AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Bff Bank

Annual Report Mar 10, 2022

4232_rns_2022-03-10_8eaf6e1f-c462-4388-9b8b-3c085cde57be.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Bilancio Consolidato

Le opere rappresentate in queste pagine sono state realizzate dall'artista Lucio Del Pezzo, e sono presenti nella collezione d'arte contemporanea di Fondazione Farmafactoring.

Tutta la collezione, che comprende circa 250 opere, dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, create da artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Hsiao Chin, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, è esposta in via permanente presso le sedi italiane di BFF a Milano e a Roma.

Dal primo semestre 2021 è in distribuzione il volume d'arte, in lingua inglese, edito da Skira editore Milan Genève Paris, "Art Factor. The Pop Legacy in Post-War Italian Art", che racconta il percorso italiano verso la Pop Art mediante le opere di Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Lucio Del Pezzo, Gianfranco Pardi, Mario Schifano ed Emilio Tadini.

Il volume d'arte rappresenta la prima fase di un progetto più ampio che vede la promozione della collezione all'estero, in una mostra itinerante in Europa, che si concluderà nel 2023.

www.art-factor.eu

BFF Bank S.p.A.

Capogruppo del Gruppo Bancario "BFF Banking Group" Sede Legale in Milano - Via Domenichino, 5 Capitale Sociale euro 142.692.765,52 (i.v.) Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Codice Fiscale e Partita IVA n. 0796011015

Bilancio Consolidato

Indice

Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione 4
BFF 2023: a bank like no other 8
Key highlights 10
01 Relazione sulla Gestione 13
Eventi significativi del Gruppo 14
Il modello di business e il processo di creazione di valore 16
L'evoluzione di BFF: leader in Europa 18
La sostenibilità nei servizi BFF e la matrice di materialità 20
Organi societari 29
Struttura del Gruppo 32
Azionariato 34
Il contesto operativo 36
Andamento della gestione 58
Rating 78
Rimborso del prestito obbligazionario di 150 milioni di euro "senior unsecured
and preferred" emesso a giugno, e operazione di Cash Buyback a giugno 2021
79
Azioni proprie 80
Delibere assembleari 80
Capitale sociale 82
Interventi sulla Struttura Organizzativa 82
Ispezione della Banca d'Italia 85
Fondo di Garanzia dei Depositi 85
Fondo di Risoluzione 86
Controlli Interni 87
Attività di ricerca e sviluppo 90
Evoluzione dell'organico 91
Andamento del titolo 93
Grandezze patrimoniali 95
Commento alle principali voci di Conto Economico Consolidato 102
Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche della Banca in materia
di assunzione, gestione e copertura dei rischi
105
Altre informazioni 109
Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio 110
Evoluzione prevedibile della gestione 112
Destinazione degli utili del Gruppo Bancario 113
Proposta di destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A. 115

02 Bilancio Consolidato 117
Stato Patrimoniale Consolidato 118
Conto Economico Consolidato 120
Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva 121
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 122
Rendiconto Finanziario Consolidato 124
Nota Integrativa Consolidata 126
Parte A - Politiche contabili 127
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 181
Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato 231
Parte D - Redditività consolidata complessiva 250
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 252
Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato 314
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda 324
Parte H - Operazioni con parti correlate 327
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 330
Parte L - Informativa di settore 332
Parte M - Informativa sul leasing 335
Altri dettagli informativi 337
03 Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione
dei Documenti Contabili e Societari
339
04 Relazione della Società di Revisione 342

Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cari Azionisti,

come riferito nel più recente Bollettino Economico della Banca d'Italia (1, 2022), dopo un diffuso rallentamento dell'attività economica nel terzo trimestre del 2021, alla fine dello scorso anno sono emersi segnali di un ritorno a una ripresa più sostenuta, negli Stati Uniti e in altri paesi avanzati, a fronte di una prolungata debolezza nelle economie emergenti.

La recrudescenza della pandemia da Covid-19 pone tuttavia rischi al ribasso per la crescita. L'inflazione è comunque ulteriormente aumentata pressoché ovunque.

Nell'area dell'euro, il prodotto ha decisamente decelerato al volgere dell'anno trascorso, soprattutto per effetto della risalita dei contagi.

L'inflazione ha toccato il valore più elevato dall'avvio dell'Unione monetaria (4,2 per cento in dicembre), a causa dei rincari eccezionali della componente energetica, in particolare del gas.

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha ribadito che l'orientamento della politica monetaria resterà espansivo, e la sua conduzione flessibile.

In Italia, nel 2021 l'economia è cresciuta del 6,5 percento, un incremento che non si registrava da 45 anni, sostenuta dall'espansione dei consumi delle famiglie, e, più in generale, dalla domanda interna.

Il recente rialzo dei contagi e il conseguente peggioramento del clima di fiducia fanno nondimeno prevedere per le imprese, per quest'anno, una decelerazione degli investimenti.

Nel terzo trimestre del 2021, le esportazioni italiane hanno continuato a crescere, e l'avanzo di conto corrente si mantiene su livelli elevati.

Dall'estate dello scorso anno, la ripresa della domanda di lavoro si è tradotta in un aumento delle ore lavorate.

Gli andamenti dei mercati finanziari hanno risentito dei timori legati all'incremento dei contagi a livello globale. Sono aumentate la volatilità dei mercati e l'avversione al rischio degli investitori.

Nel recente autunno, la crescita dei prestiti alle società non finanziarie si è confermata debole.

L'espansione del credito alle famiglie prosegue invece a ritmo sostenuto. La redditività degli intermediari è migliorata.

Per il triennio 2022-2024, sono programmati interventi espansivi di finanza pubblica, e le proiezioni macroeconomiche per l'Italia assumono un graduale miglioramento del quadro sanitario, nella prospettiva che, dalla primavera, la diffusione dell'epidemia si attenui.

Per la metà del 2022, si prevede che il Pil torni sul livello pre-pandemia, e che l'inflazione si attenui nel corso dell'anno, tornando moderata nel prossimo biennio.

Le pur apprezzabili prospettive di crescita sono soggette a molteplici rischi, prevalentemente al ribasso. Nel breve termine, l'incertezza che circonda il quadro previsivo è connessa con le condizioni sanitarie; nel medio termine, le proiezioni rimangono condizionate alla piena attuazione dei programmi di spesa inclusi nella manovra di bilancio, e alla realizzazione completa e tempestiva degli interventi previsti dal PNRR.

Ove si tenga conto del quadro generale fin qui rappresentato, si può rilevare – sul piano che più in particolare riguarda BFF – che la fase emergenziale che ci ha interessato non è ancora terminata; abbiamo dovuto modificare i comportamenti e gli stili di vita, e alcuni settori duramente colpiti non torneranno molto presto ai livelli pre-pandemia. Ciò nonostante, sono state create le condizioni per una convivenza con il virus, tali da evitare il ritorno massiccio ai lockdown e favorire il proseguimento della fase di sviluppo, che, come segnalato, nel 2022 sarà ancora sostenuto dalle politiche accomodanti dei Governi e delle Banche centrali.

Sul positivo scenario atteso per quest'anno, peraltro, pesano dei rischi importanti, quali i limiti del basso tasso di vaccinazione - che potrebbero dar luogo all'emergere di nuove varianti del virus – e la possibilità che l'inflazione resti elevata più a lungo del previsto, andando a incidere negativamente sulle aspettative di medio termine di famiglie e imprese, e inducendo un più rapido restringimento delle politiche monetarie.

Come innanzi rimarcato, l'uscita dalla recessione è avvenuta grazie ai decisi interventi delle Banche centrali e dei Governi nazionali, a cui occorre aggiungere il varo del Next Generation EU, imponente piano fiscale non solo teso a stimolare la ripresa dell'economia, ma volto anche a favorire la solidarietà, con trasferimenti dai Paesi più ricchi a quelli più poveri, promuovendo nello stesso tempo l'obiettivo di rendere l'Europa più resiliente, ecologica e digitale. Nel 2021 sono state realizzate le prime emissioni di debito comune necessarie per finanziare il programma NGEU, conseguendo un passo storico verso una maggiore integrazione continentale.

Il nostro Paese risulta essere il maggior beneficiario in termini assoluti di questo piano (non perché siamo più efficienti, ma perché scontiamo il più forte ritardo in termini di crescita economica e di tasso di disoccupazione), la cui implementazione potrà avere importanti effetti positivi, non solo di breve termine, sostenendo la ripresa dell'economia, ma anche di medio periodo, migliorando la crescita potenziale e riducendo il debito pubblico. In questo contesto, BFF ha fatto la sua parte, dando prova di come si possa costruire una crescita anche in una situazione densa di difficoltà. Lo ha fatto, raggiungendo significativi accordi e successi commerciali, e realizzando alcuni cruciali obiettivi che si era precedentemente prefissata. I risultati ottenuti, che trovate riassunti in questo documento di bilancio, confermano la solidità e la validità del nostro modello di business.

Il più importante di questi traguardi è, senza dubbio, la conclusione a marzo del processo di acquisizione di DE-PObank – Banca depositaria italiana S.p.A., a seguito del quale abbiamo modificato la nostra denominazione sociale in BFF Bank S.p.A.. L'operazione ha dato vita al più grande operatore di finanza specializzata in Italia e a una delle banche più redditizie e meglio capitalizzate in Europa. Con questa acquisizione, ai nostri servizi di factoring e di gestione dei crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione sono venuti ad aggiungersi nuovi focus specifici nell'ambito dei Securities Services e dei Pagamenti.

La fusione con DEPObank ha investito la Banca di un nuovo importante ruolo, in qualità di player di rilievo nell'impianto infrastrutturale del sistema bancario del nostro Paese. In vista delle nuove normative che saranno emanate dalla Banca Centrale Europea, e con il desiderio di offrire un tempestivo supporto ai nostri clienti, anche per quei servizi che diverranno indispensabili nel prossimo futuro, a conferma della vocazione storica di BFF di guardare sempre avanti e anticipare i bisogni.

Successivamente all'acquisizione e alla fusione con DEPObank, l'agenzia Moody's ha confermato la solidità finanziaria di BFF, attribuendole la seconda classe più alta fra le banche italiane nel suo rating sui depositi bancari di lungo termine, e il suo secondo rating più elevato fra le banche italiane meno significative, sottolineando, del pari, come BFF continuerà a generare elevati ritorni, pur mantenendo un attivo a basso rischio, e riconoscendo nell'acquisizione un beneficio al profilo di funding e di liquidità.

L'assestamento di BFF in una nuova struttura di Gruppo è avvenuto sotto la guida di un nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto a marzo. Per la prima volta nella storia della Banca, il Consiglio uscente ha presentato una propria lista, eletta con oltre il 70% dei voti, al termine di un processo rigoroso di autovalutazione, che ha contribuito a conferire ulteriore stabilità al modello di governance della Banca, elemento fondamentale in un momento in cui è necessaria una rapida capacità di adattamento e di risposta alle emergenze.

In un anno di trasformazione, abbiamo raggiunto ottimi risultati e, pur condizionati nelle tempistiche dalle raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia, abbiamo portato avanti la nostra politica di dividendi, con la distribuzione, a ottobre, dell'ammontare complessivo 2019-2020 residuo, pari a 165 milioni di euro.

Abbiamo accolto i suggerimenti dei nostri azionisti, e preso l'impegno di attuare tutte le iniziative possibili per pagare dividendi due volte all'anno a partire dal 2022, in conformità con i requisiti regolamentari, e rafforzando ulteriormente la combinazione caratteristica di BFF di un business in crescita e ad elevata profittabilità, con un basso profilo di rischio ed eccellenti opportunità future.

Nel 2021 abbiamo ottenuto utili record, che mostrano i vantaggi della diversificazione e della disciplina con cui abbiamo proceduto nell'eseguire i piani, con un utile netto contabile dell'esercizio 2021 pari a 197,4 milioni di euro.

Il Gruppo ha altresì mantenuto un buon livello di liquidità e una elevata posizione patrimoniale, con un coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) del 17,6% (vs. un requisito SREP del 7,85%), e un Total Capital Ratio (TCR) del 22,2%, molto al di sopra del 15,0% di TCR obiettivo della Banca, e del 12,05% del requisito SREP, con 155 milioni di euro di capitale in eccesso rispetto al 15,0% di TCR obiettivo.

Il successo del nostro operato è testimoniato dall'eccellente performance del titolo in Borsa, che nel 2021 ha messo a segno un brillante 62%, contro il 27% dell'Indice FTSE MIB, e il 40% del settore bancario. Il mercato, in particolare, ha mostrato di aver apprezzato l'operazione di acquisizione e di fusione con DEPObank.

La nascita di BFF Bank ha richiesto interventi sulla struttura organizzativa dell'Azienda, e ha portato all'ingresso di nuove forze lavoro nell'organico: siamo giunti a contare quasi 1000 dipendenti (con un'età media di 43 anni e una percentuale del 55% di donne) e i nuovi arrivati hanno affrontato un processo di inserimento in un contesto delicato, condizionato dal necessario distanziamento sociale e da modalità di lavoro da remoto. Per consentirlo, ci siamo impegnati per un'evoluzione dei nostri strumenti e dei nostri processi, avvalendoci di soluzioni innovative, sfruttando il più possibile le opportunità offerte dalla digitalizzazione.

In Spagna, il graduale rientro in ufficio, dopo il periodo di chiusura delle attività in presenza, è avvenuto, a Madrid, in una nuova sede, tra le prime in Europa nel suo genere, pensata per ridurre al minimo l'impatto ambientale e per offrire le migliori condizioni di lavoro in termini di benessere dei dipendenti. Anche negli altri Paesi in cui siamo presenti, stiamo lavorando per un simile ricollocamento degli uffici con soluzioni di sostenibilità ambientale e attenzione al benessere dei dipendenti sempre maggiore, a partire dalla Polonia e dalla Slovacchia, per giungere alla ridefinizione della sede centrale di Milano: "Casa BFF".

Il progetto, annunciato in febbraio, vedrà il suo compimento entro il primo semestre del 2024 e contribuirà alla riqualificazione di un'area storica di Milano.

Alla diversificazione delle nostre attività e dei nostri servizi abbiamo continuato ad affiancare quella geografica. Il contesto economico europeo, che accomuna oggi tutti i Paesi, si dirige verso una crescita, ovunque, della spesa pubblica. Questo scenario lascia presagire un ruolo di rilievo per il nostro business, anche grazie alla nostra presenza diffusa in Europa: è ormai del tutto stabilizzata la nostra sede in Grecia, ci prepariamo a rafforzare la nostra presenza in Francia, ci distinguiamo sempre più per la nostra vocazione internazionale.

È con lo stesso spirito di apertura e di superamento dei confini, inoltre, che abbiamo recentemente inaugurato il progetto culturale "ART FACTOR – The Pop Legacy in Post-War Italian Art", portando in Europa una selezione di opere provenienti dalla collezione di arte contemporanea della nostra Fondazione; abbiamo inaugurato, a gennaio, a Bratislava una mostra itinerante che sarà ospitata nei prossimi mesi nelle capitali dei principali Paesi in cui operiamo. In questo modo, desideriamo ribadire il valore che per noi riveste la cultura dell'arte, quale motore di crescita e innovazione, come dimostra anche la scelta grafica di questo fascicolo.

Il nostro desiderio è di condividere e restituire all'ambiente che ci circonda parte della ricchezza che generiamo, in un'ottica di responsabilità verso il bene comune, valori a cui ci ispiriamo, e che hanno originato anche le iniziative di sostenibilità aziendale, di cui daremo conto nella nostra Dichiarazione Non Finanziaria.

Alla luce di tutto questo, guardiamo con soddisfazione al futuro di BFF, come a un soggetto particolarmente attivo in un periodo storico non facile, la cui crescita è frutto del lavoro e dell'impegno delle sue risorse umane, della sua direzione e dei suoi amministratori. A loro, vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

Salvatore Messina

Presidente del Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A.

BFF 2023: a bank like no other

BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.

Key highlights

BFF Banking Group

  • ▶ Risultato reported pari a 197,4 milioni di euro, inclusi badwill e impatti straordinari derivanti dall'acquisizione di DEPObank.
  • ▶ Risultato normalizzato pari a 125,3 milioni di euro (+7% anno su anno) per effetto del contributo positivo delle BU Securities Service e Payments, delle sinergie realizzate, incluso il minor yield del portafoglio titoli HTC ex-DEPObank, a seguito del trattamento contabile al MTM effettuato al momento dell'acquisizione.
  • ▶ Focus sulle attività di ALM allo scopo di realizzare le sinergie di funding, ridurre la liquidità in eccesso, riprendere l'attività sul portafoglio titoli HTC, incrementandone yield e duration.

Capitale e Dividendi

  • ▶ Robusta posizione di capitale: TCR al 22,2% e CET1 ratio al 17,6%.
  • ▶ 125 milioni di euro di dividendi accantonati, che portano la distribuzione cumulata da ottobre 2021 a circa 300 milioni di euro.
  • ▶ Previsione di distribuire dividendi in corso d'anno: primo pagamento da attuarsi ad Agosto 2022, dopo l'approvazione della semestrale.

Sinergie

▶ Già raggiunto il livello target delle sinergie run-rate previste.

Factoring & Lending

  • ▶ Volumi in linea con il 2020 e robusto inizio d'anno.
  • ▶ Crediti verso la clientela inferiori dell'8% rispetto al 2020, ancora influenzati dall'elevata liquidità nel sistema.
  • ▶ Nuove assunzioni di profili senior nell'ambito commerciale per il mercato italiano e francese.

Securities Services

  • Asset under Deposits cresciuti del 10% anno su anno, grazie al trend del mercato e agli sviluppi commerciali.
  • ▶ Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte cresciuto del 23% anno su anno, nonostante la liquidità in eccesso della prima metà del 2021 con tassi di interesse negativi.

Payments

  • ▶ Tramitazioni effettuate, in termini di numero di operazioni, aumentate del 11% anno su anno, al di sopra dei livelli pre Covid-19.
  • ▶ Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte cresciuto del 58% anno su anno.

Post 31 dicembre 2021

  • ▶ Emissione dello strumento di capitale "Additional Tier 1" per 150 milioni di euro con un tasso di interesse inferiore a quello del Tier II esistente. TCR e Tier 1 pro forma in incremento rispettivamente del 2,4% e del 7%.
  • ▶ Nuovo headquarter in via di costruzione: previste sinergie incrementali a partire dal primo semestre del 2024.

Conto Economico per Business Unit e Corporate Center

(€ milioni)

FY 2021* FY 2020*
Revenues OPEX
incl. D&A
LLP PBT Revenues OPEX
incl. D&A
LLP PBT
Factoring
& Lending
P&L
161,9 (38,8) (0,7) 122,8 176,9 (34,7) (3,2) 139,1
+
Securities
Services
P&L
57,8 (28,8) - 29,0 54,2 (30,0) - 23,6
+
Payments
P&L
62,1 (30,9) - 31,1 50,0 (30,2) - 19,8
+
Corporate Center
incl. synergies
49,5 (77,1) 2,1 (25,1) 64,6 (87,9) 1,8 (22,3)
=
Adj. BFF Banking
Group P&L
331,4 (175,7) 1,4 157,9 345,7 (182,8) (1,3) 160,1
Adjustments 43,0 (2,8) (1,0) 38,7 (125,9) 90,9 (1,8) (36,3)
BFF Banking
Group P&L
reported
374,4 (178,5) (0,4) 196,7 219,8 (91,9) (3,1) 123,7

(*) Utile ante imposte (PBT) normalizzato (adjusted) per tenere in considerazione gli effetti delle voci straordinarie e della attività cessate. Gli adjustment 2021 si riferiscono: al PBT normalizzato ex DEPObank per 5,1 milioni di euro, agli oneri riferiti al "Piano di Stock Option" per 4,5 milioni di euro, ai proventi per differenza cambi coperta da riserva di traduzione a patrimonio netto pari a 0,2 milioni di euro, al Badwill per 76,9 milioni di euro, ai costi collegati alle iniziative di liability management per 13,4 milioni di euro, agli altri costi di transazione e ristrutturazione per 10,2 milioni di euro, agli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Nazionale di Risoluzione per 2,8 milioni di euro e all'ammortamento del customer contract di DEPObank per 2,4 milioni di euro. Gli adjustment 2020 si riferiscono: al PBT normalizzato ex DEPObank per 27,9 milioni di euro, agli oneri riferiti al "Piano di Stock Option" per 1,4 milioni di euro, ai proventi per differenza cambi coperta da riserva di traduzione a patrimonio netto pari a 5,7 milioni di euro, agli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Nazionale di Risoluzione e alla contribuzione aggiuntiva richiesta dal FITD per 1,3 milioni di euro e ai costi M&A pari a 11,4 milioni di euro riferiti all'integrazione di IOS Finance con BFF Iberia e all'acquisizione di DEPObank.

01

Relazione sulla Gestione

Eventi significativi del Gruppo

In data 28 gennaio 2021, si è riunita l'Assemblea degli Azionisti che, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. , ("DEPObank) in Banca Farmafactoring S.p.A..

In data 1° marzo 2021, è stata finalizzata l'acquisizione di DEPObank, con la fusione per incorporazione in Banca Farmafactoring, efficace a partire dal 5 marzo dello stesso anno.Nell'ambito di tale operazione, che ha dato vita al più grande player di finanza specializzata in Italia, nonché a una delle banche più redditizie e meglio capitalizzate in Europa, con un focus specifico nell'ambito dei Securities Services, Payments, dei servizi di factoring e di gestione dei crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione, Banca Farmafactoring ha modificato la propria denominazione sociale in BFF Bank S.p.A., e ha ridisegnato il proprio logo, a sottolineare ulteriormente questo momento nella storia dell'azienda. L'emblema aziendale è stato semplificato e ruotato, per rendere più immediato il movimento proiettato in avanti, verso la crescita.

Resta lo slogan, lanciato nel 2017: "a bank like no other". Attraverso l'acquisizione di DEPObank, BFF ha rafforzato il proprio posizionamento strategico, ampliando sia i segmenti di business in nicchie di mercato dove DE-PObank era leader, sia la base di funding e di capitale al servizio della propria clientela tradizionale. DEPObank, invece, è entrata a far parte di un gruppo internazionale, quotato, solido, profittevole, con elevati standard di execution ed efficienza operativa.

Nell'ambito dell'operazione di fusione di sopra, Equinova UK HoldCo Limited1 ("Equinova") è diventato azionista di BFF Bank S.p.A., con una quota, al tempo, corrispondente al 7,6% del capitale sociale.

Il 15 marzo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione e presentato al mercato il "Piano finanziario 2021-2023 di BFF Banking Group". Il Piano illustra gli obiettivi economico-finanziari al 2023, individua le sinergie di funding, e rappresenta le diverse linee di business di BFF: Factoring & Lending, Securities Services, Payments Services, e Corporate Center. Illustra altresì il posizionamento competitivo, le opportunità e le direttrici di crescita. Nel Piano è presente, inoltre, un focus sulle tematiche di sostenibilità del business.

1) Equinova è la holding company di Advent International Corporation, Bain Capital Private Equity Europe LLP e Clessidra SGR S.p.A., che era il principale azionista di DEPObank (al 1° marzo 2021 deteneva una quota del 91,6% del capitale sociale)

Il 25 marzo, l'Assemblea degli Azionisti ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, con oltre il 70% dei voti alla lista presentata, per la prima volta nella storia della Banca, dal Consiglio uscente. Tale lista è il risultato finale di un rigoroso processo di autovalutazione, condotto con il contributo del Comitato Nomine, previa valutazione da parte di una primaria società di executive search indipendente, che ne ha attestato la coerenza complessiva rispetto agli Orientamenti sulla composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale, e alla normativa regolamentare vigente. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio sindacale, quest'ultimo integralmente nominato su proposta degli investitori, resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023.

Il 31 marzo 2021, BFF ha distribuito un dividendo unitario, al lordo delle ritenute di legge, di euro 0,017495 per azione, per un totale complessivo di 3,2 milioni d euro, corrispondente a una esigua frazione dell'ammontare complessivo di dividendi 2019-2020 maturati, pari a euro 168,5 milioni ("Monte Dividendi Complessivo 2019-2020"), in linea con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia sul pagamento dei dividendi . Il 7 ottobre 2021, come indicato più avanti in questo stesso capitolo, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato, in sede ordinaria, il pagamento del monte dividendi complessivo 2019-2020 residuo.

Il 21 aprile 2021, l'agenzia Moody's ha alzato il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine di BFF, il BCA, e ha cambiato l'outlook sui rating a lungo termine a "Stabile". Il Rating Emittente di Lungo termine è cambiato come conseguenza della maggiore dimensione dello Stato Patrimoniale.

Alla data dell'upgrade di Moody's, BFF ha la seconda classe di rating più alta fra le banche italiane per il suo Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine.

I rating assegnati a BFF da Moody's ad aprile 2021 sono stati confermati anche nel mese di dicembre, in sede di Periodic Review. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione Rating descritta più avanti.

Il 15 giugno 2021 BFF ha avviato un Cash Tender rivolto ai portatori delle proprie obbligazioni Senior in circolazione per il riacquisto delle stesse verso un corrispettivo in denaro, allo scopo di consentire alla Banca di ottimizzare la propria struttura patrimoniale e di utilizzare proattivamente la propria liquidità. In data 25 giugno l'operazione si è perfezionata, consentendo il riacquisto e la contestuale cancellazione di nominali euro 154.701.000 a valere del bond senior preferred unsecured con scadenza nel mese di giugno 2022 e di nominali euro 261.031.000 a valere del bond senior preferred unsecured con scadenza nel mese di maggio 2023. A valle del perfezionamento dell'operazione di cash buyback di cui sopra, le due Emissioni oggetto del Cash Tender rimangono in essere per nominali euro 42.799.000, e per nominali euro 38.969.000 per quanto attiene rispettivamente ai Bond in scadenza nel mese di giugno 2022 e nel mese di maggio 2023.

In data 21 giugno 2021 si è inoltre proceduto al rimborso a scadenza di un'obbligazione senior preferred di BFF di importo pari a nominali 150 milioni di euro, che è stata rimborsata con valuta 18 giugno.

Il 7 ottobre 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato, in sede ordinaria, il pagamento del monte dividendi complessivo 2019-2020 residuo, ovvero la differenza dell'importo destinato agli Azionisti e l'ammontare già distribuito a marzo 2021 pari a euro 165.275.418,00 (0,8946 per azione), per dividendi complessivi pagati nel 2021 pari a euro 168.506.806,00.

Sempre in data 7 ottobre, in seduta straordinaria, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato le proposte di modifica statutaria volte a recepire le previsioni introdotte dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n° 169 del 23 novembre 2020, dal Codice di Corporate Governance, e dal 35° aggiornamento del 2 luglio 2021 della Circolare della Banca d'Italia n° 285 del 17 dicembre 2013, in materia di governo societario delle banche e dei gruppi bancari; e a tener conto dei profili connessi all'evoluzione degli assetti proprietari di BFF, che, nel mese di febbraio, è divenuta a tutti gli effetti una public company, con la conseguente necessità di rafforzare il coinvolgimento degli azionisti nelle decisioni assembleari, nonché di facilitarne l'esercizio dei diritti, anche al fine di garantire un corretto assetto della governance della Banca.

Il modello di business e il processo di creazione di valore

Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto verso la Pubblica Amministrazione e credit management. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.

In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni, a seguito della fusione con DEPObank, avvenuta nel mese di marzo 2021.

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

FACTORING & LENDING

  • L'ottimizzazione della liquidità e della gestione del circolante delle aziende private che operano con la Pubblica Amministrazione.
  • La pianificazione e mantenimento di un tempo di incasso target, a prescindere dai tempi di pagamento effettivi della Pubblica Amministrazione.
  • Il miglioramento dei ratio di bilancio grazie alla possibilità di deconsolidare a titolo definitivo l'esposizione verso gli enti pubblici.
  • La riduzione dei costi operativi, grazie agli accordi revolving per la cessione dei crediti e un business model integrato che unisce i servizi di factoring pro soluto e di gestione del credito per garantire le migliori performance possibili sui crediti.
  • I finanziamenti diretti degli enti pubblici nell'Europa centro-orientale, con soluzioni di vendor finance e di prestiti per investimenti di medio-lungo termine.
  • L'operatività multi-country, per una migliore e più efficiente gestione del rischio paese e dell'esposizione vantata dalle multinazionali verso i 9 stati europei in cui il Gruppo opera.

Il modello di business sopra descritto si basa su valori di riferimento, quali:

▶ onestà,

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi

e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

  • ▶ trasparenza,
  • ▶ rispetto per le persone,
  • ▶ valorizzazione delle risorse,

che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.

* Payment Services Providers

L'evoluzione di BFF: leader in Europa

1985-2009 Nasce BFF

Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.

2010-2013

Resilienza durante le crisi, inizia il processo di internazionalizzazione

Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei (2010 operatività in Spagna).

L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici (Sistema Sanitario Nazionale e Pubblica Amministrazione), sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.

2014-2020

Trasformazione in banca, quotazione e leadership europea

BFF diventa una Banca (2013), si quota in Borsa Italiana (2017) e cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016).

L'offerta internazionale è presente anche in Portogallo, Grecia, Croazia, Francia.

Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).

2021 Leader nella finanza specializzata

BFF è l'unica piattaforma pan-europea, con presenza in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti verso la Pubblica Amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.

La fusione con DEPObank estende il perimetro di attività e le competenze ai Securities Services e ai servizi di pagamento bancari.

Bilancio Consolidato 2021 19

La sostenibilità nei servizi BFF e la matrice di materialità

Il modello di business di cui alle pagine precedenti si basa su valori fondanti, quali l'onestà e la trasparenza, il rispetto e la valorizzazione delle risorse, che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nel proprio mercato di riferimento.

In un'ottica di maggiore completezza e trasparenza informativa, e sotto il profilo della comunicazione verso i propri stakeholder, BFF ha redatto, già nel 2019, su base volontaria e annuale, la Dichiarazione consolidata non finanziaria, in aderenza al D.Lgs. n. 254/2016.

La Dichiarazione consolidata non finanziaria di BFF Banking Group costituisce una relazione distinta rispetto alla presente Relazione sulla gestione, come previsto dall'art. 5 comma 3, lettera b) del D.Lgs n. 254/16, ed è disponibile, nella sua terza edizione, sul sito web bff.com, in lingua italiana e inglese.

Mission

Essere leader nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei propri mercati di riferimento, con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa, allineati alle best practice di corporate governance.

Vision

Essere leader nello specialty finance, facendo leva sulla nostra posizione di operatore primario nei servizi finanziari ai fornitori della Pubblica Amministrazione.

Valori

I valori fondanti del Gruppo, esplicitati anche nel Codice Etico, sono riassunti in:

Persone

Diamo valore alle nostre persone, e investiamo in loro favorendo, il merito e l'inclusione.

Integrità

Operiamo con onestà e trasparenza.

Eccellenza

Assicuriamo ai nostri clienti elevati standard di execution.

Il Gruppo ha avviato un processo di analisi di materialità, volto all'individuazione dei temi legati alla sostenibilità più rilevanti per il proprio business.

I temi materiali sono quelli che possono ragionevolmente essere considerati importanti nel riflettere gli impatti economici, ambientali e sociali dell'organizzazione, o che influenzano le decisioni degli stakeholder.

La matrice (rappresentata nello schema alla pagina seguente) è costituita da due assi cartesiani dove le ascisse rappresentano l'importanza della tematica per il Gruppo e le ordinate l'importanza per gli stakeholder: definisce la rilevanza in termini di impatti, attuali e potenziali, che ogni tematica possiede rispetto alla capacità del Gruppo di generare valore nel lungo periodo.

Le tematiche che si posizionano nel quadrante evidenziato sono quelle materiali.

Rimangono escluse da tale quadrante le tematiche: «Impatto sociale delle attività», «Gestione responsabile della catena di fornitura» e «Gestione responsabile degli impatti ambientali». Seppur non estremamente rilevanti per la tipologia di business del Gruppo, tali tematiche sono comunque trattate e debitamente rendicontate nella Dichiarazione consolidata non finanziaria e sono espresse anche nei paragrafi seguenti, dedicati all'ambiente e alla cultura aziendale.

La Dichiarazione consolidata non finanziaria è costruita sulla base della rilevanza delle tematiche presenti all'interno della matrice. In particolare, all'inizio di ogni capitolo è riportata la tematica oggetto di disclosure, seguita dalla sua descrizione.

MATRICE DI MATERIALITÀ

L'ambiente di lavoro e la cultura aziendale: driver di innovazione e inclusione in BFF

L'AMBIENTE DI LAVORO

In occasione del progressivo ritorno al lavoro in presenza, nel secondo trimestre 2021, BFF ha aperto i nuovi uffici di Madrid, nei quali aveva trasferito la sede spagnola già lo scorso marzo 2020, prima che la pandemia da Covid-19 esplodesse in Europa e nel mondo.

Gli uffici, all'interno del complesso Castellana 81, confermano l'impegno di BFF per la riduzione dell'impatto ambientale e l'ottimizzazione delle condizioni lavorative delle persone. L'edificio, infatti, ha ottenuto la certificazione LEED Platinum per gli altissimi livelli di sostenibilità, nonché la certificazione WELL, nella categoria Core & Shell, per la qualità dell'ambiente di lavoro. La struttura selezionata per la propria sede nella capitale spagnola garantisce la massima accessibilità agli spazi, come riconosciuto dalla certificazione DIGA (Distinctive Indicator of the Degree of Accessibility), con cinque stelle, rating massimo.

Nel mese di maggio 2021, anche gli uffici della sede slovacca sono stati oggetto di una ricollocazione, seppur nell'ambito dello stesso edificio, anch'esso rinnovato per assicurare un minor consumo di energia

Il percorso di trasferimento in sedi a basso impatto energico e a elevata inclusione è iniziato nel 2019, con i nuovi uffici di Lodz, Polonia, e guarda al futuro con Milano, per compiere questo importante passo anche nella sede principale, con oltre 500 dipendenti, nel rispetto dei più alti standard di sostenibilità ambientale.

Casa BFF

Nel mese di febbraio 2022 è stata annunciata la costruzione della nuova sede centrale di BFF, che sarà realizzata entro il primo semestre del 2024.

Disegnata dagli Architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR, Open Building Research, darà vita a un edificio con certificazione LEED Platinum, che metta al centro le persone e coniughi integrazione con la città e senso di comunità. Sarà caratterizzata da un Flying Carpet Energetico, che - con 2.600 mq di pannelli fotovoltaici - produrrà 360 Megawatt ora, diventando il manifesto dei valori ambientali e di sostenibilità di BFF e generando energia per il fabbisogno dell'edificio e del suo intorno.

La profonda attenzione del progetto verso gli spazi aperti si riflette anche nella presenza di un Agorà, accessibile a tutti, non solo ai dipendenti: uno spazio condiviso che diventerà luogo super-urbano di aggregazione, arricchito da facili punti di accesso ai trasporti pubblici, nuove piste ciclabili, una passerella pedonale che collegherà due diversi quartieri della città, oltre a un'area museale dedicata alle opere d'arte contemporanea italiana che la Banca ha collezionato a partire dagli anni Ottanta e che oggi è interessata da una mostra itinerante in Europa: "ART FACTOR – The Pop Legacy in Post-War Italian Art" (https://www.art-factor.eu).

LA CULTURA INTERNA ED ESTERNA

La cultura aziendale è centrale per permettere la sostenibilità del business e l'inclusione. La creazione di un servizio o di un prodotto sostenibile, il rispetto per le persone, l'ambiente e una giusta transizione, passano proprio dalla cultura interna di un'organizzazione.

Cultura Interna e Formazione

La Funzione Risorse Umane e Sviluppo Organizzativo si pone al fianco dei dipendenti per fornire le risorse e gli strumenti necessari a fornire una adeguata formazione.

Nel concreto, le finalità del progetto formativo sono quelle di: (i) diffondere e allineare le persone ai valori strategici e agli obiettivi del Gruppo, (ii) incrementare le conoscenze e le competenze necessarie alla generazione di valore sui processi produttivi e, (iii) rafforzare la cultura organizzativa del Gruppo; cui si aggiunge la necessità di erogare la formazione, nel rispetto degli obiettivi di business.

Per raggiungere gli obiettivi sopra descritti, nel corso del 2021, sono state erogate 45.960,2 ore, ossia circa 55h a persona, in tutto il Gruppo. Tutta la formazione del Gruppo è svolta nell'ambito dell'Academy BFF, nata nel 2019 e volta a garantire lo sviluppo delle competenze e la formazione per tutti i dipendenti BFF. L'Academy copre quattro macroaree, identificate come segue:

  • Onboarding Journey: dedicata ad accompagnare l'inserimento dei nuovi dipendenti in BFF;
  • Cross Tools & Processes: include corsi tecnici sui sistemi e sui processi BFF, e copre, tra l'altro, le aree del project management e dei corsi di lingua;
  • Business Area: comprende i corsi e i convegni di formazione professionale, training specifici di aggiornamento e di mestiere;
  • Soft Skills: dedicata alle attività formative volte al miglioramento delle capacità relazionali, professionali e manageriali.

Nello specifico, si riporta di seguito la suddivisione delle ore formative per macroarea dell'Academy di BFF, con un ulteriore approfondimento sulla formazione di natura obbligatoria, che è parte dell'Area Cross Tool & Processes:

Covid-Pulse

Nel mese di aprile 2021, BFF ha voluto lanciare la c.d. "Covid Pulse", un'indagine avente l'obiettivo di conoscere meglio le esperienze dei propri dipendenti nel corso dell'ultimo anno, cercando di comprendere anche le eventuali difficoltà che sarebbero potute insorgere nell'ambito di un rientro al lavoro in presenza, seppur progressivo e con tutte le cautele del caso.

Con una partecipazione pari al 91%, l'indagine ha mostrato risultati molto positivi nell'ambito della capacità dell'azienda di rispondere alla pandemia.

Purpose Survey

Nel mese di ottobre 2021, BFF ha lanciato la seconda indagine bi-annuale di Gruppo, denominata "Purpose Survey". Con una partecipazione pari all'82%, l'iniziativa ha l'obiettivo di analizzare i comportamenti che guidano, in maniera diretta, i risultati aziendali desiderati, nonché investigare la cultura interna quale leva per il successo di BFF Banking Group.

I risultati combinati della Purpose Survey e della Covid Pulse indirizzeranno un piano d'azione che sarà attuato nel corso dei prossimi due anni, attraverso iniziative volte a rendere il Gruppo un luogo migliore in cui operare e raggiungere gli obiettivi strategici prefissati.

Collaborazione con Università e Centri di Cultura

Nel 2021, BFF ha proseguito con la propria adesione al Network delle Aziende Associate Cergas (Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale) di SDA Bocconi School of Management. L'adesione consente al personale di BFF di partecipare ai momenti di approfondimento, discussione e confronto con gli stakeholders principali del settore sanitario, in relazione ai cambiamenti e alle sfide del sistema pubblico e privato, di cui è protagonista una fetta importante della clientela BFF per l'area Factoring & Lending. Altre collaborazioni di questa natura sono svolte mediante la Fondazione Farmafactoring. In particolare, sono attive ormai da molti anni collaborazioni con la Fondazione Università Ca Foscari Venezia o il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.

Un ruolo di collaborazione e contributi di natura educativa è svolto anche con Mefop (Società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi pensione), fondata nel 1999 dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ne detiene la maggioranza, e volta a favorire lo sviluppo delle forme di welfare proprio attraverso l'attività di formazione, studio, assistenza e promozione in materie attinenti alla previdenza complementare.

Di pari passo con l'analisi e con l'informazione di natura economica e finanziaria, è centrale in BFF la dimensione dell'arte, quale stimolo costante a osservare la realtà sotto prospettive nuove, diverse, e concorrere così a una sempre maggiore volontà di innovare e includere.

In tale contesto, sono state portate avanti due iniziative, una a livello locale, in Portogallo, una di respiro più ampio, internazionale. A maggio, è stata inaugurata un'area del museo Gulbenkian di Lisbona, che BFF ha contribuito a restaurare, nell'ambito di un progetto avviato già nel 2020, durante la pandemia che ha molto penalizzato tutto il settore delle arti.

L'arte e la cultura sono un'importante forza motrice per perseguire lo sviluppo delle aziende e della società. Così è nato il progetto ART FACTOR – The Pop Legacy in Post-War Italian Art, che si sostanzia dapprima nella pubblicazione dell'omonimo volume in distribuzione dallo scorso aprile 2021, poi in una mostra itinerante in Europa. Grazie a questa iniziativa, la Collezione – che è esposta in modalità̀ permanente presso le sedi BFF di Roma e Milano – potrà essere fruita nelle città in cui il Gruppo opera, tra cui Bratislava, nei mesi di gennaio-marzo 2022, per proseguire con Varsavia, nella primavera dello stesso anno, e toccare via via le altre città europee: Atene, Parigi, Madrid e Lisbona.(*)

La Fondazione Farmafactoring

Il costante interesse di BFF nei confronti della ricerca scientifica è reso possibile e regolarmente ispirato dall'attività della Fondazione Farmafactoring, nata nel 2004 proprio per garantire continuità ai progetti avviati in seno a BFF e volti principalmente ad analizzare i modelli di gestione, le strutture e la governance dei Sistemi Sanitari in Italia ed Europa, e in generale della Pubblica Amministrazione.

Anche nel corso del 2021, BFF ha contribuito alle attività di Fondazione con una donazione pari a euro 520 mila, in linea con gli anni precedenti, oltre a ulteriori commesse per euro 75 mila, per complessivi euro 595 mila.

Un approfondimento di quanto realizzato da Fondazione Farmafactoring in corso d'anno è disponibile sul sito dedicato (**) e nell'ambito della Dichiarazione Non Finanziaria 2021.

La Governance

BFF adotta un modello di amministrazione e controllo tradizionale, basato su due organi societari nominati dall'Assemblea: il Consiglio di Amministrazione, quale organo con funzione di supervisione strategica dell'impresa, e il Collegio sindacale, quale organo con funzione di controllo.

Il modello di governance di BFF è allineato alle migliori prassi di mercato per le public company, ed è coerente con i princìpi del Codice di Corporate Governance delle società quotate.

Si evidenzia, in merito, che nel mese di marzo del corrente anno, l'Assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che resterà in carica fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023. Per la prima volta, il Consiglio di Amministrazione uscente si è avvalso della facoltà prevista dall'art. 15 dello Statuto sociale di presentare una propria lista di candidati, all'esito di un rigoroso processo di autovalutazione, condotto con il contributo del Comitato Nomine, previa valutazione da parte di una primaria società di executive search indipendente, che ne ha attestato la coerenza complessiva rispetto agli Orientamenti sulla composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale, e alla normativa regolamentare vigente.

(*) maggiori informazioni disponibili su www.art-factor.eu

(**) www.fondazionefarmafactoring.it

Oggi, il Consiglio di Amministrazione di BFF presenta questa composizione in termini di esperienze professionali, genere, profilo internazionale, indipendenza:

Il Consiglio di Amministrazione ha adottato, già dal 2017, un piano di successione dell'Amministratore Delegato. Per quanto di interesse, si evidenzia che viene effettuata, su base annuale, un'autovalutazione del Consiglio di Amministrazione; i consiglieri indipendenti si riuniscono periodicamente al fine di discutere su tematiche relative alla governance aziendale.

In particolare, con specifico riferimento alle responsabilità in ambito Environment, Social e Governance ("ESG"), il Consiglio di Amministrazione ha attribuito, nel corso dell'anno 2020, al Comitato Controllo e Rischi, le funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, nonché l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tale ambito.

Etica e Integrità

Etica e integrità sono i pilastri della governance di BFF. Il Codice Etico di Gruppo, così come il Codice di Comportamento e il Modello 231, sono gli elementi attraverso i quali queste due aree vengono presidiate, al pari della Politica Antiriciclaggio, cui BFF ha dato seguito con la compilazione del Wolfsberg Group Correspondent Bank Due Diligence Questionnaire.

Da segnalare, durante il primo semestre 2021, anche l'introduzione di un ulteriore canale whistleblowing, che consente ai dipendenti BFF di effettuare segnalazioni in modalità completamente anonima su un portale gestito da terze parti, disponibile e raggiungibile senza limiti orari o giornalieri. Il canale è disponibile sull'intranet, e verrà effettuata specifica formazione in merito. Gli altri canali, così come segnalati all'interno del Codice Etico e del Modello 231, rimarranno attivi e disponibili sia per dipendenti sia per terze parti.

Organi societari

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Salvatore Messina
Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri
Vice Presidente Federico Fornari Luswergh
Consiglieri Anna Kunkl ()
Michaela Aumann
Piotr Henryk Stępniak
Domenico Gammaldi
Monica Magrì (
*)
Giovanna Villa

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea tenutasi in data 25 marzo 2021, e resterà in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.

(*) Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 1° marzo 2022, in sostituzione della Dott.ssa Amélie Scaramozzino, dimissionaria dal 24 febbraio 2022.

(**)Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 10 febbraio 2022, in sostituzione dell'Ing. Barbara Poggiali, dimissionaria dal 3 febbraio 2022.

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Paola Carrara
Sindaci effettivi Fabrizio Riccardo Di Giusto
Paolo Carbone
Sindaci supplenti Claudia Mezzabotta
Carlo Carrera

Il Collegio sindacale è stato nominato dall'Assemblea tenutasi in data 25 marzo 2021, e resterà in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.

Si segnala che, in data 18 febbraio 2022, la dott.ssa Paola Carrara, Presidente del Collegio Sindacale, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto a decorrere dalla prima tra (i) la data dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2021 e (ii) il 31 marzo 2022.

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Claudio Rosi

Composizione dei Comitati

COMITATO PER LE REMUNERAZIONI

NOME QUALIFICA RUOLO
Giovanna Villa (*) Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi (**) Consigliere indipendente Membro del Comitato
Piotr Henryk Stepniak Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

(*) Nominata il 10 febbraio 2022 in sostituzione dell'Ing. Barbara Poggiali.

(**) Nominato il 1° marzo 2022 in sostituzione della Dott.ssa Amélie Scaramozzino.

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E CON SOGGETTI COLLEGATI

NOME QUALIFICA RUOLO
Giovanna Villa Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi (*) Consigliere indipendente Membro del Comitato
Michaela Aumann Consigliere indipendente Membro del Comitato

(*) Nominato il 1° marzo 2022 in sostituzione della Dott.ssa Amélie Scaramozzino.

COMITATO NOMINE

NOME QUALIFICA RUOLO
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Monica Magrì (*) Consigliere indipendente Membro del Comitato
Federico Fornari Luswergh Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

(*) Nominata il 10 febbraio 2022 in sostituzione dell'Ing. Barbara Poggiali.

COMITATO CONTROLLO E RISCHI

NOME QUALIFICA RUOLO
Michaela Aumann Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Federico Fornari Luswergh Consigliere indipendente Membro del Comitato
Domenico Gammaldi Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

RUOLO DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E REQUISITI DI INDIPENDENZA

NOME CARICA
RICOPERTA IN BFF
ESECUTIVO NON
ESECUTIVO
INDIPENDENZA
DA TUF DA COD.
AUTODISCIPLINA
Salvatore Messina Presidente
Federico Fornari Luswergh Vice Presidente
Massimiliano Belingheri Amministratore Delegato
Anna Kunkl (*) Consigliere
Michaela Aumann Consigliere
Piotr Henryk Stepniak Consigliere
Domenico Gammaldi Consigliere
Monica Magrì (**) Consigliere
Giovanna Villa Consigliere

(*) Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 1° marzo 2022 in sostituzione della Dott.ssa Amélie Scaramozzino.

(**) Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 10 febbraio 2022 in sostituzione dell'Ing. Poggiali.

La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021. Tale Politica definisce le caratteristiche ideali della composizione dell'organo di amministrazione, contemplando aspetti quali l'età, la composizione per genere e il percorso formativo e professionale affinché, così composto, il Consiglio di Amministrazione possa esercitare efficacemente i propri compiti, assumendo le proprie decisioni sulla base di un punto di vista diverso, qualificato ed eterogeneo.

Struttura del Gruppo

(*) Società costituita in data 19 gennaio 2022. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF" che vedrà lo sviluppo di un edificio ad uso uffici che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.

Denominazioni imprese Sede legale Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
di Voti % (2)
e operativa rapporto (1) Impresa partecipante Quota %
IMPRESE CONSOLIDATE
INTEGRALMENTE
1. BFF Finance Iberia, S.A.U. Madrid -
Paseo de la Castellana 81
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Polska S.A. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
3. BFF Medfinance S.A. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
4. BFF Česká republika s.r.o. Prague - Roztylská 1860/1 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
5. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava - Mostova 2 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
6. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz -Al. Marszalka Jozefa
Piłsudskiego 76
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. Komunalny Fundusz
Inwestycyjng Zamknięty
Warsaw -
Plac Dąbrowskiego 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. MEDICO
Niestandaryzowany
Sekurytyzacyjny Fundusz
Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw -
Plac Dąbrowskiego 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspólnik sp.k.
Łodz - Jana Kilińskiego 66 4 BFF Polska S.A. 99% 99%
10. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz - Al. Marszalka Jozefa
Piłsudskiego 76
4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

Il Gruppo BFF, al 31 dicembre 2021, include, oltre alla Capogruppo BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Dall'1 marzo 2021, con l'acquisizione di DEPObank da parte di BFF, quest'ultima detiene una partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46%.

La disponibilità di voto riportata ai punti 8 e 9 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

Le imprese di cui ai punti 10 e 11 sono società in accomandita, e non vengono consolidate in quanto irrilevanti, in relazione al totale dell'attivo.

Legenda:

  • (1) Tipo di rapporto:
    • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
    • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
    • 3 = accordi con altri soci
    • 4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

Azionariato

Il 10 febbraio 2021, a mercati chiusi, Scalve S.à r.l. ("Scalve"), società controllata da Massimiliano Belingheri, Amministratore Delegato di BFF, ha avviato una procedura di cd. reverse accelerated book-building ("RABB"), rivolta esclusivamente a investitori istituzionali e volta ad acquistare massime 3,5 milioni di azioni ordinarie BFF. Il completamento dell'operazione di RABB è avvenuto il giorno successivo, 11 febbraio 2021, con l'acquisto da parte di Scalve di 1.938.670 azioni ordinarie BFF, pari, al tempo, all'1,1% circa del capitale sociale della Banca.

Nella medesima data dell'11 febbraio 2021 BFF Luxembourg S.à r.l. (Centerbridge) ("BFF Lux") ha avviato, e poi concluso il 12 febbraio, la cessione di tutta la partecipazione residua in BFF (pari al 7,9%):

  • (i) tramite procedura di accelerated bookbuilding (ABB), rivolto a determinate categorie di investitori istituzionali, per 11.806.970 azioni (6,9%), e
  • (ii) in seguito all'esercizio da parte di Massimiliano Belingheri della call option con consegna fisica di 1.756.417 azioni BFF (1%), prevista ai sensi del relativo "Lock up and Option Agreement" esistente.

A seguito di questa operazione BFF Lux ha completato la sua uscita dal capitale di BFF, e Massimiliano Belingheri è arrivato a detenere, sia direttamente sia indirettamente tramite Persone a lui Strettamente Legate (Scalve e Bray Cross Ltd.), circa 10,03 milioni di azioni BFF (10,17 milioni al 31 dicembre 2021, pari al 5,49% del capitale sociale di BFF).

A seguito dell'azzeramento della partecipazione di BFF Lux nella Banca avvenuta nel corso del mese di febbraio 2021, la Banca d'Italia, con comunicazione del 23 febbraio 2021, ha provveduto alla cancellazione dall'albo dei gruppi bancari del Gruppo CRR con al vertice la stessa BFF Lux. Il gruppo CRR BFF Banking Group coincide ora con il Gruppo Bancario.

In data 5 marzo 2021 la Banca ha emesso a favore di Equinova UK HoldCo Limited ("Equinova"2 ) 14.043.704 nuove azioni ordinarie BFF, a servizio della fusione per incorporazione di DEPObank in BFF; la quota era pari al 7,604% del capitale sociale di BFF a quella data.

Alla data del 31 dicembre 2021 Equinova è il principale azionista di BFF, con il 7,58% del capitale sociale; segue il management di BFF (Amministratore Delegato, i Vice President in forza a tale data, e le loro rispettive Persone Strettamente Legate) con il 5,59%. Il rimanente 86,30% è flottante, cui si aggiunge lo 0,54% di azioni proprie (974.461 al 31 dicembre 2021).

2) Equinova è la holding company di Advent International Corporation, Bain Capital Private Equity Europe LLP e Clessidra SGR S.p.A., che era il principale azionista di DEPObank (al 1° marzo 2021 deteneva una quota del 91,6% del capitale sociale).

NUMERO TOTALE AZIONI EMESSE AL 31 dicembre 2021: 185.312.690

Fonte: Modelli 120A - 120B - 120D e comunicazioni di Internal Dealing. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 31/12/2021.

(1) Alla data del 31/12/2021 l'Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri e le sue Persone Strettamente Legate (Bray Cross Ltd. e Scalve S.à. r.l.) detenevano 10,17 milioni di azioni BFF, per una quota pari al 5,49% del capitale sociale; la rimanente quota del management si riferisce alle azioni BFF detenute dai 4 Vice President in forza a tale data, e dalle loro rispettive Persone Strettamente Legate.

Il contesto operativo

Contesto economico internazionale

Il 2021 è stato caratterizzato, come già il 2020, dal propagarsi del virus SARS-Cov-2, con oltre 200 milioni di contagi e 3,6 milioni di morti, che hanno portato il bilancio, dall'inizio della pandemia, a 288 milioni di persone infettate e a 5,4 milioni di decessi.

A differenza dell'anno precedente, tuttavia, l'implementazione di una massiccia campagna vaccinale ha permesso ai Governi di ridurre le restrizioni alle attività produttive - all'origine di una contrazione del Pil mondiale del 3,1% nel 2020 - favorendo così la ripresa dell'economia che, secondo le stime dei principali previsori internazionali, si è attestata al 5,9%, stimolata dalla condotta espansiva delle politiche monetarie e fiscali.

L'Unione Europea ha proseguito nell'affrontare gli impatti della pandemia, con quasi 41 milioni di casi di contagio nel 2021 e oltre mezzo milione di decessi, portando il conteggio, dall'inizio del 2020, a oltre 56 milioni di persone contagiate e a 906mila morti. Il progredire della campagna vaccinale ha permesso di contenere i decessi e le pressioni sugli ospedali, evitando in questo modo nuovi e prolungati lockdown.

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 1,8% -6,4% 5,5% 4,1%
Tasso di Inflazione (var. annua) 1,5% 0,6% 2,7%* 3,8%
Tasso di Disoccupazione 6,6% 7,2% 7,1%* 6,5%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 2,1% 1,9% 2,3% 2,1%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -0,8% -7,9% -6,6% -3,7%

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELL'UNIONE EUROPEA

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

A partire dalla primavera 2021 l'area euro è uscita dalla fase di recessione iniziata nel primo trimestre del 2020, con una stima di crescita del Pil del 5,5% nel 2021, dopo la contrazione del 6,4% dell'anno precedente.

Il forte sostegno proveniente sia dalla politica monetaria sia dalla politica fiscale e, a livello congiunturale, il netto miglioramento della fiducia di famiglie e di imprese, hanno posto le basi per un proseguimento della ripresa nel 2022, con il consensus che stima il Pil in crescita del 4,1%.

L'inflazione si è impennata nel corso dell'anno, salendo al 5,3% a dicembre (dallo 0,3% di dodici mesi prima), trainata dai forti rincari delle materie prime, con il dato core (che esclude le componenti volatili degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco) portatosi dallo 0,8% al 2,9%.

Sull'andamento dei prezzi hanno pesato una ripresa della domanda più veloce di quella dell'offerta (questo spiega, ad esempio, la carenza di chip nel settore automobilistico) e i rallentamenti negli approvvigionamenti provenienti dall'Asia, determinati dal diffondersi del Covid-19 nei porti, con il duplice effetto negativo di una riduzione dell'offerta e di un aumento dei costi di spedizione. Se nel 2021 l'inflazione si è attestata al 2,7% (dallo 0,6% dell'anno precedente), per il 2022 gli analisti mediamente stimano che possa raggiungere il 3,8 %.

In questo scenario la politica monetaria è rimasta molto espansiva, con la BCE che ha mantenuto fermi i tassi di riferimento sui minimi storici e ha continuato ad iniettare liquidità nel sistema attraverso il Pandemic Emergency Purchase Programme (il cosiddetto "PEPP"), che proseguirà fino al mese di marzo del 2022.

Nonostante la condotta accomodante della Banca Centrale, la ripresa dell'economia e l'inflazione più elevata hanno causato un aumento dei tassi a lungo termine sul Bund e sul Btp a dieci anni, pari rispettivamente a 39 e a 63 punti base; inoltre, gli operatori hanno rivisto lievemente verso l'alto le attese sull'evoluzione dei tassi di interesse (i tassi forward sull'Euribor a tre mesi con scadenza a fine 2022 sono saliti nell'anno di 21 punti base al -0,32%), penalizzando i titoli a breve termine. Il mercato obbligazionario italiano, nel suo complesso, ha perso nell'anno il 2,15% (in base all'indice MTS generale).

Pur a fronte dell'andamento negativo del mercato dei bond governativi europei e italiani, il portafoglio titoli di BFF – quasi interamente detenuto in Held to Collect (HTC) – ha performato positivamente durante l'esercizio 2021, grazie a una duration di breve termine e alla scelta di prediligere titoli a tasso variabile rispetto a quelli a tasso fisso.

Per stimolare la ripresa dell'economia, l'Unione Europea ha rafforzato il bilancio pluriennale 2021-2027 varando il piano Next Generation EU (NGEU), che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione climatica e la trasformazione digitale da attuare a partire dal 2021 e fino al 2026. NGEU si articola in 7 programmi, per un ammontare complessivo di 806,9 miliardi di euro, di cui il principale è il Recovery and Resilience Facility (RRF), del valore di 723,8 miliardi, suddivisi in 338,0 miliardi di euro di sovvenzioni e in 385,8 miliardi di euro di prestiti. Al RRF si sommano 50,6 miliardi di euro del ReactEU, e 32,5 miliardi per Horizon Europe, InvestEU, Rural Development, Just Transition Fund e RescEU. La ripartizione del RRF tra i vari Paesi dipende dall'andamento della crescita economica, prevedendo di destinare ai Paesi che crescono meno una quota maggiore del programma.

I Paesi nei quali BFF opera potranno accedere a 234 miliardi di euro (in termini reali) di finanziamenti a fondo perduto, pari al 75% del totale delle sovvenzioni previste, a fronte di un Pil del 47,4% sul totale dell'Unione Europea. A giugno del 2022 il 30% di questa suddivisione sarà rivisto sulla base dei dati effettivi relativi alla crescita del Pil nel 2020 e nel 2021.

Paesi Sovvenzione massima in termini
nominali (mld. euro, prezzi correnti)
Peso sul totale delle
sovvenzioni previste
Unione Europea (27 Paesi) 338,0 100,0%
Italia 68,9 20,4%
Francia 39,4 11,6%
Spagna 69,5 20,5%
Polonia 23,9 7,1%
Repubblica Ceca 7,1 2,1%
Portogallo 13,9 4,1%
Grecia 17,8 5,3%
Slovacchia 6,3 1,9%
Croazia 6,3 1,9%
Totale Paesi in cui BFF Bank opera 253,1 74,9%

I FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO DEL RECOVERY AND RESILIENCE FACILITY NEI PAESI IN CUI OPERA BFF

Fonte: Eurostat.

La stima della Commissione Europea sulla crescita della spesa pubblica, a seguito delle ingenti misure emer-

genziali che si sono rese necessarie per fronteggiare la pandemia, è del 5,5% (pari a 7,509 miliardi di euro), dopo l'aumento del 9,2% nel 2020. Tuttavia, per effetto della maggior crescita del Pil nominale, l'incidenza della spesa pubblica sul Pil è scesa dal 53,1% al 52,4%, livello che peraltro resta ampiamente superiore al 46,5% del 2019.

Nei Paesi in cui BFF opera l'incremento è stato consistente: +9,8% in Slovacchia, +7,1% in Repubblica Ceca, +5,6% in Italia; mentre contenuta è stata la variazione in Polonia (+1,5%), dove, peraltro, in virtù di un rapporto tra spesa pubblica e Pil relativamente basso (45,1% nel 2021), è atteso un deciso aumento nel 2022 (+5,2%).

Paesi Spesa
Pubblica
2019
(mld.
euro)
Spesa
Pubblica
2019
(% Pil)
Spesa
Pubblica
2020
(mld.
euro)
Spesa
Pubblica
2020
(% Pil)
Var.
2020/
2019
Spesa
Pubblica
2021
(mld.
euro)
Spesa
Pubblica
2021
(% Pil)
Var.
2021/
2020
Spesa
Pubblica
2022
(mld.
euro)
Spesa
Pubblica
2022
(% Pil)
Var.
2022/
2021
Unione
Europea
(27 Paesi) 6.520 46,5 7.118 53,1 9,2% 7.509 52,4 5,5% 7.440 48,8 -0,9%
Francia 1.349 55,4 1.420 61,6 5,2% 1.486 60,1 4,7% 1.467 56,4 -1,3%
Italia 871 48,5 944 57,1 8,4% 997 56,2 5,6% 990 52,7 -0,8%
Spagna 524 42,1 588 52,4 12,3% 606 50,9 3,1% 602 47,2 -0,7%
Polonia 223 41,8 255 48,7 14,3% 259 45,1 1,5% 272 42,9 5,2%
Repubblica
Ceca
93 41,1 102 47,2 9,7% 109 47,3 7,1% 110 44,5 1,1%
Portogallo 91 42,5 99 49,3 8,5% 104 49,1 5,1% 105 46,6 1,6%
Grecia 88 47,9 99 59,8 12,7% 102 57,9 3,6% 95 50,8 -6,9%
Slovacchia 38 40,7 42 45,6 9,7% 46 47,6 9,8% 47 43,9 1,4%
Croazia 26 46,0 27 54,5 7,0% 28 51,2 3,8% 30 49,7 4,5%

L'ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Fonte: Elaborazioni BFF su dati European Economic Forecast, Autumn 2021 e Eurostat.

La spesa pubblica per beni e servizi (definita come somma dei consumi intermedi e delle prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato3 ) ha rappresentato l'11,8% del Pil dell'Unione Europea, di cui il 6,1% in consumi intermedi e il 5,6% in prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato.

Nei Paesi in cui BFF opera il peso sul Pil è stato più contenuto, risultando superiore al 10% soltanto in Francia (11,7%) e in Croazia (10,9%).

3) I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.

Paesi Consumi
Intermedi
2020 (mld.
euro)
Consumi
Intermedi
2020 (%
Pil)
Var.
2020/2019
Prestazioni
Sociali in
Natura
2020 (mld.
euro)
Prestazioni
Sociali in
Natura
2020 (%
Pil)
Var.
2020/2019
Spesa
Pubblica
per Beni
e Servizi
2020 (mld.
euro)
Spesa
Pubblica
per Beni
e Servizi
2020 (%
Pil)
Var.
2020/2019
Unione Europea
(27 Paesi) 823,1 6,1 5,7% 752,4 5,6 2,5% 1.575,5 11,8 4,1%
Francia 123,0 5,3 2,2% 145,9 6,3 1,8% 268,9 11,7 2,0%
Italia 104,2 6,3 2,9% 46,7 2,8 2,2% 150,9 9,1 2,7%
Spagna 65,9 5,9 2,8% 33,6 3,0 2,7% 99,5 8,9 2,8%
Polonia 30,6 5,8 1,0% 10,1 1,9 3,0% 40,7 7,8 1,5%
Repubblica Ceca 13,1 6,1 -1,0% 7,4 3,4 7,3% 20,5 9,5 1,9%
Portogallo 11,3 5,7 2,6% 4,2 2,1 1,2% 15,5 7,8 2,2%
Grecia 8,8 5,3 1,3% 5,1 3,1 4,4% 14,0 8,4 2,4%
Slovacchia 5,5 6,0 7,1% 3,0 3,3 -2,1% 8,6 9,3 3,7%
Croazia 4,2 8,4 -5,8% 1,3 2,5 3,8% 5,5 10,9 -3,8%

L'ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA PER BENI E SERVIZI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Fonte: Elaborazioni BFF su dati Eurostat.

IL MERCATO DEL FACTORING IN EUROPA

In quasi tutti i Paesi d'Europa l'aumento del factoring è stato superiore alla variazione del Pil del Paese, a eccezione di Spagna, Portogallo e Norvegia, in cui il Pil ha avuto un incremento annuo superiore al turnover del factoring. Nonostante la crisi pandemica, le sinergie fra factors e imprese di elevato standing hanno consentito il sostegno delle filiere produttive: il turnover generato dalla Supply Chain Finance nel 2021 è pari a oltre 18 miliardi di euro, con una crescita del 10,7% sull'anno precedente.

Il trend del 2020 è proseguito anche all'inizio del 2021, con un progressivo miglioramento a partire dalla primavera, che si è tradotto in una crescita positiva del mercato del factoring a decorrere dal mese di aprile, proseguita in modo incrementale nel corso del 2021.

Nell'UE, il fatturato complessivo del mercato del factoring ha registrato una crescita del 12% (H1 2021 vs H1 2020). Se guardiamo al valore assoluto del fatturato nei Paesi in cui è presente il Gruppo BFF, gli aumenti più alti si sono verificati in Francia (+21 miliardi di euro) e in Italia (+13 miliardi di euro).

Per quanto riguarda i mercati dei Paesi in cui opera il Gruppo BFF, il trend del DSO è diminuito del 19% rispetto al 2020, provocando una riduzione dell'outstanding. Il mercato è stato inoltre influenzato dall'elevata liquidità immessa e dalla crescita dell'inflazione (+2,36% rispetto al 2020).

Il divario medio di pagamento in Europa (il numero di giorni che passano tra gli accordi di pagamento stabiliti e il pagamento effettivo) è diminuito nell'ultimo anno4 .

I consumi intermedi (esclusa l'Italia) dovrebbero raggiungere 269 miliardi di euro (+1% rispetto al 2021), gli investimenti pubblici totali nei Paesi in cui opera BFF saliranno a 180 miliardi di euro (+3,5% rispetto al 2021). In termini di valore assoluto dell'investimento, i Paesi con l'incremento maggiore sono la Francia (+1,5% vs 2021) e il Portogallo (+22,2% vs 2021).

I volumi generati dal factoring nel corso del 2021, vedono il contributo più elevato dell'Italia (con il 52% sul totale), seguita dalla Spagna (28%).

Infine, guardando al Credit management in Europa, BFF ha gestito, nel corso del 2021, circa 4,1 miliardi di euro di crediti, la maggior parte dei quali in Italia (per l'85% delle masse gestite), in Spagna (con il 12%) e, residualmente, in Portogallo (3%).

Di seguito si riporta una sintetica rappresentazione del contesto economico dei singoli Paesi presso i quali BFF opera, allo scopo di garantire una migliore comprensione delle dinamiche del business, poi ulteriormente rappresentato al capitolo successivo relativo all'andamento della gestione nel 2021.

Italia

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELL'ITALIA

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 0,4% -8,9% 6,3% 4,2%
Tasso di Inflazione (var. annua) 0,7% -0,2% 2,0%* 3,7%
Tasso di Disoccupazione 9,9% 9,3% 9,5%* 9,0%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 3,2% 3,2% 3,4% 3,0%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -1,5% -9,6% -9,4% -5,5%

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

Nel 2021, in Italia, quasi 4 milioni di persone sono state contagiate dal nuovo Coronavirus (per un totale di oltre 6 milioni dall'inizio del 2020); i decessi sono stati 63 mila (per un totale nel biennio di oltre 137 mila vittime). L'intensificazione della campagna vaccinale intervenuta nel corso dell'anno, con l'82% di italiani che ha ricevuto almeno una somministrazione, ha tuttavia permesso di ridurre le restrizioni alle attività produttive consentendo la ripresa dell'economia.

4) Assifact – dati trimestrali a settembre 2021

La crescita economica è stata sostenuta dai consumi e dagli investimenti, che hanno tratto beneficio dal ritrovato ottimismo di famiglie e imprese e dalle esportazioni, che si sono avvantaggiate della ripresa dei nostri partner commerciali e dell'indebolimento dell'euro.

Gli imponenti stimoli fiscali e monetari, insieme all'impulso ai consumi proveniente dall'elevato risparmio accumulato dalle famiglie durante la pandemia, sono alla base della ripresa sostenuta verificatasi nel 2021 – mediamente stimata del 6,3% dagli analisti – e della crescita del 3,8% prevista per il 2022 (sulla base dei rilievi di Banca d'Italia nel bollettino economico n°1 2022, ed abbassata rispetto al precedente 4,2% stimato da Consensus), dopo che nel 2020 si è avuta la più forte contrazione (-8,9%) dalla seconda guerra mondiale.

L'inflazione a dicembre è salita al 3,9% (dal -0,2% della fine del 2020), trainata al rialzo dai prezzi dell'energia. Decisamente più contenuto è stato l'aumento del dato al netto delle componenti più volatili (degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco), portatosi dallo 0,4% all'1,5%. Secondo le stime di Consensus, l'inflazione nel 2022 dovrebbe attestarsi al 3,7 %, dal 2,0% del 2021, prima di scendere il prossimo anno all'1,4%.

La velocità della ripresa dipenderà anche dal successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il massiccio piano fiscale da 235,6 miliardi di euro (pari al 14,3% del Pil) che include 205,0 miliardi del Next Generation EU (NGEU) e 30,6 miliardi di un Fondo nazionale complementare.

NGEU, a sua volta, è articolato in 191,5 miliardi del Recovery and Resilience Facility (RRF) – di cui 122,6 miliardi di euro in prestiti e 68,9 miliardi a fondo perduto – e 13,5 miliardi di euro a fondo perduto del Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe (React EU). Le risorse dovranno essere utilizzate nel periodo 2021-2026. Lo stimolo alla crescita derivante dalle misure finanziate con i fondi europei e con il bilancio nazionale sarà rilevante e pari, secondo la Banca d'Italia, al 5% cumulato nel periodo 2021-2024, di cui poco meno della metà attribuibile al PNRR.

Il Piano, che sarà finanziato per 82,4 miliardi di euro a fondo perduto e per 153,2 miliardi di euro a debito si articola su tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, e prevede tre priorità trasversali: parità di genere, giovani e superamento dei divari territoriali.

Gli interventi previsti nel PNRR sono suddivisi in:

1) digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo (a cui sono destinati 49,9 miliardi di euro);

  • 2) rivoluzione verde e transizione ecologica (69,9 miliardi di euro);
  • 3) salute (20,2 miliardi di euro).

L'attuazione del PNRR sarà coordinata e controllata dal ministero del l'Economia e delle Finanze, mentre l'esecuzione dei singoli progetti sarà di competenza delle amministrazioni (centrali o locali) interessate.

I PIANI FISCALI A SOSTEGNO DELL'ECONOMIA ITALIANA

mld. euro mld. euro % del Pil* % del Pil*
Recovery and Resilience Facility (RRF) 191,5 11,6%
di cui: - prestiti 122,6 7,4%
- finanziamenti a fondo perduto 68,9 4,2%
React Eu, finanziamento a fondo perduto 13,5 0,8%
Next Generation EU (NGEU) 205,0 12,4%
Fondo nazionale complementare, a debito 30,6 1,9%
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 235,6 14,3%
di cui: - prestiti 153,2 9,3%
- finanziamenti a fondo perduto 82,4 5,0%

(*) Pil 2020.

Per fronteggiare l'emergenza sanitaria e la recessione determinate dalla pandemia, i Governi che si sono succeduti negli ultimi due anni sono intervenuti con una serie di provvedimenti che hanno aumentato la spesa pubblica, che nel 2021 ha raggiunto i 997 miliardi di euro (con un aumento del 5,6% rispetto all'anno precedente), pari al 56,2% del Pil. Ciò ha contribuito ad aumentare il deficit pubblico in misura rilevante, portandolo a sfiorare il 10% del Pil in ciascuno degli ultimi due anni.

In base alla Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF), l'indebitamento netto nel 2022 dovrebbe ridursi al 5,6% del Pil (dal 9,4% del 2021), grazie al miglioramento del saldo primario (dal 6,0% al 2,7% del Pil) generato, da un lato, dalle maggiori entrate derivanti dalla ripresa dell'economia e, dall'altro, dal contenimento della spesa pubblica, che dovrebbe ridursi non solo in percentuale del Pil (al 52,7%, riavvicinandosi al valore pre-pandemia del 48,5% nel 2019) ma anche in termini nominali (di 7 miliardi di euro, lo 0,8% in meno rispetto a quest'anno).

Il debito pubblico, dopo aver raggiunto un picco al 155,6% nel 2020, dovrebbe aver iniziato un percorso di graduale diminuzione, che i dati preliminari del 2021 collocano su un valore inferiore a quello indicato nella NADEF, dell'ordine del 150% del Pil.

2019 2020 2021 2022 2023 2024
- NADEF Sett. 21/ DPB Ott. 21 -1,5 -9,6 -9,4 -5,6 -3,9 -3,3
Indebitamento
Netto
- Tendenziale Settembre 2021 -1,5 -9,6 -9,4 -4,4 -2,4 -2,1
- DEF Aprile 2021 -1,6 -9,5 -11,8 -5,9 -4,3 -3,4
- NADEF Sett. 21/ DPB Ott. 21 -1,8 -4,7 -7,6 -5,4 -4,4 -3,8
Indebitamento
Netto Strutturale
- Tendenziale Settembre 2021 -1,8 -4,8 -7,6 -4,2 -2,8 -2,6
- DEF Aprile 2021 -1,7 -4,7 -9,3 -5,4 -4,4 -3,8
- NADEF Sett. 21/ DPB Ott. 21 1,8 -6,1 -6,0 -2,7 -1,2 -0,8
Avanzo
Primario
- Tendenziale Settembre 2021 1,8 -6,1 -6,0 -1,5 0,3 0,4
- DEF Aprile 2021 1,8 -6,0 -8,5 -3,0 -1,5 -0,8
Debito
Pubblico
- NADEF Sett. 21/ DPB Ott. 21 134,3 155,6 153,5 149,4 147,6 146,1
- Tendenziale Settembre 2021 134,3 155,6 153,5 148,8 145,9 143,3
- DEF Aprile 2021 134,6 155,8 159,8 156,3 155,0 152,7

I NUMERI CHIAVE DELLA FINANZA PUBBLICA ITALIANA

Fonte: MEF. Dati in percentuale del Pil.

Considerando che il livello della spesa pubblica per beni e servizi in Italia è pari al 9,1% del Pil, il livello di consumi intermedi (pari al 6,3%) risulta allineato al peso che essi hanno nel resto dell'Unione Europa, mentre il dato relativo alle prestazioni sociali in natura, del 2,8%, è pari alla metà del peso che queste hanno negli altri paesi dell'UE (5,6%). Tale livello, secondo le stime della NADEF, dovrebbe essere rimasto stabile nel 2021, al 9,1% del Pil.

Con riferimento alla spesa sanitaria, aumentata del 4,8% nell'ultimo biennio (da 123.474 miliardi di euro nel 2020 a 129.449 nel 2021) a causa degli interventi necessari per affrontare l'emergenza pandemica, dopo avere raggiunto il 7,5% del Pil nel 2020 è stimata essere diminuita lievemente nel 2021, al 7,3% del Pil.

Dal 2022 e per il prossimo biennio la spesa sanitaria annua dovrebbe diminuire ulteriormente, con una media del -2,3% all'anno. Il relativo impatto sul Pil scenderà, con circa 3,7 miliardi di spesa in meno nel 2022 e 2,2 miliardi in meno nel 2023.

La spesa per pensioni è salita del 2,2% nel 2021, per effetto del numero di pensioni di nuova liquidazione, della loro rivalutazione ai prezzi e delle ricostruzioni di quelle in essere. Nel triennio successivo tale spesa crescerà in media del 2,8%, un tasso inferiore rispetto a quello previsto per il Pil nominale dalla NADEF.

La previsione per gli enti territoriali tiene conto della disciplina prevista dall'articolo 1, commi 859 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, a garanzia del rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle Pubbliche Amministrazioni previsti dalla direttiva europea, e dello smaltimento dello stock di debiti pregressi che impongono limitazioni alla capacità di spesa degli enti inadempienti.

IL MERCATO DEL FACTORING IN ITALIA

A dicembre 2021, i dati del mercato del factoring italiano mostrano dei segnali di ripresa in termini di volumi: il turnover si è assestato sui 250,63 miliardi di euro (dei quali 198 miliardi per il factoring pro soluto), e l'outstanding sui 65,5 miliardi (dei quali 48,7 relativi al pro soluto).

Nell'anno 2020 il turnover era stato pari a 228 miliardi di euro (con 181 miliardi di euro per il factoring pro soluto), e l'outstanding pari a 62 miliardi di euro (di cui 46 miliardi relativi al pro soluto). Nel 2019, il turnover si attestava a 255 miliardi di euro (di cui 199 miliardi per il pro soluto), con un outstanding di 66 miliardi di euro (48 miliardi relativi al pro soluto).

Nel mese di dicembre 2021, il turnover del factoring italiano è cresciuto del 10,01 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, evidenziando una ripresa in linea con la generale ripartenza economica. Nella seconda metà dell'anno il mercato ha consolidato il forte rimbalzo del secondo trimestre, con il turnover mensile che ha registrato un'accelerazione negli ultimi mesi dell'anno.

Il turnover da operazioni di supply chain finance è stato pari a 24,2 miliardi di euro, in crescita del 22,15% rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente.

Il turnover per factoring internazionale ha registrato nel secondo semestre del 2021 un andamento lievemente inferiore rispetto a quello domestico, con una composizione fortemente improntata all'export, che riveste oltre il 90% della voce.

Analizzando la composizione dei crediti a dicembre 2021, si osserva come gli acquisti di crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione siano rimasti stabili, pari a quasi 27,7 miliardi di euro nel 2021; mentre i crediti in essere verso gli enti pubblici erano 8,6 miliardi di euro, in calo rispetto a fine 2020, evidenziando un miglioramento dei tempi di pagamento, che però si concentra sulla componente non scaduta, mentre i crediti scaduti accumulano ulteriori ritardi. I crediti scaduti al 31 dicembre 2021 sono pari a 3,4 miliardi di euro, di cui 2,4 scaduti da oltre un anno.

Nell'ambito del servizio di gestione del credito, BFF in Italia ha realizzato volumi pari a 3,7 miliardi di euro. Il 2021, pertanto, si è chiuso positivamente rispetto ai 2,8 miliardi del 2020. Tale differenza si spiega con la diminuzione dei livelli di DSO (previsti in crescita a fine 2020 sul 2021, diminuiti invece del 30% nel corso dell'anno) e la liquidità immessa sul mercato, che ha implicato tempi di collection più rapidi.

Nell'ambito dei servizi di factoring pro soluto, si registra una forte diminuzione dell'outstanding dovuto ai minori acquisti registrati nell'anno e, come rilevato anche per la gestione, alla diminuzione del DSO. L'outstanding dei crediti, pari a 2,001 milioni di euro, è diminuito del 7% rispetto al 2020, e del 17% se si confronta BFF all'interno del mercato dei competitor. L'effetto congiunto della contrazione nei volumi d'acquisto, della diminuzione dei livelli di DSO e del recupero crediti più veloce, ha inoltre impattato negativamente sulla performance sul recupero degli interessi di mora.

Il DSO medio complessivo registrato dall'industria del factoring a dicembre 2021, è di 114 giorni, con i tempi medi di pagamento dei crediti commerciali che si riducono di 49 giorni rispetto a fine 2020, assorbendo di fatto l'impatto negativo registrato nel corso dell'anno precedente in seguito alle misure di contenimento della pandemia.5

5) Assifact – dati al 31 dicembre 2021

IL MERCATO ITALIANO DEI SECURITIES SERVICES

BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent e custodia titoli.

L'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, fortemente correlati tra loro, è stato influenzato dal trend di crescita del risparmio gestito in Italia, che ha visto un andamento positivo nel 2021, con il patrimonio cresciuto dell'8,0% rispetto alla fine del 2020, pari a 2.583 miliardi di euro. L'incremento è stato ottenuto in parte come conseguenza dell'apprezzamento dei mercati e in parte grazie all'aumento della raccolta netta, pari a circa 92 miliardi di euro.

Analizzando i dati nel dettaglio, si rileva una crescita per i vari tipi di gestione del risparmio, con un andamento particolarmente positivo per le gestioni collettive (fondi aperti e fondi chiusi) e per le gestioni patrimoniali retail. In particolare, i fondi aperti hanno raccolto in termini netti 64,8 miliardi di euro – per un patrimonio salito a 1.263 miliardi di euro – sebbene l'incremento sia principalmente riferibile ai fondi di diritto estero. Con riferimento ai fondi di diritto italiano, la raccolta netta è stata pari nel 2021 a 5,8 miliardi di euro, mentre la crescita del patrimonio gestito è aumentata del 7,1%, attestandosi a 259 miliardi di euro.

A seguito dell'emanazione del "Decreto Rilancio Italia", continua l'interesse a istituire fondi FIA Pir Alternativi, che si affiancano ai Pir tradizionali; si riscontra inoltre un mercato particolarmente dinamico nell'ambito dei fondi FIA standard (immobiliari, private equity e crediti), che ha visto BFF tra i principali beneficiari delle numerose nuove iniziative avviate nel corso del 2021, con l'acquisizione di diversi mandati per svolgere il ruolo di Depositario.

Nell'ambito degli Enti Previdenziali, le crescite dei patrimoni hanno seguito il trend positivo dei fondi UCITS. BFF si conferma, nelle attività di Depositario di Fondi Pensione, primo operatore in Italia, con una quota di mercato di circa il 38,7%.

Il 2021 è stato caratterizzato, infine, dall'elevata incidenza sull'operatività quotidiana dei progetti di carattere normativo, a titolo di esempio, T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, FTT Spagnola, che da un lato rappresentano un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro permettono di proporre nuovi prodotti e servizi che potranno contribuire a un ulteriore incremento dei ricavi di BFF.

IL MERCATO DEI PAGAMENTI IN ITALIA

BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti strutturati per aziende e Pubblica Amministrazione, dovrebbe beneficiare di un mercato dei pagamenti di nuovo in crescita, grazie alla ripresa dei consumi e alle misure a sostegno dell'economia. Nello specifico, la ripresa è già visibile per BFF nell'ambito dei servizi di tramitazione interbancaria e nel comparto incassi e pagamenti corporate.

Ancora in una fase transitoria la ripresa per tutti gli strumenti di pagamento che operano nella logica "in presenza" (es. pagamenti con carte, assegni, ecc.) e che hanno risentito del rallentamento economico imputabile all'emergenza Covid. Le restrizioni dovute alla pandemia Covid-19 hanno determinato, dunque, un'accelerazione nell'utilizzo dei pagamenti digitali, sebbene l'Italia sia ancora molto al di sotto della media europea.

Le conseguenze della pandemia, insieme all'impatto del piano governativo "Italia Cashless", hanno accelerato il processo di digitalizzazione dei pagamenti, con prospettive di miglioramento anche per i prossimi anni.

In tale scenario, i PSP – clienti di riferimento per BFF – dovranno necessariamente prevedere significativi investimenti per innovare e trasformare prodotti e processi legati ai Sistemi di Pagamento, pur mantenendo gli strumenti tradizionali, comunque impiegati da privati e imprese.

In ambito domestico, prosegue il processo di aggregazione tra le banche. L'evoluzione e la digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti europeo sono al centro dell'attenzione della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea (BCE), impegnate nel definire le linee strategiche per i prossimi anni.

Il settore degli assegni e degli effetti è quello che ha maggiormente pagato sia un tendenziale calo di sistema sia l'effetto dell'incremento dei pagamenti digitali con una flessione a livello di comparto del 28%.

Croazia

A partire dal 2018, il Gruppo ha esteso la propria operatività nel factoring pro soluto in Croazia, in regime di libera prestazione di servizi.

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 3,5% -7,8% 10,0% 4,4%
Tasso di Inflazione (var. annua) 0,8% 0,1% 2,6%* 3,3%
Tasso di Disoccupazione 7,8% 9,0% 8,1%* 7,0%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 2,8% -1,8% 1,0% 0,8%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) 1,8% -8,0% -4,1% -2,9%

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA CROAZIA

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

La ripresa dell'economia croata, iniziata nella seconda metà del 2020, è proseguita in modo deciso all'inizio dell'anno, salvo subire un rallentamento a partire dai mesi primaverili risentendo della recrudescenza della pandemia e dell'aumento dell'inflazione. Di ciò ha risentito la fiducia delle famiglie, mentre quella delle imprese è rimasta su livelli elevati. L'andamento vivace del settore dei servizi e delle esportazioni dovrebbe aver permesso di chiudere il 2021 con una crescita del Pil sostenuta. In media, gli analisti stimano che il Pil sia cresciuto del 10,0% nell'anno appena terminato (dal -7,8% del 2020) e che possa crescere del 4,4% nel 2022.

L'inflazione è nettamente aumentata, portandosi a dicembre al 5,5% (dal -0,7% di dodici mesi prima), spinta al rialzo dai prezzi più alti dell'energia. In media d'anno, il Consensus si attende che si attesti al 3,3% nel 2022, dal 2,6% del 2021.

L'elevato deficit pubblico generatosi nel 2020 a seguito della grave recessione causata dalla pandemia (pari all'8% del Pil, dopo che il 2019 si era chiuso con un avanzo di bilancio dell'1,8%), dovrebbe progressivamente rientrare, con gli analisti che in media stimano un calo al 4,1% nel 2021 e al 2,9% nel 2022.

La Croazia è il paese che registra la spesa pubblica più contenuta nei paesi in cui BFF opera, con un ammontare di 28 miliardi di euro nel 2021, che nel 2022 dovrebbero salire del 4,5% a 30 miliardi, pur riducendo l'incidenza sul Pil dal 51,2% al 49,7%.

La terza ondata di Covid-19, iniziata a febbraio, ha limitato la normale operatività. Il debito del Sistema Sanitario Nazionale ha nuovamente raggiunto livelli critici; pertanto, il governo locale ha messo in atto azioni volte a raggiungere una prima riduzione del debito di 130 milioni di euro, concluse nel mese di agosto assegnando 386 milioni di euro aggiunto ai pagamenti regolari. Il DSO è di 282 giorni (-58 rispetto al 2020)6 .

I fondi sono stati trasferiti dalla spesa prevista nel 2022, motivo per cui gli stakeholder si aspettano problemi in futuro, in quanto non esiste un piano d'azione chiaro per l'annunciata riforma del Sistema Sanitario.

Francia

A partire dal 2019, il Gruppo ha esteso la proprio offerta di business in Francia, tramite regime di libera prestazione di servizi, acquistando i primi crediti commerciali verso il Servizio Sanitario Nazionale.

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 1,8% -7,9% 6,8% 4,0%
Tasso di Inflazione (var. annua) 1,3% 0,5% 2,1%* 2,6%
Tasso di Disoccupazione 8,4% 8,0% 7,9%* 7,7%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) -0,3% -2,2% -1,2% -1,4%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -3,1% -9,1% -8,2% -5,0%

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA FRANCIA

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

In Francia la ripresa si è progressivamente rafforzata nel corso del 2021, traendo beneficio dall'intensificazione della campagna vaccinale dopo il lento avvio di inizio anno. Le famiglie e gli imprenditori dei servizi hanno gradualmente ritrovato la fiducia, mentre le imprese manifatturiere hanno ridimensionato l'ottimismo nei mesi finali dell'anno, a causa di preoccupazioni per la carenza di forniture legata alle congestioni portuali in Asia. Il miglioramento della situazione sanitaria e la conseguente riduzione delle limitazioni all'attività, unitamente all'impulso ai consumi proveniente dall'elevato risparmio accumulato durante la pandemia, dovrebbero consentire un consolidamento della crescita.

In base alle stime di Consensus, la crescita del Pil dovrebbe essere stata del 6,8% nel 2021 (dal -7,9% del 2020) e dovrebbe portarsi al 4,0% nel 2022.

L'inflazione al consumo, trainata dall'impennata dei prezzi alla produzione, è salita a dicembre del 2,8% (dallo 0,0% di 12 mesi prima) , con il dato core portatosi al 2,1% (dal -0,2%). Alla luce di un tasso di disoccupazione persistentemente alto (che mediamente gli analisti stimano al 7,9% quest'anno e al 7,7% nel 2022), le rivendicazioni salariali saranno contenute limitando le pressioni sull'inflazione, che il Consensus prevede al 2,6% nel 2022, dal 2,1% del 2021.

6) Fonte: Intrum European Payment Report 2021.

La politica fiscale nel 2021 è stata di supporto alla ripresa, lasciando il deficit pubblico su livelli elevati (all'8,2% del Pil, dal 9,1% del 2020). Un più deciso percorso di riduzione del disavanzo dovrebbe iniziare dal 2022 (quando è atteso scendere al 5,0% del Pil), con l'obiettivo di invertire la direzione del debito pubblico, che nel 2021 l'Ocse stima essersi attestato al 115,1% del Pil.

La spesa pubblica complessiva francese rimane la più alta d'Europa, con 1.486 miliardi di euro nel 2021, pari al 60,1% del Pil ed in crescita del 4,7% rispetto all'anno precedente. Nel 2022 l'incidenza sul Pil dovrebbe essere ridotta al 56,4% attraverso una riduzione di 19 miliardi di euro (-1,3%), che la riavvicinerebbe ai valori pre-pandemia.

Dal 2020, per combattere la crisi, il governo francese ha offerto alle imprese un prestito garantito dallo Stato (PGE), mettendo a disposizione un ammontare totale di 300 miliardi di euro, e consentendo a oltre 700 mila imprese di beneficiare di questo strumento. Finora, 134 miliardi di euro sono stati distribuiti localmente dalle banche francesi. Oltre a questo, il ségur de la santé lanciato nel 2020 prevedeva inizialmente di fornire al Sistema Sanitario Nazionale un'iniezione di liquidità di 150 milioni di euro, ma il Primo Ministro francese ha annunciato in seguito un aumento di tale budget fino a 650 milioni di euro nel 2021.

Guardando al mercato del factoring, dall'analisi dei volumi si evince che in Francia l'utilizzo dei servizi di factoring è aumentato di circa l'8% tra il 2018 e il 2019 mentre il valore del Pil si è mantenuto invariato. Tale dinamica può essere ascritta in parte all'incremento della liquidità nel mercato determinata dalle iniziative sopra descritte, e risulta in linea con le dinamiche e le esigenze di business che BFF ha registrato nei confronti delle proprie controparti locali.

Il DSO è attualmente di 107 giorni, con una differenza negativa lieve (6 giorni in totale) rispetto al 20207 .

Grecia

Il Gruppo BFF ha iniziato a operare nel factoring pro soluto in Grecia dal 2017, e consolidato la sua attività nel 2020 aprendo una branch ad Atene nel mese di settembre.

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA GRECIA

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 1,8% -8,8% 8,0% 4,0%
Tasso di Inflazione (var. annua) 0,5% -1,3% 0,6%* 2,4%
Tasso di Disoccupazione 17,3% 16,4% 14,8%* 13,4%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) -1,5% -7,4% -3,6% -4,1%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) 1,1% -10,1% -9,5% -4,1%

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

7) Fonte Intrum European Payment Report 2021.

In Grecia, la ripresa dell'economia dopo la pesante recessione del 2020 è stata robusta. Grazie ai progressi nella campagna vaccinale e alla riduzione delle restrizioni all'attività, la fiducia delle imprese e delle famiglie è salita sui massimi. Il Pil, secondo le stime di Consensus, è atteso crescere dell'8% nel 2021 e dovrebbe attestarsi al 4,0% nel 2022. Nei prossimi anni per stimolare la crescita sarà cruciale il sostegno agli investimenti che arriverà dal consistente piano di ripresa e resilienza finanziato dall'UE. La Grecia, infatti, risulta essere il maggior beneficiario dei fondi del RRF in percentuale del Pil, con il 16,3%, pari a 30,5 miliardi di euro.

L'inflazione a dicembre è salita al 5,1%, dal livello particolarmente depresso del -2,3% toccato alla fine del 2020, sulla scia dei più alti prezzi dell'energia. Il dato al netto delle componenti più volatili è tornato positivo, all'1,1%, dal -2,5% di fine 2020. Mediamente, gli analisti stimano un'inflazione al 2,4% nel 2022 (dallo 0,6% nel 2021), in presenza di un tasso di disoccupazione elevato (previsto al 13,4% nel 2022), la cui riduzione avrà priorità sulle rivendicazioni salariali. Il deficit pubblico – impennatosi nel 2020 al 10,1% del Pil da una situazione di avanzo di bilancio nel 2019 (dell'1,1% del Pil) – è atteso essersi ridotto al 9,5% nell'anno appena trascorso e dovrebbe diminuire in misura più decisa, al 3,5%, nel 2022, stante la necessità di contenere l'elevato debito pubblico (che l'Ocse stima al 192,0% del Pil nel 2021, dal picco del 206,3% raggiunto l'anno precedente). Per conseguire quest'obiettivo, la spesa pubblica – che nel 2021 ha toccato i i 102 miliardi di euro ed è cresciuta del 3,6% rispetto all'anno precedente – quest'anno dovrebbe essere ridotta di 7 miliardi (-6,9%), il che abbasserà l'incidenza sul Pil dal 57,9% al 50,8%.

La terza ondata di Covid-19 ha portato ad un blocco nazionale da marzo 2021 fino a maggio 2021. Le autorità, poi, hanno revocato la restrizione e riaperto le frontiere per il turismo il 14 maggio, con alcuni requisiti per i viaggiatori oltremare.

Il governo ha attuato un pacchetto fiscale di misure per un totale nel 2020 di circa 13,7% del Pil (23,5 miliardi di euro), comprese garanzie sui prestiti finanziate con risorse naturali e dell'UE. Il governo ha esteso le misure di sostegno selezionate parallelamente all'imposizione di nuove restrizioni di movimento a novembre 2020 e a marzo 2021, aumentando il costo delle misure fiscali a circa l'8,5% del Pil nel 2021.

Il 9 agosto la Commissione Europea ha erogato alla Grecia 4 miliardi di euro di prefinanziamento, pari al 13% della sovvenzione Paese e dell'assegnazione di prestiti nell'ambito dello strumento RRF. Il paese dovrebbe ricevere 30,5 miliardi di euro in totale nel corso della durata del suo piano (17,8 miliari di euro in sovvenzioni e 12,7 miliardi di euro in prestiti). La RRF in Grecia finanzierà investimenti e riforme che dovrebbero avere un effetto profondamente trasformativo sull'economia e sulla società greca.

Anche la Grecia, come l'Italia, la Slovacchia, la Spagna e il Portogallo, è oggetto di procedura di infrazione per la mancata applicazione della Direttiva 2011/7/UE sul ritardo dei pagamenti, e ha ricevuto, nel mese di febbraio, una lettera di costituzione in mora dalla Commissione Europea, che sollecitava il Paese ellenico a conformarsi alla Direttiva di cui sopra. In particolare, il rilievo alla Grecia è nato, come per la Slovacchia, in relazione all'eccessivo ritardo sui pagamenti della spesa sanitaria.

In relazione ai dati registrati dalla Banca, in Grecia il DSO nel 2021 è di 210 giorni, con una riduzione di 100 giorni rispetto all'anno precedente (310 giorni), principalmente sul comparto ospedaliero.

Polonia

BFF ha iniziato a operare nel mercato polacco dal 2016, con l'acquisizione di Magellan (ora Gruppo BFF Polska), che fornisce finanziamenti ai fornitori del Servizio Sanitario Nazionale e al Governo. In Polonia, il Gruppo opera anche con una propria branch dal 2019.

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA POLONIA

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 4,7% -2,5% 5,7%* 4,7%
Tasso di Inflazione (var. annua) 2,3% 3,4% 5,1%* 7,1%
Tasso di Disoccupazione 5,4% 5,9% 6,0%* 5,3%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 0,5% 3,2% -0,4% -0,3%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -0,7% -7,1% -3,5% -3,0%

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

In Polonia, la ripresa è andata rafforzandosi nel corso del 2021, beneficiando della riapertura delle attività e della conseguente ripresa della fiducia delle famiglie, che hanno incrementato i consumi. Gli imprenditori hanno mostrato un ottimismo crescente nella prima metà dell'anno, che però si è significativamente ridimensionato nel secondo semestre, risentendo delle interruzioni nelle catene globali di approvvigionamento. In base alle stime di Consensus, dopo un calo del 2,5% nel 2020, la crescita del Pil dovrebbe portarsi dal 5,7% del 2021 al 4,7% nel 2022.

A dicembre l'inflazione è salita all'8,6%, dal 2,4% di 12 mesi prima, trainata dai rincari delle materie prime, dall'aumento di alcuni prezzi amministrati e da un vivace andamento dei salari. Il costo del lavoro più elevato ha spinto l'inflazione core al 4,7% (dal 3,7% di fine 2020), sui massimi da vent'anni a questa parte. Il Consensus si attende che l'inflazione acceleri dal 5,1% del 2021 al 7,1% nel 2022.

Il consistente deficit pubblico maturato nel 2020 (pari al 7,1% del Pil) è in via di rientro e dovrebbe essere sceso al 3,5% nell'anno da poco conclusosi, per attestarsi al 3,0% nel 2022. Peraltro, la condotta della politica fiscale, come quella della politica monetaria, è espansiva, al fine di sostenere la ripresa dell'economia e favorire il calo della disoccupazione, al 6,0% nel 2021. Il contenuto livello della spesa pubblica in rapporto al Pil, rispetto agli altri Paesi europei, ne consentirà un aumento di 13 miliardi nel 2022 (+5,2%), portandola a 272 miliardi di euro, corrispondente al 42,9% del Pil.

In linea con quanto registrato nel 2020, nel primo semestre del 2021 gli impatti derivanti dalla terza ondata di Covid-19 hanno determinato un decremento complessivo della domanda legata a buoni livelli di DSO, e un complessivo posticipo delle decisioni concernenti finanziamenti a lungo termine da parte degli ospedali, causate principalmente dall'assenza di prospettive a lungo termine sui ricavi.

In generale, le dinamiche riscontrate trasversalmente su tutte le linee di business offerte sul mercato polacco sono legate al persistere del sostegno all'economia locale con uno scudo anticrisi e iniezioni di liquidità agli enti locali, come ad esempio il sostegno diretto da parte del Fondo per gli investimenti del governo (RFIL), per un importo complessivo di circa 13 miliardi di PLN.

Inoltre, il governo centrale ha proposto un nuovo programma, chiamato "Polish Deal", che presuppone un sostegno a favore degli enti pubblici locali del valore di 20 miliardi di PLN (4,4 miliardi di euro). Mediante questo strumento, gli enti locali polacchi potranno richiedere il cofinanziamento a fondo perduto degli investimenti realizzati fra l'8% e il 95% in funzione dell'ambito di investimento. Alla data del presente documento, il "Polish Deal" è ancora in fase di discussione. In tale contesto, è ipotizzabile immaginare una crescita futura dei servizi di BFF nel Paese, poiché la gran parte dell'attività del Gruppo nel paese si concentra proprio nell'ambito dei prestiti diretti nei confronti di enti della Pubblica Amministrazione, direttamente collegati agli investimenti pubblici.

Portogallo

A partire dal 2014, il Gruppo BFF ha esteso la propria operatività nel factoring pro soluto in Portogallo, e nel 2018 ha consolidato la propria presenza nel mercato aprendo una nuova succursale a Lisbona. In Portogallo, BFF opera anche nell'ambito della gestione del credito.

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 2,7% -8,4% 5,3%* 5,3%
Tasso di Inflazione (var. annua) 0,3% -0,1% 0,9%* 1,8%
Tasso di Disoccupazione 6,5% 7,0% 6,6%* 6,3%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 0,4% -1,3% -0,7% -0,4%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) 0,1% -5,8% -4,4% -3,2%

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DEL PORTOGALLO

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

Il Portogallo, dopo aver affrontato all'inizio dello scorso anno una delle peggiori riacutizzazioni della pandemia al mondo, che ha costretto il Governo a varare nuovi lockdown, si è decisamente ripreso a partire dal secondo trimestre, quando il miglioramento della situazione sanitaria e la progressiva riduzione delle restrizioni delle attività hanno consentito l'avvio di un recupero della fiducia delle famiglie e delle imprese.

La ripresa dovrebbe consolidarsi trovando due importanti propellenti nell'elevato risparmio accumulato, che sosterrà l'aumento dei consumi, e nei fondi UE, che daranno impulso agli investimenti. In media, i principali previsori internazionali stimano che il Pil possa mantenere nel 2022 lo stesso sostenuto ritmo di crescita del 2021 (5,3%).

L'inflazione è salita dal -0,2% di fine 2020 al 2,7% a dicembre 2021, riflettendo i rincari dell'energia, con il dato al netto delle componenti più volatili portatosi dal -0,4% all'1,8%. A fronte di una disoccupazione ancora elevata (al 6,6% nel 2021), il Consensus prevede che la variazione dei prezzi al consumo resti su valori contenuti anche nel 2022 (all'1,8%, dallo 0,9% dell'anno appena terminato).

Il disavanzo pubblico, dopo essere aumentato nel 2020 al 5,8% del Pil da una situazione di sostanziale pareggio dell'anno precedente, ha iniziato un percorso di graduale riduzione, stante la duplice necessità di favorire la ripresa dell'economia e di tenere sotto controllo l'elevato debito pubblico, che nel 2020 ha raggiunto il 135,2% del Pil.

La spesa pubblica nel 2021 è salita del 5,1% a 104 miliardi di euro e per il 2022 ci si attende un ulteriore leggero aumento a 105 miliardi di euro (+1,6%), con un'incidenza sul Pil che si ridurrebbe dal 49,1% al 46,6% riavvicinandosi ai valori pre-pandemia.

Sulla base del PNRR approvato, Il Portogallo risulta beneficiare di 13,9 miliardi di euro di sovvenzioni e 2,7 miliardi di euro di prestiti.

Gli impatti rilevati nel mercato portoghese nel primo semestre 2021 evidenziano una diminuzione della domanda complessiva sia per la componente new business che per quella relativa ai clienti esistenti. I DSO verso i settori NHS/PA ha mostrato una tendenza crescente da marzo, principalmente sul lato NHS con un debito in ritardo crescente da impatto legato al Covid-19. L'equilibrio del governo è stato in gran parte influenzato dalla crisi sanitaria, a causa delle misure adottate per combattere la pandemia e sostenere le imprese e le famiglie. Tuttavia, i dati ufficiali riflettono una tendenza all'aumento della spesa per il personale, per i beni e i servizi del Sistema Sanitario Nazionale, e del relativo debito totale scaduto da oltre 90 giorni nei confronti dei fornitori, che a maggio 2021 ammontava a 485 milioni di euro, rispetto ai 130 milioni di euro registrati nel 2020, comportando un'inversione di tendenza del trend dei tempi di incasso, che sono tornati a crescere con un conseguente potenziale di nuove opportunità di business per la seconda parte dell'anno.

Per contrastare gli impatti economici derivanti dal Covid-19, tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 il governo portoghese ha provveduto a effettuare un'iniezione di liquidità agli enti del SSN, pari a circa 250 milioni di euro, per la liquidazione del debito residuo con i fornitori.

Dal punto di vista della gestione dei crediti in Portogallo sono stati gestiti circa 84 milioni di euro di volumi nel corso del 2021 mentre l'outstanding relativo al factoring pro soluto si è attestato sui 227 milioni di euro, in crescita del 8,5% rispetto al 2020. Grazie, infine, all'azionamento e al costante contatto con il debitore, il livello di Past Due si è mantenuto pari a zero. Il recupero dei crediti totale realizzato durante tutto l'anno è superiore a quello incassato nel corso degli anni precedenti.

Si precisa, infine, che anche in Portogallo il DSO è diminuito a 299 giorni rispetto ai 330 del 2020.

Repubblica Ceca

BFF ha iniziato a operare in Repubblica Ceca a seguito dell'acquisizione di Magellan (Gruppo BFF Polska). Come nei rimanenti Paesi del Gruppo BFF Polska, anche in Repubblica Ceca l'attività principale è costituita dalla concessione di finanziamenti ai fornitori del Servizio Sanitario Nazionale e agli enti locali.

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA REPUBBLICA CECA

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 3,0% -5,7% 2,8% 4,2%
Tasso di Inflazione (var. annua) 2,8% 3,2% 3,9%* 5,0%
Tasso di Disoccupazione 2,0% 2,6% 2,8%* 2,9%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 0,3% 1,5% 0,5% 0,5%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) 0,3% -5,6% -7,0% -4,3%

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

La Repubblica Ceca è stata duramente colpita dalla pandemia, registrando tassi di contagio e di mortalità tra i più alti nell'area OCSE. Inoltre, la campagna vaccinale è partita lentamente, ritardando l'allentamento delle misure restrittive volte a contenere la diffusione del Covid-19 e, di conseguenza, l'avvio della ripresa economica. Dopo la forte contrazione del 2020 (-5,7%), il Pil è risultato nuovamente in flessione nei primi tre mesi del 2021 e solo dai mesi primaverili sono emersi segnali di risveglio della domanda.

La riapertura delle attività ha consentito un netto miglioramento della fiducia delle imprese del terziario, mentre nel manifatturiero l'ottimismo è venuto un po' meno nella seconda metà dell'anno, risentendo dei rincari delle materie prime e delle difficoltà negli approvvigionamenti. Il sentiment delle famiglie ha toccato un picco ad agosto, prima di deteriorarsi sui timori per l'aumento dell'inflazione. In base alle stime di consensus, il Pil nel 2022 dovrebbe accelerare al 4,2%, dal 2,8% dell'anno appena terminato.

L'inflazione è salita al 6,6% a dicembre, dal 2,3% di fine 2020, risentendo dell'impennata dei prezzi dell'energia. In media, gli analisti stimano che l'inflazione aumenti dal 3,9% del 2021 al 5,0% nel 2022.

La politica fiscale è stata molto accomodante per favorire l'uscita dalla recessione e solo dal 2022 dovrebbe iniziare una fase di graduale consolidamento. Il deficit pubblico dovrebbe quindi ridursi al 4,3% del Pil, dopo aver raggiunto un picco nel 2021 del 7%. La politica monetaria, invece, ha già assunto un orientamento restrittivo, con la Banca Nazionale Ceca che a più riprese ha aumentato i tassi di interesse ufficiali – portandoli dallo 0,25% al 3,75% – continuando a distinguersi per la sua condotta severa all'interno dell'Unione Europea, unica Banca Centrale a non adottare una politica di quantitative easing.

La spesa pubblica nel 2021 è cresciuta del 7,1% (a 109 miliardi di euro) e per il 2022 ci si attende un ulteriore leggero aumento dell'1,1% (a 110 miliardi), con un peso sul Pil che scenderebbe dal 47,3% al 44,5% ma che resterebbe ancora più alto dei valori pre-Covid19. Nello specifico la spesa pubblica per investimenti in Repubblica Ceca ha registrato una crescita nel corso dell'ultimo biennio passando da 4,79 miliardi di euro nel 2019 a 5,75 miliardi di euro nel 2020, per toccare 7,35 miliardi di euro nel 2021, con una previsione, sul 2022, pari a 7,41 miliardi di euro.

In Repubblica Ceca l'attività di business è rallentata a causa dell'iniezione di liquidità nel settore sanitario, del rinvio delle gare d'appalto che coinvolgono enti della pubblica amministrazione, e dell'aumento del rischio dei debitori privati. Analogamente alla Slovacchia, si prevede una moderata ripresa degli investimenti della Pubblica Amministrazione, quindi delle attività a partire dal terzo trimestre.

Slovacchia

Il Gruppo BFF ha iniziato a operare in Slovacchia nel 2016, con l'acquisizione di Magellan (Gruppo BFF Polska), prestando principalmente servizi di factoring e di finanziamento ai fornitori del Servizio Sanitario Nazionale e agli enti locali.

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus 2021 2022 Pil Reale (var. annua) 2,7% -4,4% 3,1%* 4,5% Tasso di Inflazione (var. annua) 2,7% 2,0% 3,2%* 4,2% Tasso di Disoccupazione 5,7% 6,7% 6,8%* 6,4% Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) -2,7% -2,5% -1,1% -1,0% Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -1,3% -5,5% -6,5% -4,6%

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA SLOVACCHIA

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

scere del 4,5% nel 2022, dal 3,1% del 2021.

L'economia slovacca all'inizio del 2021 ha continuato ad essere penalizzata dalle rigide misure di contenimento della pandemia e ha perciò iniziato a vedere i primi segnali di ripresa soltanto verso la fine del secondo trimestre, quando l'accelerazione della campagna vaccinale e la conseguente riduzione delle limitazioni all'attività hanno consentito un netto miglioramento della fiducia degli imprenditori del terziario e un recupero di quella delle famiglie. Ha invece ripiegato il sentiment delle imprese manifatturiere, risentendo di un indesiderato aumento delle scorte di prodotti finiti e dei rincari delle materie prime. In media, gli analisti stimano che il Pil possa cre-

L'inflazione è salita al 5,8% a dicembre, dall'1,6% della fine del 2020, trainata al rialzo dai rincari dell'energia e dagli effetti delle riaperture; questi ultimi hanno causato l'aumento del dato core dal 2,5% al 5,2%. In base alle stime di Consensus, l'inflazione dovrebbe salire al 4,2% nel 2022 dal 3,2% del 2021. La dinamica relativamente sostenuta dell'inflazione nel 2022 è attribuibile a prezzi amministrati dell'energia più alti e alla vivacità dei salari nel settore privato. Per favorire la ripresa dell'economia la politica fiscale è rimasta espansiva, con il deficit pubblico che dovrebbe essere salito lo scorso anno al 6,5% del Pil (dal 5,5% del 2020). Nel 2022, il venir meno delle misure straordinarie adottate per fronteggiare l'emergenza pandemica e l'accelerazione dell'economia dovrebbero consentire un miglioramento del saldo di bilancio al -4,6% del Pil.

La spesa pubblica nel biennio 2020-2021 è aumentata a tassi prossimi al 10%, portandosi a 46 miliardi di euro, pari al 47,6% del Pil. Per il 2022 ci si attende un ulteriore lieve incremento a 47 miliardi (+1,4%), per un'incidenza sul Pil in calo al 43,9%, che la riavvicinerebbe ai valori pre-Covid19.

Nello specifico, la spesa pubblica per investimenti in Slovacchia è passata da 3,29 miliardi di euro del 2019 a 2,77 miliardi di euro nel 2020, per toccare 3,42 miliardi di euro nel 2021, con una previsione, sul 2022, pari a 3,36 miliardi di euro. La Slovacchia beneficia di 6,3 miliardi di euro di fondi del RRF, pari al 6,7% del Pil.

Nel primo semestre 2021, gli impatti di Covid-19 sul mercato slovacco possono essere individuati principalmente nel rallentamento dello sviluppo di nuovi volumi. Questa dinamica è legata alla volontà dei comuni slovacchi di rimandare le decisioni di investimento a causa di uno sviluppo poco chiaro della pandemia. Nel terzo trimestre dello stesso anno si evidenzia una moderata ripresa delle attività grazie al lancio di nuove gare d'appalto e a nuovi investimenti.

In linea generale, infatti, si è assistito ad una graduale ripresa dei progetti d'investimento e alla creazione di una contestuale domanda di finanziamento e di investimenti in infrastrutture.

Guardando al settore sanitario, nel 2021 il debito degli ospedali pubblici è pari a oltre 300 milioni di euro, a causa del ritardo nell'implementazione del cosiddetto "debt relief": annunciato dal governo a inizio 2021, non è stato ancora effettuato (lo stesso genererebbe nuovo debito per circa 500 milioni di euro), ed è atteso con effetti di impatto a livello di mercato per il primo trimestre del 2022.

In tale ambito, si ricorda che nel mese di febbraio 2021 la Commissione Europea - che ha già aperto una procedura di infrazione verso la Slovacchia con riferimento alla Direttiva 2011/7/UE sul ritardo dei pagamenti - ha inviato un parere motivato alla Slovacchia, a causa di eccessivi ritardi di pagamento nel settore della sanità pubblica. In assenza di una risposta soddisfacente, quest'ultima potrà decidere di deferire il Paese alla Corte di giustizia dell'UE.

Spagna

BFF ha iniziato a operare nel settore del factoring pro soluto del mercato spagnolo a partire dal 2010, e ha consolidato la propria posizione di leadership grazie all'acquisizione di IOS Finance nel 2019, uno tra i principali competitor (ora fuso per incorporazione in BFF Finance Iberia). In Spagna, BFF fornisce anche l'attività di gestione del credito.

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA SPAGNA

Indicatori 2019 2020 Previsioni di consensus
2021 2022
Pil Reale (var. annua) 2,1% -10,8% 5,0%* 5,5%
Tasso di Inflazione (var. annua) 0,8% -0,3% 3,0%* 4,0%
Tasso di Disoccupazione 14,1% 15,6% 14,8%* 14,0%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 2,1% 0,8% 0,9% 1,4%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -2,9% -11,0% -8,3% -5,4%

Consensus rilevato da Bloomberg, aggiornato al 15/2/2022. (*) dati effettivi.

La Spagna, dopo la profonda recessione del 2020 e un inizio debole nel 2021, ha potuto beneficiare del rapido svolgersi delle vaccinazioni e della diminuzione dei contagi, che hanno permesso di ridurre progressivamente le limitazioni alle attività consentendo la ripresa dell'economia. Tanto la fiducia degli imprenditori quanto quella dei consumatori sono nettamente migliorate, prospettando un rafforzamento della crescita nel 2022 sostenuto dal risveglio della domanda repressa, grazie alla conversione di una parte dell'elevato risparmio accumulato in maggiori consumi e all'impulso del piano nazionale di ripresa agli investimenti. Il Pil, in base alle stime dei principali previsori internazionali, dovrebbe accelerare al 5,5% nel 2022, dal 5,0% del 2021.

L'inflazione è bruscamente salita, dal -0,5% di fine 2020 al 6,7% dello scorso dicembre, trainata al rialzo dall'impennata dei prezzi dell'energia. Di minor entità l'aumento del dato al netto delle componenti più volatili, portatosi dal -0,1% all'1,6%. Nel 2022, in presenza di una disoccupazione ancora molto elevata, che mediamente gli economisti prevedono al 14%, l'inflazione dovrebbe portarsi ad un livello medio annuo che il Consensus stima al 4%, dal 3% del 2021.

Il deficit pubblico, dopo il brusco aumento del 2020 all'11% del Pil (dal 2,9% dell'anno precedente), dovrebbe essersi ridotto a partire dal 2021 (all'8,3%, secondo la previsione media degli analisti), grazie alla ripresa dell'economia, per scendere nel 2022 al 5,4%, traendo vantaggio dall'irrobustimento della crescita e dal venir meno di una serie di misure temporanee prese per sostenere le imprese e i lavoratori nei settori più colpiti dalla pandemia.

La spesa pubblica nel 2021 è aumentata del 3,1%, a 606 miliardi di euro, con un peso sul Pil pari al 50,9%. Nel 2022, al fine di contenere il disavanzo, dovrebbe ridursi di 4 miliardi (-0,7%), diminuendo la propria incidenza sul Pil al 47,2%.

Gli impatti rilevati nel mercato spagnolo nel primo semestre 2021, a seguito dell'iniezione di liquidità da parte del Governo (4 miliardi di euro alla fine del secondo trimestre 2021 e un totale di 15,9 miliardi di euro da inizio 2021) e dell'incremento dei volumi di incasso, evidenziano una diminuzione della domanda complessiva, sia per

la componente di business generata dalla nuova clientela sia per quella relativa ai clienti esistenti. Tale dinamica risulta essere allineata e in continuità con il trend complessivo registrato nel 2020 per il mercato del factoring, caratterizzato da un -2%.

Il Governo spagnolo ha annunciato che garantirà anche per il 2021 iniezioni di liquidità trimestrali per sostenere la Pubblica Amministrazione e i fornitori del Sistema Sanitario Nazionale. Sulla base di tali informazioni, l'ipotesi è che i livelli contenuti di DSO potrebbero essere confermati anche per il resto dell'anno. A tale riguardo, è stata approvata una dotazione di 3.000 milioni di euro, che dovrebbe consentire alle diverse comunità autonome di accedere agli aiuti REACT-EU (livello europeo). In parallelo, è stata confermata la disponibilità di fondi del FLA / FF (Fondo di finanziamento delle comunità autonome), che ha previsto nel secondo semestre 2021 una immissione di liquidità pari a circa 12 miliardi di euro.

Complessivamente, tenendo conto di ciò che è stato approvato fino al mese di luglio dalla CDGAE (Comisión Delegada del Gobierno para Asuntos Económicos), il fabbisogno totale stimato delle Comunità per il 2021, considerando anche il 3Q e 4Q, è pari a 37.575,17 milioni di euro. Da ultimo, si ricorda che nel mese di giugno 2021 la Commissione ha inviato un parere motivato alla Spagna, nell'ambito della procedura di infrazione del 2015 relativa alla mancata applicazione della Direttiva 2011/7/UE sul ritardo dei pagamenti. Il parere motivato interviene a causa degli eccessivi ritardi di pagamento da parte delle autorità pubbliche. Sebbene infatti la Spagna si sia impegnata per migliorare le proprie performance, la Commissione ha manifestato una forte preoccupazione per i persistenti ritardi delle autorità regionali e locali. In assenza di una risposta soddisfacente, come già per la Slovacchia o l'Italia, la Commissione potrà decidere di deferire la Spagna alla Corte di giustizia dell'Ue.

Dal punto di vista della gestione crediti nel 2021 in Spagna sono stati realizzati 366 milioni di euro. Nel 2020 ne erano stati realizzati 353 milioni di euro (+3,7%). L'outstanding è stato superiore a quello realizzato, perché sono stati presi in gestione più portafogli. Il livello di Past Due si è mantenuto pari a zero grazie alla strategia del recupero crediti ed all'avvio delle azioni legali. Il recupero crediti è stato invece del 9% in più rispetto allo scorso anno (+145 milioni di euro in valore assoluto). In Spagna, la DSO è attualmente simile a quella italiana, pari a 94 giorni, con una diminuzione di 15 giorni rispetto al 2020.

Monitoraggio e presidio della Liquidità

Nonostante l'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dal perdurare della pandemia Covid-19, il Gruppo ha sempre potuto contare su un livello di liquidità più che adeguato, rispettando ampiamente i limiti regolamentari e interni degli indicatori di liquidità (LCR, NSFR e altri indicatori specifici del Gruppo). In tale contesto, il Gruppo non ha quindi rilevato nessuna situazione di criticità.

L'acquisizione di DEPObank S.p.A., avvenuta nel mese di marzo 2021, ha generato una robusta dotazione di funding al servizio delle attività di impiego del Gruppo, a ulteriore supporto del profilo di funding caratterizzato dalla liquidità riveniente dalle attività legate alla depositaria e ai pagamenti.

Il Gruppo adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità ed effettua (i) qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, nonché con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati per il tramite di banche di relazione, e (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione.

Inoltre, il Gruppo aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di giugno, oltre che per la revisione annuale prevista, anche al fine di tenere in considerazione le nuove caratteristiche del Gruppo BFF a seguito della fusione per incorporazione di DEPObank S.p.A.. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.

Le principali tematiche contabili affrontate nel contesto dell'epidemia

Con riferimento ai principali interventi di natura contabile finalizzati ad una corretta rappresentazione degli effetti della pandemia sulle poste di bilancio, si segnalano i seguenti temi:

Impairment sui crediti: la Funzione Risk Management, ai fini del calcolo dell'impairment, ha provveduto ad aggiornare i parametri di rischio sottostanti al calcolo dell'Expected Credit Loss (e.g. aggiornamento delle curve di PD e aggiornamento delle curve di LGD). Con riferimento alle curve di PD, sono state aggiornate le matrici di transizione a 1 anno per i segmenti Sovereign, Corporate e Financial Institutions. In seguito, la Funzione Risk Management ha provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici finalizzati ad ottenere PD Point in Time (PIT) e Forward-Looking (FLI). Gli scenari previsionali Baseline, High Growth e Mild Recession forniscono i tassi di default previsionali per i 20 trimestri successivi alla data di scarico.

Tali scenari, forniti dall'infoprovider esterno, si presentano sostanzialmente in linea anche con i nuovi scenari pubblicati dal suddetto infoprovider nel mese di dicembre. Le analisi della Funzione Risk Management, svolte per il quarto trimestre dell'anno, evidenziano infatti che le stime macroeconomiche a dicembre 2021 non si discostano, in maniera significativa, da quelle di giugno 2021. È confermata, infatti, la ripresa economica guidata soprattutto dalla campagna vaccinale e le stime sul tasso di disoccupazione, tuttavia, sono migliorative rispetto a quanto stimato a giugno 2021. Infatti, secondo l'analisi dell'inforprovider esterno, "il tasso di disoccupazione ristagna mentre l'inflazione riprende a causa degli effetti base, delle pressioni della riapertura economica e di un aumento dei prezzi dell'energia. Anche l'analisi di comparazione tra gli scenari macroeconomici dell'infoprovider esterno con quelli forniti dalla Banca Centrale Europea a dicembre 2021 evidenzia un sostanziale allineamento tra gli scenari.

In linea con quanto illustrato nel principio contabile internazionale IAS 36, nel corso del 2021 è stato effettuatoun test di impairment degli avviamenti iscritti in bilancio, relativi a BFF Polska Group e BFF Iberia (ex IOS Finance), al fine di determinare il valore recuperabile degli stessi. In egual modo in seguito all'acquisizione di DEPObank e alla finalizzazione della PPA si è condotto l'esercizio annuale di impairment test sulle attività immateriali, c.d. Customer Relationship, con riferimento alla data di chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021, attraverso la determinazione del valore recuperabile e il suo confronto con il valore contabile dell'attività.

Il Gruppo, a seguito dell'esito degli impairment test, effettuati al 31 dicembre 2021, non ha proceduto ad alcuna riduzione di valore delle suddette voci.

Andamento della gestione

Contesto generale

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 mostra gli elementi patrimoniali ed economici di BFF Banking Group, inclusivo della acquisita e fusa DEPObank.

La fusione con DEPObank ha prodotto i propri effetti contabili a partire dal 1° marzo 2021 e, pertanto, è solo a partire da tale data che avviene il consolidamento dei dati contabili delle due realtà.

I risultati del Gruppo includono gli effetti straordinari dell'acquisizione e fusione, avvenuta a marzo 2021, e le dinamiche dei settori in cui il Gruppo opera attraverso le Business Units che offrono servizi ai clienti (Factoring & Lending, Securities Services, Payments) e attraverso la Business Unit Corporate Center che offre attività di supporto alle altre BU, gestisce la provvista di Gruppo (regolata internamente da un meccanismo di transfer pricing), e l'impiego della liquidità in eccesso rispetto alle necessità della Business Unit Factoring e Lending, mediante investimenti in titoli di stato, pronti contro termine, depositi in BCE.

Nel corso del 2021, gli elementi più significativi che hanno influenzato il risultato economico consuntivo del Gruppo sono stati l'acquisizione di DEPObank, il protrarsi della crisi pandemica da Covid-19 seppur accompagnata da fenomeni di ripartenza economica e con effetti contrastanti sui prodotti e servizi offerti dal Gruppo, il lancio di alcune iniziative commerciali legate a nuovi interventi normativi e alla volontà di ampliare i prodotti offerti e la base clienti servita, e l'attuazione delle iniziative per realizzare le sinergie previste dal piano di integrazione.

L'acquisizione di DEPObank, finalizzata con data contabile 1 marzo 2021, ha permesso al Gruppo oltre che, come visto precedentemente di arricchire la gamma di prodotti/servizi offerti ampliando la tipologia di clientela servita e di accedere a nuove fonti di finanziamento sostitutive e meno costose di quelle tradizionali, di generare una eccedenza negativa (Badwill) pari a 76,9 milioni di euro esposto in Bilancio nella voce "230 Altri oneri proventi di gestione".

Tale valore deriva dal minor prezzo pagato per l'acquisto della partecipazione di DEPObank rispetto al Patrimonio Netto espresso al fair value al momento del closing.

Le attività di valutazione del fair value dei valori Patrimoniali di DEPObank e la purchase price allocation definitiva sono stati finalizzati nel mese di dicembre 2021.

Inoltre, la Banca si è avvalsa dell'opzione consentita dal Decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020, che prevede la possibilità per i soggetti IAS/IFRS di riallineare i valori fiscali dei beni che risultano iscritti nel bilancio 2019 e 2020 al loro maggior valore contabile, con il pagamento di un'imposta sostitutiva con un'aliquota del 3%.

In merito a questo ultimo aspetto, si evidenzia come la Banca abbia proceduto al riallineamento fiscale del valore dell'Avviamento relativo alla cash generating unit Payments, pari a circa 81,0 milioni di euro presente nel Bilancio dell'incorporata DEPObank. Questa operazione ha consentito di conseguire un beneficio fiscale netto pari a 23,7 milioni di euro. Contestualmente, come previsto dalla norma, si è proceduto a vincolare in sospensione di imposta parte delle riserve di patrimonio netto, per un importo pari al maggior valore riallineato (al netto della relativa imposta del 3%) ovvero per 76,6 milioni di euro.

Infine, facendo riferimento alle speciali disposizioni in materia di riallineamento dei maggiori valori contabili rispetto a quelli fiscali di cui all'art. 15, comma 11, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 (di seguito, il "Riallineamento") e in seguito all'esito dell'interpello effettuato sul tema riguardante l'applicabilità di tale norma al maggior valore iscritto sul portafoglio titoli HTC acquisito a seguito della fusione con DEPObank, la Banca provvederà a versare nel 2022 sul maggiore valore in essere al 31/12/2021 l'imposta sostitutiva derogando alla disciplina ordinaria che avrebbe previsto la neutralità fiscale della Fusione e la conseguente necessità di sterilizzare gli effetti del Disallineamento tra valore civilistico e fiscale mediante l'iscrizione di imposte differite. L'effetto di tale operazione, rilevata nel Bilancio 2021, ha portato ad un beneficio fiscale pari a circa 3,7 milioni di euro.

La crisi pandemica da Covid-19, sorta agli inizi del 2020 e protrattasi nel 2021, ha avuto effetti negativi sul Gruppo.

Nella BU Factoring & Lending si sono registrati impatti sfavorevoli: si è assistito, infatti, a una forte immissione di liquidità da parte dei Governi nazionali che ha portato a una riduzione dei tempi di pagamento, a una riduzione della dimensione dei portafogli oggetto di cessione e a un minor interesse della nuova clientela per i servizi offerti da BFF.

Nella BU Securities Services si sono registrati, invece, effetti positivi dovuti al trend di crescita del risparmio gestito in Italia, che ha visto una performance positiva nel 2021. L'incremento è stato ottenuto in parte come conseguenza dell'apprezzamento dei mercati, e in parte grazie all'aumento della raccolta netta.

Nella BU Payments si sono registrati effetti discordanti dovuti alle diverse dinamiche che il Covid-19 ha avuto sulle varie attività e conseguentemente sui vari servizi offerti dal Gruppo: positivi sull'area delle tramitazioni e degli incassi e pagamento della clientela corporate e PPAA, negativi, in quanto ne hanno limitato la crescita attesa, sulle operazioni di pagamento i cui strumenti operano nella logica "in presenza" (es. pagamenti con carte, assegni ecc).

Nella BU Corporate Center, infine, gli effetti sono stati molteplici: l'aumento della liquidità prodotta dalle BU Securities Services e Payments ha accelerato il processo di attuazione delle azioni previste dal piano di integrazione, che prevedevano una modifica del mix di fonti di finanziamento, pur mantenendo la disponibilità di attivazione delle diverse fonti di funding.

Sul fronte del funding, il Gruppo si è concentrato nell' utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments per finanziare i propri impieghi e per diversificare ulteriormente le proprie fonti di finanziamento chiudendo quelle più costose, mantenendo comunque una certa diversificazione delle fonti di provvista. A tal proposito si segnala l'attività di Liability Management effettuata nel corso del secondo trimestre 2021 e mirata a portare la liquidità sotto i livelli del tiering, grazie tra l'altro al buyback dei bond senior emessi da BFF con scadenza 2022 e 2023 per un ammontare complessivo di 416 milioni di euro (con un risultato dell'operazione che ha permesso il riacquisto del 83% del valore originario dei bond). Tale iniziativa, ha permesso di impiegare parte della liquidità disponibile derivante dall'acquisizione di DEPObank efficientando ulteriormente il costo della raccolta e della liquidità nell'orizzonte di piano, e contribuendo a migliorare i livelli della leva finanziaria della Banca, consentendo già al 30 giugno 2021 la finalizzazione di tutte le attività di sviluppo delle sinergie di funding previste dal piano industriale che hanno generato gli effetti positivi a partire dal terzo trimestre 2021 e che daranno un impatto pieno sul 2022. Inoltre, al fine di dapprima ridurre e poi eliminare gli effetti economici dei tassi negativi previsti dai depositi in BCE, il Gruppo ha posto in essere sul finire del primo semestre 2021 e nel corso di tutto il secondo semestre una strategia i) di miglior controllo dei depositi della clientela, coincisa con un aggiornamento delle politiche di investimento di alcuni fondi clienti della banca, che ha consentito agli stessi di impiegare diversamente la liquidità che sino a maggio era depositata sui conti correnti intrattenuti con BFF Bank e ii) di investimento a valere sui titoli di stato italiani con orizzonti temporali medio lunghi iniziando a ripristinare una duration media coerente con quanto fatto in passato.

L'attività di investimento in titoli di stato era stata, infatti, bloccata in DEPObank fino al closing dell'operazione, a seguito degli accordi contenuti nel Sale, Purchase and Merger Agreement (SPMA) firmato nel mese di maggio 202o relativo all'acquisizione, risultando in una forte contrazione del portafoglio titoli HTC.

A tal proposito, va ricordato come, a fronte della suddetta acquisizione, la valutazione al fair value del portafoglioTitoli ex-DEPObank, alla data del closing, prevista dall'applicazione del sopracitato principio contabile, abbia portato all'iscrizione di un maggior valore dei titoli HTC in Bilancio pari a circa 53 milioni di euro: tale effetto verrà riassorbito attraverso il meccanismo del costo ammortizzato nel corso degli anni successivi al closing con conseguenti minori ricavi, rispetto al valore del costo ammortizzato pre deal, fino alla scadenza dei relativi titoli (27 milioni di euro nel 2021, 21 milioni di euro nel 2022 e ulteriori 5 milioni di euro negli anni successivi). Alla data del 31 dicembre 2021 l'applicazione di detto principio contabile ha generato un effetto negativo di Conto Economico pari a circa 27 milioni di euro prima delle imposte.

Il 2021, inoltre, ha visto riprendere la spinta commerciale mediante il lancio di alcune iniziative quali, a esempio, la tramitazione dei regolamenti relativi ai certificates sul mercato Hi-MTF, l'attività di prestito titoli per i Fondi Pensione di dimensioni medio-piccole e lo svolgimento del ruolo di Aderente Generale in Cassa di Compensazione e Garanzia per i mercati obbligazionari wholesale, l'offerta dei servizi di banca depositaria anche alle Casse Previdenziali, agli Enti Religiosi e alle Fondazioni bancarie e la proposta di servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank anche a favore della clientela Corporate, le iniziative legate alle opportunità derivanti dagli interventi normativi (quali Ecobonus 110%, T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, FTT Spagnola, PSD2) nonché quelle legate all'evoluzione del sistema dei pagamenti (con la piena realizzazione della PSD2). Tali iniziative hanno cominciato a dare i propri effetti nel corso del 2021 e daranno un effetto pieno a partire dal 2022.

L'acquisizione di DEPObank ha permesso, infine, di individuare delle potenziali aree di efficientamento dalle quali poter ottenere ulteriore valore per gli azionisti attraverso la realizzazione delle sinergie di costo e di funding annunciate al mercato durante la presentazione del 15 marzo scorso.

Sul fronte dei costi, il Gruppo ha associato al consueto attento controllo sui medesimi, le iniziative intraprese per realizzare le sinergie previste dal piano di integrazione realizzandone, al 31 dicembre 2021, circa 20 milioni di euro run rate a partire dal 1° gennaio 2022, corrispondenti al 100% del totale previsto sull'orizzonte del piano.

Sul fronte del funding, già alla data del 30 giugno 2021 il Gruppo aveva già posto in essere tutte le iniziative atte a realizzare le sinergie previste a piano: tali iniziative sono state esposte precedentemente nella parte relativa al Corporate Center.

Infine, proprio riguardo al funding e alla metodologia di allocazione e remunerazione dello stesso, il Gruppo ha adottato un meccanismo di transfer pricing al fine di regolare i flussi di funding tra le varie BU e applicare dei meccanismi di remunerazione/penalizzazione per darne una corretta rappresentazione gestionale. Tale meccanismo prevede: 1) che le BU Securities Services e Payments mettano a disposizione del Corporate Center il funding raccolto; 2) che il Corporate Center gestisca il funding ricevuto da Securities Services, Payments, depositi retail, fonti wholesale e lo metta a disposizione della BU Factoring & Lending oppure, per la parte eccedente, lo impieghi in modi alternativi; 3) che la BU Factoring & Lending utilizzi il funding ricevuto nelle forme di impiego specifiche della propria attività; 4) che il Corporate Center remuneri le BU Securities Services e Payments e venga remunerato dalla BU Factoring & Lending per il funding messo a disposizione attraverso un meccanismo proprietari interno.

Risultato economico del Gruppo

Risultato Reported

In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU del Gruppo e del Corporate Center , influenzata dai fenomeni indicati precedentemente ha portato a un risultato economico reported pari a 197,4 milioni di euro, inclusivo tra l'altro degli effetti positivi derivanti dall'acquisizione di DEPObank, quali il Badwill pari 76,9 milioni di euro e l'affrancamento del Goodwill pari a 23,7 milioni di euro, al netto dei costi collegati alle iniziative di liability management e agli altri costi di transazione e ristrutturazione, rispettivamente pari a 9,5 milioni di euro e a 6,4 milioni di euro, alla movimentazione della differenza cambi per 0,1 milioni di euro, al costo delle stock options per 3,3 milioni di euro, al contributo straordinario al resolution fund pari a 2,0 milioni di euro, all'ammortamento del customer contract di DEPObank pari a 2,4 milioni e con l'esclusione del risultato normalizzato pre-acquisizione di DEPObank pari a 5,1 milioni di euro. Si ricorda come tale risultato includa solo dieci mesi di DEPObank, ossia i risultati raggiunti a partire dall'1 marzo 2021.

Risultato Normalizzato

Riaggiungendo i 2 mesi mancanti di DEPObank ed eliminando gli elementi straordinari precedentemente elencati, il risultato economico normalizzato del Gruppo (inclusivo di 12 mesi di BFF e di 12 mesi di DEPObank) si attesta a 125,3 milioni di euro, superiore del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (risultato proforma), la cui spiegazione è da ricercarsi nei fenomeni che hanno interessato le BU del Gruppo.

Con riferimento alle performance delle BU, rispetto al 2020, i principali elementi che hanno interessato il risultato economico del Gruppo possono così riassumersi:

  • ▶ minor margine di interesse essenzialmente per minor rendimento degli impieghi (quali minor yield dei crediti verso la clientela, effetto MTM dei Titoli ex DEPObank generato al closing), maggior excess liquidity nella prima metà dell'anno poi eliminata a seguito delle iniziative di ALM poste in essere;
  • ▶ maggiori commissioni per effetto della maggiore operatività sulle BU Securities Services e Payments;
  • ▶ minori costi grazie all'attento controllo effettuato e alle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie previste a piano.

Di seguito la tabella che spiega il passaggio dal risultato reported a quello normalizzato.

Aggiustamenti – €m FY'20 pf FY'21 pf YoY%
Gruppo BFF – Risultato economico Reported 91,1 197,4 n.s.
Risultato normalizzato pre-acquisizione di DEPObank 19,5 5,1
Differenza cambi (coperta da Riserva di Traduzione a Patrimonio Netto) (4,1) (0,1)
Stock Options & Stock Grant 1,0 3,3
Badwill & costi di transazione e ristrutturazione (70,5)
Liability Management costi one off 9,5
Affrancamento fiscale Goodwil DEPObank (23,7)
Resolution Fund Straordinario 0,9 2,0
Costi di M&A 8,1
Oneri per tassazione corrente derivante dalla distribuzione una tantum dei
dividendi da società controllate
1,7
Affrancamento fiscale Immobile Milano (1,2)
Ammortamento del "customer contract" di DEPObank 2,4
Gruppo BFF – Risultato economico normalizzato 117,1 125,3 +7%

Stato Patrimoniale di Gruppo

A seguito dell'acquisizione di DEPObank, lo Stato Patrimoniale del Gruppo si è arricchito delle categorie di attivo e passivo specifiche del business acquisito, in alcuni casi nuove e che ne hanno fatto aumentare notevolmente le dimensioni. Per citare le più rilevanti: sul fronte dell'attivo, il bilancio ha recepito il portafoglio titoli e la liquidità di DEPObank, che si sono andati a sommare a quelli già esistenti di BFF, e il portafoglio PCT; sul fronte del passivo, invece, le voci preponderanti si riferiscono ai fondi lasciati in deposito dalla clientela e a quelle poste utili allo svolgimento dell'operatività ordinaria delle BU Securities Services e Payments.

Proprio sul fronte dello Stato Patrimoniale, il Gruppo si è concentrato a partire dal secondo trimestre 2021 per ottimizzare le forme di provvista generate dai business di ex-DEPObank, razionalizzandone il livello e chiudendo di contro le forme di finanziamento storiche di BFF più costose mantenendone comunque una certa diversificazione.

D'altro canto, il Gruppo si è focalizzato nel gestire al meglio le forme di impiego, riprendendo l'attività di investimento sui titoli di stato ed eliminando la liquidità in eccesso, con effetti migliorativi sia sulla leva sia sulla redditività del Gruppo.

L'effetto finale di tutto questo è stato l'ottenimento di uno stato patrimoniale che, nonostante la fusione delle due banche, alla data del 31 Dicembre 2021 risulta essere dimensionalmente grande come quello di ex-DEPO grazie soprattutto al rifinanziamento delle forme di raccolta del Gruppo BFF "pre-acquisizione".

Bilancio Consolidato 2021 63

Impieghi

I Crediti verso la clientela Factoring & Lending si sono attestati sui 3,7 miliardi di euro, in decremento dell'8% rispetto al 2020: i mercati internazionali rappresentano oggi il 44% del totale dei crediti alla clientela.

Crediti verso la Clientela (Factoring & Lending)
FY'20
FY'21
Italia
2.302
2.105
Spagna
589
330
Polonia
693
790
Slovacchia
205
231
Portogallo
217
207
Grecia
54
70
Croazia
1
1
Francia
4
10
Repubblica Ceca
2
2
Totale
4.067
3.745

Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 5,8 miliardi di euro, 0,9 miliardi più alto del 31 dicembre 2020 delle due banche e 0,7 miliardi di euro più alto del primo semestre 2021: su questa area, infatti, il Gruppo ha ricominciato a investire nel corso del secondo trimestre 2021, al fine di impiegare la liquidità inutilizzata.

La Cassa e disponibilità liquide pari a 0,6 miliardi di euro e i Crediti verso Banche pari 0,4 miliardi di euro: su quest'area si è agito nel corso del secondo trimestre 2021 attraverso l'iniziativa di ALM, per eliminare la excess liquidity depositata in BCE e portandola sotto i livelli di tiering, i cui effetti positivi sul Conto Economico si sono manifestati a partire già da fine giugno.

Provvista

Sul fronte del passivo la razionalizzazione delle fonti di funding in seguito al riacquisto e rimborso di Bond per 566 milioni di euro, alla riduzione dei depositi on-line e del funding wholesale, nonché la miglior gestione dei depositi della clientela ex-DEPObank, coincisa con un aggiornamento delle politiche di investimento di alcuni fondi clienti della banca, che ha consentito agli stessi di impiegare diversamente la liquidità che sino a maggio era depositata sui conti correnti intrattenuti con BFF Bank, ha permesso di ridurre significativamente il livello della raccolta impiegata in BCE.

Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa 8,5 miliardi di euro rispetto ai 9,8 miliardi di euro del 2020, con una diminuzione della quota relativa ai Securities Services di 1,5 miliardi di euro (6,1 miliardi vs 7,6 miliardi di euro), e con un ammontare generato dal Payments in leggero aumento per +0,3 miliardi di euro (2,4 miliardi vs 2,1 miliardi di euro).

Il Gruppo, seppur con necessità ridotte, ha continuato a offrire sul mercato italiano un conto deposito on-line, "Conto Facto", rivolto a clientela retail e imprese, e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Le succursali spagnola e polacca di BFF, inoltre, hanno continuato a offrire sui rispettivi mercati un analogo conto deposito on-line, (Cuenta Facto e Lokata Facto), ugualmente rivolto a clientela retail e imprese, e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. È rimasta attiva, altresì, in Germania e nei Paesi Bassi, in regime di

libera prestazione di servizio, la raccolta di depositi emessi dalla succursale spagnola di BFF, riservata ai soli risparmiatori retail, attraverso la piattaforma on-line Weltsparen.

Al 31 dicembre 2021, la raccolta di Conto Facto, Cuenta Facto e Lokata Facto ammonta complessivamente a nominali 230 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla raccolta del 2020 pari a 1.652 milioni di euro.

In ambito di raccolta wholesale si è provveduto a chiudere le linee non più di interesse e maggiormente costose e, grazie all'attività di riacquisto e ripagamento precedentemente descritta, si sono portati i Bond in circolazione a un ammontare nominale residuo pari a 82 milioni di euro; rimane in essere, invece, l'Emissione Obbligazionaria TIER II pari a 100 milioni di euro; proprio su quest'ultimo, lo scorso 16 novembre, è stata inviata a Banca d'Italia l'Istanza con la quale è stata richiesta l'autorizzazione all'esercizio della Call Option di rimborso anticipato, esercitabile il prossimo 2 marzo 2022, ottenendone autorizzazione in data 11 febbraio 2022.

In merito alle posizioni in cambi originatesi dalla raccolta e dagli impieghi delle BU che offrono servizi e prodotti alla clientela, il Gruppo – attraverso il ricorso a strumenti di tesoreria, quali depositi interbancari, e il ricorso a strumenti derivati – gestisce le posizioni mantenendole complessivamente a livelli inferiori ai limiti regolamentari in modo da evitare, nel continuo, assorbimento di capitale derivanti da posizioni aperte.

Patrimonio Netto, Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali

BFF Bank continua a dimostrare, nel 2021, la propria solidità patrimoniale, anche in considerazione del fatto che i coefficienti patrimoniali e i fondi propri non includono circa 125 milioni di euro relativi all'utile normalizzato del periodo, non accantonato a capitale in quanto il TCR è superiore al 15%.

Si ricorda che, nel corso del 2021 si è provveduto a distribuire l'intero monte dividendi in essere al 31 dicembre 2020: circa 3 milioni di euro sono stati distribuiti in data 31 marzo 2021, mentre i rimanenti 165 milioni di euro sono stati distribuiti a ottobre 2021.

Come già esposto precedentemente, l'acquisizione e successiva fusione di DEPObank con decorrenza contabile 1 Marzo 2021, ha portato, tra l'altro, alla generazione di un Badwill pari a 76,9 milioni di euro, e all' affrancamento fiscale del Goodwill di DEPObank (iscritto nel Bilancio ex-DEPObank per 81 milioni di euro) per un importo pari a 23,7 milioni di euro, che alla data del 31 dicembre 2021 risultano essere appostati a Fondi Propri al netto dei costi sostenuti per attuare le iniziative di Liability Management descritti precedentemente e pari a 9,5 milioni di euro netto tasse e al netto della quota di utile dell'esercizio necessaria per distribuire un ammontare di dividendi, pari all'utile adjusted complessivo realizzato dal Gruppo, nel rispetto della Policy.

In aggiunta, la partecipazione detenuta in Unione Fiduciaria S.p.A., con una quota del 24% delle azioni emesse, corrispondenti al 26,455% del capitale sociale al netto delle azioni proprie, e consolidata con il metodo del Patrimonio Netto, ha subito un incremento di valore pari a 4,8 milioni di euro rispetto al 31/12/2020. Tale ammontare, risultante dall'aumento della quota di capitale sociale di pertinenza di BFF Bank S.p.A. al netto dell'effetto del riacquisto di azioni proprie effettuate nel corso del 2021, è stato appostato a Fondi Propri al 31 dicembre 2021.

Il Patrimonio netto ammonta a 572 milioni di euro in aumento rispetto ai 463 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

I Fondi propri di BFF Banking Group, alla data del 31 dicembre 2021, ammontano a 383 milioni di euro, e l'esposizione complessiva ai rischi, relativamente all'attività svolta, risulta ampiamente adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

I coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, si attestano rispettivamente al 17,6%, 17,6% e 22,2%, con 155 milioni di capitale in eccesso rispetto al TC ratio target del 15%: tali ratio non includono circa 125 milioni di risultato normalizzato del 2021.

Si rammenta, inoltre, che il Gruppo non ha avuto necessità di applicare le misure emergenziali messe a disposizione dalla BCE, dall'EBA o dal pacchetto bancario per il Covid-19 della Commissione Europea.

È opportuno ricordare che, al 31 dicembre 2020, in un'ottica di avvicinamento alle disposizioni sulla nuova definizione di default, entrata in vigore il 1° gennaio 2021, il Gruppo, ha adottato, quale dies a quo da cui far decorrere i termini di conteggio dello scaduto per il prodotto di factoring pro soluto, la data di scadenza della fattura (con scadenza originaria inferiore ai tre mesi), in luogo della data interna stimata di incasso, allineandosi a quanto fatto da altri intermediari. Tale approccio porta a considerare, per tutte le esposizioni in bonis vantate nei confronti di enti della Pubblica Amministrazione con durata originale inferiore a tre mesi, il fattore di ponderazione preferenziale del 20% previsto dall'art. 116, comma 3, del CRR. L'effetto di tale cambiamento determina un minor assorbimento patrimoniale, con conseguente miglioramento dei rispettivi ratio. Questa modifica permette di allineare il calcolo degli RWA all'approccio seguito da altri intermediari, e di slegare il calcolo degli assorbimenti patrimoniali dalle valutazioni effettuate dalle agenzie di rating sul merito creditizio dei Paesi in cui il Gruppo opera.

TOTAL CAPITAL RATIO - BANKING GROUP EX TUB

COMMON EQUITY TIER I RATIO - BANKING GROUP EX TUB

BU Factoring & Lending - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Factoring & Lending rappresenta l'attività storica del gruppo bancario ed effettua i propri impieghi tramite prodotti quali factoring pro soluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.

Attualmente, il Gruppo svolge questa attività in 9 paesi (Italia, Croazia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna), tutti profondamente colpiti dalla crisi pandemica Covid-19.

Le immissioni di liquidità effettuate dai governi nazionali, con una contestuale riduzione dei tempi di pagamento, sebbene concentrata in molti casi sulla componente non scaduta dei crediti, e il posticipo delle decisioni concernenti finanziamenti a lungo termine da parte degli ospedali e degli enti locali, hanno reso meno interessanti prodotti come il factoring o meno urgente la necessità di finanziamenti, condizionando in modo negativo i risultati commerciali del Gruppo.

I principali indicatori della BU Factoring & Lending, rispetto al 2020, hanno mostrato andamenti contrastanti, essendo influenzati in modo diverso da quanto avvenuto nel corso del 2021.

I crediti verso la clientela sono risultati in riduzione del -8% (3.745 milioni di euro vs 4.067 milioni) seppur con segnali di ripresa rispetto alla prima metà dell'anno (periodo in cui la differenza, rispetto allo stesso periodo del 2020, era del -11%), a causa di un livello di volumi di crediti acquistati sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente (5.781 milioni di euro vs 5.786 milioni) e di un forte incremento degli incassi di capitale (5.456 milioni di euro vs 5.209 milioni), dovuto alla riduzione dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione, in particolar modo in Italia e Spagna:

DSO – giorni

31/12/2019 31/12/2020 31/12/2021
ITALIA 163 163 119
SPAGNA 185 109 94
PORTOGALLO 300 330 299
GRECIA 226 310 210
CROAZIA n.a. 340 282
FRANCIA n.a. 113 107

Il fondo interessi di mora e la quota non transitata a Conto Economico dello stesso hanno continuato a crescere (attestandosi rispettivamente a 713 e 415 milioni di euro, in aumento di +32 milioni di euro e +9 milioni di euro), mentre gli incassi di interessi di mora si sono registrati in diminuzione rispetto al 2020 (67 milioni di euro nel 2021 vs i 78 milioni di euro del 2020).

Lo yield lordo sui crediti verso la clientela è risultato in diminuzione per effetto del diverso mix delle poste che generano i ricavi e della diminuzione del tasso base Wibor in Polonia (avvenuto a partire da febbraio 2020). Il costo del denaro è diminuito, principalmente a seguito di un generale decremento dei costi collegati alle diverse forme di funding e ha trovato ulteriori benefici, a partire dal terzo trimestre 2021, dalle attività di ALM messe in atto nel corso del mese di giugno (precedentemente descritte).

Gli attivi ponderati per il rischio (RWA) sono aumentati in valore assoluto, con una density in aumento rispetto a dicembre 2020, a causa del diverso mix delle poste di bilancio, con una riduzione dei crediti verso la clientela, e un maggior peso del rischio operativo, e ha impattato di conseguenza il Margine di Interesse/RWA, che è passato dal 10% del 2020 al 8,4% del 2021. Si ricorda che gli RWA, già dalla fine del 2020, sono stati positivamente influenzati dall'utilizzo della ponderazione preferenziale del 20%, applicata su tutte le esposizioni in bonis vantate nei confronti di enti della Pubblica Amministrazione con durata originale inferiore a tre mesi. Tale modifica è stata attuata nel quarto trimestre 2020, in previsione dell'applicazione della nuova normativa sul Default, facendo seguito alle indicazioni fornite dalla Banca d'Italia con nota recante gli orientamenti sull'applicazione del regolamento delegato (UE n.171/2018) che prevede che il conteggio dei giorni di scaduto parta dalla data scadenza fattura e non dalla data di presunto incasso.

I Costi/Crediti verso la clientela e il Cost/Income sono cresciuti leggermente mentre il Costo del rischio di credito si è confermato a livelli trascurabili, grazie anche al rilascio di riserve su alcune posizioni, a testimonianza dell'elevato standing della clientela servita e grazie al rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito.

FY'20 FY'21
Volumi 5.786 5.781
Incassi di capitale – Prosoluto 5.209 5.456
Crediti verso la clientela 4.067 3.745
RWAs 1.616 1.780
Interessi di Mora incassati 78 67
Fondo Interessi di Mora 681 713
Fondo Interessi di Mora "non transitato" a conto economico 406 415
Yield lordo sui crediti verso la clientela % 5,8% 5,6%
Costo del denaro % 1,8% 1,7%
Margine di Interesse/RWA % 10,0% 8,4%
Costi/Crediti alla clientela % 0,9% 1,1%
Cost/Income % 20% 24%
Costo del rischio % 0,08% 0,02%

Numero di dipendenti 375 366

VOLUMI PER PAESE

Le principali voci di Conto Economico, come anticipato dagli indicatori precedenti, mostrano come, nonostante le iniziative commerciali messe in atto, il rigoroso controllo dei costi attuato e l'attento monitoraggio del credito effettuato nelle fasi di origination e di gestione, la BU Factoring & Lending non abbia totalmente controbilanciato gli effetti che la crisi pandemica ha provocato.

Il margine di interesse si è attestato a 148,9 milioni di euro, contro i 161,8 milioni di euro 2020, ed è stato influenzato dai minori crediti alla clientela e dagli incassi più veloci rispetto alle attese.

La forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" inclusa nel margine di interesse, ossia il differenziale tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora eccedenti il 45% contabilizzato per competenza e i riscadenzamenti, vale a dire gli effetti legati all'attualizzazione dei crediti non incassati secondo le stime interne e, quindi, riproiettati in avanti nel tempo, ha registrato una sostanziale tenuta se paragonata allo stesso periodo dello scorso anno ed è stata negativamente influenzata dai minori incassi di interessi di mora registrati.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito hanno continuato a mostrare dinamiche positive grazie all'attento monitoraggio del credito, sia in fase di origination che di gestione (rispetto al 2020, le rettifiche di valore nette sono diminuite di 2,5 milioni di euro).

L'utile della operatività corrente al lordo delle imposte, pertanto, si attesta sui 122,8 milioni di euro, in riduzione di 16,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a causa principalmente dei fenomeni descritti precedentemente che hanno influenzato il margine di interesse.

(Valori in milioni di euro)
FY'20 pf FY'21 pf
Interessi Attivi 226,8 195,0
di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" 7,3 7,3
Interessi Passivi (64,9) (46,1)
Margine di Interesse 161,8 148,9
Commissioni nette 4,6 5,6
Altri ricavi (0,0)
Margine di Intermediazione 166,4 154,5
Altri oneri e proventi di gestione 10,4 7,4
Totale ricavi netti 166,4 161,9
Costi diretti (33,9) (37,4)
di cui Spese per il Personale (20,8) (21,4)
di cui Altre Spese Amministrative (13,1) (16,0)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (0,7) (1,4)
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (3,2) (0,7)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 0,3
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 139,1 122,8

BU Securities Services - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Securities Services è la business unit che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi a essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e banche e dei vari fondi di investimento quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi: l'attività è concentrata sul mercato domestico.

Nel corso del 2021, la BU ha assistito a una buona performance commerciale, nonostante le disdette ricevute da alcuni clienti, il più importante dei quali in termini di magnitudo, il cliente Arca, con effetti a partire dalla fine 2022 / inizio 2023: ciò è stato possibile grazie al lancio di iniziative strategiche volte i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale (attraverso servizi quali la tramitazione dei regolamenti, relativi ai certificates sul mercato Hi-MTF; l'attività di prestito titoli per i Fondi Pensione di dimensioni medio-piccole; e lo svolgimento del ruolo di Aderente Generale in Cassa di Compensazione e Garanzia per i mercati obbligazionari wholesale), ii) a un allargamento della base clienti (attraverso l'offerta dei servizi di banca depositaria anche alle Casse Previdenziali, agli Enti Religiosi e alle Fondazioni bancarie e proponendo i servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank anche a favore della clientela Corporate) e iii) a cogliere le opportunità derivanti dagli interventi normativi (quali T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, FTT Spagnola). Il mercato di riferimento ha assistito a un trend di crescita del risparmio gestito in Italia, ottenuto in parte come conseguenza dell'apprezzamento dei mercati e in parte grazie all'aumento della raccolta netta; l'avvio della campagna vaccinale e la graduale riapertura delle attività ha fatto aumentare la propensione al rischio delle famiglie e questo contesto maggiormente favorevole rispetto al 2020 unito all'efficacia delle iniziative precedentemente descritte ha guidato i risultati del 2021.

I principali indicatori della BU Securities Services, rispetto all'esercizio scorso, hanno mostrato andamenti positivi.

Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 83,6 miliardi di euro in incremento rispetto ai 75,7 miliardi di euro di fine 2020, grazie a una congiuntura di mercato migliore rispetto al 2020 e agli effetti positivi delle iniziative legate allo sviluppo di nuove opportunità di business, in particolare nel segmento dei Fondi Alternativi di Investimento.

Il valore degli Asset under Management (AuM) del Fund Accounting e del numero di clienti del Transfer Agent (rispettivamente in crescita e costanti) hanno beneficiato della performance positiva della banca depositaria.

Gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody pari a 172,6 miliardi di euro, con una crescita del 19%, e il numero di regolamenti effettuati sono stati influenzati dalla performance del mercato e, nel caso degli AuC, dai maggiori crediti in custodia (in parte dovuto a un'operazione di aggregazione che ha interessato una banca cliente).

Il saldo dei depositi della clientela, nonostante quanto precedentemente descritto in merito ai trend di mercato, è diminuito rispetto al 2020, grazie all'attività di ALM e di repricing sulla liquidità lasciata in deposito dalla clientela effettuata allo scopo di diminuire la liquidità in eccesso; questo è coinciso, anche, con un aggiornamento delle politiche di investimento di alcuni fondi clienti della banca, che ha consentito agli stessi di impiegare diversamente la liquidità che sino a maggio era depositata sui conti correnti intrattenuti con BFF Bank, e ha permesso di chiudere l'anno arrivando a eliminare, sin dalla fine del primo semestre, i costi collegati alla liquidità in eccesso depositata presso la BCE.

Il Cost/Income, infine, ha evidenziato un trend positivo grazie al buon andamento dei ricavi, guidato dall'aumento fino a 46,1 milioni di euro delle commissioni da servizi, e alla base costi stabile.

FY'20 pf FY'21 pf
Banca Depositaria (AuD, €m)
75.659
83.573
Fund Accounting (AuM, €m)
47.892
53.522
Transfer Agent (n° clienti, #k)
2.147
2.175
Global Custody (AuC, €m)
144.592
172.625
Regolamenti (n° operazioni, #k)
2.318
2.711
Depositi - Saldo Finale (€m)
7.614
6.092
Numero di dipendenti 177 180
Cost/Income 55% 50%

Le principali voci di Conto Economico mostrano pertanto come, le iniziative commerciali messe in atto, il rigoroso controllo dei costi attuato e l'attività di ALM e di repricing dei depositi della clientela , unitamente all'aggiornamento delle politiche di investimento di alcuni fondi hanno influenzato positivamente il risultato della BU.

Il margine di interesse è risultato pari a 10,8 milioni di euro (vs. 11,4 milioni di euro del 2020) ed è stato condizionato negativamente dai maggiori depositi nella prima metà dell'anno e dal costo della liquidità in BCE.

Il livello di Commissioni Nette è stato superiore allo stesso periodo dello scorso anno per effetto dei maggiori AuD, AuM, AuC, numero clienti e numero di operazioni.

L'ammontare dei Costi diretti si è mantenuto stabile nonostante i maggiori AuM e i maggiori ricavi, come evidenziato dall'andamento del Cost/Income e a testimonianza dell'attività di efficiente monitoraggio dei costi in atto.

(Valori in milioni di euro)
FY'20 pf FY'21 pf
Margine di Interesse 11,4 10,8
Commissioni nette 42,1 46,1
Margine di Intermediazione 53,6 56,9
Altri oneri e proventi di gestione 0,7 0,9
Totale ricavi netti 54,2 57,8
Costi diretti (28,6) (28,6)
di cui Spese per il Personale (12,1) (12,2)
di cui Altre Spese Amministrative (16,5) (16,4)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (1,4) (0,2)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (0,6)
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 23,6 29,0

L'utile della operatività corrente al lordo delle imposte, pertanto, si attesta sui 29,0 milioni di euro in aumento di 5,4 milioni di euro rispetto all'anno scorso anno grazie soprattutto all'aumento delle commissioni da servizi a seguito dell'aumento dell'operatività.

BU Payments - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti e ha che come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi: l'attività è concentrata sul mercato domestico.

Nel 2021 la BU ha assistito a una buona performance commerciale oltre che agli effetti contrastanti collegati alla crisi pandemica da Covid-19: effetti positivi sull'area delle tramitazioni e pagamenti corporate e negativi su assegni ed effetti (area in decrescita strutturale e comunque a trend di mercato) e su regolamenti (in crescita ma ancora al di sotto dei valori del 2019 per il protrarsi degli effetti del Covid-19 su tale tipo di operatività e per la concorrenza del segmento "contactless" e degli altri operatori che emettono carte di credito).

Sul mercato si registrano gli effetti dell'evoluzione e digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti e dei fenomeni di aggregazione bancaria in atto oltre che della potenziale apertura a un contesto di maggiore competitività in ambito Pagamenti guidato anche dalla BCE e dalla Commissione Europea, congiuntamente all'ingresso nel mercato dei pagamenti di nuovi operatori quali Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech: proprio questi ultimi due fenomeni hanno fatto sì che BFF, nel corso del 2021, con la piena realizzazione della PSD2, ha assistito a una crescente richiesta dei servizi di intermediazione dei pagamenti.

I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto all'esercizio precedente, hanno mostrato andamenti principalmente legati agli effetti dell'emergenza Covid sull'economia.

Il numero delle operazioni di tramitazione incassi e bonifici è cresciuto del 11%, raggiungendo quota 312 milioni, anche grazie alla performance positiva delle tramitazioni SEPA.

L'attività di regolamento carte è stata ancora influenzata dalle restrizioni economiche dovute alla crisi pandemica da Covid-19.

Le operazioni collegate agli Assegni ed Effetti hanno registrato una diminuzione in linea con i trend di mercato e con l'aggravante portata dagli effetti della crisi pandemica da Covid-19.

I Pagamenti Corporate hanno assistito a una crescita del 8% grazie alla performance positiva dei pagamenti collegati alle pensioni INPS.

Il saldo dei depositi, pari 2.408 milioni di euro, è aumentato rispetto ai livelli del 2020, pari a 2.136 milioni di euro. Il Cost/Income, infine, ha evidenziato un trend positivo grazie al buon andamento dei ricavi, guidato dall'aumento fino a 43,8 milioni di euro delle commissioni da servizi.

FY'20 pf FY'21 pf
Tramitazioni (n° oper. #'m)
282
312
Regolamenti (n° oper. #'m)
188
191
Assegni ed Effetti (n° oper. #'m)
36
26
Pagamenti Corporate (n° oper. #'m)
56
61
Depositi - Saldo Finale (€m)
2.136
2.408
Numero di dipendenti
49
49
Cost/Income
60%
50%

Le principali voci di Conto Economico mostrano pertanto come, nonostante gli effetti negativi che la pandemia da Covid-19 ha avuto su determinati servizi, i trend di mercato insieme alle iniziative commerciali messe in atto e il rigoroso controllo dei costi attuato, hanno influenzato positivamente il risultato della BU.

Il margine di interesse è risultato pari a 7,2 milioni di euro nel 2021 (vs. 2,2 milioni di euro del 2020), ed è stato influenzato dal nuovo meccanismo di transfer pricing applicato alla liquidità.

Il livello di Commissioni Nette è stato superiore all'esercizio scorso di 3,5 milioni di euro (+9% vs 2020), come risultato dell'incremento delle operazioni di tramitazione e dell'overperformance delle commissioni dal Fondo Nazionale di Garanzia.

L'ammontare dei Costi diretti ha registrato un aumento (+6% vs 2020) in seguito alla maggiore operatività ma il Cost/Income è diminuito a testimonianza dell'attività di efficiente monitoraggio dei costi in atto.

(Valori in milioni di euro)
€m FY'20 pf FY'21 pf
Margine di Interesse 2,2 7,2
Commissioni nette 40,3 43,8
Margine di Intermediazione 42,5 51,0
Altri oneri e proventi di gestione 7,5 11,1
Totale ricavi netti 50,0 62,1
Costi diretti (29,0) (30,8)
di cui Spese per il Personale (4,0) (3,7)
di cui Altre Spese Amministrative (25,0) (27,1)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (1,2) (0,2)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (0,1)
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 19,8 31,1

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte, pertanto, si attesta sui 31,1 milioni di euro in aumento di 11,3 milioni euro rispetto all'esercizio precedente grazie soprattutto all'aumento delle commissioni da servizi a seguito dell'aumento dell'operatività e del diverso meccanismo di transfer pricing applicato alla liquidità tra le BU.

BU Corporate Center - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Corporate Center si occupa di gestire la tesoreria di gruppo e la riallocazione del funding tra le varie BU e le altre eventuali forme di impiego; accorpa in sé tutte le funzioni di staff e di controllo, e i dipartimenti Technology & Processes Improvement e Finanza e Amministrazione, a supporto del business; include nei propri risultati tutto quanto non direttamente imputabile alle altre BU. È l'area su cui il Gruppo si è focalizzato per realizzare le sinergie di Funding e di Costo sottostanti al piano di integrazione con DEPObank, ed è pertanto la BU, con le relative strutture in essa contenute, su cui si concentrano buona parte delle iniziative strategiche del Gruppo non strettamente legate agli sviluppi di business (a esempio le recenti attività di Assets & Liability management descritte precedentemente).

Il Conto Economico della BU ha subito gli effetti del Covid-19 sulla riduzione dei tassi di interesse – che ha limitato di molto le possibili forme di impiego alternative ai business core – nonché l'impatto negativo derivante dai minori ricavi del portafoglio titoli ex-DEPObank a seguito della valutazione al Fair Value effettuata alla data del closing, come spiegato in precedenza.

Il margine di interesse ha mostrato una riduzione pari a 25,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, ed è stato influenzato dalla contrazione dei ricavi derivanti dalla dinamica del costo ammortizzato sul portafoglio titoli ex-DEPO citato precedentemente, per circa 27 milioni di euro, e dal costo della liquidità in BCE rilevata nella prima metà dell'anno, sulla quale si è agito nel corso del secondo trimestre del 2021, per riportare i livelli di liquidità entro il tiering attraverso l'iniziativa di Liability Management e descritta precedentemente.

In particolare, al momento del closing, tali titoli hanno generato un effetto positivo, al lordo delle imposte da valutazione al Fair Value a seguito dell'applicazione del IFRS3, pari a 53 milioni di euro che è stato riassorbito in parte nel corso del 2021 e per la parte rimanente negli anni a venire fino a scadenza del relativo portafoglio. L'impatto negativo relativo al 2021, conseguente al fenomeno di cui sopra, è stato, come già evidenziato, pari a 27 milioni di euro. Considerando il profilo delle curve forward applicabili ai titoli governativi italiani di durata pluriennale - ampiamente positiva sull'orizzonte temporale dei prossimi 3 anni per durate ricomprese tra 3y-10y (fonte Bloomberg) – il Gruppo ha puntato a migliorarne i rendimenti attraverso nuovi acquisti di Titoli di Stato emessi dalla Repubblica italiana, operando attraverso una politica di investimento volta a riportare la dimensione del portafoglio e la relativa duration ai livelli pre-closing, quando erano rispettivamente maggiore di 6 miliardi di euro e nell'ordine di ca. tre anni medi.

Gli altri oneri e proventi di gestione hanno beneficiato dei ricavi collegati al rilascio di alcuni costi precedentemente accantonati.

I costi hanno mostrato una lieve riduzione rispetto al 2020 a testimonianza dell'attento controllo sui costi, prerogativa di tutte le BU del Gruppo, e degli effetti derivanti dalle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie di costo previste a piano allo scopo di accrescere l'efficienza operativa della BU.

Infine, si ricorda come in tema di sinergie di funding, la BU e il Gruppo in generale abbiano già messo in atto tutte le azioni che hanno generato i propri effetti a partire dal 1° luglio 2021, e che permettono di superare il livello minimo della forbice prevista su base run rate per il 2023; lato costi, sono state già realizzate iniziative utili a generare 20,0 milioni di euro di risparmi su base run rate a partire dal 1/1/2022, pari al 100% delle sinergie di costo individuate in sede di piano.

(Valori in milioni di euro)
-- -----------------------------
FY'20 pf FY'21 pf
Margine di Interesse 58,0 32,3
Commissioni nette (0,9) (1,2)
Altri ricavi 6,5 9,7
Margine di Intermediazione 63,5 40,8
Altri oneri e proventi di gestione 1,1 8,8
Spese per il personale (33,7) (32,9)
Altre Spese Amministrative (46,1) (37,5)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (8,1) (6,8)
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito 1,8 2,1
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (0,8) 0,4
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (22,3) (25,1)
Numero di dipendenti 299 267

La perdita dell'operatività corrente al lordo delle imposte, pertanto, si attesta sui -25,1 milioni di euro in diminuzione di 2,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a causa soprattutto del mark to market dei titoli e del costo della liquidità in eccesso generato nel primo semestre e del tutto eliminato nel secondo semestre grazie alle azioni intraprese . Qualora si sterilizzasse anche solo l'effetto negativo derivante dal portafoglio titoli ex DEPObank, legato alla valutazione al fair value al momento del closing, pari a -27,3 milioni di euro, il risultato della BU sarebbe superiore di 24,5 milioni di euro rispetto al 2020.

Qualità del credito

Sul fronte della qualità del credito si conferma l'elevato standing del portafoglio crediti verso la clientela, grazie alla tipologia dei clienti servita dalle tre business unit e grazie al rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito.

Rispetto ai dati del 2020, si è assistito a un decremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 104,1 milioni di euro contro i 124,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Nei crediti deteriorati, al 31 dicembre 2021, 82,8 milioni di euro sono riferiti al settore pubblico, rispetto ai 104 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2020.

Al 31 dicembre 2021, le sofferenze ammontano a 72,2 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio precedente.

Tale ammontare è composto da 64,5 milioni di euro di crediti riferiti a "Enti territoriali in dissesto". Si rammenta che i Comuni in dissesto sono classificati tra le sofferenze, secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza, malgrado BFF Bank abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di ritardato pagamento alla conclusione della procedura di dissesto. Si segnala che 0,3 milioni di euro sono relativi alla esposizione verso l'Ospedale San Raffaele, per i quali la Banca attende il recupero integrale dell'importo.

Al 31 dicembre 2021, l'NPL ratio, al netto dei Comuni in dissesto, è pari allo 0,2% sostanzialmente allineato a quello del 31 dicembre 2020.

Le esposizioni scadute nette, pari a 19,4 milioni di euro, al 31 dicembre 2021, registrano un decremento significativo rispetto all'ammontare del 31 dicembre 2020, pari a 42,1 milioni di euro. Il 93% di tale importo si riferisce a enti della Pubblica Amministrazione (per la gran parte enti territoriali) e ad altre società a controllo pubblico.

La percentuale delle rettifiche su crediti per attività deteriorate di esercizio (costo del rischio) ha beneficiato di alcuni rilasci di riserve e alla contrazione del portafoglio e si è attestato a -0,9bps annualizzati.

Il ratio di copertura delle sofferenze, esclusi i Comuni in dissesto, è pari al 68% al 31 dicembre 2021, in diminuzione rispetto a quello del 31 dicembre 2020, che era pari all'84%.

Infine, si sottolinea che, rispetto al 31/12/2020, le inadempienze probabili sono diminuite per effetto del cambio di classificazione di un'esposizione di BFF Polska totalmente coperta da garanzie. Tale cambiamento, che si somma all'incremento delle esposizioni verso i comuni in dissesto, spiega l'aumento delle sofferenze sopra citate.

(Valori in milioni di euro)
BFF & DEPObank
FY'18 FY'19 FY'20 FY'21
Sofferenze 40,3 61,9 66,8 72,2
Inadempienze probabili 6,8 9,5 15,7 12,4
Esposizioni scadute nette 72,6 34,7 42,1 19,4
Crediti deteriorati netti 119,7 106,2 124,6 104,1
Crediti deteriorati netti al netto dei comuni in dissesto 86,2 48,5 60,6 39,6

EVOLUZIONE DELLE SOFFERENZE (€m)

Rating

A seguito (i) del perfezionamento dell'acquisizione di DEPObank il 1° marzo 2021, (ii) della conseguente efficacia della fusione per incorporazione di DEPObank in BFF, il 5 marzo 2021, nonché (iii) dell'approvazione del "Piano finanziario 2021-2023 di BFF Banking Group", presentato al mercato il 15 marzo 2021, l'agenzia di rating Moody's ha effettuato le seguenti rating actions su BFF in data 21 aprile 2021:

  • ▶ ha aumentato il rating sui Depositi Bancari di Lungo termine a "Baa2" da "Baa3" con outlook Stabile (da Positivo), la seconda classe di rating più alta fra tutte le banche italiane valutate da Moody's a quella data;
  • ▶ ha aumentato il Baseline Credit Assessment ("BCA") di BFF da "Ba3" a "Ba2", il secondo rating più elevato fra le banche italiane meno significative (Less Significant Institutions - LSI) valutate da Moody's a quella data, per riflettere l'opinione dell'agenzia secondo cui, a seguito dell'acquisizione di DEPObank, BFF continuerà a generare elevati ritorni, pur mantenendo un attivo a basso rischio. Moody's riconosce che l'acquisizione di DEPObank determina un beneficio al profilo di funding e di liquidità di BFF, poiché la Banca ha ottenuto l'accesso a un'ampia base di depositi e un elevato ammontare di attività liquide;
  • ▶ ha diminuito il Rating Emittente di Lungo termine a "Ba2" da "Ba1", con outlook Stabile (da Developing), per la minore proporzione di senior debt a livello consolidato rispetto al totale delle attività bancarie, conseguenza diretta della maggiore dimensione dello stato patrimoniale a seguito della fusione di DEPObank;
  • ▶ ha cambiato l'outlook sui rating a lungo termine a Stabile, per riflettere l'opinione dell'agenzia secondo cui BFF manterrà un'elevata qualità dell'attivo, una buona generazione di profitti e un solido profilo di funding nei prossimi 12-18 mesi. Moody's, inoltre, ritiene che BFF sia meno esposta, rispetto ad altre banche commerciali italiane, ai rischi recessivi derivanti dalla pandemia causata dal Coronavirus, grazie al suo business model.

In sintesi, i rating assegnati a BFF da Moody's ad aprile 2021, poi confermati in sede di Periodic Review il 13 dicembre 2021, sono i seguenti:

  • Rating Emittente di Lungo termine: "Ba2", outlook Stabile;
  • Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine: "Baa2", outlook Stabile;
  • Rating sui Depositi Bancari di Breve termine: "P-2";
  • ▶ BCA: "Ba2".

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa e alla Credit Opinion di Moody's, pubblicati sul sito Internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet del Gruppo BFF.

Si ricorda, infine, che il 10 marzo 2021 Standard & Poor's Global Ratings ha dichiarato di aver ritirato il proprio "Issuer Credit Rating BB-/Watch Pos/B" su DEPObank, a seguito della suddetta fusione con il Gruppo BFF. Al momento del ritiro, le valutazioni su DEPObank erano su "Credit Watch", con implicazioni positive.

Rimborso del prestito obbligazionario di 150 milioni di euro "senior unsecured and preferred" emesso a giugno, e operazione di Cash Buyback a giugno 2021

In data 21 giugno 2021, è stato rimborsato a scadenza il Bond (ISIN XS1435298275) di 150 milioni di euro, emesso nel mese di giugno 2016.

Il 25 giugno 2021, è stata completata un'operazione di Liability management (Cash Buyback) a valere sui bond senior preferred unsecured con scadenza nel mese di giugno 2022 e maggio 2023. L'operazione, che ha comportato costi one-off per complessivi 13,4 milioni di euro e genererà un beneficio in termini di risparmio sulle cedole future e ottimizzazione della liquidità, ha condotto al rimborso anticipato di nominali euro 154.701.000, a valere sul bond senior preferred unsecured, con scadenza nel mese di giugno 2022, e di nominali euro 261.031.000, a valere sul bond senior preferred unsecured avente scadenza nel mese di maggio 2023.

Codice ISIN Data emissione Scadenza Tipo di bond Valore nominale
(€ mln)
Cedola
Obbligazioni unrated e quotate
XS1572408380 2-mar-2017 2-mar-2027 10Y Tier 2 (1) 100,0 5.875%
XS1639097747 29-giu-2017 29-giu-2022 5Y Senior Preferred Unsecured 42,8 2.000%
Obbligazione rated e quotata
XS2068241400 23-ott-2019 23-mag-2023 3,6Y Senior Preferred Unsecured (2) 39,0 1.750%
AMMONTARE TOTALE DELLE OBBLIGAZIONI OUTSTANDING al 31 dicembre 2021 181,8

Alla luce di quanto sopra, di seguito è rappresentata la situazione delle emissioni obbligazionarie alla data del 31 dicembre 2021:

(1) Data d'esercizio Opzione Call fissata al 2 marzo 2022.

(2) Rating assegnato da Moody's "Ba1".

Si rammenta che BFF Bank ha inviato alla Banca d'Italia l'Istanza per l'autorizzazione all'esercizio della call option per il Tier II, prevista per marzo 2022 ottenendone autorizzazione in data 11 febbraio 2022.

Inoltre, la Banca, nel corso del mese di dicembre 2021, ha approvato un programma di riacquisto avente ad oggetto i prestiti obbligazionari in essere: le operazioni di riacquisto potranno riguardare l'intero importo delle Obbligazioni in circolazione e saranno effettuati mediante contropartita diretta sul mercato fino al 30 giugno 2022. Il prezzo massimo a cui avverranno gli acquisti cambierà in funzione delle variazioni quotidiane del titolo. I titoli riacquistati saranno annullati: ove l'importo nominale delle Obbligazioni 2022 in circolazione a seguito dei riacquisti e cancellazioni sia pari a 30 milioni di euro o inferiore, la Banca potrà esercitare l'opzione di rimborso anticipato alla pari prevista dalla clausola 6(c) (Clean-Up Call Option) del regolamento delle Obbligazioni 2022.

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2020, la Banca possedeva n. 675.768 azioni proprie, pari allo 0,396% del Capitale sociale a quella data.

Al 31 dicembre 2021, la Banca possiede n. 974.461 azioni proprie, pari allo 0,526% del Capitale sociale, di cui n. 750.000 acquistate nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie comunicato al mercato il 28 settembre 2021 e conclusosi il 22 ottobre 2021, e ne ha assegnate n. 430.547, di cui n. 35.500 per parte dell'MBO 2020 dell'Amministratore Delegato, 380.759 a seguito dell'esercizio di opzioni nell'ambito del "Piano di Stock Option 2016", e 14.288 per il regolamento dei patti di non concorrenza e per incentivi all'esodo). La Banca non ha venduto azioni proprie.

Per ulteriore informativa, si rimanda alla specifica sezione della Nota Integrativa.

Delibere assembleari

L'Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Banca del 28 gennaio 2021 ha deliberato, tra l'altro:

  • ▶ di approvare, ai sensi dell'articolo 2502 del Codice civile, il progetto di fusione in ogni sua parte (inclusi i relativi allegati) e, conseguentemente, di procedere – nei termini e alle condizioni ivi previsti – alla fusione per incorporazione di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. in Banca Farmafactoring S.p.A., secondo le modalità tutte di cui al progetto e dunque, tra l'altro, mediante aumento di capitale sociale di BFF per euro 10.813.652 (diecimilioniottocentotredicimilaseicentocinquantadue) mediante emissione di n. 14.043.704 (quattordicimilioniquarantatremilasettecentoquattro)azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso, a servizio della Fusione, e, pertanto, da assegnare sulla base del relativo Rapporto di Cambio;
  • ▶ di approvare le modifiche statutarie proposte e relative alla modifica della denominazione sociale in "BFF Bank S.p.A." e alla modifica della denominazione del relativo gruppo bancario in "BFF Banking Group" (artt. 1 e 4 dello statuto), con effetto dalla data di efficacia della fusione.

Per completezza di informazione, si fa presente che, in sede assembleare, il Presidente – a seguito della delibera consiliare del 22 dicembre 2020 – ha convocato l'assemblea degli azionisti per il 28 gennaio 2021, per deliberare in sede ordinaria sulla destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, in attesa dell'esito delle interlocuzioni avviate con la Banca d'Italia, volte a chiarire alcuni aspetti della Raccomandazione BI del 16 dicembre 2020, conferendo – in tale occasione – al Presidente stesso e all'Amministratore Delegato, disgiuntamente tra loro, i poteri di revocare la proposta di delibera, ove ciò si rendesse necessario per conformarsi a una diversa indicazione del Regolatore. Successivamente, il Consiglio di Amministrazione della Banca, al fine di garantire l'adozione di un approccio sano e prudente, ispirato a princìpi di rispetto delle norme di vigilanza – e anche alla luce degli approcci che, stando a quanto consta alla Banca, gli enti creditizi italiani meno significativi hanno assunto –, ha, pertanto, deliberato di conferire mandato al Presidente di non sottoporre a votazione la proposta di delibera sulla distribuzione degli utili 2019, confermando l'impegno di distribuire il Monte Dividendi 2019 non appena possibile, in ottemperanza alle indicazioni del Regolatore.

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 25 marzo 2021, ha deliberato, in particolare:

▶ di destinare l'utile del Gruppo bancario al 31 dicembre 2020, pari a euro 143.281.246, per (i) euro 3.231.388 in favore degli Azionisti, nel rispetto delle limitazioni indicate dalla Banca d'Italia, pari a euro 0,017495 per ciascuna delle 184.694.346 azioni ordinarie BFF in circolazione alla data di stacco cedola (n. 3) il 29 marzo 2021 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date"; e (ii) euro 140.049.858 a riserva di utili portati a nuovo di BFF S.p.A.

fermo restando l'impegno del Consiglio di Amministrazione della Banca a convocare non appena possibile, nel rispetto delle raccomandazioni del Regolatore dettate a seguito dell'emergenza economica conseguente alla pandemia Covid-19 e quindi, prevedibilmente, dopo il 30 settembre 2021, un'assemblea ordinaria degli azionisti per deliberare sulla distribuzione del Monte Dividendi Complessivo 2019-2020 residuo, pari a euro 165.275.418;

  • ▶ di nominare nove amministratori, nel rispetto dell'equilibrio tra i generi ai sensi della normativa anche regolamentare vigente, che rimarranno in carica per il triennio 2021-2023. L'Assemblea Ordinaria ha confermato Salvatore Messina come Presidente del Consiglio di Amministrazione;
  • ▶ in merito alla composizione del Collegio sindacale, di nominare i nuovi membri del Collegio sindacale e il relativo Presidente, che rimarranno in carica per il triennio 2021-2023;
  • ▶ di revocare la precedente autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie concessa dall'Assemblea del 2 aprile 2020 per la parte non eseguita entro la data del 25 marzo 2021 e ferme, quindi, le operazioni nel frattempo compiute, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione – ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357 cod. civ. – a procedere all'acquisto di massime n. 8.561.523 azioni ordinarie di BFF, tenuto conto delle azioni già in magazzino, per le finalità indicate al punto "Acquisto di azioni proprie";
  • ▶ di approvare le sole politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica o conclusione del rapporto di lavoro, ivi compresi i limiti a tali compensi, rimanendo in vigore, pertanto, la Politica di Remunerazione approvata dall'Assemblea degli Azionisti svoltasi in data 2 aprile 2020.

L'Assemblea non ha, invece, approvato: la prima sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-bis, del D. Lgs. n. 58/1998, e successive modifiche e integrazioni ("TUF"), e la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del TUF. A seguito delle delibere assembleari in tema di remunerazione, pertanto, la Banca continuerà ad applicare la Politica di Remunerazione approvata dall'Assemblea degli Azionisti il 2 aprile 2020.

Da ultimo, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Banca in data 7 ottobre 2021 ha deliberato, tra l'altro, di:

  • ▶ destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti dividendi pari a euro 165.275.418. Il corrispondente importo per azione, al lordo delle ritenute di legge e comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie detenute dalla Società alla "record date", è stato quantificato, al termine della giornata assembleare, in euro 0,8946;
  • ▶ mettere in pagamento i suddetti dividendi dal giorno 13 ottobre 2021 (c.d. payment date), e, a seguito di autorizzazione dell'Autorità di Vigilanza, ha deliberato di:
  • ▶ approvare la proposta del Consiglio di Amministrazione di modificare gli articoli 9, 11, 14, 15,16, 18, 19, 21 e 22 dello Statuto sociale, come rappresentato nella Relazione illustrativa;
  • ▶ conferire al Consiglio di Amministrazione, e per esso al Presidente e all'Amministratore Delegato, anche in via tra loro disgiunta, nei limiti di legge, ogni e più ampio potere per provvedere a quanto necessario per l'attuazione e per la completa esecuzione della presente delibera […].

Parziale esecuzione dell'aumento gratuito del capitale sociale deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 2 aprile 2020

A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020 – di aumentare gratuitamente il capitale sociale della Banca, in via scindibile e in più tranche, ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., per un importo complessivo non superiore a euro 5.254.563,16, mediante emissione di massime n. 6.824.108 azioni ordinarie a servizio delle finalità connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo, ivi incluso il "Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020" (il "Aumento di Capitale 2020") – è stata data parziale esecuzione allo stesso Aumento

di Capitale 2020 mediante l'emissione di nuove azioni ordinarie prive di valore nominale con godimento regolare, aventi le medesime caratteristiche di quelle già in circolazione al momento dell'assegnazione, quanto a:

  • ▶ n. 47.925 azioni, nel periodo compreso tra il 27 maggio 2020 e il 25 agosto 2020, e
  • ▶ n. 618.344 azioni nel periodo compreso tra il 7 aprile 2021 e il 21 dicembre 2021.

Capitale Sociale

Nel corso del 2021, il capitale sociale è aumentato da Euro 131.400.994,34 (al 31 dicembre 2020) a Euro 142.691.300,98, dapprima a seguito dell'avvenuta efficacia della fusione per incorporazione di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. in Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) (la "Fusione") – che si è articolata nell'ambito di una più complessa operazione, comportando, tra l'altro, l'emissione di n° 14.043.704 azioni ordinarie, prive di valore nominale per un aumento di capitale pari a euro 10.813.652, a servizio della Fusione, e, successivamente, per effetto della parziale esecuzione intervenuta nel periodo compreso tra il 7 aprile 2021 e il 21 dicembre 2021 – dell'aumento di capitale gratuito delegato, per un importo pari a euro 476.124,88, avvenuta mediante emissione di nuove azioni ordinarie BFF, assegnate al personale del Gruppo BFF per esigenze connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione (Management by Objective 2020 e Piano di Stock Option 2016).

Al 31 dicembre 2021 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a 11.149.684 opzioni assegnate: nel caso in cui il prezzo delle azioni raddoppiasse (ad esempio fino ad un valore di 15 euro) la dilution sarebbe pari al 2,18%.

In particolare al 31 dicembre 2021, relativamente al piano stock option 2016 (secondo cui erano stati assegnati un totale di 8.358.640 di diritti di opzione), il numero di opzioni assegnate e non esercitate è pari a 2.534.684 (6.830.198 al 31 dicembre 2020), di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 1.581.684 (3.626.068 al 31 dicembre 2020).

Relativamente al piano stock option 2020, al 31 dicembre 2021 risultano assegnate n. 8.615.000 opzioni (rispetto 6.620.000 opzioni assegnata al 31 dicembre 2020), nessuna delle quali è ancora esercitabile.

Interventi sulla Struttura Organizzativa

Nell'ambito delle iniziative volte al continuo miglioramento della governance e dell'efficienza organizzativa della Banca, anche verso le sue Succursali e le sue Controllate, e in considerazione della fusione con DEPObank, sono state intraprese iniziative volte all'allineamento delle metodologie lavorative e di processo delle Controllate a quelle della Banca, e all'armonizzazione della struttura organizzativa.

Gli obiettivi che ci si pone con il nuovo assetto organizzativo sono tre:

  • (i) rifocalizzare l'attività del business tradizionale
  • (ii) cogliere le opportunità di sviluppo commerciale
  • (iii) allineare ulteriormente gli approcci alla gestione del credito sui vari mercati.

Alla data del 31 dicembre 2021, il Gruppo è organizzato su 2 linee di business, rispettivamente Factoring & Lending, e Transaction Services, supportate dal Corporate Center.

Nel corso del 2021, sia le tre linee di business, sia alcune strutture del Corporate Center, sono state soggette alle modifiche riportate di seguito.

Il Dipartimento "Factoring" è stato fuso con il Dipartimento "International Markets" al fine di creare un unico Dipartimento "Factoring & Lending" per la gestione delle linee di business (i) Factoring, (ii) Credit Management, (iii) Financing & Lending. All'interno dello stesso, in particolare:

  • ▶ è stata creata un'Unità Organizzativa specifica per la gestione delle attività di Marketing;
  • ▶ tutta l'attività di gestione e recupero del credito a livello di Gruppo è stata concentrata sotto l'U.O. "Group Credit Management", le cui attività di gestione e recupero del credito sono state riorganizzate nelle strutture organizzative sottostanti.

Le attività operative della banca depositaria, dei securities services e dei pagamenti sono raggruppate in un nuovo Dipartimento, denominato Transaction Services, suddiviso nelle seguenti strutture organizzative:

  • ▶ U.O. "Business Support"
  • ▶ U.O. "Business Development"
  • ▶ U.O. "Depositary Bank"
  • ▶ U.O. "Security Services"
  • ▶ U.O. "Payments"

La funzione "Group General Counsel & Business Legal Affairs" ha concentrato le attività legali diverse dalla gestione del contenzioso di recupero del Dipartimento Factoring & Lending sotto un'unica funzione, per ridurre ulteriormente la frammentazione delle competenze in ambito legale e contrattualistico, e per meglio presidiare tutti i temi di natura legale.

Il Dipartimento "Operations" è stato rinominato in "Technology & Processes Improvement", con una maggior focalizzazione sui temi ICT e di processo, con alcuni cambiamenti occorsi nella seconda parte dell'anno all'interno delle sottostanti strutture organizzative, con gli obiettivi di (i) focalizzare l'ICT come business partner per i clienti interni in un momento di grandi progetti di trasformazione dei nostri sistemi informativi, (ii) sostenere l'evoluzione futura del Gruppo BFF con un adeguato presidio della governance, della sicurezza e dei progetti e (iii) consolidare l'integrazione delle strutture ICT post merger.

Inoltre, si segnala che l'Unità Organizzativa "Deposit Account" è stata spostata all'interno dell'U.O. "Finance & Treasury".

All'interno del Dipartimento "Finance & Administration":

  • ▶ nell'U.O. "Finance & Treasury", (i) è stata creata una nuova Area in cui sono confluite le attività inerenti al Middle Office, ed (ii) è stata spostata l'Unità Organizzativa "Deposit Account", centralizzando, quindi, tutta la gestione del funding di Gruppo;
  • ▶ è stata altresì creata una U.O. denominata "Administration Processes Improvement & Financial Reporting Officer" sia per la gestione delle attività di miglioramento dei processi amministrativi, sia per quelle inerenti al ruolo del Dirigente Preposto ai fini della redazione dei documenti contabili e societari di Gruppo.

La Funzione "Integration" è stata rimossa dall'organigramma in conseguenza alla fusione di Banca Farmafactoring e DEPObank in un'unica entità: BFF Bank.

Ispezione della Banca d'Italia

Si rappresenta che, nel periodo ricompreso tra l'8 marzo e il 24 giugno 2021, la Banca d'Italia ha condotto una visita ispettiva presso BFF, ai sensi degli articoli 54 e 68 del D.Lgs. n. 385/83, come successivamente modificato (il "TUB").

L'Organo di Vigilanza ha sottoposto le risultanze dei suddetti accertamenti al Consiglio di Amministrazione della Banca il 4 novembre 2021.

Il 28 dicembre 2021 la Banca ha fatto conoscere ai Servizi Supervisione Bancaria 2 (SB2) e all'Ispettorato Vigilanza (VIS) le considerazioni in ordine ai rilievi formulati, dando notizia dei provvedimenti assunti e di quelli che intende assumere.

Fondo di Garanzia dei Depositi

La direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata.

In particolare, l'articolo 10 della direttiva citata, recepito dall'articolo 24 comma 1 dello Statuto del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), dispone l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione, che prevede la costituzione, entro il 3 luglio 2024, di risorse finanziarie disponibili fino al raggiungimento del livello obiettivo (target level), pari allo 0,8% del totale dei depositi protetti totali.

Il comma 5 del menzionato articolo stabilisce che le banche consorziate versino annualmente le contribuzioni ordinarie (c.d. Schema obbligatorio), commisurate alla consistenza dei depositi protetti, in essere al 30 settembre di ogni anno, rispetto a quelli complessivi del sistema bancario, tenendo conto anche della correzione per il rischio, risultante dall'applicazione del nuovo modello di indicatori gestionali, con le modalità descritte nel "Regolamento sulle segnalazioni e sulle contribuzioni in base al rischio delle banche consorziate al FITD", disponibile sul sito del FITD.

Il contributo ordinario per l'anno 2021, comunicato dal FITD in data 17 dicembre 2021, è pari a 1.451 mila euro mentre per l'anno 2020 è stato pari a 1.856 mila euro per BFF e 399 mila euro per la banca incorporata ex-DE-PObank; per l'anno 2019, BFF aveva versato un contributo ordinario pari a 913 mila euro, e la ex DEPObank un contributo pari a 633 mila euro.

In relazione alle contribuzioni straordinarie, l'articolo 23 dello Statuto del FITD dispone che "qualora le risorse finanziarie disponibili risultino insufficienti a rimborsare i depositanti, le banche aderenti versano contribuzioni straordinarie non superiori allo 0,5% dei depositi protetti per anno di calendario. In casi eccezionali, e con il consenso della Banca d'Italia, il Fondo può richiedere contribuzioni più elevate".

In data 26 novembre 2015, l'Assemblea delle Consorziate al FITD ha, inoltre, deliberato la previsione di uno Schema volontario come strumento aggiuntivo, rispetto allo Schema obbligatorio, per l'attuazione di interventi di sostegno a favore di banche aderenti in condizioni o a rischio di dissesto, a cui BFF ha reso la propria adesione, salvo poi recedere in data 17 settembre 2017. La Banca, per tale motivo, a partire da tale data, non potrà più essere chiamata a effettuare ulteriori versamenti al suddetto Schema Volontario.

Fondo di Risoluzione

Il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo.

Il Regolamento prevede un meccanismo di finanziamento per cui, in un arco temporale di 8 anni, ossia entro il 31 dicembre 2023, gli stati membri provvedano a che il SRF disponga di mezzi finanziari pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel rispettivo territorio.

Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo, devono, pertanto, essere raccolti, con cadenza almeno annuale, i contributi presso gli enti autorizzati nel rispettivo territorio.

La quota di contribuzione ordinaria annuale, richiesta a BFF Bank dalla Banca d'Italia, per l'anno 2021 e con nota del 29 aprile 2021, è stata pari a 8.688 mila euro (2.963 mila euro la quota relativa a BFF e 5.725 mila euro quella relativa alla banca incorporata ex-DEPObank), versati a maggio 2021.

Le quote di contribuzione richieste nel 2020 sono state pari a 2.296 mila euro per BFF e a 7.035 mila euro per l'incorporata ex-DEPObank, versate a maggio 2020, mentre quelle richieste nel 2019 sono state pari a 1.734 mila euro per BFF e a 3.884 mila euro per la ex-DEPObank.

La Legge n. 208/2015 (c.d. Legge di stabilità 2016) ha previsto, nel caso in cui la dotazione finanziaria del Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) non fosse risultata sufficiente a sostenere nel tempo gli interventi di risoluzione effettuati, che le banche versino contributi addizionali al FNR stesso, nella misura determinata dalla Banca d'Italia.

Nel giugno 2021, la Banca d'Italia, tenendo conto delle prossime esigenze finanziarie del Fondo, ha chiesto al sistema bancario un contributo addizionale di natura straordinaria, relativo al 2019, pari a 350 milioni di euro.

La quota di competenza di BFF, versata a luglio 2021, risulta pari a 965 mila euro, mentre l'incorporata ex DEPObank ha versato 1.865 mila euro. Nel 2020, la contribuzione straordinaria, riferita all'anno 2018, è risultata pari a 726 mila euro per BFF e 2.222 mila euro per la ex DEPObank, mentre nel 2019 la contribuzione straordinaria, riferita all'anno 2017, è risultata pari a 635 mila euro per BFF e a 1.423 mila euro per la ex DEPObank.

In data 28 dicembre 2016, la Banca d'Italia, nel quadro del programma di risoluzione delle crisi di Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, e Cassa di Risparmio di Ferrara, aveva chiesto una contribuzione straordinaria nella misura pari a due annualità della contribuzione ordinaria, prevista per il 2016. Per BFF, tale importo ammontava a 2.179 mila euro, mentre la stessa quota per la ex DEPObank ammontava a 4.328 mila euro.

In data 16 luglio 2021 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2020 per il gruppo BFF Banking Group, individuando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per il gruppo BFF Bank.

Controlli Interni

Il Gruppo BFF, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.

Pertanto, in linea con la normativa di legge e di Vigilanza e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Gruppo BFF si è dotato di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.

L'Amministratore Delegato rappresenta il referente dei controlli interni del Gruppo Bancario all'interno del Consiglio di Amministrazione così come previsto dal Codice di Autodisciplina.

Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni del Gruppo, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte nell'esercizio 2021.

Controlli di primo livello

I controlli di primo livello (c.d. controlli di linea) hanno lo scopo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, e sono esperiti dalle stesse strutture operative che le compiono, anche con il supporto di procedure informatiche e con verifiche continuative da parte dei responsabili di dette strutture operative medesime.

Controlli di secondo livello

I controlli di secondo livello sono volti ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e di conformità alle norme, compreso il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le funzioni preposte a tali controlli sono distinte da quelle produttive e concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi:

Risk Management: la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati.

Tra le principali attività svolte dalla Funzione Risk Management durante il 2021 si segnalano: la review del processo di adeguatezza patrimoniale, dei sistemi di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP") e sull'emendamento del Contingency Funding Plan il già citato "CFP", nonché il Recovery Plan, in ottica combined entity a seguito dell'acquisizione di DEPObank S.p.A.; l'avvio delle progettualità in merito alla tematica ESG e in materia di concessione e monitoraggio del credito (EBA/GL/2020/06); supporto alle attività finalizzate alla migrazione del Sistema Informativo Core Banking in ambito Transaction Services.

Dirigente Preposto: nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio a livello di Gruppo, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato della Capogruppo, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio consolidato e alla relazione seme-

strale: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e del bilancio semestrale; la conformità dei documenti ai princìpi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo a livello consolidato e delle singole Controllate incluse nel perimetro di consolidamento; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione e della relazione intermedia sulla gestione.

Compliance e Anti Money Laundering (AML): la funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca e per il Gruppo – anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali – valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio e individuando i rischi rilevanti a cui la Banca e le controllate sono esposte; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.

La Funzione si articola in tre aree, Compliance Factoring & Lending, Compliance Transaction Services & ICT e AML.

Per il 2021 si segnala preliminarmente che la pandemia non ha ostacolato il regolare svolgimento delle attività condotte secondo la pianificazione definita: nei casi in cui sono state individuate esigenze di miglioramento, le unità organizzative della Banca e del Gruppo hanno intrapreso piani di azione la cui realizzazione viene costantemente monitorata.

In relazione all'operazione di acquisizione e successiva fusione per incorporazione di DEPObank in BFF, la Funzione ha provveduto alla armonizzazione della Policy Compliance e AML e del relativo Modello Organizzativo e all'aggiornamento dell'esercizio di autovalutazione del rischio di riciclaggio del Gruppo BFF al fine di includere i rischi derivanti dalle linee di business in cui operava DEPObank: la valutazione complessiva del rischio residuo del Gruppo BFF si è assestata sul livello "basso".

A fine maggio la Banca ha partecipato inoltre al College AML, istituito per BFF Bank in quanto ente creditizio europeo operante a livello transfrontaliero che ha istituito sedi o succursali in almeno due diversi Stati appartenenti all'Unione Europea diversi dall'Italia (Stato in cui la Banca ha la sede principale). Tale iniziativa è promossa in ottemperanza alle Linee Guida emanate il 16 dicembre 2019 dalle tre Autorità Europee di Vigilanza (EBA, ESMA ed EIOPA) relative alla cooperazione e allo scambio d'informazioni tra le Autorità di Vigilanza in ambito creditizio e finanziario. Al College, organizzato dalla Banca d'Italia, partecipano stabilmente anche esponenti dell'EBA. L'obiettivo del College AML è quello di attribuire un profilo di rischio di riciclaggio al Gruppo BFF e di monitorarne di conseguenza l'operato a livello internazionale di vigilanza.

Controlli di terzo livello

Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, oltre che per la Capogruppo, per la controllata BFF Finance Iberia nell'ambito di un apposito contratto di service; inoltre, svolge l'attività di direzione e coordinamento per la funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska. Il regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina, e in relazione alla regolamentazione interna.

La funzione Internal Audit ha svolto, per l'anno 2021, le attività di verifica in coerenza con il Piano pluriennale di Audit 2019-2021 redatto secondo una logica risk based aggiornato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di marzo 2021, svolgendo l'attività di follow-up e rendendo conto trimestralmente dell'esito delle verifiche, attraverso il Tableau de bord, agli Organi di governo e di controllo della Banca.

La funzione ha effettuato le verifiche previste per il 2021 nel piano di audit di Gruppo senza alcuna discontinuità se pur il periodo di emergenza sanitaria abbia richiesto lo svolgimento dell'attività di audit alternando il lavoro in presenza con il "remote working". In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture interne della Banca, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. Ha inoltre svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione, ai processi ICAAP e ILAAP, al Recovery Plan, agli aspetti di affidabilità, sicurezza e adeguatezza dei sistemi informativi. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale dell'attività svolta dalla funzione Internal Audit" e dalla "Relazione di audit sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).

Il responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing). In tale ambito nel corso dell'esercizio è stata aggiornata la normativa interna ed adottata a livello di Gruppo una piattaforma di gestione informatica delle segnalazioni.

Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001

La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il Modello) predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di ASSIFACT e ABI. Nel corso del 2021 il Modello 231 è stato integrato con il "Protocollo di integrazione del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 della Banca rispetto all'operatività di DEPObank S.p.A.", approvato dal Consiglio di Amministrazione del 17 febbraio 2021 e successivamente aggiornato con approvazione del Consiglio di Amministrazione del 26 novembre 2021, al fine di recepire principalmente i) le modifiche alla struttura organizzativa di BFF, ii) le attività sensibili di transaction services e i relativi presidi di controllo; iii) l'adeguamento dei flussi informativi verso l'Organismo di Vigilanza post fusione per incorporazione di DEPObank.

Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commissibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere in Spagna, in Portogallo, in Polonia e in Grecia; iii) Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza ("Flussi informativi verso l'OdV").

È parte integrante del Modello il Codice Etico, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 26 novembre 2021. Tale documento definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività del Gruppo, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto.

La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione, soprattutto in caso di aggiornamenti della normativa afferente le tematiche del Decreto.

Il Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2021 ha nominato i nuovi componenti dell'Organismo di Vigilanza: composto da due membri esterni, di cui uno è anche il Presidente, e un membro interno, rappresentato dal responsabile della Funzione Internal Audit.

L'attività dell'Organismo di Vigilanza svolta nel corso del 2021 è stata diretta principalmente all'accertamento dell'aggiornamento e dell'adeguatezza del Modello, , al controllo dei flussi informativi e al monitoraggio della situazione lavorativa sotto il profilo della osservanza delle disposizioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori in considerazione all'emergenza sanitaria Covid-19 in atto.

L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Consiglio di Amministrazione l'esito dell'attività svolta nel corso del 2021; in particolare, ha evidenziato di non aver ricevuto né direttamente, né indirettamente, alcuna segnalazione rilevante ai fini della corretta applicazione del Modello.

Nell'ambito del Gruppo, in tema di responsabilità amministrativa, è presente la seguente configurazione:

  • ▶ la controllata spagnola BFF Finance Iberia ha adottato un proprio Modello organizzativo conforme all'art. 31 bis del Codice Penale spagnolo, strutturato in modo similare al Modello organizzativo 231 della Banca (parte generale, parte speciale con matrice delle attività a rischio e flussi informativi), e dispone di un proprio autonomo Organismo di Vigilanza monocratico;
  • ▶ la controllata polacca BFF Polska e le sue controllate hanno adottato specifiche linee guida a presidio delle tematiche "anticorruzione", con l'individuazione di un organismo monocratico a ciò preposto, rappresentato dal responsabile della funzione Compliance e AML di BFF Polska.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 10 maggio 2021, ha nominato i nuovi componenti dell'Organismo di Vigilanza: composto da due membri esterni, di cui uno è anche il Presidente, e un membro interno, rappresentato dal responsabile della Funzione Internal Audit.

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del 2021, l'obiettivo primario delle diverse progettualità realizzate all'interno del Gruppo ha riguardato l'efficienza dei processi interni e dei sistemi informatici.

In particolare, si riportano i seguenti progetti di rilievo:

▶ migrazione dei sistemi informativi delle controllate in Repubblica Ceca e in Slovacchia sui sistemi della Banca.

L'attività è stata completata nel mese di aprile 2021;

  • ▶ sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche volte a una maggiore efficienza dei software a supporto del business del Gruppo, tra cui il sistema di gestione e recupero crediti in via stragiudiziale, i sistemi a supporto del servizio dei Pagamenti, e i sistemi della controllata in Polonia;
  • ▶ sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche finalizzate alla gestione degli adempimenti regolamentari per tutte le Società del Gruppo.

Nell'esercizio, sono state inoltre completate tutte le attività relative all'integrazione con DEPObank, inclusa la migrazione del core system.

Evoluzione dell'organico

Al 31 dicembre 2021, il totale dei dipendenti di BFF Banking Group è di 862 risorse, e risente del processo di fusione di DEPObank, con la seguente suddivisione per Paese: 580 in Italia (611 nel 2020, inclusa DEPObank), 10 presso la succursale di BFF in Portogallo, 8 presso la succursale in Grecia, 57 in Spagna (di cui 9 presso la succursale di BFF a Madrid, 48 presso BFF Finance Iberia), 188 in Polonia (di cui 39 presso la succursale), 16 in Slovacchia e 3 Repubblica Ceca.

Nel corso dell'anno, sono state registrate 69 nuove assunzioni, ancora in carica alla data del 31/12/2021, di cui 22 in Italia (compresi i FOS), 2 in Grecia, 26 in Polonia, 3 in Slovacchia, 1 in Repubblica Ceca, 13 in Spagna e 2 in Portogallo.

Nella tabella seguente si rappresenta la composizione dell'organico del Gruppo suddiviso per i Paesi in cui BFF Banking Group opera con stabile organizzazione. I dati del 2020 includono l'organico di DEPObank.

Categoria 2020
Italia Spagna Polonia Slovacchia Rep. Ceca Grecia Portogallo Totale
Senior Executive/Executive 33 1 5 39
Manager/Coordinator 88 17 36 3 3 2 149
Specialist/Professional 490 38 157 13 3 3 8 712
Headcount 31/12 611 56 198 16 3 6 10 900
Categoria 2021
Italia Spagna Polonia Slovacchia Rep. Ceca Grecia Portogallo Totale
Senior Executive/Executive 21 1 3 1 26
Manager/Coordinator 93 15 38 4 3 1 154
Specialist/Professional 466 41 147 12 3 5 8 682
Headcount 31/12 580 57 188 16 3 8 10 862

Al 31 dicembre 2021, di 862 risorse: 474 (55%) sono donne e 388 (45%) sono uomini.

2021

Di seguito il dettaglio per Paese:

2020
Paese Donne Uomini
Italia 313 51% 298 49% 611
Spagna 29 52% 27 48% 56
Polonia 128 65% 70 35% 198
Slovacchia 10 63% 6 38% 16
Rep. Ceca 3 100% 0% 3
Grecia 2 33% 4 67% 6
Portogallo 4 40% 6 60% 10
Total country 489 54% 411 46% 900
Paese Donne Totale
Italia 294 51% 286 49% 580
Spagna 31 54% 26 46% 57
Polonia 129 69% 59 31% 188
Slovacchia 11 69% 5 31% 16
Rep. Ceca 2 67% 1 33% 3
Grecia 4 50% 4 50% 8
Portogallo 3 30% 7 70% 10
Total country 474 55% 388 45% 862

Tali dati non includono l'organico delle società Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp.k. e della Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k, pari a 16 persone.

Andamento del titolo

Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 – Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari".

Il prezzo dell'azione BFF al 31 dicembre 2021 era pari a 7.09 euro, con un incremento del 51% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 31 dicembre 2021 la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 1,943095 euro per azione (0,492 €/azione ad aprile 2018, 0,539 €/azione ad aprile 2019, 0,017495 €/azione a marzo 2021, e 0,8946 €/azione a ottobre 2021). Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 31 dicembre 2021 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 105,7%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 56,3% nello stesso esercizio.

Alla data del 31 dicembre 2021 fa parte dei seguenti indici FTSE:

- ▶ FTSE Italia All-Share ▶ FTSE Italia PIR PMI

- ▶ FTSE Italia Mid Cap ▶ FTSE Italia PIR PMI All

- ▶ FTSE Italia Servizi Finanziari

  • ▶ FTSE All-Share Capped ▶ FTSE Italia PIR Mid Small Cap
    -
  • ▶ FTSE Italia Finanza ▶ FTSE Italia PIR Mid Cap

e dei seguenti indici STOXX:

  • ▶ EURO STOXX Total Market ESG-X ▶ STOXX Europe Total Market Small
  • ▶ EURO STOXX Total Market Financial Services ▶ STOXX Europe ex UK Total Market
  • ▶ EURO STOXX Total Market Small ▶ STOXX Global Total Market
  • ▶ STOXX All Europe Total Market ▶ STOXX Italy Total Market
  • ▶ STOXX Developed Markets Total Market ▶ iSTOXX Europe Carry Factor
  • ▶ STOXX Developed Markets Total Market ESG-X ▶ iSTOXX Europe Multi-Factor
  • ▶ STOXX Developed Markets Total Market Small ▶ iSTOXX Europe Multi-Factor XC
  • ▶ STOXX Developed and Emerging Markets Total Market ▶ iSTOXX Europe Quality Factor
  • ▶ STOXX Europe Total Market ▶ iSTOXX Italy Small Mid Cap
  • ▶ STOXX Europe Total Market ESG-X ▶ iSTOXX PPF Responsible SDG
  • ▶ STOXX Europe Total Market Financial Services
  • ▶ EURO STOXX Total Market ▶ STOXX Europe Total Market Financials
    -
    -
  • ▶ EURO STOXX Total Market Financials ▶ STOXX Europe ex UK Total Market Small
    -
    -
    -
    -
    -
    -
    -
    -

Il titolo BFF fa inoltre parte di diversi indici della serie MSCI (fra cui MSCI Europe ex UK Small Cap Index, MSCI EMU Small Cap index e MSCI ACWI/Financials Index).

TOTAL RETURN CON DIVIDENDI REINVESTITI

Grandezze patrimoniali

Si commentano sinteticamente le principali poste dello Stato patrimoniale consolidato, descritte più nel dettaglio nella parte B della Nota integrativa.

Cassa e disponibilità liquide

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
a) Cassa 4 192 188
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 173.276 360.142 186.866
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 16.321 194.134 177.813
Totale 189.601 554.468 364.866

A partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della circolare 262/205 della Banca d'Italia, la voce in oggetto, oltre alla disponibilità di contante ("cassa") e depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, accogli anche i conti correnti, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.

Al 31 dicembre 2021, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 360 milioni di euro nonché i rapporti di conto corrente che la Banca e le sue controllate hanno in essere alla fine dell'esercizio 2021 presso banche terze per una ammontare di 194 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 183.075 mila euro a BFF Bank, per 9.623 mila euro a BFF Polska Group e per 1.616 mila euro a BFF Finance Iberia.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.095 4.095
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 32.503 32.503
Totale 36.598 36.598

La voce è composta essenzialmente da i) Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 4.095 mila euro, che accoglie il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto e da ii) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 32.503, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." e la quota di partecipazione allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), relativamente a Banca Carige.

Attività finanziarie valutate al fair value sulla redditività complessiva

(Valori in migliaia di euro)

Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Partecipazioni 17 (17)
Titoli di capitale 147 83.506 83.359
Totale 164 83.506 83.342

La voce è composta essenzialmente dalla quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 80 milioni di euro, acquistata a marzo 2021 oltre che da alcune azioni e partecipazioni per un ammontare pari a 3,5 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Titoli di Stato – (HTC) 1.682.050 5.792.627 4.110.577
Crediti verso banche 31.078 404.099 373.021
Crediti verso clientela 4.067.451 3.872.771 (194.680)
Totale 5.780.579 10.069.497 4.288.918

L'importo relativo alla voce Titoli di Stato – (HTC) è costituito esclusivamente da titoli di stato, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), a presidio del rischio di liquidità, per un valore complessivo pari a 5.793 milioni di euro.

I "Crediti verso banche" comprendono la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria " relativa al deposito di Riserva Obbligatoria, inclusivo degli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, oltre che gli importi depositati presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto". La voce include inoltre "Crediti verso Banche – Pronti contro termine" relativi a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) nonché i "Crediti verso banche – Altri" che incrementano rispetto al 31.12.2020 in seguito all'acquisizione dei DEPObank e derivano dalla prestazione di attività e servizi offerti.

Relativamente ai "Crediti verso clientela", la voce include principalmente i crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo e i finanziamenti effettuati dalla controllata BFF Polska Group.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Crediti acquistati a titolo definitivo 3.204.561 2.643.786 (560.775)
Crediti acquistati al di sotto del valore nominale 24.895 23.864 (1.031)
Altri crediti 837.996 1.205.122 367.126
Totale 4.067.451 3.872.771 (194.680)

La qualità del credito

In merito alla qualità del credito si evidenzia un decremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 104,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021, contro i 124,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata – inter alia – all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, il Gruppo Bancario classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.

Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 31 dicembre 2021 a 124,4 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 20,4 milioni di euro, sono distinte nelle seguenti categorie.

Sofferenze

Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.

Al 31 dicembre 2021, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 72,2 milioni di euro. Di queste, 64,5 milioni di euro, pari al 89% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario.

Le sofferenze lorde ammontano a 87,5 milioni di euro, e le relative rettifiche di valore sono pari a 15,2 milioni di euro.

Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 della Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza, dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.

Inadempienze probabili

L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Al 31 dicembre 2021, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 17,5 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a 5,1, per un importo netto di 12,4 milioni di euro.

Esposizioni scadute deteriorate

Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti per i quali ricorrono le condizioni per una classificazione fra le esposizioni scadute deteriorate presentando una o più linee di credito che soddisfano la definizione di "Non-performing exposures with forbearance measures" di cui all'allegato V, Parte 2, paragrafo 262 degli ITS.

Al 31 dicembre 2021, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente, per l'intero Gruppo Bancario, a 19,4 milioni di euro.

Le esposizioni lorde del Gruppo Bancario ammontano complessivamente a 19,5 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 58 mila euro.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti verso clientela, con evidenza delle rettifiche di valore, e ripartito tra "Esposizioni in bonis" e "Attività deteriorate".

Tipologia 31.12.2020 31.12.2021
Valore lordo Rettifiche di
valore
Valore netto Valore lordo Rettifiche di
valore
Valore netto
Esposizioni deteriorate
acquistate in bonis (stage 3)
135.107 (16.091) 119.015 118.965 (20.176) 98.789
Esposizioni deteriorate
acquistate deteriorate
(stage 3)
5.828 (214) 5.614 5.493 (206) 5.287
Esposizioni in bonis
(stage 1 e 2)
3.946.325 (3.503) 3.942.822 3.770.502 (1.806) 3.768.696
Totale 4.087.260 (19.809) 4.067.451 3.894.960 (22.189) 3.872.771

Inoltre, il Gruppo Bancario, oltre alle suddette classificazioni delle esposizioni (Performing e Non Performing), provvede anche a valutare di qualificare le medesime come esposizioni creditizie oggetto di concessioni ("forborne"), come definite negli Implementing Technical Standards di riferimento.

Attività materiali e immateriali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Attività materiali 18.014 36.452 18.438
Attività immateriali 36.675 67.547 30.873
- di cui Avviamento 30.874 30.874
Totale 54.689 103.999 49.310

Al 31 dicembre 2021, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 36.452 mila euro, di cui 33.138 mila euro riferiti a BFF Bank, 2.041 mila euro a BFF Polska Group e 1.273 mila euro a BFF Finance Iberia. L'ammontare relativo a BFF Bank include i) terreni pari a 6.325 migliaia di euro ii) fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 11.017 migliaia di euro comprensivo dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà della ex DEPObank, iii) right of use relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 16.290 migliaia di euro. Per ulteriori dettagli in merito si rinvia alla sezione M.

Le attività immateriali sono principalmente composte dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro e nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro da parte di BFF, nonché delle "Customer Relationship" iscritte a seguito della finalizzazione della PPA pari a 25.740 mila euro.

Per l'importo residuo, si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e in software a utilizzo pluriennale.

Derivati di copertura, partecipazioni e passività finanziarie di negoziazione

(Valori in migliaia di euro)

Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Derivati di copertura attivi 13 13
Partecipazioni 88 13.484 13.396
Passività finanziarie di negoziazione 2.725 2.725
Derivati di copertura passivi 4.814 4.814

Le voci Derivati di copertura attivi e passivi accolgono rispettivamente il fair value positivo e negativo, al 31 dicembre 2021, relativi alla copertura, tramite contratti di Interest Rate Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere.

La voce Partecipazioni rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46% del capitale di quest'ultima, riveniente dal bilancio della ex DEPObank. Si precisa che le suddette partecipazioni sono consolidate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).

La voce Passività finanziarie di negoziazione accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2021 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto.

Attività e passività fiscali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Attività fiscali 15.333 100.519 85.186
correnti 4.090 41.390 37.300
anticipate 11.243 59.129 47.886
Passività fiscali 83.698 100.684 16.985
correnti 5.824 5.027 (798)
differite 77.873 95.657 17.783

Al 31 dicembre 2021, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 41.390 mila euro e 5.027 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12.

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

Nel corso del primo semestre 2021, è stato effettuato l'allineamento del valore fiscale e del valore contabile relativi all'avviamento "Banking Payments" riveniente dalla ex DEPObank (si veda quanto descritto nella specifica voce 100 "Attività Immateriali" dell'Attivo di Stato Patrimoniale), a seguito del pagamento dell'imposta sostitutiva, pari a 2,4 milioni di euro, determinando un effetto netto positivo di 23,7 milioni di euro sulle imposte sul reddito dell'esercizio. Inoltre, la voce accoglie anche la quota di attività fiscali anticipate riveniente dal bilancio della ex DEPObank relativamente agli avviamenti e dalla perdita fiscale realizzata alla fine del 2020.

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986.

Altre Attività e Passività

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Altre attività 27.180 214.614 187.434
Altre passività 82.805 460.856 378.051

Le voci Altre attività e passività includono, in seguito alla fusione con DEPObank, le poste transitorie e le partite da sistemare con saldo dare e avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

A partire dal 1° gennaio 2018, come richiesto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 2005 aggiornata alla luce delle novità introdotte dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9, la voce in oggetto è composta come segue:

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Debiti verso banche 1.034.655 795.053 (239.602)
Debiti verso clientela 3.571.621 9.029.014 5.457.393
- di cui verso enti finanziari 189.656 (189.656)
Titoli in circolazione 808.908 186.286 (622.622)
Totale 5.415.184 10.010.353 4.595.169

La voce "Debiti verso banche" è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista", rivenienti soprattutto dall'operatività di banca depositaria, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria (ex DEPObank).

Al seguito dell'acquisizione e fusione con la ex DEPObank e al fine di realizzare le sinergie di funding, nel corso del primo semestre 2021, BFF Bank ha provveduto a rimborsare tutte i finanziamenti passivi che rappresentano il funding chiesto alle banche terze a supporto del core business da parte del capogruppo e delle sue controllate. In particolare, sono stati rimborsati anche i contratti di finanziamento in zloty finalizzati all'acquisizione di BFF Polska Group.

I Debiti verso clientela si riferiscono principalmente a "conti correnti e depositi a vista" relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria (ex DEPObank). All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 230 milioni di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 1.654 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2020.

Come suddetto, a seguito dell'acquisizione e fusione con la ex DEPObank e al fine di realizzare le sinergie di funding, nel corso del primo semestre 2021, sono stati chiusi tutti i rapporti di indebitamento relativi alle collaborazioni con le altre società di factoring che alla fine del 2020 ammontava a 189 milioni di euro.

I titoli in circolazione sono rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, per un valore nominale complessivo di 181,8 milioni di euro (800 milioni di euro al 31 dicembre 2020), iscritti in bilancio per 186,3 milioni di euro secondo il principio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Il notevole decremento, che si registra rispetto al 31 dicembre 2020, è ascrivibile al rimborso a scadenza del prestito obbligazionario senior unsecured e unrated (ISIN XS1435298275) pari a 150 milioni di euro, al Cash Buyback, completata in data 25 giugno 2021, che ha consentito il rimborso anticipato di nominali 415,7 milioni di euro relativamente a due bond senior con scadenza nel 2022 e nel 2023, e al rimborso delle Flexible Senior Note emesse dal veicolo di cartolarizzazione (BFF SPV S.r.l.), ormai in liquidazione, in essere con il Gruppo Bayerische Landesbank (Bayern LB), per un importo nominale di 50 milioni di euro. Il costo complessivo di tale operazione di Liability Management si è attestato sui 9,5 milioni netto tasse.

A seguito di quanto suddetto, al 31 dicembre 2021 la voce comprende:

  • ▶ prestito obbligazionario subordinato unsecured e unrated di Tipo Tier II (ISIN XS1572408380), emesso da Banca Farmafactoring a marzo 2017 per un importo nominale di 100 milioni di euro. L'emissione ha una durata di dieci anni con scadenza finale fissata a marzo 2027 e facoltà di rimborso anticipato (one-off), riservata all'emittente, al quinto anno nel marzo 2022. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 5,875%;
  • ▶ prestito obbligazionario senior unsecured e unrated (ISIN XS1639097747), emesso da Banca Farmafactoring a giugno 2017, per un importo nominale residuo di 42,8 milioni di euro, con scadenza a giugno 2022. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 2%;
  • ▶ prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso da Banca Farmafactoring a ottobre 2019, per un importo nominale residuo pari a 39 milioni di euro, con scadenza a maggio 2023. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 1.75%.

Fondi per rischi e oneri

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Impegni e Altre garanzie rilasciate 527 294 (233)
Benefici a favore dei dipendenti 4.777 6.133 1.356
Altri fondi 1.078 15.533 14.456
Totale 6.382 21.960 15.579

Al 31 dicembre 2021, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di passività potenziali o che le società del Gruppo potrebbero dover sostenere.

Commento alle principali voci di Conto Economico Consolidato

Di seguito, vengono commentate sinteticamente le principali poste del Conto economico consolidato, descritte più nel dettaglio nella parte relativa all'" Andamento della Gestione" e nella parte C della Nota integrativa.

Il Gruppo ha realizzato, al 31 dicembre 2021, un risultato economico reported pari a 197,4 milioni di euro, inclusivo tra l'altro degli effetti positivi derivanti dall'acquisizione di DEPObank, quali il Badwill pari 76,9 milioni di euro e l'affrancamento del Goodwill pari a 23,7 milioni di euro, al netto dei costi collegati alle iniziative di liability management e agli altri costi di transazione e ristrutturazione, rispettivamente pari a 9,5 milioni di euro e a 6,4 milioni di euro, alla movimentazione della differenza cambi per 0,1 milioni di euro, al costo delle stock options per 3,3 milioni di euro, al contributo straordinario al resolution fund pari a 2,0 milioni di euro, all'ammortamento del customer contract di DEPObank pari a 2,4 milioni di euro.

Considerando anche i 2 mesi antecedenti la fusione con DEPObank ed eliminando gli elementi straordinari precedentemente elencati, il risultato economico normalizzato del Gruppo (inclusivo di 6 mesi di BFF e di 6 mesi di DEPObank) si attesta a 125,3 milioni di euro, superiore del 7% rispetto allo scorso anno e la cui spiegazione è da ricercarsi, come descritto nei paragrafi precedenti, nei fenomeni che hanno interessato le BU attraverso cui il Gruppo opera.

Come descritto precedentemente, con riferimento alle performance delle BU, rispetto al 2020, i principali elementi che hanno interessato il risultato economico del Gruppo possono così riassumersi:

  • ▶ minor margine di interesse essenzialmente per minor rendimento degli impieghi (quali minor yield dei crediti verso la clientela, effetto MTM dei Titoli ex DEPObank generato al closing), maggior excess liquidity nella prima metà dell'anno poi eliminata a seguito delle iniziative di ALM poste in essere;
  • ▶ maggiori commissioni per effetto della maggiore operatività sulle BU Securities Services e Payments;
  • ▶ minori costi grazie all'attento controllo effettuato e alle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie previste a piano.

Ai fini delle spiegazioni successive, verranno commentate principalmente le voci normalizzate per tenere conto del contributo di DEPObank nei mesi in cui non faceva parte del Gruppo (12 mesi del 2020 e 2 mesi del 2021: si ricorda che ai fini del presente Bilancio consolidato il 2020 non include DEPObank mentre il 2021 la include solo per 10 mesi) e per eliminare tutte le poste straordinarie: buona parte dell'incremento delle voci di bilancio non normalizzate infatti, al netto delle poste straordinarie, è ascrivibile ad effetti generati dall'inclusione di DEPObank nel perimetro del Gruppo solo a partire da Marzo 2021.

Margine di intermediazione

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Commissioni maturity e interessi di mora su crediti pro soluto 164.310 136.452 (27.858)
Interessi attivi su titoli 13.459 10.268 (3.192)
Altri interessi 67.484 83.595 16.111
Interessi attivi 245.253 230.315 (14.938)
Interessi passivi (46.873) (34.999) 11.875
Margine di Interesse 198.380 195.316 3.063
Commissioni nette 4.610 80.779 76.169
Dividendi e proventi simili 3.676 3.676
Risultato netto attività di negoziazione 5.932 (490) (6.422)
Risultato netto attività di copertura 2.577 2.577
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
363 (363)
c) passività finanziarie 56 (12.650) (12.706)
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
al fair value con impatto a conto economico
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2.733 2.733
Margine di intermediazione 209.340 271.941 62.601

Il margine di interesse al 31 dicembre 2021 è pari a 195,3 milioni di euro, 199,2 milioni normalizzati in calo di 34,2 milioni rispetto allo scorso anno per effetto principalmente: 1) della contrazione dei ricavi derivanti dalla dinamica del costo ammortizzato sul portafoglio titoli ex-DEPO citato precedentemente (pari a 27 milioni di euro) che, peraltro, al momento del closing ha generato un MTM positivo consentendo un incremento del badwill, al netto dell'effetto fiscale, di circa 35,6 milioni di euro; 2) del costo della liquidità in BCE rilevata nella prima metà dell'anno, sulla quale si è agito nel corso del secondo trimestre del 2021, per riportare i livelli di liquidità entro il tiering attraverso l'iniziativa di Liability Management e descritta precedentemente. Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2021 è pari a 271,9 milioni di euro, 303,2 milioni di euro normalizzati e in diminuzione del 7% rispetto ai 326 milioni di euro normalizzati del 31 dicembre 2020.

La rilevazione a Conto economico delle commissioni maturity e degli interessi di ritardato pagamento sui crediti acquistati pro soluto riflette il rendimento effettivo riveniente dall'applicazione del criterio di valutazione dei crediti acquistati a titolo definitivo al "costo ammortizzato", secondo quanto stabilito dal principio contabile internazionale IFRS 9, e implica la rilevazione dei proventi connessi con tale attività, in relazione ai rendimenti derivanti dai flussi di cassa attesi.

Gli interessi attivi su titoli, per un ammontare di 10,3 milioni di euro, derivano dai titoli di stato classificati nel portafoglio HTC. La valutazione deve essere effettuata con il principio del costo ammortizzato, registrando, quindi, a Conto economico, gli interessi calcolati secondo il tasso effettivo di rendimento.

Gli altri interessi comprendono gli interessi attivi, calcolati secondo il criterio del costo ammortizzato, generati dalle attività di finanziamento di BFF Polska Group oltre che dalla raccolta generata dai business ex DEPObank a tassi negativi per un ammontare complessivo di 84 milioni di euro.

Gli interessi passivi derivanti dalle varie forme di provvista in essere sono passati dai 46,9 milioni di euro del 2020 ai 35 milioni di euro al 31 dicembre 2021, 34 milioni normalizzati; tale voce è stata influenzata, tra l'altro, dalla diminuzione del tasso base Wibor in Polonia, con un effetto anche sul fronte degli impieghi, e dal costo della liquidità in eccesso (sulla quale si è agito nel corso del secondo trimestre del 2021 per riportare i livelli di liquidità sotto il tiering).

Le commissioni nette si attestano sui 80,8 milioni di euro, 94,3 milioni normalizzati e la parte preponderante è rappresentato dalle commissioni per servizi generate da business ex DEPObank.

Le altre voci che concorrono al margine di intermediazione ammontano -4,2 milioni di euro, +9,7 normalizzati, e tra queste la più rilevante pari a -12,7 milioni di euro, seppur eliminata dal valore normalizzato, si riferisce principalmente alla perdita su titoli in circolazione registrata a seguito dell'operazione di cash buyback effettuata alla fine del mese di giugno 2021.

Spese amministrative

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2020 31.12.2021 Variazioni
Spese del personale 41.353 71.245 29.892
Altre spese amministrative 45.061 97.132 52.071
Totale spese amministrative 86.414 168.377 81.963

Le spese amministrative, al 31 dicembre 2021, sono pari a 168,4 milioni di euro, 167,1 milioni di euro normalizzati al netto di oneri per operazioni M&A, contributi straordinari al Fondo Nazionale di Risoluzione e agli oneri riferiti alle stock option destinate ad amministratori e a taluni dipendenti.

Si fa presente, infine, che BFF ha rilevato, nella voce "altri oneri e proventi di gestione" un ammontare pari a 102,5 milioni di euro, 28,2 milioni di euro normalizzati escludendo le voci straordinarie tra cui la più rilevante si riferisce al badwill pari a 76,9 milioni di euro riveniente dall'operazione di fusione con DEPObank.

Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche della Banca in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi

Informativa inerente al presupposto della continuità aziendale

Secondo quanto disposto dallo IAS 1 paragrafo 24, il Gruppo Bancario effettua una valutazione in merito alla prospettiva della continuità dell'attività, che tenga conto di un'analisi di trend sui principali indicatori "core" aziendali e sulle informazioni disponibili sul futuro, almeno sui dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.

In relazione alle considerazioni sopra esposte, connesse con l'analisi storica e prospettica della redditività aziendale e della capacità di reperimento delle risorse finanziarie, il Gruppo si muoverà lungo i principi della continuità operativa. Il presente bilancio è stato pertanto redatto in base a tali principi.

Un'analisi di trend degli ultimi esercizi riflette il permanere di un andamento positivo. I dati possono essere così sintetizzati:

  • trend crescente del Patrimonio netto;
  • ▶ adeguatezza patrimoniale in relazione ai rischi connessi con gli impieghi;
  • ▶ adeguata disponibilità di risorse finanziarie;
  • ▶ positive prospettive commerciali connesse con l'andamento della domanda;
  • ▶ elevata qualità del credito.

Viene evidenziata di seguito una sintesi quantitativa di tali analisi.

Voci 31.12.2020 31.12.2021
Margine di interesse 198,4 195,3
Margine di Intermediazione 209,3 271,9
EBTDA (al lordo delle provision) 132,4 206,5
Utile Netto 91,1 197,4
R.O.E. (Return on Equity) (%) 19,7% 34,5%
R.O.T.E. (Return on Tangible Equity) (%) 21,4% 39,2%
Margine di interesse / Interessi attivi e proventi assimilati (%) 80,9% 84,8%
Sofferenze (al netto delle svalutazioni) / crediti verso la clientela (%) 1,6% 1,9%
Fondi Propri / Crediti verso la clientela (%) 32,8% 49,1%
Leverage Ratio 4,1% 3,5%
Patrimonio Netto 462,6 571,6
Fondi Propri 349,4 481,1

Gestione dei rischi e rispondenza alla normativa sulla Vigilanza Prudenziale

La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).

La regolamentazione in essere al 31 dicembre 2021 si basa su tre pilastri.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2020" sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.

3° Pilastro - L'informativa al pubblico

Sulla base dell'art. 433 della CRR, le banche diramano le informazioni al pubblico previste dalla normativa comunitaria almeno su base annua, congiuntamente con i documenti di bilancio.

La normativa relativa al Terzo Pilastro stabilisce specifici obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni relative all'adeguatezza patrimoniale, all'esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti all'individuazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi.

BFF Banking Group redige il presente documento in ottemperanza alle disposizioni su base consolidata, con riferimento a un'area di consolidamento rilevante ai fini della vigilanza prudenziale.

A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato una procedura dedicata, denominata "Informativa al pubblico (III Pilastro)".

La procedura prevede che l'informativa debba essere:

  • ▶ approvata dal Consiglio di Amministrazione prima della sua diffusione;
  • ▶ pubblicata sul sito internet bff.com almeno una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, e quindi entro ventuno giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea dei soci.

In riferimento a quanto disposto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo BFF pubblica sul sito internet bff.com, una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, l'Informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting), che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.

Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.

Informativa inerente al Calendar Provisioning e al Past Due

Nel generale obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, si inseriscono una serie di interventi regolamentari.

Con riferimento a tale contesto, nel mese di aprile 2019 la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato valore di provision, deducendo dal proprio CET 1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).

Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.

Grazie ai processi di gestione del credito istituiti dal Gruppo BFF, al 31 dicembre 2021 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta limitato e pari a circa 106 mila euro.

In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e, da ultimo, il 15 febbraio 2021, ha aggiornato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD.

Si evidenzia altresì che, nell'ambito di tali orientamenti, l'Organo di Vigilanza aveva già chiarito che – per i crediti commerciali il cui debitore sia una amministrazione pubblica – il termine per il calcolo dei giorni di arretrato dell'esposizione creditizia decorre, salvo specifiche disposizioni di legge che prevedano diversamente, dalla data di scadenza dei singoli pagamenti.

Tanto premesso, al 31 dicembre 2020, in un'ottica di avvicinamento alle disposizioni sulla nuova definizione di default, il Gruppo, in coerenza con i chiarimenti forniti dalla Banca d'Italia, ha adottato, quale "dies a quo" da cui far decorrere i termini di arretrato delle esposizioni creditizie per il prodotto di factoring pro soluto, la data di scadenza della fattura da cui traggono origine.

Tale approccio ha portato a considerare - per tutte le esposizioni nei confronti di enti del settore pubblico con durata originale inferiore a tre mesi - il fattore di ponderazione preferenziale del 20% previsto dall'art. 116, comma 3, del CRR, in luogo della ponderazione prevista dai commi precedenti del medesimo articolo, che prevede che il coefficiente da applicare dipenda da rating rilasciato dall'ECAI utilizzata dalla Banca sul Paese di residenza del debitore, adottato sino alla fine del 2020. L'effetto di tale cambiamento ha determinato un minor assorbimento patrimoniale, con conseguente miglioramento dei ratio patrimoniali.

Si evidenzia, infine, che il Gruppo ha posto in essere una serie di azioni e interventi volti a migliorare ulteriormente il processo di selezione e gestione dei crediti, interventi che hanno consentito di evitare particolari impatti negativi della nuova normativa sul proprio business model.

Raccordo tra il Patrimonio Netto e il Risultato d'esercizio dell'impresa Capogruppo, il Patrimonio Netto e il Risultato d'esercizio consolidati

(Valori in migliaia di euro)
Patrimonio netto
31.12.2020
Di cui Utile
31.12.2020
Patrimonio netto
31.12.2021
Di cui Utile
31.12.2021
Saldi della Capogruppo 444.872 143.281 516.652 164.289
Effetti da operazioni tra società del Gruppo
(inclusi dividendi)
(78.707)
BFF Finance Iberia - rettifica da elisione
partecipazione
(22.134) (12.807)
BFF Finance Iberia - utile 9.332 9.332 11.344 11.344
BFF Polska - rettifica da elisione partecipazione 12.524 33.776
BFF Polska - utile 20.767 20.767 22.907 22.907
Differenze di cambio - riserve di traduzione (2.562) (3.720)
Altre rettifiche di consolidamento (219) (3.600) 3.444 (1.168)
Patrimonio di terzi
Saldi consolidati del Gruppo 462.579 91.073 571.596 197.372

Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana – e quindi dal 7 aprile 2017–, le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") – in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.

In data 22 dicembre 2020, la Banca ha approvato l'aggiornamento della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse e del Regolamento OPC, al fine di adeguare i nuovi riferimenti normativi conseguenti all'integrazione della Circolare n. 263 nelle Disposizioni di Vigilanza per le banche.

In data 30 giugno 2021, la Banca ha approvato l'aggiornamento della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, del Regolamento OPC e del Regolamento del Comitato OPC, al fine di adeguarli agli emendamenti apportati al Regolamento Consob n. 17221/2010 con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, che entreranno in vigore dal 1° luglio 2021.

Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.

Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.

Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance > Procedure e regolamenti > Operazioni con soggetti collegati.

Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H della Nota Integrativa.

Esercizio della facoltà di deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi, ai sensi degli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento emittenti

La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni sull'adesione ai codici di comportamento ai sensi degli art. 89-bis, del Regolamento emittenti

La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate – come definito dal Comitato per la Corporate Governance – costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana – approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.

La Banca ha adottato, già da dicembre 2020, il nuovo Codice di Corporate Governance, mediante l'aggiornamento della propria regolamentazione interna per recepire – nei termini rappresentati nella Relazione sul Governo Societario 2021 – le novità introdotte dal summenzionato Codice.

Operazioni atipiche e inusuali

La Banca non ha effettuato, nell'esercizio di riferimento, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio

Autorizzazione al riacquisto TIER II e Collocamento AT1

La Banca ha inviato alla Banca d'Italia l'Istanza per l'autorizzazione all'esercizio della call option per il Tier II, prevista per marzo 2022 ottenendone autorizzazione in data 11 febbraio 2022.

Inoltre, in data 19 gennaio 2022, è stato collocato alla pari il primo prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional tier 1, per un ammontare nominale complessivo di 150 milioni di euro, durata perpetua con facoltà di rimborso riservata all'emittente a partire dal quinto anno.

Pagamento di dividendi dalle controllate estere

Nel corso del primo trimestre 2022, le controllate estere BFF Polska S.A. e BFF Finance Iberia S.A.U. hanno provveduto a distribuire dividendi alla capogruppo BFF Bank S.p.A. per un importo complessivo pari a 67,8 milioni di euro.

Per quanto i riguarda BFF Polska tale distribuzione sarà deliberata dall'assemblea ordinaria che si terrà il 15 marzo 2022, per un ammontare complessivo pari a 53 milioni di euro.

Relativamente a BFF Finance Iberia, tale distribuzione, per un ammontare pari a 14,8 milioni di euro, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione della stessa tenutosi in data 21 gennaio 2022, in quanto, come previsto dallo statuto della società, tale decisione non necessitava di una delibera assembleare.

Costituzione della nuova società BFF Immobiliare S.r.l.

In data 19 gennaio 2022 si è proceduto alla costituzione della società BFF Immobiliare S.r.l., detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A.. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione Casa BFF che ha visto l'acquisto di un'area edificabile e finalizzata allo sviluppo di un edificio che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.

Modifiche nella composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A.

In data 3 febbraio 2022 l'Ing. Barbara Poggiali, Consigliere di Amministrazione indipendente e non esecutivo, nonché Presidente del Comitato per le Remunerazioni e membro del Comitato Nomine della Banca, ha rassegnato le proprie dimissioni.

In data 10 febbraio 2022 il CDA ha deliberato la nomina, per cooptazione, della dott.ssa Monica Magrì, in sostituzione dell'Ing. Poggiali.

In data 24 febbraio 2022 la Dott.ssa Amélie Scaramozzino, Consigliere di Amministrazione indipendente e non esecutivo, nonché membro del Comitato per le Remunerazioni e membro del Comitato per la valutazione delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati, ha rassegnato le proprie dimissioni.

In data 1° marzo 2022 il CDA ha deliberato la nomina, per cooptazione, della dott.ssa Anna Kunkl, in sostituzione della Dott.ssa Scaramozzino.

Si precisa che:

  • ▶ non sono previste indennità o altri benefici spettanti a seguito della cessazione dalle cariche;
  • ▶ alla data delle dimissioni, l'Ing. Poggiali e la Dott.ssa Scaramozzino non detenevano, né direttamente né indirettamente, azioni ordinarie della Banca, ai sensi dell'articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.

Modifiche nella composizione del Collegio Sindacale

Inoltre, si segnala che, in data 18 febbraio 2022, la dott.ssa Paola Carrara, Presidente del Collegio Sindacale, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto a decorrere dalla prima tra (i) la data dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2021 e (ii) il 31 marzo 2022.

Crisi Ucraina-Russia

A seguito della crisi fra Russia e Ucraina, culminata nell'intervento militare avviato dalla Russia in data 24 febbraio, e delle conseguenti contromisure intraprese da parte della comunità internazionale e dai soggetti del settore finanziario internazionale, si segnala che il Gruppo BFF non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della Business Unit Payments nel rispetto alle restrizioni imposte verso la Russia.

Altre sedi

BFF ha un ufficio a Roma, in Via di San Basilio, 41 e, dal 5 marzo 2021, a Roma, in Via Elio Chianesi 110/d, e, a Milano, in Via Anna Maria Mozzoni 1.1. La Banca ha aperto una succursale in Spagna, a Madrid, nel corso del 2015, in Portogallo, a Lisbona, nel luglio 2018, in Polonia, a Łódź, nel luglio 2019, e in Grecia, ad Atene, a settembre 2020.

Per le altre società di BFF Banking Group si fa riferimento alla sezione "Struttura del Gruppo" della presente relazione.

Evoluzione prevedibile della gestione

Come da piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 29 maggio 2019 ("BFF 2023" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo al 2023 – confermati poi dall'aggiornamento dei financials 2021-2023 del piano industriale, a seguito del closing dell'Operazione con DEPObank, avvenuto in data 1° marzo 2021, e all'approvazione del Budget combinato, avvenuta nell'ambito del Consiglio di Amministrazione dello scorso 3 marzo – prevedono di:

  • 1) continuare a sviluppare gli attuali core business, ovvero il factoring, l'area dei Securities Services e dei pagamenti, migliorando ulteriormente l'efficienza operativa e rafforzando la posizione di leadership in Italia e all'estero;
  • 2) mantenere il focus sul contenimento del costo del funding, facendo leva su quanto già realizzato nel corso dell'esercizio 2021 in termini di sinergie conseguenti all'operazione con DEPObank;
  • 3) consolidare il business esistente e/o espandersi in altre nicchie di mercato attraverso acquisizioni.

Tenuto conto di quanto sopra, e a fronte di una graduale riduzione degli effetti pandemici nel corso dei prossimi mesi, la Banca si attende una ripresa in termini di volumi di business e di operatività, e con una sostanziale crescita in termini di margine di intermediazione.

Con riferimento al rischio di credito, la natura degli impieghi della Banca rende estremante contenuto il rischio di perdite su Attività Finanziarie, con riferimento al business model esistente.

In riferimento a eventuali componenti di reddito non ricorrenti, queste possono essere attese in relazione ai progetti speciali che l'azienda sta valutando e che sono oggetto di attento controllo, come anche i diversi indicatori relativi al monitoraggio della liquidità (LCR, NSFR, e Leva finanziaria).

L'emissione di tale strumento ammissibile nel Tier I consente al Gruppo di ottimizzare il limite di concentrazione sulle grandi esposizioni e la leva finanziaria, contribuendo, inoltre, al rispetto della prossima normativa MREL, come da comunicazione ricevuta dall'Autorità di Vigilanza nel luglio 2021 in merito all'assoggettabilità del Gruppo BFF a Piano di Risoluzione.

Infine, non si attendono tensioni sui coefficienti patrimoniali. Gli ottimi livelli di capitale, incrementatisi anche a seguito dell'operazione con DEPObank, consentono di mantenere alti livelli di dividend policy, che prevede il pagamento della quota utile generata nell'anno ed eccedente quanto necessario trattenere per mantenere un 15% di Total Capital Ratio.

Destinazione degli utili del Gruppo Bancario

L'utile del Gruppo Bancario al 31 dicembre 2021 ammonta a euro 197.372.423. Tale risultato comprende, come descritto in precedenza, gli effetti positivi derivanti dall'acquisizione di DEPObank, quali il Badwill pari 76,9 milioni di euro e l'affrancamento del Goodwill pari a 23,7 milioni di euro, i costi collegati alle iniziative di liability management e gli altri costi di transazione e ristrutturazione, rispettivamente pari a 9,5 milioni di euro e a 6,4 milioni di euro, la movimentazione della differenza cambi per 0,1 milioni di euro, il costo delle stock options per 3,3 milioni di euro, il contributo straordinario al resolution fund pari a 2,0 milioni di euro e l'ammortamento del customer relationship di DEPObank pari a 2,4 milioni. Si ricorda come tale risultato includa solo dieci mesi di DEPObank, ossia i risultati raggiunti a partire dal 1° marzo 2021.

Coerentemente con la politica dei dividendi approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che prevede la possibilità di distribuire agli Azionisti la porzione di utile netto consolidato di Gruppo generata nell'anno non necessaria a mantenere la soglia minima del 15% di Total Capital ratio (calcolato sul perimetro del Gruppo Bancario, ai sensi del TUB e/o del CRR), si intende destinare:

  • ▶ a riserva legale un ammontare pari a 2.342.013 euro (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna);
  • ▶ a riserva di utili un ammontare pari a 69.750.011 euro;
  • ▶ agli Azionisti un ammontare di dividendi pari a euro 125.280.399 euro; tale ammontare complessivo potrà essere distribuito a valle del Consiglio di Amministrazione del prossimo 31 marzo 2022, che sarà chiamato ad approvare il Bilancio 2021, verificata l'effettiva sussistenza delle condizioni di cui all'art. 2433-bis Cod. Civ..

In relazione alla destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A., si riporta, di seguito, la proposta che verrà presentata all'Assemblea della Banca il 31 marzo 2022.

Proposta di destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A.

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato, in sede ordinaria, giovedì 31 marzo 2022 alle ore 9.00 (l'"Assemblea"), convenzionalmente presso la sede sociale di BFF Bank S.p.A. (la "Società" o la "Banca" o "BFF") in Milano, Via Domenichino n. 5 (la "Sede Sociale"), in unica convocazione, per approvare, tra l'altro, la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio.

Il bilancio di esercizio del Gruppo al 31 dicembre 2021, in approvazione all'Assemblea, presenta un utile pari a euro 164.289.349, che si propone di ripartire come segue:

  • i) euro 2.342.013 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna);
  • ii) euro 36.666.937 alla Riserva Utili portati a nuovo;
  • iii) euro 125.280.399 agli Azionisti.

Agli Azionisti spetterà, quindi, un dividendo di circa euro 0,679 per ciascuna delle n. 185.315.280 azioni.

Si evidenzia inoltre che, da ultimo, come comunicato da Borsa Italiana S.p.A. con avviso n. 5930 del 17 febbraio 2022, in data 21 febbraio 2022 sono stati ammessi alla negoziazione sul Mercato degli strumenti derivati (IDEM) contratti di opzione di tipo americano aventi come sottostante azioni BFF. Alla luce di quanto sopra ed in conformità a quanto prescritto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana (Titolo IA.2, Sezione IA.2.1, Art. IA.2.1.3), per lo stacco dei dividendi, messi in pagamento da società emittenti azioni componenti l'indice FTSE MIB ovvero sottostanti contratti derivati su azioni negoziati sul mercato IDEM, prevede una data di riferimento coincidente con il primo giorno di mercato aperto successivo al terzo venerdì di ciascun mese solare.

Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il mese previsto per lo stacco dell'eventuale dividendo a valere sui risultati dell'esercizio 2021 sarà aprile 2022 con stacco cedola (n. 5) il 19 aprile 2022 (c.d. ex date). Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modifiche e integrazioni (il "TUF"), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 20 aprile 2022 (c.d. "record date"). La messa in pagamento del suddetto dividendo, al lordo delle ritenute di legge, è prevista per il 21 aprile 2022 (c.d. "payment date").

* * *

Sottoponiamo, pertanto, alla Vostra approvazione la seguente proposta di delibera:

"L'Assemblea di BFF Bank S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

  • ▶ di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti una parte dell'utile netto dell'esercizio, pari a euro 125.280.399, corrispondente, al lordo delle ritenute di legge, a circa euro 0,679 per ciascuna delle 185.315.280 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola (n. 5) il 19 aprile 2022 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 20 aprile 2022 (c.d. record date);
  • ▶ di destinare alla Riserva Legale euro 2.342.013;
  • ▶ di destinare alla "Riserva Utili portati a nuovo" la rimanente parte dell'utile di esercizio, pari a euro 36.666.937;
  • ▶ di mettere in pagamento il suddetto dividendo dal giorno 21 aprile 2022 (c.d. payment date). Il pagamento sarà effettuato per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel sistema Monte Titoli."

* * *

Per il Consiglio di Amministrazione Il PRESIDENTE (Salvatore Messina)

Stato Patrimoniale Consolidato

(Valori in unità di euro)

Voci dell'attivo 31.12.2021 31.12.2020(*)
10. Cassa e disponibilità liquide (**) 554.467.803 189.601.179
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 36.598.343
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.094.816
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 32.503.527
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 83.505.780 163.924
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.069.496.866 5.764.258.647
a) crediti verso banche 404.099.101 14.757.279
b) crediti verso clientela 9.665.397.765 5.749.501.367
50. Derivati di copertura 13.098
70. Partecipazioni 13.483.781 87.944
90. Attività materiali 36.451.859 18.014.021
100. Attività immateriali 67.547.298 36.675.140
di cui
- avviamento 30.874.236 30.874.236
110. Attività fiscali 100.518.550 15.333.003
a) correnti 41.389.440 4.090.128
b) anticipate 59.129.110 11.242.874
130. Altre attività 214.613.950 27.179.709
TOTALE DELL'ATTIVO 11.176.697.328 6.051.313.567

(*) I dati comparativi al 31 dicembre 2020 non contengono i saldi del bilancio alla medesima data della società incorporata, nel corso del 2021, DEPObank.

(**) In linea con quanto previsto dalla Circolare 262 del 2005 e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia, a partire dal 31 dicembre 2021 la voce "Cassa e disponibilità liquide" accoglie anche conti correnti e i depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.Ai fini comparativi la riclassifica è stata effettuata anche sui dati al 31 dicembre 2020.

(Valori in unità di euro)
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2021 31.12.2020(*)
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.010.352.805 5.415.184.174
a) debiti verso banche 795.053.359 1.034.654.607
b) debiti verso clientela 9.029.014.284 3.571.621.161
c) titoli di circolazione 186.285.162 808.908.406
20. Passività finanziarie di negoziazione 2.724.511
40. Derivati di copertura 4.814.350
60. Passività fiscali 100.684.173 83.697.710
a) correnti 5.0247.559 5.824.367
b) differite 95.656.614 77.873.344
80. Altre passività 460.855.826 82.804.576
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.709.582 666.641
100. Fondo per rischi e oneri: 21.959.653 6.381.691
a) impegni e garanzie rilasciate 293.721 527.436
b) quiescenza e obblighi simili 6.132.998 4.776.556
c) altri fondi per rischi e oneri 15.532.934 1.077.699
120. Riserve da valutazione 5.268.845 1.456.095
150. Riserve 166.903.826 241.473.311
160. Sovrapprezzi di emissione 66.492.997 693.106
170. Capitale 142.690.771 131.400.994
180. Azioni proprie (7.132.434) (3.517.312)
200. Utile (Perdita) d'esercizio 197.372.423 91.072.581
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 11.176.697.328 6.051.313.567

(*) I dati comparativi al 31 dicembre 2020 non contengono i saldi del bilancio alla medesima data della società incorporata, nel corso del 2021, DEPObank.

Conto Economico Consolidato

(Valori in unità di euro)
Voci 2021(*) 2020(**)
10. Interessi attivi e proventi assimilati 230.314.704 245.252.959
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 201.786.632 214.515.905
20. Interessi passivi e oneri assimilati (34.998.521) (46.873.268)
30. Margine di interesse 195.316.183 198.379.691
40. Commissioni attive 109.277.422 6.332.699
50. Commissioni passive (28.498.392) (1.723.137)
60. Commissioni nette 80.779.030 4.609.562
70. Dividendi e proventi simili 3.675.911
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (490.070) 5.931.970
90. Risultato netto dell'attività di copertura 2.576.529
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: (12.649.882) 418.573
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (6)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 362.572
c) passività finanziarie (12.649.876) 56.001
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value con impatto a conto
economico 2.733.566
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2.733.566
120. Margine di intermediazione 271.941.267 209.339.796
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: 196.904 (3.138.955)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 343.493 (3.150.236)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (146.589) 11.281
150. Risultato netto della gestione finanziaria 272.138.171 206.200.842
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 272.138.171 206.200.842
190. Spese amministrative: (168.377.227) (86.413.528)
a) spese per il personale (71.245.242) (41.352.616)
b) altre spese amministrative (97.131.985) (45.060.913)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 276.976 (989.294)
a) impegni e garanzie rilasciate 233.720 41.956
b) altri accantonamenti netti 43.256 (1.031.250)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (5.132.422) (3.429.853)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (4.950.500) (2.090.399)
230. Altri oneri/proventi di gestione 102.508.187 10.435.530
240. Costi operativi (75.674.985) (82.487.544)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 195.391 0
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 196.658.577 123.713.298
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 713.846 (32.640.717)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 197.372.423 91.072.581
330. Utile (Perdita) d'esercizio 197.372.423 91.072.581
340. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 197.372.423 91.072.581
Utile per azione base 1,06 0,52
Utile per azione diluito 1,01 0,52

(*) Il Conto economico al 31 dicembre2021 include i saldi dei mesi da marzo a dicembre dell'incorporata DEPObank.

(**) I dati comparativi al 31 dicembre 2020 non contengono i saldi del bilancio alla medesima data della società incorporata DEPObank.

Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva

Voci 31.12.2021 31.12.2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 197.372.423 91.072.581
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (34.331) 7.312
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio (1.196.618) (5.200.914)
120. Copertura dei flussi finanziari
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
211.224 79.908
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
4.832.475
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 3.812.750 (5.113.694)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 201.185.173 85.958.886
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo 201.185.173 85.958.886

(Valori in unità di euro)

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria dividendi

Variazioni strumenti di capitale

(Valori in unità di euro)

(Valori in unità di euro)

consolidata complessiva esercizio 2021

Variazioni interessenze partecipative

Stock options

Derivati su proprie azioni

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

Al 31.12.2020 Esistenze al
Modifica saldi
31.12.2019
apertura
Esistenze al
01.01.2020
Allocazione risultato esercizio
precedente
Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
- azioni ordinarie 131.326.409 131.326.409
- altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 693.106 693.106
Riserve:
- di utili 140.501.134 140.501.134 93.156.528
- altre 6.768.055 6.768.055
Riserve da valutazione 6.569.790 6.569.790
Strumenti di capitale
Azioni proprie (1.762.756) (1.762.756)
Utile (Perdita) di esercizio 93.156.528 93.156.528 (93.156.528)
Patrimonio netto del gruppo 377.252.266
377.252.266
Patrimonio netto di terzi
Al 31.12.2021 Esistenze al Modifica saldi Esistenze al Allocazione risultato esercizio
31.12.2020 apertura 01.01.2021 precedente
Riserve
Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
- azioni ordinarie 131.400.994 131.400.994
- altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 693.106 693.106
Riserve:
- di utili 234.058.930 234.058.930 87.841.192
- altre 7.414.381 7.414.381
Riserve da valutazione 1.456.095 1.456.095
Strumenti di capitale
Azioni proprie (3.517.312) (3.517.312)
Utile (Perdita) di esercizio 91.072.580 91.072.580 (87.841.192) (3.321.388)
Patrimonio netto del gruppo 462.578.775
462.578.775
(3.231.388)
Patrimonio netto di terzi

(Valori in unità di euro)

Variazioni dell'esercizio Patrimonio
Patrimonio
netto del
netto di
Variazioni Operazioni sul patrimonio netto Redditività gruppo al
31.12.2020
terzi al
31.12.2020
di riserve Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti di
capitale
Derivati
su proprie
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
consolidata
complessiva
esercizio
2020
74.585 131.400.994

693.106
401.268 234.058.930
(631.437) 1.277.764 7.414.381
(5.113.694) 1.456.095
947.913 (2.702.469) (3.517.312)
91.072.581 91.072.580
717.744
74.585
(2.702.469) 1.277.764 85.958.886 462.578.775

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto

Consolidato

(Valori in unità di euro)

Variazioni dell'esercizio Patrimonio
netto del
Patrimonio
netto di
Variazioni Operazioni sul patrimonio netto Redditività gruppo al
31.12.2021
terzi al
31.12.2021
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti di
capitale
Derivati
su proprie
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
consolidata
complessiva
esercizio
2021
11.289.777 142.690.771
65.799.891 66.492.997
1.635.534 (165.275.418) 158.260.237
1.421.236 (192.028) 8.643.589
3.812.750 5.268.845
2.363.892 (5.979.014) (7.132.434)
197.372.423 197.372.423
5.420.662
77.089.668
(5.979.014) (165.275.418) (192.028) 201.185.173 571.596.428

Rendiconto Finanziario Consolidato

Metodo indiretto

(Valori in unità di euro)
Importo
31.12.2021 31.12.2020(*)
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 199.314.609 100.721.082
- risultato d'esercizio (+/-) 197.372.423 91.072.581
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione
e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico (-/+)
(7.263.471)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (2.576.529)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) (196.903) 3.138.955
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 10.082.922 5.520.252
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (276.976) 989.294
- premi netti non incassati (-)
- altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 2.368.535
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto
fiscale (-/+)
- altri aggiustamenti (+/-) (195.391)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 4.700.768.927 449.113.387
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 11.358.287
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 32.503.527
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 83.341.856 (82.748.039)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.305.041.315 516.681.025
- altre attività 268.523.943 15.180.401
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 5.034.680.576 469.380.426
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.596.116.101 453.453.960
- passività finanziarie di negoziazione 2.724.511
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività 435.839.964 15.926.466
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 533.226.258 120.988.122

Segue

(Valori in unità di euro)
Importo
31.12.2021 31.12.2020(*)
B. ATTIVITÀ Dl INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 3.675.199 (6.493)
- vendite di partecipazioni (712) (6.493)
- dividendi incassati su partecipazioni 3.675.911
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da (74.713.267) (7.057.868)
- acquisti di partecipazioni (13.396.767) (79.183)
- acquisti di attività materiali (26.705.613) (3.037.949)
- acquisti di attività immateriali (34.610.887) (3.940.736)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (71.038.068) (7.064.360)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (5.979.014) (2.702.469)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 77.164.253 74.585
- distribuzione dividendi e altre finalità (168.506.806)
- vendita/acquisto di controllo di terzi
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (97.321.567) (2.627.884)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 364.866.623 111.295.877

Riconciliazione

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 554.467.803 189.601.179
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 364.866.623 111.295.877
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 189.601.179 78.305.302
Voci di bilancio 31.12.2021 31.12.2020
(Valori in unità di euro)

(*) In linea con quanto previsto dalla Circolare 262 del 2005 e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia, a partire dal 31 dicembre 2021 la voce "Cassa e disponibilità liquide" accoglie anche conti correnti e i depositi"a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i crediti"a vista"(conti correnti e depositi a vista) verso le banche.Tale modifica ha comportato una riclassifica ai fini comparativi delle voci suddette al 31 dicembre 2020, che ha interessato di conseguenza anche il Rendiconto finanziario.

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

SignoriAzionisti,

la Nota integrativa consolidata è suddivisa nelle seguenti parti:

  • Parte A Politiche contabili
  • Parte B – Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato
  • Parte C Informazioni sul Conto economico consolidato
  • Parte D Redditività consolidata complessiva
  • Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
  • Parte F Informazioni sul patrimonio consolidato
  • ParteG – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda
  • Parte H – Operazioni con parti correlate
  • Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
  • Parte L Informativa di settore
  • Parte M Informativa sul leasing

Parte A - Politiche contabili

A.1 PARTEGENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dallaCommissione Europea, come stabilito dalregolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il"quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato è stato predisposto in conformità alle disposizioni della Banca d'Italia, dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.

Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della Redditività complessiva consolidato, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalla Nota integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato è redatto in euro, dove non espresso diversamente, e presenta anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente.

La valutazione delle voci del bilancio consolidato è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposta la Banca, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa della stessa nel prevedibile futuro.

Si precisa inoltre che, alla luce dell'integrazione emanata dalla Banca d'Italia con comunicazione del 15 dicembre 2020, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato predisposto tenendo conto, per quanto applicabile, delle raccomandazioni riportate nelle seguenti comunicazioni dell'EBA (European Banking Authority), della BCE (Banca Centrale Europea) e dell'ESMA (European Securities and Market Authorities):

  • ▶ comunicazione dell'EBA del 25 marzo 2020 "Statement on the application of the prudential framework regarding Default, Forbearance and IFRS 9 in light of Covid-19 measures";
  • ▶ comunicazione dell'ESMA del 25 marzo 2020 "Public Statement. Accounting implications of the Covid-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9";
  • ▶ documento dell'IFRS Foundation del 27 marzo 2020 "IFRS 9 and Covid-19 Accounting for expected credit losses applying IFRS 9 Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the Covid-19 pandemic";
  • ▶ lettera della BCE del 1° aprile 2020 "IFRS 9 in the context of the Coronavirus (Covid-19) pandemic" indirizzata a tutti gli enti significativi;
  • ▶ orientamenti dell'EBA del 2 aprile 2020 "Guidelines on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis";
  • ▶ comunicazione dell'ESMA del 20 maggio 2020 "Implications of the Covid-19 outbreak on the half-yearly financial reports";
  • ▶ orientamenti dell'EBA del 2 giugno 2020 "Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the Covid-19 crisis";
  • ▶ comunicazione dell'ESMA del 28 ottobre 2020 "European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports";
  • ▶ orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis";
  • ▶ lettera della BCE del 4 dicembre 2020 "Identification and measurement of credit risk in the context of the Coronavirus (Covid-19) pandemic" indirizzata a tutti gli enti significativi.

Le comunicazioni sopra riportate definiscono una serie di indicazioni al fine di supportare la Banca nell'applicazione dei principi contabili in relazione agli impatti dell'epidemiaCovid-19.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 2021

Quanto di seguito esposto è applicabile dal 2021:

  • ▶ Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse Fase 2 (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16).A seguito del processo di riforma degli IBOR, lo 'IASB Board' ha attivato un progetto, suddiviso in due fasi distinte:
    • ȃ Fase 1 completata nel settembre 2019 (entrata in vigore dal 1° gennaio 2020): l'obiettivo dello IASB Board è stato quello di introdurre delle eccezioni obbligatorie temporanee al modello generale dell'hedge accounting al fine di evitare l'interruzione delle relazioni di copertura dovute alle incertezze sulla tempistica e sull'ammontare dei flussi finanziari futuri durante la fase di transizione ai nuovi indici di riferimento;
    • ȃ Fase 2 completata nell'agosto 2020 (entrata in vigore dal 1° gennaio 2021): l'obiettivo dello IASB Board è stato quello di inserire alcuni espedienti pratici e alcune agevolazioni al fine di limitare gli impatti contabili derivanti dalla riforma degli IBOR.
  • ▶ Concessioni su canoni connesse al Covid-19 (Modifica all'IFRS 16).

Visto il significativo incremento delle rent concession intervenute a seguito della pandemia da Covid-19 e la complessità del loro trattamento contabile che si basa su un'analisi preliminare delle clausole contrattuali e della normativa applicabile, lo IASB Board ha modificato l'IFRS 16 inserendo un practical expedient che semplifica la contabilizzazione delle rent concession da parte dei soli locatari.

La Banca ha tenuto in considerazioni le suddette modifiche introdotto dallo IASB a partire dal 1° gennaio 2021, non rilevando impatti significativi sui relativi conti.

Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento

Di seguito, sono rappresentati i criteri adottati da BFF Banking Group per la definizione dell'andamento e dei relativi principi di consolidamento.

Società controllate

Le società controllate sono quelle su cui BFF Banking Group ha il controllo. BFF Banking Group controlla una società quando è esposto alla variabilità dei suoi risultati e ha la capacità d'influenzare tali risultati attraverso il suo potere sulla società stessa. Generalmente, si presume l'esistenza del controllo quando la società detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto,tenendo in considerazione anche i diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili.

Tra le controllate di BFF BankingGroup sono comprese anche società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities"), per le quali, in concreto, BFF mantiene la maggioranza dei rischi e di benefici derivanti dalle attività poste in essere, oppure quelle su cui la stessa Capogruppo BFF Bank esercita il controllo; l'esistenza di una partecipazione nel capitale di queste società a destinazione specifica non è rilevante a tale riguardo.

Tutte le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale, dalla data in cui il controllo è stato trasferito a BFF Banking Group; sono, invece, escluse dal consolidamento a partire dalla data in cui tale controllo viene a cessare.

Gli schemi di bilancio delle società consolidate integralmente sono predisposti secondo i princìpi IAS/IFRS, utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.

I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:

  • ▶ le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di Patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto consolidato e del Conto economico consolidato;
  • ▶ gli utili e le perdite, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, eccetto che per le perdite, che non sono eliminate qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita. Sono inoltre eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • ▶ i bilanci delle imprese operanti in aree aventi moneta di conto diversa dall'euro sono convertiti in euro, applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio, e alle voci di Conto economico i cambi medi dell'esercizio;
  • ▶ le differenze di cambio da conversione dei bilanci di queste imprese, derivanti dall'applicazione dei tassi di cambio di fine esercizio per le poste patrimoniali, e dal tasso di cambio medio dell'esercizio per le poste di Conto economico, sono imputate alla voce Riserve da valutazione del Patrimonio netto, così come le differenze di cambio sui Patrimoni netti delle partecipate. Tutte le differenze di cambio vengono riversate nel Conto economico nell'esercizio in cui la partecipazione viene dismessa.

Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione" previsto dall'IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi) rispetto al fair value delle attività e passività acquisite viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, la differenza viene imputata al Conto economico.

Il "metodo dell'acquisizione" viene applicato a partire dalla data dell'acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo è cessato.

1. Partecipazioni in società che rientrano nel perimetro di consolidamento

BFF BankingGroup, al 31 dicembre 2021, include, oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Denominazioni imprese Sede legale Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
e operativa rapporto1 Impresa partecipante Quota % di Voti %2
1. BFF Finance Iberia, S.A.U. Madrid - Paseo
de la Castellana 81
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Polska S.A. Łodz -Jana Kilińskiego, 66 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
3. BFF Medfinance S.A. Łodz -Jana Kilińskiego, 66 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
4. BFF Česká republika s.r.o. Prague - Roztylská 1860/1 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
5. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava - Mostova 2 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
6. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz -Al. Marszalka
Jozefa Piłsudskiego 76
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. Komunalny Fundusz
Inwestycyjng Zamknięty
Warsaw - Plac
Dąbrowskiego 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. MEDICO Niestandaryzowany
Sekurytyzacyjny Fundusz
Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw - Plac
Dąbrowskiego 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Kancelaria Prawnicza
Karnowski iWspólnik sp.k.
Łodz -Jana Kilińskiego, 66 4 BFF Polska S.A. 99% 99%
10. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski iWspolnik sp.k.
Łodz -Al. Marszalka
Jozefa Piłsudskiego 76
4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

La disponibilità di voto riportata ai punti 7 e 8 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

Le imprese di cui ai punti 9 e 10 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti, in relazione al totale dell'attivo.

BFF Bank possiede inoltre una partecipazione pari al 26,46% inUnione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

Legenda:

  • 1) Tipo di rapporto:
  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo

2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio consolidato

Emissione dello strumento di capitale "Additional Tier 1"

La Banca ha inviato alla Banca d'Italia l'Istanza per l'autorizzazione all'esercizio della call option per il Tier II, prevista per marzo 2022. Successivamente, in data 19 gennaio 2022, è stato collocato alla pari il primo prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1, per un ammontare nominale complessivo di 150 milioni di euro, durata perpetua con facoltà di rimborso riservata all'emittente a partire dal quinto anno.

Pagamento di dividendi dalle controllate estere

Nel corso del primo trimestre 2022, le controllate estere BFF Polska S.A. e BFF Finance Iberia S.A.U. provvederanno a distribuire dividendi alla capogruppo BFF Bank S.p.A. per un importo complessivo fino a 69 milioni di euro.

In relazione a BFF Polska S.A., la controllata, previa approvazione del supervisory board, dovrà ottenere autorizzazione alla distribuzione di utili e di riserve da parte dell'Assemblea dell'azionista unico, che approverà, tra l'altro, anche il Bilancio 2021 e che si terrà entro il 17 marzo 2022.

Per BFF Finance Iberia S.A.U., l'Assemblea che si è tenuta in data 14 febbraio 2022 ha approvato la distribuzione delle riserve, composte tra l'altro dall'utile 2021, per il pagamento dei dividendi alla Banca.

Costituzione della nuova società BFF Immobiliare S.r.l.

In data 19 gennaio 2022 si è proceduto alla costituzione della società BFF ImmobiliareS.r.l., detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione Casa BFF che ha visto l'acquisto di un'area edificabile e il successivo sviluppo di un edificio ad uso uffici che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.

Valutazioni in merito alla possibilità di distribuire acconti sui dividendi in corso d'anno e delibere conseguenti

Il 10 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione ha assunto un impegno a porre in essere, già a partire dal 2022,tutte le iniziative necessarie per consentire la distribuzione, alricorrere delle condizioni di legge, di acconti su dividendi in corso d'anno.

Modifiche nella composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A.

In data 3 febbraio 2022 l'Ing. Barbara Poggiali, Consigliere di Amministrazione indipendente e non esecutivo, nonché Presidente del Comitato per le Remunerazioni e membro del Comitato Nomine della Banca, ha rassegnato le proprie dimissioni.

In data 10 febbraio 2022 il CDA ha deliberato la nomina, per cooptazione, della dott.ssa Monica Magrì, in sostituzione dell'Ing. Poggiali.

In data 24 febbraio 2022 la Dott.ssa Amélie Scaramozzino, Consigliere di Amministrazione indipendente e non esecutivo, nonché membro del Comitato per le Remunerazioni e membro del Comitato per la valutazione delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati, ha rassegnato le proprie dimissioni.

In data 1° marzo 2022 il CDA ha deliberato la nomina, per cooptazione, della dott.ssaAnna Kunkl, in sostituzione della Dott.ssa Scaramozzino.

Si precisa che:

  • ▶ non sono previste indennità o altri benefici spettanti a seguito della cessazione dalle cariche;
  • ▶ alla data delle dimissioni, l'Ing. Poggiali e la Dott.ssa Scaramozzino non detenevano, né direttamente né indirettamente, azioni ordinarie della Banca, ai sensi dell'articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.

Modifiche nella composizione del Collegio Sindacale

Inoltre, si segnala che, in data 18 febbraio 2022, la dott.ssa Paola Carrara, Presidente del Collegio Sindacale, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto a decorrere dalla prima tra (i) la data dell'Assemblea degli Azionisti convocata perl'approvazione del bilancio di esercizio delGruppo chiuso al 31 dicembre 2021 e (ii) il 31 marzo 2022.

Crisi Ucraina-Russia

A seguito della crisi fra Russia e Ucraina, culminata nell'intervento militare avviato dalla Russia in data 24 febbraio, e delle conseguenti contromisure intraprese da parte della comunità internazionale e dai soggetti del settore finanziario internazionale, si segnala che il Gruppo BFF non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della Business Unit Payments nel rispetto alle restrizioni imposte verso la Russia.

Sezione 5 - Altri aspetti

Azionariato

In data 10 febbraio 2021, a mercati chiusi, Scalve S.à r.l. ("Scalve"), società controllata da Massimiliano Belingheri, Amministratore Delegato di BFF, ha avviato una procedura di cd. reverse accelerated book-building ("RABB"), rivolta esclusivamente a investitori istituzionali e volta ad acquistare massime 3,5 milioni di azioni ordinarie BFF. Il completamento dell'operazione di RABB è avvenuto il giorno successivo, 11 febbraio 2021, con l'acquisto da parte di Scalve di 1.938.670 azioni ordinarie BFF.

Nella medesima data dell'11 febbraio 2021 BFF Luxembourg S.à r.l. (Centerbridge) ("BFF Lux") ha avviato, e poi concluso il 12 febbraio, la cessione di tutta la partecipazione residua in BFF:

  • (i) tramite procedura di accelerated bookbuilding(ABB),rivoltoadeterminatecategoriediinvestitoriistituzionali, per 11.806.970 azioni; e
  • (ii) in seguito all'esercizio da parte di Massimiliano Belingheri della call option con consegna fisica di 1,76 milioni di azioni, prevista ai sensi del relativo "Lock up and Option Agreement" esistente.

A seguito di questa operazione BFF Lux ha completato la sua uscita dal capitale di BFF, e Massimiliano Belingheri è arrivato a detenere, sia direttamente sia indirettamente tramite persone a lui strettamente legate (Scalve e Bray Cross Ltd.), circa 10,03 milioni di azioni BFF (10,17 milioni al 31 dicembre 2021, pari al 5,49% del capitale sociale di BFF).

A seguito dell'azzeramento della partecipazione di BFF Luxembourg S.à r.l. nella Banca avvenuta nel corso del mese di febbraio 2021, la Banca d'Italia con comunicazione del 23 febbraio 2021 ha provveduto alla cancellazione dall'albo dei gruppi bancari delGruppo con al vertice la stessa Luxembourg S.à r.l..

In data 5 marzo 2021 la Banca ha emesso a favore di Equinova UK HoldCo Limited ("Equinova"1 ) 14.043.704 nuove azioni ordinarie BFF, a servizio della fusione per incorporazione di DEPObank - Banca Depositaria Italiana S.p.A. ("DEPObank") in BFF; tali azioni rappresentavano una quota pari al 7,604% del capitale sociale di BFF a quella data.

Alla data del 31 dicembre 2021 Equinova è il principale azionista di BFF, con il 7,58% del capitale sociale; segue il management di BFF (Amministratore Delegato, 4 Vice Presidentsin forza a tale data, e le loro rispettive Persone Strettamente Legate) con il 5,59%. Il rimanente 86,84% è flottante, e include le azioni proprie (995.005, pari allo 0,54%).

Acquisizione di DEPObank - Banca Depositaria Italiana S.p.A. Fusione per incorporazione in BFF Bank S.p.A.

In data 1° marzo 2021 si è perfezionato il closing dell'operazione di acquisizione da parte di Banca Farmafactoring S.p.A. ("BFF") di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. ("DEPObank") e successiva fusione per incorporazione di DEPObank. La Banca, a partire dalla data del 5 marzo 2021, ha inoltre cambiato la propria denominazione in BFF Bank S.p.A..

In conseguenza del closing, BFF ha:

  • (i) perfezionato l'acquisto del 76% circa del capitale sociale di DEPObank dai soci della stessa, ivi incluso il socio di riferimento Equinova UK HoldCo Limited ("Equinova"); e
  • (ii) ha stipulato il relativo atto di fusione con DEPOBank, mediante il quale, con efficacia a partire dal 5 marzo 2021, è perfezionata la fusione per incorporazione di DEPObank in BFF (con conseguente concambio in azioni BFF Bank del rimanente 24% circa del capitale sociale di DEPObank, e connesso aumento del capitale sociale di BFF Bank). A esito di tale aumento di capitale, Equinova detiene il 7,6% del capitale sociale della nuova "entità combinata".

Con l'operazione di fusione per incorporazione di DEPObank S.p.A. in BFF Bank S.p.A. è nato, quindi, il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, con un focus specifico nell'ambito deisecurities services, payments, dei servizi di factoring e di gestione dei crediti commerciali verso la PubblicaAmministrazione.

Per garantire piena continuità ed efficienza, le attività di business di DEPObank sono confluite in una divisione autonoma all'interno di BFF.

La normativa di riferimento in tema di contabilizzazione di operazioni di aggregazione aziendale viene individuata nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, nell'IFRS 3 Business Combination.

1) Equinova è la holding company di Advent International Corporation, Bain Capital Private Equity Europe LLP e Clessidra SGR S.p.A., che era il principale azionista di DEPObank (di cui al 1° marzo 2021 deteneva una quota del 91,6% del capitale sociale).

In particolare, l'IFRS 3 revised richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, è contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o delle attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione è determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

In conformità al suddetto principio contabile, la Banca ha concluso il processo di allocazione definitiva del Prezzo di Acquisto di DEPObank S.p.A. (cd. "Purchase Price Allocation" – PPA), iscrivendo, al 31 dicembre 2021, un badwill a 76,9 milioni di euro.

Ai sensi dell'IFRS 3 revised, la Banca deve valutare le attività e le passività acquisite al loro fair value (alla data di acquisizione del controllo) e confrontare il patrimonio netto al fair value (differenza fra attività e passività stimate a fair value) con il prezzo di acquisto.Tale processo, definito PPA ("Purchase Price Allocation"), consiste nel determinare alla data di acquisizione del controllo da parte di BFF Bank (ovvero 1 marzo 2021) le attività (inclusi gli intangibili) e le passività (incluse le passività potenziali ivi comprese quelle non probabili) al loro fair value. La differenza tra il fair value delle attività nette ed il prezzo pagato, esprime l'avviamento negativo ("Badwill") che, come previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS deve essere riconosciuto direttamente aConto economico.

Per maggiori approfondimenti si rimanda alla specifica Sezione G "Aggregazioni aziendali" della Nota Integrativa del presente bilancio.

Ai fini dell'operazione in oggetto, la Banca ha riconosciuto un prezzo complessivamente pari a 293,9 milioni di euro, ovvero inferiore al patrimonio netto contabile alla data di acquisizione pari a 437,3 milioni di euro.

Le attività di PPA prevedono:

  • ▶ di ri-esprimere al fair value le attività e le passività già iscritte nel bilancio dell'acquisita, cancellando l'eventuale goodwill precedentemente iscritto e stimando gli eventuali intangibili formati internamente;
  • ▶ di stimare il badwill come differenziale tra le attività e le passività ri-espresse a fair value comprensive degli intangibili rilevati e la price consideration.

L'Accordo per l'acquisizione oltre al riconoscimento di un prezzo per l'acquisizione del 76% delle azioni pari ad 217 milioni di euro, prevede eventuali futuri pagamenti a titolo di earn out da parte della Banca, quest'ultimi legati a componenti positive di reddito straordinarie derivanti dal rilascio di specifici accantonamenti già contabilizzati in bilancio e per un ammontare massimo di 11 milioni di euro, e a risparmi effettivamente realizzati a seguito della rinegoziazione di certi contratti IT (con Nexi) per un ammontare massimo di 10 milioni di euro.

La Banca ha rilevato come alla data del 1° marzo 2021, il pagamento dell'earn out IT sia certo, e il relativo esborso previsto per gli anni 2027–2039, quando i risparmi saranno effettivamente realizzati. Il management ritiene invece che gli earn outs legati alle componenti positive di reddito rivenienti dal rilascio di fondi abbiano una probabilità di esercizio nulla.Ai fini della stima della Price Consideration è stato stimato il valore attuale (al tasso

espressivo del costo del debito, ricavato come somma tra il tasso interbancario alla scadenza di ogni specifico anno maggiorato di uno spread) dei pagamenti futuri rivenienti dall'accordo con NEXI, assegnando una probabilità di accadimento pari al 100%, mentre il valore degli earn out legati al rilascio di accantonamenti è stato attribuito un valore nullo, sulla base di una probabilità di accadimento nulla. Il prezzo comprensivo di tali esborsi è stimato in 302,2 milioni di euro (293,93 + 8,27 milioni di euro).

Ispezione dell'Autorità di Vigilanza Banca d'Italia

Si rappresenta che, nel periodo ricompreso tra l'8 marzo e il 24 giugno 2021, la Banca d'Italia ha condotto una visita ispettiva, ai sensi degli articoli 54 e 68 del D.Lgs. n. 385/83 come successivamente modificato (il "TUB"), presso BFF.

L'Organo diVigilanza ha sottoposto le risultanze dei suddetti accertamenti alConsiglio diAmministrazione della Banca il 4 novembre 2021.

La Banca ha fatto conoscere ai Servizi Supervisione Bancaria 2 (SB2) e all'IspettoratoVigilanza (VIS) le considerazioni in ordine ai rilievi formulati, dando notizia dei provvedimenti assunti e di quelli che intende assumere.

Rating di BFF Bank S.p.A.

A seguito (i) del perfezionamento dell'acquisizione di DEPObank il 1° marzo 2021, (ii) della conseguente efficacia della fusione per incorporazione di DEPObank in BFF, il 5 marzo 2021, nonché (iii) dell'approvazione del "Piano finanziario 2021-2023 di BFF BankingGroup", presentato al mercato il 15 marzo 2021, l'agenzia di rating Moody's ha effettuato le seguenti rating actions su BFF in data 21 aprile 2021, confermate anche in sede di review periodica in data 13 dicembre 2021:

  • ▶ ha aumentato il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine a "Baa2" da "Baa3" con outlook Stabile (da Positivo), la seconda classe di rating più alta fra tutte le banche italiane valutate da Moody's a quella data;
  • ▶ ha aumentato il Baseline Credit Assessment ("BCA") di BFF da "Ba3" a "Ba2", il secondo rating più elevato fra le banche italiane meno significative (Less Significant Institutions - LSI) valutate da Moody's a quella data, per riflettere l'opinione dell'agenzia secondo cui, a seguito dell'acquisizione di DEPObank, BFF continuerà a generare elevati ritorni, pur mantenendo un attivo a basso rischio. Moody's riconosce che l'acquisizione di DEPObank determina un beneficio al profilo di funding e di liquidità di BFF, poiché la Banca ha ottenuto l'accesso a un'ampia base di depositi e un elevato ammontare di attività liquide;
  • ▶ ha diminuito il Rating Emittente di Lungo termine a "Ba2" da "Ba1", con outlook Stabile (da Developing), per la minore proporzione di senior debt a livello consolidato rispetto al totale delle attività bancarie, conseguenza diretta della maggiore dimensione dello Stato patrimoniale a seguito della fusione di DEPObank;
  • ▶ ha cambiato l'outlook sui rating a lungo termine a Stabile, per riflettere l'opinione dell'agenzia secondo cui BFF manterrà un'elevata qualità dell'attivo, una buona generazione di profitti e un solido profilo di funding nei prossimi 12-18 mesi. Moody's, inoltre, ritiene che BFF sia meno esposta, rispetto ad altre banche commerciali italiane, ai rischi recessivi derivanti dalla pandemia causata dalCoronavirus, grazie al suo business model.

In sintesi, i rating assegnati a BFF da Moody's ad aprile 2021 e confermati a dicembre 2021 sono i seguenti:

  • Rating Emittente di Lungo termine: "Ba2", outlook Stabile;
  • Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine: "Baa2", outlook Stabile;
  • Rating sui Depositi Bancari di Breve termine: "P-2";
  • BCA: "Ba2".

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa e alla Credit Opinion di Moody's, pubblicati sul sito Internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet delGruppo.

Si ricorda, infine, che il 10 marzo 2021 Standard & Poor's Global Ratings ha dichiarato di aver ritirato il proprio "Issuer Credit Rating BB-/Watch Pos/B" su DEPObank, a seguito della suddetta fusione con ilGruppo BFF.Al momento del ritiro, le valutazioni su DEPObank erano su "Credit Watch", con implicazioni positive.

Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19

Tra i fatti dirilievo intervenuti nell'anno 2021 si segnala il protrarsi dell'emergenza e della diffusione delCovid-19 (di seguito "Coronavirus") che, nelle prime settimane del precedente anno, ha inizialmente interessato la Cina per poi diffondersi negli altri Paesi, con riflessi sull'attività economica degli stessi.

Tali fattori di instabilità, che si sono manifestati in maniera significativa, hanno inciso sensibilmente sulla prospettiva di crescita futura del nostro paese, avendo un riflesso sull'economia generale e sui mercati finanziari, derivanti da decisioni assunte dalle autorità governative per contenere il diffondersi dell'epidemia.

Lo stato di attuale emergenza globale determinato dal Covid-19 rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, incide sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulla prospettiva di crescita del Pil, conseguenti alle misure restrittive di contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche. Parallelamente i vari governi europei hanno posto in essere una serie di misure di sostegno all'economia, anche attraverso iniezioni di liquidità nel sistema.

In relazione alle attività della Banca si ritiene tuttavia gli impatti anche per il 2021 siano stati contenuti e si possano riassumere secondo quanto segue:

  • ▶ un rallentamento dell'attività di sviluppo di nuove relazioni commerciali, che, date le caratteristiche del servizio offerto, richiedono uno sforzo comunicativo inteso e prolungato; tale attività, quindi, è stata impattata negativamente, una volta ancora, dalla modalità di lavoro in remoto;
  • ▶ un'accelerazione negli incassi delle fatture più recenti, determinato dall'ampia liquidità presente nel sistema che è stata canalizzata al pagamento di quelle posizioni debitorie che presentavano minori complessità (ovvero in generale fatture meno datate);
  • ▶ effetti positivi nell'area dei Securities Services dovuti al trend di crescita del risparmio gestito in Italia, che ha visto un avvio positivo nel 2021. L'incremento è stato ottenuto in parte come conseguenza dell'apprezzamento dei mercati e in parte grazie all'aumento della raccolta netta;
  • ▶ effetti discordanti nell'area dei Payments dovuti alle diverse dinamiche che ilCovid-19 ha avuto sulle varie attività e conseguentemente sui vari servizi offerti dalGruppo: positivi sull'area delle tramitazioni, parzialmente positivi sull'area delle carte in cui si è assistito ad una ripresa limitata dalla bassa spesa retail e per viaggi e turismo, negativi come atteso sull'area degli assegni ed effetti.

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio della Banca, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese.Tuttavia, sono state intraprese delle azioni a partire dallo scorso anno che hanno portato la Banca, ad aggiornare gli scenari macroeconomici al fine di includere gli effetti della pandemia all'interno delle stime di ECL (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al Covid-19"). Con riferimento alle moratorie concesse si veda quanto riportato al paragrafo "Modifiche contrattuali derivanti da Covid-19".

Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti intrapresi nel corso del 2021:

▶ Continuità operativa: la Banca ha monitorato la situazione nel continuo e la sua operatività è stata garantita senza situazioni di criticità. In tale contesto, si è posta particolare attenzione ai rischi operativi, con opportuni presidi per garantire l'operatività. Non si registrano, ad oggi, problemi di continuità operativa. Già lo scorso anno, infatti, era stata potenziata la struttura IT. Inoltre, tra le operazioni rilevanti dei primi nove mesi del 2021 si rileva l'acquisizione di DEPObank conclusa nei primi giorni del mese di marzo.

Ad oggi il personale è pienamente operativo sia in modalità remote working, che in presenza secondo un'alternanza di gruppi ed è dotato di strumenti utili a lavorare da remoto. I servizi dai fornitori e dagli outsourcer non hanno subìto decadimenti in termini di qualità o riduzione degli stessi, né è stata rilevata alcuna interruzione di servizio; gli eventuali fenomeni di decadimento della qualità del servizio, comunque non in grado di compromettere l'operatività della Banca, sono, infatti, oggetto di opportuna tracciatura e di valutazione/ risoluzione in un apposito applicativo interno.

▶ Aspetti commerciali: con riferimento alla BU Factoring e Lending è da rilevare come la pandemia da Covid-19 abbia colpito tutti i Paesi in cui il Gruppo opera tramite la proposta di factoring pro soluto e/o finanziamenti alla clientela ma, ciononostante, il Gruppo abbia continuato ad operare durante tutto il periodo di emergenza, garantendo la completa efficienza ai clienti in essere e potenziali. Le misure restrittive dovute alla pandemia hanno comportato un significativo impatto sulrischio di credito, ma la Banca ne ha risentito relativamente, in quanto i principali clienti sono rappresentati da grandi aziende o multinazionali. In questo contesto, il Gruppo ha riscontrato una certa difficoltà nello sviluppare nuove relazioni commerciali e l'afflusso di liquidità ai governi locali ha comportato, inoltre, l'accelerazione dei pagamenti delle fatture più recenti; al contrario si sono registrati minori incassi di interessi di mora, ma con percentuali di realizzo più elevate.

Con riferimento alla BUSecurities Services, nel 2021 nonostante l'effetto negativo dalla pandemia, i patrimoni dei clienti (sia dei fund services che della global custody) hanno mantenuto un trend positivo.

Con riferimento all'attività di banca depositaria, la raccolta netta deifondi comuni e deifondi pensione riscontra un trend di crescita superiore anche al periodo pre-Covid recuperando di fatto tutti gli effetti negativi dei mercati finanziari legati alla pandemia. Riguardo agli sviluppi commerciali, si è riscontrato nel 2021 un trend positivo nell'ambito dei Fondi FIA, le cui iniziative commerciali chiuse registrano una crescita rispetto alle trattative chiuse nel medesimo periodo del 2020.

Con riferimento alla BU Payment se da un lato si sono registrati segnali importanti di ripresa nel comparto dei servizi di tramitazione interbancaria (es. bonifici e incassi) e degli incassi e pagamento della clientela corporate e PPAA, dall'altro gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno continuato a limitare la crescita, attesa anche a livello sistema, delle operazioni di pagamento i cui strumenti operano nella logica "in presenza" ( es. pagamenti con carte, assegni ecc.).

  • ▶ Liquidità: nonostante l'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dal perdurare della pandemia Covid-19, la Banca ha mantenuto i presìdi necessari per il monitoraggio e il presidio della posizione di liquidità. La Banca:
    • (i) qualora ritenuto necessario, si riserva di effettuare analisi di stress più frequenti e più dettagliate nonché con impatti crescenti e variabili;
    • (ii) mantiene, anche grazie al contributo derivante dall'operazione conclusa nel corso del mese di marzo 2021 con DEPObank, una importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità;
    • (iii) monitora i mercati anche per il tramite del continuo confronto con operatori di mercato e banche di relazione; e
    • (iv) continua a monitorare attentamente i trend di incasso dei debitori della PubblicaAmministrazione.
  • ▶ Requisiti patrimoniali: non ci sono particolari impatti sui Fondi Propri e sui requisiti regolamentari a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19; nel quarto trimestre dell'anno i ratio patrimoniali si attestano ancora ben al di sopra dei requisiti minimi richiesti dal Regolatore.

Non si rilevano particolari impatti, invece, correlati all'emergenza sanitaria, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondoTFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).

Modifiche contrattuali derivanti da Covid-19

In linea con quanto previsti dagli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis"ilGruppo, attraverso accordi contrattuali, ha concesso delle moratorie ad alcune sue controparti, a carattere prettamente volontario. Le modifiche hanno riguardato solo il posticipo della quota capitale, mentre nessuna modifica è stata effettuata sui tassi di interesse. Inoltre, non è stata prevista alcuna diminuzione delle esposizioni creditizie delGruppo, né in termini di capitale né di quota interesse; le modifiche sono da ritenersi non sostanziali e pertanto non hanno determinato la derecognition dal bilancio delle posizioni oggetto di moratorie.

Tutte le controparti, per un importo complessivo pari a 2,1 milioni di euro che hanno beneficiato di tale moratoria hanno sede in Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 48%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 21%) e da retail (circa 31%).

Revisione legale dei conti

L'Assemblea dei soci di Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.

A.2 PARTE RELATIVAALLE PRINCIPALIVOCI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Di seguito, sono descritte le politiche contabili adottate per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Attività finanziarie

Con riferimento alle attività finanziarie, il principio contabile IFRS 9 prevede la ripartizione in tre categorie:

  • ▶ Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico;
  • ▶ Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • ▶ Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • ▶ le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • ▶ le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi di capitale e pagamenti di interessi sull'importo del capitale da restituire, oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Held to Collect and Sell");
  • ▶ le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a Conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

Trovano quindi evidenza in questa voce:

  • ▶ i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model Other/Trading (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" o "Held to Collect and Sell") o che non superano il test sulle caratteristiche contrattuali (SPPI test);
  • ▶ gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo e collegamento per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • ▶ le quote di OICR.

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a Conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, iltasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono inizialmente iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal prezzo della transazione, senza considerare i costi o ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono valorizzate al fair value.Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su datirilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.

Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie o parti di attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.

In particolare, le attività finanziarie cedute vengono cancellate quando l'entità conserva i diritti contrattuali a ricevere i flussi di cassa dell'attività, ma sottoscrive un'obbligazione simultanea a pagare tali flussi di cassa e solo tali flussi di cassa, senza significativi ritardi a favore di terzi.

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è inclusa nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

▶ l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un Business Model il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie (Business Model HTC&S) e

▶ i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (superamento del test SPPI).

In particolare, sono inclusi in questa voce:

  • ▶ i titoli di debito che sono riconducibili ad un Business Model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test sulle caratteristiche contrattuali (SPPI test);
  • ▶ le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Inoltre, sono misurate al fair value con impatto sulla redditività complessiva anche gli strumenti di capitale per i quali si sceglie di usufruire della c.d. Fair Value Other Comprehensive Income option (FVOCI), che prevede, per tali tipi di strumenti, la possibilità di imputare alla redditività complessiva tutte le componenti reddituali legate agli strumenti, senza che esse impattino mai, neanche in caso di dismissione, il Conto economico.

Il Gruppo sceglie di usufruire della FVOCI option relativamente agli strumenti di capitale posseduti, che peraltro, hanno ammontare non significativo.

Business model HTC&S

Le attività finanziarie classificate nel Business Model HTC&S sono detenute sia al fine di raccogliere i flussi finanziari contrattuali sia per la vendita delle stesse. Pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto a un Business Model Hold to Collect. Questo perché la vendita di attività finanziarie è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo del Business Model, anziché essere incidentale ad esso.

Tali attività possono essere detenute per un periodo di tempo non definito, e possono rispondere all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi. Pertanto, a differenza delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), il principio IFRS 9 non richiede la definizione di soglie di frequenza e significatività delle vendite per il Business Model HTC&S.

Purtuttavia, seguendo un approccio prudenziale, il Gruppo ha definito un indice massimo di turnover annuale del portafoglio titoli che permetta di discriminare tale Modello di Business da quelloOther (cioè gli asset detenuti per il Trading), calcolato come il rapporto tra iltotale del valore delle vendite e lo stock medio nell'anno ((valore giacenza iniziale + valore giacenza finale)/2).

In materia di riclassificazione delle attività finanziarie (tranne ititoli di capitale, per i quali non è ammessa alcuna riclassifica), l'IFRS 9 non ammette riclassificazioni verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato oAttività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).

Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Nel dettaglio, in caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassifica. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal Patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che dovrebbero essere altamente infrequenti, le attività finanziarie possono essere riclassificate da quelle valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie stabilite dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti operano in maniera prospettica a partire da tale data con i seguenti impatti:

  • ▶ nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione.
  • ▶ nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Con riferimento ai titoli di debito, tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrandosi a Conto economico gli interessi, secondo il criterio del costo ammortizzato nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati". Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 120 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto ad eccezione delle perdite derivanti da impairment, esposte alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Gli utili e le perdite sono registrati tra le Riserve da valutazione fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel Conto economico alla voce 100 "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Le variazioni di fair value rilevate nella voce 120 "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della Redditività consolidata complessiva.

Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo, e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o della non attendibilità delle informazioni atte alla valutazione del fair value, sono valutati all'ultimo fair value attendibilmente misurato.

Gli strumenti rappresentativi di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del Patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione aConto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Come previsto dall'IFRS 9, le attività finanziare incluse in tali categorie, ai fini della valutazione dell'eventuale impairment, sono segmentate nei tre differentistage, a seconda dello stato di deterioramento del merito creditizio.

Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (attività finanziarie al momento di rilevazione iniziale, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa misurata su un orizzonte temporale pari ad un anno.

Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (attività performing per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa misurata per l'intera vita residua dello strumento finanziario.

Per gli strumenti di debito, costituisce evidenza di impairment l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie del debitore o emittente, tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi. Qualora vi sia un'obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto un impairment, la perdita cumulata, che è stata

inizialmente rilevata nella voce 120 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto, viene trasferita a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva". L'importo trasferito aConto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (valore di prima iscrizione al netto delle eventuali perdite per impairment già precedentemente rilevate nel Conto economico) e il fair value corrente.

Se il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel Conto economico la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di Conto economico; ciò, invece, non si applica con riferimento ai titoli di capitale, che non sono assoggettati al processo di impairment.

Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.

Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".

Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene nel momento in cui scadono i diritti contrattuali, e quando, a seguito della cessione, sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici relativi all'attività finanziaria medesima. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante deirischi e beneficirelativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è classificata nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • a) l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un Business Model il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business Model HTC) e;
  • b) i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (superamento test SPPI).

Sulla base degli schemi contabili previsti dalla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la voce di bilancio comprende:

  • ▶ crediti verso banche nelle diverse forme tecniche;
  • ▶ crediti verso clientela, nelle diverse forme tecniche, che contengono anche i titoli di debito classificati nel Business Model HTC e che hanno superato l'SPPI test.

I crediti verso banche derivano essenzialmente dai rapporti di conto corrente ordinari delle società appartenenti alGruppo e dagli impieghi con controparti bancarie nelle diverse forme tecniche.

I crediti verso la clientela comprendono principalmente titoli di debito, i crediti verso debitori, riferiti all'attività di factoring, gli interessi di ritardato pagamento, calcolati sui crediti acquistati a titolo definitivo in misura determinata dalla normativa in vigore (D.Lgs. n. 231/2002 "Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali"), nonché gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche.

I crediti di BFF, relativi ad attività di factoring, si riferiscono quasi esclusivamente ad acquisti pro soluto a titolo definitivo, ovvero a crediti per i quali è avvenuto il totale trasferimento di rischi e benefici connessi al credito.

Business model HTC

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono detenute nell'ambito di un modello di business avente l'obiettivo di ottenere i flussi finanziari contrattuali raccogliendo i pagamenti nell'arco della vita dello strumento.

Non tutte le attività devono essere necessariamente detenute fino a scadenza: il principio IFRS 9 fornisce i seguenti esempi di casi in cui la vendita delle attività finanziarie può essere coerente con il Business Model HTC:

  • ▶ le vendite sono dovute ad un aumento del rischio di credito di un'attività finanziaria;
  • ▶ le vendite sono infrequenti (anche se significative in termini di valore), o sono insignificanti singolarmente e in forma aggregata (anche se frequenti);
  • ▶ le vendite avvengono vicino alla data di scadenza dell'attività finanziaria e i ricavi delle vendite approssimano la raccolta dei restanti flussi di cassa contrattuali.

Il Gruppo ha identificato delle soglie di significatività per volumi e frequenza di vendite oltre le quali andrà analizzato se il business model HTC è stato mantenuto.

Laddove, pertanto, si dovesse procedere a delle vendite (consentite dal Business Model in parola) è stata definita, in ragione di una comune prassi di mercato, una determinata percentuale di significatività dei volumi di vendita annuali, determinata come sommatoria del valore delle vendite effettuate nell'anno/valore di bilancio del portafoglio HTC a inizio anno.

Con riferimento alla frequenza delle vendite, BFF Banking Group ha definito una soglia su base mensile così come esplicitato nel RAF (Risk Appetite Framework), ovvero sia il quadro che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, con il business model e con il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli, anche a livello diGruppo.

In materia di riclassificazione delle attività finanziarie, l'IFRS 9 non ammette riclassificazione verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).

Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica.Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a Conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Con riferimento ai crediti per attività di factoring, tali attività sono rilevate inizialmente al fair value che, di norma, corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione e all'erogazione dell'attività finanziaria, ancorché non ancora regolati.

In particolare, i crediti pro soluto:

  • a) acquistati a titolo definitivo, con trasferimento sostanziale di rischi e benefici e flussi di cassa, sono rilevati all'atto della prima iscrizione al fair value, rappresentato dal valore nominale del credito, al netto delle commissioni addebitate al cedente;
  • b) qualora acquistati per un importo inferiore al valore nominale, figurano iscritti per l'importo effettivamente pagato all'atto dell'acquisto.

Con riferimento, invece, alle attività finanziarie relativi aifinanziamenti erogati dalGruppo, l'iscrizione iniziale delle stesse avviene alla data di erogazione. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value delle somme erogate, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento.

I titoli di debito HTC, presentano pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa e possono essere impegnati in operazioni di pronti contro termine, di prestito o di altre operazioni temporanee di rifinanziamento. Anche la rilevazione iniziale di tali attività avviene alla data di regolamento, al fair value, corrispondente di norma al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione.

Criteri di valutazione

In seguito alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore iscritto all'origine, diminuito dei rimborsi di capitale e delle rettifiche di valore, e aumentato delle eventuali riprese di valore e dell'ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo, tenuto conto della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi accessori imputati direttamente alla singola attività.

Con specifico riferimento ai crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di factoring dalle società del Gruppo, essi sono valutati al "costo ammortizzato", determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati, con riferimento sia alla quota capitale sia agli interessi di ritardato pagamento che maturano dalla data di scadenza del credito e che sono ritenuti recuperabili.

La nuova scadenza ditali crediti, considerata la natura degli stessi, è da identificarsi con la data di previsto incasso, determinata in sede di quotazione e formalizzata con il cedente nel contratto di cessione.

Gli interessi attivi (ivi inclusi gli interessi di ritardato pagamento) devono essere riconosciuti a Conto economico solo se risulta probabile che si generino flussi di cassa positivi per l'entità, e che il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF e BFF Finance Iberia hanno incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento recuperabili, tenuto conto che:

  • ▶ il modello di business e la struttura organizzativa prevedono che il sistematico recupero degli interessi di ritardato pagamento su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo rappresenti un elemento strutturale dell'attività ordinaria di gestione di tali crediti;
  • ▶ tali interessi di ritardato pagamento, per la loro incidenza sulla composizione dei risultati, non costituiscono un elemento accessorio delle operazioni di acquisto a titolo definitivo, e sono stati considerati per un'analisi completa dei profili di redditività prospettica.

BFF e BFF Finance Iberia dispongono, inoltre, di serie storiche - riguardanti le percentuali e i tempi di incasso elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di poter ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS15 perla loro rilevazione.Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio, per determinare la percentuale di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare dette percentuali nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.

In merito ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata BFF Finance Iberia, l'aggiornamento delle serie storiche, effettuato considerando gli incassi del 2020, ha confermato la congruità della percentuale di recupero in essere, pari al 45%.

Con riferimento a BFF PolskaGroup, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale.

I titoli HTC, dopo l'iniziale rilevazione al fair value, sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il risultato derivante dall'applicazione di detta metodologia è imputato a Conto economico nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati".

Il Gruppo effettua l'analisi sul portafoglio crediti e titoli HTC, finalizzata all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie. Il principio IFRS 9 ha introdotto per le attività finanziarie comprese in tale voce di bilancio il concetto di perdite su crediti attese, che rappresentano una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario, e secondo cui non è necessario che una perdita si verifichi prima che venga riconosciuta in bilancio e quindi, generalmente, tutte le attività finanziarie porteranno alla creazione di un fondo.

L'approccio utilizzato è rappresentato dal modello generale di deterioramento ("general deterioration model") che prevede la classificazione in tre stage, che riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito, degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione contabile infrannuale si procede a valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversistage.

Per le attività classificate in Stage 1 il Fondo svalutazione delle singole attività finanziarie si determina basandosi sulle perdite attese a 12 mesi ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione solo il potenziale default nei prossimi 12 mesi), mentre per le attività in Stage 2 e 3 ci si basa sulle perdite attese "lifetime" ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione il potenziale default lungo tutta la vita residua dello strumento finanziario).

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto una riduzione di valore, nell'ambito dello stage 3, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati in base al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

L'importo della perdita è definito sulla base di un processo di valutazione analitica e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Con la rilevazione dell'impairment, Il valore contabile dell'attività viene conseguentemente ridotto, e l'importo della perdita stessa è rilevato a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della perdita per impairment diminuisce, e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, che si è verificato dopo la sua rilevazione, la perdita per impairment precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L'importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di Conto economico.

Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".

Criteri di cancellazione

La cancellazione dell'attività finanziaria avviene quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria scadono o l'entità trasferisce l'attività finanziaria e il trasferimento soddisfa i criteri di ammissibilità per l'eliminazione contabile.

I crediti ceduti sono cancellati dalle attività in bilancio solo se la cessione ha comportato il trasferimento di tutti i rischi e i benefici connessi con i crediti stessi.

Qualora siano invece mantenuti rischi e benefici, i crediti ceduti continueranno a essere iscritti tra le attività di bilancio, ancorché, giuridicamente, la titolarità degli stessi sia stata effettivamente trasferita.

4 - Operazioni di copertura

Criteri di iscrizione

Si premette che ilGruppo si è avvalso della facoltà, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare, relativamente alle operazioni di copertura, le regole previste dallo IAS 39 anche dopo l'introduzione dell'IFRS 9.

Per operazioni di copertura si intende la designazione di uno strumento finanziario atto a neutralizzare, in tutto o in parte, l'utile o la perdita derivante da una variazione di fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto. L'intento di copertura deve essere formalmente definito, non retroattivo e coerente con la strategia di copertura dei rischi enunciata dalla Direzione di BFF Banking Group. La contabilizzazione dei derivati come strumenti di copertura è permessa dallo IAS 39 solamente in particolari condizioni, ossia quando la relazione di copertura è:

  • ▶ chiaramente definita e documentata;
  • ▶ misurabile;
  • ▶ attualmente efficace.

Gli strumenti finanziari derivati designati come copertura sono inizialmente iscritti al loro fair value.

Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite potenziali attribuibili a determinate tipologie di rischio.

Le tipologie possibili di copertura sono:

  • ▶ copertura di "fair value": con l'obiettivo di coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio;
  • ▶ copertura di flussi finanziari (anche "cash flow hedge"): con l'obiettivo di coprire l'esposizione alle variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari poste di bilancio;
  • ▶ copertura di un investimento netto in un'entità estera.

Gli strumenti che possono essere utilizzati per la copertura sono i contratti derivati (comprese le opzioni acquistate) e gli strumenti finanziari non derivati, per la sola copertura del rischio cambio. Gli strumenti derivati di copertura sono classificati nello Stato patrimoniale, rispettivamente alla voce 50 "Derivati di copertura" dell'attivo, o 40 "Derivati di copertura" del passivo, a seconda che alla data di riferimento del bilancio o situazioni contabili infrannuali presentino un fair value positivo o negativo.

Criteri di valutazione

Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono iscritti e misurati al loro fair value.

Nel momento in cui uno strumento finanziario è classificato come di copertura, ilGruppo, come sopra riportato, documenta in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, verificando, sia all'inizio della relazione di copertura sia lungo tutta la sua durata, che la copertura del derivato sia efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto.Una copertura è considerata efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value del derivato di copertura.

Pertanto, l'efficacia è valutata attraverso il confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%) quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell'elemento coperto.

La valutazione dell'efficacia è effettuata a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, utilizzando:

  • test prospettici: che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'attesa sua efficacia;
  • test retrospettivi: che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo a cui si riferiscono, misurando, pertanto, quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.

Le modalità di contabilizzazione degli utili e delle perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono diverse, in relazione alla tipologia di copertura:

  • ▶ copertura di fair value (fair value hedge): la variazione del fair value dell'elemento coperto riconducibile al solo rischio coperto è registrato aConto economico, al pari della variazione del fair value dello strumento derivato di copertura; l'eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l'effetto economico netto;
  • ▶ copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge): le variazioni di fair value del derivato sono imputate a Patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a Conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare, o per la parte di copertura che risulta inefficace;
  • ▶ copertura di un investimento netto in un'entità estera: segue le modalità di contabilizzazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari.

L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto economico avviene sulla base di quanto segue:

  • ▶ i differenziali maturati sugli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse (oltre agli interessi delle posizioni oggetto di copertura) vengono allocati nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati" o voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" a seconda del segno (positivo o negativo) del differenziale;
  • ▶ le variazioni di fair value positive o negative, rivenienti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura e delle posizioni oggetto di copertura di fair value hedge, vengono allocate nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura";
  • ▶ le variazioni di fair value positive o negative originate dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura di cash flow hedge, perla parte efficace, vengono allocate in un'apposita riserva di valutazione di Patrimonio netto "Riserva perla copertura diflussifinanziarifuturi", al netto dell'effetto fiscale differito.Perla parte inefficace,tali risultanze vengono contabilizzate aConto economico nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura".

Criteri di cancellazione

La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi: a) la copertura effettuata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace; b) l'elemento coperto è stato venduto oppure rimborsato; c) è stata revocata anticipatamente l'operazione di copertura; d) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato.

Se non è confermata l'efficacia della copertura, la quota del contratto derivato non più di copertura (over hedging) viene riclassificata tra gli strumenti di negoziazione. Se l'interruzione della relazione di copertura è dovuta alla cessione o all'estinzione dello strumento di copertura, l'elemento coperto cessa di essere tale e torna a essere valutato secondo i criteri del portafoglio di appartenenza.

Le attività e le passività finanziarie di copertura sono cancellate quando viene meno il diritto contrattuale (ad es., scadenza del contratto, cessazione anticipata esercitata secondo le clausole contrattuali - c.d."unwinding") a ricevere i flussi finanziari relativi agli strumenti finanziari, attività/passività coperta e/o derivato oggetto dell'operazione di copertura, o quando l'attività/passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

5 - Partecipazioni

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni in società controllate congiuntamente e collegate sono iscritte in bilancio al costo, pari al fair value del corrispettivo pagato, rettificato nei casi in cui venissero accertate perdite durevoli di valore.

La voce include le interessenze detenute in società controllate congiuntamente e collegate. Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint venture), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra ilGruppo e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Sono considerate collegate le società nelle quali la Banca detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società per le quali le scelte amministrative, finanziarie e gestionali si ritengono sottoposte ad influenza notevole, in forza dei legami giuridici e di fatto esistenti.

Ai fini di stabilire l'esistenza del controllo sulle società controllate congiuntamente e dell'influenza notevole rispetto alle società collegate, non si segnalano situazioni in cui è stato necessario svolgere valutazioni particolari o assunzioni significative.

Criteri di valutazione

Il Gruppo utilizza il metodo del patrimonio netto per la valutazione di queste partecipazioni rettificando il valore iniziale per riflettere le variazioni nelle attività nette di pertinenza del Gruppo rispetto alla data di acquisizione. Ad ogni data di bilancio o situazioni contabili infrannuali per le partecipazioni si procede a verificare l'esistenza di obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Il processo di rilevazione di eventuali impairment prevede la verifica della presenza di indicatori di possibili riduzioni di valore e la determinazione dell'eventuale svalutazione.

Gli indicatori di impairment sono sostanzialmente suddivisibili in due categorie:

▶ indicatori qualitativi, quali il conseguimento di risultati economici negativi o comunque un significativo scostamento rispetto agli obiettivi di budget o previsti da piani pluriennali comunicati al mercato, l'annuncio/ avvio di procedure concorsuali o di piani di ristrutturazione, la revisione al ribasso del"rating" espresso da una società specializzata di oltre due classi;

▶ indicatori quantitativi, rappresentati da una riduzione del fair value al di sotto del valore di bilancio, da un valore contabile della partecipazione nel bilancio separato superiore al valore contabile nel bilancio consolidato all'attivo netto e all'avviamento della partecipata o alla distribuzione da parte di quest'ultima di un dividendo superiore al proprio reddito complessivo.

La presenza di indicatori di impairment comporta la rilevazione di una svalutazione nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale deiflussifinanziari attesirivenienti dall'attività; esso riflette la stima deiflussifinanziari attesi dall'attività, la stima delle possibili variazioni nell'ammontare e/o nella tempistica dei flussi finanziari, il valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità dell'attività ed altri fattori che possano influenzare l'apprezzamento, da parte degli operatori di mercato, dei flussi finanziari attesi rivenienti dall'attività.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o laddove la partecipazione venga ceduta trasferendo in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici ad essa connessi.

6 - Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

Sono inclusi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari), le attività concesse in leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di proprietà e diritti di utilizzo di attività materiali rivenienti da contratti di "leasing".

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi derivanti da contratti di leasing ex IFRS16 dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:

  • ▶ se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "90. Attività materiali", nella categoria più idonea;
  • ▶ se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "90.Attività materiali", ad incremento dei diritti d'uso, rilevato in base alle previsioni dell'IFRS16, su cui si riferiscono.

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi, diverse da quelli di cui al paragrafo precedente sono iscritte:

  • ▶ se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "90. Attività materiali", nella categoria più idonea;
  • ▶ se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "130.Altre attività".

Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti (o locati tramite un contratto di leasing finanziario) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'anno.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo ditutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati, e il costo può essere attendibilmente rilevato (es. interventi di manutenzione straordinaria). Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel Conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce 190 b) "altre spese amministrative", se riferite ad attività a uso funzionale.

In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing - "Right-of-Use" (RoU) (IFRS 16).

Alla data di decorrenza il Gruppo, in qualità di locatario, iscrive al costo "l'attività consistente nel diritto di utilizzo (RoU)", il quale comprende: a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing; b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti; c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario, consistenti nei costi incrementali sostenuti per l'ottenimento del leasing che non sarebbero stati sostenuti se il leasing non fosse stato ottenuto, a eccezione dei costi sostenuti dai locatori produttori o commercianti in relazione al leasing; d) la stima dei costi che dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing, a meno che tali costi siano sostenuti per la produzione delle rimanenze".

Il RoU riferito ai contratti di leasing esistenti alla data della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato iscritto secondo il "Modified Retrospective Approach".

IlGruppo non considera l'IVA come componente dei lease payments ai fini del calcolo delle misure IFRS 16 (RoU e Lease Liability, per cui si rimanda alla voce Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato).

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore per deterioramento.

In relazione alGruppo Bancario, le attività materiali vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l'attività sia utilizzabile dall'azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La stima della vita utile è di seguito rappresentata:

  • ▶ fabbricati: non superiori a 40 anni;
  • ▶ mobili: non superiori a 9 anni;
  • ▶ impianti: non superiori a 14 anni;
  • ▶ macchine: non superiori a 3 anni;
  • ▶ altre: non superiore a 11 anni.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata.

La stima della vita utile delle attività materiali viene rivista a ogni chiusura di bilancio o situazioni contabili infrannuali, tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della ob-

solescenza attesa, ecc., e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

In merito al patrimonio artistico non si procede ad ammortizzarlo in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato a non diminuire nel tempo.

Alla data di First Time Adoption dei Principi Contabili Internazionali (1° gennaio 2005), per gli immobili di proprietà strumentali all'attività d'impresa (Milano e Roma), è stato applicato il criterio del fair value che, a partire da tale data, è divenuto il nuovo valore di bilancio.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210 "Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività materiali" di Conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale di riferimento di reporting se esiste qualche indicazione che dimostri che le attività materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d'uso.

Attività materiali rappresentate dal diritto d'uso di beni di cui a contratti di "leasing"

Ai sensi dell'IFRS 16 il "leasing" è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo. Un contratto di "leasing" finanziario trasferisce al locatario (utilizzatore), sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene.Diversamente il contratto configura un "leasing" operativo. L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent-free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene.Al momento della decorrenza del contratto il locatario rileva:

  • ▶ un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
    • passività finanziaria per il leasing;
    • pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
    • costi diretti iniziali, e
    • eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • ▶ una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario.

Qualora un contratto di leasing contenga "componenti non leasing" (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente "componenti leasing" e "componenti non leasing" e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi a sé stanti.

Il locatario può optare per rilevare i pagamenti dovuti per il leasing:

  • ▶ direttamente quale onere nel Conto economico, a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing;
  • ▶ secondo un altro metodo sistematico rappresentativo delle modalità di fruizione dei benefici economici, nel caso di leasing a breve termine (pari o inferiore a 12mesi) che non includano un'opzione di acquisto dell'asset oggetto del leasing da parte del locatario; leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • ▶ periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo;
  • ▶ periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo.

Nel corso della durata del contratto di leasing, il locatario deve:

  • ▶ valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 "Riduzioni di valore delle attività", rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • ▶ incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi.

In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall'utilizzo o dalla dismissione.

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal Bilancio al termine della durata del leasing.

7 - Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie a utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalGruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta.

Le attività immateriali sono principalmente relative a software ad utilizzazione pluriennale e all'avviamento, frutto di contratti o di nuove acquisizioni.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte in bilancio o situazioni contabili infrannuali al costo d'acquisto, comprensivo dei costi diretti sostenuti per predisporre l'attività all'utilizzo, e aumentato delle eventuali spese successive sostenute per accrescerne le iniziali funzionalità economiche, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Tra le attività immateriali è anche iscritto l'avviamento, che rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e passività di pertinenza di un'impresa acquisita, rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill), o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto economico.

Gli avviamenti iscritti sono relativi all'acquisizione di BFF Polska nel 2016 e di IOS Finance nel 2019, fusa il 31 dicembre 2019 nella BFF Iberia.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate, per tutto ilGruppo Bancario, sono le seguenti:

  • ▶ software: non superiore a 4 anni;
  • ▶ altre attività immateriali: non superiore a 10 anni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività e il suo valore recuperabile pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventualirettifiche di valore sono rilevate alla voce 220 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di Conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Tra le attività immateriali è incluso l'avviamento. L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza e il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).

Le attività a vita utile indefinita, quali l'avviamento, non sono soggette ad ammortamento sistematico, bensì a un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio o situazioni contabili infrannuali.

La Banca è dotata di una Policy ("Policy ImpairmentTest dell'Avviamento") che definisce il contenuto del test, in relazione a quanto prescritto dal principio contabile, esplicitando, inoltre, i cosiddetti"trigger event" ossia quegli indicatori, di fonte informativa esterna/interna, che sono monitorati con periodicità almeno semestrale e al cui verificarsi si impone l'impairment test alle partecipazioni e all'avviamento. L'impairment test potrà essere, inoltre, eseguito anche su specifica richiesta da parte delleAutorità in caso di eventi particolarmente eccezionali (si veda, ad esempio, il caso della pandemia da Covid-19).

Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore), pertanto, viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento (impairment test). A tal fine, viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari a cui attribuire l'avviamento (cash generating unit).

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione e il valore di recupero, se inferiore, ed è imputato aConto economico nella voce 270 "Rettifiche di valore dell'avviamento". Per valore di recupero si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali oneri di vendita, e il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari, e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile, ovvero considerando la metodologia dei multipli di mercato. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Il Gruppo, a seguito degli esiti dell'impairment test effettuato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, sulla quota degli avviamenti iscritti in bilancio, relativi all'allocazione del costo di acquisto delGruppo BFF Polska, di quello di BFF Iberia, nonché alle due attività immateriali rivenienti dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione della ex DEPObank, non ha proceduto ad alcuna riduzione di valore dei suddetti intangibili.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo Stato patrimoniale all'atto della dismissione, o quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dalla sua dismissione, ulteriori benefici economici futuri, e l'eventuale differenza tra il valore di cessione, o valore recuperabile, e il valore contabile viene rilevata a Conto economico alla voce 280 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".

9 - Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della legislazione fiscale vigente nei diversi paesi in cui il Gruppo opera.

L'onere fiscale è costituito dall'importo complessivo delle imposte correnti e differite, incluso nella determinazione del risultato dell'esercizio.

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto perl'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correntirappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio. Le imposte differite passive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito dovute nei periodi futuri, riferibili alle differenze temporanee imponibili sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti. Le imposte differite attive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili nei periodi futuri, e sono riferibili a differenze temporanee deducibili, sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti.

Il valore fiscale di un'attività o di una passività è il valore attribuito a quella attività o passività secondo la normativa fiscale vigente.Una passività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee imponibili secondo le disposizioni dello IAS 12.Un'attività fiscale differita viene rilevata pertutte le differenze temporanee deducibili secondo le disposizioni dello IAS 12 solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro, a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce 110 b) dell'attivo. Le passività per imposte differite sono iscritte nella voce 60 b) del passivo. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio, e sono rilevate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote fiscali e della normativa fiscale stabilite da provvedimenti in vigore.

La contropartita contabile delle attività e passività contabili, sia correnti che differite, è costituita di regola dal Conto economico nella voce 300 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente".

Nei casi in cui le Attività e Passività fiscali differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il Conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS/ IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).

La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per fare fronte agli oneri che potrebbero derivare da eventuali accertamenti già notificati, o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

10 - Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizione e valutazione

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di manifestazione.

L'accantonamento tra i fondi rischi e oneri è effettuato esclusivamente quando:

  • ▶ esiste un'obbligazione attuale riveniente da un evento passato;
  • ▶ al momento della manifestazione l'obbligazione è onerosa;
  • ▶ può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

Tale voce accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate le medesime modalità di allocazione tra stadi di rischio creditizio e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

I fondi di quiescenza sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale "Projected Unit Credit Method", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione è determinato in base ai rendimenti di

mercato relativi alle date di valutazione di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività. Il valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio è inoltre rettificato del fair value delle eventuali attività a servizio del piano.

Gli utili e le perdite attuariali (ovvero le variazioni nel valore attuale dell'obbligazione derivanti dalle modifiche alle ipotesi attuariali e dalle rettifiche basate sull'esperienza passata) sono esposti nel prospetto della redditività complessiva.

Nel fondo per rischi e oneri sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, i benefici dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.

La quantificazione in bilancio di tale obbligazione è stata effettuata, laddove necessario, sulla base di un calcolo attuariale, determinando l'onere alla data di valutazione, sulla base di assunzioni demografiche finanziarie.

Altri fondi

I fondi rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio in quanto:

  • ▶ sussiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) per effetto di un evento passato;
  • ▶ è probabile l'esborso di risorse finanziarie per l'adempimento dell'obbligazione;
  • ▶ è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro.

Tali fondi comprendono gli stanziamenti a fronte delle perdite presunte sulle cause passive.

Laddove l'elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto economico. In particolare nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l'incremento del valore dell'accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo, è rilevato fra gli interessi passivi.

I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio o di situazione infrannuale, rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a Conto economico.

I fondi per rischi ed oneri accolgono anche i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Il principio IFRS 9 stabilisce che vengano determinate le perdite attese sugli impegni e sulle garanzie rilasciate in relazione al rischio di credito iniziale dell'impegno, dalla data in cui l'entità ha aderito. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il relativo fondo svalutazione deve essere registrato alla voce "100: Fondi rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate" dello Stato patrimoniale passivo.

Criteri di cancellazione

La cancellazione si manifesta nel momento in cui si estingue l'obbligazione o la passività potenziale che ha generato l'esigenza di costituire il fondo.

11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell'accordo contrattuale, si detiene un'obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un'altra attività finanziaria ad un altro soggetto.

La voce comprende i "Debiti verso banche", i "Debiti verso clientela" e i "Titoli in circolazione"; in tali voci sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dalGruppo in qualità di locatario nell'ambito delle operazioni di leasing. Gli interessi passivi vengono registrati a Conto economico nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati".

Criteri di iscrizione

Tali passività sono iscritte alla data di regolamento, inizialmente al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. I titoli strutturati vengono separati nei loro elementi costitutivi che sono registrati distintamente, quando le componenti derivate in essi implicite presentano natura economica e rischi differenti da quelli dei titoli sottostanti e sono configurabili come autonomi strumenti derivati.

In questa voce sono rilevati anche i debiti relativi ai beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing, "Lease Liability" (IFRS 16), che comprende i seguenti pagamenti per il diritto di utilizzo dell'attività sottostante: a) i pagamenti fissi al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere; b) i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza; c) gli importi che si prevede il Gruppo in qualità di locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo; d) il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e) i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.

Gli interessi sono contabilizzati nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" di Conto economico.

Criteri di valutazione

I debiti verso banche, verso clientela e i titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Durante il periodo di utilizzo del bene, il valore contabile della Lease Liability aumenta per un importo pari all'ammontare degli interessi passivi maturati e diminuisce per un importo pari all'ammontare dei canoni pagati dal locatario.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.

La cancellazione dei titoli in circolazione avviene anche in caso di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a Conto economico, qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile. La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

12 - Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione

I criteri di iscrizione e di valutazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle "Attività finanziarie classificate come detenute per la negoziazione".

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione includono le valutazioni negative dei contratti derivati di negoziazione e le passività riferite agli scoperti tecnici su titoli.

Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.

14 - Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nella moneta di conto applicando all'ammontare in valuta estera il cambio in vigore alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Ad ogni chiusura di bilancio, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • ▶ le poste monetarie sono convertite al cambio corrente alla data di chiusura;
  • ▶ le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al cambio alla data dell'operazione;
  • ▶ le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di determinazione del fair value stesso.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate

nel Conto economico del periodo in cui sorgono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel Conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente.

I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio.

16 - Altre informazioni

Azioni proprie

Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del Patrimonio netto al valore a cui sono state acquistate sul mercato. Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del Patrimonio netto.

Al momento dell'assegnazione ai dipendenti o agli amministratori, viene ridotta la riserva Azioni Proprie per un ammontare calcolato al prezzo medio di acquisto delle varie tranches, in contropartita delle riserve in strumenti finanziari iscritte in bilancio a seguito degli accordi diremunerazione variabile e della riserva "sovrapprezzo azioni".

Trattamento di fine rapporto del personale

Per effetto della disciplina introdotta della legge n. 296 del 2006, il calcolo del fondo relativo al trattamento di fine rapporto maturato sino al 31 dicembre 2021 (che resta nella disponibilità della Società) di cui alla voce 90 del passivo, avviene stimando la durata residua dei rapporti di lavoro, per persone o gruppi omogenei, sulla base di assunzioni demografiche:

  • ▶ proiettando il TFR già maturato, sulla base di assunzioni demografiche, per stimare il momento della risoluzione del rapporto di lavoro;
  • ▶ attualizzando, alla data di valutazione, l'ammontare del fondo maturato al 31 dicembre 2021, sulla base di assunzioni finanziarie.

Il principio IAS 19 revised richiede che gli utili e le perdite attuariali siano contabilizzabili tra le componenti della redditività complessiva nell'esercizio/periodo di competenza. Le quote di fondo che maturano a decorrere dal 1° gennaio 2007, dovendo essere trasferite all'INPS o ai fondi di previdenza complementare, assumono la caratteristica di "piano a contribuzione definita", in quanto l'obbligazione del datore di lavoro si esaurisce al momento del versamento, ed è contabilizzata a Conto economico per competenza.

I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce 190 "Spese amministrative - a) spese per il personale" come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano.Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto dallo IAS 19, vengono contabilizzati in una riserva di valutazione di patrimonio netto.

Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali

Il criterio generale di riconoscimento delle componenti reddituali è quello della competenza temporale, tenuto conto anche della correlazione tra costi e ricavi.

Ricavi

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall'apporto degli azionisti.

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati in bilancio solo se sono soddisfatti tutti i criteri seguenti:

  • a) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni;
  • b) l'entità può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • c) l'entità può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • d) il contratto ha sostanza commerciale (ossia il rischio, la tempistica o l'importo dei flussi finanziari futuri dell'entità sono destinati a cambiare a seguito del contratto);
  • e) è probabile che l'entità riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente. Nel valutare la probabilità di ricevere l'importo del corrispettivo, l'entità deve tener conto solo della capacità e dell'intenzione del cliente di pagare l'importo del corrispettivo quando sarà dovuto.

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi agli interessirivenienti dall'attività di factoring, alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie non derivative detenute per la negoziazione, valutate al fair value con impatto sulla redditività e valutate al costo ammortizzato.

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel Conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Relativamente alla BFF Bank e alla BFF Finance Iberia, entrando più in dettaglio, si precisa che:

  • ▶ le commissioni addebitate al cedente per l'acquisto a titolo definitivo sono contabilizzate come ricavi di transazione, e pertanto rientrano nel rendimento effettivo del credito contabilizzato con il criterio del costo ammortizzato;
  • ▶ secondo il principio contabile IFRS 15, i ricavi devono riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio del totale controllo sul bene o servizio oggetto di scambio e il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF e BFF Finance Iberia hanno incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento, inclusi quelli vantati verso le Autorità fiscali. BFF e BFF Finance Iberia dispongono, infatti, di serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso, elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di potere ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile, e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS 15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio, per

determinare la percentuale di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, al fine di monitorarne l'andamento e controllare la tenuta del modello.

Con riferimento alla stima dell'ammontare degli interessi di ritardato pagamento che si ritiene possano essere incassati da BFF e da BFF Finance Iberia, l'aggiornamento delle serie storiche, con l'inserimento degli incassi riferiti all'esercizio 2021, ha confermato la congruità della percentuale media ponderata degli incassi pari al 45%, già utilizzata per la predisposizione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, con tempi medi d'incasso stimati in 1800 giorni. Relativamente agli interessi di ritardato pagamento dei crediti fiscali, in considerazione della particolare natura degli stessi e della controparte, nonché dell'evidenza puntuale riscontrata si ritiene che ricorrano i presupposti per contabilizzarli in misura piena.

Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di recupero basata sull'esperienza.

Gli interessi attivi sui titoli di debito in portafoglio, e quelli passivi, relativi ai titoli emessi da BFF BankingGroup, vengono rilevati secondo il principio del costo ammortizzato, ossia applicando al valore nominale del titolo il tasso effettivo di rendimento (IRR), determinato dalla differenza tra il tasso d'interesse previsto per le cedole e il prezzo di acquisto del titolo stesso, tenendo conto anche dell'eventuale disaggio di emissione. Gli interessi così calcolati devono essere registrati a Conto economico pro rata temporis, in relazione, cioè, alla durata dell'attività o della passività finanziaria.

Le commissioni su crediti amministrati per conto dei cedenti sono contabilizzate in due momenti successivi, in relazione al momento e alla natura del servizio reso:

  • ▶ all'assunzione in gestione (commissioni al carico e spese handling);
  • ▶ all'incasso del credito (commissioni all'incasso).

Commissioni

Le commissioni, che principalmente derivano dalle attività svolte dalle Business Unit Securities Services e Payments e alle attività di gestione del recupero crediti per conto terzi, sono rilevate al momento della prestazione del servizio.Trattasi prevalentemente di ricavi connessi a canoni periodici che potrebbero includere l'erogazione di più servizi, di commissioni a transazione e ricavi una tantum.

Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.

A partire dalla fine del 2020, contestualmente alla rilevazione delle spese legali sostenute per il recupero dei crediti acquistati in pro soluto, il Gruppo registra un ricavo pari alla percentuale di recupero delle stesse basata sulle serie storiche sviluppate internamente. Le suddette spese legali, infatti, sono in parte recuperate dai clienti o a conclusione di procedure concorsuali o al perfezionarsi di accordi transattivi e pertanto non incidono totalmente sul bilancio.Tale trattamento contabile determina, pertanto, un maggiore allineamento tra costi e ricavi, secondo il principio della competenza economica.

In merito ai "40 euro" a titolo di risarcimento delle spese di recupero, si ricorda come tale voce trova giustificazione nel D.Lgs. del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e trova conferma da recenti sentenze di tribunali italiani e spagnoli.

La Banca, nel corso del 2019, ha proceduto ad avviare la fatturazione ai debitori delle spettanze riconducibili a tale dettato normativo, e sempre dal medesimo anno la Banca ha provveduto a tracciarne i relativi incassi per delineare una serie storica.

Dal punto di vista contabile gli incassi suddetti ad oggi hanno contribuito al reddito aziendale secondo il principio della cassa in attesa di passare ad una contabilizzazione per competenza, al pari di quanto già fatto per gli interessi di mora, una volta verificata la robustezza delle serie storiche.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi e altre componenti di Conto economico

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel Conto economico.

I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.

Le perdite di valore sono iscritte a Conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

I piani di remunerazione del personale basati su azioni (stock option) sono rilevati contabilmente in base a quanto previsto dall'IFRS 2. Essi vengono registrati attraverso l'imputazione aConto economico – con un corrispondente incremento del Patrimonio netto – di un costo determinato sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione, e ripartito lungo il periodo previsto dal piano (vesting period). In presenza di opzioni, il fair value delle stesse è calcolato utilizzando un modello che considera – oltre a informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell'opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free – anche le caratteristiche specifiche del piano in essere. Nel modello di valorizzazione sono valutate in modo distinto l'opzione e la probabilità di realizzazione delle condizioni in base alle quali le opzioni sono state assegnate. La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.

L'eventuale riduzione del numero di strumenti finanziari assegnati è contabilizzata come cancellazione di una parte degli stessi. Tale annullamento non avrà alcun impatto a Conto economico, ma avviene in contropartita della riserva di utili portati a nuovo.

"Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2016"

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano distock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione.Al 31 dicembre 2021 il numero di stock option assegnate e non esercitate è pari a n. 2.534.684, di cui esercitabili n. 1.581.684;
  • destinatari: l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
    • a) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
    • b) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

"Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020"

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Banca e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Banca al momento dell'esercizio dell'opzione. Al 31 dicembre 2021 il numero di stock option assegnate è pari a n. 8.615.000, di cui nessuna ancora esercitabile;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dalConsiglio diAmministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio – nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano – tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

In ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima,Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1, 3 della Circolare n. 285 della Banca, l'art. 8.4 della "Policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale di BFF Banking Group, stabilisce che una percentuale almeno pari al 50% della remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker) debba essere corrisposta in strumenti finanziari, segnatamente tra:

  • (i) azioni di BFF e strumenti a esse collegati, ivi inclusi il Piano di stock option; e
  • (ii) ove possibile, gli altri strumenti individuati nel Regolamento delegato (UE) n. 527 del 12 marzo 2014.

Rientrano nell'ambito della definizione di "remunerazione variabile", i pagamenti che, a vario titolo, risultano connessi e dipendenti dalle attività/performance dei destinatari o da altri parametri (es. periodo di permanenza), e che potranno divenire dovuti, in futuro, da BFF in favore di Risk Taker:

  • i) tanto ai sensi del sistema di incentivazione basato su obiettivi aziendali ed individuali (c.d. "MBO");
  • ii) quanto al fine di far fronte a eventuali obblighi di pagamento ai sensi di patti di non concorrenza (i "PNC"), in caso di futura uscita dal Gruppo di Risk Taker che risultino firmatari di detti patti.

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie previa revoca, per la parte non ancora eseguita, dell'autorizzazione deliberata dall'Assemblea il 2 aprile 2020

L'AssembleaOrdinaria della Banca del 25 marzo 2021, esaminata la relativa Relazione illustrativa delConsiglio di Amministrazione, ha deliberato di revocare la precedente autorizzazione, deliberata dall'Assemblea del 2 aprile 2020, perla parte non eseguita, e di autorizzare ilConsiglio diAmministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte e per un periodo di 18 mesi dalla data di Assemblea, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 8.561.523, rappresentative del 5% del capitale sociale della Banca (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino). La Banca, in esecuzione della delibera dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 25 marzo 2021, in data 28 settembre 2021, ha annunciato l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento UE n. 596/2014, che si è concluso in data 22 ottobre 2021, con un acquisto totale di n.750.000 azioni ordinarie di BFF Bank S.p.A..

Delibere assembleari del 2 aprile 2020, del 29 gennaio 2021 e del 7 ottobre 2021

L'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020, esaminata la relativa Relazione illustrativa delConsiglio diAmministrazione, ha, tra l'altro, deliberato di:

▶ aumentare gratuitamente il capitale sociale, in via scindibile e da eseguirsi in più tranche entro il 31 dicembre 2028, con emissione di massime 6.824.108 azioni ordinarie, per un importo massimo di euro 5.254.563,16, da imputarsi per intero a capitale, mediante un corrispondente ammontare tratto dalla riserva utili portati a nuovo, per esigenze connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione della Società, ivi incluso il "Piano di Stock Option delGruppo bancario Banca Farmafactoring - SOP 2020".

L'Assemblea Straordinaria del 29 gennaio 2021, ha deliberato di approvare il progetto di fusione per incorporazione di DEPObank, secondo le modalità di cui al progetto stesso, e dunque, tra l'altro, mediante aumento di capitale sociale di BFF, all'atto dell'acquisto di DEPObank, per euro 10.813.652a favore dell'azionista venditore Equinova, mediante emissione di n. 14.043.704 azioni, prive di valore nominale espresso. L'aumento del capitale sociale è stato eseguito il 2 marzo 2021.

Da ultimo, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Banca in data 7 ottobre 2021 ha deliberato, tra l'altro, di:

  • ▶ destinare alla distribuzione in favore degliAzionisti dividendi pari a euro 165.275.418. Il corrispondente importo per azione, al lordo delle ritenute di legge e comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie detenute dalla Società alla "record date", è stato quantificato, altermine della giornata assembleare, in euro 0,8946;
  • ▶ mettere in pagamento i suddetti dividendi dal giorno 13 ottobre 2021 (c.d. payment date), e, a seguito di autorizzazione dell'Autorità diVigilanza, che ha deliberato di approvare la proposta del Consiglio diAmministrazione di modificare gli articoli 9, 11, 14, 15,16, 18, 19, 21 e 22 dello Statuto sociale, come rappresentato nella Relazione illustrativa.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

Nell'ambito della redazione del bilancio consolidato, la Banca ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio.

Le valutazioni significative della Banca nell'applicazione dei principi contabili della Banca e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate nell'ultimo bilancio annuale della Banca.

In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario perla redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal Covid-19 ("Coronavirus"), gli attuali valori iscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:

  • ▶ il grado di recuperabilità e i prevedibili tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti acquistati pro soluto, a cui BFF ha diritto, sono fondati sull'analisi di serie storiche aziendali pluriennali;
  • ▶ le perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, mediante l'utilizzo di modelli valutativi;
  • ▶ gli oneriregistrati in base a valori previsionali, non ancora effettivi alla data diredazione del presente bilancio;
  • ▶ i fondi del personale basati su ipotesi attuariali, e i fondi per rischi e oneri;
  • ▶ la recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • ▶ l'eventuale impairment delle partecipazioni e degli avviamenti iscritti; alla luce dei risultati al 31 dicembre 2021 non si ravvedono elementi (trigger events) che possano impattare la valorizzazione delle partecipazioni e degli avviamenti iscritti a bilancio.

Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione - coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte - sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate - ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia - nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute da oltre novanta giorni, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti categorie ("stage") sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione/controparte, tenuto conto dei "criteri di staging allocation";
  • ▶ dall'utilizzo di parametri dirischio multiperiodali (es. lifetime PD, LGDed EAD) con il fine della quantificazione dell'expected credit losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale ("initial recognition") dello strumento stesso.

Di seguito si riportano i criteri di staging allocation e i criteri per la determinazione dei parametri alla base della determinazione delle perdite attese, rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), adottati da BFF BankingGroup.

Criteri di Stage Allocation

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.

Le conseguenze ditale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ▶ ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.Tali rettifiche sono oggetto di revisione ad ogni data di bilancio successiva sia per verificarne periodicamente la congruità rispetto alle stime di perdita costantemente aggiornate, sia per tener conto – nel caso dovessero presentarsi indicatori di una rischiosità creditizia "significativamente incrementata" – del mutato orizzonte previsionale di calcolo della perdita attesa;
  • ▶ ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario.Tali rettifiche sono oggetto di revisione ad ogni data di reporting successiva sia per verificarne periodicamente la congruità rispetto alle stime di perdita costantemente aggiornate, sia per tener conto – nel caso in cui vengano meno gli indicatori di una rischiosità creditizia "significativamente incrementata" – del mutato orizzonte previsionale di calcolo della perdita attesa.

L'assegnazione di un'attività in stage 1 piuttosto che in stage 2 non è legata quindi alla rischiosità assoluta (in termini di probabilità di default), ma piuttosto alla variazione (positiva o negativa) della rischiosità creditizia che si è riscontrata rispetto alla prima rilevazione.

Al fine del collocamento in stage delle esposizioni sottoposte ad impairment il Gruppo adotta la metodologia che segue e che è sintetizzabile in due criteri fondamentali:

  • ▶ criterio quantitativo: definizione di una soglia relativa e di una soglia assoluta;
  • ▶ criterio qualitativo: utilizzo di transfer logic triggers ossia di individuazione di eventi che attivano il trasferimento da uno stage ad un altro.

Il criterio qualitativo ha la precedenza sul criterio quantitativo e, stabilisce che sono allocate in stage 2 le posizioni con informazioni relative ai giorni di mancato pagamento superiore ai 30 giorni o, in presenza di misure di

"forbearance", ossia forme di concessioni di dilazione di pagamento in favore della controparte, derivanti dal peggioramento della situazione finanziaria della controparte 0, in presenza di watchlist. La normativa specifica che il significativo deterioramento del rischio di credito può avvenire già prima dei 30 giorni e, pertanto, esso è da intendersi come limite ultimo ("backstop") superato il quale si deve operare il passaggio in stage 2, riconoscendo perdite attese "lifetime", ossia per tutta la durata del credito.Tale presunzione è, per espressa indicazione normativa, "rebuttable", cioè confutabile sulla base di evidenze ragionevoli e documentabili che indichino come il merito creditizio non sia effettivamente deteriorato, anche a fronte di obbligazioni scadute per almeno 30 giorni.

Per quanto concerne il criterio quantitativo:

  • ▶ la soglia assoluta (utilizzo della cosiddetta "Low Credit Risk Exemption", ossia esenzioni per esposizioni aventi basso rischio di credito, coerentemente con le previsioni del principio, ed in linea con gli orientamenti dell'Associazione Italiana per il factoring - Assifact) esonera dalla verifica del significativo deterioramento tramite soglia relativa a quelle transazioni riferite a controparti con rating investment grade alla data di analisi. Le posizioni definite low credit risk, per cui alla data di bilancio o della situazione contabile infrannuale sussiste l'esenzione dal principio IFRS 9, non sono soggette al controllo del downgrade del rating tra la data di analisi e la data di origine della transazione. In assenza di eventi che attivano il trasferimento da uno stage ad un altro, tali posizioni sono allocate direttamente in stage 1. Tale eccezione è applicata per le controparti riferite alla PubblicaAmministrazione e agli EntiTerritoriali, mentre viene esclusa per le controparti private;
  • ▶ la definizione di una soglia relativa invece ha lo scopo di misurare il downgrade del rating (alla data reporting rispetto alla data di origine) per ciascuna transazione. Se il numero di downgrade è superiore a quello stabilito dalla soglia, differenziata a secondo della scala di rating utilizzata, la transazione viene allocata in stage 2. La soglia relativa dipende dal numero di classi di rating considerate per ogni segmento e, risulta pari a 1 per quei segmenti a cui si applicano le matrici esterne Sovereign e Financial Institutions(che presentano 7 classi di rating) mentre è pari a 2 per le controparti afferenti ai segmenti per i quali si utilizza la matrice Corporate (che presenta 21 classi di rating).

Criteri di Impairment

I concetti chiave del principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment sono:

  • ▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL si incorporano informazioni attuali (concetto di "point-in-time") e le informazioni prospettiche ("forward looking") e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multiperiodali, funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;

  • ▶ modello di LGD multiperiodale;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multiperiodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

Inoltre, le perdite attese devono essere scontate, alla reporting date, utilizzando in tasso di interesse effettivo dell'operazione "effective interest rate - ("EIR"), determinato alla data di iscrizione iniziale.

Di seguito riportiamo la descrizione delle scelte metodologiche effettuate dal Gruppo ai fini della determinazione di tali parametri e grandezze.

Probability of Default (PD)

Il parametro di PD multi-periodale viene declinato dal Gruppo attraverso la stima di una struttura a termine della probabilità di default partendo da un definito livello di stratificazione (cd segmento di rischio e rating). La PD multi-periodale ricomprende inoltre gli aggiustamenti di calibrazione puntuale ad un dato momento ("Point In Time conversion") e informazioni prospettiche (forward-looking).

Il requisito forward-looking comporta che a ciascuna delle transazioni presenti in portafoglio e riferite ad una stessa controparte, venga assegnata una probabilità di default a partire dalla data di reporting.A tal fine ilGruppo definisce la PD come la probabilità che una controparte venga classificata in uno stato di default, dato un determinato orizzonte temporale di riferimento.

IlGruppo adotta un modello basato principalmente su fonti d'informazione esterne (e.g.Agenzie di rating). L'orientamento metodologico è stato indirizzato verso l'individuazione di element (driver) di rischio discriminanti al fine di poter assegnare una valutazione del merito creditizio e quindi una probabilità di perdita (default). Tale scelta è guidata dai seguenti fattori:

  • ▶ adozione da parte del Gruppo del modello standard per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito;
  • ▶ continuità rispetto alla metodologia utilizzata per l'assegnazione del rating ai fini del calcolo delle svalutazioni collettive secondo il principio IAS 39;
  • ▶ analisi della tipologia di controparti e di prodotti (forme tecniche) delGruppo.

Il Gruppo, ai fini del calcolo della PD, provvede a suddividere le esposizioni in cluster omogenei per la discriminazione del profilo di rischio degli strumenti finanziari per cui è previsto il calcolo delle rettifiche di valore, di seguito riportati.

  • ▶ Controparti Pubbliche: l'attribuzione della valutazione del merito creditizio (rating) è effettuata a partire dalle serie storiche dei rating esterni forniti dalle ECAI utilizzate e riferiti alle controparti sovereign e sub-sovereign. Il rating è attribuito sulla base della valutazione esterna assegnata alle controparti associate all'esposizione soggetta ad impairment, nei diversi istanti temporali di osservazione (data di reporting e origine della transazione;
  • ▶ Controparti non pubbliche (ad esclusione delle Financial Institutions): con riferimento alle esposizioni riferite a BFF S.p.A. e a BFF Finance Iberia S.A.U., il Gruppo considera il tasso di decadimento trimestrale di Banca d'Italia2 .

2) In linea con la definizione adottata dal Bollettino Statistico Banca d'Italia: "Il tasso di decadimento in un determinato trimestre è dato dal rapporto fra due quantità. Il denominatore è costituito dal numero dei soggetti censiti inCentrale deirischi e non considerati in "sofferenza rettificata" alla fine deltrimestre precedente. Il numeratore è pari alla numerosità dei soggetti che sono entrati in sofferenza rettificata nel corso deltrimestre di rilevazione. Il denominatore è depurato dagli eventuali crediti ceduti, neltrimestre di riferimento, a intermediari non partecipanti alla Centrale dei rischi. Il denominatore del rapporto, seppur riferito alla fine del trimestre precedente, viene convenzionalmente riportato con data contabile pari a quella del trimestre di rilevazione (la stessa del numeratore e del tasso di decadimento)".

  • ▶ Per il Gruppo Polska viene utilizzato un approccio "risk sensitive", basato sull'applicazione di rating esterni di controparti non pubbliche (per le quali è disponibile un bilancio) al fine di affinare l'attuale approccio di portafoglio in merito all'attribuzione delle PD (calcolo ECL) e stage allocation. Infatti, sulla base delle disponibilità dei bilanci storici (reperiti da info provider esterno) è possibile assegnare un rating differenziato nel tempo e per controparte sulla base di un modello di rating;
  • ▶ Controparti Financial Institutions: le controparti afferenti al segmento Financial Institutions ricevono la valutazione del merito di credito definita dalle ECAI di riferimento, in funzione del tempo di valutazione (data di reporting/origination).

Successivamente alla determinazione del rating per ciascuna controparte, l'associazione della PD ad un anno è effettuata tramite l'utilizzo delle matrici esterne di migrazione.

In seguito all'assegnazione della PD ad un anno, la determinazione delle PD lifetime avviene attraverso l'approccio Markoviano basato su catene omogenee a tempo discreto, Homogeneous Discrete-time Markov Chain Method (HDTMC), che tiene conto delle seguenti assunzioni:

  • ▶ stima delle curve di PD cumulate tramite l'utilizzo di matrici di migrazione omogenee;
  • ▶ probabilità di migrazione cumulate della matrice di migrazione stimate tramite il "metodo a coorti" per orizzonti temporali discreti.

In linea con i principio IFRS 9, che stabilisce che le stime della PD devono incorporare non solo gli effetti delle condizioni correnti (conversione Point in Time) ma anche informazioni previsionali e macroeconomiche (integrazione delle informazioni forward looking), il Gruppo provvede a tenere in considerazione l'integrazione delle componenti forward looking (FLI) e Point in Time (PIT) sulla stima della PD, considerando sia le condizioni attuali che le previsioni sulle condizioni economiche future, ponderati per la relativa probabilità di accadimento, forniti da infoprovider esterni.

La metodologia di calcolo sottostante alla creazione di tali scenari tiene in considerazione di:

  • ▶ fattori specifici osservabili oggi delle controparti presenti nei cluster identificati (e.g. rating corrente, outlook/ watchlist status);
  • ▶ evoluzione futura dei fattori macroeconomici (e.g. tasso di crescita del Pil, tasso di disoccupazione, evoluzione del credit spread).

In particolare, le tecniche statistiche utilizzate risultano essere le seguenti:

  • ▶ sistemi di equazioni dinamiche che rappresentano componenti della domanda e dell'offerta aggregata;
  • ▶ rivalutazioni periodiche delle equazioni per la verifica della robustezza del modello e dell'accuratezza della previsione;
  • ▶ utilizzo di tecniche econometriche per serie storiche e dati di insieme per il processo di stima;
  • ▶ implementazione di simulazioni Monte Carlo per generare deviazioni dalla previsione media (o baseline) e per produrre distribuzioni di probabilità empiriche.

Gli scenari scelti per il calcolo delle PD PIT e FLI sono tre:

  • ▶ scenario baseline: rappresenta lo scenario probabilistico che corrisponde alla previsione media;
  • ▶ scenario high growth (upside): rappresenta lo scenario probabilistico migliorativo;
  • ▶ scenario mild recession (downside): rappresenta lo scenario probabilistico peggiorativo.

Per ciascuno scenario è associata una probabilità di accadimento in modo da ottenere un valore di PD point in time e forward looking ponderato.

Successivamente al reperimento dei tassi di default previsionali, l'approccio metodologico scelto consiste nell'applicare alle PD multi-periodali Through The Cycle (TTC condizionate) stimate, dei fattori di scala pari agli shock sui tassi di default previsti dagli scenari definiti (approccio con fattore di scala lineare - scaling factor).

Per ciascuna classe di rating, il risultato è rappresentato da tre curve di PD forward su cui sono applicati rispettivamente lo scenario baseline, lo scenario high growth e lo scenario mild recession.

Al fine di rendere le curve continue ed eliminare discontinuità dovute a shock eccessivamente aggressivi, il Gruppo applica un algoritmo di mitigazione ("smoothing") tramite smorzamento esponenziale alle PD forward. Il Gruppo identifica, quindi, dei pesi su base temporale ("time dependent") da applicare sia alla curva di PD TTC che alla curva ricalcolata post applicazione degli shock.

Loss Given Default (LGD)

Nella quantificazione della perdita attesa (expected loss), il parametro di LGD misura la perdita attesa in caso di default della controparte. La LGD costituisce dunque una componente rilevante per il calcolo della perdita attesa in ottica IFRS 9, sia per le posizioni classificate nello stage 1 (orizzonte temporale di riferimento ad un anno), sia per quelle che hanno subito un significativo incremento del rischio di credito e sono state quindi classificate nello stage 2 e valutate secondo un'ottica lifetime.

Non disponendo di modelli interni per il calcolo del parametro di LGD, il Gruppo si è dotato di specifico tool di calcolo. I valori di LGD sono stimati con l'utilizzo di un motore di calcolo fornito da un fornitore esterno, sulla base di un campione storico di eventi di default e attraverso un modello econometrico parametrato sulle caratteristiche delle transazioni a cui l'esposizione soggetta ad impairment si riferisce.

A ciascuna transazione, il Gruppo assegna un valore di LGD in funzione di un'opportuna segmentazione del portafoglio, tenendo in considerazione i seguenti fattori di rischio quali: la probabilità di default associata alla controparte, il settore economico di riferimento e fattori specifici della transazione (e.g. tipologia del finanziamento e posizionamento del finanziamento nella struttura del capitale).

La visione prospettica che caratterizza il modello di impairment IFRS 9, prevede una rilevazione delle perdite attese per l'intera durata della vita di un credito. Tali perdite vanno stimate mediante dati storici, attuali e prospettici.Al fine di una corretta valutazione delle perdite attese, devono essere considerate tutte le informazioni ragionevoli e disponibili o comunque recuperabili senza sforzi e costi eccessivi alla data di riferimento del rapporto oggetto di valutazione. La perdita attesa descritta nell'IFRS 9, si può avvicinare nella sua forma chiusa alla forma funzionale definibile nella perdita attesa dei modelli AIRB (Advanced Internal Rating-Based) like usati per la determinazione dei requisiti patrimoniali, nonché le stesse svalutazioni collettive IAS 39, seppur con una visione prospettica differente (multi-periodale).

Exposure at Default (EAD)

Nell'ambito della definizione e modellazione di parametri in un'ottica multi-periodale per la definizione del credit risk rientra anche l'Exposure at Default (c.d. EAD).

In analogia a quanto già definito nei modelli Basilea, ai fini di calcolo della ECL con parametri di rischio di credito, l'EAD IFRS 9 consente di definire l'esposizione che un creditore avrà al momento del default in un definito istante lungo la vita dello strumento finanziario.

Il parametro EAD deve quindi essere allineato all'orizzonte previsionale lifetime previsto dal modello di impairment, al fine di poter consentire il calcolo della provision anche per le transazioni per le quali il principio richiede la rilevazione lifetime.

Con riferimento all'EAD, ilGruppo ha individuato i seguenti fattori ai fini del computo dell'EAD lifetime:

  • ▶ tipo di esposizione;
  • ▶ scadenza.

Da tali fattori discriminanti per la modellizzazione della variabile Exposure at Default, sono state definite le seguenti casistiche:

  • ▶ esposizioni con piano di ammortamento deterministico (flussi finanziari e scadenza noti);
  • ▶ esposizioni stocastiche (flussi di cassa e/o scadenza non sono noti).

Con riferimento alle esposizioni con piano di ammortamento deterministico, l'EAD lifetime viene definita utilizzando il piano di ammortamento e i suoi flussi di cassa effettivi. Per tali transazioni, la modellazione stocastica non è dunque necessaria. In caso non sia disponibile al momento del reporting il piano di ammortamento, ancorché previsto contrattualmente, l'impairment è calcolato ipotizzando un'EAD lifetime con schema bullet.

L'entrata in vigore della nuova disciplina sul default a partire dal 1° gennaio 2021 non ha comportato alcun effetto negativo in termini di classificazione delle esposizioni creditizie a non-performing.Tale risultato, a fronte di un'immutata qualità creditizia del portafoglio, è stato reso possibile grazie alle strategie del credito adottate da BFF Banking Group, strategie che BFF ha promosso all'interno del Gruppo Bancario disciplinando i processi di valutazione, gestione e recupero del credito.

Con riferimento alle disposizioni applicative della nuova definizione di default, l'Autorità di Vigilanza, ha reso obbligatorio, tramite l'emanazione di specifiche note interpretative, utilizzare come "dies a quo" per il calcolo dello scaduto per le esposizioni di factoring pro soluto la data scadenza della fattura.

Si segnala che già alla fine del 2020, in un'ottica di avvicinamento alle disposizioni sulla nuova definizione di default, la Banca, in ossequio alla sopracitata comunicazione aveva adottato, quale "dies a quo" da cui far decorrere i termini di conteggio dello scaduto per il prodotto di factoring pro soluto, la data di scadenza della fattura (con scadenza originaria inferiore ai tre mesi) in luogo della data interna stimata di incasso, allineandosi a quanto fatto da altri intermediari.

Tale approccio, a partire dal 31 dicembre 2020, ha portato a considerare per tutte le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico con durata originale inferiore a tre mesi il fattore di ponderazione preferenziale del 20% previsto dall'art. 116, comma 3, del CRR. L'effetto di tale cambiamento – sino a quel momento, prudenzialmente, non adottato da BFF Banking Group a differenza di altri operatori di mercato – ha determinato un minor assorbimento patrimoniale, con conseguente miglioramento dei ratio patrimoniali. Questa modifica ha consentito di allineare il calcolo degli RWA all'approccio adottato dagli altri intermediari e di disancorare il

calcolo degli assorbimenti patrimoniali per le esposizioni nei confronti degli organismi del settore pubblico con durate originaria pari o inferiore ai tre mesi dalle valutazioni effettuate dalle agenzie di rating sul merito creditizio dei Paesi in cui la Banca opera.

IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al Covid-19

L'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) permette di tenere in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese. Gli scenari previsionali Baseline, High Growth e Mild Recession sono stati aggiornati a giugno 2021 e forniscono i tassi di default previsionali per i 20 trimestri successivi alla data di aggiornamento. Tali scenari, forniti dall'infoprovider esterno, si presentano sostanzialmente in linea anche con i nuovi scenari pubblicati dal suddetto infoprovider nel mese di dicembre. Le analisi della Funzione Risk Management, svolte per il quarto trimestre dell'anno, evidenziano infatti che le stime macroeconomiche a dicembre 2021 non si discostano in maniera significativa da quelle di giugno 2021. È confermata, infatti, la ripresa economica guidata soprattutto dalla campagna vaccinale e le stime sul tasso di disoccupazione, tuttavia, sono migliorative rispetto a quanto stimato a giugno 2021. Infatti, secondo l'analisi dell'inforprovider esterno, "il tasso di disoccupazione ristagna mentre l'inflazione riprende a causa degli effetti base, delle pressioni della riapertura economica e di un aumento dei prezzi dell'energia". Anche l'analisi di comparazione tra gli scenari macroeconomici dell'infoprovider esterno con quelli forniti dalla Banca Centrale Europea a dicembre 2021 evidenzia un sostanziale allineamento tra gli scenari.

Tuttavia, gli impatti da Covid-19 non hanno comportato e non si prevede comporteranno modifiche al modello sottostante la stima dell'ECL IFRS 9.

IFRS 3 - Aggregazioni aziendali

In tema diAggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3 revised.

Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite.Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale.

Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale.

L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione dititoli azionari o dititoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IFRS 9.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a Conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte di BFF, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune).

Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte G "Operazioni di aggregazione aziendale" della Nota Integrativa del presente bilancio.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività.Vengono identificati tre diversi livelli di input:

  • ▶ Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;
  • ▶ Livello 2: input diversi da prezzi quotati inclusi nel Livello 1 che sono osservabili, direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi), per le attività o passività da valutare;
  • ▶ Livello 3: input non osservabili per l'attività o la passività.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).

Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato, rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).

In particolare:

  • ▶ ititoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato rettificati per tener conto del rischio di controparte;
  • ▶ i contratti derivati, costituti daOvernight Interest Rate Swap (OIS) sono valutati sulla base di modelli valutativi di mercato che utilizzano come parametri prevalenti i tassi di mercato, rettificati per tener conto del rischio di controparte.Tale rischio include, ove rilevanti, sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del merito di credito dell'emittente stesso (own credit risk);

▶ per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l'applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell'emittente dello strumento finanziario. La Banca non detiene strumenti finanziari di livello 3, se non per importo non materiale.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.

Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 31 dicembre 2021 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività della banca nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sudi accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.

Con riferimento alle quote diOICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.

L'unico strumento classificato nel livello 3 è rappresentato dal credito vantato verso lo schema volontario del FITD.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Al 31 dicembre 2021, come suddetto, l'unico strumento finanziario classificato nel livello 3 è rappresentato dal credito verso lo schema volontario del FITD. Si è recepita ultima stima del fair value, ricevuta dal Fondo ed effettuata da primaria società di consulenza.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Al 31 dicembre 2021, così come nel 2020, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020 Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 9 36.486 104 a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 9 4.087 – b) attività finanziarie designate al fair value – – – c) altre attività obbligatoriamente valutate al fair value – 32.399 104 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 167 83.338 – – 147 17 3. Derivati di copertura – 13 – 4. Attività materiali – – – 5. Attività immateriali – – – Totale 176 119.837 104 – 147 17 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2.725 2. Passività finanziarie valutate al fair value – 3. Derivati di copertura 4.814 Totale 7.539

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Valori in migliaia di euro)

Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a Conto economico
Attività
finanziarie
Totale di cui: a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al
fair value
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 17
2. Aumenti 154
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati
a:
2.2.1 Conto
economico
- di cui plusvalenze
2.2.2 Patrimonio
netto
X X X
2.3 Trasferimenti da
altri livelli
2.4 Altre variazioni in
aumento
154
3. Diminuzioni -67
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate
a:
3.3.1 Conto
economico
- di cui minusvalenze
3.3.2 Patrimonio
netto
X X X
3.4 Trasferimenti ad
altri livelli
3.5 Altre variazioni in
diminuzione
-67
4. Rimanenze finali 104

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Passività non
misurate al fair value o
misurate al fair value
su base non ricorrente
31.12.2021 31.12.2020
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
10.069.497 5.839.220 4.276.876 5.764.259 1.739.407 – 4.082.208
2. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
3. Attività non correnti e
gruppi di attività in via di
dismissione
Totale 10.069.497 5.839.220 4.276.876 5.764.259 1.739.407 4.082.208
1. Passività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
10.010.353 188.861 9.824.068 5.415.184 771.810 4.606.276
2. Passività associate ad
attività in via di dismissione
Totale 10.010.353 188.861 9.824.068 5.415.184 771.810 4.606.276
Legenda:
VB =Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il Gruppo non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.

Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

Euro 554.468 mila

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
a) Cassa 192 4
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 360.142 173.276
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 194.134 16.321
Totale 554.468 189.601

A partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento dellaCircolare 262/2005 della Banca d'Italia, la voce in oggetto, oltre alla disponibilità di contante ("cassa") e depositi"a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, accogli anche i conti correnti, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.

Al 31 dicembre 2021, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 360 milioni di euro nonché i rapporti di conto corrente che la Banca e le sue controllate hanno in essere alla fine dell'esercizio 2021 presso banche terze per un ammontare di 194 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 183.075 mila euro a BFF Bank, per 9.623 mila euro a BFF PolskaGroup e per 1.616 mila euro a BFF Finance Iberia.

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20

Euro 36.598 mila

La voce in oggetto è composta nel seguente modo:

▶ Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 4.095 mila euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui ilGruppo è esposto;

▶ Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 32.503 milioni di euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." (pari a 32,4 milioni di euro) gestite in massima parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR" e, in misura minore, dal "Fondo Atlante". Il valore di tali quote è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dei suddetti fondi alla data del 30 giugno 2021. Infine la voce accoglie anche la quota di partecipazione allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), relativamente a Banca Carige valutato all'ultima relazione sul fair value disponibile (pari a 104 mila euro).

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1.Titoli di debito
1.1Titoli strutturati
1.2Altri titoli di debito 8
2.Titoli di capitale 1
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro
termine
4.2Altri
Totale (A) 9
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione 4.086
1.2 connessi con la
fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la
fair value option
2.3 altri
Totale (B) 4.086
Totale (A+B) 9 4.086

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/ controparti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 8
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche 4
c) Banche 4
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 1
a) Banche
b) Altre società finanziarie:
di cui: imprese di assicurazione
c) Società non finanziarie 1
d) Altri emittenti
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale (A) 9
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali
b) Altre 4.086
Totale (B) 4.086
Totale (A+B) 4.095

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale Totale
31.12.2021 31.12.2020
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito
1.1Titoli strutturati
1.2Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale 104
3. Quote di O.I.C.R. 32.399
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2Altri
Totale 32.399 104

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/ emittenti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Titoli di capitale
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 104
di cui: società non finanziarie
2. Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
3. Quote di O.I.C.R. 32.399
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 32.503

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Voce 30

Euro 83.506 mila

Al 31 dicembre 2021, la voce in oggetto comprende:

  • ▶ la quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 80 milioni di euro, acquistata a marzo 2021;
  • ▶ le azioni relative al titolo Visa Classe C pari a 2.538 mila euro, non quotato il cui fair value viene determinato dal confronto con le azioni quotateVisaSerieA (secondo il piano di conversione definito nel 2016 in occasione dell'integrazione conVisa Europe);
  • ▶ altre partecipazioni minori pari a circa 968 mila euro.

Si evidenzia che al 31 dicembre 2021 la quota a carico di BFF Bank relativa all'adesione allo Schema volontario del FITD per l'intervento di sostegno a favore della Cassa di Risparmio di Cesena è stata totalmente svalutata, tale quota al 31 dicembre 2020 ammontava a 147 mila euro.

Sempre nel corso del primo semestre, è stata venduta la partecipazione nella società Nomisma S.p.A. - Società di Studi Economici, sia la quota appartenente a BFF che quella riveniente dalla fusione con la ex DEPObank per un ammontare complessivo pari a 67 mila euro.

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli
strutturati
1.2 Altri titoli
di debito
2. Titoli di capitale 167 83.339 147 17
3. Finanziamenti
Totale 167 83.339 147 17
Legenda:

L1= Livello 1 L2= Livello 2

L3= Livello 3

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 83.506 164
a) Banche 80.374
b) Altri emittenti: 3.132
- altre società finanziarie 2.844 147
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie 288 17
- altri
3. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 83.506 164

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40

Euro 10.069.497 mila

La voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ crediti verso banche pari a 404.099 mila euro;
  • ▶ crediti verso la clientela pari a 9.665.398 mila euro, che a partire dal 1° gennaio 2018, sulla base delle indicazioni del nuovo IFRS 9, comprende anche il portafoglio titoli Held to Collect - HTC, che ammonta a 5.792.627 mila euro.

Crediti verso banche

Euro 404.099 mila

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/
Valori
Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Valore di Bilancio Fair value Valore di Bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
156.038 156.038 14.757 14.757
1. Depositi a scadenza 153 X X X 14.757 X X X
2. Riserva obbligatoria 155.885 X X X X X X
3. Pronti contro
termine
X X X X X X
4.Altri X X X X X X
B. Crediti verso banche 248.061 248.061
1. Finanziamenti 248.061
1.1 Conti correnti X X X X X X
1.2 Depositi a
scadenza
2.643 X X X X X X
1.3 Altri
finanziamenti:
245.418 X X X X X X
- Pronti contro
termine attivi
160.438 X X X X X X
- Finanziamenti
per leasing
X X X X X X
- Altri 84.980 X X X X X X
2.Titoli di debito
2.1Titoli strutturati
2.2 Altri titoli di
debito
Totale 404.099 404.099 14.757 14.757

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Come suddetto, a partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della Circolare 262/205 della Banca d'Italia,tutti i depositi"a vista" verso le BancheCentrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i conti correnti e i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche sono stati riclassificati nella voce 10 dello Stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide".

Al 31 dicembre 2021, quindi, i "Crediti verso Banche - depositi a scadenza" si riferiscono per 2.643 mila euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e per 154 mila euro all'ammontare depositato presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto".

La voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", riveniente dal bilancio della ex DEPObank, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta.

La voce "Crediti verso Banche - Pronti contro termine" si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con altre banche.

I "Crediti verso banche - Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi disettlement su carte di pagamento.

Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.

Crediti verso clientela

Euro 9.665.398 di cui titoli Held to Collect per 5.792.627 mila euro

A partire dal 1° gennaio 2018, all'interno della voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato –Crediti verso la clientela", come richiesto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262 aggiornata alla luce delle novità introdotte dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9, oltre ai finanziamenti erogati alla clientela rientrano anche i titoli di debito rientranti nel portafoglio Held to Collect (HTC).

La voce si riferisce principalmente a finanziamenti erogati alla clientela per 3.872,8 milioni di euro, in prevalenza crediti verso debitori, relativi all'attività di factoring e per 5.792,6 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.

I crediti verso clientela di BFF Banking Group sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.

I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo di BFF Bank e BFF Finance Iberia si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio.A esito di tale analisi, sono state confermate, per il 2021, sulla base delle serie storiche, le percentuali di recupero del 45% per gli interessi di mora, e di 1800 giorni in relazione ai tempi di recupero degli stessi.

Per quanto riguarda i crediti acquistati da BFF Finance Iberia, la percentuale media di recupero degli interessi di mora osservata è tendenzialmente pari al 100%, e incassata in tempi mediamente inferiori rispetto ai crediti verso il Sistema Sanitario italiano. Tuttavia si è ritenuto, a titolo prudenziale, anche per il 2021, di valutare positivamente l'utilizzo del medesimo tasso di recupero pari al 45%, e lo stesso tempo di incasso, 1800 giorni, utilizzati in BFF Bank.

Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di recupero basata sull'esperienza.

Il valore cumulato degli interessi di mora cui BFF Bank (includendo anche le branch e i paesi gestiti in Libera Prestazione di Servizio) e BFF Finance Iberia hanno diritto, e non ancora incassati, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo Interessi di Mora), risulta pari a 713 milioni di euro, di cui solo 298 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti.

In relazione ai crediti deteriorati, l'ammontare netto complessivo riferito al BFF BankingGroup è pari a 104,1milioni di euro. Di questi 72,2 milioni di euro si riferiscono a sofferenze (di cui 64,5 milioni di euro relativi a Comuni e Province in dissesto, di cui 5,3 milioni di euro acquistati già deteriorate) e 12,4 milioni di euro a inadempienze probabili. Le esposizioni scadute, risultano pari a 19,4 milioni di euro, di cui il 93% relativo a controparti pubbliche. La valutazione di tali esposizioni avviene a livello di portafoglio, in quanto non evidenziano elementi oggettivi di perdita a livello individuale.

I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 5.793 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, gli interessi calcolati secondo il tasso effettivo di rendimento, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.

Al 31 dicembre 2021, tale portafoglio è composto esclusivamente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e a fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 5.707 milioni di euro, con un fair value pari a 5.839 milioni di euro e una differenza negativa, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 46 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.

Al 31 dicembre 2021, la voce accoglie anche il portafoglio HTC riveniente dall'incorporata DEPObank, che ne ha determinato il significativo incremento. In sede di fusione contabile, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised, l'intero portafoglio HTC iscritto nel bilancio di DEPObank è stato rivalutato al relativo valore di mercato (fair value) al 28 febbraio 2021 (alla chiusura della giornata finanziaria). Il nuovo valore dei titoli è stati iscritto nel bilancio di BFF Bank, come valore di prima iscrizione e su questo è stato calcolato il nuovo costo ammortizzato. La differenza tra il vecchio valore al costo ammortizzato dei titoli in oggetto e il nuovo fair value degli stessi ha determinato un impatto positivo, al netto dell'effetto fiscale differito, pari a circa 36 milioni di euro, registrato a Conto economico in contropartita del badwill.

Tale effetto si sarebbe riassorbito attraverso il meccanismo del costo ammortizzato nel corso degli anni successivi al closing con conseguenti minori ricavi, rispetto al valore del costo ammortizzato pre-deal, fino alla scadenza degli stessi.

In realtà la Banca ha presentato interpello e ottenuto risposta positiva da parte dell'Agenzia delle Entrate, in merito alla possibilità di derogare all'ordinaria disciplina, che prevede la neutralità fiscale della Fusione e la conseguente necessità di sterilizzare gli effetti del disallineamento mediante le descritte variazioni in aumento, applicando le speciali disposizioni in materia di riallineamento dei maggiori valori contabili rispetto a quelli fiscali procedendo al versamento nel 2022 dell'imposta sostitutiva relativa al Disallineamento. Per maggiori dettagli si rimanda alla "Sezione 11 -Attività fiscali e passività fiscali".

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Euro 3.872.771 mila

(Valori in migliaia di euro) Tipologia operazioni/valori Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020 Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value Primo e secondo stadio Terzo Stadio Impaired acquisite o originate L1 L2 L3 Primo e secondo stadio Terzo Stadio Impaired acquisite o originate L1 L2 L3 1. Finanziamenti 3.768.695 98.788 5.287 3.872.777 3.942.822 124.629 5.655 4.067.451 1.1 Conti correnti 20.498 1.141 X X X 3 1 X X X 1.2 Pronti contro termine attivi 127.452 X X X X X X 1.3 Mutui X X X X X X 1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 468 X X X X X X 1.5 Finanziamenti per leasing 2.851 X X X 1.937 X X X 1.6 Factoring 2.418.616 77.352 5.287 X X X 2.896.863 98.593 5.655 X X X 1.7 Altri finanziamenti 1.198.810 20.295 X X X 1.044.019 20.380 X X X 2. Titoli di debito 5.792.627 5.839.220 1.682.050 1.739.407 2.1 Titoli strutturati 2.2 Altri titoli di debito 5.792.627 5.839.220 1.682.050 1.739.407 Totale 9.561.322 98.788 5.287 5.839.220 – 3.872.777 5.624.872 118.974 5.655 1.739.407 – 4.067.451

La composizione della voce è la seguente:

▶ l'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente per BFF BankingGroup a 2.418.616 mila euro. Tra questi i crediti acquistati a titolo definitivo "in bonis", iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al"costo ammortizzato", sono pari a 1.985.606 mila euro per BFF Bank e a 306.660 mila euro per la controllata BFF Finance Iberia.

I crediti acquistati a titolo definitivo vengono prevalentemente acquistati già scaduti, e sono ritenuti esigibili in linea capitale.Contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi.

Si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 23.864 mila euro.

Le operazioni di factoring "in bonis" pro solvendo e pro soluto, relative a BFF PolskaGroup, ammontano complessivamente a 126.350 mila euro.

  • ▶ Gli altri finanziamenti "in bonis" verso la clientela risultano pari a 1.198.811 mila euro e comprendono principalmente:
    • ȃ crediti per interessi di mora maturati per 187.460 mila euro circa, di cui 163.025 relativi a BFF Bank e 24.436 riferiti alla controllata spagnola; tale importo, già transitato a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti, si riferisce ai soli interessi di mora maturati su capitale già incassato. Di conseguenza, quindi, dei 298,0 milioni di euro per interessi di mora transitati aConto economico, riferiti al fondo in essere al 31 dicembre 2021, 187,5 milioni di euro si riferiscono alla voce in oggetto, mentre la restante parte, pari a 110,6 milioni di euro, confluisce nella voce "factoring";
    • ȃ depositi cauzionali per circa 36,8 milioni di euro funzionali alle attività di regolamento connesse con l'operatività tipica delle aree di business Securities Services e Banking Payments;
    • ȃ depositi cauzionali perl'operatività in essere conCassaCompensazione eGaranzia per 89,9 milioni di euro;
    • ȃ le operazioni di finanziamento effettuate da BFF PolskaGroup per 874.363 mila euro.
  • ▶ Pronti contro termine attivi pari a 127.451 mila euro. Si tratta di esposizioni sorte in relazione a contratti con clienti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA).
  • ▶ I finanziamenti in Conto corrente, pari a 20.498 mila euro, sono rappresentati dagli utilizzi delle linee, funzionali alle esigenze di servizio, riconosciute a Fondi e Sgr per i quali vengono svolti i servizi di Banca Depositaria (nell'ambito dell'offerta di servizi propria dell'unità di business Securities Services) o da clientela corporate a cui vengono erogati servizi di incasso e pagamento (nell'ambito dell'offerta di servizi assicurati dalla Direzione Banking Payments).
  • ▶ Operazioni di leasing finanziario "in bonis", effettuate da BFF PolskaGroup per 2.851 mila euro.
  • ▶ Le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 90.884 mila euro e comprendono:
    • ȃ Sofferenze: sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda.

Al 31 dicembre 2021, il totale complessivo delle sofferenze delGruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 72.233 mila euro, di cui 5.287 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 64.468 mila euro e rappresentano l'89,2% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 87.467 mila euro, svalutate per 15.234 mila euro. La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1.269 mila euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 88.736 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 16.503 mila euro. Con riferimento alla Banca, al 31 dicembre 2021 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 65.944 mila euro, di cui 64.468 versoComuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità diVigilanza malgrado BFF BankingGroup abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto. Di tale importo, 5.287 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali(comuni,province)giàindissestoalmomentodell'acquistoeacquistatiacondizioniparticolari. Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 18.006 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 11.717 mila euro, risultano pari a 6.290

mila euro (rispetto a 2.041 mila euro al 31 dicembre 2020). Tale incremento è da ascriversi al passaggio di stato da inadempienza probabile a sofferenza di una posizione totalmente coperta da garanzia).

  • ▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Al 31 dicembre 2021, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 17.505 mila euro, di cui 15.448 relative a BFF Polska Group, 1.554 alla banca e 503 mila euro a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 12.413 mila euro, riferito principalmente a BFF Polska Group, in quanto le esposizioni lorde di BFF Bank e BFF Finance Iberia sono state perlopiù integralmente svalutate.
  • ▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 19.428 mila euro. Si riferiscono alla banca per 17.779 mila euro e a BFF Polska Group per 1.650 mila euro. Il 93,3% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Sono costituite da esposizioni nei confronti di soggetti per i quali ricorrono le condizioni per una classificazione fra le esposizioni scadute deteriorate presentando una o più linee di credito che soddisfano la definizione di "Non-performing exposures with forbearance measures" di cui all'allegato V, Parte 2, paragrafo 262 degli ITS.

Si evidenzia, con riferimento all'attività della BFF Polska Group sono state concesse moratorie volontarie, per un importo complessivo pari a 2,1 milioni di euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 48%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 21%) e da retail (circa 31%). I principali prodotti interessati riguardano per circa il 66% le esposizioni creditizie rivenienti da prestiti, per il 23% da finanziamenti (c.d. MEDLekarz - prestiti a studi medici), per il 7% da operazioni di factoring e un residuo 4% relativo ad operazioni di leasing finanziario. Rispetto al 31 dicembre 2020, si segnala una contrazione di circa 800 mila euro.

Fair value

La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.

Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito 5.792.627 1.682.050
a) Amministrazioni
pubbliche
5.792.627 1.682.050
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di
assicurazione
c) Società non finanziarie
2. Finanziamenti verso: 3.768.696 98.789 5.287 3.942.821 119.015 5.614
a) Amministrazioni
pubbliche
3.347.055 77.501 5.287 3.583.101 98.382 5.614
b) Altre società finanziarie 220.300 1.141 139.510
di cui: imprese di
assicurazione
c) Società non finanziarie 165.660 19.767 190.155 20.178
d) Famiglie 35.681 380 30.055 455
Totale 9.561.323 98.789 5.287 5.624.872 119.015 5.614

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Secondo Terzo Impaired Primo Secondo Terzo Impaired Write-off
Stadio di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
stadio stadio acquisite o
originate
stadio stadio stadio acquisite o
originate
parziali
complessivi
(*)
Titoli di debito 5.793.236 610
Finanziamenti 3.313.506 861.118 118.965 5.493 1.365 463 20.176 206
Totale
31.12.2021
9.106.742 861.118 118.965 5.493 1.975 463 20.176 206
Totale
31.12.2020
5.449.912 193.425 135.107 5.828 2.968 740 16.091 214

(*) Valore esposto ai fini informativi.

4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off
Primo
Stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
parziali
complessivi
(*)
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
originate o
originate
1. Finanziamenti
oggetto di
concessione
conforme
con le GL
1.601 232 287
2. Finanziamenti
oggetto di misure
di moratoria in
essere non più
conformità alle
GL e non valutate
come oggetto di
concessione
3. Finanziamenti
oggetto di
altre misure di
concessione
4. Nuovi
finanziamenti
Totale 31.12.2021 1.601 232 287
Totale 31.12.2020 2.425 457 41

(*) Valore esposto ai fini informativi.

Sezione 5 - Derivati di copertura - Voce 50

Euro 13 mila

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Valori in migliaia di euro)
Fair value
31.12.2021
VN
31.12.2021
Fair Value
31.12.2020
VN
31.12.2020
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati
finanziari
1) Fair value
2) Flussi
finanziari
13 17.403
3) Investimenti
esteri
B. Derivati
creditizi
1) Fair value
2) Flussi
finanziari
Totale 13 17.403
Legenda:
L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value positivo, al 31 dicembre 2021, relativo alla copertura, tramite contratti di Currency Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Tipo di
copertura
Fair value Flussi finanziari Investim.
Specifica Generica Specifica Generica esteri
titoli di
debito e
tassi di
interesse
tiroli di
capitale
e indici
azionari
valute e
oro
credito merci altri
1. Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività complessiva
X X X X X
2. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
X X X X 13 X X
3. Portafoglio X X X X X X X X
4.Altre operazioni X X
Totale attività 13
1. Passività
finanziarie
X X X X
2. Portafoglio X X X X X X X X
Totale passività
1.Transazioni attese X X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
X X X X X X X

Sezione 7 - Partecipazioni - Voce 70

Euro 13.484 mila

L'importo rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46% del capitale di quest'ultima, riveniente dal bilancio della ex DEPObank. Si precisa che le suddette partecipazioni sono consolidate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede
legale
Sede
operativa
Tipo di
rapporto
Rapporto di
partecipazione
Disponibilità
voti %
Impresa
partecipante
Quota %
A. Imprese controllate in
modo congiunto
B. Imprese sottoposte a
influenza notevole
1.Unione Fiduciaria Milano (Italia) Milano (Italia) Diritto di voto
in Assemblea
BFF Bank
S.p.A.
26,46% 26,46%
C. Imprese controllate in via
esclusiva
2. Kancelaria Prawnicza
Karnowski iWspólnik sp.k.
Łodz (Polonia) Łodz (Polonia) Altre forme di
controllo
BFF Polska
S.A.
99% 99%
3. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski iWspolnik sp.k.
Łodz (Polonia) Łodz (Polonia) Altre forme di
controllo
Debt-Rnt sp.
Z O.O
99% 99%

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

(Valori in migliaia di euro)
Denominazioni Valore di
bilancio delle
partecipazioni
Totale
attivo
Totale
passività
Ricavi
totali
Utile
(Perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
imposte
Utile
(Perdita)
delle attività
operative al
netto delle
imposte
Utile
(Perdita)
d'esercizio
(1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte
(2)
Redditività
complessiva
(3)
=
(1) + (2)
A. Imprese
controllate in
modo congiunto
B. Imprese
sottoposte a
influenza notevole
1. Unione
Fiduciaria S.p.A.
13.397 77.776 77.262 20.434 (513) (514) (514)
C. Imprese
controllate in
via esclusiva
1. Kancelaria Praw
nicza Karnowski I
Wspolnik sp.k.
4 667 467 776 194 194 194
2. Restruktury
zacyjna Prawni
cza Karnowski I
Wspolnik sp.k.
83 137 4 71 50 50 50

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
A. Esistenze iniziali 88 94
B. Aumenti 13.397
B.1Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni 4.832
B.4Altre variazioni 8.565
C. Diminuzioni (1) (6)
C.1Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Svalutazioni
C.4Altre variazioni (1) (6)
D. Rimanenze finali 13.484 88
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali

Al 31 dicembre 2021 le "altre variazioni" in aumento pari a 13,4 milioni di euro sono riconducibili all'inclusione nel bilancio consolidato della partecipazione in Unione Fiduciaria, valutata secondo il metodo del patrimonio netto e riveniente dalla fusione con la ex DEPObank.

Sezione 9 - Attività materiali - Voce 90

Euro 36.452 mila

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Attività di proprietà 20.162 11.231
a) terreni 6.324 3.685
b) fabbricati 11.017 5.844
c) mobili 252 181
d) impianti elettronici 1.516 342
e) altre 1.053 1.179
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 16.290 6.783
a) terreni
b) fabbricati 15.290 5.982
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre 1.000 801
Totale 36.452 18.014
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 3.685 24.838 2.740 8.393 5.873 45.529
A.1 Riduzioni di valore totali nette (13.013) (2.559) (8.051) (3.893) (27.515)
A.2 Esistenze iniziali nette 3.685 11.826 181 342 1.981 18.014
B. Aumenti: 2.640 17.764 198 2.044 1.070 23.714
B.1Acquisti 84 48 1.380 442 1.952
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4Variazioni positive di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
X X X
B.7Altre variazioni 2.640 17.680 150 664 628 21.762
C. Diminuzioni: (3.282) (127) (870) (998) (5.276)
C.1Vendite (67) (67)
C.2Ammortamenti (3.272) (126) (857) (878) (5.132)
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4Variazioni negative di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
X X X
b) attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
C.7Altre variazioni (10) (1) (13) (53) (77)
D. Rimanenze finali nette 6.325 26.307 252 1.516 2.053 36.452
D.1 Riduzioni di valore totali nette (8.625) (2.629) (9.822) (4.815) (25.892)
D.2 Rimanenze finali lorde 6.325 34.932 2.881 11.338 6.868 62.344
E. Valutazione al costo 6.325 34.932 2.881 11.338 6.868 62.344

Al 31 dicembre 2021, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 36.452 mila euro, di cui 33.138 mila euro riferiti a BFF Bank, 2.041mila euro a BFF Polska Group e 1.273 mila euro a BFF Finance Iberia. Al 31 dicembre 2021, la voce per BFF Bank è principalmente composta da:

  • ▶ Terreni pari a 6.325 migliaia di euro, comprensivo della proprietà riveniente dalla ex DEPObank e che rappresentano il dato riportato nei bilanci al 31 dicembre 2020 delle due Banche ora fuse;
  • ▶ Fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 11.017 migliaia di euro comprensivo dell'immobile di RomaVia ElioChianesi 110/d di proprietà della ex DEPObank, contro 5.844 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 relativi alla sola BFF Bank;
  • Right of use: relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 16.290 migliaia di euro, di cui 15.290 migliaia di euro relativia a immobili in locazione da parte della Capogruppo e delle sue controllate. Per ulteriori dettagli in merito si rinvia alla sezione M della Nota integrativa.

Alla data di First Time Adoption (1° gennaio 2005), per gli immobili di proprietà di BFF, strumentali all'attività d'impresa (Milano e Roma), è stato applicato il criterio del fair value che, a partire da tale data, è divenuto il nuovo valore contabile, sottoposto ad ammortamento periodico secondo la relativa vita utile stimata.

La valutazione alla data di First Time Adoption ha determinato una rivalutazione degli immobili di circa 4 milioni di euro, da 5 a 9 milioni di euro circa.

In bilancio, relativamente al perimetro BFF, il terreno è stato separato dall'immobile di proprietà in Milano (via Domenichino, 5), sulla base di una valutazione peritale effettuata dalla stessa società che ne ha determinato il valore. Non è stato scorporato il valore del terreno dell'immobile in Roma, in quanto BFF non ne è proprietaria "cielo - terra".

Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100

Euro 67.547 mila (di cui Euro 30.874 mila relativi ad avviamenti)

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1Avviamento X 30.874 X 30.874
A.2Altre attività immateriali 36.673 5.801
di cui: software 7.593 4.723
A.2.1Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate
internamente
b) Altre attività 36.673 5.801
A.2.2Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate
internamente
b) Altre attività
Totale 36.673 30.874 5.801 30.874

La voce è principalmente composta dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro e nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro da parte di BFF, nonché dai"Customer Contract" pari a 25.740 mila euro (attività immateriali a vita utile definita, sorte a seguito del perfezionamento della Purchase Price Allocation dell'operazione di acquisizione della ex DEPObank). Si rinvia alla parte G " Operazioni di aggregazioni aziendali" della Nota integrativa.

Relativamente agli avviamenti a vita utile indefinita iscritti in bilancio e in linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36 nel corso del 2021 è stato effettuato il test di impairment degli avviamenti iscritti in bilancio relativi a BFF Polska Group e BFF Iberia (ex IOS Finance), al fine di determinare il valore recuperabile degli stessi.

La stima del valore d'uso si fonda sui flussi finanziari attesi per il periodo di 2 anni più terminal value. Il management ha formulato un budget per il 2022 senza tuttavia aggiornare le proiezioni per l'anno 2023 del piano dello scorso anno (lo scorso anno la società aveva approvato un piano sino al 2023). Il processo di stima prevede che siano effettuate le opportune analisi per scostamento tra preconsuntivo e budget per cogliere le cause degli scostamenti. I flussi prospettici sono stati utilizzati ai fini delle valutazioni, una volta verificata la ragionevolezza. Tale ragionevolezza è effettuata analizzando e verificando:

  • a) la natura degli scostamenti tra budget e forecast (utilizzato alla base della redazione del budget ed il recepimento degli scostamenti (di natura permanente) nelle proiezioni effettuate;
  • b) che le proiezioni consolidate siano nel range espresso dagli equity analyts.

In particolare, relativamente ai due avviamenti in oggetto che si sono generati a seguito dell'acquisizione di BFF PolskaGroup e BFF Finance Iberia, nel corso del 2021 è stato adottato il metodo e la formula valutativa del Dividend Discount Model per cui il valore in uso di ogni CGU società è pari al valore attuale dei dividendi previsti nel periodo di previsione esplicita (pari a 2 anni) ed il terminal value ottenuto proiettando in perpetuity al saggio di capitalizzazione (coe-g), il dividendo sostenibile oltre il periodo di previsione esplicita.

Ai fini della stima del costo opportunità del capitale (cost of equity - "coe" ) è stato utilizzato il modello del "Capital Asset Pricing Model" rettificato per considerare la ridotta size di BFF Banking Group e delle sue CGU, per cui:

  • ▶ Coe = Risk Freet + x (Equity Risk Premium) + Size Premium;
  • Risk Freet = rendimento a scadenza del tasso governativo decennale del paese in cui opera la CGU, corrispondente alla media ad 1 anno alla data del 31 dicembre 2021 dei rendimenti a scadenza del benchmark sui titoli governativi decennali di fonte Datastream;
  • ▶ = coefficiente che esprime la rischiosità di un titolo, stimato per leCGU pari a 1,22x e fondato sui rendimenti storici mensili a 5 anni dei titoli di società comparabili e dei rispettivi indici di mercato locali. Le società comparabili sono quelle europee censite dal provider RBICS FactSet come operanti nel sub settore di appartenenza di BFF Banking Group e corrispondente al sub settore Collection Agencies and Loan Factoring Services. Sono state considerate le sole società con ricavi nel sub settore superiori al 20% dell'intero fatturato Equity Risk Premium premio per il rischio di mercato che incorpora il rischio paese di Polonia e Spagna Si è fatto riferimento al dato pubblicato dal Prof. Fernandez e del Prof. Damodaran;
  • Size Premium = premio per il rischio per la ridotta dimensione ed allineato al premio per il rischio storico censito dagli studiosi Fama e French sin dal 1970.Tale stima al 31 dicembre 2021 è pari all'1,9%.

Il saggio di crescita "g" è stato assunto prudentemente pari allo 0%.

Tutto ciò premesso, relativamente alla CGU BFF Polska, la stima del valore d'uso emersa è pari al 31 dicembre 2021 a 266,3 milioni di euro a fronte di un carrying amount pari a 159,78 milioni di euro.

Non si rilevano pertanto impairment losses.

Inoltre, ai sensi dello IAS 36 è stata effettuata un'analisi di sensitivity, volta ad identificare la variazione delle variabili chiave (cost of equity, marginalità netta così come catturata dal rapporto tra utile netto e margine di intermediazione, saggio di crescita deiredditi nelterminal value, margine di intermediazione) che rende il valore recuperabile uguale al valore di carico nel bilancio consolidato delle differenti CGU. Tale analisi evidenzia come relativamente alla CGU Polonia una variazione in aumento dei costi tale da abbassare la marginalità (= utile netto/ margine di intermediazione) del 25,58%, un rialzo del cost of equity del 9,49% (al valore del 19,79%), un saggio di crescita dei redditi nel terminal value a -11,22% ed infine un ribasso del margine di intermediazione del 47,47% porterebbe ad allineare il valore recuperabile al valore di carico.

Relativamente alla CGU BFF Finance Iberia, la relativa stima del valore d'uso emersa è pari al 31 dicembre 2021 a 149,7 milioni di euro a fronte di un carrying amount pari ad euro 30,92 mln.

Anche in questo caso non si rilevano pertanto impairment losses.

Dalla analisi di sensitivity svolta al fine di rendere il valore recuperabile eguale al valore di carico, si evidenzia come una variazione in aumento dei costi tale da abbassare la marginalità (= utile netto/margine di intermediazione) del 46,32% ed un ribasso del margine di intermediazione del 84,10% porterebbe ad allineare il valore recuperabile al valore di carico.Gli incrementi di cost of equity e l'abbassamento del saggio di crescita dei redditi necessari ad individuare un valore allineato al carrying amount non significativi.

Relativamente ai Customer Contracts sorti in sede di PPA, a seguito della disdetta ricevuta dal cliente Arca (con effetti a partire dalla fine 2022 / inizio 2023) che costituisce un trigger event ai sensi dei principi contabili internazionali, si è proceduto ad effettuare un test di impairment su quello relativo alla BU Securities Services.

Rispetto alla valutazione effettuata in sede di PPA, al 31 dicembre 2021:

  • a) si è fatto uso di un tasso che non considerasse più il rischio derivante da un'elevata concentrazione;
  • b) si sono considerati i nuovi ricavi prospettici alla luce della disdetta del cliente Arca e di un attrition rate pari al 10,34%, corrispondente all'attrition rate stimato alla data di PPA (9,52%) rettificato in aumento per tener conto del tempo trascorso dalla data di PPA;
  • c) si è fatto uso di una vita residua pari a quella di PPA ridotta del tempo trascorso alla data di valutazione;
  • d) si è considerata la medesima marginalità da relazione di clientela assunta ai fini di PPA;
  • e) si è fatto uso di una stima di costo opportunità del capitale pari al 7,27%, stimato in continuità di metodo rispetto a quanto effettuato in sede di PPA, fatta eccezione per la stima del beta, che nella valutazione al 31 dicembre 2021 esclude il rischio di concentrazione.

Tutto ciò premesso, la stima del valore d'uso è risultata in linea con quanto emerso in sede di PPA e pertanto si conferma la tenuta del valore degli intangibili iscritti a Bilancio.

Per quanto riguarda le altre attività immateriali aventi durata definita si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile che per tutto ilGruppo Bancario è non superiore a quattro anni.

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)

Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 30.874 8.773 39.647
A.1 Riduzioni di valore totali nette (2.972) (2.972)
A.2 Esistenze iniziali nette 30.874 5.801 36.675
B. Aumenti 36.541 36.541
B.1Acquisti 8.445 8.445
B.2 Incrementi di attività
immateriali interne
X
B.3 Riprese di valore X
B.4Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto X
- a conto economico X
B.5 Differenze di cambio positive
B.6Altre variazioni 28.096 28.096
C. Diminuzioni (5.669) (5.669)
C.1Vendite
C.2 Rettifiche di valore
– Ammortamenti X (4.952) (4.952)
– Svalutazioni
+ patrimonio netto X
+ conto economico
C.3Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto X
- a conto economico X
C.4 Trasferimenti alle attività non
correnti in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6Altre variazioni (717) (717)
D. Rimanenze finali nette 30.874 36.673 67.547
D.1 Rettifiche di valore totali nette (5.935) (5.935)
E. Rimanenze finali lorde 30.874 42.608 73.482
F. Valutazione al costo 30.874 42.608 73.482

Sezione 11 - Attività fiscali e passività fiscali - Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

Al 31 dicembre 2021, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 41.389 mila euro e 5.028 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali delGruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.

Nel corso del primo semestre 2021, inoltre, si è concluso, con esito positivo, l'accordo sul "Patent box" con l'Agenzia delle Entrate. In sostanza la Banca potrà fruire del beneficio relativo ai periodi di imposta 2017, 2018, 2019 e 2020 già nel "Modello Unico 2021 - redditi 2020", per un ammontare complessivo pari a 963 mila euro.

Inoltre, la Banca potrà beneficiare dell'effetto fiscale positivo sopradescritto anche per l'esercizio 2021 per un ammontare annuo pari a 195 mila euro.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Euro 59.129 mila

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

Nel corso del 2021, avvalendoci dell'opzione consentita dal Decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020, è stato effettuato l'allineamento del valore fiscale e del valore contabile relativi all'avviamento "Banking Payments" riveniente dalla ex DEPObank (si veda quanto descritto nella specifica voce 100 "Attività Immateriali" dell'Attivo di Stato Patrimoniale) che ha generato maggiorni attività fiscali anticipate per circa 26,1 milioni di euro. Tale riallineamento ha richiesto il pagamento dell'imposta sostitutiva, pari a 2,4 milioni di euro, determinando un effetto netto positivo a conto economico di 23,7 milioni di euro sulle imposte sul reddito dell'esercizio.

Infine,facendo riferimento alle speciali disposizioni in materia diriallineamento dei maggiori valori contabilirispetto a quelli fiscali di cui all'art. 15, comma 11, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 (di seguito, il "Riallineamento") e in seguito all'esito dell'interpello effettuato sul tema riguardante l'applicabilità di tale norma al maggior valore iscritto sul portafoglio titoli HTC, riveniente dal portafoglio della ex DEPObank, la Banca provvederà a versare nel 2022 sul maggiore valore in essere al 31 dicembre 2021 l'imposta sostitutiva derogando alla disciplina ordinaria che avrebbe previsto la neutralità fiscale della Fusione e la conseguente necessità di sterilizzare gli effetti del Disallineamento tra valore civilistico e fiscale mediante l'iscrizione di imposte differite. L'effetto ditale operazione, rilevata nel Bilancio 2021, ha portato ad un beneficio fiscale pari a circa 3,7 milioni di euro.

11.2 Passività per imposte differite: composizione

Euro 95.657 mila

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Euro 58.678 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Importo iniziale 10.657 10.944
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 32.310 1.614
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3Altri aumenti 36.072
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri (19.808) (1.217)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità (629)
c) mutamento di criteri contabili
d) altre (553) (53)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011
b) altre
4. Importo finale 58.678 10.657

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 Euro 17.400 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Importo iniziale 496 591
2. Aumenti 18.918
3. Diminuzioni
3.1 Rigiri (2.014) (94)
3.2Trasformazioni in crediti d'imposta
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3Altre diminuzioni
4. Importo finale 17.400 497

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) Euro 96.256 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Importo iniziale 78.341 69.943
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 30.487 9.871
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3Altri aumenti 5.019
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri (17.591) (1.473)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3Altre diminuzioni
4. Importo finale 96.256 78.341

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Euro 451 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Importo iniziale 586 622
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3Altri aumenti 657
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri (36)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre (792)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3Altre diminuzioni
4. Importo finale 451 586

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Euro -600 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Importo iniziale (468) 173
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
c) altre 17.726
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3Altri aumenti 120
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre (17.710)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3Altre diminuzioni (268) (641)
4. Importo finale (600) (468)

Sezione 13 - Altre attività - Voce 130

13.1 Altre attività: composizione

Euro 214.614 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio 31.12.2021 31.12.2020
Depositi cauzionali 3.883 110
Fatture emesse e da emettere 16.046
Flussi di pagamento da accreditare 110.638
Altri crediti 39.051 23.475
Ratei e risconti attivi 27.318 3.595
Crediti Ecobonus 17.678
Totale 214.614 27.180

I"Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.

Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.

I "crediti Ecobonus" sono relativi a crediti acquistati con operazioni di factoring pro soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, i crediti in oggetto vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito dalla Banca d'Italia.

PASSIVO

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10

Euro 10.010.353 mila

A partire dall'1 gennaio 2018, sulla base delle indicazioni dell'IFRS 9, la voce in oggetto è composta nel seguente modo:

  • ▶ debiti verso banche pari a 795.053 mila di euro;
  • ▶ debiti verso la clientela pari a 9.029.014 mila di euro,
  • ▶ titoli in circolazione pari a 186.285 mila euro.

Debiti verso banche

Euro 795.053 mila

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
VB Fair value VB Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 3.888 X X X X X X
2. Debiti verso banche 791.165 X X X 1.034.655 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 639.788 X X X 44.007 X X X
2.2 Depositi a scadenza 150.832 X X X 990.648 X X X
2.3 Finanziamenti X X X X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi X X X X X X
2.3.2Altri X X X X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
X X X X X X
2.5 Debiti per leasing X X X X X X
2.6Altri debiti 545 X X X X X X
Totale 795.053 1.034.655

Legenda:

VB =Valore di bilancio

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

L1 = Livello 1

La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per 639.788 mila euro, rivenienti soprattutto dall'operatività di banca depositaria, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.

Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria, attività questa riveniente dalla ex DEPObank.

Al seguito dell'acqusizione e fusione con la exDEPObank e al fine direalizzare le sinergie di funding, già nel corso del primo semestre 2021, la capogruppo BFF Bank ha provveduto a rimborsare tutte i finanziamenti passivi che rappresentano il funding chiesto alle banche terze a supporto del core business da parte del capogruppo e delle sue controllate. In particolare sono stati rimborsati anche i contratti di finanziamento in zloty finalizzati all'acquisizione di BFF PolskaGroup, sottoscritti in parte con ilGruppoUnicredit, per 185 milioni di zloty e in parte con ilGruppo Intesa Sanpaolo, per 170 milioni di zloty.

Debiti verso clientela

Euro 9.029.014 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
VB Fair value VB Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 6.839.795 X X X 97.882 X X X
2. Depositi a scadenza 154.942 X X X 1.555.281 X X X
3. Finanziamenti 1.294.867 X X X 1.867.778 X X X
3.1 pronti contro termine passivi 1.118.527 X X X 1.674.754 X X X
3.2 altri 176.340 X X X 193.024 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
X X X X X X
5. Debiti per leasing 17.001 X X X 7.444 X X X
6.Altri debiti 722.409 X X X 43.236 X X X
Totale 9.029.014 3.571.621

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

Legenda:

VB =Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

Al 31 dicembre 2021, a seguito dell'operazione straordinaria difusione con la exDEPObank, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 6.840 milioni di euro,relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione delrisparmio, clientela corporate, altri Enti)relativamente al core business di banca depositaria.

L3 = Livello 3

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 230 milioni di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 1.654 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2020.

Come suddetto, a seguito dell'acquisizione e fusione con la ex DEPObank e al fine di realizzare le sinergie di funding, nel corso del primo semestre 2021, sono stati chiusi tutti i rapporti di indebitamento relativi alle collaborazioni con le altre società di factoring che alla fine del 2020 ammontavano a 189 milioni di euro.

Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.

I debiti per leasing, che ammontano a 17 milioni di euro a livello di gruppo, si riferiscono all'iscrizione della lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nellaVoce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.

L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" della Nota integrativa.

Titoli in circolazione

Euro 186.285 mila

1.3 Passività finanziarie al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
(Valori in migliaia di euro)
Tipologia titoli/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
VB Fair value VB Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 186.285 188.861 808.908 771.810 50.013
1.1 strutturate
1.2 altre 186.285 188.861 808.908 771.810 50.013
2. altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale 186.285 188.861 808.908 771.810 50.013
Legenda:

VB =Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

I titoli in circolazione sono rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, per un valore nominale complessivo di 181,8 milioni di euro (800 milioni di euro al 31 dicembre 2020), iscritti in bilancio per 186,3 milioni di euro secondo il principio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Il notevole decremento, che si registra rispetto al 31 dicembre 2020, è ascrivibile alle seguenti principali movimentazioni avvenute nel corso del primo semestre 2021:

  • ▶ rimborso a scadenza del prestito obbligazionario senior unsecured e unrated (ISIN XS1435298275), emesso da BFF Bank a giugno 2016, per un importo nominale pari a 150 milioni di euro, con scadenza a giugno 2021;
  • Cash Buyback, completata in data 25 giugno 2021, che ha consentito il rimborso anticipato di nominali 154,7 milioni di euro relativamente al bond senior preferred unsecured (ISIN XS1639097747), con scadenza giugno 2022 e di nominali 261 milioni di euro a valere del bond senior preferred unsecured (ISIN XS2068241400), con scadenza maggio 2023;
  • ▶ rimborso delle Flexible Senior Note emesse dal veicolo di cartolarizzazione (BFF SPV S.r.l.), ormai in liquidazione, in essere con il Gruppo Bayerische Landesbank (Bayern LB), per un importo nominale di 50 milioni di euro.

A seguito di quanto suddetto, al 31 dicembre 2021 la voce comprende:

  • ▶ prestito obbligazionario subordinato unsecured e unrated diTipoTier II (ISINXS1572408380), emesso da BFF Bank a marzo 2017 per un importo nominale di 100 milioni di euro. L'emissione ha una durata di dieci anni con scadenza finale fissata a marzo 2027 e facoltà di rimborso anticipato (one-off), riservata all'emittente, al quinto anno nel marzo 2022. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 5,875%. BFF Bank ha inviato alla Banca d'Italia l'Istanza per l'autorizzazione all'esercizio della call option per ilTier II, prevista per marzo 2022, ottenendone autorizzazione in data 11 febbraio 2022;
  • ▶ prestito obbligazionario senior unsecured e unrated (ISIN XS1639097747), emesso da BFF Bank a giugno 2017, per un importo nominale residuo di 42,8 milioni di euro, con scadenza a giugno 2022. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 2%;
  • ▶ prestito obbligazionario senior unsecured (ISINXS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso da BFF Bank a ottobre 2019, per un importo nominale residuo pari a 39 milioni di euro, con scadenza a maggio 2023. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 1,75%.

Sezione 2- Passività finanziarie di negoziaizione - Voce 20

Euro 2.725 mila

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
VN
Fair value
Fair VN Fair value Fair
L1 L2 L3 value
(*)
L1 L2 L3 value
(*)
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso
clientela
3.Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate X X
3.1.2 Altre
obbligazioni
X X
3.2Altri titoli
3.2.1 Strutturati X X
3.2.2Altri X X
Totale (A)
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione X 2.725 X X X
1.2 Connessi con la
fair value option
X X X X
1.3Altri X X X X
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione X X X X
2.2 Connessi con la
fair value option
X X X X
2.3Altri X X X X
Totale (B) X 2.725 X X
X
Totale (A+B) X 2.725 X X
X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2021 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui ilGruppo è esposto.

Sezione 4 - Derivati di copertura - Voce 40

Euro 4.814 mila

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Valori in migliaia di euro)
FV
31.12.2021
VN
31.12.2021
FV
31.12.2020
VN
31.12.2020
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari 4.814 671.505
1) Fair value
2) Flussi finanziari 4.814 671.505
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale 4.814 671.505

La voce accoglie il fair value negativo, al 31 dicembre 2021, relativo alla copertura, tramite contratti di Interest Rate Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Valori in migliaia di euro) Operazioni/Tipo di copertura Fair value Flussi finanziari Investim. esteri Specifica Generica Specifica Generica titoli di debito e tassi di interesse titoli di capitale e indici azionari valute e oro credito merci altri 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva X X X X X 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato X X X X 4.814 X X 3. Portafoglio X X X X X X X X X 4.Altre operazioni X X Totale attività – – – – – – – 4.814 X – 1. Passività finanziarie X X – X X 2. Portafoglio X X X X X X X X Totale passività – – – – – – – – – – 1.Transazioni attese X X X X X X X X X 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X X X X X X X

Sezione 6 - Passività fiscali - Voce 60

Euro 100.684 mila

Si veda "Sezione 11Attività fiscali e passività fiscali -Voce 110" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.

Si rimanda alla "Sezione 11 dell'attivo - Attività fiscali e passività fiscali" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.

Sezione 8 - Altre Passività - Voce 80

Euro 460.856 mila

8.1 Altre passività: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Debiti verso fornitori 18.499 2.908
Fatture da ricevere 20.647 13.693
Debiti verso l'Erario 5.654 13.172
Debiti verso enti previdenziali 2.351 793
Debiti verso dipendenti 28.115 7.936
Incassi in attesa di imputazione 77.911 36.477
Flussi di pagamento pervenuti da addebitare 202.697
Altri debiti 96.969 5.028
Ratei e risconti passivi 8.013 2.798
Totale 460.856 82.805

I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi, queste ultime aumentano principalmente per effetto dei maggiori oneri di competenza dell'esercizio 2021 relativi alle operazioni straordinarie condotte da BFF BankingGroup.

La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 31 dicembre 2021, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.

Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.

I"Flussi di pagamento da addebitare" si riferiscono a contitransitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività ditramitazione dei pagamenti bancari, riveniente dal core business della ex DEPObank, e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

Euro 3.710 mila

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
A. Esistenze iniziali 667 843
B. Aumenti 4.899 743
B.1Accantonamento dell'esercizio 1.601 618
B.2Altre variazioni 3.298 125
C. Diminuzioni (1.856) (919)
C.1 Liquidazioni effettuate (280) (27)
C.2Altre variazioni (1.576) (892)
D. Rimanenze finali 3.710 667
Totale 3.710 667

La passività iscritta in bilancio al 31 dicembre 2021, relativa al Trattamento di Fine Rapporto è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Le "Altre variazioni"in aumento sono riconducibili al saldo riveniente dalla ex DEPObank alla data della fusione.

Tra le "Altre variazioni" in diminuzione sono rilevate le uscite dal fondo TFR per versamenti ai fondi pensione e le differenze rivenienti dalle valutazioni attuariali rilevate direttamente in contropartita al Patrimonio netto.

Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 31 dicembre 2021.

Ipotesi attuariali

Tasso annuo di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice IBoxx Eurozone Corporate AA 7-10 in linea con la duration del collettivo in esame.

Tasso annuale di incremento del TFR

Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali.

Si riportano di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:

  • ▶ Decesso: tabella di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria dello Stato;
  • ▶ Inabilità:Tavole INPS 2000 distinte per età e sesso;
  • ▶ Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisitiAGO adeguati al D.L. n. 4/2019.

Frequenze annue di turnover e anticipazioni

Dirigenti: 1% frequenza anticipazione e 0,50% frequenza turnover.

Quadri: 2,5% frequenza anticipazione e 3,0% frequenza turnover.

Impiegati 2,5% frequenza anticipazione e 3,0% frequenza turnover.

Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - Voce 100

Euro 21.960 mila

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 294 527
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali 6.133 4.777
4.Altri fondi per rischi ed oneri
4.1 controversie legali e fiscali
4.2 oneri per il personale
4.3 altri 15.533 1.078
Totale 21.960 6.382

A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate da BFF Polska alla sua clientela, sulla base delle regole di impairment previste dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro) Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi ed oneri Totale A. Esistenze iniziali 527 4.777 1.078 6.382 B. Aumenti 521 2.732 29.169 32.422 B.1Accantonamento dell'esercizio 521 2.441 304 3.265 B.2Variazioni dovute al passare del tempo B.3Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4Altre variazioni 292 28.865 29.157 C. Diminuzioni (754) (1.376) (14.713) (16.843) C.1 Utilizzo nell'esercizio (33) (875) (12.535) (13.444) C.2Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto (123) (123) C.3Altre variazioni (721) (378) (2.178) (3.276) D. Rimanenze finali 294 6.133 15.533 21.960

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro) Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate Primo stadio Secondo stadio Terzo Stadio Impaired acquisiti/e o originati/e Totale Impegni a erogare fondi 291 291 Garanzie finanziarie rilasciate 3 3 Totale 294 – – – 294

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente al patto di non concorrenza sottoscritto con i manager di BFF Banking Group, pari a 3,2 milioni di euro (comprensivi anche della quota stanziata a riserva di patrimonio netto da erogare in azioni della Banca) nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione e di retention con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 2,8 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Alla data del 31 dicembre 2021 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto dalla ex DEPObank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 268 mila euro.

Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% del bonus di competenza di ogni esercizio verrà liquidato dopo tre anni, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il"Metodo delCreditoUnitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.

Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche utilizzate.

10.6 Fondi per rischi e oneri - Altri Fondi

Gli altri fondi pari a 15,5 milioni di euro si riferiscono principalmente a:

  • ▶ contenziosi passivi per i quali la Banca ha stimato un probabile rischio di soccombenza al termine della controversia, per circa 13,2 milioni di euro;
  • ▶ stanziamenti per assegni circolari per circa 1,3 milioni di euro, relativi ad assegni ormai in prescrizione per cui potrebbe esserne richiesta la restituzione.

Si riporta di seguito le principali assunzioni fatti in sede attualizzazione da parte dello Studio esterno:

Patto di Non Concorrenza

Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 10+ rilevato al 31 dicembre 2021 e pari a 0,98%.A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.

Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisitiAGO
Frequenza dimissioni volontarie 4,00%
Frequenza Claw back 0,00%
Frequenza di recesso (ove previsto) 3,00%
Frequenza di revoca del mandato per l'Amministratore Delegato 0,00%
Incremento annuo retributivo per i Dirigenti 2,00%
Incremento annuo retributivo per i Quadri 2,00%
Aliquota di contribuzione 27,40%
Tasso di inflazione 1,75%

Bonus differito

Tasso di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice IBoxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al -0,17%.

Mortalità ed invalidità

Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.

Frequenza di dimissioni e licenziamento

Pari al 3%.

Sezione 13 - Patrimonio del gruppo - Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

Euro 571.596 mila

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

(Valori in migliaia di euro)
Tipologie 31.12.2021 31.12.2020
1. Capitale 142.691 131.401
1.1Azioni ordinarie 142.691 131.401
2. Azioni Proprie (7.132) (3.517)

Per quanto riguarda l'operazione di acquisto di azioni proprie e l'informativa di cui all'art. 78 comma 1) bis del regolamento Emittenti si rinvia a quanto riportato nella Relazione sullaGestione alla sezione "Azioni Proprie".

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

(Valori in unità)
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 170.650.642
- interamente liberate 170.650.642
- non interamente liberate
A.1Azioni proprie (-) (675.768)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 169.974.874
B. Aumenti 15.113.355
B.1 Nuove emissioni
– a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre 48.520
– a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti 569.824
- a favore degli amministratori
- altre 14.043.704
B.2Vendita di azioni proprie
B.3Altre variazioni 451.307
C. Diminuzioni (750.000)
C.1Annullamento
C.2Acquisto di azioni proprie (750.000)
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 184.338.229
D.1Azioni proprie (+) (974.461)
D.2Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate 185.312.690
- non interamente liberate

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, delCodiceCivile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).

(Valori in migliaia di euro)
31.12.2021
Possibilità di
utilizzo (a)
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi (*)
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale Sociale 142.691
Riserve 166.904
- Riserva legale (**) 27.417 B
- Riserva straordinaria 88 A, B, C 89
- Riserva utili portati a nuovo (***) 127.542 A, B, C 97.340 189.388
- Riserve per stock option e strumenti
finanziari
8.480 A
- Altre riserve 3.377
Riserve da valutazione 5.269
- Titoli HTCS 211
- Altre 5.058
Riserva azioni proprie ( 7.132)
Sovrapprezzi di emissione 66.492 A, B, C 66.492
Totale Capitale Sociale e Riserve 374.224 163.921 189.388

(a) Possibilità di utilizzo:A=per aumento di capitale; B=per copertura perdite; C=per distribuzione ai soci.

(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 189.388 migliaia di euro, comprendono gli utilizzi per un totale di 2.118 mila euro a seguito degli aumenti di capitale effettuati nel corso del 2019, del 2020 e del 2021 per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari e per il piano di stock grant, nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari.

(**) Di cui in sospensione di imposta ex art. 110 D.L. 104/2020 26.196 mila euro.

(***) Di cui in sospensione di imposta ex art. 110 D.L. 104/2020 per 50.387 mila euro.

Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:

(Valori in migliaia di euro)
Legali Utili portati a
nuovo
Altre Totale
A. Esistenze iniziali 27.417 206.553 7.503 241.473
B. Aumenti 86.264 6.434 92.698
B.1Attribuzioni di utili 85.109 85.109
B.2Altre variazioni 1.155 6.434 7.589
C. Diminuzioni (165.275) (1.992) (167.267)
C.1 Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione (165.275) (165.275)
- trasferimento a capitale
C.2Altre variazioni (1.992) (1.992)
D. Rimanenze finali 27.417 127.542 11.945 166.904

Riserva Utili portati a nuovo

L'incremento di 86 milioni di euro è dovuto principalmente all'allocazione dell'utile consolidato dell'esercizio precedente, al netto di 3,2 milioni distribuiti a marzo 2021. Il decremento della riserva in oggetto pari a 165 milioni di euro è relativo alla distribuzione del monte dividendi ("Monte Dividendi Complessivo 2019-2020"), che, ad ottobre 2021, la capogruppo BFF Bank ha provveduto a distribuire agli azionisti.

Altre riserve

La movimentazione si riferisce principalmente ai seguenti eventi accaduti nel corso dell'esercizio 2021:

  • ▶ assegnazione nel corso dell'esercizio 2021 dei diritti di opzione relativi al piano di stock option 2020, per un valore di 1,7 milione di euro, rilevati contabilmente in base a quanto previsto dall'IFRS 2 attraverso l'imputazione a Conto economico in contropartita del Patrimonio netto, relativi al piano di "stock option 2020";
  • ▶ accantonamento per 1,2 milioni di euro relativo alle parti di remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker), in ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima,Titolo IV,Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1, 3 dellaCircolare n. 285 del 2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti secondo cui una parte deve essere corrisposta in strumenti finanziari;
  • ▶ diminuzione per esercizi o annullamenti relativi al piano di "stock option 2016" per circa 1,9 milioni di euro.

Vincolo fiscale di sospensione d'imposta

Come segnalato in precedenza, la Banca si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 della ex DEPOBank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio diAmministrazione della Banca in data 30 giugno 2021, comporta (i) ilriallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 della ex DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si procede all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:

  • ▶ "Riserva per utili a nuovo" per 50.387 mila euro;
  • ▶ "Riserva legale" per 26.196 mila euro.

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)
Valore nominale su impegni
e garanzie finanziarie rilasciate
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 1.404.667 230 592 1.405.488 212.889
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni
pubbliche
54.231 54.231 82.119
c) Banche -
d) Altre società finanziarie 1.190.638 1.190.638 1.026
e) Società non finanziarie 159.796 230 592 160.618 129.060
f) Famiglie 2 2
2. Garanzie finanziarie
rilasciate
49 49 5.200
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni
pubbliche
c) Banche 5.200
d) Altre società finanziarie 49 49
e) Società non finanziarie
f) Famiglie

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli Importo Importo
31.12.2021 31.12.2020
1.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
2.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3.Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.232.860 2.141.210
4.Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli 273.548.730
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafogli)
43.179.045
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 8.833
2. altri titoli 43.170.212
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 93.289.604
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 23.768
2. altri titoli 93.265.836
c) titoli di terzi depositati presso terzi 131.309.849
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 5.770.232
4. Altre operazioni

Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

Sezione 1 - Interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Euro 230.315 mila (di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo: Euro 201.787 mila)

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli
di debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto
a Conto economico:
1.1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1 1
1.2. Attività finanziarie designate al
fair value
1.3. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività
complessiva
X 114
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
3.1 Crediti verso banche 6.147 X 6.147 4.910
3.2 Crediti verso clientela 10.267 195.890 X 206.157 240.223
4. Derivati di copertura X X
5. Altre attività X X 417 417 6
6. Passività finanziarie X X X 17.593 -
Totale 10.268 202.037 417 230.315 245.253
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 154 X 154 213

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi relativi alle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", erano relativi all'operatività in titoli di stato acquistati da parte di BFF Bank a presidio del rischio di liquidità, e a fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, secondo il business model HTC&S. La cui valutazione era effettuata al fair value, registrando aConto economico gli interessi calcolati secondo il tasso effettivo di rendimento. La Banca non possiede titoli di stato classificati nel portafoglio in oggetto, già dalla fine del 2020.

Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Capogruppo e delle sue controllate, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.

Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 195.890 mila euro, e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity" addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio, relativi a BFF Bank e BFF Finance Iberia. BFF Bank e BFF Finance Iberia provvedono ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio. A esito di tale analisi, sono state confermate, anche per il 2021, sulla base delle serie storiche, le percentuali di recupero del 45% per gli interessi di mora, e di 1800 giorni in relazione ai tempi di recupero degli stessi.

L'importo comprende, inoltre, gli interessi attivi, calcolati secondo il criterio del costo ammortizzato, generati dal portafoglio di BFF PolskaGroup, per un ammontare complessivo di 57 milioni di euro.

Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 10,3 milioni di euro, derivano dai titoli di stato acquistati da BFF Bank e rivenienti dalla fusione con la ex DEPObank, a presidio del rischio di liquidità, e a fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio HTC (Held to Collect).

La voce accoglie infine gli interessi attivi che sono maturati sulle passività finanziarie per 17,6 milioni di euro, per effetto dei tassi di interesse negativi sul mercato.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Euro 34.999 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
46.777
1.1 Debiti verso banche centrali 3.277 X X 3.277
1.2 Debiti verso banche 5.135 X X 5.135 15.967
1.3 Debiti verso clientela 8.132 X X 8.132 11.182
1.4Titoli in circolazione X 13.667 X 13.667 19.628
2. Passività finanziarie di negoziazione 93
3. Passività finanziarie designate al fair value -
4.Altre passività e fondi X X 8 8 3
5. Derivati di copertura X X
6.Attività finanziarie X X X 4.780 -
Totale 16.544 13.667 8 34.999 46.873
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 472 X X 472 162

Gli interessi passivi sono passati da 46,8 milioni di euro relativi all'intero esercizio 2020 a 34,9 milioni di euro per il corrente esercizio. Il decremento è riconducibile alla chiusura dei finanziamenti passivi presso banche terze a seguito della realizzazione delle sinergie di funding post fusione. Si rimanda a quanto già detto alla voce 10 del Passivo dello stato patrimoniale relativa alle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono agli oneri che maturavano sul funding chiesto alle banche terze a supporto del business per la Capogruppo e le sue controllate, comprensivo anche degli interessi sui contratti di finanziamento in zloty finalizzati all'acquisizione di BFF Polska Group, sottoscritti in parte con il Gruppo Unicredit e in parte con ilGruppo Intesa Sanpaolo. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si registra un decremento a seguito della suddetta chiusura degli stessi.

Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi passivi relativi ai conti deposto online di BFF Bank: in particolare, per 714 mila euro, al Conto Facto, proposto in Italia, per 6,5 milioni di euro al Cuenta Facto, proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank e, per circa 1,5 milioni di euro, al conto deposito proposto in Polonia.

Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 13,7 milioni. Per maggiori dettagli relativi alle emissioni dei titoli obbligazionari in essere si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Euro 109.277 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi/Valori
Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
a) Strumenti finanziari
1. Collocamento titoli
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
1.2 Senza impegno irrevocabile
2.Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3.Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
di cui: negoziazione per conto proprio
di cui: gestione di portafogli individuali
b) Corporate Finance
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
2. Servizi di tesoreria
3.Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 59
d) Compensazione e regolamento -
e) Gestione di portafogli collettive -
f) Custodia e amministrazione 45.224
1. Banca depositaria 36.895
2.Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 8.329
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive -
h) Attività fiduciaria -
i) Servizi di pagamento 57.986 5.988
1. Conti correnti 120 4
2. Carte di credito 1.806
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 5.704
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 15.779
5.Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 34.577 5.984
i) Distribuzione di servizi di terzi
1.Gestioni di portafogli collettive
2. Prodotti assicurativi
3.Altri prodotti
di cui: gestioni di portafogli individuali
k) Finanza strutturata
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
m) Impegni a erogare fondi
n) Garanzie finanziarie rilasciate 606 301
di cui: derivati su crediti
o) Operazioni di finanziamento
di cui: per operazioni di factoring
p) Negoziazione di valute
q) Merci
r) Altre commissioni attive 5.402 44
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
Totale 109.277 6.333

La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dal business di BFF Bank, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento, rivenienti dalla fusione con la ex DEPOBank.

2.2 Commissioni passive: composizione

Euro 28.498 mila

(Valori in migliaia di euro)
Servizi/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
a) Strumenti finanziari
di cui: negoziazione di strumenti finanziari
di cui: collocamento di strumenti finanziari
di cui: gestione di portafogli individuali
Proprie
Delegate a terzi
b) Compensazione e regolamento 1.613
c) Custodia e amministrazione 4.561
d) Servizi di incasso e pagamento 19.661
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento 4.046
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) Impegni a ricevere fondi
g) Garanzie finanziarie ricevute 34 374
di cui: derivati su crediti
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
i) Negoziazione di valute 3
j) Altre commissioni passive 2.626 1.349
Totale 28.498 1.723

La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Euro 3.676 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Proventi Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
5
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
3.671
D. Partecipazioni
Totale 3.676

Al 31 dicembre 2021 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti a marzo 2021 dalla Banca d'Italia, la cui quota azionaria sottoscritta dallaCapogruppo BFF Bank è classificata nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Euro -490 mila

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto [(A+B)-
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 63 1.486 75 2 1.472
1.1Titoli di debito 63 1.486 75 1 1.473
1.2Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R. 1 (1)
1.4 Finanziamenti
1.5Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3Altre
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
X X X X (1.962)
4. Strumenti derivati
3.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro X X X X
- Altri
3.2 Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con la
fair value option
X X X X
Totale 63 1.486 75 2 (490)

Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto netto sui cambi a Conto economico, derivante dalla valorizzazione ai cambi di periodo dei finanziamenti passivi in zloty, finalizzati all'acquisizione di BFF Polska Group, interamente rimborsati nel mese di aprile 2021, nonché le differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.

Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Euro 2.577 mila

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Valori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5Attività e passività in valuta 42.395
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 42.395
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5Attività e passività in valuta (39.818)
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (39.818)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 2.577
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

Euro -12.650 mila

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti reddituali Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1.1 Crediti verso banche
1.2 Crediti verso clientela
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.1Titoli di debito 464 (102) 363
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) 464 ( 102) 363
Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3.Titoli in circolazione (12.650) ( 12.650) 56 56
Totale passività (B) ( 12.650) ( 12.650) 56 56

La perdita su titoli in circolazione è stata registrata a seguito dell'operazione di cash buyback effettuata alla fine del mese di giugno 2021. Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 10 c) del passivo di stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Il notevole decremento, che si registra rispetto al 31 dicembre 2020, è ascrivibile alle seguenti principali movimentazioni avvenute nel corso del primo semestre 2021:

  • ▶ rimborso a scadenza del prestito obbligazionario senior unsecured e unrated (ISIN XS1435298275), emesso da BFF Bank a giugno 2016, per un importo nominale pari a 150 milioni di euro, con scadenza a giugno 2021;
  • Cash Buyback, completata in data 25 giugno 2021, che ha consentito il rimborso anticipato di nominali 154,7 milioni di euro relativamente al bond senior preferred unsecured (ISIN XS1639097747), con scadenza giugno 2022 e di nominali 261 milioni di euro a valere del bond senior preferred unsecured (ISIN XS2068241400), con scadenza maggio 2023;
  • ▶ rimborso delle Flexible Senior Note emesse dal veicolo di cartolarizzazione (BFF SPV S.r.l.), ormai in liquidazione, in essere con il Gruppo Bayerische Landesbank (Bayern LB), per un importo nominale di 50 milioni di euro.

Sezione 7 - Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate a fair value con impatto a Conto economico - Voce 110

Euro 2.734 mila

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da
realizzo
Minusvalenze Perdite da
realizzo
Risultato
netto
(A) (B) (C) (D) [(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 2.734 2.734
1.1Titoli di debito
1.2Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R. 2.734 2.734
1.4 Finanziamenti
2. Attività finanziarie in valuta:
differenze di cambio
X X X X
Totale 2.734 2.734

La voce si riferisce alla rivalutazione delle quote diOICR detenute dalal Banca all'ultimoNAV reso disponibile dai relativi Fondi di investimento.

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

Euro 197 mila

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/
Componenti
Rettifiche di valore Riprese di valore Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off Altre Write-off Altre
A. Crediti verso
banche
(1) 7 6 2
- Finanziamenti (1) 7 6 2
- Titoli di debito
B. Crediti verso
clientela
(35) (2.238) 2.218 277 108 8 338 (3.153)
- Finanziamenti (35) (2.238) 1.028 277 108 8 (852) (3.079)
- Titoli di debito 1.190 1.190 (74)
Totale (1) (35) ( 2.238) 2.225 277 108 8 343 (3.150)

Le rettifiche di valore relative al terzo stadio sono costituite principalmente dalla movimentazione su specifiche posizioni di BFF PolskaGroup.

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

Operazioni/Componenti Rettifiche di valore Totale Totale
reddituali Primo
Secondo
Terzo stadio
Impaired
stadio
stadio
acquisite o
originate
31.12.2021 31.12.2020
Write-off Altre Write-off Altre
1. Finanziamenti oggetto
di concessione conforme
con le GL
54
2. Finanziamenti oggetto
di misure di moratoria in
essere non più conformi
alle GL e non valutate come
oggetto di concessione
3. Finanziamenti oggetto di
altre misure di concessione
4. Nuovi finanziamenti
Totale 31.12.2021
Totale 31.12.2020 54

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Totale Totale
Primo e Terzo stadio Terzo 31.12.2021 31.12.2020
secondo
stadio
Write-off Altre secondo
stadio
stadio
A. Titoli di debito (147) (147) 11
B. Finanziamenti
- Verso clientela
- Verso banche
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
Totale (147) (147) 11

Sezione 12 - Spese amministrative - Voce 190

Euro 168.377 mila

12.1 Spese per il personale: composizione

Euro 71.245 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di spesa/Settori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1) Personale dipendente 67.381 38.451
a) salari e stipendi 47.590 27.068
b) oneri sociali 12.099 6.925
c) indennità di fine rapporto 29
d) spese previdenziali 8
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 1.424 618
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita 231
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti 328 203
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 225 199
i) altri benefici a favore dei dipendenti 5.447 3.438
2) Altro personale in attività 219 253
3) Amministratori e Sindaci 3.645 2.649
4) Personale collocato a riposo
Totale 71.245 41.353

L'incremento della voce è principalmente riconducibile all'aumento del numero dei dipendenti e deirelativi costi connessi con l'operazione di fusione della ex DEPObank.

L'importo contiene inoltre gli oneri riferiti alle stock option destinate a taluni dipendenti delGruppo, per l'esercizio in corso, pari a circa 1,7 milioni di euro al lordo delle imposte con contropartita la relativa riserva di Patrimonio netto, nonché il costo sostenuto dalla banca relativo al versamento delle ritenute fiscali sugli esercizi effettuati nel corso dell'anno in modalità cashless. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte I della Nota Integrativa.

12.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

Categorie Numero medio
2021
Numero medio
2020
Senior Executives/Executive 28 25
Manager/Middle Manager/Professional 284 101
Specialist 478 383
Totale 790 509

Il numero dei dipendenti rappresentato nella precedente tabella si riferisce ai Full Time Equivalent(FTE) derivanti da un calcolo effettuato in base alle indicazioni della circolare 262 della Banca d'Italia.

Tali dati non includono l'organico delle società Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspòlnik sp.k. e della Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k.

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

L'importo in oggetto pari a 5.447 mila euro, fa riferimento principalmente ai costi per le stock option a favore di taluni dipendenti, alle spese sostenute per la formazione, per assicurazioni a favore del personale, per l'erogazione di ticket restaurant e per liberalità nei confronti dei dipendenti.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Euro 97.132 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Spese legali 2.684 3.404
Prestazioni per elaborazione dati 16.189 2.203
Prestazioni esterne per gestione crediti 771 1.006
Emolumenti a Organismo diVigilanza 42 42
Spese legali per crediti in gestione 228 213
Spese notarili 527 605
Spese notarili da recuperare 963 959
Spese di rappresentanza e erogazioni liberali 2.347 1.900
Spese di manutenzione 5.807 2.375
Iva indetraibile 9.021 4.202
Altre imposte 6.986 1.133
Consulenze 16.013 13.957
Spese gestione sede 2.412 922
Resolution Fund e FITD 12.970 4.881
Altre spese 20.172 7.259
Totale 97.132 45.061

Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2021 ammontano a 97,1 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al dato registrato alla fine dell'esercizio precedente; il notevole incremento è riconducibile all'aumento dei costi a seguito dell'operazione di fusione con la ex DEPObank.

Inoltre, si rileva che, in relazione ai contributi ai fondi di garanzia, al 31 dicembre 2021, è stato registrato un costo al lordo delle imposte pari a circa 13,0 milioni di euro, determinato da:

  • Resolution Fund per 8,6 milioni di euro come contributo ordinario annuale e per 2,9 milioni di euro come contributo straordinario di competenza del 2019, versati a giugno e luglio 2021;
  • Fondo interbancario tutela depositi (FITD) per 1,5 milioni di euro come contributo annuale pagato a dicembre 2021.

Tali importi sono stati contabilizzati tra le altre spese amministrative, come indicato nella nota della Banca d'Italia del 19 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza".

Per le "Altre spese amministrative" sopra esposte, di seguito si fornisce un'evidenza di quelle principali relative ai servizi dati in outsourcing nel corso dell'esercizio 2021.

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Compensi alla Società esterna per il supporto all'Internal Audit 148
Compensi alle Società esterne di Elaborazione Dati 2.316
Compensi alle Società di Verifica del Credito 771

Sezione 13 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 200

Euro -277 mila

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione Euro -234 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Fondo per rischi impegni e garanzie (234) (42)
Totale (234) (42)

13.3 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Euro -43 mila

L'accantonamento al fondo, raffrontato con l'esercizio precedente, presenta la seguente composizione:

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Fondo di quiescenza e obblighi simili 1.985 1.594
Altri fondi (2.028) (563)
Totale (43) 1.031

L'accantonamento al "Fondo di quiescenza e obblighi simili" si riferisce allo stanziamento per benefici differiti a dipendenti.

Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210

Euro 5.132 mila

14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
A.Attività materiali
1.Ad uso funzionale 5.132 5.132
- Di proprietà 3.264 3.264
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing 1.868 1.868
2. Detenute a scopo di investimento 0
- Di proprietà 0
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing 0
3. Rimanenze x 0
Totale 5.132 5.132

A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche ammortamento dei diritti d'uso, pari a 1.868 mila euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.

Sezione 15 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 220

Euro 4.950 mila

15.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
A.Attività immateriali
A.1 Di proprietà
-Generate internamente dall'azienda
- Altre 4.950 4.950
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing
Totale 4.950 4.950

La voce si riferisce agli ammortamenti dell'esercizio relativi alle attività immateriali a vita definita che includono i "Customer Contract" sorti a seguito del perfezionamento della Purchase Price Allocation dell'operazione di acquisizione della ex DEPObank. Per maggiori dettagli si rimanda alla ParteG "Aggregazioni aziendali" della Nota Integrativa.

Sezione 16 - Altri oneri e proventi di gestione - Voce 230

Euro 102.508 mila

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

Euro -3.008 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Sopravvenienze passive (2.656) (283)
Arrotondamenti e abbuoni passivi (8) (14)
Altri oneri (24) (1.626)
Oneri per fondi di garanzia
Oneri per imposte di registro (318) (70)
Totale (3.008) (1.993)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

Euro 105.516 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo 1.198 1.426
Recupero spese legali gestione 218 220
Altri recuperi 1.385
Sopravvenienze attive 9.314 3.272
Recupero spese notarili cedenti 977 1.075
Altri proventi 92.424 6.436
Totale 105.516 12.429

Al 31 dicembre 2021, la voce in oggetto accoglie l'ammontare definitivo del badwill pari a 76,9 milioni di euro rivenienti dall'operazione di fusione con la ex DEPObank.Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato si è concluso il processo di allocazione del prezzo (PPA), come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised. Per maggiori dettagli si rimanda alla successiva ParteG "Aggregazioni aziendali" della Nota Integrativa.

Sezione 21 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 300

Euro -714 mila

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Settori Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
1. Imposte correnti (-) 20.606 24.018
2.Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
legge n. 214/2011 (+)
4.Variazione delle imposte anticipate (+/-) (12.566) 225
5.Variazione delle imposte differite (+/-) (8.754) 8.398
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) (714) 32.641

Sezione 25 - Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

(Valori in unità)
Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Numero medio azioni in circolazione 185.312.690 170.648.346
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 10.175.223 5.944.232
Numero medio azioni diluite 195.487.913 176.592.578

25.2 Altre informazioni

(Valori in unità, dove non diversamente specificato)

Dettaglio Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Utile netto consolidato del periodo (in unità di euro) 197.372.423 91.072.581
Numero medio azioni in circolazione 185.312.690 170.648.346
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 10.175.223 5.944.232
Numero medio azioni diluite 195.487.913 176.592.578
Utile per azione base (in unità di euro) 1,06 0,52
Utile per azione diluito (in unità di euro) 1,01 0,52

Parte D - Redditività consolidata complessiva

Prospetto analitico della Redditività consolidata complessiva

(Valori in unità di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 197.372.423 91.072.581
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazione di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (47.353) 10.086
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a Patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro
a Conto economico
13.022 (2.774)
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni (1.406.716) (7.657.576)
SEGUE

(Valori in unità di euro)

Voci 31.12.2021 31.12.2020
130. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value 315.589 119.390
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
Patrimonio netto:
a) variazioni di fair value 7.220.193
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a
Conto economico
(2.281.985) 2.417.180
190. Totale altre componenti reddituali 3.812.750 (5.113.694)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 201.185.173 85.958.886
210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 201.185.173 85.958.886

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

BFF BankingGroup si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.

In tale ottica, il Gruppo ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

Tali politiche definiscono:

  • ▶ la governance dei rischi e le responsabilità delle Unità Organizzative coinvolte nel processo di gestione;
  • ▶ l'individuazione dei rischi a cui il Gruppo è esposto, le metodologie di misurazione e di stress testing, i flussi informativi che sintetizzano le attività di monitoraggio;
  • ▶ il processo annuale di assessment sull'adeguatezza del capitale interno;
  • ▶ le attività di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale prospettica, legate al processo di pianificazione strategica.

È rimessa agli Organi aziendali della Banca, in qualità di Capogruppo di BFF Banking Group, la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.

In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva delGruppo e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.

A livello di Gruppo, la Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.

La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:

  • ▶ collaborare con gliOrgani aziendali nella definizione del complessivo sistema di gestione dei rischi e del complessivo quadro di riferimento inerente all'assunzione e al controllo dei rischi di Gruppo (Risk Appetite Framework);
  • ▶ assicurare adeguati processi di risk management, attraverso l'introduzione e il mantenimento di opportuni sistemi di gestione del rischio per individuare, misurare, controllare o attenuare tutti i rischi rilevati;

  • ▶ assicurare la valutazione del capitale assorbito, anche in condizioni di stress, e della relativa adeguatezza patrimoniale, consuntiva e prospettica, mediante la definizione di processi e procedure per fronteggiare ogni tipologia di rischio attuale e prospettico, che tengano conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto;
  • ▶ presiedere al funzionamento del processo di gestione del rischio e verificarne il rispetto;
  • ▶ monitorare l'adeguatezza e l'efficacia delle misure assunte per rimediare alle eventuali carenze riscontrate nel sistema di gestione del rischio;
  • ▶ presentare agli Organi aziendali relazioni periodiche sull'attività svolta, e fornire loro consulenza in materia di gestione del rischio.

La Funzione Risk Management è collocata in staff all'Amministratore Delegato, quale referente dei Controlli Interni delGruppo Bancario, operando a riporto gerarchico dello stesso ed è indipendente dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettata a verifica da parte della stessa.

Sezione 1 - Rischi del consolidato contabile

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Altre
esposizioni
deteriorate
Esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
72.233 12.413 19.428 1.714.944 8.250.479 10.069.497
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie designate al
fair value
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
5. Attività finanziare in corso di
dismissione
Totale 31.12.2021 72.233 12.413 19.428 1.714.944 8.250.479 10.069.497
Totale 31.12.2020 66.821 15.703 42.105 1.934.420 3.705.210 5.764.259

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Esposizione Deteriorate
lorda Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi
(*)
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
(esposizione
netta)
124.458 20.383 104.075 9.967.860 2.439 9.965.422 10.069.497
X X
X X
124.458 20.383 104.075 9.967.860 2.439 9.965.422 10.069.497
140.935 16.305 124.629 5.643.337 3.708 5.639.630 5.764.259
Portafogli/qualità Attività di evidente
scarsa qualità creditizia
Altre attività
Minusvalenze
cumulate
Esposizione
netta
Esposizione
netta
1.Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.094
2. Derivati di copertura 13
Totale 31.12.2021 4.107
Totale 31.12.2020

(*) Valore da esporre ai fini informativi.

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

(Valori in migliaia di euro)
Voci di bilancio/
Tipologia di entità
strutturata
Portafoglio
contabile
del'attivo
Totale
attività
Portafoglio
contabile
del passivo
Totale
passività
(B)
Valore
contabile
netto
Esposizione
massima al
rischio di
perdita
Differenza
tra
esposizione
al rischio
di perdita
e valore
contabile
(A) (C = B-A) (D) (E = D-C)
OICR Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto a
Conto economico
32.399 32.399 70.000 10.033

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale

1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività principale del Gruppo Bancario è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV – Titolo I, Capo V, artt. 1260–1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. Il Gruppo offre prevalentemente factoring pro soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione.A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, il Gruppo ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).

Inoltre, il Gruppo Bancario, allo scopo di diversificare il proprio business e la propria presenza geografica, comprende le società di BFF Polska Group, che svolgono, in prevalenza, attività di fornitura di servizi finanziari ad aziende operanti nel settore sanitario e a enti della pubblica amministrazione, nei paesi in cui operano.

Attualmente, l'attività di factoring pro soluto rappresenta circa il 65% di tutte le esposizioni verso la clientela del Gruppo escludendo la componente titoli.

Con riferimento alle misure in risposta al Covid-19, il Gruppo segue, per quanto ad esso applicabili, le disposizioni contenute nelle Guidelines EBA ("Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the Covid-19 crisis - EBA/GL/2020/07").

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di BFF Banking Group, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Impatti derivanti dalla crisi Ucraina-Russia

A seguito della crisi fra Russia e Ucraina, culminata nell'intervento militare avviato dalla Russia in data 24 febbraio, e delle conseguenti contromisure intraprese da parte della comunità internazionale e dai soggetti del settore finanziario internazionale (e.g. sanzioni verso soggetti fisici o giuridici russi, limitazioni nelle operazioni verso soggetti russi e/o riguardanti strumenti finanziari emessi da soggetti russi e/o denominate in divisa russa), il Gruppo BFF sta monitorando la situazione e procedendo a una verifica delle posizioni di rischio e operazioni, che potrebbero essere impattate dalle suddette limitazioni all'operatività, intervenendo – inoltre – affinché non vengano poste in essere operazioni che non risultano consentite a fronte delle recenti disposizioni normative e/o che possano essere considerate a rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dalGruppo Bancario, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.

I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio diAmministrazione del 30 giugno 2021 e dal"Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".

Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.

A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dal Gruppo si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.

Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:

▶ il rischio di credito in senso stretto: rischio di default delle controparti verso cui il Gruppo vanta un credito e che risulta piuttosto contenuto tenuto conto della natura delle controparti verso cui il Gruppo è esposto, per

la maggior parte non soggette a procedure concorsuali o ad altre procedure che possano minare la sostanziale solvibilità delle medesime;

  • ▶ il rischio di "dilution": rischio identificabile nella possibilità che le somme dovute dal debitore ceduto si riducano per effetto di compensazioni o abbuoni derivanti da resi e/o per controversie/contestazioni in materia di qualità del prodotto o del servizio o di altro tipo;
  • ▶ il rischio di "factorability": rischio connesso alla natura e alle caratteristiche del rapporto commerciale oggetto di "fattorizzazione"/cessione, che influisce sull'attitudine dei crediti ceduti ad autoliquidarsi (e.g. rischio di pagamenti diretti dal debitore al cedente potenzialmente insolvente);
  • ▶ il rischio di ritardato pagamento: rischio di variazione dei tempi di incasso dei crediti ceduti rispetto a quanto previsto dalGruppo.

IlGruppo, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:

  • ▶ istruttoria;
  • ▶ delibera;
  • ▶ erogazione;
  • ▶ monitoraggio e revisione;
  • ▶ contenzioso.

Il factoring pro soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.

Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.

In via residuale il Gruppo offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring "pro solvendo".

Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che le società del Gruppo vantano verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.

Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per il BFF Banking Group, in quanto ricompreso solo all'interno del portafoglio prodotti di BFF Polska S.A..

Con specifico riferimento a BFF Polska, si precisa che essa opera in Polonia, e attraverso le sue controllate in Slovacchia e in Repubblica Ceca.

Le attività che BFF Polska S.A. svolge, si sviluppano prevalentemente in tre settori:

  • ▶ attività di finanziamento del capitale circolante dei fornitori della pubblica amministrazione;
  • ▶ finanziamento di crediti presenti e futuri del settore pubblico e sanitario;
  • ▶ finanziamento di investimenti del settore pubblico e sanitario.

Anche rispetto alle forme tecniche specifiche di BFF Polska S.A. e delle sue controllate, l'obiettivo della gestione del rischio di credito delGruppo è quello di costruire un robusto e bilanciato portafoglio di attività finanziarie per ridurre al minimo il rischio di esposizioni deteriorate e allo stesso tempo generare il margine di profitto previsto e il valore atteso del portafoglio crediti. Come regola generale, il Gruppo Bancario, entra in rapporti con clienti

dotati di un adeguato merito di credito e, se necessario, richiede adeguate garanzie per attenuare il rischio di perdite finanziarie derivanti da eventuali situazioni di inadempienza dei clienti.

Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.

Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi ditramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività ditali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.

La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale delGruppo, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.

In tale ottica, il Gruppo utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.

In particolare, il BFF BankingGroup applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:

  • ▶ 0% alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea e finanziati nella valuta locale, oltre alle esposizioni nei confronti di altre enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, quando specificatamente previsto dalla normativa di vigilanza di riferimento; rientrano in tale categoria anche le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e autorità locali spagnoli, come previsto dalle liste EBA "EU regional governments and local authorities treated as exposures to central governments in accordance with Article 115(2) of Regulation (EU) 575/2013" e "EU public-sector entities treated in exceptional circumstances as exposures to the central government, regional government or local authority in whose jurisdiction they are established in accordance with Article 116(4) of Regulation (EU) 575/2013";
  • ▶ 20% alle (i) esposizioni verso amministrazioni regionali e autorità locali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea, denominati e finanziati nella locale valuta, (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 1, (iii) alle esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e verso intermediari vigilati aventi durata originaria pari o inferiore ai tre mesi;
  • ▶ 50% alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 2, in cui rientrano le esposizioni verso gli organismi del settore pubblico polacco e slovacco;
  • ▶ 100% alle (i) esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 3, 4 e 5 (tra cui Italia, Portogallo, Grecia); si segnala che DBRS, il 3 maggio 2019, ha migliorato il rating della Repubblica greca portandolo da BH a BBL migliorandone così la classe di merito (da 5 a 4), ma non la percentuale di assorbimento che rimane al 100% e (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi in cui l'amministrazione centrale è priva di rating, ossia non è associata alcuna classe di merito di credito (tra cui Repubblica Ceca e Croazia);
  • ▶ 50% o 100% per i crediti verso intermediari vigilati, a seconda della classe di merito del paese in cui hanno sede gli stessi;
  • ▶ 75% alle esposizioni al dettaglio e piccole e medie imprese;

  • ▶ 100% alle esposizioni verso i debitori privati (i.e. imprese), Fondi e SGR;
  • ▶ 100% alle attività materiali, partecipazioni, e organismi di investimento collettivo e altre attività;
  • ▶ 150% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche inferiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 100% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche sono pari o superiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 250% alle attività fiscali differite non dedotte dai fondi propri.

BFF Banking Group mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.

In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 31 dicembre 2021, risulta essere, per BFF BankingGroup, pari a 122,0 milioni di euro.

Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.

In particolare:

  • ▶ si definisce "grande esposizione" ogni posizione di rischio di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile, così come definito nella CRR II (pari al capitale di classe 1);
  • ▶ i gruppi bancari sono tenuti a contenere ciascuna posizione di rischio entro il limite del 25% del Capitale ammissibile.

In considerazione del fatto che ilGruppo ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.

Valutazione qualitativa del credito

Il Gruppo effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenzialità richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate BFF BankingGroup.

Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito riportate.

  • Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "valutazione collettiva").
  • Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche.

Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).

L'approccio adottato dal Gruppo prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default – PD, Loss Given Default – LGD, Exposure at Default – EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.

Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.

Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "svalutazione collettiva")

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti bucket sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione / controparte;
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multi-periodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'Expected Credit Losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'initial recognition dello strumento stesso.

Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business del Gruppo in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.

I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:

  • ▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito sostituendo quindi il criterio della "perdita subita" (incurred loss), che legava le svalutazioni all'insorgere di un "fatto nuovo" che dimostrasse la dubbia esigibilità dei flussi di cassa originariamente concordati. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL devono essere prese in considerazione le informazioni forward-looking e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multi-periodali funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD;
  • ▶ modello di EADdeterministico e stocastico, peri quali sia possibile definire una distribuzione multi-periodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:

  • ▶ PD Multi-periodali;
  • ▶ LGD Multi-periodali;
  • ▶ EAD Multi-periodali.

Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche (c.d. "svalutazioni specifiche")

Il Gruppo ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.

Si precisa che, con riferimento alle controparti scadute deteriorate (c.d. past due), pur essendo annoverate tra le attività finanziarie deteriorate, ossia assoggettabili a trattamento di svalutazione specifica, vengono effettuate le medesime valutazioni riferibili alle esposizioni in bonis di cui alla presente sezione.Tale scelta è supportata dalfatto che, in considerazione del core business del Gruppo, i fenomeni di scaduto deteriorato, individuati secondo criteri oggettivi, non risultano di per sé rappresentativi di una situazione di effettivo peggioramento.Tale approccio, tuttavia, non esime le competenti funzioni a effettuare una valutazione puntuale/analitica (case-by-case assessment) delle posizioni classificate in past due se la rettifica di valore calcolata non risultasse essere adeguata.

I crediti deteriorati BFF Banking Group sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 104.076 mila euro di cui:

  • ▶ sofferenze per 72.233 mila euro esposizione lorda a bilancio pari a 87.467 mila euro con rettifica di valore pari a 15.234 mila euro);
  • ▶ inadempienze probabili per 12.413 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 17.505 mila euro con rettifica di valore pari a 5.092 mila euro);
  • ▶ esposizioni scadute deteriorate per 19.428 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 19.486 mila euro con rettifica di valore pari a 57,6 mila euro).

In riferimento alle politiche adottate nell'ambito delle svalutazioni, BFF Polska Group e BFF Finance Iberia inoltrano alla Capogruppo apposita reportistica periodica, al fine di permettere alle corrispondenti funzioni della controllante di esercitare il riporto funzionale rispetto alle attività svolte in quest'ambito, e consentire la verifica della correttezza delle conclusioni.

Modifiche dovute al Covid-19

Valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito (SICR)

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di rischio del Gruppo BFF, modifiche al modello del significativo incremento del rischio di credito (SICR). Tuttavia, in linea anche con gli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis", il Gruppo ha concesso delle moratorie a carattere prettamente volontario ad alcune sue controparti che hanno sede in Polonia. Per maggiori dettagli circa l'ammontare concesso e la tipologia di controparti interessate, fare riferimento al paragrafo 4 "Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni".

Misurazione delle perdite attese

Anche il modello di determinazione dei parametri di rischio non ha subito modifiche in seguito alla diffusione del Covid-19.

Tuttavia, l'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) permette di tenere in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese.

A tal fine, al 30 giugno 2021, la Banca ha provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici forniti dall'agenzia di rating esterna.Tali scenari, sono costruiti considerando l'evoluzione deltasso di disoccupazione e dell'High Yield Spread in un contesto in cui la pandemia daCovid-19 continua a manifestare i suoi effetti che si protrarranno ancora nei prossimi anni, raggiungendo una situazione di normalità o una situazione pre Covid-19 non prima della metà del decennio.

Detti scenari, forniti dall'infoprovider esterno, si presentano sostanzialmente in linea anche con i nuovi scenari pubblicati dal suddetto infoprovider nel mese di dicembre.Al 31 dicembre 2021, al fine di quantificare l'impatto del Covid-19, la Banca ha effettuato un'analisi di sensitivity del calcolo dell'Expected Credit Loss utilizzando le curve di PD e di LGD che tengono conto degli effetti della pandemia, e le curve di PD e di LGD riferite al 31 dicembre 2019 e pertanto non influenzate da essa. Contrariamente a quanto evidenziato dall'analisi svolta al 2020, in cui si evidenziava un potenziale impatto in termini di maggior rettifiche di valore, pari a circa 428 mila euro, dall'analisi al 2021 è emerso, al contrario, una potenziale ripresa di valore pari a circa 380 mila euro.

L'effetto di tale analisi al 2021 è dovuto in primo luogo a un incremento del Pil che nel 2021 ha registrato un + 6,5% (dato preliminare ISTAT) dopo un calo drastico nel 2020 e, in secondo luogo, sulla base degli studi effettuati dall'inforprovider esterno, a un miglioramento dei tassi di default del settore Corporate che dopo un forte aumento nel 2020, tornano a diminuire nel 2021.

Tale analisi, tuttavia, non tiene conto dell'impatto sulle rettifiche specifiche in quanto, per loro natura, risulta di difficile stima la quantificazione del maggiore impatto dovuto alla pandemia.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.

Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contrattiGMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti controTermine.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Facendo seguito a quanto previsto dallaCircolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette di BFF BankingGroup ammontano complessivamente a 104.076 mila euro e comprendono:

Sofferenze: sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 31 dicembre 2021, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 72.233 mila euro, di cui 5.287 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 64.468 mila euro e rappresentano l'89,2% del totale.

Le sofferenze lorde sono pari a 87.467 mila euro, svalutate per 15.234 mila euro. La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1.269 mila euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 88.736 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 16.503 mila euro.

Con riferimento alla Banca, al 31 dicembre 2021 iltotale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 65.944 mila euro, di cui 64.468 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità diVigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.

Di tale importo, 5.287 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari.

Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 18.006 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 11.717 mila euro, risultano pari a 6.290 mila euro (rispetto a 2.041 mila euro al 31 dicembre 2020. Tale incremento è da ascriversi al passaggio di stato da inadempienza probabile a sofferenza di una posizione totalmente coperta da garanzia).

▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF PolskaGroup. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza ilricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie.Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.

Al 31 dicembre 2021, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 17.505 mila euro, di cui 15.448 relative a BFF Polska Group, 1.554 alla banca e 503 mila euro a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 12.413 mila euro, riferito principalmente a BFF Polska Group, in quanto le esposizioni lorde di BFF Bank e BFF Finance Iberia sono state perlopiù integralmente svalutate.

▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 19.428 mila euro. Si riferiscono alla banca per 17.779 mila euro e a BFF Polska Group per 1.650 mila euro. Il 93,3% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Sono costituite da esposizioni nei confronti di soggetti per i quali ricorrono le condizioni per una classificazione fra le esposizioni scadute deteriorate presentando una o più lienee di credito che soddisfano la definizione di "Non-performing exposures with forbearance measures" di cui all'ellagato V, Parte 2, paragrafo 262 degli ITS.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni

In linea con quanto gli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/ GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis"ilGruppo, attraverso accordi contrattuali, ha concesso delle moratorie ad alcune sue controparti, a carattere prettamente volontario. Le modifiche hanno riguardato solo il posticipo della quota capitale, mentre nessuna modifica è stata effettuata suitassi di interesse. Inoltre non è stata prevista alcuna diminuzione delle esposizioni creditizie del Gruppo, né in termini di capitale né di quota interesse; le modifiche sono da ritenersi non sostanziali e pertanto non hanno determinato la derecognition dal bilancio delle posizioni oggetto di moratorie.

Si evidenzia, con riferimento all'attività della BFF Polska Group sono state concesse moratorie volontarie, per un importo complessivo pari a 2,1 milioni di euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 48%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 21%) e da retail (circa 31%). I principali prodotti interessati riguardano per circa il 66% le esposizioni creditizie rivenienti da prestiti, per il 23% da finanziamenti (c.d. ME-DLekarz - prestiti a studi medici), per il 7% da operazioni di factoring e un residuo 4% relativo ad operazioni di leasing finanziario. Rispetto al 31 dicembre 2020, si segnala una contrazione di circa 800 mila euro.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale -Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/stadi di rischio Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Da
1 giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre
90 giorni
Da
1 giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre
90 giorni
Da
1 giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre
90 giorni
Da
1 giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre
90 giorni
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
260.397 133.584 489.832 10 15.583 815.538 81 431 85.351 5.287
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in
corso di dismissione
Totale 31.12.2021 260.397 133.584 489.832 10 15.583 815.538 81 431 85.351 5.287
Totale 31.12.2020 419.903 111.950 1.223.669 5.320 173.577 325 606 105.086 5.614

A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Causali/stadi di rischio Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Crediti
verso banche
e Banche
Centrali
a vista
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Rettifiche complessive
iniziali
10 4.328 4.328 740 740
Variazioni in aumento da
attività finanziarie acquisite
o originate
Cancellazioni diverse dai
write-off
Rett/riprese di valore nette
per rischio di credito (+/-)
62 (2.353) (2.281) (277) (277)
Modifiche contrattuali
senza cancellazioni
Cambiamenti della
metodologia di stima
Write-off non rilevati
direttamente a
Conto economico
Altre variazioni
Rettifiche complessive finali 72 1.975 2.047 463 463
Recuperi da incasso su
attività finanziarie oggetto
di write-off
Write-off rilevati
direttamente a
Conto economico

(Valori in migliaia di euro)

Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su impegni a erogare Totale
Attività rientranti nel terzo stadio
Crediti verso
Attività
Attività
Attività
di cui: svalutazioni
di cui:
banche e
finanziarie
finanziarie
finanziarie
individuali
svalutazioni
Banche
Attività finanziarie impaired acquisite o originate fondi e garanzie finanziarie rilasciate
in corso di
dismissione
valutate
valutate al
al costo
fair value
ammortizzato
con impatto
sulla
redditività
collettive Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
impegni
stadio
a erogare
fondi e
garanzie
finanziarie
rilasciate
impaired
complessiva complessiva acquisiti/e
o
originati/e
16.091 16.091 214 214 523 4 21.911
4.085 4.085 (8) (8) (230) (4)
20.176 20.176 206 206 294
35 35

A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate:

dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/stadi di rischio Valori lordi/ valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a
primo stadio
Da secondo
stadio a
terzo stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo stadio
Da terzo
stadio a
primo stadio
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
4.310 23.143 21.420 3.512 9.407 11.367
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
4. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
46 592
Totale (31.12.2021) 4.356 23.143 21.420 3.512 9.999 11.367
Totale (31.12.2020) 41.136 41.303 5.869 6.229 21.814 4.750

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/
Valori
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi
Primo
Stadio
Secondo
Stadio
Terzo
Stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
Stadio
Secondo
Stadio
Terzo
Stadio
Impaired
acquisite
o
originate
(*)
A. Esposizioni
creditizie per cassa
A.1 A vista 554.348 554.348 72 72 554.276
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 554.348 554.348 X 72 72 X 554.276
A.2 Altre 404.123 403.921 202 23 23 1 404.099
a) Sofferenze X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
b) Inademp. probabili X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
c) Esposizioni scadute
deteriorate
X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
202 202 X 1 1 X 201
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
e) Altre esposizioni non
deteriorate
403.921 403.921 X 23 23 X 403.902
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
Totale (A) 958.471 958.269 202 95 94 1 958.375
B. Esposizioni
creditizie fuori
bilancio
a) Deteriorate X X
b) Altre 4.099 4.099 X X 4.099
Totale (B) 4.099 4.099 4.099
Totale (A+B) 962.570 962.368 202 95 94 1 962.475

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)
Tipologie esposizioni/
valori
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Esposizione
netta
Write-off
parziali
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
complessivi
(*)
A. Esposizioni creditizie
per cassa
a) Sofferenze 87.467 X 81.974 5.493 15.234 X 15.027 206 72.233
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
1.903 X 1.903 905 X 905 998
b) Inademp. probabili 17.505 X 17.505 5.092 X 5.092 12.413
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
10.115 X 10.115 917 X 917 9.199
c) Esposizioni scadute
deteriorate
19.486 X 19.486 58 X 58 19.428
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
455 X 455 23 X 23 433
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
1.715.273 884.144 831.129 X 530 330 199 X 1.714.743
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
X X
e) Altre esposizioni non
deteriorate
7.848.465 7.818.678 29.787 X 1.886 1.623 263 X 7.846.580
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
786 786 X 28 28 X 758
Totale (A) 9.688.196 8.702.822 860.916 118.965 5.493 22.798 1.953 462 20.176 206 9.665.398
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
a) Deteriorate 592 X X 592
b) Non deteriorate 1.404.945 1.404.715 230 X 294 294 X 1.404.651
Totale (B) 1.405.537 1.404.715 230 294 294 1.405.243
Totale (A+B) 11.093.733 10.107.537 861.146 118.965 5.493 23.092 2.247 462 20.176 206 11.070.641

(*) Valore da esporre ai fini informativi.

A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/stadi di rischio Valori lordi/ valore nominale
Trasferimenti tra
primo stadio
e secondo stadio
Trasferimenti tra
secondo stadio
e terzo stadio
Trasferimenti tra
primo stadio e
terzo stadio
Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da
secondo
stadio
a primo
stadio
Da
secondo
stadio
a terzo
stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio
a terzo
stadio
Da terzo
stadio
a primo
stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 101 63 223 31 2
A.1 oggetto di concessione conformi con leGL 101 63 223 31 2
A.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più
conformi alle GL e non valutate come oggetto di
concessione
A.3 oggetto di altre misure di concessione
A.4 nuovi finanziamenti
B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
B.1 oggetto di concessione conformi con leGL
B.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più
conformi alle GL e non valutate come oggetto di
concessione
B.3 oggetto di altre misure di concessione
B.4 nuovi finanziamenti
Totale 31.12.2021 101 63 223 31 2
Totale 31.12.2020 342 361 36

A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 79.960 18.743 42.232
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 40
B. Variazioni in aumento 16.147 4.947 16.027
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 9.290 4.947 16.002
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 5.564
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 altre variazioni in aumento 1.294 24
C. Variazioni in diminuzione -8.640 -6.185 -38.773
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate -2.680 -36.002
C.2 write-off
C.3 incassi -5.960 -576 -1.921
C.4 realizzi per cessioni
C.5 perdite da cessione
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -4.713 -850
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 altre variazioni in diminuzione -895
D. Esposizione lorda finale 87.467 17.505 19.486
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.7a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro) Tipologie esposizioni/ valori Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione Netta Write-off parziali complessivi (*) Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate A. Finanziamenti in sofferenza: 194 194 a) Oggetto di concessione conforme con le GL 194 194 b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alleGL e non valutate come oggetto di concessione c) Oggetto di altre misure di concessione d) Nuovi finanziamenti B. Finanziamenti in inadempienze probabili: 81 81 a) Oggetto di concessione conformi con le GL 81 81 b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alleGL e non valutate come oggetto di concessione c) Oggetto di altre misure di concessione d) Nuovi finanziamenti C. Finanziamenti scaduti deteriorati: 13 13 a) Oggetto di concessione conforme con le GL 13 13 b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alleGL e non valutate come oggetto di concessione c) Oggetto di altre misure di concessione d) Nuovi finanziamenti D. Finanziamenti scaduti non deteriorati: 303 303 a) Oggetto di concessione conforme con le GL 303 303 b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alleGL e non valutate come oggetto di concessione c) Oggetto di altre misure di concessione d) Nuovi finanziamenti E. Altri finanziamenti scaduti non deteriorati: 1.530 1.298 232 a) Oggetto di concessione conforme con le GL 1.530 1.298 232 b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alleGL e non valutate come oggetto di concessione c) Oggetto di altre misure di concessione d) Nuovi finanziamenti Totale (A+B+C+D+E) 2.121 1.601 232 287 – – – – – – –

(*) Valore esposto a fini informativi.

A.1.7 bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

(Valori in migliaia di euro)
Causali/Qualità Esposizioni
oggetto di
concessioni:
deteriorate
Esposizioni
oggetto di
concessioni: non
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 1.941 2.451
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento 10.533 -1.258
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessioni
B.5 altre variazioni in aumento 10.533 -1.258
C. Variazioni in diminuzione -407
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X
C.4 write-off
C.5 incassi -407
C.6 realizzi per cessioni
C.7 perdite da cessioni
C.8 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale 12.473 786
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili deteriorate Esposizioni scadute
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 13.139 75 3.040 880 127 15
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
B. Variazioni in aumento 3.312 885 2.208 532 40 8
B.1 rettifiche di valore da attività
finanziarie impaired acquisite o
originate
X X X
B.2 altre rettifiche di valore 2.774 885 5
B.3 perdite da cessione
B.4 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
184 37
B.5 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
B.6 altre variazioni in aumento 354 2.208 532 3 3
C. Variazioni in diminuzione -1.217 -55 -156 -495 -109
C.1. riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso -187 -5 -1
C.3 utili da cessione
C.4 write-off
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate
-1.030 -50 -54
C.6 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
C.7 altre variazioni in diminuzione -156 -495 -55
D. Rettifiche complessive finali 15.234 905 5.092 917 58 23
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività creditizie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni Classi di rating esterni Senza
rating
Totale
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6
A. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato 147.645 1.254.876 8.154.580 68.640 466.578 10.092.318
- Primo stadio 146.703 1.112.023 7.392.076 41.175 414.765 9.106.742
- Secondo stadio 942 142.408 679.716 27.465 10.587 861.118
- Terzo stadio 445 77.492 41.028 118.965
- Impaired acquisite o
originate
5.296 197 5.493
B. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o
originate
C. Attività finanziarie
in corso di dismissione
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o
originate
Totale (A+B+C) 147.645 1.254.876 8.154.580 68.640 466.578 10.092.318
D. Impegni a erogare fondi
e garanzie finanziarie
rilasciate
54.231 1.351.306 1.405.537
- Primo stadio 54.231 1.350.484 1.404.715
- Secondo stadio 230 230
- Terzo stadio 592 592
- Impaired acquisite o
originate
Totale (D) 54.231 1.351.306 1.405.537
Totale (A+B+C+D) 147.645 1.309.107 8.154.580 68.640 1.817.884 11.497.855

Ai fini dell'attribuzione del merito creditizio dei debitori, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating DBRS (ECAI di riferimento). Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.

Classe di merito di credito ECAI
DBRS Ratings Limited
1 da AAA a AAL
2 da AH a AL
3 da BBBH a BBBL
4 da BBH a BBL
5 da BH a BL
6 CCC

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili -
ipoteche
Immobili -
leasing
finanziario
Titoli Altre
garanzie
reali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
160.438 160.438 159.839
1.1 totalmente garantite 160.438 160.438 159.839
– di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
– di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
2.1 totalmente garantite
– di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
– di cui deteriorate

Garanzie personali (2) Totale
Derivati su crediti Crediti di firma (1)+(2)
CLN Altri derivati Amministrazioni Banche Altre Altri
Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
pubbliche società
finanziarie
soggetti
159.839
159.839

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

1. Esposizioni creditizie per cassa

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"

A.3.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili -
ipoteche
Immobili -
leasing
finanziario
Titoli Altre
garanzie
reali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
139.263 139.060 153 125.527 11.453
1.1 totalmente garantite 139.263 139.060 153 125.527 11.453
– di cui deteriorate 278 154 153
1.2 parzialmente garantite
– di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
1.324 1.304 198
2.1 totalmente garantite
– di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite 1.324 1.304 198
– di cui deteriorate

Esposizione
Esposizione
Garanzie reali (1)
Garanzie personali (2)
lorda
netta
Derivati su crediti
Crediti di firma
(1)+(2)
CLN
Altri derivati
Amministrazioni
Banche
Altre
Altri
pubbliche
società
finanziarie
Immobili -
Immobili -
Titoli
Altre
Controparti
Banche
Altre
Altri
ipoteche
leasing
garanzie
centrali
società
soggetti
finanziario
reali
finanziarie
soggetti
139.263
139.060
153
125.527
11.453
1 137.134
139.263
139.060
153
125.527
11.453
1 137.134
278
154
153
1 154
1.304
198
198
1.304
198
198

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Controparti Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 64.666 426 745 1.214 6.443 12.464 380 1.130
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
998 905
A.2 Inadempienze probabili 396 533 12.017 4.559
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
396 533 8.802 384
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 18.121 20 1.307 38
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
433 23
A.4 Esposizioni non deteriorate 9.139.682 1.008 220.300 212 165.660 1.050 35.681 144
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
14 744 27
Totale (A) 9.222.469 1.454 221.441 1.959 185.427 18.111 36.061 1.274
B. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate 592
B.2 Esposizioni non deteriorate 54.231 1.190.665 19 159.754 274 2
Totale (B) 54.231 1.190.665 19 160.346 274 2
Totale (A+B) 31.12.2021 9.276.700 1.455 1.412.106 1.978 345.773 18.385 36.062 1.274
Totale (A+B) 31.12.2020 5.451.266 1.548 140.536 47 338.869 17.378 30.510 1.561

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 65.944 3.285 6.290 11.949
A.2 Inadempienze probabili 860 695 11.554 4.397
A.3 Esposizioni scadute dete
riorate
17.778 19 1.650 38
A.4 Esposizioni non deteriorate 7.804.158 1.169 1.624.748 1.214 132.417 32
Totale (A) 7.888.739 5.168 1.644.242 17.598 132.417 32
B. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate 592
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.205.869 20 198.785 272
Totale (B) 1.205.869 20 199.377 272
Totale (A+B) 31.12.2021 9.094.608 5.187 1.843.619 17.870 132.417 32
Totale (A+B) 31.12.2020 3.984.059 3.216 1.977.122 17.318

Valori in migliaia di euro)

Esposizioni/Aree geografiche Italia nord ovest Italia nord est Italia centro Italia sud isole
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 1.282 1.819 196 31 2.142 1.155 62.325 280
A.2 Inadempienze probabili 396 533 1 371 113 90 48
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 73 7 1.113 1 16.585 18
A.4 Esposizioni non deteriorate 167.630 99 135.364 12 6.576.954 881 924.210 175
Totale (A) 169.381 2.451 135.568 43 6.580.580 2.151 1.003.209 523
B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.099.872 18.000 87.997 20
Totale (B) 1.099.872 18.000 87.997 20
Totale (A+B) 31.12.2021 1.269.253 2.451 153.568 43 6.668.577 2.170 1.003.209 523
Totale (A+B) 31.12.2020 205.097 627 120.936 186 2.666.476 1.861 991.550 542,171

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Aree
geografiche
Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze
probabili
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
A.4 Esposizioni non
deteriorate
794.160 30 153.238 63 10.466 2 512
Totale (A) 794.160 30 153.238 63 10.466 2 512
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
B.1 Esposizioni
deteriorate
B.2 Esposizioni non
deteriorate
153 3.946
Totale (B) 153 3.946
Totale (A+B) 31.12.2021 794.313 30 157.184 63 10.466 2 512
Totale (A+B) 31.12.2020 13.222 3 21.953 6

Esposizioni/Aree geografiche Italia nord ovest Italia nord est Italia centro Italia sud isole
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 97.996 9 38.577 4 644.573 14 13.012 3
Totale (A) 97.996 9 38.577 4 644.573 14 13.012 3
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 154
Totale (B) 154
Totale (A+B) 31.12.2021 98.150 9 38.577 4 644.573 14 13.012 3
Totale (A+B) 31.12.2020 7.122 2 318 5.782 1

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2021, si evidenziano n. 27 "grandi esposizioni", ossia le esposizioni di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile.

Per tali posizioni, si rileva un importo nominale (non ponderato) pari a 9.504.856 mila euro, e un importo ponderato di euro 485.400 mila.

Nessuna di tali posizioni, peraltro, supera il limite di concentrazione del 25% del Capitale ammissibile.

C. Operazioni di cartolarizzazione

INFORMATIVA SULL'OPERAZIONE CON "BAYERISCHE LANDESBANK - BFF SPV S.R.L."

Informazioni di natura qualitativa

Descrizione della chiusura dell'operazione cartolarizzazione

L'operazione di cartolarizzazione in private placement con ilGruppo Bayerische Landesbank (BayernLB) perl'importo massimo della Flexible Senior Note pari a 150 milioni di euro, attivata a luglio 2017 è stata chiusa nel mese di febbraio 2021 attraverso il riacquisto dei crediti ceduti e in outstanding e il rimborso delle Note.

Il veicolo BFF SPV srl è stato cancellato dal registro delle imprese in data 8 novembre 2021.

D. Operazioni di cessione

Informazioni di natura quantitativa

D.1 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

(Valori in migliaia di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui:
di cui:
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: di cui:
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
oggetto di
contratti
di vendita
con patto di
riacquisto
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
oggetto di
contratti
di vendita
con patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
1.Titoli di debito X
2.Titoli di capitale X
3. Finanziamenti X
4. Derivati X
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
1.Titoli di debito
2.Titoli di capitale X
3. Finanziamenti
C. Attività finanziarie designate
al fair value
1.Titoli di debito
2. Finanziamenti
D. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1.Titoli di debito
2.Titoli di capitale X
3. Finanziamenti
E. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1.Titoli di debito 1.070.465 1.070.465 1.070.721 1.070.721
2. Finanziamenti 10.494
Totale (31.12.2021) 1.080.959 1.070.465 1.070.721 1.070.721
Totale (31.12.2020) 2.141.210 91.473 1.669.164 40 2.055.805 28.506 1.674.754

E. Consolidato prudenziale - modelli per la misurazione del rischio di credito

1.2 Rischi di mercato

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi
fino a
6 mesi
Da oltre
6 mesi
fino a
1 anno
Da oltre
1 anno
fino a
5 anni
Da oltre
5 anni
fino a
10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa -1 2 4
1.1Titoli di debito -1 2 -4
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri -1 2 4
1.2Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2Altre passività
3. Derivati finanziari 14.985 14.982
3.1 Con titolo sottostante 14.985 14.982
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati 14.985 14.982
+ posizioni lunghe 14.985
+ posizioni corte 14.982
3.2 Senza titolo sottostante
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Indice quotazione Quotati Non quotati
Italia Altri
A. Titoli di capitale 1
- posizioni lunghe 1
- posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su
titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe
- posizioni corte

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di BFF Banking Group, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario è il rischio di perdita di valore del portafoglio bancario derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. La fonte principale di questa tipologia di rischio di tasso di interesse è data dal repricing risk, cioè dal rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e riprezzamento delle attività e passività, i cui principali aspetti sono:

yield curve risk, rischio derivante dall'esposizione delle posizioni della Banca ai cambiamenti nelle pendenze e nella forma della curva dei rendimenti;

basis risk, rischio derivante dall'imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili.

Nel modello di gestione del rischio di tasso di interesse adottato dalla Banca è rilevante la centralità delle seguenti misure di rischio:

  • sensitivity del valore economico;
  • sensitivity del margine di interesse.

L'analisi di sensitivity del valore economico consente di valutare l'impatto sul valore del patrimonio netto per spostamenti (shock) della curva dei rendimenti. La metodologia applicata è quella prevista dal 32° aggiornamento della Circolare 285/2013, compresa l'adozione degli scenari di stress indicati dagli Orientamenti EBA (EBA/GL/2018/02).

L'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini di sensitivity del valore economico è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).

Tale metodologia viene applicata facendo riferimento alle variazioni annuali, su base giornaliera, dei tassi di interesse registrati in un periodo di osservazione di 6 anni considerando alternativamente il 1° percentile (ribasso) o il 99° (rialzo), come indicato nella Circolare 285. Il capitale interno è determinato dal risultato peggiorativo ottenuto tra i due scenari 1°/99° percentile.

La Banca misura, inoltre, l'esposizione alrischio ditasso di interesse utilizzando ulteriori scenari dishock dei tassi d'interesse. In particolare:

  • ▶ gli scenari paralleli ± 200 bps, per la determinazione dell'indice di rischiosità, dato dal rapporto "esposizione rischio tasso/fondi propri" (limite normativo 20%, CRD IV art. 98 c.5);
  • ▶ i sei scenari di shock dei tassi d'interesse prescritti dagli Orientamenti EBA, utilizzati per il computo del capitale interno sotto stress e per la determinazione del limite operativo definito dal rapporto "esposizione rischio tasso/Tier 1". Per il rispetto del limite viene considerato lo scenario col risultato peggiore (soglia 15%, Circolare 285 e Orientamenti EBA).

L'analisi di sensitività al tasso d'interesse prevede la costruzione di un framework che permette di evidenziare l'esposizione tramite l'utilizzo di una specifica metodologia.Tale metodologia si fonda sulla:

  • ▶ classificazione delle attività e delle passività in diverse fasce temporali; la collocazione nelle fasce temporali avviene, per le attività e le passività a tasso fisso, sulla base della loro vita residua, per le attività e le passività a tasso variabile, sulla base della data di rinegoziazione del tasso di interesse;
  • ▶ ponderazione delle esposizioni nette all'interno di ciascuna fascia: nell'ambito di ogni fascia, le posizioni attive sono compensate con quelle passive, ottenendosi una posizione netta. Ciascuna posizione netta, per ogni fascia temporale, è moltiplicata per i fattori di ponderazione, ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi e una approssimazione della duration modificata, relativa alle singole fasce;
  • ▶ somma delle esposizioni ponderate delle diverse fasce temporali: le esposizioni ponderate delle diverse fasce sono sommate tra loro, ottenendosi un'esposizione ponderata totale.

L'esposizione ponderata totale rappresenta la variazione del valore attuale dei flussi di cassa, generato dall'ipotizzato scenario sui tassi di interesse.

L'esposizione al rischio tasso d'interesse espressa in termini disensitivity del margine d'interesse quantifica l'impatto sul margine d'interesse di breve termine (dodici mesi) e medio termine (tre anni) di uno shock della curva dei tassi di interesse. Tale misura evidenzia l'effetto delle variazioni dei tassi sul portafoglio oggetto di misurazione, escludendo ipotesi circa i futuri cambiamenti nel mix delle attività e passività. Gli shock applicati sono gli stessi del valore economico.

L'assunzione del rischio di tasso del Gruppo, il ruolo delle funzioni coinvolte ed il relativo monitoraggio avviene nel rispetto del documento interno di riferimento "Policy di gestione del Rischio di Tasso di Interesse del portafoglio bancario diGruppo".

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino a
6 mesi
Da oltre
6 mesi fino a
1 anno
Da oltre
1 anno fino a
5 anni
Da oltre
5 anni fino a
10 anni
Oltre
10 anni
Durata inde
terminata
1. Attività per cassa 2.164.237 1.363.181 2.954.474 831.635 1.341.584 484.495 1.887
1.1Titoli di debito 235.863 2.908.176 788.036 1.313.170 414.966
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri 235.863 2.908.176 788.036 1.313.170 414.965
1.2 Finanziamenti a banche 8.547 395.552
1.3 Finanziamenti a
clientela
2.155.689 731.766 46.298 43.599 28.414 69.529 1.887
- c/c 17.827 745
- altri finanziamenti 2.137.862 731.766 46.298 43.599 28.414 68.784 1.887
- con opzione di
rimborso anticipato
80 69 120 200
- altri 2.137.862 731.687 46.229 43.479 28.214 68.784 1.887
2. Passività per cassa 6.666.173 1.389.658 65.536 29.626 78.788
2.1 Debiti verso clientela 6.115.557 1.151.770 22.421 29.626 39.406
- c/c 5.857.020 33.243 22.421 29.626 39.406
- altri debiti 258.537 1.118.527
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri 258.537 1.118.527
2.2 Debiti verso banche 550.617 134.101
- c/c 532.794
- altri debiti 17.823 134.101
2.3Titoli di debito 103.787 43.115 39.382
- con opzione di
rimborso anticipato
103.787
- altri 43.115 39.382
2.4Altre passività
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri

SEGUE

Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)

Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino a
6 mesi
Da oltre
6 mesi fino a
1 anno
Da oltre
1 anno fino a
5 anni
Da oltre
5 anni fino a
10 anni
Oltre
10 anni
Durata inde
terminata
3. Derivati finanziari 1.724.046 14.982
3.1 Con titolo sottostante 14.984 14.982
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati 14.984 14.982
+ posizioni lunghe 14.982
+ posizioni corte 14.984
3.2 Senza titolo sottostante 1.709.062
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati 1.709.062
+ posizioni lunghe 795.259
+ posizioni corte 913.802
4. Altre operazioni fuori
bilancio
3.941.570 3.941.570
+ posizioni lunghe 3.941.570
+ posizioni corte 3.941.570

Valuta di denominazione: ALTRE (Valori in migliaia di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre
10 anni
Durata inde
terminata
1. Attività per cassa 283.764 522.113 53.819 1.702 17.228 38.945 10.435
1.1Titoli di debito 132.417
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri 132.417
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a
clientela
283.764 389.696 53.819 1.702 17.228 38.945 10.435
- c/c 3.067
- altri finanziamenti 280.696 389.696 53.819 1.702 17.228 38.945 10.435
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri 280.696 389.696 53.819 1.702 17.228 38.945 10.435
2. Passività per cassa 1.094.038 6.247 4.558 5.147 13.367
2.1 Debiti verso clientela 984.367 5.582 4.558 5.147 13.367
- c/c 984.366 5.582 4.558 5.147 13.367
- altri debiti 1
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri 1
2.2 Debiti verso banche 109.671 665
- c/c 96.577
- altri debiti 13.094 665
2.3Titoli di debito
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri
2.4Altre passività
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri

SEGUE

Valuta di denominazione: ALTRE (Valori in migliaia di euro)

Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre
10 anni
Durata inde
terminata
3. Derivati finanziari 1.717.581
3.1 Con titolo sottostante
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante 1.717.581
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati 1.717.581
+ posizioni lunghe 915.769
+ posizioni corte 801.812
4. Altre operazioni fuori
bilancio
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

L'esposizione al rischio di cambio – determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza – viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.

Il mantenimento di posizioni aperte alrischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti molto contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e diVaR.

Al 31 dicembre 2021 risultano attività e passività di copertura realizzate attraverso strumenti derivati per un controvalore rispettivamente pari a 13 mila euro e a 4,8 milioni di euro, relativi alle principali valute in cui si esprimono la raccolta e gli impieghi del Gruppo e, che comprendono le operazioni finalizzate all'hedging della partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF PolskaGroup.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Ilrischio di cambio viene mitigato attraverso ilricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali ilGruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.

Informazioni di natura quantitativa

Il portafoglio delle attività delGruppo è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione ditale rischio. Ilrischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n. 575/2013 - CRR).

L'esercizio 2021 è stato caratterizzato da un livello di liquidità disponibile mediamente elevato, ascrivibile alle giacenze mantenute sui conti aperti presso la Banca da clientela banche e da clienti per i quali viene svolto il servizio di Banca Depositaria.

La liquidità in divisa diversa dall'euro è stata prevalentemente impiegata mediante il ricorso ad operazioni di currency swap e, in minor misura, mediante depositi interbancari.

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

(Valori in migliaia di euro)

Voci Valute
Dollari USA Sterline Yen Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre valute
A. Attività finanziarie -137.089 -164 -793.496
A.1Titoli di debito -132.417
A.2Titoli di capitale -2.538 -207
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a
clientela
-2.134 -164 -793.289
A.5Altre attività finanziarie
B. Altre attività -19.921 -10.077 -2.818 -4.478 -9.667 -26.580
C. Passività finanziarie 511.854 158.984 124.275 49.647 58.086 220.510
C.1 Debiti verso banche 53.684 9.002 750 4.784 8.514 33.602
C.2 Debiti verso clientela 458.171 149.982 123.525 44.863 49.572 186.908
C.3Titoli di debito
C.4 Altre passività
finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari -356.176 -172.752 -121.881 -45.161 -48.437 -973.174
– Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
– Altri derivati -356.176 -172.752 -121.881 -45.161 -48.437 -973.174
+ posizioni lunghe -355.553 -160.744 -121.667 -45.161 -48.437 -184.207
+ posizioni corte -623 -12.008 -214 -788.967
Totale attività -512.563 -170.985 -124.485 -49.639 -58.104 -1.004.283
Totale passività 512.478 170.992 124.489 49.647 58.086 1.009.477
Sbilancio (+/-) -85 7 4 8 -18 5.194

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

L'operatività FX riguarda essenzialmente attività di negoziazione poste in essere per conto della clientela e operazioni in strumenti derivati su cambi (currency swap) effettuate dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità disponibile e funzionali all'attività delGruppo nonché all'hedging della partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group. Si precisa che BFF Bank non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo il Gruppo ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali quali currency swap.

(Valori in migliaia di euro)
31.12.2021
Over the counter Mercati Over the counter Mercati
Contro
parti
Senza controparti
centrali
organizzati Contro
parti
Senza controparti
centrali
organizzati
centrali Con
accordi di
compen
sazione
Senza
accordi di
compen
sazione
centrali Con
accordi di
compen
sazione
Senza
accordi di
compen
sazione
1. Titoli di debito e tassi
d'interesse
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici
azionari
12
a) Opzioni 12
b) Swaps
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro 935.711
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward 935.711
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5.Altri
Totale 935.723

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Valori in migliaia di euro)

31.12.2021 31.12.2020
Over the counter Mercati Over the counter Mercati
Contro
parti
Senza controparti
centrali
organizzati Contro
parti
centrali
Senza controparti
centrali
organizzati
centrali Con
accordi di
compen
sazione
Senza
accordi di
compen
sazione
Con
accordi di
compen
sazione
Senza
accordi di
compen
sazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 4.086
f) Futures
g) Altri
Totale 4.086
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 2.725
f) Futures
g) Altri
Totale 2.725

A.3 Derivati finanziari OTC - valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Valori in migliaia di euro)

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre Società
finanziarie
Altri
soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
2) Titoli di capitale e indici azionari 12
- valore nozionale X 12
- fair value positivo X
- fair value negativo X
3) Valute e oro 942.522
- valore nozionale X 935.711
- fair value positivo X 4.086
- fair value negativo X 2.725
4) Merci
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
5) Altri
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
Contratti rientranti in accordi di compensazione

SEGUE

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre Società
finanziarie
Altri
soggetti
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
3) Valute e oro
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
4) Merci
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
5) Altri
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

(Valori in migliaia di euro)
Sottostanti/Vita Residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e
tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e
indici azionari
12 12
A.3 Derivati finanziari su tassi di
cambio e oro
935.711 935.711
A.4 Derivati finanziari su merci
A.5 Altri derivati finanziari
Totale 31.12.2021 935.723 935.723
Totale 31.12.2020

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

La Banca opera in derivati di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono di garantire una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali ilGruppo opera anche per il tramite delle Società controllate, finanziate attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e corone ceche.

Informazioni di natura quantitativa

Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020 Over the counter Mercati organizzati Over the counter Mercati organizzati Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swaps c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swaps c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro 688.908 a) Opzioni b) Swaps c) Forward 688.908 d) Futures e) Altri 4. Merci 5.Altri Totale 688.908 –

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Valori in migliaia di euro)

Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Over the counter Mercati Over the counter Mercati
organizzati
Contro
parti
Senza controparti
centrali
organizzati Contro
parti
centrali
Senza controparti
centrali
centrali Con
accordi di
compen
sazione
Senza
accordi
di
compen
sazione
Con
accordi
di
compen
sazione
Senza
accordi
di
compen
sazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 13
f) Futures
g) Altri
Totale 13
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 4.814
f) Futures
g) Altri
Totale 4.814

A.3 Derivati finanziari OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Valori in migliaia di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X 688.908
- fair value positivo X 13
- fair value negativo X 4.814
3) Valute e oro
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
4) Merci
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X
5) Altri
- valore nozionale X
- fair value positivo X
- fair value negativo X

SEGUE

(Valori in migliaia di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Merci
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Valori in migliaia di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi
d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e
indici azionari
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 688.908 688.908
A.4 Derivati finanziari su merci
A.5Altri derivati finanziari
Totale 31.12.2021 688.908 688.908
Totale 31.12.2020

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale il Gruppo non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione ad una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi (funding liquidity risk) o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk), costringendo ilGruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.

Il Gruppo, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una Policy di gestione dei rischi di Gruppo e di un Regolamento Tesoreria e Finanza di Gruppo, con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.

Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, il Gruppo ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:

  • ▶ separazione tra i processi di gestione della liquidità e i processi di controllo del rischio di liquidità;
  • ▶ sviluppo dei processi di gestione e controllo delrischio di liquidità, coerentemente con la struttura gerarchica, e mediante un processo di deleghe;
    • ȃ condivisione delle decisioni e della chiarezza delle responsabilità tra organi direttivi, di controllo e operativi;
    • ȃ conformità dei processi di gestione e di monitoraggio del rischio di liquidità con le indicazioni della vigilanza prudenziale.

Gli stress test sul rischio di liquidità sono effettuati con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità delGruppo.

I documenti che disciplinano la materia sono la "Policy di gestione del Rischio di Liquidità di Gruppo", approvata dal Consiglio di Amministrazione, con l'obiettivo di definire le linee guida per la gestione della liquidità e i documenti da adottare in uno stato di crisi di liquidità (Contingency Funding e Recovery Plan), recependo gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia). Nell'ambito del Risk Appetite Framework sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio – LCR e Net Stable Funding Ratio –NSFR, sia ditipo interno,"minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo del gruppo ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa delGruppo.

Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa delGruppo, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.

Il rischio di liquidità include anche il rischio infragiornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infragiornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infragiornaliera sono definite regole per il mantenimento di un portafoglio minimo di titoli eligible, funzionale a garantire le esigenze di rifinanziamento infragiornaliero e di periodo presso le Banche Centrali.

La posizione di liquidità delGruppo, sana e sotto controllo costante, si è sempre mantenuta solida grazie all'ampia disponibilità di riserve liquide e alla stabilità della raccolta, così che gli indicatori di liquidità, Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), evidenziano valori al 31 dicembre 2021 rispettivamente pari a 274,066% e 203,857%, quindi ampiamente superiori ai limiti regolamentari.

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)
Voci/Scaglioni
temporali
A vista Da oltre
1 giorno a
7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese fino
a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
Attività per cassa
A.1Titoli di Stato 9 460 166.824 456.803 1.274.636 2.639.502 1.110.002
A.2 Altri titoli di
debito
1 4.500 3
A.3 Quote O.I.C.R. 32.399
A.4 Finanziamenti 2.092.338 96.040 171.780 331.609 303.535 47.659 47.164 91.336 96.309 155.885
- banche 8.553 42.616 79.250 47.848 69.975 155.885
- clientela 2.083.785 53.424 92.530 283.761 233.560 47.659 47.164 91.336 96.309
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti
correnti
6.390.818 154.401 2.488 8.157 18.824 23.090 30.832 39.406
- banche 534.018 150.155
- clientela 5.856.800 4.247 2.488 8.157 18.824 23.090 30.832 39.406
B.2Titoli di debito 105.812 44.337 38.969
B.3Altre passività 916.295 1.067.204 51.323
Operazioni
"fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari
con scambio di
capitale
- posizioni lunghe 112.377 188.537 503.279 6.051 15.000
- posizioni corte 101.823 82.980 737.932 6.051 15.000
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe 3.941.570
- posizioni corte 3.941.570

SEGUE

Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)

Voci/Scaglioni
temporali
A vista Da oltre
1 giorno a
7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese fino
a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
C.4 Impegni a
erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie
finanziarie
rilasciate
49
C.6 Garanzie
finanziarie
ricevute
C.7 Derivati creditizi
con scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi
senza scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE (Valori in migliaia di euro)

Voci/Scaglioni
temporali
A vista Da oltre
1 giorno a
7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese fino
a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
Attività per cassa
A.1Titoli di Stato 29 29 58 132.439
A.2 Altri titoli di
debito
A.3 Quote O.I.C.R.
A.4 Finanziamenti 85.634 37 158 1.166 7.167 32.954 31.745 111.026 534.277
- banche
- clientela 85.634 37 158 1.166 7.167 32.954 31.745 111.026 534.277
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti
correnti
1.093.776 43 161 501 5.571 4.618 5.363 13.367
- banche 109.671 119 546
- clientela 984.104 43 41 501 5.026 4.618 5.363 13.367
B.2Titoli di debito
B.3Altre passività 1
Operazioni
"fuori bilancio"
C.1 Derivati
finanziari con
scambio di
capitale
- posizioni lunghe 86.804 83.621 739.292 6.051
- posizioni corte 98.151 189.659 507.951 6.051
C.2 Derivati
finanziari senza
scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte

SEGUE

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE
(Valori in migliaia di euro)
Voci/Scaglioni
temporali
A vista Da oltre
1 giorno a
7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese fino
a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
C.4 Impegni a
erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finan
ziarie rilasciate
C.6 Garanzie
finanziarie
ricevute
C.7 Derivati creditizi
con scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi
senza scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte

1.5 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Nel Gruppo Bancario, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo – errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo – nonché dall'eventuale perdita dirisorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi distorage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).

Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dal Gruppo si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione deirischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.

Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dal gruppo si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.

La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione deirischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:

  • ▶ Identificazione deirischi operativi all'interno delle procedure aziendali (mappa deirischi operativi per controlli): l'attività consiste nell'individuazione del rischio operativo attraverso un'approfondita analisi dei processi organizzativi aziendali e la mappatura dei rischi potenziali. L'approccio di valutazione è espresso dall'owner di processo/attività - indicato all'interno delle procedure - mediante un'analisi prevalentemente qualitativa, che consente l'identificazione delle attività a rischio, dei controlli, del livello di rischiosità collegato a ogni attività a rischio mappata nelle procedure operative e, quindi, delle azioni da intraprendere al fine di rendere il processo quanto più presidiato;
  • Loss data Collection (LDC): il sistema di misurazione e gestione del rischio operativo definito dalla Funzione Risk Management della Capogruppo consente altresì al Gruppo di disporre di un database delle perdite operative generate da eventi di rischio (Event Type), utile per identificare i fattori di rischio, le azioni di mitigazione e le strategie di ritenzione e trasferimento, nonché per l'eventuale sviluppo nel tempo di sistemi interni di misurazione dei rischi operativi;
  • Risk Self Assessment (RSA): il Gruppo effettua con cadenza annuale una valutazione complessiva del livello di esposizione ai Rischi Operativi mediante il processo di RSA. L'attività di Risk Self Assessment (RSA) si configura come un'auto-valutazione annuale dell'esposizione prospettica al rischio operativo insito nei processi aziendali, finalizzata alla valorizzazione della percezione della rischiosità da parte delle figure chiave (Business Expert) che governano l'esecuzione di tali processi, tenendo conto dell'evoluzione attesa del business e dei presidi organizzativi e di controllo già in essere;
  • ▶ Identificazione dei rischi operativi connessi al rischio informatico: annualmente, inoltre, al fine di determinare l'esposizione al rischio ICT, la Banca ha definito un modello specifico per la valutazione del rischio informatico, in coerenza con la normativa nazionale ed europea, che risponde alle esigenze di individuazione dei rischi specifici inerenti alla sfera ICT, interni o dipendenti dagli outsourcer, e di miglior qualificazione del rischio operativo tramite la valutazione degli elementi specifici caratteristici dei trattamenti automatici delle informazioni;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi all'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemirilevanti: il Gruppo, altresì, valuta i rischi operativi connessi con l'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti, e mitiga il conseguente insorgere del rischio operativo attraverso il coinvolgimento preventivo delle Funzioni aziendali di Controllo e la definizione di policy e di regolamenti specifici sui diversi argomenti e materie;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi alle Operazioni di Maggior rilievo (OMR): la valutazione della rischiosità derivante da una OMR si traduce nella valutazione della coerenza del profilo di rischio della OMR con la propensione al rischio definita nel RAF.

La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso il metodo base (Basic Indicator Approach - BIA) con il quale il requisito patrimoniale è calcolato applicando un coefficiente regolamentare a un indicatore del volume di operatività aziendale (Indicatore Rilevante). Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di

valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo del Gruppo calcolato al 99,9° percentile.

La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, ilGruppo monitora anche i seguenti rischi specifici:

  • ▶ rischio di Riciclaggio, riguardante il rischio che le controparti finanziarie, commerciali, fornitori, partner, collaboratori e consulenti della Banca possano avere implicazioni in operazioni idonee, anche potenzialmente, a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali;
  • ▶ rischio di Compliance, concernente il rischio di sanzioni legali e amministrative, perdite finanziarie rilevanti o perdite di reputazione dovute al mancato rispetto non solo delle leggi e dei regolamenti ma anche di standard interni e di condotta applicabili all'attività aziendale. Per tale fattispecie di rischio, periodicamente, viene aggiornata la relativa metodologia di valutazione, sviluppata con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo diriferimento perla Banca, secondo un approccio risk based. In particolare, perle norme rilevanti che non prevedono l'istituzione di presìdi specialistici (i.e., privacy, salute e sicurezza sul lavoro), la Funzione Compliance fornisce consulenza ex ante alle strutture della Banca, e valuta ex post l'adeguatezza delle misure organizzative e delle attività di controllo adottati. Per quanto attiene alle normative presidiate da funzioni specialistiche, la Funzione Compliance svolge un presidio indiretto, collaborando con tali funzioni specialistiche nella definizione delle metodologie di valutazione delrischio compliance oltreché nella mappatura dei rischi e dei relativi presìdi di controllo (c.d. Compliance Risk Control Matrix).

La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, il Gruppo adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.

La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Sezione 4 - Rischi delle altre imprese

Informazioni di natura qualitativa

Il bilancio consolidato riflette l'aggregazione degli elementi patrimoniali di BFF Bank S.p.A., di BFF Finance Iberia e di BFF PolskaGroup.

Tali società non presentano ulteriori e rilevanti elementi di rischio, rispetto a quanto già riportato nei paragrafi precedenti.

Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento prudenziale coincide con il perimetro contabile ad eccezione dell'esclusione del veicolo di cartolarizzazione e prevede al vertice BFF Bank S.p.A..

Sezione 1 - Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio netto del Gruppo Bancario è composto dall'aggregazione di Capitale, Riserve, Riserve da valutazione e Utile d'esercizio delle società che lo compongono.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Valori in migliaia di euro)

Voci del Patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 142.691 142.691
2. Sovrapprezzi di emissione 66.492 66.423
3. Riserve 166.904 166.904
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie) (7.132) (7.132)
6. Riserve da valutazione: 5.269 5.269
- Titoli di capitale designati al fair value
con impatto sulla redditività
complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati
al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli
di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
211 211
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Strumenti di copertura [elementi non
designati]
- Differenze di cambio (3.720) (3.720)
- Attività non correnti e gruppi di attività
in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al
fair value con impatto a Conto
economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
- Utili (Perdite) attuariali su piani
previdenziali a benefici definiti
(190) (190)
- Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- Leggi speciali di rivalutazione 8.968 8.968
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo
e di terzi
197.372 197.372
Totale 571.596 571.596

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/valori Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
31.12.2021
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1.Titoli di debito -
2.Titoli di capitale 211 211 -
3. Finanziamenti - -
Totale 211 - - - - - - - 211 -
Totale 31.12.2020 - -

L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTC&S) viene effettuata al fair value.A fine esercizio, il valore di iscrizione di tali titoli deve essere confrontato con le variazioni di fair value dell'esercizio precedente, e la differenza contabilizzata in Stato patrimoniale tra le riserve di valutazione.Al 31 dicembre 2021 ilGruppo non possiede più titoli di stato contabilizzati nel portafoglio HTC&S. La riserva, infatti, si riferisce alle azione detenute dalla Capogruppo e valutate al fair value in talune società finanziarie e non finanziarie per un ammontare complessivo pari a circa 3,5 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica tabella della parte B dell'Attivo di stato patrimonialeVoce 30" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

B.3 Rise rve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Finanziamenti
- - -
211
X
X
X
- 211 -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Lo IAS 19 prevede la contabilizzazione degli utili e delle perdite attuariali nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio di competenza.

I risultati della valutazione attuariale risentono della normativa dettata dalla legge n. 296/2006, e il calcolo, ai fini dello IAS 19, si riferisce unicamente alTFR maturato e non trasferito alle forme pensionistiche complementari o al Fondo diTesoreria dell'INPS.

Al 31 dicembre 2021 tale riserva di valutazione è negativa e ammonta a 190 mila euro.

Sezione 2 - I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Ambito di applicazione della normativa

La determinazione dei Fondi propri ha recepito – a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013 – il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nelregolamento comunitarioCRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi delTestoUnico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2021 prevede al vertice BFF Bank S.p.A..

Fondi propri bancari

Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale delGruppo.

La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.

IlGruppo valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio diAmministrazione.

I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) e delCapitale di classe 2 (Tier 2 - T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.

I principali elementi che compongono i Fondi propri delGruppo sono computati nelCapitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:

  • ▶ Capitale Sociale versato;
  • ▶ riserve (riserva legale, riserva straordinaria, riserva utili esercizi precedenti, riserva per stock option e riserva per strumenti finanziari);
  • ▶ eventuale quota di utile del periodo non distribuita;
  • ▶ riserve da valutazione (riserva di transizione ai principi IAS e al principio IFRS 9, riserva utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti, riserva di valutazione dei titoli HTC&S);
  • ▶ eventuali interessi di minoranza computabili nel calcolo del CET1.

Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento nonché alcune categorie diAttività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II.

Il Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) comprende gli strumenti di capitale di classe 2 emessi.

L'incremento dei Fondi Propri di BFF Banking Group, rispetto al 31 dicembre 2020, è stato influenzato principalmente dall'operazione di acquisizione e fusione in BFF Bank di DEPObank S.p.A. attraverso l'appostazione a fondi propri dell'utile di periodo riferito al badwill generato, all'effetto netto dell'affrancamento fiscale dell'avviamento della BU Payments al netto degli oneri sostenuti per l'attività di Liability Management e della quota di utile del periodo necessaria per distribuire un ammontare di dividendi, pari all'utile adjusted complessivo realizzato dalGruppo, nel rispetto della Policy.

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella che segue sono riportati i Fondi propri relativi alGruppo Bancario exT.U.B..

(Valori in migliaia di euro)
VOCI/VALORI Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali
446.316 287.817
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
(A +/- B)
446.316 287.817
D. Elementi da dedurre dal CET1 (63.483) (36.675)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza
oggetto di disposizioni transitorie
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E) 382.833 251.142
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti diAT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni
e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I)
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
98.224 98.224
di cui strumenti diT2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie
P. Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) 98.224 98.224
Q. Totale Fondi Propri (F+L+P) 481.057 349.366

2.3 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale di Gruppo, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier 1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.

Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier 1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delleAttività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delleAttività di rischio ponderate.

In base alle disposizioni dettate dallaCircolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delleAttività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).

L'esposizione complessiva ai rischi del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2021, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

In relazione al Gruppo Bancario, il CET1 e Tier 1 Capital Ratio si attestano al 17,6%, il Total Capital Ratio è pari al 22,2%.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

Rischio di credito

Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.

Rischio di controparte

Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.

Rischio operativo

Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.

Il Gruppo, per la misurazione del rischio operativo, applica il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013.

In continuità con il percorso evolutivo del proprio framework di Operational Risk Management avviato nel corso degli ultimi esercizi, BFF Banking Group nel 2018 ha focalizzato l'attenzione sul potenziamento della componente di identificazione e valutazione prospettica e sull'introduzione di un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. Gli interventi effettuati con riferimento al perimetro di BFF, di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group e delle sue controllate si sono concentrati sull'evoluzione metodologica del processo di Risk Self Assessment al fine di utilizzarne gli output dello stesso per la quantificazione in termini economici e di capitale dell'esposizione al rischio operativo; i risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2021 sono risultate ampiamente inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2020.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, il Gruppo si avvale del metodo "Standard".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.

BFF BankingGroup presenta annualmente alla Banca d'Italia il"Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità delGruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 30 giugno 2021. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti introdotti in materia nel 2018 dalla Circolare n. 285. In particolare, si ricordano – inter alia – modifiche alla disciplina in materia di "Processo di controllo prudenziale" (Parte prima, Titolo III, Capitolo 1), principalmente afferenti all'introduzione (i) del processo interno di determinazione dell'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità ("ILAAP" - Internal Liquidity Adequacy Assessment Process), (ii) di nuovi contenuti in ambito di processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale ("ICAAP" - Internal Capital Adequacy Assessment Process) e (iii) di differenti modalità di presentazione del Resoconto ICAAP/ILAAP destinato alla Banca d'Italia. Tali modifiche costituiscono un'ulteriore novità per le banche e i gruppi bancari riconosciuti come "meno significativi" ai sensi del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea, tra cui BFF BankingGroup.

Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 7,85%, un Tier1 Ratio pari a 9,65% e un Total Capital Ratio pari a 12,05%.

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella seguente sono indicati, alla data di riferimento, i requisiti patrimoniali relativi al perimetro del Gruppo Bancario ex T.U.B. Si ricorda che al 31 dicembre 2020, i coefficienti sotto riportati sono proforma in quanto ilGruppo CRR prevedeva al suo vertice BFF Luxembourg S.à r.l..

(Valori in migliaia di euro)
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31.12.2021 31.12.2020 31.12.2021 31.12.2020
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata 11.261.862 6.092.559 1.525.292 1.208.030
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 122.023 96.642
B.2 Rischio d aggiustamento della valutazione
del credito
1.207
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard 262
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base 50.199 32.613
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi del calcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali 173.691 129.256
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 2.171.134 1.615.694
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio
ponderate (CET1 capital ratio) (%)
17,63% 15,54%
C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate
(Tier 1 capital ratio) (%)
17,63% 15,54%
C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate
(Total capital ratio) (%)
22,16% 21,62%

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

Il 13 maggio 2020 BFF ha sottoscritto un accordo vincolante, che prevedeva l'acquisizione da Equinova UK Holdco Limited3 ("Equinova") del controllo di DEPObank, e la successiva fusione per incorporazione di quest'ultima in BFF Bank S.p.A. (l'"Operazione").

In data 24 giugno 2020 iConsigli diAmministrazione di BFF e di DEPObank hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di DEPObank in BFF, ivi inclusi (i) il rapporto di concambio di 4,2233377 azioni BFF ogni 1 azione DEPObank, senza conguagli in denaro, e, (ii) limitatamente a BFF, il progetto di modifiche statutarie relative al cambio di denominazione sociale della Banca e del gruppo bancario che, dalla data di efficacia della fusione, sono cambiate rispettivamente in "BFF Bank S.p.A." e "BFF BankingGroup", nonché alla variazione del capitale sociale, che è aumentato mediante emissione di 14.043.704 di nuove azioni ordinarie BFF a favore di Equinova. Inoltre, a valle delle autorizzazioni da parte delle Autorità (Banca d'Italia e Banca Centrale Europea) ottenute il 9 dicembre 2020, BFF e DEPObank hanno approvato la rispettiva relazione illustrativa sul Progetto di Fusione per incorporazione di DEPObank in BFF redatta ai sensi dell'art 2501-quinquies del Codice civile e dell'art. 70 del Regolamento Emittenti, e hanno convocato le rispettive assemblee straordinarie per approvare la fusione, nonché approvato e messo a disposizione del pubblico il Progetto di Fusione e l'ulteriore documentazione prescritta in vista delle predette assemblee straordinarie.

In data 28 gennaio 2021 si è riunita l'Assemblea degli Azionisti che, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. in Banca Farmafactoring S.p.A., poi completato in data 5 marzo. Il 5 marzo 2021 è avvenuto il completamento della fusione per incorporazione di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. in Banca Farmafactoring S.p.A., Banca Farmafactoring ha modificato la propria denominazione sociale in BFF Bank S.p.A.. Per garantire piena continuità ed efficienza, oltre all'elevata qualità del servizio che contraddistingue la storia di entrambe le società, le attività di business di DEPObank sono confluite in una divisione autonoma all'interno di BFF, denominataTransaction Services.

Da un punto di vista contabile, in conformità con quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 revised ("Business Combination"), a seguito dell'operazione di fusione sopradescritta, si è proceduto all'allocazione del Prezzo diAcquisto di DEPObank (cd."Purchase Price Allocation" – PPA) alla luce degli approfondimenti eseguiti sia nella fase dell'indagine preliminare condotta ante acquisizione nonché sulla base delle ulteriori verifiche che si sono effettuate successivamente all'acquisto della Banca.

In particolare, la normativa di riferimento in tema di contabilizzazione di operazioni di aggregazione aziendale viene individuata nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, nell'IFRS 3 "Business Combination".

3) Una holding company, i cui azionisti sono fondi gestiti da Advent International Corporation, Bain Private Equity Europe LLP e Clessidra SGR S.p.A. e che detiene una quota pari al 91% circa del capitale sociale di DEPObank. La rimanente quota del 9% è detenuta da una pluralità di banche italiane: Banco BPM (2,5%), CreditoValtellinese (2,0%), Banca Popolare di Sondrio (2,0%),UBI Banca (1,0%), e altre banche Italiane ("Azionisti di Minoranza").

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, è contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o delle attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione.Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione è determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata, e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Come definito sopra, il principio generale stabilito dall'IFRS 3 prevede che le aggregazioni aziendali vengano contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). BFF Bank, per l'applicazione del metodo in oggetto, ha proceduto attraverso le seguenti fasi:

  • ▶ identificazione dell'acquirente;
  • ▶ determinazione della data di acquisizione;
  • ▶ rilevazione e valutazione, al fair value, delle attività identificabili acquisite, delle passività assunte e di ogni interesse non di controllo nell'acquisita;
  • ▶ determinazione del valore del corrispettivo dell'aggregazione aziendale;
  • ▶ rilevazione e valutazione dell'avviamento o dell'utile derivante da un eventuale acquisto a prezzi favorevoli.

Dalla conclusione dell'esercizio di PPA svolto, è emerso che a fronte di un Fair value delle attività acquisite pari a 379,1 milioni di euro, la Banca ha riconosciuto un prezzo pari a 293,9 milioni di euro a cui vi sono da aggiungere 8,3 milioni di euro di earn out considerato certo, e il cui relativo esborso è previsto per gli anni 2027-2039, quando i risparmi saranno effettivamente realizzati.

Nello svolgimento dell'esercizio di PPA:

  • ▶ si è proceduto alla cancellazione di alcune poste specifiche, tra cui ad esempio le attività immateriali e le relative imposte differite ad esse legate;
  • ▶ non sono state identificate passività potenziali;
  • ▶ è stata identificata una categoria di intangibile relative alle relazioni di clientela nei due segmenti di operatività di DEPObank (Securities Services e Payments);
  • ▶ sono state riespresse a fair value le attività legate ai crediti (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato); nell'ambito della ri-espressione del fair value del portafoglio crediti si è proceduto assumendo il fair value dei crediti così come espresso in nota integrativa di bilancio;
  • ▶ è stato confermato il valore di carico nella partecipazione in Unione Fiduciaria sulla base di una stima di fair value che ha condotto a confermare il precedente valore di carico;
  • ▶ non si è proceduto a rettificare le altre voci di stato patrimoniale alla data di acquisizione, in quanto rappresentate da cassa ed equivalenti e attività / passività di circolante, il cui valore di bilancio costituisce già una misura di fair value (in quanto poste a breve termine);

▶ sono state riconosciute le passività fiscali (DTL, Deferred Tax Liabiliies) legate ai nuovi intangibili riconosciuti ed alle plusvalenze latenti sul portafoglio crediti, considerando l'aliquota fiscale marginale (IRES + IRAP) pari al 33,07%.

L'acquisizione di DEPObank, ha dunque generato un'eccedenza negativa (Badwill) pari a 76,9 milioni di euro iscritta in Bilancio nella voce "230 Altri oneri e proventi di gestione". Tale valore deriva dal minor prezzo pagato per l'acquisto della partecipazione di DEPObank rispetto al Patrimonio Netto espresso al fair value al momento del closing.

Per maggiori informazioni si veda la seguente tabella:

(Valori in migliaia di euro)
Patrimonio Netto post closing account 421,7
Storno Attività Immateriali al netto degli effetti fiscali (97,0)
Nuove attività Immateriali (Customer List) al netto degli effetti fiscali 18,8
Adeguamento Fair Value HTC al netto degli effetti fiscali 35,6
Fair Value Attività Acquisite 379,1
Prezzo di Acquisizione incluso Earn-Out (302,2)
Badwill 76,9

La Banca si è avvalsa, inoltre, dell'opzione consentita dal Decreto Legge 104 del 14 agosto 2020, che prevede la possibilità peri soggetti IAS/IFRS diriallineare i valori fiscali dei beni che risultano iscritti nei bilancio 2019 e 2020 al loro maggior valore contabile, con il pagamento di un'imposta sostitutiva con un'aliquota del 3%.

In merito a questo ultimo aspetto si evidenzia, come la Banca, abbia proceduto al riallineamento fiscale del valore dell'avviamento relativo alla cash generating unit Payments, pari a 81 milioni di euro, rivenienti dal bilancio della ex DEPObank. Questa operazione ha consentito di conseguire un beneficio fiscale netto pari a 23,7 milioni di euro. Contestualmente, come previsto dalla norma, si è proceduto a vincolare in sospensione di imposta parte delle riserve di patrimonio netto, per un importo pari al maggior valore riallineato (al netto della relativa imposta del 3%) ovvero per 76,6 milioni di euro.

Infine, facendo riferimento alle speciali disposizioni in materia di riallineamento dei maggiori valori contabili rispetto a quelli fiscali di cui all'art. 15, comma 11, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 (di seguito, il "Riallineamento") e in seguito all'esito dell'interpello effettuato sul tema riguardante l'applicabilità di tale norma al maggior valore iscritto sul portafoglio titoli HTC acquisito a seguito della fusione con DEPObank, la Banca provvederà a versare nel 2022 sul maggiore valore in essere al 31/12/2021 l'imposta sostitutiva derogando alla disciplina ordinaria che avrebbe previsto la neutralità fiscale della Fusione e la conseguente necessità di sterilizzare gli effetti del Disallineamento tra valore civilistico e fiscale mediante l'iscrizione di imposte differite. L'effetto di tale operazione, rilevata nel Bilancio 2021,ha portato ad un beneficio fiscale pari a circa 3,7 milioni di euro.

Infine, si evidenzia che per attuare tale operazione di fusione, il Gruppo ha stanziato circa 35 milioni di euro di costi di transazione e integrazione, che al 31 dicembre 2021 ne risultano già impegnati circa 24 milioni di euro, pari al 69%.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:

  • ▶ la società controllante;
  • ▶ le società controllate;
  • ▶ gli amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche e i loro familiari prossimi.

Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dal Gruppo con riferimento al 31 dicembre 2021, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio.

(Valori in migliaia di euro)
Controllante Amministratori
e Dirigenti con
responsabilità
strategiche1
Altre parti
correlate
Totale
parti
correlate
Voce di
bilancio
Incidenza
sulla voce
di bilancio
Voce
rendiconto
finanziario
Incidenza
sulla
voce di
Rendiconto
Finanziario
Impatto delle transazioni sullo
stato patrimoniale consolidato
Partecipazioni
Al 31 dicembre 2021 8.564 8.564 13.484 63,5% (13.397) 63,9%
Debiti verso clientela
Al 31 dicembre 2021 (1.916) (1.916) (9.029.014) 0,0% 4.596.116 0,0%
Fondo per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
Al 31 dicembre 2021 (1.149) (1.149) (6.133) 18,7% 435.840 0,3%
Altre passività
Al 31 dicembre 2021 (986) (986) (460.856) 0,2% 435.840 0,2%
Riserve
Al 31 dicembre 2021 (3.756) (3.756) (166.904) 2,3% 435.840 0,9%
Impatto delle transazioni
sul Conto economico
consolidato
Interessi passivi e oneri
assimilati
Al 31 dicembre 2021 (6) (6) (34.999) 0,0%
Spese amministrative:
a) spese per il personale
Al 31 dicembre 2021 (7.641) (7.641) (71.245) 10,7%
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
Al 31 dicembre 2021 (679) (679) (277) 245,3% (277) 245,3%

1) Include anche i membri del Consiglio diAmministrazione.

Al 31 dicembre 2021 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a 11.149.684 opzioni assegnate: nel caso in cui il prezzo delle azioni raddoppiasse (ad esempio fino ad un valore di 15 euro) la dilution sarebbe pari al 2,03%.

In particolare al 31 dicembre 2021, relativamente al piano stock option 2016 (secondo cui erano stati assegnati un totale di 8.358.640 di diritti di opzione), il numero di opzioni assegnate e non esercitate è pari a 2.534.684 (6.830.198 al 31 dicembre 2020), di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 1.581.684 (3.626.068 al 31 dicembre 2020).

Relativamente al piano stock option 2020, al 31 dicembre 2021 risultano assegnate n. 8.615.000 opzioni (rispetto 6.620.000 opzioni assegnata al 31 dicembre 2020), nessuna delle quali è ancora esercitabile.

Al fine di ottimizzare il funding di Gruppo, la Capogruppo ha sottoscritto contratti di finanziamento intercompany con le controllate, regolati a normali condizioni di mercato.

In particolare, i saldi delle posizioni intercompany in essere al 31 dicembre 2021 risultano i seguenti:

BFF Finance Iberia (tramite la succursale spagnola di BFF Bank), per un importo pari a 161,4 milioni di euro;

  • ▶ BFF Polska, per un importo pari a 2.927 milioni di zloty (PLN), di cui 17 milioni di Zloty tramite la succursale polacca di BFF Bank e per un importo pari a 500 mila euro;
  • ▶ BFF Central Europe, per un importo pari a 178,4 milioni di euro;
  • ▶ BFF MedFinance, per un importo pari a 283 milioni di zloty (PLN), di cui 33 milioni di Zloty tramite la succursale polacca di BFF Bank;
  • ▶ BFF Ceska Republika, per un importo pari a 37 milioni di corone (CZK).

È in essere tra BFF Bank e BFF Finance Iberia, un "License agreement". Detto contratto prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF Bank (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2021, sono pari a circa 1 milioni di euro.

Inoltre a partire dal 2021 BFF Bank ha in essere i seguenti "License agreement":

  • ▶ con BFF Central Europe, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2021, sono pari a circa 241 mila euro;
  • ▶ con BFF Ceska Republika, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2021, sono pari a circa 2 migliaia di euro.

È in essere un "Intragroup Service and cost sharing agreement", che prevede la fornitura di servizi e la ripartizione ottimale di costi tra tutte le società delGruppo e le succursali della Capogruppo, tra BFF Bank e:

  • ▶ le sue succursali estere per un ammontare complessivo pari a 359 mila euro;
  • ▶ BFF Polska S.A., per un ammontare pari a 479 mila euro;
  • ▶ BFF Finance Iberia S.A.U., per un ammontare pari a 252 mila euro;

  • ▶ BFF MEDFINANCE S.A., per un ammontare pari a 65 mila euro;
  • ▶ Kancelaria Karnowski, per un ammontare pari a 57 mila euro;
  • ▶ BFF Central Europe s.r.o., per un ammontare pari a 69 mila euro;
  • ▶ Bff Ceska Republika s.r.o., per un ammontare pari a 16 mila euro.

BFF Finance Iberia, nel corso dell'anno 2016, ha acquisito crediti sanitari italiani dalla controllante, per un importo complessivo di circa 82 milioni di euro.Tali crediti, alla data diriferimento,risultano già incassati per circa 80,9 milioni di euro con un outstanding residuo pari a 0,9 milioni di euro circa.

Si segnala che BFF Bank svolge:

  • ▶ l'attività di risk management per la controllata BFF Finance Iberia, per un importo pari a 12.000 euro all'anno;
  • ▶ l'attività di internal audit per la controllata BFF Finance Iberia, per un importo pari a 6.400 euro all'anno;
  • ▶ un servizio di supporto amministrativo per la Fondazione Farmafactoring, per un corrispettivo pari a 15 mila euro all'anno.

Si precisa che ilGruppo ha intrattenuto, con aziende azioniste, rapporti di factoring e di mandato per la gestione e la riscossione dei crediti, a normali condizioni di mercato.

Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori del Gruppo e con altre parti correlate del Gruppo, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

Piano di Stock Option 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano distock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
    • a) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
    • b) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale delGruppo Bancario e nelle disposizioni di legge.

Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:

  • ▶ le opzioni assegnate in ciascuna tranche iniziano a maturare a partire dal dodicesimo mese successivo all'assegnazione, a sua volta subordinata a una serie di condizioni dettagliate nel piano, che presupponga:
    • (a) il perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione; e
    • (b) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.

Al 31 dicembre 2021 il numero di stock option assegnate e non esercitate è pari a 2.534.684, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 1.581.684.

Inoltre, nel 2021 sono state esercitate 5.367.014 di opzioni in modalità cash-less e 411.482 opzioni esercitate in modalità ordinaria, equivalenti a azioni della banca pari a 1.290.274 (di cui 886.015 di nuova emissione).

Piano di Stock Option 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dalConsiglio diAmministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio – nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano – tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Al 31 dicembre 2021 sono assegnate ai sensi del Piano 2020 n. 8.615.000 opzioni, nessuna delle quali è esercitabile.

Parte L - Informativa di settore

L'informativa di Settore del Gruppo si articola, in coerenza con le aree di business individuate al fine di monitorare e analizzare i risultati del Gruppo, in sezioni rappresentative delle tre BU che offrono prodotti/servizi alla clientela:

  • BU Factoring & Lending che offre prodotti quali factoring pro soluto, lending e gestione del credito principalmente nei riguardi dei fornitori del settore pubblico e di enti della pubblica amministrazione;
  • BU Securities Services che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi ad essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e banche e dei vari fondi di investimento quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi;
  • BU Payments che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti e ha che come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi.

Per i commenti e per i dettagli alle voci elencate, si rimanda alle sezioni specifiche contenute nell'Andamento dellaGestione.

BU Factoring & Lending

Volumi e Crediti verso la clientela FY'20 FY'21
Volumi 5.786 5.781
Italia 3.031 3.015
Spagna 1.661 1.616
Polonia 739 687
Slovacchia 24 29
Portogallo 248 304
Grecia 65 91
Francia 15 35
Croazia 1 2
Repubblica Ceca 3 2
Crediti verso la clientela 4.067 3.745
Italia 2.302 2.104
Spagna 589 330
Polonia 693 790
Slovacchia 205 231
Portogallo 217 207
Grecia 54 70
Francia 4 10
Croazia 1 1
Repubblica Ceca 2 2
Conto Economico FY'20 FY'21
Totale ricavi netti 166,4 161,9
Costi diretti (33,9) (37,4)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (0,7) (1,4)
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (3,2) (0,7)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - 0,4
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 139,1 122,8

BU Securities Services

Ammontari gestiti, clienti serviti, operazioni effettuate e depositi
FY'20
FY'21
Banca Depositaria (AuD, €m) 75.659 83.573
Fund Accounting (AuM, €m) 47.892 53.522
Transfer Agent (n. clienti, #k) 2.147 2.175
Global Custody (AuC, €m) 144.592 172.625
Regolamenti (n. operazioni, #k) 2.318 2.711
Depositi - Saldo Finale (€m) 7.614 6.092
Conto Economico FY'20 FY'21
Totale ricavi netti 54,2 57,8
Costi diretti (28,6) (28,6)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (1,4) (0,2)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (0,6) -
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 29,0

BU Payments

Operazioni effettuate e depositi
FY'20
FY'21
Tramitazioni (n. oper. m)
282
312
Regolamenti (n. oper. #m)
188
191
Assegni ed Effetti (n. oper. #m)
36
26
Pagamenti Corporate (n. oper. #m)
56
61
Depositi - Saldo Finale (€m)
2.136
2.408
Conto Economico
FY'20
FY'21
Totale ricavi netti
50,0
62,1
Costi diretti
(29,0)
(30,8)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette
(1,2)
(0,2)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(0,1)
-
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
19,8

Parte M - Informativa sul leasing

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.

Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel Conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.

L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).

In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:

  • ▶ il bene identificato deve essere rappresentato come un asset avente natura di diritto d'uso, nell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita di una passività finanziaria;
  • ▶ il valore di prima iscrizione della passività finanziaria è pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici stabiliti tra le parti per poter disporre del bene, lungo la durata contrattuale che si ritiene ragionevolmente certa; il valore di prima iscrizione del diritto d'uso è pari a quello della passività finanziaria a meno di alcune partite riconducibili, a titolo esemplificativo, a costi diretti iniziali per l'ottenimento del contratto;
  • ▶ in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati, da calcolarsi in base altasso interno del contratto di locazione ove espressamente previsto oppure al costo del funding di periodo, nonché dal pagamento dei canoni periodici.

Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

Nel corso del 2018, BFF Banking Group ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).

Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza il Gruppo non deve applicare retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.

Informazioni quantitative

Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali", per BFF BankingGroup, al 31 dicembre 2021.

(Valori in migliaia di euro)
Diritti d'uso
31.12.2021
Diritti d'uso
31.12.2020
BFF 13.793 4.089
BFF Finance Iberia 1.011 1.211
BFF PolskaGroup 1.486 1.483
Totale BFF Banking Group 16.290 6.783

Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B della Nota Integrativa.

Sezione 2 - Locatore

Si fa riferimento in questa sezione solo ad attività poste in essere da BFF PolskaGroup.

Informazioni quantitative

(Valori in migliaia di euro)
Fasce temporali Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Pagamenti da
ricevere per
leasing
Pagamenti da
ricevere per
leasing
Fino a 1 anno 312 421
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 312 244
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 286 228
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 264 209
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 209 185
Da oltre 5 anni 114 235
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 1.497 1.522
RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-)
Valore residuo non garantito (-)
Finanziamenti per leasing 2.851 1.937

Altri dettagli informativi

Dettagli di compensi corrisposti alla società di revisione e alle altre società della rete.

Il prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni), evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i costi sostenuti ed iscritti nel Bilancio consolidato, al netto dei rimborsi spese e dell'IVA indetraibile e del contributo CONSOB.

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di servizi BFF Bank S.p.A.
Società del Gruppo
PwC S.p.A. Rete PwC KPMG S.p.A.
Rete KPMG
KPMG S.p.A. Rete KPMG
Italia Italia Italia Estero Italia Estero Italia Estero Italia Estero
Revisione contabile 176 102 195
Servizi di attestazione (*) 92
Servizi di consulenza fiscale 1
Altri servizi (**) 15 185 65 23 8
Totale 15 185 333 102 23 9 195

(*) Gli importi si riferiscono alle comfort letter rilasciate ai fini delle emissioni dei prestiti obbligazionari, alle attestazioni in merito alla dichiarazione non finanziaria.

(**) Gli importi si riferiscono a procedure di verifica concordate e ad attività di due diligence e supporto metodologico e attività di assurance per il Regolatore.

Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Attestazione del Dirigente preposto Relazione della Società di Revisione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI

▶ Massimiliano Belingheri, in qualità di Amministratore Delegato,

ȃ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e

interno generalmente accettato a livello internazionale.

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

e finanziaria dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento.

attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

3.1 il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:

  1. I sottoscritti

Bank S.p.A.,

  1. Si attesta, inoltre, che:

Milano, 1 marzo 2022

19 luglio 2002;

Massimiliano Belingheri L'Amministratore Delegato

24 febbraio 1998, n. 58:

consolidato, nel corso del 2021.

DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971

DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

▶ Claudio Rosi, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BFF

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo

ȃ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica

Claudio Rosi Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nel corso dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze. La relazione sulla gestione comprende, altresì, un'analisi

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 si è basata su di un modello interno definito da BFF Bank S.p.A., sviluppato in coerenza con i modelli Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission (COSO) che rappresenta un framework per il sistema di controllo

-

-


    -
    -
-

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di BFF Bank S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato di BFF Banking Group (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2021, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di BFF Banking Group al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a BFF Bank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca" o la "Capogruppo") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Rilevazione degli interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.16 "Altre informazioni - Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali"

Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 1.2 "Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni"

Nota integrativa consolidata "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 2.1.1 "Rischio di credito"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il Gruppo nel calcolo del costo ammortizzato
dei crediti verso la clientela acquisiti a titolo
definitivo include anche la stima degli
interessi di mora ritenuti recuperabili,
coerentemente con quanto definito dal
"Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7
del 9 novembre 2016" in materia di
"Trattamento in bilancio degli interessi di
mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non
deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
È stata focalizzata l'attenzione su tale
aspetto in quanto:
l'ammontare degli interessi di mora
Le nostre procedure di revisione svolte
hanno incluso:
— la comprensione dei processi aziendali e
del relativo ambiente informatico della
Banca con riferimento al processo di
stima degli interessi di mora;
— l'analisi dei modelli utilizzati per la stima
degli interessi di mora e l'esame della
ragionevolezza delle principali
assunzioni e variabili in essi contenuti;
tali attività sono state effettuate con ii
supporto di esperti del network KPMG;
contabilizzati ma non ancora incassati
è significativo;
la scelta dei parametri puntuali utilizzati
per la stima di tale componente di
ricavo presuppone la disponibilità di
serie storiche statisticamente affidabili,
costruite sulla base di flussi e tempi di
incasso osservabili alla data di bilancio;
— l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa di bilancio relativa gli
interessi di mora.
incorpora elementi di giudizio
professionale da parte degli
Amministratori.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
rilevazione degli interessi di mora su crediti
non deteriorati acquistati a titolo definitivo un
aspetto chiave dell'attività di revisione.

Rilevazione contabile dell'operazione di aggregazione aziendale di DEPObank S.p.A. e valutazione della "Purchase Price Allocation"

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.1.5 "Altri Aspetti- Acquisizione di DEPObank – Banca Depositaria Italiana S.p.A. - Fusione per incorporazione in BFF Bank S.p.A."

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.16 "Altre informazioni – IFRS 3 – Aggregazioni aziendali"

Nota integrativa consolidata "Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda" - G.1. "Operazioni realizzate durante l'esercizio"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Nel corso dell'esercizio 2021, il Gruppo ha
perfezionato l'operazione di acquisto di
DEPObank S.p.A., a un prezzo pari a €293,9
milioni (nel seguito anche "l'Operazione"), e,
contestualmente, la Capogruppo ha
proceduto a fondere DEPObank S.p.A. in
BFF Bank S.p.A
Trattandosi di una aggregazione aziendale,
gli Amministratori della Banca hanno
applicato le regole di contabilizzazione
dell'Operazione secondo quanto previsto
dall'IFRS 3 e, conseguentemente, hanno
proceduto all'identificazione della data di
acquisizione, alla determinazione del costo
dell'acquisizione e all'allocazione del costo
dell'acquisizione ("Purchase Price Allocation"
o "PPA").
Il processo di allocazione del costo di
acquisizione, quale differenza fra il prezzo di
acquisto e il valore netto delle attività e delle
passività acquisite, espresso al relativo fair
value, ha fatto emergere un badwill pari a
€76,9 milioni iscritto nel conto economico
consolidato dell'esercizio chiuso al 31
dicembre 2021.
Data la rilevanza dell'Operazione e
considerata la presenza di valutazioni
complesse che hanno richiesto un elevato
grado di giudizio da parte degli
Amministratori nel processo di "Purchase
Price Allocation", abbiamo considerato la
rilevazione contabile della citata operazione
di aggregazione aziendale un aspetto chiave
dell'attività di revisione.
Le nostre procedure di revisione svolte
hanno incluso:
— l'analisi dei documenti contrattuali
connessi all'Operazione;
— l'analisi di conformità ai principi contabili
internazionali delle modalità di
rilevazione contabile dell'Operazione
adottate dal Gruppo;
— la verifica, su base campionaria,
dell'accuratezza delle rilevazioni
contabili;
— l'analisi dell'approccio valutativo, delle
assunzioni e delle metodologie utilizzate
ai fini della valutazione ai valori correnti
alla data di acquisizione degli attivi e dei
passivi oggetto di acquisizione con
particolare riferimento ai crediti verso
clientela e verso banche, ai titoli in
circolazione e ai debiti verso clientela,
alle imposte anticipate e alle attività
immateriali identificabili ("Customer
Contracts") anche con il supporto di
esperti del network KPMG;
— l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa di bilancio relativa alla
citata operazione di aggregazione
aziendale.

Valutazione delle attività immateriali a vita utile definita e indefinita

Nota integrativa consolidata "Parte A – Politiche contabili": paragrafo A.2.7 "Attività immateriali"

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.16 "Altre informazioni – IFRS 3 – Aggregazioni aziendali"

Nota integrativa consolidata "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 10 "Attività immateriali"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 15 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Nota integrativa consolidata "Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda" - G.1. "Operazioni realizzate durante l'esercizio"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Negli esercizi passati, a seguito di alcune
operazioni di aggregazione aziendale, il
Gruppo ha rilevato nel bilancio consolidato
attività immateriali a vita utile indefinita che,
al 31 dicembre 2021, ammontano a €30,8
milioni e sono costituiti principalmente da
avviamenti generati a seguito
dall'acquisizione di BFF Polska Group pari a
€22,1 milioni e dell'acquisizione della ex IOS
Finance (ora fusa per incorporazione in BFF
Finance Iberia) pari a €8,7milioni.
Inoltre, il Gruppo nel corso dell'esercizio
2021, a seguito dell'operazione di
aggregazione aziendale con DEPOBank
S.p.A. e della conclusione del processo di
allocazione definitiva del Prezzo di Acquisto
("Purchase Price Allocation"), ha rilevato nel
bilancio consolidato attività immateriali a vita
utile definita riconducibili alle relazioni di
clientela "Customer Contracts" per
complessivi €25,7 milioni.
Le rettifiche di valore nette sulle attività
immateriali a vita utile definita addebitate al
conto economico consolidato dell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2021 ammontano a
€2,4 milioni e sono rappresentate dagli
ammortamenti dell'esercizio.
Come indicato nella nota integrativa
consolidata, le attività immateriali a vita utile
definita e indefinita sono state allocate dagli
Amministratori, secondo quanto previsto
dall'IFRS 3, ad alcune divisioni operative
("Cash Generating Unit" o "CGU") da essi
individuate.
Gli Amministratori hanno svolto un test di
impairment con riferimento ai valori contabili
iscritti alla data di bilancio per identificare
eventuali perdite per riduzione di valore delle
CGU, a cui le attività immateriali a vita utile
definita e indefinita sono state allocate,
rispetto al loro valore recuperabile.
Tale valore recuperabile è basato sul valore
d'uso, determinato con il metodo
dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.
Le nostre procedure di revisione svolte
hanno incluso:
— la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment approvato dagli
Amministratori della Capogruppo;
— la comprensione del processo di
predisposizione del piano pluriennale del
Gruppo approvato dagli Amministratori
della Capogruppo;
— l'esame degli scostamenti tra i risultati
storici e i piani pluriennali degli esercizi
precedenti, al fine di analizzare
l'accuratezza del processo previsionale
adottato dagli Amministratori;
— l'analisi dei criteri di identificazione delle
CGU e la riconciliazione del valore delle
attività e delle passività alle stesse
attribuite con il bilancio;
— l'analisi delle principali assunzioni
utilizzate dagli Amministratori nella
determinazione del valore d'uso delle
CGU. Le nostre analisi includono
l'esame della continuità di applicazione
della metodologia adottata negli esercizi
precedenti, relativamente agli avviamenti
e, il confronto delle principali assunzioni
utilizzate con informazioni acquisite da
fonti esterne, ove disponibili;
— la verifica dell'analisi di sensitività
illustrata nella nota integrativa
consolidata con riferimento alle
assunzioni chiave utilizzate per lo
svolgimento del test di impairment sugli
avviamenti;
— l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa di bilancio relativa alle
attività immateriali a vita utile definita,
indefinita e al test di impairment.

4

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Lo svolgimento del test di impairment
comporta valutazioni complesse che
richiedono un elevato grado di giudizio, con
particolare riferimento alla stima:
— dei flussi finanziari attesi delle CGU, la cui
determinazione deve tener conto dei flussi di
cassa prodotti in passato, dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza nonché delle previsioni
formulate dagli Amministratori circa gli
andamenti economici futuri del Gruppo;
— dei parametri finanziari da utilizzare ai fini
dell'attualizzazione dei flussi finanziari.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione delle attività immateriali a vita
utile definita e indefinita un aspetto chiave
dell'attività di revisione.

Altri aspetti

Informazioni comparative

Il bilancio consolidato di BFF Banking Group per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 4 marzo 2021, ha espresso un giudizio senza rilievi su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di BFF Bank S.p.A. per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Capogruppo o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

5

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;

6

— abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di BFF Bank S.p.A. ci ha conferito in data 2 aprile 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Capogruppo e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2029.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Progetto grafico e impaginazione Red Point Srl

Stampa Arti Grafiche Baratelli

Lucio Del Pezzo, Senza Titolo, 2000 23x13 cm, Acquerello su carta

bff.com

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.