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Saras

Quarterly Report Aug 2, 2021

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Quarterly Report

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Indice dei contenuti

Organi Societari e di Controllo 3
Attività del Gruppo 4
Struttura del Gruppo Saras 5
Andamento del titolo Saras 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Impatto Covid-19 7
Non Gaap measure –
Indicatori alternativi di performance
8
Principali risultati finanziari ed operativi di Gruppo 8
Mercato petrolifero e margini di raffinazione 13
Analisi dei Segmenti 16
Industrial & Marketing 16
Renewables 20
Investimenti per settore di attività 21
Evoluzione prevedibile della Gestione 22
Analisi dei Rischi 24
Altre informazioni 26
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primo semestre
2021
27

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2021

Prospetti Contabili Consolidati 28
Nota Integrativa ai Prospetti Contabili
Consolidati
32

Organi Societari e di Controllo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

  • MASSIMO MORATTI Presidente e Consigliere ANGELO MORATTI Consigliere ANGELOMARIO MORATTI Consigliere GABRIELE MORATTI Consigliere GIOVANNI MORATTI Consigliere GILBERTO CALLERA Consigliere indipendente ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente MONICA DE VIRGILIIS Consigliere Indipendente LAURA FIDANZA Consigliere indipendente ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente FRANCESCA LUCHI Consigliere Indipendente
  • DARIO SCAFFARDI Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
FABRIZIO COLOMBO Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente
ANDREA PERRONE Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETA' DI REVISIONE

EY SpA

Attività del Gruppo

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) ed una delle più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria viene gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in oltre cinquant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, incorporata a Ginevra nel mese di settembre 2015, che si occupa di acquisire grezzi e altre materie prime per la raffineria del Gruppo, di venderne i prodotti raffinati, e di svolgere anche attività di trading, agendo da una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere.

Direttamente ed attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei. In particolare, nel 2020 circa 1,91 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi sono state vendute in Italia nel canale extra rete ed ulteriori 1,05 milioni di tonnellate sono state vendute nel mercato spagnolo.

Ad inizio anni 2000, il Gruppo Saras ha intrapreso anche l'attività di produzione e vendita dell'energia elettrica, mediante un impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato), che ha una potenza installata di 575MW ed è gestito anch'esso dalla controllata Sarlux Srl. Tale impianto utilizza in carica i prodotti pesanti della raffinazione, e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per circa il 48% al fabbisogno elettrico della Sardegna.

Sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso il parco eolico di Ulassai, operativo dal 2005, gestito dalla controllata Sardeolica Srl con capacità installata pari a 126MW. Inoltre in data 4 giugno 2021, la società Sardeolica Srl ha acquistato da GWM Renewable Energy SpA il 100% delle quote di Energia Verde Srl e di Energia Alternativa Srl proprietarie di due parchi eolici situati a Macchiareddu, Cagliari (Sardegna), per una capacità installata totale di 45 MW; portando così la capacità eolica installata del Gruppo Saras a 171 MW.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.

4

Struttura del Gruppo Saras

Si riporta di seguito la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 30 giugno 2021. si ricorda che dal 1° gennaio 2021 il segmento denominato "Industrial & Marketing" include tutte le attività relative alla raffinazione ed alla generazione di energia elettrica nonché le attività relative al "Marketing". Il segmento "Renewables" include le attività precedentemente incluse nel segmento "Wind" che è stato rinominato in vista di potenziali sviluppi nell'ambito del fotovoltaico e idrogeno verde

Andamento del titolo Saras

Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras, in termini di prezzo e volumi scambiati, durante i primi sei mesi del 2021.

PREZZO DEL TITOLO (Euro) H1/21
Prezzo minimo (25/01/2021) 0,54
Prezzo massimo (09/06/2021) 0,88
Prezzo medio 0,6505
Prezzo alla chiusura dei primi sei mesi del 2021 (30/06/2021) 0,705
VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI H1/21
Massimo in milioni di Euro (07/06/2021) 45,5
Massimo in milioni di azioni (07/06/2021) 53,2
Minimo in milioni di Euro (22/04/2021) 2,2
Minimo in milioni di azioni (22/04/2021) 3,8
Volume medio in milioni di Euro 7,2
Volume medio in milioni di azioni 10,8

La capitalizzazione di mercato alla fine dei primi sei mesi del 2021 ammontava a circa 670 milioni di Euro e le azioni sono 951 milioni.

Nel grafico seguente viene riportato l'andamento giornaliero del titolo durante i primi sei mesi del 2021, confrontato con l'indice "FTSE Italia Mid Cap" della Borsa di Milano:

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Impatto Covid-19

Le proiezioni di fine luglio contenute nel World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno confermato per il 2021 le aspettative di una crescita sostenuta del PIL mondiale e pari al 6%, mentre hanno rivisto al rialzo le stime già evidenziate ad aprile per il 2022, con una crescita attesa del +4,9% (+0,5 punti percentuali rispetto alle stime di aprile). In particolare, per la maggior parte delle economie avanzate è prevista una ripresa più veloce del previsto. Il Pil dell'eurozona crescerà più del previsto sia nel 2021, del +4,6% sia nel 2022, del +4,3%. Permangono tuttavia i rischi legati alle varianti del Covid che, nonostante le campagne vaccinali introdotte in tutto il mondo, potrebbero rallentare i tempi della ripresa rispetto a quanto ora pronosticato.

Secondo quanto emerge dall'ultimo report dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), il trend positivo della domanda petrolifera, già iniziato alla fine del 2020, è continuato anche nel secondo trimestre del 2021, con un recupero di circa 3,2 milioni di barili al giorno nel solo mese di giugno, portando la domanda a 96,8 milioni di barili al giorno, un dato inferiore di circa 3 milioni di barili al giorno rispetto alla media dei consumi del 2019, prima dello shock della domanda causato dalla pandemia. La ripresa osservata nel mese di giugno è arrivata sulla scia del calo dei casi di Covid in Asia e Sud America, e grazie alla mobilità stagionale in aumento resa possibile dalla continua espansione delle campagne di vaccinazione. Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia, la crescita economica, le vaccinazioni e la riduzione delle misure di distanziamento lasciano prevedere una domanda di petrolio in aumento anche nei prossimi mesi, che potrebbe raggiungere nel secondo semestre livelli prossimi a quelli pre-Covid.

Tuttavia, il settore della raffinazione, e in particolare le raffinerie complesse ad alta resa di distillati medi (diesel e gasolio), come quella di Sarroch, risentono ancora dell'impatto della pandemia sulla marginalità di questi prodotti. A differenza di quanto accaduto per la benzina, infatti, i cui margini sono ampiamente tornati ai livelli del 2019 grazie alla ripresa della mobilità seguita all'allentamento delle restrizioni e dei lockdown, i margini dei distillati medi (diesel e gasolio) risultano ancora molto al di sotto dei livelli pre-Covid. Il diesel, che prima della pandemia nel 2019 registrava un crack medio di 14,3\$/bl, nel secondo trimestre del 2021 ha registrato un crack medio di 4,8\$/bl. La benzina al contrario, che nel 2019 registrava un crack spread medio di 7\$/bl, grazie alla ripresa della domanda nel secondo trimestre del 2021, ha superato il valore medio pre-pandemia registrando un crack di 8,9\$/bl.

La causa di questo diverso andamento dei margini va ricercata sia nel recupero della domanda di questi prodotti sia nel costo del grezzo.

La domanda dei distillati medi infatti risulta ancora penalizzata soprattutto dall'assenza di una larga quota di consumi di jet fuel, per una mancata vera ripresa dei voli a lungo raggio: se nel 2019, prima della pandemia, i consumi di jet fuel rappresentavano circa l'8% della domanda globale totale di carburanti, con una domanda di circa 8 milioni di barili al giorno in media, nel 2020 la domanda è scesa a una media di 4,7 milioni di barili al giorno. Quest'anno la domanda di jet fuel è prevista attestarsi a 5,4 milioni di barili al giorno, un dato inferiore di circa 3 milioni di barili al giorno rispetto alla media dei consumi del 2019. A fronte di tale minore domanda, gli assetti produttivi delle raffinerie, che non possono essere rimodulati oltre certi limiti, hanno destinato dall'inizio della pandemia larga parte della quota di grezzi prima utilizzata nella produzione di jet fuel alla produzione di diesel e gasolio. Le scorte globali di questi prodotti sono quindi aumentate progressivamente con un eccesso di offerta a livello globale mai registrato in precedenza, che ha inciso negativamente sulla marginalità del pool dei distillati medi.

Le tensioni sul mercato dei grezzi hanno ulteriormente penalizzato i margini di raffinazione. Nel secondo trimestre in particolare, le quotazioni del grezzo nel mese di giugno hanno superato i 76\$/bl, il valore più alto registrato dal 2018, sostenute dagli indicatori economici positivi che hanno alimentato le aspettative di una robusta ripresa dei consumi petroliferi e dai dati sulle scorte di greggio in progressiva riduzione, anche per effetto della ripartenza delle lavorazioni delle raffinerie dopo i mesi invernali dedicati ai tournaround. A questo si sono aggiunte le conferme di una politica poco espansiva da parte dei paesi membri dell'Opec+ Russia che, pur in presenza di una domanda crescente, a inizio giugno hanno deciso di mantenere invariati i tagli alla produzione precedentemente stabiliti, alimentando i timori dei mercati sul rischio di un deficit dell'offerta nel breve termine. Questo rapido apprezzamento del brent si è tuttavia riflesso solo in parte nelle quotazioni dei prodotti raffinati, penalizzando ulteriormente i margini dei prodotti come il diesel, già esposti alle pressioni sopra descritte.

A metà luglio, il raggiunto accordo da parte dei paesi membri dell'Opec+ Russia, pur avendo allentato ulteriormente i tagli dello scorso anno, potrebbe mantenere il mercato del grezzo in leggero deficit, vista la crescita strutturale della domanda attesa per quest'anno, e pur permanendo i rischi legati alla variante Delta. È tuttavia ragionevole attendersi una progressiva stabilizzazione del Brent dtd a livelli inferiori nel 2022.

Dall'altra parte, l'accelerazione nella domanda attesa nei prossimi mesi per i principali prodotti petroliferi potrà apportare un beneficio sulle quotazioni e i margini dei prodotti. Tuttavia, la domanda globale di jet fuel, che maggiormente condiziona il recupero della marginalità dei distillati medi, e risulta ancora sensibilmente inferiore ai livelli pre-Covid, ha dimostrato evidenti segnali di ripresa nel mese di giugno, e si prevede possa progressivissimamente aumentare a partire dalla seconda metà del 2021.

Queste condizioni saranno determinanti nel recupero della marginalità dei distillati medi nel breve periodo, e della redditività delle raffinerie complesse come quella di Saras.

Gli impatti economico finanziari di quanto descritto e delle prospettive di breve termine verranno illustrati nei capitoli successivi.

GAAP e Non-GAAP measure

Indicatori alternativi di performance

Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo e a livello di Risultato Netto comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Principali risultati finanziari ed operativi di Gruppo

Milioni di Euro H1 2021 H1 2020 Var % Q2/21 Q2/20 Var %
RICAVI 3.756 2.742 37% 2.127 857 148%
EBITDA reported 108,7 (114,4) n.s. 81,6 (22,4) n.s.
EBITDA comparable 8,3 71,7 -88% 19,5 15,0 30%
EBIT reported 13,6 (215,0) n.s. 33,6 (73,4) n.s.
EBIT comparable (86,8) (29,0) n.s. (28,5) (36,0) n.s.
RISULTATO NETTO reported 0,5 (180,7) n.s. 24,3 (67,6) n.s.
RISULTATO NETTO comparable (70,8) (41,5) n.s. (23,8) (41,1) 42%
Milioni di Euro H1 2021 FY 2020
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 (433) (505)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 (479) (545)
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 58 256

Commenti ai risultati di Gruppo del primo semestre 2021

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati; si ricorda che dal 1° gennaio 2021 il segmento denominato "Industrial & Marketing" include tutte le attività relative alla raffinazione ed alla generazione di energia elettrica nonché le attività relative al "Marketing". Mentre iIl segmento "Renewables" include le attività precedentemente incluse nel segmento "Wind" che è stato rinominato in vista di potenziali sviluppi nell'ambito del fotovoltaico e idrogeno verde.

Nel primo semestre 2021, per quanto concerne il segmento "Industrial & Marketing" e la relativa attività di generazione di energia elettrica, in seguito alla delibera 598/2020/R/eel del 29 dicembre 2020 e alla conseguente iscrizione della centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl IGCC tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'esercizio in commento, si è finalizzato il passaggio dalla convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità e si è attuata la conseguente modifica dei parametri tecnico-economici da considerare per il suo esercizio.; inoltre Relativamente al segmento "Renewables", in data 4 giugno 2021, la società Sardeolica Srl ha acquistato da GWM Renewable Energy SpA il 100% delle quote di Energia Verde Srl e di Energia Alternativa Srl proprietarie di due parchi eolici situati a Macchiareddu, Cagliari (Sardegna), per una capacità installata totale di 45 MW; portando così la capacità eolica installata del Gruppo Saras a 171 MW.

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2021 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 3.756 milioni di Euro rispetto ai 2.742 milioni di Euro realizzati nei primi sei mesi dello scorso esercizio. La variazione è da ricondursi da un lato al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, che ricordiamo era stato caratterizzato dalla forte riduzione delle quotazioni per effetto degli impatti della pandemia; nello specifico il prezzo medio della benzina nei sei mesi del 2021 è stato pari a 607 \$/bl (vs 367 \$/bl nel 2020), mentre quello del diesel è stato di 520 \$/bl (vs 365 \$/bl nel 2020). Ulteriori fattori che hanno contribuito positivamente all'incremento dei ricavi sono stati le maggiori lavorazioni e vendite; si ricorda infatti che nei primi sei mesi del 2020, le produzioni avevano risentito degli impatti della manutenzione pluriennale dell'impianto FCC. A parziale compensazione di tali effetti si segnalano gli impatti negativi del cambio €/\$ che nel primo semestre 2021 è stato pari a 1,21 (vs 1,10 nel 2020) e le minori vendite di energia elettrica.

L'EBITDA reported di Gruppo nei primi sei mesi del 2021 è stato pari a 108,7 milioni di Euro, in incremento rispetto ai - 114,4 M€ dei primi sei mesi dell'esercizio 2020. La variazione positiva è da ricondursi in primo luogo ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil; nel primo semestre del 2021 la variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 101,0 M€ rispetto ad una perdita di 191,1 M€ nel medesimo periodo del 2020. Inoltre, per la quota restante, si segnala l'impatto negativo dello scenario sia per effetto delle quotazioni petrolifere che hanno influenzato negativamente la generazione del margine (i.e. incremento delle quotazioni del brent e riduzione del crack del diesel), sia per l'incremento dei prezzi relativi all'energia elettrica ed alla CO2 che hanno incrementato i costi variabili. Per gli altri commenti di natura gestionale si rimanda a quanto riportato nella sezione "Analisi dei Segmenti"

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 0,5 milioni di Euro, rispetto ai -180,7 milioni di Euro conseguiti nei primi sei mesi dell'esercizio 2020 prevalentemente per le medesime dinamiche evidenziate a livello di EBITDA.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 8,3 milioni di Euro nei primi sei mesi dell'esercizio 2021, in riduzione rispetto ai 71,7 milioni di Euro conseguiti nei primi sei mesi del 2020. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti relative alla CO2 di competenza dell'esercizio precedente. Lo scostamento rispetto al primo semestre 2020 è quasi totalmente ascrivibile al segmento "Industrial & Marketing".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nei primi sei mesi del 2021 è stato pari a -70,8 milioni di Euro, rispetto ai -41,5 milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli investimenti nel primo semestre del 2021 sono stati pari a 58,0 milioni di Euro significativamente inferiori rispetto ai livelli del primo semestre del 2020 (pari a 186,0 milioni di Euro) per effetto delle minori attività di fermata previste tra i due periodi e per le iniziative adottate per il contenimento degli investimenti.

Commenti ai risultati di Gruppo del secondo trimestre 2021

Nel secondo trimestre dell'esercizio 2021 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 2.127milioni di Euro rispetto ai 857 milioni di Euro realizzati nel secondo trimestre dello scorso esercizio. La significativa variazione è da ricondursi alle medesime dinamiche evidenziate nel commento ai risultati del semestre, rese ancora più evidenti se si considera che la drastica riduzione delle quotazioni del 2020 e la manutenzione dell'impianto FCC erano avvenute nel secondo trimestre del 2020. Pertanto, facendo riferimento alle quotazioni dei principali prodotti si osserva che il prezzo medio della benzina nel secondo trimestre del 2021 è stato pari a 651 \$/ton (vs 267 \$/ton nel 2020), mentre quello del diesel è stato di 551\$/ton (vs 268 \$/ton nel 2020), mentre per quanto concerne le lavorazioni del secondo trimestre 2021 queste sono state di 3.367 Kton (vs 2.293 Kton nel 2020). L'andamento del cambio ha parzialmente compensato questi fenomeni con un impatto sostanzialmente in linea con quanto evidenziato a livello di intero semestre.

L'EBITDA reported di Gruppo nel secondo trimestre del 2021 è stato positivo per 81,6 milioni di Euro, in incremento rispetto ai -22,4 M€ del secondo trimestre dell'esercizio 2020. Come precedentemente evidenziato la variazione positiva è da ricondursi prevalentemente ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil: nel secondo trimestre del 2021 la variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 62,8 M€ rispetto ad una perdita di 35,9 M€ nel medesimo periodo del 2020. Inoltre, per la quota restante, anche nel secondo trimestre si segnala l'impatto negativo dello scenario sia per effetto delle quotazioni petrolifere che per l'incremento dei prezzi dell'energia elettrica e della CO2 (con impatto sui costi variabili). Per gli altri commenti di natura gestionale si rimanda a quanto riportato nella sezione "Analisi dei Segmenti"

Il Risultato Netto reported di Gruppo è positivo per 24,3 milioni di Euro, rispetto ai -67,6 milioni di Euro conseguiti nel secondo trimestre 2020 prevalentemente per le medesime dinamiche evidenziate a livello di EBITDA.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 19,5 milioni di Euro nel secondo trimestre dell'esercizio 2021, rispetto ai 15 milioni di Euro conseguiti nel secondo trimestre 2020. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include l'effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti relative alla CO2 di competenza dell'esercizio precedente. Nel secondo trimestre lo scostamento rispetto al medesimo periodo del 2020 è prevalentemente ascrivibile al segmento "Renewables".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel secondo trimestre del 2021 è stato negativo per 23,8 milioni di Euro rispetto ai -41,1 milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli investimenti nel secondo trimestre del 2021 sono stati pari a 36,3 milioni di Euro significativamente inferiori rispetto ai livelli del secondo trimestre del 2020 (pari a 88,7 milioni di Euro), come precedentemente detto tale andamento è da ricondursi alle diverse attività di fermata previste tra i due periodi ed alle iniziative adottate per il contenimento degli investimenti.

Milioni di Euro H1 2021 H1 2020 Q2/21 Q2/20
EBITDA reported 108,7 (114,4) 81,6 (22,4)
Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura
degli inventari
(101,0) 191,1 (62,8) 35,9
Derivati su cambi (4,3) (7,0) 2,8 0,7
Poste non ricorrenti 4,9 2,0 (2,1) 0,8
EBITDA comparable 8,3 71,7 19,5 15,0

Calcolo dell'EBITDA comparable

Calcolo del Risultato Netto comparable

Milioni di Euro H1 2021 H1 2020 Q2/21 Q2/20
RISULTATO NETTO reported 0,5 (180,7) 24,3 (67,6)
Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura
degli inventari al netto delle imposte
(72,8) 137,8 (45,3) 25,9
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 1,5 1,4 (2,8) 0,6
RISULTATO NETTO Comparable (70,8) (41,5) (23,8) (41,1)

Posizione Finanziaria Netta

La Posizione Finanziaria Netta al 30 Giugno 2021, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata negativa per 432,6 milioni di Euro, rispetto alla posizione negativa per 504,6 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2020. Nel semestre si è registrata una generazione di cassa positiva dovuta prevalentemente alla gestione operativa, che è stata influenzata dalle positive dinamiche di prezzo sugli inventari, tale generazione ha più che compensato gli esborsi legati al finanziamento degli investimenti e degli oneri finanziari. Per quanto riguarda il capitale circolante questo ha registrato una riduzione prevalentemente per l'incremento dei debiti commerciali che più che compensano gli incrementi legati alle variazioni del magazzino e dei crediti commerciali (all'interno dei quali si segnala l'impatto dei rimborsi relativi all'essenzialità).

La Posizione Finanziaria Netta ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16 è risultata negativa per 432,6 milioni di Euro e negativa per 479,0 milioni di Euro considerando l'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.

Si segnala che si stanno definendo con le banche finanziatrici gli adeguamenti di taluni parametri finanziari per tener conto delle attuali condizioni di mercato.

Milioni di Euro 30-Giu-21 31-Dic-20
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (318,3) (399,2)
Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine (201,2) (199,3)
Altre passività finanziarie a medio e lungo termine (14,9) (13,2)
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 4,5 6,0
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (529,8) (605,7)
Finanziamenti bancari correnti (20,9) (19,1)
Quota a breve dei finanziamenti bancari a MLT (87,5) -
Debiti verso banche per c/c passivi (358,7) (456,1)
Altre passività finanziarie a breve termine (10,4) (38,9)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati (20,4) (6,2)
Altre attività finanziarie 54,2 62,4
Disponibilità liquide ed equivalenti 540,8 559,0
Posizione finanziaria netta a breve termine 97,1 101,1
Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 (432,6) (504,6)
Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 (46,3) (40,3)
Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 (479,0) (544,9)

Mercato petrolifero e margini di raffinazione

Mercato petrolifero

Di seguito, una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) per quanto riguarda il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Q1/20 Q2/20 H1/20 Q1/21 Q2/21 H1/21
Prezzi e differenziali Grezzo (\$/bl)
Brent Datato (FOB Med) 50,2 29,6 39,9 61,1 69,0 65,0
Urals (CIF Med) 48,4 31,8 40,1 60,6 67,8 64,1
Differenziale "heavy-light" -1,9 2,2 0,15 -0,5 -1,2 -0,9
Crack spreads prodotti (\$/bl)
Crack spread ULSD 11,2 6,4 8,8 4,3 4,8 4,6
Crack spread Benzina 5,3 2,4 3,8 6,2 8,9 7,6
Margine di riferimento (\$/bl)
EMC Benchmark +1,3 -0,7 +0,3 -1,4 -1,6 -1,5

(1) Fonte "Platts" per prezzi e crack spreads, ed "EMC-Energy Market Consultants" per quanto riguarda il margine di riferimento EMC Benchmark

Nel secondo trimestre del 2021, dopo due mesi consecutivi in calo, la domanda petrolifera globale a giugno è aumentata di circa 3,2 milioni di barili al giorno, raggiungendo i 98 milioni di barili al giorno: la crescita economica robusta, l'incremento delle vaccinazioni e il rilassamento delle misure restrittive e di distanziamento sociale hanno contribuito a questo andamento, e si prevede che questi stessi fattori possano continuare a sostenere i consumi anche nel secondo semestre.

Tuttavia, il settore della raffinazione nel secondo trimestre è risultato ancora fortemente penalizzato dalla scarsa domanda di jet fuel, che continua a condizionare la marginalità del pool dei distillati medi, se pur alcuni primi segni di ripresa si siano osservati in Europa e Stati Uniti a partire dalla fine del periodo, con una leggera ripresa della mobilità aerea e dei voli a lungo raggio, grazie all'effetto delle campagne vaccinali e all'inizio della stagione estiva.

Sul fronte dell'offerta di grezzo, a livello globale si sono raggiunti a giugno i 95,6 milioni di barili al giorno, con una crescita di 1,1 milioni di barili al giorno, grazie ai minori tagli produttivi OPEC+ Russia, e al ritorno in produzione di altri paesi, che avevano fermato alcuni importanti giacimenti per i necessari interventi di manutenzione. Tuttavia, il trimestre ha visto le quotazioni del Brent raggiungere valori superiori ai 76\$/bl, toccando valori massimi dal 2018, a causa dei timore di un'offerta di grezzo insufficiente a soddisfare una ripresa della domanda più sostenuta rispetto alle previsioni, a partire dal periodo estivo. In particolare alla conferma a inizio giugno da parte dei paesi membri OPEC+ Russia di un percorso prudente nell'allentamento delle restrizioni all'offerta, sono seguite a inizio luglio le difficoltà nel trovare un accordo rispetto a un progressivo allentamento dei tagli produttivi a partire dal mese di agosto. Dopo un primo stallo su una nuova intesa, solo a metà luglio è stato raggiunto un nuovo accordo tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi, con un aumento della produzione complessiva di 400.000 barili al giorno, ogni mese a partire da agosto, e la concessione agli Emirati Arabi di un ulteriore aumento delle quote produttive, a partire da aprile 2022. Tale accordo, tuttavia, pur allentando parzialmente la tensione dei mercati, non ha rimosso il timore di un possibile deficit dell'offerta nel breve termine, mantenendo le quotazioni del Brent sopra i 72\$/bl. A tali tensioni si sono aggiunte nel trimestre quelle derivanti dai rallentamenti nelle tempistiche dei negoziati tra USA e Iran volti a un possibile accordo sul nucleare che favorirebbero un ritorno delle esportazioni iraniane di grezzo.

Quotazioni del Grezzo

Nel secondo trimestre 2021 è proseguito il trend crescente delle quotazioni del Brent dtd, che hanno toccato il massimo del trimestre a 76,4\$/bl il 25 giugno, per poi chiudere vicino a tali livelli, con media trimestrale di 69\$/bl (vs. 61 \$/bl nel primo trimestre). Tra i principali motivi, come descritto nel paragrafo precedente, l'outlook economico positivo (che alimenta le attese per una robusta ripresa dei consumi petroliferi), e la contestuale incertezza sul fronte produttivo, sia per le difficoltà di accordo tra i membri OPEC+ nel progressivo rilassamento dei tagli produttivi, che per le tempistiche dei negoziati sul nucleare iraniano (e l'eventuale fine dell'embargo).

Differenziale di prezzo "heavy-light" tra grezzi pesanti e leggeri ("Urals" vs. "Brent")

Il progressivo ampliamento dello sconto dell'Ural MED, già iniziato nel primo trimestre dell'anno con un differenziale che si riportava in territorio negativo, è proseguito nel secondo trimestre 2021, in un contesto di progressiva riduzione dei tagli produttivi OPEC+ Russia e ritorno di maggior disponibilità di grezzi sour, e anche per effetto di maggiori esportazioni dovute alle minori lavorazioni da parte delle raffinerie russe, impegnate in importanti cicli manutentivi nel periodo. Il differenziale Ural Brent ha registrato una media di -1,2\$/bl nel periodo (verso un premio di +2,2\$/bl nello stesso periodo dell'anno precedente).

"Crack spreads" dei principali prodotti raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)

Nel secondo trimestre del 2021 la marginalità dei principali prodotti ha visto un andamento altalenante, con alcuni rallentamenti dovuti al diffondersi delle varianti del Covid, anche nei prodotti più reattivi alla ripresa come la benzina.

Guardando al prodotto più colpito dalla pandemia, il jet fuel, va osservato come il limitato traffico aereo internazionale continui a frenare la domanda: dopo aver ripreso valori positivi nell'ultimo trimestre del 2020, e un valore medio di 1,6\$/bl nel primo trimestre del 2021, nel secondo trimestre il crack del jet fuel ha registrato un lievissimo miglioramento con una media di 2\$/bl (negativo e pari a -2,6\$bl nel secondo trimestre del 2020).

Il crack della benzina, dopo il miglioramento registrato nei primi tre mesi del 2021 (con un crack medio di 6,2 \$/bl), è ulteriormente incrementato nel secondo trimestre, passando a un valore medio di 8,9\$/bl, grazie al passaggio alla specifica estiva e alle aspettative di solidità della ripresa economica. Nel mese di maggio l'andamento dei margini della benzina ha visto un picco quando uno dei più importanti oleodotti degli Stati Uniti, la Colonial pipeline, ha subito un attacco informatico che ha determinato un aumento delle esportazioni dall'Europa. Un rallentamento dei consumi si è invece registrato a fine trimestre per la diffusione della variante Delta del Covid.

Il crack del diesel ha conseguito solo un modesto recupero nel secondo trimestre 2021, continuando a risentire in particolare della ridotta domanda di jet fuel, a fronte della quale le raffinerie non sono in grado di rimodulare oltre certi limiti i propri assetti produttivi: la media del trimestre è stata di 4,8\$/bl in crescita di +0,5\$/bl rispetto alla media del trimestre precedente (rispetto a un crack di 6,4\$/bl nello stesso periodo del 2020).

Il crack del VLSFO nel secondo trimestre ha proseguito il trend negativo del trimestre precedente, assestandosi tra maggio e giugno a valori di poco superiori allo zero. Tra i principali fattori responsabili di tale andamento, vi è soprattutto il rialzo delle quotazioni del grezzo e l'eccesso di offerta dovuto alla ripartenza delle lavorazioni delle raffinerie, rispetto a un traffico marittimo ancora inferiore ai consueti livelli stagionali. Nel complesso, la media del crack VLSFO nel periodo è stata pari a 1,3\$/bl (rispetto a 4,5\$/bl nel primo trimestre e 2,6\$/bl nello stesso periodo del 2020).

Un trend sostanzialmente analogo ha registrato il crack del LSFO, anch'esso utilizzato come "blendstock" nella formulazione del VLSFO, con un valore medio nel trimestre pari a -1,8\$/bl, indebolito rispetto al primo trimestre quando registrava una media di 2,2 \$/bl e pari a 0,5 \$/bl nel secondo trimestre del 2020.

L'aumento di disponibilità dei grezzi ad alto tenore di zolfo, a seguito del graduale allentamento dei tagli produttivi OPEC+ Russia, ha proseguito nel riportare il crack del HSFO a livelli sempre più bassi e più prossimi a quelli pre-pandemici: in media nel trimestre l'HSFO ha registrato un crack di -11,7 \$/bl (-8,3 \$/bl nel primo trimestre e -6,2 nello stesso periodo del 2020).

Margine di raffinazione

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Per quanto concerne l'analisi della redditività, Saras utilizza tradizionalmente come riferimento il margine di raffinazione calcolato da EMC (Energy Market Consultants) per una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel bacino del Mediterraneo, che lavora una carica composta da 50% grezzo Brent e 50% grezzo Urals.

Il margine di riferimento (chiamato "EMC Benchmark") nel secondo trimestre del 2021 ha registrato una media di -1,6 \$/bl, (rispetto ad una media rispettivamente di -0,7 \$/bl nel primo trimestre 2020) e nel primo semestre del 2021 una media di - 1,5 \$/bl (rispetto ad una media di +0,3 \$/bl nel primo semestre 2020).

Come mostrato in dettaglio nel grafico seguente, il segmento Industrial & Marketing del Gruppo Saras, che, come detto, incorpora le marginalità dei settori precedentemente riportati come "Refining", "Power", "Marketing" e "Altre attività", grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, riesce a conseguire un margine superiore al margine EMC Benchmark. Peraltro, la variabilità del premio del margine Saras al di sopra dell'EMC Benchmark, è funzione principalmente delle specifiche condizioni di mercato, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali durante ciascun singolo trimestre.

Nel secondo trimestre del 2021 il margine del segmento Industrial & Marketing ha registrato un valore pari a +4,5\$/bl, con un premio integrato pari a +6\$/bl sull'EMC di -1,6\$/bl.

Nel primo semestre del 2021 il margine dello stesso segmento ha registrato un valore pari a 3,9 \$/bl con un premio integrato di 5,4 \$/bl.

Analisi dei Segmenti

Industrial & Marketing

Il sito produttivo di Sarroch, posto sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è costituito da una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo, per capacità produttiva e per complessità degli impianti, perfettamente integrato con un impianto IGCC (gasificazione a ciclo combinato). Il sito è collocato in una posizione strategica al centro del Mediterraneo e ha una capacità di lavorazione di 15 milioni di tonnellate/anno, corrispondenti a circa il 17% della capacità totale di distillazione in Italia e una capacità di generazione elettrica installata di 575 MW.

Si ricorda che per quanto concerne le attività di generazione di energia elettrica, in data 21 aprile 2021, in seguito alle delibere 598/2020/R/eel del 29 dicembre 2020 e 152/2021 del 13/04/2021 con la conseguente iscrizione della centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl IGCC tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'anno 2021, si è finalizzato il passaggio dalla convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità e si è attuata la conseguente modifica dei parametri tecnico-economici da considerare per il suo esercizio.

Inoltre, si segnala che per il segmento "Industrial & Marketing" i risultati includono la somma dei segmenti "Refining", "Power", "Marketing" e "Altre Attività", così come definiti nel Bilancio 2020.

Milioni di Euro H1 2021 H1 2020 Var % Q2/21 Q2/20 Var %
EBITDA reported 97,6 (117,7) n.s. 75,0 (23,3) n.s.
EBITDA comparable (2,1) 68,4 n.s. 13,6 14,1 -4%
di cui: relativo al canale Marketing 9,3 12,6 -26% 9,4 8,0 18%
EBIT reported 6,0 (215,1) n.s. 28,9 (72,6) n.s.
EBIT comparable (93,7) (29,0) n.s. (32,5) (35,2) n.s.
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 32,5 185,1 -82% 15,6 88,1 -82%

Lavorazioni, produzioni di energia elettrica e margini

H1 2021 H1 2020 Var % Q2/21 Q2/20 Var %
LAVORAZIONE GREZZI migliaia di tons 6.551 5.431 21% 3.367 2.293 47%
milioni di barili 47,8 39,6 21% 24,6 16,7 47%
migliaia barili/giorno 264 219 21% 270 184 47%
CARICHE COMPLEMENTARI migliaia di tons 402 443 -9% 187 211 -11%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 1476 1.986 -26% 862 801 8%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 1562 1.333 17% 807 615 31%
di cui: in Italia migliaia di tons 1006 849 19% 523 412 27%
di cui: in Spagna migliaia di tons 556 484 15% 284 203 40%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 8,5 7,5 14% 8,3 7,5 10%
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,21 1,10 9% 1,21 1,10 10%
MARGINE BENCHMARK EMC \$/bl (1,5) 0,3 n.s. (1,6) (0,7) 127%
MARGINE SARAS IND & MKTG \$/bl 3,9 7,1 -44% 4,5 7,3 -39%

Commenti ai risultati del primo semestre 2021

La lavorazione di grezzo nel primo semestre del 2021 è stata pari a 6,55 milioni di tonnellate (47,8 milioni di barili, corrispondenti a 264 mila barili/giorno) superiore rispetto al primo semestre del 2020 che era stato interessato da una rilevante manutenzione dell'impianto FCC. La lavorazione di cariche complementari al grezzo è risultata pari a 0,40 milioni di tonnellate leggermente inferiori rispetto alle 0,44 milioni di tonnellate nel primo semestre del 2020.

La produzione di energia elettrica è stata pari a 1.476 GWh in riduzione del 26% rispetto al primo semestre del 2020, prevalentemente in ragione di alcuni significativi fermi produttivi che hanno coinvolto gli impianti di generazione di energia elettrica nel primo semestre del 2021.

L'EBITDA comparable è stato pari a -2,1 milioni di Euro nel primo semestre dell'esercizio 2021, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a +3,9 \$/bl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,4 \$/bl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 68,4 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +7,1 \$/bl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,5 \$/bl) nel medesimo semestre dell'esercizio precedente.

Più nello specifico, andando ad analizzare la componente più prettamente industriale, il confronto deve tenere in considerazione sia le condizioni di mercato, sia le prestazioni specifiche del Gruppo Saras, dal punto di vista operativo e della gestione commerciale.

Per quanto concerne le condizioni del mercato, come precedentemente brevemente menzionato, gli impatti sulla generazione del margine sono stati negativi per ca. 70 M€, tale negatività è principalmente da ascriversi all' l'apprezzamento del Brent con una quotazione media 2021 di 65 \$/bl (vs 40 \$/bl nel 2020), all'indebolimento del crack del diesel con una quotazione media 2021 di 4,6 \$/bl (vs 8,8 \$/bl nel 2020), fenomeni in parte compensati dal rafforzamento del crack della benzina con crack medio pari a 7,6 \$/bl nel 2021 (vs 3,8 \$/bl nel 2020)

Dal punto di vista delle prestazioni operative nel primo semestre del 2021 queste, se confrontate con il medesimo periodo del 2020, sono risultate inferiori per ca. 15 M€.

Tale variazione è prevalentemente legata al minor contributo commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) che ha contribuito negativamente per ca. 20 M€; tale scostamento è dovuto alle performance particolarmente positive che il trading aveva generato nel 2020, complici anche le particolari caratteristiche del mercato non replicabili nel mutato contesto del 2021.

La programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha in parte bilanciato tale negatività contribuendo con un contributo superiore rispetto a quello del 2020 per circa 5 M€.

L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica e il fuel gas) ha avuto una performance sostanzialmente in linea con quella dello scosto anno, all'interno della quale i benefici di un piano manutentivo meno oneroso sono stati bilanciati da una performance produttiva inferiore se paragonata con quella dello scorso anno.

I costi variabili di natura industriale nel primo semestre 2021 sono incrementati di ca. 55 M€, tale incremento è imputabile da un lato alle mutate condizioni di scenario (prevalentemente l'incremento del prezzo dell'energia elettrica e del costo della CO2) con un impatto complessivo stimato di ca. 20 M€ e dall'altro alla riduzione delle allocazioni gratuite e dei rimborsi della CO2 conseguenti all'uscita dal regime CIP6 con un impatto complessivamente stimato in ca. 40 M€.

In relazione all'andamento dei costi fissi del primo semestre del 2021, questi registrano una riduzione di ca. 30 M€ rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente grazie alle iniziative di contenimento costi lanciate a partire dalla fine del 2020. In particolare si ricorda il piano di contenimento dei costi industriali e degli investimenti, internalizzando attraverso la propria controllata Sartec le attività di ingegneria, e il piano di contenimento del costo del lavoro, attraverso l'utilizzo congiunto della Cassa Integrazione e di un piano di accompagnamento alla pensione.

Si ricorda inoltre che con il riconoscimento dell'essenzialità all'interno dei ricavi del segmento "Industrial & Marketing" vengono inclusi i rimborsi dei costi (di approvvigionamento della materia prima, variabili di altra natura e fissi) e la remunerazione del capitale afferenti alle attività di produzione dell'energia elettrica "essenziale" così come da delibera approvata dalle autorità competenti.

Prima di analizzare nel dettaglio il contributo realizzato attraverso le vendite del canale Marketing, occorre evidenziare alcuni andamenti rilevanti del mercato di riferimento.

In Italia, secondo i dati rilevati da Unione Energie per la Mobilità (UNEM), nei primi sei mesi del 2021 i consumi petroliferi sono risultati in aumento del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, tuttavia ancora inferiori del 12,8% rispetto ai livelli

pre-pandemia. In particolare, i consumi di carburanti da autotrazione (benzina e gasolio) sono risultati pari a 13,8 milioni di tonnellate, con un incremento del 21,5% rispetto al 2020 (incremento risultato pari al 23,7% per la benzina e al 20,9% per il gasolio). Nei primi sei mesi del 2021 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno mostrato un incremento del 51,5%, anche se il confronto risente del lockdown nei mesi dell'anno precedente. Quelle a benzina hanno coperto il 32,3% del totale (vs il 43,2% nel 2020), quelle diesel il 23,8% (vs il 34,7% nel 2020), mentre le ibride il 27,4% (vs il 10,7% nel 2020). In questo contesto il Gruppo Saras ha registrato un volume di vendite pari a 1,006 milioni di tonnellate con un incremento del 19% rispetto all'anno precedente.

Passando all'analisi del mercato spagnolo, i dati compilati da CORES mostrano consumi di carburante per autotrazione in aumento del 17,9% rispetto al 2020, con un incremento più evidente per la benzina pari a 29,3% rispetto al gasolio 7,8%. In questo contesto la controllata spagnola Saras Energia ha registrato un volume di vendite pari a 0,556 milioni di tonnellate, in aumento del 15% rispetto all'anno precedente.

Analizzando il contributo delle vendite del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable esso è risultato pari a 9,3 milioni di Euro, rispetto ai 12,6 milioni di Euro registrati nel primo semestre del 2020. Tale scostamento è dovuto prevalentemente alla minore marginalità delle vendite sull'extra rete in Italia realizzata nel primo trimestre riconducibile sia agli effetti di una stagione più fredda (con impatto sulla densità dei prodotti), sia alle dinamiche di prezzo della materia in acquisto (ivi incluse quelle relative alla bio additivazione). Tale contributo va considerato congiuntamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.

Commenti ai risultati del secondo trimestre 2021

La lavorazione di grezzo nel secondo trimestre del 2021 è stata pari a 3,37 milioni di tonnellate (24,6 milioni di barili, corrispondenti a 270 mila barili/giorno) superiore rispetto al secondo trimestre del 2020 che era stato interessato da una rilevante manutenzione dell'impianto FCC. La lavorazione di cariche complementari al grezzo è risultata pari a 0,19 milioni di tonnellate leggermente inferiori rispetto alle 0,21 milioni di tonnellate nel secondo trimestre del 2020.

La produzione di energia elettrica è stata pari a 862 GWh in incremento dell'8% rispetto al secondo trimestre del 2020, prevalentemente in ragione di un differente piano manutentivo previsto rispetto al medesimo periodo di confronto.

L'EBITDA comparable è stato pari a 13,6 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a +4,5 \$/bl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,6 \$/bl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Ciò si confronta con un EBITDA comparable di 14,1 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +7,3 \$/bl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,7 \$/bl) nel medesimo trimestre dell'esercizio precedente.

Per quanto concerne le condizioni del mercato, gli impatti sulla generazione del margine sono stati negativi per ca. 10 M€, analogamente a quanto riportato nei commenti all'andamento del primo semestre, tale negatività è principalmente da ascriversi all'apprezzamento del Brent con una quotazione media nel secondo trimestre 2021 di 69 \$/bl (vs 30 \$/bl nel 2020), all'indebolimento del crack del diesel con una quotazione media nel secondo trimestre 2021 di 4,8 \$/bl (vs 6,4 \$/bl nel 2020), fenomeni in parte compensati sia dal rafforzamento del crack della benzina con crack medio nel secondo trimestre 2021 pari a 8,9 \$/bl nel 2021 (vs 2,4 \$/bl nel 2020) che da un incremento dei prezzi dei prodotti petrolchimici.

Dal punto di vista delle prestazioni operative nel secondo trimestre del 2021 queste, se confrontate con il medesimo periodo del 2020 sono risultate inferiori per ca. 20 M€.

Tale variazione è prevalentemente legata al minor contributo commerciale (che concerne l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) che ha contribuito negativamente per ca. 35 M€; tale scostamento è da ricondursi in parte alle particolari condizioni di mercato del 2020 che avevano consentito di cogliere importanti risultati nell'ambito del trading ed in parte alle dinamiche dei differenziali tra Brent Dated ed Ice che avevano generato una rilevante negatività nei risultati del primo trimestre 2020 poi recuperata nel secondo trimestre.

L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica e il fuel gas) beneficiando nel secondo trimestre 2021 di un piano manutentivo significativamente meno oneroso ha contribuito positivamente per ca. 15 M€.

I costi variabili di natura industriale nel secondo trimestre del 2021 sono stati superiori per 45 M€ rispetto al medesimo periodo del 2020, tale incremento è imputabile da un lato alle mutate condizioni di scenario (medesime dinamiche evidenziate nel commento all'andamento del primo semestre) con un impatto stimato nel trimestre di ca. 15 M€ e dall'altro alla riduzione delle allocazioni gratuite e dei rimborsi della CO2 conseguenti all'uscita dal regime CIP6 con un impatto complessivamente stimato in ca. 20 M€.

In relazione all'andamento dei costi fissi del secondo semestre del 2021, questi registrano una riduzione di ca. 20 M€ rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente grazie alle iniziative di contenimento costi lanciate a partire dalla fine del 2020.

Si ricorda inoltre che con il riconoscimento dell'essenzialità all'interno dei ricavi del segmento "Industrial & Marketing" vengono inclusi i rimborsi dei costi (di approvvigionamento della materia prima, variabili di altra natura e fissi) e la remunerazione del capitale afferenti alle attività di produzione dell'energia elettrica "essenziale" così come da delibera approvata dalle autorità competenti.

Analizzando il contributo delle vendite del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable esso è risultato pari a 9,4 milioni di Euro, superiore rispetto agli 8,0 milioni di Euro registrati nel secondo trimestre del 2020. Tale scostamento è dovuto prevalentemente ai maggiori margini generati prevalentemente per i maggiori volumi venduti rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.

Grezzi lavorati e rese di prodotti finiti

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nei primi sei mesi del 2021 ha una densità media di 34,0°API, più leggera rispetto a quella del mix portato in lavorazione nei primi sei mesi del 2020. Analizzando in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota un incremento della percentuale dei grezzi leggeri a basso e bassissimo tenore di zolfo ("light sweet" e "light extra sweet") (si ricorda che il primo semestre 2020 era stato caratterizzato da un'importante manutenzione dell'impianto FCC) contrapposto a una riduzione dei grezzi medi ad alto tenore di zolfo ("medium sour") e dei grezzi pesanti sia a basso che alto contenuto di zolfo ("heavy sour/sweet"), prevalentemente per le fermate che hanno coinvolto il ciclo della gassificazione e per i differenti assetti produttivi della centrale richiesti dal regime di essenzialità.

H1 2021 H1 2020 Q2/21
Light extra sweet 42% 18% 39%
Light sweet 7% 15% 6%
Medium sweet/extra sweet 6% 2% 7%
Medium sour 30% 38% 32%
Heavy sour/sweet 16% 27% 16%
Densità media del grezzo °API 34,0 33,0 33,8

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nel primo semestre del 2021 la resa in distillati leggeri (29,7%) è risultata superiore rispetto a quella registrata nel primo semestre del 2020. La resa in distillati medi invece (47,8%) è risultata inferiore rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente così come la resa in olio combustibile (8,4%). Tali variazioni sono riconducibili ai differenti assetti degli impianti tra i due periodi, nonché alle mutate condizioni di mercato.

H1 2021 H1 2020 Q2/21
GPL migliaia di tons 154 76 77
resa (%) 2,2% 1,3% 2,2%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 2.066 1.371 1.076
resa (%) 29,7% 23,3% 30,3%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 3.327 2.914 1.710
resa (%) 47,8% 49,6% 48,1%
OLIO COMBUSTIBILE & ALTRO migliaia di tons 586 655 248
resa (%) 8,4% 11,2% 7,0%

Nota: Il complemento a 100% della produzione è costituito dai "Consumi e Perdite" di Sito (relativo alle attività di raffinazione e produzione di energia elettrica)

Renewables

Il Gruppo Saras è storicamente attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la controllata Sardeolica Srl, che gestisce un parco eolico ubicato ad Ulassai e Perdasdefogu (Sardegna).

In data 4 giugno 2021, la società Sardeolica Srl ha acquistato da GWM Renewable Energy SpA il 100% delle quote di Energia Verde Srl e di Energia Alternativa Srl proprietarie di due parchi eolici situati a Macchiareddu, Cagliari (Sardegna), per una capacità installata totale di 45 MW; portando così la capacità eolica installata del Gruppo Saras a 171 MW. I dati economico finanziari relativi all'acquisizione sono stati consolidati a partire dal 1 giugno 2021.

Si segnala che per il segmento "Renewables" i risultati del 2020 coincidono con il segmento "Wind", così come definito nel Bilancio 2020.

Milioni di Euro H1 2021 H1 2020 Var % Q2/21 Q2/20 Var %
EBITDA Reported 11,1 3,3 236% 6,6 0,9 633%
EBITDA comparable 10,4 3,3 214% 5,9 0,9 552%
EBIT Reported 7,6 0,0 n.s. 4,7 (0,8) n.s.
EBIT comparable 6,9 0,0 n.s. 4,0 (0,8) n.s.
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 25,5 0,9 n.s. 20,7 0,6 n.s.

Altre informazioni

H1 2021 H1 2020 Var % Q2/21 Q2/20 Var %
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 128.174 119.018 8% 47.279 44.980 5%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 5,8 3,2 82% 6,5 2,0 225%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/KWh 10,9 9,9 10% 10,9 9,9 10%

Commenti ai risultati del primo semestre 2021

Nel primo semestre del 2021 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari 10,4 milioni di Euro, superiore rispetto a quello realizzato nei primi sei mesi del 2020 pari a 3,3 milioni di Euro. Si noti che il risultato del primo semestre 2021 beneficia di ca. 3,54 milioni di Euro legati all'operazione di acquisto realizzata con i due nuovi parchi

Altri aspetti che hanno contribuito positivamente al risultato del primo semestre 2021 sono: la produzione in incremento del 4% rispetto al medesimo periodo del 2020 e la tariffa di vendita dell'energia che ha beneficiato complessivamente di un incremento di 3,6 Eurocent/kWh rispetto ai primi sei mesi del 2020 (di cui 2,6 Eurocent/kWh sulla componente di mercato e 1,0 Eurocent/kWh sulla tariffa incentivo)

Commenti ai risultati del secondo trimestre 2021

Nel secondo trimestre del 2021 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari 5,9 milioni di Euro, superiore rispetto a quello realizzato nel 2020 pari a 0,9 milioni di Euro prevalentemente per gli effetti dell'operazione di acquisto realizzata con i due nuovi parchi.

Nel secondo trimestre la produzione è risultata superiore rispetto a quanto realizzato nel secondo trimestre del 2020 mentre la tariffa di vendita dell'energia ha beneficiato complessivamente di un incremento di 5,5 Eurocent/kWh rispetto al secondo trimestre del 2020 (di cui 4,5 Eurocent/kWh sulla componente di mercato e 1,0 Eurocent/kWh sulla tariffa incentivo).

Investimenti per settore di attività

Milioni di Euro H1 2021 H1 2020 Q2/21 Q2/20
INDUSTRIAL & MARKETING 32,5 185,1 15,6 88,1
RENEWABLES 25,5 0,9 20,7 0,6
Totale 58,0 186,0 36,3 88,7

Gli investimenti effettuati dal Gruppo Saras nel primo semestre dell'esercizio 2021 sono stati pari a 58,0 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 186,0 milioni di Euro del 2020.

Per il segmento Industrial & Marketing gli investimenti nel primo semestre 2021 sono stati pari a 32,5 milioni di Euro, in significativa riduzione rispetto ai 185,1 milioni di Euro del primo semestre 2020, sia per effetto delle iniziative di contenimento degli investimenti, poste in essere per la mitigazione degli impatti della pandemia Covid-19, sia per le minori attività di fermata programmate previste nei due periodi (si ricorda che il primo semestre del 2020 era stato caratterizzato dal turn around dell'FCC).

Per il segmento Renewables gli investimenti nel primo semestre 2021 sono stati pari a 25,5 milioni di Euro. Tali investimenti hanno riguardato sia le attività di reblading, che sono attualmente in corso e il cui completamento è atteso nel terzo trimestre del 2021, che l'acquisizione dei nuovi parchi eolici siti nella zona industriale di Macchiareddu.

Evoluzione prevedibile della Gestione

Le proiezioni di fine luglio contenute nel World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno confermato per il 2021 le aspettative di una crescita sostenuta del PIL mondiale e pari al 6%, mentre hanno rivisto al rialzo le stime già evidenziate ad aprile per il 2022, con una crescita attesa del +4,9% (+0,5 punti percentuali rispetto alle stime di aprile). Le previsioni del Fondo Monetario evidenziando una ripresa più sostenuta nelle economie avanzate rispetto a quelle emergenti, pur permanendo il rischio legato alla variante dominante Delta del virus. I dati del secondo trimestre hanno in particolare consentito di rivedere in leggero rialzo la crescita attesa sia per gli Stati Uniti pari nel 2021 al +7% (+0,6 rispetto ad aprile) e al 4,9% nel 2022 (+1,4 rispetto alle stime di aprile) sia per l'Europa, attesa nel 2021 pari al +4,6% (+0,2 punti percentuali rispetto alle stime di aprile) e nel 2022 al +4,3% (+0,5 rispetto alle stime di aprile). Tra i paesi dell'area euro, anche le previsioni di crescita dell'Italia sono state riviste al rialzo, con una stima di aumento del PIL del +4,9% nel 2021 (contro +4,2% nelle stime di aprile) e del +4,2% nel 2022 (+3,6% nelle stime di aprile).

Analizzando le dinamiche del mercato petrolifero, dal punto di vista degli approvvigionamenti, le quotazioni del grezzo, salite ben oltre i 70\$/bl nel secondo trimestre a fronte degli indicatori particolarmente positivi sulla ripresa della domanda, anche per le incertezze rispetto a una politica non sufficientemente accomodante da parte dei paesi produttori dell'Opec+ Russia, si sono parzialmente stabilizzate dopo che questi hanno raggiunto un accordo a metà luglio, che prevede di aumentare di 0,4 milioni di barili al giorno su base mensile a partire da agosto e fino a dicembre 2022, consentendo alla produzione di tornare ai livelli pre-Covid nella seconda metà del 2022. Tale intesa, pur allentando ulteriormente i tagli dello scorso anno, potrebbe mantenere il mercato del grezzo in leggero deficit, vista la crescita strutturale della domanda attesa per quest'anno, pur permanendo i rischi legati alla variante Delta. È tuttavia ragionevole attendersi una progressiva stabilizzazione del Brent dtd a livelli inferiori nel 2022.

Per quanto attiene il mercato dei prodotti petroliferi, secondo quanto emerge dall'ultimo report dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) la crescita economica, le vaccinazioni e la riduzione delle misure di distanziamento lasciano prevedere una domanda in aumento anche nei prossimi mesi, che potrebbe raggiungere nel secondo semestre livelli prossimi a quelli pre-Covid. Il recupero della domanda già iniziato alla fine del 2020 infatti è continuato anche nel secondo trimestre del 2021, con una crescita di circa 3,2 milioni di barili al giorno nel solo mese di giugno, con una domanda che sempre a giugno ha toccato i 96,8 milioni di barili al giorno, un dato inferiore di circa 3 milioni di barili al giorno rispetto alla media dei consumi del 2019.

Tuttavia, mentre nei prossimi mesi è prevista un'accelerazione nella domanda per la maggior parte dei prodotti petroliferi, anche a livelli superiori a quelli precedenti la pandemia, con un beneficio sui margini, la domanda globale di jet fuel, che maggiormente condiziona il recupero della marginalità dei distillati medi e risulta ancora sensibilmente inferiore ai livelli pre-Covid, ha dimostrato evidenti segnali di ripresa nel mese di giugno, e si prevede possa progressivissimamente aumentare a partire dalla seconda metà del 2021.

In questo contesto, per quanto concerne il segmento Industrial & Marketing, l'obiettivo del Management è quello di proseguire gli sforzi intrapresi per il contenimento dei costi e degli investimenti; iniziativa che verrà modulata in funzione dell'evoluzione del contesto macroeconomico e delle eventuali opportunità operative e commerciali che dovessero presentarsi. A tal proposito, si segnala che la Società ha scelto di prolungare, sebbene in forma ridotta, il ricorso alla cassa integrazione sino al 30 settembre 2021. Inoltre, permane invariato il focus sulla massimizzazione delle opportunità commerciali sia lato approvvigionamento grezzi che valorizzazione dei prodotti e sulla ottimale gestione operativa degli impianti all'interno del nuovo regime dell'essenzialità.

Pur nell'incertezza dello scenario di mercato attuale e coerentemente con l'ipotesi di una marginalità di terzo trimestre in linea con i valori attuali per poi incrementare nel quarto trimestre, il Gruppo Saras, considerando l'attuale stato di maturazione delle iniziative di contenimento costi e le performance produttive consuntivate e attese, aggiorna e incrementa il suo obiettivo di conseguire un premio medio annuo al di sopra del margine EMC Benchmark, oggi stimato pari a +4,8 ÷ +5,2 \$/bl, incluso il risultato del canale Marketing (pari a ca. +0,4 \$/bl).

Per quanto riguarda infine il segmento Renewables, l'acquisizione di due parchi eolici situati a Macchiareddu, Cagliari (Sardegna), per una capacità installata totale di 45 MW, finalizzata nel mese di giugno, ed il completamento delle attività di reblading, prevista per il terzo trimestre, rappresentano ulteriori passi concreti verso il raggiungimento degli obiettivi di piano (capacità installata di 500 MW al 2024) a tal fine proseguono le attività autorizzative per lo sviluppo di nuovi impianti greenfield e la valutazione delle migliori opzioni, tra cui anche l'opportunità di nuove partnership con l'obiettivo di creare valore sostenibile nel lungo periodo .

Infine, in merito all'andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta, nella restante parte del 2021 ci si attende un ribilanciamento del beneficio realizzato nel primo semestre di poter consolidare parte del beneficio realizzato nel primo semestre, conseguendo dunque un livello di indebitamento non superiore a quello di fine 2020, grazie anche al proseguimento delle attività di contenimento dei costi industriali, degli investimenti e del costo del lavoro.

Analisi dei Rischi

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso. A seguito della crisi economica determinata dall'emergenza Covid-19 il profilo di rischio credito del Gruppo non si è modificato.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte agli adempimenti contrattuali e di rispettare i covenants che derivano dai contratti di finanziamento accesi.

La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento del Gruppo, storicamente contenuto, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici).

Nel corso dell'esercizio 2020 lo shock dei mercati petroliferi (in termini di domanda, offerta e prezzi) dovuto al diffondersi della pandemia Covid-19 e alle drastiche misure di contenimento della pandemia a livello mondiale, ha significativamente contratto la generazione di cassa da attività operativa e quindi inevitabilmente intaccato il livello di indebitamento del Gruppo il cui recupero potrà avvenire in funzione della ripresa di condizioni del mercato petrolifero che consentano allo stesso il ripristino della propria redditività.

Nel precedente esercizio il Gruppo ha messo in atto le opportune azioni per mitigare il rischio di liquidità ottenendo nuove linee di credito a breve e a medio lungo termine, anche garantite dallo Stato. Sono state concordate, con gli istituti finanziari con i quali sono in essere i principali finanziamenti a medio e lungo termine, le revisioni dei parametri finanziari al 31 dicembre 2020. Attualmente, il mancato miglioramento delle condizioni del mercato petrolifero a breve termine comporta per il Gruppo un ritardo nel piano di miglioramento del livello di indebitamento.

In tale contesto il Gruppo ha attivato delle interlocuzioni con i principali istituti di credito per definire una revisione delle principali scadenze, al fine di mitigare il rischio della mancata ripresa del mercato rispetto a quanto pianificato nei piani pluriennali. Si sottolinea il rispetto dei parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica al 30 giugno 2021.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato.

Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.

Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle quote di emissioni di CO2.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

• normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;

• il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";

• disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE;

• normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl ha venduto l'energia elettrica prodotta al G.S.E., fino al mese di aprile 2021 alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/1991, delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate,sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione;

• normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, come previsto dalla Delibera di ARERA n.111/06 , 598/20 e 152/2021 , e al regime di reintegro dei costi.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Protezione Dati Personali

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare, alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio Covid 19

L'intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza Covid-19 ha determinato a partire dal mese di aprile 2020 un drastico e diffuso calo della domanda di prodotti petroliferi, con conseguente contrazione dei margini di raffinazione, unita alla volatilità dei prezzi delle commodities e in particolare del petrolio. Il prolungato effetto di scenario ha comportato, per il Gruppo Saras e per l'intero settore della raffinazione, ad una riduzione della redditività e a un aumento del fabbisogno di liquidità a breve termine difficilmente sostenibile se si dovesse protrarre nel medio termine. Permane inoltre una situazione di incertezza sull'evoluzione della pandemia, anche se la messa a regime delle attività di vaccinazione a livello nazionale, europeo e mondiale ha comportato un aumento del livello di fiducia dei consumatori e una ripresa dei consumi petroliferi. La ripresa dei consumi del secondo trimestre 2021, non si è ancora riflesso in un miglioramento dei margini di raffinazione, spostando il previsto recupero di redditività al secondo semestre del 2022, per poi consolidarsi su livelli più significativi tra il 2023 e il 2024.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

Altre informazioni

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2021 Saras SpA non ha acquistato né venduto alcuna azione propria.

In conseguenza di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2021 sul piano di Stock Grant 2018-2021, Saras SpA ha assegnato e consegnato tutte le azioni proprie in portafoglio, pari a 9.220.216: pertanto, il numero di azioni ordinarie in circolazione al 30 giugno 2021 era pari a 951.000.000.

Ricerca e Sviluppo

Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico durante i primi sei mesi del 2021.

Operazioni atipiche ed inusuali

Nel corso del primo semestre 2021 non sono state poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre 2021

Non ci sono fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre 2021.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2021

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

Situazione Patrimoniale – Finanziaria Consolidata al 30 giugno 2021

Migliaia di Euro 30/06/2021 31/12/2020
ATTIVITÀ (1)
Attività correnti 5.1 2.121.158 1.841.050
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 540.842 558.997
Altre attività finanziarie 5.1.2 113.187 153.677
Crediti commerciali 5.1.3 439.355 256.641
Rimanenze 5.1.4 919.921 737.389
Attività per imposte correnti 5.1.5 20.630 14.289
Altre attività 5.1.6 87.223 120.057
Attività non correnti 5.2 1.502.575 1.529.138
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 1.280.329 1.310.794
Attività immateriali 5.2.2 45.215 47.225
Diritto di utilizzo di attività in leasing 5.2.3 49.345 42.801
Altre partecipazioni 5.2.4 502 502
Attività per imposte anticipate 5.2.5 122.638 121.844
Altre attività finanziarie 5.2.6 4.546 5.972
Totale attività 3.623.733 3.370.188
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.4 2.093.145 1.676.426
Passività finanziarie a breve termine 5.4.1 556.917 611.441
Debiti commerciali e altri debiti 5.4.2 1.297.059 916.594
Passività per imposte correnti 5.4.3 184.140 80.499
Altre passività 5.4.4 55.029 67.892
Passività non correnti 5.5 742.609 909.240
Passività finanziarie a lungo termine 5.5.1 580.655 652.064
Fondi per rischi e oneri 5.5.2 148.105 244.165
Fondi per benefici ai dipendenti 5.5.3 9.525 8.901
Passività per imposte differite 5.5.4 3.730 3.730
Altre passività 5.5.5 594 380
Totale passività 2.835.754 2.585.666
PATRIMONIO NETTO 5.6
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 721.846 994.482
Risultato netto 577 (275.516)
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 787.979 784.522
Interessenze di pertinenza di terzi - -
Totale patrimonio netto 787.979 784.522
Totale passività e patrimonio netto 3.623.733 3.370.188

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato: 1 gennaio – 30 giugno 2021

Migliaia di Euro (1) (2) 1 GENNAIO
30 GIUGNO 2021
di cui non
ricorrente
1 GENNAIO
30 GIUGNO 2020
di cui non
ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 S 3.699.300 2.648.589
Altri proventi 6.1.2 S 56.801 93.183
Totale ricavi 3.756.101 0
2.741.772
0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 T (3.144.928) (2.590.636)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 T, AA (434.636) (188.556)
Costo del lavoro 6.2.3 Q,T (67.867) (76.854)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 H,J (95.121) (100.830)
Svalutazioni e ripristini di valore del contratto Sarlux/GSE
Totale costi (3.742.552) 0
(2.956.876)
0
Risultato operativo 13.549 0
(215.104)
0
Proventi finanziari 6.3 U 40.958 35.626
Oneri finanziari 6.3 U (54.931) (50.643)
Risultato prima delle imposte (424) 0
(230.121)
0
Imposte sul reddito 6.4 X 1.001 49.537
Risultato netto 577 0
(180.584)
0
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 577 (180.584)
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) Z 0,06 (19,17)
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) Z 0,06 (19,17)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER I PERIODI 1 GENNAIO - 30 GIUGNO 2021

Migliaia di Euro 1 GENNAIO
30 GIUGNO 2021
1 GENNAIO
30 GIUGNO 2020
Risultato netto (A) 577 (180.584)
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile
(perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera V (434) (65)
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile
(perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) (434) (65)
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 143 (180.649)
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 143 (180.649)
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto Consolidato al 30 giugno 2021

Migliaia di Euro Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Altre
Riserve
Utile
(Perdita)
esercizio
Totale patrimonio
netto di competenza
della controllante
Interessenze di
pertinenza di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31/12/219 54.630 10.926 967.129 26.154 1.058.839 0 1.058.839
Destinazione risultato esercizio precedente 26.154 (26.154) 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta (65) (65) (65)
Riserva per piano azionario 1.336 1.336 1.336
Risultato netto (180.584) (180.584) (180.584)
Risultato netto complessivo (65) (180.584) (180.649) 0 (180.649)
Saldo al 30/06/2020 54.630 10.926 994.554 (180.584) 879.526 0 879.526
Effetto traduzione bilanci in valuta (401) (401) (401)
Effetto attuariale IAS 19 (215) (215) (215)
Riserva per piano azionario 544 544 544
Risultato netto (94.932) (94.932) (94.932)
Risultato netto complessivo (401) (94.932) (95.333) 0 (95.333)
Saldo al 31/12/2020 54.630 10.926 994.482 (275.516) 784.522 0 784.522
Destinazione risultato esercizio precedente (275.516) 275.516 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta (434) (434) (434)
Riserva per piano azionario 3.314 3.314 3.314
Risultato netto 577 577 577
Risultato netto complessivo 0 0 0 0 0
Saldo al 30/06/2021 54.630 10.926 721.846 577 787.979 0 787.979

Rendiconto Finanziario Consolidato al 30 giugno 2021

Migliaia di Euro (1) 1/1/2021-
30/06/2021
1/1/2020-
30/06/2020
A - Disponibilità liquide iniziali 558.997 431.463
B - Flusso monetario da (per) attività operativa
Risultato netto 5.5 577 (180.584)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (10.158) (11.074)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 95.121 100.830
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 (96.060) (41.608)
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 624 171
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 (794) (50.146)
Interessi netti 9.299 7.041
Imposte sul reddito accantonate 6.4 (207) 609
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 20.354 30.098
Altre componenti non monetarie 5.5 2.880 1.271
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 21.636 (143.392)
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 (182.714) 104.276
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 (182.532) 315.694
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 380.465 (592.038)
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 26.493 45.930
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 90.985 77.958
Interessi incassati 108 1.250
Interessi pagati (9.407) (8.291)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 214 (12.805)
Totale (B) 145.248 (211.418)
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 (58.003) (186.471)
(Investimenti) in Diritto di utilizzo di attività in leasing (11.187) (1.355)
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 5.1.2 100.917 (64.444)
Variazione delle attività non correnti destinate alla dismissione 5.2.1-5.2.2 0 5.980
Totale (C) 31.727 (246.290)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 (71.409) 57.617
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 (133.879) 190.669
Totale (D) (205.288) 248.286
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (28.313) (209.422)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 10.158 11.074
F - Disponibilità liquide finali 540.842 233.115

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente

Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2021

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

3. Principi di redazione e cambiamenti nei principi contabili del Gruppo

  • 3.1 Principi di redazione
  • 3.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo
  • 3.3 Area di consolidamento
  • 3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del covid-19

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

  • 5.1 Attività correnti
  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività
  • 5.2 Attività non correnti
  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing
  • 5.2.4 Altre Partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie
  • 5.3 Passività correnti
  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività
  • 5.4 Passività non correnti
  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Passività per imposte differite
  • 5.4.5 Altre passività
  • 5.5 Patrimonio netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi

6.2 Costi

  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi e oneri finanziari
  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Impegni
  • 7.3 Rapporti con parti correlate

1. Premessa

La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno 2021 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 2 agosto 2021.

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SAPA (20,01%), Angel Capital Management Spa (10,005%) e Stella Holding Spa (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 24 giugno 2019. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras S.p.A. opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parchi eolici delle controllate Sardeolica Srl, Energia Verde Srl ed Energia Alternativa Srl

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato, relativo al periodo chiuso al 30 giugno 2021, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Avendo riguardo alla situazione economico-patrimoniale del semestre 2021, significativamente influenzata dagli impatti derivanti dal perdurare dalla pandemia Covid-19 e dei suoi riflessi sull'erosione della redditività del Gruppo nel suo complesso, per i cui maggiori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo della Relazione sull Gestione", alle previsioni economiche di budget e piano industriale 2021/2024, approvati dal Consiglio di Amministrazione nel corso del primo semestre 2021, e rivisti dal Management alla luce della situazione contingente nonché tenuto conto delle previsioni di andamento del capitale circolante e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo, gli amministratori hanno ritenuto di redigere il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato nel presupposto della continuità aziendale.

Gli amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonchè la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie del Gruppo sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Infomativa.

3. Principi di redazione e cambiamenti nei Principi contabili del Gruppo

3.1 Principi di redazione

Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno 2021, predisposto ai sensi dell'articolo 154-ter TUF e successive modifiche, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, che includono tutti i principi contabili internazionali (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). Il bilancio consolidato abbreviato per il periodo chiuso al 30 giugno 2021 è stato redatto in accordo con le disposizioni dello IAS 34 – Interim financial reporting.

3.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati dal Gruppo Saras per la redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2021 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e al corrispondente periodo intermedio di riferimento, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Principi emanati e in vigore

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2021, ed improduttivi di impatti sul Bilancio Consolidato semestrale abbreviato del Gruppo:

Amendment to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 – Phase 2 – emesso il 27 agosto 2020 ed omologato in data 13 gennaio 2021. Gli emendamenti della fase 2 affrontano le questioni che potrebbero influire sull'informativa finanziaria in sede di modifica del tasso di interesse, inclusi gli effetti delle modifiche ai flussi di cassa contrattuali o alle relazioni di copertura derivanti dalla sostituzione di un interest rate benchmark con un tasso di riferimento alternativo (replacement issues). Tali modifiche sono efficaci a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2021 e non adottati dal Gruppo in via anticipata

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dal Gruppo negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 di cui il Gruppo ne valuterà eventuali impatti attesi in sede di prima adozione:

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo, limitate eccezioni saranno applicate. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

• Uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach)

• Un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente.

Il principio non ha impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Lo IAS 8.30 richiede di dare informativa per quei principi che sono stati emessi, ma che non sono ancora in vigore; essa è richiesta ai fini di fornire informazioni note o ragionevolmente stimabili per permettere all'utilizzatore di valutare il possibile impatto dell'applicazione di tali questi principi sul bilancio di un'entità. Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

Amendments to IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates

Le modifiche introducono una definizione di stime contabili, in sostituzione al concetto di cambiamento delle stime contabili. Secondo la nuova definizione le stime contabili sono importi monetari soggetti ad incertezza di misurazione. Le entità sviluppano stime contabili se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio siano misurate in modo tale da comportare incertezza di misurazione. Il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è la correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile sono cambiamenti nelle stime se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Un cambiamento in una stima contabile può influenzare solo l'utile o la perdita del periodo corrente, oppure sia del periodo corrente che di esercizi futuri, e l'effetto della variazione relativa all'esercizio corrente è rilevato come provento/onere nell'esercizio corrente, mentre l'effetto sui periodi futuri è rilevato come provento/onere in tali periodi futuri. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current

A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

  • Cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza
  • Che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio
  • La classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione
  • Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e nel caso si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti nonché seguendo le discussioni dell'IFRS IC e dello IASB a riguardo.

Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting Policies

Tali modifiche intendono aiutare il redattore del bilancio nel decidere quali accounting policies, presentare nel proprio bilancio. In particolare, all'entità viene richiesta di rendere l'informativa di accounting policy materiali, anziché delle significant accounting policies e vengono introdotti diversi paragrafi che chiariscono il processo di definizione delle policy materiali, che potrebbero essere tali per loro stessa natura, anche se i relativi ammontari possono essere immateriali. Una accounting policy è materiale se i fruitori di bilancio ne hanno necessità per comprendere altre informazioni incluse nel bilancio. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per dimostrare e spiegare l'applicazione del "four-step materiality process" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

Reference to the Conceptual Framework – Amendments to IFRS 3

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a Marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.

Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente.

Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.

Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction

Emesso il 7 maggio 2021, in attesa di omoloogazione. Lo IAS 12 richiede l'iscrizione di imposte differite ogni qual volta si verifichino differenze temporanee, ossia le imposte dovute o recuperabili in futuro. In particolare, è stato stabilito che le società, in circostanze specifiche, possano essere esentate dal rilevare l'imposta differita quando rilevano attività o passività per la prima volta. Tale disposizione in precedenza ha fatto sorgere una certa incertezza sul fatto che l'esenzione si applicasse a transazioni come leasing e obblighi di smantellamento, operazioni per le quali le società riconoscono sia un'attività che una passività. Con l'emendamento allo IAS 12, l'IFRS chiarisce che l'esenzione non si applica e che le società sono tenute a rilevare l'imposta differita su tali operazioni. L'obiettivo delle modifiche è ridurre la diversità nella rendicontazione delle imposte differite sui contratti di locazione e degli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2023 ed è prevista l'early adoption.

Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use – Amendments to IAS 16

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use,che proibisce alle entitià di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti,ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l'uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tali modifiche.

Si rappresenta, inoltre, che in data 31 marzo 2021 è stata emesso un Amendment to IFRS 16 – Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021- emesso il 31 marzo 2021, che avrebbe dovuto avere efficacia dal 1° aprile 2021, e tuttora in attesa di omologazione. Con tale emendamento lo IASB ha modificato ulteriormente l'IFRS 16 per prorogare il periodo di tempo limite di uno dei criteri che il locatore deve rispettare per poter applicare l'espediente pratico alle concessioni ricevute (esenzione ai locatari dall'obbligo di determinare se una concessione in ambito lease sia una modifica del leasing), ovvero che qualsiasi riduzione dei canoni di locazione poteva incidere solo sui pagamenti originariamente dovuti entro il 30 giugno 2021.

Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to IAS 37

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso od in perdita.

La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi. Il Gruppo valuterà gli impatti di teli modifiche nell'eventualità di contratti per cui non avrà ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all'inizio dell'esercizio di prima applicazione.

Annual Improvements 2018-2020

Nell'ambito del ciclo dei miglioramenti lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First Time Adoption, che permette ad una controllata che sceglie di applicare il par. D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzione cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Tale modifica si applica anche alle società collegate o joint venture. Lo IASB ha poi proposto una modifica all'IFRS 9, chiarendo le fee che un'entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica. Le suddette modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 ed è permessa l'adozione anticipata.

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fees che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. Il Gruppo applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.

Una entità applica tale modifica prospettivamente alla misurazione del fair value a partire per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

Lo IASB ha inoltre approvato due emendamenti allo IAS 1 ed allo IAS 8 con riferimento all'informativa delle politiche contabili rilevanti ed alla definizione di stima e variazione di stime contabili.

3.3 Area di consolidamento

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 30 giugno, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Controllate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartegena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl e società controllate 100%
Energia Alternativa Srl 100%
Energia Verde Srl 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative
Sarda Factoring
4,01%
Consorzio La Spezia Utilities 5%
Rispetto al 31 dicembre 2020 la controllata Sardeolica Srl ha acquisito le seguenti partecipazioni
-
Energia Alternativa Srl
-
Energia Verde Srl
Il closing dell'operazione, avvenuto all'inizio del mese di Giugno, ha comportato un esborso pari a 13.564 migliaia di euro e ha
riguardato la totalità delle quote delle due società, che possiedono e operano due parchi eolici siti nel comune di Uta (CA) per una
potenza installata complessiva di 45 MW, nonché crediti finanziari verso le stesse.
3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del covid-19
La predisposizione del bilancio semestrale abbreviato richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie
contabili che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che
vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed
assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico,
il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio
per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa
dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime. Le principali stime sono relative
all'ammortamento delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle rimanenze, alle
imposte differite, ai fondi rischi ed ai fondi svalutazione delle attività correnti, ai ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica in
regime di essenzialità e del reintegro costi ammesso dall'Autorità, alla valutazione del valore recuperabile dei crediti e alla stima
del fair value degli strumenti derivati.
L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo termine e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la
domanda mondiale dei prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle
performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per i processi valutativi tra cui in particolare per la valutazione
delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari.
I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore,
altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da
parte della Direzione aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.
Inoltre, l'emergenza sanitaria Covid-19 ed il perdurare della stessa hanno determinato sui mercati globali, ed in particolare nel
settore petrolifero, effetti senza precedenti che hanno significativamente influenzato le performance economiche e finanziarie di
Saras. L'incertezza connessa ai
tempi ed alla possibilità di ritorno dei mercati e di tutti gli operatori alla loro normale operatività nonché a possibili nuovi ritorni di
situazioni di emergenza in Italia e nel mondo rispetto ad un fenomeno pandemico mai sperimentato in passato, rendono
estremamente complesso, particolarmente per il mercato petrolifero, sviluppare previsioni sugli andamenti del Gruppo nel
prossimo futuro, su cui si basano le valutazioi di impairment effettuate dal Gruppo sulle attività non correnti (i.e. immobilizzazioni
materiali, immateriali ed attività per imposte anticipate).
Alla luce di quanto descritto nel Capitolo Impatto Covid-19 della Relazione sulla Gestione, la società ha svolte le verifiche
necessarie alla continuità aziendale e alle valutazioni delle attività, a cui si rimanda al successivo Capitolo 5.2 Attività non correnti,
nonché ha aggiornato il Capitolo relativo all'Analisi dei Rischi presente in Relazione sulla Gestione.
Le stime e le valutazioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna di esse sono iscritti nel conto economico. Una sintesi
delle stime più significative è esposta nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2020, a cui si rimanda.
  • Energia Alternativa Srl
  • Energia Verde Srl

3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali anche alla luce degli effetti del covid-19

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business rivisti alla luce di quanto esposto nel prosieguo del documento.

A far data dall'esercizio 2021, infatti, i settori di attività del Gruppo sono i seguenti:

  • Industrial&Marketing;
  • Renewable.

Con la deliberazione 598/2020/R/eel del 29 dicembre 2020, ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ha indicato che TERNA inscriva la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl, IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle) tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'anno 2021.

In data 13 aprile 2021 AREA - con Delibera 152/2021 - ha deliberato di accogliere l'istanza di ammissione al regime di reintegrazione dei costi, iscrivendo pertanto Sarlux nell'elenco, redatto su base annuale, degli impianti essenziali a decorrere dalla scadenza della relativa convenzione CIP6/92 (20 aprile 2021).

Il passaggio dalla convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità ha portato ad un cambiamento significativo nelle modalità di funzionamento dell'attività dell'impianto di Sarlux, poiché i parametri tecnico-economici da considerare per il suo esercizio saranno quelli previsti dalla disciplina dell'essenzialità, e terranno conto dell'elevatissimo livello di integrazione funzionale e strategico della centrale elettrica con la raffineria. Pertanto, le attività dell'impianto IGCC, in precedenza rappresentate nel segmento "Power" sono quindi rappresentate dal 1° gennaio 2021 in un unico segmento, denominato "Industrial & Marketing" inclusivo delle attività integrate di raffinazione e generazione di energia elettrica. In tale segmento confluiscono anche le attività relative al "Marketing", segmento che fino al precedente esercizio comprendeva la rete distributiva spagnola e i depositi utilizzati come logistica intermedia; la cessione della rete, avviata nel 2019 e finalizzata nel 2020, che rappresentava l'attività rilevante del segmento "Marketing", ha determinato il venir meno del segmento, in quanto gli impianti residui dopo tale cessione (i depositi di Arcola, La Spezia e di Cartagena, Spagna) sono ora asserviti alla logistica di raffineria. Anche il segmento Marketing non ha quindi più una sua autonoma significatività e è stato pertanto aggregato. Infine nel segmento "Industrial & Marketing" sono confluite le attività del segmento "Altre Attività" che coincidevano di fatto con le attività svolte da Sartec e Reasar, dedicate di fatto anch'esse all'attività integrate di raffinazione.

Il segmento "Wind" verrà denominato segmento "Renewable"anche in vista di potenziali sviluppi nell'ambito del fotovoltaico e idrogeno verde. ed include le controllate operanti nel settore di produzione da energia rinnovabile eolica .

4.2 Informativa settoriale

Alla luce di quanto descritto al paragrafo precedente, l'informativa per settore di attività ha subito a partire dal primo trimestre 2021 una profonda rivisitazione, nella direzione di una sostanziale aggregazione dei segmenti precedentemente individuati ispirata dalle citate modifiche intervenute nel modello di business del Gruppo.

Tanto premesso, a partire dalla presente relazione semestrale l'informativa settoriale fornita in applicazione dell'IFRS 8 è adattata rispetto ai settori operativi identificati in conseguenza delle modificate attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi coerenti con le modalità con cui i risultati operativi sono rivisti periodicamente dalla Direzione del Gruppo.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Deposti bancari postali 540.783 558.933 (18.150)
Cassa 59 64 (5)
Totale 540.842 558.997 (18.155)

I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 345.709 migliaia di euro, Sarlux Srl per 39.513 migliaia di euro e Saras Trading S.A. per 134.672 migliaia di euro. Tali depositi non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Si fa presente che la voce "Depositi bancari e postali" è comprensiva di una quota non immediatamente disponibile pari ad 1.044 migliaia di euro costituita dalla controllata Energia Alternativa S.r.l. a favore della banca finanziatrice a garanzia del debito derivante dal finanziamento per la costruzione del parco eolico.

Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa; la variazione delle disponibilità liquide ed equivalenti è riepilogata nel prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie negoziabili sono così composte:

Attività finanziarie correnti 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 59.001 91.110 (32.109)
Depositi a garanzia derivati 52.944 61.325 (8.381)
Altre attività 1.242 1.242 0
Totale 113.187 153.677 (40.490)

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di fine periodo che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie il saldo al 30 giugno 2021 dei depositi a garanzia delle posizioni aperte in strumenti derivati richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere tali operazioni.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 439.355 migliaia di euro, in incremento rispetto all'ammontare degli stessi al 31 dicembre 2020, per 182.714 migliaia di euro. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti, che ammonta a 7.001 migliaia di euro (7.974 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). L' aumento dei crediti è essenzialmente dovuta all' incremento sia delle quantità vendute che dei prezzi dei prodotti petroliferi. Per ulteriori commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso del periodo sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 229.415 218.803 10.612
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 90.868 77.244 13.624
Prodotti finiti e merci 487.272 329.373 157.899
Ricambi e materie prime sussidiarie 112.366 111.969 397
Totale 919.921 737.389 182.532

L'incremento del valore delle rimanenze petrolifere è attribuibile alla dinamica crescente dei prezzi, che compensa parzialmente una diminuzione delle quantità in giacenza rispetto al 31 dicembre 2020.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato stimato sulla base delle vendite consuntivate nelle prime due settimane di luglio: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per circa 58 milioni di euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

I Crediti IRAP si riferiscono agli acconti versati nel corso di esercizi precedenti dalla controllata Sarlux e risultati eccedenti rispetto all'imposta di competenza.

Gli Altri Crediti comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio.

Attività per imposte correnti 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Credito per IVA 1.689 38 1.651
Crediti IRES 5.761 1.074 4.687
Crediti IRAP 9.994 7.625 2.369
Altri crediti tributari 3.186 5.552 (2.366)
Totale 20.630 14.289 6.341

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Ratei attivi 92 36 56
Risconti attivi 20.645 9.918 10.727
Altri crediti a breve termine 66.486 110.104 (43.618)
Totale 87.223 120.058 (32.835)

I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • il credito di 31.575 migliaia di euro vantato dalla controllata Sarlux S.r.l. nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferito al primo semestre 2021; la diminuzione rispetto all'esercizio precedente è dovuta all'incasso della quota riferita all'esercizio 2020.
  • certificati bianchi per 29.512 migliaia di euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (30.978 migliaia di euro nel 2020); per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1.

5.2 Attività non correnti

Come già descritto nella Relazione sulla Gestione, il settore della raffinazione è stato fra quelli più penalizzati dagli effetti della pandemia. Il permanere dei fattori di incertezza legati principalmente alla domanda di prodotti petroliferi, per il rischio di di diffusione di nuove varianti del Covid, ha comportato ancora una contrazione della redditività del settore nel primo semestre 2020.

Il Gruppo Saras, anche in coerenza alle raccomandazioni delle principali autorità di regolamentazione che si sono espresse in merito (ESMA, CONSOB, IOSCO), ed in ottemperanza a quanto previsto dallo standard IAS 36 (Impairment of assets) ha monitorato in modo costante la presenza di indicatori che possano identificare eventuali rischi per la continuità aziendale, oltre ad eventuali effetti determinati o prevedibili della crisi sulle grandezze di bilancio e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Sulla base di tale monitoraggio, ed anche in considerazione dell''aggionamento del budget 2021 e di alcuni indicatori pluriennali approvati dal Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2021, il Gruppo al 30 giugno 2021 ha verificato l'esistenza di indicazioni che le attività della CGU "Refining, Power e Marketing" appartenente al settore operativo "Industrial&Marketing", oggetto di impairment test al 31 dicembre 2020, potessero aver subito un ulteriore riduzione di valore. Tale verifica è stata condotta attraverso un'analisi di sensitività, applicando al modello di impairment, sviluppato alla data di chiusura del precedente esercizio, le principali variazioni alle stime di quelle sole grandezze rilevanti al test che si sono modificate nel periodo, ed in particolare:

  • Revisione dello scenario petrolifero ed elettrico 2021-2022 secondo i dati più aggiornati pubblicati dalla stesse fonti indipendenti utilizzate nell'imapirment test al 31 dicembre 2020.

  • Revisione del piano produttivo refining+power 2021-2022

  • Aggiornamento del reintegro costi IGCC fino alla prevista scadenza del regime di essenzialità
  • Revisione in incremento del profilo degli investimenti per il 2021-2024

Gli scenari successivi al 2022 sono assunti invariati rispetto a quelli sviluppati al 31 dicembre 2020, in quanto la disponibilità di proiezioni indipendenti è limitata al solo breve periodo; tale approccio è coerente con la generalizzata aspettativa di settore che la crisi di mercato indotta dalla pandemia abbia termine dopo il 2022 con ritorno a razionali di mercato maggiormente in linea con i nomali andamenti dell'economia mondiale.

Tale analisi non ha evidenziato indicazioni di perdite di valore rispetto al 31 dicembre 2020 e pertanto non si è proceduto a stimare un nuovo valore recuperabile della CGU.

Per quanto riguarda la CGU "Renewables", che corrisponde alla CGU "Wind" come definita nel Bilancio 2020, non sono emersi indicatori di impairment.

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2020 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Terreni e fabbricati 179.129 3 (219) 0 (1) 178.912
Impianti e macchinari 3.726.697 10.545 (9.000) 0 116.296 3.844.538
Attrezzature ind.li e comm.li 37.658 0 (331) 0 0 37.327
Altri beni 669.318 49 (230) 0 8.274 677.411
Immobilizzazioni materiali in corso 246.465 25.230 0 0 (47.948) 223.747
Totale 4.859.267 35.827 (9.780) 0 76.621 4.961.935
Fondi Ammortamento 31/12/2020 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Fondo Terreni e fabbricati 105.191 2.046 (12) 0 (193) 107.032
Fondo Impianti e macchinari 2.917.884 72.160 (10.668) 0 55.891 3.035.267
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 32.413 1.338 (316) 0 (10) 33.425
Altri beni 492.985 12.225 (205) 0 877 505.882
Totale 3.548.473 87.769 (11.201) 0 56.565 3.681.606
Valore Netto 31/12/2020 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti
Terreni e fabbricati 73.938 3 (207) (2.046) 0 192
Impianti e macchinari 808.813 10.545 1.668 (72.160) 0 60.405
Attrezzature ind.li e comm.li 5.245 0 (15) (1.338) 0 10
Altri beni 176.333 50 (25) (12.225) 0 7.396
Immobilizzazioni materiali in corso 246.465 25.230 0 0 0 (47.948)
Totale 1.310.794 35.828 1.421 (87.769) 0 20.055

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 32.575 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 2.317 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux S.r.l. e della controllata Deposito di Arcola S.r.l. per un valore di 36.988 migliaia di euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux S.r.l., Saras Energia S.A. e Deposito di Arcola S.r.l.).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 35.828 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione e l'ampilamento del parco eolico già citato.

Gli altri movimenti accolgono i saldi delle due società acquisite dalla controllata Sardeolica come precedentemente illustrato

I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio 2020, sono evidenziati di seguito:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
(base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5,50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8.38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11,73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8.38%
Centrale term oelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10.00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25.00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20.00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12.00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25.00%

La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono alcuni impianti della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile), rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari, è valida sino al 31 dicembre 2027.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2020 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 59.479 3 (262) 0 406 59.626
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.543 0 (1) 0 0 24.542
Goodwill e attività immater. a vita non definita 21.019 0 0 0 0 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 530.414 135 (30) 0 506 531.025
Immobilizzazioni immateriali in corso 929 148 0 0 1 1.078
Totale 636.384 286 (293) 0 913 637.290
Fondi Ammortamento 31/12/2020 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 51.876 1.560 (31) 0 57 53.462
Concessioni, licenze, march e diritti similii 13.041 20 (1) 0 407 13.467
Altre immobilizzazioni immateriali 524.160 1.129 (30) 0 (195) 525.064
Totale 589.159 2.709 (62) 0 269 592.075
Valore Netto 31/12/2020 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 7.603 3 (293) (1.560) 0 411 6.164
Concessioni, licenze, march e diritti similii 11.502 0 (2) (20) 0 (405) 11.075
Goodwill e attività immater. a vita non definita 20.937 0 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 6.254 135 (60) (1.129) 0 761 5.961
Immobilizzazioni immateriali in corso 929 148 0 0 0 1 1.078
Totale 47.225 286 (355) (2.709) 0 768 45.215

Il decremento registrato rispetto al 31 dicembre 2020 è riconducibile principalmente agli ammortamenti del periodo che ammontano a 2.709 migliaia di euro e che sono determinati secondo le aliquote su base annua, invariate rispetto all'esercizio 2020 e di seguito riportate.


di utiliz:
Diritti
delle opere di ingegno:
. diritti
' hrevetto
, industriale e
20%

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

33%


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
.
-----------
22%

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione. Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce essenzialmente ai diritti di superficie acquisiti dalla controllata Sardeolica sui terreni su quali insiste il parco eolico di Ulassai, il cui ammortamento terminerà nel 2035.

Goodwill e altre attività immateriali a vita utile indefinita

La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di euro) pagato per l'acquisto della controllata Parco Eolico di Ulassai Srl (successivamente fusa per incorporazione in Sardeolica): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa.

Altre immobilizzazioni immateriali

Ammontano a 5.961 migliaia di euro pressochè invariate rispetto al 31 dicembre 2020.

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:

  • - aree funzionali ed indispensabili per lo svolgimento delle proprie attività caratteristiche (aree demaniali attigue ai siti di Sarroch e Arcola, aree sulle quali insiste il parco eolico di Ulassai, ecc..), delle quali non ha potuto o non ha ritenuto opportuno acquisire la proprietà;
  • - immobili adibiti ad uso uffici direzionali;
  • - beni strumentali e impianti costruiti ed eserciti da partner industriali, per i quali il Gruppo non possedeva il know-how tecnologico adeguato che ne consentisse la realizzazione e la conduzione.

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2020 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Terreni e fabbricati in locazione 41.070 0 0 0 0 41.070
Impianti e macchinari in locazione 11.952 0 0 0 0 11.952
Altri beni in locazione 8.239 11.245 0 0 0 19.484
Totale 61.261 11.245 0 0 0 72.506
Fondi Ammortamento 31/12/2020 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 10.113 2.488 0 0 57 12.658
Fondo Impianti e macchinari in locazione 3.167 727 0 0 0 3.894
Altri beni 5.180 1.428 0 0 1 6.609
Totale 18.460 4.643 0 0 58 23.161
Valore Netto 31/12/2020 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2021
Terreni e fabbricati in locazione 30.957 0 0 (2.488) 0 (57) 28.412
Impianti e macchinari in locazione 8.785 0 0 (727) 0 0 8.058
Altri beni in locazione 3.059 11.245 0 (1.428) 0 (1) 12.875
Totale 42.801 11.245 0 (4.643) 0 (58) 49.345

Il saldo al 30 giugno 2021, pari 49.345 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:

1) Concessioni, diritti di superficie e simili: si tratta principalmente delle concessioni delle aree su cui insistono parte del sito produttivo di Sarroch, i depositi petroliferi di Arcola e Cartagena, nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco eolico di Ulassai.

2) Impianti: si tratta principalmente dei contratti stipulati dalla controllata Sarlux con fornitori per la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno del sito produttivo di Sarroch;

3) Flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali;

4) Locazioni di immobili per sedi direzionali e commerciali.

L'incremento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, pari a 11.245 migliaia di euro, si riferisce essenzialmente ad un nuovo contratto, stipulato dalla controllata Sarlux Srl, relativo a servizi di supporto logistico e di prevenzione antinquinamento tramite l'utilizzo di imbarcazioni di terzi.

5.2.4 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 0
Sarda Factoring 495 495 0
Totale 502 502 0

5.2.5 Attività per imposte anticipate

La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 30 giugno 2021 ammonta a 118.908 migliaia di euro (composto da imposte anticipate per 122.638 iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 3.730 migliaia di euro).

Gli Amministratori, sulla base delle previsioni del Piano industriale 2021-2024 e dei suoi aggiornamenti per il 2021 e 2022, hanno ritenuto recuperabili le imposte anticipate iscritte su perdite fiscali pregresse.

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 30 giugno 2021 è pari a 4.546 migliaia di euro (5.972 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 108.405 19.059 89.346
Banche c/c 358.746 456.144 (97.398)
Strumenti finanziari derivati 79.355 97.327 (17.972)
Altre passività finanziarie a breve 10.411 38.911 (28.500)
Totale 556.917 611.441 (54.524)

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo, che sono valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva nota alla voce "5.5.1 - Passività finanziarie a lungo termine".

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito oltre che alle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility"a medio termine per un importo massimo di 305 milioni di Euro, il cui importo utilizzato al 30 giugno 2021 era pari 170 milioni di euro.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere al 30 giugno 2021: il decremento rispetto al 31 dicembre 2020 è sostanzialmente dovuto all'andamento dei prezzi dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

La seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value al 30 giugno 2021, suddivise per tipologia di sottostante:

Strumenti finanziari derivati 30/06/2021 Attività 30/06/2021 Passività 31/12/2020 Attività 31/12/2020 Passività
Interest rate swaps 3.555 2.092 0 586
Fair value strumenti derivati su commodities 55.446 77.263 91.110 95.104
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 0 0 1.637
Totale 59.001 79.355 91.110 97.327

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con operazioni di factoring pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali ammontano a 1.297.059 migliaia di euro, in incremento di 380.465 migliaia di euro rispetto all'ammontare degli stessi al 31 dicembre 2020. L'aumento è dovuto principalmente all'incremento dei prezzi registrato nel periodo.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Debiti per IVA 41.324 15.739 25.585
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 4.038 365 3.673
Debiti IRAP 2.350 0 2.350
Altri debiti tributari 136.428 64.395 72.033
Totale 184.140 80.499 103.641

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla controllante Saras SpA (127.644 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia S.A.U. (2.991 migliaia di euro). L'incremento deriva sostanzialmente dall'effetto degli acconti di accisa versati solamente nel mese di dicembre, come previsto dalla normativa italiana.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 6.962 10.395 (3.433)
Debiti verso il personale 22.453 26.928 (4.475)
Debiti verso altri 17.259 21.162 (3.903)
Ratei passivi 880 1.135 (255)
Risconti passivi 7.475 8.272 (797)
Totale 55.029 67.892 (12.863)
Le altre passività correnti diminuiscono di 12.863 migliaia di euro rispetto a quelle di fine esercizio 2020; in particolare, la voce
"Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di giugno non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità
aggiuntive nonché degli eventuali premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.
5.4 Passività non correnti
5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
La voce è così composta:
Passività finanziarie a lungo termine 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 201.190 199.344 1.846
Finanziamenti bancari non correnti 318.250 399.236 (80.986)
Altre passività finanziarie a lungo termine 61.215 53.484 7.731
Totale 580.655 652.064 (71.409)
La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla Capogruppo, di seguito ricapitolati
(valori espressi in milioni di euro):
Valori espressi in milioni di Euro
Accensione /
rinegoziazione del
debito
Importo Originario Tasso base Scadenza
contrattuale
Residuo
al 31/12/2020
Residuo al
30/06/2021
Scadenze
Saras SpA 1 anno
oltre a 1 fino a 5 anni
Bond
Unicredit
Dicembre 2017
Febbraio 2020
200
50
1,7%
Euribor 6 mesi
dic-22
ago-23
199,3
49,2
201,2
49,5
201,2
49,5
Finanziamento Sace Dicembre 2020 350 0,95% set-24 350,0 350,0 87,5
262,5
Energia Alternativa Srl
Totale debiti verso banche per finanziamenti
Gennaio 2017 16 2,5% + Euribor 6 mesi giu-26 598,5 6,2
606,9
6,2
87,5
519,4
La voce "Passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente un prestito obbligazionario per un valore nominale
complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua
rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third
Market, del Wiener Börse AG.
Nel corso del mese di dicembre 2020 - SARAS ha firmato un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, assistito per il 70%
dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura
patrimoniale della Società.
Il finanziamento è stato organizzato e sottoscritto da un pool di primari istituti finanziari italiani, tra i quali Intesa SanPaolo ricopre
il ruolo di Banca Depositaria, Banca Agente e SACE Agent.
L'operazione si inserisce nel quadro di un piano di consolidamento finanziario messo in atto da Saras per fronteggiare
l'impatto dell'emergenza Covid-19 e, in linea con quanto previsto dal "Decreto Liquidità" del 9 aprile 2020 e dalla
normativa SACE.
Il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione e ha scadenza 30 settembre 2024, preammortamento di 9 mesi e

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

Passività finanziarie a lungo termine 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Prestito obbligazionario non correnti 201.190 199.344 1.846
Finanziamenti bancari non correnti 318.250 399.236 (80.986)
Altre passività finanziarie a lungo termine 61.215 53.484 7.731
Totale 580.655 652.064 (71.409)
Valori espressi in milioni di Euro Accensione /
rinegoziazione del
debito
Importo Originario Tasso base Scadenza
contrattuale
Residuo
al 31/12/2020
Residuo al
30/06/2021
Scadenze
1 anno oltre a 1 fino a 5 anni
Saras SpA
Bond Dicembre 2017 200 1,7% dic-22 199,3 201,2 201,2
Unicredit Febbraio 2020 50 Euribor 6 mesi ago-23 49,2 49,5 49,5
Finanziamento Sace Dicembre 2020 350 0,95% set-24 350,0 350,0 87,5 262,5
Energia Alternativa Srl Gennaio 2017 16 2,5% + Euribor 6 mesi giu-26 6,2 6,2
Totale debiti verso banche per finanziamenti 598,5 606,9 87,5 519,4

prevede un rimborso in rate trimestrali costanti a partire da fine dicembre 2021, ad un tasso, inclusivo del costo della garanzia SACE, in linea con il costo medio del debito del Gruppo.

Si evidenzia che le ulteriori linee di credito accordate e non utilizzate dal Gruppo al 30 giugno 2021 (sia a medio/lungo termine che a breve termine) ammontano a circa 500 milioni di euro.

Si sottolinea il rispetto dei parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica al 30 giugno 2021.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2020 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 30/06/2021
F.do smantellamento impianti 19.039 0 0 0 19.039
F.do oneri per quote CO2 179.038 86.677 (179.038) 0 86.677
Altri fondi rischi e oneri 46.088 702 (565) (3.836) 42.389
Totale 244.165 87.379 (179.603) (3.836) 148.105

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 86.677 migliaia di euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'utilizzo verificatosi nel periodo è dovuto all' acquisto di quote per l'assolvimento dell'obbligo 2020 pari a 179.038 migliaia di euro. L'accantonamento si riferisce alle quote, necessarie all'assolvimento dell'obbligo per l'esercizio in corso, non ancora acquistate.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale principalmente per un contenzioso con il GSE per il riconoscimento dei certificati bianchi (TEE).

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

La movimentazione del fondo "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

Fondi per benefici ai dipendenti 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Trattamento di fine rapporto 9.525 8.901 624
Totale 9.525 8.901 624

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 3.730 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere.

5.4.5 Altre passività non correnti

Le altre passività non correnti ammontano a 594 migliaia di Euro e si incrementano di 214 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

5.5 Patrimonio netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 721.846 994.482 (272.636)
Utili (perdite) netto esercizio 577 (275.516) 276.093
Totale 787.979 784.522 3.457

Riserva legale

Altre riserve

  • destinazione del risultato dell'esercizio precedente (perdita di 275.516 migliaia di euro);
  • incremento pari a 3.314 migliaia di euro, relativo alla movimentazione delle azioni proprie conseguente a quanto deliberato dall'Assemblea dei Soci di Saras SpA in data 12 maggio 2021; ;
  • effetto negativo per la traduzione dei bilanci in valuta delle controllate estere per 434 migliaia di euro;

6. Note al conto economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

Patrimonio netto totale 30/06/2021 31/12/2020 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 721.846 994.482 (272.636)
Utili (perdite) netto esercizio 577 (275.516) 276.093
Totale 787.979 784.522 3.457
Capitale sociale
Al 30 giugno 2021 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n.
951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
Riserva legale
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
Altre riserve
La voce ammonta complessivamente a 721.846 migliaia di euro, con un decremento netto di 272.636 migliaia di euro rispetto
all'esercizio precedente. Detto decremento netto origina da:

destinazione del risultato dell'esercizio precedente (perdita di 275.516 migliaia di euro);

incremento pari a 3.314 migliaia di euro, relativo alla movimentazione delle azioni proprie conseguente a quanto deliberato
dall'Assemblea dei Soci di Saras SpA in data 12 maggio 2021; ;

effetto negativo per la traduzione dei bilanci in valuta delle controllate estere per 434 migliaia di euro;
Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di
capitale proprio.
Risultato netto
L'utile del periodo ammonta a 577 migliaia di euro.
6. Note al conto economico
6.1 Ricavi
6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:
Ricavi della gestione caratteristica 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.499.530 2.466.285 1.033.245
Cessione energia elettrica 196.697 176.297 20.400
Altri compensi 3.883 5.319 (1.436)
Variazioni lavori in corso su ordinazione (810) 688 (1.498)
Totale 3.699.300 2.648.589 1.050.711
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si incrementano per 1.033.245 migliaia di euro a causa dell'incremento dei prezzi medi
di vendita, supportato anche da un leggeroincremento dei volumi delle vendite. Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto
esposto in Relazione sulla Gestione.
I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono principalmente quelli relativi all'impianto di gassificazione (174.303
migliaia di euro) e quelli relativi alle cessioni RIU (15.121 migliaia di euro) della controllata Sarlux Srl, oltre a quelli relativi
all'impianto eolico della controllata Sardeolica (7.273 migliaia di euro che comprende anche le vendite effettuate dai nuovi
parchi acquisiti).
Si ricorda che In data 13 aprile 2021 ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in seguito della
Deliberazione n.152/2021/R/EEL, nell'ambito della disciplina dell'Essenzialità, ha accolto l'istanza di ammissione alla
reintegrazione dei costi avanzata da SARLUX S.r.l., per il periodo dal 21 aprile al 31 dicembre 2021, per la propria centrale
elettrica a ciclo combinato IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle). Le condizioni economiche a cui sarà quindi
assoggettata la centrale IGCC,per il periodo in questione, consistono di due termini principali. Il primo termine comprende la
componente di reintegrazione dei costi fissi strettamente necessari alla produzione elettrica (escludendo quindi le produzioni

di idrogeno e vapore); tali costi sono allineati ai piani di razionalizzazione e ottimizzazione previsti da SARLUX, fornendo un contributo positivo a ridurre i costi del sistema elettrico nazionale. Viene inoltre reintegrata la componente QAR (quote di ammortamento e di remunerazione del capitale investito, così come previsto dalla Deliberazione 111/06). Il secondo termine prevede, per la produzione elettrica essenziale, l'integrazione dei costi variabili rispetto a quanto incassato dalla vendita sul mercato al prezzo zonale di riferimento. Le voci principali dei costi variabili includono il combustibile dell'impianto IGCC, il costo dell'ossigeno necessario per la trasformazione del suddetto combustibile in gas di sintesi completamente pulito di ogni traccia di zolfo o altri inquinanti, e gli oneri associati alle quote di emissione CO2 secondo l'Emissions Trading System.

Si ricorda che tra i ricavi di cessione energia elettrica sono compresi i ricavi realizzati fino al 20 aprile 2021 in regime CIP6/92, i quali tra l'altro erano soggetti fino al 2020 a linearizzazione, come descritto diffusamente nel bilancio al 31 dicembre 2020.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 1.623 5.099 (3.476)
Cessione materiali diversi 131 254 (123)
Contributi 905 896 9
Noleggio navi cisterne 1.527 1.947 (420)
Recupero per sinistri e risarcimenti 161 466 (305)
Rimborso Oneri CO2 31.576 32.236 (660)
Altri ricavi 20.878 52.285 (31.407)
Totale 56.801 93.183 (36.382)

La voce "Rimborso Oneri C02" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux S.r.l. derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG. Il decremento, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuto alla diminuzione del numero delle quote oggetto di rimborso, in considerazione del fatto che come già ricordato, l'impianto IGCC ha terminato il periodo CIP6/92 in data 20 aprile 2021.

La diminuzione della voce "Altri ricavi" è principalmente riconducibile al rilascio, avvenuto nel corso del periodo precedente, del fondo iscritto in esercizi precedenti per le quote CO2 relativi all'acquisizione del ramo d'azienda (Impianti nord) da Versalis Spa a seguito dell'assegnazione definitiva delle stesse per il periodo 2015-2020, pari a 35,9 milioni di euro.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Acquisto di materie prime 1.760.367 534.292 1.226.075
Acquisto semilavorati 103.795 79.222 24.573
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 25.530 50.751 (25.221)
Incrementi imm.ni materiali (3.172) (5.800) 2.628
Acquisto prodotti finiti 1.444.413 1.615.566 (171.153)
Varizione rimanenze (186.005) 316.605 (502.610)
Totale 3.144.928 2.590.636 554.292

I costi per acquisto di materie prime si incrementano per 1.226.075 migliaia di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, a causa sia dell'incremento dei prezzi sia dell'incremento delle quantità acquistate; al contrario i costi per acquisto di prodotti finiti si sono decrementati di 171.153 migliaia di euro principalmente a causa delle minori quantità acquistate, compensate da un aumento dei prezzi medi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto esposto nella Relazione alla Gestione.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per 58 milioni di euro.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Costi per servizi 268.116 334.229 (66.113)
Capitalizzazioni (8.373) (72.766) 64.393
Derivati su grezzi e prodotti petroliferi e Co2 72.763 (139.694) 212.457
Costi per godimento beni terzi 2.121 1.242 879
Accantonamenti per rischi 86.677 51.862 34.815
Oneri diversi di gestione 13.332 13.683 (351)
Totale 434.636 188.556 246.080

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie. La dimunzione della voce è legata al piano di contenimento costi e riduzione investimenti avviato nel secondo semestre dell'esercizio precedente: per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

La voce "Capitalizzazioni" si riferisce principalmente ai costi di manutenzione di turn-around capitalizzati nel periodo; Il decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente è dovuto all'importante ciclo manutentivo delle fermate svolto nel corso del primo semestre 2020.

La voce "Accantonamenti per rischi e oneri" include principalmente l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading). L'incremento rispetto al 30 giugno 2020 è principalmente dovuto all'incremento del valore delle quote di Co2 per effetto dei relativi prezzi.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte indirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Salari e stipendi 46.928 59.111 (12.183)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (4.455) (6.391) 1.936
Oneri sociali 12.885 16.366 (3.481)
Trattamento di fine rapporto 3.497 3.688 (191)
Altri costi e incentivi di lungo termine 7.990 3.102 4.888
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 1.022 978 44
Totale 67.867 76.854 (8.987)

Il costo del lavoro, in considerazione della diminuzione del personale medio in forza al Gruppo e del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni iniziata nell'ultima parte del 2020 e proseguita nel primo trimestre 2021, si è decrementato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 2.709 18.038 (15.329)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 87.769 78.220 9.549
Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione 4.643 4.572 71
Totale 95.121 100.830 (5.709)

La voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" si decrementa di 15.329 migliaia di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente principalmente per il termine dell'ammortamento del contratto di cessione dell'energia elettrica in regime CIP6/92 della controllata Sarlux.

La voce "Ammortamento immobilizzazioni materiali" si incrementa per effetto dell'entrata in esercizio e dunque in ammortamento degli investimenti attuati dal gruppo nell'esercizio precedente.

La voce "Ammortamento dei beni in locazione" accoglie l'ammortamento del periodo calcolato secondo quanto previsto dall' IFRS 16.

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Interessi attivi bancari 108 1.250 (1.142)
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 968 0 968
Differenziali realizzati su strumenti derivati 1.460 9.465 (8.005)
Utili su cambi 38.422 24.911 13.511
Totale 40.958 35.626 5.332
Oneri finanziari 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 131 (610) 741
Differenziali realizzati su strumenti derivati (692) 1.761 (2.453)
Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari (9.407) (8.291) (1.116)
Interessi su diritti uso in locazione (327) (335)
Perdite su cambi (44.636) (43.168) (1.468)
Totale (54.931) (50.643) (5.412)

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi finanziari e Oneri finanziari 30/06/2021 30/06/2020 Variazione
Interessi netti (9.299) (7.041) (2.258)
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 1.867 10.616 (8.749)
Realizzati 768 11.226 (10.458)
Fair Value della posizioni aperte 1.099 (610) 1.709
Differenze cambio nette (6.214) (18.257) 12.043
Altro (327) (335) 8
Totale (13.973) (15.017) (7.705)

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 30 giugno 2021 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l' "hedge accounting".

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito sono sostanzialmente riferite agli imponibili dela Capogruppo e della controllata Sarlux Srl.

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

La Capogruppo Saras SpA e alcune società del Gruppo sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari. Rispetto al 31 dicembre 2020 non vi sono stati aggiornamenti significativi nei contenziosi in essere, né sono sopraggiunti nuovi contenziosi.

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcune dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria e amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare generalmente come remote; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile, si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi. Anche in questo ambito, rispetto al 31 dicembre 2020 non vi sono stati aggiornamenti significativi nei contenziosi in essere, né sono sopraggiunti nuovi contenziosi.

Per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl, si segnala che sussistono contenziosi in essere in materia energetica circa:

  • Il non riconoscimento dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di certificati verdi;
  • Il riconoscimento di crediti per certificati bianchi (TEE) relativi a risparmi energetici realizzati;

per i cui dettagli si rimanda al bilancio consolidato 2020.

Anche in questo ambito, rispetto al 31 dicembre 2020 non vi sono stati aggiornamenti significativi nei contenziosi in essere, né sono sopraggiunti nuovi contenziosi.

7.2 Impegni

Al 30 giugno 2021 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 30 giugno 2021 ammonta ad un totale di 263.162 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute dal Gruppo Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi ed i rapporti di carattere finanziario. Nel corso del periodo non sono intervenute nuove tipologie di transazioni con parti correlate. L'incidenza di tali operazioni o posizioni sulle voci di stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario non è significativa ed è sostanzialmente in linea con i periodi precedenti.

Saras S.p.A.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalla relativa nota integrativa ai prospetti contabili consolidati della Saras S.p.A. e controllate (Gruppo Saras) al 30 giugno 2021. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Saras al 30 giugno 2021 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 2 agosto 2021

EY S.p.A. Alberto Romeo (Revisore Legale)

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

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