AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Fine Foods & Pharmaceuticals Ntm

Annual Report Apr 11, 2022

4495_rns_2022-04-11_9ee7c1e3-c770-4e20-ab61-fc7cc24d698d.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

FINE FOODS & PHARMACEUTICALS N.T.M. S.p.A.

Sede legale: VIA BERLINO 39 VERDELLINO (BG) Iscritta al Registro Imprese di BERGAMO C.F. e numero iscrizione: 09320600969 Iscritta al R.E.A. di BERGAMO n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto € 22.770.445,02 Interamente versato Partita IVA: 09320600969

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021

Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2022

Indice

Cariche sociali pagina 3
Relazione sulla Gestione " 5
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 " 39
Attestazione del Dirigente Preposto " 103
Relazione della Società Revisione " 104
Relazione del Collegio Sindacale " 111

CARICHE SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

Presidente e Amministratore delegato

Marco Francesco Eigenmann

Amministratore delegato

Giorgio Ferraris

Amministratori

Ada Imperadore

Adriano Pala Ciurlo

Chiara Medioli

Marco Costaguta

Susanna Pedretti

Collegio Sindacale

Presidente

Laura Soifer

Sindaci effettivi

Luca Manzoni

Mario Tagliaferri

Società di Revisione

EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari

Pietro Bassani

Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2021 ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto.

Comitati

Comitato Controllo e Rischi

Ada Imperadore

Susanna Pedretti

Organismo di Vigilanza

Cristiana Renna

Paolo Villa

Susanna Pedretti

Comitato Remunerazione

Ada Imperadore

Susanna Pedretti

Comitato Parti Correlate

Ada Imperadore

Susanna Pedretti

Comitato Environmental, Social e Governance (ESG)

Ada Imperadore

Chiara Medioli

Giorgio Ferraris

Relazione sulla gestione

Premessa7
Informativa sulle Società del Gruppo7
Andamento del mercato di riferimento15
Fatti di particolare rilievo18
Andamento economico generale 20
Andamento della gestione21
Evoluzione prevedibile della gestione22
Andamento quotazione titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A23
Situazione patrimoniale e finanziaria24
Situazione economica26
Conto Economico27
Indicatori Alternativi di Performance29
Principali rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo 30
Principali indicatori non finanziari34
Informativa sull'ambiente 34
Valutazione dei rischi di lavoro34
Informazioni sulla gestione del personale35
Attività di ricerca e sviluppo36
Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo delle controllanti36
Rapporti con parti correlate36
Programma di acquisto di Azioni proprie 36
Piano di incentivazione Stock Grant Fine Foods N.T.M. S.P.A. 2018-202137
Azioni/quote della società controllante37
Uso di strumenti finanziari rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico
dell'esercizio 38
Protezione dati personali - Privacy38
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 38

Relazione degli amministratori sulla gestione

Premessa

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".

Il 19 gennaio 2021, Fine Foods ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l., società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.

In data 8 ottobre 2021, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ha acquisito il 73% delle azioni di Euro Cosmetic S.p.A, società specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS), lanciando l'OPA totalitaria, finalizzata in data 28 dicembre 2021, che ha portato al delisting del titolo ed all'acquisizione del 100% delle azioni di Euro Cosmetic S.p.A.

Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2021 include quindi Pharmatek PMC S.r.l (dal 1 gennaio 2021) e la neo-acquisita Euro Cosmetic (dal 1 ottobre 2021).

Informativa sulle Società del Gruppo

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG). La Società, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l'industria farmaceutica e nutraceutica; il Gruppo Fine Foods, con l'acquisizione di Pharmatek-PMC e con quella più recente di Euro Cosmetic, è ora attivo anche nell'industria cosmetica, dei biocidi e dei dispositivi medici.

Fondata nel 1984 dalla sinergia tra due mondi, farmaceutico e nutraceutico, fa del suo principale obiettivo la ricerca della qualità e dell'innovazione per conto del cliente. Con 193 milioni di euro di ricavi nel 2021 e l'11% di CAGR negli ultimi 10 anni, si presenta come una realtà in crescita e orientata al futuro. La sostenibilità del proprio modello di business e un approccio olistico ai temi ESG, saranno, insieme all'innovazione di prodotto, i driver che permetteranno di sviluppare al massimo il potenziale intrinseco del Gruppo.

In particolare, Fine Foods sviluppa e produce per conto di imprese farmaceutiche e nutraceutiche farmaci, integratori alimentari e altri prodotti nutraceutici e in via residuale dispositivi medici, in forme di polveri, granulati solubili, effervescenti e masticabili, compresse filmate e compresse effervescenti e capsule di gelatina dura, e in varie tipologie di confezionamento: buste, stick, pilloliere, barattoli, blister, tubetti e strips. La circostanza di operare sia nel settore farmaceutico sia nel settore nutraceutico consente di beneficiare di sinergie in termini commerciali ed in termini di sfruttamento del know-how e delle tecnologie elaborate in entrambi i settori.

La produzione di farmaci è effettuata presso lo stabilimento di Brembate di proprietà dell'Azienda, dotato di un'area complessiva pari a 26.100 m2. Nel periodo 2016-2019 sono stati effettuati investimenti nel suddetto stabilimento per un importo pari ad Euro 15,2 milioni e le attività di espansione si sono completate nell'esercizio 2019; nel corso dell'esercizio 2020 è stato effettuato un ulteriore ampliamento per un importo pari ad Euro 3,8 milioni portando il totale metri quadri coperti calpestabili a 14.200 m2. Lo Stabilimento farmaceutico di Brembate dispone di autorizzazione alla produzione di farmaci e di certificazione GMP europea, entrambe rilasciate dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nonché dell'autorizzazione in materia di sicurezza sul lavoro e ambientale.

Le immagini che seguono rappresentano dall'alto lo stabilimento di Brembate.

La produzione di nutraceutici, invece, è svolta presso lo stabilimento di Zingonia, Verdellino, di proprietà dell'Azienda, su un'area complessiva di circa 45.600 m2. Nel periodo 2016-2019 sono stati effettuati investimenti nel suddetto stabilimento per un importo pari ad Euro 19,7 milioni e le attività di espansione si sono completate nel 2019. A tal riguardo si segnala che, in relazione alla produzione di prodotti nutraceutici, lo stabilimento di Zingonia - Verdellino, produce in conformità con la normativa HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) e nel rispetto delle GMP (Good Manufacturing Practices) applicabili agli integratori alimentari. L'Azienda ha ottenuto l'autorizzazione da parte del Ministero della Salute ed è costantemente sottoposta alla sorveglianza dell'Autorità Sanitaria Locale (ATS). Possiede idonee certificazioni relative alla sicurezza ambientale, alimentare, dei lavoratori nonché per la produzione dei dispositivi medici; ha superato inoltre con esito positivo un'ispezione da parte della Food Drug Administration, autorità statunitense, nel 2017. Lo stabilimento di Zingonia - Verdellino ha una superficie totale coperta di proprietà dell'azienda di circa 28.800 m2, comprensiva di una recente espansione di circa 12.900 m2 di superficie coperta con un incremento pari a circa l'80% della superficie preesistente.

Le immagini che seguono rappresentano dall'alto lo stabilimento di Zingonia.

Fine Foods non detiene alcun diritto brevettuale sul prodotto, che rimane nella proprietà del cliente e non ha marchi propri. L'Azienda detiene tuttavia rapporti con circa 100 clienti altamente fidelizzati, tra i quali importanti imprese farmaceutiche e nutraceutiche italiane e multinazionali come Aesculapius, Alfasigma, Alkaloid, Angelini, Aptalis, Aurobindo, Avon, Bayer, Bial, Chiesi, Coop, Doc, Dompè, EG, Ennogen, Fairmed Healthcare, Farma-Derma, Fidifarm, Giuliani, Guna, Herbalife, IBSA, Italfarmaco, Krka, Laborest, Menarini, Molteni, Mylan, Named, Novartis, Omega Pharma, Orion Corporation, Pensa, Pepsico, Pharmanutra, Pierre Fabre, Recordati, Sanofi, Società Prodotti Antibiotici, Sofar, Teva, Vesale, Zentiva.

Le immagini che seguono rappresentano, rispettivamente, alcuni dei prodotti della business unit Pharma e alcune referenze della business unit Food.

Fine Foods N.T.M. S.p.A. possiede una serie di certificazioni:

  • UNI EN ISO 9001: norma che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità. Ambito di applicazione: ricerca, sviluppo e produzione di integratori alimentari, alimenti per gruppi speciali, prodotti farmaceutici per conto terzi.
  • UNI EN ISO 14001: norma che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la tutela ambientale. Ambito di applicazione: ricerca, sviluppo e produzione di integratori alimentari, alimenti per gruppi speciali, prodotti farmaceutici per conto terzi tramite processi di: ricevimento e stoccaggio materie prime e materiali di confezionamento, macinazione, miscelazione, granulazione, vagliatura, comprimitura, filmatura, opercolatura; confezionamento in buste, blister, flaconi, barattoli e tubi; stoccaggio e spedizione prodotti finiti.
  • ISO 45001: norma che definisce i requisiti di un Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro. Ambito di applicazione: ricerca, sviluppo e produzione di integratori alimentari, alimenti per gruppi speciali, prodotti farmaceutici per conto terzi, tramite processi di: ricevimento e stoccaggio materie prime e materiali di confezionamento, macinazione, miscelazione, granulazione, vagliatura, comprimitura, depolverizzazione, filmatura. opercolatura; confezionamento in buste, blister, flaconi, barattoli e tubi; stoccaggio e spedizione prodotti finiti.
  • SMETA (Sedex Member Ethical Trade Audit): metodologia di audit e di reportistica creata da Sedex (una delle principali organizzazioni mondiali in tema di etica aziendale che fornisce una piattaforma online utilizzata da oltre 60.000 associati in oltre 180 Paesi per aiutare le aziende ad operare in modo responsabile e sostenibile, proteggere i propri lavoratori e garantire l'eticità della propria supply chain) secondo un modello di best practice nelle tecniche di audit di businessetico.L'obiettivo è fornire un protocollo centrale e comune di verifica delle organizzazioni interessate a dimostrare l'impegno per le problematiche sociali e gli standard etici e ambientali nella propria catena di fornitura. L'azienda, attraverso un audit SMETA, ha quindi a disposizione uno strumento col quale poter valorizzare le pratiche adottate nella sua attività di business etico e responsabile. SMETA basa i suoi criteri di valutazione sul codice ETI (Ethical Trade Initiative), integrandoli con le leggi nazionali e locali applicabili e comprende quattro moduli: salute e sicurezza, norme del lavoro, ambiente ed etica aziendale.

Stabilimento di Verdellino-Zingonia:

  • UNI EN ISO 13485: norma che definisce i requisiti, a fini regolamentari, di un sistema di gestione della qualità per la produzione di dispositivi medici. Ambito di applicazione: progettazione e produzione di dispositivi medici invasivi in relazione con gli orifizi del corpo ad uso gastrointestinale ed orale su mucosa lesa.
  • FSSC 22000: è uno schema di certificazione basato sulla norma ISO 22000, che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la sicurezza alimentare, integrata con la norma tecnica ISO/TS 22002-1 e con i requisiti addizionali della stessa FSSC 22000. Ambito di applicazione: produzione, per conto terzi, di integratori alimentari e alimenti per gruppi speciali, in polvere, granulati, compresse e capsule. Confezionamento in plastica e poliaccoppiato.

Si segnala inoltre che Fine Foods NTM S.p.A. adotta un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 "disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" che ha introdotto nel sistema normativo italiano il concetto di responsabilità amministrativa per le persone giuridiche conseguente alla commissione di un fatto illecito penalmente rilevante (reato). Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza delle regole e dei principi contenuti in tale Modello è affidato ad un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Nel corso del 2021 si è reso necessario un aggiornamento del modello a seguito dell'introduzione dei nuovi reati tributari di cui all'art. 25 quinquiesdecies e di contrabbando di cui all'art. 25 sexiesdecies all'interno del del D. Lgs. 231/2001. L'attività di aggiornamento ha riguardato l'inserimento di specifiche attività di presidio del rischio in relazione ai reati di cui agli articoli precedenti, oltre che una revisione del risk assessment già esistente.

La controllata Pharmatek sviluppa e produce conto terzi una serie di prodotti che vanno dai cosmetici (hair care, skin care, prodotti da risciacquo) ai presidi medico chirurgici e ai dispositivi medici. Inoltre produce, a marchio proprio, presidi medico chirurgici pensati per l'igienizzazione delle mani e prodotti cosmetici per corpo e viso, in particolare, tra i prodotti a marchio proprio si distingue la linea "PharmaQui" che offre presidi medico chirurgici, quali gel disinfettanti e igienizzanti per le mani e per gli ambienti.

Pharmatek è un'officina autorizzata dal Ministero della Salute per la produzione di PMC (Presidi Medico Chirurgici) e possiede inoltre le seguenti certificazioni:

  • − IFS HPC: schema certificativo per fornitori e produttori di cosmetici, e prodotti per la cura della persona e della casa. Ambito di applicazione: produzione e confezionamento di prodotti per l'igiene orale (ad esempio collutorio) e biocidi utilizzati per scopi di igiene umana.
  • − UNI EN ISO 9001: norma che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità. Ambito di applicazione: produzione di disinfettanti ambientali e per cute non lesa; produzione di cosmetici per oral e skin care.
  • − UNI EN ISO 13485: norma che definisce i requisiti, a fini regolamentari, di un sistema di gestione della qualità per la produzione di dispositivi medici. Ambito di applicazione: produzione, riempimento e confezionamento per conto terzi di dispositivi medici non sterili, in forma liquida in contenitori monodose, pluridose e in forma di compresse. Produzione e vendita di dispositivi medici non sterili in forma di compresse effervescenti per la pulizia di apparecchiature ortodontiche. Gestione della produzione e vendita di ghiaccio istantaneo.

La controllata Euro Cosmetic svolge la propria attività nel settore della produzione e del commercio, della ricerca e sviluppo, di prodotti cosmetici quali a titolo esemplificativo e non limitativo detergenti liquidi per l'igiene della persona, emulsioni per la cura della pelle, igiene orale, deodoranti e profumeria alcolica a marchio proprio e di terzi e della produzione di Presidi Medici Chirurgici.

Il Sistema di Gestione della Qualità all'interno di Euro Cosmetic è tenuto sotto controllo e in costante miglioramento mediante un piano di audit interni ed esterni con cui sono verificati:

  • la conformità ai requisiti GMPc (UNI EN ISO 22716);
  • la conformità ai requisiti della Norma UNI EN ISO 9001 Ed. 2015;
  • la conformità ai requisiti per la produzione di Presidi medico-chirurgici;
  • la conformità ai requisiti concordati con i Clienti nei Capitolati Tecnici e negli Accordi Qualità;
  • la conformità ai requisiti IFS HCP;

  • la conformità ai requisiti COSMOS Natural & Organic

  • la conformità di utilizzo Energia 100% Green rinnovabile;
  • l'efficacia di quanto attuato ed il relativo aggiornamento;
  • Attestazione Ambasciatore virtuoso della regione Lombardia categoria cosmetica. Premio 100 mete d'Italia.

L'immagine che segue rappresenta alcuni dei prodotti delle controllate Pharmatek ed Euro Cosmetic, che rappresentano la business unit Cosmetics del Gruppo:

Andamento del mercato di riferimento

Fine Foods è uno dei player del mercato nutraceutico europeo e, all'interno di esso, è focalizzato principalmente nella produzione in conto terzi di integratori alimentari. Il mercato nutraceutico è pertanto il principale mercato di riferimento del Gruppo, dove è stato registrato il 71,7% dei ricavi da contratti con clienti nel 2021.

Il grafico seguente riporta le previsioni per gli anni 2022, 2023 e 2024 relative al mercato Nutraceutico, in termini di valore, in Europa, suddiviso in: integratori alimentari, bevande funzionali e alimenti funzionali.

Fonte: elaborazione della Società su dati Euromonitor International ottenuti a pagamento dalla Società e non pubblicamente disponibili

All'interno di tale mercato il segmento cui si rivolge il Gruppo è quello degli integratori alimentari in Europa. Il valore atteso del segmento è previsto in crescita da circa 16,8 € mld nel 2022 a circa 18,5 € mld nel 2024, con un CAGR '22-'24 pari al 5,0%. Al 31.12.2021 ricavi da contratti con i clienti complessivi generati dalla business Unit Nutraceutica del Gruppo hanno registrato 138.119.924 Euro.

Fonte: elaborazione della Società su dati Euromonitor International ottenuti a pagamento dalla Società e non pubblicamente disponibili

Il secondo mercato di riferimento del Gruppo, dove è stato registrato il 19,9% dei ricavi da contratti con clienti nel 2021, è il mercato Farmaceutico. Al 31.12.2021 la Società ha registrato nella Business Unit Pharma ricavi per Euro 38.262.145. Il seguente grafico riporta le previsioni per gli anni 2022, 2023 e 2024 relative al valore della produzione farmaceutica in Europa. Nel periodo preso in considerazione si registra un CAGR '22-'24 pari al 7,5%.

Fonte: elaborazione della Società su dati Euromonitor International ottenuti a pagamento dalla Società e non pubblicamente disponibili

Il mercato farmaceutico è contraddistinto da una notevole stabilità e fedeltà dei clienti nei confronti dei propri fornitori. Le crescite previste sono riflesse in quelle dei CDMO che producono medicinali per conto delle aziende farmaceutiche (i.e. Fine Foods). La domanda attesa di prodotti farmaceutici è stabilmente in crescita a seguito dell'aumento dell'età media della popolazione mondiale e dell'aumento degli standard di salute adottati, soprattutto nei paesi sviluppati. Il valore atteso della produzione farmaceutica in Italia è anch'esso in crescita, con un CAGR '22-'24 del 3,1%. Il successivo grafico mostra le previsioni relative all'andamento generale della produzione farmaceutica, attraverso un confronto tra Europa e Italia.

Fonte: elaborazione della Società su dati Euromonitor International ottenuti a pagamento dalla Società e non pubblicamente disponibili. Per quanto riguarda la composizione del mercato farmaceutico, il segmento cui si rivolge l'Emittente è quello del CDMO Farmaceutico, che nel 2018 in Europa ha rilevato la seguente composizione:

Fonte: elaborazione della Società su dati Prometeia: Il CDMO farmaceutico: Indagine Prometeia – Farmindustria 2020 .

Il terzo mercato di riferimento del Gruppo è quello in cui operano le due controllate, Pharmatek ed Eurocosmetic, dove è stato registrato l'8,4% dei ricavi da contratti con clienti nel 2021, pari ad Euro 16.257.722.

"Cosmetica" si riferisce all'aggregazione delle categorie di Euromonitor "Bath and Shower", "Deodorants", "Hair Care" e "Skin Care". "Biocidi" si riferisce all'aggregazione delle categorie di Euromonitor "Oral Care", "Dermatologicals", "Surface Care" e "Adult Mouth Care". "Fragrances" si riferisce alla categoria di Euromonitor "Sun care".

Il seguente grafico riporta le previsioni per gli anni 2022, 2023 e 2024 relative a tale mercato, in termini di valore, in Europa.

Fonte: elaborazione della Società su dati Euromonitor International ottenuti a pagamento dalla Società e non pubblicamente disponibili.

Il mercato cosmetico in Europa è previsto in crescita con un CAGR '22-'24 pari al 3,5%, in aumento rispetto al trend registrato in passato (CAGR '18-'20 del 1,1%).

Il mercato dei biocidi europeo è previsto in crescita da circa 11,1 € mld nel 2022 a circa 12 € mld nel 2024, con un CAGR '22-'24 pari al 3,6%.

Il CAGR '22-'24 previsto per il mercato dedicato ai profumi e alle protezioni solari è 3,7%.

Fatti di particolare rilievo

IMPLICAZIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SUL BILANCIO DELL'ESERCIZIO

La pandemia da Covid-19, diffusasi a livello globale a partire da gennaio 2020 e continuata anche nel corso del 2021, ha portato tutti i paesi mondiali, inclusa l'Italia, ad affrontare un'emergenza sanitaria complessa, con implicazioni anche a livello sociale, politico, economico e geopolitico. In questo contesto il Gruppo ha continuato ad implementare azioni volte a salvaguardare la salute e sicurezza dei propri dipendenti adottando tempestivamente tutte le misure di prevenzione, controllo e contenimento della stessa, volte alla tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, quali smart working, modifica dei layout produttivi, sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura, telecamere termiche, regole di igiene e distanziamento sociale, controllo dei green pass. Si segnala che, nel corso del 2021, tutti gli stabilimenti del Gruppo hanno svolto normale attività operativa.

Non è da escludere che l'incertezza dell'evoluzione della situazione pandemica, collegata alla trasmissione di nuove varianti del virus, possa continuare ad influenzare i risultati dei prossimi esercizi.

PASSAGGIO AL MERCATO MTA – STAR

Con l'apertura delle contrattazioni del 12 luglio 2021, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. è quotata nel Segmento STAR del Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. ("MTA"). Al termine del processo che ha raccolto le approvazioni di Consob e di Borsa Italiana le azioni ordinarie della Società sono quindi negoziate sul listino principale. Fine Foods aveva debuttato sul sistema multilaterale di negoziazione AIM Italia il giorno 1 ottobre 2018 con una capitalizzazione di 216,5 milioni di Euro che alla data del 9 luglio, ultimo giorno di AIM è cresciuta sino a 347,6 milioni di Euro oltre ai dividendi distribuiti negli esercizi 2019, 2020 e 2021 per complessivi 8,2 milioni di Euro per una creazione di valore di 139,3 milioni di Euro, pari al 64,3% della capitalizzazione iniziale, in meno di 3 anni di quotazione.

Nel processo di transizione sul segmento STAR dell'MTA la Società è stata assistita da Banca Akros, quale Sponsor dell'Emittente, da Grimaldi Studio Legale quale consulente legale dell'Emittente e da Pavia e Ansaldo Studio Legale quale consulente legale dello Sponsor. EY ha agito in qualità di società di revisione ed Epyon ha agito in qualità di consulente per la verifica dei dati extra-contabili nel prospetto informativo.

ACQUISIZIONE PHARMATEK

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A, in data 19 gennaio 2021 ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l., società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.

Si tratta di una operazione rilevante a livello strategico che consentirà a Fine Foods di ampliare la produzione, raggiungendo nuovi segmenti di mercato e nuovi clienti. L'acquisizione consentirà anche lo sfruttamento di nuove sinergie in termini di ricerca e sviluppo, tecnologia, know-how e innovazione, all'insegna del miglioramento continuo. Grazie alla gamma di soluzioni che Pharmatek offre, coniugando servizi flessibili e personalizzabili nonché l'eccellente qualità, Fine Foods sarà in grado di soddisfare le esigenze di nuovi settori produttivi e di presentare ai propri clienti un'offerta sempre più completa. L'aggiornamento tecnologico, certificazioni rigorose e la costante ricerca delle migliori soluzioni sono dei punti chiave che guidano l'innovazione di un'offerta in continua evoluzione per il Gruppo.

Il corrispettivo dell'operazione risulta essere pari a Euro 11,2 milioni soggetto a price-adjustment pari a Euro 6 Milioni nel caso di raggiungimento di determinati obbiettivi di EBITDA per i prossimi tre anni.

ACQUISIZIONE EURO COSMETIC

Il 21 settembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha sottoscritto un accordo vincolante con Findea's S.r.l. ("Findea") e MD S.r.l. ("MD") per l'acquisto del 72,9% del capitale sociale di Euro Cosmetic S.p.A. ("Euro Cosmetic" o la "Società"), società con azioni negoziate sull'AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS).

L'accordo prevedeva che Fine Foods corrispondesse all'esecuzione della operazione (i) a MD, per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 38,7% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 8,13 per azione e quindi complessivi Euro 15.000.411; (ii) a Findea per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 34,2% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 7,25 per azione e quindi complessivi Euro 11.815.550.

In data 8 ottobre 2021, a seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle azioni di MD e Findea, Fine Foods ha acquisito il controllo di Euro Cosmetic.

A seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle Partecipazioni da Findea e MD per il 72,9% complessivo del capitale sociale di Euro Cosmetic, Fine Foods ha promosso, entro i termini e secondo le modalità di legge, un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Euro Cosmetic residue pari al 27,1% del capitale sociale ("OPA").

L'OPA si è conclusa in data 28 dicembre 2021, quando Borsa Italiana ha disposto la revoca delle negoziazioni sull'Euronext Growth Milan.

Per un maggior dettaglio circa la contabilizzazione di tale aggregazione aziendale ed il relativo aggiustamento prezzo (leakages), pari a Euro 6,7 Milioni che i venditori sono tenuti a corrispondere a Fine Foods in vista degli accordi contrattuali, si rimanda al paragrafo "operazioni straordinarie" delle note illustrative al bilancio consolidato.

CONVERSIONE WARRANT

In data 27 aprile 2021, in conformità a quanto previsto dall'articolo 6.4 (d)(ii) (C) e dall'art. 5.2 del vigente statuto di Fine Foods, nonché dal regolamento Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. (di seguito il "Regolamento"), si sono avverate le condizioni per la conversione della quarta e ultima trance delle n. 50.000 Azioni Speciali e per l'integrale conversione dei 4.000.000 Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A..

Con data valuta 30 aprile 2021 le n. 50.000 Azioni Speciali sono state convertite nel rapporto di n. 6 Azioni Ordinarie ogni n. 1 Azione Speciale detenuta, e, pertanto, in complessive n. 300.000 Azioni Ordinarie Fine Foods di nuova emissione, senza modificare l'ammortare complessivo del capitale sociale.

L'esercizio dei Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A., ai sensi del Regolamento, è stato automaticamente sospeso fino alla data di stacco della cedola dei dividendi ovvero fino al giorno 3 maggio 2021 (escluso), cosicché il relativo aumento di capitale è decorso dal 6 maggio 2021. La conversione dei 4.000.000 di Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. ha comportato l'emissione di 1.085.200 azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale per Euro 103.203.

Il 30 giugno 2021 è stato il "Termine di Decadenza" per l'esercizio dei Warrant, ai sensi del "Regolamento dei Warrant Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A.". Entro tale termine, sono pervenute richieste di esercizio di n. 2.371.242 Warrant con Rapporto di Esercizio pari a 0,2713; pertanto, la Società Capogruppo ha provveduto ad emettere n. 643.303 azioni ordinarie a servizio di detto esercizio, per un controvalore complessivo di Euro 64.330, secondo le modalità previste dal Regolamento.

FINANZIAMENTI

In data 18 marzo 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Intesa San Paolo per complessivi Euro 8 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 18 settembre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 19 marzo 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 8,5 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza al 23 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 21 ottobre 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 7 milioni; il finanziamento è stato erogato il 25 ottobre 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 21 ottobre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 29 ottobre 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l''istituto di credito Monte dei Paschi di Siena per complessivi Euro 4 milioni; il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 31 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

ACQUISTO TERRENI

In data 11 novembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha acquisito un terreno sito presso i Comuni di Brembate (BG) e Filago (BG) per una superficie catastale complessiva di circa 100.000 mq ad un prezzo pari a circa Euro 3 milioni con l'obiettivo di garantire l'espansione e lo sviluppo aziendale in loco.

Andamento economico generale

Pur proseguendo su un sentiero di crescita, l'economia globale alla fine del 2021 sconta gli effetti della quarta ondata pandemica e di una ripresa dell'inflazione più intensa e persistente del previsto, nonché delle crescenti tensioni geopolitiche.

La forte ondata di nuovi contagi indotta dalla variante Omicron che ha contraddistinto il quarto trimestre del 2021 e la prima parte del 2022, unitamente ai colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento globali, continuano a frenare l'attività produttiva. La persistente circolazione della pandemia, alimentata dalle sue varianti, infatti, agisce da freno ad un pieno ritorno alla normalità e fa crescere l'incertezza. I frequenti focolai e le tensioni geopolitiche di inizio 2022 impattano sui collegamenti critici della supply-chain globale, provocando interruzioni dell'approvvigionamento più lunghe del previsto e alimentando ulteriormente l'inflazione per le materie prime in molti paesi.

Nel mese di dicembre gli indici globali di fiducia dei consumatori sono rimasti pressoché stabili, su valori coerenti con l'espansione dell'attività economica, ma inferiori a quelli previsti.

Le nuove stime del Fondo monetario internazionale (FMI) scontano aspettative di crescita per l'anno corrente più contenute rispetto alle precedenti, principalmente a causa delle nuove restrizioni introdotte per arginare il diffondersi della quarta ondata della pandemia da COVID-19 e al persistere di criticità nelle catene di approvvigionamento. Dopo il +5,9% del 2021, il prodotto interno lordo globale è atteso crescere per il 2022 del 4,4%, ovvero 0,5 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di ottobre fatte dal fondo monetario internazionale. Nel 2023 la crescita è stimata al 3,8%, in rialzo di 0,2 punti rispetto alle stime precedenti.

Sul versante dell'inflazione, il Fondo monetario internazionale ipotizza una variazione dei prezzi nell'anno 2022 ancora elevata: 3,9 per cento nei paesi avanzati e 5,9 per cento nei paesi in via di sviluppo.

I rischi del quadro globale restano comunque orientati al ribasso sulla crescita e al rialzo sull'inflazione. Pesano, oltre alle incertezze sull'evoluzione della pandemia, alle strozzature dell'offerta e alla volatilità dei prezzi delle materie prime, diversi fattori di rischio per la stabilità finanziaria nonché i rischi, ormai strutturali, di tensioni geopolitiche e di eventi naturali avversi riconducibili anche all'emergenza climatica.

Per quanto riguarda l'economia italiana, nel corso del 2021 si è registrato un rapido recupero rispetto al 2020, favorito anche dall'allentamento delle misure di contrasto al COVID-19. Dopo il balzo del PIL nei mesi primaverili si è avuta un'analoga espansione in estate (del 2,6 per cento rispetto al secondo trimestre) e un incremento moderato nello scorcio finale del 2021. La stima preliminare del PIL, rilasciata dall'Istat a fine gennaio, indica una crescita congiunturale nella media ottobre-dicembre dello 0,6 per cento. Il livello di attività ha raggiunto valori inferiori di mezzo punto percentuale a quelli di fine 2019, in anticipo sulla Germania ma in lieve ritardo rispetto alla Francia e all'area dell'euro.

In media d'anno, si stima una crescita del PIL in Italia del 3,8 per cento nel 2022, del 2,5 nel 2023 e dell'1,7 nel 2024. Nello scenario qui delineato un sostegno considerevole alla crescita deriverebbe dalle misure di stimolo finanziate con il bilancio nazionale e i fondi europei, in particolare quelle delineate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Gli indicatori congiunturali settoriali degli ultimi mesi sono coerenti con una moderata fase espansiva, pur in presenza di numerosi segnali di rallentamento. Nello scorcio finale del 2021 il PMI manifatturiero italiano si è mantenuto nell'area di espansione, tuttavia in gennaio si è registrata una flessione, di quasi due punti (a 58,3) rispetto a dicembre; il peggioramento ha riflesso non solo il perdurare delle tensioni nella logistica, nella disponibilità dei materiali e nei costi di produzione ma anche il rallentamento degli ordini e le carenze del personale a causa del COVID-19, nonché le sempre crescenti tensioni geopolitiche a livello globale. Anche l'indice composito della fiducia delle imprese, ottenuto come media ponderata dei climi settoriali, nel quarto trimestre si è stabilizzato rispetto alla media lugliosettembre, mentre è sensibilmente peggiorato in gennaio. L'incertezza di famiglie e imprese è rimasta pressoché invariata nella parte finale dello scorso anno, con un lieve calo della componente delle imprese compensato dall'incremento di quella dei consumatori.

Anche a livello globale, per il quarto trimestre del 2021, l'indice purchasing managers' index (PMI) rileva diffusi segnali di ripresa ciclica tra le principali economie avanzate, meno però di quanto ci si aspettava. In Giappone la rimozione dello stato di emergenza agli inizi di ottobre ha favorito la ripresa del PMI dei servizi, tornato per la prima volta dall'inizio della pandemia sopra la soglia che indica un'espansione. I PMI di industria e servizi, negli Stati Uniti, restano su valori compatibili con una crescita persistente, in linea con le attese di una decisa accelerazione del PIL nell'ultimo trimestre 2021. Le economie emergenti continuano a registrare condizioni cicliche più rallentate rispetto ai principali paesi avanzati. Le stime di crescita fatte per il 2022 e il 2023 sono però frenate dal costante aumento dei prezzi delle materie prime. Il prezzo del gas naturale resta elevato in Europa, sospinto da più fattori. Le tensioni con la Russia relative alla sospensione temporanea dell'utilizzo del gasdotto Nord Stream 2, che si sono inasprite nel 2022, le rigide temperature registrate nei paesi nordici e un'alta domanda per la produzione di energia elettrica hanno diminuito considerevolmente il livello delle scorte.

Per quanto concerne l'inflazione, l'anno 2021 si è caratterizzato per marcati aumenti di prezzo, diffusi tra le voci di spesa, tra cui spiccano quelli dei beni energetici. L'inflazione al consumo in Italia ha raggiunto in media d'anno l'1,9 per cento (da -0,2 del 2020), il valore più elevato dal 2012; nel corso del 2021 le variazioni tendenziali dei prezzi si sono progressivamente rafforzate, passando

dall'uno per cento dei mesi primaverili a circa il quattro a fine anno. L'inflazione italiana nel 2021 è stata ancora inferiore a quella dell'area dell'euro (2,6 per cento), rispetto alla quale si è ampliato il differenziale negativo, configurando guadagni nella competitività di prezzo per le esportazioni.

In gennaio 2022 l'inflazione al consumo dell'Italia è tuttavia aumentata fino a circa il cinque per cento, come mai accaduto dall'avvio dell'Unione monetaria europea, generando una eredità statistica considerevole (di oltre tre punti percentuali) sul 2022.

Anche a livello globale, l'inflazione è notevolmente aumentata pressoché ovunque, influenzata soprattutto dal rialzo dei prezzi dei beni energetici, di quelli degli input intermedi e della ripresa della domanda interna.

Negli Stati Uniti l'inflazione ha raggiunto in dicembre il 7%, il livello più elevato dall'inizio degli anni ottanta del secolo scorso. L'inflazione è salita sia nel Regno Unito (5,4% registrato in dicembre), sia in Giappone (0,6% registrato in novembre). Restano elevate le pressioni inflazionistiche anche in molti paesi emergenti: in Brasile e in Russia la crescita la crescita sui dodici mesi dei prezzi al consumo si è collocata in dicembre al 10,1% e all'8,4%, rispettivamente.

L'inflazione nell'area euro ha visto una rapida accelerazione negli ultimi mesi, sino a toccare il 4,9% a novembre (massimo da quando esiste una serie comparabile ovvero almeno dal 1998). I continui rialzi sono spiegati da fattori una tantum (il ripristino delle aliquote IVA in Germania, il rimbalzo dei prezzi dell'energia e l'aumento dei prezzi degli input per via dei problemi della catena di approvvigionamento nell'industria) e, in misura minore, dall'effetto delle riaperture (rincari dei prezzi dovuti al ritorno di domanda nei settori dei servizi in precedenza soggetti a restrizioni); in generale, le pressioni inflattive appaiono oggi più diffuse rispetto anche solo a qualche mese fa. Lo scenario previsionale include dinamiche pronunciate del prezzo dell'energia. L'aumento del prezzo del gas naturale e il conseguente effetto di trascinamento sul petrolio manterranno la crescita dei listini energetici a due cifre anche nel primo semestre 2022; la discesa che seguirà dal trimestre primaverile manterrà comunque i prezzi più elevati rispetto al 2020, a causa del basso livello degli stoccaggi.

Nel complesso del 2021 l'inflazione a livello comunitario è stata pari al 2,6%; secondo le proiezioni degli esperti dell'Eurosistema diffuse nel mese di dicembre, l'inflazione porterebbe raggiungere il 3,2% nel 2022, per poi riscendere all'1,8% nel 2023 e nel 2024. Per quanto attiene alla dinamica dei prezzi i rischi sono in prevalenza al rialzo, soprattutto per l'anno prossimo. I mercati delle materie prime energetiche scontano in questa fase un aumento di prezzi, per cui le ipotesi di una flessione delle quotazioni nel 2023 potrebbero rivelarsi superate in breve tempo. Inoltre, le strozzature nell'offerta di beni intermedi e i rincari nei servizi di trasporto, ritenuti da molti analisti come temporanei, potrebbero anche risultare più persistenti di quanto diffusamente atteso.

Andamento della gestione

Indicatori economici dell'esercizio (In migliaia di Euro) 31.12.2021 31.12.2020
Ricavi 192.640 171.955
EBITDA 19.562 21.121
Risultato operativo (EBIT) 5.034 9.485
Utile (Perdita) dell'esercizio (1.427) 13.364

La tabella di cui sopra fornisce una prima indicazione di massima sull'andamento economico del Gruppo al 31 dicembre 2021:

in sintesi, i ricavi si incrementano rispetto all'esercizio precedente sino a toccare quota Euro 192.639.791 (+12%), confermando il trend storico di crescita del Gruppo Fine Foods. Parte di tale aumento deriva dall'acquisizione di Pharmatek, che ha fatturato Euro 11,6 milioni nel periodo e di Euro Cosmetic che ha fatturato, dal 1 ottobre 2021 cioè dalla data di consolidamento, 4,6 milioni di Euro.

Il risultato operativo lordo o EBITDA (pari ad Euro 19.561.738 al 31 dicembre 2021), risulta influenzato negativamente da:

  • ✓ maggiori costi per servizi sostenuti nell'anno, tra cui: consulenze inerenti il passaggio al mercato MTA STAR, spese relative alle acquisizioni delle due nuove controllate Pharmatek ed Euro Cosmetic (inclusa, per quest'ultima, la promozione di un'offerta pubblica di acquisto sul mercato AIM);
  • ✓ un peggioramento delle performance dell'ultimo trimestre del 2021, impattato dalla situazione economica contingente, la quale ha generato uno slittamento dei ricavi, inefficienze nella catena di produzione e un netto aumento dei costi di materie prime, materiale di confezionamento ed energia.

Il risultato operativo o EBIT (pari ad Euro 5.034.230 al 31 dicembre 2021), invece, mostra un calo generato dalla sopra citata riduzione dell'EBITDA, da maggiori ammortamenti (anche in seguito dell'entrata in funzione del nuovo magazzino farmaceutico di Brembate) e dalla svalutazione registrata nel bilancio della controllata Pharmatek a fronte di una revisione dei ricavi prospettici associati al marchio Pharmaqui resasi necessaria in virtù di una repentina riduzione delle vendite del prodotto "gel sanitizzante" da parte di un primario cliente GDO.

Sul risultato di periodo, in aggiunta, emergono gli effetti contabili generati dalla variazione di fair value dei warrant quotati e non quotati detenuti dalla Società Capogruppo sino a metà dell'esercizio 2021: l'impatto economico ha infatti segno opposto tra il 2021 (costo per 12,7 milioni di euro) ed il 2020 (ricavo per 4,9 milioni di euro). Infine, tali variazioni di fair value recepiscono un differente effetto fiscale nell'esercizio 2021 rispetto a quanto riconosciuto nel bilancio 2020, a valle della risposta ricevuta all'interpello presentato dalla Capogruppo all'Agenzia delle Entrate; si precisa che la risposta appena citata è pervenuta alla Società in tempo utile per l'invio della Dichiarazione dei Redditi dell'anno di imposta 2020.

Andamento Economico Fine Foods

I ricavi 2021 della capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ammontano ad Euro 176.382.069, contro gli Euro 171.955.007 dell'esercizio precedente e registrano un incremento del 3% circa. Il fatturato della Società nel settore food, che rappresenta circa il 78,3% del fatturato complessivo, mostra una crescita pari al 5% circa; il settore pharma, invece, risulta in diminuzione nel 2021, con un decremento percentuale del 4% circa rispetto al 2020. Il risultato operativo lordo o EBITDA risulta influenzato negativamente dai fattori sopra descritti nell'andamento economico del Gruppo, tra cui: costi per consulenze, spese per acquisizioni, aumenti dell'energia, difficoltà di reperimento delle materie prime e del packaging e incremento dei relativi prezzi. Il risultato operativo o EBIT, invece, mostra un calo generato, oltre che dalla appena citata riduzione dell'EBITDA, da maggiori ammortamenti e dalla svalutazione della partecipazione in Euro Cosmetic per Euro 3.472 migliaia. Infine, sul risultato di periodo, emergono gli effetti contabili dei warrant sopra descritti nell'andamento economico del Gruppo.

Andamento Economico Pharmatek

La neo acquisita Pharmatek, come sopra citato, è stata inclusa nel perimetro di consolidamento a partire dal 1 gennaio 2021; i dati del conto economico di consolidato del 2020 risultano quindi privi dei risultati della controllata, mentre il 2021 include tali valori per l'intero esercizio. Il bilancio 2021 chiude con una perdita di esercizio, risentendo inevitabilmente degli effetti di una prudenziale svalutazione del marchio "Pharmaqui", che ha pesato sul conto economico per complessivi Euro 1.076 migliaia. Al netto di quanto premesso, il 2021 chiude con risultati positivi, tanto in termini di ricavi quanto di redditività dell'attività operativa. I ricavi di consuntivo 2021 non si discostano in modo significativo dalle previsioni, elaborate a fine 2020, in un clima di forti incertezze a causa della situazione pandemica, che ha condizionato le vendite dei prodotti "Presidi Medico Chirurgici", in particolare Gel disinfettanti ed igienizzanti. Il confronto rispetto al 2020 è poco significativo per le dinamiche di mercato impulsive e assolutamente imprevedibili che hanno caratterizzato l'anno di inizio della pandemia e che hanno condizionato le vendite, la produzione ed i meccanismi di funzionamento dell'azienda in modo straordinario.

Andamento Economico Euro Cosmetic

La neo acquisita Euro Cosmetic, come sopra citato, è stata inclusa nel perimetro di consolidamento a partire dal 1 ottobre 2021; i dati del conto economico di consolidato del 2020 risultano quindi privi dei risultati della controllata, mentre il 2021 include tali valori solo per l'ultimo trimestre dell'esercizio.

Il bilancio di Euro Cosmetic S.p.A. al 31 dicembre 2021 chiude con una perdita d'esercizio di Euro 225 mila (utile netto al 31 dicembre 2020 pari a Euro 2.501 mila). Nell'anno 2021 Euro Cosmetic S.p.A ha registrato un calo del fatturato dovuto alla situazione contingente del mercato ed al concatenarsi di molteplici fattori. In particolare, hanno inciso sui ricavi la forte riduzione di richiesta di prodotti igienizzanti rispetto all'esercizio 2020, la pressione sui prezzi delle materie prime e del packaging e, ancora, la flessione nel settore professional, seppur in ripresa, dovuta al secondo lockdown ed alle misure restrittive attuate a livello nazionale per il contenimento della pandemia. La gestione caratteristica della Società ha evidenziato una diminuzione dei ricavi rispetto all'esercizio precedente, legata a quanto citato all'alinea precedente. L'incidenza dei "costi di materie prime e di consumo", compresa la variazione delle rimanenze utilizzate, è aumentata rispetto al precedente esercizio, complice, come sotto meglio evidenziato un deprezzamento del valore delle giacenze che ha inciso sulla variazione di magazzino. Anche il risultato della gestione caratteristica, EBITDA, risulta in diminuzione rispetto al precedente esercizio. La posizione finanziaria netta è positiva seppur in diminuzione rispetto al precedente esercizio.

Evoluzione prevedibile della gestione

Dopo il crollo del 2020 e il rialzo nel 2021, nel 2022 l'economia mondiale dovrà affrontare una serie di incognite. Nel 2022, il PIL globale supererà per la prima volta 100.000 miliardi di dollari, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni. La ripresa globale continua, ma

azzoppata dalla diffusione di varianti del Covid, dal protrarsi dell'inflazione, dalle tensioni geopolitiche e dalle strozzature all'interno delle catene di approvvigionamento, così come dalla scarsità delle materie prime.

Secondo le previsioni economiche, dopo una notevole espansione del 5,3 % nel 2021, l'economia dell'UE crescerà del 4,0 % nel 2022 e del 2,8 % nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà attorno al 4,0 % nel 2022, per poi scendere nel 2023. Una ripresa accompagnata da un balzo dell'inflazione che rischia di causare una recessione nei prossimi anni, trainata essenzialmente ai rincari dell'energia. Si prevede che l'inflazione nella zona euro raggiungerà un picco del 4,8 % nel primo trimestre del 2022.

Sebbene l'impatto della pandemia sull'attività economica sia diminuito nel tempo, le misure di contenimento in corso e il protrarsi della carenza di manodopera potrebbero avere anche nel 2022 un effetto frenante sull'economia. Tale impatto potrebbe ostacolare il funzionamento delle catene di approvvigionamento per un lasso di tempo più lungo del previsto. Per contro, una crescita più debole della domanda nel breve periodo potrebbe contribuire a risolvere i problemi di approvvigionamento. Con la riapertura dell'economia, la domanda delle famiglie potrebbe crescere più del previsto, come verificatosi in precedenza con la riapertura delle economie nel 2020, così come per gli investimenti e l'export.

Per l'Italia le previsioni indicano un pil superiore al 4% per il 2022. Per il 2023 si stima, invece, un PIL pari al 2,3%.

Nonostante le difficoltà dell'ultimo periodo del 2021, dovute sia alla pandemia, sia all'aumento del costo dell'energia che all'inflazione, nel primo trimestre 2022 l'economia italiana potrebbe tornare ai livelli produttivi pre-crisi. Il governo evidenzia come, nonostante i contagi in calo, la pandemia renda instabile la situazione, I rischi per le prospettive di crescita e di inflazione sono notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche nell'Europa orientale.

Sullo scenario economico per il 2022 gravano i rischi geopolitici sollevati dalla guerra russo-ucraina, con le ripercussioni sul mercato dell'energia, sulla dinamica inflazionistica e quindi sulla crescita.

Nel 2022 sia in area CEE/SEE sia nell'Est Europa ed in Russia, la crescita del PIL è attesa in rallentamento a causa dei riflessi del citato conflitto, degli effetti degli elevati prezzi delle materie prime e di potenziali nuove ondate pandemiche. Con riferimento alla Russia, le persistenti tensioni con l'Occidente - anche in relazione a un contesto sanzionatorio - in merito alla crisi ucraina evidenziano rischi di forte impatto al ribasso sulle prospettive di crescita (e recessione economica) ed al rialzo sull'inflazione.

L'impatto negativo sulla crescita dovrebbe discendere principalmente da un potenziale shock energetico, quest'ultimo potrebbe avere conseguenze negative di più ampia portata sull'inflazione, la volatilità del mercato, il costo dell'energia, particolarmente rilevanti per l'Eurozona.

Il management del Gruppo prevede che il fatturato del 2022 possa essere impattato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina a causa di un calo delle vendite dei prodotti che vengono ritirati dai clienti di Fine Foods ai fini di una successiva spedizione nei paesi colpiti dalla crisi nell'est Europa; non si segnalano, tuttavia, partner commerciali la cui sede si trovi nell'area attualmente a rischio.

Anche la marginalità dell'esercizio 2022 potrebbe essere influenzata, oltre che dal perdurare dell'aumento dei costi dell'energia, da eventuali situazioni di shortage nell'approvvigionamento dei materiali, che hanno fortemente condizionato la fine dell'anno 2021, da cui potrebbero scaturire situazioni di inefficienza produttiva.

Si segnala infine che l'aumento dei costi di materie prime e packaging previsto per il 2022 potrebbe avere un impatto negativo sulla marginalità del Gruppo; tuttavia, sono iniziate e perdureranno per tutto il prossimo esercizio le attività di negoziazione con i clienti volte alla revisione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti.

L'attuale contingenza economica potrebbe influenzare le scelte strategiche e commerciali di alcuni dei clienti del Gruppo con una conseguente contrazione dei volumi di vendita.

Andamento quotazione titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.

Alla data del 30 dicembre 2021 il titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. registrava una quotazione pari a 15,40 euro per azione, con un aumento di 46,7 punti percentuali rispetto alla quotazione al 30 dicembre 2020 (10,50 euro per azione). La capitalizzazione di Borsa al 30 dicembre 2021 risultava pari Euro 393,6 milioni.

Nel grafico seguente si riporta l'andamento del titolo Fine Foods confrontato con i principali indici di Borsa nell'esercizio 2021:

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 dicembre 2021.

Prezzo prima quotazione (04/01/2021) 10,60
Prezzo quotazione massima 18,35
Prezzo quotazione minima 10,30
Prezzo ultima quotazione (30/12/2021) 15,40
N. azioni circolazione quotate 22.060.125
N. azioni circolazione non quotate
Capitalizzazione totale
3.500.000
393,6 M€

Situazione patrimoniale e finanziaria

Nel prospetto che segue è riportato l'indebitamento finanziario netto secondo quanto previsto dalla raccomandazione Consob del 21 aprile 2021 e in conformità con gli negli orientamenti ESMA32-382-1138.

in migliaia di Euro 31/12/2021 31/12/2020
A. Disponibilità liquide 17.119 3.343
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti 77.971 71.609
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 95.090 74.951
E. Crediti finanziari correnti - -
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente)
58.836 14.723
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 10.169 1.627
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 69.009 16.350
- di cui garantito - -
- di cui coperto da garanzia reale 51.980 4.925
- di cui non garantito 17.026 11.426
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (26.084) (58.601)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito)
38.435 9.208
J. Strumenti di debito 3.323 6.632
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 41.758 15.841
- di cui garantito - -
- di cui coperto da garanzia reale 18.347 15.693
- di cui non garantito 23.411 147
M. Totale Indebitamento Finanziario (H + L) 15.674 (42.760)

Al fine di una migliore comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria della società, si fornisce di seguito un prospetto di riclassificazione dello Stato Patrimoniale.

Capitale circolante 31/12/2021 31/12/2020
Rimanenze 35.050.484 19.647.515
Crediti commerciali 29.433.391 12.660.157
Altre attività correnti 11.976.309 3.292.257
Debiti commerciali (32.532.117) (22.722.377)
Altre passività correnti (8.168.729) (10.040.527)
Fondi per rischi ed oneri / imposte differite (1.116.648) (414.035)
Totale capitale circolante (A) 34.642.690 2.422.990
Capitale immobilizzato 31/12/2021 31/12/2020
Immobilizzazioni materiali 102.886.510 93.413.964
Immobilizzazioni immateriali e diritti d'uso 24.654.016 1.865.973
Altri crediti ed attività non correnti 3.719.434 1.607.531
TFR ed altri fondi (3.010.691) (1.062.790)
Totale capitale immobilizzato (B) 128.249.269 95.824.677
Capitale investito netto (A) + (B) 162.891.959 98.247.667
Fonti 31/12/2021 31/12/2020
Patrimonio netto 147.217.991 141.008.161
Indebitamento finanziario netto 15.673.968 (42.760.494)
Totale Fonti 162.891.959 98.247.667

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2021 è pari a 162,9 milioni di euro (Euro 98,2 milioni al 31 dicembre 2020) ed è coperto da:

  • Patrimonio netto, per 147,2 milioni di euro (141,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • Posizione finanziaria netta negativa per 15,7 milioni di euro (a fronte di una posizione finanziaria netta positiva di 42,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Il Capitale Circolante al 31 dicembre 2021 risulta pari ad Euro 34,6 milioni contro Euro 2,4 milioni alla data di chiusura dell'esercizio precedente. Tale incremento è generato principalmente da:

  • Aumento del Capitale Circolante Netto Commerciale di Fine Foods per Euro 17,3 milioni, impattato principalmente dall'aumento delle scorte di magazzino.
  • Aumento del Capitale Circolante Netto Commerciale derivante dall'apporto delle controllate per Euro 5 milioni.
  • Aumento delle Altre attività correnti tra cui il credito IVA della Capogruppo.

Le immobilizzazioni materiali si incrementano per 9,5 milioni nel 2021 in seguito ai seguenti movimenti:

  • Nuovi investimenti al netto degli ammortamenti di periodo di Fine Foods per Euro 0,6 milioni;
  • Apporto delle nuove controllate per Euro 8,9 milioni.

Le immobilizzazioni immateriali e diritti d'uso si incrementano per 22,8 milioni nel 2021 in seguito principalmente ai seguenti movimenti:

  • Iscrizione dell'avviamento da consolidamento delle nuove controllate per complessivi Euro 15,9 milioni;
  • Apporto delle nuove controllate per Euro 7 milioni.

Indicatori Patrimoniali e Finanziari

Indicatore 31/12/2021 31/12/2020 Metodo Calcolo
Margine di struttura 19.677.464 45.728.224 Patrimonio Netto - Immobili, impianti e macchinari - Altre
immobilizzazioni immateriali - Diritti d'uso
Quoziente di struttura 1,2 1,5 Patrimonio Netto/(Immobili, impianti e macchinari -
Altre
immobilizzazioni immateriali - Diritti d'uso)
Margine di liquidità 26.793.230 41.790.522 Totale attività correnti - Rimanenze- Totale passività correnti
Quoziente di liquidità 1,2 1,9 (Totale attività correnti - Rimanenze)/Totale passività correnti
DSO 50 27 (Crediti Commerciali/Ricavi delle vendite)*365
DPO 87 80 (Debiti Commerciali/Costo di acquisto Materie Prime)*365
DIO 97 68 (Rimanenze/Costo di acquisto Materie Prime)*365

Si precisa che per il calcolo degli indici DSO, DPO e DIO, in considerazione dell'acquisizione infrannuale di Euro Cosmetic, i valori dello Stato Patrimoniale relativi a tale società sono stati riparametrati.

Situazione economica

Per meglio comprendere il risultato della gestione della società, si fornisce di seguito un prospetto di riclassificazione del Conto Economico.

Conto Economico

Voce 31/12/2021 % 31/12/2020 % Variazione
Assoluta
Variazione
%
Ricavi da contratti con clienti 192.639.791 100,0% 171.955.007 100,0% 20.684.784 12,0%
Costi
per
consumo
materie
prime,
variazione delle rimanenze dei prodotti
finiti e dei prodotti in corso di lavorazione.
(118.684.269) (61,6%) (108.944.078) (63,4%) (9.740.191) 8,9%
VALORE AGGIUNTO 73.955.522 38,4% 63.010.930 36,6% 10.944.593 17,4%
Altri proventi 2.604.768 1,4% 4.997.187 2,9% (2.392.419) (47,9%)
Costi per servizi (20.839.099) (10,8%) (14.975.285) (8,7%) (5.863.814) 39,2%
Costo del personale (34.823.128) (18,1%) (30.972.513) (18,0%) (3.850.615) 12,4%
Altri costi operativi (1.336.324) (0,7%) (939.005) (0,5%) (397.320) 42,3%
EBITDA 19.561.738 10,2% 21.121.314 12,3% (1.559.576) (7,4%)
EBITDA ADJUSTED 21.165.902 11,0% 22.287.286 13,0% (1.121.384) (5,0%)
Ammortamenti e svalutazioni (14.527.508) (7,5%) (11.636.753) (6,8%) (2.890.755) 24,8%
EBIT 5.034.230 2,6% 9.484.561 5,5% (4.450.331) (46,9%)
EBIT ADJUSTED 7.714.066 4,0% 10.650.533 6,2% (2.936.467) (27,6%)
Proventi finanziari 36.202 0,0% 57.308 0,0% (21.106) (36,8%)
Oneri finanziari (763.305) (0,4%) (510.567) (0,3%) (252.738) 49,5%
Variazioni di fair-value delle attività e
passività finanziarie
(8.897.380) (4,6%) 7.652.331 4,5% (16.549.711) (216,3%)
REDDITO ANTE IMPOSTE (4.590.253) (2,4%) 16.683.632 9,7% (21.273.885) (127,5%)
REDDITO ANTE IMPOSTE ADJUSTED 10.826.386 5,6% 12.984.162 7,6% (2.157.776) (16,6%)
Imposte sul reddito 3.163.501 1,6% (3.319.404) (1,9%) 6.482.905 (195,3%)
Utile (perdita) dell'esercizio (1.426.751) (0,7%) 13.364.228 7,8% (14.790.979) (110,7%)
Utile (perdita) ADJUSTED 10.185.380 5,3% 9.339.451 5,4% 845.929 9,1%

Nella tabella sottostante si riportano le riconciliazioni dei valori di Valore aggiunto, EBITDA, EBIT, Reddito ante imposte nonché dell'utile (perdita) del periodo ed i relativi valori Adjusted.

Il Valore aggiunto è stato determinato adottando la seguente classificazione del conto economico:

31/12/2021 31/12/2020
Ricavi da contratti con clienti 192.639.791 171.955.007
Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti
e dei prodotti in corso di lavorazione
(118.684.269) (108.944.078)
Valore Aggiunto 73.955.522 63.010.929

Per quanto concerne le altre voci del conto economico si riporta lo schema sottostante che esplicita la definizione dei subtotali.

31-dic-21 31-dic-20
Utile (perdita) dell'esercizio (1) (1.426.751) 13.364.228
Imposte sul reddito 3.163.501 (3.319.404)
Risultato ante imposte (2) (4.590.253) 16.683.632
Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie 8.897.380 (7.652.331)
Oneri finanziari 763.305 510.567
Proventi finanziari (36.202) (57.308)
EBIT (3) 5.034.230 9.484.561
Ammortamenti 14.527.508 11.636.753
EBITDA (4) 19.561.738 21.121.314

Le partite straordinarie e non ricorrenti che sono state rettificate nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020 sono riportate nella tabella sottostante, per un maggior dettaglio si rimanda a quanto riportato nel proseguo.

31-dic-21 31-dic-20
Costi per translisting e M&A 1.604.164 331.106
Covid non recurring - 834.867
Totale Oneri e proventi non ricorrenti (5) 1.604.164 1.165.973

In virtù di tali costi non ricorrenti l'EBITDA Adjusted, l'EBIT Adjusted nonché il risultato ante imposte Adjusted ed infine l'utile (perdita) Adjusted sono riportati nella tabella sottostante.

EBITDA ADJ (4) + (5) 21.165.902 22.287.287
Svalutazione Marchio (6) 1.075.672 -
EBIT ADJ (3) + (5) + (6) 7.714.066 10.650.534
Risultato ante imposte (4.590.253) 16.683.632
Variazione FV Warrant 12.736.802 (4.865.443)
Oneri e proventi non ricorrenti (5) 1.604.164 1.165.973
Svalutazione Marchio (6) 1.075.672 -
Risultato ante imposte ADJ 10.826.386 12.984.162
Imposte sul reddito 3.163.501 (3.319.404)
effetto fiscale sugli oneri e proventi non ricorrenti (3.804.507) (325.306)
Utile (perdita) ADJ 10.185.380 9.339.452

Il Valore aggiunto del Gruppo si incrementa, sia in valore assoluto che in valore percentuale rispetto alla chiusura del 2020: l'incidenza dei costi delle Materie prime sui Ricavi delle Vendite, passa infatti dal 63,4% del 2020 al 61,6% del 2021. Si segnala, tuttavia, che nel 2020 era stata registrata una svalutazione significativa del magazzino il cui rimborso è stato registrato nella voce altri ricavi e proventi; quest'ultimo subtotale, infatti, mostra un calo chiudendo ad Euro 2,6 milioni rispetto gli Euro 5 milioni al 31 dicembre 2020.

I costi per servizi mostrano un netto incremento nel 2021, con un increase dell'incidenza percentuale sui ricavi dall'8,7% al 10,8%; si rileva infatti che nel corso dell'esercizio 2020 sono stati sostenuti quota parte degli oneri di natura non ricorrente relativi all'ammissione e al passaggio della Società al segmento MTA STAR per 331 migliaia di Euro e costi di natura non ricorrente legati alla pandemia Covid 19 pari a 835 migliaia di Euro mentre nel corso dell'esercizio 2021 sono stati sostenuti costi di natura non ricorrente relativi al completamento del passaggio della Società al segmento MTA STAR nonché spese non ricorrenti attribuibili alle acquisizioni realizzate nell'anno per 1.604 migliaia di Euro. L'effetto "svalutazione marchio" riflette gli oneri che la controllata Pharmatek ha iscritto nel proprio bilancio a seguito dell'impairment test svolto dagli amministratori della controllata a seguito dell'importante riduzione prospettica di business inerente il gel sanitizzante Pharmaqui, a seguito della conclusione del contratto con un primario operatore della GDO.

Il Costo del Personale ammonta a 34,8 milioni di Euro, risultando sostanzialmente stabile in termini di incidenza sul fatturato (18,1% nel 2021 e 18% nel 2020).

Al 31 dicembre 2021 l'EBITDA risulta pari a 19,6 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 21,1 milioni dell'esercizio precedente. L'incidenza sui ricavi è passata dal 12,3% al 31 dicembre 2020 al 10,2% al 31 dicembre 2021.

L'EBITDA Adjusted risulta pari a 21,2 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 22,3 milioni dell'esercizio precedente. L'incidenza sui ricavi è passata dal 13% del 31 dicembre 2020 all' 11% al 31 dicembre 2021.

L'EBIT ammonta a 5 milioni di Euro rispetto ai 9,5 milioni al 31 dicembre 2020. Il calo del risultato operativo, oltre a riflettere il calo dell'EBITDA, è causato dai maggiori ammortamenti e svalutazioni registrati nel corso dell'esercizio 2021.

L'EBIT Adjusted è passato da 10,6 milioni di Euro ad Euro 7,7 milioni al 31 dicembre 2021. Tale risultato è impattato, oltre che dai costi non ricorrenti sopra citati, dalla svalutazione del Marchio Pharmaqui di Pharmatek.

Si noti, infine, che il Risultato Ante Imposte Adjusted è presentato al netto della variazione di fair value dei warrant quotati e non, per complessivi Euro 12,7 milioni al 31 dicembre 2021 ed Euro (4,9 milioni) al 31 dicembre 2020. L'adjustment derivante dalla sterilizzazione della valutazione dei warrant a Conto Economico risulta privo di eventuali effetti fiscali nel 2020 ma al netto dell'IRES nel 2021.

Si precisa che gli adjustments sull'EBITDA e sull'EBIT sono stati depurati del relativo effetto fiscale (Aliquota 27,9%) ai fini del calcolo dell'Utile (perdita) Adjusted.

Indicatori Alternativi di Performance

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario di Fine Foods, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.

Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:

  • tali indicatori sono costruiti esclusivamente a partire da dati storici e non sono indicativi dell'andamento futuro della società;
  • Gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali (IFRS) e, pur essendo derivati dai bilanci della società non sono assoggettati a revisione contabile;
  • gli IAP non devono essere considerati sostituitivi degli indicatori previsti dai principi contabili di riferimento (IFRS);
  • la lettura di detti IAP deve essere effettuata unitamente alle informazioni finanziarie tratte dai bilanci della società;
  • le definizioni degli indicatori utilizzati, in quanto non rivenienti dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altri gruppi/società e quindi con esse comparabili;
  • gli IAP utilizzati risultano elaborati con continuità e omogeneità di definizione e rappresentazione per tutti i periodi per i quali sono incluse informazioni finanziarie nella presente situazione finanziaria intermedia consolidata.

Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla gestione in quanto il Gruppo ritiene che:

  • l'Indebitamento finanziario netto consente una migliore valutazione del livello complessivo di indebitamento, della solidità patrimoniale e della capacità di rimborso del debito;
  • il Capitale Immobilizzato e pertanto, gli Investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali, calcolati come la somma di incrementi (al netto dei decrementi) di immobilizzazioni materiali (incluso il diritto d'uso di beni in leasing) e immateriali - il Capitale Circolante Netto e il Capitale Netto Investito consentono una migliore valutazione sia della capacità di far fronte agli impegni commerciali a breve termine attraverso l'attivo commerciale corrente sia della coerenza tra la struttura degli impieghi e quella delle fonti di finanziamento in termini temporali;
  • L'EBITDA è rappresentato dal risultato operativo al lordo delle voci Ammortamenti e Accantonamenti. L'EBITDA così definito rappresenta una misura utilizzata dalla Direzione per monitorare e valutare l'andamento operativo della Società. L'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS e, pertanto, è considerato misura alternativa per la valutazione dell'andamento del Risultato operativo della Società. Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata

dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e quindi non comparabile.

  • L'EBITDA ADJUSTED è rappresentato dal risultato operativo al lordo delle voci Ammortamenti e Accantonamenti, cui vengono sottratti ricavi e costi operativi che, sebbene inerenti all'attività, hanno natura non ricorrente ed hanno influito in maniera significativa sui risultati. L'EBITDA ADJUSTED così definito rappresenta una misura utilizzata dalla Direzione della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo della Società. L'EBITDA ADJUSTED non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS e, pertanto, deve essere considerato misura alternativa per la valutazione dell'andamento del Risultato operativo della Società. Poiché la composizione dell'EBITDA ADJUSTED non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e quindi non comparabile.
  • EBIT ADJUSTED è rappresentato dal risultato operativo della Società cui vengono sottratti ricavi e costi operativi che, sebbene inerenti l'attività, hanno natura non ricorrente ed hanno influito in maniera significativa sui risultati. Il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e, pertanto, il saldo ottenuto dalla Società potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.
  • REDDITO ANTE IMPOSTE ADJUSTED è rappresentato dal risultato ante imposte della Società cui vengono sottratti ricavi e costi operativi che, sebbene inerenti l'attività, hanno natura non ricorrente ed hanno influito in maniera significativa sui risultati nonché la variazione di fair value dei warrant. Il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e, pertanto, il saldo ottenuto dalla Società potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.
  • REDDITO NETTO ADJUSTED è rappresentato dal risultato netto della Società cui vengono sottratti ricavi e costi operativi che, sebbene inerenti l'attività, hanno natura non ricorrente ed hanno influito in maniera significativa sui risultati nonché la variazione di fair value dei warrant, dedotto il relativo effetto fiscale. Il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e, pertanto, il saldo ottenuto dalla Società potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.

Tali indicatori sono inoltre comunemente utilizzati dagli analisti ed investitori del settore a cui la società appartiene, al fine della valutazione delle performance aziendali.

Principali rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo

Il paragrafo seguente illustra i principali rischi a cui il Gruppo è esposto e le azioni mitigatrici poste in essere dagli amministratori.

Rischio di liquidità

Il Gruppo monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2021, il 62,30 % del debito del Gruppo ha scadenza inferiore ad un anno (2020: 41%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti nella situazione finanziaria consolidata. Il Gruppo ha valutato la concentrazione del rischio, con riferimento al rifinanziamento del debito, ed ha concluso che è basso. L'accesso alle fonti di finanziamento è sufficientemente disponibile e i debiti con scadenza entro 12 mesi possono essere estesi o rifinanziati con gli attuali istituti di credito.

La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.

31 dicembre 2021 Totale Da 1 a 12 mesi Da 1 a 5 anni > 5 anni
Passività finanziarie
Prestiti obbligazionari 6.633.052 3.310.176 3.322.876 -
Debiti verso banche non correnti 35.298.177 - 33.075.409 2.222.768
Debiti verso banche correnti 64.920.523 64.920.523 - -
Debiti per lease non correnti 3.137.292 - 2.696.739 440.552
Debiti per lease correnti 774.991 774.991 - -
Totale passività finanziarie 110.764.035 69.005.690 39.095.024 2.663.320
31 dicembre 2020 Totale Da 1 a 12 mesi Da 1 a 5 anni > 5 anni
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) 10.997.144 10.997.144
Prestiti obbligazionari 9.930.025 3.297.542 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 9.060.857 6.570.599 2.490.257
Debiti verso banche correnti 1.863.255 1.863.255
Debiti per lease non correnti 147.179 147.179
Debiti per lease correnti 192.529 192.529
Totale passività finanziarie 32.190.987 16.350.470 13.350.261 2.490.257

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati. In particolare, si sottolinea che l'indebitamento finanziario del Gruppo risulta essere pressoché distribuito tra tasso fisso (Prestito Obbligazionario) e tasso variabile (Debito bancario).

Rischi connessi al virus COVID-19 (c.d. Coronavirus)

Il Gruppo, nel corso del 2020 e del 2021, ha dovuto conformarsi ai provvedimenti restrittivi adottati dai governi nazionali per far fronte alla pandemia da COVID-19 (c.d. "Coronavirus"), tra cui l'adozione da parte di tutte le società del Gruppo di protocolli anticontagio in linea con le prescrizioni delle Autorità. La pandemia da COVID-19 e le azioni intraprese dall'Emittente per ottemperare alle misure adottate dal Governo italiano per far fronte all'emergenza sanitaria hanno determinato per Fine Foods stesso un rallentamento nel processo di crescita dei volumi venduti e del fatturato sui mercati italiani ed esteri nel primo semestre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019, per cui l'intero esercizio 2020 è stato caratterizzato da una crescita del fatturato inferiore rispetto agli esercizi precedenti (+7,7% nel 2020 rispetto al 2019, +14,6% nel 2019 rispetto al 2018). Gli effetti legati alla pandemia si sono protratti anche nell'esercizio 2021 e si stima che potrebbero proseguire anche nel 1° semestre 2022, periodo dopo il quale ci si attende un progressivo rientro della problematica. Tuttavia, qualora la pandemia da COVID-19 dovesse perdurare o aggravarsi, comportando l'adozione di provvedimenti più restrittivi da parte delle competenti autorità nazionali per i settori in cui il Gruppo opera, il medesimo potrebbe essere esposto al rischio di un ulteriore rallentamento o di diminuzione delle vendite dei propri prodotti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi sui principali clienti

Il Gruppo registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, in particolare, al 31 dicembre 2021, a circa il 74% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi del Gruppo. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti del Gruppo non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dal Gruppo sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per il Gruppo il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. Il Gruppo inoltre valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.

Rischio di prezzo

Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.

Rischio di variazione dei flussi finanziari

Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale del Gruppo. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.

Rischi fiscali

Le società del Gruppo sono soggette al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle stesse.

Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie dal Gruppo Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.

Il Gruppo sarà periodicamente sottoposto ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, le Società potrebbero essere coinvolte in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dello stesso.

In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dal Gruppo nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.

Rischio connesso allo shortage di materie prime e materiali di confezionamento.

Il Gruppo è esposto al rischio di dover sostenere ritardi nella produzione, dovuti alla più difficile reperibilità di materie prime e materiali di confezionamento, rischio ulteriormente acuito dall'attuale contesto socio-politico, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.

Rischio legato all'incremento dei costi di materie prime e materiali di confezionamento

Il Gruppo è esposto al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, rischio ulteriormente acuito dall'attuale contesto socio-politico, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.

Rischio relativo al costo dell'energia

Il Gruppo è esposto al rischio di un aumento dei costi dell'energia che, rispetto alla media degli ultimi anni, hanno visto significativi incrementi a partire dagli ultimi mesi del 2021. A costituire ulteriore fattore di rischio è anche la forte volatilità dei prezzi del mercato energetico attuale. Ciò rende particolarmente difficile fornire elementi previsivi affidabili per fissare il prezzo dell'energia attraverso la sottoscrizione di contratti annuali o pluriennali. Fine Foods non è un'azienda energivora, l'impatto dei costi energetici rappresenta circa l'1-2% dei ricavi annui, tuttavia, un potenziale significativo aumento di tali costi, potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Rischi legati al conflitto Russo-Ucraino

Il Gruppo è esposto al rischio di cancellazione o sospensione di ordini per prodotti esportati in Russia, Ucraina e zone limitrofe, a causa del conflitto Russo-Ucraino. La potenziale perdita di ricavi derivante da tale situazione socio-politica potrebbe portare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Rischi connessi alla responsabilità civile del produttore

Il Gruppo è esposto ai rischi legati a prodotti fabbricati con qualità non conforme alle specifiche del cliente che potrebbero avere effetti collaterali, o comunque non desiderati e aspettati, sulla salute dei consumatori, esponendolo ad una possibile azione di responsabilità e/o a pretese risarcitorie, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo di riferimento

Il Gruppo è esposto al rischio connesso alle molteplici evoluzioni della normativa applicabile nei Paesi in cui opera, nonché alla sua interpretazione, quale, ad esempio, la normativa in materia di poteri speciali dello Stato nei settori strategici (c.d. "Golden Power"). Inoltre è attualmente in atto una modifica della normativa applicabile in materia dei presidi medico chirurgici (PMC) alla luce della quale Pharmatek deve richiedere nuove autorizzazioni per il mantenimento in commercio dei propri prodotti PMC. Ove il Gruppo non fosse in grado di ottenere l'autorizzazione prevista dalle normative europee o di prevedere l'evoluzione della normativa applicabile e di rispondere adeguatamente alla stessa, ciò potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Rischi connessi all'autorizzazione alla produzione

Il Gruppo è esposto al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

Rischi relativi alla normativa in materia di ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori

Il Gruppo è esposto al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze del Gruppo potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi legati alla violazione del sistema informativo

Il Gruppo è esposto al rischio che si verifichino azioni dolose, acuite anche dall'attuale contesto socio/politico, inerenti al sistema informatico atte ad impattare la disponibilità e/o l'integrità dello stesso, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Principali indicatori non finanziari

Ai fini di una migliore comprensione della situazione della Società, dell'andamento e del risultato della gestione, si forniscono, nel seguito, alcuni indicatori non finanziari inerenti all'attività specifica della società:

  • Il Gruppo intrattiene rapporti consolidati e continuativi con circa 264 clienti;
  • Il Gruppo può contare su 144 linee di produzione collocate nei diversi stabilimenti;
  • Il Gruppo produce più di 2.400 SKU (Stock-Keeping Units);
  • Il Gruppo impiega più di 760 dipendenti.

Informativa sull'ambiente

Gli obiettivi e le politiche in materia ambientale, comprese le misure adottate e i miglioramenti apportati all'attività di impresa che hanno avuto maggior impatto sull'ambiente, possono essere così riassunti:

La Società Capogruppo nel mese di giugno 2021 ha ricevuto la visita di ri-certificazione per il mantenimento della certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2015, la quale attesta la presenza di un sistema di gestione atto a prevenire i problemi ambientali relativi sia all'aria che all'acqua.

La prossima visita di mantenimento è pianificata per la metà del mese di giugno 2022.

Un sistema di gestione illustra ovviamente anche le modalità di intervento qualora si verificassero eventi dannosi. Nel corso dell'esercizio non si sono verificati danni causati all'ambiente per cui le Società del gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva, ne siano state inflitte sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.

Nell'ottica della tutela ambientale, le Società del Gruppo conferiscono a terzi, debitamente autorizzati ed in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, tutte le tipologie di rifiuti che vengono generati dalle attività degli insediamenti di Zingonia – Verdellino, Brembate e Cremosano.

Valutazione dei rischi di lavoro

Ai sensi del D.lgs. n. 81 del 09/04/2008 del D.lgs. 106/09 e successive modifiche, che contengono tutte norme di riferimento in materia di Salute e Sicurezza dei luoghi di lavoro, la Società Capogruppo ha provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) depositato presso la sede sociale e revisionato in data 23 agosto 2021, edizione n. 16, mentre la controllata Pharmatek ha depositato presso la sede sociale in data 8 luglio 2020 la prima edizione del Documento mentre la controllata Euro Cosmetic ha depositato presso la sede sociale e revisionato in data 16 dicembre 2021 edizione n. 25 del Documento di valutazione dei rischi.

La Società Capogruppo nel mese di giugno 2021 ha ricevuto la visita annuale per il mantenimento della ISO 45001:2018 che rappresenta lo standard internazionale per un sistema di gestione della Sicurezza e della Salute dei lavoratori (precedentemente la normativa di riferimento a cui la società aveva aderito era la OHSAS 18001:2007).

Nel corso dell'esercizio 2021 si è verificato presso Fine Foods un infortunio che ha comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per il quale non è stata accertata alcuna responsabilità aziendale. L'infortunio è avvenuto a causa di distrazione del dipendente (prognosi iniziale 30 giorni e prognosi finale 132 giorni).

Il 29 maggio 2020, l'INAIL ha riconosciuto la malattia professionale a due dipendenti. In entrambi i casi, l'INAIL sta accertando la responsabilità del Datore di Lavoro. Nel caso sia accertata la responsabilità del Datore di Lavoro, l'INAIL richiederà al datore di lavoro il rimborso delle spese sostenute o da sostenere per prestazioni, oneri accessori ed interessi

Nel mese di novembre 2020 e aprile 2021 sono state presentate due denunce di malattia professionale; in entrambi i casi, l'INAIL non ha riconosciuto tali malattie e, conseguentemente, la Società Capogruppo non è risultata imputabile.

Per quanto riguarda Pharmatek, si segnala che nel corso dell'esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per i quali è stata accertata una responsabilità aziendale. Non ci sono casi di malattia professionale.

Per quanto attiene alla controllata Euro Cosmetic, nel corso dell'anno 2021 si sono verificati due infortuni di modesta rilevanza, di cui uno in itinere, per i quali non è stata accertata una responsabilità aziendale. Non sono state presentante istanze di denunce di malattia professionale.

Si evidenzia che nel corso dell'esercizio 2021 gli Organismi di Vigilanza di Fine Foods e Pharmatek, sulla base delle evidenze acquisite tramite lo svolgimento delle attività ad esso demandate, hanno ritenuto corretto il sistema di presidi, integrato a livello generale da un costante processo di aggiornamento delle procedure stesse, e non hanno riscontrato, anche in costanza di emergenza Covid, nessuna anomalia concernente l'attuazione del vigente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001.

Informazioni sulla gestione del personale

Ai fini di una migliore comprensione della situazione del Gruppo e dell'andamento della gestione si forniscono alcune informazioni inerenti alla gestione del personale.

Come ogni anno è stata posta particolare cura sulla crescita professionale del personale: nel 2021 sono stati effettuati 2.021 corsi e seminari di formazione, a tutti i livelli, per un totale di 10.614 ore di formazione somministrate, con l'obiettivo di incrementare le competenze tecniche e di mantenere un adeguato livello di aggiornamento in materia di qualità, sicurezza, igiene e ambiente.

Stabilimento Numero corsi Ore totali somministrate
ZINGONIA 1.205 5.348
BREMBATE 768 4.257
Pharmatek (Cremosano) 22 474
Euro Cosmetic (Trenzano) 26 535
TOTALE 2.021 10.614

Si segnala, inoltre, che nel corso dell'esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per i quali è stata accertata una responsabilità aziendale né addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing.

La società nel corso dell'esercizio ha peraltro tempestivamente implementato tutte le tutele prescritte normativamente in costanza di Covid riservando incondizionato impegno alle tematiche inerenti la sicurezza dei lavoratori, dipendenti e non, e delle popolazioni limitrofe ai propri insediamenti, basando la propria strategia anche su:

  • la diffusione della cultura della sicurezza all'interno dell'organizzazione;
  • procedure operative specifiche dedicate e adeguati sistemi di gestione;
  • la prevenzione e la protezione dall'esposizione al rischio contagio e non;
  • la minimizzazione dell'esposizione ai rischi in ogni attività produttiva;
  • la sorveglianza e il monitoraggio delle attività di prevenzione e protezione.

Tale processo ha sostanzialmente interessato le seguenti fasi:

  • identificazione di tutte le esposizioni a eventuali pericoli connessi ai processi, ai prodotti e alle operazioni svolte;
  • valutazione del rischio rispetto alla gravità e alla frequenza dell'evento;
  • identificazione di azioni di prevenzione, ove possibile, e mitigazione del rischio residuo;
  • investigazione e analisi degli incidenti al fine di trarre insegnamenti e accrescere la capacità di prevenzione;
  • sviluppo di piani per la minimizzazione del rischio basati su investimenti tecnologici, implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza, addestramento e formazione del personale.

Attività di ricerca e sviluppo

Fine Foods opera, oltre che nella produzione, anche nello sviluppo in conto terzi di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica e nutraceutica; inoltre, il Gruppo, attraverso le controllate Pharmatek PMC S.r.l. ed Euro Cosmetic S.p.A., sviluppa e produce, anche in conto proprio, presidi medico chirurgici disinfettanti e igienizzanti, nonché prodotti cosmetici.

Il lavoro della ricerca e sviluppo nasce da una strutturata collaborazione con i clienti volta a fornire loro nuove formulazioni per i loro prodotti, garantendone sempre l'efficacia, la qualità e l'innovazione.

I costi sostenuti per l'attività di ricerca e sviluppo dei prodotti non vengono capitalizzati, ma sono ricompresi per natura nei costi di gestione e, come tali, sono quindi interamente addebitati a conto economico.

Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo delle controllanti

La Società Capogruppo nel corso del 2021 ha distribuito un utile pari a 0,14 euro per azione all'impresa controllante Eigenfin S.r.l. come da delibera assembleare di approvazione del bilancio dell'esercizio 2020.

La Società Capogruppo nel corso del 2021 non ha intrattenuto rapporti finanziari né commerciali significativi con le controllate Pharmatek PMC S.r.l. ed Euro Cosmetic S.p.A.

Rapporti con parti correlate

Nel corso del 2021, nell'ambito del processo di translisting sul MTA, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha aggiornato la Procedura per le operazioni con parti correlate, prevista ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile e dell'art. 4 del "Regolamento operazioni con parti correlate" emesso da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, al fine di recepire alcune osservazioni effettuate da Consob stessa. Tale Procedura è disponibile sul sito internet della Società (https://www.finefoods.it/). Per quanto concerne il primo semestre 2021, si evidenzia che le operazioni tra la Società e le parti correlate individuate secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24 concernono i compensi agli Amministratori e l'assegnazione di stock grant agli esponenti aziendali con responsabilità strategiche, effettuati nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base di valutazioni di reciproco interesse e convenienza economica. Si precisa inoltre che l'attribuzione di diritti stock grant, nell'accezione di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti Correlate adottata dalla Società Capogruppo, è esclusa dall'applicazione della Procedura delle Operazioni con Parti Correlate, in quanto ai sensi dell'art. 13, lett. f) di detta Procedura, rientrano nell'elenco delle Operazioni escluse i piani di compensi basati su strumenti finanziari approvati dall'assemblea in data 14.12.2018.

Programma di acquisto di Azioni proprie

In data 15 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione della Società Capogruppo ha deliberato l'avvio del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie, in esecuzione e nel rispetto dell'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti in data 30 aprile 2020.

Il Programma avrà la durata di 18 mesi, a far data dal 30 aprile 2020, data della delibera autorizzativa dell'Assemblea, salvo eventuale anticipata interruzione della quale, nel caso, sarà data debita comunicazione al mercato ai sensi di legge. Resta fermo che la disposizione in una o più soluzioni delle azioni proprie è senza limiti temporali.

Nel prospetto di seguito riportato si riepiloga la situazione relativa alle azioni proprie con riferimento al 31/12/2021:

Numero Corrispettivi Euro
Saldo iniziale 816.808 8.759.287
Azioni acquistate 489.123 7.180.420
Azioni assegnate gratuitamente
Azioni alienate
Azioni annullate per capitale esuberante
Azioni annullate per copertura perdite
Saldo finale 1.305.931 15.939.707

Alla data del giorno 30 marzo 2022, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. detiene complessive n. 1.311.331 azioni proprie pari al 5,1304% del capitale sociale, al prezzo medio ponderato di Euro 12,2076, per un controvalore complessivo pari a Euro 16.008.194

L'acquisto di azioni proprie ha comportato, ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile, l'iscrizione nel passivo della situazione finanziaria intermedia consolidata di una "Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio". Si precisa infine che il numero delle azioni proprie possedute dalla società facente ricorso al mercato del capitale di rischio non eccede la quinta parte del capitale sociale, come disposto dall'art. 2357 del codice civile.

Piano di incentivazione Stock Grant Fine Foods N.T.M. S.P.A. 2018-2021

In data 14 dicembre 2018 l'Assemblea ordinaria dei Soci ha approvato il piano di medio-lungo termine di incentivazione stock grant destinato al management della Società nonché di eventuali sue controllate.

L'Assemblea dei Soci ha approvato di autorizzare operazioni di acquisto e di disposizione di azioni ordinarie proprie per le finalità ed ai termini indicati nella relazione illustrativa approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 novembre 2018.

Il Piano prevede l'assegnazione gratuita ai beneficiari di diritti a ricevere azioni ordinarie fino ad un massimo di 440.000 azioni al termine del periodo di vesting (corrispondente alla data del 31 dicembre 2021) subordinandola al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance individuati dall'organo amministrativo nonché al mantenimento del rapporto di lavoro dei beneficiari con la Società al termine del periodo di vesting.

A seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea della Società dell'ultimo bilancio incluso nel Periodo di vesting, una volta verificata l'attivazione del Piano tramite il raggiungimento della Condizione di Attivazione, ogni Beneficiario ha diritto ad esercitare, a seconda dei casi in tutto o in parte, i diritti esercitabili e, quindi, a ricevere le azioni solo in caso di, ed in ragione del, raggiungimento degli obiettivi definiti per ogni Indicatore di Performance.

Si segnala che sia il Target EBITDA (70% dei diritti assegnati) che il Target Valore di Borsa (30% dei diritti assegnati) sono stati raggiunti per il 100% del valore.

In data 19 dicembre 2019 la Società Capogruppo ha completato l'acquisto di azioni proprie a servizio del "Piano di incentivazione stock grant FINE FOODS N.T.M. S.p.A. 2018-2021" fissato in 440.000 azioni ordinarie.

Azioni/quote della società controllante

La società, nel corso dell'esercizio, non ha posseduto azioni o quote della società controllante.

Uso di strumenti finanziari rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell'esercizio

Il Gruppo non ha intrapreso particolari politiche di gestione del rischio finanziario, in quanto ritenuto non rilevante nella sua manifestazione in riferimento alla nostra realtà aziendale.

Eventi successivi alla chiusura del periodo

In data 25 febbraio 2022 Intesa Sanpaolo e Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ("Fine Foods") hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Il contratto di finanziamento sottoscritto con Intesa Sanpaolo, intervenuta in qualità di unico arranger, ha un importo complessivo di euro 70 milioni, durata di sette anni e sarà utilizzato in parte per la riorganizzazione del debito finanziario corrente, mediante sostituzione di linee di credito a breve con debito a medio-lungo termine, nonché per ulteriormente supportare lo sviluppo di Fine Foods anche attraverso la crescita per linee esterne. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori:

  • ➢ PFN / EBITDA
  • ➢ PFN / PN

➢ EBITDA / Oneri finanziari

Protezione dati personali - Privacy

In applicazione al Regolamento UE 2016/679, Regolamento Generale sulla protezione dei Dati Personali (anche "GDPR"), la Società ha implementato un idoneo modello organizzativo sul sistema aziendale per la protezione dei dati personali al fine di adeguarsi alla compliance di riferimento UE, cui rafforza sostanzialmente il concetto di Privacy, e, parimenti, con l'obiettivo di rafforzare i diritti degli individui per la protezione dei dati personali.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione.

Verdellino, 30 marzo 2022

per il Consiglio di Amministrazione il Presidente

Marco Francesco Eigenmann

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.

Sede Legale: Via Berlino 39 – VERDELLINO (BG), Italia Iscritta al Registro Imprese di Bergamo C.F. e Num. Di Iscrizione 09320600969 Iscritta al R.E.A. di Bergamo n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto Euro 22.590.304 i.v. P.IVA n. 09320600969

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021

Preparato in virtù di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali emanati dallo IASB, nonché le interpretazioni SIC e IFRIC emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee, che siano stati omologati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606 del 19 luglio 2002

I valori esposti negli schemi e nelle note illustrative al Bilancio, ove non diversamente specificato, sono esposti in euro unità ed arrotondati qualora necessario all'euro.

Indice
Prospetto di conto economico 42
Prospetto di conto economico complessivo 42
Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria 43
Prospetto di Rendiconto finanziario44
Prospetto di movimentazione del patrimonio netto45
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021 46
1. Informazioni societarie 46
Operazioni Straordinarie46
Eventi significativi del periodo 50
Implicazione della pandemia da Covid-19 sul bilancio dell'esercizio 52
Effetti dell'attuale crisi internazionale 52
Continuità aziendale 53
Forma e contenuto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 53
Sintesi dei principali principi contabili 55
Settori operativi: informativa 68
Gestione del capitale 72
Gestione dei rischi finanziari72
Valutazioni discrezionali e stime contabili significative76
CONTO ECONOMICO78
Ricavi derivanti da contratti con clienti78
Altri proventi 78
Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione79
Costi del personale 79
Costi per servizi80
Altri costi operativi80
Ammortamenti e svalutazioni81
Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie 81
Proventi finanziari 81
Oneri finanziari 82
Imposte sul reddito 82
Utile/(perdita) per azione83
STATO PATRIMONIALE 84
ATTIVITÀ84
Immobili, impianti e macchinari84
Avviamento 85
Altre immobilizzazioni immateriali86
Leases 86
Altre attività non correnti87
Attività per imposte anticipate 88
Fondo imposte differite88
Rimanenze89
Crediti commerciali 89
Crediti tributari91
Altre Attività Correnti 91
Attività Finanziarie Correnti91
Cassa e Altre Disponibilità Liquide 93
PATRIMONIO NETTO94
Patrimonio Netto94
PASSIVITÀ 96
Prestiti Obbligazionari96
Debiti verso banche non correnti96
Debiti verso banche correnti97
Altre passività finanziarie correnti97
Benefici ai dipendenti 98
Fondi per rischi ed oneri 99
Debiti commerciali 99
Debiti tributari 99
Altre passività correnti 100
5. Altre informazioni
100
Impegni e garanzie100
Passività potenziali 100
Sovvenzioni, contributi e simili100
Informazioni sulle operazioni con parti correlate 101
Eventi successivi alla data di bilancio102
Evoluzione prevedibile della gestione 102

Prospetto di conto economico consolidato

Esercizio chiuso al 31 dicembre
Note 2021 2020
Ricavi e proventi
Ricavi da contratti con clienti 2.1 192.639.791 171.955.007
Altri proventi 2.2 2.604.768 4.997.187
Totale ricavi 195.244.559 176.952.194
Costi operativi
Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti
finiti e dei prodotti in corso di lavorazione.
2.3 (118.684.269) (108.944.078)
Costi del personale 2.4 (34.823.128) (30.972.513)
Costi per servizi 2.5 (20.839.099) (14.975.285)
Altri costi operativi 2.6 (1.336.324) (939.005)
Ammortamenti e svalutazioni 2.7 (14.527.508) (11.636.753)
Totale costi operativi (190.210.329) (167.467.634)
Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie 2.8 (8.897.380) 7.652.331
Proventi finanziari 2.9 36.202 57.308
Oneri finanziari 2.10 (763.305) (510.567)
Risultato ante imposte (4.590.253) 16.683.632
Imposte sul reddito 2.11 3.163.501 (3.319.404)
Utile/(perdita) d'esercizio (1.426.751) 13.364.228
Utile/(perdita) per azione
Base, utile d'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Società
2.12 (0,06) 0,58
Diluito, utile d'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Società
2.12 (0,06) 0,55

Prospetto di conto economico consolidato complessivo

Esercizio chiuso al 31 dicembre
2021 2020
Utile/(perdita) d'esercizio (A) Note (1.426.751) 13.364.228
Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato d'esercizio
Rivalutazione delle passività/attività nette per benefici ai dipendenti (12.277) (17.381)
Effetto fiscale 2.946 4.172
Altre componenti conto economico complessivo (B) (9.330) (13.210)
Utile/(perdita) complessiva (A+B) (1.436.081) 13.351.018

Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

Al 31 Dicembre Al 31 Dicembre
(importi in unità di euro) Note 2021 2020
Attività
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 3.1 102.886.510 93.413.964
Avviamento 3.2 15.907.954 -
Altre immobilizzazioni immateriali 3.3 2.767.176 1.510.516
Diritti d'uso 3.4 5.978.887 355.457
Altre attività non correnti 3.5 237.333 -
Attività per imposte differite 3.6 3.482.100 1.607.531
Totale attività non correnti 131.259.960 96.887.467
Attività correnti
Rimanenze 3.8 35.050.484 19.647.515
Crediti commerciali 3.9 29.433.391 12.660.157
Crediti tributari 3.10 2.421.853 -
Altre attività correnti 3.11 9.554.455 3.329.571
Attività finanziarie correnti 3.12 77.971.110 71.608.964
Cassa e altre disponibilità liquide 3.13 17.118.957 3.342.518
Totale attività correnti 171.550.251 110.588.724
Totale attività 302.810.211 207.476.191
Patrimonio netto
Capitale sociale 4.1 22.770.445 22.601.885
Altre riserve 4.1 132.615.098 123.847.446
Riserva per benefici ai dipendenti 4.1 (71.012) (61.681)
Riserva FTA 4.1 (6.669.789) (9.883.868)
Utili a nuovo 4.1 - (8.859.849)
Utile/(perdita) d'esercizio 4.1 (1.426.751) 13.364.228
Totale patrimonio netto 147.217.991 141.008.161
Passività non correnti
Prestito obbligazionario 4.2 3.322.876 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 4.3 35.298.177 9.060.857
Benefici ai dipendenti 4.6 3.010.691 1.062.790
Fondo rischi e oneri 4.7 35.489 -
Fondo imposte differite 3.7 1.081.159 414.035
Debiti per lease non correnti 3.4 3.137.292 147.179
Totale Passività non correnti 45.885.684 17.317.343
Passività correnti
Prestito obbligazionario 4.2 3.310.176 3.297.542
Debiti verso banche correnti 4.4 64.920.523 1.863.255
Debiti commerciali 4.8 32.532.117 22.722.377
Debiti tributari 4.9 5.536 2.480.968
Debiti per lease correnti 3.3 774.991 192.529
Altre passività finanziarie correnti 4.5 - 10.997.144
Altre passività correnti 4.10 8.163.193 7.596.873
Totale Passività correnti 109.706.536 49.150.687
Totale Patrimonio Netto e Passività 302.810.211 207.476.191

Prospetto di Rendiconto finanziario consolidato
------------------------------------- -- -------------
Esercizio chiuso al 31 dicembre
(importi in unità di euro) Note 2021 2020
UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO (1.426.751) 13.364.228
Aggiustamenti per riconciliare l'utile al netto delle imposte con i flussi finanziari netti:
Ammortamenti e perdita durevole di valore di immobili, impianti e macchinari 2.7 11.803.980 10.728.103
Ammortamento e perdita durevole valore delle immobilizzazioni immateriali 2.7 961.416 626.440
Ammortamento diritto d'uso 2.7 635.684 282.210
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 2.7 1.089.827 -
Proventi finanziari 2.9 (36.202) (57.308)
Oneri finanziari 2.10 745.520 506.839
Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie 2.8 8.897.380 (7.652.331)
Oneri finanziari su passività finanziarie per leasing 3.3 17.785 3.728
Imposte sul reddito 2.11 (1.301.460) 3.831.332
Costo del personale per Stock Grant 2.4 1.058.445 1.016.101
Utili sulla cessione di immobili, impianti e macchinari 2.2 (74.899) 14.136
Svalutazione attivo circolante 3.8,3.9 1.067.378 2.971.512
Variazione netta TFR e fondi pensionistici 4.6 (78.497) (62.478)
Variazione netta delle imposte differite attive e passive 3.6,3.7 (1.880.025) (672.013)
Interessi pagati 2.10 (712.535) (445.277)
Imposte sul reddito pagate 2.11 (5.220.015) (1.289.441)
Variazioni nel capitale circolante:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze 3.8 (9.992.403) (66.257)
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali 3.9 (7.927.964) 4.368.298
(Aumento)/diminuzione delle altre attività e passività non finanziarie (5.944.081) 885.175
495.000
Cessione attività destinate alla vendita 1.995.703 -
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali 4.8 (5.826.715) 2.113.948
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE 30.466.945
Attività d'investimento:
Investimenti in immobilizzazioni materiali 3.1 (14.849.438) (14.945.472)
Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 3.1 239.717 121.881
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 3.3 (1.070.725) (863.370)
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie 3.12 4.419.883 3.345.917
Acquisizione Pharmatek e Euro Cosmetic 3.2 (18.353.280) -
Altri crediti finanziari 3.12 (6.733.936) -
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (36.347.779) (12.341.043)
Attività di finanziamento:
Accensione di finanziamenti 4.3,4.4 90.066.513 -
Rimborso di finanziamenti e prestito obbligazionario 4.2,4.3,4.4 (12.313.170) (10.377.355)
Pagamenti della quota capitale -passività per leasing 3.3 (520.326) (280.828)
Acquisizioni azioni di minoranza 3.2 (11.064.496) -
Dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo 4.1 (3.205.727) (2.743.472)
Aumento/(diminuzione) di capitale 4.1 168.560 37.842
Cessione (acquisto) azioni proprie 4.1 (7.180.420) (4.047.042)
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 55.950.934 (17.410.856)
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 13.776.440 715.045
Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 1 gennaio 3.342.518 2.627.472
Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 31 dicembre 17.118.957 3.342.518

Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato

Note Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
negativa per
azioni proprie in
portafoglio
Riserva da
avanzo da
fusione
Riserva da
sovrapprezzo
Riserva
straordinaria
Altre riserve Riserva FTA Riserva per
benefici ai
dipendenti
Utili/Perdite a
nuovo
Utile/Perdita
d'esercizio
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2019 4.1 22.564.043 5.000.000 (4.712.245) 29.741.389 86.743.750 6.072.106 707.274 (12.605.186) (48.471) - (2.790.264) 130.672.396
Utile/ perdita) d'esercizio 13.364.228 13.364.228
Altri componenti di conto economico (13.210) (13.210)
Utile/(perdita) complessiva (13.210) 13.364.228 13.351.018
Dividendi (2.743.472) (2.743.472)
Stock Grant 1.016.101 1.016.101
Acquisto azioni proprie (4.047.042) (4.047.042)
Esercizio warrant 37.842 2.721.318 2.759.160
Destinazione utile 2020 6.069.585 (8.859.849) 2.790.264 -
Saldo al 31 dicembre 2020 4.1 22.601.885 5.000.000 (8.759.287) 29.741.389 86.743.750 9.398.219 1.723.375 (9.883.868) (61.681) (8.859.849) 13.364.228 141.008.161
Utile/ perdita) d'esercizio (1.426.751) (1.426.751)
Altri componenti di conto economico (9.330) (9.330)
Utile/(perdita) complessiva (9.330) (1.426.751) (1.436.081)
Dividendi (3.205.727) (3.205.727)
Stock Grant 1.058.445 1.058.445
Acquisto azioni proprie (7.180.420) (7.180.420)
Esercizio warrant 168.560 11.660.019 3.214.079 8.859.849 23.902.506
Differenza consolidamento minorities Euro
Cosmetic
(6.928.892) (6.928.892)
Destinazione utile 2020 13.364.228 (13.364.228) -
Saldo al 31 dicembre 2021 22.770.445 5.000.000 (15.939.707) 29.741.389 86.743.750 19.556.720 7.512.947 (6.669.789) (71.011) - (1.426.751) 147.217.991

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021

1. Informazioni societarie

Il bilancio consolidato di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 30 marzo 2022.

A seguito dell'acquisizione della controllata Pharmatek PMC S.r.l. e della Euro Cosmetic S.p.A. avvenute rispettivamente nel mese di gennaio ed ottobre 2021, così come meglio dettagliato in seguito, è sorto l'obbligo di redazione del bilancio, così come delle situazioni intermedie consolidate, nella fattispecie la presente relazione finanziaria al 31 dicembre 2021 risulta essere la prima situazione consolidata redatta dagli amministratori.

Gli schemi riportati nel presente documento sono stati così costruiti:

  • I valori, sia economici che patrimoniali, al 31 dicembre 2021 sono riferiti al consolidato Fine Foods. Il consolidamento di Pharmatek è stato effettuato a partire dal primo gennaio 2021 essendo l'acquisizione avvenuta nel mese di gennaio, mentre l'acquisizione Euro Cosmetic S.p.A. ha rilevanza a partire dal 1 ottobre 2021
  • Il comparativo patrimoniale al 31 dicembre 2020, così come il comparativo economico al 31 dicembre 2021 includono i soli valori della controllante Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.

La capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG) in Italia. La Società, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l'industria farmaceutica e nutraceutica; il Gruppo Fine Foods, con l'acquisizione di Pharmatek-PMC S.r.l. e la più recente di Euro Cosmetic S.p.A., è ora attivo anche nell'industria cosmetica, dei biocidi e dei dispositivi medici.

Fondata nel 1984 dalla sinergia tra due mondi, farmaceutico e nutraceutico, fa del suo principale obiettivo la ricerca della qualità e dell'innovazione per conto del cliente. Con 193 milioni di euro di ricavi nel 2021 e l'11% di CAGR negli ultimi 10 anni, si presenta come una realtà in crescita e orientata al futuro. La sostenibilità del proprio modello di business e un approccio olistico ai temi ESG, saranno, insieme all'innovazione di prodotto, i driver che permetteranno di sviluppare al massimo il potenziale intrinseco del Gruppo. Il presente bilancio è stato redatto in Euro.

Operazioni Straordinarie

Acquisizione Pharmatek

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A, in data 19 gennaio 2021 ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l. (Pharmatek), società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.

Si tratta di una operazione rilevante a livello strategico che consentirà a Fine Foods di ampliare la produzione, raggiungendo nuovi segmenti di mercato e nuovi clienti. L'acquisizione consentirà anche lo sfruttamento di nuove sinergie in termini di ricerca e sviluppo, tecnologia, know-how e innovazione, all'insegna del miglioramento continuo. Grazie alla gamma di soluzioni che Pharmatek offre, coniugando servizi flessibili e personalizzabili nonché l'eccellente qualità, Fine Foods sarà in grado di soddisfare le esigenze di nuovi settori produttivi e di presentare ai propri clienti un'offerta sempre più completa. L'aggiornamento tecnologico, certificazioni rigorose e la costante ricerca delle migliori soluzioni sono dei punti chiave che guidano l'innovazione di un'offerta in continua evoluzione per il Gruppo.

Il corrispettivo dell'operazione, pari a Euro 11,2 milioni, risulta essere soggetto a price-adjustment per Euro 6 Milioni nel caso di raggiungimento di determinati obbiettivi di EBITDA per gli anni 2021, 2022 e 2023.

L'operazione è stata contabilizzata seguendo il metodo dell'acquisizione ed il Bilancio consolidato incorpora il risultato di Pharmatek a partire dal 1 gennaio 2021, giorno convenzionalmente designato come data di acquisizione ai soli fini contabili, non essendo presenti variazioni significative tra questa data e quella di acquisizione effettiva ed essendo disponibile una situazione contabile a tale data.

Rispetto alla Purchase Price Allocation provvisoria, esposta nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021, approvata dal CdA della capogruppo in dara 13 settembre 2021, si dà atto che a seguito dei risultati consuntivati per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, approvato dal consiglio di amministrazione della controllata dell'1 marzo 2022, e dei risultati prospettici così come evidenziato dal Business Plan della società, anch'esso approvato dal CdA della controllata, ai fini della determinazione della price consideration

definitiva non si è tenuto conto di tale aggiustamento prezzo in quanto i risultati per gli esercizi conseguiti per il 2021, e quelli prospettici per il 2022 e ed il 2023 sono al di sotto dei livelli target definiti in sede di acquisizione.

Il fair value delle attività e passività di Pharmatek alla data di acquisizione era:

Fair value riconosciuto
Attività Nette in sede di acquisizione
Euro Migliaia
Attività
Immobili, impianti e macchinari 896
Altre Immobilizzazioni Immateriali 1.936
Attività per diritto d'uso 1.277
Altre attività non correnti 185
Attività per imposte differite 71
Cassa 1.555
Crediti commerciali 3.694
Rimanenze 1.718
Altre attività correnti 470
Attività destinate alla vendita 495
Totale attività 12.296
Passività
Debiti verso banche non correnti 204
Benefici ai dipendenti 471
Fondo Imposte Differite 557
Debiti per Lease 882
Debiti commerciali 4.131
Debiti tributari 1.087
Altre passività 808
Totale passività 8.141
Totale attività nette identificabili al fair value 4.155
Avviamento derivante dall'acquisizione 7.045
Corrispettivo pagato per l'acquisizione 11.200
Analisi dei flussi di cassa all'acquisizione:
Cassa netta acquisita con la controllata (inclusa nei flussi di
cassa delle attività di investimento)
1.555
Corrispettivo pagato -11.200
Flusso di cassa netto dell'acquisizione -9.645

Tale Purchase price allocation è da ritenersi quindi definitiva.

All'interno dell'informativa di settore (IFRS8) i risultati così come le grandezze patrimoniali e finanziarie della società sono esposte all'interno dell'unità Cosmetica.

Acquisizione Euro Cosmetic

Il 21 settembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha sottoscritto un accordo vincolante con Findea's S.r.l. ("Findea") e MD S.r.l. ("MD") per l'acquisto del 72,9% del capitale sociale di Euro Cosmetic S.p.A. ("Euro Cosmetic" o la "Società"), società con azioni negoziate sull'AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS).

L'accordo prevedeva che Fine Foods corrispondesse all'esecuzione della operazione (i) a MD, per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 38,7% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 8,13 per azione e quindi complessivi Euro 15.000.411; (ii) a Findea per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 34,2% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 7,25 per azione e quindi complessivi Euro 11.815.550.

In data 8 ottobre 2021, a seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle azioni di MD e Findea, Fine Foods ha acquisito il controllo di Euro Cosmetic ed ha inoltre promosso, entro i termini e secondo le modalità di legge, un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Euro Cosmetic residue pari al 27,1% del capitale sociale ("OPA").

Il prezzo di acquisto dell'OPA, pari a 8,60 Euro per ciascuna azione ordinaria Euro Cosmetic, incorporava un premio del 22,3%, del 22,5% e del 36,5% rispetto alla media aritmetica del prezzo ufficiale dell'azione, rispettivamente, dell'ultimo mese, degli ultimi 6 mesi e del prezzo di collocamento per la quotazione su AIM Italia. L'OPA si è conclusa il 28 dicembre 2021 con l'acquisto da parte di Fine Food del 100% delle azioni di Euro Cosmetic; in pari data Borsa Italiana ha disposto la revoca delle negoziazioni sull'Euronext Growth Milan. L'esborso complessivo sostenuto dalla capogruppo in sede di OPA è pari ad Euro 11.065 Migliaia.

Con riferimento al contratto di compravendita della quota di maggioranza detenuta da Findea ed MD si specifica che, essendo di tipo locked box, prevedeva espressamente, oltre al pagamento del corrispettivo alla data di esecuzione del contratto, che entro il 31 dicembre 2021 la Società acquirente e i venditori provvedessero a verificare l'esistenza di eventuali Leakage – così come definiti dal contratto stesso – intervenuti tra la locked box date (31 dicembre 2020) e la data di esecuzione del contratto (8 ottobre 2021). La società acquirente avrebbe dovuto inviare ai venditori una comunicazione contenente l'elenco del leakage e i venditori verificare la correttezza della richiesta di rimborso.

Si precisa i principali leakages previsti dal contratto, solo per citarne alcuni, risultano essere:

  • qualsiasi distribuzione di dividendi, sia in denaro o in natura, o altre forme di distribuzione di capitale, utili o riserve deliberate, pagate o effettuate, riduzioni di capitale, riscatto di partecipazioni e/o acquisto di partecipazioni, ogni rimborso di strumenti finanziari;
  • qualsiasi pagamento fatto in favore di Parti Correlate della Società, dei Venditori e/o di Parti Correlate dei Venditori o di membri degli organi amministrativi dei Venditori e della Società;
  • qualsiasi investimento in immobilizzazioni (materiali o immateriali) o atto di disposizione del proprio patrimonio per un importo superiore ad Euro 10.000 (diecimila);
  • qualsiasi accordo o assunzione di un impegno (anche attraverso la modifica dei termini e delle condizioni dei contratti in essere) a compiere un'azione o ad effettuare una o più delle operazioni che precedono.

Fine Foods, con lettera inviata in data 29 dicembre 2021 ha comunicato ai Venditori la Richiesta di Rimborso Leakage. In particolare, in conformità al disposto dal Contratto, la Società ha verificato il compimento delle operazioni che possono essere annoverate tra i leakages nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2021 all'8 ottobre 2021 ed ha richiesto ai Venditori il relativo rimborso per un ammontare complessivo pari ad Euro 6.733.936, che risulta essere iscritto nella presente relazione finanziaria tra le attività finanziarie correnti e quindi decurtato dall'esborso complessivo dell'acquisizione.

Successivamente ad un primo tentativo di risoluzione bonaria della vicenda, con una comunicazione datata 25 febbraio 2022 la rappresentante comune dei venditori ha respinto le richieste di rimborso leakages avanzate da Fine Foods, che ha quindi provveduto in data 4 marzo 2022 ad inviare formale istanza di nomina dell'esperto alla Camera Arbitrale di Milano in conformità a quanto previsto contrattualmente, la quale in data 17 marzo 2022 ha provveduto con la nomina dell'esperto.

In tale contesto, gli Amministratori di Fine Foods hanno richiesto ad una primaria società di consulenza indipendente di procedere all'identificazione ed alla valorizzazione dei Leakage che si sono verificati nel corso del periodo di riferimento e nella relativa quantificazione dell'ammontare da richiedere ai Venditori a titolo di rimborso dei Leakage. Da tale attività è stato confermato il valore iscritto nel presente bilancio.

Infine, gli amministratori hanno richiesto un parere legale circa la corretta interpretazione contrattuale ed il consulente indipendente individuato ha ritenuto ragionevole ritenere che la Richiesta di Rimborso Leakage sia stata avanzata dalla Società in conformità a quanto previsto dal Contratto.

L'operazione di acquisizione è stata contabilizzata seguendo il metodo dell'acquisizione ed il Bilancio consolidato incorpora il risultato di Euro Cosmetic a partire dal 1 ottobre 2021, giorno convenzionalmente designato come data di acquisizione ai soli fini contabili, non essendo presenti variazioni significative tra questa data e quella di acquisizione effettiva ed essendo disponibile una situazione contabile a tale data.

Il fair value delle attività e passività di Euro Cosmetic alla data di acquisizione del controllo (1 ottobre 2021) era il seguente):

Fair value riconosciuto
Attività Nette in sede di acquisizione
Euro Migliaia
Attività
Immobili, impianti e macchinari 5.696
Altre Immobilizzazioni Immateriali 628
Attività per diritto d'uso 3.879
Attività per imposte differite 19
Cassa 11.374
Crediti commerciali 5.302
Rimanenze 4.647
Altre attività correnti 978
Totale attività 32.524
Passività
Debiti verso banche 8.040
Benefici ai dipendenti 1.472
Fondo rischi ed oneri 43
Fondo Imposte Differite 222
Debiti per Lease 2.433
Debiti commerciali 3.683
Altre passività 1.240
Totale passività 17.134
Totale attività nette identificabili al fair value 15.389
Interessenza terzi -4.171
Avviamento derivante dall'acquisizione (provvisorio) 8.863
Corrispettivo pagato per l'acquisizione 20.082
Analisi dei flussi di cassa all'acquisizione:
Cassa netta acquisita con la controllata (inclusa nei flussi di 11.374
cassa delle attività di investimento)
Corrispettivo pagato -20.082
Flusso di cassa netto dell'acquisizione -8.708

Ai fini dell'identificazione delle attività e delle passività acquisite si specifica che in presenza di operazioni pubbliche di acquisto, non essendovi quindi certezza circa i) la buona riuscita dell'OPA stessa ii) i relativi livelli di adesione raggiunti, non è quindi possibile stabilire ex ante che vi sia un'obbligazione contrattuale in capo alla società che promuove l'operazione. Conseguentemente gli amministratori hanno provveduto a contabilizzare l'acquisizione dell'interesse di minoranza rilevando il relativo effetto a patrimonio netto. L'avviamento è quindi stato determinato utilizzando come parametro di riferimento il pro-quota del fair value delle attività nette acquisite alla data di ottenimento del controllo.

Si ricorda che la Purchase Price Allocation non è ancora definitiva alla data di redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021. Pertanto, taluni valori potrebbero dover essere successivamente rettificati, con un corrispondente adeguamento del valore all'avviamento, entro il 30 settembre 2022 (ovvero entro 12 mesi dall'operazione).

Si segnala che il Flusso di cassa netto dell'acquisizione sopra riportato è esposto al netto del credito leakeges di Euro 6.734 migliaia così come sopra menzionato.

L'esborso finanziario netto complessivo derivante dall'acquisizione, ivi comprendendo il corrispettivo pagato in sede di OPA risulta essere pari ad Euro 19.773 Migliaia.

All'interno dell'informativa di settore (IFRS8) i risultati così come le grandezze patrimoniali e finanziarie della società sono esposte all'interno dell'unità Cosmetica.

Eventi significativi del periodo

IMPLICAZIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SUL BILANCIO DELL'ESERCIZIO

La pandemia da Covid-19, diffusasi a livello globale a partire da gennaio 2020 e continuata anche nel corso del 2021, ha portato tutti i paesi mondiali, inclusa l'Italia, ad affrontare un'emergenza sanitaria complessa, con implicazioni anche a livello sociale, politico, economico e geopolitico. In questo contesto il Gruppo ha continuato ad implementare azioni volte a salvaguardare la salute e sicurezza dei propri dipendenti adottando tempestivamente tutte le misure di prevenzione, controllo e contenimento della stessa, volte alla tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, quali smart working, modifica dei layout produttivi, sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura, telecamere termiche, regole di igiene e distanziamento sociale, controllo dei green pass. Si segnala che, nel corso del 2021, tutti gli stabilimenti del Gruppo hanno svolto normale attività operativa.

Non è da escludere che l'incertezza dell'evoluzione della situazione pandemica, collegata alla trasmissione di nuove varianti del virus, possa continuare ad influenzare i risultati dei prossimi esercizi.

PASSAGGIO AL MERCATO MTA – STAR

Con l'apertura delle contrattazioni del 12 luglio 2021, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. è quotata nel Segmento STAR del Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. ("MTA"). Al termine del processo che ha raccolto le approvazioni di Consob e di Borsa Italiana le azioni ordinarie della Società sono quindi negoziate sul listino principale. Fine Foods aveva debuttato sul sistema multilaterale di negoziazione AIM Italia il giorno 1 ottobre 2018 con una capitalizzazione di 216,5 milioni di Euro che alla data del 9 luglio, ultimo giorno di AIM è cresciuta sino a 347,6 milioni di Euro oltre ai dividendi distribuiti negli esercizi 2019, 2020 e 2021 per complessivi 8,2 milioni di Euro per una creazione di valore di 139,3 milioni di Euro, pari al 64,3% della capitalizzazione iniziale, in meno di 3 anni di quotazione.

Nel processo di transizione sul segmento STAR dell'MTA la Società è stata assistita da Banca Akros, quale Sponsor dell'Emittente, da Grimaldi Studio Legale quale consulente legale dell'Emittente e da Pavia e Ansaldo Studio Legale quale consulente legale dello Sponsor. EY ha agito in qualità di società di revisione ed Epyon ha agito in qualità di consulente per la verifica dei dati extra-contabili nel prospetto informativo.

ACQUISIZIONE PHARMATEK

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A, in data 19 gennaio 2021 ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l., società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.

Si tratta di una operazione rilevante a livello strategico che consentirà a Fine Foods di ampliare la produzione, raggiungendo nuovi segmenti di mercato e nuovi clienti. L'acquisizione consentirà anche lo sfruttamento di nuove sinergie in termini di ricerca e sviluppo, tecnologia, know-how e innovazione, all'insegna del miglioramento continuo. Grazie alla gamma di soluzioni che Pharmatek offre, coniugando servizi flessibili e personalizzabili nonché l'eccellente qualità, Fine Foods sarà in grado di soddisfare le esigenze di nuovi settori produttivi e di presentare ai propri clienti un'offerta sempre più completa. L'aggiornamento tecnologico, certificazioni rigorose e la costante ricerca delle migliori soluzioni sono dei punti chiave che guidano l'innovazione di un'offerta in continua evoluzione per il Gruppo.

Il corrispettivo dell'operazione risulta essere pari a Euro 11,2 milioni soggetto a price-adjustment pari a Euro 6 Milioni nel caso di raggiungimento di determinati obbiettivi di EBITDA per i prossimi tre anni. L'esborso complessivo comprendendo anche gli earn-out risulta essere attualmente stimabile in Euro 17,2 Milioni. Come già richiamato nel paragrafo precedente, a seguito dei risultati consuntivati per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, approvato dal consiglio di amministrazione della controllata del 1 marzo 2022, e dei risultati prospettici così come evidenziato dal Business Plan della società, anch'esso approvato dal CdA della controllata, ai fini della determinazione della price consideration definitiva non si è tenuto conto di tale aggiustamento prezzo in quanto i risultati per gli esercizi conseguiti per il 2021, e quelli prospettici per il 2022 e ed il 2023 sono al di sotto dei livelli target definiti in sede di acquisizione.

ACQUISIZIONE EURO COSMETIC

Il 21 settembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha sottoscritto un accordo vincolante con Findea's S.r.l. ("Findea") e MD S.r.l. ("MD") per l'acquisto del 72,9% del capitale sociale di Euro Cosmetic S.p.A. ("Euro Cosmetic" o la "Società"), società con azioni negoziate sull'AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS).

L'accordo prevedeva che Fine Foods corrispondesse all'esecuzione della operazione (i) a MD, per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 38,7% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 8,13 per azione e quindi complessivi Euro 15.000.411; (ii) a Findea per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 34,2% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 7,25 per azione e quindi complessivi Euro 11.815.550.

In data 8 ottobre 2021, a seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle azioni di MD e Findea, Fine Foods ha acquisito il controllo di Euro Cosmetic.

Si precisa che l'art.3 del contratto di compravendita prevedeva espressamente, oltre al pagamento del corrispettivo alla data di esecuzione del contratto, che entro il 31 dicembre 2021 la Società acquirente e i venditori avrebbero dovuto verificare l'esistenza di eventuali Leakage. La società acquirente avrebbe dovuto inviare ai venditori una comunicazione contenente l'elenco del leakage e i venditori verificare la correttezza della richiesta di rimborso.

Fine Foods, con lettera inviata in data 29 dicembre 2021 ha comunicato ai Venditori la Richiesta di Rimborso Leakage. In particolare, in conformità al disposto dell'articolo 3.3.1.(a) del Contratto, la Società ha verificato il compimento di leakage nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2021 all'8 ottobre 2021 ed ha richiesto ai Venditori il relativo rimborso per un ammontare complessivo pari ad Euro 6.733.936.

A seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle Partecipazioni da Findea e MD per il 72,9% complessivo del capitale sociale di Euro Cosmetic, Fine Foods ha promosso, entro i termini e secondo le modalità di legge, un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Euro Cosmetic residue pari al 27,1% del capitale sociale ("OPA").

L'OPA si è conclusa in data 28 dicembre 2021, quando Borsa Italiana ha disposto la revoca delle negoziazioni sull'Euronext Growth Milan.

CONVERSIONE WARRANT

In data 27 aprile 2021, in conformità a quanto previsto dall'articolo 6.4 (d)(ii) (C) e dall'art. 5.2 del vigente statuto di Fine Foods, nonché dal regolamento Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. (di seguito il "Regolamento"), si sono avverate le condizioni per la conversione della quarta e ultima trance delle n. 50.000 Azioni Speciali e per l'integrale conversione dei 4.000.000 Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A..

Con data valuta 30 aprile 2021 le n. 50.000 Azioni Speciali sono state convertite nel rapporto di n. 6 Azioni Ordinarie ogni n. 1 Azione Speciale detenuta, e, pertanto, in complessive n. 300.000 Azioni Ordinarie Fine Foods di nuova emissione, senza modificare l'ammortare complessivo del capitale sociale.

L'esercizio dei Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A., ai sensi del Regolamento, è stato automaticamente sospeso fino alla data di stacco della cedola dei dividendi ovvero fino al giorno 3 maggio 2021 (escluso), cosicché il relativo aumento di capitale è decorso dal 6 maggio 2021. La conversione dei 4.000.000 di Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. ha comportato l'emissione di 1.085.200 azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale per Euro 103.203.

Il 30 giugno 2021 è stato il "Termine di Decadenza" per l'esercizio dei Warrant, ai sensi del "Regolamento dei Warrant Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A.". Entro tale termine, sono pervenute richieste di esercizio di n. 2.371.242 Warrant con Rapporto di Esercizio pari a 0,2713; pertanto, la Società Capogruppo ha provveduto ad emettere n. 643.303 azioni ordinarie a servizio di detto esercizio, per un controvalore complessivo di Euro 64.330, secondo le modalità previste dal Regolamento.

FINANZIAMENTI

In data 18 marzo 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Intesa San Paolo per complessivi Euro 8 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 18 settembre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 19 marzo 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 8,5 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza al 23 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 21 ottobre 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 7 milioni; il finanziamento è stato erogato il 25 ottobre 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 21 ottobre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 29 ottobre 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l''istituto di credito Monte dei Paschi di Siena per complessivi Euro 4 milioni; il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 31 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

ACQUISTO TERRENI

In data 11 novembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha acquisito un terreno sito presso i Comuni di Brembate (BG) e Filago (BG) per una superficie catastale complessiva di circa 100.000 mq ad un prezzo pari a circa Euro 3 milioni con l'obiettivo di garantire l'espansione e lo sviluppo aziendale in loco.

Implicazione della pandemia da Covid-19 sul bilancio dell'esercizio

La pandemia da Covid-19, diffusasi a livello globale a partire da gennaio 2020 e continuata anche nel corso del 2021, ha portato tutti i paesi mondiali, inclusa l'Italia, ad affrontare un'emergenza sanitaria complessa, con implicazioni anche a livello sociale, politico, economico e geopolitico. In questo contesto il Gruppo ha continuato ad implementare azioni volte a salvaguardare la salute e sicurezza dei propri dipendenti adottando tempestivamente tutte le misure di prevenzione, controllo e contenimento della stessa, volte alla tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, quali smart working, modifica dei layout produttivi, sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura, telecamere termiche, regole di igiene e distanziamento sociale, controllo dei green pass. Si segnala che, nel corso del 2021, tutti gli stabilimenti del Gruppo hanno svolto normale attività operativa.

Non è da escludere che l'incertezza dell'evoluzione della situazione pandemica, collegata alla trasmissione di nuove varianti del virus, possa continuare ad influenzare i risultati dei prossimi esercizi.

Effetti dell'attuale crisi internazionale

Durante il mese di febbraio 2022, a seguito del riconoscimento delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk da parte della Russia, un significativo numero di paesi (tra i quali Stati Uniti D'America, Gran Bretagna e l'Unione Europea) hanno deliberato ed applicato un pacchetto di sanzioni volte a colpire sia società di diritto russo operanti nei settori indicati ma anche direttamente alcune persone fisiche di nazionalità russa. Ulteriori sanzioni sono state poi applicate a seguito dell'invasione militare da parte delle forze armate russe dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022 e tutt'ora in corso.

Conseguentemente al conflitto sopra esposto la situazione sociale, economica e finanziaria dell'Ucraina è stata fortemente impattata mentre a livello globale tali eventi stanno causando delle importanti fluttuazioni nel prezzo delle materie prime, nei mercati valutari così come nelle catene di approvvigionamento e di fornitura.

Il management del Gruppo prevede che il fatturato del 2022 possa essere impattato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina a causa di un calo delle vendite dei prodotti che vengono ritirati dai clienti di Fine Foods ai fini di una successiva spedizione nei paesi colpiti dalla crisi nell'est Europa; non si segnalano, tuttavia, partner commerciali la cui sede si trovi nell'area attualmente a rischio.

Anche la marginalità dell'esercizio 2022 potrebbe essere influenzata, oltre che dal perdurare dell'aumento dei costi dell'energia, da eventuali situazioni di shortage nell'approvvigionamento dei materiali, in parte già riscontrate sul finire del 2021, da cui potrebbero scaturire situazioni di inefficienza produttiva.

Si segnala infine che l'aumento dei costi di materie prime e packaging previsto per il 2022 potrebbe avere un impatto negativo sulla marginalità del Gruppo; tuttavia, sono iniziate e perdureranno per tutto il prossimo esercizio le attività di negoziazione con i clienti volte alla revisione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti.

L'attuale contingenza economica potrebbe influenzare le scelte strategiche e commerciali di alcuni dei clienti del Gruppo con una conseguente contrazione dei volumi di vendita.

Continuità aziendale

Il presente bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale. Gli amministratori, anche alla luce degli effetti che la pandemia da Covid-19 ed il conflitto tra Russia e Ucraina hanno avuto e stanno tuttora avendo sull'economia mondiale, considerando la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo nonché le prospettive reddituali future, ritengono appropriato tale postulato.

Forma e contenuto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021

1.6.1 Principi di redazione

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".

1.6.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

Il Gruppo ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1 gennaio 2021. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.

Interest Rate Benchmark Reform – Fase 2: Modifiche agli IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 ed IFRS 16

Le modifiche includono il temporaneo alleggerimento dei requisiti con riferimento agli effetti sui bilanci nel momento in cui il tasso di interesse offerto sul mercato interbancario (IBOR) viene sostituito da un tasso alternativo sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- RFR):

Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici:

  • Un espediente pratico che consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
  • Permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma IBOR, da apportare alla documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
  • Fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio.
  • Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio del Gruppo. Il Gruppo intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.

Modifica all' IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions oltre il 30 giugno 2021

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta consequenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzioni dei canoni di leasing rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.

Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di Covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell'espedientre pratico fino al 30 giugno 2022.

Le modifiche si applicano agli esercizi che iniziano il 1 aprile 2021 o successivamente. Tuttavia, il Gruppo non ha ricevuto agevolazioni sui canoni di locazione legate al Covid-19, ma prevede di applicare l'espediente pratico qualora la fattispecie si dovesse verificare entro il periodo di applicazione consentito.

1.6.3 Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Fine Foods N.T.M. S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2021.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

1.6.4 Area di consolidamento

In conformità a quanto disposto dagli articoli 38 e 39 del D. Lgs.127/91 e dall'articolo 126 della deliberazione Consob n.11971 del 14 maggio 1999, modificata con deliberazione n.12475 del 6 aprile 2000, è fornito di seguito il dettaglio delle imprese incluse nell'area di consolidamento di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.al 31 dicembre 2021.

Capogruppo:

Denominazione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale
Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. Verdellino (BG) EUR 22.770.445

Società controllate consolidate:

Denominazione sociale Percentuale di
possesso
Sede legale Valuta Capitale sociale
Pharmatek PMC S.R.L. 100% Cremosano (CR) EUR 110.000
Euro Cosmetic S.p.A. 100% Trenzano (BS) EUR 1.582.968

La controllante ultima di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. è Eigenfin S.r.l., società non quotata con sede in Italia.

1.6.5 Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando

• si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;

  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Le condizioni contrattuali della passività che potrebbero, su opzione della controparte, comportare la estinzione della stessa attraverso l'emissione di strumenti di capitale non ne influenzano la classificazione.

Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Sintesi dei principali principi contabili

1.7.1 Aggregazioni di imprese e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative. Il Gruppo determina di aver acquisito un'attività aziendale quando l'insieme integrato di attività e beni include almeno un fattore della produzione ed un processo sostanziale che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di generare un output. Il processo acquisito è considerato sostanziale se è cruciale per la capacità di continuare a generare un output e i fattori di produzione acquisiti comprendono una forza lavoro organizzata che dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza per eseguire tale processo o contribuisce significativamente alla capacità di continuare a generare un output ed è considerato unico o scarso o non può essere sostituito senza costi, sforzi o ritardi significativi per le capacità di continuare a generare un output. Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il patrimonio netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell' IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell' IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico. L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Nell'effettuare quanto espresso sopra gli amministratori fanno quindi ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:

  • allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU,
  • previsione dei flussi di cassa futuri, per il periodo esplicito del business plan di Gruppo,
  • determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale nonché
  • determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

1.7.2 Valutazione del fair value

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività;
    • oppure

• in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo. Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

La Direzione finanziaria di Gruppo determina i criteri e le procedure sia per le valutazioni del fair value ricorrenti, quali investimenti immobiliari e strumenti partecipativi in società non quotate, sia per le valutazioni non ricorrenti, quali le attività cessate destinate alla vendita.

Ad ogni chiusura di bilancio la Direzione finanziaria di Gruppo analizza le variazioni nei valori di attività e passività per le quali è richiesta, in base ai principi contabili del Gruppo, la rivalutazione o la rideterminazione.

Per tale analisi, vengono verificati i principali input applicati nella valutazione più recente, raccordando le informazioni utilizzate nella valutazione ai contratti e agli altri documenti rilevanti.

La Direzione finanziaria di Gruppo effettua una comparazione tra ogni variazione nel fair value di ciascuna attività e passività e le fonti esterne rilevanti, al fine di determinare se la variazione sia ragionevole.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, il Gruppo determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

Nella seguente tabella è riportata la gerarchia della valutazione del fair value per attività e passività della Società al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

31 dicembre 2021 Totale Valore contabile Fair value
livello 1
Fair value
livello 2
Fair value
livello 3

Attività finanziarie

Attività finanziarie correnti 77.971.110 77.971.110 77.971.110
Cassa e altre disponibilità liquide 17.118.957 17.118.957 17.118.957
Totale attività finanziarie 95.090.067 95.090.067 95.090.067
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) - -
Prestito obbligazionario corrente 3.310.176 3.310.176 3.310.176
Prestito obbligazionario non corrente 3.322.876 3.322.876 3.322.876
Debiti verso banche non correnti 35.298.177 35.298.177 35.298.177
Debiti verso banche correnti 64.920.523 64.920.523 64.920.523
Debiti per lease non correnti 3.137.292 3.137.292 3.137.292
Debiti per lease correnti 774.991 774.991 774.991
Totale passività finanziarie 110.764.035 110.764.035 - 110.764.035
-
31 dicembre 2020 Totale Valore contabile Fair value
livello 1
Fair value
livello 2
Fair value
livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie correnti 71.608.964 71.608.964 71.608.964
Cassa e altre disponibilità liquide 3.342.518 3.342.518 3.342.518
Totale attività finanziarie 74.951.482 74.951.482 74.951.482
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) 10.997.144 10.997.144 10.997.144
Prestito obbligazionario corrente 3.297.542 3.297.542 3.297.542
Prestito obbligazionario non corrente 6.632.483 6.632.483 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 9.060.857 9.060.857 9.060.857
Debiti verso banche correnti 1.863.255 1.863.255 1.863.255
Debiti per lease non correnti 147.179 147.179 147.179
Debiti per lease correnti 192.529 192.529 192.529
Totale passività finanziarie 32.190.987 32.190.987 10.997.144 21.193.844 -

Il management della Società ha verificato che il Fair Value delle attività e passività finanziarie approssima il valore contabile.

1.7.3 Ricavi provenienti da contratti con clienti

Il Gruppo. si occupa dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente, generalmente alla consegna, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni.

La Società considera se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni contrattuali sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato. Nel determinare il prezzo della transazione di vendita dei prodotti, la Società considera gli eventuali effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili e di componenti finanziarie significative.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo variabile al momento della stipula del contratto. Tale valore non rilevato fino a quando non sia altamente probabile il suo riconoscimento tenuto conto di quanto concordato.

1.7.4 Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in Società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in Società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.

Il Gruppo compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

1.7.5 Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera, se presenti, sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.

Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.

Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'esse rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie, è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).

1.7.6 Dividendi

La Società Capogruppo rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. La rilevazione nel passivo ha come contropartita una riduzione del patrimonio netto alla riserva indicata dal verbale assembleare.

1.7.7 Immobili impianti e macchinari

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate. Gli Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di impianti e macchinari, il Gruppo li ammortizza separatamente in base alla specifica vita utile. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti.

Tabella delle aliquote di ammortamento
Food Pharma Pharmatek Euro Cosmetic
Fabbricati industriali, secondo la tipologia 3% 5,50% 5.5%
Costruzioni leggere 10% 10%
Impianti generici, secondo la tipologia 7,50% 10% 12,50%-15% 10%
Impianti e macchinari specifici, secondo la
tipologia
14% 12% 12,50%-15% 12.5%
Attrezzature industriali e commerciali, secondo
la tipologia
20% 40% 20% 35%
Altri beni: Mobili e arredi 12% - 12% 12%
Altri beni: Macchine elettroniche di ufficio 20% - 20% 20%
Altri beni: Autoveicoli da trasporto 20% - 20%
Altri beni: Autovetture 25% - 25% 25%
Altri beni: Mezzi di sollevamento 20%

L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue:

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato è eliminato al momento di un eventuale dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal suo utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

1.7.8 Leases

Il Gruppo alla stipula di ogni contratto, verifica se lo stesso soddisfa la definizione di leasing prevista dal principio. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dello stesso.

Il Gruppo in veste di locatario

Per ogni contratto che soddisfa la definizione di leasing o che contiene un leasing, il Gruppo contabilizza un Diritto d'uso e una Passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri del leasing più i costi iniziali diretti, obbligazioni a riportare il bene alle sue iniziali condizioni meno qualsiasi incentivo pagato al fornitore.

Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione.

Il Gruppo riconoscerà nel proprio bilancio:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

Pur presentando un valore trascurabile, il Gruppo ha provveduto ad iscrivere le spese per opere di miglioramento effettuate sugli immobili in locazione, quando hanno i requisiti per essere capitalizzati, all'interno del diritto d'uso ammortizzandoli sulla base della vita utile residua di ogni singolo contratto.

Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione relativamente ai meglio conosciuti short-term leases (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività e ai low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.

I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno della categoria dei carrelli elevatori, in quanto acquistati nel corso del 2019 e considerati pertanto contratti di breve durata.

Per tali contratti l'adozione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Il Gruppo in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.

1.7.9 Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

1.7.10 Attività immateriali

Le attività immateriali sono inizialmente rilevate al costo. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento accumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo che soddisfano specifici requisiti così definiti dallo IAS 38, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore, ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento

di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa (IAS 36). La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da "vita utile indefinita" a "vita utile definita" si applica su base prospettica.

Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione.

Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.

I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno sono ammortizzati con un'aliquota annua del 20%.

1.7.11 Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

i) Attività finanziarie Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (di seguito anche OCI) e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale, oltre che dalla natura dello strumento, dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value oltre agli eventuali costi di transazione. I crediti commerciali sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (e.g. SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali

  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire, meglio conosciuto come SPPI test (solely payments of principal and interest).

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie
  • e

  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Le attività da strumenti di debito della Società valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Il Gruppo alla data del presente bilancio detiene un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità., conferiti e gestiti per mezzo di un primario Istituto di Credito, valorizzati al fair value tramite conto economico. Per maggiori dettagli sii rimanda al paragrafo 3.12 "Attività finanziare correnti".

ii) Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono mutui e finanziamenti, e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

1.7.12 Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono di tre tipi:

  • copertura di fair value in caso di copertura dell'esposizione contro le variazioni del fair value dell'attività o passività rilevata o impegno irrevocabile non iscritto;
  • copertura di flussi finanziari in caso di copertura dell'esposizione contro la variabilità dei flussi finanziari attribuibile a un particolare rischio associato con tutte le attività o passività rilevate o a un'operazione programmata altamente probabile o il rischio di valuta estera su impegno irrevocabile non iscritto;
  • copertura di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.

La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura se soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell'elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli altri costi.

Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L'ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l'elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura. Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l'utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto. La parte non efficace dei contratti a termine su valute è rilevata negli altri costi e la parte non efficace dei contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri costi o proventi operativi. La componente forward è cumulativamente rilevata in OCI in una voce separata. Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.

Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a conto economico come una rettifica da riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.

Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nel'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.

Copertura di un investimento netto in una gestione estera

Le coperture di un investimento netto in una gestione estera, comprese le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, sono contabilizzate in modo simile alle coperture dei flussi di cassa. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

1.7.13 Warrant

I warrant sono strumenti finanziari che conferiscono al possessore il diritto (e non l'obbligo) di acquisire ("warrant call"), sottoscrivere o vendere ("warrant put") una determinata quantità di titoli (sottostante) ad un prezzo predefinito ("strike price") ed entro una scadenza stabilita (superata la quale lo strumento finanziario non potrà più essere esercitato e verrà annullato), solitamente superiore all'anno, secondo un determinato rapporto ("rapporto di esercizio"). Sulla base di tale rapporto ad ogni warrant è associato un multiplo, che rappresenta la quantità di sottostante controllata dallo strumento, cioè esprime quanti warrant occorre "utilizzare" per poter sottoscrivere un'azione.

Si evidenzia inoltre come i warrant, il cui prezzo è strettamente correlato al valore dell'azione sottostante rappresenta il "premio" che occorre pagare per sottoscrivere al prezzo prefissato l'azione stessa, possono essere acquistati e/o venduti separatamente dalle azioni che hanno dato origine alla loro assegnazione.

Il tema della classificazione contabile dei warrant nei bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS deve essere affrontato alla luce del principio contabile IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio", in vigore dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2005 o da data successiva.

È rilevante ricordare come lo IAS 32 distingua una passività finanziaria da uno strumento rappresentativo di capitale.

Viene definita passività finanziaria "una qualsiasi passività che sia:

A. un'obbligazione contrattuale:

  • a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria o un'altra entità;

oppure

  • scambiare attività o passività finanziarie con un'altra entità a condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli all'entità.

B. un contratto che sarà o potrà essere estinto tramite strumenti rappresentativi del capitale dell'entità ed è:

  • un non derivato, per cui l'entità è o può essere obbligata a consegnare un numero variabile di strumenti rappresentativi di capitale dell'entità;

oppure

  • un derivato che sarà o potrà essere estinto con modalità diverse dallo scambio di un importo fisso di disponibilità liquide o di altra attività finanziaria con un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale dell'entità."

Viene definito strumento rappresentativo di capitale un qualsiasi contratto che rappresenti una interessenza residua nelle attività dell'entità dopo aver dedotto tutte le sue passività. A tale scopo i diritti, le opzioni o i warrant che danno il diritto di acquisire un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale della entità medesima per un ammontare fisso di una qualsiasi valuta sono da considerare strumenti rappresentativi di capitale se l'entità offre i diritti, le opzioni o i warrant proporzionalmente a tutti i detentori della stessa classe di propri strumenti rappresentativi di capitale non costituiti da derivati».

Un'entità deve classificare uno strumento finanziario come strumento rappresentativo di capitale dalla data in cui lo strumento presenta tutte le caratteristiche e soddisfa i requisiti richiesti e deve riclassificare lo stesso dalla data in cui lo strumento cessa di presentare tutte le caratteristiche o soddisfare tutti i requisiti descritti in precedenza.

Lo IAS 32, inoltre, richiede che la classificazione di uno strumento finanziario nella prospettiva dell'emittente sia determinata con riferimento alla sostanza rispetto alla sua forma giuridica; sostanza che è certamente e precisamente determinata dai diritti giuridici del detentore dello strumento in questione.

Per i warrant che prevedono un rapporto di conversione variabile, non viene rispettata la previsione dello IAS 32.16.b).ii, in quanto si tratta di strumenti che saranno estinti con un numero variabile di azioni dell'emittente (paragrafo 5.2) e dunque sono identificabili come passività finanziarie.

Per i warrant che prevedono la conversione in un numero fisso di azioni per i quali il rapporto di conversione è fisso, si rispetta la previsione di IAS 32.16.b).ii, in quanto verranno estinti con la consegna di un numero fisso di azioni dell'emittente e dunque sono identificabili come strumenti rappresentativi del capitale.

1.7.14 Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il criterio di valorizzazione adottato è il metodo del costo medio ponderato.

I costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo e nelle condizioni attuali sono rilevati come segue:

  • Materie prime: costo di acquisto calcolato con il metodo del costo medio ponderato, eventualmente rettificato qualora l'ultimo prezzo di acquisto sia inferiore al valore di mercato della materia prima stessa.
  • Prodotti finiti e semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota delle spese generali di produzione, definita in base alla normale capacità produttiva, escludendo gli oneri finanziari, attraverso una distinta base;

Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.

1.7.15 Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente sull'unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di quattro anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine (terminal value).

Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicatori esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

1.7.16 Disponibilità liquide e depositi a breve termine

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa, sia in valuta nazionale che estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dal Gruppo con enti creditizi. Sono tutti espressi al loro valore nominale. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità

1.7.17 Azioni Proprie

liquide come definite sopra.

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

1.7.18 Fondi rischi

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

1.7.19 Passività per benefici a dipendenti

Il costo dei benefici previsti ai sensi del piano a benefici definiti è determinato usando il metodo attuariale della proiezione unitaria del credito.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività, esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.

Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.

Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:

  • la data in cui si verifica una modifica o la riduzione del piano; e
  • la data in cui la Società rileva i costi di ristrutturazione correlati o i benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro.

Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. Il Gruppo rileva le seguenti variazioni dell'obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):

  • Costi per prestazioni di lavoro, comprensivi di costi per prestazioni di lavoro correnti e passate, utili e perdite su riduzioni ed estinzioni non di routine;
  • Interessi attivi o passivi netti.

1.7.20 Pagamenti basati su azioni

I dipendenti della Società Capogruppo (dirigenti) ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale").

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

1.7.21 Principi emanati ma non ancora in vigore

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 Firsttime Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. Il Gruppo applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41. Una entità applica tale modifica prospettivamente alla misurazione del fair value a partire per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita. Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

Definizione di stima contabile – Modifiche allo IAS 8

Nel febbraio 2021 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 8, in cui introduce una definizione di "stime contabili". Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto. Non si prevede che le modifiche avranno un impatto significativo sul Gruppo.

Informativa sui principi contabili - Modifiche allo IAS 1 e IFRS Practice Statement 2

Nel febbraio 2021, lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili. Le modifiche allo IAS 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al PS 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche. Il Gruppo sta attualmente valutando l'impatto delle modifiche per determinare l'impatto che avranno sull'informativa sui principi contabili di Gruppo

Settori operativi: informativa

Ai fini gestionali e produttivi, la Società è organizzata in business units in base ai prodotti e servizi forniti ed ha tre settori operativi, illustrati di seguito:

  • il settore Pharma: Fine Foods & Pharmaceuticals NTM S.p.A. produce farmaci nello stabilimento di Brembate, in provincia di Bergamo su un'area complessiva di 26.100 m². Lo stabilimento produce polveri e granuli, compresse, compresse filmate e capsule di gelatina dura, confezionati in bustine, blister e pilloliere.
  • il settore Food: Fine Foods & Pharmaceuticals NTM S.p.A. produce nutraceutici nell'impianto di Zingonia, in provincia di Bergamo, su un'area complessiva di 45.600 m². Lo stabilimento di Zingonia produce polveri e granulati solubili ed effervescenti, compresse solubili, effervescenti e masticabili, compresse filmate e capsule di gelatina dura, confezionati in buste, stick, bustine, barattoli, pilloliere, blister e strip.
  • -il settore Cosmetica: Le controllate Pharmatek ed Euro Cosmetic svolgono la propria attività nel settore della produzione conto terzi e del commercio di prodotti che vanno dai cosmetici (hair care, skin care, detergenti liquidi per l'igiene della persona, emulsioni per la cura della pelle, igiene orale, deodoranti e profumeria alcolica) ai presidi medico chirurgici e ai dispositivi medici.

Gli amministratori monitorano separatamente i risultati conseguiti dalle business unit allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla verifica della performance. La performance dei settori è valutata sulla base del risultato operativo. La gestione finanziaria e le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Società e non sono allocati ai settori operativi.

31-dic-21 Food Pharma Cosmetica Totale settori
Ricavi e proventi
Ricavi da contratti con clienti 138.119.924 38.262.145 16.257.722 192.639.791
Altri proventi 1.015.464 1.263.741 325.563 2.604.768
Totale ricavi 139.135.388 39.525.886 16.583.285 195.244.559
Costi operativi
Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei
prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione
93.378.248 16.887.622 8.418.399 118.684.269
Costi del personale 18.523.366 12.635.853 3.663.909 34.823.128
Costi per servizi 11.648.099 6.162.425 3.028.576 20.839.099
Altri costi operativi 831.526 342.749 162.049 1.336.324
Ammortamenti e svalutazioni 6.309.370 5.942.995 2.275.144 14.527.508
Totale costi operativi 130.690.608 41.971.644 17.548.076 190.210.329
RISULTATO OPERATIVO 8.444.780 (2.445.757) (964.792) 5.034.230
31-dic-20 Food Pharma Totale settori
Ricavi e proventi
Ricavi da contratti con clienti 131.933.337 40.021.670 171.955.007
Altri proventi 4.291.068 706.119 4.997.187
Totale ricavi 136.224.405 40.727.789 176.952.194
Costi operativi
Costi per consumo materie prime,
variazione delle rimanenze dei prodotti
finiti e dei prodotti in corso di 91.087.824 17.856.254 108.944.078
lavorazione
Costi del personale 17.788.976 13.183.537 30.972.513
Costi per servizi 9.847.240 5.128.045 14.975.285
Altri costi operativi 620.539 318.466 939.005
Ammortamenti e svalutazioni 6.126.553 5.510.200 11.636.753
Totale costi operativi 125.471.132 41.996.501 167.467.634
RISULTATO OPERATIVO 10.753.273 (1.268.712) 9.484.561
31-dic-21
Food Pharma Cosmetica Non di settore Totale

Attività

Attività non correnti

Avviamento
-
-
15.907.954
-
15.907.954
Altre immobilizzazioni immateriali
993.600
480.584
1.292.992
-
2.767.176
Diritti d'uso
201.407
69.232
5.708.248
-
5.978.887
Attività finanziarie non correnti
-
-
-
-
-
Altre attività non correnti
-
-
-
237.333
237.333
Attività per imposte differite
-
-
-
3.482.100
3.482.100
Totale attività non correnti
53.044.967
42.689.117
31.806.442
3.719.434
131.259.960
Attività correnti
Rimanenze
21.300.735
7.459.370
6.290.379
-
35.050.484
Crediti commerciali
12.428.084
9.416.495
7.588.812
-
29.433.391
Crediti tributari
-
-
-
2.421.853
2.421.853
Altre attività correnti
532.633
60.787
349.934
8.611.102
9.554.455
Attività finanziarie correnti
-
-
-
77.971.110
77.971.110
Cassa e altre disponibilità liquide
-
-
-
17.118.957
17.118.957
Totale attività correnti
34.261.451
16.936.652
14.229.125
106.123.022
171.550.251
Totale attività
87.306.419
59.625.769
46.035.568
109.842.456
302.810.211
Patrimonio netto
Capitale sociale
-
-
-
22.770.445
22.770.445
Altre riserve
-
-
-
132.615.098
132.615.098
Riserva per benefici ai dipendenti
-
-
-
(71.012)
(71.012)
Riserva FTA
-
-
-
(6.669.789)
(6.669.789)
Utili a nuovo
-
-
-
-
-
Utile/(perdita) d'esercizio
-
-
-
(1.426.751)
(1.426.751)
Totale patrimonio netto
-
-
-
147.217.991
147.217.991
Passività non correnti
Prestito obbligazionario
-
-
-
3.322.876
3.322.876
Debiti verso banche non correnti
-
-
-
35.298.177
35.298.177
Benefici ai dipendenti
682.148
343.879
1.984.665
-
3.010.691
Fondi rischi e oneri
-
-
35.489
-
35.489
Fondo imposte differite
-
-
-
1.081.159
1.081.159
Debiti per lease non correnti
107.182
36.843
2.993.266
-
3.137.292
Altre passività finanziarie non correnti
-
-
-
-
-
Totale Passività non correnti
789.330
380.722
5.013.419
39.702.212
45.885.684
Passività correnti
Prestito obbligazionario
-
-
-
3.310.176
3.310.176
Debiti verso banche correnti
-
-
-
64.920.523
64.920.523
Debiti commerciali
17.377.775
6.328.085
8.826.257
-
32.532.117
Debiti tributari
-
-
5.536
5.536
Debiti per lease correnti
96.327
33.112
645.552
-
774.991
Altre passività finanziarie correnti
-
-
-
-
-
Altre passività correnti
3.163.335
2.364.031
1.650.280
985.546
8.163.193
Totale Passività correnti
20.637.438
8.725.228
11.122.089
69.221.782
109.706.536
Totale Patrimonio Netto e Passività
21.426.767
9.105.951
16.135.508
256.141.985
302.810.211
Immobili, impianti e macchinari 51.849.961 42.139.301 8.897.248 - 102.886.510
31 dicembre 2020
Food Pharma Non di settore Totale
Attività
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 51.560.087 41.853.878 - 93.413.964
Altre immobilizzazioni immateriali 981.835 528.680 - 1.510.516
Diritti d'uso 236.691 118.766 - 355.457
Attività per imposte differite - - 1.607.531 1.607.531
Totale attività non correnti 52.778.613 42.501.324 1.607.531 96.887.467
Attività correnti
Rimanenze 13.932.543 5.714.973 - 19.647.515
Crediti commerciali 8.659.755 4.000.402 - 12.660.157
Crediti tributari - - - -
Altre attività correnti 1.436.456 302.033 1.591.082 3.329.571
Attività finanziarie correnti - - 71.608.964 71.608.964
Cassa e altre disponibilità liquide - - 3.342.518 3.342.518
Totale attività correnti 24.028.754 10.017.408 76.542.563 110.588.724
Totale attività 76.807.367 52.518.732 78.150.094 207.476.191
Patrimonio netto
Capitale sociale - - 22.601.885 22.601.885
Altre riserve - - 123.847.446 123.847.446
Riserva per benefici ai dipendenti - - (61.681) (61.681)
Riserva FTA - - (9.883.868) (9.883.868)
Utili a nuovo - - (8.859.849) (8.859.849)
Utile/(perdita) d'esercizio - - 13.364.228 13.364.228
Totale patrimonio netto - - 141.008.161 141.008.161
Passività non correnti
Prestito obbligazionario - - 6.632.483 6.632.483
Debiti verso banche non correnti - - 9.060.857 9.060.857
Benefici ai dipendenti 704.706 358.084 - 1.062.790
Fondo imposte differite - - 414.035 414.035
Debiti per lease non correnti 98.816 48.362 - 147.179
Totale Passività non correnti 803.522 406.447 16.107.375 17.317.343
Passività correnti
Prestito obbligazionario 3.297.542 3.297.542
Debiti verso banche correnti - - 1.863.255 1.863.255
Debiti commerciali 17.417.429 5.304.948 - 22.722.377
Debiti tributari - - 2.480.968 2.480.968
Debiti per lease correnti 139.531 52.997 - 192.529
Altre passività finanziarie correnti - - 10.997.144 10.997.144
Altre passività correnti 4.212.933 3.071.767 312.173 7.596.873
Totale Passività correnti 21.769.893 8.429.712 18.951.081 49.150.687
Totale Patrimonio Netto e Passività 22.573.415 8.836.158 176.066.617 207.476.191

Si precisa che non si rende necessaria una riconciliazione tra i valori di Ricavi e Risultato operativo riportati in bilancio con quanto indicato nell'informativa di settore poiché non vi sono poste in riconciliazione.

Per quanto concerne l'aggregazione dei ricavi si segnala che la Società genera una parte significativa del proprio fatturato da un numero circoscritto di clienti, in particolare i primi cinque clienti, nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 rappresentano cumulativamente circa il 74% del fatturato.

Si noti infine che la suddivisione dei ricavi per area geografica è riportata nel paragrafo "2.1. Ricavi da contratti con clienti".

Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, le azioni privilegiate convertibili, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Società. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. La Società gestisce la struttura patrimoniale ed effettua aggiustamenti in base alle condizioni economiche ed ai requisiti dei covenants finanziari. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, la Società potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. La Società controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra il debito netto ed il totale del capitale più il debito netto. La politica della Società consiste nel mantenere questo rapporto inferiore al 40%. Negli anni 2019 e 2020, essendo la Posizione Finanziaria Netta della Società positiva (Cassa Netta), tale obiettivo risulta raggiunto per definizione. Nel 2021 tale rapporto si attesta intorno al 10%.

2021 2020
Finanziamenti fruttiferi e prestiti diversi da azioni privilegiate convertibili 100.218.701 10.924.111
Debiti per obbligazioni 6.633.052 9.930.025
Debiti per strumenti derivati passivi - warrant - 10.997.144
Debiti per Lease 3.912.283 339.707
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve termine (17.118.957) (3.342.518)
Meno: attività finanziarie correnti (77.971.110) (71.608.964)
Debito netto 15.673.968 (42.760.494)
Patrimonio netto 147.217.991 141.008.161
Capitale e debito netto 162.891.959 98.247.667
Gearing ratio 10% (44%)

Gestione dei rischi finanziari

1.10.1 Rischio di liquidità

Il Gruppo monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2021, il 62,30 % del debito del Gruppo ha scadenza inferiore ad un anno (2020: 41%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti nella situazione finanziaria consolidata. Il Gruppo ha valutato la concentrazione del rischio, con riferimento al rifinanziamento del debito, ed ha concluso che è basso. L'accesso alle fonti di finanziamento è sufficientemente disponibile e i debiti con scadenza entro 12 mesi possono essere estesi o rifinanziati con gli attuali istituti di credito.

La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.

31 dicembre 2021 Totale Da 1 a 12 mesi Da 1 a 5 anni > 5 anni
Passività finanziarie
Prestiti obbligazionari 6.633.052 3.310.176 3.322.876 -
Debiti verso banche non correnti 35.298.177 - 33.075.409 2.222.768
Debiti verso banche correnti 64.920.523 64.920.523 - -
Debiti per lease non correnti 3.137.292 - 2.696.739 440.552
Debiti per lease correnti 774.991 774.991 - -
Totale passività finanziarie 110.764.035 69.005.690 39.095.024 2.663.320
31 dicembre 2020 Totale Da 1 a 12 mesi Da 1 a 5 anni > 5 anni
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) 10.997.144 10.997.144
Prestiti obbligazionari 9.930.025 3.297.542 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 9.060.857 6.570.599 2.490.257
Debiti verso banche correnti 1.863.255 1.863.255
Debiti per lease non correnti 147.179 147.179
Debiti per lease correnti 192.529 192.529
Totale passività finanziarie 32.190.987 16.350.470 13.350.261 2.490.257

Per quanto concerne l'esposizione verso il ceto bancario si precisa, come meglio dettagliato nel paragrafo inerente gli eventi successivi, che nel corso del mese di febbraio 2022 la capogruppo ha concluso con Intesa San Paolo un contratto di finanziamento a lungo periodo del valore complessivo di Euro 70 milioni volto a rimodulare l'esposizione a breve della società.

1.10.2 Rischio di tasso di interesse

Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati. In particolare, si sottolinea che l'indebitamento finanziario del Gruppo risulta essere pressoché distribuito tra tasso fisso (Prestito Obbligazionario) e tasso variabile (Debito bancario).

1.10.3 Rischi connessi al virus COVID-19 (c.d. Coronavirus)

Il Gruppo, nel corso del 2020 e del 2021, ha dovuto conformarsi ai provvedimenti restrittivi adottati dai governi nazionali per far fronte alla pandemia da COVID-19 (c.d. "Coronavirus"), tra cui l'adozione da parte di tutte le società del Gruppo di protocolli anticontagio in linea con le prescrizioni delle Autorità. La pandemia da COVID-19 e le azioni intraprese dall'Emittente per ottemperare alle misure adottate dal Governo italiano per far fronte all'emergenza sanitaria hanno determinato per Fine Foods stesso un rallentamento nel processo di crescita dei volumi venduti e del fatturato sui mercati italiani ed esteri nel primo semestre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019, per cui l'intero esercizio 2020 è stato caratterizzato da una crescita del fatturato inferiore rispetto agli esercizi precedenti (+7,7% nel 2020 rispetto al 2019, +14,6% nel 2019 rispetto al 2018). Gli effetti legati alla pandemia si sono protratti anche nell'esercizio 2021 e si stima che potrebbero proseguire anche nel 1° semestre 2022, periodo dopo il quale ci si attende un progressivo rientro della problematica. Tuttavia, qualora la pandemia da COVID-19 dovesse perdurare o aggravarsi, comportando l'adozione di provvedimenti più restrittivi da parte delle competenti autorità nazionali per i settori in cui il Gruppo opera, il medesimo potrebbe essere esposto al rischio di un ulteriore rallentamento o di diminuzione delle vendite dei propri prodotti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

1.10.4 Rischio concentrazione della clientela

Il Gruppo registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, in particolare, al 31 dicembre 2021, a circa il 74% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi del Gruppo. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti del Gruppo non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dal Gruppo sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

1.10.5 Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per la società il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. Il Gruppo, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.

1.10.6 Rischio di prezzo

Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.

1.10.7 Rischio di variazione dei flussi finanziari

Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.

1.10.8 Rischi fiscali

Le società del Gruppo sono soggette al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle stesse.

Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie dal Gruppo Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.

Il Gruppo sarà periodicamente sottoposto ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, le Società potrebbero essere coinvolte in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dello stesso.

In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dal Gruppo nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.

1.10.9 Rischio connesso allo shortage di materie prime e materiali di confezionamento

Il Gruppo è esposto al rischio di dover sostenere ritardi nella produzione, dovuti alla più difficile reperibilità di materie prime e materiali di confezionamento, rischio ulteriormente acuito dall'attuale contesto socio-politico, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.

1.10.10 Rischio legato all'incremento dei costi di materie prime e materiali di confezionamento

Il Gruppo è esposto al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, rischio ulteriormente acuito dall'attuale contesto socio-politico, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.

1.10.11 Rischio relativo al costo dell'energia

Il Gruppo è esposto al rischio di un aumento dei costi dell'energia che, rispetto alla media degli ultimi anni, hanno visto significativi incrementi a partire dagli ultimi mesi del 2021. A costituire ulteriore fattore di rischio è anche la forte volatilità dei prezzi del mercato energetico attuale. Ciò rende particolarmente difficile fornire elementi previsivi affidabili per fissare il prezzo dell'energia attraverso la sottoscrizione di contratti annuali o pluriennali. Fine Foods non è un azienda energivora, l'impatto dei costi energetici rappresenta circa l'1-2% dei ricavi annui, tuttavia, un potenziale significativo aumento di tali costi, potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

1.10.12 Rischi legati al conflitto Russo-Ucraino

Il Gruppo è esposto al rischio di cancellazione o sospensione di ordini per prodotti esportati in Russia, Ucraina e zone limitrofe, a causa del conflitto Russo-Ucraino. La potenziale perdita di ricavi derivante da tale situazione socio-politica potrebbe portare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

1.10.13 Rischi connessi alla responsabilità civile del produttore

Il Gruppo è esposto ai rischi legati a prodotti fabbricati con qualità non conforme alle specifiche del cliente che potrebbero avere effetti collaterali, o comunque non desiderati e aspettati, sulla salute dei consumatori, esponendolo ad una possibile azione di responsabilità e/o a pretese risarcitorie, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

1.10.14 Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo di riferimento

Il Gruppo è esposto al rischio connesso alle molteplici evoluzioni della normativa applicabile nei Paesi in cui opera, nonché alla sua interpretazione, quale, ad esempio, la normativa in materia di poteri speciali dello Stato nei settori strategici (c.d. "Golden Power"). Inoltre è attualmente in atto una modifica della normativa applicabile in materia dei presidi medico chirurgici (PMC) alla luce della quale Pharmatek deve richiedere nuove autorizzazioni per il mantenimento in commercio dei propri prodotti PMC. Ove il Gruppo non fosse in grado di ottenere l'autorizzazione prevista dalle normative europee o di prevedere l'evoluzione della normativa applicabile e di rispondere adeguatamente alla stessa, ciò potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

1.10.15 Rischi connessi all'autorizzazione alla produzione

Il Gruppo è esposto al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

1.10.16 Rischi relativi alla normativa in materia di ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori

Il Gruppo è esposto al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze del Gruppo potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

1.10.17 Rischi legati alla violazione del sistema informativo

Il Gruppo è esposto al rischio che si verifichino azioni dolose, acuite anche dall'attuale contesto socio/politico, inerenti al sistema informatico atte ad impattare la disponibilità e/o l'integrità dello stesso, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La preparazione del bilancio della Società richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

1.11.1 Valutazioni discrezionali

Nell'applicare i principi contabili della Società, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime).

Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono un'opzione di proroga – La Società come locatario

La Società determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.

La Società ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. La Società applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, la Società considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, la Società rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing) (si veda paragrafo 3.3 "Leases").

1.11.2 Stime e assunzioni

Sono di seguito illustrate le assunzioni principali riguardanti il futuro e le altre principali cause d'incertezza valutativa che, alla data di chiusura dell'esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo. La Società ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d'esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dalla Società. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per i pagamenti basati su azioni regolati per cassa è necessario rimisurare la passività alla fine di ogni periodo di riferimento e sino alla data di regolamento, rilevando ogni variazione del fair value a conto economico. Ciò richiede un riesame delle stime utilizzate alla fine di ogni periodo di riferimento. La valutazione dei diritti assegnati è stata realizzata riflettendo le condizioni di mercato finanziario, dunque, la stima del fair value è influenzata dal numero dei diritti che andranno a maturazione secondo le regole previste dalle condizioni di performance oltre che dal fair value di ciascun diritto (si veda paragrafo 2.4 "Costi del personale" e 4.1 "Patrimonio netto").

Accantonamento per perdite attese su crediti commerciali ed accantonamento a fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo utilizza un metodo a matrice per calcolare le ECL per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento sono infatti determinate principalmente sulle probabilità di default del settore di riferimento ma anche in base al tasso di insolvenza storico osservato dalle Società del Gruppo.

Ad ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.

La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le ECL è una stima significativa. L'ammontare di ECL è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l'esperienza storica sull'andamento delle perdite su credito delle Società del Gruppo e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell'insolvenza effettiva del cliente in futuro.

Ad ogni data di riferimento il Gruppo provvede a verificare eventuali perdite di valore relative alle rimanenze in giacenza. Tale attività viene eseguita a livello di lotto di produzione e fa rifermento oltre che alla scadenza del materiale anche a eventuali non conformità dei prodotti.

Piani a benefici definiti (fondi pensione)

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale.

Imposte

Le società del Gruppo sono sottoposte al regime fiscale e tributario italiano. Gli amministratori nella definizione del reddito imponibile e quindi nella quantificazione delle imposte da liquidare interpretano tali normative. Le attività fiscali differite sono rilevate per le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile imponibile tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta un'attività di stima rilevante da parte della direzione aziendale per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili imponibili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale applicabili.

Riduzioni di valore di attività non finanziarie

Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 3.1 "Immobili, impianti e macchinari" ed alla nota 3.2 "Avviamento" delle presenti Note illustrative.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Così come più dettagliatamente esposto al paragrafo 1.7,1 inerente il trattamento contabile delle aggregazioni aziendali ed avviamento, gli amministratori in sede di i) allocazione delle attività nette acquisite alle relative unità generatrici di cassa (CGU) ii) redazione dei piani pluriennali iii) svolgimento degli impairment test, fanno ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:

  • allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU;
  • previsione dei flussi di cassa futuri, per il periodo esplicito del business plan di Gruppo;
  • determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale
  • determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri

CONTO ECONOMICO

Ricavi derivanti da contratti con clienti

I ricavi al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 192.639.791, contro gli Euro 171.955.007 dell'esercizio precedente, registrando quindi un incremento del'12,0%. Si fornisce di seguito la suddivisione per business unit e per area geografica:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Business Unit – Food 138.119.924 131.933.337
Business Unit - Pharma 38.262.145 40.021.670
Business Unit - Cosmetica 16.257.722
Totale ricavi da contratti con clienti 192.639.791 171.955.007

Da tale rappresentazione si può evincere come il fatturato del Gruppo nel settore food, che rappresenta circa il 71,7% del fatturato complessivo, mostri una tendenza in espansione, già avviata negli scorsi anni, con una crescita pari al 4,7%. Il settore pharma, invece, risulta in diminuzione nel 2021, con un decremento percentuale dell'4,4% rispetto al 2020. Si ricorda, infine, che nella Business Unit cosmetica, il fatturato della controllata Euro Cosmetic è stato incorporato solo dal 1 ottobre al 31 dicembre 2021.

A parità di perimetro l'andamento dei ricavi rispetto al periodo precedente mostra una crescita del 3% rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Ricavi Italia 73.601.953 56.507.765
Ricavi estero 119.037.838 115.447.242
Totale ricavi da contratti con clienti 192.639.790 171.955.007

Da tale rappresentazione si può evincere come il fatturato del Gruppo sia prevalentemente riconducibile a vendite effettuate all'estero; nel 2021, infatti, il Gruppo ha fatturato fuori dall'Italia il 61,8% del fatturato totale (contro il 67,1% del periodo precedente).

Altri proventi

Al 31 dicembre 2021 gli altri proventi del Gruppo ammontano ad Euro 2.604.768 contro gli Euro 4.997.187 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Altri ricavi da fatturazione 1.783.769 1.079.552
Rimborso costi produzione - 3.417.359
Altri proventi 108.677
Sopravvenienze 80.556 -
Addebiti Spese Stampa 119.731 183.112
Rettifiche svalutazione crediti e liquidità 76.235 40.100
Addebiti imballi 162.080 107.721
Addebiti analisi laboratorio 144.185 117.142
Plusvalenze 123.982 45.248
Abbuoni e arrotondamenti attivi 5.554 6.953
Totale altri proventi 2.604.768 4.997.187

Gli Altri ricavi da fatturazione fanno riferimento principalmente a costi sostenuti dal Gruppo e rifatturati ai clienti per prove di stabilità, stoccaggio di prodotti, distruzione di materiale e registrazione di documenti. La voce Rimborso per costi di produzione, nel 2020, include la somma di Euro 3.343 migliaia ricevuta a titolo di risarcimento da parte di uno dei principali clienti della Società a fronte di una campagna di produzione eseguita in modo corretto dalla società ma conclusa senza il ritiro del prodotto da parte del cliente

Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione.

Al 31 dicembre 2021 i costi per materie prime e materiale di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 118.684.269 contro gli Euro 108.944.079 dell'esercizio precedente, con un incremento del 8,9%. Di seguito se ne riporta la composizione:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Merci conto acquisti 125.126.819 103.655.234
Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.604.504 2.448.536
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci (7.405.708) 1.624.778
Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione (1.641.347) 1.215.531
Totale costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti
finiti e dei prodotti in corso di lavorazione
118.684.269 108.944.079

Si precisa che nella voce Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono inclusi gli effetti a conto economico della movimentazione del fondo svalutazione di magazzino.

Costi del personale

Al 31 dicembre 2021 i costi del personale del Gruppo ammontano ad Euro 34.823.128 contro gli Euro 30.972.513 dell'esercizio precedente, con un incremento del 12,4%. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Salari e stipendi 22.394.665 20.030.281
Oneri sociali 7.288.180 6.798.837
Trattamento di fine rapporto 1.538.716 1.302.709
Stock Grant 1.058.445 1.016.101
Altri costi del personale (600)
Personale Interinale 2.543.123 1.825.185
Totale costi del personale 34.823.128 30.972.513

La voce "Stock Grant", ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, riflette l'assegnazione gratuita ai beneficiari dei diritti a ricevere azioni a determinate vesting conditions legate alle performance della Società Capogruppo; tale piano di stock grant è terminato al 31 dicembre 2021.

2.4.1 Dati sull'occupazione

Riportiamo di seguito il numero dei dipendenti del Gruppo suddivisi per categoria:

Dati sull' occupazione (espressi in unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Dirigenti 19 14
Impiegati 251 188
Operai 498 405
Totale dipendenti 768 607

Costi per servizi

Al 31 dicembre 2021 i costi per servizi del Gruppo ammontano ad Euro 20.839.099 contro gli Euro 14.975.285 dell'esercizio precedente, con un incremento del 39,2%. Di seguito se ne riporta la composizione:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Costi per manutenzioni ordinarie 3.220.283 3.154.900
Prestazione di lavoro interinale 354.374 289.492
Utenze varie 2.772.162 2.306.313
Costi per trasporto, carburante e pedaggi 1.114.947 696.037
Spese per consulenze 3.635.475 1.520.168
Costi per pulizia, disinfestazione e sorveglianza 1.340.329 1.279.220
Compensi a sindaci e amministratori 1.743.596 966.236
Costi per lavorazione merci in conto terzi 1.022.279 658.548
Costi per affitti, noleggio e varie 777.162 434.105
Ticket restaurant 671.201 639.468
Costi per fiere e pubblicità 564.406 34.795
Smaltimento rifiuti, reflui e solidi 931.187 868.560
Assicurazioni 482.162 360.197
Canoni per Electronic Data Processing 445.772 297.701
Commissioni bancarie 362.483 378.815
Analisi esterne e analisi ecologiche 441.863 355.529
Qualifiche e Taratura 189.465 236.615
Provvigioni per vendite 300.188 198.964
Altri Costi 469.764 299.622
Totale costi per servizi 20.839.099 14.975.285

La voce "Costi per affitti, noleggio e vari" riferisce a contratti short term e low-value per i quali la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal principio, come riportato nel paragrafo "3.3 Leases". La voce utenze varie mostra i primi effetti, registrati soprattutto nell'ultimo trimestre del 2021, dell'aumento dei costi di energia elettrica e metano. Le spese per consulenza risultano impattate dai costi sostenuti dalla Capogruppo per il passaggio al mercato STAR nonché per le operazioni di acquisizione realizzate nel 2021.

Altri costi operativi

Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 1.336.324 contro gli Euro 939.005 dell'esercizio precedente.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Penalità e indennizzi 131.357 42.617
Imposte e tasse 567.871 473.620
Sopravvenienze passive 7.478 19.331
Minusvalenze 49.083 59.384
Quote Associative 172.903 131.421
Costi di rappresentanza e omaggi 17.324 13.100
Costi per rifiuti e bonifica 1.424 41.104
Costi per certificazioni, vidimazioni e diritti CCIAA 41.178 16.823
Altri costi operativi 347.707 141.605
Totale altri costi operativi 1.336.324 939.005

Ammortamenti e svalutazioni

Al 31 dicembre 2021 gli ammortamenti e le svalutazioni della Società ammontano ad Euro 14.527.508 contro gli Euro 11.636.753 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Ammortamento immobilizzazioni materiali 11.803.980 10.728.103
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 961.416 626.440
Ammortamento diritto d'uso 635.684 282.210
Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali 50.757 -
Svalutazioni Immobilizzazioni Immateriali 1.075.672 -
Totale ammortamenti e svalutazioni 14.527.508 11.636.753

Al 31 dicembre 2021 gli amministratori della controllata Pharmatek hanno operato una revisione dei ricavi prospettici associati al marchio Pharmaqui, resasi necessaria in virtù di una repentina riduzione delle vendite del prodotto "gel sanitizzante" da parte di un primario cliente GDO. Tale riduzione di fatturato è stato considerato dagli amministratori un indicatore di perdita durevole di valore, motivo per il quale è stato svolto un apposito test di impairment il quale ha imposto la necessità di provvedere ad una prudenziale svalutazione del marchio stesso, confluita a conto economico consolidato tra le "altre svalutazioni delle immobilizzazioni", per un importo di complessivi Euro 1.075.672.

La voce Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali include invece l'azzeramento del valore netto contabile dei cespiti materiali acquistati dalla Capogruppo per lo stabilimento farmaceutico di Nembro; trattasi di impianti che non sono stati trasferiti presso la sede farmaceutica di Brembate.

Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie

Al 31 dicembre 2021 le variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie presentano un saldo negativo pari ad Euro 8.897.380 contro un saldo positivo pari ad Euro 7.652.331 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Variazione fair value altri titoli 3.839.422 2.786.888
Variazione fair value warrant (12.736.802) 4.865.443
Totale variazioni di fair value delle attività e passività finanziarie (8.897.380) 7.652.331

La voce "Variazioni fair value altri titoli" presenta principalmente la variazione di Fair Value di titoli detenuti presso un importante istituto di credito, come menzionato nel paragrafo 3.12 "Attività finanziarie correnti".

La voce "Variazione fair value warrant" rappresenta la variazione del valore di mercato degli strumenti finanziari emessi dalla Società; in particolare, la variazione di fair value dei Warrant Non quotati, convertiti in azioni in data 28 aprile 2021 è pari ad Euro 6.679.200 mentre la variazione di fair value dei Warrant Quotati convertiti in azioni o estinti al 30 giugno 2021 è pari ad Euro 6.057.602.

Per maggiori dettagli circa gli strumenti finanziari emessi dalla Società si rimanda al paragrafo 4.1 "Patrimonio Netto".

Proventi finanziari

Al 31 dicembre 2021 i proventi finanziari della Società ammontano ad Euro 36.202 contro gli Euro 57.308 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Differenze di cambio attive 25.943 56.988
Proventi finanziari valutazione attuariale TFR 8.671 -
Interessi bancari attivi 1.588 320
Totale proventi finanziari 36.202 57.308

Oneri finanziari

Al 31 dicembre 2021 gli oneri finanziari della Società ammontano ad Euro 763.305 contro gli Euro 510.567 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Interessi passivi su prestito obbligazionario 246.882 245.291
Interessi passivi su finanziamenti e mutui bancari 260.043 90.076
Interessi passivi di c/c bancario 161.686 137.602
Differenze di cambio passive 62.341 25.887
Oneri finanziari su attualizzazione del TFR 14.568 7.982
Interessi su passività finanziarie per lease 17.785 3.728
Totale oneri finanziari 763.305 510.567

Imposte sul reddito

Il totale delle imposte sul reddito dell'anno 2021 ammonta complessivamente ad Euro (3.163.501) contro gli Euro 3.319.404 dell'esercizio precedente.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Imposte correnti 566.956 3.831.332
Imposte anticipate e differite (1.880.025) (672.010)
Imposte esercizi precedenti (1.850.433) 160.086
Totale imposte sul reddito (3.163.501) 3.319.404

La voce Imposte esercizi precedenti nel 2020 accoglieva le somme che la società capogruppo aveva pagato nel mese di febbraio 2021 a seguito di un ravvedimento operoso.

Nel 2021, invece, la voce mostra un saldo negativo (ricavo) a fronte della sopravvenienza attiva iscritta in contropartita dell'eccessive imposte (IRES) stanziate nel 2020; infatti, in sede di predisposizione del bilancio, la Capogruppo aveva sterilizzato l'effetto economico dei warrant tramite le opportune riprese fiscali. Tuttavia, in seguito alla risposta all'interpello presentato all'Agenzia delle entrate, ricevuta prima dell'invio della dichiarazione dei redditi per l'anno di imposta 2020, Fine Foods, al fine di allineare il trattamento contabile di tale fattispecie a quanto disposto dall'autorità fiscale nell'interpello, ha considerato rilevanti ai fini fiscali le variazioni di fair value dei warrant registrate dalla data di emissione sino al 31 dicembre 2020, rettificando quindi nella dichiarazione quanto accantonato in sede di bilancio. La medesima impostazione è stata adottata ai fini del calcolo delle imposte correnti (IRES) del 2021.

La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall'applicazione dell'aliquota in vigore in Italia all'utile ante imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2021 è la seguente:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Totale Imposte sul reddito -3.163.501 3.319.404
Imposte esercizi precedenti -1.850.433 160.086
Benefici fiscali classificati nelle imposte -38.022 -210.597
Totale imposte sul reddito -1.275.047 3.369.916
(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
-- ------------------------- ------------------ ------------------
Utile/(perdita) ante imposte dalla gestione delle attività in funzionamento -4.590.253 16.683.632
Utile/(perdita) ante imposte delle attività destinate alla dismissione - -
Utile/(perdita) contabile prima delle imposte -4.590.253 16.683.632
Imposte sul reddito teoriche -1.280.680 4.654.733
Effetto fiscale sulle differenze permanenti 767.458 -1.187.034
Effetto fiscale sulle differenze temporanee 374.070 462.559
Effetto sulle agevolazioni fiscali -1.135.895 -560.342
Imposte sul reddito -1.275.047 3.369.916
Aliquota fiscale effettiva sul reddito: 28% 20%

Per quanto concerne il dettaglio circa le imposte differite si rimanda alla 1.24 attività per imposte anticipate e alla nota 1.25 Fondo imposte differite.

Utile/(perdita) per azione

L'utile/(perdita) base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

L'utile/(perdita) per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione di tutti gli strumenti di capitale convertibili.

Di seguito sono esposti il risultato e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.

2021 2020
Utile attribuibile agli azionisti ordinari della Società per utile base (1.426.751) 13.364.228
Numero medio ponderato di azioni ordinarie (escluse le azioni
proprie) ai fini dell'utile base per azione*
23.940.739 23.182.141
Azioni Ordinarie 20.440.739 18.482.141
Azioni Riscattabili
Azioni a Voto Plurimo
-
3.500.000
1.200.000
3.500.000
Numero medio ponderato di azioni ordinarie rettificato per effetto
della diluizione *
23.940.739 24.459.745
Azioni Ordinarie
Azioni Riscattabili
20.440.739
-
18.482.141
1.200.000
Azioni a Voto Plurimo
Azioni Speciali *
3.500.000
-
3.500.000
300.000
Warrant convertibili - 977.604
EPS Base
EPS Diluito
(0,06)
(0,06)
0,58
0,55

* Per quanto attiene il 2020, le azioni Speciali non sono state considerate nel calcolo dell'EPS base in quanto come riportato nello statuto e al cospetto di quanto previsto, al contrario, per le azioni riscattabili e a voto plurimo, non attribuiscono gli stessi diritti delle azioni ordinarie. Inoltre, nel calcolo dell'EPS diluito le azioni speciali possedute sono state considerate con un rapporto 1 a 6 come previsto da statuto.

** Per quanto attiene il 2020, il numero di azioni convertibili tramite warrant sono state calcolate considerando il Rapporto di Esercizio come previsto dal regolamento della Società.

STATO PATRIMONIALE

ATTIVITÀ

Immobili, impianti e macchinari

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 102.886.510 contro gli Euro 93.413.965 al 31 dicembre 2020. Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei rispettivi fondi ammortamento.

(Importi in euro unità) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazioni in
corso e acconti a
fornitori
Totale immobili
impianti e macchinari
Costo storico - 31
dicembre 2020
56.604.623 100.398.158 8.608.334 7.625.525 4.324.691 177.561.331
Incrementi 4.052.405 2.919.495 742.098 883.642 3.369.660 11.967.299
Decrementi (69.297) (416.246) (103.519) (363.864) (952.925)
Riclassifiche 2.750.261 2.071.137 99.040 40.513 (4.960.951) -
Altre variazioni (3.864) (3.864)
Apporto Pharmatek 9.070 3.033.067 294.125 235.531 56.933 3.628.726
Apporto Euro Cosmetic 3.357.013 6.125.816 2.140.023 899.157 1.570.859 14.092.867
Costo storico - 31
dicembre 2020
66.704.075 114.131.429 11.780.101 9.320.504 4.357.328 206.293.436
Fondo ammortamento
- 31 dicembre 2020
19.065.063 53.602.847 6.531.757 4.947.699 - 84.147.365
Incrementi 2.084.585 7.334.787 940.579 938.163 11.298.114
Decrementi (67.500) (372.152) (84.687) (338.557) (862.896)
Riclassifiche -
Apporto Pharmatek 2.752 984.430 160.794 156.726 1.304.702
Apporto Euro Cosmetic 379.312 4.479.700 1.978.775 681.856 7.519.643
Fondo ammortamento
- 31 dicembre 2021
21.464.212 66.029.612 9.527.218 6.385.886 - 103.406.927
Valore netto contabile
- 31 dicembre 2020
37.539.560 46.795.311 2.076.577 2.677.826 4.324.691 93.413.965
Valore netto contabile
- 31 dicembre 2021
45.239.863 48.101.817 2.252.883 2.934.618 4.357.328 102.886.510

Si noti che la Capogruppo, in data 11 novembre 2021, ha acquisito un terreno sito presso i Comuni di Brembate (BG) e Filago (BG) per una superficie catastale complessiva di circa 100.000 mq ad un prezzo pari a circa Euro 3 milioni.

Per quanto concerne le immobilizzazioni in corso, la principale riclassifica riguarda l'entrata in funzione del nuovo magazzino di Brembate a seguito dell'autorizzazione dell'AIFA.

In considerazione dei significativi investimenti effettuati dalla società per lo sviluppo previsto del settore «Pharma», in un'ottica di prudenza, gli amministratori hanno effettuato una verifica di recuperabilità del capitale investito netto dalla relativa CGU.

Le principali assunzioni che gli amministratori hanno utilizzato ai fine della redazione del piano riguardano i flussi di cassa derivanti dai business plan aziendali, del tasso di sconto (WACC) ed infine del tasso di crescita sul lungo periodo del business oggetto di impairment.

Il piano della CGU Pharma, coprente l'orizzonte temporale 2022-2024 è stato approvato, congiuntamente all'intero impairment test, da parte degli amministratori nel Consiglio di amministrazione tenutosi il giorno 30 marzo 2022.

I flussi finanziari per gli esercizi non ricompresi nel periodo implicito del piano sono stati determinati utilizzando un tasso di crescita del 1,3%.

Infine, il WACC determinato dagli amministratori risulta essere pari al 8,07% e riflette le attuali situazioni di mercato, l'attuale costo del denaro nonché i rischi impliciti del business in oggetto.

Dalle analisi sopra riportate non emerge alcuna svalutazione da apportare al capitale investito nella BU Pharma. si è proceduto infine con un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:

  • Riduzione del volume atteso del business del 3% per ciascun anno di piano.
  • Incremento del WACC del 1%
  • Decremento del tasso di crescita dello 0,5%

In tutti i casi sopra citati non emergono svalutazioni da apportare.

Avviamento

Il valore netto contabile dell'avviamento al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 15.907.954.

(Importi in euro unità) 30 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Segment reporting: Cosmetica
Avviamento Pharmatek 7.044.809 -
Avviamento Euro Cosmetic 8.863.145
Totale Avviamento 15.907.954 -

Per il commento relativo alla genesi dell'avviamento iscritto nel presente bilancio, si rimanda al paragrafo "1.1 Operazioni straordinarie ed eventi significativi occorsi nel periodo" ove sono state commentate le operazioni di acquisto Pharmatek ed Euro Cosmetic.

Come indicato nel principio contabile internazionale IAS 36, gli amministratori devono verificare almeno annualmente la recuperabilità dei valori iscritti con riferimento ad avviamenti, attività immateriali a vita utile indefinita o attività immateriali non ancora disponibili per l'uso. Tale verifica si rende inoltre necessaria anche più frequentemente ovvero ogni qual volta vi siano indicatori di perdite durevoli di valore.

Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, queste ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Gli Amministratori hanno quindi determinato il valore recuperabile delle singole Cash Generating Units (Pharmatek ed Euro Cosmetic), attualizzandone i flussi finanziari attesi (utilizzando il metodo Discounted Cash Flow Model – DCF) e confrontando ciascuno di essi con il relativo Capitale Investito Netto.

In base ai principi contabili di riferimento, la stima del valore d'uso è effettuata attualizzando i flussi finanziari operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC).

Le principali assunzioni utilizzate ai fini della determinazione del valore in uso delle diverse CGU sono relative ai flussi finanziari derivanti dai business plan aziendali, al tasso di sconto ed al tasso di crescita di lungo periodo.

I flussi finanziari utilizzati ai fini dell'impairment test sono quelli emergenti dai rispettivi Piani Industriali 2022-2024, approvati dai singoli consigli di amministrazione e recepiti durante il CdA della capogruppo tenutosi in data 30 marzo 2022.

Il tasso di sconto (WACC) determinato dagli amministratori risulta essere pari al 8,07% e riflette le attuali situazioni di mercato, l'attuale costo del denaro nonché i rischi impliciti del business in oggetto.

Infine i flussi finanziari per gli esercizi non ricompresi nel periodo implicito del piano sono stati determinati utilizzando un tasso di crescita del 1,3%.

Dalle analisi sopra riportate non emerge alcuna svalutazione da apportare al capitale investito della CGU Pharmatek. È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:

  • Incremento del WACC del 1%
  • Decremento del tasso di crescita dello 0,5%

In tutti i casi sopra citati non emergono svalutazioni da apportare.

Dalle analisi sopra riportate non emerge alcuna svalutazione da apportare al capitale investito della CGU Euro Cosmetic. È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:

  • Incremento del WACC del 1%
  • Decremento del tasso di crescita dello 0,5%

Solo in presenza di un WACC pari al 9,07% e di un g rate pari allo 0,8%, emergerebbe la necessità di una svalutazione dell'attivo per circa Euro 1,4 milioni.

Altre immobilizzazioni immateriali

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 2.767.176 contro gli Euro 1.510.515 al 31 dicembre 2020.

Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei rispettivi fondi ammortamento.

(Importi in euro unità) Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
Totale immobilizzazioni
immateriali
Costo storico - 31 dicembre 2020 3.649.784 3.649.784
Incrementi 681.842 681.842
Decrementi -
Rivalutazioni -
Apporto Pharmatek 1.971.462 1.971.462
Apporto Euro Cosmetic 1.403.488 1.403.488
Costo storico - 31 dicembre 2021 7.706.576 7.706.576
Fondo ammortamento - 31 dicembre 2020 2.139.268 2.139.268
Incrementi 718.174 718.174
Decrementi - -
Apporto Pharmatek (Fondo Ammortamento) 217.888 217.888
Apporto Pharmatek (Fondo Svalutazione) 1.075.672 1.075.672
Apporto Euro Cosmetic 788.398 788.398
Fondo ammortamento - 31 dicembre 2021 4.939.400 4.939.400
Valore netto contabile - 31 dicembre 2020 1.510.516 1.510.516
Valore netto contabile - 31 dicembre 2021 2.767.176 2.767.176

Per quanto concerne la composizione delle immobilizzazioni immateriali si segnala che esse principalmente riferimento a licenze software.

Per quanto attiene la voce Apporto Pharmatek – Fondo svalutazione, trattasi della contropartita patrimoniale della svalutazione effettuata a conto economico per il marchio "Pharmaqui", ammortizzato in 10 anni. Si rimanda quindi alla nota "2.7 Ammortamenti e svalutazioni".

Leases

Di seguito si presenta la ripartizione del diritto d'uso per natura delle attività sottostanti:

(Importi in euro unità) Immobili Impianti e
Macchinari
Attrezzature Autovetture
e
autoveicoli
Totale
Diritto d'uso al 31 dicembre 2020 773.168 136.973 - 910.141
Incremento 114.661 - 114.661
Svalutazioni (14.808) (14.808)
Apporto Pharmatek 2.777.505 74.093 55.121 2.906.719
Apporto Euro Cosmetic 4.368.343 2.186.882 229.555 6.784.781
Diritto d'uso al 31 dicembre 2021 8.018.870 2.186.882 211.066 284.676 10.701.494
Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2020 468.332 86.352 554.684
Incremento 160.264 24.988 185.251
Gruppo Fine Foods – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021
-------------------------------------------------------------- -- -- -- -- --
Svalutazioni (580) (580)
Apporto Pharmatek 845.173 33.676 33.883 912.732
Apporto Euro Cosmetic 1.634.706 1.208.464 227.350 2.843.170
Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2021 3.107.894 1.208.464 145.016 261.233 4.722.608
Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2020 304.836 50.621 - 355.457
Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2021 4.910.975 978.418 66.050 23.443 5.978.887

A titolo completezza, di seguito, si esplicita un dettaglio di composizione della liability corrente e non corrente nata dall'applicazione dell'IFRS 16 contestualmente al Diritto d'uso al 31 dicembre 2021.

Passività finanziaria
Passività finanziaria al 1° gennaio 2021 339.707
Incrementi 114.661
Decrementi -
Interessi 3.373
Canoni (184.276)
Apporto Pharmatek 1.356.382
Apporto Euro Cosmetic 2.282.435
Passività finanziaria al 31 dicembre 2021 3.912.283
Passività finanziaria a breve 774.991
Passività finanziaria a lungo 3.137.292

I Leasing principali della Capogruppo si riferiscono ad un polo logistico in uso per il settore Food; per la controllata Pharmatek, invece, trattasi degli stabilimenti produttivi presso la sede di Cremosano. Euro Cosmetic ha invece deciso di avvalersi di questo espediente per alcune classi di beni (principalmente macchinari e altri beni strumentali) e per lo stabilimento presso la sede di Trenzano.

In conformità al principio contabili internazionale IFRS 16 – "Leases" – è stato considerato un tasso di finanziamento marginale (IBR) come somma del tasso risk free (Swap Standard rate vs Euribor 6 mesi per ogni scadenza), rilevato alla data di transizione ai principi contabili internazionali e di una componente di puro rischio che riflette il "credit risk" attribuibile alla Società (1%).

La Società ha alcuni contratti di leasing che includono opzioni di estensione o cancellazione anticipata. Queste opzioni sono negoziate dalla direzione aziendale per gestire il portafoglio di beni in leasing in modo flessibile ed allineare tale gestione alle necessità operative della Società. La direzione aziendale esercita un significativo giudizio professionale per determinare le opzioni di estensione o di cancellazione anticipata saranno esercitate con ragionevole certezza. Si evidenzia che non è stato considerato il rinnovo per i contratti che non prevedevano alcun rinnovo e/o per i contratti per cui è già stata avanzata ipotesi di cancellazione anticipata.

Altre attività non correnti

Il valore delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 237.333.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Credito di imposta beni agevolati - quota oltre 12 mesi 237.333 -
Totale Altre attività non correnti 237.333 -

Trattasi della quota oltre 12 mesi del credito di imposta per beni strumentali 4.0 e del Credito di Imposta per gli investimenti in beni materiali (ex superammortamento).

Attività per imposte anticipate

Le imposte differite al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 3.482.101, contro gli Euro 1.607.531 al 31 dicembre 2020, e sono calcolate sulle quote di costi a tassazione differita nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%). Di seguito si fornisce un dettaglio della sua composizione.

(Importi in euro unità) 1 gennaio 2020 Imposte CE 2020 OCI 31 dicembre 2020
Imposte anticipate per svalutazione magazzino 244.387 566.545 810.932
Imposte anticipate per ammortamento su avviamento 243.751 (27.084) 216.667
Imposte anticipate per accantonamento premi a dipendenti 135.235 (135.235) -
Imposte anticipate per equity transaction costs 603.140 (226.969) 376.171
Imposte anticipate per altre voci 210.911 (5.452) (1.698) 203.761
Totale attività per imposte anticipate 1.437.424 171.805 (1.698) 1.607.531
(Importi in euro unità) 1 gennaio 2021 Imposte CE 2021 OCI Apporto
Pharmatek
Apporto
Euro
Cosmetic
31 dicembre 2021
Imposte anticipate per svalutazione magazzino 810.932 (523.574) 128.110 415.468
Imposte anticipate per ammortamento su avviamento 216.667 (27.084) 189.583
Imposte anticipate sulla perdita fiscale - 2.300.596 92.138 2.392.734
Imposte anticipate per equity transaction costs 376.171 (188.085) 188.086
Imposte anticipate per altre voci 203.761 (4.306) 2.998 55.825 37.952 296.231
Totale attività per imposte anticipate 1.607.531 1.557.547 2.998 55.825 258.200 3.482.101

Le imposte differite attive iscritte sugli equity transaction cost fanno riferimento alle immobilizzazioni materiali della Capogruppo, iscritte nel bilancio 2019 redatto secondo i principi contabili nazionali (OIC) e svalutate in sede di FTA.

Per quanto concerne le imposte anticipate iscritte sulle perdite fiscali generate dalla capogruppo e dalla controllata Euro Cosmetic nel corso del presente esercizio gli amministratori ritengono ragionevole, così come previsto all'interno del piano pluriennale approvato dal CdA del 30 marzo 2022, il loro integrale recupero mediante gli utili fiscali che le società conseguiranno in futuro.

Fondo imposte differite

Al 31 dicembre 2021, il fondo imposte differite della Società ammonta ad Euro 1.081.159 contro gli Euro 414.035 al 31 dicembre 2020 ed è stato calcolato nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).

Di seguito un dettaglio delle operazioni che hanno generato imposte differite e il loro impatto a Conto Economico e a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2019 Esercizio 2020 OCI 31 dicembre 2020
Imposte differite lease IFRS 16 810 (386) 424
Imposte differite su piani stock grant - 413.610 413.610
Imposte differite su variazione di fair value e altri titoli 919.313 (919.313)
Totale imposte differite 920.113 (506.078) 414.035
(Importi in euro unità) 31 dicembre 2020 Esercizio 2021 Apporto
Pharmatek
Apporto Euro
Cosmetic
31 dicembre
2021
Imposte differite lease IFRS 16 424 (424) 218.858 218.858
Imposte differite rivalutazione marchio 185.475 185.475
Imposte differite su piani stock grant 413.610 254.027 9.190 676.827
Totale imposte differite 414.034 253.603 194.664 218.858 1.081.159

Le imposte differite passive calcolate sulla rivalutazione del marchio Pharmaqui iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2020 della controllata Pharmatek tengono in considerazione i movimenti derivanti dalla revoca del relativo riallineamento fiscale a seguito della modifica dei dettami normativi.

Rimanenze

Le giacenze di magazzino al netto del relativo fondo svalutazione prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 35.050.484 contro gli Euro 19.647.515 al 31 dicembre 2020.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo 23.258.416 13.579.465
Fondo svalutazione magazzino (1.489.131) (2.906.567)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 1.885.486 2.051.209
Prodotti finiti e merci 11.395.714 6.923.407
Totale rimanenze 35.050.484 19.647.515

A parità di perimetro le rimanenze mostrano un incremento di Euro 9.113 migliaia.

Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione. Il costo di produzione non comprende i costi di indiretta imputazione in quanto questi ultimi non sono risultati imputabili secondo un metodo oggettivo.

Qui di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza:

Saldo 1 gennaio 2020 875.938
Accantonamenti a Fondo 2.906.567
Utilizzo Fondo (875.938)
Saldo 31 dicembre 2020 2.906.567
Accantonamenti a Fondo 466.565
Utilizzo Fondo (2.343.175)
Apporto Euro Cosmetic 459.174
Saldo 31 dicembre 2021 1.489.132

Il fondo obsolescenza magazzino accantonato al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.489.132 euro ed è volto a coprire le svalutazioni effettuate a seguito di merce in scadenza e/o non conforme.

Gli utilizzi dell'anno fanno riferimento agli smaltimenti effettuati nel 2021 riguardanti lotti scaduti o non conformi stanziati al 31 dicembre 2020, tra cui quota parte di una serie di lotti di prodotti finiti che non erano stati ritirati dal cliente nel 2020 ma che erano stati oggetto di indennizzo sempre nel 2020 con rimborso totale dei costi sostenuti così come descritto nelle note di commento al conto economico.

Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2021 il valore dei crediti commerciali ammontano complessivamente ad Euro 30.239.251 (al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 13.317.204) al netto del relativo fondo svalutazione crediti che ammonta ad Euro 805.860 (al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 657.048). A parità di perimetro i crediti commerciali, al lordo del fondo svalutazione crediti, mostrano un incremento di Euro 9.233 migliaia.

Nella successiva tabella viene evidenziata la distribuzione per area geografica dell'ammontare dei crediti commerciali, che non tiene conto del fondo svalutazione crediti.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti verso clienti ITALIA 20.667.979 7.223.993
Crediti verso clienti CEE 8.171.415 4.736.003
Crediti verso clienti EXTRA-CEE 1.399.856 1.357.208
Totale crediti commerciali 30.239.251 13.317.204

Al 31 dicembre 2021 risultano essere stanziate fatture da emettere per complessi Euro 1.159.194 riferite prevalentemente ad aggiustamenti prezzi applicati da uno dei principali clienti. La relativa fattura è stata regolarmente emessa alla data di redazione del presente bilancio.

Si precisa che i primi cinque clienti rappresentano il 43,0% dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti) riportati a bilancio per un valore complessivo di circa 13.010.952 Milioni di Euro.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito riepilogata:

Saldo 1° gennaio 2020 592.102
Accantonamenti a Fondo 64.946
Utilizzo Fondo -
Rilascio Fondo -
Saldo 31 dicembre 2020 657.048
Accantonamenti a Fondo 112.923
Utilizzo Fondo (67.290)
Apporto Pharmatek 83.179
Apporto Euro Cosmetic 20.000
Saldo 31 dicembre 2021 805.860

I crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione crediti, sono riportati nella seguente tabella:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti verso clienti ITALIA 20.540.522 6.965.820
Crediti verso clienti CEE 7.510.237 4.393.909
Crediti verso clienti EXTRA-CEE 1.382.632 1.300.428
Totale crediti commerciali 29.433.391 12.660.157

La qualità del credito dei clienti viene valutata sulla base di una valutazione generica di settore. Sono inoltre stabiliti limiti di credito individuali per tutti i clienti sulla base di questa valutazione. I crediti aperti verso clienti e le attività derivanti da contratto sono regolarmente monitorati. A ogni data di bilancio viene svolta un'analisi di impairment sui crediti, utilizzando una matrice per la misurazione delle perdite attese.

Il calcolo si basa sia sulla probabilità di recupero del credito, sia su una analisi storica delle perdite su crediti che non sono mai state di importo significato. Infine, la valutazione tiene conto del fattore temporale del denaro, e le informazioni sugli eventi passati che sono disponibili alla data di reporting, le condizioni correnti e gli scenari di mercato attesi.

Di seguito il prospetto dell'ageing dei crediti verso clienti:

(Importi in euro unità)
31 dicembre 2021 Totale crediti Non
scaduto
Scaduto 0-30 Scaduto 30-60 Scaduto
60-90
Scaduto 90-
180
Scaduto +180
Italia 20.667.979 17.309.194 1.731.017 344.509 46.447 17.066 171.756
CEE 8.171.415 5.887.530 1.143.204 95.540 10.737 143.431 890.975
Extra-CEE 1.399.856 884.527 360.104 126.694 1.674 3.647 23.210
Crediti
commerciali
lordi
30.239.251 24.081.251 3.234.325 566.743 58.858 164.144 1.085.941
% svalutazione crediti 2,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 74,2%
f.do svalutazione crediti 805.860 - - - - - 805.860
Crediti
netti
commerciali 29.433.391 24.081.251 3.234.325 566.743 58.858 164.144 280.081

Crediti tributari

Al 31 dicembre 2021 i crediti tributari ammontano ad Euro 2.421.853. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti IRES 1.972.572 -
Crediti IRAP 449.282 -
Totale crediti tributari 2.421.853 -

Tutte le Società del Gruppo risultano a credito IRES/IRAP al 31 dicembre 2021.

Altre Attività Correnti

Il totale le altre attività correnti al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 9.554.455 contro gli Euro 3.329.571 al 31 dicembre 2020. Nella seguente tabella se ne riporta la composizione.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti IVA 7.109.063 939.832
Credito per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze
realizzate
713.134 528.562
Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 42.073 37.314
Credito per ritenute Conto Energia 2.971 2.688
Ratei e risconti attivi 172.268 116.601
Crediti diversi 552.655 1.584.574
Credito d'imposta per benefici fiscali 962.291 120.000
Totale altre attività correnti 9.554.455 3.329.571

Il credito IVA, in aumento rispetto al 2020 sia a fronte dell'apporto delle nuove controllate che per incremento del credito in capo alla capogruppo, anche a seguito degli investimenti realizzati nel periodo 2021. Tale credito verrà compensato per Euro 2 milioni nei primi mesi del 2022, mentre la quota restante verrà chiesta a rimborso e sarà presumibilmente incassata entro il mese di ottobre 2022.La Società capogruppo ha attivato inoltre le idonee procedure al fine di ottimizzare la gestione del credito IVA per il 2022.

La voce "Crediti per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze" si riferisce principalmente alle somme trattenute sulla gestione patrimoniale di Fine Foods.

Il saldo "Crediti diversi" è composto principalmente da anticipi a fornitori per merci e servizi; nel 2020 erano rilevanti anche gli anticipi per partecipazioni a fiere.

Attività Finanziarie Correnti

Al 31 dicembre 2021 le attività finanziarie correnti sono pari ad Euro 77.791.110 (al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 71.608.964). Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Altri titoli Fine Foods 71.028.503 71.608.964
Alti titoli Euro Cosmetic 208.671 -
Credito Leakeges 6.733.936 -
Totale attività finanziarie correnti 77.971.110 71.608.964

Nel mese di gennaio 2019 la Società ha conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità. Come previsto dal

principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari – tali strumenti sono stati riconosciuti al valore di Fair Value alla data di riferimento.

  • Al 31 dicembre 2020 il Fair Value complessivo del portafoglio risultava parti ad Euro 71,6 milioni.
  • nel corso del 2021 sono stati effettuati prelievi per complessivi di 4,4 milioni di Euro.
  • al 31 dicembre 2021 la variazione positiva di Fair Value è risultata pari ad Euro 3,9 milioni portando il valore complessivo del portafoglio ad Euro 71.0 milioni.

Di seguito si illustra l'allocazione percentuale degli investimenti detenuti dalla Società e la loro esposizione valutaria:

Allocazione di portafoglio 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Azioni 24,68% 29,13%
Titoli Azionari 15,30% 15,73%
Fondi Azionari 8,40% 12,50%
Opzioni 0,98% 0,90%
Obbligazioni 67,04% 69,14%
Titoli Obbligazionari 16,33% 12,90%
Fondi Obbligazionari 50,71% 56,24%
Investimenti Alternativi 0% 0,92%
Fondi Alternativi 0% 0,92%
Liquidità 8,28% 0,81%

Il business model della Società è quello di detenere tali titoli ai fini della negoziazione. Per tal motivo, il portafoglio titoli è stato classificato come attività finanziarie valutate al fair value con variazioni imputate direttamente a conto economico, nella voce "Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie.

La Società è esposta al rischio di mercato, inteso come rischio di cambio e rischio di interesse.

RISCHIO DI CAMBIO. Il portafoglio titoli detenuto dalla Società si configura percentualmente:

Esposizione valutaria Esp. Lorda Esp. Netta
Euro 89,71% 89,71%
Lire Sterline Inglesi 1,93% 1,93%
Dollari U.S.A. 6,15% 6,15%
Yen Giapponesi 1,97% 1,97%
Franchi Svizzeri 0,24% 0,24%

La diversa distribuzione geografica e valutaria dei titoli detenuti, seppur in larga misura emessi all'interno dell'Unione Europea, pone l'attenzione nel decifrare il rischio di cambio ad essi connessi, inteso come il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio

La seguente tabella illustra la sensitività a una variazione ragionevolmente possibile dei tassi di cambio (da -10 a + 10 punti percentuali) sui titoli detenuti e con tutte le altre variabili mantenute costanti.

+10% -10%
Valuta 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Impatto PL lordo Impatto PL lordo Impatto PL lordo Impatto PL lordo
Dollaro USA (397.809) (578.217) 486.211 706.710
YEN Giapponese (127.087) (147.246) 155.329 179.968
Sterlina inglese (124.117) (128.385) 151.699 156.915
Franco Svizzero (15.598) - 19.064 -

La tabella mostra come un apprezzamento dell'Euro di 10 punti percentuali, favorirebbe la Società ad ottenere un profitto di circa 1,14 punti percentuali sul valore del portafoglio.

RISCHIO TASSO DI INTERESSE: Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dall'esposizione alla variabilità del fair value o dei flussi di cassa futuri di attività o passività finanziarie a causa delle variazioni nei tassi d'interesse di mercato.

+1% -1%
31 dicembre 2020 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020 31 dicembre 2021
Titoli obbligazionari 265.018 242.834 (265.018) (242.834)

La tabella mostra la variazione del valore dei titoli obbligazionari al variare di +/-1 punto percentuale

Per quanto riguarda il Credito Leakeges, si rimanda al paragrafo "1.1 Operazioni Straordinarie".

Cassa e Altre Disponibilità Liquide

Al 31 dicembre 2021 la cassa e le altre disponibilità liquide del Gruppo ammontano ad Euro 17.118.957 contro gli Euro 3.342.518 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Depositi bancari e postali 17.112.474 3.337.277
Danaro e valori in cassa 6.483 5.240
Totale cassa e altre disponibilità liquide 17.118.957 3.342.518

PATRIMONIO NETTO

Patrimonio Netto

Per quanto riguarda la composizione del capitale sociale si rimanda al paragrafo sottostante "Categorie di azioni emesse dalla Società Capogruppo".

Tutte le azioni sottoscritte sono state interamente liberate.

Di seguito si riporta il dettaglio delle altre riserve:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Riserva Legale 5.000.000 5.000.000
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (15.939.707) (8.759.287)
Riserva da avanzo da fusione 29.741.389 29.741.389
Riserva da sovrapprezzo 86.743.750 86.743.750
Riserva straordinaria 19.556.720 9.398.219
Riserva per pagamenti basati su azioni 2.781.820 1.723.375
Altre riserve 4.731.127 -
Totale riserve 132.615.098 123.847.446

Nelle altre riserve di patrimonio netto sono confluiti i seguenti effetti:

  • La conversione dei Warrant avvenuta il al 30 giugno 2021 per un importo pari ad Euro 11,6 Milioni.
  • L'acquisizione della quota di minoranza della Euro Cosmetic avvenuta tra l'8 ottobre e il 28 dicembre 2021 a seguito degli acquisti sul mercato ed in sede di offerta pubblica d'acquisto, in seguito all'ottenimento del controllo da parte di Fine Foods pari a Euro 6,9 Milioni.

Categorie di azioni emesse dalla Società Capogruppo

Nel seguente prospetto è indicato il numero e il valore nominale delle azioni della Società, nonché le eventuali movimentazioni verificatesi durante l'esercizio.

Tipologia Consistenza iniziale,
numero
Conversione
Warrant
Conversione Azioni
Speciali
Conversione Azioni
Riscattabili
Consistenza finale,
numero
Azioni Ordinarie 18.821.353 1.738.772 300.000 1.200.000 22.060.125
Azioni Riscattabili 1.200.000 - - (1.200.000) -
Azioni a Voto Plurimo 3.500.000 - - - 3.500.000
Azioni Speciali 50.000 - (50.000) - -
Totale 23.571.353 1.738.772 250.000 - 25.560.125

In data 27 aprile 2021, in conformità a quanto previsto dall'articolo 6.4 (d)(ii) (C) e dall'art. 5.2 del vigente statuto di Fine Foods, nonché dal regolamento Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. (di seguito il "Regolamento"), si sono avverate le condizioni per la conversione della quarta e ultima trance delle n. 50.000 Azioni Speciali e per l'integrale conversione dei 4.000.000 Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A..

Con data valuta 30 aprile 2021 le n. 50.000 Azioni Speciali sono state convertite nel rapporto di n. 6 Azioni Ordinarie ogni n. 1 Azione Speciale detenuta, e, pertanto, in complessive n. 300.000 Azioni Ordinarie Fine Foods di nuova emissione, senza modificare l'ammontare complessivo del capitale sociale.

L'esercizio dei Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A., ai sensi del Regolamento, è stato automaticamente sospeso fino alla data di stacco della cedola dei dividendi ovvero fino al giorno 3 maggio 2021 (escluso), cosicché il relativo aumento di capitale è decorso dal 6 maggio 2021. La conversione dei 4.000.000 di Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. ha comportato l'emissione di 1.085.200 azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale per Euro 103.202,51.

Il 30 giugno 2021 è stato il "Termine di Decadenza" per l'esercizio dei Warrant, ai sensi del "Regolamento dei Warrant Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A.". Entro tale termine, sono pervenute richieste di esercizio di n. 2.371.242 Warrant con Rapporto di Esercizio pari a 0,2713; pertanto, la Società Capogruppo ha provveduto ad emettere n. 643.303 azioni ordinarie a servizio di detto esercizio, per un controvalore complessivo di Euro 64.330,30, secondo le modalità previste dal Regolamento.

Si segnala che, nei mesi di febbraio e maggio 2021, erano stati convertiti rispettivamente 2.400 e 38.622 Warrant Quotati con conseguente emissione rispettivamente di 260 e 10.009 azioni ordinarie.

In data 6 maggio 2021 sono state convertite 1.200.000 azioni riscattabili in 1.200.000 azioni ordinarie sulla base della richiesta di Marco Francesco Eigenmann e di Eigenfin S.r.l., titolari delle stesse azioni riscattabili.

A titolo di completezza informativa, si rammenta che la Società Capogruppo è impegnata costantemente nell'attività di buy back (riacquisto dei propri titoli sul mercato), indicativo del fatto che la Società Capogruppo crede nella propria crescita strutturale e di mercato e di cui se ne riporta il proprio valore all'interno della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. Il piano di buy back trova una prima allocazione alla copertura dei piani di stock grant emessi in concomitanza all'operazione di quotazione al mercato AIM Italia ma soprattutto ha l'obiettivo di future acquisizioni e sinergie volte ad accrescere la fase di crescita pianificata.

PASSIVITÀ

Prestiti Obbligazionari

Al 31 dicembre 2021 il prestito obbligazionario sottoscritto dalla Capogruppo ammonta ad Euro 6.633.052 contro gli Euro 9.930.025 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debito per obbligazionari – Passività non correnti 3.322.876 6.632.483
Debito per obbligazionari – Passività correnti 3.310.176 3.297.542
Totale prestiti obbligazionari 6.633.052 9.930.025

Il debito per obbligazionari originato nel 2016 con una durata di 7 anni e con corresponsione di interessi e di relativi costi è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".

In relazione ai prestiti obbligazionari si specificano le principali caratteristiche degli stessi:

  • Ammontare complessivo in linea capitale: Euro 10.000.000,00 (dieci milioni e zero centesimi);
  • Modalità di emissione: i titoli sono emessi al portatore, in una tranche, in forma dematerializzata, ai sensi del TUF e del Regolamento "Consob" - "Banca d'Italia" D.L. 22 febbraio 2008, e depositati e gestiti dal sistema centralizzato di "Monte Titoli S.p.A.";
  • Valuta: Euro;
  • Numero obbligazioni e valore: n. 100 obbligazioni con valore unitario pari ad Euro 100.000,00 (centomila e zero centesimi);
  • Cedola semestrale, al tasso di interesse fisso pari allo 0,82% (zero virgola ottantadue per cento) ex regolamento.

Tale Prestito Obbligazionario prevede il rispetto dei seguenti Covenants (parametri economico-finanziari:

  • il rapporto tra EBITDA e Oneri Finanziari Netti rilevato sulla base dell'ultimo bilancio o dell'ultima situazione semestrale dovrà essere superiore a 5,00 (come rettificato con il consenso del Sottoscrittore);
  • il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA, rilevato sulla base dell'ultimo bilancio o dell'ultima situazione semestrale, non dovrà essere superiore a 4,00;
  • il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Mezzi Propri, rilevato sulla base dell'ultimo bilancio o dell'ultima situazione semestrale, non dovrà essere superiore a 1,50.

Alla data di Bilancio risultano ampiamente rispettati.

Debiti verso banche non correnti

Al 31 dicembre 2021 i debiti verso banche non correnti ammontano ad Euro 35.298.177 contro gli Euro 9.060.857 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Mutuo ipotecario MedioCredito 7.427.551 9.060.857
Finanziamento Deutsche Bank 8,5M 8.500.000 -
Finanziamento Intesa 8M 8.000.000 -
Finanziamento Deutsche Bank 7 M 2.916.667 -
Finanziamento MPS 4 M 857.143 -
Finanziamenti intestati alle società controllate 7.596.816 -
Totale debiti verso banche non correnti 35.298.177 9.060.857

Il debito a fronte del mutuo ipotecario sottoscritto nel 2016 da Fine Foods con scadenza al 30 giugno 2027, con corresponsione di interessi e di relativi costi, è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".

In relazione al contratto di mutuo ipotecario, stipulato in data 6/8/2016, qui di seguito si specificano le principali caratteristiche:

  • Ammontare complessivo Euro 15.000.000;

  • Ammontare erogato alla stipula Euro 5.000.000;

  • Ammontare erogato nel corso del 2017 Euro 5.000.000;
  • Ammontare erogato nel corso del 2018 Euro 3.500.000;
  • Ammontare erogato nel corso del 2019 Euro 1.500.000;
  • Tasso: Euribor 6 mesi + spread dell'1%.
  • Non vi sono vincoli finanziari sul finanziamento

In data 18 marzo 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Intesa San Paolo per complessivi Euro 8 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 18 settembre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 19 marzo 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 8,5 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza al 23 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 21 ottobre 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 7 milioni; il finanziamento è stato erogato il 25 ottobre 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 21 ottobre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 29 ottobre 2021 la Società Capogruppo ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l''istituto di credito Monte dei Paschi di Siena per complessivi Euro 4 milioni; il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 31 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari

Debiti verso banche correnti

Al 31 dicembre 2021 i debiti verso banche correnti sono pari ad Euro 64.920.523 contro gli Euro 1.863.255 al 31 dicembre 2020, articolati come di seguito:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Anticipi fatture 16.251.030 236.105
Finanziamenti e mutui - quota es. entro l'es. successivo 48.669.493 1.627.149
Totale debiti verso banche correnti 64.920.523 1.863.255

Con riferimento alla quota a breve dei finanziamenti e mutui, così come meglio descritto nel paragrafo eventi significativi occorsi nel periodo, la capogruppo ha provveduto a sottoscrivere un finanziamento a lungo per complessivi Euro 70 Milioni al fine di poter rimodulare la propria esposizione tra breve e lungo.

Altre passività finanziarie correnti

Al 31 dicembre 2021 ila Società capogruppo ha estinto le passività finanziarie non correnti che erano pari ad Euro 10.997.144 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Warrants quotati - 4.796.344
Warrants non quotati - 6.200.800
Totale altre passività finanziarie non correnti - 10.997.144

Si comunica che la passività finanziaria per Warrant Quotati e non Quotati risulta interamente estinta sin dal 30 giugno 2021 in seguito alla completa conversione di tali strumenti finanziari in azioni ordinarie della Società Capogruppo.

Benefici ai dipendenti

Al 31 dicembre 2021 la voce Benefici ai dipendenti ammonta complessivamente ad Euro 3.010.691 contro gli Euro 1.062.790 al 31dicembre 2020. Tale voce si riferisce ai fondi accantonati per il trattamento di fine rapporto e di fine mandato.

(Importi in euro unità)
Saldo 1 gennaio 2020 1.099.905
Utilizzo Fondo (62.478)
Interessi da attualizzazione anno corrente 7.982
Utili e perdite attuariali anno corrente 17.381
Saldo 31 dicembre 2020 1.062.790
Utilizzo Fondo (55.136)
Interessi da attualizzazione anno corrente 5.882
Utili e perdite attuariali anno corrente 12.491
Apporto Pharmatek 432.395
Apporto Euro Cosmetic 1.552.270
Saldo 31 dicembre 2021 3.010.691

La valutazione del Fondo TFR, come previsto dal principio contabile internazionale, IAS19, segue il metodo della proiezione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti con la stima dei benefici maturati dai dipendenti.

In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e dai successivi Decreti e Regolamenti attuativi, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 continueranno a rimanere in azienda configurando un piano a benefici definiti (obbligazione per i benefici maturati soggetta a valutazione attuariale), mentre le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, per effetto delle scelte operate dai dipendenti nel corso dell'anno, saranno destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).

La determinazione del TFR è quindi il risultato dell'applicazione di un modello attuariale che ha alla base diverse ipotesi, sia di tipo demografico che di tipo economico.

Si riportano nella tabella di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:

31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Tasso annuo di attualizzazione 0,98% 0,34%
Tasso annuo di inflazione 1,75% 0,80%
Tasso annuo incremento TFR 2,813% 2,10%

In particolare, si rileva che il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli obbligazionari di aziende primarie.

Come previsto dal principio contabile IAS19 "Benefici ai dipendenti" di seguito, si riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale alla fine dell'anno:

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi DBO al 31 dicembre 2021 DBO al 31 dicembre 2020
Tasso di turnover +1% 2.777.625 1.052.729
Tasso di turnover -1% 2.829.753 1.074.056
Tasso di inflazione +0,25% 2.846.079 1.079.655
Tasso di inflazione -0,25% 2.759.058 1.046.268
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.741.818 1.036.196
Tasso di attualizzazione -0,25% 2.864.591 1.090.429
Service cost e durata 2021 2020
Service Cost annuo profuturo Fine Foods - -
Duration del piano Fine Foods 10 10,8
Service Cost annuo profuturo Pharmatek 75.341 -
Duration del piano Pharmatek 13,8 -
Service Cost annuo profuturo Euro Cosmetic 200.050 -
Duration del piano Euro Cosmetic 13,4 -
Erogazioni future stimate – Anni 2021 2020
1 287.664 65.219
2 222.502 47.399
3 254.009 45.806
4 259.746 44.273
5 263.754 48.590

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 35.489. Tale voce si riferisce esclusivamente a passività potenziali della controllata Euro Cosmetic. La voce non mostrava, infatti, un saldo al 31 dicembre 2020.

Debiti commerciali

I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 32.532.117, contro gli Euro 22.722.377 al 31 dicembre 2020, ripartiti geograficamente come segue:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debiti v.so fornitori ITALIA 27.126.577 16.721.145
Debiti v.so fornitori CEE 4.047.533 5.523.393
Debiti v.so fornitori EXTRA-CEE 1.358.008 477.839
Totale debiti commerciali 32.532.117 22.722.377

Debiti tributari

Il totale dei debiti tributari al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 5.536, contro gli Euro 2.480.968 al 31 dicembre 2020, e sono così di seguito suddivisi:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debiti per Ires - 2.345.854
Debiti per Irap 5.536 135.114
Totale debiti tributari 5.536 2.480.968

Per un commento sulle posizione debitorie per imposte correnti si rimanda alla nota 2.11 sulle imposte.

Altre passività correnti

Il totale delle altre passività correnti al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 8.163.193, contro gli Euro 7.596.873 al 31 dicembre 2020, e sono così di seguito suddivise:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 2.626.372 2.424.298
Debiti verso dipendenti per premi di produzione e rateo 13°, 14° ferie 3.649.892 3.700.207
Debiti per ritenute su lavoro dipendente 247.122 618.996
Debiti per ritenute su lavoro autonomo 26.073 8.169
Erario per imposta sostitutiva TFR 29.680 19.127
Ratei e risconti passivi 984.408 152.067
Anticipi da clienti 118.904 -
Altri debiti 480.742 674.008
Totale altre passività e debiti diversi correnti 8.163.193 7.596.873

La voce altri debiti accoglie debiti verso la società di assicurazione, debiti verso gli amministratori per compensi non pagati nonché anticipi ricevuti da clienti.

La voce ratei e risconti passivi accoglie i risconti afferenti i crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali al fine di linearizzare gli stessi lungo la vita utile delle relative immobilizzazioni.

5. Altre informazioni

Impegni e garanzie

Importo
Garanzie 25.000.000
di cui reali (Ipoteca sul compendio Imm. di Verdellino a favore di Mediocredito e Sace) 25.000.000
Fideiussioni 41.000

Per le controllate Euro Cosmetic e Pharmatek non si segnalano impegni e garanzie.

Passività potenziali

Alla data di redazione del presente documento non vi sono passività ancorché potenziali da riflettere nella situazione finanziaria oppure da darne informativa.

Sovvenzioni, contributi e simili

Per la controllata Euro Cosmetic, in ottemperanza a quanto richiesto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (art. 1, comma 125 e ss. Legge n. 124/2017) si elencano di seguito i contributi, le agevolazioni e i vantaggi economici ricevuti dalle Pubbliche Amministrazioni ed enti assimilati:

  • la Società ha ottenuto due di contributi ai sensi della legge Sabatini:

    • la concessione MISE n. R.0009084 del 12/3/2021 di Euro 11.645,96 (su nuovo investimento di E. 127.500,00)
  • la concessione MISE n. R.0018046 del 28/4/2021 di Euro 24.963,13 (su nuovo investimento di E. 285.000,00), mentre ne ha incassato Euro 26.639,71 su concessioni di anni precedenti;

  • la concessione MISE n. R.00147481 del 13/5/2021 di Euro 442.675,00 relativa alle spese rendicontate (Euro 885.350,00) per la quotazione avvenuta a fine anno 2020;

  • la concessione da parte del Presidente del consiglio dei Ministri Dipartimento dello Sport, in data 15/11/2021 di un credito d' imposta Euro 30.000,00 in relazione all' istanza presentata per l'annualità 2020, relativa a investimenti in campagne pubblicitarie, e sponsorizzazioni, a favore di leghe e società sportive iscritte al CONI di cui la società è sponsor da parecchi anni;

  • la Società ha ottenuto, da Regione Lombardia, un voucher formativo di E. 2.000,00 per intervento di formazione continua rivolto ai dipendenti di attività produttive del territorio Lombardo;
  • la società ha incassato da Fondimpresa nel corso del 2021, due contributi per un totale di Euro 5.434,00 relativi a piani formativi per accrescere il know How aziendale, corso di social media evolution, e per l'organizzazione della funzione acquisti.

Per la controllata Pharmatek:

  • Regolamento per i fondi interprofessionali per la formazione continua per la concessioni di aiuti di stato esentati ai sensi del regolamento CE n.651/2014 e in regime de minimis ai sensi del regolamento CE n.1407/2013, ente erogante Forma Azienda, importo euro 13.600;
  • Credito R e S, per attività svolte nel corso dell'anno 2020, pari ad Euro 6.565;
  • - Credito per acquisto beni strumentali nuovi Euro 144.851.

Informazioni sulle operazioni con parti correlate

Ad eccezione dei compensi agli amministratori e a determinate categorie di dipendenti, e del piano di Stock Grant deliberato in data 14 dicembre 2018 la Società non ha posto in essere nel corso del 2021 operazioni i con parti correlate non concluse a normali condizioni di mercato.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021
Compensi ad amministratori 1.839.709
Stock Grant 1.058.445

I Compensi attribuiti al collegio sindacale ammontano ad euro 108.019.

Inoltre, si segnala che i compensi alla revisione legale sono di seguito indicati:

(Importi in euro unità) 31-dic-21
Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione
servizi di revisione
115.000
alla capogruppo 75.000
alle società controllate 40.000
Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione
servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione
100.710
alla capogruppo 100.710
alle società controllate 0
Corrispettivi della Società di revisione per prestazione di
altri servizi (*)
328.976
alla capogruppo 328.976
alle società controllate 0

(*) i compensi per prestazioni di altri servizi fanno riferimento alle attività svolte dal soggetto incaricato della revisione contabile per quanto concerne le attività afferenti il translisting AIM – STAR.

Eventi successivi alla data di bilancio

In data 25 febbraio 2022 Intesa Sanpaolo e Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ("Fine Foods") hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Il contratto di finanziamento sottoscritto con Intesa Sanpaolo, intervenuta in qualità di unico arranger, ha un importo complessivo di euro 70 milioni, durata di sette anni e sarà utilizzato in parte per la riorganizzazione del debito finanziario corrente, mediante sostituzione di linee di credito a breve con debito a medio-lungo termine, nonché per ulteriormente supportare lo sviluppo di Fine Foods anche attraverso la crescita per linee esterne. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori:

  • ➢ PFN / EBITDA
  • ➢ PFN / PN

➢ EBITDA / Oneri finanziari

Evoluzione prevedibile della gestione

Dopo il crollo del 2020 e il rialzo nel 2021, nel 2022 l'economia mondiale dovrà affrontare una serie di incognite. Nel 2022, il PIL globale supererà per la prima volta 100.000 miliardi di dollari, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni. La ripresa globale continua, ma azzoppata dalla diffusione di varianti del Covid, dal protrarsi dell'inflazione, dalle tensioni geopolitiche e dalle strozzature all'interno delle catene di approvvigionamento, così come dalla scarsità delle materie prime. Non da ultima l'attuale conflitto tra Russia ed Ucraina avrà dei riverberi e degli impatti sia sulla crescita economica mondiale che sui mercati di approvvigionamento delle materie prime, in primis gas e petrolio. Secondo le previsioni economiche, dopo una notevole espansione del 5,3 % nel 2021, l'economia dell'UE crescerà del 4,0 % nel 2022 e del 2,8 % nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà attorno al 4,0 % nel 2022, per poi scendere nel 2023. Una ripresa accompagnata da un balzo dell'inflazione che rischia di causare una recessione nei prossimi anni, trainata essenzialmente ai rincari dell'energia. Si prevede che l'inflazione nella zona euro raggiungerà un picco del 4,8 % nel primo trimestre del 2022. Sebbene l'impatto della pandemia sull'attività economica sia diminuito nel tempo, le misure di contenimento in corso e il protrarsi della carenza di manodopera potrebbero avere anche nel 2022 un effetto frenante sull'economia. Tale impatto potrebbe ostacolare il funzionamento delle catene di approvvigionamento per un lasso di tempo più lungo del previsto. Per contro, una crescita più debole della domanda nel breve periodo potrebbe contribuire a risolvere i problemi di approvvigionamento. Con la riapertura dell'economia, la domanda delle famiglie potrebbe crescere più del previsto, come verificatosi in precedenza con la riapertura delle economie nel 2020, così come per gli investimenti e l'export. Per l'Italia le previsioni indicano un pil superiore al 4% per il 2022. Per il 2023 si stima, invece, un PIL pari al 2,3%. Nonostante le difficoltà dell'ultimo periodo del 2021, dovute sia alla pandemia, sia all'aumento del costo dell'energia che all'inflazione, nel primo trimestre 2022 l'economia italiana potrebbe tornare ai livelli produttivi pre-crisi. Il governo evidenzia come, nonostante i contagi in calo, la pandemia renda instabile la situazione, I rischi per le prospettive di crescita e di inflazione sono notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche nell'Europa orientale.

Il management del Gruppo prevede che il fatturato del 2022 possa essere impattato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina a causa di un calo delle vendite dei prodotti che vengono ritirati dai clienti di Fine Foods ai fini di una successiva spedizione nei paesi colpiti dalla crisi nell'est Europa; non si segnalano, tuttavia, partner commerciali la cui sede si trovi nell'area attualmente a rischio.

Anche la marginalità dell'esercizio 2022 potrebbe essere influenzata, oltre che dal perdurare dell'aumento dei costi dell'energia, da eventuali situazioni di shortage nell'approvvigionamento dei materiali, che hanno fortemente condizionato la fine dell'anno 2021, da cui potrebbero scaturire situazioni di inefficienza produttiva.

Si segnala infine che l'aumento dei costi di materie prime e packaging previsto per il 2022 potrebbe avere un impatto negativo sulla marginalità del Gruppo; tuttavia, sono iniziate e perdureranno per tutto il prossimo esercizio le attività di negoziazione con i clienti volte alla revisione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti.

L'attuale contingenza economica potrebbe influenzare le scelte strategiche e commerciali di alcuni dei clienti del Gruppo con una conseguente contrazione dei volumi di vendita.

Verdellino, 30 marzo 2022

per il Consiglio di Amministrazione il Presidente

Marco Francesco Eigenmann

Attestazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti, Giorgio Ferraris, in qualità di Amministratore Delegato, e Pietro Bassani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021.

Si attesta inoltre che:

  • il Bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005 e al Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve "Regolamento ESEF");
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Verdellino-Zingonia, 30 marzo 2022

L'Amministratore Delegato Giorgio Ferraris

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Bassani

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.

Sede Legale: Via Berlino 39 – VERDELLINO (BG) Iscritta al Registro Imprese di Bergamo C.F. e Num. Di Iscrizione 09320600969 Iscritta al R.E.A. di Bergamo n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto Euro 22.590.304 i.v. P.IVA n. 09320600969

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2021

Preparato in virtù di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali emanati dallo IASB, nonché le interpretazioni SIC e IFRIC emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee, che siano stati omologati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606 del 19 luglio 2002

I valori esposti negli schemi e nelle note illustrative al Bilancio d'esercizio, ove non diversamente specificato, sono esposti in euro unità ed arrotondati qualora necessario all'euro.

Indice
Prospetto di conto economico 4
Prospetto di conto economico complessivo 4
Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria 5
Prospetto di Rendiconto finanziario6
Prospetto di movimentazione del patrimonio netto8
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 20219
1. Informazioni societarie 9
Operazioni straordinarie 9
Eventi significativi del periodo 10
Implicazioni della pandemia da Covid-19 sul bilancio d'esercizio 13
Effetti dell'attuale crisi internazionale 13
Continuità aziendale 13
Principi Contabili13
Criteri di classificazione 14
Sintesi dei principali principi contabili 14
Gestione del capitale 27
Gestione dei rischi finanziari28
Valutazioni discrezionali e stime contabili significative31
CONTO ECONOMICO34
Ricavi derivanti da contratti con clienti 34
Altri proventi34
Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione35
Costi del personale35
Costi per servizi 36
Altri costi operativi 36
Ammortamenti e svalutazioni 37
Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie 37
Proventi e oneri da partecipazione 37
Proventi finanziari 37
Oneri finanziari 38
Imposte sul reddito 38
STATO PATRIMONIALE40
ATTIVITÀ40
Immobili, impianti e macchinari 40
Altre immobilizzazioni immateriali41
Leases 41
Partecipazioni 42
Altre attività non correnti43
Attività per imposte anticipate43
Fondo imposte differite 44
Rimanenze 44
Crediti commerciali 45
Crediti tributari 46
Altre Attività Correnti46
Attività Finanziarie Correnti 47
Cassa e Altre Disponibilità Liquide 48
PATRIMONIO NETTO49
Patrimonio Netto49
PASSIVITÀ 51
Prestiti Obbligazionari51
Debiti verso banche non correnti51
Debiti verso banche correnti52
Altre passività finanziarie correnti52
Benefici ai dipendenti 53
Debiti commerciali 54
Debiti tributari 54
Altre passività correnti 54
5. Altre informazioni
55
Impegni e garanzie55
Passività potenziali 55
Sovvenzioni, contributi e simili55
Informazioni sulle operazioni con parti correlate 55
Eventi successivi alla data di bilancio56
Evoluzione prevedibile della gestione 56
Proposta di destinazione del risultato d'esercizio57
Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio
1999 e successive modifiche e integrazioni 58

Prospetto di conto economico

Esercizio chiuso al 31 dicembre
Note 2021 2020
Ricavi e proventi
Ricavi da contratti con clienti 2.1 176.382.069 171.955.007
Altri proventi 2.2 2.279.206 4.997.187
Totale ricavi 178.661.274 176.952.194
Costi operativi
Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti
finiti e dei prodotti in corso di lavorazione.
2.3 (110.265.870) (108.944.078)
Costi del personale 2.4 (31.159.219) (30.972.513)
Costi per servizi 2.5 (17.810.524) (14.975.285)
Altri costi operativi 2.6 (1.174.275) (939.005)
Ammortamenti e svalutazioni 2.7 (12.252.364) (11.636.753)
Totale costi operativi (172.662.252) (167.467.634)
Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie 2.8 (8.897.380) 7.652.331
Proventi e oneri da partecipazione 2.9 (3.472.339) -
Proventi finanziari 2.10 26.270 57.308
Oneri finanziari 2.11 (659.811) (510.567)
Risultato ante imposte (7.004.238) 16.683.632
Imposte sul reddito 2.12 2.883.788 (3.319.404)
Utile/(perdita) d'esercizio (4.120.450) 13.364.228

Prospetto di conto economico complessivo

Esercizio chiuso al 31 dicembre
2021 2020
Utile/(perdita) d'esercizio (A) Note (4.120.450) 13.364.228
Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato d'esercizio
Rivalutazione delle passività/attività nette per benefici ai dipendenti (12.491) (17.381)
Effetto fiscale 2.998 4.172
Altre componenti conto economico complessivo (B) (9.493) (13.210)
Utile/(perdita) complessiva (A+B) (4.129.943) 13.351.018

Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria

Al 31 Dicembre Al 31 Dicembre
(importi in unità di euro) Note 2021 2020
Attività
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 3.1 93.989.262 93.413.964
Altre immobilizzazioni immateriali 3.2 1.474.184 1.510.516
Diritti d'uso 3.3 270.639 355.457
Partecipazioni 3.4 38.874.182 -
Altre attività non correnti 3.5 237.333
Attività per imposte differite 3.6 3.168.075 1.607.531
Totale attività non correnti 138.013.674 96.887.467
Attività correnti
Rimanenze 3.8 28.760.105 19.647.515
Crediti commerciali 3.9 21.847.629 12.660.157
Crediti tributari 3.10 1.542.206 -
Altre attività correnti 3.11 8.171.221 3.329.571
Attività finanziarie correnti 3.12 77.762.439 71.608.964
Cassa e altre disponibilità liquide 3.13 3.050.651 3.342.518
Totale attività correnti 141.134.251 110.588.724
Totale attività 279.147.925 207.476.191
Patrimonio netto
Capitale sociale 4.1 22.770.445 22.601.885
Altre riserve 4.1 139.543.990 123.847.446
Riserva per benefici ai dipendenti 4.1 (71.174) (61.681)
Riserva FTA 4.1 (6.669.789) (9.883.868)
Utili a nuovo 4.1 - (8.859.849)
Utile/(perdita) d'esercizio 4.1 (4.120.450) 13.364.228
Totale patrimonio netto 151.453.021 141.008.161
Passività non correnti
Prestito obbligazionario 4.2 3.322.876 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 4.3 27.701.361 9.060.857
Benefici ai dipendenti 4.6 1.026.027 1.062.790
Fondo imposte differite 3.7 667.637 414.035
Debiti per lease non correnti 3.3 144.026 147.179
Totale Passività non correnti 32.861.926 17.317.343
Passività correnti
Prestito obbligazionario 4.2 3.310.176 3.297.542
Debiti verso banche correnti 4.4 61.776.176 1.863.255
Debiti commerciali 4.7 23.705.860 22.722.377
Debiti tributari 4.8 - 2.480.968
Debiti per lease correnti 3.3 129.439 192.529
Altre passività finanziarie correnti 4.5 - 10.997.144
Altre passività correnti 4.9 5.911.326 7.596.873
Totale Passività correnti 94.832.978 49.150.687
Totale Patrimonio Netto e Passività 279.147.925 207.476.191

Prospetto di Rendiconto finanziario

Esercizio chiuso al 31 dicembre
(importi in unità di euro) Note 2021 2020
UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO (4.120.450) 13.364.228
Aggiustamenti per riconciliare l'utile al netto delle imposte con i flussi finanziari netti:
Ammortamenti e perdita durevole di valore di immobili, impianti e macchinari 2.7 11.298.110 10.728.103
Ammortamento e perdita durevole valore delle immobilizzazioni immateriali 2.7 718.174 626.440
Ammortamento diritto d'uso 2.7 185.324 282.210
Svalutazione Partecipazione 2.9 3.472.339 -
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 3.3 14.155 -
Proventi finanziari 2.10 (26.270) (57.308)
Oneri finanziari 2.11 656.438 506.839
Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie 2.8 8.897.380 (7.652.331)
Oneri finanziari su passività finanziarie per leasing 3.3 3.373 3.728
Imposte sul reddito 2.12 (1.597.827) 3.831.332
Costo del personale per Stock Grant 2.4 1.058.445 1.016.101
Utili sulla cessione di immobili, impianti e macchinari 2.2 (48.368) 14.136
Svalutazione attivo circolante 3.8,3.9 608.204 2.971.512
Variazione netta TFR e fondi pensionistici 4.6 (55.136) (62.478)
Variazione netta delle imposte differite attive e passive 3.6,3.7 (1.303.944) (672.013)
Interessi pagati 2.11 (627.659) (445.277)
Imposte sul reddito pagate 2.12 (3.327.719) (1.289.441)
Variazioni nel capitale circolante:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze 3.8 (9.607.870) (66.257)
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali 3.9 (9.300.395) 4.368.298
(Aumento)/diminuzione delle altre attività e passività non finanziarie (5.862.158) 885.175
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali 4.7 983.483 2.113.948
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE (7.982.373) 17.102.716
Attività d'investimento:
Investimenti in immobilizzazioni materiali 3.1 (11.963.432) (14.945.472)
Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 3.2 138.393 121.881
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 3.1 (681.842) (863.370)
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie 3.12 4.419.883 3.345.917
Acquisizione Pharmatek e Euro Cosmetic 3.4 (31.282.025) -
Altri crediti finanziari 3.12 (6.733.936)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (46.102.959) (12.341.043)
Attività di finanziamento:
Accensione di finanziamenti 4.3,4.4 81.006.170 -
Rimborso di finanziamenti e Prestito obbligazionario 4.2,4.3,4.4 (5.749.717) (10.377.355)
Pagamenti della quota capitale -passività per leasing 3.3 (180.903) (280.828)
Acquisizioni azioni di minoranza 3.4 (11.064.496) -
Dividendi pagati agli azionisti 4.1 (3.205.727) (2.743.472)
Aumento/(diminuzione) di capitale 4.1 168.560 37.842
Cessione (acquisto) azioni proprie 4.1 (7.180.420) (4.047.042)
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 53.793.467 (17.410.856)
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE (291.866) 715.045
Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 1 gennaio 3.342.518 2.627.472
Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 31 dicembre 3.050.651 3.342.518

Prospetto di movimentazione del patrimonio netto

Note Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
negativa
per azioni
proprie in
portafoglio
Riserva da
avanzo da
fusione
Riserva da
sovrapprezzo
Riserva
straordinaria
Altre
riserve
Riserva FTA Riserva per
benefici ai
dipendenti
Utili/Perdite
a nuovo
Utile/Perdita
d'esercizio
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2019 4.1 22.564.043 5.000.000 (4.712.245) 29.741.389 86.743.750 6.072.106 707.274 (12.605.186) (48.471) - (2.790.264) 130.672.396
Utile/ perdita) d'esercizio 13.364.228 13.364.228
Altri componenti di conto economico (13.210) (13.210)
Utile/(perdita) complessiva (13.210) 13.364.228 13.351.018
Dividendi (2.743.472) (2.743.472)
Stock Grant 1.016.101 1.016.101
Acquisto azioni proprie (4.047.042) (4.047.042)
Esercizio warrant 37.842 2.721.318 2.759.160
Destinazione utile 2020 6.069.585 (8.859.849) 2.790.264 -
Saldo al 31 dicembre 2020 4.1 22.601.885 5.000.000 (8.759.287) 29.741.389 86.743.750 9.398.219 1.723.375 (9.883.868) (61.681) (8.859.849) 13.364.228 141.008.161
Utile/ perdita) d'esercizio
Altri componenti di conto economico
(9.493) (4.120.450) (4.120.450)
(9.493)
Utile/(perdita) complessiva (9.493) (4.120.450) (4.129.943)
Dividendi
Stock Grant
Acquisto azioni proprie
Esercizio warrant
Destinazione utile 2020
168.560 (7.180.420) (3.205.727)
13.364.228
1.058.445
11.660.019
3.214.079 8.859.849 (13.364.228) (3.205.727)
1.058.445
(7.180.420)
23.902.506
-
Saldo al 31 dicembre 2021 22.770.445 5.000.000 (15.939.707) 29.741.389 86.743.750 19.556.720 14.441.839 (6.669.789) (71.174) - (4.120.450) 151.453.021

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2021

1. Informazioni societarie

La pubblicazione del bilancio di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata autorizzata dal Consiglio d'Amministrazione in data 30 marzo 2022 e sottoposto all'esame e approvazione dell'assemblea dei soci ai fini del deposito presso la sede sociale.

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG). La Società, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente.

Attiva dal 1984, è la principale Azienda indipendente in Italia nel settore dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica e nutraceutica. L'Azienda fa del suo principale obiettivo la ricerca della qualità e dell'innovazione per conto del cliente. Con 193 milioni di euro di ricavi nel 2021 e l'11% di CAGR negli ultimi 10 anni, si presenta come una realtà in crescita e orientata al futuro. La sostenibilità del proprio modello di business e un approccio olistico ai temi ESG, saranno, insieme all'innovazione di prodotto, i driver che permetteranno di sviluppare al massimo il potenziale intrinseco della Società.

Operazioni straordinarie

Acquisizione Pharmatek

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A, in data 19 gennaio 2021 ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l. (Pharmatek), società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.

Si tratta di una operazione rilevante a livello strategico che consentirà a Fine Foods di ampliare la produzione, raggiungendo nuovi segmenti di mercato e nuovi clienti. L'acquisizione consentirà anche lo sfruttamento di nuove sinergie in termini di ricerca e sviluppo, tecnologia, know-how e innovazione, all'insegna del miglioramento continuo. Grazie alla gamma di soluzioni che Pharmatek offre, coniugando servizi flessibili e personalizzabili nonché l'eccellente qualità, Fine Foods sarà in grado di soddisfare le esigenze di nuovi settori produttivi e di presentare ai propri clienti un'offerta sempre più completa. L'aggiornamento tecnologico, certificazioni rigorose e la costante ricerca delle migliori soluzioni sono dei punti chiave che guidano l'innovazione di un'offerta in continua evoluzione.

Il corrispettivo dell'operazione, pari a Euro 11,2 milioni, risulta essere soggetto a price-adjustment per Euro 6 Milioni nel caso di raggiungimento di determinati obbiettivi di EBITDA per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Rispetto al valore della partecipazione esposto nella Purchase Price Allocation provvisoria nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021, approvata dal CdA della capogruppo in dara 13 settembre 2021, si dà atto che a seguito dei risultati consuntivati per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, approvato dal consiglio di amministrazione della controllata dell'1 marzo 2022, e dei risultati prospettici così come evidenziato dal Business Plan della società, anch'esso approvato dal CdA della controllata, ai fini della determinazione del valore della partecipazione non si è tenuto conto di tale aggiustamento prezzo in quanto i risultati per gli esercizi conseguiti per il 2021, e quelli prospettici per il 2022 e ed il 2023 sono al di sotto dei livelli target definiti in sede di acquisizione.

Acquisizione Euro Cosmetic

Il 21 settembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha sottoscritto un accordo vincolante con Findea's S.r.l. ("Findea") e MD S.r.l. ("MD") per l'acquisto del 72,9% del capitale sociale di Euro Cosmetic S.p.A. ("Euro Cosmetic" o la "Società"), società con azioni negoziate sull'AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS).

L'accordo prevedeva che Fine Foods corrispondesse all'esecuzione della operazione (i) a MD, per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 38,7% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 8,13 per azione e quindi complessivi Euro 15.000.411; (ii) a Findea per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 34,2% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 7,25 per azione e quindi complessivi Euro 11.815.550.

In data 8 ottobre 2021, a seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle azioni di MD e Findea, Fine Foods ha acquisito il controllo di Euro Cosmetic ed ha inoltre promosso, entro i termini e secondo le modalità di legge, un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Euro Cosmetic residue pari al 27,1% del capitale sociale ("OPA").

Il prezzo di acquisto dell'OPA, pari a 8,60 Euro per ciascuna azione ordinaria Euro Cosmetic, incorporava un premio del 22,3%, del 22,5% e del 36,5% rispetto alla media aritmetica del prezzo ufficiale dell'azione, rispettivamente, dell'ultimo mese, degli ultimi 6 mesi

e del prezzo di collocamento per la quotazione su AIM Italia. L'OPA si è conclusa il 28 dicembre 2021 con l'acquisto da parte di Fine Food del 100% delle azioni di Euro Cosmetic; in pari data Borsa Italiana ha disposto la revoca delle negoziazioni sull'Euronext Growth Milan.

Con riferimento al contratto di compravendita della quota di maggioranza detenuta da Findea ed MD si specifica che, essendo di tipo locked box, prevedeva espressamente, oltre al pagamento del corrispettivo alla data di esecuzione del contratto, che entro il 31 dicembre 2021 la Società acquirente e i venditori provvedessero a verificare l'esistenza di eventuali Leakage – così come definiti dal contratto stesso – intervenuti tra la locked box date (31 dicembre 2020) e la data di esecuzione del contratto (8 ottobre 2021). La società acquirente avrebbe dovuto inviare ai venditori una comunicazione contenente l'elenco del leakage e i venditori verificare la correttezza della richiesta di rimborso.

Si precisa i principali leakages previsti dal contratto, solo per citarne alcuni, risultano essere:

  • qualsiasi distribuzione di dividendi, sia in denaro o in natura, o altre forme di distribuzione di capitale, utili o riserve deliberate, pagate o effettuate, riduzioni di capitale, riscatto di partecipazioni e/o acquisto di partecipazioni, ogni rimborso di strumenti finanziari;
  • qualsiasi pagamento fatto in favore di Parti Correlate della Società, dei Venditori e/o di Parti Correlate dei Venditori o di membri degli organi amministrativi dei Venditori e della Società;
  • qualsiasi investimento in immobilizzazioni (materiali o immateriali) o atto di disposizione del proprio patrimonio per un importo superiore ad Euro 10.000 (diecimila);
  • qualsiasi accordo o assunzione di un impegno (anche attraverso la modifica dei termini e delle condizioni dei contratti in essere) a compiere un'azione o ad effettuare una o più delle operazioni che precedono.

Fine Foods, con lettera inviata in data 29 dicembre 2021 ha comunicato ai Venditori la Richiesta di Rimborso Leakage. In particolare, in conformità al disposto dal Contratto, la Società ha verificato il compimento delle operazioni che possono essere annoverate tra i leakages nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2021 all'8 ottobre 2021 ed ha richiesto ai Venditori il relativo rimborso per un ammontare complessivo pari ad Euro 6.733.936, che risulta essere iscritto nelle presente relazione finanziaria tra le attività finanziarie correnti e quindi decurtato dall'esborso complessivo dell'acquisizione.

Successivamente ad un primo tentativo di risoluzione bonaria della vicenda, con una comunicazione datata 25 febbraio 2022 la rappresentante comune dei venditori ha respinto le richieste di rimborso leakages avanzate da Fine Foods, che ha quindi provveduto in data 4 marzo 2022 ad inviare formale istanza di nomina dell'esperto alla Camera Arbitrale di Milano in conformità a quanto previsto contrattualmente.

In tale contesto, gli Amministratori di Fine Foods hanno richiesto ad una primaria società di consulenza indipendente di procedere all'identificazione ed alla valorizzazione dei Leakage che si sono verificati nel corso del periodo di riferimento e nella relativa quantificazione dell'ammontare da richiedere ai Venditori a titolo di rimborso dei Leakage. Da tale attività è stato confermato il valore iscritto nel presente bilancio.

Infine, gli amministratori hanno richiesto un parere legale circa la corretta interpretazione contrattuale ed il consulente indipendente individuato ha ritenuto ragionevole ritenere che la Richiesta di Rimborso Leakage sia stata avanzata dalla Società in conformità a quanto previsto dal Contratto.

Si segnala che il valore della partecipazione è iscritto nel bilancio al netto del credito leakeges di Euro 6.734 migliaia così come sopra menzionato e quindi il valore della partecipazione risulta essere iscritto al netto dei corrispettivi variabili nonché al netto della svalutazione operata al 31 dicembre 2021 pari ad Euro 3.472 migliaia e descritta nella nota 3.4 Partecipazioni.

Eventi significativi del periodo

IMPLICAZIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SUL BILANCIO DELL'ESERCIZIO

La pandemia da Covid-19, diffusasi a livello globale a partire da gennaio 2020 e continuata anche nel corso del 2021, ha portato tutti i paesi mondiali, inclusa l'Italia, ad affrontare un'emergenza sanitaria complessa, con implicazioni anche a livello sociale, politico, economico e geopolitico. In questo contesto la Società ha continuato ad implementare azioni volte a salvaguardare la salute e sicurezza dei propri dipendenti adottando tempestivamente tutte le misure di prevenzione, controllo e contenimento della stessa, volte alla tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, quali smart working, modifica dei layout produttivi, sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura, telecamere termiche, regole di igiene e distanziamento sociale, controllo dei green pass.

Non è da escludere che l'incertezza dell'evoluzione della situazione pandemica, collegata alla trasmissione di nuove varianti del virus, possa continuare ad influenzare i risultati dei prossimi esercizi.

PASSAGGIO AL MERCATO MTA – STAR

Con l'apertura delle contrattazioni del 12 luglio 2021, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. è quotata nel Segmento STAR del Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. ("MTA"). Al termine del processo che ha raccolto le approvazioni di Consob e di Borsa Italiana le azioni ordinarie della Società sono quindi negoziate sul listino principale. Fine Foods aveva debuttato sul sistema multilaterale di negoziazione AIM Italia il giorno 1 ottobre 2018 con una capitalizzazione di 216,5 milioni di Euro che alla data del 9 luglio, ultimo giorno di AIM è cresciuta sino a 347,6 milioni di Euro oltre ai dividendi distribuiti negli esercizi 2019, 2020 e 2021 per complessivi 8,2 milioni di Euro per una creazione di valore di 139,3 milioni di Euro, pari al 64,3% della capitalizzazione iniziale, in meno di 3 anni di quotazione.

Nel processo di transizione sul segmento STAR dell'MTA la Società è stata assistita da Banca Akros, quale Sponsor dell'Emittente, da Grimaldi Studio Legale quale consulente legale dell'Emittente e da Pavia e Ansaldo Studio Legale quale consulente legale dello Sponsor. EY ha agito in qualità di società di revisione ed Epyon ha agito in qualità di consulente per la verifica dei dati extra-contabili nel prospetto informativo.

ACQUISIZIONE PHARMATEK

Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A, in data 19 gennaio 2021 ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l., società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.

Si tratta di una operazione rilevante a livello strategico che consentirà a Fine Foods di ampliare la produzione, raggiungendo nuovi segmenti di mercato e nuovi clienti. L'acquisizione consentirà anche lo sfruttamento di nuove sinergie in termini di ricerca e sviluppo, tecnologia, know-how e innovazione, all'insegna del miglioramento continuo. Grazie alla gamma di soluzioni che Pharmatek offre, coniugando servizi flessibili e personalizzabili nonché l'eccellente qualità, Fine Foods sarà in grado di soddisfare le esigenze di nuovi settori produttivi e di presentare ai propri clienti un'offerta sempre più completa. L'aggiornamento tecnologico, certificazioni rigorose e la costante ricerca delle migliori soluzioni sono dei punti chiave che guidano l'innovazione di un'offerta in continua evoluzione per la Società.

Il corrispettivo dell'operazione risulta essere pari a Euro 11,2 milioni soggetto a price-adjustment pari a Euro 6 Milioni nel caso di raggiungimento di determinati obbiettivi di EBITDA per i prossimi tre anni. L'esborso complessivo comprendendo anche gli earn-out risulta essere attualmente stimabile in Euro 17,2 Milioni. Come già richiamato nel paragrafo precedente, a seguito dei risultati consuntivati per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, approvato dal consiglio di amministrazione della controllata del 1 marzo 2022, e dei risultati prospettici così come evidenziato dal Business Plan della società, anch'esso approvato dal CdA della controllata, ai fini della determinazione della price consideration definitiva non si è tenuto conto di tale aggiustamento prezzo in quanto i risultati per gli esercizi conseguiti per il 2021, e quelli prospettici per il 2022 e ed il 2023 sono al di sotto dei livelli target definiti in sede di acquisizione.

ACQUISIZIONE EURO COSMETIC

Il 21 settembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha sottoscritto un accordo vincolante con Findea's S.r.l. ("Findea") e MD S.r.l. ("MD") per l'acquisto del 72,9% del capitale sociale di Euro Cosmetic S.p.A. ("Euro Cosmetic" o la "Società"), società con azioni negoziate sull'AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS).

L'accordo prevedeva che Fine Foods corrispondesse all'esecuzione della operazione (i) a MD, per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 38,7% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 8,13 per azione e quindi complessivi Euro 15.000.411; (ii) a Findea per l'acquisto dell'intera partecipazione dalla stessa detenuta e pari al 34,2% del capitale sociale di Euro Cosmetic, Euro 7,25 per azione e quindi complessivi Euro 11.815.550.

In data 8 ottobre 2021, a seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle azioni di MD e Findea, Fine Foods ha acquisito il controllo di Euro Cosmetic.

Si precisa che l'art.3 del contratto di compravendita prevedeva espressamente, oltre al pagamento del corrispettivo alla data di esecuzione del contratto, che entro il 31 dicembre 2021 la Società acquirente e i venditori avrebbero dovuto verificare l'esistenza di eventuali Leakage. La società acquirente avrebbe dovuto inviare ai venditori una comunicazione contenente l'elenco del leakage e i venditori verificare la correttezza della richiesta di rimborso.

Fine Foods, con lettera inviata in data 29 dicembre 2021 ha comunicato ai Venditori la Richiesta di Rimborso Leakage. In particolare, in conformità al disposto dell'articolo 3.3.1.(a) del Contratto, la Società ha verificato il compimento di leakage nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2021 all'8 ottobre 2021 ed ha richiesto ai Venditori il relativo rimborso per un ammontare complessivo pari ad Euro 6.733.936.

A seguito dell'esecuzione dell'acquisto delle Partecipazioni da Findea e MD per il 72,9% complessivo del capitale sociale di Euro Cosmetic, Fine Foods ha promosso, entro i termini e secondo le modalità di legge, un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Euro Cosmetic residue pari al 27,1% del capitale sociale ("OPA").

L'OPA si è conclusa in data 28 dicembre 2021, quando Borsa Italiana ha disposto la revoca delle negoziazioni sull'Euronext Growth Milan.

CONVERSIONE WARRANT

In data 27 aprile 2021, in conformità a quanto previsto dall'articolo 6.4 (d)(ii) (C) e dall'art. 5.2 del vigente statuto di Fine Foods, nonché dal regolamento Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. (di seguito il "Regolamento"), si sono avverate le condizioni per la conversione della quarta e ultima trance delle n. 50.000 Azioni Speciali e per l'integrale conversione dei 4.000.000 Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A..

Con data valuta 30 aprile 2021 le n. 50.000 Azioni Speciali sono state convertite nel rapporto di n. 6 Azioni Ordinarie ogni n. 1 Azione Speciale detenuta, e, pertanto, in complessive n. 300.000 Azioni Ordinarie Fine Foods di nuova emissione, senza modificare l'ammortare complessivo del capitale sociale.

L'esercizio dei Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A., ai sensi del Regolamento, è stato automaticamente sospeso fino alla data di stacco della cedola dei dividendi ovvero fino al giorno 3 maggio 2021 (escluso), cosicché il relativo aumento di capitale è decorso dal 6 maggio 2021. La conversione dei 4.000.000 di Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. ha comportato l'emissione di 1.085.200 azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale per Euro 103.203.

Il 30 giugno 2021 è stato il "Termine di Decadenza" per l'esercizio dei Warrant, ai sensi del "Regolamento dei Warrant Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A.". Entro tale termine, sono pervenute richieste di esercizio di n. 2.371.242 Warrant con Rapporto di Esercizio pari a 0,2713; pertanto, la Società ha provveduto ad emettere n. 643.303 azioni ordinarie a servizio di detto esercizio, per un controvalore complessivo di Euro 64.330, secondo le modalità previste dal Regolamento.

FINANZIAMENTI

In data 18 marzo 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Intesa San Paolo per complessivi Euro 8 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 18 settembre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 19 marzo 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 8,5 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza al 23 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 21 ottobre 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 7 milioni; il finanziamento è stato erogato il 25 ottobre 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 21 ottobre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 29 ottobre 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l''istituto di credito Monte dei Paschi di Siena per complessivi Euro 4 milioni; il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 31 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

ACQUISTO TERRENI

.

In data 11 novembre 2021 Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A ha acquisito un terreno sito presso i Comuni di Brembate (BG) e Filago (BG) per una superficie catastale complessiva di circa 100.000 mq ad un prezzo pari a circa Euro 3 milioni con l'obiettivo di garantire l'espansione e lo sviluppo aziendale in loco.

Implicazioni della pandemia da Covid-19 sul bilancio d'esercizio

La pandemia da Covid-19, diffusasi a livello globale a partire da gennaio 2020 e continuata anche nel corso del 2021, ha portato tutti i paesi mondiali, inclusa l'Italia, ad affrontare un'emergenza sanitaria complessa, con implicazioni anche a livello sociale, politico, economico e geopolitico. In questo contesto la Società ha continuato ad implementare azioni volte a salvaguardare la salute e sicurezza dei propri dipendenti adottando tempestivamente tutte le misure di prevenzione, controllo e contenimento della stessa, volte alla tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, quali smart working, modifica dei layout produttivi, sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura, telecamere termiche, regole di igiene e distanziamento sociale, controllo dei green pass.

Non è da escludere che l'incertezza dell'evoluzione della situazione pandemica, collegata alla trasmissione di nuove varianti del virus, possa continuare ad influenzare i risultati dei prossimi esercizi.

Effetti dell'attuale crisi internazionale

Durante il mese di febbraio 2022, a seguito del riconoscimento delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk da parte della Russia, un significativo numero di paesi (tra i quali Stati Uniti D'America, Gran Bretagna e l'Unione Europea) hanno deliberato ed applicato un pacchetto di sanzioni volte a colpire sia società di diritto russo operanti nei settori indicati ma anche direttamente alcune persone fisiche di nazionalità russa. Ulteriori sanzioni sono state poi applicate a seguito dell'invasione militare da parte delle forze armate russe dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022 e tutt'ora in corso.

Conseguentemente al conflitto sopra esposto la situazione sociale, economica e finanziaria dell'Ucraina è stata fortemente impattata mentre a livello globale tali eventi stanno causando delle importanti fluttuazioni nel prezzo delle materie prime, nei mercati valutari così come nelle catene di approvvigionamento e di fornitura.

Il management della Società prevede che il fatturato del 2022 possa essere impattato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina a causa di un calo delle vendite dei prodotti che vengono ritirati dai clienti di Fine Foods ai fini di una successiva spedizione nei paesi colpiti dalla crisi nell'est Europa; non si segnalano, tuttavia, partner commerciali la cui sede si trovi nell'area attualmente a rischio.

Anche la marginalità dell'esercizio 2022 potrebbe essere influenzata, oltre che dal perdurare dell'aumento dei costi dell'energia, da eventuali situazioni di shortage nell'approvvigionamento dei materiali, che hanno fortemente condizionato la fine dell'anno 2021, da cui potrebbero scaturire situazioni di inefficienza produttiva.

Si segnala infine che l'aumento dei costi di materie prime e packaging previsto per il 2022 potrebbe avere un impatto negativo sulla marginalità della Società; tuttavia, sono iniziate e perdureranno per tutto il prossimo esercizio le attività di negoziazione con i clienti volte alla revisione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti.

L'attuale contingenza economica potrebbe influenzare le scelte strategiche e commerciali di alcuni dei clienti della Società con una conseguente contrazione dei volumi di vendita.

Continuità aziendale

Il presente bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale. Gli amministratori, anche alla luce degli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto e sta tuttora avendo sull'economia mondiale, considerando la struttura patrimoniale e finanziaria della società nonché le prospettive reddituali future, ritengono appropriato tale postulato.

Principi Contabili

1.6.1 Principi di redazione

Il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".

1.6.2 Contenuto e forma del bilancio

Gli schemi adottati dalla Società e in conformità con il principio contabile internazionale IAS 1, si compongono come segue:

  • Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria: attraverso l'esposizione distinta tra attività e passività correnti/ non correnti, come specificato nel paragrafo seguente 1.7. "Criteri di classificazione"
  • Prospetto di conto economico: riporta le voci per natura, poiché è considerato quello che fornisce informazioni maggiormente esplicative.
  • Prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo: accoglie le altre voci di ricavo e costo che sono consentiti rilevare a patrimonio netto secondo i principi IAS/IFRS.
  • Prospetto di Rendiconto finanziario: presenta i flussi finanziari dell'attività operativa, d'investimento e finanziaria come previsto dal principio IAS 7.
  • Prospetto delle variazioni di patrimonio netto: evidenzia il risultato complessivo dell'esercizio e le ulteriori movimentazioni nel capitale di rischio della Società.

Criteri di classificazione

1.7.1 Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quando:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Con riferimento invece al conto economico, si precisa che lo stesso è classificato per natura, in quanto si ritiene che tale rappresentazione sia quella che meglio fornisca una corretta rappresentazione della gestione della Società.

La Società ha deciso di presentare due prospetti separati, un prospetto di conto economico ed un prospetto di conto economico complessivo (OCI), piuttosto che un unico prospetto che combini i due elementi.

Il rendiconto finanziario è esposto con il metodo indiretto.

Sintesi dei principali principi contabili

1.8.1 Valutazione del fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività;

oppure

  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Il bilancio d'esercizio della Società espone a fair value le attività finanziarie e le passività finanziarie nonché gli strumenti derivati. Per tali poste di bilancio, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Ad ogni chiusura di bilancio la Direzione della Società analizza le variazioni nei valori di attività e passività per le quali è richiesta, in base ai principi contabili della Società, la rivalutazione o la rideterminazione.

Per tale analisi, vengono verificati i principali input applicati nella valutazione più recente, raccordando le informazioni utilizzate nella valutazione ai contratti e agli altri documenti rilevanti.

La Direzione effettuata, con il supporto degli esperti esterni, una comparazione tra ogni variazione nel fair value di ciascuna attività e passività e le fonti esterne rilevanti, al fine di determinare se la variazione sia ragionevole.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

Nella seguente tabella è riportata la gerarchia della valutazione del fair value per attività e passività della Società al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

31 dicembre 2021 Totale Valore contabile Fair value
livello 1
Fair value
livello 2
Fair value
livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie correnti 77.762.439 77.762.439 77.762.439
Cassa e altre disponibilità liquide 3.050.651 3.050.651 3.050.651
Totale attività finanziarie 80.813.090 80.813.090 80.813.090
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) - -
Prestito obbligazionario corrente 3.310.176 3.310.176 3.310.176
Prestito obbligazionario non corrente 3.322.876 3.322.876 3.322.876
Debiti verso banche non correnti 27.701.361 27.701.361 27.701.361
Debiti verso banche correnti 61.776.176 61.776.176 61.776.176
Debiti per lease non correnti 144.026 144.026 144.026
Debiti per lease correnti 129.439 129.439 129.439
Totale passività finanziarie 96.384.054 96.384.054 - 96.384.054 -
31 dicembre 2020
Totale
Valore contabile
Fair value
Fair value
livello 1
livello 2
Fair value
livello 3
---------------------------- ------------------------------------------------------------------------ -------------------------
Attività finanziarie
Attività finanziarie correnti 71.608.964 71.608.964 71.608.964
Cassa e altre disponibilità liquide 3.342.518 3.342.518 3.342.518
Totale attività finanziarie 74.951.482 74.951.482 74.951.482
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) 10.997.144 10.997.144 10.997.144
Prestito obbligazionario corrente 3.297.542 3.297.542 3.297.542
Prestito obbligazionario non corrente 6.632.483 6.632.483 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 9.060.857 9.060.857 9.060.857
Debiti verso banche correnti 1.863.255 1.863.255 1.863.255
Debiti per lease non correnti 147.179 147.179 147.179
Debiti per lease correnti 192.529 192.529 192.529
Totale passività finanziarie 32.190.987 32.190.987 10.997.144 21.193.844 -

Il management della Società ha verificato che il Fair Value delle attività e passività finanziarie approssima il valore contabile.

1.8.2 Ricavi provenienti da contratti con clienti

La Società Fine Foods & Pharmaceutical N.T.M. S.p.A. si occupa dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica e nutraceutica.

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente, generalmente alla consegna, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni.

La Società considera se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni contrattuali sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato. Nel determinare il prezzo della transazione di vendita dei prodotti, la Società considera gli eventuali effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili e di componenti finanziarie significative.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo variabile al momento della stipula del contratto. Tale valore non rilevato fino a quando non sia altamente probabile il suo riconoscimento tenuto conto di quanto concordato.

1.8.3 Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in Società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in Società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.

La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

1.8.4 Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera, se presenti, sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.

Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.

Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'esse rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie, è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).

1.8.5 Dividendi

La Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. La rilevazione nel passivo ha come contropartita una riduzione del patrimonio netto alla riserva indicata dal verbale assembleare.

1.8.6 Immobili impianti e macchinari

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate. Gli Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di impianti e macchinari, la Società li ammortizza separatamente in base alla specifica vita utile. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue:

Tabella delle aliquote di ammortamento
Food Pharma
Fabbricati industriali, secondo la tipologia 3% 5,50%
Costruzioni leggere 10% 10%
Impianti generici, secondo la tipologia 7,50% 10%
Impianti e macchinari specifici, secondo la tipologia 14% 12%
Attrezzature industriali e commerciali, secondo la tipologia 20% 40%
Altri beni: Mobili e arredi 12% -
Altri beni: Macchine elettroniche di ufficio 20% -
Altri beni: Autoveicoli da trasporto 20% -
Altri beni: Autovetture 25% -

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato è eliminato al momento di un eventuale dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal suo utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

1.8.7 Leases

La Società alla stipula di ogni contratto, verifica se lo stesso soddisfa la definizione di leasing prevista dal principio. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dello stesso.

La Società in veste di locatario

Per ogni contratto che soddisfa la definizione di leasing o che contiene un leasing, la Società contabilizza un Diritto d'uso e una Passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri del leasing più i costi iniziali diretti, obbligazioni a riportare il bene alle sue iniziali condizioni meno qualsiasi incentivo pagato al fornitore.

Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione.

L'entità riconoscerà nel proprio bilancio:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

Pur presentando un valore trascurabile, la Società ha provveduto ad iscrivere le spese per opere di miglioramento effettuate sugli immobili in locazione, quando hanno i requisiti per essere capitalizzati, all'interno del diritto d'uso ammortizzandoli sulla base della vita utile residua di ogni singolo contratto.

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione relativamente ai meglio conosciuti short-term leases (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività e ai low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.

I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno della categoria dei carrelli elevatori, in quanto acquistati nel corso del 2019 e considerati pertanto contratti di breve durata.

Per tali contratti l'adozione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.

1.8.8 Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

1.8.9 Attività immateriali

Le attività immateriali sono inizialmente rilevate al costo. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento accumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo che soddisfano specifici requisiti così definiti dallo IAS 38, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore, ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa (IAS 36). La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da "vita utile indefinita" a "vita utile definita" si applica su base prospettica.

Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione.

Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.

I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno sono ammortizzati con un'aliquota annua del 20%.

1.8.10 Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

i) Attività finanziarie Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (di seguito anche OCI) e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale, oltre che dalla natura dello strumento, dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value oltre agli eventuali costi di transazione. I crediti commerciali sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (e.g. SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali
  • e

  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire, meglio conosciuto come SPPI test (solely payments of principal and interest).

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI (strumenti di debito)

La Società valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie
  • e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Le attività da strumenti di debito della Società valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, la Società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

La Società alla data del presente bilancio detiene un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità., conferiti e gestiti per mezzo di un primario Istituto di Credito, valorizzati al fair value tramite conto economico. Per maggiori dettagli sii rimanda al paragrafo 3.12 "Attività finanziare correnti".

ii) Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono mutui e finanziamenti, e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

1.8.11 Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono di tre tipi:

  • copertura di fair value in caso di copertura dell'esposizione contro le variazioni del fair value dell'attività o passività rilevata o impegno irrevocabile non iscritto;
  • copertura di flussi finanziari in caso di copertura dell'esposizione contro la variabilità dei flussi finanziari attribuibile a un particolare rischio associato con tutte le attività o passività rilevate o a un'operazione programmata altamente probabile o il rischio di valuta estera su impegno irrevocabile non iscritto;
  • copertura di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.

La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura se soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che la Società effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che la Società utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l'utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.

1.8.12 Warrant

I warrant sono strumenti finanziari che conferiscono al possessore il diritto (e non l'obbligo) di acquisire ("warrant call"), sottoscrivere o vendere ("warrant put") una determinata quantità di titoli (sottostante) ad un prezzo predefinito ("strike price") ed entro una scadenza stabilita (superata la quale lo strumento finanziario non potrà più essere esercitato e verrà annullato), solitamente superiore all'anno, secondo un determinato rapporto ("rapporto di esercizio"). Sulla base di tale rapporto ad ogni warrant è associato un multiplo, che rappresenta la quantità di sottostante controllata dallo strumento, cioè esprime quanti warrant occorre "utilizzare" per poter sottoscrivere un'azione.

Si evidenzia inoltre come i warrant, il cui prezzo è strettamente correlato al valore dell'azione sottostante rappresenta il "premio" che occorre pagare per sottoscrivere al prezzo prefissato l'azione stessa, possono essere acquistati e/o venduti separatamente dalle azioni che hanno dato origine alla loro assegnazione.

Il tema della classificazione contabile dei warrant nei bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS deve essere affrontato alla luce del principio contabile IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio", in vigore dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2005 o da data successiva.

È rilevante ricordare come lo IAS 32 distingua una passività finanziaria da uno strumento rappresentativo di capitale.

Viene definita passività finanziaria "una qualsiasi passività che sia:

A. un'obbligazione contrattuale:

  • a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria o un'altra entità;

oppure

  • scambiare attività o passività finanziarie con un'altra entità a condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli all'entità.

B. un contratto che sarà o potrà essere estinto tramite strumenti rappresentativi del capitale dell'entità ed è:

  • un non derivato, per cui l'entità è o può essere obbligata a consegnare un numero variabile di strumenti rappresentativi di capitale dell'entità;

oppure

  • un derivato che sarà o potrà essere estinto con modalità diverse dallo scambio di un importo fisso di disponibilità liquide o di altra attività finanziaria con un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale dell'entità."

Viene definito strumento rappresentativo di capitale un qualsiasi contratto che rappresenti una interessenza residua nelle attività dell'entità dopo aver dedotto tutte le sue passività. A tale scopo i diritti, le opzioni o i warrant che danno il diritto di acquisire un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale della entità medesima per un ammontare fisso di una qualsiasi valuta sono da considerare strumenti rappresentativi di capitale se l'entità offre i diritti, le opzioni o i warrant proporzionalmente a tutti i detentori della stessa classe di propri strumenti rappresentativi di capitale non costituiti da derivati».

Un'entità deve classificare uno strumento finanziario come strumento rappresentativo di capitale dalla data in cui lo strumento presenta tutte le caratteristiche e soddisfa i requisiti richiesti e deve riclassificare lo stesso dalla data in cui lo strumento cessa di presentare tutte le caratteristiche o soddisfare tutti i requisiti descritti in precedenza.

Lo IAS 32, inoltre, richiede che la classificazione di uno strumento finanziario nella prospettiva dell'emittente sia determinata con riferimento alla sostanza rispetto alla sua forma giuridica; sostanza che è certamente e precisamente determinata dai diritti giuridici del detentore dello strumento in questione.

Per i warrant che prevedono un rapporto di conversione variabile, non viene rispettata la previsione dello IAS 32.16.b).ii, in quanto si tratta di strumenti che saranno estinti con un numero variabile di azioni dell'emittente e dunque sono identificabili come passività finanziarie.

Per i warrant che prevedono la conversione in un numero fisso di azioni per i quali il rapporto di conversione è fisso, si rispetta la previsione di IAS 32.16.b).ii, in quanto verranno estinti con la consegna di un numero fisso di azioni dell'emittente e dunque sono identificabili come strumenti rappresentativi del capitale.

1.8.13 Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il criterio di valorizzazione adottato è il metodo del costo medio ponderato.

I costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo e nelle condizioni attuali sono rilevati come segue:

  • Materie prime: costo di acquisto calcolato con il metodo del costo medio ponderato, eventualmente rettificato qualora l'ultimo prezzo di acquisto sia inferiore al valore di mercato della materia prima stessa.
  • Prodotti finiti e semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota delle spese generali di produzione, definita in base alla normale capacità produttiva, escludendo gli oneri finanziari, attraverso una distinta base;

Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.

1.8.14 Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto anteimposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente sull'unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di quattro anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine (terminal value).

La società basa il proprio test di impairment su budget più recenti e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa in cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine.

Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione. Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicatori esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

1.8.15 Disponibilità liquide e depositi a breve termine

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa, sia in valuta nazionale che estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla Società con enti creditizi. Sono tutti espressi al loro valore nominale. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra.

1.8.16 Fondi rischi

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

1.8.17 Passività per benefici a dipendenti

Il costo dei benefici previsti ai sensi del piano a benefici definiti è determinato usando il metodo attuariale della proiezione unitaria del credito.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività, esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.

Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.

Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:

  • la data in cui si verifica una modifica o la riduzione del piano; e
  • la data in cui la Società rileva i costi di ristrutturazione correlati o i benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro.

Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. La Società rileva le seguenti variazioni dell'obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):

  • Costi per prestazioni di lavoro, comprensivi di costi per prestazioni di lavoro correnti e passate, utili e perdite su riduzioni ed estinzioni non di routine;
  • Interessi attivi o passivi netti.

1.8.18 Pagamenti basati su azioni

I dipendenti della Società (inclusi i dirigenti) ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale").

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

1.8.19 Partecipazioni

Le partecipazioni sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore e di eventuali corrispettivi variabili quali ad esempio earn-out o leakages. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

1.8.20 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dalla Società

La Società ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1 gennaio 2021. La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.

Interest Rate Benchmark Reform – Fase 2: Modifiche agli IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 ed IFRS 16

Le modifiche includono il temporaneo alleggerimento dei requisiti con riferimento agli effetti sui bilanci nel momento in cui il tasso di interesse offerto sul mercato interbancario (IBOR) viene sostituito da un tasso alternativo sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- RFR):

Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici:

  • Un espediente pratico che consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
  • Permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma IBOR, da apportare alla documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
  • Fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio.

Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio della Società. La Società intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.

Modifica all' IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions oltre il 30 giugno 2021

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta consequenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se la riduzione dei canoni di leasing rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.

Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di Covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell'espedientre pratico fino al 30 giugno 2022.

Le modifiche si applicano agli esercizi che iniziano il 1 aprile 2021 o successivamente. Tuttavia, la Società non ha ricevuto agevolazioni sui canoni di locazione legate al Covid-19, ma prevede di applicare l'espediente pratico qualora la fattispecie si dovesse verificare entro il periodo di applicazione consentito.

1.8.21 Principi emanati ma non ancora in vigore

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 Firsttime Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. Il Società applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41. Una entità applica tale modifica prospettivamente alla misurazione del fair value a partire per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

Definizione di stima contabile – Modifiche allo IAS 8

Nel febbraio 2021 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 8, in cui introduce una definizione di "stime contabili". Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto. Non si prevede che le modifiche avranno un impatto significativo sulla Società.

Informativa sui principi contabili - Modifiche allo IAS 1 e IFRS Practice Statement 2

Nel febbraio 2021, lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili. Le modifiche allo IAS 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al PS 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche. La Società sta attualmente valutando l'impatto delle modifiche per determinare l'impatto che avranno sull'informativa sui principi contabili.

Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, le azioni privilegiate convertibili, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Società. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. La Società gestisce la struttura patrimoniale ed effettua aggiustamenti in base alle condizioni economiche ed ai requisiti dei covenants finanziari. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, la Società potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. La Società controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra il debito netto ed il totale del capitale più il debito netto. La politica della Società consiste nel mantenere questo rapporto inferiore al 40%. Negli anni 2019 e 2020, essendo la Posizione Finanziaria Netta della Società positiva (Cassa Netta), tale obiettivo risulta raggiunto per definizione. Nel 2021 tale rapporto si attesta intorno al 9%.

2021 2020
Finanziamenti fruttiferi e prestiti diversi da azioni privilegiate convertibili 89.477.537 10.924.111
Debiti per obbligazioni 6.633.052 9.930.025
Debiti per strumenti derivati passivi - warrant - 10.997.144
Debiti per Lease 273.465 339.707
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve termine (3.050.651) (3.342.518)
Meno: attività finanziarie correnti (77.762.439) (71.608.964)
Debito netto 15.570.964 (42.760.494)
Patrimonio netto 151.453.021 141.008.161
Capitale e debito netto 167.023.985 98.247.667
Gearing ratio 9% (44%)

Gestione dei rischi finanziari

1.10.1 Rischio di liquidità

La Società monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo della Società è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e presiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica della Società è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2021, il 67,7% del debito della Società ha scadenza inferiore ad un anno (2020: 41%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti in bilancio. La Società ha valutato la concentrazione del rischio, con riferimento al rifinanziamento del debito, ed ha concluso che è basso. L'accesso alle fonti di finanziamento è sufficientemente disponibile e i debiti con scadenza entro 12 mesi possono essere estesi o rifinanziati con gli attuali istituti di credito.

La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.

31 dicembre 2021 Totale Da 1 a 12 mesi Da 1 a 5 anni > 5 anni
Passività finanziarie
Prestiti obbligazionari 6.633.052 3.310.176 3.322.876 -
Debiti verso banche non correnti 27.701.361 - 27.701.361 -
Debiti verso banche correnti 61.776.176 61.776.176 - -
Debiti per lease non correnti 144.026 - 135.057 8.969
Debiti per lease correnti 129.439 129.439 - -
Totale passività finanziarie 96.384.054 65.215.792 31.159.294 8.969
31 dicembre 2020 Totale Da 1 a 12 mesi Da 1 a 5 anni > 5 anni
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie correnti (Warrant) 10.997.144 10.997.144
Prestiti obbligazionari 9.930.025 3.297.542 6.632.483
Debiti verso banche non correnti 9.060.857 6.570.599 2.490.257
Debiti verso banche correnti 1.863.255 1.863.255
Debiti per lease non correnti 147.179 147.179
Debiti per lease correnti 192.529 192.529
Totale passività finanziarie 32.190.987 16.350.470 13.350.261 2.490.257

1.10.2 Rischio di tasso di interesse

Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati. In particolare, si sottolinea che l'indebitamento finanziario della società risulta essere pressoché equamente distribuito tra tasso fisso (Prestito Obbligazionario) e tasso variabile (Debito bancario).

1.10.3 Rischi connessi al virus COVID-19 (c.d. Coronavirus)

La Società, nel corso del 2020 e del 2021, ha dovuto conformarsi ai provvedimenti restrittivi adottati dai governi nazionali per far fronte alla pandemia da COVID-19 (c.d. "Coronavirus"), tra cui l'adozione di protocolli anticontagio in linea con le prescrizioni delle Autorità. La pandemia da COVID-19 e le azioni intraprese dall'Emittente per ottemperare alle misure adottate dal Governo italiano per far fronte all'emergenza sanitaria hanno determinato per Fine Foods stesso un rallentamento nel processo di crescita dei volumi venduti e del fatturato sui mercati italiani ed esteri nel primo semestre 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019, per cui l'intero esercizio 2020 è stato caratterizzato da una crescita del fatturato inferiore rispetto agli esercizi precedenti (+7,7% nel 2020 rispetto al 2019, +14,6% nel 2019 rispetto al 2018). Gli effetti legati alla pandemia si sono protratti anche nell'esercizio 2021 e si stima che potrebbero proseguire anche nel 1° semestre 2022, periodo dopo il quale ci si attende un progressivo rientro della problematica. Tuttavia, qualora la pandemia da COVID-19 dovesse perdurare o aggravarsi, comportando l'adozione di provvedimenti più restrittivi da parte delle competenti autorità nazionali per i settori in cui la Società opera, la stessa potrebbe essere esposta al rischio di un ulteriore rallentamento o di diminuzione delle vendite dei propri prodotti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

1.10.4 Rischio concentrazione della clientela

La Società registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, in particolare, al 31 dicembre 2021, a circa il 80,4% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi della Società. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti della Società non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dalla Società sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

1.10.5 Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per la società il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. La società, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.

1.10.6 Rischio di prezzo

Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.

1.10.7 Rischio di variazione dei flussi finanziari

Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.

1.10.8 Rischi fiscali

La Società è soggetta al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Nello svolgimento della propria attività, la Società è esposta al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie da Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.

La Società sarà periodicamente sottoposta ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, la Società potrebbe essere coinvolta in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dalla Società nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.

1.10.9 Rischio connesso allo shortage di materie prime e materiali di confezionamento

La società è esposta al rischio di dover sostenere ritardi nella produzione, dovuti alla più difficile reperibilità di materie prime e materiali di confezionamento, rischio ulteriormente acuito dall'attuale contesto socio-politico, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. L'attività della Società è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.

1.10.10 Rischio legato all'incremento dei costi di materie prime e materiali di confezionamento

La Società è esposta al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, rischio ulteriormente acuito dall'attuale contesto socio-politico, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria. L'attività della Società è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.

1.10.11 Rischio relativo al costo dell'energia

La Società è esposta al rischio di un aumento dei costi dell'energia che, rispetto alla media degli ultimi anni, hanno visto significativi incrementi a partire dagli ultimi mesi del 2021. A costituire ulteriore fattore di rischio è anche la forte volatilità dei prezzi del mercato energetico attuale. Ciò rende particolarmente difficile fornire elementi previsivi affidabili per fissare il prezzo dell'energia attraverso la sottoscrizione di contratti annuali o pluriennali. Fine Foods non è un'azienda energivora, l'impatto dei costi energetici rappresenta circa l'1-2% dei ricavi annui, tuttavia, un potenziale significativo aumento di tali costi, potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

1.10.12 Rischi legati al conflitto Russo-Ucraino

La Società è esposta al rischio di cancellazione o sospensione di ordini per prodotti esportati in Russia, Ucraina e zone limitrofe, a causa del conflitto Russo-Ucraino. La potenziale perdita di ricavi derivante da tale situazione socio-politica potrebbe portare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

1.10.13 Rischi connessi alla responsabilità civile del produttore

La Società è esposta ai rischi legati a prodotti fabbricati con qualità non conforme alle specifiche del cliente che potrebbero avere effetti collaterali, o comunque non desiderati e aspettati, sulla salute dei consumatori, esponendolo ad una possibile azione di responsabilità e/o a pretese risarcitorie, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

1.10.14 Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo di riferimento

La Società è esposta al rischio connesso alle molteplici evoluzioni della normativa applicabile nei Paesi in cui opera, nonché alla sua interpretazione, quale, ad esempio, la normativa in materia di poteri speciali dello Stato nei settori strategici (c.d. "Golden Power").

1.10.15 Rischi connessi all'autorizzazione alla produzione

La Società è esposta al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

1.10.16 Rischi relativi alla normativa in materia di ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori

La Società è esposta al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze della Società potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

1.10.17 Rischi legati alla violazione del sistema informativo

La Società è esposta al rischio che si verifichino azioni dolose, acuite anche dall'attuale contesto socio/politico, inerenti al sistema informatico atte ad impattare la disponibilità e/o l'integrità dello stesso, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La preparazione del bilancio della Società richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

1.11.1 Valutazioni discrezionali

Nell'applicare i principi contabili della Società, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime).

Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono un'opzione di proroga – La Società come locatario

La Società determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.

La Società ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. La Società applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, la Società considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, la Società rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing) (si veda paragrafo 3.3 "Leases").

1.11.2 Stime e assunzioni

Sono di seguito illustrate le assunzioni principali riguardanti il futuro e le altre principali cause d'incertezza valutativa che, alla data di chiusura dell'esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo. La Società ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d'esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dalla Società. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per i pagamenti basati su azioni regolati per cassa è necessario rimisurare la passività alla fine di ogni periodo di riferimento e sino alla data di regolamento, rilevando ogni variazione del fair value a conto economico. Ciò richiede un riesame delle stime utilizzate alla fine di ogni periodo di riferimento. La valutazione dei diritti assegnati è stata realizzata riflettendo le condizioni di mercato finanziario, dunque, la stima del fair value è influenzata dal numero dei diritti che andranno a maturazione secondo le regole previste dalle condizioni di performance oltre che dal fair value di ciascun diritto (si veda paragrafo 2.4 "Costi del personale" e 4.1 "Patrimonio netto").

Accantonamento per perdite attese su crediti commerciali ed accantonamento a fondo svalutazione magazzino

La Società utilizza un metodo a matrice per calcolare le ECL per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento sono infatti determinate principalmente sulle probabilità di default del settore di riferimento ma anche in base al tasso di insolvenza storico osservato dalla Società.

Ad ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.

La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le ECL è una stima significativa. L'ammontare di ECL è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l'esperienza storica sull'andamento delle perdite su credito della Società e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell'insolvenza effettiva del cliente in futuro.

Ad ogni data di riferimento la Società provvede a verificare eventuali perdite di valore relative alle rimanenze in giacenza. Tale attività viene eseguita a livello di lotto di produzione e fa rifermento oltre che alla scadenza del materiale anche a eventuali non conformità dei prodotti.

Piani a benefici definiti (fondi pensione)

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale.

Imposte

La società è sottoposta al regime fiscale e tributario italiano. Gli amministratori nella definizione del reddito imponibile e quindi nella quantificazione delle imposte da liquidare interpretano tali normative. Le attività fiscali differite sono rilevate per le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile imponibile tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta un'attività di stima rilevante da parte della direzione aziendale per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili imponibili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale applicabili.

Riduzioni di valore di attività non finanziarie

Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 3.1 "Immobili, impianti e macchinari" delle presenti Note illustrative.

Verifica del valore di iscrizione delle partecipazioni

Così come più dettagliatamente esposto al paragrafo sui principi contabili con specifico riferimento al trattamento contabile delle partecipazioni, gli amministratori nello svolgimento degli impairment test, fanno ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:

  • previsione dei flussi di cassa futuri, per il periodo esplicito del business plan di Gruppo;
  • determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale
  • determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri

CONTO ECONOMICO

Ricavi derivanti da contratti con clienti

I ricavi al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 176.382.069, contro gli Euro 171.955.007 dell'esercizio precedente registrano quindi un incremento del 2,6%, e si riferiscono ai due segmenti "Food" e "Pharma". Si fornisce di seguito la suddivisione per business unit e per area geografica:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Business Unit – Food 138.119.924 131.933.337
Business Unit - Pharma 38.262.145 40.021.670
Totale ricavi da contratti con clienti 176.382.069 171.955.007

Da tale rappresentazione si può evincere come il fatturato della Società nel settore food, che rappresenta circa il 78,3% del fatturato complessivo, mostri una tendenza in espansione, già avviata negli scorsi anni, con una crescita pari al 4,6%. Il settore pharma, invece, risulta in diminuzione nel 2021, con un decremento percentuale del 4,4% rispetto al 2020.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Ricavi Italia 57.819.747 56.507.765
Ricavi estero 118.562.322 115.447.242
Totale ricavi da contratti con clienti 176.382.069 171.955.007

Da tale rappresentazione si può evincere come il fatturato della Società sia prevalentemente riconducibile a vendite effettuate all'estero; nel 2021, infatti, la Società ha fatturato fuori dall'Italia il 67% del fatturato totale, in linea con il periodo precedente.

Altri proventi

Al 31 dicembre 2021 gli altri proventi della Società ammontano ad Euro 2.279.206 contro gli Euro 4.997.187 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Altri ricavi da fatturazione 1.740.598 1.079.552
Rimborso costi produzione 5.523 3.417.359
Addebiti Spese Stampa 119.731 183.112
Rettifiche svalutazione crediti e liquidità 26.106 40.100
Addebiti imballi 162.080 107.721
Addebiti analisi laboratorio 144.185 117.142
Plusvalenze 75.487 45.248
Abbuoni e arrotondamenti attivi 5.496 6.953
Totale altri proventi 2.279.206 4.997.187

Gli Altri ricavi da fatturazione fanno riferimento principalmente a costi sostenuti dalla Società e rifatturati ai clienti per prove di stabilità, stoccaggio di prodotti, distruzione di materiale e registrazione di documenti. La voce Rimborso per costi di produzione, nel 2020, include la somma di Euro 3.343 migliaia ricevuta a titolo di risarcimento da parte di uno dei principali clienti della Società a fronte di una campagna di produzione eseguita in modo corretto dalla società ma conclusa senza il ritiro del prodotto da parte del cliente.

Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione.

Al 31 dicembre 2021 i costi per materie prime e materiale di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 110.265.870 contro gli Euro 108.944.078 dell'esercizio precedente, con un incremento del 1,2%. Di seguito se ne riporta la composizione:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Merci conto acquisti 116.938.575 103.655.234
Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.439.884 2.448.536
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci (7.035.596) 1.624.778
Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione (2.076.994) 1.215.531
Totale costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti
finiti e dei prodotti in corso di lavorazione
110.265.870 108.944.078

Si precisa che nella voce Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono inclusi gli effetti a conto economico della movimentazione del fondo svalutazione di magazzino.

Costi del personale

Al 31 dicembre 2021 i costi del personale della Società ammontano ad Euro 31.159.219 contro gli Euro 30.972.513 dell'esercizio precedente, con un incremento del 0,6%. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Salari e stipendi 20.066.012 20.030.281
Oneri sociali 6.644.915 6.798.837
Trattamento di fine rapporto 1.359.859 1.302.709
Stock Grant 1.058.445 1.016.101
Altri costi del personale - (600)
Personale Interinale 2.029.988 1.825.185
Totale costi del personale 31.159.219 30.972.513

La voce "Stock Grant", ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, riflette l'assegnazione gratuita ai beneficiari dei diritti a ricevere azioni a determinate vesting conditions legate alle performance della Società, tale piano di stock grant terminerà al 31 dicembre 2021.

2.4.1 Dati sull'occupazione

Riportiamo di seguito il numero dei dipendenti della Società suddivisi per categoria:

Dati sull' occupazione (espressi in unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Dirigenti 14 14
Impiegati 208 188
Operai 395 405
Totale dipendenti 617 607

Costi per servizi

Al 31 dicembre 2021 i costi per servizi della Società ammontano ad Euro 17.810.524 contro gli Euro 14.975.285 dell'esercizio precedente, con un decremento del 19%. Di seguito se ne riporta la composizione:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Costi per manutenzioni ordinarie 3.073.810 3.154.900
Prestazione di lavoro interinale 275.602 289.492
Utenze varie 2.384.148 2.306.313
Costi per trasporto, carburante e pedaggi 785.891 696.037
Spese per consulenze 3.122.920 1.520.168
Costi per pulizia, disinfestazione e sorveglianza 1.273.595 1.279.220
Compensi a sindaci e amministratori 1.332.424 966.236
Costi per lavorazione merci in conto terzi 627.976 658.548
Costi per affitti, noleggio e varie 705.972 434.105
Ticket restaurant 671.201 639.468
Costi per fiere e pubblicità 474.328 34.795
Smaltimento rifiuti, reflui e solidi 774.200 868.560
Assicurazioni 440.272 360.197
Canoni per Electronic Data Processing 436.487 297.701
Commissioni bancarie 329.533 378.815
Analisi esterne e analisi ecologiche 365.587 355.529
Qualifiche e Taratura 189.465 236.615
Provvigioni per vendite 188.073 198.964
Altri Costi 359.041 299.622
Totale costi per servizi 17.810.524 14.975.285

La voce "Costi per affitti, noleggio e vari" riferisce a contratti short term e low-value per i quali la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal principio, come riportato nel paragrafo "3.1 Leases". La voce utenze varie mostra i primi effetti, registrati soprattutto nell'ultimo trimestre del 2021, dell'aumento dei costi di energia elettrica e metano. Le spese per consulenza risultano impattate dai costi sostenuti dalla Società per il passaggio al mercato STAR nonché per le operazioni d'acquisizione realizzate nel 2021.

Altri costi operativi

Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 1.174.275 contro gli Euro 939.005 dell'esercizio precedente.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Penalità e indennizzi 100.776 42.617
Imposte e tasse 528.047 473.620
Sopravvenienze passive 987 19.331
Minusvalenze 27.118 59.384
Quote Associative 164.794 131.421
Costi di rappresentanza e omaggi 13.394 13.100
Costi per rifiuti e bonifica 647 41.104
Costi per certificazioni, vidimazioni e diritti CCIAA 40.950 16.823
Altri costi operativi 297.563 141.605
Totale altri costi operativi 1.174.275 939.005

Ammortamenti e svalutazioni

Al 31 dicembre 2021 gli ammortamenti e le svalutazioni della Società ammontano ad Euro 12.252.364 contro gli Euro 11.636.753 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Ammortamento immobilizzazioni materiali 11.298.110 10.728.103
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 718.174 626.440
Ammortamento diritto d'uso 185.324 282.210
Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali 50.757 -
Totale ammortamenti e svalutazioni 12.252.364 11.636.753

La voce Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali include invece l'azzeramento del valore netto contabile dei cespiti materiali acquistati dalla Società per lo stabilimento farmaceutico di Nembro; trattasi di impianti che non sono stati trasferiti presso la sede farmaceutica di Brembate.

Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie

Al 31 dicembre 2021 le variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie presentano un saldo negativo pari ad Euro 8.897.380 contro un saldo positivo pari ad Euro 7.652.331 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Variazione fair value altri titoli 3.839.422 2.786.888
Variazione fair value warrant (12.736.802) 4.865.443
Totale variazioni di fair value delle attività e passività finanziarie (8.897.380) 7.652.331

La voce "Variazioni fair value altri titoli" presenta la variazione di Fair Value di titoli detenuti presso un importante istituto di credito, come menzionato nel paragrafo 3.12 "Attività finanziarie correnti".

La voce "Variazione fair value warrant" rappresenta la variazione del valore di mercato degli strumenti finanziari emessi dalla Società; in particolare, la variazione di fair value dei Warrant Non quotati, convertiti in azioni in data 28 aprile 2021 è pari ad Euro 6.679.200 mentre la variazione di fair value dei Warrant Quotati convertiti in azioni o estinti al 30 giugno 2021 è pari ad Euro 6.057.602. Per maggiori dettagli circa gli strumenti finanziari emessi dalla Società si rimanda al paragrafo 4.1 "Patrimonio Netto".

Proventi e oneri da partecipazione

Al 31 dicembre 2021 gli oneri da partecipazione ammontano ad Euro 3.472.339.

(Importi in euro unità) 31-dic-21 31-dic-20
Svalutazione partecipazioni 3.472.339 -
Totale proventi e oneri da partecipazione 3.472.339 -

Trattasi della svalutazione effettuata a valle dell'impairment test realizzato sul valore della partecipazione in Euro Cosmetic; si rimanda al paragrafo 3.4 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.

Proventi finanziari

Al 31 dicembre 2021 i proventi finanziari della Società ammontano ad Euro 26.270 contro gli Euro 57.308 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Differenze di cambio attive 25.940 56.988
Interessi bancari attivi 330 320
Totale proventi finanziari 26.270 57.308

Oneri finanziari

Al 31 dicembre 2021 gli oneri finanziari della Società ammontano ad Euro 659.811 contro gli Euro 510.567 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Interessi passivi su prestito obbligazionario 246.882 245.291
Interessi passivi su finanziamenti e mutui bancari 231.796 90.076
Interessi passivi di c/c bancario 109.543 137.602
Differenze di cambio passive 62.335 25.887
Oneri finanziari su attualizzazione del TFR 5.882 7.982
Interessi su passività finanziarie per lease 3.373 3.728
Totale oneri finanziari 659.811 510.567

Imposte sul reddito

Il carico fiscale dell'anno 2021 ammonta complessivamente ad Euro 2.883.788 contro gli Euro 3.319.404 dell'esercizio precedente.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Imposte correnti 270.108 3.831.332
Imposte anticipate e differite (1.303.944) (672.010)
Imposte esercizi precedenti (1.849.952) 160.086
Totale imposte sul reddito (2.883.788) 3.319.404

La voce Imposte esercizi precedenti accoglie le somme che la società ha pagato nel mese di febbraio 2021 a seguito di un ravvedimento operoso.

Nel 2021, invece, la voce mostra un saldo negativo (ricavo) a fronte della sopravvenienza attiva iscritta in contropartita delle eccessive imposte (IRES) stanziate nel 2020; infatti, in sede di predisposizione del bilancio, la Società aveva sterilizzato l'effetto economico dei warrant tramite le opportune riprese fiscali. Tuttavia, in seguito alla risposta all'interpello presentato all'Agenzia delle entrate, ricevuta prima dell'invio della dichiarazione dei redditi per l'anno di imposta 2020, Fine Foods, al fine di allineare il trattamento contabile di tale fattispecie a quanto disposto dall'autorità fiscale nell'interpello, ha considerato rilevanti ai fini fiscali le variazioni di fair value dei warrant registrate dalla data di emissione sino al 31 dicembre 2020, rettificando quindi nella dichiarazione quanto accantonato in sede di bilancio. La medesima impostazione è stata adottata ai fini del calcolo delle imposte correnti (IRES) del 2021.

La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall'applicazione dell'aliquota in vigore in Italia all'utile ante imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2021 è la seguente:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Utile ante imposte dalla gestione delle attività in funzionamento (7.004.238) 16.683.632
Utile/(perdita) ante imposte delle attività destinate alla dismissione -
Utile contabile prima delle imposte (7.004.238) 16.683.632
Imposte sul reddito teoriche (1.954.182) 4.654.733
Effetto fiscale sulle differenze permanenti 1.538.726 (1.187.034)
Effetto fiscale sulle differenze temporanee 333.237 462.559
Effetto sulle agevolazioni fiscali (913.595) (560.342)
Imposte sul reddito (995.815) 3.369.916
Aliquota fiscale effettiva sul reddito: 14% 20%

Per quanto concerne il dettaglio circa le imposte differite si rimanda alla 1.24 attività per imposte anticipate e alla nota 3.7 Fondo imposte differite.

STATO PATRIMONIALE

ATTIVITÀ

Immobili, impianti e macchinari

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 93.989.262 contro gli Euro 93.413.965 al 31 dicembre 2020. Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei rispettivi fondi ammortamento.

(Importi in euro unità) Terreni e fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti a
fornitori
Totale
immobili
impianti e
macchinari
Costo storico - 31
dicembre 2020
56.604.623 100.398.158 8.608.334 7.625.525 4.324.691 177.561.331
Incrementi 4.052.405 2.919.495 742.098 883.642 3.369.660 11.967.299
Decrementi (69.297) (416.246) (103.519) (363.864) (952.925)
Riclassifiche 2.750.261 2.071.137 99.040 40.513 (4.960.951) -
Altre variazioni (3.864) (3.864)
Costo storico - 31
dicembre 2021
63.337.992 104.972.544 9.345.953 8.185.816 2.729.536 188.571.841
Fondo
ammortamento - 31
dicembre 2020
19.065.063 53.602.847 6.531.757 4.947.699 - 84.147.365
Incrementi 2.084.585 7.334.787 940.579 938.163 11.298.110
Decrementi (67.500) (372.152) (84.687) (338.557) (862.896)
Riclassifiche -
Fondo
ammortamento - 31
dicembre 2021
21.082.146 60.565.482 7.387.649 5.547.305 - 94.582.579
Valore netto
contabile - 31
dicembre 2020
37.539.560 46.795.311 2.076.577 2.677.826 4.324.691 93.413.965
Valore netto
contabile - 31
dicembre 2021
42.255.846 44.407.064 1.958.304 2.638.511 2.729.536 93.989.262

Si noti che la Società, in data 11 novembre 2021, ha acquisito un terreno sito presso i Comuni di Brembate (BG) e Filago (BG) per una superficie catastale complessiva di circa 100.000 mq ad un prezzo pari a circa Euro 3 milioni.

Per quanto concerne le immobilizzazioni in corso, la principale riclassifica riguarda l'entrata in funzione del nuovo magazzino di Brembate a seguito dell'autorizzazione dell'AIFA.

In considerazione dei significativi investimenti effettuati dalla società per lo sviluppo previsto del settore «Pharma», in un'ottica di prudenza, gli amministratori hanno effettuato una verifica di recuperabilità del capitale investito netto dalla relativa CGU.

Le principali assunzioni che gli amministratori hanno utilizzato ai fine della redazione del piano riguardano i flussi di cassa derivanti dai business plan aziendali, del tasso di sconto (WACC) ed infine del tasso di crescita sul lungo periodo del business oggetto di impairment.

Il piano della CGU Pharma, coprente l'orizzonte temporale 2022-2024 è stato approvato, congiuntamente all'intero impairment test, da parte degli amministratori nel Consiglio di amministrazione tenutosi il giorno 30 marzo 2022.

I flussi finanziari per gli esercizi non ricompresi nel periodo implicito del piano sono stati determinati utilizzando un tasso di crescita del 1,3%.

Infine, il WACC determinato dagli amministratori risulta essere pari al 8,07% e riflette le attuali situazioni di mercato, l'attuale costo del denaro nonché i rischi impliciti del business in oggetto.

Dalle analisi sopra riportate non emerge alcuna svalutazione da apportare al capitale investito nella BU Pharma.

Si è proceduto infine con un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:

  • Riduzione del volume atteso del business del 3% per ciascun anno di piano.
  • Incremento del WACC del 1%

• Decremento del tasso di crescita dello 0,5%

In tutti i casi sopra citati non emergono svalutazioni da apportare.

Altre immobilizzazioni immateriali

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 1.474.184 contro gli Euro 1.510.515 al 31 dicembre 2020.

Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei rispettivi fondi ammortamento.

(Importi in euro unità) Diritti di brevetto industriale e
diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
Totale immobilizzazioni
immateriali
Costo storico - 31 dicembre 2020 3.649.784 3.649.784
Incrementi 681.842 681.842
Decrementi
Rivalutazioni
Costo storico - 31 dicembre 2021 4.331.626 4.331.626
Fondo ammortamento - 31 dicembre 2020 2.139.268 2.139.268
Incrementi 718.174 718.174
Decrementi - -
Fondo ammortamento - 31 dicembre 2021 2.857.442 2.857.442
Valore netto contabile - 31 dicembre 2020 1.510.516 1.510.516
Valore netto contabile - 31 dicembre 2021 1.474.184 1.474.184

Per quanto concerne la composizione delle immobilizzazioni immateriali si segnala che esse fanno principalmente riferimento a licenze software.

Leases

Come già introdotto, la Società ha adottato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019. Di seguito si presenta la ripartizione del diritto d'uso per natura delle attività sottostanti:

(Importi in euro unità) Immobili Attrezzature Totale
Diritto d'uso al 31 dicembre 2020 773.168 136.973 910.141
Incremento 114.661 - 114.661
Svalutazioni (14.808) (14.808)
Diritto d'uso al 31 dicembre 2021 873.021 136.973 1.009.994
Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2020 468.332 86.352 554.684
Incremento 160.264 24.988 185.251
Svalutazioni (580) (580)
Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2021 628.016 111.340 739.355
Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2020 304.836 50.621 355.457
Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2021 245.005 25.633 270.639

A titolo completezza, di seguito, si esplicita un dettaglio di composizione della liability corrente e non corrente nata dall'applicazione dell'IFRS 16 contestualmente al Diritto d'uso al 31 dicembre 2021.

Passività finanziaria
Passività finanziaria al 1° gennaio 2021 339.707
Incrementi 114.661
Decrementi -
Interessi 3.373
Canoni (184.276)
Passività finanziaria al 31 dicembre 2021 273.465
Passività finanziaria a breve 129.439
Passività finanziaria a lungo 144.026

Il contratto di leasing principale in essere si riferisce a un polo logistico in uso dalla società per il settore Food.

In conformità al principio contabile internazionale IFRS 16 – "Leases" – è stato considerato un tasso di finanziamento marginale (IBR) come somma del tasso risk free (Swap Standard rate vs Euribor 6 mesi per ogni scadenza), rilevato alla data di transizione ai principi contabili internazionali e di una componente di puro rischio che riflette il "credit risk" attribuibile alla Società (1%).

La Società ha alcuni contratti di leasing che includono opzioni di estensione o cancellazione anticipata. Queste opzioni sono negoziate dalla direzione aziendale per gestire il portafoglio di beni in leasing in modo flessibile ed allineare tale gestione alle necessità operative della Società. La direzione aziendale esercita un significativo giudizio professionale per determinare le opzioni di estensione o di cancellazione anticipata saranno esercitate con ragionevole certezza. Si evidenzia che non è stato considerato il rinnovo per i contratti che non prevedevano alcun rinnovo e/o per i contratti per cui è già stata avanzata ipotesi di cancellazione anticipata.

Partecipazioni

Il valore netto contabile delle partecipazioni al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 38.874.182.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Partecipazione Pharmatek 11.200.000 -
Partecipazione Eurocosmetic 27.674.182
Totale Partecipazioni 38.874.182 -

Il valore iscritto come partecipazione nel 100% del capitale della controllata Pharmatek corrisponde all'importo pagato in data 19 gennaio 2021 al precedente socio unico. Per maggiori dettagli, si rimanda al paragrafo "1.1 Operazioni straordinarie" ove sono state commentate le operazioni di acquisto Pharmatek ed Euro Cosmetic.

Il valore iscritto come partecipazione nel 100% del capitale della controllata Euro Cosmetic è stato determinato come segue:

(Importi in euro unità) Valore
Valore corrisposto ai soci MD e Findea + 26.815.961
Credito Leakeges - 6.733.936
Valore corrisposto ai soci di minoranza (anche tramite l'OPA) + 11.064.496
Svalutazione al 31.12.21 - 3.472.339
Valore della Partecipazione 27.674.182

Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. La Società, a fronte della svalutazione del marchio Pharmaqui operato nel bilancio separato di Pharmatek PMC S.r.l. nonché dei risultati d'esercizio della controllata Euro Cosmetic S.p.A., ha ritenuto opportuno procedere con un impairment test sul valore delle partecipazioni.

Nell'effettuate la verifica di recuperabilità, il valore netto contabile del capitale investito netto di ogni partecipazione è stato confrontato con il suo valore recuperabile, ovvero con il maggiore tra il fair value ed il valore d'uso ottenibile attualizzando i flussi finanziari attesi (Discounted Cash Flow Model – DCF).

Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione dell'equity value di ciascuna partecipazione sono relative al tasso di sconto, al tasso di crescita di lungo periodo e ai flussi finanziari derivanti dai business plan aziendali.

In base ai principi contabili di riferimento, la stima del valore d'uso è effettuata attualizzando i flussi finanziari operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC).

I flussi finanziari utilizzati ai fini dell'impairment test sono quelli emergenti dai rispettivi Piani Industriali 2022-2024, approvati dai singoli consigli di amministrazione e recepiti durante il CdA della capogruppo tenutosi in data 30 marzo 2022.

Il tasso di sconto (WACC) determinato dagli amministratori risulta essere pari al 8,07% e riflette le attuali situazioni di mercato, l'attuale costo del denaro nonché i rischi impliciti del business in oggetto.

Infine, i flussi finanziari per gli esercizi non ricompresi nel periodo implicito del piano sono stati determinati utilizzando un tasso di crescita del 1,3%.

Dalle analisi sopra riportate non emerge alcuna svalutazione da apportare alla partecipazione nella controllata Pharmatek.

È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:

  • Incremento del WACC del 1%

  • Decremento del tasso di crescita dello 0,5%

In tutti i casi sopra citati non emergono svalutazioni da apportare.

Dalle analisi sopra riportate emerge, invece, la necessità di una svalutazione alla partecipazione nella controllata Euro Cosmetic per Euro 3.472 migliaia.

È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:

  • Incremento del WACC del 1%
  • Decremento del tasso di crescita dello 0,5%

Da tale attività emerge un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da + 5.928 migliaia di Euro a -9.103 migliaia di Euro circa al crescere o al decrescere anche congiunto delle variabili sopra citate.

Altre attività non correnti

Il valore delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2021 risulta essere pari ad Euro 237.333 contro ad Euro 0 al 31 dicembre 2020.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Credito di imposta beni agevolati - quota oltre 12 mesi 237.333 -
Totale Altre attività non correnti 237.333 -

Trattasi della quota oltre 12 mesi del credito di imposta per beni strumentali 4.0 e del Credito di Imposta per gli investimenti in beni materiali (ex superammortamento).

Attività per imposte anticipate

Le imposte differite al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 3.168.075, contro gli Euro 1.607.531 al 31 dicembre 2020, e sono calcolate sulle quote di costi a tassazione differita nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%). Di seguito si fornisce un dettaglio della sua composizione.

(Importi in euro unità) 1 gennaio 2020 Imposte CE 2020 OCI 31 dicembre 2020
Imposte anticipate per svalutazione magazzino 244.387 566.545 810.932
Imposte anticipate per ammortamento su avviamento 243.751 (27.084) 216.667
135.235 (135.235) -
603.140 (226.969) 376.171
210.911 (5.452) (1.698) 203.761
1.437.424 171.805 (1.698) 1.607.531
(Importi in euro unità) 1 gennaio 2021 Imposte CE 2021 OCI 31 dicembre 2021
Imposte anticipate per svalutazione magazzino 810.932 (523.574) 287.358
Imposte anticipate per ammortamento su avviamento 216.667 (27.084) 189.583
Imposte anticipate su perdite fiscali - 2.300.596 2.300.596
Imposte anticipate per equity transaction costs 376.171 (188.085) 188.086
Imposte anticipate per altre voci 203.761 (4.306) 2.998 202.453
Totale attività per imposte anticipate 1.607.531 1.557.547 2.998 3.168.075

Le imposte differite attive iscritte sugli equity transaction cost fanno riferimento alle immobilizzazioni materiali, iscritte nel bilancio 2019 redatto secondo i principi contabili nazionali (OIC) e svalutate in sede di FTA.

Per quanto concerne le imposte anticipate iscritte sulle perdite fiscali generate dalla Società nel corso del presente esercizio gli amministratori ritengono ragionevole, così come previsto all'interno del piano pluriennale approvato dal CdA del 30 marzo 2022, il loro integrale recupero mediante gli utili fiscali che le società conseguiranno in futuro.

Fondo imposte differite

Al 31 dicembre 2021, il fondo imposte differite della Società ammonta ad Euro 667.637 contro gli Euro 414.035 al 31 dicembre 2020 ed è stato calcolato nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).

Di seguito un dettaglio delle operazioni che hanno generato imposte differite e il loro impatto a Conto Economico e a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2019 Esercizio 2020 OCI 31 dicembre 2020
Imposte differite lease IFRS 16 810 (386) 424
Imposte differite su variazione di fair value e altri titoli 919.303 (919.303) -
Imposte differite su piani stock grant - 413.610 413.610
Totale imposte differite 920.113 (506.078) 414.035
(Importi in euro unità) 31 dicembre 2020 Esercizio 2021 OCI 31 dicembre 2021
Imposte differite lease IFRS 16 424 (424) -
Imposte differite su variazione di fair value e altri titoli - -
Imposte differite su piani stock grant 413.610 254.027 667.637
Totale imposte differite 414.035 253.603 - 667.637

Rimanenze

Le giacenze di magazzino al netto del relativo fondo svalutazione prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 28.760.105 contro gli Euro 19.647.515 al 31 dicembre 2020.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo 18.738.451 13.579.465
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di consumo (1.029.957) (2.906.567)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 1.448.046 2.051.209
Prodotti finiti e merci 9.603.565 6.923.407
Totale rimanenze 28.760.105 19.647.515

Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione. Il costo di produzione non comprende i costi di indiretta imputazione in quanto questi ultimi non sono risultati imputabili secondo un metodo oggettivo.

Qui di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza:

Saldo 1 gennaio 2020 875.938
Accantonamenti a Fondo 2.906.567
Utilizzo Fondo (875.938)
Saldo 31 dicembre 2020 2.906.567
Accantonamenti a Fondo 466.565
Utilizzo Fondo (2.343.175)
Saldo 31 dicembre 2021 1.029.957

Il fondo obsolescenza magazzino accantonato al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.029.957 euro ed è volto a coprire le svalutazioni effettuate a seguito di merce in scadenza ed una serie di lotti di prodotti finiti che non sono stati ritirati dal cliente ma che sono stati oggetto di indennizzo con rimborso totale dei costi sostenuti così come descritto nelle note di commento al conto economico.

Gli utilizzi dell'anno fanno riferimento agli smaltimenti effettuati nel 2021 riguardanti lotti scaduti o non conformi stanziati al 31 dicembre 2020, tra cui quota parte di una serie di lotti di prodotti finiti che non erano stati ritirati dal cliente nel 2020 ma che erano stati oggetto di indennizzo sempre nel 2020 con rimborso totale dei costi sostenuti così come descritto nelle note di commento al conto economico.

Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2021 il valore dei crediti commerciali ammonta complessivamente ad Euro 22.550.309 (al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 13.317.204) al netto del relativo fondo svalutazione crediti che ammonta ad Euro 702.681 (al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 657.048).

Nella successiva tabella viene evidenziata la distribuzione per area geografica dell'ammontare dei crediti commerciali, che non tiene conto del fondo svalutazione crediti.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti verso clienti ITALIA 13.254.174 7.223.993
Crediti verso clienti CEE 8.011.661 4.736.003
Crediti verso clienti EXTRA-CEE 1.284.474 1.357.208
Totale crediti commerciali 22.550.309 13.317.204

Al 31 dicembre 2021 risultano essere stanziate fatture da emettere per complessi Euro 1.111.096 riferite prevalentemente ad aggiustamenti prezzi applicati ad uno dei principali clienti, tale fattura è stata regolarmente emessa alla data di redazione del presente bilancio.

Si precisa che i primi cinque clienti rappresentano il 58,1% dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti) riportati a bilancio per un valore complessivo di circa 13.101.489 Milioni di Euro.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito riepilogata:

Saldo 1° gennaio 2020 592.102
Accantonamenti a Fondo 64.946
Utilizzo Fondo -
Rilascio Fondo -
Saldo 31 dicembre 2020 657.048
Accantonamenti a Fondo 112.923
Utilizzo Fondo (67.290)
(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti verso clienti ITALIA 13.174.308 6.965.820
Crediti verso clienti CEE 7.404.743 4.393.909
Crediti verso clienti EXTRA-CEE 1.268.577 1.300.428
Totale crediti commerciali 21.847.628 12.660.157

I crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione crediti, sono riportati nella seguente tabella:

La qualità del credito dei clienti viene valutata sulla base di una valutazione generica di settore. Sono inoltre stabiliti limiti di credito individuali per tutti i clienti sulla base di questa valutazione. I crediti aperti verso clienti e le attività derivanti da contratto sono regolarmente monitorati. A ogni data di bilancio viene svolta un'analisi di impairment sui crediti, utilizzando una matrice per la misurazione delle perdite attese.

Il calcolo si basa sia sulla probabilità di recupero del credito, sia su una analisi storica delle perdite su crediti che non sono mai state di importo significato. Infine, la valutazione tiene conto del fattore temporale del denaro, e le informazioni sugli eventi passati che sono disponibili alla data di reporting, le condizioni correnti e gli scenari di mercato attesi.

Di seguito il prospetto dell'ageing dei crediti verso clienti:

(Importi in euro unità)

31 dicembre 2021 Totale crediti Non
scaduto
Scaduto 0-
30
Scaduto 30-
60
Scaduto
60-90
Scaduto
90-180
Scaduto
+180
Italia
CEE
Extra-CEE
13.254.174
8.011.661
1.284.474
11.472.716
5.771.857
854.382
1.382.161
1.117.896
312.306
221.716
81.652
89.255
46.386
10.737
1.674
14.591
143.431
3.647
116.603
886.088
23.210
Crediti commerciali lordi 22.550.309 18.098.955 2.812.363 392.623 58.797 161.669 1.025.901
% svalutazione crediti
f.do svalutazione crediti
3,1%
702.681
- - - - - 68,5%
702.681
Crediti commerciali netti 21.847.628 18.098.955 2.812.363 392.623 58.797 161.669 323.220

Crediti tributari

Al 31 dicembre 2021 i crediti tributari ammontano ad Euro 1.542.206. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti IRES 1.216.839 -
Crediti IRAP 325.367 -
Totale crediti tributari 1.542.206 -

Altre Attività Correnti

Il totale le altre attività correnti al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 8.171.221 contro gli Euro 3.329.571 al 31 dicembre 2020. Nella seguente tabella se ne riporta la composizione.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Crediti IVA 6.763.032 939.832
Credito per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze realizzate 713.132 528.562
Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 42.073 37.314
Credito per ritenute Conto Energia 2.971 2.688
Ratei e risconti attivi 56.008 116.601
Crediti diversi 98.667 1.584.574
Credito d'imposta per investimenti agevolati 495.338 120.000
Totale altre attività correnti 8.171.221 3.329.571

Il credito IVA, in aumento rispetto al 2020 anche a seguito degli investimenti realizzati nel periodo 2021, verrà compensato per Euro 2 milioni nei primi mesi del 2022; la quota restante, verrà chiesta a rimborso e sarà presumibilmente incassata entro il mese di ottobre 2022. La Società ha attivato le procedure di ottimizzazione della gestione del credito IVA per il 2022.

La voce "Crediti per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze" si riferisce principalmente alle somme trattenute sulla gestione patrimoniale di Fine Foods.

Il saldo "Crediti diversi" è composto principalmente da anticipi a fornitori per merci e servizi; nel 2020 erano rilevanti anche gli anticipi per partecipazioni a fiere.

Attività Finanziarie Correnti

Al 31 dicembre 2021 le attività finanziarie correnti sono pari ad Euro 77.762.439 (al 31 dicembre 2020 pari ad Euro 71.608.964). Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Altri titoli 71.028.503 71.608.964
Credito Leakeges 6.733.936
Totale attività finanziarie correnti 77.762.439 71.608.964

Nel mese di gennaio 2019 la Società ha conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità. Come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari – tali strumenti sono stati riconosciuti al valore di Fair Value alla data di riferimento.

  • Al 31 dicembre 2020 il Fair Value complessivo del portafoglio risultava parti ad Euro 71,6 milioni.
  • nel corso del 2021 sono stati effettuati prelievi per complessivi di 4,4 milioni di Euro.
  • al 31 dicembre 2021 la variazione positiva di Fair Value è risultata pari ad Euro 3,9 milioni portando il valore complessivo del portafoglio ad Euro 71,0 milioni.

Di seguito si illustra l'allocazione percentuale degli investimenti detenuti dalla Società e la loro esposizione valutaria:

Allocazione di portafoglio 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Azioni 24,68% 29,13%
Titoli Azionari 15,30% 15,73%
Fondi Azionari 8,40% 12,50%
Opzioni 0,98% 0,90%
Obbligazioni 67,04% 69,14%
Titoli Obbligazionari 16,33% 12,90%
Fondi Obbligazionari 50,71% 56,24%
Investimenti Alternativi 0% 0,92%
Fondi Alternativi 0% 0,92%
Liquidità 8,28% 0,81%

Il business model della Società è quello di detenere tali titoli ai fini della negoziazione. Per tal motivo, il portafoglio titoli è stato classificato come attività finanziarie valutate al fair value con variazioni imputate direttamente a conto economico, nella voce "Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie.

La Società è esposta al rischio di mercato, inteso come rischio di cambio e rischio di interesse.

RISCHIO DI CAMBIO. Il portafoglio titoli detenuto dalla Società si configura percentualmente:

Esposizione valutaria
Esp. Lorda
Esp. Netta
---------------------------------------------------
Euro 89,71% 89,71%
Lire Sterline Inglesi 1,93% 1,93%
Dollari U.S.A. 6,15% 6,15%
Yen Giapponesi 1,97% 1,97%
Franchi Svizzeri 0,24% 0,24%

La diversa distribuzione geografica e valutaria dei titoli detenuti, seppur in larga misura emessi all'interno dell'Unione Europea, pone l'attenzione nel decifrare il rischio di cambio ad essi connessi, inteso come il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di un'esposizione si modifichino a seguito di variazioni dei tassi di cambio.

La seguente tabella illustra la sensitività a una variazione ragionevolmente possibile dei tassi di cambio (da -10 a + 10 punti percentuali) sui titoli detenuti e con tutte le altre variabili mantenute costanti.

+10% -10%
Valuta 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Impatto PL lordo Impatto PL lordo Impatto PL lordo Impatto PL lordo
Dollaro USA (397.809) (578.217) 486.211 706.710
YEN Giapponese (127.087) (147.246) 155.329 179.968
Sterlina inglese (124.117) (128.385) 151.699 156.915
Franco Svizzero (15.598) - 19.064 -

La tabella mostra come un apprezzamento dell'Euro di 10 punti percentuali, favorirebbe la Società ad ottenere un profitto di circa 1,14 punti percentuali sul valore del portafoglio.

RISCHIO TASSO DI INTERESSE: Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dall'esposizione alla variabilità del fair value o dei flussi di cassa futuri di attività o passività finanziarie a causa delle variazioni nei tassi d'interesse di mercato.

+1% -1%
31 dicembre 2020 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020 31 dicembre 2021
Titoli obbligazionari 265.018 242.834 (265.018) (242.834)

La tabella mostra la variazione del valore dei titoli obbligazionari al variare di +/-1 punto percentuale

Per quanto riguarda il Credito Leakeges, si rimanda al paragrafo "1.1 Operazioni Straordinarie".

Cassa e Altre Disponibilità Liquide

Al 31 dicembre 2021 la cassa e le altre disponibilità liquide della Società ammontano ad Euro 3.050.651 contro gli Euro 3.342.518 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Depositi bancari e postali 3.046.134 3.337.277
Danaro e valori in cassa 4.518 5.240
Totale cassa e altre disponibilità liquide 3.050.651 3.342.518

PATRIMONIO NETTO

Patrimonio Netto

Per quanto riguarda la composizione del capitale sociale si rimanda al paragrafo sottostante "Categorie di azioni emesse dalla Società". Tutte le azioni sottoscritte sono state interamente liberate.

Di seguito si riporta il dettaglio delle altre riserve:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Riserva Legale 5.000.000 5.000.000
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (15.939.707) (8.759.287)
Riserva da avanzo da fusione 29.741.389 29.741.389
Riserva da sovrapprezzo 86.743.750 86.743.750
Riserva straordinaria 19.556.720 9.398.219
Riserva per pagamenti basati su azioni 2.781.820 1.723.375
Altre riserve 11.660.019 -
Totale riserve 139.543.990 123.847.446

Disponibilità e utilizzo del Patrimonio netto

Nei seguenti prospetti sono analiticamente indicate le voci di patrimonio netto, con specificazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità.

(Importi in euro unità) Importo Origine/Natura Utilizzo Quota
disponibile
Capitale Sociale 22.770.445 Capitale - -
Riserva Legale 5.000.000 Capitale B -
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (15.939.707) Capitale - -
Riserva da avanzo da fusione 29.741.389 Capitale A,B -
Riserva da sovrapprezzo azioni 86.743.750 Capitale A,B,C 86.743.750
Riserva straordinaria 19.556.720 Utili A,B,C 19.556.720
Riserva conversione Warrant 11.660.019 Capitale A,B,C 11.660.019
Riserva per piani di stock option ai dipendenti 2.781.820 Capitale - -
Riserva FTA (6.669.789) Capitale - -
Riserva per benefici ai dipendenti (71.174) Capitale - -
Risultato d'esercizio (4.120.450) Utili - -
Totale Patrimonio netto 151.453.022 117.960.489

Legenda: A – per aumento di capitale; B - per copertura perdite; C - per distribuzione ai soci; D - per altri vincoli statutari; E- altro

Categorie di azioni emesse dalla Società

.

Nel seguente prospetto è indicato il numero e il valore nominale delle azioni della Società, nonché le eventuali movimentazioni verificatesi durante l'esercizio.

Tipologia Consistenza iniziale,
numero
Conversione
Warrant
Conversione Azioni
Speciali
Conversione Azioni
Riscattabili
Consistenza finale,
numero
Azioni Ordinarie 18.821.353 1.738.772 300.000 1.200.000 22.060.125
Azioni Riscattabili 1.200.000 - - (1.200.000) -
Azioni a Voto Plurimo 3.500.000 - - - 3.500.000
Azioni Speciali 50.000 - (50.000) - -
Totale 23.571.353 1.738.772 250.000 - 25.560.125

In data 27 aprile 2021, in conformità a quanto previsto dall'articolo 6.4 (d)(ii) (C) e dall'art. 5.2 del vigente statuto di Fine Foods, nonché dal regolamento Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. (di seguito il "Regolamento"), si sono avverate le condizioni per la conversione della quarta e ultima trance delle n. 50.000 Azioni Speciali e per l'integrale conversione dei 4.000.000 Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A..

Con data valuta 30 aprile 2021 le n. 50.000 Azioni Speciali sono state convertite nel rapporto di n. 6 Azioni Ordinarie ogni n. 1 Azione Speciale detenuta, e, pertanto, in complessive n. 300.000 Azioni Ordinarie Fine Foods di nuova emissione, senza modificare l'ammontare complessivo del capitale sociale.

L'esercizio dei Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A., ai sensi del Regolamento, è stato automaticamente sospeso fino alla data di stacco della cedola dei dividendi ovvero fino al giorno 3 maggio 2021 (escluso), cosicché il relativo aumento di capitale è decorso dal 6 maggio 2021. La conversione dei 4.000.000 di Warrant Soci Originari Fine Foods N.T.M. S.p.A. ha comportato l'emissione di 1.085.200 azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale per Euro 103.202,51.

Il 30 giugno 2021 è stato il "Termine di Decadenza" per l'esercizio dei Warrant, ai sensi del "Regolamento dei Warrant Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A.". Entro tale termine, sono pervenute richieste di esercizio di n. 2.371.242 Warrant con Rapporto di Esercizio pari a 0,2713; pertanto, la Società ha provveduto ad emettere n. 643.303 azioni ordinarie a servizio di detto esercizio, per un controvalore complessivo di Euro 64.330,30, secondo le modalità previste dal Regolamento.

Si segnala che, nei mesi di febbraio e maggio 2021, erano stati convertiti rispettivamente 2.400 e 38.622 Warrant Quotati con conseguente emissione rispettivamente di 260 e 10.009 azioni ordinarie.

In data 6 maggio 2021 sono state convertite 1.200.000 azioni riscattabili in 1.200.000 azioni ordinarie sulla base della richiesta di Marco Francesco Eigenmann e di Eigenfin S.r.l., titolari delle stesse azioni riscattabili.

A titolo di completezza informativa, si rammenta che la Società è impegnata costantemente nell'attività di buy back (riacquisto dei propri titoli sul mercato), indicativo del fatto che la Società crede nella propria crescita strutturale e di mercato e di cui se ne riporta il proprio valore all'interno della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. Il piano di buy back trova una prima allocazione alla copertura dei piani di stock grant emessi in concomitanza all'operazione di quotazione al mercato AIM Italia ma soprattutto ha l'obiettivo di future acquisizioni e sinergie volte ad accrescere la fase di crescita pianificata.

PASSIVITÀ

Prestiti Obbligazionari

Al 31 dicembre 2021 il prestito obbligazionario della Società ammonta ad Euro 6.633.052 contro gli Euro 9.930.025 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debito per obbligazionari – Passività non correnti 3.322.876 6.632.483
Debito per obbligazionari – Passività correnti 3.310.176 3.297.542
Totale prestiti obbligazionari 6.633.052 9.930.025

Il debito per obbligazionari originato nel 2016 con una durata di 7 anni e con corresponsione di interessi e di relativi costi è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".

In relazione ai prestiti obbligazionari si specificano le principali caratteristiche degli stessi:

  • Ammontare complessivo in linea capitale: Euro 10.000.000,00 (dieci milioni e zero centesimi);
  • Modalità di emissione: i titoli sono emessi al portatore, in una tranche, in forma dematerializzata, ai sensi del TUF e del Regolamento "Consob" - "Banca d'Italia" D.L. 22 febbraio 2008, e depositati e gestiti dal sistema centralizzato di "Monte Titoli S.p.A.";
  • Valuta: Euro;
  • Numero obbligazioni e valore: n. 100 obbligazioni con valore unitario pari ad Euro 100.000,00 (centomila e zero centesimi);
  • Cedola semestrale, al tasso di interesse fisso pari allo 0,82% (zero virgola ottantadue per cento) ex regolamento.

Tale Prestito Obbligazionario prevede il rispetto dei seguenti Covenants (parametri economico-finanziari):

  • il rapporto tra EBITDA e Oneri Finanziari Netti rilevato sulla base dell'ultimo bilancio o dell'ultima situazione semestrale dovrà essere superiore a 5,00 (come rettificato con il consenso del Sottoscrittore);
  • il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA, rilevato sulla base dell'ultimo bilancio o dell'ultima situazione semestrale, non dovrà essere superiore a 4,00;
  • il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Mezzi Propri, rilevato sulla base dell'ultimo bilancio o dell'ultima situazione semestrale, non dovrà essere superiore a 1,50.

Alla data di Bilancio risultano ampiamente rispettati.

Debiti verso banche non correnti

Al 31 dicembre 2021 i debiti verso banche non correnti ammontano ad Euro 27.701.361 contro gli Euro 9.060.857 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Mutuo ipotecario MedioCredito 7.427.551 9.060.857
Finanziamento Deutsche Bank 8,5M 8.500.000 -
Finanziamento Intesa 8M 8.000.000 -
Finanziamento Deutsche Bank 7 M 2.916.667 -
Finanziamento MPS 4 M 857.143 -
Totale debiti verso banche non correnti 27.701.361 9.060.857

Il debito a fronte del mutuo ipotecario sottoscritto nel 2016 da Fine Foods con scadenza al 30 giugno 2027, con corresponsione di interessi e di relativi costi, è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".

In relazione al contratto di mutuo ipotecario, stipulato in data 6/8/2016, qui di seguito si specificano le principali caratteristiche:

  • Ammontare complessivo Euro 15.000.000;

  • Ammontare erogato alla stipula Euro 5.000.000;

  • Ammontare erogato nel corso del 2017 Euro 5.000.000;
  • Ammontare erogato nel corso del 2018 Euro 3.500.000;
  • Ammontare erogato nel corso del 2019 Euro 1.500.000;
  • Tasso: Euribor 6 mesi + spread dell'1%.

  • Non vi sono vincoli finanziari sul finanziamento

In data 18 marzo 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Intesa San Paolo per complessivi Euro 8 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 18 settembre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 19 marzo 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 8,5 milioni; il finanziamento è stato erogato il 23 marzo 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza al 23 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 21 ottobre 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l'istituto di credito Deutsche Bank per complessivi Euro 7 milioni; il finanziamento è stato erogato il 25 ottobre 2021 in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 21 ottobre 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 1 mese maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari.

In data 29 ottobre 2021 la Società ha sottoscritto un nuovo finanziamento con l''istituto di credito Monte dei Paschi di Siena per complessivi Euro 4 milioni; il finanziamento è stato erogato in un'unica soluzione ed avrà scadenza il 31 marzo 2023. Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. Tale finanziamento non è soggetto a vincoli finanziari

Debiti verso banche correnti

Al 31 dicembre 2021 i debiti verso banche correnti sono pari ad Euro 61.776.176, contro gli Euro 1.863.255 al 31 dicembre 2020, articolati come di seguito:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Anticipi fatture 14.999.999 236.105
Finanziamenti e mutui - quota es. entro l'es. successivo 46.776.177 1.627.149
Totale debiti verso banche correnti 61.776.176 1.863.255

Con riferimento alla quota a breve dei finanziamenti e mutui, così come meglio descritto nel paragrafo eventi significativi occorsi nel periodo, la Società ha provveduto a sottoscrivere un finanziamento a lungo per complessivi Euro 70 Milioni al fine di poter rimodulare la propria esposizione tra breve e lungo.

Altre passività finanziarie correnti

Al 31 dicembre 2021 le passività finanziarie non correnti della Società ammontano ad Euro 0 contro gli Euro 10.997.144 al 31 dicembre 2020. Di seguito se ne riporta un dettaglio.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Warrants quotati - 4.796.344
Warrants non quotati - 6.200.800
Totale altre passività finanziarie non correnti - 10.997.144

Si comunica che la passività finanziaria per Warrant Quotati e non Quotati risulta interamente estinta sin dal 30 giugno 2021 in seguito alla completa conversione di tali strumenti finanziari in azioni ordinarie della Società.

Benefici ai dipendenti

Al 31 dicembre 2021 la voce Benefici ai dipendenti ammonta complessivamente ad Euro 1.026.027 contro gli Euro 1.062.790 al 31 dicembre 2020. Tale voce si riferisce esclusivamente ai fondi accantonati per il trattamento di fine rapporto.

(Importi in euro unità)
Saldo 1 gennaio 2020 1.099.905
Utilizzo Fondo (62.478)
Interessi da attualizzazione anno corrente 7.982
Utili e perdite attuariali anno corrente 17.381
Saldo 31 dicembre 2020 1.062.790
Utilizzo Fondo (55.136)
Interessi da attualizzazione anno corrente 5.882
Utili e perdite attuariali anno corrente 12.491
Saldo 31 dicembre 2021 1.026.027

La valutazione del Fondo TFR, come previsto dal principio contabile internazionale, IAS19, segue il metodo della proiezione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti con la stima dei benefici maturati dai dipendenti.

In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e dai successivi Decreti e Regolamenti attuativi, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 continueranno a rimanere in azienda configurando un piano a benefici definiti (obbligazione per i benefici maturati soggetta a valutazione attuariale), mentre le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, per effetto delle scelte operate dai dipendenti nel corso dell' anno, saranno destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).

La determinazione del TFR è quindi il risultato dell'applicazione di un modello attuariale che ha alla base diverse ipotesi, sia di tipo demografico che di tipo economico.

Si riportano nella tabella di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:

31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Tasso annuo di attualizzazione 0,98% 0,34%
Tasso annuo di inflazione 1,75% 0,80%
Tasso annuo incremento TFR 2,813% 2,10%

In particolare, si rileva che il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli obbligazionari di aziende primarie.

Come previsto dal principio contabile IAS19 "Benefici ai dipendenti" di seguito, si riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale alla fine dell'anno:

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi DBO al 31 dicembre 2021 DBO al 31 dicembre 2020
Tasso di turnover +1% 1.017.761 1.052.729
Tasso di turnover -1% 1.035.252 1.074.056
Tasso di inflazione +0,25% 1.040.891 1.079.655
Tasso di inflazione -0,25% 1.011.451 1.046.268
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.002.561 1.036.196
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.050.375 1.090.429
Service cost e durata 2021 2020
Service Cost annuo profuturo - -
Duration del piano 10 10,8
Erogazioni future stimate - Anni 2021 2020
1 88.533 65.219
2 45.723 47.399
3 44.450 45.806
4 75.067 44.273
5 76.376 48.590

Debiti commerciali

I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2021 ammontano ad Euro 23.705.860, contro gli Euro 22.722.377 al 31 dicembre 2020, ripartiti geograficamente come segue:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debiti v.so fornitori ITALIA 18.809.315 16.721.145
Debiti v.so fornitori CEE 3.538.538 5.523.393
Debiti v.so fornitori EXTRA-CEE 1.358.008 477.839
Totale debiti commerciali 23.705.860 22.722.377

Debiti tributari

Il totale dei debiti tributari al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 0, contro gli Euro 2.480.968 al 31 dicembre 2020, e sono così di seguito suddivisi:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debiti per Ires - 2.345.854
Debiti per Irap - 135.114
Totale debiti tributari - 2.480.968

Altre passività correnti

Il totale delle altre passività correnti al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 5.911.326, contro gli Euro 7.596.873 al 31 dicembre 2020, e sono così di seguito suddivise:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 2.207.048 2.424.298
Debiti verso dipendenti per premi di produzione e rateo 13°, 14° ferie 2.801.861 3.700.207
Debiti per ritenute su lavoro dipendente 62.511 618.996
Debiti per ritenute su lavoro autonomo 19.263 8.169
Erario per imposta sostitutiva TFR 22.939 19.127
Ratei e risconti passivi 383.960 152.067
Altri debiti 413.744 674.008
Totale altre passività e debiti diversi correnti 5.911.326 7.596.873

La voce altri debiti accoglie debiti verso la società di assicurazione, debiti verso gli amministratori per compensi non pagati nonché anticipi ricevuti da clienti.

La voce ratei e risconti passivi accoglie i risconti afferenti i crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali al fine di linearizzare gli stessi lungo la vita utile delle relative immobilizzazioni.

5. Altre informazioni

Impegni e garanzie

Importo
Garanzie 25.000.000
di cui reali (Ipoteca sul compendio Imm. di Verdellino a favore di Mediocredito e Sace) 25.000.000
Fideiussioni 41.000

Passività potenziali

Alla data di redazione del presente documento non vi sono passività ancorché potenziali da riflettere nella situazione finanziaria oppure da darne informativa.

Sovvenzioni, contributi e simili

In merito all'obbligo di dare evidenza in Nota Integrativa delle somme di denaro eventualmente ricevute nell'esercizio a titolo di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni, la Società attesta che non è stata ricevuta alcuna somma di denaro.

Informazioni sulle operazioni con parti correlate

Ad eccezione dei compensi agli amministratori e a determinate categorie di dipendenti, e del piano di Stock Grant deliberato in data 14 dicembre 2018 la Società non ha posto in essere nel corso del 2021 operazioni i con parti correlate non concluse a normali condizioni di mercato.

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021
Compensi ad amministratori 1.271.884
Stock Grant 1.058.445

I Compensi attribuiti al collegio sindacale ammontano ad euro 60.539.

Inoltre, si segnala che i compensi alla revisione legale sono di seguito indicati:

(Importi in euro unità) 31 dicembre 2021
Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di
revisione
75.000
Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di
verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione
100.710
Corrispettivi della Società di revisione per prestazione di altri servizi 328.976

Eventi successivi alla data di bilancio

In data 25 febbraio 2022 Intesa Sanpaolo e Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ("Fine Foods") hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Il contratto di finanziamento sottoscritto con Intesa Sanpaolo, intervenuta in qualità di unico arranger, ha un importo complessivo di euro 70 milioni, durata di sette anni e sarà utilizzato in parte per la riorganizzazione del debito finanziario corrente, mediante sostituzione di linee di credito a breve con debito a medio-lungo termine, nonché per ulteriormente supportare lo sviluppo di Fine Foods anche attraverso la crescita per linee esterne. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori:

  • PFN / EBITDA
  • PFN / PN

• EBITDA / Oneri finanziari

Evoluzione prevedibile della gestione

Dopo il crollo del 2020 e il rialzo nel 2021, nel 2022 l'economia mondiale dovrà affrontare una serie di incognite. Nel 2022, il PIL globale supererà per la prima volta 100.000 miliardi di dollari, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni. La ripresa globale continua, ma azzoppata dalla diffusione di varianti del Covid, dal protrarsi dell'inflazione, dalle tensioni geopolitiche e dalle strozzature all'interno delle catene di approvvigionamento, così come dalla scarsità delle materie prime. Non da ultima l'attuale conflitto tra Russia ed Ucraina avrà dei riverberi e degli impatti sia sulla crescita economica mondiale che sui mercati di approvvigionamento delle materie prime, in primis gas e petrolio.

Secondo le previsioni economiche, dopo una notevole espansione del 5,3 % nel 2021, l'economia dell'UE crescerà del 4,0 % nel 2022 e del 2,8 % nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà attorno al 4,0 % nel 2022, per poi scendere nel 2023. Una ripresa accompagnata da un balzo dell'inflazione che rischia di causare una recessione nei prossimi anni, trainata essenzialmente ai rincari dell'energia. Si prevede che l'inflazione nella zona euro raggiungerà un picco del 4,8 % nel primo trimestre del 2022.

Sebbene l'impatto della pandemia sull'attività economica sia diminuito nel tempo, le misure di contenimento in corso e il protrarsi della carenza di manodopera potrebbero avere anche nel 2022 un effetto frenante sull'economia. Tale impatto potrebbe ostacolare il funzionamento delle catene di approvvigionamento per un lasso di tempo più lungo del previsto. Per contro, una crescita più debole della domanda nel breve periodo potrebbe contribuire a risolvere i problemi di approvvigionamento. Con la riapertura dell'economia, la domanda delle famiglie potrebbe crescere più del previsto, come verificatosi in precedenza con la riapertura delle economie nel 2020, così come per gli investimenti e l'export.

Per l'Italia le previsioni indicano un pil superiore al 4% per il 2022. Per il 2023 si stima, invece, un PIL pari al 2,3%.

Nonostante le difficoltà dell'ultimo periodo del 2021, dovute sia alla pandemia, sia all'aumento del costo dell'energia che all'inflazione, nel primo trimestre 2022 l'economia italiana potrebbe tornare ai livelli produttivi pre-crisi. Il governo evidenzia come, nonostante i contagi in calo, la pandemia renda instabile la situazione, I rischi per le prospettive di crescita e di inflazione sono notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche nell'Europa orientale.

Il management della Società prevede che il fatturato del 2022 possa essere impattato dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina a causa di un calo delle vendite dei prodotti che vengono ritirati dai clienti di Fine Foods ai fini di una successiva spedizione nei paesi colpiti dalla crisi nell'est Europa; non si segnalano, tuttavia, partner commerciali la cui sede si trovi nell'area attualmente a rischio.

Anche la marginalità dell'esercizio 2022 potrebbe essere influenzata, oltre che dal perdurare dell'aumento dei costi dell'energia, da eventuali situazioni di shortage nell'approvvigionamento dei materiali, che hanno fortemente condizionato la fine dell'anno 2021, da cui potrebbero scaturire situazioni di inefficienza produttiva.

Si segnala infine che l'aumento dei costi di materie prime e packaging previsto per il 2022 potrebbe avere un impatto negativo sulla marginalità della Società; tuttavia, sono iniziate e perdureranno per tutto il prossimo esercizio le attività di negoziazione con i clienti volte alla revisione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti.

L'attuale contingenza economica potrebbe influenzare le scelte strategiche e commerciali di alcuni dei clienti della Società con una conseguente contrazione dei volumi di vendita.

Proposta di destinazione del risultato d'esercizio

Signori Azionisti, alla luce di quanto sopra esposto, l'organo amministrativo Vi propone:

  • di approvare il Bilancio di esercizio di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. al 31 dicembre 2021, che evidenzia una perdita di Euro 4.120.450;
  • di coprire la perdita di esercizio per l'intero importo tramite la riserva straordinaria;
  • di distribuire un dividendo unitario pari ad Euro 0,16 per ciascuna azione avente diritto utilizzando quota parte della riserva straordinaria.

Verdellino, 30 marzo 2022

per il Consiglio di Amministrazione

il Presidente

Marco Francesco Eigenmann

Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti, Giorgio Ferraris, in qualità di Amministratore Delegato, e Pietro Bassani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021.

Si attesta inoltre che:

  • il Bilancio d'esercizio:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Verdellino-Zingonia, 30 marzo 2022

L'Amministratore Delegato Giorgio Ferraris

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Bassani

-

-

-

-

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.