Annual Report • Mar 23, 2023
Annual Report
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Bilancio Consolidato
Tutta la collezione, che comprende circa 250 opere, dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, create da artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Hsiao Chin, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, è esposta in via permanente presso le sedi italiane di BFF a Milano e a Roma.
Dal primo semestre 2021 è in distribuzione il volume d'arte, in lingua inglese, edito da Skira editore Milan Genève Paris, "Art Factor. The Pop Legacy in Post-War Italian Art", che racconta il percorso italiano verso la Pop Art mediante le opere di Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Lucio Del Pezzo, Gianfranco Pardi, Mario Schifano ed Emilio Tadini.
Il volume d'arte rappresenta la prima fase di un progetto più ampio che vede la promozione della collezione all'estero, in una mostra itinerante in Europa, che si concluderà nel 2023.
Il presente documento, predisposto in formato PDF al solo scopo di agevolare la lettura del Bilancio, rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alla Direttiva 2004/109/CE ("Direttiva Transparency") e al Regolamento delegato (UE) 2019/815 ("Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) pubblicata sul sito internet all'indirizzo www.bff.com.
Capogruppo del Gruppo Bancario "BFF Banking Group" Sede Legale in Milano - Via Domenichino, 5 Capitale Sociale euro 142.851.591,88 (i.v.) Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Codice Fiscale e Partita IVA n. 07960110158
Bilancio Consolidato
| Struttura del Gruppo | 4 | |
|---|---|---|
| Organi societari alla data del 31 dicembre 2022 | 7 | |
| Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione | 10 | |
| 01 | Relazione sulla Gestione | 15 |
| 1. Evoluzione di BFF: leader sostenibile nella finanza specializzata |
16 | |
| 2. Contesto operativo ed eventi significativi |
25 | |
| 3. Andamento della gestione |
36 | |
| 4. Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi |
70 | |
| 5. Controlli interni |
74 | |
| 6. Altre informazioni |
78 | |
| 7. Capitale sociale, Azionariato e altri indicatori di performance |
82 | |
| 8. Evoluzione prevedibile della gestione |
86 | |
| 9. Destinazione degli utili del Gruppo Bancario |
87 | |
| 10. Proposta all'Assemblea | 88 | |
| 02 | Bilancio Consolidato | 90 |
| Stato Patrimoniale Consolidato | 92 |
|---|---|
| Conto Economico Consolidato | 94 |
| Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva | 95 |
| Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato | 96 |
| Rendiconto Finanziario Consolidato | 98 |
| Nota Integrativa Consolidata | 100 |
| Parte A - Politiche contabili | 101 |
| Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato | 154 |
| Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato | 206 |
| Parte D - Redditività consolidata complessiva | 227 |
| Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura | 229 |
| Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato | 286 |
| 03 | Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei Documenti Contabili e Societari |
311 |
|---|---|---|
| Altri dettagli informativi | 309 | |
| Parte M - Informativa sul leasing | 306 | |
| Parte L - Informativa di settore | 303 | |
| Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | 301 | |
| Parte H - Operazioni con parti correlate | 298 | |
| Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda | 295 | |
| 04 | Relazione della Società di Revisione |
314 |
|---|---|---|
| Denominazioni imprese | Sede legale | Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità | |
|---|---|---|---|---|---|
| e operativa | rapporto (1) | Impresa partecipante | Quota % | diVoti % (2) | |
| 1. BFF Immobiliare S.r.l. | Milano Via Domenichino,5 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 2. BFF Techlab S.r.l. | Brescia Via Carlo Zima, 4 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. BFF Finance Iberia. S.A.U. | Madrid Paseo de la Castellana, 81 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. BFF Polska S.A. | Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 5. BFF Medfinance S.A. | Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 6. BFF Central Europe s.r.o. | Bratislava Mostova, 2 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 7. BFF Česká republika s.r.o. | Prague Roztylská,1860/1 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 8. Debt-Rnt sp. Z O.O. | Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 9. Komunalny Fundusz Inwestycyjng Zamknięty |
Warsaw Plac Dąbrowskiego, 1 |
4 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 10. MEDICO Niestandaryzowany Sekurytyzacyjny Fundusz Inwestycyjny Zamknięty |
Warsaw Plac Dąbrowskiego, 1 |
4 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 11. Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp.k. |
Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
4 | BFF Polska S.A. | 99% | 99% |
| 12. Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k. |
Łódź Jana Kilińskiego, 66 |
4 | Debt-Rnt sp. Z O.O. | 99% | 99% |
BFF Banking Group, al 31 dicembre 2022, include, oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.
La disponibilità di voto riportata ai punti 9 e 10 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.
Le imprese di cui ai punti 11 e 12 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti in relazione al totale dell'attivo.
In data 19 gennaio 2022 è stata costituita la società BFF Immobiliare S.r.l., detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A.. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF" che ha visto l'acquisto di un'area edificabile e il successivo sviluppo di un edificio ad uso uffici che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.
BFF Bank possiede inoltre una partecipazione pari al 26,46% in Unione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.
In data 3 ottobre 2022 BFF Bank ha perfezionato l'acquisizione della società informatica "MC3 Informatica S.r.l." che a decorrere dalla stessa data ha assunto la ragione sociale di BFF Techlab S.r.l.. L'operazione è coerente con il percorso di crescita delineato nel Piano Industriale 2023, e consentirà l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo legate alla gestione e all'evoluzione del sistema informativo del Gruppo, favorendo sinergie di costo e aumentando l'efficienza operativa.
I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
| Presidente | Salvatore Messina | |||
|---|---|---|---|---|
| Amministratore Delegato | Massimiliano Belingheri | |||
| Vice Presidente | Federico Fornari Luswergh | |||
| Consiglieri | Anna Kunkl (*) Michaela Aumann Piotr Henryk Stępniak |
Domenico Gammaldi Monica Magrì (**) Giovanna Villa |
Il Consiglio di Amministrazione resterà in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.
| NOME | CARICA RICOPERTA IN BFF | ESECUTIVO | NON ESECUTIVO | INDIPENDENZA |
|---|---|---|---|---|
| Salvatore Messina | Presidente | |||
| Federico Fornari Luswergh | Vice Presidente | |||
| Massimiliano Belingheri | Amministratore Delegato | |||
| Anna Kunkl | Consigliere | |||
| Michaela Aumann | Consigliere | |||
| Piotr Henryk Stepniak | Consigliere | |||
| Domenico Gammaldi | Consigliere | |||
| Monica Magrì | Consigliere | |||
| Giovanna Villa | Consigliere |
La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021.
(*) Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 1° marzo 2022, in sostituzione della Dott.ssa Amélie Scaramozzino, dimissionaria dal 24 febbraio 2022, la cui nomina è stata confermata dall'Assemblea del 31 marzo 2022.
(**)Nominata per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione il 10 febbraio 2022, in sostituzione dell'Ing. Barbara Poggiali, dimissionaria dal 3 febbraio 2022, la cui nomina è stata confermata dall'Assemblea del 31 marzo 2022.
| Presidente | Nicoletta Paracchini |
|---|---|
| Sindaci effettivi | Fabrizio Riccardo Di Giusto Paolo Carbone |
| Sindaci supplenti | Carlo Carrera Francesca Masotti |
Il Collegio Sindacale resterà in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.
KPMG S.p.A.
Giuseppe Manno
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Giovanna Villa | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Domenico Gammaldi | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Piotr Henryk Stepniak | Consigliere non esecutivo | Membro del Comitato |
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Anna Kunkl | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Giovanna Villa | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Michaela Aumann | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Domenico Gammaldi | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Monica Magrì | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Federico Fornari Luswergh | Consigliere non esecutivo | Membro del Comitato |
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Michaela Aumann | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Domenico Gammaldi | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Federico Fornari Luswergh | Consigliere non esecutivo | Membro del Comitato |
(*) A partire dal 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le seguenti responsabilità in ambito Environmental, Social & Governance ("ESG"): funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, ivi incluso l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tema di sostenibilità e i conseguenti impatti sulla DNF.
quel che è accaduto nei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle pone, in generale, l'esigenza di valutare e ricercare nuovi equilibri.
Nella prima parte dell'anno 2022, il nostro Paese era riuscito a bloccare l'originaria violenta diffusione della pandemia iniziata nel 2020, ma nel febbraio dell'anno l'invasione dell'Ucraina ha posto l'intero pianeta in uno stato di incertezza globale, che si connota con l'aumento dei costi dell'energia, un'alta inflazione e un irrigidimento delle condizioni creditizie.
Si moltiplicano le crisi anche a livello regionale e locale, e si avvia una situazione densa di rischi, che richiede un immediato rilancio della collaborazione internazionale.
Quale che sia la conclusione del conflitto russo-ucraino, esso determinerà - e ha già iniziato a farlo - un impatto aspro e duraturo su processi di sviluppo, crescita, debiti pubblici e inflazione in tutto il mondo.
Gli studiosi più autorevoli hanno notato che mai, prima di questi ultimi anni, il pianeta si è trovato davanti a scelte così radicali da rappresentare dei veri e propri snodi idonei a ridisegnare il futuro delle prossime generazioni. Le crisi in atto stanno convergendo e si sommano, dando vita a un quadro globale in forte mutamento, con al centro nuovi sviluppi nella logistica internazionale e la ricerca di diversi equilibri in campo energetico, anche al fine di adottare le misure necessarie per la transizione ecologica.
Fatto salvo quanto sopra rappresentato sul nuovo ordine globale, sul piano della stabilità finanziaria mette conto notare che l'attività economica nel suo complesso è rallentata nella seconda metà del 2022.
Il rischio di una recessione, specialmente nei Paesi manifatturieri come la Germania e l'Italia, è concreto, sebbene le indicazioni provenienti dai più recenti indicatori congiunturali prospettino una recessione di breve durata e poco profonda.
Il ciclo economico mondiale rimane fortemente condizionato dall'inflazione e dalle difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare causate dal protrarsi del conflitto in Ucraina, ed è reso acuto dalla siccità e dal rallentamento dell'economia cinese.
Le condizioni sui mercati globali sono peggiorate dalla scorsa primavera, e i rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati anche in Italia, sebbene il sistema bancario, le famiglie e le imprese siano nell'insieme più solidi rispetto a passati periodi di turbolenza. In particolare, le banche stanno beneficiando della ripresa del margine di interesse e del miglioramento della qualità del credito, con un rapporto tra sofferenze nette e impieghi attestatosi sui minimi.
Come per gli altri Paesi dell'area dell'euro, l'incremento dei rischi è principalmente determinato dal persistere dell'instabilità geopolitica, dalle pressioni inflative e dalle condizioni creditizie più restrittive.
Le condizioni della finanza pubblica hanno beneficiato della ripresa economica del 2021 e del 2022. In questo quadro, sarà importante mantenere il controllo della spesa pubblica e conseguire un significativo e stabile aumento del potenziale di crescita, facendo leva anche sull'efficace e tempestiva attuazione del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
I rischi per la stabilità finanziaria connessi con la situazione delle famiglie si mantengono contenuti, ancorché le prospettive siano peggiorate nel secondo semestre a causa del persistere di un'elevata inflazione.
La condizione finanziaria delle imprese risente del rallentamento dell'attività economica, dei rincari dei prodotti energetici e dell'aumento dei tassi di interesse.
La situazione delle banche è nel complesso solida, ma l'indebolimento delle condizioni macroeconomiche, le pressioni inflazionistiche e alcuni effetti dell'incremento dei tassi di interesse potrebbero incidere sui bilanci degli intermediari.
Il grado di liquidità è rimasto su valori elevati nel confronto storico.
L'economia globale è, comunque, entrata in una fase interlocutoria, con alcuni fattori positivi che danno corpo alla previsione di una progressiva normalizzazione: i prezzi dell'energia sono decisamente diminuiti, l'inflazione nei principali Paesi ha iniziato a scendere, le banche centrali hanno compiuto gran parte del percorso di rialzo dei tassi.
Negli scorsi mesi, il nostro sistema produttivo ha mostrato grandi capacità di resistenza: l'export si sta dimostrando resiliente, e il mercato del lavoro mostra positivi segnali di tenuta, sicché il paventato rischio di recessione va visto con la dovuta prudenza. Nel terzo trimestre dell'anno passato, l'occupazione e le ore lavorate si sono stabilizzate sui livelli elevati del periodo precedente la crisi pandemica. È proseguita la crescita delle posizioni lavorative a tempo indeterminato. La domanda di lavoro è tornata ad aumentare in misura contenuta nel bimestre ottobre-novembre. La dinamica delle retribuzioni, pur in ripresa, è rimasta moderata.
Pur potendosi registrare ripercussioni di questa fase di incertezza sulla competitività delle imprese, è da ricordare come nel passato abbiamo assistito a processi virtuosi di investimenti e di miglioramento tecnologico, che hanno aiutato a superare momenti di difficoltà.
Per farlo, le imprese devono guardare ai megatrend internazionali, quali, in primis, l'innovazione tecnologica e la transizione ambientale.
Le famiglie, che nel 2022 hanno fronteggiato la diminuzione del potere d'acquisto causata dall'elevata inflazione grazie ai cospicui risparmi accumulati durante la pandemia, nel 2023 dovranno necessariamente ridurre la domanda.
L'azione del Governo dovrebbe essere guidata dall'obiettivo di un incremento della produttività, coniugato alla gestione dell'emergenza energetica, e dall'attuazione del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza, che costituisce la più grande opportunità per realizzare un vero rilancio dell'economia e avviare un percorso di crescita sostenibile e di trasformazione strutturale del nostro sistema economico e produttivo.
L'Italia non può sottrarsi a questa sfida, che è anche un'opportunità, non soltanto per gli elevatissimi costi che un Paese come il nostro sarebbe costretto a sopportare in caso di inazione, ma anche perché siamo uno dei principali Paesi manifatturieri nel mondo, e possiamo dare un importante contributo verso un'economia più sostenibile.
Guardando ai nostri settori di operatività, l'anno 2022 è stato, ancora una volta, ricco di gratificazioni, con un risultato record di utile netto consolidato e la revisione al rialzo del target di utile netto rettificato per l'anno 2023.
In una condizione di mercato caratterizzata da elevata incertezza e volatilità, il factoring si posiziona come una delle soluzioni finanziarie preferite da parte delle imprese per la gestione del rischio commerciale e l'ottimizzazione del capitale circolante.
BFF ha saputo cogliere le diverse opportunità generate dal contesto economico, confermando la propria leadership pan-europea quale operatore a supporto delle aziende fornitrici del sistema sanitario e della Pubblica Amministrazione, e registrando una forte crescita del portafoglio crediti a 5,4 miliardi di euro: un nuovo massimo storico per il Gruppo.
Tale esito deriva dalla capacità di rispondere rapidamente ai mutamenti del contesto di riferimento e all'evoluzione delle esigenze dei clienti, anche attraverso nuove soluzioni volte a potenziare la quota di mercato. È anche questo il significato della nascita di BFF Techlab, nata dall'acquisizione di MC3 Informatica, nostro partner storico nell'implementazione del sistema di core-factoring, che ci consentirà l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo legate alla gestione e alla continua evoluzione del sistema informativo del Gruppo, al fine di incrementare la rapidità di risposta agli stimoli del mercato, migliorare costantemente la customer experience, e accrescere il nostro vantaggio competitivo.
Proprio la nostra vocazione di prossimità al cliente, inoltre, è stata premiata nel 2022 con il rinnovo e il rafforzamento delle collaborazioni in essere con i nostri più grandi clienti, segno del profondo patto di fiducia costruito negli anni.
Allo stesso tempo, l'attuale contesto pone la Banca di fronte a importanti sfide, alle quali si dovrà rispondere con rapidità e flessibilità: la crescita dei tassi di interesse che stiamo sperimentando impone riflessioni strategiche e commerciali significative a tutela della profittabilità nostra e dei nostri clienti; il contesto normativo rappresenta un ulteriore elemento di attenzione, che indurrà la Banca a proseguire nell'adeguamento dei processi operativi e delle politiche di gestione del rischio.
Restiamo un Gruppo con un'elevata qualità degli attivi, e una posizione di capitale molto solida, con un coefficiente Common Equity Tier 1 al 16,9% e un Total Capital Ratio al 22,3%.
L'anno 2022 segna anche il passaggio alla distribuzione semestrale per i dividendi, in aprile, sulla base dei risultati dell'esercizio, e in agosto, sulla base dei risultati del primo semestre, accelerando ulteriormente la restituzione di capitale agli azionisti.
Alla fine dell'anno, il Total Return dal collocamento in IPO è stato pari a 153%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 40%.
L'anno trascorso è stato positivo anche per il settore dei pagamenti. BFF ha registrato l'ingresso di diversi nuovi importanti clienti appartenenti al panorama bancario e finanziario italiano, ha messo in atto un rafforzamento delle partnership, ha arricchito i propri servizi a valore aggiunto.
Il 2023 ci vedrà affrontare nuove sfide, alla luce delle continue evoluzioni che il settore sta vivendo a livello europeo e globale: ci aspettiamo una sempre maggiore diffusione dell'Instant Payment, a seguito della modifica delle normative europee, e ci proponiamo di sostenerlo; continueremo a puntare su innovazione e digitalizzazione del settore dei pagamenti concentrandoci, ad esempio, sul corretto ed efficace traghettamento su T2-T2s Consolidation; supporteremo sempre i nostri clienti agendo come banca di servizio per l'ottimizzazione degli investimenti.
Nell'area dei Securities Services, i risultati del 2022 hanno sicuramente risentito delle performance del mercato, sia azionario sia obbligazionario. Tuttavia, nel corso dell'anno appena concluso, la nostra Banca ha ampliato l'offerta dei servizi a valore aggiunto, distinguendosi come benchmark di riferimento per la qualità e l'innovazione dell'offerta.
Nel 2022 abbiamo consolidato sempre di più la nostra quota di mercato nel segmento dei Fondi Pensione Chiusi, che ci consente oggi di essere il primo depositario in Italia con una quota del 37,4%.
Guardando all'anno appena iniziato, desideriamo continuare a lavorare sui servizi a valore aggiunto e di lending, per offrire ai nostri clienti il livello di personalizzazione e innovazione più adeguato, anche al passo con le continue evoluzioni normative. Intendiamo continuare a crescere nell'ambito dei fondi alternativi, cogliendo le importanti opportunità che il mercato consente, e in ambito fondi pensione consolidando e aumentando la nostra leadership di mercato.
Seguiamo con attenzione la futura emanazione del decreto sulle Casse di Previdenza, che indirizzerà anche questi Enti nella scelta di un Depositario. Le potenzialità in questo ambito sono molto rilevanti, e permetterebbero a BFF di diventare il Depositario di riferimento pure in questo settore. Oltre che sul piano delle funzioni caratteristiche di BFF, prosegue l'impegno della Banca a sostegno della cultura, in linea con le politiche sociali e di sostenibilità di Gruppo.
In questa logica rientra la partecipazione nel capitale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, pari all'1,25%. Si tratta di un'iniziativa che permette al nostro Gruppo di arricchire le proprie politiche culturali, coinvolgendosi al fianco di uno dei maggiori centri italiani di produzione e diffusione del sapere.
Il continuo fiorire delle iniziative di BFF in campo artistico e culturale è per noi, allo stesso tempo, motivo di orgoglio, e risposta a un senso di responsabilità, che ci porta a restituire alla collettività parte dei beni di cui disponiamo.
Su questa linea si muove anche la scelta di portare in mostra le opere d'arte contemporanea italiana che la Banca ha collezionato a partire dagli anni Ottanta. Prosegue il tour internazionale di cui già si dava notizia nello scorso documento di bilancio, e che ci piacerebbe concludere in "Casa BFF" nel 2024, presso la nuova sede centrale del Gruppo a Milano, che ha in programma la realizzazione di uno spazio museale per accogliere l'esposizione delle opere in modo permanente.
Il nostro desiderio è di condividere e di restituire all'ambiente che ci circonda parte della ricchezza che generiamo, in un'ottica di responsabilità verso il bene comune, valori a cui ci ispiriamo, e che hanno originato anche altre iniziative di sostenibilità, di cui si dà conto nella Dichiarazione Non Finanziaria.
Alla luce di quanto precede, anche quest'anno possiamo guardare con soddisfazione al futuro di BFF, la cui crescita è frutto del lavoro e dell'impegno delle sue risorse umane, della sua direzione e dei suoi amministratori. A loro, vanno i miei più sinceri ringraziamenti.
Salvatore Messina
Presidente del Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A.
Relazione sulla Gestione
Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.
Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei: in Spagna nel 2010; in Portogallo nel 2014.
L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici, sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.
Diventa banca nel 2013.
BFF cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016), e si quota in Borsa Italiana (2017).
L'offerta internazionale è presente anche in Grecia, Croazia, Francia.
Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).
BFF è l'unica piattaforma pan-europea, con presenza in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti verso la Pubblica Amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.
Nel 2021, con la fusione con DEPObank, estende il perimetro di attività e le competenze ai Securities Services e ai servizi di pagamento bancari, in cui è leader in Italia.
BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.
Bilancio Consolidato 2022 19
Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto e credit management verso la Pubblica Amministrazione. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.
In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni.
Il modello di business sopra descritto si basa su valori di riferimento, quali:
che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.
* Payment Services Providers
Essere leader nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei propri mercati di riferimento, con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa, allineati alle best practice di corporate governance.
Essere leader nello specialty finance, facendo leva sulla nostra posizione di operatore primario nei servizi finanziari ai fornitori della Pubblica Amministrazione.
Diamo valore alle nostre persone, e investiamo in loro, favorendo il merito e l'inclusione.
Operiamo con onestà e trasparenza.
Assicuriamo ai nostri clienti elevati standard di execution.
BFF Banking Group - consapevole dell'importanza crescente dei fattori ESG - volge ogni giorno il proprio sguardo verso i temi legati alla sostenibilità, al fine di vagliare gli impatti che il business e i comportamenti della Banca producono in termini ambientali, sociali e di buona governance.
BFF redige, già dal 2019, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, che integra il bilancio del Gruppo con i principali dati e le informazioni di natura non finanziaria.
Il Gruppo ha identificato e valutato gli impatti nell'ambito dell'operatività quotidiana e attraverso un confronto con i propri stakeholder, anche nel rispetto del nuovo standard di rendicontazione GRI, relativo alla definizione dei temi materiali di cui è necessario fornire evidenza nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022.
La nuova analisi, che rappresenta un avvicinamento alla doppia materialità disciplinata dalla normativa europea di prossima attuazione (CSRD - Corporate Sustainability Reporting Directive) ha considerato, diversamente da quanto svolto in passato, sia una valutazione degli impatti generati dal Gruppo sia le implicazioni finanziarie per lo stesso, da attuare già a partire dalla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022.
Il Consiglio di Amministrazione - supportato dal Comitato Controllo e Rischi e dal Comitato ESG - ha supervisionato il processo e rivisto e approvato i temi materiali identificati.
In linea con gli obiettivi dichiarati in occasione della pubblicazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021, BFF ha proseguito nel suo percorso verso l'integrazione dei fattori ESG all'interno della propria strategia, con un'azione volta a generare valore nel lungo termine a beneficio dei propri stakeholder, interni ed esterni.
In data 28 luglio 2022 il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank ha costituito e approvato il Regolamento del Comitato ESG, quale organo di natura manageriale con funzioni propositive e consultive a favore dell'Amministratore Delegato, nelle valutazioni e decisioni relative alle questioni di sostenibilità connesse con l'esercizio dell'attività della Banca e del Gruppo e con le sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder. Più nello specifico, il Comitato ha compiti istruttori sulle materie di sostenibilità da sottoporre all'attenzione dell'Amministratore Delegato, supportando quest'ultimo nella gestione di tutte le questioni di responsabilità sociale e garantendo il posizionamento del Gruppo su dette materie nelle diverse aree di riferimento.
La costituzione di un Comitato Sostenibilità:
Nel corso del 2022 BFF ha avviato un percorso teso alla costruzione di un dialogo con le principali agenzie di rating ESG ("Environment, Social, Governance") con l'obiettivo di puntare al miglioramento continuo delle proprie performance nei rating ESG maggiormente accreditati.
Tale approccio che ha portato all'ottenimento di upgrade sui seguenti ESG risk rating rappresenta per BFF un ulteriore incoraggiamento a proseguire nel nostro suo percorso di crescita sostenibile.
In data 5 settembre 2022, la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo BFF, ha assegnato a BFF un risk rating ESG ("Environment, Social, Governance") pari a 18,1, e registrato un evidente miglioramento rispetto al passato, collocando la società nella categoria "Low Risk".
Il rating attribuito da Sustainalytics contribuisce ad aumentare la trasparenza e la visibilità del percorso di crescita sostenibile di BFF, e misura l'esposizione della società ai rischi materiali ESG specifici per il settore, oltre che il livello e la qualità del management nella gestione di tali rischi.
BFF passa, quindi, da "Medium Risk" a "Low Risk", e si posiziona al 9° percentile della sub-industry "Regional Banks", al 17° percentile della categoria "Banks" e al 19° percentile dell'intero universo di Sustainalytics. Inoltre, BFF si è classificata al secondo posto nella sub-industry di riferimento tra le società con una capitalizzazione di mercato di USD 1,1-1,2 miliardi.
Infine, in data 22 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Policy di Diversità e Inclusione ("D&I") con l'obiettivo di definire i princìpi ispiratori di BFF tesi a:
Quanto sopra basato sull'assunto che la diversità e l'inclusione sono da considerarsi quali valori che esplicano, nel concreto, effetti positivi nei confronti di tutti gli stakeholder della Banca.
BFF riconosce nei suddetti valori vere e proprie risorse chiave volte all'innovazione, alla crescita della produttività e della sostenibilità della Banca e delle sue Controllate.
Con riferimento all'obiettivo connesso con l'ulteriore sviluppo delle attività di Fondazione Farmafactoring nel 2022; quest'ultima ha ridefinito il proprio impianto strategico in linea con le esigenze della comunità. In tale contesto, la Fondazione ha messo a punto un nuovo purpose: "Essere propulsore della trasformazione sostenibile e inclusiva dei sistemi di welfare e di tutela della persona e delle comunità."
Il purpose, validato da un'intensa attività di stakeholder engagement, risponde a un nuovo bisogno: operare in maniera integrata negli ambiti salute, previdenza e inclusione finanziaria.
BFF all'interno della propria Intranet aziendale - disponibile per tutto il Gruppo - ha creato una nuova sezione "Sostenibilità" interamente dedicata ai temi ESG (disponibile in inglese e in italiano) con l'obiettivo di diffondere una cultura attenta e sensibile all'utilizzo delle risorse. Più nello specifico, è stato reso disponibile in tale sezione, ad esempio, i) un tool che consente di monitorare l'uso personale della stampante nel tempo, per acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corrispondente impatto negativo sull'ambiente (consumo di CO2, impiego di risorse naturali e di energia) e per aiutare il Gruppo a limitare il più possibile l'uso di carta e ii) un'area dedicata alla condivisione di messaggi di "awareness" e alla diffusione di best practice che ciascun dipendente può liberamente suggerire a tutti i colleghi.
Il 2022 è stato contrassegnato, a livello geopolitico, dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dalle relative tensioni tra quest'ultima e i Paesi occidentali e, a livello economico, da un'impennata dell'inflazione in tutti i principali Paesi e dal conseguente rialzo generalizzato dei tassi d'interesse.
I prezzi al consumo sono stati trainati al rialzo soprattutto dai rincari energetici, causati dalle interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali dovute alla pandemia e accentuatisi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ma anche dalla ripresa della domanda post-Covid e dall'irrobustimento del mercato del lavoro. I tassi di disoccupazione sono infatti scesi ai minimi storici sia negli Stati Uniti sia nell'Area Euro, causando l'aumento dell'inflazione core (al netto cioè delle volatili componenti degli alimentari e dell'energia), sui massimi da oltre quarant'anni negli USA e dall'avvio della moneta unica nel Vecchio Continente.
Al fine di limitare l'inflazione da domanda, le Banche centrali hanno modificato il loro orientamento in senso restrittivo, aumentando più volte i tassi di interesse ufficiali. Specificatamente, la Federal Reserve ha alzato i tassi sui fondi federali dallo 0,00%-0,25% al 4,25%-4,50% e la BCE ha portato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali dallo 0,00% al 2,50%.
Lo shock inflazionistico ha causato un deciso rallentamento delle principali economie e il rischio di una prossima entrata in recessione è consistente. In tal senso si stanno muovendo gli indicatori leading del ciclo.
Tuttavia, i prezzi dell'energia sono nettamente scesi, dopo i picchi raggiunti dal gas ad agosto e dal petrolio a giugno, preludendo a una significativa diminuzione dell'inflazione nel 2023.
| Indicatori | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|---|
| Pil Reale (var. annua) | -5,5% | 5,4% | 3,4%* | 0,4%* |
| Tasso di Inflazione (var. annua) | 0,6% | 2,7% | 8,9% | 6,4%* |
| Tasso di Disoccupazione | 7,6% | 7,4% | 6,7% | 6,9%* |
| Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) | 1,9% | 2,3% | 1,0%(*) | 1,3%* |
| Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) | -6,9% | -4,8% | -3,4%* | -3,5%* |
(*) Stime di consensus rilevate da Bloomberg, aggiornate al 20/2/2023.
Nel 2022 la crescita economica europea ha rallentato, risentendo dei rincari dell'energia e degli alimentari. La produzione industriale ha tenuto, ma gli ordini si sono contratti e gli imprenditori manifatturieri, nella seconda metà dell'anno, sono diventati pessimisti. I consumi hanno frenato, risentendo di una fiducia delle famiglie scesa ai minimi storici, depressa dall'impennata dell'inflazione e nonostante il tasso di disoccupazione sia sceso ai livelli più bassi di sempre al 6,1%. Si sono quindi creati i presupposti per una decisa frenata dell'economia nel 2023. In tal senso, il consensus stima che quest'anno il Pil rallenti allo 0,4%, dal 3,4% del 2022.
L'inflazione a dicembre ha raggiunto il 10,4%, dal 5,3% di dicembre 2021 e dopo aver toccato un livello record all'11,5% a ottobre, con il dato core (al netto delle volatili componenti degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco) al 6,2% (dal 3,0%).
Per fronteggiare l'aumento dell'inflazione, ben al di sopra del suo target (2%), la Banca Centrale Europea ha reso meno accomodante la politica monetaria, ponendo fine al quantitative easing e avviando a partire da luglio l'inversione del ciclo dei tassi. Tutti e tre i tassi di riferimento sono stati alzati di 2,5 punti percentuali: il tasso sui depositi è stato portato al 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,50% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginali al 2,75%. Conseguentemente, gli operatori hanno decisamente rivisto al rialzo le proprie aspettative sui tassi a breve europei, con i tassi forward sull'Euribor a tre mesi con scadenza dicembre 2023 saliti dallo 0,06% di fine 2021 al 3,65% di fine 2022.
L'impennata dell'inflazione, le aspettative per una politica monetaria più restrittiva e la forte salita dei tassi statunitensi (pari a 236 basis points sul Treasury decennale da fine 2021 a fine 2022) hanno causato un consistente aumento dei rendimenti obbligazionari europei, sui titoli di riferimento tedeschi a tre e a dieci anni rispettivamente pari a 322 e a 275 punti base. Inoltre, il timore che le strette creditizie attuate dalla BCE possano pesare sulla spesa per interessi ha spinto al rialzo gli spread dei Paesi a più alto debito, come l'Italia e la Grecia. In particolare, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sulla scadenza decennale da fine 2021 a fine 2022 è salito di 79 punti base a 214. La combinazione di una decisa salita dei tassi di interesse internazionali e di un premio al rischio un po' più alto per detenere Btp ha quindi determinato un netto calo del mercato obbligazionario italiano, che nell'anno ha perso il 14,8% (in base all'indice MTS generale), trainato al ribasso dai Btp con scadenza superiore ai 6 anni (-24,4%).
Il trend di riduzione del deficit pubblico europeo è proseguito, beneficiando dell'aumento delle entrate generato dalla maggior crescita nominale, del progressivo venir meno delle misure temporaneamente adottate in risposta alla pandemia e nonostante i provvedimenti varati per contenere l'impatto dei rincari energetici su famiglie e imprese e per aiutare gli Ucraini in fuga dalla guerra. Sulla base delle stime di consensus, il disavanzo dovrebbe diminuire al 3,4% del Pil nel 2022 (dal 4,8% dell'anno precedente), per risalire lievemente al 3,5% nel 2023.
La spesa pubblica, dopo l'impulso ricevuto nel 2020-2021 per fronteggiare la pandemia, dovrebbe ridurre la sua incidenza sul Pil al 49,8% nel 2022 e al 49,7% nel 2023 (secondo le stime della Commissione Europea), dal picco del 52,8% raggiunto nel 2020 (e dal 51,5% del 2021). Peraltro, grazie all'elevata crescita del Pil nominale, nel 2022 l'incremento della spesa pubblica nell'UE dovrebbe essere stato di quasi il 5% e per l'anno entrante la Commissione prevede un aumento del 5,8%. Nei Paesi in cui BFF opera, si stima che i tassi di crescita più sostenuti siano stati realizzati, nel 2022, dalla Polonia (+16,5%) e dalla Grecia (+9,0%) e, nel 2023, dovrebbero essere conseguiti da Slovacchia (+18,0%), Polonia (+16,5%) e Repubblica Ceca (+10,1%).
| Paesi | Spesa Pubblica 2021 (mld. euro) |
Spesa Pubblica 2021 (% Pil) |
Var. 2021/ 2020 |
Spesa Pubblica 2022 (mld. euro) |
Spesa Pubblica 2022 (% Pil) |
Var. 2022/ 2021 |
Spesa Pubblica 2023 (mld. euro) |
Spesa Pubblica 2023 (% Pil) |
Var. 2023/ 2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unione Europea | |||||||||
| (27 Paesi) | 7.480 | 51,5 | 5,2% | 7.847 | 49,8 | 4,9% | 8.302 | 49,7 | 5,8% |
| Francia | 1.476 | 59,0 | 3,8% | 1.525 | 57,9 | 3,3% | 1.613 | 58,1 | 5,8% |
| Italia | 985 | 55,3 | 4,4% | 1.031 | 54,1 | 4,6% | 1.052 | 53,3 | 2,1% |
| Spagna | 611 | 50,6 | 5,1% | 635 | 48,7 | 3,9% | 657 | 47,9 | 3,6% |
| Polonia | 254 | 44,2 | 0,1% | 296 | 44,1 | 16,5% | 345 | 46,3 | 16,5% |
| Repubblica Ceca | 111 | 46,5 | 8,7% | 120 | 45,2 | 8,6% | 132 | 46,0 | 10,1% |
| Portogallo | 103 | 47,8 | 3,8% | 108 | 45,9 | 5,8% | 114 | 45,5 | 5,0% |
| Grecia | 104 | 57,4 | 5,6% | 114 | 54,4 | 9,0% | 117 | 52,4 | 2,7% |
| Slovacchia | 46 | 46,3 | 9,1% | 48,5 | 45,0 | 6,3% | 57,2 | 47,1 | 18,0% |
| Croazia | 33 | 48,5 | 20,7% | 35,7 | 47,2 | 8,5% | 38,4 | 47,4 | 7,8% |
Fonte: Elaborazioni BFF su dati European Economic Forecast, Autumn 2022 e Eurostat.
La dinamica della spesa pubblica per beni e servizi è stata finora significativamente più vivace di quella della spesa pubblica complessiva. I dati cumulati annui al terzo trimestre dell'anno (ovvero, la somma dei dati tra il quarto trimestre del 2021 e il terzo del 2022) mostrano infatti una crescita su base tendenziale del 7,2%. Guardando ai Paesi con cui BFF opera, la crescita risulta particolarmente consistente in Slovacchia (+14,2%), Repubblica Ceca (+13,0%), Grecia (+12,7%), Polonia (+12,1%) e Croazia (+11,6%), mentre è più contenuta in Francia (+4,9%), dove però il peso sul Pil è già relativamente elevato (11,6%) anche se non superiore a quello che si osserva nel complesso dell'Unione Europea.
In Italia, la spesa pubblica per beni e servizi in rapporto al Pil è pari all'8,8%, il 2,8% in meno rispetto a quello che si rileva nel complesso dell'UE; essendo il dato sui consumi intermedi sostanzialmente allineato (al 6%), la differenza risiede nelle prestazioni sociali in natura, che pesano circa la metà (2,7%) rispetto a quello che si osserva nell'Unione Europea (5,6%). Il Governo italiano con la legge di bilancio approvata a fine anno intende portare la spesa pubblica per beni e servizi a 170,9 miliardi di euro nel 2023 (dai 166,9 del 2022), a fronte dei 165,6 in assenza di manovra.
| Paesi | Consumi Intermedi Q3 2022( *) (mld. euro) |
Consumi Intermedi Q3 2022( *) (% Pil) |
Var. yoy |
Prestazioni Sociali in Natura Q3 2022( *) (mld. euro) |
Prestazioni Sociali in Natura Q3 2022( *) (% Pil) |
Var. yoy |
Spesa Pubblica per Beni e Servizi Q3 2022( *) (mld. euro) |
Spesa Pubblica per Beni e Servizi Q3 2022( *) (% Pil) |
Var. yoy |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unione Europea | |||||||||
| (27 Paesi) | 930,7 | 6,0 | 7,2% | 859,3 | 5,6 | 7,2% | 1.789,9 | 11,6 | 7,2% |
| Francia | 136,1 | 5,2 | 8,2% | 165,4 | 6,4 | 2,3% | 301,4 | 11,6 | 4,9% |
| Italia | 113,2 | 6,1 | 5,3% | 50,3 | 2,7 | 7,3% | 163,5 | 8,8 | 5,9% |
| Spagna | 74,7 | 5,8 | 6,8% | 37,5 | 2,9 | 7,6% | 112,2 | 8,6 | 7,1% |
| Polonia | 37,5 | 5,9 | 14,1% | 12,0 | 1,9 | 6,4% | 49,5 | 7,8 | 12,1% |
| Repubblica Ceca | 15,5 | 5,8 | 15,7% | 9,1 | 3,4 | 8,7% | 24,6 | 9,2 | 13,0% |
| Portogallo | 12,9 | 5,5 | 7,0% | 4,6 | 2,0 | 11,7% | 17,5 | 7,5 | 8,2% |
| Grecia | 11,5 | 5,8 | 14,4% | 5,8 | 2,9 | 9,4% | 17,3 | 8,7 | 12,7% |
| Slovacchia | 6,4 | 6,1 | 14,4% | 3,7 | 3,5 | 13,8% | 10,1 | 9,6 | 14,2% |
| Croazia | 5,0 | 7,8 | 13,5% | 1,4 | 2,1 | 5,3% | 6,4 | 9,9 | 11,6% |
Fonte: Elaborazioni BFF su dati Eurostat.
(*) Dati cumulati annui.
La spesa pubblica per beni e servizi include i consumi intermedi e le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato. I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.
Nella prima metà del 2022, con un turnover totale di 1.144 miliardi di euro e un'incidenza del 12,5% rispetto al PIL, il factoring in Europa ha riportato una crescita annua record del 21,5%, raddoppiando l'incremento registrato nella prima metà del 2021 (11%). Tale trend è il risultato di un una pluralità di fattori: ripresa della domanda dopo la forte contrazione causata dalla pandemia, necessità di liquidità per il rimborso di finanziamenti statali, impatto dell'inflazione sul valore nominale del fatturato delle imprese e dei volumi ceduti, effetto della crisi russo-ucraina sulla formazione di nuove esigenze finanziarie nei Paesi dell'Europa orientale, connesse al finanziamento di voci di spesa causate dalla gestione dei flussi migratori e dagli interventi umanitari.
Il turnover registrato a giugno 2022 dai Paesi in cui il Gruppo BFF opera è stato di oltre 546 miliardi di euro, con una crescita media superiore al trend europeo.
Tale risultato è stato trainato in termini assoluti da Francia (203,5 miliardi di euro) e Italia (139,8 miliardi di euro), ma anche influenzato in termini relativi da Repubblica Ceca, Grecia e Polonia, che hanno riportato un tasso di crescita annuo significativamente superiore alla media dei Paesi europei1 .
Guardando, in particolare, al mercato del factoring in Italia, il turnover del 2022 è stato pari a 287 miliardi di euro, registrando una crescita tendenziale del 14,6%, a fronte di un monte crediti totale a fine anno di euro 69,5 miliardi, in crescita del 5,9% rispetto a fine 2021.
Restringendo l'analisi alla sola operatività di factoring verso la pubblica amministrazione, a dicembre 2022 si registra una riduzione del 30,3% del turnover anno su anno, con un valore totale di 19,3 miliardi di euro, pari al 6,8% del fatturato totale del factoring.
La dinamica osservata è riconducibile a una crescente complessità del contesto normativo di riferimento, in seguito all'entrata in vigore della nuova definizione di default prevista dal Regolamento europeo relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che privilegia gli operatori altamente specializzati e, al contempo, spinge verso la valutazione di soluzioni alternative inerenti al settore della finanza strutturata.
Con riferimento al monte crediti in essere verso gli enti pubblici, si osserva una riduzione dell'1,7% rispetto all'anno precedente, per un valore totale di 8,5 miliardi di euro a dicembre 20222 , per effetto dei minori volumi di turnover e dell'incremento dei giorni medi di pagamento.
La composizione del monte crediti è leggermente variata rispetto al 2021, con i crediti del settore sanitario cresciuti dal 34% al 36% e quelli vantati verso le amministrazioni centrali, locali ed altri enti pubblici diminuito dal 66% al 64%.
1 Fonte: EUFederation - Half Year Figures 30 June 2022.
2 Fonte: Assifact - Febbraio 2023.
BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent e custodia e regolamento titoli.
L'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, fortemente correlati tra loro, è stato influenzato dalla flessione del controvalore del risparmio gestito in Italia, che nell'anno è diminuito del 14,6%, a 2.216 miliardi di euro. Questa diminuzione è stata causata dal forte calo dei mercati - sia azionari che obbligazionari - ed è avvenuta nonostante la raccolta netta sia stata positiva per quasi 20 miliardi di euro.
| Gestioni | Raccolta netta 2022( *) (A) |
(A)/ Patrim. gest. dic. 2021 |
Raccolta netta gen.-set. 2022( *) (B) |
(B)/Patrim. gest. dic. 2021 |
Patrimonio gestito dic. 2022( *) |
Patrim. gest. dic. 2022/ dic. 2021 |
Patrimonio gestito set. 2022( *) |
Patrim. gest. set. 2022/ dic. 2021 |
Patrimonio gestito dic. 2021( *) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gestioni collettive | 15.477 | 1,1% | 14.646 | 1,1% | 1.160.158 | -14,1% | 1.150.159 | -14,9% | 1.351.254 |
| Fondi aperti | 9.338 | 0,7% | 10.028 | 0,8% | 1.074.708 | -15,5% | 1.066.725 | -16,2% | 1.272.588 |
| Fondi di diritto italiano | -566 | -0,2% | 223.413 | -13,7% | 258.969 | ||||
| Fondi di diritto estero | 10.594 | 1,0% | 843.312 | -16,8% | 1.013.619 | ||||
| Fondi chiusi | 6.139 | 7,8% | 4.619 | 5,9% | 85.449 | 8,6% | 83.435 | 6,1% | 78.666 |
| Fondi di diritto italiano | 1.299 | 2,0% | 68.516 | 3,2% | 66.409 | ||||
| Fondi di diritto estero | 3.319 | 27,1% | 14.919 | 21,7% | 12.257 | ||||
| Gestioni di portafoglio | 4.288 | 0,3% | -7.274 | -0,6% | 1.055.458 | -15,1% | 1.040.900 | -16,3% | 1.242.988 |
| Gestioni di prodotti assicurativi |
-4.034 | -0,5% | 663.890 | -17,5% | 804.388 | ||||
| Gestioni patrimoniali retail |
7.316 | 4,5% | 5.336 | 3,3% | 144.428 | -12,0% | 141.739 | -13,6% | 164.097 |
| Gestioni di patrimoni previdenziali |
1.709 | 1,5% | 99.191 | -13,0% | 114.017 | ||||
| Fondi pensione aperti |
1.285 | 5,0% | 22.255 | -12,6% | 25.475 | ||||
| Fondi pensione negoziali |
1.355 | 2,4% | 50.256 | -9,8% | 55.742 | ||||
| Fondi pensione preesistenti |
17 | 0,1% | 12.312 | -13,5% | 14.236 | ||||
| Casse di previdenza | -214 | -3,1% | 5.487 | -19,4% | 6.806 | ||||
| Altre forme previdenziali |
-734 | -6,2% | 8.881 | -24,5% | 11.759 | ||||
| Altre Gestioni | -10.285 | -6,4% | 136.080 | -15,2% | 160.486 | ||||
| Totale risparmio gestito | 19.765 | 0,8% | 7.372 | 0,3% | 2.215.616 | -14,6% | 2.191.059 | -15,5% | 2.594.242 |
| (*) Dati in milioni di euro. | Fonte: elaborazione BFF Bank su dati Assogestioni. |
Nel dettaglio, la raccolta netta è cresciuta di 9,3 miliardi di euro per i fondi aperti, di 6,1 miliardi per i fondi chiusi, di 7,3 miliardi per le gestioni patrimoniali retail, mentre è diminuita di 3,0 miliardi quella delle gestioni di portafoglio istituzionali; nell'ambito di queste ultime, peraltro, i dati a fine settembre mostrano che le gestioni previdenziali - e specificatamente i fondi pensione negoziali, importanti per il business di BFF - sono andati in controtendenza, crescendo di 1,7 miliardi di euro (con i fondi pensione negoziali in aumento di 1,4 miliardi). Tra le gestioni collettive, si nota come l'aumento della raccolta netta, sulla base dei dati dei primi nove mesi, sia quasi interamente imputabile ai fondi di diritto estero (+13,9 miliardi di euro) e solo in misura modesta (+0,7 miliardi) a quelli di diritto italiano.
Il patrimonio gestito si è quindi portato a fine dicembre a 1.075 miliardi di euro per i fondi aperti (pari al 48,5% del totale), 85,4 miliardi per i fondi chiusi (3,9%), 144,4 miliardi per le gestioni di portafoglio retail (6,5%) e 911,0 miliardi di euro per le gestioni di portafoglio istituzionali (41,1%); nello specifico, il patrimonio dei fondi pensione negoziali a fine settembre ammontava a 50,3 miliardi di euro, pari a circa la metà del totale delle gestioni di patrimoni previdenziali.
Il 2022 ha rappresentato un ulteriore anno in cui i pagamenti digitali hanno conosciuto un avanzamento. Il mercato delle carte di pagamento è il principale traino di questa espansione: in attesa dei dati consolidati del 2022, il primo semestre dell'anno ha visto un aumento del transato delle carte prepagate del +19%, quello delle carte di debito del +24%, mentre la categoria delle carte di credito - dopo un 2021 ancora con crescite molto contenute per gli effetti a medio termine del Covid - beneficia della ripresa dei consumi ad alto importo per i servizi, il turismo e i viaggi aziendali con una crescita del +21%.
Sono in crescita, anche se in minor misura, le operazioni di prelievo di contante con carta agli Atm, per un totale di 85 miliardi di euro (+14%).
Nei negozi fisici la carta contactless si conferma lo strumento più utilizzato rappresentando il 64% delle transazioni digitali (percentuale che sale al 69% se consideriamo anche le transazioni via mobile, smartwatch e altri device Nfc) ed è in crescita del 49% rispetto al primo semestre del 2021, per un totale di 79 miliardi di euro.
Per quanto concerne i pagamenti bancari, secondo il report semestrale di Banca d'Italia, si assiste ad un incremento degli strumenti SEPA a partire dai bonifici (+6,1% nel primo semestre 2022 rispetto al primo semestre 2021) e dagli SDD (+6,5%); in leggero calo (-1,5%) invece le altre forme di incasso domestico, Riba o MAV. In calo nel primo semestre 2022 rispetto al 2021 anche gli altri strumenti denominati "tradizionali" quali gli assegni bancari e circolari (-6,8%) e gli effetti (-6,9%).
Da un punto di vista delle iniziative nell'ambito dei pagamenti, l'entrata in vigore della T2-T2S consolidation, a marzo 2023, sta impegnando le banche sia da un punto di vista operativo che di investimenti mentre l'instant payment, anche se inizia ad essere accettato da molte banche, stenta ancora ad affermarsi come servizio di pagamento di punta; la sua obbligatorietà, determinata a novembre 2022 dalla Commissione Europea, amplierà la sua diffusione nei prossimi due anni.
L'evoluzione e la digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti europeo continuano ad essere al centro dell'attenzione della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea (BCE), impegnate nel definire le linee strategiche per i prossimi anni: una particolare attenzione viene data da entrambe le istituzioni sia allo sviluppo degli instant payments sia alla realizzazione di un Euro Digitale. Il 2022, inoltre, ha inaugurato l'inizio dell'iter di revisione della PSD che condurrà, probabilmente entro il 2023-2024, a un nuovo aggiornamento della Direttiva sui Pagamenti ("PSD3"), che potrebbe aprire ancora di più alla competizione il mercato.
Si rappresentano in questa sezione i principali eventi succedutisi nel corso del 2022.
In data 2 febbraio 2022, BFF ha annunciato l'accordo con Fondazione Fiera Milano per l'acquisto dell'area su cui sorgerà la nuova sede centrale della Banca.
L'edificio sarà completato nel 2024 e accoglierà gli oltre 500 dipendenti che oggi operano a Milano in tre siti differenti. La nuova sede, che prenderà il nome di "Casa BFF", si inserisce in un percorso di rinnovamento progressivo degli ambienti di lavoro del Gruppo, come già avvenuto per gli uffici di Madrid (2020) e per la Polonia, a Łódź (2019), presso il complesso Brama Miasta.
Propedeutica all'esecuzione del progetto, in data 19 gennaio 2022, è stata costituita BFF Immobiliare S.r.l., società che gestisce lo sviluppo e la valorizzazione di Casa BFF e, a tendere, di tutto il patrimonio immobiliare di proprietà del Gruppo.
Il 9 marzo 2022, di seguito alla conclusione della procedura di Accelerated Book-Building su circa 14 milioni di azioni ordinarie di BFF detenute dalla Equinova UK HoldCo Limited3 il flottante della Banca, già oltre l'80% al 31 dicembre 2021, ha raggiunto la quasi totalità del capitale sociale, rendendo così BFF una delle poche società quotate italiane ad azionariato diffuso.
In data 31 marzo 2022 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti, che ha approvato un Piano di Incentivazione a Lungo Termine che contribuirà alla creazione di valore futuro, rafforzando, tra l'altro, la retention e il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità. L'Assemblea ha inoltre approvato la Relazione sulla politica in materia di remunerazione, e ha espresso un voto consultivo favorevole sulla Relazione sui compensi corrisposti.
In data 21 aprile 2022, facendo seguito alla delibera assembleare del mese di marzo dello stesso anno, BFF ha distribuito un dividendo lordo per azione pari a euro 0,679, per un totale di euro 125.280.399.
L'anno 2022 segna anche il passaggio alla distribuzione semestrale per i dividendi in agosto, sulla base dei risultati del primo semestre, accelerando ulteriormente la restituzione di capitale agli azionisti. Pertanto, in data 24 agosto 2022 si è proceduto al pagamento di euro 68.549.894.
Inoltre, nel corso dell'esercizio, BFF ha gestito un'attività di capital management volta all'ottimizzazione della propria struttura patrimoniale per disporre di una maggiore flessibilità, nonché di un margine più ampio in termini di leva finanziaria e di limite delle grandi esposizioni. In tal senso:
Il 29 giugno 2022 si è proceduto al rimborso a scadenza dell'importo residuo, pari a 42 milioni di euro, dell'obbligazione senior preferred di originari 200 milioni di euro, emessa nel 2017 e oggetto di cash buy back e successivi riacquisti a partire dal giugno 2021.
3 Equinova è la holding company di Advent International Corporation, Bain Capital Private Equity Europe LLP e Clessidra SGR S.p.A., che era il principale azionista di DEPObank (al 1° marzo 2021 deteneva una quota del 91,6% del capitale sociale della stessa).
Nel corso del secondo semestre, al fine di raffreddare l'inflazione, la Banca Centrale Europea ha avviato un ciclo restrittivo di politica monetaria, ponendo quindi fine all'era dei tassi negativi. Tra luglio e dicembre i tassi di interesse ufficiali sono stati alzati quattro volte (a luglio, settembre, ottobre e dicembre) per complessivi 250 punti base e un ulteriore rialzo di 50 punti base è avvenuto a febbraio 2023. Nel dettaglio, i tassi chiave sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e marginali sono stati portati rispettivamente al 2,50%, al 3,00% e al 3,25%. Inoltre, il 15 dicembre la BCE ha annunciato l'avvio del Quantitative Tightening, ovvero la riduzione del portafoglio di asset a partire da marzo 2023 al ritmo di 15 miliardi di euro al mese (importo che l'Istituto di Francoforte si riserva di variare da luglio).
In data 5 settembre 2022 la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo BFF, ha assegnato a BFF un risk rating ESG pari a 18,1. Il Gruppo è passato così dalla categoria "Medium Risk" a "Low Risk", posizionandosi al 9° percentile della sub-industry "Regional Banks", al 17° percentile della categoria "Banks" e al 19° percentile dell'intero universo di Sustainalytics. Inoltre, BFF si è classificata al secondo posto nella sub-industry di riferimento tra le società con una capitalizzazione di mercato di USD 1,1-1,2 miliardi.
In data 23 Settembre 2022 la Banca d'Italia ha emanato alcune linee interpretative più stringenti sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) che ha portato a registrare, alla data del 30 settembre 2022, un incremento del livello delle esposizioni scadute deteriorate seppur non sintomatiche di un incremento del profilo di rischio di credito effettivo del portafoglio.
Il 20 ottobre 2022 BFF, per effetto della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, ha ottenuto conferma del diritto di recuperare almeno euro 40 per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione.
Sempre nel mese di ottobre 2022, è nata BFF Techlab dall'acquisizione, da parte di BFF, del 100% del capitale sociale di MC3 Informatica Srl, società di consulenza che in questi anni ha supportato BFF nell'implementazione dell'attuale sistema di core-factoring e nella definizione di altre architetture applicative. L'operazione è coerente con il percorso di crescita delineato dalla Banca nel Piano Industriale 2023, in quanto consente l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo di MC3 legate alla gestione e all'evoluzione del sistema informativo del Gruppo.
A seguito dell'uscita di Arca e Anima, le cui disdette erano state comunicate nel 2021 e le cui migrazioni in uscita si sono completate nel corso del 2022, a causa delle quali si è registrata una significativa riduzione di alcune attività all'interno della BU Security Services, la banca ha avviato delle azioni volte a ridefinire la struttura organizzativa, riadattandola alle mutate esigenze di business. In particolare, si precisa che è in atto una procedura di ristrutturazione che allo stato attuale coinvolge 23 posizioni.
In data 4 novembre si è aperta, pertanto, la Procedura di Informazione e Consultazione sindacale ex. Art. 22 del CCNL del Credito, avente ad oggetto la gestione degli esuberi risultanti. Si precisa che a gennaio 2023 è stata avviata, a seguito di quanto sopra, una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi degli Art. 4 e 24 della legge del 23 luglio 1991 n. 223 su un numero ridotto di posizioni (dalle 49 originariamente previste a 23 posizioni), in conseguenza di uscite volontarie e ricollocazioni interne. Tale procedura è tutt'ora in fase di discussione con le organizzazioni sindacali.
Il 22 dicembre 2022 BFF è entrata nella compagine azionaria dell'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.P.A., tramite la sottoscrizione di una quota di partecipazione, pari all'1,25%, nell'ambito dell'aumento di capitale deliberato dalla Società.
L'operazione rientra nelle iniziative e nelle strategie di sostenibilità e impegno pubblico di BFF, e consente alla Banca di affiancare altri esponenti di prestigio - pubblici e privati - del tessuto culturale ed economico del Paese, coinvolgendosi al fianco di uno dei maggiori centri italiani di produzione e diffusione della cultura.
Infine, si precisa che, in merito agli avvicendamenti avvenuti all'interno degli organi sociali:
A seguito delle suddette dimissioni il CdA della Banca ha convocato l'Assemblea ordinaria, al fine di i) all'integrare, per il residuo del triennio 2021-2023, del Collegio Sindacale, e ii) nominare il nuovo Presidente di tale organo sociale. L'Assemblea, in data 31 marzo 2022, ha deliberato di nominare della Dott.ssa Francesca Sandrolini in qualità di Presidente del Collegio sindacale nominata sulla base di una "singola" proposta di candidatura presentata dallo Studio Legale Trevisan & Associati per conto di un gruppo di azionisti, non trovando applicazione le disposizioni statutarie e di legge che prevedevano l'utilizzo del meccanismo del c.d. voto di lista;
In data 22 aprile 2022, la Dott.ssa Francesca Sandrolini ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale con effetto immediato, per ragioni strettamente personali. Per l'effetto, ai sensi di legge e di statuto, a decorrere dalla data medesima data, è subentrata nella carica di Sindaco Effettivo la Dott.ssa Mezzabotta - già Sindaco supplente della Banca, eletta nell'unica lista presentata all'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 25 marzo 2021 - era subentrata nella carica di Sindaco Effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale, ai sensi di legge e di statuto, successivamente alle dimissioni rassegnate, in pari data, dalla Dott.ssa Francesca Sandrolini, nominata dall'Assemblea del 31 marzo 2022.
La Dott.ssa Mezzabotta, a seguito del suo automatico subentro quale Sindaco Effettivo, ha assunto anche il ruolo di Presidente. Il 6 maggio 2022, la Dott.ssa Mezzabotta - essendo stata frattanto nominata componente effettivo del Collegio Sindacale di un altro emittente quotato e, avendo riconsiderato la numerosità degli incarichi rilevanti ricoperti a quella data - ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica di Sindaco effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale con decorrenza immediata.
Ai sensi di legge e di statuto, in pari data è subentrato nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il Dott. Carlo Carrera, già Sindaco supplente anch'esso eletto nella unica lista presentata all'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 25 marzo 2021.
All'esito del subentro del Dott. Carlo Carrera nel ruolo di Sindaco Effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale, detto organo sociale risultava a) composto da membri dello stesso genere, e b) privo di alcun Sindaco supplente. Pertanto, il CdA ha convocato l'Assemblea ordinaria, in quanto è stata ravvisata la necessità di: i) integrare la composizione del Collegio Sindacale, che non rispettava l'equilibrio tra i generi, poiché composto da rappresentanti del medesimo genere e, quindi, di nominare un Sindaco Effettivo in sostituzione del Dott. Carlo Carrera; ii) nominare il Presidente di detto organo di controllo e, nello stesso tempo, iii) nominare due Sindaci supplenti, con facoltà di confermare il Dott. Carlo Carrera nel ruolo di Sindaco supplente.
Da ultimo, in data 22 giugno 2022, l'Assemblea ordinaria di BFF Bank S.p.A. ha provveduto ad integrare la composizione del Collegio Sindacale, nominando la Dott.ssa Nicoletta Paracchini quale Sindaco effettivo e Presidente del Collegio sindacale, nonché la Dott.ssa Francesca Masotti e il Dott. Carlo Carrera quali Sindaci supplenti.
(€ milioni)
| FY 2022 |
FY 2021 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Net Reve nues |
OPEX incl. D&A |
Cost/ Income (%) |
Provisions | PBT | Net Reve nues |
OPEX incl. D&A |
Cost/ Income (%) |
Provisions | PBT | |
| Factoring & Lending P&L |
170,1 | (43,8) | 26% | (6,3) | 120,0 | 161,9 | (38,8) | 24% | (0,4) | 122,8 |
| + | ||||||||||
| Securities Services P&L |
52,5 | (24,7) | 47% | - | 27,8 | 57,8 | (28,8) | 50% | - | 29,0 |
| + | ||||||||||
| Payments P&L |
63,3 | (32,1) | 51% | - | 31,3 | 62,1 | (30,9) | 50% | - | 31,1 |
| + | ||||||||||
| Corporate Center incl. synergies |
93,2 | (67,0) | - | 0,2 | 26,4 | 49,5 | (79,1) | - | 4,5 | (25,1) |
| = | ||||||||||
| BFF Banking Group Adj. P&L |
379,1 | (167,6) | 44% | (6,2) | 205,4 | 331,4 | (177,6) | 54% | 4,1 | 157,9 |
| Adjustments* | 151,5 | (15,7) | - | (10,0) | 125,8 | 43,0 | (2,8) | - | (1,5) | 38,7 |
| BFF Banking Group reported P&L |
530,6 | (183,3) | 35% | (16,2) | 331,2 | 374,4 | (180,4) | 48% | 2,7 | 196,7 |
(*) Le voci straordinarie 2022 si riferiscono: alla contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 119,4 milioni di euro, all'effetto combinato dell'aumento della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% e dell'aumento dei giorni previsti per il relativo incasso per 29,3 milioni di euro, ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza per 10,0 milioni di euro relativi, ad altre poste straordinarie per 12,9 milioni di euro (costi per stock option, costi straordinari, costi per progetti speciali, plusvalenza da alienazione immobili, ammortamenti customer contracts, contributi straordinari al "Fondo Interbancario Tutela Depositi" e movimentazione della differenza cambi coperta dalla riserva di traduzione).
Le voci straordinarie 2021 si riferiscono: al PBT normalizzato di DEPObank per 5,1 milioni di euro, agli oneri riferiti al "Piano di Stock Option" per 4,5 milioni di euro, ai proventi per differenza cambi coperta da riserva di traduzione a patrimonio netto pari a 0,2 milioni di euro, al Badwill per 76,9 milioni di euro, ai costi collegati alle iniziative di liability management per 13,4 milioni di euro, agli altri costi di transazione e ristrutturazione per 10,2 milioni di euro, agli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Nazionale di Risoluzione per 2,8 milioni di euro e all'ammortamento del customer contract di DEPObank per 2,4 milioni di euro.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 mostra gli elementi patrimoniali ed economici di BFF Banking Group, inclusivi, dal 2022, di BFF Immobiliare S.r.l., società costituita in data 19 gennaio 2022, detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A., e la cui costituzione è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF", che ha visto l'acquisto di un'area edificabile finalizzata allo sviluppo della nuova sede del Gruppo BFF e di BFF Techlab S.r.l. (ex MC3 Informatica S.r.l.), società di consulenza informatica con sede a Brescia che BFF ha acquisito, in quanto consente l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo legate alla gestione e all'evoluzione del sistema informativo nella Business Unit Factoring & Lending.
Si rammenta che la fusione con DEPObank ha prodotto i propri effetti contabili a partire dal 1° marzo 2021 e, pertanto, è solo a partire da tale data che è avvenuto il consolidamento dei dati contabili delle due realtà.
A partire da tal data, i risultati del Gruppo includono le dinamiche dei settori in cui il Gruppo opera attraverso le Business Units che offrono servizi ai clienti (Factoring & Lending, Securities Services, Payments) e attraverso la Business Unit Corporate Center che offre attività di supporto alle altre BU, gestisce la provvista di Gruppo (regolata internamente da un meccanismo di transfer pricing), e l'impiego della liquidità in eccesso rispetto alle necessità della Business Unit Factoring e Lending, mediante investimenti in titoli di stato, pronti contro termine, depositi in BCE.
Nel corso del 2022, il Gruppo si è concentrato nel consolidamento dei neo-acquisiti business di DEPObank (Securities Services e Payments) e nel rilancio del Factoring & Lending grazie allo sforzo commerciale e al progressivo ritorno alla normalità dei paesi in cui il Gruppo opera, nonostante gli stessi stiano ancora gestendo l'onda lunga degli effetti della crisi pandemica da Covid-19 sorta nel primo trimestre del 2020 e nonostante la debolezza dei mercati finanziari influenzati dalla crisi Russia-Ucraina. Inoltre, il Gruppo si è concentrato sul continuo affinamento e monitoraggio delle iniziative atte a generare le sinergie previste dal piano di integrazione con DEPObank sia in termini di funding che di costi.
Sul fronte del funding, ci si è concentrati nell' utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments per finanziare i propri impieghi e, in ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento nonché di ottimizzazione del costo della raccolta, nel rilancio delle attività di raccolta di Lokata Facto in Zloty e, sul finire del semestre, di Cuenta Facto in Euro.
BFF ha continuato nella politica di investimento in titoli HTC a valere sui titoli di stato italiani con orizzonti temporali medio lunghi finalizzata a ripristinare una duration media coerente con quelle registrate in passato: nello specifico, anche in relazione alla dinamica attesa dei tassi di interesse dell'area euro, l'attività si è rivolta a strumenti a tasso variabile.
Infine, si segnala che il Gruppo BFF non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della business unit Payments nel rispetto delle restrizioni imposte verso la Russia.
In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU del Gruppo, influenzata dai fenomeni indicati precedentemente, ha portato a un risultato netto contabile pari a 232,0 milioni di euro, inclusivo delle poste straordinarie che hanno influenzato il risultato dell'esercizio e il cui dettaglio è esposto nella tabella successiva.
Eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 e aggiungendo a questi ultimi i 2 mesi mancanti di DEPObank (gennaio e febbraio), a solo scopo comparativo, il risultato economico normalizzato del Gruppo si attesterebbe sui 146,0 milioni di euro (in aumento del 16,6% rispetto all'anno precedente).
I principali elementi che hanno interessato il risultato economico normalizzato del Gruppo possono così riassumersi:
Tutto questo si è realizzato in un anno caratterizzato:
Di seguito la tabella che spiega il passaggio dal risultato reported a quello normalizzato.
| (Valori in milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Aggiustamenti | 31.12.2021 | 31.12.2022 | YoY % |
| Gruppo BFF - Risultato economico Reported | 197,4 | 232,0 | +17,6% |
| Risultato normalizzato pre-acquisizione di DEPObank | 5,1 | ||
| Differenza cambi (coperta da Riserva di Traduzione a Patrimonio Netto) | (0,1) | (1,7) | |
| Stock Options & Stock Grant | 3,3 | 3,3 | |
| Badwill & costi di transazione e ristrutturazione & M&A | (70,5) | 3,9 | |
| Liability Management costi one off | 9,5 | ||
| Affrancamento fiscale Goodwil DEPObank | (23,7) | ||
| Resolution Fund Straordinario e FITD | 2,0 | 0,5 | |
| Tassazione corrente derivante dalla distribuzione dei dividendi dalle controllate & Stralcio di un credito fiscale (DTA) in Polonia |
4,9 | ||
| Ammortamento dei "customer contracts" di DEPObank | 2,4 | 3,1 | |
| Cambi nel valore degli assets, inclusi quelli relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") |
(100,1) | ||
| Gruppo BFF - Risultato economico normalizzato | 125,3 | 146,0 | +16,6% |
Nelle pagine successive, al fine di dare una rappresentazione puntuale delle performance delle varie BU, si commenteranno i dati di conto economico normalizzati, eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 e aggiungendo a questi ultimi i 2 mesi mancanti di DEPObank (gennaio e febbraio 2021).
A tal proposito si ricorda che se nel corso del 2021 la posta straordinaria più rilevante è risultata essere il badwill riveniente dall'operazione di fusione con DEPObank pari a 76,9 milioni di euro e che ha impattato la voce di conto economico "Altri oneri/proventi di gestione", nel 2022 il Gruppo ha proceduto i) alla contabilizzazione del 50% del fondo relativo al'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") e ii) ad aumentare sia la percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% sia i giorni previsti per il relativo incasso da 1800 a 2100 giorni. Questi effetti, evidenziati come straordinari nel 2022 e pari a 148,7 milioni di euro, hanno impattato rispettivamente le voci di conto economico Altri oneri/proventi di gestione e Interessi attivi e proventi assimilati e la voce di stato patrimoniale Crediti verso Clientela.
Sul fronte dello Stato Patrimoniale, nel corso del 2022 il Gruppo ha continuato a concentrarsi, così come avvenuto a partire dal secondo trimestre 2021, nell'ottimizzare le forme di provvista generate dai business di ex-DEPObank, razionalizzandone il livello e chiudendo o limitando le forme di finanziamento storiche di BFF più costose mantenendone comunque una certa diversificazione.
D'altro canto, il Gruppo si è focalizzato nel gestire al meglio le forme di impiego, riprendendo l'attività di investimento sui titoli di stato ed eliminando la liquidità in eccesso, con effetti migliorativi sia sulla leva sia sulla redditività del Gruppo.
L'effetto di tutto questo, che si è manifestato a partire dal primo semestre 2021, proseguendo anche nel 2022, è stato l'ottenimento di uno stato patrimoniale che, nonostante la fusione delle due banche, è risultato essere sostanzialmente in linea con quello ex-DEPObank grazie soprattutto al rifinanziamento delle forme di raccolta del Gruppo BFF "pre-acquisizione".
(€m)
Il portafoglio crediti Factoring & Lending si è attestato sui 5,4 miliardi di euro, in aumento del 45% rispetto al 2021: i mercati internazionali rappresentano oggi circa il 38% del totale dei crediti alla clientela. Il livello raggiunto dai crediti verso la clientela ha raggiunto i massimi storici, grazie anche ad un contesto favorevole e confermando un rimbalzo dopo il periodo pandemico, e tutti i paesi hanno mostrato un incremento rispetto all'anno precedente.
| Portafoglio Crediti (€ mln) | 31.12.2021(*) | 31.12.2022(*) |
|---|---|---|
| Italia | 2.123 | 3.383 |
| Spagna | 330 | 629 |
| Polonia | 790 | 806 |
| Slovacchia | 231 | 240 |
| Portogallo | 207 | 239 |
| Grecia | 70 | 131 |
| Altri Paesi (Croazia, Francia e Repubblica Ceca) | 13 | 15 |
| Totale | 3.763 | 5.442 |
(*) Inclusi crediti "Ecobonus" per 221 milioni di euro (18 milioni di euro nel 2021), contabilizzati nello Stato Patrimoniale tra le Altre Attività, e i fondi "on balance-sheet" relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 466 milioni di euro.
Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 6,1 miliardi di euro, 0,3 miliardi più alto del 31 dicembre 2021. Su questa area, infatti, il Gruppo ha continuato nella sua politica di investimento per impiegare e ottimizzare la liquidità del Gruppo: nello specifico, anche in relazione alla dinamica attesa dei tassi di interesse dell'area euro, l'attività si è rivolta a strumenti a tasso variabile.
La Cassa e le disponibilità liquide si sono attestate su livelli pari a 0,6 miliardi di euro e i Crediti verso Banche & Repo su livelli pari 0,5 miliardi di euro: su quest'area si è agito attraverso iniziative di ALM, per ottimizzare la liquidità depositata in BCE, anche in relazione all'evoluzione delle manovre di politica monetaria poste in essere dalla BCE a partire dal secondo semestre dell'anno.
Sul fronte del passivo è proseguita la razionalizzazione delle fonti di funding attraverso il rilancio della raccolta dei depositi on-line, la nuova emissione obbligazionaria Additional Tier 1, il rimborso alla call option dell'emissione obbligazionaria Tier 2 e il rimborso a scadenza dell'emissione obbligazionaria senior unsecured preferred.
Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa 6.0 miliardi di euro rispetto a 8,5 miliardi di euro del 2021, con una diminuzione della quota relativa ai Securities Services di 2,9 miliardi di euro (6,1 miliardi vs 3,2 miliardi di euro) a causa della perdita del cliente Arca e ad un cambio nelle politiche di investimento dei fondi, e con un aumento dell'ammontare generato dal Payments di circa 0,5 miliardi di euro (da 2,4 miliardi di euro a 2,9 miliardi di euro) grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità.
Il Gruppo ha continuato a offrire sul mercato la soluzione del conto deposito on-line rivolto a clientela retail e imprese e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia con Conto Facto, in Spagna, Olanda, Irlanda e Germania con Cuenta Facto e infine in Polonia con Lokata Facto.
Al 31 dicembre 2022, la raccolta di Conto Facto, Cuenta Facto e Lokata Facto ammonta complessivamente a nominali 1,3 miliardi di euro, in aumento di circa 1 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021.
In particolare, la crescita registrata rispetto al dato evidenziato al 31 dicembre 2021 ha beneficiato delle campagne promosse in tutte le geografie e nello specifico in Polonia già dall'inizio del 2022, mentre nel resto dell'area euro a partire dal secondo semestre.
Per quanto attiene le attività sul mercato dei capitali, in data 19 gennaio 2022 è stato emesso alla pari uno strumento subordinato Additional Tier 1 Perpetual NC2027 pari a 150 milioni di euro con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.
In data 2 marzo 2022 si è provveduto ad esercitare l'opzione per il rimborso anticipato del prestito obbligazionario Tier 2 pari a 100 milioni di euro a seguito dell'autorizzazione ricevuta da Banca d'Italia.
In data 29 giugno 2022 è stato rimborsato a scadenza il prestito obbligazionario senior di importo residuo pari a 42,3 milioni di euro.
Per quanto concerne le emissioni senior preferred unsecured del Gruppo si segnala che, anche a seguito di ulteriori riacquisti marginali effettuati nel corso dell'esercizio 2022 e del rimborso a scadenza di cui sopra, i titoli in circolazione al 31 dicembre 2022 risultano pari a 38,6 milioni di euro contro gli 82 milioni di euro del dicembre 2021.
Alla luce di quanto sopra descritto il valore nominale delle emissioni obbligazionarie in essere alla data del 31 dicembre 2022 ammontano complessivamente a 188,6 milioni di euro (inclusivi del AT1) contro 181,8 milioni di euro dell'esercizio precedente (inclusivi del Tier 2).
Infine, si sottolinea che BFF non ha finanziamenti da rifinanziare con la Banca Centrale Europea (BCE), né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO, TLTRO etc).
BFF Bank continua a mantenere, la propria solidità patrimoniale, anche in considerazione del fatto che i coefficienti patrimoniali e i fondi propri non includono 146 milioni di euro relativi all'utile normalizzato dell'esercizio.
Si ricorda che BFF Bank, già in sede di Bilancio 2021, aveva preso l'impegno di attuare tutte le iniziative possibili per pagare dividendi due volte all'anno a partire dal 2022; pertanto, nel mese di agosto 2022 BFF Bank ha distribuito un acconto sui dividendi pari a euro 68,5 milioni mentre ad aprile 2023, si appresta a distribuirne ulteriori euro 77,5 milioni, previa delibera assembleare, per un ammontare complessivo pari ai suddetti 146 milioni.
Il Patrimonio netto al 31.12.2022 ammonta a 759 milioni di euro in aumento rispetto ai 572 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
I Fondi propri di BFF Banking Group, alla data del 31 dicembre 2022, ammontano a 612 milioni di euro inclusivi dei 150 milioni di prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1 collocato in data 19 gennaio 2022 e degli 86 milioni di euro di utile dell'esercizio non distribuito; l'esposizione complessiva ai rischi, relativamente all'attività svolta, risulta ampiamente adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.
Infatti, i coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, si attestano rispettivamente al 16,9%, 22,3% e 22,3%, con 201 milioni di euro di capitale in eccesso rispetto al TC ratio target del 15%.
Si rammenta, inoltre, che il Gruppo non ha avuto necessità di applicare le misure emergenziali messe a disposizione dalla BCE, dall'EBA o dal pacchetto bancario per il Covid-19 della Commissione Europea.
Si ricorda, infine, che in data 19 ottobre 2022 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2021 per il gruppo BFF Banking Group, individuando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per il gruppo BFF Bank.
COMMON EQUITY TIER 1 RATIO - BANKING GROUP EX TUB
Alla data del 31 dicembre 2022, il Gruppo è organizzato su 3 linee di business, rispettivamente Factoring & Lending (all'interno dell'omonimo dipartimento), Securities Services e Payments, all'interno del Dipartimento-Transaction Services, supportate dal Corporate Center.
Al 31 dicembre 2022 il totale dei dipendenti di BFF Banking Group è di 842 risorse, di cui 71 entrate a far parte del Gruppo nel corso del 2022: 31 in Italia (incluse BFF Techlab), 1 in Grecia, 6 in Spagna, 2 in Portogallo, 28 in Polonia, 2 in Slovacchia e 1 nella Repubblica Ceca.
La distribuzione del personale all'interno dei vari paesi mostra una riduzione del personale di 20 risorse di cui 10 in Italia, a seguito della perdita dei clienti Arca e Anima (come esposto precedentemente) e nonostante l'ingresso nel Gruppo di 8 risorse relative a BFF Techlab, 4 in Spagna e 5 in Polonia.
Di seguito si propone la suddivisione per Paese:
| 31.12.2021 | Italia | Spagna | Polonia | Slovacchia | Rep. Ceca | Grecia | Portogallo | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior Executive/Executive | 21 | 1 | 3 | 1 | 26 | |||
| Manager/Coordinator | 93 | 15 | 38 | 4 | 3 | 1 | 154 | |
| Specialist/Professional | 466 | 41 | 147 | 12 | 3 | 5 | 8 | 682 |
| HEADCOUNT 31.12.2021 | 580 | 57 | 188 | 16 | 3 | 8 | 10 | 862 |
| 31.12.2022 | Italia | Spagna | Polonia | Slovacchia | Rep. Ceca | Grecia | Portogallo | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior Executive/Executive | 24 | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 1 | 29 |
| Manager/Coordinator | 97 | 13 | 42 | 5 | 0 | 3 | 2 | 162 |
| Specialist/Professional | 449 | 39 | 138 | 10 | 2 | 6 | 7 | 651 |
| HEADCOUNT 31.12.2022 | 570 | 53 | 183 | 15 | 2 | 9 | 10 | 842 |
La composizione per genere del personale al 31 dicembre 2022 è rimasta pressoché invariata rispetto al 31 dicembre 2021, con il 55 % di personale femminile ed il 45% di personale maschile.
| 31.12.2021 | Donne | Uomini | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 294 | 51% | 286 | 49% | 580 |
| Spagna | 31 | 54% | 26 | 46% | 57 |
| Polonia | 129 | 69% | 59 | 31% | 188 |
| Slovacchia | 11 | 69% | 5 | 31% | 16 |
| Rep. Ceca | 2 | 67% | 1 | 33% | 3 |
| Grecia | 4 | 50% | 4 | 50% | 8 |
| Portogallo | 3 | 30% | 7 | 70% | 10 |
| Total Country | 474 | 55% | 388 | 45% | 862 |
Di seguito il dettaglio, suddiviso per Paese, alla data del 31 dicembre 2022:
| 31.12.2022 | Donne | Uomini | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 290 | 51% | 280 | 49% | 570 |
| Spagna | 28 | 53% | 25 | 47% | 53 |
| Polonia | 124 | 68% | 59 | 32% | 183 |
| Slovacchia | 10 | 67% | 5 | 33% | 15 |
| Rep. Ceca | 1 | 50% | 1 | 50% | 2 |
| Grecia | 4 | 44% | 5 | 56% | 9 |
| Portogallo | 3 | 30% | 7 | 70% | 10 |
| Total Country | 460 | 55% | 382 | 45% | 842 |
La BU Factoring & Lending effettua i propri impieghi e offre i propri servizi tramite prodotti quali factoring prosoluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.
Attualmente, il Gruppo svolge queste attività in 9 paesi (Italia, Croazia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna), tutti profondamente colpiti negli ultimi anni dalla crisi pandemica Covid-19 e che ad oggi continuano a gestirne l'onda lunga degli effetti, insieme alle implicazioni derivanti dal conflitto Russia-Ucraina.
Nonostante le immissioni di liquidità effettuate dai governi nazionali, e grazie al rialzo dei tassi di interesse e di inflazione che stanno inducendo le aziende a riconsiderare le proprie strategie di working capital, e ad una forte performance commerciale, i principali indicatori della BU Factoring & Lending hanno mostrato forti segnali di ripresa rispetto al 2021.
Il portafoglio crediti è risultato in aumento del 45% rispetto all'esercizio scorso (5,4 miliardi di euro vs. 3,8 miliardi di euro) così come i volumi di crediti acquistati e erogati sono risultati in netto aumento rispetto all'anno precedente (7.783 milioni di euro vs 5.781 milioni di euro) in quasi tutti i Paesi (ad eccezione della Slovacchia e della Polonia dove, a tassi di cambio costanti, i volumi sono rimasti sostanzialmente costanti), grazie alla forte spinta commerciale attuata in un contesto macro economico favorevole, che ha confermato un rimbalzo rispetto al periodo pandemico.
Le DSO registrate da BFF sull'attività di factoring hanno mostrato un allungamento dei tempi di incasso in quasi tutti i paesi ad eccezione del Portogallo (a seguito di maggiori rimesse, specie sul finire d'anno, da parte del governo centrale), della Slovacchia e della Croazia e Francia (dove però il dato è influenzato dalle dimensioni del business).
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Italia | 119 | 132 |
| Spagna | 94 | 132 |
| Portogallo | 299 | 175 |
| Grecia | 210 | 248 |
| Croazia | 282 | 52 |
| Francia | 107 | 79 |
| Slovacchia | 796 | 785 |
Il fondo interessi di mora e il fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") nonché le quote non transitate a Conto Economico degli stessi hanno continuato a crescere rispetto al 2021 (attestandosi rispettivamente a 756 e 240 milioni di euro, e 410 milioni di euro e 120 milioni di euro), così come i relativi incassi pari rispettivamente a 73 milioni di euro e 12 milioni di euro nonostante, specie in Italia, il ritardo registrato nella finalizzazione di accordi con i debitori.
7.783
167 87
Dicembre 2021 Dicembre 2022
Lo yield lordo sui crediti verso la clientela è rimasto costante rispetto al 2021 attestandosi su un 5,6%, nonostante la crescita dei tassi, risentendo del ritardo nel repricing verso la clientela.
Il costo del credito si è confermato a livelli trascurabili, seppur in significativo aumento rispetto al 2021. Nonostante l'elevato standing della clientela servita e il rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito, nel corso del 2022, hanno inciso le modifiche alle curve che rappresentano i tassi di decadimento degli scenari macroeconomici che sono state aggiornate ed incidono sulle svalutazioni collettive, a fronte di un maggior portafoglio di crediti verso la clientela, e alcune svalutazioni specifiche in Polonia.
| (Valori in milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
| Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno | 5.781 | 7.783 |
| Portafoglio Crediti | 3.763 | 5.442 |
| Interessi di Mora incassati | 67 | 73 |
| Indennizzo forfettario (c.d. "40 euro") incassati | 6 | 12 |
| Fondo Interessi di Mora | 713 | 756 |
| Fondo Indennizzi forfettari | 226 | 240 |
| Fondo Interessi di Mora non transitato a conto economico | 415 | 410 |
| Fondo Indennizzi forfettari non transitato a conto economico | 226 | 120 |
| Yield lordo sui crediti verso la clientela % (al netto dei c.d. "40 euro") | 5,6% | 5,6% |
| Costo del rischio % | 0,02% | 0,11% |
Italia Spagna Polonia Portogallo Grecia Altri
4.505
1.879
663 481
5.781
68 91
3.014
1.616 687 304
Il margine di interesse normalizzato si è attestato a 153,7 milioni di euro, contro i 148,9 milioni di euro del 2021, ed è stato influenzato positivamente dalla forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" e negativamente dal ritardo temporale, rispetto alla provvista, del riprezzamento degli impieghi, i cui effetti positivi, invece, (sia sul tasso usato per gli interessi di mora che di prezzo applicato alla clientela) si vedranno nel corso del 2023 e del 2024.
La forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" inclusa nel margine di interesse, ossia il differenziale tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora eccedenti il 45% contabilizzato per competenza e i riscadenzamenti, vale a dire gli effetti legati all'attualizzazione dei crediti non incassati secondo le stime interne e, quindi, riproiettati in avanti nel tempo, ha registrato un trend positivo se paragonato allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato ha beneficiato di un ottimo ultimo trimestre seppur ancora al di sotto dei livelli pre-Covid.
Gli altri oneri e proventi di gestione normalizzati hanno beneficiato di un ammontare di incassi relativi all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") doppi rispetto al 2021 (12 milioni circa nel 2022 e 6 milioni circa nel 2021).
I costi diretti normalizzati si sono attestati sui 43,8 milioni di euro, in crescita di circa il 13% rispetto al 2021, a causa dei maggiori volumi, della maggiore operatività e dei maggiori costi legali.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito normalizzate, seppur con un valore superiore al 2021 a seguito di maggiori svalutazioni collettive (a causa del maggior portafoglio in essere) e specifiche principalmente in Polonia su alcune posizioni con controparte privata, hanno continuato a rimanere a livelli limitati grazie all'attento monitoraggio del credito, sia in fase di origination che di gestione.
L'utile della operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si è attestato sui 120,0 milioni di euro, in diminuzione di 2,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a causa principalmente dei fenomeni descritti precedentemente.
| € mln (valori normalizzati) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
| Margine di Interesse | 148,9 | 153,7 |
| di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" | 7,4 | 14,0 |
| Commissioni nette | 5,6 | 3,5 |
| Altri oneri e proventi di gestione | 7,4 | 12,8 |
| Totale ricavi netti | 161,9 | 170,1 |
| Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette |
(38,8) | (43,8) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito e Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(0,4) | (6,3) |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 122,8 | 120,0 |
La BU Securities Services è la business unit che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi a essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e dei vari fondi di investimento - quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi - oltre che per le banche e altre istituzioni finanziari (i.e. SIM): l'attività è concentrata sul mercato domestico.
Nel corso del 2022, la BU ha assistito a una buona performance commerciale: ciò ha continuato ad essere possibile grazie al lancio di iniziative strategiche volte i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale (attraverso nuovi servizi quali la tramitazione dei regolamenti nei vari mercati, l'attività di prestito titoli per i Fondi Pensione di dimensioni medio-piccole, l'allargamento delle attività di Paying Agent anche alla divisa estera, etc.), ii) a un allargamento della base clienti (attraverso l'offerta dei servizi di banca depositaria anche alle Casse Previdenziali, agli Enti Religiosi e alle Fondazioni bancarie e la partecipazione ai bandi di gara dei Fondi Pensione oltre alla proposizione di servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank a favore della clientela Corporate) e iii) a cogliere le opportunità derivanti dagli interventi normativi, a titolo di esempio, T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, FTT Spagnola, che da un lato rappresentano un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro permettono di proporre nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto che potranno contribuire a un ulteriore incremento dei ricavi di BFF.
Le attività di sviluppo commerciale hanno mitigato la flessione dei ricavi dovuta alla debolezza dei mercati finanziari influenzati dapprima dagli effetti del Covid-19 e successivamente dalla crisi Russia-Ucraina.
Il secondo semestre dell'anno è stato, invece, caratterizzato dall'uscita di due primari clienti il cui impatto economico troverà pieno riflesso nel corso del 2023.
I principali indicatori della BU Securities Services, rispetto al 2021, hanno mostrato degli andamenti negativi anche se vi sono molte novità legislative che porteranno in futuro ulteriori sviluppi per il business, in particolare nell'ambito dei contributi ai fondi pensione supplementari per i dipendenti della pubblica amministrazione e nell'ambito dei servizi obbligatori per le Casse di Previdenza.
Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 49,5 miliardi di euro in diminuzione rispetto al 2021: la performance negativa dei mercati finanziari è stata solo in parte controbilanciata dagli effetti positivi delle iniziative legate allo sviluppo di nuove opportunità di business nonché da un saldo positivo tra flussi in entrata e in uscita. In tale contesto BFF Bank ha mantenuto comunque la posizione di leadership nel segmento dei fondi pensione italiani chiusi.
Gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody pari a 153,1 miliardi di euro, con una diminuzione del 11% rispetto al 2021 ma con una crescita del 9% escludendo gli effetti di Arca, sono stati influenzati dalla performance negativa dei mercati finanziari.
Il saldo dei depositi della clientela è stato influenzato dal cambiamento relativo alle politiche di investimento attuato da molti fondi (a seguito del nuovo scenario dei tassi di interesse di mercato, passati da negativi a positivi) ed è diminuito rispetto al 2021 di 2,9 miliardi di euro (di cui 1 miliardo di euro derivante dalla perdita di Arca) attestandosi sui 3,2 miliardi di euro.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|
| Banca Depositaria (AuD, €mln) 83.573 |
49.524 |
| Global Custody (AuC, €mln) 172.625 |
153.065 |
| Depositi - Saldo Finale (€mln) 6.092 |
3.167 |
Il margine di interesse normalizzato è risultato pari a 8,8 milioni di euro (rispetto ai 10,8 milioni di euro del 2021) ed è stato condizionato negativamente dai minori depositi e dal trend dei tassi di interesse di mercato diventati positivi nel corso dell'anno.
Il livello di Commissioni Nette normalizzate è stato inferiore del 8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed è stato negativamente impattato dall'uscita di Arca il 1° novembre 2022.
L'ammontare dei Costi diretti normalizzati è diminuito a testimonianza dell'attività di efficiente monitoraggio dei costi in atto e alla rinegoziazione di alcuni contratti con i fornitori, da continuare anche nel 2023.
| €mln (valori normalizzati) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
| Margine di Interesse | 10,8 | 8,8 |
| Commissioni nette | 46,1 | 42,4 |
| Altri oneri e proventi di gestione | 0,9 | 1,2 |
| Totale ricavi netti | 57,8 | 52,5 |
| Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette | (28,8) | (24,7) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | - | - |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 29,0 | 27,8 |
L'utile della operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si è attestato sui 27,8 milioni di euro in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto all'anno scorso a causa soprattutto della diminuzione del margine di interesse a seguito dei minori depositi, della diminuzione delle commissioni da servizi e nonostante il contenimento dei costi.
La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti, e ha come clienti banche italiane medio-piccole e aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi: l'attività è concentrata sul mercato domestico.
BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti strutturati per aziende e Pubblica Amministrazione, sta beneficiando di un mercato dei pagamenti di nuovo in crescita, grazie alla ripresa dei consumi e alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di pagamento. Non si vedono per ora effetti negativi determinati né dall'incremento dell'inflazione né dal conflitto in Ucraina.
Nell'arco del 2022 la BU ha assistito a una buona performance commerciale che ha avuto effetti positivi sull'area delle tramitazioni, dei pagamenti corporate e del settore dei regolamenti mentre prosegue il calo per il comparto assegni ed effetti (area in decrescita strutturale e comunque a trend di mercato), in cui comunque è stato contenuto l'effetto negativo dei cali di volume con apposite politiche di repricing.
Come già evidenziato nel corso del 2021, sul mercato si registrano gli effetti dell'evoluzione e digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti e dei fenomeni di aggregazione bancaria in atto, oltre che della potenziale apertura a un contesto di maggiore competitività in ambito Pagamenti guidato anche dalla BCE e dalla Commissione Europea, congiuntamente all'ingresso nel mercato dei pagamenti di nuovi operatori quali Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech: proprio questi ultimi due fenomeni hanno fatto sì che BFF, anche nel corso del 2022, con la piena realizzazione della PSD2, ha assistito a una crescente richiesta dei servizi di intermediazione dei pagamenti, trend che BFF si aspetta che continui nel 2023. L'inizio dell'iter di revisione della Direttiva potrà condurre ad un ulteriore ampliamento del mercato, sviluppando una maggiore concorrenza ma anche nuove opportunità.
I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto al 2021, hanno mostrato andamenti positivi.
Il numero delle operazioni di tramitazione incassi e bonifici è cresciuto del 6%, raggiungendo quota 331 milioni di euro. Buona la crescita dell'instant payments seppur con numeri ancora molto bassi per la difficoltà di molte banche medio-piccole a trovare uno spazio per questo servizio.
L'attività di regolamento carte è cresciuta del 35% superando i livelli pre-Covid grazie alla maggiore attività dei clienti bancari e registrando una pressione competitiva dal segmento "contactless".
Il saldo dei depositi, pari 2.852 milioni di euro, è aumentato rispetto a 2.408 milioni di euro nel 2021 grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità.
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Tramitazioni (n. oper. #'mln) | 312 | 331 |
| Regolamenti (n. oper. #'mln) | 191 | 257 |
| Depositi - Saldo Finale (€mln) | 2.408 | 2.852 |
Il margine di interesse normalizzato è risultato pari a 6,6 milioni di euro nel 2022 (rispetto ai 7,2 milioni di euro del 2021).
Il livello di Commissioni Nette e dei costi diretti normalizzati è stato superiore rispetto al 2021 e pari rispettivamente a 45,4 e 32,1 milioni di euro principalmente per effetto della maggiore operatività.
€mln (valori normalizzati) 31.12.2021 31.12.2022 Margine di Interesse 7,2 6,6 Commissioni nette 43,8 45,4 Altri oneri e proventi di gestione 11,1 11,3 Totale ricavi netti 62,1 63,3 Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette (30,9) (32,1) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - - Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 31,1 31,3
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si è attestato sui 31,3 milioni di euro in aumento di 0,2 milioni euro rispetto al 2021 grazie soprattutto alle maggiori commissioni.
La BU Corporate Center si occupa di gestire la tesoreria di Gruppo e la riallocazione del funding tra le varie BU e le altre eventuali forme di impiego; accorpa in sé tutte le funzioni di staff e di controllo, e i dipartimenti Technology & Processes Improvement e Finanza e Amministrazione, a supporto del business; include nei propri risultati tutto quanto non direttamente imputabile alle altre BU. È l'area su cui sono state realizzate le sinergie di costo dovute all'integrazione con DEPOBank e dove, attraverso il meccanismo di transfer pricing interno, sono consolidate le sinergie di Funding.
La BU Corporate Center si occupa, tra l'altro, della gestione delle posizioni in valuta diversa dall'euro al fine di contenere le posizioni aperte entro valori complessivamente inferiori ai limiti regolamentari in modo da evitare, nel continuo, assorbimenti di capitale che potrebbero originarsi dalla raccolta e dagli impieghi delle altre BU.
Per quanto attiene al ricorso a prestiti obbligazionari e strumenti di capitale, si evidenzia che:
Alla luce di quanto sopra, di seguito è rappresentata la situazione delle emissioni obbligazionarie alla data del 31 dicembre 2022:
| Codice ISIN | Data emissione | Scadenza | Tipo di bond | Valore nominale (€ mln) |
Cedola | Rating Moody's |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligazioni rated e quotate | ||||||
| XS2068241400 | 23-Ott-19 | 23-Mag-23 3,5Y |
Senior Preferred Unsecured |
38,6 | 1,75% | Ba1 |
| XS2404266848 | 19-Gen-22 | Perpetual NC 2027 (*) | Additional Tier 1 | 150 | 5,875% | B2 |
| AMMONTARETOTALE DELLE OBBLIGAZIONIAL 30 GIUGNO 2022 | 188,6 |
(*) Prima Call Option 19 gennaio 2027 - 19 luglio 2027.
Il Conto Economico della BU è stato influenzato dal rialzo dei tassi di interesse generato dalla crisi Russia-Ucraina nonché dall'impatto negativo derivante dai minori ricavi del portafoglio titoli ex-DEPObank a seguito della valutazione al Fair Value effettuata alla data del closing.
Il margine di interesse normalizzato, da considerare insieme al costo dei derivati di copertura, usati per finanziare e coprire gli attivi in zloty, e di negoziazione, usati per coprire le esposizioni ai tassi di interesse e alle valute, è pari a 73,5 milioni di euro (rispetto ai 35,6 milioni di euro del 2021) e ha mostrato un trend molto positivo grazie alle sinergie di funding previste dal piano di integrazione con DEPObank.
Il Gruppo ha puntato, inoltre, a migliorare i rendimenti dell'area relativa ai titoli governativi attraverso nuovi acquisti di Titoli di Stato emessi dalla Repubblica italiana operando attraverso una politica di investimento volta a riportare la dimensione del portafoglio e la relativa duration ai livelli pre-closing, quando erano rispettivamente maggiore di 6 miliardi di euro e nell'ordine di circa 3 anni medi. Inoltre, proprio per tenere conto dei nuovi trend dei tassi di interesse, nel corso del 2022, l'attività di investimento è stata indirizzata maggiormente verso titoli a tasso variabile.
Gli altri ricavi normalizzati, aumentati di circa 5,2 milioni di euro rispetto al 2021, sono stati influenzati positivamente dai dividendi percepiti nonché dal rendimento di altre forme di impiego.
I costi normalizzati hanno mostrato una significativa riduzione rispetto al 2021 a testimonianza dell'attento controllo a cui sono stati sottoposti, prerogativa di tutte le BU del Gruppo, e degli effetti derivanti dalle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie previste a piano allo scopo di accrescere l'efficienza operativa della BU.
I costi suddetti includono i contributi che la Banca versa annualmente al Fondo di Garanzia dei Depositi e al Fondo di Risoluzione.
In merito al Fondo di Garanzia dei Depositi, si ricorda che la direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata.
Il contributo ordinario per l'anno 2022 è risultato pari a 1.415 mila euro, mentre per l'anno 2021 è stato pari a 1.451 mila euro, e per l'anno 2020 è stato pari a 1.856 mila euro per BFF e 399 mila euro per la banca incorporata DEPObank.
In merito al Fondo di Risoluzione, si ricorda invece che il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo.
La quota di contribuzione ordinaria annuale, richiesta a BFF Bank dalla Banca d'Italia, per l'anno 2022, con nota del 27 aprile 2022 e versamento effettuato a maggio 2022, è stata pari a 3.607 mila euro contro gli 8.688 mila euro del 2021 (2.963 mila euro quota relativa alla ex-BFF e 5.725 mila euro quota relativa a DEPObank).
Di seguito una rappresentazione del risultato economico della BU Corporate Center:
| €mln (valori normalizzati) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2021 | 31.12.2022 | |
| Margine di Interesse(*) | 35,6 | 73,5 |
| Commissioni nette | (1,2) | (0,8) |
| Altri Ricavi/Costi | 15,2 | 20,4 |
| Totale Ricavi Netti | 49,5 | 93,2 |
| Spese per il personale | (34,9) | (32,8) |
| Altre Spese Amministrative | (37,5) | (28,0) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette | (6,8) | (6,2) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito e Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
4,5 | 0,2 |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | (25,1) | 26,4 |
(*) Incluso il Risultato netto dell'attività di negoziazione sui derivati usati per coprire le esposizioni ai tassi di interesse e alle valute.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte normalizzato, pertanto, si attesta sui 26,4 milioni di euro in netto aumento rispetto allo scorso anno, periodo in cui si era registrata una perdita pari a 25,1 milioni di euro, grazie alla realizzazione delle sinergie di funding e costo previste a piano.
Si commentano sinteticamente le principali poste dello Stato patrimoniale consolidato.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| a) Cassa | 192 | 207 | 15 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 360.142 | 489.810 | 129.668 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 194.134 | 144.863 | (49.271) |
| Totale | 554.468 | 634.879 | 80.411 |
A partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della circolare 262/205 della Banca d'Italia, la voce in oggetto, oltre alla disponibilità di contante ("cassa") e depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, accoglie anche i conti correnti, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.
Al 31 dicembre 2022, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 490 milioni di euro, nonché i rapporti di conto corrente che la controllante e le sue controllate hanno in essere presso banche terze per un ammontare di 145 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 134 milioni di euro a BFF Bank, per 10 milioni di euro a BFF Polska Group, per 660 mila euro a BFF Finance Iberia e 220 mila euro a BFF Techlab.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 4.095 | 211 | (3.884) |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 32.503 | 90.330 | 57.827 |
| Totale | 36.598 | 90.541 | 53.943 |
La voce è composta essenzialmente da i) Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 211 mila euro, che accoglie il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto e da ii) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 90,3 milioni di euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R.". In particolare, la voce "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" registra un significativo incremento a seguito della sottoscrizione delle quote di un fondo di investimento per un ammontare complessivo al 31 dicembre 2022 pari a 60 milioni di euro, parzialmente compensato dai rimborsi relative alle quote degli altri fondi posseduti dalla controllante.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Titoli di capitale | 83.506 | 128.098 | 44.592 |
| Totale | 83.506 | 128.098 | 44.592 |
La voce è composta essenzialmente dalla quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro oltre che da alcune azioni e partecipazioni per un ammontare pari a 3 milioni di euro. Relativamente alle partecipazioni minori in titoli di capitale, si precisa che la controllante ha provveduto alle vendite di una quota delle azioni di "Visa" (per 1.183 mila euro) e delle azioni di "Ausilia S.r.l." (per 306 mila euro) e, nel corso dell'ultimo trimestre 2022, all'acquisto di una quota azionaria della società "Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A." pari a 1 milione di euro (1,17%).
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Titoli di Stato - (HTC) | 5.792.627 | 6.129.228 | 336.601 |
| Crediti verso banche | 404.099 | 478.203 | 74.104 |
| Crediti verso clientela | 3.872.771 | 5.288.419 | 1.415.649 |
| Totale | 10.069.497 | 11.895.850 | 1.826.354 |
L'importo relativo alla voce Titoli di Stato - (HTC) è costituito esclusivamente da titoli di stato, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), a presidio del rischio di liquidità, per un valore complessivo pari a 6,1 miliardi di euro.
I "Crediti verso Banche" comprendono la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria " relativa al deposito di Riserva Obbligatoria, inclusivo degli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, oltre che gli importi depositati presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto". La voce include inoltre "Crediti verso Banche - Pronti contro termine" relativi a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) nonché i "Crediti verso Banche - Altri" che derivano dalla prestazione di attività e servizi offerti.
Relativamente ai "Crediti verso clientela", la voce include principalmente i crediti riferiti all'attività di factoring e i finanziamenti effettuati da BFF Polska Group. Si ricorda che, come indicato dalla Banca d'Italia, i crediti rivenienti da Ecobonus sono iscritti nella voce "Altre Attività" per un ammontare pari a circa 221 milioni di euro.
Come esposto precedentemente, la voce "Crediti verso clientela" nel 2022 è incrementata anche a seguito i) della contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") e ii) dell'aumento sia della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% sia dei giorni previsti per il relativo incasso da 1800 a 2100 giorni: entrambi gli elementi hanno pesato per un ammontare pari a 148,7 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Attività di factoring (acquisti a titolo definitivo, interessi di mora e spese di recupero) |
2.643.786 | 3.790.601 | 1.126.115 |
| Crediti acquistati al di sotto del valore nominale | 23.864 | 28.971 | 5.108 |
| Altri crediti | 1.205.122 | 1.468.847 | 284.425 |
| Totale | 3.872.771 | 5.288.419 | 1.415.648 |
In merito alla qualità del credito si evidenzia un incremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 283,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022, contro i 104,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata - inter alia - all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, il Gruppo Bancario classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.
Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 31 dicembre 2022 a 307,0 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 23,2 milioni di euro, sono distinte nelle seguenti categorie.
Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.
Al 31 dicembre 2022, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 86,4 milioni di euro. Di queste, 79,7 milioni di euro, pari al 92,2% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario.
Le sofferenze lorde ammontano a 104,7 milioni di euro, e le relative rettifiche di valore sono pari a 18,3 milioni di i euro.
Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 della Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.
L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Al 31 dicembre 2022, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 16,4 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a 4,3 milioni di euro per un importo netto di 12,1 milioni di euro.
Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti con una situazione di arretrato, ove il complesso delle esposizioni scadute e/o sconfinanti sia superiore, da almeno 90 giorni consecutivi, (i) alla Soglia di rilevanza relativa (limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso Debitore) e (ii) alla Soglia di rilevanza assoluta (limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail). Con riferimento ai debitori ceduti della Pubblica Amministrazione nell'ambito dell'operatività di factoring pro soluto, il conteggio dei 90 giorni consecutivi di scaduto decorre, in generale, dal 181-esimo giorno di scaduto dalla data di scadenza della fattura ceduta.
Al 31 dicembre 2022, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente, per l'intero Gruppo Bancario, a 185,3 milioni di euro.
Le esposizioni lorde del Gruppo Bancario ammontano complessivamente a 186,0 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 0,7 milioni di euro.
L'incremento del livello delle esposizioni scadute deteriorate rispetto al 31 dicembre 2021 è da attribuire all'adozione dei nuovi e più stringenti criteri interpretativi in materia di definizione di default, pubblicati dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022. Tale allineamento non è, tuttavia, sintomatico di un incremento del profilo di rischio di credito effettivo del portafoglio.
La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti verso clientela, con evidenza delle rettifiche di valore, e ripartito tra "Esposizioni in bonis" e "Attività deteriorate".
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia | 31.12.2021 | 31.12.2022 | ||||
| Valore lordo | Rettifiche di valore |
Valore netto |
Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto |
|
| Esposizioni deteriorate acquistate in bonis (stage 3) |
118.965 | (20.176) | 98.789 | 301.329 | (23.240) | 278.090 |
| Esposizioni deteriorate acquistate deteriorate (stage 3) |
5.493 | (206) | 5.287 | 5.678 | (6) | 5.672 |
| Esposizioni in bonis (stage 1 e 2) | 3.770.502 | (1.806) | 3.768.696 | 5.005.907 | (1.249) | 5.004.658 |
| Totale | 3.894.960 | (22.189) | 3.872.771 | 5.312.914 | (24.495) | 5.288.419 |
Inoltre, il Gruppo Bancario, oltre alle suddette classificazioni delle esposizioni (Performing e Non Performing), provvede anche a valutare di qualificare le medesime come esposizioni creditizie oggetto di concessioni ("forborne"), come definite negli Implementing Technical Standards di riferimento.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Attività materiali | 36.452 | 54.349 | 17.897 |
| Attività immateriali | 67.547 | 70.155 | 2.608 |
| - di cui Avviamento | 30.874 | 30.957 | 83 |
| Totale | 103.999 | 124.504 | 20.505 |
Al 31 dicembre 2022, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 54.349 mila euro, di cui 27.764 mila euro riferiti a BFF Bank, 24.312 mila euro riferiti a BFF Immobiliare, 1.305 mila euro a BFF Polska Group, 963 mila euro a BFF Finance Iberia e 5 mila euro relativi a BFF Techlab.
La voce include principalmente: i) terreni pari a 22.575 migliaia di euro, relativi per un ammontare pari a 6.325 migliaia di euro a BFF Bank e per 16.250 migliaia di euro all'acquisto dell'area edificabile sita a Milano da parte della controllata BFF Immobiliare, ai fini della costruzione della futura sede di BFF Bank ii) fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 17.424 migliaia di euro comprensivo dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà di DEPObank, e dell'immobile di Via Domenichino 5, iii) right of use relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 12.505 migliaia di euro.
Le attività immateriali sono principalmente composte dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e nell'ultimo trimestre 2022 della BFF TechLab pari a 83 mila euro, nonché delle "Customer Relationship" iscritte a seguito dell'acquisizione di DEPObank.
Per l'importo residuo, le attività immateriali si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e in software a utilizzo pluriennale.
Alla data del 31 dicembre 2022, il Gruppo, con il supporto di un esperto indipendente, come richiesto dallo IAS 36, ha effettuato l'annuale verifica sulla tenuta contabile degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato, senza rilevare alcun trigger event che possa avere impatti sulla valorizzazione degli stessi; in merito alla "Customer Relationship" è emersa, invece, la necessità di procedere alla svalutazione di circa 1,1 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Derivati di copertura attivi | 13 | 0 | (13) |
| Partecipazioni | 13.484 | 13.656 | 172 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.725 | 950 | (1.775) |
| Derivati di copertura passivi | 4.814 | 14.314 | 9.499 |
Le voci "Derivati di copertura" attivi e passivi accolgono rispettivamente i fair value positivi e negativi, al 31 dicembre 2022, relativi alla copertura, tramite contratti di currency swap, dei finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere e della raccolta della BU Transaction Services in valuta diversa dall'euro.
La voce Partecipazioni rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46% del capitale di quest'ultima, riveniente dal bilancio di DEPObank. Si precisa che le suddette partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).
La voce Passività finanziarie di negoziazione accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2022 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Attività fiscali | 100.519 | 60.707 | (39.812) |
| correnti | 41.390 | 514 | (40.876) |
| anticipate | 59.129 | 60.194 | 1.065 |
| Passività fiscali | 100.684 | 136.003 | 35.318 |
| correnti | 5.027 | 30.998 | 25.971 |
| differite | 95.657 | 105.005 | 9.349 |
Al 31 dicembre, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 514 mila euro e 30.998 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12.
Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.
Si ricorda che nel corso del 2021, è stato effettuato l'allineamento del valore fiscale e del valore contabile relativi all'avviamento "Banking Payments" riveniente da DEPObank (si veda quanto descritto nella specifica voce 100 "Attività Immateriali" dell'Attivo di Stato Patrimoniale), a seguito del pagamento dell'imposta sostitutiva, pari a 2,4 milioni di euro, determinando un effetto netto positivo di 23,7 milioni di euro sulle imposte sul reddito dell'esercizio. Inoltre, la voce accoglie anche la quota di attività fiscali anticipate riveniente dal bilancio di DEPObank relativamente agli avviamenti e dalla perdita fiscale realizzata alla fine del 2020.
Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Altre attività | 214.614 | 394.182 | 179.567 |
| Altre passività | 460.856 | 401.369 | (59.486) |
Le voci Altre Attività e Passività includono le poste transitorie e le partite da sistemare con saldo dare e avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento.
Le Altre Attività accolgono, inoltre, i crediti ecobonus acquistati con operazioni di factoring pro soluto pari a 221,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Debiti verso banche | 795.053 | 1.166.365 | 371.312 |
| Debiti verso clientela | 9.029.014 | 10.789.422 | 1.760.407 |
| - di cui verso enti finanziari | 0 | 0 | 0 |
| Titoli in circolazione | 186.286 | 38.976 | (147.310) |
| Totale | 10.010.353 | 11.994.763 | 1.984.410 |
La voce "Debiti verso banche" è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista", rivenienti soprattutto dall'operatività nei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.
I Debiti verso clientela si riferiscono principalmente a "conti correnti e depositi a vista" relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria.
All'interno della voce, si segnalano anche la raccolta in conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 1,3 miliardi di euro tra depositi vincolati e non vincolati, rispetto a 230 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2021.
I titoli in circolazione sono rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo, per un valore nominale complessivo di 38,6 milioni di euro (181,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), iscritti in bilancio per 38,9 milioni di euro secondo il principio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Il decremento, che si registra rispetto al 31 dicembre 2021, è ascrivibile al rimborso in data 02 marzo 2022 dello strumento subordinato Tier 2 di importo pari a 100 milioni di euro emesso nel 2017 e in data 29 giugno 2022 del Bond (ISIN XS1639097747) emesso per originari 200 milioni di euro nel giugno 2017 e in essere, alla data di rimborso, per euro 42,3 milioni.
Al 31 dicembre 2022 la voce comprende unicamente il prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso a ottobre 2019, per un importo nominale residuo pari a 38.6 milioni di euro, con scadenza a maggio 2023. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 1.75%.
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni | ||||
| Impegni e Altre garanzie rilasciate | 294 | 251 | (43) | ||||
| Benefici a favore dei dipendenti | 6.133 | 7.861 | 1.728 | ||||
| Altri fondi | 15.533 | 24.900 | 9.367 | ||||
| Totale 21.960 33.012 |
Al 31 dicembre 2022, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di passività potenziali o che le società del Gruppo potrebbero dover sostenere.
Il Gruppo ha realizzato, al 31 dicembre 2022, un risultato economico pari a 232 milioni di euro contro i 197 milioni realizzati alla fine dello sorso anno; normalizzando entrambi i risultati ovvero eliminando tutte le poste straordinarie che hanno influenzato i risultati di entrambi gli esercizi e proformando il risultato del 2021 con i primi due mesi di DEPObank (l'inclusione si rende necessaria per includere i mesi di gennaio e febbraio, mesi in cui DEPObank non era stata ancora acquisita e fusa), il risultato normalizzato del 2022 si attesta sui 146,0 milioni di euro contro i 125,3 milioni di euro realizzati nel 2021.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni | |||
| Interessi di mora su crediti pro-soluto | 136.452 | 178.817 | 42.365 | |||
| Interessi attivi su titoli | 10.268 | 42.787 | 32.519 | |||
| Altri interessi attivi | 83.595 | 133.202 | 49.607 | |||
| Interessi attivi | 230.315 | 354.805 | 124.491 | |||
| Interessi passivi | (39.546) | (92.988) | (53.442) | |||
| Commissioni nette | 80.779 | 90.656 | 9.877 | |||
| Dividendi e proventi simili | 3.676 | 9.795 | 6.119 | |||
| Risultato netto attività di negoziazione | 6.634 | 12.622 | 5.988 | |||
| Risultato netto attività di copertura | ||||||
| Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | ||||||
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 166 | 166 | ||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
0 | 0 | ||||
| c) passività finanziarie | (12.650) | 0 | 12.650 | |||
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value con impatto a conto economico |
||||||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 2.733 | 5.154 | 2.422 | |||
| Margine di intermediazione | 271.941 | 380.210 | 108.269 |
Il margine di interesse al 31 dicembre 2022 è stato pari a 261,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 190,8 milioni di euro dello scorso anno (valori normalizzati rispettivamente pari a 232,5 milioni di euro e 194,6 milioni di euro) e ha beneficiato:
Il valore delle commissioni nette al 31 dicembre 2022 è stato pari a 90,7 milioni di euro, in aumento rispetto agli 80,8 milioni di euro del 2021 ma di poco inferiori rispetto ai 94,3 milioni di euro normalizzati del 2021 ed è stato negativamente impattato dall'uscita di Arca il 1° novembre 2022.
Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2022 è pari a 380,2 milioni di euro, 348,5 milioni di euro normalizzati, in aumento rispetto ai 271,9 milioni di euro dell'esercizio precedente (303,2 milioni di euro normalizzati) principalmente per effetto della crescita del margine di interesse.
Infine, si ricorda che la rilevazione a Conto economico delle commissioni maturity e degli interessi di ritardato pagamento sui crediti acquistati pro soluto riflette il rendimento effettivo riveniente dall'applicazione del criterio di valutazione dei crediti acquistati a titolo definitivo al "costo ammortizzato", secondo quanto stabilito dal principio contabile internazionale IFRS 9, e implica la rilevazione dei proventi connessi con tale attività, in relazione ai rendimenti derivanti dai flussi di cassa attesi. Si ricorda che, nel 2022, la voce è stata influenzata dall'aumento sia della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% sia dei giorni previsti per il relativo incasso da 1800 a 2100 giorni per un ammontare complessivo positivo pari a 29,3 milioni di euro.
Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022 è stata portata dal 45% al 50%. Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Tale allungamento è stato attuato anche per tenere conto degli impatti esogeni che hanno condizionato l'anzianità del fondo quali i rallentamenti nei pagamenti dovuti alla crisi pandemica da Covid-19, il relativo blocco dei tribunali e la sospensione delle azioni esecutive nella sanità che hanno influito sulla sospensione dei termini delle attività legali e processuali e quindi sui tempi di incasso.
Entrambi i cambiamenti di cui sopra sono stati contabilizzati a fine anno ed hanno generato un ammontare complessivo "one off" pari a 29,3 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 | Variazioni | |||
| Spese del personale | 73.234 | 74.352 | 1.118 | |||
| Altre spese amministrative | 97.132 | 96.251 | (881) | |||
| Totale spese amministrative 170.366 170.603 |
Le spese amministrative, al 31 dicembre 2022, sono pari a circa 170,6 milioni di euro, 159,5 milioni di euro normalizzati, e sono costanti rispetto ai 170,4 milioni di euro (che non includono i primi due mesi di costi di DEPObank) ma in diminuzione rispetto agli 169,1 milioni di euro normalizzati del 2021 grazie alle iniziative messe in atto per realizzare le sinergie sul fronte dei costi previste a piano.
Al 31 dicembre 2022, il Gruppo ha rilevato, nella voce "Altri oneri e proventi di gestione", un ammontare pari a 119,4 milioni di euro relativo all'effetto one off della contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") così come nella stessa voce nel 2021 è stato contabilizzato l'ammontare definitivo del badwill pari a 76,9 milioni di euro riveniente dall'operazione di fusione con DEPObank. Questa voce, al netto delle poste straordinarie, ha pertanto mostrato valori normalizzati pari a 30,7 milioni di euro nel 2022 e 28,2 milioni di euro nel 2021.
Secondo quanto disposto dallo IAS 1 paragrafo 24, il Gruppo Bancario effettua una valutazione in merito alla prospettiva della continuità dell'attività, che tenga conto di un'analisi di trend sui principali indicatori "core" aziendali e sulle informazioni disponibili sul futuro, almeno sui dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.
In relazione alle considerazioni sopra esposte, connesse con l'analisi storica e prospettica della redditività aziendale e della capacità di reperimento delle risorse finanziarie, il Gruppo si muoverà lungo i principi della continuità operativa. Il presente bilancio è stato pertanto redatto in base a tali principi.
Un'analisi di trend degli ultimi esercizi riflette il permanere di un andamento positivo. I dati possono essere così sintetizzati:
Viene evidenziata di seguito una sintesi quantitativa di tali analisi.
| Voci | 31.12.2021 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 195,3 | 261,8 |
| Margine di Intermediazione | 271,9 | 380,2 |
| EBTDA (al lordo degli accantonamenti) | 206,5 | 349,8 |
| Utile Netto | 197,4 | 232,0 |
| R.O.E. (Return on Equity) (%) | 34,5% | 30,6% |
| R.O.T.E. (Return on Tangible Equity) (%) | 39,2% | 33,7% |
| Margine di interesse/Interessi attivi e proventi assimilati (%) | 84,8% | 73,8% |
| Sofferenze (al netto delle svalutazioni)/crediti verso la clientela (%) | 1,9% | 1,6% |
| Fondi Propri/Crediti verso la clientela (%) | 49,1% | 42,4% |
| Leverage Ratio | 3,5% | 4,6% |
| Patrimonio Netto | 571,6 | 758,8 |
| Fondi Propri | 481,1 | 611,9 |
La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.
Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.
Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).
La regolamentazione in essere al 31 dicembre 2022 si basa su tre pilastri.
Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:
In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2022" sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.
Sulla base dell'art. 433 della CRR, le banche diramano le informazioni al pubblico previste dalla normativa comunitaria almeno su base annua, congiuntamente con i documenti di bilancio. La normativa relativa al Terzo Pilastro stabilisce specifici obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni relative all'adeguatezza patrimoniale, all'esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti all'individuazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi. BFF Banking Group redige l'informativa al pubblico in ottemperanza alle disposizioni su base consolidata. A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato una procedura dedicata, denominata "Informativa al pubblico (III Pilastro)".
La procedura prevede che l'informativa debba essere:
In riferimento a quanto disposto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo BFF pubblica sul sito internet bff.com, una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, l'Informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting), che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.
Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.
Con l'obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, nel mese di aprile 2019, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato livello di provision, deducendo dal proprio CET 1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).
Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.
Grazie ai processi di gestione del credito istituiti dal Gruppo BFF, al 31 dicembre 2022 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta limitato e pari a circa 389 mila euro, rispetto al 2021 quando risultava pari a 106 mila euro.
In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e il 15 febbraio 2021, ha aggiornato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD. In ultimo, il Gruppo si è uniformato ai nuovi criteri interpretativi in materia di definizione di default pubblicati dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022.
Si evidenzia, inoltre, che il Gruppo ha posto in essere una serie di azioni e interventi volti a migliorare ulteriormente il processo di selezione e gestione dei crediti, interventi che hanno consentito di evitare particolari impatti negativi della nuova normativa sul proprio business model.
Si rappresenta, infine, che BFF sta altresì conducendo le più attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito; metodo che, soprattutto con riferimento alle esposizione nei confronti della pubblica amministrazione, consentirebbe i) una più adeguata rappresentazione del basso profilo di rischio effettivo del Gruppo BFF, in quanto, al di là di della definizione di default - e di probabilità di default (PD) - adottabile, i processi di recupero del Gruppo BFF evidenzierebbero una sperimentazione di perdite su crediti (i.e. LGD), come noto, sostanzialmente nulla, nonché ii) di adottare approcci maggiormente rappresentativi del rischio effettivo nell'ambito delle attività creditizie derivanti dall'acquisto di crediti commerciali, come ad esempio l'adozione dell'approccio per singola transazione (facility level approach - FLA), ad oggi consentito solo alle banche e ai gruppi che adottano i modelli interni.
Pur in considerazione dell'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dal perdurare della pandemia Covid-19 e da forti tensioni geopolitiche, il Gruppo ha sempre potuto contare su un livello di liquidità adeguato, rispettando ampiamente i requisiti regolamentari e posizionandosi su valori in linea rispetto ai livelli interni degli indicatori segnaletici (LCR, NSFR).
Il Gruppo adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità ed effettua (i) qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, nonché con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati per il tramite di banche di relazione, (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione. In tale contesto, anche attraverso il monitoraggio di indicatori più specifici, il Gruppo non ha rilevato particolari tensioni di liquidità, grazie alla capacità del Gruppo di far fronte a potenziali situazioni di stress, derivante dalla sua struttura di funding e alle leve azionabili in caso di necessità.
Inoltre, il Gruppo aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di gennaio 2023. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.
Con riferimento ai principali interventi di natura contabile finalizzati a una corretta rappresentazione delle poste di bilancio, si segnala quanto segue.
L'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) tiene in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese e, a partire da marzo 2022, gli effetti del conflitto Russia - Ucraina.
Gli scenari previsionali Baseline, High Growth e Mild Recession, forniti dall'infoprovider esterno, sono stati aggiornati a giugno 2022 e forniscono i tassi di default previsionali per i 20 trimestri successivi alla data di aggiornamento. Nel febbraio 2022, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha modificato significativamente lo scenario geo-politico con conseguenze dirette sul contesto macroeconomico europeo e mondiale. La Funzione Risk Management, come ogni trimestre, ha svolto al 31 dicembre 2022 un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici del quarto trimestre dell'anno, forniti dall'inforprovider esterno, e gli scenari macroeconomici aggiornati al 30 giugno 2022. Dall'analisi si evince che il 2023 sarà caratterizzato da una contrazione della crescita del GDP e da una forte spinta inflazionistica generata dal conflitto Russia - Ucraina che riduce da una parte gli investimenti delle imprese e il reddito disponibile dei consumatori. Tuttavia, il mercato del lavoro sembra non registrare significative tensioni, grazie alla ripresa delle assunzioni post covid-19. Il rallentamento dell'economia non sarà sufficiente a causare licenziamenti diffusi e il mercato del lavoro continuerà a beneficiare dell'ampio eccesso di domanda. Pertanto, la tenuta del mercato del lavoro potrà essere uno dei principali fattori che potrebbero impedire all'economia di entrare in un ciclo recessivo. Dall'analisi comparativa degli scenari, emerge che le stime del GDP a dicembre 2022 sono peggiorative rispetto a quelle attualmente in uso nel modello e per tale ragione, la Funzione Risk Management sta valutando gli impatti di tale variazione sul modello di stima dei parametri di rischio al fine di comprenderne la magnitudo, pur tenendo in considerazione che il modello di Business del Gruppo e - in quest'ambito specifico - il relativo costo del rischio risultano meno sensibili all'andamento del GDP rispetto a esposizioni creditizie concentrate in ambito corporate/retail.
Inoltre, la Funzione Risk Management ha comparato le stime macroeconomiche rilasciate dall'infoprovider esterno con quelle della Banca Centrale Europea (BCE) osservando, anche in questo caso, un peggioramento del GDP nel 2023. Medesime analisi verranno condotte anche a fine primo trimestre 2023 al fine di valutare l'opportunità di un aggiornamento anticipato dei parametri di rischio.
Alla data del 31 dicembre 2022, è stata consolidata integralmente la nuova partecipazione BFF Techlab. Inoltre, si è concluso il processo di allocazione del prezzo di acquisto (cosiddetto "PPA") che ha determinato l'iscrizione di un avviamento a livello consolidato di Gruppo pari a 83 mila euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla parte G della nota integrativa "Aggregazioni aziendali".
Il Gruppo, a seguito degli esiti dell'impairment test effettuato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, sulla quota degli avviamenti iscritti in bilancio, relativi all'allocazione del costo di acquisto del Gruppo BFF Polska, di quello di BFF Iberia e di BFF Techlab non ha proceduto ad alcuna riduzione di valore dei suddetti intangibili.
Alla data del 31 dicembre 2022, infine, è stato effettuato il test di impairment sull'attività immateriale cosidetta "Customer Contract" della BU Securities Services, riveniente dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione di DEPObank nel 2021, e alla luce delle variazioni significative intervenute nella composizione del portafoglio clienti, si è ritenuto opportuno procedere alla relativa svalutazione con impatto a conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della nota integrativa alla voce "Attività Immateriali".
Il Gruppo BFF, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.
Pertanto, in linea con la normativa di legge e di Vigilanza e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Gruppo BFF si è dotato di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.
L'Amministratore Delegato è l'amministratore referente dei controlli interni del Gruppo Bancario all'interno del Consiglio di Amministrazione, così come previsto dal Codice di Autodisciplina.
Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni del Gruppo, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte dalle funzioni di controllo durante il primo semestre dell'anno:
Nell'ambito dei controlli di secondo livello, la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio- rendimento assegnati.
In particolare, durante il primo semestre dell'anno, la Funzione ha operato principalmente nell'ambito del processo ICAAP/ILAAP, della revisione delle soglie e delle metriche di gestione dei rischi, di aggiornamento del Contingency Funding Plan e del Recovery Plan e infine ha presentato la relazione sui rischi operativi e di sicurezza dei servizi di pagamento. Inoltre, a partire dal 1° marzo 2022, nell'ambito della Funzione Risk Management di
Gruppo è stata istituita l'Area Validation & Credit Monitoring con l'obiettivo di rafforzare i controlli interni e garantire una maggiore indipendenza delle attività di convalida da quelle di sviluppo. Nell'ambito del processo di Impairment, la Funzione ha lavorato sulla ristima dei parametri di rischio IFRS 9, con l'obiettivo di renderli maggiormente aderenti alle peculiarità del Business Model Gruppo. Infine, nel corso del 2022 il Gruppo ha iniziato a condurre una serie di attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito, che vede la Funzione Risk Management coinvolta su varie tematiche.
La funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca e per il Gruppo - anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali - valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.
Nel corso dell'esercizio la Funzione ha valutato gli impatti per il BFF Banking Group del conflitto militare tra Russia e Ucraina aggiornando, su base regolare, tutte le competenti strutture in merito a: i) regime sanzionatorio come previsto a livello comunitario verso soggetti/entità coinvolti nel conflitto e ii) richiami di attenzione da parte delle competenti Autorità.
Il presidio del rischio di non conformità, di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è proseguito regolarmente secondo quanto previsto dal programma annuale delle attività della funzione stessa approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 marzo 2022.
La Funzione ha continuato altresì l'attività di aggiornamento del corpo normativo interno - si citano a titolo esemplificativo la Policy di gestione del rischio di non conformità e la Policy antiriciclaggio e antiterrorismo - e ha fornito supporto su base continuativa alle unità organizzative nell'interpretazione delle disposizioni normative e nella loro applicazione rispetto all'operatività aziendale.
Sono proseguite, inoltre, le attività di rafforzamento dei presidi attuati dalla Capogruppo e dalle controllate attraverso l'implementazione delle azioni correttive e delle azioni di adeguamento individuate dalla stessa Funzione.
Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, oltre che per la Capogruppo, per la controllata BFF Finance Iberia nell'ambito di un apposito contratto di service; inoltre, svolge l'attività di direzione e coordinamento per la funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska. Il regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.
Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina, e in relazione alla regolamentazione interna.
La funzione Internal Audit ha svolto, nel 2022, le attività di verifica in coerenza con il Piano pluriennale di Audit 2022-2024 redatto secondo una logica risk based, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di marzo 2022, svolgendo l'attività di follow-up delle raccomandazioni emesse e rendendo conto trimestralmente dell'attività svolta agli Organi di governo e di controllo della Banca, attraverso il Tableau de bord.
In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture interne della Capogruppo, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. Ha inoltre svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione, ai processi ICAAP e ILAAP, al Recovery Plan, agli aspetti di affidabilità, sicurezza e adeguatezza dei sistemi informativi. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale dell'attività svolta dalla funzione Internal Audit" e dalla "Relazione di audit sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).
Il responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing).
Infine, nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio a livello di Gruppo, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato della Capogruppo, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio consolidato e alla relazione semestrale: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e del bilancio semestrale; la conformità dei documenti ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo a livello consolidato e delle singole Controllate incluse nel perimetro di consolidamento; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione e della relazione intermedia sulla gestione.
La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il "Modello") predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di ASSIFACT e ABI. L'ultima revisione del Modello, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2022, è stata effettuata al fine di recepire due nuove fattispecie di reato introdotte dalla Legge n. 22 del 9 marzo 2022 "Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale", quali i) "Delitti contro il patrimonio culturale" di cui all'art. 25-septiesdecies del Decreto 231 e ii) i reati di "Riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici" di cui all'articolo 25-duodevicies del Decreto.
Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti
Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commissibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere in Spagna, in Portogallo, in Polonia e in Grecia; iii) la Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza ("Flussi informativi verso l'OdV").
La Banca ha altresì adottato un Codice Etico, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 26 novembre 2021. Tale documento definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività del Gruppo, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto.
La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione, soprattutto in caso di aggiornamenti della normativa afferente alle tematiche del Decreto.
L'attività dell'Organismo di Vigilanza svolta nel corso del 2022 è stata diretta principalmente all'accertamento dell'adeguatezza del Modello, al controllo dei flussi informativi ricevuti periodicamente dalle strutture organizzative, all'approfondimento delle tematiche legate ai rischi informatici in relazione al clima geopolitico attuale, ad un aggiornamento circa l'attività della Funzione Compliance & AML in relazione alla predisposizione di un Modello ad hoc per le controllate italiane BFF Immobiliare Srl e BFF Techlab Srl, alla definizione delle verifiche demandate alla Funzione Internal Audit con profili di responsabilità 231 (Market Abuse, Privacy).
Inoltre, l'Organismo di Vigilanza ha valutato di avviare nel 2023, con il supporto di un qualificato consulente esterno, una quality review del Modello al fine di verificarne l'allineamento alle best practice di mercato ed anche in relazione all'evoluzione ed alla crescita della Banca in questi ultimi anni.
L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Consiglio di Amministrazione l'esito dell'attività svolta nel corso del 2022; in particolare, ha evidenziato di non aver ricevuto né direttamente, né indirettamente, alcuna segnalazione rilevante ai fini della corretta applicazione del Modello.
Nell'ambito del Gruppo, in tema di responsabilità amministrativa, è presente la seguente configurazione:
In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana - e quindi dal 7 aprile 2017 - le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") - in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.
In data 22 dicembre 2020, la Banca ha approvato l'aggiornamento della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse e del Regolamento OPC, al fine di adeguare i nuovi riferimenti normativi conseguenti all'integrazione della Circolare n. 263 nelle Disposizioni di Vigilanza per le banche.
In data 30 giugno 2021, la Banca ha approvato l'aggiornamento della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, del Regolamento OPC e del Regolamento del Comitato OPC, al fine di adeguarli agli emendamenti apportati al Regolamento Consob n. 17221/2010 con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, che sono entrati in vigore dal 1° luglio 2021.
In data 27 ottobre 2022 la Banca ha approvato l'aggiornamento del solo Regolamento OPC al fine di ricomprendere, all'Art. 7.5.1, tra le operazioni "ordinarie" effettuate dalle società controllate dalla Banca, quelle realizzate da BFF Techlab S.r.l. e BFF Immobiliare S.r.l. controllate al 100% dalla Banca.
Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.
Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.
Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance - procedure e regolamenti - operazioni con soggetti collegati.
Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H delle Note Integrative.
La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate - come definito dal Comitato per la Corporate Governance - costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana - approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.
La Banca ha adottato, già da dicembre 2020, il nuovo Codice di Corporate Governance, mediante l'aggiornamento della propria regolamentazione interna per recepire - nei termini rappresentati nella Relazione sul Governo Societario 2021 - le novità introdotte dal summenzionato Codice.
Le progettualità attivate all'interno del Gruppo nel 2022 hanno quali obiettivi principalmente lo sviluppo commerciale, l'efficienza dei processi interni e il potenziamento dei sistemi informatici.
In particolare, si riportano i seguenti progetti di rilievo:
La Banca non ha effettuato, nell'esercizio di riferimento, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Al 31 dicembre 2022, i rating attribuiti a BFF nel 2022 dall'agenzia Moody's risultano variati rispetto al 31 dicembre 2021:
In data 18 novembre 2022, l'agenzia Moodys' (i) ha confermato il Rating Emittente, il BCA e l'Adjusted BCA a "ba2" di BFF, (ii) ha confermato l'outlook Stabile sui Rating Emittente di Lungo termine e Senior Unsecured Debt ed (iii) ha diminuito il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine di BFF a "Baa3" da "Baa2" con outlook Negativo (da Stabile), e il Rating sui Depositi Bancari di Breve termine a "P-3" da "P-2".
La conferma da parte di Moody's del BCA di BFF a "ba2" riflette alcuni cambiamenti positivi nel profilo di credito della Banca in seguito al completamento dell'acquisizione di DEPObank. Allo stesso tempo, Moody's ha confermato i Rating Emittente di Lungo termine e il Senior Unsecured Debt a "Ba2", in linea con il merito di credito di BFF e con la "loss severity" che è rimasta invariata. La rating action sui depositi a "Baa3" dal precedente "Baa2" riflette la meccanica della metodologia "Advanced Loss Given Failure (LGF)" di Moody's applicata alla struttura del passivo di BFF.
In data 12 gennaio 2022, a seguito dell'emissione di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 per un ammontare pari a 150 milioni di euro, destinata a investitori istituzionali, la stessa agenzia di rating Moody's, ha attribuito all'emissione un rating B2.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di Moody's, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet del Gruppo.
A partire dal 1° gennaio 2023, la Capogruppo BFF Bank S.p.A. ha perso la qualifica di Piccola Media Impresa ("PMI") di cui all'art. 1, comma 1, lettera w-quater. 1) del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), ai sensi dell'art 2- ter del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 ("Regolamento Emittenti"), in quanto trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge n. 120/2020, che ha convertito il D.L. n. 76/2020, che individua in un fatturato non superiore a 300 milioni di euro il limite massimo entro cui gli emittenti possono essere qualificati come PMI.
Si precisa che la Banca rientrava tra le c.d. PMI sulla base del solo criterio del fatturato consolidato, in quanto il criterio connesso al valore della capitalizzazione di mercato media era già superiore alla soglia normativa di 500 milioni di euro.
La Banca, quindi, non rientrerà più nell'elenco degli emittenti azioni quotate PMI pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet. La perdita della qualifica di PMI comporta, inoltre, l'applicazione di un'ulteriore soglia rilevante ai fini degli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 120 del TUF, pari al 3% del capitale.
BFF Bank S.p.A., in data 1 febbraio 2023, ha ricevuto, a seguito dell'avvio dell'iter regolamentare comunicato al mercato il 25 novembre 2022, autorizzazione della Banca d'Italia, ai sensi degli artt. 27 e ss. del Regolamento Delegato (UE) del 7 gennaio 2014, n. 241, adottato dalla Commissione Europea e dell'art. 78 del Regolamento (UE) del 26 giugno 2013, n. 575, all'acquisto di azioni proprie della Banca, in esecuzione della autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2387 c.c. dall'assemblea ordinaria degli azionisti del 31 marzo 2022 fino all'importo massimo di 2,8 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie risulta integralmente eseguito alla data di redazione del presente documento e l' ammontare relativo è stato già dedotto dai fondi propri del 31 Dicembre 2022.
L'acquisto di azioni proprie, come già indicato al mercato, sarà finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.
In data 20 febbraio 2023, si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie. Nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023, la Capogruppo ha acquistato azioni ordinarie pari a n.291.888, che corrispondono allo 0,16% del totale delle azioni in circolazione e componenti il capitale sociale (pari a n.185.604.558 azioni) per un controvalore complessivo di 2.794.383,98 euro.
Nel corso del 2022, il capitale sociale è aumentato da 185.312.690 azioni, corrispondenti a euro 142.690.771,22 al 31 dicembre 2021, a 185.545.952 azioni corrispondenti a euro 142. 870.382,96 (alla data di approvazione del presente documento), per effetto della parziale esecuzione intervenuta, nel periodo compreso tra il 13 gennaio 2022 e il 29 dicembre 2022, dell'aumento di capitale gratuito delegato, avvenuto mediante emissione di nuove azioni ordinarie BFF pari a n. 233.9734 per un importo nominale pari a euro 180.159,21 e assegnate al personale del Gruppo BFF per esigenze connesse alle politiche di remunerazione e di incentivazione (Management by Objective 2020 e Piano di Stock Option 2016).
Al 31 dicembre 2022, la Banca possedeva n. 570.728 azioni proprie, pari allo 0,31% del capitale sociale, in diminuzione rispetto a 974.461 al 31 dicembre 2021.
Nel corso del 2022, la Banca non ha effettuato alcun acquisto di azioni proprie, mentre ne sono state assegnate n. 403.733, a seguito dell'esercizio di stock options e della liquidazione delle remunerazioni variabili in strumenti finanziari, di cui n. 267.325 all'Amministratore Delegato, n. 85.622 ad altri beneficiari in forza e n. 50.786 a beneficiari non in forza.
(4 A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020 - di aumentare gratuitamente il capitale sociale della Banca, in via scindibile e in più tranche, ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., per un importo complessivo non superiore a euro 5.254.563,16, mediante emissione di massime n. 6.824.108 azioni ordinarie a servizio delle finalità connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo, ivi incluso il "Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020" (Aumento di Capitale 2020) - è stata data parziale esecuzione allo stesso Aumento di Capitale 2020 mediante l'emissione di n. 233.262 nuove azioni ordinarie, nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2022.
La composizione dell'azionariato di BFF al 31 dicembre 2022 riflette l'esito della procedura di vendita sul mercato attraverso un Accelerated Book-Building conclusa il 9 marzo 2022 di circa 14 milioni di azioni ordinarie di BFF detenute dalla Equinova UK HoldCo Limited (si veda la sezione "Eventi Significativi del Gruppo"), e agli aumenti di capitale sociale a servizio dei piani di stock options avvenuti nel corso dell'anno e comunicati al mercato.
Al 31 dicembre 2022, pertanto, il flottante della Banca, già oltre l'80% al 31 dicembre 2021, ha raggiunto la quasi totalità del capitale sociale, confermandosi una delle poche realtà italiane quotate veramente ad azionariato diffuso.
Sempre alla data del 31 dicembre 2022, il Management e le rispettive Persone Strettamente Legate detengono una quota di capitale sociale pari a 5,88%, aumentata rispetto al 5,59% del 31 dicembre 2021. Le azioni proprie detenute dalla Banca, 570.728, sono pari allo 0,31% del capitale sociale.
Fonte: Modelli 120A - 120B - 120D e comunicazioni di Internal Dealing. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 31/12/20222.
(1) Alla data del 31/12/2022 l'Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri e le sue Persone Strettamente Legate (Bray Cross Ltd. e Scalve S.à. r.l., The Bomi Trust e Bomi S.a.r.l.) detenevano 10,63 milioni di azioni BFF, per una quota pari al 5,73% del capitale sociale; la rimanente quota del management si riferisce alle azioni BFF detenute dai 4 Vice President in forza a tale data, e dalle loro rispettive Persone Strettamente Legate.
Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016, al 31 dicembre 2022 risultavano assegnate 1.086.788 opzioni di cui 854.788 maturate ma non ancora esercitate e 232.000 non ancora esercitabili. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato e non ancora esercitato al 31 dicembre 2021 era pari a 2.524.684.
Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, risultano assegnate 8.384.500 opzioni, esercitabili a partire dal 2023, mentre, in relazione al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2022 risultano assegnate 6.698.000 opzioni di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share, esercitabili a partire dal 2025.
L'Assemblea Ordinaria della Banca del 31 marzo 2022, ha deliberato, in particolare:
Da ultimo, l'Assemblea Ordinaria della Banca in data 22 giugno 2022 ha deliberato di:
Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 - Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari".
Il prezzo dell'azione BFF al 30 dicembre 2022 era pari a 7,41 euro, con un incremento del 58% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 30 dicembre 2022, la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 2,993 euro per azione. Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 30 dicembre 2022 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 153%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 40%.
(*) Alla data del 31 dicembre 2022 il titolo BFF fa parte dei seguenti indici FTSE: FTSE Italia All-Share Financials; FTSE Italia All-Share Financial Services; FTSE Italia All Share Mid Cap; FTSE Italy SMID Cap Tradable Plus; FTSE Italia MIB Storico; FTSE Italia PIR PMI; FTSE Italia PIR PMI Cap; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Net; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500; FTSE RAFI Developed Mid Small ex US 1500; FTSE Italy Small Cap Index - Specialty Finance; e dei seguenti indici STOXX e iSTOXX: STOXX Europe Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; EURO STOXX Total Market Value; STOXX Europe Total Market Small Net Return; EURO STOXX Total Market Price; STOXX Global Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; STOXX All Europe Total Market Price; EURO STOXX Total Market Small; iSTOXX Europe Value Factor Net Return; iSTOXX Europe Size Factor Net Return; STOXX Europe ex UK Total Market Small Price; STOXX Italy 45 Price Index; iSTOXX PPF Responsible SDG Net Return; iSTOXX PPF Responsible SDG Gross Return; STOXX Developed Markets Total Market Gross Return; EURO STOXX Total Market Value Small; STOXX Italy Total Market Price. Il titolo BFF fa inoltre parte di diversi indici della serie MSCI (fra cui MSCI Europe ex UK Small Cap; MSCI Europe Small Cap Special Tax Gross Return; MSCI ACWI Value Small USD e MSCI AC Europe IMI), Bloomberg (fra cui Bloomberg Italy Large, Mid & Small Cap Price Return; Bloomberg World ex US Small Cap Growth Price Total Return e Bloomberg Eurozone Developed Markets Large, Mid & Small Cap Price Return), S&P (fra cui S&P Developed Net Zero 2050 Carbon Budget (2022 Vintage); S&P Global BMI; S&P Developed Ex-U.S. SmallCap e S&P Pan Europe BMI) e Solactive (fra cui Solactive Global SuperDividend e Solactive ISS ESG Screened Europe Small Cap).
Come da piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 29 maggio 2019 ("BFF 2023" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo al 2023 - confermati poi dall'aggiornamento dei financials 2021-2023 del piano industriale, a seguito del closing dell'Operazione con DEPObank, avvenuto in data 1° marzo 2021, e all'approvazione dei Budget combinati, del 2021, del 2022 e del 2023, prevedono di:
Tenuto conto di quanto sopra, e a fronte della graduale riduzione degli effetti della pandemia e nonostante la crisi Russia-Ucraina, il Gruppo, come già avvenuto nel corso del 2022, si attende la ripresa in termini di volumi di business e di operatività, con una crescita nei margini di intermediazione, anche per l'effetto delle sinergie dell'integrazione con DEPObank.
Con riferimento al rischio di credito, la natura degli impieghi rende estremante contenuto il rischio di perdite su Attività Finanziarie, con riferimento al business model esistente.
Si ricorda, inoltre, che l'emissione dello strumento ammissibile nel Tier 1 consente al Gruppo di ottimizzare il limite di concentrazione sulle grandi esposizioni e la leva finanziaria.
Si evidenzia, infine, che in data 9 Febbraio, in occasione della Presentazione agli Analisti dei risultati del 2022, BFF Bank ha comunicato l'incremento del target in termini di utili da realizzare nel 2023, ultimo anno del Piano Industriale, portando il range dai precedenti 170-180 milioni di euro agli attuali 180-190 milioni di euro per tenere conto, principalmente, degli impatti derivanti dai cambi di stima e contabilizzazione relativi alle percentuali di incasso dei c.d."40 euro" e degli interessi di mora e, per questi ultimi, dei relativi tempi previsti per l'incasso e nonostante la perdita del cliente Arca e un periodo caratterizzato da elementi negativi e di instabilità quali la Guerra in Ucraina e lo shock energetico, il più veloce incremento dei tassi di interesse delle ultime decadi, il più alto livello di inflazione dagli anni '80, le restrizioni attuate in politica monetaria e la fine del periodo dei "tassi negativi", la volatilità degli spread sovrani e la performance negativa dei mercati azionari.
L'utile del Gruppo Bancario al 31 dicembre 2022 ammonta a euro 232.047.605. Tale risultato comprende, come descritto in precedenza, alcune poste straordinarie, che al netto dei relativi impatti fiscali, ammontano a 86,0 milioni di euro: +87,2 milioni di euro relativi alla contabilizzazione del 50% del fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), +20,1 milioni di euro relativi all'effetto combinato dell'aumento della percentuale di stima di recupero degli interessi di mora dal 45% al 50% e dell'aumento dei giorni previsti per il relativo incasso, -7,2 milioni di euro relativi ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza, -2,7 milioni di euro di effetto fiscale sui dividendi infragruppo, -2,2 milioni di euro di stralcio di un credito fiscale (DTA) in Polonia, -9,2 milioni di euro di altre poste straordinarie (costi per stock option, costi straordinari, costi per progetti speciali, plusvalenza da alienazione immobili, ammortamenti customer contracts, contributi straordinari al "Fondo Interbancario Tutela Depositi" e movimentazione della differenza cambi coperta dalla riserva di traduzione).
Coerentemente con la politica dei dividendi approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che prevede la possibilità di distribuire agli Azionisti la porzione di utile netto consolidato normalizzato di Gruppo generata nell'anno non necessaria a mantenere la soglia minima del 15% di Total Capital Ratio (calcolato sul perimetro del Gruppo Bancario, ai sensi del TUB e/o del CRR), si intende destinare:
i) Euro 47.410 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna)
In relazione alla destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A., si riporta, di seguito, la proposta che verrà presentata all'Assemblea della Banca il 13 aprile 2023.
Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato, in sede ordinaria, giovedì 13 aprile 2023 alle ore 9.00 (l'"Assemblea"), convenzionalmente presso la sede sociale di BFF Bank S.p.A. (la "Società" o la "Banca" o "BFF") in Milano, Via Domenichino n. 5 (la "Sede Sociale"), in unica convocazione, per approvare, tra l'altro, la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio.
Il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2022, in approvazione all'Assemblea, presenta un utile pari a Euro 261.438.215, che si propone di ripartire come segue:
Agli Azionisti spetterà, quindi, un dividendo di circa Euro 0,419 per ciascuna delle n. 185.623.140 azioni.
Si evidenzia inoltre che, sono ancora ammessi alla negoziazione sul Mercato degli strumenti derivati (IDEM) contratti di opzione di tipo americano aventi come sottostante azioni BFF. Alla luce di quanto sopra ed in conformità a quanto prescritto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana (Titolo IA.2, Sezione IA.2.1,Art. IA.2.1.3), per lo stacco dei dividendi, messi in pagamento da società emittenti azioni componenti l'indice FTSE MIB ovvero sottostanti contratti derivati su azioni negoziati sul mercato IDEM, prevede una data di riferimento coincidente con il primo giorno di mercato aperto successivo al terzo venerdì di ciascun mese solare.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il mese previsto per lo stacco dell'eventuale dividendo a valere sui risultati dell'esercizio 2022 sarà Aprile 2023 con stacco cedola (n. 7) il 24 aprile 2023 (c.d. "ex date"). Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modifiche e integrazioni (il "TUF"), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 25 aprile 2023 (c.d. "record date"). La messa in pagamento del suddetto dividendo, al lordo delle ritenute di legge, è prevista per il 26 aprile 2023 (c.d. "payment date")
* * *
Sottoponiamo, pertanto, alla Vostra approvazione la seguente proposta di delibera:
L'Assemblea di BFF Bank S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione, delibera
Per il Consiglio di Amministrazione Il PRESIDENTE (Salvatore Messina)
Bilancio Consolidato
(Valori in unità di euro)
| Voci dell'attivo | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 634.879.242 | 554.467.803 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 90.540.554 | 36.598.343 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 210.963 | 4.094.816 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 90.329.591 | 32.503.527 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 128.097.995 | 83.505.780 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 11.895.850.418 | 10.069.496.866 |
| a) crediti verso banche | 478.203.260 | 404.099.101 | |
| b) crediti verso clientela | 11.417.647.158 | 9.665.397.765 | |
| 50. | Derivati di copertura | - | 13.098 |
| 70. | Partecipazioni | 13.655.906 | 13.483.781 |
| 90. | Attività materiali | 54.349.168 | 36.451.859 |
| 100. | Attività immateriali | 70.154.575 | 67.547.298 |
| di cui | |||
| - avviamento | 30.956.911 | 30.874.236 | |
| 110. | Attività fiscali | 60.707.458 | 100.518.550 |
| a) correnti | 513.588 | 41.389.440 | |
| b) anticipate | 60.193.870 | 59.129.110 | |
| 130. | Altre attività | 394.181.565 | 214.613.950 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 13.342.416.883 | 11.176.697.328 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 11.994.762.826 | 10.010.352.805 |
| a) debiti verso banche | 1.166.365.115 | 795.053.359 | |
| b) debiti verso clientela | 10.789.421.645 | 9.029.014.284 | |
| c) titoli di circolazione | 38.976.066 | 186.285.162 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 949.790 | 2.724.511 |
| 40. | Derivati di copertura | 14.313.592 | 4.814.350 |
| 60. | Passività fiscali | 136.002.627 | 100.684.173 |
| a) correnti | 30.997.504 | 5.027.559 | |
| b) differite | 105.005.123 | 95.656.614 | |
| 80. | Altre passività | 401.369.354 | 460.855.826 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 3.238.366 | 3.709.582 |
| 100. | Fondo per rischi e oneri: | 33.012.775 | 21.959.653 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 251.282 | 293.721 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 7.861.441 | 6.132.998 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 24.900.052 | 15.532.934 | |
| 120. | Riserve da valutazione | 6.852.891 | 5.268.845 |
| 140. | Strumenti di capitale | 150.000.000 | - |
| 150. | Riserve | 233.153.339 | 166.903.826 |
| 155. | Acconto su dividendi | (68.549.894) | - |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 66.277.204 | 66.492.997 |
| 170. | Capitale | 142.870.383 | 142.690.771 |
| 180. | Azioni proprie | (3.883.976) | (7.132.434) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio | 232.047.606 | 197.372.423 |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 13.342.416.883 | 11.176.697.328 |
(Valori in unità di euro)
| (Valori in unità di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2022 | 31.12.2021 (*) | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 354.805.437 | 230.314.704 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 321.564.757 | 201.786.632 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati (**) | (92.987.816) | (39.545.723) |
| 30. | Margine di interesse | 261.817.621 | 190.768.981 |
| 40. | Commissioni attive | 127.594.743 | 109.277.422 |
| 50. | Commissioni passive | (36.939.094) | (28.498.392) |
| 60. | Commissioni nette | 90.655.649 | 80.779.030 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 9.794.598 | 3.675.911 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 12.622.171 | 6.633.662 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 165.940 | (12.649.882) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 165.940 | (6) | |
| c) passività finanziarie | - | (12.649.876) | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value con impatto a conto economico |
5.154.401 | 2.733.566 |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 5.154.401 | 2.733.566 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 380.210.380 | 271.941.267 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (5.905.199) | 196.904 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (5.905.199) | 343.493 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | (146.589) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 374.305.181 | 272.138.171 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 374.305.181 | 272.138.171 |
| 190. | Spese amministrative: | (170.602.997) | (170.365.575) |
| a) spese per il personale | (74.351.758) | (73.233.590) | |
| b) altre spese amministrative | (96.251.239) | (97.131.985) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (10.535.096) | 2.265.324 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 65.131 | 233.720 | |
| b) altri accantonamenti netti | (10.600.227) | 2.031.604 | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (5.005.378) | (5.132.422) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (7.641.714) | (4.950.500) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 150.393.890 | 102.508.187 |
| 240. | Costi operativi | (43.391.294) | (75.674.985) |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 287.857 | 195.391 |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 331.201.744 | 196.658.577 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (99.154.138) | 713.846 |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 232.047.606 | 197.372.423 |
| 330. | Utile (Perdita) d'esercizio | 232.047.606 | 197.372.423 |
| 350. | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 232.047.606 | 197.372.423 |
| Utile per azione base | 1,25 | 1,06 | |
| Utile per azione diluito | 1,18 | 1,01 |
(*) Si evidenzia che:
– il conto economico comparativo al 31 dicembre 2021 non include i saldi dei mesi di gennaio e febbraio dello stesso anno dell'incorporata DEPObank;
– al 31 dicembre 2022, gli oneri finanziari di competenza dell'esercizio sostenuti per l'operatività in derivati di copertura sono stati riclassificati dalla voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura" alla voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati". Ai fini comparativi, la riclassifica è stata operata anche sui dati al 31 dicembre 2021;
– al 31 dicembre 2022, gli accantonamenti relativi ai costi per quiescenza e obblighi simili verso il personale dipendente sono stati riclassificati dalla voce 170 b) "Accantonamenti netti al Fondo rischi e oneri - altri accantonamenti" alla voce 160 a) "Spese per il personale", in linea con quanto previsto dalla Circolare 262 del 2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti. Di conseguenza, ai fini comparativi, la riclassifica è stata operata anche sui dati al 31 dicembre 2021.
| (Valori in unità di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 232.047.606 | 197.372.423 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
|||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
||
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||
| 50. | Attività materiali | ||
| 60. | Attività immateriali | ||
| 70. | Piani a benefici definiti | 524.946 | (34.331) |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
|||
| 100. | Copertura di investimenti esteri | ||
| 110. | Differenze di cambio | 580.380 | (1.196.618) |
| 120. | Copertura dei flussi finanziari | ||
| 130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | ||
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
834.057 | 211.224 |
| 150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
4.832.475 | |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 1.939.383 | 3.812.750 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 233.986.989 | 201.185.173 |
| 190. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | ||
| 200. | Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 233.986.989 | 201.185.173 |
| Al 31.12.2022 | Esistenze al 31.12.2021 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2022 |
Allocazione risultato esercizio precedente |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
||||||
| Capitale: | |||||||
| a) azioni ordinarie | 142.690.771 | 142.690.771 | |||||
| b) altre azioni | |||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 66.492 .997 | 66.492.997 | |||||
| Riserve: | |||||||
| a) di utili | 158.260.237 | 158.260.237 | 72.092.024 | ||||
| b) altre | 8.643.589 | 8.643.589 | |||||
| Riserve da valutazione | 5.268.845 | 5.268.845 | |||||
| Strumenti di capitale | |||||||
| Acconti su dividendi | |||||||
| Azioni proprie | (7.132.434) | (7.132.434) | |||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 197.372.423 | 197.372.423 | (72.092.024) | (125.280.399) | |||
| Patrimonio netto del Gruppo | 571.596.428 | 571.596.428 | (125.280.399) | ||||
| Patrimonio netto di terzi |
| apertura 01/01/2021 esercizio precedente Riserve Dividendi e altre |
|---|
| ----------------------------------------------------------------------------------- |
| Capitale: | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| a) azioni ordinarie | 131.400.994 | 131.400.994 | |||
| b) altre azioni | |||||
| Sovrapprezzi di emissione | 693.106 | 693.106 | |||
| Riserve: | |||||
| a) di utili | 234.058.930 | 234.058.930 | 87.841.192 | ||
| b) altre | 7.414.381 | 7.414.381 | |||
| Riserve da valutazione | 1.456.095 | 1.456.095 | |||
| Strumenti di capitale | |||||
| Azioni proprie | (3.517.312) | (3.517.312) | |||
| Utile (Perdita) di esercizio | 91.072.580 | 91.072.580 | (87.841.192) | (3.231.388) | |
| Patrimonio netto del Gruppo | 462.578.775 | 462.578.775 | (3.231.388) | ||
| Patrimonio netto di terzi |
(Valori in unità di euro)
| Variazioni del periodo | ||
|---|---|---|
| Operazioni sul patrimonio netto | Gruppo al terzi al Redditività 31.12.2022 31.12.2022 |
|
| Emissione Acquisto Acconti su Distribuzione Variazioni Derivati Stock Variazioni nuove options azioni dividendi straordinaria strumenti di su interessenze azioni partecipative proprie dividendi capitale proprie azioni |
consolidata complessiva 2022 |
|
| 179.612 | 142.870.383 | |
| 66.277.204 | ||
| 222.734.454 | ||
| 2.069.195 | 10.418.885 | |
| 1.939.383 6.852.891 |
||
| 150.000.000 | 150.000.000 | |
| (68.549.894) | (68.549.894) | |
| (3.883.976) | ||
| 232.047.606 232.047.606 |
||
| 179.612 - (68.549.894) - 150.000.000 2.069.195 |
233.986.989 758.767.553 |
(Valori in unità di euro)
| Variazioni dell'esercizio | Patrimonio netto del |
Patrimonio netto di |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | Operazioni sul patrimonio netto | Redditività | Gruppo al 31.12.2021 |
terzi al 31.12.2021 |
||||||
| di riserve | Emissione | Acquisto nuove azioni azioni proprie |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazioni strumenti di capitale |
Derivati su proprie azioni |
Stock options |
Variazioni interessenze partecipative |
consolidata complessiva esercizio 2021 |
||
| 11.289.777 | 142.690.771 | |||||||||
| 65.799.891 | 66.492.997 | |||||||||
| 1.635.534 | (165.275.418) | 158.260.237 | ||||||||
| 1.421.236 | (192.028) | 8.643.589 | ||||||||
| 3.812.750 | 5.268.845 | |||||||||
| - | ||||||||||
| 2.363.892 | (5.979.014) | (7.132.434) | ||||||||
| 197.372.423 | 197.372.423 | |||||||||
| 5.420.662 | 77.089.668 | (5.979.014) | (165.275.418) | - | (192.028) | 201.185.173 | 571.596.428 | |||
| (Valori in unità di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Importo | |||||
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | |||||
| 1. Gestione | 371.082.993 | 199.314.609 | |||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 232.047.606 | 197.372.423 | |||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
530.806 | (7.263.471) | |||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 14.313.592 | (2.576.529) | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 5.905.199 | (196.903) | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 12.647.092 | 10.082.922 | |||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 10.535.096 | (276.976) | |||
| - premi netti non incassati (-) | |||||
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) | |||||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 99.154.138 | 2.368.535 | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) |
|||||
| - altri aggiustamenti (+/-) | (4.050.536) | (195.391) | |||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (2.080.465.626) | (4.700.768.927) | |||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | 3.353.047 | (11.358.287) | |||
| - attività finanziarie designate al fair value | |||||
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (52.671.663) | (32.503.527) | |||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (45.426.272) | (83.341.856) | |||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.832.258.751) | (4.305.041.315) | |||
| - altre attività | (153.461.987) | (268.523.943) | |||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 1.866.942.586 | 5.034.680.576 | |||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.984.407.578 | 4.596.116.101 | |||
| - passività finanziarie di negoziazione | (1.774.721) | 2.724.511 | |||
| - passività finanziarie designate al fair value | |||||
| - altre passività | (115.690.271) | 435.839.964 | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 157.559.952 | 533.226.258 |
SEGUE
| (Valori in unità di euro) | ||
|---|---|---|
| Importo | ||
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
| B. ATTIVITÀ Dl INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | - | 3.675.199 |
| - vendite di partecipazioni | (712) | |
| - dividendi incassati su partecipazioni | 3.675.911 | |
| - vendite di attività materiali | ||
| - vendite di attività immateriali | ||
| - vendite di società controllate e di rami d'azienda | ||
| 2. Liquidità assorbita da | (33.318.220) | (74.713.267) |
| - acquisti di partecipazioni | (172.125) | (13.396.767) |
| - acquisti di attività materiali | (22.897.104) | (26.705.613) |
| - acquisti di attività immateriali | (10.248.991) | (34.610.887) |
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (33.318.220) | (71.038.068) |
| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | (5.979.014) | |
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | 150.000.000 | 77.164.253 |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (193.830.293) | (168.506.806) |
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (43.830.293) | (97.321.567) |
| LIQUIDITÀ NETTAGENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 80.411.439 | 364.866.623 |
| (Valori in unità di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci di bilancio | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 554.467.803 | 189.601.179 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 80.411.439 | 364.866.623 |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 634.879.242 | 554.467.803 |
Signori Azionisti,
la Nota Integrativa Consolidata è suddivisa nelle seguenti parti:
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato
Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato
Parte D - Redditività Consolidata Complessiva
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
Parte M - Informativa sul leasing
Il bilancio consolidato al 31dicembre 2022 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio consolidato.
L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il "quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma. nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.
Il bilancio consolidato è stato predisposto in conformità alle disposizioni di Banca d'Italia dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.
Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale Consolidato, dal Conto Economico Consolidato, dal Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalla Nota Integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.
In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs. N. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato è redatto in euro, dove non espresso diversamente, e presenta anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente.
La valutazione delle voci del bilancio consolidato è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposto il Gruppo, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa dello stesso nel prevedibile futuro.
Nel corso dell'esercizio 2022 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2022:
▶ ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020 (Reg. UE 2021/1080), in particolare modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 41.
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata del Gruppo al 31dicembre 2022.
Alla data del presente bilancio consolidato risultano omologati i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi applicabili a partire dal 1° gennaio 2023:
Infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti.
Di seguito. sono rappresentati i criteri adottati da BFF Banking Group per la definizione dell'area e dei relativi principi di consolidamento.
Le società controllate sono quelle su cui BFF Banking Group ha il controllo. BFF Banking Group controlla una società quando è esposto alla variabilità dei suoi risultati e ha la capacità d'influenzare tali risultati attraverso il suo potere sulla società stessa. Generalmente, si presume l'esistenza del controllo quando la società detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche i diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili.
Tutte le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale, dalla data in cui il controllo è stato trasferito a BFF Banking Group; sono, invece, escluse dal consolidamento a partire dalla data in cui tale controllo viene a cessare.
Gli schemi di bilancio delle società consolidate integralmente sono predisposti secondo i princìpi IAS/IFRS, utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.
I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti
Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione" previsto dall'IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi) rispetto al fair value delle attività e passività acquisite viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, la differenza viene imputata al Conto economico.
Il "metodo dell'acquisizione" viene applicato a partire dalla data dell'acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo di riferimento sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo è cessato.
BFF Banking Group al 31 dicembre 2022 include oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:
| Denominazioni imprese | Sede legale e operativa | Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità | |
|---|---|---|---|---|---|
| rapporto (1) | Impresa partecipante | Quota % | diVoti % (2) | ||
| 1. BFF Immobiliare S.r.l. | Milano Via Domenichino, 5 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 2. BFF Techlab S.r.l. | Brescia Via C. Zima, 4 |
1 | BFF Bank S.pA. | 100% | 100% |
| 3. BFF Finance Iberia. S.A.U. | Madrid Paseo de la Castellana, 81 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. BFF Polska S.A. | Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
1 | BFF Bank S.p.A. | 100% | 100% |
| 5. BFF Medfinance S.A. | Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 6. BFF Česká republika s.r.o. | Prague - Roztylská 1860/1 | 1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 7. BFF Central Europe s.r.o. | Bratislava Mostova, 2 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 8. Debt-Rnt sp. Z O.O. | Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
1 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 9. Komunalny Fundusz Inwestycyjng Zamknięty |
Warsaw Plac Dąbrowskiego, 1 |
4 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 10. MEDICO Niestandaryzowany Sekurytyzacyjny Fundusz Inwestycyjny Zamknięty |
Warsaw Plac Dąbrowskiego, 1 |
4 | BFF Polska S.A. | 100% | 100% |
| 11. Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp.k. |
Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
4 | BFF Polska S.A. | 99% | 99% |
| 12. Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k. |
Łodz Jana Kilińskiego, 66 |
4 | Debt-Rnt sp. Z O.O. | 99% | 99% |
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.
La disponibilità di voto riportata ai punti 9 e 10 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.
Le imprese di cui ai punti 11 e 12 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti, in relazione al totale dell'attivo.
In data 19 gennaio 2022 è stata costituita la società BFF Immobiliare S.r.l., detenuta al 100% da BFF Bank S.p.A.. La costituzione della società è propedeutica al perfezionamento dell'operazione "Casa BFF" che ha visto l'acquisto di un'area edificabile e il successivo sviluppo di un edificio ad uso uffici che diverrà la nuova sede del Gruppo BFF e che ospiterà tutto il personale dipendente della Banca presente sulla città di Milano, ad oggi diviso su tre edifici diversi.
BFF Bank possiede inoltre una partecipazione pari al 26,46% in Unione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.
In data 3 ottobre 2022 BFF Bank ha perfezionato l'acquisizione della società informatica "MC3 Informatica S.r.l.", che a decorrere dalla stessa data ha assunto la ragione sociale di BFF Techlab S.r.l..
I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai princìpi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
BFF Bank S.p.A., in data 1 febbraio 2023, ha ricevuto, a seguito dell'avvio dell'iter regolamentare comunicato al mercato il 25 novembre 2022, autorizzazione della Banca d'Italia, ai sensi degli artt. 27 e ss. del Regolamento Delegato (UE) del 7 gennaio 2014, n. 241, adottato dalla Commissione Europea e dell'art. 78 del Regolamento (UE) del 26 giugno 2013, n. 575, all'acquisto di azioni proprie della Banca, in esecuzione della autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2387 c.c. dall'assemblea ordinaria degli azionisti del 31 marzo 2022 fino all'importo massimo di 2,8 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie risulta integralmente eseguito alla data di redazione del presente documento e l' ammontare relativo è stato già dedotto dai fondi propri del 31 Dicembre 2022
L'acquisto di azioni proprie, come già indicato al mercato, sarà finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.
In data 20 febbraio 2023, si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie. Nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023, la Capogruppo ha acquistato azioni ordinarie pari a n. 291.888, che corrispondono allo 0,16% del totale delle azioni in circolazione e componenti il capitale sociale (pari a n. 185.604.558 azioni) per un controvalore complessivo di 2.794.383,98 euro.
Tra i fatti di rilievo intervenuti nel corso del 2022 si segnalano le tensioni del contesto geo-politico globale derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, che sta avendo seri riflessi sulla situazione macroeconomica europea e mondiale.
Anche in ottica prospettica, il conflitto rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, può incidere sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulle prospettive di crescita dei medesimi. Di conseguenza, il Gruppo, a livello consolidato, ha messo in atto un monitoraggio continuo dei rischi a cui il Gruppo BFF potrebbe eventualmente essere esposto ed effettuato le dovute analisi di impatto sul business, i cui esiti vengono di seguito sinteticamente rappresentati.
Inoltre, la Funzione Compliance & AML con il coinvolgimento e supporto delle funzioni competenti provvede nel continuo a (i) monitorare l'evoluzione normativa in merito al regime restrittivo e sanzionatorio applicato a livello UE verso soggetti, entità e banche di Russia e Bielorussia coinvolte nel conflitto; (ii) diffondere alert informativi alle differenti UO in occasione degli aggiornamenti e (iii) supportare le differenti BU nell'analisi di conformità di specifiche esigenze operative.
Ancora nel 2022 si segnala, inoltre, il protrarsi dell'emergenza e della diffusione del Covid 19 (di seguito "Coronavirus").
In relazione alle attività del Gruppo si segnala che gli impatti nel 2022 sia del Conflitto Russia-Ucraina che del protrarsi dell'emergenza e della diffusione del Covid 19 sono stati contenuti anche grazie alle attività di sviluppo del business, come evidenziato nella parte relativa agli aspetti commerciali.
L'epidemia Covid-19, così come il conflitto Russia-Ucraina, non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio del Gruppo, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese. Tuttavia, sono state intraprese delle azioni a partire dal secondo trimestre 2020 che hanno portato il Gruppo ad aggiornare gli scenari macroeconomici al fine di includere gli effetti della pandemia all'interno delle stime di ECL e, nei primi mesi del 2022, sono stati avviati dei tavoli di confronto con l'infoprovider esterno per monitorare l'andamento dei parametri di rischio a fronte dell'evoluzione del conflitto al fine di comprendere eventuali impatti sulla determinazione delle perdite attese (per maggiori dettagli si rimanda
al paragrafo "IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al Covid-19 al conflitto Russia-Ucraina). Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti intrapresi nel 2022:
Con riferimento alla BU Securities Services, le attività di sviluppo commerciale hanno permesso di controbilanciare la debolezza dei mercati finanziari influenzati dalla crisi Russia-Ucraina e dalla conseguente crisi energetica: da segnalare, in particolare, il segmento dei FIA con molteplici iniziative chiuse con successo anche attraverso l'acquisizione di Fondi provenienti da altri Depositari competitor.
Con riferimento alla BU Payment è infine da segnalare la buona performance di quasi tutti i comparti. in particolar modo quello del regolamento carte e ad eccezione degli assegni ed effetti che continuano a contrarsi a trend di mercato.
(iv) continua a monitorare attentamente i trend di incasso dei debitori della Pubblica Amministrazione.
▶ Requisiti patrimoniali: non ci sono particolari impatti sui Fondi Propri e sui requisiti regolamentari a seguito dell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico; a fine anno i ratio patrimoniali si attestano ancora ben al di sopra dei requisiti minimi richiesti dal Regolatore.
Non si rilevano particolari impatti, Invece, correlati alle conseguenze del Covid e al conflitto russo-ucraino, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondo TFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).
In data 23 settembre 2022 la Banca d'Italia ha emanato una nuova e più stringente "Definizione di Default" che ha determinato un incremento delle posizioni dei Crediti scaduti netti ("Past Due") nonostante il rischio di credito del Gruppo sia rimasto immutato grazie alla quasi totalità delle esposizioni verso la Pubblica Amministrazione.
In considerazione del contesto di questo nuovo quadro normativo, il Gruppo sta considerando l'implementazione di un nuovo modello interno ai fini del calcolo del rischio di credito (AIRB) che permetterebbe minori impatti sui crediti in past due rispetto all'attuale standard model.
In linea con quanto previsti dagli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis" il Gruppo, attraverso accordi contrattuali, ha concesso delle moratorie ad alcune sue controparti, a carattere prettamente volontario. Le modifiche hanno riguardato solo il posticipo della quota capitale, mentre nessuna modifica è stata effettuata sui tassi di interesse. Inoltre, non è stata prevista alcuna diminuzione delle esposizioni creditizie del Gruppo, né in termini di capitale né di quota interesse; le modifiche sono da ritenersi non sostanziali e pertanto non hanno determinato la derecognition dal bilancio delle posizioni oggetto di moratorie.
Al 31 dicembre 2022, le esposizioni oggetto di moratoria sono pari a 1,92 milioni di euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela corporate (circa il 45%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 22%) e da retail (circa 33%), in Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca.
L'Assemblea dei soci di Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.
Di seguito, sono descritte le politiche contabili adottate per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.
Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.
Con riferimento alle attività finanziarie, il principio contabile IFRS 9 prevede la ripartizione in tre categorie:
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:
Trovano quindi evidenza in questa voce:
La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo.
Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a Conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono inizialmente iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal prezzo della transazione, senza considerare i costi o ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.
Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Le attività finanziarie o parti di attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.
In particolare, le attività finanziarie cedute vengono cancellate quando l'entità conserva i diritti contrattuali a ricevere i flussi di cassa dell'attività, ma sottoscrive un'obbligazione simultanea a pagare tali flussi di cassa e solo tali flussi di cassa, senza significativi ritardi a favore di terzi.
Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è inclusa nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
In particolare, sono inclusi in questa voce:
Inoltre, sono misurate al fair value con impatto sulla redditività complessiva anche gli strumenti di capitale per i quali si sceglie di usufruire della c.d. Fair value Other Comprehensive Income option (FVOCI), che prevede, per tali tipi di strumenti, la possibilità di imputare alla redditività complessiva tutte le componenti reddituali legate agli strumenti, senza che esse impattino mai, neanche in caso di dismissione, il Conto economico.
Il Gruppo sceglie di usufruire della FVOCI option relativamente agli strumenti di capitale posseduti, che peraltro, hanno ammontare non significativo.
Le attività finanziarie classificate nel Business Model HTC&S sono detenute sia al fine di raccogliere i flussi finanziari contrattuali sia per la vendita delle stesse. Pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto a un Business Model Hold to Collect. Questo perché la vendita di attività finanziarie è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo del Business Model, anziché essere incidentale ad esso.
Tali attività possono essere detenute per un periodo di tempo non definito, e possono rispondere all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.
Pertanto, a differenza delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), il principio IFRS 9 non richiede la definizione di soglie di frequenza e significatività delle vendite per il Business Model HTC&S.
Purtuttavia, seguendo un approccio prudenziale, il Gruppo ha definito un indice massimo di turnover annuale del portafoglio titoli che permetta di discriminare tale Modello di Business da quello Other (cioè gli asset detenuti per il Trading), calcolato come il rapporto tra il totale del valore delle vendite e lo stock medio nell'anno ((valore giacenza iniziale + valore giacenza finale)/2).
In materia di riclassificazione delle attività finanziarie (tranne i titoli di capitale, per i quali non è ammessa alcuna riclassifica), l'IFRS 9 non ammette riclassificazioni verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Nel dettaglio, in caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassifica. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal Patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che dovrebbero essere altamente infrequenti, le attività finanziarie possono essere riclassificate da quelle valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie stabilite dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti operano in maniera prospettica a partire da tale data con i seguenti impatti:
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.
All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Con riferimento ai titoli di debito, tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrandosi a Conto economico gli interessi, secondo il criterio del costo ammortizzato nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati". Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 120 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto ad eccezione delle perdite derivanti da impairment, esposte alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Gli utili e le perdite sono registrati tra le Riserve da valutazione fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel Conto economico alla voce 100 "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 120 "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della Redditività consolidata complessiva.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo, e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o della non attendibilità delle informazioni atte alla valutazione del fair value, sono valutati all'ultimo fair value attendibilmente misurato.
Gli strumenti rappresentativi di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del Patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Come previsto dall'IFRS 9, le attività finanziare incluse in tali categorie, ai fini della valutazione dell'eventuale impairment, sono segmentate nei tre differenti stage, a seconda dello stato di deterioramento del merito creditizio.
Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (attività finanziarie al momento di rilevazione iniziale, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa misurata su un orizzonte temporale pari ad un anno.
Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (attività performing per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa misurata per l'intera vita residua dello strumento finanziario.
Per gli strumenti di debito, costituisce evidenza di impairment l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie del debitore o emittente, tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi.
Qualora vi sia un'obbiettiva evidenza che l'attività abbia subìto un impairment, la perdita cumulata, che è stata inizialmente rilevata nella voce 120 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto, viene trasferita a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva". L'importo trasferito a Conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (valore di prima iscrizione al netto delle eventuali perdite per impairment già precedentemente rilevate nel Conto economico) e il fair value corrente.
Se il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel Conto economico la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di Conto economico; ciò, invece, non si applica con riferimento ai titoli di capitale, che non sono assoggettati al processo di impairment.
Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".
Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.
La cancellazione delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene nel momento in cui scadono i diritti contrattuali, e quando, a seguito della cessione, sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici relativi all'attività finanziaria medesima. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è classificata nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
Sulla base degli schemi contabili previsti dalla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la voce di bilancio comprende:
I crediti verso banche derivano essenzialmente dai rapporti di conto corrente ordinari delle società appartenenti al Gruppo e dagli impieghi con controparti bancarie nelle diverse forme tecniche.
I crediti verso la clientela comprendono principalmente titoli di debito, i crediti verso debitori, riferiti all'attività di factoring, gli interessi di ritardato pagamento, calcolati sui crediti acquistati a titolo definitivo in misura determinata dalla normativa in vigore (D.Lgs. n. 231/2002 "Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali"), nonché gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche.
I crediti di BFF, relativi ad attività di factoring, si riferiscono quasi esclusivamente ad acquisti pro soluto a titolo definitivo, ovvero a crediti per i quali è avvenuto il totale trasferimento di rischi e benefici connessi al credito.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono detenute nell'ambito di un modello di business avente l'obiettivo di ottenere i flussi finanziari contrattuali raccogliendo i pagamenti nell'arco della vita dello strumento.
Non tutte le attività devono essere necessariamente detenute fino a scadenza: il principio IFRS 9 fornisce i seguenti esempi di casi in cui la vendita delle attività finanziarie può essere coerente con il Business Model HTC:
Il Gruppo ha identificato delle soglie di significatività per volumi e frequenza di vendite oltre le quali andrà analizzato se il business model HTC è stato mantenuto.
Laddove, pertanto, si dovesse procedere a delle vendite (consentite dal Business Model in parola) è stata definita, in ragione di una comune prassi di mercato, una determinata percentuale di significatività dei volumi di vendita annuali, determinata come sommatoria del valore delle vendite effettuate nell'anno/valore di bilancio del portafoglio HTC a inizio anno.
Con riferimento alla frequenza delle vendite, BFF Banking Group ha definito una soglia su base mensile così come esplicitato nel RAF (Risk Appetite Framework), ovvero sia il quadro che definisce - in coerenza con il massimo rischio assumibile, con il business model e con il piano strategico - la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli, anche a livello di Gruppo.
In materia di riclassificazione delle attività finanziarie, l'IFRS 9 non ammette riclassificazione verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a Conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Con riferimento ai crediti per attività di factoring, tali attività sono rilevate inizialmente al fair value che, di norma, corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione e all'erogazione dell'attività finanziaria, ancorché non ancora regolati.
In particolare, i crediti pro soluto:
Con riferimento, invece, alle attività finanziarie relativi ai finanziamenti erogati dal Gruppo, l'iscrizione iniziale delle stesse avviene alla data di erogazione. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value delle somme erogate, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento.
I titoli di debito HTC, presentano pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa e possono essere impegnati in operazioni di pronti contro termine, di prestito o di altre operazioni temporanee di rifinanziamento. Anche la rilevazione iniziale di tali attività avviene alla data di regolamento, al fair value, corrispondente di norma al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione.
In seguito alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore iscritto all'origine, diminuito dei rimborsi di capitale e delle rettifiche di valore, e aumentato delle eventuali riprese di valore e dell'ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo, tenuto conto della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi accessori imputati direttamente alla singola attività.
Con specifico riferimento ai crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di factoring dalle società del Gruppo, essi sono valutati al "costo ammortizzato", determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati, con riferimento sia alla quota capitale sia agli interessi di ritardato pagamento che maturano dalla data di scadenza del credito e che sono ritenuti recuperabili.
La nuova scadenza di tali crediti, considerata la natura degli stessi, è da identificarsi con la data di previsto incasso, determinata in sede di quotazione e formalizzata con il cedente nel contratto di cessione.
Gli interessi attivi (ivi inclusi gli interessi di ritardato pagamento) devono essere riconosciuti a Conto economico solo se risulta probabile che si generino flussi di cassa positivi per l'entità, e che il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF e BFF Finance Iberia hanno incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento recuperabili, tenuto conto che:
BFF Bank e BFF Finance Iberia dispongono, inoltre, di serie storiche - riguardanti le percentuali e i tempi di incasso - elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di poter ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio, per determinare la percentuale di stima di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare dette percentuali nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.
Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale, utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022, è stata portata dal 45% al 50%.
Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Tale allungamento è stato attuato anche per tenere conto degli impatti esogeni che hanno condizionato l'anzianità del fondo quali i rallentamenti nei pagamenti dovuti alla crisi pandemica da Covid-19, il relativo blocco dei tribunali
e la sospensione delle azioni esecutive nella sanità che hanno influito sulla sospensione dei termini delle attività legali e processuali e quindi sui tempi di incasso.
Con riferimento a BFF Polska Group, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale.
In merito al trattamento in Bilancio del diritto ad incassare l'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), il Gruppo ha deciso di procedere al cambiamento della stima contabile. In particolare, si precisa che a partire dall'esercizio 2018, in accordo con la Direttiva 2011/7/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali che fissa un importo minimo di €40 a titolo d'indennizzo dei costi di recupero del credito (indennizzo che potrà comunque essere aumentato alla luce del fatto che la direttiva stessa dice che si potranno anche esigere i costi ragionevoli incorsi a tal fine), il Gruppo ha iniziato a richiedere ai debitori 40 euro per ogni fattura scaduta, come rimborso forfettario per le spese sostenute per il recupero del credito, ai sensi della direttiva.
L'interpretazione di BFF è stato confermata dalla recente sentenza vinta da BFF presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.
Fino all'esercizio 2021, i crediti iscritti in Bilancio a fronte del diritto a incassare l'ammontare di indennizzo dei costi di recupero del credito (di seguito "40 euro" o semplicemente "indennizzo") venivano integralmente rettificati, all'interno della stessa voce dell'attivo di Stato Patrimoniale "Attività Finanziaria al costo ammortizzato - crediti verso la clientela". La rilevazione del ricavo a Conto Economico, nella voce "Altri Proventi di gestione", avveniva al momento dell'effettivo incasso di tale indennizzo: si procedeva, infatti, all'annullamento della rettifica e il conto economico beneficiava dell'accredito degli incassi ricevuti. La quota incassata e confluita a conto economico andava a determinare il reddito imponibile su cui venivano calcolate le imposte correnti dell'esercizio. Sulla base del modello di contabilizzazione applicato fino al 2021 nessuna fiscalità differita veniva accantonata in bilancio.
Ad oggi, sulla base degli strumenti di analisi già in uso che hanno permesso di definire una serie storica degli incassi del diritto ai "40 euro", il Gruppo è in grado di determinare una stima attendibile dell'ammontare incassato relativamente a tale indennizzo [in particolare, tale stima è applicabile al perimetro di BFF Bank ovvero l'Italia, i Paesi in cui la stessa opera in FOS e le succursali in Portogallo e Grecia), per la controllata spagnola BFF Finance Iberia e per la controllata indiretta BFF Central Europe.
Si precisa che, come accade con gli interessi di mora e gli interessi anatocistici, anche i diritti a ricevere i "40 euro" vengono considerati sin dal 2018 negli accordi transattivi con i debitori ai fini del loro recupero. La trattativa con i debitori considera tutto l'ammontare dovuto, come un unicum su cui basare la transazione e su cui applicare le medesime percentuali di sconto degli interessi di mora. A conferma di ciò, sulla base delle analisi condotte, è stato confermato lo stesso esito delle analisi effettuate sulle serie storiche degli interessi di mora anche per i diritti a incassare i "40 euro", ovvero che gli incassi registrati si sono attestati su una percentuale media significativamente superiore al 50% del diritto originario, come evidenziato dall'analisi annuale sulle serie storiche di incasso, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 gennaio 2023.
Di conseguenza, a partire dalla chiusura del Bilancio al 31 dicembre 2022, la Capogruppo ha deciso di procedere alla contabilizzazione per competenza del suddetto indennizzo, sulla base della percentuale di incasso rilevata dalle serie storiche e dalle analisi condotte in linea con quelle già applicate al modello di calcolo degli interessi di mora.
L'andamento delle percentuali di incasso negli anni, costituenti la serie storica considerata, risulta, come evidenziato poco sopra, significativamente superiore al 50% e, pertanto, prudenzialmente, quest'ultima percentuale è stata utilizzata come stima dell'ammontare relativo al suddetto indennizzo che verrà incassato in futuro e che è stato iscritto alla voce 40 "Attività Finanziaria al costo ammortizzato - crediti verso la clientela".
La competenza economica dei "40 euro", secondo il principio della competenza, sarà, pertanto, determinata dal numero delle fatture scadute nel periodo di riferimento moltiplicato per 40 euro e successivamente moltiplicato per una percentuale di realizzo pari al 50% e non seguirà la valutazione al costo ammortizzato a cui sono, invece, assoggettati gli interessi di mora.
In termini fiscali, la competenza dei ricavi riveniente dal diritto a incassare i"40 euro" forma direttamente reddito imponibile come previsto dall'art. 109 comma 1 del TUIR ("I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della presente Sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni."), diversamente da quanto previsto per gli interessi di mora, il cui trattamento fiscale è dettato dal comma 7 dello stesso art. del TUIR ("In deroga al comma 1, gli interessi di mora concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui sono percepiti o corrisposti"). Nessuna fiscalità differita viene accantonata in bilancio.
In accordo con quanto definito dallo IAS 8, tale decisione si configura come un cambiamento di stima contabile il cui impatto deve essere rilevato a conto economico prospetticamente, e non retroattivamente. Tale cambiamento, pertanto, impatta il Bilancio 2022 e i successivi ma non porta alla rivisitazione dei Bilanci precedenti.
Al 31 dicembre 2022, il Gruppo (all'interno del perimetro sopra descritto) ha iscritto un effetto one off, al lordo dell'effetto fiscale, relativo al 50% del fondo "40 euro" costituito da tutti i crediti maturati per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a 119,4 milioni di euro (87,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e procederà dal 1° gennaio 2023 a calcolare e iscrivere a bilancio in maniera ricorrente un ricavo pari al 50% di ogni singolo credito maturato sui "40 euro" a fronte di ogni nuova fattura scaduta alla data di reporting.
I titoli HTC, dopo l'iniziale rilevazione al fair value, sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il risultato derivante dall'applicazione di detta metodologia è imputato a Conto economico nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati".
Il Gruppo effettua l'analisi sul portafoglio crediti e titoli HTC, finalizzata all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie. Il principio IFRS 9 ha introdotto per le attività finanziarie comprese in tale voce di bilancio il concetto di perdite su crediti attese, che rappresentano una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario, e secondo cui non è necessario che una perdita si verifichi prima che venga riconosciuta in bilancio e quindi, generalmente, tutte le attività finanziarie porteranno alla creazione di un fondo.
L'approccio utilizzato è rappresentato dal modello generale di deterioramento ("general deterioration model") che prevede la classificazione in tre stage, che riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito, degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione contabile infrannuale si procede a valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage.
Per le attività classificate in Stage 1 il Fondo svalutazione delle singole attività finanziarie si determina basandosi sulle perdite attese a 12 mesi ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione solo il potenziale default nei prossimi 12 mesi), mentre per le attività in Stage 2 e 3 ci si basa sulle perdite attese "lifetime" ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione il potenziale default lungo tutta la vita residua dello strumento finanziario).
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto una riduzione di valore, nell'ambito dello stage 3, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati in base al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.
L'importo della perdita è definito sulla base di un processo di valutazione analitica e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Con la rilevazione dell'impairment, Il valore contabile dell'attività viene conseguentemente ridotto, e l'importo della perdita stessa è rilevato a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della perdita per impairment diminuisce, e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, che si è verificato dopo la sua rilevazione, la perdita per impairment precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L'importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di Conto economico.
Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".
La cancellazione dell'attività finanziaria avviene quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria scadono o l'entità trasferisce l'attività finanziaria e il trasferimento soddisfa i criteri di ammissibilità per l'eliminazione contabile.
I crediti ceduti sono cancellati dalle attività in bilancio solo se la cessione ha comportato il trasferimento di tutti i rischi e i benefici connessi con i crediti stessi.
Qualora siano invece mantenuti rischi e benefici, i crediti ceduti continueranno a essere iscritti tra le attività di bilancio, ancorché, giuridicamente, la titolarità degli stessi sia stata effettivamente trasferita.
Si premette che il Gruppo si è avvalso della facoltà, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare, relativamente alle operazioni di copertura, le regole previste dallo IAS 39 anche dopo l'introduzione dell'IFRS 9.
Per operazioni di copertura si intende la designazione di uno strumento finanziario atto a neutralizzare, in tutto o in parte, l'utile o la perdita derivante da una variazione di fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto. L'intento di copertura deve essere formalmente definito, non retroattivo e coerente con la strategia di copertura dei rischi enunciata dalla Direzione di BFF Banking Group. La contabilizzazione dei derivati come strumenti di copertura è permessa dallo IAS 39 solamente in particolari condizioni, ossia quando la relazione di copertura è:
Gli strumenti finanziari derivati designati come copertura sono inizialmente iscritti al loro fair value.
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite potenziali attribuibili a determinate tipologie di rischio.
Le tipologie possibili di copertura sono:
Gli strumenti che possono essere utilizzati per la copertura sono i contratti derivati (comprese le opzioni acquistate) e gli strumenti finanziari non derivati, per la sola copertura del rischio cambio. Gli strumenti derivati di copertura sono classificati nello Stato patrimoniale, rispettivamente alla voce 50 "Derivati di copertura" dell'attivo, o 40 "Derivati di copertura" del passivo, a seconda che alla data di riferimento del bilancio o situazioni contabili infrannuali presentino un fair value positivo o negativo.
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono iscritti e misurati al loro fair value.
Nel momento in cui uno strumento finanziario è classificato come di copertura, il Gruppo, come sopra riportato, documenta in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, verificando, sia all'inizio della relazione di copertura sia lungo tutta la sua durata, che la copertura del derivato sia efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto. Una copertura è considerata efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value del derivato di copertura.
Pertanto, l'efficacia è valutata attraverso il confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%) quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell'elemento coperto.
La valutazione dell'efficacia è effettuata a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, utilizzando:
Le modalità di contabilizzazione degli utili e delle perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono diverse, in relazione alla tipologia di copertura:
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto economico avviene sulla base di quanto segue:
La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi: a) la copertura effettuata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace; b) l'elemento coperto è stato venduto oppure rimborsato; c) è stata revocata anticipatamente l'operazione di copertura; d) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato.
Se non è confermata l'efficacia della copertura, la quota del contratto derivato non più di copertura (over hedging) viene riclassificata tra gli strumenti di negoziazione. Se l'interruzione della relazione di copertura è dovuta alla cessione o all'estinzione dello strumento di copertura, l'elemento coperto cessa di essere tale e torna a essere valutato secondo i criteri del portafoglio di appartenenza.
Le attività e le passività finanziarie di copertura sono cancellate quando viene meno il diritto contrattuale (ad es., scadenza del contratto, cessazione anticipata esercitata secondo le clausole contrattuali - c.d. "unwinding") a ricevere i flussi finanziari relativi agli strumenti finanziari, attività/passività coperta e/o derivato oggetto dell'operazione di copertura, o quando l'attività/passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Le partecipazioni in società controllate congiuntamente e collegate sono iscritte in bilancio al costo, pari al Fair value del corrispettivo pagato, rettificato nei casi in cui venissero accertate perdite durevoli di valore.
La voce include le interessenze detenute in società controllate congiuntamente e collegate. Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint venture), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra il Gruppo e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Sono considerate collegate le società nelle quali la Banca detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società per le quali le scelte amministrative, finanziarie e gestionali si ritengono sottoposte ad influenza notevole, in forza dei legami giuridici e di fatto esistenti.
Ai fini di stabilire l'esistenza del controllo sulle società controllate congiuntamente e dell'influenza notevole rispetto alle società collegate, non si segnalano situazioni in cui è stato necessario svolgere valutazioni particolari o assunzioni significative.
Il Gruppo utilizza il metodo del patrimonio netto per la valutazione di queste partecipazioni rettificando il valore iniziale per riflettere le variazioni nelle attività nette di pertinenza del Gruppo rispetto alla data di acquisizione. Ad ogni data di bilancio o situazioni contabili infrannuali per le partecipazioni si procede a verificare l'esistenza di obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Il processo di rilevazione di eventuali impairment prevede la verifica della presenza di indicatori di possibili riduzioni di valore e la determinazione dell'eventuale svalutazione.
Gli indicatori di impairment sono sostanzialmente suddivisibili in due categorie:
La presenza di indicatori di impairment comporta la rilevazione di una svalutazione nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso.
Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari attesi rivenienti dall'attività; esso riflette la stima dei flussi finanziari attesi dall'attività, la stima delle possibili variazioni nell'ammontare e/o nella tempistica dei flussi finanziari, il valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità dell'attività ed altri fattori che possano influenzare l'apprezzamento, da parte degli operatori di mercato, dei flussi finanziari attesi rivenienti dall'attività.
Le partecipazioni sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o laddove la partecipazione venga ceduta trasferendo in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici ad essa connessi.
Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
Sono inclusi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari), le attività concesse in leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di proprietà e diritti di utilizzo di attività materiali rivenienti da contratti di "leasing".
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi derivanti da contratti di leasing ex IFRS16 dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi, diverse da quelli di cui al paragrafo precedente sono iscritte:
Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti (o locati tramite un contratto di leasing finanziario) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'anno.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati, e il costo può essere attendibilmente rilevato (es. interventi di manutenzione straordinaria). Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel Conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce 190 b) "altre spese amministrative", se riferite ad attività a uso funzionale.
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing - "Right-of-Use" (RoU) (IFRS 16).
Alla data di decorrenza il Gruppo, in qualità di locatario, iscrive al costo "l'attività consistente nel diritto di utilizzo (RoU)", il quale comprende: a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing; b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti; c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario, consistenti nei costi incrementali sostenuti per l'ottenimento del leasing che non sarebbero stati sostenuti se il leasing non fosse stato ottenuto, a eccezione dei costi sostenuti dai locatori produttori o commercianti in relazione al leasing; d) la stima dei costi che dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing, a meno che tali costi siano sostenuti per la produzione delle rimanenze".
Il RoU riferito ai contratti di leasing esistenti alla data della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato iscritto secondo il "Modified Retrospective Approach".
Il Gruppo non considera l'IVA come componente dei lease payments ai fini del calcolo delle misure IFRS 16 (RoU e Lease Liability, per cui si rimanda alla voce Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato).
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore per deterioramento.
In relazione al Gruppo Bancario, le attività materiali vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l'attività sia utilizzabile dall'azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La stima della vita utile è di seguito rappresentata:
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata.
La stima della vita utile delle attività materiali viene rivista a ogni chiusura di bilancio o situazioni contabili infrannuali, tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa, ecc., e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In merito al patrimonio artistico non si procede ad ammortizzarlo in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato a non diminuire nel tempo.
Alla data di First Time Adoption dei Principi Contabili Internazionali (1° gennaio 2005), per gli immobili di proprietà strumentali all'attività d'impresa, è stato applicato il criterio del fair value che, a partire da tale data, è divenuto il nuovo valore di bilancio.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210 "Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività materiali" di Conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale di riferimento di reporting se esiste qualche indicazione che dimostri che le attività materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d'uso.
Ai sensi dell'IFRS 16 il "leasing" è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo. Un contratto di "leasing" finanziario trasferisce al locatario (utilizzatore), sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Diversamente il contratto configura un "leasing" operativo. L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent-free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Al momento della decorrenza del contratto il locatario rileva:
Qualora un contratto di leasing contenga "componenti non leasing" (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente "componenti leasing" e "componenti non leasing" e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi a sé stanti.
Il locatario può optare per rilevare i pagamenti dovuti per il leasing:
La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:
Nel corso della durata del contratto di leasing, il locatario deve:
In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
Le attività materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall'utilizzo o dalla dismissione.
Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal Bilancio al termine della durata del leasing.
Le attività immateriali sono attività non monetarie a utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta.
Le attività immateriali sono principalmente relative a software ad utilizzazione pluriennale e all'avviamento, frutto di contratti o di nuove acquisizioni.
Le attività immateriali sono iscritte in bilancio o situazioni contabili infrannuali al costo d'acquisto, comprensivo dei costi diretti sostenuti per predisporre l'attività all'utilizzo, e aumentato delle eventuali spese successive sostenute per accrescerne le iniziali funzionalità economiche, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Tra le attività immateriali è anche iscritto l'avviamento, che rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e passività di pertinenza di un'impresa acquisita, rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill), o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto economico.
Gli avviamenti iscritti sono relativi all'acquisizione di BFF Polska nel 2016, di IOS Finance nel 2019 (fusa il 31 dicembre 2019 nella BFF Iberia) e di MC3 Informatica S.r.l. nel 2022 (che ha assunto la ragione sociale di BFF Techlab S.r.l.).
Le attività immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate, per tutto il Gruppo Bancario, sono le seguenti:
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività e il suo valore recuperabile pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di Conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Tra le attività immateriali è incluso l'avviamento. L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di
aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza e il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).
Le attività a vita utile indefinita, quali l'avviamento, non sono soggette ad ammortamento sistematico, bensì a un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio o situazioni contabili infrannuali.
Il Gruppo è dotato di una Policy ("Policy Impairment Test dell'Avviamento") che definisce il contenuto del test, in relazione a quanto prescritto dal principio contabile, esplicitando, inoltre, i cosiddetti "trigger event" ossia quegli indicatori, di fonte informativa esterna/interna, che sono monitorati con periodicità almeno semestrale e al cui verificarsi si impone l'impairment test alle partecipazioni e all'avviamento. L'impairment test potrà essere, inoltre, eseguito anche su specifica richiesta da parte delle Autorità in caso di eventi particolarmente eccezionali (si veda, ad esempio, il caso della pandemia da Covid-19).
Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore), pertanto, viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento (impairment test). A tal fine, viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari a cui attribuire l'avviamento (cash generating unit).
L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione e il valore di recupero, se inferiore, ed è imputato a Conto economico nella voce 270 "Rettifiche di valore dell'avviamento". Per valore di recupero si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali oneri di vendita, e il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari, e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile, ovvero considerando la metodologia dei multipli di mercato. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Il Gruppo, a seguito degli esiti dell'impairment test effettuato ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, sulla quota degli avviamenti iscritti in bilancio, relativi all'allocazione del costo di acquisto del Gruppo BFF Polska, di IOS Finance e di MC3 Informatica S.r.l., non ha proceduto ad alcuna riduzione di valore dei suddetti intangibili.
Si evidenzia, a tal proposito, che alla data del 31 dicembre 2022, è stata consolidata integralmente la nuova partecipazione in BFF Techlab S.r.l. (ex MC3 Informatica S.r.l.) e si è, inoltre, concluso il processo di allocazione del prezzo di acquisto (cosiddetto "PPA") che ha determinato l'iscrizione di un avviamento a livello consolidato pari a 83 mila euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla parte G della nota integrativa "Aggregazioni aziendali".
Alla data del 31 dicembre 2022, inoltre, è stato effettuato il test di impairment sull' attività immateriale, c.d. Customer Relationship, riveniente dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione di DEPObank nel 2021 e relativa alla BU Securities Services, a seguito delle significative variazioni intervenute nella composizione del portafoglio clienti. Gli esiti di tale attività hanno portato a svalutare parzialmente il valore iscritto a bilancio con contestuale impatto a conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della nota integrativa alla voce "Attività Immateriali".
Un'attività immateriale è eliminata dallo Stato patrimoniale all'atto della dismissione, o quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dalla sua dismissione, ulteriori benefici economici futuri, e l'eventuale differenza tra il valore di cessione, o valore recuperabile, e il valore contabile viene rilevata a Conto economico alla voce 280 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".
Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della legislazione fiscale vigente nei diversi paesi in cui il Gruppo opera.
L'onere fiscale è costituito dall'importo complessivo delle imposte correnti e differite, incluso nella determinazione del risultato dell'esercizio.
Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.
Le imposte differite passive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito dovute nei periodi futuri, riferibili alle differenze temporanee imponibili sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti. Le imposte differite attive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili nei periodi futuri, e sono riferibili a differenze temporanee deducibili, sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti.
Il valore fiscale di un'attività o di una passività è il valore attribuito a quella attività o passività secondo la normativa fiscale vigente. Una passività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee imponibili secondo le disposizioni dello IAS 12. Un'attività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee deducibili secondo le disposizioni dello IAS 12 solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro, a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce 110 b) dell'attivo. Le passività per imposte differite sono iscritte nella voce 60 b) del passivo. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio, e sono rilevate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote fiscali e della normativa fiscale stabilite da provvedimenti in vigore.
La contropartita contabile delle attività e passività contabili, sia correnti che differite, è costituita di regola dal Conto economico nella voce 300 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente".
Nei casi in cui le Attività e Passività fiscali differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il Conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS/ IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).
La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da eventuali accertamenti già notificati, o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di manifestazione.
L'accantonamento tra i fondi rischi e oneri è effettuato esclusivamente quando:
Tale voce accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate le medesime modalità di allocazione tra stadi di rischio creditizio e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
I fondi di quiescenza sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale "Projected Unit Credit Method", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione è determinato in base ai rendimenti di mercato relativi alle date di valutazione di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività. Il valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio è inoltre rettificato del fair value delle eventuali attività a servizio del piano.
Gli utili e le perdite attuariali (ovvero le variazioni nel valore attuale dell'obbligazione derivanti dalle modifiche alle ipotesi attuariali e dalle rettifiche basate sull'esperienza passata) sono esposti nel prospetto della redditività complessiva.
Nel fondo per rischi e oneri sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, i benefici dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.
La quantificazione in bilancio di tale obbligazione è stata effettuata, laddove necessario, sulla base di un calcolo attuariale, determinando l'onere alla data di valutazione, sulla base di assunzioni demografiche finanziarie.
I fondi rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio in quanto:
▶ è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro.
Tali fondi comprendono gli stanziamenti a fronte delle perdite presunte sulle cause passive.
Laddove l'elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto economico. In particolare, nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l'incremento del valore dell'accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo, è rilevato fra gli interessi passivi.
I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio o di situazione infrannuale, rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a Conto economico.
I fondi per rischi ed oneri accolgono anche i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Il principio IFRS 9 stabilisce che vengano determinate le perdite attese sugli impegni e sulle garanzie rilasciate in relazione al rischio di credito iniziale dell'impegno, dalla data in cui l'entità ha aderito. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il relativo fondo svalutazione deve essere registrato alla voce "100: Fondi rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate" dello Stato patrimoniale passivo.
La cancellazione si manifesta nel momento in cui si estingue l'obbligazione o la passività potenziale che ha generato l'esigenza di costituire il fondo.
Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell'accordo contrattuale, si detiene un'obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un'altra attività finanziaria ad un altro soggetto.
La voce comprende i "Debiti verso banche", i "Debiti verso clientela" e i "Titoli in circolazione"; in tali voci sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito delle operazioni di leasing.
Gli interessi passivi vengono registrati a Conto economico nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati".
Tali passività sono iscritte alla data di regolamento, inizialmente al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. I titoli strutturati vengono separati nei loro elementi costitutivi che sono registrati distintamente, quando le componenti derivate in essi implicite presentano natura economica e rischi differenti da quelli dei titoli sottostanti e sono configurabili come autonomi strumenti derivati.
In questa voce sono rilevati anche i debiti relativi ai beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing, "Lease Liability" (IFRS 16), che comprende i seguenti pagamenti per il diritto di utilizzo dell'attività sottostante: a) i pagamenti fissi al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, b) i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza; c) gli importi che si prevede il Gruppo in qualità di locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo; d) il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e) i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.
Gli interessi sono contabilizzati nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" di Conto economico.
I debiti verso banche, verso clientela e i titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Durante il periodo di utilizzo del bene, il valore contabile della Lease Liability aumenta per un importo pari all'ammontare degli interessi passivi maturati e diminuisce per un importo pari all'ammontare dei canoni pagati dal locatario.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.
La cancellazione dei titoli in circolazione avviene anche in caso di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a Conto economico, qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile. La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.
I criteri di iscrizione e di valutazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle "Attività finanziarie classificate come detenute per la negoziazione".
Le passività finanziarie di negoziazione includono le valutazioni negative dei contratti derivati di negoziazione e le passività riferite agli scoperti tecnici su titoli.
Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.
Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nella moneta di conto applicando all'ammontare in valuta estera il cambio in vigore alla data dell'operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel Conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente.
I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio.
Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del Patrimonio netto al valore a cui sono state acquistate sul mercato. Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del Patrimonio netto.
Al momento dell'assegnazione ai dipendenti o agli amministratori, viene ridotta la riserva Azioni Proprie per un ammontare calcolato al prezzo medio di acquisto delle varie tranches, in contropartita delle riserve in strumenti finanziari iscritte in bilancio a seguito degli accordi di remunerazione variabile e della riserva "sovrapprezzo azioni".
Per effetto della disciplina introdotta della legge n. 296 del 2006, il calcolo del fondo relativo al trattamento di fine rapporto maturato sino al 31 dicembre 2022 (che resta nella disponibilità della Società) di cui alla voce 90 del passivo, avviene stimando la durata residua dei rapporti di lavoro, per persone o gruppi omogenei, sulla base di assunzioni demografiche:
Il principio IAS 19 revised richiede che gli utili e le perdite attuariali siano contabilizzabili tra le componenti della redditività complessiva nell'esercizio/periodo di competenza. Le quote di fondo che maturano a decorrere dal 1° gennaio 2007, dovendo essere trasferite all'INPS o ai fondi di previdenza complementare, assumono la caratteristica di "piano a contribuzione definita", in quanto l'obbligazione del datore di lavoro si esaurisce al momento del versamento, ed è contabilizzata a Conto economico per competenza.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce 190 "Spese amministrative - a) spese per il personale" come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano. Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto dallo IAS 19, vengono contabilizzati in una riserva di valutazione di patrimonio netto.
Il criterio generale di riconoscimento delle componenti reddituali è quello della competenza temporale, tenuto conto anche della correlazione tra costi e ricavi.
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall'apporto degli azionisti.
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati in bilancio solo se sono soddisfatti tutti i criteri seguenti:
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi agli interessi rivenienti dall'attività di factoring, alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie non derivative detenute per la negoziazione, valutate al fair value con impatto sulla redditività e valutate al costo ammortizzato.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel Conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Relativamente alla BFF Bank e alla BFF Finance Iberia, entrando più in dettaglio, si precisa che:
Con riferimento alla stima dell'ammontare degli interessi di ritardato pagamento che si ritiene possano essere incassati da BFF Bank e da BFF Finance Iberia, l'aggiornamento delle serie storiche, con l'inserimento degli incassi riferiti all'esercizio 2022, ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022 è stata portata dal 45% al 50%.
Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Tale allungamento è stato attuato anche per tenere conto degli impatti esogeni che hanno condizionato l'anzianità del fondo quali i rallentamenti nei pagamenti dovuti alla crisi pandemica da Covid-19, il relativo blocco dei tribunali e la sospensione delle azioni esecutive nella sanità che hanno influito sulla sospensione dei termini delle attività legali e processuali e quindi sui tempi di incasso.
Relativamente agli interessi di ritardato pagamento dei crediti fiscali, in considerazione della particolare natura degli stessi e della controparte, nonché dell'evidenza puntuale riscontrata si ritiene che ricorrano i presupposti per contabilizzarli in misura piena.
Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che
verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di stima di recupero basata sull'esperienza.
Gli interessi attivi sui titoli di debito in portafoglio, e quelli passivi, relativi ai titoli emessi da BFF Banking Group, vengono rilevati secondo il principio del costo ammortizzato, ossia applicando al valore nominale del titolo il tasso effettivo di rendimento (IRR), determinato dalla differenza tra il tasso d'interesse previsto per le cedole e il prezzo di acquisto del titolo stesso, tenendo conto anche dell'eventuale disaggio di emissione. Gli interessi così calcolati devono essere registrati a Conto economico pro rata temporis, in relazione, cioè, alla
Le commissioni su crediti amministrati per conto dei cedenti sono contabilizzate in due momenti successivi, in relazione al momento e alla natura del servizio reso:
durata dell'attività o della passività finanziaria.
Le commissioni, che principalmente derivano dalle attività svolte dalle Business Unit Securities Services e Payments e alle attività di gestione del recupero crediti per conto terzi, sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Trattasi prevalentemente di ricavi connessi a canoni periodici che potrebbero includere l'erogazione di più servizi, di commissioni a transazione e ricavi una tantum.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.
A partire dalla fine del 2020, contestualmente alla rilevazione delle spese legali sostenute per il recupero dei crediti acquistati in pro soluto, il Gruppo registra un ricavo pari alla percentuale di stima di recupero delle stesse basata sulle serie storiche sviluppate internamente. Le suddette spese legali, infatti, sono in parte recuperate dai clienti o a conclusione di procedure concorsuali o al perfezionarsi di accordi transattivi e pertanto non incidono totalmente sul bilancio. Tale trattamento contabile determina, pertanto, un maggiore allineamento tra costi e ricavi, secondo il principio della competenza economica.
I dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel Conto economico.
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
Le perdite di valore sono iscritte a Conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
I piani di remunerazione del personale basati su azioni (stock option) sono rilevati contabilmente in base a quanto previsto dall'IFRS 2. Essi vengono registrati attraverso l'imputazione a Conto economico - con un corrispondente incremento del Patrimonio netto - di un costo determinato sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione, e ripartito lungo il periodo previsto dal piano (vesting period). In presenza di opzioni, il fair value delle stesse è calcolato utilizzando un modello che considera - oltre a informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell'opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free - anche le caratteristiche specifiche del piano in essere. Nel modello di valorizzazione sono valutate in modo distinto l'opzione e la probabilità di realizzazione delle condizioni in base alle quali le opzioni sono state assegnate. La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.
L'eventuale riduzione del numero di strumenti finanziari assegnati è contabilizzata come cancellazione di una parte degli stessi. Tale annullamento non avrà alcun impatto a Conto economico, ma avviene in contropartita della riserva di utili portati a nuovo.
In ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1. 3 della Circolare n. 285 della Banca. l'art. 8.4 della "Policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale di BFF Banking Group, stabilisce che una percentuale almeno pari al 50% della remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker) debba essere corrisposta in strumenti finanziari, segnatamente tra:
Rientrano nell'ambito della definizione di "remunerazione variabile", i pagamenti che, a vario titolo, risultano connessi e dipendenti dalle attività/performance dei destinatari o da altri parametri (es. periodo di permanenza), e che potranno divenire dovuti, in futuro, da BFF in favore di Risk Taker:
In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:
In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Banca e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:
Al 31dicembre 2022 il numero di opzioni assegnate è pari a n. 8.384.500, di cui nessuna ancora esercitabile.
In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.
▶ Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled.
▶ Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire dal completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.
Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni assegnate è pari a n. 6.698.000 (di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile.
L'Assemblea Ordinaria della Banca del 31 marzo 2022, esaminata la relativa Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di revocare la precedente autorizzazione, deliberata dall'Assemblea del 25 marzo 2021, per la parte non eseguita, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte e per un periodo di 18 mesi dalla data di Assemblea, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 8.294.520, rappresentative del 5% delle n. 185.315.280 di azioni prive di valore nominale rappresentative dell'intero capitale sociale sottoscritto e versato della Banca alla data del 10 marzo 2022, pari a Euro 142.692.765,52 (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).
Nell'ambito della redazione del Bilancio consolidato, il Gruppo ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio.
Le valutazioni significative della Capogruppo nell'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate negli ultimi bilanci annuali della Banca e del Gruppo, chiusi al 31 dicembre 2021.
In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal Covid 19 ("Coronavirus") e dal conflitto Russia - Ucraina, gli attuali valori iscritti nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:
Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione - coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte - sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate - ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia - nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Il modello di impairment è caratterizzato:
Di seguito si riportano i criteri di staging allocation e i criteri per la determinazione dei parametri alla base della determinazione delle perdite attese, rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), adottati da BFF Banking Group.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.
Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
L'assegnazione di un'attività in stage 1 piuttosto che in stage 2 non è legata quindi alla rischiosità assoluta (in termini di probabilità di default), ma piuttosto alla variazione (positiva o negativa) della rischiosità creditizia che si è riscontrata rispetto alla prima rilevazione.
Al fine del collocamento in stage delle esposizioni sottoposte ad impairment il Gruppo adotta la metodologia che segue e che è sintetizzabile in tre criteri fondamentali:
Il criterio qualitativo ha la precedenza sul criterio quantitativo e, stabilisce che sono allocate in stage 2 le posizioni:
▶ è definita una soglia relativa, che ha lo scopo di misurare il downgrade del rating (alla data reporting rispetto alla data di origine) per ciascuna transazione. Se il numero di downgrade è superiore a quello stabilito dalla soglia, (differenziata a secondo della master scale di rating utilizzata) la posizione viene allocata in stage 2. La soglia relativa dipende dal numero di classi di rating considerate per ogni segmento e, risulta pari a 1 per quei segmenti a cui si applicano le matrici esterne Sovereign e Financial Institutions (che presentano 7 classi di rating) mentre è pari a 2 per le controparti afferenti ai segmenti per i quali si utilizza la matrice Corporate (che presenta 21 classi di rating).
Infine, per quanto concerne gli espedienti pratici:
Per le controparti unrated del portafoglio la staging allocation è effettuata applicando i soli criteri qualitativi, il flag watchlist è stato introdotto proprio al fine di sopperire alla mancanza di rating e quindi all'applicazione di criteri quantitativi.
I concetti chiave del principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment sono:
Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:
Inoltre, le perdite attese devono essere scontate, alla reporting date, utilizzando in tasso di interesse effettivo dell'operazione "effective interest rate - ("EIR"), determinato alla data di iscrizione iniziale.
A partire da settembre 2022, il Gruppo ha affinato la metodologia dei parametri di rischio (PD e LGD) per il business del factoring, rendendola maggiormente aderente alle peculiarità del business stesso. Di seguito viene riportata la descrizione delle scelte metodologiche effettuate dal Gruppo ai fini della determinazione di tali parametri e grandezze.
Probability of Default (PD)
Il parametro di PD multi-periodale viene declinato dal Gruppo attraverso la stima di una struttura a termine della probabilità di default partendo da una ricalibrazione delle matrici interne di PD fornite dalle agenzie di rating sui tassi di default interni di lungo periodo (i.e. Long Run Average default Rate o Central Tendency), quest'ultimi opportunamente differenziati secondo dei risk driver rilevanti. Le stime di PD includono gli effetti derivanti dall'introduzione della Nuova Definizione di Default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013 in vigore dal 1° gennaio 2021. La PD multi-periodale ricomprende inoltre gli aggiustamenti di calibrazione puntuale ad un dato momento ("Point In Time Conversion") e informazioni prospettiche (forward-looking).
Il requisito forward-looking comporta che a ciascuna delle transazioni presenti in portafoglio e riferite ad una stessa controparte, venga assegnata una probabilità di default a partire dalla data di reporting. A tal fine il Gruppo definisce la PD come la probabilità che una controparte venga classificata in uno stato di default, dato un determinato orizzonte temporale di riferimento.
Il Gruppo adotta un modello basato principalmente su fonti d'informazione esterne (e.g. Agenzie di rating). Le matrici prese in considerazione per le controparti con rating sono relative ai segmenti Sovereign, Corporate e Financial Institutions. Con riferimento al portafoglio del Gruppo:
Identificate le matrici sopra elencate, l'approccio seguito per la stima della PD è il seguente:
Con riferimento alla metodologia di calcolo sottostante alla creazione di tali scenari tiene in considerazione di:
In particolare, le tecniche statistiche utilizzate risultano essere le seguenti:
Gli scenari scelti per il calcolo delle PD PIT e FLI sono tre:
Per ciascuno scenario è associata una probabilità di accadimento in modo da ottenere un valore di PD point in time e forward looking ponderato.
Successivamente al reperimento dei tassi di default previsionali, l'approccio metodologico scelto consiste nell'applicare alle PD multi-periodali Through The Cycle (TTC condizionate) stimate, dei fattori di scala pari agli shock sui tassi di default previsti dagli scenari definiti (approccio con fattore di scala lineare - scaling factor).
Per ciascuna classe di rating, il risultato è rappresentato da tre curve di PD forward su cui sono applicati rispettivamente lo scenario baseline, lo scenario high growth e lo scenario mild recession.
Al fine di rendere le curve continue ed eliminare discontinuità dovute a shock eccessivamente aggressivi, il Gruppo applica un algoritmo di mitigazione ("smoothing") tramite smorzamento esponenziale alle PD forward. Il Gruppo identifica, quindi, dei pesi su base temporale ("time dependent") da applicare sia alla curva di PD TTC che alla curva ricalcolata post applicazione degli shock.
Nella quantificazione della perdita attesa (expected loss), il parametro di LGD misura la perdita attesa in caso di default della controparte. La LGD costituisce dunque una componente rilevante per il calcolo della perdita attesa in ottica IFRS 9, sia per le posizioni classificate nello stage 1 (orizzonte temporale di riferimento ad un anno), sia per quelle che hanno subito un significativo incremento del rischio di credito e sono state quindi classificate nello stage 2 e valutate secondo un'ottica lifetime.
Ai fini della stima del parametro di LGD, non disponendo di modelli interni, il Gruppo ha deciso di utilizzare le griglie di LGD ottenute mediante uno specifico tool di calcolo fornito dall'Infoprovider esterno.
A ciascuna transazione, il Gruppo assegna un valore di LGD in funzione di un'opportuna segmentazione del portafoglio, tenendo in considerazione i seguenti fattori di rischio quali: la probabilità di default associata alla controparte, il settore economico di riferimento e fattori specifici della transazione (e.g. tipologia del finanziamento e posizionamento del finanziamento nella struttura del capitale). In aggiunta, per il solo portafoglio factoring
pro-soluto di BFF Bank S.p.A. e BFF Finance Iberia S.A, date le peculiarità del processo di recovery di tale forma tecnica rispetto a quelle delle restanti tipologie di prodotto, il Gruppo ha affinato l'analisi di stima del parametro di LGD mediante la calibrazione delle griglie esterne sui tassi di recupero interni di lungo periodo. Tale scelta è motivata (i) dalla presenza di una profondità storica sufficientemente robusta per la stima di un modello di LGD; (ii) dalla volontà di correggere le stime di LGD di fonte ECAI sui recuperi, nella maggior parte dei casi integrali, storicamente sperimentati dal Gruppo. La metodologia di calibrazione si basa sul calcolo di una Central Tendency differenziata per Macro-Segmento di clientela e sulla successiva ricalibrazione delle griglie esterne tramite modello Ordinary Least Squares (OLS) di ottimizzazione vincolata.
Nell'ambito della definizione e modellazione di parametri in un'ottica multi-periodale per la definizione del credit risk rientra anche l'Exposure at Default (c.d. EAD).
In analogia a quanto già definito nei modelli Basilea, ai fini di calcolo della ECL con parametri di rischio di credito, l'EAD IFRS 9 consente di definire l'esposizione che un creditore avrà al momento del default in un definito istante lungo la vita dello strumento finanziario.
Il parametro EAD deve quindi essere allineato all'orizzonte previsionale lifetime previsto dal modello di impairment, al fine di poter consentire il calcolo della provision anche per le transazioni per le quali il principio richiede la rilevazione lifetime.
Con riferimento all'EAD, il Gruppo ha individuato i seguenti fattori ai fini del computo dell'EAD lifetime:
Da tali fattori discriminanti per la modellizzazione della variabile Exposure at Default, sono state definite le seguenti casistiche:
Con riferimento alle esposizioni con piano di ammortamento deterministico, l'EAD lifetime viene definita utilizzando il piano di ammortamento e i suoi flussi di cassa effettivi. Per tali transazioni, la modellazione stocastica non è dunque necessaria.
Per quanto concerne, invece, le esposizioni con flussi di cassa e/o data di scadenza ignoti (ovvero esposizioni senza piano di ammortamento) si suddividono mediante due metodologie di stima per determinare la scadenza:
L'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) permette di tenere in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese e, a partire da marzo 2022, gli effetti del conflitto Russia - Ucraina. Gli scenari previsionali Baseline, High Growth e Mild Recession, forniti dall'infoprovider esterno, sono stati aggiornati a giugno 2022 e forniscono i tassi di default previsionali per i 20 trimestri successivi alla data di aggiornamento. Nel febbraio 2022, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha modificato significativamente lo scenario geo-politico con conseguenze dirette sul contesto macroeconomico europeo e mondiale. La Funzione Risk Management, come ogni trimestre ha svolto al 31 dicembre 2022 un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici del terzo trimestre dell'anno, forniti dall'inforprovider esterno, e gli scenari macroeconomici aggiornati al 30 giugno 2022. Dall'analisi si evince che il 2023 sarà caratterizzato da una contrazione della crescita del GDP e da una forte spinta inflazionistica generata dal conflitto Russia - Ucraina che riduce da una parte gli investimenti delle imprese e il reddito disponibile dei consumatori. Tuttavia, il mercato del lavoro sembra non registrare significative tensioni, grazie alla ripresa delle assunzioni post covid-19. Il rallentamento dell'economia non sarà sufficiente a causare licenziamenti diffusi e il mercato del lavoro continuerà a beneficiare dell'ampio eccesso di domanda. Pertanto, la tenuta del mercato del lavoro potrà essere uno dei principali fattori che potrebbero impedire all'economia di entrare in un ciclo recessivo. Dall'analisi comparativa degli scenari, emerge che le stime del GDP a dicembre 2022 sono peggiorative rispetto a quelle attualmente in uso nel modello e per tale ragione, la Funzione Risk Management sta valutando gli impatti di tale variazione sul modello di stima dei parametri di rischio al fine di comprenderne la magnitudo, pur tenendo in considerazione che il modello di Business del Gruppo e - in quest'ambito specifico - il relativo costo del rischio risultano meno sensibili all'andamento del GDP rispetto a esposizioni creditizie concentrate in ambito corporate/retail.
Inoltre, la Funzione Risk Management ha comparato le stime macroeconomiche rilasciate dall'infoprovider esterno con quelle della Banca Centrale Europea (BCE) osservando, anche in questo caso, un peggioramento del GDP nel 2023.
Medesime analisi verranno condotte anche a fine primo trimestre 2023 al fine di valutare l'opportunità di un aggiornamento anticipato dei parametri di rischio.
Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale.
L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività.
L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.
Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.
Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale.
Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.
I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale.
L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IFRS 9.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.
L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a Conto economico.
La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte di BFF, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune).
I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività. Vengono identificati tre diversi livelli di input:
La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).
Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).
In particolare:
▶ per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l'applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell'emittente dello strumento finanziario. La Banca non detiene strumenti finanziari di livello 3, se non per importo non materiale.
Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.
Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 31 dicembre 2022 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività del Gruppo nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sugli accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.
Con riferimento alle quote di OICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.
L'unico strumento classificato nel livello 3 è rappresentato dal credito vantato verso lo schema volontario del FITD.
Al 31 dicembre 2022, come suddetto, l'unico strumento finanziario classificato nel livello 3 è rappresentato dal credito verso lo schema volontario del FITD. Si è recepita ultima stima del fair value, ricevuta dal Fondo ed effettuata da primaria società di consulenza.
Al 31 dicembre 2022, così come nel 2021, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività finanziarie | 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
| misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
7 | 90.429 | 104 | 9 | 36.487 | 104 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
7 | 204 | 9 | 4.087 | ||
| b) attività finanziarie designate al fair value |
||||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
90.225 | 104 | 32.399 | 104 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
225 | 127.873 | 167 | 83.339 | ||
| 3. Derivati di copertura | 13 | |||||
| 4. Attività materiali | ||||||
| 5. Attività immateriali | ||||||
| Totale | 232 | 218.303 | 104 | 176 | 119.838 | 104 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
950 | 2.725 | ||||
| 2. Passività finanziarie designate al fair value |
||||||
| 3. Derivati di copertura | 14.314 | 4.814 | ||||
| Totale | 15.263 | 7.539 |
(Valori in migliaia di euro) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali Totale di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione di cui: b) attività finanziarie designate al fair value di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1. Esistenze iniziali 104 2.Aumenti 2.1. Acquisti 2.2. Profitti imputati a: 2.2.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto X X X 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1. Vendite 3.2 Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: 3.3.1 Conto Economico - di cui minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto X X X 3.4. Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 104
(Valori in migliaia di euro)
| Attività/Passività non misurate | 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
11.895.850 5.946.465 | 5.766.623 | 10.069.497 5.839.220 | 4.276.876 | ||||
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
||||||||
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
||||||||
| Totale | 11.895.850 | 5.946.465 | 5.766.623 | 10.069.497 | 5.839.220 | 4.276.876 | ||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
11.994.763 | 38.648 | 11.955.787 | 10.010.353 | 188.861 | 9.824.068 | ||
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
||||||||
| Totale | 11.994.763 | 38.648 | 11.955.787 | 10.010.353 | 188.861 | 9.824.068 | ||
| Legenda: VB = Valore di bilancio |
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Il Gruppo non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.
Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.
Euro 634.879 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| a) Cassa | 207 | 192 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 489.810 | 360.142 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 144.863 | 194.134 |
| Totale | 634.879 | 554.468 |
A partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della Circolare 262/2005 della Banca d'Italia, la voce in oggetto, oltre alla disponibilità di contante ("cassa") e depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, accoglie anche i conti correnti, nonché i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche.
Al 31 dicembre 2022, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 490 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2021 pari a 360 milioni di euro) nonché i rapporti di conto corrente che la Banca e le sue controllate hanno in essere alla fine dell'esercizio 2022 presso banche terze per un ammontare di 145 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 134 milioni di euro a BFF Bank, per 10 milioni di euro a BFF Polska Group, per 660 mila euro a BFF Finance Iberia e 220 mila euro a BFF Techlab.
La voce in oggetto è composta nel seguente modo:
▶ Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 211 mila euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto;
▶ Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 90.330 mila euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dal 2022, di un fondo, di cui al 31 dicembre 2022 la Capogruppo ha sottoscritto quote per corrispondenti 60 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||
| 1.1 Titoli strutturati | ||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | 6 | 8 | ||||
| 2. Titoli di capitale | 1 | 1 | ||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | ||||||
| 4. Finanziamenti | ||||||
| 4.1 Pronti contro termine | ||||||
| 4.2 Altri | ||||||
| Totale (A) | 7 | 9 | ||||
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | ||||||
| 1.1 di negoziazione | 204 | 4.086 | ||||
| 1.2 Connessi con la fair value option |
||||||
| 1.3 altri | ||||||
| 2. Derivati creditizi | ||||||
| 2.1 di negoziazione | ||||||
| 2.2 Connessi con la fair value option |
||||||
| 2.3 altri | ||||||
| Totale (B) | 204 | 4.086 | ||||
| Totale (A+B) | 7 | 204 | 9 | 4.086 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
(Valori in migliaia di euro) Voci/Valori Totale 31.12.2022 Totale 31.12.2021 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 6 8 a) Banche Centrali b) Amministrazioni pubbliche 3 4 c) Banche 3 4 d) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione e) Società non finanziarie 2. Titoli di capitale 1 1 a) Banche b) Altre società finanziarie: di cui: imprese di assicurazione c) Società non finanziarie 1 1 d) Altri emittenti 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Banche Centrali b) Amministrazioni pubbliche c) Banche d) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione e) Società non finanziarie f) Famiglie Totale (A) 7 9 B. Strumenti derivati 204 4.086 a) Controparti Centrali b) Altre 204 4.086 Totale (B) 204 4086 Totale (A+B) 211 4.095
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1.Titoli di debito | |||||||
| 1.1 Titoli strutturati | |||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | |||||||
| 2.Titoli di capitale | 104 | 104 | |||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 90.226 | 32.399 | |||||
| 4. Finanziamenti | |||||||
| 4.1 Pronti contro termine | |||||||
| 4.2 Altri | |||||||
| Totale | 90.226 | 104 | 32.399 | 104 | |||
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
|---|---|---|
| 1.Titoli di capitale | ||
| di cui: banche | ||
| di cui: altre società finanziarie | 104 | 104 |
| di cui: società non finanziarie | ||
| 2.Titoli di debito | ||
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 90.226 | 32.399 |
| 4. Finanziamenti | ||
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| f) Famiglie | ||
| Totale | 90.330 | 32.503 |
Euro 128.098 mila
Al 31 dicembre 2022, la voce in oggetto comprende:
Rispetto allo scorso esercizio la voce ha subito un significativo incremento per effetto dell'acquisto di un'ulteriore quota di partecipazione in Banca d'Italia (da 80 milioni del 2021 a 125 milioni al 31 dicembre 2022), portando la partecipazione della Capogruppo dall'1,07% all'1,67%.
Relativamente alle partecipazioni minori in titoli di capitale, si precisa che la Capogruppo ha provveduto alle vendite di una quota delle azioni di "Visa" (per 1.183 mila euro) e delle azioni di "Ausilia S.r.l." (per 306 mila euro) e, nel corso dell'ultimo trimestre del 2022, all'acquisto di una quota azionaria della società "Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A." pari a 1 milione di euro (1,17%).
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Titoli di debito | ||||||||
| 1.1 Titoli strutturati | ||||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | ||||||||
| 2. Titoli di capitale | 225 | 127.873 | 167 | 83.339 | ||||
| 3. Finanziamenti | ||||||||
| Totale | 225 | 127.873 | 167 | 83.339 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
| 1.Titoli di debito | ||
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| 2.Titoli di capitale | 128.098 | 83.506 |
| a) Banche | 125.432 | 80.374 |
| b) Altri emittenti: | 2.666 | 3.132 |
| - altre società finanziarie | 1.379 | 2.844 |
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| - società non finanziarie | 287 | 288 |
| - altri | 1.000 | |
| 3. Finanziamenti | ||
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| f) Famiglie | ||
| Totale | 128.098 | 83.506 |
Euro 11.895.850 mila
La voce in oggetto è composta come segue:
Euro 478.203 mila
4.1Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/ | Totale 31.12.2022 | Totale 31.12.2021 | ||||||||||
| Valori | Valore di Bilancio | Fair Value | Valore di Bilancio | Fair Value | ||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
185.349 | 185.349 | 156.038 | 156.038 | ||||||||
| 1. Depositi a scadenza | 11.714 | X | X | X | 153 | X | X | X | ||||
| 2. Riserva obbligatoria | 173.635 | X | X | X | 155.885 | X | X | X | ||||
| 3. Pronti contro termine |
X | X | X | X | X | X | ||||||
| 4. Altri | X | X | X | X | X | X | ||||||
| B. Crediti verso banche | 292.854 | 292.854 | 248.061 | 248.061 | ||||||||
| 1. Finanziamenti | 292.854 | 248.061 | ||||||||||
| 1.1 Conti correnti | X | X | X | X | X | X | ||||||
| 1.2 Depositi a scadenza |
2.910 | X | X | X | 2.643 | X | X | X | ||||
| 1.3 Altri finanziamenti: |
289.943 | X | X | X | 245.418 | X | X | X | ||||
| - Pronti contro termine attivi |
183.994 | X | X | X | 160.438 | X | X | X | ||||
| - Finanziamenti per leasing |
X | X | X | X | X | X | ||||||
| - Altri | 105.950 | X | X | X | 84.980 | X | X | X | ||||
| 2. Titoli di debito | ||||||||||||
| 2.1 Titoli strutturati |
||||||||||||
| 2.2 Altri titoli di debito | ||||||||||||
| Totale | 478.203 | 478.203 | 404.099 | 404.099 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Come suddetto, a partire dal 31 dicembre 2021, in linea con quanto previsto dal 7° aggiornamento della Circolare 262/205 della Banca d'Italia, tutti i depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i conti correnti e i crediti "a vista" (conti correnti e depositi a vista) verso le banche sono stati riclassificati nella voce 10 dello Stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide".
Al 31 dicembre 2022, quindi, la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", pari a 174 milioni di euro, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, mentre i "Depositi a scadenza" accolgono il saldo dell'ammontare depositato presso National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto", pari a 11.714 mila euro.
I "Crediti verso Banche - depositi a scadenza" si riferiscono per 2.910 mila euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto".
La voce "Crediti verso Banche - Pronti contro termine", pari a 184 milioni di euro, si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con altre banche.
I "Crediti verso banche - Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi di settlement su carte di pagamento.
Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.
Euro 11.417.647 di cui titoli Held to Collect per 6.129.228 mila euro
A partire dal 1° gennaio 2018, all'interno della voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Crediti verso la clientela", come richiesto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262 aggiornata alla luce delle novità introdotte dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9, oltre ai finanziamenti erogati alla clientela rientrano anche i titoli di debito rientranti nel portafoglio Held to Collect (HTC).
La voce si riferisce principalmente a finanziamenti erogati alla clientela per 5.288,4 milioni di euro, in prevalenza crediti verso debitori, relativi all'attività di factoring e per 6.129,2 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.
I crediti verso clientela di BFF Banking Group sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.
I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo di BFF Bank e BFF Finance Iberia si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio. A esito di tale analisi, a valere dal 31 dicembre 2022, la Banca sulla base delle serie storiche, ha ritenuto di modificare il criterio di stima degli interessi di mora da includere nel costo ammortizzato, assumendo pertanto una percentuale d'incasso del 50% in luogo del precedente 45% , e variando i tempi medi di incasso che sono passati da 1.800 a 2.100 giorni a causa degli impatti della crisi dettata dalla pandemia causata dal Covid- 19 che ha influito sulla sospensione dei termini delle attività processuali.
Per quanto riguarda i crediti acquistati da BFF Finance Iberia, la percentuale media di recupero degli interessi di mora osservata è tendenzialmente vicina al 100%, e incassata in tempi mediamente inferiori rispetto ai crediti verso il Sistema Sanitario italiano. Tuttavia, si è ritenuto, a titolo prudenziale, anche per il 2022, di utilizzare i medesimi parametri utilizzati da BFF Bank, i.e. un tasso di recupero del 50% con tempi medi di incasso pari a 2.100 giorni.
Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di recupero basata sull'esperienza.
Il valore cumulato degli interessi di mora cui BFF Bank (includendo anche le branch e i paesi gestiti in Libera Prestazione di Servizio) e BFF Finance Iberia hanno diritto, e non ancora incassati, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo Interessi di Mora), risulta pari a 756 milioni di euro, di cui solo 346 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti.
In relazione ai crediti deteriorati, l'ammontare netto complessivo riferito al BFF Banking Group è pari a 283,8 milioni di euro. Di questi 86,4 milioni di euro si riferiscono a sofferenze (di cui 79,7 milioni di euro relativi a Comuni e Province in dissesto, di cui 5,7 milioni di euro acquistati già deteriorate) e 12,1 milioni di euro a inadempienze probabili. Le esposizioni scadute risultano pari a 185,3 milioni di euro, di cui il 97% relativo a controparti pubbliche. Il dato è rimasto allineato a quanto registrato al 30 settembre 2022, data in cui sono aumentati in conseguenza delle più stringenti linee interpretative sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) emanate dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022.
Nella voce confluiscono altresì le spese di recupero (40 euro). Il D.Lgs. del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, stabilisce in tema di risarcimento delle spese di recupero, che "Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. E' fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito.".
L'interpretazione di BFF è stata confermata dalla recente sentenza vinta dalla Banca presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.
La Banca ha quindi provveduto a tracciare gli incassi delle Spese di recupero per delineare una serie storica che, attualmente, presenta una profondità di 4 anni. In considerazione della recente giurisprudenza, della dinamica degli incassi in incremento, delle percentuali di recupero in aumento e in linea con quelle degli Interessi di Mora si è deciso di includere tale fattispecie di ricavo in bilancio modificando la modalità di stima dei ricavi, contabilizzando il 50% al momento della maturazione e iscrivendo contestualmente il relativo credito.
Il valore cumulato delle spese di recupero cui il Gruppo ha diritto, e non ancora incassate, in relazione ai crediti
(Valori in migliaia di euro)
acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo 40 euro), risulta pari a 240,3 milioni di euro, di cui solo 119,4 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio per effetto del passaggio della contabilizzazione per cassa a quella per competenza.
I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 6.129 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato; gli interessi, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.
Al 31 dicembre 2022, tale portafoglio è composto esclusivamente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e a fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 6.125 milioni dii euro, con un fair value pari a 5.946 milioni di euro e una differenza negativa, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 183 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.
Euro 11.417.647 mila
| Tipologia | Totale 31.12.2022 | Totale 31.12.2021 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operazioni/Valori | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 5.004.658 | 278.090 | 5.672 | 5.288.419 | 3.768.697 | 98.788 | 5.287 | 3.872.777 | ||||
| 1.1 Conti correnti | 3.444 | 391 | X | X | X | 20.498 | 1.141 | X | X | X | ||
| 1.2 Pronti contro termine attivi |
67.897 | X | X | X | 127.452 | X | X | X | ||||
| 1.3 Mutui | X | X | X | X | X | X | ||||||
| 1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del |
||||||||||||
| quinto | 173 | X | X | X | 468 | X | X | X | ||||
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
1.619 | X | X | X | 2.851 | X | X | X | ||||
| 1.6 Factoring | 3.250.809 | 237.384 | 5.672 | X | X | X | 2.418.616 | 77.352 | 5.287 | X | X | X |
| 1.7 Altri finanziamenti |
1.680.716 | 40.315 | X | X | X | 1.198.811 | 20.295 | X | X | X | ||
| 2.Titoli di debito | 6.129.228 | 5.946.465 | 5.792.627 | 5.839.220 | ||||||||
| 2.1. Titoli strutturati |
||||||||||||
| 2.2. Altri titoli di debito |
6.129.228 | 5.946.465 | 5.792.627 | |||||||||
| Totale | 11.133.885 | 278.090 | 5.672 | 5.946.465 | 5.288.419 | 9.561.323 | 98.788 | 5.287 | 5.839.220 | 3.872.777 | ||
| Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 |
La composizione della voce è la seguente:
▶ L'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente per BFF Banking Group a 3.250.809 mila euro. Tra questi i crediti acquistati a titolo definitivo "in bonis", iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al "costo ammortizzato", sono pari a 2.507.838 mila euro per BFF Bank e a 570.385 mila euro per la controllata BFF Finance Iberia.
I crediti acquistati a titolo definitivo vengono prevalentemente acquistati già scaduti, e sono ritenuti esigibili in linea capitale. Contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi e alla loro scadenza il diritto alle spese di recupero.
Si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 25.562 mila euro relativamente agli Interessi di Mora e a 3.410 mila per spese di recupero.
Le operazioni di factoring "in bonis" pro soluto, relative a BFF Polska Group, ammontano complessivamente a 172.585 mila euro.
Al 31 dicembre 2022, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 86.372 mila euro, di cui 5.672 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 79.662 mila euro e rappresentano il 92,2% del totale.
Le sofferenze lorde sono pari a 104.663 mila euro, svalutate per 18.290 mila euro. La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 997 mila euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 105.660 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 19.287 mila euro.
Con riferimento alla Banca, al 31 dicembre 2022 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 80.271 mila euro, di cui 79.662 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.
Di tale importo, 5.672 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari.
Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 21.151 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 15.811 mila euro, risultano pari a 5.340 mila euro.
Si evidenzia, con riferimento all'attività della BFF Polska Group sono state concesse moratorie volontarie, per un importo complessivo pari a 1.926 mila euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 45%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 22%) e da retail (circa 33%). I principali prodotti interessati riguardano per circa il 64% le esposizioni creditizie rivenienti da prestiti, per il 25% da finanziamenti (c.d. MEDLekarz - prestiti a studi medici), per il 7% da operazioni di factoring e un residuo 4% relativo ad operazioni di leasing finanziario. Rispetto al 31 dicembre 2021, si segnala una contrazione di circa 200 mila euro.
La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.
Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 | Totale 31.12.2021 | |||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
|
| 1.Titoli di debito | 6.129.228 | 5.792.627 | ||||
| a) Amministrazioni pubbliche |
6.129.228 | 5.792.627 | ||||
| b) Altre società finanziarie | ||||||
| di cui: imprese di assicurazione |
||||||
| c) Società non finanziarie | ||||||
| 2. Finanziamenti verso: | 5.004.658 | 278.090 | 5.672 | 3.768.696 | 98.789 | 5.287 |
| a) Amministrazioni pubbliche |
4.243.798 | 254.674 | 5.672 | 3.347.055 | 77.501 | 5.287 |
| b) Altre società finanziarie | 516.352 | 391 | 220.300 | 1.141 | ||
| di cui: imprese di assicurazione |
1 | |||||
| c) Società non finanziarie | 191.446 | 19.393 | 165.660 | 19.767 | ||
| d) Famiglie | 53.061 | 3.632 | 35.681 | 380 | ||
| Totale | 11.133.885 | 278.090 | 5.672 | 9.561.323 | 98.789 | 5.287 |
(Valori in migliaia di euro)
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo Stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
parziali complessivi (*) |
|
| Titoli di debito | 6.130.036 | 809 | ||||||||
| Finanziamenti | 4.335.758 | 1.148.361 | 301.329 | 5.678 | 690 | 569 | 23.240 | 6 | ||
| Totale 31.12.2022 |
10.465.795 | 1.148.361 | 301.329 | 5.678 | 1.498 | 569 | 23.240 | 6 | ||
| Totale 31.12.2021 |
9.106.742 | 861.118 | 118.965 | 5.493 | 1.975 | 463 | 20.176 | 206 |
(*) Valore da esporre a fini informativi.
4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off | ||||||||
| Primo Stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o |
parziali complessivi (*) |
||
| di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
originate | originate | ||||||||
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conforme con le GL |
1.381 | 119 | 426 | |||||||
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
||||||||||
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
||||||||||
| 4. Nuovi finanziamenti | ||||||||||
| Totale 31.12.2022 | 1.381 | 119 | 426 | |||||||
| Totale 31.12.2021 | 1.601 | 232 | 287 |
(*) Valore da esporre a fini informativi.
La voce è pari a zero
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value 31.12.2022 |
VN 31.12.2022 |
Fair Value 31.12.2021 |
VN 31.12.2021 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| A. Derivati finanziari |
||||||||
| 1) Fair value | ||||||||
| 2) Flussi finanziari |
13 | 17.403 | ||||||
| 3) Investimenti esteri |
||||||||
| B. Derivati creditizi |
||||||||
| 2) Flussi finanziari |
||||||||
| Totale | 13 | 17.403 | ||||||
| Legenda: |
VN= valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce accoglie il fair value positivo relativo alla copertura, tramite contratti di Currency Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere. La Voce al 31 dicembre 2022 è pari a zero.
Al 31 dicembre 2022, la voce in oggetto risulta pari a zero.
L'importo rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 26,46% del capitale di quest'ultima.
Si precisa che le suddette partecipazioni sono consolidate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).
| Denominazioni | Sede | Sede | Tipo di | Rapporto di partecipazione | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| legale | operativa | rapporto | Impresa partecipante |
Quota % | voti % | |
| A. Imprese controllate in modo congiunto |
||||||
| B. Imprese sottoposte a influenza notevole |
||||||
| 1. Unione Fiduciaria | Milano (Italy) |
Milano (Italy) |
Diritto di voto in Assemblea |
BFF Bank S.p.A. |
26,46% | 26,46% |
| 2. Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp.k. |
Łodz (Polonia) |
Łodz (Polonia) |
Altre forme di controllo |
BFF Polska S.A. |
99% | 99% |
| 3. Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k. |
Łodz (Polonia) |
Łodz (Polonia) |
Altre forme di controllo |
Debt-Rnt sp. Z O.O |
99% | 99% |
(Valori in migliaia di euro) Denominazioni Valore di bilancio delle partecipazioni Totale attivo Totale passività Ricavi totali Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) delle attività operative al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio (1) Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) Redditività complessiva (3) = (1) + (2) A. Imprese controllate in modo congiunto B.Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Unione Fiduciaria S.p.A. 13.571 78.824 78.793 20.317 31 31 31 C. Imprese controllate in via esclusiva 1. Kancelaria Prawnicza Karnowski I Wspolnik sp.k. 4 340 220 734 114 114 114 2. Restrukturyzacyjna Prawnicza Karnowski I Wspolnik sp.k. 81 80 4 8 (6) (6) (6)
| 7.5 Partecipazioni: | variazioni | annue |
|---|---|---|
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| A. Esistenze iniziali | 13.484 | 88 |
| B. Aumenti | 174 | 13.397 |
| B.1 Acquisti | ||
| B.2 Riprese di valore | ||
| B.3 Rivalutazioni | 174 | 4.832 |
| B.4 Altre variazioni | 8.565 | |
| C. Diminuzioni | (2) | (1) |
| C.1 Vendite | ||
| C.2 Rettifiche di valore | ||
| C.3 Svalutazioni | ||
| C.4 Altre variazioni | (2) | (1) |
| D. Rimanenze finali | 13.656 | 13.484 |
| E. Rivalutazioni totali | ||
| F. Rettifiche totali |
Euro 54.349 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
| 1. Attività di proprietà | 41.844 | 20.161 |
| a) terreni | 22.575 | 6.324 |
| b) fabbricati | 17.424 | 11.017 |
| c) mobili | 199 | 252 |
| d) impianti elettronici | 1.070 | 1.516 |
| e) altre | 576 | 1.052 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 12.505 | 16.290 |
| a) terreni | ||
| b) fabbricati | 11.822 | 15.290 |
| c) mobili | ||
| d) impianti elettronici | ||
| e) altre | 683 | 1.000 |
| Totale | 54.349 | 36.452 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| A. Esistenze iniziali lorde | 6.325 | 34.932 | 2.881 | 11.338 | 6.868 | 62.345 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (8.625) | (2.629) | (9.822) | (4.815) | (25.892) | |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 6.325 | 26.307 | 252 | 1.516 | 2.053 | 36.453 |
| B.Aumenti: | 16.250 | 11.681 | 81 | 458 | 593 | 29.063 |
| B.1 Acquisti | 5 | 453 | 48 | 506 | ||
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | ||||||
| B.3 Riprese di valore | ||||||
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: |
||||||
| a) patrimonio netto | ||||||
| b) conto economico | ||||||
| B.5 Differenze positive di cambio | ||||||
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
X | X | X | |||
| B.7 Altre variazioni | 16.250 | 11.681 | 76 | 5 | 545 | 28.557 |
| C. Diminuzioni: | (8.742) | (134) | (902) | (1.388) | (11.166) | |
| C.1 Vendite | (3) | (3) | ||||
| C.2 Ammortamenti | (3.148) | (134) | (906) | (741) | (4.930) | |
| C.3 Rettifiche di valore da | ||||||
| deterioramento imputate a: | ||||||
| a) patrimonio netto | ||||||
| b) conto economico | ||||||
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: |
||||||
| a) patrimonio netto | ||||||
| b) conto economico | ||||||
| C.5 Differenze negative di cambio | (9) | (4) | (13) | |||
| C.6 Trasferimenti a: | ||||||
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
X | X | X | |||
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
||||||
| C.7 Altre variazioni | (5.585) | 4 | (640) | (6.220) | ||
| D. Rimanenze finali nette | 22.575 | 29.246 | 199 | 1.070 | 1.259 | 54.349 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | (7.722) | (2.787) | (10.745) | (5.642) | (26.896) | |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 22.575 | 36.968 | 2.987 | 11.815 | 6.900 | 81.245 |
| E. Valutazione al costo | 22.575 | 36.968 | 2.987 | 11.815 | 6.900 | 81.245 |
Al 31 dicembre 2022, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 54.349 mila euro, di cui 27.7634 mila euro riferiti a BFF Bank, 24.312 mila euro riferiti a BFF Immobiliare, 1.305 mila euro a BFF Polska Group, 963 mila euro a BFF Finance Iberia e 5 mila euro relativi a BFF Techlab.
Al 31 dicembre 2022, la voce per BFF Bank è principalmente composta da:
Nel corso del 2022, la Capogruppo ha provveduto alla vendita dell'immobile di Roma in via Bertoloni, realizzando una plusvalenza al lordo dell'effetto fiscale pari a 317 mila euro.
In bilancio, relativamente al perimetro BFF, il terreno è stato separato dall'immobile di proprietà in Milano (via Domenichino, 5), sulla base di una valutazione peritale effettuata dalla stessa società che ne ha determinato il valore.
Euro 70.155 mila (di cui Euro 30.957 mila relativi ad avviamenti)
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31.12.2022 | Totale 31.12.2021 | ||
| Durata definita |
Durata indefinita |
Durata definita |
Durata indefinita |
|
| A.1 Avviamento | X | 30.957 | X | 30.874 |
| A.2 Altre attività immateriali | 39.198 | 36.673 | ||
| di cui: software | 11.849 | 7.593 | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | ||||
| a) Attività immateriali generate internamente |
||||
| b) Altre attività | 39.198 | 36.673 | ||
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | ||||
| a) Attività immateriali generate internamente |
||||
| b) Altre attività | ||||
| Totale | 39.198 | 30.957 | 36.673 | 30.874 |
La voce è principalmente composta dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e, nell'ultimo trimestre 2022, di BFF Techlab pari a 83 mila euro, nonché dai "Customer Contract" pari a 21.828 mila euro, una delle quali oggetto di svalutazione come da risultato dell'impairment test predisposto da esperto indipendente pari a circa 1.102 mila euro.
Si rinvia anche alla parte G "Operazioni di aggregazioni aziendali" della Nota integrativa.
Relativamente agli avviamenti a vita utile indefinita iscritti in bilancio e in linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, nel 2022 è stato effettuato il test di impairment degli avviamenti iscritti in bilancio relativi a BFF Polska Group, BFF Iberia (ex IOS Finance) e BFF Techlab (ex MC3 - Informatica) al fine di determinare il valore recuperabile degli stessi.
Il test di impairment dell'avviamento consiste nel dare evidenza della probabilità che il valore recuperabile della unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari cui è allocato non sia inferiore al loro valore contabile (carrying amount), dove il valore recuperabile è il maggiore fra il valore d'uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (IAS 36.18). L'avviamento non costituisce un'attività separabile dal resto di impresa e pertanto il test di impairment consiste nel verificare che il valore dell'intera impresa (esclusi le attività non direttamente funzionali allo svolgimento dell'attività, c.d. surplus assets) sia superiore al valore contabile complessivo.
Nello specifico il valore recuperabile è stimato facendo riferimento al "Valore d'uso" fondato sul budget 2023, per le due CGU riferite alla BFF Polska e alla BFF Finance Iberia (di seguito anche "CGU Polska" e "CGU Iberia"), e facendo riferimento al fair value fondato sui multipli di borsa per la nuova CGU BFF Techlab. Inoltre, anche per le CGU Iberia e Polska è stato stimato il relativo fair value.
La stima del valore d'uso si fonda per le due CGU Polska e CGU Iberia sui flussi finanziari attesi di budget per il 2023. Il processo di stima prevede che siano effettuate le opportune analisi per scostamento tra preconsuntivo e budget, per cogliere le cause degli scostamenti. I flussi prospettici sono stati utilizzati ai fini delle valutazioni, una volta verificata la ragionevolezza delle proiezioni, che è effettuata analizzando:
L'analisi delle proiezioni degli equity analysts a livello consolidato evidenzia come gli analisti proiettino significative crescite per BFF successivamente al 2023 (anno di riferimento del budget). Ciò dimostra che l'approccio di utilizzo del solo budget ai fini della stima del valore recuperabile sia particolarmente prudente.
Per la CGU BFF Techlab, acquisita ad ottobre 2022, poiché si tratta di business prevalentemente captive, al fine di dare maggiore enfasi ad indicatori esterni di mercato in linea con quanto previsto dallo IAS36, la Banca ha deciso di optare ad un approccio di stima del valore recuperabile fondato sulla determinazione del fair value fondato sui multipli di borsa.
In particolare, relativamente ai due avviamenti delle CGU Polska e CGU Iberia nel corso del 2022 è stato adottato il metodo e la formula valutativa del Dividend Discount Model per cui il valore in uso di ogni CGU è pari al valore attuale dei dividendi previsti nel periodo di previsione esplicita (l'anno di budget) ed il terminal value ottenuto proiettando in perpetuity al saggio di capitalizzazione (coe-g), il dividendo sostenibile oltre il periodo di previsione esplicita.
La formula di valutazione utilizza una misura di dividendo distribuibile compatibile con un assorbimento in termini di patrimonio di vigilanza pari al 12,50% dei Risk Weighted Asset. La formula non considera prudentemente la distribuzione di alcun eccesso di patrimonio di vigilanza.
Ai fini della stima del costo opportunità del capitale (cost of equity - "coe") è stato utilizzato il modello del "Capital Asset Pricing Model" rettificato per considerare la ridotta size di BFF Banking Group e delle sue CGU, per cui:
▶ β = coefficiente che esprime la rischiosità di un titolo, stimato per le CGU pari a 1,22x e fondato sui rendimenti storici mensili a 5 anni dei titoli di società comparabili e dei rispettivi indici di mercato locali (una volta verificato che le stime di beta fondate su altri orizzonti temporali fossero meno significative). Le società comparabili sono quelle europee censite dal provider RBICS FactSet come operanti nel sub settore di appartenenza di BFF Banking Group e corrispondente al sub settore Collection Agencies and Loan Factoring Services. Sono state considerate le sole società con ricavi nel sub settore superiori al 20% dell'intero fatturato
▶ Equity Risk Premium = premio per il rischio di mercato. Con il nuovo scenario tassi si è optato per prendere quale misura di equity risk premium il premio per il rischio storico stimato da Credit Suisse (Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2022) dei differenti Paesi UE ponderato per il peso di ogni paese, così come calcolato dall'Agenzia dell'Unione Europea BEREC (Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) nel documento datato 09.06.2022 «WACC parameter calculations according to the European Commission's WACC Notice of 6th November 2019 (WACC parameters Report 2022)". Tale premio per il rischio risulta allineato al 5,7%.
Il saggio di crescita "g" è stato assunto prudentemente pari allo 0%.
In continuità rispetto all'esercizio precedente si è proceduto selezionando le società comparabili europee censite dal provider RBICS (FactSet) come operanti nel sub-settore di appartenenza di BFF Banking Group e corrispondente al sub-settore Collection Agencies and Loan Factoring Services. Il campione dello scorso anno è stato integrato delle società censite quest'anno come operanti nel medesimo sub-settore.
Tutto ciò premesso, relativamente alla CGU BFF Polska, la stima del valore d'uso (cum dividendo 2022) al 31 dicembre 2022 è pari a 158,5 milioni di euro (rispetto a 266,3 milioni di euro della fine dell'esercizio precedente). Dal confronto di questo valore con il carrying amount (pari a 125,2 milioni di euro), non si rilevano impairment losses.
Ai sensi dello IAS 36 è stata effettuata una analisi di sensitività volta a identificare la variazione delle variabili chiave che rende il valore recuperabile eguale al valore di carico in bilancio consolidato delle differenti CGU.
Tale analisi evidenzia come relativamente alla CGU Polska una variazione in aumento dei costi tale da abbassare la marginalità (= utile netto/ margine di intermediazione) del 11,60% e una riduzione del margine di intermediazione del 22,33% porterebbe ad allineare il valore recuperabile al valore di carico.
Relativamente alla CGU Iberia, la relativa stima del valore d'uso emersa al 31 dicembre 2022 è pari a 133,17 milioni di euro (rispetto a 149,7 milioni di euro della fine dell'esercizio precedente). Dal confronto di questo valore con il carrying amount (pari a 35,6 milioni di euro), non si rilevano, anche in questo caso, impairment losses.
Dalla analisi di sensitivity, svolta al fine di identificare la variazione delle variabili chiave che rende il valore recuperabile eguale al valore di carico in bilancio consolidato delle differenti CGU, si evidenzia come relativamente alla CGU Iberia una riduzione della marginalità (ovvero utile netto/margine di intermediazione) del 30,70% ed un ribasso del margine di intermediazione del 71,53% porterebbe ad allineare il valore recuperabile al valore di carico. Gli incrementi di cost of equity e l'abbassamento del saggio di crescita dei redditi, necessari ad individuare un valore allineato al carrying amount, non sono significativi.
Prima di procedere all'esercizio dell'impairment test sulla neo acquisita BFF Techlab, in accordo con il principio internazionale IFRS 3 - revised, la banca ha completato l'esercizio di allocazione del prezzo di acquisto (c.d. "PPA") della ex MC3 Informatica S.r.l (ora "BFF Techlab S.r.l") al 31 dicembre 2022.
In particolare, il principio prevede che la contabilizzazione dell'operazione di aggregazione possa avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata, e deve essere perfezionata entro
dodici mesi dalla data di acquisizione. Il principio IFRS 3 prevede che il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale debba essere valutato al fair value, calcolato come la sommatoria dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività trasferite dall'acquirente ai precedenti soci dell'acquisita, delle passività sostenute dall'acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall'acquirente. Esempi di potenziali forme di corrispettivo possono includere disponibilità liquide, altre attività, un'attività aziendale, corrispettivi potenziali, strumenti rappresentativi di capitale ordinari o privilegiati, opzioni, warrant e partecipazioni di entità di tipo mutualistico. Nel caso di BFF Techlab, il corrispettivo dell'aggregazione aziendale pari a 384,2 mila euro e non hanno subito variazioni in quanto l'utile dell'esercizio 2022 non concorre alla formazione del prezzo, come previsto dal contratto di acquisto.
L'acquirente deve determinare, quindi, l'ammontare dell'avviamento nella misura della differenza tra le grandezze (a) e (b), così come di seguito definite:
Nell'ambito del processo di PPA, ai fini della business combination è stato identificato il 3 ottobre 2022 come la data di acquisizione del controllo della controllata da parte della Capogruppo. Tale data fa riferimento ai valori patrimoniali della ex MC-3 al 30 settembre 2022 (ultimo giorno lavorativo antecedente alla data di acquisizione).
Dal confronto tra il corrispettivo dell'aggregazione aziendale pari a 384,2 mila euro ed il valore dell'attivo netto risultante dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2022 (data considerata) espressa al fair value della ex MC-3 e pari a 301,5 mila euro, è emersa una differenza da allocare (avviamento) pari a 82,7 mila euro nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica "Parte G - Aggregazioni aziendali" della Nota Integrativa.
Relativamente al test di impairment, poiché si tratta di business prevalentemente captive, al fine di dare maggiore enfasi ad indicatori esterni di mercato in linea con quanto previsto dallo IAS36, la Banca ha deciso di optare ad un approccio di stima del valore recuperabile fondato sulla determinazione del fair value fondato sui multipli di borsa.
La stima del fair value è stata effettuata sulla base di multipli di società quotate comparabili e, a tal fine, dal database AIDA sono state selezionate 28 società quotate italiane e operanti con il medesimo codice ATECO di BFF Techlab (codice 6201 - produzione di software non connesso all'edizione).
Al posto dell'uso delle semplici medie/mediane di multipli di società comparabili si è optato per l'uso di value map. Data la natura industriale dei business (e meno finanziaria rispetto al business di BFF Banking Group), si è proceduto con:
I dati necessari alla costruzione dei multipli sono di fonte Datastream (i dati previsionali per il 2022 sono di fonte IBES).
La regressione ha considerato oltre alla variabile legata al EBITDA Margin 2022 un'altra variabile rappresentata dalla size, così come rappresentata dal logaritmo naturale del fatturato.
La regressione finale utilizzata è stata la seguente:
Enterprise Value / Consensus Sales2022= α + β × (EBITDA 2022 /Sales 2022)
Enterprise Value = Market Capi,26.01.2023 + Consensus Net Debt 2022 + Last Reported Minorities
L'applicazione della value map alla CGU BFF Techlab restituisce un valore dell'Enterprise Value pari a 556 mila euro e un corrispondente valore del Patrimonio netto, per la presenza di cassa, pari a 842 mila euro. Tale valore risulta superiore al patrimonio netto "cum goodwill allocato" (pari a 387 mila euro) e pertanto non si ravvisano esigenze di impairment losses.
Relativamente al Customer Contract della BU Securities Services sorto in sede di PPA, connesso all'operazione di aggregazione aziendale con DEPObank, la disdetta ricevuta dal cliente Arca Fondi SGR (ricevuta a Novembre del 2021 a far tempo dal 2023) ha costituito un trigger event ai sensi dei principi contabili internazionali. Per tale motivo, già lo scorso esercizio 2021, si era proceduto ad effettuare una stima del fair value della stessa.
In particolare, l'evento in oggetto aveva determinato:
Come riportato nel bilancio al 31 dicembre 2021, dall'esercizio suddetto emergeva una stima del valore d'uso in linea con le risultanze rilevate in sede di PPA e confermava, pertanto, la tenuta del valore degli intangibili iscritti a Bilancio.
Al 31 dicembre 2022, ai sensi dello IAS 36, la Banca ha ripetuto l'esercizio di impairment test, al fine di verificare la tenuta o meno del customer contract in oggetto.
In particolare, rispetto alla valutazione fatta nel 2021, quella al 31 dicembre 2022:
Risk Freet = al fine di considerare gli effetti della Guerra Russia - Ucraina, così come suggerito dall'ESMA e dall'Organismo Italiano di Valutazione, e di recepire la dinamica al rialzo dei tassi di interesse, in parziale discontinuità di metodo rispetto al precedente anno, si è proceduto a stimare il saggio risk free sulla base del rendimento a scadenza del tasso governativo decennale italiano, corrispondente alla media a 6 mesi alla data del 31 dicembre 2022 (al 31 dicembre 2021 veniva considerata la media ad 1 anno) dei rendimenti a scadenza del benchmark sui titoli governativi decennali di fonte Datastream.
β = coefficiente che esprime la rischiosità di un titolo, stimato per le CGU pari a 0,97x e fondato, in continuità di metodo rispetto al precedente esercizio, sui rendimenti storici mensili a 5 anni dei titoli di società comparabili (operanti nel settore Securities Services) e dei rispettivi indici di mercato locali.
Equity Risk Premium = premio per il rischio di mercato. Con il nuovo scenario tassi si è optato per prendere quale misura di equity risk premium il premio per il rischio storico stimato da Credit Suisse (Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2022) dei differenti Paesi UE ponderato per il peso di ogni paese, così come calcolato dall'Agenzia dell'Unione Europea BEREC (Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) nel documento datata 09.06.2022 «WACC parameter calculations according to the European Commission's WACC Notice of 6th November 2019 (WACC parameters Report 2022)". Tale premio per il rischio risulta allineato al 5,7%.
Size Premium = premio per il rischio per la ridotta dimensione ed allineato al premio per il rischio storico censito dagli studiosi Fama e French sin dal 1970. Tale stima è pari al 31 dicembre 2022 all'1,9%
Tutto ciò premesso, la stima del fair value della Customer Relationship al 31 dicembre 2022 è risultato pari a 9,6 milioni di euro, valore inferiore al carrying amount dell'intangibile alla medesima data, determinando, per cui, la necessità di registrare una rettifica di valore (pari a 1,1 milioni di euro) al fine di adeguare il valore di bilancio alle risultanze rivenienti dall'impairment test.
Infine, oltre agli avviamenti e ai customer contracts, la voce contiene anche le altre attività immateriali aventi durata definita che si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile che per tutto il Gruppo Bancario è non superiore a quattro anni.
(Valori in migliaia di euro) Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente Altre attività immateriali: altre Totale DEF INDEF DEF INDEF A. Esistenze iniziali 30.874 42.607 73.481 A.1 Riduzioni di valore totali nette (5.934) (5.934) A.2 Esistenze iniziali nette 30.874 36.673 67.547 B. Aumenti 83 14.201 14.284 B.1 Acquisti 83 14.042 14.125 B.2 Incrementi di attività immateriali interne X B.3 Riprese di valore X B.4 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto X - a conto economico X B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni 159 159 C. Diminuzioni (11.676) (11.676) C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore - Ammortamenti X (10.452) (10.452) - Svalutazioni (1.102) (1.102) + patrimonio netto X + conto economico (1.102) (1.102) C.3 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto X - a conto economico X C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative (46) (46) C.6 Altre variazioni (76) (76) D. Rimanenze finali nette 30.957 39.198 70.155 D.1 Rettifiche di valore totali nette (5.780) (5.780) E. Rimanenze finali lorde 30.957 44.978 75.935 F. Valutazione al costo 30.957 44.978 75.935
Legenda: DEF = a durata definita
INDEF = a durata in definita
Al 31 dicembre 2022, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 60.707 mila euro e 136.003 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.
Si ricorda che, nel corso del 2021, è stato effettuato l'allineamento del valore fiscale e del valore contabile relativi all'avviamento "Banking Payments" riveniente da DEPObank (si veda quanto descritto nella specifica voce 100 "Attività Immateriali" dell'Attivo di Stato Patrimoniale del Bilancio 2021), a seguito del pagamento dell'imposta sostitutiva, pari a 2,4 milioni di euro, determinando un effetto netto positivo di 23,7 milioni di euro sulle imposte sul reddito dell'esercizio. Inoltre, la voce accoglie anche la quota di attività fiscali anticipate riveniente dal bilancio di DEPObank relativamente agli avviamenti e dalla perdita fiscale realizzata alla fine del 2020.
Euro 60.194 mila
Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.
Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.
(Valori in migliaia di euro)
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 58.678 | 10.657 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) riprese di valore | ||
| d) altre | 10.560 | 32.310 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 36.072 | |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | (8.844) | (19.808) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | (547) | (553) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 | ||
| b) altre | (55) | |
| 4. Importo finale | 59.792 | 58.678 |
(Valori in migliaia di euro)
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 17.400 | 496 |
| 2.Aumenti | 18.918 | |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Rigiri | (2.212) | (2.014) |
| 3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta | ||
| a) derivante da perdite di esercizio | ||
| b) derivante da perdite fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale | 15.187 | 17.400 |
Euro 104.717 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| 1. Importo iniziale | 96.256 | 78.341 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | 11.528 | 30.487 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 5.019 | |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | (3.067) | (17.591) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale | 104.717 | 96.256 |
(Valori in migliaia di euro)
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 451 | 586 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 261 | 657 |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | ||
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | (308) | (792) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale | 402 | 451 |
(Valori in migliaia di euro)
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | (600) | (468) |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | ||
| c) altre | 17.726 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 970 | 120 |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | (83) | (17.710) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | (267) | |
| 4. Importo finale | 287 | (600) |
Euro 394.182 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||
| Depositi cauzionali | 4.126 | 3.883 | ||
| Fatture emesse e da emettere | 13.067 | 16.046 | ||
| Flussi di pagamento da accreditare | 86.970 | 110.638 | ||
| Altri crediti | 52.698 | 39.051 | ||
| Ratei e risconti attivi | 15.847 | 27.318 | ||
| Crediti Ecobonus | 221.474 | 17.678 | ||
| Totale | 394.182 | 214.614 |
I "Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.
I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.
Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.
I "crediti Ecobonus" sono relativi a crediti acquistati con operazioni di factoring pro soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, i crediti in oggetto vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito da Banca d'Italia nel Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9: "Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob e Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS".
Rispetto all'esercizio precedente, la voce subisce un notevole aumento a seguito di significativi acquisti di crediti rivenienti da ecobonus da parte della Capogruppo, nel corso dell'esercizio 2022.
Euro 11.994.763 mila
A partire dal 1° gennaio 2018, sulla base delle indicazioni dell'IFRS 9, la voce in oggetto è composta nel seguente modo:
Euro 1.166.365 mila
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||||
| VB | Fair Value | VB | Fair Value | |||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Debiti verso banche centrali | 4.141 | X | X | X | 3.888 | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 1.162.225 | X | X | X | 791.164 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 717.032 | X | X | X | 639.787 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | 444.571 | X | X | X | 150.832 | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 6 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | X | X | X | X | X | X | ||
| 2.3.2 Altri | 6 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
X | X | X | X | X | X | ||
| 2.5 Debiti per leasing | X | X | X | X | X | X | ||
| 2.6 Altri debiti | 616 | X | X | X | 545 | X | X | X |
| Totale | 1.166.365 | 795.053 |
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L3 = Livello 3
L2 = Livello 2
La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per 717 milioni di euro, rivenienti soprattutto dall'operatività dei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.
Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria.
Euro 10.789.422 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|||||||
| VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 4.134.113 | X | X | X | 6.839.795 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | 1.263.096 | X | X | X | 154.942 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 4.631.902 | X | X | X | 1.294.867 | X | X | X | |
| 3.1 pronti contro termine passivi | 4.441.292 | X | X | X | 1.118.527 | X | X | X | |
| 3.2 altri | 190.610 | X | X | X | 176.340 | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
X | X | X | X | X | X | |||
| 5. Debiti per leasing | 13.181 | X | X | X | 17.001 | X | X | X | |
| 6. Altri debiti | 747.130 | X | X | X | 722.409 | X | X | X | |
| Totale | 10.789.422 | 9.029.014 |
VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al 31 dicembre 2022, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 4.134 milioni di euro, relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria e finanziamenti rivenienti da operazioni di "pronti contro termine" per 4.441 milioni di euro.
All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna, Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 1.283.120 mila euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 230 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2021.
Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.
I debiti per leasing, che ammontano a 13 milioni di euro a livello di Gruppo, si riferiscono all'iscrizione delle lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nella Voce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di Stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.
L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" della Nota integrativa.
Euro 38.976 mila
| Tipologia titoli/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 38.976 | 38.648 | 186.285 | 188.861 | |||||
| 1.1 strutturate | |||||||||
| 1.2 altre | 38.976 | 38.648 | 186.285 | 188.861 | |||||
| 2. altri titoli | |||||||||
| 2.1 strutturati | |||||||||
| 2.2 altri | |||||||||
| Totale | 38.976 | 38.648 | 186.285 | 188.861 |
(Valori in migliaia di euro)
Legenda:
VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1
L3 = Livello 3
I titoli in circolazione sono rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, per un valore nominale complessivo di 38,6 milioni di euro (181,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), iscritti in bilancio per 38,9 milioni di euro secondo il principio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
L2 = Livello 2
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate le seguenti principali movimentazioni:
A seguito di quanto suddetto, al 31 dicembre 2022 la voce comprende un prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso da BFF Bank a ottobre 2019 per Euro 300 milioni, in essere alla data per un importo nominale residuo pari a 38,6 milioni di euro, con scadenza a maggio 2023. Le obbligazioni prevedono una cedola annua pari al 1.75%.
Euro 950 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||||||
| VN | Fair Value | Fair | VN | Fair Value | Fair | |||||
| L1 | L2 | L3 | Value (*) |
L1 | L2 | L3 | Value (*) |
|||
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | ||||||||||
| 2. Debiti verso clientela | ||||||||||
| 3. Titoli di debito | ||||||||||
| 3.1 Obbligazioni | ||||||||||
| 3.1.1 Strutturate | X | X | ||||||||
| 3.1.2 Altre obbligazioni |
X | X | ||||||||
| 3.2 Altri titoli | ||||||||||
| 3.2.1 Strutturati | X | X | ||||||||
| 3.2.2 Altri | X | X | ||||||||
| Totale (A) | ||||||||||
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | ||||||||||
| 1.1 Di negoziazione | X | 950 | X | X | 2.725 | X | ||||
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | X | X | X | ||||||
| 1.3 Altri | X | X | X | X | ||||||
| 2. Derivati creditizi | ||||||||||
| 2.1 Di negoziazione | X | X | X | X | ||||||
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | X | X | X | ||||||
| 2.3 Altri | X | X | X | X | ||||||
| Totale (B) | X | 950 | X | X | 2.725 | X | ||||
| Totale (A+B) | X | 950 | X | X | 2.725 | X |
Legenda:
VN = Valore Nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La voce accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2022 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio cui il Gruppo è esposto.
Euro 14.314 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FV 31.12.2022 |
VN 31.12.2022 |
FV 31.12.2021 |
VN 31.12.2021 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| A. Derivati finanziari | 14.314 | 23.452 | 4.814 | 671.505 | |||||
| 1) Fair value | |||||||||
| 2) Flussi finanziari | 14.314 | 23.452 | 4.814 | 671.505 | |||||
| 3) Investimenti esteri | |||||||||
| B. Derivati creditizi | |||||||||
| 1) Fair value | |||||||||
| 2) Flussi finanziari | |||||||||
| Totale | 14.314 | 23.452 | 4.814 | 671.505 | |||||
| Legenda: |
FV = Fair value VN = Valore Nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce accoglie il fair value negativo, al 31 dicembre 2022, relativo alla copertura, tramite contratti di Interest Rate Swap con nozionale in zloty, definiti con l'obiettivo di coprire i finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair value | Flussi finanziari | ||||||||
| Specifica Generica |
Generica | Esteri | ||||||||
| titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | |||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
X | X | X | X | X | |||||
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
X | X | X | X | 14.314 | X | X | |||
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | X | X | X | |
| 4. Altre operazioni | X | X | ||||||||
| Totale attività | 14.314 | X | ||||||||
| 1. Passività finanziarie | X | X | X | X | ||||||
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | X | X | ||
| Totale passività | ||||||||||
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | X | X | |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | X |
Euro 136.003 mila
Si veda "Sezione 11 Attività fiscali e passività fiscali - Voce 110" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.
Euro 401.369 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||
| Debiti verso fornitori | 11.155 | 18.499 | ||
| Fatture da ricevere | 28.612 | 20.647 | ||
| Debiti verso l'Erario | 11.006 | 5.654 | ||
| Debiti verso enti previdenziali | 2.244 | 2.351 | ||
| Debiti verso dipendenti | 23.712 | 28.115 | ||
| Incassi in attesa di imputazione | 58.076 | 77.911 | ||
| Flussi di pagamento pervenuti da addebitare | 201.922 | 202.697 | ||
| Altri debiti | 57.765 | 96.969 | ||
| Ratei e risconti passivi | 6.876 | 8.013 | ||
| Totale | 401.369 | 460.856 |
I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi, che si mantengono in linea con il dato registrato nel corso dell'esercizio precedente.
La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 31 dicembre 2022, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.
Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.
I "Flussi di pagamento pervenuti da addebitare" si riferiscono a conti transitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.
Euro 3.238 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||
| A. Esistenze iniziali | 3.710 | 667 | |||
| B. Aumenti | 2.362 | 4.899 | |||
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 2.227 | 1.601 | |||
| B.2 Altre variazioni | 135 | 3.298 | |||
| C. Diminuzioni | (2.834) | (1.856) | |||
| C.1 Liquidazioni effettuate | (136) | (280) | |||
| C.2 Altre variazioni | (2.698) | (1.576) | |||
| D. Rimanenze finali | 3.238 | 3.710 | |||
| Totale | 3.238 | 3.710 |
La passività iscritta in bilancio al 31 dicembre 2022, relativa principalmente al Trattamento di Fine Rapporto della Capogruppo è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.
Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 31 dicembre 2022.
La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA 7-10 in linea con la duration del collettivo in esame.
Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali.
Si riporta di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:
Euro 33.013 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|||
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 251 | 294 | |||
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | |||||
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | 7.861 | 6.133 | |||
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | |||||
| 4.1 controversie legali e fiscali | |||||
| 4.2 oneri per il personale | |||||
| 4.3 altri | 24.900 | 15.533 | |||
| Totale | 33.013 | 21.960 |
A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate da BFF Polska alla sua clientela, sulla base delle regole di impairment previste dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9.
L'incremento significativo è relativo ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza per un ammontare pari a 10 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | ||||
| A. Esistenze iniziali | 294 | 6.133 | 15.533 | 21.960 | |||
| B. Aumenti | 393 | 3.541 | 10.835 | 14.770 | |||
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 253 | 2.357 | 10.520 | 13.130 | |||
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | 1.185 | 1.185 | |||||
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | |||||||
| B.4 Altre variazioni | 140 | 316 | 455 | ||||
| C. Diminuzioni | (436) | (1.813) | (1.468) | (3.717) | |||
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | (436) | (1.167) | (1.368) | (2.970) | |||
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | |||||||
| C.3 Altre variazioni | (646) | (100) | (745) | ||||
| D. Rimanenze finali | 251 | 7.861 | 24.900 | 33.012 |
10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
(Valori in migliaia di euro)
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo Stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | |||
| Impegni a erogare fondi | 234 | 234 | |||||
| Garanzie finanziarie rilasciate | 17 | 17 | |||||
| Totale | 251 | 251 |
Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente al patto di non concorrenza sottoscritto con i manager di BFF Banking Group, pari a 3,7 milioni di euro (comprensivi anche della quota stanziata a riserva di patrimonio netto da erogare in azioni della Banca per circa 380 mila euro) nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione e di retention con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 4,2 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.
Alla data del 31 dicembre 2022 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto da DEPObank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 155 mila euro.
Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% del bonus di competenza di ogni esercizio
verrà liquidato dopo tre anni, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il "Metodo del Credito Unitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.
Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche utilizzate.
Gli altri fondi pari a 24,9 milioni di euro si riferiscono a:
Si riportano di seguito le principali assunzioni fatti in sede attualizzazione da parte dello Studio esterno:
Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 10+ rilevato al 31 dicembre 2022 e pari a 3,77%. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.
| Decesso | Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato |
|---|---|
| Pensionamento | 100% al raggiungimento dei requisiti AGO |
| Frequenza dimissioni volontarie | 10,60% |
| Frequenza Claw back | 0,00% |
| Frequenza di recesso (ove previsto) | 3,00% |
| Frequenza di revoca del mandato per l'Amministratore Delegato | 0,00% |
| Incremento annuo retributivo per i Dirigenti | 2,00% |
| Incremento annuo retributivo per i Quadri | 2,00% |
| Aliquota di contribuzione | 27,40% |
| Tasso di inflazione | 2,30% |
La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al 3,34%.
Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.
Pari al 3,7% (MBO differito 2021) e pari a zero (MBO differito 2020)
Euro 758.768 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologie | 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||
| 1. Capitale | 142.870 | 142.691 | ||
| 1.1 Azioni ordinarie | 142.870 | 142.691 | ||
| 2.Azioni Proprie | (3.884) | (7.132) |
Per quanto riguarda l'operazione di acquisto di azioni proprie e l'informativa di cui all'art. 78 comma 1) bis del regolamento Emittenti si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione alla sezione "Azioni Proprie".
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre | |
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 185.312.690 | ||
| - interamente liberate | 185.312.690 | ||
| - non interamente liberate | |||
| A.1 Azioni proprie (-) | (974.461) | ||
| A.2Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 184.338.229 | ||
| B. Aumenti | 636.995 | ||
| B.1 Nuove emissioni | |||
| - a pagamento: | |||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | |||
| - conversione di obbligazioni | |||
| - esercizio di warrant | |||
| - altre | |||
| - a titolo gratuito: | |||
| - a favore dei dipendenti | 233.262 | ||
| - a favore degli amministratori | |||
| - altre | |||
| B.2 Vendita di azioni proprie | |||
| B.3 Altre variazioni | 403.733 | ||
| C. Diminuzioni | |||
| C.1 Annullamento | |||
| C.2 Acquisto di azioni proprie | |||
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | |||
| C.4 Altre variazioni | |||
| D.Azioni in circolazione: rimanenze finali | 184.975.224 | ||
| D.1 Azioni proprie (+) | (570.728) | ||
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | |||
| - interamente liberate | 185.545.952 | ||
| - non interamente liberate |
In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, del Codice Civile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Possibilità di utilizzo (a) |
Quota disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi (*) |
||
| Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
||||
| Capitale Sociale | 142.870 | ||||
| Riserve | 233.153 | ||||
| - Riserva legale (**) | 29.759 | B | |||
| - Riserva straordinaria | 89 | A, B, C | 89 | ||
| - Riserva utili portati a nuovo (***) | 189.674 | A, B, C | 189.674 | 303.089 | |
| - Riserve per stock option e strumenti finanziari |
10.630 | A | |||
| - Altre riserve | 3.002 | ||||
| Riserve da valutazione | 6.853 | ||||
| - Titoli HTCS | 1.045 | ||||
| - Altre | 5.808 | ||||
| Riserva azioni proprie | (3.884) | ||||
| Sovrapprezzi di emissione | 66.276 | A, B, C | 66.276 | ||
| Totale Capitale Sociale e Riserve | 445.269 | 256.039 | 303.089 |
(a) Possibilità di utilizzo: A=per aumento di capitale; B=per copertura perdite; C=per distribuzione ai soci.
(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 303.089 migliaia di euro, comprendono principalmente gli utilizzi per un totale di 5.306 mila euro per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari, effettuati nel corso del 2020, 2021 e del 2022, l'utilizzo per 3.195 mila euro (al netto dell'effetto fiscale) per il pagamento della cedola di interessi e per 801 mila euro (al netto dell'effetto fiscale) degli oneri di strutturazione relativi allo strumento finanziario "Additional Tier 1" (AT1), nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari per un ammontare di 293.787 mila euro
(**) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 26.196 mila euro.
(***) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 per 50.387 mila euro.
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Legali | Utili portati a nuovo |
Altre | Totale | ||
| A. Esistenze iniziali | 27.417 | 127.542 | 11.945 | 166.904 | |
| B. Aumenti | 2.342 | 68.540 | 3.537 | 74.419 | |
| B.1 Attribuzioni di utili | 2.342 | 68.540 | 70.882 | ||
| B.2 Altre variazioni | 3.537 | 3.537 | |||
| C. Diminuzioni | (6.408) | (1.762) | (8.170) | ||
| C.1 Utilizzi | |||||
| - copertura perdite | |||||
| - distribuzione | |||||
| - trasferimento a capitale | |||||
| C.2 Altre variazioni | (6.408) | (1.762) | (8.170) | ||
| D. Rimanenze finali | 29.759 | 189.674 | 13.720 | 233.153 |
Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:
L'incremento di 68,5 milioni di euro è dovuto principalmente all'allocazione dell'utile consolidato dell'esercizio precedente, al netto di 125,3 milioni di euro di dividendi distribuiti ad aprile 2022.
Gli utilizzi della riserva sono principalmente relativi al pagamento della cedola di interessi del nuovo strumento "Additional Tier 1" per 3.195 mila euro (al netto dell'effetto fiscale).
La movimentazione si riferisce principalmente ai seguenti eventi accaduti nel corso dell'esercizio 2022:
Come segnalato in precedenza, la Banca nel 2021 si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 di DEPOBank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 30 giugno 2021 , ha comportato (i) il riallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.
Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si è proceduto all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:
In data 19 gennaio 2022 è stata perfezionata l'emissione alla pari di uno strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.
A luglio 2022, come suddetto, la Capogruppo ha provveduto al pagamento della prima cedola di interessi per 3.195 mila euro (al netto dell'effetto fiscale).
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale 31.12.2021 |
|||||
| Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
|||
| 1. Impegni a erogare fondi | 425.679 | 425.679 | 1.405.488 | |||
| a) Banche Centrali | ||||||
| b) Amministrazioni pubbliche | 51 | 50.827 | 54.231 | |||
| c) Banche | ||||||
| d) Altre società finanziarie | 356 | 356.101 | 1.190.638 | |||
| e) Società non finanziarie | 19 | 18.751 | 160.618 | |||
| f) Famiglie | 2 | |||||
| 2.Garanzie finanziarie rilasciate | 45 | 45 | 49 | |||
| a) Banche Centrali | ||||||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||||||
| c) Banche | ||||||
| d) Altre società finanziarie | 45 | 45 | 49 | |||
| e) Società non finanziarie | ||||||
| f) Famiglie |
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo | Importo |
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.538.043 | 1.232.860 |
| 4. Attività materiali | ||
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze |
Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.
| (Valori in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | |
| a) Acquisti | |
| 1. regolati | |
| 2. non regolati | |
| b) Vendite | |
| 1. regolate | |
| 2. non regolate | |
| 2. Gestioni di portafogli | |
| a) individuali | |
| b) collettive | |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 292.894 |
| a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) |
22.002 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 2 |
| 2. altri titoli | 22.000 |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 122.342 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 13 |
| 2. altri titoli | 122.330 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 142.411 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 6.139 |
| 4.Altre operazioni |
Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.
Euro 354.805 mila (di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo: Euro 321.565 mila)
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
|||||
| 1.1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
1 | 1 | 1 | ||
| 1.2. Attività finanziarie designate al fair value |
|||||
| 1.3. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
|||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
X | ||||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: |
|||||
| 3.1 Crediti verso banche | 10.095 | X | 10.095 | 6.147 | |
| 3.2 Crediti verso clientela | 42.787 | 276.824 | X | 319.611 | 206.157 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | 154 | ||
| 5.Altre attività | X | X | 2.328 | 2.328 | 417 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 22.771 | 17.439 |
| Totale | 42.787 | 286.919 | 2.328 | 354.805 | 230.315 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired |
|||||
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | 144 | X | 144 | 154 |
Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Capogruppo e delle sue controllate, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.
Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 276,8 milioni di euro, e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity" addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio, relativi a BFF Bank e BFF Finance Iberia.
Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 45%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2022 è stata portata dal 45% al 50%.
Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, sono stati prudenzialmente allungati i giorni stimati di incasso, passando da 1800 a 2100 giorni. Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 40 b) "Attività valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela" dell'attivo di Stato Patrimoniale.
L'importo comprende, inoltre, gli interessi attivi, calcolati secondo il criterio del costo ammortizzato, generati dal portafoglio di BFF Polska Group, per un ammontare complessivo di 91,7 milioni di euro.
Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 42,7 milioni di euro, derivano dai titoli di stato acquistati da BFF Bank a presidio del rischio di liquidità e al fine dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio titoli detenuto secondo il business model HTC (Held to Collect). Il notevole incremento è relativo all'aumento dei tassi di mercato che ha determinato un maggior rendimento dei titoli a tasso variabile detenuti dalla Capogruppo.
La voce accoglie infine gli interessi attivi che sono maturati sulle passività finanziarie per 22,7 milioni di euro, per effetto dei tassi di interesse negativi sul mercato, fino alla prima metà dell'esercizio 2022.
Euro 92.988 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
|||||
| 1.1 Debiti verso banche centrali | 2.486 | X | X | 2.486 | 3.277 |
| 1.2 Debiti verso banche | 11.690 | X | X | 11.690 | 5.135 |
| 1.3 Debiti verso clientela | 36.858 | X | X | 36.858 | 8.132 |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | 3.496 | X | 3.496 | 13.667 |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | |||||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | 9 | 9 | 8 |
| 5. Derivati di copertura | X | X | 34.719 | 34.719 | 4.547 |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | 3.731 | 4.780 |
| Totale | 51.033 | 3.496 | 34.727 | 92.988 | 39.546 |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | 440 | X | X | 440 | 438 |
Gli interessi passivi sono passati da 39,5 milioni di euro relativi all'esercizio 2021 a 92,9 milioni di euro per il corrente esercizio. Il notevole incremento è riconducibile principalmente all'aumento degli oneri finanziari relativi all'operatività in derivati di copertura, che, inoltre, sono stati riclassificati dalla Voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura" alla voce in oggetto, in linea con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n.262/2005, nonché all'aumento degli interessi passivi sulle giacenze della clientela bancaria e corporate per effetto dell'inversione e aumento dei tassi di interesse sul mercato, a partire dal secondo semestre del 2022.
Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.
Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono principalmente agli interessi che maturano sui conti correnti passivi, aperti presso BFF Bank e intestati a controparte bancaria.
Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi relativi ai conti deposito online di BFF Bank ("Conto Facto" in Italia, "Cuenta Facto" proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank e "Lokata Facto" proposto dalla succursale in Polonia), agli interessi che maturano sulle giacenze di conto corrente della clientela corporate e agli interessi relativi ai contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con controparte clientela Cassa di Compensazione Garanzia.
Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 3,5 milioni di euro, che diminuiscono per effetto della chiusura o scadenza di alcuni prestiti obbligazionari. Per maggiori dettagli relativi alle movimentazioni dei titoli obbligazionari in essere si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Euro 127.595 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale | Totale | |
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||
| a) Strumenti finanziari | |||
| 1. Collocamento titoli | |||
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | |||
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | |||
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | |||
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | |||
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | |||
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | |||
| di cui: negoziazione per conto proprio | |||
| di cui: gestione di portafogli individuali | |||
| b) Corporate Finance | |||
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | |||
| 2. Servizi di tesoreria | |||
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | |||
| c)Attività di consulenza in materia di investimenti | 55 | 59 | |
| d) Compensazione e regolamento | |||
| e)Gestione di portafogli collettive | |||
| f) Custodia e amministrazione | 50.089 | 45.224 | |
| 1. Banca depositaria | 39.546 | 36.895 | |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 10.542 | 8.329 | |
| g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | |||
| h)Attività fiduciaria | |||
| i) Servizi di pagamento | 73.696 | 57.985 | |
| 1. Conti correnti | 120 | ||
| 2. Carte di credito | 1.408 | 1.806 | |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 7.892 | 5.704 | |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 23.385 | 15.779 | |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | 41.011 | 34.577 | |
| i) Distribuzione di servizi di terzi | |||
| 1. Gestioni di portafogli collettive | |||
| 2. Prodotti assicurativi | |||
| 3. Altri prodotti | |||
| di cui: gestioni di portafogli individuali | |||
| k) Finanza strutturata | |||
| l)Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | |||
| m) Impegni a erogare fondi | |||
| n)Garanzie finanziarie rilasciate | 160 | 606 | |
| di cui: derivati su crediti | |||
| o) Operazioni di finanziamento | |||
| di cui: per operazioni di factoring | |||
| p) Negoziazione di valute | |||
| q) Merci | |||
| r)Altre commissioni attive | 3.595 | 5.402 | |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | |||
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | |||
| Totale | 127.595 | 109.277 |
La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dalla attività di factoring e gestione dei crediti, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento.
Euro 36.939 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| a) Strumenti finanziari | |||
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | |||
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | |||
| di cui: gestione di portafogli individuali | |||
| Proprie | |||
| Delegate a terzi | |||
| b) Compensazione e regolamento | 2.009 | 1.613 | |
| c) Custodia e amministrazione | 5.515 | 4.561 | |
| d) Servizi di incasso e pagamento | 25.696 | 19.661 | |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | 4.428 | 4.046 | |
| e)Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | |||
| f) Impegni a ricevere fondi | |||
| g)Garanzie finanziarie ricevute | 46 | 34 | |
| di cui: derivati su crediti | |||
| h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | |||
| i) Negoziazione di valute | 3 | 3 | |
| j)Altre commissioni passive | 3.671 | 2.626 | |
| Totale | 36.939 | 28.498 |
La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.
Euro 9.795 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
18 | 5 | ||||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
4.087 | |||||
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
5.690 | 3.671 | ||||
| D. Partecipazioni | ||||||
| Totale | 9.795 | - | 3.676 | - |
Al 31 dicembre 2022 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti a marzo 2022 dalla Banca d'Italia, pari a 5,7 milioni di euro, la cui quota azionaria sottoscritta dalla Capogruppo BFF Bank è classificata nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e dai dividendi percepiti nel corso del 2022 dal Fondo Italiano di Investimento, pari a circa 4 milioni di euro, le cui quote OICR sono classificate nella voce 20 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".
Euro 12.622 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B)- (C+D)] |
| 1.Attività finanziarie di negoziazione | 627 | 1 | 626 | ||
| 1.1 Titoli di debito | 627 | 1 | 626 | ||
| 1.2 Titoli di capitale | |||||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | |||||
| 1.4 Finanziamenti | |||||
| 1.5 Altre | |||||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 2.1 Titoli di debito | |||||
| 2.2 Debiti | |||||
| 2.3 Altre | |||||
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
X | X | X | X | 11.996 |
| 4. Strumenti derivati | |||||
| 4.1 Derivati finanziari: | |||||
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | |||||
| - Su titoli di capitale e indici azionari | |||||
| - Su valute e oro | X | X | X | X | |
| - Altri | |||||
| 4.2 Derivati su crediti | |||||
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
X | X | X | X | |
| Totale | 627 | 1 | 12.622 |
Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto delle differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.
La voce è pari a zero
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||
| A. Proventi relativi a: | ||||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | ||||
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | ||||
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | ||||
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | ||||
| A.5 Attività e passività in valuta | 9.145 | 42.394 | ||
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 9.145 | 42.394 | ||
| B. Oneri relativi a: | ||||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | ||||
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | ||||
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | ||||
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | ||||
| B.5 Attività e passività in valuta | (9.145) | (42.394) | ||
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (9.145) | (42.394) | ||
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) | - | - | ||
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - |
Gli oneri finanziari derivanti all'operatività in derivati di copertura sono stati spostati dalla voce di conto economico in oggetto alla voce 20 - "Interessi passivi e oneri assimilati" in linea con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n.262/2005. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato alla voce 20 del conto economico "Interessi passivi e oneri assimilati".
Euro 166 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1.1 Crediti verso banche | ||||||
| 1.2 Crediti verso clientela | 204 | (38) | 166 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||
| 2.1 Titoli di debito | ||||||
| 2.2 Finanziamenti | ||||||
| Totale attività (A) | 204 | (38) | 166 | |||
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1. Debiti verso banche | ||||||
| 2. Debiti verso clientela | ||||||
| 3. Titoli in circolazione | (12.650) | (12.650) | ||||
| Totale passività (B) | (12.650) | (12.650) |
Al 31 dicembre 2022 la voce in oggetto ammonta a 166 mila euro, e rappresenta il saldo netto delle vendite di tre titoli classificati nella voce 40 b) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela" (due USD e un BTP Italia per un valore nominale rispettivamente pari a 150 milioni di USD e a 170 milioni di euro).
Si precisa che le vendite sono avvenute sempre nel rispetto delle condizioni imposte dal business model HTC, di cui il Gruppo si è dotato in sede di prima applicazione dell'IFRS9, nel 2018.
Si ricorda, infine, che la perdita su Titoli in circolazione, pari a 12,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021, era stata registrata a seguito dell'operazione di cash buyback effettuata alla fine del mese di giugno 2021.
Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 10 c) del passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione".
Euro 5.154 mila
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze | Utili da realizzo |
Minusvalenze | Perdite da realizzo |
Risultato netto |
| (A) | (B) | (C) | (D) | [(A+B)-(C+D)] | |
| 1.Attività finanziarie | 5.154 | 5.154 | |||
| 1.1 Titoli di debito | |||||
| 1.2 Titoli di capitale | |||||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 5.154 | 5.154 | |||
| 1.4 Finanziamenti | |||||
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio |
X | X | X | X | |
| Totale | 5.154 | 5.154 |
La voce in oggetto si riferisce alla rivalutazione delle quote di OICR detenute dalla Capogruppo all'ultimo NAV reso disponibile dai relativi Fondi di investimento.
Euro 5.905 mila
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/ Componenti |
Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||||||||
| reddituali | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o |
||||
| Write-off | Altre | Write-off | Altre | originate | ||||||||
| A. Crediti verso banche |
(8) | 5 | (3) | 6 | ||||||||
| - Finanziamenti | (8) | 5 | (3) | 6 | ||||||||
| - Titoli di debito | ||||||||||||
| B. Crediti verso clientela |
(11) | (104) | (133) | (6.323) | 364 | 104 | 200 | (5.902) | 338 | |||
| - Finanziamenti | (11) | (104) | (133) | (6.323) | 348 | 104 | 200 | (5.917) | (852) | |||
| - Titoli di debito | 15 | 15 | 1.190 | |||||||||
| Totale | (19) | (104) | (133) | (6.323) | 369 | 104 | 200 | (5.905) | 343 |
Le rettifiche di valore relative al terzo stadio sono costituite principalmente dalla movimentazione su specifiche posizioni di BFF Polska Group.
8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
La voce non è significativa
8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore (1) |
Riprese di valore (2) | Totale | Totale | |||||
| Primo e | Terzo stadio | Primo e | Terzo | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |||
| secondo stadio |
Write-off | Altre | secondo stadio |
stadio | ||||
| A. Titoli di debito | - | (147) | ||||||
| B. Finanziamenti | ||||||||
| - Verso clientela | ||||||||
| - Verso banche | ||||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
||||||||
| Totale | - | (147) |
Euro 170.603 mila
Euro 74.352 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spesa/Settori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
| 1) Personale dipendente | 71.036 | 69.370 |
| a) salari e stipendi | 48.160 | 49.579 |
| b) oneri sociali | 12.772 | 12.099 |
| c) indennità di fine rapporto | 29 | |
| d) spese previdenziali | 5 | 8 |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | 1.979 | 1.424 |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | ||
| - a contribuzione definita | 231 | |
| - a benefici definiti | ||
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | ||
| - a contribuzione definita | ||
| - a benefici definiti | 353 | 328 |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | 4.441 | 1.652 |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | 3.324 | 4.020 |
| 2) Altro personale in attività | 333 | 219 |
| 3) Amministratori e Sindaci | 2.983 | 3.645 |
| 4) Personale collocato a riposo | ||
| Totale | 74.352 | 73.234 |
La voce "spese per il personale" contiene, oltre all'ammontare degli oneri e dei contributi corrisposti al personale dipendente, comprensivi anche di quanto previsto dal sistema di incentivazione di Gruppo, gli oneri riferiti alle stock options destinate a taluni dipendenti del Gruppo di competenza dell'esercizio 2022, pari a circa 4,4 milioni di euro al lordo delle imposte con contropartita la relativa riserva di Patrimonio netto.
(Valori in unità lavorative) Categorie Numero medio 31.12.2022 Numero medio 31.12.2021 Senior Executives/Executive 29 28 Manager/Middle Manager/Professional 396 284 Specialist 410 478 Totale 835 790
Il numero dei dipendenti rappresentato nella precedente tabella si riferisce ai Full Time Equivalent (FTE) derivanti da un calcolo effettuato in base alle indicazioni della Circolare 262 della Banca d'Italia.
Si precisa che al 31 dicembre 2021 il numero dei dipendenti riportato nella tabella sopra è calcolato considerando il personale dell'incorporata DEPObank solo a partire dal 1° marzo 2021.
Tali dati non includono l'organico delle società Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspòlnik sp.k. e della Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k.
L'importo in oggetto pari a 3,3 milioni di euro, fa riferimento principalmente a spese sostenute per la formazione, per l'erogazione di ticket restaurant, per le liberalità e per le assicurazioni a favore del personale dipendente del Gruppo.
Euro 96.251 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
||
| Spese legali | 3.483 | 2.684 | ||
| Prestazioni per elaborazione dati | 15.878 | 16.189 | ||
| Prestazioni esterne per gestione crediti | 641 | 771 | ||
| Emolumenti a Organismo di Vigilanza | 41 | 42 | ||
| Spese legali per crediti in gestione | 258 | 227 | ||
| Spese notarili | 358 | 527 | ||
| Spese notarili da recuperare | 1.584 | 963 | ||
| Spese di rappresentanza e erogazioni liberali | 3.369 | 2.347 | ||
| Spese di manutenzione | 5.924 | 5.807 | ||
| Iva indetraibile | 8.790 | 9.021 | ||
| Altre imposte | 7.380 | 6.986 | ||
| Consulenze | 19.354 | 16.013 | ||
| Spese gestione sede | 2.990 | 2.412 | ||
| Resolution Fund e FITD | 5.734 | 12.970 | ||
| Altre spese | 20.468 | 20.172 | ||
| Totale | 96.251 | 97.132 |
Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2022 ammontano a 96,3 milioni di euro contro 97,1 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2021.
Inoltre, si rileva che, in relazione ai contributi ai fondi di garanzia, al 31 dicembre 2022, è stato registrato un costo al lordo delle imposte pari a circa 5,7 milioni di euro, determinato da:
Tali importi sono stati contabilizzati tra le altre spese amministrative, come indicato nella nota della Banca d'Italia del 19 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza".
Per le "Altre spese amministrative" sopra esposte, di seguito si fornisce un'evidenza di quelle principali relative ai servizi dati in outsourcing nel corso dell'esercizio 2022:
| (Valori in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
| Compensi alla Società esterna per il supporto all'Internal Audit | 171 |
| Compensi alle Società esterne di Elaborazione Dati | 4.098 |
| Compensi alle Società di Verifica del Credito | 641 |
Euro 10.535 mila
13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione
Euro -65 mila
(Valori in migliaia di euro)
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Fondo per rischi impegni e garanzie | (65) | (234) |
| Totale | (65) | (234) |
Euro 10.600 mila
L'accantonamento al fondo, raffrontato con l'esercizio precedente, presenta la seguente composizione
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| Controversie passive | 10.437 | (2037) | |
| Perdite operative | 163 | 5) | |
| Totale | 10.600 | (2.032) |
L'incremento significativo è relativo ad accantonamenti straordinari a fronte di un rischio probabile di soccombenza per un ammontare pari a 10 milioni di euro.
Euro 5.005 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componenti reddituali | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a+b-c) |
| A. Attività materiali | ||||
| 1. Ad uso funzionale | 5.005 | 5.005 | ||
| - di proprietà | 2.332 | 2.332 | ||
| - diritti d'uso acquisiti con il leasing | 2.674 | 2.674 | ||
| 2. Detenute a scopo di investimento | ||||
| - di proprietà | ||||
| - diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||||
| 3. Rimanenze | x | |||
| Totale | 5.005 | 5.005 |
A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche l'ammortamento dei diritti d'uso, pari a 2.674 mila euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.
Euro 7.642 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componenti reddituali | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a+b-c) |
| A. Attività immateriali | ||||
| A.1 Di proprietà | ||||
| - Generate internamente dall'azienda | ||||
| - Altre | 6.540 | 1.102 | 7.642 | |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||||
| Totale | 6.540 | 1.102 | 7.642 |
La voce si riferisce agli ammortamenti dell'esercizio relativi alle attività immateriali a vita definita che includono anche i "Customer Contracts", uno dei quali, a seguito di impairment test, è stato oggetto di svalutazione per 1,1 milioni di euro.
Per maggiori dettagli si rimanda alla voce 100 dell'attivo di Stato patrimoniale "Attività Immateriali".
Euro 150.354 mila
Euro -3.930 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| Sopravvenienze passive | (2.187) | (2.656) | |
| Arrotondamenti e abbuoni passivi | (93) | (9) | |
| Altri oneri | (756) | (23) | |
| Oneri per fondi di garanzia | |||
| Oneri per imposte di registro | (893) | (319) | |
| Totale | (3.930) | (3.008) |
Euro 154.324 mila
(Valori in migliaia di euro)
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo | 1.410 | 1.198 |
| Recupero spese legali gestione | 127 | 218 |
| Altri recuperi | 1.457 | 1.384 |
| Sopravvenienze attive | 5.562 | 9.314 |
| Recupero spese notarili cedenti | 1.647 | 977 |
| Altri proventi | 144.121 | 92.424 |
| Totale | 154.324 | 105.515 |
Al 31 dicembre 2022 la voce accoglie un one off relativo al 50% del fondo "40 euro" costituito da tutti i crediti maturati per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a 119,4 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A "Politiche contabili".
Si ricorda che, al 31 dicembre 2021, la voce in oggetto accoglieva l'ammontare definitivo del badwill riveniente dall'operazione di fusione con la DEPObank, avvenuta a marzo 2021, per un ammontare pari a 76,9 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componente reddituale/Valori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| 1) Imprese a controllo congiunto | |||
| A. Proventi | |||
| 1. Rivalutazioni | |||
| 2. Utili da cessione | |||
| 3. Riprese di valore | |||
| 4. Altri proventi | |||
| B. Oneri | |||
| 1. Svalutazioni | |||
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | |||
| 3. Perdite da cessione | |||
| 4. Altri oneri | |||
| Risultato netto | |||
| 1) Imprese sottoposte a influenza notevole | |||
| A. Proventi | |||
| 1. Rivalutazioni | |||
| 2. Utili da cessione | |||
| 3. Riprese di valore | |||
| 4. Altri proventi | 288 | 195 | |
| B. Oneri | |||
| 1. Svalutazioni | |||
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | |||
| 3. Perdite da cessione | |||
| 4. Altri oneri | |||
| Risultato netto | 288 | 195 | |
| Totale | 288 | 195 |
Euro –714 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| 1. Imposte correnti (-) | 86.509 | 20.606 | |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 3.447 | ||
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | |||
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) |
|||
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (765) | (12.566) | |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 9.962 | (8.754) | |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) | 99.154 | (714) |
Si riporta di seguito, per la Capogruppo e le controllate italiane (ove applicabile), la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale effettivo di bilancio.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | IRES | IRAP | ||||||
| Risultato economico utile ai fini del calcolo dell'imposta | 345.006 | 165.981 | ||||||
| Onere FiscaleTeorico: 24-27,5% IRES - 3,90-5,57% IRAP | 94.876 | 9.243 | ||||||
| Differenze permanenti non deducibili | (88.564) | 987 | ||||||
| Quota IRAP deducibile | (64) | |||||||
| Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi | (41.997) | |||||||
| Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi | 16.421 | 1.255 | ||||||
| Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti | (9.929) | (5.267) | ||||||
| Imponibile Fiscale | 220.873 | 162.956 | ||||||
| Imposte Correnti dell'esercizio: 24-27,5% IRES - 3,90-5,57% IRAP | 60.740 | 9.075 |
| (Valori in unità) | ||
|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
| Numero medio azioni in circolazione | 185.545.952 | 185.312.690 |
| Numero medio azioni potenzialmente diluitive | 11.447.560 | 10.175.223 |
| Numero medio azioni diluite | 196.993.512 | 195.487.913 |
(Valori in unità, dove non diversamente specificato)
| Dettaglio | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Utile netto consolidato del periodo (in unità di euro) | 232.047.606 | 197.372.423 |
| Numero medio azioni in circolazione | 185.545.952 | 185.312.690 |
| Numero medio azioni potenzialmente diluitive | 11.447.560 | 10.175.223 |
| Numero medio azioni diluite | 196.993.512 | 195.487.913 |
| Utile per azione base (in unità di euro) | 1,25 | 1,06 |
| Utile per azione diluito (in unità di euro) | 1,18 | 1,01 |
| (Valori in unità di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 232.047.606 | 197.372.423 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | ||
| a) variazione di fair value | |||
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | |||
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): |
||
| a) variazione del fair value | |||
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | |||
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva: | |||
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | |||
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | |||
| 50. | Attività materiali | ||
| 60. | Attività immateriali | ||
| 70. | Piani a benefici definiti | 724.064 | (47.353) |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
||
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico |
(199.118) | 13.022 |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | |||
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | ||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 120. | Differenze di cambio: | ||
| a) variazioni di valore | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | 224.653 | (1.406.716) | |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | ||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| di cui: risultato delle posizioni nette |
(Valori in unità di euro)
| Voci | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|---|
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | ||
| a) variazioni di valore | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: |
||
| a) variazioni di fair value | 1.246.162 | 315.589 | |
| b) rigiro a conto economico | |||
| - rettifiche per rischio di credito | |||
| - utili/perdite da realizzo | |||
| c) altre variazioni | |||
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | ||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: |
||
| a) variazioni di fair value | 7.220.193 | ||
| b) rigiro a conto economico | |||
| - rettifiche da deterioramento | |||
| - utili/perdite da realizzo | |||
| c) altre variazioni | |||
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico |
(56.379) | (2.281.985) |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | 1.939.383 | 3.812.750 |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 233.986.989 | 201.185.173 |
| 210. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | ||
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 233.986.989 | 201.185.173 |
BFF Banking Group si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.
In tale ottica, il Gruppo ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.
Tali politiche definiscono:
È rimessa agli Organi aziendali della Banca, in qualità di Capogruppo di BFF Banking Group, la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.
In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.
A livello di Gruppo, la Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.
La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:
▶ assicurare adeguati processi di Risk management, attraverso l'introduzione e il mantenimento di opportuni sistemi di gestione del rischio per individuare, misurare, controllare o attenuare tutti i rischi rilevati;
▶ assicurare la valutazione del capitale assorbito, anche in condizioni di stress, e della relativa adeguatezza patrimoniale, consuntiva e prospettica, mediante la definizione di processi e procedure per fronteggiare ogni tipologia di rischio attuale e prospettico, che tengano conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto;
La Funzione Risk Management è collocata in staff all'Amministratore Delegato, quale referente dei Controlli Interni del Gruppo Bancario, operando a riporto gerarchico dello stesso ed è indipendente dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettata a verifica da parte della stessa.
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Altre esposizioni deteriorate |
Esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
86.372 | 12.132 | 185.257 | 2.192.825 | 9.419.264 | 11.895.850 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
||||||
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
||||||
| 5. Attività finanziare in corso di dismissione |
||||||
| Totale 31.12.2022 | 86.372 | 12.132 | 185.257 | 2.192.825 | 9.419.264 | 11.895.850 |
| Totale 31.12.2021 | 72.233 | 12.413 | 19.428 | 1.714.944 | 8.250.479 | 10.069.497 |
(Valori in migliaia di euro)
| Portafogli/qualità | Deteriorate | Non deteriorate | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi (*) |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
(esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
307.008 | 23.246 | 283.762 | 11.614.156 | 2.067 | 11.612.089 | 11.896 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
X | X | ||||||
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
X | X | ||||||
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
||||||||
| Totale 31.12.2022 | 307.008 | 23.246 | 283.762 | - | 11.614.156 | 2.067 | 11.612.089 | 11.895.850 |
| Totale 31.12.2021 | 124.458 | 20.383 | 104.075 | - | 9.967.860 | 2.439 | 9.965.422 | 10.069.497 |
| (*) Valore da esporre a fini informativi. | (Valori in migliaia di euro) | |||||||
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia |
Altre attività |
||||||
| Minusvalenze | cumulate | Esposizione netta |
Esposizione netta |
|||||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 211 | |||||||
| 2. Derivati di copertura | ||||||||
| Totale 31.12.2022 | 211 | |||||||
| Totale 31.12.2021 | 4.107 |
(Valori in migliaia di euro)
| Voci di bilancio/ Tipologia di entità strutturata |
Portafoglio contabile dell'attivo |
Totale attività |
Portafoglio contabile del passivo |
Totale passività (B) |
Valore contabile netto |
Esposizione massima al rischio di perdita |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (A) | (C = B-A) | (D) | (E = D-C) | ||||
| OICR | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
90.226 | 90.226 | 138.348 | 48.122 |
L'attività principale del Gruppo Bancario in tale ambito è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV - Titolo I, Capo V, artt. 1260-1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. Il Gruppo offre prevalentemente factoring pro soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione. A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, il Gruppo ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).
Inoltre, il Gruppo Bancario, allo scopo di diversificare il proprio business e la propria presenza geografica, comprende le società di BFF Polska Group, che svolgono, in prevalenza, attività di fornitura di servizi finanziari ad aziende operanti nel settore sanitario e a enti della pubblica amministrazione, nei paesi in cui operano.
Attualmente, l'attività di factoring pro soluto rappresenta circa il 66% di tutte le esposizioni verso la clientela del Gruppo escludendo la componente titoli.
Con riferimento alle misure in risposta al Covid-19, il Gruppo segue, per quanto ad esso applicabili, le disposizioni contenute nelle Guidelines EBA ("Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID 19 crisis - EBA/GL/2020/07").
L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di BFF Banking Group, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.
A seguito della crisi fra Russia e Ucraina, culminata nell'intervento militare avviato dalla Russia in data 24 febbraio 2022, e delle conseguenti contromisure intraprese da parte della comunità internazionale e dai soggetti del settore finanziario internazionale (e.g. sanzioni verso soggetti fisici o giuridici russi, limitazioni nelle operazioni verso soggetti russi e/o riguardanti strumenti finanziari emessi da soggetti russi e/o denominate in divisa russa) , il Gruppo BFF ha proceduto a una puntuale verifica delle posizioni di rischio e delle operazioni, che potrebbero essere impattate direttamente o indirettamente dalle suddette limitazioni all'operatività, procedendo ove necessario con opportuni interventi allo scopo di conformarsi pienamente alle disposizioni normative e/o di evitare situazioni che possano essere considerate a rischio. Le diverse funzioni aziendali della Banca (e.g. area CFO, Risk Management, Compliance & AML) hanno provveduto a relazionare il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo sulle valutazioni svolte dal management in merito ai potenziali impatti per il Gruppo derivanti e le azioni intraprese. BFF Bank ha inoltre provveduto, nella prima parte del mese di aprile, a rispondere alla survey condotta dalla Banca d'Italia su una prima valutazione degli impatti che evoluzioni sfavorevoli legate alla crisi in corso potrebbero determinare sul sistema bancario. I risultati delle analisi, hanno evidenziato che il Gruppo BFF non presenta esposizioni dirette verso il mercato russo e ucraino, e non risultano nel portafoglio clienti né di BFF né delle controllate estere società clienti russe, società clienti controllate da società russe, titolari effettivi o legali rappresentanti di nazionalità russa. Per quanto riguarda le posizioni detenute in RUB (Rubli russi) e alla possibile esposizione al rischio cambio a seguito della forte oscillazione del cambio della divisa in oggetto, le posizioni di attivo e passivo denominate in tale divisa detenute da BFF risultano di ammontare complessivo molto contenuto, relative esclusivamente a saldi attivi e passivi di conto corrente (giacenze su conti correnti presso BFF di controparti della Business Line Transaction Services, trasferiti presso i conti intrattenuti da BFF presso Bank of New York, tesoriera di BFF in tale divisa (Euroclear Bank, banca di regolamento internazionale, mentre dall'inizio della crisi sono state sospese attività di operazioni a pronti, depositi a scadenze e Currency Swap in tale divisa) e sostanzialmente bilanciate.
A seguito dell'inizio della crisi fra Russia e Ucraina è stata, inoltre, registrata a livello globale un'intensificazione delle attività di cyber war rivolta principalmente alle reti infrastrutturali. In merito a questo, il Gruppo BFF ha alzato il livello di attenzione del SOC (security operation center) e rafforzato le regole di difesa perimetrale, oltre a mantenere un monitoraggio della situazione tramite fonti attendibili, quali il CERTFin; sul fronte della continuità operativa e dei backup, recenti aggiornamenti e test del piano di Disaster Recovery hanno confermato la resilienza di BFF Group. Campagne di sensibilizzazione in merito al phishing e agli eventi di sicurezza sono erogate internamente. Infine, sono stati contattati i principali outsourcer e fornitori allo scopo di accertare l'innalzamento, anche da parte loro, del livello di attenzione sul fronte cybersecurity e per ricevere maggiori log dai sistemi di difesa al fine di realizzare un monitoraggio più capillare tramite il SIEM (security information and event management). Ad oggi nessun attacco o disservizio susseguente alla crisi Ucraina è stato registrato da BFF o dai propri outsourcer e fornitori.
La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dal Gruppo Bancario, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.
I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2021 e dal "Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".
Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.
Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.
A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dal Gruppo si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.
Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione in attesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:
Il Gruppo, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:
Il factoring pro soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.
Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.
In via residuale il Gruppo offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring "pro solvendo".
Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che le società del Gruppo vantano verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.
Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per il BFF Banking Group, in quanto ricompreso solo all'interno del portafoglio prodotti di BFF Polska S.A..
Con specifico riferimento a BFF Polska, si precisa che essa opera in Polonia, e attraverso le sue controllate in Slovacchia e in Repubblica Ceca.
Le attività che BFF Polska S.A. svolge, si sviluppano prevalentemente in tre settori:
Anche rispetto alle forme tecniche specifiche di BFF Polska S.A. e delle sue controllate, l'obiettivo della gestione del rischio di credito del Gruppo è quello di costruire un robusto e bilanciato portafoglio di attività finanziarie per ridurre al minimo il rischio di esposizioni deteriorate e allo stesso tempo generare il margine di profitto previsto e il valore atteso del portafoglio crediti. Come regola generale, il Gruppo Bancario, entra in rapporti con clienti dotati di un adeguato merito di credito e, se necessario, richiede adeguate garanzie per attenuare il rischio di perdite finanziarie derivanti da eventuali situazioni di inadempienza dei clienti.
Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.
Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi di tramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività di tali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.
La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.
In tale ottica, il Gruppo utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.
In particolare, BFF Banking Group applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:
BFF Banking Group mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.
In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 31 dicembre 2022, risulta essere, per BFF Banking Group, pari a 160,2 milioni di euro.
Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.
In particolare:
In considerazione del fatto che il Gruppo ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.
Il Gruppo effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenzialità richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate BFF Banking Group.
Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito riportate.
Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).
L'approccio adottato dal Gruppo prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default - PD, Loss Given Default - LGD, Exposure at Default - EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.
Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.
Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano
obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).
Il modello di impairment è caratterizzato:
Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business del Gruppo in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.
I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:
Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:
I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:
Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).
Il Gruppo ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.
Si precisa che, con riferimento alle controparti scadute deteriorate (c.d. past due), pur essendo annoverate tra le attività finanziarie deteriorate, ossia assoggettabili a trattamento di svalutazione specifica, vengono effettuate le medesime valutazioni riferibili alle esposizioni in bonis di cui alla presente sezione. Tale scelta è supportata dal fatto che, in considerazione del core business del Gruppo, i fenomeni di scaduto deteriorato, individuati secondo criteri oggettivi, non risultano di per sé rappresentativi di una situazione di effettivo peggioramento. Tale approccio, tuttavia, non esime le competenti funzioni a effettuare una valutazione puntuale/analitica (case-by-case assessment) delle posizioni classificate in past due se la rettifica di valore calcolata non risultasse essere adeguata.
I crediti deteriorati BFF Banking Group sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 283.762 mila euro di cui:
In riferimento alle politiche adottate nell'ambito delle svalutazioni, BFF Polska Group e BFF Finance Iberia inoltrano alla Capogruppo apposita reportistica periodica, al fine di permettere alle corrispondenti funzioni della controllante di esercitare il riporto funzionale rispetto alle attività svolte in quest'ambito, e consentire la verifica della correttezza delle conclusioni.
L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di rischio del Gruppo BFF, modifiche al modello del significativo incremento del rischio di credito (SICR). Tuttavia, in linea anche con gli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending EBA/GL/2020/02 on legi- slative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis", il Gruppo ha concesso delle moratorie a carattere prettamente volontario ad alcune sue controparti che hanno sede in Polonia. Per maggiori dettagli circa l'ammontare concesso e la tipologia di controparti interessate, fare riferimento al paragrafo 4 "Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni".
Anche il modello di determinazione dei parametri di rischio non ha subito modifiche in seguito alla diffusione del Covid-19.
Tuttavia, l'aggiornamento annuale dei parametri di rischio (PD e LGD) permette di tenere in considerazione l'evoluzione degli effetti del Covid-19 all'interno delle stime delle perdite attese.
A tal fine, al 30 giugno 2022, la Banca ha provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici forniti dall'infoprovider esterno. Tali scenari, sono costruiti considerando l'evoluzione del tasso di disoccupazione e dell'High Yield Spread in un contesto geo-politico caratterizzato sia dalla permanenza degli effetti del Covid-19 sia dalle tensioni del conflitto Russia - Ucraina, che da febbraio del 2022 ha modificato significativamente lo scenario macroeconomico.
La Funzione Risk Management, come ogni trimestre, ha svolto al 31 dicembre 2022 un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici del quarto trimestre dell'anno, forniti dall'inforprovider esterno, e gli scenari macroeconomici aggiornati al 30 giugno 2022. Dall'analisi si evince che il 2023 sarà caratterizzato da una contrazione della crescita del GDP e da una forte spinta inflazionistica generata dal conflitto Russia - Ucraina che riduce da una parte gli investimenti delle imprese e il reddito disponibile dei consumatori. Tuttavia, il mercato del lavoro sembra non registrare significative tensioni, grazie alla ripresa delle assunzioni post covid-19. Il rallentamento dell'economia non sarà sufficiente a causare licenziamenti diffusi e il mercato del lavoro continuerà a beneficiare dell'ampio eccesso di domanda. Pertanto, la tenuta del mercato del lavoro potrà essere uno dei principali fattori che potrebbero impedire all'economia di entrare in un ciclo recessivo. Dall'analisi comparativa degli scenari, emerge che le stime del GDP a dicembre 2022 sono peggiorative rispetto a quelle attualmente in uso nel modello e per tale ragione, la Funzione Risk Management sta valutando gli impatti di tale variazione sul modello di stima dei parametri di rischio al fine di comprenderne la magnitudo, pur tenendo in considerazione che il modello di Business del Gruppo e - in quest'ambito specifico - il relativo costo del rischio risultano meno sensibili all'andamento del GDP rispetto a esposizioni creditizie concentrate in ambito corporate/retail.
Inoltre, la Funzione Risk Management ha comparato le stime macroeconomiche rilasciate dall'infoprovider esterno con quelle della Banca Centrale Europea (BCE) osservando, anche in questo caso, un peggioramento del GDP nel 2023.
Medesime analisi verranno condotte anche a fine primo trimestre 2023 al fine di valutare l'opportunità di un aggiornamento anticipato dei parametri di rischio.
Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.
Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle
garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contratti GMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti contro Termine.
Facendo seguito a quanto previsto dalla Circolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 238.762 mila euro e comprendono le seguenti voci:
▶ Le Sofferenze costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 31 dicembre 2022, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 86.372 mila euro, di cui 5.672 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 79.662 mila euro e rappresentano il 92,2% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 104.663 mila euro, svalutate per 18.290 mila euro. La porzione del fondo inte-
ressi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 997 mila euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 105.660 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 19.287 mila euro.
Con riferimento alla Banca, al 31 dicembre 2022 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 80.271 ila euro, di cui 79.662 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.
Di tale importo, 5.672 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari.
Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 21.151 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 15.811 mila euro, risultano pari a 5.340 mila euro.
▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.
Al 31 dicembre 2022, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 16.374 mila euro, di cui 14.439 relative a BFF Polska Group, 1.593 alla banca e 342 mila euro a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 12.132 mila euro, riferito principalmente a BFF Polska Group.
▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 185.257 mila euro. Si riferiscono alla banca per 170.890 mila euro, alla controllata spagnola per 13.556 mila euro e a BFF Polska Group per 811 mila euro. Il 97,4% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Il dato è rimasto allineato a quanto registrato al 30 settembre 2022, data in cui i crediti classificati in past due sono aumentati in conseguenza delle più stringenti linee interpretative sulla nuova "Definizione di Default" (o "New DoD", Linee guida sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013) emanate dalla Banca d'Italia il 23 settembre 2022. Non si constata tuttavia un aumento del profilo di rischio effettivo del portafoglio creditizio.
In linea con quanto gli orientamenti dell'EBA del 2 dicembre 2020 "Guidelines amending Guidelines EBA/ GL/2020/02 on legislative and non legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the COVID 19 crisis" il Gruppo, attraverso accordi contrattuali, ha concesso delle moratorie ad alcune sue controparti, a carattere prettamente volontario. Le modifiche hanno riguardato solo il posticipo della quota capitale, mentre nessuna modifica è stata effettuata sui tassi di interesse. Inoltre, non è stata prevista alcuna diminuzione delle esposizioni creditizie del Gruppo, né in termini di capitale né di quota interesse; le modifiche sono da ritenersi non sostanziali e pertanto non hanno determinato la derecognition dal bilancio delle posizioni oggetto di moratorie.
Si evidenzia, con riferimento all'attività della BFF Polska Group sono state concesse moratorie volontarie, per un importo complessivo pari a 1.926 mila euro e sono prevalentemente rappresentate da clientela Corporate (circa il 45%), da Enti del Settore Pubblico (circa il 22%) e da retail (circa 33%). I principali prodotti interessati riguardano per circa il 64% le esposizioni creditizie rivenienti da prestiti, per il 25% da finanziamenti (c.d. MEDLekarz - prestiti a studi medici), per il 7% da operazioni di factoring e un residuo 4% relativo ad operazioni di leasing finanziario. Rispetto al 31 dicembre 2021, si segnala una contrazione di circa 200 mila euro.
A.1.1 Consolidato prudenziale -Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | ||||||||
| Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
410.514 | 236.577 | 508.144 | 494 | 14.622 | 1.022.474 | 5.386 | 9.308 | 215.827 | 5.672 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
||||||||||||
| Totale 31.12.2022 | 410.514 | 236.577 | 508.144 | 494 | 14.622 1.022.474 | 5.386 | 9.308 | 215.827 | 5.672 | |||
| Totale 31.12.2021 | 260.397 | 133.584 | 489.832 | 10 | 15.583 | 815.538 | 81 | 431 | 85.351 | 5.287 |
A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| Causali/stadi di rischio | Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | ||||||||||||
| Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
||
| Rettifiche complessive iniziali | 1.975 | 1.975 | 463 | ||||||||||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
|||||||||||||
| Cancellazioni diverse dai write-off |
|||||||||||||
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
27 | (477) | (450) | 106 | 106 | ||||||||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
|||||||||||||
| Cambiamenti della metodologia di stima |
|||||||||||||
| Write-off non rilevati direttamente a Conto economico |
|||||||||||||
| Altre variazioni | |||||||||||||
| Rettifiche complessive finali | 27 | 1.498 | 1.525 | 569 | 569 | ||||||||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
|||||||||||||
| Write-off rilevati direttamente a Conto economico |
| A.1.2 | Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi | ||
|---|---|---|---|
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Accantonamenti complessivi su impegni | Rettifiche di valore complessive | ||||||||||
| a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
Attività finanziarie impaired acquisite o originate | Attività rientranti nel terzo stadio | ||||||||||
| Primo Secondo Terzo Impegni a stadio stadio stadio erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate impaired acquisiti/e o originati/e |
di cui: svalutazioni collettive |
di cui: svalutazioni individuali |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
di cui: svalutazioni collettive |
di cui: svalutazioni individuali |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
|
| 23.115 | 294 | 206 | 206 | 20.176 | 20.176 | |||||||
| X | X | X | X | X | ||||||||
| 2.676 | (42) | 3.063 | 3.063 | |||||||||
| 25.591 | 251 | 6 | 6 | 23.240 | 23.240 | |||||||
| 133 | 133 |
A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Valori lordi/ valore nominale | ||||||
| Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||
| Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
20.685 | 11.646 | 1.966 | 5.091 | 13.720 | 1.944 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
|||||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
592 | ||||||
| Totale 31.12.2022 | 20.685 | 11.646 | 1.966 | 5.091 | 14.312 | 1.944 | |
| Totale 31.12.2021 | 4.356 | 23.143 | 21.420 | 3.512 | 9.999 | 11.367 |
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologie esposizioni/ Valori |
Esposizione lorda Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo Stadio |
Secondo Stadio |
Terzo Stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo Stadio |
Secondo Stadio |
Terzo Stadio |
Impaired acquisite o originate |
(*) | ||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
1.112.915 1.029.215 | 83.700 | 39 | 32 | 7 | 1.112.876 | ||||||
| A.1A vista | 634.702 | 629.707 | 4.995 | 29 | 27 | 2 | 634.673 | |||||
| a) Deteriorate | X | X | ||||||||||
| b) Non deteriorate | 634.702 | 629.707 | 4.995 | X | 29 | 27 | 2 | X | 634.673 | |||
| A.2Altre | 478.213 | 399.508 | 78.705 | 10 | 5 | 5 | 478.203 | |||||
| a) Sofferenze | X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| b) Inademp. probabili | X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
X | - | X | |||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
478.213 | 399.508 | 78.705 | X | 10 | 5 | 5 | X | 478.203 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| Totale (A) | 1.112.915 1.029.215 | 83.700 | 39 | 32 | 7 | 1.112.876 | ||||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
204 | 204 | ||||||||||
| a) Deteriorate | X | X | ||||||||||
| b) Altre | 204 | X | X | 204 | ||||||||
| Totale (B) | 204 | 204 | ||||||||||
| Totale (A+B) | 1.113.119 1.029.215 | 83.700 | - | 39 | 32 | 7 | - | 1.113.080 | - |
(*) Valore esposto a fini informativi.
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologie esposizioni/ valori |
Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
(*) | ||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 104.663 | X | 98.984 | 5.678 | 18.290 | X | 18.284 | 6 | 86.372 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
489 | X | 489 | 196 | X | 196 | 293 | |||||
| b) Inademp. probabili | 16.374 | X | 16.374 | 4.241 | X | 4.241 | 12.132 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
10.886 | X | 10.886 | 1.091 | X | 1.091 | 9.795 | |||||
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
185.971 | X | 185.971 | 714 | X | 714 | 185.257 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
380 | X | 380 | 114 | X | 114 | 265 | |||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
2.193.072 | 1.155.336 1.037.736 | X | 247 | 100 | 147 | X | 2.192.825 | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
8.942.871 | 8.910.951 | 31.920 | X | 1.811 | 1.393 | 418 | X | 8.941.060 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
5.960 | 5.960 | X | 176 | 176 | X | 5.784 | |||||
| TOTALE (A) | 11.442.951 | 10.066.287 1.069.656 | 301.329 | 5.678 | 25.303 | 1.493 | 564 | 23.240 | 6 | 11.417.647 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||||||
| a) Deteriorate | X | X | ||||||||||
| b) Non deteriorate | 425.724 | 425.724 | X | 232 | 232 | X | 425.492 | |||||
| Totale (B) | 425.724 | 425.724 | 232 | 232 | 425.492 | |||||||
| Totale (A+B) | 11.868.675 | 10.492.011 1.069.656 | 301.329 | 5.678 | 25.536 | 1.725 | 564 | 23.240 | 6 | 11.843.139 | - |
(*) Valore esposto a fini informativi.
A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Valori lordi/valore nominale | ||||||||||||
| Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||||||||
| Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||||||||
| A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato |
46 | 72 | 32 | 4 | 85 | 3 | |||||||
| A.1 oggetto di concessione conformi con le GL |
46 | 72 | 32 | 4 | 85 | 3 | |||||||
| A.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||||
| A.3 oggetto di altre misure di concessione |
|||||||||||||
| A.4 nuovi finanziamenti | |||||||||||||
| B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||||||||
| B.1 oggetto di concessione conformi con le GL |
|||||||||||||
| B.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||||
| B.3 oggetto di altre misure di concessione |
|||||||||||||
| B.4 nuovi finanziamenti | |||||||||||||
| Totale 31.12.2022 | 46 | 72 | 32 | 4 | 85 | 3 | |||||||
| Totale 31.12.2021 | 101 | 63 | 223 | - | 31 | 2 |
A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 87.467 | 17.505 | 19.486 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 21.411 | 3.304 | 171.324 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 13.685 | 3.113 | 170.147 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | |||
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 2.131 | ||
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| B.5 altre variazioni in aumento | 5.595 | 191 | 1.177 |
| C. Variazioni in diminuzione | 4.215 | 4.435 | 4.839 |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | 2.842 | 3.399 | |
| C.2 write-off | |||
| C.3 incassi | 1.373 | 2.385 | |
| C.4 realizzi per cessioni | |||
| C.5 perdite da cessione | |||
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | 2.050 | 82 | |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 1.358 | ||
| D. Esposizione lorda finale | 104.663 | 16.374 | 185.971 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologie esposizioni/ valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive | Esposizione Netta |
Write-off parziali |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite |
complessivi (*) |
|||
| o originate |
o originate |
||||||||||
| A. Finanziamenti in sofferenza: | 233 | 233 | |||||||||
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | 233 | 233 | |||||||||
| b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||
| c) Oggetto di altre misure di concessione | |||||||||||
| d) Nuovi finanziamenti | |||||||||||
| B. Finanziamenti in inadempienze probabili: | 150 | 150 | |||||||||
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 150 | 150 | |||||||||
| b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||
| c) Oggetto di altre misure di concessione | |||||||||||
| d) Nuovi finanziamenti | |||||||||||
| C. Finanziamenti scaduti deteriorati: | 47 | 47 | |||||||||
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | 47 | 47 | |||||||||
| b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||
| c) Oggetto di altre misure di concessione | |||||||||||
| d) Nuovi finanziamenti | |||||||||||
| D. Finanziamenti scaduti non deteriorati: | 763 | 760 | 3 | ||||||||
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | 763 | 760 | 3 | ||||||||
| b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||
| c) Oggetto di altre misure di concessione | |||||||||||
| d) Nuovi finanziamenti | |||||||||||
| E.Altri finanziamenti scaduti non deteriorati: | 733 | 617 | 116 | ||||||||
| a) Oggetto di concessione conforme con le GL | 733 | 617 | 116 | ||||||||
| b) Oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
|||||||||||
| c) Oggetto di altre misure di concessione | |||||||||||
| d) Nuovi finanziamenti | |||||||||||
| Totale (A+B+C+D+E) | 1.926 | 1.378 | 119 | 430 |
(*) Valore esposto a fini informativi.
A.1.7 bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 11.544 | 786 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | |
| B. Variazioni in aumento | 209 | 5.960 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | 5.939 | |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | X | |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 20 |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessioni | ||
| B.5 altre variazioni in aumento | 209 | |
| C. Variazioni in diminuzione | 786 | |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | 15 |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | X | |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 86 |
| C.4 write-off | ||
| C.5 incassi | 450 | |
| C.6 realizzi per cessioni | ||
| C.7 perdite da cessioni | ||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 235 | |
| D. Esposizione lorda finale | 11.754 | 5.960 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili | deteriorate | Esposizioni scadute | ||
| Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | 15.234 | 905 | 5.092 | 384 | 58 | 23 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | ||||
| B. Variazioni in aumento | 5.183 | 177 | 411 | 707 | 684 | 98 |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | X | |||
| B.2 altre rettifiche di valore | 2.940 | 150 | ||||
| B.3 perdite da cessione | ||||||
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
31 | 27 | 569 | 33 | ||
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
||||||
| B.6 altre variazioni in aumento | 2.213 | 411 | 707 | 115 | 65 | |
| C. Variazioni in diminuzione | 2.127 | 886 | 1.262 | 27 | 6 | |
| C.1. riprese di valore da valutazione |
||||||
| C.2 riprese di valore da incasso | 485 | 1 | 6 | |||
| C.3 utili da cessione | ||||||
| C.4 write-off | ||||||
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
1.642 | 884 | 22 | 6 | ||
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
||||||
| C.7 altre variazioni in diminuzione |
1.262 | |||||
| D. Rettifiche complessive finali | 18.290 | 196 | 4.241 | 1.091 | 714 | 114 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | - | - | - | - |
A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività creditizie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classi di rating esterni | Senza rating |
Totale | |||||
| Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | |||
| A. Attività finanziarie valutate al | ||||||||
| costo ammortizzato | 30.208 | 1.803.930 | 9.150.982 | 126.288 | 809.755 | 11.921.163 | ||
| - Primo stadio | 28.191 | 1.558.729 | 8.057.247 | 89.667 | 731.961 | 10.465.795 | ||
| - Secondo stadio | 2.017 | 231.583 | 846.268 | 36.621 | 31.872 | 1.148.361 | ||
| - Terzo stadio | 13.618 | 241.789 | 45.922 | 301.329 | ||||
| - Impaired acquisite o originate | 5.678 | 5.678 | ||||||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||
| - Primo stadio | ||||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| - Impaired acquisite o originate | ||||||||
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione |
||||||||
| - Primo stadio | ||||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| -Terzo stadio | ||||||||
| - Impaired acquisite o originate | ||||||||
| Totale (A+B+C) | 30.208 | 1.803.930 | 9.150.982 | 126.288 | - | - | 809.755 | 11.921.163 |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
50.827 | 1.884 | 373.013 | 425.724 | ||||
| - Primo stadio | 50.827 | 1.884 | 373.013 | 425.724 | ||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| - Impaired acquisite o originate | ||||||||
| Totale D | - | 50.827 | 1.884 | - | - | - | 373.013 | 425.724 |
| Totale (A+B+C+D) | 30.208 | 1.854.757 | 9.152.867 | 126.288 | - | - | 1.182.768 | 12.346.888 |
Ai fini dell'attribuzione del merito creditizio dei debitori, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating DBRS (ECAI di riferimento). Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.
| Classe di merito di credito | ECAI |
|---|---|
| DBRS Ratings Limited | |
| 1 | da AAA a AAL |
| 2 | da AH a AL |
| 3 | da BBBH a BBBL |
| 4 | da BBH a BBL |
| 5 | da BH a BL |
| 6 | CCC |
Per i debitori privati con rating, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia S&P Global Ratings. Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.
| Classe di merito di credito | ECAI |
|---|---|
| S&P Global Ratings | |
| 1 | ≥ AA |
| 2 | fra A+ e A |
| 3 | fra BBB+ e BBB |
| 4 | fra BB+ e BB |
| 5 | fra B+ e B |
| 6 | ≤ CCC+ |
| Esposizione lorda |
Esposizione netta |
Garanzie reali (1) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili - ipoteche |
Immobili - leasing finanziario |
Titoli | Altre garanzie reali |
||||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
183.995 | 183.994 | 181.972 | ||||
| 1.1 totalmente garantite | 183.995 | 183.994 | 181.972 | ||||
| - di cui deteriorate | |||||||
| 1.2 parzialmente garantite | |||||||
| - di cui deteriorate | |||||||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
|||||||
| 2.1 totalmente garantite | |||||||
| - di cui deteriorate | |||||||
| 2.2 parzialmente garantite | |||||||
| - di cui deteriorate |
(Valori in migliaia di euro)
| Garanzie personali (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | ||||||||
| Altri derivati | CLN | |||||||
| soggetti | Altre società finanziarie |
Banche | Controparti centrali |
|||||
| Esposizione lorda |
Esposizione netta |
Garanzie reali (1) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili - ipoteche |
Immobili - leasing finanziario |
Titoli | Altre garanzie reali |
||||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
69.709 | 69.622 | 98 | 66.488 | 1.619 | ||
| 1.1 totalmente garantite | 69.709 | 69.622 | 98 | 66.488 | 1.619 | ||
| - di cui deteriorate | 182 | 98 | 98 | ||||
| 1.2 parzialmente garantite | |||||||
| - di cui deteriorate | |||||||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
1.884 | 1.884 | 1.884 | ||||
| 2.1 totalmente garantite | 1.884 | 1.884 | 1.884 | ||||
| - di cui deteriorate | |||||||
| 2.2 parzialmente garantite | |||||||
| - di cui deteriorate |
| Totale (1)+(2) |
Garanzie personali (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti di firma | Derivati su crediti | ||||||||
| Altre Altri |
Banche | Amministrazioni | Altri derivati | CLN | |||||
| società soggetti finanziarie |
pubbliche | Altri soggetti |
Altre società finanziarie |
Banche | Controparti centrali |
||||
| 68.213 68.213 |
9 9 |
||||||||
| 98 | |||||||||
| 1.884 | |||||||||
| 1.884 | |||||||||
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
Società non finanziarie | Famiglie | ||||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||||
| A.1 Sofferenze | 79.861 | 427 | 5.334 | 13.190 | 1.178 | 4.673 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
262 | 120 | 31 | 76 | |||||||
| A.2 Inadempienze probabili | 391 | 531 | 11.380 | 2.279 | 361 | 1.431 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
391 | 531 | 9.358 | 386 | 46 | 174 | |||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
180.485 | 314 | 2.679 | 95 | 2.093 | 306 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
211 | 65 | 54 | 49 | |||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 10.373.026 | 1.094 | 516.352 | 59 | 1 | 191.446 | 729 | 53.061 | 176 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
5.765 | 175 | 19 | 1 | |||||||
| Totale A | 10.633.372 | 1.834 | 516.743 | 590 | 1 | 210.839 | 16.293 | 56.693 | 6.586 | ||
| B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" |
|||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | |||||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 50.826 | 1 | 355.938 | 208 | 24.446 | 40 | |||||
| Totale B | 50.826 | 1 | 355.938 | 208 | 24.446 | 40 | - | - | |||
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 10.684.198 | 1.835 | 872.681 | 798 | 1 | 235.285 | 16.333 | 56.693 | 6.586 | ||
| Totale (A+B) 31.12.2021 | 9.276.700 | 1.455 | 1.412.106 | 1.978 | - | 345.773 | 18.385 | 36.062 | 1.274 |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia | Altri Paesi europei | America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | 80.271 | 2.090 | 6.101 | 16.201 | ||||||
| A.2 Inadempienze probabili | 819 | 774 | 11.314 | 3.467 | ||||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
170.782 | 317 | 14.474 | 398 | ||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 9.101.941 | 1.114 | 2.031.944 | 943 | ||||||
| Totale A | 9.353.813 | 4.295 | 2.063.834 | 21.009 | ||||||
| B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" |
||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | ||||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 376.856 | 225 | 54.354 | 24 | ||||||
| Totale B | 376.856 | 225 | 54.354 | 24 | ||||||
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 9.730.669 | 4.520 | 2.118.188 | 21.033 | ||||||
| Totale (A+B) 31.12.2021 | 9.035.259 | 5.187 | 1.843.619 | 17.870 | 132.417 | 32 |
(Valori in migliaia di euro)
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia nord ovest | Italia nord est | Italia centro | Italia sud isole | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | 415 | 629 | 196 | 31 | 2.301 | 1.148 | 77.360 | 282 | |
| A.2 Inadempienze probabili | 391 | 563 | 330 | 159 | 97 | 52 | |||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 2.885 | 16 | 8.376 | 2 | 24.864 | 82 | 134.658 | 217 | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 219.591 | 54 | 186.601 | 9 | 7.636.370 | 893 | 1.059.381 | 159 | |
| Totale A | 223.283 | 1.262 | 195.173 | 41 | 7.663.865 | 2.282 | 1.271.496 | 710 | |
| B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" | |||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | |||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 262.583 | 190 | 26.482 | 18 | 87.791 | 17 | |||
| Totale B | 262.583 | 190 | 26.482 | 18 | 87.791 | 17 | |||
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 485.865 | 1.452 | 221.655 | 60 | 7.751.656 | 2.299 | 1.271.496 | 710 | |
| Totale (A+B) 31.12.2021 | 1.269.253 | 2.451 | 153.568 | 43 | 6.668.577 | 2.170 | 1.003.209 | 522 |
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia | Altri Paesi europei | America | Asia | Resto del mondo | ||||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||||
| A.1 Sofferenze | |||||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | |||||||||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
|||||||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 986.148 | 15 | 121.656 | 23 | 4.507 | 564 | |||||
| Totale A | 986.148 | 15 | 121.656 | 23 | 4.507 | 564 | |||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | |||||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 10 | 194 | |||||||||
| Totale B | 10 | 194 | |||||||||
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 985.157 | 15 | 121.851 | 23 | 4.507 | 564 | |||||
| Totale (A+B) 31.12.2021 | 794.313 | 30 | 157.184 | 63 | 10.466 | 512 |
(Valori in migliaia di euro)
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia nord ovest | Italia nord est | Italia centro | Italia sud isole | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||
| A.1 Sofferenze | ||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | ||||||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | ||||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 70.835 | 4 | 64.076 | 4 | 832.096 | 5 | 19.141 | 2 |
| Totale A | 70.835 | 4 | 64.076 | 4 | 832.096 | 5 | 19.141 | 2 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | ||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 10 | |||||||
| Totale B | 10 | |||||||
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 70.845 | 4 | 64.076 | 4 | 832.096 | 5 | 19.141 | 2 |
| Totale (A+B) 31.12.2021 | 98.150 | 9 | 38.577 | 4 | 644.573 | 14 | 13.012 | 3 |
Al 31 dicembre 2022, si evidenziano n. 11 "grandi esposizioni", ossia le esposizioni di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile.
Per tali posizioni, si rileva un importo nominale (non ponderato) pari a 13.257.691 mila euro, e un importo ponderato di euro 284.899 mila.
Nessuna di tali posizioni, peraltro, supera il limite di concentrazione del 25% del Capitale ammissibile.
D.1. Consolidato prudenziale -Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||
| Valore di bilancio |
di cui: | di cui: | di cui deteriorate | Valore di bilancio |
di cui: | di cui: | |
| oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
||||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
|||||||
| 1. Titoli di debito | X | ||||||
| 2. Titoli di capitale | X | ||||||
| 3. Finanziamenti | X | ||||||
| 4. Derivati | X | ||||||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
|||||||
| 1. Titoli di debito | |||||||
| 2. Titoli di capitale | X | ||||||
| 3. Finanziamenti | |||||||
| C. Attività finanziarie designate al fair value | |||||||
| 1. Titoli di debito | |||||||
| 2. Finanziamenti | |||||||
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| 1. Titoli di debito | |||||||
| 2. Titoli di capitale | X | ||||||
| 3. Finanziamenti | |||||||
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
|||||||
| 1. Titoli di debito | 4.382.848 | 4.382.848 | 4.221.778 | 4.221.778 | |||
| 2. Finanziamenti | |||||||
| Totale (31.12.2022) | 4.382.848 | 4.382.848 | 4.221.778 | 4.221.778 | |||
| Totale (31.12.2021) | 1.080.959 | 1.070.465 | 1.070.721 | 1.070.721 |
1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1.Attività per cassa | 1 | 1 | 3 | |||||
| 1.1 Titoli di debito | 1 | 1 | 3 | |||||
| - con opzione di rimborso anticipato |
||||||||
| - altri | 1 | 1 | 3 | |||||
| 1.2 Altre attività | ||||||||
| 2. Passività per cassa | ||||||||
| 2.1 P.C.T. passivi | ||||||||
| 2.2 Altre passività | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante |
||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante |
||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte |
L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model e della tipologia di controparti di BFF Banking Group, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.
Il rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario è il rischio di perdita di valore del portafoglio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. La fonte principale di questa tipologia di rischio di tasso di interesse è data dal repricing risk, cioè dal rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e riprezzamento delle attività e passività, i cui principali aspetti sono:
L'esposizione al rischio di tasso di interesse è espressa in due differenti prospettive: nella volatilità del valore economico e nella volatilità degli utili (e, in particolare, del margine di interesse).
In particolare:
Il Gruppo provvede dunque a realizzare le seguenti misurazioni:
utilizzati per la variazione del valore economico). Tale misurazione viene effettuata con frequenza almeno trimestrale adottando la metodologia semplificata prevista dalle disposizioni, ad eccezione del trattamento delle poste a vista che è effettuato con una metodologia più complessa che tiene conto dell'effettivo repricing delle singole poste.
Si precisa che l'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini di sensitivity del valore economico è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).
Tale metodologia viene applicata facendo riferimento alle variazioni annuali su base giornaliera dei tassi di interesse registrati in un periodo di osservazione di 6 anni, considerando alternativamente il 1° percentile (ribasso) o il 99° (rialzo) come indicato nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, e successivi aggiornamenti. Il capitale interno è determinato dal risultato peggiorativo ottenuto tra i due scenari 1°/99° percentile.
La Banca misura, inoltre, l'esposizione al rischio di tasso di interesse utilizzando ulteriori scenari di shock dei tassi d'interesse. In particolare:
La Banca si avvale della facoltà concessa dagli aggiornamenti normativi della Circolare 285/2013 in merito all'affinamento delle metodologie semplificate per quanto riguarda le poste a vista passive rivenienti dall'attività di Transaction Services, mentre per le poste a vista attive viene applicato quanto indicato nella normativa (quindi, sono tutte classificate nella fascia "a vista"). I modelli comportamentali utilizzati tengono conto dell'identificazione della quota "core" della raccolta, ovvero dell'importo che potrebbe rappresentare una fonte stabile di finanziamento nonostante la breve scadenza contrattuale, anche in presenza di variazioni significative del contesto dei tassi di interesse. Per quanto riguarda gli impieghi factoring invece, viene applicata una curva previsionale di incasso.
| Valuta di denominazione: EURO | (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni | Durata indeterminata |
| 1.Attività per cassa | 3.888.261 | 2.086.882 | 4.382.307 | 109.861 | 666.260 | 537.828 | 1.069 | |
| 1.1 Titoli di debito | 660.460 | 4.305.294 | 99.560 | 620.127 | 443.788 | |||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 660.460 | 4.305.294 | 99.560 | 620.127 | 443.788 | |||
| 1.2 Finanziamenti a banche | 618.851 | 445.879 | ||||||
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 3.269.410 | 980.543 | 77.013 | 10.301 | 46.134 | 94.040 | 1.069 | |
| - c/c | 1.512 | |||||||
| - altri finanziamenti | 3.267.898 | 980.543 | 77.013 | 10.301 | 46.134 | 94.040 | 1.069 | |
| - con opzione di rimborso anticipato | 43 | 33 | 36 | 61 | ||||
| - altri | 3.267.898 | 980.500 | 76.981 | 10.266 | 46.073 | 94.040 | 1.069 | |
| 2. Passività per cassa | 4.608.244 | 5.055.916 | 477.642 | 171.696 | 104.537 | 2.899 | ||
| 2.1 Debiti verso clientela | 3.954.831 | 4.630.331 | 438.666 | 171.696 | 104.537 | 2.899 | ||
| - c/c | 3.674.701 | 188.596 | 438.222 | 170.844 | 99.190 | |||
| - altri debiti | 280.129 | 4.441.735 | 444 | 852 | 5.347 | 2.899 | ||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 280.129 | 4.441.735 | 444 | 852 | 5.347 | 2.899 | ||
| 2.2 Debiti verso banche | 653.413 | 425.586 | ||||||
| - c/c | 633.806 | |||||||
| - altri debiti | 19.607 | 425.586 | ||||||
| 2.3 Titoli di debito | 38.976 | |||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 38.976 | |||||||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | 938.764 | |||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | 938.764 | |||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | 938.764 | |||||||
| + posizioni lunghe | 427.425 | |||||||
| + posizioni corte | 511.339 | |||||||
| 4.Altre operazioni fuori bilancio | 9.689.628 | 9.689.628 | ||||||
| + posizioni lunghe | 9.687.743 | 1.884 | ||||||
| + posizioni corte | 1.884 | 9.687.743 |
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.Attività per cassa | 63.315 | 613.770 | 117.944 | 29.709 | 26.020 | 7.296 | ||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 1.2 Finanziamenti a banche | ||||||||
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 15.170 | 613.770 | 117.944 | 29.709 | 26.020 | 7.296 | ||
| - c/c | 2.323 | |||||||
| - altri finanziamenti | 12.847 | 613.770 | 117.944 | 29.709 | 26.020 | 7.296 | ||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 12.847 | 613.770 | 117.944 | 29.709 | 26.020 | 7.296 | ||
| 2. Passività per cassa | 558.057 | 271.032 | 58.760 | 13.599 | 15.115 | |||
| 2.1 Debiti verso clientela | 470.693 | 271.032 | 58.760 | 13.599 | 15.115 | |||
| - c/c | 467.151 | 271.032 | 58.760 | 13.599 | 15.115 | |||
| - altri debiti | 3.543 | |||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 3.543 | |||||||
| 2.2 Debiti verso banche | 87.364 | |||||||
| - c/c | 86.564 | |||||||
| - altri debiti | 799 | |||||||
| 2.3 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | 955.372 | |||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | 955.372 | |||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | 955.372 | |||||||
| + posizioni lunghe | 511.904 | |||||||
| + posizioni corte | 443.468 | |||||||
| 4.Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte |
L'esposizione al rischio di cambio - determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza - viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.
Il mantenimento di posizioni aperte al rischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti molto contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e di VaR.
Al 31 dicembre 2022 risultano passività di copertura realizzate attraverso strumenti derivati per un controvalore pari a 14,3 milioni di euro, relativi alle principali valute in cui si esprimono la raccolta e gli impieghi del Gruppo e, che comprendono le operazioni finalizzate all'hedging della partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group.
Il rischio di cambio viene mitigato attraverso il ricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.
Il portafoglio delle attività del Gruppo è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione di tale rischio. Il rischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n. 575/2013 - CRR).
(Valori in migliaia di euro)
Voci Valute Dollari USA Sterline Yen Dollari canadesi Franchi svizzeri Altre valute A. Attività finanziarie (18.247) (5.542) (836) (999) (752) (833.058) A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale (1.379) A.3 Finanziamenti a banche (16.505) (3.919) (836) (999) (752) (25.135) A.4 Finanziamenti a clientela (363) (1.623) (0) (0) (0) (807.923) A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività (2) (3) (1) (11) (2) (16) C. Passività finanziarie 277.911 63.589 68.190 25.720 31.198 449.955 C.1 Debiti verso banche 42.941 12.574 1.739 4.956 9.854 15.299 C.2 Debiti verso clientela 234.970 51.015 66.451 20.764 21.343 434.656 C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività 4 E. Derivati finanziari (264.067) (60.418) (80.311) (25.021) (30.493) (495.061) - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati (264.067) (60.418) (80.311) (25.021) (30.493) (495.061) + posizioni lunghe (263.137) (59.469) (73.836) (25.021) (30.474) (59.966) + posizioni corte (929) (948) (6.475) 0 (20) (435.095) Totale attività (281.386) (65.015) (74.673) (26.031) (31.228) (893.040) Totale passività 278.840 64.542 74.665 25.720 31.217 885.050 Sbilancio (+/-) (2.546) (473) (7) (311) (11) (7.990)
1.3.1 Gli strumenti derivati negoziazione
L'operatività FX eseguita principalmente attraverso il ricorso a strumenti derivati su cambi (currency swap), viene realizzata dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità riveniente dalla raccolta espressa in divisa diversa dall'euro ed è funzionale all'attività con cui il Gruppo gestisce il rischio cambio derivante dalla partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group e dagli impieghi espressi in valuta diversa da Euro e in particolare quelli in Zloty polacchi, Corone ceche e Kune croate. Si precisa che BFF Bank non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo il Gruppo ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali quali currency swap.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |||||
| Over the counter | Mercati organizzati |
Over the counter | Mercati organizzati |
|||
| Controparti Senza controparti centrali centrali |
Controparti centrali |
Senza controparti centrali | ||||
| Con accordi di Senza accordi di compensazione compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
||||
| 1.Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Swaps | ||||||
| c) Forward | ||||||
| d) Futures | ||||||
| e) Altri | ||||||
| 2.Titoli di capitale e indici azionari | 12 | 12 | ||||
| a) Opzioni | 12 | 12 | ||||
| b) Swaps | ||||||
| c) Forward | ||||||
| d) Futures | ||||||
| e) Altri | ||||||
| 3.Valute e oro | 389.958 | 935.711 | ||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Swaps | ||||||
| c) Forward | 389.958 | 935.711 | ||||
| d) Futures | ||||||
| e) Altri | ||||||
| 4. Merci | ||||||
| 5.Altri | ||||||
| Totale | 389.970 | 935.723 |
(Valori in migliaia di euro)
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Mercati | Over the counter | Mercati | |||
| Controparti Senza controparti centrali |
organizzati | Controparti | Senza controparti centrali | organizzati | ||
| centrali Con accordi di Senza accordi di compensazione compensazione |
centrali | Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
|||
| 1. Fair value positivo | ||||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Interest rate swap | ||||||
| c) Cross currency swap | ||||||
| d) Equity swap | ||||||
| e) Forward | 204 | 4.086 | ||||
| f) Futures | ||||||
| g) Altri | ||||||
| Totale | 204 | 4.086 | ||||
| 2. Fair value negativo | ||||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Interest rate swap | ||||||
| c) Cross currency swap | ||||||
| d) Equity swap | ||||||
| e) Forward | 950 | 2.725 | ||||
| f) Futures | ||||||
| g) Altri | ||||||
| Totale | 950 | 2.725 |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre Società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1)Titoli di debito e tassi di interesse | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 2)Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 3)Valute e oro | 391.111 | |||
| - Valore nozionale | X | 389.958 | ||
| - Fair value positivo | X | 204 | ||
| - Fair value negativo | X | 950 | ||
| 4) Merci | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 5)Altri | ||||
| - Valore nozionale | X | 12 | ||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1)Titoli di debito e tassi di interesse | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 2)Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 3)Valute e oro | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X |
SEGUE
(Valori in migliaia di euro)
| Controparti centrali |
Banche | Altre Società finanziarie |
Altri soggetti |
|---|---|---|---|
| X | |||
| X | |||
| X | |||
| X | |||
| X | |||
| X | |||
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita Residua | Fino a 1 anno |
Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Totale | ||||
| A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza | ||||||||
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse |
||||||||
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari |
12 | 12 | ||||||
| A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | 389.958 | 389.958 | ||||||
| A.4 Derivati finanziari su merci | ||||||||
| A.5 Altri derivati finanziari | ||||||||
| Totale 31.12.2022 | 389.958 | 389.970 | ||||||
| Totale 31.12.2021 | 935.723 | 935.723 |
La Banca opera in derivati di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono di garantire una gestione ottimizzata della raccolta e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate, finanziati attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e corone ceche.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti/Tipologie derivati |
Totale 31.12.2022 | Totale 31.12.2021 | ||||
| Over the counter | Mercati organizzati |
Over the counter | Mercati organizzati |
|||
| Controparti Senza controparti centrali centrali |
Controparti centrali |
Senza controparti centrali | ||||
| Con accordi di Senza accordi di compensazione compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
||||
| 1.Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Swap | ||||||
| c) Forward | ||||||
| d) Futures | ||||||
| e) Altri | ||||||
| 2.Titoli di capitale e indici azionari | ||||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Swap | ||||||
| c) Forward | ||||||
| d) Futures | ||||||
| e) Altri | ||||||
| 3.Valute e oro | 255.298 | 688.908 | ||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Swap | ||||||
| c) Forward | 255.298 | 688.908 | ||||
| d) Futures | ||||||
| e) Altri | ||||||
| 4. Merci | ||||||
| 5.Altri sottostanti | ||||||
| Totale | 255.298 | 688.908 |
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologie derivati | Totale 31.12.2022 | Totale 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Mercati organizzati |
Over the counter | Mercati organizzati |
||
| Controparti Senza controparti centrali centrali |
Controparti centrali |
Senza controparti centrali | |||
| Con accordi di Senza accordi di compensazione compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
|||
| 1. Fair value positivo | |||||
| a) Opzioni | |||||
| b) Interest rate Swap | |||||
| c) Cross currency swap | |||||
| d) Equity Swap | |||||
| e) Forward | 13 | ||||
| f) Futures | |||||
| g) Altri | |||||
| Totale | 13 | ||||
| 1. Fair value negativo | |||||
| a) Opzioni | |||||
| b) Interest rate Swap | |||||
| c) Cross currency swap | |||||
| d) Equity Swap | |||||
| e) Forward | |||||
| f) Futures | |||||
| g) Altri | |||||
| c) Forward | 14.314 | 4.814 | |||
| d) Futures | |||||
| e) Altri | |||||
| Totale | 14.314 | 4.814 |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1)Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 2)Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - Valore nozionale | X | 255.298 | ||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | 14.314 | ||
| 3)Valute e oro | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 4) Merci | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 5)Altri | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1)Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - Valore nozionale | ||||
| - Fair value positivo | ||||
| - Fair value negativo | ||||
| 2)Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - Valore nozionale | ||||
| - Fair value positivo | ||||
| - Fair value negativo | ||||
| 3)Valute e oro | ||||
| - Valore nozionale | ||||
| - Fair value positivo | ||||
| - Fair value negativo |
SEGUE
(Valori in migliaia di euro)
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
|---|---|---|---|---|
| 4) Merci | ||||
| - Valore nozionale | ||||
| - Fair value positivo | ||||
| - Fair value negativo | ||||
| 5)Altri | ||||
| - Valore nozionale | ||||
| - Fair value positivo | ||||
| - Fair value negativo |
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino a Oltre 1 anno 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre Totale 5 anni |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | ||
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | ||
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 255.298 | 255.298 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | ||
| A.5 Altri derivati finanziari | ||
| Totale 31.12.2022 | 255.298 | 255.298 |
| Totale 31.12.2021 | 688.908 | 688.908 |
Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale il Gruppo non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione a una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività, costringendo il Gruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.
Nel definire il rischio di liquidità si distingue tra i rischi legati a orizzonti di breve periodo (sinteticamente "rischio di liquidità") e rischi di lungo periodo (sinteticamente "rischio di funding" o "rischio di liquidità strutturale"):
Il Gruppo, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una "Policy di gestione dei rischi di Gruppo" e di un "Regolamento Tesoreria e Finanza di Gruppo", con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.
La politica di governo, descritta nella "Policy di gestione del Rischio di Liquidità del Gruppo", che recepisce gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia), è approvata dal Consiglio di Amministrazione, e definita in coerenza con:
Quanto riportato nella citata "Policy di gestione del Rischio di Liquidità del Gruppo" è coerente con quanto stabilito nella "Policy di gestione dei rischi di Gruppo", nella quale gli ambiti e le competenze delle strutture aziendali sono dettagliate a livello globale per tutti i rischi, incluso il rischio di liquidità.
Nell'ambito del "Risk Appetite Framework" sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio - LCR e Net Stable Funding Ratio - NSFR, sia di tipo interno, "Minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo del Gruppo ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa del Gruppo.
Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, il Gruppo ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:
Il processo di governo della liquidità (gestione della liquidità e controllo dei rischi inerenti) del Gruppo BFF è accentrato nella Capogruppo. In tale modello di governance, la Capogruppo definisce la strategia di Gruppo e le linee guida cui devono sottostare le società controllate, assicurando al contempo la gestione e il controllo della posizione di liquidità a livello consolidato. Le società controllate partecipano alla gestione della liquidità e al controllo dei rischi con le funzioni locali, ciascuna tenuto conto delle specificità del proprio core business, ma sempre nel rispetto delle linee guida definite dalla Capogruppo. Il sistema di governo e gestione del rischio di liquidità operativa e strutturale si basa su principi generali che tutte le società del Gruppo devono perseguire, in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza.
Il rischio di liquidità include anche il rischio infra-giornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infra-giornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infra-giornaliera sono definite regole per il mantenimento di un portafoglio minimo di titoli eligible, funzionale a garantire le esigenze di rifinanziamento infra-giornaliero e di periodo presso le Banche Centrali.
Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa del Gruppo, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.
La Banca provvede altresì ad effettuare stress test sul rischio di liquidità, con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità del Gruppo.
La Funzione Risk Management identifica gli scenari che possano incidere sul profilo di rischio di liquidità attuale o prospettica del Gruppo. A titolo esemplificativo, si illustrano di seguito diversi driver tenuti in considerazione nell'ambito della definizione degli scenari di stress:
La posizione di liquidità del Gruppo, sana e sotto costante controllo, si è mantenuta solida grazie, in particolare, alla disponibilità di adeguate riserve liquide derivanti dalla raccolta, così che gli indicatori di liquidità di breve e medio-lungo periodo, Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), evidenziano valori al 31 dicembre 2022 rispettivamente pari a 220,058% e 162,372%, quindi ampiamente superiori ai limiti regolamentari.
L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.
| Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1 Oltre 5 Durata Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre 1 Da oltre 7 Da oltre 15 Da oltre 1 giorno a 7 giorni a 15 giorni a 1 mese fino mesi fino a mesi fino a anno fino anni indeterminata giorni giorni mese a 3 mesi 6 mesi 1 anno a 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato 44 484 589.084 260.214 362.639 1.769.501 3.281.002 A.2 Altri titoli di debito 4.500 2 A.3 Quote O.I.C.R. 90.225 A.4 Finanziamenti 3.308.521 107.803 198.637 386.548 567.072 77.889 10.548 48.739 111.569 173.636 - banche 136.203 40.168 110.382 121.702 173.636 - clientela 3.172.318 67.634 88.255 386.548 445.370 77.889 10.548 48.739 111.569 Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti 4.307.007 132.447 3.752 4.556 493.771 443.369 174.632 99.190 - banche 634.163 128.966 315.265 - clientela 3.672.844 3.482 3.752 4.556 178.506 443.369 174.632 99.190 B.2 Titoli di debito 39.242 B.3 Altre passività 941.557 4.441.290 5 13 428 448 869 5.347 2.899 Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe 161.789 72.548 193.087 - posizioni corte 335.051 89.432 86.857 C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe 9.687.743 - posizioni corte 9.687.743 C.4 Impegni a erogare fondi - posizioni lunghe 1.884 - posizioni corte 1.884 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 45 C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
Valuta di denominazione: EURO | (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| - posizioni lunghe | ||||||
| - posizioni corte |
| Da oltre 1 giorno a 7 |
Da oltre 7 giorni a 15 |
Da oltre 15 giorni a 1 |
Da oltre 1 mese fino |
Da oltre 3 mesi fino a |
Da oltre 6 mesi fino a |
Da oltre 1 anno fino |
Oltre 5 | Durata | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Scaglioni temporali | A vista | giorni | giorni | mese | a 3 mesi | 6 mesi | 1 anno | a 5 anni | anni | indeterminata |
| Attività per cassa | ||||||||||
| A.1 Titoli di Stato | ||||||||||
| A.2 Altri titoli di debito | ||||||||||
| A.3 Quote O.I.C.R. | ||||||||||
| A.4 Finanziamenti | 56.463 | 45.501 | 2.671 | 2.728 | 10.716 | 19.389 | 33.040 | 150.241 | 537.256 | |
| - banche | 40.813 | |||||||||
| - clientela | 15.650 | 45.501 | 2.671 | 2.728 | 10.716 | 19.389 | 33.040 | 150.241 | 537.256 | |
| Passività per cassa | ||||||||||
| B.1 Depositi e conti correnti | 551.367 | 32.125 | 30.795 | 48.893 | 163.935 | 61.173 | 14.546 | 15.115 | ||
| - banche | 87.364 | |||||||||
| - clientela | 464.004 | 32.125 | 30.795 | 48.893 | 163.935 | 61.173 | 14.546 | 15.115 | ||
| B.2 Titoli di debito | ||||||||||
| B.3 Altre passività | ||||||||||
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | 336.009 | 89.277 | 86.618 | |||||||
| - posizioni corte | 162.524 | 75.850 | 205.093 | |||||||
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte | ||||||||||
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte | ||||||||||
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte | ||||||||||
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||||
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | ||||||||||
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte | ||||||||||
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte |
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Nel Gruppo Bancario, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo - errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo - nonché dall'eventuale perdita di risorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi di storage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).
Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dal Gruppo si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione dei rischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.
Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dal Gruppo si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.
La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione dei rischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:
▶ Loss data Collection (LDC): il sistema di misurazione e gestione del rischio operativo definito dalla Funzione Risk Management della Capogruppo consente altresì al Gruppo di disporre di un database delle perdite operative generate da eventi di rischio (Event Type), utile per identificare i fattori di rischio, le azioni di mitigazione e le strategie di ritenzione e trasferimento, nonché per l'eventuale sviluppo nel tempo di sistemi interni di misurazione dei rischi operativi;
▶ Risk Self Assessment (RSA): il Gruppo effettua con cadenza annuale una valutazione complessiva del livello di esposizione ai Rischi Operativi mediante il processo di RSA. L'attività di Risk Self Assessment (RSA) si configura come un'auto-valutazione annuale dell'esposizione prospettica al rischio operativo insito nei processi aziendali, finalizzata alla valorizzazione della percezione della rischiosità da parte delle figure chiave (Business Expert) che governano l'esecuzione di tali processi, tenendo conto dell'evoluzione attesa del business e dei presidi organizzativi e di controllo già in essere;
La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso il metodo base (Basic Indicator Approach - BIA) con il quale il requisito patrimoniale è calcolato applicando un coefficiente regolamentare a un indicatore del volume di operatività aziendale (Indicatore Rilevante). Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo del Gruppo calcolato al 99,9° percentile.
La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, il Gruppo monitora anche i seguenti rischi specifici:
La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, il Gruppo adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.
La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.
L'epidemia Covid-19 non ha comportato, anche alla luce del business model, una modifica agli obiettivi e alla strategia di gestione nonché ai sistemi di misurazione e controllo dei rischi.
Il bilancio consolidato riflette l'aggregazione degli elementi patrimoniali di BFF Bank S.p.A., di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group, di BFF Immobiliare e di BFF Techlab.
Tali società non presentano ulteriori e rilevanti elementi di rischio, rispetto a quanto già riportato nei paragrafi precedenti.
In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento prudenziale coincide con il perimetro contabile e prevede al vertice BFF Bank S.p.A.
Il Patrimonio netto del Gruppo Bancario è composto dall'aggregazione di Capitale, Riserve, Riserve da valutazione e Utile d'esercizio delle società che lo compongono.
(Valori in migliaia di euro)
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese |
Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Capitale | 142.870 | 142.870 | |||
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 66.277 | 66.277 | |||
| 3. Riserve | 233.153 | 233.153 | |||
| 3.5 Accontu su dividendi (-) | (68.550) | (68.550) | |||
| 4. Strumenti di capitale | 150.000 | 150.000 | |||
| 5. (Azioni proprie) | (3.884) | (3.884) | |||
| 6. Riserve da valutazione: | 6.853 | 6.853 | |||
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.045 | 1.045 | |||
| - Attività materiali | |||||
| - Attività immateriali | |||||
| - Copertura di investimenti esteri | |||||
| - Copertura dei flussi finanziari | |||||
| - Strumenti di copertura [elementi non designati] |
|||||
| - Differenze di cambio | (3.139) | (3.139) | |||
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
|||||
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
|||||
| - Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
335 | 335 | |||
| - Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
|||||
| - Leggi speciali di rivalutazione | 8.612 | 8.612 | |||
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del Gruppo e di terzi |
232.048 | 232.048 | |||
| Totale | 758.768 | 758.768 |
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese |
Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale 31.12.2022 | ||||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
||
| 1. Titoli di debito | |||||||||||
| 2. Titoli di capitale | 1.045 | 1.045 | |||||||||
| 3. Finanziamenti | |||||||||||
| Totale | 1.045 | 1.045 | |||||||||
| Totale 31.12.2021 | 211 | 211 |
L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTC&S) viene effettuata al fair value. A fine esercizio, il valore di iscrizione di tali titoli deve essere confrontato con le variazioni di fair value dell'esercizio precedente, e la differenza contabilizzata nello Stato patrimoniale tra le riserve di valutazione.
Al 31 dicembre 2022, tale riserva si riferisce a partecipazioni minoritarie detenute dalla Capogruppo e valutate al fair value in talune società finanziarie e non finanziarie per un ammontare complessivo pari a circa 3 milioni di euro.
Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica tabella della parte B dell'Attivo di Stato patrimoniale Voce 30" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 211 | ||
| 2.Variazioni positive | |||
| 2.1 Incrementi di fair value | 136 | ||
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | X | ||
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | X | ||
| 2.4 Trasferimento ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) |
|||
| 2.5 Altre variazioni | 2.876 | ||
| 3.Variazioni negative | |||
| 3.1 Riduzioni di fair value | |||
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | |||
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | X | ||
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) |
|||
| 3.5 Altre variazioni | (2.179) | ||
| 4. Rimanenze finali | 1.045 |
Lo IAS 19 prevede la contabilizzazione degli utili e delle perdite attuariali nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio di competenza.
I risultati della valutazione attuariale risentono della normativa dettata dalla legge n. 296/2006, e il calcolo, ai fini dello IAS 19, si riferisce unicamente al TFR maturato e non trasferito alle forme pensionistiche complementari o al Fondo di Tesoreria dell'INPS.
Al 31 dicembre 2022 tale riserva di valutazione è negativa e ammonta a 335 mila euro.
La determinazione dei Fondi propri ha recepito - a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013 - il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.
Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.
In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022 prevede al vertice BFF Bank S.p.A.
I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale del Gruppo.
La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.
Il Gruppo valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio di Amministrazione.
I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) e del Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.
I principali elementi che compongono i Fondi propri del Gruppo sono computati nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:
Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento nonché alcune categorie di Attività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II, nonché gli effetti del Calendar Provisioning.
Il Capitale di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) comprende gli strumenti di capitale di classe 1 emessi nel corso dell'esercizio.
I Fondi propri, nel corso del 2022, sono stati influenzati principalmente:
Nella tabella che segue sono riportati i Fondi propri relativi al Gruppo Bancario ex T.U.B.
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| VOCI/VALORI | Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|||
| A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali |
525.293 | 446.316 | |||
| di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie | |||||
| B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) | (234) | (128) | |||
| C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) |
525.059 | 446.188 | |||
| D. Elementi da dedurre dal CET1 | (63.160) | (63.355) | |||
| E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie |
|||||
| F.Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E) | 461.900 | 382.833 | |||
| G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
150.000 | ||||
| di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie | |||||
| H. Elementi da dedurre dall'AT1 | |||||
| I. Regime transitorio - Impatto suAT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie |
|||||
| L.Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) (G - H +/- I) | 150.000 | ||||
| M. Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
98.224 | ||||
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | |||||
| N. Elementi da dedurre dalT2 | |||||
| O. Regime transitorio - Impatto suT2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nelT2 per effetto di disposizioni transitorie |
|||||
| P.Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 -T2) (M - N +/- O) | 98.224 | ||||
| Q.Totale Fondi Propri (F + L + P) | 611.900 | 481.057 |
Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale di Gruppo, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier 1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.
Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.
Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier 1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.
Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delle Attività di rischio ponderate.
In base alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delle Attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).
L'esposizione complessiva ai rischi del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2022, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.
In relazione al Gruppo Bancario, il CET1 si attesta al 16,9%, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio si attestano al 22,3%.
Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:
Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.
Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.
Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.
Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.
Il Gruppo, per la misurazione del rischio operativo, applica il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013.
In continuità con il percorso evolutivo del proprio framework di Operational Risk Management avviato nel corso degli ultimi esercizi, la Banca nel 2018 ha focalizzato l'attenzione sul potenziamento della componente di identificazione e valutazione prospettica e sull'introduzione di un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. Gli interventi effettuati con riferimento al perimetro di BFF, di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group e delle sue controllate si sono concentrati sull'evoluzione metodologica del processo di Risk Self Assessment al fine di utilizzarne gli output dello stesso per la quantificazione in termini economici e di capitale dell'esposizione al rischio operativo; i risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2022 sono risultate ampiamente inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2020.
Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, il Gruppo si avvale del metodo "Standard".
La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.
BFF Banking Group presenta annualmente alla Banca d'Italia il "Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità del Gruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 29 aprile 2022. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti previsti in materia dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia.
Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 9,00%, un Tier1 Ratio pari a 10,50% e un Total Capital Ratio pari a 12,50%.
Nella tabella seguente sono indicati, alla data di riferimento, i requisiti patrimoniali relativi al perimetro del Gruppo Bancario ex T.U.B.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Categorie/Valori | Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti | ||
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
| A. ATTIVITÀ DI RISCHIO | ||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | ||||
| 1. Metodologia standardizzata | 13.070.543 | 11.261.862 | 2.002.716 | 1.525.292 |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | ||||
| 2.1 Base | ||||
| 2.2 Avanzata | ||||
| 3. Cartolarizzazioni | ||||
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | ||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 160.217 | 122.023 | ||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
25 | 1.207 | ||
| B.3 Rischio di regolamento | ||||
| B.4 Rischi di mercato | ||||
| 1. Metodologia standard | 262 | |||
| 2. Modelli interni | ||||
| 3. Rischio di concentrazione | ||||
| B.5 Rischio operativo | ||||
| 1. Metodo base | 58.933 | 50.199 | ||
| 2. Metodo standardizzato | ||||
| 3. Metodo avanzato | ||||
| B.6Altri elementi del calcolo | ||||
| B.7Totale requisiti prudenziali | 219.176 | 173.691 | ||
| C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA | ||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 2.739.701 | 2.171.141 | ||
| C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) (%) |
16,86% | 17,63% | ||
| C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) (%) |
22,33% | 17,63% | ||
| C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) (%) |
22,33% | 22,16% |
In data 3 ottobre 2022, BFF Bank ha acquistato la società MC3 Informatica S.r.l., che contemporaneamente ha assunto la denominazione di BFF TechLab S.r.l.. Con questa nuova operazione, nasce un laboratorio per l'innovazione tecnologica del Gruppo. La nuova controllata BFF TechLab nasce dall'acquisizione, da parte di BFF Bank, del 100% del capitale sociale della società di consulenza informatica MC3 Informatica S.r.l., che in questi anni ha supportato la Banca nell'implementazione dell'attuale sistema di core-factoring e nella definizione di altre architetture applicative.
L'operazione si è perfezionata con il pagamento di un prezzo pari a 384,2 mila euro.
La BFF Techlab è una società costituita nel 1997 da un gruppo di professionisti con pluriennale esperienza nel campo delle analisi del design e della programmazione e grazie al know-how maturato nel campo dell'intelligenza artificiale offre alla clientela la progettazione e lo sviluppo di sistemi gestionali, seguendo tutte le fasi del processo: progettazione e analisi, scrittura del codice, verifica degli applicativi.
Al 31 dicembre 2022, in conformità con quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 Revised ("Business Combination"), la Banca ha effettuato l'esercizio definitivo di allocazione del Prezzo di Acquisto della neo acquisita (c.d. "Purchase Price Allocation - PPA") alla luce degli approfondimenti eseguiti sia in fase di due diligence nella fase preliminare condotta ante acquisizione nonché sulla base delle ulteriori verifiche compiute successivamente all'acquisto della Società.
In particolare, la normativa di riferimento in tema di contabilizzazione di operazioni di aggregazione aziendale viene individuata nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, nell'IFRS 3 "Business Combination".
L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, è contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o delle attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione è determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata, e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Come definito sopra, il principio generale stabilito dall'IFRS 3 prevede che le aggregazioni aziendali vengano contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). BFF Bank, per l'applicazione del metodo in oggetto, ha proceduto attraverso le seguenti fasi:
Ai sensi del paragrafo 8 dell'IFRS 3, inoltre, l'acquirente deve identificare la data di acquisizione, ovvero la data in cui ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. La data in cui l'acquirente ottiene il controllo dell'acquisita è generalmente la data di chiusura del contratto, ovvero la data in cui l'acquirente trasferisce legalmente il corrispettivo, acquisisce le attività e assume le passività dell'acquisita.
Nel caso di specie, si evidenzia che il Contratto di compravendita della ex MC3 Informatica è stato sottoscritto in data 3 ottobre 2022, data che, in assenza di altri accordi scritti tra le parti, è stata identificata, come il momento in cui la Banca ha acquisito il controllo. Di conseguenza, ai fini della business combination, il 30 settembre 2022 (ultimo giorno lavorativo antecedente alla data di acquisizione) è stato considerato come data di riferimento della PPA.
Dal confronto tra il costo di acquisto 384,2 mila euro e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2022 della ex MC-3, pari a 301,5 mila euro, è emersa una differenza da allocare (goodwill) pari a 82,7 mila euro.
Si riporta di seguito la situazione contabile della BFF Techlab al 30 settembre 2022, predisposta secondo i Principi contabili nazionali e confrontata con la valorizzazione al fair value alla medesima data:
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Valori contabili al 30 settembre 2022 |
Valutazione al fair value |
|
| Stato Patrimoniale - Attivo | ||
| Cassa e disponibilità liquide | 0,4 | 0,4 |
| Crediti Verso la clientela | 355,5 | 355,5 |
| Crediti verso banche | 217,2 | 217,2 |
| Attività materiali | 5,6 | 5,6 |
| Attività Fiscali | 11,8 | 11,8 |
| Altre attività | 9,9 | 9,9 |
| Totale Attività | 600,4 | 600,4 |
| Stato Patrimoniale - Passivo | ||
| Debiti verso dipendenti | 188,3 | 188,3 |
| Passività fiscali | 14,9 | 14,9 |
| Altre passività | 95,7 | 95,7 |
| Totale Passività | 298,9 | 298,9 |
| Totale attività nette acquisite | 301,5 | 301,5 |
| Costo di acquisizione | 384,2 | |
| Avviamento | 82,7 |
In linea con quanto previsto dal principio IFRS 3 revised, il prezzo di acquisto deve essere allocato nel bilancio consolidato di BFF alle attività - anche immateriali - e alle passività che non erano già iscritte nel bilancio della controllata al loro fair value. L'ammontare che residua dopo la rilevazione al fair value delle singole voci di bilancio va contabilizzato in misura indistinta come "Avviamento" alla voce "Attività Immateriali".
Di conseguenza tale differenza positiva pari a 82,7 mila euro, è stata iscritta ad avviamento anche in funzione delle competenze tecniche e del know-how acquisiti dal management della neo acquista.
Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:
Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dal Gruppo con riferimento al 31 dicembre 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controllante | Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategiche (1) |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Voce di bilancio |
Incidenza sulla voce di bilancio |
Voce rendiconto finanziario |
Incidenza sulla voce di Rendiconto Finanziario |
|
| Impatto delle transazioni sullo stato patrimoniale consolidato | ||||||||
| Partecipazioni | ||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | 13.570 | 13.570 | 13.656 | 99,4% | (172) | n.d. | ||
| Debiti verso clientela | ||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | (386) | (386) | (10.789.422) | 0,0% | 1.984.408 | 0,0% | ||
| Fondo per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili |
||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | (1.057) | (1.057) | (7.861) | 13,4% | (115.690) | 0,9% | ||
| Altre passività | ||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | (577) | (577) | (401.369) | 0,1% | (115.690) | 0,5% | ||
| Riserve | ||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | (5.190) | (5.190) | (233.153) | 2,2% | (115.690) | 4,5% | ||
| Impatto delle transazioni sul conto economico consolidato | ||||||||
| Interessi passivi e oneri assimilati |
||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | (575) | (575) | (92.988) | 0,6% | ||||
| Spese amministrative: a) spese per il personale |
||||||||
| Al 31 dicembre 2022 | (9.629) | (9.629) | (74.352) | 13,0% | ||||
(1) Include anche i membri del Consiglio di Amministrazione.
Al 31 dicembre 2022 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a 16.169.288 opzioni assegnate: nel caso in cui il prezzo delle azioni raddoppiasse (ad esempio fino ad un valore di 15 euro) la dilution sarebbe pari al 2,21%.
In particolare, al 31 dicembre 2022, relativamente al piano stock option 2016 (secondo cui erano stati assegnati un totale di 8.358.640 di diritti di opzione), il numero di opzioni assegnate e non esercitate è pari a 1.086.788 (2.534.684 al 31 dicembre 2021), di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 854.788 (1.581.684 al 31 dicembre 2021).
Relativamente al piano stock option 2020, al 31 dicembre 2022 risultano assegnate n. 8.384.500 opzioni (rispetto 8.615.000 opzioni assegnata al 31 dicembre 2021), esercitabili a partire dal 2023.
Infine, in relazione al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2022 risultano assegnate 6.698.000 opzioni di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share, esercitabili a partire dal 2025.
Al fine di ottimizzare il funding di Gruppo, la Capogruppo ha sottoscritto contratti di finanziamento intercompany con le controllate, regolati a normali condizioni di mercato.
In particolare, i saldi delle posizioni intercompany in essere al 31 dicembre 2022 risultano i seguenti:
BFF Bank ha in essere i seguenti "License agreement":
È in essere un "Intragroup Service and cost sharing agreement", che prevede la fornitura di servizi e la ripartizione ottimale di costi tra tutte le società del Gruppo e le succursali della Capogruppo, tra BFF Bank e:
BFF Finance Iberia, nel corso dell'anno 2016, ha acquisito crediti sanitari italiani dalla controllante, per un importo complessivo di circa 82 milioni di euro. Tali crediti, alla data di riferimento, risultano già incassati per circa 80,9 milioni di euro con un outstanding residuo pari a 0,9 milioni di euro circa.
Si segnala che BFF Bank svolge:
Si precisa che il Gruppo ha intrattenuto, con aziende azioniste, rapporti di factoring e di mandato per la gestione e la riscossione dei crediti, a normali condizioni di mercato.
Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori del Gruppo e con altre parti correlate del Gruppo, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.
In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:
Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale del Gruppo Bancario e nelle disposizioni di legge.
Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:
Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.
Al 31 dicembre 2022 il numero di stock option assegnate e non esercitate è pari a 1.086.788, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 854.788.
In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:
Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.
Al 31 dicembre 2022 risultano assegnate n. 8.384.500 opzioni cash-less, esercitabili a partire dal 2023.
In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.
Al 31 dicembre 2022 risultano assegnate 6.698.000 opzioni di cui 2.547.000 in modalità cash-less e 4.151.000 in modalità phantom share, esercitabili a partire dal 2025.
L'informativa di Settore del Gruppo si articola, in coerenza con le aree di business individuate al fine di monitorare e analizzare i risultati del Gruppo, in sezioni rappresentative delle tre BU che offrono prodotti/servizi alla clientela:
Per i commenti e per i dettagli alle voci elencate, si rimanda alle sezioni specifiche contenute nell'Andamento della Gestione.
| Turnover acquistato / Finanziamenti erogati nell'anno / Crediti verso la clientela | FY'21 | FY'22 |
|---|---|---|
| Turnover acquistato / Finanziamenti erogati nell'anno | 5.781 | 7.783 |
| Italia | 3.014 | 4.505 |
| Spagna | 1.616 | 1.879 |
| Polonia | 687 | 663 |
| Slovacchia | 29 | 28 |
| Portogallo | 304 | 481 |
| Grecia | 91 | 167 |
| Francia | 35 | 55 |
| Croazia | 2 | 2 |
| Repubblica Ceca | 2 | 2 |
| Crediti verso la clientela | 3.745 | 5.221 |
| Italia | 2.105 | 2.852 |
| Spagna | 330 | 629 |
| Polonia | 790 | 806 |
| Slovacchia | 231 | 240 |
| Portogallo | 207 | 239 |
| Grecia | 70 | 131 |
| Francia | 10 | 13 |
| Croazia | 1 | 1 |
| Repubblica Ceca | 2 | 2 |
| Conto Economico | FY'21 | FY'22 |
| Totale ricavi netti | 161.9 | 170.1 |
| Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette | (38.8) | (43.8) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (0.7) | (5.8) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 0.3 | (0.5) |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 122.8 | 120.0 |
| Ammontari gestiti, clienti serviti, operazioni effettuate e depositi | FY'21 | FY'22 |
|---|---|---|
| Banca Depositaria (AuD, €m) | 83.573 | 49.524 |
| Global Custody (AuC, €m) | 172.625 | 153.065 |
| Depositi - Saldo Finale (€m) | 6.092 | 3.167 |
| Conto Economico | FY'21 | FY'22 |
| Totale ricavi netti | 57.8 | 52.5 |
| Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette | (28.8) | (24.7) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | - | - |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 29.0 | 27.8 |
| BU Payments Operazioni effettuate e depositi |
FY'21 | FY'22 |
| Tramitazioni (n. oper. m) | 312 | 331 |
| Regolamenti (n. oper. #m) | 191 | 257 |
| Depositi - Saldo Finale (€m) | 2,408 | 2,852 |
| Conto Economico | FY'21 | FY'22 |
| Totale ricavi netti | 62.1 | 63.3 |
| Costi diretti e Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/immateriali dirette | (30.9) | (32.1) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | - | - |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 31.1 | 31.3 |
In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.
Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello Stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.
L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).
In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:
Nel corso del 2018, BFF Banking Group ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).
Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza il Gruppo non deve applicare retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.
Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali", per BFF Banking Group, al 31 dicembre 2022
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Diritti d'uso 31.12.2022 |
Diritti d'uso 31.12.2021 |
|
| BFF | 10.675 | 13.793 |
| BFF Finance Iberia | 772 | 1.011 |
| BFF Polska Group | 1.058 | 1.486 |
| Totale BFF Banking Group | 12.505 | 16.290 |
Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B della Nota Integrativa.
Si fa riferimento in questa sezione solo ad attività poste in essere da BFF Polska Group.
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 |
Totale 31.12.2021 |
|
| Pagamenti da ricevere per |
Pagamenti da ricevere per |
|
| Fasce temporali | leasing | leasing |
| Fino a 1 anno | 313 | 312 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 280 | 312 |
| Da oltre 2 anno fino a 3 anni | 241 | 286 |
| Da oltre 3 anno fino a 4 anni | 185 | 264 |
| Da oltre 4 anno fino a 5 anni | 25 | 209 |
| Da oltre 5 anni | 12 | 113 |
| Totale pagamenti da ricevere per il leasing | 1.057 | 1.497 |
| RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI | ||
| Utili finanziari non maturati (-) | ||
| Valore residuo non garantito (-) | ||
| Finanziamenti per leasing | 1.619 | 2.851 |
Il prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni), evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i costi sostenuti ed iscritti nel Bilancio consolidato, al netto dei rimborsi spese e dell'IVA indetraibile e del contributo CONSOB.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | BFF Bank S.p.A. | Società del Gruppo | ||||||
| KPMG S.p.A. |
Rete KPMG S.p.A. |
KPMG S.p.A. |
Rete KPMG S.p.A. |
|||||
| Italia | Estero | Italia | Estero | Italia | Estero | Italia | Estero | |
| Revisione contabile | 189 | 92 | 22 | 271 | ||||
| Servizi di attestazione (*) | 58 | |||||||
| Servizi di consulenza fiscale | 16 | |||||||
| Altri servizi (**) | 595 | 94 | 15 | |||||
| Totale | 842 | 92 | 94 | 31 | 22 | 271 |
(*) Gli importi si riferiscono alle alle attestazioni in merito alla dichiarazione non finanziaria.
(**) Gli importi si riferiscono a procedure di verifica concordate e ad attività di due diligence.
Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei Documenti Contabili e Societari
Relazione sulla Gestione Bilancio Consolidato Attestazione del Dirigente preposto Relazione della Società di Revisione
attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Milano, 8 marzo 2023
Massimiliano Belingheri L'Amministratore Delegato
Giuseppe Manno Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti di BFF Bank S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato di BFF Banking Group (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a BFF Bank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca" o la "Capogruppo") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.
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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA
Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.16 "Altre informazioni - Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali"
Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 1.2 "Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave | |||
|---|---|---|---|---|
| Il Gruppo nel calcolo del costo ammortizzato dei crediti | Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: | |||
| verso la clientela acquisiti a titolo definitivo include anche la stima degli interessi di mora ritenuti recuperabili, coerentemente con quanto definito dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo". |
• la comprensione dei processi aziendali e del relativo ambiente informatico della Banca con riferimento al processo di stima degli interessi di mora; • l'analisi dei modelli utilizzati per la stima degli |
|||
| È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto: | interessi di mora e l'esame della ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili in essi |
|||
| • l'ammontare degli interessi di mora contabilizzati ma non ancora incassati è significativo; |
contenuti; • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di |
|||
| • la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima di tale componente di ricavo presuppone la disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili, costruite sulla base di flussi e tempi di incasso osservabili alla data di bilancio; |
bilancio relativa gli interessi di mora. | |||
| • incorpora elementi di giudizio professionale da parte degli Amministratori. |
||||
| La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è aumentata nel corso del 2022 a causa delle incertezze del contesto geopolitico legate al conflitto in Ucraina e al perdurare della pandemia da Covid-19 che hanno pesantemente inciso sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti rilevanti sul mercato dell'energia, sulle catene di fornitura, sulla tensione inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie di rialzo dei tassi di interesse delle principali economie. |
||||
| Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione degli interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
2
Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 16.2 "Altri proventi di gestione: composizione"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave | |||
|---|---|---|---|---|
| Il Gruppo a partire dall'esercizio 2018, in accordo con la | Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: | |||
| Direttiva 2011/7/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali che fissa un importo minimo di €40 a titolo d'indennizzo dei costi di recupero del credito, ha iniziato a richiedere ai debitori 40 euro per ogni fattura scaduta, come rimborso forfettario per le spese sostenute per il recupero del credito. |
• la comprensione dei processi aziendali e del relativo ambiente informatico della Banca con riferimento al processo di stima degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro); • l'analisi dei modelli utilizzati per la stima degli |
|||
| La recente sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 ottobre 2022, ha confermato il diritto di recuperare 40 euro per ogni fattura. |
interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro), nonché l'esame della ragionevolezza delle principali assunzioni e |
|||
| Il Gruppo, per la stima della recuperabilità degli interessi di mora, ha analizzato la serie storica degli incassi in modo tale da determinare una stima attendibile dell'ammontare incassabile relativamente all'indennizzo; di conseguenza, a partire dalla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022, ha deciso di procedere alla contabilizzazione per competenza del suddetto indennizzo, sulla base della percentuale di incasso rilevata dalle serie storiche e dalle analisi condotte, in linea con il modello già adottato per la contabilizzazione degli interessi di mora. Il Gruppo, al 31 dicembre 2022, ha iscritto la stima del credito maturato per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a 119 milioni di euro (87 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale). È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto: |
variabili in essi contenuti; • la verifica, su base campionaria, dell'accuratezza delle rilevazioni contabili; • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa alla contabilizzazione dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro). |
|||
| • l'effetto del cambio di stima è significativo; |
||||
| • la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima di tale componente di ricavo presuppone la disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili, costruite sulla base di flussi e tempi di incasso osservabili alla data di bilancio; |
||||
| • incorpora elementi di giudizio professionale da parte degli Amministratori. |
||||
| Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione per competenza dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro) un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Nota integrativa consolidata "Parte A – Politiche contabili": paragrafo A.2.7 "Attività immateriali"
Nota integrativa consolidata "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 10 "Attività immateriali"
Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 15 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave | ||
|---|---|---|---|
| Negli esercizi passati, a seguito di alcune operazioni di | Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: | ||
| aggregazione aziendale, il Gruppo ha rilevato nel bilancio consolidato attività immateriali a vita utile indefinita che, al 31 dicembre 2022, ammontano a €30,9 milioni e sono costituiti principalmente da avviamenti generati a seguito |
• | la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment approvato dagli Amministratori della Capogruppo; |
|
| dall'acquisizione di BFF Polska Group pari a €22,1 milioni, dell'acquisizione della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a €8,7milioni e dell'acquisizione di MC3 Informatica S.r.l. |
• | la comprensione del processo di predisposizione del piano pluriennale del Gruppo approvato dagli Amministratori della Capogruppo; |
|
| avvenuta nel 2022 pari a €0,08 milioni. | • | l'esame degli scostamenti tra i risultati storici e i |
Inoltre, il Gruppo nel corso dell'esercizio 2021, a seguito dell'operazione di aggregazione aziendale con DEPOBank S.p.A. e della conclusione del processo di allocazione definitiva del Prezzo di Acquisto ("Purchase Price Allocation"), ha rilevato nel bilancio consolidato attività immateriali a vita utile definita riconducibili a "Customer Contracts" per complessivi €25,7 milioni.
Nei bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 le attività immateriali rappresentate da «Customer Contracts» ammontano a €21,8 milioni.
Le rettifiche di valore nette sulle attività immateriali a vita utile definita addebitate al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 ammontano a €3,9 milioni e sono rappresentate dagli ammortamenti dell'esercizio per €2,8 milioni, nonché da rettifiche di valore pari a €1,1 milioni resesi necessarie a seguito dell'esito del test di impairment.
Come indicato nella nota integrativa, le attività immateriali a vita utile indefinita sono state allocate dagli Amministratori, secondo quanto previsto dall'IFRS 3, ad alcune divisioni operative ("Cash Generating Unit" o "CGU") da essi individuate.
Gli Amministratori hanno svolto un test di impairment con riferimento ai valori contabili iscritti alla data di bilancio per identificare eventuali perdite per riduzione di valore delle CGU, a cui le attività immateriali a vita utile definita e indefinita sono state allocate, rispetto al loro valore recuperabile.
Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.
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Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio, con particolare riferimento alla stima:
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è aumentata nel corso del 2022 a causa delle incertezze del contesto geopolitico legate al conflitto in Ucraina e al perdurare della pandemia da Covid-19 che hanno pesantemente inciso sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti rilevanti sul mercato dell'energia, sulle catene di fornitura, sulla tensione inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie di rialzo dei tassi di interesse delle principali economie.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione delle attività immateriali a vita utile definita e indefinita un aspetto chiave dell'attività di revisione.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Capogruppo o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora
esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti di BFF Bank S.p.A. ci ha conferito in data 2 aprile 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Capogruppo e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2029.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.
Alcune informazioni contenute nella nota integrativa al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.
Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato di BFF Banking Group al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Milano, 23 marzo 2023 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio
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