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Autostrade Meridionali

Quarterly Report Jul 29, 2021

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Quarterly Report

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SOCIETÀ SOGGETTA ALL'ATTIVITÀ DI DIREZIONE E DI COORDINAMENTO DI AUTOSTRADE PER L'ITALIA S.P.A

Comunicato Stampa

APPROVATA LA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2021

  • I semestri a confronto includono entrambi gli effetti riconducibili alla pandemia da Covid-19, tuttavia i ricavi netti da pedaggio crescono nel primo semestre 2021 del 25,2% per effetto del traffico in crescita (+24,8%) in conseguenza della minore incidenza degli effetti della pandemia rispetto al primo semestre 2020, la voce "Altri ricavi" include 2,9 milioni di euro a valere sul "Diritto di Subentro" in relazione alle opere realizzate nel 2019 e 2020 i cui costi erano stati rilevati nel conto economico di tali esercizi. I Ricavi totali, pertanto, si attestano a 40,1 milioni di euro, in crescita del 34,7% rispetto al primo semestre 2020 (29,7 milioni di euro).
  • Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 13,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 4,3 milioni di euro dell'analogo periodo del 2020 anche per effetto dell'incremento degli Altri Ricavi.
  • EBIT pari a 13,4 milioni di euro in incremento rispetto a 3,9 milioni di euro realizzati nei primi sei mesi del 2020.
  • Utile del periodo è pari a 7,0 milioni di euro, in aumento rispetto a 0,8 milioni del primo semestre 2020.
  • Cash flow operativo pari a 7,1 milioni di euro rispetto ad un cash flow operativo negativo dei primi sei mesi del 2020 pari a 4,8 milioni di euro.

Napoli, 29 luglio 2021 – Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali S.p.A., riunitosi sotto la Presidenza dell'Avv. Pietro Fratta, ha approvato la Relazione semestrale al 30 giugno 2021 redatta in conformità ai principi contabili internazionali applicabili.

Ad oggi non è stata ancora completata l'attività di revisione del bilancio semestrale abbreviato oggetto del presente comunicato stampa.

Risultati

Il "Totale ricavi" del primo semestre 2021 risulta pari ad Euro migliaia 40.074 contro Euro migliaia 29.746 del primo semestre 2020 ed evidenzia una variazione positiva di Euro migliaia 10.328 (+34,7%).

I "Ricavi netti da pedaggio" del primo semestre 2021 sono pari a Euro migliaia 35.439 e presentano un incremento complessivo di Euro migliaia 7.125 (+25,2%) rispetto allo stesso periodo del 2020 (Euro migliaia 28.314), dovuto alla variazione positiva del traffico autostradale sull'arteria in concessione. Il traffico veicolare del primo semestre 2021 ha evidenziato un aumento progressivo pari al +24,8% rispetto a quello rilevato nel primo semestre 2020 (di cui +24,9% per i veicoli leggeri e +24,4% per i mezzi pesanti). Tuttavia, i livelli di traffico risultano ancora inferiori rispetto ai livelli precrisi del 2019 (-19% rispetto al primo semestre 2019).

Gli "Altri ricavi operativi" ammontano ad Euro migliaia 4.635 contro Euro migliaia 1.432 registrati nello stesso periodo del 2020. La variazione di Euro migliaia 3.203 deriva principalmente dalla rilevazione di un componente economico positivo non ricorrente (non cash) pari a Euro migliaia 2.884, dovuto al riconoscimento nel 1° trimestre 2021 da parte del Concedente, quale incremento del credito per "Diritto di Subentro", dei costi sostenuti dalla Società a fronte delle opere civili realizzate nel 2019 e 2020 per la "Galleria Castello", i cui costi erano stati rilevati nel conto economico di tali esercizi.

I "Costi esterni gestionali", pari ad Euro migliaia 9.103 contro Euro migliaia 10.443 del primo semestre 2020, evidenziano un decremento di Euro migliaia 1.340 (-12,8%). Tale variazione deriva essenzialmente da maggiori interventi di manutenzione non ricorrente nel primo semestre 2020, con particolare riferimento alla realizzazione di opere civili nella galleria Castello, viadotto Madonna del Monte, punti singolari e rampe Porto.

La voce "Oneri concessori" si incrementa di Euro migliaia 978 rispetto al corrispondente periodo del 2020, in relazione all'incremento dei ricavi da pedaggio registrato nel primi sei mesi del 2021.

Il "Costo del lavoro netto" al 30 giugno 2021 è pari ad Euro migliaia 11.606 contro Euro migliaia 11.147 dello stesso periodo dell'anno precedente ed evidenzia un incremento di Euro migliaia 459 in termini assoluti e del 4,1% in termini percentuali. Tale incremento risulta essenzialmente dovuto all'aumento del costo unitario medio, parzialmente compensato dalla riduzione dell'organico medio.

La "Variazione operativa dei Fondi" è negativa per Euro migliaia 541, a fronte di un valore positivo di Euro migliaia 102 dell'analogo periodo del 2020, e rappresenta l'ammontare degli accantonamenti netti (ovvero, al netto dei rilasci effettuati nel periodo) dei fondi per rischi ed oneri, "correnti e non correnti", in relazione all'aggiornamento delle stime delle passività a carico della Società.

Il "Margine operativo lordo" (EBITDA), pari ad Euro migliaia 13.857 contro Euro migliaia 4.269 dell'analogo periodo del 2020, presenta un incremento pari ad Euro migliaia 9.588 (+224,6%). L'incremento del margine operativo lordo è riconducibile alle dinamiche già illustrate in precedenza.

Gli "Ammortamenti" ammontano ad Euro migliaia 333 (Euro migliaia 310 nel corrispondente periodo del 2020).

Le "Svalutazione e ripristini di valore" ammontano ad Euro migliaia 125 a fronte di un valore di Euro migliaia 49 dei primi sei mesi del 2020. Tale valore è da riferirsi alla svalutazione dei crediti per recupero mancato pagamento pedaggio.

Il "Risultato Operativo" (EBIT) è pari ad Euro migliaia 13.399 contro Euro migliaia 3.910 dei primi sei mesi del 2020 ed evidenzia un incremento di Euro migliaia 9.489 (+242,7%), in relazione a quanto precedentemente illustrato.

I "Proventi (Oneri) finanziari" sono negativi per Euro migliaia 2.718, contro Euro migliaia 2.534 dello stesso periodo dell'anno precedente. Gli oneri finanziari (Euro migliaia 2.903) sono essenzialmente riferiti al contratto di finanziamento sottoscritto nel 2015 con Intesa Sanpaolo e al relativo atto modificativo ed integrativo sottoscritto a luglio 2020, nonché al costo della garanzia prestata dalla controllante Autostrade per l'Italia a favore del suddetto istituto. I proventi finanziari (Euro migliaia 185) sono sostanzialmente riferiti a proventi per interessi attivi maturati sul time deposit intercompany posto in essere con la controllante.

Il "Risultato prima delle imposte delle attività operative in funzionamento pari ad Euro migliaia 10.681 presenta un incremento di Euro migliaia 9.305.

Gli "Oneri Fiscali" risultano pari ad Euro migliaia 3.670 (imposte correnti per Euro migliaia 3.520, differenze su imposte correnti di esercizi precedenti per Euro migliaia 73 e riversamento di imposte anticipate per Euro migliaia 77), contro un valore di Euro migliaia 557 del corrispondente periodo del 2020. La variazione in aumento è da attribuire alle maggiori imposte correnti di competenza dei primi sei mesi del 2021, in relazione al maggior utile ante imposte rispetto al corrispondente periodo del 2020.

L'"Utile del periodo" (che non differisce dal "Risultato delle attività operative in funzionamento") è pari ad Euro migliaia 7.011 (Euro migliaia 819 nel primo semestre 2020).

Il "Patrimonio netto" risulta pari ad Euro migliaia 186.262 (Euro migliaia 181.439 a fine 2020) ed evidenzia un incremento netto di Euro migliaia 4.823, pari all'utile del primo semestre 2021 (Euro migliaia 7.011) al netto dei dividendi deliberati dall'Assemblea Ordinaria dei Soci dell'8 aprile 2021 (per Euro migliaia 2.187).

Al 30 giugno 2021 l'"Indebitamento finanziario netto" della Società presenta un saldo positivo per Euro migliaia 208.125 mentre al 31 dicembre 2020 ammontava ad Euro migliaia 203.429.

Il "Cash flow operativo" è pari a 7,1 milioni di euro rispetto ad un cash flow operativo negativo dei primi sei mesi del 2020 pari a 4,8 milioni di euro.

La Società ha consuntivato investimenti nel primo semestre 2021 per un importo pari a circa 3,6 milioni di euro.

Gara per l'affidamento in concessione dell'autostrada A3 Napoli – Pompei – Salerno

Come è noto la vigente Convenzione Unica é scaduta il 31 dicembre 2012.

Nel richiamare integralmente l'informativa presentata nella Relazione finanziaria annuale pubblicata nei vari esercizi, a partire da quello chiuso al 31 dicembre 2012 e fino alle Relazione relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, circa la gara bandita per l'identificazione del nuovo concessionario al quale sarà affidata la gestione dell'autostrada A3 Napoli – Pompei – Salerno, cui ha partecipato anche la Società, si riportano nel seguito le evoluzioni intercorse a partire dal 1° gennaio 2021 e fino alla data di pubblicazione del presente comunicato

In data 19 gennaio 2021 Autostrade Meridionali, con ricorso al Consiglio di Stato ha appellato la sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania del 21 ottobre 2020 che ha rigettato il ricorso avverso il provvedimento di aggiudicazione in favore del Consorzio Stabile SIS s.c.p.a. ("SIS") della gara per l'assegnazione della concessione dell'A3 Napoli-Pompei-Salerno. Nell' udienza del 4 marzo 2021 Autostrade Meridionali ha rinunciato alla istanza di sospensiva formulata in ricorso e il giudizio è stato rinviato per la discussione sul merito al 28 ottobre 2021.

Si ricorda che, nel caso di aggiudicazione della concessione ad un nuovo concessionario, questo dovrà provvedere al pagamento del "diritto di subentro", iscritto dalla Società nell'ambito delle attività finanziarie.

Valutazioni in merito alla continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione

La Società in relazione ai temi in merito alla continuità aziendale richiama l'informativa resa al mercato il 25 febbraio 2021 in occasione della approvazione del progetto di bilancio di esercizio al 31.12.2020 e, in coerenza con quanto stabilito al paragrafo 26 dello IAS 1, ha valutato tutti gli aspetti anzidetti, e ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale anche in funzione di quanto occorso fino a tutto il 30 giugno 2021. Si confermano gli elementi di incertezza anche ai fini della classificazione tra le attività e passività "correnti" di tutte quelle ricomprese nell'ambito del subentro.

Si ricorda che in data 2 febbraio 2021, il TAR Lazio ha pubblicato la sentenza con la quale è stato accolto il ricorso promosso dalla Società per ottenere:

  • (i) l'annullamento del silenzio rigetto da parte del MIT sulla richiesta avanzata dalla Società di approvare un PEF a governo del rapporto concessorio successivo alla scadenza della concessione con principi analoghi a quelli previsti dalla normativa di settore (delibera CIPE 39/2007 e s.m.i.)
  • (ii) l'annullamento della nota trasmessa alla Società dal MIT il 13 novembre 2019 con la quale lo stesso ha chiesto alla Società di produrre un nuovo PEF per l'intero anzidetto periodo (dalla scadenza della concessione fino al subentro del nuovo concessionario da selezionare per gara) coerente con il portato della Delibera CIPE 38/2019, adottata in data 30 ottobre 2019, recante un meccanismo di remunerazione del capitale investito penalizzante per la Società.

A seguito della sopradescritta sentenza, in data 2 marzo 2021 sono state promosse due azioni da parte del MIT (oggi

MIMS), che ha:

(i) proposto appello innanzi al Consiglio di Stato per ottenere, previa adozione di provvedimenti cautelari di sospensione, la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 1354/2021, e

(ii) formalizzato, in (parziale) esecuzione della citata sentenza, la conclusione dell'iter amministrativo sulla proposta di Piano Economico Finanziario presentata dalla Società in data 24 maggio 2019, con un provvedimento di diniego del 2 marzo 2021.

La Società si è costituita nel suddetto giudizio di appello promosso dal MIMS, per l'annullamento della sentenza del TAR Lazio, chiedendo la conferma della sentenza impugnata e il giudice ha fissato per la data dell'8 aprile 2021 l'udienza per la discussione sull'istanza di sospensione della sentenza. All'esito di tale udienza il giudizio è stato rinviato all'8 luglio 2021 per decidere sulla domanda di sospensione unitamente al merito del ricorso.

In data 17 maggio il Ministero ha formulato una nuova istanza di sospensione della sentenza impugnata che è stata però rigettata dal Consiglio di Stato all'udienza svoltasi in camera di consiglio del 24 giugno 2021.

Alla successiva udienza dell'8 luglio 2021 per la discussione del merito del ricorso, il Consiglio di Stato ha trattenuto la causa in decisione. La sentenza dovrebbe essere pubblicata entro 45 gg (decorrenti dall'8 luglio 2021) ma si tratta di un termine non perentorio.

Inoltre, in riscontro al provvedimento del MIMS del 2 marzo 2021 che ha espressamente rigettato la proposta di PEF presentata da SAM, invocando ancora una volta l'applicabilità retroattiva della Delibera Cipe 38/19, la Società, in data 8 marzo 2021, ha evidenziato, con apposita nota indirizzata al Ministero, i motivi per cui lo stesso risultava infondato, invitandolo a riformare tale provvedimento di diniego e preannunciando che in difetto lo avrebbe impugnato innanzi al competente giudice amministrativo.

L'impugnazione che poi è stata effettivamente promossa dalla Società innanzi al TAR Campania, che riunitosi il 9 giugno per discutere l'istanza di sospensiva del provvedimento impugnato ha rinviato la trattazione del merito del ricorso alla fase di merito fissandone l'udienza per il 3 novembre 2021.

Sempre in riferimento al citato provvedimento ministeriale di diniego della proposta di PEF presentata dalla SAM, la Società ha proposto un ulteriore ricorso al Giudice Amministrativo, innanzi al TAR Lazio – Roma (RG 5178/2021), per ottenere:

  • (a) la corretta esecuzione (ottemperanza) della richiamata sentenza del TAR Lazio n. 1354/2021;
  • (b) la dichiarazione di inefficacia del suddetto provvedimento ministeriale del 2 marzo 2021.

In data 14 luglio 2021 si è svolta l'udienza per la discussione di tale ricorso e il Presidente del Collegio ha ritenuto di disporre un rinvio – la cui data ad oggi non è stata ancora fissata– in attesa della pronuncia sull'appello proposto dall'amministrazione avverso la sentenza del TAR Lazio n. 1354/2021.

Ai fini delle valutazioni degli Amministratori è stato tenuto conto che il nuovo soggetto dovrà subentrare ad Autostrade Meridionali in tutti i rapporti attivi e passivi, con esclusione di quelli di natura finanziaria, esistenti alla data dell'effettivo subentro.

In ogni caso, come già in precedenza evidenziato, gli Amministratori ritengono che il rimborso dei finanziamenti concessi alla Società potrà essere garantito o dall'aggiudicazione in capo ad Autostrade Meridionali della nuova concessione della A3 in esito al ricorso promosso avverso la aggiudicazione al concorrente SIS, o dall'incasso del valore di subentro che dovrà essere versato dal subentrante.

Evoluzione prevedibile della gestione e fattori di rischio

Nelle more del completamento della procedura di affidamento della nuova concessione in corso, la Società proseguirà nella gestione della concessione in essere, come disposto dal Concedente in attesa dell'incasso del valore di subentro che dovrà essere versato dal concessionario subentrante.

L'esercizio 2021 continuerà ad essere influenzato, oltre che dall'evoluzione dei fattori di incertezza precedentemente descritti, dalla possibile evoluzione della pandemia ed ai conseguenti provvedimenti che potrebbero impattare sul traffico autostradale.

In ogni caso anche in tale ambito sono state effettuate simulazioni di possibili scenari di riduzione del traffico, e dei conseguenti riflessi economici, patrimoniali e finanziari, ad esito dei quali è emerso che tale aspetto (pur comportando potenziali significativi impatti sulla redditività aziendale), non comporterebbe significative criticità sulla liquidità della Società, tenuto conto delle attuali disponibilità finanziarie.

RICHIESTA DELLA CONSOB DI DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 114, COMMA 5, DEL D.LGS. N° 58/1998 (TUF)

Si riportano nel seguito le informazioni integrative richieste dalla Consob alla Società, con lettera del 2 aprile 2020, ai sensi dell'art. 114 del D. Lgs. n. 58/1998 ("TUF").

a) La posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo, con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine.

La tabella seguente evidenzia l'ammontare della posizione finanziaria netta della Società al 30 giugno 2021 e al 31 dicembre 2020, in ragione delle modifiche introdotte dal Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 alla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ed in conformità ai nuovi orientamenti ESMA del 4 marzo 2021 (ESMA32- 382-11338) in sostituzione di quanto indicato nella precedente Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005.

POSIZIONE FINANZIARIA
Euro migliaia 30/06/2021 di cui verso
parti correlate
31/12/2020 di cui verso
parti correlate
Disponibilità liquide -2.288 0 -2.487 0
Mezzi equivalenti e rapporti di conto corrente -5.630 -1.854
con saldo positivo verso parti correlate (1) -5.630 -1.854
Altre attività finanziarie correnti -30.715 -30.715 -32.537 -32.537
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti connesse
ad attività operative cessate - -
Liquidità (A) -38.633 -36.345 -36.878 -34.391
Debito finanziario corrente 245.153 244.588
Quota corrente di passività finanziarie a medio-lungo termine
Passività finanziarie connesse ad attività operative cessate
Passività finanziarie correnti (B) 245.153 0 244.588 0
Posizione finanziaria netta corrente (C=A+B) 206.520 -36.345 207.710 -34.391
Debito finanziario non corrente
Prestiti obbligazionari
Passività finanziarie non correnti (D)
Indebitamento finanziario netto come da orientamento ESMA (E=D+C) 206.520 -36.345 207.710 -34.391
Attività finanziarie correnti (2) al netto dei derivati (F) -414.589 -410.953
Attività finanziarie non correnti (G) -56 -186
Indebitamento finanziario netto (H=E+F+G) -208.125 -36.345 -203.429 -34.391

(1) Tale voce accoglie il saldo del c/c di corrispodenza verso la controllante, pari ad Euro migliaia 5.630, classificato nella "Situazione

patrimoniale-finanziaria riclassificata" tra le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti"

(2) Trattasi Diritti Concessori Finanziari correnti

b) Le posizioni debitorie scadute della Società, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura etc.) Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie di Autostrade Meridionali S.p.A. al 30 giugno 2021, ripartite per natura, con evidenza di quelle scadute.

Di cui scaduto
€/k Valori al 30/06/2021 Per contenziosi Scaduto entro 90 gg. Scaduto oltre 90 gg.
Passività Finanziarie correnti 245.153
Passività commerciali 26.191 9.298 120 1.132
Passività per imposte correnti 3.520
Debiti v/personale 2.463
Debito v/ istituti previdenziali ed assistenziali 1.375
Altre Passività correnti 3.321
Totale Passività 282.023 9.298 120 1.132

Si evidenzia che, con riferimento alle passività sopra rappresentate, al 30 giugno 2021 la Società presenta posizioni debitorie scadute essenzialmente a fronte di situazioni legate a vertenze e contenziosi in essere, a fronte dei quali quindi la Società non ha proceduto al pagamento delle fatture, pur avendo la stessa risorse finanziarie disponibili ampiamente sufficienti, come desumibile dalle disponibilità finanziarie rilevate alla data di chiusura del semestre. A fronte di tali posizioni i creditori hanno in larga parte attivato le consuete iniziative di tutela dei propri asseriti diritti (solleciti, ingiunzioni, richieste giudiziali, etc.). Per tali posizioni legate a contenziosi, la Società richiede periodicamente ai propri legali di parte di valutare la probabilità di soccombenza, accantonando in specifico fondo rischi, qualora il debito non sia già stato rilevato nell'ambito delle passività commerciali, il valore del potenziale petitum relativamente ai contenziosi il cui rischio di soccombenza viene valutato dai legali come probabile. Al 30 giugno 2021 l'ammontare del Fondo per contenziosi su risarcimenti danni e lavori è complessivamente pari a Euro migliaia 14.984. La parte restante dei debiti commerciali scaduti è prevalentemente riferita a fatture scadute, posto che tale ritardo è dovuto in linea generale a sfridi dei processi amministrativi.

Non sono, invece, presenti al 30 giugno 2021 posizioni debitorie scadute di natura finanziaria, tributaria, previdenziale, ovvero verso dipendenti.

Pertanto, non si rilevano posizioni scadute in relazione a fattispecie che possano essere legate ad indisponibilità finanziaria da parte di Autostrade Meridionali S.p.A..

c) Le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate di codesta Società e del Gruppo ad essa facente capo rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata ex art. 154-ter del TUF

Il dettaglio dei saldi creditori e debitori in essere al 30 giugno 2021 nei confronti di parti correlate (comparati con i relativi saldi al 31 dicembre 2020), nonché dei proventi ed oneri maturati nel corso del primo semestre 2020 (comparati con i relativi ammontari del primo semestre 2020), è riportato nelle tabelle di dettaglio esposte nella presente sezione.

Al 30 giugno 2021 si osserva una riduzione dell'incidenza percentuale di debiti verso parti correlate rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2020, nonché un lieve aumento dell'incidenza percentuale di costi da parti correlate rispetto a quanto rilevato al 30 giugno 2020.

In particolare, l'aumento dei costi per operazioni con parti correlate sostenuti dalla Società deriva essenzialmente da maggiori costi verso Autostrade Tech in conseguenza degli interventi di manutenzione non ricorrente degli impianti di pista e della consuntivazione dei costi maturati per la realizzazione delle pese dinamiche nella tratta Cava de' Tirreni - Salerno.

Con riferimento alle principali variazioni intervenute "nei rapporti commerciali e diversi" si evidenzia quanto segue:

  • nei confronti di Autostrade per l'Italia, il maggior credito al 30 giugno 2021 (Euro migliaia 10.327) rispetto al 31 dicembre 2020 (Euro migliaia 9.086) è dovuto essenzialmente all'incremento delle partite correnti legate ai pedaggi autostradali da regolare, per effetto dell'aumento del traffico veicolare a seguito della ripresa delle attività post restrizioni emanate in relazione alla pandemia da Covid-19.

Con riferimento alle specifiche disposizioni emanate dalla Consob in materia, si precisa che nessuna delle posizioni in essere nei confronti di parti correlate deriva da operazioni non ricorrenti, atipiche e/o inusuali.

RAPPORTI COMMERCIALI E DIVERSI

30/06/2021 31/12/2020
Denominazione Crediti Debiti Crediti Debiti
- Atlantia 983 983 257
- Autostrade per l'Italia 10.327 797 9.086 986
- AD Moving 5 5
- SPEA Ingegneria Europea 121 5.909 124 5.857
- Autostrade Tech 95 1.464 2.683
- EsseDiesse 146 75
- Società Autostrada Tirrenica -
1
1 104 1
- Raccordo Autostradale Valle d'Aosta 13
- Società Traforo Monte Bianco 13
- Tangenziale di Napoli 90 1.446 156 1.345
- Telepass 3 5 2 11
- Autogrill 139 38 199
- Fondo di Previdenza ASTRI 120 172
- KMA Kmaster 2 2
- Tecne 19 52
- CAIE Consorzio Autostrade Italiane Energia
- Pavimental 201 - 201
TOTALE VERSO PARTI CORRELATE 11.781 10.181 10.685 11.590
TOTALE RAPPORTI COMMERCIALI E DIVERSI 25.291 36.870 23.474 35.069
INCIDENZA PERCENTUALE 46,6 27,6 45,5 33,0
(Importi in Euro migliaia)
30/06/2021 30/06/2020
Denominazione Costi
dell'esercizio
Ricavi
dell'esercizio
Costi
dell'esercizio
Ricavi
dell'esercizio
- Atlantia 26
- Autostrade per l'Italia 452 4 655 3
- AD Moving 4 4
- SPEA Ingegneria Europea 80 -
1
168 29
- Autostrade Tech 1.176 21 710
- EsseDiesse 134 127
- Tangenziale di Napoli 165 112 -
99
112
- Raccordo Autostradale Valle d'Aosta -
9
3
- Società Traforo Monte Bianco -
9
3
- Telepass 1 1
- KMA Kmaster 3 4
- Infoblu
- Pavimental
- Autogrill 87 135
- Tecne 52 25
- Società Autostrada Tirrenica 1 -
1
-
70
9
- Fondo di Previdenza ASTRI 161 133
- CAIE Consorzio Autostrade Italiane Energia 6 6
TOTALE VERSO PARTI CORRELATE 2.230 252 1.642 299
TOTALE COSTI E RICAVI DELL'ESERCIZIO 24.393 1.751 21.807 1.432
INCIDENZA PERCENTUALE 9,1 14,4 7,5 20,9

(Importi in Euro migliaia)

RAPPORTI FINANZIARI

30.06.2021 31.12.2020
Denominazione Crediti Debiti Crediti Debiti
- Autostrade per l'Italia 35.815 - 33.859 -
TOTALE VERSO PARTI CORRELATE 35.815 - 33.859 -
TOTALE RAPPORTI FINANZIARI IN ESSERE 38.689 245.153 37.064 244.588
INCIDENZA PERCENTUALE 92,6 - 91,4 -
(Importi in Euro migliaia)
30.06.2021 30.06.2020
Denominazione Oneri
Proventi
Oneri Proventi
- Autostrade per l'Italia 511 185 1.935 241
TOTALE VERSO PARTI CORRELATE 511 185 1.935 241
TOTALE ONERI E PROVENTI FINANZIARI 2.903 185 3.215 681
INCIDENZA PERCENTUALE 17,6 100,0 60,2 35,4

(Importi in Euro migliaia)

d) L'eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole

Intesa Sanpaolo S.p.A. in considerazione del portato della Delibera CIPE 38/2019, ha ritenuto di implementare nel contratto di finanziamento sottoscritto in data 29 luglio 2020 i seguenti covenant:

  • limitazioni alla distribuzione di dividendi fino ad un massimo di Euro migliaia 3.000;
  • introduzione di un vincolo di cassa minima pari alla differenza, qualora positiva, tra il debito lordo (incrementato di un livello di sicurezza pari al 2% del debito lordo stesso) e il valore atteso del i) Capitale Investito Netto regolatorio decurtato del ii) debito per Poste Figurative (calcolato ipotizzando l'efficacia retroattiva della delibera CIPE 38/2019). Tale obbligo può essere soddisfatto:
    • vincolando al servizio del debito verso Intesa una porzione delle disponibilità liquide di SAM, a concorrenza dell'importo necessario – con conseguente indisponibilità di tali somme per la gestione societaria;
    • designando al servizio del debito verso Intesa il credito fiscale potenzialmente originato dalla passività potenziale che si determinerebbe in caso di soccombenza nel contenzioso sulla delibera CIPE 38/2019 (il «Credito Fiscale»). Questa previsione – per cui è richiesto che il Credito Fiscale sia prontamente esigibile –

consente di minimizzare l'ammontare di disponibilità liquide da vincolare e il conseguente impatto sulla gestione operativa di SAM (anche in ragione delle fluttuazioni infra-annuali della cassa).

Si prevede la possibilità, per la banca, di accelerare il contratto nel momento in cui il vincolo di cassa minima non sia rispettato.

Alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2021 non si sono verificate circostanze di mancato rispetto dei covenant previsti nel contratto di finanziamento in essere con Banca Intesa (unico contratto in cui, come in precedenza evidenziato, sono previsti specifici covenant) e tutte le clausole contrattuali legate ai contratti di finanziamento in essere sono state rispettate da parte della Società. Da ciò ne deriva che non risultano in essere limitazioni all'utilizzo delle risorse finanziarie cui la Società può fare accesso.

e) Lo stato di implementazione del Piano Economico Finanziario, con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti

Nel richiamare integralmente le informative presentate nelle Relazioni finanziarie annuali pubblicate nei vari esercizi, a partire da quello chiuso al 31 dicembre 2012 e fino alla Relazione finanziaria relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, circa la richiesta avanzata dalla Società in merito alla adozione di un Piano Economico Finanziario di Riequilibrio ("PEFR"), si riportano nel seguito gli eventi salienti intervenuti.

Essendo trascorso infruttuosamente il termine previsto dalla convenzione per l'approvazione dell'ultima proposta di Piano Economico Finanziario ("PEF") per regolare il rapporto concessorio per il periodo 2013 – 2022 (o comunque fino al più breve termine di subentro del nuovo concessionario in esito della gara pubblica) redatta ai sensi della Delibera CIPE 39/2007 e s.m.i. e inviata al MIT in data 24 maggio 2019, la Società ricorreva in data 25 ottobre 2019 innanzi al TAR Campania per ottenere:

  • (i) l'annullamento del silenzio-rigetto sulla proposta di PEF presentato il 24 maggio 2019;
  • (ii) la fissazione di un termine per il MIT per adempiere alla istruttoria sul PEF presentato;
  • (iii) la nomina di un Commissario ad Acta in caso di inerzia del MIT.

Nelle more della discussione del ricorso, in data 30 ottobre veniva pubblicata la delibera CIPE 38/2019 e quindi si registrava la nota MIT del 13 novembre 2019 con la quale il Concedente chiedeva alla Società di redigere un nuovo PEF che recepisse i contenuti della richiamata nuova delibera con effetto retroattivo al 1° gennaio 2013.

In considerazione di ciò la Società integrava il ricorso già presentato innanzi al TAR Campania con motivi aggiunti per chiedere:

(iv) l'annullamento della nota MIT del 13 novembre che chiedeva alla Società di redigere un PEF secondo previsioni Delibera CIPE 38/2019;

(v) l'annullamento della Delibera CIPE 38/2019.

Il TAR Campania ha declinato la propria competenza a favore del TAR Lazio, dove il ricorso è stato riassunto, risultando fissato per la discussione della fase cautelare per l'udienza del 11 marzo 2020.

Il D.L. 8 marzo 2020, n. 11, per contrastare la diffusione epidemiologica nel campo della giustizia amministrativa ha sancito all'art. 3 che "A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sino al 22 marzo 2020, le udienze pubbliche e camerali dei procedimenti pendenti presso gli uffici della giustizia amministrativa sono rinviate d'ufficio a data successiva al 22 marzo 2020. I procedimenti cautelari, promossi o pendenti nel medesimo lasso di tempo, sono decisi, su richiesta anche di una sola delle parti, con il rito di cui all'articolo 56 del medesimo codice del processo amministrativo e la relativa trattazione collegiale è fissata in data immediatamente successiva al 22 marzo 2020 (…)".

Alla data dell'11 marzo la trattazione della cautelare è stata di ufficio spostata al 25 marzo 2020, per essere successivamente riprogrammata al 10 giugno 2020. In quella sede il giudice ha fissato al 2 dicembre 2020 la discussione nel merito.

Nel frattempo, Autostrade Meridionali in data 5 marzo 2020 aveva riscontrato negativamente la nuova richiesta del MIT, trasmessa in data 19 febbraio 2020, di sottoscrivere un atto aggiuntivo ed un nuovo PEF, come già precedentemente richiesto, ai sensi della delibera 38/2019 impugnata. La Società ha, quindi, proposto nuovi motivi aggiunti anche su tale ultima nota del MIT e proposto nuova istanza cautelare, in esito della quale è stata fissata udienza di merito per la data del 2 dicembre 2020.

Si ricorda che in data 2 febbraio 2021, il TAR Lazio ha pubblicato la sentenza con la quale è stato accolto il ricorso promosso dalla Società per ottenere:

  • (i) l'annullamento del silenzio rigetto da parte del MIT sulla richiesta avanzata dalla Società di approvare un PEF a governo del rapporto concessorio successivo alla scadenza della concessione con principi analoghi a quelli previsti dalla normativa di settore (delibera CIPE 39/2007 e s.m.i.)
  • (ii) l'annullamento delle note trasmessa alla Società dal MIT il 13 novembre 2019 con la quale lo stesso ha chiesto alla Società di produrre un nuovo PEF per l'intero anzidetto periodo (dalla scadenza della concessione fino al subentro del nuovo concessionario da selezionare per gara) coerente con il portato della Delibera CIPE 38/2019, adottata in data 30 ottobre 2019, recante un meccanismo di remunerazione del capitale investito penalizzante per la Società.

La sentenza conferma, quale congrua remunerazione del capitale investito, il tasso dalla convenzione previgente, salvi alcuni aggiornamenti da apportare periodicamente ai sensi della delibera CIPE n. 39/2007 e che la validità di tale disciplina è stata espressamente confermata dal Concedente anche per il periodo successivo alla scadenza della Convenzione.

La sentenza ha ricordato che il Consiglio di Stato ha altresì (già) chiarito che la disciplina recata dalla delibera CIPE n. 39/2007 trova applicazione con riferimento a tutte le concessioni in essere, intendendosi per tali anche quelle già scadute, in regime di prorogatio.

Pertanto, la prosecuzione del rapporto, per effetto dell'accordo delle parti, alle condizioni previgenti, risulta confermata ed è stata oggetto di accertamento definitivo anche nei contenziosi già intercorsi tra le parti, con la conseguenza che, fintanto che il concessionario uscente resta obbligato a proseguire nell'esercizio dell'autostrada, il rapporto resta disciplinato dalla Convenzione originaria.

Risulta, pertanto, fondata la deduzione della inapplicabilità delle nuove disposizioni portate dalla delibera n. 38/2019 alla concessione in essere con Autostrade Meridionali.

È stata, infine, accertata l'illegittimità del silenzio del MIT in ordine all'istanza della Società per l'approvazione del PEF, con obbligo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di adottare la determinazione conclusiva del procedimento entro trenta giorni dalla notificazione o comunicazione della sentenza.

La sentenza è stata notificata dalla Società al Ministero delle Infrastrutture in data 2 febbraio 2021.

In data 2 marzo 2021 sono state promosse due azioni da parte del MIT (oggi MIMS), che ha (i) proposto appello innanzi al Consiglio di Stato per ottenere, previa adozione di provvedimenti cautelari di sospensione, la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 1354/2021, sopra descritta, e (ii) formalizzato, in (parziale) esecuzione della citata sentenza, la conclusione dell'iter amministrativo sulla proposta di PEF presentata dalla Società in data 24 magio 2019, con un provvedimento di diniego del 2 marzo 2021.

La Società si è costituita nel suddetto giudizio di appello promosso dal MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), per l'annullamento della sentenza del TAR Lazio, chiedendo la conferma della sentenza impugnata e il giudice ha fissato per la data dell'8 aprile 2021 l'udienza per la discussione sull'istanza di sospensione della sentenza.

All'esito di tale udienza il giudizio è stato rinviato all'8 luglio 2021 per decidere sulla domanda di sospensione unitamente al merito del ricorso.

In data 17 maggio il Ministero ha formulato una nuova istanza di sospensione della sentenza impugnata che è stata però rigettata dal Consiglio di Stato all'udienza svoltasi in camera di consiglio del 24 giugno 2021. Alla successiva udienza dell'8 luglio 2021 per la discussione del merito del ricorso, il Consiglio di Stato ha trattenuto la causa in decisione. La sentenza dovrebbe essere pubblicata entro 45 gg (decorrenti dall'8 luglio 2021) ma si tratta di un termine non perentorio.

Inoltre, in riscontro al provvedimento del MIMS del 2 marzo 2021 che ha espressamente rigettato la proposta di PEF presentata da SAM, invocando ancora una volta l'applicabilità retroattiva della Delibera Cipe 38/19, la Società, in data 8 marzo 2021, ha evidenziato, con apposita nota indirizzata al Ministero, i motivi per cui lo stesso risultava infondato, invitandolo a riformare tale provvedimento di diniego e preannunciando che in difetto lo avrebbe impugnato innanzi al competente giudice amministrativo.

L'impugnazione che poi è stata effettivamente promossa dalla Società innanzi al TAR Campania, che riunitosi il 9 giugno per discutere l'istanza di sospensiva del provvedimento impugnato ha rinviato la trattazione del merito del ricorso alla fase di merito fissandone l'udienza per il 3 novembre 2021.

Sempre in riferimento al citato provvedimento ministeriale di diniego della proposta di PEF presentata dalla SAM, la Società ha proposto un ulteriore ricorso nel mese di luglio 2021 al Giudice Amministrativo, innanzi al TAR Lazio – Roma (RG 5178/2021), per ottenere:

  • (a) la corretta esecuzione (ottemperanza) della richiamata sentenza del TAR Lazio n. 1354/2021;
  • (b) la dichiarazione di inefficacia del suddetto provvedimento ministeriale del 2 marzo 2021.

In data 14 luglio 2021 si è svolta l'udienza per la discussione di tale ricorso e il Presidente del Collegio ha ritenuto di disporre un rinvio – la cui data ad oggi non è stata ancora fissata– in attesa della pronuncia sull'appello proposto dall'amministrazione avverso la sentenza del TAR Lazio n. 1354/2021.

Nelle more della definizione del contenzioso sul PEF, il Concedente, a seguito della rendicontazione del Valore di Subentro maturato dalla Società al 31 dicembre 2020, ha comunicato, in sintesi, a quest'ultima che (i) la definizione dell'indennizzo da subentro come da Direttiva interministeriale n. 283/1998 (Costa – Ciampi) non è individuato unilateralmente dal concessionario scaduto sulla base delle risultanze di bilancio di volta in volta comunicati, (ii) l'indennizzo da subentro dovrà recepire "i valori economici ricavati dal PEF transitorio redatto ai sensi della Delibera CIPE n. 38/19", per il periodo sino alla data di effettivo subentro del nuovo concessionario e (iii) il valore dei cespiti devolvibili riconoscibili ai fini regolatori deve derivare da una procedura di calcolo unitaria riscontrabile in apposito Documento. A tal fine il Concedente ha predisposto ed inviato alla Società una Relazione tecnica in cui sono richiamati gli indirizzi operativi per l'ammissibilità della spesa e la documentazione utile a comprovare gli oneri sostenuti, coerente agli schemi indicati dal Concedente e validato da una società di Revisione e dal rappresentante della Società.

Autostrade Meridionali ha prontamente riscontrato tali osservazioni, confutando i rilievi del Concedente; in particolare la Società ha evidenziato che:

i. Autostrade Meridionali, con comunicazioni e relativi allegati, ha già fornito al Concedente tutti i giustificativi dei costi sostenuti per la realizzazione degli investimenti eseguiti, ribadendo che il MIMS già aveva comunicato in apposita lettera che "all'esito delle verifiche eseguite sulla documentazione prodotta ed alla data del 31.12.2012, il valore del capitale investito netto riconosciuto ai fini regolatori è pari a 371,945 M€. La medesima voce al 31.12.2017, è pari a 407,846 M€";

  • ii. il TAR Lazio, con sentenza 01354/2021 ha stabilito "l'inapplicabilità delle nuove disposizioni portate dalla delibera 38/19". Pertanto, fino a diversa pronuncia del giudice amministrativo "la disciplina di cui alla delibera CIPE 38/19 non potrà e non dovrà richiamarsi";
  • iii. non ritiene di condividere l'affermazione del Concedente secondo cui "la quantificazione dell'indennizzo da subentro, al netto degli eventuali conguagli o aggiornamenti, sia riscontrabile attraverso un documento unitario, coerente agli schemi indicati dal Concedente e validato da una società di Revisione e dal rappresentante della società". Ciò in quanto tale modalità non è contenuta né nella delibera CIPE 39/2007, né nella Direttiva Costa – Ciampi, né nella disciplina convenzionale. Del resto anche il TAR Lazio (sentenza 01354/2021) ha precisato che "l'applicazione dei nuovi criteri, interverrebbero su un rapporto che, in gran parte, ha già trovato svolgimento, modificandone a posteriori l'assetto in assenza di disciplina di fonte legislativa al riguardo, in violazione del principio di irretroattività ".
  • iv resta in attesa dell'istruttoria del Concedente in merito agli anni 2018-2019-2020. Inoltre ai fini della determinazione del valore di subentro, con l'accertamento del Capitale Investito Netto e la determinazione provvisoria delle poste figurative in base all'applicazione della Delibera CIPE 39/2007 (nelle more della definitiva pronuncia giudiziale) saranno realizzate le condizioni per poter procedere alle attività propedeutiche finalizzate al subentro del nuovo concessionario che si realizzerà con il contestuale pagamento del valore dell'indennizzo definitivamente determinato.

In relazione alla sopra richiamata comunicazione pervenuta dal Ministero in tema di valore di subentro, la Società ha inoltre proposto, in data 24.7.2021, un'impugnativa presso il TAR Campania.

Gli effetti derivanti dall'applicazione della sentenza del TAR Lazio, e quindi dei criteri di remunerazione stabiliti dalle Delibere CIPE 38/2007, 27/2013 e 68/2017, determinano, alla data del 30 giugno 2021, un saldo delle poste figurative (al netto del credito da isointroito già iscritto in bilancio alla stessa data e pari a Euro migliaia 10.100) a favore della Società stimato in Euro migliaia 52.203, al lordo delle imposte.

Tutto ciò premesso, con riferimento al medesimo saldo delle poste figurative, per le motivazioni già esposte nei bilanci dei precedenti esercizi e da ultimo nella Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2020, prima fra tutte l'assenza, ad oggi, di un Piano Economico Finanziario di Riequilibrio ("PEFR") del rapporto concessorio per il periodo di ultrattività della concessione che sancisca, in accordo tra le parti, i criteri di remunerazione da adottare ed i valori ad essi correlati, la Società ritiene non vi siano ancora i presupposti per rilevare contabilmente gli effetti della recente sentenza del TAR Lazio sopra riportati, ovvero ritiene che le condizioni di contesto che avevano condotto la Società in occasione della redazione dei bilanci degli esercizi dal 2013 – 2020 alla decisione di non rilevare contabilmente il credito presunto derivante dallo sbilancio tra ricavi e costi ammessi, al momento non siano mutate e non giustifichino, quindi, un diverso approccio sulla specifica tematica.

In ogni caso, nelle more dell'approvazione di un Piano Economico Finanziario di Riequilibrio del rapporto concessorio per il periodo di ultrattività della concessione, in coerenza con le indicazioni fornite dal Concedente e recepite nelle proposte di PEFR inviate al Concedente, la Società ha dato seguito anche nel corso del primo semestre 2021 alla realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria non ricorrente e di manutenzione straordinaria.

Si precisa che tali interventi insistono prevalentemente sulla tratta non oggetto di ampliamento alla terza corsia, né riguardano gli ulteriori interventi di cui all'art. 2 della Convenzione, ammessi nell'ambito dell'indennizzo ai sensi di quanto espressamente stabilito dall'art. 5, comma 1, della Convenzione vigente.

Infine, tenuto conto dell'assenza, ad oggi, di un Piano Economico Finanziario di Riequilibrio, non è possibile evidenziare gli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti da Piano.

Indicatori alternativi di performance

In applicazione della Comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che recepisce in Italia gli orientamenti sugli Indicatori Alternativi di Performance (di seguito anche "IAP") emessi dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), obbligatori per la pubblicazione di informazioni regolamentate o di prospetti successivamente al 3 luglio 2016, sono definiti nel seguito i criteri utilizzati per l'elaborazione dei principali IAP pubblicati da Autostrade Meridionali S.p.A.

Gli IAP presentati nella "Relazione Intermedia sulla Gestione" sono ritenuti significativi per la valutazione dell'andamento operativo con riferimento ai risultati complessivi di Autostrade Meridionali S.p.A. Inoltre, si ritiene che gli IAP assicurino una migliore comparabilità nel tempo degli stessi risultati sebbene non siano sostituitivi o alternativi ai risultati previsti dai principi contabili internazionali IFRS esposti nel "Bilancio semestrale abbreviato".

Con riferimento agli IAP relativi ai risultati si evidenzia che Autostrade Meridionali S.p.A. presenta, all'interno del capitolo "Andamento economico-finanziario", prospetti contabili riclassificati diversi da quelli previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS inclusi nel "Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2021", quali: il Conto economico riclassificato e la Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata. Tali prospetti riclassificati presentano, oltre alle grandezze economico-finanziarie e patrimoniali disciplinate dai principi contabili internazionali IFRS, alcuni indicatori e voci derivati da questi ultimi, ancorché non previsti dagli stessi principi e identificabili pertanto come IAP. All'interno del presente capitolo è riportata la riconciliazione tra i prospetti del bilancio semestrale abbreviato e tali prospetti riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione.

Nel seguito sono elencati i principali IAP presentati nella Relazione sulla gestione e una sintetica descrizione della relativa composizione, nonché della riconciliazione con i corrispondenti dati ufficiali:

  • a) Margine operativo lordo (EBITDA)": è l'indicatore sintetico della redditività derivante dalla gestione operativa, determinato sottraendo ai ricavi operativi i costi operativi, inclusa variazione operativa dei fondi rischi ed oneri, ad eccezione di ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore;
  • b) "Margine operativo (EBIT)": è l'indicatore che misura la redditività dei capitali complessivamente investiti in azienda, calcolato sottraendo all'EBITDA gli ammortamenti e le svalutazioni e i ripristini di valore;
  • c) "Capitale investito netto": espone l'ammontare complessivo delle attività di natura non finanziaria, al netto delle passività di natura non finanziaria;
  • d) "Indebitamento finanziario netto": rappresenta un indicatore della quota del capitale investito netto coperta attraverso passività nette di natura finanziaria, determinato dalle "Passività finanziarie correnti e non correnti", al netto delle "Attività finanziarie correnti e non correnti" e delle "Disponibilità Liquide e mezzi equivalenti.

Contatti Finanziari:

Autostrade Meridionali S.p.A. (www.autostrademeridionali.it) dott. Arnaldo Musto telefono 081-7508240 – fax 081-7508268 e-mail: [email protected]

(Migliaia di Euro) Variazione
01/01-
30/06/2021
01/01-
30/06/2020
Assoluta 0/0
Ricavi netti da pedaggio 35.439 28.314 7.125 25,16
Altri ricavi operativi 4.635 1.432 3.203 223.67
Totale ricavi 40.074 29.746 10.328 34,72
Costi esterni gestionali -9.103 -10.443 1.340 -12.83
Oneri concessori -4.967 -3.989 -978 24,52
Costo del lavoro netto -11.606 -11.147 -459 4.12
Variazione operativa dei Fondi -541 102 -643 -630,39
Marqine operativo lordo (EBITDA) 13.857 4.269 9.588 224,60
Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore -458 -359 -99 27,58
Ammortamenti -333 -310 -23 1.42
Svalutazioni e ripristini di valore -125 -49 -76
Risultato operativo (EBIT) 13.399 3.910 9.489 242,69
Proventi (oneri) finanziari -2.718 -2.534 -184 7,26
Risultato prima delle imposte delle attività
operative in funzionamento
10.681 1.376 9.305 676,24
(Oneri) e proventi fiscali -3.670 -557 -3.113 558,89
Imposte correnti -3.520 -123 -3.397 2.761.79
Imposte anticipate e differite -150 -434 384 -65.44
Risultato delle attività operative in funzionamento 7.011 819 6.192 756.04
Utile (Perdita) del periodo 7.011 819 6.192 756.04
(Migliaia di Euro) Variazione
30/06/2021 31/12/2020 Assoluta %
Attività non finanziarie non correnti
Materiali 3.078 3.173 -95 -2,99
Immateriali 80 62 18 29,03
Partecipazioni 1 1
Attività per imposte anticipate 6.662 6.739 -77 -1,14
Totale attività non finanziane non correnti (A) 9.821 9.975 -154 -1,54
Capitale d'esercizio
Attività commerciali 13.426 12.231 1.195 9,77
Rimanenze 544 496 48 9,68
Crediti commerciali 12.882 11.735 1.147 9,77
Attività per imposte correnti 1.700 1.741 -4-1 -2,35
Attività per imposte correnti - consolidato fiscale 983 083
Attività per imposte correnti - erario 717 758 -41 -5,41
Altre attività correnti 10.709 9.998 111 7,11
Fondi per accantonamenti correnti 5.853 5.819 -34 -0,58
Passivita commerciali 26.190 30.089 3.899 12,96
Debiti commerciali 26.190 30.089 3.899 12,96
Passività per imposte correnti 3.520 288 -3.232 -1.122,22
Altre passivita correnti 7.160 4.692 -2.468 -52,60
Totale capitale d'esercizio (B) -16,888 -16.918 30 -0.18
Capitale investito dedotte le passività d'esercizio (C=A+B) -7.067 -6.943 -124 1,79
Passività non finanziarie non correnti
Fondi per accantonamenti non correnti 14-796 15.047 251 1,67
Totale passivita non finanziarie non correnti (D) 14.796 15.047 251 1,67
CAPITALE INVESTITO NETTO (E=C+D) -21.863 -21,990 127 -0,58
Patrimonio netto
Patrimonio netto 186.262 181.439 4.823 2,66
Patrimonio netto (F) 186.262 181.439 4.823 2,66
ndebitamento finanziario netto
Indebitamento finanziario netto a medio-lungo termine
Altre attività finanziarie non correnti -56 -186 -130 -69,89
Altre attività finanziarie -56 -186 -130 ല്ലൂർ ജന
Indebitamento finanziario netto a medio-lungo termine (G) -56 -186 -130 -69,89
Indebitamento finanziario netto a breve termine
Passività finanziarie correnti 245.153 244,588 565 0,23
Altre Passività finanziarie correnti 245.153 244.588 565 0,23
Rapporti passivi conto corrente e altre passività infragruppo
Disponibilità liquide mezzi equivalenti 7.918 4.341 -3.577 -82,40
Disponibilità liquide e depositi bancari e postali 7-918 4-341 -3.511 -82,40
Altre attività finanziarie correnti 445,304 443.490 -1.814 -0,41
Diritti concessori finanziari correnti 414.589 410.953 -3.636 -0,88
Altre attività finanziarie 30.715 32 537 1.822 5,60
Indebitamento finanziario netto a breve termine (H) -208.069 -203,243 -4.826 -2,37
Indebitamento finanziario netto (l=G+H) -208.125 -203.429 -4.696 -2,31
COPERTURA DEL CAPITALE INVESTITO NETTO (L=F+I) -21.863 -21,990 127 -0.58
(Migliaia di Euro)
2021 Primo semestre Primo semestre
2020
FLUS SO MONETARIO DA (PER) ATTIVITA' DI ESERCIZIO
Utile dell'esercizio 7.011 819
Rettificato da:
Ammortamenti 333 310
Accantonamenti (Riasci di fondi) e svalutazioni -48 -2.014
(Plusvalenze) Minusvalenze da realizzo e rettifiche di attività correnti -1
Variazione netta (attività) passività per imposte (anticipate) differite 11 440
Altri costi (ricavi) non monetari
Variazione del capitale di esercizio/altre variazioni -233 -4.350
Flusso di cassa netto generato da (per) attività di esercizio [a] 7.140 -4.796
FLUSSO MONETARIO DA (PER) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in attività autostradali -3.636 -158
Investimenti in attività materiali -216 -18
Investimenti in attività immateriali -40 -92
Flusso di cassa netto da (per) attività di investimento [b] -3.892 -268
FLUS SO MONETARIO DA (PER) ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborsi di finanziamenti
Nuovi finanziamenti
Dividendi corrisposti -2.173
Variazione netta delle altre passività finanziarie correnti e non correnti 550 -445
Disponibilità liquide in ambito di operazioni societarie - Variazione di attività finanziarie correnti e
non correnti non detenute a scopo di negoziazione
1.952 105
Flusso di cassa netto da (per) attività finanziaria [c] 329 -340
Incremento/(decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti [a+b+c] 3.577 5.404
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti ad inizio esercizio 4.341 37.343
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti alla fine esercizio 7.918 31.939
RICONCILIAZIONE DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI NETTI 30.06.2021 30.06.2020
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a inizio esercizio 4.341 37.343
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti 4.341 37.343
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a fine esercizio 7.918 31.939
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti 7.918 31.939
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista

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