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De'Longhi

Annual Report Mar 31, 2023

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Annual Report

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Il Gruppo De' Longhi 3

Relazione sulla gestione 13

Bilancio consolidato

Prospetti contabili consolidati:

— Conto economico 83
— Conto economico complessivo 84
— Situazione patrimoniale - finanziaria 85
— Rendiconto finanziario 87
— Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 88
Note illustrative 89
Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato 140
Relazione della Società di Revisione indipendente
sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 147

Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio 151

Bilancio d'esercizio

Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.:

— Conto economico 168
— Conto economico complessivo 169
— Situazione patrimoniale - finanziaria 170
— Rendiconto finanziario 172
— Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 173
Note illustrative 174
Relazione della Società di Revisione al bilancio d'esercizio 212
Relazione del Collegio Sindacale 217
---------------------------------- ----- --

Copia di cortesia.

Questa versione è stata preparata per comodità d'uso e non contiene le informazioni ESEF come specificato nelle norme tecniche di regolamentazione ESEF (Regolamento Delegato (UE) 2019/815).

La Relazione finanziaria annuale, redatta secondo le disposizioni del predetto Regolamento Delegato è pubblicata e depositata secondo le disposizioni di legge.

Il Gruppo De' Longhi

,

Heritage Passione Rispetto Competenza Ambizione Lavoro di squadra Coraggio I nostri valori

Nel mondo, Ogni giorno, Al vostro fianco Un oggetto, Un'emozione, Un'esperienza autentica, Da vivere, da Raccontare.

Il Gruppo ha le sue radici all'inizio del '900 quando la famiglia de' Longhi fonda un laboratorio di produzione di componentistica industriale; nel corso degli anni diventa un produttore di prodotti finiti per conto terzi; nel 1974 viene lanciato il primo elettrodomestico marchiato De' Longhi, segnando così l'inizio della storia del Gruppo.

Inizialmente nota come produttore di radiatori elettrici portatili e condizionatori d'aria, l'Azienda, negli anni, ha ampliato la propria gamma di prodotti. Oggi, il Gruppo offre una gamma di piccoli elettrodomestici per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, il comfort (climatizzazione e riscaldamento) e la cura della casa e opera nel mercato principalmente attraverso i tre brand De' Longhi, Kenwood e Braun.

Recentemente la gamma dei prodotti è stata ampliata grazie all'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana che opera nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet, e del Gruppo Eversys attivo nel segmento delle macchine professionali per il caffè espresso.

Il Gruppo, il cui quartier generale ha sede a Treviso (Veneto, Italia), è presente in tutto il mondo grazie alle filiali commerciali dirette ed un network di distributori; inoltre, possiede sei stabilimenti produttivi e alcuni negozi.

Il Gruppo mira a rafforzare la propria leadership globale, raggiungendo i consumatori in tutto il mondo con soluzioni superiori per design, qualità e tecnologia.

I punti di forza su cui il Gruppo può contare per arrivare a questi obiettivi sono il suo portfolio composto da marchi forti, distintivi e diversificati, la capacità di ascolto dei nuovi trend di mercato, la presenza geografica estesa a livello globale, le diversità e il talento delle persone che lo compongono.

I valori del Gruppo riflettono chi siamo, il nostro carattere, il nostro modo di essere e di lavorare.

Sono degli ideali che guidano l'azione concreta del Gruppo, attraverso il lavoro quotidiano delle proprie persone e dei loro progetti.

Dalle materie ai prodotti

Le materie prime e i componenti acquistati vengono inviati agli stabilimenti del Gruppo e ai partner selezionati per la produzione e l'assemblaggio. Il processo è organizzato secondo centri di competenza specializzati all'interno dei quali la produzione di un determinato prodotto avviene sempre all'interno dello stesso stabilimento.

Disegniamo prodotti ed esperienze

Ogni prodotto nasce da attività di ricerca, di sviluppo e di progettazione che coinvolgono gli uffici tecnici e le funzioni di marketing e design. Una volta definita la soluzione, il Gruppo procede con l'acquisto delle materie prime e dei componenti semilavorati.

Test dopo test, qualità e sicurezza

Al termine del processo produttivo tutti i prodotti, comprese le soluzioni realizzate nelle produzioni affidate ai fornitori partner di prodotto finito, vengono testati per assicurare i massimi livelli di sicurezza e qualità.

Raggiungere i clienti e consumatori

Dai centri di sourcing e dagli hub logistici i prodotti vengono trasportati ai diversi magazzini per essere poi distribuiti verso l'intero network commerciale del Gruppo.

Il Gruppo De' Longhi è impegnato nel perseguire una progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, promuovendo un approccio sistemico e trasparente, rispettoso del Codice Etico, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere.

Il 2022 ha segnato l'inizio di un nuovo capitolo del percorso di sostenibilità.

È stato approvato il primo Piano di Sostenibilità, sono stati identificati dei target per dare concretezza all'impegno del Gruppo a fronte dei quali sono stati sviluppati dei progetti specifici, sono proseguite la promozione e la costituzione di partnership strategiche con primari istituti universitari ed è stato pubblicato il Manifesto di Sostenibilità del Gruppo.

Il Manifesto di Sostenibilità, disponibile nel sito internet www.delonghigroup.com, nella sezione "Sostenibilità" - "Documenti", è volto a creare un commitment trasversale a tutta la community interna, nonché a far conoscere all'esterno i temi su cui il Gruppo intende lavorare nell'ottica di un costante miglioramento e riassume l'impegno di De' Longhi nel dare un proprio contributo agli sforzi globali per un futuro sostenibile.

La strategia di sostenibilità del Gruppo è strutturata intorno a tre pilastri:

  • Il primo pilastro, Prodotti, si concentra sulla costante innovazione dei prodotti per garantirne durabilità ed efficienza e promuovere uno stile di vita sano.
  • Il secondo pilastro, Processi, abbraccia l'intera catena del valore e si concentra sulla gestione responsabile ed efficiente delle risorse, la lotta ai cambiamenti climatici, la promozione della sostenibilità con i fornitori e l'incoraggiamento di stili di vita sostenibili.
  • Il terzo pilastro, Persone, si concentra sui dipendenti del Gruppo, su tutti coloro che scelgono di

condividere la filosofia di De' Longhi attraverso l'acquisto dei suoi prodotti e sulle comunità locali - stakeholder fondamentale per il Gruppo.

Le aree di impegno identificate che gravitano attorno a questi tre pilastri sono otto, e comprendono a loro volta molteplici tematiche sottostanti.

Tutti i target previsti per il 2022 nel Piano di Sostenibilità sono stati raggiunti:

  • il 100% dei plant produttivi del Gruppo hanno ottenuto la certificazione ISO 14001 in materia ambientale;
  • è stato adottato il "Supplier Code of Conduct", che descrive i requisiti etici, sociali e ambientali che devono possedere i fornitori che intendono interagire con il Gruppo;
  • sono state approvate le "Responsible Sourcing Guidelines", che contengono i requisiti etici, sociali e ambientali sulla base dei quali la Direzione Acquisti valuta i fornitori.

Inoltre, 2 target previsti per il 2023 sono stati rag giunti con un anno di anticipo rispetto al Piano, ed in particolare:

  • è stato completato l'ampliamento dell'inventario GHG andando a mappare anche lo Scope 3 di Gruppo (oltre allo Scope 1 e 2 già rendicontati e per i quali si rimanda alla Dichiarazione Non Fi nanziaria 2022). Il completamento di tale proget to rappresenta un traguardo importante per il percorso di sostenibilità di De' Longhi, in quanto fornisce dati fondamentali che rappresentano la base sulla quale poter costruire le future evolu zioni dello stesso. Tale esercizio permette infatti di comprendere gli impatti in termini di emissioni climalteranti associati all'intera catena del valore, dall'acquisto di materie prime fino allo smalti mento del prodotto a fine vita, includendo l'im patto della logistica e dell'uso del prodotto da parte del consumatore. L'inventario GHG potrà costituire il primo passo verso l'efficientamento dei processi interni, fissando obiettivi e target di riduzione delle emissioni a lungo termine che comprendano Scope 1, Scope 2 e Scope 3;
  • sono state adottate le "Eco-Design Guidelines", documento elaborato in collaborazione con il Po litecnico di Milano che descrive le linee guida da applicare in tutte le fasi di vita di un prodotto, dall'ideazione e stesura del progetto, all'approva zione e la vendita. A tal riguardo, De' Longhi ha identificato diverse strategie tra cui: la riduzione del consumo energetico durante l'utilizzo e il tra sporto, l'ottimizzazione della durata dei prodotti e delle componenti, la maggiore durabilità e rin novabilità dei materiali, la facilitazione dello

smontaggio e la riduzione della tossicità e noci vità delle risorse.

Si ricorda inoltre che la sostenibilità è stata identifi cata come uno dei key enablers fondamentali del Medium Term Plan 2021-2023, a conferma della centralità del concetto di "Successo Sostenibile" per il Gruppo De' Longhi.

Per concludere, si menzionano altre due importanti attività su cui il Gruppo sta attualmente lavorando. De' Longhi ha infatti preso parte nel corso dell'eser cizio ad un bando del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), nell'ambito del Piano Naziona le di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il bando prevede la creazione di almeno 12 partenariati estesi, tra cui Models for Sustainable Nutrition in collaborazione con l'Università di Parma. Tra i target da raggiunge re: la prevenzione degli sprechi, la sostenibilità e la circolarità della supply chain, il miglioramento della nutrizione e la sostenibilità alimentare in contesti ad alta densità abitativa.

Infine, sempre nel 2022 De' Longhi ha preso parte all'Italian Green New Deal, un bando nazionale che prevede contributi e agevolazioni finanziarie a so stegno dei progetti di transizione ecologica e circo lare. Le iniziative identificate dal Gruppo riguardano principalmente la sostenibilità delle macchine da caffè, dalla componentistica agli imballi.

La Società pubblica la propria Dichiarazione consolida ta di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, nonché il relativo Report di Sostenibilità, en trambi reperibili nel sito internet www.delonghigroup. com, nella sezione "Sostenibilità" - "Documenti".

Consiglio di amministrazione Società di revisione
Giuseppe de' Longhi Presidente PriceWaterhouseCoopers S.p.A.***
Fabio de' Longhi Vice-Presidente e
Amministratore Delegato
Comitato Controllo e Rischi,
Massimiliano Benedetti ** Consigliere Corporate Governance e Sostenibilità
Ferruccio Borsani ** Consigliere Luisa Maria Virginia Collina ** Presidente
Luisa Maria Virginia Collina ** Consigliere Micaela Le Divelec Lemmi **
Silvia de' Longhi Consigliere Stefania Petruccioli
Carlo Garavaglia Consigliere
Carlo Grossi ** Consigliere Comitato Remunerazioni e Nomine
Micaela Le Divelec Lemmi ** Consigliere
Maria Cristina Pagni Consigliere Carlo Grossi ** Presidente
Stefania Petruccioli Consigliere Ferruccio Borsani **
Carlo Garavaglia
Collegio Sindacale Comitato Indipendenti
Cesare Conti Presidente
Alessandra Dalmonte Sindaco effettivo Luisa Maria Virginia Collina ** Presidente e
Lead Independent Director
Alberto Villani Sindaco effettivo Massimiliano Benedetti **
Raffaella Annamaria Pagani Sindaco supplente Micaela Le Divelec Lemmi **
Alberta Gervasio Sindaco supplente

* Gli organi societari attuali sono stati nominati dall'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2022 per il triennio 2022-2024.

In data 17 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni, con decorrenza dal 31 agosto 2022, del dott.Massimo Garavaglia dalle sue cariche di Amministratore Delegato e di Direttore Generale di De' Longhi S.p.A., nonché dagli incarichi consiliari ricevuti nell'ambito del Gruppo. In data 28 luglio 2022, nell'ambito della Succession Plan Policy, adottata dalla Società De' Longhi S.p.A. in ossequio alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Vice-Presidente Fabio de' Longhi Amministratore Delegato con efficacia dal 1° settembre 2022, nelle more dell'individuazione del nuovo vertice aziendale. Sempre a far data dal 1° settembre, il dott. Fabio de' Longhi è stato altresì identificato, ai sensi del Codice di Corporate Governance, quale Chief Executive Officer incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di De' Longhi S.p.A. e del Gruppo. In data 22 dicembre 2022 il Succession Plan si è concluso con la nomina dell'ing. Nicola Serafin quale nuovo Direttore Generale (con efficacia dal 1° gennaio 2023) e la conferma del dott. Fabio de' Longhi quale Amministratore Delegato.

** Amministratori indipendenti.

*** Incarico conferito dall'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2018 per gli esercizi 2019-2027.

Ricavi consolidati

pari a Euro 3.158,4 milioni, in lieve calo rispetto al 2021, ma in forte progressione rispetto ai valori pre-pandemia.

Ricavi consolidati per linee di business

EBITDA ante oneri non ricorrenti/ stock option

PFN

pari a Euro 298,8 milioni.

Flusso da gestione corrente e variazioni di CCN positivo per Euro 151,9 milioni.

pari a Euro 362,0 milioni (11,5% dei ricavi).

CCN operativo

pari a Euro 288,8 milioni (9,1% sui ricavi).

(Importi in Euro milioni)

Dati economici

Valori in milioni di Euro 2022 % 2021 % Variazione Variazione %
Ricavi 3.158,4 100,0% 3.221,6 100,0% (63,2) (2,0%)
Ricavi a cambi costanti 3.031,3 100,0% 3.221,4 100,0% (190,1) (5,9%)
Margine industriale netto 1.493,3 47,3% 1.600,2 49,7% (106,8) (6,7%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option 362,0 11,5% 515,0 16,0% (153,0) (29,7%)
EBITDA 369,4 11,7% 480,6 14,9% (111,2) (23,1%)
Risultato operativo 263,5 8,3% 386,9 12,0% (123,4) (31,9%)
Risultato netto di competenza del Gruppo 177,4 5,6% 311,1 9,7% (133,7) (43,0%)
Risultato netto ante oneri non ricorrenti/stock option 170,3 5,4% 312,8 9,7% (142,6) (45,6%)

Dati patrimoniali e finanziari

Valori in milioni di Euro 31.12.2022 31.12.2021
Capitale circolante operativo netto 288,8 199,7
Capitale circolante operativo netto/Ricavi netti 9,1% 6,2%
Capitale circolante netto 142,9 (8,6)
Capitale investito netto 1.364,6 1.145,5
Posizione finanziaria netta attiva 298,8 425,1
di cui:
- posizione finanziaria netta bancaria 389,5 505,9
- altre attività/(passività) non bancarie (90,7) (80,8)
Patrimonio netto 1.663,4 1.570,6

Premessa e definizioni

Le dichiarazioni previsionali (forward - looking sta tements), contenute in particolare nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione", per loro natura, hanno una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. Alla data della presente Re lazione, visto il contesto in continua evoluzione, si registra un elevato livello di incertezza che impone un atteggiamento di cautela nella redazione delle previsioni economiche. I risultati effettivi potranno pertanto differire rispetto a quelli annunciati in rela zione a diversi fattori.

I dati a cambi costanti sono stati calcolati escluden do gli effetti della conversione dei saldi in valuta e della contabilizzazione delle operazioni in derivati.

I dati economici e patrimoniali-finanziari di seguito commentati si riferiscono al perimetro del Gruppo De' Longhi comprensivo delle recenti acquisizioni di Capital Brands ed Eversys.

Il 2022 è stato un anno molto complesso, caratterizzato da molteplici fattori macroeconomici e geo-politici che hanno influenzato l'andamento dell'attività.

Gli strascichi dell'epidemia di Covid-19, soprattutto in Cina, la guerra in Ucraina, le dinamiche inflattive, il generale trend di aumento dei costi e la repentina evoluzione dei mercati finanziari (aumento dei tassi di interesse e andamento dei cambi), hanno contribuito a determinare un'elevata volatilità della domanda.

La generale saturazione dei mercati e una conseguente repentina revisione delle previsioni di crescita, hanno, poi, comportato un elevato livello di stock, presso il trade e nei magazzini del Gruppo a cui è stato fatto fronte, a partire dal secondo semestre, avviando delle azioni mirate al contenimento delle scorte con un forte rallentamento della produzione e degli acquisti.

In questo scenario molto complicato, il Gruppo De' Longhi, dopo un 2021 caratterizzato da una crescita record, ha saputo affrontare con resilienza le numerose sfide e le crescenti complessità di un contesto, ancora una volta, in continua evoluzione.

In virtù del rafforzamento degli investimenti in comunicazione a supporto dei brand, alla buona performance dei prodotti per il caffè e alla diversificazione della presenza nei mercati internazionali, De' Longhi ha mantenuto i ricavi ad un buon livello, evidenziando un leggero calo rispetto al 2021 che tuttavia ha rappresentato un termine di comparazione sfidante.

I fattori sopra descritti hanno, però, determinato un rilevante impatto sulla marginalità che ha risentito di costi di natura straordinaria connessi al rallentamento della produzione e ai livelli elevati di giacenze di magazzino.

Il Gruppo, grazie alle azioni intraprese, è riuscito, infine, a contenere il livello di capitale circolante, in particolare con riferimento al magazzino e ai crediti, e a recuperare, soprattutto nel quarto trimestre, reddittività mitigando gli effetti sulla posizione finanziaria netta a conferma della propria solidità patrimoniale.

In continuità con l'anno precedente, sono proseguiti nel corso del 2022 gli investimenti in comunicazione; in particolare, sono continuate le attività nell'ambito delle campagne pubblicitarie globali a supporto dei prodotti per il caffè che vedono coinvolti importanti ambassador e che, in un orizzonte temporale pluriennale, hanno lo scopo di consolidare la riconoscibilità e l'immagine dei brand del Gruppo.

Nel corso dell'esercizio, De' Longhi ha, inoltre, continuato ad investire in ambito industriale, in infrastrutture e nello sviluppo di nuovi prodotti.

A conferma dell'impegno di evolvere verso un modello finalizzato a consolidare la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore degli stakeholder, è stato avviato, inoltre, un processo di integrazione della sostenibilità nella strategia industriale con l'obiettivo di coniugare crescita e sviluppo sostenibile.

Nel corso del 2022 i ricavi si sono attestati a Euro 3.158,4 milioni in leggera contrazione (-2,0%) rispetto al 2021 che, tuttavia, rappresenta un termine di confronto particolarmente sfidante, vista la sua decisa accelerazione sul 2020 e, per questo, penalizzante in termini comparativi. L'andamento ha risentito di una contrazione dei volumi e di un peggioramento del mix solo parzialmente compensati da un effetto prezzi positivo e dalla rivalutazione delle principali valute di export che ha determinato un recupero in termini di ricavi (in diminuzione del 5,9% a parità di cambi).

In termini geografici, i ricavi hanno avuto un andamento non omogeneo risentendo in maniera diversa dei fattori critici che hanno influenzato il business nel corso del 2022.

In Europa il Gruppo ha realizzato un fatturato pari a Euro 1.874,6 milioni, in riduzione del 9,7% (-10,8% a cambi costanti) rispetto ai dodici mesi del 2021.

Risultati positivi sono arrivati dai mercati nei quali il comparto dei prodotti per il caffè ha continuato a performare con successo e in quelli in cui, tradizionalmente, il settore delle kitchen machine è meno rilevante.

Le vendite, infatti, hanno subìto le diverse dinamiche di mercato e hanno risentito della riduzione della domanda di prodotti per la casa, in particolare per la preparazione dei cibi, la cui richiesta è tornata ai livelli pre-pandemia causando situazioni di eccesso di stock presso il trade. Alla contrazione del fatturato dei prodotti per la cottura, soprattutto kitchen machine, si sono sommati, poi, gli effetti di una difficile stagione del condizionamento mobile. Il conflitto, in Ucraina, ha comportato, poi, la sospensione totale delle attività, solo parzialmente riprese nella seconda parte dell'anno, e ha, indirettamente, influenzato le vendite negli altri paesi

causando uno spostamento delle capacità di spesa dei consumatori su beni di prima necessità e/o energetici.

In America i ricavi sono stati pari a Euro 623,4 milioni, in aumento del 10,8% rispetto al 2021 grazie anche ad un effetto cambi positivo (-1,2% a cambi costanti).

Le vendite di prodotti per il caffè sono risultate in aumento rispetto al 2021, in particolare con riferimento ai modelli superautomatici, ai prodotti in partnership con Nespresso e alle macchine a pompa.

Il mercato dei personal blender e dei piccoli elettrodomestici da cucina, in seguito al ritorno ad una situazione di normalità post-pandemia, ha subìto, invece, una contrazione che ha influenzato la performance dei prodotti a marchio Nutribullet e Magicbullet.

L'area Asia Pacific ha realizzato ricavi per Euro 463,9 milioni, in crescita del 15,9% rispetto al 2021 (+12,2% a parità di cambi) nonostante gli strascichi della pandemia siano perdurati in alcuni mercati anche nel 2022, soprattutto nella Greater China che ha però evidenziato risultati positivi.

In crescita inoltre i mercati in Australia/Nuova Zelanda e Giappone, grazie soprattutto al contributo del comparto dei prodotti per il caffè.

L'area MEIA ha chiuso l'esercizio con ricavi pari a Euro 196,6 milioni, in aumento del 7,9% grazie anche ad un effetto cambi positivo (-4,1% a parità di cambio), nonostante le restrizioni all'import vigenti che hanno limitato le vendite in un importante

mercato di riferimento.

A livello di linee di business, il comparto dei prodotti per il caffè ha evidenziato ricavi in crescita grazie al contributo positivo di tutte le principali categorie di prodotto supportate dagli investimenti in attività di comunicazione.

La categoria delle macchine per il caffè professionale, che ha affiancato le tradizionali famiglie di prodotto a partire dalla recente acquisizione di Eversys, ha registrato una crescita a ritmi sostenuti in linea con le previsioni.

L'andamento delle vendite dei prodotti per la preparazione dei cibi ha risentito, in termini comparativi, di un 2021 in cui il comparto aveva raggiunto dei livelli record e di una contrazione della domanda dovuta ad uno spostamento delle preferenze di acquisto post-pandemia.

Il mercato dei personal blender, ha subìto, dopo due anni, il 2020 e il 2021, di grande successo, una contrazione che ha influenzato la performance dei prodotti a marchio Nutribullet e Magicbullet.

Il segmento del comfort ha complessivamente registrato una crescita. Il comparto del condizionamento mobile ha risentito, in Europa, di una stagione estiva poco favorevole e della presenza di elevati livelli di stock presso il trade. Le vendite di prodotti per il riscaldamento hanno, invece, evidenziato una decisa progressione.

Il comparto home care, che include i prodotti per la pulizia della casa e lo stiro, ha chiuso l'anno con un fatturato sostanzialmente in linea rispetto al 2021.

La pressione inflattiva sui costi dei materiali e delle

risorse energetiche, l'incremento delle tariffe dovute a scenari geopolitici instabili e l'alto livello delle scorte hanno causato un significativo aumento dei costi produttivi e di natura logistica (principalmente costi connessi a trasporti, affitti di spazi ad uso logistico e servizi di movimentazione merci). Quest'ultimi, in particolare, nel corso dei primi mesi dell'anno, hanno risentito di un elevato livello di scorte dovuto ad una pianificazione dello stock basata su previsioni ottimistiche concomitante ad un rallentamento delle vendite. Per far fronte a queste criticità, a partire dalla seconda metà dell'anno, il Gruppo ha messo in atto forti azioni mirate al contenimento delle rimanenze che hanno contribuito, nel corso del quarto trimestre, ad un recupero di marginalità.

Il Gruppo, pur continuando ad operare in un contesto macroeconomico e politico incerto e volatile, ha continuato ad investire in attività di comunicazione e marketing (in aumento rispetto al 2021) con l'obiettivo di supportare il business, in particolare con il proseguimento della campagna di comunicazione lanciata a livello globale nel quarto trimestre del 2021.

Il margine industriale netto si è attestato a Euro 1.493,3 milioni, ossia il 47,3% dei ricavi, in contrazione del 6,7% rispetto al 2021 poiché, alle dinamiche che hanno influenzato i ricavi, si sono sommati gli effetti dell'aumento dei costi industriali.

L'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option è stato pari a Euro 362,0 milioni pari al 11,5% dei ricavi, in contrazione rispetto a Euro 515,0 milioni (16,0% dei ricavi) del 2021.

Nel quarto trimestre si è osservato un recupero con un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a Euro 150,0 milioni (14,6% dei ricavi) contro Euro 158,0 milioni (14,7% dei ricavi) dello stesso periodo dell'anno precedente.

Nel corso del 2022 sono stati evidenziati separatamente alcuni elementi aventi natura non ricorrente risultanti complessivamente in proventi netti pari a Euro 8,3 milioni (oneri netti per Euro 30,8 milioni nel 2021). Rientrano in questa voce i proventi derivanti da una revisione della valutazione degli asset in Ucraina in relazione alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso della quasi totalità dei crediti precedentemente svalutati, compensati da alcune voci di onere tra cui l'importo della donazione a favore della popolazione colpita dal conflitto e gli effetti economici connessi all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.

Il Gruppo ha, inoltre, accantonato costi associati al piano di stock option per Euro 0,9 milioni rappresentativi degli oneri figurativi del periodo al netto degli effetti derivanti dalla variazione del numero degli aventi diritto.

Il risultato operativo è stato pari a Euro 263,5 milioni, pari all'8,3% sui ricavi.

Gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 25,3 milioni che si confrontano con proventi pari a Euro 13,3 milioni del 2021 comprensivi tuttavia di proventi non ricorrenti per complessivi M/Euro 25,3 milioni riferiti principalmente alla rivalutazione della quota di minoranza detenuta in Eversys effettuata ai sensi dell'IFRS 3 al momento dell'acquisizione del controllo. L'andamento è influenzato dagli effetti contabili della valutazione di alcuni strumenti finanziari sulla base del tasso di interesse in essere alla data di reporting (amortized cost).

Dopo aver rilevato imposte per Euro 58,4 milioni e interessi di minoranza per Euro 2,4 milioni, l'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 177,4 milioni (Euro 311,1 milioni nel 2021).

Le imposte dell'esercizio includono lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.

Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, il 2022 è stato un anno complesso anche nella gestione del capitale circolante influenzato dal repentino cambiamento delle condizioni di mercato che ha comportato un rallentamento della produzione e un alto livello di scorte a fronte del quale il Gruppo ha reagito con azioni speciali che hanno permesso, nel corso del quarto trimestre, il ritorno progressivo a livelli normali di magazzino.

In particolare, si è poi assistito ad una buona gestione dei crediti commerciali e ad un andamento dei debiti verso fornitori influenzato dalla riduzione degli acquisti.

Il capitale circolante netto operativo al 31 dicembre 2022 è stato pari a Euro 288,8 milioni (9,1% dei ricavi) contro Euro 199,7 milioni (6,2% dei ricavi) alla stessa data del 2021.

Al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 298,8 milioni (Euro 425,1 milioni al 31 dicembre 2021).

Al netto di alcune componenti finanziarie specifiche, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati, il debito residuo a fronte di aggregazioni aziendali e operazioni connesse ai fondi pensione, la posizione finanziaria netta "bancaria" è stata attiva per Euro 389,5 milioni (Euro 505,9 milioni al 31 dicembre 2021).

Il flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN nel 2022 è stato positivo per Euro 151,9 milioni per effetto delle dinamiche già descritte sopra.

Il flusso finanziario di periodo ha evidenziato un assorbimento per complessivi Euro 126,3 milioni che incorpora gli investimenti, riferibili in primo luogo al potenziamento della struttura produttiva, per Euro 156,2 milioni e la distribuzione di dividendi per Euro 124,5 milioni.

Il conto economico consolidato riclassificato è riepilogato nella tabella di seguito:

Valori in milioni di Euro 2022 % sui ricavi 2021 % sui ricavi
Ricavi netti 3.158,4 100,0% 3.221,6 100,0%
Variazioni (63,2) (2,0%)
Consumi e altri costi di natura industriale (servizi e
costo del lavoro industriale)
(1.665,1) (52,7%) (1.621,4) (50,3%)
Margine industriale netto 1.493,3 47,3% 1.600,2 49,7%
Costi per servizi ed altri oneri operativi (889,1) (28,2%) (845,9) (26,3%)
Costo del lavoro (non industriale) (242,2) (7,7%) (239,3) (7,4%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti/stock option 362,0 11,5% 515,0 16,0%
Variazioni (153,0) (29,7%)
Oneri non ricorrenti/oneri stock option 7,4 0,2% (34,3) (1,1%)
EBITDA 369,4 11,7% 480,6 14,9%
Ammortamenti (105,8) (3,4%) (93,7) (2,9%)
Risultato operativo 263,5 8,3% 386,9 12,0%
Variazioni (123,4) (31,9%)
Proventi (Oneri) finanziari netti (25,3) (0,8%) 13,3 0,4%
Risultato ante imposte 238,2 7,5% 400,3 12,4%
Imposte (58,4) (1,8%) (88,5) (2,7%)
Risultato netto 179,8 5,7% 311,7 9,7%
Risultato di pertinenza di terzi 2,4 0,1% 0,7 0,0%
Risultato netto di competenza del Gruppo 177,4 5,6% 311,1 9,7%

Il conto economico riclassificato sopra riportato differisce a livello di margine industriale per Euro 240,2 milioni nel 2022 (292,8 milioni nel 2021) rispetto allo schema di conto economico consolidato in quanto, al fine di garantire una migliore rappresentazione dell'andamento del periodo, sono stati riclassificati il costo del personale e i costi per servizi di natura industriale rispettivamente dal costo del lavoro e dai costi per servizi ed evidenziati separatamente gli oneri di natura non ricorrente.

Andamento dei ricavi

Il Gruppo De' Longhi nel corso del 2022 ha realizzato ricavi pari a Euro 3.158,4 milioni in lieve diminuzione (-2,0%) rispetto al 2021 che, tuttavia, vista la sua decisa accelerazione sul 2020, rappresenta un target particolarmente sfidante e, per questo, penalizzante in termini comparativi.

L'andamento è stato influenzato da un contesto macroeconomico complesso in cui il conflitto in Ucraina, l'accelerazione dell'inflazione, la crisi energetica e l'aumento dei tassi di interesse hanno deteriorato la fiducia e la capacità di spesa dei consumatori.

A causa della contrazione della domanda e degli elevati livelli di scorte presso il trade, i ricavi hanno risentito di un effetto volumi negativo a cui si è aggiunto un peggioramento del mix.

La rivalutazione delle principali valute di export ha avuto un effetto positivo sui ricavi che, a parità di cambi, avrebbero mostrato una contrazione del 5,9%.

L'incidenza delle vendite tramite canali on-line è risultata progressivamente in crescita sul totale consolidato.

I mercati

I fattori critici descritti sopra hanno influenzato diversamente le aree commerciali in cui il Gruppo opera; in particolare, i mercati europei hanno risentito in misura più elevata del conflitto in Ucraina e del sentiment negativo conseguente, mentre, invece, le altre aree hanno mostrato una maggiore tenuta.

L'andamento dei ricavi nelle aree commerciali è riepilogato nella seguente tabella.

Valori in milioni di Euro 2022 % 2021 % Variazione Variazione % Variazione a
cambi costanti %
Europa 1.874,6 59,4% 2.076,3 64,4% (201,7) (9,7%) (10,8%)
America 623,4 19,7% 562,8 17,5% 60,6 10,8% (1,2%)
Asia Pacific 463,9 14,7% 400,3 12,4% 63,6 15,9% 12,2%
MEIA 196,6 6,2% 182,3 5,7% 14,3 7,9% (4,1%)
Totale ricavi 3.158,4 100,0% 3.221,6 100,0% (63,2) (2,0%) (5,9%)

La maggior parte dei paesi ha registrato, soprattutto nel primo semestre, un rallentamento delle vendite che, però, è avvenuto in momenti differenti in relazione alle tempistiche con cui le diverse geografie si sono dovute confrontare con le dinamiche di mercato.

La Francia è stato il primo paese che si è trovato a gestire il calo della domanda di prodotti per la casa. In particolare, il mercato dei prodotti per la preparazione dei cibi ha mostrato un'inversione di tendenza già a partire dai primi mesi dell'anno quando la domanda è tornata ai livelli pre-pandemia e, di conseguenza, i retailer si sono trovati con elevati livelli di stock. Alla contrazione del fatturato dei prodotti per la cottura, in particolare delle kitchen machines, si sono sommati, poi, gli effetti di una difficile stagione del condizionamento mobile e la debolezza delle vendite di prodotti per il caffè, in contrazione rispetto all'anno precedente.

Una dinamica simile è stata registrata nel Regno Unito il cui fatturato è tradizionalmente legato ai prodotti a marchio Kenwood, in particolare alle kitchen machine e alla linea breakfast, e in Benelux dove la fiducia del consumatore si è velocemente deteriorata a fronte di una crescente inflazione.

Il mercato tedesco, ugualmente influenzato dalla debolezza del comparto delle kitchen machine, ha tenuto rispetto all'anno precedente, registrando un fatturato solo in leggera contrazione a causa di una situazione di incertezza nei consumi che si è manifestata tra l'estate e l'inizio dell'autunno e sostanzialmente risolta dopo che il governo ha varato alcune misure in risposta alla crisi energetica. L'andamento delle vendite dei prodotti per il caffè, in particolare delle macchine superautomatiche e dei modelli a pompa, è stato positivo.

Anche l'Italia è riuscita a contenere il rallentamento del fatturato, soprattutto, per aver sfruttato, più a lungo rispetto ad altri mercati, la tendenza di successo dei prodotti per il caffè le cui vendite hanno beneficiato anche della campagna di comunicazione globale "Perfetto". I risultati del comparto del condizionamento mobile sono stati positivi, mentre, come per gli altri paesi, è risultato negativo l'andamento delle vendite di kitchen machine e dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi.

In controtendenza, Spagna e Portogallo hanno registrato ricavi in aumento, principalmente grazie alla buona performance dei prodotti per il caffè, ma anche per i buoni risultati dei prodotti per lo stiro a marchio Braun e per la scarsa rilevanza per i due mercati dei prodotti per la preparazione dei cibi.

La Polonia ha evidenziato una crescita del fatturato che ha beneficiato del successo delle macchine per il caffè superautomatiche mentre il mercato ucraino è stato influenzato dalla sospensione totale delle attività, che hanno visto successivamente una parziale ripresa.

Indirettamente, il conflitto ha influenzato anche l'andamento dei paesi scandinavi e dell'Europa orientale, che hanno registrato uno spostamento delle capacità di spesa dei consumatori su beni di prima necessità e/o energetici.

In America il Gruppo ha registrato ricavi per Euro 623,4 milioni, in aumento del 10,8% rispetto al 2021 grazie anche ad un effetto cambi positivo; a parità di cambi l'area avrebbe mostrato un fatturato sostanzialmente in linea con il periodo di confronto (-1,2%).

Le vendite di prodotti per il caffè hanno continuato nel trend di crescita già segnato negli anni precedenti che è stato possibile grazie ai modelli superautomatici e alla partnership con Nespresso, ma anche grazie alle macchine a pompa.

Il mercato dei personal blender e dei piccoli elettrodomestici da cucina, in seguito al ritorno ad una situazione di normalità post-pandemia, ha subìto, dopo due anni, il 2020 e il 2021, di grande successo, una contrazione che ha influenzato la performance dei prodotti a marchio Nutribullet e Magicbullet.

L'area Asia Pacific ha realizzato ricavi per Euro 463,9 milioni, in crescita del 15,9% rispetto al 2021 (+12,2% a parità di cambi).

In Greater China, nonostante un rallentamento dell'economia e le politiche di tolleranza zero per contrastare il Covid, è stata registrata un'importante crescita delle vendite di prodotti per il caffè che è la conseguenza delle attività di promozione, in particolare, tramite ambassador locali, del lancio di due nuovi modelli volti ad ampliare la gamma delle macchine superautomatiche e tradizionali e delle attività di accelerazione del business tramite canali on-line.

Australia e Nuova Zelanda hanno mostrato una decisa crescita trainata soprattutto dalla famiglia delle macchine per il caffè superautomatiche.

Similmente anche in Giappone i ricavi sono risultati in progressione grazie, soprattutto, al contributo delle macchine per il caffè superautomatiche.

L'area MEIA ha chiuso l'esercizio con ricavi pari a Euro 196,6 milioni, in aumento del 7,9% grazie anche ad un effetto cambi positivo (-4,1% a parità di cambio). La crescita di fatturato nei paesi del Golfo ha compensato la crisi dei mercati nord-africani, in primis l'Egitto, a causa del blocco delle importazioni.

Le linee di business

Nel corso del 2022, nonostante un contesto di mercato sfidante, il comparto dei prodotti per il caffè ha evidenziato buoni risultati in termini di crescita del fatturato grazie al contributo positivo di tutte le categorie di prodotto, con la sola eccezione della gamma delle macchine per il drip coffee.

Gli investimenti in attività di comunicazione e, in particolare, la campagna di comunicazione "Perfetto" lanciata a livello globale, hanno significativamente contribuito a rafforzare la riconoscibilità del brand e al successo della categoria.

La famiglia delle macchine per il caffè superautomatiche ha mostrato, in tutte le aree commerciali di riferimento, risultati positivi che hanno permesso di mantenere la posizione di leader del marchio De' Longhi nel segmento di riferimento.

La principale novità del 2022 è stata rappresentata, per quanto riguarda la gamma di fascia medio-alta, dal lancio in alcuni mercati del modello Eletta Explore caratterizzato dalla possibilità di erogare, in aggiunta alle preparazioni tradizionali, bevande fredde. Per quanto riguarda, invece, i modelli della fascia entry level, la gamma delle macchine Magnifica è stata ampliata con l'introduzione della nuova Magnifica Start.

La famiglia delle macchine a pompa ha registrato una progressione a doppia cifra grazie, soprattutto, al contributo della famiglia La Specialista la cui gamma è stata estesa attraverso l'introduzione della nuova La Specialista Arte. Nel quarto trimestre dell'anno, un'ulteriore spinta è derivata dal lancio in alcuni paesi, tra cui Australia e Cina, del modello La Specialista Maestro che ha permesso di rinforzare la presenza nel segmento di riferimento.

Il comparto delle macchine tradizionali (senza macina caffè integrato) ha continuato ad offrire un contributo positivo grazie, soprattutto, alla piattaforma Dedica che è stata rafforzata mediante l'introduzione di Dedica Arte che rappresenta un'evoluzione dei modelli esistenti.

La categoria delle macchine per il caffè professionale, che ha affiancato le tradizionali famiglie di prodotto a partire dalla recente acquisizione di Eversys, ha registrato una crescita a ritmi sostenuti.

Con la ripresa post-pandemia del settore HoReCa, si è registrata, infatti, una forte domanda di macchine per il caffè di tipo professionali, e, in questo contesto, Eversys, che offre una gamma di modelli che incorporano una elevata componente di automazione, ha incrementato le proprie vendite con buoni risultati in tutti i tradizionali mercati di riferimento, in particolare negli Stati Uniti, Irlanda, UK e negli altri paesi europei. Buoni risultati sono arrivati anche da altri mercati, in primis Asia. Il segmento ha beneficiato anche della partnership con un'importante catena di caffetterie presente a livello internazionale con cui Eversys ha siglato degli accordi di collaborazione.

L'andamento delle vendite dei prodotti per la preparazione dei cibi ha risentito, in termini comparativi di un 2021 in cui il comparto aveva raggiunto dei livelli record, che non è stato possibile replicare in quanto la domanda di prodotti per la cucina ha subìto un repentino rallentamento, in seguito al ritorno a condizioni di vita normali nel periodo post-pandemia, che ha penalizzato soprattutto la gamma dei prodotti premium, tra cui le kitchen machine a marchio Kenwood. Il mutamento del mercato avvenuto più velocemente delle attese ha comportato situazioni di eccesso di stock presso la distribuzione che hanno influenzato il business del Gruppo. Rispetto al 2019, e quindi pre-pandemia, attualmente si registrano, però, una crescente attenzione e un maggiore interesse alla preparazione dei cibi, soprattutto per una tendenza a ricercare un'alimentazione sana. Proprio per cercare di raggiungere una nuova tipologia di clientela, nel corso del 2022 sono stati lanciati due nuovi modelli di food processor a marchio Kenwood, MultiPro Go e MultiPro Weigh XL, destinati ad un target giovane o alle prime esperienze in cucina.

Il mercato dei personal blender ha risentito di dinamiche molto simili a quelle sopra descritte con riferimento ai prodotti per la preparazione dei cibi; a causa di questi fattori, i prodotti a marchio Nutribullet e Magic Bullet hanno registrato, negli Stati Uniti, vendite in calo. Una eccezione al trend generale è stata rappresentata dalla famiglia degli estrattori che, grazie al lancio di nuovi modelli, ha mantenuto una posizione di spicco nel mercato dei prodotti connessi alla sana alimentazione. Al di fuori degli Stati Uniti, Nutribullet sta facendo progressi nello sviluppo di nuovi mercati sfruttando la consolidata struttura di distribuzione del Gruppo De' Longhi.

Il segmento del comfort ha complessivamente registrato una crescita. Il comparto del condizionamento mobile ha risentito, in Europa, di una stagione estiva poco favorevole e della presenza di elevati livelli di stock presso i distributori; inoltre, a causa di una crescente competizione tra i player, il mercato ha registrato una progressiva erosione dei prezzi. Le vendite di prodotti per il riscaldamento hanno, invece, evidenziato una decisa progressione grazie anche alla crescente domanda in relazione al timore di una crisi nell'approvvigionamento di gas in Europa.

Il comparto home care, che include i prodotti per la pulizia della casa e lo stiro, ha chiuso l'anno con un fatturato sostanzialmente in linea rispetto al 2021 grazie, soprattutto, alla ripresa dei consumi post-pandemia dei prodotti per lo stiro, sia con riferimento ai modelli tradizionali che ai sistemi stiranti. Nel corso del 2022, il Gruppo ha lanciato due nuovi modelli a marchio Braun, CareStyle Compact Pro e CareStyle 7 Pro con l'obiettivo di ampliare la gamma dei sistemi stiranti.

Andamento della redditività

Il 2022 è stato caratterizzato da una forte pressione inflattiva che ha interessato le materie prime, la componentistica e le risorse energetiche.

Inoltre, l'instabilità geopolitica ha comportato delle criticità nella gestione della supply chain e un conseguente aumento dei costi di natura logistica.

I risultati del Gruppo hanno risentito di queste dinamiche; in aggiunta, un elevato livello di scorte, dovuto ad una pianificazione dello stock basata su previsioni ottimistiche concomitante ad un rallentamento delle vendite, ha comportato la necessità di ridurre i livelli produttivi che ha determinato inefficienze e un aumento di alcune categorie di costo relative, principalmente, ad affitti di locali ad uso logistico e servizi di movimentazione merci.

A partire dal secondo semestre, sono state intraprese forti azioni di contenimento delle rimanenze

con l'obiettivo di proteggere la marginalità e tenere sotto controllo il capitale circolante del Gruppo.

Il margine industriale netto si è attestato a Euro 1.493,3 milioni, ossia il 47,3% dei ricavi, in contra zione del 6,7% rispetto al 2021 poiché, alle dinami che che hanno influenzato i ricavi, si sono sommati gli effetti della pressione inflattiva sui costi dei ma teriali e delle risorse energetiche e le predette ineffi cienze produttive.

Il Gruppo ha continuato ad investire in attività di co municazione e marketing con l'obiettivo di suppor tare il business nonostante il contesto macroeco nomico incerto ed altalenante. Tra i maggiori investimenti si evidenzia la campagna di comuni cazione lanciata a livello globale nel quarto trime stre del 2021 denominata "Perfetto".

L'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option è stato pari a Euro 362,0 milioni pari al 11,5% dei ricavi, in contrazione rispetto a Euro 515,0 milio ni (16,0% dei ricavi) del 2021.

Nel quarto trimestre si è osservato un recupero con un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a Euro 150,0 milioni (14,6% dei ricavi) contro Euro 158,0 milioni (14,7% dei ricavi) dello stesso periodo dell'anno precedente.

Gli elementi aventi natura non ricorrente sono risul tati in proventi per Euro 8,3 milioni (oneri netti per Euro 30,8 milioni nel 2021). Rientrano in questa voce i proventi derivanti da una revisione della valu tazione degli asset in Ucraina in relazione alla par ziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso della quasi totalità dei crediti precedentemente svalutati, compensati da alcune voci di onere tra cui l'importo della donazio ne a favore della popolazione colpita dal conflitto e gli effetti economici connessi all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.

Il Gruppo ha, inoltre, accantonato costi associati al piano di stock option per Euro 0,9 milioni rappre sentativi degli oneri figurativi del periodo al netto degli effetti derivanti dalla variazione del numero degli aventi diritto.

Il risultato operativo è stato pari a Euro 263,5 milio ni, pari all'8,3% sui ricavi.

Gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 25,3 milio ni che si confrontano con proventi pari a Euro 13,3 milioni del 2021 comprensivi tuttavia di elementi non ricorrenti per complessivi M/Euro 25,3 milioni riferiti principalmente alla rivalutazione della quota di minoranza detenuta in Eversys effettuata ai sensi dell'IFRS 3 al momento dell'acquisizione del controllo. L'andamento è influenzato dagli effetti contabili della valutazione di alcuni strumenti finan ziari sulla base del tasso di interesse in essere alla data di reporting (amortized cost).

Dopo aver rilevato imposte per Euro 58,4 milioni e interessi di minoranza per Euro 2,4 milioni, l'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 177,4 milioni (Euro 311,1 milioni nel 2021).

Le imposte dell'esercizio includono lo stanziamen to di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.

Il Gruppo De' Longhi ha identificato tre settori ope rativi, che coincidono con le tre principali aree geo grafiche in cui opera, sulla base dell'ubicazione ge ografica delle attività: Europa, MEIA (Middle East, India ed Africa) e APA (Asia, Pacific, Americhe). Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati.

Tale suddivisione è coerente con gli strumenti di analisi e di gestione utilizzati dal management del Gruppo per la valutazione dell'andamento azienda le e per le decisioni strategiche.

L'informativa per settore operativo è riportata nelle Note Illustrative.

La situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata è riepilogata di seguito:

Valori in milioni di Euro 31.12.2022 31.12.2021
- Immobilizzazioni immateriali 891,2 867,9
- Immobilizzazioni materiali 448,1 389,5
- Immobilizzazioni finanziarie 11,7 11,9
- Attività per imposte anticipate 64,6 74,3
Attività non correnti 1.415,6 1.343,6
- Magazzino 550,7 769,3
- Crediti commerciali 278,8 366,7
- Debiti commerciali (540,7) (936,2)
- Altri debiti (al netto crediti) (145,8) (208,3)
Capitale circolante netto 142,9 (8,6)
Totale passività a lungo termine e fondi (194,0) (189,5)
Capitale investito netto 1.364,6 1.145,5
(Posizione finanziaria netta attiva) (298,8) (425,1)
Totale patrimonio netto 1.663,4 1.570,6
Totale mezzi di terzi e mezzi propri 1.364,6 1.145,5

Nel corso del 2022, il Gruppo ha effettuato investimenti netti per complessivi Euro 156,2 milioni (Euro 132,3 milioni nel 2021); Euro 15,3 milioni si riferiscono ad investimenti in immobilizzazioni immateriali, principalmente relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, Euro 26,9 milioni a nuovi contratti di leasing e Euro 113,1 milioni sono relativi a immobilizzazioni materiali e includono principalmente gli investimenti in infrastrutture riferibili, oltre che all'acquisto del nuovo stabilimento in Romania, al previsto potenziamento dei plants in Europa e Cina.

Il capitale circolante netto operativo al 31 dicembre 2022, influenzato dalle dinamiche descritte in precedenza, è stato pari a Euro 288,8 milioni (9,1% dei ricavi) contro Euro 199,7 milioni (6,2% dei ricavi) alla stessa data del 2021. Le rimanenze sono state progressivamente riportate ai livelli pre-pandemia grazie alle azioni tempestivamente poste in essere. I crediti commerciali hanno evidenziato una buona gestione dei termini di incasso, mentre i debiti verso fornitori sono risultati in riduzione in conseguenza della forte diminuzione degli approvvigionamenti.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 include passività finanziarie nette pari a Euro 90,7 milioni (passività nette per Euro 80,8 milioni al 31 dicembre 2021) relative alla valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati, a debiti finanziari per aggregazioni aziendali, operazioni connesse a fondi pensione e passività finanziarie per leasing.

Il capitale circolante netto è stato positivo per Euro 142,9 milioni, ovvero il 4,5% dei ricavi (negativo per Euro 8,6 milioni, -0,3% dei ricavi, al 31 dicembre 2021).

La posizione finanziaria netta è dettagliata come segue:

Valori in milioni di Euro 31.12.2022 31.12.2021
Liquidità 770,2 1.026,1
Attività finanziarie correnti 368,4 302,1
Indebitamento finanziario corrente (190,5) (292,6)
Totale posizione finanziaria netta attiva corrente 948,1 1.035,6
Attività finanziarie non correnti 124,6 70,5
Indebitamento finanziario non corrente (774,0) (681,0)
Indebitamento finanziario non corrente netto (649,3) (610,5)
Totale posizione finanziaria netta 298,8 425,1
di cui:
- posizione attiva netta verso banche e altri finanziatori 389,5 505,9
- debiti per leasing (80,5) (75,9)
- altre attività/(passività) nette non bancarie (valutazione a fair
value di strumenti finanziari derivati, debiti finanziari per
aggregazioni aziendali ed operazioni connesse a fondi pensione)
(10,2) (4,9)

Al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 298,8 milioni (Euro 425,1 milioni al 31 dicembre 2021).

Sono incluse alcune componenti finanziarie specifiche, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati, il debito residuo a fronte di aggregazioni aziendali e operazioni connesse ai fondi pensione, aventi un saldo netto negativo pari a Euro 10,2 milioni al 31 dicembre 2022 (negativo per Euro 4,9 milioni al 31 dicembre 2021).

Inoltre, la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 pari a Euro 80,5 milioni al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 75,9 milioni al 31 dicembre 2021).

Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta "bancaria" è stata attiva per Euro 389,5 milioni (Euro 505,9 milioni al 31 dicembre 2021).

Nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.

I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.

Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dal Gruppo di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.

Il Gruppo ha, inoltre, negoziato alcune linee RCF per complessivi Euro 270 milioni.

Il rendiconto finanziario dell'esercizio è così riepilogato:

Valori in milioni di Euro 2022 2021
Flusso finanziario da gestione corrente 340,0 496,9
Flusso finanziario da movimenti di capitale circolante (188,0) 5,8
Flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN 151,9 502,6
Flusso finanziario da attività di investimento (156,2) (132,3)
Flusso netto operativo (4,3) 370,3
Acquisizioni - (129,4)
Distribuzione dividendi (124,5) (80,8)
Flusso finanziario da acquisto di azioni proprie - -
Esercizio stock option 3,4 7,1
Flusso finanziario da altre variazioni di patrimonio netto (0,9) 30,0
Flussi finanziari generati/(assorbiti) da movimenti di
patrimonio netto
(122,0) (43,7)
Flusso finanziario di periodo (126,3) 197,1
Posizione finanziaria netta di inizio periodo 425,1 228,0
Posizione finanziaria netta finale 298,8 425,1

Il flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN nel 2022 è stato positivo per Euro 151,9 milioni per effetto delle dinamiche già descritte sopra.

Il flusso finanziario di periodo ha evidenziato un assorbimento per complessivi Euro 126,3 milioni che incorpora gli investimenti, riferibili in primo luogo al potenziamento della struttura produttiva, per Euro 156,2 milioni e la distribuzione di dividendi per Euro 124,5 milioni.

Il 2022 è stato caratterizzato da un contesto mondiale in continuo cambiamento, a causa di scenari geopolitici instabili e nuove politiche di approvvigionamento, che ha comportato la necessità di una supply chain flessibile in grado di gestire la situazione di incertezza che si è creata.

In questo scenario complesso, il Gruppo ha orientato le strategie di acquisto verso una relazione con i fornitori più evoluta ed estesa, avviando nuove sinergie, in particolare da un punto di vista della co-progettazione e sviluppo delle piattaforme tecnologiche, coerentemente con il proprio impegno a diffondere gli ideali di sostenibilità lungo tutta la filiera, promuovendo la responsabilità ambientale nei fornitori stessi e incoraggiando comportamenti virtuosi nelle fasi produttive.

A tal proposito, si segnala che è stato rilasciato il Supplier Code of Conduct che descrive i requisiti etici, sociali e ambientali che devono possedere i fornitori che intendono interagire con il Gruppo; inoltre, sono state approvate le "Responsible Sourcing Guidelines", che contengono i requisiti etici, sociali e ambientali sulla base dei quali la Direzione Acquisti li valuta.

In ambito supply chain, è continuata l'implementazione del programma globale di trasformazione (Customer Fulfillment Excellence) con l'obiettivo di migliorare il livello di servizio al cliente, tramite un ridisegno e una maggiore trasparenza dei processi integrati di pianificazione, l'automazione dei processi produttivi e una maggiore efficacia dei flussi e processi distributivi.

In ambito industriale, per quanto riguarda i siti produttivi in Italia e Romania, è continuato il percorso verso l'automazione e la digitalizzazione già iniziato negli anni scorsi.

Nello stabilimento italiano sono stati fatti importanti investimenti che hanno fatto ottenere al sito il riconoscimento di "Global Lighthouse Network Factory" della "World Economic Forum Community". Il progetto è stato incentrato sulla digitalizzazione del plant già avviata in precedenza, promuovendo strumenti di visual management, sviluppando la tracciabilità dei materiali e attivando soluzioni eco sostenibili per i test delle macchine, evitando per esempio l'impiego del caffè in grani, ma avvalendosi di sistemi di intelligenza artificiale. Infine, il progetto ha riguardato anche l'automazione dei principali sottogruppi funzionali delle macchine per il caffè e ha permesso di ottenere, oltre che una riduzione di costi, un significativo aumento degli standard qualitativi dei prodotti industrializzati.

È stato completato, inoltre, il processo di certificazione ISO 14001 per tutti gli stabilimenti del Gruppo.

Alla base delle scelte di sviluppo di prodotto e di miglioramento dei processi il Gruppo ha continuato a porre l'attenzione sull'utilizzo delle risorse, delle materie prime e componentistica, con la volontà di operare secondo i principi della sostenibilità.

In particolare, il Gruppo si è impegnato a sviluppare prodotti innovativi e sostenibili integrando criteri ambientali nel processo di progettazione per ridurre al minimo il loro impatto associato all'approvvigionamento, alla produzione, alla distribuzione, all'utilizzo e alla fine del ciclo di vita. Si è impegnato, inoltre, a ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi nei processi produttivi e nei prodotti, a promuovere un modello basato sull'uso di materiali rinnovabili e sulla riduzione dei consumi all'interno della catena del valore e a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso l'uso di prodotti a bassa emissione di carbonio e ad alta efficienza energetica.

Per quanto riguarda le macchine per il caffè superautomatiche, i progetti sviluppati nel corso del 2022 hanno riguardato alcune soluzioni che permettono un minor consumo di acqua e un sostanziale miglioramento dei tempi di decalcificazione.

Tutti gli imballi delle macchine a pompa e dei prodotti della piattaforma Nespresso, precedentemente in polistirene, sono stati sostituiti con carta, pasta di cellulosa e simili. Particolare attenzione è stata data all'ottimizzazione e alla riduzione delle dimensioni delle scatole al fine di incrementare l'efficienza nelle fasi di raccolta, trasporto e distribuzione.

Inoltre, è stata introdotta con il lancio del nuovo modello di superautomatica Eletta Explore una tecnologia Cold Brew, presente anche nelle macchine tradizionali a pompa del segmento premium come La Specialista, che consente di erogare, in aggiunta alle preparazioni tradizionali, bevande fredde con prestazioni molto migliori rispetto alla concorrenza.

Con riferimento al segmento dei prodotti per il caffè ad uso professionale a marchio Eversys, ad aprile, in occasione di Internorga, la principale fiera internazionale per il settore HoReCa che si tiene ad Amburgo, è stata presentata la nuova linea Légacy la cui commercializzazione è iniziata a partire dal quarto trimestre dell'anno. I nuovi modelli presentano un design compatto e, per forma e prezzo, sono destinati soprattutto ad aprire nuove opportunità nel mercato dei convenience store.

Nel comparto dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi gli sviluppi hanno riguardato soprattutto gli aspetti connessi a praticità e compattezza; da qui sono nati prodotti dalle dimensioni ridotte come il Kenwood Multipro Go oppure altri robot da cucina come MultiPro Weigh XL sempre a marchio Kenwood, che si è distinto per le migliori prestazioni e la capacità di carico.

La ricerca di materiali innovativi e sostenibili è stata uno degli obiettivi principali nell'ambito dei prodotti per il trattamento dell'aria; ad esempio, il termoventilatore "Capsule desk loop" è stato realizzato con il 50% di plastica riciclata e proposto al consumatore in un packaging composto da carta riciclata al 100%.

In ambito home care, con riferimento ai prodotti per lo stiro è stata posta attenzione agli aspetti ergonomici e alla facilità d'uso; queste caratteristiche hanno conferito così alla gamma 7002, la certificazione "Human-Centred Design Process" accreditata dall'istituto ERGOCERT, assegnata per la prima volta a dei sistemi stiranti.

Nel corso del 2022 il Gruppo ha continuato ad investire in attività promozionali e di comunicazione, proseguendo nella direzione segnata negli anni precedenti.

Con riferimento al marchio De' Longhi, gli investimenti in attività di comunicazione hanno riguardato, tramite canali diversi, tutte le famiglie di prodotto.

Durante l'esercizio, il Gruppo ha continuato a spingere la campagna di comunicazione, lanciata a livello globale nel 2021, denominata "Perfetto" che vede come protagonista Brad Pitt, scelto come ambassador del brand nel settore delle macchine per il caffè espresso, insieme ad alcuni testimonial che, limitatamente ad alcuni mercati, sono stati scelti con l'obiettivo di customizzare il messaggio pubblicitario interpretando i gusti e l'immaginario locale. In Cina, la campagna ha avuto come testimonial Hu Ge, attore e cantante molto popolare su tutte le piattaforme social cinesi. Sulla scia del successo riscosso nel 2021, la campagna è stata veicolata tramite diversi media (TV, social e Digital videos) con l'obiettivo di rafforzare la brand awareness. Inoltre, nel corso del 2022, il lancio del nuovo modello di macchina superautomatica Eletta Explore, avvenuto in alcuni paesi pilota, è stato supportato da un'edizione ad hoc della campagna che sarà estesa nel 2023 al resto del mondo coerentemente con l'introduzione del nuovo modello nei diversi mercati.

Per quanto riguarda i canali digitali, la piattaforma web "Coffee Lounge", creata per attrarre gli estimatori di caffè, ha registrato una solida crescita ed è oggi presente in tutti i mercati strategici per il Gruppo. La piattaforma è stata arricchita con contenuti editoriali e ha permesso di costruire solide e durature relazioni con un numero elevato di torrefazioni.

Relativamente ai social, a livello sia globale che locale, è stata registrata una crescita significativa di follower, contatti e contenuti; in particolare, la piattaforma "Behind Your Coffee", che racconta ciò che accade dietro le quinte nel passaggio del caffè dal produttore al barista al consumatore, è stata accolta con grande successo.

Infine, la sostenibilità è diventata ufficialmente parte integrante della brand identity di De' Longhi che, in occasione del World Coffee Day (1° ottobre), ha presentato il proprio Brand Sustainability Manifesto.

Per quanto riguarda il marchio Kenwood, nel corso del 2022, nonostante le complesse dinamiche di mercato, il Gruppo ha continuato ad investire nella campagna "Kenwood Can" con un focus specifico in alcuni paesi (Germania, UK, Francia, Polonia e Italia). In particolare, nel secondo semestre, la campagna è stata adattata per supportare il lancio dei nuovi modelli MultiPro Go e MultiPro Weigh XL. Inoltre, sono continuati gli investimenti sui media digitali con il lancio, avvenuto per ora solo in Australia, del programma "Kenwood Club" che intende coinvolgere soprattutto Millenials e GenZ. Con riferimento ai social media, il Gruppo ha investito nella creazione di video-ricette e contenuti ad hoc, in particolare, ponendo attenzione su temi quali l'alimentazione sana e/o vegana e il consumo alimentare responsabile.

Relativamente a Braun, nel corso dell'anno, tutti i lanci di nuovi modelli sono stati supportati da campagne di comunicazione dedicate, mentre sul lato digital sono continuati gli investimenti sul sito web braunhousehold.com. Inoltre, a testimonianza dell'attenzione ai temi connessi alla sostenibilità, è stata creata una campagna denominata "Imperfect food" che affronta il tema molto attuale di consumo sostenibile e riduzione degli sprechi.

Nel 2022, Capital Brands ha cambiato l'assetto distributivo nei paesi dell'area UE e in alcuni mercati selezionati fuori Europa, passando, da un network di distributori, alla vendita attraverso le filiali del Gruppo. L'attività è stata volta ad aumentare la "brand awareness" del marchio Nutribullet con un focus sulla core category dei personal blenders, prodotti in grado di proporre risultati eccellenti mantenendo le proprietà organolettiche degli ingredienti.

Risorse Umane e Organizzazione

Si riepiloga di seguito l'organico medio del Gruppo nel 2022:

2022 2021
Operai 5.928 6.694
Impiegati 3.226 3.074
Dirigenti/Funzionari 296 301
Totale 9.450 10.069

Nel 2022 il numero medio di dipendenti del Gruppo è stato 9.450 in riduzione di 619 unità rispetto al 2021 principalmente con riferimento al personale dei siti produttivi, in relazione alla diminuzione dei volumi di produzione.

Durante l'esercizio, il Gruppo ha mantenuto alto il livello di attenzione rispetto all'emergenza Covid-19 confermando, per gran parte dell'anno, le misure anti contagio già adottate nel corso del 2020 e del 2021. Solamente a fronte di un costante riduzione del numero dei contagi e di un'evoluzione della normativa, si è ritenuto opportuno avviare un percorso di graduale riduzione di tali accorgimenti.

Da agosto in poi è stata introdotta una politica di Lavoro Agile a livello di Gruppo con l'obiettivo di trasformare l'obbligo di ridurre la presenza nei locali aziendali al fine di generare un minor rischio di contagi, in un nuovo approccio al lavoro, ibrido, svolto in parte in azienda ed in parte da remoto.

La presenza globale ha inevitabilmente esposto il Gruppo De' Longhi alle dinamiche geopolitiche ed umanitarie legate al conflitto russo-ucraino fin dai primi mesi del 2022. Garantire la sicurezza dei dipendenti è stata fin da subito la priorità per il Gruppo che ha immediatamente offerto supporto al personale e ai familiari in fuga dall'Ucraina. A tutti i dipendenti ucraini sono stati garantiti la posizione lavorativa ed il pagamento dello stipendio. A coloro che autonomamente hanno deciso di lasciare l'impiego è stato riconosciuto un contributo una tantum per le spese di prima necessità.

Per maggiori informazioni relativamente alle iniziative che riguardano la gestione delle Risorse Umane si rimanda alla specifica sezione nella Dichiarazione Non Finanziaria.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Pro prietari di De' Longhi S.p.A. redatta ai sensi dell'art.123 - bis del Testo Unico della Finanza è con tenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ulti ma e disponibile sul sito internet della società www. delonghigroup.com (sezione Home > Governance > Organi sociali > Assemblea del 2023).

Ai sensi dell'art.16 comma 4 del Regolamento Mer cati si precisa che De' Longhi S.p.A. non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finan ziari e di budget del Gruppo sono approvati autono mamente dal Consiglio di Amministrazione di De' Longhi S.p.A.; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita da De' Longhi S.p.A.; (iii) De' Longhi S.p.A. opera in piena autonomia imprenditoriale nella con duzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisci plina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo sono riservate all'esame collegiale e all'approvazio ne esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria

Premessa

Il Sistema di Controllo Interno dell'Emittente e del Gruppo De' Longhi è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):

  • a. efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);
  • b. attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione economica e finanziaria;
  • c. rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché dello Statuto Sociale, delle norme e delle procedure aziendali;
  • d. salvaguardia del valore delle attività aziendali e protezione, per quanto possibile, dalle perdite;
  • e. identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Capogruppo De' Longhi S.p.A. (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/ Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale di De' Longhi nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate dall'Emittente: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.

Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, l'Emittente ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione dell'Emittente e di tutte le altre società del Gruppo De' Longhi - ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica - ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:

  • i. delle possibili correlazioni esistenti tra i diversi fattori di rischio;
  • ii. della significativa probabilità che il rischio si verifichi;
  • iii. dell'impatto del rischio sull'operatività aziendale;
  • iv. dell'entità del rischio nel suo complesso.

Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi del Gruppo De' Longhi è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Direttore della funzione Internal Audit - al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace - redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione, che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio consolidato.

Descrizione delle principali caratteristiche

Il Gruppo De' Longhi si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. Il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende l'aggiornamento delle novità normative e di principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.

Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).

Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.

Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.

I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.

La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.

In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.

Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:

  • le menzionate società dispongono, a parere dell'Emittente, di un sistema amministrativo-contabile e di reporting idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore di De' Longhi S.p.A. i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari rispettivamente per la redazione del bilancio consolidato e per le attività di revisione contabile;
  • le stesse forniscono al revisore di De' Longhi S.p.A. le informazioni necessarie allo stesso per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della società controllante;
  • l'Emittente dispone dello Statuto e della composizione degli organi sociali, con i relativi poteri, delle società menzionate, ed è costantemente

aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;

le situazioni contabili delle menzionate società, predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), il Gruppo De' Longhi ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di Enterprise Risk Management.

L'attuazione ed implementazione di tale progetto ERM sono volte a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo, nonché l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.

Nel corso del 2022, sono proseguite le attività relative alla gestione particolare ed analitica del sistema di gestione dei rischi attraverso alcune attività aggiuntive, da parte del Responsabile Internal Audit, che hanno previsto un monitoraggio dei ruoli a livello Gruppo e il sostanziale completamento della "Nuova piattaforma ERM", che costituisce la base per una gestione dei rischi in maniera più strutturata ed efficiente. L'implementazione della piattaforma segna un'importante evoluzione nell'approccio di Risk Management del Gruppo, che coniuga una prospettiva top-down nella direzione e supervisione strategica con una valutazione bottom-up, richiesta a livello di singola filiale, nell'identificazione dei rischi rilevanti a livello locale.

All'interno dell'ERM è stato, inoltre, integrato un elenco di rischi collegati al tema della sostenibilità.

Tale attività è parte del processo di progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, volto a promuovere un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico del Gruppo, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere. Tra tali rischi, si evidenzia in particolare quello relativo al "cambiamento climatico".

Nel corso del biennio 2021-2022 sono stati coinvolti i principali mercati/plant e la maggior parte dei dipartimenti a livello headquarter.

In parallelo alle attività di onboarding realizzate nel 2022, i principali manager del Gruppo sono stati coinvolti per fornire una loro valutazione sui rischi più imminenti ed impattanti. L'ulteriore fase di estensione del progetto ha coinvolto un numero rilevante di manager in tutto il mondo, consentendo una mappatura estesa della percezione dei rischi più rilevanti a livello internazionale.

In un contesto di forte crescita per il Gruppo, i principali rischi erano legati, nel 2021, alla gestione delle problematiche connesse alla pandemia, ovvero alla difficoltà di fornire i prodotti nei volumi e nei tempi richiesti dalla clientela. Le criticità principali nel 2022 sono, invece, connesse all'estrema volatilità del contesto economico influenzato da elevata inflazione (aumento dei costi dei materiali e dei beni energetici), dall'andamento dei tassi di interesse e dalla volatilità del mercato dei cambi, oltre che alla difficoltà di elaborare previsioni, alla retention di risorse chiave e al conflitto in Ucraina.

Il difficile contesto macroeconomico e il rischio di recessione sono stati evidenziati tra i principali rischi dalla maggior parte dei Manager. Altri fattori di rischio rilevanti, a livello locale, sono quelli legati al possibile calo nella domanda e, più in generale, ad un contesto di forte instabilità che rende difficile elaborare previsioni.

La Direzione Internal Audit continuerà ad arricchire la "risk library" e a migliorare ulteriormente le funzionalità della piattaforma, al fine di agevolare l'aggiornamento, la supervisione e il monitoraggio dei rischi.

Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi

In relazione ai fattori di rischio a cui è esposto il Gruppo, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività del Gruppo De' Longhi.

Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale di De' Longhi S.p.A..

In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, il Gruppo pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.

Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive del Gruppo De' Longhi.

1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico e situazioni di crisi globali: i risultati economici e la situazione finanziaria del Gruppo De' Longhi sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.

I principali fattori fanno riferimento a:

  • l'andamento dei consumi;
  • il costo delle materie prime;
  • l'andamento dei tassi di interesse e dei mercati valutari;
  • gli eventuali cambiamenti nelle politiche introdotte in alcuni importanti mercati;
  • eventuali disordini, tumulti e scioperi o manifestazioni di altro tipo;
  • eventuali epidemie e/o gravi situazioni sanitarie (vedasi la recente situazione in relazione alla prolungata emergenza coronavirus).

La situazione corrente evidenzia un generale scenario di instabilità che si è venuto a creare contestualmente nelle tre principali potenze economiche mondiali, seppure con dinamiche differenziate e generate da motivazioni diverse: in Europa, il conflitto in Ucraina e la forte inflazione nei prezzi dell'energia, con conseguenze sui consumi e sugli investimenti; in Cina, le politiche zero-Covid e la crisi del settore immobiliare; in USA, le forti pressioni inflazionistiche legate alle politiche fiscali.

Il Gruppo effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici, al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.

Il Gruppo è soggetto, inoltre, a rischi connessi all'avverarsi di eventuali epidemie, gravi situazioni sanitarie nei principali mercati di riferimento, che potrebbero comportare l'interruzione o limitazione dell'attività in tali mercati (con riferimento alle operations, alla supply chain e/o alla vendita dei prodotti nonchè a tutta l'attività di back office) oltre che a rischi connessi a conflitti locali che possono determinare effetti allargati ai mercati principali, come avvenuto con la guerra in Ucraina.

Tali fenomeni non sono prevedibili, ma il Gruppo, sulle base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari, provando a limitare le conseguenze di tali fenomeni come successo durante il 2020/2021, in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati, come mai successo in precedenza.

Ciononostante, il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.

2 - Rischi socio-politici, connessi all'andamento dei mercati e della domanda, nonché alla presenza del Gruppo in mercati emergenti: il Gruppo De' Longhi svolge la propria attività in numerosi mercati esteri prevalentemente in via diretta nonché attraverso accordi, in alcuni paesi emergenti quali la Cina.

Il Gruppo ha, quindi, acquisito da tempo le caratteristiche tipiche di una multinazionale e ciò lo espone inevitabilmente ad una serie di rischi connessi alle condizioni economiche e politiche locali dei singoli paesi in cui opera.

Tali rischi, oltre ad incidere sull'andamento dei consumi nei diversi mercati interessati, possono assumere rilevanza anche sotto il profilo della concentrazione dei siti produttivi del Gruppo nei mercati esteri che potrebbe conseguire all'introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri, delle importazioni ed esportazioni nonché ad eventuali restrizioni al rimpatrio dei capitali.

Si tratta di rischi sistemici, comuni a tutte le

aziende, per cui la capacità di produrre valore dipende in prima istanza dalla dinamica e dalla dimensione del mercato di riferimento e, solo in un secondo momento, dalle proprie capacità di competere per consolidare/acquisire la quota di mercato più ampia possibile.

Il Gruppo, nelle persone dell'Amministratore Delegato e dei responsabili di divisione e di mercato, effettua un monitoraggio costante dell'andamento dei mercati per poter cogliere con tempestività le possibilità di incremento delle attività e per valutare le possibilità di concretizzazione (e i relativi potenziali effetti sui risultati del Gruppo) degli eventuali rischi.

Il verificarsi di eventi politici ed economici avversi nei mercati in cui opera il Gruppo De' Longhi (e, in particolare, in quelli emergenti), potrebbe determinare effetti economici e patrimoniali ad esso sfavorevoli.

3 - Rischi connessi all'alta competitività nei settori in cui il Gruppo De' Longhi opera: il business in cui opera il Gruppo De' Longhi è caratterizzato da un elevato livello concorrenziale e con una tendenza alla concentrazione del business in alcuni importanti player con una conseguente forte pressione sulla redditività.

Il mercato è inoltre caratterizzato dai cambiamenti delle attività dei consumatori nei segmenti in cui il Gruppo opera con la conseguenza di limitare le possibilità di crescita.

Il Gruppo concorre con altri gruppi industriali di rilievo internazionale. I mercati di riferimento sono altamente concorrenziali in termini di qualità di prodotti, innovazione, condizioni economiche, risparmio dei consumi nonché di affidabilità e sicurezza e di assistenza.

Inoltre, il canale di riferimento delle vendite (il trade) si sta sempre di più concentrando in pochi player internazionali in alcuni dei principali mercati anche per effetto della crescita esponenziale dell'e-commerce.

Il Gruppo è quindi chiamato ad adottare strategie efficaci per contrastare tale fenomeno. In tale contesto, la forza dei brand e la capacità di proporre un'offerta commerciale adeguata risultano fondamentali.

Qualora il Gruppo non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento, si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo stesso, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla situazione finanziaria.

4 - Rischi connessi ad accordi di fornitura e alleanze strategiche: il Gruppo opera anche attraverso accordi con partner strategici che prevedono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti, soprattutto macchine da caffè, venduti nei mercati internazionali.

Di conseguenza, ove il Gruppo non fosse più in grado di mantenere o rinnovare questi accordi, ci potrebbero essere impatti sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale consolidati. Tali accordi che stanno comunque determinando risultati molto positivi in termini di crescita e sviluppo e piena soddisfazione sia per De' Longhi che per i partner strategici, sono gestiti e monitorati con attenzione dal top management.

5 - Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di prodotto: la capacità del Gruppo De' Longhi di produrre valore dipende anche dalla capacità delle sue società di proporre prodotti innovativi per tecnologia e in linea con i trend del mercato.

Sotto questo profilo, il Gruppo sta continuando a dimostrare di essere leader sia nell'innovazione tecnologica sia nella creazione di prodotti di tendenza e di design, anche grazie ad una politica di promozione delle risorse dedicate allo sviluppo dei propri prodotti e ai suoi designer che intende mantenere in futuro.

In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e continuare ad offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il proprio business, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive del proprio business, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

6 - Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi: tenuto conto dell'importanza della messa a punto di prodotti innovativi per tecnologia e per design (cfr. il precedente punto 5), il Gruppo persegue una politica di tutela delle proprie attività di ricerca e di sviluppo mediante il deposito di brevetti per invenzioni, modelli di utilità e disegni nei diversi mercati rilevanti; analoga tutela deve essere assicurata per i marchi del Gruppo.

L'attività legale di tutela dei diritti di privativa industriale (brevetti per invenzioni, per modelli di utilità e per disegni e modelli nonché marchi) è demandata agli uffici legali del Gruppo, che ne curano il costante monitoraggio e controllo a livello mondiale, avvalendosi di appositi consulenti nei diversi paesi interessati.

Non è possibile garantire in assoluto che le azioni intraprese possano impedire imitazioni dei prodotti del Gruppo da parte di terzi e, soprattutto, deve darsi atto che gli ordinamenti di diversi paesi stranieri (tra cui ad esempio Cina, Emirati Arabi Uniti) non proteggono i diritti di privativa con la stessa intensità delle legislazioni europee.

La politica del Gruppo è comunque diretta a sostenere i necessari costi al fine di assicurare il maggior grado di protezione possibile ai propri diritti di privativa a livello mondiale, nei mercati in cui il Gruppo è presente.

Non è possibile, inoltre, garantire che le privative industriali ancora allo stato di domanda (e, in particolare, i brevetti per invenzione ed i modelli di utilità) verranno effettivamente concesse così come depositate, essendo possibile una riduzione - talvolta anche sensibile - del relativo ambito di protezione sia in sede di esame tecnico da parte del competente ufficio, che a seguito di eventuali opposizioni alla registrazione e concessione delle privative che dovessero essere presentate da terzi.

Sebbene, infine, il Gruppo non ritenga che i propri prodotti violino diritti di privativa di terzi, non è possibile escludere che terzi asseriscano con successo, anche in via giudiziaria, la sussistenza di tali violazioni.

7 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: il Gruppo De' Longhi opera su più mercati a livello mondiale ed è esposto ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Lo sfavorevole trend e la predetta esposizione al

rischio valutario, specialmente in alcuni specifici mercati dove le filiali del gruppo operano, potrebbero generare inattese perdite di margine.

Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è definito annualmente al momento dell'approvazione del budget annuale (o in occasione dell'approvazione del piano triennale) e aggiornato periodicamente sulla base delle esposizioni consolidate e della definizione di una frontiera efficiente di copertura, con l'obiettivo di minimizzare la volatilità di portafoglio delle divise e massimizzare il beneficio di copertura; è inoltre posta in essere una protezione per le poste di credito/debito commerciali e finanziarie. Per quanto riguarda la copertura del rischio economico relativo ai costi e ricavi, la determinazione del livello di copertura è definito anche sulla base dell'andamento del mercato e sulla base di valutazioni di costo/opportunità.

Le principali valute di esposizione netta del Gruppo sono il renminbi cinese, le valute di riferimento nei principali mercati di export (la sterlina inglese, lo yen giapponese, il dollaro australiano, lo zloty polacco, il dollaro canadese, etc.).

Fluttuazioni significative delle principali valute potrebbero, inoltre, determinare un rischio di oneri aggiuntivi determinati dalla conversione delle poste di bilancio delle società estere del Gruppo (cosiddetto rischio di consolidamento).

Nonostante gli sforzi del Gruppo di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo.

8 - Rischi connessi alla produzione, all'andamento dei costi delle materie prime e ai rapporti con fornitori.

La produzione è svolta presso i poli produttivi in Italia, Romania e Cina che determinano una piattaforma bilanciata tra le diverse aree geografiche con una conseguente riduzione del rischio di interruzione dell'attività.

I costi di produzione del Gruppo sono influenzati dall'andamento dei prezzi e dalla disponibilità delle principali materie prime, quali l'acciaio, la plastica e il rame. Anche i costi energetici possono influire in misura significativa sui costi di produzione, come è accaduto recentemente a fronte dei forti fenomeni inflattivi nel mercato dell'energia, aggravati - a livello europeo - dal conflitto in Ucraina.

Una quota significativa degli acquisti viene effettuata in Cina: i rischi sono connessi alle produzioni svolte dalle controllate cinesi che agiscono come fornitori del Gruppo, dal network dei fornitori chiave terzi, nonché da fornitori di componenti delle controllate produttive stesse del Gruppo (quanto ai rischi strategici connessi alla produzione in Cina, si rinvia a quanto esposto al precedente punto 2).

Il Gruppo gestisce tali rischi mediante:

  • a. un modello di valutazione permanente dei diversi fornitori utilizzato per le scelte gestionali e per individuare l'affidabilità di ciascun fornitore ricorrente, in termini sia di qualità sia di economicità dei prodotti fabbricati;
  • b. una valutazione del rischio di fluttuazione della divisa cinese rispetto al dollaro americano, valuta di riferimento (protetto dalle politiche del Gruppo di copertura);
  • c. verifiche sulla valutazione economica dei fornitori e, conseguentemente, sul rispettivo affidamento a ciascun produttore di adeguati volumi di produzione;
  • d. valutazione dei servizi resi dai fornitori, in ragione delle loro prestazioni in termini logistici, di tempestività delle rispettive consegne e delle conseguenti decisioni di volta in volta adottate;
  • e. un network di fornitori chiave affidabili e di fiducia;
  • f. attività ispettiva, precedente la spedizione dei prodotti da parte dei fornitori, intesa a contrastare eventuali difetti nella qualità delle produzioni acquistate;
  • g. una periodica valutazione della scelta strategica di buy/make per i principali prodotti del Gruppo, tenendo in considerazione i fattori macroeconomici che potrebbero determinare la necessità di un cambio di strategia.

Infine, il Gruppo si tutela per i profili reputazionali nei confronti dei fornitori, in ragione dei loro rapporti con il personale dipendente. Al riguardo, si evidenzia che tale cautela è puntualmente perseguita nei rapporti contrattuali e che, inoltre, ad ogni fornitore è consegnato il Codice Etico che presiede le attività De' Longhi. Nel corso del 2022, a livello di Gruppo, è stato inoltre finalizzato e comunicato ai fornitori il "Supplier Code of Conduct", che stabilisce i principi etici, ambientali e di salute e sicurezza a cui i fornitori del Gruppo devono attenersi. È stata, inoltre, rilasciata la "Group Responsible Sourcing Guideline", che stabilisce i risk assessment principles per valutare correttamente e monitorare i fornitori del Gruppo sotto un profilo di rischio sociale.

Ciononostante, non si può escludere che l'inadempimento degli obblighi contrattuali, da parte di uno o più fornitori da cui si approvvigionano le società del Gruppo, possa avere effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Il prezzo delle materie prime e componentistica può fluttuare significativamente, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo e difficilmente prevedibili.

L'andamento del prezzo delle suddette materie

prime e componentistica è costantemente monitorato per poter intraprendere le necessarie azioni per mantenere competitivo il Gruppo. Alla data della presente relazione il Gruppo non ha in essere contratti di copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime.

Si segnala poi il possibile rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni strategiche: a fronte di tale rischio il Gruppo si è attivato per la ricerca di fornitori secondari e per definire una strategia di alternative di acquisto/produzione.

Si segnala, infine, il rischio derivante da situazioni di mercato caratterizzate da andamenti anomali dell'offerta di materie prime e componenti e delle condizioni di mercato, a fronte delle quali il Gruppo intraprende le tempestive azioni al fine di preservare la continuità della supply chain e la marginalità.

9 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.

I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo.

La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come le principali società del Gruppo pianifichino iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna del Gruppo (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.

Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.

Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi, dal personale operaio degli stabilimenti produttivi fino al top management e alle figure chiave, legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review.

Per quanto riguarda il personale impiegato nei settori produttivi, il Gruppo opera in Cina, in Italia e in Romania. La produzione in Europa dell'Est ha comportato una diversificazione della piattaforma industriale, così da riequilibrare, almeno in parte, la struttura prevalentemente prima concentrata in Cina.

Per quanto riguarda la piattaforma cinese, esistono alcuni rischi connessi agli effetti dell'epidemia Covid-19, agli andamenti macroeconomici, all'elevato turnover del personale produttivo e alla difficoltà di reperire personale produttivo. Più in generale, sono molti i paesi in cui si segnala una criticità nel reperimento di risorse umane con le adeguate competenze professionali, nel caso di forte ripresa della domanda; in alcuni casi, il progressivo invecchiamento della popolazione e la conseguente uscita dal mondo del lavoro, in presenza dei requisiti per il pensionamento, hanno aggravato le difficoltà.

Tali rischi sono gestiti attraverso lo sviluppo di sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del personale (premi di produzione e retention bonus dilazionati nel tempo rivolti al personale operaio, adeguamenti retributivi legati all'anzianità aziendale, sistemi di incentivazione rivolti al management), politiche di ricerca e gestione personale produttivo, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate e un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).

Per quanto riguarda la Romania, ove negli ultimi anni il Gruppo ha aumentato la propria presenza, attualmente sono attivi due stabilimenti produttivi, dislocati in due aree anche per massimizzare la reperibilità della forza lavoro. Nel corso del 2022 si è assistito ad una riduzione dei volumi di produzione stante la situazione di rallentamento della domanda; di conseguenza, il problema del reperimento delle risorse umane non si è evidenziato. Ciononostante, con il ritorno dei volumi di produzione su livelli ordinari, eventuali problemi nel reperimento della manodopera necessaria potrebbero comportare rallentamenti nella produzione ed effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso dell'ultimo triennio. A fronte della recente emergenza sanitaria da Covid-19, il Gruppo ha definito e implementato, in tutte le sue sedi, un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.

10 - Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto: i prodotti del Gruppo devono rispettare standard qualitativi differenti con riferimento alle diverse giurisdizioni in cui gli stessi vengono commercializzati.

Vi è anzitutto il rischio che i prodotti non rispettino gli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle suddette giurisdizioni. Ciò potrebbe legittimare la restituzione di tali prodotti, con aggravio di costi di produzione ed impatti sull'immagine del Gruppo che potrebbero concretizzarsi in danni reputazionali dello stesso.

Ovviamente, va ricordato anche che l'attività del Gruppo De' Longhi comporta l'assunzione delle responsabilità tipiche del produttore per i danni derivanti da prodotti difettosi: una parte delle vendite ha luogo in ordinamenti giuridici (come gli USA) in cui i regimi di responsabilità per danni a cose o persone arrecati da prodotti sono particolarmente rigorosi.

Al riguardo, il Gruppo applica severi standard di controllo dei propri prodotti: è dotato di un protocollo di gestione del rischio qualità che prevede varie attività e procedure a tutela della qualità dei prodotti; esiste, inoltre, una struttura dedicata al controllo qualità, effettuato direttamente presso le unità produttive e presso i fornitori.

Oltre a ciò, il Gruppo dispone di coperture assicurative inerenti alla responsabilità da prodotto che si reputano adeguate ai rischi.

Ciononostante non si può escludere l'eventualità, con riferimento ad alcuni prodotti del Gruppo, della presenza di difetti di fabbricazione ovvero, in talune circostanze, l'inadeguatezza delle suddette coperture assicurative. L'istaurarsi di contenziosi di entità significativa in materia di responsabilità del produttore, ovvero il riscontro di difetti in prodotti del Gruppo, potrebbero arrecare un danno al Gruppo medesimo con conseguenze negative per la gestione e lo sviluppo delle sue attività.

11 - Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni: in considerazione dell'importanza che la gestione del magazzino e della supply chain ricoprono nell'ambito dell'organizzazione aziendale del Gruppo, si possono paventare alcuni rischi: il Gruppo risulta, infatti, esposto ad un rischio di dimensionamento del magazzino, connesso alla corretta previsione della quantità e dell'assortimento di prodotti per la successiva commercializzazione.

In particolare, nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti, potrebbe incorrere nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte della propria clientela; qualora, invece, la quantità di tali prodotti risultasse eccessiva rispetto agli ordinativi, come successo nel corso del 2022, il Gruppo potrebbe trovarsi a fronteggiare il relativo rischio di invenduto o di giacenze più alte rispetto al previsto con i conseguenti oneri correlati e con gli effetti sul livello del capitale circolante e il relativo assorbimento di cassa.

Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti. L'ultimo biennio, in particolare, è stato caratterizzato da una situazione di forte tensione nella supply chain, che ha determinato forti ritardi e fenomeni inflattivi non facilmente prevedibili, in una situazione già critica per effetto delle difficoltà di reperimento dei fattori produttivi e della crisi energetica.

Il Gruppo dispone attualmente di una direzione supply chain e di procedure evolute per la gestione del forecast e del planning integrate nei sistemi informativi, che assicurano una programmazione e gestione di tutte le fasi lungo la catena di fornitura; recentemente, è stato avviato un importante programma per il miglioramento delle procedure di supply chain, in corso di implementazione.

Per quanto riguarda il livello di servizio da garantire alla clientela, le procedure del Gruppo prevedono un servizio che tiene conto delle singole esigenze di ciascun cliente.

Qualora il Gruppo non riuscisse a prevedere e/o fronteggiare gli aspetti che potrebbero determinare i suddetti rischi, potrebbero verificarsi effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

12 - Rischi relativi ai sistemi informativi: i sistemi informativi all'interno di un gruppo internazionale complesso sono una parte importante e delicata di tutti i processi aziendali.

I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.

Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia per qualsiasi settore e in generale si assiste ad un progressivo aumento dei cosiddetti cyber crime; in tale contesto, assume un crescente rilievo il Cyber Risk, ovvero qualsiasi rischio di perdita finanziaria, interruzione o danno alla reputazione di un'organizzazione, derivante da eventi accidentali (ad esempio: spegnimento del server) o dolosi (ad esempio: furto dei dati sensibili) ai danni del sistema informatico.

Il Gruppo ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi e diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene il Gruppo abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.

Il Gruppo ha avviato un progetto pluriennale di Cyber risk management che ha lo scopo di analizzare le relative criticità e porre in atto le necessarie azioni a protezione di tale rischio.

13 - Rischi connessi al credito: il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante da rapporti commerciali.

Si ritiene che, anche sotto tale profilo, possano assumere rilevanza i rischi socio politici (o rischi Paese) già evidenziati in precedenza (si veda il precedente punto 2) o di mercato, in relazione alla concentrazione in atto presso il retail ed al rafforzamento del canale e-commerce che può determinare la crisi di alcuni operatori commerciali (si veda il precedente punto 3).

Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero, e prevede la stipula di polizze assicurative con primarie controparti nonché, in alcuni casi, la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di garanzie bancarie.

Ciononostante, non vi è la certezza che dette procedure possano effettivamente limitare il rischio legato al credito ed evitare le perdite che potrebbero impattare negativamente i risultati del Gruppo.

14 - Rischi derivanti dalla stagionalità delle vendite: il Gruppo De' Longhi opera, tra l'altro, nelle vendite di condizionatori e radiatori portatili, prodotti tipicamente stagionali.

Tali prodotti, che rappresentano circa il 9% del totale ricavi sono tipicamente stagionali e caratterizzati da una concentrazione delle vendite in un periodo limitato dell'anno.

La stagionalità delle vendite potrebbe incidere negativamente sulle prospettive di business del Gruppo e sui dati economico-patrimoniali dello stesso.

15 - Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambientale: il Gruppo è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui opera, alle disposizioni di legge ed alle norme tecniche, nazionali ed internazionali, applicabili alle tipologie di prodotti commercializzati.

Rivestono particolare rilievo le norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparecchi elettrici per uso domestico e le normative sui contratti con i consumatori, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla riciclabilità e sulla compatibilità ambientale.

Sebbene si ritenga che l'organizzazione e la produzione del Gruppo siano conformi alle normative vigenti ed il Gruppo abbia dimostrato nel tempo la capacità di anticipare le evoluzioni normative in fase di progettazione di nuovi prodotti, l'emanazione di ulteriori disposizioni normative applicabili al Gruppo o ai suoi prodotti ovvero modifiche alla normativa attualmente vigente nei settori in cui il Gruppo opera, anche a livello internazionale, potrebbero imporre allo stesso l'adozione di standard più severi o condizionarne la libertà di azione o di decisioni strategiche nelle varie aree di attività.

Ciò potrebbe comportare costi di adeguamento delle strutture produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con un conseguente effetto negativo sulla sua attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

In particolare, eventuali mutamenti degli standard o dei criteri normativi attualmente vigenti in materia ambientale, nonché il verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, potrebbero obbligare il Gruppo a sostenere costi non previsti. Tali costi potrebbero quindi avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

16 - Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali.

Tali incidenti e danni potrebbero verificarsi anche in considerazione delle caratteristiche strutturali di alcuni stabilimenti produttivi per i quali sono in corso valutazioni e lavori volti all'adeguamento degli stessi alle normative di legge e di regolamento vigenti.

Benché il Gruppo abbia adottato le necessarie misure di sicurezza e rispetti le normative applicabili in materia di prevenzione di questi tipi di rischi, in caso si verificassero incidenti o danni ambientali il Gruppo potrebbe essere esposto a responsabilità, anche di natura penale, nei confronti dei soggetti danneggiati e delle autorità competenti, e potrebbe subire interruzioni dell'attività produttiva con conseguenti possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e/o del Gruppo.

Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative a copertura dei danni ambientali, i cui massimali sono ritenuti congrui dal Gruppo in relazione alla stima del rischio in oggetto, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali danni il cui risarcimento superi i massimali previsti dalle stesse polizze.

17 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità - in cui il Gruppo potrebbe incorrere - rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. Il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari). In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse il Gruppo al 31 dicembre 2022 ha una posizione finanziaria netta attiva e una esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare l'andamento dei mercati finanziari. Dispone, inoltre, di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.

È, infine, operativa un'operazione revolving di cessione crediti pro soluto che permette un'ottimizzazione dei flussi di incasso.

Nel corso del 2022 si è assistito ad un repentino cambiamento delle politiche monetarie con il significativo aumento dei tassi di interesse.

La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio.

Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Alla data della presente relazione il Gruppo ha in essere un contratto di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di un finanziamento a medio/lungo termine e ha posto in essere un hedging naturale attraverso una correlazione della durata tra investimenti finanziari e finanziamenti passivi.

18 - Rischi di compliance e di produzione del le informazioni aziendali.

A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'af fidabilità dell'informativa finanziaria, ed in parti colare all'eventualità che le informazioni conte nute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una società quotata in borsa.

Nell'esercizio 2022 il monitoraggio sull'effettiva ap plicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodi ca valutazione, sono stati svolti in modo continuati vo con il coordinamento delle funzioni preposte.

Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che compren dono istruzioni, principi e aggiornamento delle poli tiche contabili, nonché altre procedure per la predi sposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.

Le funzioni centrali corporate del Gruppo sono re sponsabili della gestione e diffusione di tali proce dure alle società del Gruppo.

Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze.

Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali po trebbero comportare errori nell'informativa finan ziaria del Gruppo.

In aggiunta all'informativa finanziaria, il Gruppo pre dispone la Dichiarazione Non Finanziaria sulla base dei principi GRI-2021 ed invia, su base annuale, op portune istruzioni alle filiali per la consuntivazione degli indicatori non finanziari richiesti.

B. Rischi connessi alla responsabilità ammini strativa delle persone giuridiche: Il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridi co italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di re sponsabilità a carico degli enti per alcune tipolo gie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associa zioni, anche prive di personalità giuridica.

In applicazione di tale normativa e delle sue modifi che ed integrazioni, le principali società italiane del Gruppo hanno adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organiz zazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'in sorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applica zione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo De' Longhi S.p.A. chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero, onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a pro prio carico.

Pertanto, la responsabilità amministrativa della so cietà ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, lad dove essa dovesse essere effettivamente accerta ta in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operati vità e sulla situazione economica, patrimoniale e fi nanziaria del Gruppo.

19 - Parti correlate: il Gruppo ha intrattenu to, e intrattiene tuttora, rapporti di natura commerciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.

La Società ha adottato una procedura diretta a di sciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Cor relate, conformemente ai principi stabiliti dall'Auto rità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedu ra è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo ri spetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Con siglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" pre cedente l'approvazione delle operazioni di maggio re rilevanza.

Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operativi tà del Gruppo De' Longhi.

Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. e il patrimonio netto e il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:

Patrimonio netto
31.12.2022
Utile d'esercizio
2022
Patrimonio netto
31.12.2021
Utile d'esercizio
2021
Bilancio della Capogruppo 588.531 100.808 605.379 107.099
Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società controllate
attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle partecipazioni
649.687 59.442 583.331 224.690
Allocazione della differenza di consolidamento e relativi ammortamenti e
storno avviamenti civilistici
465.679 5.308 436.660 (5.634)
Eliminazione profitti infragruppo (40.820) 14.286 (55.097) (14.406)
Altre rettifiche 314 (1) 322 -
Bilancio consolidato 1.663.391 179.843 1.570.595 311.749
Interessi di minoranza 4.274 2.415 2.018 651
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.659.117 177.428 1.568.577 311.098

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo, tramite la controllante De' Longhi S.p.A., detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.

In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).

Consolidato fiscale

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.

Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle società del Gruppo.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 3.

Indicatori alternativi di performance

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengono presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'andamento della gestione di Gruppo. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:

Margine Industriale Netto ed EBITDA: tali grandezze economiche sono utilizzate dal Gruppo come financial targets nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappresentano un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e delle singole divisioni in aggiunta al Risultato operativo.

Il Margine industriale netto è determinato sottraendo al totale dei ricavi il costo per consumi e quello relativo ai servizi e al lavoro di natura industriale.

L'EBITDA è una grandezza economica intermedia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.

  • Capitale circolante netto: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze, dei crediti commerciali, crediti verso erario per imposte correnti e degli altri crediti, da cui viene sottratto il valore dei debiti commerciali, dei debiti tributari e della voce altri debiti.
  • Capitale circolante netto operativo: tale grandezza è costituita dal valore delle rimanenze e dei crediti commerciali, al netto dei debiti commerciali.
  • Capitale investito netto: tale grandezza è costituita dal valore del Capitale circolante netto a cui sono sommate il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali, delle partecipazioni, degli altri crediti immobilizzati, delle attività per imposte anticipate, a cui sono sottratte le passività

fiscali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.

Indebitamento finanziario netto/ (Posizione finanziaria netta attiva): tale grandezza è rappresentata dai debiti finanziari, al netto della cassa ed altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riportata anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situazione patrimoniale finanziaria utilizzate per la determinazione.

I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati rispetto al valore in unità di Euro. Conseguentemente alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coincidere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022

Introduzione

A partire dall'esercizio fiscale 2017, gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni sono tenuti a pubblicare una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza al Decreto Legislativo n.254/2016 e s.m.i., che ha recepito la direttiva comunitaria n. 95/2014 - cosiddetta "Direttiva Barnier".

Tale Dichiarazione costituisce un mezzo per rendicontare l'insieme di attività aziendali che permettano la comprensione della struttura e delle attività dell'azienda, il suo andamento e i suoi risultati, nonché gli impatti che essa genera: viene infatti resa obbligatoria la descrizione dei principali rischi che l'azienda fronteggia, le politiche che essa adotta e il modello aziendale di gestione e organizzazione. Questo sistema di rendicontazione garantisce la copertura dei temi a carattere non finanziario più rilevanti, correlati a cinque ambiti: ambientale, sociale, attinente al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.

Il 30 dicembre 2018, con l'entrata in vigore della Legge di Bilancio n.145/2018 è stato introdotto il paragrafo 1073, che è andato a modificare il D. Lgs. 254/2016: oltre a riportare i rischi collegati all'attività aziendale, si è previsto di indicarne anche le modalità di gestione.

In conformità agli obblighi previsti a norma di legge, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 del Gruppo De' Longhi descrive le performance quali-quantitative non-finanziarie della Società e individua un insieme di temi rilevanti per essa stessa e per i suoi stakeholder. Tutte le informazioni relative ai temi rilevanti sono riportate all'interno del presente documento, che si pone l'obiettivo di descrivere scenari e rischi, politiche, pratiche e obiettivi, il modello di organizzazione e gestione e i principali indicatori di performance.

Il processo di identificazione degli impatti rilevanti e dei conseguenti temi materiali, introdotto dai nuovi GRI Standards 2021, viene descritto in Nota Metodologica.

Descrizione del modello aziendale d'impresa

Di seguito si fornisce una breve descrizione del modello aziendale adottato dal Gruppo De' Longhi, funzionale alla comprensione di quanto indicato nelle pagine successive in relazione ai temi individuati come materiali per i cinque ambiti del Decreto.

De' Longhi S.p.A. (di seguito anche "Società" o "Gruppo"), società quotata sul mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, è la holding di un gruppo di società attivo nel settore della produzione e distribuzione di prodotti per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, la climatizzazione e la cura della casa.

Il Gruppo opera sui mercati internazionali con 7 brand: De' Longhi, Kenwood, Braun, Ariete, Nutribullet e Magic Bullet (questi ultimi due in seguito all'acquisizione avvenuta nel 2020 della società americana Capital Brands Holding Inc., che opera nel segmento dei personal blender), oltre ad Eversys, un marchio svizzero acquisito nel 2021 e attivo nel segmento delle coffee machine professionali.

L'impatto del conflitto russo-ucraino: la gestione da parte del Gruppo

Il 2022 è stato un anno cominciato all'insegna di uno degli eventi più rilevanti degli ultimi anni dal punto di vista geopolitico, un conflitto in territorio ucraino che ha avuto un impatto rilevante sulla vita di moltissime persone, sugli equilibri internazionali e sul quadro economico e sociale internazionale. Il Gruppo De' Longhi, in questo senso, è stato coinvolto sia indirettamente, a causa dell'inasprimento della situazione economica in Europa tuttora in corso, sia direttamente, essendo attivo proprio in quei territori che hanno richiesto un impegno particolare per garantire a tutti i dipendenti il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori.

Come verrà approfondito nel documento stesso, il Gruppo ha ritenuto opportuno supportare i propri dipendenti ucraini sia dal punto di vista organizzativo, attraverso processi di ricollocamento, sia da quello del sostegno economico, garantendo loro il mantenimento di un salario e attraverso una raccolta fondi dedicata.

L'approccio del Gruppo De' Longhi ha permesso un'adeguata gestione degli impatti economici avversi; per ulteriori approfondimenti si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Attualmente l'Azienda è impegnata nel tenere monitorata la situazione internazionale, in modo da poter dare maggior supporto al personale più prossimo alle aree interessate dal conflitto e proseguire nelle azioni di mitigazione dei rischi derivati dal conflitto tuttora in corso.

Il percorso di sostenibilità di De' Longhi

Da oltre cinque anni, in seguito alla pubblicazione della prima Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, il Gruppo De' Longhi ha integrato nel proprio business le tematiche della sostenibilità, coinvolgendo in questo percorso tutte le principali funzioni dell'Azienda stessa. Nel corso degli anni il Gruppo De' Longhi ha implementato un modello ben definito di gestione delle tematiche non finanziarie e ha formalizzato obiettivi ad hoc intorno ai quali sviluppare una vera e propria strategia di sostenibilità. Grazie a quest'ultima il Gruppo è oggi capace di perseguire concretamente azioni in grado di mitigare i propri impatti e migliorare le sue performance di sostenibilità, generando valore per sé stessa e per i propri stakeholder.

In questo ambito, il 2022 ha rappresentato un anno di consolidamento dopo che nell'anno precedente il Gruppo ha modificato la propria governance di sostenibilità; pensati per il perseguimento di un successo sostenibile, attualmente gli organi che compongono tale governance sono i seguenti:

    1. Il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, già operativo dal 2019, è un comitato endoconsiliare che ha funzioni preliminari, propositive e consultative;
    1. Il Sustainability Steering Committee, anch'esso operativo dal 2019, è composto da manager di differenti dipartimenti, con la responsabilità di definire la strategia, nonché il relativo piano di sostenibilità;
    1. Tre Focus Group, ognuno rappresentativo di uno dei Pillar identificati dal Gruppo De' Longhi (People, Products e Processes). Per ogni

gruppo è stato identificato un Team Leader, la cui responsabilità è quella di supervisionare e implementare i progetti inclusi nel piano e corrispondenti alla propria area di competenza;

  1. Un Responsabile della Sostenibilità di Gruppo.

In tal senso il 2022 è stato un punto cardine nel percorso sostenibile di De' Longhi, dal momento in cui ha rappresentato l'anno della definizione del primo Piano di Sostenibilità del Gruppo, approvato a luglio 2022 dal Consiglio di Amministrazione e contenente una serie di iniziative e relativi target per ciascuno dei tre Pillar aziendali. Il Piano di Sostenibilità costituisce un documento programmatico che esprime una sintesi di tutti gli impegni che la Società vuole portare a termine nel breve, medio e lungo termine, per avere un ruolo attivo nella contribuzione agli sforzi della comunità globale per un futuro sostenibile. Come anticipato, la strategia di sostenibilità del Gruppo si articola attorno ai tre Pillar:

  • • Prodotti, che sottolinea l'orientamento del Gruppo verso la garanzia di prodotti innovativi, che siano durevoli nel tempo ed energeticamente efficienti, nonché caratterizzati da un elevato contenuto di materiali riciclabili e riciclati e che consentano ai consumatori uno stile di vita sano;
  • • Processi, che abbraccia l'intera catena di fornitura e riflette l'impegno del Gruppo nel gestire le risorse in modo responsabile ed efficiente, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico e senza trascurare la sostenibilità sociale, garantendo il costante rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro in ogni fase della produzione;
  • • Persone, che si concentra sull'attenzione e sugli investimenti volti a creare un ambiente di lavoro stimolante ed equo per attrarre, motivare e favorire la crescita delle persone, ma anche in progetti e azioni a sostegno delle comunità locali in cui

il Gruppo opera, aiutandole a crescere e a prosperare.

Attorno a questi tre pilastri ruotano otto aree di impegno che integrano le tematiche ambientali, sociali e di governance relative al Gruppo e che contribuiscono al raggiungimento di diversi obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SGDs) definiti dall'ONU; tra queste, si citano la lotta al cambiamento climatico, la promozione dell'economia circolare, il benessere e l'inclusione delle persone e la realizzazione di prodotti sostenibili.

Al Piano di Sostenibilità si aggiunge il Manifesto, elaborato già nel 2021: rivolto alle persone del Gruppo, tale documento concretizza l'impegno di De' Longhi in termini di sostenibilità e si propone di dare vita al coinvolgimento trasversale di tutta la community interna. Sempre in ambito di sostenibilità, si sottolinea come, nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), De' Longhi abbia partecipato ad un bando del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per potenziare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie sostenibili. Infine, sempre nel 2022 il Gruppo ha preso parte all'Italian Green New Deal, un bando nazionale che prevede contributi e agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di transizione ecologica e circolare.

La catena del valore

I prodotti del Gruppo De' Longhi hanno origine nelle attività di ricerca, sviluppo e progettazione, integrate a livello di Gruppo e condotte, in coordinamento con le funzioni di Marketing e Design, dagli uffici tecnici di ogni linea di prodotto. Le strutture di R&D adottano un approccio per business unit, e non soltanto per singoli brand, operando così per competenze trasversali. Presso la sede di Hong Kong è invece operativo un ufficio tecnico che si occupa di seguire i progetti di ricerca sviluppati in collaborazione con i fornitori locali.

Successivamente alla fase di ideazione e definizione dei prodotti da lanciare sul mercato, le attività del Gruppo si concentrano sull'acquisto delle materie prime e della componentistica semilavorata. La produzione e l'assemblaggio dei prodotti seguono un business model che si articola in sei stabilimenti per la produzione e l'assemblaggio del prodotto finito, situati in Italia, Svizzera, Romania e Cina e le cui attività coprono oltre il 60% del venduto, cui si aggiunge la collaborazione con partner qualificati scelti sulla base di elevati standard qualitativi, gli "Original Equipment Manufacturer" (di seguito anche "OEM").

L'approccio adottato dal Gruppo è di tipo local for global, e prevede la presenza di dedicati poli di competenza specializzati nella realizzazione di una determinata linea di prodotti, permettendo al Gruppo stesso di produrre linee che coprono aree e segmenti di mercato specifici.

Alla fase di produzione fa seguito quella di collaudo dei prodotti, gestita da appositi team a livello di fabbrica che hanno il compito di verificare che i più elevati livelli di sicurezza siano applicati su tutti i prodotti del Gruppo. Il processo di verifica viene effettuato tramite specifici audit interni dalla funzione Qualità, che conduce anche controlli di qualità sulla produzione dei fornitori di prodotto finito (OEM).

Successivamente ai controlli di qualità, il prodotto pronto per la vendita viene trasportato in appositi hub logistici di proprietà del Gruppo, magazzini situati in aree strategiche di tutto il mondo e luogo di partenza dei prodotti; questi vengono poi distribuiti da fornitori di servizi logistici in tutti i mercati coperti dal network commerciale del Gruppo.

Infine, un ruolo cruciale in fase di acquisto e post-vendita è svolto dalla funzione Customer Care, che offre un servizio di supporto e assistenza tecnica per i clienti che si interfacciano con il Gruppo.

Gli stakeholder del Gruppo

Nel corso del 2021, il Gruppo De' Longhi ha aggiornato la mappatura dei propri stakeholder con il coinvolgimento diretto del management aziendale, basandosi sull'analisi di aspetti quali la struttura aziendale, la catena del valore, le attività di business e quelle non strettamente legate ad esso, ma che risultano comunque parte integrante della realtà del Gruppo.

Tale aggiornamento, confermato nel corso del 2022, ha portato all'individuazione di dieci categorie omogenee di stakeholder, raggruppate sulla base delle tipologie di interessi, aspettative, esigenze e relazioni in atto con il Gruppo.

Il confronto del Gruppo con ciascuna di queste categorie avviene mediante differenti modalità di coinvolgimento e di ascolto, coerentemente con i principi di trasparenza e correttezza, nonché chiarezza e completezza delle informazioni, dettati dal Codice Etico di Gruppo col fine di intraprendere sempre decisioni consapevoli. Si riportano nella seguente tabella i diversi canali di ascolto e comunicazione, nonché i principali temi emersi dall'attività di business:

Portatore di interesse Canale di ascolto/comunicazione Principali temi emersi
Associazioni di categoria Assemblee, riunioni periodiche Diritti dei consumatori, diritti dei lavoratori, performance
ambientali
Azionisti Documenti societari /Assemblee societarie/ Eventi Performance economica, strategie di business
Comunità e ONG Incontri periodici, sponsorship di iniziative specifiche Sponsorizzazioni, impatto sociale, contributo al territorio,
sensibilizzazione su problematiche specifiche
Consumatori Questionari di soddisfazione, panel test, Contact Centers
(canali voce, e-mail, chat e social), campagne pubblicitarie,
eventi culinari, canale Youtube "How to"
Assistenza al cliente, sicurezza e qualità di prodotto, disponibi
lità del prodotto, feedback su facilità di utilizzo e soddisfazione
del prodotto, privacy
Dipendenti Employee Engagement Survey, colloqui annuali di valutazione
delle performance, incontri periodici di condivisione dei
risultati, intranet aziendale per l'accesso a informazioni sul
Gruppo, houseorgan di Gruppo, nuovo HRMS
Chiarezza organizzativa, miglioramento gestione delle risorse
da parte dei manager, valorizzazione contributo individuale per
la società, miglioramento della comunicazione interna e di
accesso alle informazioni
Fornitori Contratti, qualifica e valutazione, incontri periodici Modalità di gestione del rapporto con i fornitori
Generazioni future - Riduzione delle emissioni e lotta al cambiamento climatico
Analisti finanziari e media Interviste, incontri, road show, conferenze stampa Performance economica, nuovi prodotti/servizi/modelli
organizzativi, iniziative specifiche a sfondo sociale
Partner commerciali Incontri commerciali, audit Sicurezza e qualità di prodotto, flessibilità e capacità di
adattamento rispetto alle richieste
Università/Centri di ricerca Incontri dedicati, collaborazioni per vari progetti di ricerca Ricerca ed acquisizione dei talenti, supporto alla ricerca

La Tassonomia dell'Unione Europea introdotta dal Regolamento (EU) 2020/852 (di seguito "Regolamento") rientra all'interno della strategia dell'UE per realizzare gli obiettivi del Green Deal Europeo e rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Tale Regolamento fornisce un sistema unificato di classificazione attraverso il quale si possono definire le attività economiche che rispettano determinati criteri di ecosostenibilità - e che quindi possono essere considerate "sostenibili". In particolare, secondo quanto enunciato dall'art.3 del Regolamento, un'attività economica è considerata ecosostenibile (c.d. "aligned") se:

  • • È conforme ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione Europea. In particolare:
  • l'attività economica deve apportare un contributo sostanziale a uno degli obiettivi ambientali definiti nell'art. 9 dello stesso Regolamento, ovvero: mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e riduzione dell'inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;
  • l'attività non deve arrecare un danno significativo (Do No Significant Harm - DNSH) ad alcuno degli obiettivi ambientali sopraccitati;
  • • È svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia dei diritti umani, inclusi quelli fondamentali nel lavoro, previsti dall'art. 18 del Regolamento, riconoscendo l'importanza dei diritti e delle norme internazionali (tra cui OCSE, ONU e l'Organizzazione Internazionale del Lavoro).

Per il primo anno di applicazione della normativa, riferito all'esercizio 2021, le aziende soggette all'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione Non Finanziaria, come il Gruppo De' Longhi, sono state chiamate a comunicare la quota di attività ammissibili (c.d. "eligible") e non ammissibili (c.d. "non-eligible") rispetto ai primi due obiettivi ambientali della Tassonomia europea (relativi al cambiamento climatico) in termini di fatturato, spese in conto capitale (CapEx) e spese operative (OpEx). Con il termine ammissibile, la normativa fa riferimento a un'attività economica "descritta negli Atti Delegati […] indipendentemente dal fatto che tale attività economica soddisfi uno o tutti i criteri di vaglio tecnico stabiliti in tali atti delegati".1

A partire dall'anno di rendicontazione 2022, la normativa viene invece applicata integralmente ed include, quindi, anche la quota di attività "taxonomy-aligned" (o "allineate"), cioè di quelle attività ammissibili che soddisfano tutti i criteri sopra elencati (criteri di vaglio tecnico e garanzie minime di salvaguardia).

Pertanto, all'interno del presente documento il Gruppo De' Longhi è tenuto a rendicontare, con riferimento ai primi due obiettivi ambientali finora formalmente adottati (cfr. Atto delegato sul Clima - Allegato I e Allegato II),2 su come e in quale misura le proprie attività sono associate ad attività economiche ecosostenibili ai sensi della Tassonomia UE.

Nei successivi paragrafi viene riportato come il Gruppo ha valutato la conformità al Regolamento (UE) 2020/852 e il prospetto con i KPI quantitativi richiesti.

Trattandosi di una normativa di recente applicazione a livello internazionale e in costante aggiornamento, tutti i criteri e le assunzioni effettuate e inserite in questo paragrafo sono basate sulle informazioni e sui requisiti attualmente disponibili, che potrebbero essere soggetti a future revisioni.

Le analisi svolte

A livello metodologico, il Gruppo De' Longhi ha condotto un'analisi approfondita delle proprie attività al fine di identificare quali, fra queste, la Tassonomia classifica come potenzialmente in grado di contribuire in maniera sostanziale agli obiettivi di mitigazione e/o di adattamento ai cambiamenti climatici (c.d. attività "eligible"). Tale analisi ha evidenziato come una delle linee di ricavo che potrebbe essere considerata ammissibile rispetto all'obiettivo della mitigazione del cambiamento climatico è quella relativa alla vendita delle linee di condizionamento mobile, in riferimento all'attività 3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici prevista dal Regolamento. L'identificazione della vendita di tali prodotti come attività eligible deriva dall'interpretazione congiunta della descrizione dell'attività stessa e di uno dei criteri di contributo sostanziale previsti (punto f), il quale ricomprende la categoria degli "elettrodomestici" soggetti al regolamento (UE) 2017/1369 ("etichettatura energetica") del Parlamento europeo. In aggiunta, nonostante i condizionatori mobili non siano fabbricati in uno stabilimento produttivo del Gruppo, questi vengono prodotti da partner qualificati, i cosiddetti "Original Equipment Manufacturer" (OEM), sulla base delle specifiche tecniche, anche in termini di prestazioni energetiche, definite da De' Longhi.

In aggiunta alle attività core, per raggiungere i propri impegni di sostenibilità il Gruppo ha avviato diverse iniziative e progetti che, a seguito di un'analisi delle attività elencate nell'Atto delegato sul Clima - Allegato I del Regolamento, sono state considerate singolarmente come investimenti ammissibili rispetto alla Tassonomia. Infatti, sulla base dell'Atto Delegato sul Clima - Allegato I, Art. 8, 1.1.2.2, punto c, relativo all'acquisto di output da attività economiche ammissibili e a singole misure che consentono alle attività di mantenere basse emissioni di carbonio, il Gruppo ha identificato le seguenti attività come investimenti svolti nel corso dell'anno di rendicontazione e ammissibili secondo quanto previsto dal Regolamento:

  • 1 Attività economica ammissibile alla tassonomia: un'attività economica descritta negli atti delegati adottati a norma dell'articolo 10, paragrafo 3, dell'articolo 11, paragrafo 3, dell'articolo 12, paragrafo 2, dell'articolo 13, paragrafo 2, dell'articolo 14, paragrafo 2, e dell'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2020/852, indipendentemente dal fatto che tale attività economica soddisfi uno o tutti i criteri di vaglio tecnico stabiliti in tali atti delegati.
  • 2 Il perimetro di analisi dei dati inclusi nella presente informativa è riferito solamente agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, in quanto alla data di approvazione del presente documento, è stato adottato solo un Atto Delegato (n.2139/2021) contenente i criteri di vaglio tecnico per i primi due obiettivi ambientali.

  • 3.3 Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti;

  • 6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri;
  • 7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica;
  • 7.4 Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici negli edifici.

Di seguito sono descritti i passaggi metodologici che sono stati effettuati per valutare l'allineamento delle attività precedentemente identificate come ammissibili rispetto alla Tassonomia UE.

  • • Criteri di contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici: la valutazione è stata volta a stabilire se la singola attività economica identificata contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento dell'obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici sulla base di specifici parametri quantitativi e/o qualitativi definiti dal Regolamento. In relazione all'attività "3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici", in particolare, dall'analisi condotta è emerso che una quota parte delle attività del Gruppo risulta allineata al criterio di contributo sostanziale di cui al punto (f) della presente attività ("elettrodomestici che rientrano nelle due classi di efficienza energetica più elevate, conformemente al regolamento (UE) 2017/1369 del Parlamento europeo e del Consiglio e agli atti delegati adottati a norma di detto regolamento"), in quanto una parte dei condizionatori portatili rientra in una delle classi di efficienza energetica più elevate (A++), identificate dal Regolamento (UE) 2017/1369 di cui sopra;
  • Do Not Significant Harm (DNSH): l'analisi della conformità rispetto ai criteri DNSH esplicitati all'interno degli Atti Delegati si pone l'obiettivo di determinare che le singole attività identificate non arrechino danno ai restanti obiettivi ambientali.

Con riferimento all'attività 3.5, essendo i condizionatori mobili prodotti dagli OEM, per poter essere allineati ai DNSH la norma richiede la conformità del produttore stesso ai seguenti criteri:

  • adattamento ai cambiamenti climatici: i criteri enunciati nell'Appendice A richiedono che l'organizzazione svolga un'analisi volta a identificare i rischi climatici fisici che pesano sull'attività, effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità sulla base di una specifica procedura definita nell'Atto Delegato stesso;
  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine: i criteri enunciati nell'Appendice B richiedono che siano stati individuati e affrontati i rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua e alla prevenzione dello stress idrico conformemente alla direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e a un piano di gestione dell'uso e della protezione delle acque elaborato in tale ambito;
  • transizione verso un'economia circolare: i criteri enunciati richiedono che nella fabbricazione dei prodotti venga valutata la disponibilità, ove possibile, di tecniche che sostengono (a) il riutilizzo e l'utilizzo di materie prime secondarie e di componenti riutilizzati, (b) la progettazione concepita per un'elevata durabilità, riciclabilità, facilità di smontaggio e adattabilità, (c) una gestione dei rifiuti che privilegia il riciclaggio rispetto allo smaltimento, (d) informazioni sulle sostanze potenzialmente pericolose, e relativa tracciabilità, durante tutto il ciclo di vita. In riferimento a tali criteri, il Gruppo adotta, ove possibile, tali pratiche nell'ambito delle attività di R&D e di fabbricazione dei prodotti. Per maggiori approfondimenti sulle iniziative in atto, si faccia riferimento al capitolo "Qualità e innovazione dei prodotti";
  • prevenzione e riduzione dell'inquinamento: i criteri enunciati nell'Appendice C richiedono che l'attività non comporti la fabbricazione, l'immissione in commercio o l'uso di alcune tipologie di sostanze chimiche inquinanti;
  • protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi: i criteri enunciati nell'Appendice D richiedono che l'organizzazione abbia proceduto con una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) o a un esame conformemente alla direttiva 2011/92/UE.

La conformità dei criteri sopra citati dovrebbe essere valutata rispetto all'attività di fabbricazione dei condizionatori mobili e pertanto in riferimento ai partner qualificati (OEM) di cui si avvale il Gruppo per la loro produzione. In tal senso, data la complessità delle analisi e in virtù della recente applicazione del Regolamento, in assenza di tutti gli elementi sufficienti ad oggi per permettere una completa valutazione della conformità a tali criteri di DNSH, in riferimento alla produzione di condizionamento mobile (attività 3.5) e agli investimenti effettuati nel 2022, secondo un approccio conservativo e prudenziale, il Gruppo ritiene le attività non allineate. Si sottolinea tuttavia come il Gruppo si impegni ad operare, in tutti i Paesi in cui è presente, nel rispetto delle normative ambientali locali. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al capitolo "Mitigazione degli impatti ambientali".

• Garanzie Minime di Salvaguardia: i criteri esplicitati all'interno del Regolamento fanno riferimento alle pratiche di un'organizzazione volte a garantire che essa sia in linea con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell'ILO sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell'uomo.

Il Gruppo De' Longhi pone grande attenzione agli elementi esplicitati in tali documenti, in particolar modo in tema di interessi del consumatore, corruzione, concorrenza, fiscalità e rispetto dei diritti umani. In riferimento a questo ultimo aspetto, il Gruppo si impegna a garantire l'attuazione di un business etico e conforme alle diverse normative applicabili in tutti i paesi in cui opera, svolgendo le proprie attività secondo i principi contenuti nel Codice Etico di Gruppo, la cui adozione è stata estesa dal 2022 a tutti i propri fornitori. A tale documento si aggiunge la recente pubblicazione delle "Responsible sourcing guideline", che definiscono i criteri di valutazione del rischio associato a tutti i nuovi fornitori attivati, consentendone il monitoraggio nel tempo. Inoltre, il Gruppo De' Longhi esegue periodiche procedure di audit sui fornitori di prodotti finiti, che permettono di monitorare numerosi aspetti di carattere sociale, come la libertà di associazione e contrattazione collettiva, l'orario e le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile o forzato, la discriminazione e la formazione del personale. Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai capitoli "Etica e compliance" e "Gestione della catena di fornitura".

Anche in ambito di tutela degli interessi del consumatore, concorrenza, anticorruzione e fiscalità, il Gruppo si impegna costantemente a prevenire e mitigare eventuali impatti negativi potenziali; ancora una volta, il Codice Etico del Gruppo ricopre un ruolo rilevante in tal senso, dedicando un'attenzione particolare al consumatore e ai clienti, ai valori della concorrenza leale, alla condanna degli episodi di corruzione e al rispetto di leggi, regolamenti e provvedimenti delle Autorità Competenti in materia fiscale e tributaria. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al capitolo "Etica e compliance".

In merito alle valutazioni effettuate e sopra descritte, al fine di adottare un approccio conservativo e in assenza di elementi completi per determinarne ad oggi l'allineamento, il Gruppo ha considerato come non allineati alla Tassonomia il fatturato riferito alla vendita di condizionatori mobili e gli investimenti relativi alle sopra citate attività ammissibili per l'anno di rendicontazione 2022.

Contextual information sul calcolo dei KPI

Come prescritto dagli Annex dell'Atto Delegato 2178/2021 del Regolamento, di seguito vengono riportate assunzioni e metodologie che sottendono ai calcoli dei KPI (Turnover, CapEx e OpEx) sulla base delle attività ritenute eligible e, eventualmente, aligned. Per ogni KPI, vengono riportate la modalità di calcolo, la sua composizione in relazione alle diverse attività della Tassonomia UE e il processo relativo alla sua quantificazione. In conformità a quanto stabilito dal Regolamento non sono state considerate le voci di ricavo e di costo generate da transazioni intercompany.

Per l'elaborazione dei tre KPI sono state coinvolte le strutture amministrativo - contabili del Gruppo, sia a livello di Headquarter che di singoli stabilimenti produttivi. Queste, sulla base delle indicazioni riportate nell'Allegato 1 all'Atto Delegato 2178/2021, hanno proceduto all'identificazione delle voci contabili da associare ai diversi KPI, a partire dalle voci di bilancio consolidato.

Inoltre, ad oggi non sono stati elaborati dei piani di investimento che soddisfino i requisiti stabiliti dall'Annex I dell'Atto Delegato, § 1.1.2.2 per la loro inclusione all'interno delle voci di CapEx e di OpEx. Per questa ragione, i due KPI non comprendono alcun elemento riconducibile a un piano volto ad espandere le attività economiche ammissibili e potenzialmente allineate alla Tassonomia.

TURNOVER

Per il calcolo del denominatore, si è proceduto con l'analisi del fatturato netto riportato in bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi per l'esercizio 2022, individuando il valore di 3.126.940.000€. Le voci del bilancio consolidato di Gruppo incluse nel computo del denominatore sono quelle specificatamente riferite alla vendita di beni e di servizi, al netto di sconti, IVA o qualsiasi altra imposta diretta, al fine di considerare i soli ricavi derivanti dalla gestione caratteristica del Gruppo: nello specifico, la voce inclusa è riferita ai "Ricavi da contratti con i clienti" che prevede già lo scorporo delle componenti imputabili a sconti di cassa e abbuoni. Per il calcolo del numeratore, invece, si è proceduto scorporando la quota parte dei ricavi relativa alla vendita della linea di condizionamento mobile, al netto di sconti, abbuoni, IVA e tasse aggiunte. Il turnover generato da tale categoria merceologica è associato all'a attività 3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici.

CAPEX

Per il calcolo del denominatore sono stati inclusi gli incrementi di valore presentati durante l'esercizio 2022 per tangible, intangible e right of use of asset (secondo IFRS 16) individuando il valore di 157.059.000 €.

Al fine della determinazione del numeratore di CapEx, si è proceduto con l'analisi delle addition di asset incorse durante l'esercizio e si sono identificati investimenti relativi ai punti a) e c) definiti dall'Annex I dell'Atto Delegato, § 1.1.2.2. Nello specifico, per l'attività 3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici sono stati identificati investimenti relativi alla categoria di R&D.

Per quanto riguarda i valori afferenti all'acquisto di output da attività economiche ammissibili e a singole misure che consentono alle attività di mantenere basse emissioni di carbonio, il Gruppo ha individuato investimenti relativi alle categorie di tangible asset e diritto d'uso disciplinati dal principio contabile IFRS16, con particolare riguardo alle attività di seguito elencate:

  • 6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri;
  • 7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica;
  • 7.4 Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici negli edifici.

L'estrazione dei dati associati alle categorie sopracitate è stata effettuata in modo puntuale quando reso possibile dalle informazioni disponibili nei sistemi gestionali attualmente in uso all'interno delle legal entity facenti parte del perimetro di consolidamento.

OPEX

Per il calcolo del denominatore è stata eseguita un'analisi sui valori consolidati individuando il valore di 94.998.000 €.

Al fine della determinazione del numeratore dell'OpEx, sono state considerate le spese associabili alle attività ammissibili precedentemente elencate. In particolare:

  • 3.5 Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici: spese non capitalizzate di R&D;
  • 7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di

dispositivi per l'efficienza energetica: spese di manutenzione e misure di rinnovamento degli edifici.

Le spese operative associabili al punto c) sono state derivate in maniera analoga a quanto già descritto per i CapEx.

Contributo Sostanziale Criterio DNSH
Attività Economiche Codice/i Fatturato assoluto
(€ migliaia)
Quota del fatturato
(%)
Mitigazione dei
cambiamenti
climatici (%)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (%)
Acque e risorse
marine (%)
Economia Circolare
(%)
Inquinamento (%) Biodiversità ed
ecosistemi (%)
Mitigazione dei
cambiamenti
climatici (S/N)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (S/N)
Acque e risorse
marine (S/N)
Economia Circolare
(S/N)
Inquinamento (S/N) Biodiversità ed
ecosistemi (S/N)
Garanzie minime di
salvaguardia (S/N)
Quota di fatturato
allineato alla
tassonomia, Anno
2022 (%)
Quota di fatturato
allineato alla
tassonomia,
anno 2021
Categoria (attività
abilitante) (A)
Categoria (attività di
transizione) (T)
A. Attività ammissibili
alla tassonomia
4,06%
A.1 Attività ecosostenibili
(allineate alla tassonomia)
N/A 3
Fatturato di Attività
Eco-sostenibili (A.1)
0 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% N/A 3
A.2 Attività ammissibili
alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
degli edifici
3.5 126.857 4,06%
Fatturato delle attività
ammissibili alla tassonomia
ma non ecosostenibili
(attività non allineate
alla tassonomia) (A.2)
126.857 4,06%
Totale (A.1 + A.2) 126.857 4,06% 0%
B. Attività non ammissibili
alla tassonomia
Fatturato delle attività
non ammissibili alla
tassonomia (B)
3.000.083 95,94%
Totale (A + B) 3.126.940 100%

3 Essendo il primo anno di applicazione del Regolamento in relazione alla rendicontazione delle attività allineate alla Tassonomia, i dati di confronto saranno forniti a partire dal prossimo anno di rendicontazione.

Contributo Sostanziale Criterio DNSH
Attività Economiche Codici CapEx assoluto
(€ migliaia)
Quota CapEx (%) Mitigazione dei
cambiamenti climatici
(%)
Adattamento ai
cambiamenti climatici
(%)
Acque e risorse
marine (%)
Economia Circolare
(%)
Inquinamento (%) Biodiversità ed
ecosistemi
(%)
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
(S/N)
Adattamento ai
cambiamenti climatici
(S/N)
Acque e risorse
marine (S/N)
Economia Circolare
(S/N)
Inquinamento (S/N) Biodiversità ed
ecosistemi (S/N)
Garanzie minime di
salvaguardia (S/N)
Quota di CapEx
allineato alla
tassonomia, Anno
2022 (%)
Quota di CapEx
allineato alla
tassonomia, anno
2021
Categoria (attività
abilitante) (A)
Categoria (attività di
transizione) (T)
A. Attività ammissibili
alla tassonomia
0,52%
A.1 Attività ecosostenibili
(allineate alla tassonomia)
N/A 4
CapEx Attività
Eco-sostenibili (A.1)
N/A 0 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% N/A 4
A.2 Attività ammissibili
alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
degli edifici
3.5 191 0,12%
Trasporto mediante moto,
autovetture e veicoli
commerciali
6.5 481 0,31%
Installazione, manutenzione
e riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 128 0,08%
Installazione, manutenzione
e riparazione di stazioni di
ricarica per i veicoli elettrici
negli edifici
7.4 14 0,01%
Spese in conto capitale
delle attività ammissibili
alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia)
(A.2)
814 0,52%
Totale (A.1 + A.2) 814 0,52% 0%
B. Attività non ammissibili
alla tassonomia
CapEx delle attività
non ammissibili alla
tassonomia (B)
156.245 99,48%
Totale (A + B) 157.059 100%

4 Essendo il primo anno di applicazione del Regolamento in relazione alla rendicontazione delle attività allineate alla Tassonomia, i dati di confronto saranno forniti a partire dal prossimo anno di rendicontazione.

Contributo Sostanziale Criterio DNSH
Attività Economiche Codici OpEx assoluto
(€ migliaia)
Quota OpEx (%) Mitigazione dei
cambiamenti climatici
(%)
Adattamento ai
cambiamenti climatici
(%)
Acque e risorse
marine (%)
Economia Circolare
(%)
Inquinamento (%) Biodiversità ed
ecosistemi (%)
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
(S/N)
Adattamento ai
cambiamenti climatici
(S/N)
Acque e risorse
marine (S/N)
Economia Circolare
(S/N)
Inquinamento (S/N) Biodiversità ed
ecosistemi (S/N)
Garanzie minime di
salvaguardia (S/N)
Quota di OpEx
allineato alla
tassonomia, Anno
2022 (%)
Quota di OpEx
allineato alla
tassonomia, anno
2021
Categoria (attività
abilitante) (A)
Categoria (attività di
transizione) (T)
A. Taxonomy eligible
activities
0,84%
A.1 Attività Eco-sostenibili
(Opex Aligned)
N/A 5
OpEx Attività
Eco-sostenibili (A.1)
N/A 0 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% N/A 5
A.2 Attività ammissibili
alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia)
Fabbricazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
degli edifici
3.5 769 0,81%
Installazione, manutenzione e
riparazione di dispositivi per
l'efficienza energetica
7.3 25 0,03%
Spese operative delle attività
ammissibili alla tassonomia
ma non ecosostenibili
(attività non allineate alla
tassonomia) (A.2)
794 0,84%
Totale (A.1 + A.2) 794 0,84%
B. Attività non ammissibili
alla tassonomia
OpEx delle attività
non ammissibili alla
tassonomia (B)
94.204 99.16%
Totale (A + B) 94.998 100%

5 Essendo il primo anno di applicazione del Regolamento in relazione alla rendicontazione delle attività allineate alla Tassonomia, i dati di confronto saranno forniti a partire dal prossimo anno di rendicontazione.

Metodologia di calcolo dei KPI (Accounting Policy)

CAPEX

Gli Annex dell'atto delegato richiedono di calcolare la percentuale di Turnover, CapEx ed OpEx associa ti ad attività eligible ed aligned. Per rispondere a tale obbligo normativo, come indicato nei paragrafi pre cedenti, il Gruppo ha individuato le proprie attività eligible e, una volta valutate quali di esse fossero in linea con i criteri di alignment, ha calcolato i tre KPI.

I paragrafi successivi presentano in dettaglio quanto previsto dagli Annex al Regolamento Dele gato (UE) 2178/2021 della Commissione in termini di voci contabili relative ai KPI di cui le imprese non finanziarie devono fornire informativa nella Dichia razione non finanziaria.

TURNOVER

Il KPI di Turnover è stato calcolato come la quota parte del fatturato netto derivante dalla prestazione di servizi legati ad attività identificate come eligible (numeratore) diviso per il fatturato netto (denomi natore). Il fatturato netto è definito come l'importo derivante dalla prestazione di servizi previa dedu zione degli sconti sulle vendite e delle imposte sul valore aggiunto direttamente connessi al fatturato. Si specifica inoltre che, al fine di evitare ogni possi bile double counting, le partite intercompany sono state elise e non concorrono alla determinazione del KPI. Di conseguenza, il denominatore del KPI corrisponde alla voce "Ricavi da contratti con clien ti" presentata nella Nota 1 - Ricavi del bilancio con solidato del Gruppo - ed è in linea con le disposizio ni previste dallo IAS 1, par.82(a), menzionato dall'Annex I dell'Atto Delegato § 1.1.1.

Il Gruppo, per il calcolo del denominatore del KPI di CapEx, ha considerato le addition incorse nel perio do di riferimento relative ad asset materiali (Investi menti in immobilizzazioni materiali), ad asset imma teriali (Investimenti in immobilizzazioni immateriali) e Right of Use Asset (Investimenti in beni in leasing).

L'approccio utilizzato per l'estrazione dei dati si è basato sull'analisi della reportistica gestionale al li vello consolidato. In linea con i principi contabili in ternazionali e con le disposizioni dell'Annex dell'At to Delegato 2178/2021, il Gruppo ha considerato gli asset materiali contabilizzati secondo il principio contabile IAS 16 -, gli asset immateriali - escluden do il goodwill - contabilizzati secondo il principio contabile IAS 38, e i leasing contabilizzati secondo il principio contabile IFRS 16 - come da relazione fi nanziaria annuale consolidata.

OPEX

Per il calcolo del denominatore del KPI di OpEx, l'ap proccio utilizzato è stato quello di procedere con un'analisi puntuale sui valori consolidati gestionali del Gruppo, considerando la quota di costi rientran ti specificatamente nelle categorie indicate dall'An nex dell'Atto Delegato 2178/2021. Nello specifico:

  • Costi tecnici che includono le spese non capitaliz zate di R&D relative a progetti interni ed esterni.
  • Costi per godimento beni di terzi per cui sono stati considerati tutti gli item relativi ai leasing a breve termine (short term lease) contabilizzati in Conto Economico, in quanto relativi a contratti di durata inferiore ai 12 mesi e quindi rappresentanti

esenzione da contabilizzazione secondo IFRS 16;

Manutenzioni di terzi, per cui sono considerati tutti i costi di manutenzione ordinaria a cespiti e misure di rinnovamento degli edifici.

Etica e compliance 52

Scenario e rischi

Le informazioni connesse ai rischi in tema di etica e compliance, così come le relative modalità di gestione, sono trattate in corrispondenza del paragrafo "Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria" della Relazione sulla gestione.

Relativamente alle misure adottate per la mitigazione dei rischi e le relative modalità di gestione in ambito di etica e compliance, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

Il modello organizzativo e di management del Gruppo prevede che le funzioni Legal e Internal Audit cooperino con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari per quanto di propria competenza, al fine di garantire la conformità normativa nei confronti della legge e dei regolamenti in vigore. Entrambe le funzioni collaborano inoltre con la funzione Quality per quanto riguarda le operazioni di verifica dei prodotti e la qualifica e la valutazione dei fornitori (§ Qualità e innovazione di prodotto).

Il ruolo della funzione di Internal Audit, insieme al Dirigente preposto, è quello di monitorare e valutare l'ambiente di controllo in tutte le filiali del Gruppo, nonché di condurre audit sui processi e le procedure contabili affinché sia assicurata la compliance normativa rispetto alla Legge 262, relativa al processo di informazione finanziaria. L'obiettivo di tali attività periodiche di audit è quello di garantire che tutta la documentazione societaria sia attendibile, completa, corretta e tempestiva, in conformità con quanto riportato nelle disposizioni operative, amministrative e contabili definite dal Gruppo. Il programma di verifiche, concordato con l'Amministratore incaricato e il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, ha l'obiettivo di coprire progressivamente tutte le società del Gruppo, ponendo particolare attenzione a quelle maggiormente rilevanti.

Sempre la funzione di Internal Audit, insieme al Dirigente preposto, presidiano il modello di Enterprise Risk Management (ERM), implementato e aggiornato dal Gruppo nel corso degli anni e che si concentra in particolar modo sulle attività di valutazione e monitoraggio dei rischi aziendali. In questo ambito sono state implementate nel corso degli ultimi anni numerose attività, aventi lo scopo di integrare la matrice ERM con i rischi percepiti rispetto alle singole aree di competenza del management, coinvolto a livello internazionale. Tra queste si sottolinea lo sviluppo di una piattaforma dinamica di Risk Management, la cui fase di roll-out ha avuto luogo nei primi mesi del 2021 coinvolgendo le società maggiormente rilevanti del Gruppo; in linea con le previsioni, nel 2022 è proseguita la fase di roll-out della piattaforma, arrivata oggi a coinvolgere la maggior parte delle società del Gruppo. Tale fase si concluderà nel corso del 2023 con l'inserimento delle società Capital Brands ed Eversys.

Sempre nel corso dell'ultimo anno sono stati aggiornati i rischi legati al tema della sostenibilità presenti nella piattaforma, che si aggiungono a quello legato al cambiamento climatico già individuato nel 2021. In particolare, questi sono: circolarità e sostenibilità dei prodotti, compliance in materia di salute e sicurezza, danni ambientali causati dalle operations, diritti umani, gestione dell'energia, impatto sugli interessi degli stakeholder in materia di sostenibilità, comunità locali, coinvolgimento delle comunità rispetto a iniziative in tema di sostenibilità e pratiche commerciali rispettose della concorrenza (fair trade).

Il meccanismo di funzionamento della piattaforma dinamica permette alle figure selezionate di aggiornare la selezione dei rischi in maniera autonoma e tempestiva, sempre sotto la stretta supervisione della funzione di Internal Audit e del Dirigente Preposto. Essa consente, inoltre, di apportare modifiche alla mappatura dei rischi in relazione ai profili degli utenti, garantendo il massimo presidio e la necessaria segregazione dei ruoli. La nuova piattaforma rischi è stata inoltre integrata direttamente con SAP Success Factor: tutti gli individui che sono stati sottoposti ad assessment hanno ricevuto per tempo un'adeguata formazione, facilitata dalla realizzazione di un apposito modulo di e-learning.

Al fine di incrementare il presidio sulla conformità ai regolamenti interni e alla normativa cogente dei vari Paesi in cui opera, dal 2015 il Gruppo conduce ulteriori verifiche riguardanti eventuali episodi di abuso d'ufficio e corruzione, nonostante la Società non abbia relazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione.

Oltre all'attenzione in tema di trasparenza e compliance, il Gruppo ha individuato dei modelli comportamentali specifici da seguire per minimizzare i rischi connessi a comportamenti illeciti e sanzionabili dalle leggi e dai regolamenti in vigore. Con questo scopo, già nel 2018 sono state introdotte in tutte le società del Gruppo le "Corporate Governance Guidelines", la cui applicazione è in capo ai responsabili amministrativi delle diverse filiali: esse consistono in delle linee guida che prevedono l'adozione del Codice Etico di Gruppo e definiscono il sistema di deleghe per i poteri di spesa.

Infine, in ottemperanza a quanto stabilito dal D. Lgs. 231/2001, le società italiane del Gruppo De' Longhi adottano il "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato per l'ultima volta nel corso del 2021. Così come previsto dal Decreto, si è istituito un Organismo di Vigilanza, incaricato di verificare in maniera indipendente che le disposizioni e le procedure del Modello stesso siano osservate correttamente. Inoltre, già a partire dal 2019 il Gruppo si è dotato di un apposito sistema gestionale interno, volto a monitorare in maniera automatica i flussi e i processi presidiati all'interno del sistema di prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231.

Per disciplinare le relazioni intrattenute con le parti correlate e presidiarne il relativo rischio, la Capogruppo si è dotata di una procedura volta a individuare le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione, in conformità con i principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza mediante il Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010.

Politiche praticate e obiettivi

I principi Etici cui devono fare riferimento tutti i comportamenti tenuti dai dipendenti e tutte le relazioni intrattenute tra l'azienda e i soggetti terzi sono contenuti nel Codice Etico del Gruppo De' Longhi. Tali relazioni devono caratterizzarsi per principi e valori quali legalità, lealtà, trasparenza, equità, diligenza, professionalità e tutela della riservatezza. Al fine di permettere a tutti i nuovi assunti di uniformarsi a questi principi, dal 2020 ogni anno si tengono delle brevi induction dove vengono illustrati i punti salienti sia del Codice Etico che del Modello 231. In aggiunta a ciò, tutti i nuovi dipendenti in Italia ricevono una copia del Codice Etico, la cui conferma di presa visione deve essere confermata attraverso un sistema di controfirma del documento stesso.

Nell'ambito del Programma Antifrode, definito sulla base delle linee guida dell'Association of Certified Fraud Examiners (ACFE), si segnala come anche nel corso del 2022 il Gruppo ha portato avanti le attività legate ai punti di miglioramento emersi durante i precedenti esercizi.

Relativamente alla piattaforma riservata alle segnalazioni in tema di whistleblowing, si sottolinea come anche nel 2022 questa sia rimasta pienamente operativa, permettendo a ogni dipendente, fornitore e cliente di inviare segnalazioni mantenendo anonima la propria identità. Trattare le informazioni presenti sulla piattaforma in forma anonima è reso possibile dall'adozione di un dominio esterno ai sistemi aziendali, che trasmette le informazioni criptate direttamente al Comitato di Whistleblowing, un organo formato da quattro membri interni alla Società aventi il compito di monitorare le richieste pervenute e di svolgere le opportune verifiche in merito.

A tal proposito si segnala come, a partire dall'implementazione del sistema nel 2020, non si siano mai registrate segnalazioni di rilievo.

Dal punto di vista della cyber security, invece, il Gruppo ha definito a partire dal 2020 una master policy sulla protezione dei dati; nel corso del 2022 sono stati introdotti nuovi sistemi operativi per la sicurezza ed è stato implementato un sistema di alert: questi sistemi automatizzati di monitoraggio aiutano infatti ad identificare, analizzare e prioritizzare gli avvisi in arrivo, oltre che a garantire che le notifiche vengano recapitate a chi di dovere. Il team incaricato di gestire questo sistema è costituito da personale informatico, oltre che da membri del team Legal. Sempre nell'ottica di incrementare la sicurezza informativa, il Gruppo si è impegnato nello svolgere un'importante attività di sensibilizzazione in materia di sicurezza informatica, supportata da percorsi di formazione obbligatoria in materia di phishing.

Numeri chiave

Nel corso del triennio di rendicontazione (2020-22) non si sono registrati casi di non conformità rispetto alla legge in materia di corruzione.

Di seguito si riportano i dati relativi alle persone a cui sono state comunicate le policy e le procedure aziendali e i dipendenti che hanno ricevuto una formazione in ambito anticorruzione nel triennio 2020-22.

Tipologia Europa* America & Asia-Pacific** MEIA 6 Gruppo De' Longhi
2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022
Numero di persone a cui sono state comunicate le procedure e le politiche aziendali in ambito anticorruzione
Manager 187 177 162 75 67 82 8 4 4 270 248 248
Impiegati 1.805 1.745 1.829 821 511 598 51 25 25 2.677 2.281 2.452
Operai 4.034 4.481 918 3.819 3.820 1.771 - - - 7.853 8.301 2.689
Totale dipendenti 6.026 6.646 2.909 4.715 4.398 2.451 59 29 29 10.800 11.073 5.389
Partner commerciali - - - - - - - - - -
Dipendenti che hanno ricevuto formazione in ambito anticorruzione
Manager 35 22 44 8 9 7 - - - 43 31 51
Impiegati 282 326 340 26 114 108 - - - 308 440 448
Operai - - 2 7.560 9.355 2.090 - - - 7.560 9.355 2.092
Totale dipendenti 317 348 386 7.594 9.478 2.205 - - - 7.911 9.826 2.591

6 L'acronimo MEIA corrisponde ai paesi siti nelle seguenti aree: Middle East, India, Africa.

* In questa tabella, l'area geografica Europa include anche i dati dell'Italia.

** Per quanto riguarda l'area America & Asia-Pacific sono state considerate le ore associate ai corsi di formazione per i nuovi assunti che includono anche aspetti di etica del business o di anticorruption.

Si specifica inoltre che lungo il 2022 il Consiglio di Amministrazione non ha ricevuto formazione specifica in ambito anticorruzione e informativa in merito a politiche o procedure relative a tale ambito.

Nel triennio 2020-22 non è stata attivata alcuna azione legale per comportamenti anti-competitivi, antitrust e pratiche monopolistiche.

Allo stesso modo, nel corso del triennio di rendicontazione non è stato fornito alcun contributo economico o in natura a partiti politici, ai loro rappresentanti eletti o a persone che mirano a rivestire cariche politiche.

Così come nel biennio 2020-22, anche nel corso del 2022 non sono stati registrati casi confermati di discriminazione.

Infine, in linea con gli obblighi di trasparenza in materia di tassazione, si rileva che il Gruppo opera in piena trasparenza ed in conformità con le norme locali e internazionali in ambito fiscale.

Scenario e rischi

La sua presenza internazionale pone il Gruppo nella posizione privilegiata di raccogliere in sé molteplici culture e tradizioni; forte di questo vantaggio, De' Longhi si impegna quotidianamente ad alimentare il senso di appartenenza e la soddisfazione delle proprie persone, nonché a difenderne e promuoverne la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

Ambizione, coraggio, passione, competenza, tradizione, lavoro di squadra e rispetto reciproco sono solo alcuni dei valori che ispirano le persone del Gruppo: lealtà e fiducia diventano così i principi cardine che motivano i dipendenti e contribuiscono alla creazione di un ambiente in cui le diversità aggiungono valore e permettono di prevenire qualsiasi tipo di discriminazione.

Tali valori costituiscono anche la base per la crescita professionale delle persone e della loro valorizzazione personale, nonché per la promozione di un luogo di lavoro sicuro e salubre, che sia adeguato alla coltivazione e all'attrazione di talenti nell'ottica della continuità di business.

Una significativa testimonianza dell'affiatamento delle persone è rappresentata dall'eccezionalità della reazione del Gruppo stesso di fronte allo scenario inconsueto e inatteso posto dal conflitto russo-ucraino, in risposta al quale il Gruppo si è attivato per supportare economicamente ed emotivamente i colleghi geograficamente più prossimi alle zone di guerra.

Per informazioni di dettaglio riguardanti i rischi connessi alla gestione delle risorse umane e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 9 del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" (Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane).

Per quanto riguarda le misure di mitigazione e le modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche delle risorse umane, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La Chief Corporate Services Officer coordina la Direzione Risorse Umane, funzione responsabile della gestione e sviluppo delle risorse umane a livello di Gruppo; tale attività a livello locale viene presidiata da strutture dedicate, che operano sia nelle principali aree geografiche che nelle filiali più strutturate del Gruppo. In capo a tali strutture vi sono numerose responsabilità, legate principalmente alla gestione amministrativa del rapporto di lavoro, alla gestione e allo sviluppo delle risorse interne e alle attività di Talent acquisition, development and retention; a queste si aggiungono le attività di comunicazione interna, le relazioni sindacali, lo sviluppo di iniziative legate all'engagement del personale e l'organizzazione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, tutti aspetti gestiti dalle funzioni locali.

A livello Corporate, la struttura della funzione è stata impostata in linea con i mutamenti organizzativi avvenuti nel Gruppo nel corso degli anni, e prevede un'articolazione in tre macro-cluster, che oltre ad avere competenze specifiche, si concentrano sul presidio di aree funzionali:

  • Brand Headquarters e organizzazioni commerciali Europa
  • Corporate Staff, Servizi e Organizzazione Operations Europa
  • Organizzazioni Commerciali America, Asia Pacific e Operations Cina

Il presidio delle rimanenti organizzazioni commerciali è assicurato dal Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Gruppo.

Una funzione globale e cruciale per le attività del Gruppo, operativa già dal 2019, è quella di Talent Acquisition e Employer branding, la cui introduzione ha consentito un approccio più strutturato e integrato nel reclutamento di nuove risorse. Nell'ambito di una strategia di employer branding volta ad aumentare la riconoscibilità del Gruppo a livello globale, questa funzione ha sviluppato ed eseguito diverse iniziative, come l'aggiornamento delle sezioni "Persone" del sito web aziendale e l'introduzione di una nuova pagina Linkedin globale, che, sostituendo le pagine dei singoli Paesi, ha permesso di registrare una crescita significativa anche nel 2022 in termini di follower e interazioni: il numero di followers della pagina è infatti passato dai 49 mila di fine 2021 ai 58,3 mila di fine 2022 (+19%). Tra le strategie social utilizzate si è rivelata vincente quella che ha portato alla pubblicazione di ben 92 post su 5 filoni tematici: CSR, Formazione, Carriera, Business e Innovazione. Sempre in riferimento a questo social network, il Gruppo sta sviluppando un progetto per coinvolgere più attivamente i dipendenti, che diventeranno dei veri e propri brand ambassador, incaricati di rappresentare il Gruppo nel mondo e diffonderne la filosofia. Nella stessa ottica, De' Longhi coltiva da anni partnership strategiche con le migliori università italiane, quali ad esempio il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi: al fine di rafforzare il legame con il mondo accademico, si è deciso di instaurare partnership strutturate, con l'obiettivo non solo di selezionare ed attrarre i migliori talenti, ma anche di incrementare le attività di ricerca e formazione condotte in collaborazione con i due atenei. La collaborazione con il Politecnico, ad esempio, prevede la partecipazione del Gruppo a eventi e corsi di formazione legati a tematiche di innovazione, ricerca e sviluppo. Il Graduate Program, invece, sviluppato e implementato con l'Università Bocconi, ha offerto nel biennio 2021-2022 un'esperienza lavorativa di dodici mesi ad una decina di neolaureati provenienti da atenei di tutta Italia; di

questi dodici mesi, la metà è stata trascorsa presso l'headquarter di Treviso, mentre la restante parte in una delle sedi estere del Gruppo, con l'obiettivo finale di offrire al giovane talento una collocazione all'interno dell'azienda, presso la sede centrale o presso una sede estera. Infine, attraverso la partecipazione a diversi Career Days e Roundtables, il Gruppo ha avuto l'opportunità di conoscere e interagire anche con studenti di altri importanti atenei italiani, tra i quali si citano l'Università Ca' Foscari di Venezia, l'Università degli Studi di Udine e l'Università degli Studi di Padova.

Nel 2022 è stato lanciato Staying Together, che ha previsto la diffusione della policy globale relativa al remote working e un piano di comunicazione e formazione con l'obiettivo di supportare un approccio di Gruppo alle nuove modalità di lavoro, toccando gli aspetti fondamentali della vita lavorativa. Come primo passo, nell'ottica di ascolto e scambio continuo, a dicembre è stata lanciata una survey per capire quali sono gli ambiti di maggiore rilevanza per le persone di De' Longhi in relazione alla nuova modalità di lavoro. I prossimi passi, nel 2023, saranno quindi volti ad individuare un piano di azione dedicato

Nel corso degli ultimi anni si è verificata inoltre una rapida digitalizzazione delle attività delle risorse umane. La piattaforma PULSE, attiva già da diverso tempo, in tema di sviluppo delle risorse umane permette ai dipendenti di creare e beneficiare di un piano di formazione personalizzato con accesso ad un catalogo online e a corsi di e-learning. Le principali novità del 2022 sono rappresentate dal lancio di due nuove piattaforme, Speex e Of Course Me: mentre la prima offre corsi di lingua a livello globale, la seconda raccoglie in un unico spazio digitale informazioni e materiale utile su una vasta gamma di argomenti, permettendo così ai dipendenti di approfondire verticalmente tematiche di loro interesse e utili al loro sviluppo professionale, creando così un percorso di formazione ad hoc. Nel 2022, inoltre, il Global Catalogue ha offerto ben 24 corsi focalizzati sulle soft skills e sulle managerial skills, e ha ottenuto un punteggio medio di soddisfazione di 4,2 su 5, coinvolgendo circa 450 dipendenti.

Sempre per quanto riguarda iniziative di formazione ad hoc, nel 2022 è proseguito il Digital Lab, progettato per sviluppare le competenze digitali dei dipendenti e sostenere la crescita del canale e-commerce del Gruppo. In occasione della seconda fase di tale programma formativo sono stati resi disponibili a tutti i dipendenti 10 webinar incentrati sullo sviluppo di un digital mindset e l'impiego delle tecnologie.

Sempre nel corso dell'anno appena concluso, 15 dipendenti della funzione Operations hanno avuto l'opportunità di partecipare al corso per l'ottenimento della Six Sigma Green Belt, in occasione del quale hanno ricevuto un'introduzione agli strumenti e ai metodi essenziali per partecipare al ciclo di miglioramento data-driven impiegato per ottimizzare e stabilizzare i processi aziendali. Il corso ha avuto una durata complessiva di 1500 ore e ha portato alla realizzazione di 4 progetti finali, nonché all'ottenimento della certificazione per tutti i partecipanti.

Nel corso dell'ultimo anno il Gruppo ha anche promosso attivamente il progetto Diversity and Inclusion, per garantire il rispetto dei principi di pari opportunità e non discriminazione. Questo si compone di due parti, la prima delle quali volta alla valutazione della presenza delle donne nelle strutture organizzative, con particolare attenzione al divario retributivo di genere ed eventuali azioni correttive volte a colmarlo; l'altra è finalizzata invece all'analisi dell'esperienza lavorativa del personale femminile in azienda, per identificarne esigenze e priorità specifiche. Sempre nel 2022, sono state svolte le prime analisi qualitative e quantitative volte all'identificazione di trend significativi per la promozione della parità di genere all'interno dell'organizzazione; inoltre, si è lavorato per identificare una roadmap e un conseguente piano d'azione da applicarsi a livello di Gruppo, per promuovere l'uguaglianza di genere in ogni fase ed ambito dell'esperienza lavorativa dei dipendenti, parallelamente allo sviluppo di metriche per la misurazione e il monitoraggio dei progressi in questa direzione.

La funzione Risorse Umane guida anche il processo di valutazione delle performance a livello globale (performance appraisal), ideato per promuovere lo sviluppo dei dipendenti. Questo processo utilizza un sistema speciale che incoraggia un dialogo aperto e onesto tra manager e dipendenti ed è stato recentemente aggiornato: testato nel 2021, FORWARD è stato lanciato definitivamente nel 2022, con ottimi risultati in termini di partecipazione, che si è attestata intorno al 80%.

Il nuovo ciclo di performance appraisal si struttura in tre fasi principali, la prima delle quali - denominata Set Up - prevede l'identificazione di obiettivi individuali e quindi la creazione di un piano di crescita che sia coerente con la strategia aziendale e gli obiettivi del team. Nella seconda fase, chiamata Sync, la crescita diviene un processo continuo e interattivo, grazie alla presenza di checkpoint di confronto programmati e regolari momenti di auto-riflessione e feedback. A differenza dal passato, infatti, il feedback non riguarda più solo la relazione capo-collaboratore, ma si amplia all'intera organizzazione. Infine, la fase di Wrap Up rappresenta il momento per valorizzare le persone, comprendere cosa deve essere migliorato e mettere in luce i talenti di ciascuno: questa fase consente infatti di tener conto, alla chiusura dell'anno, di osservazioni di diversi stakeholder, permettendo così al manager di fornire una valutazione più completa, oggettiva e costruttiva. Nel primo anno di lancio di Forward, circa l'80% della popolazione aziendale globale eleggibile ha completato la prima fase del processo.

Conflitto in Ucraina: le azioni intraprese per la tutela delle persone del Gruppo

La presenza globale ha inevitabilmente esposto il Gruppo De' Longhi alle dinamiche geopolitiche ed umanitarie legate al conflitto in Ucraina che ha sconvolto il mondo fin dai primi mesi del 2022. In questa situazione, la priorità dell'Azienda è stata la sicurezza dei dipendenti: per questo motivo, dopo pochi giorni dall'inizio del conflitto, il Gruppo ha posto in essere tutte le misure possibili per assicurare l'incolumità dei propri dipendenti locali e delle loro famiglie. Il Gruppo ha anche deciso di attivare una task force in Polonia per offrire supporto ai colleghi e ai loro familiari in fuga dall'Ucraina. Inoltre, l'Azienda ha scelto di garantire la posizione lavorativa ed il pagamento dello stipendio a tutti i dipendenti ucraini che sceglievano di rimanere in patria, offrendo un primo supporto per la sistemazione fuori dal paese unitamente ad un bonus una tantum a tutti coloro che hanno preferito rinunciare al proprio posto di lavoro.

È stata inoltre avviata una raccolta fondi, aperta a tutti i dipendenti del Gruppo che avessero voluto contribuire a supportare i loro colleghi in Ucraina, con l'impegno da parte del Gruppo stesso a contribuire con una somma equivalente a quella versata dai dipendenti. Questi sono stati quindi distribuiti tra una trentina di colleghi della sede ucraina, rappresentando un momento emotivamente molto coinvolgente per il Gruppo, che ne ha messo in luce la forza come comunità di persone che si supportano a vicenda e si prendono cura l'uno dell'altro.

La funzione Risorse Umane è inoltre supportata da figure specifiche che hanno il compito di promuovere il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Queste figure comprendono il Responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Ambiente e i Responsabili per l'Italia, la Svizzera, la Cina e la Romania, paesi in cui sono dislocati i siti produttivi del Gruppo. Tra i loro compiti principali vi è la valutazione dei rischi legati alle attività svolte dai dipendenti del Gruppo e la definizione di eventuali piani di miglioramento, con particolare attenzione all'ergonomia delle postazioni di lavoro negli stabilimenti e negli uffici.

Dal punto di vista della salute e della sicurezza dei dipendenti, durante il 2022 l'Azienda ha mantenuto alto il livello di attenzione rispetto all'emergenza Covid-19, confermando, per gran parte dell'anno, le misure anti-contagio già adottate nel corso del 2020 e del 2021. Tali misure sono poi state gradualmente ridotte coerentemente con la riduzione del numero dei contagi. Da agosto, inoltre, è stata introdotta una politica di Lavoro Agile a livello di Gruppo, con l'obiettivo di trasformare l'obbligo di ridurre la presenza in ufficio in un'opportunità per un nuovo approccio al lavoro, ibrido e che favorisca l'equilibrio vita-lavoro dei dipendenti.

Sempre allo scopo di garantire e migliorare la salute e la sicurezza delle sue persone, il Gruppo ha dato il via ad un progetto finalizzato alla predisposizione di un piano di mitigazione dei rischi e di ulteriore miglioramento della sicurezza del lavoro. L'attività, condotta da un team misto cross-funzionale HR/Operations, si è concentrata sulle caratteristiche e i rischi relativi all'organizzazione produttiva e della supply chain: l'obiettivo è quello di definire un percorso di miglioramento a step successivi, su base pluriennale, volto a rafforzare una cultura basata su un "Zero accident mindset". Il team ha anche individuato tre KPIs chiave per monitorare l'andamento del processo verso l'obiettivo "zero incidenti".

Per quanto riguarda il comfort degli ambienti di lavoro, anche nel 2022 si è continuato ad investire in postazioni di lavoro ergonomiche e in macchinari che automatizzano alcuni processi lungo le linee produttive, riducendo così in modo significativo la quantità di forza fisica che i dipendenti devono impiegare nella fase di gestione manuale dei carichi.

È importante sottolineare come il sistema di ge stione della sicurezza sia stato sottoposto ad audit di validazione nel corso del 2022. La gestione delle segnalazioni viene effettuata su base locale dai re ferenti delle risorse umane e dell'ufficio legale; per casi specifici, inoltre, viene coinvolto anche l'Orga nismo di Vigilanza.

Politiche praticate e obiettivi

A dimostrazione della grande attenzione che il Gruppo riserva alle persone, il Codice Etico di Gruppo dedica un'intera sezione alla gestione delle risorse umane. Le persone sono infatti apprezzate e valorizzate non solo in virtù del loro contributo professionale, ma anche di quello personale, che apportano supportando ogni giorno il Gruppo nel perseguimento dei propri obiettivi strategici; a questo si aggiunge la grande attenzione posta alla promozione del principio delle pari opportunità lungo tutto il processo di selezione del personale, nel lavoro e nell'avanzamento professionale, evitan do quindi qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori. Il Codice Etico, inoltre, condanna il rapporto lavorati vo irregolare, qualsiasi forma di sfruttamento (tra cui il lavoro minorile) e l'indebito vantaggio a fronte di uno stato di bisogno dei lavoratori.

Nell'ambito della salute e sicurezza dei lavoratori, il Codice Etico prevede che ciascun dipendente presti la massima attenzione nello svolgimento delle proprie attività: è infatti necessario che tutti osservino attentamente le misure di sicurezza e di prevenzione stabilite, unitamente alle istruzioni e direttive dettate per adempire agli obblighi in tale ambito. Presso gli stabilimenti produttivi di Migna gola (Treviso), Cluj e Salonta (Romania), inoltre, è presente una politica formalizzata di salute e sicu rezza negli ambienti di lavoro, in funzione dell'ado zione di un sistema di gestione affine allo standard internazionale ISO 45001. Presso lo stabilimento di Sierre (Svizzera) è invece in vigore una politica che rispetta i requisiti della norma ISO 450001:2018.

Il Gruppo ha poi da tempo formalizzato una politica dedicata alla gestione integrata dei temi legati alle risorse umane, quali ad esempio la remunerazione del Consiglio di Amministrazione e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche; sempre nell'ottica di omogeneizzazione delle pratiche a livello di Gruppo, già nel 2019 è stata invece adottata una nuova MBO Policy di Gruppo, volta, da un lato a ri conoscere un collegamento tra compensi e perfor mance, ricompensando per i risultati ottenuti, e da un altro lato a rafforzare il senso di appartenenza al Gruppo e la Group Identity .

Numeri chiave

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo è composto da 8.555 dipendenti, registrando una diminuzione del 17% rispetto all'organico del precedente esercizio. Gli effetti diretti e indiretti del contesto macroeconomico hanno avuto le ricadute maggiori sull'occupazione degli stabilimenti cinesi.

Le donne del Gruppo De' Longhi rappresentano il 51%, percentuale in linea all'anno precedente.

Il 93% dei dipendenti ha un contratto indeterminato, in aumento rispetto all'anno precedente (88% nel 2021).

Dipendenti, per tipologia di
contratto
Italia Europa America & Asia-Pacific MEIA Gruppo De' Longhi
2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022
Numero di dipendenti per tipologia di contratto
Tempo indeterminato 1.651 1.708 1.710 4.284 4.624 3.837 2.621 2.710 2.388 51 58 52 8.607 9.100 7.987
di cui donne 646 676 684 2.617 2.776 2.271 1.250 1.273 1.110 22 23 21 4.535 4.748 4.086
di cui uomini 1.005 1.032 1.026 1.667 1.848 1.566 1.371 1.437 1.278 29 35 31 4.072 4.352 3.901
Tempo determinato 34 31 22 131 417 171 605 803 374 1 1 1 771 1.252 568
di cui donne 17 17 15 76 211 61 273 358 200 1 - 1 367 586 277
di cui uomini 17 14 7 55 206 110 332 445 174 - 1 - 404 666 291
Totale 1.685 1.739 1.732 4.415 5.041 4.008 3.226 3.513 2.762 52 59 53 9.378 10.352 8.555
Numero di dipendenti per tipologia di contratto
Full-time 1.567 1.637 1.635 4.302 4.784 3.778 3.214 3.484 2.752 51 58 52 9.134 9.963 8.217
di cui donne 549 594 604 2.601 2.789 2.155 1.512 1.613 1.301 22 23 21 4.684 5.019 4.081
di cui uomini 1.018 1.043 1.031 1.701 1.995 1.623 1.702 1.871 1.451 29 35 31 4.450 4.944 4.136
Part-time 118 102 97 113 257 230 12 29 10 1 1 1 244 389 338
di cui donne 114 99 95 92 197 180 11 18 9 1 - 1 218 314 285
di cui uomini 4 3 2 21 60 50 1 11 1 - 1 - 26 75 53
Totale 1.685 1.739 1.732 4.415 5.041 4.008 3.226 3.513 2.762 52 59 53 9.378 10.352 8.555
Numero di dipendenti per genere
Totale donne 663 693 699 2.693 2.987 2.332 1.523 1.631 1.310 23 23 22 4.902 5.334 4.363
Totale uomini 1.022 1.046 1.033 1.722 2.054 1.676 1.703 1.882 1.452 29 36 31 4.476 5.018 4.192

Nel corso dell'anno il Gruppo si è avvalso della collaborazione di circa 376 contrattisti operanti presso gli stabilimenti produttivi.

stione
Composizione del personale - Dettaglio Unità di
misura
Gruppo
De' Longhi
2020
Gruppo
De' Longhi
2021
Gruppo
De' Longhi
2022
Manager
Meno di 30 anni % - - -
Uomini Da 30 a 50 anni % 1,7% 2% 1,9%
Oltre 50 anni % 1,3% 1,2% 1,4%
Totale uomini % 2,5% 3,2% 3,3%
Meno di 30 anni % 0,1% - -
Donne Da 30 a 50 anni % 0,7% 0,7% 0,7%
Oltre 50 anni % 0,2% 0,1% 0,2%
Totale donne % 0,7% 0,9% 0,9%
Totale % 3,2% 4,1% 4,2%
Impiegati
Uomini Meno di 30 anni % 1,5% 2,3% 2,8%
Da 30 a 50 anni % 10,8% 10,2% 13,3%
Oltre 50 anni % 3,4% 3,4% 4,2%
Totale uomini % 19,2% 15,9% 20,3%
Meno di 30 anni % 2,1% 2,4% 3,0%
Donne Da 30 a 50 anni % 9,1% 9,1% 11,2%
Oltre 50 anni % 2,1% 2,1% 2,5%
Totale donne % 15,6% 13,5% 16,8%
Totale % 34,9% 29,4% 37%
Operai
Meno di 30 anni % 7,4% 7,7% 4,5%
Uomini Da 30 a 50 anni % 15,5% 15,5% 14,6%
Oltre 50 anni % 6,5% 6,2% 6,4%
Totale uomini % 28,3% 29,4% 25,5%
Meno di 30 anni % 7,3% 6,7% 4,6%
Donne Da 30 a 50 anni % 23,7% 22,5% 20,8%
Oltre 50 anni % 7,4% 7,9% 7,8%
Totale donne % 32,9% 37,1% 33,2%
Totale % 61,2% 66,5% 58,7%

Nel 2022 il CdA del Gruppo De' Longhi risulta essere costituito da 6 uomini e 5 donne, di cui circa il 90% ha un'età superiore ai 50 anni.

Composizione del CdA della
Capogruppo
Unità di Italia
misura 2020 2021 2022
Meno di 30 anni n - - -
Uomini Da 30 a 50 anni n 1 - -
Oltre 50 anni n 7 8 6
Totale uomini n 8 8 6
Meno di 30 anni n - - -
Donne Da 30 a 50 anni n 1 1 1
Oltre 50 anni n 3 3 4
Totale donne n 4 4 5
Totale n 12 12 11

Alla base del successo dei prodotti del Gruppo De' Longhi si trovano le persone. Per coltivare le loro conoscenze e competenze e assicurare un'adeguata formazione in tema di salute e sicurezza, nel corso del 2022 il Gruppo De' Longhi ha erogato una media di 23 ore di formazione per dipendente (6% in più rispetto al 2021).

Unità di
misura
Gruppo De' Longhi
Formazione 2020 2021 2022
Ore medie per dipendente H 23,7 21,7 23
Unità di Gruppo De' Longhi
Formazione misura 2020 2021 2022
Formazione per qualifica
Ore medie per manager h 15,2 14,3 15,5
Ore medie per impiegati h 10,3 17,6 19,9
Ore medie per operai h 29,8 23,9 25,5
Formazione per genere
Ore medie per dipendenti donna h 25,9 20,3 21,8
Ore medie per dipendenti uomini h 21,2 23,1 24,3

Per quanto riguarda la salute e la sicurezza, si segnalano 54 infortuni totali nel Gruppo, a fronte di quasi 19 milioni di ore lavorate nel 2022. Il dato, in linea con l'andamento complessivo del Gruppo, è diminuito del 34% rispetto all'anno precedente.

Sempre per la stessa motivazione, anche l'indice di frequenza di Gruppo relativo agli infortuni, pari a 2,9, risulta in diminuzione rispetto all'anno precedente (3,9 nel 2021).

Italia Europa America & Asia-Pacific MEIA
2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022
h.000 2.527 2.887 2.799 6.256 8.285 7.356 11.125 9.935 8.595 109 119 121
n. 10 13 16 6 20 10 34 49 26 - - 2
n. - - - 4 4 - - - - - - -
n. - - - - - - - - - - - -
n. - - - - - - - - - - - -
n. 4 1 2 - - - - 1 - - - -
- 4,0 4,5 5,7 1,0 2,4 1,3 3,1 4,9 3,0 - - 16,4
- - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - -
- 1,6 0,3 0,7 - - - - 0,1 - - - -
Gruppo De' Longhi
Infortuni e indici infortunistici Aggregato di Gruppo 2020 2021 2022
Ore lavorate totali h.000 20.017 21.227 18.873
Infortuni n. 50 82 54
Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo n. 4 4 -
Infortuni con conseguenze gravi n. - - -
Infortuni mortali n. - - -
Malattie professionali n. 4 2 2
Indice di frequenza - 2,5 3,9 2,9
Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi - - - -
Indice di mortalità - - - -
Tasso di malattia professionale - 0,2 0,1 0,1
Infortuni e indici infortunistici dei contrattisti operanti Gruppo De' Longhi
presso gli stabilimenti produttivi 2020 2021 2022
Ore lavorate totali h.000 2.644 5.343 2.120
Infortuni n. 4 12 14
Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo n. - 7 5
Infortuni con conseguenze gravi n. - - -
Infortuni mortali n. - - -
Indice di frequenza - 1,5 2,2 6,6
Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi - - - -
Indice di mortalità - - - -

Qualità e innovazione di prodotto

Scenario e rischi

Il Gruppo De' Longhi garantisce da sempre un modello di business orientato alla realizzazione di prodotti di grande qualità, un presupposto fondamentale per mantenere elevate sia la fiducia dei consumatori che la propria reputazione in ogni mercato in cui opera, essenziali per assicurare la profittabilità nel lungo termine e la continuità del business stesso. Operando a livello globale, il Gruppo si confronta con un contesto normativo articolato, eterogeneo e in costante cambiamento, e dedica pertanto costanti sforzi per riuscire a garantire il rispetto degli standard normativi previsti da ciascun sistema giuridico. Nel fare ciò, l'Azienda ha deciso di utilizzare un approccio cosiddetto "local for global", strutturato in modo tale che tutti i prodotti commercializzati siano allineati agli standard più stringenti previsti da ciascun paese in cui il Gruppo è presente. Tra le norme e i regolamenti più noti e rilevanti a livello internazionale, si citano ad esempio il regolamento n. 1907/2007, detto REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restrictions of Chemicals), e la direttiva RoHS (Restrictions of Hazardous Substances) 2002/95/CE, obbligatori per le società che operano all'interno dell'Unione Europea e rispettati da tutte le Società del Gruppo, nonostante l'ambito di applicazione sia, per l'appunto, strettamente europeo.

Inoltre, l'attività del Gruppo De' Longhi prevede l'assunzione delle responsabilità del produttore per i danni generati da articoli difettosi, circostanza che comporta regimi di responsabilità stringenti, soprattutto all'interno di ordinamenti giuridici come quelli statunitense, britannico e australiano. Proprio negli Stati Uniti e in Australia, per esempio, da pochi anni sono state introdotte nuove norme in tema di efficienza energetica che il segmento dei condizionatori portatili ha dovuto necessariamente rispettare: tali novità hanno comportato l'adeguamento ad un livello minimo di efficienza energetica dell'intera gamma commercializzata dal Gruppo nei due mercati.

Chi si occupa di garantire l'adeguatezza e l'efficacia delle pratiche sopracitate è la funzione Product Safety&Liability, un team del Gruppo che si interfaccia sia con le aree tecniche che con le filiali, all'interno della funzione Legal, operando sia a livello di prevenzione dei rischi di prodotto sia di gestione di eventuali segnalazioni provenienti dal mercato o da enti interni. Nel corso del 2022, grazie anche all'allargamento di tale team, il Gruppo è riuscito nell'intento di dare ulteriore slancio alle attività di controllo preventivo e di avere un maggior controllo operativo delle segnalazioni.

Un'ulteriore responsabilità che spetta al produttore è relativa alla gestione di una corretta informativa di prodotto, che varia a seconda delle norme e dei regolamenti locali: a titolo esemplificativo, negli Stati Uniti il Gruppo è soggetto a una legge - la Proposition 65 - che obbliga i produttori a comunicare, per mezzo dell'apposizione di appositi segnali, l'eventuale presenza di sostanze nocive negli articoli in vendita.

Per il dettaglio sui rischi legati a qualità e innovazione del prodotto e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" e in particolar modo ai punti 5 (Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazione di prodotto), 6 (Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi) e 10 (Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità di prodotto).

Relativamente alle misure di mitigazione e alle modalità di gestione dei rischi legati alla qualità e all'innovazione del prodotto, si faccia invece riferimento a quanto riportato nella tabella presente in Nota metodologica e intitolata "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione".

Modello di gestione e organizzazione

La funzione Qualità del Gruppo De' Longhi, grazie alle oltre 500 persone che operano suddivise in team con competenze differenti, supervisiona tutto ciò che è legato al rispetto di normative e regolamenti vigenti in materia di sicurezza di prodotto e di sicurezza al contatto con gli alimenti. Tra questi team, il Regulatory Affairs monitora a livello internazionale l'evoluzione dello scenario normativo e legislativo di prodotto, contribuendone allo sviluppo grazie anche alla cooperazione con le diverse aree tecniche del Gruppo. Un ulteriore aspetto in capo alla funzione Qualità è la definizione di linee guida dedicate e criteri di controllo dei prodotti che possano essere utilizzati da tutte le Società del Gruppo. Le disposizioni definite a livello centrale dalla funzione Qualità vengono fatte proprie e applicate localmente da team dedicati, che operano su due livelli: da un lato si adoperano per controllare la qualità dei prodotti, indipendentemente dal fatto che questi provengano da fornitori esterni o siano realizzati internamente; dall'altro si occupano di monitorare, a livello di categorie di prodotto, la qualità in fase di sviluppo e in occasione di segnalazioni provenienti dal mercato. Si sottolinea, in ogni caso, come il presidio sia garantito già in fase di progettazione, sia per prevenire eventuali cause di anomalie o malfunzionamenti che per assicurare il raggiungimento dei più alti standard di sicurezza e qualitativi.

Per quanto riguarda gli stabilimenti produttivi cinesi ed europei, Eversys compresa, si evidenzia come il modello organizzativo adottato dal Gruppo sia certificato secondo la norma ISO 9001, un ulteriore strumento utile a monitorare la qualità dei prodotti.

Parlando di sicurezza alimentare, negli stabilimenti di Mignagola e Cluj è stato implementato un sistema di gestione certificato ISO 22000, specifico per i requisiti di sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti e dei prodotti con cui essi vengono a contatto. La norma, che si basa sui principi dell'HACCP e sul Codex Alimentarius, permette l'identificazione e la gestione dei possibili rischi, la prevenzione di incidenti lungo la filiera produttiva e la valutazione della conformità normativa dei prodotti. In tutti gli altri siti produttivi il Gruppo ha adottato un modello organizzativo che, oltre al medesimo standard, è ispirato alle Good Hygienic Practices (GHP) e allo standard per la sicurezza alimentare ISO 1672-2; per il suo sviluppo sono stati presi come esempio anche i principi e i requisiti di rintracciabilità del prodotto espressi dalla ISO 22005, al fine di rendere disponibili per ogni componente e prodotto finito le informazioni relative al fornitore e al cliente destinatario del prodotto stesso.

In fase di pre-produzione, inoltre, tramite un processo volto a verificarne l'allineamento con gli standard vigenti in termini di sicurezza, tutti i prodotti del Gruppo sono qualificati da enti terzi per garantirne ulteriormente la rispondenza ai requisiti normativi applicabili. Attraverso audit specifici (si veda il paragrafo "Gestione della catena di fornitura"), infine, la funzione Qualità svolge anche il compito di presidiare la qualità delle produzioni dei fornitori del Gruppo.

Per quanto concerne l'informativa di prodotto, è da evidenziare la collaborazione tra l'area tecnica e la Direzione Marketing, che permette la realizzazione e il controllo continuo dei libretti d'uso e delle etichette, assicurandone la coerenza con il quadro normativo di tutti i paesi in cui i prodotti vengono distribuiti. Nello specifico, i temi dell'informativa e dell'etichettatura di prodotto vengono attenzionati con particolare cura dal Gruppo, che per adempiere correttamente agli obblighi normativi deve rispettare prescrizioni specifiche; tra queste, ad esempio, la richiesta di riportare informazioni sul paese di origine del prodotto e l'eventuale presenza di gas refrigeranti all'interno degli elettrodomestici che il Gruppo commercializza. È fondamentale, inoltre, che il manuale di utilizzo contenga le informazioni relative alle modalità d'uso e di smaltimento del prodotto, una volta che questo raggiunge il proprio fine vita.

Il presidio dell'innovazione e della progettazione di prodotto è in capo alla funzione Operations and Technology, avente il compito di sviluppare prodotti che garantiscano allo stesso tempo facilità di utilizzo e un elevato grado di multifunzionalità, il tutto accompagnato da un design distintivo. Quest'ultimo, per i prodotti di ciascun brand del Gruppo, deve coniugare diversi aspetti, come l'ergonomia, la silenziosità e la sicurezza, senza tralasciare il contemporaneo utilizzo di materiali di elevata qualità e di tecnologie che favoriscano allo stesso tempo l'efficienza energetica e stili alimentari salutari. Inoltre, il Gruppo da sempre investe nella ricerca e nello sviluppo di prodotti caratterizzati da elevata durabilità, favorita anche dall'uso di componenti di facile smontaggio e pulizia.

In tema di innovazione, invece, i recenti trend di mercato hanno contribuito a dare una notevole spinta verso la digitalizzazione dei prodotti, portando il Gruppo ad investire su soluzioni innovative (si veda paragrafo "Prodotti connessi").

Specifiche procedure NPD (New Product Development) forniscono al Gruppo, in maniera trasversale, delle linee guida in materia di progettazione di nuovi prodotti. Tali procedure sono seguite dalle funzioni Marketing e Design, nonché da una parte degli uffici tecnici, costituiti da un totale di più di 450 persone distribuite negli uffici italiani, tedeschi, del Regno Unito e nel sito produttivo di Dongguan in Cina. Tali uffici, collaborando con il team Regulatory della Direzione Qualità, si occupano della progettazione di soluzioni conformi alle legislazioni vigenti. L'approccio local for global citato in precedenza, inoltre, impone che i prodotti siano sviluppati in accordo agli standard più stringenti disponibili tra gli oltre cento paesi nei quali il Gruppo commercializza i propri prodotti.

La collaborazione tra la funzione Operations and Technology, diversi prestigiosi atenei italiani ed esteri e alcuni partner commerciali per i quali il Gruppo De' Longhi progetta e produce prodotti per il caffè, consente il costante sviluppo di prodotti innovativi. Nell'ambito di partnership con le università in tema di design di prodotto e miglioramento dell'esperienza di utilizzo, nel corso del 2022 una novità di rilievo è stata rappresentata dalla stesura delle "Eco-Design Guidelines" avvenuta in collaborazione con il Politecnico di Milano. Le linee guida sviluppate in sinergia con l'ateneo milanese hanno come obiettivo quello di fornire al Gruppo nuove conoscenze e strumenti da utilizzare nei processi di sviluppo dei prodotti, per fare in modo che questi siano innovativi, efficienti e con un basso impatto ambientale. In particolare, sono state disposte alcune linee strategiche, che si propongono, tra le altre cose, di minimizzare il consumo di energia nella fase d'uso e facilitare il riciclo dei materiali e le procedure di disassemblaggio.

In ultimo, la progettazione di nuovi prodotti e soluzioni viene tutelata da specifici brevetti gestiti a livello centrale mentre, presso la sede di Hong Kong, è presente un ufficio tecnico dedicato il quale ha la specifica responsabilità dei progetti di ricerca sviluppati in collaborazione con i fornitori locali.

Politiche praticate e obiettivi

L'attenzione nella realizzazione di prodotti di eccellenza è uno dei valori fondanti del Gruppo De' Longhi, ed è garantita dalle costanti attività di ricerca e sviluppo, orientate, tra le altre cose, alla sicurezza e al benessere del consumatore. Fra i contenuti del Codice Etico di Gruppo, aggiornato per l'ultima volta nel 2018, vi è infatti l'impegno di garantire i più alti standard qualitativi nei confronti dei consumatori e dei clienti: tra gli aspetti considerati per la progettazione e la produzione di prodotti d'eccellenza vi sono l'economia e la durabilità degli stessi, nonché i più alti livelli possibili di compatibilità ambientale.

Infine, il Gruppo De' Longhi ha da tempo adottato a livello di Gruppo una Politica di Qualità che rinforza l'impegno nello sviluppare e commercializzare prodotti e soluzioni sicuri e conformi a tutte le leggi e regolamenti vigenti, nonché capaci di soddisfare le più alte aspettative dei consumatori finali.

Numeri chiave

Tra i KPI monitorati dal Gruppo nell'ambito della qualità, il First Time Quality Indicator (FTQ) aiuta a monitorare l'efficienza qualitativa di processo: concepito per verificare le tipologie di difettosità funzionali o estetiche legate ai singoli prodotti, esprime la percentuale di questi ultimi che escono dal processo produttivo in perfetta qualità sul totale della produzione. Nel triennio 2020-2022 di riferimento, il valore complessivo dell'FTQ ha evidenziato un andamento stabile, confermando le ottime performance a livello di Gruppo. Il cosiddetto Service Call Rate (SCR), invece, attraverso il calcolo della percentuale di macchine riparate nel primo anno di garanzia, fornisce una misura delle difettosità riscontrate nei prodotti che, entro due anni dal loro acquisto, hanno presentato malfunzionamenti o rotture; in questo caso, il valore complessivo dell'SCR ha registrato un lieve aumento rispetto al 2021.

Nel corso del triennio di rendicontazione si sono verificati due casi di non compliance correlati alla sicurezza dei prodotti, uno dei quali nel corso del 2022. Il primo caso del 2022 si riferisce ad un'azione correttiva volontaria sul mercato per un accessorio ("Julienne Disc"), fornito con due modelli di food processor a marchio Kenwood, a seguito del pericolo di distacco di una parte del componente. L'azione è stata condotta in accordo con le autorità competenti dei Paesi coinvolti (21). Il secondo caso si è verificato invece l'anno precedente, quando alcuni prodotti legati al comfort realizzati da un fornitore terzo e commercializzati dal Gruppo in Canada, Stati Uniti e Messico sono stati richiamati dal mercato a causa di possibili surriscaldamenti eccessivi. Il richiamo è stato effettuato e gestito direttamente dal fornitore terzo in accordo con le autorità locali.

Per quanto riguarda le tematiche legate all'informativa e all'etichettatura di prodotto, nel 2022 è stato un caso di non conformità relativo a un lotto di prodotto Ariete che non presentava una documentazione completa. Seppur tale mancanza non abbia comportato un rischio legato alla salute e alla sicurezza del consumatore, a fronte della segnalazione del problema da parte della Camera di commercio italiana, il Gruppo è incorso in una sanzione pecuniaria. Nel biennio 2020-21, invece, si è registrato un totale di tre casi di non compliance: il primo (occorso nel 2020), registrato in Italia e scaturito in un avviso, era dovuto a un prodotto del marchio Ariete, la cui etichetta non recava il nome e l'indirizzo del produttore. Gli altri due (registrati nel 2021) si sono risolti con una transizione pecuniaria concordata tra le parti, e hanno entrambi riguardato Capital Brands.

7 A partire dal 2009, la FEA (Associazione Svizzera dell'industria degli elettrodomestici) in accordo con le autorità svizzere, ha introdotto il marchio energetico per le macchine da caffè espresso, diventato obbligatorio nel 2014 per tutte le macchine commercializzate nel mercato svizzero. In questo contesto, il Gruppo De' Longhi ha deciso di estendere la certificazione in conformità con lo standard EN 60661/2014 "Metodi per misurare le prestazioni delle macchine da caffè domestiche" a tutte le macchine per il caffè, indipendentemente dal mercato di commercializzazione. Il marchio energetico proposto nell'accordo svizzero classifica le macchine da caffè espresso sulla base del loro rendimento energetico su una scala che va dalla classe D a quella A+++.

Infine, in continuità con gli esercizi precedenti, il Gruppo ha proseguito il proprio piano di investimenti in attività di ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di potenziare la propria capacità innovativa (si faccia riferimento al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo controllo della qualità" per approfondimenti).

Si riportano di seguito alcuni prodotti la cui progettazione è esemplificativa delle caratteristiche dell'innovazione del Gruppo De' Longhi:

Prodotti connessi

Durante il 2022, come ogni anno, il Gruppo De' Longhi ha proseguito la propria strategia di investimenti nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sofisticate e in grado di garantire, grazie a sistemi come Wi-Fi, Bluetooth e schermate touch, connettività e facilità d'utilizzo. La varietà di tali sistemi consente sia un elevato grado di personalizzazione dei prodotti sia una maggiore possibilità di monitoraggio e prevenzione di eventuali anomalie di funzionamento, con la conseguenza di un'assistenza più efficace e tempestiva. Negli ultimi anni sono stati sviluppati una serie di condizionatori destinati al mercato europeo che, oltre ad essere collegati a specifiche App, incorporano tecnologie innovative che consentono la localizzazione dell'utente (grazie a un sistema di geofencing) e l'ottimizzazione dei consumi. Relativamente al segmento caffè, invece, è stata ormai da tempo commercializzata "Primadonna Soul", la prima macchina superautomatica del Gruppo dotata di connessione Wi-Fi e gestibile attraverso un'applicazione installata sullo smartphone dell'utente.

Anche nell'ambito della cottura dei cibi e del comfort domestico sono ormai consolidate diverse gamme di prodotti caratterizzate da interfacce utente innovative e soluzioni connesse: tra queste, una serie dei prodotti Apple Homekit per il riscaldamento, commercializzati sul mercato giapponese, e un deumidificatore connesso al Wi-Fi, venduto invece sul mercato Europeo.

Prodotti durevoli e smontabili

Per verificare l'affidabilità e la durabilità dei prodotti, durante la fase di sviluppo delle macchine da caffè vengono effettuati numerosi test di durabilità, relativi sia alle singole componenti che al prodotto finito, sotto forma di diverse migliaia di erogazioni di bevande in condizioni di utilizzo standard. Se per modelli come Maestosa e La Specialista proseguono da diversi anni iniziative atte a migliorarne ulteriormente la longevità, che già ad oggi garantisce performance ottimali, per tutte le macchine da caffè a marchio Nespresso la riparabilità viene monitorata già in fase di progetto. Proprio per migliorarne la riparabilità e ridurre il tempo di sostituzione delle componenti, già nel 2020 era stato avviato un progetto volto a modificare i telai della macchina da caffè La Specialista. Progetti simili proseguono da diverso tempo anche per le kitchen machines a marchio Kenwood, per le quali, in un'ottica di standardizzazione delle componenti interne e di riduzione del numero delle stesse, l'obiettivo è quello di garantire una riparabilità più semplice ed efficace, grazie anche all'introduzione di soluzioni più sostenibili e funzionali.

Oltre a prerogative imprescindibili, quali durabilità e qualità della propria offerta, il Gruppo De' Longhi si prefigge infatti tra i propri obiettivi anche quello di facilitare la riparabilità dei prodotti offerti, grazie ad aspetti come la semplicità di smontaggio e la condivisione di medesimi elementi meccanici tra più prodotti della stessa linea, aspetto su cui si sono concentrate molte attività di R&D nel corso dell'ultimo triennio.

L'impegno profuso negli anni nello sviluppo di prodotti con tali caratteristiche è stato riscontrato anche attraverso l'ottenimento del premio Red Dot

per diversi prodotti Braun, come il New TexStyle 7 Pro, il PowerBlend 9 e il MultiQuick MQ 7, un riconoscimento che attesta il valore qualitativo basandosi su diversi criteri, tra i quali appunto la durabilità del prodotto.

Infine, si segnala come le macchine da caffè superautomatiche De' Longhi siano dotate di sistemi brevettati che ne facilitano il lavaggio con acqua corrente, senza la necessità di ricorrere a detersivi e lubrificanti, mentre il sistema latte viene pulito sfruttando vapore e acqua calda al termine di ciascuna erogazione, così da poter riporre in frigorifero il latte rimanente e riutilizzarlo successivamente.

Prodotti energeticamente efficienti e a ridotte emissioni GHG

Le attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di prodotti sempre più efficienti dal punto di vista energetico rappresentano una prerogativa del Gruppo De' Longhi, in linea con una tematica ormai al centro dell'attenzione pubblica e in continua evoluzione in ambito normativo.

Relativamente all'area caffè, così come nel 2021, anche nel 2022 si rileva come la quasi totalità delle macchine da caffè superautomatiche De' Longhi risulti appartenere almeno alla classe energetica A,7 così come tutte le macchine Lattissima e le macchine manuali con controllo elettronico (come, ad esempio, la Dedica). Nel corso del 2022, l'impegno per l'efficientamento energetico delle macchine da caffè ha portato anche allo studio di sistemi per ridurre i tempi di autospegnimento, ottimizzare i consumi durante la fase di stand-by per dimezzarli rispetto ai requisiti minimi previsti dalla normativa e sviluppare un sistema innovativo di riscaldamento della coppa portafiltro. Per la realizzazione di quest'ultimo è stata avviata durante l'anno una collaborazione con il Politecnico di Milano, che ha permesso di creare un prototipo di una macchina da caffè a pompa con un sistema a induzione magne tica che rendesse il procedimento di riscaldamento più efficiente.

Già nel 2021, invece, la Lattissima One Evo è passa ta in classe A+, una classe energetica cui apparten gono anche le macchine da caffè della piattaforma Nespresso, grazie soprattutto alla riduzione del contenuto di alluminio, che ha permesso di realiz zare una caldaia più leggera e meno energivora. Oltre che sulle macchine Nespresso e sulla Lattissi ma One Evo, l'alleggerimento della caldaia è stato implementato anche su alcune macchine semiau tomatiche, come La Specialista Arte, e macchine super automatiche il cui alleggerimento del ther moblock ha consentito un sensibile miglioramento dei consumi energetici e dei consumi di acqua. In aggiunta, già da alcuni anni su tutte le macchine superautomatiche è disponibile la modalità "Ecomode", in grado di garantire il massimo risparmio energetico durante la fase di riscaldamento; tale funzione, affiancata alla modalità stand-by disponi bile su tutte le gamme di prodotti, assicura consu mi energetici addirittura più bassi rispetto ai requi siti normativi. Tutte le macchine manuali per il caffè, comunemente più energivore rispetto a quelle superautomatiche, montano poi un sistema brevettato De' Longhi che ne permette, dopo un lasso di tempo di inutilizzo, lo sgancio automatico o l'autospegnimento, garantendo così il risparmio energetico.

Relativamente all'area comfort, da alcuni anni è stata completata la migrazione di tutta la gamma europea di condizionatori portatili sul propano, un gas refrigerante naturale che presenta rilevanti van taggi ambientali grazie al ridotto potenziale di ri scaldamento globale (Global Warming Potential - GWP) che lo caratterizza. Nel mercato USA, invece, dove l'utilizzo di tale gas non è consentito dalla normativa in vigore, il Gruppo ha completato nel 2021 la migrazione di tutti i condizionatori sul gas refrigerante sintetico R32, caratterizzato da un GWP di minor impatto rispetto a quelli dei gas utiliz zati in precedenza; pur non essendo efficiente quanto il propano, tale gas rappresenta ad oggi la migliore soluzione possibile consentita dai vincoli normativi statunitensi. Tali attività si inseriscono sulla scia di quanto già iniziato nel 2018, quando per i prodotti con circuito frigo destinati al mercato europeo si era affermata l'iniziativa di sostituire i gas refrigeranti proprio con il gas propano, in accor do con il regolamento UE n. 517/2014 del Parla mento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sui gas fluorurati a effetto serra.

Prodotti abilitanti stili di vita salutari

Tra le strategie di sviluppo di nuovi prodotti del Gruppo De' Longhi vi è quella di abilitare, attraverso questi ultimi, stili di vita salutari: in linea con i più recenti trend e le sempre più diffuse abitudini di diete alimentari sane, tale approccio si riflette nel tentativo di mantenere inalterati i principi nutritivi degli alimenti.

A conferma di ciò, tutte le macchine da caffè De' Longhi, sia superautomatiche che manuali, sono perfettamente allineate con tali esigenze: grazie alle caldaie a controllo elettronico della tem peratura, è possibile mantenere ottimali le condi zioni del caffè macinato, evitando che ne vengano alterate le proprietà organolettiche ed esaltandone allo stesso tempo l'aroma, in linea con i più severi limiti consigliati dagli standard internazionali di set tore. In questo ambito prosegue da alcuni anni la collaborazione con l'Università di Padova, nell'am bito della quale è stato possibile sviluppare diverse iniziative innovative; tra queste, due progetti su tutti hanno assunto nel tempo particolare rilevanza: una macchina per il caffè in grado di ottimizzare l'ero gazione di latte vegetale per la preparazione delle bevande, così da rispondere alle nuove esigenze alimentari dei consumatori, e un sistema che sfrut ta i concetti di "vibro-chimica" per rendere la fase di erogazione più efficiente, ottenendo così un'infu sione ottimale dal punto di vista del gusto e dell'aroma.

Sempre con l'intento di rispondere alla crescente richiesta di alimenti sani da parte dei consumatori, sono stati sviluppati anche diversi prodotti a mar chio Kenwood: la linea di estrattori Pure Juice, grazie all'ormai consolidata Scrolling Technology, consente ad esempio di ridurre il surriscaldamento e l'ossidazione degli ingredienti, evitando che la spremitura di frutta e verdura contribuisca a ridurre le proprietà nutritive che le caratterizzano. In ambito di diete salutari, per i prodotti del Gruppo sono inoltre numerose le iniziative in essere già dall'inizio del triennio di rendicontazione: tra queste, si cita la gamma di friggitrici Multifry, che grazie alla cottura degli alimenti tramite aria calda garanti sce un utilizzo ridotto di oli vegetali (e quindi grassi) e riduce l'impatto ambientale generato dallo smalti mento dell'olio di frittura.

Oltre alle attività condotte sullo sviluppo dei prodot ti, si evidenzia come già nel corso del 2021 i team di Braun e Kenwood abbiano lavorato anche alla pro mozione di una campagna di advertising online per sensibilizzare i consumatori relativamente agli sprechi di cibo, aiutandoli nell'adozione di compor tamenti sostenibili.

Scenario e rischi

La relazione di fiducia che si è costruita nel tempo con i clienti e gli elevati standard di qualità dei prodotti commercializzati costituiscono la base sui cui si fonda la brand reputation del Gruppo De' Longhi. Tali aspetti vengono coltivati tramite molteplici fattori e attività, tra cui una comunicazione trasparente che precede l'acquisto e un servizio di assistenza post-vendita attento alle esigenze e in grado di rispondere nel modo più completo alle richieste dei consumatori finali, nonché un'attenzione particolare alla tutela dei dati dei clienti.

Al fine di andare incontro alle esigenze del consumatore finale, il Gruppo opera nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di tutela dei consumatori, tra le quali si citano il periodo minimo di garanzia dei prodotti, la loro compatibilità ambientale in termini di riciclabilità dei materiali e la gestione di problemi legati ad eventuali difettosità. Per quanto riguarda la protezione dei dati e della privacy dei consumatori, tale aspetto viene attenzionato con particolare riguardo dal Gruppo, che ha individuato nell'obsolescenza delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione delle informazioni i maggiori rischi connessi.

Per un'analisi più approfondita in merito alla gestione dei rischi correlati alla relazione coi consumatori, si faccia riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione" in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La Direzione Marketing e Comunicazione, che svolge la sua attività sia a livello centrale che a livello di brand nei diversi uffici Marketing delle filiali, si occupa di gestire la comunicazione esterna del Gruppo De' Longhi. A loro si aggiunge la Direzione Customer Care, che governa i processi di supporto ai consumatori finali nelle varie fasi della customer journey definendo la strategia di servizio implementata da tutte le filiali del Gruppo. La divisione si avvale di contact center e centri di assistenza tecnica dislocati globalmente. Queste organizzazioni, prevalentemente in outsourcing, forniscono un servizio essenziale nelle relazioni con i clienti, perseguendo l'obiettivo di accrescere la customer satisfaction e di massimizzare la durata dei prodotti.

A partire dal 2020, con l'insorgenza della pandemia di Covid-19, i contact center sono stati sottoposti a grandi pressioni dovute al passaggio di modalità lavorativa in remoto e all'incremento dei volumi delle interazioni con i clienti in tutti i canali: voce, e-mail e chat. La crescita dei contatti ha forte relazione con la modalità di acquisto in e-commerce e l'impossibilità nel periodo pandemico di rivolgersi ad un addetto nel canale retail fisico. Il trend descritto ed il conseguente bisogno di potenziare l'organizzazione hanno rappresentato una sfida che il Gruppo ha gestito anche con l'evoluzione dell'infrastruttura tecnologica, per garantire un servizio di alta qualità.

Nel corso del 2022 è continuato il roll-out del nuovo elemento del CRM (customer relation management) dedicato alla gestione delle interazioni con gli utenti finali, denominato SAP C4C (cloud for customer). Questo moderno strumento, che è basato sul database multi-modello SAP HANA, si integra perfettamente con gli altri elementi dell'ecosistema del CRM, garantendo l'ottimizzazione dei processi di gestione e tracciabilità delle relazioni con i clienti. Nell'area service inoltre, implementando dashboard di controllo dei KPI (key perfomance indicator) sviluppate ad hoc utilizzando SAP Analytic Cloud, il Gruppo ha beneficiato di un migliore controllo sia in termini di tempestività, che di accuratezza e dettaglio qualitativo di tutte le attività di riparazione. Ciò ha permesso di perseguire uno degli obiettivi prioritari del Gruppo, ovvero la riduzione del tempo medio di riparazione dei prodotti, che si è accorciato di oltre il 10% rispetto all'anno precedente.

Anche nel 2022, al fine di raccogliere e analizzare in maniera strutturata le recensioni sui prodotti del Gruppo compilate dai consumatori nei siti web dei principali retailer, è continuato ed è stato potenziato l'utilizzo di Wonderflow, un sistema di VoC management (Voice of Customer). Tale programma, operativo dal 2020, consente di analizzare nel dettaglio le recensioni provenienti da più di 65 canali retail di 15 paesi del mondo distribuiti su tre continenti (Europa, Oceania e America). La tecnologia a disposizione permette inoltre di correlare il contenuto delle recensioni con i feedback diretti dei clienti, raccolti attraverso gli altri canali di interazione del CRM. Sfruttando la Big Data Analysis, il Gruppo ha potuto accrescere la propria capacità di ascolto, implementando un sistema che mette a disposizione di tutti gli stakeholder interessati, un actionable feedback fondato su centinaia di migliaia di interazioni comunicative, relative a molteplici categorie di prodotti. Ciò consente anche di creare dei cluster geografici, monitorare le performance e individuare degli obiettivi di miglioramento per ottimizzare l'efficienza organizzativa, aumentare la qualità dei prodotti e dei servizi, accrescendo quindi la soddisfazione dei clienti.

Il 2022 ha poi rappresentato un anno particolarmente importante per la funzione Customer care: nel corso dell'anno è stato infatti avviato un ulteriore progetto di evoluzione che ha permesso alla funzione stessa di essere ancor più allineata alle aspettative dei clienti, sempre più esigenti nei confronti delle opportunità comunicative che la trasformazione digitale permette. Le migliorie apportate sono il frutto di due analisi: da un lato, sono stati coinvolti numerosi stakeholder, attivi sia a livello domestico che nelle filiali; dall'altro, è stata condotta un'analisi di benchmark su aziende attive nel settore che di settori diversi ma le cui pratiche di customer care rappresentano un esempio di best practice. I risultati di queste analisi hanno quindi determinato la ridefinizione della strategia di customer care del Gruppo.

Nell'ambito dei servizi in self service, in seguito ad un progetto pilota avviato nell'anno precedente nel Regno Unito, nel corso del 2022 è stato attivato nei paesi anglofoni uno strumento AI-powered, ovvero che sfrutta l'intelligenza artificiale, per fornire ai clienti in modo semplice e dinamico dei contenuti rilevanti alle loro domande. Questo strumento ha la prerogativa di individuare le domande per le quali la risposta non è stata formulata, proponendo delle soluzioni che, in seguito alla validazione effettuata dal team di specialisti, saranno poi rese disponibili agli utenti, ampliando la knowledge-base dell'azienda. Ad oggi il servizio è attivo in Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti e, grazie all'utilizzo di sistemi di traduzione avanzata, l'obiettivo è quello di estenderlo ad Italia e Germania.

Se per ragioni differenti nel corso dell'ultimo triennio l'area dell'assistenza tecnica è stata messa sotto particolare pressione, le difficoltà riscontrate non hanno impattato negativamente i tempi medi di riparazione, che sono stati invece ridotti. Il sistema, che si poggia su circa 1.800 centri in tutto il mondo (di cui 300 in Italia) e prevalentemente in outsourcing, ha sempre mostrato grande resilienza: nonostante il ridotto accesso a pezzi di ricambio dovuto alla disruption della catena dei fornitori durante il periodo pandemico, è stato possibile mantenere un servizio di alta qualità a costi contenuti. Ciò è avvenuto anche grazie agli investimenti che il Gruppo fa ogni anno sulle sue strutture di riparazione dirette. Tra queste, si cita l'ampliamento del principale centro di riparazione del Gruppo, con sede in Germania. In seguito ad uno studio iniziato nel 2021 per analizzare tutti i flussi di processo, tecnici e logistici, l'intervento ha portato nel 2022 al raggiungimento di una capacità di riparazione installata di circa 60 mila macchine all'anno, superiore del 50% rispetto alla struttura precedente.

La Direzione Customer Care, inoltre, non si limita alla condivisione di linee e standard comuni di intervento, ma si occupa, attraverso sopralluoghi e analisi di KPI, di monitorare costantemente la qualità del servizio offerto dai contact center e dai team di assistenza tecnica. Per garantire il miglior servizio, periodicamente vengono effettuate sessioni di formazione ad hoc per i dipendenti e i partner specializzati, condotte prevalentemente online grazie allo sfruttamento di piattaforme di e-learning. In continuità con quanto fatto nel 2021, sono poi proseguite le visite a campione in presenza nei centri di riparazione, interrotte nel corso del 2020 a causa delle restrizioni introdotte dalla pandemia.

Infine, per quanto riguarda la gestione dei dati sensibili dei consumatori, il Gruppo registra le informazioni all'interno dei webserver localizzati nella Google Cloud Platform. Tale sistema di sicurezza, moderno ed efficiente e basato sulle tecnologie dei servizi Google, assicura una gestione del dato conforme alla normativa vigente in materia di protezione dei dati e in relazione ai principali standard internazionali sulla sicurezza delle informazioni (ISO 27001) e dei servizi cloud (ISO 27017 e ISO 27018).

Politiche praticate e obiettivi

In linea con i codici di consumo definiti all'interno dei paesi in cui opera e con l'obiettivo di migliorare la longevità dei prodotti e la customer experience, il Gruppo si impegna costantemente nel miglioramento dell'offerta dei servizi di assistenza ai clienti.

Sebbene ad oggi non sia stata formalizzata una policy specifica che regoli tali aspetti, il Gruppo da sempre si pone l'obiettivo di migliorare le attività di analisi e di approfondimento delle richieste più frequenti che pervengono dai consumatori, attenzionando soprattutto l'informativa di prodotto e le richieste di assistenza in fase di post-vendita. A tale fine, nel 2022 le analisi dei feedback dei clienti sono state ancora più accurate, grazie all'utilizzo della piattaforma C4C che ha potenziato la capacità di approfondimento e di prendere tempestivamente decisioni data driven. Tale piattaforma permette di effettuare in maniera più funzionale ed efficiente le attività di text analytics, text mining, sentiment analysis e rating breakdown sulle informazioni fornite da rivenditori europei e internazionali, raccogliendo dati e informazioni relativi sia ai prodotti del Gruppo sia a quelli della concorrenza. In questo modo, il Gruppo può investigare diversi aspetti competitivi raggiungendo un profondo livello di dettaglio.

Il Codice Etico del Gruppo ricopre un ruolo rilevante in tema di comunicazione interna ed esterna, dedicando un'attenzione particolare al consumatore e ai clienti. Per il Gruppo, l'ascolto delle esperienze di questi ultimi è da considerarsi una fonte di ispirazione utile a cogliere i nuovi trend di mercato, se non addirittura a influenzarli, e a proporre soluzioni in continuo miglioramento. Pertanto, al fine di garantire il più alto livello di servizio, il Gruppo si impegna ad assicurare ai propri clienti competenza, puntualità, attenzione, apertura al dialogo, cortesia, collaborazione e passione insieme ad elevati standard qualitativi, offrendo il massimo livello di servizio.

Inoltre, il Codice Etico prevede che tutte le informazioni rilasciate sia internamente che esternamente al Gruppo debbano osservare il rispetto di leggi, regole e pratiche di condotta professionale, oltre che essere comunicate secondo i criteri di chiarezza, trasparenza, tempestività e accuratezza. Infine, il Gruppo si impegna per garantire la tutela della riservatezza delle informazioni e dei dati in proprio possesso, come esplicitato nel Codice Etico stesso e come previsto dalle Leggi e dai Regolamenti vigenti in materia e relativi a clienti e consumatori. Per entrambi questi ambiti si specifica che ad oggi non è presente alcuna policy formalizzata specifica.

Numeri chiave

In relazione alla gestione e alla protezione dei dati, si segnala che nel 2022 non si è verificato alcun caso di data breach.

Nel 2021 invece si è verificato un singolo caso: nello specifico, è stata ricevuta una notifica di non conformità da parte dell'autorità di controllo italiana sui servizi digitali nell'ambito della rivendita del servizio PEC per le società del Gruppo De' Longhi, per un incidente che ha coinvolto i dati di 5 persone. Al riguardo, sono state prontamente informate le autorità competenti e si è tuttora in attesa di eventuali sviluppi. Nel 2020 non si era verificato alcun caso analogo.

Relativamente al servizio dedicato ai consumatori finali, come accennato nei paragrafi precedenti, a causa soprattutto della difficoltà nel reperire pezzi di ricambio sul mercato, i tempi medi di riparazione hanno registrato un lieve allungamento, anche a fronte di volumi di vendita in forte crescita. La qualità delle riparazioni effettuate dall'assistenza tecnica viene invece monitorata attraverso l'indicatore First Time Fix (FTF), che indica la percentuale di prodotti riparati che non hanno avuto necessità di nuovi interventi di assistenza nei sei mesi successivi. Il valore del FTF nel 2022 si è mantenuto sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti, mantenendo pertanto un valore costante nel corso del triennio di rendicontazione e che si attesta attorno al 95%: tale valore testimonia come la quasi totalità dei prodotti abbia ricevuto una riparazione adeguata e di qualità. È opportuno evidenziare come tale indicatore non abbia risentito né dell'effetto-Covid né della difficoltà nel reperire i materiali, in quanto slegato dalle tempistiche di riparazione.

Riguardo i casi di non compliance in ambito di marketing e comunicazione, nel 2022 si è verificato un solo caso di non conformità, alla data di pubblicazione della presente DNF non ancora accertata dal Ministero, relativo ad un prodotto Braun per il quale l'etichettatura non risultava presente.

Nel 2021 si sono verificati due casi: nel primo caso scaturito in una sanzione pecuniaria il Ministero della Salute italiano ha sollevato una notifica contro un prodotto Ariete in quanto la sostanza chimica erogata dal prodotto era registrata come detergente e non come disinfettante. Il Ministero ha chiesto di modificare tutto il materiale informativo e di marketing relativo a questo prodotto eliminando ogni riferimento a possibili azioni disinfettanti del prodotto.

Nel secondo caso, è stato registrato un caso di non compliance da parte di Capital Brands che si è risolto con una transazione di lieve entità pecuniaria concordata tra le parti.

Nel 2020 invece non si è stato verificato alcun caso.

Gestione della catena di fornitura 66

Scenario e rischi

Al fine di garantire la continuità del business è fondamentale predisporre adeguate misure di prevenzione e gestione dei rischi legati alla catena di fornitura; in questa direzione, il Gruppo si adopera costantemente per indirizzare i propri fornitori ad adottare le migliori pratiche disponibili in termini di qualità dei prodotti, condizioni lavorative, tutela dei diritti umani, salute e sicurezza e responsabilità ambientale.

Relativamente alle attività di produzione e all'assemblaggio dei prodotti finiti, che coprono oltre il 60% del venduto, la value chain del Gruppo si articola sui sei stabilimenti situati in Italia, Romania, Svizzera e Cina, coadiuvati dall'insieme degli OEM (Original Equipment Manufacturer).

Dopo circa tre anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, durante i quali i meccanismi di individuazione e monitoraggio dei rischi connessi alla supply chain sono stati necessariamente ripensati, nel 2022 le complessità di gestione dovute alle restrizioni locali, alla chiusura delle frontiere e ai rischi di salute connessi al virus sono diminuite; un'eccezione è tuttavia rappresentata dagli stabilimenti cinesi, dove alcune difficoltà sono persistite a causa delle restrizioni normative che hanno reso l'accesso al Paese non sempre agevole durante l'anno. Nuove misure operative sono state invece introdotte per affrontare i rischi connessi allo scoppio del conflitto russo-ucraino: sebbene non si sia reso necessario un ripensamento delle procedure organizzative, si sono dovute fronteggiare problematiche di aumento dei costi, soprattutto energetici, e di revisione della programmazione della produzione. Per ulteriori dettagli nell'ambito dei rischi legati alla catena di fornitura e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 8 ("Rischi connessi alla produzione, all'andamento dei costi delle materie prime e ai rapporti con i fornitori") del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi".

Per quanto riguarda le misure di mitigazione e le modalità di gestione dei rischi legati alla gestione della catena di fornitura, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La catena di fornitura del Gruppo viene gestita in sinergia dalla Direzione Supply Chain, dalla funzione Quality e dalla funzione Acquisti, al fine di assicurare i più elevati standard di qualità, la continuità del business e il rispetto dei requisiti di carattere ambientale e sociale.

Al fine di rispondere in modo rapido ed efficiente alle diverse esigenze e alle peculiarità dei mercati in cui il Gruppo opera, tre uffici dedicati sono preposti alle attività di valutazione, monitoraggio e supporto dei fornitori di prodotto finito. Tali uffici si suddividono le competenze in base alle categorie di prodotto e alla vicinanza geografica della produzione: gli uffici dedicati alle attività delle aree caffè e stiro operano in Italia, la gestione dei prodotti "motor-driven" avviene in Regno Unito, mentre l'area comfort si concentra ad Hong Kong.

Per quanto riguarda la gestione, in termini di volumi e logistica, dei materiali funzionali alle componenti destinate alla produzione europea, a livello di Gruppo operano due team, facenti parte della Direzione Supply Chain e localizzati in Italia e Romania. Negli stabilimenti cinesi, invece, la gestione dei materiali in ingresso è presidiata direttamente dai responsabili degli stabilimenti produttivi, con il supporto di tre uffici acquisti che si occupano di specifiche categorie di prodotto.

La funzione Quality si occupa inoltre di eseguire periodicamente procedure di audit sui fornitori di prodotti finiti, non solo per determinare la qualità della fornitura, ma anche per garantire il rispetto dei diritti umani e (a partire dal 2019) delle principali norme ambientali, nonché dei valori e dei principi guida del Codice Etico di Gruppo, la cui adozione è stata estesa a partire dal 2022 a tutti i fornitori, e non solo a quelli di prodotti finiti. Il Codice Etico di Gruppo è stato pertanto trasmesso in lingua italiana, inglese e cinese, e successivamente caricato sul vendor portal, un portale dedicato ai fornitori, i quali saranno soggetti in futuro a procedure di audit e controlli specifici legati al rispetto di quanto contenuto nel documento stesso. Nel corso degli ultimi mesi del 2022 sono state inoltre pubblicate sul vendor portal stesso le "Responsible sourcing guideline", un documento che definisce i criteri di valutazione del rischio associato a tutti i nuovi fornitori del Gruppo, sulla base del quale applicare un regime di controllo differente. In questo modo, il Gruppo è in grado di svolgere una verifica completa della situazione di ciascun fornitore, aggiornando ogni anno i criteri di valutazione così da garantire il corretto monitoraggio dei rischi associati.

In linea con quanto richiesto dallo standard internazionale SA 8000 (Social Accountability) la maggior parte degli audit viene eseguita presso i fornitori degli stabilimenti cinesi, permettendo di monitorare numerosi aspetti di carattere sociale, come la libertà di associazione e contrattazione collettiva, l'orario e le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile o forzato, la discriminazione e la formazione del personale. Si sottolinea come le attività di audit vengano effettuate di norma con cadenza biennale, sia per la fase di qualifica iniziale che per il successivo monitoraggio periodico. Come anticipato, inoltre, da alcuni anni ai criteri di valutazione sociale si sono affiancati quelli a carattere ambientale: l'avvio di tali pratiche ha comportato un aggiornamento della checklist degli audit di Social Accountability, che pertanto presenta ora sia criteri legati alla sfera sociale che all'ambiente. Tra questi ultimi, si cita ad esempio la verifica della presenza di un sistema di gestione in linea con lo standard ISO 14001, con un focus particolare su temi quali emissioni, scarichi e rifiuti.

Una volta raccolte le informazioni necessarie, alla fase di valutazione segue quella di implementazione delle azioni correttive, accompagnate dai relativi follow-up: questi vengono registrati in un sistema dedicato, che garantisce il monitoraggio costante degli aggiornamenti e degli impegni presi dai fornitori. Tale processo di valutazione è formalizzato e monitorato da una procedura specifica che implica ufficialmente che tutti i nuovi fornitori di prodotti finiti siano soggetti a qualifica SCOC (Social Accountability Code of Conduct).

Si sottolinea infine come, anche grazie all'ammorbidirsi delle misure emergenziali introdotte per fronteggiare la pandemia di Covid-19, nel corso del 2022 oltre il 90% delle operazioni di audit sui fornitori è stato eseguito in presenza, e non più da remoto; di tutti gli audit condotti nel 2022, inoltre, sei hanno riguardato nuovi fornitori attivati nel corso dell'anno.

La qualità dei prodotti viene invece valutata secondo un insieme di altri indicatori specifici:

  1. Technical Factory Audit (TFA): misura l'efficacia del sistema qualità e dei processi dei fornitori.

Questa tipologia di audit viene effettuata annualmente, sia per la qualifica iniziale che per la successiva sorveglianza periodica dei fornitori. Come spiegato in precedenza, all'interno della checklist utilizzata per questa tipologia di audit è inclusa una sezione dedicata ai criteri ambientali.

    1. Quality Evaluation (QE): misura la qualità di prodotto attraverso un campionamento su base statistica di ogni singolo lotto.
    1. On Time Delivery (OTD): misura il tempo di spedizione impiegato dal fornitore e, in particolare, la differenza tra la data di consegna stabilita e quella effettiva.
  • Order Fill Rate (OFR): misura la capacità del fornitore di rifornire l'intera quantità di merce richiesta dal Gruppo.

I risultati delle valutazioni di qualità compongono infine un vendor rate, un indicatore usato per classificare i partner in quattro categorie - preferred, approved, probation ed exit plan - e valutare di conseguenza le modalità e l'intensità delle collaborazioni future, nonché monitorare i rapporti in un'ottica di continuous improvement.

Politiche praticate e obiettivi

Le relazioni tra il Gruppo De' Longhi e i propri fornitori sono regolate dal Codice Etico di Gruppo, nel quale è presente una sezione che esplicita quali siano i criteri a cui devono sottostare le relazioni tra le parti; nello specifico, all'interno del documento si stabilisce l'obbligo di operare nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti applicabili, nonché dei Principi Generali definiti nel Codice stesso. Inoltre, i processi per la selezione dei fornitori sono basati su un confronto competitivo in termini di qualità, prezzo, garanzie di esecuzione e di assistenza, assicurando in ogni fase l'assenza di qualsiasi forma di favoritismo o di discriminazione. Occorre poi specificare come i fornitori stessi, qualunque sia il tipo di rapporto che intrattengono con la Società, debbano conformarsi alle disposizioni di legge e del suddetto Codice Etico. Viene altresì richiesto ai fornitori di garantire ai propri dipendenti il rispetto di condizioni di lavoro idonee e basate sul rispetto dei diritti umani fondamentali, delle Convenzioni internazionali e delle leggi vigenti in materia. Si sottolinea come i fornitori siano anche tenuti a trasmettere ai propri subfornitori il Codice Etico aggiornato, tradotto appositamente per permettere a tutti i fornitori di averne piena comprensione.

Una volta attivati i nuovi fornitori, la Direzione Supply Chain e la funzione Qualità si adoperano per sviluppare con questi ultimi rapporti duraturi, che permettano al Gruppo di garantire una risposta tempestiva alle richieste provenienti dal mercato e dai processi produttivi. In quest'ottica, l'attività logistica è indirizzata alla costruzione di un network diretto e semplificato, che privilegia le consegne dirette, in linea con le aspettative del Gruppo.

Le azioni intraprese per la continuità delle attività

Anche nel corso del 2022 sono proseguite le attività di e-commerce, che evitando il passaggio dai magazzini dei retailer consentono di ottimizzare ulteriormente l'efficienza delle consegne, con conseguenti benefici anche in termini di impatto ambientale, resi possibili dalla riduzione del numero di passaggi intermedi. Se nel 2020 la catena di fornitura aveva subìto l'impatto della pandemia, soprattutto sottoforma di chiusura delle frontiere, il biennio 2021-2022 è stato caratterizzato da una maggiore difficoltà nel reperimento di componenti e materiali soprattutto nel continente europeo, anche a causa della situazione geopolitica venutasi a creare in seguito allo scoppio del conflitto in territorio ucraino. Come avvenuto in passato, tuttavia, il Gruppo si è attivato per garantire continuità nella gestione della catena di fornitura, anche attraverso la ricerca di soluzioni alternative in termini di approvvigionamento di materiali e componentistica.

Numeri chiave

Nel corso del 2022, la totalità dei nuovi fornitori di prodotto finito è stata sottoposta ad una valutazione secondo criteri sociali, in linea con quanto previsto dallo standard SA 8000 (100%). Ad oggi, si segnala che nessun audit SCOC (Social Accountability Code of Conduct) ha portato ad un risultato "zero tolerance", e quindi ad un'interruzione del rapporto col fornitore in questione.

Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, nel 2022 sono stati svolti audit presso 6 nuovi fornitori di prodotto finito, pari al 100% del totale dei nuovi fornitori, in continuità con il valore registrato nel 2021 (100%). Infine, nel 2022 sono stati condotti complessivamente 60 audit per verificare il rispetto dei diritti umani presso 58 fornitori di prodotto finito e 2 siti del Gruppo, quasi il 63% delle Operations del Gruppo, dato in netto recupero rispetto all'anno precedente (42%).

Nuovi fornitori di prodotto finito valutati secondo criteri sociali

Scenario e rischi

Il Gruppo De' Longhi opera quotidianamente in un contesto internazionale in costante evoluzione, e pone pertanto grande attenzione alla gestione corretta dei propri processi produttivi. In linea con i continui mutamenti dello scenario operativo, la normativa ambientale del Gruppo viene regolarmente aggiornata e adeguata, costituendo un elemento cruciale per poter garantire una gestione del business responsabile, minimizzandone gli impatti.

Maggiori dettagli sui rischi ambientali e sulle modalità di gestione adottate dal Gruppo sono disponibili ai punti 15 e 16 (Rischi relativi ad eventuali danni ambientali) del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi". Inoltre, le misure di mitigazione e la modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche ambientali sono descritte nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.

Modello di gestione e organizzazione

La gestione di tutti gli aspetti ambientali è presidiata, a livello di Gruppo, dalla Direzione Operations & Technology e dalla Direzione Qualità. In particolare, il sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001, già in vigore per i siti produttivi di Mignagola, Cluj e Salonta, dal 2022 è stato adottato anche dai due siti produttivi cinesi. Grazie a questo sistema è possibile effettuare un'analisi ambientale integrata su tutta la catena del valore, che consente di definire i processi di monitoraggio degli impatti ambientali del Gruppo e di attuare azioni volte a mitigarli.

Da diversi anni, il Gruppo De' Longhi ha installato dei pannelli fotovoltaici presso lo stabilimento di Mignagola, che nell'ultimo anno hanno permesso di produrre e consumare un quantitativo di energia elettrica pari a 927.116 kWh, corrispondenti a circa l'8% del totale consumato dal sito, riducendo notevolmente gli impatti ambientali legati alla produzione energetica. Inoltre, nel corso del 2022, sono stati implementati sistemi di monitoraggio dei consumi e dell'efficienza energetica presso lo stabilimento di Mignagola stesso, l'headquarter di Treviso e gli stabilimenti romeni di Cluj e Salonta. Sempre nel 2022 sono state effettuate operazioni di rinnovamento dei sistemi di illuminazione negli stabilimenti italiani, cinesi e romeni: a Mignagola è terminata l'installazione di lampade a led nelle aree esterne, ed è proseguita quella all'interno dello stabilimento produttivo; presso gli stabilimenti di Cluj e Salonta, la sostituzione delle lampade tradizionali ha invece assicurato il risparmio, rispettivamente, di 161.697 kWh e di 73.509 kWh nel solo 2022. Presso questi tre stabilimenti sono stati anche installati sensori di movimento, che consentono all'impianto di illuminazione di attivarsi solo in corrispondenza di un effettivo movimento all'interno dell'area. Un ulteriore passaggio significativo nell'ambito del piano di energy saving perseguito dal Gruppo è rappresentato dall'installazione dell'impianto di trigenerazione presso lo stabilimento di Mignagola, completato nel corso del 2022 e avviato ufficialmente nel settembre dello stesso anno. Nel medesimo stabilimento è stato poi lanciato un progetto finalizzato all'eliminazione dell'acqua per i collaudi, sostituita dall'uso di aria. Questa tipologia di collaudo consente l'eliminazione dei residui d'acqua nel circuito e la riduzione di circa il 60% delle tempistiche necessarie alle attività di collaudo stesso; inoltre, in ottica di sostenibilità, tale sistema assicura una diminuzione dei consumi energetici del 70% e dei consumi complessivi di acqua del 90%. Infine, alcune colonnine di ricarica per automobili elettriche sono state installate presso l'headquarter di Treviso, per supportare l'allargamento della flotta aziendale a modelli ibridi o 100% elettrici. In ambito di recupero energetico, presso lo stabilimento di Cluj, la sostituzione dell'olio idraulico con un olio di

ultima generazione nei macchinari per lo stampaggio ad iniezione ha consentito un risparmio energetico pari a circa il 7% rispetto al 2021; nel medesimo stabilimento è stato inoltre avviato un progetto per l'installazione di un impianto fotovoltaico, il quale, grazie a una potenza di 3 MWh, una volta operativo consentirà di coprire circa il 15% dei fabbisogni di energia elettrica del sito.

Al fine di migliorare le proprie prestazioni in termini di qualità dell'aria, i due stabilimenti romeni monitorano costantemente le proprie emissioni provenienti dai camini: in un'ottica di riduzione delle emissioni inquinanti, è stata quindi sostituita la resina a base di solvente con una a base acqua, un intervento che ha permesso di ridurre le emissioni inquinanti dello stabilimento di Cluj del 18% rispetto all'anno precedente e del 33% quelle di Salonta. Si segnala, infine, come nel 2022 anche lo stabilimento di Mignagola abbia implementato nuove attività di monitoraggio della qualità dell'aria emessa dai propri camini.

Anche nel corso dell'anno appena concluso, inoltre, le funzioni di Ricerca e Sviluppo hanno continuato a lavorare per ridurre l'impatto ambientale legato alla fase di utilizzo da parte dei consumatori dei prodotti del Gruppo. A tal fine sono state condotte numerose iniziative sia a livello Corporate che locale, concentrate principalmente sull'efficientamento energetico e sulla durabilità e riparabilità dei prodotti stessi, coerentemente con l'approccio del Gruppo verso una maggiore sostenibilità dei propri prodotti. Per maggiori informazioni, si può fare riferimento al capitolo "Qualità ed innovazione di prodotto".

In linea con una prospettiva di economia circolare, il Gruppo ha implementato diverse strategie per gestire responsabilmente i rifiuti prodotti dai propri processi produttivi. In particolare, negli stabilimenti di Mignagola e Dongguan, sono stati avviati progetti per il recupero degli scarti di produzione

derivanti dallo stampaggio della plastica, che vengono riutilizzati nel ciclo produttivo per risparmiare sulle materie prime in ingresso e ridurre i rifiuti generati. Inoltre, gli scarti derivanti dalla lavorazione dei materiali ferrosi sono rivenduti come materia prima, mentre gli scarti di carta, cartone e nylon vengono avviati ad attività di recupero. Nel 2022 anche gli stabilimenti romeni hanno avviato alcune iniziative volte a ridurre la produzione di scarti e a riutilizzarli quando possibile: ad esempio, a partire dal secondo semestre dell'anno, il 100% dei rifiuti plastici derivanti dal processo di stampaggio a iniezione della plastica viene riciclato. Inoltre, l'88% della polvere di caffè viene venduta a un'azienda esterna, che la riutilizza per la produzione di mattoni; il restante 12% viene invece compostato. Anche presso lo stabilimento di Mignagola si evidenzia il lancio nel corso del 2022 di un progetto per la riduzione degli scarti di caffè in fase di collaudo, che grazie alla modifica della taratura del macinino consentirà una riduzione dei consumi energetici dell'80% e dei consumi di caffè del 100%. L'impiego di questo metodo permetterà infatti di risparmiare ben 150 tonnellate di caffè all'anno.

Da diversi anni il marchio Braun lavora invece sulla sostenibilità del packaging, e a testimonianza di tale impegno si segnala come nel 2022 il brand abbia venduto il 56% dei propri prodotti privi di EPS (Polistirene Espanso Sintetizzato) all'interno del packaging (+6% rispetto al 2021). Questo risultato è frutto anche dell'attività di LCA (Life Cycle Assessment) condotta nel 2020 sulle diverse tipologie di packaging esistenti, avente lo scopo di individuare le alternative a più ridotto impatto ambientale, nonché agli studi che i brand Braun e Kenwood portano avanti da anni: grazie alla collaborazione con enti universitari e partner esterni, tali studi ricercano materiali alternativi e sostenibili allo scopo di sostituire la plastica nel packaging, le cosiddette big bags (sempre costituite da materiale plastico) e gli imballaggi in EPS. Anche il brand Kenwood sta

infatti lavorando sulla sostenibilità del proprio pack aging, e nel corso del 2022 ha messo sul mercato il 58% delle proprie kitchen machines con un packag ing cartaceo, che andrà a sostituire progressiva mente quello contenente EPS. Al fine di assicurare un continuo miglioramento nella direzione della cir colarità dei materiali, dal 2021 sono stati avviati studi e valutazioni volti ad individuare un software per lo svolgimento di attività LCA che possa essere utilizzato a livello di Gruppo, in modo tale da unifor mare gli studi ed identificare una baseline di partenza.

Le iniziative di efficientamento del packaging hanno interessato anche la logistica interna e le op erations del Gruppo: negli stabilimenti cinesi e in quello di Cluj l'obiettivo è quello di riutilizzare gli im balli di plastica e cartone delle componenti in entra ta, altrimenti smaltiti al loro ingresso. Un discorso a parte meritano i pallet, utilizzati in larga misura nelle attività del Gruppo: in Romania, il 50% dei pallet in legno impiegati per lo stoccaggio delle ma terie prime è stato sostituito con pallet in plastica riciclata; allo stesso modo, negli stabilimenti di Mi gnagola e di Dongguan, nell'ambito delle attività per il recupero e il riciclo della plastica si è provveduto alla sostituzione dei pallet in legno con pallet in pla stica riciclata.

La gestione responsabile dei rifiuti si declina anche in una particolare attenzione verso le attività di rici clo, sia presso gli uffici che presso gli stabilimenti produttivi, allo scopo di minimizzarne la quantità destinata allo smaltimento. Negli stabilimenti pro duttivi, inoltre, specifiche segnaletiche aiutano a separare correttamente i rifiuti pericolosi da quelli non-pericolosi.

Politiche praticate e obiettivi

Alcuni siti del Gruppo, tra cui quelli di Mignagola e Cluj, hanno adottato una Politica ambientale con molteplici obiettivi oltre a quello di garantire il ri spetto delle normative vigenti in ogni Paese in cui il Gruppo opera: tra questi si citano l'impegno pro gressivo per il miglioramento delle prestazioni am bientali, l'ottimizzazione dei consumi di risorse ed energia, la riduzione o, ove possibile, l'abbattimento di ogni forma di inquinamento e l'implementazione di tecnologie e processi per minimizzare i rischi legati all'ambiente.

Non risulta attualmente formalizzata una politica ambientale a livello di Gruppo, sebbene all'interno del Codice Etico sia chiaramente esplicitato come ogni attività sia ispirata al principio della salvaguar dia dell'ambiente e della salute pubblica, nel rispet to delle specifiche normative. Il Gruppo, infatti, con sapevole degli impatti delle proprie operazioni sullo sviluppo economico e sociale e sul benessere ge nerale della collettività, programma le proprie attivi tà cercando un equilibrio tra iniziative economiche ed esigenze ambientali, anche e soprattutto nel ri spetto delle generazioni future. Tale impegno fa sì che progetti, processi, metodologie e materiali ten gano conto dello sviluppo della ricerca scientifica e della miglior esperienza in materia ambientale, allo scopo di rispettare il territorio, prevenire l'inquina mento e tutelare ambiente e paesaggio.

Numeri chiave

Nel 2022 i consumi totali sono diminuiti del 12% rispetto all'anno precedente (372.130 GJ nel 2022 rispetto a 422.263 GJ nel 2021). Tale riduzione è riconducibile ad una riduzione dei volumi di produzione (-41% di pezzi prodotti), che riflette l'andamento generale della Società nell'anno.

Il rapporto tra consumi diretti, per il riscaldamento e il trasporto, e quelli indiretti, ossia i consumi di energia elettrica, legati al teleriscaldamento e al raffrescamento, nel 2022 è stato del 45%. Questo dato è aumentato rispetto ai due anni precedenti, quando era assestato intorno a valori più bassi (nel 2021 era 26,7% e nel 2020 era 30,1%). Questa inversione di tendenza è attribuibile all'installazione dell'impianto di trigenerazione presso lo stabilimento di Mignagola, completato nel corso del 2022 e avviato ufficialmente nel settembre dello stesso anno, che ha contribuito per circa il 37% dei consumi di gas naturale dell'intero Gruppo.

Nell'anno di rendicontazione 2022, sono stati acquistati certificati di Garanzia di Origine (GO) a copertura del 52% dei consumi energetici degli stabilimenti del Gruppo.

Siti produttivi Altre tipologie di sede 8 Gruppo De' Longhi
Consumi energetici u.m. 2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022
Consumi diretti da fonti non rinnovabili
Benzina GJ 2.824 3.948 4.945 6.646 7.181 8.883 9.470 11.129 13.828
Gasolio GJ 5.180 6.991 5.696 16.010 18.274 18.759 21.189 25.265 24.455
Gas naturale GJ 46.388 42.869 66.777 5.034 5.115 5.934 51.422 47.984 72.711
GPL GJ 587 518 347 667 712 707 1.254 9 1.231 1.054
Olio combustibile GJ - - - 142 61 1 142 61 1
Totale GJ 54.979 54.327 77.765 28.498 31.343 34.284 83.477 85.670 112.049
Consumi diretti da fonti rinnovabili
En. elettrica prodotta da
rinnovabili e consumata
GJ 3.567 3.423 3.338 40 - - 3.607 3.423 3.338
Totale consumi diretti GJ 58.546 57.750 81.103 28.538 31.343 34.284 87.084 89.093 115.387
Consumi indiretti
Energia elettrica
acquistata
GJ 257.881 296.557 218.380 28.984 34.291 35.398 286.865 330.848 253.778
Teleriscaldamento GJ - - - 2.113 2.322 2.599 2.113 2.322 2.599
Raffrescamento GJ - - - - - 367 - - 367
Totale consumi indiretti GJ 257.881 296.557 218.380 31.097 36.613 38.364 288.978 333.170 256.744
Consumi totali GJ 316.427 354.307 299.483 59.635 67.956 72.648 376.062 422.263 372.130

8 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.

9 Il dato relativo all'utilizzo di GPL per il 2021 è comprensivo del consumo da parte di un asset fisico del Gruppo De' Longhi il cui quantitativo non risultava disponibile per il 2020.

Si rialza invece il trend dei consumi indiretti di energia elettrica per pezzo prodotto, pari a 6,7 kWh nel 2022 rispetto ai 5,3 kWh e 6,2 del biennio 2020-2021.

Nel 2022 le emissioni complessive di CO2 (calcolate con metodo "Location Based" ammontano a 34.635 tonnellate, diminuite del 22% rispetto al 2021, anno in cui il valore registrato è stato pari a 44.447 tonnellate (considerando le emissioni di CO2 indirette calcolate con il metodo "Location Based"). Coerentemente con l'andamento dei consumi di energia, si può constatare come le emissioni di CO2 siano dovute principalmente ai consumi di energia elettrica, che incidono per circa l'84% sul valore complessivo di emissioni di CO2 a livello di Gruppo.

Inoltre, come si può notare dall'importante riduzione in termini di emissioni market-based (-46% rispetto al 2020), il Gruppo durante l'anno di rendicontazione ha acquistato certificati di garanzia di origine a copertura dei consumi elettrici 2022 degli stabilimenti di Mignagola (Italia), Cluj e Salonta 10 (Romania), Eversys (Svizzera) e delle sedi commerciali dislocate in UK e Irlanda.

Siti produttivi Altre tipologie di sede 11 Gruppo De' Longhi
Emissioni [ton CO2] 2020 2021 2022 2020 2021 2022 2020 2021 2022
Dirette 3.235 3.249 3.067 2.003 2.215 2.416 5.238 5.464 5.483
Indirette - Location Based 31.567 35.523 25.544 3.225 3.460 3.608 34.792 38.983 29.152
Indirette - Market Based 33.854 23.452 16.417 3.980 1.974 4.259 37.833 25.426 20.496
TOT (Dirette + Indirette - Location Based) 34.802 38.772 28.611 5.228 5.675 6.024 40.030 44.447 34.635
TOT (Dirette + Indirette - Market Based) 37.089 26.701 19.484 5.983 4.189 6.675 43.072 30.890 25.979

10 Lo stabilimento di Salonta (Romania) ha acquistato certificati di garanzia di origine solamente per una quota parte dell'anno oggetto di rendicontazione.

11 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.

Confrontando le emissioni di CO2 Scopo 2 per pezzo prodotto, si può notare come nel 2022 tale indicatore sia aumentato rispetto agli anni precedenti: passando dai 2,8 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2020 ai 2,3 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2021 ed infine raggiungendo quest'anno un valore di 3,2 kg di CO2 per pezzo prodotto. Tale aumento è principalmente riconducibile alla consistente diminuzione dei pezzi prodotti dal Gruppo nel 2022.

Nel corso del 2022 è stato prodotto un quantitativo di rifiuti totali pari a 9.294 tonnellate, in diminuzione del 27% rispetto al 2021; di questo quantitativo, circa il 98% è di tipo non pericoloso, mentre il restante 2% è di tipo pericoloso. La diminuzione dei rifiuti titoli prodotti rispecchia l'andamento societario dell'anno, caratterizzato da una sensibile diminuzione della produzione e con conseguente diminuzione delle emissioni complessive di CO2 .

Inoltre, l'87% circa dei rifiuti prodotti è stato inviato ad attività di recupero, quali riuso, recupero, riciclo e compostaggio. In particolare, per la componente dei rifiuti pericolosi la percentuale aumenta dal 11% nel 2021 al 29% nel 2022, significando un miglioramento della capacità del gruppo di recuperare tali rifiuti pericolosi.

Si segnala che la totalità dei rifiuti prodotti nel 2022 dal Gruppo De' Longhi è stato trattato offsite.

u.m. 2020 2021 2022
Hazardous Non-hazardous Hazardous Non-hazardous Hazardous Non-hazardous
ton 2 0 1 0 1 0
ton 58 1.907 21 2.396 19 2.055
ton 34 6.658 10 8.572 35 5.989
ton 0 98 0 198 0 50
ton 16 550 33 904 46 500
ton 38 0 48 0 28 18
ton 16 91 67 215 11 190
ton 34 21 51 23 7 14
ton 0,2 64 59 71 44 289
ton 198 9.390 290 12.379 190 9.104

Rifiuti pericolosi prodotti nel 2022 per tipologia di smaltimento Rifiuti non pericolosi prodotti nel 2022 per tipologia di smaltimento

Il perimetro e lo standard di rendicontazione

Il perimetro di rendicontazione, coerentemente con quanto richiesto dal Decreto, coincide con quello del Bilancio Consolidato, ovvero include le società consolidate integralmente per la reportistica finanziaria con riferimento alle Continuing Operations, se non diversamente specificato. Per quanto riguarda l'esercizio 2022, si segnala che le società De'Longhi Brasil - Comércio e Importação Ltda e De'Longhi Bosphorus Ev Aletleri Ticaret Anonim Sirketi sono state escluse in quanto attualmente in liquidazione o inattive e con nessun dipendente registrato al 31.12;

I dati relativi al 2022 includono le società appartenenti al Gruppo Capital Brands, oggetto di acquisizione a fine dicembre 2020 ed Eversys, la cui acquisizione della quota di controllo è stata perfezionata nel corso del 2021. La data di inclusione nel perimetro di consolidamento è coerente con quanto già previsto per i dati finanziari.

L'anno di rendicontazione cui si riferiscono le informazioni e i dati inseriti nella presente sezione è il 2022.

Lo standard di rendicontazione adottato dal Gruppo per la redazione della propria DNF sono i GRI Sustainability Reporting Standards 2021 (di seguito anche GRI Standards), pubblicati dal GRI - Global Reporting Initiative, secondo l'opzione "with reference". In particolare, nella predisposizione della DNF, si è fatto riferimento a quanto previsto dallo Standard GRI 1: Foundation, ai reporting principle ed alle informative riportate nel GRI content index.

Il processo di individuazione dei temi materiali

L'analisi di materialità guida De' Longhi nella scelta dei temi da rendicontare allo scopo di dare piena e chiara rappresentazione della rilevanza degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività del Gruppo. Per la rendicontazione dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022, l'analisi di materialità è stata aggiornata in conformità con le nuove richieste dello Standard GRI 2021.

L'identificazione dei temi materiali per l'azienda si lega, secondo le prescrizioni dello Standard, all'identificazione degli impatti, attuali e potenziali, significativi generati o verosimilmente generabili dalla stessa sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi anche gli impatti sui diritti umani, attraverso le attività e le relazioni commerciali dell'organizzazione. Questi impatti comprendono impatti negativi e positivi, impatti a breve e a lungo termine, impatti intenzionali e involontari, impatti reversibili e irreversibili.

Il Gruppo ha strutturato il processo di analisi di materialità in quattro diverse fasi:

  1. Comprensione del contesto in cui opera il Gruppo: è stata svolta un'analisi documentale, prendendo in considerazione diverse categorie di fonti, sia interne che esterne all'azienda, tra cui documenti pubblici di un panel di aziende operanti in settori affini, le tendenze del settore, identificate tramite l'analisi delle pubblicazioni delle principali associazioni e organizzazioni internazionali, e gli articoli di giornale riferiti ad avvenimenti di rilievo che hanno riguardato l'azienda durante l'anno.

    1. Identificazione degli impatti effettivi e potenziali di De' Longhi: In questa fase l'organizzazione ha individuato i suoi impatti effettivi e potenziali sull'economia, sull'ambiente e sulle persone, compresi quelli sui diritti umani di queste ultime, nell'ambito delle attività e dei rapporti di business dell'organizzazione stessa. Gli impatti effettivi sono quelli che si stanno attualmente verificando o si sono verificati nel tempo mentre gli impatti potenziali, quelli che potrebbero verificarsi in futuro.
    1. Valutazione della significatività e della rilevanza degli impatti: tutti gli impatti sono stati valutati attraverso un processo di valutazione del grado di significatività sviluppato in linea con i criteri indicati dallo Standard.
    1. Prioritizzazione degli impatti più significativi per la rendicontazione: è stata stabilita la priorità degli impatti più significativi del Gruppo e gli impatti ritenuti più rilevanti hanno guidato l'identificazione dei temi materiali inseriti nella presente Dichiarazione Non Finanziaria.

Il Gruppo ha inoltre valutato e classificato i propri impatti sulla base di due parametri, gravità e probabilità. La gravità di un impatto negativo reale o potenziale è determinata dalla sua scala (cioè quanto grave è l'impatto), dalla portata (cioè quanto è diffuso l'impatto) e dalle caratteristiche irrimediabili (quanto è difficile mitigare o sanare il danno risultante). La probabilità può essere definita come la possibilità che l'impatto si manifesti, tenendo conto delle azioni che l'azienda adotta per prevenire lo stesso. Pertanto, gli impatti generati dal Gruppo De' Longhi sono stati classificati in base al loro grado di gravità e di probabilità, ovvero sulla base della loro significatività. In seguito alle analisi svolte, il Gruppo ha approvato una lista di 13 temi materiali, dei quali tre inerenti alla sfera ambientale, due relativi alla sfera di governance e otto relativi alla sfera sociale. Infine, dopo aver identificato gli impatti significativi e aver definito i temi materiali, sono stati individuati gli indicatori GRI corrispondenti, da rendicontare all'interno del documento.

Di seguito si riporta la lista dei temi risultati materiali a seguito dell'identificazione e aggregazione degli impatti rilevanti. A ogni tema materiale sono stati associati i relativi Topic-Specific GRI Disclosure.

Ambiti D. Lgs. 254 Temi Materiali Descrizione degli impatti GRI Topic-Specific Disclosure
Aspetti ambientali Gestione delle emissioni GHG e
lotta al cambiamento climatico
Il consumo di combustibili fossili e di energia elettrica genera emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra che
contribuiscono al cambiamento climatico. Con l'obiettivo di mitigare e contrastare il proprio impatto, il Gruppo si
impegna a implementare soluzioni finalizzate al risparmio energetico e all'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
GRI 302-1, 302,2
GRI 305-1, 305-2, 305-4
Gestione delle
risorse umane
Inclusione e pari opportunità Una gestione non adeguatamente strutturata di aspetti relativi a inclusione e pari opportunità potrebbe condurre al
verificarsi di episodi di discriminazione. Attraverso policy, procedure e iniziative coordinate dal dipartimento HR, il Gruppo
si impegna a ridurre il rischio del verificarsi di tali episodi.
GRI 405-1
GRI 406-1
Aspetti ambientali Gestione dei rifiuti ed economia
circolare
L'utilizzo di materiali non riciclabili e una non adeguata gestione dei rifiuti generati durante la produzione potrebbero
contribuire a dar luogo a un impatto negativo sull'ecosistema. Con lo scopo di mitigare l'impatto, il Gruppo mette in
campo prassi di waste management all'avanguardia e nel pieno rispetto delle normative vigenti.
GRI 306-3, 306-4, 306-5
Gestione delle
risorse umane
Salute e sicurezza dei lavoratori La salute e la sicurezza dei lavoratori è una tematica di prioritaria rilevanza per il Gruppo. Infatti, al fine di contrastare i
potenziali rischi correlati alle attività produttive, l'azienda adotta prassi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, e si
impegna a implementare azioni di monitoraggio e miglioramento continuo.
GRI 403-9
Diritti umani Rispetto dei diritti umani Il Gruppo è impegnato nella tutela dei diritti umani. Al fine di mitigare la probabilità di avvenimento di una violazione, sia
nelle operations che lungo l'intera value chain, De' Longhi ha implementato iniziative specifiche mirate al monitoraggio
delle pratiche adottate dai fornitori. Inoltre, il Gruppo eroga corsi di formazione su tematiche e procedure relative al
rispetto dei diritti umani.
KPI non GRI: operazioni
valutate in ambito diritti umani
Aspetti sociali Promozione di stili di vita sostenibili Conscio del proprio ruolo di abilitatore nei confronti dei propri clienti e stakeholder, il Gruppo promuove l'adozione di stili
di vita salutari, favorendo l'uso di prodotti alimentari sostenibili e diffondendo le buone pratiche per un'alimentazione
sana ed equilibrata.
-
Aspetti sociali e
aspetti ambientali
Gestione responsabile della supply
chain
Una gestione della catena di fornitura non responsabile potrebbe contribuire a determinare impatti negativi di carattere
ambientale e sociale. Pertanto, il Gruppo De' Longhi ha adottato strumenti e meccanismi che concretizzano il suo
impegno verso la mitigazione del rischio che l'impatto si realizzi.
GRI 414-1
GRI 308-1
Aspetti ambientali Innovazione ed eco-design L'impiego non responsabile dei materiali, compresa la loro scelta in fase di approvvigionamento, potrebbe causare dei
danni all'ecosistema. Per questo motivo, il Gruppo ha implementato delle linee guida con l'obiettivo di promuovere
soluzioni innovative e sostenibili nella scelta dei materiali.
-
Aspetti sociali Sicurezza del prodotto ed
etichettatura
Un'etichettatura non trasparente e completa potrebbe contribuire a determinare un uso incorretto del prodotto e causare
danni alla sicurezza del consumatore. Allo stesso tempo, anche il mancato presidio delle tematiche di qualità nella fase
di approvvigionamento e produzione potrebbe generare delle ricadute in tal senso. Pertanto, il Gruppo si impegna a
garantire controlli costanti sulla qualità e sulla sicurezza del prodotto, così come sulla trasparenza nell'etichettatura.
GRI 417-2
GRI 417-3
GRI 416-1
Aspetti sociali Soddisfazione del consumatore De' Longhi attribuisce massima importanza alla soddisfazione dei propri consumatori. Per questo, promuove attività di
indagine sulle necessità e preferenze dei propri clienti, al fine di instaurare con essi un rapporto duraturo e di fiducia.
-
Lotta alla corruzione Etica e integrità del business De' Longhi si impegna a svolgere il proprio business ispirandosi ai principi di integrità, trasparenza, legalità, imparzialità,
prudenza, e nel rispetto delle leggi.
GRI 205-2 (b, c, e)
205-3
Gestione delle
risorse umane
Attrazione e sviluppo di talenti Insieme alla soddisfazione dei propri dipendenti, un aspetto fondamentale per il Gruppo è lo sviluppo dei talenti, leva che
permette di garantire stabilità, attrattività e creazione di posti di lavoro, investendo costantemente sul capitale umano.
GRI 404-1
Aspetti sociali Utilizzo dei dati dei consumatori Attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione riguardanti i rischi legati alla diffusione dei dati personali, il
Gruppo si impegna a garantire la tutela della privacy dei consumatori.
GRI 418-1

I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione

In riferimento ai possibili rischi, subiti e generati, connessi ai temi che il Gruppo De' Longhi ha identificato come "materiali", in tabella si riportano, per ogni area del D. Lgs. 254, i principali rischi associati e le relative modalità di gestione.

Ambito
D.Lgs. 254
Principali rischi Strumenti di gestione dei rischi
Lotta alla
corruzione

Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, in particolare in rife
rimento al D. Lgs. 231/2001 che ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano uno specifico
regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati.

Rischi legati ai rapporti di natura commerciale che il Gruppo ha intrattenuto, e intrattiene tuttora,
con parti correlate.

Rischio reputazionale

Codice Etico di Gruppo

Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa

Corporate Governance Guidelines

Procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate
Gestione delle
risorse umane
Diritti umani

Rischi connessi al management e alla gestione delle risorse umane, in particolare in relazione
alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare persona
le dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o mana
geriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo.

Per quanto riguarda la piattaforma cinese, inoltre, esistono alcuni rischi connessi all'elevato tur
nover del personale produttivo cinese.

Rischi legati a possibili casi di discriminazione

Codice Etico di Gruppo

Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa

Modello organizzativo affine alla OHSAS 18001

In relazione agli stabilimenti europei Politica per la sicurezza e la salute dei lavoratori

Politica di remunerazione del CDA e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Processo di valutazione delle performance

Procedura di gestione degli MBO

Survey con i dipendenti

In relazione agli stabilimenti cinesi: sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del persona
le, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate ed un migliora
mento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti
Ambito
D.Lgs. 254
Principali rischi Strumenti di gestione dei rischi
Qualità e innovazione di prodotto

Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di

Codice Etico di Gruppo
Aspetti sociali
Aspetti
ambientali
prodotto
Sistema di Qualità certificato secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015

Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi

Modello di gestione della sicurezza alimentare

Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto in particolare in relazio

Politica di Qualità
ne al rispetto degli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle diverse
giurisdizioni in cui il Gruppo opera

Procedure NPD

Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambienta

Presidio sulla qualità attraverso audit
le con particolare rilievo alle norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparec
Monitoraggio costante dell'evoluzione normativa
chi elettrici per uso domestico, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla ricicla
bilità e sulla compatibilità ambientale

Registrazione di marchi e brevetti relativi a prodotti
Relazione con i consumatori
Codice Etico di Gruppo

Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni; in particolare,

Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001
Aspetti sociali nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti potrebbe incorrere
nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa e legislazione
vigente
della propria clientela. Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply
chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti.

Policy GDPR (include politica di conservazione dei dati e procedura gestione data breach)

Rischi relativi ai sistemi informativi: in particolare in relazione agli eventi che possono minaccia

Formazione ai dipendenti in merito ai temi di sicurezza informatica e privacy
re la continuità di erogazione dei servizi e l'integrità dei dati
Presenza di strutture dedicate al monitoraggio continuo del livello di soddisfazione dei clienti
Gestione della catena di fornitura

Rischi connessi ai rapporti con fornitori in particolare in relazione all'affidabilità degli stessi in

Codice Etico di Gruppo
Aspetti sociali termini di qualità dei prodotti fabbricati, delle loro prestazioni in termini logistici e di tempestività
Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001
Diritti umani delle rispettive consegne e in relazione dei loro rapporti con il personale dipendente
Procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate

Rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni
strategiche

Presidio sulle tematiche sociali attraverso audit

Codice Etico di Gruppo
Aspetti
ambientali

Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i
propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti,
determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali

In relazione agli stabilimenti europei: sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma UNI
EN ISO 14001:2015

Rischi relativi al cambiamento climatico: eventi atmosferici estremi (come inondazioni, elevate

Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa
precipitazioni, uragani) potrebbero minare la capacità del Gruppo di operare
Politica ambientale estesa ai siti produttivi di Mignagola e Cluj e al sito di Kenwood

Rischi relativi a pratiche di energy management non appropriate: scarse pratiche di sostenibilità
nella gestione dell'energia potrebbero non contribuire a ridurre l'impronta energetica del Gruppo
e/o accelerano il cambiamento climatico

Con riferimento ai rischi relativi al cambiamento climatico, il Gruppo si attiene a principi e moda
lità di gestione ispirati al sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2015. Inoltre, nel
corso del biennio 2021-2022 è stata mappata la percezione del rischio relativo al possibile im
patto sul business aziendale derivante dal cambiamento climatico.

Il processo di reporting e le metodologie di calcolo

La definizione dei contenuti della DNF 2022 ha coinvolto tutte le funzioni aziendali rilevanti e re sponsabili per gli aspetti trattati nella sezione.

Di seguito sono riportate le principali metodologie di calcolo utilizzate e relativi aggiornamenti:

Così come già avvenuto nel precedente esercizio (2021), per quanto riguarda la Disclosure GRI 403 (Occupational Health and Safety), il Gruppo ha adottato la versione più aggiornata rilasciata nel 2018 dal GRI; in particolare, come richiesto dai GRI Standards, il numero di infortuni registra bili include gli infortuni in itinere per cui il traspor to è stato organizzato da De' Longhi ed esclude quindi le altre casistiche.

I dati storici riportano inoltre un aggiornamento collegato all'affinamento del metodo di stima delle ore lavorate per una società produttiva del Gruppo.

  • l'indice di frequenza degli infortuni è il rapporto fra numero totale di infortuni e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000 e sono esclusi dal calcolo del tasso di infortunio gli in fortuni in itinere;
  • l'indice di frequenza degli infortuni con conse guenze gravi è il rapporto fra numero totale di infortuni con conseguenze gravi (ovvero che hanno comportato assenze superiori a 6 mesi) e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000;
  • il first time quality (FTQ) indicator è il rapporto percentuale tra i prodotti che non hanno mostra to difettosità funzionali o estetiche sul totale della produzione dell'anno;
  • il service call rate (SCR) è il rapporto percentuale tra le macchine riparate nel primo anno di garan zia e il totale dei prodotti venduti nell'anno. Tale

indicatore viene calcolato trimestralmente su una base mobile di 12 mesi;

  • il first time fix (FTF) indicator è il rapporto per centuale tra i prodotti riparati che non hanno avuto necessità di nuovi interventi di assistenza nei sei mesi successivi e il totale dei prodotti riparati;
  • le emissioni di gas serra sono state calcolate secondo i principi indicati negli standard interna zionali ISO 14064-1:2018. In particolare, si noti che l'unico gas serra considerato è stato l'anidri de carbonica (CO 2 ). L'energia autoprodotta da fonti rinnovabili non è rientrata all'interno del cal colo di emissioni di gas a effetto serra in quanto considerate ad emissioni di gas serra nulle.

I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni di CO 2 sono stati determinati nel seguen te modo:

  • • Emissioni dirette (Scopo 1): le emissioni legate al consumo di gas naturale e diesel per il riscal damento e alla benzina, diesel e GPL per la flotta aziendale sono state determinate utilizzando come fattori di emissione quelli riportati nella Ta bella dei parametri standard nazionali, pubblicata dal Ministero Italiano per l'Ambiente, per gli anni 2020,2021 e 2022.
  • • Emissioni indirette (Scopo 2): le emissioni indi rette corrispondono ai consumi di energia elettri ca e ai consumi legati al teleriscaldamento; le emissioni legate ai consumi di energia elettrica sono state calcolate secondo l'approccio loca tion based e market based. Per il calcolo delle emissioni location based sono stati utilizzati i fattori, per ciascun Paese, presenti nella Tabella 49 - Principali indicatori socio-economici ed ener getici, pubblicata da Terna nella sezione Con fronti Internazionali, che hanno come fonte Ener data e disponibili nella loro versione più recente in riferimento all'anno 2019 per i dati delle

emissioni indirette 2022 e 2021, nella versione 2018 per i dati del 2020. Nel caso in cui un paese non fosse presente nella lista all'interno della Ta bella di cui sopra, si è proceduto ad associare il fattore di emissione del continente. Nel caso di sedi riferite a più paesi è stato utilizzato, in ma niera conservativa, il fattore di emissione più alto tra quelli dei paesi rappresentati.

Per il calcolo delle emissioni market based sono stati utilizzati, dove disponibili, i residual mix ri portati nel documento "European Residual Mixes", pubblicato da AIB e disponibile per gli anni 2019-2021. Per gli Stati Uniti d'America, per il calcolo delle emissioni 2020, 2021 e 2022 è stato utilizzato un residual mix medio per eGrid Subregion calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento 2020 Green-e Residual Mix Emissions Rates disponibile per l'anno 2020. Per il Canada è stato utilizzato un residual mix medio per NERC Region calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento Green-e Energy Residual Mix Emis sions Rates disponibile per l'anno 2018. Per i paesi per i quali non è risultato disponibile alcun residual mix si è utilizzato, in maniera conservati va, il fattore di emissione location based riportato nella Tabella di Terna di cui sopra.

Le emissioni legate al teleriscaldamento sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione riportati nelle tabelle del documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubbli cato dal Department for Environment Food & Rural Affairs (DEFRA) disponibili per il triennio 2020-2021-2022.

Dichiarazione d'uso Il Gruppo De' Longhi S.p.A. ha riportato le seguenti informative nel GRI content index per il periodo di rendicontazione 01/01/2022 - 31/01/2022, secondo la
modalità with reference to GRI Standard
GRI 1 utilizzati GRI 1: Principi Fondamentali 2021
GRI Standard Informativa Location
2-1 Dettagli organizzativi 42
2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione 42
2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto 79
2-4 Revisione delle informazioni (*)
2-5 Assurance esterna 148
GRI 2: Informative Generali 2021 2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti di business 45
2-7 Dipendenti 57
2-8 Lavoratori non dipendenti 57
2-9 Struttura e composizione della governance 58
2-27 Conformità a leggi e regolamenti 65, 117
2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder 44
3-1 Processo di determinazione dei temi materiali 74
GRI 3: Temi Materiali 2021 3-2 Elenco di temi materiali 75
3-3 Gestione dei temi materiali 75
GRI 205: Anticorruzione 2016 205-2 Comunicazione e formazione su normative e procedure anticorruzione 53
205-3 Incidenti confermati di corruzione e misure adottate 53
GRI 302: Energia 2016 302-1 Consumo di energia interno all'organizzazione 70
302-3 Intensità energetica 71
305-1 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) 71
GRI 305: Emissioni 2016 305-2 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) 71
305-4 Intensità delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) 72
306-3 Rifiuti generati 73
GRI 306: Rifiuti 2020 306-4 Rifiuti non conferiti in discarica 73
306-5 Rifiuti conferiti in discarica 73
GRI Standard Informativa Location
GRI 308: Valutazione ambientale dei fornitori 2016 308-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri ambientali 67
GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 403-9 Infortuni sul lavoro 59
GRI 404: Formazione e istruzione 2016 404-1 Numero medio di ore di formazione all'anno per dipendente 58
GRI 405: Diversità e pari opportunità 2016 405-1 Diversità negli organi di governance e tra i dipendenti 58
GRI 406: Non discriminazione 2016 406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate 53
GRI 414: Valutazione sociale dei fornitori 2016 414-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri sociali 67
GRI 416: Salute e sicurezza dei clienti 2016 416-1 Valutazione degli impatti sulla salute e la sicurezza di categorie di prodotti e servizi 64
417-2 Episodi di non conformità concernenti l'etichettatura e informazioni su prodotti e servizi 64
GRI 417: Marketing ed etichettatura 2016 417-3 Episodi di non conformità concernenti comunicazioni di marketing 64
GRI 418: Privacy dei clienti 2016 418-1 Fondati reclami riguardanti violazioni della privacy dei clienti e perdita di loro dati 65

(*) L'organizzazione non ha effettuato nessuna revisione nel periodo di rendicontazione.

Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il 2023 inizia in un contesto non molto dissimile dalla seconda parte del 2022 che lascia prevedere un progressivo miglioramento del clima economico e dei consumi nella seconda metà dell'anno dopo una partenza difficile, segnata da un ulteriore de-stocking da parte della distribuzione a cui si sommeranno gli effetti della decisione del Gruppo di uscire dal mercato del condizionamento mobile negli Stati Uniti e dello sfidante raffronto con la straordinaria crescita dei primi mesi dei precedenti due anni.

In questo contesto, si stima di chiudere l'anno con ricavi in leggera flessione e un EBITDA ante non ricorrenti stabile.

Treviso, 13 marzo 2023

Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Bilancio consolidato

Prospetti contabili consolidati

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Conto economico consolidato 83

ospetti contabili consolidati
(Valori in migliaia di Euro) Nota 2022 di cui non ricorrenti
operativi
2021 di cui non ricorrenti
operativi
Ricavi da contratti con i clienti 1 3.126.940 3.196.253 -
Altri proventi 1 31.493 25.334
Totale ricavi netti consolidati 3.158.433 3.221.587
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (1.194.715) (1.630.172)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione 3-8 (235.736) 1.924 254.836 (14.978)
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 3 5.519 46.710
Consumi (1.424.932) 1.924 (1.328.626) (14.978)
Costo del lavoro 4-8 (356.710) 500 (385.972) (10.667)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 5-8-15 (987.496) (1.432) (997.413) 289
Accantonamenti 6-8 (19.919) 7.258 (28.967) (5.406)
Ammortamenti 7-15 (105.838) (93.679)
Risultato operativo 263.538 8.250 386.930 (30.762)
Proventi (oneri) finanziari netti 9-15 (25.341) 13.321
Risultato prima delle imposte 238.197 400.251
Imposte 10 (58.354) (88.502)
Risultato netto consolidato 179.843 311.749
Risultato netto di pertinenza di terzi 31 2.415 651
Risultato netto di pertinenza dei soci della controllante 177.428 311.098
Utile per azione (in euro) 32
- di base € 1,18 € 2,08
- diluito € 1,16 € 2,03

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti economici con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Conto economico consolidato complessivo 84

(Valori in migliaia di Euro) 2022 2021
Risultato netto consolidato 179.843 311.749
Altre componenti dell'utile complessivo:
Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge (3.893) 9.605
Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge 525 (2.278)
Differenze risultanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere 28.483 60.729
Componenti di conto economico complessivo relative a partecipazioni valutate secondo il metodo
del patrimonio netto
- 184
Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
25.115 68.240
Valutazione attuariale fondi 11.087 3.057
Effetto fiscale valutazione attuariale fondi (2.970) (871)
Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
8.117 2.186
Totale componenti dell'utile complessivo 33.232 70.426
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 213.075 382.175
Totale utile complessivo attribuibile a:
Soci della controllante 210.819 381.491
Interessi di pertinenza di terzi 2.256 684

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 85

ATTIVO
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2022 31.12.2021
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 891.181 867.877
- Avviamento 11 373.754 358.405
- Altre immobilizzazioni immateriali 12 517.427 509.472
Immobilizzazioni materiali 446.899 388.478
- Terreni, immobili, impianti e macchinari 13 210.818 178.946
- Altre immobilizzazioni materiali 14 158.071 135.813
- Diritto d'uso beni in leasing 15 78.010 73.719
Partecipazioni e altre attività finanziarie 136.336 82.475
- Partecipazioni 16 6.103 7.331
- Crediti 17 5.609 4.605
- Altre attività finanziarie non correnti 18 124.624 70.539
Attività per imposte anticipate 19 64.634 74.297
Totale attività non correnti 1.539.050 1.413.127
Attività correnti
Rimanenze 20 550.659 769.253
Crediti commerciali 21 278.811 366.668
Crediti verso erario per imposte correnti 22 15.512 9.492
Altri crediti 23 29.884 43.148
Crediti e altre attività finanziarie correnti 24-15 368.354 302.077
Disponibilità liquide 25 770.247 1.026.081
Totale attività correnti 2.013.467 2.516.719
Attività non correnti possedute per la vendita 26 1.189 1.055
Totale attivo 3.553.706 3.930.901

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 86

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2022 31.12.2021
Patrimonio netto
Patrimonio netto di gruppo 1.659.117 1.568.577
- Capitale sociale 29 226.590 226.344
- Riserve 30 1.255.099 1.031.135
- Risultato netto di competenza del Gruppo 177.428 311.098
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 31 4.274 2.018
Totale patrimonio netto 1.663.391 1.570.595
Passività non correnti
Debiti finanziari 773.968 681.020
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 33 477.582 357.457
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 34 236.026 266.335
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 15 60.360 57.228
Passività fiscali differite 19 83.254 70.070
Fondi per rischi e oneri non correnti 110.699 119.421
- Benefici ai dipendenti 35 38.532 53.378
- Altri fondi 36 72.167 66.043
Totale passività non correnti 967.921 870.511
Passività correnti
Debiti commerciali 37 540.687 936.229
Debiti finanziari 190.476 292.589
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 33 91.510 221.691
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 34 78.502 51.860
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 15 20.464 19.038
Debiti tributari 38 76.264 120.900
Altri debiti 39 114.967 140.077
Totale passività correnti 922.394 1.489.795
Totale passivo e patrimonio netto 3.553.706 3.930.901

L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto finanziario consolidato

Nota 2022 2021
Risultato netto di competenza del Gruppo 177.428 311.098
Imposte sul reddito del periodo 58.354 88.502
Ammortamenti 105.838 93.679
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie (1.661) 3.576
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) 339.959 496.855
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 103.352 47.954
Rimanenze finali 230.225 (312.921)
Debiti commerciali (417.726) 320.996
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 203 13.911
Pagamento imposte sul reddito (104.086) (64.187)
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) (188.032) 5.753
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) 151.927 502.608
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (15.282) (16.723)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali - 978
Investimenti in immobilizzazioni materiali (113.638) (88.373)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 522 964
Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza (890) (54)
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) (129.288) (103.208)
Flusso netto operativo (A+B+C) 22.639 399.400
Acquisizioni (D) - (98.866)
Effetto della variazione dei cambi sulle disponibilità liquide 26.428 46.112
Esercizio stock option 3.355 7.110
Distribuzione dividendi (124.637) (80.671)
Accensione finanziamenti 200.000 450.000
Pagamento interessi su finanziamenti (6.334) (3.923)
Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento (379.700) (356.679)
Incremento interessi di terzi 2.415 651
Flussi di cassa generati (assorbiti) dalla variazione di voci di PN o/e attività di finanziamento (E) (278.473) 62.600
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D+E) (255.834) 363.134
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 25 1.026.081 662.947
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D+E) (255.834) 363.134
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 25 770.247 1.026.081

A partire dal 2022, per una migliore rappresentazione, è stata rivista la classificazione degli investimenti netti in beni in leasing; i valori del 2021 sono stati pertanto riclassificati coerentemente.

L'Allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale
Sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva
straordinaria
Riserva
azioni
proprie
Riserve
Fair value e
Cash flow
hedge
Riserva
stock
option
Differenze di
conversione
Riserve di
risultato
Risultato
netto di
competenza
del gruppo
Patrimonio
netto di
gruppo
Patrimonio
netto di
pertinenza
di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldi al 31 dicembre 2020 225.823 25.838 44.850 180.542 (14.534) (3.462) 6.784 (15.058) 616.438 200.133 1.267.354 - 1.267.354
Ripartizione del risultato d'esercizio 2020
come da assemblea del 21 aprile 2021
- distribuzione dividendi (80.821) (80.821) (80.821)
- destinazione a riserve 318 7.571 192.244 (200.133) - -
Costo figurativo (Fair Value) stock option 3.578 3.578 3.578
Esercizio stock option 521 8.462 (1.874) 7.109 7.109
Rilevazione interessi di minoranza (1.334) (1.334) 1.334 -
Altre operazioni con gli azionisti (8.800) (8.800) (8.800)
Totale movimenti da operazioni con gli
azionisti
521 8.462 318 7.571 - - 1.704 - 101.289 (200.133) (80.268) 1.334 (78.934)
Utile netto del periodo 311.098 311.098 651 311.749
Altre componenti dell'utile complessivo 7.327 60.696 2.370 70.393 33 70.426
Utile complessivo - - - - - 7.327 - 60.696 2.370 311.098 381.491 684 382.175
Saldi al 31 dicembre 2021 226.344 34.300 45.168 188.113 (14.534) 3.865 8.488 45.638 720.097 311.098 1.568.577 2.018 1.570.595
Saldi al 31 dicembre 2021 226.344 34.300 45.168 188.113 (14.534) 3.865 8.488 45.638 720.097 311.098 1.568.577 2.018 1.570.595
Ripartizione del risultato d'esercizio 2021
come da assemblea del 20 aprile 2022
- distribuzione dividendi (17.503) (106.998) (124.501) (124.501)
- destinazione a riserve 101 310.997 (311.098) - -
Costo figurativo (Fair Value) stock option 867 867 867
Esercizio/Annullamento stock option 246 3.968 2.123 (2.982) 3.355 3.355
Totale movimenti da operazioni con gli
azionisti
246 3.968 101 (15.380) - - (2.115) - 203.999 (311.098) (120.279) - (120.279)
Utile netto del periodo 177.428 177.428 2.415 179.843
Altre componenti dell'utile complessivo (3.368) 28.642 8.117 33.391 (159) 33.232
Utile complessivo - - - - - (3.368) - 28.642 8.117 177.428 210.819 2.256 213.075
Saldi al 31 dicembre 2022 226.590 38.268 45.269 172.733 (14.534) 497 6.373 74.280 932.213 177.428 1.659.117 4.274 1.663.391

Bilancio consolidato

Note illustrative

Attività del gruppo

Il presente documento rappresenta il bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi.

La capogruppo De' Longhi S.p.A., è una società per azioni, costituita in Italia, i cui titoli sono quotati sul mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana.

La sede legale è situata a Treviso (Italia) in via Lodovico Seitz, 47.

Il Gruppo opera in Europa, in America e nei paesi dell'area Asia Pacific e MEIA.

È attivo nella produzione e commercializzazione di elettrodomestici per il caffè per uso domestico e professionale, per la preparazione dei cibi e la loro cottura, per la pulizia della casa e lo stiro, per il condizionamento e per il riscaldamento portatile.

Le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nell'Allegato n.1 alle Note illustrative.

Principi contabili di riferimento

Il bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi al 31 dicembre 2022 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2022), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC e eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità.

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono conformi a quelli adottati per il bilancio consolidato alla data del 31 dicembre 2021; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.

Il conto economico è presentato per natura, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica del Gruppo.

Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto" come consentito dallo IAS 7.

Il presente bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/ Euro), se non altrimenti indicato.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli d'esercizio chiusi al 31 dicembre 2022, redatti dai Consigli di Amministrazione o altri organi competenti delle singole società, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri contabili adottati dal Gruppo.

Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari.

Si basa, inoltre, sul presupposto della continuità aziendale; pur in un contesto caratterizzato ancora da notevole incertezza derivante dall'imprevedibilità dei potenziali effetti del conflitto in Ucraina e delle tensioni inflattive, il Gruppo, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.

I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione.

La descrizione delle modalità attraverso le quali il Gruppo gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 43. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.

Il presente bilancio, redatto in formato ESEF (European Single Electronic Format), è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2023 che ne ha altresì autorizzato la pubblicazione.

Principi contabili internazionali adottati per la prima volta dal Gruppo

A partire dal 1° gennaio 2022, sono applicabili le modifiche, pubblicate dallo IASB in data 14 maggio 2020, relativamente ad alcuni principi, ovvero gli Amendments to IFRS 3 - Business Combinations, gli Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment, gli Amendments to IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets. Sono altresì valide le modifiche apportate, nell'ambito degli Annual Improvement, all'IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 - Financial Instruments, allo IAS 41 - Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 - Leases.

Il presente bilancio consolidato non ha risentito in maniera significativa a seguito dell'applicazione delle sopra citate modifiche.

Principi contabili internazionali e/o interpretazioni non ancora applicabili

A partire dal primo esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2023 saranno applicabili alcuni nuovi principi e/o modifiche a standard esistenti; di seguito si riporta un breve riepilogo delle principali novità.

Con Regolamento 2036/2021 del 19 novembre 2021 la Commissione Europea ha adottato l'IFRS 17 - Insurance contracts che sostituirà l'esistente IFRS 4. Il nuovo principio stabilisce le regole per il riconoscimento, la misurazione, la rappresentazione e l'informativa relativamente ai contratti assicurativi; si applicherà a tutti i contratti assicurativi attraverso un modello contabile di riferimento basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual Service Margin (CSM).

Successivamente, il Regolamento 1491/2022 dell'8 settembre 2022 ha modificato le precedenti disposizioni transitorie consentendo alle imprese di superare le differenze di classificazione delle informazioni comparative che dovessero emergere in fase di prima applicazione.

Con Regolamento 357/2022 del 2 marzo 2022, la Commissione Europea ha adottato alcune modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement e allo IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors con lo scopo di migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Con Regolamento 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha introdotto degli emendamenti Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction - Amendments to IAS 12 con l'obiettivo di specificare la contabilizzazione delle imposte differite su fenomeni connessi a casi particolari come, ad esempio, leasing e obblighi di smantellamento.

Principi di consolidamento

L'area di consolidamento include la Capogruppo De' Longhi S.p.A. e le società controllate al 31 dicembre 2022 nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza del capitale sociale o delle azioni aventi il diritto di voto, ovvero ha il potere di determinare, anche tramite accordi contrattuali, le politiche finanziarie ed operative.

Imprese controllate

Trattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi, con il metodo dell'integrazione globale, nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo.

Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico.

Il Gruppo stabilisce che un'operazione rientra nella definizione di aggregazione aziendale se le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, ossia un insieme integrato di attività e beni che può essere condotto e gestito allo scopo di fornire beni o servizi ai clienti e che genera proventi da investimento (quali dividendi o interessi) o altri proventi da attività ordinarie. Un'attività aziendale include almeno un fattore di produzione e un processo che insieme contribuiscono in maniera sostanziale alla generazione di un output.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono rilevate, conformemente all'IFRS 3 - Business combination, applicando il purchase method. Tale metodo prescrive che le attività acquisite e le passività assunte siano valutate al fair value alla data di acquisizione, fatta eccezione per le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento: i) imposte differite attive e passive, ii) attività e passività per benefici ai dipendenti e iii) attività destinate alla vendita. Nel caso in cui il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione di imprese è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Entro dodici mesi dalla data di acquisizione sono rilevate eventuali rettifiche derivanti dal completamento del processo di valutazione. La stima del fair value include eventuali componenti di prezzo legate alla realizzazione di eventi futuri. Nel caso di aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, il valore della quota di minoranza viene rideterminato tenendo conto del fair value delle attività acquisite alla data dell'operazione e l'utile o la perdita eventualmente risultanti sono rilevati nell'utile (perdita) d'esercizio. L'acquisto di ulteriori quote di partecipazione in società controllate e la vendita di quote di partecipazione che non implicano la perdita del controllo sono considerati transazioni tra azionisti; in quanto tali, gli effetti contabili delle predette operazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio del Gruppo.

Imprese collegate

Trattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole.

Imprese a controllo congiunto

Trattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto, stabilito da accordi contrattuali. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint ventures emendato.

Transazioni eliminate nel processo di consolidamento

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del

Conversione dei saldi in valuta

I tassi di cambio applicati per la conversione delle valute non facenti parte dell'area Euro sono i seguenti:

Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Consolidamento di imprese estere Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio (metodo dei cambi correnti). Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto in una riserva denominata "Differenze di conversione".

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Le differenze di cambio derivanti da elementi monetari che, nella sostanza, sono parte dell'investimento netto del Gruppo in entità estere sono classificate nel patrimonio netto fino alla dismissione dell'investimento stesso, momento dal quale sono rilevate a conto economico come provento o come costo.

31.12.2022 31.12.2021 Variazione %
Cambio finale (*) Cambio medio (*) Cambio finale (*) Cambio medio (*) Cambio finale (*) Cambio medio (*)
Dollaro Statunitense USD 1,0666 1,0530 1,1326 1,1827 (5,83%) (10,97%)
Sterlina Inglese GBP 0,8869 0,8528 0,8403 0,8596 5,55% (0,80%)
Dollaro Hong Kong HKD 8,3163 8,2451 8,8333 9,1932 (5,85%) (10,31%)
Renminbi (Yuan) Cinese CNY 7,3582 7,0788 7,1947 7,6282 2,27% (7,20%)
Dollaro Australiano AUD 1,5693 1,5167 1,5615 1,5749 0,50% (3,70%)
Dollaro Canadese CAD 1,4440 1,3695 1,4393 1,4826 0,33% (7,63%)
Yen Giapponese JPY 140,6600 138,0274 130,3800 129,8767 7,88% 6,28%
Ringgit Malese MYR 4,6984 4,6279 4,7184 4,9015 (0,42%) (5,58%)
Dollaro Neozelandese NZD 1,6798 1,6582 1,6579 1,6724 1,32% (0,85%)
Zloty Polacco PLN 4,6808 4,6861 4,5969 4,5652 1,83% 2,65%
Rand Sudafrica ZAR 18,0986 17,2086 18,0625 17,4766 0,20% (1,53%)
Dollaro Singapore SGD 1,4300 1,4512 1,5279 1,5891 (6,41%) (8,68%)
Rublo Russo RUB 75,6553 72,3709 85,3004 87,1527 (11,31%) (16,96%)
Lira Turca TRY 19,9649 17,4088 15,2335 10,5124 31,06% 65,60%
Corona Ceca CZK 24,1160 24,5659 24,8580 25,6405 (2,98%) (4,19%)
Franco Svizzero CHF 0,9847 1,0047 1,0331 1,0811 (4,68%) (7,07%)
Real Brasiliano BRL 5,6386 5,4399 6,3101 6,3779 (10,64%) (14,71%)
Kuna Croata HRK 7,5365 7,5349 7,5156 7,5284 0,28% 0,09%
Hryvnia Ucraina UAH 39,0370 34,0249 30,9219 32,2592 26,24% 5,47%
Leu Rumeno RON 4,9495 4,9313 4,9490 4,9215 0,01% 0,20%
South Corean won KRW 1.344,0900 1.358,0700 1.346,3800 1.354,0600 (0,17%) 0,30%
Peso Cileno CLP 913,8200 917,8300 964,3500 898,3900 (5,24%) 2,16%
Fiorino Ungherese HUF 400,8700 391,2865 369,1900 358,5161 8,58% 9,14%
Corona Svedese SEK 11,1218 10,6296 10,2503 10,1465 8,50% 4,76%
Peso Messicano MXN 20,8560 21,1869 23,1438 23,9852 (9,89%) (11,67%)

(*) Fonte: Banca d'Italia. Fonte per RUB finale e medio 2022: Banca centrale della Federazione Russa.

Principali criteri di valutazione Attività immateriali

Avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto ("purchase method") in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. La differenza tra il costo d'acquisto e la quota del patrimonio di competenza del Gruppo è attribuita a specifiche poste patrimoniali fino a concorrenza del loro valore corrente a tale data; l'eventuale residua eccedenza, se positiva, viene allocata ad avviamento, se negativa, è rilevata a conto economico. Il costo dell'acquisizione è determinato in base al fair value, alla data di acquisto, delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro genere accessorio.

L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di sviluppo su progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti all'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, il Gruppo ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto o processo, generalmente compreso tra tre e cinque anni. Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Marchi

La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi del Gruppo. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

I marchi con vita utile indefinita non sono ammortizzati ma sono sottoposti annualmente, o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte

internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

Attività materiali

Terreni, immobili, impianti e macchinari

I fabbricati, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzati in modo sistematico sulla base della vita utile residua; i terreni di pertinenza dei fabbricati non sono ammortizzati. Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente.

Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

La vita utile indicativa, stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:

Fabbricati industriali 10 - 33 anni
Impianti e macchinari 5 - 18 anni
Attrezzature industriali e
commerciali
3 - 5 anni
Altri beni 3 -10 anni

Diritto d'uso beni in leasing

L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.

Quando non è possibile stimare il valore

recuperabile di un singolo bene, il Gruppo valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Nel caso dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, l'impairment test viene effettuato almeno annualmente, e comunque ogni qualvolta emergano segnali di possibili perdite di valore.

Attività non correnti possedute per la vendita - Discontinued Operations

Le attività e passività relative a Discontinued Operations sono classificate come destinate alla vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo e valore di mercato, applicando il criterio del costo medio ponderato nella determinazione del costo. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati dei fondi svalutazione per materiali e prodotti finiti, considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo.

Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che il Gruppo adotta per la loro gestione.

Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico.

In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.

La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendite nel breve periodo, e le attività designate come tali.

Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.

Debiti per leasing

I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • esiste la designazione formale a strumento di copertura;
  • si dispone di documentazione atta a dimostrare la relazione di copertura e l'elevata efficacia della stessa;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Net investment hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cessione di crediti commerciali

Il Gruppo ha posto in essere operazioni di cessione di crediti commerciali. I crediti commerciali ceduti pro soluto a società di factor per i quali la cessione comporta il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti sono eliminati dal bilancio al momento della cessione. I crediti ceduti per i quali il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici non si realizza, sono mantenuti iscritti nell'attivo patrimoniale.

Il Gruppo ha realizzato un'operazione di smobilizzo di crediti commerciali della durata di cinque anni che prevede la cessione pro soluto revolving su base mensile di un portafoglio di crediti commerciali.

I crediti sono ceduti pro soluto ad un istituto bancario, che provvede poi a trasferirli ad una società veicolo che finanzia l'acquisto dei crediti mediante un deposito garantito dai crediti stessi; il rimborso di detti titoli, collocati sul mercato e sottoscritti da investitori istituzionali, nonché i relativi flussi di interessi, dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio dei crediti cartolarizzati. Il Gruppo sottoscrive una quantità limitata di titoli senza, tuttavia, pregiudicare i requisiti per la derecognition dei crediti. Il prezzo di cessione dei crediti è pari al valore nominale dei crediti, al netto di uno sconto che tiene conto del rischio di credito e della componente finanziaria connessa all'operazione. Il Gruppo svolge il ruolo di servicer per conto della società veicolo.

Le condizioni contrattuali di tale operazione comportano il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, che sono stati quindi esclusi dai crediti commerciali.

Benefici ai dipendenti

Piani pensionistici e altri piani di incentivazione

Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta nelle aziende del Gruppo) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

Il Gruppo riconosce benefici addizionali all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 - Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

Ad ogni data di bilancio il Gruppo rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico consolidato con contropartita nel patrimonio netto.

Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.

Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.

L'effetto di diluizione delle opzioni non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione dell'utile per azione.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile, ma non remoto, viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per vendite di beni a clienti e per prestazioni di servizi.

I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni e/o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. Il Gruppo rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei beni o dei servizi.

Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:

a. le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;

  • b. i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire sono individuati;
  • c. le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire sono identificate;
  • d. il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e. è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.

Il Gruppo fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate secondo lo IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Costi e oneri

I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.

Dividendi

I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a riceverne il pagamento.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto tra le componenti del conto economico complessivo.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.

Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

L'utile per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione delle stock option assegnate.

Uso di stime

Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dal Gruppo relative ad attività e passività, costi, ricavi e passività potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fondano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima.

Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano: i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da assicurazione. Le perdite rappresentano la differenza tra i flussi finanziari a cui il Gruppo ha diritto in virtù dei contratti con i clienti e i flussi finanziari attesi.

Il variare dello scenario economico potrebbe deteriorare le condizioni economiche di alcuni clienti del Gruppo, con un impatto sulla recuperabilità dei cre diti commerciali, per la parte non coperta da assicurazione.

Valore recuperabile di attività non correnti

Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie.

L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a veri fica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finan ziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. I flussi finanziari attesi sono quantificati alla luce delle in formazioni disponibili al momento della stima sulla base del giudizio degli amministratori sull'anda mento di variabili future - quali i prezzi e i conse guenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della doman da, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'atti vità interessata. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Benefici a dipendenti

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.

Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli at tuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'e sercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Le imposte differite attive includono quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Una valutazione discrezionale è richiesta agli am ministratori per determinare l'ammontare delle im poste differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manife stazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pia nificazione delle imposte future.

Fondi rischi e passività potenziali

Il Gruppo effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti di verse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazio ne richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazio ne del bilancio, anche attraverso il supporto di con sulenti legali e fiscali.

Fondi garanzia

Il Gruppo effettua accantonamenti al fondo per i costi stimati per garanzia prodotti. Il management stabilisce la congruità di tali fondi sulla base delle informazioni storiche con riferimento alla frequen za e al costo medio degli interventi in garanzia.

Variazione area di consolidamento

Nel corso del 2022 non sono intervenute variazioni rilevanti nel perimetro di consolidamento.

Informativa per settori operativi

Si rinvia alla nota 46. Informativa per settore operativo.

Si rinvia alla Relazione sulla gestione per un com mento ai dati economici per area geografica.

1. Ricavi

La voce, comprensiva dei ricavi derivanti da contratti con i clienti e degli altri ricavi, risulta pari a M/Euro 3.158.433 (M/Euro 3.221.587 al 31 dicembre 2021), ed è ripartita per mercato come segue:

2022 % sui
ricavi
2021 % sui
ricavi
Variazione Variazione
%
Europa 1.874.594 59,4% 2.076.291 64,4% (201.697) (9,7%)
America 623.381 19,7% 562.751 17,5% 60.630 10,8%
Asia Pacific 463.867 14,7% 400.277 12,4% 63.590 15,9%
MEIA
(Medio Oriente/India/Africa)
196.591 6,2% 182.268 5,7% 14.323 7,9%
Totale 3.158.433 100,0% 3.221.587 100,0% (63.154) (2,0%)

Si rinvia al paragrafo "I mercati" della Relazione sulla gestione per un commento delle variazioni più significative.

Il dettaglio della voce "Altri ricavi" è il seguente:

2022 2021 Variazione
Rimborsi trasporti 5.425 4.796 629
Diritti commerciali 2.727 2.375 352
Contributi in conto esercizio 1.213 1.329 (116)
Rimborsi danni 836 35 801
Sopravvenienze attive 58 12 46
Altri ricavi diversi 21.234 16.787 4.447
Totale 31.493 25.334 6.159

Con riferimento alla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 in tema di disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche si segnala che la voce "Contributi in conto esercizio" include M/Euro 365 relativi a proventi contabilizzati per competenza per l'incentivazione alla produzione di energia da impianti fotovoltaici connessi alla rete e relativi all'impianto sito presso lo stabilimento produttivo di Mignagola (TV). Il soggetto erogatore è il Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A.

2. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Il dettaglio è il seguente:

2022 2021 Variazione
Acquisti componentistica 553.168 766.396 (213.228)
Acquisti prodotti finiti 522.825 691.435 (168.610)
Acquisti materie prime 95.906 149.916 (54.010)
Altri acquisti diversi 22.816 22.425 391
Totale 1.194.715 1.630.172 (435.457)

3. Variazione delle rimanenze

La differenza tra la variazione complessiva delle rimanenze riportata nel conto economico e la variazione dei saldi patrimoniali è dovuta all'effetto delle differenze di conversione dei bilanci delle società controllate estere. Nel 2022 la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 1.924 (oneri per M/Euro 14.978 nel 2021) che si riferiscono agli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle acquisizioni di Capital Brands e del gruppo Eversys.

4. Costo del lavoro

La voce include il costo del lavoro di natura industriale per M/Euro 114.136 (M/Euro 132.442 al 31 dicembre 2021).

2022 2021 Variazione
Costo personale dipendente 329.987 345.002 (15.015)
Lavoro interinale 26.723 40.970 (14.247)
Totale 356.710 385.972 (29.262)

Nel 2022, la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 500 (oneri per M/Euro 10.667 nel 2021) che si riferiscono agli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.

I dati relativi agli accantonamenti per benefici a dipendenti stanziati da alcune società del Gruppo italiane ed estere sono riepilogati nella nota 35. Benefici ai dipendenti.

La voce include M/Euro 867 relativi al costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte del piano di stock option 2020-2027 (M/Euro 3.578 al 31 dicembre 2021) il cui calcolo è stato rivisto in seguito alla variazione del numero dei partecipanti; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 28. Piani di stock option.

La ripartizione numerica dell'organico medio del Gruppo per categoria è riepilogata nella seguente tabella:

2022 2021
Operai 5.928 6.694
Impiegati 3.226 3.074
Dirigenti/Funzionari 296 301
Totale 9.450 10.069

5. Costi per servizi e oneri diversi di gestione

La voce è così dettagliata:

2022 2021 Variazione
Spese promozionali 262.855 251.610 11.245
Pubblicità 163.013 154.566 8.447
Trasporti (su acquisti e vendite) 191.023 214.521 (23.498)
Lavorazioni esterne 40.278 67.342 (27.064)
Consulenze 40.241 37.798 2.443
Spese e contributi depositi 40.422 29.439 10.983
Assistenza tecnica 25.413 21.199 4.214
Costi per godimento beni di terzi 31.820 19.331 12.489
Provvigioni 17.227 16.223 1.004
Forza motrice 13.951 12.769 1.182
Spese assicurative 10.503 8.928 1.575
Spese tecniche di omologazione 7.347 6.949 398
Spese viaggio 10.766 6.064 4.702
Compensi amministratori 4.714 5.943 (1.229)
Compensi sindaci 301 268 33
Manutenzioni di terzi 5.078 5.277 (199)
Postelegrafoniche 4.948 4.402 546
Altre utenze e costi di pulizia,
vigilanza, asporto rifiuti
5.495 4.058 1.437
Altri servizi diversi 51.220 46.614 4.606
Totale costi per servizi 926.615 913.301 13.314
Imposte e tasse diverse 50.450 71.427 (20.977)
Perdite su crediti 236 62 174
Sopravvenienze passive 29 28 1
Altri oneri diversi 10.166 12.595 (2.429)
Totale oneri diversi di
gestione
60.881 84.112 (23.231)
Totale 987.496 997.413 (9.917)

Nel 2022, la voce include oneri netti non ricorrenti per M/Euro 1.432 (proventi netti non ricorrenti per M/Euro 289 nel 2021).

Nel 2022 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include diritti commerciali per M/Euro 2.115 (M/Euro 1.721 nel 2021).

Include, inoltre, i costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 26.779, M/Euro 11.519 nel 2021), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 2.424, M/Euro 5.771 nel 2021) o riferiti a beni di valore modico (M/Euro 502, M/Euro 320 nel 2021); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.

6. Accantonamenti

La voce include gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per M/Euro 24.863 e un rilascio netto del fondo svalutazione crediti per complessivi M/Euro 4.944. Le principali variazioni intervenute nell'esercizio in relazione agli accantonamenti sono commentate di seguito nella nota 36. Altri fondi per rischi e oneri non correnti.

Nel 2022 la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 7.258 (oneri per M/Euro 5.406 nel 2021) derivanti da una revisione della valutazione degli asset in Ucraina in relazione alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso di una parte dei crediti precedentemente svalutati e dagli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle acquisizioni di Capital Brands e del gruppo Eversys.

7. Ammortamenti

La voce risulta dettagliata come segue:

2022 2021 Variazione
Ammortamenti beni
immateriali
24.267 21.886 2.381
Ammortamenti beni materiali 59.047 51.504 7.543
Ammortamenti beni in leasing 22.524 20.289 2.235
Totale 105.838 93.679 12.159

Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività materiali ed immateriali.

8. Proventi e oneri non ricorrenti

Nel presente bilancio sono stati evidenziati separatamente alcuni elementi avente natura non ricorrente risultanti complessivamente in proventi netti pari a M/Euro 8.250. Rientrano in questa voce i proventi derivanti da una revisione della valutazione degli asset in Ucraina, rivalutati in relazione alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso di una parte dei crediti e l'utilizzo di merci a magazzino precedentemente svalutati. Sono inclusi, inoltre, l'importo della donazione a favore della popolazione colpita dal conflitto per M/Euro 1.000 e gli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.

Le componenti non ricorrenti sono rappresentate nel conto economico, nelle voci indicate nel relativo schema di bilancio.

9. Proventi (oneri) finanziari netti

La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:

2022 2021 Variazione
Differenze cambio
e utili (perdite) su coperture
cambi (*)
(3.250) (655) (2.595)
Rivalutazione quota di
minoranza Eversys
- 25.329 (25.329)
Quota del risultato delle
partecipazioni valutate con il
metodo del patrimonio netto
(1.134) (813) (321)
Altri oneri da partecipazioni (2.800) - (2.800)
Interessi netti (9.550) (4.834) (4.716)
Interessi per leasing (1.573) (1.475) (98)
Altri proventi (oneri) finanziari (7.034) (4.231) (2.803)
Altri proventi (oneri)
finanziari netti
(18.157) (10.540) (7.617)
Proventi (oneri) finanziari
netti
(25.341) 13.321 (35.862)

(*) La voce include M/Euro 5 relativi a utili su cambi derivanti da contratti di leasing contabilizzati in conformità all'IFRS 16 - Leases.

La voce "Differenze cambio e utili (perdite) su coperture cambi" include i differenziali nei tassi su contratti derivati a copertura del rischio cambio, nonché le differenze cambio derivanti da scritture di consolidamento.

La voce "Quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto" include i proventi relativi alla partecipazione detenuta nella joint venture TCL/DL, dedicata alla produzione di condizionatori portatili e al netto delle perdite relative alla partecipazione in NPE S.r.l., fornitore di componenti elettronici.

Gli altri oneri da partecipazioni si riferiscono all'adeguamento al fair value dell'opzione per l'acquisto della quota di minoranza della società controllata con sede in UK del Gruppo Eversys.

La voce "Interessi netti" include gli interessi relativi al debito finanziario del Gruppo (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anticipata rispetto all'effettivo pagamento) e l'onere finanziario relativo ad altri strumenti di finanziamento, al netto degli interessi attivi sugli investimenti del Gruppo.

Gli interessi per leasing rappresentano la quota di oneri finanziari maturati nel periodo di riferimento a fronte di una passività, iscritta conformemente all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases, che genera interessi passivi. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.

La voce "Altri proventi (oneri) finanziari" include gli oneri bancari, gli oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione dei benefici a dipendenti e di altre obbligazioni, nonché temporanee perdite di valore derivanti dalla valutazione al fair value di alcuni investimenti.

Nel 2021 la voce includeva un provento di natura non ricorrente emerso in sede di conclusione dell'aggregazione aziendale avvenuta in più fasi relativa al Gruppo Eversys, derivante dalla rideterminazione del valore della quota già posseduta dal Gruppo sulla base del fair value delle attività acquisite separatamente che veniva indicato nella voce "Rivalutazione quota di minoranza in Eversys".

10. Imposte

La voce è così composta:

2022 2021 Variazione
Imposte correnti:
- Imposte sul reddito 37.975 102.620 (64.645)
- IRAP 2.796 8.443 (5.647)
Imposte differite (anticipate) 17.583 (22.561) 40.144
Totale 58.354 88.502 (30.148)

La voce include inoltre i crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo e per investimenti in nuovi beni strumentali di cui alle L. 160/2019 e L. 178/2020, riferibile alla stima per l'esercizio in corso.

La voce "Imposte differite (anticipate)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalle società del Gruppo) e sugli utili distribuibili da parte di società controllate. Include, inoltre, il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro e lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale:

2022 % 2021 %
Reddito ante imposte 238.197 100,0% 400.251 100,0%
Imposte teoriche 57.167 24,0% 96.060 24,0%
Altro (*) (1.609) (0,7%) (16.001) (4,0%)
Totale imposte 55.558 23,3% 80.059 20,0%
IRAP 2.796 1,2% 8.443 2,1%
Imposte Effettive 58.354 24,5% 88.502 22,1%

(*) Trattasi prevalentemente dell'effetto fiscale netto di differenze permanenti, di aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane, di rettifiche relative ad imposte di esercizi precedenti e dell'effetto netto di componenti non ordinarie.

Commenti alle principali voci dell'attivo della situazione patrimoniale finanziaria

Attività non correnti 11. Avviamento

31.12.2022 31.12.2021
Lordo Netto Lordo Netto
Avviamento 380.501 373.754 365.152 358.405

La variazione della voce "Avviamento" si riferisce all'effetto della conversione al tasso di cambio al 31 dicembre 2022 degli avviamenti rilevati in valuta in occasione di acquisizioni di gestioni estere.

L'avviamento non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita, ma è oggetto di impairment test almeno su base annuale ai fini dell'identificazione di un'eventuale perdita di valore.

Ai fini dello svolgimento dell'impairment test, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit (CGU) rappresentate dalle tradizionali divisioni De' Longhi, Kenwood, Braun a cui si sono aggiunte Capital Brands e Eversys in seguito alle recenti acquisizioni, secondo la suddivisione sotto riportata:

Unità generatrice di cassa 31.12.2022
De' Longhi 26.444
Kenwood 17.120
Braun 48.836
Capital Brands 189.735
Eversys 91.619
Totale 373.754

Il test di impairment ha per obiettivo la determinazione del valore in uso delle cash-generating units (CGU) ovvero del valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati derivanti da un uso continuativo delle attività, confrontato con il capitale investito allocato alle stesse; non sono considerati eventuali flussi finanziari connessi ad operazioni straordinarie.

In particolare, il valore in uso è determinato applicando il metodo del "discounted cash flows", applicato sui flussi di cassa risultanti da piani elaborati considerando gli scenari di crescita previsti sulla base delle informazioni disponibili alla data di bilancio, anche sulla base del budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione.

I dati dei piani sono stati proiettati oltre l'orizzonte esplicito, non superiore a cinque anni, determinato in linea con le prassi valutative, secondo il metodo della rendita perpetua, utilizzando tassi di crescita non superiori rispetto a quelli previsti per i mercati nei quali le singole CGU operano. Il tasso di crescita, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano, è stato determinato distintamente per le diverse CGU in un range dal 2,1% al 2,3%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.

I flussi di cassa ed il tasso di attualizzazione sono stati determinati al netto dell'effetto fiscale.

I tassi di sconto sono stati calcolati usando il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) ricavato dai dati di un campione di società comparabili. I tassi di sconto utilizzati, che variano dal 6,3% al 8,2% per le diverse cash-generating unit, riflettono pertanto alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro e tengono conto dei rischi di settore.

I test di impairment effettuati a fine esercizio 2022 non hanno evidenziato alcuna perdita di valore.

In relazione alle CGU De' Longhi e Kenwood, che rappresentano le attività tradizionali del Gruppo, i valori recuperabili evidenziati dai test di impairment e dalle analisi di sensitività sono di molte volte superiori rispetto ai valori delle attività nette iscritte a bilancio.

Per la CGU Braun e per le CGU Capital Brands ed Eversys, le cui acquisizioni sono più recenti, i valori recuperabili evidenziati dai test appaiono comunque ampiamente superiori rispetto ai valori iscritti a bilancio.

Il risultato ottenuto con l'applicazione del criterio finanziario è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volte a verificare la sensibilità dei risultati anche al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 6,1% e l'8,4%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 1,9%-2,5%).

Per tutte le CGU la stima del valore recuperabile è superiore ai valori contabili e l'analisi di sensitività evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, al variare contestuale dei due parametri, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.

Alla luce dell'attuale situazione di incertezza legata all'evoluzione del conflitto in Ucraina, soprattutto in ambito europeo, si impone un atteggiamento di cautela anche nella redazione delle previsioni economiche. Pertanto, in considerazione del fatto che l'impairment test si fonda su dati previsionali, e che ad oggi esiste un'oggettiva incertezza in merito a tali dati, si è ritenuto opportuno modellizzare, ai soli fini di impairment test, anche uno scenario cautelativo, che tenga conto di un possibile rallentamento dell'attività in Russia ed Ucraina anche in un orizzonte temporale più esteso.

Tale scenario è stato elaborato limitatamente alle CGU Braun e Capital Brands, per le quali le previsioni economiche tengono conto di una graduale ripresa del business in tali mercati, negli anni futuri.

Anche alla luce di tale analisi di sensitivity, i risultati dell'impairment test sono stati confermati.

Gli assunti e i criteri utilizzati nella predisposizione dei test di impairment sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione.

In generale, la stima del valore recuperabile delle cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.

12. Altre immobilizzazioni immateriali

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Lordo Netto Lordo Netto
Costi di sviluppo nuovi
prodotti
136.347 19.407 125.616 19.704
Diritti di brevetto 77.196 32.152 74.830 33.436
Marchi e diritti simili 443.346 336.579 434.171 327.688
Immobilizzazioni in corso e
acconti
26.742 25.522 23.246 22.663
Altre 139.002 103.767 132.548 105.981
Totale 822.633 517.427 790.411 509.472

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2022 nelle principali voci:

Costi di
sviluppo di
nuovi
prodotti
Diritti di
brevetto
Marchi e
diritti simili
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Altre Totale
Saldo iniziale netto 19.704 33.436 327.688 22.663 105.981 509.472
Incrementi 1.593 526 191 12.842 130 15.282
Ammortamenti (11.028) (3.650) (284) (637) (8.668) (24.267)
Differenze di conversio
ne e altri movimenti (*)
9.138 1.840 8.984 (9.346) 6.324 16.940
Saldo netto finale 19.407 32.152 336.579 25.522 103.767 517.427

(*) Gli importi relativi ad "Altri movimenti" si riferiscono principalmente a riclassifiche di alcune immobilizzazioni immateriali.

La voce "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" si riferisce alla capitalizzazione dei costi relativi a progetti di sviluppo di nuovi prodotti, che è avvenuta sulla base di una puntuale rendicontazione ed analisi delle spese sostenute, in considerazione della stimata utilità futura.

Complessivamente il Gruppo ha capitalizzato nel 2022 tra le attività immateriali costi per M/Euro 14.410 ripartiti tra "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" (pari a M/Euro 1.593) qualora si riferiscano a progetti già conclusi alla data di bilancio e "Immobilizzazioni in corso e acconti" (pari a M/Euro 12.817) qualora si riferiscano a progetti ancora in corso.

La voce "Diritti di brevetto" si riferisce soprattutto ai costi di sviluppo interno e al successivo deposito dei diritti di brevetto industriale e agli oneri relativi allo sviluppo ed integrazione dei sistemi di elaborazione dati. L'incremento si riferisce principalmente all'acquisizione di licenze software.

La voce "Marchi e diritti simili" include, tra gli altri, alcuni marchi considerati a vita utile indefinita sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 38, tenuto conto soprattutto della notorietà, delle performance economiche, delle caratteristiche del mercato di riferimento, delle strategie specifiche di marca e del livello degli investimenti a supporto dei marchi: il marchio "De' Longhi" per Euro 79,8 milioni, la licenza perpetua sul marchio "Braun" per Euro 95,0 milioni, il marchio Nutribullet/MagicBullet per Euro 124,3 milioni e il marchio Eversys per Euro 36,9 milioni.

Il test di impairment, effettuato a fine esercizio 2022 per i marchi ritenuti a vita utile indefinita, ad ulteriore convalida del impairment test già effettuato a verifica del capitale investito per CGU (già descritto alla nota 11. Avviamento), non ha rilevato alcun elemento significativo che possa far ritenere che tali attività possano aver subito una perdita di valore.

Il criterio metodologico prescelto per il test di impairment sui marchi fa riferimento al metodo di attualizzazione delle royalties che il Gruppo sarebbe in grado di ottenere a fronte della cessione permanente a terzi dei diritti di sfruttamento del marchio in esame.

Tale metodo, che si basa sui flussi di royalties e sui volumi di fatturato ragionevolmente attendibili, è normalmente il più utilizzato dalla prassi seguita in materia di valutazioni aziendali, essendo in grado di esprimere in modo appropriato la relazione tra forza del marchio e redditività di impresa.

I tassi di sconto utilizzati, che variano dal 7,0% al 9,0% al netto delle imposte, riflettono alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro. Il tasso di crescita, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano, è stato determinato distintamente per le diverse CGU in un range dal 2,1% al 2,3%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.

L'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata al netto delle imposte (coerentemente con la scelta del tasso di attualizzazione).

Il risultato ottenuto dal test di impairment è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volta a verificare la sensibilità dei risultati al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 6,8% e 9,2%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 1,9%-2,5%).

Come già descritto alla nota 11. Avviamento, si è ritenuto inoltre opportuno modellizzare, ai soli fini di impairment test, anche uno scenario cautelativo, alla luce dell'attuale situazione di incertezza legata all'evoluzione del conflitto in Ucraina, che tenga conto di un possibile rallentamento delle vendite in Russia ed Ucraina anche in un orizzonte temporale più esteso. Tale scenario è stato elaborato limitatamente ai marchi a vita utile indefinita Braun e Capital Brands, per le quali le previsioni economiche tengono conto di una graduale ripresa del business in tali mercati, negli anni futuri.

L'analisi di sensitività, realizzata sia con riferimento alle ipotesi attuariali (variare contestuale dei tassi di sconto e di crescita), sia alle ipotesi economiche (mancata ripresa del business in Russia ed Ucraina anche in un orizzonte più esteso) evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.

Tuttavia, gli scenari elaborati ai fini di sensitività e sopra descritti, determinerebbero una riduzione del valore attuale dei flussi nel periodo di piano e del valore terminale, che potrebbero determinare una perdita di valore per i marchi Braun e Capital Brands, comunque contenuta nell'intorno del 5% rispetto al valore contabile aggregato dei due marchi.

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" include principalmente il valore riconosciuto in sede di allocazione del prezzo di acquisto relativo a Capital Brands al portafoglio clienti, soggetto ad ammortamento in base alla vita utile stimata.

13. Terreni, immobili, impianti e macchinari

La voce è così dettagliata:

31.12.2022 31.12.2021
Lordo Netto Lordo Netto
Terreni e fabbricati 204.008 147.834 175.020 126.100
Impianti e macchinari 169.842 62.984 161.852 52.846
Totale 373.850 210.818 336.872 178.946

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2022:

Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Totale
Saldo iniziale netto 126.100 52.846 178.946
Incrementi 28.562 16.274 44.836
Decrementi (11) (51) (62)
Ammortamenti (8.275) (11.275) (19.550)
Differenze di conversione e
altri movimenti
1.458 5.190 6.648
Saldo netto finale 147.834 62.984 210.818

Gli incrementi e gli altri movimenti della voce "Terreni e fabbricati" sono principalmente relativi all'acquisto del nuovo stabilimento in Romania (circa Euro 21 milioni) e agli investimenti effettuati per la prosecuzione della realizzazione del nuovo edificio presso la sede dell'headquarter a Treviso.

Gli investimenti in "Impianti e macchinari" si riferiscono principalmente agli incrementi delle linee di produzione delle macchine per il caffè in Italia e all'acquisto di impianti in Romania; mentre gli altri movimenti si riferiscono, principalmente, alla riclassifica dell'importo relativo agli investimenti effettuati negli anni scorsi negli stabilimenti produttivi (in Cina, Romania) precedentemente classificato tra le immobilizzazioni materiali in corso.

14. Altre immobilizzazioni materiali

Le altre attività materiali sono così dettagliate:

31.12.2022 31.12.2021
Lordo Netto Lordo Netto
Attrezzature industriali e
commerciali
383.603 76.200 363.063 71.046
Altri beni 101.575 27.882 99.046 26.967
Immobilizzazioni in corso e
acconti
53.989 53.989 37.800 37.800
Totale 539.167 158.071 499.909 135.813

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2022:

Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazio
ni in corso e
acconti
Totale
Saldo iniziale netto 71.046 26.967 37.800 135.813
Incrementi 26.247 11.423 31.132 68.802
Decrementi (139) (289) (4) (432)
Ammortamenti (29.253) (10.244) - (39.497)
Differenze di conversione e
altri movimenti
8.299 25 (14.939) (6.615)
Saldo netto finale 76.200 27.882 53.989 158.071

Gli incrementi nella categoria "Attrezzature industriali e commerciali" sono principalmente relativi all'acquisto di stampi per la realizzazione di nuovi prodotti.

L'incremento della voce "Immobilizzazioni in corso" si riferisce principalmente agli investimenti connessi al potenziamento degli stabilimenti in Romania e Cina e al piano di sviluppo della sede dell'headquarter.

15. Leasing

I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività del Gruppo e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili, automobili e altri beni strumentali.

Il diritto d'uso dei beni in leasing e i relativi movimenti intervenuti nel corso del 2022 sono dettagliati come segue:

Terreni e
fabbricati
Attrezzature
industriali e
commerciali
Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 67.976 1.879 11 3.853 73.719
Incrementi 21.339 1.472 2.400 2.928 28.139
Decrementi (1.074) (3) - (148) (1.225)
Ammortamenti (19.494) (592) (72) (2.366) (22.524)
Differenze di conversione e
altri movimenti
(118) 4 - 15 (99)
Saldo netto finale 68.629 2.760 2.339 4.282 78.010

Nel corso del 2022, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti per beni in leasing pari a M/Euro 22.524, interessi passivi per leasing per M/Euro 1.573 e utili su cambi per M/Euro 5 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 23.610.

Al 31 dicembre 2022 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 80.824 (di cui M/ Euro 60.360 con scadenza oltre i 12 mesi), e attività finanziarie per anticipi pari a M/Euro 317 incluse nella voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" (si rinvia alla nota 24).

La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:

Flussi non
attualizzati al
31.12.2022
Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque
Debiti per leasing 85.901 21.892 43.919 20.090

L'impatto dell'applicazione dell'IFRS 16 - Leases sul patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2022 è negativo e stimato pari a M/Euro 2.187.

16. Partecipazioni

La voce è così dettagliata:

31.12.2022 31.12.2021
Partecipazioni valutate secondo il metodo del
patrimonio netto
6.052 7.280
Partecipazioni valutate al fair value 51 51
Totale 6.103 7.331

La voce "Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto" si riferisce a partecipazioni in imprese a controllo congiunto stabilito da accordi contrattuali e a società collegate, valutate secondo il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint venture.

Nel corso del 2022 la variazione è dettagliata come segue:

31.12.2022
Saldo iniziale netto 7.280
Quota di risultato netto (1.134)
Differenze cambi (94)
Componenti di conto economico complessivo -
Saldo netto finale 6.052

17. Crediti non correnti

La voce, pari a M/Euro 5.609 si riferisce a depositi cauzionali (M/Euro 4.604 al 31 dicembre 2021).

18. Altre attività finanziarie non correnti

La voce si riferisce ad investimenti, con primarie controparti, finalizzati alla gestione della liquidità generata dal Gruppo. Si tratta di attività finanziarie che si intendono mantenere fino a scadenza nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati da pagamenti di capitale e interessi a determinate scadenze, e, pertanto, valutate secondo il criterio del costo ammortizzato.

La voce include principalmente M/Euro 20.540 relativi a due prestiti obbligazionari del valore nominale complessivo di M/Euro 20.000, scadenti rispettivamente nel 2026 e 2027, M/Euro 51.213 relativi a quattro titoli con cedola trimestrale e semestrale variabile, dal valore capitale complessivo pari a M/Euro 100.200, scadenti nel 2026 e 2027 e M/Euro 2.020 relativi al fair value di strumenti finanziari derivati.

Non si rilevano indicatori che possano far ritenere che i valori a bilancio abbiano subìto una riduzione durevole di valore.

19. Attività per imposte anticipate e passività fiscali differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono così dettagliate:

31.12.2022 31.12.2021
Attività per imposte anticipate 64.634 74.297
Passività per imposte differite (83.254) (70.070)
Saldo attivo netto (18.620) 4.227

Le voci "Attività per imposte anticipate" e "Passività per imposte differite" includono le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalla Capogruppo e dalle società controllate), gli effetti fiscali connessi all'attribuzione dei plusvalori alle voci dell'attivo immobilizzato nell'ambito dell'allocazione delle differenze di consolidamento utilizzando l'aliquota fiscale di riferimento e le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate. Le attività per imposte anticipate sono calcolate principalmente sui fondi e rettifiche di consolidamento. Includono inoltre il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro.

Il dettaglio del saldo è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Differenze temporanee (27.548) 575
Perdite fiscali 8.928 3.652
Saldo attivo netto (18.620) 4.227

La variazione del saldo attivo netto ha risentito di un incremento transitato a patrimonio netto per M/Euro 525, iscritto nella "Riserva fair value e cash flow hedge" conseguentemente alla valutazione al fair value dei titoli e dei derivati di copertura cash flow hedge, e di un decremento per M/Euro 2.970 iscritto nella voce "Riserve di risultato" in relazione al riconoscimento nel conto economico complessivo di utili e (perdite) attuariali in base allo IAS 19 - Employee Benefits.

Attività correnti

20. Rimanenze

La voce "Rimanenze", esposta al netto del fondo svalutazione magazzino, è così dettagliata:

31.12.2022 31.12.2021
Prodotti finiti e merci 426.336 628.717
Materie prime, sussidiarie e di consumo 152.934 143.280
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 27.421 43.909
Fondo svalutazione magazzino (56.032) (46.653)
Totale 550.659 769.253

L'importo delle rimanenze è rettificato da un fondo svalutazione magazzino di M/Euro 56.032 (M/Euro 46.653 al 31 dicembre 2021) per i prodotti e le materie prime che presentano bassa rotazione od obsolescenza e considerati non più strategici per il Gruppo.

21. Crediti commerciali

Il saldo è così composto:

31.12.2022 31.12.2021
Crediti verso clienti:
- entro 12 mesi 289.402 381.933
- oltre 12 mesi - -
Fondo svalutazione crediti (10.591) (15.265)
Totale 278.811 366.668

I crediti verso clienti sono esposti al netto di un fondo svalutazione pari a M/Euro 10.591 che rappresenta la stima ragionevole alla data del bilancio delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, tenendo conto che una parte significativa dell'importo a bilancio è coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.

I movimenti del fondo svalutazione crediti sono riepilogati nella tabella che segue:

31.12.2021 Accantonamenti/
Rilasci
Utilizzo Diff. di conv. e altri
movimenti
31.12.2022
Fondo svalutazione
crediti
15.265 (4.944) (20) 290 10.591

La variazione del fondo è dovuta, principalmente alla revisione della valutazione dei crediti in Ucraina in seguito alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso di parte dei crediti precedentemente svalutati. Si riferisce, inoltre, agli accantonamenti per le perdite attese e l'utilizzo avvenuto nel corso dell'anno a fronte di crediti divenuti inesigibili per i quali in precedenza era già stato effettuato uno stanziamento.

Il Gruppo ha ricevuto garanzie da clienti a copertura di transazioni commerciali; una parte significativa dei crediti è inoltre coperta da assicurazioni sottoscritte con primarie controparti. Per un'analisi più dettagliata si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.

Si segnala (come richiesto dalla comunicazione Consob n. 3369 del 9 aprile 1997) che i crediti ceduti pro soluto non ancora scaduti alla data di bilancio (outstanding) ammontano a M/Euro 186.814 al 31 dicembre 2022 (M/Euro 198.216 al 31 dicembre 2021). L'importo complessivo dei crediti ceduti dal Gruppo ai sensi della L. 52/1991 (Legge sul factoring) nel corso dell'esercizio 2022 (turnover) ammonta a M/Euro 797.712 (M/Euro 848.010 nel corso del 2021).

22. Crediti verso erario per imposte correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Crediti per imposte dirette 10.240 3.642
Crediti per acconti di imposta 2.894 3.527
Crediti per imposte a rimborso 2.378 2.323
Totale 15.512 9.492

Non ci sono crediti tributari esigibili oltre dodici mesi.

23. Altri crediti

Il dettaglio della voce "Altri crediti" è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Crediti per IVA 6.282 22.646
Risconto costi assicurativi 3.843 2.175
Anticipi a fornitori 3.931 4.475
Altri crediti tributari 1.732 1.837
Crediti verso personale 308 210
Crediti diversi 13.788 11.805
Totale 29.884 43.148

La voce include importi esigibili oltre 12 mesi per M/Euro 6.

24. Crediti e altre attività finanziarie correnti

Il dettaglio della voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Valutazione fair value degli strumenti finanziari
derivati
11.691 11.062
Crediti verso società di leasing (anticipi) 317 365
Attività finanziarie correnti valutate al fair value 87.666 90.528
Altre attività finanziarie correnti 268.680 200.122
Totale 368.354 302.077

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" include l'importo relativo ad investimenti sottoscritti nell'ambito della gestione finanziaria valutati con il criterio del costo ammortizzato.

25. Disponibilità liquide

La voce è costituita da liquidità presso conti correnti bancari e da strumenti equivalenti, nonché investimenti in liquidità e assimilati.

Alcune società estere del Gruppo, inoltre, detengono disponibilità liquide su conti correnti presso un unico istituto bancario per Euro 160,3 milioni. Tali disponibilità rientrano all'interno del sistema di cash pooling internazionale e trovano compensazione in posizioni di debito finanziario, pari a Euro 153,3 milioni, che altre società estere del Gruppo hanno nei confronti del medesimo istituto bancario. Quest'ultimo svolge quindi le funzioni di "cassa di compensazione" degli importi a credito/debito del sistema. Considerando la sostanza delle transazioni e le modalità tecniche del sistema di cash pooling internazionale, i saldi attivi e passivi sono stati compensati all'interno della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 32.

Al 31 dicembre 2022 alcuni conti correnti di società controllate risultano essere vincolati a titolo di garanzia per l'importo di M/Euro 57.

26. Attività non correnti possedute per la vendita

La voce si riferisce al valore dell'immobile di proprietà di una filiale che è stato classificato tra le attività non correnti disponibili per la vendita, come richiesto dall'IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, in quanto il Gruppo ha dato avvio ad un programma finalizzato alla dismissione che si è concluso nel mese di gennaio 2023 con la registrazione della vendita dell'immobile e delle sue pertinenze.

L'importo corrisponde al valore contabile netto in quanto non risulta essere inferiore al prezzo pattuito tra le parti al netto dei costi per la vendita stessa.

31.12.2021 Differenza di
conversione
31.12.2022
Attività non correnti possedute per la vendita 1.055 134 1.189

Commenti alle principali voci del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale - finanziaria

Patrimonio netto

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. in data 20 aprile 2022 ha deliberato la distribuzione di dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 124.501, di cui M/Euro 124.150 pagati nel corso dell'esercizio.

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.

27. Azioni proprie

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo, tramite la controllante De' Longhi S.p.A., detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.

In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).

28. Piani di stock option

Al 31 dicembre 2022 è in essere un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" approvato dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 22 aprile 2020.

A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un ulteriore aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.

Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.

La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.

L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato della Capogruppo De' Longhi S.p.A., sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.

L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • il 15 maggio 2023 e il 31 dicembre 2027, per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento;
  • il 15 maggio 2024 e il 31 dicembre 2027, per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.

Al 31 dicembre 2021 risultavano assegnate stock option relativamente a n. 2.360.000 azioni; nel corso del 2022 il numero si è ridotto a n.1.560.000 azioni in relazione alle dimissioni dalla carica dell'Amministratore Delegato.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'I-FRS 2 - Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

Assegnazione del 04.05.2020 Assegnazione del 14.05.2020 Assegnazione del 15.05.2020 Assegnazione del 20.05.2020 Assegnazione del 05.11.2020
Fair Value prima tranche 4,4283 4,591 4,4598 4,4637 12,402
Fair Value seconda tranche 4,3798 4,536 4,4034 4,4049 12,0305
Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80%
Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00%
Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00%
Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%)
Vita attesa opzioni (anni) 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7
Prezzo di esercizio (Euro) 16,982 16,982 16,982 16,982 16,982

Al 31 dicembre 2022 è, invece, giunto a scadenza il piano di incentivazione azionaria, precedentemente in essere, denominato "Piano di stock option 2016-2022" che era stato approvato dall'Assemblea del 14 aprile 2016 con durata complessiva di sette anni. Per ulteriori informazioni circa le caratteristiche del piano si rimanda alla Relazione finanziaria annuale del 31 dicembre 2021.

Complessivamente, in relazione al suddetto piano, sono state esercitate n. 1.560.000 opzioni di cui n. 1.396.092 nel corso degli esercizi precedenti. Le opzioni assegnate, ma non esercitate entro la scadenza dei termini, sono state considerate decadute senza che il beneficiario abbia avuto diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta, come previsto dal Regolamento. La Riserva relativa è stata di conseguenza girocontata alla Riserva Straordinaria.

29. Capitale sociale

Al 31 dicembre 2021 in capitale sociale era rappresentato da n. 150.896.092 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.344.

Nel corso del 2022 sono state esercitate n. 163.908 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.

Al 31 dicembre 2022 in capitale sociale è rappresentato, dunque, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

30. Riserve

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 38.268 34.300 3.968
Riserva legale 45.269 45.168 101
Altre riserve:
- Riserva straordinaria 172.733 188.113 (15.380)
- Riserva fair value e copertura del flusso di
cassa
497 3.865 (3.368)
- Riserva stock option 6.373 8.488 (2.115)
- Riserva azioni proprie in portafoglio (14.534) (14.534) -
- Differenze di conversione 74.280 45.638 28.642
- Riserve di risultato 932.213 720.097 212.116
Totale 1.255.099 1.031.135 223.964

A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano, oggi Euronext Milan, del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2021 era pari a M/Euro 34.300 in seguito all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022". Nel corso del 2022 la riserva è stata incrementata a M/Euro 38.268 in relazione agli ulteriori esercizi di opzioni di detto piano per M/Euro 3.968.

La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 45.168. L'incremento pari a M/Euro 101 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2021 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 20 aprile 2022.

La Riserva straordinaria è diminuita per complessivi M/Euro 15.380 per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dalla predetta Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. per M/Euro 17.503 al netto di un incremento di M/Euro 2.123 connesso all'annullamento delle opzioni assegnate nell'ambito del "Piano di stock option 2016-2022" non esercitate entro i termini del piano stesso.

La Riserva fair value e cash flow hedge è iscritta per un valore positivo di M/Euro 497 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 531.

La variazione della Riserva fair value e cash flow hedge nel corso del 2022, rilevata nel conto economico complessivo dell'esercizio, deriva dall'effetto positivo della valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura (cash flow hedge) e di titoli destinati alla vendita per M/Euro 3.893 al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 525.

Al 31 dicembre 2022 la Riserva stock option si riferisce al piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" già descritto nella nota 28. Piani di Stock option.

La riserva ha un valore positivo di M/Euro 6.373 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione. Nel corso dell'esercizio sono stati stanziati M/Euro 867 come risultante della valutazione al fair value delle opzioni in essere al netto dell'annullamento delle opzioni conseguente alla variazione del numero degli aventi diritto.

Relativamente al "Piano di stock option 2016-2022" la riserva, che al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 2.982, è stata azzerata in seguito all'esercizio di n. 163.908 opzioni per complessivi M/Euro 860 e l'annullamento delle opzioni non esercitate entro i termini del piano.

La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 14.534 rappresenta il controvalore titoli di n. 895.350 azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.

La voce "Riserve di risultato" include gli utili riportati delle società consolidate e gli effetti delle rettifiche di adeguamento ai principi contabili di Gruppo e di consolidamento.

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e risultato del periodo della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato del periodo consolidati è riepilogato di seguito:

Patrimonio
netto
31.12.2022
Utile
d'esercizio
2022
Patrimonio
netto
31.12.2021
Utile
d'esercizio
2021
Bilancio della Capogruppo 588.531 100.808 605.379 107.099
Quota del patrimonio netto e del
risultato di esercizio delle società
controllate attribuibile al Gruppo, al
netto del valore di carico delle
partecipazioni
649.687 59.442 583.331 224.690
Allocazione della differenza di
consolidamento e relativi ammorta
menti e storno avviamenti civilistici
465.679 5.308 436.660 (5.634)
Eliminazione profitti infragruppo (40.820) 14.286 (55.097) (14.406)
Altre rettifiche 314 (1) 322 -
Bilancio consolidato 1.663.391 179.843 1.570.595 311.749
Interessi di minoranza 4.274 2.415 2.018 651
Bilancio consolidato di competenza
del Gruppo
1.659.117 177.428 1.568.577 311.098

31. Patrimonio netto di pertinenza di terzi

Il patrimonio netto di terzi, pari a M/Euro 4.274 (inclusivo del risultato del periodo di M/Euro 2.415), si riferisce alla quota di minoranza (49%) della società Eversys UK Ltd. e della sua controllata Eversys Ireland Ltd., entrate a far parte del Gruppo in seguito all'acquisizione di Eversys.

32. Utile per azione

Il risultato per azione è stato calcolato dividendo il risultato dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni della Società in circolazione nel periodo.

31.12.2022
Numero medio ponderato di azioni in
circolazione
150.009.127
Numero medio ponderato di azioni in circolazio
ne diluite
152.809.965

Non vi sono effetti diluitivi rilevanti al 31 dicembre 2022 e, pertanto, il risultato netto per azione diluito (Euro 1,16) non si discosta significativamente dal risultato netto di base (Euro 1,18).

Passività

33. Debiti verso banche

La voce "Debiti verso banche" è così analizzata:

Entro un anno Da uno a cinque Saldo 31.12.2022 Entro un anno Da uno a cinque Saldo 31.12.2021
Conti correnti 3.592 - 3.592 1.069 - 1.069
Debiti bancari correnti 4 - 4 50.006 - 50.006
Finanziamenti a lungo termine, quota a breve 87.914 - 87.914 170.616 - 170.616
Debiti verso banche (quota a breve termine) 91.510 - 91.510 221.691 - 221.691
Finanziamenti a lungo termine - 477.582 477.582 - 357.457 357.457
Totale debiti verso banche e finanziamenti 91.510 477.582 569.092 221.691 357.457 579.148

La voce non include importi con scadenza oltre i 5 anni.

Nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi, siglati in data 30 giugno 2022 (M/Euro 100.000, durata 5 anni, M/Euro 50.000, durata 5 anni) e 14 luglio 2022 (M/Euro 50.000, durata 5 anni), per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.

Inoltre, il Gruppo in data 30 giugno 2022 e 14 luglio 2022 ha negoziato alcune linee RCF per complessivi M/Euro 270.000.

I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.

Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dal Gruppo di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.

In relazione ai contratti di finanziamento in essere si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, risultano rispettati al 31 dicembre 2022.

Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; su uno di questi finanziamenti a medio/lungo è stato negoziato un derivato di copertura che ha consentito di trasformare i finanziamenti da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.

34. Debiti verso altri finanziatori

L'importo, comprensivo della quota corrente, è così dettagliato:

31.12.2022 31.12.2021
Prestito obbligazionario (quota entro dodici mesi) 21.409 21.400
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati 12.206 7.311
Altri debiti finanziari a breve termine 44.887 23.149
Totale debiti a breve termine 78.502 51.860
Prestito obbligazionario (quota da uno a cinque anni) 85.709 85.661
Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati - -
Altri debiti finanziari (da uno a cinque anni) - 8.880
Totale debiti a medio-lungo termine (da uno a cinque anni) 85.709 94.541
Prestito obbligazionario (quota oltre cinque anni) 150.317 171.794
Totale debiti a medio-lungo termine (oltre cinque anni) 150.317 171.794
Totale debiti verso altri finanziatori 314.528 318.195

Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni e nel corso del 2021 per ulteriori Euro 150 milioni.

In entrambi i casi i titoli sono stati emessi da De' Longhi S.p.A. in un'unica tranche.

In relazione alla prima emissione, i titoli hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027 e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali pagata a giugno 2021 e l'ultima prevista a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

In relazione alla seconda emissione, i titoli hanno una durata di 20 anni, con scadenza aprile 2041 e una vita media (average life) di 15 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,18% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta ad aprile 2031 e l'ultima ad aprile 2041, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

I titoli obbligazionari emessi in entrambi i casi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.

Per entrambe le emissioni è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri risultano essere rispettati al 31 dicembre 2022. Entrambe le emissioni non sono assistite da garanzie né reali né personali.

Il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati si riferisce a contratti a termine a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio, sia su crediti e debiti in valuta sia su flussi commerciali futuri (coperture anticipatorie).

La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" si riferisce principalmente a rapporti sorti nell'ambito di operazioni di cessione crediti pro soluto. Include, inoltre l'importo residuo relativo al debito finanziario a breve termine a fronte del trasferimento all'esterno dei rischi connessi al fondo pensione di una società controllata estera e il debito verso soci per la quota residuale dei dividendi distribuiti ma non ancora pagati.

Infine, la voce include il fair value delle opzioni put & call relative all'acquisizione della quota di minoranza della controllata con sede in UK del Gruppo Eversys.

Riepilogo della posizione finanziaria netta

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
A. Disponibilità liquide 770.247 1.026.081
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti 356.663 291.015
di cui anticipi per leasing 317 365
D. Liquidità e altre attività finanziarie correnti (A + B + C) 1.126.910 1.317.096
E. Debito finanziario corrente (78.682) (114.582)
di cui debiti per leasing (20.464) (19.038)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (87.914) (170.616)
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) (166.596) (285.198)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (D + G) 960.314 1.031.898
I.1. Altre attività finanziarie non correnti 122.604 70.223
I. Debito finanziario non corrente (537.942) (414.685)
di cui debiti per leasing (60.360) (57.228)
J. Strumenti di debito (236.026) (257.455)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario netto non corrente (I + I.1+ J + K) (651.364) (601.917)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 308.950 429.981
Valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati e
altre componenti non bancarie
(10.169) (4.893)
Totale posizione finanziaria netta 298.781 425.088

La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006. Per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente alla lettera I.1 le "Altre attività finanziarie non correnti"; per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 18.

Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta di Gruppo si rimanda al rendiconto finanziario consolidato in allegato alle presenti note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.

Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'Allegato n.3.

35. Benefici ai dipendenti

La voce è così composta:

31.12.2022 31.12.2021
Fondo di trattamento di fine rapporto 8.040 9.901
Piani a benefici definiti 17.768 27.103
Altri benefici a medio/lungo termine 12.724 16.374
Totale benefici ai dipendenti 38.532 53.378

Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti delle società italiane del Gruppo e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 - Employee benefits.

In alcune società estere del Gruppo sono previsti, inoltre, dei piani a benefici definiti a favore dei propri dipendenti.

Alcuni di questi piani beneficiano di attività a loro servizio, mentre il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.

Tali piani sono soggetti a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data del bilancio.

Di seguito sono riportati i valori delle obbligazioni e delle attività che ad esse si riferiscono:

Fondo trattamento di fine rapporto:

La movimentazione intervenuta nel periodo è così riassunta:

Costo netto a conto economico 2022 2021 Variazione
Costo per prestazioni di lavoro corrente 186 157 29
Oneri finanziari sulle obbligazioni a benefici
definiti
86 47 39
Totale 272 204 68
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 9.901 9.761 140
Costo per prestazioni di lavoro corrente 186 157 29
Utilizzo fondo (1.032) (664) (368)
Oneri finanziari sulle obbligazioni 86 47 39
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economi
co complessivo
(1.101) 600 (1.701)
Valore attuale alla data di riferimento 8.040 9.901 (1.861)

Piani a benefici definiti:

La movimentazione nel periodo è la seguente:

Costo netto a conto economico 2022 2021 Variazione
Costo per prestazioni di lavoro 1.389 1.057 332
Rendimento delle attività a servizio del piano - (1) 1
Oneri finanziari sulle obbligazioni 256 162 94
Totale 1.645 1.218 427
Variazioni del valore attuale delle obbligazioni 31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 27.103 28.125 (1.022)
Costo netto a conto economico 1.645 1.218 427
Benefici pagati (1.140) (197) (943)
Differenza di conversione 146 6 140
Utili e perdite attuariali rilevati a conto economi
co complessivo
(9.986) (3.657) (6.329)
Variazione di perimetro - 1.608 (1.608)
Valore attuale alla data di riferimento 17.768 27.103 (9.335)

La passività in essere al 31 dicembre 2022, pari a M/Euro 17.768 (M/Euro 27.103 al 31 dicembre 2021), è relativa ad alcune società controllate (principalmente in Germania, Giappone e Svizzera).

Le ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dai piani descritti sono di seguito illustrate:

Ipotesi utilizzate TFR 2022 TFR 2021 Altri piani 2022 Altri piani 2021
Tasso di sconto 3,70% 0,90% 0,5% - 3,7% 0,2% - 1,18%
Futuri incrementi salariali 2,3%-3,3% 1,5% - 2,5% 0,0% - 3% 0,0% - 3%
Tasso di inflazione 2,30% 1,50% 0,0% - 2,2% 0,0% - 1,8%

L'importo relativo agli "Altri benefici a medio/lungo termine" per M/Euro 12.724 è relativo un piano di incentivazione 2021-2023 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, a favore di numero ristretto risorse chiave del Gruppo.

Include, inoltre, i piani di incentivazione relativi al personale delle società neo acquisite.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

36. Altri fondi per rischi e oneri non correnti

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Fondo indennità suppletiva di clientela 2.022 1.909
Fondo garanzia prodotti 42.744 42.585
Fondo rischi e altri oneri 27.401 21.549
Totale 72.167 66.043

La movimentazione è la seguente:

31.12.2021 Utilizzo Accantonamento
netto
Differenza di
conversione e
altri movimenti
31.12.2022
Fondo indennità
suppletiva di clientela
1.909 113 2.022
Fondo garanzia prodotti 42.585 (19.621) 19.780 42.744
Fondo rischi e altri oneri 21.549 (1.994) 4.827 3.019 27.401
Totale 66.043 (21.615) 24.720 3.019 72.167

Il fondo indennità suppletiva di clientela accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte di potenziali rischi per il pagamento delle indennità di fine rapporto che, al ricorrere delle condizioni di cui all'art. 1751 C.C., così come applicato dagli Accordi Economici Collettivi in vigore, debbono essere corrisposte agli agenti.

Il fondo garanzia prodotti è stato stanziato, per alcune società inserite nell'area di consolidamento, sulla base di una stima dei costi per interventi in garanzia sulle vendite effettuate al 31 dicembre 2022 e tiene conto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 24/2002, dalla normativa comunitaria e/o da altre disposizioni locali, laddove presenti.

La voce "Fondo rischi e altri oneri" include il fondo relativo a passività che potrebbero sorgere in seguito a contenziosi legali ed alcuni reclami sui prodotti (limitatamente alla franchigia assicurativa a carico del Gruppo) per M/Euro 15.730 (M/Euro 15.053 al 31 dicembre 2021), e per M/Euro 11.761 (M/Euro 6.497 al 31 dicembre 2021) lo stanziamento in alcune società controllate per rischi di natura commerciale ed altri oneri.

Il 23 febbraio 2023 l'autorità per la concorrenza francese (la "FCA") ha notificato ad alcune società del Gruppo un atto col quale alla società francese (e ad altri operatori francesi del settore, citati nell'atto) si contestano alcuni comportamenti tenuti fra il 2009 e il 2014 che sarebbero stati in violazione delle regole della concorrenza.

Nello specifico, la contestazione nei confronti del Gruppo riporta l'asserita esistenza di intese orizzontali, consistenti nello scambio tra concorrenti di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza, relative ai piccoli elettrodomestici in Francia nel periodo sopra citato.

L'autorità per la concorrenza francese conclude che tale pratica di scambio di informazioni, nella misura in cui ha avuto l'effetto di restringere la concorrenza sul mercato, costituirebbe un accordo anticoncorrenziale vietato dagli articoli L. 420-1 del codice commerciale francese e 101, paragrafo 1, TFUE.

La contestazione è attualmente oggetto di un'attenta analisi da parte del Gruppo, che sta preparando la sua difesa avvalendosi di primari legali e consulenti di settore. Allo stato attuale non è possibile valutare la possibilità di una sanzione, né l'entità della stessa ed il Gruppo ritiene che sussistano fondati argomenti di difesa.

37. Debiti commerciali

Il saldo rappresenta il debito del Gruppo, nei confronti di terzi, per forniture di beni e servizi. La voce non include importi con scadenza oltre i 12 mesi.

38. Debiti tributari

La voce "Debiti tributari" rappresenta il debito del Gruppo per imposte dirette nei confronti dell'erario e, per quanto riguarda le società controllate italiane che hanno aderito al regime di Consolidato fiscale nazionale, include il debito netto verso la controllante, De Longhi Industrial S.A..

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.

Per ulteriori informazioni si rimanda all'allegato n.3.

39. Altri debiti

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Debiti verso il personale 52.704 69.134
Debiti per imposte indirette 27.638 29.562
Acconti 6.519 7.517
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza
sociale
8.860 9.965
Debiti per ritenute da versare 7.172 9.380
Debiti per altre imposte 1.164 1.636
Altro 10.910 12.883
Totale 114.967 140.077

Al 31 dicembre 2022 non ci sono importi rilevanti con scadenza oltre 12 mesi.

40. Impegni

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Fidejussioni prestate a favore di terzi 773 806
Altri impegni 11.191 3.590
Totale 11.964 4.396

La voce "Altri impegni" si riferisce principalmente a impegni contrattuali di alcune società controllate.

In aggiunta a quanto sopra riportato, il Gruppo ha prestato garanzie, per complessivi Euro 17,6 milioni, a favore della parte correlata NPE S.r.l. di valore proporzionale agli impegni di ciascuna delle parti.

Tali garanzie sono state parzialmente revocate, nel corso del 2023, nell'ambito di un nuovo accordo sottoscritto con i soci di maggioranza.

41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria

Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.

Attività
al 31 dicembre 2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti (*)
Partecipazioni 51 - 51 -
Crediti 5.609 5.609 - -
Altre attività finanziarie non correnti 124.624 122.604 - 2.020
Attività correnti (**)
Crediti commerciali 278.811 278.811 - -
Crediti verso Erario per imposte correnti 15.512 15.512 - -
Altri crediti 29.884 29.884 - -
Crediti e altre attività finanziarie correnti 368.037 268.680 90.870 8.487
Disponibilità liquide 770.247 770.247 - -
Passività
al 31 dicembre 2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti (***)
Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
477.582 477.582 - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
236.026 236.026 - -
Passività correnti (****)
Debiti commerciali 540.687 540.687 - -
Debiti verso banche (quota a breve termine) 91.510 91.510 - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
66.902 54.696 6.533 5.673
Debiti tributari 76.264 76.264 - -
Altri debiti 114.967 114.967 - -
  • (*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).
  • (**) Sono esclusi i crediti relativi ad anticipi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).
  • (***) Sono esclusi i saldi relativi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a contratti forward che daranno luogo a acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).
  • (****) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).
Attività
al 31 dicembre 2021 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti (*)
Partecipazioni 51 - 51 -
Crediti 4.605 4.605 - -
Altre attività finanziarie non correnti 70.539 70.223 - 316
Attività correnti (**)
Crediti commerciali 366.668 366.668 - -
Crediti verso Erario per imposte correnti 9.492 9.492 - -
Altri crediti 43.148 43.148 - -
Crediti e altre attività finanziarie correnti 301.712 200.122 94.665 6.925
Disponibilità liquide 1.026.081 1.026.081 - -
Passività
al 31 dicembre 2021 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti (***)
Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
357.457 357.457 - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
257.535 257.535 -
Passività correnti (****)
Debiti commerciali 936.229 936.229 - -
Debiti verso banche (quota a breve termine) 221.691 221.691 - -
Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
51.860 44.549 5.995 1.316
Debiti tributari 120.900 120.900 - -
Altri debiti 140.077 140.077 - -
  • (*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).
  • (**) Sono esclusi i crediti relativi ad anticipi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).
  • (***) Sono esclusi i saldi relativi per leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).
  • (****) Sono esclusi i saldi relativi a leasing a cui si applica l'IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b) e gli importi relativi a debiti per acquisto partecipazioni e a contratti forward che daranno luogo ad acquisizioni future rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (IFRS 9 - 2.1 f).

42. Livelli gerarchici degli strumenti finanziari valutati al fair value

La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2022. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente, sia indirettamente;
  • livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Strumenti finanziari valutati al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati con fair value positivo - 13.712 -
Derivati con fair value negativo - (12.206) -
Altri strumenti finanziari 51 87.665 -

Non ci sono stati, nel corso del periodo, trasferimenti tra i livelli.

43. Gestione dei rischi

Il Gruppo, in connessione con l'operatività caratteristica, è esposto a rischi finanziari:

  • rischio di credito, derivante sia dai rapporti commerciali che dall'attività di impiego della liquidità;
  • rischio di liquidità, derivante dalla necessità di disporre di un adeguato accesso ai mercati dei capitali e alle fonti di finanziamento per coprire i fabbisogni originati dalla gestione corrente, dall'attività di investimento e dalle scadenze dei debiti finanziari;
  • rischio di cambio, in connessione alla rilevanza dell'attività commerciale di acquisto e di vendita intrattenuta dal Gruppo in valute diverse dalla valuta di conto;
  • rischio di tasso d'interesse, relativo al costo della posizione di indebitamento.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Il rischio di credito è attenuato tramite la stipula di polizze assicurative con primarie controparti, con l'obiettivo di prevenire il rischio di mancato pagamento attraverso una puntuale selezione del portafoglio clienti operata congiuntamente con la compagnia assicurativa, che poi si impegna a garantire l'indennizzo in caso di insolvenza.

In alcuni casi, inevitabilmente la concentrazione del rischio è legata alle dimensioni di alcuni principali gruppi d'acquisto, ma è bilanciata dal fatto che l'esposizione è ripartita in varie controparti attive in aree geografiche diverse.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, sulla base dei dati storici e delle informazioni disponibili sulla solvibilità della controparte, tenendo conto delle assicurazioni e delle altre garanzie sopra descritte.

L'esposizione massima al rischio di credito del Gruppo è pari al valore contabile iscritto a bilancio, al lordo del fondo svalutazione crediti, pari complessivamente a M/Euro 289.403 al 31 dicembre 2022 e a M/Euro 381.933 al 31 dicembre 2021.

Tale valore corrisponde ai saldi attivi in essere verso clienti, pari complessivamente a M/Euro 351.540 al 31 dicembre 2022 (M/Euro 448.864 al 31 dicembre 2021), al netto di deduzioni e rettifiche contabili portati in compensazione, che mitigano sostanzialmente il rischio di credito complessivo, principalmente relative a note di accredito e documenti ancora non emessi nei confronti dei clienti.

L'analisi del rischio di credito riportata a seguire, effettuata sulla base dell'ageing e dei report utilizzati per la gestione dei crediti, si riferisce ai saldi commerciali, al lordo di tali deduzioni, in quanto relative a documenti da emettere non specificamente allocati alle fasce di scaduto.

I saldi commerciali al 31 dicembre 2022, pari complessivamente a M/Euro 351.540, includono crediti correnti per M/Euro 316.286 e crediti scaduti per M/Euro 35.254, di cui M/Euro 31.757 entro 90 giorni e M/Euro 3.497 oltre 90 giorni.

L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2022 è pari a M/Euro 280.439.

A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 71.101, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 10.591.

I saldi commerciali al 31 dicembre 2021, pari complessivamente a M/Euro 448.864, includono crediti correnti per M/Euro 412.119 e crediti scaduti per M/Euro 36.745, di cui M/Euro 35.701 entro 90 giorni e M/Euro 1.044 oltre 90 giorni.

L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2021 è pari a M/Euro 363.522.

A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 85.341, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 15.265.

Per quanto riguarda il rischio finanziario, in relazione alle attività di gestione di risorse temporaneamente in eccesso o per la negoziazione di strumenti derivati, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, la cui classificazione è riportata nella nota 41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di questa attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.

Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui:

  • centralizzazione della gestione dei debiti finanziari e della liquidità, supportati anche da sistemi di reportistica, da strumenti informatici e, ove possibile, da strutture di cash-pooling;
  • attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;
  • diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;
  • dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari;
  • monitoraggio, anche prospettico, delle necessità di finanziamento e loro distribuzione all'interno del Gruppo.

Il Gruppo dispone di linee di credito bancarie sia a medio termine, relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio, sia a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.).

Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La nota 41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo l'IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie complessive del Gruppo al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.

Flussi non
attualizzati al
31.12.2022
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque Flussi non
attualizzati al
31.12.2021
Entro un anno Da uno a
cinque
Oltre cinque
Debiti vs. banche (*) 611.898 104.922 506.976 - 580.461 222.244 358.217 -
Debiti vs. altri finanziatori (**) 342.061 81.393 95.623 165.045 340.734 55.196 97.117 188.421
Debiti commerciali 540.513 540.513 - - 936.229 936.229 - -
Debiti tributari e altri debiti 191.131 190.953 178 - 260.977 260.718 259 -

(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 569.091 al 31 dicembre 2022 e M/Euro 579.148 al 31 dicembre 2021 e si riferisce ai debiti verso banche a breve e a medio lungo termine.

(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 314.528 al 31 dicembre 2022 e M/Euro 309.395 al 31 dicembre 2021 e si riferisce ai debiti a medio/lungo termine comprensivi della quota a breve del prestito obbligazionario.

Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 - Leases si rinvia alla nota 15. Leasing.

Rischio di cambio

Il Gruppo, in connessione all'attività caratteristica, è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Politiche di copertura

L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è la protezione - a livello di ogni singola società - dei ricavi/costi futuri previsti a budget e/o nei piani pluriennali, delle poste di credito/debito commerciali e finanziarie e di alcuni investimenti netti in gestioni estere.

Oggetto della copertura

L'attività di copertura si esplica con le seguenti finalità:

  • a. la copertura prospettica e anticipatoria (cash flow hedging) dei valori economici di budget e/o di piano fino al momento della manifestazione delle fatture, con un orizzonte temporale che non oltrepassa i 24 mesi;
  • b. la copertura dei valori monetari dei crediti e dei debiti, originati dalla fatturazione e dall'accensione di operazioni di finanziamento;
  • c. la copertura del rischio di cambio derivante da investimenti netti in gestioni estere.

Le principali valute di esposizione del Gruppo sono:

  • il Dollaro USA (principalmente i rapporti EUR/ USD, GBP/USD), valuta in cui è espressa una parte significativa dei costi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti;
  • lo Yen (rapporto JPY/HKD), a fronte dei flussi di vendita sul mercato giapponese;
  • il Dollaro Australiano (rapporto AUD/HKD), a fronte dei flussi di vendita sul mercato australiano;
  • la Corona Ceca e Zloty Polacco, a fronte dei flussi di vendita sui mercati dell'Est Europa;
  • la Sterlina Inglese (rapporto EUR/GBP), a fronte dei flussi di vendita sul mercato UK;
  • il Renminbi (rapporto CNY/HKD) a fronte dei flussi di acquisto di materie prime, componenti e prodotti finiti.

Strumenti di copertura utilizzati

Vengono utilizzati strumenti derivati altamente liquidi e conformi ad un'attività non speculativa, principalmente operazioni di acquisto/vendita a termine.

L'attività viene svolta con controparti primarie e di standing internazionale riconosciuto e tramite modalità operative che permettono la best execution sulle condizioni di ogni operazione.

Struttura operativa

L'attività di copertura del rischio di cambio viene centralizzata (fatta eccezione per casi isolati e trascurabili) su una società del Gruppo, De'Longhi Capital Services S.r.l., che opera con il mercato sulla base delle indicazioni ricevute dalle singole società operative. Le condizioni ottenute dal mercato vengono poi ribaltate appieno sulle società del Gruppo, cosicché De'Longhi Capital Services S.r.l. non assume in proprio operazioni in derivati per rischi non propri.

Sensitivity analysis

Nel valutare il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%), occorre distinguere tra rischio connesso a futuri ricavi/costi attesi e rischio connesso a poste patrimoniali in valuta in essere al 31 dicembre 2022:

  • a. per quanto concerne il rischio connesso a flussi futuri (ricavi/costi attesi come stimati nei budget e/o piani pluriennali), al 31 dicembre 2022 vengono rilevate le relative coperture, il cui fair value, in accordo con i principi IAS, viene sospeso a patrimonio netto, come descritto nel paragrafo Principi contabili - Strumenti finanziari delle presenti Note illustrative; si stima che una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno nelle valute di esposizione generi una variazione compresa tra Euro +/- 3,2 milioni al lordo delle imposte (Euro +/- 1,2 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021). Questo valore avrebbe impatto sul conto economico solo nell'esercizio in cui avrebbero manifestazione i ricavi/ costi oggetto della copertura;
  • b. per quanto concerne il rischio connesso a poste patrimoniali in valuta, ai fini della presente stima si considerano solo quei crediti/debiti in valute diverse da quelle funzionali delle singole società che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per quest'ultimi la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi. Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (principalmente Dollaro USA e Renminbi) nei confronti delle principali valute funzionali produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- 1,9 milioni al lordo delle imposte (+/- Euro 2,2 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).

Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2022 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2022".

Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.

Al 31 dicembre 2022, il debito finanziario di Gruppo è a tasso fisso per quanto riguarda i prestiti obbligazionari e una parte del finanziamento acceso nel 2019 che beneficia di una copertura IRS (Interest Rate Swap), mentre la restante parte è a tasso variabile.

Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di valutare il disallineamento tra attività e passività finanziarie e verificare che non ci siano differenziali rilevanti tra queste, che potrebbero portare ad un impatto sul costo dei finanziamenti in caso di aumento della curva dei tassi di interesse.

Sensitivity analysis

Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/- 1% nei tassi di mercato) sul costo del debito del Gruppo, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 88,8 milioni di attività nette sul totale di Euro 298,8 milioni al 31 dicembre 2022 e, per il 2021, Euro 636,9 milioni di attività nette sul totale di Euro 425,2 milioni).

Si stima che una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico pari a +/- Euro 0,9 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022 (+/- Euro 6,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).

Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2022

Il Gruppo ha in essere al 31 dicembre 2022 diversi strumenti derivati, sia a copertura del fair value degli strumenti sottostanti sia dei flussi di cassa.

Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2022 valutate al fair value:

Fair Value al 31/12/2022
Contratti a termine su cambi (3.328)
Derivati a copertura di crediti/debiti (3.328)
Contratti a termine su cambi 938
IRS su finanziamenti della Capogruppo 3.896
Derivati a copertura di flussi di cassa attesi 4.834
Totale fair value derivati 1.506

Contratti a termine a copertura del rischio di cambio su flussi commerciali per il 2022 - coperture anticipatorie:

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in tassi di cambio in essere al 31 dicembre 2022, per coperture anticipatorie relative a flussi commerciali per il 2023:

Valore nozionale divisa di rischio (valori in
migliaia)
Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività
correnti
Passività
correnti
EUR/CHF* - 29.700 29.700 85 (520)
EUR*/RON - 63.000 63.000 2.838 (12)
EUR/USD* (3.911) - (3.911) - (125)
EUR/CZK* - 160.000 160.000 - (172)
EUR/PLN* - 183.000 183.000 65 (865)
EUR/GBP* - 20.000 20.000 387 -
USD/CAD* - 30.000 30.000 565 (9)
HKD/CNY* (1.085.000) - (1.085.000) 2.150 (2.261)
AUD*/HKD - 42.000 42.000 521 (327)
HKD/JPY* - 4.370.000 4.370.000 - (1.033)
HKD/KRW* - 13.000.000 13.000.000 - (285)
USD/ZAR* - 60.000 60.000 - (64)
6.611 (5.673)

* Divisa di rischio.

Con riferimento ai suddetti contratti per coperture anticipatorie a copertura del rischio di cambio su flussi commerciali, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di Cash flow hedge, il cui importo al 31 dicembre 2022 è negativo per M/Euro 2.180, al netto di un effetto fiscale di M/Euro 314 (al 31 dicembre 2021 la stessa riserva era positiva per M/Euro 3.772, al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 1.026).

Nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo ha stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico un ammontare netto pari a M/Euro 3.772 iscritto come riserva positiva di cash flow hedge nel bilancio al 31 dicembre 2021.

Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee di conto economico:

2022 2021
Aumento (riduzione) dei ricavi netti 187 (2.003)
(Aumento) riduzione dei consumi 4.723 (1.464)
Proventi (oneri) finanziari (112) -
Imposte (1.026) 930
Totale rilevato a conto economico 3.772 (2.537)

Contratti a termine a coperture del rischio di cambio su crediti e debiti in valuta:

Valore nozionale divisa di rischio (valori in migliaia) Fair value (in M/Euro)
Valuta Acquisti Vendite Totale Attività correnti Passività correnti
AUD*/HKD (35.962) 40.723 4.761 260 (329)
AUD/NZD* (8.030) 16.030 8.000 115 (24)
EUR*/CHF - 3.488 3.488 5 -
EUR/AUD* (700) 2.137 1.437 19 -
EUR/CHF* (3.080) 32.422 29.342 117 (693)
EUR/CZK* (64.059) 130.090 66.031 21 (45)
EUR/GBP* (30.230) 4.974 (25.256) 129 (661)
EUR*/GBP - 2.660 2.660 - (69)
EUR/HKD* - 11.000 11.000 2 -
EUR*/HKD (4.212) 6.436 2.224 35 (59)
EUR/UFF* (986.200) 2.028.460 1.042.260 33 (129)
EUR/JPY* (7.600) 22.500 14.900 1 (3)
EUR/PLN* (192.900) 202.626 9.726 225 (233)
EUR/RON* - 183.120 183.120 65 -
EUR*/RON (29.420) 10.220 (19.200) 49 (41)
EUR/RUB* (1.500.000) - (1.500.000) - (288)
EUR/SEK* (24.500) 57.520 33.020 60 (12)
EUR/USD* (439.726) 101.285 (338.441) 73 (1.640)
EUR*/USD (280.000) - (280.000) 1.207 -
GBP/USD* (3.240) 4.700 1.460 41 (33)
HKD/CLP* - 4.364.000 4.364.000 - (66)
HKD/CNH* (491.680) 110.235 (381.445) 602 (145)
HKD/JPY* (800.000) 3.335.990 2.535.990 51 (871)
HKD/KRW* (278.900) 6.227.140 5.948.240 5 (171)
HKD/MXN* - 43.225 43.225 - (25)
USD/MXN* - 195.600 195.600 2 (149)
SGD*/HKD (6.800) 430 (6.370) 46 (3)
USD/CAD* (12.150) 43.691 31.541 15 (289)
USD*/CHF - 1.648 1.648 14 -
USD*/RON (49.060) - (49.060) - (471)
USD/ZAR* (10.450) 65.760 55.310 13 (84)
3.205 (6.533)

* Divisa di rischio.

IRS (Interest Rate Swap) a copertura del rischio di tasso di interesse sui finanziamenti:

La valutazione del derivato è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2022 il fair value del derivato, ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è positivo per M/Euro 3.896 ed è esposto tra i crediti finanziari.

Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo positivo di M/Euro 3.523, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 845.

Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):

31/12/2022
Valore nozionale
(in M/Euro)
Fair value (in M/Euro)
IRS su finanziamento 67.000 3.896
Totale fair value derivati 3.896
di cui:
fair value positivo a m/l termine 2.020
fair value positivo a breve termine 1.876

44. Situazione fiscale

In merito alla situazione fiscale si segnalano le seguenti posizioni a seguito di verifiche nell'ambito di programmi di controllo periodici messi in atto dalle autorità fiscali competenti:

De' Longhi Appliances S.r.l.

In data 15 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto ha effettuato un accesso presso la sede della Società iniziando una verifica fiscale avente ad oggetto le transazioni infragruppo e il trattamento contabile e fiscale dei dividendi incassati, per gli anni d'imposta dal 2017 al 2021, e il credito d'imposta maturato per investimenti di ricerca e sviluppo di cui alla L. 190/2014, per gli anni d'imposta dal 2015 al 2019.

Ad oggi non è stato notificato alcun atto alla Società.

45. Rapporti patrimoniali ed economici derivanti da operazioni con parti correlate

L'Allegato n.3 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo e sono regolate a condizioni di mercato.

Non vengono riportati gli effetti derivanti dai rapporti patrimoniali ed economici tra la Capogruppo e le società controllate in quanto eliminati ai fini della redazione del bilancio consolidato.

46. Informativa per settore operativo

Come richiesto dall'IFRS 8, le attività del Gruppo sono state ripartite per settore di attività individuando tre settori operativi (Europa, America/APA, MEIA) in base all'ubicazione geografica delle attività del Gruppo.

Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati; pertanto i ricavi ed i margini di ciascun settore operativo (per area geografica di attività) non coincidono con i ricavi ed i margini dei relativi mercati (per area geografica di destinazione) in relazione alle vendite effettuate da alcune società del Gruppo al di fuori della propria area geografica e di transazioni infragruppo non allocate al mercato di destinazione.

Si riporta di seguito l'informativa per settore operativo:

Dati economici

2022
Europa America/APA MEIA Elisioni (**) Consolidato
Totale ricavi (*) 2.206.388 1.512.722 181.317 (741.994) 3.158.433
EBITDA 236.931 119.979 16.089 (3.623) 369.376
Ammortamenti (72.408) (33.157) (273) - (105.838)
Risultato operativo 164.523 86.822 15.816 (3.623) 263.538
Proventi (oneri) finanziari
netti
(25.341)
Risultato ante imposte 238.197
Imposte (58.354)
Utile (Perdita) del periodo 179.843
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza di terzi
2.415
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza dei soci
della controllante
177.428

(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo. (**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.

Dati patrimoniali

31 dicembre 2022
Europa America/APA MEIA Elisioni Consolidato
Totale attività 3.017.178 1.451.094 101.113 (1.015.679) 3.553.706
Totale passività (2.080.068) (787.491) (38.433) 1.015.677 (1.890.315)

Dati economici

2021
Europa America/APA MEIA Elisioni (**) Consolidato
Totale ricavi (*) 2.350.469 1.738.602 149.077 (1.016.561) 3.221.587
EBITDA 311.657 157.321 10.442 1.189 480.609
Ammortamenti (64.114) (29.268) (297) - (93.679)
Risultato operativo 247.543 128.053 10.145 1.189 386.930
Proventi (oneri) finanziari
netti
13.321
Risultato ante imposte 400.251
Imposte (88.502)
Utile (Perdita) del periodo 311.749
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza di terzi
651
Utile (Perdita) del periodo
di pertinenza dei soci
della controllante
311.098

(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo; il dato è al netto delle altre componenti non ricorrenti.

(**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.

Dati patrimoniali

31 dicembre 2021
Europa America/APA MEIA Elisioni Consolidato
Totale attività 2.908.290 1.598.327 76.324 (652.040) 3.930.901
Totale passività (1.967.042) (1.013.106) (32.198) 652.040 (2.360.306)

47. Eventi successivi

Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bi lancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risul tati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

Treviso, 13 marzo 2023

De' Longhi S.p.A. Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Allegati

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative, delle quali costituiscono parte integrante.

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:

    1. Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento
    1. Rendiconto finanziario consolidato in termini di posizione finanziaria netta
    1. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate:
    2. a. Conto economico e situazione patrimoniale-finanziaria
    3. b. Riepilogo per società
    1. Compensi corrisposti alla società di revisione
    1. Attestazione al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Elenco delle società incluse nell'area di consolidamento 130

(Allegato n.1 alle Note Illustrative)

Denominazione Sede Valuta Quota posseduta al 31/12/2022
Capitale Sociale (1) Direttamente Indirettamente
Metodo integrale:
DE'LONGHI APPLIANCES S.R.L. Treviso EUR 200.000.000 100%
DE'LONGHI AMERICA INC. Upper Saddle River USD 600.000 100%
DE'LONGHI FRANCE SAS Clichy EUR 2.737.500 100%
DE'LONGHI CANADA INC. Brampton CAD 1 100%
DE'LONGHI DEUTSCHLAND GMBH Neu-Isenburg EUR 2.100.000 100%
DE'LONGHI BRAUN HOUSEHOLD GMBH Neu-Isenburg EUR 100.000 100%
DE'LONGHI ELECTRODOMESTICOS ESPANA S.L. Barcellona EUR 3.066 100%
DE'LONGHI CAPITAL SERVICES S.R.L. (2) Treviso EUR 53.000.000 11% 89%
E- SERVICES S.R.L. Treviso EUR 50.000 100%
DE'LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD Hong Kong HKD 73.010.000 100%
TRICOM INDUSTRIAL COMPANY LIMITED Hong Kong HKD 171.500.000 100%
PROMISED SUCCESS LIMITED Hong Kong HKD 28.000.000 100%
ON SHIU (ZHONGSHAN) ELECTRICAL APPLIANCE CO.LTD. Zhongshan City CNY USD 21.200.000 100%
DE'LONGHI-KENWOOD APPLIANCES (DONG GUAN) CO.LTD. Qing Xi Town CNY HKD 285.000.000 100%
DE LONGHI BENELUX S.A. Luxembourg EUR 181.730.990 100%
DE'LONGHI JAPAN CORPORATION Tokyo JPY 450.000.000 100%
DE'LONGHI AUSTRALIA PTY LTD. Prestons AUD 28.800.001 100%
DE'LONGHI NEW ZEALAND LTD. Auckland NZD 16.007.143 100%
ZASS ALABUGA LLC Elabuga RUB 95.242.767 100%
DE'LONGHI LLC Mosca RUB 3.944.820.000 100%
KENWOOD APPLIANCES LTD. Havant GBP 30.586.001 100%
KENWOOD LIMITED Havant GBP 26.550.000 100%
KENWOOD INTERNATIONAL LTD. Havant GBP 20.000.000 100%
KENWOOD APPL. (SINGAPORE) PTE LTD. Singapore SGD 500.000 100%
KENWOOD APPL. (MALAYSIA) SDN.BHD. Subang Jaya MYR 1.000.000 100%
DE'LONGHI-KENWOOD GMBH Wr Neudorf EUR 36.336 100%
DELONGHI SOUTH AFRICA PTY.LTD. Constantia Kloof ZAR 100.332.501 100%
DE'LONGHI KENWOOD HELLAS SINGLE MEMBER S.A. Atene EUR 452.520 100%
DE'LONGHI PORTUGAL UNIPESSOAL LDA Matosinhos EUR 5.000 100%
Denominazione Sede Valuta Quota posseduta al 31/12/2022
Capitale Sociale (1) Direttamente Indirettamente
ARIETE DEUTSCHLAND GMBH Dusseldorf EUR 25.000 100%
CLIM.RE. S.A. Luxembourg EUR 1.239.468 4% 96%
ELLE S.R.L. Treviso EUR 10.000 100%
TASFIYE HALINDE DE'LONGHI BOSPHORUS EV ALETLERI TICARET ANONIM
SIRKETI
Istanbul TRY 3.500.000 100%
DE'LONGHI PRAGA S.R.O. Praga CZK 200.000 100%
DE'LONGHI SWITZERLAND AG Baar CHF 1.000.000 100%
DL HRVATSKA D.O.O. Zagabria HRK 20.000 100%
DE'LONGHI BRASIL - COMÉRCIO E IMPORTAÇÃO Ltda São Paulo BRL 43.857.581 100%
DE'LONGHI POLSKA SP. Z.O.O. Varsavia PLN 50.000 0,1% 99,9%
DE'LONGHI APPLIANCES TECHNOLOGY SERVICES (Shenzen) Co. Ltd Shenzen CNY USD 175.000 100%
DE'LONGHI UKRAINE LLC Kiev UAH 549.843 100%
DE'LONGHI KENWOOD MEIA F.ZE Dubai USD AED 2.000.000 100%
DE'LONGHI ROMANIA S.R.L. Cluj-Napoca RON 140.000.000 10% 90%
DE'LONGHI KOREA LTD Seoul KRW 900.000.000 100%
DL CHILE S.A. Santiago del Cile CLP 3.079.065.844 100%
DE'LONGHI SCANDINAVIA AB Stockholm SEK 5.000.000 100%
DELONGHI MEXICO SA DE CV Bosques de las Lomas MXN 53.076.000 100%
DE'LONGHI APPLIANCES (SHANGHAI) CO. LTD Shanghai CNY USD 12.745.000 100%
DE' LONGHI MAGYARORSZÁG KFT. Budapest HUF 34.615.000 100%
DE' LONGHI US HOLDING LLC Wilmington USD 50.100.000 100%

Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Capital Brands acquisito in data 29 dicembre 2020; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a.:

Denominazione Sede Valuta
CAPITAL BRANDS HOLDINGS, INC. Wilmington USD
CAPITAL BAY, LIMITED (3) Hong Kong USD
CAPBRAN HOLDINGS, LLC Los Angeles USD
CAPITAL BRANDS, LLC Los Angeles USD
CAPITAL BRANDS DISTRIBUTION, LLC Los Angeles USD
BULLET BRANDS, LLC Los Angeles USD
HOMELAND HOUSEWARES, LLC Los Angeles USD
BABY BULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRIBULLET, LLC Los Angeles USD
NUTRILIVING, LLC Los Angeles USD

Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Eversys, il cui controllo è stato acquisito in data 3 maggio 2021; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a., ad eccezione delle società Eversys UK Limited e Eversys Ireland Limited, di cui il Gruppo detiene il 51%:

Denominazione Sede Valuta
EVERSYS S.A. Sierre CHF
EVERSYS INC Toronto USD
EVERSYS INC DELAWARE Wilmington USD
EVERSYS UK LIMITED Wallington GBP
EVERSYS IRELAND LIMITED Dublin EUR
EVERSYS DIGITRONICS AG Münsingen CHF

Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto

Denominazione Sede Valuta Capitale Sociale (1) Quota posseduta al 31/12/2022
Direttamente Indirettamente
DL-TCL HOLDINGS (HK) LTD. Hong Kong HKD USD 5.000.000 50%
TCL-DE'LONGHI HOME APPLIANCES (ZHONGSHAN) CO.LTD. Zhongshan City CNY USD 5.000.000 50%
NPE S.R.L. Treviso EUR 1.000.000 45%
H&T-NPE EAST EUROPE S.R.L. Madaras RON 14.707.600 45%

(1) I dati sono relativi al 31 dicembre 2022, se non specificato diversamente.

(2) Lo Statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De' Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, delibera distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali ad eccezione del diritto di percepire dividendi che spetta al socio Kenwood Appliances Ltd. in maniera privilegiata.

(3) Dormant.

Rendiconto finanziario consolidato in 134 termini di posizione finanziaria netta (Allegato n.2 alle Note Illustrative)

(Valori in migliaia di Euro) 2022 2021
Risultato netto di competenza del Gruppo 177.428 311.098
Imposte sul reddito del periodo 58.354 88.502
Ammortamenti 105.838 93.679
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie (1.661) 3.576
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) 339.959 496.855
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 103.352 47.954
Rimanenze finali 230.225 (312.921)
Debiti commerciali (417.726) 320.996
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 203 13.911
Pagamento imposte sul reddito (104.086) (64.187)
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) (188.032) 5.753
Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) 151.927 502.608
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (15.282) (16.723)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali - 978
Investimenti in immobilizzazioni materiali (113.638) (88.373)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 522 964
Investimenti in beni in leasing (28.139) (30.018)
Altri flussi relativi a beni in leasing 1.225 891
Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza (890) (54)
Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) (156.202) (132.335)
Flusso netto operativo (A+B+C) (4.275) 370.273
Acquisizioni (D) - (129.438)
Riserva Fair value e Cash flow hedge (3.893) 9.605
Differenza di conversione 592 19.720
Esercizio stock option 3.355 7.110
Distribuzione dividendi (124.501) (80.821)
Incremento interessi di terzi 2.415 651
Flussi di cassa assorbiti dalla variazione di voci di patrimonio netto (E) (122.032) (43.735)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) (126.307) 197.100
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 425.088 227.988
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) (126.307) 197.100
Posizione finanziaria netta finale 298.781 425.088

Rapporti economici e patrimoniali 135 derivanti da operazioni con parti correlate (Allegato n.3 alle Note Illustrative)

(Valori in migliaia di Euro) 2022 di cui parti correlate 2021 di cui parti correlate
Ricavi da contratti con i clienti 3.126.940 1.445 3.196.253 2.125
Altri proventi 31.493 2.269 25.334 2.314
Totale ricavi netti consolidati 3.158.433 3.221.587
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (1.194.715) (29.846) (1.630.172) (51.996)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione (235.736) 254.836
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
5.519 46.710
Consumi (1.424.932) (1.328.626)
Costo del lavoro (356.710) (385.972)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione (987.496) (779) (997.413) (1.145)
Accantonamenti (19.919) (28.967)
Ammortamenti (105.838) (93.679)
Risultato operativo 263.538 386.930
Proventi (oneri) finanziari netti (25.341) (289) 13.321 (244)
Risultato prima delle imposte 238.197 400.251
Imposte (58.354) (88.502)
Risultato netto consolidato 179.843 311.749
Risultato netto di pertinenza di terzi 2.415 651
Risultato netto di pertinenza dei soci della controllante 177.428 311.098
ATTIVO
(Valori in migliaia di Euro)
31.12.2022 di cui parti
correlate
31.12.2021 di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 891.181 867.877
- Avviamento 373.754 358.405
- Altre immobilizzazioni immateriali 517.427 509.472
Immobilizzazioni materiali 446.899 388.478
- Terreni, immobili, impianti e macchinari 210.818 178.946
- Altre immobilizzazioni materiali 158.071 135.813
- Diritto d'uso beni in leasing 78.010 73.719
Partecipazioni e altre attività finanziarie 136.336 82.475
- Partecipazioni 6.103 7.331
- Crediti 5.609 4.605
- Altre attività finanziarie non correnti 124.624 70.539
Attività per imposte anticipate 64.634 74.297
Totale attività non correnti 1.539.050 1.413.127
Attività correnti
Rimanenze 550.659 769.253
Crediti commerciali 278.811 1.417 366.668 2.738
Crediti verso erario per imposte correnti 15.512 9.492
Altri crediti 29.884 43.148 376
Crediti e altre attività finanziarie correnti 368.354 302.077
Disponibilità liquide 770.247 1.026.081
Totale attività correnti 2.013.467 2.516.719
Attività non correnti possedute per la vendita 1.189 1.055

Totale attivo 3.553.706 3.930.901

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(Valori in migliaia di Euro)
31.12.2022 di cui parti
correlate
31.12.2021 di cui parti
correlate
Patrimonio netto
Patrimonio netto di gruppo 1.659.117 1.568.577
- Capitale sociale 226.590 226.344
- Riserve 1.255.099 1.031.135
- Risultato netto di competenza del Gruppo 177.428 311.098
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 4.274 2.018
Totale patrimonio netto 1.663.391 1.570.595
Passività non correnti
Debiti finanziari 773.968 681.020
- Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
477.582 357.457
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine)
236.026 266.335
- Debiti per leasing
(quota a medio-lungo termine)
60.360 18.070 57.228 20.535
Passività fiscali differite 83.254 70.070
Fondi per rischi e oneri non correnti 110.699 119.421
- Benefici ai dipendenti 38.532 53.378
- Altri fondi 72.167 66.043
Totale passività non correnti 967.921 870.511
Passività correnti
Debiti commerciali 540.687 13.392 936.229 19.304
Debiti finanziari 190.476 292.589
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 91.510 221.691
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine)
78.502 51.860
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 20.464 3.513 19.038 3.636
Debiti tributari 76.264 47.984 120.900 60.894
Altri debiti 114.967 140.077
Totale passività correnti 922.394 1.489.795
Totale passivo e patrimonio netto 3.553.706 3.930.901

Rapporti economici e patrimoniali 137 derivanti da operazioni con parti correlate Riepilogo per società

In ottemperanza a quanto previsto dalle linee guida e criteri di identificazione delle operazioni significative ed in particolare delle operazioni con parti correlate previste da De' Longhi S.p.A. in materia di Corporate Governance, riepiloghiamo di seguito i principali valori economici relativi alle operazioni tra parti correlate intercorse nel 2022 e i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2022 relativi a tali rapporti, che, se non diversamente specificato, hanno prevalentemente natura commerciale:

Valori in milioni di Euro Ricavi e altri proventi Costi materie prime ed
altro
Proventi e (oneri)
finanziari
Crediti commerciali,
altri crediti
Debiti commerciali,
altri debiti
Debiti finanziari -
IFRS 16
Società correlate:
DL Radiators S.p.a. 1,6 - - - - -
TCL-De'Longhi Home Appliances (Zhongshan) Co.Ltd. - 5,2 - - - -
NPE S.r.l. 0,4 24,8 - 0,6 13,4 -
Gamma S.r.l. 1,2 0,6 (0,3) 0,7 - 21,6
De Longhi Industrial S.A. - - - - 48,0 -
Altre parti correlate 0,5 - - 0,1 - -
Totale parti correlate 3,7 30,6 (0,3) 1,4 61,4 21,6

In seguito all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases sono stati rilevati debiti finanziari verso la società Gamma S.r.l. e le corrispondenti attività per diritto d'uso, relativamente ai contratti di locazione di due siti italiani; sono rilevati, inoltre, oneri finanziari corrispondenti agli interessi passivi di competenza del periodo.

La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024. L'importo di Euro 48,0 milioni incluso nei debiti tributari rappresenta i debiti di natura fiscale che le società aderenti al Consolidato nazionale regoleranno attraverso De Longhi Industrial S.A..

La società DL Radiators S.p.a. in data 13 luglio 2022 è stata ceduta al Gruppo Stelrad Group PLC, pertanto nel presente prospetto sono state identificate come transazioni tra parti correlate solo quelle avvenute fino a tale data.

Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

Compensi corrisposti alla società di revisione 138 Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob (Allegato n. 4 alle Note Illustrative - in Euro migliaia)

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2022
Revisione contabile PwC S.p.A. Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 382
PwC S.p.A. Società controllate italiane 252
Rete del revisore della Capogruppo Società controllate estere 1.343
Altri revisori Società controllate estere 104
Altri servizi PwC S.p.A. Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 27
Rete del revisore della Capogruppo Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. 27
PwC S.p.A. Società controllate italiane 54
Rete del revisore della Capogruppo Società controllate estere 312

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi 139 dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni (Allegato n. 5 alle Note Illustrative)

I sottoscritti Fabio de' Longhi, Amministratore Delegato e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2022.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022:

è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;

  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Fabio de' Longhi Amministratore delegato

Stefano Biella Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Bilancio consolidato

Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato

-

-

-

-

Relazione della Società di Revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

-


  • -
    -

Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio

Valori in milioni di Euro 2022 % sui ricavi 2021 % sui ricavi
Ricavi netti 12,7 100,0% 14,5 100,0%
Variazioni 2022/2021 (1,9) (12,9%)
Consumi (0,1) (0,5%) (0,1) (0,3%)
Costi per servizi ed altri oneri operativi (18,8) (148,7%) (21,0) (144,1%)
Costo del lavoro (7,0) (55,1%) (16,0) (110,0%)
EBITDA ante oneri non ricorrenti / stock option (13,2) (104,4%) (22,5) (154,4%)
Variazioni 2022/2021 9,2 (41,1%)
Oneri non ricorrenti / stock option (0,9) (6,8%) (3,7) (25,3%)
EBITDA (14,1) (111,2%) (26,1) (179,7%)
Ammortamenti (0,4) (3,1%) (0,6) (3,9%)
Risultato operativo (14,5) (114,3%) (26,7) (183,6%)
Variazioni 2022/2021 12,2 (45,8%)
Dividendi 132,9 1.049,5% 133,3 916,5%
Proventi (oneri) finanziari netti (11,9) (93,6%) (5,3) (36,2%)
Risultato ante imposte 106,6 841,6% 101,4 696,8%
Imposte (5,8) (45,8%) 5,7 39,4%
Risultato netto 100,8 795,8% 107,1 736,2%

De' Longhi S.p.A, società Capogruppo del Gruppo De' Longhi, svolge attività di Holding di partecipa zioni e di gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate. Il conto economico è quindi rappresentato dai proventi derivanti dai dividendi deliberati dalle società controllate, dai riaddebiti per i servizi forniti e dai costi operativi (costo del lavoro e costi per servizi) e finanziari.

Nel corso del 2022 l'importo dei dividendi è stato pari ad Euro 132,9 milioni (Euro 133,3 milioni nel 2021), mentre gli oneri finanziari netti sono stati pari ad Euro 11,9 milioni (Euro 5,3 milioni nel 2021).

Gli oneri finanziari netti includono gli interessi relati vi al debito finanziario della Società (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anti cipata rispetto all'effettivo pagamento).

Le imposte dell'esercizio includono lo stanziamen to di imposte differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.

Il risultato netto è stato pari ad Euro 100,8 milioni (Euro 107,1 milioni nel 2021).

Valori in milioni di Euro 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Variazione % - Immobilizzazioni materiali e immateriali 1,2 1,3 (0,1) (9,7%) - Immobilizzazioni finanziarie 567,5 567,5 - - Attività non correnti 568,7 568,8 (0,1) - - Crediti commerciali 1,2 1,3 (0,1) (4,1%) - Debiti commerciali (7,6) (5,9) (1,7) 29,6% - Altri crediti (al netto debiti) 1,0 0,3 0,8 294,8% Capitale circolante netto (5,4) (4,3) (1,0) 23,7% Totale passività a lungo termine e fondi (16,9) (7,1) (9,8) 138,9% Capitale investito netto 546,4 557,4 (11,0) (2,0%)

(Posizione finanziaria netta attiva) (42,1) (48,0) 5,9 (12,2%) Totale patrimonio netto 588,5 605,4 (16,8) (2,8%) Totale mezzi propri e di terzi 546,4 557,4 (11,0) (2,0%)

La situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata è riepilogata di seguito:

La posizione finanziaria netta attiva al 31 dicembre 2022 si è attestata ad Euro 42,1 milioni (attiva per Euro 48,0 milioni al 31 dicembre 2021), ed è dettagliata come segue:

Valori in milioni di Euro 31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Liquidità 2,5 20,5 (18,0)
Altri crediti finanziari 861,9 885,9 (24,0)
Indebitamento finanziario corrente (110,1) (243,2) 133,1
Totale posizione finanziaria netta attiva corrente 754,3 663,2 91,1
Indebitamento finanziario non corrente netto (712,2) (615,2) (97,0)
Totale posizione finanziaria netta attiva 42,1 48,0 (5,9)
di cui:
- posizione netta verso banche e altri finanziatori 39,2 48,9 (9,7)
- debiti per leasing (1,0) (1,0) -
- altre attività/(passività) nette (valutazione a
fair value di strumenti finanziari derivati)
3,9 0,1 3,8

La posizione finanziaria netta include alcune componenti finanziarie specifiche come la valutazione a fair value dei derivati aventi un saldo netto positivo pari ad Euro 3,9 milioni al 31 dicembre 2022 (positivo per Euro 0,1 milioni al 31 dicembre 2021).

Inoltre, al 31 dicembre 2022 la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'I-FRS 16 - Leases pari a Euro 1,0 milioni (Euro 1,0 milioni al 31 dicembre 2021).

Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta "bancaria" è attiva per Euro 39,2 milioni al 31 dicembre 2022, con un flusso negativo pari a Euro 9,7 milioni nei dodici mesi.

Nel corso dell'esercizio 2022 la Società, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.

I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.

Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dalla Società di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come ele mento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.

La Società ha, inoltre, negoziato alcune linee RCF per complessivi Euro 270 milioni.

Il rendiconto finanziario riclassificato in base alla posizione finanziaria netta è così riepilogato:

Valori in milioni di Euro 2022 2021
Flusso finanziario da gestione corrente (27,3) (28,3)
Flusso finanziario da movimenti di capitale
circolante
6,5 8,1
Flusso finanziario da attività di investimento 132,7 133,0
Flusso netto operativo 111,9 112,8
Distribuzione dividendi (124,5) (80,8)
Flusso finanziario da variazioni riserve Cash flow
hedge
3,4 1,3
Esercizio stock option 3,3 7,1
Flussi finanziari assorbiti da movimenti di
patrimonio netto
(117,8) (72,4)
Flusso finanziario di periodo (5,9) 40,4
Posizione finanziaria netta attiva iniziale 48,0 7,6
Posizione finanziaria netta attiva finale 42,1 48,0

Il flusso netto operativo è stato pari a Euro 111,9 milioni (Euro 112,8 milioni nel 2021) con una variazione negativa di Euro 0,9 milioni rispetto al precedente esercizio.

I flussi finanziari delle voci di patrimonio netto sono stati negativi per Euro 117,8 milioni (negativi per Euro 72,4 milioni nel 2021), per effetto della distribuzione di dividendi per Euro 124,5 milioni, dell'esercizio di stock option per Euro 3,3 milioni e della variazione della riserva di cash flow hedge per Euro 3,4 milioni, relativa alla valutazione a fair value dei contratti derivati di copertura.

Prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato d'esercizio

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:

Valori in migliaia di Euro Patrimonio
netto
31.12.2022
Risultato
netto
2022
Patrimonio
netto
31.12.2021
Risultato
netto
2021
Bilancio della Capogruppo 588.531 100.808 605.379 107.099
Quota del patrimonio netto e del risultato di
esercizio delle società controllate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle
partecipazioni
649.687 59.442 583.331 224.690
Allocazione della differenza di consolidamento e
relativi ammortamenti e storno avviamenti
civilistici
465.679 5.308 436.660 (5.634)
Eliminazione profitti infragruppo (40.820) 14.286 (55.097) (14.406)
Altre rettifiche 314 (1) 322 -
Bilancio consolidato 1.663.391 179.843 1.570.595 311.749
Patrimonio netto di pertinenza dei terzi 4.274 2.415 2.018 651
Bilancio consolidato di competenza del Gruppo 1.659.117 177.428 1.568.577 311.098

Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Al 31 dicembre 2022 i dipendenti della Società erano 55 (58 al 31 dicembre 2021).

Si riepiloga di seguito l'organico medio nel 2022 rispetto al 2021:

2022 % 2021 % Variazione
Impiegati 41 71% 36 65% 5
Dirigenti e funzionari 17 29% 19 35% (2)
Totale 58 100% 55 100% 3

La Società, nell'ambito della propria attività di Holding, non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo. Le attività inerenti sono svolte dal personale dipendente delle singole società controllate. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo - controllo della qualità" della Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società redatta ai sensi dell'art. 123 - bis del Testo Unico della Finanza è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ultima e disponibile sul sito internet della società www.delonghigroup.com (sezione Governance > Organi Sociali > Assemblea del 2023).

Ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Regolamento Mercati si precisa che la Società non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finanziari e di budget sono approvati autonomamente dal Consiglio di Amministrazione della Società; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita dalla Società; (iii) la Società opera in piena autonomia imprenditoriale nella conduzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisciplina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario sono riservate all'esame collegiale e all'approvazione esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria

Premessa

Il Sistema di Controllo Interno della Società è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):

  • a. efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);
  • b. attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione economica e finanziaria;
  • c. rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché dello Statuto Sociale, delle norme e delle procedure aziendali;
  • d. salvaguardia del valore delle attività aziendali e protezione, per quanto possibile, dalle perdite;
  • e. identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Società (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale della Società, nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.

Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodica, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, la Società ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione della Società e di tutte le altre società del Gruppo - ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica - ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:

  • i. delle possibili correlazioni esistenti tra i diversi fattori di rischio;
  • ii. della significativa probabilità che il rischio si verifichi;
  • iii. dell'impatto del rischio sull'operatività aziendale;
  • iv. dell'entità del rischio nel suo complesso.

Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi della Società è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Direttore della funzione Internal Audit - al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace - redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio.

Descrizione delle principali caratteristiche

La Società si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. La Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende l'aggiornamento delle novità normative e dei principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.

Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.

L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e i sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).

Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.

Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.

I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.

La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.

In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.

Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:

  • le menzionate società dispongono, a parere dell'Emittente, di un sistema amministrativo-contabile e di reporting idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore di De' Longhi S.p.A. i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari rispettivamente per la redazione del bilancio consolidato e per le attività di revisione contabile;
  • le stesse forniscono al revisore di De' Longhi S.p.A. le informazioni necessarie allo stesso per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della società controllante;
  • l'Emittente dispone dello Statuto e della composizione degli organi sociali, con i relativi poteri, delle società menzionate, ed è costantemente aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;
  • le situazioni contabili delle menzionate società,

predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), la Società ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di Enterprise Risk Management.

L'attuazione ed implementazione di tale progetto ERM sono volte a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo e l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.

Nel corso del 2022, sono proseguite le attività relative alla gestione particolare ed analitica del sistema di gestione dei rischi attraverso alcune attività aggiuntive, da parte del Responsabile Internal Audit, che hanno previsto un monitoraggio dei ruoli a livello Gruppo e il sostanziale completamento della "Nuova piattaforma ERM", che costituisce la base per una gestione dei rischi in maniera più strutturata ed efficiente. L'implementazione della piattaforma segna un'importante evoluzione nell'approccio di Risk Management del Gruppo, che coniuga una prospettiva top-down nella direzione e supervisione strategica con una valutazione bottom-up, richiesta a livello di singola filiale, nell'identificazione dei rischi rilevanti a livello locale.

All'interno dell'ERM è stato, inoltre, integrato un elenco di rischi collegati al tema della sostenibilità.

Tale attività è parte del processo di progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, volto a promuovere un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico del Gruppo, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere. Tra tali rischi, si evidenzia in particolare quello relativo al "cambiamento climatico".

Nel corso del biennio 2021-2022 sono stati coinvolti i principali mercati/plant e la maggior parte dei dipartimenti a livello headquarter.

In parallelo alle attività di onboarding realizzate nel 2022, i principali manager del Gruppo sono stati coinvolti per fornire una loro valutazione sui rischi più imminenti ed impattanti. L'ulteriore fase di estensione del progetto ha coinvolto un numero rilevante di manager in tutto il mondo, consentendo una mappatura estesa della percezione dei rischi più rilevanti a livello internazionale.

In un contesto di forte crescita per il Gruppo, i principali rischi erano legati, nel 2021, alla gestione delle problematiche connesse alla pandemia, ovvero alla difficoltà di fornire i prodotti nei volumi e nei tempi richiesti dalla clientela. Le criticità principali nel 2022 sono, invece, connesse all'estrema volatilità del contesto economico influenzato da elevata inflazione (aumento dei costi dei materiali e dei beni energetici), dall'andamento dei tassi di interesse e dalla volatilità del mercato dei cambi, oltre che alla difficoltà di elaborare previsioni, alla retention di risorse chiave e al conflitto in Ucraina.

Il difficile contesto macroeconomico e il rischio di recessione sono stati evidenziati tra i principali rischi dalla maggior parte dei Manager. Altri fattori di rischio rilevanti, a livello locale, sono quelli legati al possibile calo nella domanda e, più in generale, ad un contesto di forte instabilità che rende difficile elaborare previsioni.

La Direzione Internal Audit continuerà ad arricchire la "risk library" e a migliorare ulteriormente le funzionalità della piattaforma, al fine di agevolare l'aggiornamento, la supervisione e il monitoraggio dei rischi.

Fattori di rischio

In relazione ai fattori di rischio a cui è esposta la Società, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività della Società.

Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e nei precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale della Società.

In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, la Società pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e delle evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.

Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive della Società.

1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico: i risultati economici e la situazione finanziaria della Società sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.

La situazione corrente evidenzia un generale scenario di instabilità che si è venuto a creare contestualmente nelle tre principali potenze economiche mondiali, seppure con dinamiche differenziate e generate da motivazioni diverse: in Europa, il conflitto in Ucraina e la forte inflazione nei prezzi dell'energia, con conseguenze sui consumi e sugli investimenti; in Cina, le politiche zero-Covid e la crisi del settore immobiliare; in USA, le forti pressioni inflazionistiche legate alle politiche fiscali.

La Società effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.

Il Gruppo è soggetto, inoltre, a rischi connessi all'avverarsi di eventuali epidemie, gravi situazioni sanitarie nei principali mercati di riferimento, che potrebbero comportare l'interruzione o limitazione dell'attività in tali mercati (con riferimento alle operations, alla supply chain e/o alla vendita dei prodotti nonchè a tutta l'attività di back office) oltre che a rischi connessi a conflitti locali che possono determinare effetti allargati ai mercati principali, come avvenuto con la guerra in Ucraina.

Tali fenomeni non sono prevedibili, ma la Società, sulla base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari, provando a limitarne le conseguenze di tali fenomeni come successo durante il 2020/2021, in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati, come mai successo in precedenza.

Ciononostante il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.

2 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: la Società opera su più mercati a livello mondiale ed è esposta ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali.

Le principali valute di esposizione della Società sono il Dollaro USA, il Dollaro Hong Kong e la Sterlina.

Nonostante gli sforzi della Società di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della Società.

3 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo della Società dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente la Società e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.

I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità della Società di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità della Società.

La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre

risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business della Società, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come la Società pianifichi iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna della Società (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.

Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.

Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi - dal personale impiegatizio fino al top management e alle figure chiave - legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review activity.

Specifici investimenti sono diretti alla formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno della sede (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).

Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso dell'ultimo triennio. A fronte della recente emergenza sanitaria da Covid-19, la Società ha definito e implementato un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.

4 - Rischi relativi ai sistemi informativi: i sistemi informativi all'interno di un gruppo internazionale complesso sono una parte importante e delicata di tutti i processi aziendali.

I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.

Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia per qualsiasi settore e in generale si assiste ad un progressivo aumento dei cosiddetti cyber crime; in tale contesto, assume un crescente rilievo il Cyber Risk, ovvero qualsiasi rischio di perdita finanziaria, interruzione o danno alla reputazione di un'organizzazione, derivante da eventi accidentali (ad esempio: spegnimento del server) o dolosi (ad esempio: furto dei danni sensibili) ai danni del sistema informatico.

La Società ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi ai diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene la Società abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.

La Società ha avviato un progetto pluriennale di Cyber risk management che ha lo scopo di analizzare le relative criticità e porre in atto le necessarie azioni a protezione di tale rischio.

5 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità - in cui la Società potrebbe incorrere - rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. La Società detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari).

In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse la Società al 31 dicembre 2022 ha una posizione finanziaria netta attiva ed un'esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare l'andamento dei mercati finanziari. Dispone inoltre, di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.

Nel corso del 2022 si è assistito ad un repentino cambiamento delle politiche monetarie con il significativo aumento dei tassi di interesse.

La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio. Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business della Società, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Alla data della presente relazione la Società ha in essere un contratto di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di finanziamenti a medio/lungo termine.

6 - Rischi di compliance e di produzione delle informazioni aziendali

A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'affidabilità dell'informativa finanziaria, ed in particolare all'eventualità che le informazioni contenute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una Società quotata in borsa.

Nell'esercizio 2022, il monitoraggio sull'effettiva applicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodica valutazione, sono stati svolti in modo continuativo con il coordinamento delle funzioni preposte.

Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, la Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che comprendono istruzioni, principi e aggiornamento delle politiche contabili, nonché altre procedure per la predisposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.

Le funzioni centrali corporate della Società sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo. Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze. Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali potrebbero comportare errori nell'informativa finanziaria della Società.

In aggiunta all'informativa finanziaria, la Società predispone la Dichiarazione Non Finanziaria sulla base dei principi GRI-2021 ed invia, su base annuale, opportune istruzioni alle filiali per la consuntivazione degli indicatori non finanziari richiesti.

B. Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associazioni, anche prive di personalità giuridica.

In applicazione di tale normativa e delle sue modifiche ed integrazioni, la Società ha adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applicazione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo la Società chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico.

Pertanto, la responsabilità amministrativa della Società ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, laddove essa dovesse essere effettivamente accertata in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

7 - Parti correlate: la Società ha intrattenuto, e intrattiene tuttora, rapporti di natura commerciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.

La Società ha adottato una procedura diretta a disciplinare l'operatività con le parti correlate, conformemente ai principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedura è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo rispetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Consiglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" precedente l'approvazione delle operazioni di maggiore rilevanza.

Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operatività della Società.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nell'allegato n. 4 alle Note illustrative.

Per ulteriori dettagli relativi alla gestione dei rischi da parte della Società si rinvia alle Note illustrative.

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale era rappresentato da n. 150.896.092 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.344.

Nel corso del 2022 sono state esercitate n. 163.908 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale è rappresentato, dunque, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

Al 31 dicembre 2022 la Società detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.

In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).

La Società ha esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.

Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle Società.

Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 4.

Indicatori alternativi di performance

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengo no presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'anda mento della gestione della Società. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:

• EBITDA: tale grandezza economica è utilizzata dalla Società come financial targets nelle pre sentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappre senta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative della Società in ag giunta al Risultato operativo.

L'EBITDA è una grandezza economica interme dia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobiliz zazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.

  • • Capitale circolante netto: tale grandezza è co stituita dal valore delle rimanenze, dei crediti commerciali, dei crediti verso erario per imposte correnti e degli altri crediti, da cui viene sottratto il valore dei debiti commerciali, dei debiti tributari e della voce altri debiti.
  • • Capitale investito netto: tale grandezza è costi tuita dal valore del Capitale circolante netto a cui sono sommate il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali, delle partecipazioni, degli

altri crediti immobilizzati, delle attività per impo ste anticipate, a cui sono sottratte le passività fi scali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.

• Indebitamento finanziario netto/ (Posizione fi nanziaria netta attiva): tale grandezza è rappre sentata dai debiti finanziari al netto della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riporta ta anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situa zione patrimoniale - finanziaria utilizzate per la determinazione.

I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati ri spetto al valore in unità di Euro. Conseguentemen te alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coinci dere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.

Il Decreto Legislativo n.254/2016, di attuazione della Direttiva 95/2014 - cosiddetta "Direttiva Barnier" - prevede l'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) per gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni a partire dall'esercizio fiscale 2017.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

Eventi successivi

Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

Proposte di deliberazione all'Assemblea

1) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: presentazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'ulteriore documentazione prevista dalla legge

delibera

di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A.".

2) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, pari ad Euro 100.808.066, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., tenuto conto dell'utile d'esercizio risultante dal bilancio al 31 dicembre 2022, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione

delibera

    1. di accantonare a riserva legale, ai sensi dell'art. 2430 del codice civile, una parte dell'utile dell'esercizio 2022, pari ad Euro 49.172, in misura necessaria per raggiungere un quinto del capitale sociale sottoscritto alla data della presente Assemblea;
    1. di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,48 per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. N. 58/98;
    1. di accantonare a riserva straordinaria l'importo dell'utile di esercizio che residua;
    1. di stabilire che il pagamento del dividendo avvenga, per ciascuna azione avente diritto, il 24 maggio 2023, con data stacco della cedola n. 23 il 22 maggio 2023, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98, il 23 maggio 2023".

Treviso, 13 marzo 2023

Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Bilancio d'esercizio

Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(Valori in Euro) Nota 2022 di cui non ricorrenti 2021 di cui non ricorrenti
Ricavi 1 12.667.489 14.547.102
Totale ricavi netti 12.667.489 14.547.102
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (67.480) (50.630)
Consumi (67.480) (50.630)
Costo del lavoro 3 (7.846.428) (19.656.283) (83.079)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 4 (18.842.222) (20.974.778) (9.013)
Ammortamenti 5 (392.120) (560.969)
Risultato operativo (14.480.761) (26.695.558)
Proventi (oneri) finanziari netti 6 121.092.914 128.062.180
Risultato prima delle imposte 106.612.153 101.366.622
Imposte 7 (5.804.087) 5.732.161
Risultato netto 100.808.066 107.098.783

L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

(Valori in Euro) 2022 2021
Risultato netto 100.808.066 107.098.783
Altre componenti dell'utile complessivo:
- Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge 3.399.806 1.340.138
- Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge (815.953) (321.633)
Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
2.583.853 1.018.505
- Valutazione attuariale fondi 51.366 (27.775)
- Effetto fiscale valutazione attuariale fondi (12.328) 6.666
Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile (perdita) dell'esercizio
39.038 (21.109)
Totale altre componenti dell'utile complessivo 2.622.891 997.396
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 103.430.957 108.096.179
ATTIVO
(Valori in Euro)
Nota 31.12.2022 31.12.2021
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 64.753 102.154
- Altre immobilizzazioni immateriali 8 64.753 102.154
Immobilizzazioni materiali 1.107.229 1.195.522
- Altre immobilizzazioni materiali 9 111.275 161.975
- Diritto d'uso beni in leasing 10 995.954 1.033.547
Partecipazioni e altre attività finanziarie 569.636.587 567.944.179
- Partecipazioni 11 567.516.127 567.516.127
- Crediti 12 100.372 112.325
- Altre attività finanziarie non correnti 13 2.020.088 315.727
Totale attività non correnti 570.808.569 569.241.855
Attività correnti
Crediti commerciali 14 1.219.377 1.271.103
Crediti verso erario per imposte correnti 15 483.234 796.240
Altri crediti 16 7.613.333 16.102.280
Crediti e altre attività finanziarie correnti 17 861.910.713 885.925.998
Disponibilità liquide 18 2.470.208 20.466.996
Totale attività correnti 873.696.865 924.562.617
Totale attivo 1.444.505.434 1.493.804.472

L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(Valori in Euro)
Nota 31.12.2022 31.12.2021
Patrimonio netto
Patrimonio netto 588.530.595 605.379.485
- Capitale Sociale 21 226.590.000 226.344.138
- Riserve 22 261.132.529 271.936.564
- Risultato netto 100.808.066 107.098.783
Totale patrimonio netto 588.530.595 605.379.485
Passività non correnti
Debiti finanziari 714.301.106 615.673.373
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 23 477.581.507 357.456.781
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 24 236.026.199 257.455.550
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 10 693.400 761.042
Passività fiscali differite 25 13.300.309 1.196.014
Fondi per rischi e oneri non correnti 3.604.485 5.878.911
- Benefici ai dipendenti 26 3.604.485 5.878.911
Totale passività non correnti 731.205.900 622.748.298
Passività correnti
Debiti commerciali 27 7.600.488 5.864.825
Debiti finanziari 110.090.798 243.171.419
- Debiti verso banche (quota a breve termine) 23 87.916.257 220.608.775
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 24 21.870.165 22.285.217
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 10 304.376 277.427
Altri debiti 28 7.077.653 16.640.445
Totale passività correnti 124.768.939 265.676.689
Totale passivo e patrimonio netto 1.444.505.434 1.493.804.472

L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto finanziario

(Valori in Euro) Nota 2022 2021
Risultato netto 100.808.066 107.098.783
Imposte sul reddito del periodo 5.804.087 (5.732.161)
Proventi per dividendi (132.947.008) (133.327.104)
Ammortamenti 392.120 560.969
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie (1.355.653) 3.064.873
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) (27.298.388) (28.334.640)
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 51.726 2.147.191
Debiti commerciali 1.735.663 1.520.107
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 4.708.928 5.377.629
Pagamento imposte sul reddito - (917.747)
Flussi finanziari generati da movimenti di capitale circolante (B) 6.496.317 8.127.180
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) (20.802.071) (20.207.460)
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali - (124.429)
Investimenti in immobilizzazioni materiali - (136.086)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali - 16.393
Incasso dividendi 132.947.008 139.727.104
Flussi finanziari generati da attività di investimento (C) 132.947.008 139.482.982
Flusso netto operativo (A+B+C) 112.144.937 119.275.522
Esercizio stock option 3.353.361 7.110.006,00
Distribuzione dividendi (124.636.775) (80.671.312)
Accensione finanziamenti 200.000.000 450.000.000
Pagamento interessi su finanziamenti (6.333.818) (3.797.558)
Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento (202.524.493) (471.493.173)
Flusso di cassa assorbito dalla variazione di voci di patrimonio netto e attività di
finanziamento (D)
(130.141.725) (98.852.037)
Variazioni delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) (17.996.788) 20.423.485
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 18 20.466.996 43.511
Variazioni delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) (17.996.788) 20.423.485

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 18 2.470.208 20.466.996

A partire dal 2022, per una migliore rappresentazione, è stata rivista la classificazione degli investimenti netti in beni in leasing; i valori del 2021 sono stati pertanto riclassificati coerentemente.

L'allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(Valori in Euro) Capitale
Sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva
straordinaria
Riserva
azioni
proprie
Riserve
Fair value e
Cash flow
hedge
Riserva
stock option
Riserva
valutazione
attuariale
fondi
Riserve di
risultato
Risultato
netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2020 225.822.846 25.837.525 44.850.000 180.542.363 (14.533.855) (924.995) 6.784.401 (113.310) 10.441.324 88.710.388 567.416.687
Ripartizione del risultato d'esercizio
2020 come da assemblea del 21
aprile 2021
- distribuzione dividendi (80.821.552) (80.821.552)
- destinazione a riserve 317.569 7.571.267 (7.888.836) -
Costo figurativo (Fair Value) stock
option
3.578.166 3.578.166
Esercizio stock option 521.292 8.462.413 (1.873.700) 7.110.005
Totale movimenti da operazioni con
gli azionisti
521.292 8.462.413 317.569 7.571.267 - - 1.704.466 - - (88.710.388) (70.133.381)
Utile netto del periodo 107.098.783 107.098.783
Altre componenti dell'utile
complessivo
1.018.505 (21.109) 997.396
Utile complessivo - - - - - 1.018.505 - (21.109) - 107.098.783 108.096.179
Saldi al 31 dicembre 2021 226.344.138 34.299.938 45.167.569 188.113.630 (14.533.855) 93.510 8.488.867 (134.419) 10.441.324 107.098.783 605.379.485
Saldi al 31 dicembre 2021 226.344.138 34.299.938 45.167.569 188.113.630 (14.533.855) 93.510 8.488.867 (134.419) 10.441.324 107.098.783 605.379.485
Ripartizione del risultato d'esercizio
2021 come da assemblea del 20
aprile 2022
- distribuzione dividendi (17.503.092) (106.997.524) (124.500.616)
- destinazione a riserve 101.259 (101.259) -
Costo figurativo (Fair Value) stock
option
867.408 867.408
Esercizio/Annullamento stock option 245.862 3.967.819 2.122.890 (2.983.210) 3.353.361
Totale movimenti da operazioni con
gli azionisti
245.862 3.967.819 101.259 (15.380.202) - - (2.115.802) - - (107.098.783) (120.279.847)
Utile netto del periodo 100.808.066 100.808.066
Altre componenti dell'utile
complessivo
2.583.853 39.038 2.622.891
Utile complessivo - - - - - 2.583.853 - 39.038 - 100.808.066 103.430.957
Saldi al 31 dicembre 2022 226.590.000 38.267.757 45.268.828 172.733.428 (14.533.855) 2.677.363 6.373.065 (95.381) 10.441.324 100.808.066 588.530.595

Note illustrative

Attività della società

De' Longhi S.p.A., società con sede legale a Treviso le cui azioni sono quotate sul Mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, è la società controllante del Gruppo De' Longhi e svolge attività di Holding con la gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate ed attività relativa alla gestione di partecipazioni del Gruppo.

Principi contabili di riferimento

Il bilancio d'esercizio di De' Longhi S.p.A. al 31 dicembre 2022 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2022), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC e eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità.

I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono conformi a quelli adottati per il bilancio alla data del 31 dicembre 2021; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.

Il bilancio al 31 dicembre 2022 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.

Il conto economico è presentato per natura di spesa, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica della Società.

Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7.

Il presente bilancio è presentato in Euro (valuta funzionale della Società) e tutti i valori delle Note illustrative sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/Euro), se non altrimenti indicato, mentre gli schemi sono stati redatti all'unità di Euro, come previsto dalla normativa civilistica.

Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari. Si basa, inoltre, sul presupposto della continuità aziendale; pur in un contesto caratterizzato ancora da notevole incertezza derivante dall'imprevedibilità dei potenziali effetti del conflitto in Ucraina e dalle tensioni inflattive, la Società, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.

I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione. La descrizione delle modalità attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 32. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.

Principi contabili internazionali adottati per la prima volta dalla Società

A partire dal 1° gennaio 2022, sono applicabili le modifiche, pubblicate dallo IASB in data 14 maggio 2020, relativamente ad alcuni principi, ovvero gli Amendments to IFRS 3 - Business Combinations, gli Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment, gli Amendments to IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets. Sono altresì valide le modifiche apportate, nell'ambito degli Annual Improvement, all'IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 - Financial Instruments, allo IAS 41 - Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 - Leases.

Il presente bilancio non ha risentito in maniera significativa a seguito dell'applicazione delle sopra citate modifiche.

Principi contabili internazionali e/o interpretazioni non ancora applicabili

A partire dal primo esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2023 saranno applicabili alcuni nuovi principi e/o modifiche a standard esistenti; di seguito si riporta un breve riepilogo delle principali novità.

Con Regolamento 2036/2021 del 19 novembre 2021 la Commissione Europea ha adottato l'IFRS 17 - Insurance contracts che sostituirà l'esistente IFRS 4. Il nuovo principio stabilisce le regole per il riconoscimento, la misurazione, la rappresentazione e l'informativa relativamente ai contratti assicurativi; si applicherà a tutti i contratti assicurativi attraverso un modello contabile di riferimento basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual Service Margin (CSM).

Successivamente, il Regolamento 1491/2022 dell'8 settembre 2022 ha modificato le precedenti disposizioni transitorie consentendo alle imprese di superare le differenze di classificazione delle informazioni comparative che dovessero emergere in fase di prima applicazione.

Con Regolamento 357/2022 del 2 marzo 2022, la Commissione Europea ha adottato alcune modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement e allo IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors con lo scopo di migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Con Regolamento 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha introdotto degli emendamenti Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction - Amendments to IAS 12 con l'obiettivo di specificare la contabilizzazione delle imposte differite su fenomeni connessi a casi particolari come, ad esempio, leasing e obblighi di smantellamento.

Informativa per settori operativi

L'informativa per settore è esposta solo con riferimento al bilancio consolidato come previsto dall'IFRS 8.

Principali criteri di valutazione Attività immateriali

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente di 4 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.

Attività materiali

Terreni, immobili, impianti e macchinari

Le attività materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzate in modo sistematico sulla base della vita utile residua.

Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

La vita utile indicativa, stimata dalla Società per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:

Attrezzature industriali e
commerciali
1 anno
Altri beni 4 - 8 anni

Diritto d'uso beni in leasing

L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

La Società verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione.

Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.

Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico.

In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.

La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendita nel breve periodo, e le attività designate come tali.

Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.

Debiti per leasing

I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • esiste la designazione formale a strumento di copertura;
  • si dispone di documentazione atta a dimostrare la relazione di copertura e l'elevata efficacia della stessa;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico.

Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Net investment hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Benefici ai dipendenti

Piani pensionistici e altri piani di incentivazione

Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta in azienda) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

La Società riconosce benefici addizionali all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 - Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

Ad ogni data di bilancio la Società rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico con contropartita nel patrimonio netto.

Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.

Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione.

L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile ma non remoto viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per prestazioni di servizi.

I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. La Società rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei servizi.

Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:

  • a. le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b. i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i servizi da trasferire sono individuati;
  • c. le condizioni di pagamento dei servizi da trasferire sono identificate;
  • d. il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e. è probabile che la Società riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei servizi che saranno trasferiti al cliente.

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei servizi al cliente.

Costi e oneri

I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.

Dividendi

I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.

I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto della Società a riceverne il pagamento.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile, ad eccezione delle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte differite, a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate, sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.

Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments.

Uso di stime

Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dalla Società relative ad attività e passività, costi, ricavi e passivi tà potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fon dano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informa zioni disponibili al momento della stima.

Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano; i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni uti lizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e pas sività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.

Benefici a dipendenti

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.

La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'e sercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Le imposte differite attive potrebbero includere quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di ade guati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Una valutazione discrezionale è richiesta agli am ministratori per determinare l'ammontare delle im poste differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manife stazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pia nificazione delle imposte future.

Fondi rischi e passività potenziali

La Società effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti di verse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazio ne richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazio ne del bilancio, anche attraverso il supporto di con sulenti legali e fiscali.

Commenti alle principali voci del conto economico

1. Ricavi

Il dettaglio è il seguente:

2022 2021 Variazione
Sopravvenienze attive 38 9 29
Rimborso danni 2 9 (7)
Plusvalenze patrimoniali - 16 (16)
Altri ricavi diversi 12.628 14.513 (1.885)
Totale 12.668 14.547 (1.879)

La voce "Altri ricavi diversi" include proventi verso società correlate per M/Euro 12.573, come evidenziato nell'allegato n. 4, principalmente relativi a riaddebiti di servizi resi a società controllate.

2. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Il dettaglio è il seguente:

2022 2021 Variazione
Altri acquisti diversi 67 51 16
Totale 67 51 16

3. Costo del lavoro

I dati relativi agli accantonamenti al fondo trattamento di fine rapporto e ai benefici a lungo termine stanziati dalla Società, sono riepilogati nella nota 26. Benefici ai dipendenti.

La voce è costituita per M/Euro 867 dal costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte del piano di stock option in essere (M/Euro 3.578 al 31 dicembre 2021) il cui calcolo è stato rivisto in seguito alla variazione del numero dei partecipanti; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 20. Piani di stock option.

4. Costi per servizi e oneri diversi di gestione

La voce è così dettagliata:

2022 2021 Variazione
Spese assicurative 4.072 2.784 1.288
Compensi amministratori 3.523 5.004 (1.481)
Consulenze 3.004 6.050 (3.046)
Costi di global marketing 2.629 2.920 (291)
Spese viaggio e rappresentanza 216 267 (51)
Compensi sindaci 161 144 17
Costi per godimento beni di terzi 108 117 (9)
Costi telefonici 33 32
Pubblicità e attività promozionali 6 6 -
Altri servizi diversi 4.628 3.331 1.297
Totale costi per servizi 18.380 20.655 (2.275)
Imposte e tasse diverse 275 134 141
Altri oneri diversi 187 186 1
Totale oneri diversi di gestione 462 320 142
Totale costi per servizi e oneri diversi di gestione 18.842 20.975 (2.133)

I "Costi per servizi" includono costi sostenuti dalla Società per lo svolgimento della propria attività di Holding ed alcuni costi comuni a più società del Gruppo gestiti centralmente dalla Società e successivamente riaddebitati alle società controllate.

Nel 2022 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include i soli costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 96; M/Euro 102 al 31 dicembre 2021), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 12; M/Euro 15 al 31 dicembre 2021); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 10. Leasing.

La voce "Costi per servizi e oneri diversi di gestione" include costi verso società correlate per M/Euro 2.604 come indicato nell'allegato n. 4.

5. Ammortamenti

La voce risulta dettagliata come segue:

2022 2021 Variazione
Ammortamento beni immateriali 37 232 (195)
Ammortamento beni materiali 51 34 17
Ammortamento beni in leasing 304 295 9
Totale 392 561 (169)

Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività immateriali, materiali e leasing.

6. Proventi (oneri) finanziari netti

La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:

2022 2021 Variazione
Dividendi 132.947 133.327 (380)
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 132.947 133.327 (380)
Proventi (oneri) su operazioni di copertura
cambi
42 10 32
Utile (perdita) su cambi (41) (48) 7
Utili (perdite) su cambi netti 1 (38) 39
Interessi attivi su finanziamenti 3.517 808 2.709
Interessi attivi bancari 4 3 1
Proventi finanziari 3.521 811 2.710
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (11.418) (1.774) (9.644)
Interessi passivi su obbligazioni (3.747) (3.628) (119)
Interessi passivi su finanziamenti a breve
termine e su c/c bancari
(5) (1) (4)
Oneri finanziari (15.170) (5.403) (9.767)
Interessi per leasing (11) (13) 2
Altri proventi (oneri) vari (195) (622) 427
Altri proventi (oneri) finanziari netti (206) (635) 429
Proventi (oneri) finanziari netti 121.093 128.062 (6.969)

La voce "Proventi (oneri) finanziari netti" include proventi verso società correlate per M/Euro 136.452, come indicato nell'allegato n. 4.

I dividendi sono relativi ad importi deliberati da parte delle società controllate De' Longhi Appliances S.r.l., De' Longhi Kenwood Gmbh ed E-Services S.r.l..

Gli interessi passivi su finanziamenti includono gli interessi relativi al debito finanziario della Società (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anticipata rispetto all'effettivo pagamento).

Per ulteriori informazioni relativamente ai contratti di leasing si rinvia alla nota 10. Leasing.

7. Imposte

La voce è così composta:

2022 2021 Variazione
Imposte correnti attive 5.470 5.902 (432)
Imposte anticipate (differite) (11.274) (170) (11.104)
Totale (5.804) 5.732 (11.536)

La Società ha esercitato l'opzione per il regime del Consolidato Fiscale Nazionale (CNM), disciplinato dall'art. 117 e seguenti del DPR n. 917/86, in qualità di consolidata con la controllante De Longhi Industrial S.A., per il triennio 2022 - 2024.

La voce "Imposte anticipate (differite)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali e sugli utili distribuibili da società controllate. Include, inoltre, il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro e lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.

Per ulteriori dettagli relativi alle imposte differite si rinvia a quanto riportato alla nota 25. Passività fiscali differite.

Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale:

2022 % 2021 %
Reddito ante imposte 106.612 100,0% 101.367 100,0%
Imposte teoriche (25.586) (24,0%) (24.328) (24,0%)
Variazioni fiscali permanenti
(dividendi al netto di costi non
deducibili) e altri effetti
19.782 18,6% 30.060 29,7%
Imposte Effettive (5.804) (5,4%) 5.732 5,7%

Commenti alle principali voci dell'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria

Attività non correnti

8. Altre immobilizzazioni immateriali

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Lordo Netto Lordo Netto Variazione
Diritti di brevetto 2.244 65 2.244 102 (37)
Totale 2.244 65 2.244 102 (37)

Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2022:

Diritti di brevetto
Saldo iniziale netto 102
Ammortamenti (37)
Saldo finale netto 65

9. Altre immobilizzazioni materiali

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Lordo Netto Lordo Netto Variazione
Attrezzature industriali e
commerciali
19 - 19 - -
Altri beni 246 111 246 162 (51)
Totale 265 111 265 162 (51)

Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2022:

Altri beni
Saldo iniziale netto 162
Ammortamenti (51)
Saldo finale netto 111

10. Leasing

I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività della Società e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili e automobili.

Il diritto d'uso dei beni in leasing e relativi movimenti intervenuti nel corso del 2022 è dettagliato come segue:

Terreni e fabbricati Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 889 145 1.034
Incrementi 154 123 277
Decrementi (11) - (11)
Ammortamenti (216) (88) (304)
Saldo finale netto 816 180 996

Nel corso del 2022, in seguito all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti pari a M/Euro 304 e interessi passivi per leasing per M/Euro 11 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 318.

Al 31 dicembre 2022 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 998 (di cui M/Euro 304 con scadenza oltre i 12 mesi).

Le passività finanziarie per leasing includono debiti verso società correlate per M/Euro 720 (di cui M/Euro 202 con scadenza oltre i 12 mesi) come indicato nell'allegato n. 4.

La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:

Flussi non
attualizzati al
31.12.2022
Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque
Debiti per leasing 1.020 315 705 -

11. Partecipazioni

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
De Longhi Benelux S.A. 266.737 266.737 -
De' Longhi Appliances S.r.l. 242.678 242.678 -
De'Longhi Deutschland GmbH 40.800 40.800 -
De' Longhi Capital Services S.r.l. 6.005 6.005 -
E-Services S.r.l. 5.264 5.264 -
De'Longhi Romania S.r.l. 3.078 3.078 -
De'Longhi Kenwood GmbH 2.900 2.900 -
Clim.Re S.A. 54 54 -
De'Longhi Polska Sp.Zo.o. - - -
Totale 567.516 567.516 -

L'elenco delle partecipazioni è riepilogato nell'allegato n. 3. Non sono intervenute movimentazioni nel corso dell'esercizio.

Le partecipazioni detenute in società controllate sono valutate al costo di acquisizione o costituzione.

Non si sono ravvisati indicatori di impairment che possano far ritenere che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore.

12. Crediti non correnti

L'importo si riferisce a:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Crediti verso imprese
controllate
95 109 (14)
Depositi cauzionali 5 3 2
Totale 100 112 (12)

L'allegato n. 4 riporta il dettaglio della voce "Crediti verso imprese controllate".

13. Altre attività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Valutazione fair value degli
strumenti finanziari derivati
2.020 316 1.704
Totale 2.020 316 1.704

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.

Attività correnti 14. Crediti commerciali

Il saldo è così composto:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Crediti verso clienti entro 12 mesi 1.219 1.271 (52)
Fondo svalutazione crediti - - -
Totale 1.219 1.271 (52)

La voce "Crediti commerciali" include crediti verso società correlate per M/Euro 1.161 come indicato nell'allegato n. 4. La voce non include importi esigibili oltre i dodici mesi.

15. Crediti verso erario per imposte correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Crediti per imposte dirette 483 796 (313)
Totale 483 796 (313)

La Società, nel corso dell'esercizio 2022, si è avvalsa dell'Istituto del "Consolidato Fiscale Nazionale" come disciplinato dal Titolo II Sezione II del DPR n. 917/86, al fine di ottimizzare la gestione finanziaria dei rapporti con l'amministrazione fiscale.

16. Altri crediti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Crediti per IVA 547 4.751 (4.204)
Costi anticipati 133 93 40
Anticipi a fornitori 6 184 (178)
Crediti verso personale 6 12 (6)
Crediti diversi 6.921 11.062 (4.141)
Totale 7.613 16.102 (8.489)

La Società, nel corso dell'esercizio 2022, si è avvalsa dell'Istituto della "Liquidazione Iva di Gruppo" ai sensi del DM n. 13/12/1979; la voce "Crediti per IVA" accoglie il relativo credito.

La voce "Altri crediti" include crediti verso società correlate per M/Euro 5.457, come indicato nell'allegato n. 4, relativi ai rapporti di "Consolidato Fiscale Nazionale".

Non vi sono crediti verso altri con scadenza oltre 12 mesi.

17. Crediti e altre attività finanziarie correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Crediti finanziari 860.035 885.926 (25.891)
Valutazione fair value degli
strumenti finanziari derivati
1.876 - 1.876
Totale 861.911 885.926 (24.015)

La voce "Crediti finanziari" è costituita da crediti verso la società De' Longhi Capital Services S.r.l., relativi al contratto di tesoreria centralizzato.

La voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" include crediti verso società correlate per M/Euro 860.035, come indicato nell'allegato n. 4.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.

La voce non include crediti con scadenza oltre 12 mesi.

18. Disponibilità liquide

La voce è costituita da eccedenze nei conti correnti di corrispondenza intrattenuti con gli Istituti di Credito.

Commenti alle principali voci del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale finanziaria

Patrimonio netto

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. in data 20 aprile 2022 ha deliberato la distribuzione di dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 124.501, di cui M/Euro 124.150 pagati nell'esercizio.

La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.

19. Azioni proprie

Al 31 dicembre 2022 la Società detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.

In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.

L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).

20. Piani di stock option

Al 31 dicembre 2022 è in essere un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020.

A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.

Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.

La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.

L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato, sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.

L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.

Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.

L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:

  • il 15 maggio 2023 e il 31 dicembre 2027, per un numero massimo pari al 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento;
  • il 15 maggio 2024 e il 31 dicembre 2027, per il restante 50% delle opzioni totali assegnate a ciascun beneficiario, fatti salvi i periodi di sospensione descritti all'articolo 12 del Regolamento.

Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.

Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.

Al 31 dicembre 2021 risultavano assegnate stock option relativamente a n. 2.360.000 azioni; nel corso del 2022 il numero si è ridotto a n. 1.560.000 azioni in relazione alle dimissioni dalla carica dell'Amministratore Delegato.

Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'I-FRS 2 - Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche.

Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.

La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.

Assegnazione del 04.05.2020 Assegnazione del 14.05.2020 Assegnazione del 15.05.2020 Assegnazione del 20.05.2020 Assegnazione del 05.11.2020 Fair Value prima tranche 4,4283 4,591 4,4598 4,4637 12,402 Fair Value seconda tranche 4,3798 4,536 4,4034 4,4049 12,0305 Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00% Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) Vita attesa opzioni (anni) 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7 Prezzo di esercizio (Euro) 16,982 16,982 16,982 16,982 16,982

Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2022 è, invece, giunto a scadenza il piano di incentivazione azionaria, precedentemente in essere, denominato "Piano di stock option 2016-2022" che era stato approvato dall'Assemblea del 14 aprile 2016 con durata complessiva di sette anni. Per ulteriori informazioni circa le caratteristiche del piano si rimanda alla Relazione finanziaria annuale del 31 dicembre 2021.

Complessivamente, in relazione al suddetto piano, sono state esercitate n. 1.560.000 opzioni di cui n. 1.396.092 nel corso degli esercizi precedenti. Le opzioni assegnate, ma non esercitate entro la scadenza dei termini, sono state considerate decadute senza che il beneficiario abbia avuto diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta, come previsto dal Regolamento. La Riserva relativa è stata, di conseguenza, girocontata alla Riserva Straordinaria.

21. Capitale sociale

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale era rappresentato da n. 150.896.092 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.344.

Nel corso del 2022 sono state esercitate n. 163.908 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale è rappresentato, dunque, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

22. Riserve

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 38.268 34.300 3.968
Riserva legale 45.269 45.168 101
Altre riserve:
- Riserva straordinaria 172.734 188.114 (15.380)
- Riserva fair value e cash flow hedge 2.677 93 2.584
- Riserva stock option 6.373 8.489 (2.116)
- Riserva azioni proprie in portafoglio (14.534) (14.534) -
- Riserva da valutazione attuariale (95) (134) 39
- Riserve di risultato 10.441 10.441 -
Totale 261.133 271.937 (10.804)

A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano, oggi Euronext Milan, del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2021 era pari a M/Euro 34.300 in seguito all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022". Nel corso del 2022 la riserva è stata incrementata a M/Euro 38.268 in relazione agli ulteriori esercizi di opzioni di detto piano per M/Euro 3.968.

La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 45.168. L'incremento pari a M/Euro 101 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2021 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2022.

La Riserva straordinaria è diminuita per complessivi M/Euro 15.380 per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dalla predetta Assemblea degli Azionisti per M/Euro 17.503 al netto di un incremento di M/Euro 2.123 connesso all'annullamento delle opzioni assegnate nell'ambito del "Piano di stock option 2016-2022" non esercitate entro i termini del piano stesso.

La "Riserva fair value e cash flow hedge" è iscritta per un valore di M/Euro 2.677 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 845. Tale riserva deriva dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.

Al 31 dicembre 2022 la Riserva stock option si riferisce al piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" già descritto nella nota 20. Piani di Stock option.

La riserva ha un valore positivo di M/Euro 6.373 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione. Nel corso dell'esercizio sono stati stanziati M/Euro 867 come risultante della valutazione al fair value delle opzioni in essere al netto dell'annullamento delle opzioni conseguente alla variazione del numero degli aventi diritto.

Relativamente al "Piano di stock option 2016-2022" la riserva, che al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 2.983, è stata azzerata in seguito all'esercizio di n. 163.908 opzioni per complessivi M/Euro 860 e l'annullamento delle opzioni non esercitate entro i termini del piano.

La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 14.534 rappresenta il controvalore titoli di n. 895.350 di azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.

Riepiloghiamo di seguito la disponibilità delle poste del Patrimonio netto:

Natura / Descrizione: Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota disponibile
Capitale sociale 226.590 (1)
Riserve di capitale:
- Riserva da sovrapprezzo delle azioni 38.268 (2) A, B
- Riserva azioni proprie in portafoglio (14.534)
Riserve di utili:
- Riserva legale 45.269 B
- Riserva straordinaria 172.734 A, B, C 158.105
- Riserva fair value e cash flow hedge 2.677
- Riserva stock option 6.373
- Riserva da valutazione attuariale (95)
- Riserve di risultato 10.441 A, B, C 1.866
Totale 487.723 (3) 159.971

(1) Si segnala l'esistenza di un vincolo fiscale per M/Euro 2.853 in seguito ad aumento gratuito mediante utilizzo di riserve in sospensione d'imposta avvenuto nel corso del 1997. Il vincolo è aggiornato ai dati del modello Società di Capitali (SC) Redditi 2022.

(2) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c.

(3) Si segnala l'esistenza di un vincolo fiscale per operazioni di riallineamento ai maggiori valori civilistici effettuate nel 2000 e nel 2005 per M/Euro 54.031 (capitale sociale), M/Euro 1.256 (riserva legale) e M/Euro 18.722 (riserva straordinaria). Il vincolo è aggiornato ai dati del modello Redditi Società di Capitali (SC) 2022.

Legenda:

  • B: per copertura perdite
  • C: per distribuzione ai soci

A: per aumento capitale

Passività

23. Debiti verso banche

La voce debiti verso banche è così analizzata:

Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque Saldo
31.12.2022
Entro un anno Da uno a cinque Oltre cinque Saldo
31.12.2021
Variazione
Debiti bancari correnti 10 - - 10 50.004 - - 50.004 (49.994)
Finanziamenti a lungo, quota a breve 87.906 - - 87.906 170.605 - - 170.605 (82.699)
Totale debiti verso banche a breve 87.916 - - 87.916 220.609 - - 220.609 (132.693)
Finanziamenti a medio-lungo termine - 477.582 - 477.582 - 357.457 - 357.457 120.125
Totale debiti verso banche 87.916 477.582 - 565.498 220.609 357.457 - 578.066 (12.568)

Nel corso dell'esercizio 2022 la Società, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi, siglati in data 30 giugno 2022 (M/Euro 100.000, durata 5 anni, M/Euro 50.000, durata 5 anni) e 14 luglio 2022 (M/Euro 50.000, durata 5 anni), per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.

Inoltre, la Società in data 30 giugno 2022 e 14 luglio 2022 ha negoziato alcune linee RCF per complessivi M/Euro 270.000.

I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.

Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dal Gruppo di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.

In relazione ai contratti di finanziamento in essere si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option (con riferimento ai dati del bilancio consolidato), risultano rispettati al 31 dicembre 2022.

Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; su uno di questi finanziamenti a medio/lungo è stato negoziato un derivato di copertura che ha consentito di trasformare il finanziamento da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.

24. Debiti verso altri finanziatori

L'importo, comprensivo della quota corrente, comprende:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Fair value negativo degli strumenti
finanziari derivati (quota a breve)
- 265 (265)
Prestito obbligazionario (quota a breve) 21.409 21.400 9
Altri debiti finanziari a breve termine 461 620 (159)
Totale debiti a breve termine 21.870 22.285 (415)
Prestito obbligazionario (da uno a cinque
anni)
85.709 85.661 48
Totale debiti a medio-lungo termine 85.709 85.661 48
Prestito obbligazionario (oltre cinque anni) 150.317 171.795 (21.478)
Totale debiti a lungo termine 150.317 171.795 (21.478)
Totale 257.896 279.741 (21.845)

Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni e nel corso del 2021 per ulteriori Euro 150 milioni.

In entrambi i casi i titoli sono stati emessi in un'unica tranche.

In relazione alla prima emissione, i titoli hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027 e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali pagata a giugno 2021 e l'ultima prevista a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

In relazione alla seconda emissione, i titoli hanno una durata di 20 anni, con scadenza aprile 2041 e una vita media (average life) di 15 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,18% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta ad aprile 2031 e l'ultima ad aprile 2041, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.

I titoli obbligazionari emessi in entrambi i casi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.

Per entrambe le emissioni è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri (rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, con riferimento ai dati del bilancio consolidato) risultano essere rispettati al 31 dicembre 2022.

Entrambe le emissioni non sono assistite da garanzie né reali né personali.

La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" è costituita da debiti verso la società consociata De' Longhi Capital Services S.r.l. per servizi ricevuti aventi natura finanziaria per M/Euro 111 e dal debito verso soci per la quota residuale dei dividendi distribuiti, ma non pagati, per M/Euro 350.

Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.

La voce include debiti verso società correlate per M/Euro 111 come indicato nell'allegato n. 4.

Riepilogo della posizione finanziaria netta

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
A. Disponibilità liquide 2.470 20.467 (17.997)
B. Mezzi equivalente a disponibilità liquide - - -
C. Altre attività finanziarie correnti 860.035 885.926 (25.891)
di cui anticipi per leasing - - -
D. Liquidità e altre attività finanziarie correnti
(A + B + C)
862.505 906.393 (43.888)
E. Debito finanziario corrente (22.185) (72.302) (50.117)
di cui debiti per leasing (304) (277) (27)
F. Parte corrente del debito finanziario non
corrente
(87.906) (170.604) (82.698)
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) (110.091) (242.906) (132.815)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (D
+ G)
752.414 663.487 88.927
I.1. Altre attività finanziarie non correnti 95 109 (14)
I. Debito finanziario non corrente (478.275) (358.218) (120.057)
di cui debiti per leasing (693) (761) 68
J. Strumenti di debito (236.026) (257.456) 21.430
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - - -
L. Indebitamento finanziario netto non
corrente (I + I.1 + J + K)
(714.206) (615.565) (98.641)
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 38.208 47.922 (9.714)
Valutazione a fair value degli strumenti finanziari
derivati e altre componenti non bancarie
3.896 51 3.845

La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006. Per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente alla lettera I.1 le "Altre attività finanziarie non correnti"; per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 12. Crediti non correnti.

Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'allegato n. 4.

Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta si rimanda al rendiconto finanziario in allegato alle presenti Note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.

25. Passività fiscali differite

La voce "Passività fiscali differite" è riferita all'iscrizione delle imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali, e sugli utili distribuibili da società controllate.

Il dettaglio è il seguente:

31.12.2022 31.12.2021
Imponibile Aliquota Totale
imposte
Imponibile Aliquota Totale
imposte
Variazione
Fondi rischi e oneri 67 24,0% 16 35 24,0% 9 7
Altre differenze temporanee (4.089) 24,0% (981) (7.334) 24,0% (1.760) 779
Differenze temporanee rilevate a CE (4.022) (965) (7.299) (1.751) 786
Riserve distribuibili da società controllate 178.552 13.449 12.337 2.962 10.487
Totale imposte anticipate / differite rilevate a CE 174.530 12.484 5.038 1.211 11.273
Fair value derivati cash flow hedge 3.523 24,0% 846 123 24,0% 29 817
Valutazione attuariale fondi IAS 19 (126) 24,0% (30) (177) 24,0% (44) 14
Totale differenze temporanee rilevate a PN 3.397 816 (54) (15) 831
Totale netto complessivo 177.927 13.300 4.984 1.196 12.104

La voce "Riserve distribuibili da società controllate" si riferisce ad imposte differite calcolate su riserve accumulate da società controllate che sono potenzialmente distribuibili in esercizi futuri.

Non vi sono differenze temporanee o perdite fiscali riportabili su cui non sono state iscritte le attività per imposte anticipate.

26. Benefici ai dipendenti

La voce è così composta:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Fondo di trattamento di fine rapporto 369 513 (144)
Benefici a medio-lungo termine 3.236 5.366 (2.130)
Totale 3.605 5.879 (2.274)

La ripartizione numerica dell'organico per categoria è riepilogata nella seguente tabella:

31.12.2022 Media 2022 31.12.2021 Media 2021
Impiegati 38 41 39 36
Dirigenti e funzionari 17 17 19 19
Totale 55 58 58 55

Fondo trattamento di fine rapporto

Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti della Società e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 - Employee benefits. Il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.

Tale piano è soggetto a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data di chiusura del bilancio.

La movimentazione intervenuta nell'esercizio è così riassunta:

Obbligazioni per TFR 31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Obbligazioni a benefici definiti 369 513 (144)
Costo netto a conto economico 31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Oneri finanziari sulle obbligazioni 4 2 2
Totale 4 2 2
Variazioni del valore attuale delle
obbligazioni
31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Valore attuale al 1° gennaio 513 476 37
Utilizzo fondo (97) (3) (94)
Oneri finanziari sulle obbligazioni 4 2 2
Utili e perdite attuariali rilevati a conto
economico complessivo
(51) 28 (79)
Altre variazioni - 10 (10)

Le principali ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dal piano descritto sono di seguito illustrate:

Ipotesi utilizzate TFR 2022 TFR 2021
Tasso di sconto 3,7% 0,9%
Futuri incrementi salariali 2,3% - 3,3% 1,5% - 2,5%
Tasso di inflazione 2,3% 1,5%

I "Benefici a medio-lungo termine", si riferiscono ad un piano di incentivazione 2021 - 2023 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione a favore di un numero ristretto di risorse chiave della Società.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

27. Debiti commerciali

L'importo di M/Euro 7.600 rappresenta il debito (nei confronti di terzi e di società correlate) per forniture di servizi. Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.

La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

28. Altri debiti

La voce si compone nel seguente modo:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Debiti verso il personale 2.234 3.906 (1.672)
Debiti verso società correlate 1.684 5.750 (4.066)
Debiti per ritenute da versare 1.404 2.938 (1.534)
Debiti verso Istituti di previdenza e
sicurezza sociale
577 1.399 (822)
Altro 1.179 2.647 (1.468)
Totale 7.078 16.640 (9.562)

I "Debiti verso società correlate" sono dovuti prevalentemente all'adozione, da parte della Società dell'istituto "liquidazione IVA di gruppo" ai sensi del DM 13/12/1979 come indicato nella nota 16. Altri Crediti.

I "Debiti per ritenute da versare" sono relativi alle ritenute operate e per le quali, alla data di bilancio, non erano scaduti i termini di versamento.

I "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" includono debiti verso INPS per l'importo di M/Euro 377 e verso fondi previdenziali per M/Euro 200.

Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.

La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

29. Impegni

con i soci di maggioranza.

La composizione e il raffronto con l'esercizio precedente sono i seguenti:

31.12.2022 31.12.2021 Variazione
Garanzie prestate a favore di:
De' Longhi Capital Services S.r.l. 245.210 266.132 (20.922)
De'Longhi Kenwood A.P.A. Ltd. 15.096 18.181 (3.085)
NPE S.r.l. (1) 10.000 5.000 5.000
De'Longhi Romania S.r.l. 9.445 5.809 3.636
De' Longhi Appliances S.r.l. 5.133 166 4.967
De'Longhi Kenwood Korea Ltd. 1.564 1.571 (7)
De'Longhi Brasil Ltda. 759 - 759
Elle S.r.l. 400 446 (46)
De'Longhi Deutchland Gmbh 398 - 398
De'Longhi Kenwood MEIA FZE 383 360 23
DeLonghi South Africa Pty Ltd. 373 374 (1)
De'Longhi America Inc. 225 212 13
De'Longhi Japan Corp. 212 230 (18)
De Longhi Benelux S.A. 104 7 97
De'Longhi Canada Inc. 69 70 (1)
De'Longhi LLC 34 7.231 (7.197)
De'Longhi Polska Sp.Zo.o. 27 27 -
E-Services S.r.l. 11 11 -
DL Chile S.A. 7 7 -
De'Longhi Australia PTY Ltd. - 20.611 (20.611)
De'Longhi Mexico S.a. - 1.324 (1.324)
De'Longhi Scandinavia A.B. - 78 (78)
Totale verso società del Gruppo e parti
correlate
289.450 327.847 (38.397)

(1) Trattasi di una partecipazione divenuta collegata a seguito della cessione del 55% delle quote del capitale da parte di De' Longhi Appliances S.r.l. al Gruppo H&T. Tali garanzie sono state revocate nel corso del 2023 nell'ambito di un nuovo accordo sottoscritto Le garanzie prestate si riferiscono prevalentemente a linee di credito utilizzate solo parzialmente dalle società correlate ed a fronte di finanziamenti a breve termine.

In aggiunta a quanto sopra riportato evidenziamo che:

  • la Società, a fronte dell'operazione di cessione crediti pro-soluto, ha prestato una fidejussione ed un mandato di credito nell'interesse delle società correlate cedenti, la cui esposizione complessiva al 31 dicembre 2022 è pari a M/Euro 176.957 (M/Euro 185.181 al 31 dicembre 2021);
  • la Società ha prestato garanzia nell'interesse delle società correlate a fronte dei contratti di copertura del rischio di cambio, il cui fair value al 31 dicembre 2022 è negativo per M/Euro 2.455 (positivo per M/Euro 4.159 al 31 dicembre 2021).
  • la Società ha prestato una fidejussione a favore di terzi per M/Euro 31.

Ad oggi non si ravvisano comunque elementi di rischio ai sensi di quanto previsto dallo IAS 37.

30. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria

Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.

Attività
31.12.2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti
- Partecipazioni (*) - - - -
- Crediti 100 100 - -
- Altre attività finanziarie non correnti 2.020 - - 2.020
Attività correnti
- Crediti commerciali 1.219 1.219 - -
- Crediti verso Erario per imposte correnti 483 483 - -
- Altri crediti 7.610 7.610 - -
- Crediti ed altre attività finanziarie correnti 861.911 860.035 - 1.876
- Disponibilità liquide 2.470 2.470 - -
Passività
31.12.2022 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti
- Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
(477.582) (477.582) - -
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine) (**)
(236.026) (236.026) - -
Passività correnti
- Debiti commerciali (7.600) (7.600) - -
- Debiti verso banche (quota a breve termine) (87.916) (87.916) - -
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine) (**)
(21.870) (21.870) - -
- Debiti tributari - - - -
- Altri debiti (7.078) (7.078) - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica lo IAS 17/ IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

Attività
31.12.2021 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Attività non correnti
- Partecipazioni (*) - - - -
- Crediti 112 112 - -
- Altre attività finanziarie non correnti 316 - - 316
Attività correnti
- Crediti commerciali 1.271 1.271 - -
- Crediti verso Erario per imposte correnti 796 796 - -
- Altri crediti 16.102 16.102 - -
- Crediti ed altre attività finanziarie correnti 885.926 885.926 - -
- Disponibilità liquide 20.467 20.467 - -
Passività
31.12.2021 Valore totale Costo ammortizzato Fair value rilevato
a conto economico
Fair value rilevato a conto
economico complessivo
Passività non correnti
- Debiti verso banche
(quota a medio-lungo termine)
(357.457) (357.457) - -
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a medio-lungo termine) (**)
(257.456) (257.456) - -
Passività correnti
- Debiti commerciali (5.865) (5.865) - -
- Debiti verso banche (quota a breve termine) (220.609) (220.609) - -
- Debiti verso altri finanziatori
(quota a breve termine) (**)
(22.285) (21.845) (4) (261)
- Debiti tributari - - - -
- Altri debiti (16.640) (16.640) - -

(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).

(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica lo IAS 17/ IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).

31. Livelli gerarchici degli strumenti finanziari valutati al fair value

La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2022. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività identiche;
  • livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente, sia indirettamente;
  • livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Strumenti finanziari valutati al
fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati:
- derivati con fair value
positivo
3.896

Non ci sono stati, nel corso dell'esercizio, trasferimenti tra i livelli.

32. Gestione dei rischi

La Società in connessione con l'operatività caratteristica, è esposta a rischi finanziari:

  • • rischio di credito, derivante principalmente dall'attività di impiego della liquidità;
  • • rischio di liquidità, derivante dalla necessità di disporre di un adeguato accesso ai mercati dei capitali e alle fonti di finanziamento per coprire i fabbisogni originati dalla gestione corrente, dall'attività di investimento e dalle scadenze dei debiti finanziari;
  • • rischio di cambio, in connessione all'esposizione in valute diverse dalla valuta di conto;
  • • rischio di tasso d'interesse, relativo al costo della posizione di indebitamento.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.

Sono oggetto di svalutazione le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, tenendo conto della parte dei crediti coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.

Tale rischio non è significativo per la Società, in quanto risulta esposta principalmente verso società del Gruppo.

Per quanto riguarda il rischio di credito finanziario, in relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.

La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, si attiene a politiche e procedure di Gruppo specifiche, tra cui:

  • centralizzazione della gestione dei debiti finanziari e della liquidità, supportati anche da sistemi di reportistica, da strumenti informatici e, ove possibile, da strutture di cash-pooling;
  • attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;

  • diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;

  • dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari;
  • monitoraggio, anche prospettico, delle necessità di finanziamento e loro distribuzione all'interno del Gruppo.

La Società dispone di linee di credito bancarie a breve e medio termine, destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.) o relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio.

Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno alla Società di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La nota 30. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo lo IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie della Società al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.

Flussi non attualiz
zati al 31.12.2022
Entro un anno Da uno a cinque anni Oltre cinque anni Flussi non attualiz
zati al 31.12.2021
Entro un anno Da uno a cinque anni Oltre cinque anni
Debiti verso banche (*) (608.305) (101.329) (506.976) - (579.378) (221.161) (358.217) -
Debiti verso altri finanziatori (**) (285.919) (25.251) (95.623) (165.045) (311.220) (25.763) (97.037) (188.420)
Debiti commerciali (7.600) (7.600) - - (5.865) (5.865) - -
Debiti tributari e altri debiti (7.078) (7.078) - - (16.640) (16.640) - -
Totale (908.902) (141.258) (602.599) (165.045) (913.103) (269.429) (455.254) (188.420)

(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 565.498 al 31 dicembre 2022 e M/Euro 578.066 al 31 dicembre 2021. Per il dettaglio si rinvia alla nota 23. Debiti verso banche.

(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 257.896 al 31 dicembre 2022 (al netto della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati per M/Euro 0) e M/Euro 279.476 al 31 dicembre 2021 (al netto della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati per M/Euro 265). Per il dettaglio si rinvia alla nota 24. Debiti verso altri finanziatori.

Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 - Leases si rinvia alla nota 10. Leasing.

Rischio di cambio

La Società, in connessione all'attività caratteristica, è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.

Per le politiche, l'oggetto e gli strumenti di copertura, nonché per la struttura operativa adottati a livello di Gruppo, si rinvia ai commenti al bilancio consolidato.

Sensitivity analysis

Si è stimato quale sarebbe il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%) considerando solo quei crediti/debiti in valuta che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per i crediti/debiti coperti, la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi.

Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (Dollaro USA, Dollaro Hong Kong e Sterlina) produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- M/Euro 81 (+/- M/Euro 6 al 31 dicembre 2021). Essendo la maggior parte dei crediti/debiti in questione in scadenza entro l'esercizio successivo, tale variazione di fair value avrebbe impatto sul conto economico dell'esercizio successivo.

Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2022 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2022".

Rischio di tasso di interesse

La Società è esposta al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.

Al 31 dicembre 2022, il debito finanziario della Società è a tasso fisso per quanto riguarda i prestiti obbligazionari ed una parte del finanziamento acceso nel 2019 che beneficia di una copertura IRS (Interest Rate Swap), mentre la restante parte è a tasso variabile.

Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di valutare il disallineamento tra attività e passività finanziarie e verificare che non ci siano differenziali rilevanti tra queste, che potrebbero portare ad un impatto sul costo dei finanziamenti in caso di aumento della curva dei tassi di interesse.

Sensitivity analysis

Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/-1% nei tassi di mercato) sul costo del debito della Società, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 365,1 milioni di attività nette su un totale di Euro 42,1 milioni di attività nette al 31 dicembre 2022 e, per il 2021, su un montante di Euro 540,6 milioni di attività nette su un totale di Euro 48,0 milioni di attività nette). In assenza di coperture, ogni variazione nei tassi di interesse ha un impatto diretto e totale sul costo di tale quota dell'indebitamento, in termini di maggiori/minori oneri finanziari.

Di conseguenza, una variazione del +/- 1% dei tassi di interesse porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico per Euro 3,7 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022 (Euro 5,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).

Il contratto di copertura in essere ha consentito, sulla parte di finanziamento correlato, di trasformare il tasso di interesse variabile in tasso di interesse fisso. Pertanto, la variazione del tasso di interesse non avrebbe comunque nessun impatto sul conto economico. Tuttavia, in considerazione del fatto che i contratti di copertura vengono valutati a fair value, e che la componente relativa ai flussi futuri di interessi viene sospesa a patrimonio netto, una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione della riserva di cash flow hedge pari a +/- Euro 0,8 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022 (Euro 1,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).

Si rinvia al paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2022" per ulteriori dettagli.

Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2022

La Società al 31 dicembre 2022 ha in essere un solo strumento derivato a copertura del fair value dei flussi di cassa, mentre non ha strumenti derivati a copertura del fair value degli strumenti sottostanti.

Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.

I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).

Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2022 valutate al fair value:

31.12.2022
Fair value
Contratti a copertura del rischio di tasso di interesse 3.896
Derivati a copertura di flussi di cassa attesi 3.896
Totale fair value derivati 3.896

IRS (Interest Rate Swap) a copertura del rischio di tasso di interesse sui finanziamenti:

La valutazione del derivato è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2022 il fair value del derivato, ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è positivo per M/Euro 3.896 ed è esposto tra i crediti finanziari.

Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo positivo di M/Euro 3.523, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 845.

Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):

Valore nozionale
(in M/Euro)
31.12.2022
Fair value (in M/Euro)
IRS su finanziamento 67.000 3.896
Totale fair value derivati 3.896
di cui:
fair value positivo a m/l termine 2.020
fair value positivo a breve termine 1.876

33. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate

L'allegato n. 4 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le società del Gruppo e con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo, salvo quanto già specificato nella presente nota, e sono regolate a condizioni di mercato.

34. Eventi successivi

Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

35. Proposte di deliberazione all'assemblea

1) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: presentazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'ulteriore documentazione prevista dalla legge

delibera

di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A.".

2) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").

Signori Azionisti,

in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, pari ad Euro 100.808.066, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., tenuto conto dell'utile d'esercizio risultante dal bilancio al 31 dicembre 2022, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione

delibera

    1. di accantonare a riserva legale, ai sensi dell'art. 2430 del codice civile, una parte dell'utile dell'esercizio 2022, pari ad Euro 49.172, in misura necessaria per raggiungere un quinto del capitale sociale sottoscritto alla data della presente Assemblea;
    1. di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,48 per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. N. 58/98;
    1. di accantonare a riserva straordinaria l'importo dell'utile di esercizio che residua;
    1. di stabilire che il pagamento del dividendo avvenga, per ciascuna azione avente diritto, il 24 maggio 2023, con data stacco della cedola n. 23 il 22 maggio 2023, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98, il 23 maggio 2023".

Treviso, 13 marzo 2023

De' Longhi S.p.A. Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Bilancio d'esercizio

Allegati

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative, delle quali costituiscono parte integrante.

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:

    1. Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
    1. Rendiconto Finanziario in termini di Posizione Finanziaria Netta.
    1. Elenco delle società controllate e collegate e movimentazione delle partecipazioni.
    1. Rapporti economici e patrimoniali derivanti da operazioni con parti correlate:
    2. a. Conto Economico e Situazione Patrimoniale-Finanziaria
    3. b. Riepilogo per società

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi 204 dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni (Allegato n. 1 alle Note illustrative)

I sottoscritti, Fabio de' Longhi, Amministratore Delegato, e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio nel corso dell'esercizio 2022.
  • Si attesta, inoltre, che:
  • il bilancio al 31 dicembre 2022:
    • è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dalla Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Fabio de' Longhi Amministratore Delegato

Stefano Biella Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Rendiconto Finanziario in termini 205 di Posizione Finanziaria Netta

(Allegato n. 2 alle Note illustrative)

(Valori in migliaia di Euro) 2022 2021
Risultato netto 100.808 107.099
Imposte sul reddito del periodo 5.804 (5.732)
Proventi per dividendi (132.947) (133.327)
Ammortamenti 392 561
Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie (1.356) 3.065
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) (27.299) (28.334)
Variazioni delle attività e passività:
Crediti commerciali 52 2.147
Debiti commerciali 1.736 1.520
Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto 4.709 5.378
Pagamento imposte sul reddito - (918)
Flussi finanziari generati da movimenti di capitale circolante (B) 6.497 8.127
Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) (20.802) (20.207)
Attività di investimento:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali - (124)
Investimenti in immobilizzazioni materiali - (136)
Investimenti in beni in leasing (266) (104)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali - 16
Proventi per dividendi 132.947 133.327
Flussi finanziari generati da attività di investimento (C) 132.681 132.979
Flusso netto operativo (A+B+C) 111.879 112.772
Esercizio stock option 3.353 7.110
Distribuzione dividendi (124.501) (80.822)
Riserva Cash flow hedge 3.400 1.340
Flusso di cassa assorbito dalla variazione di voci di patrimonio netto (E) (117.748) (72.372)
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) (5.869) 40.400
Posizione finanziaria netta attiva iniziale 47.973 7.573
Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) (5.869) 40.400
Posizione finanziaria netta attiva finale 42.104 47.973

Elenco delle partecipazioni ex art. 2427 c.c. 206

(Allegato n. 3 alle Note illustrative) (*)

Denominazione Sede Capitale Sociale Patrimonio netto Utile o (perdita)
ultimo esercizio
Quota detenuta
direttamente
Valore di bilancio
Imprese controllate M/Euro
De Longhi Benelux S.A. (1) Luxembourg Eur 181.730.990 Eur 305.776.026 Eur 67.142.139 100% 266.737
De' Longhi Appliances S.r.l. Treviso Eur 200.000.000 Eur 324.453.005 Eur 51.579.088 100% 242.678
De'Longhi Deutschland GmbH (2) Neu Isenburg Eur 2.100.000 Eur 52.623.166 Eur 11.523.172 100% 40.800
De' Longhi Capital Services S.r.l. (3) (4) Treviso Eur 53.000.000 Eur 64.626.994 Eur 3.625.806 11,32% 6.005
E-Services S.r.l. Treviso Eur 50.000 Eur 2.287.199 Eur 1.713.395 100% 5.264
De'Longhi Romania S.r.l. (2) (4) Cluj-Napoca Ron 140.000.000 Ron 607.744.175 Ron 74.920.867 10% 3.078
De'Longhi Kenwood GmbH (2) Wr. Neudorf Eur 36.336 Eur 4.109.843 Eur 1.311.593 100% 2.900
Clim.Re S.A. (1) (4) Luxembourg Eur 1.239.468 Eur 1.921.081 Eur 252.456 4% 54
De'Longhi Polska Sp.Zoo (2) (4) Warszawa Pln 50.000 Pln 96.334.630 Pln 22.229.184 0,1% -
Totale 567.516

(*) Trattasi di dati relativi ai bilanci civilistici al 31 dicembre 2022, se non specificato diversamente.

(1) Trattasi di dati relativi al bilancio civilistico al 31 dicembre 2021.

(2) Trattasi di dati utilizzati ai fini del processo di consolidamento del 31 dicembre 2022.

(3) Lo statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De' Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali.

(4) La quota residua è detenuta indirettamente.

Prospetto delle variazioni delle partecipazioni 207

(Allegato n. 3 alle Note illustrative - segue)

Partecipazioni
(Valori in migliaia di Euro)
Valore di bilancio
al 31.12.2021
Acquisizioni,
sottoscrizioni
e ripianamenti
Cessioni Svalutazioni e
ripristini netti
Valore di bilancio
al 31.12.2022
Controllate
De Longhi Benelux S.A. 266.737 - - - 266.737
De' Longhi Appliances S.r.l. 242.678 - - - 242.678
De'Longhi Deutschland GmbH 40.800 - - - 40.800
De' Longhi Capital Services S.r.l. 6.005 - - - 6.005
E-Services S.r.l. 5.264 - - - 5.264
De'Longhi Romania S.r.l. 3.078 - - - 3.078
De'Longhi Kenwood GmbH 2.900 - - 2.900
Clim.Re S.A. 54 - - - 54
De'Longhi Polka Sp.Zo.o. - - - - -
Totale partecipazioni 567.516 - - - 567.516

Rapporti economici e patrimoniali 208 derivanti da operazioni con parti correlate

(Allegato n. 4 alle Note illustrative)

Conto economico ai sensi della delibera CONSOB
n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 2022 di cui parti correlate 2021 di cui parti correlate
Ricavi 1 12.667 12.573 14.547 14.443
Totale ricavi netti 12.667 14.547
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 (67) (51)
Consumi (67) (51)
Costo del lavoro 3 (7.847) (19.656)
Costi per servizi e oneri diversi di gestione 4 (18.842) (2.604) (20.974) (2.034)
Ammortamenti 5 (392) (561)
Risultato operativo (14.481) (26.695)
Proventi (oneri) finanziari netti 6 121.093 136.452 128.062 134.089
Risultato prima delle imposte 106.612 101.367
Imposte 7 (5.804) 5.732
Risultato netto 100.808 107.099

Rapporti economici e patrimoniali 209 derivanti da operazioni con parti correlate

(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)

Situazione patrimoniale-finanziaria redatta ai sensi della
delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006
Attivo
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2022 di cui parti correlate 31.12.2021 di cui parti correlate
Attività non correnti
Immobilizzazioni immateriali 65 102
- Altre immobilizzazioni immateriali 8 65 102
Immobilizzazioni materiali 1.107 1.196
- Altre immobilizzazioni materiali 9 111 162
- Diritto d'uso beni in leasing 10 996 1.034
Partecipazioni e altre attività finanziarie 569.637 567.944
- Partecipazioni 11 567.516 567.516
- Crediti 12 101 95 112 109
- Altre attività finanziarie non correnti 13 2.020 316
Totale attività non correnti 570.809 569.242
Attività correnti
Crediti commerciali 14 1.219 1.161 1.271 1.269
Crediti verso erario per imposte correnti 15 483 796
Altri crediti 16 7.613 5.457 16.102 10.518
Crediti e altre attività finanziarie correnti 17 861.911 860.035 885.926 885.918
Disponibilità liquide 18 2.470 20.467
Totale attività correnti 873.696 924.562
Totale attivo 1.444.505 1.493.804
Situazione patrimoniale-finanziaria redatta ai sensi della
delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006
Passivo e patrimonio netto
(Valori in migliaia di Euro)
Nota 31.12.2022 di cui parti correlate 31.12.2021 di cui parti correlate
Patrimonio netto
Patrimonio netto 588.531 605.379
- Capitale Sociale 21 226.590 226.344
- Riserve 22 261.133 271.936
- Risultato netto 100.808 107.099
Totale patrimonio netto 588.531 605.379
Passività non correnti
Debiti finanziari 714.301 615.674
- Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) 477.582 357.457
- Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) 236.026 257.456
- Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine)
10
693 518 761 634
Passività fiscali differite
25
13.300 1.196
Fondi per rischi e oneri non correnti 3.604 5.879
- Benefici ai dipendenti 3.604 5.879
Totale passività non correnti 731.205 622.749
Passività correnti
Debiti commerciali
27
7.601 25 5.865 34
Debiti finanziari 110.090 243.171
- Debiti verso banche (quota a breve termine)
23
87.916 220.609
- Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine)
24
21.870 111 22.285 137
- Debiti per leasing (quota a breve termine) 304 202 277 176
Altri debiti
28
7.078 1.684 16.640 5.750
Totale passività correnti 124.769 265.676
Totale passivo e patrimonio netto 1.444.505 1.493.804

Rapporti economici e patrimoniali 211 derivanti da operazioni con parti correlate Riepilogo per società

(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)

(Valori in milioni di Euro) Ricavi (1) Consumi e Costi
per Servizi (1)
Proventi e oneri
finanziari
Crediti finanziari
non correnti
Crediti finanziari
correnti
Altri crediti (2) Debiti finanziari
non correnti
Debiti finanziari
correnti (3)
Altri debiti
Società controllanti:
DE LONGHI INDUSTRIAL S.A. - - - - - 5,5 - - -
Totale società controllanti (a) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 5,5 0,0 0,0 0,0
Società controllate e collegate:
DE'LONGHI APPLIANCES S.R.L. 7,0 (0,2) 130,0 - - 1,0 (0,5) (0,2) (1,7)
E-SERVICES S.R.L. 2,9 (0,6) 1,5 - - - - - -
DE'LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD 1,6 - 0,1 0,1 - - - - -
CAPITAL BRANDS HOLDINGS INC. 0,7 - - - - - - - -
DE'LONGHI S.R.L. - ROMANIA 0,1 - - - - - - - -
KENWOOD LIMITED 0,1 (0,1) - - - - - - -
DE'LONGHI HOUSEHOLD GMBH 0,1 - - - - 0,1 - - -
DE'LONGHI AMERICA INC. - (1,7) - - - - - - -
DE'LONGHI CAPITAL SERVICES Srl - - 3,5 - 860,0 - - (0,1) -
DE'LONGHI-KENWOOD GMBH - AUSTRIA - - 1,4 - - - - - -
Totale società controllate e collegate (b) 12,5 (2,6) 136,5 0,1 860,0 1,1 (0,5) (0,3) (1,7)
Parti correlate:
GAMMA S.R.L. 0,1 - - - - - - - -
Totale società correlate (c) 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale società controllanti, controllate,
collegate e correlate (a+b+c)
12,6 (2,6) 136,5 0,1 860,0 6,6 (0,5) (0,3) (1,7)

(1) Trattasi prevalentemente di rapporti di natura commerciale e di fornitura di servizi di natura amministrativa prestati dal personale dipendente.

(2) La voce è costituita da "Crediti commerciali" per Euro 1,2 milioni e "Altri crediti" per euro 5,4 milioni.

(3) La voce è costituita da "Debiti verso altri finanziatori" per Euro 0,1 milioni e "Debiti per leasing" per euro 0,2 milioni.

Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

Bilancio d'esercizio

Relazione della Società di Revisione al bilancio d'esercizio

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Relazione del Collegio Sindacale

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Immagini sede De'Longhi © 2022 Marco Zanta. Tutti i diritti riservati De' Longhi S.p.A.
Sede sociale: Via L. Seitz, 47 - 31100 Treviso
Capitale Sociale: Euro 226.590.000 (sottoscritto e versato)
Codice Fiscale e N. iscrizione al Registro delle Imprese: 11570840154
Il presente fascicolo è disponibile su internet all'indirizzo: Iscritta al R.E.A. di Treviso n. 224758
www.delonghigroup.com Partita I.V.A. 03162730265

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