Earnings Release • Oct 27, 2021
Earnings Release
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Risultati organici:
LINEE FISSE STABILI, ULTRA BROADBAND IN FORTE CRESCITA GRAZIE ALL'OFFERTA TIMVISION
CHURN IN FORTE MIGLIORAMENTO SIA SUL FISSO SIA SUL MOBILE
CRESCITA A DOPPIA CIFRA PER TUTTE LE DIGITAL COMPANIES DEL GRUPPO
PER TIM BRASIL RICAVI ED EBITDA IN CRESCITA
SCENDE IL DEBITO DEL GRUPPO: -€ 3,3 MLD YOY E -€ 1,2 MLD DA FINE 2020
AGGIORNATA LA GUIDANCE 2021. I NUOVI RANGE RIFLETTONO I COSTI DI START-UP DELLE NUOVE INIZIATIVE STRATEGICHE E LE CONDIZIONI DI MERCATO

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato la Relazione Finanziaria al 30 settembre 2021.
Nel terzo trimestre è proseguita, con il lancio dell'offerta calcio e l'arricchimento del palinsesto di TimVision, l'azione di stabilizzazione e rilancio del business domestico ed è stata impressa un'accelerazione alla costruzione della nuova fase di crescita legata ai mercati adiacenti, in particolare quelli dei contenuti e dei servizi innovativi per la clientela business.
In crescita a doppia cifra tutte le "digital companies" del gruppo: Noovle, Olivetti, Telsy.
Sul core business della connettività, in un contesto competitivo che ha portato diversi operatori del mercato a focalizzarsi su prezzi e sconti, TIM cambia passo e imprime una svolta, con il lancio di nuove tariffe che hanno l'obiettivo di spostare il focus del mercato dalla competizione sul prezzo alla qualità del servizio offerto.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2021 si è ridotto di 3,3 miliardi di euro YoY (3,1 miliardi di euro su base After lease), attestandosi a 22,2 miliardi di euro (17,6 miliardi di euro su base after lease).
Ulteriori progressi significativi sono stati registrati nell'implementazione delle iniziative strategiche:

positivi, che hanno portato a un ulteriore miglioramento nella crescita delle linee ultrabroadband di TIM e a una fortissima riduzione del tasso di abbandono.
Prosegue la stabilizzazione dei ricavi da servizi nel segmento del fisso a cui si affianca un sensibile miglioramento dei ricavi da servizi del mobile. Migliora, inoltre, il tasso di abbandono ('churn') sia nel fisso (3,0%, dopo il 3,4% del secondo trimestre e il 4,0% dell'anno precedente), sia nel mobile dove ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni (3,6%, a fronte del 5,2% dell'anno precedente), invertendo l'andamento tipico della stagione estiva.
Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,5 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente di 155 mila linee. Nonostante il mercato rimanga competitivo nella parte a minor valore (clientela low-spending), il dato di 'mobile number portability' complessivo (ovvero il flusso di clienti tra operatori) registra un significativo calo rispetto all'anno precedente (-31% YoY), attestandosi a 2,3 milioni di linee, configurandosi come il terzo trimestre più basso degli ultimi 10 anni. Continua lo sviluppo della rete mobile 5G, che è stata premiata come la più veloce d'Europa da Opensignal.
Nel fisso, grazie all'offerta calcio e alle azioni commerciali e di miglioramento della copertura, si conferma una stabilizzazione delle linee e si è registrato in particolare un significativo incremento delle linee ultrabroadband, che hanno raggiunto i 9,7 milioni, di cui 5,1 retail con una crescita di 652 mila linee nei primi 9 mesi (1.050 mila linee incluso wholesale).

I ricavi di Gruppo nel trimestre si sono attestati a 3,8 miliardi di euro (-2,1% YoY), mentre i ricavi da servizi sono stati pari a 3,5 miliardi di euro, con un trend rispetto all'anno precedente (-1,4%) in miglioramento rispetto al trimestre precedente (-1,7% YoY).
Continua la crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi "beyond connectivity", con il cloud che segna un incremento record (+25% YoY nel trimestre) e il totale dei ricavi ICT in crescita del 13,3% nonostante lo slittamento di alcuni progetti al quarto trimestre.
Nel Wholesale (internazionale e domestico) i ricavi da servizi di telefonia fissa nel terzo trimestre 2021 sono cresciuti del 1,4% YoY.
In Brasile crescono i ricavi da servizi (+4,2% YoY), beneficiando della strategia focalizzata sul valore che ha comportato un importante incremento del ricavo medio per utente (ARPU).
L'EBITDA organico di Gruppo nel trimestre si è attestato a 1,7 miliardi di euro (-5,9% YoY), quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro (-8,3% YoY) e quello di TIM Brasil a 0,3 miliardi di euro (+4,4% YoY). Tali valori sono stati condizionati dai costi di start up nei mercati adiacenti e dal confronto con il terzo trimestre 2020. che aveva beneficiato di una serie di risparmi di costo legati al COVID 19.
L'EBITDA After Lease di Gruppo si è attestato a 1,5 miliardi di euro (-7,6% YoY): 1,2 miliardi di euro a livello domestico (-9,2% YoY).
A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 0,9 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi di piano e con un trend in aumento (+21% YoY escluse licenze) legato sia al rallentamento imputabile al COVID 19 nel terzo trimestre 2020, sia all'anticipazione di investimenti del quarto trimestre 2021. E' cambiato il mix degli investimenti, ora prevalentemente dedicati alla crescita sia in Italia (reti in fibra, Cloud & Data center, partnership con DAZN), sia in Brasile.
Il risultato netto attribuibile ai Soci della Controllante si è attestato a 0,2 miliardi di euro nel trimestre.

| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2021 |
3° Trimestre 2020 |
Variazioni % | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| comparabile | comparabile | |||||
| (a) | (b) | (a) | (b) | |||
| RICAVI TOTALI | 3.836 | 3.918 | (2,1) | 11.403 | 11.449 | (0,4) |
| Domestic | 3.111 | 3.214 | (3,2) | 9.344 | 9.498 | (1,6) |
| Brasile | 731 | 710 | 2,8 | 2.079 | 1.974 | 5,3 |
| Altre attività, rettifiche e elisioni | (6) | (6) | — | (20) | (23) | — |
| RICAVI DA SERVIZI | 3.484 | 3.532 | (1,4) | 10.330 | 10.528 | (1,9) |
| Domestic | 2.780 | 2.856 | (2,7) | 8.331 | 8.634 | (3,5) |
| o/w Wireline | 2.090 | 2.145 | (2,5) | 6.385 | 6.502 | (1,8) |
| o/w Mobile | 821 | 846 | (3,0) | 2.361 | 2.543 | (7,2) |
| Brasile | 710 | 682 | 4,2 | 2.019 | 1.917 | 5,3 |
| Altre attività, rettifiche e elisioni | (6) | (6) | — | (20) | (23) | — |
| EBITDA | 1.669 | 1.773 | (5,9) | 4.886 | 5.112 | (4,4) |
| Domestic | 1.322 | 1.441 | (8,3) | 3.913 | 4.186 | (6,5) |
| Brasile | 348 | 334 | 4,4 | 980 | 932 | 5,2 |
| Altre attività, rettifiche e elisioni | (1) | (2) | — | (7) | (6) | — |
| EBITDA After Lease | 1.462 | 1.581 | (7,6) | 4.278 | 4.535 | (5,7) |
| Domestic | 1.196 | 1.317 | (9,2) | 3.532 | 3.809 | (7,3) |
| Brasile | 267 | 267 | — | 753 | 732 | 2,9 |
| Altre attività, rettifiche e elisioni | (1) | (3) | — | (7) | (6) | — |
| CAPEX (al netto delle licenze TLC) | 912 | 755 | 20,8 | 2.480 | 1.955 | 26,9 |
| Domestic | 765 | 617 | 24,0 | 1.990 | 1.574 | 26,4 |
| Brasile | 147 | 138 | 5,4 | 490 | 381 | 28,8 |
(1) I risultati organici escludono le partite non ricorrenti e la base comparabile è calcolata al netto dell'effetto di conversione dei bilanci in valuta e della variazione del perimetro di consolidamento.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2021 |
3° Trimestre 2020 |
Variazioni % | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a) | (b) | |||
| Equity Free Cash Flow | 97 | 688 | (85,9) | 460 | 1.666 | (72,4) |
| Equity Free Cash Flow After Lease | (61) | 462 | — | 28 | 993 | (97,2) |
| Indebitamento Finanziario Netto Rettificato (2) | 22.164 | 25.469 | (13,0) | |||
| Indebitamento Finanziario Netto After Lease(2) | 17.613 | 20.741 | (15,1) |
(2) Indebitamento finanziario netto rettificato. La variazione del fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie è rettificata dall'Indebitamento Finanziario Netto contabile non avendo effetti monetari.
Nel mese di luglio il Gruppo ha provveduto a modificare la propria guidance a seguito dell'inclusione dei costi di startup del calcio e della mancata attivazione dei voucher. Il forecast completo effettuato partendo dai dati del 30 settembre, che tengono conto dei costi e investimenti di startup di alcune attività e del deterioramento del mercato, ha portato a una revisione della guidance, come riportato a pag. 18.
TIM prosegue il suo piano per la digitalizzazione del Paese e, con l'obiettivo di rispondere fattivamente alle esigenze emerse con la pandemia di Covid-19, porta avanti ulteriori iniziative a supporto di cittadini, aziende e istituzioni. Di seguito le principali azioni che sono proseguite nei primi nove mesi dell'anno.

■ Tra gennaio e settembre del 2021 sono stati realizzati 5.880 cabinet portando il totale dei Comuni che da marzo 2020 hanno beneficiato di interventi di copertura in fibra a circa 4.200.
■ Prosegue E-learning card, l'offerta a disposizione di tutti i clienti prepagati di telefonia mobile TIM che consente di navigare sulle principali piattaforme di e-learning senza limiti e costi. In totale sono 240.387 le Elearning card attivate tra il 15 maggio 2020 (lancio dell'iniziativa) ed il 30 settembre 2021 e 48.957 le nuove attivazioni registrate nel periodo gennaio-settembre 2021.

Nel corso dei primi nove mesi si sono rafforzati gli impegni in ambito sociale, inclusi nel Piano Strategico 2021- 2023, grazie alle iniziative messe in campo per la digitalizzazione del Paese e per contrastare l'emergenza Covid-19 che ha colpito l'Italia e i Paesi in cui operiamo. Oggi più che mai le infrastrutture e il lavoro delle persone di TIM si confermano fondamentali per accelerare il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030.
A inizio gennaio 2021, il Gruppo ha allineato le proprie fonti di finanziamento al Piano Strategico che pone gli obiettivi ESG al centro della propria strategia di sviluppo, collocando, con grande successo, il primo Sustainability Bond di TIM per un miliardo di euro. Nel periodo TIM ha mantenuto la presenza nei principali indici e rating di sostenibilità.
Inoltre, la governance della sostenibilità si è ulteriormente rafforzata con l'istituzione di un Comitato Endoconsiliare di Sostenibilità presieduto dal Presidente del Gruppo TIM che ha il compito, tra l'altro, di accelerare l'implementazione degli impegni in ambito sociale, ambientale e di governance (ESG), inclusi nel Piano Strategico.
I risultati del terzo trimestre 2021 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante il webcast e audio conferenza il 28 ottobre 2021. L'evento avrà inizio alle 14:00 (ora italiana). Alla presentazione seguirà una sessione di Q&A. I giornalisti potranno seguire telefonicamente e via web lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero +39 06 33444 seguendo le indicazioni per conferenze assistite oppure collegandosi al seguente link . Le slide della presentazione saranno disponibili al link .
+39 06 3688 2610 https://www.gruppotim.it/media/eng Twitter: @TIMnewsroom
+39 06 3688 2807 https://www.gruppotim.it/investor\_relations/eng

TIM redige e pubblica in via volontaria le informazioni finanziarie periodiche riferite al primo e al terzo trimestre di ciascun esercizio, nell'ambito di una policy aziendale di regolare informativa sulle performance finanziarie e operative rivolta al mercato e agli investitori, in linea con le migliori prassi di mercato.
I dati consolidati inclusi nelle informazioni finanziarie periodiche al 30 settembre 2021 del Gruppo TIM sono stati predisposti in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE; detti dati non sono sottoposti a revisione contabile.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2020 ai quali si rimanda, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2021.
Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui ricavi, sull'EBITDA

e sull'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato; Equity Free Cash Flow. A seguito dell'adozione dell'IFRS 16, inoltre, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:
In linea con gli orientamenti dell'ESMA sugli indicatori alternativi di performance (Orientamenti ESMA/2015/1415), il significato e il contenuto degli stessi sono illustrati in allegato ed è anche fornito il dettaglio analitico degli importi delle riclassifiche apportate e delle modalità di determinazione degli indicatori.
Si segnala, infine, che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2021" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali, in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo. Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto illustrato nel capitolo "Principali rischi e incertezze", nonché nella Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2020, in cui sono dettagliatamente riportati i principali rischi afferenti all'attività di business del Gruppo TIM che possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Le principali operazioni societarie intervenute nei primi nove mesi del 2021 sono state le seguenti:

Si segnala inoltre:
■ TIMFin S.p.A.: il 14 gennaio 2021 è stata iscritta all'Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB.
Nei primi nove mesi del 2020 le principali variazioni del perimetro di consolidamento erano state le seguenti:
Si segnala inoltre:
I ricavi totali del Gruppo TIM dei primi nove mesi del 2021 ammontano a 11.403 milioni di euro, -2,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020 (11.657 milioni di euro), in termini organici -0,4%.
L'analisi dei ricavi totali dei primi nove mesi del 2021 ripartiti per settore operativo in confronto ai primi nove mesi del 2020 è la seguente:

| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica esclusi |
|||
| Domestic | 9.344 | 81,9 | 9.472 | 81,3 | (128) | (1,4) | non (1,6) |
| Brasile | 2.079 | 18,2 | 2.208 | 18,9 | (129) | (5,8) | ricorrenti 5,3 |
| Altre Attività | — | — | — | — | — | ||
| Rettifiche ed elisioni | (20) | (0,1) | (23) | (0,2) | 3 | ||
| Totale consolidato | 11.403 | 100,0 | 11.657 | 100,0 | (254) | (2,2) | (0,4) |
La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo è calcolata escludendo l'effetto negativo delle variazioni dei tassi di cambio 1 (-243 milioni di euro), le variazioni del perimetro di consolidamento (INWIT) (-3 milioni di euro) nonché le componenti non ricorrenti. In particolare, i primi nove mesi del 2020 scontavano rettifiche di ricavi non ricorrenti per -38 milioni di euro connesse alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell'emergenza Covid-19.
I ricavi del terzo trimestre 2021 ammontano a 3.836 milioni di euro (3.898 milioni di euro nel terzo trimestre 2020).
L'EBITDA del Gruppo TIM dei primi nove mesi del 2021 è pari a 4.394 milioni di euro (5.118 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020,-4,4% in termini organici).
Il dettaglio dell'EBITDA e dell'incidenza percentuale del margine sui ricavi ripartiti per settore operativo dei primi nove mesi del 2021 in confronto con i primi nove mesi del 2020 sono i seguenti:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica esclusi |
|||
| Domestic | 3.424 | 77,9 | 4.081 | 79,7 | (657) | (16,1) | non (6,5) |
| % sui Ricavi | 36,6 | 43,1 | (6,5)pp | ricorrenti (2,2)pp |
|||
| Brasile | 977 | 22,2 | 1.043 | 20,4 | (66) | (6,3) | 5,2 |
| % sui Ricavi | 47,0 | 47,2 | (0,2)pp | 0,0pp | |||
| Altre Attività | (6) | (0,1) | (7) | (0,1) | 1 | ||
| Rettifiche ed elisioni | (1) | — | 1 | — | (2) | ||
| Totale consolidato | 4.394 | 100,0 | 5.118 | 100,0 | (724) | (14,1) | (4,4) |
L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente si attesta a 4.886 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi del 42,8% (5.112 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020, con un'incidenza sui ricavi del 44,7%).
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2021, che include il miglioramento dei costi contrattuali differiti legati alla riduzione del churn, sconta oneri netti non ricorrenti per complessivi 492 milioni di euro principalmente relativi a costi del personale connessi anche all'applicazione dell'art. 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92, come definita negli Accordi sindacali siglati tra alcune società del Gruppo, inclusa la Capogruppo TIM S.p.A., e le Organizzazioni Sindacali. Gli oneri non ricorrenti includono altresì accantonamenti per contenziosi, transazioni, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate, oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti nonché oneri connessi all'emergenza Covid-19 (20 milioni di euro) principalmente per accantonamenti relativi alla gestione dei crediti di una parte della clientela.
Nei primi nove mesi del 2020 il Gruppo TIM aveva registrato oneri netti non ricorrenti per complessivi 176 milioni di euro (già al netto della variazione di perimetro di 5 milioni di euro) di cui 89 milioni di euro ricollegabili all'emergenza Covid-19 in Italia. I primi nove mesi del 2020 scontavano altresì oneri non ricorrenti connessi principalmente a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale ed accantonamenti per contenziosi,
1 I tas si di c ambi o med i uti lizza ti pe r la co nv er si one in eu ro ( e spr es si in term ini di uni tà di v alu ta l oc ale pe r 1 euro) so no per il r eal br as il ian o p ar i a 6, 3 780 4 ne i p rim i n ov e me si d el 20 21 e a 5 ,70 2 99 nei pr imi n ov e m es i d el 2 0 20 ; pe r i l dol la ro am eri ca no so no p ar i a 1 ,1 961 6 nei pri mi n ov e me si de l 20 21 e a 1 , 1 24 4 4 nei p ri mi n ov e m es i de l 20 20 . L' imp at to del la v ar iazi on e dei ta s si di ca mbi o è calco la to ap pl ica ndo a l per io do po st o a conf r on to i ta s si di c onv e rs ione de ll e v alut e e ste re u til izza ti pe r il p eriod o co rr en te.

sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate nonché oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti.
L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBITDA | 4.394 | 5.118 | (724) | (14,1) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (113) | 113 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | (69) | 69 | ||
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | 492 | 176 | 316 | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 4.886 | 5.112 | (226) | (4,4) |
| % sui Ricavi | 42,8 | 44,7 | (1,9)pp |
L'EBITDA del terzo trimestre 2021 ammonta a 1.624 milioni di euro (1.720 milioni di euro nel terzo trimestre 2020).
L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente del terzo trimestre 2021 è pari a 1.669 milioni di euro (1.773 milioni di euro nel terzo trimestre 2020).
L'EBIT del Gruppo TIM dei primi nove mesi del 2021 è pari a 985 milioni di euro (1.627 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.477 milioni di euro (1.696 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020) con un'incidenza sui ricavi del 13,0% (14,8% nei primi nove mesi del 2020).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBIT | 985 | 1.627 | (642) | (39,5) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (34) | 34 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | (73) | 73 | ||
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | 492 | 176 | 316 | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 1.477 | 1.696 | (219) | (12,9) |
L'effetto della variazione dei cambi è sostanzialmente relativo alla Business Unit Brasile.
L'EBIT del terzo trimestre 2021 ammonta a 484 milioni di euro (585 milioni di euro nel terzo trimestre 2020).
L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente del terzo trimestre 2021 è pari a 529 milioni di euro (631 milioni di euro nel terzo trimestre 2020).
L'utile netto dei primi nove mesi del 2021 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 22 milioni di euro (1.178 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020); escludendo l'impatto delle partite non ricorrenti l'utile netto dei primi nove mesi del 2021 è pari a 342 milioni di euro (870 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020).
Il personale del Gruppo TIM al 30 settembre 2021 è pari a 52.190 unità, di cui 42.565 in Italia (52.347 unità al 31 dicembre 2020, di cui 42.680 in Italia) con un decremento di 157 unità rispetto al 31 dicembre 2020 (in Italia -115 unità). Rispetto al 30 settembre 2020 la riduzione è stata di 290 unità.
Nei primi nove mesi del 2021 gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile/spectrum sono pari a 2.720 milioni di euro (2.006 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020).
Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:

| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 peso % |
1.1 - 30.9 2020 peso % |
Variazione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Domestic | 2.230 | 82,0 | 1.580 | 78,8 | 650 |
| Brasile | 490 | 18,0 | 426 | 21,2 | 64 |
| Altre Attività | — | — | — | — | — |
| Rettifiche ed elisioni | — | — | — | — | — |
| Totale consolidato | 2.720 | 100,0 | 2.006 | 100,0 | 714 |
| % sui Ricavi | 23,9 | 17,2 | 6,7pp |
In particolare:
Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) di Gruppo dei primi nove mesi del 2021 è positivo per 1.083 milioni di euro (2.374 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020), ovvero 1.378 milioni di euro (2.484 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020) al netto di 295 milioni di euro (110 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020) pagati per diritti d'uso di frequenze per servizi di telecomunicazioni.
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 22.164 milioni di euro al 30 settembre 2021, in diminuzione di 1.162 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (23.326 milioni di euro). La riduzione indotta dalla generazione di cassa operativa, ottenuta anche con ottimizzazione del capitale circolante, e dalla conclusione dell'acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop da TIM per un controvalore di 1.759 milioni di euro, è stata parzialmente contenuta dai pagamenti dei dividendi (354 milioni di euro), della sanzione (116 milioni di euro) connessa al procedimento Antitrust A514 (presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail della rete fissa BL e BUL), dell'imposta sostitutiva del valore allineato dell'attivo (231 milioni di euro) e per la proroga dei diritti d'uso delle frequenze in banda 2100 Mhz (240 milioni di euro), nonchè della rata afferente alla licenza 5G (55 milioni di euro).
Per una migliore comprensione dell'informativa, nella tabella che segue sono illustrate le diverse modalità di rappresentazione dell'Indebitamento Finanziario Netto:
| (milioni di euro) | 30.9.2021 | 31.12.2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento Finanziario Netto contabile | 22.492 | 23.714 | (1.222) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(328) | (388) | 60 |
| Indebitamento Finanziario Netto rettificato | 22.164 | 23.326 | (1.162) |
| Leasing | (4.551) | (4.732) | 181 |
| Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease | 17.613 | 18.594 | (981) |
L'Indebitamento Finanziario Netto contabile al 30 settembre 2021 è pari a 22.492 milioni di euro, in diminuzione di 1.222 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (23.714 milioni di euro). Lo storno della valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie registra una variazione di 60 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 sostanzialmente a seguito dell'incremento dei tassi di interesse Euro, che ha l'effetto di rivalutare le coperture in cash flow hedge. Tale variazione è rettificata nell'Indebitamento Finanziario Netto contabile non avendo effetti monetari.
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dell'impatto di tutti i lease), metrica adottata dai principali peer europei, al 30 settembre 2021 risulta pari a 17.613 milioni di euro, in diminuzione di 981 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (18.594 milioni di euro).
Nel terzo trimestre del 2021 l'indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 22.164 milioni di euro in aumento di 92 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2021 (22.072 milioni di euro): la positiva generazione di cassa derivante dall'attività operativa è stata assorbita dalla gestione finanziaria, dalla distribuzione di riserve di Daphne 3 (42 milioni di euro) e dal pagamento della rata afferente alla licenza 5G (55 milioni di euro).

| (milioni di euro) | 30.9.2021 | 30.6.2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 22.492 | 22.327 | 165 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(328) | (255) | (73) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 22.164 | 22.072 | 92 |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 29.107 | 29.395 | (288) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (6.943) | (7.323) | 380 |
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 9.820 milioni di euro ed è calcolato considerando:
Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie (correnti e non) di Gruppo in scadenza per i prossimi 30 mesi.
Si segnala che le cessioni di crediti commerciali pro soluto a società di factoring perfezionate nei primi nove mesi del 2021 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto rettificato al 30 settembre 2021 pari a 1.504 milioni di euro (1.970 milioni di euro al 31 dicembre 2020; 1.585 milioni di euro al 30 settembre 2020).
I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 9.344 milioni di euro, con una variazione di -128 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020 (-1,4%). In termini organici si riducono di 154 milioni di euro (-1,6% rispetto ai primi nove mesi del 2020); in particolare, i ricavi dei primi nove mesi del 2020 scontavano partite non ricorrenti per 38 milioni di euro, principalmente riferiti a rettifiche di ricavi connesse a iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell'emergenza Covid-19.
I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 8.331 milioni di euro (-282 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020, -3,3%) e scontano gli impatti del contesto competitivo sulla customer base nonché una riduzione dei livelli di ARPU; in termini organici, al netto della sopra citata componente non ricorrente, essi si riducono di 303 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020 (-3,5%).
In dettaglio:
I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari, in termini organici, a 1.013 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, con un incremento di 149 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020, in maggior parte attribuibile al comparto Fisso.
Relativamente ai segmenti di mercato della Business Unit Domestic si segnalano le seguenti dinamiche rispetto ai primi nove mesi del 2020:

I ricavi Handset e Bundle & Handset del segmento Consumer sono pari a 578 milioni di euro, con +102 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020 (+21,3%). L'incremento è dovuto, principalmente, alle vendite del programma voucher PC sul fisso e al minore impatto delle restrizioni per emergenza sanitaria Covid-19 rispetto al lockdown 2020.
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2021 della Business Unit Domestic è pari a 3.424 milioni di euro, (-657 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020, -16,1%).
L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 3.913 milioni di euro, (-273 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020 -6,5%) con un'incidenza sui ricavi pari al 41,9% (-2,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2020). In particolare, l'EBITDA dei primi nove mesi del 2021 sconta un impatto complessivo di -489 milioni di euro di partite non ricorrenti, di cui -20 milioni di euro ricollegabili all'emergenza Covid-19 in Italia. Inoltre, gli oneri non ricorrenti includono oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, accantonamenti per contenziosi, transazioni, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate nonché oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti.

L'EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBITDA | 3.424 | 4.081 | (657) | (16,1) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | — | (2) | 2 | |
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | — | (69) | 69 | |
| Oneri/ (Proventi) non ricorrenti | 489 | 176 | 313 | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 3.913 | 4.186 | (273) | (6,5) |
L'EBITDA del terzo trimestre 2021 è pari a 1.278 milioni di euro (-119 milioni di euro rispetto al 2020, -8,5%).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2021 della Business Unit Domestic è pari a 676 milioni di euro, (-636 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020), con un'incidenza sui ricavi pari al 7,2% (-6,7 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2020).
L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.165 milioni di euro (-250 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020, -17,7%) con un'incidenza sui ricavi del 12,5% (14,9% nei primi nove mesi del 2020). L'EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBIT | 676 | 1.312 | (636) | (48,5) |
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | — | (73) | 73 | |
| Oneri/ (Proventi) non ricorrenti | 489 | 176 | 313 | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 1.165 | 1.415 | (250) | (17,7) |
L'EBIT del terzo trimestre 2021 è pari a 363 milioni di euro (-116 milioni di euro rispetto al 2020, -24,2%).
Il personale è pari a 42.811 unità (42.925 unità al 31 dicembre 2020).
I ricavi dei primi nove mesi del 2021 della Business Unit Brasile (gruppo TIM Brasil) ammontano a 13.259 milioni di reais (12.590 milioni di reais nei primi nove mesi del 2020, +5,3%) in accelerazione rispetto ai livelli registrati a partire dal terzo trimestre 2020.
L'accelerazione è stata spinta dai ricavi da servizi (12.877 milioni di reais rispetto a 12.224 milioni di reais nei primi nove mesi del 2020, +5,3%) con i ricavi da servizi di telefonia mobile in crescita del +5,0% rispetto ai primi nove mesi del 2020. Questa performance è riconducibile principalmente al recupero continuo dei segmenti pre-paid e post-paid. I ricavi da servizi di telefonia fissa hanno mostrato una crescita del 9,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020, determinata soprattutto dal ritmo di espansione di TIM Live.
I ricavi da vendite di prodotti si sono attestati a 382 milioni di reais (366 milioni di reais nei primi nove mesi del 2020, +4,4%).
I ricavi del terzo trimestre 2021 ammontano a 4.512 milioni di reais, in crescita del 2,8% rispetto al terzo trimestre 2020 (4.388 milioni di reais).
Nei primi nove mesi del 2021 l'ARPU mobile è stato di 25,9 reais, in crescita rispetto al dato registrato nei primi nove mesi del 2020 (24,2 reais) grazie al generale riposizionamento verso il segmento post-paid e a nuove iniziative commerciali volte a promuovere l'utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.
Le linee mobili complessive al 30 settembre 2021 sono pari a 51,6 milioni, +0,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 (51,4 milioni). Questa variazione è principalmente riconducibile al segmento post-paid (+0,6 milioni), parzialmente compensata dall'andamento nel segmento pre-paid (-0,4 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. A settembre 2021 i clienti post-paid rappresentano il 43,4% della base clienti, con un incremento di un punto percentuale rispetto a dicembre 2020 (42,4%).

Le attività BroadBand di TIM Live hanno registrato, nei primi nove mesi del 2021, una crescita netta positiva della base clienti di 29,8 mila unità, +4,6% rispetto al 31 dicembre 2020. Inoltre, la base clienti continua a concentrarsi nelle connessioni ad alta velocità, con più del 50% che supera i 100Mbps.
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2021 ammonta a 6.232 milioni di reais (5.946 milioni di reais nei primi nove mesi del 2020, + 4,8%) e il margine sui ricavi è pari al 47,0% (47,2% nei primi nove mesi del 2020).
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2021 sconta oneri non ricorrenti per 21 milioni di reais principalmente connessi allo sviluppo di progetti non ricorrenti.
L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente è in crescita del 5,2% ed è calcolato come segue:
| (milioni di reais) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | assolute | % | |
| EBITDA | 6.232 | 5.946 | 286 | 4,8 |
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | 21 | — | 21 | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 6.253 | 5.946 | 307 | 5,2 |
La crescita dell'EBITDA è attribuibile alla crescita dei ricavi e all'efficienza del controllo dei costi. Il relativo margine sui ricavi, in termini organici si attesta al 47,2% (47,2% nei primi nove mesi del 2020).
L'EBITDA del terzo trimestre 2021 è pari a 2.146 milioni di reais, in crescita del 4,0% rispetto al terzo trimestre 2020 (2.063 milioni di reais).
Al netto degli oneri non ricorrenti il margine sui ricavi del terzo trimestre 2021 si attesta al 47,7% (47,0% nel terzo trimestre 2020).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2021 è pari a 2.011 milioni di reais (1.827 milioni di reais nei primi nove mesi del 2020, +10,1%).
L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente si attesta nei primi nove mesi del 2021 a 2.032 milioni di reais (1.827 milioni di reais nei primi nove mesi del 2020) con un margine sui ricavi del 15,3% (14,5% nei primi nove mesi del 2020).
L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:
| (milioni di reais) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | assolute | % | |
| EBIT | 2.011 | 1.827 | 184 | 10,1 |
| Oneri/(Proventi) non ricorrenti | 21 | — | 21 | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.032 | 1.827 | 205 | 11,2 |
L'EBIT del terzo trimestre 2021 è pari a 755 milioni di reais (683 milioni di reais nel terzo trimestre 2020).
Al netto degli oneri non ricorrenti l'EBIT margin del terzo trimestre 2021 è pari al 16,9%, (15,6% nel terzo trimestre 2020).
Nel corso dei primi nove mesi del 2021 il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è passato da 6,37680 al 31 dicembre 2020 a 6,29828 al 30 settembre 2021. Ciò ha determinato, tra gli altri, un aumento di circa 8 milioni di euro del valore dell'avviamento attributo alla Cash Generating Unit Brasile espresso in euro.
Il personale è pari a 9.366 unità, in riduzione di 43 unità rispetto al 31 dicembre 2020 (9.409 unità).

Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, a seguito dell'adozione dell'IFRS 16, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2021 |
3° Trimestre 2020 |
Variazioni | 1.1 - 30.9 1.1 - 30.9 2021 |
Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | 2020 | assolute | % | ||||
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 1.669 | 1.773 | (104) | (5,9) | 4.886 | 5.112 | (226) | (4,4) |
| Canoni per leasing | (207) | (192) | (15) | (7,8) | (608) | (577) | (31) | (5,4) |
| EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL) | 1.462 | 1.581 | (119) | (7,6) | 4.278 | 4.535 | (257) | (5,7) |
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2021 |
3° Trimestre 2021 |
Variazioni | 1.1 - 30.9 2021 |
1.1 - 30.9 2020 |
Variazioni | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | assolute | % | |||||||||||
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 1.322 | 1.441 | (119) | (8,3) | 3.913 | 4.186 | (273) | (6,5) | ||||||
| Canoni per leasing | (126) | (124) | (2) | (1,6) | (381) | (377) | (4) | (1,1) | ||||||
| EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL) | 1.196 | 1.317 | (121) | (9,2) | 3.532 | 3.809 | (277) | (7,3) |
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | Variazioni | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | 2021 | 2020 | |||||
| assolute | % | assolute | % | |||||
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 348 | 334 | 14 | 4,4 | 980 | 932 | 48 | 5,2 |
| Canoni per leasing | (81) | (67) | (14) | (20,9) | (227) | (200) | (27) | (13,5) |
| EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL) | 267 | 267 | — | — | 753 | 732 | 21 | 2,9 |
| (milioni di euro) | 30.9.2021 | 31.12.2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Indebitamento Finanziario Netto Rettificato | 22.164 | 23.326 | (1.162) |
| Leasing | (4.551) | (4.732) | 181 |
| Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease | 17.613 | 18.594 | (981) |
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | Variazione | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | 2021 | 2020 | |||
| Equity Free Cash Flow | 97 | 688 | (591) | 460 | 1.666 | (1.206) |
| Leasing | (158) | (226) | 68 | (432) | (673) | 241 |
| Equity Free Cash Flow After Lease | (61) | 462 | (523) | 28 | 993 | (965) |

Aggiornata la guidance 2021. I nuovi range riflettono i costi di start-up delle nuove iniziative strategiche e le condizioni di mercato
POST-accordo TIM-DAZN, PRE acquisizione di parte del business mobile di Oi e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fatta eccezione per il piano vouchers (precedente al PNRR)

POST-accordo TIM-DAZN, PRE acquisizione di parte del business mobile di Oi e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fatta eccezione per il piano vouchers (precedente al PNRR)
| YoY growth rates, IFRS 16 / After Lease |
Group | Domestic | Brazil (1) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2022-'23 | 2021 | 2022-423 | 2021 | 2022-423 | ||
| Organic Service revenues |
Low single digit decrease |
Low to mid single digit growth |
Low single digit decrease |
Low to mid single digit growth |
Mid single digit growth |
Mid single digit growth High single digit growth (CAGR '20-'23) with Oi |
|
| Organic EBITDA AL |
Mid single digit decrease |
Mid single digit growth |
High single digit decrease |
Mid single digit growth |
Mid single digit growth |
Mid single digit growth Double digit growth (CAGR '20-'23) with Oi |
|
| CAPEX | ~€ 3.0-3.1 bn according to football take-up |
~€ 2.9 bn per year | ~RS 13.0 bn ~RS 13.5 bn with Oi |
||||
| Eq FCF AL | Cumulated ~€ 3.5 bn | ||||||
| Adjusted Net Debt AL |
2.6x ~€ 17 bn Net Debt AL / EBITDA AL (3) excluding Oj (2) by 2023 |
||||||
| Dividend | ordinary: floor of € 1 cent per share, aim to distribute 20-25% of yearly Equity FCF subject to deleverage execution savings: €2.75 cents per share throughout 2021-23 |
||||||
| IFRS 16/After Lease - Group figures @ average exchange-rate actual 6.3 REAIS/€ Guidance based on IFRS 16 for Brazil's EBITDA (1) Excluding Oil's mobile acquisition (2) Based on Organic EBITDA AL; 2.7x based on Reported EBITDA AL (3) |

Non sono intervenuti eventi di rilievo dopo il 30 settembre 2021.
Il governo dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore.
Il Gruppo TIM ha adottato un Modello di Risk Management in continua evoluzione, allineato con normative e standard internazionali, per consentire di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
Il processo Risk Management è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.
Il Modello di Risk Management adottato dal Gruppo TIM
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2021 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
In tale ambito, si evidenzia l'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19. Inoltre, a titolo non esaustivo si richiamano i seguenti ulteriori fattori: il cambiamento del contesto di mercato, l'ingresso di nuovi potenziali competitors in ambito fisso e mobile, l'avvio di procedimenti da parte delle Autorità e i conseguenti ritardi nell'implementazione delle nuove strategie, gli eventuali vincoli connessi all'esercizio dei Poteri Speciali da parte del Governo (Golden Power) con effetti - al momento non prevedibili - in termini di scelte strategiche ed in termini di sviluppo temporale degli obiettivi triennali già annunciati che possono comportare, per alcuni di essi, una progressione temporale diversa rispetto alla tempistica inizialmente prevista o il relativo raggiungimento con percorsi nuovi e più articolati.
La situazione economico-finanziaria del Gruppo TIM dipende dall'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la fiducia dei consumatori, i tassi di interesse e i tassi di cambio dei mercati in cui è presente.
Nel secondo trimestre 2021 l'Italia ha registrato un incremento del PIL dello +2,7% rispetto al primo trimestre 2021 e +17,3% rispetto al secondo trimestre 2020 (il più colpito durante l'emergenza sanitaria). L'allentamento delle restrizioni ha migliorato il clima di fiducia di imprese e famiglie e il contributo positivo alla crescita proviene soprattutto dalla spesa delle famiglie (+3,7% rispetto al trimestre precedente). I consumi delle famiglie hanno registrato un +5% rispetto al trimestre precedente premiando i servizi (+9,5%) e i beni semidurevoli (+4,5%), entrambi penalizzati dalle misure restrittive. In lieve ripresa anche gli acquisti dei beni durevoli (+0,6%) e non durevoli (+0,7%) meno penalizzati dalla pandemia. I beni durevoli sono l'unica componente dei consumi ad essere ritornata nel secondo trimestre 2021 ai livelli di spesa pre-crisi. I consumi delle famiglie dovrebbero raggiungere i livelli pre-crisi non prima della seconda metà del 2023. Infatti, nonostante il recupero dei redditi disponibili la propensione al consumo tende ad avanzare lentamente a causa dell'impatto delle tensioni inflazionistiche (aumento dei prezzi del settore energetico).
Le esportazioni in volume sono cresciute del 3,4% rispetto al trimestre precedente superando il livello pre-crisi in anticipo rispetto a Francia e Germania ma cresceranno lentamente nel secondo semestre a causa delle difficoltà di approvvigionamento di alcuni settori produttivi.
Il quadro globale è caratterizzato da una ripresa del commercio mondiale ma tra gli elementi che caratterizzano il ciclo economico mondiale ci sono i rischi collegati all'aumento dei prezzi delle materie prime e dei noli marittimi, alla sostenibilità economica delle strategie di ripresa da adottare e al rallentamento della produzione in alcuni comparti con impatti nella catena mondiale del valore. Per l'Italia si prevede una crescita del PIL sia nel

2021 (+6%) sia nel 2022 (+3,8%). Tali scenari incorporano gli effetti della progressiva introduzione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L'effettiva capacità di realizzazione delle misure programmate, il controllo della pandemia nella stagione autunno-invernale e il completamento della campagna vaccinale rappresentano gli elementi principali per la ripresa economica e sociale.
Le misure di contenimento dei contagi e di sostegno al reddito delle famiglie varate dal governo italiano, oltre ad aver avuto ricadute positive sul lato della domanda, hanno determinato un significativo aumento del debito pubblico che si è attestato al 156% del PIL nel 2020 con un aumento di 21 p.p. rispetto al 2019. Le previsioni stimano una stabilità del rapporto debito/PIL a fine anno. Anche nel 2021 i conti pubblici sono stati condizionati da importanti stanziamenti di bilancio (ca. 100 miliardi di euro) destinati a contrastare gli effetti recessivi della crisi.
In ripresa il mercato del lavoro che ha recuperato i livelli pre-crisi sia con l'aumento dei contratti a termine che quelli permanenti per la contestuale riduzione del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG). Per la zona euro le previsioni attuali indicano un'inflazione al 2,2% nel 2021 e all'1,8 % nel 2022.
L'evoluzione della situazione sanitaria mondiale legata al Covid-19 e il completamento della campagna vaccinale sono elementi fondamentali per il perdurare di una ripresa economica e sociale nazionale ed internazionale.
In Brasile, dopo tre anni di modesta crescita, il declino del PIL del 4,1% nel 2020 è stato influenzato significativamente dall'emergenza pandemica Covid-19 e dalle restrizioni imposte per contenerne la diffusione, dal lock-down e dalle misure di distanziamento sociale che hanno determinato una generale contrazione commerciale ed economica, soprattutto se confrontata con la crescita dell'1,1% del 2019.
Dopo un devastante primo semestre 2020 quando la pandemia ha portato alla chiusura delle attività commerciali, alle forti restrizioni nella circolazione e ad un considerevole deflusso dei capitali, già iniziato nel 2019, lo scenario nel secondo semestre è cambiato. Il graduale alleggerimento delle misure restrittive nella circolazione e di distanziamento sociale per ridurre la trasmissione del Covid-19, il ritorno alle attività economiche e il supporto finanziario del governo hanno contribuito ad un lieve recupero registrato nel secondo semestre 2020. L'anno 2020 non ha recuperato il livello di attività della fine del 2019, ma l'impatto è stato inferiore rispetto alle aspettative iniziali.
Nel primo semestre 2021, con l'avanzamento del piano vaccinale e la graduale riapertura delle attività economiche il PIL è cresciuto dell'1,1%, al di sopra delle aspettative di mercato. Con il risultato del primo trimestre, il PIL Brasiliano è ritornato ai livelli del quarto trimestre 2019, periodo pre-pandemia, ma è ancora al di sotto del 3,1% rispetto al valore più alto raggiunto nel primo trimestre 2014. Nonostante le buone prospettive future, non è ancora possibile prevedere quando il Brasile tornerà al livello pre-crisi.
All'inizio del secondo semestre 2021, la minaccia di una grave crisi energetica ha cominciato a entrare nell'agenda del Brasile. Tuttavia per TIM Brasil il rischio è sotto controllo, considerando che la maggior parte dei contratti energetici è a lungo termine e non risentiranno di eventuali variazioni tariffarie che potranno essere applicate. Inoltre TIM Brasil sta adottando misure per ridurre i consumi strutturali in maniera preventiva.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giovanni Ronca, dichiara ai sensi del comma 2 dell'art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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