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Saras

Earnings Release Apr 27, 2022

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Earnings Release

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Assemblea dei soci 2022

  • ❖ Approvato il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2021 di Saras S.p.A. ed esaminato il Bilancio Consolidato del Gruppo
  • ❖ Nominato il Consiglio di Amministrazione per l'esercizio 2022
  • ❖ Approvata la prima sezione ed espresso parere favorevole sulla seconda sezione della Relazione sulla remunerazione

Milano, 27 aprile 2022 - L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Saras S.p.A. si è riunita in data odierna, in prima convocazione, con possibilità di partecipazione dei Soci esclusivamente tramite Spafid S.p.A. - rappresentante designato in via esclusiva ai sensi dell'art. 135-undecies del Testo Unico della Finanza (il "TUF") - nel rispetto delle misure di contenimento dell'epidemia covid-19 previste dalle disposizioni di legge applicabili, sotto la Presidenza del Dott. Massimo Moratti, che ha dichiarato:

"Il 2021 è stato un anno ancora difficile per il settore della raffinazione: nella prima metà dell'anno il protrarsi degli effetti della pandemia ha mantenuto bassi i consumi petroliferi, e in particolare quelli del diesel, principale prodotto della nostra raffineria; nella seconda metà dell'anno, invece, l'impennata dei costi energetici ha limitato i benefici derivati dalla ripresa dei consumi che a partire dalla fine dell'anno si è però dimostrata particolarmente robusta, non solo con riferimento alla domanda di benzina ma anche a quella del diesel, che aveva mostrato maggiore difficoltà a tornare ai livelli pre-covid. In questo contesto il nostro Gruppo ha ottenuto risultati in netto miglioramento rispetto al 2020, anche grazie alle attività di razionalizzazione dei costi industriali e di contenimento degli investimenti. I fondamentali di mercato positivi legati a una domanda petrolifera particolarmente solida ci avevano inoltre consentito di elaborare alla fine dell'anno un piano di medio termine caratterizzato da un ritorno della redditività di Gruppo importante nel 2023. La crisi russo ucraina scoppiata a inizio marzo ha fortemente mutato lo scenario di riferimento, provando ulteriormente il ruolo cruciale delle fonti e dei carburanti tradizionali in un percorso di transizione verso fonti energetiche alternative realmente sostenibile. Oltre a causare l'esplosione dei prezzi del gas, a cui sono legati quelli dell'energia elettrica, il mancato ricorso alle esportazioni petrolifere russe da parte delle maggiori compagnie petrolifere occidentali ha infatti determinato in Europa una drastica riduzione dell'offerta non solo di grezzi ma anche di prodotti petroliferi, e in particolare di diesel, con effetti che riteniamo possano perdurare anche dopo la risoluzione - sperabilmente più rapida possibile - della crisi. A fronte di questo contesto vogliamo sottolineare ancora una volta il ruolo del Gruppo Saras quale operatore strategico in grado di fornire prodotti petroliferi senza dipendere dal grezzo russo e senza consumo di gas, che la nostra raffineria non utilizza - ed energia elettrica al territorio della Sardegna, dove siamo presenti con la nostra centrale che fornisce circa il 40% del fabbisogno di energia elettrica sardo, e con 171MW di capacità eolica. Siamo pronti a garantire un fattivo contributo alla transizione energetica attraverso l'attività di raffinazione sempre più efficiente e sostenibile e lo sviluppo di nuova capacità di produzione di energia rinnovabile con l'obiettivo di arrivare a 500MW entro la fine del 2025".

Approvazione del Bilancio d'Esercizio di Saras S.p.A. al 31 dicembre 2021 e presentazione del Bilancio consolidato

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Saras S.p.A. al 31 dicembre 2021, che ha registrato un Utile Netto di 30 milioni di Euro.

Nel corso dell'Assemblea è stato presentato il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021:

Nel 2021 il Gruppo Saras ha conseguito risultati economico finanziari in miglioramento rispetto al 2020, nonostante lo scenario abbia risentito dei perduranti effetti della crisi pandemica da covid-19. Una ripresa più sostanziale dei margini di raffinazione - in particolare di quelli del gasolio – si è infatti verificata solo a partire dal secondo semestre.

In particolare, a partire dal mese di settembre, i margini di raffinazione del diesel, che hanno risentito più di quelli della benzina del rallentamento dell'economia seguito alla pandemia, hanno mostrato in Europa una ripresa significativa, registrando nell'ultimo trimestre una media di 11,1\$/bl, un livello a doppia cifra che non si registrava da inizio 2020. Questi valori pur in aumento, non hanno tuttavia raggiunto i livelli pre-covid di circa 14\$/bl. Nel 2021, grazie alle campagne di vaccinazione il traffico aereo europeo ha registrato una ripresa considerevole, ma non completa, arrivando a livelli pari al

64% di quelli pre-covid nel mese di gennaio, per aumentare al 70% durante l'estate, e al 78% nel mese di dicembre1 . Nel secondo semestre, tuttavia, l'accelerazione dei consumi per la ripresa post-pandemica ha fatto registrare un'impennata dei costi delle materie prime e delle commodities energetiche senza precedenti, portando i prezzi del gas, dell'energia elettrica e della CO2 a livelli record e controbilanciando in larga parte i benefici derivati dal miglioramento dei margini.

In questo scenario, il Gruppo ha proseguito nel 2021 nell'applicazione del piano di efficientamento dei costi e di riduzione degli investimenti adottato nel 2020 con lo scopo di ridurre al minimo gli impatti della crisi pandemica da covid-19. In particolare, sul fronte dei costi operativi, nel corso del 2021 la Società ha internalizzato, attraverso la propria controllata Sartec, le attività di ingegneria e ha proseguito il piano di contenimento del costo del lavoro, attraverso il ricorso alla cassa integrazione, adottata in misura parziale per tutti i dipendenti del Gruppo, e prolungata nella seconda metà dell'anno in forma ridotta, e all'attuazione di un piano di risoluzione volontaria incentivata del rapporto di lavoro.

Inoltre, l'operatività della raffineria è stata modulata nei mesi in funzione dell'economicità nella lavorazione dei principali prodotti raffinati: in particolare, è stata massimizzata la produzione di benzina per la sua maggiore redditività rispetto al diesel, soprattutto nella prima parte dell'anno e, contemporaneamente, pur rappresentando una componente secondaria della resa, è stata aumentata la produzione di VLSFO, l'olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo, che ha mostrato una marginalità crescente nel corso dell'anno grazie a un traffico marittimo in ripresa.

Per quanto concerne le attività di generazione di energia elettrica, in data 21 aprile 2021 a seguito della delibera 598/2020/R/eel del 29 dicembre 2020 che ha incluso la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl IGCC tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'anno 2021, e a seguito della Deliberazione ARERA n. 152/2021/R/EEL del 13 aprile 2021 che ne ha definito le condizioni economiche di operatività per il 2021, si è finalizzato il passaggio dalla convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità adottando i nuovi parametri tecnico economici da considerare per l'esercizio dell'impianto.

Contemporaneamente, la Società ha proseguito l'attuazione del piano di espansione del segmento Renewables secondo quanto previsto con l'acquisizione nel secondo semestre di ulteriori 45MW di capacità installata eolica, la cui operatività, al netto di alcune attività di manutenzione, è iniziata immediatamente.

Nel 2021 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 8.636 milioni di Euro rispetto ai 5.342 milioni di Euro realizzati nello scorso esercizio. La variazione è da ricondursi principalmente al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, che ricordiamo era stato caratterizzato dalla forte riduzione delle quotazioni per effetto degli impatti della pandemia; nello specifico il prezzo medio della benzina nel 2021 è stato pari a 671 \$/ton (vs 382 \$/ton nel 2020), mentre quello del diesel è stato di 579 \$/ton (vs 362 \$/ton nel 2020). Ulteriori fattori che hanno contribuito positivamente all'incremento dei ricavi sono stati le vendite di energia elettrica dovute al significativo incremento del prezzo unico nazionale che mediamente nel 2021 è stato pari a 125 €/MWh (vs 39 €/MWh nel 2020) e le maggiori lavorazioni e vendite di prodotti petroliferi; si ricorda infatti che nel 2020, le produzioni avevano risentito degli impatti della manutenzione pluriennale dell'impianto FCC e delle avverse condizioni di scenario.

L'EBITDA reported di Gruppo nel 2021 è stato pari a 277,1 milioni di Euro, in incremento rispetto ai -87,1 milioni di Euro dell'esercizio 2020. La variazione positiva è da ricondursi in primo luogo ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil. Nel 2021 la variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 226,5 milioni di Euro rispetto ad una perdita di 32,2 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2020. Inoltre, per la quota restante del miglioramento dell'EBITDA, si segnala nel complesso un miglioramento degli impatti dello scenario petrolifero sulla generazione del margine ed un impatto negativo per l'incremento dei prezzi relativi all'energia elettrica e alla CO2 che, a partire dal secondo semestre, hanno incrementato i costi variabili (solo in parte compensati dai rimborsi per essenzialità). Per gli altri commenti di natura gestionale si rimanda a quanto riportato nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 9,3 milioni di Euro, rispetto ai -275,5 milioni di Euro conseguiti nell'esercizio 2020. In aggiunta a quanto evidenziato a livello di EBITDA si evidenzia la riduzione degli ammortamenti nel 2021 rispetto all'esercizio precedente determinato da un lato dall'effetto negativo della riduzione del valore delle immobilizzazioni materiali a causa dell'Impairment test (ai sensi dello IAS 36) contabilizzato nel precedente esercizio, dall'altro dalla riduzione delle immobilizzazioni immateriali per la fine del contratto CIP6; inoltre si evidenzia nel 2021 un incremento dei proventi e oneri finanziari netti per i effetti delle coperture sul cambio.

1 Dati EUROCONTROL (European Organization for the Safety of Air Navigation)

L'EBITDA comparable di Gruppo nel 2021 si è attestato a 54,1 milioni di Euro, in incremento rispetto ai -20,8 milioni di Euro conseguiti nel 2020. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti relative principalmente al differenziale di prezzo delle quote di CO2 di competenza dell'esercizio precedente ed alla svalutazione di crediti commerciali mentre mantiene l'effetto di rilascio del fondo incentivi non utilizzato per circa 4 milioni di euro, in quanto non rilevante ai fini Comparable per valore e natura. Il risultato superiore rispetto a quello registrato nel 2020 si compone di uno scostamento positivo sia nel segmento "Renewables" che nel segmento "Industrial & Marketing", meglio descritti nella sezione "Analisi dei segmenti" alla quale si rinvia.

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel 2021 è stato pari a -136,0 milioni di Euro, rispetto ai -197,0 milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli investimenti nel 2021 sono stati pari a 77,8 milioni di Euro significativamente inferiori rispetto ai livelli del 2020. Gli investimenti relativi al segmento Industrial & Marketing sono stati pari a 69,4 milioni di Euro in riduzione rispetto all'anno precedente sia per effetto delle iniziative di contenimento degli investimenti, poste in essere per la mitigazione degli impatti della pandemia covid-19, sia per le minori attività di fermata programmate effettuate nell'esercizio. Gli investimenti relativi al segmento Renewables sono stati pari a 8,4 milioni di Euro e prevalentemente legati al completamento delle attività di reblading.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2021, ante effetto dell'applicazione dell'IFRS16, è risultata negativa per 453 milioni di Euro, rispetto alla posizione negativa per 505 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2020. La Posizione Finanziaria Netta, comprensiva dell'effetto dell'IFRS16 (negativo per 41 milioni di Euro) è risultata negativa per 495 milioni di Euro.

Nel 2021 la gestione operativa, se si escludono le positive dinamiche di prezzo sugli inventari, non ha compensato gli esborsi legati al finanziamento degli investimenti e degli oneri finanziari. Per quanto riguarda il capitale circolante, si segnala che l'andamento delle quotazioni delle materie prime ha generato un incremento dei debiti commerciali che più che compensa gli incrementi legati alle variazioni inventariali e l'incremento dei crediti commerciali anch'essi indotti dall'andamento delle quotazioni dei prodotti finiti. Si ricorda che all'interno dei crediti commerciali figurano anche quelli relativi ai rimborsi dell'essenzialità.

Si evidenzia in questa sede che le ulteriori linee di credito accordate e non utilizzate dal Gruppo al 31 dicembre 2021 sono principalmente a breve termine e ammontano a circa 500 milioni di Euro. I finanziamenti bancari riferibili principalmente alla linea di credito SACE ed al finanziamento Unicredit sono stati classificati fra i finanziamenti a breve termine per Euro 258 milioni e Euro 50 milioni rispettivamente in applicazione del principio contabile IAS 1.74, che prevede tale fattispecie laddove si verifichino potenziali violazioni di impegni che facciano venire meno il diritto inderogabile a differire il regolamento della passività fino alla sua naturale scadenza oltre i dodici mesi. Tali debiti saranno riclassificati a mediolungo termine, secondo le loro originarie scadenze contrattuali, al ricevimento della formalizzata rinuncia delle banche (effettivamente rilasciata in data 31 marzo 2022) ad avvalersi di tale diritto contrattuale.

Dichiarazione consolidata non finanziaria - Bilancio di Sostenibilità 2021

Nel corso dell'Assemblea è stata anche presentata la Dichiarazione consolidata non finanziaria - Bilancio di Sostenibilità 2021, predisposta quale relazione distinta dal Bilancio di Esercizio. Tale dichiarazione redatta ai sensi del D.lgs. n. 254/2016, si basa sugli standard della Global Reporting Initiative (GRI - Sustainability Reporting Standards) e descrive la responsabilità e l'impegno sociale del Gruppo e le strategie di sviluppo sostenibile per la creazione di valore condiviso, nella piena salvaguardia di salute, sicurezza ed ambiente.

Per informazioni e dettagli in merito al Bilancio di Sostenibilità 2021 - Dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D.lgs. n. 254/2016 si rimanda al documento completo disponibile sul sito internet della Società (www.saras.it).

Destinazione del risultato di esercizio

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di riportare a nuovo l'utile dell'esercizio 2021.

Nomina del Consiglio di Amministrazione

L'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di determinare in 12 (dodici) il numero di componenti l'organo amministrativo (in linea con quanto suggerito dal Consiglio uscente in merito alla propria composizione quantitativa), ritenuto idoneo ad

assicurare il corretto assolvimento delle funzioni aziendali, e provveduto alla nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica per un esercizio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti membri:

Massimo Moratti
Angelo Moratti
Angelomario Moratti
Gabriele Moratti
Giovanni Emanuele Moratti
Dario Scaffardi
Adriana Cerretelli Consigliere Indipendente
Laura Fidanza  Consigliere Indipendente
Isabelle Harvie-Watt  Consigliere Indipendente
Francesca Stefania Luchi Consigliere Indipendente
Giovanni (noto Gianfilippo) Mancini
Consigliere Indipendente

Patrizia Radice

candidati nella lista presentata dalle società Massimo Moratti Sapa di Massimo Moratti (titolare del 20,011%), Angel Capital Management SpA (titolare del 10,005%) e Stella Holding SpA (titolare del 10,005%), titolari complessivamente del 40,021% delle azioni Saras;

Candidato in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 147-ter, comma 4 del D.Lgs. 58/1998 e degli ulteriori requisiti previsti dal Codice di Corporate Governance. Candidato in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 147-ter, comma 4 del D.Lgs. 58/1998.

Tutti i curricula dei Consiglieri sono disponibili sul sito internet della Società.

Il Dr Massimo Moratti ha espresso un sentito ringraziamento agli amministratori uscenti, Ing. Gilberto Callera e Ing. Monica de Virgiliis, per il contributo e la professionalità forniti alla Società nel corso del loro incarico, e ha dato il benvenuto ai nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, Ing. Giovanni Mancini e Ing. Patrizia Radice.

L'assemblea ha deliberato di riconoscere a ciascun consigliere membro del consiglio di amministrazione per l'esercizio 2022 un compenso annuale lordo pari ad Euro 45.000. L'assemblea ha inoltre autorizzato le deroghe al divieto di concorrenza di cui all'art. 2390 del codice civile a favore di amministratori che non ricoprono incarichi esecutivi.

Si precisa, infine, che il 2 maggio 2022 il Consiglio di Amministrazione si riunirà per deliberare sulle cariche ed i poteri degli Amministratori e per la nomina dei comitati.

Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. 58/1998

Prima sezione: approvazione della politica di remunerazione relativa all'esercizio 2020 ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 58/1998.

L'Assemblea ha deliberato di approvare – ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-ter, del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e ad ogni altro effetto di legge e di regolamento – la politica di remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche con riferimento all'esercizio 2020 e, fermo restando quanto previsto dall'articolo 2402 cod. civ., del collegio sindacale, contenuta nella prima sezione della relazione sulla remunerazione.

Relazione sulla remunerazione – seconda sezione: delibera ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del D.Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea si è espressa favorevolmente sulla seconda sezione della Relazione sulla Remunerazione, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del TUF.

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IL GRUPPO SARAS

ll Gruppo Saras, fondato da Angelo Moratti nel 1962 è uno dei principali operatori europei nel settore dell'energia e raffinazione del petrolio. Tramite la Capogruppo Saras SpA e le controllate Saras Trading SA, basata a Ginevra, Saras Energia SAU, basata a Madrid, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi sul mercato nazionale e internazionale. Il Gruppo è inoltre attivo anche nel settore della produzione di energia elettrica attraverso le controllate Sarlux Srl (impianto IGCC) e Sardeolica Srl (parco eolico). Il Gruppo offre poi servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente attraverso la controllata Sartec Srl. Il Gruppo Saras conta circa 1.572 dipendenti e presenta ricavi pari a circa 8,6 miliardi di Euro al 31 dicembre 2021 (circa 5,3 miliardi di Euro al 31 dicembre 2020).

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