Quarterly Report • Aug 5, 2020
Quarterly Report
Open in ViewerOpens in native device viewer


| Highlights _________________ 4 | |
|---|---|
| Premessa _________________ 9 | |
| Principali variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo TIM ________ 9 | |
| Andamento economico consolidato ___________ 10 | |
| Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM _____ 15 | |
| Andamento patrimoniale e finanziario consolidato___________ 23 | |
| Tabelle di dettaglio – Dati consolidati __________ 32 | |
| Indicatori After Lease ____________ 39 | |
| Eventi successivi al 30 giugno 2020 ____________ 40 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2020______ 40 | |
| Principali rischi e incertezze _____________ 41 | |
| Principali variazioni del contesto normativo ___________ 47 | |
| Organi sociali al 30 giugno 2020 _________ 56 | |
| Macrostruttura organizzativa ___________ 58 | |
| Informazioni per gli investitori ___________ 59 | |
| Operazioni con parti correlate ___________ 62 | |
| Indicatori alternativi di performance ___________ 63 | |
| Innovazione, ricerca e sviluppo __________ 65 |
Indice______________________________________________________________________________________ 69 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata _________________________________________________ 70 Conto economico separato consolidato ________________________________________________________ 72 Conto economico complessivo consolidato _____________________________________________________ 73 Movimenti del patrimonio netto consolidato ____________________________________________________ 74 Rendiconto finanziario consolidato ____________________________________________________________ 75 Note al Bilancio consolidato semestrale abbreviato ______________________________________________ 77 Attestazione al Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni __________________________163 Relazione della Società di Revisione sulla revisione contabile limitata del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ___________________________________________________________ 164
| Presidente | Salvatore Rossi (indipendente) |
|---|---|
| Amministratore Delegato e Direttore Generale |
Luigi Gubitosi |
| Consiglieri | Alfredo Altavilla (indipendente) |
| Paola Bonomo (indipendente) | |
| Franck Cadoret | |
| Giuseppina Capaldo (indipendente) | |
| Maria Elena Cappello (indipendente) | |
| Massimo Ferrari (indipendente) | |
| Paola Giannotti de Ponti (indipendente) | |
| Marella Moretti (indipendente) | |
| Lucia Morselli (indipendente) | |
| Dante Roscini (Lead Independent Director) | |
| Arnaud Roy de Puyfontaine | |
| Rocco Sabelli (indipendente) | |
| Michele Valensise (indipendente) | |
| Segretario | Agostino Nuzzolo |
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Giulia De Martino |
| Anna Doro | |
| Marco Fazzini | |
| Francesco Schiavone Panni | |
| Sindaci Supplenti | Andrea Balelli |
| Antonia Coppola | |
| Franco Dalla Sega | |
| Laura Fiordelisi | |
Società di revisione EY S.p.A.
Nel secondo trimestre la generazione di cassa e la riduzione dell'indebitamento finanziario netto hanno accelerato. Tale risultato è dovuto in parte al buon esito dell'operazione di valorizzazione della quota di TIM in INWIT, ma soprattutto alla gestione ordinaria che ha prodotto importanti flussi di cassa. Continua infatti la razionalizzazione del portafoglio prodotti e la politica di maggior disciplina nella gestione commerciale che, pur comportando una flessione dei ricavi nel breve termine, produce un incremento nella generazione di cassa e nella soddisfazione dei clienti. Nel corso del semestre il Customer Satisfaction Index è migliorato del 3% nel mobile, 2% nel fisso e 1% nel Wholesale.
Anche nel periodo di maggiore intensità dell'emergenza sanitaria, TIM ha mantenuto una piena operatività e continuità nell'erogazione dei servizi, assicurando la tutela della salute dei propri dipendenti e investendo nell'incremento di capacità e copertura delle reti nazionali.
I risultati finanziari risentono degli effetti della chiusura dei negozi sulle vendite di prodotti e del ridotto traffico roaming da e verso l'estero. A fronte di una flessione nel breve termine, nel medio-lungo è previsto un effetto positivo sui conti del Gruppo, a seguito dell'accelerazione nell'adozione di servizi digitali.
L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno si è ridotto di 1.697 milioni di euro da fine 2019, attestandosi a 25.971 milioni di euro (ovvero 21.095 milioni di euro su base after lease). L'equity free cash flow ha contribuito per 978 milioni di euro e la rimanente parte è attribuibile alla parziale monetizzazione della partecipazione in INWIT che ha più che bilanciato il pagamento di 316 milioni di euro di dividendi sulle azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A.
Significativi progressi sono stati registrati nell'implementazione delle iniziative strategiche:
▪ Rete in fibra: Il Consiglio di Amministrazione del 4 agosto 2020 ha preso atto con favore dei contenuti del progetto di separazione della rete secondaria (incluso l'80% detenuta da TIM in Flash Fiber) e della partnership con KKR Infrastructure e Fastweb (FiberCop) contenuti nell''offerta vincolante ricevuta da KKR Infrastructure.
L'offerta è pari a 1,8 miliardi di euro per l'acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro), mentre Fastweb avrebbe il 4,5% del capitale di FiberCop a fronte del conferimento del 20% attualmente detenuto in Flash Fiber.
Nel secondo trimestre 2020 i ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,6 miliardi di euro (-8,2% YoY), mentre i ricavi totali si sono attestati a 3,8 miliardi di euro (-10,1% YoY), impattati dalla riduzione dell'affluenza nei negozi durante il lockdown e dai minori flussi turistici da e verso l'Italia, che hanno determinato minori volumi di traffico roaming.
In Italia, migliorano le performance del mobile con una crescita delle linee "calling Human" (attive nell'ultimo mese) rispetto al trimestre precedente (+87mila). Questo principalmente ascrivibile alla prosecuzione del trend di recupero di razionalità del mercato osservato nei trimestri precedenti e a una maggiore intensità di azioni di retention e loyalty verso i clienti mobili e convergenti, oltre ad un rallentamento delle operazioni commerciali nel periodo di lockdown.
Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,5 milioni a fine giugno, in linea con il trimestre precedente grazie anche ad un tasso di disconnessione in miglioramento (churn 4,0%, -1,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2020).
Nel fisso il lockdown ha avuto un effetto di accelerazione della migrazione della base clienti verso la banda ultralarga, favorito anche dalla maggiore disponibilità di linee nelle aree bianche, nelle quali TIM ha aperto 7 mila cabinet allargando l'accesso alla fibra in modalità FTTx a 1,2 milioni di nuove unità immobiliari, occupate da famiglie e imprese. Nel complesso sono state attivate 532 mila nuove linee UBB, di cui 219 mila retail, quasi il doppio del primo trimestre (+84%). Il numero complessivo di linee ultrabroadband, Retail e Wholesale, è pertanto salito a 7,9 milioni di unità con una crescita del 24% YoY e del 7% rispetto al trimestre precedente.
Nel segmento Business prosegue la crescita dei ricavi ICT, anche grazie al contributo positivo della partnership con Google Cloud e al buon esito di importanti trattative con grandi clienti.
Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi sono aumentati dell'1,3%, beneficiando dell'acquisizione di nuovi clienti (saldo netto positivo di 80mila linee) oltre che della continua migrazione dei clienti verso l'ultrabroadband (313 mila acquisizioni nette rispetto a 240 mila nel primo trimestre).
In Brasile gli effetti del lockdown hanno comportato una flessione del 3,4% YoY sui ricavi da servizi. Le efficienze realizzate hanno completamente assorbito la flessione, consentendo una crescita dell'EBITDA organico dell'1,0% YoY.
L'EBITDA organico di Gruppo è stato di 1,8 miliardi di euro (margine al 46,1%, +1,8 pp YoY). La flessione (-6,4% YoY) si è ridotta rispetto al calo del 7,5% YoY nel primo trimestre 2020 grazie ad un forte contenimento dei costi sia in Italia (-13% YoY) sia in Brasile, che ha in parte compensato la riduzione dei ricavi a livello domestico e più che compensato in Brasile.
L'EBITDA organico della Business Unit Domestic è stato pari a 1,4 miliardi di euro, -7,8% YoY rispetto ad un calo dell'11,1% nel primo trimestre, anche grazie alla forte spinta nell'adozione dei servizi digitali.
L'EBITDA After Lease è stato di 1,6 miliardi di euro (-6,4% YoY): 1,3 miliardi di euro a livello domestico (-7,5% YoY) e 0,3 miliardi di euro per TIM Brasil (-0,5% YoY).
A livello di Gruppo gli investimenti del secondo trimestre si sono attestati a 655 milioni di euro, in riduzione del 18,8% YoY grazie alle efficienze ottenute che si sono aggiunte ad un temporaneo rallentamento dovuto al lockdown.
Il risultato netto reported attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 118 milioni di euro nel trimestre e 678 milioni di euro nel semestre (+23% YoY).
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | organica esclusi non ricorrenti |
|||
| (a) | (b) | (a-b) | |||
| Ricavi | 7.759 | 8.994 | (13,7) | (9,2) | |
| EBITDA | (1) | 3.398 | 4.391 | (22,6) | (6,9) |
| EBITDA Margin | 43,8% | 48,8% | (5,0)pp | ||
| EBITDA Margin Organico esclusi non ricorrenti |
45,3% | 44,2% | 1,1pp | ||
| EBIT | (1) | 1.042 | 1.887 | (44,8) | (18,2) |
| EBIT Margin | 13,4% | 21,0% | (7,6)pp | ||
| EBIT Margin Organico esclusi non ricorrenti |
15,1% | 16,8% | (1,7)pp | ||
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
678 | 551 | 23,0 | ||
| Investimenti industriali & spectrum | 1.254 | 1.481 | (15,3) | ||
| 30.6.2020 | 31.12.2019 | Variazione assoluta | |||
| (a) | (b) | (a-b) | |||
| Indebitamento finanziario netto rettificato |
(1) | 25.971 | 27.668 | (1.697) |
| (milioni di euro) | 2° Trimestre 2020 |
2° Trimestre 2019 |
Variazioni % organica esclusi non ricorrenti |
|
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Ricavi | 3.795 | 4.523 | (16,1) | (10,1) |
| EBITDA (1) |
1.663 | 2.445 | (32,0) | (6,4) |
| EBITDA Margin | 43,8% | 54,1% | (10,3)pp | |
| EBITDA Margin Organico esclusi non ricorrenti |
46,1% | 44,3% | 1,8pp | |
| EBIT (1) |
509 | 1.204 | (57,7) | (18,2) |
| EBIT Margin | 13,4% | 26,6% | (13,2)pp | |
| EBIT Margin Organico esclusi non ricorrenti |
15,9% | 17,5% | (1,6)pp | |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
118 | 386 | (69,4) |
(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".
La crisi del COVID-19 ha rivelato quanto la connettività e le soluzioni digitali siano fondamentali nelle situazioni di emergenza per fronteggiare temi come la separazione fisica tra le persone, l'interruzione di prestazioni di servizi in presenza, il blocco della mobilità, l'interruzione dei servizi scolastici e didattici in generale. Costretti dal virus alla separazione fisica, gli italiani hanno scoperto nella connettività digitale la chiave per trasformare il modo di lavorare, limitando al minimo gli spostamenti, e garantendo il rispetto delle più stringenti norme di sicurezza.
Consapevole del suo ruolo di primo piano nella digitalizzazione del Paese, TIM ha approntato una serie di iniziative per aiutare cittadini e istituzioni durante il lockdown e nelle fasi di progressiva riapertura, mettendo in campo un piano ad ampio raggio con attività per le persone, le Istituzioni, i clienti ed i propri dipendenti.
Tra queste iniziative le principali sono le seguenti:
Nel corso del primo semestre 2020 gli impegni in ambito sociale, inclusi nel Piano Strategico 2020-2022, si sono consolidati grazie alle iniziative realizzate in campo per contrastare l'emergenza COVID-19 che ha colpito l'Italia e i paesi in cui operiamo. Oggi più che mai le infrastrutture e il lavoro delle persone di TIM si confermano fondamentali per superare le difficoltà date dalla separazione fisica e sempre più acceleratori per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030.
Inoltre, la governance della sostenibilità si è ulteriormente rafforzata con l'istituzione di un comitato a livello di Gruppo presieduto dall'AD e composto dal top management con l'obiettivo di indirizzare le strategie di sostenibilità del Gruppo, declinandone gli obiettivi e monitorando il raggiungimento dei relativi target, a supporto del Comitato Sostenibilità e Strategie; tale comitato ha il compito, tra l'altro, di accelerare l'implementazione degli impegni in ambito sociale, ambientale e di governance (ESG), inclusi nel Piano Strategico 2020-2022.
Nel periodo TIM ha mantenuto l'ESG rating di low risk da parte di Sustainalytics, affiancando la presenza nel Dow Jones Sustainability Index Europe e in altri importanti rating di sostenibilità.
La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM è stata redatta nel rispetto dell'art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche ed integrazioni e predisposta in conformità allo IAS 34 (Bilanci intermedi) e nel rispetto dei criteri di rilevazione e misurazione dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.
La Relazione finanziaria semestrale comprende:
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 è sottoposto a revisione contabile limitata.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2019 ai quali si rimanda, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2020.
Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui ricavi, sull'EBITDA e sull'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato; Equity Free Cash Flow. A seguito dell'adozione dell'IFRS 16, inoltre, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:
Si segnala infine che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2020" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore della presente Relazione intermedia sulla gestione non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nel capitolo "Principali rischi e incertezze", in cui sono dettagliatamente riportati i principali rischi afferenti l'attività di business del Gruppo TIM che possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Le principali variazioni del perimetro di consolidamento verificatasi nel corso del primo semestre 2020 sono state le seguenti:
Nel primo semestre 2019 non si erano verificate variazioni significative del perimetro di consolidamento.
I ricavi totali del Gruppo TIM del primo semestre 2020 ammontano a 7.759 milioni di euro in calo del 13,7% rispetto al primo semestre 2019 (8.994 milioni di euro); la variazione organica dei ricavi totali è pari a –9,2%.
L'analisi dei ricavi totali del primo semestre 2020 ripartiti per settore operativo in confronto al primo semestre 2019 è la seguente:
| (milioni di euro) | 1° Sem. 2020 | 1° Sem. 2019 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica esclusi non ricorrenti |
|||
| Domestic | 6.259 | 80,7 | 7.069 | 78,6 | (810) | (11,5) | (10,7) |
| Brasile | 1.517 | 19,6 | 1.946 | 21,6 | (429) | (22,0) | (3,0) |
| Altre Attività | − | − | − | − | − | ||
| Rettifiche ed elisioni | (17) | (0,3) | (21) | (0,2) | 4 | ||
| Totale consolidato | 7.759 | 100,0 | 8.994 | 100,0 | (1.235) | (13,7) | (9,2) |
La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo del primo semestre 2020 è calcolata escludendo l'effetto negativo delle variazioni dei tassi di cambio(1) pari a -380 milioni di euro, le variazioni del perimetro di consolidamento(2) per -39 milioni di euro nonché le componenti non ricorrenti. Le rettifiche di ricavi non ricorrenti del primo semestre 2020 (-37 milioni di euro) sono connesse alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell'emergenza COVID-19, mentre il primo semestre 2019 scontava oneri non ricorrenti per 15 milioni di euro riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.
Come ricordato nel capitolo "Principali variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo TIM" la società Noovle S.r.l. e le sue società controllate sono consolidate con il metodo integrale a decorrere dalla data di acquisizione del controllo da parte del Gruppo TIM (21 maggio 2020). Qualora l'operazione di acquisizione di Noovle S.r.l fosse stata completata il 1° gennaio 2020, il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM avrebbe registrato maggiori ricavi per circa 14 milioni di euro con effetti non significativi sul risultato netto del periodo.
L'EBITDA del primo semestre 2020 è pari a 3.398 milioni di euro (4.391 milioni di euro nel primo semestre 2019; -22,6%), con un'incidenza sui ricavi del 43,8% (48,8% nel primo semestre 2019; -5,0 punti percentuali).
Il dettaglio dell'EBITDA ripartito per settore operativo del primo semestre 2020 in confronto con il primo semestre 2019 e l'incidenza percentuale del margine sui ricavi sono i seguenti:
(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il real brasiliano pari a 5,40843 nel primo semestre 2020 e a 4,34394 nel primo semestre 2019; per il dollaro americano sono pari a 1,10186 nel primo semestre 2020 e a 1,12977 nel primo semestre 2019. L'impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.
(2) Per omogeneità di confronto le variazioni del perimetro di consolidamento includono anche gli effetti, con decorrenza 31 marzo 2019, del nuovo Master Service Agreement sottoscritto da TIM S.p.A. con INWIT S.p.A. nel corso del primo trimestre 2020.
| (milioni di euro) | 1° Sem. 2020 | 1° Sem. 2019 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica esclusi non ricorrenti |
|||
| Domestic | 2.684 | 79,0 | 2.929 | 66,7 | (245) | (8,4) | (9,5) |
| % sui Ricavi | 42,9 | 41,4 | 1,5 pp | 0,6 pp | |||
| Brasile | 718 | 21,1 | 1.467 | 33,4 | (749) | (51,1) | 4,4 |
| % sui Ricavi | 47,3 | 75,3 | (28,0) pp | 3,3 pp | |||
| Altre Attività | (5) | (0,1) | (5) | (0,1) | − | ||
| Rettifiche ed elisioni | 1 | − | − | 1 | |||
| Totale consolidato | 3.398 | 100,0 | 4.391 | 100,0 | (993) | (22,6) | (6,9) |
| % sui Ricavi | 43,8 | 48,8 | (5,0) pp | 1,1 pp |
L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente si attesta a 3.535 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi del 45,3% (3.799 milioni di euro nel primo semestre 2019, con un'incidenza sui ricavi del 44,2%).
Nel primo semestre 2020 il Gruppo TIM ha registrato oneri non ricorrenti per complessivi 137 milioni di euro, di cui 69 milioni di euro ricollegabili all'emergenza COVID-19 in Italia. Oltre agli impatti delle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela, sono stati rilevati costi operativi connessi all'emergenza COVID-19 comprensivi degli accantonamenti e degli oneri connessi alla gestione dei crediti conseguenti il deterioramento del quadro macroeconomico. Il primo semestre 2020 sconta altresì oneri non ricorrenti connessi principalmente a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale ed accantonamenti per contenziosi, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate.
Nel primo semestre 2019 il Gruppo TIM aveva registrato proventi netti non ricorrenti per 332 milioni di euro, quale saldo fra un provento di 662 milioni di euro connesso all'iscrizione, nella Business Unit Brasile, di crediti fiscali conseguenti all'esito favorevole di contenziosi fiscali relativi all'inclusione dell'imposta indiretta ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS e oneri non ricorrenti per 330 milioni di euro iscritti dalle Business Unit Domestic e Brasile relativi principalmente ad accantonamenti per contenziosi di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate, a passività con clienti e/o fornitori e a oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale nonché alle citate rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.
L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBITDA | 3.398 | 4.391 | (993) | (22,6) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (289) | 289 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | (91) | 91 | ||
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | 137 | (332) | 469 | |
| Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta | 120 | (120) | ||
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 3.535 | 3.799 | (264) | (6,9) |
Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di beni | 480 | 654 | (174) |
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi per servizi di accesso a reti di telecomunicazioni |
617 | 654 | (37) |
| Costi commerciali e di pubblicità | 555 | 685 | (130) |
| Consulenze e prestazioni professionali | 107 | 96 | 11 |
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 536 | 581 | (45) |
| Costi per godimento beni di terzi | 211 | 218 | (7) |
| Altri | 334 | 310 | 24 |
| Totale acquisti di materie e servizi | 2.840 | 3.198 | (358) |
| % sui Ricavi | 36,6 | 35,6 | 1,0 pp |
Il decremento è riferibile principalmente alla Business Unit Domestic per circa 139 milioni di euro e alla Business Unit Brasile per circa 221 milioni di euro milioni di euro di cui circa 148 milioni di euro per l'impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio.
Relativamente alla Business Unit Domestic, l'andamento è riconducibile principalmente al decremento rilevato sugli acquisti di beni, che scontano una riduzione degli acquisti per la rivendita, collegata alla diminuzione dei volumi venduti di terminali del mobile, in coerenza con il riposizionamento delle strategie commerciali in corso. Sulla riduzione hanno inciso anche, soprattutto sul mobile, le restrizioni connesse all'emergenza COVID-19.
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ||
| Costi del personale Italia | 1.232 | 1.320 | (88) |
| Costi e oneri del personale ordinari | 1.196 | 1.302 | (106) |
| Oneri di ristrutturazione e altro | 36 | 18 | 18 |
| Costi del personale Estero | 140 | 182 | (42) |
| Costi e oneri del personale ordinari | 140 | 167 | (27) |
| Oneri di ristrutturazione e altro | - | 15 | (15) |
| Totale costi del personale | 1.372 | 1.502 | (130) |
| % sui Ricavi | 17,7 | 16,7 | 1,0 pp |
Il decremento netto di 130 milioni di euro è principalmente attribuibile:
A tali decrementi si sono contrapposti maggiori oneri di ristrutturazione aziendale in Italia per complessivi 18 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici | 22 | 31 | (9) |
| Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi | 8 | 11 | (3) |
| Contributi in conto impianti e in conto esercizio | 15 | 15 | − |
| Risarcimenti, penali e recuperi connessi a vertenze | 7 | 8 | (1) |
| Revisioni di stima e altre rettifiche | 25 | 18 | 7 |
| Provento fiscale Business Unit Brasile | − | 662 | (662) |
| Altri | 13 | 21 | (8) |
| Totale | 90 | 766 | (676) |
Gli altri proventi operativi del primo semestre 2019 beneficiavano di 662 milioni di euro della Business Unit Brasile (classificati come non ricorrenti) connessi all'iscrizione dei crediti fiscali conseguenti all'esito favorevole di contenziosi relativi all'inclusione dell'imposta indiretta ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS, per i quali la società ha agito in giudizio sin dal 2006, con richieste di rimborso riferite – come consentito – ai cinque anni precedenti, e dunque con effetti a partire dal 2001. L'importo comprendeva 396 milioni di euro relativi al recupero di imposta e 266 milioni di euro a titolo di rivalutazione di legge.
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ||
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 256 | 296 | (40) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 43 | 288 | (245) |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di | |||
| telecomunicazioni | 104 | 135 | (31) |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 47 | 74 | (27) |
| Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative | 14 | 33 | (19) |
| Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e | |||
| stages | 7 | 6 | 1 |
| Altri | 31 | 39 | (8) |
| Totale | 502 | 871 | (369) |
Gli Altri costi operativi del primo semestre 2020 includono una componente non ricorrente pari a 39 milioni di euro relativa ad accantonamenti ed oneri della Business Unit Domestic connessi alla gestione del credito in relazione all'emergenza COVID-19 (21 milioni di euro) nonchè a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlati.
Con riferimento alla gestione del credito si rileva che lo scenario macroeconomico di forte riduzione del PIL originato dalla pandemia ha ridotto la capacità di spesa dei clienti, generando un incremento della morosità rispetto ai trend storici rilevati prima della contingenza. Di conseguenza l'accantonamento a fondo svalutazione crediti è stato adeguato in funzione del differenziale di perdita attesa.
La componente non ricorrente del primo semestre 2019, pari a 276 milioni di euro, si riferiva principalmente a contenziosi di carattere regolatorio e passività ad essi correlate e a passività con clienti e/o fornitori.
Ammontano a 2.348 milioni di euro (2.496 milioni di euro nel primo semestre 2019) e sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ||
| Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita | 824 | 825 | (1) |
| Ammortamento delle attività materiali | 1.171 | 1.233 | (62) |
| Ammortamento diritti d'uso su beni di terzi | 353 | 438 | (85) |
| Totale | 2.348 | 2.496 | (148) |
Sono pari a zero sia nel primo semestre 2020 sia nel primo semestre 2019.
L'Avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore (impairment test) con cadenza annuale in occasione della redazione del bilancio consolidato e separato della società. Peraltro, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze ("trigger event") che possano fare presumere la possibilità che l'Avviamento abbia subito una riduzione di valore, il test di impairment viene effettuato anche in occasione della redazione dei bilanci intermedi.
L'emergenza sanitaria da COVID-19, dovuta alla diffusione del virus SARS-CoV-2 e qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in data 11 marzo 2020, la quale ha scaturito una conseguente crisi economica mondiale che costituisce un fattore esterno potenzialmente indicativo di una possibile perdita di valore. A tale fattore si aggiunge la circostanza che, al termine del mese di giugno 2020, il valore della capitalizzazione di borsa del titolo TIM risultava ancora inferiore al valore di Equity consolidato. Alla luce di tali evidenze, tenuto conto anche delle raccomandazioni dell'ESMA e dei successivi richiami di attenzione espressi da Consob (n. 8/20 del 16/07/2020) con riferimento ai potenziali impatti della pandemia da COVID-19, la società ha ritenuto opportuno effettuare, in occasione della redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2020, il test di impairment dell'avviamento.
La verifica per riduzione di valore non ha comportato svalutazioni sull'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit Domestic che alla Cash Generating Unit Brasile, confermando a giugno 2020 i valori di avviamento iscritti in bilancio.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM.
L'EBIT del primo semestre 2020 è pari a 1.042 milioni di euro (1.887 milioni di euro nel primo semestre 2019).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.179 milioni di euro (1.441 milioni di euro nel primo semestre 2019) con un'incidenza sui ricavi del 15,1% (16,8% nel primo semestre 2019).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBIT | 1.042 | 1.887 | (845) | (44,8) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (170) | 170 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | (64) | 64 | ||
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | 137 | (332) | 469 | |
| Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta | 120 | (120) | ||
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 1.179 | 1.441 | (262) | (18,2) |
L'effetto della variazione dei cambi è principalmente relativo alla Business Unit Brasile.
Gli altri proventi (oneri) da partecipazioni ammontano a 448 milioni di euro e comprendono:
Il saldo proventi/(oneri) finanziari è negativo e pari a 603 milioni di euro (negativo per 754 milioni di euro nel primo semestre 2019): la positiva variazione deriva principalmente dai minori oneri finanziari connessi alla riduzione dell'esposizione debitoria del Gruppo e del livello dei tassi di interesse.
Ammontano a 166 milioni di euro, in riduzione di 226 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (392 milioni di euro). Nel primo semestre 2019 la voce accoglieva 225 milioni di euro connessi all'iscrizione della fiscaltà differita relativa a proventi non ricorrenti della Business Unit Brasile.
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Utile (perdita) del periodo | 723 | 740 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della controllante: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 678 | 551 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 678 | 551 |
| Partecipazioni di minoranza: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 45 | 189 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza | 45 | 189 |
L'Utile netto del primo semestre 2020 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 678 milioni di euro (551 milioni di euro nel primo semestre 2019).
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ||||
| assolute | % | % organica esclusi non ricorrenti |
|||
| Ricavi | 6.259 | 7.069 | (810) | (11,5) | (10,7) |
| EBITDA | 2.684 | 2.929 | (245) | (8,4) | (9,5) |
| % sui Ricavi | 42,9 | 41,4 | 1,5 pp | 0,6 pp | |
| EBIT | 833 | 1.029 | (196) | (19,0) | (22,0) |
| % sui Ricavi | 13,3 | 14,6 | (1,3) pp | (2,2) pp | |
| Personale a fine periodo (unità) (°) | 45.473 | (*)45.496 | (23) | (0,1) |
(°) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 7 unità al 30 giugno 2020 (5 unità al 31 dicembre 2019)
(*) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2019
| 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2019 | |
|---|---|---|---|
| Accessi totali TIM Retail (migliaia) | 8.921 | 9.166 | 9.599 |
| di cui NGN (1) | 4.008 | 3.670 | 3.498 |
| Accessi totali TIM Wholesale (migliaia) | 8.083 | 8.051 | 8.079 |
| di cui NGN | 3.862 | 3.309 | 2.869 |
| Accessi broadband TIM Retail attivi (migliaia) | 7.523 | 7.592 | 7.414 |
| ARPU Consumer (€/mese) (2) | 33,6 | 34,9 | 35,7 |
| ARPU Broadband (€/mese) (3) | 25,5 | 27,7 | 29,3 |
(1) Accessi UltraBroadband in modalità FTTx e FWA, incluse anche le linee "solo dati".
(2) Ricavi da servizi retail organici Consumer rapportati alla consistenza media degli accessi Consumer.
(3) Ricavi da servizi broadband organici rapportati alla consistenza media degli accessi broadband TIM retail attivi.
| 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2019 | |
|---|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) | 30.502 | 30.895 | 31.662 |
| di cui Human | 20.155 | 21.003 | 21.956 |
| Churn rate (%) (4) | 9,2 | 20,4 | 9,5 |
| Users broadband (migliaia) (5) | 12.875 | 12.823 | 13.124 |
| ARPU Retail (€/mese) (6) | 8,3 | 8,7 | 8,7 |
| ARPU Human (€/mese) (7) | 12,3 | 12,6 | 12,5 |
(4) Percentuale di linee totali cessate nel periodo rispetto alla consistenza media totale.
(5) Linee mobili che utilizzano servizi dati.
(6) Ricavi da servizi retail organici (visitors e MVNO esclusi) rapportati alla consistenza media totale linee.
(7) Ricavi da servizi retail organici (visitors e MVNO esclusi) rapportati alla consistenza media linee human.
I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 6.259 milioni di euro, in diminuzione di 810 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-11,5%) e risentono dell'effetto dello sfidante contesto competitivo e, con particolare riferimento al mercato Mobile, delle restrizioni connesse all'emergenza COVID-19. I ricavi organici, al netto della componente non ricorrente, ammontano a 6.296 milioni di euro (-752 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, -10,7%); in particolare, i ricavi del primo semestre 2020 scontano un impatto negativo complessivo di 37 milioni di euro, riferito a rettifiche di ricavi connesse a iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell'emergenza COVID-19. Il primo semestre 2019 scontava ricavi non ricorrenti per 15 milioni di euro riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.
I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 5.758 milioni di euro (-628 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, pari a -9,8%) e scontano gli impatti del contesto regolatorio e competitivo in termini di riduzione sia della customer base, sia dei livelli di ARPU. I ricavi da servizi stand alone organici, al netto della sopra citata componente non ricorrente, ammontano a 5.795 milioni di euro (-569 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, -8,9%).
In dettaglio:
I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 501 milioni di euro nel primo semestre 2020, in diminuzione di 183 milioni di euro in termini organici rispetto al primo semestre 2019 anche per effetto della ridotta frequentazione dei punti vendita a seguito dei provvedimenti restrittivi legati all'emergenza COVID-19.
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | % organica esclusi non ricorrenti |
|||
| Ricavi | 6.259 | 7.069 | (810) | (11,5) | (10,7) |
| Consumer | 2.905 | 3.345 | (440) | (13,1) | (12,9) |
| Business | 1.979 | 2.311 | (332) | (14,4) | (13,2) |
| Wholesale National Market | 936 | 919 | 17 | 1,9 | 1,9 |
| Wholesale International Market | 445 | 469 | (24) | (5,1) | (5,7) |
| Other | (6) | 25 | (31) |
Nella tabella seguente sono riportati i principali risultati conseguiti nel primo semestre 2020 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con il primo semestre 2019.
Relativamente ai segmenti di mercato della Business Unit Domestic si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al primo semestre 2019:
▪ Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile e dalla telefonia pubblica; attività di caring, supporto al credito operativo, loyalty e retention, attività di vendita di competenza e gestione amministrativa dei clienti; è inclusa la società TIM Retail, che coordina l'attività dei negozi Flagship. In termini organici, al netto della citata componente non ricorrente, i ricavi del segmento Consumer sono pari a 2.915 milioni di euro e presentano una diminuzione, rispetto al primo semestre 2019, di 430 milioni di euro (-12,9%), anche per effetto del mutato contesto competitivo e regolatorio. La dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi stand alone, che sono pari a 2.625 milioni di euro, con una diminuzione di 327 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-11,1%). In particolare:
I ricavi Handset e Bundle & Handset del segmento Consumer sono pari a 289 milioni di euro, con una diminuzione di 104 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-26,4%), concentrata sul comparto mobile per la mutata strategia commerciale sui prodotti, focalizzata sulla difesa della marginalità. Sulla performance ha avuto anche impatto la restrizione alla circolazione per emergenza sanitaria COVID-19: a partire dal mese di marzo i volumi venduti di smartphone si sono drasticamente ridotti rispetto al 2019.
L'EBITDA del primo semestre 2020 della Business Unit Domestic è pari a 2.684 milioni di euro, in diminuzione di 245 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-8,4%), con un'incidenza sui ricavi pari al 42,9% (+1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).
L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 2.821 milioni di euro, in diminuzione di 295 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-9,5%). In particolare, l'EBITDA del primo semestre 2020 sconta un impatto negativo complessivo di 137 milioni di euro, di cui 69 milioni di euro ricollegabili all'emergenza COVID-19 in Italia e relativi agli impatti delle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela, nonché dei primi effetti delle difficoltà macroeconomiche su accantonamenti e oneri connessi alla gestione dei crediti.
L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBITDA | 2.684 | 2.929 | (245) | (8,4) |
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | (91) | 91 | |
| Oneri/ (Proventi) non ricorrenti | 137 | 278 | (141) | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.821 | 3.116 | (295) | (9,5) |
Nel primo semestre 2020 gli ammortamenti e le minusvalenze da cessione di attività non correnti ammontano a 1.850 milioni di euro (1.901 milioni di euro nel primo semestre 2019).
In relazione alle dinamiche delle principali voci si evidenzia quanto segue:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di materie e servizi | 2.315 | 2.454 | (139) |
| Costi del personale | 1.244 | 1.332 | (88) |
| Altri costi operativi | 318 | 593 | (275) |
In particolare:
▪ Altri proventi operativi sono pari a 85 milioni di euro con una diminuzione di 10 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici | 19 | 25 | (6) |
| Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi | 8 | 11 | (3) |
| Contributi in conto impianti e in conto esercizio | 14 | 13 | 1 |
| Risarcimenti, penali e recuperi connessi a vertenze | 7 | 8 | (1) |
| Revisioni di stima e altre rettifiche | 25 | 18 | 7 |
| Altri proventi | 12 | 20 | (8) |
| Totale | 85 | 95 | (10) |
▪ Acquisti di materie e servizi sono pari a 2.315 milioni di euro con una diminuzione di 139 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ||
| Acquisti di beni | 434 | 543 | (109) |
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi d'interconnessione |
549 | 583 | (34) |
| Costi commerciali e di pubblicità | 388 | 431 | (43) |
| Consulenze e prestazioni professionali | 62 | 46 | 16 |
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 438 | 458 | (20) |
| Costi per godimento di beni di terzi | 144 | 130 | 14 |
| Altri | 300 | 263 | 37 |
| Totale acquisti di materie e servizi | 2.315 | 2.454 | (139) |
| % sui Ricavi | 37,0 | 34,7 | 2,3 |
Si riducono di 139 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, soprattutto sugli acquisti di beni, che scontano una riduzione degli acquisti per la rivendita, collegata alla diminuzione dei volumi venduti di terminali del mobile, in coerenza con il riposizionamento delle strategie commerciali in corso. Sulla riduzione hanno inciso anche, soprattutto sul Mobile, le restrizioni connesse all'emergenza COVID-19.
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ||
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 192 | 213 | (21) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 22 | 240 | (218) |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni |
22 | 25 | (3) |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 39 | 47 | (8) |
| Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative | 14 | 32 | (18) |
| Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages |
6 | 6 | − |
| Altri oneri | 23 | 30 | (7) |
| Totale | 318 | 593 | (275) |
Gli Altri costi operativi includono una componente non ricorrente pari a 39 milioni di euro (240 milioni di euro nel primo semestre 2019) relativi principalmente ad accantonamenti ed oneri in parte connessi alla gestione del credito in relazione all'emergenza COVID-19 che ha determinato un peggioramento del merito di credito di parte della clientela conseguente al deterioramento del contesto macroeconomico e a contenziosi di carattere regolatorio e passività ad essi correlate, nonché a oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e passività con clienti e fornitori.
L'EBIT del primo semestre 2020 della Business Unit Domestic è pari a 833 milioni di euro, in diminuzione di 196 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-19,0%), con un'incidenza sui ricavi pari al 13,3% (-1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 970 milioni di euro in diminuzione di 273 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-22,0%) con un'incidenza sui ricavi del 15,4% (17,6% nel primo semestre 2019).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBIT | 833 | 1.029 | (196) | (19,0) |
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | (64) | 64 | |
| Oneri/ (Proventi) non ricorrenti | 137 | 278 | (141) | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 970 | 1.243 | (273) | (22,0) |
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° Semestre | 1° Semestre | 1° Semestre | 1° Semestre | ||||
| 2020 | 2019 | 2020 | 2019 | Variazioni | |||
| assolute | % | % organica esclusi non ricorrenti |
|||||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (c-d) | (c-d)/d | ||
| Ricavi | 1.517 | 1.946 | 8.202 | 8.454 | (252) | (3,0) | (3,0) |
| EBITDA | 718 | 1.467 | 3.883 | 6.370 | (2.487) | (39,0) | 4,4 |
| % sui Ricavi | 47,3 | 75,3 | 47,3 | 75,3 | (28,0) pp | 3,3 pp | |
| EBIT | 212 | 862 | 1.144 | 3.747 | (2.603) | (69,5) | 4,3 |
| % sui Ricavi | 13,9 | 44,3 | 13,9 | 44,3 | (30,4) pp | 0,9 pp | |
| Personale a fine periodo (unità) | 9.596 | 9.689(*) | (93) | (1,0) |
(*) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2019
I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di real per 1 euro) sono pari a 5,40843 nel primo semestre 2020 e a 4,34394 nel primo semestre 2019.
| 1°Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|
|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (*) | 52.031 | (1) 54.447 |
| MOU (minuti/mese) (**) | 121,6 | 123,8 |
| ARPU (reais) | 23,6 | 23,0 |
(1) Consistenza al 31 dicembre 2019.
(*) Include linee aziendali.
(**) Al netto dei visitatori.
La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi di telefonia mobile con tecnologia UMTS, GSM e LTE. Inoltre, il gruppo Tim Brasil offre trasmissione dati tramite reti in fibre ottiche con tecnologia full IP, come DWDM e MPLS e servizi di banda larga residenziale.
I ricavi del primo semestre 2020 della Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) ammontano a 8.202 milioni di reais, in riduzione di 252 milioni di reais (-3,0%) rispetto al primo semestre 2019 (8.454 milioni di reais).
I ricavi da servizi sono pari a 8.017 milioni di reais, con una flessione di 71 milioni di reais rispetto ai 8.088 milioni di reais del primo semestre 2019 (-0,9%).
I ricavi da vendite di prodotti si sono attestati a 185 milioni di reais (366 milioni di reais nel primo semestre 2019). La flessione riflette l'impatto della chiusura dei negozi per almeno due mesi nella maggior parte del Brasile a causa dell'emergenza COVID-19; la politica di vendita è ancora focalizzata più sul valore che sull'incremento dei volumi di vendita. I principali obiettivi della nuova strategia sono lo sviluppo delle vendite di nuovi terminali che abilitano alla fruizione dei servizi BroadBand sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione per la clientela post-paid a più alto valore.
L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) del primo semestre 2020 è di 23,6 reais, in crescita rispetto al dato registrato nel primo semestre 2019 (23,0) grazie al riposizionamento globale sul segmento post-paid e a nuove iniziative commerciali volte a promuovere l'uso dei dati e la spesa media per cliente.
Le linee complessive al 30 giugno 2020 sono pari a 52,0 milioni e presentano una riduzione di 2,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (54,4 milioni). Questa riduzione è riconducibile principalmente al segmento prepaid (-2,3 milioni) ed in parte al segmento post-paid (-0,1 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. Al 30 giugno 2020 la clientela con formula post-paid rappresenta il 41,0% della base clienti, con un incremento di 1,6 punti percentuali rispetto a dicembre 2019 (39,4%).
L'EBITDA del primo semestre 2020 ammonta a 3.883 milioni di reais (6.370 milioni di reais nel primo semestre 2019) ed il margine sui ricavi è pari al 47,3% (75,3% nel primo semestre 2019).
Si ricorda che l'EBITDA del primo semestre 2019 beneficiava di proventi netti non ricorrenti per 2.650 milioni di reais quale saldo tra 2.876 milioni di reais di proventi connessi all'iscrizione di crediti fiscali conseguenti all'esito favorevole di contenziosi fiscali relativi all'inclusione dell'imposta indiretta ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS e 226 milioni di reais di oneri non ricorrenti per accantonamenti principalmente per contenziosi di carattere regolatorio e passività ad essi correlate, oltre che per passività con clienti e/o fornitori.
L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente è in crescita del 4,4% ed è calcolato come segue:
| (milioni di reais) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBITDA | 3.883 | 6.370 | (2.487) | (39,0) |
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | − | (2.650) | 2.650 | |
| EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente | 3.883 | 3.720 | 163 | 4,4 |
La crescita è attribuibile al miglioramento dell'efficienza della struttura dei costi operativi durante l'emergenza COVID-19.
Il relativo margine sui ricavi si attesta al 47,3%, in crescita di 3,3 punti percentuali rispetto al primo semestre 2019 (44,0%).
Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo:
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione | |
| (a) | (b) | (c) | (d) | (c-d) | |
| Acquisti di materie e servizi | 538 | 760 | 2.909 | 3.303 | (394) |
| Costi del personale | 127 | 170 | 685 | 737 | (52) |
| Altri costi operativi | 182 | 276 | 982 | 1.197 | (215) |
| Variazione delle rimanenze | - | (7) | - | (31) | 31 |
L'EBIT del primo semestre 2020 è pari a 1.144 milioni di reais (3.747 milioni di reais nel primo semestre 2019). La riduzione è principalmente determinata dalla riduzione dell'EBITDA e dai maggiori ammortamenti (+112
milioni di reais).
Nel primo semestre 2019 anche l'EBIT beneficiava dei proventi netti non ricorrenti per 2.650 milioni di reais registrati a livello di EBITDA.
L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente è in crescita del 4,3% ed è calcolato come segue:
| (milioni di reais) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBIT | 1.144 | 3.747 | (2.603) | (69,5) |
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | − | (2.650) | 2.650 | |
| EBIT ORGANICO - esclusa componente non ricorrente | 1.144 | 1.097 | 47 | 4,3 |
▪ Avviamento: si riduce di 213 milioni di euro, da 23.083 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a 22.870 milioni di euro al 30 giugno 2020 principalmente per effetto della differenza cambio negativa relativa all'avviamento della Business Unit Brasile(1) (-223 milioni di euro). Nel corso del primo semestre 2020 si registra altresì un incremento di 10 milioni di euro conseguente all'acquisizione del controllo e al consolidamento con il metodo integrale, a partire dal 21 maggio 2020, di Noovle S.r.l. e delle sue società controllate (Business Unit Domestic).
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM.
(1) Il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari a 6,13202 al 30 giugno 2020 ed era pari 4,52808 al 31 dicembre 2019.
E' pari a 21.394 milioni di euro (22.626 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 20.081 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (20.280 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e 1.313 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (2.346 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto consolidato sono le seguenti:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| A inizio periodo | 22.626 | 21.747 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo | (294) | 1.206 |
| Dividendi deliberati da: | (317) | (296) |
| TIM S.p.A. | (317) | (166) |
| Altre società del Gruppo | − | (130) |
| Persidera - cessione | − | (44) |
| INWIT - deconsolidamento | (644) | − |
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto | (5) | 4 |
| Altri movimenti | 28 | 9 |
| A fine periodo | 21.394 | 22.626 |
L'indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 25.971 milioni di euro in riduzione di 1.697 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (27.668 milioni di euro).
Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato sono di seguito esposte:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | Variazione | |
| (a) | (b) | (a-b) | |
| EBITDA | 3.398 | 4.391 | (993) |
| Investimenti industriali di competenza | (1.254) | (1.481) | 227 |
| Variazione del capitale circolante netto operativo: | (53) | (1.146) | 1.093 |
| Variazione delle rimanenze | 6 | 73 | (67) |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa |
329 | (138) | 467 |
| Variazione dei debiti commerciali | (1.293) | (973) | (320) |
| Altre variazioni di crediti/debiti operativi | 905 | (108) | 1.013 |
| Variazione dei fondi relativi al personale | (435) | (214) | (221) |
| Variazione dei fondi operativi e altre variazioni | (111) | 269 | (380) |
| Operating free cash flow netto | 1.545 | 1.819 | (274) |
| % sui Ricavi | 19,9 | 20,2 | (0,3) pp |
| Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni | 1.018 | 7 | 1.011 |
| Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori | 8 | 5 | 3 |
| Investimenti finanziari | (20) | (4) | (16) |
| Pagamento dividendi | (356) | (246) | (110) |
| Incrementi di contratti di leasing | (637) | (292) | (345) |
| Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi |
139 | (794) | 933 |
| Impatto applicazione IFRS 16 al 1.1.2019 | − | (3.553) | 3.553 |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato delle attività in funzionamento |
1.697 | (3.058) | 4.755 |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato |
1.697 | (3.058) | 4.755 |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| OPERATING FREE CASH FLOW NETTO | 1.545 | 1.819 | (274) |
| Gestione finanziaria | (604) | (707) | 103 |
| Imposte sul reddito e altri | 37 | (36) | 73 |
| EQUITY FREE CASH FLOW | 978 | 1.076 | (98) |
Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2020 le seguenti voci:
Nel primo semestre 2020 gli investimenti industriali sono pari a 1.254 milioni di euro (1.481 milioni di euro nel primo semestre 2019).
Gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile / spectrum sono così ripartiti per settore operativo:
| (milioni di euro) | 1° Sem. 2020 | 1° Sem. 2019 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | ||||
| Domestic | 963 | 76,8 | 1.114 | 75,2 | (151) |
| Brasile | 291 | 23,2 | 367 | 24,8 | (76) |
| Altre Attività | − | − | − | − | − |
| Rettifiche ed elisioni | − | − | − | − | − |
| Totale consolidato | 1.254 | 100,0 | 1.481 | 100,0 | (227) |
| % sui Ricavi | 16,2 | 16,5 | (0,3) pp |
In particolare:
La variazione del Capitale circolante netto operativo del primo semestre 2020 riflette un assorbimento di 53 milioni di euro (negativa per 1.146 milioni di euro nel primo semestre 2019) conseguente principalmente al fabbisogno netto derivante dalla riduzione dei debiti commerciali (-1.293 milioni di euro) parzialmente compensata dalla variazione positiva dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa e degli altri crediti e debiti operativi (pari complessivamente a 1.234 milioni di euro).
E' positivo per 1.018 milioni di euro e si riferisce quasi interamente al deconsolidamento di INWIT S.p.A. nonché all'incasso derivante dalla cessione da parte del Gruppo TIM del 4,3% di INWIT, attraverso una procedura di accelerated book-building riservata ad investitori istituzionali.
Nel primo semestre 2019 era positivo per 7 milioni di euro e si riferiva principalmente a dismissioni di immobilizzazioni avvenute nell'ambito del normale ciclo operativo.
Nel primo semestre 2020 ammontano a 8 milioni di euro e sono essenzialmente rappresentati dalla contribuzione del socio esterno al Gruppo all'aumento di capitale di una società controllata (5 milioni di euro nel primo semestre 2019).
Nel primo semestre 2020 la voce è pari a 637 milioni di euro.
Gli incrementi di contratti di leasing comprendono il maggior valore di diritti d'uso iscritto a seguito di nuovi contratti di locazione passiva, di incrementi dei canoni di locazione e di rinegoziazioni di contratti esistenti. In particolare, comprendono 368 milioni di euro connessi all'iscrizione di nuovi diritti d'uso sui beni di INWIT S.p.A. a seguito dell'efficacia, dal 31 marzo 2020, del nuovo contratto di Master Service Agreement (MSA) stipulato tra TIM S.p.A. e INWIT S.p.A..
Per ulteriori dettagli si veda la Nota "Diritti d'uso su beni di terzi" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM.
Nel primo semestre 2020 la voce, presenta un saldo positivo per complessivi 139 milioni di euro. Comprende principalmente gli esborsi relativi alle componenti della gestione finanziaria, il pagamento delle imposte sul reddito nonché la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.
Si segnala che le cessioni di crediti commerciali pro soluto a società di factoring perfezionate nel primo semestre 2020 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2020 pari a 1.573 milioni di euro (1.958 milioni di euro al 31 dicembre 2019; 1.735 milioni di euro al 30 giugno 2019).
La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Passività finanziarie non correnti | |||
| Obbligazioni | 19.249 | 19.773 | (524) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 5.735 | 5.832 | (97) |
| Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione | |||
| passiva | 4.203 | 4.576 | (373) |
| 29.187 | 30.181 | (994) | |
| Passività finanziarie correnti (*) | |||
| Obbligazioni | 1.567 | 1.958 | (391) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 2.118 | 1.224 | 894 |
| Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva | 697 | 639 | 58 |
| 4.382 | 3.821 | 561 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 655 | (655) |
| Totale debito finanziario lordo | 33.569 | 34.657 | (1.088) |
| Attività finanziarie non correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | − | − | − |
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva | (47) | (51) | 4 |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (2.922) | (2.100) | (822) |
| (2.969) | (2.151) | (818) | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (876) | (877) | 1 |
| Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva | (36) | (58) | 22 |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (131) | (122) | (9) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (3.603) | (3.138) | (465) |
| (4.646) | (4.195) | (451) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | (65) | 65 |
| Totale attività finanziarie | (7.615) | (6.411) | (1.204) |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 25.954 | 28.246 | (2.292) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
17 | (578) | 595 |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 25.971 | 27.668 | (1.697) |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 31.544 | 32.782 | (1.238) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (5.573) | (5.114) | (459) |
| (*) di cui quota corrente del debito a M/L termine: | |||
| Obbligazioni | 1.567 | 1.958 | (391) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 753 | 446 | 307 |
| Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva | 697 | 639 | 58 |
Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo TIM tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.
Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.
Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto il Gruppo TIM presenta, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'Indebitamento finanziario netto rettificato esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti dell' IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie. Per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo "Indicatori alternativi di performance".
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.971 milioni di euro al 30 giugno 2020, in diminuzione di 1.697 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (27.668 milioni di euro). Alla riduzione hanno contribuito la solida generazione di cassa operativa, ottenuta anche con ottimizzazione del capitale circolante, che ha garantito il pagamento di dividendi su azioni ordinarie e risparmio di TIM S.p.A. per complessivi 316 milioni di euro, nonché gli effetti dell'operazione INWIT. In particolare, con riferimento a INWIT si evidenziano il deconsolidamento del debito della società (643 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019) che ha ampiamente compensato il sorgere del nuovo debito per locazioni finanziarie verso INWIT, ora società a controllo congiunto (368 milioni di euro) a fronte della contestuale chiusura di contratti di locazione finanziaria verso Vodafone (214 milioni di euro), l'incasso dei dividendi (256 milioni di euro, di cui 214 milioni di euro di dividendo straordinario) e la cessione del 4,3% della partecipazione (400 milioni di euro).
Per una migliore comprensione dell'informativa, nella tabella che segue sono illustrate le diverse modalità di rappresentazione dell'Indebitamento Finanziario Netto:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento Finanziario Netto contabile | 25.954 | 28.246 | (2.292) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
17 | (578) | 595 |
| Indebitamento Finanziario Netto rettificato | 25.971 | 27.668 | (1.697) |
| Leasing | (4.876) | (5.204) | 328 |
| Leasing - Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | (571) | 571 |
| Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease | 21.095 | 21.893 | (798) |
L'Indebitamento Finanziario Netto contabile al 30 giugno 2020 è pari a 25.954 milioni di euro, in diminuzione di 2.292 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (28.246 milioni di euro).
La valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie registra una variazione di 595 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 a seguito della marcata discesa dei tassi di interesse in dollari americani e la correlata rivalutazione delle coperture sulle obbligazioni in valuta US. Tale variazione è rettificata nell'Indebitamento Finanziario contabile non avendo effetti monetari.
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dell'impatto di tutti i lease), metrica adottata dai principali peer europei, al 30 giugno 2020 risulta pari a 21.095 milioni di euro, in diminuzione di 798 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (21.893 milioni di euro). La riduzione è inferiore a quella evidenziata nell'Indebitamento finanziario netto rettificato in quanto non si considerano gli effetti del deconsolidamento/nuovo debito ai fini IFRS16 correlato all'operazione di Inwit e gli effetti del tasso di cambio sul debito ai fini IFRS16 del Brasile.
Le obbligazioni al 30 giugno 2020 sono iscritte per un importo pari a 20.816 milioni di euro (21.731 milioni di euro al 31 dicembre 2019). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 20.374 milioni di euro (21.162 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nel primo semestre 2020 si segnala quanto segue:
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di rimborso |
|---|---|---|---|
| Rimborsi | |||
| Telecom Italia S.p.A. 719 milioni di euro 4,000% (1) | Euro | 719 | 21/1/2020 |
| (1) Al netto dei riacquisti per 281 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015. |
Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 giugno 2020 è pari a 209 milioni di euro (valore nominale), in aumento di 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (205 milioni di euro).
Nella tabella sottostante sono riportate le linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2020:
| (miliardi di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | ||
|---|---|---|---|---|
| Accordato | Utilizzato | Accordato | Utilizzato | |
| Revolving Credit Facility – scadenza gennaio 2023 | 5,0 | - | 5,0 | - |
| Bridge to Bond Facility – scadenza Maggio 2021 | 1,7 | - | - | - |
| Totale | 6,7 | - | 5,0 | - |
Al 30 giugno 2020 TIM dispone di Term Loan bilaterali con diverse controparti bancarie per complessivi 1.700 milioni di euro e di linee Hot Money per 490 milioni di euro interamente utilizzate.
In data 18 maggio 2020 TIM ha stipulato una nuova Linea di Credito strutturata come Bridge to Bond per successive emissioni sul mercato obbligazionario per un importo pari a 1,7 miliardi di euro ed una scadenza iniziale di 12 mesi con opzione di estensione per ulteriori 12 mesi.
La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,82 anni.
Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 3,8%, mentre il costo medio del debito di Gruppo "After Lease" risulta pari a circa il 3,4%.
Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM.
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 11.179 milioni di euro ed è calcolato considerando:
Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie (correnti e non) di Gruppo in scadenza per i prossimi 30 mesi.
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 3.603 milioni di euro (3.138 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide sono così analizzabili:
Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 876 milioni di euro (877 milioni di euro al 31 dicembre 2019): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 319 milioni di euro di Titoli di Stato italiani ed europei detenuti da Telecom Italia Finance S.A., 515 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili, e 42 milioni di euro relativi a impieghi in fondi monetari effettuati dalla Business Unit Brasile. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo TIM si è dotato.
Nel secondo trimestre del 2020 l'indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 25.971 milioni di euro in diminuzione di 774 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020 (26.745 milioni di euro): gli effetti positivi della generazione di cassa operativa e degli introiti derivanti dalla cessione del 4,3% della quota di INWIT (400 milioni di euro) e del dividendo straordinario e ordinario, hanno ampiamente compensato il pagamento di dividendi di TIM S.p.A. per 316 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.3.2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 25.954 | 26.569 | (615) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
17 | 176 | (159) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 25.971 | 26.745 | (774) |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 31.544 | 32.040 | (496) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (5.573) | (5.295) | (278) |
Si riportano di seguito gli schemi di Conto Economico Separato Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Situazione Patrimoniale–Finanziaria Consolidata, Rendiconto Finanziario Consolidato nonché Altre informazioni del Gruppo TIM.
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazioni (a-b) |
|
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | assolute | % | |
| Ricavi | 7.759 | 8.994 | (1.235) | (13,7) |
| Altri proventi operativi | 90 | 766 | (676) | (88,3) |
| Totale ricavi e proventi operativi | 7.849 | 9.760 | (1.911) | (19,6) |
| Acquisti di materie e servizi | (2.840) | (3.198) | 358 | 11,2 |
| Costi del personale | (1.372) | (1.502) | 130 | 8,7 |
| Altri costi operativi | (502) | (871) | 369 | 42,4 |
| Variazione delle rimanenze | 6 | (74) | 80 | − |
| Attività realizzate internamente | 257 | 276 | (19) | (6,9) |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
3.398 | 4.391 | (993) | (22,6) |
| Ammortamenti | (2.348) | (2.496) | 148 | 5,9 |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
(8) | (8) | − | − |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti | − | − | − | − |
| Risultato operativo (EBIT) | 1.042 | 1.887 | (845) | (44,8) |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
2 | (3) | 5 | − |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 448 | 2 | 446 | − |
| Proventi finanziari | 501 | 580 | (79) | (13,6) |
| Oneri finanziari | (1.104) | (1.334) | 230 | 17,2 |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
889 | 1.132 | (243) | (21,5) |
| Imposte sul reddito | (166) | (392) | 226 | 57,7 |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 723 | 740 | (17) | (2,3) |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | − |
| Utile (perdita) del periodo | 723 | 740 | (17) | (2,3) |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 678 | 551 | 127 | 23,0 |
| Partecipazioni di minoranza | 45 | 189 | (144) | (76,2) |
Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) è di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo (a) |
723 | 740 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato | ||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||
| Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo: |
||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (7) | 3 |
| Effetto fiscale | − | − |
| (b) | (7) | 3 |
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): | ||
| Utili (perdite) attuariali | (3) | (70) |
| Effetto fiscale | 1 | 17 |
| (c) | (2) | (53) |
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||
| Utili (perdite) | − | − |
| Effetto fiscale | − | − |
| (d) | − | − |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (e=b+c+d) |
(9) | (50) |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||
| Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo: |
||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (3) | 22 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato | − | (3) |
| Effetto fiscale | (1) | (1) |
| (f) | (4) | 18 |
| Strumenti derivati di copertura: | ||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 610 | 99 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato | (29) | (92) |
| Effetto fiscale | (142) | (3) |
| (g) | 439 | 4 |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere | (1.443) | 87 |
| Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − |
| Effetto fiscale | − | − |
| (h) | (1.443) | 87 |
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||
| Utili (perdite) | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato | − | − |
| Effetto fiscale | − | − |
| (i) | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (k=f+g+h+i) |
(1.008) | 109 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (m=e+k) |
(1.017) | 59 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo (a+m) |
(294) | 799 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della Controllante | 104 | 584 |
| Partecipazioni di minoranza | (398) | 215 |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Attività | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Attività immateriali | ||||
| Avviamento | 22.870 | 23.083 | (213) | |
| Attività immateriali a vita utile definita | 6.867 | 7.667 | (800) | |
| 29.737 | 30.750 | (1.013) | ||
| Attività materiali | ||||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 12.986 | 14.011 | (1.025) | |
| Diritti d'uso su beni di terzi | 5.022 | 5.494 | (472) | |
| Altre attività non correnti | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
2.976 | 11 | 2.965 | |
| Altre partecipazioni | 51 | 52 | (1) | |
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva |
47 | 51 | (4) | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 2.922 | 2.100 | 822 | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 2.309 | 2.585 | (276) | |
| Attività per imposte anticipate | 896 | 942 | (46) | |
| 9.201 | 5.741 | 3.460 | ||
| Totale Attività non correnti | (a) | 56.946 | 55.996 | 950 |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze di magazzino | 256 | 260 | (4) | |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 4.639 | 4.857 | (218) | |
| Crediti per imposte sul reddito | 46 | 149 | (103) | |
| Attività finanziarie correnti | ||||
| Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva | 36 | 58 | (22) | |
| Titoli diversi dalle partecipazioni, altri crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
1.007 | 999 | 8 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 3.603 | 3.138 | 465 | |
| 4.646 | 4.195 | 451 | ||
| Sub-totale Attività correnti | 9.587 | 9.461 | 126 | |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||||
| di natura finanziaria | − | 65 | (65) | |
| di natura non finanziaria | 24 | 4.582 | (4.558) | |
| 24 | 4.647 | (4.623) | ||
| Totale Attività correnti | (b) | 9.611 | 14.108 | (4.497) |
| Totale Attività | (a+b) | 66.557 | 70.104 | (3.547) |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Patrimonio netto e Passività | ||||
| Patrimonio netto | ||||
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 20.081 | 20.280 | (199) | |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
1.313 | 2.346 | (1.033) | |
| Totale Patrimonio netto | (c) | 21.394 | 22.626 | (1.232) |
| Passività non correnti | ||||
| Passività finanziarie non correnti per contratti di finanziamento e altri |
24.984 | 25.605 | (621) | |
| Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione passiva |
4.203 | 4.576 | (373) | |
| Fondi relativi al personale | 916 | 1.182 | (266) | |
| Passività per imposte differite | 410 | 248 | 162 | |
| Fondi per rischi e oneri | 753 | 725 | 28 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti | 3.363 | 3.214 | 149 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 34.629 | 35.550 | (921) |
| Passività correnti | ||||
| Passività finanziarie correnti per contratti di finanziamento e altri |
3.685 | 3.182 | 503 | |
| Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva |
697 | 639 | 58 | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 6.108 | 7.218 | (1.110) | |
| Debiti per imposte sul reddito | 44 | 84 | (40) | |
| Sub-totale Passività correnti | 10.534 | 11.123 | (589) | |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||||
| di natura finanziaria | − | 655 | (655) | |
| di natura non finanziaria | − | 150 | (150) | |
| − | 805 | (805) | ||
| Totale Passività correnti | (e) | 10.534 | 11.928 | (1.394) |
| Totale Passività | (f=d+e) | 45.163 | 47.478 | (2.315) |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 66.557 | 70.104 | (3.547) |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|
|---|---|---|---|
| Flusso monetario da attività operative: | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 723 | 740 | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti | 2.348 | 2.496 | |
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
22 | 12 | |
| Variazione netta delle attività (passività) per imposte anticipate (differite) | 87 | 193 | |
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
(439) | 6 | |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
(2) | 3 | |
| Variazione dei fondi relativi al personale | (435) | (214) | |
| Variazione delle rimanenze | 6 | 73 | |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | 329 | (138) | |
| Variazione dei debiti commerciali | (574) | (327) | |
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | 68 | 172 | |
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | 1.897 | 123 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | (a) | 4.030 | 3.139 |
| Flusso monetario da attività di investimento: | |||
| Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per cassa |
(1.974) | (2.126) | |
| Contributi in conto capitale incassati | 23 | 6 | |
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite |
(7) | − | |
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (7) | (4) | |
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie (esclusi i derivati attivi di copertura e non) |
(20) | 131 | |
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute |
(33) | − | |
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre attività non correnti |
402 | 6 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (b) | (1.616) | (1.987) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | |||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | (646) | (367) | |
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 1.097 | 3.190 | |
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (1.450) | (3.415) | |
| Variazione Derivati Attivi/Passivi di copertura e non | (516) | (256) | |
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | 8 | 5 | |
| Dividendi pagati | (356) | (246) | |
| Variazioni di possesso in imprese controllate | (1) | − | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (c) | (1.864) | (1.089) |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(d) | − | − |
| Flusso monetario complessivo | (e=a+b+c+d) | 550 | 63 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | (f) | 3.202 | 1.631 |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette |
(g) | (150) | 5 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | (h=e+f+g) | 3.602 | 1.699 |
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Acquisti di attività immateriali | (474) | (376) |
| Acquisti di attività materiali | (771) | (1.079) |
| Acquisti di diritti d'uso su beni di terzi | (646) | (318) |
| Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per competenza |
(1.891) | (1.773) |
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi |
(83) | (353) |
| Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per cassa |
(1.974) | (2.126) |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (27) | (30) |
| Interessi pagati | (917) | (992) |
| Interessi incassati | 223 | 282 |
| Dividendi incassati | 256 | − |
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.138 | 1.917 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (1) | (286) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
65 | − |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 3.202 | 1.631 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.603 | 1.700 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (1) | (1) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 3.602 | 1.699 |
Le ulteriori informazioni integrative richieste dallo IAS 7 sono presentate nell'ambito della Nota "Indebitamento finanziario netto" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM al 30 giugno 2020.
| (unità equivalenti) | 1° Semestre 2020 (a) |
Esercizio 2019 (b) |
1° Semestre 2019 (c) |
Variazione (a-c) |
|---|---|---|---|---|
| Consistenza media retribuita–Italia | 39.501 | 42.630 | 43.145 | (3.644) |
| Consistenza media retribuita - Estero | 8.927 | 9.287 | 9.198 | (271) |
| Totale consistenza media retribuita (1) | 48.428 | 51.917 | 52.343 | (3.915) |
(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 5 unità medie in Italia nel primo semestre 2020; 5 unità medie in Italia nell'esercizio 2019; 3,5 unità medie in Italia nel primo semestre 2019.
| (unità) | 30.6.2020 (a) |
31.12.2019 (b) |
30.6.2019 (c) |
Variazione (a-b) |
|---|---|---|---|---|
| Organico – Italia | 45.236 | 45.266 | 47.665 | (30) |
| Organico – Estero | 9.847 | 9.932 | 9.651 | (85) |
| Totale organico a fine periodo (1) | 55.083 | 55.198 | 57.316 | (115) |
(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 7 unità in Italia al 30.6.2020; 5 unità in Italia al 31.12.2019; 6 unità in Italia al 30.6.2019.
| (unità) | 30.6.2020 (a) |
31.12.2019 (b) |
30.6.2019 (c) |
Variazione (a-b) |
|---|---|---|---|---|
| Domestic | 45.473 | 45.496 | 47.891 | (23) |
| Brasile | 9.596 | 9.689 | 9.411 | (93) |
| Altre attività | 14 | 13 | 14 | 1 |
| Totale | 55.083 | 55.198 | 57.316 | (115) |
Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare a seguito dell'adozione dell'IFRS 16 il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente | 3.535 | 3.799 | (264) | (6,9) |
| Canoni per leasing | (431) | (445) | 14 | (3,3) |
| EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL) | 3.104 | 3.354 | (250) | (7,4) |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazioni assolute |
% |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente | 2.821 | 3.116 | (295) | (9,5) |
| Canoni per leasing | (273) | (300) | 27 | (9,0) |
| EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL) | 2.548 | 2.816 | (268) | (9,5) |
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | assolute | % | |
| EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente | 718 | 688 | 30 | 4,4 |
| Canoni per leasing | (158) | (145) | (13) | 8,7 |
| EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL) | 560 | 543 | 17 | 3,2 |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Indebitamento Finanziario Netto Rettificato | 25.971 | 27.668 | (1.697) |
| Leasing | (4.876) | (5.775) | 899 |
| Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease | 21.095 | 21.893 | (798) |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| EQUITY FREE CASH FLOW | 978 | 1.076 | (98) |
| Leasing | (447) | (319) | (128) |
| EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE | 531 | 757 | (226) |
Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 giugno 2020" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM.
Target finanziari del piano 2020-2022 (IFRS 16 / After Lease):
La guidance tiene conto della miglior stima ad oggi degli impatti della pandemia COVID-19 e dei conseguenti impatti macro-economici sul Gruppo.
Il governo dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo TIM ha adottato un Modello di Risk Management in continua evoluzione al fine di essere allineato con normative e standard internazionali, per consentire di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo Risk Management è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2020 potrebbe peraltro essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
In tale ambito si evidenzia l'emergenza sanitaria dovuta alla recente diffusione del COVID-19 qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Inoltre, a titolo non esaustivo si richiamano i seguenti ulteriori fattori: il cambiamento del contesto di mercato, l'ingresso di nuovi potenziali competitors in ambito fisso e mobile, l'avvio di procedimenti da parte delle Autorità e i conseguenti ritardi nell'implementazione delle nuove strategie, gli eventuali vincoli connessi all'esercizio dei Poteri Speciali da parte del Governo (Golden Power) con effetti - al momento non prevedibili - in termini di scelte strategiche ed in termini di sviluppo temporale degli obiettivi triennali già annunciati che possono comportare, per alcuni di essi, una progressione temporale diversa rispetto alla tempistica inizialmente prevista o il relativo raggiungimento con percorsi nuovi e più articolati.
Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della quota di mercato negli ambiti geografici in cui opera il Gruppo TIM e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è sui prodotti e servizi innovativi nonché sulla capacità di evolvere verso un'offerta sempre più convergente che si ampli anche al mondo dei contenuti, così come sul prezzo dei servizi tradizionali e non. L'impiego di nuove tecnologie (IoT) e dei nuovi strumenti di conoscenza e gestione del cliente (Big Data) costituiscono elementi abilitanti per la mitigazione dei suddetti rischi, così come potrebbero rappresentare un ulteriore fattore di rischio in caso di mancato sfruttamento delle opportunità che derivano dal loro utilizzo.
Sul fronte della competizione infrastrutturale lo sviluppo di operatori alternativi potrebbe rappresentare una minaccia per TIM anche oltre l'orizzonte di Piano.
Dal punto di vista commerciale, le due compagnie Sky e Iliad hanno siglato accordi per l'ingresso nel mondo della telefonia fissa.
In tale direzione, il 16 giugno 2020 SKY Italia ha lanciato Sky Wifi, il suo servizio ultrabroadband ad oggi disponibile per gli abbonati che risiedono in 26 città e grandi comuni italiani, che entro l'estate saranno 120.
Inoltre Iliad, già presente nel mercato della telefonia mobile dalla fine di maggio 2018 con l'obiettivo di acquisire il 10–15% del mercato, lo scorso 7 luglio 2020 ha annunciato la partnership con OF come primo passo verso il mercato fisso su rete in fibra FTTH.
Sul mercato brasiliano il rischio competitivo è rappresentato dalla rapida transizione del Business Model legato ai servizi tradizionali e dal potenziale consolidamento del settore. I cambiamenti nel profilo di consumo (migrazione da voice a data) dei consumatori richiedono agli operatori velocità nel preparare le proprie infrastrutture e ammodernare i propri portafogli di prodotti e servizi. In tale contesto il gruppo Tim Brasil potrebbe essere impattato dalla necessità di un rapido sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture, così come dall'incremento della competizione sia attraverso strategie commerciali che attraverso possibili aggregazioni nel settore. Allo stesso tempo, il lento recupero dalla profonda crisi economica del paese e il ritardo delle riforme strutturali necessarie, hanno direttamente influito sui consumi e in particolare sul segmento del prepagato.
Per mantenere ed espandere il portafoglio clienti del Gruppo TIM in ognuno dei mercati in cui opera, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi.
Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla capacità del Gruppo di:
Il rischio cyber è un fenomeno in crescita a livello mondiale e come tale richiede un costante presidio da parte di TIM, dato l'ingente patrimonio di asset informatico che l'azienda gestisce sia in termini di proprie infrastrutture di telecomunicazioni, sia in termini di asset necessari all'erogazione di servizi alla clientela.
Alla luce di queste considerazioni, estremo impulso è stato dato alla protezione delle reti dalle principali minacce (e.g. virus, malware, hacker, furto di dati, attacchi DDoS). Rispetto all'ampia tassonomia degli attaccanti (Cyber-Criminals, Cyber-Terrorists, Insiders, ecc.) l'attività è condotta da TIM non solo a salvaguardia delle proprie infrastrutture ma, in uno spirito di forte responsabilità, anche nei confronti del patrimonio informativo della clientela, che rappresenta un target prioritario per l'azienda.
A tale scopo, nell'ambito della Direzione Security di TIM, sono collocate le funzioni aziendali focalizzate sulla gestione del rischio cyber informatico, con lo scopo di adottare ogni azione utile sia per la fase di prevenzione del rischio cyber, che per quella dedicata alla gestione di incidenti di sicurezza informatica.
Un focus particolare è riservato agli asset informatici ricompresi sia dalla normativa Golden Power, sia dalla normativa relativa al perimetro di sicurezza Cyber nazionale.
Per quanto riguarda la fase di prevenzione, il processo di ICT Risk Management presidia le analisi di rischio, definisce i piani di sicurezza per gli asset informatici dell'azienda, allo scopo di identificare preventivamente le azioni necessarie alla mitigazione del rischio cyber e di garantire l'adozione di un approccio di security by design, provvedendo anche al monitoraggio dei piani delle suddette azioni ed alle verifiche di effettiva applicazione in campo (ethical hacking).
Per quanto riguarda la fase di reazione rispetto ad attacchi cyber, il Security Operation Center (SOC), opera h24 per 365 giorni l'anno, allo scopo di monitorare, identificare e gestire incidenti di sicurezza informatica in modo da contribuire a contenere gli impatti.
Sempre in ambito Security di TIM, il SOC lavora in sinergia con il Security Lab che, dialogando con una serie di interlocutori interni ed esterni all'azienda, studia costantemente le evoluzioni delle minacce e raccoglie una serie di Indicatori utili ad aumentare le probabilità di successo nell'identificazione di tali minacce nell'ambito degli asset di TIM.
Il successo del Gruppo TIM dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi/prodotti che eroga attraverso la disponibilità dei processi e dei relativi asset a supporto, che sono sensibili a diverse minacce sia esogene sia endogene. TIM ha adottato un framework di "Business Continuity Model System", in linea con gli standard internazionali, per analizzare e prevenire le minacce sopra indicate.
TIM infatti considera la Business Continuity un elemento fondamentale per la tutela del Valore e della Reputazione del Gruppo, nell'erogazione dei propri servizi e nel pieno rispetto di quanto definito nei contratti con la Clientela, nella normativa di settore e, più in generale, in coerenza con le metodologie e le best practice di riferimento.
Nell'ambito del Gruppo TIM, la Business Continuity è definita come "la capacità dell'organizzazione di garantire la continuità nell'erogazione dei servizi in relazione a predefiniti ed accettabili livelli a seguito del verificarsi di un incidente dirompente".
Rientrano nel perimetro di applicazione della presente politica, la continuità operativa di qualsiasi processo tecnologico, organizzativo, logistico e commerciale collegato in modo diretto o indiretto alle infrastrutture portanti della rete di telecomunicazione nazionale e regionale e delle infrastrutture dei Data Center Nazionali di TIM, nonché le infrastrutture stesse.
TIM mette in atto un processo continuo di gestione e di governo che, supportato dalla Direzione Aziendale, garantisce che vengano intrapresi i passi necessari per identificare l'impatto di potenziali perdite, mantenere praticabili i piani e le strategie di ripristino e assicurare la continuità dei servizi mediante programmi di formazione, test, esercitazioni e periodiche attività di aggiornamento e revisione.
Il modello di prevenzione adottato per garantire la Continuità Operativa, anche in situazioni di crisi, è il Business Continuity Management System (BCMS), declinato in specifiche Procedure Organizzative in coerenza con lo standard internazionale ISO 22301. Il modello identifica specifici ruoli e responsabilità.
Nell'ambito della Direzione Security di TIM è operativa la Funzione Business Continuity con la responsabilità di assicurare il governo del processo di prevenzione dei rischi aziendali che possono comportare interruzioni o degrado non accettabile del business di TIM e di supportare le Funzioni aziendali nell'individuazione, nella quantificazione e nell'implementazione di iniziative di sicurezza finalizzate alla riduzione dei rischi identificati.
Per garantire un raccordo operativo tra la suddetta Funzione e le altre Direzioni aziendali sono individuati Referenti di Business Continuity nelle Direzioni e delineate specifiche relazioni operative.
Le Direzioni aziendali sono responsabili delle attività di Business Continuity sui processi e servizi di competenza mediante l'individuazione di quelli più rilevanti e delle modalità con cui garantirne il continuo funzionamento, anche in situazione di interruzione o forte degrado.
Gli aspetti più rilevanti in tema di Business Continuity vengono portati all'attenzione del Vertice Aziendale in appositi Steering Committee.
Nel corso del primo semestre 2020 il modello del BCMS ed in particolare i Piani di Continuità Operativa sono stati utilizzati come strumenti per garantire la massima operatività a fronte dell'emergenza sanitaria generata dalla diffusione del COVID-19. L'adozione tempestiva, da parte di tutte le Direzioni aziendali, delle misure di continuità definite ha reso possibile l'adozione di adeguate strategie per la prosecuzione delle attività di business sia da remoto che nelle operazioni on-field, garantendo sempre la massima tutela della salute dei dipendenti.
Il progresso tecnologico mette a disposizione dell'attività fraudolenta strumenti e tecniche di abuso sempre più sofisticati e caratterizzati da rapidità di perpetrazione ed elevati impatti economici.
Fenomeni "tradizionali" quali le frodi da sottoscrizione, interconnessione e commerciali generano oggi la quota maggiore di revenue loss e continueranno ad essere significativi nel prossimo futuro, ma nuove tipologie di frodi "internet style" acquisiranno progressivamente maggior rilievo (Internet spamming/phishing, service reselling, VoIP bypass, ecc.). Inoltre alcune specifiche tipologie di servizi resi (es. servizi wholesale di interconnessione, voce o dati) si prestano al rischio potenziale di utilizzo da parte di terze parti per la costruzione di schemi di transazione fittizie, asservite a illeciti di tipo fiscale e/o di riciclaggio internazionale. A titolo esemplificativo e non esaustivo, rientrano nel perimetro di Fraud Management:
siano esse:
Anche in considerazione di quanto sopra è stato inoltre avviato un processo di Fraud Risk Self Assessment, che coinvolge tutte le strutture aziendali, finalizzato ad aggiornare il quadro dei rischi da gestire attraverso una puntuale ricognizione ed una corretta individuazione delle priorità e delle ipotesi di mitigazione dei rischi stessi. Ciò premesso, il Gruppo TIM si è da tempo dotato di un modello organizzativo articolato su un presidio di governance dei fenomeni fraudolenti ed un distinto presidio operativo di gestione e contrasto.
La procedura per il contrasto delle frodi esterne, traendo spunto dai processi aziendali a rischio reato previsti dal D.Lgs. n. 231/2001, definisce specifici schemi di controllo interni (SCI) comprensivi di indicazioni comportamentali a cui i dipendenti ed i collaboratori dell'Azienda (ivi compresi i fornitori) si devono attenere (Prevention). Nella fase di Detection vengono individuati i potenziali casi di frode che - a seguito di verifiche preliminari sulla fondatezza dell'illecito - potranno essere oggetto di investigation e contrasto. A completamento del ciclo end-to-end di gestione delle frodi con il monitoring vengono verificati i risultati dell'azione svolta e individuate le eventuali azioni di miglioramento dell'efficacia del processo di fraud management.
Il contrasto alle frodi interne, attuato, nel rispetto dei vincoli derivanti da accordi sindacali in materia di divieto di controllo a distanza dell'attività lavorativa del personale come recentemente aggiornati, viene effettuato attraverso la rilevazione di informazioni relative alla concentrazione di operazioni anomale che facciano ipotizzare gravi illeciti. Il controllo è automatizzato e prevede l'accesso a dati pseudonimizzati. Solo in caso di conferma del sospetto di comportamenti illeciti la funzione Fraud Management di Security chiede all'amministratore del sistema interessato di rendere intellegibili le informazioni sull'evento anomalo, per le conseguenti azioni a tutela dell'azienda. I dati non sono comunque utilizzati per verificare il corretto adempimento della prestazione lavorativa.
Il Gruppo TIM può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo TIM. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo TIM ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati ed il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo TIM ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.
Il potenziale impatto della c.d. Brexit dipenderà dal risultato delle negoziazioni con la UE sulle future relazioni, soprattutto di natura commerciale, che seguiranno alla separazione del 31 gennaio 2020.
La Brexit e il concreto rischio di uno scenario "no deal" – indotto soprattutto dalle divergenze tra UK e UE sul tema della regolamentazione commerciale - potrebbero causare ulteriore instabilità nei mercati finanziari globali in un quadro internazionale già reso delicato dalla disputa commerciale tra USA e Cina.
I potenziali effetti della Brexit sui rischi finanziari (tasso, cambio e controparte) indotti dal mancato raggiungimento di un accordo tra UK e UE entro il 31 dicembre 2020 non sono ritenuti significativi per TIM ed il Gruppo.
In aggiunta, le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo TIM prevedono l'integrale copertura del rischio di cambio e la minimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse e al rischio controparte e risultano efficaci anche nel contesto Brexit.
Si evidenzia l'emergenza sanitaria dovuta alla recente diffusione del COVID-19 dal Coronavirus (SARS-CoV-2), e qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Oltre al peggioramento del quadro macroeconomico globale e al rischio di deterioramento del profilo creditizio di alcuni segmenti di clientela, questa pandemia potrebbe determinare rallentamenti nell'attività d'impresa, derivanti da provvedimenti emanati da autorità nazionali ed estere, dal conseguente riassetto dell'organizzazione interna del lavoro con remotizzazione della maggior parte delle attività e limitazione di alcune tipologie di interventi tecnici e commerciali, da difficoltà incontrate dalla clientela e da discontinuità nella catena di fornitura, con impatti negativi sui risultati complessivi del Gruppo.
La gestione di questo fenomeno emergenziale prevede, anche in considerazione del servizio pubblico erogato, la realizzazione di tutte le attività inerenti la continuità operativa dei processi aziendali con l'obiettivo di garantire la funzionalità dei servizi erogati e la tutela della salute dei dipendenti.
La situazione economico-finanziaria del Gruppo TIM dipende dall'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la fiducia dei consumatori, i tassi di interesse e i tassi di cambio dei mercati in cui è presente.
L'economia italiana ha risentito fortemente dell'emergenza COVID-19 nel primo trimestre 2020 con una contrazione del PIL del 5,3% rispetto al trimestre precedente, maggiore di quella dell'area Euro (-3,6%). Già nel 2019 la decelerazione del commercio mondiale (per effetto degli shock negativi dovuti alle perduranti politiche protezionistiche degli Stati Uniti, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina) e le incertezze relative al settore automobilistico in Europa avevano avuto un impatto significativo sul PIL italiano che aveva registrato a fine anno una crescita contenuta (+ 0,3%). Sul fronte interno, la pandemia e il conseguente lockdown hanno influenzato negativamente la produzione e i consumi delle famiglie: il crollo della produzione industriale del primo trimestre 2020 rispetto al trimestre precedente è stato pari all' 8,4% e i consumi delle famiglie hanno subito una contrazione del 4%. La pandemia avrà un impatto economico molto significativo sul PIL italiano difficile da quantificare in quanto correlato ad un eventuale seconda ondata virale e agli effetti delle politiche monetarie e fiscali che saranno implementate a livello nazionale ed europeo (Recovery fund). Certamente le misure di contenimento dei contagi e di sostegno al reddito delle famiglie varate dal governo italiano, oltre ad avere importanti ricadute sul lato dell'offerta e della domanda determineranno un significativo aumento del debito pubblico. Nel 2020 la propensione al consumo, soprattutto nel settore dei servizi, subirà un'importante riduzione sia per effetto delle misure di contenimento dei contagi sia per una maggiore prudenza dei consumatori anche nella fase di convivenza con il virus. Nel World Economic Outlook di giugno il Fondo Monetario Internazionale, che ha definito questa crisi "come nessun'altra" e con un "recupero incerto", ha abbassato di ulteriori 2 p.p. l'outlook di crescita dell'economia globale (giugno -4,9% vs aprile -3%). Per l'Italia le principali istituzioni economiche nazionali ed internazionali prevedono per il 2020 una contrazione dell'economia tra l'8% e il 13%. In Brasile i risultati attesi potranno essere influenzati significativamente dal contesto macroeconomico e politico. Dopo due anni di calo del PIL, che hanno segnato una delle crisi più profonde della sua storia, il Paese nel 2017 è tornato a crescere (+1%) ed il 2018 ha chiuso con una crescita dell'1,1% rispetto all'anno precedente. Secondo l'IBGE – Geography and Statistic Brazilian Institute - la crescita del PIL per il 2019 è stata dell'1,1%, lo stesso risultato dell'anno precedente. Nonostante il governo abbia approvato con successo la Riforma relativa alla Sicurezza Sociale, il mercato è ancora in attesa di alcuni cambiamenti strutturali al fine di migliorare la capacità di investimento del governo brasiliano per un recupero più significativo. In aggiunta, alcune turbolenze del mercato esterno quali ad esempio la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e la Brexit, avranno ulteriori riflessi sul recupero dell'economia brasiliana.
Recentemente, politiche e iniziative nel settore pubblico e privato brasiliano per ridurre la trasmissione del COVID-19 come ad esempio l'imposizione di restrizioni nei viaggi, la promozione del distanziamento sociale, l'adozione del lavoro da casa e la formazione online da parte di società e istituzioni, insieme con una riduzione del reddito disponibile per alcuni clienti come riflesso della pandemia, potrebbero impattare le operazioni, la spesa e il modo in cui i consumatori utilizzano la rete e altri prodotti e servizi di Tim Brasil. In aggiunta, il COVID-19 potrebbe incidere sulla capacità dei fornitori di approvvigionare prodotti e servizi, come nuovi device mobili o SIM card o la capacità di fornire assistenza alla rete. Alcuni di questi fattori potrebbero incrementare la domanda dei prodotti e servizi di Tim Brasil, mentre altri potrebbero decrementarla o rendere più difficile soddisfare la clientela, come ad esempio la chiusura di alcuni punti vendita. A causa della velocità con la quale la situazione si sta sviluppando, in questo momento non è possibile stimare l'impatto del COVID-19 sui risultati operativi e finanziari di Tim Brasil, ma l'impatto potrebbe essere materiale.
Il settore delle comunicazioni elettroniche è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) possono determinare cambiamenti nel quadro delle regole che possono incidere sui risultati attesi del Gruppo e sulle guidance comunicate al mercato. Inoltre, la posizione di significativo potere di mercato detenuta da TIM nei mercati dell'accesso di rete fissa e la struttura dei mercati mobili comportano un'elevata attenzione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sulle dinamiche competitive del settore. I principali elementi che introducono incertezza sono i seguenti:
Il Gruppo TIM può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa esterna (leggi, regolamenti, nuovi principi contabili, provvedimenti delle autorità) e interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto e codice etico), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.
Il Gruppo TIM ha come obiettivo la compliance dei processi, e quindi delle procedure e dei sistemi informativi che li regolano, e dei comportamenti aziendali rispetto alle normative di riferimento. Il rischio è associato agli eventuali ritardi temporali necessari a rendere compliant i processi rispetto all'evoluzione normativa o qualora sia rilevata una mancanza di conformità ed è monitorato tramite il sistema dei controlli interni allo scopo predisposto.
Particolare rilevanza assume la conformità al Regolamento UE 2016/679 (General Data Protection Regulation, GDPR), diventato direttamente applicabile a partire dal 25 maggio 2018 e recepito nell'ordinamento italiano tramite il D.Lgs. n. 101/2018, in quanto, rispetto al previgente Codice Privacy tra le altre disposizioni prevede anche un forte inasprimento delle sanzioni amministrative pecuniarie, che per alcune fattispecie di violazioni possono essere irrogate fino a 20 milioni di euro, o per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell'esercizio precedente, se superiore. Partendo dal modello operativo già in essere con la previgente normativa Privacy, il Gruppo TIM ha attivato quanto necessario per la conformità a GDPR.
L'emanazione dei Decreti cosiddetti "Golden Power", finalizzati all'esercizio dei poteri speciali sugli assetti societari nei settori della Difesa e della Sicurezza Nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica, nello specifico settore delle Telecomunicazioni, incide nella relazione pubblico-privato, arricchendo, in aggiunta, il valore degli asset tecnologici e dei servizi inclusi nel perimetro Golden Power, con un contenuto derivato dalla finalità istituzionale perseguita.
In sintesi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 28 settembre 2017 ha stabilito che la Società è soggetta agli obblighi di cui al D.L. n. 21/2012 (norme in materia di poteri speciali), in quanto impresa che:
L'architettura normativa relativa a TIM, conseguentemente, ha comportato una prima fase nel 2017 con l'emanazione dei D.P.C.M. 16 ottobre e 2 novembre.
Il dettato governativo, successivamente, è stato integrato con la Legge 20 maggio 2019, n. 41 che ha ricompreso in un più ampio quadro di misure urgenti, quelle relative ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G.
Con il sopra menzionato provvedimento del 16 ottobre 2017, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali previsti dall'articolo 1 del Decreto Golden Power mediante l'imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni gravanti su TIM e sulle società controllate Sparkle e Telsy. Si tratta di misure in ambito governance aziendale e di organizzazione; in particolare, la Presidenza del Consiglio dei Ministri impone la presenza nei rispettivi Consigli di Amministrazione di un Consigliere Delegato alla Sicurezza – figura attualmente coincidente con quella dell'Amministratore Delegato – (con cittadinanza italiana e munito di abilitazione di sicurezza) e la costituzione di una Organizzazione di Sicurezza.
Tale unità organizzativa è preposta alle attività rilevanti per la sicurezza nazionale e le normative richiedono, altresì, sia coinvolta in tutti i processi decisionali afferenti ad attività strategiche e alla rete ed affidata a un Funzionario alla Sicurezza scelto in una terna di nominativi proposti dal Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
TIM, Sparkle e Telsy devono, inoltre, fornire preventiva informazione in merito ad ogni decisione che possa, fra l'altro, ridurre o cedere capacità tecnologiche, operative, industriali nelle attività strategiche.
Dette misure, altresì, riguardano, l'obbligo di preventiva comunicazione rispetto a decisioni societarie (nomine, cessioni, ecc.) nonché informative sui piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle reti e sugli impianti al fine di preservarne funzionalità e integrità, nonché l'obbligo di notificare ogni azione societaria che possa avere un impatto sulla loro sicurezza, disponibilità e funzionamento.
Con provvedimento del 2 novembre 2017 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha altresì esercitato i poteri speciali previsti dall'articolo 2 del Decreto Golden Power, mediante l'imposizione di ulteriori prescrizioni e condizioni.
Con i successivi decreti attuativi del 5 settembre 2019 e del 6 luglio 2020, il Legislatore ha imposto l'esercizio dei poteri speciali con riferimento alle forniture di tecnologia 5G con produzione extra-europea, affermando che tali servizi di comunicazione costituiscono attività di rilevanza strategica per il sistema di Difesa e Sicurezza Nazionale.
Il Gruppo TIM deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali e di governo, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.
Si riportano di seguito le principali variazioni del contesto normativo in ambito domestico intervenute nel primo semestre 2020.
In merito ai procedimenti Antitrust (A514, I799, I820, PS11532 e IP327), nonché a quello relativo alla Fatturazione a 28 giorni, si rimanda alla Nota "Contenziosi e azioni giudiziarie pendenti, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM.
La Direttiva (UE) 2018/1972, che istituisce il nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche Europeo (Codice), sarà applicabile negli Stati membri a valle del suo recepimento negli ordinamenti legislativi nazionali, che dovrà avvenire entro il 21 dicembre 2020.
Il Codice rivede e sostituisce il precedente quadro regolamentare europeo costituito dalla Direttiva Accesso, Direttiva Quadro, Direttiva Autorizzazioni e Direttiva Servizio Universale.
Le principali novità riguardano la regolamentazione dell'accesso/interconnessione, la gestione dello spettro e gli obblighi di Servizio Universale.
Le nuove norme mirano a stimolare gli investimenti nelle reti ad altissima capacità continuando a tutelare la concorrenza e gli interessi degli utenti finali.
Il nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche promuove il co-investimento quale modello per sviluppare le reti ad altissima capacità (Very High Capacity Networks - VHCN), prevedendo la possibilità di non imporre obblighi regolamentari ex-ante sulle nuove VHCN realizzate in co-investimento a fronte di specifici impegni vincolanti dell'operatore con Significativo Potere di Mercato (SPM) sulle condizioni di accesso e sull'apertura dell'offerta di co-investimento.
Il nuovo Codice prevede, inoltre, un regime regolamentare più leggero per le imprese SPM che hanno sviluppato un modello "wholesale-only", in base al quale l'Autorità Nazionale di Regolamentazione (ANR) potrà esentare da alcuni obblighi, tra cui quello di orientamento al costo, gli operatori SPM che offrono servizi di comunicazione elettronica esclusivamente nei mercati all'ingrosso, imponendo loro solo gli obblighi di accesso e non discriminazione, nonché l'obbligo di praticare prezzi equi e ragionevoli.
Il Codice privilegia, infine, l'obbligo di accesso alle infrastrutture rispetto agli altri obblighi ex ante ed estende la possibilità di imporre obblighi simmetrici di accesso alle infrastrutture essenziali di rete oltre il primo punto di distribuzione/concentrazione. Sono introdotti periodi più lunghi (cinque anni anziché tre) di market review per offrire maggiori certezze agli operatori ed è prevista la fissazione da parte della Commissione europea di cap di prezzo UE rispettivamente per la tariffa di terminazione mobile e per quella di terminazione fissa applicabile a tutti gli operatori attivi sui mercati della terminazione.
Le nuove misure fin qui richiamate mirano ad incentivare gli investimenti nelle nuove VHCN.
Il nuovo Codice introduce nuove regole per lo sviluppo delle reti mobili e del 5G, tra cui la durata minima dei diritti d'uso delle frequenze, pari a 15 anni con possibilità di proroga di ulteriori 5 anni. Viene, inoltre, introdotto un regime agevolato per l'installazione delle small cell:
La Commissione europea ha adottato il 30 giugno 2020 il regolamento di esecuzione (UE) 2020/911 (applicabile dal 21 dicembre 2020) che definisce le caratteristiche fisiche e tecniche delle small cell che ricadono nell'ambito di applicazione del regime agevolato.
Il Codice prevede che sia imposto, in capo a tutti i fornitori del servizio di accesso a internet a banda larga e dei servizi di comunicazione vocale in postazione fissa, un obbligo di "accessibilità economica" per gli utenti residenziali (in particolare a basso reddito o con esigenze sociali particolari). Gli Stati membri hanno comunque la facoltà di imporre gli obblighi di servizio universale (inclusi obblighi di copertura ove necessario) in capo ad imprese designate (come avviene attualmente in Italia, dove TIM è l'impresa designata).).
Ciascuno Stato membro deve decidere quale sia l'accesso adeguato a internet a banda larga; la velocità di accesso deve come minimo consentire agli utenti finali di fruire dei servizi elencati all'allegato V del Codice.
Uno Stato membro ha la possibilità di continuare a prevedere obblighi legati alla telefonia pubblica, se la necessità di tale servizio è determinata sulla base delle circostanze nazionali
Non sono più previsti obblighi specifici di QoS-Qualità del Servizio legati alla fornitura del servizio universale. Gli Stati membri possono inoltre scegliere la modalità di finanziamento pubblico e/o settoriale dei costi legati al servizio universale.
Le novità introdotte dal Codice porteranno, presumibilmente, ad una revisione del regime di servizio universale attualmente applicato in Italia.
Il Regolamento 2018/1971, rivede le regole di funzionamento dell'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) ed i compiti ad esso assegnati. In particolare, questi includono:
Il Regolamento non modifica la Governance del BEREC: continuano ad essere previsti il BEREC ed il BEREC Office, quest'ultima in qualità di agenzia UE con personalità giuridica.
Il Regolamento BEREC introduce anche dei cap (prezzi massimi) per le chiamate e per gli SMS internazionali intra-UE per la sola clientela consumer sia fissa che mobile.
I cap per chiamate e SMS internazionali intra-UE sono applicati dal 15 maggio 2019, per una durata di 5 anni, quindi fino al 14 maggio 2024:
Il provvedimento finale pubblicato in data 8 agosto 2019 definisce gli obblighi e le condizioni economiche dei servizi di accesso wholesale per il periodo 2018-2021.
Le principali decisioni riguardano:
▪ eliminazione delle attuali asimmetrie nelle procedure di cambio operatore su rete TIM tra processi di rientro in TIM e quelli di passaggio da TIM ad operatori alternativi.
A fine dicembre 2018 è stato assegnato a Open Fiber anche il terzo e ultimo bando per la copertura delle "aree bianche" UltraBroadBand non coperte dai piani degli operatori privati.
La relativa Concessione per le regioni Calabria, Puglia e Sardegna è stata firmata il 2 aprile 2019.
Al fine di avere un quadro aggiornato della copertura delle aree grigie e nere, il 18 gennaio 2019, Infratel ha avviato una nuova consultazione sui piani di copertura UltraBroadBand delle aree dichiarate come "nere" e "grigie" a seguito delle precedenti consultazioni.
Gli esiti della consultazione sono stati pubblicati il 15 maggio 2019. Infratel ritiene necessari ulteriori approfondimenti tecnici e avvierà un tavolo tecnico con gli operatori al fine di approfondire le evoluzioni tecnologiche delle soluzioni FWA e VDSL in grado di raggiungere velocità superiori a 100 Mbit/s.
Questa attività di monitoraggio dovrebbe essere utilizzata per consentire al Governo italiano di valutare l'avvio di interventi pubblici finalizzati a ottenere un salto di qualità (step change) nelle coperture UltraBroadBand delle aree "grigie" non coperte a 100 Mbit/s.
Al fine di evitare ogni sovrapposizione con gli interventi privati in corso e, al contempo, garantire la più ampia copertura del territorio, prima di ogni notifica di interventi pubblici, Infratel chiederà agli operatori di stipulare un contratto sugli impegni di copertura dichiarati.
Nella riunione del Comitato per Banda Ultra-larga (COBUL) del 17 luglio 2019 il Governo ha approvato il lancio della seconda fase del Piano Banda Ultra Larga (BUL) per intervenire nelle aree grigie del Paese e sostenere la domanda di servizi ultraveloci attraverso appositi voucher per la connettività di clienti consumer, business e della Pubblica Amministrazione. Le modalità operative degli interventi previsti saranno definite dal COBUL di concerto con MiSE/Infratel e sottoposte alla Commissione Europea. In data 19 dicembre 2019, il COBUL ha deciso per rilanciare l'azione del Governo sul piano UBB e di convocarsi una volta al mese per monitorare i progressi dell'iter di definizione dei provvedimenti sul versante infrastrutturale e degli incentivi alla domanda.
Nella riunione del COBUL del 23 gennaio 2020 è stato approvato un documento programmatico che prevede entro fine estate 2020 l'emanazione dei provvedimenti per l'indizione di una nuova gara per le aree grigie e l'adozione di voucher per la domanda.
Nella riunione del COBUL del 5 maggio 2020 il Governo ha approvato un piano esecutivo per il finanziamento pubblico per un importo totale di 2,7 miliardi di euro, prevedendo i seguenti interventi a sostegno dello sviluppo della domanda e delle infrastrutture UBB.
In data 24 giugno 2020, Infratel, al fine di individuare le aree grigie su cui indirizzare i nuovi interventi stabiliti dal COBUL del 5 maggio 2020, ha avviato una nuova consultazione sulla copertura delle aree grigie e nere al fine di:
In base agli esiti dell'aggiornamento della mappatura, verranno stabiliti e notificati alla Commissione europea i dettagli degli interventi.
Il 22 gennaio 2019 AGCom ha pubblicato la decisione finale relativa all'analisi del mercato della terminazione su rete mobile (delibera n. 599/18/CONS). In particolare AGCom ha stabilito per il periodo 2018-2021, tariffe simmetriche per tutti gli operatori MNO e full MVNO (0,98 centesimi di euro nel 2018, 0,90 centesimi di euro nel
2019, 0,76 centesimi di euro nel 2020, 0,67 centesimi di euro nel 2021) e di confermare l'assenza di obbligo di controllo dei prezzi di terminazione per le chiamate originate al di fuori dell'Area Economica Europea (AEE); tuttavia gli operatori SPM non possono applicare tariffe di terminazione più alte di quelle applicate agli operatori italiani dagli operatori dei Paesi extra AEE in cui le tariffe sono regolamentate.
A seguito della sentenza n. 4616/2015, pubblicata il 2 ottobre 2015, con il quale il Consiglio di Stato ha annullato la decisione n. 1/08/CIR di AGCom sull'applicazione retroattiva dei nuovi criteri metodologici per il calcolo del costo netto del servizio universale (USO) relativo agli anni 2004 -2007, l'Autorità ha avviato con la delibera 89/18/CIR, pubblicata il 3 luglio 2018, e la successiva delibera n. 62/19/CIR, pubblicata il 7 maggio 2019 la consultazione pubblica del costo netto delle annualità complessive 2004-2007. In data 11 settembre 2019, l'Autorità ha pubblicato la delibera definitiva inerente il Costo Netto USO 2004-2007 (delibera n. 103/19/CIR) con cui ha riconosciuto la sussistenza di un onere iniquo in capo a TIM complessivamente pari a 113,4 milioni di euro da ripartire tra tutti gli operatori fissi e mobili. La quota a carico degli OAOs ammonta a circa 26,6 milioni di euro, calcolata al netto delle quote già versate, dagli stessi operatori, in esito ai procedimenti 2004 e 2005 approvati "illo tempore". In merito alle vertenze passate, a oggi ancora "in fieri", a seguito della sentenza n. 3388/15 del Consiglio di Stato, pubblicata il 7 luglio 2015, l'Autorità, in data 11 settembre 2019, ha avviato il procedimento di consultazione pubblica (delibera n. 102/19/CIR) innovando profondamente l'analisi di sostituibilità fisso-mobile, in coerenza con il percorso delineato per le annualità 2004-2007. In tale contesto, si è inserita la sentenza n. 6881 dell'8 ottobre 2019, con cui il Consiglio di Stato ha disposto la restituzione delle quote versate da Vodafone a TIM, per le annualità contestate (1999-2000 e 2002-2003). Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato su-indicata, che ha integralmente riformato le sentenze del TAR Lazio nn. 6458, 6459, 6461 e 6463 del 23 maggio 2018, in esecuzione delle quali era stata avviata la consultazione pubblica di cui alla delibera n. 102/19/CIR, l'Autorità ha revocato la predetta delibera con la decisione n. 190/19/CIR.
In data 21 luglio 2020, l'AGCom ha pubblicato la consultazione pubblica inerente il riesame dell'iniquità del costo netto del servizio universale 1999-2009. Nella delibera 263/20/CIR l'Autorità ha definito un nuovo approccio per dimostrare la liceità della partecipazione degli operatori mobili al costo netto USO per le annualità in oggetto. L'orientamento espresso da AGCom in consultazione è quello di riconoscere l'iniquità dell'onere in prima facie per le annualità 2002-2009. Per le precedenti annualità 1999-2000, invece, l'Autorità non riscontra la sussistenza di un onere iniquo in capo a TIM.
In esito a tale orientamento, la suddetta disposizione n. 6881 del Consiglio di Stato, che ha imposto a TIM la restituzione delle somme versate da Vodafone, potrebbe perdere la propria efficacia per le annualità 2002- 2003. L'estensione dell'arco temporale oggetto di rinnovazione fino al 2009 si è resa necessaria a seguito della recente sentenza n. 2542/2020 con cui il TAR ha accolto il ricorso di Vodafone, sotto il profilo della sostituibilità fisso/mobile. Sulla medesima questione pendono anche i giudizi sulle annualità 2004-2007, recentemente rinnovate da AGCom con la delibera 103/19/CIR, e su cui il TAR non si è ancora espresso.
In data 4 dicembre 2019, AGCom ha avviato le attività di certificazione del Costo Netto 2010-2013, da svolgersi a cura della società BDO S.p.A.. Le attività di verifica relative alle annualità 2010 e 2011 si sono concluse a fine maggio 2020. Il 30 giugno si è svolto il kick-off delle attività di revisione dell'annualità 2012 la cui conclusione è prevista entro il mese di ottobre.
Per quanto riguarda gli obiettivi di qualità del servizio universale, nel corso del 2019 AGCom ha sanzionato due volte TIM, ciascuna volta per un importo pari a 58.000 euro. Entrambe le sanzioni derivano del mancato raggiungimento, in anni differenti, dell'obiettivo relativo al "Tempo medio di risposta dell'operatore alle chiamate entranti". La prima delle due sanzioni si riferisce al 2017 e la mancata conformità è stata di 17" (rilevata da AGCom con la delibera 103/19/CONS: consuntivo 87" vs. obiettivo di 70"). La seconda sanzione si riferisce all'anno successivo (2018) e in questo caso la non conformità è stata di 24" (rilevata da AGCom con la delibera 438/19/CONS: consuntivo 94" vs. obiettivo di 70").
Per la sola delibera 103/19/CONS, a causa del mancato rispetto di alcuni requisiti formali, il 18 giugno 2019 TIM ha presentato ricorso per l'annullamento innanzi al TAR del Lazio.
Inoltre, il TAR Lazio, con sentenza definitiva n. 3948/2018 - in accettazione del ricorso di TIM n. 2661/08 - ha annullato la decisione n. 633/07 / CONS con cui AGCom ha multato TIM per un importo pari a 116.000,00 euro a causa del mancato rispetto nel 2006 dell'obiettivo "Tasso di guasto per linea di accesso". TIM è in attesa di rimborso da parte dell'Ufficio di contabilità territoriale dello Stato.
Con la delibera n. 487/18/CONS l'Autorità ha disciplinato le modalità con cui gli operatori devono gestire le modalità di dismissione e trasferimento dell'utenza nei contratti per adesione.
TIM ha impugnato la delibera relativamente alle disposizioni che limitano il diritto di recuperare in maniera piena i costi in caso di recesso (sconti da promozioni, rate prodotti). Il Giudice amministrativo ha respinto il ricorso di TIM.
Con la delibera n. 348/18/CONS l'Autorità ha sancito il principio di libertà di scelta del modem da parte dell'utente per l'accesso ad Internet.
TIM ha impugnato la delibera per le disposizioni transitorie in merito ai clienti che abbiano un'offerta internet con un modem in abbinata obbligatoria a titolo oneroso (vendita e noleggio) nei mesi precedenti all'entrata in vigore della delibera n. 348/18/CONS (1° dicembre 2018). A seguito dell'ordinanza del Consiglio di Stato di fine 2018 che ha sospeso le disposizioni transitorie in attesa della fissazione dell'udienza al TAR Lazio, e che ha chiesto di anticipare l'udienza fissata per ottobre, il TAR del Lazio in data 29 gennaio 2019 ha confermato l'udienza pubblica, già fissata per il 23 ottobre 2019. In data 28 gennaio 2020, il TAR ha rigettato il ricorso di TIM. TIM ha presentato appello contro il giudizio TAR.
Nel maggio 2020, TIM ha comunicato ai suoi clienti che hanno sottoscritto un'offerta per l'accesso a Internet e la vendita di rate del modem prima del 1 ° dicembre 2019, la possibilità di aderire a un'offerta equivalente di Internet senza modem e l'indennità per le rate residue. L'adesione all'offerta equivalente fa venir meno l'addebito in fattura delle rate residue del modem acquistato dal cliente, non comporta alcun onere aggiuntivo per il cliente e non implica modifiche alle condizioni economiche e contrattuali di fruizione dei servizi attivi sulla linea.
Il 24 febbraio 2020, AGCom ha emesso la delibera n. 434/19/CONS relativa al pagamento del contributo AGCom per l'anno 2020 (calcolato sui dati del bilancio 2018). Le linee guida per il calcolo della quota contributiva sono invariate rispetto alle linee guida per il calcolo del contributo 2019. Per l'anno 2020, AGCom ha confermato il tasso dell'1,30 per mille. Sulla base di questa nuova aliquota, TIM ha pagato, sotto riserva, circa 18,134 milioni di euro.
Il 25 maggio 2018 è diventato efficace il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679 - General Data Protection Regulation – GDPR).
Inoltre, il 19 settembre 2018 è entrato in vigore il D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101, che ha adeguato il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196) alle disposizioni del GDPR - Regolamento UE 2016/679.
Al fine di garantire - nell'ambito delle Società del Gruppo - la conformità dei trattamenti dei dati personali al GDPR, TIM ha realizzato gli interventi previsti dal piano di adeguamento.
Tra i principali adeguamenti si segnala:
È stato quindi definito uno specifico progetto formativo finalizzato a sensibilizzare le diverse funzioni aziendali ed a illustrare le policy e procedure emesse per l'applicazione della normativa sul trattamento dei dati personali. Tale formazione è stata erogata nel corso del 2019.
Nell'ambito dell'emergenza COVID-19, il Garante Privacy ha dettato disposizioni e chiarimenti relativi al trattamento dei dati personali dei dipendenti nel contesto lavorativo. TIM si è allineata alle previsioni con diversi interventi. In particolare:
Nell'aprile 2020 AGCom ha pubblicato una consultazione pubblica sul rinnovo per gli otto anni fino al 2029 dei diritti d'uso dello spettro TIM, Vodafone e Wind/H3G FDD nella banda 2100 MHz (2x15MHz per TIM e Vodafone, 2X5 MHz per Wind/H3G). La proposta AGCom di costi di rinnovo per TIM è leggermente inferiore a 260 milioni di euro e potrebbe essere suddivisa in rate annuali.
Nel maggio 2020 AGCom ha pubblicato una consultazione pubblica sulla fine degli obblighi di copertura GSM, attualmente fissata il 30 giugno 2022. La valutazione preliminare di AGCom è favorevole a confermare tale data, considerando che in Italia la fine della fornitura di servizi GSM è fissata, al momento, il 31 dicembre 2029. Anche nel maggio 2020 MISE ha pubblicato una consultazione pubblica sugli apparati GSM e UMTS in end of sale considerando la suddetta fine della fornitura di servizi GSM e la possibilità di migrare i clienti UMTS su LTE o 5G.
Il 30 giugno 2020 sono terminate le sperimentazioni pre-commerciali 5G nella porzione di spettro 3,6–3,8 GHz di cui alla determina direttoriale MISE del 16 marzo 2017. A far data dal 1° luglio, quindi TIM può offrire servizi 5G commerciali a 3,72-3,80 GHz su tutto il territorio nazionale.
Sulla base del decreto governativo "Cura Italia", il 18 marzo 2020 AGCom ha adottato un primo pacchetto di misure volte a garantire il funzionamento dei servizi di telecomunicazione; questo pacchetto tiene conto dell'attuale situazione di emergenza sanitaria e della crescita del consumo di servizi e del traffico sulle reti.
Due dei quattro tavoli tecnici permanenti istituiti da AGCom riguardano:
In attuazione del Decreto, che consente ad AGCom di derogare ad alcune condizioni normative al fine di affrontare meglio i problemi di interesse pubblico nell'attuale periodo di emergenza sanitaria, AGCom ha definito misure per migliorare le condizioni dell'offerta di servizi di rete regolamentati TIM, fornendo:
Inoltre, TIM deve rendere disponibili le sue infrastrutture in tutto il Paese, rispondendo alle richieste dei consumatori senza discriminazioni rispetto alle tecnologie e alle aree geografiche del Paese.
AGCom ha richiesto inoltre a tutti gli operatori di compiere tutti gli sforzi possibili per contribuire alla gestione dello stato di emergenza, indicando azioni ritenute rilevanti come:
Per quanto riguarda gli adeguamenti della rete, TIM ha aumentato significativamente la capacità di banda sia verso la Big Internet che sui nodi nazionali, ha migliorato la copertura mobile e sta aumentando la copertura della rete fissa UBB.
Per quanto riguarda l'offerta commerciale agli operatori alternativi, TIM ha reso disponibili riduzioni di prezzo per la banda Ethernet sulla rete in rame e fibra, sta gestendo le richieste di aumento della banda ricevute dagli Altri Operatori Autorizzati (AOA) con una priorità elevata e ha consentito l'accesso gratuito e diretto alla rete di dati TIM tramite peering pubblico.
Infine, per contrastare la diffusione del COVID-19, TIM ha definito una procedura operativa per eseguire in sicurezza gli interventi tecnici di rete.
D'altra parte, gli operatori hanno proposto volontariamente misure diverse ai propri clienti. In particolare, TIM ha proposto chiamate vocali gratuite, Gigabit gratuiti e molte altre iniziative volontarie a sostegno dello smart working e della didattica a distanza.
Il Decreto Legge 25 marzo 2019, n. 22 emenda il Decreto Legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56 e classifica lo sviluppo del 5G come attività strategica inerente la difesa e la sicurezza nazionale, tale da richiedere controlli più severi.
Sono assoggettati a poteri speciali in particolare:
In particolare, la stipula di contratti e l'acquisizione di componenti ad alta intensità da soggetti esterni all'Unione Europea, comportano l'obbligo di notifica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in modo da consentire il tempestivo esercizio del potere di veto.
La mancata osservanza dell'obbligo di notifica comporta una sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del valore dell'operazione e comunque non inferiore all'1 per cento del fatturato realizzato nell'ultimo esercizio.
Il Decreto Legge, inoltre, prevede l'adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) per individuare misure di semplificazione delle modalità di notifica.
Al riguardo, in data 27 giugno 2019, il Governo ha avviato una consultazione pubblica, funzionale all'adozione del DPCM, al fine di raccogliere dai soggetti interessati contributi relativi ai seguenti temi:
a) individuazione delle modalità semplificate di notifica, eventualmente differenziate (ad esempio, in base all'attività svolta, ai servizi offerti o alla tipologia di infrastruttura interessata);
b) definizione di procedure e termini semplificati per l'istruttoria, in relazione a specifiche circostanze.
I contributi sono stati inviati a luglio 2019.
In data 11 luglio 2019 è stato pubblicato il Decreto Legge n. 64 che introduce ulteriori modifiche delle disposizioni del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56.
In particolare in tema di 5G, il nuovo decreto introduce l'obbligo di notificare alla Presidenza del Consiglio dei ministri entro dieci giorni dalla conclusione di un contratto o accordo aventi ad oggetto l'acquisto di beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti 5G ovvero l'acquisizione di componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione, quando posti in essere con soggetti esterni all'Unione Europea, un'informativa completa, in modo da consentire l'eventuale esercizio del potere di veto o l'imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni.
Entro quarantacinque giorni dalla notifica, il Presidente del Consiglio dei Ministri comunica l'eventuale veto ovvero l'imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni.
In considerazione della mancata conversione in legge del citato Decreto Legge n. 64, la disciplina della Golden Power (sia quella generale sia quella specifica del 5G) è stata ulteriormente integrata dalle disposizioni del Decreto Legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito con la legge 18 novembre 2019, n. 133, recante "Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica". In particolare, si dispone che gli obblighi volti ad assicurare la sicurezza cibernetica trovano applicazione anche nei confronti delle imprese già assoggettate agli obblighi di notifica specifici per il 5G. Sono stati, inoltre, allungati i termini entro i quali devono essere concluse le valutazioni ai fini dell'eventuale esercizio dei poteri speciali da parte del Governo.
Il Decreto Legge n. 23 dell'8 aprile 2020 (adottato con modifiche dalla legge n. 40 del 5 giugno 2020) ha apportato una modifica sostanziale al regolamento generale sulla Golden Power: anche per quanto riguarda il settore delle comunicazioni, è stato prorogato l'obbligo di notificare la partecipazione alle società a qualsiasi soggetto straniero, compresi quelli appartenenti all'Unione Europea, nei casi in cui l'acquisto è di tale importanza che determina la stabile costituzione dell'acquirente in ragione dell'assunzione del controllo della società di cui la partecipazione è stata acquistata.
Nel mese di aprile 2016 il gruppo di lavoro composto dal Ministero della Scienza, Tecnologia, Innovazione e Comunicazione (MCTIC), ora denominato Ministero delle Comunicazioni (Minicom), e Anatel (Agenzia Nazionale Brasiliana per le Telecomunicazioni) ha pubblicato la sua relazione finale contenente la diagnosi del settore delle telecomunicazioni e ha proposto le linee guida per la revisione del modello normativo brasiliano. Successivamente è stato presentato un disegno di legge (79/2016) al Congresso brasiliano, che suggerisce modifiche alla Legge generale delle telecomunicazioni; la Legge 13.879 è stata approvata nel 2019 ed è entrata in vigore il 4 ottobre, stabilendo un nuovo contesto normativo per la regolamentazione delle telecomunicazioni in Brasile. Si tratta del più grande cambiamento in 20 anni.
Il nuovo quadro di riferimento per le telecomunicazioni consente ai concessionari di telefonia fissa di adattare i loro contratti passando da un regime di concessione a un regime di autorizzazione. Questo passaggio dalla concessione all'autorizzazione deve essere richiesto dal concessionario e necessita dell'approvazione dell'Anatel. In cambio i concessionari devono, tra le altre condizioni, assumere impegni d'investimento per ampliare i servizi di telefonia fissa a banda larga in aree in cui non vi sono dinamiche competitive adeguate per questi servizi, al fine di ridurre al minimo le carenze e le disuguaglianze tra le aree brasiliane.
Il cambiamento riguarda inoltre i ruoli per l'autorizzazione all'uso delle radiofrequenze, stabilendo i successivi rinnovi (oggi limitati a uno soltanto) e consente lo scambio di radiofrequenze tra operatori (mercato secondario dello spettro).
Nel giugno 2020 è stato pubblicato il Decreto 10.402, che disciplina la procedura per adattare la concessione al regime di autorizzazione, nonché la definizione dei criteri per il calcolo degli impegni d' investimento. Il Decreto ha anche stabilito linee guida per l'estensione dell'autorizzazione delle radiofrequenze, che sarà detenuta da Anatel al fine di garantire maggiore sicurezza agli investimenti nel settore.
Un'altra serie di importanti regole è stata sancita nel decreto 9612/2018 ("Connectivity Plan"), che stabilisce una serie di linee guida per l'adeguamento dei termini di condotta, l'onerosa concessione di autorizzazione dello spettro e atti normativi in generale, tra cui: (i) espansione di reti di trasporto delle telecomunicazioni ad alta capacità; (ii) maggiore copertura delle reti di accesso mobili a banda larga; e (iii) ampliamento della copertura della rete di accesso della banda larga fissa in aree prive di accesso a Internet attraverso questo tipo di infrastruttura. Tale decreto stabilisce inoltre che la rete nata dagli impegni sarà soggetta a condivisione dal momento dell'entrata in servizio, salvo in presenza di dinamiche competitive adeguate nel relativo mercato di riferimento.
Con riferimento alle scadenze per il potenziamento delle pipeline non in linea con la regolamentazione vigente, al rilascio di autorizzazioni per la concessione dell'uso di radiofrequenze e all'emissione di altri atti normativi in generale, gli impegni di investimento (definiti da Anatel e approvati da MCTIC) saranno perlopiù incentrati sull'espansione delle reti mobili e fisse a banda larga e in specifiche zone del Paese. A tal fine le reti di telecomunicazioni realizzate sulla base di tali impegni sono soggette ad accessi condivisi.
Nel novembre 2012 l'autorità di regolamentazione brasiliana Anatel ha introdotto gli strumenti per l'analisi di mercato, per l'identificazione degli operatori con significativo potere di mercato e per la conseguente imposizione di obblighi ex ante (Plano Geral de Metas de Competição – PGMC).
In ogni mercato, Anatel ha imposto una serie di obbligazioni asimmetriche per gli operatori che hanno un Significant Market Power (SMP).
Nel mese di luglio 2018 Anatel ha pubblicato il nuovo PGMC rivedendo alcuni punti e definendo due nuovi mercati: (i) interconnessione per servizi mobili; e (ii) trasmissione dati ad alta capacità.
Tim Brasil è stata identificata come operatore SMP per: (i) terminali di rete mobile; (ii) roaming nazionale; e (iii) trasporto di dati ad alta capacità (in cinque municipalità).
Le misure applicate all'operatore SMP in questi mercati includono l'obbligo per gli operatori non SMP di offrire servizi di roaming nazionali. È stato mantenuto l'obbligo di accesso alla rete in rame (es: leased lines, bitstream e full unbundling) per gli operatori fissi integrati verticalmente aventi un SMP.
Dal 2016 le tariffe di interconnessione fissa seguono l'approccio cost-oriented. A dicembre 2018, Anatel ha pubblicato le leggi che stabiliscono le MTR (Mobile Termination Rate) che saranno valide dal 2020 al 2023.
A dicembre 2019, Anatel ha approvato il nuovo Regolamento sulla Qualità dei Servizi di Telecomunicazione (RQUAL), basato su un approccio reattivo delle norme. Secondo questo nuovo modello, la qualità è misurata in base a tre indicatori - Indice di Qualità del Servizio, Indice della Qualità Percepita e Indice dei Reclami degli Utenti – e gli operatori sono classificati in cinque categorie (da A a E). In base all'approccio reattivo delle norme, Anatel sarà in grado di adottare misure in base al caso specifico, inclusi l'indennizzo del consumatore, l'adozione di un piano d'azione o l'applicazione di misure precauzionali volte a garantire il miglioramento degli standard di qualità.
L'entrata in vigore del nuovo regolamento è prevista entro il 2021; fino alla formazione di un gruppo di lavoro da parte di Anatel, gli operatori e l'organo di supporto per la garanzia della qualità (ESAQ) definiranno gli obiettivi, i criteri e i valori di riferimento e Anatel monitorerà gli indicatori che garantiscono l'analogia con quelli nuovi introdotti nel nuovo RQUAL. I criteri e i valori di riferimento saranno stabiliti nei prossimi 12 mesi dal gruppo di lavoro.
Nel mese di settembre 2014, TIM ha vinto la gara per l'aggiudicazione delle frequenze di banda 700MHz (4G/LTE), con un prezzo di 1,7 miliardi di reais e impegni aggiuntivi per 1,2 miliardi di reais (in quattro rate annuali, corrette di inflazione) come contributo al consorzio previsto dal bando ("EAD") tra tutti gli operatori aggiudicatari (TIM, Algar, Claro e Vivo) per la gestione della liberazione della banda 700MHz attraverso lo switch off della TV analogica, la ridistribuzione dei canali e l'attenuazione delle interferenze (c.d. clean up). A tal fine, il primo pagamento (370 milioni di reais) è stato eseguito nel mese di aprile 2015, altri due versamenti (per un
totale di 860 milioni di reais) sono stati concentrati nel mese di gennaio 2017 e nel mese di gennaio 2018 è avvenuto il pagamento dell'ultima rata (142 milioni di reais).
Dal 2016, lo spettro è stato liberato per il traffico mobile e a giugno 2019 è stata garantita la disponibilità di tutti i comuni, il che significa che l'intera popolazione brasiliana può essere coperta da LTE a 700 MHz.
Per tutto il 2020 l'EAD dovrà soddisfare i restanti obblighi di asta, concludendo le ricollocazioni delle emittenti e le disposizioni sulle soluzioni di interferenza relative al completamento del processo di switch-off e la piena disponibilità dello spettro per gli operatori mobili.
Il "Marco Civil da Internet" (MCI), approvato nel mese di aprile 2014 con legge n. 12965/2014, ha stabilito la neutralità della rete come il "dovere di trattare in forma identica i diversi pacchetti di dati senza distinzione in base al contenuto, all'origine e alla destinazione, al servizio, al terminale o all'applicazione". L'11 maggio 2016 è stato pubblicato il DPR n. 8771/2016, che disciplina le eccezioni al principio della neutralità della rete, disposto nell'articolo 9 della legge suddetta.
Nell'agosto 2017 la Soprintendenza Generale ("GS") del CADE (Consiglio Amministrativo di Difesa Economica) ha emesso una decisione favorevole ai fornitori di telecomunicazioni mobili, non prevedendo oneri sanzionatori in relazione a un'indagine preliminare condotta per presunte pratiche anticoncorrenziali associate a offerte "zero rating" e a offerte promozionali sul consumo di dati in Internet. Diverse parti interessate sono state ascoltate dalla GS, tra cui il Ministero della Scienza, Tecnologia, Innovazione e Comunicazione (MCTIC) e Anatel, e si è giunti alla conclusione che i modelli di business su Internet non dovrebbero essere vietati ex ante, ma piuttosto monitorati organicamente per evitare potenziali casi di concorrenza sleale.
A marzo 2018 è stato pubblicato il decreto E-Digital 9319/2018, al fine di individuare circa 100 azioni strategiche volte a incentivare le dinamiche competitive e il livello della produttività online nel paese, nonché l'aumento dei livelli di connettività e inclusione digitale. Queste azioni mirano ad affrontare i principali temi strategici dell'economia digitale, tra cui l'infrastruttura di connettività, l'uso e la protezione dei dati, l'Internet delle Cose e la cybersecurity.
A giugno 2019 è stato pubblicato il decreto sul Piano Nazionale per l'Internet delle Cose (decreto 9854/2019), allo scopo di regolamentare e incoraggiare questa tecnologia in Brasile. Nel decreto si fa riferimento all'Internet delle Cose (IoT) come all'"infrastruttura che integra l'offerta di servizi a valore aggiunto a capacità di connessione fisica o virtuale delle cose grazie a dispositivi basati sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione esistenti e la loro evoluzione, attraverso l'interoperabilità". Il decreto elenca i temi seguenti, definendoli necessari a sostenere ulteriormente il Piano Nazionale per l'Internet delle Cose: (i) scienza, tecnologia e innovazione; (ii) integrazione internazionale; (iii) istruzione e formazione professionale; (iv) infrastruttura di connettività e interoperabilità; (v) regolamentazione, sicurezza e privacy; (iv) fattibilità economica.
Il 14 agosto 2018, il Presidente brasiliano ha promulgato la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (Legge 13709/2018). Le nuove disposizioni di legge, come promulgate dal Presidente, sono più vicine al GDPR, inclusa una significativa applicazione extraterritoriale e sanzioni sino al 2% del fatturato globale della Società relativo all'esercizio precedente.
A dicembre 2018, il Provvedimento Provvisorio 869/2018 approvato dal precedente Presidente modificava la Legge 13709 per creare l'Autorità Nazionale per la Protezione dei Dati (ANPD), in seno alla struttura della Presidenza della Repubblica, che implica un controllo maggiore da parte dello Stato e, tra gli altri temi, l'estensione a 24 mesi dell'entrata in vigore della Legge (agosto 2020). Entro tale data (agosto 2020) sarà richiesto a tutte le persone giuridiche di adeguare le proprie attività di trattamento dei dati alle nuove norme.
Nel luglio 2019 Il Provvedimento Provvisorio 869/2018 è stato convertito nella Legge 13853, che prevede il mantenimento dell'ANPD, in qualità di organo dell'amministrazione pubblica federale, come parte del ramo esecutivo, con natura transitoria, per almeno 2 anni, quando potrà essere trasformata, dal ramo esecutivo, in una società indiretta dell'amministrazione pubblica federale".
Il 10 giugno 2020 la Legge 14010 è stata approvata e ha rinviato l'entrata in vigore della Legge sulla Protezione dei Dati (LGPD) all'agosto 2020 e l'applicabilità delle sanzioni amministrative all'agosto 2021. Nel maggio 2020 il Presidente Bolsonaro ha emanato il Provvedimento Provvisorio 959 che ha rinviato l'entrata in vigore della LGPD al 3 maggio 2021.
Dato che il Provvedimento Provvisorio deve ancora essere approvato dal Congresso, la data di entrata in vigore della LGPD è ancora in discussione.
L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di TIM del 4 maggio 2018 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, stabilendo in 15 il numero degli Amministratori e in tre esercizi (fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020) la durata del mandato. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il successivo 7 maggio 2018 ha nominato Fulvio Conti Presidente e Amos Genish Amministratore Delegato della Società.
Nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2018, il Consigliere Dante Roscini è stato nominato Lead Independent Director, a supporto del Presidente (indipendente) nel coordinamento delle attività consiliari, con le attribuzioni e le responsabilità di cui al Codice di Borsa Italiana.
Nella riunione del 13 novembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha revocato tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish, assegnandole provvisoriamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Fulvio Conti; in data 18 novembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Luigi Gubitosi Amministratore Delegato e Direttore Generale, conferendogli deleghe esecutive.
In data 21 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il superamento dell'esclusione dal perimetro di delega dell'Amministratore Delegato, Luigi Gubitosi, dei poteri già attribuiti nel novembre 2018 al Responsabile di Security, in quanto Delegato alla Sicurezza ai sensi della disciplina Golden Power.
In data 27 giugno 2019, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni di Amos Genish da Consigliere, cooptando al suo posto all'unanimità il consigliere Franck Cadoret.
In data 26 settembre 2019, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni di Fulvio Conti da Presidente e Consigliere e nella riunione del 21 ottobre 2019 ha cooptato Salvatore Rossi, nominandolo Presidente.
L'Assemblea del 23 aprile 2020 ha deliberato di confermare amministratori della società (con scadenza fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020) i signori Franck Cadoret e Salvatore Rossi.
Il Consiglio di Amministrazione tenutosi a conclusione dell'Assemblea ha deliberato di confermare Presidente del Consiglio di Amministrazione il signor Salvatore Rossi e componente del Comitato Sostenibilità e Strategie il signor Franck Cadoret.
L'attuale assetto di deleghe della Società prevede allo stato:
| Presidente | Salvatore Rossi (indipendente) |
|---|---|
| Amministratore Delegato e Direttore Generale |
Luigi Gubitosi |
| Consiglieri | Alfredo Altavilla (indipendente) Paola Bonomo (indipendente) Franck Cadoret Giuseppina Capaldo (indipendente) Maria Elena Cappello (indipendente) Massimo Ferrari (indipendente) Paola Giannotti de Ponti (indipendente) Marella Moretti (indipendente) Lucia Morselli (indipendente) Dante Roscini (Lead Independent Director) Arnaud Roy de Puyfontaine Rocco Sabelli (indipendente) Michele Valensise (indipendente) |
| Segretario | Agostino Nuzzolo |
La composizione del Consiglio di Amministrazione della Società al 30 giugno 2020 risulta quindi:
Al 30 giugno 2020 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:
L'Assemblea ordinaria del 24 aprile 2018 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2020.
Il Collegio Sindacale della Società risulta a oggi così composto:
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Giulia De Martino |
| Anna Doro | |
| Marco Fazzini | |
| Francesco Schiavone Panni | |
| Sindaci Supplenti | Andrea Balelli |
| Antonia Coppola | |
| Franco Dalla Sega | |
| Laura Fiordelisi |
L'Assemblea degli Azionisti del 29 marzo 2019 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di TIM S.p.A. del novennio 2019-2027 a EY S.p.A..
Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 20 maggio 2019 ha nominato Giovanni Ronca (Responsabile della Funzione di Gruppo Chief Financial Office) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di TIM S.p.A..

| Capitale Sociale | euro 11.677.002.855,10 |
|---|---|
| Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) | 15.203.122.583 |
| Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) | 6.027.791.699 |
| Numero azioni proprie ordinarie di TIM S.p.A. | 35.179.709 |
| Numero azioni ordinarie TIM possedute da Telecom Italia Finance S.A. | 126.082.374 |
| Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale | 0,76% |
| Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di giugno 2020) | 7.735 milioni di euro |
L'Assemblea del 25 maggio 2016 ha integrato la denominazione sociale con l'introduzione del nome "TIM S.p.A." in alternativa a "Telecom Italia S.p.A.".
Le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A. sono quotate in Italia (indice FTSE) mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA).
| TIM-Telecom Italia | Tim Participações | ||
|---|---|---|---|
| Codici | ordinarie | risparmio | |
| Borsa | IT0003497168 | IT0003497176 | BRTIMPACNOR1 |
| Bloomberg | TIT IM | TITR IM | TIMP3 BZ |
| Reuters | TLIT.MI | TLITn.MI | TIMP3.SA |
Le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi di 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..
Dall'8 ottobre 2019, ha avuto efficacia la deregistration dei titoli TIM S.p.A., precedentemente quotati presso il NYSE (tramite American Depositary Shares ordinarie e di risparmio) e sono conseguentemente cessati gli obblighi informativi in capo a TIM ai sensi del U.S. Securities Exchange Act del 1934.
L'operazione non ha avuto conseguenze sulla quotazione e sulla negoziazione delle azioni ordinarie e di risparmio TIM presso Borsa Italiana.
La decisione di procedere con il delisting presso il NYSE è stata funzionale a obiettivi di semplificazione e risparmio di costi, fermi restando gli elevati standard di corporate governance, un solido sistema di controllo interno e un'informativa economico-finanziaria trasparente (inclusa la pubblicazione sul sito www.gruppotim.it della traduzione in inglese di bilanci, comunicati stampa e altro materiale informativo regolato).

Composizione dell'azionariato al 30 giugno 2020 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):
(1) Evidenza assunta dalla partecipazione all'Assemblea degli Azionisti di TIM del 23 aprile 2020.
(2) Con effetto 12 maggio 2020 Paul E. Singer ha comunicato alla Consob e alla Società, ai sensi dell'art.120 del D. Lsg. 58 del 24 febbraio 1998, di aver ridotto la sua partecipazione azionaria a titolo di indiretta proprietà con diritto di voto allo 0,14% del capitale ordinario di TIM.
Sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di TIM S.p.A.:
| Soggetto | Tipologia di possesso | Quota % su capitale ordinario |
|---|---|---|
| Vivendi S.A. | Diretto | 23,94% |
| Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.(**) | Diretto | 5,03% |
| Canada Pension Plan Investment Board (***) | Diretto/Indiretto | 3,13% |
(*) Con delibera n. 21326 del 9 aprile 2020 (che ha abrogato la precedente delibera n. 21304 del 17 marzo 2020), la Consob ha previsto, ai sensi dell'art. 120, comma 2-bis, del D. Lsg. 58 del 24 febbraio 1998, per un periodo di tempo di tre mesi a decorrere dall'11 aprile 2020 - e salvo revoca anticipata - l'ulteriore soglia dell'1% al superamento della quale sorge l'obbligo di comunicazione alla società partecipata e alla Consob, previsto dall'art. 120, comma 2 del D. Lsg. 58 del 24 febbraio 1998. In conseguenza di comunicazioni effettuate ai sensi delle citate delibere, Consob ha reso noto le seguenti partecipazioni azionarie nel capitale ordinario di TIM detenute in linea diretta:
(**) Partecipazione riferita al 18 febbraio 2019.
(***) Dalla comunicazione effettuata ai sensi di legge, riferita al 21 gennaio 2019, la quota di partecipazione indiretta risulta dello 0,03%, detenuta attraverso la società controllata CPPIB Map Cayman SPC.
In data 30 aprile 2020 Paul E. Singer ha comunicato alla Consob e alla Società, ai sensi dell'art.120 del D. Lsg. 58 del 24 febbraio 1998, di aver ridotto in data 28 aprile 2020 la sua partecipazione azionaria a titolo di indiretta proprietà con diritto di voto in TIM da 6,976% a 0,265%; con effetto 12 maggio 2020, inoltre, ha comunicato un'ulteriore riduzione di detta partecipazione a 0,136%. In entrambe le comunicazioni suddette Paul E. Singer ha segnalato, ai sensi dell'art. 119 del Regolamento Emittenti Consob, una partecipazione lunga attraverso l'avvenuta stipula da parte dei fondi Elliott International L.P. ed Elliott Associates L.P di contratti di equity swap con JP Morgan scadenti il 30 maggio 2023 sul 4,862% del capitale ordinario TIM, consuntivando
quindi una partecipazione aggregata, inizialmente pari al 5,127% del capitale ordinario TIM ridotta a 4,998% in data 12 maggio 2020.
Al 30 giugno 2020, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Stabile |
| MOODY'S | Ba1 | Negativo |
| FITCH RATINGS | BB+ | Stabile |
In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Ai sensi dell'art. 5, comma 8, del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 concernente le "Operazioni con parti correlate" e della successiva Delibera Consob n. 19974 del 27 aprile 2017, nel primo semestre 2020 non si segnalano operazioni di maggiore rilevanza, così come definite dall'art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo TIM.
Inoltre, non sono intervenute modifiche o sviluppi delle operazioni con parti correlate descritte nella Relazione sulla gestione dell'esercizio 2019 che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo TIM nel primo semestre 2020.
Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010, consultabile nella versione in vigore sul sito www.gruppotim.it, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.
Per le informazioni sui rapporti con parti correlate si fa rimando agli Schemi di bilancio e alla Nota "Operazioni con parti correlate" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM al 30 giugno 2020.
Nella presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo TIM. Tali indicatori, che sono presentati nelle relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
In particolare, a seguito dell'adozione dell'IFRS 16, il Gruppo TIM presenta i seguenti indicatori alternativi di performance:
| + | Equity Free Cash Flow |
|---|---|
| - | Quota capitale dei canoni di leasing |
Tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile indicatore della capacità di generazione di Free Cash Flow.
Gli altri indicatori alternativi di performance normalmente utilizzati sono nel seguito illustrati:
▪ EBITDA: tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:
| + | Oneri finanziari | ||
|---|---|---|---|
| - | Proventi finanziari | ||
| +/- | Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni | ||
| +/- | Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
||
| EBIT- Risultato Operativo | |||
| +/- | Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti | ||
| +/- | Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti | ||
| + | Ammortamenti | ||
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti
nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) per illustrare l'andamento della gestione economica anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.
▪ Indebitamento Finanziario Netto: TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell'ambito della presente Relazione intermedia sulla gestione è inserita una tabella che evidenzia i valori della situazione patrimoniale-finanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo.
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto il Gruppo TIM presenta, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'Indebitamento finanziario netto rettificato esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti dell'IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:
| + Passività finanziarie non correnti |
|---|
| + Passività finanziarie correnti |
| + Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| A) Debito Finanziario lordo |
| + Attività finanziarie non correnti |
| + Attività finanziarie correnti |
| + Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| B) Attività Finanziarie |
| C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile |
| D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie |
| E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato |
▪ Equity Free Cash Flow (EFCF): tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) ed evidenzia la generazione di cassa ed è inteso come il flusso di cassa netto prima degli esborsi relativi al pagamento dei dividendi e agli investimenti in frequenze. Pertanto, rappresenta il Free Cash Flow disponibile per il pagamento dei dividendi, il rimborso del debito, gli impatti derivanti da operazioni di leasing e l'investimento in frequenze. Tale indicatore esclude l'impatto finanziario di eventuali operazioni di acquisizione e/o cessione di partecipazioni.
L'Equity Free Cash Flow viene determinato come segue:
| + Operating Net Free Cash Flow |
|---|
| - Impatto per leasing |
| - Pagamento delle licenze |
| - Impatto finanziario derivante da operazioni di acquisizione e/o cessioni di partecipazioni |
| - Pagamento dei dividendi e Change in Equity |
TIM sta proseguendo con il dispiegamento della propria rete 5G e con la realizzazione di servizi commerciali 5G based anche attraverso collaborazioni con partner di rilievo. Le attività di ricerca e sviluppo oltre ad essere funzionali al raggiungimento di questi obiettivi, nei primi 6 mesi del 2020 hanno contribuito in modo determinante alle iniziative intraprese per fronteggiare l'emergenza COVID-19 che ha colpito il nostro Paese.
I primi sei mesi del 2020 sono stati testimoni di un'importante ristrutturazione della funzione di Innovazione di TIM, diventata una Direzione autonoma a diretto riporto del Vertice confermando e rafforzando il suo ruolo di elemento centrale per rispondere al cambiamento del contesto tecnologico, di mercato e competitivo. La Direzione di Innovazione, forte dei suoi TIM Open Labs, con sedi a Torino, Milano, Roma e Catania, centri di sviluppo dell'innovazione, nati dall'integrazione dei laboratori tecnologici di TIM con le sedi TIM WCAP aziendali, si focalizza sulle attività che creano un vantaggio competitivo per l'azienda in termini di business, di innovazione tecnologica e di riconoscimento del valore innovativo del brand, sia in ottica di crescita della top line che di aumento dell'efficienza dell'azienda.
TIM ha rafforzato la sua adesione al paradigma Open Innovation quale modello operativo puntando:
Facendo leva sul paradigma della Open Innovation si è data nuova linfa ai 6 programmi di innovazione cross funzionali(1) lanciati nel 2019, sui filoni fondamentali dell'evoluzione della rete fissa e mobile verso gli standard 5G e la banda ultralarga, sui temi delle piattaforme di servizio e dei nuovi sistemi di operations, cui contribuiscono risorse appartenenti a tutta la struttura di Innovation, in funzione delle loro competenze.
In questo contesto le collaborazioni con altri attori dell'ecosistema rappresentano una leva fondamentale al fine di sviluppare l'infrastruttura intelligente su cui sarà basata l'economia globale del futuro e servizi da questa abilitati.
Il progetto Torino City Lab a seguito del rinnovo del MoU di giugno 2019 con il Comune di Torino è proseguito anche nel 2020. Nella fattispecie TIM è partner TLC, per la creazione di aree di sperimentazione semplificata di servizi digitali per consentire la prosecuzione della proficua collaborazione strategica nella fase di diffusione in campo del servizio 5G commerciale. Le principali attività sperimentali in corso riguardano il progetto Smart Roads, in cui TIM conduce un gruppo di lavoro (partner Italdesign, Daimler, Luxoft, 5T, Fondazione Links, Politecnico di Torino) per la realizzazione di scenari di connected car orientati alla sicurezza stradale e alla prevenzione di incidenti). Inoltre TIM è l'abilitatore tecnologico del laboratorio a cielo aperto Doralab (unicum a livello nazionale), in cui la Città, in collaborazione con ENAC, consente alle aziende di sperimentare applicazioni innovative basate su droni.
Nel marzo 2020, a seguito dell'emergenza COVID-19, il progetto è stato ridenominato "Torino City Love". In tale contesto sono stati attivati sul territorio torinese, una serie di servizi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione (anziani, malati, minori…). In collaborazione con startup dell'ecosistema TIM WCAP, sono stati attivati servizi di elimina code nelle farmacie e supermercati (UFirst), servizi di assistenza domiciliare alla persona (UGO), servizi di intrattenimento ludico per i bambini (es. Mashmellow), e, in collaborazione con altri enti come il Consorzio Competence Industry Manifacturing 4.0, alcuni servizi di formazione per il settore industriale.
Nel marzo-maggio 2020, sono stati siglati da TIM due MoU: uno con Casa Oz e uno con alcuni reparti ospedalieri della Città della Salute (Ospedali S. Anna e Regina Margherita) per la sperimentazione di servizi di telepresenza robotizzata, che permettano alle neomamme, ai minori (bambini e adolescenti) oncologici o positivi al COVID-19 ricoverati, al personale sanitario e agli educatori di video dialogare con i famigliari o altri
(1) I filoni di ricerca coperti dai cross program riguardano: hybrid access solutions, cloud ready and automated network infrastructure, cloud native network applications and intelligence, artificial intelligence center of excellence, innovation ecosystem and platform, infrastructure-intensive internet of everything (IoE) innovation.
medici specializzati, che, a causa dell'emergenza, non possono essere fisicamente accanto a chi è ospitato in reparto o nei locali di Casa Oz.
Il primo semestre 2020 ha visto proseguire la collaborazione iniziata nel 2019 all'interno del Centro di Competenza del MISE per Industria 4.0 (Competence Industry Manifacturing 4.0), dove i TIM Open Labs collaborano con il Politecnico e l'Università di Torino, oltre che con altre 23 aziende torinesi per lo studio, la sperimentazione e la diffusione nelle PMI delle soluzioni di Industria 4.0 compreso il 5G. TIM ha inoltre partecipato al Bando PRIA 4.0 (Progetti di Ricerca Applicata Industry 4.0) del CIM, in partnership con Reply e Prima Industrie con il progetto 5G For Factory (5GFF) rientrando tra i progetti accettati.
Il 30 giugno 2020 TIM ha lanciato l'Hackathon TIMWCAP "Smart Space" che, in collaborazione con Google e Codemotion, ha portato centinaia di sviluppatori ed esponenti del mondo delle start up a realizzare nuove soluzioni di spazi intelligenti, ma anche webinar online tenuti da esperti TIM per lo più su tematiche inerenti l'Edge, il Cloud ed il Quantum Computing. Una vera e propria maratona di innovazione che coinvolge l'intera comunità dell'Innovazione del Paese, da startupper a sviluppatori di software, da designer digital a esperti di marketing e tanti altri. Scopo della manifestazione è progettare nuovi spazi intelligenti, ovvero servizi innovativi per migliorare i luoghi in cui viviamo, con particolare attenzione ai nuovi scenari legati alle discontinuità introdotte dall'emergenza COVID-19.
Il TIM Open Lab di Torino sarà inoltre sede per la costruzione di uno dei data center emanati dall'accordo tra TIM e Google Cloud, siglato nel marzo 2020 per una collaborazione tecnologica per la creazione di servizi innovativi di cloud pubblico, privato e ibrido per arricchire l'offerta di servizi tecnologici di TIM.
Le attività operative di sviluppo della tecnologia 5G, nonché di valorizzazione delle soluzioni innovative legate alla Cloud Robotic, alla Telepresenza e all'Edge Computing, sono accompagnate da un'articolata attività di comunicazione tecnica che spazia dal piano editoriale del Notiziario Tecnico TIM a quello promozionale con eventi di divulgazione scientifica. In particolare, nei primi sei mesi del 2020 si sono svolti eventi in presenza come quelli legati alle visite ispettive del MISE per Bari Matera5G, o l'Hackathon TIMWCAP "Smart Space" e videoconferenze stampa come quella "Torino City Love".
Ricerca e Università è il binomio, che da oltre 50 anni, contraddistingue TIM per la centralità data all'innovazione e allo sviluppo di partnership con il mondo accademico italiano.
Il 2020 vede infatti TIM concentrata nella creazione di un vero e proprio "Open Innovation Ecosystem" incentrato sulla collaborazione con le Università proprio per sviluppare nuovi Open Lab, Progetti di Ricerca, anche attraverso la contribuzione a PHD per implementare non solo la formazione, ma anche per la diffusione di nuovi trend tecnologici forieri di nuove opportunità di crescita all'interno di un mercato sempre più globale.
TIM, che impiega circa 80 tecnici referenti TIM, 85 ricercatori universitari su attività specifiche, prevede per il 2020 un impegno economico superiore al milione di euro ed ha inoltre stipulato delle Convenzioni Triennali con alcune Università italiane per dare forza e continuità alle attività di ricerca e in particolare con:
Obiettivo generale è valorizzare il know how e gli asset ottenuti verso iniziative che coinvolgono attori locali (es. la Municipaltià) e nazionali (partecipazioni a bandi MISE). Sono 4 i progetti di ricerca per un valore di 160.000 euro per il 2020.
▪ Altro importante tassello per il supporto dato alla ricerca e innovazione è la strada intrapresa da TIM con il 36° ciclo di PHD per l'arco 2020-21 autorizzato e voluto dall'Amministratore Delegato. In particolare la funzione Innovation ha prestato la collaborazione tecnica ad HRO per la proposizione delle tematiche di ricerca oggetto dell'attivazione di ben 12 borse di studio (in totale HRO ha previsto 22 PHD per il 36° ciclo) privilegiando cosi la sinergia tra Innovation e HRO e tra le attività di formazione e di ricerca. Gli Atenei prescelti sono Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Milano, Università di Trento, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Università Federico II di Napoli, Università di Catania e l'Alma Mater Studiorum di Bologna.
La funzione Innovation & Technology, che risponde al CTIO di TIM Participações, è responsabile delle attività di ricerca e sviluppo. Le principali aree di attività sono: la definizione dell'innovazione tecnologica della rete, le esigenze evolutive per nuove tecnologie e dispositivi e le linee guida architetturali unitamente allo sviluppo di partnership strategiche, al fine di sfruttare i nuovi modelli di business e garantire l'evoluzione delle infrastrutture di rete in linea con la strategia aziendale.
Nel giugno 2019 TIM ha scelto tre città, Florianópolis, Santa Rita do Sapucaí e Campina Grande per testare la tecnologia 5G, focalizzata sullo sviluppo di nuovi prodotti e servizi abilitati da questa nuova tecnologia.
Nel settembre 2019, TIM ha trasformato la casa in cui attualmente opera un progetto di inclusione sociale e formazione tecnologica in CASA TIM 5G. Lo spazio, che è stato utilizzato anche come alloggio per studenti, è stato operativo durante HackTown 2019, un festival dell'innovazione sponsorizzato per la prima volta, che si svolge ogni anno a Santa Rita do Sapucai (stato di Minais Gerais).
CASA TIM 5G ha presentato diversi ambienti per dimostrare interattivamente le soluzioni accessibili con l'arrivo della tecnologia di quinta generazione, installata in collaborazione con Ericsson. Sul posto, i visitatori hanno vissuto una vera immersione nel 5G e sono stati in grado di capire in che modo la tecnologia influenzerà la loro vita quotidiana in futuro - in settori quali salute, istruzione, sicurezza, intrattenimento e giochi - e l'ambiente in cui vivono e lavorano, con dimostrazioni di smart cities, industria e altro.
Le dimostrazioni hanno utilizzato la tecnologia 5G, in fase di test, installata attraverso la rete TIM, su specifica licenza di Anatel. Nello spazio si sono dimostrati casi sviluppati in collaborazione con Ericsson, Qualcomm, Cisco e Inatel, nonché ABB, Intel e LG.
Nel primo semestre 2020, Anatel ha iniziato a testare la coesistenza tra banda 3,5 GHz e servizi satellitari in banda C, ma il test è stato interrotto dall'epidemia di corona virus. Appena Anatel terminerà il test, verranno impostate le regole dell'asta che verrà infine istituita. Ad oggi non esiste ancora un programma formale per l'offerta 5G.
BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2020 DEL GRUPPO TIM

| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ___ |
|
|---|---|
| Conto economico separato consolidato ____ |
70 72 |
| Conto economico complessivo consolidato _______ |
73 |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato______ | 74 |
| Rendiconto finanziario consolidato ________ |
75 |
| Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale ________ 77 | |
| Nota 2 Principi contabili __________ 79 | |
| Nota 3 Area di consolidamento _________ 82 | |
| Nota 4 Aggregazioni aziendali___________ 84 | |
| Nota 5 Avviamento______________ 85 | |
| Nota 6 Attività immateriali a vita utile definita_________ 88 | |
| Nota 7 Attività materiali __________ 89 | |
| Nota 8 Diritti d'uso su beni di terzi _____________ 90 | |
| Nota 9 Partecipazioni ____________ 92 | |
| Nota 10 Attività finanziarie (non correnti e correnti) __________ 95 | |
| Nota 11 Crediti vari e altre attivita' non correnti ________ 97 | |
| Nota 12 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti ______ 99 | |
| Nota 13 Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute_________ 101 | |
| Nota 14 Patrimonio netto______________ 102 | |
| Nota 15 Passività finanziarie (non correnti e correnti) ________ 104 | |
| Nota 16 Indebitamento finanziario netto_____________ 111 | |
| Nota 17 Strumenti derivati _____________ 114 | |
| Nota 18 Informazioni integrative su strumenti finanziari ___________ 115 | |
| Nota 19 Fondi relativi al personale ____________ 117 | |
| Nota 20 Fondi per rischi e oneri_________ 118 | |
| Nota 21 Debiti vari e altre passività non correnti ____________ 119 | |
| Nota 22 Debiti commerciali, vari e altre passività correnti __________ 120 | |
| Nota 23 Contenziosi e azioni giudiziarie pendenti, altre informazioni, impegni e garanzie _______ 122 | |
| Nota 24 Ricavi ___________ 131 | |
| Nota 25 Altri proventi/(oneri) da partecipazioni _______ 131 | |
| Nota 26 Proventi finanziari e Oneri finanziari _________ 132 | |
| Nota 27 Utile (perdita) del periodo ____________ 134 | |
| Nota 28 Risultato per azione ___________ 135 | |
| Nota 29 Informativa per settore operativo ___________ 138 | |
| Nota 30 Operazioni con parti correlate ________ 141 | |
| Nota 31 Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale__________ 150 | |
| Nota 32 Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti ______ 153 | |
| Nota 33 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali_______ 155 | |
| Nota 34 Altre informazioni_____________ 155 | |
| Nota 35 Eventi successivi al 30 giugno 2020 __________ 157 | |
| Nota 36 Le imprese del Gruppo TIM ___________ 159 |
Attività
| (milioni di euro) | note | 30.6.2020 di cui con | 31.12.2019 parti correlate |
di cui con parti correlate |
|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | ||||
| Attività immateriali | ||||
| Avviamento | 5) | 22.870 | 23.083 | |
| Attività immateriali a vita utile definita | 6) | 6.867 | 7.667 | |
| 29.737 | 30.750 | |||
| Attività materiali | 7) | |||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 12.986 | 14.011 | ||
| Diritti d'uso su beni di terzi | 8) | 5.022 | 5.494 | |
| Altre attività non correnti | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
9) | 2.976 | 11 | |
| Altre partecipazioni | 9) | 51 | 52 | |
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva |
10) | 47 | 51 | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 10) | 2.922 | 2.100 | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 11) | 2.309 | 2.585 | |
| Attività per imposte anticipate | 896 | 942 | ||
| 9.201 | 5.741 | |||
| Totale Attività non correnti | (a) | 56.946 | 55.996 | |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze di magazzino | 256 | 260 | ||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 12) | 4.639 | 114 4.857 |
8 |
| Crediti per imposte sul reddito | 46 | 149 | ||
| Attività finanziarie correnti | 10) | |||
| Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva |
36 | 58 | ||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, altri crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
1.007 | 999 | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 3.603 | 3.138 | ||
| 4.646 | 4.195 | |||
| Sub-totale Attività correnti | 9.587 | 9.461 | ||
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute |
13) | |||
| di natura finanziaria | − | 65 | ||
| di natura non finanziaria | 24 | 4.582 | ||
| 24 | 4.647 | |||
| Totale Attività correnti | (b) | 9.611 | 14.108 | |
| Totale Attività | (a+b) | 66.557 | 70.104 |
| (milioni di euro) | note | 30.6.2020 di cui con | parti correlate |
31.12.2019 | di cui con parti correlate |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | 14) | |||||
| Capitale emesso | 11.677 | 11.677 | ||||
| meno: Azioni proprie | (89) | (90) | ||||
| Capitale | 11.588 | 11.587 | ||||
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 2.094 | 2.094 | ||||
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
6.399 | 6.599 | ||||
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante |
20.081 | 20.280 | ||||
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
1.313 | 2.346 | ||||
| Totale Patrimonio netto | (c) | 21.394 | 22.626 | |||
| Passività non correnti | ||||||
| Passività finanziarie non correnti per contratti di finanziamento e altri |
15) | 24.984 | 336 | 25.605 | ||
| Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione passiva |
15) | 4.203 | 1 | 4.576 | 1 | |
| Fondi relativi al personale | 19) | 916 | 1.182 | |||
| Passività per imposte differite | 410 | 248 | ||||
| Fondi per rischi e oneri | 20) | 753 | 725 | |||
| Debiti vari e altre passività non correnti | 21) | 3.363 | 4 | 3.214 | 1 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 34.629 | 35.550 | |||
| Passività correnti | ||||||
| Passività finanziarie correnti per contratti di finanziamento e altri |
15) | 3.685 | 54 | 3.182 | ||
| Passività finanziarie correnti per contratti di locazione | ||||||
| passiva | 15) | 697 | 639 | |||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 22) | 6.108 | 116 | 7.218 | 61 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 44 | 84 | ||||
| Sub-totale Passività correnti | 10.534 | 11.123 | ||||
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
14) | |||||
| di natura finanziaria | − | 655 | ||||
| di natura non finanziaria | − | 150 | ||||
| − | 805 | |||||
| Totale Passività correnti | (e) | 10.534 | 11.928 | |||
| Totale Passività | (f=d+e) | 45.163 | 47.478 | |||
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 66.557 | 70.104 |
| (milioni di euro) | note | 1° Semestre 2020 |
con parti correlate |
di cui 1° Semestre 2019 |
di cui con parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 24) | 7.759 | 25 | 8.994 | 1 |
| Altri proventi operativi | 90 | 766 | |||
| Totale ricavi e proventi operativi | 7.849 | 9.760 | |||
| Acquisti di materie e servizi | (2.840) | (174) | (3.198) | (79) | |
| Costi del personale | (1.372) | (47) | (1.502) | (49) | |
| Altri costi operativi | (502) | (871) | |||
| Variazione delle rimanenze | 6 | (74) | |||
| Attività realizzate internamente | 257 | 276 | |||
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
3.398 | 4.391 | |||
| di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente | 32) | (137) | 332 | ||
| Ammortamenti | (2.348) | (2.496) | |||
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
(8) | (8) | |||
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti | − | ||||
| Risultato operativo (EBIT) | 1.042 | 1.887 | |||
| di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente | 32) | (137) | 332 | ||
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
2 | (3) | |||
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 25) | 448 | 2 | ||
| Proventi finanziari | 26) | 501 | 580 | ||
| Oneri finanziari | (1.104) | (2) | (1.334) | − | |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
889 | 1.132 | |||
| di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente | 32) | 309 | 302 | ||
| Imposte sul reddito | (166) | (392) | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
723 | 740 | |||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | |||
| Utile (perdita) del periodo | 723 | 740 | |||
| di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente | 32) | 340 | 183 | ||
| Attribuibile a: | |||||
| Soci della Controllante | 678 | 551 | |||
| Partecipazioni di minoranza | 45 | 189 | |||
| (euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|||
| Risultato per azione: | 28) | ||||
| Risultato per azione (Base=Diluito) | |||||
| Azione ordinaria | 0,03 | 0,02 | |||
| Azione di risparmio | 0,04 | 0,03 | |||
| di cui: | |||||
| da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante | |||||
| azione ordinaria | 0,03 | 0,02 | |||
| azione di risparmio | 0,04 | 0,03 |
Nota 14
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo (a) |
723 | 740 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato | ||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||
| Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo: |
||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (7) | 3 |
| Effetto fiscale | − | − |
| (b) | (7) | 3 |
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): | ||
| Utili (perdite) attuariali | (3) | (70) |
| Effetto fiscale | 1 | 17 |
| (c) | (2) | (53) |
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||
| Utili (perdite) | − | − |
| Effetto fiscale | − | − |
| (d) | − | − |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (e=b+c+d) |
(9) | (50) |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||
| Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo: |
||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (3) | 22 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato | − | (3) |
| Effetto fiscale | (1) | (1) |
| (f) | (4) | 18 |
| Strumenti derivati di copertura: | ||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 610 | 99 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato | (29) | (92) |
| Effetto fiscale | (142) | (3) |
| (g) | 439 | 4 |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere | (1.443) | 87 |
| Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − |
| Effetto fiscale | − | − |
| (h) | (1.443) | 87 |
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||
| Utili (perdite) | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato | − | − |
| Effetto fiscale | − | − |
| (i) | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (k=f+g+h+i) |
(1.008) | 109 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (m=e+k) |
(1.017) | 59 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo (a+m) |
(294) | 799 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della Controllante | 104 | 584 |
| Partecipazioni di minoranza | (398) | 215 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale | Riserva da sovrapprezz o azioni |
Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo |
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
Riserva per differenze cambio di conversion e di attività estere |
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 11.587 | 2.094 | 30 | (563) | (1.340) | (90) | − | 7.810 | 19.528 | 2.219 | 21.747 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| Dividendi deliberati | (166) | (166) | (55) | (221) | |||||||
| Utile (perdita) complessivo del periodo |
21 | 4 | 61 | (53) | 551 | 584 | 215 | 799 | |||
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto |
2 | 2 | 2 | ||||||||
| Altri movimenti | 1 | 1 | 6 | 7 | |||||||
| Saldo al 30 giugno 2019 | 11.587 | 2.094 | 51 | (559) | (1.279) | (143) | − | 8.198 | 19.949 | 2.385 | 22.334 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale | Riserva da sovrapprezz o azioni |
Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo |
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
Riserva per differenze cambio di conversion e di attività estere |
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 31 dicembre 2019 | 11.587 | 2.094 | 19 | (440) | (1.417) | (124) | − | 8.561 | 20.280 | 2.346 | 22.626 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| Dividendi deliberati | (317) | (317) | (317) | ||||||||
| Utile (perdita) complessivo del periodo |
(11) | 439 | (1.000) | (2) | 678 | 104 | (398) | (294) | |||
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto |
(5) | (5) | (5) | ||||||||
| INWIT - deconsolidamento | − | (644) | (644) | ||||||||
| Altri movimenti | 1 | 18 | 19 | 9 | 28 | ||||||
| Saldo al 30 giugno 2020 | 11.588 | 2.094 | 8 | (1) | (2.417) | (126) | − | 8.935 | 20.081 | 1.313 | 21.394 |
| (milioni di euro) note |
1° Semestre 2019 |
|
|---|---|---|
| Flusso monetario da attività operative: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 723 | 740 |
| Rettifiche per: | ||
| Ammortamenti | 2.348 | 2.496 |
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) | 22 | 12 |
| Variazione netta delle attività (passività) per imposte anticipate (differite) | 87 | 193 |
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) | (439) | 6 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate | ||
| con il metodo del patrimonio netto | (2) | 3 |
| Variazione dei fondi relativi al personale | (435) | (214) |
| Variazione delle rimanenze | 6 | 73 |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | 329 | (138) |
| Variazione dei debiti commerciali | (574) | (327) |
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | 68 | 172 |
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | 1.897 | 123 |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) |
4.030 | 3.139 |
| Flusso monetario da attività di investimento: | ||
| Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per cassa | (1.974) | (2.126) |
| Contributi in conto capitale incassati | 23 | 6 |
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità | ||
| acquisite | (7) | − |
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (7) | (4) |
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie (esclusi i derivati attivi di | ||
| copertura e non) | (20) | 131 |
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami | ||
| d'azienda, al netto delle disponibilità cedute | (33) | − |
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di | ||
| altre attività non correnti | 402 | 6 |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) |
(1.616) | (1.987) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | ||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | (646) | (367) |
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 1.097 | 3.190 |
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (1.450) | (3.415) |
| Variazione Derivati Attivi/Passivi di copertura e non | (516) | (256) |
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | 8 | 5 |
| Dividendi pagati | (356) | (246) |
| Variazioni di possesso in imprese controllate | (1) | − |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) |
(1.864) | (1.089) |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti | ||
| destinate ad essere cedute (d) |
− | − |
| Flusso monetario complessivo (e=a+b+c+d) |
550 | 63 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) |
3.202 | 1.631 |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette (g) |
(150) | 5 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo (h=e+f+g) |
3.602 | 1.699 |
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Acquisti di attività immateriali (1) 6) |
(474) | (376) |
| Acquisti di attività materiali (1) 7) |
(771) | (1.079) |
| Acquisti di diritti d'uso su beni di terzi (1) 8) |
(646) | (318) |
| Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per | ||
| competenza | (1.891) | (1.773) |
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni | ||
| di terzi | (83) | (353) |
| Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per | ||
| cassa | (1.974) | (2.126) |
| (1) di cui verso parti correlate: | ||
| Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per | ||
| competenza | 1 | − |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (27) | (30) |
| Interessi pagati | (917) | (992) |
| Interessi incassati | 223 | 282 |
| Dividendi incassati | 256 | − |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.138 | 1.917 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (1) | (286) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | 65 | − |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| 3.202 | 1.631 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.603 | 1.700 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (1) | (1) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| 3.602 | 1.699 |
Le ulteriori informazioni integrative richieste dallo IAS 7, sono presentate nell'ambito della Nota "Indebitamento finanziario netto" del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Telecom Italia S.p.A. (la "Capogruppo"), denominata in forma sintetica anche "TIM S.p.A.", e le sue società controllate formano il "Gruppo TIM" o il "Gruppo".
TIM è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.
La sede legale della Capogruppo TIM è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.
La durata di TIM S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.
Il Gruppo TIM opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.
Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto dei criteri di rilevazione e misurazione degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM è stato predisposto in conformità allo IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo TIM redatto per l'esercizio 2019.
Si precisa, inoltre, che nei primi sei mesi del 2020, il Gruppo ha applicato principi contabili coerenti con quelli dell'esercizio precedente, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. Si veda la Nota "Principi contabili" per ulteriori dettagli.
Il bilancio consolidato è stato redatto secondo il principio generale del costo, ad eccezione delle attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, delle attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico e degli strumenti finanziari derivati che sono stati valutati al fair value. I valori contabili delle attività e delle passività oggetto di copertura sono rettificati per riflettere le variazioni di fair value relative ai rischi coperti (fair value hedge).
Per ragioni di confronto vengono presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, i dati di conto economico separato consolidato e di conto economico complessivo consolidato, di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato del primo semestre 2019.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).
La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2020 del Gruppo TIM è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 agosto 2020.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 è sottoposto a revisione contabile limitata.
Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:
Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).
In particolare, TIM utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit).
L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti
Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto economico separato consolidato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (operazioni non ricorrenti) sono specificatamente identificati ed i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono evidenziati separatamente, quando significativi. In particolare, tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono inclusi, a titolo non esaustivo: proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili, impianti e macchinari, di rami d'azienda e di partecipazioni; oneri derivanti da processi/progetti di ristrutturazione e razionalizzazione aziendale anche connessi ad operazioni societarie (fusioni, scissioni, ecc.); oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a correlate passività; altri accantonamenti a fondi rischi e oneri e relativi storni; oneri per definizione in via transattiva di contenziosi diversi da quelli di natura regolatoria; rettifiche, riallineamenti e altre partite di natura non ripetitiva anche relativi ad esercizi precedenti; impairment losses (svalutazioni) sull'avviamento e/o su altre attività immateriali e materiali.
Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti di bilancio consolidato gli importi relativi alle posizioni o transazioni con parti correlate sono stati evidenziati separatamente.
Un settore operativo è una componente di un'entità:
In particolare, i settori operativi del Gruppo TIM sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile).
Il termine "settore operativo" è considerato sinonimo di "Business Unit".
I settori operativi del Gruppo TIM sono i seguenti:
• Domestic: comprende le attività in Italia relative ai servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che, in campo internazionale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America), opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale, le attività di Olivetti (prodotti e servizi per l'Information Technology) nonché, sino al 31 marzo 2020, INWIT S.p.A. (società operante nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori) e le strutture di supporto al settore Domestic.
Per ulteriori dettagli si fa rimando al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM – Business Unit Domestic" della Relazione sulla gestione;
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che TIM continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi). In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:
Sulla base di tali fattori, la Direzione aziendale ritiene che allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2019, ai quali si rimanda, fatta eccezione per:
Inoltre, in sede di bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte nelle "Passività per imposte differite" al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".
La redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Per quanto riguarda le stime contabili più significative, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2019.
Ai sensi dello IAS 8 (Principi Contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori), vengono di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2020.
In data 15 gennaio 2020 è stato emesso il Regolamento (UE) n. 2020/34 che ha recepito a livello comunitario alcuni emendamenti all'IFRS 9 - Strumenti finanziari, IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione e IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative.
Le modifiche sono relative ad alcuni requisiti specifici di hedge accounting e sono mirate a fornire un'agevolazione in relazione ai potenziali effetti dell'incertezza causata dalla riforma dei tassi di offerta interbancaria (IBOR).
Inoltre, le modifiche richiedono alle società di fornire ulteriori informazioni agli investitori in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate da tali incertezze.
L'adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
In data 29 novembre 2019 è stato emesso il Regolamento (UE) n. 2019/2075 che ha recepito a livello comunitario la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting. Le principali modifiche rispetto alla versione del 2010 riguardano:
▪ un nuovo capitolo in tema di valutazione;
E' stato pubblicato anche un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework. L'adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
In data 29 novembre 2019 è stato emesso il Regolamento (UE) n. 2019/2104 che ha recepito alcune modifiche allo IAS 1 (Presentazione del bilancio) e allo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori).
Tali modifiche chiariscono la definizione di "materiale" e allineano la definizione usata nel "Conceptual Framework" con quella utilizzata nei singoli IFRS. La definizione di "materiale", come rivista dalle modifiche in oggetto, è la seguente: "l'informazione è materiale se omettendola, dichiarandola inesattamente o oscurandola può essere ragionevolmente attesa influenzare le decisioni che gli utenti primari per scopi generali dei rendiconti finanziari fanno in base a quei rendiconti finanziari, che forniscono informazioni finanziarie su una specifica reporting entity".
L'adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
In data 21 aprile 2020 è stato emesso il Regolamento (UE) n. 2020/551 che ha recepito alcune modifiche all'IFRS 3 (Aggregazioni aziendali). Tali modifiche riguardano la definizione di "business" e aiutano le entità a determinare se un'acquisizione effettuata è un "business" o un gruppo di attività.
In base alla nuova definizione un "business" è: "un gruppo integrato di attività e di asset che può essere indirizzato e gestito per lo scopo di fornire beni o servizi ai clienti, generando reddito da investimenti (come dividendi o interessi) o generando altri redditi dalle attività ordinarie. Le modifiche chiariscono anche che, per essere considerato un business, un'acquisizione deve includere un input e un processo sostanziale che insieme contribuiscono alla capacità di creare un output".
L'adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
Alla data di redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono stati emessi dallo IASB i seguenti nuovi Principi / Interpretazioni non ancora recepiti dalla UE oppure non ancora entrati in vigore:
| Applicazione obbligatoria a partire dal |
|
|---|---|
| Nuovi Principi / Interpretazioni non ancora recepiti dalla UE | |
| Modifiche all'IFRS 16 Leasing per concessioni relative al Covid-19 | 1/6/2020 |
| Modifiche all'IFRS 4 Contratti assicurativi - Differimento dell'IFRS 9 | 1/1/2021 |
| Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio: classificazione delle passività come correnti o non correnti | 1/1/2022(*) |
| Modifiche a: IFRS 3 Aggregazioni aziendali; IAS 16 Immobili, Impianti e Macchinari; IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali; Ciclo annuale di miglioramenti 2018-2020 |
1/1/2022 |
| IFRS 17 (Contratti di assicurazione), incluse modifiche all'IFRS 17 | 1/1/2023 |
(*) Lo IASB ha emesso una consultazione pubblica per differire la data di entrata in vigore al 1° gennaio 2023.
Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dai nuovi Principi / Interpretazioni sono tuttora in corso di valutazione.
Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 giugno 2020, rispetto al 31 dicembre 2019 sono di seguito elencate.
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Entrate: | |||
| NOOVLE S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| GLOBAL SPACE TRE S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| NOOVLE AI S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| NOOVLE FRANCE Sasu | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| NOOVLE INTERNATIONAL SAGL | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| NOOVLE MALTA Ltd | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| NOOVLE SICILIA S.c.a.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| NOOVLE SLOVAKIA S.R.O. | Nuova acquisizione | Domestic | Maggio 2020 |
| Uscite: | |||
| INWIT S.p.A. | Diluizione | Domestic | Marzo 2020 |
Oltre a quanto già sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 giugno 2020 rispetto al 30 giugno 2019 sono di seguito elencate.
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | ||
|---|---|---|---|---|
| Entrate: | ||||
| TIS LAGOS Limited | Nuova acquisizione | Domestic | Luglio 2019 | |
| Uscite: | ||||
| PERSIDERA S.p.A. | Cessione | Domestic | Dicembre 2019 | |
| TIMB 2 S.r.l. | Cessione | Domestic | Dicembre 2019 | |
| Fusioni: | ||||
| NOVERCA S.r.l. | Fusa in TIM S.p.A. | Domestic | Novembre 2019 | |
Con riferimento alla società INWIT S.p.A., si segnala che in data 31 marzo 2020 si è perfezionata la fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT S.p.A.. Tale operazione, che ha consentito la nascita del primo Tower Operator italiano, ha comportato la diluizione, da parte del Gruppo TIM, della partecipazione nel capitale di INWIT dal 60% al 37,5%; pertanto, dal 31 marzo 2020, INWIT S.p.A. è valutata con il metodo del patrimonio netto.
Inoltre, in data 23 aprile 2020 a seguito di un'operazione di cessione di un pacchetto azionario, pari al 4,3% del capitale sociale di INWIT, attraverso una procedura di accelerated book-building riservata ad investitori istituzionali, la partecipazione di TIM in INWIT è ulteriormente diminuita dal 37,5% al 33,2%.
A decorrere dal Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 e sino al perfezionamento della fusione sopracitata, INWIT S.p.A. è stata presentata come "Asset posseduto per la vendita (Asset held for sale)"; pertanto i dati economici e i flussi finanziari consolidati del primo semestre 2020 del Gruppo TIM includono i dati economici e i flussi finanziari del primo trimestre 2020 di INWIT S.p.A., al netto degli ammortamenti del periodo, come richiesto dall'IFRS 5.
Il numero delle imprese controllate, delle joint ventures e delle imprese collegate del Gruppo TIM, è così ripartito:
| 30.6.2020 | |||
|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale |
| controllate consolidate con il metodo integrale | 19 | 47 | 66 |
| joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 2 | 2 | |
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 13 | 13 | |
| Totale imprese | 34 | 47 | 81 |
| 31.12.2019 | |||
| Imprese: | Italia | Estero | Totale |
| controllate consolidate con il metodo integrale | 16 | 43 | 59 |
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 12 | - | 12 |
| Totale imprese | 28 | 43 | 71 |
| 30.6.2019 | |||
| Imprese: | Italia | Estero | Totale |
| controllate consolidate con il metodo integrale | 19 | 42 | 61 |
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 16 | 16 | |
| Totale imprese | 35 | 42 | 77 |
In data 21 maggio 2020 TIM S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione del 100% delle quote di Noovle S.r.l., società italiana di consulenza ICT e system integration specializzata nella fornitura di progetti e soluzioni cloud e tra i principali partner di Google Cloud nel mercato italiano.
A decorrere da tale data, Noovle S.r.l. e le sue società controllate (gruppo Noovle) sono consolidate con il metodo integrale.
L'operazione permette a TIM di ampliare la propria offerta di servizi innovativi di public, private e hybrid cloud e di rafforzare le competenze di servizio per accelerare la digitalizzazione delle imprese, dalle PMI (piccole e medie imprese) alla grande industria, fino al mondo della Pubblica Amministrazione e della sanità.
Grazie a questa acquisizione, TIM accelera significativamente nel percorso avviato al fianco di Google e apre la strada alla futura creazione di una Newco dedicata ai servizi cloud ed edge computing.
Gli effetti contabili dell'aggregazione aziendale sono così sintetizzabili:
| (milioni di euro) | Valori a Fair Value provvisori |
||
|---|---|---|---|
| Valorizzazione del corrispettivo | (a) | 8 | |
| Valore delle attività acquisite | (b) | 30 | |
| Valore delle passività assunte | (c) | (32) | |
| Avviamento | (a-b-c) | 10 |
| (milioni di euro) | Valori correnti a Fair Value |
Valori Contabili | |
|---|---|---|---|
| Avviamento | 10 | - | |
| Altre attività non correnti | 2 | 2 | |
| Attività correnti | 28 | 28 | |
| di cui Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 1 | 1 | |
| Totale attività | (a) | 40 | 30 |
| Totale passività non correnti | 3 | 3 | |
| di cui Passività finanziarie non correnti | 2 | 2 | |
| Totale passività correnti | 29 | 29 | |
| di cui Passività finanziarie correnti | 2 | 2 | |
| Totale passività | (b) | 32 | 32 |
| Attività nette | (a-b) | 8 | (2) |
Nel corso dell'esercizio 2020 - e comunque entro i 12 mesi successivi all'operazione - gli importi provvisori delle attività e delle passività rilevate alla data di acquisizione potranno essere rettificati con effetto retroattivo, così come consentito dall'IFRS 3, per tenere conto del loro fair value alla data di acquisizione, con conseguente rideterminazione del valore dell'avviamento.
Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nel primo semestre 2020:
| Altre attività | − | − | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Brasile | 852 | (223) | 629 | |||
| Domestic | 22.231 | 10 | 22.241 | |||
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Differenze cambio |
30.6.2020 |
Nel corso del primo semestre 2020 il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è passato da 4,52808 al 31 dicembre 2019 a 6,13202 al 30 giugno 2020. Ciò ha determinato la riduzione di 223 milioni di euro del valore dell'avviamento attributo alla Cash Generating Unit Brasile espresso in euro.
Con riferimento alla Cash Generating Unit Domestic la voce registra un incremento di 10 milioni di euro relativo all'iscrizione dell'avviamento provvisorio connesso all'acquisizione di Noovle S.r.l. e delle sue società controllate (per maggiori dettagli si veda la nota "Aggregazioni aziendali").
L'Avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore (impairment test) con cadenza annuale in occasione della redazione del bilancio consolidato e separato della società. Peraltro, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze ("trigger event") che possano fare presumere la possibilità che l'Avviamento abbia subito una riduzione di valore, il test di impairment viene effettuato anche in occasione della redazione dei bilanci intermedi.
L'emergenza sanitaria da COVID-19, dovuta alla diffusione del virus SARS-CoV-2 e qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in data 11 marzo 2020, la quale ha scaturito una conseguente crisi economica mondiale che costituisce un fattore esterno potenzialmente indicativo di una possibile perdita di valore. A tale fattore si aggiunge la circostanza che, al termine del mese di giugno 2020, il valore della capitalizzazione di borsa del titolo TIM risultava ancora inferiore al valore di Equity consolidato. Alla luce di tali evidenze, tenuto conto anche delle raccomandazioni dell'ESMA e dei successivi richiami di attenzione espressi da Consob (n. 8/20 del 16/07/2020) con riferimento ai potenziali impatti della pandemia da COVID-19, la società ha ritenuto opportuno effettuare, in occasione della redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2020, il test di impairment dell'avviamento.
L'impairment test è stato svolto in due fasi: nella prima fase è stato stimato il valore recuperabile delle attività attribuite alle singole CGU alle quali è allocato l'avviamento; nella seconda fase sono state svolte le analisi considerando le attività del Gruppo nel loro complesso. Le risultanze del test di impairment non hanno evidenziato alcuna perdita di valore.
Per quanto riguarda le verifiche di cui alla prima fase, le unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari alle quali è allocato l'avviamento sono le seguenti:
| Settore | Unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari |
|---|---|
| Domestic | Domestic |
| Brasile | Brasile |
Ai sensi della disciplina contabile applicabile il "valore recuperabile" delle CGU è pari al maggiore tra il "fair value (valore equo) al netto dei costi di dismissione" e il "valore d'uso".
Le configurazioni di valore utilizzate per determinare il valore recuperabile al 30 giugno 2020 delle CGU in esame sono state per Domestic il valore d'uso, per Brasile il fair value. In particolare, per il Brasile il fair value è stato determinato sulla base della capitalizzazione di borsa a fine periodo. Le valutazioni sono espresse in valuta locale e, pertanto, in valuta Euro per la CGU Domestic e in valuta Reais per la CGU Brasile. Per quest'ultima unità il valore recuperabile delle attività è stato determinato con la denominazione della valuta funzionale e successivamente convertito al cambio puntuale alla data di chiusura del bilancio.
Per la CGU Domestic la stima del valore d'uso è stata effettuata, nel rispetto dello IAS 36, dei principi e delle best practices di valutazione, avendo a riferimento flussi di cassa attesi in diversi scenari. In particolare, i flussi attesi in una pluralità di possibili scenari futuri sono stati sintetizzati in un singolo flusso medio normale determinato con il supporto di esperti valutatori e industriali (gli Esperti), partendo dai dati prospettici riportati nel Piano Industriale 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione, dalle stime per il biennio 2023- 2024 e dalle previsioni di Forecast 2020.
Tali previsioni sono state oggetto di verifica e aggiornamenti al fine di recepire alcune valutazioni effettuate con riferimento a potenziali elementi di rischio, nonché le azioni di contrasto e risposta pianificate al riguardo. Allo scopo di definire il flusso medio normale da prendere a riferimento ai fini dell'impairment test, il management, con l'ausilio degli Esperti, ha identificato ulteriori fattori di rischio di natura industriale, apportando variazioni negli importi e/o nella distribuzione temporale dei flussi di cassa futuri, attribuendo maggior peso alle evidenze esterne disponibili. In particolare, nell'ambito di un processo di assessment del Piano Industriale, anche a seguito dell'avvio nel primo trimestre del 2020 dell'emergenza sanitaria da COVID-19 e della connessa crisi economica mondiale, il management ha effettuato analisi volte a determinare l'impatto della pandemia sul business, le cui risultanze sono state utilizzate al fine di pianificare e mettere in atto azioni di recovery.
I flussi medio attesi considerati ai fini del test di impairment sono stati determinati avendo a riferimento un orizzonte temporale di 4,5 anni compreso tra luglio 2020 e dicembre 2024, considerando i flussi previsionali riportati nel Piano Industriale 2020-2022 e i dati estrapolati per i successivi esercizi 2023 e 2024. L'estrapolazione di flussi previsionali per quest'ultimo biennio è stata effettuata al fine di intercettare fenomeni di mercato e concorrenziali i cui effetti è previsto che si manifesteranno oltre l'orizzonte di previsione del Piano Industriale.
I flussi previsionali considerati ai fini dell'impairment test sono stati aggiornati tenendo conto, tra l'altro, dell'andamento rilevato a consuntivo con riferimento al primo semestre del 2020 e delle proiezioni elaborate per il secondo semestre del medesimo esercizio, aggiornando le analisi di medio rappresentatività in considerazione anche degli impatti attesi dell'emergenza sanitaria allo stato in corso. Per quanto concerne il biennio 2023-2024, sono stati confermati i flussi previsionali previsti per tali esercizi nel piano originario 2020- 2024, nella prospettiva di totale riassorbimento nel lungo termine degli effetti dell'attuale crisi sanitaria.
Per quanto concerne la stima del valore terminale, si è assunto come flusso sostenibile di lungo periodo l'estrapolazione del flusso stimato al 2024, opportunamente rettificato per tenere in considerazione un adeguato livello di investimenti di lungo termine. Inoltre, con specifico riferimento al valore incrementale derivante dall'utilizzo della licenza 5G, e quindi dallo sviluppo di nuove e innovative aree di business, si è adottato un modello di valutazione che tiene conto dei flussi incrementali netti per un arco di tempo definito basato sulla sola durata temporale della licenza. Tale approccio è coerente con la necessità di intercettare nella configurazione di valore, da un lato i flussi negativi derivanti dal pagamento della licenza (2019 – 2022) e degli investimenti industriali a supporto del suo sviluppo (inclusi nel Piano Industriale), e dall'altro lato i flussi netti positivi derivanti dalla componente incrementale di business che l'acquisizione della licenza consentirà di sviluppare in un arco temporale ampio e oltre i 5 anni di previsione esplicita.
Il costo del capitale utilizzato per lo sconto dei flussi finanziari previsionali nelle stime di valore d'uso per la CGU Domestic:
Si riportano nel seguito per la CGU Domestic:
| Domestic | |
|---|---|
| WACC | 5,42% |
| WACC prima delle imposte | 7,17% |
| Tasso di crescita oltre il periodo esplicito (g) | 0,5% |
| Tasso di capitalizzazione netto imposte (WACC-g) | 4,92% |
| Tasso di capitalizzazione prima delle imposte (WACC-g) | 6,67% |
| Investimenti/Ricavi, in perpetuo | 19,9% |
Il tasso di crescita nel valore terminale "g" della CGU Domestic è stato stimato tenendo conto dell'evoluzione attesa nel periodo di previsione esplicita e si colloca all'interno dell'intervallo dei tassi di crescita applicati dagli analisti che seguono il titolo TIM.
Nella stima del livello di investimenti necessari a sostenere lo sviluppo perpetuo dei flussi finanziari nel periodo successivo a quello di previsione esplicita si è tenuto in considerazione la fase del ciclo di investimento, del posizionamento competitivo e delle infrastrutture tecnologiche gestite.
Le differenze fra il valore recuperabile e i valori netti contabili per le CGU considerate ammontano a:
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | |
|---|---|---|---|
| Differenza tra i valori recuperabili e i valori netti contabili |
+13.606 | +1.328 |
Pertanto, alla luce di tutti gli elementi di cui sopra, al termine del mese di giugno 2020 non si sono evidenziate perdite di valore; vengono pertanto confermati i valori dell'avviamento iscritti in bilancio.
In sede di stima dei valori recuperabili si sono svolte analisi di simulazione dei risultati al variare dei parametri rilevanti. Nel seguito si riportano i parametri che, se considerati singolarmente e in costanza degli altri, rendono il valore recuperabile uguale al valore netto contabile.
| Domestic | |
|---|---|
| WACC prima delle imposte | 9,31% |
| Tasso di capitalizzazione prima delle imposte (WACC-g) | 8,81% |
| Investimenti/Ricavi, in perpetuo | 28,85% |
In aggiunta ai flussi medio normali utilizzati per determinare il valore d'uso della CGU Domestic, sono state effettuate anche analisi di sensitivity sui fattori di rischio individuati con gli Esperti e per tenere conto della prospettiva dell'operatore di mercato. A seguito di tali analisi il valore recuperabile risulta comunque superiore al valore netto contabile.
Relativamente alla CGU Brasile la variazione del prezzo per azione, rispetto alla quotazione di riferimento considerata ai fini delle valutazioni di bilancio, che renderebbe il valore recuperabile pari al valore contabile risulta essere uguale a -24%.
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2019, di 800 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Investimenti | Ammortamenti | (Svalutazioni) / Ripristini |
Dismissioni | Differenze cambio |
Altre variazioni |
30.6.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
2.100 | 246 | (583) | (176) | 311 | 1.898 | ||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
4.398 | 7 | (240) | (261) | (1) | 3.903 | ||
| Altre attività immateriali | 3 | − | (1) | (1) | 2 | 3 | ||
| Attività immateriali in corso e acconti |
1.166 | 221 | (10) | (314) | 1.063 | |||
| Totale | 7.667 | 474 | (824) | − | − | (448) | (2) | 6.867 |
Gli investimenti del primo semestre 2020 comprendono 117 milioni di euro di attività realizzate internamente (121 milioni di euro nel primo semestre 2019).
I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 giugno 2020 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà ed in licenza d'uso e si riferiscono prevalentemente a TIM S.p.A. (1.363 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (478 milioni di euro).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 giugno 2020 si riferiscono principalmente al costo residuo delle licenze di telefonia e diritti assimilabili (3.190 milioni di euro per TIM S.p.A. e 666 milioni di euro per la Business Unit Brasile).
Le attività immateriali in corso e acconti sono afferibili principalmente alla Capogruppo (984 milioni di euro) di cui 680 milioni di euro relativi ai diritti delle frequenze nelle bande 694-790 MHz (5G) di TIM S.p.A. non ancora in esercizio. Comprendono altresì attività immateriali in corso relative principalmente a sviluppi software e a investimenti finalizzati all'evoluzione digitale delle Infrastrutture di Rete.
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2019, di 1.025 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Investimenti | Ammortamenti | (Svalutazioni) / Ripristini |
Dismissioni | Differenze cambio |
Altre variazioni |
30.6.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | 226 | (2) | (1) | 223 | ||||
| Fabbricati civili e industriali | 577 | 2 | (17) | (4) | 11 | 569 | ||
| Impianti e macchinari | 11.974 | 585 | (1.077) | (2) | (552) | 405 | 11.333 | |
| Attrezzature industriali e commerciali |
26 | 1 | (6) | 2 | 23 | |||
| Altri beni | 350 | 44 | (71) | (1) | (33) | 33 | 322 | |
| Attività materiali in corso e acconti | 858 | 139 | (1) | (25) | (455) | 516 | ||
| Totale | 14.011 | 771 | (1.171) | − | (4) | (616) | (5) | 12.986 |
Gli investimenti del primo semestre 2020 comprendono 140 milioni di euro di attività realizzate internamente (155 milioni di euro nel primo semestre 2019).
La voce Terreni comprende sia i terreni edificati, che i terreni disponibili e non è soggetta ad ammortamento. Il saldo al 30 giugno 2020 si riferisce, in prevalenza, a TIM S.p.A. (211 milioni di euro).
La voce Fabbricati civili e industriali comprende quasi esclusivamente gli immobili ad uso industriale adibiti a centrali telefoniche o ad uso ufficio e le costruzioni leggere. Il saldo al 30 giugno 2020 si riferisce principalmente a TIM S.p.A. (543 milioni di euro).
La voce Impianti e macchinari comprende l'infrastruttura tecnologica adibita alla fornitura dei servizi di telecomunicazioni (trasporto e distribuzione del traffico voce/dati). Il saldo al 30 giugno 2020 è prevalentemente attribuibile a TIM S.p.A. (8.804 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (1.566 milioni di euro).
La voce Attrezzature industriali e commerciali comprende gli strumenti e gli attrezzi impiegati per l'esercizio e la manutenzione degli impianti e macchinari ed è riferita prevalentemente a TIM S.p.A..
La voce Altri beni comprende principalmente hardware per il funzionamento dei Data Center e per postazioni di lavoro, mobili e arredi e, in misura minimale, mezzi di trasporto e macchine d'ufficio.
La voce Attività materiali in corso e acconti comprende i costi (interni ed esterni) sostenuti per l'acquisizione o la produzione interna di attività materiali, per le quali non risulta ancora avviato il processo di utilizzazione economica.
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2019, di 472 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione del primo semestre 2020:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Investimenti | Incrementi di contratti di leasing |
Ammortamenti | Dismissioni | Differenze cambio |
Altre variazioni |
30.6.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili | 3.398 | 2 | 552 | (212) | (83) | (118) | (11) | 3.528 |
| Impianti e macchinari | 1.901 | 6 | 75 | (121) | (232) | (290) | (7) | 1.332 |
| Altri beni | 151 | 10 | (20) | (2) | (1) | (4) | 134 | |
| Attività materiali in corso e acconti | 44 | 1 | (17) | 28 | ||||
| Totale | 5.494 | 9 | 637 | (353) | (317) | (409) | (39) | 5.022 |
Gli investimenti si riferiscono alla Business Unit Domestic e sono essenzialmente relativi all'acquisizione di capacità trasmissiva in IRU e a migliorie e spese incrementative sostenute su beni mobili o immobili di terzi in locazione.
Si segnala che dal 31 marzo 2020 è efficace il nuovo contratto di Master Service Agreement (MSA) stipulato tra TIM S.p.A. e INWIT S.p.A., ora società a controllo congiunto TIM-Vodafone, che disciplina i servizi c.d. di ospitalità sui siti INWIT.
In particolare, il MSA disciplina i seguenti servizi:
Si tratta di un bouquet di servizi che ha la finalità di garantire ai gestori (TIM e Vodafone) la gestione degli apparati tecnologici, che utilizzano le frequenze che sono attualmente nella disponibilità dei due gestori, funzionali all'erogazione dei servizi mobili alla clientela.
L'efficacia del nuovo contratto MSA, che rientra nell'ambito dell'operazione di fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT che ha comportato la nascita del primo Tower Operator italiano, ha determinato a livello consolidato:
La chiusura dei precedenti contratti di locazione ha comportato l'iscrizione nell'ambito del Conto Economico Separato Consolidato di minusvalenze nette per circa 2 milioni di euro.
Il MSA prevede inoltre la contabilizzazione dei corrispettivi nei costi per servizi secondo il criterio della competenza contabile, ad eccezione dei 3.500 siti strategici per i quali permane la contabilizzazione in applicazione dell'IFRS 16 come leasing, con una durata di 8 anni, posto che il controllo dei citati siti strategici è rimasto in capo a TIM S.p.A..
Gli incrementi di contratti di leasing comprendono il maggior valore di diritti d'uso iscritto a seguito di nuovi contratti di locazione passiva, di incrementi dei canoni di locazione e di rinegoziazioni di contratti esistenti relativi a terreni e fabbricati per uso ufficio ed industriale, a siti infrastrutturali per la rete di telefonia mobile e a infrastrutture di rete.
In proposito si ricorda che il principio IFRS16 (Leasing) determina la rappresentazione dei contratti di locazione passiva attraverso l'iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell'iscrizione nell'attivo del diritto d'uso dell'attività presa in locazione.
Nel primo semestre 2020 si segnala l'incremento di contratti di leasing connesso alla rilevazione, per la quota configurabile come lease, del citato nuovo contratto MSA con la società INWIT connesso alla fornitura di servizi di ospitalità da parte di INWIT a TIM su siti esistenti e su eventuali nuovi siti, per la gestione dei propri apparati di tecnologia attiva e sistemi trasmissivi, anche in coerenza con i piani di sviluppo della rete mobile di TIM S.p.A..
Gli incrementi del primo semestre 2020, pari complessivamente a 637 milioni di euro, sono relativi in particolare alla Business Unit Domestic (544 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (93 milioni di euro).
Le dismissioni sono rappresentative del valore contabile degli asset da contratti di lease cessati anticipatamente. Nel primo semestre 2020 si ricorda il citato impatto connesso alla derecognition dei diritti d'uso connessi ai precedenti contratti di locazione stipulati con Vodafone (266 milioni di euro).
Le altre variazioni comprendono, tra gli altri, i passaggi in esercizio e le variazioni connesse al minor valore di diritti d'uso iscritto a seguito delle modifiche contrattuali intervenute nel periodo.
Nella voce Immobili sono ricompresi gli immobili oggetto di contratto di locazione e i relativi adattamenti edili e sono riferibili essenzialmente alla Business Unit Domestic (3.190 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (338 milioni di euro).
La voce Impianti e macchinari accoglie prevalentemente i diritti d'uso sulle infrastrutture per i servizi di telecomunicazioni. Si riferiscono alla Business Unit Brasile (806 milioni di euro) e alla Business Unit Domestic (526 milioni di euro). E' qui compresa, tra gli altri, l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario.
La voce Altri beni accoglie prevalentemente diritti d'uso connessi a contratti di locazione finanziaria su autoveicoli.
Le Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto comprendono:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| Tiglio I | 1 | 1 | |
| NordCom | 5 | 5 | |
| W.A.Y. | 3 | 3 | |
| Altre | 3 | 2 | |
| Totale Imprese collegate | (a) | 12 | 11 |
| TIMFin | 1 | ||
| INWIT | 2.963 | ||
| Totale Joint Ventures | (b) | 2.964 | − |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (a+b) | 2.976 | 11 |
Dal 31 marzo 2020, a seguito della fusione in INWIT S.p.A. di Vodafone Tower S.r.l., con conseguente diluizione della partecipazione detenuta da TIM nel capitale della società dal 60% al 37,5%, INWIT è valutata con il metodo del patrimonio netto (per ulteriori dettagli si veda la nota "Area di consolidamento"). Analogamente a quanto effettuato da INWIT, la valutazione con il metodo del patrimonio netto della stessa include la maggior quota di ammortamento, a livello consolidato, degli assets ai quali è stata allocata parte del maggior valore derivante dall'operazione di integrazione societaria di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT.
La diluizione ha comportato la rilevazione nell'ambito degli "Altri proventi da partecipazioni" del Conto Economico Separato Consolidato del Gruppo TIM di una plusvalenza netta di 441 milioni di euro.
In data 23 aprile 2020 a seguito della cessione di un pacchetto azionario pari al 4,3% del capitale sociale di INWIT, attraverso una procedura di accelerated book-building riservata ad investitori istituzionali, la partecipazione di TIM in INWIT è ulteriormente diminuita dal 37,5% al 33,2%.
Tale cessione ha determinato per il Gruppo TIM un incasso lordo di circa 400 milioni di euro e la rilevazione nell'ambito degli "Altri proventi da partecipazioni" del Conto Economico Separato Consolidato di una plusvalenza di 7 milioni di euro.
***
Come da accordo sottoscritto in data 25 marzo 2020, le azioni INWIT in portafoglio di TIM sono oggetto di pattuizione parasociale con Vodafone Europe BV, che ha identicamente conferito nel patto l'intera propria partecipazione in INWIT, con conseguente controllo congiunto di TIM e Vodafone Europe sulla società, senza esercizio di attività di direzione e coordinamento. Ciascuno dei due soci si è impegnato a non acquistare a qualsiasi titolo, senza il preventivo consenso dell'altro, azioni INWIT, e comunque ad astenersi da qualsiasi atto che comporti l'obbligo di effettuare un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria su INWIT.
TIM e Vodafone Europe faranno in modo che il Consiglio di Amministrazione di INWIT, per l'intera durata del patto (come per legge: triennale), preveda la presenza – fermi i meccanismi di nomina previsti in statuto – di un pari numero di amministratori designati rispettivamente da TIM e da Vodafone Europe. Sono altresì previsti (i) l'alternanza fra i consiglieri di designazione delle due parti nella selezione di presidente e amministratore delegato (che per tutta la durata del patto non saranno scelti fra i consiglieri designati dallo stesso azionista), in mancanza di diverso accordo, nonché (ii) il rinnovo dell'organo collegiale prima della scadenza del patto.
TIM e Vodafone Europe si sono altresì impegnate a consultarsi con congruo anticipo in merito all'ordine del giorno di ogni assemblea di INWIT, individuando eventualmente un approccio comune, a cui peraltro non saranno vincolate. Nel caso in cui la maggioranza rafforzata richiesta dallo statuto di INWIT per l'adozione di decisioni su talune materie non dovesse essere raggiunta nel corso di due assemblee consecutive, potrà attivarsi una procedura di deadlock, con affidamento del compito di risolverlo ad un comitato composto da due rappresentanti di ciascuna delle parti. Peraltro, salvo diverso accordo scritto, TIM e Vodafone Europe non saranno vincolate dalla decisione assunta dal comitato e potranno liberamente esercitare i loro diritti di voto in assemblea.
Previa decisione del Consiglio di Amministrazione di INWIT (che terrà conto, tra l'altro, del piano industriale, delle aspettative di crescita e generazione di cassa, delle considerazioni relative al rating e delle opzioni
strategiche disponibili), TIM e Vodafone Europe hanno convenuto che INWIT avrà l'obiettivo di distribuire un dividendo annuo corrispondente ad almeno l'80% degli utili netti risultanti dal bilancio d'esercizio, rettificato per le poste una tantum e straordinarie. Hanno preso atto che la leva finanziaria iniziale di INWIT dovrebbe essere non superiore a 6,0x indebitamento finanziario netto / EBITDA e che la stessa sarà ridotta nel tempo per ottenere una leva finanziaria a medio termine in linea con la struttura del capitale di altre società quotate operanti nel medesimo settore.
TIM e Vodafone Europe si sono impegnate a non trasferire la partecipazione detenuta in INWIT, fatti salvi (i) l'adesione a offerte pubbliche di acquisto e/o di scambio promosse da terzi; (ii) il trasferimento a terzi con il preventivo consenso scritto dell'altra parte aderente al patto; (iii) il trasferimento ad altra società direttamente o indirettamente controllata da, controllante, o sottoposta a comune controllo con, la parte cedente, a condizione che il cessionario aderisca al patto e sia espressamente previsto l'obbligo di ritrasferire la partecipazione all'azionista cedente qualora la relazione fra cessionario e parte cedente venga meno.
In data 24 giugno 2020, TIM e Vodafone Europe hanno sottoscritto apposito accordo per la deroga parziale all'impegno di lock-up e di standstill per consentire:
Le operazioni con Ardian e con Canson (oggetto di accordi sottoscritti in data 24 giugno 2020 e condizionate all'avveramento entro il 30 settembre 2020 di talune condizioni sospensive, tra le quali l'autorizzazione ai sensi della disciplina Golden Power e la conferma da parte della Consob dell'insussistenza di obblighi di offerta pubblica di acquisto) si basano su una valorizzazione dell'azione INWIT pari a 9,47 euro (ex dividend) e comportano un incasso per TIM di circa 1,6 miliardi di euro.
TIM deterrà il controllo esclusivo della holding TIM SPV e, tramite quest'ultima, continuerà ad esercitare il controllo congiunto di INWIT assieme a Vodafone Europe. Al consorzio Ardian verranno riconosciuti diritti di governance di minoranza, sia sulla holding sia su INWIT, in funzione di protezione dell'investimento effettuato, come da apposito patto parasociale.
Le informazioni essenziali sui patti parasociali (i) fra TIM e Vodafone Europe e (ii) fra TIM e Ardian sono consultabili sul sito internet di INWIT (www.inwit.it).
***
Nell'ambito degli accordi iniziali volti – tra l'altro – all'integrazione delle torri di Vodafone in INWIT, TIM e Vodafone Italia si sono impegnate ad acquistare nei prossimi 10 anni servizi offerti da INWIT (small cell, ospitalità su siti esistenti e su nuovi siti da realizzare) in misura tale da garantire ad INWIT un Net Present Value Target, che viene calcolato tenendo conto del valore dei diversi servizi e del relativo phasing nel tempo. TIM e Vodafone Italia avranno la facoltà di modificare mix e phasing dei servizi inizialmente previsti, includendo servizi di backhauling, a patto di garantire lo stesso contributo ad INWIT in termini di Net Present Value.
***
La movimentazione della voce nel corso del primo semestre 2020 è così dettagliata:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Investimenti | Cessioni e rimborsi di capitale |
Valutazione con il metodo del patrimonio netto |
Altre variazioni |
30.6.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tiglio I | 1 | 1 | ||||
| Nordcom | 5 | 5 | ||||
| W.A.Y. | 3 | 3 | ||||
| Altre | 2 | 1 | 3 | |||
| Totale Imprese collegate | 11 | − | − | 1 | − | 12 |
| TIMFin | 1 | 1 | ||||
| INWIT | (393) | (254) | 3.610 | 2.963 | ||
| Totale Joint Ventures | − | 1 | (393) | (254) | 3.610 | 2.964 |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
11 | 1 | (393) | (253) | 3.610 | 2.976 |
Con riferimento alla partecipazione INWIT si evidenzia: i) il flusso "altre variazioni" accoglie il valore di iscrizione della partecipazione al 31 marzo 2020 a seguito del deconsolidamento della società (per ulteriori dettagli si veda la nota "Area di consolidamento"); ii) il flusso "cessioni e rimborsi di capitale" accoglie gli effetti derivanti dalla cessione di un pacchetto azionario pari al 4,3% del capitale sociale di INWIT, attraverso una procedura di accelerated book-building riservata ad investitori istituzionali perfezionata in data 23 aprile 2020; iii) il flusso "valutazione con il metodo del patrimonio netto" include la quota di pertinenza del risultato economico positivo della partecipata comprensivo, analogamente a quanto effettuato da INWIT, della maggior quota di ammortamento, a livello consolidato, degli assets ai quali è stata allocata parte del maggior valore derivante dall'operazione di integrazione societaria di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT (2 milioni di euro). Tale flusso comprende inoltre la riduzione del valore contabile della partecipazione per i dividendi ricevuti nel corso del periodo (256 milioni di euro).
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Fin.Priv. | 14 | 21 |
| Northgate CommsTech Innovations Partners L.P. | 25 | 19 |
| Altre | 12 | 12 |
| Totale | 51 | 52 |
Si segnala che al 30 giugno 2020 il Gruppo TIM ha in essere l'impegno di sottoscrizione di quote del Fondo Northgate CommsTech Innovations Partners L.P. per un importo pari a 9,5 milioni di USD, pari, al cambio del 30 giugno 2020, a 8,5 milioni di euro.
TIM, così come consentito dall'IFRS 9, valuta tutte le Altre partecipazioni al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVTOCI).
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| Altre attività finanziarie non correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | − | − | |
| Crediti verso il personale | 41 | 43 | |
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria |
2.808 | 2.051 | |
| Derivati non di copertura | 62 | 6 | |
| Altri crediti finanziari | 11 | − | |
| 2.922 | 2.100 | ||
| Crediti finanziari per contratti di locazione attiva | 47 | 51 | |
| Totale attività finanziarie non correnti | (a) | 2.969 | 2.151 |
| Titoli diversi dalle partecipazioni, altri crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
|||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | |||
| Valutati al costo ammortizzato (AC) | − | − | |
| Valutati al fair value attraverso il conto economico complessivo (FVTOCI) |
834 | 728 | |
| Valutati al fair value attraverso il conto economico separato (FVTPL) | 42 | 149 | |
| 876 | 877 | ||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | |||
| Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali (con scadenza superiore a 3 mesi) |
− | − | |
| Crediti verso il personale | 13 | 13 | |
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria |
84 | 101 | |
| Derivati non di copertura | 32 | 5 | |
| Altri crediti finanziari a breve | 2 | 3 | |
| 131 | 122 | ||
| (b) | 1.007 | 999 | |
| Crediti finanziari per contratti di locazione attiva | (c) | 36 | 58 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (d) | 3.603 | 3.138 |
| Totale attività finanziarie correnti | e=(b+c+d) | 4.646 | 4.195 |
| Attività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(f) | − | 65 |
| Totale attività finanziarie non correnti e correnti | g=(a+e+f) | 7.615 | 6.411 |
▪ contratti di vendita di infrastrutture di rete in IRU con incasso dilazionato nel tempo rilevati secondo la metodologia finanziaria prevista dall'IFRS 16 in considerazione della durata contrattuale sostanzialmente prossima alla vita economica del bene.
Al 30 giugno 2020, si evidenzia che 24 milioni di euro relativi a contratti di lease di prodotti commerciali alla clientela sono stati classificati in applicazione del principio contabile IFRS16.
I derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria afferiscono principalmente alla componente di valutazione spot mark to market dei derivati di copertura, mentre i derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria si riferiscono ai ratei attivi su tali contratti derivati.
I derivati non di copertura si riferiscono essenzialmente alla componente di valutazione spot mark to market dei derivati non di copertura della Business Unit Brasile.
Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Strumenti derivati".
I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi nelle attività finanziarie correnti si riferiscono:
In data 28 aprile 2020, in ottemperanza a due accordi di prestito titoli siglati con Telecom Italia Finance S.A. il 27 novembre 2019 e successivamente rinnovati, TIM S.p.A. ha ricevuto in prestito fino al 2 febbraio 2021 (termine rinnovabile) 98 milioni di euro (nominale) di BTP 01/03/2023 e 150 milioni di euro di BTP 15/04/2021. Contestualmente, in data 1 dicembre 2019, TIM S.p.A. ha concesso in prestito alla controparte NatWest 98 milioni di euro (nominale) del BTP 01/03/2023 e 150 milioni di euro (nominale) del BTP 15/04/2021. Dal punto di vista contabile, in ottemperanza ai principi IAS/IFRS, gli asset sono esposti esclusivamente nel bilancio della società Telecom Italia Finance S.A. che conserva rischi e benefici legati alla posizione. Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Principi contabili".
La cassa e altre disponibilità liquide equivalenti aumentano di 465 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 e sono così composte:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali | 3.124 | 2.655 |
| Assegni, cassa e altri crediti e depositi per elasticità di cassa | − | |
| Titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) | 479 | 483 |
| Totale | 3.603 | 3.138 |
Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 giugno 2020 hanno le seguenti caratteristiche:
I titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) si riferiscono per 478 milioni di euro (482 milioni di euro al 31 dicembre 2019) a certificati di deposito bancari brasiliani (Certificado de Depósito Bancário) effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie locali da parte delle società della Business Unit Brasile.
In diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 di 276 milioni di euro sono così composti:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Crediti vari non correnti (a) |
728 | 987 |
| Altre attività non correnti | ||
| Costi contrattuali differiti | 1.520 | 1.554 |
| Altri costi differiti | 61 | 44 |
| (b) | 1.581 | 1.598 |
| Totale (a+b) |
2.309 | 2.585 |
I crediti vari non correnti ammontano a 728 milioni di euro (987 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e includono crediti non correnti per imposte sul reddito per 73 milioni di euro (84 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
La voce è prevalentemente afferibile alla Business Unit Brasile (685 milioni di euro; 944 milioni di euro al 31 dicembre 2019). In particolare, la Business Unit Brasile dispone al 30 giugno 2020 di crediti non correnti per fiscalità indiretta per 493 milioni di euro, inclusi i crediti conseguenti all'esito favorevole dei contenziosi connessi all'inclusione dell'imposta indiretta ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS (per ulteriori dettagli si veda la Nota "Contenziosi e azioni giudiziarie pendenti, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 del Gruppo TIM), e di crediti per depositi giudiziali per 152 milioni di euro (225 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le altre attività non correnti ammontano a 1.581 milioni di euro (1.598 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprendono principalmente:
▪ Costi contrattuali differiti pari a 1.520 milioni di euro (1.554 milioni di euro al 31 dicembre 2019), relativi principalmente al differimento di costi connessi a attivazioni e acquisizioni di nuovi contratti con la clientela. I costi contrattuali (principalmente costi tecnici di attivazione e costi per le provvigioni alla rete di vendita) sono oggetto di differimento e rilevati a conto economico separato in funzione della durata attesa del rapporto contrattuale con i clienti (in media circa 3 anni per il business mobile e 7 anni per il business fisso).
I costi contrattuali differiti complessivi (non correnti e correnti) ammontano a 2.129 milioni di euro e sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Costi contrattuali differiti | ||
| Costi contrattuali differiti non correnti | 1.520 | 1.554 |
| Costi contrattuali differiti correnti | 609 | 618 |
| Totale | 2.129 | 2.172 |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Costi contrattuali differiti | ||
| Costi di acquisizione del contratto | 1.114 | 1.146 |
| Costi di esecuzione del contratto | 1.015 | 1.026 |
| Totale | 2.129 | 2.172 |
I costi contrattuali differiti saranno rilevati nel conto economico degli esercizi futuri e in particolare per circa 320 milioni di euro nel secondo semestre 2020 e per circa 545 milioni di euro nell'esercizio 2021, sulla base della consistenza al 30 giugno 2020 senza tener conto delle nuove quote differite.
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | periodo di rilevazione a conto economico | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2°Semestre 2020 |
Esercizio 2021 |
Esercizio 2022 |
Esercizio 2023 |
Esercizio 2024 |
Oltre il 2024 |
||
| Costi di acquisizione del contratto | 1.114 | 189 | 301 | 222 | 152 | 114 | 136 |
| Costi di esecuzione del contratto | 1.015 | 131 | 244 | 217 | 179 | 131 | 113 |
| Totale | 2.129 | 320 | 545 | 439 | 331 | 245 | 249 |
▪ Altri costi differiti pari a 61 milioni di euro, attribuibili principalmente alla Capogruppo (38 milioni di euro) ed alle società del gruppo Telecom Italia Sparkle (15 milioni di euro) e della Business Unit Brasile (7 milioni di euro).
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2019, di 218 milioni di euro, e sono così composti:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Crediti per lavori su commessa (a) |
76 | 86 |
| Crediti commerciali | ||
| Crediti verso clienti | 2.328 | 2.437 |
| Crediti verso altri gestori di telecomunicazioni | 736 | 815 |
| (b) | 3.064 | 3.252 |
| Crediti vari correnti | ||
| Crediti verso altri (c) |
541 | 691 |
| Altre attività correnti | ||
| Attività derivanti da contratti con la clientela (Contract Assets) | 34 | 34 |
| Costi contrattuali differiti | 609 | 618 |
| Altri costi differiti | 315 | 176 |
| (d) | 958 | 828 |
| Totale (a+b+c+d) |
4.639 | 4.857 |
I Crediti commerciali ammontano a 3.064 milioni di euro (3.252 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono al netto di 665 milioni di euro del relativo fondo svalutazione crediti (757 milioni di euro al 31 dicembre 2019); comprendono 24 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2019) di quota a medio/lungo termine, essenzialmente per contratti di cessione di capacità trasmissiva in Indefeasible Rights of Use – IRU.
Il fondo svalutazione al 30 giugno 2020 sconta gli accantonamenti effettuati nel corso del primo semestre 2020 (174 milioni di euro, di cui 17 milioni di euro di natura non ricorrente in relazione all'emergenza COVID-19). Lo scenario macroeconomico di forte riduzione del PIL originato dalla pandemia ha ridotto la capacità di spesa dei clienti, generando un incremento della morosità rispetto ai trend storici rilevati prima della contingenza. Di conseguenza l'accantonamento a fondo svalutazione crediti è stato adeguato in funzione del differenziale di perdita attesa.
I crediti commerciali sono relativi, in particolare, a TIM S.p.A. (2.241 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (491 milioni di euro).
I Crediti vari correnti si riferiscono a crediti verso altri per 541 milioni di euro (691 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono al netto di un fondo svalutazione pari a 49 milioni di euro (49 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono così analizzabili:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Anticipi a fornitori | 21 | 10 |
| Crediti verso il personale | 17 | 11 |
| Crediti tributari | 211 | 376 |
| Crediti per contributi da Stato ed Enti pubblici | 19 | 44 |
| Partite diverse | 273 | 250 |
| Totale | 541 | 691 |
I crediti tributari si riferiscono principalmente alla Business Unit Brasile (199 milioni di euro) e sono connessi a imposte indirette locali; in particolare comprendono l'iscrizione dei crediti fiscali correnti conseguente all'esito favorevole di contenziosi fiscali relativi all'inclusione della imposta indiretta ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS il cui utilizzo ha avuto inizio già a partire dalla fine del 2019.
I crediti per contributi da Stato ed Enti Pubblici (19 milioni di euro) afferiscono principalmente ai progetti denominati Banda Ultra Larga-BUL e Banda Larga-BL. Il riconoscimento a conto economico di detti contributi avviene al momento dell'entrata in esercizio degli impianti cui i contributi si riferiscono. Le partite diverse comprendono in particolare:
Al 30 giugno 2020 la voce si riferisce al valore netto contabile del diritto d'uso di una coppia di fibra scura del sistema trasmissivo Seabras, pari a 24 milioni di euro, acquisito da Telecom Italia Sparkle nel mese di novembre 2017 e al 30 giugno 2020 riclassificato nella voce Attività non correnti destinate ad essere cedute. Infatti, nel mese di giugno 2020, il management ha ritenuto sussistere i presupposti previsti al riguardo dal principio contabile IFRS 5, ed in particolare ha ritenuto altamente probabile la sua cessione tramite un contratto di sub-lease finanziario, tenuto conto dell'avanzato stato di negoziazione dell'operazione già alla data del 30 giugno 2020. A fine luglio 2020 il contratto è stato sottoscritto per un corrispettivo totale di 67,8 milioni di USD.
Al 31 dicembre 2019 la voce si riferiva alle Attività e Passività relative alla società Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT).
Con riferimento a INWIT si segnala che:
Il perfezionamento della fusione, che ha consentito la nascita del primo Tower Operator italiano, ha comportato la diluizione, da parte del Gruppo TIM, della partecipazione nel capitale di INWIT dal 60% al 37,5%. Pertanto, da tale data INWIT S.p.A. è valutata con il metodo del patrimonio netto. Per ulteriori dettagli si veda la nota "Partecipazioni".
La diluizione ha inoltre comportato la rilevazione, nell'ambito degli "Altri proventi da partecipazioni" del Conto Economico Separato Consolidato del primo semestre 2020 del Gruppo TIM, di una plusvalenza netta di 441 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2019, ritenendo altamente probabile il completamento entro l'esercizio 2020 dell'operazione di integrazione sopra descritta, INWIT è stata pertanto presentata come "Asset posseduto per la vendita (Asset held for sale)".
Di seguito, la composizione delle Attività e Passività destinate ad essere cedute:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: | ||
| di natura finanziaria | − | 65 |
| di natura non finanziaria | 24 | 4.582 |
| Totale (a) |
24 | 4.647 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||
| di natura finanziaria | 655 | |
| di natura non finanziaria | 150 | |
| Totale (b) |
− | 805 |
| Valore netto delle attività destinate ad essere cedute (a-b) |
24 | 3.842 |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante | 20.081 | 20.280 |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 1.313 | 2.346 |
| Totale | 21.394 | 22.626 |
La composizione del Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante è di seguito illustrata:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | ||
|---|---|---|---|---|
| Capitale | 11.588 | 11.587 | ||
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 2.094 | 2.094 | ||
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
6.399 | 6.599 | ||
| Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo |
8 | 19 | ||
| Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
(1) | (440) | ||
| Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere | (2.417) | (1.417) | ||
| Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
(126) | (124) | ||
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | − | ||
| Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
8.935 | 8.561 | ||
| Totale | 20.081 | 20.280 |
Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2020, l'utile dell'esercizio 2019 risultante dal bilancio della Capogruppo TIM S.p.A. è stato destinato:
Al 30 giugno 2020 il Capitale è pari a 11.588 milioni di euro, già al netto di azioni proprie per 89 milioni di euro (11.587 milioni di euro, già al netto di azioni proprie per 90 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
La riduzione delle azioni proprie è connessa alla cessione delle azioni stesse in esecuzione del piano retributivo "Special Award 2016-2019". Per ulteriori dettagli si veda la nota "Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale".
Le movimentazioni del Capitale nel primo semestre 2020 sono riportate nelle seguenti tabelle:
| (numero azioni) | al 31.12.2019 | Cessione azioni | al 30.6.2020 | % sul Capitale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 15.203.122.583 | − | 15.203.122.583 | 71,61% |
| meno: azioni proprie | (b) | (163.754.388) | 2.492.305 | (161.262.083) | |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 15.039.368.195 | 2.492.305 | 15.041.860.500 | |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione |
(d) | 6.027.791.699 | − | 6.027.791.699 | 28,39% |
| Totale azioni emesse da TIM S.p.A. | (a+d) | 21.230.914.282 | − | 21.230.914.282 | 100,00% |
| Totale azioni in circolazione di TIM S.p.A. |
(c+d) | 21.067.159.894 | 2.492.305 | 21.069.652.199 |
| (milioni di euro) | Capitale al 31.12.2019 |
Variazioni di capitale |
Capitale al 30.6.2020 |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 8.362 | − | 8.362 |
| meno: azioni proprie | (b) | (90) | 1 | (89) |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 8.272 | 1 | 8.273 |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione | (d) | 3.315 | − | 3.315 |
| Totale Capitale emesso da TIM S.p.A. | (a+d) | 11.677 | − | 11.677 |
| Totale Capitale in circolazione di TIM S.p.A. | (c+d) | 11.587 | 1 | 11.588 |
Per quanto riguarda i dettagli delle "Variazioni potenziali future di capitale" si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Risultato per azione".
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non correnti per contratti di finanziamento e altri |
|||
| Debiti finanziari a medio/lungo termine: | |||
| Obbligazioni | 17.308 | 17.848 | |
| Obbligazioni convertibili | 1.941 | 1.925 | |
| Debiti verso banche | 3.749 | 3.996 | |
| Altri debiti finanziari | 178 | 176 | |
| 23.176 | 23.945 | ||
| Altre passività finanziarie a medio/lungo termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria |
1.808 | 1.659 | |
| Derivati non di copertura | − | 1 | |
| Altre passività | − | ||
| 1.808 | 1.660 | ||
| (a) | 24.984 | 25.605 | |
| Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | (b) | 4.203 | 4.576 |
| Totale passività finanziarie non correnti | c=(a+b) | 29.187 | 30.181 |
| Passività finanziarie correnti per contratti di finanziamento e altri | |||
| Debiti finanziari a breve termine: | |||
| Obbligazioni | 1.561 | 1.952 | |
| Obbligazioni convertibili | 6 | 6 | |
| Debiti verso banche | 1.950 | 1.048 | |
| Altri debiti finanziari | 95 | 114 | |
| 3.612 | 3.120 | ||
| Altre passività finanziarie a breve termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria |
70 | 62 | |
| Derivati non di copertura | 3 | − | |
| Altre passività | − | − | |
| 73 | 62 | ||
| (d) | 3.685 | 3.182 | |
| Passività per locazioni finanziarie a breve termine | (e) | 697 | 639 |
| Totale passività finanziarie correnti | f=(d+e) | 4.382 | 3.821 |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(g) | − | 655 |
| Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) | h=(c+f+g) | 33.569 | 34.657 |
L'indebitamento finanziario lordo per valuta originaria dell'operazione è il seguente:
| 30.6.2020 | 31.12.2019 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | |
| USD | 5.871 | 5.243 | 5.683 | 5.059 |
| GBP | 378 | 414 | 389 | 457 |
| BRL | 8.862 | 1.445 | 9.444 | 2.086 |
| JPY | 20.031 | 166 | 20.030 | 164 |
| ILS | 58 | 15 | 60 | 15 |
| EURO | 26.286 | 26.221 | ||
| Totale escluse Held for Sale | 33.569 | 34.002 | ||
| Held for Sale | − | 655 | ||
| Totale | 33.569 | 34.657 |
Per i tassi di cambio utilizzati per la conversione dei valori in valuta estera si veda la Nota "Altre informazioni".
Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo riferito alla valuta originaria escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 6.661 | 5.627 |
| Da 2,5% a 5% | 13.233 | 13.793 |
| Da 5% a 7,5% | 7.750 | 8.059 |
| Da 7,5% a 10% | 2.057 | 2.211 |
| Oltre 10% | 1.336 | 1.794 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 2.532 | 2.518 |
| Totale escluse Held for Sale | 33.569 | 34.002 |
| Held for Sale | − | 655 |
| Totale | 33.569 | 34.657 |
A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 15.139 | 13.224 |
| Da 2,5% a 5% | 10.222 | 11.474 |
| Da 5% a 7,5% | 3.169 | 3.747 |
| Da 7,5% a 10% | 1.171 | 1.245 |
| Oltre 10% | 1.336 | 1.794 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 2.532 | 2.518 |
| Totale escluse Held for Sale | 33.569 | 34.002 |
| Held for Sale | − | 655 |
| Totale | 33.569 | 34.657 |
Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:
| con scadenza entro il 30.6 dell'anno: | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | Oltre 2025 |
Totale |
| Prestiti obbligazionari | 1.274 | 3.093 | 1.411 | 4.339 | 1.000 | 9.257 | 20.374 |
| Loans ed altre passività finanziarie | 670 | 1.683 | 887 | 409 | 304 | 405 | 4.358 |
| Passività per locazioni finanziarie | 664 | 505 | 493 | 475 | 435 | 2.296 | 4.868 |
| Totale | 2.608 | 5.281 | 2.791 | 5.223 | 1.739 | 11.958 | 29.600 |
| Passività finanziarie correnti | 1.360 | − | − | − | − | − | 1.360 |
| Totale | 3.968 | 5.281 | 2.791 | 5.223 | 1.739 | 11.958 | 30.960 |
Le principali componenti delle passività finanziarie vengono nel seguito commentate.
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 17.308 | 17.848 |
| Quota corrente | 1.561 | 1.952 |
| Totale valore contabile | 18.869 | 19.800 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni al costo ammortizzato |
(495) | (638) |
| Totale valore nominale di rimborso | 18.374 | 19.162 |
Le obbligazioni convertibili sono rappresentate dal prestito obbligazionario unsecured equity-linked, 2.000 milioni di euro, tasso 1,125% emesso da TIM S.p.A. convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione con scadenza 2022. Sono così composte:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 1.941 | 1.925 |
| Quota corrente | 6 | 6 |
| Totale valore contabile | 1.947 | 1.931 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni al costo ammortizzato |
53 | 69 |
| Totale valore nominale di rimborso | 2.000 | 2.000 |
In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 20.374 milioni di euro e diminuiscono di 788 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (21.162 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni, rimborsi e impatto cambi intervenuta nel corso del primo semestre 2020.
| Valuta | Ammontare (milioni) |
Valore nominale di rimborso (milioni di euro) |
Cedola | Data di emissione |
Data di scadenza |
Prezzo di emissione (%) |
Prezzo di mercato al 30.6.20 (%) |
Valore di mercato al 30.6.20 (milioni di euro) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligazioni emesse da TIM S.p.A. | ||||||||
| Euro | 547,5 | 547,5 | 4,875% | 25/9/13 | 25/9/20 | 98,966 | 100,970 | 553 |
| Euro | 563,6 | 563,6 | 4,500% | 23/1/14 | 25/1/21 | 99,447 | 102,122 | 576 |
| Euro | (b) 208,7 | 208,7 | Euribor 6 mesi (base 365) | 1/1/02 | 1/1/22 | 100 | 100 | 209 |
| Euro | 883,9 | 883,9 | 5,250% | 10/2/10 | 10/2/22 | 99,295 | 106,449 | 941 |
| Euro | (c) 2.000 | 2.000 | 1,125% | 26/3/15 | 26/3/22 | 100 | 97,858 | 1.957 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,250% | 16/1/15 | 16/1/23 | 99,446 | 104,326 | 1.043 |
| GBP | 375 | 411 | 5,875% | 19/5/06 | 19/5/23 | 99,622 | 108,296 | 445 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 2,500% | 19/1/17 | 19/7/23 | 99,288 | 102,074 | 1.021 |
| Euro | 750 | 750 | 3,625% | 20/1/16 | 19/1/24 | 99,632 | 104,220 | 782 |
| Euro | 1.250 | 1.250 | 4,000% | 11/1/19 | 11/4/24 | 99,436 | 104,899 | 1.311 |
| USD | 1.500 | 1.339,5 | 5,303% | 30/5/14 | 30/5/24 | 100 | 104,778 | 1.403 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 2,750% | 15/4/19 | 15/4/25 | 99,320 | 100,618 | 1.006 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,000% | 30/9/16 | 30/9/25 | 99,806 | 102,043 | 1.020 |
| Euro | 750 | 750 | 2,875% | 28/6/18 | 28/1/26 | 100 | 101,119 | 758 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,625% | 25/5/16 | 25/5/26 | 100 | 104,672 | 1.047 |
| Euro | 1.250 | 1.250 | 2,375% | 12/10/17 | 12/10/27 | 99,185 | 97,971 | 1.225 |
| Euro | 670 | 670 | 5,250% | 17/3/05 | 17/3/55 | 99,667 | 110,175 | 738 |
| Sub – Totale | 15.624 | 16.035 | ||||||
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia Finance S.A. e garantite da TIM S.p.A. | ||||||||
| Euro | 1.015 | 1.015 | 7,750% | 24/1/03 | 24/1/33 | (a) 109,646 | 140,384 | 1.425 |
| Sub – Totale | 1.015 | 1.425 | ||||||
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia Capital S.A. e garantite da TIM S.p.A. | ||||||||
| USD | 1.000 | 893 | 6,375% | 29/10/03 | 15/11/33 | 99,558 | 113,040 | 1.009 |
| USD | 1.000 | 893 | 6,000% | 6/10/04 | 30/9/34 | 99,081 | 108,930 | 973 |
| USD | 1.000 | 893 | 7,200% | 18/7/06 | 18/7/36 | 99,440 | 119,428 | 1.067 |
| USD | 1.000 | 893 | 7,721% | 4/6/08 | 4/6/38 | 100 | 126,126 | 1.126 |
| Sub – Totale | 3.572 | 4.175 | ||||||
| Obbligazioni emesse da TIM S.A. e garantite da TIM Participaçoes S.A. | ||||||||
| BRL | 1.000 | 163 | 104,10% CDI | 25/1/19 | 15/7/20 | 100 | 100 | 163 |
| Sub – Totale | 163 | 163 |
Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo TIM e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:
(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.
(b) Riservato ai dipendenti.
(c) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione TIM S.p.A..
Si segnala che i regolamenti e i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari del Gruppo TIM sono disponibili sul sito www.gruppotim.it.
Totale 20.374 21.798
Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso del primo semestre 2020:
| (milioni di valuta originaria) | valuta | importo | data di rimborso |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. 719 milioni di euro 4,000% (1) | Euro | 719 | 21/1/2020 |
(1) Al netto dei riacquisti per 281 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.
I debiti verso banche a medio/lungo termine di 3.749 milioni di euro (3.996 milioni di euro al 31 dicembre 2019) diminuiscono di 247 milioni di euro. I debiti verso banche a breve termine ammontano a 1.950 milioni di euro (1.048 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprendono 674 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine. Inoltre, si evidenzia che Telecom Italia Finance S.A. ha in essere pronti contro termine (repurchase agreements) su titoli governativi e corporate per 469 milioni di euro scadenti entro settembre 2020.
Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 178 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono per 162 milioni di euro al finanziamento di Telecom Italia Finance S.A. per 20.000 milioni di JPY con scadenza 2029. Gli altri debiti finanziari a breve termine ammontano a 95 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprendono 7 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine.
Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine ammontano a 4.203 milioni di euro (4.576 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 697 milioni di euro (639 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si riferiscono alla quota corrente delle passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine.
Con riferimento alle passività per locazioni finanziarie iscritte a seguito dell'adozione del principio contabile IFRS 16, nel primo semestre 2020 e nel primo semestre 2019 si rileva quanto segue:
| (milioni di euro) | 1°Semestre 2020 |
1°Semeste 2019 |
|---|---|---|
| Rimborsi quota capitale | 269 | 259 |
| Cash out quota interessi | 82 | 89 |
| Totale | 351 | 348 |
I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 1.808 milioni di euro (1.659 milioni di euro al 31 dicembre 2019). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 70 milioni di euro (62 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Non si registrano derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti (1 milioni di euro al 31 dicembre 2019), mentre i derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 3 milioni di euro (zero milioni di euro al 31 dicembre 2019). Includono anche la valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non possiedono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.
I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo TIM non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che comportino il rimborso anticipato automatico dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo TIM(1) ; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da TIM S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..
Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").
Con riferimento ai finanziamenti accesi da TIM S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 giugno 2020 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 850 milioni di euro, tutti non assistiti da garanzia bancaria.
(1) Il caso di change of controlpuò comportare il rimborso anticipato del prestito obbligazionario convertibile di TIM S.p.A., come più oltre dettagliato.
Nei due finanziamenti BEI firmati in data 14 dicembre 2015 e in data 25 novembre 2019 si rilevano i seguenti covenant:
I contratti di finanziamento di TIM S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere. Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.
Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, TIM è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano, a discrezione degli investitori, l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata per cassa o per azioni e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.
Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di TIM, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.
Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.
Si segnala, infine, che al 30 giugno 2020, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.
Nella tabella sottostante sono riportate le linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2020:
| (miliardi di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | ||
|---|---|---|---|---|
| Accordato | Utilizzato | Accordato | Utilizzato | |
| Revolving Credit Facility – scadenza gennaio 2023 | 5,0 | - | 5,0 | - |
| Bridge to Bond Facility – scadenza Maggio 2021 | 1,7 | - | - | - |
| Totale | 6,7 | - | 5,0 | - |
Al 30 giugno 2020 TIM dispone di Term Loan bilaterali con diverse controparti bancarie per complessivi 1.700 milioni di euro e di linee Hot Money per 490 milioni di euro interamente utilizzate.
In data 18 maggio 2020 TIM ha stipulato una nuova Linea di Credito strutturata come Bridge to Bond per successive emissioni sul mercato obbligazionario per un importo pari a 1,7 miliardi di euro ed una scadenza iniziale di 12 mesi con opzione di estensione per ulteriori 12 mesi.
Al 30 giugno 2020, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Stabile |
| MOODY'S | Ba1 | Negativo |
| FITCH RATINGS | BB+ | Stabile |
Nella tabella di seguito riportata è rappresentato l'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 e al 31 dicembre 2019, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa.
Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.
Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo TIM.
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non correnti | 29.187 | 30.181 | |
| Passività finanziarie correnti | 4.382 | 3.821 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 655 | |
| Totale debito finanziario lordo | (a) | 33.569 | 34.657 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva | (47) | (51) | |
| Derivati attivi di copertura - non correnti | (2.808) | (2.051) | |
| (b) | (2.855) | (2.102) | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (876) | (877) | |
| Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva | (36) | (58) | |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | (131) | (122) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (3.603) | (3.138) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | (65) | |
| (c) | (4.646) | (4.260) | |
| Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 (ESMA) |
(d=a+b+c) | 26.068 | 28.295 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | − | − | |
| Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie | (114) | (49) | |
| (e) | (114) | (49) | |
| Indebitamento finanziario netto(*) | (f=d+e) | 25.954 | 28.246 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(g) | 17 | (578) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | (f+g) | 25.971 | 27.668 |
(°) Al 30 giugno 2020 e al 31 dicembre 2019 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 2.969 milioni di euro e a 2.151 milioni di euro.
(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate".
Si riportano di seguito le informazioni aggiuntive al rendiconto finanziario, come richiesto dallo IAS 7:
Informazioni aggiuntive al Rendiconto Finanziario richieste dallo IAS 7
| Movimenti monetari | Movimenti non monetari | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Incassi e/o Emissioni |
Pagamenti e/o Rimborsi |
Differenze tassi di cambio |
Variazioni di Fair Value |
Altre variazioni e riclassifiche |
30.6.2020 | |
| Debiti finanziari a medio/lungo termine: |
||||||||
| Obbligazioni | 19.800 | (719) | (73) | 28 | (167) | 18.869 | ||
| Obbligazioni convertibili | 1.931 | 16 | 1.947 | |||||
| Debiti verso banche | 4.373 | 465 | (376) | (9) | (30) | 4.423 | ||
| Altri debiti finanziari | 183 | 2 | 185 | |||||
| (a) | 26.287 | 465 | (1.095) | (80) | 28 | (181) | 25.424 | |
| di cui quota a breve termine | 2.342 | 2.248 | ||||||
| Passività per locazioni finanziarie a | ||||||||
| medio/lungo termine: | 5.215 | 594 | (326) | (451) | (132) | 4.900 | ||
| (b) | 5.215 | 594 | (326) | (451) | − | (132) | 4.900 | |
| di cui quota a breve termine | 639 | 697 | ||||||
| Altre passività finanziarie a medio/lungo termine: |
||||||||
| Derivati passivi di copertura relativi a elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di |
||||||||
| natura finanziaria | 1.721 | 27 | 122 | 8 | 1.878 | |||
| Derivati passivi non di copertura | 1 | (1) | 1 | 1 | 2 | |||
| Altre passività | (c) | − | − | |||||
| 1.722 | − | − | 26 | 123 | 9 | 1.880 | ||
| di cui quota a breve termine | 62 | 72 | ||||||
| Debiti finanziari a breve termine: | ||||||||
| Debiti verso banche | 671 | 605 | 1.276 | |||||
| Altri debiti finanziari | 107 | (2) | (1) | (15) | 89 | |||
| (d) | 778 | − | − | (2) | (1) | 590 | 1.365 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività |
||||||||
| cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: |
655 | 38 | (29) | (664) | − | |||
| (e) | 655 | 38 | (29) | − | − | (664) | − | |
| Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) |
||||||||
| (f=a+b+c+d+e) | 34.657 | 1.097 | (1.450) | (507) | 150 | (378) | 33.569 | |
| Derivati attivi di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti e |
||||||||
| correnti di natura finanziaria | (g) | 2.152 | 15 | 741 | (16) | 2.892 | ||
| Derivati attivi non di copertura | (h) | 11 | 78 | 4 | 1 | 94 | ||
| Totale | (i=f-g-h) | 32.494 | 1.097 | (1.450) | (600) | (595) | (363) | 30.583 |
Il valore degli interessi pagati ed incassati riportato nella Relazione sulla gestione considera le movimentazioni afferenti alle operazioni in derivati CCIRS a copertura di sottostanti in divisa sia nella loro componente attiva (incassi) sia nella componente passiva (pagamenti) senza netting delle posizioni.
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Interessi pagati | (917) | (992) |
| Interessi incassati | 223 | 282 |
| Totale netto | (694) | (710) |
Al fine di considerare le componenti dei derivati CCIRS come un'unica operazione viene proposta una rappresentazione in cui i flussi di interesse in entrata e in uscita vengono esposti al netto. Tale impostazione determinerebbe i seguenti risultati:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Interessi pagati | (727) | (711) |
| Interessi incassati | 33 | 1 |
| Totale netto | (694) | (710) |
Si conferma la continuità dell'applicazione dello IAS 39 con riferimento all'applicazione dell'hedge accounting.
Gli strumenti derivati perfezionati dal Gruppo TIM si prefiggono la copertura dell'esposizione al rischio di cambio, la gestione del rischio di tasso di interesse, nonché una diversificazione dei parametri di indebitamento che consenta la minimizzazione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali.
Le operazioni con prodotti derivati in essere al 30 giugno 2020 sono legate principalmente alla gestione dell'indebitamento, come interest rate swaps (IRS) per ricondurre al profilo di rischio ritenuto più opportuno i prestiti bancari e obbligazionari a tasso fisso, nonché operazioni quali cross currency and interest rate swaps (CCIRS), currency forwards e foreign exchange options per convertire finanziamenti/crediti contratti in valute diverse nelle divise di riferimento delle varie società del Gruppo.
Rispettivamente gli IRS prevedono o possono comportare, a scadenze determinate, lo scambio con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi o variabili concordati.
Ciò vale anche per i CCIRS, che possono prevedere, oltre alla liquidazione dei flussi di interesse periodici, lo scambio dei capitali di riferimento, nelle rispettive divise di denominazione, a scadenza ed eventualmente a pronti.
Nelle successive tabelle gli strumenti finanziari derivati sono suddivisi per tipologia di rischio per ogni tipo di copertura, separando attività e passività finanziarie. Per i CCIRS l'importo nozionale si riferisce al controvalore euro contrattuale, per gli IRS in valuta diversa dall'euro, al controvalore al tasso di cambio di mercato.
| Tipologia (milioni di euro) |
Rischio coperto | Nozionale al 30.6.2020 |
Nozionale al 31.12.2019 |
Mark to Market Spot* (Clean Price) al 30.6.2020 |
Mark to Market Spot* (Clean Price) al 31.12.2019 |
|---|---|---|---|---|---|
| Interest rate swaps | Rischio tasso di interesse | 4.334 | 4.334 | 192 | 152 |
| Cross Currency and Interest Rate Swaps |
Rischio tasso di interesse e rischio di cambio |
- | - | - | - |
| Totale derivati in Fair Value Hedge | 4.334 | 4.334 | 192 | 152 | |
| Interest rate swaps | Rischio tasso di interesse | 5.015 | 4.871 | 705 | 258 |
| Cross Currency and Interest Rate Swaps |
Rischio tasso di interesse e rischio di cambio |
5.042 | 5.206 | 62 | (57) |
| Totale derivati in Cash Flow Hedge | 10.057 | 10.077 | 767 | 201 | |
| Totale derivati Non in Hedge Accounting | 893 | 151 | 92 | 10 | |
| Totale derivati Gruppo TIM | 15.284 | 14.562 | 1.051 | 363 |
* Il Mark to Market Spot sopra riportato rappresenta la valutazione di mercato del derivato al netto della quota maturata del flusso in corso.
Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 giugno 2020.
| Acronimo | ||
|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate a: | ||
| Costo ammortizzato | Amortized Cost | AC |
| Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo |
Fair Value Through Other Comprehensive Income | FVTOCI |
| Fair value attraverso il conto economico separato | Fair Value Through Profit or Loss | FVTPL |
| Passività finanziarie valutate a: | ||
| Costo ammortizzato | Amortized Cost | AC |
| Fair value attraverso il conto economico separato | Fair Value Through Profit or Loss | FVTPL |
| Derivati di copertura | Hedge Derivatives | HD |
| Non applicabile | Not applicable | n.a. |
| Livelli di gerarchia | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Categorie IFRS 9 |
Note | Valore di bilancio al 30.6.2020 |
Livello 1 (*) | Livello 2 (*) | Livello 3 (*) |
| ATTIVITÀ | ||||||
| Attività non correnti | ||||||
| Altre partecipazioni | FVTOCI | 9) | 51 | 14 | 37 | |
| Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti |
||||||
| di cui titoli | FVTOCI | 10) | ||||
| di cui derivati di copertura | HD | 10) | 2.808 | 2.808 | ||
| di cui derivati non di copertura | FVTPL | 10) | 62 | 62 | ||
| (a) | 2.921 | 2.884 | 37 | |||
| Attività correnti | ||||||
| Titoli | ||||||
| Valutati al fair value attraverso il conto economico | ||||||
| complessivo (FVTOCI) | FVTOCI | 10) | 834 | 834 | ||
| Valutati al fair value attraverso il conto economico | ||||||
| separato (FVTPL) | FVTPL | 10) | 42 | 42 | ||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | ||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 10) | 84 | 84 | ||
| di cui derivati non di copertura | FVTPL | 10) | 32 | 32 | ||
| (b) | 992 | 876 | 116 | |||
| Totale | (a+b) | 3.862 | 876 | 3.000 | 37 | |
| PASSIVITÀ | ||||||
| Passività non correnti | ||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 15) | 1.808 | 1.808 | ||
| di cui derivati non di copertura | FVTPL | 15) | - | - | ||
| (c) | 1.808 | 1.808 | ||||
| Passività correnti | ||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 15) | 70 | 70 | ||
| di cui derivati non di copertura | FVTPL | 15) | 3 | 3 | ||
| (d) | 73 | 73 | ||||
| Totale | (c+d) | 1.881 | 1.881 |
(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.
Le Altre partecipazioni valutate al "Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo" inserite nel livello gerarchico 3 in carico al 30 giugno 2020, si riferiscono principalmente a Northgate CommsTech Innovations Partners L.P..
Inoltre, nel corso del primo semestre 2020 non si sono verificati trasferimenti tra diversi livelli gerarchici di attività e passività finanziarie valutate al fair value.
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2019, di 429 milioni di euro, e sono così composti:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Incrementi/ Attualizzazione |
Decrementi | Differenze cambio e altre variazioni |
30.6.2020 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo Trattamento di Fine Rapporto | (a) | 841 | 7 | (8) | 1 | 841 |
| Fondi per piani pensionistici e altri | 24 | 1 | (1) | - | 24 | |
| Fondi per esodi agevolati e ristrutturazione aziendale |
559 | 33 | (461) | (1) | 130 | |
| Totale altri fondi relativi al personale | (b) | 583 | 34 | (462) | (1) | 154 |
| Totale | (a+b) | 1.424 | 41 | (470) | - | 995 |
| di cui: | ||||||
| quota non corrente | 1.182 | 916 | ||||
| quota corrente (*) | 242 | 79 |
(*) La quota corrente è riferibile ai soli Altri fondi relativi al personale.
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) si riferisce alle sole società italiane e resta sostanzialmente invariato. I decrementi di 8 milioni di euro si riferiscono agli utilizzi del periodo per liquidazioni al personale cessato e per anticipazioni. La variazione positiva di 7 milioni di euro registrata negli "Incrementi/Attualizzazione" è così composta:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Effetto (positivo)/negativo del c.d. curtailment | - | - |
| Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti (*) | - | - |
| Oneri finanziari | 4 | 7 |
| (Utili) perdite attuariali nette del periodo | 3 | 70 |
| Totale | 7 | 77 |
| Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano | non sono presenti attività al servizio del piano |
(*) Le quote destinate al Fondo Tesoreria INPS o alle forme di previdenza complementare sono contabilizzate, nell'ambito dei "Costi del personale", negli "Oneri sociali"; nella voce sono iscritte le sole quote relative alle società con meno di 50 dipendenti.
Le perdite attuariali nette registrate al 30 giugno 2020 sono pari a 3 milioni di euro (perdite attuariali netti per 70 milioni di euro nel primo semestre 2019), sono essenzialmente connesse al saldo tra la variazione del tasso di attualizzazione che si attesta allo 0,74% dallo 0,77% utilizzato al 31 dicembre 2019 ed all'effetto del turn over correlato ai piani di ristrutturazione aziendale già avviati nel precedente esercizio. Il tasso di inflazione è rimasto invariato all'1,2% per tutto l'orizzonte temporale.
I Fondi per piani pensionistici e altri ammontano a 24 milioni di euro (24 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono prevalentemente rappresentativi di piani pensionistici attivati da società estere del Gruppo.
I Fondi per esodi agevolati e ristrutturazione aziendale diminuiscono complessivamente di 429 milioni di euro, sostanzialmente per effetto delle uscite e della riclassifica a debiti degli importi non ancora liquidati, relativi ai piani già accantonati nei precedenti esercizi (complessivamente pari a 461 milioni di euro). Gli incrementi, pari a 33 milioni di euro, sono correlati alla rivisitazione di stima e decorrenza delle uscite della Capogruppo previste per l'esercizio 2020 (anche attraverso l'applicazione dell'art. 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92, come definito nell'Accordo sindacale del 26 febbraio 2019 e dall'Accordo sindacale siglato il 4 giugno 2020) e agli accantonamenti effettuati per uscite in base all'applicazione dell'art. 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92, a valle degli accordi siglati con le OO.SS. il 22 aprile 2020 rispettivamente dalla società Olivetti e dalla società Telecom Italia Trust Technologies.
Diminuiscono rispetto al 31 dicembre 2019 di 106 milioni di euro e sono così composti:
| (milioni di euro) | 31.12.2019 | Incremento | Utilizzo a conto economico |
Utilizzo diretto |
Differenze cambio e altre variazioni |
30.6.2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo imposte e rischi fiscali | 83 | 3 | − | (1) | (23) | 62 |
| Fondo per oneri di ripristino | 260 | 7 | − | (3) | (3) | 261 |
| Fondo vertenze legali | 869 | 58 | − | (106) | (27) | 794 |
| Fondo rischi commerciali | 30 | 4 | (1) | (5) | 3 | 31 |
| Fondo per rischi e oneri su partecipazioni e operazioni societarie |
21 | − | − | − | − | 21 |
| Altri fondi rischi e oneri | 26 | 10 | (1) | (22) | 1 | 14 |
| Totale | 1.289 | 82 | (2) | (137) | (49) | 1.183 |
| di cui: | ||||||
| quota non corrente | 725 | 753 | ||||
| quota corrente | 564 | 430 |
Il fondo imposte e rischi fiscali diminuisce di 21 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 soprattutto per l'effetto cambio del periodo (-20 milioni di euro). Il saldo al 30 giugno 2020 riflette accantonamenti e utilizzi effettuati principalmente dalla Business Unit Brasile.
Il fondo per oneri di ripristino si riferisce agli accantonamenti dei costi previsti per il ripristino degli immobili in locazione e dei siti utilizzati nell'ambito della telefonia mobile nonché per lo smantellamento di cespiti (in particolare: batterie e palificazioni in legno); è riconducibile principalmente alla Capogruppo (254 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (5 milioni di euro).
Il fondo vertenze legali accoglie gli stanziamenti a fronte di vertenze con il personale, con gli Enti previdenziali, autorità regolatorie e altre controparti.
Il saldo al 30 giugno 2020 è attribuibile per 707 milioni di euro alla Business Unit Domestic e alla Business Unit Brasile (86 milioni di euro).
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2019, di 149 milioni di euro e sono così composti:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| Debiti vari non correnti | |||
| Debiti verso istituti di previdenza | 616 | 379 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 50 | 61 | |
| Altri debiti | 1.805 | 1.808 | |
| (a) | 2.471 | 2.248 | |
| Altre passività non correnti | |||
| Ricavi differiti da contratti con clienti (Contract liabilities) | 102 | 94 | |
| Altri ricavi e proventi differiti | 483 | 553 | |
| Contributi in conto capitale | 307 | 319 | |
| (b) | 892 | 966 | |
| Totale | (a+b) | 3.363 | 3.214 |
I debiti vari non correnti comprendono:
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2019, di 1.110 milioni di euro, e sono così composti:
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
|---|---|---|---|
| Debiti per lavori su commessa | (a) | 18 | 20 |
| Debiti commerciali | |||
| Debiti verso fornitori | 2.600 | 3.937 | |
| Debiti verso altri gestori di telecomunicazioni | 406 | 386 | |
| (b) | 3.006 | 4.323 | |
| Debiti tributari | (c) | 686 | 245 |
| Debiti vari | |||
| Debiti per compensi al personale | 278 | 197 | |
| Debiti verso istituti di previdenza | 386 | 338 | |
| Debiti relativi al "Contributo per l'esercizio di attività di TLC" | 68 | 15 | |
| Dividendi deliberati, ma ancora da corrispondere ad azionisti | 10 | 50 | |
| Altri | 257 | 300 | |
| Fondi relativi al personale (ad eccezione del T.F.R.) per le quote che si prevede verranno liquidate entro 12 mesi |
79 | 242 | |
| Fondi per rischi e oneri, per le quote che si prevede verranno liquidate entro 12 mesi |
430 | 564 | |
| (d) | 1.508 | 1.706 | |
| Altre passività correnti | |||
| Passività derivanti da contratti con clienti (Contract liabilities) | 798 | 823 | |
| Altri ricavi e proventi differiti | 92 | 101 | |
| (e) | 890 | 924 | |
| Totale | (a+b+c+d+e) | 6.108 | 7.218 |
I debiti commerciali, pari a 3.006 milioni di euro (4.323 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si riferiscono principalmente a TIM S.p.A. (2.279 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (361 milioni di euro); per quanto riguarda TIM S.p.A. la riduzione dei debiti commerciali riflette la dinamica dei pagamenti relativi al fatturato passivo.
I debiti tributari sono pari a 686 milioni di euro e si riferiscono principalmente sia ai debiti tributari della Business Unit Brasile (79 milioni di euro) che ai debiti di TIM S.p.A., per la maggior parte relativi al debito IVA (542 milioni di euro) nonchè al debito verso Erario per le trattenute operate quale sostituto d'imposta (36 milioni di euro) e al debito per la tassa di concessione governativa (13 milioni di euro).
I debiti vari comprendono, tra gli altri, la posizione debitoria corrente verso l'INPS a fronte dell'applicazione degli accordi 2015 e successivi firmati nel 2018, nel 2019 e nel 2020 riguardanti l'art. 4 commi 1-7ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92, come indicato nella nota "Debiti vari e altre passività non correnti".
Le altre passività correnti ammontano a 890 milioni di euro (924 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprendono:
▪ Passività derivanti da contratti con clienti (Contract liabilities), pari a 798 milioni di euro. La voce accoglie le passività verso clienti connesse alle obbligazioni delle società del Gruppo di trasferire beni e servizi per i quali hanno ricevuto un corrispettivo. Sono di seguito rappresentate le passività verso clienti, che hanno generalmente una scadenza entro 12 mesi.
Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo TIM sono coinvolte al 30 giugno 2020, nonché quelli chiusi nel corso del periodo.
Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo TIM ha iscritto passività per complessivi 603 milioni di euro.
Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura della presente Relazione finanziaria semestrale e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potesse pregiudicare seriamente la posizione di TIM o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.
Infine, relativamente ai procedimenti con l'Autorità Antitrust, si rammenta che in base all'art. 15, comma 1, della Legge n. 287/1990 ("Norme per la tutela della concorrenza e del mercato"), l'Autorità ha la facoltà di comminare una sanzione amministrativa commisurata al fatturato del Gruppo, nei casi di infrazioni ritenute gravi.
Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2019:
Al 30 giugno 2020 le società della Business Unit Brasile risultano coinvolte in contenziosi di natura fiscale o regolatoria il cui esito è valutato di possibile soccombenza per un ammontare complessivo di circa 16,2 miliardi di reais (16,2 miliardi di reais al 31 dicembre 2019). Sono di seguito evidenziate le principali tipologie di contenzioso, classificate in base all'imposta cui fanno riferimento.
In data 22 marzo 2011 TIM Celular S.A. (società incorporata in TIM S.A. a far data dal 31 ottobre 2018) ha ricevuto notifica di un accertamento fiscale emesso dall'Amministrazione Fiscale Federale del Brasile, per un importo complessivo pari, alla data di contestazione, a 1.265 milioni di reais, incluse le sanzioni e gli interessi, in esito all'ultimazione di una verifica fiscale relativa agli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009 per le società TIM Nordeste Telecomunicações S.A. e TIM Nordeste S.A. (precedentemente denominata Maxitel), società che sono state progressivamente incorporate in TIM Celular con l'obiettivo di razionalizzare la struttura societaria in Brasile.
L'avviso di accertamento include varie rettifiche; le contestazioni principali sono così sintetizzabili:
Le rettifiche incluse nell'avviso di accertamento sono state contestate da TIM Celular, in sede amministrativa, con la presentazione di una prima difesa in data 20 aprile 2011. Il 20 aprile 2012, TIM Celular ha ricevuto la notifica della decisione di primo grado amministrativo che ha confermato i rilievi dell'avviso di accertamento; contro tale decisione, TIM Celular ha presentato tempestivo appello, sempre in sede amministrativa, in data 21 maggio 2012.
La società, come confermato da appositi pareri legali, non ritiene probabile che ci si possa attendere esborsi significativi.
Sempre in relazione al livello federale dell'imposizione, si segnalano i seguenti, ulteriori filoni vertenziali:
Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 4,3 miliardi di reais (4,3 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).
Nell'ambito del prelievo statale, si segnalano molteplici contestazioni in materia di ICMS, ed in particolare:
Nel mese di febbraio 2018, lo Stato di San Paolo ha notificato nei confronti di TIM Celular due avvisi di accertamento in materia di ICMS, per un importo complessivo pari a 679 milioni di reais (alla data di contestazione, incluse le sanzioni e gli interessi). Il primo accertamento (344 milioni di reais) reca una contestazione sui crediti per ICMS in relazione alla procedura di sostituzione d'imposta, prevista nei casi di acquisto e distribuzione di apparati tra Stati diversi. Il secondo avviso di accertamento (335 milioni di reais) contesta i crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti pre-paid, quale anticipazione delle successive ricariche.
Nel mese di giugno 2018, lo Stato di San Paolo ha emesso un ulteriore avviso di accertamento nei confronti di TIM Celular, sempre in materia di ICMS, per un importo complessivo di 369 milioni di reais (alla data della contestazione, comprese sanzioni e interessi). Anche questa contestazione è relativa – oltre che all'irrogazione di sanzioni per violazioni nel comparto dell'ICMS - a crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti prepagati come anticipazione delle successive ricariche. La società ha deciso – per una parte minoritaria della contestazione complessiva – di dare corso al pagamento di quanto richiesto, in
alternativa all'instaurazione del contenzioso, beneficiando di un abbattimento delle sanzioni. La controversia procede quindi per l'importo residuo, pari a 296 milioni di reais.
Da ultimo, a fine marzo 2020, lo Stato di San Paolo ha emesso un ulteriore avviso di accertamento nei confronti della Società (i.e. TIM S.A. quale incorporante di TIM Celular) per un importo complessivo (alla data di contestazione, incluse le sanzioni e gli interessi) di 362 milioni di reais. L'accertamento si basa su due presunte infrazioni: (i) la contestazione dei crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla Società ai clienti prepagati come anticipazione della successiva ricarica, per il periodo aprile - ottobre 2015; e (ii) la discrepanza tra le informazioni trasmesse con le comunicazioni periodiche e i dati sulle imposte versate (discrepanza dovuta a divergenze nelle modalità di rendicontazione).
Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 8,2 miliardi di reais (8,2 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).
Tra i contenziosi con un grado di rischio classificato come "possibile", vi sono alcune controversie relative alle imposte comunali (Municipal Taxes) il cui importo complessivo ammonta a circa 0,7 miliardi di reais (circa 0,7 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).
Le principali contestazioni in materia di contribuzioni all'ente regolatorio (Anatel), e in particolare in termini di FUST e FUNTTEL, riguardano l'assoggettamento a tali prelievi dei ricavi da interconnessione.
Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 3 miliardi di reais (3 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).
***
Con riferimento ai crediti fiscali iscritti a seguito dell'esito favorevole di contenziosi fiscali relativi all'inclusione dell'ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS si rimanda a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2019. Peraltro, anche nel corso del primo semestre 2020, TIM S.A. ha proceduto con l'utilizzo dei crediti d'imposta iscritti, in conformità alle procedure di certificazione formale previste dalle autorità fiscali brasiliane.
Nell'agosto 2017 la Presidenza del Consiglio ha avviato nei confronti di TIM (ed anche di Vivendi) un procedimento volto a verificare l'esistenza, in capo a TIM dell'obbligo di notificare, ai sensi della disciplina cd. Golden Power, l'acquisto da parte di Vivendi del controllo societario di TIM e degli attivi strategici da questa detenuti. Nel settembre 2017, il procedimento in questione si è concluso con l'affermazione dell'esistenza di tale obbligo in capo a TIM con decorrenza dal 4 maggio 2017 (data dell'Assemblea degli Azionisti che ha rinnovato gli organi sociali di TIM).
Per l'effetto di tale decisione della Presidenza del Consiglio, è stato avviato un nuovo procedimento amministrativo per la irrogazione in capo a TIM di una sanzione pecuniaria prevista dalla disciplina Golden Power per inottemperanza al citato obbligo di notifica. Tale procedimento si è concluso in data 8 maggio 2018 con l'irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a 74,3 milioni di euro.
La Società, essendo convinta di disporre di argomentazioni giuridiche volte a dimostrare che alcun obbligo di notifica del controllo di Vivendi su di essa gravava, ha presentato distinti ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica per richiedere l'annullamento del provvedimento del settembre 2017 e avanti il TAR Lazio contro il citato provvedimento dell'8 maggio 2018 che ha irrogato la sanzione pecuniaria, con richiesta di sospensione in via cautelare dell'efficacia dello stesso. Quanto al ricorso al TAR Lazio contro il citato provvedimento dell'8 maggio 2018 che ha irrogato la sanzione pecuniaria, il Tribunale, dopo aver accolto nel luglio 2018 l'istanza cautelare della Società e sospeso per l'effetto il pagamento della sanzione, successivamente, con sentenza non definitiva del maggio 2019 ha: respinto l'eccezione di inammissibilità del ricorso sulla sanzione di 74,3 milioni di euro; sospeso il giudizio per pregiudizialità rispetto al ricorso straordinario avente ad oggetto l'obbligo di notifica ai sensi della disciplina della Golden Power; sospeso ulteriormente l'esecuzione del provvedimento impugnato.
Si segnala, altresì, il rilascio a maggio 2018 di una fideiussione a favore della Presidenza del Consiglio di 74,3 milioni di euro, richiesta per la presentazione da parte di TIM dinanzi al TAR Lazio dell'istanza di sospensione cautelare della riscossione della sanzione irrogata per l'asserita violazione dell'art. 2 del D.L. 15/3/2012, n. 21 (Golden Power).
Inoltre, TIM impugnava avanti il TAR Lazio e poi appellava avanti il Consiglio di Stato il provvedimento con il quale Consob, il 13 settembre 2017, affermava l'esistenza del controllo di Vivendi su TIM.
Per altro verso, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali previsti dalla disciplina della Golden Power attraverso due specifici provvedimenti dell'ottobre e del novembre 2017 tramite i quali ha imposto specifiche prescrizioni e condizioni a TIM S.p.A. e alle società del gruppo Telecom Italia Sparkle e Telsy Elettronica e Telecomunicazioni (ora Telsy S.p.A.).
Le prescrizioni, secondo l'Autorità Amministrativa, sono sostanzialmente connesse alla circostanza che tali società svolgono, in parte, attività rilevanti per la sicurezza nazionale e per ciò che riguarda TIM alla circostanza che questa è anche titolare delle infrastrutture e degli impianti utilizzati per la fornitura dell'accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale.
L'eventuale mancata esecuzione, da parte dei destinatari dei provvedimenti, delle condizioni e prescrizioni è sanzionata con le stesse modalità previste dalla mancata notifica di atti rilevanti ai fini dell'applicazione della disciplina della cd. Golden Power.
Le società soggette alle prescrizioni sono tenute a inviare relazioni periodiche ad un apposito Comitato di Monitoraggio costituito presso la Presidenza del Consiglio con la finalità di verificare l'ottemperanza alle suddette prescrizioni.
La prima relazione di ottemperanza che illustra tutte le proposte e le attività poste in essere per dar corso alle prescrizioni è già stata inviata dal Gruppo alla Presidenza del Consiglio nel dicembre 2017. A tale relazione sono poi seguite relazioni semestrali, come previsto dalla disciplina vigente.
Non di meno anche in tale caso TIM ha già presentato due ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica per richiedere l'annullamento (i) dell'irrogazione delle misure ex art. 1 D.L. 21/2012 e (i) dell'irrogazione delle misure ex art. 1 D.L. 21/2012.
Come detto, il presupposto dell'esercizio dei poteri speciali era (erroneamente, secondo la Società) racchiuso nel controllo di fatto risultante dall'esito della assemblea del 4 maggio 2017 e nella direzione e coordinamento di Vivendi su TIM. Entrambe queste circostanze sono venute meno, in quanto: nell'assemblea del 4 maggio 2018 ha prevalso la lista presentata dai soci Elliott lnternational LP, Elliott Associates LP e The Liverpool Limited Partnership; il Consiglio di Amministrazione rinnovato è composto da 13 amministratori indipendenti su 15 e solo 5 provengono dalla lista di Vivendi; sono venuti meno la direzione e coordinamento di Vivendi, così come il controllo di fatto.
Conseguentemente, la Società ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la revoca dei due Decreti manifestando, comunque, in via subordinata, la propria disponibilità a concorrere a una rielaborazione delle prescrizioni in capo a TIM che tenesse conto della mutata realtà.
La Presidenza del Consiglio, con decreto del 6 luglio 2018, ha ritenuto di non disporre un ulteriore esercizio dei poteri speciali, ribadendo la validità dei due Decreti già emessi, e ne ha respinto l'istanza di revoca.
La motivazione di tale diniego risiede nell'asserita circostanza che i nuovi assetti di governance della Società sarebbero allo stato caratterizzati da una estrema variabilità; il che non consentirebbe, ferme le esigenze di tutela degli interessi pubblici relativi alla sicurezza ed al funzionamento delle reti, di superare i provvedimenti con i quali sono stati esercitati i poteri speciali.
Conseguentemente la Società ha presentato ricorso per motivi aggiunti, nell'ambito dei già pendenti ricorsi avverso i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 ottobre e del 2 novembre 2017, avverso la delibera del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 luglio 2018, con cui è stata respinta l'istanza di revoca presentata dalla Società, all'esito della mutata situazione della corporate governance. Con sentenza non definitiva pubblicata a maggio 2019, il TAR Lazio: (i) ha accolto la richiesta TIM di provvedimenti provvisori per la sospensione dell'ammenda condizionata all'offerta della garanzia; (ii) concesso la sospensione del procedimento al fine di attendere la sentenza definitiva nella causa (pregiudizievole) pendente dinanzi al Presidente della Repubblica in merito all'obbligo di notifica, ai sensi delle disposizioni Golden Power; (iii) respinto la richiesta di archiviare il caso.
Con atto di citazione di maggio 2020, Eutelia in Amministrazione Straordinaria e Clouditalia Telecomunicazioni S.p.A., acquirente di ramo TLC di Eutelia, hanno convenuto in giudizio TIM, dinanzi al Tribunale di Roma, avanzando pretese risarcitorie, per circa 40 milioni di euro, per i danni asseritamente subiti, nel periodo 2009- 2012, a seguito delle condotte di boicottaggio tecnico e margin squeeze, oggetto del procedimento AGCM A428. TIM si costituirà in giudizio contestando le pretese di controparte.
Nel mese di giugno 2017 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato il procedimento A514 nei confronti di TIM per accertare un possibile abuso di posizione dominante in violazione dell'art. 102 del "Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea". Il procedimento è stato avviato sulla base di alcune segnalazioni giunte, tra il mese di maggio e di giugno 2017, da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind Tre e riguarda un presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail relativi alla rete fissa a banda larga e ultralarga. In particolare, l'AGCM ha ipotizzato che TIM abbia tenuto condotte volte a: i) rallentare e ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel, al fine di ritardare o rendere meno remunerativo l'ingresso di un altro operatore sul mercato wholesale; ii)
accaparrarsi preventivamente la clientela sul mercato retail dei servizi a banda ultralarga, mediante politiche commerciali volte a restringere lo spazio di contendibilità della clientela residuo per gli operatori concorrenti.
A seguito dell'avvio del procedimento, nel mese di luglio 2017 è stata svolta un'ispezione da parte dei funzionari dell'Autorità presso alcune sedi di TIM. Il 2 novembre 2017 TIM ha depositato una memoria difensiva nella quale, a supporto della correttezza del proprio operato, sono state confutate tutte le ipotesi di illegittimità dei comportamenti asseritamente tenuti da TIM e formanti oggetto del procedimento.
In data 14 febbraio 2018, AGCM ha deliberato di estendere l'oggetto del procedimento per la verifica di ulteriori condotte, concernenti la strategia dei prezzi wholesale di TIM sul mercato dei servizi di accesso all'ingrosso a banda larga e ultralarga, e l'utilizzo di informazioni privilegiate riguardanti la clientela degli operatori alternativi.
In data 5 luglio 2018, TIM ha depositato una proposta di impegni che, ove accettata definitivamente dall'Autorità, comporterebbe la chiusura dell'istruttoria senza accertamento di alcun illecito e irrogazione di sanzione. Gli impegni sono stati ritenuti preliminarmente ammissibili dall'Autorità che li ha sottoposti a market test nei mesi di agosto e settembre.
Il 30 ottobre 2018 TIM ha formulato le proprie repliche rispetto alle osservazioni dei terzi ed ha integrato la proposta di impegni con modifiche accessorie. Con provvedimento notificato in data 4 dicembre 2018, l'AGCM ha definitivamente respinto la proposta di impegni, ritenendoli non idonei alla luce delle contestazioni sollevate.
In data 4 marzo 2019, TIM ha chiesto ad AGCM la proroga del termine di chiusura del procedimento (inizialmente fissato al 31 maggio 2019).
Il 10 aprile 2019 AGCM ha deliberato una proroga del termine di conclusione del procedimento al 30 settembre 2019. Il 17 maggio 2019 AGCM ha comunicato a TIM le risultanze istruttorie (CRI). Nella CRI, AGCM conferma sostanzialmente l'impianto accusatorio ipotizzato nei provvedimenti di avvio ed estensione del procedimento.
Il 12 giugno 2019 AGCM ha esteso i termini per il deposito della memoria finale di TIM al 20 settembre 2019 e per l'audizione finale al 25 settembre 2019.
Il 18 settembre 2019 AGCM ha deliberato una nuova proroga del termine di conclusione del procedimento fissandolo al 28 febbraio 2020.
Il 6 marzo 2020 è stato notificato a TIM il provvedimento di chiusura dell'istruttoria: AGCM ha deliberato la sussistenza di un abuso di posizione dominante di TIM, accertando che TIM ha posto in essere una strategia anticoncorrenziale preordinata a ostacolare lo sviluppo in senso concorrenziale degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultra-larga.
La sanzione irrogata a TIM per l'illecito anticoncorrenziale è pari a 116.099.937,60 di euro. TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio il suddetto provvedimento sanzionatorio contestando tanto il merito delle accuse, quanto l'ammontare della sanzione irrogata.
Il 25 giugno 2020 TIM ha inviato ad AGCM la c.d. relazione di ottemperanza come prescritto nel dispositivo del provvedimento finale.
Con la delibera 121/17/CONS AGCom ha introdotto disposizioni sulla cadenza della fatturazione per la telefonia, prescrivendo per la telefonia fissa che essa dovesse essere su base mensile o suoi multipli e per la telefonia mobile su base almeno quadrisettimanale. TIM ha impugnato dinanzi al TAR la delibera n. 121/17/CONS. A febbraio 2018 è stato pubblicato il dispositivo di sentenza che respinge il ricorso. Tale sentenza è stata impugnata da TIM innanzi al Consiglio di Stato in data 18 giugno 2018, l'udienza per la discussione del merito si è tenuta il 9 luglio 2020 e la causa è stata trattenuta in decisione.
AGCom, con la delibera 499/17/CONS, accertata la violazione della delibera 121/17/CONS ha applicato a TIM una sanzione di 1.160.000 euro, diffidandola a provvedere – in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o di multipli del mese - a stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile. TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio anche questa seconda delibera con richiesta di sospensione cautelare che, in data 22 febbraio 2018, è stata accolta dal TAR limitatamente alla parte relativa agli ordini di rimborso.
Successivamente la Legge 4 dicembre 2017 n. 172 ha stabilito che i contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica prevedano obbligatoriamente la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione dei servizi su base mensile o di multipli del mese. TIM si è adeguata a tale dispositivo nei tempi previsti dalla legge, e cioè entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore (5 aprile 2018).
A marzo 2018 con la delibera n. 112/18/CONS AGCom ha (i) diffidato TIM a posticipare, limitatamente ai servizi di telefonia fissa, la data di decorrenza delle fatture emesse dopo il ripristino della fatturazione con cadenza mensile di un numero di giorni pari a quelli presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadrisettimanale; e (ii) revocato la precedente delibera 499/17/CONS nella parte in cui TIM veniva diffidata a stornare gli importi presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadrisettimanale. Anche tale delibera è stata impugnata con atto di motivi aggiunti innestato nell'ambito del ricorso contro la delibera 499/17/CONS con richiesta di misure cautelari monocratiche, accolte in via provvisoria fino alla camera di consiglio dell'11 aprile 2018 con decreto presidenziale pubblicato il 26 marzo 2017.
AGCom, con il decreto presidenziale n. 9/18/PRES, ha modificato la delibera n. 112/18/CONS nelle parti in cui prevedeva che il differimento della fatturazione dovesse avvenire in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o suoi multipli disponendo, altresì, che le tempistiche entro cui adempiere alla diffida sarebbero state individuate a seguito di audizioni con gli operatori e le principali associazioni dei consumatori. TIM e gli altri operatori interessati dal decreto presidenziale hanno rinunciato all'istanza cautelare verso la delibera 112/18/CONS. A maggio 2018 TIM ha quindi impugnato il decreto presidenziale AGCom n. 9/18/PRES e la relativa delibera n. 187/18/CONS di ratifica.
A luglio 2018 AGCom con la delibera 269/18/CONS ha fissato al 31 dicembre 2018 il termine entro cui gli operatori debbono restituire alla clientela di rete fissa un numero di giorni di servizio pari a quelli erosi per effetto della fatturazione a 28 giorni oppure proporre alla clientela interessata eventuali misure compensative alternative, previa comunicazione all'AGCom. TIM, in continuità con le azioni intraprese e le argomentazioni già spese, ha impugnato anche tale delibera.
A settembre 2018 TIM ha impugnato la delibera 297/18/CONS con cui AGCom le ha comminato la sanzione di euro 696.000 per aver continuato ad applicare – in violazione della delibera AGCom 121/17/CONS – una fatturazione e rinnovo quadrisettimanale delle offerte consumer a decorrere dal 16 febbraio 2018 (e fino al 31 marzo 2018).
Con dispositivo di sentenza pubblicato nel mese di novembre 2018 il TAR ha annullato la sanzione pecuniaria amministrativa di 1,16 milioni di euro comminata con la delibera 499/17/CONS ed ha confermato l'obbligo di restitutio in integrum alla clientela di rete fissa entro il 31 dicembre 2018. TIM ha presentato appello cautelare dinnanzi al Consiglio di Stato per la sospensione della esecutività di tale decisione e, con ordinanza del 20 dicembre 2018, il Consiglio di Stato, accogliendo l'appello di TIM, ha sospeso l'efficacia del suddetto dispositivo, limitatamente all'ordine di storno, fino al 31 marzo 2019.
A novembre 2018 AGCom ha pubblicato la delibera 521/18/CONS, con cui ha comminato a TIM una sanzione di 1.044.000 euro. La sanzione è stata imposta per violazione delle regole di trasparenza e dei diritti di recesso nella modifica delle condizioni contrattuali delle offerte mobili applicate ai clienti dal 8 aprile 2018 a seguito del ripristino della fatturazione mensile. TIM a gennaio 2019 ha impugnato dinnanzi al TAR anche tale delibera. A seguito di una nuova istanza formulata da TIM il Consiglio di Stato, con ordinanza pubblicata il 20 marzo 2019, ha prolungato l'effetto della misura cautelare di sospensione degli effetti del dispositivo della sentenza fino al 21 maggio 2019, in attesa della pubblicazione delle motivazioni della sentenza.
Nella camera di consiglio del 21 maggio 2019, preso atto della intervenuta pubblicazione delle motivazioni della sentenza avvenuta il 10 maggio 2019, è stato disposto il differimento della trattazione della domanda cautelare alla camera di consiglio del 4 luglio 2019, per consentire a TIM la finalizzazione dei motivi aggiunti con una nuova istanza cautelare. A seguito di tale udienza, con ordinanza pubblicata il 5 luglio 2019, il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di TIM di sospensione dell'esecutività della sentenza del TAR, che quindi è operativa dal 21 maggio 2019. Si attende ad oggi ancora la fissazione dell'udienza per la trattazione del merito del ricorso introduttivo e dei motivi aggiunti nel frattempo presentati da TIM. Il 12 luglio 2019 sono stati pubblicati i dispositivi di sentenza con cui il Consiglio di Stato ha respinto gli analoghi appelli proposti da Vodafone, Wind Tre e Fastweb e nel corso del mese di febbraio 2020 sono state pubblicate le relative sentenze contenenti le motivazioni.
A settembre 2019 TIM ha impugnato dinnanzi al TAR anche la delibera 221/19/CONS con cui la sanzione di cui alla Delibera 499/17/CONS, annullata dal TAR del Lazio, è stata rideterminata in 580.000,00 euro, applicando il massimo edittale previsto dall'art. 98, comma 16 del CCE vigente all'epoca dei fatti.
Ad agosto 2019 è stato avviato da parte di AGCom un nuovo procedimento sanzionatorio (CONT 12/19/DTC) per inottemperanza all'ordine di restituzione dei giorni erosi dalla fatturazione a 28 giorni per i clienti di rete fissa e convergente, secondo le modalità stabilite nelle delibere nn. 112/18/CONS e 269/18/CONS. Con la delibera n. 75/20/CONS l'Autorità a conclusione di tale procedimento ha accertato l'inottemperanza di TIM alle delibere sopra indicate comminandole una sanzione di 3 milioni di euro. Il provvedimento è stato impugnato da TIM dinnanzi al TAR a luglio 2020.
Da giugno 2019, TIM comunque aveva deciso di offrire ai propri clienti di rete fissa, attivi da prima del 31 marzo 2018 e che sono stati oggetto di fatturazione a 28 giorni, la possibilità di aderire ad una soluzione compensativa, alternativa alla restituzione dei giorni erosi di cui alla delibera AGCom n. 269/18/CONS. Successivamente, da settembre 2019, TIM ha deciso di accogliere anche le richieste di rimborso dei giorni erosi. In entrambi i casi TIM ha provveduto ad informare la clientela con diversi messaggi in fattura, sul web e sulle principali testate giornalistiche. Le iniziative appena descritte sono state comunicate ad AGCom nell'ambito del sopra richiamato procedimento sanzionatorio.
In data 19 febbraio 2018 l'AGCM ha avviato il procedimento istruttorio I820 nei confronti delle società TIM, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell'Associazione di categoria Asstel per verificare l'ipotesi della sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori di telefonia fissa e mobile al fine di coordinare le rispettive strategie commerciali, violando in tal modo l'art. 101 TFUE.
Il presunto coordinamento, secondo il provvedimento di apertura del procedimento da parte di AGCM, si sarebbe concretizzato nelle modalità di attuazione dell'obbligo introdotto dall'articolo 19 quinquiesdecies del D.L. n. 148/2017 (convertito dalla L. n. 172/2017) che impone agli operatori di servizi di comunicazione elettronica una cadenza mensile (o di multipli del mese) per la fatturazione e il rinnovo delle offerte dei servizi fissi e mobili.
In data 21 marzo 2018, AGCM ha emanato una misura cautelare provvisoria nei confronti di tutti gli operatori coinvolti nel procedimento con cui ha ordinato di sospendere, nelle more del procedimento, l'attuazione dell'intesa concernente la determinazione del repricing comunicato agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla Legge 172/17 e di rideterminare autonomamente la propria strategia commerciale. Con provvedimento n. 27112 dell'11 aprile 2018 AGCM ha confermato la misura cautelare.
Il 12 giugno 2018 TIM ha presentato ricorso al TAR per l'annullamento di tale provvedimento.
L'Autorità nell'adunanza del 27 giugno 2018 ha preso atto della relazione presentata da TIM in merito all'ottemperanza alla misura cautelare.
Il 17 luglio 2019 AGCM ha deliberato la proroga del termine di conclusione del procedimento al 31 gennaio 2020.
Nelle risultanze istruttorie (CRI) comunicate da AGCM a TIM, gli Uffici confermano la sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza unica, complessa e continuata tra Telecom, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, con l'agevolazione dell'Associazione di categoria Asstel.
Il 10 ottobre TIM ha depositato la sua memoria finale ed il successivo 15 ottobre si è tenuta l'audizione finale presso AGCM.
Il 31 gennaio 2020 a TIM è stato notificato il provvedimento di chiusura dell'istruttoria, con il quale AGCM ha deliberato la sussistenza dell'intesa tra Telecom, Vodafone, Fastweb e WindTre, escludendo invece dai partecipanti all'intesa l'associazione Asstel. La sanzione irrogata a TIM per la partecipazione all'intesa anticoncorrenziale è pari a 114.398.325 euro. TIM ha impugnato il provvedimento sanzionatorio senza istanza di sospensione cautelare in quanto il termine per il pagamento della sanzione è stato prorogato dall'Autorità al 1° ottobre 2020.
Con atto di citazione dinnanzi al Tribunale di Milano, notificato nel mese di aprile 2019, Wind Tre S.p.A. ha convenuto in giudizio TIM avanzando pretese risarcitorie quantificate in complessivi 255 milioni di euro, per asserite condotte anticoncorrenziali e abusive attuate negli anni 2014-2018. In particolare, secondo Wind Tre, TIM avrebbe utilizzato illecitamente attraverso la propria divisione commerciale informazioni ottenute nella fornitura delle prestazioni di provisioning e assurance di servizi wholesale convincendo i clienti a tornare in TIM o ad attivare la nuova utenza con TIM; effettuato attività di promozione commerciale in favore di TIM attraverso il proprio personale tecnico in concomitanza degli interventi di riparazione di guasti o di attivazione di utenze Wind Tre; attuato altri comportamenti sleali volti ad ottenere il passaggio a TIM di clienti Wind Tre. A sostegno delle proprie argomentazioni Wind Tre adduce anche alcuni elementi emersi durante l'istruttoria del procedimento AGCM A514. TIM si è costituita in giudizio contestando integralmente le pretese di controparte e formulando domanda riconvenzionale, fondata su fatti analoghi a quelli dedotti dall'attrice riservandosi di quantificare i danni subiti. Nelle prime memorie istruttorie, Wind Tre ha esteso le proprie domande fino a giugno 2019 e ha riquantificato i danni richiesti in ca. 346 milioni di euro; TIM ha precisato la propria domanda riconvenzionale chiedendo un importo di ca. 20 milioni di euro a titolo di danno all'immagine commerciale, oltre al danno da perdita di clienti da quantificare in corso di causa anche in via equitativa.
Avviato il 26 febbraio 2019 su segnalazione di Iliad, il procedimento ha ad oggetto la presunta scorrettezza delle azioni mobili di winback. Gli aspetti contestati riguardano l'ingannevolezza della comunicazione effettuata verso il target di riferimento e l'aggressività della condotta, in quanto ad avviso dell'Autorità AGCM nelle offerte proposte ai clienti sarebbero presenti servizi pre-attivati. TIM ritiene che la proposizione commerciale delle proprie offerte mobili sia corretta, ma per garantire una sempre migliore trasparenza nei confronti della propria clientela, nel corso del procedimento TIM ha presentato degli impegni principalmente volti a migliorare l'informativa relativamente alle componenti dell'offerta oggetto di contestazione. Nonostante il rigetto degli impegni, a dimostrazione della buona fede e correttezza della propria condotta, TIM ha avviato l'implementazione dei rimedi proposti. Procedimenti sono stati avviati anche nei confronti di altri maggiori operatori. Il procedimento si è concluso in data 20 dicembre 2019 con l'accertamento della scorrettezza delle condotte contestate sanzionando TIM a 4,8 milioni di euro (Vodafone sanzionata per 6 milioni di euro e Wind Tre a 4,3 milioni di euro). TIM ha impugnato il provvedimento al TAR chiedendone l'annullamento ed in subordine la riduzione della sanzione.
Avviato il 4 dicembre 2019 su segnalazione di alcuni consumatori, il procedimento ha ad oggetto il servizio "TIM in Nave" con la contestazione di profili di ingannevolezza sull'informativa al cliente e profili di aggressività. "TIM in Nave" non è un servizio accessorio, ma, in piena compliance con la regolamentazione di settore, una tipologia di tariffazione di roaming che si attiva quando il cliente è sotto la rete di copertura marittima. Sono stati presentati impegni consistenti nel migliorare gli aspetti informativi rendendo quindi il consumatore pienamente consapevole del funzionamento del "TIM in Nave". Il procedimento si è chiuso il 28 luglio 2020 con l'irrogazione di una sanzione pari a 1,8 milioni di euro. Analoghi procedimenti sono in corso anche nei confronti di altri maggiori operatori.
Avviato il 23 dicembre 2019 su attività d'ufficio dell'Autorità, il procedimento ha ad oggetto la presunta inottemperanza al provvedimento del PV4 relativo alla IBAN Discrimination dell'aprile 2019. In particolare AGCM contestava che il processo di domiciliazione sul canale web non fosse ancora automatizzato e quindi il cliente non fosse autonomo per gestire tale attività. TIM ha eliminato ogni forma di discriminazione fra le domiciliazioni su banche italiane e banche dell'area SEPA con la completa automazione del processo di domiciliazione da web. Il procedimento si è chiuso il 3 luglio 2020 con l'irrogazione di una sanzione pari a 500.000 euro. Analoghi procedimenti si sono conclusi anche nei confronti degli altri maggiori operatori.
Nel mese di marzo 2020 Open Fiber (OF) ha convenuto in giudizio TIM dinanzi al Tribunale di Milano, avanzando una pretesa risarcitoria pari a 1,5 miliardi di euro per danni causati da un presunto abuso di posizione dominante escludente nei confronti di OF. Le presunte condotte contestate consistono in: (i) investimenti pre-emptive in reti FTTC nelle aree bianche; (ii) avvio di azioni legali pretestuose per ostacolare le gare Infratel; (iii) repricing strumentale di alcuni servizi all'ingrosso; (iv) offerte commerciali di lock-in sul mercato retail; (v) comunicazione di informazioni false all'AGCom, in sede di approvazione di una offerta wholesale, e diffusione di voci circa un interesse di TIM ad acquisire OF; (vi) discriminazione nelle condizioni di accesso alle infrastrutture passive di TIM.
TIM si costituirà in giudizio contestando le argomentazioni di OF.
TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio il provvedimento sanzionatorio A514, richiamato ampiamente da controparte nella citazione.
Con atto di citazione notificato nel corso del primo trimestre 2020, Iliad Italia S.p.A. ha convenuto TIM dinanzi al Tribunale di Milano per presunte condotte anticoncorrenziali, adottate anche tramite il marchio Kena Mobile, asseritamente volte ad ostacolarne l'ingresso ed il consolidamento nel mercato della telefonia mobile in Italia, avanzando pretese risarcitorie per almeno 71,4 milioni di euro.
TIM si costituirà in giudizio per contestare integralmente le richieste di Iliad Italia.
Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2019:
Le garanzie personali prestate, al netto di controgaranzie ricevute, sono pari a 53 milioni di euro.
Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, pari a 5.547 milioni di euro, si riferiscono a fideiussioni prestate da banche e altre istituzioni finanziarie sia a fronte di finanziamenti (139 milioni di euro), sia a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali (5.408 milioni di euro).
In particolare, si evidenzia quanto segue:
Si ricorda inoltre, la già citata fideiussione rilasciata da TIM a maggio 2018 a favore della Presidenza del Consiglio di 74,3 milioni di euro, richiesta per la presentazione da parte di TIM dinanzi al TAR Lazio dell'istanza di sospensione cautelare della riscossione della sanzione irrogata per l'asserita violazione dell'art. 2 del D.L. 15/3/2012 n. 21 (Golden Power).
| (milioni di euro) | Importo (1) |
|---|---|
| Intesa Sanpaolo | 115 |
(1) Gli importi in tabella sono relativi a finanziamenti erogati da BEI a fronte dei Progetti TI Rete Mobile a Banda Larga.
Si precisa che la garanzia pari a 115 milioni di euro di Intesa Sanpaolo relativa al finanziamento erogato da BEI a fronte del Progetto TI Rete Mobile a Banda Larga/C, rimborsato a scadenza per 100 milioni di euro, resta valida per 6 mesi successivi al rimborso così come previsto nel contratto per tutela dal rischio di revocatoria (29 novembre 2020).
Sono inoltre presenti fideiussioni connesse ai servizi di telecomunicazioni in Brasile per 85 milioni di euro.
Con riferimento ai contratti di finanziamento agevolati concessi dalla Banca di Sviluppo Brasiliana BNDES (Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social) a Tim Celular, ora fusa in TIM S.A. e per i quali erano stati rilasciati specifici covenant, si segnala che tali finanziamenti sono stati integralmente rimborsati nel corso del primo semestre 2020.
Diminuiscono, rispetto al primo semestre 2019, di 1.235 milioni di euro e sono così composti:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Vendite prodotti | 546 | 724 |
| Prestazioni e servizi | 7.224 | 8.243 |
| Altri (lavori su commesse) | (11) | 27 |
| Totale | 7.759 | 8.994 |
I ricavi per servizi di telecomunicazioni sono esposti al lordo delle quote spettanti agli operatori terzi, pari a 561 milioni di euro (603 milioni di euro nel primo semestre 2019), ricomprese nei "Costi per prestazioni di servizi".
Per quanto concerne l'analisi dei ricavi per settore/area geografica, si rimanda alla Nota "Informativa per settore operativo".
Sono così composti:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Dividendi da Altre partecipazioni | − | − |
| Plusvalenze nette su cessione di partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
448 | 2 |
| Totale | 448 | 2 |
Le "plusvalenze nette su cessione di partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto" comprendono:
Per ulteriori dettagli si veda la Nota "Partecipazioni".
Il saldo dei proventi (oneri) finanziari è negativo per 603 milioni di euro (nel primo semestre 2019 era negativo per 754 milioni di euro) ed è così composto:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 501 | 580 |
| Oneri finanziari | (1.104) | (1.334) |
| Proventi/(Oneri) finanziari netti | (603) | (754) |
In particolare, il dettaglio delle voci è il seguente:
| 1° Semestre | 1° Semestre | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2019 |
| Interessi passivi ed altri oneri finanziari: | ||
| Interessi passivi ed altri oneri su prestiti obbligazionari | (447) | (493) |
| Interessi passivi a banche | (36) | (35) |
| Interessi passivi ad altri | (8) | (21) |
| Oneri finanziari su passività per leasing | (150) | (185) |
| (641) | (734) | |
| Commissioni | (41) | (35) |
| Altri oneri finanziari | (44) | (95) |
| (85) | (130) | |
| Interessi attivi ed altri proventi finanziari: | ||
| Interessi attivi | 37 | 34 |
| Proventi da crediti finanziari iscritti fra le Attività non correnti | − | − |
| Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività non correnti |
− | − |
| Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività correnti | 6 | 12 |
| Proventi finanziari diversi | 10 | 11 |
| 53 | 57 | |
| Totale interessi/Oneri finanziari netti (a) |
(673) | (807) |
| Altre componenti gestione finanziaria: | ||
| Risultato netto sui cambi | (80) | 6 |
| Risultato netto da strumenti finanziari derivati | 60 | 63 |
| Adeguamenti netti al fair value di derivati di copertura in fair value hedge e relativi sottostanti |
2 | 6 |
| Adeguamenti netti al fair value di derivati non di copertura | 88 | (22) |
| Totale altre componenti gestione finanziaria (b) |
70 | 53 |
| Totale netto proventi (oneri) finanziari (a+b) |
(603) | (754) |
Per maggior chiarezza espositiva, nella tabella seguente vengono riassunti gli effetti netti a saldi aperti relativi agli strumenti finanziari derivati:
| 1° Semestre | 1° Semestre | ||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2019 | |
| Utili su cambi | 49 | 72 | |
| Perdite su cambi | (129) | (66) | |
| Risultato netto sui cambi | (80) | 6 | |
| Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge | 20 | 21 | |
| Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge | − | − | |
| Risultato netto da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge |
(a) | 20 | 21 |
| Effetto positivo del rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso) |
201 | 259 | |
| Effetto negativo del rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso) |
(159) | (216) | |
| Effetto netto del rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente tasso) |
(b) | 42 | 43 |
| Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura | 3 | 2 | |
| Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura | (5) | (3) | |
| Risultato netto da strumenti finanziari derivati non di copertura | (c) | (2) | (1) |
| Risultato netto da strumenti finanziari derivati | (a+b+c) | 60 | 63 |
| Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge |
41 | 130 | |
| Adeguamenti negativi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge |
(40) | (124) | |
| Adeguamenti netti al fair value | (d) | 1 | 6 |
| Adeguamenti positivi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge |
2 | − | |
| Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge |
(1) | − | |
| Adeguamenti netti al fair value | (e) | 1 | − |
| Adeguamenti netti al fair value di derivati di copertura in fair value hedge e relativi sottostanti |
(d+e) | 2 | 6 |
| Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati non di copertura |
(f) | 132 | 39 |
| Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati non di copertura |
(g) | (44) | (61) |
| Adeguamenti netti al fair value di derivati non di copertura | (f+g) | 88 | (22) |
Il risultato del periodo diminuisce, rispetto al primo semestre 2019, di 17 milioni di euro ed è così analizzabile:
| 1° Semestre | 1° Semestre | |
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2020 | 2019 |
| Utile (perdita) del periodo | 723 | 740 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della controllante: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 678 | 551 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 678 | 551 |
| Partecipazioni di minoranza: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 45 | 189 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza | 45 | 189 |
| 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
||
|---|---|---|---|
| Risultato per azione base | |||
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 678 | 551 | |
| Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio (euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza) |
(66) | (66) | |
| (milioni di euro) | 612 | 485 | |
| Numero medio azioni ordinarie e risparmio | (milioni) | 21.068 | 21.067 |
| Risultato per azione base – Azione ordinaria | (euro) | 0,03 | 0,02 |
| Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio | 0,01 | 0,01 | |
| Risultato per azione base – Azione di risparmio | (euro) | 0,04 | 0,03 |
| Risultato per azione base da attività in funzionamento | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante |
678 | 551 | |
| Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio |
(66) | (66) | |
| (milioni di euro) | 612 | 485 | |
| Numero medio azioni ordinarie e di risparmio | (milioni) | 21.068 | 21.067 |
| Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione ordinaria |
(euro) | 0,03 | 0,02 |
| Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio | 0,01 | 0,01 | |
| Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione di risparmio |
(euro) | 0,04 | 0,03 |
| Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
|||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(milioni di euro) | − | − |
| Numero medio azioni ordinarie e di risparmio | (milioni) | 21.068 | 21.067 |
| Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute – Azione ordinaria |
(euro) | − | − |
| Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute – Azione di risparmio |
(euro) | − | − |
| 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
||
| Numero medio di azioni ordinarie | 15.040.614.348 | 15.039.368.195 | |
| Numero medio di azioni di risparmio | 6.027.791.699 | 6.027.791.699 | |
| Totale | 21.068.406.047 | 21.067.159.894 | |
| 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
||
|---|---|---|---|
| Risultato per azione diluito | |||
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 678 | 551 | |
| Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili (*) |
21 | 20 | |
| Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio (euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza) |
(66) | (66) | |
| (milioni di euro) | 633 | 505 | |
| Numero medio azioni ordinarie e risparmio | (milioni) | 22.153 | 22.167 |
| Risultato per azione diluito – Azione ordinaria | (euro) | 0,03 | 0,02 |
| Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio | 0,01 | 0,01 | |
| Risultato per azione diluito – Azione di risparmio | (euro) | 0,04 | 0,03 |
| Risultato per azione diluito da attività in funzionamento | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante |
678 | 551 | |
| Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili (*) |
21 | 20 | |
| Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio |
(66) | (66) | |
| (milioni di euro) | 633 | 505 | |
| Numero medio azioni ordinarie e di risparmio | (milioni) | 22.153 | 22.167 |
| Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione ordinaria |
(euro) | 0,03 | 0,02 |
| Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio | 0,01 | 0,01 | |
| Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione di risparmio |
(euro) | 0,04 | 0,03 |
| Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
|||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(milioni di euro) | − | − |
| Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili | − | − | |
| Numero medio azioni ordinarie e di risparmio | (milioni) | 22.153 | 22.167 |
| Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute – Azione ordinaria |
(euro) | − | − |
| Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute – Azione di risparmio |
(euro) | − | − |
| 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
||
| Numero medio di azioni ordinarie (*) | 16.125.592.039 | 16.139.213.020 | |
| Numero medio di azioni di risparmio | 6.027.791.699 | 6.027.791.699 | |
| Totale | 22.153.383.738 | 22.167.004.719 |
(*) Il numero medio di azioni ordinarie include anche le potenziali azioni ordinarie relative ai piani di partecipazione al capitale dei dipendenti per i quali risultano soddisfatte le condizioni di performance (di mercato e non), nonché il numero teorico di azioni emettibili a seguito della conversione del prestito obbligazionario convertibile unsecured equity-linked. Conseguentemente, anche l'"Utile (perdita) netto del periodo attribuibile ai Soci della Controllante" e l'"Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante" sono stati rettificati per escludere gli effetti, al netto delle imposte, correlati ai piani di cui sopra e al prestito obbligazionario convertibile (+21 milioni di euro nel primo semestre 2020; +20 milioni di euro nel primo semestre 2019).
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da TIM S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 giugno 2020 del Piano di Azionariato Diffuso 2020 e dei piani di incentivazione azionaria di lungo termine, in essere al 30 giugno 2020:
| n. Azioni massime emettibili |
Capitale (migliaia di euro) |
Sovrapprezzo (migliaia di euro) |
Prezzo di sottoscrizione per azione (euro) |
|
|---|---|---|---|---|
| Aumenti già deliberati (azioni ordinarie) | ||||
| Piano di Azionariato Diffuso 2020(*) | ||||
| - emissione a pagamento - emissione gratuita |
127.500.000 42.500.000 |
39.525 | 0,31(1) | |
| Long Term Incentive Plan 2020-2022 (emissione gratuita) |
180.000.000 | |||
| Stock Options | 350.000.000 | 39.525 | ||
| Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni ordinarie)(**) |
1.112.718.371 | 2.000.000 | n.d. | n.d. |
| Prestiti obbligazionari | 1.112.718.371 | 2.000.000 | ||
| Totale | 1.462.718.371 | 2.000.000 | 39.525 |
(*) Numeri massimi teorici
(**) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.
(1) Il prezzo di sottoscrizione delle azioni in sede di Offerta è stato determinato come media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni ordinarie TIM rilevati dal 17 maggio 2020 al 15 giugno 2020 (entrambi inclusi) sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., calcolata utilizzando come divisore soltanto i giorni cui si riferiscono le quotazioni prese a base del calcolo, scontata del 10%, con troncamento al secondo decimale (centesimo di euro).
Per ulteriori informazioni si rimanda alle Note "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" e "Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale".
I settori operativi del Gruppo TIM, organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica, sono i seguenti:
In considerazione del processo decisionale adottato dal Gruppo TIM, l'informativa per settore è esposta per i dati economico-patrimoniali operativi.
I risultati economici della gestione finanziaria, le imposte sul reddito del periodo, nonché gli utili (perdite) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute sono esposti a livello consolidato.
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
|
| Ricavi da terzi | 6.243 | 7.049 | 1.516 | 1.945 | − | − | − | − | 7.759 | 8.994 |
| Ricavi infragruppo | 16 | 20 | 1 | 1 | − | − | (17) | (21) | − | − |
| Ricavi di settore | 6.259 | 7.069 | 1.517 | 1.946 | − | − | (17) | (21) | 7.759 | 8.994 |
| Altri proventi operativi | 85 | 95 | 6 | 671 | − | − | (1) | − | 90 | 766 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 6.344 | 7.164 | 1.523 | 2.617 | − | − | (18) | (21) | 7.849 | 9.760 |
| Acquisti di materie e servizi | (2.315) | (2.454) | (538) | (759) | (2) | (2) | 15 | 17 | (2.840) | (3.198) |
| Costi del personale | (1.244) | (1.332) | (127) | (170) | (1) | (1) | − | 1 | (1.372) | (1.502) |
| di cui: accantonamento TFR | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Altri costi operativi | (318) | (593) | (182) | (276) | (2) | (2) | − | − | (502) | (871) |
| di cui: svalutazioni e oneri su crediti, accantonamenti a fondi |
(214) | (453) | (86) | (131) | − | − | 1 | − | (299) | (584) |
| Variazione delle rimanenze | 5 | (80) | − | 7 | − | − | 1 | (1) | 6 | (74) |
| Attività realizzate internamente | 212 | 224 | 42 | 48 | − | − | 3 | 4 | 257 | 276 |
| EBITDA | 2.684 | 2.929 | 718 | 1.467 | (5) | (5) | 1 | − | 3.398 | 4.391 |
| Ammortamenti | (1.839) | (1.887) | (510) | (610) | − | − | 1 | 1 | (2.348) | (2.496) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
(12) | (13) | 4 | 5 | − | − | − | − | (8) | (8) |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
− | − | − | − | − | − | − | − | − | |
| EBIT | 833 | 1.029 | 212 | 862 | (5) | (5) | 2 | 1 | 1.042 | 1.887 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
2 | (4) | − | − | − | − | − | 1 | 2 | (3) |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 448 | 2 | ||||||||
| Proventi finanziari | 501 | 580 | ||||||||
| Oneri finanziari | (1.104) | (1.334) | ||||||||
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | 889 | 1.132 | ||||||||
| Imposte sul reddito | (166) | (392) | ||||||||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 723 | 740 | ||||||||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − | ||||||||
| Utile (perdita) del periodo | 723 | 740 | ||||||||
| Attribuibile a: | ||||||||||
| Soci della Controllante | 678 | 551 | ||||||||
| Partecipazioni di minoranza | 45 | 189 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile Altre attività |
Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
|
| Ricavi da Vendite prodotti-terzi | 512 | 640 | 34 | 84 | − | − | − | 546 | 724 | |
| Ricavi da Vendite prodotti-infragruppo | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Totale ricavi da Vendite prodotti | 512 | 640 | 34 | 84 | − | − | − | 546 | 724 | |
| Ricavi da Prestazioni e servizi-terzi | 5.742 | 6.382 | 1.482 | 1.861 | − | − | − | 7.224 | 8.243 | |
| Ricavi da Prestazioni e servizi-infragruppo | 16 | 20 | 1 | 1 | − | − | (17) | (21) | − | − |
| Totale ricavi da Prestazioni e servizi | 5.758 | 6.402 | 1.483 | 1.862 | − | (17) | (21) | 7.224 | 8.243 | |
| Altri (lavori su commesse) - terzi | (11) | 27 | − | − | − | − | − | (11) | 27 | |
| Altri (lavori su commesse) - infragruppo | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Totale altri (lavori su commesse) | (11) | 27 | − | − | − | − | − | (11) | 27 | |
| Totale Ricavi da terzi | 6.243 | 7.049 | 1.516 | 1.945 | − | − | − | − | 7.759 | 8.994 |
| Totale Ricavi infragruppo | 16 | 20 | 1 | 1 | − | − | (17) | (21) | − | − |
| Totale ricavi di settore | 6.259 | 7.069 | 1.517 | 1.946 | − | − | (17) | (21) | 7.759 | 8.994 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
1° Sem. 2020 |
1° Sem. 2019 |
|
| Acquisti di attività immateriali | 374 | 303 | 100 | 73 | − | − | − | − | 474 | 376 |
| Acquisti di attività materiali | 580 | 785 | 191 | 294 | − | − | − | − | 771 | 1.079 |
| Acquisti di diritti d'uso su beni di terzi | 552 | 146 | 94 | 172 | − | − | − | 646 | 318 | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali e diritti d'uso su beni di terzi |
1.506 | 1.234 | 385 | 539 | − | − | − | − | 1.891 | 1.773 |
| di cui: investimenti industriali | 963 | 1.114 | 291 | 367 | − | − | 1.254 | 1.481 | ||
| di cui: incrementi di contratti di diritti d'uso su beni di terzi/leasing |
543 | 120 | 94 | 172 | − | − | 637 | 292 |
| (numero unità) | Domestic | Brasile | Altre attività | Totale consolidato | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
| Organici | 45.473 | 45.496 | 9.596 | 9.689 | 14 | 13 | 55.083 | 55.198 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | 30.6.2020 | 31.12.2019 | |
| Attività operative non correnti | 44.642 | 45.342 | 5.412 | 7.498 | 1 | 1 | (1) | (1) | 50.054 | 52.840 |
| Attività operative correnti | 4.119 | 3.964 | 795 | 1.166 | 19 | 6 | (45) | (19) | 4.888 | 5.117 |
| Totale Attività operative | 48.761 | 49.306 | 6.207 | 8.664 | 20 | 7 | (46) | (20) | 54.942 | 57.957 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
2.976 | 11 | − | − | − | − | − | − | 2.976 | 11 |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | 24 | 4.647 | ||||||||
| Attività non allocate | 8.615 | 7.489 | ||||||||
| Totale Attività | 66.557 | 70.104 | ||||||||
| Totale Passività operative | 10.198 | 10.645 | 944 | 1.739 | 30 | 38 | (46) | (96) | 11.126 | 12.326 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | 805 | ||||||||
| Passività non allocate | 34.037 | 34.347 | ||||||||
| Patrimonio netto | 21.394 | 22.626 | ||||||||
| Totale Patrimonio netto e passività | 66.557 | 70.104 |
| (milioni di euro) | Ricavi | Attività operative non correnti | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
Ripartizione in base alla localizzazione dei clienti |
Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
|||||
| 1° Sem. 2020 | 1° Sem. 2019 | 1° Sem. 2020 | 1° Sem. 2019 | 30.6. 2020 | 31.12. 2019 | ||
| Italia | (a) | 6.136 | 6.943 | 5.869 | 6.626 | 44.382 | 45.066 |
| Estero | (b) | 1.623 | 2.051 | 1.890 | 2.368 | 5.672 | 7.774 |
| Totale | (a+b) | 7.759 | 8.994 | 7.759 | 8.994 | 50.054 | 52.840 |
Nessuno dei clienti del Gruppo TIM supera il 10% dei ricavi consolidati.
Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.
Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010, consultabile nella versione in vigore sul sito www.gruppotim.it, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.
Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per il primo semestre del 2020 e del 2019 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione | Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa |
Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | |||||
| Ricavi | 7.759 | 24 | 1 | 25 | 0,3 | ||
| Acquisti di materie e servizi | 2.840 | 121 | 53 | 174 | 6,1 | ||
| Costi del personale | 1.372 | 38 | 9 | 47 | 3,4 | ||
| Oneri finanziari | 1.104 | 2 | 2 | 0,2 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione | Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa |
Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | |||||
| Ricavi | 8.994 | 1 | 1 | 0,0 | |||
| Acquisti di materie e servizi | 3.198 | 3 | 76 | 79 | 2,5 | ||
| Costi del personale | 1.502 | 38 | 11 | 49 | 3,3 | ||
| Proventi finanziari | 580 | ||||||
| Oneri finanziari | 1.334 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle singole voci della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata del Gruppo al 30 giugno 2020 e al 31 dicembre 2019 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) | Fondi Pensione | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (b/a) | ||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||
| Passività finanziarie non correnti per contratti di finanziamento e altri |
24.984 | 336 | 336 | 1,3 | ||
| Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione passiva |
4.203 | 1 | 1 | 0,0 | ||
| Passività finanziarie correnti per contratti di finanziamento e altri |
3.685 | 54 | 54 | 1,5 | ||
| Totale indebitamento finanziario netto |
25.954 | 390 | 1 | 391 | 1,5 | |
| Altre partite patrimoniali | ||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
4.639 | 104 | 10 | 114 | 2,5 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti |
3.363 | 3 | 1 | 4 | 0,1 | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
6.108 | 62 | 29 | 25 | 116 | 1,9 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) | Fondi pensione | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||
| Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione passiva |
4.576 | 1 | 1 | 0,0 | ||
| Totale indebitamento finanziario netto |
28.246 | 1 | 1 | 0,0 | ||
| Altre partite patrimoniali | ||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
4.857 | 2 | 6 | 8 | 0,2 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti |
3.214 | 1 | 1 | 0,0 | ||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
7.218 | 4 | 34 | 23 | 61 | 0,8 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con
responsabilità strategiche dell'impresa.
Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle voci rilevanti di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per il primo semestre del 2020 e del 2019 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) | Fondi Pensione | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||
| Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per competenza |
1.891 | 1 | 1 | 0,1 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) | Fondi Pensione | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||
| Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per competenza |
1.773 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre | |
|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | TIPOLOGIA CONTRATTI | |
| Ricavi | |||
| INWIT S.p.A. | 23 | Servizi di fonia e trasmissione dati, ICT di Desktop Management, Easy IP ADSL, progettazione e realizzazione small cell, cession in modalità IRU di Fibra ottica scura e infrastrutture locali, locazioni immobiliari, manutenzione siti e fornitura di energia elettrica. |
|
| Altre minori | 1 | 1 | |
| Totale ricavi | 24 | 1 | |
| Acquisti di materie e servizi | |||
| INWIT S.p.A. | 117 | Fornitura di servizi su siti SRB come la messa a disposizione dell'infrastruttura passiva ed i sistemi di alimentazione, servizi di monitoraggio e sicurezza (allarmistica) e servizi di gestione e manutenzione (MSA). |
|
| W.A.Y. S.r.l. | 3 | 2 | Fornitura, allestimenti e servizi di assistenza tecnica per apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito di offerte a clienti TIM, sviluppi evolutivi della piattaforma software CCS dedicata al servizio Company Car Sharing di TIM. |
| Altre minori | 1 | 1 | |
| Totale acquisti di materie e servizi | 121 | 3 | |
| Oneri finanziari | 2 | Oneri finanziari per interessi connessi alle passività finanziarie per diritti d'uso verso INWIT |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | TIPOLOGIA CONTRATTI |
|---|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto | |||
| Passività finanziarie non correnti | 336 | Passività finanziarie non correnti connesse all'iscrizione di diritti d'uso per contratti di locazione passiva verso INWIT S.p.A |
|
| Passività finanziarie correnti | 54 | Passività finanziarie correnti con scadenza entro l'anno successivo, connesse all'iscrizione di diritti d'uso per contratti di locazione passiva verso INWIT S.p.A. |
|
| Altre partite patrimoniali | |||
| INWIT S.p.A. | 102 | Servizi di fonia e trasmissione dati ad uso sociale, licenze microsoft, fornitura apparati, Hosting evoluto, servizi ICT di Desktop Management, servizi Vai e manutenzione SAP, assistenza posta elettronica, implementazione e gestione piattaforma IoT, servizi di sicurezza SAG per l'autorità giudiziaria, cessione in modalità IRU di Fibra Ottica Scura e infrastrutture locali, servizio Easy IP ADSL, servizi di progettazione e realizzazione small cell, locazioni immobiliari, outsourcing amministrativo e dividendi da incassare. |
|
| W.A.Y. S.r.l. | 2 | 2 | Costi differiti per fornitura di piattaforme personalizzate, offerte applicativi e servizi di fonia fissa e mobile. |
| Totale crediti commerciali vari e altre attività correnti |
104 | 2 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti |
3 | Ricavi contrattuali differiti verso INWIT S.p.A | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
|||
| INWIT S.p.A. | 60 | Fornitura di servizi su siti SRB , servizi di monitoraggio e sicurezza, servizi di gestione e manutenzione. |
|
| Movenda S.p.A. | 1 Fornitura e certificazione SIM-card, sistemi software. | ||
| W.A.Y. S.r.l. | 1 | 2 | Fornitura, allestimenti e servizi di assistenza tecnica per apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito di offerte a clienti TIM, sviluppi evolutivi della piattaforma software CCS dedicata al servizio Company Car Sharing di TIM. |
| Altre minori | 1 | 1 | |
| Totale debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
62 | 4 |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
TIPOLOGIA CONTRATTI | |
|---|---|---|---|---|
| Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per competenza |
1 | Verso società minori |
Al 30 giugno 2020 TIM S.p.A. ha prestato garanzie nell'interesse della joint venture INWIT S.p.A. per 14 milioni di euro.
Sono di seguito esposti i rapporti con:
I valori più significativi sono così sintetizzabili:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
TIPOLOGIA CONTRATTI |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 1 | Servizi di affitto circuiti e realizzazione studio di fattibilità per routing e soluzioni di interfaccia cavo sottomarino in America. |
|
| Acquisto di spazi media per conto del Gruppo TIM e, in misura minore, studio e realizzazione di campagne |
|||
| Gruppo Havas | 51 | 73 | pubblicitarie. |
| Acquisto di contenuti digitali musicali e televisivi (TIMmusic e TIMvision) e fornitura di giochi cloud D&P |
|||
| Gruppo Vivendi | 2 | 3 | (TIMgames). |
| Totale acquisti di materie e servizi | 53 | 76 |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | TIPOLOGIA CONTRATTI |
|---|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto | |||
| Passività derivanti da iscrizione di diritti d'uso per contratti di locazione passiva a seguito dell'adozione dell'IFRS 16 verso Altri Amministratori o per il tramite |
|||
| Passività finanziarie non correnti | 1 | 1 | di. |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | TIPOLOGIA CONTRATTI |
|---|---|---|---|
| Altre partite patrimoniali | |||
| Crediti commerciali e vari | |||
| Altri Amministratori o per il tramite di | 1 | 1 Servizi di fonia fissa, mobile ed apparati. | |
| Gruppo Havas | 8 | 4 Risconti attivi connessi a costi per servizi pubblicitari. | |
| Gruppo Vivendi | 1 | Diritti serie TV. | |
| Totale crediti commerciali vari e altre attività correnti |
10 | 6 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti |
1 | 1 Risconti passivi per vendita IRU verso il gruppo Vivendi. | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
|||
| Altri Amministratori o per il tramite di | 1 | Riconoscimento quote relative a servizi telefonici da riversare ed altre partite minori. |
|
| Gruppo Havas | 26 | 33 | Acquisto di spazi media per conto del Gruppo TIM e, in misura minore, studio e realizzazione di campagne pubblicitarie. |
| Gruppo Vivendi | 2 | 1 | Acquisto di contenuti digitali musicali e televisivi (TIMmusic e TIMvision) e fornitura di giochi cloud D&P (TIMgames). |
| Totale debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
29 | 34 |
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
TIPOLOGIA CONTRATTI |
|---|---|---|---|
| Costi del personale | Contribuzione ai fondi pensione. | ||
| Fontedir | 5 | 3 | |
| Telemaco | 31 | 33 | |
| Altri fondi pensione | 2 | 2 | |
| Totale costi del personale | 38 | 38 |
| (milioni di euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | TIPOLOGIA CONTRATTI |
|---|---|---|---|
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
Debiti relativi alla contribuzione ai fondi pensione ancora da versare. |
||
| Fontedir | 3 | 3 | |
| Telemaco | 21 | 20 | |
| Totale debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
25 | 23 |
Nel primo semestre 2020, i compensi contabilizzati per competenza da TIM o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 9,3 milioni di euro (10,5 milioni di euro nel primo semestre 2019) suddivisi come segue:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Compensi a breve termine | 5,8 | 4,9 |
| Compensi a lungo termine | 0,2 | |
| Indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro | 2,3 | 4,0 |
| Pagamenti in azioni (*) | 1,2 | 1,4 |
| 9,3 | 10,5 |
(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 giugno, dei Diritti sui piani di incentivazione di TIM S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Long Term Incentive 2018 e Piani delle società controllate).
I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.
Nel primo semestre 2020, i contributi versati per piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da TIM S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, sono stati pari a 70.000 euro (68.000 euro nei primi sei mesi del 2019).
Nel primo semestre 2020 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo TIM, compresi gli amministratori, sono così individuati:
| Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di TIM S.p.A. | |
|---|---|
| Direttore Generale di TIM S.p.A. | |
| Diretor Presidente Tim Participações S.A. | |
| Chief Revenue Officer | |
| Chief Technology & Information Office | |
| Responsabile Security | |
| Responsabile Human Resources, Organization & Real Estate | |
| Chief Regulatory Affairs & Wholesale Market Officer | |
| Chief Strategy, Customer Experience & Transformation Officer | |
| Responsabile Legal and Tax | |
| Chief Financial Officer | |
| Chief Innovation & Partnership Officer | |
| Responsabile Procurement | |
| Chief Operations Officer | |
| (1) (2) (1) (3) |
(1) fino al 4 febbraio 2020;
(2) dal 5 febbrio 2020;
(3) fino al 16 marzo 2020.
I piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale in essere al 30 giugno 2020 sono utilizzati a fini di attraction, retention e di incentivazione a lungo termine dei manager e del personale del Gruppo. Peraltro, si segnala che detti piani non hanno effetto significativo sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2020.
Per quanto concerne il Piano di Stock Option 2014-2016 di TIM S.p.A., già presente al 31 dicembre 2019, il periodo di esercizio si è concluso il 24 marzo 2020 e le totalità delle opzioni assegnate, non esercitate, sono decadute.
Il 10 aprile 2014 è stato approvato dall'Assemblea Generale degli Azionisti di Tim Participações S.A. il piano di incentivazione a lungo termine a favore di dirigenti operanti in posizioni chiave della società e delle sue controllate. L'esercizio delle opzioni non è condizionato al raggiungimento di obiettivi specifici di performance, ma il prezzo di esercizio è rivisto al rialzo o al ribasso in relazione alla performance delle azioni Tim Participações S.A. in un ranking di Total Shareholder Return, dove sono comparate, durante ogni anno di vigenza del piano, le imprese del settore delle Telecomunicazioni, Information Technology e Media.
Il periodo di vesting è di 3 anni (un terzo per anno), la vigenza delle opzioni è di 6 anni e la società non ha l'obbligo giuridico di riacquistare o di regolare le opzioni in contanti o in qualsiasi altra forma.
Il 29 settembre 2014, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 1.687.686 azioni. Al 30 giugno 2020 sono considerate vested il 100% delle opzioni. Del totale concesso, 1.249.465 opzioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. Del saldo residuo di 438.221 opzioni, 129.643 opzioni sono state esercitate e 308.578 sono ancora esercitabili.
Il 16 ottobre 2015, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 3.355.229 azioni. Al 30 giugno 2020 sono considerate vested il 100% delle opzioni. Del totale concesso, 1.646.080 opzioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. Del saldo residuo di 1.709.149 opzioni, 1.687.378 sono state esercitate e 21.771 sono ancora esercitabili.
• Anno 2016
L'8 novembre 2016, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 3.922.204 azioni.
Al 30 giugno 2020 sono considerate vested il 100% delle opzioni. Del totale concesso, 1.727.423 opzioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. Del saldo residuo di 2.194.781 opzioni, 1.899.718 sono state esercitate e 295.063 sono ancora esercitabili.
Come previsto dal Regolamento, a valle dell'approvazione del Bilancio per l'esercizio 2019, si è proceduto alla liquidazione dei premi maturati nell'ambito del Piano. Pertanto, ad aprile 2020 è stato erogato ai destinatari un premio in cash pari complessivamente a 486.000 euro (20% del premio maturato) e sono state assegnate complessivamente n. 2.492.305 di azioni ordinarie (80% del premio maturato).
Il Piano, approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia S.p.A. del 24 aprile 2018, prevede un periodo di vesting di tre anni (2018-2020) e l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A. in funzione del raggiungimento di due condizioni di performance, quali accertate dal Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2020:
Le condizioni di funzionamento del Piano sono contenute nel Regolamento, approvato da Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2018. Per ulteriori dettagli si rimanda al Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2019.
L'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2020 ha approvato il lancio del nuovo Piano di Incentivazione di lungo periodo denominato LTI 2020-2022, di tipo rolling ed equity based. Il Consiglio di Amministrazione del 18 maggio 2020 ha dato successivamente avvio al primo ciclo del nuovo Piano, per il triennio 2020-2022, assegnandolo contestualmente all'Amministratore Delegato.
Il primo ciclo è rivolto a 149 risorse del Gruppo TIM: l'Amministratore Delegato, il Top Management e un segmento selezionato della dirigenza del Gruppo TIM. I destinatari del Piano sono stati individuati nel corso del mese di luglio 2020 ed è attualmente in corso l'assegnazione del Piano ai destinatari.
Ciascun ciclo di piano è suddiviso in due parti:
Relativamente alla componente di Performance Share, le condizioni di performance sono le seguenti:
Ad entrambe le componenti (Performance Share e Attraction/Retention Share) sarà applicato un meccanismo di bonus/malus del payout pari al 4%, collegato, in pari misura, alla crescita della % di utilizzo di energie rinnovabili sul totale dell'energia e alla riduzione di emissioni indirette di CO2.
Per il CEO, il 100% della pay opportunity è collegata alla componente di Performance Share. Per i restanti manager destinatari, il 70% della Pay Opportunity è collegata al Performance Share e il restante 30% alle Attraction/Retention Share.
In attuazione delle determinazioni assunte in data 23 aprile 2020 dall'Assemblea straordinaria e successivamente in data 18 maggio 2020 dal Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A., il 16 giugno 2020 si è aperta la campagna di adesione al Piano di Azionariato Diffuso, la quale terminerà il 30 ottobre 2020. L'obiettivo del Piano di Azionariato Diffuso 2020 è l'attribuzione ai dipendenti del Gruppo della facoltà di investire in azioni della Società, allo scopo di aumentare la motivazione al raggiungimento degli obiettivi aziendali e di rafforzare il senso di appartenenza all'impresa.
Il Piano consiste nell'offerta di sottoscrizione a pagamento di azioni ordinarie della Società a sconto rispetto al prezzo di mercato ed è rivolto ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato della Società o di società da questa controllate con sede in Italia, ad esclusione della categoria dei "Top Managers".
Ai dipendenti che avranno conservato le azioni così sottoscritte per il periodo di un anno, subordinatamente al mantenimento della qualifica di dipendenti, saranno assegnate a titolo gratuito azioni ordinarie della Società nel rapporto di 1 azione gratuita (la "Bonus Share") ogni 3 azioni sottoscritte a pagamento.
A servizio dell'iniziativa è prevista un'emissione di massime n. 127.500.000 nuove azioni, da offrire in sottoscrizione a pagamento e, successivamente, l'emissione di massime n. 42.500.000 nuove azioni, senza aumento di capitale, in funzione dell'assegnazione gratuita di n. 1 Bonus Share per ogni n. 3 azioni sottoscritte. I dipendenti potranno richiedere la sottoscrizione di un quantitativo di azioni, da un minimo di 600 azioni fino ad un massimo corrispondente ad un investimento non superiore a 10.000 euro, per un numero di azioni comunque pari ad un multiplo di 3.
Le azioni sottoscritte nel corso del periodo di adesione saranno attribuite a novembre 2020.
Il 19 aprile 2018 è stato approvato dall'Assemblea Generale degli Azionisti di Tim Participações S.A. il piano di incentivazione a lungo termine a favore di dirigenti operanti in posizioni chiave della società e delle sue controllate. Il piano si propone di premiare i partecipanti con azioni emesse dalla società, soggette a determinate condizioni temporali e/o di performance (al raggiungimento di obiettivi specifici). Il Piano 2018- 2020 non contempla criteri di fissazione del prezzo di acquisto o di esercizio perché la concessione delle azioni è al valore di mercato.
Il periodo di vesting è di 3 anni (un terzo per anno), la vigenza è di 3 anni e la società non ha l'obbligo giuridico di riacquistare o di regolare le azioni in contanti o in qualsiasi altra forma. La quota delle azioni legate alla performance (70%) è concessa in misura di 1/3 per anno, se viene raggiunta la performance definita; la restante quota delle azioni (30%) è concessa dopo 3 anni dall'assegnazione.
Il piano - oltre a prevedere il trasferimento delle azioni - prevede anche la possibilità di premiare i partecipanti attraverso la liquidazione del valore equivalente in cash.
Il 20 aprile 2018, agli assegnatari è stato concesso il diritto di ottenere un totale complessivo di 849.932 azioni.
Il 30 giugno 2020 si è concluso il primo e il secondo periodo di vesting.
Al 30 giugno 2020, del totale concesso pari a 849.932 azioni, 446.620 sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti e 222.151 azioni sono state attribuite o convertite in denaro, lasciando un saldo di 181.161 azioni, che può crescere o diminuire in funzione della consuntivazione dei parametri di performance per il triennio 2018-2020.
Il 30 luglio 2019 agli assegnatari è stato concesso il diritto di ottenere un totale complessivo di 930.662 azioni.
Al 30 giugno 2020, non è ancora terminato il primo periodo di vesting. Tuttavia, 33.418 azioni sono state cancellate per l'uscita dall'azienda dei partecipanti. A fine giugno 2020, 897.244 azioni rimangono valide.
Il 14 aprile 2020, agli assegnatari è stato concesso il diritto di ottenere un totale complessivo di 796.054 azioni.
Al 30 giugno 2020, non è ancora terminato il primo periodo di vesting.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo TIM, degli eventi e operazioni non ricorrenti del primo semestre 2020. Gli effetti non ricorrenti su Patrimonio Netto e Utile (perdita) del periodo sono espressi al netto degli impatti fiscali.
| (milioni di euro) | Patrimonio Netto |
Utile (perdita) del periodo |
Indebitamento finanziario netto contabile |
Flussi finanziari (*) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | (a) | 21.394 | 723 | 25.954 | 550 |
| Rettifiche ricavi | (37) | (37) | − | − | |
| Altri proventi | 1 | 1 | − | − | |
| Acquisti di materie e servizi - Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti |
(26) | (26) | 20 | (20) | |
| Costo del personale - Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri |
(36) | (36) | 137 | (137) | |
| Altri costi operativi - Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a potenziali passività ad essi correlati, oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e passività con clienti e/o fornitori e altri accantonamenti ed oneri |
(39) | (39) | 224 | (224) | |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 448 | 448 | (1.015) | 367 | |
| Altri oneri finanziari | (2) | (2) | − | − | |
| Totale effetti non ricorrenti | (b) | 309 | 309 | (634) | (14) |
| Proventi/(Oneri) connessi ad Attività cessate | (c) | − | − | − | − |
| Valore figurativo di bilancio | (a-b-c) | 21.085 | 414 | 26.588 | 564 |
(*) I flussi finanziari si riferiscono all'aumento (diminuzione) nel periodo della Cassa e disponibilità liquide equivalenti.
L'impatto sulle singole voci di conto economico separato consolidato delle partite di natura non ricorrente è così dettagliato:
| (milioni di euro) | 1° Semestre | 1° Semestre |
|---|---|---|
| 2020 | 2019 | |
| Ricavi: | ||
| Rettifiche ricavi | (37) | (15) |
| Altri proventi: | ||
| Effetto recupero fiscale BU Brasile | − | 662 |
| Assorbimento altri fondi operativi | 1 | |
| Acquisti di materie e servizi, Variazione delle rimanenze: | ||
| Consulenze, prestazioni professionali e altri costi | (26) | (6) |
| Costi del personale: | ||
| Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri | (36) | (33) |
| Altri costi operativi: | ||
| Altri oneri e accantonamenti | (39) | (276) |
| Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
(137) | 332 |
| Impatto su Risultato operativo (EBIT) | (137) | 332 |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni: | ||
| Plusvalenza netta operazioni INWIT | 448 | |
| Plusvalenze nette su cessione di partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | 1 |
| Oneri finanziari: | ||
| Altri oneri finanziari | (2) | (31) |
| Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
309 | 302 |
| Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti | 31 | (119) |
| Impatto sull'Utile (perdita) del periodo | 340 | 183 |
L'emergenza COVID-19, dovuta alla diffusione del virus SARS-CoV-2 e qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in data 11 marzo 2020, ha comportato per il Gruppo TIM il sostenimento di oneri non ricorrenti, al lordo degli effetti fiscali, per complessivi 69 milioni di euro connessi principalmente agli impatti delle iniziative commerciali a supporto della clientela (37 milioni di euro), nonché agli effetti delle difficoltà macroeconomiche che, avendo ridotto la capacità di spesa dei clienti, hanno generato un incremento della morosità rispetto ai trend storici, richiedendo un adeguamento del fondo svalutazione crediti per 17 milioni di euro con conseguente incremento dei costi di cessione dei crediti per 4 milioni di euro, in funzione del differenziale di perdita attesa. Il Gruppo ha inoltre sostenuto oneri non ricorrenti per approvvigionamenti e costi vari pari a circa 11 milioni di euro, resisi necessari per la gestione dell'emergenza sanitaria, principalmente per acquisto di Dispositivi di Protezione Individuale, termoscanner e costi per servizi di igiene ambientale.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre 2020 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
| Cambi di fine periodo | Cambi medi del periodo | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (poste patrimoniali) | (poste economiche e flussi finanziari) | |||||
| (unità di valuta locale per 1 euro) | 30.6.2020 | 31.12.2019 | 1° Semestre 2020 | 1° Semestre 2019 | ||
| Europa | ||||||
| BGN | Lev Bulgaro | 1,95580 | 1,95580 | 1,95580 | 1,95580 | |
| CZK | Corona ceca | 26,74000 | 25,40800 | 26,34094 | 25,68460 | |
| CHF | Franco svizzero | 1,06510 | 1,08540 | 1,06412 | 1,12968 | |
| TRY | Lira turca | 7,67610 | 6,68430 | 7,15048 | 6,35944 | |
| GBP | Lira sterlina | 0,91243 | 0,85080 | 0,87442 | 0,87357 | |
| RON | Leu Romania | 4,83970 | 4,78300 | 4,81743 | 4,74166 | |
| RUB | Rublo Russo | 79,63000 | 69,95600 | 76,68222 | 73,75131 | |
| Nord America | ||||||
| USD | Dollaro USA | 1,11980 | 1,12340 | 1,10186 | 1,12977 | |
| America Latina | ||||||
| VES | Bolivar venezuelano - Soberano | 226.287,61000 | 52.308,38000 | 132.204,41000 | 4.397,13000 | |
| BOB | Boliviano | 7,73780 | 7,76270 | 7,61360 | 7,80669 | |
| PEN | Nuevo sol peruviano | 3,95260 | 3,72550 | 3,76249 | 3,75481 | |
| ARS | Peso argentino | 78,78590 | 67,27490 | 71,02728 | 46,79486 | |
| CLP | Peso cileno | 918,72000 | 844,86000 | 895,68208 | 763,31574 | |
| COP | Peso colombiano | 4.203,45000 | 3.688,66000 | 4.066,25808 | 3.603,32062 | |
| BRL | Real brasiliano | 6,13202 | 4,52808 | 5,40843 | 4,34394 | |
| Altri paesi | ||||||
| ILS | Shekel israeliano | 3,88210 | 3,88450 | 3,86353 | 4,09036 | |
| NGN | Nigerian Naira | 403,68800 | 344,32200 | 370,13161 | 346,16254 |
(*) Fonte: Elaborazione su dati Banca Centrale Europea, Reuters e principali Banche Centrali.
I costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo sono rappresentati da costi esterni, costo del personale dedicato e ammortamenti e sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 1° Semestre 2020 |
1° Semestre 2019 |
|---|---|---|
| Costi per attività di ricerca e sviluppo spesati nel periodo | 30 | 32 |
| Costi di sviluppo capitalizzati | 293 | 371 |
| Totale costi (spesati e capitalizzati) di ricerca e sviluppo | 323 | 403 |
La diminuzione rilevata nel primo semestre 2020 è da ricondurre principalmente al completamento delle attività di ingegneria e di diffusione e sviluppo condotte sulle reti LTE e NGAN, ormai giunte a maturazione, parzialmente compensato da maggiori attività implementative connesse alla rete 5G di nuova generazione.
Si segnala inoltre che nel conto economico separato consolidato del primo semestre 2020 sono iscritti ammortamenti per costi di sviluppo, capitalizzati nel periodo e in esercizi precedenti, per un importo di 520 milioni di euro.
Le attività di ricerca e sviluppo effettuate dal Gruppo TIM sono dettagliate nella Relazione intermedia sulla gestione (Sezione "Innovazione, ricerca e sviluppo").
In data 18 luglio 2020 Tim Participações S.A. e la sua controllata al 100% TIM S.A. hanno comunicato che il Consiglio di Amministrazione di Tim Participações S.A. (la "società") e TIM S.A., nelle riunioni tenutesi il 18 luglio 2020, ha approvato la presentazione di un'offerta vincolante per le attività mobili del gruppo Oi da parte di TIM S.A., congiuntamente a Telefônica Brasil S.A. ("Vivo") e Claro S.A. ("Claro").
L'offerta vincolante è stata sottoposta dalle parti sopra indicate alla valutazione del gruppo Oi, dopo l'analisi dei dati e delle informazioni rese disponibili in merito alle attività da acquisire, evidenziando che l'offerta vincolante è soggetta ad alcune condizioni, in particolare che agli offerenti sia riconosciuta la qualità di "stalking horse" (ovvero di primi offerenti), che garantirà loro il diritto di pareggiare eventuali altre offerte presentate nel processo di vendita competitiva delle attività mobili del gruppo Oi. In caso di accettazione della proposta e di conclusione dell'operazione, ciascuna delle parti interessate riceverà una porzione delle suddette attività.
L'offerta congiunta comprende principalmente i termini di autorizzazione all'uso della radiofrequenza; base clienti del Personal Mobile Service; diritti d'uso dei terreni e delle torri; l'accesso o gli elementi principali della rete mobile; e sistemi/piattaforme.
L'interesse per l'operazione nasce dalla prospettiva che, se portata a termine, essa porterà ulteriori benefici per la società e i suoi azionisti, per i suoi clienti e per il settore nel suo complesso. Dal punto di vista della società e dei suoi azionisti, il valore dell'operazione deriva dall'opportunità di accelerare la crescita e migliorare l'efficienza operativa attraverso le sinergie attese. Dal punto di vista dei clienti, l'operazione promuoverà l'aumento dell'esperienza d'uso e il miglioramento della qualità del servizio, oltre alla possibilità di lanciare prodotti e offerte. Il mercato delle telecomunicazioni in generale avrà come vantaggio il rafforzamento della capacità di investimento, innovazione tecnologica e competitività del settore.
In data 27 luglio 2020 i Consigli di Amministrazione di Tim Participações S.A. e TIM S.A. hanno approvato l'estensione e la revisione dell'offerta vincolante per il business mobile del gruppo Oi da parte di TIM S.A., unitamente a Telefônica Brasil S.A. e Claro S.A., congiuntamente denominate "Offerenti", e la presentazione di una nuova proposta di 16.500.000.000,00 reais (sedici miliardi e cinquecento milioni di reais). Inoltre, tale proposta congiunta considera la possibilità di sottoscrivere contratti a lungo termine per l'utilizzo dell'infrastruttura del gruppo Oi.
L'offerta vincolante rivista è stata presentata dalle parti summenzionate, sottolineando che è soggetta a determinate condizioni, in particolare per quanto riguarda la selezione della società in quanto "acquirente preferenziale" ("primo offerente"), fatto che garantirebbe alla società il diritto di aumentare la propria offerta rispetto all'offerta migliore presentata ("right to top") durante la procedura competitiva di vendita del business mobile del gruppo Oi.
La revisione dell'offerta vincolante riafferma l'interesse di TIM per l'acquisizione del business mobile del gruppo Oi, nonché il desiderio di contribuire al continuo sviluppo della telefonia mobile nel paese, considerando la vasta esperienza che la società vanta nel settore delle telecomunicazioni a livello mondiale e la profonda conoscenza del mercato brasiliano.
In quanto operatore di riconosciuta forza finanziaria e con una presenza e una storia di ingenti investimenti a lungo termine in Brasile, TIM è certa che l'offerta congiunta degli Offerenti, se accettata e ritenuta aggiudicataria, porterà benefici ai suoi azionisti attraverso l'accelerazione della crescita e la generazione di efficienze, nonché per i suoi clienti, attraverso il miglioramento dell'esperienza d'uso e della qualità del servizio fornito, e per l'intero settore attraverso il rafforzamento della sua capacità di investimento, innovazione tecnologica e competitività. In tal senso, l'offerta congiunta, inoltre, favorisce ed è in linea con il regolamento che mira a costruire e consolidare un servizio telefonico forte ed efficiente nel paese.
TIM ritiene che l'offerta soddisfi le esigenze finanziarie del gruppo Oi, ampiamente conosciuto dal mercato, permettendogli di attuare il suo piano strategico e servire i suoi creditori, secondo i termini di cui al Piano di risanamento giudiziario.
La società e TIM S.A. terranno informati i propri azionisti e il mercato in conformità alla normativa vigente.
Il Consiglio di Amministrazione di Tim Participações e della sua controllata TIM S.A., nella riunione tenutasi il 29 luglio 2020, ha approvato la presentazione all'assemblea generale delle società, che si terrà in data 31 agosto 2020, della proposta di incorporare Tim Participações nella sua controllata, TIM S.A., divenendo quest'ultima una società quotata nello speciale segmento Novo Mercado della borsa brasiliana e con gli American Depositary Receipts ("ADRs") negoziati al New York Stock Exchange ("NYSE").
TIM sottolinea che il risultato di questa fusione non avrà alcun impatto sugli azionisti di minoranza, dal momento che TIM S.A. manterrà la stessa struttura direttiva e le migliori pratiche di governo societario, oltre a portare significativi guadagni in termini di efficienza operativa e finanziaria.
L'obiettivo principale della fusione è rendere più efficiente la struttura operativa e finanziaria di TIM, riducendo la sua struttura aziendale, ottimizzando in tal modo le procedure contabili e fiscali con una conseguente riduzione delle spese operative.
Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 di seguito viene riportato l'elenco delle imprese del Gruppo. Nell'elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di rapporto di partecipazione, modalità di consolidamento e per settore operativo. Per ogni impresa sono evidenziati: la denominazione, la sede, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota di partecipazione sul capitale, la percentuale di voto nell'assemblea ordinaria dei soci, se diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale e l'evidenza delle imprese partecipanti.
| Denominazione sociale | Sede | Valuta | Capitale sociale | % Partecipazione Capitale |
% Voto Imprese partecipanti |
|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESA CONTROLLANTE | |||||
| TIM S.p.A. | MILANO | EUR | 11.677.002.855 | ||
| IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE | |||||
| BU DOMESTIC | |||||
| CD FIBER S.r.l. | ROMA | EUR | 50.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di infrastrutture reti servizi e sistemi di comunicazione elettronica ad alta velocità) |
|||||
| FLASH FIBER S.r.l. | MILANO | EUR | 30.000 | 80,0000 | TIM S.p.A. |
| (progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura della rete in fibra sul territorio italiano) |
|||||
| GLOBAL SPACE TRE S.r.l. (servizi ICT) |
ROMA | EUR | 10.000 | 100,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| H.R. SERVICES S.r.l. (attività di formazione e servizi per il personale) |
L'AQUILA | EUR | 500.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| MED 1 SUBMARINE CABLES Ltd | RAMAT GAN | ILS | 55.886.866 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (manutenzione e gestione del cavo lev1) | (ISRAELE) | ||||
| NOOVLE AI S.r.l. (servizi ICT) |
ROVERETO | EUR | 10.000 | 100,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| NOOVLE FRANCE Sasu | PARIGI | EUR | 20.000 | 100,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| (servizi ICT) NOOVLE INTERNATIONAL SAGL |
(FRANCIA) PREGASSONA |
EUR | 19.465 | 100,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| (servizi ICT) | (SVIZZERA) | ||||
| NOOVLE MALTA Ltd (servizi ICT) |
GZIRA (MALTA) |
EUR | 10.000 | 90,0000 | NOOVLE INTERNATIONAL SAGL |
| NOOVLE S.r.l. (servizi ICT) |
MILANO | EUR | 300.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| NOOVLE SICILIA S.c.a.r.l. (servizi ICT) |
PALERMO | EUR | 50.000 | 80,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| NOOVLE SLOVAKIA S.R.O. | BRATISLAVA | EUR | 5.000 | 100,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| (servizi ICT) | (SLOVACCHIA) | ||||
| OLIVETTI S.p.A. (produzione e commercializzazione di prodotti e servizi per l'information |
IVREA (TORINO) |
EUR | 10.000.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| technology) TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A. |
BORGO MAGGIORE | EUR | 1.808.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (gestione telecomunicazioni San Marino) | (SAN MARINO) | ||||
| TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. | ROMA | EUR | 200.000.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (espletamento e gestione di servizi di telecomunicazioni ad uso pubblico e privato) TELECOM ITALIA TRUST TECHNOLOGIES S.r.l. |
POMEZIA | EUR | 7.000.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (altre attività dei servizi connesse alle tecnologie dell'informatica NCA) | (ROMA) | ||||
| TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l. | MILANO | EUR | 10.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (holding di partecipazioni) | |||||
| TELECONTACT CENTER S.p.A. (servizi di telemarketing) |
NAPOLI | EUR | 3.000.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| TELEFONIA MOBILE SAMMARINESE S.p.A. | BORGO MAGGIORE | EUR | 78.000 | 51,0000 | TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A. |
| (realizzazione e gestione di impianti e servizi di telecomunicazioni mobili) | (SAN MARINO) | ||||
| TELENERGIA S.r.l. | ROMA | EUR | 50.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (attività di importazione, esportazione, acquisto, vendita e scambio di energia elettrica) |
|||||
| TELSY S.p.A. | TORINO | EUR | 5.390.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| (produzione, installazione, manutenzione, revisione e vendita di terminali, radiotelefoni, sistemi di telecomunicazioni ed elettronici in genere) |
|||||
| TI SPARKLE AMERICAS Inc. | MIAMI | USD | 10.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (STATI UNITI D'AMERICA) |
||||
| TI SPARKLE ARGENTINA S.A. | BUENOS AIRES | ARS | 9.998.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (ARGENTINA) | ||||
| TI SPARKLE AUSTRIA GmbH (servizi di telecomunicazioni) |
VIENNA (AUSTRIA) |
EUR | 2.735.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| TI SPARKLE BELGIUM S.P.R.L. - B.V.B.A. | BRUXELLES | EUR | 2.200.000 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (BELGIO) | 0,0001 | TI SPARKLE UK Ltd |
| Denominazione sociale | Sede | Valuta | Capitale sociale | % Partecipazione Capitale |
% Voto Imprese partecipanti |
|---|---|---|---|---|---|
| TI SPARKLE BOLIVIA S.r.l. | LA PAZ | BOB | 1.747.600 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (BOLIVIA) | 0,0001 | TI SPARKLE AMERICAS Inc. | ||
| TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda | RIO DE JANEIRO | BRL | 71.563.866 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (holding di partecipazioni) | (BRASILE) | 0,0001 | TI SPARKLE AMERICAS Inc. | ||
| TI SPARKLE BRASIL TELECOMUNICAÇÕES Ltda | RIO DE JANEIRO | BRL | 69.337.363 | 99,9999 | TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda |
| (servizi di "managed bandwidth") | (BRASILE) | 0,0001 | TI SPARKLE AMERICAS Inc. | ||
| TI SPARKLE BULGARIA EOOD | SOFIA | BGN | 100.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (attività di telecomunicazioni) | (BULGARIA) | ||||
| TI SPARKLE CHILE S.p.A. | SANTIAGO | CLP | 5.852.430.960 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (CILE) | ||||
| TI SPARKLE COLOMBIA Ltda | BOGOTA' | COP | 5.246.906.000 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (COLOMBIA) | 0,0001 | TI SPARKLE AMERICAS Inc. | ||
| TI SPARKLE CZECH S.R.O. | PRAGA | CZK | 6.720.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (REPUBBLICA CECA) | ||||
| TI SPARKLE FRANCE S.A.S. | PARIGI | EUR | 18.295.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (installazione e gestione di servizi di telecomunicazioni per la rete fissa e le attività afferenti) |
(FRANCIA) | ||||
| TI SPARKLE GERMANY GmbH | FRANCOFORTE | EUR | 25.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (GERMANIA) | ||||
| TI SPARKLE GREECE S.A. | ATENE | EUR | 368.760 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (attività di telecomunicazioni) | (GRECIA) | ||||
| TI SPARKLE ISRAEL Ltd | RAMAT GAN | ILS | 1.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni internazionali wholesale) | (ISRAELE) | ||||
| TI SPARKLE NETHERLANDS B.V. | AMSTERDAM | EUR | 18.200 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (PAESI BASSI) | ||||
| TI SPARKLE NORTH AMERICA, Inc. | NEW YORK | USD | 15.550.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni e attività di rappresentanza) | (STATI UNITI D'AMERICA) |
||||
| TI SPARKLE PANAMA S.A. | PANAMA | USD | 10.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | |||||
| TI SPARKLE PERU' S.A. | LIMA | PEN | 57.101.788 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (PERÙ) | 0,0001 | TI SPARKLE AMERICAS Inc. | ||
| TI SPARKLE PUERTO RICO LLC | SAN JUAN | USD | 3.050.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (PORTO RICO) | ||||
| TI SPARKLE ROMANIA S.r.l. | BUCAREST | RON | 3.021.560 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (ROMANIA) | ||||
| TI SPARKLE RUSSIA LLC | MOSCA | RUB | 8.520.000 | 99,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (RUSSIA) | 1,0000 | TI SPARKLE UK Ltd | ||
| TI SPARKLE SINGAPORE Pte.Ltd | SINGAPORE | USD | 5.121.120 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | 0,0001 | TI SPARKLE NORTH AMERICA, Inc. | |||
| TI SPARKLE SLOVAKIA S.R.O. | BRATISLAVA | EUR | 300.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (SLOVACCHIA) | ||||
| TI SPARKLE SPAIN TELECOMMUNICATIONS S.L. | MADRID | EUR | 1.687.124 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di telecomunicazioni) | (SPAGNA) | ||||
| TI SPARKLE ST. CROIX LLC | ISOLE VERGINI | USD | 1.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. |
| (servizi di "managed bandwidth") | (STATI UNITI D'AMERICA) |
| Denominazione sociale | Sede | Valuta | Capitale sociale | % Partecipazione Capitale |
% Voto Imprese partecipanti | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| TI SPARKLE SWITZERLAND GmbH | ZURIGO | CHF | 2.000.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. | |
| (servizi di telecomunicazioni) | (SVIZZERA) | |||||
| TI SPARKLE TURKEY TELEKOMÜNIKASYON ANONIM SIRKETI | ISTANBUL | TRY | 65.000.000 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. | |
| (servizi di telecomunicazioni) | (TURCHIA) | |||||
| TI SPARKLE UK Ltd | LONDRA | EUR | 3.983.254 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. | |
| (offerta di servizi di valore aggiunto e di networking) | (REGNO UNITO) | |||||
| TI SPARKLE VENEZUELA C.A. | CARACAS | VES | 10 | 100,0000 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. | |
| (servizi di "managed bandwidth") | (VENEZUELA) | |||||
| TIESSE S.c.p.A. | IVREA | EUR | 103.292 | 61,0000 | OLIVETTI S.p.A. | |
| (installazione e assistenza di apparecchiature elettroniche, informatiche, telematiche e di telecomunicazioni) |
(TORINO) | |||||
| TIM RETAIL S.r.l. (ex 4G RETAIL S.r.l.) | MILANO | EUR | 2.402.241 | 100,0000 | TIM S.p.A | |
| (commercializzazione di prodotti e servizi nel campo delle telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi di diffusione analogici e digitali) |
||||||
| TIMVISION S.r.l. | ROMA | EUR | 50.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. | |
| (produzione, coproduzione, ideazione e realizzazione di programmi, film e contenuti audiovisivi, anche multimediali e interattivi) |
||||||
| TIS LAGOS LIMITED | LAGOS | NGN | 10.000.000 | 99,9999 | TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A. | |
| (servizi di telecomunicazioni) | (NIGERIA) | 0,0001 | TI SPARKLE UK Ltd | |||
| TN FIBER S.r.l. | TRENTO | EUR | 55.918.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. | |
| (progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura di rete ottica di accesso agli operatori sul territorio della provincia di Trento) |
||||||
| BU BRASILE | ||||||
| TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A. | RIO DE JANEIRO | BRL | 7.169.029.859 | 99,9999 | TELECOM ITALIA FINANCE S.A. | |
| (holding di partecipazioni) | (BRASILE) | 0,0001 | TIM S.p.A. | |||
| TIM PARTICIPAÇÕES S.A. | RIO DE JANEIRO | BRL | 11.557.426.974 | 66,5819 | 66,5991 | TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A. |
| (holding di partecipazioni) | (BRASILE) | 0,0258 | TIM PARTICIPAÇÕES S.A. | |||
| TIM S.A. (servizi di telecomunicazioni) |
RIO DE JANEIRO (BRASILE) |
BRL | 13.476.171.765 | 100,0000 | TIM PARTICIPAÇÕES S.A. | |
| ALTRE ATTIVITA' | ||||||
| OLIVETTI DEUTSCHLAND GmbH | NURNBERG | EUR | 25.600.000 | 100,0000 | OLIVETTI S.p.A. | |
| (commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio) | (GERMANIA) | |||||
| OLIVETTI UK Ltd. | NORTHAMPTON | GBP | 6.295.712 | 100,0000 | OLIVETTI S.p.A. | |
| (commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio) | (REGNO UNITO) | |||||
| TELECOM ITALIA CAPITAL S.A. | LUSSEMBURGO | EUR | 2.336.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. | |
| (società finanziaria) | ||||||
| TELECOM ITALIA FINANCE S.A. | LUSSEMBURGO | EUR | 1.818.691.979 | 100,0000 | TIM S.p.A. | |
| (società finanziaria) | ||||||
| TELECOM ITALIA LATAM PARTICIPAÇÕES E GESTÃO ADMINISTRATIVA Ltda | SAN PAOLO | BRL | 118.925.804 | 100,0000 | TIM S.p.A. | |
| (prestazioni di servizi di telecomunicazioni e di rappresentanza) | (BRASILE) | |||||
| TIAUDIT COMPLIANCE LATAM S.A. (in liquidazione) | RIO DE JANEIRO | BRL | 1.500.000 | 69,9996 | TIM S.p.A. | |
| (servizi di revisione interna) | (BRASILE) | 30,0004 | TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A. | |||
| TIM TANK S.r.l. (investimento in fondi e titoli mobiliari) |
MILANO | EUR | 18.600.000 | 100,0000 | TIM S.p.A. |
| Denominazione sociale | Sede | Valuta | Capitale sociale | % Partecipazione Capitale |
% Voto Imprese partecipanti |
|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURES VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO | |||||
| AREE URBANE S.r.l. (in liquidazione) (gestione immobiliare) |
MILANO | EUR | 100.000 | 32,6200 | TIM S.p.A. |
| E-LAND S.r.l. (servizi ICT) |
REGGIO EMILIA | EUR | 13.350 | 25,0936 | NOOVLE S.r.l. |
| INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A. (installazione ed esercizio di impianti e infrastrutture per la gestione e la commercializzazione dei servizi di telecomunicazione elettronica) |
MILANO | EUR | 600.000.000 | 33,1736 | TIM S.p.A. |
| KOPJRA S.r.l. (sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico) |
SCHIO (VICENZA) |
EUR | 16.795 | 22,0494 | TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l. |
| MOVENDA S.p.A. (ideazione, realizzazione e diffusione di siti internet, prodotti e supporti informatici) |
ROMA | EUR | 133.333 | 24,9998 | TELECOM ITALIA FINANCE S.A. |
| NORDCOM S.p.A. (application service provider) |
MILANO | EUR | 5.000.000 | 42,0000 | TIM S.p.A. |
| OILPROJECT S.r.l. (ricerca, sviluppo, commercializzazione e brevettazione di tutte le opere dell'ingegno legate alla tecnologia, all'informatica e alle TLC) |
MILANO | EUR | 13.556 | (*) | TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l. |
| PEDIUS S.r.l. (erogazione di applicazioni di telecomunicazioni specializzate, di servizi di telecomunicazione su connessioni telefoniche, di servizi voip) |
ROMA | EUR | 181 | (*) | TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l. |
| SWASCAM S.r.l. (servizi ICT) |
MILANO | EUR | 173.077 | 12,9301 | NOOVLE S.r.l. |
| TIGLIO I S.r.l. (gestione immobiliare) |
MILANO | EUR | 1.000.000 | 47,8020 | TIM S.p.A. |
| TIGLIO II S.r.l. (in liquidazione) (gestione immobiliare) |
MILANO | EUR | 10.000 | 49,4700 | TIM S.p.A. |
| TIMFIN S.p.A. (ex TIM-SCB JV S.p.A.) (gestione diretta e indiretta di partecipazioni societarie con esclusione di attività nei confronti del pubblico.) |
TORINO | EUR | 2.000.000 | 49,0000 | TIM S.p.A. |
| W.A.Y. S.r.l. (sviluppo e commercializzazione di prodotti e sistemi di geolocalizzazione per la sicurezza e la logistica) |
TORINO | EUR | 136.383 | 39,9999 | OLIVETTI S.p.A. |
| WEBIDOO S.p.A. (servizi ICT) |
MILANO | EUR | 200.000 | 10,0000 | NOOVLE S.r.l. |
| WIMAN S.r.l. (sviluppo, gestione ed implementazione di piattaforme per autenticazione wi-fi su base social) |
MATTINATA (FOGGIA) |
EUR | 22.233 | (*) | TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l. |
(*) Società collegata su cui TIM S.p.A. esercita direttamente o indirettamente un'influenza notevole ai sensi dello IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture).
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
4 agosto 2020
L'Amministratore Delegato Il Dirigente preposto alla
_________________________ Luigi Gubitosi
redazione dei documenti contabili societari _______________________ Giovanni Ronca

La Relazione Finanziaria Semestrale 2020 può essere consultata accedendo al sito www.gruppotim.it/report/ita e www.gruppotim.it/report/eng.
È inoltre possibile ricevere informazioni su TIM al sito www.gruppotim.it. e informazioni su prodotti e servizi al sito www.tim.it.
Infine, sono disponibili i seguenti numeri:
Numero Verde 800.020.220 (per chiamate dall'Italia) oppure +39 011 2293603 (per chiamate dall'estero) a disposizione per informazioni ed assistenza agli azionisti
+39 06 36881 (centralino) oppure investor\[email protected]
TIM S.p.A. Sede Legale in Milano - Via Gaetano Negri, 1 Direzione Generale e Sede Secondaria in Roma - Corso d'Italia, 41 Casella PEC: [email protected] Capitale sociale euro 11.677.002.855,10 interamente versato Codice Fiscale/Partita IVA e numero iscrizione al Registro delle Imprese di Milano-Monza Brianza-Lodi 00488410010
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.