delle imprese: le attese sull'evoluzione della domanda segnalano una timida espansione delle vendite e un miglioramento della domanda estera, cui però si contrappongono giudizi ancora sfavorevoli sulla situazione economica generale. I piani di investimento segnalano una modesta espansione nel breve termine, dopo il leggero calo degli ultimi due trimestri del 2019.

Nel 2019 l'inflazione è rimasta molto contenuta (0,5% nei dodici mesi, circa un punto percentuale in meno rispetto alla media della zona Euro), soprattutto per effetto dei prezzi dei beni energetici, mentre la componente di fondo si è leggermente rafforzata nei mesi autunnali. Nel 2020 e nel 2021 si prevede un aumento dei prezzi rispettivamente dello 0,6% e dello 0,7%.

Sul mercato del lavoro il numero di occupati è aumentato negli ultimi due trimestri del 2019 ed il tasso di disoccupazione ha registrato una flessione, attestandosi al 9,8% a fine anno (10,4% nel 2018). La crescita delle retribuzioni complessive si è lievemente indebolita negli ultimi mesi dell'anno, attestandosi allo 0,6%, ed è prevista stabile anche nei prossimi mesi, in attesa del rinnovo di alcuni rilevanti contratti del settore privato, scaduti alla fine del 2019.

Le condizioni di offerta del credito si confermano nel complesso positive, con un allentamento dei criteri di concessione dei prestiti da parte delle banche che ha portato ad un calo del costo del credito alle famiglie, in presenza di una domanda ancora solida. Il credito alle imprese si è leggermente contratto, in linea con la debolezza della domanda. Il flusso di nuovi crediti deteriorati rimane contenuto, nonostante la fase ciclica sfavorevole.

In presenza di condizioni monetarie e finanziarie ancora molto accomodanti, le proiezioni per l'economia italiana indicano per il 2020 un'espansione del PIL dello 0,5% nel 2020, dello 0,9% nel 2021 e dell'1,1% nel 2022, con l'attività economica sostenuta dalla graduale ripresa degli scambi internazionali e dalla domanda interna, anche per effetto delle misure di sostegno al reddito varate dal Governo e dalla moderata crescita dell'occupazione.

I primi mesi del 2020 hanno registrato la diffusione, a partire dalla Cina e successivamente su scala mondiale, del virus Covid-19. Anche l'Unione Europea, ed in particolare l'Italia, sono state severamente colpite dal contagio, con crescente preoccupazione per la salute dei cittadini e per le inevitabili ricadute sull'economia globale. I valori prospettici citati in questo paragrafo non tengono conto dei potenziali impatti derivanti dalla diffusione di tale virus.

Mercato di riferimento

Rai Way è un operatore leader nel mercato italiano delle infrastrutture di trasmissione radiotelevisiva. Nel mercato dell'emittenza televisiva le principali piattaforme di trasmissione televisiva sono costituite da:

  • DTT (Digital Terrestrial Television, sia in chiaro, sia pay tv),
  • DTH (satellitare),
  • IPTV (internet),
  • TV via cavo.

Rispetto ad altri paesi dell'Europa occidentale, l'Italia è caratterizzata da una diffusione di gran lunga maggiore della piattaforma DTT. Negli altri paesi, la minore diffusione della piattaforma DTT è correlata alla più ampia e competitiva presenza della piattaforma satellitare (es. Regno Unito e Germania), cavo (es. Germania) e IPTV (es. Francia). Il solido posizionamento del DTT nello scenario dell'emittenza televisiva italiana è ulteriormente sostenuto dall'assenza della TV via cavo (i soggetti in grado di erogare servizi televisivi via cavo rappresentano normalmente, a livello europeo, i concorrenti più forti sul mercato sia della televisione sia della banda larga) e da una penetrazione ridotta della IPTV.

Con riferimento alla piattaforma DTT, si segnala che in Italia è previsto l'adozione del nuovo standard DVB-T2 nel 2022.

Per quanto riguarda il mercato italiano radiofonico, i programmi sono trasmessi nel formato analogico e digitale (DAB - Digital Audio Broadcasting) e non è prevista una scadenza per lo spegnimento del segnale analogico, in linea con molti altri paesi europei.

Grazie alle caratteristiche della rete di cui è dotata, Rai Way offre anche alla propria clientela servizi di tower rental. In tale ambito la Società opera nel settore delle torri per le telecomunicazioni, caratterizzato prevalentemente dalla presenza di due operatori indipendenti e dai portafogli di proprietà degli MNOs (Mobile Network Operators).

Rai Way sui mercati finanziari 4

Dopo un 2018 negativo, specie nell'ultimo trimestre, il 2019 è stato un anno di crescita per i mercati finanziari internazionali. Le performance positive sono state favorite anche dal proseguimento delle politiche accomodanti della BCE e delle altre banche centrali, atte anche a compensare le tensioni geopolitiche e commerciali e il rallentamento della crescita a livello globale.

Il listino italiano ha beneficiato anche di un calo dello spread grazie a una minore percezione del rischio paese. Nel 2019 l'indice FTSE Italia All Share ha segnato una crescita del 27,2%. Il listino Mid Cap ha registrato un miglioramento del 18,3%, trainato anche dalla riforma dei piani di individuali di risparmio (PIR) ( ), che ha reso i titoli delle small e mid cap italiane più appetibili per gli investitori.

4 Elaborazione dati Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it)

Nel 2019 il valore delle azioni di Rai Way, quotate sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, ha registrato un aumento del 41,4% (46,5% incluso il valore dei dividendi distribuiti). La performance, decisamente superiore rispetto agli indici di riferimento, incorpora i risultati finanziari positivi della società, la favorevole accoglienza dell'accordo sul Refarming siglato con RAI a dicembre, l'impatto positivo dei tassi e i trend di consolidamento del settore TowerCo.

Di seguito i principali dati di mercato:

Principali dati di mercato

ISIN IT0005054967
Dati generali Numero azioni 272.000.000
Flottante 35,03%
Pr collocamento (19/11/2014) 2,95
Pr al 31/12/2018 4,335
Pr al 31/12/2019 6,13
Prezzo (Eur; %) Performance al 31/12/2019 vs. collocamento +107,80%
Performance al 31/12/2019 vs. 31/12/2018 +41,41%
Pr massimo (closing) nel 2019 6,34
Pr minimo (closing) nel 2019 4,255
Volumi ('000) Volumi medi nel 2019 101,000
Volumi massimi nel 2019 664.866
Volumi minimi nel 2019 5,777
Capitalizzazione al collocamento (19/11/2014) 802,4
Capitalizzazione Capitalizzazione al 31/12/2018 1.179,1
(Mln Eur) Capitalizzazione al 31/12/2019 1.667,4

Assetto societario

Durante l'esercizio 2019, la percentuale del capitale sociale di Rai Way detenuta rispettivamente da Rai-Radiotelevisione italiana Spa e dal mercato è rimasta stabile.

Andamento commerciale

Nel 2019 le iniziative commerciali di Rai Way si sono focalizzate, in continuità con gli anni passati, sul supporto al cliente principale Rai e sull'analisi e scouting di nuovi mercati potenziali, in un'ottica di ampliamento dei servizi e di diversificazione dell'offerta.

In relazione al primo profilo, si evidenzia che il contratto di servizio sottoscritto da Rai e Rai Way nel 2014, prevede, oltre ai servizi base di diffusione e trasmissione, l'eventuale fornitura di servizi addizionali (cosiddetti servizi evolutivi) che, al manifestarsi di nuove esigenze del cliente, le parti possano negoziare secondo una procedura concordata, .

Nel corso del 2019 sono state definite, attraverso l'evoluzione della disciplina regolamentare di settore conseguente all'approvazione della Legge di Bilancio 2019, modalità e tempistiche per il rilascio della banda 700 MHz e per la transizione verso lo standard DVB-T2 entro giugno 2022 (processo di refarming) e, di conseguenza, i principali obblighi che Rai dovrà rispettare, unitamente alle previsioni del Contratto di Servizio RAI-Stato, in relazione alla nuova configurazione delle reti DTT.

A tal fine, a dicembre 2019 è stato sottoscritto un accordo con Rai per la progressiva realizzazione degli interventi sulla rete DTT richiesti dal processo di refarming, con conseguente rimodulazione di alcuni termini e condizioni dello stesso contratto di servizio. L'effetto a regime è quello di un incremento del corrispettivo del Contratto Rai – Rai Way che riflette una configurazione di rete, in termini di apparati, più estesa e più avanzata tecnologicamente rispetto all'attuale, sempre basata su oltre 2.000 siti.

Con riferimento ad ulteriori iniziative di interesse concretizzate nel corso del 2019, si segnalano i servizi per eventi sportivi ed istituzionali (servizi di contribuzione e servizi di codifica e trasporto in 4K), la sostituzione di collegamenti di trasmissione operanti nella banda di frequenze 3.695 MHz -3.800 MHz, l'estensione del servizio DAB+ attraverso la realizzazione di nuove postazioni per la copertura delle principali autostrade, l'avvio delle prime attivazioni di impianti in relazione al progetto di estensione della copertura dei MUX 2, 3 e 4.

Nel quadro delle iniziative avviate per favorire l'evoluzione e lo sviluppo dei servizi inclusi nel Contratto di Servizio si evidenzia la realizzazione per Rai, presso lo Stadio Olimpico di Roma, di un cosiddetto "hot spot" a qualità garantita, completamente progettato e sviluppato da Rai Way.

Il mercato dei servizi di Tower Rental, maggiore contributore ai ricavi da terzi, ha continuato a registrare anche nel 2019 la pressione dovuta alle azioni di ottimizzazione avviate dagli MNOs, rese necessarie anche dal contesto competitivo che è stato caratterizzato da diversi eventi, tra cui l'annuncio dell'accordo tra TIM (anche attraverso la sua società partecipata Inwit) e Vodafone per l'integrazione – inter alia - delle proprie infrastrutture passive.

Rai Way ha consolidato nel 2019 il percorso di crescita delle relazioni commerciali con le altre categorie di clientela avviato negli anni passati, con impatto positivo sul fatturato. In particolare, sono incrementate le postazioni ospitate da Rai Way sulla propria infrastruttura con riferimento ai clienti operanti nel mercato del Fixed Wired Access, agli operatori radiofonici e alla clientela corporate. Si segnala inoltre un incremento dei ricavi derivanti dal segmento dei servizi di Trasmissione.

Infine, si segnala che la Società, facendo leva sul pluriennale know-how maturato nella gestione delle reti e dei servizi broadcast, si conferma protagonista anche nell'ambito di iniziative di carattere innovativo, finalizzate ad individuare aree di business che possano valorizzare gli asset di Rai Way nel medio periodo e garantire il necessario supporto alla crescita (a tal proposito si rinvia al paragrafo "Ricerca e sviluppo").

Eventi della gestione

I principali eventi da segnalare sono:

  • in data 14 marzo 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio dell'esercizio 2018 che ha chiuso con un utile di Euro 59,7 milioni e la proposta della distribuzione di un dividendo di Euro 0,2196 per azione.
  • In data 25 marzo 2019 il dott. Raffaele Agrusti ha rassegnato per motivi personali le proprie dimissioni dalla carica di Amministratore, e quindi anche da Presidente del Consiglio di Amministrazione, con efficacia dal termine della successiva Assemblea.
  • In data 18 aprile 2019 l'Assemblea degli Azionisti di Rai Way ha tra l'altro:
    • approvato il bilancio dell'esercizio 2018 della Società e la distribuzione di un dividendo così come proposti dal Consiglio di Amministrazione;
    • approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di una nuova autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione deliberata il 28 aprile 2018 e ha espresso voto favorevole in merito alla Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione predisposta dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'Art.123-ter comma 6 del D. Lgs. n.58/1998;
    • integrato il Consiglio di Amministrazione con la nomina, con durata sino alla scadenza di quest'ultimo (ovvero sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019), del dott. Mario Orfeo, Amministratore non indipendente, che, nominato anche Presidente del Consiglio di Amministrazione, è subentrato al dimissionario dott. Raffaele Agrusti;
    • in data 10 dicembre 2019, la Società ha sottoscritto con la Controllante un accordo avente ad oggetto la modifica di alcuni termini e condizioni del Contratto di Servizio rispetto al quale le parti hanno rinunciato al diritto di disdetta al secondo settennio già previsto, producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino al 30 giugno 2028, ferma restando la possibile già prevista prosecuzione per un ulteriore settennio, salva disdetta.

Sicurezza e ambiente

Rai Way, nel confermare la propria attenzione per le tematiche, strettamente connesse alla propria attività, relative alla tutela dell'ambiente, della salute e sicurezza dei lavoratori ed al rispetto dei cittadini che vivono in prossimità delle aree occupate dai propri impianti, ha implementato un Sistema Integrato di Gestione Ambiente e Sicurezza, conforme ai requisiti previsti rispettivamente nell'ambito della normativa ISO 14001, per ciò che concerne l'ambiente e la popolazione e OHSAS 18001, per ciò che riguarda la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.

Come previsto dalle due normative, l'intero processo è stato sottoposto a sorveglianza nel corso del 2019 da Ente di Certificazione esterno e ne è stata confermata la validità con l'emissione dei nuovi certificati.

In particolare, la certificazione ISO 14001:2015 attesta la conformità del sistema di gestione ambientale di Rai Way ai requisiti previsti da tale norma, che, nella revisione 2015, oltre a confermare la credibilità acquisita negli anni, consolida il proprio ruolo di buona norma a supporto dello sviluppo sostenibile, tema oggi di forte attualità, ponendosi come obiettivo il raggiungimento di una forma di equilibrio tra ambiente, società ed economia.

La certificazione OHSAS 18001:2007 attesta invece la conformità del sistema di gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro ai requisiti previsti da tale normativa, con specifico riferimento alla "Progettazione e gestione delle reti e degli impianti per la trasmissione e la diffusione del segnale radiotelevisivo in Italia e all'estero".

Risultati dell'esercizio

L'esercizio 2019 si chiude con un utile netto di Euro 63,4 milioni, in aumento rispetto a quello del periodo precedente di Euro 3,8 milioni (+6,4%).

Il conto economico della Società per il periodo chiuso al 31 dicembre 2019 e per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è sinteticamente riassunto nella tabella di seguito riportata:

Conto economico

Conto Economico

(importi in milioni di euro; %) 2019 2018 PF Delta Var. %
Ricavi da Gruppo RAI 188,2 184,6 3,5 1,9%
Ricavi da terzi 33,2 33,1 0,1 0,4%
Ricavi Core 221,4 217,7 3,7 1,7%
Altri ricavi e proventi 0,9 0,1 0,8 N.M.
Costi per il personale (45,3) (45,4) 0,0 0,1%
Altri costi operativi (45,8) (44,8) (1,0) (2,3%)
Adjusted EBITDA 131,2 127,7 3,5 2,7%
EBITDA Margin 59,3% 58,7% 0,6% 1,0%
Adjustments (0,1) (1,2) 1,0 88,0%
EBITDA 131,1 126,6 4,5 3,6%
Ammortamenti (42,2) (42,0) (0,2) (0,4%)
Svalutazione Crediti (0,2) (0,3) 0,1 24,2%
Accantonamenti 1,5 (0,1) 1,5 N.M.
Risultato Operativo 90,1 84,1 6,0 7,1%
Oneri Finanziari Netti (1,3) (1,9) 0,6 32,8%
Utile Ante Imposte 88,8 82,3 6,6 8,0%
Imposte (25,5) (22,7) (2,8) (12,1%)
Utile Netto 63,4 59,5 3,8 6,4%
UTILE NETTO Margine 28,6% 27,3% 1,3% 4,6%

I Ricavi di Rai Way sono risultati pari a Euro 221,4 milioni, in aumento di Euro 3,7 milioni rispetto al periodo precedente (+1,7%).

Le attività svolte per il Gruppo Rai hanno dato luogo a ricavi pari a Euro 188,2 milioni, con un incremento dell'1,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; l'aumento di Euro 3,5 milioni è dovuto principalmente all'adeguamento del corrispettivo base al tasso d'inflazione e all'incremento del fatturato relativo ai nuovi servizi erogati a Rai (i cosiddetti "servizi evolutivi").

Relativamente ai rapporti commerciali con gli altri clienti, i ricavi da terzi sono pari a Euro 33,2 milioni in aumento di Euro 0,1 milioni rispetto al periodo precedente (+0,4%) prevalentemente per i positivi effetti economici degli accordi commerciali in essere con clienti Fixed Wireless Access Provider (FWAP), Media e Altri che compensano il trend in riduzione derivante da azioni di ottimizzazione delle reti poste in essere dal segmento di clientela MNO.

La voce Altri ricavi e proventi registra un incremento di Euro 0,8 milioni rispetto all'anno precedente determinato principalmente dalla vendita di un sito aziendale non più utilizzato per l'erogazione dei servizi.

La voce di conto economico Costi per il personale registra un consuntivo di Euro 45,3 milioni, sostanzialmente in linea con i valori dell'esercizio precedente. In particolare, si segnala un incremento del costo del personale capitalizzato, per effetto di una maggiore attività delle risorse interne impiegate in progetti d'investimento, che ha compensato l'aumento del costo del personale organico, derivante dal maggior numero di dipendenti medi, pari a 612 unità nel 2019, con un incremento di 11 unità rispetto al periodo precedente.

Gli altri costi operativi – che includono materiali di consumo e merci, costi per servizi e altri costi al netto degli oneri non ricorrenti – sono pari a Euro 45,8 milioni, con un incremento di Euro 1 milione rispetto al periodo precedente, determinato da maggiori costi per manutenzioni e utenze, comunque in parte bilanciato da minori costi per consulenze e per imposte locali.

Gli altri costi operativi non includono gli oneri non ricorrenti per le operazioni straordinarie che non sono compresi nel calcolo dell'Adjusted EBITDA.

L'Adjusted EBITDA è pari a Euro 131,2 milioni in aumento di Euro 3,5 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2018, con una marginalità pari al 59,3%.

L'EBITDA è pari ad Euro 131,1 milioni in aumento di Euro 4,5 milioni rispetto al valore dell'anno precedente, beneficiando anche di minori costi non ricorrenti per Euro 1,0 milioni, principalmente imputabili agli oneri connessi alle iniziative di incentivazione all'esodo di competenza del 2018.

Il risultato operativo, pari a Euro 90,1 milioni, registra un miglioramento di Euro 6,0 milioni rispetto al 2018, dovuto anche al rilascio di alcuni fondi per Euro 1,5 milioni. Si segnala che la voce ammortamenti include l'impatto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 valorizzato in Euro 8,8 milioni.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria si registra un saldo di Euro 1,3 milioni con un miglioramento di Euro 0,6 milioni rispetto al periodo precedente per effetto principalmente di minori interessi passivi vs. banche derivanti dal rimborso anticipato integrale di una linea di finanziamento "amortizing" nel secondo semestre del 2018. Si segnala che la voce include l'impatto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 valorizzato in Euro 0,6 milioni nel 2019.

L'utile netto è pari ad Euro 63,4 milioni con un incremento di Euro 3,8 milioni rispetto allo stesso periodo del 2018.

Investimenti Operativi

Nel corso del 2019 sono stati realizzati Investimenti Operativi per Euro 35,3 milioni (Euro 27,0 milioni nello stesso periodo del 2018), di cui Euro 18,1 milioni riferiti al mantenimento dell'infrastruttura di rete della Società (Euro 19,4 milioni nello stesso periodo del 2018) e Euro 17,2 milioni relativi allo sviluppo di nuove iniziative commerciali, in forte aumento rispetto all'esercizio precedente (Euro 9,6 milioni).

La voce non include gli incrementi in immobilizzazioni finanziarie e diritti d'uso per leasing.

Investimenti Operativi
(importi in milioni di euro; %) 2019 2018 Delta Var. %
Investimenti di Mantenimento 18,1 19,4 (1,3) (6,6%)
Investimenti di Sviluppo 17,2 7,6 9,6 126,3%
Totale Investimenti operativi 35,3 27,0 8,3 30,8%

Gli investimenti di mantenimento più rilevanti hanno riguardato, in continuità con l'esercizio precedente, il rinnovo di apparati trasmissivi e di apparati radianti per il servizio radiofonico, al fine di garantire i più elevati livelli di affidabilità e disponibilità del servizio; sono anche proseguiti gli investimenti per il potenziamento e il miglioramento della rete di controllo IP nonché per la virtualizzazione dei sistemi di gestione per soddisfare tutte le esigenze di connettività tra gli apparati, i sistemi e gli utenti. Gli investimenti di sviluppo hanno riguardato prevalentemente l'estensione delle reti per il servizio di diffusione digitale televisiva terrestre, la sostituzione di collegamenti di trasmissione operanti nella banda di frequenze 3695 MHz -3800 MHz e l'estensione del servizio DAB+ con la realizzazione di nuove postazioni per la copertura delle principali autostrade.

Situazione patrimoniale

(importi in milioni di euro; %) 2019 2018 Delta Var. %
Immobilizzazioni 229,4 194,2 35,3 18,2%
Capitale Circolante Netto (8,0) (1,2) (6,8) (576,1%)
Fondi (27,7) (28,7) 1,1 3,8%
CAPITALE INVESTITO NETTO 193,7 164,3 29,5 18,0%
Patrimonio Netto 184,2 180,8 3,4 1,9%
Posizione Finanziara Netta (*) 9,5 (16,6) 26,1 157,7%
TOTALE COPERTURE 193,7 164,3 29,5 18,0%

(*) In questa rappresentazione la Posizione Finanziaria Netta è espressa con il segno opposto alla tabella riportata in Nota illustrativa ‐ Attività e passività finanziaria correnti e non correnti (nota 20).

Il Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2019 è pari a Euro 193,7 milioni. Tra le immobilizzazioni sono classificati anche i diritti d'uso per leasing in applicazione del principio contabile IFRS16 per un valore di Euro 32,6 milioni non presente nel 2018; tale valore, non presente nel 2018, ha determinato un incremento delle immobilizzazioni complessive. Il capitale circolante netto evidenzia una riduzione per effetto del miglioramento della situazione creditizia nei confronti di terzi. La Posizione Finanziaria Netta è di Euro 9,5 milioni ed include le passività finanziarie per il leasing in applicazione del principio contabile IFRS16 per un valore di Euro 39,5 milioni. A meno di tale effetto contabile la Posizione Finanziaria Netta risulta in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto della generazione di cassa positiva determinata dalla gestione operativa; si rinvia al paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti" per ulteriori dettagli (nota 20).

Risorse Umane e Organizzazione

L'organico di Rai Way al 31 dicembre 2019 è pari a 579 unità a tempo indeterminato: 23 dirigenti, 163 Quadri, 380 tecnici ed impiegati e 13 operai. Alle suddette unità ne vanno aggiunte 12 con contatto a tempo determinato e 24 con contratti di apprendistato. Si allega una tabella contenente alcuni dettagli relativi alla composizione, all'età e ai titoli di studio del personale in servizio.

Dirigenti Funzionari Impiegati e tecnici Operai
Anni 2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019
Uomini
(valore
medio annuo)
18 16 17 118 115 127 336 345 349 31 22 13
Donne
(valore
medio annuo)
6 5 5 23 24 24 75 79 82 0 0 0
Età media 51 52 52 52 52 51 43 44 42 56 57 60
Anzianità
lavorativa
16 16 17 25 25 23 13 16 12 29 26 33
Laureati (%) 96 95 96 41 41 40 21 22 24 0 0 0
D iplo mati (%) 4 5 4 59 59 60 77 75 73 74 78 69
Licenza
M edia (%)
0 0 0 0 0 0 2 3 3 26 22 31

Nel 2019, le linee di azione HR sono state declinate come segue, in un quadro strategico di valorizzazione del capitale umano e di orientamento allo sviluppo di modelli di leadership aperti e collaborativi, supportati dall'ulteriore accento sui percorsi formativi in modalità digital e sullo sviluppo di modelli di virtual organization, quali fattori abilitanti per la crescita aziendale e la sostenibilità dei risultati:

  • salvaguardia del dimensionamento ottimale e coerente del perimetro della forza lavoro;
  • sviluppo del modello organizzativo societario in funzione del presidio delle sfide tecnologiche e di business in atto, nella cornice dello scenario competitivo;
  • costante valorizzazione di risultati e comportamenti espressi dal personale, arricchita con strumenti per la conciliazione con le esigenze di benessere dei lavoratori;
  • implementazione di soluzioni organizzative di smart working ed opzioni di work-life balance;
  • attivazione di percorsi coerenti con le principali best practice in ambito HR in termini di strategia dei talenti, on-boarding, retribuzione & benefit;
  • investimento qualificato nella formazione sia tecnica che manageriale;
  • percorso continuo di relazioni industriali in sede nazionale e locale, per ricercare soluzioni adeguate e condivise, che si è tradotto, peraltro, nell'accordo sulla disciplina di un premio di risultato in favore del personale societario;
  • apertura alla dimensione sociale d'impresa, mediante l'integrazione ed il rafforzamento dei percorsi con le università, finalizzati a favorire esperienze mirate di tirocinio ed alternanza.

In via ulteriore, la Società ha avviato un progetto di ricognizione e redesign evolutivo dei processi aziendali rilevanti in funzione della digital transformation e del modello di gestione delle fonti interne, nell'ottica della razionalizzazione del sistema complessivo di riferimento e della semplificazione delle attività nonché della costante attenzione ai profili di innovazione, di compliance e di prevenzione/gestione dei rischi aziendali.

In termini generali, il sistema di remunerazione e di incentivi di Rai Way è stato volto a riflettere e a sostenere la coerenza ed equità sul piano organizzativo societario e la valorizzazione del merito in termini di apprezzamento dei risultati raggiunti e delle performance qualitative e della competitività rispetto alle migliori pratiche di mercato.

Con riferimento al management strategico, elementi cardine della politica di remunerazione sono stati la correlazione con le strategie ed i principi aziendali, la selettività dei beneficiari e la coerenza interna rispetto alle posizioni, agli ambiti di responsabilità ed ai ruoli svolti, la competitività con i livelli retributivi espressi dal mercato esterno nonché l'aderenza al perimetro regolamentare e riferimento alle migliori prassi di mercato.

Le direttrici di confronto attivate con le OO.SS. nel corso del 2019 hanno condotto alla sottoscrizione di importanti accordi a livello nazionale. Particolare rilevanza è assunta dall'intesa sul premio di risultato aziendale per il triennio 2019- 2021 che consentirà, per la prima volta, al personale non dirigente della Società di fruire di un incentivo economico collettivo connesso ai risultati di Rai Way, in grado di tendere ad obiettivi basati sulle specificità tecnicoproduttive e di posizionamento competitivo della Società. Al raggiungimento di parametri di redditività si innesta l'ulteriore aspetto innovativo dell'accordo, che valorizza l'incremento delle ore di formazione fruite dal personale in modalità digital. All'interno di tale accordo sono previsti meccanismi dedicati al welfare aziendale mediante erogazione di fringe benefit. E' stata inoltre raggiunta l'intesa che garantisce l'osmosi delle conoscenze tecniche del personale oltre ad una valorizzazione del lavoro svolto internamente dalle risorse alle dirette dipendenze di Rai Way. L'Accordo, di durata triennale, si connota come importante strumento di flessibilità organizzativa funzionale a garantire la maggiore efficienza ed efficacia di tutte le attività connesse all'estensione ed al rinnovo delle reti digitali nonché a progetti a valenza nazionale o macroregionale con connotati straordinari e specialistici rispetto agli ordinari livelli manutentivi.

Si segnala che Rai Way nel corso del 2019 ha rinnovato la certificazione ISO9001:2015 per l' erogazione di servizi di progettazione di impianti e reti per la diffusione e trasmissione del segnale radiotelevisivo, per l'erogazione di servizi di coordinamento e pianificazione delle attività di manutenzione ordinaria di impianti e reti per la trasmissione e diffusione del segnale radiotelevisivo nonché per la fornitura di infrastrutture e servizi di rete per gli operatori di telecomunicazioni.

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Rai Way ha inoltre confermato la certificazione Top Employers Italia, quale Employer of Choice, a consolidamento di un percorso di attenzione e di sviluppo in chiave innovativa delle politiche e dei processi HR che attesta ancora una volta la capacità della Società di implementare le migliori condizioni di lavoro, conciliando istanze di competitività e di benessere dell'organizzazione.

Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società

Il perseguimento della mission aziendale nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società sono influenzati da vari potenziali fattori di rischio e incertezze. Di seguito sono riportate sinteticamente le principali fonti di rischio e incertezza.

Fattori di rischio relativi alla Società

Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi della Società nei confronti di un numero limitato di clienti

In ragione della concentrazione della clientela della Società, eventuali problematiche nei rapporti commerciali con i principali clienti potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

I principali clienti sono rappresentati da Rai e dai principali MNOs (Mobile Network Operator) in Italia con i quali la Società sottoscrive contratti quadro di servizi di tower rental aventi una durata generalmente di sei anni con l'impegno a non dismettere un numero predeterminato di postazioni per un periodo triennale. Si segnala che non vi è certezza né della continuazione dei predetti rapporti, né di un eventuale loro rinnovo alla scadenza naturale. Inoltre, anche in caso di continuazione e/o di rinnovo, non vi è certezza che la Società sia in grado di mantenere inalterato il fatturato e/o le condizioni contrattuali ad oggi vigenti.

In aggiunta a quanto precede, quale conseguenza della concentrazione dei ricavi, la Società è altresì esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni.

L'eventuale interruzione dei rapporti con i principali clienti, la riduzione del numero delle postazioni, l'incapacità di rinnovare i contratti esistenti alla loro scadenza ovvero l'eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali potrebbero comportare effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi connessi al Contratto di Servizio

In considerazione della rilevanza del Contratto di Servizio con Rai ai fini dei ricavi della Società, la stessa potrebbe subire effetti negativi sulla propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria in caso di eventuale cessazione anticipata – anche parziale - del contratto citato, di eventuale mancato rispetto dei livelli di servizio contrattuali ivi previsti nonché di eventuali incrementi significativi dei costi di produzione (anche a seguito di provvedimenti delle autorità competenti) che non siano riassorbiti da un aumento del corrispettivo dovuto da Rai.

Rischi connessi alla decadenza e al rinnovo della concessione di Rai

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2017, Rai è stata designata quale concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale per il decennio dal 30 aprile 2017 al 30 aprile 2027.

Il rinnovo della concessione è avvenuto nel rispetto dell'articolo 9 della legge 26 ottobre 2016, n.198 (cd Legge editoria) che, modificando l'articolo 49 del D.Lgs. 31 luglio 2005, n.177, recante Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, ha prescritto una nuova procedura per l'affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. Il venire meno del rapporto concessorio tra lo Stato e Rai, un rinnovo secondo termini differenti da quelle attualmente in essere o il mancato rinnovo a scadenza potrebbe comportare effetti negativi rilevanti sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Esiste infatti un collegamento tra il rapporto contrattuale tra Stato e Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e la Società. Conseguentemente, il primo ha effetti sul secondo. Ai sensi del Contratto di Servizio Rai – Rai Way, la decadenza e/o il mancato rinnovo della concessione costituisce un evento modificativo istituzionale che legittima Rai a recedere dallo stesso, con un preavviso pari a dodici mesi.

Rischi connessi alla sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio tra Rai e il Ministero

Nella seduta del 22 dicembre 2017 il Consiglio dei Ministri ha deliberato in via definitiva lo schema di Contratto nazionale di servizio tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e la Rai per il periodo 2018 – 2022, a seguito dell'espressione avvenuta in data 19 dicembre 2017 del prescritto parere da parte della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il Consiglio di amministrazione di Rai ha approvato il testo del Contratto di servizio in data 11 gennaio 2018 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 7 marzo 2018.

Persiste comunque un'incertezza sulle prescrizioni tecniche relative all'erogazione del Servizio Pubblico.

Rischi connessi alla titolarità e/o alle potenziali modifiche delle Frequenze in capo ai clienti Broadcaster

La Società non è, né è mai stata prima d'ora, titolare di Frequenze, la cui assegnazione viene invece effettuata di norma in capo ai suoi clienti definiti Broadcaster, categoria che include anche operatori di rete e player radiotelevisivi nazionali e locali, tra i quali rientra Rai. La perdita della titolarità delle Frequenze da parte dei clienti Broadcaster, in tutto o in parte, e/o la modifica delle Frequenze assegnate ai Broadcaster anche a seguito del previsto processo di destinazione dei diritti d'uso di frequenze della banda 694-790 MHz, ad oggi utilizzati dai Broadcaster, a servizi di comunicazione elettronica in larga banda mobili terrestri bidirezionali e al conseguente ridisegno complessivo dell'utilizzo dello spettro frequenziale da parte dei Broadcaster nazionali e locali, potrebbe tradursi in una perdita di clientela per la Società o nella ridefinizione del perimetro dei servizi prestati alla clientela, con effetti negativi sui suoi ricavi, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria anche per effetto di possibili incrementi dei costi e degli investimenti che la Società potrebbe essere tenuta a sostenere.

Con riferimento a Rai, esiste un collegamento tra la titolarità delle frequenze in capo a Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e Rai Way. Conseguentemente, il venire meno o una modifica alla titolarità delle frequenze ha effetti sul citato rapporto contrattuale. Ai sensi del Contratto di Servizio, la revoca della disponibilità di uno e/o più frequenze (MUX), costituisce un evento modificativo istituzionale che legittima Rai a recedere dallo stesso anche in parte, con un preavviso pari a dodici mesi.

In relazione allo scenario prospettato dalle leggi di bilancio 2018 e 2019 e dalla Delibera AGCOM n. 39/19/CONS, si evidenzia peraltro che gli impatti di un possibile recesso anche parziale da parte di Rai dal Contratto di Servizio potrebbero essere limitati dagli effetti derivanti da nuovi servizi da prestarsi a favore di Rai in relazione alle attività di riconfigurazione della rete conseguenti al suddetto processo.

Si segnala che nel mese di dicembre Rai e Rai Way hanno siglato un accordo per la realizzazione dei progressivi interventi sulla rete DTT richiesti dal processo di refarming, con conseguente rimodulazione di alcuni termini e condizioni del Contratto di Servizio. In particolare i corrispettivi in favore di Rai Way previsti dal Contratto di Servizio, a partire dal 1 luglio 2021, saranno incrementati per riflettere una configurazione di rete più estesa rispetto all'attuale in termini di apparati In uno scenario che assume la realizzazione e gestione da parte di Rai Way di tre MUX per RAI.

Si evidenzia che all'esito dell'attribuzione dei nuovi diritti d'uso delle frequenze, RAI è risultata ad oggi assegnataria di due MUX nonché della capacità trasmissiva corrispondente a 0,5 MUX senza specificazione di frequenza. La Legge di Bilancio 2019 ha, inoltre, previsto la possibilità di aggiudicazione tramite asta non competitiva di quattro ulteriori blocchi di capacità trasmissiva corrispondenti a 0,5 MUX ciascuno che, qualora RAI intenda partecipare e ne risulti assegnataria, porterebbe alla titolarità in capo a RAI di tre MUX. Nell'ipotesi in cui RAI non consegua la disponibilità del terzo MUX1 e Rai Way ne gestisca di conseguenza due post-refarming, l'incremento citato del corrispettivo previsto a partire dal 1 luglio 2021 sarà ridotto di Euro 6,0 milioni con un impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società.

Rischi connessi alla struttura contrattuale e amministrativa dei Siti

In considerazione della rilevanza delle infrastrutture di rete di Rai Way ai fini della sua attività, avvenimenti avversi che affliggano le stesse potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

In particolare, tra i potenziali rischi afferenti al complesso delle disposizioni negoziali ed amministrative relative ai Siti, si menzionano il rischio che gli accordi per l'utilizzo dei siti (diversi da quelli in piena proprietà di Rai Way) sui quali insistono le infrastrutture non vengano rinnovati, con conseguente obbligo della Società di riduzione in pristino dello stato del terreno su cui i medesimi insistono, ovvero il rischio che gli eventuali rinnovi non siano ottenuti a condizioni almeno analoghe a quelle in essere alla data di chiusura del bilancio, con conseguenti effetti negativi sulla redditività della gestione dei siti stessi e conseguentemente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Inoltre, tenuto conto della rilevanza del patrimonio immobiliare della Società, la modifica o l'introduzione di nuove tasse o imposte incidenti sul medesimo potrebbe avere un impatto rilevante sugli oneri fiscali della Società.

Rischi connessi all'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai

La Società appartiene al Gruppo Rai ed è sottoposta all'attività di direzione e coordinamento da parte della Capogruppo ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile. Fermo restando quanto precede, la Società è in grado di operare in condizioni di autonomia gestionale, in misura adeguata allo status di Società quotata e nel rispetto della migliore prassi seguita da emittenti quotati e comunque delle regole di corretto funzionamento del mercato, generando ricavi dalla propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse umane e finanziarie proprie. In particolare, l'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai è realizzata con le modalità descritte dal Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla Data di Avvio delle Negoziazioni (19 novembre 2014) e che si propone di contemperare - da un lato - l'esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa all'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai e - dall'altro lato - lo status di Società quotata di Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l'autonomia gestionale e finanziaria di quest'ultima.

In particolare, l'attività di direzione e coordinamento da parte di Rai non ha carattere generale e si svolge esclusivamente per il tramite delle seguenti attività: (i) l'elaborazione da parte di Rai di taluni atti di indirizzo generale, finalizzati a coordinare - per quanto possibile e in osservanza delle rispettive esigenze - le principali linee guida della gestione di Rai e di Rai Way; (ii) l'obbligo di Rai Way di informare preventivamente la Capogruppo prima dell'approvazione o dell'esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di gestione e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all'interno di Rai Way, che sono ritenuti di particolare significatività e rilevanza avuto riguardo alle linee strategiche e alla pianificazione della gestione del Gruppo Rai; (iii) la comunicazione a Rai, da parte della Società, delle informazioni necessarie o utili ai fini dell'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento.

Non sono, in ogni caso, previsti poteri di veto della Capogruppo in merito al compimento di operazioni straordinarie da parte di Rai Way e all'assunzione/licenziamento di dirigenti da parte della Società, cui spetterà in via esclusiva ogni potere decisionale in materia di nomine, assunzioni e percorsi di carriera.

Rischi connessi ai poteri dello Stato italiano (c.d. golden powers)

L'assunzione di determinate delibere societarie da parte della Società ovvero l'acquisto di determinate partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo della Società da parte di soggetti esterni all'Unione Europea potrebbero essere limitati dai poteri speciali dello Stato (c.d. golden powers) previsti dal D.L. 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni in Legge 11 maggio 2012, n. 56, che disciplina i poteri speciali dello Stato inerenti, inter alia, gli attivi strategici nel settore delle comunicazioni, come individuati dall'art. 3 del D.P.R. 25 marzo 2014, n. 85.

Rischi connessi all'incapacità della Società di attuare la propria strategia o di esito dell'implementazione delle attività non in linea con le aspettative

Nel caso in cui la Società non fosse in grado di attuare con successo una o più delle proprie strategie potrebbero verificarsi effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.

Inoltre a causa della dinamicità del contesto in cui la società opera, dei vincoli normativi applicabili, dell'incertezza su scenari esogeni, della complessità del business di riferimento - anche con riferimento ad aspetti infrastrutturali e tecnologici - le attività poste in essere dalla società potrebbero determinare esiti non in linea con le aspettative, determinando impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società.

Rischi legati al personale chiave

Il venire meno del rapporto tra Rai Way e il proprio personale chiave potrebbe avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

I risultati conseguiti da Rai Way dipendono anche dal contributo di alcuni soggetti che rivestono ruoli rilevanti all'interno della Società medesima che hanno avuto - in taluni casi - un ruolo determinante per il suo sviluppo fin dalla sua costituzione. Si precisa che alla data di chiusura del bilancio, tutte le figure ritenute "chiave" relativamente a quanto precedentemente esposto sono legate alla Società con contratto a tempo indeterminato.

Rischi relativi al contratto di licenza del segno "Rai Way"

L'utilizzo del segno "Rai Way" da parte della Società è direttamente correlato alla permanenza in vigore del Contratto di Cessione e Licenza Marchio sottoscritto con Rai.

Per quanto, avuto riguardo alla particolare natura dell'attività sociale svolta, il segno "Rai Way" non assuma una specifica rilevanza al fine di identificare un prodotto o un servizio, si segnala che in caso di cessazione, a qualsiasi titolo, del Contratto di Cessione e Licenza Marchio, il diritto della Società di utilizzare il segno "Rai Way" verrebbe meno e, pertanto, la stessa sarebbe tenuta a cessarne l'utilizzo e a modificare la propria denominazione sociale.

Rischi connessi ai rapporti con parti correlate

La Società ha intrattenuto, e intrattiene, rapporti di natura commerciale e finanziaria con parti correlate e, in particolare, con Rai. Tali rapporti hanno consentito e consentono, a seconda dei casi, l'acquisizione di vantaggi originati dall'uso di servizi e competenze comuni, dall'esercizio di sinergie di Gruppo e dall'applicazione di politiche unitarie nel campo finanziario e, a giudizio della Società, prevedono condizioni in linea con quelle di mercato. Cionondimeno, non vi è certezza che, ove le suddette operazioni fossero state concluse con parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, alle medesime condizioni e con le stesse modalità.

Rischi legati all'esistenza di covenant, anche finanziari, previsti dal Contratto di Finanziamento

Il Contratto di Finanziamento sottoscritto il 15 ottobre 2014 tra la Società e Mediobanca, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo e UBI Banca prevede impegni generali e covenant della Società, di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per finanziamenti di importo e natura similari, potrebbero limitarne l'operatività. Per ulteriori approfondimenti, si rinvia al paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti" della Nota illustrativa.

Rischi legati a procedimenti giudiziari e amministrativi e alla possibile inadeguatezza del fondo rischi e oneri della Società

Alla data di chiusura del bilancio, la Società considera adeguati i fondi appostati in bilancio anche in relazione ad eventuali soccombenze nei principali giudizi di cui è parte; tuttavia l'esito di tali eventuali soccombenze potrebbe differire rispetto alle attese con possibili impatti sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati alla non contendibilità della Società

Tenuto conto della partecipazione posseduta dall'azionista di controllo Rai e del quadro normativo nel quale si colloca, la Società non è contendibile.

Fattori di rischio connessi al settore in cui la Società opera

Rischi connessi al rilascio di autorizzazioni amministrative e/o alla revoca delle stesse

Il mancato o ritardato ottenimento di autorizzazioni e permessi in favore della Società, il loro ritardato rilascio ovvero il rilascio di provvedimenti di accoglimento parziale rispetto a quanto richiesto, così come la loro successiva revoca, potrebbe comportare effetti negativi sull'operatività della Società e, conseguentemente, sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi agli effetti di disastri naturali o altri eventi di forza maggiore sulle infrastrutture

Il corretto funzionamento della Rete è essenziale per l'attività della Società e per la prestazione dei servizi erogati in favore dei propri clienti. Nonostante la Società ritenga di avere coperture assicurative adeguate a risarcire eventuali danni derivanti da disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, e abbia comunque in essere delle procedure operative da adottare qualora si dovessero verificare detti eventi, eventuali danneggiamenti parziali o totali delle torri della Società o, più in generale, dei suoi Siti, e delle sedi principali della Società, quali il Centro di Controllo e i centri regionali, conseguenti a disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, potrebbero ostacolare o, in alcuni casi, impedire la normale operatività della Società e la sua capacità di continuare a fornire i servizi ai propri clienti, con possibili effetti negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi all'interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e informatiche

Per prestare i propri servizi e, più in generale, per svolgere la propria attività, la Società fa affidamento su sofisticate infrastrutture tecnologiche ed informatiche, che per loro natura possono essere soggette a interruzioni o altri malfunzionamenti dovuti, fra l'altro, a disastri naturali, prolungate interruzioni nell'erogazione di energia elettrica, errori di processo, virus e malware, azioni di hacker o problematiche di salute e sicurezza (anche in relazione alla presenza di possibili epidemie o malattie) ovvero ancora inadempimenti dei fornitori. L'interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e informatiche potrebbe determinare effetti negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi alla conservazione e all'innovazione tecnologica della propria Rete

La capacità di Rai Way di mantenere un alto livello di servizi offerti dipende dalla sua abilità nel conservare un adeguato stato di funzionamento delle proprie infrastrutture, che richiedono rilevanti capitali e investimenti a lungo termine, inclusi quelli collegati ai rinnovamenti tecnologici, all'ottimizzazione o al miglioramento della propria Rete. La mancata conservazione della Rete di Rai Way o la mancata tempestiva innovazione tecnologica della stessa potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

La Società monitora costantemente lo stato di funzionamento della propria Rete, sviluppando progetti volti a migliorare il livello dei servizi e a innovare le infrastrutture sulla base delle tecnologie di volta in volta applicabili.

Rischi relativi all'evoluzione tecnologica

Il mercato di riferimento in cui opera Rai Way è caratterizzato da una costante evoluzione della tecnologia utilizzata per la trasmissione e la diffusione dei segnali televisivi e radiofonici, che comporta la necessità di: (i) un costante sviluppo di capacità idonee a comprendere velocemente e compiutamente le necessità dei propri clienti, onde evolvere tempestivamente la propria offerta servizi, anche nell'ottica di presentarsi sul mercato come un operatore con approccio full service; e di (ii) una formazione continuativa del proprio personale.

L'incapacità di Rai Way di individuare / sviluppare soluzioni tecnologiche adeguate ai mutamenti e alle future esigenze del mercato di riferimento potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati a un aumento della concorrenza

Aumenti significativi della concorrenza nei settori di attività in cui opera la Società – come ad esempio l'ingresso nel mercato del Tower Rental di player contraddistinti da dimensioni modeste e pricing aggressivo - potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati alla tutela ambientale e all'inquinamento elettromagnetico

La Società è soggetta a un'articolata regolamentazione a livello nazionale e comunitario a tutela dell'ambiente e della salute, il cui rispetto rappresenta, peraltro, una delle condizioni per l'ottenimento e il mantenimento delle licenze e delle concessioni all'installazione di apparati con emissioni elettromagnetiche. Eventuali violazioni della normativa ambientale applicabile potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Si sottolinea come la Società ponga particolare attenzione al rispetto della normativa vigente in materia di tutela ambientale e si impegni per essere costantemente adeguata alla stessa, come altresì attestato dalle certificazioni ISO14001:2015 del 2008 e OHSAS 18001:2007 del 2011.

Rischi legati al quadro normativo di riferimento in relazione all'attività svolta dai clienti di Rai Way

L'attività della Società e della sua clientela è soggetta a un'articolata regolamentazione a livello nazionale e comunitario, in particolare in materia amministrativa e ambientale, nell'ambito della quale assumono rilevanza anche numerosi requisiti normativi imposti dalle autorità competenti in capo ai suoi clienti, in virtù degli impatti indiretti che il mancato rispetto degli stessi, da parte dei clienti medesimi, potrebbe avere sull'attività di Rai Way. In particolare, le emittenti radio-televisive (c.d. clienti Broadcaster) e gli operatori di telefonia mobile ospitati dalla Società presso i propri Siti sono soggetti alla normativa volta alla tutela delle persone e dell'ambiente dall'esposizione a campi elettromagnetici.

Eventuali violazioni della normativa di riferimento da parte dei clienti di Rai Way potrebbero comportare sanzioni a carico degli stessi, che comprendono anche l'interruzione delle attività di trasmissione. Tali interruzioni potrebbero comportare effetti negativi sui ricavi della Società e, conseguentemente, sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi alla possibile contrazione di domanda di servizi da parte dei clienti

La Società offre prodotti e servizi integrati alla propria clientela con un approccio rivolto all'ospitalità full service, con l'obiettivo di presidiare, in funzione del modello operativo adottato, l'intera catena del valore dell'hosting – dalla pura locazione di apparati a tutti i servizi strumentali al funzionamento e al mantenimento degli stessi in Postazione. Un'eventuale contrazione di domanda dei servizi svolti da Rai Way da parte dei clienti, dovuta a fattori anche contingenti, potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi conseguenti a interruzioni del lavoro e scioperi

Nello svolgimento delle proprie attività, la Società è soggetta al rischio di scioperi, interruzioni o simili azioni da parte del proprio personale dipendente, in relazione a eventi o circostanze che potrebbero non afferire direttamente alla Società ma, più in generale, alla Capogruppo e al Gruppo Rai. Peraltro, con riguardo ai servizi prestati in favore di Rai, classificati come servizi pubblici essenziali, il diritto di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l'erogazione delle prestazioni indispensabili, anche in virtù di un accordo sindacale del 22 novembre 2001 inerente il personale dipendente del Gruppo Rai.

Eventuali prolungate adesioni di massa, da parte del personale dipendente, a scioperi o agitazioni potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati alle condizioni economiche globali

Un'eventuale riduzione della domanda dei servizi svolti da Rai Way da parte dei clienti legata ad eventuali crisi economiche e finanziarie potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Tale rischio potrebbe anche essere amplificato dalla diffusione del virus Covid-19, e in generale di epidemie e malattie, in Italia e nel mondo.

Rischi legati alla diffusione del virus Covid-19

La diffusione in Italia e nel mondo del virus Covid-19 potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società, anche in considerazione delle recenti misure restrittive divenute efficaci a seguito dell'adozione di specifici provvedimenti legislativi. Si segnala che il fatturato della Società è impattato in modo limitato dall'attività commerciale eseguita nel corso di ciascun esercizio. La Società monitora con attenzione ed in modo continuo l'evoluzione della diffusione del virus tenendo in considerazione le indicazioni impartite dal Governo italiano al fine di identificare le corrette azioni di mitigazione del rischio (sia interne all'azienda che esterne alla stessa) nonché per limitarne l'impatto sul business aziendale.

Rischi finanziari

In relazione ai rischi finanziari cui la Società potrebbe essere esposta nel suo complesso si specifica quanto segue:

• rischio di cambio: nel corso del 2019 il rischio di cambio non è stato significativo essendo l'attività prevalentemente focalizzata in ambito UE;

• rischio di tasso: nel corso del 2019 il rischio di tasso di interesse è stato principalmente originato dal contratto di finanziamento a medio termine stipulato con un pool di banche e relativo ad una linea di credito (c.d. revolving), di massimi Euro 25 milioni non utilizzati al 31 dicembre 2019.

• il rischio di liquidità è associato alla capacità della Società di soddisfare gli impegni derivanti principalmente, in determinati periodi dell'esercizio, dalle passività finanziarie e da quelle fiscali. La Società, per far fronte a tali impegni, ha mantenuto, come indicato nel punto precedente una linea di denaro caldo, denominata 'Revolving', con la finalità di essere utilizzata a sostegno del capitale circolante e per le generali necessità di cassa laddove necessario. A tal fine si segnala che la Società è, infatti, in grado di far fronte agli impegni finanziari grazie alla generazione della liquidità prodotta dall'attività operativa.

Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto illustrato nelle Note illustrative – paragrafo "Gestione dei Rischi finanziari".

Rischio di credito

In relazione al rischio di credito si specifica che la Società ha come clienti principali oltre alla Rai, enti della Pubblica Amministrazione, i principali gestori telefonici e diverse Società di broadcasting che provvedono regolarmente al pagamento delle proprie obbligazioni; tale situazione permette di affermare che non vi siano, al momento, particolari rischi connessi alla mancata esigibilità dei crediti oltre a quanto evidenziato nelle Note Illustrative – paragrafo "Gestione dei Rischi finanziari", cui si rimanda per un'analisi più approfondita.

Adempimenti in materia di privacy

La Società, che già nel 2018 si era adeguata alle disposizioni previste dal Regolamento UE 679/2016 in vigore dal 25 maggio 2018 e al correlato decreto attuativo del Governo italiano n. 101/2018, ha proseguito nel corso dell'esercizio con attività di presidio degli ambiti interessati dalle tematiche in materia di privacy.

Ricerca e sviluppo

L'attività di ricerca, sviluppo e innovazione di Rai Way, storicamente focalizzata principalmente nell'ambito media e broadcasting, da alcuni anni si è estesa anche ad altri settori del mondo delle telecomunicazioni, anche sulla spinta dell'avvento delle "disruptive technologies", che tendono ad innovare profondamente e fondere settori di mercato precedentemente distinti, generando nuovi rischi da affrontare ed opportunità da cogliere.

A tal fine, per rendere più strutturato, pervasivo ed efficace l'approccio all'innovazione, la Società si è dotata dalla fine del 2017 di una struttura ad hoc dedicata all'innovazione ed alla ricerca, per preparare l'azienda al cambiamento nel medio-lungo termine, con l'obiettivo di acquisire competenze tecnologiche ed incubare nuove idee in progetti innovativi, al fine di sviluppare nuovi servizi e capacità di business, processi, modelli organizzativi e di business al fine di posizionare in modo adeguato la Società anche in relazione alle nuove sfide dei prossimi anni.

Per quanto riguarda le iniziative più significative del 2019, proseguono con la supervisione del MISE, all'interno dell'aggregazione TIM, Fastweb e Huawei, le attività di sperimentazione della tecnologia 5G nella banda 3,7-3,8 GHz nelle aree di Bari e Matera, che consistono nello sviluppo e presentazione finale al MISE di alcuni "use case" come la contribuzione televisiva e i servizi di monitoraggio e controllo delle gru del porto di Bari impiegando la rete 5G ed altre tecnologie innovative (quali i sistemi di ripresa e riproduzione video 360°, sistemi di Virtual/Augmented reality, sistemi di riconoscimento immagini mediante "artificial intelligence"), al fine di dare un contributo concreto allo sviluppo della domanda dei servizi digitali innovativi.

Nel 2019 Rai Way ha inoltre avviato un Proof of Concept con l'obiettivo di sperimentare servizi digitali di varia tipologia (contribuzione video, IoT) avvalendosi di core network virtualizzate con funzioni di "network slicing" che garantiscono requisiti di accessibilità, capacità e disponibilità su una rete mobile.

La Società, in accordo con primari operatori di settore, ha continuato le attività di sperimentazione in campo relative ad un progetto droni BVLoS (Beyond Visual Line of Sight). Il progetto ha lo scopo di valutare la possibilità di realizzare una infrastruttura logistica e radio per il volo di droni in BVLoS (Beyond Visual Line of Sight o fuori vista) sui siti di diffusione Rai Way, a tal fine analizzando tecnologie e servizi innovativi in questo ambito, a partire dai droni di tipo VTOL (Vertical takeoff and Landing) ad elevata autonomia di volo e dalle tecnologie radio innovative terrestri ad alte prestazioni per il comando e controllo dei droni fuori vista.

Rapporti con le Società del Gruppo Rai

Si specifica che con la controllante Rai - Radiotelevisione Italiana sono stati intrattenuti rapporti di natura commerciale e finanziaria; con le altre Società del Gruppo Rai sono stati intrattenuti esclusivamente rapporti di natura commerciale. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo "Transazioni con Parti Correlate" delle Note illustrative.

Rapporti con Parti correlate

Il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate", per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018, sono stati esposti nel paragrafo "Transazioni con Parti Correlate" (nota 41).

Azioni proprie

La Società non possiede azioni proprie o azioni della Controllante, e non ne ha acquistate o alienate, né in proprio, né per il tramite di Società fiduciaria o per interposta persona.

Eventi successivi al 31 dicembre 2019 (nota 40)

Si segnala che i primi mesi del 2020 hanno registrato la diffusione in Italia del virus Covid-19. Per maggiori informazioni si rinvia ai paragrafi "Linee generali ed andamento dell'economia" e "Fattori di rischio connessi in cui la Società opera".

In data 12 marzo il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad approvare il piano industriale per gli anni 2020-2023.

Evoluzione prevedibile della gestione

In coerenza con l'evoluzione delle iniziative strategiche ipotizzata nel Piano Industriale, nel 2020 il trend di ricavi in crescita sarà accompagnata da un leggero aumento dei costi operativi collegato principalmente all'implementazione di nuovi servizi, i cui benefici saranno evidenti negli anni successivi.

In particolare, la Società prevede:

  • un'ulteriore crescita organica dell'Adjusted EBITDA;

  • rapporto tra investimenti di mantenimento e ricavi core in linea con l'anno precedente.

Tale previsione non include eventuali impatti derivanti dalla diffusione del COVID-19.

Direzione e coordinamento

La Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Rai Radiotelevisione Italiana ai sensi dell'art. 2497 del Codice Civile.

I dati essenziali della Controllante, esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall'articolo 2497- bis del codice civile, sono stati estratti dal relativo bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Si precisa che la capogruppo Rai redige il bilancio consolidato di gruppo.

Per un'adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. al 31 dicembre 2018, nonché del risultato economico conseguito dalla Società nell'esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.

RAI SpA - Bilancio al 31/12/2018 Prospetto riepilogativo dei dati essenziali

Situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2018
--------------------------------------------------------- --
(in migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31 dicembre 2018
Attività materiali 888.324
Attività immateriali 409.117
Partecipazioni 919.097
Attività finanziarie non correnti 3.046
Altre attività non correnti 42.756
Totale attività non correnti 2.262.340
Totale attività correnti 687.221
Totale attività 2.949.561
Capitale sociale 242.518
Riserve 586.664
Utili (perdite) portati a nuovo (61.581)
Totale patrimonio netto 767.601
Passività finanziarie non correnti 368.849
Benefici per i dipendenti 412.894
Fondi per rischi ed oneri non correnti 149.651
Passività per imposte differite 33.023
Altri debiti e passività non correnti 1.162
Totale passività non correnti 965.579
Totale passività correnti 1.216.381
Totale passività 2.181.960
Totale patrimonio netto e passività 2.949.561

Prospetto di conto economico complessivo

(in migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31 dicembre 2018
Totale ricavi 2.404.518
Totale costi (2.535.395)
Risultato operativo (130.877)
Proventi finanziari 65.717
Oneri finanziari (13.294)
Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
155
Risultato prima delle imposte (78.299)
Imposte sul reddito 44.446
Risultato dell'esercizio - Utile (perdita) (33.853)
Componenti del Conto Economico Complessivo (3.603)
Risultato complessivo dell'esercizio (37.456)

A seguito dell'ammissione della Società a quotazione delle azioni, la Rai ha continuato a esercitare il controllo ai sensi dell'art. 93 del TUF e ad esercitare attività di direzione e coordinamento nei confronti di Rai Way. A parere della Società, peraltro, la stessa, benché soggetta alla direzione e coordinamento di Rai, esercita la propria attività con autonomia gestionale, generando ricavi dalla propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse umane e finanziarie proprie. In data 4 settembre 2014, i consigli di amministrazione di Rai e di Rai Way, per quanto di rispettiva competenza, hanno approvato il Regolamento di Direzione e Coordinamento della Capogruppo nei confronti di Rai Way in maniera del tutto peculiare rispetto a quanto avviene per le altre Società del Gruppo Rai soggette ad attività di direzione e coordinamento da parte di Rai.

Tale Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla data di avvio delle negoziazioni, si propone infatti di contemperare - da un lato - l'esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa all'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo e dall'altro lato - lo status di Società quotata che è stato assunto da Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l'autonomia gestionale di quest'ultima.

L'attività di direzione e coordinamento esercitata da parte di Rai nei confronti di Rai Way si esplica principalmente attraverso:

  • (a) l'elaborazione di taluni atti di indirizzo generale, finalizzati a coordinare per quanto possibile e in osservanza delle rispettive esigenze - le principali linee guida della gestione di Rai e di Rai Way;
  • (b) un'informativa preventiva, nei confronti della Capogruppo, prima dell'approvazione o dell'esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di gestione e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all'interno di Rai Way, che sono ritenuti di particolare significatività e rilevanza avuto riguardo alle linee strategiche e alla pianificazione della gestione del Gruppo Rai;
  • (c) la previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del regolamento medesimo e degli indirizzi generali di gestione.

Di seguito, sono descritti i rapporti tra Rai e Rai Way, successivamente alla data di avvio delle negoziazioni e alla conseguente entrata in vigore del regolamento.

  • Pianificazione strategica (budget e piano industriale). Il Consiglio di Amministrazione di Rai Way è competente in via autonoma ad elaborare ed approvare i piani strategici, industriali e finanziari anche pluriennali, nonché i relativi budget annuali, e il coordinamento da parte di Rai si sostanzierà principalmente nella trasmissione delle linee guida a Rai Way ai soli fini di rispetto dei Covenant finanziari in capo a Rai - laddove rilevanti e di esigenze rivenienti dalla concessione del Servizio Pubblico in capo a Rai.
  • Indirizzi generali di gestione. Rientra tra le attribuzioni di Rai l'elaborazione, attraverso le proprie strutture, di atti di indirizzo generale di gestione al fine di uniformare le procedure di Rai e di Rai Way, di massimizzare le possibili sinergie e di ridurre i costi sostenuti. Tali obiettivi potranno essere perseguiti attraverso la centralizzazione di determinati servizi, l'approvvigionamento in comune di forniture, l'adozione di documenti e procedure standard del Gruppo Rai.
  • Operazioni straordinarie. Rai non avrà alcun veto sulle operazioni straordinarie di Rai Way. Nel rispetto di quanto previsto dalle norme pro tempore vigenti in materia di acquisizione, gestione e utilizzo di informazioni privilegiate (c.d. price sensitive) e di abusi di mercato, sarà prevista un'informativa preventiva nei confronti di Rai con riguardo a determinati atti di gestione, attività e operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all'interno di Rai Way, che assumano particolare significatività e rilievo avuto riguardo, in particolare, alle linee strategiche, ai progetti e alla pianificazione della gestione del Gruppo Rai. Il Consiglio di amministrazione della Capogruppo potrà deliberare la formulazione di commenti e osservazioni ogni qualvolta lo stesso ritenga che l'approvazione o l'esecuzione dell'operazione rilevante da parte di Rai Way non sia coerente con le linee strategiche, le iniziative e i progetti

elaborati da Rai medesima, ovvero sia suscettibile di pregiudicare la direzione unitaria di Gruppo. Resta inteso che Rai Way avrà facoltà di valutare i suddetti commenti e osservazioni senza alcun obbligo di conformarsi agli stessi.

  • Comunicazione di informazioni. Fermo restando quanto precede, la Società continua a riportare periodicamente alla Capogruppo tutte le informazioni necessarie o utili ai fini dell'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento secondo quanto previsto nel regolamento, ivi incluse le informazioni necessarie per la redazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 43 del D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, della relazione sulla gestione ai sensi dell'art. 2428, comma 1, del Codice Civile, nonché dell'informativa periodica ai sensi dell'art. 2381, comma 5, del Codice Civile. Fermo restando quanto sopra, Rai Way è responsabile e tenuta a ottemperare in via autonoma agli obblighi di informativa, continuativa e periodica, nei confronti del pubblico e della CONSOB.
  • Personale e politiche di remunerazione. E' di competenza esclusiva di Rai Way ogni decisione afferente la nomina e l'assunzione del personale e dei dirigenti della Società, la gestione dei rapporti di lavoro e la definizione delle politiche remunerative, ivi inclusa la definizione del sentiero di carriera e l'implementazione dei sistemi di valutazione delle prestazioni e incentivazione dei dirigenti, in relazione alle quali Rai non ha alcun diritto di veto. La Capogruppo potrà adottare specifiche procedure, che verranno implementate autonomamente anche da Rai Way, dirette unicamente al rispetto dei criteri di trasparenza e non discriminatorietà che devono caratterizzare, tra l'altro, i procedimenti di nomina e assunzione del personale.
  • Rapporti di tesoreria. Rai Way non ha un rapporto di tesoreria accentrata con Rai ma ha una propria tesoreria autonoma. La Società ha la competenza e la responsabilità dell'elaborazione e approvazione della propria politica finanziaria, inclusa la politica di gestione dei rischi e della liquidità.

Si precisa inoltre che la Società dispone di un Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche le funzioni di Comitato per le Parti Correlate, e di un Comitato per la Remunerazione e Nomine composti esclusivamente da amministratori indipendenti secondo i criteri di cui all'art 148, comma 3, del D.Lgs. 58/1998, al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A. e all'art. 16 (già art. 37) del Regolamento Consob in materia di Mercati. Il Consiglio di Amministrazione della Società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti.

Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari

Si segnala che la Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari predisposta ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza è pubblicata sul sito internet www.raiway.it.

Dichiarazione di carattere non finanziario

La Società in quanto Ente di Interesse Pubblico Rilevante (EIPR) redige e presenta la "Dichiarazione di carattere non finanziario", sotto forma di "relazione distinta", così come previsto dall'art. 5 Collocazione della dichiarazione e regime di pubblicità del D.Lgs. 254/2016 riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni, La suddetta Dichiarazione è pubblicata sul sito internet della Società www.raiway.it ed è corredata dalla relazione (attestazione) emessa dal revisore designato ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016.

Roma, 12 marzo 2020

per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Mario Orfeo

SCHEMI DI BILANCIO

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2019 (*) Rai Way S.p.A.

Note 12 mesi al 12 mesi al
(Importi in Euro) (**) 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 6 221.387.606 217.726.975
Altri ricavi e proventi 7 945.035 146.561
Costi per acquisti di materiale di consumo 8 (1.186.716) (956.270)
Costi per servizi 9 (42.167.693) (50.324.789)
Costi per il personale 10 (45.326.405) (46.070.318)
Altri costi 11 (2.579.412) (3.414.376)
Svalutazione attività finanziarie 12 (245.901) (324.320)
Ammortamenti e altre svalutazioni 13 (42.191.710) (32.926.369)
Accantonamenti 14 1.458.146 (71.378)
Utile operativo 90.092.950 83.785.716
Proventi finanziari 15 8.306 3.467
Oneri finanziari 15 (1.262.068) (1.240.582)
Totale proventi (oneri) finanziari netti (1.253.762) (1.237.115)
Utile prima delle imposte 88.839.188 82.548.601
Imposte sul reddito 16 (25.478.215) (22.803.038)
Utile del periodo 63.360.973 59.745.563

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO AL 31 DICEMBRE 2019 Rai Way SpA

Note 12 mesi al 12 mesi al
(Importi in Euro) (**) 31/12/2019 31/12/2018
Utile del periodo 63.360.973 59.745.563
Voci che si riverseranno a Conto Economico
Utile/(Perdita) sugli strumenti di copertura di flussi
finanziari (cash flow hedge) 20 46.930
Effetto fiscale (13.370)
Voci che non si riverseranno a Conto Economico
Utili / (Perdite) attuariali per benefici a dipendenti 31 (335.530) 434.334
Effetto fiscale 80.528 (104.240)
Utile complessivo del periodo 63.105.971 60.109.217

(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").

(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota illustrativa.

Nota 12 mesi al 12 mesi al
(Importi in Euro) (**) 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti
Attività materiali 17 177.638.308 180.938.014
Diritti d'uso per leasing 18 36.241.596
Attività immateriali 19 14.286.790 12.895.551
Attività finanziarie non correnti 20 1.659 1.659
Attività per imposte differite 21 2.688.561 3.321.454
Altre attività non correnti 22 1.267.760 1.318.238
Totale attività non correnti 232.124.674 198.474.916
Attività correnti
Rimanenze 23 885.247 885.928
Crediti commerciali 24 74.794.689 71.467.219
Altri crediti e attività correnti 25 5.036.384 5.833.934
Attività finanziarie correnti 20 260.089 54.729
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 26 30.167.740 17.193.515
Attività per imposte sul reddito correnti 27 62.196 62.196
Totale attività correnti 111.206.345 95.497.521
Totale attivo 343.331.019 293.972.437
Patrimonio netto 28
Capitale sociale 70.176.000 70.176.000
Riserva legale 14.035.200 14.035.200
Altre riserve 37.078.970 37.078.970
Utili portati a nuovo 29 62.906.561 59.531.790
Totale patrimonio netto 184.196.731 180.821.960
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 20 260.807 428.229
Passività per leasing non corenti 30 26.263.200
Benefici per i dipendenti 31 14.433.918 15.092.129
Fondi per rischi e oneri 32 15.906.106 16.958.323
Altri debiti e passività non correnti 33 311.633
Totale passività non correnti 56.864.031 32.790.314
Passività correnti
Debiti commerciali 34 54.278.159 45.585.065
Altri debiti e passività correnti 35 34.105.085 33.939.063
Passività finanziarie correnti 20 182.986 257.038
Passività per leasing corenti 30 13.269.690
Passività per imposte sul reddito correnti 36 434.337 578.997
Totale passività correnti 102.270.257 80.360.163
Totale passivo e patrimonio netto 343.331.019 293.972.437

RAI WAY S.P.A. ‐ SITUAZIONE PATRIMONIALE‐FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2019(*)

(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati (**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota illustrativa

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO (*)

Rai Way S.p.A.

Capitale Riserva Altre Utili portati Totale
(Importi in Euro) sociale legale riserve a nuovo
Al 1 gennaio 2016 70.176.000 8.122.901 37.078.970 43.884.226 159.262.096
Utile del periodo 41.814.299 41.814.299
Utile e Perdite da valutazione
attuariale (537.146) ( 537.146)
Riserva cash flow hedge (54.364) (54.364)
Destinazione dell'utile a riserve 1.947.117 (1.947.117)
Distribuzione di dividendi (38.950.400) (38.950.400)
Al 31 dicembre 2016 70.176.000 10.070.018 37.024.606 44.263.862 161.534.486
Utile del periodo 56.263.228 56. 263.228
Utile e Perdite da valutazione
attuariale (**) 377.984 377.984
Riserva cash flow hedge (***) 20.804 20.804
Destinazione dell'utile a riserve 2.090.715 (2.090.715)
Distribuzione di dividendi (41.806.400) (41. 806.400)
Al 31 dicembre 2017 70.176.000 12.160.733 37.045.410 57.007.959 176.390.102
Utile del periodo 59.745.563 59. 745.563
Utile e Perdite da valutazione
attuariale (**) 330.094 330.094
Utile e Perdite a nuovo prima
adozione IFRS (570.159) ( 570.159)
Riserva cash flow hedge (***) 33.560 33.560
Destinazione dell'utile a riserve 1.874.467 (1.874.467)
Distribuzione di dividendi (55.107.200) (55. 107.200)
Al 31 dicembre 2018 70.176.000 14.035.200 37.078.970 59.531.790 180.821.960
Utile del periodo 63.360.973 63. 360.973
Utile e Perdite da valutazione
attuariale (**) (255.002) ( 255.002)
Destinazione dell'utile a riserve
Distribuzione di dividendi (59.731.200) (59. 731.200)
Al 31 dicembre 2019 70.176.000 14.035.200 37.078.970 62.906.561 184.196.731

(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea ("IFRS").

(**) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali.

(***) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali; si precisa che nel 2018 la variazione ha azzerato tale Riserva.

(Importi in Euro) 31/12/2019 31/12/2018
Utile prima delle imposte 88.839.189 82.548.601
Retti fiche per:
Ammortamenti e svalutazioni 42.437.610 33.250.689
Accantonamenti e (rilasci ) ai fondi relativi al personale e altri fondi 2.350.510 3.953.595
(Proventi ) e oneri finanziari netti (**) 1.043.413 1.030.894
(Utili )/Perdite a nuovo ‐ Effetto da prima adozione principi IRFS (761.128)
Flussi di cassa generati dall'attività operativa prima delle variazioni del capitale
circolante netto 134.670.722 120.022.651
Variazione delle rimanenze 681 6.233
Variazione dei crediti commerciali (3.573.371) 163.739
Variazione dei debiti commerciali 8.693.094 7.894.563
Variazione delle altre attività 797.550 (432.995)
Variazione delle altre passività (260.551) 2.741.305
Utilizzo dei fondi rischi (1.192.029) (895.432)
Pagamento benefici ai dipendenti (3.338.943) (3.180.436)
Variazione dei crediti e debiti per imposte correnti 249.437 340.855
Imposte pagate (24.595.812) (21.644.365)
Flusso di cassa netto generato dall'attività operativa 111.450.
778
105.016.118
Investimenti in attività materiali (32.257.063) (23.988.839)
Dismissioni di attività materiali 150.781 105.205
Investimenti in attività immateriali (3.044.972) (3.001.097)
Variazione delle attività finanziarie non correnti 52.187
Variazione delle altre attività non correnti 50.478 (962.567)
Flusso di cassa netto generato dall'attività di investimento (3
5.100.776)
(27.795.111)
Decremento/incremento di finanziamenti a medio/lungo termine (16
7.422)
(60.158.603)
Decremento/incremento delle passività finanziarie correnti (789. 261)
(22.493)
Rimborsi di passività per leasing (2.288.834)
Variazione attività finanziarie correnti (205.360) 91.724
Interessi netti pagati di competenza (193.700) (726.055)
Dividendi distribuiti (59.731.200) (55.107.200)
Flusso di cassa netto generato dall'attività finanziaria (63.37
5.777)
(115.922.627)
Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti 12.974.225 (38.701.620)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 17.193.515 55.895.135
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 30.167.740 17.193.515

(*) Pros pe tto reda tto in conformi tà agli Inte rna tional Financial Reporting Standa rds, ema na ti dall'Interna ti onal Accounti ng Sta nda rds Boa rd e a dotta ti dall'Uni one Europea ("IFRS").

(**) Si preci sa che nella voce Proventi e (Oneri ) finanzia ri netti s ono s tati esclusi gli oneri finanzia ri rela tivi al Fondo smantellamento e ripri s tino in qua nto non conside ra ti di na tura fina nzia ria.

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO

Premessa (nota 1)

Rai Way S.p.A. (di seguito "Rai Way" o la "Società") predispone, in relazione a quanto previsto dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, il presente bilancio relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 ai fini comparativi (di seguito il "Bilancio") in conformità agli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali"), emanati dall'International Accounting Standards Board (di seguito IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standard Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standard Interpretations Commettee" (SIC). Per la redazione del presente Bilancio la Società ha fornito un'informativa completa, applicando gli IFRS in modo coerente, provvedendo altresì a effettuare le riclassifiche necessarie al fine di una migliore rappresentazione del Bilancio. Tali riclassifiche sono state effettuate anche sui dati di confronto per assicurare la piena comparabilità dei dati.

Si segnala che a decorrere dal 1° gennaio 2019 è divenuto applicabile il principio contabile IFRS 16 "Leasing" (di seguito, "IFRS 16"), in relazione al quale si rinvia al paragrafo "Criteri di valutazione".

Si ricorda, inoltre, che il 1° marzo 2017 la Società ha acquisito la società Sud Engineering S.r.l., che svolgeva attività nel settore della manutenzione ed installazione di impianti radiotelevisivi, provvedendo in data 20 giugno 2017 alla successiva fusione per incorporazione i cui effetti giuridici sono decorsi dal 22 giugno 2017 con la retrodatazione degli effetti contabili e fiscali al 1° marzo 2017. La fusione ha avuto l'obiettivo di semplificare l'assetto societario attuale che vedeva Sud Engineering S.r.l. quale unica società controllata di Rai Way S.p.A. potendo quest'ultima svolgere direttamente le attività della prima, con una maggiore funzionalità sotto il profilo economico, gestionale e finanziario. La Società, detenendo l'intero capitale di Sud Engineering S.r.l., non ha proceduto ad assegnare – ai sensi dell'art. 2504-ter del codice civile – proprie azioni in sostituzione delle quote di Sud Engineering, che in esito alla fusione, sono state pertanto annullate senza concambio e senza pagamenti di conguaglio in danaro. La fusione non ha comportato alcuna modificazione dell'azionariato della Società o l'esclusione dalla quotazione delle azioni di quest'ultima. Per quanto attiene ai riflessi tributari, l'operazione di fusione è fiscalmente neutra e pertanto non genera minusvalenze o plusvalenze fiscalmente rilevanti. Le attività e le passività di Sud Engineering sono state acquisite nel bilancio della Società in regime di continuità fiscale, ai sensi dell'art. 172, commi 1 e 2 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Si segnala, inoltre, che l'attribuzione del disavanzo generato, nell'ambito del processo di fusione citato, dei cespiti intangibili è stato iscritto con il consenso del Collegio Sindacale nella voce "Avviamento" e "Portafoglio clienti – operazioni di business combination".

Secondo i principi contabili internazionali, le attività immateriali a vita utile indefinita, come l'avviamento, non sono soggette ad ammortamento, ma alla verifica di eventuali perdite di valore su base annuale (impairment test) come previsto dall' IFRS 36. Naturale conseguenza di un diverso "regime" civilistico/contabile e fiscale (dove, nel secondo, vige il principio di neutralità e, quindi, di irrilevanza dei valori iscritti contabilmente) è il generarsi di un disallineamento tra valori contabili e fiscali.

Con lo scopo di riassorbire i disallineamenti e le divergenze che si generano a seguito di operazioni straordinarie, la Società ha optato per il regime di affrancamento "ordinario", ex art. 176, comma 2-ter del T.U.I.R. così come previsto dal nostro ordinamento tributario che consente alla società avente causa (incorporante) di riconoscere fiscalmente (riallineandoli) i maggiori valori iscritti in bilancio nell'ambito delle suddette operazioni, eliminando o riducendo il disallineamento con i valori civilistici previo versamento di un'imposta sostitutiva.

Informazioni Generali (nota 2)

Rai Way S.p.A. è una Società costituita e domiciliata in Italia, con sede legale in Roma, in Via Teulada, 66 e organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.

La Società, costituita il 27 luglio 1999, è operativa dal 1 marzo 2000 in seguito al conferimento del ramo d'azienda "Divisione Trasmissione e Diffusione" da parte della controllante totalitaria Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. (di seguito "Rai").

Rai Way possiede e gestisce le reti di trasmissione e diffusione del segnale Rai. Le attività della Società riguardano:

  • la progettazione, l'installazione, la realizzazione, la manutenzione, l'implementazione, lo sviluppo e la gestione di reti di telecomunicazioni e software, nonché la predisposizione e la gestione di una rete commerciale, distributiva e di assistenza; il tutto finalizzato alla prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi sonori e visivi prioritariamente a favore di Rai, concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, e di società da essa controllate nonché di altri terzi, e di servizi di telecomunicazione di qualunque genere;
  • la fornitura di infrastrutture wireless e relativi servizi ad operatori wireless (inclusi operatori telefonici, operatori wireless "local lop", operatore Tetra, UMTS, di altra tecnologia mobile, esistente o futura) inclusa la locazione di siti/antenne e servizi di co-locazione, servizi "built-to-suit", programmazione di rete e design, ricerca ed acquisizione di siti, design e costruzione di siti,

installazione e "commissioning" siti, ottimizzazione della rete, manutenzione delle infrastrutture, gestione e manutenzione della rete e relativi servizi di trasmissione a microonde o fibre;

le attività di ricerca, consulenza e formazione riferite a soggetti sia interni che esterni alla Società, negli ambiti descritti nei precedenti punti.

Sintesi dei Principi Contabili (nota 3)

Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili applicati nella preparazione del presente bilancio.

Base di Preparazione

Il Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. La descrizione delle modalità attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari è contenuta nel paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

Il Bilancio è stato redatto ed è presentato in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera la Società. Tutti gli importi inclusi nel presente documento sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato e i prospetti di bilancio che sono espressi in Euro.

Di seguito sono indicati i prospetti di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:

il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";

  • il prospetto di conto economico è stato predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • il prospetto di conto economico complessivo comprende, oltre all'utile dell'esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto riconducibili a operazioni non poste in essere con gli azionisti della Società;
  • il prospetto di rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Il Bilancio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico, fatta eccezione per la valutazione delle attività e passività finanziarie per le quali è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Conversione di operazioni denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale

Le operazioni in valuta diversa dall'Euro sono tradotte utilizzando il tasso di cambio in essere alla data della transazione. Gli utili e le perdite su cambi generate dalla chiusura della transazione oppure dalla conversione effettuata a fine anno delle attività e delle passività in valuta sono iscritte a conto economico nelle voci di conto economico "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".

Criteri di Valutazione

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio, immutati rispetto a quelli utilizzati per l'esercizio 2018 ad eccezione di quanto connesso con l'entrata in vigore, in data 1º gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha sostituito lo IAS 17 "Leasing" e le relative Interpretazioni (IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", SIC 15 "Leasing operativo—Incentivi" e SIC 27 "La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing"). Gli effetti derivanti dalla prima applicazione sono illustrati alla nota 3 "Effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16".

Attività materiali

Le attività materiali sono iscritte al prezzo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso. Gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione di attività materiali qualificate, sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Le attività materiali, a partire dal momento in cui il bene è disponibile per l'impiego cui è destinato, sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile economico-tecnica, ossia entro il periodo in cui la Società stima che l'attività sarà utilizzata. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore d'iscrizione, ridotto del valore che la Società si attende di poter realizzare cedendo l'attività al termine della sua vita utile, sempreché quest'ultimo valore sia ragionevolmente determinabile e di ammontare significativo. I terreni non sono oggetto di ammortamento, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere classificati separatamente come attività o parte di un'attività. Le attività rilevate in relazione a migliorie di beni di terzi sono ammortizzate sulla base della durata del contratto d'affitto, ovvero sulla base della specifica vita utile del cespite, se inferiore.

La vita utile, indicativa, stimata per le varie categorie di attività materiali è la seguente:

Classe di attività materiale Vita utile (anni)
Fabbricati 30
Impianti e macchinari 4 – 12
Attrezzature industriali e commerciali 5 – 7
Altri beni 4 – 8

La vita utile delle attività materiali è rivista e aggiornata, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio; a tal proposito, si segnala che nel corso dell'esercizio sono state aggiornate le vite utili dei "Fabbricati" e delle "Costruzioni leggere" e degli apparati trasmissivi radiofonici appartenenti alla classe "Impianti e macchinari".

Diritto d'uso per leasing

I contratti di locazione corrispondono ai contratti che attribuiscono il diritto d'uso esclusivo di un bene, identificato o identificabile, e che conferiscono il diritto sostanziale a ottenere tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. I contratti o gli elementi di contratti complessi che presentano tali caratteristiche, sono rilevati nel bilancio attraverso l'iscrizione, nella situazione patrimoniale-finanziaria, di una passività rappresentata dal valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, come definita nei criteri di valutazione delle Passività per leasing. Contestualmente e in contropartita alla rilevazione della passività, nell'attivo è iscritto il corrispondente "diritto d'uso per leasing", ammortizzato a quote costanti lungo la durata del contratto di locazione o la relativa vita utile economico-tecnica se inferiore. La durata del contratto di leasing (lease term) è il periodo non annullabile dalla controparte per il quale si ha il diritto all'uso dell'attività sottostante.

Rientrano in questa modalità di rilevazione contabile, le seguenti tipologie di contratto stipulate dalla Società:

• affitto di immobili;

• noleggio di auto

Tipicamente i contratti di affitto di immobili ad uso industriale prevedono rinnovi taciti a scadenza, ulteriormente rinnovabili per pari durata: conseguentemente ogni rinnovo costituisce un nuovo diritto d'uso rappresentativo del nuovo accordo (seppur tacito) raggiunto tra le parti.

Alla data di decorrenza della locazione, il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo comprende:

a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;

b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza;

c) i costi iniziali diretti (es. costi di mediazione);

d) in presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e il ripristino dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo per rischi ed oneri non correnti. Per l'esercizio 2018 tali costi risultano ancora inclusi nella voce "Attività Materiali".

L'importo sub a), iscritto in contropartita al rigo passività per leasing, rileva:

• i canoni fissi;

• i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso (es. indice di adeguamento ISTAT);

• il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se vi è la ragionevole certezza di esercitare l'opzione;

• i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio dell'opzione di risoluzione del leasing.

Nel caso in cui il contratto di leasing preveda la possibilità di esercizio dell'opzione di acquisto e vi sia la ragionevole certezza di esercitarla, il diritto d'uso è rilevato al rigo Attività materiali nella corrispondente classe di attività ed è ammortizzato lungo la vita utile del bene.

La Società si avvale dell'opzione concessa dagli IFRS di rilevare come costo al rigo costi per servizi i pagamenti dovuti per i leasing a breve termine (di durata inferiore ai 12 mesi) e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore (indicativamente inferiore a 5.000 euro).

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dalla Società e idonee a produrre benefici economici futuri. Il requisito dell'identificabilità, normalmente, è soddisfatto quando l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, ovvero può essere ceduta o concessa in licenza autonomamente oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo consiste nel potere della Società di ottenere i benefici economici futuri derivanti dall'attività congiuntamente alla possibilità di impedirne o limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dalla Società. Per la determinazione del relativo valore da ammortizzare e della recuperabilità del valore di iscrizione, la Società applica il medesimo approccio illustrato con riferimento alle "Attività materiali". Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (Avviamento) non sono assoggettate ad ammortamento sistematico, ma sottoposte, con frequenza almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36. Eventuali svalutazioni di tali attività non possono essere oggetto di successivi ripristini.

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Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali

A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica volta ad accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali possano avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano fonti di informazione sia interne che esterne. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.

Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit ("CGU") cui tale attività appartiene e cioè per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata indipendenti.

A prescindere dalla presenza dei citati indicatori di riduzione di valore, per quanto riguarda le attività immateriali aventi vita utile indefinita che non sono assoggettate ad ammortamento sistematico, queste sono sottoposte con frequenza almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36.

Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate alle relative attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività, ad eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Gli elementi inclusi nella voce "Disponibilità liquide ed equivalenti" sono valutati al fair value.

Le operazioni di incasso sono registrate per data di operazione bancaria, per le operazioni di pagamento si tiene altresì conto della data di disposizione.

Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, prevalentemente materiali tecnici, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato con il metodo del costo medio ponderato, e il valore di mercato alla data di chiusura di esercizio. Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo non più utilizzabili nel ciclo produttivo vengono svalutate.

I lavori in corso di esecuzione, tipicamente relativi all'adeguamento della rete di trasmissione e diffusione alle esigenze di Rai nell'ambito del "Contratto di fornitura di servizi di trasmissione e diffusione" con Rai (di seguito anche il "Contratto di Servizio"), sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione successivamente integrata e emendata in più occasioni, fino al 30 giugno 2014 e rinegoziato in data 31 luglio 2014 con efficacia a partire dal 1° luglio 2014 (si veda in merito il paragrafo Transazioni con Parti Correlate – nota 41), sono valutati sulla base dei costi sostenuti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost).

Crediti commerciali, altre attività finanziarie e altre attività

I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, tenuto conto delle loro caratteristiche contrattuali e del modello di business adottato per la loro gestione, sono classificati nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) con contropartita nelle altre componenti del risultato complessivo; (iii) attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) con contropartita nel conto economico.

I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, se generano esclusivamente flussi di cassa contrattuali rappresentativi di capitale e interessi e se gestiti secondo un business model il cui obiettivo è di detenere l'attività per incassarne i summenzionati flussi, sono inizialmente iscritti al fair value (valore equo) rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili e successivamente valutati col criterio del costo ammortizzato in base al metodo del tasso di interesse effettivo (ossia del tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione), opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni, mediante l'iscrizione di un fondo svalutazione crediti.

I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività aventi le sopramenzionate caratteristiche contrattuali, se gestiti secondo un business model il cui obiettivo è sia di detenere l'attività per incassarne i flussi contrattuali rappresentati dalla restituzione del capitale e dagli interessi maturati sia di realizzare l'investimento attraverso la vendita, sono valutati successivamente al fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali non sono rappresentativi del pagamento dei soli capitale e interessi, sono valutati al fair value con contropartita a conto economico ad eccezione degli strumenti finanziari derivati designati come di copertura in una relazione di copertura dei flussi finanziari che sono valutati al fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo.

I crediti verso clienti, le attività finanziarie e le altre attività sono inclusi nell'attivo corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Riduzione di valore di attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, tutte le attività finanziarie, diverse da quelle valutate al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico, sono analizzate al fine di verificare se esiste un'obiettiva evidenza che un'attività o un gruppo di attività finanziarie abbia subito o possa subire una perdita di valore secondo il modello delle "perdite attese".

La Società valuta le perdite attese sui crediti commerciali avendo riguardo alla loro intera durata in base a una stima ponderata delle probabilità che tali perdite possano verificarsi. A questo fine, la Società utilizza informazioni e analisi quantitative e qualitative, basate sull'esperienza storica, opportunamente integrata con valutazioni previsionali circa l'evoluzione attesa delle circostanze. Le perdite sono misurate come il valore attuale di tutte le differenze tra i flussi finanziari contrattualmente dovuti e i flussi di cassa che la Società si aspetta di ricevere. L'attualizzazione è effettuata applicando il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria.

Per le attività diverse dai crediti commerciali (attività finanziarie, altre attività, disponibilità liquide e mezzi equivalenti), se il rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento lungo la vita attesa dello strumento finanziario) è aumentato significativamente dalla data di riconoscimento iniziale, la Società stima le perdite su un orizzonte temporale corrispondente con la durata di ciascuno strumento finanziario. Per le attività finanziarie rappresentate da titoli di debito cui è attribuito un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio, le perdite sono stimate su un orizzonte temporale di dodici mesi. La Società, in linea con quanto effettuato dalla Capogruppo, ritiene che un titolo di debito abbia un basso rischio di credito quando il suo rating è equivalente o superiore ad almeno uno dei seguenti livelli: Baa3 per Moody's, BBB- per Standard&Poor's e Fitch.

Per determinare se il rischio di credito di un'attività finanziaria, diversa dai crediti commerciali è aumentato significativamente dopo il riconoscimento iniziale, la Società utilizza tutte le informazioni pertinenti, ritenute ragionevoli, che siano adeguatamente supportate e disponibili senza costi o sforzi eccessivi.

Le perdite per riduzione di valore relative alle attività finanziarie sono presentate separatamente nel conto economico.

Se l'importo di una perdita di valore di un'attività rilevata in passato diminuisce e la diminuzione può essere obiettivamente collegata ad un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa è riaccreditata a conto economico.

Eliminazione contabile delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall'attività è scaduto;
  • la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi all'attività, cedendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari connessi all'attività in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");

la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi all'attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.

Debiti di natura finanziaria

I debiti di natura finanziaria sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento nella stima dei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno effettivo determinato inizialmente. I debiti finanziari sono classificati fra le passività finanziarie correnti, salvo quelli con scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data di bilancio e quelli per i quali la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

I debiti finanziari sono contabilizzati alla data di negoziazione dell'operazione e sono rimossi dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Passività per leasing

Rappresentano il valore attuale dei pagamenti dovuti per i contratti di leasing (così come definiti nel precedente paragrafo "Diritti d'uso per leasing") e sono rilevate alla data di decorrenza del contratto di leasing.

Il valore attuale dei pagamenti dovuti è calcolato utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing oppure il tasso di finanziamento marginale del locatario, applicabile alla data di decorrenza della locazione, se il tasso di interesse implicito del leasing non è prontamente disponibile. Il tasso di finanziamento marginale corrisponde col tasso di interesse che si sarebbe sostenuto per ottenere un finanziamento con analogo profilo di cassa e medesime garanzie collaterali del contratto di leasing (c.d. Incremental Borrowing Rate o Tasso Incrementale).

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing, misurata applicando il criterio del costo ammortizzato, è aumentata per tener conto degli interessi passivi maturati, ed è diminuita per effetto dei pagamenti effettuati. Può essere inoltre rideterminata per tenere conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del contratto di leasing. Nei casi in cui le modifiche riguardino la durata del leasing o la valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante, la passività per leasing è rideterminata utilizzando un tasso di attualizzazione rivisto alla data della modifica.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

  • il cui valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value (valore equo) positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" e valutati al fair value (valore equo) rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

I derivati sono designati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value (valore equo) dei derivati considerate efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del Conto economico complessivo consolidato e successivamente imputate a Conto economico consolidato coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta. Le variazioni del fair value (valore equo) dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a Conto economico.

Benefici ai dipendenti

I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

Nei programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile Italiano ("TFR"), l'ammontare del beneficio da erogare al dipendente è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione. Pertanto il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base al calcolo attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell'obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso d'interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse in Euro e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e le variazioni delle ipotesi attuariali sono imputate nel conto economico complessivo.

A partire dal 1° gennaio 2007, la c.d. Legge Finanziaria 2007 e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi del TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Nel caso di destinazione a forme pensionistiche esterne la Società è soggetta solamente al versamento di un contributo definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita e pertanto non sono assoggettate a valutazione attuariale.

Con riferimento agli incentivi all'esodo, la passività e il costo relativo ai benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro, quando l'incentivazione all'esodo non è inserita nell'ambito di programmi di ristrutturazione, sono rilevati nel momento in cui l'impresa non può più ritirare l'offerta dei benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro. In particolare, se la cessazione del rapporto avviene su decisione del dipendente, l'impresa non può più ritirare l'offerta di tali benefici al primo tra i seguenti momenti quando (i) il dipendente accetta l'offerta, (ii) entra in vigore una restrizione alla capacità dell'impresa di ritirare l'offerta. Diversamente, se la cessazione del rapporto avviene su decisione dell'impresa, quest'ultima non può più ritirare l'offerta di tali benefici quando ha comunicato agli interessati un piano strutturato di incentivazione all'esodo e quando le azioni richieste per completare il piano indicano che è improbabile che vengano apportate significative variazioni allo stesso. Se si prevede che tali benefici siano liquidati interamente entro dodici mesi dalla chiusura dell'esercizio nel quale tali benefici sono rilevati, sono applicati i requisiti per i benefici a breve termine per i dipendenti, mentre se non si prevede che saranno estinti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio, l'entità deve applicare i requisiti per gli altri benefici a lungo termine per i dipendenti.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento.

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Le passività connesse a contenziosi fiscali e a trattamenti fiscali incerti in materia di imposte sul reddito, sono allocate alla voce Passività per imposte sul reddito.

L'iscrizione viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente, legale o implicita, per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo, determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo, è contabilizzato come interesse passivo.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Debiti verso fornitori e altre passività

I debiti verso fornitori e le altre passività sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e in seguito sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d'interesse.

Riconoscimento dei ricavi e proventi

La rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti cinque passaggi:

    1. identificazione del contratto con il cliente;
    1. identificazione delle performance obligations (ossia gli impegni contrattuali a trasferire beni e/o servizi al cliente);
    1. determinazione del prezzo della transazione;
    1. allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; e
    1. rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta.

Alla sottoscrizione di ciascun contratto con la clientela, la Società, in relazione ai beni o servizi promessi, individua come obbligazione separata ogni promessa di trasferire al cliente un bene, un servizio, una serie di beni o servizi o, ancora, una combinazione di beni e servizi che siano distinti.

I ricavi sono valutati in misura corrispondente al fair value del corrispettivo spettante, comprensivo di eventuali componenti variabili, ove sia ritenuto altamente probabile che queste non si riverseranno in futuro.

La Società rileva i ricavi spettanti per l'adempimento di ciascuna obbligazione separata nel momento in cui il controllo sui servizi resi, diritti concessi o beni ceduti è trasferito all'acquirente.

I ricavi sono esposti in bilancio al netto di eventuali sconti e abbuoni, di pagamenti effettuati alla clientela cui non corrisponda l'acquisto di beni o servizi distinti da parte della Società, nonché della stima dei resi da clienti.

La Società rileva un'attività o una passività contrattuale in funzione del fatto che la prestazione sia già avvenuta, ma il relativo corrispettivo debba ancora essere percepito, oppure una passività contrattuale quando, a fronte di compensi già percepiti, le obbligazioni assunte debbano ancora essere adempiute.

Di seguito, per ciascuno dei principali flussi di ricavi identificati, è fornita una descrizione sintetica del processo di riconoscimento, misurazione e valutazione applicato.

I ricavi derivanti dal Contratto di Fornitura di servizi chiavi in mano con la Capogruppo sono relativi allo svolgimento di tutte le attività necessarie per garantire la trasmissione e la diffusione, in Italia (sulle frequenze assegnate a Rai) e all'estero, del segnale radiofonico e televisivo relativo ai contenuti audio e/o video Rai e il regolare assolvimento degli obblighi facenti capo alla Concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Rientrano nell'oggetto del Contratto anche i così detti "Servizi Evolutivi" intendendo estensioni dei servizi già operativi e i "Nuovi Servizi" che si riferiscono invece a servizi concernenti standard/tecnologie del tutto nuovi, ad oggi non conosciuti né preventivabili.

La natura dell'obbligazione assunta, che è soddisfatta nel corso del tempo, comporta il riconoscimento per competenza dei relativi ricavi lungo il periodo in cui l'obbligazione è adempiuta.

I ricavi da servizi di ospitalità di impianti e apparati sono rilevati a partire dal momento in cui il cliente ottiene l'accesso ai siti presso i quali gli impianti e apparati sono destinati a essere collocati. Tali ricavi sono riconosciuti linearmente lungo l'intera durata del contratto di ospitalità, prescindendo, quindi, dalla distribuzione temporale del corrispettivo.

I proventi finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati.

Riconoscimento dei costi

I costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza. Gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono maturati.

Contributi pubblici

I contributi pubblici, inclusi i contributi non monetari valutati al fair value (valore equo), sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che saranno ricevuti e che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per la loro erogazione.

Il beneficio di un finanziamento pubblico a un tasso di interesse inferiore a quello di mercato è trattato come un contributo pubblico. Il finanziamento è inizialmente rilevato al fair value (valore equo) e il contributo pubblico è misurato come differenza tra il valore contabile iniziale e la provvista ricevuta. Il finanziamento è successivamente valutato conformemente alle disposizioni previste per le passività finanziarie.

I contributi pubblici in conto esercizio sono rilevati come componente positiva nel conto economico, all'interno della voce Altri ricavi e proventi.

I contributi pubblici ricevuti per l'acquisto, la costruzione o l'acquisizione di attività immobilizzate (materiali o immateriali) sono rilevati a diretta riduzione del relativo costo di acquisto o di produzione ovvero iscritti a provento in relazione alla relativa vita utile, in base al processo di ammortamento delle attività oggetto di agevolazione.

Imposte

Le imposte correnti sono iscritte tra le passività per imposte sul reddito correnti al netto degli acconti versati, ovvero nella voce attività per imposte sul reddito correnti quando il saldo netto risulti a credito. Le imposte correnti sono determinate moltiplicando la stima del reddito imponibile per le aliquote fiscali applicabili. Sia la stima del reddito imponibile, sia le aliquote fiscali utilizzate sono basate sulla normativa fiscale in vigore o sostanzialmente vigente alla data di riferimento.

La voce include altresì la stima degli oneri che potrebbero gravare sul gruppo in relazione ai contenziosi fiscali in essere o ai trattamenti fiscali incerti in materia di imposte sul reddito, rilevati in contropartita alle passività per imposte sul reddito correnti oppure non correnti qualora il tempo stimato di risoluzione del contenzioso o dell'incertezza sottostanti sia superiore ai 12 mesi.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze che emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il relativo valore contabile, applicando le aliquote fiscali e la normativa approvate o sostanzialmente approvate per gli esercizi futuri nei quali le differenze saranno realizzate o estinte. Le imposte anticipate, per la quota non compensata dalle imposte differite, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere recuperate.

Le imposte correnti, le imposte anticipate e differite sono rilevate nel conto economico alla voce "Imposte sul reddito", ad eccezione di quelle relative a voci rilevate tra le componenti di conto economico complessivo diverse dall'utile netto e di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto. In questi ultimi casi le imposte differite sono rilevate nel conto economico complessivo e direttamente a patrimonio netto. Le imposte anticipate e differite sono compensate quando le stesse sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte indirette e le tasse, sono incluse nella voce di conto economico "Altri costi".

La Società, con Rai, ha esercitato l'opzione per il regime fiscale del consolidato fiscale nazionale. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra Rai e le altre Società del relativo Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale sono definiti nel "Accordo relativo all'esercizio dell'opzione per il consolidato nazionale ai sensi dell'articolo 117 e seguenti del "TUIR", secondo il quale:

  • le Società controllate che trasferiscono a Rai un utile fiscale, trasferiscono anche le somme necessarie a corrispondere la maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al consolidato nazionale;
  • le Società controllate che trasferiscono a Rai una perdita fiscale sono compensate in misura pari al relativo risparmio d'imposta realizzato da Rai nel momento in cui questo risparmio è realizzato o avrebbe potuto esserlo dalla Società controllata che ha trasferito la perdita.

Conseguentemente la relativa imposta, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e in genere dei crediti d'imposta, è rilevata come debito o credito verso la controllante.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l'utile della Società è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

Effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16

L'IFRS 16 prevede che tutti i contratti di locazione, definiti come i contratti che attribuiscono il diritto d'uso di un bene, identificato o identificabile, per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo, siano rilevati nel bilancio del locatario attraverso l'iscrizione nella situazione patrimonialefinanziaria di una passività, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri calcolato utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing oppure il tasso di finanziamento marginale del locatario se il tasso di interesse implicito del leasing non è prontamente disponibile - con la contestuale iscrizione nell'attivo del corrispondente "diritto d'uso per leasing". Nel conto economico il locatario rileva, quindi, gli ammortamenti del diritto d'uso e gli interessi maturati sulla passività, in luogo dei canoni di leasing operativi rilevati fra i costi per servizi secondo le previsioni dello IAS 17 in vigore fino all'esercizio 2018. Nel rendiconto finanziario, il pagamento dei canoni a rimborso della summenzionata passività è presentato nell'ambito dei flussi di cassa da attività di finanziamento; pertanto, con riferimento ai contratti di locazione classificati come leasing operativi in accordo con lo IAS 17, l'applicazione dell'IFRS 16 comporta una modifica del flusso di cassa netto da attività operativa e del flusso di cassa netto da attività di finanziamento.

L'IFRS 16 pertanto supera, nella prospettiva del locatario, la precedente distinzione tra leasing operativi e leasing finanziari. Nella prospettiva dei locatori, invece, sono mantenuti sia la distinzione fra leasing operativi e finanziari, sia il trattamento contabile già previsti dallo IAS 17.

L'analisi svolta dalla Società ha evidenziato l'inclusione, nell'ambito di applicazione del principio, delle seguenti tipologie di contratto:

  • affitto di immobili;
  • noleggio di auto.

In corrispondenza della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 la Società si è avvalsa:

  • della facoltà di applicare il metodo c.d. retrospettico semplificato che prevede la rilevazione, per i leasing precedentemente classificati come leasing operativi, del debito per leasing e del corrispondente valore del diritto d'uso misurati sui residui canoni contrattuali alla data di transizione attualizzati sulla base del tasso di finanziamento marginale applicabile alla Società alla data del 1° gennaio 2019 ossia del tasso di interesse che la Società avrebbe sostenuto per porre in essere un'operazione di finanziamento con analogo profilo di cassa e medesime garanzie collaterali del contratto di leasing in valutazione (c.d. Incremental Borrowing Rate o Tasso Incrementale);
  • dell'opzione concessa dal principio di continuare a rilevare come costo i pagamenti dovuti per i leasing a breve termine (di durata inferiore ai 12 mesi) e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore;
  • della possibilità di non riesaminare ogni contratto esistente al 1° gennaio 2019, applicando l'IFRS 16 ai soli contratti precedentemente identificati come leasing (ex IAS 17 e IFRIC 4);
  • di verificare la recuperabilità delle attività per diritto d'uso al 1° gennaio 2019 sulla base della valutazione, effettuata in occasione della redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018, in merito all'onerosità dei contratti di leasing in accordo alle disposizioni dello IAS 37;
  • di non assimilare, in sede di transizione, i leasing che presentano una durata residua al 1° gennaio 2019 inferiore a 12 mesi ai leasing di breve durata.

Al fine di determinare se, alla data di transizione, conseguentemente alla prima rilevazione dell'attività consistente nel diritto d'uso e della passività finanziaria, sussistessero le condizioni per la rilevazione di fiscalità differita in accordo con quanto previsto dallo IAS 12, la Società ha inteso considerare tali attività e passività, ancorché iscritte in bilancio simultaneamente, come due elementi distinti. Questa interpretazione della transazione ha comportato che la Società si sia potuto avvalere dell'esenzione alla rilevazione della fiscalità differita di cui ai paragrafi 15 e 24 dello IAS 12. Le variazioni successive delle differenze temporanee rispetto alle quali, in ragione della menzionata esenzione, non è stata inizialmente rilevata alcuna fiscalità differita non sono oggetto di rilevazione, avendo natura di assorbimento delle citate differenze.

Al fine di evidenziare gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo principio, il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stato modificato con l'introduzione delle seguenti voci:

  • "diritti d'uso per leasing", allocata tra le attività non correnti;
  • "passività per leasing" allocata tra le passività correnti e non correnti in relazione alle tempistiche di scadenza delle passività (rispettivamente entro e oltre i 12 mesi).

I principali impatti sul bilancio della Società sono così riassumibili:

  • situazione patrimoniale - finanziaria: maggiori attività non correnti per l'iscrizione di "diritto d'uso per leasing" e di "passività per leasing" per un ammontare al 1° gennaio 2019 pari a circa 40 milioni di Euro;

  • conto economico: diversa natura, quantificazione, qualificazione e classificazione dei costi (ammortamento del "diritto d'uso per leasing" nella voce "Ammortamenti e Altre svalutazioni" e interessi passivi per leasing nella voce "Oneri finanziari" rispetto alla precedente classificazione dei costi per affitti e noleggi nella voce "Costi per servizi") con conseguente impatto positivo sulla redditività operativa lorda. Inoltre, la combinazione tra l'ammortamento per quote costanti del "diritto d'uso per leasing" e il metodo del tasso di interesse effettivo applicato ai debiti per leasing comporta normalmente (ad eccezione di situazioni caratterizzate da canoni decrescenti lungo la durata del contratto), rispetto allo IAS 17, maggiori oneri a conto economico nei primi anni del contratto di leasing e oneri decrescenti negli ultimi anni.

Gli effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria al 1° gennaio 2019 derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile sono sinteticamente esposti nel prospetto seguente, in cui è evidenziata anche la riclassifica dei valori relativi allo "Smantellamento e Ripristino" dalla voce "Attività Materiali" alla voce "Diritti d'uso":

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA RAI WAY

Effetti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16 sul bilancio di apertura al 1/1/2019

31/12/2018 IFRS 16 Riclass. 01/01/2019
(Importi in milioni di Euro) Smant.e Ripr.
Attività non correnti
Attività materiali 180,9 (4,6) 176,3
Diritti d'uso per leasing - 40,1 4,6 44,7
Attività immateriali 12,9 12,9
Attività per imposte differite 3,3 3,3
Altre attività non correnti 1,3 1,3
Totale attività non correnti 198,4 40,1 - 238,5
Attività correnti
Rimanenze 0,9 0,9
Crediti commerciali 71,5 71,5
Altri crediti e attività correnti 5,8 5,8
Attività finanziarie correnti 0,1 0,1
Disponibilità liquide 17,2 17,2
Crediti per imposte correnti 0,1 0,1
Totale attività correnti 95,6 - - 95,6
Totale attivo 294,0 40,1 - 334,1
Patrimonio netto
Capitale sociale 70,2 70,2
Riserva legale 14,0 14,0
Altre riserve 37,1 37,1
Utili portati a nuovo 59,5 59,5
Totale patrimonio netto 180,8 - 180,8
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 0,4 0,4
Passività per leasing non correnti - 26,6 26,6
Benefici per i dipendenti 15,1 15,1
Fondi per rischi e oneri 17,0 17,0
Altri debiti e passività non correnti 0,3 0,3
Totale passività non correnti 32,8 26,6 - 59,4
Passività correnti
Debiti commerciali 45,6 45,6
Altri debiti e passività correnti 33,9 33,9
Passività finanziarie correnti 0,3 0,3
Passività per leasing correnti - 13,5 13,5
Debiti per imposte correnti 0,6 0,6
Totale passività correnti 80,4 13,5 - 93,9
Totale passivo e patrimonio netto 294,0 40,1 - 334,1

Principi contabili di recente emissione

Principi contabili omologati dall'Unione Europea ma non ancora applicabili

  • Con regolamento n. 2019/2075 emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019 è stato omologato il documento "Modifiche dei riferimenti al quadro concettuale negli International Financial Reporting Standard". Le modifiche mirano ad aggiornare in diversi Principi contabili e in diverse interpretazioni i riferimenti esistenti ai quadri precedenti, sostituendoli con riferimenti al quadro concettuale rivisto. Tali modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che inizieranno il, o successivamente al, 1° gennaio 2020.
  • Con regolamento n. 2019/2104 emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019 è stato omologato il documento "Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8: definizione di rilevante". Il documento chiarisce la definizione di «rilevante» al fine di rendere più facile per le imprese formulare giudizi sulla rilevanza e per migliorare la rilevanza delle informazioni nelle note al bilancio. Tali modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che inizieranno il, o successivamente al, 1° gennaio 2020.

La Società ha valutato che le modifiche sopra riportate non avranno impatti significativi sul Bilancio di esercizio.

Principi contabili non ancora omologati dall'Unione Europea

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha emesso l'IFRS 17 "Insurance Contracts", che disciplina il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2021.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 3 Business Combinations". L'obiettivo del documento è di migliorare

l'applicazione della definizione di business al fine di risolvere le difficoltà che sorgono nella pratica quando un'entità determina se ha acquisito un'attività o un gruppo di attività. Tali modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che inizieranno il, o successivamente al, 1° gennaio 2020. Ne è consentita l'applicazione anticipata.

In data 26 settembre 2019 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". L'obiettivo degli emendamenti è evitare l'interruzione delle relazioni di copertura a causa delle incertezze legate alla transizione dei tassi IBOR conseguente al processo di riforma introdotto dall'European Financial Benchmark Regulation, in particolare a causa dell'incapacità di soddisfare i requisiti specifici di contabilizzazione delle operazioni di copertura nei periodi precedenti la transizione. Tali modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che inizieranno il, o successivamente al, 1° gennaio 2020. Ne è consentita l'applicazione anticipata.

Allo stato la Società sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul proprio bilancio.

Informativa per settore operativo

L'IFRS 8 – Settori Operativi, identifica il "Settore operativo" come una componente di una entità: (i) che svolge attività in grado di generare flussi di ricavi e di costi autonomi; (ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo, che per Rai Way coincide con il Consiglio di Amministrazione, con lo scopo di assumere decisioni sull'allocazione delle risorse e di valutarne i risultati; e (iii) per il quale sono predisposte informazioni economico-patrimoniali separate. La Società ha identificato un solo settore operativo e l'informativa gestionale che è predisposta e resa periodicamente disponibile al Consiglio di Amministrazione per le finalità sopra richiamate, considerano l'attività d'impresa svolta da Rai Way come un insieme indistinto; conseguentemente in bilancio non è presentata alcuna informativa per settore operativo. Le informazioni circa i servizi prestati dalla Società, l'area geografica (che per la Società corrisponde pressoché interamente con il territorio dello Stato italiano) in cui essa svolge la propria attività e i principali clienti sono fornite nelle pertinenti note al presente bilancio, alle quali, pertanto, si rinvia.

Rapporto tra Rai e Rai Way

La costituzione della Società e il perfezionamento del conferimento del ramo di azienda facente capo alla Divisione Trasmissione e Diffusione da parte della controllante Rai, si inserisce in un più ampio progetto di razionalizzazione del Gruppo Rai che porta alla costituzione di alcune controllate deputate a presidiare specifici settori di attività accessorie al Servizio Pubblico di diffusione dei programmi radiofonici e televisivi svolte da Rai. Per effetto del conferimento, avvenuto il 1marzo 2000, la Società diviene titolare del ramo di azienda destinato allo svolgimento delle attività di pianificazione, progettazione, installazione, realizzazione, esercizio, gestione, manutenzione, implementazione e sviluppo degli impianti, delle stazioni, dei collegamenti e complessivamente della Rete di Trasmissione e di Diffusione dei segnali voce, video e dati di Rai. Alla Società viene pertanto trasferita la titolarità delle infrastrutture e degli impianti per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica di Rai, oltre ai rapporti di lavoro con circa 600 ingegneri e tecnici specializzati nel settore della trasmissione e diffusione dei segnali radiotelevisivi.

In data 5 giugno 2000, la Società sottoscrive con Rai il contratto di servizio, con il quale quest'ultima affida alla Società la fornitura in esclusiva dei servizi relativi all'installazione, manutenzione e gestione di reti di telecomunicazioni e la prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi radiofonici e televisivi. Il sopra menzionato contratto è rimasto in vigore fino al 30 giugno 2014.

In data 31 luglio 2014, con efficacia dal 1° luglio 2014, in sostituzione del citato contratto, Rai e Rai Way hanno sottoscritto un Contratto di Servizio, per effetto del quale Rai ha affidato alla Società, su base esclusiva, un insieme di servizi che permettano a Rai: (i) la regolare trasmissione e diffusione, in Italia e all'estero, dei MUX che le sono stati assegnati in base alla normativa applicabile; e (ii) il regolare assolvimento degli obblighi di Servizio.

Per ulteriori dettagli circa i rapporti tra Rai Way e Rai si rimanda al paragrafo "Transazioni con Parti Correlate".

Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4)

I rischi finanziari ai quali è esposta la Società sono gestiti secondo l'approccio e le procedure definiti all'interno di una specifica policy approvata dal CdA di Rai Way che, attraverso una gestione finalizzata alla minimizzazione del rischio, intende preservare il valore aziendale nel suo complesso e quello economicofinanziario nello specifico.

I principali rischi individuati dalla Società sono:

  • il rischio di mercato, derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei rapporti di cambio, connesso alle attività e passività finanziarie rispettivamente possedute/originate e assunte;
  • il rischio di credito, derivante dalla possibilità che una o più controparti possano essere insolventi;
  • il rischio di liquidità, derivante dall'incapacità della Società di ottenere le risorse finanziarie necessarie per far fronte agli impegni finanziari di breve termine;
  • il rischio di capitale derivante dalla capacità di continuare a garantire un'adeguata solidità patrimoniale.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e di cambio, ovvero di rating delle controparti con le quali si realizzano impieghi di liquidità, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.

La Società ha adottato una propria policy finanziaria, le cui caratteristiche sono di seguito illustrate, finalizzata alla minimizzazione del rischio e a preservare il valore aziendale.

Rischio Tasso di Interesse: la policy aziendale prevede che il rischio tasso, derivante dalle possibili oscillazioni dei tassi di interesse applicati sui finanziamenti a medio/lungo termine accesi a favore della Società (per importi significativi), sia gestito tramite gli strumenti di copertura disponibili sul mercato quali IRS, Options, ecc, con percentuali di copertura minima prestabiliti.

Nel corso dell'esercizio 2018 è stato estinto il finanziamento denominato 'Term' e parimenti le relative coperture e pertanto la posizione finanziaria in essere al 31 dicembre risulta essere positiva per Euro 30,2 milioni, cosicché l'esposizione al rischio di tasso di interesse evidenzia un rischio ridotto limitatamente ai proventi sulle disponibilità liquide della Società; infatti, applicando una variazione di 50 bps in rialzo si riavrebbe un impatto economico positivo sui proventi finanziari, al lordo dell'effetto fiscale, pari a circa Euro 0,2 milioni, mentre un'eventuale riduzione dei tassi di 50 bps darebbe luogo ad un impatto economico negativo, al lordo dell'effetto fiscale, pari a circa Euro 0,2 milioni.

  • Rischio Tasso di Cambio: l'operatività della Società in valute diverse dall'Euro è estremamente limitata e pertanto l'esposizione al rischio cambio non produce effetti significativi sulla situazione economica e finanziaria. La Società monitora comunque l'esposizione in valuta per essere pronta ad assumere i provvedimenti previsti nella policy aziendale per posizioni di rischio significative (oltre Euro 2,5 milioni) che dovessero emergere da una mutata esposizione a tale rischio. In tali casi la policy prevede interventi di copertura graduali secondo modalità del tutto analoghe a quelle previste per il rischio tasso di interesse sopra illustrato.
  • Rischi correlati all'investimento della liquidità: con riferimento al rischio sugli impieghi di liquidità, la policy aziendale prevede, per i periodi di

eccedenza di cassa, l'utilizzo di strumenti finanziari di mercato a basso rischio e con controparti di rating elevato o con la controllante.

Rischio di credito

La Società ha come cliente principale la controllante Rai, che, negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018 ha generato Ricavi di Gruppo al netto dei costi a margine rispettivamente per Euro 188.186 migliaia (circa 85% del totale Ricavi) e Euro 184.643 migliaia (circa 85% del totale Ricavi). Gli altri clienti della Società sono principalmente operatori telefonici, società di broadcasting, enti della Pubblica Amministrazione e altri clienti corporate con i quali la Società sottoscrive contratti pluriennali per la fornitura di servizi. La Società è quindi esposta al rischio di concentrazione dei ricavi e di credito derivante dalla possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell'incapacità o nell'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, sia per motivi di carattere economico e finanziario alle stesse riferibili, quali la loro instabilità economica, l'incapacità di raccogliere capitali necessari per lo svolgimento della propria attività, ovvero la generale tendenza alla riduzione dei costi operativi, sia per motivi di carattere tecnico-commerciale o di natura legale connessi all'esecuzione dei servizi da parte della Società, quali la contestazione dei predetti servizi, ovvero l'ingresso dei clienti in procedure concorsuali che rendano più difficoltoso o impossibile il recupero dei crediti.

L'eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Per quanto riguarda il rischio di controparte, per la gestione del credito sono adottate procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. L'analisi, svolta sulla situazione delle partite scadute può portare all'eventuale costituzione in mora dei soggetti che palesano ritardi nei pagamenti. Gli elenchi delle partite scadute oggetto di analisi vengono ordinati per importo e per cliente, aggiornati alla data di analisi al fine di evidenziare le situazioni che richiedono maggiore attenzione e le azioni di sollecito e recupero previste dalle procedure aziendali.

A tal fine la Società promuove azioni di sollecito in via bonaria nei confronti delle controparti che risultano debitrici di importi relativi a partite scadute. Qualora tale attività non sani la situazione pregressa, dopo aver proceduto alla formale costituzione in mora dei soggetti debitori, si valuta l'eventuale recupero legale finanche alla proposizione del decreto ingiuntivo.

La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 e 2018, raggruppati per scaduto, al netto del fondo svalutazione crediti.

(in migliaia di Euro) 2019 2018
A scadere 64.930 66.783
Scaduti da 0-30 giorni 955 240
Scaduti da 31-60 giorni 569 91
Scaduti da 61-90 giorni 3.103 64
Scaduti da più di 90 giorni 5.238 4.289
Totale 74.795 71.467

Esercizio chiuso al 31 dicembre

Si precisa che i crediti commerciali hanno tutti scadenza entro i 12 mesi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è rappresentato dall'impossibilità a reperire le risorse finanziarie necessarie a coprire i fabbisogni della gestione per investimenti, capitale circolante e servizio del debito. Rai Way ritiene che i flussi di cassa generati dalla gestione operativa e dal Contratto di Finanziamento in essere (v. paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti") siano adeguati a coprire le necessità previste. Al 31 dicembre 2019 la Linea Revolving per un importo complessivo di Euro 25 milioni risulta non essere utilizzata ed i parametri finanziari previsti dal relativo contratto di finanziamento (covenants) risultano essere ampiamente rispettati.

Nelle seguenti tabelle sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi a venire relativi alle passività finanziarie, ai debiti commerciali e agli altri debiti e passività al 31 dicembre 2019 e 2018.

Al 31 dicembre 2019
(in migliaia di Euro)
Entro 12
mesi
Tra 1 e 5
anni
Oltre 5
anni
Passività finanziarie correnti e non correnti 176 262
Debiti commerciali 54.278 -
Altri debiti e passività 34.105 -
Al 31 dicembre 2018
(in migliaia di Euro) Entro 12
mesi
Tra 1 e 5
anni
Oltre 5
anni
Passività finanziarie correnti e non correnti 260 432
Debiti commerciali 45.585 - -

Rischio di capitale

Gli obiettivi della Società nella gestione del capitale sono ispirati alla salvaguardia della capacità di continuare a garantire una solidità patrimoniale ottimale. Nello specifico il rapporto tra i debiti finanziari e i mezzi propri della Società, continua a risultare pari a 0 al 31 dicembre 2019 così come era al 31 dicembre 2018. Il fair value dei crediti verso clienti e delle altre attività finanziarie, dei debiti verso fornitori, delle passività finanziarie (valutate con il metodo del costo ammortizzato), e degli altri debiti iscritti tra le voci "correnti" del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, trattandosi principalmente di attività sottostanti a rapporti commerciali il cui regolamento è previsto nel breve termine, non si discosta in modo significativo dai valori contabili al 31 dicembre 2019.

Le passività e attività finanziarie non correnti sono regolate o valutate a tassi di mercato e si ritiene pertanto che il fair value delle stesse sia sostanzialmente in linea con gli attuali valori contabili.

Dal 1° gennaio 2019, per effetto dell'adozione del nuovo principio contabile IFRS 16, risultano iscritte in bilancio le passività per leasing, per un ammontare complessivo pari a Euro 39.533 migliaia al 31 dicembre 2019.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari in bilancio a fair value (valore equo) sono costituiti dai derivati finanziari di copertura, valutati attraverso un modello finanziario che utilizza le più diffuse e accettate formule di mercato oltre ai seguenti dati di input forniti dal provider Reuters: curve tassi Euribor e IRS, volatilità e spread creditizi delle diverse controparti bancarie e dei titoli emessi dallo Stato italiano. Il fair value (valore equo) degli strumenti derivati rappresenta la posizione netta tra valori attivi e valori passivi.

Si segnala che la Società al 31 dicembre 2019 non presenta contratti di finanza derivata avendo integralmente estinto nel corso del 2018 il finanziamento Term con le relative coperture.

Stime e assunzioni (nota 5)

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, il prospetto di situazione patrimoniale e finanziaria, il prospetto di conto economico, il prospetto di conto economico complessivo, il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, potrebbero differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente descritte le aree che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari.

Passività potenziali

L'accertamento di una passività a fronte di contenziosi e rischi derivanti da cause legali in corso, avviene quando il verificarsi di un esborso finanziario è ritenuto probabile e l'ammontare dello stesso può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio. La Società è soggetta a cause legali (amministrative, fiscali e giuslavoristiche) riguardanti diverse tipologie di problematiche. La Società monitora costantemente lo status delle cause in corso e si avvale di esperti in materia legale. Pertanto il fondo esprime la miglior stima possibile alla data di redazione del bilancio effettuata dagli amministratori della Società.

Ricavi (nota 6)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31
dicembre
2019 2018
188.186 184.643
33.202 33.084
29.839 30.533
3.363 2.551
221.388 217.727

(*) I ricavi sono esposti al netto dei costi a margine pari ad Euro 23.036 migliaia (Euro 23.537 migliaia al 31/12/2018)

La voce "Ricavi" include i ricavi di competenza dell'esercizio riconducibili alle prestazioni di servizi rientranti nella normale attività d'impresa.

Al 31 dicembre 2019 i Ricavi registrano un incremento pari a Euro 3.661 migliaia rispetto al corrispondente periodo del 2018, passando da Euro 217.727 migliaia del 2018 a Euro 221.388 migliaia del 2019.

I "Ricavi da Gruppo Rai" ammontano ad Euro 188.186 migliaia, pari all' 85% del totale dei Ricavi per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Euro 184.643 migliaia, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018) e sono in aumento di Euro 3.543 migliaia rispetto allo stesso periodo del 2018. Tale incremento deriva principalmente dall'adeguamento del corrispettivo base al tasso d'inflazione e dall'incremento del fatturato relativo ai nuovi servizi erogati a Rai (i cosiddetti "servizi evolutivi").

La voce "Ricavi da terzi" comprende principalmente i ricavi generati con riferimento ai servizi di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi di rete, prestati dalla Società a clienti terzi, diversi da Rai e da società del Gruppo. I Ricavi in oggetto registrano un incremento pari a Euro 118 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

Altri ricavi e proventi (nota 7)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31
dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Contributi in conto esercizio 10 68
Risarcimenti danni 35 32
Altri proventi 900 47
Totale altri ricavi e proventi 945 147

La voce di conto economico "Altri ricavi e proventi" è pari ad Euro 945 migliaia con un incremento di Euro 798 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 dovuto principalmente alla plusvalenza (pari a Euro 805 migliaia) realizzata dalla cessione di un sito non più operativo.

Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31
dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Acquisto carburante 754 740
Acquisto combustibile 109 131
Acquisto utensileria varia 323 79
Variazione rimanenze di magazzino 1 6
Totale materiali di consumo e merci 1.187 956

La voce di conto economico "Materiali di consumo e merci" pari a Euro 1.187 migliaia registra un incremento di Euro 231 migliaia rispetto ai valori al 31 dicembre 2018. I costi per "Materiali di consumo e merci" includono prevalentemente i materiali di consumo quali carburanti e combustibili per gruppi elettrogeni e riscaldamento.

Costi per servizi (nota 9)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31
dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Prestazioni di lavoro autonomo 2.299 2.404
Altri servizi 1.937 2.834
Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale 2.055 1.953
Prestazioni da contratto di servizio intercompany 6.748 10.437
Manutenzioni e riparazioni 5.113 4.359
Trasporti e assimiliati 241 235
Utenze 14.772 13.303
Affitti e noleggi 9.003 14.800
Totale costi per servizi 42.168 50.325

La voce "Costi per servizi" registra un decremento pari ad Euro 8.157 migliaia (- 16,2%), passando da Euro 50.325 migliaia al 31 dicembre 2018 a Euro 42.168 migliaia al 31 dicembre 2019. Di seguito si rappresentano le principali dinamiche delle voci di costo sopra rappresentate e la descrizione dei principali fattori che le hanno determinate:

  • la voce "Altri servizi" pari a Euro 1.937 migliaia registra un decremento pari a Euro 897 migliaia rispetto ai valori del 2018, dovuto principalmente a minori consulenze e servizi esterni. La voce include tra l'altro il corrispettivo di competenza per la revisione legale dei conti annuali per Euro 79 migliaia;
  • la voce "Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale" pari a Euro 2.055 migliaia registra un incremento pari a Euro 102 migliaia rispetto ai valori del 2018 dovuto a maggiori costi di trasferta;
  • la voce "Prestazioni da contratto di servizio intercompany" include i service passivi con la Capogruppo; il confronto tra il 2019 e il 2018 registra un decremento di Euro 3.689 migliaia dovuto principalmente agli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 adottato a partire dal 1 gennaio 2019, così come illustrato nel paragrafo Sintesi dei Principi contabili (nota 3) – Effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16;
  • la voce "Manutenzioni e riparazioni" include i costi di manutenzione dell'infrastruttura di rete; presenta un saldo pari a Euro 5.113 migliaia con un incremento di Euro 754 migliaia rispetto allo scorso anno principalmente da attribuire ad un incremento delle attività di manutenzione effettuate sugli impianti di trasmissione e sulle infrastrutture edili;
  • la voce "Utenze" è pari a Euro 14.772 migliaia al 31 dicembre 2019 e include prevalentemente costi per elettricità, spese telefoniche e utenze varie. L'incremento rispetto al 2018, pari a Euro 1.469 migliaia, è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi rispetto al periodo precedente e a maggiori consumi per le attività operative;

la voce "Affitti e noleggi" include prevalentemente i costi di affitto e noleggio non rientranti nell'applicazione del principio IFRS 16 relativamente afabbricati, ad impianti e apparati, a circuiti di trasmissione e autoveicoli. Il decremento registrato nel 2019 rispetto all'esercizio precedente, pari a Euro 5.797 migliaia, è da attribuire principalmente, come per la voce "Prestazioni da contratto di servizio intercompany", agli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 adottato a partire dal 1 gennaio 2019 (v. Sintesi dei Principi contabili – Effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16 – nota 3).

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei costi per servizi prestati dalla società incaricata della revisione legale dei conti e dalle società appartenenti allo stesso network.

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

(in migliaia di Euro)
Corrispettivi
dell'esercizio 2019
Tipologia incarico
Revisione legale dei conti PricewaterhouseCoopers S.p.A. 58
Bilancio semestrale PricewaterhouseCoopers S.p.A. 21
Bilancio di sostenibilità PricewaterhouseCoopers S.p.A. 38
Certificazioni previste per legge svolte dal soggetto incaricato della revisione legale PricewaterhouseCoopers S.p.A. 3
Totale costi per servizi 120

Costi per il Personale (nota 10)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Salari e stipendi 36.433 34.934
Oneri sociali 10.541 10.303
Trattamento di fine rapporto 2.202 2.080
Trattamento di quiescenza e simili 788 786
Incentivo all'esodo - 699
Altri costi (476) 31
Costi del personale capitalizzato (4.162) (2.763)
Totale costi per il personale 45.326 46.070

I "Costi per il personale" ammontano nel 2019 a Euro 45.326 migliaia con un decremento di Euro 744 migliaia nonostante un aumento dell'organico medio di 11 unità, passato da 601 a 612 risorse. Il costo per le maggiori risorse medie impiegate in azienda rispetto all'esercizio precedente è stato infatti più che compensato da minori oneri per esodi incentivati e da maggiori costi capitalizzati.

I costi del personale capitalizzati ammontano ad Euro 4.162 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 2.763 migliaia al 31 dicembre 2018), in aumento di Euro 1.399 migliaia per effetto principalmente del maggior volume di investimenti rispetto al 2018.

Per ulteriori dettagli sugli effetti economici connessi al trattamento contabile dei benefici ai dipendenti si rimanda alla Nota 31 "Benefici ai dipendenti".

Di seguito si riporta il numero medio e numero puntuale dei dipendenti della Società:

Numero medio di dipendenti (*)
per l'esercizio chiuso al
Numero puntuale di dipendenti
per l'esercizio chiuso al
(in unità) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Dirigenti 22 21 23 21
Quadri 150 138 163 138
Impiegati 427 420 416 438
Operai 13 22 13 18
Totale 612 601 615 615

(*) Si segnala che i valori medi espressi nella tabella includono i part-time.

Altri Costi (nota 11)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Contributo alle Autorità di controllo 327 330
ICI/IMU/TASI 629 1.123
Imposte sulla produzione e sui consumi 1.145 1.148
Altre imposte indirette, tasse e altri tributi 332 337
Altro 146 476
Totale Altri costi 2.579 3.414

La voce di conto economico "Altri costi" registra un decremento pari a Euro 835 migliaia (-24,5%), passando da Euro 3.414 migliaia al 31 dicembre 2018 a Euro 2.579 migliaia al 31 dicembre 2019 principalmente per minori costi per Imu (Euro 494 migliaia), minori risarcimenti danni (Euro 99 migliaia) e minori costi di esercizi precedenti (Euro 133 migliaia).

Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12)

La voce "Svalutazione delle attività finanziarie" presenta un saldo pari a Euro 246 migliaia al 31 dicembre 2019, registrando un decremento pari a Euro 78 migliaia rispetto al valore al 31 dicembre 2018 in cui era pari a Euro 324 migliaia. Tale decremento è principalmente dovuto a minori svalutazioni crediti effettuate nel corso dell'esercizio per Euro 45 migliaia e a maggiori rilasci del Fondo Svalutazione Crediti per Euro 33 migliaia.

Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13)

La voce "Ammortamenti", inclusa nella voce di conto economico "Ammortamenti e altre svalutazioni", è pari a Euro 42.192 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 32.926 migliaia al 31 dicembre 2018). Dal 1° gennaio 2019, per effetto dell'adozione del principio contabile IFRS 16, tale voce include il valore dell'ammortamento dei diritti d'uso per leasing, pari a Euro 9.726 migliaia. Rispetto all'esercizio precedente, pertanto, l'incremento della voce "Ammortamenti e altre svalutazioni" pari a Euro 9.266 migliaia risulta determinato principalmente dall'applicazione del nuovo principio contabile suindicato per Euro 8.786 migliaia (al netto degli ammortamenti per "Smantellamento e ripristino" pari ad Euro 941 migliaia già presenti nel 2018, per lo stesso importo, tra le attività materiali), per Euro 329 migliaia per maggiori ammortamenti relativi a licenze software e per Euro 151 migliaia per maggiori ammortamenti di attività materiali dovuti alla contrazione della vita utile fissata al 30 giugno 2022 degli apparati trasmissivi TV in tecnica digitale DVB-T (Euro 4.437 migliaia) compensati dall'allungamento della vita utile dei fabbricati industriali (Euro 1.199 migliaia), delle costruzioni leggere (Euro 2.055 migliaia) e degli apparati trasmissivi radiofonici (Euro 677 migliaia).

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Ammortamenti
Attività materiali
fabbricati 717 5.015
impianti e macchinario 28.654 25.060
attrezzature industriali e commerciali 1.186 1.274
altri beni 255 252
Totale ammortamento attività materiali 30.812 31.601
Diritti d'uso
fabbricati 9.213
altri beni 513
Totale ammortamento diritti d'uso 9.726 -
Attività immateriali
software 1.443 1.114
altro 211 211
Totale ammortamento attività immateriali 1.654 1.325
Totale ammortamenti 42.192 32.926
Altre svalutazioni - -
Totale ammortamenti e altre Svalutazioni 42.192 32.926

Si segnala, inoltre, che a seguito dell'adozione del principio contabile IFRS 16, i valori relativi allo "Smantellamento e ripristino" sono stati riclassificati dal 1° gennaio 2019 dalla voce "Attività Materiali" alla voce "Diritti d'uso-fabbricati". Per l'esercizio 2018 tali costi restano ricompresi nella voce "Attività Materiali".

Accantonamenti (nota 14)

La voce "Accantonamenti" presenta un saldo negativo (componente positivo di reddito) pari a Euro 1.458 migliaia per effetto di un prevalente rilascio di alcune poste del fondo rischi contenzioso civile (pari a Euro 1.596 migliaia) rispetto agli accantonamenti di costi per oneri e rischi. Tale importo è riferito principalmente al rilascio di alcune poste del fondo rischi contenzioso civile a seguito delle sentenze definitive favorevoli alla Società emesse in relazione al Cosap (canone occupazione suolo pubblico). Al 31 dicembre 2018 la voce presentava un saldo di Euro 71 migliaia (componente negativo di reddito) per accantonamenti di costi. Per i relativi commenti si rinvia a quanto evidenziato nella voce "Fondo rischi e oneri", nota 32.

Proventi e Oneri Finanziari (nota 15)

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Interessi attivi verso banche 2 3
Utili su cambi 4 (6)
Altri interessi attivi 2 6
Totale Proventi finanziari 8 3
Interessi sull'obbligazione per benefici ai dipendenti (135) (179)
Perdite su cambi (42) (20)
Interessi passivi verso banche e altri finanziatori (30) (515)
Interessi passivi su operazioni di copertura tassi - (43)
Interessi adeguamento fondo smantellamento e ripristino (210) (206)
Interessi passivi su contratti di leasing (607) -
Altri, commissioni e spese (238) (278)
Totale Oneri finanziari (1.262) (1.241)
Totale Proventi finanziari netti (1.254) (1.238)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

I "Proventi finanziari" pari ad Euro 8 migliaia registrano un incremento pari a Euro 5 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018.

Gli "Oneri finanziari" presentano un saldo pari ad Euro 1.262 migliaia con un incremento pari ad Euro 21 migliaia rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (Euro 1.241 migliaia al 31 dicembre 2018). Il saldo al 31 dicembre 2019 comprende gli oneri finanziari sui contratti di leasing per Euro 607 migliaia calcolati a seguito dell'applicazione del principio contabile IFRS 16; pertanto, al netto di questa voce gli oneri finanziari diminuiscono significativamente a seguito del rimborso integrale della linea di finanziamento term effettuato nel corso dello scorso esercizio.

Imposte sul Reddito (nota 16)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Imposte correnti 24.740 24.030
Imposte differite 713 (1.084)
Imposte sostitutive 62 -
Imposte relative a esercizi precedenti (37) (143)
Totale 25.478 22.803

La voce "Imposte correnti" è pari a Euro 24.740 migliaia con un aumento rispetto al periodo precedente di Euro 710 migliaia per effetto di un maggiore risultato ante imposte e delle rettifiche apportate al risultato contabile a seguito dell'adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 (Leasing) bilanciato dal risparmio dell'imposta IMU conseguente ai nuovi riclassamenti catastali dei siti per effetto del D.L. 33/2016 e della maggiore deducibilità ai fini IRES.

La voce include:

  • IRES pari a Euro 20.670 migliaia;
  • IRAP pari a Euro 4.070 migliaia

Le imposte differite presentano un saldo positivo pari ad Euro 713 migliaia con un incremento pari ad Euro 1.797 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 dovuto principalmente all'effetto della rateizzazione della plusvalenza della cessione di un sito produttivo non più operativo e dagli utilizzi e i rilasci delle poste riprese a tassazione in anni precedenti.

Le imposte differite includono:

  • Imposte prepagate pari ad Euro 559 migliaia;
  • Imposte differite passive pari ad Euro 154 migliaia.

La seguente tabella riporta la riconciliazione dell'onere fiscale teorico con il carico d'imposta effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018.

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Utile prima delle imposte 88.839 82.549
Imposte teoriche 21.321 24,0% 19.812 24,0%
Imposte sostitutive 62 -
Imposte relative a esercizi precedenti (37) (143)
Differenze permanenti 62 (786)
IRAP 4.070 3.920
Totale 25.478 28,7% 22.803 27,6%

Attività Materiali (nota 17)

La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:

Impianti e Attrezzature Attività
materiali
Totale
Terreni Fabbricati macchinario industriali e Altri beni in corso e attività
(in migliaia di Euro) commerciali acconti materiali
Valori contabili al 1^ gennaio 2019
Costo al 1^ gennaio 2019 12.014 99.783 728.896 28.927 2.231 12.679 884.530
Fondi ammortamento al 1^ gennaio 2019 - (79.428) (597.909) (24.960) (1.253) - (703.550)
Fondo Svalutazione al 1^ gennaio 2019 (7) - (35) - - - (42)
Valore netto contabile al 1^ gennaio 2019 12.014 20.348 130.952 3.967 978 12.679 180.938
Movimentazioni 2019
Investimenti 476 10.895 239 9 20.638 32.257
Prima applicazione IFRS 16
Costo storico (8.755) (8.755)
Fondo ammortamento 4.160 4.160
(4.595) - - - - - (4.595)
Ammortamenti dell'esercizio (718) - (28.682) (1.186) (255) - (30.841)
Fondo Svalutazione
su cespiti in vita 29 29
su cespiti dismessi - -
- - 29 - - - 29
Dismissioni
Costo (4) (253) (9.505) (80) (9.842)
Fondi ammortamento - 248 9.365 79 9.692
Valore netto contabile (4) (5) (140) (1) - - (150)
Riclassifiche 596 - 7.302 1.335 3 (9.236) -
Trasferimenti
Costo (169) 169 -
Fondi ammortamento 153 (153) -
Valore netto contabile - - (16) - 16 - -
Valori contabili al 31 dicembre 2019
Costo al 31 dicembre 2019 12.010 91.847 737.419 30.421 2.412 24.081 898.190
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2019 - (75.738) (617.073) (26.067) (1.661) - (720.539)
Fondo Svalutazione al 31 dicembre 2019 (7) - (6) - - - (13)
Valore netto contabile al 31 dicembre 2019 12.010 16.102 120.340 4.354 751 24.081 177.638

La voce "Attività materiali" presenta un saldo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 177.638 migliaia, in diminuzione di Euro 3.300 migliaia rispetto al precedente esercizio. Tale scostamento risulta dovuto principalmente all'effetto combinato di riduzioni per ammortamenti e rettifiche derivanti dal principio contabile IFRS 16 per complessivi Euro 35.436 migliaia, parzialmente compensato da incrementi per nuovi investimenti per Euro 32.257 migliaia. Si precisa che le rettifiche derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 si riferiscono per un importo pari a Euro 4.595 migliaia alla riclassificazione della voce "Smantellamento e ripristino" dalla categoria dei "Fabbricati" alla categoria dei "Diritti d'uso per leasing". Le voci riclassificate sono quelle relative al valore attuale dei costi che la Società stima di dover sostenere in futuro per ripristinare le aree, assunte in locazione operativa, nello stato precedente la realizzazione delle opere infrastrutturali che vi insistono.

La voce "Attività materiali" accoglie i costi capitalizzabili per migliorie su beni in affitto.

Si segnala che è stata fatta un'analisi degli indicatori interni ed esterni dai quali non sono emersi elementi che mettono a rischio la recuperabilità dei valori dei cespiti e pertanto non è stato effettuato l'impairment test relativo.

Diritti d'uso per leasing (nota 18)

Il valore dei diritti d'uso per leasing, di nuova introduzione in relazione a quanto stabilito dal principio contabile IFRS 16, pari a Euro 36.242 migliaia, risulta dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) Terreni e
Fabbricati
Altri beni Totale
Valori contabili al 1° gennaio 2019
Costo al 1° gennaio 2019 - - -
Fondo ammortamento - - -
Valore netto contabile al 1° gennaio 2019 - - -
Movimentazioni 2019
Prima applicazione IFRS 16:
Costo storico 47.671 1.233 48.904
Fondo ammortamento smantellamento e ripristino (4.161) (4.161)
Incrementi e capitalizzazioni 1.011 214 1.225
Ammortamenti dell'esercizio (9.213) (513) (9.726)
Valore netto contabile al 31 dicembre 2019
Costo storico 48.682 1.447 50.129
Fondo ammortamento (13.374) (513) (13.887)
Valore netto contabile al 31 dicembre 2019 35.308 934 36.242

Gli incrementi e capitalizzazioni, pari a Euro 1.225 migliaia, sono riferiti a contratti d'affitto di immobili o di noleggio di mezzi di trasporto che hanno avuto decorrenza nell'esercizio.

I costi per leasing di attività a breve termine e di modesto valore sono inseriti tra i Costi per servizi (nota 9).

I proventi da sub-affitto di beni che hanno determinato la rilevazione di un diritto d'uso sono pari a Euro 4 migliaia.

Attività Immateriali (nota 19)

Le attività immateriali ammontano a Euro 14.287 migliaia, in incremento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 1.392 migliaia per effetto principalmente degli investimenti effettuati nell'esercizio (pari a Euro 3.046 migliaia), parzialmente compensati dagli ammortamenti di periodo (pari a Euro 1.654 migliaia).

Si segnala che anche in assenza di indicatori interni ed esterni che evidenzino perdite di valore in relazione alla voce "Avviamento", è stato effettuato un test di impairment che ha comunque confermato la recuperabilità del valore iscritto a bilancio anche in coerenza con il principio contabile internazionale IAS 36 ricorrendo alle seguenti assunzioni: poiché Rai Way non ha cash generating unit ("CGU"), il valore recuperabile (recoverable amount) è stato determinato utilizzando i flussi di cassa in entrata previsti dal piano industriale 2020 – 2023. Il valore recuperabile è stato confrontato con il capitale investito netto della Società al 31 dicembre 2019.

Per l'attualizzazione dei flussi di cassa si è utilizzato un WACC compreso tra 5,4% e 6,6%, un tasso di crescita (g) compreso tra 1% e 2% nel lungo termine. Ai fini di calcolo del terminal value si è considerato inter alia:

• il rapporto tra capex di mantenimento (escluso gli investimenti IFRS16) e ricavi del 6% in coerenza con le ipotesi del piano industriale senza alcun investimento di sviluppo;

  • ammortamenti uguali agli investimenti di mantenimento;
  • variazione del capitale circolante netto e dei fondi pari a zero.

Il valore recuperabile è ampliamente superiore al valore oggetto di test. A tal fine non sono stati considerati gli impatti relativi ad un potenziale ampliamento delle infrastrutture e/o ad usi alternativi dell'infrastruttura esistente.

Software Avviamento Altre Attività
immateriali
in corso e
Totale
attività
immateriali
(in migliaia di Euro) acconti
Valori contabili al 1^ gennaio 2019
Costo al 1^ gennaio 2019 4.646 4.970 3.350 2.249 15.215
Fondi ammortamento al 1^ gennaio 2019 (1.923) (397) (2.320)
Valore netto contabile al 1^ gennaio 2019 2.723 4.970 2.953 2.249 12.895
Movimentazioni 2019
Investimenti 2.376 670 3.046
Ammortamenti dell'esercizio (1.443) - (211) - (1.654)
Dismissioni
Costo -
Fondi ammortamento -
Valore netto contabile - - - - -
Riclassifiche 1.764 (1.764) -
Trasferimenti -
Valori contabili al 31 dicembre 2019
Costo al 31 dicembre 2019 8.786 4.970 3.350 1.155 18.261
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2019 (3.366) - (608) - (3.974)
Fondo svalutazione al 31 dicembre 2019 - - - - -
Valore netto contabile al 31 dicembre 2019 5.420 4.970 2.742 1.155 14.287

Nella tabella seguente è evidenziata la relativa movimentazione:

Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 20)

Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci "Attività finanziarie correnti" e "Attività finanziarie non correnti":

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Credito verso controllante 252 -
Altri crediti finanziari 8 55
Totale attività finanziarie correnti 260 55
Ratei e risconti attivi 2 2
Totale attività finanziarie non correnti 2 2

Le attività finanziarie correnti ammontano a Euro 260 migliaia e aumentano di Euro 205 migliaia rispetto all'esercizio precedente (Euro 55 migliaia al 31 dicembre 2018) principalmente per la voce "Credito verso controllante", che al 31 dicembre 2018 presentava un saldo negativo ed era quindi esposta tra le passività finanziarie correnti.

La voce "Altri Crediti Finanziari" pari a Euro 8 migliaia (Euro 55 migliaia al 31 dicembre 2018) è relativa a risconti attivi riferiti a commissioni bancarie su finanziamenti.

Le attività finanziarie non correnti includono ratei e risconti attivi pari a Euro 2 migliaia e si mantengono in linea con l'esercizio precedente.

Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci "Passività finanziarie correnti" e "Passività finanziarie non correnti" al 31 dicembre 2019 e 2018:

Al 31 dicembre 2018 Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
(in migliaia di Euro)
Debiti verso banche 90 234 - 324
Debiti verso altri finanziatori 78 194 - 272
Altri debiti finanziari 7 - - 7
Debiti verso controllante 82 - - 82
Totale 257 428 - 685
Al 31 dicembre 2019
(in migliaia di Euro) Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
Debiti verso banche 98 144 - 242
Debiti verso altri finanziatori 78 117 - 195
Altri debiti finanziari 7 - - 7
Debiti verso controllante - - - -

Relativamente ai "Debiti verso banche", si precisa che la Società ha in essere un contratto di finanziamento stipulato con Mediobanca, BNP Paribas S.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UBI Banca Società Cooperativa per Azioni. Il suddetto contratto prevedeva originariamente la concessione di una linea di credito c.d. revolving di massimi Euro 50 milioni con interessi pari a Euribor + 120 punti base, rinegoziata fino al 30 settembre 2020 con un importo massimo di Euro 25 milioni. Al 31 dicembre 2019 tale linea di credito risulta non utilizzata.

Il Contratto di Finanziamento prevede impegni generali e covenant a carico della Società, nonché eventi di default in linea con la prassi di mercato per finanziamenti di importo e natura similari e non include, in ogni caso, vincoli o limitazioni alla distribuzione di dividendi da parte della Società.

Tra i covenant rientra l'impegno a rispettare i seguenti parametri, che sono verificati con periodicità semestrale e rispettati per il bilancio in corso:

• Posizione Finanziaria Netta/ Patrimonio Netto, che dovrà essere inferiore o uguale a 2,75; e

• Posizione Finanziaria Netta/Margine Operativo Lordo, che dovrà essere inferiore o uguale a 2,75.

La voce "Debiti verso banche" include altresì il debito residuo al 31 dicembre 2019 del finanziamento ordinario concesso da Mediocredito Centrale correlato agli investimenti finanziati dalla Legge 488/92 (31° bando) che prevede un rimborso in base a rate semestrali e matura interessi a tasso variabile annuo determinato come somma del tasso Euribor 6 mesi aumentato dello spread annuo pari a 0,70%.

Nel corso dell'esercizio 2019 non sono state poste in essere operazioni con strumenti derivati.

La voce "Debiti verso altri finanziatori" include il debito residuo al 31 dicembre 2019 del finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., che prevede un rimborso in base a rate semestrali e matura interessi a tasso agevolato fisso pari allo 0,50%.

Di seguito, si riporta la Posizione Finanziaria Netta della Società, determinata conformemente a quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA, n. 81 del 2011, attuative del Regolamento (CE) 809/2004.

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
A. Cassa 8 9
B. Assegni e depositi bancari e postali 30.160 17.185
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 30.168 17.194
E. Crediti finanziari correnti 260 55
F. Debiti bancari correnti (98) (90)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
H. Altri debiti finanziari correnti (84) (167)
I. Passività per leasing correnti (13.270) -
J. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) + (I) (13.4
52)
(257)
K. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) 16.97
6
16.992
L. Debiti bancari non correnti (144) (234)
M. Passività per leasing non correnti (26.263) -
N. Altri debiti non correnti (117) (195)
O. Indebitamento finanziario non corrente (L) + (M) + (N) (26.524
)
(429)
P. Posizione finanziaria netta (9.548) 16.563
Esclusi gli effetti da IFRS 16-Passività per leasing:
Q. Posizione finanziaria netta escluse le passività per leasing (P) -
(I) - (M)
29.985 16.563

Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 21)

Si riporta di seguito la movimentazione della fiscalità differita; per maggiori dettagli sulla natura delle imposte differite si rinvia al paragrafo "Imposte sul reddito" (nota 16):

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Saldo all'inizio del periodo 3.321 2.164
Effetto a conto economico (713) 1.084
Effetto a conto economico complessivo 81
(
Effetto da IFRS 15 191
Saldo alla fine del periodo 2.689 3.321
Di cui:
- crediti per imposte anticipate 2.859 3.337
- Fondo imposte differite (170) (16)

Il saldo della voce in oggetto riporta l'importo delle attività per imposte differite al netto delle relative passività.

La movimentazione delle attività per imposte differite risulta dettagliabile come segue:

Fondi per oneri
e rischi
Benefici ai dipendenti Altre partite Totale
(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2018 2.566 451 320 3.337
Effetto a conto economico (506) (31) (22) (559)
Effetto a conto economico complessivo 81 81
Saldo al 31 dicembre 2019 2.060 501 298 2.859

La movimentazione delle passività per imposte differite risulta dettagliabile come segue:

Altre partite
(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2018 (16)
Effetto a conto economico (154)
Saldo al 31 dicembre 2019 (170)

Altre attività non correnti (nota 22)

La voce "Altre attività non correnti" ammonta al 31 dicembre 2019 ad Euro 1.268 migliaia (Euro 1.318 migliaia al 31 dicembre 2018) con una diminuzione di Euro 50 migliaia rispetto al precedente esercizio dovuta principalmente all'utilizzo della prima rata dell'imposta sostitutiva derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione generato dalla fusione per incorporazione della società Sud Engineering avvenuta con efficacia a decorrere dal 22 giugno 2017. Si segnala che la Società ha optato per il regime di affrancamento ordinario, ex art.176, comma 2-ter del T.U.I.R. e che il modello di contabilizzazione adottato è quello relativo all'iscrizione dell'imposta sostitutiva come anticipo di imposte correnti pari ad Euro 914 migliaia.

La voce "Altre attività non correnti" include anche i depositi cauzionali previsti da contratti passivi di locazione e ospitalità impianti, pari a Euro 353 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 342 migliaia al 31 dicembre 2018).

Rimanenze (nota 23)

Nella seguente tabella sono evidenziate le seguenti voci:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Lavori in corso su ordinazione 226 226
Materie prime, sussidiarie e di consumo 659 660
Totale Rimanenze 885 886

Le "Rimanenze" ammontano a Euro 885 migliaia e non subiscono sostanziali variazioni rispetto all'esercizio precedente. La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" si riferisce a scorte e ricambi per la manutenzione e l'esercizio dei beni strumentali tecnici.

Crediti Commerciali (nota 24)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Crediti verso controllante 68.984 66.491
Crediti verso clienti e altre Società del Gruppo 8.369 7.289
Fondo svalutazione crediti (2.558) (2.
313)
Totale Crediti commerciali 74.795 71.467

La voce "Crediti verso controllante" accoglie i crediti vantati dalla Società verso Rai per effetto del Contratto di Servizio. Rispetto al precedente esercizio la voce registra un incremento di Euro 2.493 migliaia. Per ulteriori dettagli si rimanda alla precedente nota "Ricavi" e alla successiva nota "Transazioni con Parti Correlate".

La voce "Crediti verso clienti e altre Società del Gruppo" fa riferimento ai servizi di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi di rete, resi dalla Società a clienti terzi diversi da Rai; presenta un incremento pari ad Euro 1.080 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018.

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione del Fondo svalutazione crediti corrente:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2018 (2.313)
Utilizzi 1
Accantonamenti (403)
Rilasci 157
Saldo al 31 dicembre 2019 (2.558)

Altri crediti e attività correnti (nota 25)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre

(in migliaia di Euro) 2019 2018
Crediti verso controllante per consolidato fiscale 2.456 2.456
Credito verso controllante per IVA di Gruppo 21 48
Altri crediti tributari 618 579
Ratei e risconti attivi 548 1.799
Crediti verso altri 1.393 952
Totale Altri crediti e attività correnti 5.036 5.834

La voce "Crediti verso controllante per consolidato fiscale" evidenzia il credito derivante dall'istanza di rimborso IRES relativa alla deducibilità IRAP riguardante le spese di personale dipendente e assimilato.

Come riportato nel paragrafo "Transazioni con Parti Correlate", la Società si avvale della procedura di compensazione dell'IVA di Gruppo prevista dal decreto ministeriale 13 dicembre 1979, recante le norme di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 73, ultimo comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, rilevando i seguenti rapporti verso la Controllante che evidenziano un saldo pari ad Euro 21 migliaia nella voce "Crediti verso controllante per IVA di Gruppo". La voce in questione presentava nel 2018 un saldo pari a Euro 48 migliaia.

Gli "Altri Crediti tributari" ammontano a Euro 618 migliaia (Euro 579 migliaia al 31 dicembre 2018) e includono crediti inerenti istanze di rimborso IVA non rientranti nella suddetta procedura per Euro 345 migliaia, crediti verso erario per costi di Ricerca e Sviluppo sostenuti nell'anno 2019 a seguito di nuovi progetti ex L.190/14 per Euro 273 migliaia. Al 31 dicembre 2018 l'importo complessivo del credito per costi di Ricerca e Sviluppo era pari a Euro 235 migliaia.

La voce "Ratei e risconti attivi" si riferisce principalmente alle quote dei costi di locazione di terreni, fabbricati industriali e strade, ospitalità impianti e spese varie registrate nell'esercizio ed aventi competenza oltre l'esercizio in oggetto.

La voce "Crediti verso altri" si riferisce principalmente a crediti verso il personale per anticipi spese su trasferte e a crediti verso enti previdenziali.

Disponibilità liquide (nota 26)

La voce in oggetto presenta un saldo pari ad Euro 30.168 migliaia (Euro 17.194 migliaia al 31 dicembre 2018) con un incremento rispetto all'esercizio precedente di Euro 12.974 migliaia derivante dal flusso di cassa generato dall'attività operativa compensato con il pagamento dei dividendi e da nuovi investimenti così come evidenziato nel Rendiconto Finanziario a cui si rinvia per maggiori dettagli.

Attività per imposte sul reddito correnti (nota 27)

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Anticipo imposta sostitutiva
Avviamento
62 62
Totale Attività per imposte sul
reddito correnti
62 62

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano ad Euro 62 migliaia al 31 dicembre 2019, in linea con il precedente esercizio, e si riferiscono all'iscrizione dell'imposta sostitutiva, per la quota corrente, derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione così come descritto nel precedente paragrafo alla voce "Altre attività non correnti".

Patrimonio Netto (nota 28)

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale di Rai Way è pari a Euro 70.176 migliaia ed è rappresentato da n. 272.000.000 azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale.

Altre riserve

La composizione della voce "Altre riserve" risulta dettagliabile come segue:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Riserve straordinarie tassate 11.291 11.291 1,2,3
Riserve per ammortamenti anticipati 9.360 9.360 1,2,3
Riserva per riallineamento valori civili/fiscali beni impresa 8.
938
8.938 1,2,3,4
Riserva prima adozione IFRS 7.490 7.490 2
Totale altre riserve 37.079 37.079

Legenda

1 per aumento di capitale

2 per copertura perdite

3 per distribuzione ai soci

4 in caso di utilizzazione diversa dalla copertura delle perdite, l'ammontare deve essere assoggetato a IRES e IRAP

Utile per Azione (nota 29)

Nella seguente tabella è rappresentata la determinazione dell'utile base e diluito per azione.

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro, eccetto ove diversamente
indicato)
2019 2018
Utile dell'esercizio 63.361 59.746
Numero medio delle azioni ordinarie 272.000.000 272.000.000
Utile per azione (base e diluito) in Euro 0,23 0,22

L'Utile per azione diluito presenta lo stesso valore dell'Utile per azione base in quanto alla data di riferimento del Bilancio non vi sono elementi diluitivi.

Destinazione dell'utile

Con riguardo all'utile di esercizio, pari ad Euro 63.360.973,47, si prevede che esso sia destinato secondo la proposta di delibera all'Assemblea, qui di seguito riportata:

"L'Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

di destinare l'utile netto dell'esercizio 2019, pari a Euro 63.360.973,47, alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro 63.348.800,00 e a "Utili portati a nuovo", per i restanti Euro 12.173,47 e di attribuire conseguentemente un dividendo di Euro 0,2329 lordi a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 29 luglio 2020, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 28 luglio 2020 (cosiddetta "record date") e previo stacco della cedola nr. 6 il 27 luglio 2020".

La suddetta proposta di delibera così come quella prevista per la preventiva approvazione del bilancio sono allegate al presente documento.

Passività per leasing correnti e non correnti (nota 30)

Le passività per leasing, comprensive delle quote correnti, sono pari a Euro 39.533 migliaia come evidenziato nella tabella seguente:

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
quota non quota quota non quota
(in migliaia di Euro) corrente corrente Totale corrente corrente Totale
Passività per leasing 26.263 13.270 39.533 -
Totale passività per leasing 26.263 13.270 39.533 - - -

Il valore delle passività per leasing correnti è rappresentato unicamente dalla quota corrente di passività per leasing non correnti, in quanto i leasing di attività a breve termine sono rilevati a conto economico alla voce costi per servizi e altri costi.

Il valore totale dei flussi finanziari in uscita per leasing nell'esercizio è pari a Euro 2.289 migliaia, oltre a interessi per Euro 158 migliaia.

Gli interessi passivi maturati sulle passività per leasing sono esposti al paragrafo "Proventi e oneri finanziari" (nota 15) al quale si rinvia.

Le scadenze delle passività per leasing (correnti e non correnti) sono di seguito indicate:

Al 31 dicembre 2019
Tra 1 e 5 Oltre 5
(in migliaia di Euro) Entro 12 mesi anni anni Totale
Passività per leasing correnti e non correnti 13.270 22.699 3.564 39.533
Totale passività per leasing correnti e non correnti 13.270 22.699 3.564 39.533

Benefici ai Dipendenti (nota 31)

La composizione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

(in migliaia di Euro) Esercizio chiuso al
31 dicembre
2019
Esercizio chiuso al
31 dicembre
2018
Saldo all'inizio dell'esercizio 15.092 16.443
Accantonamenti 2.211 2.084
Interessi sull'obbligazione 135 179
Utilizzi (1.116) (1.062)
Trasferimento altri fondi/Altri movimenti (2.224) (2.118)
(Utile) / Perdita attuariale 336 (434)
Saldo alla fine dell'esercizio 14.434 15.092

La voce (Utile)/Perdita attuariale pari a Euro 336 migliaia è relativa alle componenti attuariali per la valutazione dei piani a benefici definiti imputate direttamente a Patrimonio netto e alla relativa fiscalità differita pari a Euro 81 migliaia esposta nel Conto Economico complessivo.

La movimentazione della voce "Benefici per i dipendenti" risulta dettagliabile come segue:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Trattamento di fine rapporto 13.803 14.455
Altri fondi 631 637
Totale benefici a dipendenti 14.434 15.092

Rispetto al precedente esercizio la voce si decrementa per Euro 658 migliaia.

Le assunzioni attuariali di calcolo ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto sono dettagliate nella seguente tabella:

Al 31 dicembre
(%; Anni) 2019 2018
Tasso di attualizzazione 0,61% 1,21%
Tasso di inflazione 1,20% 1,50%
Percentuale Media Annua di
Uscita del Personale 8,10% 7,80%
Probabilità annua di richiesta
di anticipo 1,50% 1,50%
Duration (in anni) 7,7 8,6

Si segnala che nelle suindicate assunzioni è stato inoltre riportato il valore della Passività relativa al trattamento di fine rapporto ottenuto variando di +/- 50 bps il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo un valore rispettivamente pari ad Euro 13.419 migliaia e pari ad Euro 14.216 migliaia.

La voce "Altri fondi" si riferisce al fondo pensionistico integrativo aziendale e al fondo assistenza dirigenti pensionati. Con riferimento al fondo pensionistico aziendale (pari a Euro 498 migliaia), le assunzioni attuariali di calcolo hanno evidenziato il valore della Passività corrispondente ottenuto variando di +/- 50 bps il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo rispettivamente un valore pari ad Euro 474 migliaia e pari ad Euro 526 migliaia.

Fondi Rischi e Oneri (nota 32)

(in migliaia di Euro) Saldi al
1 gennaio
2019
Accantonamenti Utilizzi Rilasci Saldi al 31
dicembre
2019
Contenzioso civile
amministrativo
2.404 48 (78) (1.596) 778
Competenze maturate 1.655 1.890 (834) (502) 2.209
Altri fondi per rischi e oneri 2.382 90 (280) 2.192
Fondo smantellamento e
ripristino
10.517 210 10.727
Totale Fondi per Rischi e Oneri 16.958 2.238 (1.192) (2.098) 15.906

La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

La voce presenta un decremento pari ad Euro 1.052 migliaia dovuto principalmente al rilascio di alcune poste del fondo rischi contenzioso civile a seguito delle sentenze definitive favorevoli alla Società emesse dalla Corte di Cassazione in relazione al Cosap (canone occupazione di suolo pubblico).

La voce "Fondi Rischi e Oneri" accoglie accantonamenti per costi o perdite di natura determinata, la cui esistenza è certa, ma non esattamente determinabile nell'ammontare, ovvero la cui esistenza è probabile ma di importo stimabile con sufficiente ragionevolezza. Tali accantonamenti riguardano prevalentemente gli oneri derivanti da spese legali relative a conteziosi civili e amministrativi, dal fondo stanziato per gli oneri per smantellamento e ripristino dei siti trasmissivi non di proprietà e dagli oneri pregressi relativi al rinnovo dei titoli di possesso dei siti produttivi.

Si precisa che gli esborsi relativi alla voce in questione, ad eccezione del fondo competenze maturate del quale si avrà un utilizzo nel corso del 2020, non possono essere stimati con certezza in quanto legati principalmente ai tempi di svolgimento dei procedimenti giudiziari e a decisioni strategiche e/o normative al momento non prevedibili sulla composizione e natura della rete di diffusione del segnale radiotelevisivo.

Si segnala che la Società è parte in un contenzioso tributario in materia di Tosap (Tassa di occupazione di suolo pubblico) relativamente alla corretta quantificazione del tributo per il quale, anche tenendo conto del giudizio professionale formulato da studi legali specializzati in merito agli esiti attesi, non ha rilevato in bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in quanto la soccombenza è stata ritenuta possibile dall'Alta Direzione.

Altri debiti e passività non correnti (nota 33)

La voce presenta un saldo al 31 dicembre 2019 pari a zero (Euro 312 migliaia al 31 dicembre 2018). La voce accoglieva il debito verso l'Erario per l'imposta sostitutiva derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione generato dall'acquisizione della società Sud Engineering, così come specificato nel paragrafo "Attività non correnti". Nel corso del 2019 è stata versata la seconda rata (delle 3 previste) relativa a tale imposta e pertanto al 31 dicembre dell'esercizio corrente la voce risulta azzerata in quanto l'ultima rata è stata riclassificata nella voce "Passività per imposte sul reddito correnti" (nota 36).

Debiti commerciali (nota 34)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Debiti verso fornitori 49.415 42.738
Debiti verso controllante 4.863 2.847
Totale Debiti Commerciali 54.278 45.585

Per maggiori informazioni sui rapporti con la controllante Rai si rimanda al Paragrafo "Transazioni con Parti Correlate".

La voce "Debiti verso controllante" si riferisce a debiti commerciali verso la Rai e presenta un saldo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 4.863 migliaia con un incremento pari ad Euro 2.016 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La voce "Debiti verso fornitori" ammonta ad Euro 49.415 migliaia al 31 dicembre 2019 con un incremento pari ad Euro 6.677 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto del più elevato ammontare di investimenti.

Altri debiti e passività correnti (nota 35)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Esercizio chiuso al 31
dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Debiti verso controllante per consolidato fiscale 20.669 20.107
Debiti verso controllante per IVA di Gruppo - -
Altri debiti tributari 1.505 1.431
Debiti v/istit. previd. e sicurezza sociale 3.764 3.782
Debiti verso il personale 6.253 6.556
Altri Debiti 981 1.079
Ratei e Risconti passivi 933 984
Totale Altri debiti e passività correnti 34.105 33.939

La voce "Debiti verso controllante per consolidato fiscale" pari ad Euro 20.669 migliaia (Euro 20.107 migliaia al 31 dicembre 2018) espone principalmente l'ammontare IRES stanziato per l'esercizio in corso.

La voce "Debiti verso il personale" presenta un saldo di Euro 6.253 migliaia, in diminuzione di Euro 303 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente per minori debiti per esodi incentivati. Per maggiori informazioni sui rapporti con la controllante Rai in materia di consolidato IRES e IVA si rimanda al Paragrafo "Transazioni con Parti Correlate" mentre i debiti tributari che non rientrano nelle procedure menzionate sono esposti nella tabella successiva (saldo IRAP e terza rata dell'imposta sostitutiva derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione così come specificato nel paragrafo "Altre attività non correnti").

Passività per imposte sul reddito correnti (nota 36)

La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Imposte dirette IRAP 123 163
Affrancamento Avviamento 311 416
Totale Passività per imposte sul
reddito correnti
434 579

Le passività per imposte sul reddito correnti risultano pari a Euro 434 migliaia al 31 dicembre 2019, in diminuzione di Euro 145 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto di un minor debito verso l'Erario per IRAP e per imposta sostitutiva derivante dall'affrancamento fiscale del disavanzo di fusione così come specificato nel paragrafo "Altre attività non correnti".

Impegni e garanzie (nota 37)

Si segnala che gli impegni in essere riferiti ai soli investimenti tecnici al 31 dicembre 2019 sono pari ad Euro 19,2 milioni (Euro 11,9 milioni al 31 dicembre 2018).

Le garanzie comprensive dei beni presso terzi ammontano al 31 dicembre 2019 ad Euro 63.750 migliaia (Euro 53.439 migliaia al 31 dicembre 2018) e si riferiscono principalmente a garanzie personali ricevute a fronte di obbligazioni altrui, a garanzie altrui prestate per obbligazioni dell'azienda a fronte di obbligazioni e di debiti.

ALTRE INFORMAZIONI (NOTA 38)

Passività Potenziali

La Società è parte di alcuni contenziosi, avviati presso Tribunali Amministrativi Regionali, aventi a oggetto l'uso delle frequenze di trasmissione dei segnali radiofonici e televisivi. In particolare, ad essere contestate sono le interferenze che questo provoca rispetto al segnale radiofonico e/o televisivo trasmesso da altri operatori del settore. Tutti i contenziosi in essere sono costantemente monitorati dalla funzione legale societaria, che si avvale, a tal fine, del supporto di primari studi legali specializzati nel contenzioso amministrativo. Le somme riconosciute in bilancio negli appositi fondi per rischi e oneri esprimono la migliore stima dell'Alta Direzione circa l'esito dei contenziosi in essere e sono state quantificate tenendo opportunamente conto del giudizio dei legali esterni che supportano la Società.

La Società è altresì parte di alcuni giudizi promossi da dipendenti ed exdipendenti in relazione ad asserite errate applicazioni della normativa vigente in materia di disciplina del rapporto di lavoro. Come sopra, anche con riferimento a questa tipologia di contenziosi la Società, oltre che dell'impegno della propria funzione legale interna, in sede di giudizio si avvale del supporto di primari studi legali specializzati in diritto del lavoro. Le somme rilevate in bilancio a copertura del rischio di soccombenza sono state quantificate dall'Alta Direzione stimando, sulla base della valutazione professionale dei legali esterni che rappresentano la Società in giudizio, l'onere a carico di Rai Way, il cui sostenimento è ritenuto probabile avuto riguardo all'attuale stato di avanzamento del contenzioso.

Rai Way, infine, è parte di alcuni contenziosi in ambito civile relativamente alla corretta quantificazione del canone/tributo dovuto per l'occupazione di suolo pubblico di installazioni di proprietà della Società.

La Società, pur difendendo le proprie ragioni nelle apposite sedi di giudizio, in questa coadiuvata dal supporto di studi legali specializzati, anche tenendo conto del giudizio professionale formulato da questi ultimi in merito agli esiti attesi dai contenziosi in essere, non ha rilevato in bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in quanto la soccombenza è stata ritenuta possibile dall'Alta Direzione.

Ad integrazione di quanto sopra illustrato, è necessario rappresentare fin d'ora che la Società nell'ordinario esercizio della propria attività si avvale dell'ospitalità di terzi per la collocazione di propri impianti su terreni, edifici o strutture altrui. Tenuto conto che tali ospitalità vengono ordinariamente formalizzate attraverso contratti o strumenti giuridici similari (a titolo esemplificativo: cessioni di diritti di superficie, concessioni di aree pubbliche, ecc.) è possibile che la Società debba sostenere oneri per la rimozione delle infrastrutture di rete, nel caso in cui i relativi rapporti contrattuali con i terzi ospitanti non siano rinnovati o vengano a scadenza. Allo stato, sono in corso alcune specifiche situazioni di contenzioso, nella materia de qua, che potrebbero determinare nel prossimo futuro tali oneri, al momento peraltro non quantificabili. La Società, pertanto, ritiene che esista la possibilità che, in futuro, possano essere sostenuti oneri per il soddisfacimento delle richieste pervenute e a tal proposito ha ritenuto di riconoscere tra le passività in bilancio un apposito fondo per lo smantellamento e il ripristino dei siti.

Qualora in futuro le circostanze sopra illustrate dovessero subire un'evoluzione che renda probabile il sostenimento di oneri a carico della Società, addizionali rispetto a quelli iscritti nel Fondo smantellamento e ripristino siti, saranno adottati tutti i provvedimenti necessari a tutelare gli interessi aziendali e a rappresentare adeguatamente in bilancio gli effetti del mutato scenario.

Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 39)

Di seguito si riportano i compensi degli amministratori e dei sindaci comprensivi delle spese di trasferta:

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(in migliaia di Euro) 2019 2018
Compensi Amministratori 666 693
Compensi Sindaci 95 89
Totale Amministratori e Sindaci 761 782

Transazioni con Parti Correlate (nota 41)5

Di seguito è riportato il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate", per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018. La Società intrattiene rapporti principalmente di natura commerciale e finanziaria con le seguenti parti correlate:

Rai (di seguito la "Controllante");

5 Conformemente con quanto disciplinato dallo IAS 24, paragrafo 25, Rai Way è dispensata dai requisiti informativi di cui al paragrafo 18 (secondo il quale la Società deve indicare la natura del rapporto con la parte correlata, oltre a fornire informazioni su tali operazioni e sui saldi in essere, inclusi gli impegni, necessarie agli utilizzatori del bilancio per comprendere i potenziali effetti di tale rapporto sul Bilancio separato) nel caso di rapporti con un'altra entità che è una parte correlata perché lo stesso ente governativo ha il controllo, il controllo congiunto o un'influenza notevole sia sull'entità che redige il bilancio sia sull'altra entità.

  • dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ("Alta direzione");
  • altre Società controllate da Rai e/o verso le quali la Controllante possiede un'interessenza ("Altre parti correlate").

Le operazioni con parti correlate sono effettuate a normali condizioni di mercato.

Nella seguente tabella sono dettagliati i saldi patrimoniali dei rapporti tra la Società e le parti correlate al 31 dicembre 2019 e 2018:

(in migliaia di Euro) Controllante Alta
direzione
Altre parti
correlate
Totale
Licenze d'uso software
Al 31 dicembre 2019 50 50
Al 31 dicembre 2018 -
Diritti d'uso per leasing
Al 31 dicembre 2019 19.957 22 19.979
Al 31 dicembre 2018 -
Attività finanziarie non correnti
Al 31 dicembre 2019 - -
Al 31 dicembre 2018 - -
Attività finanziarie correnti
Al 31 dicembre 2019 252 252
Al 31 dicembre 2018 -
Crediti commerciali correnti
Al 31 dicembre 2019 68.984 313 69.297
Al 31 dicembre 2018 66.491 303 66.794
Altri crediti e attività correnti
Al 31 dicembre 2019 2.477 2.477
Al 31 dicembre 2018 2.504 10 2.514
Passività per leasing non correnti
Al 31 dicembre 2019 16.343 12 16.355
Al 31 dicembre 2018 -
Passività finanziarie correnti
Al 31 dicembre 2019 -
Al 31 dicembre 2018 82 - - 82
Passività per leasing correnti
Al 31 dicembre 2019 7.677 12 7.689
Al 31 dicembre 2018 -
Debiti commerciali
Al 31 dicembre 2019 4.863 4.863
Al 31 dicembre 2018 2.847 2.847
Altri debiti e passività correnti
Al 31 dicembre 2019 20.919 646 1.391 22.956
Al 31 dicembre 2018 20.549 691 1.322 22.562
Benefici per dipendenti
Al 31 dicembre 2019 127 112 239
Al 31 dicembre 2018 120 113 233

Nella seguente tabella vengono dettagliati gli effetti economici delle operazioni tra la Società e le parti correlate negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018:

Alta Altre parti Totale
209.951 1.271 211.222
207.060 1.120 208.180
4 4
-
5 5
-
7.184 7.184
10.895 12 10.907
26 2.237 797 3.060
30 2.207 798 3.035
25 25
123 123
3.801 12 3.813
-
-
-
262 262
-
Controllante direzione correlate

(*) Gli importi sono esposti al lordo dei costi a margine verso la Controllante per Euro 22.135 migliaia (Euro 22.755 migliaia al 31 dicembre 2018) e verso Altre parti correlate per Euro 902 migliaia (Euro 782 migliaia al 31 dicembre 2018)

Controllante

La Società intrattiene con la Controllante prevalentemente rapporti di natura commerciale.

Si segnala che nell'esercizio 2019 la Società ha posto in essere un'operazione di "maggior rilevanza" ai sensi della relativa procedura in materia di operazioni con parti correlate (in conformità con quanto previsto dal Regolamento Consob "Operazioni con parti correlate" delibera n° 17221 del 12 marzo 2010 s.m.i) con la Controllante, come di seguito indicato.

Contratti finanziari tra Rai Way e Rai

I rapporti finanziari tra la Società e Rai erano disciplinati dai seguenti contratti, stipulati il 16 luglio 2007 e rinnovati tacitamente di anno in anno:

  • Contratto di tesoreria centralizzata;
  • Contratto di conto corrente intersocietario;
  • Contratto di mandato;
  • Contratto per la concessione di linea di credito.

In forza del contratto di tesoreria centralizzata la gestione finanziaria della Società era affidata alla Controllante attraverso un sistema di cash pooling. La Società aveva infatti stipulato con Banca Intesa San Paolo un contratto in forza del quale, al termine di ogni giornata lavorativa, la banca faceva confluire sul conto corrente bancario intestato alla Rai il saldo esistente (a fine giornata) sul conto corrente della Società ("Conto Origine"); per effetto di tale contratto, il saldo del Conto Origine al termine della giornata risultava sempre pari a zero. Il contratto in oggetto non prevedeva alcun onere a carico della Società, ma veniva riconosciuta una remunerazione sui saldi a debito/credito del conto corrente intersocietario in virtù del contratto sotto riportato.

Il contratto di conto corrente intersocietario prevedeva il trasferimento automatico dei saldi positivi e negativi derivanti dal cash pooling bancario e dalle transazioni economiche e finanziarie svolte tra la Società e Rai, su apposito conto corrente intersocietario. Su tale conto la Controllante applicava i tassi concessi dal mercato monetario (Euribor) maggiorati/diminuiti di uno spread che veniva aggiornato trimestralmente.

Il contratto di mandato consentiva a Rai di poter effettuare i pagamenti ed incassi rispettivamente dei debiti e crediti maturati nei confronti delle altre Società del Gruppo Rai.

Il contratto per la concessione linea di credito prevedeva un'apertura di linea di credito a favore della Società a valere sul conto corrente intersocietario fino ad un importo di Euro 100 milioni. Tale apertura poteva variare in funzione delle sopravvenute esigenze temporanee di cassa della Società, nei limiti dei piani finanziari approvati dalla Controllante. L'affidamento, di durata annuale e a rinnovo tacito, doveva essere rimborsato con decorrenza immediata nel caso di risoluzione del contratto di tesoreria centralizzata o di modifica degli attuali assetti proprietari della Società.

A partire dalla data di quotazione, la Società ha stipulato un contratto di finanziamento con un pool di banche così evidenziato nel paragrafo "Attività e passività finanziarie correnti e non correnti". Contestualmente a partire dal giorno di erogazione del finanziamento citato, i soli contratti di conto corrente intersocietario e il contratto di mandato sono stati novati in relazione all'autonomia gestionale e finanziaria della Società rispetto alla Capogruppo. Si precisa che i contratti di tesoreria centralizzata e quello per la concessione di linea di credito sono cessati a partire dal 18 novembre 2014 mentre è stato attivato un nuovo contratto di conto corrente intersocietario finalizzato a pagamenti residuali.

Con riferimento al c/c di corrispondenza la Società ha rilevato:

  • oneri finanziari con un saldo pari a zero sia nell'esercizio 2019 che nell'esercizio 2018;
  • crediti finanziari correnti pari a Euro 252 migliaia al 31 dicembre 2019 e debiti finanziari correnti pari a Euro 82 migliaia nell'esercizio 2018.

Contratto di Servizio

Il contratto di servizio, sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione successivamente integrata ed emendata, fino al 31 dicembre 2014, riguarda principalmente la fornitura dei servizi correlati all'installazione, manutenzione e gestione di reti di telecomunicazioni e la prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi radiofonici e televisivi verso un corrispettivo erogato con periodicità mensile e determinato in funzione della tipologia di servizio (i.e. servizi che Rai Way eroga con risorse proprie o di terzi, investimenti richiesti da Rai, servizi di diffusione digitale terrestre TV e altri servizi stabiliti tra le parti).

Il sopra menzionato contratto è stato rinegoziato in data 31 luglio 2014, con efficacia a partire dal 1° luglio 2014. Per effetto di tale contratto la Società ha rilevato ricavi e crediti così come illustrati nei paragrafi "Ricavi" e "Crediti commerciali" della presente Nota illustrativa.

In data 10 dicembre 2019, la Società ha sottoscritto con la Controllante un accordo avente ad oggetto la modifica di alcuni termini e condizioni del Contratto di Servizio rispetto al quale le parti hanno rinunciato al diritto di disdetta al secondo settennio già previsto, producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino al 30 giugno 2028, ferma restando la possibile già prevista prosecuzione per un ulteriore settennio, salva disdetta. La conclusione di tale accordo, costituendo operazione di "maggiore rilevanza" ai sensi della procedura in materia di operazioni con Parti correlate della Società, è stata oggetto di pubblicazione di un relativo Documento informativo messo a disposizione del pubblico con le modalità previste dalla normativa vigente (in particolare consultabile sul sito internet della Società).

Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai e Contratto di locazione e fornitura di servizi connessi

Il "Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai", sottoscritto nel corso dell'esercizio 2006, riguarda principalmente le prestazioni di servizi relative alle attività di:

  • amministrazione del personale;
  • servizi generali;
  • polizze assicurative;
  • sistemi informativi;
  • amministrazione;
  • finanza;
  • centro ricerca e innovazione tecnologica;
  • consulenza e assistenza legale.

Il contratto in questione è scaduto il 31 dicembre 2010 ed è rimasto vigente fino al 30 giugno 2014; è stato infatti rinegoziato in data 31 luglio 2014, con efficacia a partire dal 1° luglio 2014.

Il "Contratto di locazione e fornitura di servizi connessi" avente a oggetto la locazione degli immobili e/o le porzioni di immobili, comprensivi anche dei lastrici solari, sui quali insistono gli impianti per la trasmissione e/o la diffusione dei segnali radiotelevisivi, di proprietà di Rai Way o di terzi dalla medesima ospitati, originariamente sottoscritto in data 19 aprile 2001, ha durata di sei anni, tacitamente rinnovabile per ulteriori periodi di sei anni (il periodo attualmente in corso scadrà nel 2025).

I corrispettivi dei servizi sopra descritti, ivi compresa la locazione immobiliare e i servizi ancillari sono individuati sulla base dei criteri di valorizzazione indicati nei capitolati tecnici, relativi a ciascun servizio. Per effetto di tali contratti la Società ha rilevato:

  • costi per servizi pari a Euro 7.184 migliaia e Euro 10.895 migliaia rispettivamente negli esercizi 2019 e 2018;
  • costi per ammortamenti dei diritti d'uso per leasing, a seguito del nuovo principio contabile IFRS 16 introdotto nel 2019, pari a Euro 3.801 migliaia al 31 dicembre 2019. Nell'esercizio 2018 i costi per affitti e noleggi da contratto di servizio erano interamente rilevati tra i costi per servizi;
  • costi per oneri finanziari sulle passività per leasing pari a Euro 262 migliaia al 31 dicembre 2019;
  • debiti commerciali pari a Euro 4.863 migliaia e Euro 2.847 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2019 e 2018.

Passività per leasing correnti e non correnti pari a Euro 24.020 migliaia al 31 dicembre 2019.

Consolidato Fiscale

Sulla base della disciplina contenuta nel TUIR (DPR 917/86, art. 117 e seguenti) e per effetto delle disposizioni contenute nell'art. 11, comma 4 del Decreto Ministeriale del 9 giugno 2004 successivamente revisionato dal Decreto Ministeriale del 1° marzo 2018 che reca la revisione delle "Disposizioni attuative del regime opzionale di tassazione del consolidato nazionale, di cui agli articoli da 117 a 128 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito" Rai Way applica il regime di tassazione di Gruppo, disciplinato dall'Accordo relativo all'esercizio congiunto con Rai dell'opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale. Tale accordo con il quale sono regolati tutti i reciproci obblighi e responsabilità tra la Controllante e la Società ha efficacia per i periodi di imposta 2019, 2020 e 2021.

Per effetto del Consolidato Fiscale la Società rileva "Altri debiti e passività correnti" pari a Euro 20.719 migliaia e Euro 20.107 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2019 e 2018 e "Altri crediti e attività correnti" pari a Euro 2.456 migliaia al 31 dicembre 2019 così come al 31 dicembre 2018.

Regime IVA di Gruppo

La Società si avvale della procedura di compensazione dell'IVA di Gruppo prevista dal Decreto Ministeriale del 13 dicembre 1979, recante le norme di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 73, ultimo comma, del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, rilevando verso la Controllante nella voce "Altri crediti e attività correnti" un saldo al 31 dicembre 2019 di Euro 21 migliaia (Euro 48 migliaia al 31 dicembre 2018).

Alta direzione

Per "Alta Direzione" si intendono i dirigenti con responsabilità strategica avente il potere e la responsabilità diretta o indiretta della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società comprendendo tra l'altro i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società. La Società ha rilevato:

  • costi per servizi pari a Euro zero migliaia al 31 dicembre 2019 come al 31 dicembre 2018;
  • costi del personale pari a Euro 2.237 migliaia e Euro 2.207 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2019 e 2018.

Altre parti correlate

La Società intrattiene con le altre parti correlate rapporti di natura commerciale, in particolare:

  • Rai Com S.p.A. alla quale la Società fornisce servizi di trasmissione;
  • San Marino RTV riceve da Rai Way servizi di trasmissione e contestualmente eroga alla stessa Società servizi di ospitalità;
  • Fondi pensione complementari Dipendenti e Dirigenti.

Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 - Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 42)

Con riferimento a quanto previsto dall'articolo 1 commi 125-129 della legge n.124/2017 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" successivamente integrata dal decreto legge "Sicurezza" (n.113/2018) e dal decreto legge "Semplificazione" (n.135/2018), si segnala che non vi sono stati eventi riconducibili alle fattispecie ivi indicate.

Roma, 12 marzo 2020

per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Mario Orfeo

Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti, Aldo Mancino in qualità di Amministratore Delegato, e Adalberto Pellegrino in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Rai Way S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

‐ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

‐ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2019.

  • La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrativo e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 è stata effettuata sulla base del processo definito da Rai Way S.p.A., prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.
  • Si attesta, inoltre, che:
    • ‐ il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di Rai Way S.p.A.:
      • i. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • ii. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • iii. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
    • ‐ la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.

Roma, 12 marzo 2020

Aldo Mancino Adalberto Pellegrino

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

"L'Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A.

  • esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;
  • preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di revisione di PricewaterhouseCoopers S.p.A.;
  • esaminato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, nel progetto presentato dal Consiglio di Amministrazione, che chiude con un utile netto di Euro 63.360.973,47;

delibera

di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019."

Destinazione dell'utile di esercizio.

"L'Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

di destinare l'utile netto dell'esercizio 2019, pari a Euro 63.360.973,47, alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro 63.348.800,00 e a "Utili portati a nuovo", per i restanti Euro 12.173,47 e di attribuire conseguentemente un dividendo di Euro 0,2329 lordi a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 29 luglio 2020, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 28 luglio 2020 (cosiddetta "record date") e previo stacco della cedola nr. 6 il 27 luglio 2020".

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