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Bff Bank

Annual Report Mar 23, 2023

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Annual Report

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Bilancio Consolidato

Le opere rappresentate in queste pagine sono state realizzate dall'artista Valerio Adami, e sono presenti nella collezione d'arte contemporanea di Fondazione Farmafactoring.

Tutta la collezione, che comprende circa 250 opere, dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, create da artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Hsiao Chin, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, è esposta in via permanente presso le sedi italiane di BFF a Milano e a Roma.

Dal primo semestre 2021 è in distribuzione il volume d'arte, in lingua inglese, edito da Skira editore Milan Genève Paris, "Art Factor. The Pop Legacy in Post-War Italian Art", che racconta il percorso italiano verso la Pop Art mediante le opere di Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Lucio Del Pezzo, Gianfranco Pardi, Mario Schifano ed Emilio Tadini.

Il volume d'arte rappresenta la prima fase di un progetto più ampio che vede la promozione della collezione all'estero, in una mostra itinerante in Europa, che si concluderà nel 2023.

www.art-factor.eu

Il presente documento, predisposto in formato PDF al solo scopo di agevolare la lettura del Bilancio, rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alla Direttiva 2004/109/CE ("Direttiva Transparency") e al Regolamento delegato (UE) 2019/815 ("Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) pubblicata sul sito internet all'indirizzo www.bff.com.

BFF Bank S.p.A.

Capogruppo del Gruppo Bancario "BFF Banking Group" Sede Legale in Milano - Via Domenichino, 5 Capitale Sociale euro 142.851.591,88 (i.v.) Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Codice Fiscale e Partita IVA n. 07960110158

Bilancio Consolidato

Indice

Struttura del Gruppo 4
Organi societari alla data del 31 dicembre 2022 7
Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione 10
01 Relazione sulla Gestione 15
1.
Evoluzione di BFF: leader sostenibile nella finanza specializzata
16
2.
Contesto operativo ed eventi significativi
25
3.
Andamento della gestione
36
4.
Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia
di assunzione, gestione e copertura dei rischi
70
5.
Controlli interni
74
6.
Altre informazioni
78
7.
Capitale sociale, Azionariato e altri indicatori di performance
82
8.
Evoluzione prevedibile della gestione
86
9.
Destinazione degli utili del Gruppo Bancario
87
10. Proposta all'Assemblea 88
02 Bilancio Consolidato 90
Stato Patrimoniale Consolidato 92
Conto Economico Consolidato 94
Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva 95
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 96
Rendiconto Finanziario Consolidato 98
Nota Integrativa Consolidata 100
Parte A - Politiche contabili 101
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 154
Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato 206
Parte D - Redditività consolidata complessiva 227
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 229
Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato 286
03 Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione
dei
Documenti
Contabili
e
Societari
311
Altri dettagli informativi 309
Parte M - Informativa sul leasing 306
Parte L - Informativa di settore 303
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 301
Parte H - Operazioni con parti correlate 298
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda 295
04 Relazione
della
Società
di
Revisione
314

Struttura del Gruppo

Denominazioni imprese Sede legale Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
e operativa rapporto (1) Impresa partecipante Quota % diVoti % (2)
1. BFF Immobiliare S.r.l. Milano
Via Domenichino,5
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Techlab S.r.l. Brescia
Via Carlo Zima, 4
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
3. BFF Finance Iberia. S.A.U. Madrid
Paseo de la Castellana, 81
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
4. BFF Polska S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
5. BFF Medfinance S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
6. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava
Mostova, 2
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. BFF Česká republika s.r.o. Prague
Roztylská,1860/1
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Komunalny Fundusz
Inwestycyjng Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
10. MEDICO
Niestandaryzowany
Sekurytyzacyjny Fundusz
Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
11. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspólnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 BFF Polska S.A. 99% 99%
12. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łódź
Jana Kilińskiego, 66
4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

BFF Banking Group, al 31 dicembre 2022, include, oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Legenda:

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

La disponibilità di voto riportata ai punti 9 e 10 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

Le imprese di cui ai punti 11 e 12 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti in relazione al totale dell'attivo.

In data 19 gennaio 2022 è stata costituita la società BFF Immobiliare S.r.l., detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A.. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF" che ha visto l'acquisto di un'area edificabile e il successivo sviluppo di un edificio ad uso uffici che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.

BFF Bank possiede inoltre una partecipazione pari al 26,46% in Unione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

In data 3 ottobre 2022 BFF Bank ha perfezionato l'acquisizione della società informatica "MC3 Informatica S.r.l." che a decorrere dalla stessa data ha assunto la ragione sociale di BFF Techlab S.r.l.. L'operazione è coerente con il percorso di crescita delineato nel Piano Industriale 2023, e consentirà l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo legate alla gestione e all'evoluzione del sistema informativo del Gruppo, favorendo sinergie di costo e aumentando l'efficienza operativa.

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Organi Societari alla data del 31 dicembre 2022

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Salvatore Messina
Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri
Vice Presidente Federico Fornari Luswergh
Consiglieri Anna Kunkl (*)
Michaela Aumann
Piotr Henryk Stępniak
Domenico Gammaldi
Monica Magrì (**)
Giovanna Villa

Il Consiglio di Amministrazione resterà in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.

NOME CARICA RICOPERTA IN BFF ESECUTIVO NON ESECUTIVO INDIPENDENZA
Salvatore Messina Presidente
Federico Fornari Luswergh Vice Presidente
Massimiliano Belingheri Amministratore Delegato
Anna Kunkl Consigliere
Michaela Aumann Consigliere
Piotr Henryk Stepniak Consigliere
Domenico Gammaldi Consigliere
Monica Magrì Consigliere
Giovanna Villa Consigliere

RUOLO DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E REQUISITI DI INDIPENDENZA

La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021.

(*) Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 1° marzo 2022, in sostituzione della Dott.ssa Amélie Scaramozzino, dimissionaria dal 24 febbraio 2022, la cui nomina è stata confermata dall'Assemblea del 31 marzo 2022.

(**)Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 10 febbraio 2022, in sostituzione dell'Ing. Barbara Poggiali, dimissionaria dal 3 febbraio 2022, la cui nomina è stata confermata dall'Assemblea del 31 marzo 2022.

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Nicoletta Paracchini
Sindaci effettivi Fabrizio Riccardo Di Giusto
Paolo Carbone
Sindaci supplenti Carlo Carrera
Francesca Masotti

Il Collegio Sindacale resterà in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Giuseppe Manno

Composizione dei Comitati alla data del 31 dicembre 2022

COMITATO PER LE REMUNERAZIONI

NOME QUALIFICA RUOLO
Giovanna Villa Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Membro del Comitato
Piotr Henryk Stepniak Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E CON SOGGETTI COLLEGATI

NOME QUALIFICA RUOLO
Anna Kunkl Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Giovanna Villa Consigliere indipendente Membro del Comitato
Michaela Aumann Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO NOMINE

NOME QUALIFICA RUOLO
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Monica Magrì Consigliere indipendente Membro del Comitato
Federico Fornari Luswergh Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

COMITATO CONTROLLO E RISCHI(*)

NOME QUALIFICA RUOLO
Michaela Aumann Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Membro del Comitato
Federico Fornari Luswergh Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

(*) A partire dal 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le seguenti responsabilità in ambito Environmental, Social & Governance ("ESG"): funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, ivi incluso l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tema di sostenibilità e i conseguenti impatti sulla DNF.

Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cari azionisti,

quel che è accaduto nei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle pone, in generale, l'esigenza di valutare e ricercare nuovi equilibri.

Nella prima parte dell'anno 2022, il nostro Paese era riuscito a bloccare l'originaria violenta diffusione della pandemia iniziata nel 2020, ma nel febbraio dell'anno l'invasione dell'Ucraina ha posto l'intero pianeta in uno stato di incertezza globale, che si connota con l'aumento dei costi dell'energia, un'alta inflazione e un irrigidimento delle condizioni creditizie.

Si moltiplicano le crisi anche a livello regionale e locale, e si avvia una situazione densa di rischi, che richiede un immediato rilancio della collaborazione internazionale.

Quale che sia la conclusione del conflitto russo-ucraino, esso determinerà - e ha già iniziato a farlo - un impatto aspro e duraturo su processi di sviluppo, crescita, debiti pubblici e inflazione in tutto il mondo.

Gli studiosi più autorevoli hanno notato che mai, prima di questi ultimi anni, il pianeta si è trovato davanti a scelte così radicali da rappresentare dei veri e propri snodi idonei a ridisegnare il futuro delle prossime generazioni. Le crisi in atto stanno convergendo e si sommano, dando vita a un quadro globale in forte mutamento, con al centro nuovi sviluppi nella logistica internazionale e la ricerca di diversi equilibri in campo energetico, anche al fine di adottare le misure necessarie per la transizione ecologica.

Fatto salvo quanto sopra rappresentato sul nuovo ordine globale, sul piano della stabilità finanziaria mette conto notare che l'attività economica nel suo complesso è rallentata nella seconda metà del 2022.

Il rischio di una recessione, specialmente nei Paesi manifatturieri come la Germania e l'Italia, è concreto, sebbene le indicazioni provenienti dai più recenti indicatori congiunturali prospettino una recessione di breve durata e poco profonda.

Il ciclo economico mondiale rimane fortemente condizionato dall'inflazione e dalle difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare causate dal protrarsi del conflitto in Ucraina, ed è reso acuto dalla siccità e dal rallentamento dell'economia cinese.

Le condizioni sui mercati globali sono peggiorate dalla scorsa primavera, e i rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati anche in Italia, sebbene il sistema bancario, le famiglie e le imprese siano nell'insieme più solidi rispetto a passati periodi di turbolenza. In particolare, le banche stanno beneficiando della ripresa del margine di interesse e del miglioramento della qualità del credito, con un rapporto tra sofferenze nette e impieghi attestatosi sui minimi.

Come per gli altri Paesi dell'area dell'euro, l'incremento dei rischi è principalmente determinato dal persistere dell'instabilità geopolitica, dalle pressioni inflative e dalle condizioni creditizie più restrittive.

Le condizioni della finanza pubblica hanno beneficiato della ripresa economica del 2021 e del 2022. In questo quadro, sarà importante mantenere il controllo della spesa pubblica e conseguire un significativo e stabile aumento del potenziale di crescita, facendo leva anche sull'efficace e tempestiva attuazione del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

I rischi per la stabilità finanziaria connessi con la situazione delle famiglie si mantengono contenuti, ancorché le prospettive siano peggiorate nel secondo semestre a causa del persistere di un'elevata inflazione.

La condizione finanziaria delle imprese risente del rallentamento dell'attività economica, dei rincari dei prodotti energetici e dell'aumento dei tassi di interesse.

La situazione delle banche è nel complesso solida, ma l'indebolimento delle condizioni macroeconomiche, le pressioni inflazionistiche e alcuni effetti dell'incremento dei tassi di interesse potrebbero incidere sui bilanci degli intermediari.

Il grado di liquidità è rimasto su valori elevati nel confronto storico.

L'economia globale è, comunque, entrata in una fase interlocutoria, con alcuni fattori positivi che danno corpo alla previsione di una progressiva normalizzazione: i prezzi dell'energia sono decisamente diminuiti, l'inflazione nei principali Paesi ha iniziato a scendere, le banche centrali hanno compiuto gran parte del percorso di rialzo dei tassi.

Negli scorsi mesi, il nostro sistema produttivo ha mostrato grandi capacità di resistenza: l'export si sta dimostrando resiliente, e il mercato del lavoro mostra positivi segnali di tenuta, sicché il paventato rischio di recessione va visto con la dovuta prudenza. Nel terzo trimestre dell'anno passato, l'occupazione e le ore lavorate si sono stabilizzate sui livelli elevati del periodo precedente la crisi pandemica. È proseguita la crescita delle posizioni lavorative a tempo indeterminato. La domanda di lavoro è tornata ad aumentare in misura contenuta nel bimestre ottobre-novembre. La dinamica delle retribuzioni, pur in ripresa, è rimasta moderata.

Pur potendosi registrare ripercussioni di questa fase di incertezza sulla competitività delle imprese, è da ricordare come nel passato abbiamo assistito a processi virtuosi di investimenti e di miglioramento tecnologico, che hanno aiutato a superare momenti di difficoltà.

Per farlo, le imprese devono guardare ai megatrend internazionali, quali, in primis, l'innovazione tecnologica e la transizione ambientale.

Le famiglie, che nel 2022 hanno fronteggiato la diminuzione del potere d'acquisto causata dall'elevata inflazione grazie ai cospicui risparmi accumulati durante la pandemia, nel 2023 dovranno necessariamente ridurre la domanda.

L'azione del Governo dovrebbe essere guidata dall'obiettivo di un incremento della produttività, coniugato alla gestione dell'emergenza energetica, e dall'attuazione del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza, che costituisce la più grande opportunità per realizzare un vero rilancio dell'economia e avviare un percorso di crescita sostenibile e di trasformazione strutturale del nostro sistema economico e produttivo.

L'Italia non può sottrarsi a questa sfida, che è anche un'opportunità, non soltanto per gli elevatissimi costi che un Paese come il nostro sarebbe costretto a sopportare in caso di inazione, ma anche perché siamo uno dei principali Paesi manifatturieri nel mondo, e possiamo dare un importante contributo verso un'economia più sostenibile.

Guardando ai nostri settori di operatività, l'anno 2022 è stato, ancora una volta, ricco di gratificazioni, con un risultato record di utile netto consolidato e la revisione al rialzo del target di utile netto rettificato per l'anno 2023.

In una condizione di mercato caratterizzata da elevata incertezza e volatilità, il factoring si posiziona come una delle soluzioni finanziarie preferite da parte delle imprese per la gestione del rischio commerciale e l'ottimizzazione del capitale circolante.

BFF ha saputo cogliere le diverse opportunità generate dal contesto economico, confermando la propria leadership pan-europea quale operatore a supporto delle aziende fornitrici del sistema sanitario e della Pubblica Amministrazione, e registrando una forte crescita del portafoglio crediti a 5,4 miliardi di euro: un nuovo massimo storico per il Gruppo.

Tale esito deriva dalla capacità di rispondere rapidamente ai mutamenti del contesto di riferimento e all'evoluzione delle esigenze dei clienti, anche attraverso nuove soluzioni volte a potenziare la quota di mercato. È anche questo il significato della nascita di BFF Techlab, nata dall'acquisizione di MC3 Informatica, nostro partner storico nell'implementazione del sistema di core-factoring, che ci consentirà l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo legate alla gestione e alla continua evoluzione del sistema informativo del Gruppo, al fine di incrementare la rapidità di risposta agli stimoli del mercato, migliorare costantemente la customer experience, e accrescere il nostro vantaggio competitivo.

Proprio la nostra vocazione di prossimità al cliente, inoltre, è stata premiata nel 2022 con il rinnovo e il rafforzamento delle collaborazioni in essere con i nostri più grandi clienti, segno del profondo patto di fiducia costruito negli anni.

Allo stesso tempo, l'attuale contesto pone la Banca di fronte a importanti sfide, alle quali si dovrà rispondere con rapidità e flessibilità: la crescita dei tassi di interesse che stiamo sperimentando impone riflessioni strategiche e commerciali significative a tutela della profittabilità nostra e dei nostri clienti; il contesto normativo rappresenta un ulteriore elemento di attenzione, che indurrà la Banca a proseguire nell'adeguamento dei processi operativi e delle politiche di gestione del rischio.

Restiamo un Gruppo con un'elevata qualità degli attivi, e una posizione di capitale molto solida, con un coefficiente Common Equity Tier 1 al 16,9% e un Total Capital Ratio al 22,3%.

L'anno 2022 segna anche il passaggio alla distribuzione semestrale per i dividendi, in aprile, sulla base dei risultati dell'esercizio, e in agosto, sulla base dei risultati del primo semestre, accelerando ulteriormente la restituzione di capitale agli azionisti.

Alla fine dell'anno, il Total Return dal collocamento in IPO è stato pari a 153%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 40%.

L'anno trascorso è stato positivo anche per il settore dei pagamenti. BFF ha registrato l'ingresso di diversi nuovi importanti clienti appartenenti al panorama bancario e finanziario italiano, ha messo in atto un rafforzamento delle partnership, ha arricchito i propri servizi a valore aggiunto.

Il 2023 ci vedrà affrontare nuove sfide, alla luce delle continue evoluzioni che il settore sta vivendo a livello europeo e globale: ci aspettiamo una sempre maggiore diffusione dell'Instant Payment, a seguito della modifica delle normative europee, e ci proponiamo di sostenerlo; continueremo a puntare su innovazione e digitalizzazione del settore dei pagamenti concentrandoci, ad esempio, sul corretto ed efficace traghettamento su T2-T2s Consolidation; supporteremo sempre i nostri clienti agendo come banca di servizio per l'ottimizzazione degli investimenti.

Nell'area dei Securities Services, i risultati del 2022 hanno sicuramente risentito delle performance del mercato, sia azionario sia obbligazionario. Tuttavia, nel corso dell'anno appena concluso, la nostra Banca ha ampliato l'offerta dei servizi a valore aggiunto, distinguendosi come benchmark di riferimento per la qualità e l'innovazione dell'offerta.

Nel 2022 abbiamo consolidato sempre di più la nostra quota di mercato nel segmento dei Fondi Pensione Chiusi, che ci consente oggi di essere il primo depositario in Italia con una quota del 37,4%.

Guardando all'anno appena iniziato, desideriamo continuare a lavorare sui servizi a valore aggiunto e di lending, per offrire ai nostri clienti il livello di personalizzazione e innovazione più adeguato, anche al passo con le continue evoluzioni normative. Intendiamo continuare a crescere nell'ambito dei fondi alternativi, cogliendo le importanti opportunità che il mercato consente, e in ambito fondi pensione consolidando e aumentando la nostra leadership di mercato.

Seguiamo con attenzione la futura emanazione del decreto sulle Casse di Previdenza, che indirizzerà anche questi Enti nella scelta di un Depositario. Le potenzialità in questo ambito sono molto rilevanti, e permetterebbero a BFF di diventare il Depositario di riferimento pure in questo settore. Oltre che sul piano delle funzioni caratteristiche di BFF, prosegue l'impegno della Banca a sostegno della cultura, in linea con le politiche sociali e di sostenibilità di Gruppo.

In questa logica rientra la partecipazione nel capitale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, pari all'1,25%. Si tratta di un'iniziativa che permette al nostro Gruppo di arricchire le proprie politiche culturali, coinvolgendosi al fianco di uno dei maggiori centri italiani di produzione e diffusione del sapere.

Il continuo fiorire delle iniziative di BFF in campo artistico e culturale è per noi, allo stesso tempo, motivo di orgoglio, e risposta a un senso di responsabilità, che ci porta a restituire alla collettività parte dei beni di cui disponiamo.

Su questa linea si muove anche la scelta di portare in mostra le opere d'arte contemporanea italiana che la Banca ha collezionato a partire dagli anni Ottanta. Prosegue il tour internazionale di cui già si dava notizia nello scorso documento di bilancio, e che ci piacerebbe concludere in "Casa BFF" nel 2024, presso la nuova sede centrale del Gruppo a Milano, che ha in programma la realizzazione di uno spazio museale per accogliere l'esposizione delle opere in modo permanente.

Il nostro desiderio è di condividere e di restituire all'ambiente che ci circonda parte della ricchezza che generiamo, in un'ottica di responsabilità verso il bene comune, valori a cui ci ispiriamo, e che hanno originato anche altre iniziative di sostenibilità, di cui si dà conto nella Dichiarazione Non Finanziaria.

Alla luce di quanto precede, anche quest'anno possiamo guardare con soddisfazione al futuro di BFF, la cui crescita è frutto del lavoro e dell'impegno delle sue risorse umane, della sua direzione e dei suoi amministratori. A loro, vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

Salvatore Messina

Presidente del Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A.

Relazione sulla Gestione

1. Evoluzione di BFF: leader sostenibile nella finanza specializzata

1985-2009 Nasce BFF e si afferma nel mercato di riferimento

Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.

2010-2014

Resilienza durante le crisi, inizia il processo di internazionalizzazione e di trasformazione in banca

Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei: in Spagna nel 2010; in Portogallo nel 2014.

L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici, sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.

Diventa banca nel 2013.

2015-2020 Quotazione e leadership europea

BFF cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016), e si quota in Borsa Italiana (2017).

L'offerta internazionale è presente anche in Grecia, Croazia, Francia.

Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).

OGGI

Leader nella finanza specializzata

BFF è l'unica piattaforma pan-europea, con presenza in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti verso la Pubblica Amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.

Nel 2021, con la fusione con DEPObank, estende il perimetro di attività e le competenze ai Securities Services e ai servizi di pagamento bancari, in cui è leader in Italia.

BFF 2023: a bank like no other

BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.

Bilancio Consolidato 2022 19

Modello di Business

Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto e credit management verso la Pubblica Amministrazione. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.

In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni.

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

FACTORING & LENDING

  • L'ottimizzazione della liquidità e della gestione del circolante delle aziende private che operano con la Pubblica Amministrazione.
  • La pianificazione e il mantenimento di un tempo di incasso target, a prescindere dai tempi di pagamento effettivi della Pubblica Amministrazione.
  • Il miglioramento dei ratio di bilancio, grazie alla possibilità di deconsolidare a titolo definitivo l'esposizione verso gli enti pubblici.
  • La riduzione dei costi operativi, grazie agli accordi revolving per la cessione dei crediti e un business model integrato che unisce i servizi di factoring pro soluto e di gestione del credito, per garantire le migliori performance possibili sui crediti.
  • I finanziamenti diretti degli enti pubblici nell'Europa centro-orientale, con soluzioni di vendor finance e di prestiti per investimenti di medio-lungo termine.
  • L'operatività multi-country, per una migliore e più efficiente gestione del rischio paese e dell'esposizione vantata dalle multinazionali verso i 9 stati europei in cui il Gruppo opera.

Il modello di business sopra descritto si basa su valori di riferimento, quali:

  • ▶ onestà,
  • ▶ trasparenza,
  • ▶ rispetto per le persone,
  • ▶ valorizzazione delle risorse,

che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.

  • ▶ Un unico interlocutore "one stop shop" per tutti i servizi di back office, a vantaggio di un'efficienza dei costi e di gestione.
  • Le soluzioni personalizzate in tempi rapidi, grazie all'elevata flessibilità e alla agilità nel gestire le esigenze dei clienti.
  • La semplificazione operativa per i PSP*, grazie a un unico conto interbancario, monitorabile in tempo reale, per aderire contemporaneamente a tutti i servizi di pagamento italiani ed europei.

* Payment Services Providers

Mission

Essere leader nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei propri mercati di riferimento, con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa, allineati alle best practice di corporate governance.

Vision

Essere leader nello specialty finance, facendo leva sulla nostra posizione di operatore primario nei servizi finanziari ai fornitori della Pubblica Amministrazione.

Valori

Persone

Diamo valore alle nostre persone, e investiamo in loro, favorendo il merito e l'inclusione.

Integrità

Operiamo con onestà e trasparenza.

Eccellenza

Assicuriamo ai nostri clienti elevati standard di execution.

Sostenibilità del modello di business di BFF Banking Group

BFF Banking Group - consapevole dell'importanza crescente dei fattori ESG - volge ogni giorno il proprio sguardo verso i temi legati alla sostenibilità, al fine di vagliare gli impatti che il business e i comportamenti della Banca producono in termini ambientali, sociali e di buona governance.

BFF redige, già dal 2019, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, che integra il bilancio del Gruppo con i principali dati e le informazioni di natura non finanziaria.

Il Gruppo ha identificato e valutato gli impatti nell'ambito dell'operatività quotidiana e attraverso un confronto con i propri stakeholder, anche nel rispetto del nuovo standard di rendicontazione GRI, relativo alla definizione dei temi materiali di cui è necessario fornire evidenza nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022.

La nuova analisi, che rappresenta un avvicinamento alla doppia materialità disciplinata dalla normativa europea di prossima attuazione (CSRD - Corporate Sustainability Reporting Directive) ha considerato, diversamente da quanto svolto in passato, sia una valutazione degli impatti generati dal Gruppo sia le implicazioni finanziarie per lo stesso, da attuare già a partire dalla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022.

Il Consiglio di Amministrazione - supportato dal Comitato Controllo e Rischi e dal Comitato ESG - ha supervisionato il processo e rivisto e approvato i temi materiali identificati.

Obiettivi ESG raggiunti nel corso del 2022

In linea con gli obiettivi dichiarati in occasione della pubblicazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021, BFF ha proseguito nel suo percorso verso l'integrazione dei fattori ESG all'interno della propria strategia, con un'azione volta a generare valore nel lungo termine a beneficio dei propri stakeholder, interni ed esterni.

In data 28 luglio 2022 il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank ha costituito e approvato il Regolamento del Comitato ESG, quale organo di natura manageriale con funzioni propositive e consultive a favore dell'Amministratore Delegato, nelle valutazioni e decisioni relative alle questioni di sostenibilità connesse con l'esercizio dell'attività della Banca e del Gruppo e con le sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder. Più nello specifico, il Comitato ha compiti istruttori sulle materie di sostenibilità da sottoporre all'attenzione dell'Amministratore Delegato, supportando quest'ultimo nella gestione di tutte le questioni di responsabilità sociale e garantendo il posizionamento del Gruppo su dette materie nelle diverse aree di riferimento.

La costituzione di un Comitato Sostenibilità:

  • ▶ testimonia l'importanza che BFF attribuisce all'integrazione delle tematiche di sostenibilità nella propria attività di business, e alla promozione di una cultura di sostenibilità all'interno dell'organizzazione;
  • ▶ consente la gestione trasversale e l'integrazione delle tematiche di sostenibilità all'interno del business, garantendo l'impegno e la partecipazione di tutte le funzioni;
  • ▶ permette di gestire in modo efficace, omogeneo e coordinato i processi e le iniziative legate alla sostenibilità;
  • ▶ consente di sviluppare una governance definita e condivisa per l'identificazione delle priorità strategiche in chiave gestionale, così da renderle misurabili e verificabili per tutte le funzioni.

Nel corso del 2022 BFF ha avviato un percorso teso alla costruzione di un dialogo con le principali agenzie di rating ESG ("Environment, Social, Governance") con l'obiettivo di puntare al miglioramento continuo delle proprie performance nei rating ESG maggiormente accreditati.

Tale approccio che ha portato all'ottenimento di upgrade sui seguenti ESG risk rating rappresenta per BFF un ulteriore incoraggiamento a proseguire nel nostro suo percorso di crescita sostenibile.

In data 5 settembre 2022, la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo BFF, ha assegnato a BFF un risk rating ESG ("Environment, Social, Governance") pari a 18,1, e registrato un evidente miglioramento rispetto al passato, collocando la società nella categoria "Low Risk".

Il rating attribuito da Sustainalytics contribuisce ad aumentare la trasparenza e la visibilità del percorso di crescita sostenibile di BFF, e misura l'esposizione della società ai rischi materiali ESG specifici per il settore, oltre che il livello e la qualità del management nella gestione di tali rischi.

BFF passa, quindi, da "Medium Risk" a "Low Risk", e si posiziona al 9° percentile della sub-industry "Regional Banks", al 17° percentile della categoria "Banks" e al 19° percentile dell'intero universo di Sustainalytics. Inoltre, BFF si è classificata al secondo posto nella sub-industry di riferimento tra le società con una capitalizzazione di mercato di USD 1,1-1,2 miliardi.

Infine, in data 22 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Policy di Diversità e Inclusione ("D&I") con l'obiettivo di definire i princìpi ispiratori di BFF tesi a:

  • i) promuovere e sostenere costantemente e progressivamente la diversità e l'inclusione all'interno del Gruppo;
  • ii) favorire nel continuo un ambiente di lavoro inclusivo per tutti i dipendenti della Banca e delle società del Gruppo.

Quanto sopra basato sull'assunto che la diversità e l'inclusione sono da considerarsi quali valori che esplicano, nel concreto, effetti positivi nei confronti di tutti gli stakeholder della Banca.

BFF riconosce nei suddetti valori vere e proprie risorse chiave volte all'innovazione, alla crescita della produttività e della sostenibilità della Banca e delle sue Controllate.

Con riferimento all'obiettivo connesso con l'ulteriore sviluppo delle attività di Fondazione Farmafactoring nel 2022; quest'ultima ha ridefinito il proprio impianto strategico in linea con le esigenze della comunità. In tale contesto, la Fondazione ha messo a punto un nuovo purpose: "Essere propulsore della trasformazione sostenibile e inclusiva dei sistemi di welfare e di tutela della persona e delle comunità."

Il purpose, validato da un'intensa attività di stakeholder engagement, risponde a un nuovo bisogno: operare in maniera integrata negli ambiti salute, previdenza e inclusione finanziaria.

BFF all'interno della propria Intranet aziendale - disponibile per tutto il Gruppo - ha creato una nuova sezione "Sostenibilità" interamente dedicata ai temi ESG (disponibile in inglese e in italiano) con l'obiettivo di diffondere una cultura attenta e sensibile all'utilizzo delle risorse. Più nello specifico, è stato reso disponibile in tale sezione, ad esempio, i) un tool che consente di monitorare l'uso personale della stampante nel tempo, per acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corrispondente impatto negativo sull'ambiente (consumo di CO2, impiego di risorse naturali e di energia) e per aiutare il Gruppo a limitare il più possibile l'uso di carta e ii) un'area dedicata alla condivisione di messaggi di "awareness" e alla diffusione di best practice che ciascun dipendente può liberamente suggerire a tutti i colleghi.

2. Contesto operativo ed eventi significativi

Contesto economico internazionale

Il 2022 è stato contrassegnato, a livello geopolitico, dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dalle relative tensioni tra quest'ultima e i Paesi occidentali e, a livello economico, da un'impennata dell'inflazione in tutti i principali Paesi e dal conseguente rialzo generalizzato dei tassi d'interesse.

I prezzi al consumo sono stati trainati al rialzo soprattutto dai rincari energetici, causati dalle interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali dovute alla pandemia e accentuatisi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ma anche dalla ripresa della domanda post-Covid e dall'irrobustimento del mercato del lavoro. I tassi di disoccupazione sono infatti scesi ai minimi storici sia negli Stati Uniti sia nell'Area Euro, causando l'aumento dell'inflazione core (al netto cioè delle volatili componenti degli alimentari e dell'energia), sui massimi da oltre quarant'anni negli USA e dall'avvio della moneta unica nel Vecchio Continente.

Al fine di limitare l'inflazione da domanda, le Banche centrali hanno modificato il loro orientamento in senso restrittivo, aumentando più volte i tassi di interesse ufficiali. Specificatamente, la Federal Reserve ha alzato i tassi sui fondi federali dallo 0,00%-0,25% al 4,25%-4,50% e la BCE ha portato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali dallo 0,00% al 2,50%.

Lo shock inflazionistico ha causato un deciso rallentamento delle principali economie e il rischio di una prossima entrata in recessione è consistente. In tal senso si stanno muovendo gli indicatori leading del ciclo.

Tuttavia, i prezzi dell'energia sono nettamente scesi, dopo i picchi raggiunti dal gas ad agosto e dal petrolio a giugno, preludendo a una significativa diminuzione dell'inflazione nel 2023.

Economia europea

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELL'UNIONE EUROPEA

Indicatori 2020 2021 2022 2023
Pil Reale (var. annua) -5,5% 5,4% 3,4%* 0,4%*
Tasso di Inflazione (var. annua) 0,6% 2,7% 8,9% 6,4%*
Tasso di Disoccupazione 7,6% 7,4% 6,7% 6,9%*
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 1,9% 2,3% 1,0%(*) 1,3%*
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -6,9% -4,8% -3,4%* -3,5%*

(*) Stime di consensus rilevate da Bloomberg, aggiornate al 20/2/2023.

Nel 2022 la crescita economica europea ha rallentato, risentendo dei rincari dell'energia e degli alimentari. La produzione industriale ha tenuto, ma gli ordini si sono contratti e gli imprenditori manifatturieri, nella seconda metà dell'anno, sono diventati pessimisti. I consumi hanno frenato, risentendo di una fiducia delle famiglie scesa ai minimi storici, depressa dall'impennata dell'inflazione e nonostante il tasso di disoccupazione sia sceso ai livelli più bassi di sempre al 6,1%. Si sono quindi creati i presupposti per una decisa frenata dell'economia nel 2023. In tal senso, il consensus stima che quest'anno il Pil rallenti allo 0,4%, dal 3,4% del 2022.

L'inflazione a dicembre ha raggiunto il 10,4%, dal 5,3% di dicembre 2021 e dopo aver toccato un livello record all'11,5% a ottobre, con il dato core (al netto delle volatili componenti degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco) al 6,2% (dal 3,0%).

Per fronteggiare l'aumento dell'inflazione, ben al di sopra del suo target (2%), la Banca Centrale Europea ha reso meno accomodante la politica monetaria, ponendo fine al quantitative easing e avviando a partire da luglio l'inversione del ciclo dei tassi. Tutti e tre i tassi di riferimento sono stati alzati di 2,5 punti percentuali: il tasso sui depositi è stato portato al 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,50% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginali al 2,75%. Conseguentemente, gli operatori hanno decisamente rivisto al rialzo le proprie aspettative sui tassi a breve europei, con i tassi forward sull'Euribor a tre mesi con scadenza dicembre 2023 saliti dallo 0,06% di fine 2021 al 3,65% di fine 2022.

L'impennata dell'inflazione, le aspettative per una politica monetaria più restrittiva e la forte salita dei tassi statunitensi (pari a 236 basis points sul Treasury decennale da fine 2021 a fine 2022) hanno causato un consistente aumento dei rendimenti obbligazionari europei, sui titoli di riferimento tedeschi a tre e a dieci anni rispettivamente pari a 322 e a 275 punti base. Inoltre, il timore che le strette creditizie attuate dalla BCE possano pesare sulla spesa per interessi ha spinto al rialzo gli spread dei Paesi a più alto debito, come l'Italia e la Grecia. In particolare, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sulla scadenza decennale da fine 2021 a fine 2022 è salito di 79 punti base a 214. La combinazione di una decisa salita dei tassi di interesse internazionali e di un premio al rischio un po' più alto per detenere Btp ha quindi determinato un netto calo del mercato obbligazionario italiano, che nell'anno ha perso il 14,8% (in base all'indice MTS generale), trainato al ribasso dai Btp con scadenza superiore ai 6 anni (-24,4%).

Il trend di riduzione del deficit pubblico europeo è proseguito, beneficiando dell'aumento delle entrate generato dalla maggior crescita nominale, del progressivo venir meno delle misure temporaneamente adottate in risposta alla pandemia e nonostante i provvedimenti varati per contenere l'impatto dei rincari energetici su famiglie e imprese e per aiutare gli Ucraini in fuga dalla guerra. Sulla base delle stime di consensus, il disavanzo dovrebbe diminuire al 3,4% del Pil nel 2022 (dal 4,8% dell'anno precedente), per risalire lievemente al 3,5% nel 2023.

La spesa pubblica, dopo l'impulso ricevuto nel 2020-2021 per fronteggiare la pandemia, dovrebbe ridurre la sua incidenza sul Pil al 49,8% nel 2022 e al 49,7% nel 2023 (secondo le stime della Commissione Europea), dal picco del 52,8% raggiunto nel 2020 (e dal 51,5% del 2021). Peraltro, grazie all'elevata crescita del Pil nominale, nel 2022 l'incremento della spesa pubblica nell'UE dovrebbe essere stato di quasi il 5% e per l'anno entrante la Commissione prevede un aumento del 5,8%. Nei Paesi in cui BFF opera, si stima che i tassi di crescita più sostenuti siano stati realizzati, nel 2022, dalla Polonia (+16,5%) e dalla Grecia (+9,0%) e, nel 2023, dovrebbero essere conseguiti da Slovacchia (+18,0%), Polonia (+16,5%) e Repubblica Ceca (+10,1%).

Paesi Spesa
Pubblica
2021
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2021
(% Pil)
Var.
2021/
2020
Spesa
Pubblica
2022
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2022
(% Pil)
Var.
2022/
2021
Spesa
Pubblica
2023
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2023
(% Pil)
Var.
2023/
2022
Unione Europea
(27 Paesi) 7.480 51,5 5,2% 7.847 49,8 4,9% 8.302 49,7 5,8%
Francia 1.476 59,0 3,8% 1.525 57,9 3,3% 1.613 58,1 5,8%
Italia 985 55,3 4,4% 1.031 54,1 4,6% 1.052 53,3 2,1%
Spagna 611 50,6 5,1% 635 48,7 3,9% 657 47,9 3,6%
Polonia 254 44,2 0,1% 296 44,1 16,5% 345 46,3 16,5%
Repubblica Ceca 111 46,5 8,7% 120 45,2 8,6% 132 46,0 10,1%
Portogallo 103 47,8 3,8% 108 45,9 5,8% 114 45,5 5,0%
Grecia 104 57,4 5,6% 114 54,4 9,0% 117 52,4 2,7%
Slovacchia 46 46,3 9,1% 48,5 45,0 6,3% 57,2 47,1 18,0%
Croazia 33 48,5 20,7% 35,7 47,2 8,5% 38,4 47,4 7,8%

LE PROSPETTIVE DELLA SPESA PUBBLICA NEI PAESI IN CUI BFF OPERA

Fonte: Elaborazioni BFF su dati European Economic Forecast, Autumn 2022 e Eurostat.

La dinamica della spesa pubblica per beni e servizi è stata finora significativamente più vivace di quella della spesa pubblica complessiva. I dati cumulati annui al terzo trimestre dell'anno (ovvero, la somma dei dati tra il quarto trimestre del 2021 e il terzo del 2022) mostrano infatti una crescita su base tendenziale del 7,2%. Guardando ai Paesi con cui BFF opera, la crescita risulta particolarmente consistente in Slovacchia (+14,2%), Repubblica Ceca (+13,0%), Grecia (+12,7%), Polonia (+12,1%) e Croazia (+11,6%), mentre è più contenuta in Francia (+4,9%), dove però il peso sul Pil è già relativamente elevato (11,6%) anche se non superiore a quello che si osserva nel complesso dell'Unione Europea.

In Italia, la spesa pubblica per beni e servizi in rapporto al Pil è pari all'8,8%, il 2,8% in meno rispetto a quello che si rileva nel complesso dell'UE; essendo il dato sui consumi intermedi sostanzialmente allineato (al 6%), la differenza risiede nelle prestazioni sociali in natura, che pesano circa la metà (2,7%) rispetto a quello che si osserva nell'Unione Europea (5,6%). Il Governo italiano con la legge di bilancio approvata a fine anno intende portare la spesa pubblica per beni e servizi a 170,9 miliardi di euro nel 2023 (dai 166,9 del 2022), a fronte dei 165,6 in assenza di manovra.

L'ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA PER BENI E SERVIZI NEI PAESI IN CUI BFF OPERA

Paesi Consumi
Intermedi
Q3 2022(
*)
(mld. euro)
Consumi
Intermedi
Q3 2022(
*)
(% Pil)
Var.
yoy
Prestazioni
Sociali in
Natura
Q3 2022(
*)
(mld. euro)
Prestazioni
Sociali in
Natura
Q3 2022(
*)
(% Pil)
Var.
yoy
Spesa
Pubblica
per Beni e
Servizi Q3
2022(
*)
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
per Beni e
Servizi Q3
2022(
*)
(% Pil)
Var.
yoy
Unione Europea
(27 Paesi) 930,7 6,0 7,2% 859,3 5,6 7,2% 1.789,9 11,6 7,2%
Francia 136,1 5,2 8,2% 165,4 6,4 2,3% 301,4 11,6 4,9%
Italia 113,2 6,1 5,3% 50,3 2,7 7,3% 163,5 8,8 5,9%
Spagna 74,7 5,8 6,8% 37,5 2,9 7,6% 112,2 8,6 7,1%
Polonia 37,5 5,9 14,1% 12,0 1,9 6,4% 49,5 7,8 12,1%
Repubblica Ceca 15,5 5,8 15,7% 9,1 3,4 8,7% 24,6 9,2 13,0%
Portogallo 12,9 5,5 7,0% 4,6 2,0 11,7% 17,5 7,5 8,2%
Grecia 11,5 5,8 14,4% 5,8 2,9 9,4% 17,3 8,7 12,7%
Slovacchia 6,4 6,1 14,4% 3,7 3,5 13,8% 10,1 9,6 14,2%
Croazia 5,0 7,8 13,5% 1,4 2,1 5,3% 6,4 9,9 11,6%

Fonte: Elaborazioni BFF su dati Eurostat.

(*) Dati cumulati annui.

La spesa pubblica per beni e servizi include i consumi intermedi e le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato. I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.

Il mercato del Factoring in Europa

Nella prima metà del 2022, con un turnover totale di 1.144 miliardi di euro e un'incidenza del 12,5% rispetto al PIL, il factoring in Europa ha riportato una crescita annua record del 21,5%, raddoppiando l'incremento registrato nella prima metà del 2021 (11%). Tale trend è il risultato di un una pluralità di fattori: ripresa della domanda dopo la forte contrazione causata dalla pandemia, necessità di liquidità per il rimborso di finanziamenti statali, impatto dell'inflazione sul valore nominale del fatturato delle imprese e dei volumi ceduti, effetto della crisi russo-ucraina sulla formazione di nuove esigenze finanziarie nei Paesi dell'Europa orientale, connesse al finanziamento di voci di spesa causate dalla gestione dei flussi migratori e dagli interventi umanitari.

Il turnover registrato a giugno 2022 dai Paesi in cui il Gruppo BFF opera è stato di oltre 546 miliardi di euro, con una crescita media superiore al trend europeo.

Tale risultato è stato trainato in termini assoluti da Francia (203,5 miliardi di euro) e Italia (139,8 miliardi di euro), ma anche influenzato in termini relativi da Repubblica Ceca, Grecia e Polonia, che hanno riportato un tasso di crescita annuo significativamente superiore alla media dei Paesi europei1 .

Guardando, in particolare, al mercato del factoring in Italia, il turnover del 2022 è stato pari a 287 miliardi di euro, registrando una crescita tendenziale del 14,6%, a fronte di un monte crediti totale a fine anno di euro 69,5 miliardi, in crescita del 5,9% rispetto a fine 2021.

Restringendo l'analisi alla sola operatività di factoring verso la pubblica amministrazione, a dicembre 2022 si registra una riduzione del 30,3% del turnover anno su anno, con un valore totale di 19,3 miliardi di euro, pari al 6,8% del fatturato totale del factoring.

La dinamica osservata è riconducibile a una crescente complessità del contesto normativo di riferimento, in seguito all'entrata in vigore della nuova definizione di default prevista dal Regolamento europeo relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che privilegia gli operatori altamente specializzati e, al contempo, spinge verso la valutazione di soluzioni alternative inerenti al settore della finanza strutturata.

Con riferimento al monte crediti in essere verso gli enti pubblici, si osserva una riduzione dell'1,7% rispetto all'anno precedente, per un valore totale di 8,5 miliardi di euro a dicembre 20222 , per effetto dei minori volumi di turnover e dell'incremento dei giorni medi di pagamento.

La composizione del monte crediti è leggermente variata rispetto al 2021, con i crediti del settore sanitario cresciuti dal 34% al 36% e quelli vantati verso le amministrazioni centrali, locali ed altri enti pubblici diminuito dal 66% al 64%.

1 Fonte: EUFederation - Half Year Figures 30 June 2022.

2 Fonte: Assifact - Febbraio 2023.

Il mercato italiano dei Securities Services

BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent e custodia e regolamento titoli.

L'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, fortemente correlati tra loro, è stato influenzato dalla flessione del controvalore del risparmio gestito in Italia, che nell'anno è diminuito del 14,6%, a 2.216 miliardi di euro. Questa diminuzione è stata causata dal forte calo dei mercati - sia azionari che obbligazionari - ed è avvenuta nonostante la raccolta netta sia stata positiva per quasi 20 miliardi di euro.

Gestioni Raccolta
netta
2022(
*)
(A)
(A)/
Patrim.
gest.
dic. 2021
Raccolta
netta
gen.-set.
2022(
*) (B)
(B)/Patrim.
gest. dic.
2021
Patrimonio
gestito
dic.
2022(
*)
Patrim.
gest.
dic. 2022/
dic. 2021
Patrimonio
gestito
set.
2022(
*)
Patrim.
gest.
set. 2022/
dic. 2021
Patrimonio
gestito
dic.
2021(
*)
Gestioni collettive 15.477 1,1% 14.646 1,1% 1.160.158 -14,1% 1.150.159 -14,9% 1.351.254
Fondi aperti 9.338 0,7% 10.028 0,8% 1.074.708 -15,5% 1.066.725 -16,2% 1.272.588
Fondi di diritto italiano -566 -0,2% 223.413 -13,7% 258.969
Fondi di diritto estero 10.594 1,0% 843.312 -16,8% 1.013.619
Fondi chiusi 6.139 7,8% 4.619 5,9% 85.449 8,6% 83.435 6,1% 78.666
Fondi di diritto italiano 1.299 2,0% 68.516 3,2% 66.409
Fondi di diritto estero 3.319 27,1% 14.919 21,7% 12.257
Gestioni di portafoglio 4.288 0,3% -7.274 -0,6% 1.055.458 -15,1% 1.040.900 -16,3% 1.242.988
Gestioni di prodotti
assicurativi
-4.034 -0,5% 663.890 -17,5% 804.388
Gestioni patrimoniali
retail
7.316 4,5% 5.336 3,3% 144.428 -12,0% 141.739 -13,6% 164.097
Gestioni di patrimoni
previdenziali
1.709 1,5% 99.191 -13,0% 114.017
Fondi pensione
aperti
1.285 5,0% 22.255 -12,6% 25.475
Fondi pensione
negoziali
1.355 2,4% 50.256 -9,8% 55.742
Fondi pensione
preesistenti
17 0,1% 12.312 -13,5% 14.236
Casse di previdenza -214 -3,1% 5.487 -19,4% 6.806
Altre forme
previdenziali
-734 -6,2% 8.881 -24,5% 11.759
Altre Gestioni -10.285 -6,4% 136.080 -15,2% 160.486
Totale risparmio gestito 19.765 0,8% 7.372 0,3% 2.215.616 -14,6% 2.191.059 -15,5% 2.594.242
(*) Dati in milioni di euro. Fonte: elaborazione BFF Bank su dati Assogestioni.

L'INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO ITALIANO

Nel dettaglio, la raccolta netta è cresciuta di 9,3 miliardi di euro per i fondi aperti, di 6,1 miliardi per i fondi chiusi, di 7,3 miliardi per le gestioni patrimoniali retail, mentre è diminuita di 3,0 miliardi quella delle gestioni di portafoglio istituzionali; nell'ambito di queste ultime, peraltro, i dati a fine settembre mostrano che le gestioni previdenziali - e specificatamente i fondi pensione negoziali, importanti per il business di BFF - sono andati in controtendenza, crescendo di 1,7 miliardi di euro (con i fondi pensione negoziali in aumento di 1,4 miliardi). Tra le gestioni collettive, si nota come l'aumento della raccolta netta, sulla base dei dati dei primi nove mesi, sia quasi interamente imputabile ai fondi di diritto estero (+13,9 miliardi di euro) e solo in misura modesta (+0,7 miliardi) a quelli di diritto italiano.

Il patrimonio gestito si è quindi portato a fine dicembre a 1.075 miliardi di euro per i fondi aperti (pari al 48,5% del totale), 85,4 miliardi per i fondi chiusi (3,9%), 144,4 miliardi per le gestioni di portafoglio retail (6,5%) e 911,0 miliardi di euro per le gestioni di portafoglio istituzionali (41,1%); nello specifico, il patrimonio dei fondi pensione negoziali a fine settembre ammontava a 50,3 miliardi di euro, pari a circa la metà del totale delle gestioni di patrimoni previdenziali.

Il mercato dei Pagamenti In Italia

Il 2022 ha rappresentato un ulteriore anno in cui i pagamenti digitali hanno conosciuto un avanzamento. Il mercato delle carte di pagamento è il principale traino di questa espansione: in attesa dei dati consolidati del 2022, il primo semestre dell'anno ha visto un aumento del transato delle carte prepagate del +19%, quello delle carte di debito del +24%, mentre la categoria delle carte di credito - dopo un 2021 ancora con crescite molto contenute per gli effetti a medio termine del Covid - beneficia della ripresa dei consumi ad alto importo per i servizi, il turismo e i viaggi aziendali con una crescita del +21%.

Sono in crescita, anche se in minor misura, le operazioni di prelievo di contante con carta agli Atm, per un totale di 85 miliardi di euro (+14%).

Nei negozi fisici la carta contactless si conferma lo strumento più utilizzato rappresentando il 64% delle transazioni digitali (percentuale che sale al 69% se consideriamo anche le transazioni via mobile, smartwatch e altri device Nfc) ed è in crescita del 49% rispetto al primo semestre del 2021, per un totale di 79 miliardi di euro.

Per quanto concerne i pagamenti bancari, secondo il report semestrale di Banca d'Italia, si assiste ad un incremento degli strumenti SEPA a partire dai bonifici (+6,1% nel primo semestre 2022 rispetto al primo semestre 2021) e dagli SDD (+6,5%); in leggero calo (-1,5%) invece le altre forme di incasso domestico, Riba o MAV. In calo nel primo semestre 2022 rispetto al 2021 anche gli altri strumenti denominati "tradizionali" quali gli assegni bancari e circolari (-6,8%) e gli effetti (-6,9%).

Da un punto di vista delle iniziative nell'ambito dei pagamenti, l'entrata in vigore della T2-T2S consolidation, a marzo 2023, sta impegnando le banche sia da un punto di vista operativo che di investimenti mentre l'instant payment, anche se inizia ad essere accettato da molte banche, stenta ancora ad affermarsi come servizio di pagamento di punta; la sua obbligatorietà, determinata a novembre 2022 dalla Commissione Europea, amplierà la sua diffusione nei prossimi due anni.

L'evoluzione e la digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti europeo continuano ad essere al centro dell'attenzione della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea (BCE), impegnate nel definire le linee strategiche per i prossimi anni: una particolare attenzione viene data da entrambe le istituzioni sia allo sviluppo degli instant payments sia alla realizzazione di un Euro Digitale. Il 2022, inoltre, ha inaugurato l'inizio dell'iter di revisione della PSD che condurrà, probabilmente entro il 2023-2024, a un nuovo aggiornamento della Direttiva sui Pagamenti ("PSD3"), che potrebbe aprire ancora di più alla competizione il mercato.

Eventi significativi del Gruppo

Si rappresentano in questa sezione i principali eventi succedutisi nel corso del 2022.

In data 2 febbraio 2022, BFF ha annunciato l'accordo con Fondazione Fiera Milano per l'acquisto dell'area su cui sorgerà la nuova sede centrale della Banca.

L'edificio sarà completato nel 2024 e accoglierà gli oltre 500 dipendenti che oggi operano a Milano in tre siti differenti. La nuova sede, che prenderà il nome di "Casa BFF", si inserisce in un percorso di rinnovamento progressivo degli ambienti di lavoro del Gruppo, come già avvenuto per gli uffici di Madrid (2020) e per la Polonia, a Łódź (2019), presso il complesso Brama Miasta.

Propedeutica all'esecuzione del progetto, in data 19 gennaio 2022, è stata costituita BFF Immobiliare S.r.l., società che gestisce lo sviluppo e la valorizzazione di Casa BFF e, a tendere, di tutto il patrimonio immobiliare di proprietà del Gruppo.

Il 9 marzo 2022, di seguito alla conclusione della procedura di Accelerated Book-Building su circa 14 milioni di azioni ordinarie di BFF detenute dalla Equinova UK HoldCo Limited3 il flottante della Banca, già oltre l'80% al 31 dicembre 2021, ha raggiunto la quasi totalità del capitale sociale, rendendo così BFF una delle poche società quotate italiane ad azionariato diffuso.

In data 31 marzo 2022 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti, che ha approvato un Piano di Incentivazione a Lungo Termine che contribuirà alla creazione di valore futuro, rafforzando, tra l'altro, la retention e il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità. L'Assemblea ha inoltre approvato la Relazione sulla politica in materia di remunerazione, e ha espresso un voto consultivo favorevole sulla Relazione sui compensi corrisposti.

In data 21 aprile 2022, facendo seguito alla delibera assembleare del mese di marzo dello stesso anno, BFF ha distribuito un dividendo lordo per azione pari a euro 0,679, per un totale di euro 125.280.399.

L'anno 2022 segna anche il passaggio alla distribuzione semestrale per i dividendi in agosto, sulla base dei risultati del primo semestre, accelerando ulteriormente la restituzione di capitale agli azionisti. Pertanto, in data 24 agosto 2022 si è proceduto al pagamento di euro 68.549.894.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, BFF ha gestito un'attività di capital management volta all'ottimizzazione della propria struttura patrimoniale per disporre di una maggiore flessibilità, nonché di un margine più ampio in termini di leva finanziaria e di limite delle grandi esposizioni. In tal senso:

  • ▶ in data 19 gennaio 2022 si è perfezionata l'emissione di uno strumento subordinato Additional Tier1 Perpetual NC 2027 di importo nominale pari a 150 milioni di euro; e
  • ▶ in data 02 marzo 2022 è stata esercitata la call option per il rimborso dello strumento subordinato Tier2 10YNC5 emesso nel marzo 2017 di importo nominale pari a 100 milioni di euro.

Il 29 giugno 2022 si è proceduto al rimborso a scadenza dell'importo residuo, pari a 42 milioni di euro, dell'obbligazione senior preferred di originari 200 milioni di euro, emessa nel 2017 e oggetto di cash buy back e successivi riacquisti a partire dal giugno 2021.

3 Equinova è la holding company di Advent International Corporation, Bain Capital Private Equity Europe LLP e Clessidra SGR S.p.A., che era il principale azionista di DEPObank (al 1° marzo 2021 deteneva una quota del 91,6% del capitale sociale della stessa).

Nel corso del secondo semestre, al fine di raffreddare l'inflazione, la Banca Centrale Europea ha avviato un ciclo restrittivo di politica monetaria, ponendo quindi fine all'era dei tassi negativi. Tra luglio e dicembre i tassi di interesse ufficiali sono stati alzati quattro volte (a luglio, settembre, ottobre e dicembre) per complessivi 250 punti base e un ulteriore rialzo di 50 punti base è avvenuto a febbraio 2023. Nel dettaglio, i tassi chiave sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e marginali sono stati portati rispettivamente al 2,50%, al 3,00% e al 3,25%. Inoltre, il 15 dicembre la BCE ha annunciato l'avvio del Quantitative Tightening, ovvero la riduzione del portafoglio di asset a partire da marzo 2023 al ritmo di 15 miliardi di euro al mese (importo che l'Istituto di Francoforte si riserva di variare da luglio).

In data 5 settembre 2022 la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo BFF, ha assegnato a BFF un risk rating ESG pari a 18,1. Il Gruppo è passato così dalla categoria "Medium Risk" a "Low Risk", posizionandosi al 9° percentile della sub-industry "Regional Banks", al 17° percentile della categoria "Banks" e al 19° percentile dell'intero universo di Sustainalytics. Inoltre, BFF si è classificata al secondo posto nella sub-industry di riferimento tra le società con una capitalizzazione di mercato di USD 1,1-1,2 miliardi.

In data 23 Settembre 2022 la Banca d'Italia ha emanato alcune linee interpretative più stringenti sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) che ha portato a registrare, alla data del 30 settembre 2022, un incremento del livello delle esposizioni scadute deteriorate seppur non sintomatiche di un incremento del profilo di rischio di credito effettivo del portafoglio.

Il 20 ottobre 2022 BFF, per effetto della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, ha ottenuto conferma del diritto di recuperare almeno euro 40 per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione.

Sempre nel mese di ottobre 2022, è nata BFF Techlab dall'acquisizione, da parte di BFF, del 100% del capitale sociale di MC3 Informatica Srl, società di consulenza che in questi anni ha supportato BFF nell'implementazione dell'attuale sistema di core-factoring e nella definizione di altre architetture applicative. L'operazione è coerente con il percorso di crescita delineato dalla Banca nel Piano Industriale 2023, in quanto consente l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo di MC3 legate alla gestione e all'evoluzione del sistema informativo del Gruppo.

A seguito dell'uscita di Arca e Anima, le cui disdette erano state comunicate nel 2021 e le cui migrazioni in uscita si sono completate nel corso del 2022, a causa delle quali si è registrata una significativa riduzione di alcune attività all'interno della BU Security Services, la banca ha avviato delle azioni volte a ridefinire la struttura organizzativa, riadattandola alle mutate esigenze di business. In particolare, si precisa che è in atto una procedura di ristrutturazione che allo stato attuale coinvolge 23 posizioni.

In data 4 novembre si è aperta, pertanto, la Procedura di Informazione e Consultazione sindacale ex. Art. 22 del CCNL del Credito, avente ad oggetto la gestione degli esuberi risultanti. Si precisa che a gennaio 2023 è stata avviata, a seguito di quanto sopra, una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi degli Art. 4 e 24 della legge del 23 luglio 1991 n. 223 su un numero ridotto di posizioni (dalle 49 originariamente previste a 23 posizioni), in conseguenza di uscite volontarie e ricollocazioni interne. Tale procedura è tutt'ora in fase di discussione con le organizzazioni sindacali.

Il 22 dicembre 2022 BFF è entrata nella compagine azionaria dell'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.P.A., tramite la sottoscrizione di una quota di partecipazione, pari all'1,25%, nell'ambito dell'aumento di capitale deliberato dalla Società.

L'operazione rientra nelle iniziative e nelle strategie di sostenibilità e impegno pubblico di BFF, e consente alla Banca di affiancare altri esponenti di prestigio - pubblici e privati - del tessuto culturale ed economico del Paese, coinvolgendosi al fianco di uno dei maggiori centri italiani di produzione e diffusione della cultura.

Infine, si precisa che, in merito agli avvicendamenti avvenuti all'interno degli organi sociali:

    1. a seguito delle dimissioni rassegnate dalle Consigliere (i) Ing. Barbara Poggiali, in data 3 febbraio 2022, e (ii) Amélie Scaramozzino, in data 24 febbraio 2022, il CdA della Banca, ha nominato con procedura d'urgenza per cooptazione - ai sensi dell'art. 2386 del Codice civile, rispettivamente, il 10 febbraio 2022 e il 1° marzo 2022 - le Dott.sse Monica Magrì e Anna Kunkl, in sostituzione degli Amministratori cessati, successivamente confermate dall'Assemblea del 31 marzo 2022.
    1. in data 18 febbraio 2022, la Dott.ssa Paola Carrara, Presidente del Collegio Sindacale, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto a decorrere dalla prima tra (i) la data dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2021 e (ii) il 31 marzo 2022.

A seguito delle suddette dimissioni il CdA della Banca ha convocato l'Assemblea ordinaria, al fine di i) all'integrare, per il residuo del triennio 2021-2023, del Collegio Sindacale, e ii) nominare il nuovo Presidente di tale organo sociale. L'Assemblea, in data 31 marzo 2022, ha deliberato di nominare della Dott.ssa Francesca Sandrolini in qualità di Presidente del Collegio sindacale nominata sulla base di una "singola" proposta di candidatura presentata dallo Studio Legale Trevisan & Associati per conto di un gruppo di azionisti, non trovando applicazione le disposizioni statutarie e di legge che prevedevano l'utilizzo del meccanismo del c.d. voto di lista;

In data 22 aprile 2022, la Dott.ssa Francesca Sandrolini ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale con effetto immediato, per ragioni strettamente personali. Per l'effetto, ai sensi di legge e di statuto, a decorrere dalla data medesima data, è subentrata nella carica di Sindaco Effettivo la Dott.ssa Mezzabotta - già Sindaco supplente della Banca, eletta nell'unica lista presentata all'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 25 marzo 2021 - era subentrata nella carica di Sindaco Effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale, ai sensi di legge e di statuto, successivamente alle dimissioni rassegnate, in pari data, dalla Dott.ssa Francesca Sandrolini, nominata dall'Assemblea del 31 marzo 2022.

La Dott.ssa Mezzabotta, a seguito del suo automatico subentro quale Sindaco Effettivo, ha assunto anche il ruolo di Presidente. Il 6 maggio 2022, la Dott.ssa Mezzabotta - essendo stata frattanto nominata componente effettivo del Collegio Sindacale di un altro emittente quotato e, avendo riconsiderato la numerosità degli incarichi rilevanti ricoperti a quella data - ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica di Sindaco effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale con decorrenza immediata.

Ai sensi di legge e di statuto, in pari data è subentrato nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il Dott. Carlo Carrera, già Sindaco supplente anch'esso eletto nella unica lista presentata all'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 25 marzo 2021.

All'esito del subentro del Dott. Carlo Carrera nel ruolo di Sindaco Effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale, detto organo sociale risultava a) composto da membri dello stesso genere, e b) privo di alcun Sindaco supplente. Pertanto, il CdA ha convocato l'Assemblea ordinaria, in quanto è stata ravvisata la necessità di: i) integrare la composizione del Collegio Sindacale, che non rispettava l'equilibrio tra i generi, poiché composto da rappresentanti del medesimo genere e, quindi, di nominare un Sindaco Effettivo in sostituzione del Dott. Carlo Carrera; ii) nominare il Presidente di detto organo di controllo e, nello stesso tempo, iii) nominare due Sindaci supplenti, con facoltà di confermare il Dott. Carlo Carrera nel ruolo di Sindaco supplente.

Da ultimo, in data 22 giugno 2022, l'Assemblea ordinaria di BFF Bank S.p.A. ha provveduto ad integrare la composizione del Collegio Sindacale, nominando la Dott.ssa Nicoletta Paracchini quale Sindaco effettivo e Presidente del Collegio sindacale, nonché la Dott.ssa Francesca Masotti e il Dott. Carlo Carrera quali Sindaci supplenti.

3.Andamento della gestione

KEY HIGHLIGHTS

BFF Banking Group

  • ▶ Utile dell'esercizio pari a €232,0m e Utile Normalizzato pari a €146,0m (+16,6% anno su anno).
  • ▶ Crescita dei crediti verso la clientela del +45% anno su anno e Loan/Deposit ratio al 76%.
  • ▶ Significativo incremento dei tassi di interesse sul fronte degli impieghi ancora non fattorizzato.

LPIs + "Recovery Costs" rights

  • ▶ Incremento del tasso relativa agli interessi di mora dall'8% al 10,50% a partire dal 1° Gennaio 2023. Ulteriore incremento a partire da Luglio 2023.
  • ▶ Dal 31 Dicembre 2022:
  • (i) "indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro")" contabilizzato per competenza sulla base di stime di incasso coerenti con quelle degli interessi di mora, e
  • (ii) cambio della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50%.
  • ▶ One Off positivo sul Capitale per €100m al 31 Dicembre 2022.

Capital & Dividends

  • ▶ CET1 ratio al 16,9% e TCR al 22,3%. €201m di capitale in eccesso rispetto al TCR target del 15%.
  • ▶ Dividendi 2022 pari a €146,0m, €68,5m già pagati ad Agosto 2022, €77,5m (circa €0,42 per azione) da pagare ad Aprile 2023, previa delibera assembleare. Ulteriore Acconto sui Dividendi a valere sull'utile 2023 da pagare ad Agosto 2023 sulla base dei risultati del primo semestre 2023.
  • ▶ >€615m di dividendi pagati agli azionisti dall'IPO del 2017, c. 77% dell'IPO-market cap.

(€ milioni)

CONTO ECONOMICO PER BUSINESS UNIT

FY
2022
FY
2021
Net
Reve
nues
OPEX
incl.
D&A
Cost/
Income
(%)
Provisions PBT Net
Reve
nues
OPEX
incl.
D&A
Cost/
Income
(%)
Provisions PBT
Factoring
& Lending
P&L
170,1 (43,8) 26% (6,3) 120,0 161,9 (38,8) 24% (0,4) 122,8
+
Securities
Services
P&L
52,5 (24,7) 47% - 27,8 57,8 (28,8) 50% - 29,0
+
Payments
P&L
63,3 (32,1) 51% - 31,3 62,1 (30,9) 50% - 31,1
+
Corporate Center
incl. synergies
93,2 (67,0) - 0,2 26,4 49,5 (79,1) - 4,5 (25,1)
=
BFF Banking
Group
Adj. P&L
379,1 (167,6) 44% (6,2) 205,4 331,4 (177,6) 54% 4,1 157,9
Adjustments* 151,5 (15,7) - (10,0) 125,8 43,0 (2,8) - (1,5) 38,7
BFF Banking
Group
reported P&L
530,6 (183,3) 35% (16,2) 331,2 374,4 (180,4) 48% 2,7 196,7

(*) Le voci straordinarie 2022 si riferiscono: alla contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 119,4 milioni di euro, all'effetto combinato dell'aumento della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% e dell'aumento dei giorni previsti per il relativo incasso per 29,3 milioni di euro, ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza per 10,0 milioni di euro relativi, ad altre poste straordinarie per 12,9 milioni di euro (costi per stock option, costi straordinari, costi per progetti speciali, plusvalenza da alienazione immobili, ammortamenti customer contracts, contributi straordinari al "Fondo Interbancario Tutela Depositi" e movimentazione della differenza cambi coperta dalla riserva di traduzione).

Le voci straordinarie 2021 si riferiscono: al PBT normalizzato di DEPObank per 5,1 milioni di euro, agli oneri riferiti al "Piano di Stock Option" per 4,5 milioni di euro, ai proventi per differenza cambi coperta da riserva di traduzione a patrimonio netto pari a 0,2 milioni di euro, al Badwill per 76,9 milioni di euro, ai costi collegati alle iniziative di liability management per 13,4 milioni di euro, agli altri costi di transazione e ristrutturazione per 10,2 milioni di euro, agli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Nazionale di Risoluzione per 2,8 milioni di euro e all'ammortamento del customer contract di DEPObank per 2,4 milioni di euro.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 mostra gli elementi patrimoniali ed economici di BFF Banking Group, inclusivi, dal 2022, di BFF Immobiliare S.r.l., società costituita in data 19 gennaio 2022, detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A., e la cui costituzione è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF", che ha visto l'acquisto di un'area edificabile finalizzata allo sviluppo della nuova sede del Gruppo BFF e di BFF Techlab S.r.l. (ex MC3 Informatica S.r.l.), società di consulenza informatica con sede a Brescia che BFF ha acquisito, in quanto consente l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo legate alla gestione e all'evoluzione del sistema informativo nella Business Unit Factoring & Lending.

Si rammenta che la fusione con DEPObank ha prodotto i propri effetti contabili a partire dal 1° marzo 2021 e, pertanto, è solo a partire da tale data che è avvenuto il consolidamento dei dati contabili delle due realtà.

A partire da tal data, i risultati del Gruppo includono le dinamiche dei settori in cui il Gruppo opera attraverso le Business Units che offrono servizi ai clienti (Factoring & Lending, Securities Services, Payments) e attraverso la Business Unit Corporate Center che offre attività di supporto alle altre BU, gestisce la provvista di Gruppo (regolata internamente da un meccanismo di transfer pricing), e l'impiego della liquidità in eccesso rispetto alle necessità della Business Unit Factoring e Lending, mediante investimenti in titoli di stato, pronti contro termine, depositi in BCE.

Nel corso del 2022, il Gruppo si è concentrato nel consolidamento dei neo-acquisiti business di DEPObank (Securities Services e Payments) e nel rilancio del Factoring & Lending grazie allo sforzo commerciale e al progressivo ritorno alla normalità dei paesi in cui il Gruppo opera, nonostante gli stessi stiano ancora gestendo l'onda lunga degli effetti della crisi pandemica da Covid-19 sorta nel primo trimestre del 2020 e nonostante la debolezza dei mercati finanziari influenzati dalla crisi Russia-Ucraina. Inoltre, il Gruppo si è concentrato sul continuo affinamento e monitoraggio delle iniziative atte a generare le sinergie previste dal piano di integrazione con DEPObank sia in termini di funding che di costi.

Sul fronte del funding, ci si è concentrati nell' utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments per finanziare i propri impieghi e, in ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento nonché di ottimizzazione del costo della raccolta, nel rilancio delle attività di raccolta di Lokata Facto in Zloty e, sul finire del semestre, di Cuenta Facto in Euro.

BFF ha continuato nella politica di investimento in titoli HTC a valere sui titoli di stato italiani con orizzonti temporali medio lunghi finalizzata a ripristinare una duration media coerente con quelle registrate in passato: nello specifico, anche in relazione alla dinamica attesa dei tassi di interesse dell'area euro, l'attività si è rivolta a strumenti a tasso variabile.

Infine, si segnala che il Gruppo BFF non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della business unit Payments nel rispetto delle restrizioni imposte verso la Russia.

Risultato Economico del Gruppo

Risultato dell'esercizio

In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU del Gruppo, influenzata dai fenomeni indicati precedentemente, ha portato a un risultato netto contabile pari a 232,0 milioni di euro, inclusivo delle poste straordinarie che hanno influenzato il risultato dell'esercizio e il cui dettaglio è esposto nella tabella successiva.

Risultato normalizzato

Eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 e aggiungendo a questi ultimi i 2 mesi mancanti di DEPObank (gennaio e febbraio), a solo scopo comparativo, il risultato economico normalizzato del Gruppo si attesterebbe sui 146,0 milioni di euro (in aumento del 16,6% rispetto all'anno precedente).

I principali elementi che hanno interessato il risultato economico normalizzato del Gruppo possono così riassumersi:

  • ▶ maggior margine di interesse essenzialmente per il maggior rendimento netto degli impieghi, anche grazie alle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie sul fronte del funding previste a piano, e per il maggior valore di titoli HTC e di crediti verso la clientela in portafoglio;
  • ▶ commissioni delle BU Securities Services e Payments in diminuzione rispetto al 2021 nonostante la performance commerciale e anche a seguito della performance negativa dei mercati;
  • ▶ minori costi grazie all'attento controllo effettuato e alle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie di costo previste a piano.

Tutto questo si è realizzato in un anno caratterizzato:

  • ▶ dalla Guerra in Ucraina e da uno shock energetico;
  • ▶ dal più veloce incremento dei tassi di interesse delle ultime decadi;
  • ▶ dal più alto livello di inflazione dagli anni '80;
  • ▶ dalle restrizioni attuate in politica monetaria e dalla fine del periodo dei "tassi negativi";
  • ▶ dalla volatilità degli spread sovrani;
  • ▶ dalla performance negativa dei mercati azionari.

Di seguito la tabella che spiega il passaggio dal risultato reported a quello normalizzato.

(Valori in milioni di euro)
Aggiustamenti 31.12.2021 31.12.2022 YoY %
Gruppo BFF - Risultato economico Reported 197,4 232,0 +17,6%
Risultato normalizzato pre-acquisizione di DEPObank 5,1
Differenza cambi (coperta da Riserva di Traduzione a Patrimonio Netto) (0,1) (1,7)
Stock Options & Stock Grant 3,3 3,3
Badwill & costi di transazione e ristrutturazione & M&A (70,5) 3,9
Liability Management costi one off 9,5
Affrancamento fiscale Goodwil DEPObank (23,7)
Resolution Fund Straordinario e FITD 2,0 0,5
Tassazione corrente derivante dalla distribuzione dei dividendi dalle
controllate & Stralcio di un credito fiscale (DTA) in Polonia
4,9
Ammortamento dei "customer contracts" di DEPObank 2,4 3,1
Cambi nel valore degli assets, inclusi quelli relativi agli interessi di mora
e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro")
(100,1)
Gruppo BFF - Risultato economico normalizzato 125,3 146,0 +16,6%

Nelle pagine successive, al fine di dare una rappresentazione puntuale delle performance delle varie BU, si commenteranno i dati di conto economico normalizzati, eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 e aggiungendo a questi ultimi i 2 mesi mancanti di DEPObank (gennaio e febbraio 2021).

A tal proposito si ricorda che se nel corso del 2021 la posta straordinaria più rilevante è risultata essere il badwill riveniente dall'operazione di fusione con DEPObank pari a 76,9 milioni di euro e che ha impattato la voce di conto economico "Altri oneri/proventi di gestione", nel 2022 il Gruppo ha proceduto i) alla contabilizzazione del 50% del fondo relativo al'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") e ii) ad aumentare sia la percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% sia i giorni previsti per il relativo incasso da 1800 a 2100 giorni. Questi effetti, evidenziati come straordinari nel 2022 e pari a 148,7 milioni di euro, hanno impattato rispettivamente le voci di conto economico Altri oneri/proventi di gestione e Interessi attivi e proventi assimilati e la voce di stato patrimoniale Crediti verso Clientela.

Stato Patrimoniale di Gruppo

Sul fronte dello Stato Patrimoniale, nel corso del 2022 il Gruppo ha continuato a concentrarsi, così come avvenuto a partire dal secondo trimestre 2021, nell'ottimizzare le forme di provvista generate dai business di ex-DEPObank, razionalizzandone il livello e chiudendo o limitando le forme di finanziamento storiche di BFF più costose mantenendone comunque una certa diversificazione.

D'altro canto, il Gruppo si è focalizzato nel gestire al meglio le forme di impiego, riprendendo l'attività di investimento sui titoli di stato ed eliminando la liquidità in eccesso, con effetti migliorativi sia sulla leva sia sulla redditività del Gruppo.

L'effetto di tutto questo, che si è manifestato a partire dal primo semestre 2021, proseguendo anche nel 2022, è stato l'ottenimento di uno stato patrimoniale che, nonostante la fusione delle due banche, è risultato essere sostanzialmente in linea con quello ex-DEPObank grazie soprattutto al rifinanziamento delle forme di raccolta del Gruppo BFF "pre-acquisizione".

(€m)

Impieghi

Il portafoglio crediti Factoring & Lending si è attestato sui 5,4 miliardi di euro, in aumento del 45% rispetto al 2021: i mercati internazionali rappresentano oggi circa il 38% del totale dei crediti alla clientela. Il livello raggiunto dai crediti verso la clientela ha raggiunto i massimi storici, grazie anche ad un contesto favorevole e confermando un rimbalzo dopo il periodo pandemico, e tutti i paesi hanno mostrato un incremento rispetto all'anno precedente.

Portafoglio Crediti (€ mln) 31.12.2021(*) 31.12.2022(*)
Italia 2.123 3.383
Spagna 330 629
Polonia 790 806
Slovacchia 231 240
Portogallo 207 239
Grecia 70 131
Altri Paesi (Croazia, Francia e Repubblica Ceca) 13 15
Totale 3.763 5.442

(*) Inclusi crediti "Ecobonus" per 221 milioni di euro (18 milioni di euro nel 2021), contabilizzati nello Stato Patrimoniale tra le Altre Attività, e i fondi "on balance-sheet" relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 466 milioni di euro.

Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 6,1 miliardi di euro, 0,3 miliardi più alto del 31 dicembre 2021. Su questa area, infatti, il Gruppo ha continuato nella sua politica di investimento per impiegare e ottimizzare la liquidità del Gruppo: nello specifico, anche in relazione alla dinamica attesa dei tassi di interesse dell'area euro, l'attività si è rivolta a strumenti a tasso variabile.

PORTAFOGLIO TITOLI HTC (€ mld)

La Cassa e le disponibilità liquide si sono attestate su livelli pari a 0,6 miliardi di euro e i Crediti verso Banche & Repo su livelli pari 0,5 miliardi di euro: su quest'area si è agito attraverso iniziative di ALM, per ottimizzare la liquidità depositata in BCE, anche in relazione all'evoluzione delle manovre di politica monetaria poste in essere dalla BCE a partire dal secondo semestre dell'anno.

Provvista

Sul fronte del passivo è proseguita la razionalizzazione delle fonti di funding attraverso il rilancio della raccolta dei depositi on-line, la nuova emissione obbligazionaria Additional Tier 1, il rimborso alla call option dell'emissione obbligazionaria Tier 2 e il rimborso a scadenza dell'emissione obbligazionaria senior unsecured preferred.

Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa 6.0 miliardi di euro rispetto a 8,5 miliardi di euro del 2021, con una diminuzione della quota relativa ai Securities Services di 2,9 miliardi di euro (6,1 miliardi vs 3,2 miliardi di euro) a causa della perdita del cliente Arca e ad un cambio nelle politiche di investimento dei fondi, e con un aumento dell'ammontare generato dal Payments di circa 0,5 miliardi di euro (da 2,4 miliardi di euro a 2,9 miliardi di euro) grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità.

Il Gruppo ha continuato a offrire sul mercato la soluzione del conto deposito on-line rivolto a clientela retail e imprese e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia con Conto Facto, in Spagna, Olanda, Irlanda e Germania con Cuenta Facto e infine in Polonia con Lokata Facto.

Al 31 dicembre 2022, la raccolta di Conto Facto, Cuenta Facto e Lokata Facto ammonta complessivamente a nominali 1,3 miliardi di euro, in aumento di circa 1 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

In particolare, la crescita registrata rispetto al dato evidenziato al 31 dicembre 2021 ha beneficiato delle campagne promosse in tutte le geografie e nello specifico in Polonia già dall'inizio del 2022, mentre nel resto dell'area euro a partire dal secondo semestre.

Per quanto attiene le attività sul mercato dei capitali, in data 19 gennaio 2022 è stato emesso alla pari uno strumento subordinato Additional Tier 1 Perpetual NC2027 pari a 150 milioni di euro con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.

In data 2 marzo 2022 si è provveduto ad esercitare l'opzione per il rimborso anticipato del prestito obbligazionario Tier 2 pari a 100 milioni di euro a seguito dell'autorizzazione ricevuta da Banca d'Italia.

In data 29 giugno 2022 è stato rimborsato a scadenza il prestito obbligazionario senior di importo residuo pari a 42,3 milioni di euro.

Per quanto concerne le emissioni senior preferred unsecured del Gruppo si segnala che, anche a seguito di ulteriori riacquisti marginali effettuati nel corso dell'esercizio 2022 e del rimborso a scadenza di cui sopra, i titoli in circolazione al 31 dicembre 2022 risultano pari a 38,6 milioni di euro contro gli 82 milioni di euro del dicembre 2021.

Alla luce di quanto sopra descritto il valore nominale delle emissioni obbligazionarie in essere alla data del 31 dicembre 2022 ammontano complessivamente a 188,6 milioni di euro (inclusivi del AT1) contro 181,8 milioni di euro dell'esercizio precedente (inclusivi del Tier 2).

Infine, si sottolinea che BFF non ha finanziamenti da rifinanziare con la Banca Centrale Europea (BCE), né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO, TLTRO etc).

Patrimonio Netto, Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali

BFF Bank continua a mantenere, la propria solidità patrimoniale, anche in considerazione del fatto che i coefficienti patrimoniali e i fondi propri non includono 146 milioni di euro relativi all'utile normalizzato dell'esercizio.

Si ricorda che BFF Bank, già in sede di Bilancio 2021, aveva preso l'impegno di attuare tutte le iniziative possibili per pagare dividendi due volte all'anno a partire dal 2022; pertanto, nel mese di agosto 2022 BFF Bank ha distribuito un acconto sui dividendi pari a euro 68,5 milioni mentre ad aprile 2023, si appresta a distribuirne ulteriori euro 77,5 milioni, previa delibera assembleare, per un ammontare complessivo pari ai suddetti 146 milioni.

Il Patrimonio netto al 31.12.2022 ammonta a 759 milioni di euro in aumento rispetto ai 572 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

I Fondi propri di BFF Banking Group, alla data del 31 dicembre 2022, ammontano a 612 milioni di euro inclusivi dei 150 milioni di prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1 collocato in data 19 gennaio 2022 e degli 86 milioni di euro di utile dell'esercizio non distribuito; l'esposizione complessiva ai rischi, relativamente all'attività svolta, risulta ampiamente adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

Infatti, i coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, si attestano rispettivamente al 16,9%, 22,3% e 22,3%, con 201 milioni di euro di capitale in eccesso rispetto al TC ratio target del 15%.

Si rammenta, inoltre, che il Gruppo non ha avuto necessità di applicare le misure emergenziali messe a disposizione dalla BCE, dall'EBA o dal pacchetto bancario per il Covid-19 della Commissione Europea.

Si ricorda, infine, che in data 19 ottobre 2022 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2021 per il gruppo BFF Banking Group, individuando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per il gruppo BFF Bank.

TOTAL CAPITAL RATIO - BANKING GROUP EX TUB

COMMON EQUITY TIER 1 RATIO - BANKING GROUP EX TUB

Struttura organizzativa

Alla data del 31 dicembre 2022, il Gruppo è organizzato su 3 linee di business, rispettivamente Factoring & Lending (all'interno dell'omonimo dipartimento), Securities Services e Payments, all'interno del Dipartimento-Transaction Services, supportate dal Corporate Center.

Evoluzione dell'organico

Al 31 dicembre 2022 il totale dei dipendenti di BFF Banking Group è di 842 risorse, di cui 71 entrate a far parte del Gruppo nel corso del 2022: 31 in Italia (incluse BFF Techlab), 1 in Grecia, 6 in Spagna, 2 in Portogallo, 28 in Polonia, 2 in Slovacchia e 1 nella Repubblica Ceca.

La distribuzione del personale all'interno dei vari paesi mostra una riduzione del personale di 20 risorse di cui 10 in Italia, a seguito della perdita dei clienti Arca e Anima (come esposto precedentemente) e nonostante l'ingresso nel Gruppo di 8 risorse relative a BFF Techlab, 4 in Spagna e 5 in Polonia.

Di seguito si propone la suddivisione per Paese:

31.12.2021 Italia Spagna Polonia Slovacchia Rep. Ceca Grecia Portogallo Totale
Senior Executive/Executive 21 1 3 1 26
Manager/Coordinator 93 15 38 4 3 1 154
Specialist/Professional 466 41 147 12 3 5 8 682
HEADCOUNT 31.12.2021 580 57 188 16 3 8 10 862
31.12.2022 Italia Spagna Polonia Slovacchia Rep. Ceca Grecia Portogallo Totale
Senior Executive/Executive 24 1 3 0 0 0 1 29
Manager/Coordinator 97 13 42 5 0 3 2 162
Specialist/Professional 449 39 138 10 2 6 7 651
HEADCOUNT 31.12.2022 570 53 183 15 2 9 10 842

La composizione per genere del personale al 31 dicembre 2022 è rimasta pressoché invariata rispetto al 31 dicembre 2021, con il 55 % di personale femminile ed il 45% di personale maschile.

31.12.2021 Donne Uomini Totale
Italia 294 51% 286 49% 580
Spagna 31 54% 26 46% 57
Polonia 129 69% 59 31% 188
Slovacchia 11 69% 5 31% 16
Rep. Ceca 2 67% 1 33% 3
Grecia 4 50% 4 50% 8
Portogallo 3 30% 7 70% 10
Total Country 474 55% 388 45% 862

Di seguito il dettaglio, suddiviso per Paese, alla data del 31 dicembre 2022:

31.12.2022 Donne Uomini Totale
Italia 290 51% 280 49% 570
Spagna 28 53% 25 47% 53
Polonia 124 68% 59 32% 183
Slovacchia 10 67% 5 33% 15
Rep. Ceca 1 50% 1 50% 2
Grecia 4 44% 5 56% 9
Portogallo 3 30% 7 70% 10
Total Country 460 55% 382 45% 842

BU Factoring & Lending Principali KPI e Risultati Economici

La BU Factoring & Lending effettua i propri impieghi e offre i propri servizi tramite prodotti quali factoring prosoluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.

Attualmente, il Gruppo svolge queste attività in 9 paesi (Italia, Croazia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna), tutti profondamente colpiti negli ultimi anni dalla crisi pandemica Covid-19 e che ad oggi continuano a gestirne l'onda lunga degli effetti, insieme alle implicazioni derivanti dal conflitto Russia-Ucraina.

Nonostante le immissioni di liquidità effettuate dai governi nazionali, e grazie al rialzo dei tassi di interesse e di inflazione che stanno inducendo le aziende a riconsiderare le proprie strategie di working capital, e ad una forte performance commerciale, i principali indicatori della BU Factoring & Lending hanno mostrato forti segnali di ripresa rispetto al 2021.

Il portafoglio crediti è risultato in aumento del 45% rispetto all'esercizio scorso (5,4 miliardi di euro vs. 3,8 miliardi di euro) così come i volumi di crediti acquistati e erogati sono risultati in netto aumento rispetto all'anno precedente (7.783 milioni di euro vs 5.781 milioni di euro) in quasi tutti i Paesi (ad eccezione della Slovacchia e della Polonia dove, a tassi di cambio costanti, i volumi sono rimasti sostanzialmente costanti), grazie alla forte spinta commerciale attuata in un contesto macro economico favorevole, che ha confermato un rimbalzo rispetto al periodo pandemico.

Le DSO registrate da BFF sull'attività di factoring hanno mostrato un allungamento dei tempi di incasso in quasi tutti i paesi ad eccezione del Portogallo (a seguito di maggiori rimesse, specie sul finire d'anno, da parte del governo centrale), della Slovacchia e della Croazia e Francia (dove però il dato è influenzato dalle dimensioni del business).

31.12.2021 31.12.2022
Italia 119 132
Spagna 94 132
Portogallo 299 175
Grecia 210 248
Croazia 282 52
Francia 107 79
Slovacchia 796 785

DSO - giorni (dati BFF,Acquisti eGestione, Pubblico e Privato):

Il fondo interessi di mora e il fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") nonché le quote non transitate a Conto Economico degli stessi hanno continuato a crescere rispetto al 2021 (attestandosi rispettivamente a 756 e 240 milioni di euro, e 410 milioni di euro e 120 milioni di euro), così come i relativi incassi pari rispettivamente a 73 milioni di euro e 12 milioni di euro nonostante, specie in Italia, il ritardo registrato nella finalizzazione di accordi con i debitori.

7.783

167 87

Dicembre 2021 Dicembre 2022

Lo yield lordo sui crediti verso la clientela è rimasto costante rispetto al 2021 attestandosi su un 5,6%, nonostante la crescita dei tassi, risentendo del ritardo nel repricing verso la clientela.

Il costo del credito si è confermato a livelli trascurabili, seppur in significativo aumento rispetto al 2021. Nonostante l'elevato standing della clientela servita e il rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito, nel corso del 2022, hanno inciso le modifiche alle curve che rappresentano i tassi di decadimento degli scenari macroeconomici che sono state aggiornate ed incidono sulle svalutazioni collettive, a fronte di un maggior portafoglio di crediti verso la clientela, e alcune svalutazioni specifiche in Polonia.

(Valori in milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2022
Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno 5.781 7.783
Portafoglio Crediti 3.763 5.442
Interessi di Mora incassati 67 73
Indennizzo forfettario (c.d. "40 euro") incassati 6 12
Fondo Interessi di Mora 713 756
Fondo Indennizzi forfettari 226 240
Fondo Interessi di Mora non transitato a conto economico 415 410
Fondo Indennizzi forfettari non transitato a conto economico 226 120
Yield lordo sui crediti verso la clientela % (al netto dei c.d. "40 euro") 5,6% 5,6%
Costo del rischio % 0,02% 0,11%

Italia Spagna Polonia Portogallo Grecia Altri

4.505

1.879

663 481

5.781

68 91

3.014

1.616 687 304

VOLUMI FACTORING & LENDING PER PAESE

Il margine di interesse normalizzato si è attestato a 153,7 milioni di euro, contro i 148,9 milioni di euro del 2021, ed è stato influenzato positivamente dalla forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" e negativamente dal ritardo temporale, rispetto alla provvista, del riprezzamento degli impieghi, i cui effetti positivi, invece, (sia sul tasso usato per gli interessi di mora che di prezzo applicato alla clientela) si vedranno nel corso del 2023 e del 2024.

La forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" inclusa nel margine di interesse, ossia il differenziale tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora eccedenti il 45% contabilizzato per competenza e i riscadenzamenti, vale a dire gli effetti legati all'attualizzazione dei crediti non incassati secondo le stime interne e, quindi, riproiettati in avanti nel tempo, ha registrato un trend positivo se paragonato allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato ha beneficiato di un ottimo ultimo trimestre seppur ancora al di sotto dei livelli pre-Covid.

Gli altri oneri e proventi di gestione normalizzati hanno beneficiato di un ammontare di incassi relativi all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") doppi rispetto al 2021 (12 milioni circa nel 2022 e 6 milioni circa nel 2021).

I costi diretti normalizzati si sono attestati sui 43,8 milioni di euro, in crescita di circa il 13% rispetto al 2021, a causa dei maggiori volumi, della maggiore operatività e dei maggiori costi legali.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito normalizzate, seppur con un valore superiore al 2021 a seguito di maggiori svalutazioni collettive (a causa del maggior portafoglio in essere) e specifiche principalmente in Polonia su alcune posizioni con controparte privata, hanno continuato a rimanere a livelli limitati grazie all'attento monitoraggio del credito, sia in fase di origination che di gestione.

L'utile della operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si è attestato sui 120,0 milioni di euro, in diminuzione di 2,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a causa principalmente dei fenomeni descritti precedentemente.

€ mln (valori normalizzati)
31.12.2021 31.12.2022
Margine di Interesse 148,9 153,7
di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" 7,4 14,0
Commissioni nette 5,6 3,5
Altri oneri e proventi di gestione 7,4 12,8
Totale ricavi netti 161,9 170,1
Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette
su attività materiali/immateriali dirette
(38,8) (43,8)
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito e
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(0,4) (6,3)
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 122,8 120,0

BU Securities Services Principali KPI e Risultati Economici

La BU Securities Services è la business unit che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi a essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e dei vari fondi di investimento - quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi - oltre che per le banche e altre istituzioni finanziari (i.e. SIM): l'attività è concentrata sul mercato domestico.

Nel corso del 2022, la BU ha assistito a una buona performance commerciale: ciò ha continuato ad essere possibile grazie al lancio di iniziative strategiche volte i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale (attraverso nuovi servizi quali la tramitazione dei regolamenti nei vari mercati, l'attività di prestito titoli per i Fondi Pensione di dimensioni medio-piccole, l'allargamento delle attività di Paying Agent anche alla divisa estera, etc.), ii) a un allargamento della base clienti (attraverso l'offerta dei servizi di banca depositaria anche alle Casse Previdenziali, agli Enti Religiosi e alle Fondazioni bancarie e la partecipazione ai bandi di gara dei Fondi Pensione oltre alla proposizione di servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank a favore della clientela Corporate) e iii) a cogliere le opportunità derivanti dagli interventi normativi, a titolo di esempio, T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, FTT Spagnola, che da un lato rappresentano un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro permettono di proporre nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto che potranno contribuire a un ulteriore incremento dei ricavi di BFF.

Le attività di sviluppo commerciale hanno mitigato la flessione dei ricavi dovuta alla debolezza dei mercati finanziari influenzati dapprima dagli effetti del Covid-19 e successivamente dalla crisi Russia-Ucraina.

Il secondo semestre dell'anno è stato, invece, caratterizzato dall'uscita di due primari clienti il cui impatto economico troverà pieno riflesso nel corso del 2023.

I principali indicatori della BU Securities Services, rispetto al 2021, hanno mostrato degli andamenti negativi anche se vi sono molte novità legislative che porteranno in futuro ulteriori sviluppi per il business, in particolare nell'ambito dei contributi ai fondi pensione supplementari per i dipendenti della pubblica amministrazione e nell'ambito dei servizi obbligatori per le Casse di Previdenza.

Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 49,5 miliardi di euro in diminuzione rispetto al 2021: la performance negativa dei mercati finanziari è stata solo in parte controbilanciata dagli effetti positivi delle iniziative legate allo sviluppo di nuove opportunità di business nonché da un saldo positivo tra flussi in entrata e in uscita. In tale contesto BFF Bank ha mantenuto comunque la posizione di leadership nel segmento dei fondi pensione italiani chiusi.

Gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody pari a 153,1 miliardi di euro, con una diminuzione del 11% rispetto al 2021 ma con una crescita del 9% escludendo gli effetti di Arca, sono stati influenzati dalla performance negativa dei mercati finanziari.

Il saldo dei depositi della clientela è stato influenzato dal cambiamento relativo alle politiche di investimento attuato da molti fondi (a seguito del nuovo scenario dei tassi di interesse di mercato, passati da negativi a positivi) ed è diminuito rispetto al 2021 di 2,9 miliardi di euro (di cui 1 miliardo di euro derivante dalla perdita di Arca) attestandosi sui 3,2 miliardi di euro.

31.12.2021 31.12.2022
Banca Depositaria (AuD, €mln)
83.573
49.524
Global Custody (AuC, €mln)
172.625
153.065
Depositi - Saldo Finale (€mln)
6.092
3.167

Il margine di interesse normalizzato è risultato pari a 8,8 milioni di euro (rispetto ai 10,8 milioni di euro del 2021) ed è stato condizionato negativamente dai minori depositi e dal trend dei tassi di interesse di mercato diventati positivi nel corso dell'anno.

Il livello di Commissioni Nette normalizzate è stato inferiore del 8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed è stato negativamente impattato dall'uscita di Arca il 1° novembre 2022.

L'ammontare dei Costi diretti normalizzati è diminuito a testimonianza dell'attività di efficiente monitoraggio dei costi in atto e alla rinegoziazione di alcuni contratti con i fornitori, da continuare anche nel 2023.

€mln (valori normalizzati)
31.12.2021 31.12.2022
Margine di Interesse 10,8 8,8
Commissioni nette 46,1 42,4
Altri oneri e proventi di gestione 0,9 1,2
Totale ricavi netti 57,8 52,5
Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (28,8) (24,7)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - -
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 29,0 27,8

L'utile della operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si è attestato sui 27,8 milioni di euro in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto all'anno scorso a causa soprattutto della diminuzione del margine di interesse a seguito dei minori depositi, della diminuzione delle commissioni da servizi e nonostante il contenimento dei costi.

BU Payments Principali KPI e Risultati Economici

La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti, e ha come clienti banche italiane medio-piccole e aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi: l'attività è concentrata sul mercato domestico.

BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti strutturati per aziende e Pubblica Amministrazione, sta beneficiando di un mercato dei pagamenti di nuovo in crescita, grazie alla ripresa dei consumi e alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di pagamento. Non si vedono per ora effetti negativi determinati né dall'incremento dell'inflazione né dal conflitto in Ucraina.

Nell'arco del 2022 la BU ha assistito a una buona performance commerciale che ha avuto effetti positivi sull'area delle tramitazioni, dei pagamenti corporate e del settore dei regolamenti mentre prosegue il calo per il comparto assegni ed effetti (area in decrescita strutturale e comunque a trend di mercato), in cui comunque è stato contenuto l'effetto negativo dei cali di volume con apposite politiche di repricing.

Come già evidenziato nel corso del 2021, sul mercato si registrano gli effetti dell'evoluzione e digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti e dei fenomeni di aggregazione bancaria in atto, oltre che della potenziale apertura a un contesto di maggiore competitività in ambito Pagamenti guidato anche dalla BCE e dalla Commissione Europea, congiuntamente all'ingresso nel mercato dei pagamenti di nuovi operatori quali Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech: proprio questi ultimi due fenomeni hanno fatto sì che BFF, anche nel corso del 2022, con la piena realizzazione della PSD2, ha assistito a una crescente richiesta dei servizi di intermediazione dei pagamenti, trend che BFF si aspetta che continui nel 2023. L'inizio dell'iter di revisione della Direttiva potrà condurre ad un ulteriore ampliamento del mercato, sviluppando una maggiore concorrenza ma anche nuove opportunità.

I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto al 2021, hanno mostrato andamenti positivi.

Il numero delle operazioni di tramitazione incassi e bonifici è cresciuto del 6%, raggiungendo quota 331 milioni di euro. Buona la crescita dell'instant payments seppur con numeri ancora molto bassi per la difficoltà di molte banche medio-piccole a trovare uno spazio per questo servizio.

L'attività di regolamento carte è cresciuta del 35% superando i livelli pre-Covid grazie alla maggiore attività dei clienti bancari e registrando una pressione competitiva dal segmento "contactless".

Il saldo dei depositi, pari 2.852 milioni di euro, è aumentato rispetto a 2.408 milioni di euro nel 2021 grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità.

31.12.2021 31.12.2022
Tramitazioni (n. oper. #'mln) 312 331
Regolamenti (n. oper. #'mln) 191 257
Depositi - Saldo Finale (€mln) 2.408 2.852

Il margine di interesse normalizzato è risultato pari a 6,6 milioni di euro nel 2022 (rispetto ai 7,2 milioni di euro del 2021).

Il livello di Commissioni Nette e dei costi diretti normalizzati è stato superiore rispetto al 2021 e pari rispettivamente a 45,4 e 32,1 milioni di euro principalmente per effetto della maggiore operatività.

€mln (valori normalizzati) 31.12.2021 31.12.2022 Margine di Interesse 7,2 6,6 Commissioni nette 43,8 45,4 Altri oneri e proventi di gestione 11,1 11,3 Totale ricavi netti 62,1 63,3 Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (30,9) (32,1) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - - Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 31,1 31,3

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si è attestato sui 31,3 milioni di euro in aumento di 0,2 milioni euro rispetto al 2021 grazie soprattutto alle maggiori commissioni.

BU Corporate Center Principali KPI e Risultati Economici

La BU Corporate Center si occupa di gestire la tesoreria di Gruppo e la riallocazione del funding tra le varie BU e le altre eventuali forme di impiego; accorpa in sé tutte le funzioni di staff e di controllo, e i dipartimenti Technology & Processes Improvement e Finanza e Amministrazione, a supporto del business; include nei propri risultati tutto quanto non direttamente imputabile alle altre BU. È l'area su cui sono state realizzate le sinergie di costo dovute all'integrazione con DEPOBank e dove, attraverso il meccanismo di transfer pricing interno, sono consolidate le sinergie di Funding.

La BU Corporate Center si occupa, tra l'altro, della gestione delle posizioni in valuta diversa dall'euro al fine di contenere le posizioni aperte entro valori complessivamente inferiori ai limiti regolamentari in modo da evitare, nel continuo, assorbimenti di capitale che potrebbero originarsi dalla raccolta e dagli impieghi delle altre BU.

Per quanto attiene al ricorso a prestiti obbligazionari e strumenti di capitale, si evidenzia che:

  • ▶ In data 19 gennaio è stato perfezionata l'emissione alla pari di uno strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale e rating Ba1.
  • ▶ In data 02 marzo 2022 è stata esercitata la call option e rimborsato lo strumento subordinato Tier 2 di importo pari a 100 milioni di euro emesso nel 2017.
  • ▶ In data 29 giugno 2022 è stato rimborsato a scadenza il Bond (ISIN XS1639097747) emesso per originari 200 milioni di euro nel giugno 2017 e in essere, alla data di rimborso, per euro 42,3 milioni.

Alla luce di quanto sopra, di seguito è rappresentata la situazione delle emissioni obbligazionarie alla data del 31 dicembre 2022:

Codice ISIN Data emissione Scadenza Tipo di bond Valore nominale
(€ mln)
Cedola Rating
Moody's
Obbligazioni rated e quotate
XS2068241400 23-Ott-19 23-Mag-23
3,5Y
Senior Preferred
Unsecured
38,6 1,75% Ba1
XS2404266848 19-Gen-22 Perpetual NC 2027 (*) Additional Tier 1 150 5,875% B2
AMMONTARETOTALE DELLE OBBLIGAZIONIAL 30 GIUGNO 2022 188,6

(*) Prima Call Option 19 gennaio 2027 - 19 luglio 2027.

Il Conto Economico della BU è stato influenzato dal rialzo dei tassi di interesse generato dalla crisi Russia-Ucraina nonché dall'impatto negativo derivante dai minori ricavi del portafoglio titoli ex-DEPObank a seguito della valutazione al Fair Value effettuata alla data del closing.

Il margine di interesse normalizzato, da considerare insieme al costo dei derivati di copertura, usati per finanziare e coprire gli attivi in zloty, e di negoziazione, usati per coprire le esposizioni ai tassi di interesse e alle valute, è pari a 73,5 milioni di euro (rispetto ai 35,6 milioni di euro del 2021) e ha mostrato un trend molto positivo grazie alle sinergie di funding previste dal piano di integrazione con DEPObank.

Il Gruppo ha puntato, inoltre, a migliorare i rendimenti dell'area relativa ai titoli governativi attraverso nuovi acquisti di Titoli di Stato emessi dalla Repubblica italiana operando attraverso una politica di investimento volta a riportare la dimensione del portafoglio e la relativa duration ai livelli pre-closing, quando erano rispettivamente maggiore di 6 miliardi di euro e nell'ordine di circa 3 anni medi. Inoltre, proprio per tenere conto dei nuovi trend dei tassi di interesse, nel corso del 2022, l'attività di investimento è stata indirizzata maggiormente verso titoli a tasso variabile.

Gli altri ricavi normalizzati, aumentati di circa 5,2 milioni di euro rispetto al 2021, sono stati influenzati positivamente dai dividendi percepiti nonché dal rendimento di altre forme di impiego.

I costi normalizzati hanno mostrato una significativa riduzione rispetto al 2021 a testimonianza dell'attento controllo a cui sono stati sottoposti, prerogativa di tutte le BU del Gruppo, e degli effetti derivanti dalle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie previste a piano allo scopo di accrescere l'efficienza operativa della BU.

I costi suddetti includono i contributi che la Banca versa annualmente al Fondo di Garanzia dei Depositi e al Fondo di Risoluzione.

In merito al Fondo di Garanzia dei Depositi, si ricorda che la direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata.

Il contributo ordinario per l'anno 2022 è risultato pari a 1.415 mila euro, mentre per l'anno 2021 è stato pari a 1.451 mila euro, e per l'anno 2020 è stato pari a 1.856 mila euro per BFF e 399 mila euro per la banca incorporata DEPObank.

In merito al Fondo di Risoluzione, si ricorda invece che il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo.

La quota di contribuzione ordinaria annuale, richiesta a BFF Bank dalla Banca d'Italia, per l'anno 2022, con nota del 27 aprile 2022 e versamento effettuato a maggio 2022, è stata pari a 3.607 mila euro contro gli 8.688 mila euro del 2021 (2.963 mila euro quota relativa alla ex-BFF e 5.725 mila euro quota relativa a DEPObank).

Di seguito una rappresentazione del risultato economico della BU Corporate Center:

€mln (valori normalizzati)
31.12.2021 31.12.2022
Margine di Interesse(*) 35,6 73,5
Commissioni nette (1,2) (0,8)
Altri Ricavi/Costi 15,2 20,4
Totale Ricavi Netti 49,5 93,2
Spese per il personale (34,9) (32,8)
Altre Spese Amministrative (37,5) (28,0)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (6,8) (6,2)
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito
e Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
4,5 0,2
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (25,1) 26,4

(*) Incluso il Risultato netto dell'attività di negoziazione sui derivati usati per coprire le esposizioni ai tassi di interesse e alle valute.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si attesta sui 26,4 milioni di euro in netto aumento rispetto allo scorso anno, periodo in cui si era registrata una perdita pari a 25,1 milioni di euro, grazie alla realizzazione delle sinergie di funding e costo previste a piano.

Principali grandezze patrimoniali

Si commentano sinteticamente le principali poste dello Stato patrimoniale consolidato.

Cassa e disponibilità liquide

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
a) Cassa 192 207 15
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 360.142 489.810 129.668
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 194.134 144.863 (49.271)
Totale 554.468 634.879 80.411

A partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della circolare 262/205 della Banca d'Italia, la voce in oggetto, oltre alla disponibilità di contante ("cassa") e depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, accoglie anche i conti correnti, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.

Al 31 dicembre 2022, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 490 milioni di euro, nonché i rapporti di conto corrente che la controllante e le sue controllate hanno in essere presso banche terze per un ammontare di 145 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 134 milioni di euro a BFF Bank, per 10 milioni di euro a BFF Polska Group, per 660 mila euro a BFF Finance Iberia e 220 mila euro a BFF Techlab.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.095 211 (3.884)
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 32.503 90.330 57.827
Totale 36.598 90.541 53.943

La voce è composta essenzialmente da i) Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 211 mila euro, che accoglie il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto e da ii) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 90,3 milioni di euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R.". In particolare, la voce "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" registra un significativo incremento a seguito della sottoscrizione delle quote di un fondo di investimento per un ammontare complessivo al 31 dicembre 2022 pari a 60 milioni di euro, parzialmente compensato dai rimborsi relative alle quote degli altri fondi posseduti dalla controllante.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto netto sulla redditività complessiva

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Titoli di capitale 83.506 128.098 44.592
Totale 83.506 128.098 44.592

La voce è composta essenzialmente dalla quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro oltre che da alcune azioni e partecipazioni per un ammontare pari a 3 milioni di euro. Relativamente alle partecipazioni minori in titoli di capitale, si precisa che la controllante ha provveduto alle vendite di una quota delle azioni di "Visa" (per 1.183 mila euro) e delle azioni di "Ausilia S.r.l." (per 306 mila euro) e, nel corso dell'ultimo trimestre 2022, all'acquisto di una quota azionaria della società "Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A." pari a 1 milione di euro (1,17%).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Titoli di Stato - (HTC) 5.792.627 6.129.228 336.601
Crediti verso banche 404.099 478.203 74.104
Crediti verso clientela 3.872.771 5.288.419 1.415.649
Totale 10.069.497 11.895.850 1.826.354

L'importo relativo alla voce Titoli di Stato - (HTC) è costituito esclusivamente da titoli di stato, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), a presidio del rischio di liquidità, per un valore complessivo pari a 6,1 miliardi di euro.

I "Crediti verso Banche" comprendono la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria " relativa al deposito di Riserva Obbligatoria, inclusivo degli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, oltre che gli importi depositati presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto". La voce include inoltre "Crediti verso Banche - Pronti contro termine" relativi a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) nonché i "Crediti verso Banche - Altri" che derivano dalla prestazione di attività e servizi offerti.

Relativamente ai "Crediti verso clientela", la voce include principalmente i crediti riferiti all'attività di factoring e i finanziamenti effettuati da BFF Polska Group. Si ricorda che, come indicato dalla Banca d'Italia, i crediti rivenienti da Ecobonus sono iscritti nella voce "Altre Attività" per un ammontare pari a circa 221 milioni di euro.

Come esposto precedentemente, la voce "Crediti verso clientela" nel 2022 è incrementata anche a seguito i) della contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") e ii) dell'aumento sia della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% sia dei giorni previsti per il relativo incasso da 1800 a 2100 giorni: entrambi gli elementi hanno pesato per un ammontare pari a 148,7 milioni di euro.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Attività di factoring (acquisti a titolo definitivo, interessi di mora e
spese di recupero)
2.643.786 3.790.601 1.126.115
Crediti acquistati al di sotto del valore nominale 23.864 28.971 5.108
Altri crediti 1.205.122 1.468.847 284.425
Totale 3.872.771 5.288.419 1.415.648

La qualità del credito

In merito alla qualità del credito si evidenzia un incremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 283,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022, contro i 104,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata - inter alia - all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, il Gruppo Bancario classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.

Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 31 dicembre 2022 a 307,0 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 23,2 milioni di euro, sono distinte nelle seguenti categorie.

Sofferenze

Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.

Al 31 dicembre 2022, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 86,4 milioni di euro. Di queste, 79,7 milioni di euro, pari al 92,2% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario.

Le sofferenze lorde ammontano a 104,7 milioni di euro, e le relative rettifiche di valore sono pari a 18,3 milioni di i euro.

Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 della Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.

Inadempienze probabili

L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Al 31 dicembre 2022, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 16,4 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a 4,3 milioni di euro per un importo netto di 12,1 milioni di euro.

Esposizioni scadute deteriorate

Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti con una situazione di arretrato, ove il complesso delle esposizioni scadute e/o sconfinanti sia superiore, da almeno 90 giorni consecutivi, (i) alla Soglia di rilevanza relativa (limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso Debitore) e (ii) alla Soglia di rilevanza assoluta (limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail). Con riferimento ai debitori ceduti della Pubblica Amministrazione nell'ambito dell'operatività di factoring pro soluto, il conteggio dei 90 giorni consecutivi di scaduto decorre, in generale, dal 181-esimo giorno di scaduto dalla data di scadenza della fattura ceduta.

Al 31 dicembre 2022, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente, per l'intero Gruppo Bancario, a 185,3 milioni di euro.

Le esposizioni lorde del Gruppo Bancario ammontano complessivamente a 186,0 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 0,7 milioni di euro.

L'incremento del livello delle esposizioni scadute deteriorate rispetto al 31 dicembre 2021 è da attribuire all'adozione dei nuovi e più stringenti criteri interpretativi in materia di definizione di default, pubblicati dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022. Tale allineamento non è, tuttavia, sintomatico di un incremento del profilo di rischio di credito effettivo del portafoglio.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti verso clientela, con evidenza delle rettifiche di valore, e ripartito tra "Esposizioni in bonis" e "Attività deteriorate".

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia 31.12.2021 31.12.2022
Valore lordo Rettifiche
di valore
Valore
netto
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
Valore
netto
Esposizioni deteriorate acquistate
in bonis (stage 3)
118.965 (20.176) 98.789 301.329 (23.240) 278.090
Esposizioni deteriorate acquistate
deteriorate (stage 3)
5.493 (206) 5.287 5.678 (6) 5.672
Esposizioni in bonis (stage 1 e 2) 3.770.502 (1.806) 3.768.696 5.005.907 (1.249) 5.004.658
Totale 3.894.960 (22.189) 3.872.771 5.312.914 (24.495) 5.288.419

Inoltre, il Gruppo Bancario, oltre alle suddette classificazioni delle esposizioni (Performing e Non Performing), provvede anche a valutare di qualificare le medesime come esposizioni creditizie oggetto di concessioni ("forborne"), come definite negli Implementing Technical Standards di riferimento.

Attività materiali e immateriali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Attività materiali 36.452 54.349 17.897
Attività immateriali 67.547 70.155 2.608
- di cui Avviamento 30.874 30.957 83
Totale 103.999 124.504 20.505

Al 31 dicembre 2022, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 54.349 mila euro, di cui 27.764 mila euro riferiti a BFF Bank, 24.312 mila euro riferiti a BFF Immobiliare, 1.305 mila euro a BFF Polska Group, 963 mila euro a BFF Finance Iberia e 5 mila euro relativi a BFF Techlab.

La voce include principalmente: i) terreni pari a 22.575 migliaia di euro, relativi per un ammontare pari a 6.325 migliaia di euro a BFF Bank e per 16.250 migliaia di euro all'acquisto dell'area edificabile sita a Milano da parte della controllata BFF Immobiliare, ai fini della costruzione della futura sede di BFF Bank ii) fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 17.424 migliaia di euro comprensivo dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà di DEPObank, e dell'immobile di Via Domenichino 5, iii) right of use relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 12.505 migliaia di euro.

Le attività immateriali sono principalmente composte dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e nell'ultimo trimestre 2022 della BFF TechLab pari a 83 mila euro, nonché delle "Customer Relationship" iscritte a seguito dell'acquisizione di DEPObank.

Per l'importo residuo, le attività immateriali si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e in software a utilizzo pluriennale.

Alla data del 31 dicembre 2022, il Gruppo, con il supporto di un esperto indipendente, come richiesto dallo IAS 36, ha effettuato l'annuale verifica sulla tenuta contabile degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato, senza rilevare alcun trigger event che possa avere impatti sulla valorizzazione degli stessi; in merito alla "Customer Relationship" è emersa, invece, la necessità di procedere alla svalutazione di circa 1,1 milioni di euro.

Derivati di copertura, partecipazioni e passività finanziarie di negoziazione

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Derivati di copertura attivi 13 0 (13)
Partecipazioni 13.484 13.656 172
Passività finanziarie di negoziazione 2.725 950 (1.775)
Derivati di copertura passivi 4.814 14.314 9.499

Le voci "Derivati di copertura" attivi e passivi accolgono rispettivamente i fair value positivi e negativi, al 31 dicembre 2022, relativi alla copertura, tramite contratti di currency swap, dei finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere e della raccolta della BU Transaction Services in valuta diversa dall'euro.

La voce Partecipazioni rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46% del capitale di quest'ultima, riveniente dal bilancio di DEPObank. Si precisa che le suddette partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).

La voce Passività finanziarie di negoziazione accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2022 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto.

Attività e passività fiscali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Attività fiscali 100.519 60.707 (39.812)
correnti 41.390 514 (40.876)
anticipate 59.129 60.194 1.065
Passività fiscali 100.684 136.003 35.318
correnti 5.027 30.998 25.971
differite 95.657 105.005 9.349

Al 31 dicembre, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 514 mila euro e 30.998 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12.

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

Si ricorda che nel corso del 2021, è stato effettuato l'allineamento del valore fiscale e del valore contabile relativi all'avviamento "Banking Payments" riveniente da DEPObank (si veda quanto descritto nella specifica voce 100 "Attività Immateriali" dell'Attivo di Stato Patrimoniale), a seguito del pagamento dell'imposta sostitutiva, pari a 2,4 milioni di euro, determinando un effetto netto positivo di 23,7 milioni di euro sulle imposte sul reddito dell'esercizio. Inoltre, la voce accoglie anche la quota di attività fiscali anticipate riveniente dal bilancio di DEPObank relativamente agli avviamenti e dalla perdita fiscale realizzata alla fine del 2020.

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986.

Altre Attività e Passività

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Altre attività 214.614 394.182 179.567
Altre passività 460.856 401.369 (59.486)

Le voci Altre Attività e Passività includono le poste transitorie e le partite da sistemare con saldo dare e avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento.

Le Altre Attività accolgono, inoltre, i crediti ecobonus acquistati con operazioni di factoring pro soluto pari a 221,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Debiti verso banche 795.053 1.166.365 371.312
Debiti verso clientela 9.029.014 10.789.422 1.760.407
- di cui verso enti finanziari 0 0 0
Titoli in circolazione 186.286 38.976 (147.310)
Totale 10.010.353 11.994.763 1.984.410

La voce "Debiti verso banche" è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista", rivenienti soprattutto dall'operatività nei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.

I Debiti verso clientela si riferiscono principalmente a "conti correnti e depositi a vista" relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria.

All'interno della voce, si segnalano anche la raccolta in conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 1,3 miliardi di euro tra depositi vincolati e non vincolati, rispetto a 230 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2021.

I titoli in circolazione sono rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo, per un valore nominale complessivo di 38,6 milioni di euro (181,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), iscritti in bilancio per 38,9 milioni di euro secondo il principio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Il decremento, che si registra rispetto al 31 dicembre 2021, è ascrivibile al rimborso in data 02 marzo 2022 dello strumento subordinato Tier 2 di importo pari a 100 milioni di euro emesso nel 2017 e in data 29 giugno 2022 del Bond (ISIN XS1639097747) emesso per originari 200 milioni di euro nel giugno 2017 e in essere, alla data di rimborso, per euro 42,3 milioni.

Al 31 dicembre 2022 la voce comprende unicamente il prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso a ottobre 2019, per un importo nominale residuo pari a 38.6 milioni di euro, con scadenza a maggio 2023. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 1.75%.

Fondi per rischi e oneri

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Impegni e Altre garanzie rilasciate 294 251 (43)
Benefici a favore dei dipendenti 6.133 7.861 1.728
Altri fondi 15.533 24.900 9.367
Totale
21.960
33.012

Al 31 dicembre 2022, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di passività potenziali o che le società del Gruppo potrebbero dover sostenere.

Principali voci di Conto Economico Consolidato

Il Gruppo ha realizzato, al 31 dicembre 2022, un risultato economico pari a 232 milioni di euro contro i 197 milioni realizzati alla fine dello sorso anno; normalizzando entrambi i risultati ovvero eliminando tutte le poste straordinarie che hanno influenzato i risultati di entrambi gli esercizi e proformando il risultato del 2021 con i primi due mesi di DEPObank (l'inclusione si rende necessaria per includere i mesi di gennaio e febbraio, mesi in cui DEPObank non era stata ancora acquisita e fusa), il risultato normalizzato del 2022 si attesta sui 146,0 milioni di euro contro i 125,3 milioni di euro realizzati nel 2021.

Margine di intermediazione

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Interessi di mora su crediti pro-soluto 136.452 178.817 42.365
Interessi attivi su titoli 10.268 42.787 32.519
Altri interessi attivi 83.595 133.202 49.607
Interessi attivi 230.315 354.805 124.491
Interessi passivi (39.546) (92.988) (53.442)
Commissioni nette 80.779 90.656 9.877
Dividendi e proventi simili 3.676 9.795 6.119
Risultato netto attività di negoziazione 6.634 12.622 5.988
Risultato netto attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 166 166
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
0 0
c) passività finanziarie (12.650) 0 12.650
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
al fair value con impatto a conto economico
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2.733 5.154 2.422
Margine di intermediazione 271.941 380.210 108.269

Il margine di interesse al 31 dicembre 2022 è stato pari a 261,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 190,8 milioni di euro dello scorso anno (valori normalizzati rispettivamente pari a 232,5 milioni di euro e 194,6 milioni di euro) e ha beneficiato:

  • 1) delle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie sul fronte del funding previste dal piano industriale (a partire dal secondo trimestre del 2021 infatti, BFF si è concentrata i) nell'utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Payments e Securities Services per finanziare i propri impieghi e per diversificare ulteriormente le proprie fonti di finanziamento chiudendo quelle più costose, mantenendo comunque una certa diversificazione delle fonti di provvista; ii) nell'eliminare gli effetti economici dei tassi negativi previsti dai depositi in BCE);
  • 2) del maggior valore di crediti verso la clientela (grazie alla crescita del Factoring & Lending);
  • 3) del maggior valore dei titoli HTC in portafoglio;
  • 4) dell'effetto combinato dell'aumento della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% e dell'aumento dei giorni previsti per il relativo incasso.

Il valore delle commissioni nette al 31 dicembre 2022 è stato pari a 90,7 milioni di euro, in aumento rispetto agli 80,8 milioni di euro del 2021 ma di poco inferiori rispetto ai 94,3 milioni di euro normalizzati del 2021 ed è stato negativamente impattato dall'uscita di Arca il 1° novembre 2022.

Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2022 è pari a 380,2 milioni di euro, 348,5 milioni di euro normalizzati, in aumento rispetto ai 271,9 milioni di euro dell'esercizio precedente (303,2 milioni di euro normalizzati) principalmente per effetto della crescita del margine di interesse.

Infine, si ricorda che la rilevazione a Conto economico delle commissioni maturity e degli interessi di ritardato pagamento sui crediti acquistati pro soluto riflette il rendimento effettivo riveniente dall'applicazione del criterio di valutazione dei crediti acquistati a titolo definitivo al "costo ammortizzato", secondo quanto stabilito dal principio contabile internazionale IFRS 9, e implica la rilevazione dei proventi connessi con tale attività, in relazione ai rendimenti derivanti dai flussi di cassa attesi. Si ricorda che, nel 2022, la voce è stata influenzata dall'aumento sia della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% sia dei giorni previsti per il relativo incasso da 1800 a 2100 giorni per un ammontare complessivo positivo pari a 29,3 milioni di euro.

Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022 è stata portata dal 45% al 50%. Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Tale allungamento è stato attuato anche per tenere conto degli impatti esogeni che hanno condizionato l'anzianità del fondo quali i rallentamenti nei pagamenti dovuti alla crisi pandemica da Covid-19, il relativo blocco dei tribunali e la sospensione delle azioni esecutive nella sanità che hanno influito sulla sospensione dei termini delle attività legali e processuali e quindi sui tempi di incasso.

Entrambi i cambiamenti di cui sopra sono stati contabilizzati a fine anno ed hanno generato un ammontare complessivo "one off" pari a 29,3 milioni di euro.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2021 31.12.2022 Variazioni
Spese del personale 73.234 74.352 1.118
Altre spese amministrative 97.132 96.251 (881)
Totale spese amministrative
170.366
170.603

Spese amministrative

Le spese amministrative, al 31 dicembre 2022, sono pari a circa 170,6 milioni di euro, 159,5 milioni di euro normalizzati, e sono costanti rispetto ai 170,4 milioni di euro (che non includono i primi due mesi di costi di DEPObank) ma in diminuzione rispetto agli 169,1 milioni di euro normalizzati del 2021 grazie alle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie sul fronte dei costi previste a piano.

Altri proventi e oneri di gestione

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo ha rilevato, nella voce "Altri oneri e proventi di gestione", un ammontare pari a 119,4 milioni di euro relativo all'effetto one off della contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") così come nella stessa voce nel 2021 è stato contabilizzato l'ammontare definitivo del badwill pari a 76,9 milioni di euro riveniente dall'operazione di fusione con DEPObank. Questa voce, al netto delle poste straordinarie, ha pertanto mostrato valori normalizzati pari a 30,7 milioni di euro nel 2022 e 28,2 milioni di euro nel 2021.

4. Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi

Informativa inerente al presupposto della continuità aziendale

Secondo quanto disposto dallo IAS 1 paragrafo 24, il Gruppo Bancario effettua una valutazione in merito alla prospettiva della continuità dell'attività, che tenga conto di un'analisi di trend sui principali indicatori "core" aziendali e sulle informazioni disponibili sul futuro, almeno sui dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.

In relazione alle considerazioni sopra esposte, connesse con l'analisi storica e prospettica della redditività aziendale e della capacità di reperimento delle risorse finanziarie, il Gruppo si muoverà lungo i principi della continuità operativa. Il presente bilancio è stato pertanto redatto in base a tali principi.

Un'analisi di trend degli ultimi esercizi riflette il permanere di un andamento positivo. I dati possono essere così sintetizzati:

  • ▶ trend crescente del Patrimonio netto;
  • ▶ adeguatezza patrimoniale in relazione ai rischi connessi con gli impieghi;
  • ▶ adeguata disponibilità di risorse finanziarie;
  • ▶ positive prospettive commerciali connesse con l'andamento della domanda;
  • ▶ elevata qualità del credito.

Viene evidenziata di seguito una sintesi quantitativa di tali analisi.

Voci 31.12.2021 31.12.2022
Margine di interesse 195,3 261,8
Margine di Intermediazione 271,9 380,2
EBTDA (al lordo degli accantonamenti) 206,5 349,8
Utile Netto 197,4 232,0
R.O.E. (Return on Equity) (%) 34,5% 30,6%
R.O.T.E. (Return on Tangible Equity) (%) 39,2% 33,7%
Margine di interesse/Interessi attivi e proventi assimilati (%) 84,8% 73,8%
Sofferenze (al netto delle svalutazioni)/crediti verso la clientela (%) 1,9% 1,6%
Fondi Propri/Crediti verso la clientela (%) 49,1% 42,4%
Leverage Ratio 3,5% 4,6%
Patrimonio Netto 571,6 758,8
Fondi Propri 481,1 611,9

Gestione dei rischi e rispondenza alla normativa sulla vigilanza prudenziale

La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).

La regolamentazione in essere al 31 dicembre 2022 si basa su tre pilastri.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia della "Esposizione originaria";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2022" sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.

3° Pilastro - L'informativa al pubblico

Sulla base dell'art. 433 della CRR, le banche diramano le informazioni al pubblico previste dalla normativa comunitaria almeno su base annua, congiuntamente con i documenti di bilancio. La normativa relativa al Terzo Pilastro stabilisce specifici obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni relative all'adeguatezza patrimoniale, all'esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti all'individuazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi. BFF Banking Group redige l'informativa al pubblico in ottemperanza alle disposizioni su base consolidata. A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato una procedura dedicata, denominata "Informativa al pubblico (III Pilastro)".

La procedura prevede che l'informativa debba essere:

  • ▶ approvata dal Consiglio di Amministrazione prima della sua diffusione;
  • ▶ pubblicata sul sito internet bff.com almeno una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, e quindi entro ventuno giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea dei soci.

In riferimento a quanto disposto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo BFF pubblica sul sito internet bff.com, una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, l'Informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting), che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.

Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.

Informativa inerente al Calendar Provisioning e al Past Due

Con l'obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, nel mese di aprile 2019, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato livello di provision, deducendo dal proprio CET 1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).

Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.

Grazie ai processi di gestione del credito istituiti dal Gruppo BFF, al 31 dicembre 2022 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta limitato e pari a circa 389 mila euro, rispetto al 2021 quando risultava pari a 106 mila euro.

In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e il 15 febbraio 2021, ha aggiornato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD. In ultimo, il Gruppo si è uniformato ai nuovi criteri interpretativi in materia di definizione di default pubblicati dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022.

Si evidenzia, inoltre, che il Gruppo ha posto in essere una serie di azioni e interventi volti a migliorare ulteriormente il processo di selezione e gestione dei crediti, interventi che hanno consentito di evitare particolari impatti negativi della nuova normativa sul proprio business model.

Si rappresenta, infine, che BFF sta altresì conducendo le più attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito; metodo che, soprattutto con riferimento alle esposizione nei confronti della pubblica amministrazione, consentirebbe i) una più adeguata rappresentazione del basso profilo di rischio effettivo del Gruppo BFF, in quanto, al di là di della definizione di default - e di probabilità di default (PD) - adottabile, i processi di recupero del Gruppo BFF evidenzierebbero una sperimentazione di perdite su crediti (i.e. LGD), come noto, sostanzialmente nulla, nonché ii) di adottare approcci maggiormente rappresentativi del rischio effettivo nell'ambito delle attività creditizie derivanti dall'acquisto di crediti commerciali, come ad esempio l'adozione dell'approccio per singola transazione (facility level approach - FLA), ad oggi consentito solo alle banche e ai gruppi che adottano i modelli interni.

Monitoraggio e presidio della Liquidità

Pur in considerazione dell'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dal perdurare della pandemia Covid-19 e da forti tensioni geopolitiche, il Gruppo ha sempre potuto contare su un livello di liquidità adeguato, rispettando ampiamente i requisiti regolamentari e posizionandosi su valori in linea rispetto ai livelli interni degli indicatori segnaletici (LCR, NSFR).

Il Gruppo adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità ed effettua (i) qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, nonché con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati per il tramite di banche di relazione, (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione. In tale contesto, anche attraverso il monitoraggio di indicatori più specifici, il Gruppo non ha rilevato particolari tensioni di liquidità, grazie alla capacità del Gruppo di far fronte a potenziali situazioni di stress, derivante dalla sua struttura di funding e alle leve azionabili in caso di necessità.

Inoltre, il Gruppo aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di gennaio 2023. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.

Le principali tematiche contabili affrontate nel contesto dell'epidemia e del conflitto Russia - Ucraina

Con riferimento ai principali interventi di natura contabile finalizzati a una corretta rappresentazione delle poste di bilancio, si segnala quanto segue.

L'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) tiene in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese e, a partire da marzo 2022, gli effetti del conflitto Russia - Ucraina.

Gli scenari previsionali Baseline, High Growth e Mild Recession, forniti dall'infoprovider esterno, sono stati aggiornati a giugno 2022 e forniscono i tassi di default previsionali per i 20 trimestri successivi alla data di aggiornamento. Nel febbraio 2022, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha modificato significativamente lo scenario geo-politico con conseguenze dirette sul contesto macroeconomico europeo e mondiale. La Funzione Risk Management, come ogni trimestre, ha svolto al 31 dicembre 2022 un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici del quarto trimestre dell'anno, forniti dall'inforprovider esterno, e gli scenari macroeconomici aggiornati al 30 giugno 2022. Dall'analisi si evince che il 2023 sarà caratterizzato da una contrazione della crescita del GDP e da una forte spinta inflazionistica generata dal conflitto Russia - Ucraina che riduce da una parte gli investimenti delle imprese e il reddito disponibile dei consumatori. Tuttavia, il mercato del lavoro sembra non registrare significative tensioni, grazie alla ripresa delle assunzioni post covid-19. Il rallentamento dell'economia non sarà sufficiente a causare licenziamenti diffusi e il mercato del lavoro continuerà a beneficiare dell'ampio eccesso di domanda. Pertanto, la tenuta del mercato del lavoro potrà essere uno dei principali fattori che potrebbero impedire all'economia di entrare in un ciclo recessivo. Dall'analisi comparativa degli scenari, emerge che le stime del GDP a dicembre 2022 sono peggiorative rispetto a quelle attualmente in uso nel modello e per tale ragione, la Funzione Risk Management sta valutando gli impatti di tale variazione sul modello di stima dei parametri di rischio al fine di comprenderne la magnitudo, pur tenendo in considerazione che il modello di Business del Gruppo e - in quest'ambito specifico - il relativo costo del rischio risultano meno sensibili all'andamento del GDP rispetto a esposizioni creditizie concentrate in ambito corporate/retail.

Inoltre, la Funzione Risk Management ha comparato le stime macroeconomiche rilasciate dall'infoprovider esterno con quelle della Banca Centrale Europea (BCE) osservando, anche in questo caso, un peggioramento del GDP nel 2023. Medesime analisi verranno condotte anche a fine primo trimestre 2023 al fine di valutare l'opportunità di un aggiornamento anticipato dei parametri di rischio.

Alla data del 31 dicembre 2022, è stata consolidata integralmente la nuova partecipazione BFF Techlab. Inoltre, si è concluso il processo di allocazione del prezzo di acquisto (cosiddetto "PPA") che ha determinato l'iscrizione di un avviamento a livello consolidato di Gruppo pari a 83 mila euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla parte G della nota integrativa "Aggregazioni aziendali".

Il Gruppo, a seguito degli esiti dell'impairment test effettuato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, sulla quota degli avviamenti iscritti in bilancio, relativi all'allocazione del costo di acquisto del Gruppo BFF Polska, di quello di BFF Iberia e di BFF Techlab non ha proceduto ad alcuna riduzione di valore dei suddetti intangibili.

Alla data del 31 dicembre 2022, infine, è stato effettuato il test di impairment sull'attività immateriale cosidetta "Customer Contract" della BU Securities Services, riveniente dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione di DEPObank nel 2021, e alla luce delle variazioni significative intervenute nella composizione del portafoglio clienti, si è ritenuto opportuno procedere alla relativa svalutazione con impatto a conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della nota integrativa alla voce "Attività Immateriali".

5. Controlli interni

Il Gruppo BFF, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.

Pertanto, in linea con la normativa di legge e di Vigilanza e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Gruppo BFF si è dotato di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.

L'Amministratore Delegato è l'amministratore referente dei controlli interni del Gruppo Bancario all'interno del Consiglio di Amministrazione, così come previsto dal Codice di Autodisciplina.

Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni del Gruppo, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte dalle funzioni di controllo durante il primo semestre dell'anno:

  • I controlli di primo livello (c.d. controlli di linea) hanno lo scopo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, e sono esperiti dalle stesse strutture operative che le compiono, anche con il supporto di procedure informatiche e con verifiche continuative da parte dei responsabili di dette strutture operative medesime.
  • I controlli di secondo livello sono volti ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e di conformità alle norme, compreso il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le funzioni preposte a tali controlli, Risk Management e Compliance & AML, sono distinte da quelle produttive e concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi. La Funzione Risk Management e la Funzione Compliance e AML - organizzativamente e funzionalmente autonome e distinte - sono collocate in staff all'Amministratore Delegato, operando a riporto gerarchico dello stesso e sono indipendenti dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettate a verifica da parte della stessa. I compiti e le rispettive responsabilità sono disciplinati all'interno dei pertinenti regolamenti delle medesime funzioni.
  • I controlli di terzo livello e le attività di revisione interna sono, invece, svolte dalla Funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione.

Funzioni di Controllo

Risk Management

Nell'ambito dei controlli di secondo livello, la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio- rendimento assegnati.

In particolare, durante il primo semestre dell'anno, la Funzione ha operato principalmente nell'ambito del processo ICAAP/ILAAP, della revisione delle soglie e delle metriche di gestione dei rischi, di aggiornamento del Contingency Funding Plan e del Recovery Plan e infine ha presentato la relazione sui rischi operativi e di sicurezza dei servizi di pagamento. Inoltre, a partire dal 1° marzo 2022, nell'ambito della Funzione Risk Management di

Gruppo è stata istituita l'Area Validation & Credit Monitoring con l'obiettivo di rafforzare i controlli interni e garantire una maggiore indipendenza delle attività di convalida da quelle di sviluppo. Nell'ambito del processo di Impairment, la Funzione ha lavorato sulla ristima dei parametri di rischio IFRS 9, con l'obiettivo di renderli maggiormente aderenti alle peculiarità del Business Model Gruppo. Infine, nel corso del 2022 il Gruppo ha iniziato a condurre una serie di attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito, che vede la Funzione Risk Management coinvolta su varie tematiche.

Compliance e Anti Money Laundering (AML)

La funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca e per il Gruppo - anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali - valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.

Nel corso dell'esercizio la Funzione ha valutato gli impatti per il BFF Banking Group del conflitto militare tra Russia e Ucraina aggiornando, su base regolare, tutte le competenti strutture in merito a: i) regime sanzionatorio come previsto a livello comunitario verso soggetti/entità coinvolti nel conflitto e ii) richiami di attenzione da parte delle competenti Autorità.

Il presidio del rischio di non conformità, di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è proseguito regolarmente secondo quanto previsto dal programma annuale delle attività della funzione stessa approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 marzo 2022.

La Funzione ha continuato altresì l'attività di aggiornamento del corpo normativo interno - si citano a titolo esemplificativo la Policy di gestione del rischio di non conformità e la Policy antiriciclaggio e antiterrorismo - e ha fornito supporto su base continuativa alle unità organizzative nell'interpretazione delle disposizioni normative e nella loro applicazione rispetto all'operatività aziendale.

Sono proseguite, inoltre, le attività di rafforzamento dei presidi attuati dalla Capogruppo e dalle controllate attraverso l'implementazione delle azioni correttive e delle azioni di adeguamento individuate dalla stessa Funzione.

Funzione Internal Audit

Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, oltre che per la Capogruppo, per la controllata BFF Finance Iberia nell'ambito di un apposito contratto di service; inoltre, svolge l'attività di direzione e coordinamento per la funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska. Il regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina, e in relazione alla regolamentazione interna.

La funzione Internal Audit ha svolto, nel 2022, le attività di verifica in coerenza con il Piano pluriennale di Audit 2022-2024 redatto secondo una logica risk based, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di marzo 2022, svolgendo l'attività di follow-up delle raccomandazioni emesse e rendendo conto trimestralmente dell'attività svolta agli Organi di governo e di controllo della Banca, attraverso il Tableau de bord.

In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture interne della Capogruppo, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. Ha inoltre svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione, ai processi ICAAP e ILAAP, al Recovery Plan, agli aspetti di affidabilità, sicurezza e adeguatezza dei sistemi informativi. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale dell'attività svolta dalla funzione Internal Audit" e dalla "Relazione di audit sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).

Il responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing).

Altre Funzioni e Organi deputati ai controlli

Infine, nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio a livello di Gruppo, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato della Capogruppo, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio consolidato e alla relazione semestrale: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e del bilancio semestrale; la conformità dei documenti ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo a livello consolidato e delle singole Controllate incluse nel perimetro di consolidamento; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione e della relazione intermedia sulla gestione.

Organismo diVigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001

La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il "Modello") predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di ASSIFACT e ABI. L'ultima revisione del Modello, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2022, è stata effettuata al fine di recepire due nuove fattispecie di reato introdotte dalla Legge n. 22 del 9 marzo 2022 "Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale", quali i) "Delitti contro il patrimonio culturale" di cui all'art. 25-septiesdecies del Decreto 231 e ii) i reati di "Riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici" di cui all'articolo 25-duodevicies del Decreto.

Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti

Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commissibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere in Spagna, in Portogallo, in Polonia e in Grecia; iii) la Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza ("Flussi informativi verso l'OdV").

La Banca ha altresì adottato un Codice Etico, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 26 novembre 2021. Tale documento definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività del Gruppo, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto.

La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione, soprattutto in caso di aggiornamenti della normativa afferente alle tematiche del Decreto.

L'attività dell'Organismo di Vigilanza svolta nel corso del 2022 è stata diretta principalmente all'accertamento dell'adeguatezza del Modello, al controllo dei flussi informativi ricevuti periodicamente dalle strutture organizzative, all'approfondimento delle tematiche legate ai rischi informatici in relazione al clima geopolitico attuale, ad un aggiornamento circa l'attività della Funzione Compliance & AML in relazione alla predisposizione di un Modello ad hoc per le controllate italiane BFF Immobiliare Srl e BFF Techlab Srl, alla definizione delle verifiche demandate alla Funzione Internal Audit con profili di responsabilità 231 (Market Abuse, Privacy).

Inoltre, l'Organismo di Vigilanza ha valutato di avviare nel 2023, con il supporto di un qualificato consulente esterno, una quality review del Modello al fine di verificarne l'allineamento alle best practice di mercato ed anche in relazione all'evoluzione ed alla crescita della Banca in questi ultimi anni.

L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Consiglio di Amministrazione l'esito dell'attività svolta nel corso del 2022; in particolare, ha evidenziato di non aver ricevuto né direttamente, né indirettamente, alcuna segnalazione rilevante ai fini della corretta applicazione del Modello.

Nell'ambito del Gruppo, in tema di responsabilità amministrativa, è presente la seguente configurazione:

  • ▶ la controllata spagnola BFF Finance Iberia ha adottato un proprio Modello organizzativo conforme all'art. 31 bis del Codice penale spagnolo, strutturato in modo similare al Modello della Banca e dispone di un proprio autonomo Organismo di Vigilanza monocratico;
  • ▶ la controllata polacca BFF Polska e le sue subsidiaries hanno adottato specifiche linee guida a presidio delle tematiche "anticorruzione", con l'individuazione di un organismo monocratico a ciò preposto, rappresentato dal responsabile della funzione Compliance e AML di BFF Polska.

6.Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana - e quindi dal 7 aprile 2017 - le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") - in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.

In data 22 dicembre 2020, la Banca ha approvato l'aggiornamento della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse e del Regolamento OPC, al fine di adeguare i nuovi riferimenti normativi conseguenti all'integrazione della Circolare n. 263 nelle Disposizioni di Vigilanza per le banche.

In data 30 giugno 2021, la Banca ha approvato l'aggiornamento della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, del Regolamento OPC e del Regolamento del Comitato OPC, al fine di adeguarli agli emendamenti apportati al Regolamento Consob n. 17221/2010 con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, che sono entrati in vigore dal 1° luglio 2021.

In data 27 ottobre 2022 la Banca ha approvato l'aggiornamento del solo Regolamento OPC al fine di ricomprendere, all'Art. 7.5.1, tra le operazioni "ordinarie" effettuate dalle società controllate dalla Banca, quelle realizzate da BFF Techlab S.r.l. e BFF Immobiliare S.r.l. controllate al 100% dalla Banca.

Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.

Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.

Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance - procedure e regolamenti - operazioni con soggetti collegati.

Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H delle Note Integrative.

Esercizio della facoltà di deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi, ai sensi degli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del regolamento emittenti

La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni sull'adesione ai codici di comportamento ai sensi degli art. 89-bis, del regolamento emittenti

La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate - come definito dal Comitato per la Corporate Governance - costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana - approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.

La Banca ha adottato, già da dicembre 2020, il nuovo Codice di Corporate Governance, mediante l'aggiornamento della propria regolamentazione interna per recepire - nei termini rappresentati nella Relazione sul Governo Societario 2021 - le novità introdotte dal summenzionato Codice.

Attività di ricerca e sviluppo

Le progettualità attivate all'interno del Gruppo nel 2022 hanno quali obiettivi principalmente lo sviluppo commerciale, l'efficienza dei processi interni e il potenziamento dei sistemi informatici.

In particolare, si riportano i seguenti progetti di rilievo:

  • ▶ Il lancio di nuovi servizi di factoring, a livello di Gruppo, sia rivolti alla clientela esistente sia volti ad un progressivo ampliamento del business verso le SME. Un progetto pluriennale volto a realizzare una nuova e innovativa piattaforma di Gruppo a supporto del "core business" del factoring & lending, attraverso la revisione e rimodulazione dei processi sottostanti, investimenti nei sistemi informativi e nei processi in essere volti a gestire nuove tipologie di servizi ancillari al factoring pro-soluto richiesti dalla clientela nelle diverse countries
  • ▶ Sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche finalizzate alla gestione degli adempimenti regolamentari, volte a introdurre meccanismi di automazione (RPA) nei processi di back office e amministrativi, allo scopo di efficientare i tempi di elaborazione ed incrementare i controlli automatici mitigando i rischi operativi, connessi alle manualità, e migliorando al contempo il livello di servizio verso la clientela

Operazioni atipiche e inusuali

La Banca non ha effettuato, nell'esercizio di riferimento, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Obbligazioni e rating

Al 31 dicembre 2022, i rating attribuiti a BFF nel 2022 dall'agenzia Moody's risultano variati rispetto al 31 dicembre 2021:

  • ▶ il Baseline Credit Assessment ("BCA") di BFF è "ba2",
  • ▶ il Rating Emittente di Lungo termine a "Ba2", con outlook Stabile,
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine è "Baa3" con outlook Negativo,
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Breve termine è "P-3",

In data 18 novembre 2022, l'agenzia Moodys' (i) ha confermato il Rating Emittente, il BCA e l'Adjusted BCA a "ba2" di BFF, (ii) ha confermato l'outlook Stabile sui Rating Emittente di Lungo termine e Senior Unsecured Debt ed (iii) ha diminuito il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine di BFF a "Baa3" da "Baa2" con outlook Negativo (da Stabile), e il Rating sui Depositi Bancari di Breve termine a "P-3" da "P-2".

La conferma da parte di Moody's del BCA di BFF a "ba2" riflette alcuni cambiamenti positivi nel profilo di credito della Banca in seguito al completamento dell'acquisizione di DEPObank. Allo stesso tempo, Moody's ha confermato i Rating Emittente di Lungo termine e il Senior Unsecured Debt a "Ba2", in linea con il merito di credito di BFF e con la "loss severity" che è rimasta invariata. La rating action sui depositi a "Baa3" dal precedente "Baa2" riflette la meccanica della metodologia "Advanced Loss Given Failure (LGF)" di Moody's applicata alla struttura del passivo di BFF.

In data 12 gennaio 2022, a seguito dell'emissione di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 per un ammontare pari a 150 milioni di euro, destinata a investitori istituzionali, la stessa agenzia di rating Moody's, ha attribuito all'emissione un rating B2.

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di Moody's, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet del Gruppo.

Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio

Perdita della qualifica di Piccola Media Impresa ai sensi all'art. 1, comma 1, lettera w-quater. 1) del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF")

A partire dal 1° gennaio 2023, la Capogruppo BFF Bank S.p.A. ha perso la qualifica di Piccola Media Impresa ("PMI") di cui all'art. 1, comma 1, lettera w-quater. 1) del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), ai sensi dell'art 2- ter del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 ("Regolamento Emittenti"), in quanto trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge n. 120/2020, che ha convertito il D.L. n. 76/2020, che individua in un fatturato non superiore a 300 milioni di euro il limite massimo entro cui gli emittenti possono essere qualificati come PMI.

Si precisa che la Banca rientrava tra le c.d. PMI sulla base del solo criterio del fatturato consolidato, in quanto il criterio connesso al valore della capitalizzazione di mercato media era già superiore alla soglia normativa di 500 milioni di euro.

La Banca, quindi, non rientrerà più nell'elenco degli emittenti azioni quotate PMI pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet. La perdita della qualifica di PMI comporta, inoltre, l'applicazione di un'ulteriore soglia rilevante ai fini degli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 120 del TUF, pari al 3% del capitale.

Autorizzazione al riacquisto di azioni proprie

BFF Bank S.p.A., in data 1 febbraio 2023, ha ricevuto, a seguito dell'avvio dell'iter regolamentare comunicato al mercato il 25 novembre 2022, autorizzazione della Banca d'Italia, ai sensi degli artt. 27 e ss. del Regolamento Delegato (UE) del 7 gennaio 2014, n. 241, adottato dalla Commissione Europea e dell'art. 78 del Regolamento (UE) del 26 giugno 2013, n. 575, all'acquisto di azioni proprie della Banca, in esecuzione della autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2387 c.c. dall'assemblea ordinaria degli azionisti del 31 marzo 2022 fino all'importo massimo di 2,8 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie risulta integralmente eseguito alla data di redazione del presente documento e l' ammontare relativo è stato già dedotto dai fondi propri del 31 Dicembre 2022.

L'acquisto di azioni proprie, come già indicato al mercato, sarà finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.

In data 20 febbraio 2023, si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie. Nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023, la Capogruppo ha acquistato azioni ordinarie pari a n.291.888, che corrispondono allo 0,16% del totale delle azioni in circolazione e componenti il capitale sociale (pari a n.185.604.558 azioni) per un controvalore complessivo di 2.794.383,98 euro.

7. Capitale sociale,Azionariato e altri indicatori di performance

Capitale Sociale

Nel corso del 2022, il capitale sociale è aumentato da 185.312.690 azioni, corrispondenti a euro 142.690.771,22 al 31 dicembre 2021, a 185.545.952 azioni corrispondenti a euro 142. 870.382,96 (alla data di approvazione del presente documento), per effetto della parziale esecuzione intervenuta, nel periodo compreso tra il 13 gennaio 2022 e il 29 dicembre 2022, dell'aumento di capitale gratuito delegato, avvenuto mediante emissione di nuove azioni ordinarie BFF pari a n. 233.9734 per un importo nominale pari a euro 180.159,21 e assegnate al personale del Gruppo BFF per esigenze connesse alle politiche di remunerazione e di incentivazione (Management by Objective 2020 e Piano di Stock Option 2016).

Azioni Proprie

Al 31 dicembre 2022, la Banca possedeva n. 570.728 azioni proprie, pari allo 0,31% del capitale sociale, in diminuzione rispetto a 974.461 al 31 dicembre 2021.

Nel corso del 2022, la Banca non ha effettuato alcun acquisto di azioni proprie, mentre ne sono state assegnate n. 403.733, a seguito dell'esercizio di stock options e della liquidazione delle remunerazioni variabili in strumenti finanziari, di cui n. 267.325 all'Amministratore Delegato, n. 85.622 ad altri beneficiari in forza e n. 50.786 a beneficiari non in forza.

(4 A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020 - di aumentare gratuitamente il capitale sociale della Banca, in via scindibile e in più tranche, ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., per un importo complessivo non superiore a euro 5.254.563,16, mediante emissione di massime n. 6.824.108 azioni ordinarie a servizio delle finalità connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo, ivi incluso il "Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020" (Aumento di Capitale 2020) - è stata data parziale esecuzione allo stesso Aumento di Capitale 2020 mediante l'emissione di n. 233.262 nuove azioni ordinarie, nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2022.

Azionariato

La composizione dell'azionariato di BFF al 31 dicembre 2022 riflette l'esito della procedura di vendita sul mercato attraverso un Accelerated Book-Building conclusa il 9 marzo 2022 di circa 14 milioni di azioni ordinarie di BFF detenute dalla Equinova UK HoldCo Limited (si veda la sezione "Eventi Significativi del Gruppo"), e agli aumenti di capitale sociale a servizio dei piani di stock options avvenuti nel corso dell'anno e comunicati al mercato.

Al 31 dicembre 2022, pertanto, il flottante della Banca, già oltre l'80% al 31 dicembre 2021, ha raggiunto la quasi totalità del capitale sociale, confermandosi una delle poche realtà italiane quotate veramente ad azionariato diffuso.

Sempre alla data del 31 dicembre 2022, il Management e le rispettive Persone Strettamente Legate detengono una quota di capitale sociale pari a 5,88%, aumentata rispetto al 5,59% del 31 dicembre 2021. Le azioni proprie detenute dalla Banca, 570.728, sono pari allo 0,31% del capitale sociale.

Numero totale di azioni emesse: 185.545.952

Fonte: Modelli 120A - 120B - 120D e comunicazioni di Internal Dealing. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 31/12/20222.

(1) Alla data del 31/12/2022 l'Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri e le sue Persone Strettamente Legate (Bray Cross Ltd. e Scalve S.à. r.l., The Bomi Trust e Bomi S.a.r.l.) detenevano 10,63 milioni di azioni BFF, per una quota pari al 5,73% del capitale sociale; la rimanente quota del management si riferisce alle azioni BFF detenute dai 4 Vice President in forza a tale data, e dalle loro rispettive Persone Strettamente Legate.

Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016, al 31 dicembre 2022 risultavano assegnate 1.086.788 opzioni di cui 854.788 maturate ma non ancora esercitate e 232.000 non ancora esercitabili. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato e non ancora esercitato al 31 dicembre 2021 era pari a 2.524.684.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, risultano assegnate 8.384.500 opzioni, esercitabili a partire dal 2023, mentre, in relazione al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2022 risultano assegnate 6.698.000 opzioni di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share, esercitabili a partire dal 2025.

Delibere Assembleari

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 31 marzo 2022, ha deliberato, in particolare:

  • ▶ di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti una parte dell'utile netto dell'esercizio, pari a euro 125.280.399, corrispondente, al lordo delle ritenute di legge, a circa euro 0,679 per ciascuna delle 185.315.280 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola (n. 5) il 19 aprile 2022 (c.d. ex date);
  • ▶ di integrare il Consiglio di Amministrazione, confermando:
    1. la nomina dell'amministratore già cooptato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 febbraio 2022, Dott.ssa Monica Magrì;
    1. la nomina dell'amministratore già cooptato dal Consiglio di Amministrazione in data 1° marzo 2022, Dott.ssa Anna Kunkl che resteranno in carica sino all'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2023;
  • ▶ di integrare il Collegio sindacale nominando, come Presidente del medesimo, la Dott.ssa Francesca Sandrolini, la cui candidatura è stata presentata dallo studio legale Trevisan & Associati per conto di un gruppo di azionisti;
  • ▶ di approvare:
  • ȃ la "Policy di remunerazione e incentivazione 2022 a favore dei componenti degli Organi di Supervisione Strategica, Gestione e Controllo, e del Personale del Gruppo Bancario BFF Banking Group" inclusa nella prima sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 58/1998, e successive modifiche e integrazioni;
  • ȃ le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica o conclusione del rapporto di lavoro, ivi compresi i limiti a tali compensi;
  • ȃ la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del D.Lgs. n. 58/1998;
  • ȃ il Piano di incentivazione del Gruppo Bancario BFF Banking Group "Incentive Plan 2022";
  • ȃ di revocare la precedente autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie concessa dall'Assemblea del 25 marzo 2020 per la parte non eseguita entro la data del 31 marzo 2022, e ferme, quindi, le operazioni nel frattempo compiute, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione - ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357 cod. civ. - a procedere all'acquisto di massime n. 8.294.520 azioni ordinarie di BFF, tenuto conto delle azioni già in magazzino, per le finalità indicate al punto "Acquisto di azioni proprie".

Da ultimo, l'Assemblea Ordinaria della Banca in data 22 giugno 2022 ha deliberato di:

  • ▶ di integrare la composizione del Collegio Sindacale nominando, come Presidente dell'organo di controllo, la Dott.ssa Nicoletta Paracchini, la cui candidatura è stata presentata dallo studio legale Trevisan & Associati per conto di un gruppo di azionisti;
  • ▶ di nominare quale Sindaco supplente la Dott.ssa Francesca Masotti, e di confermare il Dott. Carlo Carrera già Presidente del Collegio Sindacale - nel ruolo di Sindaco supplente.

Andamento del Titolo

Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 - Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari".

Il prezzo dell'azione BFF al 30 dicembre 2022 era pari a 7,41 euro, con un incremento del 58% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 30 dicembre 2022, la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 2,993 euro per azione. Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 30 dicembre 2022 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 153%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 40%.

Total Return dall'IPO, con dividendi reinvestiti*

(*) Alla data del 31 dicembre 2022 il titolo BFF fa parte dei seguenti indici FTSE: FTSE Italia All-Share Financials; FTSE Italia All-Share Financial Services; FTSE Italia All Share Mid Cap; FTSE Italy SMID Cap Tradable Plus; FTSE Italia MIB Storico; FTSE Italia PIR PMI; FTSE Italia PIR PMI Cap; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Net; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500; FTSE RAFI Developed Mid Small ex US 1500; FTSE Italy Small Cap Index - Specialty Finance; e dei seguenti indici STOXX e iSTOXX: STOXX Europe Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; EURO STOXX Total Market Value; STOXX Europe Total Market Small Net Return; EURO STOXX Total Market Price; STOXX Global Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; STOXX All Europe Total Market Price; EURO STOXX Total Market Small; iSTOXX Europe Value Factor Net Return; iSTOXX Europe Size Factor Net Return; STOXX Europe ex UK Total Market Small Price; STOXX Italy 45 Price Index; iSTOXX PPF Responsible SDG Net Return; iSTOXX PPF Responsible SDG Gross Return; STOXX Developed Markets Total Market Gross Return; EURO STOXX Total Market Value Small; STOXX Italy Total Market Price. Il titolo BFF fa inoltre parte di diversi indici della serie MSCI (fra cui MSCI Europe ex UK Small Cap; MSCI Europe Small Cap Special Tax Gross Return; MSCI ACWI Value Small USD e MSCI AC Europe IMI), Bloomberg (fra cui Bloomberg Italy Large, Mid & Small Cap Price Return; Bloomberg World ex US Small Cap Growth Price Total Return e Bloomberg Eurozone Developed Markets Large, Mid & Small Cap Price Return), S&P (fra cui S&P Developed Net Zero 2050 Carbon Budget (2022 Vintage); S&P Global BMI; S&P Developed Ex-U.S. SmallCap e S&P Pan Europe BMI) e Solactive (fra cui Solactive Global SuperDividend e Solactive ISS ESG Screened Europe Small Cap).

8. Evoluzione prevedibile della gestione

Come da piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 29 maggio 2019 ("BFF 2023" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo al 2023 - confermati poi dall'aggiornamento dei financials 2021-2023 del piano industriale, a seguito del closing dell'Operazione con DEPObank, avvenuto in data 1° marzo 2021, e all'approvazione dei Budget combinati, del 2021, del 2022 e del 2023, prevedono di:

    1. continuare a sviluppare gli attuali core business, ovvero il factoring, l'area dei Securities Services e dei pagamenti, migliorando ulteriormente l'efficienza operativa e rafforzando la posizione di leadership in Italia e all'estero;
    1. mantenere il focus sul contenimento del costo del funding, facendo leva su quanto già realizzato nel corso dell'esercizio 2021 in termini di sinergie conseguenti all'operazione con DEPObank;
    1. consolidare il business esistente e/o espandersi in altre nicchie di mercato attraverso acquisizioni.

Tenuto conto di quanto sopra, e a fronte della graduale riduzione degli effetti della pandemia e nonostante la crisi Russia-Ucraina, il Gruppo, come già avvenuto nel corso del 2022, si attende la ripresa in termini di volumi di business e di operatività, con una crescita nei margini di intermediazione, anche per l'effetto delle sinergie dell'integrazione con DEPObank.

Con riferimento al rischio di credito, la natura degli impieghi rende estremante contenuto il rischio di perdite su Attività Finanziarie, con riferimento al business model esistente.

Si ricorda, inoltre, che l'emissione dello strumento ammissibile nel Tier 1 consente al Gruppo di ottimizzare il limite di concentrazione sulle grandi esposizioni e la leva finanziaria.

Si evidenzia, infine, che in data 9 Febbraio, in occasione della Presentazione agli Analisti dei risultati del 2022, BFF Bank ha comunicato l'incremento del target in termini di utili da realizzare nel 2023, ultimo anno del Piano Industriale, portando il range dai precedenti 170-180 milioni di euro agli attuali 180-190 milioni di euro per tenere conto, principalmente, degli impatti derivanti dai cambi di stima e contabilizzazione relativi alle percentuali di incasso dei c.d."40 euro" e degli interessi di mora e, per questi ultimi, dei relativi tempi previsti per l'incasso e nonostante la perdita del cliente Arca e un periodo caratterizzato da elementi negativi e di instabilità quali la Guerra in Ucraina e lo shock energetico, il più veloce incremento dei tassi di interesse delle ultime decadi, il più alto livello di inflazione dagli anni '80, le restrizioni attuate in politica monetaria e la fine del periodo dei "tassi negativi", la volatilità degli spread sovrani e la performance negativa dei mercati azionari.

9. Destinazione degli utili delGruppo Bancario

L'utile del Gruppo Bancario al 31 dicembre 2022 ammonta a euro 232.047.605. Tale risultato comprende, come descritto in precedenza, alcune poste straordinarie, che al netto dei relativi impatti fiscali, ammontano a 86,0 milioni di euro: +87,2 milioni di euro relativi alla contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), +20,1 milioni di euro relativi all'effetto combinato dell'aumento della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% e dell'aumento dei giorni previsti per il relativo incasso, -7,2 milioni di euro relativi ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza, -2,7 milioni di euro di effetto fiscale sui dividendi infragruppo, -2,2 milioni di euro di stralcio di un credito fiscale (DTA) in Polonia, -9,2 milioni di euro di altre poste straordinarie (costi per stock option, costi straordinari, costi per progetti speciali, plusvalenza da alienazione immobili, ammortamenti customer contracts, contributi straordinari al "Fondo Interbancario Tutela Depositi" e movimentazione della differenza cambi coperta dalla riserva di traduzione).

Coerentemente con la politica dei dividendi approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che prevede la possibilità di distribuire agli Azionisti la porzione di utile netto consolidato normalizzato di Gruppo generata nell'anno non necessaria a mantenere la soglia minima del 15% di Total Capital Ratio (calcolato sul perimetro del Gruppo Bancario, ai sensi del TUB e/o del CRR), si intende destinare:

i) Euro 47.410 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna)

  • ii) Euro 85.970.465 alla Riserva Utili portati a nuovo;
  • iii) Euro 146.029.730 agli Azionisti, di cui 77.479.836 da distribuire ad aprile 2023 e di cui Euro 68.549.894 già distribuiti ad agosto 2022 in forma di acconto su dividendi.

In relazione alla destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A., si riporta, di seguito, la proposta che verrà presentata all'Assemblea della Banca il 13 aprile 2023.

10. Proposta all'Assemblea

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato, in sede ordinaria, giovedì 13 aprile 2023 alle ore 9.00 (l'"Assemblea"), convenzionalmente presso la sede sociale di BFF Bank S.p.A. (la "Società" o la "Banca" o "BFF") in Milano, Via Domenichino n. 5 (la "Sede Sociale"), in unica convocazione, per approvare, tra l'altro, la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio.

Il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2022, in approvazione all'Assemblea, presenta un utile pari a Euro 261.438.215, che si propone di ripartire come segue:

  • i) Euro 47.410 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna);
  • ii) Euro 115.361.074 alla Riserva Utili portati a nuovo;
  • iii) Euro 146.029.730 agli Azionisti, di cui 77.479.836 da distribuire ad aprile 2023 e di cui Euro 68.549.894 già distribuiti ad agosto 2022 in forma di acconto su dividendi.

Agli Azionisti spetterà, quindi, un dividendo di circa Euro 0,419 per ciascuna delle n. 185.623.140 azioni.

Si evidenzia inoltre che, sono ancora ammessi alla negoziazione sul Mercato degli strumenti derivati (IDEM) contratti di opzione di tipo americano aventi come sottostante azioni BFF. Alla luce di quanto sopra ed in conformità a quanto prescritto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana (Titolo IA.2, Sezione IA.2.1,Art. IA.2.1.3), per lo stacco dei dividendi, messi in pagamento da società emittenti azioni componenti l'indice FTSE MIB ovvero sottostanti contratti derivati su azioni negoziati sul mercato IDEM, prevede una data di riferimento coincidente con il primo giorno di mercato aperto successivo al terzo venerdì di ciascun mese solare.

Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il mese previsto per lo stacco dell'eventuale dividendo a valere sui risultati dell'esercizio 2022 sarà Aprile 2023 con stacco cedola (n. 7) il 24 aprile 2023 (c.d. "ex date"). Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modifiche e integrazioni (il "TUF"), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 25 aprile 2023 (c.d. "record date"). La messa in pagamento del suddetto dividendo, al lordo delle ritenute di legge, è prevista per il 26 aprile 2023 (c.d. "payment date")

* * *

Sottoponiamo, pertanto, alla Vostra approvazione la seguente proposta di delibera:

L'Assemblea di BFF Bank S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione, delibera

  • i) di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti una parte dell'utile netto dell'esercizio, pari a Euro 77.479.836, corrispondente, al lordo delle ritenute di legge, a circa euro 0,419 per ciascuna delle 185.623.140 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola (n. 7) il 24 aprile 2023 (c.d. "ex date"). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 25 aprile 2023 (c.d. "record date");
  • ii) di destinare alla Riserva Legale Euro 47.410;
  • iii) di destinare alla "Riserva Utili" portati a nuovo la rimanente parte dell'utile di esercizio, pari a Euro 115.361.074;
  • iv) di mettere in pagamento il suddetto dividendo dal giorno 26 aprile 2023 (c.d. "payment date"). Il pagamento sarà effettuato per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel sistema Monte Titoli.

Per il Consiglio di Amministrazione Il PRESIDENTE (Salvatore Messina)

Bilancio Consolidato

Stato Patrimoniale Consolidato

(Valori in unità di euro)

Voci dell'attivo 31.12.2022 31.12.2021
10. Cassa e disponibilità liquide 634.879.242 554.467.803
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 90.540.554 36.598.343
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 210.963 4.094.816
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 90.329.591 32.503.527
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 128.097.995 83.505.780
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.895.850.418 10.069.496.866
a) crediti verso banche 478.203.260 404.099.101
b) crediti verso clientela 11.417.647.158 9.665.397.765
50. Derivati di copertura - 13.098
70. Partecipazioni 13.655.906 13.483.781
90. Attività materiali 54.349.168 36.451.859
100. Attività immateriali 70.154.575 67.547.298
di cui
- avviamento 30.956.911 30.874.236
110. Attività fiscali 60.707.458 100.518.550
a) correnti 513.588 41.389.440
b) anticipate 60.193.870 59.129.110
130. Altre attività 394.181.565 214.613.950
TOTALE DELL'ATTIVO 13.342.416.883 11.176.697.328
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2022 31.12.2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.994.762.826 10.010.352.805
a) debiti verso banche 1.166.365.115 795.053.359
b) debiti verso clientela 10.789.421.645 9.029.014.284
c) titoli di circolazione 38.976.066 186.285.162
20. Passività finanziarie di negoziazione 949.790 2.724.511
40. Derivati di copertura 14.313.592 4.814.350
60. Passività fiscali 136.002.627 100.684.173
a) correnti 30.997.504 5.027.559
b) differite 105.005.123 95.656.614
80. Altre passività 401.369.354 460.855.826
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.238.366 3.709.582
100. Fondo per rischi e oneri: 33.012.775 21.959.653
a) impegni e garanzie rilasciate 251.282 293.721
b) quiescenza e obblighi simili 7.861.441 6.132.998
c) altri fondi per rischi e oneri 24.900.052 15.532.934
120. Riserve da valutazione 6.852.891 5.268.845
140. Strumenti di capitale 150.000.000 -
150. Riserve 233.153.339 166.903.826
155. Acconto su dividendi (68.549.894) -
160. Sovrapprezzi di emissione 66.277.204 66.492.997
170. Capitale 142.870.383 142.690.771
180. Azioni proprie (3.883.976) (7.132.434)
200. Utile (Perdita) d'esercizio 232.047.606 197.372.423
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 13.342.416.883 11.176.697.328

(Valori in unità di euro)

Conto Economico Consolidato

(Valori in unità di euro)
Voci 31.12.2022 31.12.2021 (*)
10. Interessi attivi e proventi assimilati 354.805.437 230.314.704
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 321.564.757 201.786.632
20. Interessi passivi e oneri assimilati (**) (92.987.816) (39.545.723)
30. Margine di interesse 261.817.621 190.768.981
40. Commissioni attive 127.594.743 109.277.422
50. Commissioni passive (36.939.094) (28.498.392)
60. Commissioni nette 90.655.649 80.779.030
70. Dividendi e proventi simili 9.794.598 3.675.911
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 12.622.171 6.633.662
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 165.940 (12.649.882)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.940 (6)
c) passività finanziarie - (12.649.876)
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value
con impatto a conto economico
5.154.401 2.733.566
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5.154.401 2.733.566
120. Margine di intermediazione 380.210.380 271.941.267
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (5.905.199) 196.904
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.905.199) 343.493
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (146.589)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 374.305.181 272.138.171
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 374.305.181 272.138.171
190. Spese amministrative: (170.602.997) (170.365.575)
a) spese per il personale (74.351.758) (73.233.590)
b) altre spese amministrative (96.251.239) (97.131.985)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.535.096) 2.265.324
a) impegni e garanzie rilasciate 65.131 233.720
b) altri accantonamenti netti (10.600.227) 2.031.604
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (5.005.378) (5.132.422)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (7.641.714) (4.950.500)
230. Altri oneri/proventi di gestione 150.393.890 102.508.187
240. Costi operativi (43.391.294) (75.674.985)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 287.857 195.391
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 331.201.744 196.658.577
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (99.154.138) 713.846
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 232.047.606 197.372.423
330. Utile (Perdita) d'esercizio 232.047.606 197.372.423
350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 232.047.606 197.372.423
Utile per azione base 1,25 1,06
Utile per azione diluito 1,18 1,01

(*) Si evidenzia che:

– il conto economico comparativo al 31 dicembre 2021 non include i saldi dei mesi di gennaio e febbraio dello stesso anno dell'incorporata DEPObank;

– al 31 dicembre 2022, gli oneri finanziari di competenza dell'esercizio sostenuti per l'operatività in derivati di copertura sono stati riclassificati dalla voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura" alla voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati". Ai fini comparativi, la riclassifica è stata operata anche sui dati al 31 dicembre 2021;

– al 31 dicembre 2022, gli accantonamenti relativi ai costi per quiescenza e obblighi simili verso il personale dipendente sono stati riclassificati dalla voce 170 b) "Accantonamenti netti al Fondo rischi e oneri - altri accantonamenti" alla voce 160 a) "Spese per il personale", in linea con quanto previsto dalla Circolare 262 del 2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti. Di conseguenza, ai fini comparativi, la riclassifica è stata operata anche sui dati al 31 dicembre 2021.

Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata

(Valori in unità di euro)
Voci 31.12.2022 31.12.2021
10. Utile (Perdita) d'esercizio 232.047.606 197.372.423
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 524.946 (34.331)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio 580.380 (1.196.618)
120. Copertura dei flussi finanziari
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
834.057 211.224
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
4.832.475
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.939.383 3.812.750
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 233.986.989 201.185.173
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 233.986.989 201.185.173

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

Al 31.12.2022 Esistenze al
31.12.2021
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01/01/2022
Allocazione risultato
esercizio precedente
Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
a) azioni ordinarie 142.690.771 142.690.771
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 66.492 .997 66.492.997
Riserve:
a) di utili 158.260.237 158.260.237 72.092.024
b) altre 8.643.589 8.643.589
Riserve da valutazione 5.268.845 5.268.845
Strumenti di capitale
Acconti su dividendi
Azioni proprie (7.132.434) (7.132.434)
Utile (Perdita) di esercizio 197.372.423 197.372.423 (72.092.024) (125.280.399)
Patrimonio netto del Gruppo 571.596.428 571.596.428 (125.280.399)
Patrimonio netto di terzi
apertura
01/01/2021
esercizio precedente
Riserve
Dividendi
e altre
-----------------------------------------------------------------------------------
Capitale:
a) azioni ordinarie 131.400.994 131.400.994
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 693.106 693.106
Riserve:
a) di utili 234.058.930 234.058.930 87.841.192
b) altre 7.414.381 7.414.381
Riserve da valutazione 1.456.095 1.456.095
Strumenti di capitale
Azioni proprie (3.517.312) (3.517.312)
Utile (Perdita) di esercizio 91.072.580 91.072.580 (87.841.192) (3.231.388)
Patrimonio netto del Gruppo 462.578.775 462.578.775 (3.231.388)
Patrimonio netto di terzi

(Valori in unità di euro)

Variazioni del periodo
Operazioni sul patrimonio netto Gruppo al
terzi al
Redditività
31.12.2022
31.12.2022
Emissione
Acquisto
Acconti su
Distribuzione
Variazioni
Derivati
Stock
Variazioni
nuove
options
azioni
dividendi
straordinaria
strumenti di
su
interessenze
azioni
partecipative
proprie
dividendi
capitale
proprie
azioni
consolidata
complessiva
2022
179.612 142.870.383
66.277.204
222.734.454
2.069.195 10.418.885
1.939.383
6.852.891
150.000.000 150.000.000
(68.549.894) (68.549.894)
(3.883.976)
232.047.606
232.047.606
179.612
-
(68.549.894)
-
150.000.000
2.069.195
233.986.989
758.767.553

(Valori in unità di euro)

Variazioni dell'esercizio Patrimonio
netto del
Patrimonio
netto di
Variazioni Operazioni sul patrimonio netto Redditività Gruppo al
31.12.2021
terzi al
31.12.2021
di riserve Emissione Acquisto
nuove
azioni
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti di
capitale
Derivati
su proprie
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
consolidata
complessiva
esercizio
2021
11.289.777 142.690.771
65.799.891 66.492.997
1.635.534 (165.275.418) 158.260.237
1.421.236 (192.028) 8.643.589
3.812.750 5.268.845
-
2.363.892 (5.979.014) (7.132.434)
197.372.423 197.372.423
5.420.662 77.089.668 (5.979.014) (165.275.418) - (192.028) 201.185.173 571.596.428

Rendiconto Finanziario Consolidato

Metodo indiretto

(Valori in unità di euro)
Importo
31.12.2022 31.12.2021
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 371.082.993 199.314.609
- risultato d'esercizio (+/-) 232.047.606 197.372.423
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione
e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico (-/+)
530.806 (7.263.471)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 14.313.592 (2.576.529)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 5.905.199 (196.903)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 12.647.092 10.082.922
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 10.535.096 (276.976)
- premi netti non incassati (-)
- altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 99.154.138 2.368.535
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto
dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) (4.050.536) (195.391)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.080.465.626) (4.700.768.927)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.353.047 (11.358.287)
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (52.671.663) (32.503.527)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (45.426.272) (83.341.856)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.832.258.751) (4.305.041.315)
- altre attività (153.461.987) (268.523.943)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 1.866.942.586 5.034.680.576
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.984.407.578 4.596.116.101
- passività finanziarie di negoziazione (1.774.721) 2.724.511
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività (115.690.271) 435.839.964
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 157.559.952 533.226.258

SEGUE

(Valori in unità di euro)
Importo
31.12.2022 31.12.2021
B. ATTIVITÀ Dl INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da - 3.675.199
- vendite di partecipazioni (712)
- dividendi incassati su partecipazioni 3.675.911
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da (33.318.220) (74.713.267)
- acquisti di partecipazioni (172.125) (13.396.767)
- acquisti di attività materiali (22.897.104) (26.705.613)
- acquisti di attività immateriali (10.248.991) (34.610.887)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (33.318.220) (71.038.068)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (5.979.014)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 150.000.000 77.164.253
- distribuzione dividendi e altre finalità (193.830.293) (168.506.806)
- vendita/acquisto di controllo di terzi
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (43.830.293) (97.321.567)
LIQUIDITÀ NETTAGENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 80.411.439 364.866.623

Riconciliazione

(Valori in unità di euro)
Voci di bilancio 31.12.2022 31.12.2021
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 554.467.803 189.601.179
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 80.411.439 364.866.623
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 634.879.242 554.467.803

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

Signori Azionisti,

la Nota Integrativa Consolidata è suddivisa nelle seguenti parti:

Parte A - Politiche contabili

Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Parte D - Redditività Consolidata Complessiva

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte L - Informativa di settore

Parte M - Informativa sul leasing

Parte A - Politiche contabili

A.1 PARTEGENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio consolidato al 31dicembre 2022 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio consolidato.

L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il "quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma. nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato è stato predisposto in conformità alle disposizioni di Banca d'Italia dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.

Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale Consolidato, dal Conto Economico Consolidato, dal Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalla Nota Integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs. N. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato è redatto in euro, dove non espresso diversamente, e presenta anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente.

La valutazione delle voci del bilancio consolidato è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposto il Gruppo, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa dello stesso nel prevedibile futuro.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 2022

Nel corso dell'esercizio 2022 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2022:

  • ▶ modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari;
  • ▶ modifiche allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali;
  • ▶ modifiche all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali;

▶ ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020 (Reg. UE 2021/1080), in particolare modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 41.

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata del Gruppo al 31dicembre 2022.

Principi contabili emendamenti e interpretazioni applicati dal 2023 o emendati e non ancora omologati

Alla data del presente bilancio consolidato risultano omologati i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi applicabili a partire dal 1° gennaio 2023:

  • ▶ IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • ▶ modifiche allo IAS 8 Politiche contabili. Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • ▶ modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357).

Infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • ▶ modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore (rispettivamente, gennaio 2020 e luglio 2020);
  • ▶ modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (maggio 2021);
  • ▶ modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (dicembre 2021).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti.

Sezione 3 -Area e metodi di consolidamento

Di seguito. sono rappresentati i criteri adottati da BFF Banking Group per la definizione dell'area e dei relativi principi di consolidamento.

Società controllate

Le società controllate sono quelle su cui BFF Banking Group ha il controllo. BFF Banking Group controlla una società quando è esposto alla variabilità dei suoi risultati e ha la capacità d'influenzare tali risultati attraverso il suo potere sulla società stessa. Generalmente, si presume l'esistenza del controllo quando la società detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche i diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili.

Tutte le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale, dalla data in cui il controllo è stato trasferito a BFF Banking Group; sono, invece, escluse dal consolidamento a partire dalla data in cui tale controllo viene a cessare.

Gli schemi di bilancio delle società consolidate integralmente sono predisposti secondo i princìpi IAS/IFRS, utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.

I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti

  • ▶ le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di Patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto consolidato e del Conto economico consolidato;
  • ▶ gli utili e le perdite, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, eccetto che per le perdite, che non sono eliminate qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita. Sono inoltre eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • ▶ i bilanci delle imprese operanti in aree aventi moneta di conto diversa dall'euro sono convertiti in euro, applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura del periodo, e alle voci di Conto economico i cambi medi dell'esercizio;
  • ▶ le differenze di cambio da conversione dei bilanci di queste imprese, derivanti dall'applicazione dei tassi di cambio di fine periodo per le poste patrimoniali, e dal tasso di cambio medio del periodo per le poste di Conto economico, sono imputate alla voce Riserve da valutazione del Patrimonio netto, così come le differenze di cambio sui Patrimoni netti delle partecipate. Tutte le differenze di cambio vengono riversate nel Conto economico nel periodo in cui la partecipazione viene dismessa.

Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione" previsto dall'IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi) rispetto al fair value delle attività e passività acquisite viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, la differenza viene imputata al Conto economico.

Il "metodo dell'acquisizione" viene applicato a partire dalla data dell'acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo di riferimento sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo è cessato.

1. Partecipazioni in società che rientrano nel perimetro di consolidamento

BFF Banking Group al 31 dicembre 2022 include oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Denominazioni imprese Sede legale e operativa Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
rapporto (1) Impresa partecipante Quota % diVoti % (2)
1. BFF Immobiliare S.r.l. Milano
Via Domenichino, 5
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Techlab S.r.l. Brescia
Via C. Zima, 4
1 BFF Bank S.pA. 100% 100%
3. BFF Finance Iberia. S.A.U. Madrid
Paseo de la Castellana, 81
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
4. BFF Polska S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
5. BFF Medfinance S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
6. BFF Česká republika s.r.o. Prague - Roztylská 1860/1 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava
Mostova, 2
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Komunalny Fundusz
Inwestycyjng Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
10. MEDICO Niestandaryzowany
Sekurytyzacyjny Fundusz
Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
11. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspólnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 BFF Polska S.A. 99% 99%
12. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

Legenda:

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

La disponibilità di voto riportata ai punti 9 e 10 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

Le imprese di cui ai punti 11 e 12 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti, in relazione al totale dell'attivo.

In data 19 gennaio 2022 è stata costituita la società BFF Immobiliare S.r.l., detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A.. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF" che ha visto l'acquisto di un'area edificabile e il successivo sviluppo di un edificio ad uso uffici che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.

BFF Bank possiede inoltre una partecipazione pari al 26,46% in Unione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

In data 3 ottobre 2022 BFF Bank ha perfezionato l'acquisizione della società informatica "MC3 Informatica S.r.l.", che a decorrere dalla stessa data ha assunto la ragione sociale di BFF Techlab S.r.l..

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai princìpi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del BilancioConsolidato

Autorizzazione al riacquisto di azioni proprie

BFF Bank S.p.A., in data 1 febbraio 2023, ha ricevuto, a seguito dell'avvio dell'iter regolamentare comunicato al mercato il 25 novembre 2022, autorizzazione della Banca d'Italia, ai sensi degli artt. 27 e ss. del Regolamento Delegato (UE) del 7 gennaio 2014, n. 241, adottato dalla Commissione Europea e dell'art. 78 del Regolamento (UE) del 26 giugno 2013, n. 575, all'acquisto di azioni proprie della Banca, in esecuzione della autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2387 c.c. dall'assemblea ordinaria degli azionisti del 31 marzo 2022 fino all'importo massimo di 2,8 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie risulta integralmente eseguito alla data di redazione del presente documento e l' ammontare relativo è stato già dedotto dai fondi propri del 31 Dicembre 2022

L'acquisto di azioni proprie, come già indicato al mercato, sarà finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.

In data 20 febbraio 2023, si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie. Nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023, la Capogruppo ha acquistato azioni ordinarie pari a n. 291.888, che corrispondono allo 0,16% del totale delle azioni in circolazione e componenti il capitale sociale (pari a n. 185.604.558 azioni) per un controvalore complessivo di 2.794.383,98 euro.

Sezione 5 -Altri aspetti

Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19 e del conflitto Russia e Ucraina

Tra i fatti di rilievo intervenuti nel corso del 2022 si segnalano le tensioni del contesto geo-politico globale derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, che sta avendo seri riflessi sulla situazione macroeconomica europea e mondiale.

Anche in ottica prospettica, il conflitto rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, può incidere sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulle prospettive di crescita dei medesimi. Di conseguenza, il Gruppo, a livello consolidato, ha messo in atto un monitoraggio continuo dei rischi a cui il Gruppo BFF potrebbe eventualmente essere esposto ed effettuato le dovute analisi di impatto sul business, i cui esiti vengono di seguito sinteticamente rappresentati.

  • ▶ Con riferimento al rischio di credito derivante da impatti sulle imprese finanziate che hanno una significativa operatività commerciale con la Russia, la Bielorussia o l'Ucraina o che sono maggiormente esposte alla variazione dei prezzi delle materie prime, il Gruppo ha effettuato una specifica valutazione individuando solo talune controparti che potrebbero potenzialmente subire un impatto dall'aumento del prezzo delle materie prime. In tale ambito, sono state poste in essere attività di monitoraggio aggiuntive. Inoltre, non sono stati identificati clienti con significativa operatività commerciale con Russia. Bielorussia o Ucraina.
  • ▶ In merito all'operatività in titoli, il Gruppo non detiene titoli emessi da emittenti particolarmente esposti ai rischi derivanti dal contesto geo-politico attuale e al conflitto.
  • ▶ Con riferimento alla redditività, si segnala che le commissioni relative alla Banca depositaria sono calcolate sulla base degli AuM dei fondi e, pertanto, la svalutazione di tali titoli nel portafoglio dei fondi ha inciso in maniera irrilevante rispetto, ad esempio, alle volatilità normali di mercato.
  • ▶ Con riferimento ai rischi operativi relativi ad attacchi cyber, si rileva che il Gruppo non ha registrato attacchi di tale natura e, inoltre, non vi è alcuna operatività nei paesi interessati dal conflitto.

Inoltre, la Funzione Compliance & AML con il coinvolgimento e supporto delle funzioni competenti provvede nel continuo a (i) monitorare l'evoluzione normativa in merito al regime restrittivo e sanzionatorio applicato a livello UE verso soggetti, entità e banche di Russia e Bielorussia coinvolte nel conflitto; (ii) diffondere alert informativi alle differenti UO in occasione degli aggiornamenti e (iii) supportare le differenti BU nell'analisi di conformità di specifiche esigenze operative.

Ancora nel 2022 si segnala, inoltre, il protrarsi dell'emergenza e della diffusione del Covid 19 (di seguito "Coronavirus").

In relazione alle attività del Gruppo si segnala che gli impatti nel 2022 sia del Conflitto Russia-Ucraina che del protrarsi dell'emergenza e della diffusione del Covid 19 sono stati contenuti anche grazie alle attività di sviluppo del business, come evidenziato nella parte relativa agli aspetti commerciali.

L'epidemia Covid-19, così come il conflitto Russia-Ucraina, non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio del Gruppo, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese. Tuttavia, sono state intraprese delle azioni a partire dal secondo trimestre 2020 che hanno portato il Gruppo ad aggiornare gli scenari macroeconomici al fine di includere gli effetti della pandemia all'interno delle stime di ECL e, nei primi mesi del 2022, sono stati avviati dei tavoli di confronto con l'infoprovider esterno per monitorare l'andamento dei parametri di rischio a fronte dell'evoluzione del conflitto al fine di comprendere eventuali impatti sulla determinazione delle perdite attese (per maggiori dettagli si rimanda

al paragrafo "IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al Covid-19 al conflitto Russia-Ucraina). Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti intrapresi nel 2022:

  • ▶ Continuità operativa: la Capogruppo ha monitorato la situazione nel continuo e la sua operatività è stata garantita senza situazioni di criticità. In tale contesto, si è posta particolare attenzione ai rischi operativi e ai rischi derivanti dal conflitto, con opportuni presidi per garantire l'operatività. Non si registrano, ad oggi, problemi di continuità operativa. Già lo scorso anno, infatti, era stata potenziata la struttura IT. Ad oggi il personale è pienamente operativo sia in modalità remote working, che in presenza, ed è dotato di strumenti utili a lavorare da remoto. I servizi dai fornitori e dagli outsourcer non hanno subìto decadimenti in termini di qualità o riduzione degli stessi, né è stata rilevata alcuna interruzione di servizio; gli eventuali fenomeni di decadimento della qualità del servizio, comunque non in grado di compromettere l'operatività del Gruppo, sono, infatti, oggetto di opportuna tracciatura e di valutazione/risoluzione in un apposito applicativo interno.
  • ▶ Aspetti commerciali: con riferimento alla BU Factoring e Lending è da rilevare un significativo rimbalzo dei volumi di factoring pro soluto e/o di finanziamenti alla clientela grazie allo sforzo commerciale e al progressivo ritorno alla normalità dei paesi in cui il Gruppo opera.

Con riferimento alla BU Securities Services, le attività di sviluppo commerciale hanno permesso di controbilanciare la debolezza dei mercati finanziari influenzati dalla crisi Russia-Ucraina e dalla conseguente crisi energetica: da segnalare, in particolare, il segmento dei FIA con molteplici iniziative chiuse con successo anche attraverso l'acquisizione di Fondi provenienti da altri Depositari competitor.

Con riferimento alla BU Payment è infine da segnalare la buona performance di quasi tutti i comparti. in particolar modo quello del regolamento carte e ad eccezione degli assegni ed effetti che continuano a contrarsi a trend di mercato.

  • ▶ Liquidità: nonostante l'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dal perdurare della pandemia Covid-19 e dal conflitto Russia - Ucraina, il Gruppo ha mantenuto i presìdi necessari per il monitoraggio e il presidio della posizione di liquidità. II Gruppo:
  • (i) qualora ritenuto necessario, si riserva di effettuare analisi di stress più frequenti e più dettagliate nonché con impatti crescenti e variabili;
  • (ii) mantiene una importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità;
  • (iii)monitora i mercati anche per il tramite del continuo confronto con operatori di mercato e banche di relazione; e

(iv) continua a monitorare attentamente i trend di incasso dei debitori della Pubblica Amministrazione.

▶ Requisiti patrimoniali: non ci sono particolari impatti sui Fondi Propri e sui requisiti regolamentari a seguito dell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico; a fine anno i ratio patrimoniali si attestano ancora ben al di sopra dei requisiti minimi richiesti dal Regolatore.

Non si rilevano particolari impatti, Invece, correlati alle conseguenze del Covid e al conflitto russo-ucraino, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondo TFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).

Nuova "Definizione di Default"

In data 23 settembre 2022 la Banca d'Italia ha emanato una nuova e più stringente "Definizione di Default" che ha determinato un incremento delle posizioni dei Crediti scaduti netti ("Past Due") nonostante il rischio di credito del Gruppo sia rimasto immutato grazie alla quasi totalità delle esposizioni verso la Pubblica Amministrazione.

In considerazione del contesto di questo nuovo quadro normativo, il Gruppo sta considerando l'implementazione di un nuovo modello interno ai fini del calcolo del rischio di credito (AIRB) che permetterebbe minori impatti sui crediti in past due rispetto all'attuale standard model.

Modifiche contrattuali derivanti da Covid-19

In linea con quanto previsti dagli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis" il Gruppo, attraverso accordi contrattuali, ha concesso delle moratorie ad alcune sue controparti, a carattere prettamente volontario. Le modifiche hanno riguardato solo il posticipo della quota capitale, mentre nessuna modifica è stata effettuata sui tassi di interesse. Inoltre, non è stata prevista alcuna diminuzione delle esposizioni creditizie del Gruppo, né in termini di capitale né di quota interesse; le modifiche sono da ritenersi non sostanziali e pertanto non hanno determinato la derecognition dal bilancio delle posizioni oggetto di moratorie.

Al 31 dicembre 2022, le esposizioni oggetto di moratoria sono pari a 1,92 milioni di euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela corporate (circa il 45%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 22%) e da retail (circa 33%), in Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Revisione legale dei conti

L'Assemblea dei soci di Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.

A.2 - PARTE RELATIVAALLE PRINCIPALIVOCI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Di seguito, sono descritte le politiche contabili adottate per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Attività finanziarie

Con riferimento alle attività finanziarie, il principio contabile IFRS 9 prevede la ripartizione in tre categorie:

  • ▶ Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico;
  • ▶ Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • ▶ Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

1 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • ▶ le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • ▶ le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi di capitale e pagamenti di interessi sull'importo del capitale da restituire, oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Held to Collect and Sell");
  • ▶ le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a Conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

Trovano quindi evidenza in questa voce:

  • ▶ i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model Other/Trading (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" o "Held to Collect and Sell") o che non superano il test sulle caratteristiche contrattuali (SPPI test);
  • ▶ gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo e collegamento per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • ▶ le quote di OICR.

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a Conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono inizialmente iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal prezzo della transazione, senza considerare i costi o ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.

Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie o parti di attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.

In particolare, le attività finanziarie cedute vengono cancellate quando l'entità conserva i diritti contrattuali a ricevere i flussi di cassa dell'attività, ma sottoscrive un'obbligazione simultanea a pagare tali flussi di cassa e solo tali flussi di cassa, senza significativi ritardi a favore di terzi.

2 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è inclusa nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • a) l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un Business Model il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie (Business Model HTC&S) e
  • b) i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (superamento del test SPPI).

In particolare, sono inclusi in questa voce:

  • ▶ i titoli di debito che sono riconducibili ad un Business Model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test sulle caratteristiche contrattuali (SPPI test);
  • ▶ le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Inoltre, sono misurate al fair value con impatto sulla redditività complessiva anche gli strumenti di capitale per i quali si sceglie di usufruire della c.d. Fair value Other Comprehensive Income option (FVOCI), che prevede, per tali tipi di strumenti, la possibilità di imputare alla redditività complessiva tutte le componenti reddituali legate agli strumenti, senza che esse impattino mai, neanche in caso di dismissione, il Conto economico.

Il Gruppo sceglie di usufruire della FVOCI option relativamente agli strumenti di capitale posseduti, che peraltro, hanno ammontare non significativo.

Business Model HTC&S

Le attività finanziarie classificate nel Business Model HTC&S sono detenute sia al fine di raccogliere i flussi finanziari contrattuali sia per la vendita delle stesse. Pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto a un Business Model Hold to Collect. Questo perché la vendita di attività finanziarie è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo del Business Model, anziché essere incidentale ad esso.

Tali attività possono essere detenute per un periodo di tempo non definito, e possono rispondere all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.

Pertanto, a differenza delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), il principio IFRS 9 non richiede la definizione di soglie di frequenza e significatività delle vendite per il Business Model HTC&S.

Purtuttavia, seguendo un approccio prudenziale, il Gruppo ha definito un indice massimo di turnover annuale del portafoglio titoli che permetta di discriminare tale Modello di Business da quello Other (cioè gli asset detenuti per il Trading), calcolato come il rapporto tra il totale del valore delle vendite e lo stock medio nell'anno ((valore giacenza iniziale + valore giacenza finale)/2).

In materia di riclassificazione delle attività finanziarie (tranne i titoli di capitale, per i quali non è ammessa alcuna riclassifica), l'IFRS 9 non ammette riclassificazioni verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).

Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Nel dettaglio, in caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassifica. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal Patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che dovrebbero essere altamente infrequenti, le attività finanziarie possono essere riclassificate da quelle valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie stabilite dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti operano in maniera prospettica a partire da tale data con i seguenti impatti:

  • ▶ nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione;
  • ▶ nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Con riferimento ai titoli di debito, tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrandosi a Conto economico gli interessi, secondo il criterio del costo ammortizzato nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati". Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 120 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto ad eccezione delle perdite derivanti da impairment, esposte alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Gli utili e le perdite sono registrati tra le Riserve da valutazione fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel Conto economico alla voce 100 "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Le variazioni di fair value rilevate nella voce 120 "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della Redditività consolidata complessiva.

Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo, e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o della non attendibilità delle informazioni atte alla valutazione del fair value, sono valutati all'ultimo fair value attendibilmente misurato.

Gli strumenti rappresentativi di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del Patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Come previsto dall'IFRS 9, le attività finanziare incluse in tali categorie, ai fini della valutazione dell'eventuale impairment, sono segmentate nei tre differenti stage, a seconda dello stato di deterioramento del merito creditizio.

Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (attività finanziarie al momento di rilevazione iniziale, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa misurata su un orizzonte temporale pari ad un anno.

Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (attività performing per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa misurata per l'intera vita residua dello strumento finanziario.

Per gli strumenti di debito, costituisce evidenza di impairment l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie del debitore o emittente, tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi.

Qualora vi sia un'obbiettiva evidenza che l'attività abbia subìto un impairment, la perdita cumulata, che è stata inizialmente rilevata nella voce 120 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto, viene trasferita a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva". L'importo trasferito a Conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (valore di prima iscrizione al netto delle eventuali perdite per impairment già precedentemente rilevate nel Conto economico) e il fair value corrente.

Se il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel Conto economico la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di Conto economico; ciò, invece, non si applica con riferimento ai titoli di capitale, che non sono assoggettati al processo di impairment.

Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.

Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".

Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene nel momento in cui scadono i diritti contrattuali, e quando, a seguito della cessione, sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici relativi all'attività finanziaria medesima. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

3 -Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è classificata nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • a) l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un Business Model il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business Model HTC) e,
  • b) i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (superamento test SPPI).

Sulla base degli schemi contabili previsti dalla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la voce di bilancio comprende:

  • ▶ crediti verso banche nelle diverse forme tecniche;
  • ▶ crediti verso clientela, nelle diverse forme tecniche, che contengono anche i titoli di debito classificati nel Business Model HTC e che hanno superato l'SPPI test.

I crediti verso banche derivano essenzialmente dai rapporti di conto corrente ordinari delle società appartenenti al Gruppo e dagli impieghi con controparti bancarie nelle diverse forme tecniche.

I crediti verso la clientela comprendono principalmente titoli di debito, i crediti verso debitori, riferiti all'attività di factoring, gli interessi di ritardato pagamento, calcolati sui crediti acquistati a titolo definitivo in misura determinata dalla normativa in vigore (D.Lgs. n. 231/2002 "Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali"), nonché gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche.

I crediti di BFF, relativi ad attività di factoring, si riferiscono quasi esclusivamente ad acquisti pro soluto a titolo definitivo, ovvero a crediti per i quali è avvenuto il totale trasferimento di rischi e benefici connessi al credito.

Business Model HTC

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono detenute nell'ambito di un modello di business avente l'obiettivo di ottenere i flussi finanziari contrattuali raccogliendo i pagamenti nell'arco della vita dello strumento.

Non tutte le attività devono essere necessariamente detenute fino a scadenza: il principio IFRS 9 fornisce i seguenti esempi di casi in cui la vendita delle attività finanziarie può essere coerente con il Business Model HTC:

  • ▶ le vendite sono dovute ad un aumento del rischio di credito di un'attività finanziaria;
  • ▶ le vendite sono infrequenti (anche se significative in termini di valore), o sono insignificanti singolarmente e in forma aggregata (anche se frequenti);
  • ▶ le vendite avvengono vicino alla data di scadenza dell'attività finanziaria e i ricavi delle vendite approssimano la raccolta dei restanti flussi di cassa contrattuali.

Il Gruppo ha identificato delle soglie di significatività per volumi e frequenza di vendite oltre le quali andrà analizzato se il business model HTC è stato mantenuto.

Laddove, pertanto, si dovesse procedere a delle vendite (consentite dal Business Model in parola) è stata definita, in ragione di una comune prassi di mercato, una determinata percentuale di significatività dei volumi di vendita annuali, determinata come sommatoria del valore delle vendite effettuate nell'anno/valore di bilancio del portafoglio HTC a inizio anno.

Con riferimento alla frequenza delle vendite, BFF Banking Group ha definito una soglia su base mensile così come esplicitato nel RAF (Risk Appetite Framework), ovvero sia il quadro che definisce - in coerenza con il massimo rischio assumibile, con il business model e con il piano strategico - la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli, anche a livello di Gruppo.

In materia di riclassificazione delle attività finanziarie, l'IFRS 9 non ammette riclassificazione verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).

Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a Conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Con riferimento ai crediti per attività di factoring, tali attività sono rilevate inizialmente al fair value che, di norma, corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione e all'erogazione dell'attività finanziaria, ancorché non ancora regolati.

In particolare, i crediti pro soluto:

  • a) acquistati a titolo definitivo, con trasferimento sostanziale di rischi e benefici e flussi di cassa, sono rilevati all'atto della prima iscrizione al fair value, rappresentato dal valore nominale del credito, al netto delle commissioni addebitate al cedente;
  • b) qualora acquistati per un importo inferiore al valore nominale, figurano iscritti per l'importo effettivamente pagato all'atto dell'acquisto.

Con riferimento, invece, alle attività finanziarie relativi ai finanziamenti erogati dal Gruppo, l'iscrizione iniziale delle stesse avviene alla data di erogazione. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value delle somme erogate, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento.

I titoli di debito HTC, presentano pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa e possono essere impegnati in operazioni di pronti contro termine, di prestito o di altre operazioni temporanee di rifinanziamento. Anche la rilevazione iniziale di tali attività avviene alla data di regolamento, al fair value, corrispondente di norma al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione.

Criteri di valutazione

In seguito alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore iscritto all'origine, diminuito dei rimborsi di capitale e delle rettifiche di valore, e aumentato delle eventuali riprese di valore e dell'ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo, tenuto conto della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi accessori imputati direttamente alla singola attività.

Con specifico riferimento ai crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di factoring dalle società del Gruppo, essi sono valutati al "costo ammortizzato", determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati, con riferimento sia alla quota capitale sia agli interessi di ritardato pagamento che maturano dalla data di scadenza del credito e che sono ritenuti recuperabili.

La nuova scadenza di tali crediti, considerata la natura degli stessi, è da identificarsi con la data di previsto incasso, determinata in sede di quotazione e formalizzata con il cedente nel contratto di cessione.

Gli interessi attivi (ivi inclusi gli interessi di ritardato pagamento) devono essere riconosciuti a Conto economico solo se risulta probabile che si generino flussi di cassa positivi per l'entità, e che il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF e BFF Finance Iberia hanno incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento recuperabili, tenuto conto che:

  • ▶ il modello di business e la struttura organizzativa prevedono che il sistematico recupero degli interessi di ritardato pagamento su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo rappresenti un elemento strutturale dell'attività ordinaria di gestione di tali crediti;
  • ▶ tali interessi di ritardato pagamento, per la loro incidenza sulla composizione dei risultati, non costituiscono un elemento accessorio delle operazioni di acquisto a titolo definitivo, e sono stati considerati per un'analisi completa dei profili di redditività prospettica.

BFF Bank e BFF Finance Iberia dispongono, inoltre, di serie storiche - riguardanti le percentuali e i tempi di incasso - elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di poter ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio, per determinare la percentuale di stima di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare dette percentuali nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.

Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale, utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022, è stata portata dal 45% al 50%.

Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Tale allungamento è stato attuato anche per tenere conto degli impatti esogeni che hanno condizionato l'anzianità del fondo quali i rallentamenti nei pagamenti dovuti alla crisi pandemica da Covid-19, il relativo blocco dei tribunali

e la sospensione delle azioni esecutive nella sanità che hanno influito sulla sospensione dei termini delle attività legali e processuali e quindi sui tempi di incasso.

Con riferimento a BFF Polska Group, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale.

In merito al trattamento in Bilancio del diritto ad incassare l'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), il Gruppo ha deciso di procedere al cambiamento della stima contabile. In particolare, si precisa che a partire dall'esercizio 2018, in accordo con la Direttiva 2011/7/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali che fissa un importo minimo di €40 a titolo d'indennizzo dei costi di recupero del credito (indennizzo che potrà comunque essere aumentato alla luce del fatto che la direttiva stessa dice che si potranno anche esigere i costi ragionevoli incorsi a tal fine), il Gruppo ha iniziato a richiedere ai debitori 40 euro per ogni fattura scaduta, come rimborso forfettario per le spese sostenute per il recupero del credito, ai sensi della direttiva.

L'interpretazione di BFF è stato confermata dalla recente sentenza vinta da BFF presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.

Fino all'esercizio 2021, i crediti iscritti in Bilancio a fronte del diritto a incassare l'ammontare di indennizzo dei costi di recupero del credito (di seguito "40 euro" o semplicemente "indennizzo") venivano integralmente rettificati, all'interno della stessa voce dell'attivo di Stato Patrimoniale "Attività Finanziaria al costo ammortizzato - crediti verso la clientela". La rilevazione del ricavo a Conto Economico, nella voce "Altri Proventi di gestione", avveniva al momento dell'effettivo incasso di tale indennizzo: si procedeva, infatti, all'annullamento della rettifica e il conto economico beneficiava dell'accredito degli incassi ricevuti. La quota incassata e confluita a conto economico andava a determinare il reddito imponibile su cui venivano calcolate le imposte correnti dell'esercizio. Sulla base del modello di contabilizzazione applicato fino al 2021 nessuna fiscalità differita veniva accantonata in bilancio.

Ad oggi, sulla base degli strumenti di analisi già in uso che hanno permesso di definire una serie storica degli incassi del diritto ai "40 euro", il Gruppo è in grado di determinare una stima attendibile dell'ammontare incassato relativamente a tale indennizzo [in particolare, tale stima è applicabile al perimetro di BFF Bank ovvero l'Italia, i Paesi in cui la stessa opera in FOS e le succursali in Portogallo e Grecia), per la controllata spagnola BFF Finance Iberia e per la controllata indiretta BFF Central Europe.

Si precisa che, come accade con gli interessi di mora e gli interessi anatocistici, anche i diritti a ricevere i "40 euro" vengono considerati sin dal 2018 negli accordi transattivi con i debitori ai fini del loro recupero. La trattativa con i debitori considera tutto l'ammontare dovuto, come un unicum su cui basare la transazione e su cui applicare le medesime percentuali di sconto degli interessi di mora. A conferma di ciò, sulla base delle analisi condotte, è stato confermato lo stesso esito delle analisi effettuate sulle serie storiche degli interessi di mora anche per i diritti a incassare i "40 euro", ovvero che gli incassi registrati si sono attestati su una percentuale media significativamente superiore al 50% del diritto originario, come evidenziato dall'analisi annuale sulle serie storiche di incasso, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 gennaio 2023.

Di conseguenza, a partire dalla chiusura del Bilancio al 31 dicembre 2022, la Capogruppo ha deciso di procedere alla contabilizzazione per competenza del suddetto indennizzo, sulla base della percentuale di incasso rilevata dalle serie storiche e dalle analisi condotte in linea con quelle già applicate al modello di calcolo degli interessi di mora.

L'andamento delle percentuali di incasso negli anni, costituenti la serie storica considerata, risulta, come evidenziato poco sopra, significativamente superiore al 50% e, pertanto, prudenzialmente, quest'ultima percentuale è stata utilizzata come stima dell'ammontare relativo al suddetto indennizzo che verrà incassato in futuro e che è stato iscritto alla voce 40 "Attività Finanziaria al costo ammortizzato - crediti verso la clientela".

La competenza economica dei "40 euro", secondo il principio della competenza, sarà, pertanto, determinata dal numero delle fatture scadute nel periodo di riferimento moltiplicato per 40 euro e successivamente moltiplicato per una percentuale di realizzo pari al 50% e non seguirà la valutazione al costo ammortizzato a cui sono, invece, assoggettati gli interessi di mora.

In termini fiscali, la competenza dei ricavi riveniente dal diritto a incassare i"40 euro" forma direttamente reddito imponibile come previsto dall'art. 109 comma 1 del TUIR ("I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della presente Sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni."), diversamente da quanto previsto per gli interessi di mora, il cui trattamento fiscale è dettato dal comma 7 dello stesso art. del TUIR ("In deroga al comma 1, gli interessi di mora concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui sono percepiti o corrisposti"). Nessuna fiscalità differita viene accantonata in bilancio.

In accordo con quanto definito dallo IAS 8, tale decisione si configura come un cambiamento di stima contabile il cui impatto deve essere rilevato a conto economico prospetticamente, e non retroattivamente. Tale cambiamento, pertanto, impatta il Bilancio 2022 e i successivi ma non porta alla rivisitazione dei Bilanci precedenti.

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo (all'interno del perimetro sopra descritto) ha iscritto un effetto one off, al lordo dell'effetto fiscale, relativo al 50% del fondo "40 euro" costituito da tutti i crediti maturati per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a 119,4 milioni di euro (87,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e procederà dal 1° gennaio 2023 a calcolare e iscrivere a bilancio in maniera ricorrente un ricavo pari al 50% di ogni singolo credito maturato sui "40 euro" a fronte di ogni nuova fattura scaduta alla data di reporting.

I titoli HTC, dopo l'iniziale rilevazione al fair value, sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il risultato derivante dall'applicazione di detta metodologia è imputato a Conto economico nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati".

Il Gruppo effettua l'analisi sul portafoglio crediti e titoli HTC, finalizzata all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie. Il principio IFRS 9 ha introdotto per le attività finanziarie comprese in tale voce di bilancio il concetto di perdite su crediti attese, che rappresentano una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario, e secondo cui non è necessario che una perdita si verifichi prima che venga riconosciuta in bilancio e quindi, generalmente, tutte le attività finanziarie porteranno alla creazione di un fondo.

L'approccio utilizzato è rappresentato dal modello generale di deterioramento ("general deterioration model") che prevede la classificazione in tre stage, che riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito, degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione contabile infrannuale si procede a valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage.

Per le attività classificate in Stage 1 il Fondo svalutazione delle singole attività finanziarie si determina basandosi sulle perdite attese a 12 mesi ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione solo il potenziale default nei prossimi 12 mesi), mentre per le attività in Stage 2 e 3 ci si basa sulle perdite attese "lifetime" ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione il potenziale default lungo tutta la vita residua dello strumento finanziario).

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto una riduzione di valore, nell'ambito dello stage 3, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati in base al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

L'importo della perdita è definito sulla base di un processo di valutazione analitica e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Con la rilevazione dell'impairment, Il valore contabile dell'attività viene conseguentemente ridotto, e l'importo della perdita stessa è rilevato a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della perdita per impairment diminuisce, e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, che si è verificato dopo la sua rilevazione, la perdita per impairment precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L'importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di Conto economico.

Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".

Criteri di cancellazione

La cancellazione dell'attività finanziaria avviene quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria scadono o l'entità trasferisce l'attività finanziaria e il trasferimento soddisfa i criteri di ammissibilità per l'eliminazione contabile.

I crediti ceduti sono cancellati dalle attività in bilancio solo se la cessione ha comportato il trasferimento di tutti i rischi e i benefici connessi con i crediti stessi.

Qualora siano invece mantenuti rischi e benefici, i crediti ceduti continueranno a essere iscritti tra le attività di bilancio, ancorché, giuridicamente, la titolarità degli stessi sia stata effettivamente trasferita.

4 - Operazioni di copertura

Criteri di iscrizione

Si premette che il Gruppo si è avvalso della facoltà, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare, relativamente alle operazioni di copertura, le regole previste dallo IAS 39 anche dopo l'introduzione dell'IFRS 9.

Per operazioni di copertura si intende la designazione di uno strumento finanziario atto a neutralizzare, in tutto o in parte, l'utile o la perdita derivante da una variazione di fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto. L'intento di copertura deve essere formalmente definito, non retroattivo e coerente con la strategia di copertura dei rischi enunciata dalla Direzione di BFF Banking Group. La contabilizzazione dei derivati come strumenti di copertura è permessa dallo IAS 39 solamente in particolari condizioni, ossia quando la relazione di copertura è:

  • ▶ chiaramente definita e documentata;
  • ▶ misurabile;
  • ▶ attualmente efficace.

Gli strumenti finanziari derivati designati come copertura sono inizialmente iscritti al loro fair value.

Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite potenziali attribuibili a determinate tipologie di rischio.

Le tipologie possibili di copertura sono:

  • ▶ copertura di "fair value": con l'obiettivo di coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio;
  • ▶ copertura di flussi finanziari (anche "cash flow hedge"): con l'obiettivo di coprire l'esposizione alle variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari poste di bilancio;
  • ▶ copertura di un investimento netto in un'entità estera.

Gli strumenti che possono essere utilizzati per la copertura sono i contratti derivati (comprese le opzioni acquistate) e gli strumenti finanziari non derivati, per la sola copertura del rischio cambio. Gli strumenti derivati di copertura sono classificati nello Stato patrimoniale, rispettivamente alla voce 50 "Derivati di copertura" dell'attivo, o 40 "Derivati di copertura" del passivo, a seconda che alla data di riferimento del bilancio o situazioni contabili infrannuali presentino un fair value positivo o negativo.

Criteri di valutazione

Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono iscritti e misurati al loro fair value.

Nel momento in cui uno strumento finanziario è classificato come di copertura, il Gruppo, come sopra riportato, documenta in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, verificando, sia all'inizio della relazione di copertura sia lungo tutta la sua durata, che la copertura del derivato sia efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto. Una copertura è considerata efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value del derivato di copertura.

Pertanto, l'efficacia è valutata attraverso il confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%) quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell'elemento coperto.

La valutazione dell'efficacia è effettuata a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, utilizzando:

  • ▶ test prospettici: che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'attesa sua efficacia;
  • ▶ test retrospettivi: che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo a cui si riferiscono, misurando, pertanto, quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.

Le modalità di contabilizzazione degli utili e delle perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono diverse, in relazione alla tipologia di copertura:

  • ▶ copertura di fair value (fair value hedge): la variazione del fair value dell'elemento coperto riconducibile al solo rischio coperto è registrato a Conto economico, al pari della variazione del fair value dello strumento derivato di copertura; l'eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l'effetto economico netto;
  • ▶ copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge): le variazioni di fair value del derivato sono imputate a Patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a Conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare, o per la parte di copertura che risulta inefficace;
  • ▶ copertura di un investimento netto in un'entità estera: segue le modalità di contabilizzazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari.

L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto economico avviene sulla base di quanto segue:

  • ▶ i differenziali maturati sugli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse (oltre agli interessi delle posizioni oggetto di copertura) vengono allocati nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati" o voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" a seconda del segno (positivo o negativo) del differenziale;
  • ▶ le variazioni di fair value positive o negative, rivenienti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura e delle posizioni oggetto di copertura di fair value hedge, vengono allocate nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura";
  • ▶ le variazioni di fair value positive o negative originate dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura di cash flow hedge, per la parte efficace, vengono allocate in un'apposita riserva di valutazione di Patrimonio netto "Riserva per la copertura di flussi finanziari futuri", al netto dell'effetto fiscale differito. Per la parte inefficace, tali risultanze vengono contabilizzate a Conto economico nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura".

Criteri di cancellazione

La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi: a) la copertura effettuata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace; b) l'elemento coperto è stato venduto oppure rimborsato; c) è stata revocata anticipatamente l'operazione di copertura; d) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato.

Se non è confermata l'efficacia della copertura, la quota del contratto derivato non più di copertura (over hedging) viene riclassificata tra gli strumenti di negoziazione. Se l'interruzione della relazione di copertura è dovuta alla cessione o all'estinzione dello strumento di copertura, l'elemento coperto cessa di essere tale e torna a essere valutato secondo i criteri del portafoglio di appartenenza.

Le attività e le passività finanziarie di copertura sono cancellate quando viene meno il diritto contrattuale (ad es., scadenza del contratto, cessazione anticipata esercitata secondo le clausole contrattuali - c.d. "unwinding") a ricevere i flussi finanziari relativi agli strumenti finanziari, attività/passività coperta e/o derivato oggetto dell'operazione di copertura, o quando l'attività/passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

5 - Partecipazioni

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni in società controllate congiuntamente e collegate sono iscritte in bilancio al costo, pari al Fair value del corrispettivo pagato, rettificato nei casi in cui venissero accertate perdite durevoli di valore.

La voce include le interessenze detenute in società controllate congiuntamente e collegate. Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint venture), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra il Gruppo e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Sono considerate collegate le società nelle quali la Banca detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società per le quali le scelte amministrative, finanziarie e gestionali si ritengono sottoposte ad influenza notevole, in forza dei legami giuridici e di fatto esistenti.

Ai fini di stabilire l'esistenza del controllo sulle società controllate congiuntamente e dell'influenza notevole rispetto alle società collegate, non si segnalano situazioni in cui è stato necessario svolgere valutazioni particolari o assunzioni significative.

Criteri di valutazione

Il Gruppo utilizza il metodo del patrimonio netto per la valutazione di queste partecipazioni rettificando il valore iniziale per riflettere le variazioni nelle attività nette di pertinenza del Gruppo rispetto alla data di acquisizione. Ad ogni data di bilancio o situazioni contabili infrannuali per le partecipazioni si procede a verificare l'esistenza di obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Il processo di rilevazione di eventuali impairment prevede la verifica della presenza di indicatori di possibili riduzioni di valore e la determinazione dell'eventuale svalutazione.

Gli indicatori di impairment sono sostanzialmente suddivisibili in due categorie:

  • ▶ indicatori qualitativi, quali il conseguimento di risultati economici negativi o comunque un significativo scostamento rispetto agli obiettivi di budget o previsti da piani pluriennali comunicati al mercato, l'annuncio/ avvio di procedure concorsuali o di piani di ristrutturazione, la revisione al ribasso del "rating" espresso da una società specializzata di oltre due classi;
  • ▶ indicatori quantitativi, rappresentati da una riduzione del fair value al di sotto del valore di bilancio, da un valore contabile della partecipazione nel bilancio separato superiore al valore contabile nel bilancio consolidato all'attivo netto e all'avviamento della partecipata o alla distribuzione da parte di quest'ultima di un dividendo superiore al proprio reddito complessivo.

La presenza di indicatori di impairment comporta la rilevazione di una svalutazione nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari attesi rivenienti dall'attività; esso riflette la stima dei flussi finanziari attesi dall'attività, la stima delle possibili variazioni nell'ammontare e/o nella tempistica dei flussi finanziari, il valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità dell'attività ed altri fattori che possano influenzare l'apprezzamento, da parte degli operatori di mercato, dei flussi finanziari attesi rivenienti dall'attività.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o laddove la partecipazione venga ceduta trasferendo in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici ad essa connessi.

6 -Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

Sono inclusi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari), le attività concesse in leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di proprietà e diritti di utilizzo di attività materiali rivenienti da contratti di "leasing".

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi derivanti da contratti di leasing ex IFRS16 dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:

  • ▶ se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "90. Attività materiali", nella categoria più idonea;
  • ▶ se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "90. Attività materiali", ad incremento dei diritti d'uso, rilevato in base alle previsioni dell'IFRS16, su cui si riferiscono.

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi, diverse da quelli di cui al paragrafo precedente sono iscritte:

  • ▶ se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "90. Attività materiali", nella categoria più idonea;
  • ▶ se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "130. Altre attività".

Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti (o locati tramite un contratto di leasing finanziario) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'anno.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati, e il costo può essere attendibilmente rilevato (es. interventi di manutenzione straordinaria). Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel Conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce 190 b) "altre spese amministrative", se riferite ad attività a uso funzionale.

In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing - "Right-of-Use" (RoU) (IFRS 16).

Alla data di decorrenza il Gruppo, in qualità di locatario, iscrive al costo "l'attività consistente nel diritto di utilizzo (RoU)", il quale comprende: a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing; b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti; c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario, consistenti nei costi incrementali sostenuti per l'ottenimento del leasing che non sarebbero stati sostenuti se il leasing non fosse stato ottenuto, a eccezione dei costi sostenuti dai locatori produttori o commercianti in relazione al leasing; d) la stima dei costi che dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing, a meno che tali costi siano sostenuti per la produzione delle rimanenze".

Il RoU riferito ai contratti di leasing esistenti alla data della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato iscritto secondo il "Modified Retrospective Approach".

Il Gruppo non considera l'IVA come componente dei lease payments ai fini del calcolo delle misure IFRS 16 (RoU e Lease Liability, per cui si rimanda alla voce Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato).

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore per deterioramento.

In relazione al Gruppo Bancario, le attività materiali vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l'attività sia utilizzabile dall'azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La stima della vita utile è di seguito rappresentata:

  • ▶ fabbricati: a 33 anni;
  • ▶ mobili: a 9 anni;
  • ▶ impianti: a 5 anni;
  • ▶ macchine: a 3 anni;
  • ▶ altre: a 4 anni.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata.

La stima della vita utile delle attività materiali viene rivista a ogni chiusura di bilancio o situazioni contabili infrannuali, tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa, ecc., e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

In merito al patrimonio artistico non si procede ad ammortizzarlo in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato a non diminuire nel tempo.

Alla data di First Time Adoption dei Principi Contabili Internazionali (1° gennaio 2005), per gli immobili di proprietà strumentali all'attività d'impresa, è stato applicato il criterio del fair value che, a partire da tale data, è divenuto il nuovo valore di bilancio.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210 "Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività materiali" di Conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale di riferimento di reporting se esiste qualche indicazione che dimostri che le attività materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d'uso.

Attività materiali rappresentate dal diritto d'uso di beni di cui a contratti di "leasing"

Ai sensi dell'IFRS 16 il "leasing" è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo. Un contratto di "leasing" finanziario trasferisce al locatario (utilizzatore), sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Diversamente il contratto configura un "leasing" operativo. L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent-free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Al momento della decorrenza del contratto il locatario rileva:

  • ▶ un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
  • ȃ passività finanziaria per il leasing;
  • ȃ pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
  • ȃ costi diretti iniziali, e
  • ȃ eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • ▶ una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario.

Qualora un contratto di leasing contenga "componenti non leasing" (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente "componenti leasing" e "componenti non leasing" e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi a sé stanti.

Il locatario può optare per rilevare i pagamenti dovuti per il leasing:

  • ▶ direttamente quale onere nel Conto economico, a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing;
  • ▶ secondo un altro metodo sistematico rappresentativo delle modalità di fruizione dei benefici economici, nel caso di leasing a breve termine (pari o inferiore a 12mesi) che non includano un'opzione di acquisto dell'asset oggetto del leasing da parte del locatario; leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • ▶ periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo;
  • ▶ periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo.

Nel corso della durata del contratto di leasing, il locatario deve:

  • ▶ valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 "Riduzioni di valore delle attività", rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • ▶ incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi.

In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall'utilizzo o dalla dismissione.

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal Bilancio al termine della durata del leasing.

7 -Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie a utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta.

Le attività immateriali sono principalmente relative a software ad utilizzazione pluriennale e all'avviamento, frutto di contratti o di nuove acquisizioni.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte in bilancio o situazioni contabili infrannuali al costo d'acquisto, comprensivo dei costi diretti sostenuti per predisporre l'attività all'utilizzo, e aumentato delle eventuali spese successive sostenute per accrescerne le iniziali funzionalità economiche, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Tra le attività immateriali è anche iscritto l'avviamento, che rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e passività di pertinenza di un'impresa acquisita, rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill), o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto economico.

Gli avviamenti iscritti sono relativi all'acquisizione di BFF Polska nel 2016, di IOS Finance nel 2019 (fusa il 31 dicembre 2019 nella BFF Iberia) e di MC3 Informatica S.r.l. nel 2022 (che ha assunto la ragione sociale di BFF Techlab S.r.l.).

Criteri di valutazione

Le attività immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate, per tutto il Gruppo Bancario, sono le seguenti:

  • ▶ software: non superiore a 4 anni;
  • ▶ altre attività immateriali: non superiore a 10 anni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività e il suo valore recuperabile pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di Conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Tra le attività immateriali è incluso l'avviamento. L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di

aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza e il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).

Le attività a vita utile indefinita, quali l'avviamento, non sono soggette ad ammortamento sistematico, bensì a un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio o situazioni contabili infrannuali.

Il Gruppo è dotato di una Policy ("Policy Impairment Test dell'Avviamento") che definisce il contenuto del test, in relazione a quanto prescritto dal principio contabile, esplicitando, inoltre, i cosiddetti "trigger event" ossia quegli indicatori, di fonte informativa esterna/interna, che sono monitorati con periodicità almeno semestrale e al cui verificarsi si impone l'impairment test alle partecipazioni e all'avviamento. L'impairment test potrà essere, inoltre, eseguito anche su specifica richiesta da parte delle Autorità in caso di eventi particolarmente eccezionali (si veda, ad esempio, il caso della pandemia da Covid-19).

Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore), pertanto, viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento (impairment test). A tal fine, viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari a cui attribuire l'avviamento (cash generating unit).

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione e il valore di recupero, se inferiore, ed è imputato a Conto economico nella voce 270 "Rettifiche di valore dell'avviamento". Per valore di recupero si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali oneri di vendita, e il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari, e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile, ovvero considerando la metodologia dei multipli di mercato. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Il Gruppo, a seguito degli esiti dell'impairment test effettuato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, sulla quota degli avviamenti iscritti in bilancio, relativi all'allocazione del costo di acquisto del Gruppo BFF Polska, di IOS Finance e di MC3 Informatica S.r.l., non ha proceduto ad alcuna riduzione di valore dei suddetti intangibili.

Si evidenzia, a tal proposito, che alla data del 31 dicembre 2022, è stata consolidata integralmente la nuova partecipazione in BFF Techlab S.r.l. (ex MC3 Informatica S.r.l.) e si è, inoltre, concluso il processo di allocazione del prezzo di acquisto (cosiddetto "PPA") che ha determinato l'iscrizione di un avviamento a livello consolidato pari a 83 mila euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla parte G della nota integrativa "Aggregazioni aziendali".

Alla data del 31 dicembre 2022, inoltre, è stato effettuato il test di impairment sull' attività immateriale, c.d. Customer Relationship, riveniente dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione di DEPObank nel 2021 e relativa alla BU Securities Services, a seguito delle significative variazioni intervenute nella composizione del portafoglio clienti. Gli esiti di tale attività hanno portato a svalutare parzialmente il valore iscritto a bilancio con contestuale impatto a conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della nota integrativa alla voce "Attività Immateriali".

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo Stato patrimoniale all'atto della dismissione, o quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dalla sua dismissione, ulteriori benefici economici futuri, e l'eventuale differenza tra il valore di cessione, o valore recuperabile, e il valore contabile viene rilevata a Conto economico alla voce 280 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".

9 - Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della legislazione fiscale vigente nei diversi paesi in cui il Gruppo opera.

L'onere fiscale è costituito dall'importo complessivo delle imposte correnti e differite, incluso nella determinazione del risultato dell'esercizio.

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.

Le imposte differite passive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito dovute nei periodi futuri, riferibili alle differenze temporanee imponibili sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti. Le imposte differite attive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili nei periodi futuri, e sono riferibili a differenze temporanee deducibili, sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti.

Il valore fiscale di un'attività o di una passività è il valore attribuito a quella attività o passività secondo la normativa fiscale vigente. Una passività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee imponibili secondo le disposizioni dello IAS 12. Un'attività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee deducibili secondo le disposizioni dello IAS 12 solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro, a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce 110 b) dell'attivo. Le passività per imposte differite sono iscritte nella voce 60 b) del passivo. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio, e sono rilevate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote fiscali e della normativa fiscale stabilite da provvedimenti in vigore.

La contropartita contabile delle attività e passività contabili, sia correnti che differite, è costituita di regola dal Conto economico nella voce 300 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente".

Nei casi in cui le Attività e Passività fiscali differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il Conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS/ IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).

La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da eventuali accertamenti già notificati, o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

10 - Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizione e valutazione

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di manifestazione.

L'accantonamento tra i fondi rischi e oneri è effettuato esclusivamente quando:

  • ▶ esiste un'obbligazione attuale riveniente da un evento passato;
  • ▶ al momento della manifestazione l'obbligazione è onerosa;
  • ▶ può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

Tale voce accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate le medesime modalità di allocazione tra stadi di rischio creditizio e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

I fondi di quiescenza sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale "Projected Unit Credit Method", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione è determinato in base ai rendimenti di mercato relativi alle date di valutazione di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività. Il valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio è inoltre rettificato del fair value delle eventuali attività a servizio del piano.

Gli utili e le perdite attuariali (ovvero le variazioni nel valore attuale dell'obbligazione derivanti dalle modifiche alle ipotesi attuariali e dalle rettifiche basate sull'esperienza passata) sono esposti nel prospetto della redditività complessiva.

Nel fondo per rischi e oneri sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, i benefici dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.

La quantificazione in bilancio di tale obbligazione è stata effettuata, laddove necessario, sulla base di un calcolo attuariale, determinando l'onere alla data di valutazione, sulla base di assunzioni demografiche finanziarie.

Altri fondi

I fondi rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio in quanto:

  • ▶ sussiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) per effetto di un evento passato;
  • ▶ è probabile l'esborso di risorse finanziarie per l'adempimento dell'obbligazione;

▶ è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro.

Tali fondi comprendono gli stanziamenti a fronte delle perdite presunte sulle cause passive.

Laddove l'elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto economico. In particolare, nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l'incremento del valore dell'accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo, è rilevato fra gli interessi passivi.

I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio o di situazione infrannuale, rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a Conto economico.

I fondi per rischi ed oneri accolgono anche i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Il principio IFRS 9 stabilisce che vengano determinate le perdite attese sugli impegni e sulle garanzie rilasciate in relazione al rischio di credito iniziale dell'impegno, dalla data in cui l'entità ha aderito. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il relativo fondo svalutazione deve essere registrato alla voce "100: Fondi rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate" dello Stato patrimoniale passivo.

Criteri di cancellazione

La cancellazione si manifesta nel momento in cui si estingue l'obbligazione o la passività potenziale che ha generato l'esigenza di costituire il fondo.

11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell'accordo contrattuale, si detiene un'obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un'altra attività finanziaria ad un altro soggetto.

La voce comprende i "Debiti verso banche", i "Debiti verso clientela" e i "Titoli in circolazione"; in tali voci sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito delle operazioni di leasing.

Gli interessi passivi vengono registrati a Conto economico nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati".

Criteri di iscrizione

Tali passività sono iscritte alla data di regolamento, inizialmente al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. I titoli strutturati vengono separati nei loro elementi costitutivi che sono registrati distintamente, quando le componenti derivate in essi implicite presentano natura economica e rischi differenti da quelli dei titoli sottostanti e sono configurabili come autonomi strumenti derivati.

In questa voce sono rilevati anche i debiti relativi ai beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing, "Lease Liability" (IFRS 16), che comprende i seguenti pagamenti per il diritto di utilizzo dell'attività sottostante: a) i pagamenti fissi al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, b) i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza; c) gli importi che si prevede il Gruppo in qualità di locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo; d) il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e) i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.

Gli interessi sono contabilizzati nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" di Conto economico.

Criteri di valutazione

I debiti verso banche, verso clientela e i titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Durante il periodo di utilizzo del bene, il valore contabile della Lease Liability aumenta per un importo pari all'ammontare degli interessi passivi maturati e diminuisce per un importo pari all'ammontare dei canoni pagati dal locatario.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.

La cancellazione dei titoli in circolazione avviene anche in caso di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a Conto economico, qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile. La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

12 -Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione

I criteri di iscrizione e di valutazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle "Attività finanziarie classificate come detenute per la negoziazione".

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione includono le valutazioni negative dei contratti derivati di negoziazione e le passività riferite agli scoperti tecnici su titoli.

Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.

14 - Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nella moneta di conto applicando all'ammontare in valuta estera il cambio in vigore alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Ad ogni chiusura di bilancio, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • ▶ le poste monetarie sono convertite al cambio corrente alla data di chiusura;
  • ▶ le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al cambio alla data dell'operazione;
  • ▶ le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di determinazione del fair value stesso.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel Conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente.

I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio.

16 -Altre informazioni

Azioni proprie

Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del Patrimonio netto al valore a cui sono state acquistate sul mercato. Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del Patrimonio netto.

Al momento dell'assegnazione ai dipendenti o agli amministratori, viene ridotta la riserva Azioni Proprie per un ammontare calcolato al prezzo medio di acquisto delle varie tranches, in contropartita delle riserve in strumenti finanziari iscritte in bilancio a seguito degli accordi di remunerazione variabile e della riserva "sovrapprezzo azioni".

Trattamento di fine rapporto del personale

Per effetto della disciplina introdotta della legge n. 296 del 2006, il calcolo del fondo relativo al trattamento di fine rapporto maturato sino al 31 dicembre 2022 (che resta nella disponibilità della Società) di cui alla voce 90 del passivo, avviene stimando la durata residua dei rapporti di lavoro, per persone o gruppi omogenei, sulla base di assunzioni demografiche:

  • ▶ proiettando il TFR già maturato, sulla base di assunzioni demografiche, per stimare il momento della risoluzione del rapporto di lavoro;
  • ▶ attualizzando, alla data di valutazione, l'ammontare del fondo maturato al 31 dicembre 2022, sulla base di assunzioni finanziarie.

Il principio IAS 19 revised richiede che gli utili e le perdite attuariali siano contabilizzabili tra le componenti della redditività complessiva nell'esercizio/periodo di competenza. Le quote di fondo che maturano a decorrere dal 1° gennaio 2007, dovendo essere trasferite all'INPS o ai fondi di previdenza complementare, assumono la caratteristica di "piano a contribuzione definita", in quanto l'obbligazione del datore di lavoro si esaurisce al momento del versamento, ed è contabilizzata a Conto economico per competenza.

I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce 190 "Spese amministrative - a) spese per il personale" come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano. Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto dallo IAS 19, vengono contabilizzati in una riserva di valutazione di patrimonio netto.

Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali

Il criterio generale di riconoscimento delle componenti reddituali è quello della competenza temporale, tenuto conto anche della correlazione tra costi e ricavi.

Ricavi

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall'apporto degli azionisti.

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati in bilancio solo se sono soddisfatti tutti i criteri seguenti:

  • a. le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni;
  • b. l'entità può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • c. l'entità può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • d. il contratto ha sostanza commerciale (ossia il rischio, la tempistica o l'importo dei flussi finanziari futuri dell'entità sono destinati a cambiare a seguito del contratto);
  • e. è probabile che l'entità riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente. Nel valutare la probabilità di ricevere l'importo del corrispettivo, l'entità deve tener conto solo della capacità e dell'intenzione del cliente di pagare l'importo del corrispettivo quando sarà dovuto.

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi agli interessi rivenienti dall'attività di factoring, alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie non derivative detenute per la negoziazione, valutate al fair value con impatto sulla redditività e valutate al costo ammortizzato.

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel Conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Relativamente alla BFF Bank e alla BFF Finance Iberia, entrando più in dettaglio, si precisa che:

  • ▶ le commissioni addebitate al cedente per l'acquisto a titolo definitivo sono contabilizzate come ricavi di transazione, e pertanto rientrano nel rendimento effettivo del credito contabilizzato con il criterio del costo ammortizzato;
  • ▶ secondo il principio contabile IFRS 15, i ricavi devono riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio del totale controllo sul bene o servizio oggetto di scambio e il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF e BFF Finance Iberia hanno incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento, inclusi quelli vantati verso le Autorità fiscali. BFF e BFF Finance Iberia dispongono, infatti, di serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso, elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di potere ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile, e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS 15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio, per determinare la percentuale di stima di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, al fine di monitorarne l'andamento e controllare la tenuta del modello.

Con riferimento alla stima dell'ammontare degli interessi di ritardato pagamento che si ritiene possano essere incassati da BFF Bank e da BFF Finance Iberia, l'aggiornamento delle serie storiche, con l'inserimento degli incassi riferiti all'esercizio 2022, ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022 è stata portata dal 45% al 50%.

Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Tale allungamento è stato attuato anche per tenere conto degli impatti esogeni che hanno condizionato l'anzianità del fondo quali i rallentamenti nei pagamenti dovuti alla crisi pandemica da Covid-19, il relativo blocco dei tribunali e la sospensione delle azioni esecutive nella sanità che hanno influito sulla sospensione dei termini delle attività legali e processuali e quindi sui tempi di incasso.

Relativamente agli interessi di ritardato pagamento dei crediti fiscali, in considerazione della particolare natura degli stessi e della controparte, nonché dell'evidenza puntuale riscontrata si ritiene che ricorrano i presupposti per contabilizzarli in misura piena.

Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che

verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di stima di recupero basata sull'esperienza.

Gli interessi attivi sui titoli di debito in portafoglio, e quelli passivi, relativi ai titoli emessi da BFF Banking Group, vengono rilevati secondo il principio del costo ammortizzato, ossia applicando al valore nominale del titolo il tasso effettivo di rendimento (IRR), determinato dalla differenza tra il tasso d'interesse previsto per le cedole e il prezzo di acquisto del titolo stesso, tenendo conto anche dell'eventuale disaggio di emissione. Gli interessi così calcolati devono essere registrati a Conto economico pro rata temporis, in relazione, cioè, alla

Le commissioni su crediti amministrati per conto dei cedenti sono contabilizzate in due momenti successivi, in relazione al momento e alla natura del servizio reso:

  • ▶ all'assunzione in gestione (commissioni al carico e spese handling);
  • ▶ all'incasso del credito (commissioni all'incasso).

durata dell'attività o della passività finanziaria.

Commissioni

Le commissioni, che principalmente derivano dalle attività svolte dalle Business Unit Securities Services e Payments e alle attività di gestione del recupero crediti per conto terzi, sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Trattasi prevalentemente di ricavi connessi a canoni periodici che potrebbero includere l'erogazione di più servizi, di commissioni a transazione e ricavi una tantum.

Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.

A partire dalla fine del 2020, contestualmente alla rilevazione delle spese legali sostenute per il recupero dei crediti acquistati in pro soluto, il Gruppo registra un ricavo pari alla percentuale di stima di recupero delle stesse basata sulle serie storiche sviluppate internamente. Le suddette spese legali, infatti, sono in parte recuperate dai clienti o a conclusione di procedure concorsuali o al perfezionarsi di accordi transattivi e pertanto non incidono totalmente sul bilancio. Tale trattamento contabile determina, pertanto, un maggiore allineamento tra costi e ricavi, secondo il principio della competenza economica.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi e altre componenti di Conto economico

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel Conto economico.

I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.

Le perdite di valore sono iscritte a Conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

I piani di remunerazione del personale basati su azioni (stock option) sono rilevati contabilmente in base a quanto previsto dall'IFRS 2. Essi vengono registrati attraverso l'imputazione a Conto economico - con un corrispondente incremento del Patrimonio netto - di un costo determinato sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione, e ripartito lungo il periodo previsto dal piano (vesting period). In presenza di opzioni, il fair value delle stesse è calcolato utilizzando un modello che considera - oltre a informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell'opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free - anche le caratteristiche specifiche del piano in essere. Nel modello di valorizzazione sono valutate in modo distinto l'opzione e la probabilità di realizzazione delle condizioni in base alle quali le opzioni sono state assegnate. La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.

L'eventuale riduzione del numero di strumenti finanziari assegnati è contabilizzata come cancellazione di una parte degli stessi. Tale annullamento non avrà alcun impatto a Conto economico, ma avviene in contropartita della riserva di utili portati a nuovo.

In ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1. 3 della Circolare n. 285 della Banca. l'art. 8.4 della "Policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale di BFF Banking Group, stabilisce che una percentuale almeno pari al 50% della remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker) debba essere corrisposta in strumenti finanziari, segnatamente tra:

  • (i) azioni di BFF e strumenti a esse collegati, ivi inclusi il Piano di stock option; e
  • (ii) ove possibile, gli altri strumenti individuati nel Regolamento delegato (UE) n. 527 del 12 marzo 2014.

Rientrano nell'ambito della definizione di "remunerazione variabile", i pagamenti che, a vario titolo, risultano connessi e dipendenti dalle attività/performance dei destinatari o da altri parametri (es. periodo di permanenza), e che potranno divenire dovuti, in futuro, da BFF in favore di Risk Taker:

  • v) tanto ai sensi del sistema di incentivazione basato su obiettivi aziendali ed individuali (c.d. "MBO").
  • vi) quanto al fine di far fronte a eventuali obblighi di pagamento ai sensi di patti di non concorrenza (i "PNC"), in caso di futura uscita dal Gruppo di Risk Taker che risultino firmatari di detti patti.

Piano di Stock Option delGruppo bancario Banca Farmafactoring 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Banca al momento dell'esercizio dell'opzione. Al 31 dicembre 2022 il numero di stock option assegnate e non esercitate è pari a 1.086.788, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 854.788;
  • destinatari l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
  • a) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
  • b) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Piano di Stock Option delGruppo bancario Banca Farmafactoring 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Banca e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Banca al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dal Consiglio di Amministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio - nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano - tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Al 31dicembre 2022 il numero di opzioni assegnate è pari a n. 8.384.500, di cui nessuna ancora esercitabile.

Piano di incentivazione di lungo termine di BFF Banking Group "Incentive Plan 2022"

In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.

Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled.

Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire dal completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.

Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni assegnate è pari a n. 6.698.000 (di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile.

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie previa revoca, per la parte non ancora eseguita, dell'autorizzazione deliberata dall'Assemblea il 25 marzo 2021

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 31 marzo 2022, esaminata la relativa Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di revocare la precedente autorizzazione, deliberata dall'Assemblea del 25 marzo 2021, per la parte non eseguita, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte e per un periodo di 18 mesi dalla data di Assemblea, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 8.294.520, rappresentative del 5% delle n. 185.315.280 di azioni prive di valore nominale rappresentative dell'intero capitale sociale sottoscritto e versato della Banca alla data del 10 marzo 2022, pari a Euro 142.692.765,52 (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

Nell'ambito della redazione del Bilancio consolidato, il Gruppo ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio.

Le valutazioni significative della Capogruppo nell'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate negli ultimi bilanci annuali della Banca e del Gruppo, chiusi al 31 dicembre 2021.

In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal Covid 19 ("Coronavirus") e dal conflitto Russia - Ucraina, gli attuali valori iscritti nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:

  • ▶ il grado di recuperabilità e i prevedibili tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti acquistati pro soluto e gli indennizzi forfettari (c.d. "40 euro"), a cui il Gruppo ha diritto, sono fondati sull'analisi di serie storiche aziendali pluriennali;
  • ▶ le perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, mediante l'utilizzo di modelli valutativi;
  • ▶ gli oneri registrati in base a valori previsionali, non ancora effettivi alla data di redazione del presente bilancio consolidato;
  • ▶ i fondi del personale basati su ipotesi attuariali, e i fondi per rischi e oneri;
  • ▶ la recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • ▶ l'eventuale impairment delle partecipazioni, degli avviamenti e delle attività immateriali: alla luce dei risultati al 31 dicembre 2022 non si ravvedono elementi (trigger events) che possano impattare la valorizzazione delle partecipazioni e degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2022, ad eccezione degli intangibles relativi alla Customer Relationship della BU Securities Services che è stata oggetto di svalutazione come da test di impairment predisposto da esperto indipendente a seguito delle significative variazioni intervenute nella composizione del portafoglio clienti; per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato alla voce "Attività Immateriali" nell'Attivo di Stato Patrimoniale).

Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione - coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte - sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate - ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia - nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti categorie ("stage") sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione/controparte, tenuto conto dei "criteri di staging allocation";
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multiperiodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'expected credit losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale ("initial recognition") dello strumento stesso.

Di seguito si riportano i criteri di staging allocation e i criteri per la determinazione dei parametri alla base della determinazione delle perdite attese, rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), adottati da BFF Banking Group.

Criteri di Staging Allocation

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.

Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ▶ ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi. Tali rettifiche sono oggetto di revisione ad ogni data di bilancio successiva sia per verificarne periodicamente la congruità rispetto alle stime di perdita costantemente aggiornate, sia per tener conto - nel caso dovessero presentarsi indicatori di una rischiosità creditizia "significativamente incrementata" - del mutato orizzonte previsionale di calcolo della perdita attesa;
  • ▶ ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario. Tali rettifiche sono oggetto di revisione ad ogni data di reporting successiva sia per verificarne periodicamente la congruità rispetto alle stime di perdita costantemente aggiornate, sia per tener conto - nel caso in cui vengano meno gli indicatori di una rischiosità creditizia "significativamente incrementata" - del mutato orizzonte previsionale di calcolo della perdita attesa.

L'assegnazione di un'attività in stage 1 piuttosto che in stage 2 non è legata quindi alla rischiosità assoluta (in termini di probabilità di default), ma piuttosto alla variazione (positiva o negativa) della rischiosità creditizia che si è riscontrata rispetto alla prima rilevazione.

Al fine del collocamento in stage delle esposizioni sottoposte ad impairment il Gruppo adotta la metodologia che segue e che è sintetizzabile in tre criteri fondamentali:

  • ▶ criterio quantitativo: definizione di una soglia "delta rating" per il passaggio in stage 2;
  • ▶ criterio qualitativo: utilizzo di transfer logic triggers ossia di individuazione di eventi che attivano il trasferimento da uno stage ad un altro;
  • ▶ espedienti pratici: utilizzo della Low Credit Risk Exemption (LCRE) e dei 30 giorni di mancato pagamento.

Il criterio qualitativo ha la precedenza sul criterio quantitativo e, stabilisce che sono allocate in stage 2 le posizioni:

  • ▶ in presenza di misure di "forbearance";
  • ▶ In Watchlist: ovvero posizioni attenzionate per le quali è stata effettuata una valutazione di significativo aumento del rischio di credito.

Per quanto concerne il criterio quantitativo:

▶ è definita una soglia relativa, che ha lo scopo di misurare il downgrade del rating (alla data reporting rispetto alla data di origine) per ciascuna transazione. Se il numero di downgrade è superiore a quello stabilito dalla soglia, (differenziata a secondo della master scale di rating utilizzata) la posizione viene allocata in stage 2. La soglia relativa dipende dal numero di classi di rating considerate per ogni segmento e, risulta pari a 1 per quei segmenti a cui si applicano le matrici esterne Sovereign e Financial Institutions (che presentano 7 classi di rating) mentre è pari a 2 per le controparti afferenti ai segmenti per i quali si utilizza la matrice Corporate (che presenta 21 classi di rating).

Infine, per quanto concerne gli espedienti pratici:

  • ▶ la cosiddetta Low Credit Risk Exemption, esonera dalla verifica del significativo deterioramento tramite soglia relativa quelle transazioni riferite a controparti con rating investment grade alla data di analisi. Le posizioni definite low credit risk non sono soggette al controllo del downgrade del rating tra la data di analisi e la data di origine della transazione. In assenza di trigger qualitativi, tali posizioni sono allocate direttamente in stage 1. Tale eccezione è applicata per le controparti riferite alla Pubblica Amministrazione e ai Comuni, alle forme tecniche dei Pronti Contro Termine (PCT) in virtù della loro natura garantita e ai conti reciproci a brevissimo termine. Viene esclusa per le controparti private;
  • ▶ a livello di singola transazione, si calcola il numero di giorni di scaduto confrontando la data di analisi (data di reporting) con la "data di scadenza originaria prevista" (VIP). Qualora i giorni di scaduto fossero maggiori di 30, la singola transazione verrebbe classificata in stage 2.

Per le controparti unrated del portafoglio la staging allocation è effettuata applicando i soli criteri qualitativi, il flag watchlist è stato introdotto proprio al fine di sopperire alla mancanza di rating e quindi all'applicazione di criteri quantitativi.

Criteri di Impairment

I concetti chiave del principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment sono:

  • ▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL si incorporano informazioni attuali (concetto di "point-in-time") e le informazioni prospettiche ("forward looking") e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multiperiodali, funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD multiperiodale;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multiperiodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

Inoltre, le perdite attese devono essere scontate, alla reporting date, utilizzando in tasso di interesse effettivo dell'operazione "effective interest rate - ("EIR"), determinato alla data di iscrizione iniziale.

A partire da settembre 2022, il Gruppo ha affinato la metodologia dei parametri di rischio (PD e LGD) per il business del factoring, rendendola maggiormente aderente alle peculiarità del business stesso. Di seguito viene riportata la descrizione delle scelte metodologiche effettuate dal Gruppo ai fini della determinazione di tali parametri e grandezze.

Probability of Default (PD)

Il parametro di PD multi-periodale viene declinato dal Gruppo attraverso la stima di una struttura a termine della probabilità di default partendo da una ricalibrazione delle matrici interne di PD fornite dalle agenzie di rating sui tassi di default interni di lungo periodo (i.e. Long Run Average default Rate o Central Tendency), quest'ultimi opportunamente differenziati secondo dei risk driver rilevanti. Le stime di PD includono gli effetti derivanti dall'introduzione della Nuova Definizione di Default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013 in vigore dal 1° gennaio 2021. La PD multi-periodale ricomprende inoltre gli aggiustamenti di calibrazione puntuale ad un dato momento ("Point In Time Conversion") e informazioni prospettiche (forward-looking).

Il requisito forward-looking comporta che a ciascuna delle transazioni presenti in portafoglio e riferite ad una stessa controparte, venga assegnata una probabilità di default a partire dalla data di reporting. A tal fine il Gruppo definisce la PD come la probabilità che una controparte venga classificata in uno stato di default, dato un determinato orizzonte temporale di riferimento.

Il Gruppo adotta un modello basato principalmente su fonti d'informazione esterne (e.g. Agenzie di rating). Le matrici prese in considerazione per le controparti con rating sono relative ai segmenti Sovereign, Corporate e Financial Institutions. Con riferimento al portafoglio del Gruppo:

  • ▶ la matrice Sovereign è stata associata alle controparti pubbliche;
  • ▶ le matrici Corporate e Financial Institutions sono associate alle controparti non pubbliche (rispettivamente segmenti Imprese e Istituzioni Finanziarie).

Identificate le matrici sopra elencate, l'approccio seguito per la stima della PD è il seguente:

    1. stima della PDTTC 12 mesi attraverso una ricalibrazione delle matrici di migrazione esterne ECAI per il portafoglio crediti di BFF Bank S.p.A. e BFF Finance Iberia S.A.. Tale approccio permette di affinare le stime di PD rendendole più compliant alle caratteristiche del business aziendale. Per il portafoglio titoli e per le esposizioni riferite a BFF Polska S.A. e alle sue controllate vengono adottate le matrici di migrazioni esterne ECAI come miglior approccio metodologico, in quanto, nel primo caso trattandosi di strumenti finanziari di tipo Bond like, l'impiego delle matrici ECAI è già di per sé rappresentativo del relativo livello di rischiosità e nel secondo caso, i rating dei segmenti privati ("Imprese", "Imprese pubbliche" e "Retail") sono ricavati a livello di singola controparte e, pertanto, forniscono una stima più accurata. L'attività di ricalibrazione è effettuata determinando una Central Tendency differenziata per ogni cluster, identificato, per la stima, mediante la serie storica dei tassi interni di default, corretta per tener conto della nuova definizione di default;
    1. stima della PD TTC lifetime mediante l'approccio Markoviano basato sulle ipotesi di omogeneità e di assenza di memoria che permette di stimare la matrice di transizione sino all'anno "n" elevando alla n-esima potenza la matrice a 1 anno;
    1. stima della PD PIT e Forward Looking tramite il fattore PIT (tasso di default a 1 anno previsto dal modello) e considerando le informazioni Forward Looking date dalle previsioni sui tassi di default. Gli scenari macroeconomici per la definizione dei tassi previsionali sono forniti da un infoprovider esterno, ponderati per la relativa probabilità di accadimento. Il provider esterno fornisce scenari specifici per aree geografiche e settore industriale con riferimento alla tipologia di portafoglio a cui devono essere applicati.

Con riferimento alla metodologia di calcolo sottostante alla creazione di tali scenari tiene in considerazione di:

  • ▶ fattori specifici osservabili oggi delle controparti presenti nei cluster identificati (e.g. rating corrente, outlook/ watchlist status);
  • ▶ evoluzione futura dei fattori macroeconomici (e.g. tasso di crescita del PIL, tasso di disoccupazione, evoluzione del credit spread).

In particolare, le tecniche statistiche utilizzate risultano essere le seguenti:

  • ▶ sistemi di equazioni dinamiche che rappresentano componenti della domanda e dell'offerta aggregata;
  • ▶ rivalutazioni periodiche delle equazioni per la verifica della robustezza del modello e dell'accuratezza della previsione;
  • ▶ utilizzo di tecniche econometriche per serie storiche e dati di insieme per il processo di stima;
  • ▶ implementazione di simulazioni Monte Carlo per generare deviazioni dalla previsione media (o baseline) e per produrre distribuzioni di probabilità empiriche.

Gli scenari scelti per il calcolo delle PD PIT e FLI sono tre:

  • ▶ scenario baseline: rappresenta lo scenario probabilistico che corrisponde alla previsione media;
  • ▶ scenario high growth (upside): rappresenta lo scenario probabilistico migliorativo;
  • ▶ scenario mild recession (downside): rappresenta lo scenario probabilistico peggiorativo.

Per ciascuno scenario è associata una probabilità di accadimento in modo da ottenere un valore di PD point in time e forward looking ponderato.

Successivamente al reperimento dei tassi di default previsionali, l'approccio metodologico scelto consiste nell'applicare alle PD multi-periodali Through The Cycle (TTC condizionate) stimate, dei fattori di scala pari agli shock sui tassi di default previsti dagli scenari definiti (approccio con fattore di scala lineare - scaling factor).

Per ciascuna classe di rating, il risultato è rappresentato da tre curve di PD forward su cui sono applicati rispettivamente lo scenario baseline, lo scenario high growth e lo scenario mild recession.

Al fine di rendere le curve continue ed eliminare discontinuità dovute a shock eccessivamente aggressivi, il Gruppo applica un algoritmo di mitigazione ("smoothing") tramite smorzamento esponenziale alle PD forward. Il Gruppo identifica, quindi, dei pesi su base temporale ("time dependent") da applicare sia alla curva di PD TTC che alla curva ricalcolata post applicazione degli shock.

Loss Given Default (LGD)

Nella quantificazione della perdita attesa (expected loss), il parametro di LGD misura la perdita attesa in caso di default della controparte. La LGD costituisce dunque una componente rilevante per il calcolo della perdita attesa in ottica IFRS 9, sia per le posizioni classificate nello stage 1 (orizzonte temporale di riferimento ad un anno), sia per quelle che hanno subito un significativo incremento del rischio di credito e sono state quindi classificate nello stage 2 e valutate secondo un'ottica lifetime.

Ai fini della stima del parametro di LGD, non disponendo di modelli interni, il Gruppo ha deciso di utilizzare le griglie di LGD ottenute mediante uno specifico tool di calcolo fornito dall'Infoprovider esterno.

A ciascuna transazione, il Gruppo assegna un valore di LGD in funzione di un'opportuna segmentazione del portafoglio, tenendo in considerazione i seguenti fattori di rischio quali: la probabilità di default associata alla controparte, il settore economico di riferimento e fattori specifici della transazione (e.g. tipologia del finanziamento e posizionamento del finanziamento nella struttura del capitale). In aggiunta, per il solo portafoglio factoring

pro-soluto di BFF Bank S.p.A. e BFF Finance Iberia S.A, date le peculiarità del processo di recovery di tale forma tecnica rispetto a quelle delle restanti tipologie di prodotto, il Gruppo ha affinato l'analisi di stima del parametro di LGD mediante la calibrazione delle griglie esterne sui tassi di recupero interni di lungo periodo. Tale scelta è motivata (i) dalla presenza di una profondità storica sufficientemente robusta per la stima di un modello di LGD; (ii) dalla volontà di correggere le stime di LGD di fonte ECAI sui recuperi, nella maggior parte dei casi integrali, storicamente sperimentati dal Gruppo. La metodologia di calibrazione si basa sul calcolo di una Central Tendency differenziata per Macro-Segmento di clientela e sulla successiva ricalibrazione delle griglie esterne tramite modello Ordinary Least Squares (OLS) di ottimizzazione vincolata.

Exposure at Default (EAD)

Nell'ambito della definizione e modellazione di parametri in un'ottica multi-periodale per la definizione del credit risk rientra anche l'Exposure at Default (c.d. EAD).

In analogia a quanto già definito nei modelli Basilea, ai fini di calcolo della ECL con parametri di rischio di credito, l'EAD IFRS 9 consente di definire l'esposizione che un creditore avrà al momento del default in un definito istante lungo la vita dello strumento finanziario.

Il parametro EAD deve quindi essere allineato all'orizzonte previsionale lifetime previsto dal modello di impairment, al fine di poter consentire il calcolo della provision anche per le transazioni per le quali il principio richiede la rilevazione lifetime.

Con riferimento all'EAD, il Gruppo ha individuato i seguenti fattori ai fini del computo dell'EAD lifetime:

  • ▶ tipo di esposizione;
  • ▶ scadenza.

Da tali fattori discriminanti per la modellizzazione della variabile Exposure at Default, sono state definite le seguenti casistiche:

  • ▶ esposizioni con piano di ammortamento deterministico (cash flow);
  • ▶ esposizioni senza piano di ammortamento (no cash flow).

Con riferimento alle esposizioni con piano di ammortamento deterministico, l'EAD lifetime viene definita utilizzando il piano di ammortamento e i suoi flussi di cassa effettivi. Per tali transazioni, la modellazione stocastica non è dunque necessaria.

Per quanto concerne, invece, le esposizioni con flussi di cassa e/o data di scadenza ignoti (ovvero esposizioni senza piano di ammortamento) si suddividono mediante due metodologie di stima per determinare la scadenza:

    1. una metodologia qualitativa, per la quale la scadenza è determinata in base alle condizioni del contratto o alla revisione da parte dell'O.U. Credit Evaluation;
    1. una metodologia quantitativa applicata nel caso in cui non sia possibile applicare la metodologia qualitativa che stima la durata comportamentale dei singoli rapporti.

IFRS 9 -Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al Covid-19 e al conflitto Russia - Ucraina

L'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) permette di tenere in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese e, a partire da marzo 2022, gli effetti del conflitto Russia - Ucraina. Gli scenari previsionali Baseline, High Growth e Mild Recession, forniti dall'infoprovider esterno, sono stati aggiornati a giugno 2022 e forniscono i tassi di default previsionali per i 20 trimestri successivi alla data di aggiornamento. Nel febbraio 2022, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha modificato significativamente lo scenario geo-politico con conseguenze dirette sul contesto macroeconomico europeo e mondiale. La Funzione Risk Management, come ogni trimestre ha svolto al 31 dicembre 2022 un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici del terzo trimestre dell'anno, forniti dall'inforprovider esterno, e gli scenari macroeconomici aggiornati al 30 giugno 2022. Dall'analisi si evince che il 2023 sarà caratterizzato da una contrazione della crescita del GDP e da una forte spinta inflazionistica generata dal conflitto Russia - Ucraina che riduce da una parte gli investimenti delle imprese e il reddito disponibile dei consumatori. Tuttavia, il mercato del lavoro sembra non registrare significative tensioni, grazie alla ripresa delle assunzioni post covid-19. Il rallentamento dell'economia non sarà sufficiente a causare licenziamenti diffusi e il mercato del lavoro continuerà a beneficiare dell'ampio eccesso di domanda. Pertanto, la tenuta del mercato del lavoro potrà essere uno dei principali fattori che potrebbero impedire all'economia di entrare in un ciclo recessivo. Dall'analisi comparativa degli scenari, emerge che le stime del GDP a dicembre 2022 sono peggiorative rispetto a quelle attualmente in uso nel modello e per tale ragione, la Funzione Risk Management sta valutando gli impatti di tale variazione sul modello di stima dei parametri di rischio al fine di comprenderne la magnitudo, pur tenendo in considerazione che il modello di Business del Gruppo e - in quest'ambito specifico - il relativo costo del rischio risultano meno sensibili all'andamento del GDP rispetto a esposizioni creditizie concentrate in ambito corporate/retail.

Inoltre, la Funzione Risk Management ha comparato le stime macroeconomiche rilasciate dall'infoprovider esterno con quelle della Banca Centrale Europea (BCE) osservando, anche in questo caso, un peggioramento del GDP nel 2023.

Medesime analisi verranno condotte anche a fine primo trimestre 2023 al fine di valutare l'opportunità di un aggiornamento anticipato dei parametri di rischio.

IFRS 3 -Aggregazioni aziendali

Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale.

Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale.

L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IFRS 9.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a Conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte di BFF, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune).

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

  • ▶ Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;
  • ▶ Livello 2: input diversi da prezzi quotati inclusi nel Livello 1 che sono osservabili direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi), per le attività o passività da valutare;
  • ▶ Livello 3: input non osservabili per l'attività o la passività.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).

Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).

In particolare:

  • ▶ i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato rettificati per tener conto del rischio di controparte;
  • ▶ i contratti derivati, costituti da Overnight Interest Rate Swap (OIS) sono valutati sulla base di modelli valutativi di mercato che utilizzano come parametri prevalenti i tassi di mercato, rettificati per tener conto del rischio di controparte. Tale rischio include, ove rilevanti, sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del merito di credito dell'emittente stesso (own credit risk);

▶ per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l'applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell'emittente dello strumento finanziario. La Banca non detiene strumenti finanziari di livello 3, se non per importo non materiale.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.

Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 31 dicembre 2022 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività del Gruppo nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sugli accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.

Con riferimento alle quote di OICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.

L'unico strumento classificato nel livello 3 è rappresentato dal credito vantato verso lo schema volontario del FITD.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Al 31 dicembre 2022, come suddetto, l'unico strumento finanziario classificato nel livello 3 è rappresentato dal credito verso lo schema volontario del FITD. Si è recepita ultima stima del fair value, ricevuta dal Fondo ed effettuata da primaria società di consulenza.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Al 31 dicembre 2022, così come nel 2021, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Passività finanziarie 31.12.2022 31.12.2021
misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico
7 90.429 104 9 36.487 104
a) attività finanziarie detenute
per la negoziazione
7 204 9 4.087
b) attività finanziarie designate
al fair value
c) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
90.225 104 32.399 104
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
225 127.873 167 83.339
3. Derivati di copertura 13
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 232 218.303 104 176 119.838 104
1. Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
950 2.725
2. Passività finanziarie designate
al fair value
3. Derivati di copertura 14.314 4.814
Totale 15.263 7.539

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Valori in migliaia di euro) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali Totale di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione di cui: b) attività finanziarie designate al fair value di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1. Esistenze iniziali 104 2.Aumenti 2.1. Acquisti 2.2. Profitti imputati a: 2.2.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto X X X 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1. Vendite 3.2 Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: 3.3.1 Conto Economico - di cui minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto X X X 3.4. Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 104

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro)

Attività/Passività non misurate 31.12.2022 31.12.2021
al fair value o misurate al
fair value su base non
ricorrente
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
11.895.850 5.946.465 5.766.623 10.069.497 5.839.220 4.276.876
2. Attività materiali detenute a
scopo di investimento
3. Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
Totale 11.895.850 5.946.465 5.766.623 10.069.497 5.839.220 4.276.876
1. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
11.994.763 38.648 11.955.787 10.010.353 188.861 9.824.068
2. Passività associate ad attività
in via di dismissione
Totale 11.994.763 38.648 11.955.787 10.010.353 188.861 9.824.068
Legenda:
VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il Gruppo non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.

Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide -Voce 10

Euro 634.879 mila

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
a) Cassa 207 192
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 489.810 360.142
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 144.863 194.134
Totale 634.879 554.468

A partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della Circolare 262/2005 della Banca d'Italia, la voce in oggetto, oltre alla disponibilità di contante ("cassa") e depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, accoglie anche i conti correnti, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.

Al 31 dicembre 2022, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 490 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2021 pari a 360 milioni di euro) nonché i rapporti di conto corrente che la Banca e le sue controllate hanno in essere alla fine dell'esercizio 2022 presso banche terze per un ammontare di 145 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 134 milioni di euro a BFF Bank, per 10 milioni di euro a BFF Polska Group, per 660 mila euro a BFF Finance Iberia e 220 mila euro a BFF Techlab.

Sezione 2 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico -Voce 20

Euro 90.541 mila

La voce in oggetto è composta nel seguente modo:

▶ Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 211 mila euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto;

▶ Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 90.330 mila euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dal 2022, di un fondo, di cui al 31 dicembre 2022 la Capogruppo ha sottoscritto quote per corrispondenti 60 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito 6 8
2. Titoli di capitale 1 1
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale (A) 7 9
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione 204 4.086
1.2 Connessi con la
fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 Connessi con la
fair value option
2.3 altri
Totale (B) 204 4.086
Totale (A+B) 7 204 9 4.086

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/ controparti

(Valori in migliaia di euro) Voci/Valori Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 6 8 a) Banche Centrali b) Amministrazioni pubbliche 3 4 c) Banche 3 4 d) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione e) Società non finanziarie 2. Titoli di capitale 1 1 a) Banche b) Altre società finanziarie: di cui: imprese di assicurazione c) Società non finanziarie 1 1 d) Altri emittenti 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Banche Centrali b) Amministrazioni pubbliche c) Banche d) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione e) Società non finanziarie f) Famiglie Totale (A) 7 9 B. Strumenti derivati 204 4.086 a) Controparti Centrali b) Altre 204 4.086 Totale (B) 204 4086 Totale (A+B) 211 4.095

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1.Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2.Titoli di capitale 104 104
3. Quote di O.I.C.R. 90.226 32.399
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale 90.226 104 32.399 104

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/ emittenti

Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1.Titoli di capitale
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 104 104
di cui: società non finanziarie
2.Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
3. Quote di O.I.C.R. 90.226 32.399
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 90.330 32.503

Sezione 3 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -Voce 30

Euro 128.098 mila

Al 31 dicembre 2022, la voce in oggetto comprende:

  • ▶ la quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro;
  • ▶ altre partecipazioni minori pari a circa 3 milioni di euro.

Rispetto allo scorso esercizio la voce ha subito un significativo incremento per effetto dell'acquisto di un'ulteriore quota di partecipazione in Banca d'Italia (da 80 milioni del 2021 a 125 milioni al 31 dicembre 2022), portando la partecipazione della Capogruppo dall'1,07% all'1,67%.

Relativamente alle partecipazioni minori in titoli di capitale, si precisa che la Capogruppo ha provveduto alle vendite di una quota delle azioni di "Visa" (per 1.183 mila euro) e delle azioni di "Ausilia S.r.l." (per 306 mila euro) e, nel corso dell'ultimo trimestre del 2022, all'acquisto di una quota azionaria della società "Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A." pari a 1 milione di euro (1,17%).

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale 225 127.873 167 83.339
3. Finanziamenti
Totale 225 127.873 167 83.339

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

3.2Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1.Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2.Titoli di capitale 128.098 83.506
a) Banche 125.432 80.374
b) Altri emittenti: 2.666 3.132
- altre società finanziarie 1.379 2.844
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie 287 288
- altri 1.000
3. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 128.098 83.506

Sezione 4 -Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -Voce 40

Euro 11.895.850 mila

La voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ crediti verso banche pari a 478.203 mila euro;
  • ▶ crediti verso la clientela pari a 11.417.647 mila euro, che a partire dal 1° gennaio 2018, sulla base delle indicazioni del nuovo IFRS 9, comprende anche il portafoglio titoli Held to Collect - HTC, che ammonta a 6.129.228 mila euro.

Crediti verso banche

Euro 478.203 mila

4.1Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/ Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021
Valori Valore di Bilancio Fair Value Valore di Bilancio Fair Value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
185.349 185.349 156.038 156.038
1. Depositi a scadenza 11.714 X X X 153 X X X
2. Riserva obbligatoria 173.635 X X X 155.885 X X X
3. Pronti contro
termine
X X X X X X
4. Altri X X X X X X
B. Crediti verso banche 292.854 292.854 248.061 248.061
1. Finanziamenti 292.854 248.061
1.1 Conti correnti X X X X X X
1.2 Depositi a
scadenza
2.910 X X X 2.643 X X X
1.3 Altri
finanziamenti:
289.943 X X X 245.418 X X X
- Pronti contro
termine attivi
183.994 X X X 160.438 X X X
- Finanziamenti
per leasing
X X X X X X
- Altri 105.950 X X X 84.980 X X X
2. Titoli di debito
2.1 Titoli
strutturati
2.2 Altri titoli di debito
Totale 478.203 478.203 404.099 404.099

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Come suddetto, a partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della Circolare 262/205 della Banca d'Italia, tutti i depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i conti correnti e i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche sono stati riclassificati nella voce 10 dello Stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide".

Al 31 dicembre 2022, quindi, la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", pari a 174 milioni di euro, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, mentre i "Depositi a scadenza" accolgono il saldo dell'ammontare depositato presso National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto", pari a 11.714 mila euro.

I "Crediti verso Banche - depositi a scadenza" si riferiscono per 2.910 mila euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto".

La voce "Crediti verso Banche - Pronti contro termine", pari a 184 milioni di euro, si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con altre banche.

I "Crediti verso banche - Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi di settlement su carte di pagamento.

Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.

Crediti verso clientela

Euro 11.417.647 di cui titoli Held to Collect per 6.129.228 mila euro

A partire dal 1° gennaio 2018, all'interno della voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Crediti verso la clientela", come richiesto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262 aggiornata alla luce delle novità introdotte dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9, oltre ai finanziamenti erogati alla clientela rientrano anche i titoli di debito rientranti nel portafoglio Held to Collect (HTC).

La voce si riferisce principalmente a finanziamenti erogati alla clientela per 5.288,4 milioni di euro, in prevalenza crediti verso debitori, relativi all'attività di factoring e per 6.129,2 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.

I crediti verso clientela di BFF Banking Group sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.

I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo di BFF Bank e BFF Finance Iberia si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio. A esito di tale analisi, a valere dal 31 dicembre 2022, la Banca sulla base delle serie storiche, ha ritenuto di modificare il criterio di stima degli interessi di mora da includere nel costo ammortizzato, assumendo pertanto una percentuale d'incasso del 50% in luogo del precedente 45% , e variando i tempi medi di incasso che sono passati da 1.800 a 2.100 giorni a causa degli impatti della crisi dettata dalla pandemia causata dal Covid- 19 che ha influito sulla sospensione dei termini delle attività processuali.

Per quanto riguarda i crediti acquistati da BFF Finance Iberia, la percentuale media di recupero degli interessi di mora osservata è tendenzialmente vicina al 100%, e incassata in tempi mediamente inferiori rispetto ai crediti verso il Sistema Sanitario italiano. Tuttavia, si è ritenuto, a titolo prudenziale, anche per il 2022, di utilizzare i medesimi parametri utilizzati da BFF Bank, i.e. un tasso di recupero del 50% con tempi medi di incasso pari a 2.100 giorni.

Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di recupero basata sull'esperienza.

Il valore cumulato degli interessi di mora cui BFF Bank (includendo anche le branch e i paesi gestiti in Libera Prestazione di Servizio) e BFF Finance Iberia hanno diritto, e non ancora incassati, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo Interessi di Mora), risulta pari a 756 milioni di euro, di cui solo 346 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti.

In relazione ai crediti deteriorati, l'ammontare netto complessivo riferito al BFF Banking Group è pari a 283,8 milioni di euro. Di questi 86,4 milioni di euro si riferiscono a sofferenze (di cui 79,7 milioni di euro relativi a Comuni e Province in dissesto, di cui 5,7 milioni di euro acquistati già deteriorate) e 12,1 milioni di euro a inadempienze probabili. Le esposizioni scadute risultano pari a 185,3 milioni di euro, di cui il 97% relativo a controparti pubbliche. Il dato è rimasto allineato a quanto registrato al 30 settembre 2022, data in cui sono aumentati in conseguenza delle più stringenti linee interpretative sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) emanate dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022.

Nella voce confluiscono altresì le spese di recupero (40 euro). Il D.Lgs. del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, stabilisce in tema di risarcimento delle spese di recupero, che "Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. E' fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito.".

L'interpretazione di BFF è stata confermata dalla recente sentenza vinta dalla Banca presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.

La Banca ha quindi provveduto a tracciare gli incassi delle Spese di recupero per delineare una serie storica che, attualmente, presenta una profondità di 4 anni. In considerazione della recente giurisprudenza, della dinamica degli incassi in incremento, delle percentuali di recupero in aumento e in linea con quelle degli Interessi di Mora si è deciso di includere tale fattispecie di ricavo in bilancio modificando la modalità di stima dei ricavi, contabilizzando il 50% al momento della maturazione e iscrivendo contestualmente il relativo credito.

Il valore cumulato delle spese di recupero cui il Gruppo ha diritto, e non ancora incassate, in relazione ai crediti

(Valori in migliaia di euro)

acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo 40 euro), risulta pari a 240,3 milioni di euro, di cui solo 119,4 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio per effetto del passaggio della contabilizzazione per cassa a quella per competenza.

I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 6.129 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato; gli interessi, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.

Al 31 dicembre 2022, tale portafoglio è composto esclusivamente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e a fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 6.125 milioni dii euro, con un fair value pari a 5.946 milioni di euro e una differenza negativa, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 183 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Euro 11.417.647 mila

Tipologia Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021
operazioni/Valori Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 5.004.658 278.090 5.672 5.288.419 3.768.697 98.788 5.287 3.872.777
1.1 Conti correnti 3.444 391 X X X 20.498 1.141 X X X
1.2 Pronti contro
termine attivi
67.897 X X X 127.452 X X X
1.3 Mutui X X X X X X
1.4 Carte di
credito,
prestiti
personali e
cessioni del
quinto 173 X X X 468 X X X
1.5 Finanziamenti
per leasing
1.619 X X X 2.851 X X X
1.6 Factoring 3.250.809 237.384 5.672 X X X 2.418.616 77.352 5.287 X X X
1.7 Altri
finanziamenti
1.680.716 40.315 X X X 1.198.811 20.295 X X X
2.Titoli di debito 6.129.228 5.946.465 5.792.627 5.839.220
2.1. Titoli
strutturati
2.2. Altri titoli di
debito
6.129.228 5.946.465 5.792.627
Totale 11.133.885 278.090 5.672 5.946.465 5.288.419 9.561.323 98.788 5.287 5.839.220 3.872.777
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2

La composizione della voce è la seguente:

▶ L'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente per BFF Banking Group a 3.250.809 mila euro. Tra questi i crediti acquistati a titolo definitivo "in bonis", iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al "costo ammortizzato", sono pari a 2.507.838 mila euro per BFF Bank e a 570.385 mila euro per la controllata BFF Finance Iberia.

I crediti acquistati a titolo definitivo vengono prevalentemente acquistati già scaduti, e sono ritenuti esigibili in linea capitale. Contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi e alla loro scadenza il diritto alle spese di recupero.

Si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 25.562 mila euro relativamente agli Interessi di Mora e a 3.410 mila per spese di recupero.

Le operazioni di factoring "in bonis" pro soluto, relative a BFF Polska Group, ammontano complessivamente a 172.585 mila euro.

  • ▶ Gli altri finanziamenti "in bonis" verso la clientela risultano pari a 1.680.716 mila euro e comprendono principalmente:
  • ȃ crediti per interessi di mora maturati per 198.252 mila euro circa, di cui 176.306 relativi a BFF Bank e 21.946 riferiti alla controllata spagnola; tale importo, già transitato a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti, si riferisce ai soli interessi di mora maturati su capitale già incassato. Di conseguenza, quindi, dei 346,0 milioni di euro per interessi di mora transitati a Conto economico, riferiti al fondo in essere al 31 dicembre 2022, 198,3 milioni di euro si riferiscono alla voce in oggetto, mentre la restante parte, confluisce per 136 milioni nella voce "factoring" e per 11,8 milioni tra gli altri finanziamenti in Past due;
  • ȃ spese di recupero per 108.902 mila euro di cui 84.304 mila relativi a BFF Bank, 23.480 mila riferiti alla controllata spagnola e 1.118 mila relativi a BFF Central Europe; tale importo, unitamente a 7.543 mila euro classificati tra i crediti deteriorati, risulta già transitato a conto economico e si riferisce alle spese di recupero già maturate sui crediti acquistati a titolo definitivo;
  • ȃ depositi cauzionali per circa 242,2 milioni di euro funzionali alle attività di regolamento connesse con l'operatività tipica delle aree di business Securities Services e Banking Payments;
  • ȃ depositi cauzionali per l'operatività in essere con Cassa Compensazione e Garanzia per 268,3 milioni di euro;
  • ȃ le operazioni di finanziamento effettuate da BFF Polska Group per 855.094 mila euro.
  • ▶ I pronti contro termine attivi pari a 67.897 mila euro. Si tratta di esposizioni sorte in relazione a contratti con clienti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA).
  • ▶ I finanziamenti in Conto corrente, pari a 3.444 mila euro, sono rappresentati dagli utilizzi delle linee, funzionali alle esigenze di servizio, riconosciute a Fondi e Sgr per i quali vengono svolti i servizi di Banca Depositaria (nell'ambito dell'offerta di servizi propria dell'unità di business Securities Services) o da clientela corporate a cui vengono erogati servizi di incasso e pagamento (nell'ambito dell'offerta di servizi assicurati dalla Direzione Banking Payments).
  • ▶ Operazioni di leasing finanziario "in bonis", effettuate da BFF Polska Group per 1.619 mila euro.
  • ▶ Le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 283.762 mila euro e comprendono:
  • ȃ Le sofferenze sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda.

Al 31 dicembre 2022, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 86.372 mila euro, di cui 5.672 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 79.662 mila euro e rappresentano il 92,2% del totale.

Le sofferenze lorde sono pari a 104.663 mila euro, svalutate per 18.290 mila euro. La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 997 mila euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 105.660 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 19.287 mila euro.

Con riferimento alla Banca, al 31 dicembre 2022 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 80.271 mila euro, di cui 79.662 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.

Di tale importo, 5.672 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari.

Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 21.151 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 15.811 mila euro, risultano pari a 5.340 mila euro.

  • ▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Al 31 dicembre 2022, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 16.374 mila euro, di cui 14.439 relative a BFF Polska Group, 1.593 alla banca e 342 mila euro a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 12.132 mila euro, riferito principalmente a BFF Polska Group.
  • ▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 185.257 mila euro. Si riferiscono alla banca per 170.890 mila euro, alla controllata spagnola per 13.556 mila euro e a BFF Polska Group per 811 mila euro. Il 97,4% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Il dato è rimasto allineato a quanto registrato al 30 settembre 2022, data in cui i crediti classificati in Past due sono aumentati in conseguenza delle più stringenti linee interpretative sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) emanate dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022. Non si constata tuttavia un aumento del profilo di rischio effettivo del portafoglio creditizio.

Si evidenzia, con riferimento all'attività della BFF Polska Group sono state concesse moratorie volontarie, per un importo complessivo pari a 1.926 mila euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 45%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 22%) e da retail (circa 33%). I principali prodotti interessati riguardano per circa il 64% le esposizioni creditizie rivenienti da prestiti, per il 25% da finanziamenti (c.d. MEDLekarz - prestiti a studi medici), per il 7% da operazioni di factoring e un residuo 4% relativo ad operazioni di leasing finanziario. Rispetto al 31 dicembre 2021, si segnala una contrazione di circa 200 mila euro.

Fair value

La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.

Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
1.Titoli di debito 6.129.228 5.792.627
a) Amministrazioni
pubbliche
6.129.228 5.792.627
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di
assicurazione
c) Società non finanziarie
2. Finanziamenti verso: 5.004.658 278.090 5.672 3.768.696 98.789 5.287
a) Amministrazioni
pubbliche
4.243.798 254.674 5.672 3.347.055 77.501 5.287
b) Altre società finanziarie 516.352 391 220.300 1.141
di cui: imprese di
assicurazione
1
c) Società non finanziarie 191.446 19.393 165.660 19.767
d) Famiglie 53.061 3.632 35.681 380
Totale 11.133.885 278.090 5.672 9.561.323 98.789 5.287

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)

Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off
Primo
Stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
parziali
complessivi
(*)
Titoli di debito 6.130.036 809
Finanziamenti 4.335.758 1.148.361 301.329 5.678 690 569 23.240 6
Totale
31.12.2022
10.465.795 1.148.361 301.329 5.678 1.498 569 23.240 6
Totale
31.12.2021
9.106.742 861.118 118.965 5.493 1.975 463 20.176 206

(*) Valore da esporre a fini informativi.

4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off
Primo
Stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
parziali
complessivi
(*)
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
originate originate
1. Finanziamenti
oggetto di
concessione
conforme con le GL
1.381 119 426
2. Finanziamenti
oggetto di misure di
moratoria in essere
non più conformi alle
GL e non valutate
come oggetto di
concessione
3. Finanziamenti
oggetto di
altre misure di
concessione
4. Nuovi finanziamenti
Totale 31.12.2022 1.381 119 426
Totale 31.12.2021 1.601 232 287

(*) Valore da esporre a fini informativi.

Sezione 5 - Derivati di copertura -Voce 50

La voce è pari a zero

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Valori in migliaia di euro)
Fair Value
31.12.2022
VN
31.12.2022
Fair Value
31.12.2021
VN
31.12.2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati
finanziari
1) Fair value
2) Flussi
finanziari
13 17.403
3) Investimenti
esteri
B. Derivati
creditizi
2) Flussi
finanziari
Totale 13 17.403
Legenda:

VN= valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value positivo relativo alla copertura, tramite contratti di Currency Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere. La Voce al 31 dicembre 2022 è pari a zero.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Al 31 dicembre 2022, la voce in oggetto risulta pari a zero.

Sezione 7 - Partecipazioni -Voce 70

Euro 13.656 mila

L'importo rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46% del capitale di quest'ultima.

Si precisa che le suddette partecipazioni sono consolidate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede Sede Tipo di Rapporto di partecipazione
legale operativa rapporto Impresa
partecipante
Quota % voti %
A. Imprese controllate
in modo congiunto
B. Imprese sottoposte
a influenza notevole
1. Unione Fiduciaria Milano
(Italy)
Milano
(Italy)
Diritto
di voto in
Assemblea
BFF Bank
S.p.A.
26,46% 26,46%
2. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i
Wspólnik sp.k.
Łodz
(Polonia)
Łodz
(Polonia)
Altre
forme di
controllo
BFF Polska
S.A.
99% 99%
3. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz
(Polonia)
Łodz
(Polonia)
Altre
forme di
controllo
Debt-Rnt sp.
Z O.O
99% 99%

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

(Valori in migliaia di euro) Denominazioni Valore di bilancio delle partecipazioni Totale attivo Totale passività Ricavi totali Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) delle attività operative al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio (1) Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) Redditività complessiva (3) = (1) + (2) A. Imprese controllate in modo congiunto B.Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Unione Fiduciaria S.p.A. 13.571 78.824 78.793 20.317 31 31 31 C. Imprese controllate in via esclusiva 1. Kancelaria Prawnicza Karnowski I Wspolnik sp.k. 4 340 220 734 114 114 114 2. Restrukturyzacyjna Prawnicza Karnowski I Wspolnik sp.k. 81 80 4 8 (6) (6) (6)

7.5 Partecipazioni: variazioni annue
(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
A. Esistenze iniziali 13.484 88
B. Aumenti 174 13.397
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni 174 4.832
B.4 Altre variazioni 8.565
C. Diminuzioni (2) (1)
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Svalutazioni
C.4 Altre variazioni (2) (1)
D. Rimanenze finali 13.656 13.484
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali

Sezione 9 -Attività materiali -Voce 90

Euro 54.349 mila

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Attività di proprietà 41.844 20.161
a) terreni 22.575 6.324
b) fabbricati 17.424 11.017
c) mobili 199 252
d) impianti elettronici 1.070 1.516
e) altre 576 1.052
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 12.505 16.290
a) terreni
b) fabbricati 11.822 15.290
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre 683 1.000
Totale 54.349 36.452
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 6.325 34.932 2.881 11.338 6.868 62.345
A.1 Riduzioni di valore totali nette (8.625) (2.629) (9.822) (4.815) (25.892)
A.2 Esistenze iniziali nette 6.325 26.307 252 1.516 2.053 36.453
B.Aumenti: 16.250 11.681 81 458 593 29.063
B.1 Acquisti 5 453 48 506
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
X X X
B.7 Altre variazioni 16.250 11.681 76 5 545 28.557
C. Diminuzioni: (8.742) (134) (902) (1.388) (11.166)
C.1 Vendite (3) (3)
C.2 Ammortamenti (3.148) (134) (906) (741) (4.930)
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio (9) (4) (13)
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
X X X
b) attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni (5.585) 4 (640) (6.220)
D. Rimanenze finali nette 22.575 29.246 199 1.070 1.259 54.349
D.1 Riduzioni di valore totali nette (7.722) (2.787) (10.745) (5.642) (26.896)
D.2 Rimanenze finali lorde 22.575 36.968 2.987 11.815 6.900 81.245
E. Valutazione al costo 22.575 36.968 2.987 11.815 6.900 81.245

Al 31 dicembre 2022, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 54.349 mila euro, di cui 27.7634 mila euro riferiti a BFF Bank, 24.312 mila euro riferiti a BFF Immobiliare, 1.305 mila euro a BFF Polska Group, 963 mila euro a BFF Finance Iberia e 5 mila euro relativi a BFF Techlab.

Al 31 dicembre 2022, la voce per BFF Bank è principalmente composta da:

  • ▶ Terreni pari a 22.575 migliaia di euro, relativi per un ammontare pari a 6.325 migliaia di euro alla proprietà riveniente da BFF Bank e per 16.250 migliaia di euro relativo all'acquisto dell'area edificabile sita a Milano da parte della controllata BFF Immobiliare ai fini della costruzione della futura sede di BFF Bank;
  • ▶ Fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 17.424 migliaia di euro comprensivo anche dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà di DEPObank, oltre all'immobile di Via Domenichino 5;
  • Right of use: relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 12.505 migliaia di euro, di cui 11.822 migliaia di euro relativi a immobili in locazione da parte della Capogruppo e delle sue controllate. Per ulteriori dettagli in merito si rinvia alla sezione M della Nota Integrativa.

Nel corso del 2022, la Capogruppo ha provveduto alla vendita dell'immobile di Roma in via Bertoloni, realizzando una plusvalenza al lordo dell'effetto fiscale pari a 317 mila euro.

In bilancio, relativamente al perimetro BFF, il terreno è stato separato dall'immobile di proprietà in Milano (via Domenichino, 5), sulla base di una valutazione peritale effettuata dalla stessa società che ne ha determinato il valore.

Sezione 10 -Attività immateriali -Voce 100

Euro 70.155 mila (di cui Euro 30.957 mila relativi ad avviamenti)

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento X 30.957 X 30.874
A.2 Altre attività immateriali 39.198 36.673
di cui: software 11.849 7.593
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali
generate internamente
b) Altre attività 39.198 36.673
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali
generate internamente
b) Altre attività
Totale 39.198 30.957 36.673 30.874

La voce è principalmente composta dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e, nell'ultimo trimestre 2022, di BFF Techlab pari a 83 mila euro, nonché dai "Customer Contract" pari a 21.828 mila euro, una delle quali oggetto di svalutazione come da risultato dell'impairment test predisposto da esperto indipendente pari a circa 1.102 mila euro.

Si rinvia anche alla parte G "Operazioni di aggregazioni aziendali" della Nota integrativa.

Relativamente agli avviamenti a vita utile indefinita iscritti in bilancio e in linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, nel 2022 è stato effettuato il test di impairment degli avviamenti iscritti in bilancio relativi a BFF Polska Group, BFF Iberia (ex IOS Finance) e BFF Techlab (ex MC3 - Informatica) al fine di determinare il valore recuperabile degli stessi.

Impairment test degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato relativi a BFF Polska Group e BFF Iberia (ex IOS Finance)

Il test di impairment dell'avviamento consiste nel dare evidenza della probabilità che il valore recuperabile della unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari cui è allocato non sia inferiore al loro valore contabile (carrying amount), dove il valore recuperabile è il maggiore fra il valore d'uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (IAS 36.18). L'avviamento non costituisce un'attività separabile dal resto di impresa e pertanto il test di impairment consiste nel verificare che il valore dell'intera impresa (esclusi le attività non direttamente funzionali allo svolgimento dell'attività, c.d. surplus assets) sia superiore al valore contabile complessivo.

Nello specifico il valore recuperabile è stimato facendo riferimento al "Valore d'uso" fondato sul budget 2023, per le due CGU riferite alla BFF Polska e alla BFF Finance Iberia (di seguito anche "CGU Polska" e "CGU Iberia"), e facendo riferimento al fair value fondato sui multipli di borsa per la nuova CGU BFF Techlab. Inoltre, anche per le CGU Iberia e Polska è stato stimato il relativo fair value.

La stima del valore d'uso si fonda per le due CGU Polska e CGU Iberia sui flussi finanziari attesi di budget per il 2023. Il processo di stima prevede che siano effettuate le opportune analisi per scostamento tra preconsuntivo e budget, per cogliere le cause degli scostamenti. I flussi prospettici sono stati utilizzati ai fini delle valutazioni, una volta verificata la ragionevolezza delle proiezioni, che è effettuata analizzando:

  • a) la natura degli scostamenti tra budget e forecast (utilizzato alla base della redazione del budget) ed il recepimento degli scostamenti (di natura permanente) nelle proiezioni effettuate, e
  • b) verificando che le proiezioni consolidate siano nel range espresso dagli equity analysts.

L'analisi delle proiezioni degli equity analysts a livello consolidato evidenzia come gli analisti proiettino significative crescite per BFF successivamente al 2023 (anno di riferimento del budget). Ciò dimostra che l'approccio di utilizzo del solo budget ai fini della stima del valore recuperabile sia particolarmente prudente.

Per la CGU BFF Techlab, acquisita ad ottobre 2022, poiché si tratta di business prevalentemente captive, al fine di dare maggiore enfasi ad indicatori esterni di mercato in linea con quanto previsto dallo IAS36, la Banca ha deciso di optare ad un approccio di stima del valore recuperabile fondato sulla determinazione del fair value fondato sui multipli di borsa.

In particolare, relativamente ai due avviamenti delle CGU Polska e CGU Iberia nel corso del 2022 è stato adottato il metodo e la formula valutativa del Dividend Discount Model per cui il valore in uso di ogni CGU è pari al valore attuale dei dividendi previsti nel periodo di previsione esplicita (l'anno di budget) ed il terminal value ottenuto proiettando in perpetuity al saggio di capitalizzazione (coe-g), il dividendo sostenibile oltre il periodo di previsione esplicita.

La formula di valutazione utilizza una misura di dividendo distribuibile compatibile con un assorbimento in termini di patrimonio di vigilanza pari al 12,50% dei Risk Weighted Asset. La formula non considera prudentemente la distribuzione di alcun eccesso di patrimonio di vigilanza.

Ai fini della stima del costo opportunità del capitale (cost of equity - "coe") è stato utilizzato il modello del "Capital Asset Pricing Model" rettificato per considerare la ridotta size di BFF Banking Group e delle sue CGU, per cui:

  • ▶ Coe = Risk Freet +β x (Equity Risk Premium) + Size Premium,
  • Risk Freet = al fine di considerare gli effetti della Guerra Russia - Ucraina, così come suggerito dall'organismo Italiano di Valutazione, e di recepire la dinamica al rialzo dei tassi di interesse, in parziale discontinuità di metodo rispetto al precedente anno, si è proceduto a stimare il saggio risk free sulla base del rendimento a scadenza del tasso governativo decennale del paese in cui opera la CGU, corrispondente alla media a 6 mesi alla data del 31.12.2022 (al 31.12.2021 veniva considerata la media ad 1 anno) dei rendimenti a scadenza del benchmark sui titoli governativi decennali di fonte Datastream,
  • ▶ β = coefficiente che esprime la rischiosità di un titolo, stimato per le CGU pari a 1,22x e fondato sui rendimenti storici mensili a 5 anni dei titoli di società comparabili e dei rispettivi indici di mercato locali (una volta verificato che le stime di beta fondate su altri orizzonti temporali fossero meno significative). Le società comparabili sono quelle europee censite dal provider RBICS FactSet come operanti nel sub settore di appartenenza di BFF Banking Group e corrispondente al sub settore Collection Agencies and Loan Factoring Services. Sono state considerate le sole società con ricavi nel sub settore superiori al 20% dell'intero fatturato

  • Equity Risk Premium = premio per il rischio di mercato. Con il nuovo scenario tassi si è optato per prendere quale misura di equity risk premium il premio per il rischio storico stimato da Credit Suisse (Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2022) dei differenti Paesi UE ponderato per il peso di ogni paese, così come calcolato dall'Agenzia dell'Unione Europea BEREC (Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) nel documento datato 09.06.2022 «WACC parameter calculations according to the European Commission's WACC Notice of 6th November 2019 (WACC parameters Report 2022)". Tale premio per il rischio risulta allineato al 5,7%.

  • Size Premium = premio per il rischio per la ridotta dimensione ed allineato al premio per il rischio storico censito dagli studiosi Fama e French sin dal 1970. Tale stima al 31 dicembre 2022 è pari all'1,9%.

Il saggio di crescita "g" è stato assunto prudentemente pari allo 0%.

In continuità rispetto all'esercizio precedente si è proceduto selezionando le società comparabili europee censite dal provider RBICS (FactSet) come operanti nel sub-settore di appartenenza di BFF Banking Group e corrispondente al sub-settore Collection Agencies and Loan Factoring Services. Il campione dello scorso anno è stato integrato delle società censite quest'anno come operanti nel medesimo sub-settore.

Tutto ciò premesso, relativamente alla CGU BFF Polska, la stima del valore d'uso (cum dividendo 2022) al 31 dicembre 2022 è pari a 158,5 milioni di euro (rispetto a 266,3 milioni di euro della fine dell'esercizio precedente). Dal confronto di questo valore con il carrying amount (pari a 125,2 milioni di euro), non si rilevano impairment losses.

Ai sensi dello IAS 36 è stata effettuata una analisi di sensitività volta a identificare la variazione delle variabili chiave che rende il valore recuperabile eguale al valore di carico in bilancio consolidato delle differenti CGU.

Tale analisi evidenzia come relativamente alla CGU Polska una variazione in aumento dei costi tale da abbassare la marginalità (= utile netto/ margine di intermediazione) del 11,60% e una riduzione del margine di intermediazione del 22,33% porterebbe ad allineare il valore recuperabile al valore di carico.

Relativamente alla CGU Iberia, la relativa stima del valore d'uso emersa al 31 dicembre 2022 è pari a 133,17 milioni di euro (rispetto a 149,7 milioni di euro della fine dell'esercizio precedente). Dal confronto di questo valore con il carrying amount (pari a 35,6 milioni di euro), non si rilevano, anche in questo caso, impairment losses.

Dalla analisi di sensitivity, svolta al fine di identificare la variazione delle variabili chiave che rende il valore recuperabile eguale al valore di carico in bilancio consolidato delle differenti CGU, si evidenzia come relativamente alla CGU Iberia una riduzione della marginalità (ovvero utile netto/margine di intermediazione) del 30,70% ed un ribasso del margine di intermediazione del 71,53% porterebbe ad allineare il valore recuperabile al valore di carico. Gli incrementi di cost of equity e l'abbassamento del saggio di crescita dei redditi, necessari ad individuare un valore allineato al carrying amount, non sono significativi.

Purchase Price Allocation (PPA) dell'operazione di aggregazione aziendale con BFF Techlab S.r.l. e relativo impairment test

Prima di procedere all'esercizio dell'impairment test sulla neo acquisita BFF Techlab, in accordo con il principio internazionale IFRS 3 - revised, la banca ha completato l'esercizio di allocazione del prezzo di acquisto (c.d. "PPA") della ex MC3 Informatica S.r.l (ora "BFF Techlab S.r.l") al 31 dicembre 2022.

In particolare, il principio prevede che la contabilizzazione dell'operazione di aggregazione possa avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata, e deve essere perfezionata entro

dodici mesi dalla data di acquisizione. Il principio IFRS 3 prevede che il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale debba essere valutato al fair value, calcolato come la sommatoria dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività trasferite dall'acquirente ai precedenti soci dell'acquisita, delle passività sostenute dall'acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall'acquirente. Esempi di potenziali forme di corrispettivo possono includere disponibilità liquide, altre attività, un'attività aziendale, corrispettivi potenziali, strumenti rappresentativi di capitale ordinari o privilegiati, opzioni, warrant e partecipazioni di entità di tipo mutualistico. Nel caso di BFF Techlab, il corrispettivo dell'aggregazione aziendale pari a 384,2 mila euro e non hanno subito variazioni in quanto l'utile dell'esercizio 2022 non concorre alla formazione del prezzo, come previsto dal contratto di acquisto.

L'acquirente deve determinare, quindi, l'ammontare dell'avviamento nella misura della differenza tra le grandezze (a) e (b), così come di seguito definite:

  • a) Sommatoria dei seguenti elementi:
  • ȃ il corrispettivo dell'aggregazione aziendale, misurato in conformità con quanto previsto dall'IFRS 3;
  • ȃ l'ammontare di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita, determinato in conformità con quanto previsto dall'IFRS3;
  • ȃ in operazioni di aggregazioni aziendali effettuate in più fasi, il fair value alla data di acquisizione della partecipazione precedentemente detenuta dall'acquirente nell'entità acquisita;
  • b) il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività identificabili acquisite e delle passività.

Nell'ambito del processo di PPA, ai fini della business combination è stato identificato il 3 ottobre 2022 come la data di acquisizione del controllo della controllata da parte della Capogruppo. Tale data fa riferimento ai valori patrimoniali della ex MC-3 al 30 settembre 2022 (ultimo giorno lavorativo antecedente alla data di acquisizione).

Dal confronto tra il corrispettivo dell'aggregazione aziendale pari a 384,2 mila euro ed il valore dell'attivo netto risultante dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2022 (data considerata) espressa al fair value della ex MC-3 e pari a 301,5 mila euro, è emersa una differenza da allocare (avviamento) pari a 82,7 mila euro nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica "Parte G - Aggregazioni aziendali" della Nota Integrativa.

Relativamente al test di impairment, poiché si tratta di business prevalentemente captive, al fine di dare maggiore enfasi ad indicatori esterni di mercato in linea con quanto previsto dallo IAS36, la Banca ha deciso di optare ad un approccio di stima del valore recuperabile fondato sulla determinazione del fair value fondato sui multipli di borsa.

La stima del fair value è stata effettuata sulla base di multipli di società quotate comparabili e, a tal fine, dal database AIDA sono state selezionate 28 società quotate italiane e operanti con il medesimo codice ATECO di BFF Techlab (codice 6201 - produzione di software non connesso all'edizione).

Al posto dell'uso delle semplici medie/mediane di multipli di società comparabili si è optato per l'uso di value map. Data la natura industriale dei business (e meno finanziaria rispetto al business di BFF Banking Group), si è proceduto con:

  • ▶ una value map asset side, che considera il c.d. Enterprise Value (somma tra capitalizzazione di borsa, patrimonio netto di terzi - c.d. minorities - e posizione finanziaria netta) che considera il multiplo Enterprise Value/ Consensus Sales 2022 espresso in funzione dell'EBITDA Margin atteso per il 2022;
  • ▶ l'assunzione della mediana del multiplo EV/Consensus EBITDA 2022

I dati necessari alla costruzione dei multipli sono di fonte Datastream (i dati previsionali per il 2022 sono di fonte IBES).

La regressione ha considerato oltre alla variabile legata al EBITDA Margin 2022 un'altra variabile rappresentata dalla size, così come rappresentata dal logaritmo naturale del fatturato.

La regressione finale utilizzata è stata la seguente:

Enterprise Value / Consensus Sales2022= α + β × (EBITDA 2022 /Sales 2022)

Enterprise Value = Market Capi,26.01.2023 + Consensus Net Debt 2022 + Last Reported Minorities

L'applicazione della value map alla CGU BFF Techlab restituisce un valore dell'Enterprise Value pari a 556 mila euro e un corrispondente valore del Patrimonio netto, per la presenza di cassa, pari a 842 mila euro. Tale valore risulta superiore al patrimonio netto "cum goodwill allocato" (pari a 387 mila euro) e pertanto non si ravvisano esigenze di impairment losses.

Valutazione del fair value del Customer Contract iscritto in bilancio e relativo alla BU Securities Services.

Relativamente al Customer Contract della BU Securities Services sorto in sede di PPA, connesso all'operazione di aggregazione aziendale con DEPObank, la disdetta ricevuta dal cliente Arca Fondi SGR (ricevuta a Novembre del 2021 a far tempo dal 2023) ha costituito un trigger event ai sensi dei principi contabili internazionali. Per tale motivo, già lo scorso esercizio 2021, si era proceduto ad effettuare una stima del fair value della stessa.

In particolare, l'evento in oggetto aveva determinato:

  • (i) la necessità di ripetere la valutazione alla data del 31 dicembre 2021 (ai sensi dello IAS 36),
  • (ii) l'esigenza di valutare se si fosse modificata la vita utile residua (ai sensi dello IAS 38) dell'intangibile (che in sede di PPA era stata assunta pari a 10,5 anni).

Come riportato nel bilancio al 31 dicembre 2021, dall'esercizio suddetto emergeva una stima del valore d'uso in linea con le risultanze rilevate in sede di PPA e confermava, pertanto, la tenuta del valore degli intangibili iscritti a Bilancio.

Al 31 dicembre 2022, ai sensi dello IAS 36, la Banca ha ripetuto l'esercizio di impairment test, al fine di verificare la tenuta o meno del customer contract in oggetto.

In particolare, rispetto alla valutazione fatta nel 2021, quella al 31 dicembre 2022:

  • a) conferma l'uso di un tasso che non considera il rischio derivante da una elevata concentrazione della clientela;
  • b) considera ricavi (commissioni nette) stimati per il 2023 in capo ai clienti esistenti alla data del 31 dicembre 2022;
  • c) fa uso di una vita residua pari a quella di PPA ridotta del tempo trascorso alla data di valutazione;
  • d) considera la medesima marginalità da relazione di clientela assunta ai fini di PPA;
  • e) fa uso di una stima di costo opportunità del capitale pari all'11,26%. Ai fini della stima del costo opportunità del capitale (cost of equity, coe) è stato utilizzato il modello del Capital Asset Pricing Model rettificato per considerare la ridotta size di BFF Banking Group e delle sue CGU, per cui:

Coe = Risk Freet + β x (Equity Risk Premium) + Size Premium

Risk Freet = al fine di considerare gli effetti della Guerra Russia - Ucraina, così come suggerito dall'ESMA e dall'Organismo Italiano di Valutazione, e di recepire la dinamica al rialzo dei tassi di interesse, in parziale discontinuità di metodo rispetto al precedente anno, si è proceduto a stimare il saggio risk free sulla base del rendimento a scadenza del tasso governativo decennale italiano, corrispondente alla media a 6 mesi alla data del 31 dicembre 2022 (al 31 dicembre 2021 veniva considerata la media ad 1 anno) dei rendimenti a scadenza del benchmark sui titoli governativi decennali di fonte Datastream.

β = coefficiente che esprime la rischiosità di un titolo, stimato per le CGU pari a 0,97x e fondato, in continuità di metodo rispetto al precedente esercizio, sui rendimenti storici mensili a 5 anni dei titoli di società comparabili (operanti nel settore Securities Services) e dei rispettivi indici di mercato locali.

Equity Risk Premium = premio per il rischio di mercato. Con il nuovo scenario tassi si è optato per prendere quale misura di equity risk premium il premio per il rischio storico stimato da Credit Suisse (Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2022) dei differenti Paesi UE ponderato per il peso di ogni paese, così come calcolato dall'Agenzia dell'Unione Europea BEREC (Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) nel documento datata 09.06.2022 «WACC parameter calculations according to the European Commission's WACC Notice of 6th November 2019 (WACC parameters Report 2022)". Tale premio per il rischio risulta allineato al 5,7%.

Size Premium = premio per il rischio per la ridotta dimensione ed allineato al premio per il rischio storico censito dagli studiosi Fama e French sin dal 1970. Tale stima è pari al 31 dicembre 2022 all'1,9%

Tutto ciò premesso, la stima del fair value della Customer Relationship al 31 dicembre 2022 è risultato pari a 9,6 milioni di euro, valore inferiore al carrying amount dell'intangibile alla medesima data, determinando, per cui, la necessità di registrare una rettifica di valore (pari a 1,1 milioni di euro) al fine di adeguare il valore di bilancio alle risultanze rivenienti dall'impairment test.

Infine, oltre agli avviamenti e ai customer contracts, la voce contiene anche le altre attività immateriali aventi durata definita che si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile che per tutto il Gruppo Bancario è non superiore a quattro anni.

10.2Attività immateriali: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro) Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente Altre attività immateriali: altre Totale DEF INDEF DEF INDEF A. Esistenze iniziali 30.874 42.607 73.481 A.1 Riduzioni di valore totali nette (5.934) (5.934) A.2 Esistenze iniziali nette 30.874 36.673 67.547 B. Aumenti 83 14.201 14.284 B.1 Acquisti 83 14.042 14.125 B.2 Incrementi di attività immateriali interne X B.3 Riprese di valore X B.4 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto X - a conto economico X B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni 159 159 C. Diminuzioni (11.676) (11.676) C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore - Ammortamenti X (10.452) (10.452) - Svalutazioni (1.102) (1.102) + patrimonio netto X + conto economico (1.102) (1.102) C.3 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto X - a conto economico X C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative (46) (46) C.6 Altre variazioni (76) (76) D. Rimanenze finali nette 30.957 39.198 70.155 D.1 Rettifiche di valore totali nette (5.780) (5.780) E. Rimanenze finali lorde 30.957 44.978 75.935 F. Valutazione al costo 30.957 44.978 75.935

Legenda: DEF = a durata definita

INDEF = a durata in definita

Sezione 11 -Attività fiscali e passività fiscali -Voce 110 dell'attivo eVoce 60 del passivo

Al 31 dicembre 2022, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 60.707 mila euro e 136.003 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.

Si ricorda che, nel corso del 2021, è stato effettuato l'allineamento del valore fiscale e del valore contabile relativi all'avviamento "Banking Payments" riveniente da DEPObank (si veda quanto descritto nella specifica voce 100 "Attività Immateriali" dell'Attivo di Stato Patrimoniale del Bilancio 2021), a seguito del pagamento dell'imposta sostitutiva, pari a 2,4 milioni di euro, determinando un effetto netto positivo di 23,7 milioni di euro sulle imposte sul reddito dell'esercizio. Inoltre, la voce accoglie anche la quota di attività fiscali anticipate riveniente dal bilancio di DEPObank relativamente agli avviamenti e dalla perdita fiscale realizzata alla fine del 2020.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Euro 60.194 mila

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

11.2 Passività per imposte differite: composizione Euro 105.005 mila

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Euro 59.792 mila

(Valori in migliaia di euro)

Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Importo iniziale 58.678 10.657
2.Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 10.560 32.310
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 36.072
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri (8.844) (19.808)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre (547) (553)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011
b) altre (55)
4. Importo finale 59.792 58.678

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 Euro 15.187 mila

(Valori in migliaia di euro)

Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Importo iniziale 17.400 496
2.Aumenti 18.918
3. Diminuzioni
3.1 Rigiri (2.212) (2.014)
3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 15.187 17.400

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Euro 104.717 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Importo iniziale 96.256 78.341
2.Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 11.528 30.487
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 5.019
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri (3.067) (17.591)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 104.717 96.256

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Euro 402 mila

(Valori in migliaia di euro)

Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Importo iniziale 451 586
2.Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 261 657
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre (308) (792)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 402 451

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Euro 287 mila

(Valori in migliaia di euro)

Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Importo iniziale (600) (468)
2.Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
c) altre 17.726
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 970 120
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre (83) (17.710)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni (267)
4. Importo finale 287 (600)

Sezione 13 -Altre attività -Voce 130

13.1 Altre attività: composizione

Euro 394.182 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio 31.12.2022 31.12.2021
Depositi cauzionali 4.126 3.883
Fatture emesse e da emettere 13.067 16.046
Flussi di pagamento da accreditare 86.970 110.638
Altri crediti 52.698 39.051
Ratei e risconti attivi 15.847 27.318
Crediti Ecobonus 221.474 17.678
Totale 394.182 214.614

I "Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.

Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.

I "crediti Ecobonus" sono relativi a crediti acquistati con operazioni di factoring pro soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, i crediti in oggetto vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito da Banca d'Italia nel Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9: "Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob e Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS".

Rispetto all'esercizio precedente, la voce subisce un notevole aumento a seguito di significativi acquisti di crediti rivenienti da ecobonus da parte della Capogruppo, nel corso dell'esercizio 2022.

PASSIVO

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -Voce 10

Euro 11.994.763 mila

A partire dal 1° gennaio 2018, sulla base delle indicazioni dell'IFRS 9, la voce in oggetto è composta nel seguente modo:

  • ▶ debiti verso banche pari a 1.166.365 mila di euro;
  • ▶ debiti verso la clientela pari a 10.789.422 mila di euro;
  • ▶ titoli in circolazione pari a 38.976 mila euro.

Debiti verso banche

Euro 1.166.365 mila

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 4.141 X X X 3.888 X X X
2. Debiti verso banche 1.162.225 X X X 791.164 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 717.032 X X X 639.787 X X X
2.2 Depositi a scadenza 444.571 X X X 150.832 X X X
2.3 Finanziamenti 6 X X X X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi X X X X X X
2.3.2 Altri 6 X X X X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
X X X X X X
2.5 Debiti per leasing X X X X X X
2.6 Altri debiti 616 X X X 545 X X X
Totale 1.166.365 795.053

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L3 = Livello 3

L2 = Livello 2

La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per 717 milioni di euro, rivenienti soprattutto dall'operatività dei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.

Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria.

Debiti verso clientela

Euro 10.789.422 mila

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 4.134.113 X X X 6.839.795 X X X
2. Depositi a scadenza 1.263.096 X X X 154.942 X X X
3. Finanziamenti 4.631.902 X X X 1.294.867 X X X
3.1 pronti contro termine passivi 4.441.292 X X X 1.118.527 X X X
3.2 altri 190.610 X X X 176.340 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
X X X X X X
5. Debiti per leasing 13.181 X X X 17.001 X X X
6. Altri debiti 747.130 X X X 722.409 X X X
Totale 10.789.422 9.029.014

Legenda:

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Al 31 dicembre 2022, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 4.134 milioni di euro, relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria e finanziamenti rivenienti da operazioni di "pronti contro termine" per 4.441 milioni di euro.

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna, Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 1.283.120 mila euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 230 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2021.

Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.

I debiti per leasing, che ammontano a 13 milioni di euro a livello di Gruppo, si riferiscono all'iscrizione delle lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nella Voce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di Stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.

L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" della Nota integrativa.

Titoli in circolazione

Euro 38.976 mila

1.3 Passività finanziarie al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

Tipologia titoli/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 38.976 38.648 186.285 188.861
1.1 strutturate
1.2 altre 38.976 38.648 186.285 188.861
2. altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale 38.976 38.648 186.285 188.861

(Valori in migliaia di euro)

Legenda:

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1

L3 = Livello 3

I titoli in circolazione sono rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, per un valore nominale complessivo di 38,6 milioni di euro (181,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), iscritti in bilancio per 38,9 milioni di euro secondo il principio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

L2 = Livello 2

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate le seguenti principali movimentazioni:

  • ▶ rimborso del prestito obbligazionario subordinato unsecured e unrated di tipo Tier 2 (ISIN XS1572408380), emesso da BFF Bank a marzo 2017 per un importo nominale di 100 milioni di euro attraverso l'esercizio della call option riservata all'emittente al quinto anno (marzo 2022).
  • ▶ rimborso a scadenza del prestito obbligazionario senior unsecured e unrated (ISIN XS1639097747), emesso da BFF Bank a giugno 2017, per un importo nominale residuo di 42,8 milioni di euro.

A seguito di quanto suddetto, al 31 dicembre 2022 la voce comprende un prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso da BFF Bank a ottobre 2019 per Euro 300 milioni, in essere alla data per un importo nominale residuo pari a 38,6 milioni di euro, con scadenza a maggio 2023. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 1.75%.

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione -Voce 20

Euro 950 mila

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
VN Fair Value Fair VN Fair Value Fair
L1 L2 L3 Value
(*)
L1 L2 L3 Value
(*)
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate X X
3.1.2 Altre
obbligazioni
X X
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X X
3.2.2 Altri X X
Totale (A)
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione X 950 X X 2.725 X
1.2 Connessi con la fair
value option
X X X X
1.3 Altri X X X X
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione X X X X
2.2 Connessi con la fair
value option
X X X X
2.3 Altri X X X X
Totale (B) X 950 X X 2.725 X
Totale (A+B) X 950 X X 2.725 X

Legenda:

VN = Valore Nominale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2022 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio cui il Gruppo è esposto.

Sezione 4 - Derivati di copertura -Voce 40

Euro 14.314 mila

(Valori in migliaia di euro)
FV
31.12.2022
VN
31.12.2022
FV
31.12.2021
VN
31.12.2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari 14.314 23.452 4.814 671.505
1) Fair value
2) Flussi finanziari 14.314 23.452 4.814 671.505
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale 14.314 23.452 4.814 671.505
Legenda:

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

FV = Fair value VN = Valore Nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value negativo, al 31 dicembre 2022, relativo alla copertura, tramite contratti di Interest Rate Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Tipo di copertura Fair value Flussi finanziari
Specifica
Generica
Generica Esteri
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale
e indici
azionari
valute e
oro
credito merci altri
1. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
X X X X X
2. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
X X X X 14.314 X X
3. Portafoglio X X X X X X X X X
4. Altre operazioni X X
Totale attività 14.314 X
1. Passività finanziarie X X X X
2. Portafoglio X X X X X X X X
Totale passività
1. Transazioni attese X X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
X X X X X X X

Sezione 6 - Passività fiscali -Voce 60

Euro 136.003 mila

Si veda "Sezione 11 Attività fiscali e passività fiscali - Voce 110" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.

Sezione 8 -Altre Passività -Voce 80

Euro 401.369 mila

8.1 Altre passività: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Debiti verso fornitori 11.155 18.499
Fatture da ricevere 28.612 20.647
Debiti verso l'Erario 11.006 5.654
Debiti verso enti previdenziali 2.244 2.351
Debiti verso dipendenti 23.712 28.115
Incassi in attesa di imputazione 58.076 77.911
Flussi di pagamento pervenuti da addebitare 201.922 202.697
Altri debiti 57.765 96.969
Ratei e risconti passivi 6.876 8.013
Totale 401.369 460.856

I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi, che si mantengono in linea con il dato registrato nel corso dell'esercizio precedente.

La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 31 dicembre 2022, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.

Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.

I "Flussi di pagamento pervenuti da addebitare" si riferiscono a conti transitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

Sezione 9 -Trattamento di fine rapporto del personale -Voce 90

Euro 3.238 mila

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
A. Esistenze iniziali 3.710 667
B. Aumenti 2.362 4.899
B.1 Accantonamento dell'esercizio 2.227 1.601
B.2 Altre variazioni 135 3.298
C. Diminuzioni (2.834) (1.856)
C.1 Liquidazioni effettuate (136) (280)
C.2 Altre variazioni (2.698) (1.576)
D. Rimanenze finali 3.238 3.710
Totale 3.238 3.710

La passività iscritta in bilancio al 31 dicembre 2022, relativa principalmente al Trattamento di Fine Rapporto della Capogruppo è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 31 dicembre 2022.

Ipotesi attuariali

Tasso annuo di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA 7-10 in linea con la duration del collettivo in esame.

Tasso annuale di incremento del TFR

Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali.

Si riporta di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:

  • ▶ Decesso: tabella di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria dello Stato;
  • ▶ Inabilità: Tavole INPS 2000 distinte per età e sesso;
  • ▶ Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisiti AGO adeguati al D.L. n. 4/2019.

Frequenze annue di turnover e anticipazioni

  • Dirigenti: 1% frequenza anticipazione e 0,50% frequenza turnover.
  • Quadri: 2,5% frequenza anticipazione e 3,0% frequenza turnover.
  • Impiegati 2,5% frequenza anticipazione e 3,0% frequenza turnover.

Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri -Voce 100

Euro 33.013 mila

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 251 294
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali 7.861 6.133
4. Altri fondi per rischi ed oneri
4.1 controversie legali e fiscali
4.2 oneri per il personale
4.3 altri 24.900 15.533
Totale 33.013 21.960

A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate da BFF Polska alla sua clientela, sulla base delle regole di impairment previste dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9.

L'incremento significativo è relativo ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza per un ammontare pari a 10 milioni di euro.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Fondi su altri
impegni e
altre garanzie
rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi
per rischi ed
oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 294 6.133 15.533 21.960
B. Aumenti 393 3.541 10.835 14.770
B.1 Accantonamento dell'esercizio 253 2.357 10.520 13.130
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 1.185 1.185
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni 140 316 455
C. Diminuzioni (436) (1.813) (1.468) (3.717)
C.1 Utilizzo nell'esercizio (436) (1.167) (1.368) (2.970)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni (646) (100) (745)
D. Rimanenze finali 251 7.861 24.900 33.012

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo Stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale
Impegni a erogare fondi 234 234
Garanzie finanziarie rilasciate 17 17
Totale 251 251

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente al patto di non concorrenza sottoscritto con i manager di BFF Banking Group, pari a 3,7 milioni di euro (comprensivi anche della quota stanziata a riserva di patrimonio netto da erogare in azioni della Banca per circa 380 mila euro) nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione e di retention con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 4,2 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Alla data del 31 dicembre 2022 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto da DEPObank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 155 mila euro.

Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% del bonus di competenza di ogni esercizio

verrà liquidato dopo tre anni, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il "Metodo del Credito Unitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.

Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche utilizzate.

10.6 Fondi per rischi e oneri -Altri Fondi

Gli altri fondi pari a 24,9 milioni di euro si riferiscono a:

  • ▶ contenziosi passivi per i quali la Banca ha stimato un probabile rischio di soccombenza al termine della controversia, per circa 23,2 milioni di euro;
  • ▶ accantonamenti connessi all'eventuale risarcimento di danni per errori operativi come da contratto con la clientela per circa 1,7 milioni di euro.

Si riportano di seguito le principali assunzioni fatti in sede attualizzazione da parte dello Studio esterno:

Patto di Non Concorrenza

Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 10+ rilevato al 31 dicembre 2022 e pari a 3,77%. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.

Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza dimissioni volontarie 10,60%
Frequenza Claw back 0,00%
Frequenza di recesso (ove previsto) 3,00%
Frequenza di revoca del mandato per l'Amministratore Delegato 0,00%
Incremento annuo retributivo per i Dirigenti 2,00%
Incremento annuo retributivo per i Quadri 2,00%
Aliquota di contribuzione 27,40%
Tasso di inflazione 2,30%

Bonus differito

Tasso di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al 3,34%.

Mortalità ed invalidità

Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.

Frequenza di dimissioni e licenziamento

Pari al 3,7% (MBO differito 2021) e pari a zero (MBO differito 2020)

Sezione 13 - Patrimonio delGruppo -Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

Euro 758.768 mila

13.1 Capitale" e "Azioni proprie": composizione

(Valori in migliaia di euro)
Tipologie 31.12.2022 31.12.2021
1. Capitale 142.870 142.691
1.1 Azioni ordinarie 142.870 142.691
2.Azioni Proprie (3.884) (7.132)

Per quanto riguarda l'operazione di acquisto di azioni proprie e l'informativa di cui all'art. 78 comma 1) bis del regolamento Emittenti si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione alla sezione "Azioni Proprie".

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 185.312.690
- interamente liberate 185.312.690
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-) (974.461)
A.2Azioni in circolazione: esistenze iniziali 184.338.229
B. Aumenti 636.995
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti 233.262
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni 403.733
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D.Azioni in circolazione: rimanenze finali 184.975.224
D.1 Azioni proprie (+) (570.728)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate 185.545.952
- non interamente liberate

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, del Codice Civile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).

(Valori in migliaia di euro)
31.12.2022 Possibilità di
utilizzo (a)
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi (*)
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale Sociale 142.870
Riserve 233.153
- Riserva legale (**) 29.759 B
- Riserva straordinaria 89 A, B, C 89
- Riserva utili portati a nuovo (***) 189.674 A, B, C 189.674 303.089
- Riserve per stock option e strumenti
finanziari
10.630 A
- Altre riserve 3.002
Riserve da valutazione 6.853
- Titoli HTCS 1.045
- Altre 5.808
Riserva azioni proprie (3.884)
Sovrapprezzi di emissione 66.276 A, B, C 66.276
Totale Capitale Sociale e Riserve 445.269 256.039 303.089

(a) Possibilità di utilizzo: A=per aumento di capitale; B=per copertura perdite; C=per distribuzione ai soci.

(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 303.089 migliaia di euro, comprendono principalmente gli utilizzi per un totale di 5.306 mila euro per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari, effettuati nel corso del 2020, 2021 e del 2022, l'utilizzo per 3.195 mila euro (al netto dell'effetto fiscale) per il pagamento della cedola di interessi e per 801 mila euro (al netto dell'effetto fiscale) degli oneri di strutturazione relativi allo strumento finanziario "Additional Tier 1" (AT1), nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari per un ammontare di 293.787 mila euro

(**) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 26.196 mila euro.

(***) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 per 50.387 mila euro.

(Valori in migliaia di euro)
Legali Utili portati a
nuovo
Altre Totale
A. Esistenze iniziali 27.417 127.542 11.945 166.904
B. Aumenti 2.342 68.540 3.537 74.419
B.1 Attribuzioni di utili 2.342 68.540 70.882
B.2 Altre variazioni 3.537 3.537
C. Diminuzioni (6.408) (1.762) (8.170)
C.1 Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni (6.408) (1.762) (8.170)
D. Rimanenze finali 29.759 189.674 13.720 233.153

Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:

Riserva Utili portati a nuovo

L'incremento di 68,5 milioni di euro è dovuto principalmente all'allocazione dell'utile consolidato dell'esercizio precedente, al netto di 125,3 milioni di euro di dividendi distribuiti ad aprile 2022.

Gli utilizzi della riserva sono principalmente relativi al pagamento della cedola di interessi del nuovo strumento "Additional Tier 1" per 3.195 mila euro (al netto dell'effetto fiscale).

Altre riserve

La movimentazione si riferisce principalmente ai seguenti eventi accaduti nel corso dell'esercizio 2022:

  • ▶ incrementi per maggiori accantonamenti pari a 700 mila euro milioni di euro relativo alle parti di remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker), in ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1, 3 della Circolare n. 285 del 2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti secondo cui una parte deve essere corrisposta in strumenti finanziari;
  • ▶ incrementi per assegnazioni nel corso dell'esercizio 2022 relativi al piano di stock option in essere per circa 2,8 milioni di euro, e
  • ▶ decrementi per esercizio delle stock option o per assegnazioni di azioni relativamente al sistema di incentivazione e patto di non concorrenza della Capogruppo per circa 1,7 milioni di euro.

Vincolo fiscale di sospensione d'imposta

Come segnalato in precedenza, la Banca nel 2021 si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 di DEPOBank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 30 giugno 2021 , ha comportato (i) il riallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si è proceduto all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:

  • ▶ "Riserva per utili a nuovo" per 50.387 mila euro;
  • ▶ "Riserva legale" per 26.196 mila euro.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

In data 19 gennaio 2022 è stata perfezionata l'emissione alla pari di uno strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.

A luglio 2022, come suddetto, la Capogruppo ha provveduto al pagamento della prima cedola di interessi per 3.195 mila euro (al netto dell'effetto fiscale).

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)
Valore nominale su impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale
31.12.2021
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 425.679 425.679 1.405.488
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche 51 50.827 54.231
c) Banche
d) Altre società finanziarie 356 356.101 1.190.638
e) Società non finanziarie 19 18.751 160.618
f) Famiglie 2
2.Garanzie finanziarie rilasciate 45 45 49
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie 45 45 49
e) Società non finanziarie
f) Famiglie

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli Importo Importo
31.12.2022 31.12.2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.538.043 1.232.860
4. Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli 292.894
a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafogli)
22.002
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2
2. altri titoli 22.000
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 122.342
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 13
2. altri titoli 122.330
c) titoli di terzi depositati presso terzi 142.411
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 6.139
4.Altre operazioni

Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

Sezione 1 - Interessi -Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Euro 354.805 mila (di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo: Euro 321.565 mila)

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli
di debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto a
conto economico:
1.1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
1 1 1
1.2. Attività finanziarie designate
al fair value
1.3. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività
complessiva
X
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
3.1 Crediti verso banche 10.095 X 10.095 6.147
3.2 Crediti verso clientela 42.787 276.824 X 319.611 206.157
4. Derivati di copertura X X 154
5.Altre attività X X 2.328 2.328 417
6. Passività finanziarie X X X 22.771 17.439
Totale 42.787 286.919 2.328 354.805 230.315
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 144 X 144 154

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Capogruppo e delle sue controllate, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.

Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 276,8 milioni di euro, e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity" addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio, relativi a BFF Bank e BFF Finance Iberia.

Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022 è stata portata dal 45% al 50%.

Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 40 b) "Attività valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela" dell'attivo di Stato Patrimoniale.

L'importo comprende, inoltre, gli interessi attivi, calcolati secondo il criterio del costo ammortizzato, generati dal portafoglio di BFF Polska Group, per un ammontare complessivo di 91,7 milioni di euro.

Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 42,7 milioni di euro, derivano dai titoli di stato acquistati da BFF Bank a presidio del rischio di liquidità e al fine dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio titoli detenuto secondo il business model HTC (Held to Collect). Il notevole incremento è relativo all'aumento dei tassi di mercato che ha determinato un maggior rendimento dei titoli a tasso variabile detenuti dalla Capogruppo.

La voce accoglie infine gli interessi attivi che sono maturati sulle passività finanziarie per 22,7 milioni di euro, per effetto dei tassi di interesse negativi sul mercato, fino alla prima metà dell'esercizio 2022.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Euro 92.988 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.1 Debiti verso banche centrali 2.486 X X 2.486 3.277
1.2 Debiti verso banche 11.690 X X 11.690 5.135
1.3 Debiti verso clientela 36.858 X X 36.858 8.132
1.4 Titoli in circolazione X 3.496 X 3.496 13.667
2. Passività finanziarie di negoziazione
3. Passività finanziarie designate al fair value
4. Altre passività e fondi X X 9 9 8
5. Derivati di copertura X X 34.719 34.719 4.547
6. Attività finanziarie X X X 3.731 4.780
Totale 51.033 3.496 34.727 92.988 39.546
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 440 X X 440 438

Gli interessi passivi sono passati da 39,5 milioni di euro relativi all'esercizio 2021 a 92,9 milioni di euro per il corrente esercizio. Il notevole incremento è riconducibile principalmente all'aumento degli oneri finanziari relativi all'operatività in derivati di copertura, che, inoltre, sono stati riclassificati dalla Voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura" alla voce in oggetto, in linea con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n.262/2005, nonché all'aumento degli interessi passivi sulle giacenze della clientela bancaria e corporate per effetto dell'inversione e aumento dei tassi di interesse sul mercato, a partire dal secondo semestre del 2022.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono principalmente agli interessi che maturano sui conti correnti passivi, aperti presso BFF Bank e intestati a controparte bancaria.

Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi relativi ai conti deposito online di BFF Bank ("Conto Facto" in Italia, "Cuenta Facto" proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank e "Lokata Facto" proposto dalla succursale in Polonia), agli interessi che maturano sulle giacenze di conto corrente della clientela corporate e agli interessi relativi ai contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con controparte clientela Cassa di Compensazione Garanzia.

Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 3,5 milioni di euro, che diminuiscono per effetto della chiusura o scadenza di alcuni prestiti obbligazionari. Per maggiori dettagli relativi alle movimentazioni dei titoli obbligazionari in essere si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Sezione 2 - Le commissioni -Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Euro 127.595 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi/Valori Totale Totale
31.12.2022 31.12.2021
a) Strumenti finanziari
1. Collocamento titoli
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
1.2 Senza impegno irrevocabile
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
di cui: negoziazione per conto proprio
di cui: gestione di portafogli individuali
b) Corporate Finance
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
2. Servizi di tesoreria
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
c)Attività di consulenza in materia di investimenti 55 59
d) Compensazione e regolamento
e)Gestione di portafogli collettive
f) Custodia e amministrazione 50.089 45.224
1. Banca depositaria 39.546 36.895
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 10.542 8.329
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive
h)Attività fiduciaria
i) Servizi di pagamento 73.696 57.985
1. Conti correnti 120
2. Carte di credito 1.408 1.806
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 7.892 5.704
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 23.385 15.779
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 41.011 34.577
i) Distribuzione di servizi di terzi
1. Gestioni di portafogli collettive
2. Prodotti assicurativi
3. Altri prodotti
di cui: gestioni di portafogli individuali
k) Finanza strutturata
l)Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
m) Impegni a erogare fondi
n)Garanzie finanziarie rilasciate 160 606
di cui: derivati su crediti
o) Operazioni di finanziamento
di cui: per operazioni di factoring
p) Negoziazione di valute
q) Merci
r)Altre commissioni attive 3.595 5.402
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
Totale 127.595 109.277

La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dalla attività di factoring e gestione dei crediti, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento.

2.2 Commissioni passive: composizione

Euro 36.939 mila

(Valori in migliaia di euro)
Servizi/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
a) Strumenti finanziari
di cui: negoziazione di strumenti finanziari
di cui: collocamento di strumenti finanziari
di cui: gestione di portafogli individuali
Proprie
Delegate a terzi
b) Compensazione e regolamento 2.009 1.613
c) Custodia e amministrazione 5.515 4.561
d) Servizi di incasso e pagamento 25.696 19.661
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento 4.428 4.046
e)Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) Impegni a ricevere fondi
g)Garanzie finanziarie ricevute 46 34
di cui: derivati su crediti
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
i) Negoziazione di valute 3 3
j)Altre commissioni passive 3.671 2.626
Totale 36.939 28.498

La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili -Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Euro 9.795 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Proventi Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
18 5
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
4.087
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
5.690 3.671
D. Partecipazioni
Totale 9.795 - 3.676 -

Al 31 dicembre 2022 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti a marzo 2022 dalla Banca d'Italia, pari a 5,7 milioni di euro, la cui quota azionaria sottoscritta dalla Capogruppo BFF Bank è classificata nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e dai dividendi percepiti nel corso del 2022 dal Fondo Italiano di Investimento, pari a circa 4 milioni di euro, le cui quote OICR sono classificate nella voce 20 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".

Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione -Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Euro 12.622 mila

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto [(A+B)-
(C+D)]
1.Attività finanziarie di negoziazione 627 1 626
1.1 Titoli di debito 627 1 626
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze
di cambio
X X X X 11.996
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro X X X X
- Altri
4.2 Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con la
fair value option
X X X X
Totale 627 1 12.622

Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto delle differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.

Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura -Voce 90

La voce è pari a zero

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta 9.145 42.394
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 9.145 42.394
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta (9.145) (42.394)
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (9.145) (42.394)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) - -
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette -

Gli oneri finanziari derivanti all'operatività in derivati di copertura sono stati spostati dalla voce di conto economico in oggetto alla voce 20 - "Interessi passivi e oneri assimilati" in linea con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n.262/2005. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato alla voce 20 del conto economico "Interessi passivi e oneri assimilati".

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto -Voce 100

Euro 166 mila

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti reddituali Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1.1 Crediti verso banche
1.2 Crediti verso clientela 204 (38) 166
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.1 Titoli di debito
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) 204 (38) 166
Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione (12.650) (12.650)
Totale passività (B) (12.650) (12.650)

Al 31 dicembre 2022 la voce in oggetto ammonta a 166 mila euro, e rappresenta il saldo netto delle vendite di tre titoli classificati nella voce 40 b) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela" (due USD e un BTP Italia per un valore nominale rispettivamente pari a 150 milioni di USD e a 170 milioni di euro).

Si precisa che le vendite sono avvenute sempre nel rispetto delle condizioni imposte dal business model HTC, di cui il Gruppo si è dotato in sede di prima applicazione dell'IFRS9, nel 2018.

Si ricorda, infine, che la perdita su Titoli in circolazione, pari a 12,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021, era stata registrata a seguito dell'operazione di cash buyback effettuata alla fine del mese di giugno 2021.

Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 10 c) del passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione".

Sezione 7 - Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate a fair value con impatto a Conto economico -Voce 110

Euro 5.154 mila

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da
realizzo
Minusvalenze Perdite da
realizzo
Risultato
netto
(A) (B) (C) (D) [(A+B)-(C+D)]
1.Attività finanziarie 5.154 5.154
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R. 5.154 5.154
1.4 Finanziamenti
2. Attività finanziarie in valuta:
differenze di cambio
X X X X
Totale 5.154 5.154

La voce in oggetto si riferisce alla rivalutazione delle quote di OICR detenute dalla Capogruppo all'ultimo NAV reso disponibile dai relativi Fondi di investimento.

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

Euro 5.905 mila

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/
Componenti
Rettifiche di valore Riprese di valore Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
Write-off Altre Write-off Altre originate
A. Crediti verso
banche
(8) 5 (3) 6
- Finanziamenti (8) 5 (3) 6
- Titoli di debito
B. Crediti verso
clientela
(11) (104) (133) (6.323) 364 104 200 (5.902) 338
- Finanziamenti (11) (104) (133) (6.323) 348 104 200 (5.917) (852)
- Titoli di debito 15 15 1.190
Totale (19) (104) (133) (6.323) 369 104 200 (5.905) 343

Le rettifiche di valore relative al terzo stadio sono costituite principalmente dalla movimentazione su specifiche posizioni di BFF Polska Group.

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

La voce non è significativa

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di valore (1)
Riprese di valore (2) Totale Totale
Primo e Terzo stadio Primo e Terzo 31.12.2022 31.12.2021
secondo
stadio
Write-off Altre secondo
stadio
stadio
A. Titoli di debito - (147)
B. Finanziamenti
- Verso clientela
- Verso banche
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
Totale - (147)

Sezione 12 - Spese amministrative -Voce 190

Euro 170.603 mila

12.1 Spese per il personale: composizione

Euro 74.352 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di spesa/Settori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1) Personale dipendente 71.036 69.370
a) salari e stipendi 48.160 49.579
b) oneri sociali 12.772 12.099
c) indennità di fine rapporto 29
d) spese previdenziali 5 8
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 1.979 1.424
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita 231
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti 353 328
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 4.441 1.652
i) altri benefici a favore dei dipendenti 3.324 4.020
2) Altro personale in attività 333 219
3) Amministratori e Sindaci 2.983 3.645
4) Personale collocato a riposo
Totale 74.352 73.234

La voce "spese per il personale" contiene, oltre all'ammontare degli oneri e dei contributi corrisposti al personale dipendente, comprensivi anche di quanto previsto dal sistema di incentivazione di Gruppo, gli oneri riferiti alle stock options destinate a taluni dipendenti del Gruppo di competenza dell'esercizio 2022, pari a circa 4,4 milioni di euro al lordo delle imposte con contropartita la relativa riserva di Patrimonio netto.

12.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

(Valori in unità lavorative) Categorie Numero medio 31.12.2022 Numero medio 31.12.2021 Senior Executives/Executive 29 28 Manager/Middle Manager/Professional 396 284 Specialist 410 478 Totale 835 790

Il numero dei dipendenti rappresentato nella precedente tabella si riferisce ai Full Time Equivalent (FTE) derivanti da un calcolo effettuato in base alle indicazioni della Circolare 262 della Banca d'Italia.

Si precisa che al 31 dicembre 2021 il numero dei dipendenti riportato nella tabella sopra è calcolato considerando il personale dell'incorporata DEPObank solo a partire dal 1° marzo 2021.

Tali dati non includono l'organico delle società Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspòlnik sp.k. e della Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k.

12.4Altri benefici a favore dei dipendenti

L'importo in oggetto pari a 3,3 milioni di euro, fa riferimento principalmente a spese sostenute per la formazione, per l'erogazione di ticket restaurant, per le liberalità e per le assicurazioni a favore del personale dipendente del Gruppo.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Euro 96.251 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Spese legali 3.483 2.684
Prestazioni per elaborazione dati 15.878 16.189
Prestazioni esterne per gestione crediti 641 771
Emolumenti a Organismo di Vigilanza 41 42
Spese legali per crediti in gestione 258 227
Spese notarili 358 527
Spese notarili da recuperare 1.584 963
Spese di rappresentanza e erogazioni liberali 3.369 2.347
Spese di manutenzione 5.924 5.807
Iva indetraibile 8.790 9.021
Altre imposte 7.380 6.986
Consulenze 19.354 16.013
Spese gestione sede 2.990 2.412
Resolution Fund e FITD 5.734 12.970
Altre spese 20.468 20.172
Totale 96.251 97.132

Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2022 ammontano a 96,3 milioni di euro contro 97,1 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2021.

Inoltre, si rileva che, in relazione ai contributi ai fondi di garanzia, al 31 dicembre 2022, è stato registrato un costo al lordo delle imposte pari a circa 5,7 milioni di euro, determinato da:

  • Resolution Fund per 3,6 milioni di euro come contributo ordinario annuale;
  • Fondo interbancario tutela depositi (FITD) per 2,1 milioni di euro come contributo annuale, di cui 713 mila euro relativi a contribuzione straordinaria.

Tali importi sono stati contabilizzati tra le altre spese amministrative, come indicato nella nota della Banca d'Italia del 19 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza".

Per le "Altre spese amministrative" sopra esposte, di seguito si fornisce un'evidenza di quelle principali relative ai servizi dati in outsourcing nel corso dell'esercizio 2022:

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2022
Compensi alla Società esterna per il supporto all'Internal Audit 171
Compensi alle Società esterne di Elaborazione Dati 4.098
Compensi alle Società di Verifica del Credito 641

Sezione 13 -Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -Voce 200

Euro 10.535 mila

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Euro -65 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Fondo per rischi impegni e garanzie (65) (234)
Totale (65) (234)

13.3 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Euro 10.600 mila

L'accantonamento al fondo, raffrontato con l'esercizio precedente, presenta la seguente composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Controversie passive 10.437 (2037)
Perdite operative 163 5)
Totale 10.600 (2.032)

L'incremento significativo è relativo ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza per un ammontare pari a 10 milioni di euro.

Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210

Euro 5.005 mila

14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
A. Attività materiali
1. Ad uso funzionale 5.005 5.005
- di proprietà 2.332 2.332
- diritti d'uso acquisiti con il leasing 2.674 2.674
2. Detenute a scopo di investimento
- di proprietà
- diritti d'uso acquisiti con il leasing
3. Rimanenze x
Totale 5.005 5.005

A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche l'ammortamento dei diritti d'uso, pari a 2.674 mila euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.

Sezione 15 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 220

Euro 7.642 mila

15.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese
di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre 6.540 1.102 7.642
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing
Totale 6.540 1.102 7.642

La voce si riferisce agli ammortamenti dell'esercizio relativi alle attività immateriali a vita definita che includono anche i "Customer Contracts", uno dei quali, a seguito di impairment test, è stato oggetto di svalutazione per 1,1 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 100 dell'attivo di Stato patrimoniale "Attività Immateriali".

Sezione 16 -Altri oneri e proventi di gestione -Voce 230

Euro 150.354 mila

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

Euro -3.930 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Sopravvenienze passive (2.187) (2.656)
Arrotondamenti e abbuoni passivi (93) (9)
Altri oneri (756) (23)
Oneri per fondi di garanzia
Oneri per imposte di registro (893) (319)
Totale (3.930) (3.008)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

Euro 154.324 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo 1.410 1.198
Recupero spese legali gestione 127 218
Altri recuperi 1.457 1.384
Sopravvenienze attive 5.562 9.314
Recupero spese notarili cedenti 1.647 977
Altri proventi 144.121 92.424
Totale 154.324 105.515

Al 31 dicembre 2022 la voce accoglie un one off relativo al 50% del fondo "40 euro" costituito da tutti i crediti maturati per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a 119,4 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A "Politiche contabili".

Si ricorda che, al 31 dicembre 2021, la voce in oggetto accoglieva l'ammontare definitivo del badwill riveniente dall'operazione di fusione con la DEPObank, avvenuta a marzo 2021, per un ammontare pari a 76,9 milioni di euro.

Sezione 17 - Utili (perdite) delle partecipazioni -Voce 250

17.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Componente reddituale/Valori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
1) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi 288 195
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto 288 195
Totale 288 195

Sezione 21 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 300

Euro –714 mila

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Settori Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
1. Imposte correnti (-) 86.509 20.606
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3.447
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
legge n. 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (765) (12.566)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 9.962 (8.754)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) 99.154 (714)

21.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Si riporta di seguito, per la Capogruppo e le controllate italiane (ove applicabile), la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale effettivo di bilancio.

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio IRES IRAP
Risultato economico utile ai fini del calcolo dell'imposta 345.006 165.981
Onere FiscaleTeorico: 24-27,5% IRES - 3,90-5,57% IRAP 94.876 9.243
Differenze permanenti non deducibili (88.564) 987
Quota IRAP deducibile (64)
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (41.997)
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 16.421 1.255
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti (9.929) (5.267)
Imponibile Fiscale 220.873 162.956
Imposte Correnti dell'esercizio: 24-27,5% IRES - 3,90-5,57% IRAP 60.740 9.075

Sezione 25 - Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

(Valori in unità)
Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Numero medio azioni in circolazione 185.545.952 185.312.690
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 11.447.560 10.175.223
Numero medio azioni diluite 196.993.512 195.487.913

25.2 Altre informazioni

(Valori in unità, dove non diversamente specificato)

Dettaglio Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Utile netto consolidato del periodo (in unità di euro) 232.047.606 197.372.423
Numero medio azioni in circolazione 185.545.952 185.312.690
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 11.447.560 10.175.223
Numero medio azioni diluite 196.993.512 195.487.913
Utile per azione base (in unità di euro) 1,25 1,06
Utile per azione diluito (in unità di euro) 1,18 1,01

Parte D - Redditività consolidata complessiva

Prospetto analitico della Redditività consolidata complessiva

(Valori in unità di euro)
Voci 31.12.2022 31.12.2021
10. Utile (Perdita) d'esercizio 232.047.606 197.372.423
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazione di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 724.064 (47.353)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro
a conto economico
(199.118) 13.022
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni 224.653 (1.406.716)
130. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette

(Valori in unità di euro)

Voci 31.12.2022 31.12.2021
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value 1.246.162 315.589
b) rigiro a conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value 7.220.193
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro
a conto economico
(56.379) (2.281.985)
190. Totale altre componenti reddituali 1.939.383 3.812.750
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 233.986.989 201.185.173
210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 233.986.989 201.185.173

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

BFF Banking Group si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.

In tale ottica, il Gruppo ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

Tali politiche definiscono:

  • ▶ la governance dei rischi e le responsabilità delle Unità Organizzative coinvolte nel processo di gestione;
  • ▶ l'individuazione dei rischi a cui il Gruppo è esposto, le metodologie di misurazione e di stress testing, i flussi informativi che sintetizzano le attività di monitoraggio;
  • ▶ il processo annuale di assessment sull'adeguatezza del capitale interno e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità;
  • ▶ le attività di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale prospettica, legate al processo di pianificazione strategica.

È rimessa agli Organi aziendali della Banca, in qualità di Capogruppo di BFF Banking Group, la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.

In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.

A livello di Gruppo, la Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.

La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:

  • ▶ collaborare con gli Organi aziendali nella definizione del complessivo sistema di gestione dei rischi e del complessivo quadro di riferimento inerente all'assunzione e al controllo dei rischi di Gruppo (Risk Appetite Framework);
  • ▶ assicurare adeguati processi di Risk management, attraverso l'introduzione e il mantenimento di opportuni sistemi di gestione del rischio per individuare, misurare, controllare o attenuare tutti i rischi rilevati;

  • ▶ assicurare la valutazione del capitale assorbito, anche in condizioni di stress, e della relativa adeguatezza patrimoniale, consuntiva e prospettica, mediante la definizione di processi e procedure per fronteggiare ogni tipologia di rischio attuale e prospettico, che tengano conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto;

  • ▶ presiedere al funzionamento del processo di gestione del rischio e verificarne il rispetto;
  • ▶ monitorare l'adeguatezza e l'efficacia delle misure assunte per rimediare alle eventuali carenze riscontrate nel sistema di gestione del rischio;
  • ▶ presentare agli Organi aziendali relazioni periodiche sull'attività svolta, e fornire loro consulenza in materia di gestione del rischio.

La Funzione Risk Management è collocata in staff all'Amministratore Delegato, quale referente dei Controlli Interni del Gruppo Bancario, operando a riporto gerarchico dello stesso ed è indipendente dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettata a verifica da parte della stessa.

Sezione 1 - Rischi del consolidato contabile

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Altre
esposizioni
deteriorate
Esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
86.372 12.132 185.257 2.192.825 9.419.264 11.895.850
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie designate al
fair value
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
5. Attività finanziare in corso di
dismissione
Totale 31.12.2022 86.372 12.132 185.257 2.192.825 9.419.264 11.895.850
Totale 31.12.2021 72.233 12.413 19.428 1.714.944 8.250.479 10.069.497

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/qualità Deteriorate Non deteriorate Totale
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi
(*)
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
307.008 23.246 283.762 11.614.156 2.067 11.612.089 11.896
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie designate al
fair value
X X
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value
X X
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
Totale 31.12.2022 307.008 23.246 283.762 - 11.614.156 2.067 11.612.089 11.895.850
Totale 31.12.2021 124.458 20.383 104.075 - 9.967.860 2.439 9.965.422 10.069.497
(*) Valore da esporre a fini informativi. (Valori in migliaia di euro)
Portafogli/qualità Attività di evidente
scarsa qualità creditizia
Altre
attività
Minusvalenze cumulate Esposizione
netta
Esposizione
netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 211
2. Derivati di copertura
Totale 31.12.2022 211
Totale 31.12.2021 4.107

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

(Valori in migliaia di euro)

Voci di bilancio/
Tipologia di
entità strutturata
Portafoglio
contabile
dell'attivo
Totale
attività
Portafoglio
contabile
del passivo
Totale
passività
(B)
Valore
contabile
netto
Esposizione
massima
al rischio
di perdita
Differenza tra
esposizione al
rischio di perdita e
valore contabile
(A) (C = B-A) (D) (E = D-C)
OICR Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto a conto
economico
90.226 90.226 138.348 48.122

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale

1.1 - Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività principale del Gruppo Bancario in tale ambito è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV - Titolo I, Capo V, artt. 1260-1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. Il Gruppo offre prevalentemente factoring pro soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione. A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, il Gruppo ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).

Inoltre, il Gruppo Bancario, allo scopo di diversificare il proprio business e la propria presenza geografica, comprende le società di BFF Polska Group, che svolgono, in prevalenza, attività di fornitura di servizi finanziari ad aziende operanti nel settore sanitario e a enti della pubblica amministrazione, nei paesi in cui operano.

Attualmente, l'attività di factoring pro soluto rappresenta circa il 66% di tutte le esposizioni verso la clientela del Gruppo escludendo la componente titoli.

Con riferimento alle misure in risposta al Covid-19, il Gruppo segue, per quanto ad esso applicabili, le disposizioni contenute nelle Guidelines EBA ("Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID 19 crisis - EBA/GL/2020/07").

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di BFF Banking Group, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Impatti derivanti dalla crisi Ucraina-Russia

A seguito della crisi fra Russia e Ucraina, culminata nell'intervento militare avviato dalla Russia in data 24 febbraio 2022, e delle conseguenti contromisure intraprese da parte della comunità internazionale e dai soggetti del settore finanziario internazionale (e.g. sanzioni verso soggetti fisici o giuridici russi, limitazioni nelle operazioni verso soggetti russi e/o riguardanti strumenti finanziari emessi da soggetti russi e/o denominate in divisa russa) , il Gruppo BFF ha proceduto a una puntuale verifica delle posizioni di rischio e delle operazioni, che potrebbero essere impattate direttamente o indirettamente dalle suddette limitazioni all'operatività, procedendo ove necessario con opportuni interventi allo scopo di conformarsi pienamente alle disposizioni normative e/o di evitare situazioni che possano essere considerate a rischio. Le diverse funzioni aziendali della Banca (e.g. area CFO, Risk Management, Compliance & AML) hanno provveduto a relazionare il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo sulle valutazioni svolte dal management in merito ai potenziali impatti per il Gruppo derivanti e le azioni intraprese. BFF Bank ha inoltre provveduto, nella prima parte del mese di aprile, a rispondere alla survey condotta dalla Banca d'Italia su una prima valutazione degli impatti che evoluzioni sfavorevoli legate alla crisi in corso potrebbero determinare sul sistema bancario. I risultati delle analisi, hanno evidenziato che il Gruppo BFF non presenta esposizioni dirette verso il mercato russo e ucraino, e non risultano nel portafoglio clienti né di BFF né delle controllate estere società clienti russe, società clienti controllate da società russe, titolari effettivi o legali rappresentanti di nazionalità russa. Per quanto riguarda le posizioni detenute in RUB (Rubli russi) e alla possibile esposizione al rischio cambio a seguito della forte oscillazione del cambio della divisa in oggetto, le posizioni di attivo e passivo denominate in tale divisa detenute da BFF risultano di ammontare complessivo molto contenuto, relative esclusivamente a saldi attivi e passivi di conto corrente (giacenze su conti correnti presso BFF di controparti della Business Line Transaction Services, trasferiti presso i conti intrattenuti da BFF presso Bank of New York, tesoriera di BFF in tale divisa (Euroclear Bank, banca di regolamento internazionale, mentre dall'inizio della crisi sono state sospese attività di operazioni a pronti, depositi a scadenze e Currency Swap in tale divisa) e sostanzialmente bilanciate.

A seguito dell'inizio della crisi fra Russia e Ucraina è stata, inoltre, registrata a livello globale un'intensificazione delle attività di cyber war rivolta principalmente alle reti infrastrutturali. In merito a questo, il Gruppo BFF ha alzato il livello di attenzione del SOC (security operation center) e rafforzato le regole di difesa perimetrale, oltre a mantenere un monitoraggio della situazione tramite fonti attendibili, quali il CERTFin; sul fronte della continuità operativa e dei backup, recenti aggiornamenti e test del piano di Disaster Recovery hanno confermato la resilienza di BFF Group. Campagne di sensibilizzazione in merito al phishing e agli eventi di sicurezza sono erogate internamente. Infine, sono stati contattati i principali outsourcer e fornitori allo scopo di accertare l'innalzamento, anche da parte loro, del livello di attenzione sul fronte cybersecurity e per ricevere maggiori log dai sistemi di difesa al fine di realizzare un monitoraggio più capillare tramite il SIEM (security information and event management). Ad oggi nessun attacco o disservizio susseguente alla crisi Ucraina è stato registrato da BFF o dai propri outsourcer e fornitori.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dal Gruppo Bancario, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.

I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2021 e dal "Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".

Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.

A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dal Gruppo si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.

Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione in attesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:

  • ▶ il rischio di credito in senso stretto: rischio di default delle controparti verso cui il Gruppo vanta un credito e che risulta piuttosto contenuto tenuto conto della natura delle controparti verso cui il Gruppo è esposto, per la maggior parte non soggette a procedure concorsuali o ad altre procedure che possano minare la sostanziale solvibilità delle medesime;
  • ▶ il rischio di "dilution": rischio identificabile nella possibilità che le somme dovute dal debitore ceduto si riducano per effetto di compensazioni o abbuoni derivanti da resi e/o per controversie/contestazioni in materia di qualità del prodotto o del servizio o di altro tipo;
  • ▶ il rischio di "factorability": rischio connesso alla natura e alle caratteristiche del rapporto commerciale oggetto di "fattorizzazione"/cessione, che influisce sull'attitudine dei crediti ceduti ad autoliquidarsi (e.g. rischio di pagamenti diretti dal debitore al cedente potenzialmente insolvente);
  • ▶ il rischio di ritardato pagamento: rischio di variazione dei tempi di incasso dei crediti ceduti rispetto a quanto previsto dal Gruppo.

Il Gruppo, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:

  • ▶ istruttoria;
  • ▶ delibera;
  • ▶ erogazione;
  • ▶ monitoraggio e revisione;
  • ▶ contenzioso.

Il factoring pro soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.

Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.

In via residuale il Gruppo offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring "pro solvendo".

Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che le società del Gruppo vantano verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.

Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per il BFF Banking Group, in quanto ricompreso solo all'interno del portafoglio prodotti di BFF Polska S.A..

Con specifico riferimento a BFF Polska, si precisa che essa opera in Polonia, e attraverso le sue controllate in Slovacchia e in Repubblica Ceca.

Le attività che BFF Polska S.A. svolge, si sviluppano prevalentemente in tre settori:

  • ▶ attività di finanziamento del capitale circolante dei fornitori della pubblica amministrazione;
  • ▶ finanziamento di crediti presenti e futuri del settore pubblico e sanitario;
  • ▶ finanziamento di investimenti del settore pubblico e sanitario.

Anche rispetto alle forme tecniche specifiche di BFF Polska S.A. e delle sue controllate, l'obiettivo della gestione del rischio di credito del Gruppo è quello di costruire un robusto e bilanciato portafoglio di attività finanziarie per ridurre al minimo il rischio di esposizioni deteriorate e allo stesso tempo generare il margine di profitto previsto e il valore atteso del portafoglio crediti. Come regola generale, il Gruppo Bancario, entra in rapporti con clienti dotati di un adeguato merito di credito e, se necessario, richiede adeguate garanzie per attenuare il rischio di perdite finanziarie derivanti da eventuali situazioni di inadempienza dei clienti.

Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.

Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi di tramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività di tali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.

La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.

In tale ottica, il Gruppo utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.

In particolare, BFF Banking Group applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:

  • ▶ 0% alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea e finanziati nella valuta locale, oltre alle esposizioni nei confronti di altre enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, quando specificatamente previsto dalla normativa di vigilanza di riferimento; rientrano in tale categoria anche le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e autorità locali spagnoli, come previsto dalle liste EBA "EU regional governments and local authorities treated as exposures to central governments in accordance with Article 115(2) of Regulation (EU) 575/2013" e "EU public-sector entities treated in exceptional circumstances as exposures to the central government, regional government or local authority in whose jurisdiction they are established in accordance with Article 116(4) of Regulation (EU) 575/2013";
  • ▶ 20% alle (i) esposizioni verso amministrazioni regionali e autorità locali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea, denominati e finanziati nella locale valuta, (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 1, (iii) alle esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e verso intermediari vigilati aventi durata originaria pari o inferiore ai tre mesi;
  • ▶ 50% alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 2, in cui rientrano le esposizioni verso gli organismi del settore pubblico polacco e slovacco;
  • ▶ 100% alle (i) esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 3, 4 e 5 (tra cui Italia, Portogallo, Grecia); si segnala che DBRS, il 3 maggio 2019, ha migliorato il rating della Repubblica greca portandolo da BH a BBL migliorandone così la classe di merito (da 5 a 4), ma non la percentuale di assorbimento che rimane al 100% e (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi in cui l'amministrazione centrale è priva di rating, ossia non è associata alcuna classe di merito di credito (tra cui Repubblica Ceca e Croazia);
  • ▶ 50% o 100% per i crediti verso intermediari vigilati, a seconda della classe di merito del paese in cui hanno sede gli stessi;
  • ▶ 75% alle esposizioni al dettaglio e piccole e medie imprese;
  • ▶ 100% alle esposizioni verso i debitori privati unrated (i.e. imprese), Fondi e SGR; per i debitori privati con rating si applicano ponderazioni diverse sulla base delle valutazioni di merito di credito rilasciate da S&P Global Ratings;
  • ▶ 100% alle attività materiali, partecipazioni, e organismi di investimento collettivo e altre attività;
  • ▶ 150% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche inferiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 100% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche sono pari o superiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 250% alle attività fiscali differite non dedotte dai fondi propri.

BFF Banking Group mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.

In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 31 dicembre 2022, risulta essere, per BFF Banking Group, pari a 160,2 milioni di euro.

Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.

In particolare:

  • ▶ si definisce "grande esposizione" ogni posizione di rischio di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile, così come definito nella CRR II (pari al capitale di classe 1);
  • ▶ i gruppi bancari sono tenuti a contenere ciascuna posizione di rischio entro il limite del 25% del Capitale ammissibile.

In considerazione del fatto che il Gruppo ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.

Valutazione qualitativa del credito

Il Gruppo effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenzialità richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate BFF Banking Group.

Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito riportate.

  • Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "valutazione collettiva");
  • Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche.

Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).

L'approccio adottato dal Gruppo prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default - PD, Loss Given Default - LGD, Exposure at Default - EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.

Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.

Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "svalutazione collettiva")

obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti bucket sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione/controparte;
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multi-periodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'Expected Credit Losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'initial recognition dello strumento stesso.

Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business del Gruppo in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.

I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:

  • ▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito sostituendo quindi il criterio della "perdita subita" (incurred loss), che legava le svalutazioni all'insorgere di un "fatto nuovo" che dimostrasse la dubbia esigibilità dei flussi di cassa originariamente concordati. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL devono essere prese in considerazione le informazioni forward-looking e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multi-periodali funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multi-periodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:

  • ▶ PD Multi-periodali;
  • ▶ LGD Multi-periodali;
  • ▶ EAD Multi-periodali.

Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche (c.d. "svalutazioni specifiche")

Il Gruppo ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.

Si precisa che, con riferimento alle controparti scadute deteriorate (c.d. past due), pur essendo annoverate tra le attività finanziarie deteriorate, ossia assoggettabili a trattamento di svalutazione specifica, vengono effettuate le medesime valutazioni riferibili alle esposizioni in bonis di cui alla presente sezione. Tale scelta è supportata dal fatto che, in considerazione del core business del Gruppo, i fenomeni di scaduto deteriorato, individuati secondo criteri oggettivi, non risultano di per sé rappresentativi di una situazione di effettivo peggioramento. Tale approccio, tuttavia, non esime le competenti funzioni a effettuare una valutazione puntuale/analitica (case-by-case assessment) delle posizioni classificate in past due se la rettifica di valore calcolata non risultasse essere adeguata.

I crediti deteriorati BFF Banking Group sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 283.762 mila euro di cui:

  • ▶ sofferenze per 86.372 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 104.663 mila euro con rettifica di valore pari a 18.290 mila euro);
  • ▶ inadempienze probabili per 12.132 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 16.374 mila euro con rettifica di valore pari a 4.241 mila euro);
  • ▶ esposizioni scadute deteriorate per 185.257 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 185.971 mila euro con rettifica di valore pari a 714 mila euro).

In riferimento alle politiche adottate nell'ambito delle svalutazioni, BFF Polska Group e BFF Finance Iberia inoltrano alla Capogruppo apposita reportistica periodica, al fine di permettere alle corrispondenti funzioni della controllante di esercitare il riporto funzionale rispetto alle attività svolte in quest'ambito, e consentire la verifica della correttezza delle conclusioni.

Modifiche dovute al COVID-19

Valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito (SICR)

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di rischio del Gruppo BFF, modifiche al modello del significativo incremento del rischio di credito (SICR). Tuttavia, in linea anche con gli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending EBA/GL/2020/02 on legi- slative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis", il Gruppo ha concesso delle moratorie a carattere prettamente volontario ad alcune sue controparti che hanno sede in Polonia. Per maggiori dettagli circa l'ammontare concesso e la tipologia di controparti interessate, fare riferimento al paragrafo 4 "Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni".

Misurazione delle perdite attese

Anche il modello di determinazione dei parametri di rischio non ha subito modifiche in seguito alla diffusione del Covid-19.

Tuttavia, l'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) permette di tenere in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese.

A tal fine, al 30 giugno 2022, la Banca ha provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici forniti dall'infoprovider esterno. Tali scenari, sono costruiti considerando l'evoluzione del tasso di disoccupazione e dell'High Yield Spread in un contesto geo-politico caratterizzato sia dalla permanenza degli effetti del Covid-19 sia dalle tensioni del conflitto Russia - Ucraina, che da febbraio del 2022 ha modificato significativamente lo scenario macroeconomico.

La Funzione Risk Management, come ogni trimestre, ha svolto al 31 dicembre 2022 un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici del quarto trimestre dell'anno, forniti dall'inforprovider esterno, e gli scenari macroeconomici aggiornati al 30 giugno 2022. Dall'analisi si evince che il 2023 sarà caratterizzato da una contrazione della crescita del GDP e da una forte spinta inflazionistica generata dal conflitto Russia - Ucraina che riduce da una parte gli investimenti delle imprese e il reddito disponibile dei consumatori. Tuttavia, il mercato del lavoro sembra non registrare significative tensioni, grazie alla ripresa delle assunzioni post covid-19. Il rallentamento dell'economia non sarà sufficiente a causare licenziamenti diffusi e il mercato del lavoro continuerà a beneficiare dell'ampio eccesso di domanda. Pertanto, la tenuta del mercato del lavoro potrà essere uno dei principali fattori che potrebbero impedire all'economia di entrare in un ciclo recessivo. Dall'analisi comparativa degli scenari, emerge che le stime del GDP a dicembre 2022 sono peggiorative rispetto a quelle attualmente in uso nel modello e per tale ragione, la Funzione Risk Management sta valutando gli impatti di tale variazione sul modello di stima dei parametri di rischio al fine di comprenderne la magnitudo, pur tenendo in considerazione che il modello di Business del Gruppo e - in quest'ambito specifico - il relativo costo del rischio risultano meno sensibili all'andamento del GDP rispetto a esposizioni creditizie concentrate in ambito corporate/retail.

Inoltre, la Funzione Risk Management ha comparato le stime macroeconomiche rilasciate dall'infoprovider esterno con quelle della Banca Centrale Europea (BCE) osservando, anche in questo caso, un peggioramento del GDP nel 2023.

Medesime analisi verranno condotte anche a fine primo trimestre 2023 al fine di valutare l'opportunità di un aggiornamento anticipato dei parametri di rischio.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.

Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle

garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contratti GMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti contro Termine.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Facendo seguito a quanto previsto dalla Circolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 238.762 mila euro e comprendono le seguenti voci:

▶ Le Sofferenze costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 31 dicembre 2022, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 86.372 mila euro, di cui 5.672 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 79.662 mila euro e rappresentano il 92,2% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 104.663 mila euro, svalutate per 18.290 mila euro. La porzione del fondo inte-

ressi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 997 mila euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 105.660 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 19.287 mila euro.

Con riferimento alla Banca, al 31 dicembre 2022 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 80.271 ila euro, di cui 79.662 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.

Di tale importo, 5.672 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari.

Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 21.151 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 15.811 mila euro, risultano pari a 5.340 mila euro.

▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.

Al 31 dicembre 2022, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 16.374 mila euro, di cui 14.439 relative a BFF Polska Group, 1.593 alla banca e 342 mila euro a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 12.132 mila euro, riferito principalmente a BFF Polska Group.

▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 185.257 mila euro. Si riferiscono alla banca per 170.890 mila euro, alla controllata spagnola per 13.556 mila euro e a BFF Polska Group per 811 mila euro. Il 97,4% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Il dato è rimasto allineato a quanto registrato al 30 settembre 2022, data in cui i crediti classificati in past due sono aumentati in conseguenza delle più stringenti linee interpretative sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) emanate dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022. Non si constata tuttavia un aumento del profilo di rischio effettivo del portafoglio creditizio.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni

In linea con quanto gli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/ GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis" il Gruppo, attraverso accordi contrattuali, ha concesso delle moratorie ad alcune sue controparti, a carattere prettamente volontario. Le modifiche hanno riguardato solo il posticipo della quota capitale, mentre nessuna modifica è stata effettuata sui tassi di interesse. Inoltre, non è stata prevista alcuna diminuzione delle esposizioni creditizie del Gruppo, né in termini di capitale né di quota interesse; le modifiche sono da ritenersi non sostanziali e pertanto non hanno determinato la derecognition dal bilancio delle posizioni oggetto di moratorie.

Si evidenzia, con riferimento all'attività della BFF Polska Group sono state concesse moratorie volontarie, per un importo complessivo pari a 1.926 mila euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 45%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 22%) e da retail (circa 33%). I principali prodotti interessati riguardano per circa il 64% le esposizioni creditizie rivenienti da prestiti, per il 25% da finanziamenti (c.d. MEDLekarz - prestiti a studi medici), per il 7% da operazioni di factoring e un residuo 4% relativo ad operazioni di leasing finanziario. Rispetto al 31 dicembre 2021, si segnala una contrazione di circa 200 mila euro.

Informazioni di natura quantitativa A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale -Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/stadi di rischio Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
410.514 236.577 508.144 494 14.622 1.022.474 5.386 9.308 215.827 5.672
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie in
corso di dismissione
Totale 31.12.2022 410.514 236.577 508.144 494 14.622 1.022.474 5.386 9.308 215.827 5.672
Totale 31.12.2021 260.397 133.584 489.832 10 15.583 815.538 81 431 85.351 5.287

A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Causali/stadi di rischio Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Crediti
verso banche
e Banche
Centrali
a vista
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Rettifiche complessive iniziali 1.975 1.975 463
Variazioni in aumento
da attività finanziarie acquisite
o originate
Cancellazioni diverse
dai write-off
Rett/riprese di valore nette
per rischio di credito (+/-)
27 (477) (450) 106 106
Modifiche contrattuali
senza cancellazioni
Cambiamenti della
metodologia di stima
Write-off non rilevati
direttamente a
Conto economico
Altre variazioni
Rettifiche complessive finali 27 1.498 1.525 569 569
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
Write-off rilevati
direttamente a
Conto economico
A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
(Valori in migliaia di euro)
Totale Accantonamenti complessivi su impegni Rettifiche di valore complessive
a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
Attività finanziarie impaired acquisite o originate Attività rientranti nel terzo stadio
Primo
Secondo
Terzo
Impegni a
stadio
stadio
stadio
erogare fondi
e garanzie
finanziarie
rilasciate
impaired
acquisiti/e o
originati/e
di cui:
svalutazioni
collettive
di cui:
svalutazioni
individuali
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
di cui:
svalutazioni
collettive
di cui:
svalutazioni
individuali
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
Attività
finanziarie
valutate
al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Crediti
verso banche
e Banche
Centrali
a vista
23.115 294 206 206 20.176 20.176
X X X X X
2.676 (42) 3.063 3.063
25.591 251 6 6 23.240 23.240
133 133

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/stadi di rischio Valori lordi/ valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a
primo
stadio
Da secondo
stadio a
terzo
stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo
stadio
Da terzo
stadio a
primo
stadio
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
20.685 11.646 1.966 5.091 13.720 1.944
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3. Attività finanziarie in corso
di dismissione
4. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
592
Totale 31.12.2022 20.685 11.646 1.966 5.091 14.312 1.944
Totale 31.12.2021 4.356 23.143 21.420 3.512 9.999 11.367

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/
Valori
Esposizione lorda Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi
Primo
Stadio
Secondo
Stadio
Terzo
Stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
Stadio
Secondo
Stadio
Terzo
Stadio
Impaired
acquisite
o
originate
(*)
A. Esposizioni creditizie
per cassa
1.112.915 1.029.215 83.700 39 32 7 1.112.876
A.1A vista 634.702 629.707 4.995 29 27 2 634.673
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 634.702 629.707 4.995 X 29 27 2 X 634.673
A.2Altre 478.213 399.508 78.705 10 5 5 478.203
a) Sofferenze X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
b) Inademp. probabili X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
c) Esposizioni scadute
deteriorate
X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
X - X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
e) Altre esposizioni non
deteriorate
478.213 399.508 78.705 X 10 5 5 X 478.203
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
Totale (A) 1.112.915 1.029.215 83.700 39 32 7 1.112.876
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
204 204
a) Deteriorate X X
b) Altre 204 X X 204
Totale (B) 204 204
Totale (A+B) 1.113.119 1.029.215 83.700 - 39 32 7 - 1.113.080 -

(*) Valore esposto a fini informativi.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/
valori
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive
e accantonamenti complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
(*)
A. Esposizioni
creditizie per cassa
a) Sofferenze 104.663 X 98.984 5.678 18.290 X 18.284 6 86.372
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
489 X 489 196 X 196 293
b) Inademp. probabili 16.374 X 16.374 4.241 X 4.241 12.132
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
10.886 X 10.886 1.091 X 1.091 9.795
c) Esposizioni scadute
deteriorate
185.971 X 185.971 714 X 714 185.257
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
380 X 380 114 X 114 265
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
2.193.072 1.155.336 1.037.736 X 247 100 147 X 2.192.825
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
e) Altre esposizioni non
deteriorate
8.942.871 8.910.951 31.920 X 1.811 1.393 418 X 8.941.060
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
5.960 5.960 X 176 176 X 5.784
TOTALE (A) 11.442.951 10.066.287 1.069.656 301.329 5.678 25.303 1.493 564 23.240 6 11.417.647 -
B. Esposizioni
creditizie fuori
bilancio
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 425.724 425.724 X 232 232 X 425.492
Totale (B) 425.724 425.724 232 232 425.492
Totale (A+B) 11.868.675 10.492.011 1.069.656 301.329 5.678 25.536 1.725 564 23.240 6 11.843.139 -

(*) Valore esposto a fini informativi.

A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/stadi di rischio Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a
primo
stadio
Da secondo
stadio a
terzo
stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo
stadio
Da terzo
stadio a
primo
stadio
A. Finanziamenti valutati al
costo ammortizzato
46 72 32 4 85 3
A.1 oggetto di concessione
conformi con le GL
46 72 32 4 85 3
A.2 oggetto di misure di
moratoria in essere non
più conformi alle GL e non
valutate come oggetto di
concessione
A.3 oggetto di altre misure di
concessione
A.4 nuovi finanziamenti
B. Finanziamenti valutati al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
B.1 oggetto di concessione
conformi con le GL
B.2 oggetto di misure di
moratoria in essere non
più conformi alle GL e non
valutate come oggetto di
concessione
B.3 oggetto di altre misure di
concessione
B.4 nuovi finanziamenti
Totale 31.12.2022 46 72 32 4 85 3
Totale 31.12.2021 101 63 223 - 31 2

A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(Valori in migliaia di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 87.467 17.505 19.486
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 21.411 3.304 171.324
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 13.685 3.113 170.147
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 2.131
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 altre variazioni in aumento 5.595 191 1.177
C. Variazioni in diminuzione 4.215 4.435 4.839
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate 2.842 3.399
C.2 write-off
C.3 incassi 1.373 2.385
C.4 realizzi per cessioni
C.5 perdite da cessione
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 2.050 82
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 altre variazioni in diminuzione 1.358
D. Esposizione lorda finale 104.663 16.374 185.971
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.7a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/ valori Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione
Netta
Write-off
parziali
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
complessivi
(*)
o
originate
o
originate
A. Finanziamenti in sofferenza: 233 233
a) Oggetto di concessione conforme con le GL 233 233
b) Oggetto di misure di moratoria in essere non
più conformi alle GL e non valutate come
oggetto di concessione
c) Oggetto di altre misure di concessione
d) Nuovi finanziamenti
B. Finanziamenti in inadempienze probabili: 150 150
a) Oggetto di concessione conformi con le GL 150 150
b) Oggetto di misure di moratoria in essere non
più conformi alle GL e non valutate come
oggetto di concessione
c) Oggetto di altre misure di concessione
d) Nuovi finanziamenti
C. Finanziamenti scaduti deteriorati: 47 47
a) Oggetto di concessione conforme con le GL 47 47
b) Oggetto di misure di moratoria in essere non
più conformi alle GL e non valutate come
oggetto di concessione
c) Oggetto di altre misure di concessione
d) Nuovi finanziamenti
D. Finanziamenti scaduti non deteriorati: 763 760 3
a) Oggetto di concessione conforme con le GL 763 760 3
b) Oggetto di misure di moratoria in essere non
più conformi alle GL e non valutate come
oggetto di concessione
c) Oggetto di altre misure di concessione
d) Nuovi finanziamenti
E.Altri finanziamenti scaduti non deteriorati: 733 617 116
a) Oggetto di concessione conforme con le GL 733 617 116
b) Oggetto di misure di moratoria in essere non
più conformi alle GL e non valutate come
oggetto di concessione
c) Oggetto di altre misure di concessione
d) Nuovi finanziamenti
Totale (A+B+C+D+E) 1.926 1.378 119 430

(*) Valore esposto a fini informativi.

A.1.7 bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

(Valori in migliaia di euro)
Causali/Qualità Esposizioni
oggetto di
concessioni:
deteriorate
Esposizioni
oggetto di
concessioni: non
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 11.544 786
- di cui: esposizioni cedute non cancellate -
B. Variazioni in aumento 209 5.960
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 5.939
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 20
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessioni
B.5 altre variazioni in aumento 209
C. Variazioni in diminuzione 786
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X 15
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 86
C.4 write-off
C.5 incassi 450
C.6 realizzi per cessioni
C.7 perdite da cessioni
C.8 altre variazioni in diminuzione 235
D. Esposizione lorda finale 11.754 5.960
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili deteriorate Esposizioni scadute
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 15.234 905 5.092 384 58 23
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- -
B. Variazioni in aumento 5.183 177 411 707 684 98
B.1 rettifiche di valore
da attività finanziarie
impaired acquisite o
originate
X X X
B.2 altre rettifiche di valore 2.940 150
B.3 perdite da cessione
B.4 trasferimenti da altre
categorie di esposizioni
deteriorate
31 27 569 33
B.5 modifiche contrattuali
senza cancellazioni
B.6 altre variazioni in aumento 2.213 411 707 115 65
C. Variazioni in diminuzione 2.127 886 1.262 27 6
C.1. riprese di valore da
valutazione
C.2 riprese di valore da incasso 485 1 6
C.3 utili da cessione
C.4 write-off
C.5 trasferimenti ad altre
categorie di esposizioni
deteriorate
1.642 884 22 6
C.6 modifiche contrattuali
senza cancellazioni
C.7 altre variazioni in
diminuzione
1.262
D. Rettifiche complessive finali 18.290 196 4.241 1.091 714 114
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - - - - -

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività creditizie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni Classi di rating esterni Senza
rating
Totale
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6
A. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato 30.208 1.803.930 9.150.982 126.288 809.755 11.921.163
- Primo stadio 28.191 1.558.729 8.057.247 89.667 731.961 10.465.795
- Secondo stadio 2.017 231.583 846.268 36.621 31.872 1.148.361
- Terzo stadio 13.618 241.789 45.922 301.329
- Impaired acquisite o originate 5.678 5.678
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
C. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- Primo stadio
- Secondo stadio
-Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale (A+B+C) 30.208 1.803.930 9.150.982 126.288 - - 809.755 11.921.163
D. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
50.827 1.884 373.013 425.724
- Primo stadio 50.827 1.884 373.013 425.724
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale D - 50.827 1.884 - - - 373.013 425.724
Totale (A+B+C+D) 30.208 1.854.757 9.152.867 126.288 - - 1.182.768 12.346.888

Ai fini dell'attribuzione del merito creditizio dei debitori, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating DBRS (ECAI di riferimento). Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.

Classe di merito di credito ECAI
DBRS Ratings Limited
1 da AAA a AAL
2 da AH a AL
3 da BBBH a BBBL
4 da BBH a BBL
5 da BH a BL
6 CCC

Per i debitori privati con rating, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia S&P Global Ratings. Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.

Classe di merito di credito ECAI
S&P Global Ratings
1 ≥ AA
2 fra A+ e A
3 fra BBB+ e BBB
4 fra BB+ e BB
5 fra B+ e B
6 ≤ CCC+

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili
- ipoteche
Immobili
- leasing
finanziario
Titoli Altre
garanzie
reali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
183.995 183.994 181.972
1.1 totalmente garantite 183.995 183.994 181.972
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate

(Valori in migliaia di euro)

Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Altri derivati CLN
soggetti Altre
società
finanziarie
Banche Controparti
centrali

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili
- ipoteche
Immobili
- leasing
finanziario
Titoli Altre
garanzie
reali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
69.709 69.622 98 66.488 1.619
1.1 totalmente garantite 69.709 69.622 98 66.488 1.619
- di cui deteriorate 182 98 98
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite:
1.884 1.884 1.884
2.1 totalmente garantite 1.884 1.884 1.884
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate

(Valori in migliaia di euro)

Totale
(1)+(2)
Garanzie personali (2)
Crediti di firma Derivati su crediti
Altre
Altri
Banche Amministrazioni Altri derivati CLN
società
soggetti
finanziarie
pubbliche Altri
soggetti
Altre
società
finanziarie
Banche Controparti
centrali
68.213
68.213
9
9
98
1.884
1.884

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Controparti Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 79.861 427 5.334 13.190 1.178 4.673
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
262 120 31 76
A.2 Inadempienze probabili 391 531 11.380 2.279 361 1.431
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
391 531 9.358 386 46 174
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
180.485 314 2.679 95 2.093 306
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
211 65 54 49
A.4 Esposizioni non deteriorate 10.373.026 1.094 516.352 59 1 191.446 729 53.061 176
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
5.765 175 19 1
Totale A 10.633.372 1.834 516.743 590 1 210.839 16.293 56.693 6.586
B. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 50.826 1 355.938 208 24.446 40
Totale B 50.826 1 355.938 208 24.446 40 - -
Totale (A+B) 31.12.2022 10.684.198 1.835 872.681 798 1 235.285 16.333 56.693 6.586
Totale (A+B) 31.12.2021 9.276.700 1.455 1.412.106 1.978 - 345.773 18.385 36.062 1.274

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 80.271 2.090 6.101 16.201
A.2 Inadempienze probabili 819 774 11.314 3.467
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
170.782 317 14.474 398
A.4 Esposizioni non deteriorate 9.101.941 1.114 2.031.944 943
Totale A 9.353.813 4.295 2.063.834 21.009
B. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 376.856 225 54.354 24
Totale B 376.856 225 54.354 24
Totale (A+B) 31.12.2022 9.730.669 4.520 2.118.188 21.033
Totale (A+B) 31.12.2021 9.035.259 5.187 1.843.619 17.870 132.417 32

(Valori in migliaia di euro)

Esposizioni/Aree geografiche Italia nord ovest Italia nord est Italia centro Italia sud isole
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 415 629 196 31 2.301 1.148 77.360 282
A.2 Inadempienze probabili 391 563 330 159 97 52
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 2.885 16 8.376 2 24.864 82 134.658 217
A.4 Esposizioni non deteriorate 219.591 54 186.601 9 7.636.370 893 1.059.381 159
Totale A 223.283 1.262 195.173 41 7.663.865 2.282 1.271.496 710
B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 262.583 190 26.482 18 87.791 17
Totale B 262.583 190 26.482 18 87.791 17
Totale (A+B) 31.12.2022 485.865 1.452 221.655 60 7.751.656 2.299 1.271.496 710
Totale (A+B) 31.12.2021 1.269.253 2.451 153.568 43 6.668.577 2.170 1.003.209 522

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 986.148 15 121.656 23 4.507 564
Totale A 986.148 15 121.656 23 4.507 564
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 10 194
Totale B 10 194
Totale (A+B) 31.12.2022 985.157 15 121.851 23 4.507 564
Totale (A+B) 31.12.2021 794.313 30 157.184 63 10.466 512

(Valori in migliaia di euro)

Esposizioni/Aree geografiche Italia nord ovest Italia nord est Italia centro Italia sud isole
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 70.835 4 64.076 4 832.096 5 19.141 2
Totale A 70.835 4 64.076 4 832.096 5 19.141 2
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 10
Totale B 10
Totale (A+B) 31.12.2022 70.845 4 64.076 4 832.096 5 19.141 2
Totale (A+B) 31.12.2021 98.150 9 38.577 4 644.573 14 13.012 3

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2022, si evidenziano n. 11 "grandi esposizioni", ossia le esposizioni di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile.

Per tali posizioni, si rileva un importo nominale (non ponderato) pari a 13.257.691 mila euro, e un importo ponderato di euro 284.899 mila.

Nessuna di tali posizioni, peraltro, supera il limite di concentrazione del 25% del Capitale ammissibile.

D. Operazioni di cessione

Informazioni di natura quantitativa

D.1. Consolidato prudenziale -Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

(Valori in migliaia di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui: di cui: di cui deteriorate Valore di
bilancio
di cui: di cui:
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
oggetto di
contratti di
vendita con patto
di riacquisto
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
oggetto di
contratti di
vendita con patto
di riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1. Titoli di debito X
2. Titoli di capitale X
3. Finanziamenti X
4. Derivati X
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale X
3. Finanziamenti
C. Attività finanziarie designate al fair value
1. Titoli di debito
2. Finanziamenti
D. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale X
3. Finanziamenti
E. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1. Titoli di debito 4.382.848 4.382.848 4.221.778 4.221.778
2. Finanziamenti
Totale (31.12.2022) 4.382.848 4.382.848 4.221.778 4.221.778
Totale (31.12.2021) 1.080.959 1.070.465 1.070.721 1.070.721

E. Consolidato prudenziale - modelli per la misurazione del rischio di credito

1.2 Rischi di mercato

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Informazioni di natura qualitativa

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Da oltre 5
anni fino
a 10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1.Attività per cassa 1 1 3
1.1 Titoli di debito 1 1 3
- con opzione
di rimborso
anticipato
- altri 1 1 3
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo
sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte

A. Aspetti generali

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di BFF Banking Group, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario è il rischio di perdita di valore del portafoglio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. La fonte principale di questa tipologia di rischio di tasso di interesse è data dal repricing risk, cioè dal rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e riprezzamento delle attività e passività, i cui principali aspetti sono:

  • yield curve risk, rischio derivante dall'esposizione delle posizioni del Gruppo ai cambiamenti nelle pendenze e nella forma della curva dei rendimenti;
  • basis risk, rischio derivante dall'imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse è espressa in due differenti prospettive: nella volatilità del valore economico e nella volatilità degli utili (e, in particolare, del margine di interesse).

In particolare:

  • ▶ la misurazione in termini di valore economico permette di quantificare gli effetti nel lungo termine delle variazioni dei tassi di interesse. Infatti, tale misurazione esprime in maniera completa gli effetti della predetta variazione sulle poste sensibili agli shift dei tassi di interesse e, quindi, fornisce indicazioni funzionali alle scelte strategiche e sui livelli di capitalizzazione ritenuti adeguati in un orizzonte temporale di lungo termine;
  • ▶ la misurazione in termini di risultato economico permette di quantificare gli effetti, nel breve termine, sul margine di interesse della banca derivanti da variazioni dei tassi di interesse e, conseguentemente, sull'adeguatezza patrimoniale.

Il Gruppo provvede dunque a realizzare le seguenti misurazioni:

  • shift sensitivity attraverso la classificazione delle poste sensibili alla variazione dei tassi di interesse nelle fasce temporali, sulla base delle date di riprezzamento per le poste a tasso indicizzato e della data di scadenza per le poste a tasso fisso. Al fine di quantificare l'esposizione al rischio di tasso di interesse, le posizioni attive e quelle passive sono moltiplicate per i fattori di ponderazione, ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi e un'approssimazione della duration modificata relativa alle singole fasce. Tale misurazione è effettuata con frequenza almeno trimestrale. Attraverso la shift sensitivity si determina una stima della variazione del valore attuale del patrimonio in forma semplificata adottando la metodologia prevista dalle disposizioni di vigilanza. Al riguardo, si specifica che tale misurazione è quella a cui si fa riferimento per il monitoraggio del capitale interno da detenere a fronte del rischio di tasso di interesse;
  • ▶ la variazione del margine di interesse su un arco temporale pari rispettivamente ai successivi 12 mesi e 3 anni a seguito di un'ipotetica variazione della curva dei tassi di interesse (gli shock applicati sono i medesimi

utilizzati per la variazione del valore economico). Tale misurazione viene effettuata con frequenza almeno trimestrale adottando la metodologia semplificata prevista dalle disposizioni, ad eccezione del trattamento delle poste a vista che è effettuato con una metodologia più complessa che tiene conto dell'effettivo repricing delle singole poste.

Si precisa che l'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini di sensitivity del valore economico è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).

Tale metodologia viene applicata facendo riferimento alle variazioni annuali su base giornaliera dei tassi di interesse registrati in un periodo di osservazione di 6 anni, considerando alternativamente il 1° percentile (ribasso) o il 99° (rialzo) come indicato nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, e successivi aggiornamenti. Il capitale interno è determinato dal risultato peggiorativo ottenuto tra i due scenari 1°/99° percentile.

La Banca misura, inoltre, l'esposizione al rischio di tasso di interesse utilizzando ulteriori scenari di shock dei tassi d'interesse. In particolare:

  • ▶ gli scenari paralleli ±200 bps, per la determinazione dell'indice di rischiosità, dato dal rapporto "esposizione rischio tasso/fondi propri";
  • ▶ i sei scenari di shock dei tassi d'interesse prescritti dagli Orientamenti EBA, utilizzati per il computo del capitale interno sotto stress e per la determinazione del limite operativo definito dal rapporto "esposizione rischio tasso/Tier 1". Per il rispetto del limite viene considerato lo scenario col risultato peggiore.

La Banca si avvale della facoltà concessa dagli aggiornamenti normativi della Circolare 285/2013 in merito all'affinamento delle metodologie semplificate per quanto riguarda le poste a vista passive rivenienti dall'attività di Transaction Services, mentre per le poste a vista attive viene applicato quanto indicato nella normativa (quindi, sono tutte classificate nella fascia "a vista"). I modelli comportamentali utilizzati tengono conto dell'identificazione della quota "core" della raccolta, ovvero dell'importo che potrebbe rappresentare una fonte stabile di finanziamento nonostante la breve scadenza contrattuale, anche in presenza di variazioni significative del contesto dei tassi di interesse. Per quanto riguarda gli impieghi factoring invece, viene applicata una curva previsionale di incasso.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1.Attività per cassa 3.888.261 2.086.882 4.382.307 109.861 666.260 537.828 1.069
1.1 Titoli di debito 660.460 4.305.294 99.560 620.127 443.788
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 660.460 4.305.294 99.560 620.127 443.788
1.2 Finanziamenti a banche 618.851 445.879
1.3 Finanziamenti a clientela 3.269.410 980.543 77.013 10.301 46.134 94.040 1.069
- c/c 1.512
- altri finanziamenti 3.267.898 980.543 77.013 10.301 46.134 94.040 1.069
- con opzione di rimborso anticipato 43 33 36 61
- altri 3.267.898 980.500 76.981 10.266 46.073 94.040 1.069
2. Passività per cassa 4.608.244 5.055.916 477.642 171.696 104.537 2.899
2.1 Debiti verso clientela 3.954.831 4.630.331 438.666 171.696 104.537 2.899
- c/c 3.674.701 188.596 438.222 170.844 99.190
- altri debiti 280.129 4.441.735 444 852 5.347 2.899
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 280.129 4.441.735 444 852 5.347 2.899
2.2 Debiti verso banche 653.413 425.586
- c/c 633.806
- altri debiti 19.607 425.586
2.3 Titoli di debito 38.976
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 38.976
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari 938.764
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante 938.764
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati 938.764
+ posizioni lunghe 427.425
+ posizioni corte 511.339
4.Altre operazioni fuori bilancio 9.689.628 9.689.628
+ posizioni lunghe 9.687.743 1.884
+ posizioni corte 1.884 9.687.743

Valuta di denominazione: ALTRE (Valori in migliaia di euro)

Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre
5 anni fino a
10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1.Attività per cassa 63.315 613.770 117.944 29.709 26.020 7.296
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela 15.170 613.770 117.944 29.709 26.020 7.296
- c/c 2.323
- altri finanziamenti 12.847 613.770 117.944 29.709 26.020 7.296
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 12.847 613.770 117.944 29.709 26.020 7.296
2. Passività per cassa 558.057 271.032 58.760 13.599 15.115
2.1 Debiti verso clientela 470.693 271.032 58.760 13.599 15.115
- c/c 467.151 271.032 58.760 13.599 15.115
- altri debiti 3.543
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 3.543
2.2 Debiti verso banche 87.364
- c/c 86.564
- altri debiti 799
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari 955.372
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante 955.372
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati 955.372
+ posizioni lunghe 511.904
+ posizioni corte 443.468
4.Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte

Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

L'esposizione al rischio di cambio - determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza - viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.

Il mantenimento di posizioni aperte al rischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti molto contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e di VaR.

Al 31 dicembre 2022 risultano passività di copertura realizzate attraverso strumenti derivati per un controvalore pari a 14,3 milioni di euro, relativi alle principali valute in cui si esprimono la raccolta e gli impieghi del Gruppo e, che comprendono le operazioni finalizzate all'hedging della partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Il rischio di cambio viene mitigato attraverso il ricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.

Informazioni di natura quantitativa

Il portafoglio delle attività del Gruppo è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione di tale rischio. Il rischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n. 575/2013 - CRR).

(Valori in migliaia di euro)

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Voci Valute Dollari USA Sterline Yen Dollari canadesi Franchi svizzeri Altre valute A. Attività finanziarie (18.247) (5.542) (836) (999) (752) (833.058) A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale (1.379) A.3 Finanziamenti a banche (16.505) (3.919) (836) (999) (752) (25.135) A.4 Finanziamenti a clientela (363) (1.623) (0) (0) (0) (807.923) A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività (2) (3) (1) (11) (2) (16) C. Passività finanziarie 277.911 63.589 68.190 25.720 31.198 449.955 C.1 Debiti verso banche 42.941 12.574 1.739 4.956 9.854 15.299 C.2 Debiti verso clientela 234.970 51.015 66.451 20.764 21.343 434.656 C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività 4 E. Derivati finanziari (264.067) (60.418) (80.311) (25.021) (30.493) (495.061) - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati (264.067) (60.418) (80.311) (25.021) (30.493) (495.061) + posizioni lunghe (263.137) (59.469) (73.836) (25.021) (30.474) (59.966) + posizioni corte (929) (948) (6.475) 0 (20) (435.095) Totale attività (281.386) (65.015) (74.673) (26.031) (31.228) (893.040) Totale passività 278.840 64.542 74.665 25.720 31.217 885.050 Sbilancio (+/-) (2.546) (473) (7) (311) (11) (7.990)

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1 Gli strumenti derivati negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

L'operatività FX eseguita principalmente attraverso il ricorso a strumenti derivati su cambi (currency swap), viene realizzata dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità riveniente dalla raccolta espressa in divisa diversa dall'euro ed è funzionale all'attività con cui il Gruppo gestisce il rischio cambio derivante dalla partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group e dagli impieghi espressi in valuta diversa da Euro e in particolare quelli in Zloty polacchi, Corone ceche e Kune croate. Si precisa che BFF Bank non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo il Gruppo ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali quali currency swap.

(Valori in migliaia di euro)
31.12.2022 31.12.2021
Over the counter Mercati
organizzati
Over the counter Mercati
organizzati
Controparti
Senza controparti centrali
centrali
Controparti
centrali
Senza controparti centrali
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1.Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2.Titoli di capitale e indici azionari 12 12
a) Opzioni 12 12
b) Swaps
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3.Valute e oro 389.958 935.711
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward 389.958 935.711
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5.Altri
Totale 389.970 935.723

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Valori in migliaia di euro)

31.12.2022 31.12.2021
Over the counter Mercati Over the counter Mercati
Controparti
Senza controparti centrali
organizzati Controparti Senza controparti centrali organizzati
centrali
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
compensazione
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 204 4.086
f) Futures
g) Altri
Totale 204 4.086
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 950 2.725
f) Futures
g) Altri
Totale 950 2.725

A.3 Derivati finanziari OTC - valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Valori in migliaia di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre Società
finanziarie
Altri
soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1)Titoli di debito e tassi di interesse
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
2)Titoli di capitale e indici azionari
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
3)Valute e oro 391.111
- Valore nozionale X 389.958
- Fair value positivo X 204
- Fair value negativo X 950
4) Merci
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
5)Altri
- Valore nozionale X 12
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1)Titoli di debito e tassi di interesse
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
2)Titoli di capitale e indici azionari
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
3)Valute e oro
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X

SEGUE

(Valori in migliaia di euro)

Controparti
centrali
Banche Altre Società
finanziarie
Altri
soggetti
X
X
X
X
X
X

A.4Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

(Valori in migliaia di euro)
Sottostanti/Vita Residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi
d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e
indici azionari
12 12
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 389.958 389.958
A.4 Derivati finanziari su merci
A.5 Altri derivati finanziari
Totale 31.12.2022 389.958 389.970
Totale 31.12.2021 935.723 935.723

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

La Banca opera in derivati di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono di garantire una gestione ottimizzata della raccolta e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate, finanziati attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e corone ceche.

Informazioni di natura quantitativa

Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(Valori in migliaia di euro)
Attività sottostanti/Tipologie
derivati
Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021
Over the counter Mercati
organizzati
Over the counter Mercati
organizzati
Controparti
Senza controparti centrali
centrali
Controparti
centrali
Senza controparti centrali
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1.Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2.Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3.Valute e oro 255.298 688.908
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 255.298 688.908
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5.Altri sottostanti
Totale 255.298 688.908

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie derivati Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021
Over the counter Mercati
organizzati
Over the counter Mercati
organizzati
Controparti
Senza controparti centrali
centrali
Controparti
centrali
Senza controparti centrali
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate Swap
c) Cross currency swap
d) Equity Swap
e) Forward 13
f) Futures
g) Altri
Totale 13
1. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate Swap
c) Cross currency swap
d) Equity Swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
c) Forward 14.314 4.814
d) Futures
e) Altri
Totale 14.314 4.814

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Valori in migliaia di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1)Titoli di debito e tassi d'interesse
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
2)Titoli di capitale e indici azionari
- Valore nozionale X 255.298
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X 14.314
3)Valute e oro
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
4) Merci
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
5)Altri
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1)Titoli di debito e tassi d'interesse
- Valore nozionale
- Fair value positivo
- Fair value negativo
2)Titoli di capitale e indici azionari
- Valore nozionale
- Fair value positivo
- Fair value negativo
3)Valute e oro
- Valore nozionale
- Fair value positivo
- Fair value negativo

SEGUE

(Valori in migliaia di euro)

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri
soggetti
4) Merci
- Valore nozionale
- Fair value positivo
- Fair value negativo
5)Altri
- Valore nozionale
- Fair value positivo
- Fair value negativo

A.4Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Valori in migliaia di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
Oltre 1 anno
1 anno
e fino a 5 anni
Oltre
Totale
5 anni
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 255.298 255.298
A.4 Derivati finanziari su merci
A.5 Altri derivati finanziari
Totale 31.12.2022 255.298 255.298
Totale 31.12.2021 688.908 688.908

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale il Gruppo non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione a una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività, costringendo il Gruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.

Nel definire il rischio di liquidità si distingue tra i rischi legati a orizzonti di breve periodo (sinteticamente "rischio di liquidità") e rischi di lungo periodo (sinteticamente "rischio di funding" o "rischio di liquidità strutturale"):

  • ▶ "rischio di liquidità", il rischio corrente o potenziale che l'ente non sia in grado di gestire efficacemente il proprio fabbisogno di liquidità nel breve termine;
  • ▶ "rischio di funding", il rischio che l'ente non disponga di fonti di finanziamento stabili nel medio e lungo termine, con conseguente rischio corrente o potenziale di non poter far fronte ai propri obblighi finanziari senza un aumento eccessivo dei costi di finanziamento.

Il Gruppo, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una "Policy di gestione dei rischi di Gruppo" e di un "Regolamento Tesoreria e Finanza di Gruppo", con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.

La politica di governo, descritta nella "Policy di gestione del Rischio di Liquidità del Gruppo", che recepisce gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia), è approvata dal Consiglio di Amministrazione, e definita in coerenza con:

  • ▶ gli obiettivi strategici del Gruppo;
  • ▶ gli obiettivi di rischio/rendimento definiti nell'ambito del "Risk Appetite Framework";
  • ▶ i processi di monitoraggio e le strategie da adottare in caso si verifichi uno stato di tensione o crisi di liquidità, come definito nel documento "Contingency Funding Plan",

Quanto riportato nella citata "Policy di gestione del Rischio di Liquidità del Gruppo" è coerente con quanto stabilito nella "Policy di gestione dei rischi di Gruppo", nella quale gli ambiti e le competenze delle strutture aziendali sono dettagliate a livello globale per tutti i rischi, incluso il rischio di liquidità.

Nell'ambito del "Risk Appetite Framework" sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio - LCR e Net Stable Funding Ratio - NSFR, sia di tipo interno, "Minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo del Gruppo ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa del Gruppo.

Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, il Gruppo ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:

  • ▶ separazione tra i processi di gestione della liquidità e i processi di controllo del rischio di liquidità;
  • ▶ sviluppo dei processi di gestione e controllo del rischio di liquidità, coerentemente con la struttura gerarchica, e mediante un processo di deleghe;
  • ▶ condivisione delle decisioni e della chiarezza delle responsabilità tra organi direttivi, di controllo e operativi;
  • ▶ conformità dei processi di gestione e di monitoraggio del rischio di liquidità con le indicazioni della vigilanza prudenziale.

Il processo di governo della liquidità (gestione della liquidità e controllo dei rischi inerenti) del Gruppo BFF è accentrato nella Capogruppo. In tale modello di governance, la Capogruppo definisce la strategia di Gruppo e le linee guida cui devono sottostare le società controllate, assicurando al contempo la gestione e il controllo della posizione di liquidità a livello consolidato. Le società controllate partecipano alla gestione della liquidità e al controllo dei rischi con le funzioni locali, ciascuna tenuto conto delle specificità del proprio core business, ma sempre nel rispetto delle linee guida definite dalla Capogruppo. Il sistema di governo e gestione del rischio di liquidità operativa e strutturale si basa su principi generali che tutte le società del Gruppo devono perseguire, in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza.

Il rischio di liquidità include anche il rischio infra-giornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infra-giornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infra-giornaliera sono definite regole per il mantenimento di un portafoglio minimo di titoli eligible, funzionale a garantire le esigenze di rifinanziamento infra-giornaliero e di periodo presso le Banche Centrali.

Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa del Gruppo, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.

La Banca provvede altresì ad effettuare stress test sul rischio di liquidità, con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità del Gruppo.

La Funzione Risk Management identifica gli scenari che possano incidere sul profilo di rischio di liquidità attuale o prospettica del Gruppo. A titolo esemplificativo, si illustrano di seguito diversi driver tenuti in considerazione nell'ambito della definizione degli scenari di stress:

  • ▶ scenari di mercato/sistemici (market driven), si riferiscono a eventi di stress esogeni al Gruppo, quali situazioni di incertezza sui mercati finanziari e/o politici che comportano una difficoltà di accesso al mercato;
  • ▶ scenari idiosincratici (bank specific), che riguardano eventi di stress endogeni al Gruppo tipicamente collegati a una perdita reputazionale con eventuale peggioramento del merito creditizio;
  • ▶ scenari combinati, ovvero gli scenari di mercato e idiosincratici elaborati in un unico framework per valutare l'effetto complessivo dello stress sul Gruppo.

La posizione di liquidità del Gruppo, sana e sotto costante controllo, si è mantenuta solida grazie, in particolare, alla disponibilità di adeguate riserve liquide derivanti dalla raccolta, così che gli indicatori di liquidità di breve e medio-lungo periodo, Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), evidenziano valori al 31 dicembre 2022 rispettivamente pari a 220,058% e 162,372%, quindi ampiamente superiori ai limiti regolamentari.

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Da oltre 3
Da oltre 6
Da oltre 1
Oltre 5
Durata
Voci/Scaglioni temporali
A vista
Da oltre 1
Da oltre 7
Da oltre 15
Da oltre 1
giorno a 7
giorni a 15
giorni a 1
mese fino
mesi fino a
mesi fino a
anno fino
anni
indeterminata
giorni
giorni
mese
a 3 mesi
6 mesi
1 anno
a 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
44
484
589.084
260.214
362.639
1.769.501
3.281.002
A.2 Altri titoli di debito
4.500
2
A.3 Quote O.I.C.R.
90.225
A.4 Finanziamenti
3.308.521
107.803
198.637
386.548
567.072
77.889
10.548
48.739
111.569
173.636
- banche
136.203
40.168
110.382
121.702
173.636
- clientela
3.172.318
67.634
88.255
386.548
445.370
77.889
10.548
48.739
111.569
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
4.307.007
132.447
3.752
4.556
493.771
443.369
174.632
99.190
- banche
634.163
128.966
315.265
- clientela
3.672.844
3.482
3.752
4.556
178.506
443.369
174.632
99.190
B.2 Titoli di debito
39.242
B.3 Altre passività
941.557
4.441.290
5
13
428
448
869
5.347
2.899
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio
di capitale
- posizioni lunghe
161.789
72.548
193.087
- posizioni corte
335.051
89.432
86.857
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe
9.687.743
- posizioni corte
9.687.743
C.4 Impegni a erogare fondi
- posizioni lunghe
1.884
- posizioni corte
1.884
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
45
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio
di capitale
Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)
- posizioni lunghe
- posizioni corte

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE (Valori in migliaia di euro)

Da oltre 1
giorno a 7
Da oltre 7
giorni a 15
Da oltre 15
giorni a 1
Da oltre 1
mese fino
Da oltre 3
mesi fino a
Da oltre 6
mesi fino a
Da oltre 1
anno fino
Oltre 5 Durata
Voci/Scaglioni temporali A vista giorni giorni mese a 3 mesi 6 mesi 1 anno a 5 anni anni indeterminata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote O.I.C.R.
A.4 Finanziamenti 56.463 45.501 2.671 2.728 10.716 19.389 33.040 150.241 537.256
- banche 40.813
- clientela 15.650 45.501 2.671 2.728 10.716 19.389 33.040 150.241 537.256
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti 551.367 32.125 30.795 48.893 163.935 61.173 14.546 15.115
- banche 87.364
- clientela 464.004 32.125 30.795 48.893 163.935 61.173 14.546 15.115
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio
di capitale
- posizioni lunghe 336.009 89.277 86.618
- posizioni corte 162.524 75.850 205.093
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio
di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte

1.4 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Nel Gruppo Bancario, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo - errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo - nonché dall'eventuale perdita di risorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi di storage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).

Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dal Gruppo si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione dei rischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.

Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dal Gruppo si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.

La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione dei rischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:

  • ▶ Identificazione dei rischi operativi all'interno delle procedure aziendali (mappa dei rischi operativi per controlli): l'attività consiste nell'individuazione del rischio operativo attraverso un'approfondita analisi dei processi organizzativi aziendali e la mappatura dei rischi potenziali. L'approccio di valutazione è espresso dall'owner di processo/attività - indicato all'interno delle procedure - mediante un'analisi prevalentemente qualitativa, che consente l'identificazione delle attività a rischio, dei controlli, del livello di rischiosità collegato a ogni attività a rischio mappata nelle procedure operative e, quindi, delle azioni da intraprendere al fine di rendere il processo quanto più presidiato;
  • Loss data Collection (LDC): il sistema di misurazione e gestione del rischio operativo definito dalla Funzione Risk Management della Capogruppo consente altresì al Gruppo di disporre di un database delle perdite operative generate da eventi di rischio (Event Type), utile per identificare i fattori di rischio, le azioni di mitigazione e le strategie di ritenzione e trasferimento, nonché per l'eventuale sviluppo nel tempo di sistemi interni di misurazione dei rischi operativi;

  • Risk Self Assessment (RSA): il Gruppo effettua con cadenza annuale una valutazione complessiva del livello di esposizione ai Rischi Operativi mediante il processo di RSA. L'attività di Risk Self Assessment (RSA) si configura come un'auto-valutazione annuale dell'esposizione prospettica al rischio operativo insito nei processi aziendali, finalizzata alla valorizzazione della percezione della rischiosità da parte delle figure chiave (Business Expert) che governano l'esecuzione di tali processi, tenendo conto dell'evoluzione attesa del business e dei presidi organizzativi e di controllo già in essere;

  • ▶ Identificazione dei rischi operativi connessi al rischio informatico: annualmente, inoltre, al fine di determinare l'esposizione al rischio ICT, la Banca ha definito un modello specifico per la valutazione del rischio informatico, in coerenza con la normativa nazionale ed europea, che risponde alle esigenze di individuazione dei rischi specifici inerenti alla sfera ICT, interni o dipendenti dagli outsourcer, e di miglior qualificazione del rischio operativo tramite la valutazione degli elementi specifici caratteristici dei trattamenti automatici delle informazioni;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi all'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti: il Gruppo, altresì, valuta i rischi operativi connessi con l'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti, e mitiga il conseguente insorgere del rischio operativo attraverso il coinvolgimento preventivo delle Funzioni aziendali di Controllo e la definizione di policy e di regolamenti specifici sui diversi argomenti e materie;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi alle Operazioni di Maggior rilievo (OMR): la valutazione della rischiosità derivante da una OMR si traduce nella valutazione della coerenza del profilo di rischio della OMR con la propensione al rischio definita nel RAF.

La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso il metodo base (Basic Indicator Approach - BIA) con il quale il requisito patrimoniale è calcolato applicando un coefficiente regolamentare a un indicatore del volume di operatività aziendale (Indicatore Rilevante). Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo del Gruppo calcolato al 99,9° percentile.

La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, il Gruppo monitora anche i seguenti rischi specifici:

  • ▶ rischio di Riciclaggio, riguardante il rischio che le controparti finanziarie, commerciali, fornitori, partner, collaboratori e consulenti della Banca possano avere implicazioni in operazioni idonee, anche potenzialmente, a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali;
  • ▶ rischio di Compliance, concernente il rischio di sanzioni legali e amministrative, perdite finanziarie rilevanti o perdite di reputazione dovute al mancato rispetto non solo delle leggi e dei regolamenti ma anche di standard interni e di condotta applicabili all'attività aziendale. Per tale fattispecie di rischio, periodicamente, viene aggiornata la relativa metodologia di valutazione, sviluppata con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca, secondo un approccio risk based. In particolare, per le norme rilevanti che non prevedono l'istituzione di presìdi specialistici (i.e., privacy, salute e sicurezza sul lavoro), la Funzione Compliance fornisce consulenza ex ante alle strutture della Banca, e valuta ex post l'adeguatezza delle misure organizzative e delle attività di controllo adottati. Per quanto attiene alle normative presidiate da funzioni specialistiche, la Funzione Compliance svolge un presidio indiretto, collaborando con tali funzioni specialistiche nella definizione delle metodologie di valutazione del rischio compliance oltreché nella mappatura dei rischi e dei relativi presìdi di controllo (c.d. Compliance Risk Control Matrix).

La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, il Gruppo adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.

La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.

Sezione 4 - Rischi delle altre imprese

Informazioni di natura qualitativa

Il bilancio consolidato riflette l'aggregazione degli elementi patrimoniali di BFF Bank S.p.A., di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group, di BFF Immobiliare e di BFF Techlab.

Tali società non presentano ulteriori e rilevanti elementi di rischio, rispetto a quanto già riportato nei paragrafi precedenti.

Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento prudenziale coincide con il perimetro contabile e prevede al vertice BFF Bank S.p.A.

Sezione 1 - Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio netto del Gruppo Bancario è composto dall'aggregazione di Capitale, Riserve, Riserve da valutazione e Utile d'esercizio delle società che lo compongono.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Valori in migliaia di euro)

Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 142.870 142.870
2. Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277
3. Riserve 233.153 233.153
3.5 Accontu su dividendi (-) (68.550) (68.550)
4. Strumenti di capitale 150.000 150.000
5. (Azioni proprie) (3.884) (3.884)
6. Riserve da valutazione: 6.853 6.853
- Titoli di capitale designati al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati
al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di
capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.045 1.045
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Strumenti di copertura [elementi non
designati]
- Differenze di cambio (3.139) (3.139)
- Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair
value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (Perdite) attuariali su piani
previdenziali a benefici definiti
335 335
- Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- Leggi speciali di rivalutazione 8.612 8.612
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del Gruppo
e di terzi
232.048 232.048
Totale 758.768 758.768

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/valori Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisioni e aggiustamenti
da consolidamento
Totale 31.12.2022
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale 1.045 1.045
3. Finanziamenti
Totale 1.045 1.045
Totale 31.12.2021 211 211

L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTC&S) viene effettuata al fair value. A fine esercizio, il valore di iscrizione di tali titoli deve essere confrontato con le variazioni di fair value dell'esercizio precedente, e la differenza contabilizzata nello Stato patrimoniale tra le riserve di valutazione.

Al 31 dicembre 2022, tale riserva si riferisce a partecipazioni minoritarie detenute dalla Capogruppo e valutate al fair value in talune società finanziarie e non finanziarie per un ammontare complessivo pari a circa 3 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica tabella della parte B dell'Attivo di Stato patrimoniale Voce 30" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 211
2.Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value 136
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito X
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo X
2.4 Trasferimento ad altre componenti di patrimonio netto (titoli
di capitale)
2.5 Altre variazioni 2.876
3.Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Riprese di valore per rischio di credito
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo X
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli
di capitale)
3.5 Altre variazioni (2.179)
4. Rimanenze finali 1.045

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Lo IAS 19 prevede la contabilizzazione degli utili e delle perdite attuariali nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio di competenza.

I risultati della valutazione attuariale risentono della normativa dettata dalla legge n. 296/2006, e il calcolo, ai fini dello IAS 19, si riferisce unicamente al TFR maturato e non trasferito alle forme pensionistiche complementari o al Fondo di Tesoreria dell'INPS.

Al 31 dicembre 2022 tale riserva di valutazione è negativa e ammonta a 335 mila euro.

Sezione 2: I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Ambito di applicazione della normativa

La determinazione dei Fondi propri ha recepito - a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013 - il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022 prevede al vertice BFF Bank S.p.A.

Fondi propri bancari

Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale del Gruppo.

La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.

Il Gruppo valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio di Amministrazione.

I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) e del Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.

I principali elementi che compongono i Fondi propri del Gruppo sono computati nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:

  • ▶ Capitale Sociale versato;
  • ▶ riserve (riserva legale, riserva straordinaria, riserva utili esercizi precedenti, riserva per stock option e riserva per strumenti finanziari);
  • ▶ eventuale quota di utile del periodo non distribuita;
  • ▶ riserve da valutazione (riserva di transizione ai principi IAS e al principio IFRS 9, riserva utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti, riserva di valutazione dei titoli HTC&S);
  • ▶ eventuali interessi di minoranza computabili nel calcolo del CET1.

Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento nonché alcune categorie di Attività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II, nonché gli effetti del Calendar Provisioning.

Il Capitale di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) comprende gli strumenti di capitale di classe 1 emessi nel corso dell'esercizio.

I Fondi propri, nel corso del 2022, sono stati influenzati principalmente:

  • ▶ dell'emissione, nel primo trimestre 2022, da parte della Capogruppo, nell'ottica di ottimizzazione della provvista e della Capital Structure del Gruppo, di uno strumento subordinato Additional Tier1 Perpetual NC 2027 di importo nominale pari a 150 milioni di euro, e esercizio della call option per il rimborso dello strumento subordinato Tier2 10YNC5 emesso nel marzo 2017 di importo nominale pari a 100 milioni di euro.
  • ▶ dall'inclusione della quota dell'utile di periodo riferita principalmente alla contabilizzazione per competenza dei diritti di incasso sui costi di recupero e alla modifica della competenza del tasso di recupero degli Interessi di Mora dal 45% al 50%.

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella che segue sono riportati i Fondi propri relativi al Gruppo Bancario ex T.U.B.

(Valori in migliaia di euro)
VOCI/VALORI Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
525.293 446.316
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (234) (128)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
(A +/- B)
525.059 446.188
D. Elementi da dedurre dal CET1 (63.160) (63.355)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza
oggetto di disposizioni transitorie
F.Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E) 461.900 382.833
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
150.000
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto suAT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni
e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie
L.Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) (G - H +/- I) 150.000
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
98.224
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dalT2
O. Regime transitorio - Impatto suT2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nelT2 per effetto di disposizioni transitorie
P.Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 -T2) (M - N +/- O) 98.224
Q.Totale Fondi Propri (F + L + P) 611.900 481.057

2.3Adeguatezza patrimoniale

Informazioni di natura qualitativa

Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale di Gruppo, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier 1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.

Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier 1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delle Attività di rischio ponderate.

In base alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delle Attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).

L'esposizione complessiva ai rischi del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2022, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

In relazione al Gruppo Bancario, il CET1 si attesta al 16,9%, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio si attestano al 22,3%.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

Rischio di credito

Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.

Rischio di controparte

Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.

Rischio operativo

Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.

Il Gruppo, per la misurazione del rischio operativo, applica il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013.

In continuità con il percorso evolutivo del proprio framework di Operational Risk Management avviato nel corso degli ultimi esercizi, la Banca nel 2018 ha focalizzato l'attenzione sul potenziamento della componente di identificazione e valutazione prospettica e sull'introduzione di un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. Gli interventi effettuati con riferimento al perimetro di BFF, di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group e delle sue controllate si sono concentrati sull'evoluzione metodologica del processo di Risk Self Assessment al fine di utilizzarne gli output dello stesso per la quantificazione in termini economici e di capitale dell'esposizione al rischio operativo; i risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2022 sono risultate ampiamente inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2020.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, il Gruppo si avvale del metodo "Standard".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.

BFF Banking Group presenta annualmente alla Banca d'Italia il "Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità del Gruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 29 aprile 2022. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti previsti in materia dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia.

Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 9,00%, un Tier1 Ratio pari a 10,50% e un Total Capital Ratio pari a 12,50%.

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella seguente sono indicati, alla data di riferimento, i requisiti patrimoniali relativi al perimetro del Gruppo Bancario ex T.U.B.

(Valori in migliaia di euro)
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31.12.2022 31.12.2021 31.12.2022 31.12.2021
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata 13.070.543 11.261.862 2.002.716 1.525.292
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 160.217 122.023
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del
credito
25 1.207
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard 262
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base 58.933 50.199
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6Altri elementi del calcolo
B.7Totale requisiti prudenziali 219.176 173.691
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 2.739.701 2.171.141
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio
ponderate (CET1 capital ratio) (%)
16,86% 17,63%
C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate
(Tier 1 capital ratio) (%)
22,33% 17,63%
C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate
(Total capital ratio) (%)
22,33% 22,16%

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

In data 3 ottobre 2022, BFF Bank ha acquistato la società MC3 Informatica S.r.l., che contemporaneamente ha assunto la denominazione di BFF TechLab S.r.l.. Con questa nuova operazione, nasce un laboratorio per l'innovazione tecnologica del Gruppo. La nuova controllata BFF TechLab nasce dall'acquisizione, da parte di BFF Bank, del 100% del capitale sociale della società di consulenza informatica MC3 Informatica S.r.l., che in questi anni ha supportato la Banca nell'implementazione dell'attuale sistema di core-factoring e nella definizione di altre architetture applicative.

L'operazione si è perfezionata con il pagamento di un prezzo pari a 384,2 mila euro.

La BFF Techlab è una società costituita nel 1997 da un gruppo di professionisti con pluriennale esperienza nel campo delle analisi del design e della programmazione e grazie al know-how maturato nel campo dell'intelligenza artificiale offre alla clientela la progettazione e lo sviluppo di sistemi gestionali, seguendo tutte le fasi del processo: progettazione e analisi, scrittura del codice, verifica degli applicativi.

Al 31 dicembre 2022, in conformità con quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 Revised ("Business Combination"), la Banca ha effettuato l'esercizio definitivo di allocazione del Prezzo di Acquisto della neo acquisita (c.d. "Purchase Price Allocation - PPA") alla luce degli approfondimenti eseguiti sia in fase di due diligence nella fase preliminare condotta ante acquisizione nonché sulla base delle ulteriori verifiche compiute successivamente all'acquisto della Società.

In particolare, la normativa di riferimento in tema di contabilizzazione di operazioni di aggregazione aziendale viene individuata nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, nell'IFRS 3 "Business Combination".

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, è contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o delle attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione è determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata, e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Come definito sopra, il principio generale stabilito dall'IFRS 3 prevede che le aggregazioni aziendali vengano contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). BFF Bank, per l'applicazione del metodo in oggetto, ha proceduto attraverso le seguenti fasi:

  • ▶ identificazione dell'acquirente;
  • ▶ determinazione della data di acquisizione;
  • ▶ rilevazione e valutazione, al fair value, delle attività identificabili acquisite, delle passività assunte e di ogni interesse non di controllo nell'acquisita;
  • ▶ determinazione del valore del corrispettivo dell'aggregazione aziendale;
  • ▶ rilevazione e valutazione dell'avviamento o dell'utile derivante da un eventuale acquisto a prezzi favorevoli.

Ai sensi del paragrafo 8 dell'IFRS 3, inoltre, l'acquirente deve identificare la data di acquisizione, ovvero la data in cui ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. La data in cui l'acquirente ottiene il controllo dell'acquisita è generalmente la data di chiusura del contratto, ovvero la data in cui l'acquirente trasferisce legalmente il corrispettivo, acquisisce le attività e assume le passività dell'acquisita.

Nel caso di specie, si evidenzia che il Contratto di compravendita della ex MC3 Informatica è stato sottoscritto in data 3 ottobre 2022, data che, in assenza di altri accordi scritti tra le parti, è stata identificata, come il momento in cui la Banca ha acquisito il controllo. Di conseguenza, ai fini della business combination, il 30 settembre 2022 (ultimo giorno lavorativo antecedente alla data di acquisizione) è stato considerato come data di riferimento della PPA.

Dal confronto tra il costo di acquisto 384,2 mila euro e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2022 della ex MC-3, pari a 301,5 mila euro, è emersa una differenza da allocare (goodwill) pari a 82,7 mila euro.

Si riporta di seguito la situazione contabile della BFF Techlab al 30 settembre 2022, predisposta secondo i Principi contabili nazionali e confrontata con la valorizzazione al fair value alla medesima data:

(Valori in migliaia di euro)
Valori contabili
al 30 settembre
2022
Valutazione al
fair value
Stato Patrimoniale - Attivo
Cassa e disponibilità liquide 0,4 0,4
Crediti Verso la clientela 355,5 355,5
Crediti verso banche 217,2 217,2
Attività materiali 5,6 5,6
Attività Fiscali 11,8 11,8
Altre attività 9,9 9,9
Totale Attività 600,4 600,4
Stato Patrimoniale - Passivo
Debiti verso dipendenti 188,3 188,3
Passività fiscali 14,9 14,9
Altre passività 95,7 95,7
Totale Passività 298,9 298,9
Totale attività nette acquisite 301,5 301,5
Costo di acquisizione 384,2
Avviamento 82,7

In linea con quanto previsto dal principio IFRS 3 revised, il prezzo di acquisto deve essere allocato nel bilancio consolidato di BFF alle attività - anche immateriali - e alle passività che non erano già iscritte nel bilancio della controllata al loro fair value. L'ammontare che residua dopo la rilevazione al fair value delle singole voci di bilancio va contabilizzato in misura indistinta come "Avviamento" alla voce "Attività Immateriali".

Di conseguenza tale differenza positiva pari a 82,7 mila euro, è stata iscritta ad avviamento anche in funzione delle competenze tecniche e del know-how acquisiti dal management della neo acquista.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:

  • ▶ la società controllante;
  • ▶ le società controllate;
  • ▶ gli amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche e i loro familiari prossimi.

Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dal Gruppo con riferimento al 31 dicembre 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio.

(Valori in migliaia di euro)
Controllante Amministratori
e Dirigenti con
responsabilità
strategiche (1)
Altre parti
correlate
Totale
parti
correlate
Voce di
bilancio
Incidenza
sulla voce
di bilancio
Voce
rendiconto
finanziario
Incidenza
sulla voce di
Rendiconto
Finanziario
Impatto delle transazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Partecipazioni
Al 31 dicembre 2022 13.570 13.570 13.656 99,4% (172) n.d.
Debiti verso clientela
Al 31 dicembre 2022 (386) (386) (10.789.422) 0,0% 1.984.408 0,0%
Fondo per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
Al 31 dicembre 2022 (1.057) (1.057) (7.861) 13,4% (115.690) 0,9%
Altre passività
Al 31 dicembre 2022 (577) (577) (401.369) 0,1% (115.690) 0,5%
Riserve
Al 31 dicembre 2022 (5.190) (5.190) (233.153) 2,2% (115.690) 4,5%
Impatto delle transazioni sul conto economico consolidato
Interessi passivi e oneri
assimilati
Al 31 dicembre 2022 (575) (575) (92.988) 0,6%
Spese amministrative:
a) spese per il personale
Al 31 dicembre 2022 (9.629) (9.629) (74.352) 13,0%

(1) Include anche i membri del Consiglio di Amministrazione.

Al 31 dicembre 2022 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a 16.169.288 opzioni assegnate: nel caso in cui il prezzo delle azioni raddoppiasse (ad esempio fino ad un valore di 15 euro) la dilution sarebbe pari al 2,21%.

In particolare, al 31 dicembre 2022, relativamente al piano stock option 2016 (secondo cui erano stati assegnati un totale di 8.358.640 di diritti di opzione), il numero di opzioni assegnate e non esercitate è pari a 1.086.788 (2.534.684 al 31 dicembre 2021), di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 854.788 (1.581.684 al 31 dicembre 2021).

Relativamente al piano stock option 2020, al 31 dicembre 2022 risultano assegnate n. 8.384.500 opzioni (rispetto 8.615.000 opzioni assegnata al 31 dicembre 2021), esercitabili a partire dal 2023.

Infine, in relazione al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2022 risultano assegnate 6.698.000 opzioni di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share, esercitabili a partire dal 2025.

Al fine di ottimizzare il funding di Gruppo, la Capogruppo ha sottoscritto contratti di finanziamento intercompany con le controllate, regolati a normali condizioni di mercato.

In particolare, i saldi delle posizioni intercompany in essere al 31 dicembre 2022 risultano i seguenti:

  • ▶ BFF Finance Iberia (tramite la succursale spagnola di BFF Bank), per un importo pari a 526,9 milioni di euro;
  • ȃ BFF Polska, per un importo pari a 2.872 milioni di zloty (PLN), di cui 1.305,5 milioni di Zloty tramite la succursale polacca di BFF Bank, e per un importo pari a 12,3 milioni di euro;
  • ȃ BFF Central Europe, per un importo pari a 221,3 milioni di euro;
  • ȃ BFF MedFinance, per un importo pari a 401,5 milioni di zloty (PLN), di cui 331,5 milioni di Zloty tramite la succursale polacca di BFF Bank;
  • ȃ BFF Ceska Republika, per un importo pari a 44 milioni di corone (CZK);
  • ȃ BFF Immobiliare, per un importo pari a 27,3 milioni di euro.

BFF Bank ha in essere i seguenti "License agreement":

  • ▶ con BFF Finance Iberia, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF Bank (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2022, sono pari a circa 955 mila euro;
  • ▶ con BFF Central Europe, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2022, sono pari a circa 652 mila euro;
  • ▶ con BFF Ceska Republika, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2022, sono pari a circa 4 migliaio di euro.

È in essere un "Intragroup Service and cost sharing agreement", che prevede la fornitura di servizi e la ripartizione ottimale di costi tra tutte le società del Gruppo e le succursali della Capogruppo, tra BFF Bank e:

  • ▶ le sue succursali estere per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a circa 452 mila euro;
  • ▶ BFF Polska S.A., per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a circa 591 mila euro;
  • ▶ BFF Finance Iberia S.A.U., per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a circa 298 mila euro;
  • ▶ BFF Medfinance S.A., per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a circa 80 mila euro;
  • ▶ Kancelaria Karnowski, per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a circa 71 mila euro;
  • ▶ BFF Central Europe s.r.o., per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a 85 mila euro;
  • ▶ BFF Ceska Republika s.r.o., per un ammontare al 31 dicembre 2022 pari a 20 mila euro.

BFF Finance Iberia, nel corso dell'anno 2016, ha acquisito crediti sanitari italiani dalla controllante, per un importo complessivo di circa 82 milioni di euro. Tali crediti, alla data di riferimento, risultano già incassati per circa 80,9 milioni di euro con un outstanding residuo pari a 0,9 milioni di euro circa.

Si segnala che BFF Bank svolge:

  • ▶ l'attività di risk management per la controllata BFF Finance Iberia, per un importo pari a 12.000 euro all'anno;
  • ▶ l'attività di internal audit per la controllata BFF Finance Iberia, per un importo pari a 6.400 euro all'anno;
  • ▶ un servizio di supporto amministrativo per la Fondazione Farmafactoring, per un corrispettivo pari a 15 mila euro all'anno;
  • ▶ l'attività di amministrazione, internal audit, compliance, risk management, segreteria affari societari e servizi IT per la controllata BFF Immobiliare S.r.l., per un importo pari a 44 mila euro all'anno;
  • ▶ l'attività di amministrazione, internal audit, compliance, risk management, segreteria affari societari e servizi IT per la controllata BFF Techlab S.r.l., per un importo pari a 33 mila euro all'anno

Si precisa che il Gruppo ha intrattenuto, con aziende azioniste, rapporti di factoring e di mandato per la gestione e la riscossione dei crediti, a normali condizioni di mercato.

Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori del Gruppo e con altre parti correlate del Gruppo, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

Piano di Stock Option 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
  • a) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
  • b) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale del Gruppo Bancario e nelle disposizioni di legge.

Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:

  • ▶ le opzioni assegnate in ciascuna tranche iniziano a maturare a partire dal dodicesimo mese successivo all'assegnazione, a sua volta subordinata a una serie di condizioni dettagliate nel piano, che presupponga:
  • (a) il perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione; e
  • (b) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.

Al 31 dicembre 2022 il numero di stock option assegnate e non esercitate è pari a 1.086.788, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 854.788.

Piano di Stock Option 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dal Consiglio di Amministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio - nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano - tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Al 31 dicembre 2022 risultano assegnate n. 8.384.500 opzioni cash-less, esercitabili a partire dal 2023.

Piano di incentivazione di lungo termine di BFF BankingGroup "Incentive Plan 2022"

In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.

  • Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled.
  • Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire al completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.

Al 31 dicembre 2022 risultano assegnate 6.698.000 opzioni di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share, esercitabili a partire dal 2025.

Parte L - Informativa di settore

L'informativa di Settore del Gruppo si articola, in coerenza con le aree di business individuate al fine di monitorare e analizzare i risultati del Gruppo, in sezioni rappresentative delle tre BU che offrono prodotti/servizi alla clientela:

  • BU Factoring & Lending che offre prodotti quali factoring pro soluto, lending e gestione del credito principalmente nei riguardi dei fornitori del settore pubblico e di enti della pubblica amministrazione;
  • BU Securities Services che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi ad essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e banche e dei vari fondi di investimento quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi;
  • BU Payments che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti e ha che come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi.

Per i commenti e per i dettagli alle voci elencate, si rimanda alle sezioni specifiche contenute nell'Andamento della Gestione.

BU Factoring & Lending

Turnover acquistato / Finanziamenti erogati nell'anno / Crediti verso la clientela FY'21 FY'22
Turnover acquistato / Finanziamenti erogati nell'anno 5.781 7.783
Italia 3.014 4.505
Spagna 1.616 1.879
Polonia 687 663
Slovacchia 29 28
Portogallo 304 481
Grecia 91 167
Francia 35 55
Croazia 2 2
Repubblica Ceca 2 2
Crediti verso la clientela 3.745 5.221
Italia 2.105 2.852
Spagna 330 629
Polonia 790 806
Slovacchia 231 240
Portogallo 207 239
Grecia 70 131
Francia 10 13
Croazia 1 1
Repubblica Ceca 2 2
Conto Economico FY'21 FY'22
Totale ricavi netti 161.9 170.1
Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (38.8) (43.8)
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (0.7) (5.8)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 0.3 (0.5)
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 122.8 120.0

BU Securities Services

Ammontari gestiti, clienti serviti, operazioni effettuate e depositi FY'21 FY'22
Banca Depositaria (AuD, €m) 83.573 49.524
Global Custody (AuC, €m) 172.625 153.065
Depositi - Saldo Finale (€m) 6.092 3.167
Conto Economico FY'21 FY'22
Totale ricavi netti 57.8 52.5
Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (28.8) (24.7)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - -
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 29.0 27.8
BU Payments
Operazioni effettuate e depositi
FY'21 FY'22
Tramitazioni (n. oper. m) 312 331
Regolamenti (n. oper. #m) 191 257
Depositi - Saldo Finale (€m) 2,408 2,852
Conto Economico FY'21 FY'22
Totale ricavi netti 62.1 63.3
Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (30.9) (32.1)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - -
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 31.1 31.3

Parte M - Informativa sul leasing

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.

Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello Stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.

L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).

In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:

  • ▶ il bene identificato deve essere rappresentato come un asset avente natura di diritto d'uso, nell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita di una passività finanziaria;
  • ▶ il valore di prima iscrizione della passività finanziaria è pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici stabiliti tra le parti per poter disporre del bene, lungo la durata contrattuale che si ritiene ragionevolmente certa; il valore di prima iscrizione del diritto d'uso è pari a quello della passività finanziaria a meno di alcune partite riconducibili, a titolo esemplificativo, a costi diretti iniziali per l'ottenimento del contratto;
  • ▶ in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati, da calcolarsi in base al tasso interno del contratto di locazione ove espressamente previsto oppure al costo del funding di periodo, nonché dal pagamento dei canoni periodici.

Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

Nel corso del 2018, BFF Banking Group ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).

Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza il Gruppo non deve applicare retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.

Informazioni quantitative

Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali", per BFF Banking Group, al 31 dicembre 2022

(Valori in migliaia di euro)
Diritti d'uso
31.12.2022
Diritti d'uso
31.12.2021
BFF 10.675 13.793
BFF Finance Iberia 772 1.011
BFF Polska Group 1.058 1.486
Totale BFF Banking Group 12.505 16.290

Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B della Nota Integrativa.

Sezione 2 - Locatore

Si fa riferimento in questa sezione solo ad attività poste in essere da BFF Polska Group.

Informazioni quantitative

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Pagamenti da
ricevere per
Pagamenti da
ricevere per
Fasce temporali leasing leasing
Fino a 1 anno 313 312
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 280 312
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 241 286
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 185 264
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 25 209
Da oltre 5 anni 12 113
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 1.057 1.497
RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-)
Valore residuo non garantito (-)
Finanziamenti per leasing 1.619 2.851

Altri dettagli informativi

Dettagli di compensi corrisposti alla Società di revisione e alle altre società della rete

Il prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni), evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i costi sostenuti ed iscritti nel Bilancio consolidato, al netto dei rimborsi spese e dell'IVA indetraibile e del contributo CONSOB.

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di servizi BFF Bank S.p.A. Società del Gruppo
KPMG
S.p.A.
Rete
KPMG S.p.A.
KPMG
S.p.A.
Rete
KPMG S.p.A.
Italia Estero Italia Estero Italia Estero Italia Estero
Revisione contabile 189 92 22 271
Servizi di attestazione (*) 58
Servizi di consulenza fiscale 16
Altri servizi (**) 595 94 15
Totale 842 92 94 31 22 271

(*) Gli importi si riferiscono alle alle attestazioni in merito alla dichiarazione non finanziaria.

(**) Gli importi si riferiscono a procedure di verifica concordate e ad attività di due diligence.

Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei Documenti Contabili e Societari

Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Attestazione del Dirigente preposto Relazione della Società di Revisione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

1. I sottoscritti

  • ▶ Massimiliano Belingheri, in qualità di Amministratore Delegato,
  • ▶ Giuseppe Manno, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BFF Bank S.p.A.,

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • ȃ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • ȃ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato, nel corso del 2022.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 si è basata su di un modello interno definito da BFF Bank S.p.A., sviluppato in coerenza con i modelli Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission (COSO) che rappresenta un framework per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 la Relazione sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nel corso dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio Consolidato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze. La Relazione sulla Gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 8 marzo 2023

Massimiliano Belingheri L'Amministratore Delegato

Giuseppe Manno Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di BFF Bank S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato di BFF Banking Group (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a BFF Bank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca" o la "Capogruppo") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Rilevazione contabile degli interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.16 "Altre informazioni - Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali"

Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 1.2 "Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Il Gruppo nel calcolo del costo ammortizzato dei crediti Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
verso la clientela acquisiti a titolo definitivo include anche
la stima degli interessi di mora ritenuti recuperabili,
coerentemente con quanto definito dal "Documento
Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in
materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora
ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a
titolo definitivo".

la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento al processo di stima degli interessi di
mora;

l'analisi dei modelli utilizzati per la stima degli
È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto: interessi di mora e l'esame della ragionevolezza
delle principali assunzioni e variabili in essi

l'ammontare degli interessi di mora contabilizzati ma
non ancora incassati è significativo;
contenuti;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di

la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima
di tale componente di ricavo presuppone la
disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili,
costruite sulla base di flussi e tempi di incasso
osservabili alla data di bilancio;
bilancio relativa gli interessi di mora.

incorpora elementi di giudizio professionale da parte
degli Amministratori.
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è
aumentata nel corso del 2022 a causa delle incertezze
del contesto geopolitico legate al conflitto in Ucraina e al
perdurare della pandemia da Covid-19 che hanno
pesantemente inciso sulle condizioni economiche attuali
e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti
rilevanti sul mercato dell'energia, sulle catene di fornitura,
sulla tensione inflazionistica ed il suo effetto sulle
politiche monetarie di rialzo dei tassi di interesse delle
principali economie.
Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione degli
interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a
titolo definitivo un aspetto chiave dell'attività di revisione.

2

Rilevazione contabile dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro)

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 16.2 "Altri proventi di gestione: composizione"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Il Gruppo a partire dall'esercizio 2018, in accordo con la Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
Direttiva 2011/7/UE del Parlamento Europeo e del
Consiglio Europeo relativa alla lotta contro i ritardi di
pagamento nelle transazioni commerciali che fissa un
importo minimo di €40 a titolo d'indennizzo dei costi di
recupero del credito, ha iniziato a richiedere ai debitori 40
euro per ogni fattura scaduta, come rimborso forfettario
per le spese sostenute per il recupero del credito.

la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento al processo di stima degli interessi di
mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del
credito (c.d. 40 euro);

l'analisi dei modelli utilizzati per la stima degli
La recente sentenza emessa dalla Corte di Giustizia
dell'Unione Europea in data 20 ottobre 2022, ha
confermato il diritto di recuperare 40 euro per ogni fattura.
interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il
recupero del credito (c.d. 40 euro), nonché l'esame
della ragionevolezza delle principali assunzioni e
Il Gruppo, per la stima della recuperabilità degli interessi
di mora, ha analizzato la serie storica degli incassi in
modo tale da determinare una stima attendibile
dell'ammontare incassabile relativamente all'indennizzo;
di conseguenza, a partire dalla chiusura del bilancio al
31 dicembre 2022, ha deciso di procedere alla
contabilizzazione per competenza del suddetto
indennizzo, sulla base della percentuale di incasso
rilevata dalle serie storiche e dalle analisi condotte, in
linea con il modello già adottato per la contabilizzazione
degli interessi di mora.
Il Gruppo, al 31 dicembre 2022, ha iscritto la stima del
credito maturato per l'indennizzo in questione per un
ammontare pari a 119 milioni di euro (87 milioni di euro al
netto dell'effetto fiscale).
È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto:
variabili in essi contenuti;

la verifica, su base campionaria, dell'accuratezza
delle rilevazioni contabili;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alla contabilizzazione
dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito
(c.d. 40 euro).

l'effetto del cambio di stima è significativo;

la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima
di tale componente di ricavo presuppone la
disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili,
costruite sulla base di flussi e tempi di incasso
osservabili alla data di bilancio;

incorpora elementi di giudizio professionale da parte
degli Amministratori.
Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione per
competenza dell'indennizzo forfettario per il recupero del
credito (c.d. 40 euro) un aspetto chiave dell'attività di
revisione.

Valutazione delle attività immateriali a vita utile definita e indefinita

Nota integrativa consolidata "Parte A – Politiche contabili": paragrafo A.2.7 "Attività immateriali"

Nota integrativa consolidata "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 10 "Attività immateriali"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 15 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Negli esercizi passati, a seguito di alcune operazioni di Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
aggregazione aziendale, il Gruppo ha rilevato nel bilancio
consolidato attività immateriali a vita utile indefinita che,
al 31 dicembre 2022, ammontano a €30,9 milioni e sono
costituiti principalmente da avviamenti generati a seguito
la comprensione del processo adottato nella
predisposizione del test di impairment approvato
dagli Amministratori della Capogruppo;
dall'acquisizione di BFF Polska Group pari a €22,1
milioni, dell'acquisizione della ex IOS Finance (ora fusa
per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a
€8,7milioni e dell'acquisizione di MC3 Informatica S.r.l.
la comprensione del processo di predisposizione
del piano pluriennale del Gruppo approvato dagli
Amministratori della Capogruppo;
avvenuta nel 2022 pari a €0,08 milioni. l'esame degli scostamenti tra i risultati storici e i

Inoltre, il Gruppo nel corso dell'esercizio 2021, a seguito dell'operazione di aggregazione aziendale con DEPOBank S.p.A. e della conclusione del processo di allocazione definitiva del Prezzo di Acquisto ("Purchase Price Allocation"), ha rilevato nel bilancio consolidato attività immateriali a vita utile definita riconducibili a "Customer Contracts" per complessivi €25,7 milioni.

Nei bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 le attività immateriali rappresentate da «Customer Contracts» ammontano a €21,8 milioni.

Le rettifiche di valore nette sulle attività immateriali a vita utile definita addebitate al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 ammontano a €3,9 milioni e sono rappresentate dagli ammortamenti dell'esercizio per €2,8 milioni, nonché da rettifiche di valore pari a €1,1 milioni resesi necessarie a seguito dell'esito del test di impairment.

Come indicato nella nota integrativa, le attività immateriali a vita utile indefinita sono state allocate dagli Amministratori, secondo quanto previsto dall'IFRS 3, ad alcune divisioni operative ("Cash Generating Unit" o "CGU") da essi individuate.

Gli Amministratori hanno svolto un test di impairment con riferimento ai valori contabili iscritti alla data di bilancio per identificare eventuali perdite per riduzione di valore delle CGU, a cui le attività immateriali a vita utile definita e indefinita sono state allocate, rispetto al loro valore recuperabile.

Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.

  • predisposizione del test di impairment approvato
  • del piano pluriennale del Gruppo approvato dagli
  • l'esame degli scostamenti tra i risultati storici e i piani pluriennali degli esercizi precedenti, al fine di analizzare l'accuratezza del processo previsionale adottato dagli Amministratori della Capogruppo;
  • l'analisi dei criteri di identificazione delle CGU e la riconciliazione del valore delle attività e delle passività alle stesse attribuite con il bilancio;
  • l'analisi delle principali assunzioni utilizzate dagli Amministratori nella determinazione del valore d'uso delle CGU. Le nostre analisi includono l'esame della continuità di applicazione della metodologia adottata negli esercizi precedenti, relativamente agli avviamenti e, il confronto delle principali assunzioni utilizzate con informazioni acquisite da fonti esterne, ove disponibili; tale attività è stata svolta con il supporto di esperti del network KPMG;
  • la verifica dell'analisi di sensitività illustrata nella nota integrativa con riferimento alle assunzioni chiave utilizzate per lo svolgimento del test di impairment sugli avviamenti;
  • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa alle attività immateriali a vita utile definita, indefinita e al test di impairment.

4

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio, con particolare riferimento alla stima:

  • dei flussi finanziari attesi, la cui determinazione deve tener conto dei flussi di cassa prodotti in passato, dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza nonché delle previsioni formulate dagli Amministratori circa gli andamenti economici futuri del Gruppo;
  • dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi finanziari.

La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è aumentata nel corso del 2022 a causa delle incertezze del contesto geopolitico legate al conflitto in Ucraina e al perdurare della pandemia da Covid-19 che hanno pesantemente inciso sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti rilevanti sul mercato dell'energia, sulle catene di fornitura, sulla tensione inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie di rialzo dei tassi di interesse delle principali economie.

Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione delle attività immateriali a vita utile definita e indefinita un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di BFF Bank S.p.A. per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Capogruppo o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora

esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di BFF Bank S.p.A. ci ha conferito in data 2 aprile 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Capogruppo e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2029.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Alcune informazioni contenute nella nota integrativa al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 254/16

Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 23 marzo 2023 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

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Progetto grafico e impaginazione Red Point Srl

Stampa Arti Grafiche Baratelli

ValerioAdami, Paracelso, 1997 92x73 cm, acrilico su tela Collezione Fondazione Farmafactoring

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