Annual Report • Mar 31, 2023
Annual Report
Open in ViewerOpens in native device viewer


| Il Gruppo De' Longhi | 3 |
|---|---|
| — Conto economico | 83 |
|---|---|
| — Conto economico complessivo | 84 |
| — Situazione patrimoniale - finanziaria | 85 |
| — Rendiconto finanziario | 87 |
| — Prospetto delle variazioni di patrimonio netto | 88 |
| Note illustrative | 89 |
| Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato | 140 |
| Relazione della Società di Revisione indipendente | |
| sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario | 147 |
Prospetti contabili di De' Longhi S.p.A.:
| — Conto economico | 168 |
|---|---|
| — Conto economico complessivo | 169 |
| — Situazione patrimoniale - finanziaria | 170 |
| — Rendiconto finanziario | 172 |
| — Prospetto delle variazioni di patrimonio netto | 173 |
| Note illustrative | 174 |
| Relazione della Società di Revisione al bilancio d'esercizio | 212 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 217 | |
|---|---|---|
| ---------------------------------- | ----- | -- |
Copia di cortesia.
Questa versione è stata preparata per comodità d'uso e non contiene le informazioni ESEF come specificato nelle norme tecniche di regolamentazione ESEF (Regolamento Delegato (UE) 2019/815).
La Relazione finanziaria annuale, redatta secondo le disposizioni del predetto Regolamento Delegato è pubblicata e depositata secondo le disposizioni di legge.

Il Gruppo De' Longhi

,
Heritage Passione Rispetto Competenza Ambizione Lavoro di squadra Coraggio I nostri valori
Nel mondo, Ogni giorno, Al vostro fianco Un oggetto, Un'emozione, Un'esperienza autentica, Da vivere, da Raccontare.
Il Gruppo ha le sue radici all'inizio del '900 quando la famiglia de' Longhi fonda un laboratorio di produzione di componentistica industriale; nel corso degli anni diventa un produttore di prodotti finiti per conto terzi; nel 1974 viene lanciato il primo elettrodomestico marchiato De' Longhi, segnando così l'inizio della storia del Gruppo.
Inizialmente nota come produttore di radiatori elettrici portatili e condizionatori d'aria, l'Azienda, negli anni, ha ampliato la propria gamma di prodotti. Oggi, il Gruppo offre una gamma di piccoli elettrodomestici per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, il comfort (climatizzazione e riscaldamento) e la cura della casa e opera nel mercato principalmente attraverso i tre brand De' Longhi, Kenwood e Braun.
Recentemente la gamma dei prodotti è stata ampliata grazie all'acquisizione di Capital Brands Holding Inc., società americana che opera nel segmento dei personal blenders con i marchi Nutribullet e Magic Bullet, e del Gruppo Eversys attivo nel segmento delle macchine professionali per il caffè espresso.
Il Gruppo, il cui quartier generale ha sede a Treviso (Veneto, Italia), è presente in tutto il mondo grazie alle filiali commerciali dirette ed un network di distributori; inoltre, possiede sei stabilimenti produttivi e alcuni negozi.
Il Gruppo mira a rafforzare la propria leadership globale, raggiungendo i consumatori in tutto il mondo con soluzioni superiori per design, qualità e tecnologia.
I punti di forza su cui il Gruppo può contare per arrivare a questi obiettivi sono il suo portfolio composto da marchi forti, distintivi e diversificati, la capacità di ascolto dei nuovi trend di mercato, la presenza geografica estesa a livello globale, le diversità e il talento delle persone che lo compongono.
I valori del Gruppo riflettono chi siamo, il nostro carattere, il nostro modo di essere e di lavorare.
Sono degli ideali che guidano l'azione concreta del Gruppo, attraverso il lavoro quotidiano delle proprie persone e dei loro progetti.
Dalle materie ai prodotti
Le materie prime e i componenti acquistati vengono inviati agli stabilimenti del Gruppo e ai partner selezionati per la produzione e l'assemblaggio. Il processo è organizzato secondo centri di competenza specializzati all'interno dei quali la produzione di un determinato prodotto avviene sempre all'interno dello stesso stabilimento.
Ogni prodotto nasce da attività di ricerca, di sviluppo e di progettazione che coinvolgono gli uffici tecnici e le funzioni di marketing e design. Una volta definita la soluzione, il Gruppo procede con l'acquisto delle materie prime e dei componenti semilavorati.
Al termine del processo produttivo tutti i prodotti, comprese le soluzioni realizzate nelle produzioni affidate ai fornitori partner di prodotto finito, vengono testati per assicurare i massimi livelli di sicurezza e qualità.
Dai centri di sourcing e dagli hub logistici i prodotti vengono trasportati ai diversi magazzini per essere poi distribuiti verso l'intero network commerciale del Gruppo.


Il Gruppo De' Longhi è impegnato nel perseguire una progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, promuovendo un approccio sistemico e trasparente, rispettoso del Codice Etico, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere.
Il 2022 ha segnato l'inizio di un nuovo capitolo del percorso di sostenibilità.
È stato approvato il primo Piano di Sostenibilità, sono stati identificati dei target per dare concretezza all'impegno del Gruppo a fronte dei quali sono stati sviluppati dei progetti specifici, sono proseguite la promozione e la costituzione di partnership strategiche con primari istituti universitari ed è stato pubblicato il Manifesto di Sostenibilità del Gruppo.
Il Manifesto di Sostenibilità, disponibile nel sito internet www.delonghigroup.com, nella sezione "Sostenibilità" - "Documenti", è volto a creare un commitment trasversale a tutta la community interna, nonché a far conoscere all'esterno i temi su cui il Gruppo intende lavorare nell'ottica di un costante miglioramento e riassume l'impegno di De' Longhi nel dare un proprio contributo agli sforzi globali per un futuro sostenibile.
La strategia di sostenibilità del Gruppo è strutturata intorno a tre pilastri:
condividere la filosofia di De' Longhi attraverso l'acquisto dei suoi prodotti e sulle comunità locali - stakeholder fondamentale per il Gruppo.
Le aree di impegno identificate che gravitano attorno a questi tre pilastri sono otto, e comprendono a loro volta molteplici tematiche sottostanti.
Tutti i target previsti per il 2022 nel Piano di Sostenibilità sono stati raggiunti:
Inoltre, 2 target previsti per il 2023 sono stati rag giunti con un anno di anticipo rispetto al Piano, ed in particolare:
smontaggio e la riduzione della tossicità e noci vità delle risorse.
Si ricorda inoltre che la sostenibilità è stata identifi cata come uno dei key enablers fondamentali del Medium Term Plan 2021-2023, a conferma della centralità del concetto di "Successo Sostenibile" per il Gruppo De' Longhi.
Per concludere, si menzionano altre due importanti attività su cui il Gruppo sta attualmente lavorando. De' Longhi ha infatti preso parte nel corso dell'eser cizio ad un bando del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), nell'ambito del Piano Naziona le di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il bando prevede la creazione di almeno 12 partenariati estesi, tra cui Models for Sustainable Nutrition in collaborazione con l'Università di Parma. Tra i target da raggiunge re: la prevenzione degli sprechi, la sostenibilità e la circolarità della supply chain, il miglioramento della nutrizione e la sostenibilità alimentare in contesti ad alta densità abitativa.
Infine, sempre nel 2022 De' Longhi ha preso parte all'Italian Green New Deal, un bando nazionale che prevede contributi e agevolazioni finanziarie a so stegno dei progetti di transizione ecologica e circo lare. Le iniziative identificate dal Gruppo riguardano principalmente la sostenibilità delle macchine da caffè, dalla componentistica agli imballi.
La Società pubblica la propria Dichiarazione consolida ta di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016, nonché il relativo Report di Sostenibilità, en trambi reperibili nel sito internet www.delonghigroup. com, nella sezione "Sostenibilità" - "Documenti".
| Consiglio di amministrazione | Società di revisione | |||
|---|---|---|---|---|
| Giuseppe de' Longhi | Presidente | PriceWaterhouseCoopers S.p.A.*** | ||
| Fabio de' Longhi | Vice-Presidente e Amministratore Delegato |
Comitato Controllo e Rischi, | ||
| Massimiliano Benedetti ** | Consigliere | Corporate Governance e Sostenibilità | ||
| Ferruccio Borsani ** | Consigliere | Luisa Maria Virginia Collina ** | Presidente | |
| Luisa Maria Virginia Collina ** | Consigliere | Micaela Le Divelec Lemmi ** | ||
| Silvia de' Longhi | Consigliere | Stefania Petruccioli | ||
| Carlo Garavaglia | Consigliere | |||
| Carlo Grossi ** | Consigliere | Comitato Remunerazioni e Nomine | ||
| Micaela Le Divelec Lemmi ** | Consigliere | |||
| Maria Cristina Pagni | Consigliere | Carlo Grossi ** | Presidente | |
| Stefania Petruccioli | Consigliere | Ferruccio Borsani ** Carlo Garavaglia |
||
| Collegio Sindacale | Comitato Indipendenti | |||
| Cesare Conti | Presidente | |||
| Alessandra Dalmonte | Sindaco effettivo | Luisa Maria Virginia Collina ** | Presidente e Lead Independent Director |
|
| Alberto Villani | Sindaco effettivo | Massimiliano Benedetti ** | ||
| Raffaella Annamaria Pagani | Sindaco supplente | Micaela Le Divelec Lemmi ** | ||
| Alberta Gervasio | Sindaco supplente |
* Gli organi societari attuali sono stati nominati dall'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2022 per il triennio 2022-2024.
In data 17 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni, con decorrenza dal 31 agosto 2022, del dott.Massimo Garavaglia dalle sue cariche di Amministratore Delegato e di Direttore Generale di De' Longhi S.p.A., nonché dagli incarichi consiliari ricevuti nell'ambito del Gruppo. In data 28 luglio 2022, nell'ambito della Succession Plan Policy, adottata dalla Società De' Longhi S.p.A. in ossequio alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Vice-Presidente Fabio de' Longhi Amministratore Delegato con efficacia dal 1° settembre 2022, nelle more dell'individuazione del nuovo vertice aziendale. Sempre a far data dal 1° settembre, il dott. Fabio de' Longhi è stato altresì identificato, ai sensi del Codice di Corporate Governance, quale Chief Executive Officer incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di De' Longhi S.p.A. e del Gruppo. In data 22 dicembre 2022 il Succession Plan si è concluso con la nomina dell'ing. Nicola Serafin quale nuovo Direttore Generale (con efficacia dal 1° gennaio 2023) e la conferma del dott. Fabio de' Longhi quale Amministratore Delegato.
** Amministratori indipendenti.
*** Incarico conferito dall'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2018 per gli esercizi 2019-2027.


pari a Euro 3.158,4 milioni, in lieve calo rispetto al 2021, ma in forte progressione rispetto ai valori pre-pandemia.

Ricavi consolidati per linee di business


pari a Euro 298,8 milioni.
Flusso da gestione corrente e variazioni di CCN positivo per Euro 151,9 milioni.

pari a Euro 362,0 milioni (11,5% dei ricavi).

pari a Euro 288,8 milioni (9,1% sui ricavi).

(Importi in Euro milioni)
| Valori in milioni di Euro | 2022 | % | 2021 | % | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 3.158,4 | 100,0% | 3.221,6 | 100,0% | (63,2) | (2,0%) |
| Ricavi a cambi costanti | 3.031,3 | 100,0% | 3.221,4 | 100,0% | (190,1) | (5,9%) |
| Margine industriale netto | 1.493,3 | 47,3% | 1.600,2 | 49,7% | (106,8) | (6,7%) |
| EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option | 362,0 | 11,5% | 515,0 | 16,0% | (153,0) | (29,7%) |
| EBITDA | 369,4 | 11,7% | 480,6 | 14,9% | (111,2) | (23,1%) |
| Risultato operativo | 263,5 | 8,3% | 386,9 | 12,0% | (123,4) | (31,9%) |
| Risultato netto di competenza del Gruppo | 177,4 | 5,6% | 311,1 | 9,7% | (133,7) | (43,0%) |
| Risultato netto ante oneri non ricorrenti/stock option | 170,3 | 5,4% | 312,8 | 9,7% | (142,6) | (45,6%) |
| Valori in milioni di Euro | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Capitale circolante operativo netto | 288,8 | 199,7 |
| Capitale circolante operativo netto/Ricavi netti | 9,1% | 6,2% |
| Capitale circolante netto | 142,9 | (8,6) |
| Capitale investito netto | 1.364,6 | 1.145,5 |
| Posizione finanziaria netta attiva | 298,8 | 425,1 |
| di cui: | ||
| - posizione finanziaria netta bancaria | 389,5 | 505,9 |
| - altre attività/(passività) non bancarie | (90,7) | (80,8) |
| Patrimonio netto | 1.663,4 | 1.570,6 |
Le dichiarazioni previsionali (forward - looking sta tements), contenute in particolare nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione", per loro natura, hanno una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. Alla data della presente Re lazione, visto il contesto in continua evoluzione, si registra un elevato livello di incertezza che impone un atteggiamento di cautela nella redazione delle previsioni economiche. I risultati effettivi potranno pertanto differire rispetto a quelli annunciati in rela zione a diversi fattori.
I dati a cambi costanti sono stati calcolati escluden do gli effetti della conversione dei saldi in valuta e della contabilizzazione delle operazioni in derivati.
I dati economici e patrimoniali-finanziari di seguito commentati si riferiscono al perimetro del Gruppo De' Longhi comprensivo delle recenti acquisizioni di Capital Brands ed Eversys.





Il 2022 è stato un anno molto complesso, caratterizzato da molteplici fattori macroeconomici e geo-politici che hanno influenzato l'andamento dell'attività.
Gli strascichi dell'epidemia di Covid-19, soprattutto in Cina, la guerra in Ucraina, le dinamiche inflattive, il generale trend di aumento dei costi e la repentina evoluzione dei mercati finanziari (aumento dei tassi di interesse e andamento dei cambi), hanno contribuito a determinare un'elevata volatilità della domanda.
La generale saturazione dei mercati e una conseguente repentina revisione delle previsioni di crescita, hanno, poi, comportato un elevato livello di stock, presso il trade e nei magazzini del Gruppo a cui è stato fatto fronte, a partire dal secondo semestre, avviando delle azioni mirate al contenimento delle scorte con un forte rallentamento della produzione e degli acquisti.
In questo scenario molto complicato, il Gruppo De' Longhi, dopo un 2021 caratterizzato da una crescita record, ha saputo affrontare con resilienza le numerose sfide e le crescenti complessità di un contesto, ancora una volta, in continua evoluzione.
In virtù del rafforzamento degli investimenti in comunicazione a supporto dei brand, alla buona performance dei prodotti per il caffè e alla diversificazione della presenza nei mercati internazionali, De' Longhi ha mantenuto i ricavi ad un buon livello, evidenziando un leggero calo rispetto al 2021 che tuttavia ha rappresentato un termine di comparazione sfidante.
I fattori sopra descritti hanno, però, determinato un rilevante impatto sulla marginalità che ha risentito di costi di natura straordinaria connessi al rallentamento della produzione e ai livelli elevati di giacenze di magazzino.
Il Gruppo, grazie alle azioni intraprese, è riuscito, infine, a contenere il livello di capitale circolante, in particolare con riferimento al magazzino e ai crediti, e a recuperare, soprattutto nel quarto trimestre, reddittività mitigando gli effetti sulla posizione finanziaria netta a conferma della propria solidità patrimoniale.
In continuità con l'anno precedente, sono proseguiti nel corso del 2022 gli investimenti in comunicazione; in particolare, sono continuate le attività nell'ambito delle campagne pubblicitarie globali a supporto dei prodotti per il caffè che vedono coinvolti importanti ambassador e che, in un orizzonte temporale pluriennale, hanno lo scopo di consolidare la riconoscibilità e l'immagine dei brand del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio, De' Longhi ha, inoltre, continuato ad investire in ambito industriale, in infrastrutture e nello sviluppo di nuovi prodotti.
A conferma dell'impegno di evolvere verso un modello finalizzato a consolidare la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore degli stakeholder, è stato avviato, inoltre, un processo di integrazione della sostenibilità nella strategia industriale con l'obiettivo di coniugare crescita e sviluppo sostenibile.
Nel corso del 2022 i ricavi si sono attestati a Euro 3.158,4 milioni in leggera contrazione (-2,0%) rispetto al 2021 che, tuttavia, rappresenta un termine di confronto particolarmente sfidante, vista la sua decisa accelerazione sul 2020 e, per questo, penalizzante in termini comparativi. L'andamento ha risentito di una contrazione dei volumi e di un peggioramento del mix solo parzialmente compensati da un effetto prezzi positivo e dalla rivalutazione delle principali valute di export che ha determinato un recupero in termini di ricavi (in diminuzione del 5,9% a parità di cambi).
In termini geografici, i ricavi hanno avuto un andamento non omogeneo risentendo in maniera diversa dei fattori critici che hanno influenzato il business nel corso del 2022.
In Europa il Gruppo ha realizzato un fatturato pari a Euro 1.874,6 milioni, in riduzione del 9,7% (-10,8% a cambi costanti) rispetto ai dodici mesi del 2021.
Risultati positivi sono arrivati dai mercati nei quali il comparto dei prodotti per il caffè ha continuato a performare con successo e in quelli in cui, tradizionalmente, il settore delle kitchen machine è meno rilevante.
Le vendite, infatti, hanno subìto le diverse dinamiche di mercato e hanno risentito della riduzione della domanda di prodotti per la casa, in particolare per la preparazione dei cibi, la cui richiesta è tornata ai livelli pre-pandemia causando situazioni di eccesso di stock presso il trade. Alla contrazione del fatturato dei prodotti per la cottura, soprattutto kitchen machine, si sono sommati, poi, gli effetti di una difficile stagione del condizionamento mobile. Il conflitto, in Ucraina, ha comportato, poi, la sospensione totale delle attività, solo parzialmente riprese nella seconda parte dell'anno, e ha, indirettamente, influenzato le vendite negli altri paesi

causando uno spostamento delle capacità di spesa dei consumatori su beni di prima necessità e/o energetici.
In America i ricavi sono stati pari a Euro 623,4 milioni, in aumento del 10,8% rispetto al 2021 grazie anche ad un effetto cambi positivo (-1,2% a cambi costanti).
Le vendite di prodotti per il caffè sono risultate in aumento rispetto al 2021, in particolare con riferimento ai modelli superautomatici, ai prodotti in partnership con Nespresso e alle macchine a pompa.
Il mercato dei personal blender e dei piccoli elettrodomestici da cucina, in seguito al ritorno ad una situazione di normalità post-pandemia, ha subìto, invece, una contrazione che ha influenzato la performance dei prodotti a marchio Nutribullet e Magicbullet.
L'area Asia Pacific ha realizzato ricavi per Euro 463,9 milioni, in crescita del 15,9% rispetto al 2021 (+12,2% a parità di cambi) nonostante gli strascichi della pandemia siano perdurati in alcuni mercati anche nel 2022, soprattutto nella Greater China che ha però evidenziato risultati positivi.
In crescita inoltre i mercati in Australia/Nuova Zelanda e Giappone, grazie soprattutto al contributo del comparto dei prodotti per il caffè.
L'area MEIA ha chiuso l'esercizio con ricavi pari a Euro 196,6 milioni, in aumento del 7,9% grazie anche ad un effetto cambi positivo (-4,1% a parità di cambio), nonostante le restrizioni all'import vigenti che hanno limitato le vendite in un importante
A livello di linee di business, il comparto dei prodotti per il caffè ha evidenziato ricavi in crescita grazie al contributo positivo di tutte le principali categorie di prodotto supportate dagli investimenti in attività di comunicazione.
La categoria delle macchine per il caffè professionale, che ha affiancato le tradizionali famiglie di prodotto a partire dalla recente acquisizione di Eversys, ha registrato una crescita a ritmi sostenuti in linea con le previsioni.
L'andamento delle vendite dei prodotti per la preparazione dei cibi ha risentito, in termini comparativi, di un 2021 in cui il comparto aveva raggiunto dei livelli record e di una contrazione della domanda dovuta ad uno spostamento delle preferenze di acquisto post-pandemia.
Il mercato dei personal blender, ha subìto, dopo due anni, il 2020 e il 2021, di grande successo, una contrazione che ha influenzato la performance dei prodotti a marchio Nutribullet e Magicbullet.
Il segmento del comfort ha complessivamente registrato una crescita. Il comparto del condizionamento mobile ha risentito, in Europa, di una stagione estiva poco favorevole e della presenza di elevati livelli di stock presso il trade. Le vendite di prodotti per il riscaldamento hanno, invece, evidenziato una decisa progressione.
Il comparto home care, che include i prodotti per la pulizia della casa e lo stiro, ha chiuso l'anno con un fatturato sostanzialmente in linea rispetto al 2021.
La pressione inflattiva sui costi dei materiali e delle
risorse energetiche, l'incremento delle tariffe dovute a scenari geopolitici instabili e l'alto livello delle scorte hanno causato un significativo aumento dei costi produttivi e di natura logistica (principalmente costi connessi a trasporti, affitti di spazi ad uso logistico e servizi di movimentazione merci). Quest'ultimi, in particolare, nel corso dei primi mesi dell'anno, hanno risentito di un elevato livello di scorte dovuto ad una pianificazione dello stock basata su previsioni ottimistiche concomitante ad un rallentamento delle vendite. Per far fronte a queste criticità, a partire dalla seconda metà dell'anno, il Gruppo ha messo in atto forti azioni mirate al contenimento delle rimanenze che hanno contribuito, nel corso del quarto trimestre, ad un recupero di marginalità.
Il Gruppo, pur continuando ad operare in un contesto macroeconomico e politico incerto e volatile, ha continuato ad investire in attività di comunicazione e marketing (in aumento rispetto al 2021) con l'obiettivo di supportare il business, in particolare con il proseguimento della campagna di comunicazione lanciata a livello globale nel quarto trimestre del 2021.
Il margine industriale netto si è attestato a Euro 1.493,3 milioni, ossia il 47,3% dei ricavi, in contrazione del 6,7% rispetto al 2021 poiché, alle dinamiche che hanno influenzato i ricavi, si sono sommati gli effetti dell'aumento dei costi industriali.
L'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option è stato pari a Euro 362,0 milioni pari al 11,5% dei ricavi, in contrazione rispetto a Euro 515,0 milioni (16,0% dei ricavi) del 2021.
Nel quarto trimestre si è osservato un recupero con un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a Euro 150,0 milioni (14,6% dei ricavi) contro Euro 158,0 milioni (14,7% dei ricavi) dello stesso periodo dell'anno precedente.
Nel corso del 2022 sono stati evidenziati separatamente alcuni elementi aventi natura non ricorrente risultanti complessivamente in proventi netti pari a Euro 8,3 milioni (oneri netti per Euro 30,8 milioni nel 2021). Rientrano in questa voce i proventi derivanti da una revisione della valutazione degli asset in Ucraina in relazione alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso della quasi totalità dei crediti precedentemente svalutati, compensati da alcune voci di onere tra cui l'importo della donazione a favore della popolazione colpita dal conflitto e gli effetti economici connessi all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.
Il Gruppo ha, inoltre, accantonato costi associati al piano di stock option per Euro 0,9 milioni rappresentativi degli oneri figurativi del periodo al netto degli effetti derivanti dalla variazione del numero degli aventi diritto.
Il risultato operativo è stato pari a Euro 263,5 milioni, pari all'8,3% sui ricavi.
Gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 25,3 milioni che si confrontano con proventi pari a Euro 13,3 milioni del 2021 comprensivi tuttavia di proventi non ricorrenti per complessivi M/Euro 25,3 milioni riferiti principalmente alla rivalutazione della quota di minoranza detenuta in Eversys effettuata ai sensi dell'IFRS 3 al momento dell'acquisizione del controllo. L'andamento è influenzato dagli effetti contabili della valutazione di alcuni strumenti finanziari sulla base del tasso di interesse in essere alla data di reporting (amortized cost).
Dopo aver rilevato imposte per Euro 58,4 milioni e interessi di minoranza per Euro 2,4 milioni, l'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 177,4 milioni (Euro 311,1 milioni nel 2021).
Le imposte dell'esercizio includono lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.
Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, il 2022 è stato un anno complesso anche nella gestione del capitale circolante influenzato dal repentino cambiamento delle condizioni di mercato che ha comportato un rallentamento della produzione e un alto livello di scorte a fronte del quale il Gruppo ha reagito con azioni speciali che hanno permesso, nel corso del quarto trimestre, il ritorno progressivo a livelli normali di magazzino.
In particolare, si è poi assistito ad una buona gestione dei crediti commerciali e ad un andamento dei debiti verso fornitori influenzato dalla riduzione degli acquisti.
Il capitale circolante netto operativo al 31 dicembre 2022 è stato pari a Euro 288,8 milioni (9,1% dei ricavi) contro Euro 199,7 milioni (6,2% dei ricavi) alla stessa data del 2021.
Al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 298,8 milioni (Euro 425,1 milioni al 31 dicembre 2021).
Al netto di alcune componenti finanziarie specifiche, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati, il debito residuo a fronte di aggregazioni aziendali e operazioni connesse ai fondi pensione, la posizione finanziaria netta "bancaria" è stata attiva per Euro 389,5 milioni (Euro 505,9 milioni al 31 dicembre 2021).
Il flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN nel 2022 è stato positivo per Euro 151,9 milioni per effetto delle dinamiche già descritte sopra.
Il flusso finanziario di periodo ha evidenziato un assorbimento per complessivi Euro 126,3 milioni che incorpora gli investimenti, riferibili in primo luogo al potenziamento della struttura produttiva, per Euro 156,2 milioni e la distribuzione di dividendi per Euro 124,5 milioni.

Il conto economico consolidato riclassificato è riepilogato nella tabella di seguito:
| Valori in milioni di Euro | 2022 | % sui ricavi | 2021 | % sui ricavi |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi netti | 3.158,4 | 100,0% | 3.221,6 | 100,0% |
| Variazioni | (63,2) | (2,0%) | ||
| Consumi e altri costi di natura industriale (servizi e costo del lavoro industriale) |
(1.665,1) | (52,7%) | (1.621,4) | (50,3%) |
| Margine industriale netto | 1.493,3 | 47,3% | 1.600,2 | 49,7% |
| Costi per servizi ed altri oneri operativi | (889,1) | (28,2%) | (845,9) | (26,3%) |
| Costo del lavoro (non industriale) | (242,2) | (7,7%) | (239,3) | (7,4%) |
| EBITDA ante oneri non ricorrenti/stock option | 362,0 | 11,5% | 515,0 | 16,0% |
| Variazioni | (153,0) | (29,7%) | ||
| Oneri non ricorrenti/oneri stock option | 7,4 | 0,2% | (34,3) | (1,1%) |
| EBITDA | 369,4 | 11,7% | 480,6 | 14,9% |
| Ammortamenti | (105,8) | (3,4%) | (93,7) | (2,9%) |
| Risultato operativo | 263,5 | 8,3% | 386,9 | 12,0% |
| Variazioni | (123,4) | (31,9%) | ||
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (25,3) | (0,8%) | 13,3 | 0,4% |
| Risultato ante imposte | 238,2 | 7,5% | 400,3 | 12,4% |
| Imposte | (58,4) | (1,8%) | (88,5) | (2,7%) |
| Risultato netto | 179,8 | 5,7% | 311,7 | 9,7% |
| Risultato di pertinenza di terzi | 2,4 | 0,1% | 0,7 | 0,0% |
| Risultato netto di competenza del Gruppo | 177,4 | 5,6% | 311,1 | 9,7% |
Il conto economico riclassificato sopra riportato differisce a livello di margine industriale per Euro 240,2 milioni nel 2022 (292,8 milioni nel 2021) rispetto allo schema di conto economico consolidato in quanto, al fine di garantire una migliore rappresentazione dell'andamento del periodo, sono stati riclassificati il costo del personale e i costi per servizi di natura industriale rispettivamente dal costo del lavoro e dai costi per servizi ed evidenziati separatamente gli oneri di natura non ricorrente.
Il Gruppo De' Longhi nel corso del 2022 ha realizzato ricavi pari a Euro 3.158,4 milioni in lieve diminuzione (-2,0%) rispetto al 2021 che, tuttavia, vista la sua decisa accelerazione sul 2020, rappresenta un target particolarmente sfidante e, per questo, penalizzante in termini comparativi.
L'andamento è stato influenzato da un contesto macroeconomico complesso in cui il conflitto in Ucraina, l'accelerazione dell'inflazione, la crisi energetica e l'aumento dei tassi di interesse hanno deteriorato la fiducia e la capacità di spesa dei consumatori.
A causa della contrazione della domanda e degli elevati livelli di scorte presso il trade, i ricavi hanno risentito di un effetto volumi negativo a cui si è aggiunto un peggioramento del mix.
La rivalutazione delle principali valute di export ha avuto un effetto positivo sui ricavi che, a parità di cambi, avrebbero mostrato una contrazione del 5,9%.
L'incidenza delle vendite tramite canali on-line è risultata progressivamente in crescita sul totale consolidato.
I fattori critici descritti sopra hanno influenzato diversamente le aree commerciali in cui il Gruppo opera; in particolare, i mercati europei hanno risentito in misura più elevata del conflitto in Ucraina e del sentiment negativo conseguente, mentre, invece, le altre aree hanno mostrato una maggiore tenuta.
L'andamento dei ricavi nelle aree commerciali è riepilogato nella seguente tabella.
| Valori in milioni di Euro | 2022 | % | 2021 | % | Variazione | Variazione % | Variazione a cambi costanti % |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Europa | 1.874,6 | 59,4% | 2.076,3 | 64,4% | (201,7) | (9,7%) | (10,8%) |
| America | 623,4 | 19,7% | 562,8 | 17,5% | 60,6 | 10,8% | (1,2%) |
| Asia Pacific | 463,9 | 14,7% | 400,3 | 12,4% | 63,6 | 15,9% | 12,2% |
| MEIA | 196,6 | 6,2% | 182,3 | 5,7% | 14,3 | 7,9% | (4,1%) |
| Totale ricavi | 3.158,4 | 100,0% | 3.221,6 | 100,0% | (63,2) | (2,0%) | (5,9%) |
La maggior parte dei paesi ha registrato, soprattutto nel primo semestre, un rallentamento delle vendite che, però, è avvenuto in momenti differenti in relazione alle tempistiche con cui le diverse geografie si sono dovute confrontare con le dinamiche di mercato.
La Francia è stato il primo paese che si è trovato a gestire il calo della domanda di prodotti per la casa. In particolare, il mercato dei prodotti per la preparazione dei cibi ha mostrato un'inversione di tendenza già a partire dai primi mesi dell'anno quando la domanda è tornata ai livelli pre-pandemia e, di conseguenza, i retailer si sono trovati con elevati livelli di stock. Alla contrazione del fatturato dei prodotti per la cottura, in particolare delle kitchen machines, si sono sommati, poi, gli effetti di una difficile stagione del condizionamento mobile e la debolezza delle vendite di prodotti per il caffè, in contrazione rispetto all'anno precedente.
Una dinamica simile è stata registrata nel Regno Unito il cui fatturato è tradizionalmente legato ai prodotti a marchio Kenwood, in particolare alle kitchen machine e alla linea breakfast, e in Benelux dove la fiducia del consumatore si è velocemente deteriorata a fronte di una crescente inflazione.
Il mercato tedesco, ugualmente influenzato dalla debolezza del comparto delle kitchen machine, ha tenuto rispetto all'anno precedente, registrando un fatturato solo in leggera contrazione a causa di una situazione di incertezza nei consumi che si è manifestata tra l'estate e l'inizio dell'autunno e sostanzialmente risolta dopo che il governo ha varato alcune misure in risposta alla crisi energetica. L'andamento delle vendite dei prodotti per il caffè, in particolare delle macchine superautomatiche e dei modelli a pompa, è stato positivo.
Anche l'Italia è riuscita a contenere il rallentamento del fatturato, soprattutto, per aver sfruttato, più a lungo rispetto ad altri mercati, la tendenza di successo dei prodotti per il caffè le cui vendite hanno beneficiato anche della campagna di comunicazione globale "Perfetto". I risultati del comparto del condizionamento mobile sono stati positivi, mentre, come per gli altri paesi, è risultato negativo l'andamento delle vendite di kitchen machine e dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi.
In controtendenza, Spagna e Portogallo hanno registrato ricavi in aumento, principalmente grazie alla buona performance dei prodotti per il caffè, ma anche per i buoni risultati dei prodotti per lo stiro a marchio Braun e per la scarsa rilevanza per i due mercati dei prodotti per la preparazione dei cibi.
La Polonia ha evidenziato una crescita del fatturato che ha beneficiato del successo delle macchine per il caffè superautomatiche mentre il mercato ucraino è stato influenzato dalla sospensione totale delle attività, che hanno visto successivamente una parziale ripresa.
Indirettamente, il conflitto ha influenzato anche l'andamento dei paesi scandinavi e dell'Europa orientale, che hanno registrato uno spostamento delle capacità di spesa dei consumatori su beni di prima necessità e/o energetici.
In America il Gruppo ha registrato ricavi per Euro 623,4 milioni, in aumento del 10,8% rispetto al 2021 grazie anche ad un effetto cambi positivo; a parità di cambi l'area avrebbe mostrato un fatturato sostanzialmente in linea con il periodo di confronto (-1,2%).
Le vendite di prodotti per il caffè hanno continuato nel trend di crescita già segnato negli anni precedenti che è stato possibile grazie ai modelli superautomatici e alla partnership con Nespresso, ma anche grazie alle macchine a pompa.
Il mercato dei personal blender e dei piccoli elettrodomestici da cucina, in seguito al ritorno ad una situazione di normalità post-pandemia, ha subìto, dopo due anni, il 2020 e il 2021, di grande successo, una contrazione che ha influenzato la performance dei prodotti a marchio Nutribullet e Magicbullet.
L'area Asia Pacific ha realizzato ricavi per Euro 463,9 milioni, in crescita del 15,9% rispetto al 2021 (+12,2% a parità di cambi).
In Greater China, nonostante un rallentamento dell'economia e le politiche di tolleranza zero per contrastare il Covid, è stata registrata un'importante crescita delle vendite di prodotti per il caffè che è la conseguenza delle attività di promozione, in particolare, tramite ambassador locali, del lancio di due nuovi modelli volti ad ampliare la gamma delle macchine superautomatiche e tradizionali e delle attività di accelerazione del business tramite canali on-line.
Australia e Nuova Zelanda hanno mostrato una decisa crescita trainata soprattutto dalla famiglia delle macchine per il caffè superautomatiche.
Similmente anche in Giappone i ricavi sono risultati in progressione grazie, soprattutto, al contributo delle macchine per il caffè superautomatiche.
L'area MEIA ha chiuso l'esercizio con ricavi pari a Euro 196,6 milioni, in aumento del 7,9% grazie anche ad un effetto cambi positivo (-4,1% a parità di cambio). La crescita di fatturato nei paesi del Golfo ha compensato la crisi dei mercati nord-africani, in primis l'Egitto, a causa del blocco delle importazioni.
Nel corso del 2022, nonostante un contesto di mercato sfidante, il comparto dei prodotti per il caffè ha evidenziato buoni risultati in termini di crescita del fatturato grazie al contributo positivo di tutte le categorie di prodotto, con la sola eccezione della gamma delle macchine per il drip coffee.
Gli investimenti in attività di comunicazione e, in particolare, la campagna di comunicazione "Perfetto" lanciata a livello globale, hanno significativamente contribuito a rafforzare la riconoscibilità del brand e al successo della categoria.
La famiglia delle macchine per il caffè superautomatiche ha mostrato, in tutte le aree commerciali di riferimento, risultati positivi che hanno permesso di mantenere la posizione di leader del marchio De' Longhi nel segmento di riferimento.
La principale novità del 2022 è stata rappresentata, per quanto riguarda la gamma di fascia medio-alta, dal lancio in alcuni mercati del modello Eletta Explore caratterizzato dalla possibilità di erogare, in aggiunta alle preparazioni tradizionali, bevande fredde. Per quanto riguarda, invece, i modelli della fascia entry level, la gamma delle macchine Magnifica è stata ampliata con l'introduzione della nuova Magnifica Start.
La famiglia delle macchine a pompa ha registrato una progressione a doppia cifra grazie, soprattutto, al contributo della famiglia La Specialista la cui gamma è stata estesa attraverso l'introduzione della nuova La Specialista Arte. Nel quarto trimestre dell'anno, un'ulteriore spinta è derivata dal lancio in alcuni paesi, tra cui Australia e Cina, del modello La Specialista Maestro che ha permesso di rinforzare la presenza nel segmento di riferimento.
Il comparto delle macchine tradizionali (senza macina caffè integrato) ha continuato ad offrire un contributo positivo grazie, soprattutto, alla piattaforma Dedica che è stata rafforzata mediante l'introduzione di Dedica Arte che rappresenta un'evoluzione dei modelli esistenti.
La categoria delle macchine per il caffè professionale, che ha affiancato le tradizionali famiglie di prodotto a partire dalla recente acquisizione di Eversys, ha registrato una crescita a ritmi sostenuti.
Con la ripresa post-pandemia del settore HoReCa, si è registrata, infatti, una forte domanda di macchine per il caffè di tipo professionali, e, in questo contesto, Eversys, che offre una gamma di modelli che incorporano una elevata componente di automazione, ha incrementato le proprie vendite con buoni risultati in tutti i tradizionali mercati di riferimento, in particolare negli Stati Uniti, Irlanda, UK e negli altri paesi europei. Buoni risultati sono arrivati anche da altri mercati, in primis Asia. Il segmento ha beneficiato anche della partnership con un'importante catena di caffetterie presente a livello internazionale con cui Eversys ha siglato degli accordi di collaborazione.
L'andamento delle vendite dei prodotti per la preparazione dei cibi ha risentito, in termini comparativi di un 2021 in cui il comparto aveva raggiunto dei livelli record, che non è stato possibile replicare in quanto la domanda di prodotti per la cucina ha subìto un repentino rallentamento, in seguito al ritorno a condizioni di vita normali nel periodo post-pandemia, che ha penalizzato soprattutto la gamma dei prodotti premium, tra cui le kitchen machine a marchio Kenwood. Il mutamento del mercato avvenuto più velocemente delle attese ha comportato situazioni di eccesso di stock presso la distribuzione che hanno influenzato il business del Gruppo. Rispetto al 2019, e quindi pre-pandemia, attualmente si registrano, però, una crescente attenzione e un maggiore interesse alla preparazione dei cibi, soprattutto per una tendenza a ricercare un'alimentazione sana. Proprio per cercare di raggiungere una nuova tipologia di clientela, nel corso del 2022 sono stati lanciati due nuovi modelli di food processor a marchio Kenwood, MultiPro Go e MultiPro Weigh XL, destinati ad un target giovane o alle prime esperienze in cucina.
Il mercato dei personal blender ha risentito di dinamiche molto simili a quelle sopra descritte con riferimento ai prodotti per la preparazione dei cibi; a causa di questi fattori, i prodotti a marchio Nutribullet e Magic Bullet hanno registrato, negli Stati Uniti, vendite in calo. Una eccezione al trend generale è stata rappresentata dalla famiglia degli estrattori che, grazie al lancio di nuovi modelli, ha mantenuto una posizione di spicco nel mercato dei prodotti connessi alla sana alimentazione. Al di fuori degli Stati Uniti, Nutribullet sta facendo progressi nello sviluppo di nuovi mercati sfruttando la consolidata struttura di distribuzione del Gruppo De' Longhi.
Il segmento del comfort ha complessivamente registrato una crescita. Il comparto del condizionamento mobile ha risentito, in Europa, di una stagione estiva poco favorevole e della presenza di elevati livelli di stock presso i distributori; inoltre, a causa di una crescente competizione tra i player, il mercato ha registrato una progressiva erosione dei prezzi. Le vendite di prodotti per il riscaldamento hanno, invece, evidenziato una decisa progressione grazie anche alla crescente domanda in relazione al timore di una crisi nell'approvvigionamento di gas in Europa.
Il comparto home care, che include i prodotti per la pulizia della casa e lo stiro, ha chiuso l'anno con un fatturato sostanzialmente in linea rispetto al 2021 grazie, soprattutto, alla ripresa dei consumi post-pandemia dei prodotti per lo stiro, sia con riferimento ai modelli tradizionali che ai sistemi stiranti. Nel corso del 2022, il Gruppo ha lanciato due nuovi modelli a marchio Braun, CareStyle Compact Pro e CareStyle 7 Pro con l'obiettivo di ampliare la gamma dei sistemi stiranti.
Il 2022 è stato caratterizzato da una forte pressione inflattiva che ha interessato le materie prime, la componentistica e le risorse energetiche.
Inoltre, l'instabilità geopolitica ha comportato delle criticità nella gestione della supply chain e un conseguente aumento dei costi di natura logistica.
I risultati del Gruppo hanno risentito di queste dinamiche; in aggiunta, un elevato livello di scorte, dovuto ad una pianificazione dello stock basata su previsioni ottimistiche concomitante ad un rallentamento delle vendite, ha comportato la necessità di ridurre i livelli produttivi che ha determinato inefficienze e un aumento di alcune categorie di costo relative, principalmente, ad affitti di locali ad uso logistico e servizi di movimentazione merci.
A partire dal secondo semestre, sono state intraprese forti azioni di contenimento delle rimanenze
con l'obiettivo di proteggere la marginalità e tenere sotto controllo il capitale circolante del Gruppo.
Il margine industriale netto si è attestato a Euro 1.493,3 milioni, ossia il 47,3% dei ricavi, in contra zione del 6,7% rispetto al 2021 poiché, alle dinami che che hanno influenzato i ricavi, si sono sommati gli effetti della pressione inflattiva sui costi dei ma teriali e delle risorse energetiche e le predette ineffi cienze produttive.
Il Gruppo ha continuato ad investire in attività di co municazione e marketing con l'obiettivo di suppor tare il business nonostante il contesto macroeco nomico incerto ed altalenante. Tra i maggiori investimenti si evidenzia la campagna di comuni cazione lanciata a livello globale nel quarto trime stre del 2021 denominata "Perfetto".
L'EBITDA ante oneri non ricorrenti/piano stock option è stato pari a Euro 362,0 milioni pari al 11,5% dei ricavi, in contrazione rispetto a Euro 515,0 milio ni (16,0% dei ricavi) del 2021.
Nel quarto trimestre si è osservato un recupero con un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a Euro 150,0 milioni (14,6% dei ricavi) contro Euro 158,0 milioni (14,7% dei ricavi) dello stesso periodo dell'anno precedente.
Gli elementi aventi natura non ricorrente sono risul tati in proventi per Euro 8,3 milioni (oneri netti per Euro 30,8 milioni nel 2021). Rientrano in questa voce i proventi derivanti da una revisione della valu tazione degli asset in Ucraina in relazione alla par ziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso della quasi totalità dei crediti precedentemente svalutati, compensati da alcune voci di onere tra cui l'importo della donazio ne a favore della popolazione colpita dal conflitto e gli effetti economici connessi all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.
Il Gruppo ha, inoltre, accantonato costi associati al piano di stock option per Euro 0,9 milioni rappre sentativi degli oneri figurativi del periodo al netto degli effetti derivanti dalla variazione del numero degli aventi diritto.
Il risultato operativo è stato pari a Euro 263,5 milio ni, pari all'8,3% sui ricavi.
Gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 25,3 milio ni che si confrontano con proventi pari a Euro 13,3 milioni del 2021 comprensivi tuttavia di elementi non ricorrenti per complessivi M/Euro 25,3 milioni riferiti principalmente alla rivalutazione della quota di minoranza detenuta in Eversys effettuata ai sensi dell'IFRS 3 al momento dell'acquisizione del controllo. L'andamento è influenzato dagli effetti contabili della valutazione di alcuni strumenti finan ziari sulla base del tasso di interesse in essere alla data di reporting (amortized cost).
Dopo aver rilevato imposte per Euro 58,4 milioni e interessi di minoranza per Euro 2,4 milioni, l'utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a Euro 177,4 milioni (Euro 311,1 milioni nel 2021).
Le imposte dell'esercizio includono lo stanziamen to di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.


Il Gruppo De' Longhi ha identificato tre settori ope rativi, che coincidono con le tre principali aree geo grafiche in cui opera, sulla base dell'ubicazione ge ografica delle attività: Europa, MEIA (Middle East, India ed Africa) e APA (Asia, Pacific, Americhe). Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati.
Tale suddivisione è coerente con gli strumenti di analisi e di gestione utilizzati dal management del Gruppo per la valutazione dell'andamento azienda le e per le decisioni strategiche.
L'informativa per settore operativo è riportata nelle Note Illustrative.


La situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata è riepilogata di seguito:
| Valori in milioni di Euro | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| - Immobilizzazioni immateriali | 891,2 | 867,9 |
| - Immobilizzazioni materiali | 448,1 | 389,5 |
| - Immobilizzazioni finanziarie | 11,7 | 11,9 |
| - Attività per imposte anticipate | 64,6 | 74,3 |
| Attività non correnti | 1.415,6 | 1.343,6 |
| - Magazzino | 550,7 | 769,3 |
| - Crediti commerciali | 278,8 | 366,7 |
| - Debiti commerciali | (540,7) | (936,2) |
| - Altri debiti (al netto crediti) | (145,8) | (208,3) |
| Capitale circolante netto | 142,9 | (8,6) |
| Totale passività a lungo termine e fondi | (194,0) | (189,5) |
| Capitale investito netto | 1.364,6 | 1.145,5 |
| (Posizione finanziaria netta attiva) | (298,8) | (425,1) |
| Totale patrimonio netto | 1.663,4 | 1.570,6 |
| Totale mezzi di terzi e mezzi propri | 1.364,6 | 1.145,5 |
Nel corso del 2022, il Gruppo ha effettuato investimenti netti per complessivi Euro 156,2 milioni (Euro 132,3 milioni nel 2021); Euro 15,3 milioni si riferiscono ad investimenti in immobilizzazioni immateriali, principalmente relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, Euro 26,9 milioni a nuovi contratti di leasing e Euro 113,1 milioni sono relativi a immobilizzazioni materiali e includono principalmente gli investimenti in infrastrutture riferibili, oltre che all'acquisto del nuovo stabilimento in Romania, al previsto potenziamento dei plants in Europa e Cina.
Il capitale circolante netto operativo al 31 dicembre 2022, influenzato dalle dinamiche descritte in precedenza, è stato pari a Euro 288,8 milioni (9,1% dei ricavi) contro Euro 199,7 milioni (6,2% dei ricavi) alla stessa data del 2021. Le rimanenze sono state progressivamente riportate ai livelli pre-pandemia grazie alle azioni tempestivamente poste in essere. I crediti commerciali hanno evidenziato una buona gestione dei termini di incasso, mentre i debiti verso fornitori sono risultati in riduzione in conseguenza della forte diminuzione degli approvvigionamenti.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 include passività finanziarie nette pari a Euro 90,7 milioni (passività nette per Euro 80,8 milioni al 31 dicembre 2021) relative alla valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati, a debiti finanziari per aggregazioni aziendali, operazioni connesse a fondi pensione e passività finanziarie per leasing.
Il capitale circolante netto è stato positivo per Euro 142,9 milioni, ovvero il 4,5% dei ricavi (negativo per Euro 8,6 milioni, -0,3% dei ricavi, al 31 dicembre 2021).
La posizione finanziaria netta è dettagliata come segue:
| Valori in milioni di Euro | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Liquidità | 770,2 | 1.026,1 |
| Attività finanziarie correnti | 368,4 | 302,1 |
| Indebitamento finanziario corrente | (190,5) | (292,6) |
| Totale posizione finanziaria netta attiva corrente | 948,1 | 1.035,6 |
| Attività finanziarie non correnti | 124,6 | 70,5 |
| Indebitamento finanziario non corrente | (774,0) | (681,0) |
| Indebitamento finanziario non corrente netto | (649,3) | (610,5) |
| Totale posizione finanziaria netta | 298,8 | 425,1 |
| di cui: | ||
| - posizione attiva netta verso banche e altri finanziatori | 389,5 | 505,9 |
| - debiti per leasing | (80,5) | (75,9) |
| - altre attività/(passività) nette non bancarie (valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati, debiti finanziari per aggregazioni aziendali ed operazioni connesse a fondi pensione) |
(10,2) | (4,9) |
Al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria netta è stata positiva per Euro 298,8 milioni (Euro 425,1 milioni al 31 dicembre 2021).
Sono incluse alcune componenti finanziarie specifiche, tra cui principalmente la valutazione a fair value dei derivati, il debito residuo a fronte di aggregazioni aziendali e operazioni connesse ai fondi pensione, aventi un saldo netto negativo pari a Euro 10,2 milioni al 31 dicembre 2022 (negativo per Euro 4,9 milioni al 31 dicembre 2021).
Inoltre, la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 pari a Euro 80,5 milioni al 31 dicembre 2022 (pari a Euro 75,9 milioni al 31 dicembre 2021).
Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta "bancaria" è stata attiva per Euro 389,5 milioni (Euro 505,9 milioni al 31 dicembre 2021).
Nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.
I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.
Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dal Gruppo di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Il Gruppo ha, inoltre, negoziato alcune linee RCF per complessivi Euro 270 milioni.
Il rendiconto finanziario dell'esercizio è così riepilogato:
| Valori in milioni di Euro | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Flusso finanziario da gestione corrente | 340,0 | 496,9 |
| Flusso finanziario da movimenti di capitale circolante | (188,0) | 5,8 |
| Flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN | 151,9 | 502,6 |
| Flusso finanziario da attività di investimento | (156,2) | (132,3) |
| Flusso netto operativo | (4,3) | 370,3 |
| Acquisizioni | - | (129,4) |
| Distribuzione dividendi | (124,5) | (80,8) |
| Flusso finanziario da acquisto di azioni proprie | - | - |
| Esercizio stock option | 3,4 | 7,1 |
| Flusso finanziario da altre variazioni di patrimonio netto | (0,9) | 30,0 |
| Flussi finanziari generati/(assorbiti) da movimenti di patrimonio netto |
(122,0) | (43,7) |
| Flusso finanziario di periodo | (126,3) | 197,1 |
| Posizione finanziaria netta di inizio periodo | 425,1 | 228,0 |
| Posizione finanziaria netta finale | 298,8 | 425,1 |
Il flusso finanziario da gestione corrente e movimenti di CCN nel 2022 è stato positivo per Euro 151,9 milioni per effetto delle dinamiche già descritte sopra.
Il flusso finanziario di periodo ha evidenziato un assorbimento per complessivi Euro 126,3 milioni che incorpora gli investimenti, riferibili in primo luogo al potenziamento della struttura produttiva, per Euro 156,2 milioni e la distribuzione di dividendi per Euro 124,5 milioni.


Il 2022 è stato caratterizzato da un contesto mondiale in continuo cambiamento, a causa di scenari geopolitici instabili e nuove politiche di approvvigionamento, che ha comportato la necessità di una supply chain flessibile in grado di gestire la situazione di incertezza che si è creata.
In questo scenario complesso, il Gruppo ha orientato le strategie di acquisto verso una relazione con i fornitori più evoluta ed estesa, avviando nuove sinergie, in particolare da un punto di vista della co-progettazione e sviluppo delle piattaforme tecnologiche, coerentemente con il proprio impegno a diffondere gli ideali di sostenibilità lungo tutta la filiera, promuovendo la responsabilità ambientale nei fornitori stessi e incoraggiando comportamenti virtuosi nelle fasi produttive.
A tal proposito, si segnala che è stato rilasciato il Supplier Code of Conduct che descrive i requisiti etici, sociali e ambientali che devono possedere i fornitori che intendono interagire con il Gruppo; inoltre, sono state approvate le "Responsible Sourcing Guidelines", che contengono i requisiti etici, sociali e ambientali sulla base dei quali la Direzione Acquisti li valuta.
In ambito supply chain, è continuata l'implementazione del programma globale di trasformazione (Customer Fulfillment Excellence) con l'obiettivo di migliorare il livello di servizio al cliente, tramite un ridisegno e una maggiore trasparenza dei processi integrati di pianificazione, l'automazione dei processi produttivi e una maggiore efficacia dei flussi e processi distributivi.
In ambito industriale, per quanto riguarda i siti produttivi in Italia e Romania, è continuato il percorso verso l'automazione e la digitalizzazione già iniziato negli anni scorsi.
Nello stabilimento italiano sono stati fatti importanti investimenti che hanno fatto ottenere al sito il riconoscimento di "Global Lighthouse Network Factory" della "World Economic Forum Community". Il progetto è stato incentrato sulla digitalizzazione del plant già avviata in precedenza, promuovendo strumenti di visual management, sviluppando la tracciabilità dei materiali e attivando soluzioni eco sostenibili per i test delle macchine, evitando per esempio l'impiego del caffè in grani, ma avvalendosi di sistemi di intelligenza artificiale. Infine, il progetto ha riguardato anche l'automazione dei principali sottogruppi funzionali delle macchine per il caffè e ha permesso di ottenere, oltre che una riduzione di costi, un significativo aumento degli standard qualitativi dei prodotti industrializzati.
È stato completato, inoltre, il processo di certificazione ISO 14001 per tutti gli stabilimenti del Gruppo.

Alla base delle scelte di sviluppo di prodotto e di miglioramento dei processi il Gruppo ha continuato a porre l'attenzione sull'utilizzo delle risorse, delle materie prime e componentistica, con la volontà di operare secondo i principi della sostenibilità.
In particolare, il Gruppo si è impegnato a sviluppare prodotti innovativi e sostenibili integrando criteri ambientali nel processo di progettazione per ridurre al minimo il loro impatto associato all'approvvigionamento, alla produzione, alla distribuzione, all'utilizzo e alla fine del ciclo di vita. Si è impegnato, inoltre, a ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi nei processi produttivi e nei prodotti, a promuovere un modello basato sull'uso di materiali rinnovabili e sulla riduzione dei consumi all'interno della catena del valore e a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso l'uso di prodotti a bassa emissione di carbonio e ad alta efficienza energetica.
Per quanto riguarda le macchine per il caffè superautomatiche, i progetti sviluppati nel corso del 2022 hanno riguardato alcune soluzioni che permettono un minor consumo di acqua e un sostanziale miglioramento dei tempi di decalcificazione.
Tutti gli imballi delle macchine a pompa e dei prodotti della piattaforma Nespresso, precedentemente in polistirene, sono stati sostituiti con carta, pasta di cellulosa e simili. Particolare attenzione è stata data all'ottimizzazione e alla riduzione delle dimensioni delle scatole al fine di incrementare l'efficienza nelle fasi di raccolta, trasporto e distribuzione.
Inoltre, è stata introdotta con il lancio del nuovo modello di superautomatica Eletta Explore una tecnologia Cold Brew, presente anche nelle macchine tradizionali a pompa del segmento premium come La Specialista, che consente di erogare, in aggiunta alle preparazioni tradizionali, bevande fredde con prestazioni molto migliori rispetto alla concorrenza.
Con riferimento al segmento dei prodotti per il caffè ad uso professionale a marchio Eversys, ad aprile, in occasione di Internorga, la principale fiera internazionale per il settore HoReCa che si tiene ad Amburgo, è stata presentata la nuova linea Légacy la cui commercializzazione è iniziata a partire dal quarto trimestre dell'anno. I nuovi modelli presentano un design compatto e, per forma e prezzo, sono destinati soprattutto ad aprire nuove opportunità nel mercato dei convenience store.
Nel comparto dei prodotti per la cottura e preparazione dei cibi gli sviluppi hanno riguardato soprattutto gli aspetti connessi a praticità e compattezza; da qui sono nati prodotti dalle dimensioni ridotte come il Kenwood Multipro Go oppure altri robot da cucina come MultiPro Weigh XL sempre a marchio Kenwood, che si è distinto per le migliori prestazioni e la capacità di carico.
La ricerca di materiali innovativi e sostenibili è stata uno degli obiettivi principali nell'ambito dei prodotti per il trattamento dell'aria; ad esempio, il termoventilatore "Capsule desk loop" è stato realizzato con il 50% di plastica riciclata e proposto al consumatore in un packaging composto da carta riciclata al 100%.
In ambito home care, con riferimento ai prodotti per lo stiro è stata posta attenzione agli aspetti ergonomici e alla facilità d'uso; queste caratteristiche hanno conferito così alla gamma 7002, la certificazione "Human-Centred Design Process" accreditata dall'istituto ERGOCERT, assegnata per la prima volta a dei sistemi stiranti.

Nel corso del 2022 il Gruppo ha continuato ad investire in attività promozionali e di comunicazione, proseguendo nella direzione segnata negli anni precedenti.
Con riferimento al marchio De' Longhi, gli investimenti in attività di comunicazione hanno riguardato, tramite canali diversi, tutte le famiglie di prodotto.
Durante l'esercizio, il Gruppo ha continuato a spingere la campagna di comunicazione, lanciata a livello globale nel 2021, denominata "Perfetto" che vede come protagonista Brad Pitt, scelto come ambassador del brand nel settore delle macchine per il caffè espresso, insieme ad alcuni testimonial che, limitatamente ad alcuni mercati, sono stati scelti con l'obiettivo di customizzare il messaggio pubblicitario interpretando i gusti e l'immaginario locale. In Cina, la campagna ha avuto come testimonial Hu Ge, attore e cantante molto popolare su tutte le piattaforme social cinesi. Sulla scia del successo riscosso nel 2021, la campagna è stata veicolata tramite diversi media (TV, social e Digital videos) con l'obiettivo di rafforzare la brand awareness. Inoltre, nel corso del 2022, il lancio del nuovo modello di macchina superautomatica Eletta Explore, avvenuto in alcuni paesi pilota, è stato supportato da un'edizione ad hoc della campagna che sarà estesa nel 2023 al resto del mondo coerentemente con l'introduzione del nuovo modello nei diversi mercati.
Per quanto riguarda i canali digitali, la piattaforma web "Coffee Lounge", creata per attrarre gli estimatori di caffè, ha registrato una solida crescita ed è oggi presente in tutti i mercati strategici per il Gruppo. La piattaforma è stata arricchita con contenuti editoriali e ha permesso di costruire solide e durature relazioni con un numero elevato di torrefazioni.
Relativamente ai social, a livello sia globale che locale, è stata registrata una crescita significativa di follower, contatti e contenuti; in particolare, la piattaforma "Behind Your Coffee", che racconta ciò che accade dietro le quinte nel passaggio del caffè dal produttore al barista al consumatore, è stata accolta con grande successo.
Infine, la sostenibilità è diventata ufficialmente parte integrante della brand identity di De' Longhi che, in occasione del World Coffee Day (1° ottobre), ha presentato il proprio Brand Sustainability Manifesto.
Per quanto riguarda il marchio Kenwood, nel corso del 2022, nonostante le complesse dinamiche di mercato, il Gruppo ha continuato ad investire nella campagna "Kenwood Can" con un focus specifico in alcuni paesi (Germania, UK, Francia, Polonia e Italia). In particolare, nel secondo semestre, la campagna è stata adattata per supportare il lancio dei nuovi modelli MultiPro Go e MultiPro Weigh XL. Inoltre, sono continuati gli investimenti sui media digitali con il lancio, avvenuto per ora solo in Australia, del programma "Kenwood Club" che intende coinvolgere soprattutto Millenials e GenZ. Con riferimento ai social media, il Gruppo ha investito nella creazione di video-ricette e contenuti ad hoc, in particolare, ponendo attenzione su temi quali l'alimentazione sana e/o vegana e il consumo alimentare responsabile.
Relativamente a Braun, nel corso dell'anno, tutti i lanci di nuovi modelli sono stati supportati da campagne di comunicazione dedicate, mentre sul lato digital sono continuati gli investimenti sul sito web braunhousehold.com. Inoltre, a testimonianza dell'attenzione ai temi connessi alla sostenibilità, è stata creata una campagna denominata "Imperfect food" che affronta il tema molto attuale di consumo sostenibile e riduzione degli sprechi.
Nel 2022, Capital Brands ha cambiato l'assetto distributivo nei paesi dell'area UE e in alcuni mercati selezionati fuori Europa, passando, da un network di distributori, alla vendita attraverso le filiali del Gruppo. L'attività è stata volta ad aumentare la "brand awareness" del marchio Nutribullet con un focus sulla core category dei personal blenders, prodotti in grado di proporre risultati eccellenti mantenendo le proprietà organolettiche degli ingredienti.
Si riepiloga di seguito l'organico medio del Gruppo nel 2022:
| 2022 | 2021 | |
|---|---|---|
| Operai | 5.928 | 6.694 |
| Impiegati | 3.226 | 3.074 |
| Dirigenti/Funzionari | 296 | 301 |
| Totale | 9.450 | 10.069 |
Nel 2022 il numero medio di dipendenti del Gruppo è stato 9.450 in riduzione di 619 unità rispetto al 2021 principalmente con riferimento al personale dei siti produttivi, in relazione alla diminuzione dei volumi di produzione.
Durante l'esercizio, il Gruppo ha mantenuto alto il livello di attenzione rispetto all'emergenza Covid-19 confermando, per gran parte dell'anno, le misure anti contagio già adottate nel corso del 2020 e del 2021. Solamente a fronte di un costante riduzione del numero dei contagi e di un'evoluzione della normativa, si è ritenuto opportuno avviare un percorso di graduale riduzione di tali accorgimenti.
Da agosto in poi è stata introdotta una politica di Lavoro Agile a livello di Gruppo con l'obiettivo di trasformare l'obbligo di ridurre la presenza nei locali aziendali al fine di generare un minor rischio di contagi, in un nuovo approccio al lavoro, ibrido, svolto in parte in azienda ed in parte da remoto.
La presenza globale ha inevitabilmente esposto il Gruppo De' Longhi alle dinamiche geopolitiche ed umanitarie legate al conflitto russo-ucraino fin dai primi mesi del 2022. Garantire la sicurezza dei dipendenti è stata fin da subito la priorità per il Gruppo che ha immediatamente offerto supporto al personale e ai familiari in fuga dall'Ucraina. A tutti i dipendenti ucraini sono stati garantiti la posizione lavorativa ed il pagamento dello stipendio. A coloro che autonomamente hanno deciso di lasciare l'impiego è stato riconosciuto un contributo una tantum per le spese di prima necessità.
Per maggiori informazioni relativamente alle iniziative che riguardano la gestione delle Risorse Umane si rimanda alla specifica sezione nella Dichiarazione Non Finanziaria.
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Pro prietari di De' Longhi S.p.A. redatta ai sensi dell'art.123 - bis del Testo Unico della Finanza è con tenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ulti ma e disponibile sul sito internet della società www. delonghigroup.com (sezione Home > Governance > Organi sociali > Assemblea del 2023).
Ai sensi dell'art.16 comma 4 del Regolamento Mer cati si precisa che De' Longhi S.p.A. non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finan ziari e di budget del Gruppo sono approvati autono mamente dal Consiglio di Amministrazione di De' Longhi S.p.A.; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita da De' Longhi S.p.A.; (iii) De' Longhi S.p.A. opera in piena autonomia imprenditoriale nella con duzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisci plina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo sono riservate all'esame collegiale e all'approvazio ne esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Il Sistema di Controllo Interno dell'Emittente e del Gruppo De' Longhi è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):
I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Capogruppo De' Longhi S.p.A. (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/ Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale di De' Longhi nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate dall'Emittente: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.
Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, l'Emittente ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione dell'Emittente e di tutte le altre società del Gruppo De' Longhi - ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica - ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:
Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi del Gruppo De' Longhi è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Il Direttore della funzione Internal Audit - al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace - redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione, che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio consolidato.
Il Gruppo De' Longhi si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. Il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende l'aggiornamento delle novità normative e di principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.
Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.
L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).
Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.
Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.
I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.
La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.
In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.
Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:
aggiornato delle eventuali modifiche apportate agli stessi;
• le situazioni contabili delle menzionate società, predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.
Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), il Gruppo De' Longhi ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di Enterprise Risk Management.
L'attuazione ed implementazione di tale progetto ERM sono volte a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo, nonché l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.
Nel corso del 2022, sono proseguite le attività relative alla gestione particolare ed analitica del sistema di gestione dei rischi attraverso alcune attività aggiuntive, da parte del Responsabile Internal Audit, che hanno previsto un monitoraggio dei ruoli a livello Gruppo e il sostanziale completamento della "Nuova piattaforma ERM", che costituisce la base per una gestione dei rischi in maniera più strutturata ed efficiente. L'implementazione della piattaforma segna un'importante evoluzione nell'approccio di Risk Management del Gruppo, che coniuga una prospettiva top-down nella direzione e supervisione strategica con una valutazione bottom-up, richiesta a livello di singola filiale, nell'identificazione dei rischi rilevanti a livello locale.
All'interno dell'ERM è stato, inoltre, integrato un elenco di rischi collegati al tema della sostenibilità.
Tale attività è parte del processo di progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, volto a promuovere un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico del Gruppo, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere. Tra tali rischi, si evidenzia in particolare quello relativo al "cambiamento climatico".
Nel corso del biennio 2021-2022 sono stati coinvolti i principali mercati/plant e la maggior parte dei dipartimenti a livello headquarter.
In parallelo alle attività di onboarding realizzate nel 2022, i principali manager del Gruppo sono stati coinvolti per fornire una loro valutazione sui rischi più imminenti ed impattanti. L'ulteriore fase di estensione del progetto ha coinvolto un numero rilevante di manager in tutto il mondo, consentendo una mappatura estesa della percezione dei rischi più rilevanti a livello internazionale.
In un contesto di forte crescita per il Gruppo, i principali rischi erano legati, nel 2021, alla gestione delle problematiche connesse alla pandemia, ovvero alla difficoltà di fornire i prodotti nei volumi e nei tempi richiesti dalla clientela. Le criticità principali nel 2022 sono, invece, connesse all'estrema volatilità del contesto economico influenzato da elevata inflazione (aumento dei costi dei materiali e dei beni energetici), dall'andamento dei tassi di interesse e dalla volatilità del mercato dei cambi, oltre che alla difficoltà di elaborare previsioni, alla retention di risorse chiave e al conflitto in Ucraina.
Il difficile contesto macroeconomico e il rischio di recessione sono stati evidenziati tra i principali rischi dalla maggior parte dei Manager. Altri fattori di rischio rilevanti, a livello locale, sono quelli legati al possibile calo nella domanda e, più in generale, ad un contesto di forte instabilità che rende difficile elaborare previsioni.
La Direzione Internal Audit continuerà ad arricchire la "risk library" e a migliorare ulteriormente le funzionalità della piattaforma, al fine di agevolare l'aggiornamento, la supervisione e il monitoraggio dei rischi.
In relazione ai fattori di rischio a cui è esposto il Gruppo, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività del Gruppo De' Longhi.
Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale di De' Longhi S.p.A..
In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, il Gruppo pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.
Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive del Gruppo De' Longhi.
1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico e situazioni di crisi globali: i risultati economici e la situazione finanziaria del Gruppo De' Longhi sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.
I principali fattori fanno riferimento a:
La situazione corrente evidenzia un generale scenario di instabilità che si è venuto a creare contestualmente nelle tre principali potenze economiche mondiali, seppure con dinamiche differenziate e generate da motivazioni diverse: in Europa, il conflitto in Ucraina e la forte inflazione nei prezzi dell'energia, con conseguenze sui consumi e sugli investimenti; in Cina, le politiche zero-Covid e la crisi del settore immobiliare; in USA, le forti pressioni inflazionistiche legate alle politiche fiscali.
Il Gruppo effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici, al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.
Il Gruppo è soggetto, inoltre, a rischi connessi all'avverarsi di eventuali epidemie, gravi situazioni sanitarie nei principali mercati di riferimento, che potrebbero comportare l'interruzione o limitazione dell'attività in tali mercati (con riferimento alle operations, alla supply chain e/o alla vendita dei prodotti nonchè a tutta l'attività di back office) oltre che a rischi connessi a conflitti locali che possono determinare effetti allargati ai mercati principali, come avvenuto con la guerra in Ucraina.
Tali fenomeni non sono prevedibili, ma il Gruppo, sulle base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari, provando a limitare le conseguenze di tali fenomeni come successo durante il 2020/2021, in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati, come mai successo in precedenza.
Ciononostante, il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.
2 - Rischi socio-politici, connessi all'andamento dei mercati e della domanda, nonché alla presenza del Gruppo in mercati emergenti: il Gruppo De' Longhi svolge la propria attività in numerosi mercati esteri prevalentemente in via diretta nonché attraverso accordi, in alcuni paesi emergenti quali la Cina.
Il Gruppo ha, quindi, acquisito da tempo le caratteristiche tipiche di una multinazionale e ciò lo espone inevitabilmente ad una serie di rischi connessi alle condizioni economiche e politiche locali dei singoli paesi in cui opera.
Tali rischi, oltre ad incidere sull'andamento dei consumi nei diversi mercati interessati, possono assumere rilevanza anche sotto il profilo della concentrazione dei siti produttivi del Gruppo nei mercati esteri che potrebbe conseguire all'introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri, delle importazioni ed esportazioni nonché ad eventuali restrizioni al rimpatrio dei capitali.
Si tratta di rischi sistemici, comuni a tutte le
aziende, per cui la capacità di produrre valore dipende in prima istanza dalla dinamica e dalla dimensione del mercato di riferimento e, solo in un secondo momento, dalle proprie capacità di competere per consolidare/acquisire la quota di mercato più ampia possibile.
Il Gruppo, nelle persone dell'Amministratore Delegato e dei responsabili di divisione e di mercato, effettua un monitoraggio costante dell'andamento dei mercati per poter cogliere con tempestività le possibilità di incremento delle attività e per valutare le possibilità di concretizzazione (e i relativi potenziali effetti sui risultati del Gruppo) degli eventuali rischi.
Il verificarsi di eventi politici ed economici avversi nei mercati in cui opera il Gruppo De' Longhi (e, in particolare, in quelli emergenti), potrebbe determinare effetti economici e patrimoniali ad esso sfavorevoli.
3 - Rischi connessi all'alta competitività nei settori in cui il Gruppo De' Longhi opera: il business in cui opera il Gruppo De' Longhi è caratterizzato da un elevato livello concorrenziale e con una tendenza alla concentrazione del business in alcuni importanti player con una conseguente forte pressione sulla redditività.
Il mercato è inoltre caratterizzato dai cambiamenti delle attività dei consumatori nei segmenti in cui il Gruppo opera con la conseguenza di limitare le possibilità di crescita.
Il Gruppo concorre con altri gruppi industriali di rilievo internazionale. I mercati di riferimento sono altamente concorrenziali in termini di qualità di prodotti, innovazione, condizioni economiche, risparmio dei consumi nonché di affidabilità e sicurezza e di assistenza.
Inoltre, il canale di riferimento delle vendite (il trade) si sta sempre di più concentrando in pochi player internazionali in alcuni dei principali mercati anche per effetto della crescita esponenziale dell'e-commerce.
Il Gruppo è quindi chiamato ad adottare strategie efficaci per contrastare tale fenomeno. In tale contesto, la forza dei brand e la capacità di proporre un'offerta commerciale adeguata risultano fondamentali.
Qualora il Gruppo non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento, si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo stesso, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla situazione finanziaria.
4 - Rischi connessi ad accordi di fornitura e alleanze strategiche: il Gruppo opera anche attraverso accordi con partner strategici che prevedono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti, soprattutto macchine da caffè, venduti nei mercati internazionali.
Di conseguenza, ove il Gruppo non fosse più in grado di mantenere o rinnovare questi accordi, ci potrebbero essere impatti sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale consolidati. Tali accordi che stanno comunque determinando risultati molto positivi in termini di crescita e sviluppo e piena soddisfazione sia per De' Longhi che per i partner strategici, sono gestiti e monitorati con attenzione dal top management.
5 - Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di prodotto: la capacità del Gruppo De' Longhi di produrre valore dipende anche dalla capacità delle sue società di proporre prodotti innovativi per tecnologia e in linea con i trend del mercato.
Sotto questo profilo, il Gruppo sta continuando a dimostrare di essere leader sia nell'innovazione tecnologica sia nella creazione di prodotti di tendenza e di design, anche grazie ad una politica di promozione delle risorse dedicate allo sviluppo dei propri prodotti e ai suoi designer che intende mantenere in futuro.
In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e continuare ad offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il proprio business, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive del proprio business, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
6 - Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi: tenuto conto dell'importanza della messa a punto di prodotti innovativi per tecnologia e per design (cfr. il precedente punto 5), il Gruppo persegue una politica di tutela delle proprie attività di ricerca e di sviluppo mediante il deposito di brevetti per invenzioni, modelli di utilità e disegni nei diversi mercati rilevanti; analoga tutela deve essere assicurata per i marchi del Gruppo.
L'attività legale di tutela dei diritti di privativa industriale (brevetti per invenzioni, per modelli di utilità e per disegni e modelli nonché marchi) è demandata agli uffici legali del Gruppo, che ne curano il costante monitoraggio e controllo a livello mondiale, avvalendosi di appositi consulenti nei diversi paesi interessati.
Non è possibile garantire in assoluto che le azioni intraprese possano impedire imitazioni dei prodotti del Gruppo da parte di terzi e, soprattutto, deve darsi atto che gli ordinamenti di diversi paesi stranieri (tra cui ad esempio Cina, Emirati Arabi Uniti) non proteggono i diritti di privativa con la stessa intensità delle legislazioni europee.
La politica del Gruppo è comunque diretta a sostenere i necessari costi al fine di assicurare il maggior grado di protezione possibile ai propri diritti di privativa a livello mondiale, nei mercati in cui il Gruppo è presente.
Non è possibile, inoltre, garantire che le privative industriali ancora allo stato di domanda (e, in particolare, i brevetti per invenzione ed i modelli di utilità) verranno effettivamente concesse così come depositate, essendo possibile una riduzione - talvolta anche sensibile - del relativo ambito di protezione sia in sede di esame tecnico da parte del competente ufficio, che a seguito di eventuali opposizioni alla registrazione e concessione delle privative che dovessero essere presentate da terzi.
Sebbene, infine, il Gruppo non ritenga che i propri prodotti violino diritti di privativa di terzi, non è possibile escludere che terzi asseriscano con successo, anche in via giudiziaria, la sussistenza di tali violazioni.
7 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: il Gruppo De' Longhi opera su più mercati a livello mondiale ed è esposto ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.
Lo sfavorevole trend e la predetta esposizione al

rischio valutario, specialmente in alcuni specifici mercati dove le filiali del gruppo operano, potrebbero generare inattese perdite di margine.
Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è definito annualmente al momento dell'approvazione del budget annuale (o in occasione dell'approvazione del piano triennale) e aggiornato periodicamente sulla base delle esposizioni consolidate e della definizione di una frontiera efficiente di copertura, con l'obiettivo di minimizzare la volatilità di portafoglio delle divise e massimizzare il beneficio di copertura; è inoltre posta in essere una protezione per le poste di credito/debito commerciali e finanziarie. Per quanto riguarda la copertura del rischio economico relativo ai costi e ricavi, la determinazione del livello di copertura è definito anche sulla base dell'andamento del mercato e sulla base di valutazioni di costo/opportunità.
Le principali valute di esposizione netta del Gruppo sono il renminbi cinese, le valute di riferimento nei principali mercati di export (la sterlina inglese, lo yen giapponese, il dollaro australiano, lo zloty polacco, il dollaro canadese, etc.).
Fluttuazioni significative delle principali valute potrebbero, inoltre, determinare un rischio di oneri aggiuntivi determinati dalla conversione delle poste di bilancio delle società estere del Gruppo (cosiddetto rischio di consolidamento).
Nonostante gli sforzi del Gruppo di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo.
La produzione è svolta presso i poli produttivi in Italia, Romania e Cina che determinano una piattaforma bilanciata tra le diverse aree geografiche con una conseguente riduzione del rischio di interruzione dell'attività.
I costi di produzione del Gruppo sono influenzati dall'andamento dei prezzi e dalla disponibilità delle principali materie prime, quali l'acciaio, la plastica e il rame. Anche i costi energetici possono influire in misura significativa sui costi di produzione, come è accaduto recentemente a fronte dei forti fenomeni inflattivi nel mercato dell'energia, aggravati - a livello europeo - dal conflitto in Ucraina.
Una quota significativa degli acquisti viene effettuata in Cina: i rischi sono connessi alle produzioni svolte dalle controllate cinesi che agiscono come fornitori del Gruppo, dal network dei fornitori chiave terzi, nonché da fornitori di componenti delle controllate produttive stesse del Gruppo (quanto ai rischi strategici connessi alla produzione in Cina, si rinvia a quanto esposto al precedente punto 2).
Il Gruppo gestisce tali rischi mediante:
Infine, il Gruppo si tutela per i profili reputazionali nei confronti dei fornitori, in ragione dei loro rapporti con il personale dipendente. Al riguardo, si evidenzia che tale cautela è puntualmente perseguita nei rapporti contrattuali e che, inoltre, ad ogni fornitore è consegnato il Codice Etico che presiede le attività De' Longhi. Nel corso del 2022, a livello di Gruppo, è stato inoltre finalizzato e comunicato ai fornitori il "Supplier Code of Conduct", che stabilisce i principi etici, ambientali e di salute e sicurezza a cui i fornitori del Gruppo devono attenersi. È stata, inoltre, rilasciata la "Group Responsible Sourcing Guideline", che stabilisce i risk assessment principles per valutare correttamente e monitorare i fornitori del Gruppo sotto un profilo di rischio sociale.
Ciononostante, non si può escludere che l'inadempimento degli obblighi contrattuali, da parte di uno o più fornitori da cui si approvvigionano le società del Gruppo, possa avere effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.
Il prezzo delle materie prime e componentistica può fluttuare significativamente, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo e difficilmente prevedibili.
L'andamento del prezzo delle suddette materie
prime e componentistica è costantemente monitorato per poter intraprendere le necessarie azioni per mantenere competitivo il Gruppo. Alla data della presente relazione il Gruppo non ha in essere contratti di copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime.
Si segnala poi il possibile rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni strategiche: a fronte di tale rischio il Gruppo si è attivato per la ricerca di fornitori secondari e per definire una strategia di alternative di acquisto/produzione.
Si segnala, infine, il rischio derivante da situazioni di mercato caratterizzate da andamenti anomali dell'offerta di materie prime e componenti e delle condizioni di mercato, a fronte delle quali il Gruppo intraprende le tempestive azioni al fine di preservare la continuità della supply chain e la marginalità.
9 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.
I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo.
La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come le principali società del Gruppo pianifichino iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna del Gruppo (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.
Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.
Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi, dal personale operaio degli stabilimenti produttivi fino al top management e alle figure chiave, legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review.
Per quanto riguarda il personale impiegato nei settori produttivi, il Gruppo opera in Cina, in Italia e in Romania. La produzione in Europa dell'Est ha comportato una diversificazione della piattaforma industriale, così da riequilibrare, almeno in parte, la struttura prevalentemente prima concentrata in Cina.
Per quanto riguarda la piattaforma cinese, esistono alcuni rischi connessi agli effetti dell'epidemia Covid-19, agli andamenti macroeconomici, all'elevato turnover del personale produttivo e alla difficoltà di reperire personale produttivo. Più in generale, sono molti i paesi in cui si segnala una criticità nel reperimento di risorse umane con le adeguate competenze professionali, nel caso di forte ripresa della domanda; in alcuni casi, il progressivo invecchiamento della popolazione e la conseguente uscita dal mondo del lavoro, in presenza dei requisiti per il pensionamento, hanno aggravato le difficoltà.
Tali rischi sono gestiti attraverso lo sviluppo di sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del personale (premi di produzione e retention bonus dilazionati nel tempo rivolti al personale operaio, adeguamenti retributivi legati all'anzianità aziendale, sistemi di incentivazione rivolti al management), politiche di ricerca e gestione personale produttivo, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate e un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).
Per quanto riguarda la Romania, ove negli ultimi anni il Gruppo ha aumentato la propria presenza, attualmente sono attivi due stabilimenti produttivi, dislocati in due aree anche per massimizzare la reperibilità della forza lavoro. Nel corso del 2022 si è assistito ad una riduzione dei volumi di produzione stante la situazione di rallentamento della domanda; di conseguenza, il problema del reperimento delle risorse umane non si è evidenziato. Ciononostante, con il ritorno dei volumi di produzione su livelli ordinari, eventuali problemi nel reperimento della manodopera necessaria potrebbero comportare rallentamenti nella produzione ed effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso dell'ultimo triennio. A fronte della recente emergenza sanitaria da Covid-19, il Gruppo ha definito e implementato, in tutte le sue sedi, un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.
10 - Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto: i prodotti del Gruppo devono rispettare standard qualitativi differenti con riferimento alle diverse giurisdizioni in cui gli stessi vengono commercializzati.
Vi è anzitutto il rischio che i prodotti non rispettino gli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle suddette giurisdizioni. Ciò potrebbe legittimare la restituzione di tali prodotti, con aggravio di costi di produzione ed impatti sull'immagine del Gruppo che potrebbero concretizzarsi in danni reputazionali dello stesso.
Ovviamente, va ricordato anche che l'attività del Gruppo De' Longhi comporta l'assunzione delle responsabilità tipiche del produttore per i danni derivanti da prodotti difettosi: una parte delle vendite ha luogo in ordinamenti giuridici (come gli USA) in cui i regimi di responsabilità per danni a cose o persone arrecati da prodotti sono particolarmente rigorosi.
Al riguardo, il Gruppo applica severi standard di controllo dei propri prodotti: è dotato di un protocollo di gestione del rischio qualità che prevede varie attività e procedure a tutela della qualità dei prodotti; esiste, inoltre, una struttura dedicata al controllo qualità, effettuato direttamente presso le unità produttive e presso i fornitori.
Oltre a ciò, il Gruppo dispone di coperture assicurative inerenti alla responsabilità da prodotto che si reputano adeguate ai rischi.
Ciononostante non si può escludere l'eventualità, con riferimento ad alcuni prodotti del Gruppo, della presenza di difetti di fabbricazione ovvero, in talune circostanze, l'inadeguatezza delle suddette coperture assicurative. L'istaurarsi di contenziosi di entità significativa in materia di responsabilità del produttore, ovvero il riscontro di difetti in prodotti del Gruppo, potrebbero arrecare un danno al Gruppo medesimo con conseguenze negative per la gestione e lo sviluppo delle sue attività.
11 - Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni: in considerazione dell'importanza che la gestione del magazzino e della supply chain ricoprono nell'ambito dell'organizzazione aziendale del Gruppo, si possono paventare alcuni rischi: il Gruppo risulta, infatti, esposto ad un rischio di dimensionamento del magazzino, connesso alla corretta previsione della quantità e dell'assortimento di prodotti per la successiva commercializzazione.
In particolare, nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti, potrebbe incorrere nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte della propria clientela; qualora, invece, la quantità di tali prodotti risultasse eccessiva rispetto agli ordinativi, come successo nel corso del 2022, il Gruppo potrebbe trovarsi a fronteggiare il relativo rischio di invenduto o di giacenze più alte rispetto al previsto con i conseguenti oneri correlati e con gli effetti sul livello del capitale circolante e il relativo assorbimento di cassa.
Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti. L'ultimo biennio, in particolare, è stato caratterizzato da una situazione di forte tensione nella supply chain, che ha determinato forti ritardi e fenomeni inflattivi non facilmente prevedibili, in una situazione già critica per effetto delle difficoltà di reperimento dei fattori produttivi e della crisi energetica.
Il Gruppo dispone attualmente di una direzione supply chain e di procedure evolute per la gestione del forecast e del planning integrate nei sistemi informativi, che assicurano una programmazione e gestione di tutte le fasi lungo la catena di fornitura; recentemente, è stato avviato un importante programma per il miglioramento delle procedure di supply chain, in corso di implementazione.
Per quanto riguarda il livello di servizio da garantire alla clientela, le procedure del Gruppo prevedono un servizio che tiene conto delle singole esigenze di ciascun cliente.
Qualora il Gruppo non riuscisse a prevedere e/o fronteggiare gli aspetti che potrebbero determinare i suddetti rischi, potrebbero verificarsi effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.
Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia per qualsiasi settore e in generale si assiste ad un progressivo aumento dei cosiddetti cyber crime; in tale contesto, assume un crescente rilievo il Cyber Risk, ovvero qualsiasi rischio di perdita finanziaria, interruzione o danno alla reputazione di un'organizzazione, derivante da eventi accidentali (ad esempio: spegnimento del server) o dolosi (ad esempio: furto dei dati sensibili) ai danni del sistema informatico.
Il Gruppo ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi e diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene il Gruppo abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.
Il Gruppo ha avviato un progetto pluriennale di Cyber risk management che ha lo scopo di analizzare le relative criticità e porre in atto le necessarie azioni a protezione di tale rischio.
Si ritiene che, anche sotto tale profilo, possano assumere rilevanza i rischi socio politici (o rischi Paese) già evidenziati in precedenza (si veda il precedente punto 2) o di mercato, in relazione alla concentrazione in atto presso il retail ed al rafforzamento del canale e-commerce che può determinare la crisi di alcuni operatori commerciali (si veda il precedente punto 3).
Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero, e prevede la stipula di polizze assicurative con primarie controparti nonché, in alcuni casi, la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di garanzie bancarie.
Ciononostante, non vi è la certezza che dette procedure possano effettivamente limitare il rischio legato al credito ed evitare le perdite che potrebbero impattare negativamente i risultati del Gruppo.
Tali prodotti, che rappresentano circa il 9% del totale ricavi sono tipicamente stagionali e caratterizzati da una concentrazione delle vendite in un periodo limitato dell'anno.
La stagionalità delle vendite potrebbe incidere negativamente sulle prospettive di business del Gruppo e sui dati economico-patrimoniali dello stesso.
15 - Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambientale: il Gruppo è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui opera, alle disposizioni di legge ed alle norme tecniche, nazionali ed internazionali, applicabili alle tipologie di prodotti commercializzati.
Rivestono particolare rilievo le norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparecchi elettrici per uso domestico e le normative sui contratti con i consumatori, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla riciclabilità e sulla compatibilità ambientale.
Sebbene si ritenga che l'organizzazione e la produzione del Gruppo siano conformi alle normative vigenti ed il Gruppo abbia dimostrato nel tempo la capacità di anticipare le evoluzioni normative in fase di progettazione di nuovi prodotti, l'emanazione di ulteriori disposizioni normative applicabili al Gruppo o ai suoi prodotti ovvero modifiche alla normativa attualmente vigente nei settori in cui il Gruppo opera, anche a livello internazionale, potrebbero imporre allo stesso l'adozione di standard più severi o condizionarne la libertà di azione o di decisioni strategiche nelle varie aree di attività.
Ciò potrebbe comportare costi di adeguamento delle strutture produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con un conseguente effetto negativo sulla sua attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
In particolare, eventuali mutamenti degli standard o dei criteri normativi attualmente vigenti in materia ambientale, nonché il verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, potrebbero obbligare il Gruppo a sostenere costi non previsti. Tali costi potrebbero quindi avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
16 - Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali.
Tali incidenti e danni potrebbero verificarsi anche in considerazione delle caratteristiche strutturali di alcuni stabilimenti produttivi per i quali sono in corso valutazioni e lavori volti all'adeguamento degli stessi alle normative di legge e di regolamento vigenti.
Benché il Gruppo abbia adottato le necessarie misure di sicurezza e rispetti le normative applicabili in materia di prevenzione di questi tipi di rischi, in caso si verificassero incidenti o danni ambientali il Gruppo potrebbe essere esposto a responsabilità, anche di natura penale, nei confronti dei soggetti danneggiati e delle autorità competenti, e potrebbe subire interruzioni dell'attività produttiva con conseguenti possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e/o del Gruppo.
Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative a copertura dei danni ambientali, i cui massimali sono ritenuti congrui dal Gruppo in relazione alla stima del rischio in oggetto, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali danni il cui risarcimento superi i massimali previsti dalle stesse polizze.
17 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità - in cui il Gruppo potrebbe incorrere - rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. Il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.
In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.
Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari). In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse il Gruppo al 31 dicembre 2022 ha una posizione finanziaria netta attiva e una esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare l'andamento dei mercati finanziari. Dispone, inoltre, di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.
È, infine, operativa un'operazione revolving di cessione crediti pro soluto che permette un'ottimizzazione dei flussi di incasso.
Nel corso del 2022 si è assistito ad un repentino cambiamento delle politiche monetarie con il significativo aumento dei tassi di interesse.
La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio.
Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Alla data della presente relazione il Gruppo ha in essere un contratto di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di un finanziamento a medio/lungo termine e ha posto in essere un hedging naturale attraverso una correlazione della durata tra investimenti finanziari e finanziamenti passivi.
A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'af fidabilità dell'informativa finanziaria, ed in parti colare all'eventualità che le informazioni conte nute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una società quotata in borsa.
Nell'esercizio 2022 il monitoraggio sull'effettiva ap plicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodi ca valutazione, sono stati svolti in modo continuati vo con il coordinamento delle funzioni preposte.
Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, il Gruppo si è dotato di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che compren dono istruzioni, principi e aggiornamento delle poli tiche contabili, nonché altre procedure per la predi sposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.
Le funzioni centrali corporate del Gruppo sono re sponsabili della gestione e diffusione di tali proce dure alle società del Gruppo.
Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze.
Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali po trebbero comportare errori nell'informativa finan ziaria del Gruppo.
In aggiunta all'informativa finanziaria, il Gruppo pre dispone la Dichiarazione Non Finanziaria sulla base dei principi GRI-2021 ed invia, su base annuale, op portune istruzioni alle filiali per la consuntivazione degli indicatori non finanziari richiesti.
B. Rischi connessi alla responsabilità ammini strativa delle persone giuridiche: Il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridi co italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di re sponsabilità a carico degli enti per alcune tipolo gie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associa zioni, anche prive di personalità giuridica.
In applicazione di tale normativa e delle sue modifi che ed integrazioni, le principali società italiane del Gruppo hanno adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organiz zazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'in sorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applica zione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo De' Longhi S.p.A. chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero, onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a pro prio carico.
Pertanto, la responsabilità amministrativa della so cietà ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, lad dove essa dovesse essere effettivamente accerta ta in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operati vità e sulla situazione economica, patrimoniale e fi nanziaria del Gruppo.
19 - Parti correlate: il Gruppo ha intrattenu to, e intrattiene tuttora, rapporti di natura commerciale con parti correlate. Tali rapporti prevedono condizioni in linea con quelle di mercato.
La Società ha adottato una procedura diretta a di sciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Cor relate, conformemente ai principi stabiliti dall'Auto rità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.
La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedu ra è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo ri spetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Con siglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" pre cedente l'approvazione delle operazioni di maggio re rilevanza.
Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operativi tà del Gruppo De' Longhi.
Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. e il patrimonio netto e il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:
| Patrimonio netto 31.12.2022 |
Utile d'esercizio 2022 |
Patrimonio netto 31.12.2021 |
Utile d'esercizio 2021 |
|
|---|---|---|---|---|
| Bilancio della Capogruppo | 588.531 | 100.808 | 605.379 | 107.099 |
| Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società controllate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle partecipazioni |
649.687 | 59.442 | 583.331 | 224.690 |
| Allocazione della differenza di consolidamento e relativi ammortamenti e storno avviamenti civilistici |
465.679 | 5.308 | 436.660 | (5.634) |
| Eliminazione profitti infragruppo | (40.820) | 14.286 | (55.097) | (14.406) |
| Altre rettifiche | 314 | (1) | 322 | - |
| Bilancio consolidato | 1.663.391 | 179.843 | 1.570.595 | 311.749 |
| Interessi di minoranza | 4.274 | 2.415 | 2.018 | 651 |
| Bilancio consolidato di competenza del Gruppo | 1.659.117 | 177.428 | 1.568.577 | 311.098 |

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo, tramite la controllante De' Longhi S.p.A., detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.
In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.
L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).
Consolidato fiscale
La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.
Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle società del Gruppo.
Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 3.

Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengono presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'andamento della gestione di Gruppo. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:
• Margine Industriale Netto ed EBITDA: tali grandezze economiche sono utilizzate dal Gruppo come financial targets nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappresentano un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e delle singole divisioni in aggiunta al Risultato operativo.
Il Margine industriale netto è determinato sottraendo al totale dei ricavi il costo per consumi e quello relativo ai servizi e al lavoro di natura industriale.
L'EBITDA è una grandezza economica intermedia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.
fiscali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.
• Indebitamento finanziario netto/ (Posizione finanziaria netta attiva): tale grandezza è rappresentata dai debiti finanziari, al netto della cassa ed altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riportata anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situazione patrimoniale finanziaria utilizzate per la determinazione.
I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati rispetto al valore in unità di Euro. Conseguentemente alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coincidere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022
A partire dall'esercizio fiscale 2017, gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni sono tenuti a pubblicare una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza al Decreto Legislativo n.254/2016 e s.m.i., che ha recepito la direttiva comunitaria n. 95/2014 - cosiddetta "Direttiva Barnier".
Tale Dichiarazione costituisce un mezzo per rendicontare l'insieme di attività aziendali che permettano la comprensione della struttura e delle attività dell'azienda, il suo andamento e i suoi risultati, nonché gli impatti che essa genera: viene infatti resa obbligatoria la descrizione dei principali rischi che l'azienda fronteggia, le politiche che essa adotta e il modello aziendale di gestione e organizzazione. Questo sistema di rendicontazione garantisce la copertura dei temi a carattere non finanziario più rilevanti, correlati a cinque ambiti: ambientale, sociale, attinente al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.
Il 30 dicembre 2018, con l'entrata in vigore della Legge di Bilancio n.145/2018 è stato introdotto il paragrafo 1073, che è andato a modificare il D. Lgs. 254/2016: oltre a riportare i rischi collegati all'attività aziendale, si è previsto di indicarne anche le modalità di gestione.
In conformità agli obblighi previsti a norma di legge, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 del Gruppo De' Longhi descrive le performance quali-quantitative non-finanziarie della Società e individua un insieme di temi rilevanti per essa stessa e per i suoi stakeholder. Tutte le informazioni relative ai temi rilevanti sono riportate all'interno del presente documento, che si pone l'obiettivo di descrivere scenari e rischi, politiche, pratiche e obiettivi, il modello di organizzazione e gestione e i principali indicatori di performance.
Il processo di identificazione degli impatti rilevanti e dei conseguenti temi materiali, introdotto dai nuovi GRI Standards 2021, viene descritto in Nota Metodologica.
Di seguito si fornisce una breve descrizione del modello aziendale adottato dal Gruppo De' Longhi, funzionale alla comprensione di quanto indicato nelle pagine successive in relazione ai temi individuati come materiali per i cinque ambiti del Decreto.
De' Longhi S.p.A. (di seguito anche "Società" o "Gruppo"), società quotata sul mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, è la holding di un gruppo di società attivo nel settore della produzione e distribuzione di prodotti per la preparazione del caffè, la preparazione e cottura dei cibi, la climatizzazione e la cura della casa.
Il Gruppo opera sui mercati internazionali con 7 brand: De' Longhi, Kenwood, Braun, Ariete, Nutribullet e Magic Bullet (questi ultimi due in seguito all'acquisizione avvenuta nel 2020 della società americana Capital Brands Holding Inc., che opera nel segmento dei personal blender), oltre ad Eversys, un marchio svizzero acquisito nel 2021 e attivo nel segmento delle coffee machine professionali.
Il 2022 è stato un anno cominciato all'insegna di uno degli eventi più rilevanti degli ultimi anni dal punto di vista geopolitico, un conflitto in territorio ucraino che ha avuto un impatto rilevante sulla vita di moltissime persone, sugli equilibri internazionali e sul quadro economico e sociale internazionale. Il Gruppo De' Longhi, in questo senso, è stato coinvolto sia indirettamente, a causa dell'inasprimento della situazione economica in Europa tuttora in corso, sia direttamente, essendo attivo proprio in quei territori che hanno richiesto un impegno particolare per garantire a tutti i dipendenti il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori.
Come verrà approfondito nel documento stesso, il Gruppo ha ritenuto opportuno supportare i propri dipendenti ucraini sia dal punto di vista organizzativo, attraverso processi di ricollocamento, sia da quello del sostegno economico, garantendo loro il mantenimento di un salario e attraverso una raccolta fondi dedicata.
L'approccio del Gruppo De' Longhi ha permesso un'adeguata gestione degli impatti economici avversi; per ulteriori approfondimenti si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
Attualmente l'Azienda è impegnata nel tenere monitorata la situazione internazionale, in modo da poter dare maggior supporto al personale più prossimo alle aree interessate dal conflitto e proseguire nelle azioni di mitigazione dei rischi derivati dal conflitto tuttora in corso.
Da oltre cinque anni, in seguito alla pubblicazione della prima Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, il Gruppo De' Longhi ha integrato nel proprio business le tematiche della sostenibilità, coinvolgendo in questo percorso tutte le principali funzioni dell'Azienda stessa. Nel corso degli anni il Gruppo De' Longhi ha implementato un modello ben definito di gestione delle tematiche non finanziarie e ha formalizzato obiettivi ad hoc intorno ai quali sviluppare una vera e propria strategia di sostenibilità. Grazie a quest'ultima il Gruppo è oggi capace di perseguire concretamente azioni in grado di mitigare i propri impatti e migliorare le sue performance di sostenibilità, generando valore per sé stessa e per i propri stakeholder.
In questo ambito, il 2022 ha rappresentato un anno di consolidamento dopo che nell'anno precedente il Gruppo ha modificato la propria governance di sostenibilità; pensati per il perseguimento di un successo sostenibile, attualmente gli organi che compongono tale governance sono i seguenti:
gruppo è stato identificato un Team Leader, la cui responsabilità è quella di supervisionare e implementare i progetti inclusi nel piano e corrispondenti alla propria area di competenza;
In tal senso il 2022 è stato un punto cardine nel percorso sostenibile di De' Longhi, dal momento in cui ha rappresentato l'anno della definizione del primo Piano di Sostenibilità del Gruppo, approvato a luglio 2022 dal Consiglio di Amministrazione e contenente una serie di iniziative e relativi target per ciascuno dei tre Pillar aziendali. Il Piano di Sostenibilità costituisce un documento programmatico che esprime una sintesi di tutti gli impegni che la Società vuole portare a termine nel breve, medio e lungo termine, per avere un ruolo attivo nella contribuzione agli sforzi della comunità globale per un futuro sostenibile. Come anticipato, la strategia di sostenibilità del Gruppo si articola attorno ai tre Pillar:
il Gruppo opera, aiutandole a crescere e a prosperare.
Attorno a questi tre pilastri ruotano otto aree di impegno che integrano le tematiche ambientali, sociali e di governance relative al Gruppo e che contribuiscono al raggiungimento di diversi obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SGDs) definiti dall'ONU; tra queste, si citano la lotta al cambiamento climatico, la promozione dell'economia circolare, il benessere e l'inclusione delle persone e la realizzazione di prodotti sostenibili.
Al Piano di Sostenibilità si aggiunge il Manifesto, elaborato già nel 2021: rivolto alle persone del Gruppo, tale documento concretizza l'impegno di De' Longhi in termini di sostenibilità e si propone di dare vita al coinvolgimento trasversale di tutta la community interna. Sempre in ambito di sostenibilità, si sottolinea come, nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), De' Longhi abbia partecipato ad un bando del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per potenziare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie sostenibili. Infine, sempre nel 2022 il Gruppo ha preso parte all'Italian Green New Deal, un bando nazionale che prevede contributi e agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di transizione ecologica e circolare.
I prodotti del Gruppo De' Longhi hanno origine nelle attività di ricerca, sviluppo e progettazione, integrate a livello di Gruppo e condotte, in coordinamento con le funzioni di Marketing e Design, dagli uffici tecnici di ogni linea di prodotto. Le strutture di R&D adottano un approccio per business unit, e non soltanto per singoli brand, operando così per competenze trasversali. Presso la sede di Hong Kong è invece operativo un ufficio tecnico che si occupa di seguire i progetti di ricerca sviluppati in collaborazione con i fornitori locali.
Successivamente alla fase di ideazione e definizione dei prodotti da lanciare sul mercato, le attività del Gruppo si concentrano sull'acquisto delle materie prime e della componentistica semilavorata. La produzione e l'assemblaggio dei prodotti seguono un business model che si articola in sei stabilimenti per la produzione e l'assemblaggio del prodotto finito, situati in Italia, Svizzera, Romania e Cina e le cui attività coprono oltre il 60% del venduto, cui si aggiunge la collaborazione con partner qualificati scelti sulla base di elevati standard qualitativi, gli "Original Equipment Manufacturer" (di seguito anche "OEM").
L'approccio adottato dal Gruppo è di tipo local for global, e prevede la presenza di dedicati poli di competenza specializzati nella realizzazione di una determinata linea di prodotti, permettendo al Gruppo stesso di produrre linee che coprono aree e segmenti di mercato specifici.
Alla fase di produzione fa seguito quella di collaudo dei prodotti, gestita da appositi team a livello di fabbrica che hanno il compito di verificare che i più elevati livelli di sicurezza siano applicati su tutti i prodotti del Gruppo. Il processo di verifica viene effettuato tramite specifici audit interni dalla funzione Qualità, che conduce anche controlli di qualità sulla produzione dei fornitori di prodotto finito (OEM).
Successivamente ai controlli di qualità, il prodotto pronto per la vendita viene trasportato in appositi hub logistici di proprietà del Gruppo, magazzini situati in aree strategiche di tutto il mondo e luogo di partenza dei prodotti; questi vengono poi distribuiti da fornitori di servizi logistici in tutti i mercati coperti dal network commerciale del Gruppo.
Infine, un ruolo cruciale in fase di acquisto e post-vendita è svolto dalla funzione Customer Care, che offre un servizio di supporto e assistenza tecnica per i clienti che si interfacciano con il Gruppo.
Nel corso del 2021, il Gruppo De' Longhi ha aggiornato la mappatura dei propri stakeholder con il coinvolgimento diretto del management aziendale, basandosi sull'analisi di aspetti quali la struttura aziendale, la catena del valore, le attività di business e quelle non strettamente legate ad esso, ma che risultano comunque parte integrante della realtà del Gruppo.
Tale aggiornamento, confermato nel corso del 2022, ha portato all'individuazione di dieci categorie omogenee di stakeholder, raggruppate sulla base delle tipologie di interessi, aspettative, esigenze e relazioni in atto con il Gruppo.
Il confronto del Gruppo con ciascuna di queste categorie avviene mediante differenti modalità di coinvolgimento e di ascolto, coerentemente con i principi di trasparenza e correttezza, nonché chiarezza e completezza delle informazioni, dettati dal Codice Etico di Gruppo col fine di intraprendere sempre decisioni consapevoli. Si riportano nella seguente tabella i diversi canali di ascolto e comunicazione, nonché i principali temi emersi dall'attività di business:
| Portatore di interesse | Canale di ascolto/comunicazione | Principali temi emersi |
|---|---|---|
| Associazioni di categoria | Assemblee, riunioni periodiche | Diritti dei consumatori, diritti dei lavoratori, performance ambientali |
| Azionisti | Documenti societari /Assemblee societarie/ Eventi | Performance economica, strategie di business |
| Comunità e ONG | Incontri periodici, sponsorship di iniziative specifiche | Sponsorizzazioni, impatto sociale, contributo al territorio, sensibilizzazione su problematiche specifiche |
| Consumatori | Questionari di soddisfazione, panel test, Contact Centers (canali voce, e-mail, chat e social), campagne pubblicitarie, eventi culinari, canale Youtube "How to" |
Assistenza al cliente, sicurezza e qualità di prodotto, disponibi lità del prodotto, feedback su facilità di utilizzo e soddisfazione del prodotto, privacy |
| Dipendenti | Employee Engagement Survey, colloqui annuali di valutazione delle performance, incontri periodici di condivisione dei risultati, intranet aziendale per l'accesso a informazioni sul Gruppo, houseorgan di Gruppo, nuovo HRMS |
Chiarezza organizzativa, miglioramento gestione delle risorse da parte dei manager, valorizzazione contributo individuale per la società, miglioramento della comunicazione interna e di accesso alle informazioni |
| Fornitori | Contratti, qualifica e valutazione, incontri periodici | Modalità di gestione del rapporto con i fornitori |
| Generazioni future | - | Riduzione delle emissioni e lotta al cambiamento climatico |
| Analisti finanziari e media | Interviste, incontri, road show, conferenze stampa | Performance economica, nuovi prodotti/servizi/modelli organizzativi, iniziative specifiche a sfondo sociale |
| Partner commerciali | Incontri commerciali, audit | Sicurezza e qualità di prodotto, flessibilità e capacità di adattamento rispetto alle richieste |
| Università/Centri di ricerca | Incontri dedicati, collaborazioni per vari progetti di ricerca | Ricerca ed acquisizione dei talenti, supporto alla ricerca |
La Tassonomia dell'Unione Europea introdotta dal Regolamento (EU) 2020/852 (di seguito "Regolamento") rientra all'interno della strategia dell'UE per realizzare gli obiettivi del Green Deal Europeo e rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Tale Regolamento fornisce un sistema unificato di classificazione attraverso il quale si possono definire le attività economiche che rispettano determinati criteri di ecosostenibilità - e che quindi possono essere considerate "sostenibili". In particolare, secondo quanto enunciato dall'art.3 del Regolamento, un'attività economica è considerata ecosostenibile (c.d. "aligned") se:
Per il primo anno di applicazione della normativa, riferito all'esercizio 2021, le aziende soggette all'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione Non Finanziaria, come il Gruppo De' Longhi, sono state chiamate a comunicare la quota di attività ammissibili (c.d. "eligible") e non ammissibili (c.d. "non-eligible") rispetto ai primi due obiettivi ambientali della Tassonomia europea (relativi al cambiamento climatico) in termini di fatturato, spese in conto capitale (CapEx) e spese operative (OpEx). Con il termine ammissibile, la normativa fa riferimento a un'attività economica "descritta negli Atti Delegati […] indipendentemente dal fatto che tale attività economica soddisfi uno o tutti i criteri di vaglio tecnico stabiliti in tali atti delegati".1
A partire dall'anno di rendicontazione 2022, la normativa viene invece applicata integralmente ed include, quindi, anche la quota di attività "taxonomy-aligned" (o "allineate"), cioè di quelle attività ammissibili che soddisfano tutti i criteri sopra elencati (criteri di vaglio tecnico e garanzie minime di salvaguardia).
Pertanto, all'interno del presente documento il Gruppo De' Longhi è tenuto a rendicontare, con riferimento ai primi due obiettivi ambientali finora formalmente adottati (cfr. Atto delegato sul Clima - Allegato I e Allegato II),2 su come e in quale misura le proprie attività sono associate ad attività economiche ecosostenibili ai sensi della Tassonomia UE.
Nei successivi paragrafi viene riportato come il Gruppo ha valutato la conformità al Regolamento (UE) 2020/852 e il prospetto con i KPI quantitativi richiesti.
Trattandosi di una normativa di recente applicazione a livello internazionale e in costante aggiornamento, tutti i criteri e le assunzioni effettuate e inserite in questo paragrafo sono basate sulle informazioni e sui requisiti attualmente disponibili, che potrebbero essere soggetti a future revisioni.
A livello metodologico, il Gruppo De' Longhi ha condotto un'analisi approfondita delle proprie attività al fine di identificare quali, fra queste, la Tassonomia classifica come potenzialmente in grado di contribuire in maniera sostanziale agli obiettivi di mitigazione e/o di adattamento ai cambiamenti climatici (c.d. attività "eligible"). Tale analisi ha evidenziato come una delle linee di ricavo che potrebbe essere considerata ammissibile rispetto all'obiettivo della mitigazione del cambiamento climatico è quella relativa alla vendita delle linee di condizionamento mobile, in riferimento all'attività 3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici prevista dal Regolamento. L'identificazione della vendita di tali prodotti come attività eligible deriva dall'interpretazione congiunta della descrizione dell'attività stessa e di uno dei criteri di contributo sostanziale previsti (punto f), il quale ricomprende la categoria degli "elettrodomestici" soggetti al regolamento (UE) 2017/1369 ("etichettatura energetica") del Parlamento europeo. In aggiunta, nonostante i condizionatori mobili non siano fabbricati in uno stabilimento produttivo del Gruppo, questi vengono prodotti da partner qualificati, i cosiddetti "Original Equipment Manufacturer" (OEM), sulla base delle specifiche tecniche, anche in termini di prestazioni energetiche, definite da De' Longhi.
In aggiunta alle attività core, per raggiungere i propri impegni di sostenibilità il Gruppo ha avviato diverse iniziative e progetti che, a seguito di un'analisi delle attività elencate nell'Atto delegato sul Clima - Allegato I del Regolamento, sono state considerate singolarmente come investimenti ammissibili rispetto alla Tassonomia. Infatti, sulla base dell'Atto Delegato sul Clima - Allegato I, Art. 8, 1.1.2.2, punto c, relativo all'acquisto di output da attività economiche ammissibili e a singole misure che consentono alle attività di mantenere basse emissioni di carbonio, il Gruppo ha identificato le seguenti attività come investimenti svolti nel corso dell'anno di rendicontazione e ammissibili secondo quanto previsto dal Regolamento:
2 Il perimetro di analisi dei dati inclusi nella presente informativa è riferito solamente agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, in quanto alla data di approvazione del presente documento, è stato adottato solo un Atto Delegato (n.2139/2021) contenente i criteri di vaglio tecnico per i primi due obiettivi ambientali.
• 3.3 Fabbricazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per i trasporti;
Di seguito sono descritti i passaggi metodologici che sono stati effettuati per valutare l'allineamento delle attività precedentemente identificate come ammissibili rispetto alla Tassonomia UE.
Con riferimento all'attività 3.5, essendo i condizionatori mobili prodotti dagli OEM, per poter essere allineati ai DNSH la norma richiede la conformità del produttore stesso ai seguenti criteri:
La conformità dei criteri sopra citati dovrebbe essere valutata rispetto all'attività di fabbricazione dei condizionatori mobili e pertanto in riferimento ai partner qualificati (OEM) di cui si avvale il Gruppo per la loro produzione. In tal senso, data la complessità delle analisi e in virtù della recente applicazione del Regolamento, in assenza di tutti gli elementi sufficienti ad oggi per permettere una completa valutazione della conformità a tali criteri di DNSH, in riferimento alla produzione di condizionamento mobile (attività 3.5) e agli investimenti effettuati nel 2022, secondo un approccio conservativo e prudenziale, il Gruppo ritiene le attività non allineate. Si sottolinea tuttavia come il Gruppo si impegni ad operare, in tutti i Paesi in cui è presente, nel rispetto delle normative ambientali locali. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al capitolo "Mitigazione degli impatti ambientali".
• Garanzie Minime di Salvaguardia: i criteri esplicitati all'interno del Regolamento fanno riferimento alle pratiche di un'organizzazione volte a garantire che essa sia in linea con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell'ILO sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell'uomo.
Il Gruppo De' Longhi pone grande attenzione agli elementi esplicitati in tali documenti, in particolar modo in tema di interessi del consumatore, corruzione, concorrenza, fiscalità e rispetto dei diritti umani. In riferimento a questo ultimo aspetto, il Gruppo si impegna a garantire l'attuazione di un business etico e conforme alle diverse normative applicabili in tutti i paesi in cui opera, svolgendo le proprie attività secondo i principi contenuti nel Codice Etico di Gruppo, la cui adozione è stata estesa dal 2022 a tutti i propri fornitori. A tale documento si aggiunge la recente pubblicazione delle "Responsible sourcing guideline", che definiscono i criteri di valutazione del rischio associato a tutti i nuovi fornitori attivati, consentendone il monitoraggio nel tempo. Inoltre, il Gruppo De' Longhi esegue periodiche procedure di audit sui fornitori di prodotti finiti, che permettono di monitorare numerosi aspetti di carattere sociale, come la libertà di associazione e contrattazione collettiva, l'orario e le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile o forzato, la discriminazione e la formazione del personale. Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai capitoli "Etica e compliance" e "Gestione della catena di fornitura".
Anche in ambito di tutela degli interessi del consumatore, concorrenza, anticorruzione e fiscalità, il Gruppo si impegna costantemente a prevenire e mitigare eventuali impatti negativi potenziali; ancora una volta, il Codice Etico del Gruppo ricopre un ruolo rilevante in tal senso, dedicando un'attenzione particolare al consumatore e ai clienti, ai valori della concorrenza leale, alla condanna degli episodi di corruzione e al rispetto di leggi, regolamenti e provvedimenti delle Autorità Competenti in materia fiscale e tributaria. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al capitolo "Etica e compliance".
In merito alle valutazioni effettuate e sopra descritte, al fine di adottare un approccio conservativo e in assenza di elementi completi per determinarne ad oggi l'allineamento, il Gruppo ha considerato come non allineati alla Tassonomia il fatturato riferito alla vendita di condizionatori mobili e gli investimenti relativi alle sopra citate attività ammissibili per l'anno di rendicontazione 2022.
Come prescritto dagli Annex dell'Atto Delegato 2178/2021 del Regolamento, di seguito vengono riportate assunzioni e metodologie che sottendono ai calcoli dei KPI (Turnover, CapEx e OpEx) sulla base delle attività ritenute eligible e, eventualmente, aligned. Per ogni KPI, vengono riportate la modalità di calcolo, la sua composizione in relazione alle diverse attività della Tassonomia UE e il processo relativo alla sua quantificazione. In conformità a quanto stabilito dal Regolamento non sono state considerate le voci di ricavo e di costo generate da transazioni intercompany.
Per l'elaborazione dei tre KPI sono state coinvolte le strutture amministrativo - contabili del Gruppo, sia a livello di Headquarter che di singoli stabilimenti produttivi. Queste, sulla base delle indicazioni riportate nell'Allegato 1 all'Atto Delegato 2178/2021, hanno proceduto all'identificazione delle voci contabili da associare ai diversi KPI, a partire dalle voci di bilancio consolidato.
Inoltre, ad oggi non sono stati elaborati dei piani di investimento che soddisfino i requisiti stabiliti dall'Annex I dell'Atto Delegato, § 1.1.2.2 per la loro inclusione all'interno delle voci di CapEx e di OpEx. Per questa ragione, i due KPI non comprendono alcun elemento riconducibile a un piano volto ad espandere le attività economiche ammissibili e potenzialmente allineate alla Tassonomia.
Per il calcolo del denominatore, si è proceduto con l'analisi del fatturato netto riportato in bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi per l'esercizio 2022, individuando il valore di 3.126.940.000€. Le voci del bilancio consolidato di Gruppo incluse nel computo del denominatore sono quelle specificatamente riferite alla vendita di beni e di servizi, al netto di sconti, IVA o qualsiasi altra imposta diretta, al fine di considerare i soli ricavi derivanti dalla gestione caratteristica del Gruppo: nello specifico, la voce inclusa è riferita ai "Ricavi da contratti con i clienti" che prevede già lo scorporo delle componenti imputabili a sconti di cassa e abbuoni. Per il calcolo del numeratore, invece, si è proceduto scorporando la quota parte dei ricavi relativa alla vendita della linea di condizionamento mobile, al netto di sconti, abbuoni, IVA e tasse aggiunte. Il turnover generato da tale categoria merceologica è associato all'a attività 3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici.
Per il calcolo del denominatore sono stati inclusi gli incrementi di valore presentati durante l'esercizio 2022 per tangible, intangible e right of use of asset (secondo IFRS 16) individuando il valore di 157.059.000 €.
Al fine della determinazione del numeratore di CapEx, si è proceduto con l'analisi delle addition di asset incorse durante l'esercizio e si sono identificati investimenti relativi ai punti a) e c) definiti dall'Annex I dell'Atto Delegato, § 1.1.2.2. Nello specifico, per l'attività 3.5 - Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici sono stati identificati investimenti relativi alla categoria di R&D.
Per quanto riguarda i valori afferenti all'acquisto di output da attività economiche ammissibili e a singole misure che consentono alle attività di mantenere basse emissioni di carbonio, il Gruppo ha individuato investimenti relativi alle categorie di tangible asset e diritto d'uso disciplinati dal principio contabile IFRS16, con particolare riguardo alle attività di seguito elencate:
L'estrazione dei dati associati alle categorie sopracitate è stata effettuata in modo puntuale quando reso possibile dalle informazioni disponibili nei sistemi gestionali attualmente in uso all'interno delle legal entity facenti parte del perimetro di consolidamento.
Per il calcolo del denominatore è stata eseguita un'analisi sui valori consolidati individuando il valore di 94.998.000 €.
Al fine della determinazione del numeratore dell'OpEx, sono state considerate le spese associabili alle attività ammissibili precedentemente elencate. In particolare:
dispositivi per l'efficienza energetica: spese di manutenzione e misure di rinnovamento degli edifici.
Le spese operative associabili al punto c) sono state derivate in maniera analoga a quanto già descritto per i CapEx.
| Contributo Sostanziale | Criterio DNSH | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività Economiche | Codice/i | Fatturato assoluto (€ migliaia) |
Quota del fatturato (%) |
Mitigazione dei cambiamenti climatici (%) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (%) |
Acque e risorse marine (%) |
Economia Circolare (%) |
Inquinamento (%) | Biodiversità ed ecosistemi (%) |
Mitigazione dei cambiamenti climatici (S/N) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (S/N) |
Acque e risorse marine (S/N) |
Economia Circolare (S/N) |
Inquinamento (S/N) | Biodiversità ed ecosistemi (S/N) |
Garanzie minime di salvaguardia (S/N) |
Quota di fatturato allineato alla tassonomia, Anno 2022 (%) |
Quota di fatturato allineato alla tassonomia, anno 2021 |
Categoria (attività abilitante) (A) |
Categoria (attività di transizione) (T) |
| A. Attività ammissibili alla tassonomia |
4,06% | |||||||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia) |
N/A 3 | |||||||||||||||||||
| Fatturato di Attività Eco-sostenibili (A.1) |
0 | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | N/A 3 | ||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||
| Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici |
3.5 | 126.857 | 4,06% | |||||||||||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) (A.2) |
126.857 | 4,06% | ||||||||||||||||||
| Totale (A.1 + A.2) | 126.857 | 4,06% | 0% | |||||||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia |
||||||||||||||||||||
| Fatturato delle attività non ammissibili alla tassonomia (B) |
3.000.083 | 95,94% | ||||||||||||||||||
| Totale (A + B) | 3.126.940 | 100% |
3 Essendo il primo anno di applicazione del Regolamento in relazione alla rendicontazione delle attività allineate alla Tassonomia, i dati di confronto saranno forniti a partire dal prossimo anno di rendicontazione.
| Contributo Sostanziale | Criterio DNSH | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività Economiche | Codici | CapEx assoluto (€ migliaia) |
Quota CapEx (%) | Mitigazione dei cambiamenti climatici (%) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (%) |
Acque e risorse marine (%) |
Economia Circolare (%) |
Inquinamento (%) | Biodiversità ed ecosistemi (%) |
Mitigazione dei cambiamenti climatici (S/N) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (S/N) |
Acque e risorse marine (S/N) |
Economia Circolare (S/N) |
Inquinamento (S/N) | Biodiversità ed ecosistemi (S/N) |
Garanzie minime di salvaguardia (S/N) |
Quota di CapEx allineato alla tassonomia, Anno 2022 (%) |
Quota di CapEx allineato alla tassonomia, anno 2021 |
Categoria (attività abilitante) (A) |
Categoria (attività di transizione) (T) |
| A. Attività ammissibili alla tassonomia |
0,52% | |||||||||||||||||||
| A.1 Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia) |
N/A 4 | |||||||||||||||||||
| CapEx Attività Eco-sostenibili (A.1) |
N/A | 0 | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | N/A 4 | |||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||
| Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici |
3.5 | 191 | 0,12% | |||||||||||||||||
| Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali |
6.5 | 481 | 0,31% | |||||||||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica |
7.3 | 128 | 0,08% | |||||||||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici negli edifici |
7.4 | 14 | 0,01% | |||||||||||||||||
| Spese in conto capitale delle attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) (A.2) |
814 | 0,52% | ||||||||||||||||||
| Totale (A.1 + A.2) | 814 | 0,52% | 0% | |||||||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia |
||||||||||||||||||||
| CapEx delle attività non ammissibili alla tassonomia (B) |
156.245 | 99,48% | ||||||||||||||||||
| Totale (A + B) | 157.059 | 100% |
4 Essendo il primo anno di applicazione del Regolamento in relazione alla rendicontazione delle attività allineate alla Tassonomia, i dati di confronto saranno forniti a partire dal prossimo anno di rendicontazione.
| Contributo Sostanziale | Criterio DNSH | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività Economiche | Codici | OpEx assoluto (€ migliaia) |
Quota OpEx (%) | Mitigazione dei cambiamenti climatici (%) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (%) |
Acque e risorse marine (%) |
Economia Circolare (%) |
Inquinamento (%) | Biodiversità ed ecosistemi (%) |
Mitigazione dei cambiamenti climatici (S/N) |
Adattamento ai cambiamenti climatici (S/N) |
Acque e risorse marine (S/N) |
Economia Circolare (S/N) |
Inquinamento (S/N) | Biodiversità ed ecosistemi (S/N) |
Garanzie minime di salvaguardia (S/N) |
Quota di OpEx allineato alla tassonomia, Anno 2022 (%) |
Quota di OpEx allineato alla tassonomia, anno 2021 |
Categoria (attività abilitante) (A) |
Categoria (attività di transizione) (T) |
| A. Taxonomy eligible activities |
0,84% | |||||||||||||||||||
| A.1 Attività Eco-sostenibili (Opex Aligned) |
N/A 5 | |||||||||||||||||||
| OpEx Attività Eco-sostenibili (A.1) |
N/A | 0 | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | N/A 5 | |||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) |
||||||||||||||||||||
| Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici |
3.5 | 769 | 0,81% | |||||||||||||||||
| Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica |
7.3 | 25 | 0,03% | |||||||||||||||||
| Spese operative delle attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) (A.2) |
794 | 0,84% | ||||||||||||||||||
| Totale (A.1 + A.2) | 794 | 0,84% | ||||||||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia |
||||||||||||||||||||
| OpEx delle attività non ammissibili alla tassonomia (B) |
94.204 | 99.16% | ||||||||||||||||||
| Totale (A + B) | 94.998 | 100% | ||||||||||||||||||
5 Essendo il primo anno di applicazione del Regolamento in relazione alla rendicontazione delle attività allineate alla Tassonomia, i dati di confronto saranno forniti a partire dal prossimo anno di rendicontazione.
CAPEX
Gli Annex dell'atto delegato richiedono di calcolare la percentuale di Turnover, CapEx ed OpEx associa ti ad attività eligible ed aligned. Per rispondere a tale obbligo normativo, come indicato nei paragrafi pre cedenti, il Gruppo ha individuato le proprie attività eligible e, una volta valutate quali di esse fossero in linea con i criteri di alignment, ha calcolato i tre KPI.
I paragrafi successivi presentano in dettaglio quanto previsto dagli Annex al Regolamento Dele gato (UE) 2178/2021 della Commissione in termini di voci contabili relative ai KPI di cui le imprese non finanziarie devono fornire informativa nella Dichia razione non finanziaria.
Il KPI di Turnover è stato calcolato come la quota parte del fatturato netto derivante dalla prestazione di servizi legati ad attività identificate come eligible (numeratore) diviso per il fatturato netto (denomi natore). Il fatturato netto è definito come l'importo derivante dalla prestazione di servizi previa dedu zione degli sconti sulle vendite e delle imposte sul valore aggiunto direttamente connessi al fatturato. Si specifica inoltre che, al fine di evitare ogni possi bile double counting, le partite intercompany sono state elise e non concorrono alla determinazione del KPI. Di conseguenza, il denominatore del KPI corrisponde alla voce "Ricavi da contratti con clien ti" presentata nella Nota 1 - Ricavi del bilancio con solidato del Gruppo - ed è in linea con le disposizio ni previste dallo IAS 1, par.82(a), menzionato dall'Annex I dell'Atto Delegato § 1.1.1.
Il Gruppo, per il calcolo del denominatore del KPI di CapEx, ha considerato le addition incorse nel perio do di riferimento relative ad asset materiali (Investi menti in immobilizzazioni materiali), ad asset imma teriali (Investimenti in immobilizzazioni immateriali) e Right of Use Asset (Investimenti in beni in leasing).
L'approccio utilizzato per l'estrazione dei dati si è basato sull'analisi della reportistica gestionale al li vello consolidato. In linea con i principi contabili in ternazionali e con le disposizioni dell'Annex dell'At to Delegato 2178/2021, il Gruppo ha considerato gli asset materiali contabilizzati secondo il principio contabile IAS 16 -, gli asset immateriali - escluden do il goodwill - contabilizzati secondo il principio contabile IAS 38, e i leasing contabilizzati secondo il principio contabile IFRS 16 - come da relazione fi nanziaria annuale consolidata.
Per il calcolo del denominatore del KPI di OpEx, l'ap proccio utilizzato è stato quello di procedere con un'analisi puntuale sui valori consolidati gestionali del Gruppo, considerando la quota di costi rientran ti specificatamente nelle categorie indicate dall'An nex dell'Atto Delegato 2178/2021. Nello specifico:
esenzione da contabilizzazione secondo IFRS 16;
• Manutenzioni di terzi, per cui sono considerati tutti i costi di manutenzione ordinaria a cespiti e misure di rinnovamento degli edifici.
Le informazioni connesse ai rischi in tema di etica e compliance, così come le relative modalità di gestione, sono trattate in corrispondenza del paragrafo "Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi relativo al processo di informativa finanziaria" della Relazione sulla gestione.
Relativamente alle misure adottate per la mitigazione dei rischi e le relative modalità di gestione in ambito di etica e compliance, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.
Il modello organizzativo e di management del Gruppo prevede che le funzioni Legal e Internal Audit cooperino con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari per quanto di propria competenza, al fine di garantire la conformità normativa nei confronti della legge e dei regolamenti in vigore. Entrambe le funzioni collaborano inoltre con la funzione Quality per quanto riguarda le operazioni di verifica dei prodotti e la qualifica e la valutazione dei fornitori (§ Qualità e innovazione di prodotto).
Il ruolo della funzione di Internal Audit, insieme al Dirigente preposto, è quello di monitorare e valutare l'ambiente di controllo in tutte le filiali del Gruppo, nonché di condurre audit sui processi e le procedure contabili affinché sia assicurata la compliance normativa rispetto alla Legge 262, relativa al processo di informazione finanziaria. L'obiettivo di tali attività periodiche di audit è quello di garantire che tutta la documentazione societaria sia attendibile, completa, corretta e tempestiva, in conformità con quanto riportato nelle disposizioni operative, amministrative e contabili definite dal Gruppo. Il programma di verifiche, concordato con l'Amministratore incaricato e il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, ha l'obiettivo di coprire progressivamente tutte le società del Gruppo, ponendo particolare attenzione a quelle maggiormente rilevanti.
Sempre la funzione di Internal Audit, insieme al Dirigente preposto, presidiano il modello di Enterprise Risk Management (ERM), implementato e aggiornato dal Gruppo nel corso degli anni e che si concentra in particolar modo sulle attività di valutazione e monitoraggio dei rischi aziendali. In questo ambito sono state implementate nel corso degli ultimi anni numerose attività, aventi lo scopo di integrare la matrice ERM con i rischi percepiti rispetto alle singole aree di competenza del management, coinvolto a livello internazionale. Tra queste si sottolinea lo sviluppo di una piattaforma dinamica di Risk Management, la cui fase di roll-out ha avuto luogo nei primi mesi del 2021 coinvolgendo le società maggiormente rilevanti del Gruppo; in linea con le previsioni, nel 2022 è proseguita la fase di roll-out della piattaforma, arrivata oggi a coinvolgere la maggior parte delle società del Gruppo. Tale fase si concluderà nel corso del 2023 con l'inserimento delle società Capital Brands ed Eversys.
Sempre nel corso dell'ultimo anno sono stati aggiornati i rischi legati al tema della sostenibilità presenti nella piattaforma, che si aggiungono a quello legato al cambiamento climatico già individuato nel 2021. In particolare, questi sono: circolarità e sostenibilità dei prodotti, compliance in materia di salute e sicurezza, danni ambientali causati dalle operations, diritti umani, gestione dell'energia, impatto sugli interessi degli stakeholder in materia di sostenibilità, comunità locali, coinvolgimento delle comunità rispetto a iniziative in tema di sostenibilità e pratiche commerciali rispettose della concorrenza (fair trade).
Il meccanismo di funzionamento della piattaforma dinamica permette alle figure selezionate di aggiornare la selezione dei rischi in maniera autonoma e tempestiva, sempre sotto la stretta supervisione della funzione di Internal Audit e del Dirigente Preposto. Essa consente, inoltre, di apportare modifiche alla mappatura dei rischi in relazione ai profili degli utenti, garantendo il massimo presidio e la necessaria segregazione dei ruoli. La nuova piattaforma rischi è stata inoltre integrata direttamente con SAP Success Factor: tutti gli individui che sono stati sottoposti ad assessment hanno ricevuto per tempo un'adeguata formazione, facilitata dalla realizzazione di un apposito modulo di e-learning.
Al fine di incrementare il presidio sulla conformità ai regolamenti interni e alla normativa cogente dei vari Paesi in cui opera, dal 2015 il Gruppo conduce ulteriori verifiche riguardanti eventuali episodi di abuso d'ufficio e corruzione, nonostante la Società non abbia relazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione.
Oltre all'attenzione in tema di trasparenza e compliance, il Gruppo ha individuato dei modelli comportamentali specifici da seguire per minimizzare i rischi connessi a comportamenti illeciti e sanzionabili dalle leggi e dai regolamenti in vigore. Con questo scopo, già nel 2018 sono state introdotte in tutte le società del Gruppo le "Corporate Governance Guidelines", la cui applicazione è in capo ai responsabili amministrativi delle diverse filiali: esse consistono in delle linee guida che prevedono l'adozione del Codice Etico di Gruppo e definiscono il sistema di deleghe per i poteri di spesa.
Infine, in ottemperanza a quanto stabilito dal D. Lgs. 231/2001, le società italiane del Gruppo De' Longhi adottano il "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato per l'ultima volta nel corso del 2021. Così come previsto dal Decreto, si è istituito un Organismo di Vigilanza, incaricato di verificare in maniera indipendente che le disposizioni e le procedure del Modello stesso siano osservate correttamente. Inoltre, già a partire dal 2019 il Gruppo si è dotato di un apposito sistema gestionale interno, volto a monitorare in maniera automatica i flussi e i processi presidiati all'interno del sistema di prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231.
Per disciplinare le relazioni intrattenute con le parti correlate e presidiarne il relativo rischio, la Capogruppo si è dotata di una procedura volta a individuare le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione, in conformità con i principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza mediante il Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010.
I principi Etici cui devono fare riferimento tutti i comportamenti tenuti dai dipendenti e tutte le relazioni intrattenute tra l'azienda e i soggetti terzi sono contenuti nel Codice Etico del Gruppo De' Longhi. Tali relazioni devono caratterizzarsi per principi e valori quali legalità, lealtà, trasparenza, equità, diligenza, professionalità e tutela della riservatezza. Al fine di permettere a tutti i nuovi assunti di uniformarsi a questi principi, dal 2020 ogni anno si tengono delle brevi induction dove vengono illustrati i punti salienti sia del Codice Etico che del Modello 231. In aggiunta a ciò, tutti i nuovi dipendenti in Italia ricevono una copia del Codice Etico, la cui conferma di presa visione deve essere confermata attraverso un sistema di controfirma del documento stesso.
Nell'ambito del Programma Antifrode, definito sulla base delle linee guida dell'Association of Certified Fraud Examiners (ACFE), si segnala come anche nel corso del 2022 il Gruppo ha portato avanti le attività legate ai punti di miglioramento emersi durante i precedenti esercizi.
Relativamente alla piattaforma riservata alle segnalazioni in tema di whistleblowing, si sottolinea come anche nel 2022 questa sia rimasta pienamente operativa, permettendo a ogni dipendente, fornitore e cliente di inviare segnalazioni mantenendo anonima la propria identità. Trattare le informazioni presenti sulla piattaforma in forma anonima è reso possibile dall'adozione di un dominio esterno ai sistemi aziendali, che trasmette le informazioni criptate direttamente al Comitato di Whistleblowing, un organo formato da quattro membri interni alla Società aventi il compito di monitorare le richieste pervenute e di svolgere le opportune verifiche in merito.
A tal proposito si segnala come, a partire dall'implementazione del sistema nel 2020, non si siano mai registrate segnalazioni di rilievo.
Dal punto di vista della cyber security, invece, il Gruppo ha definito a partire dal 2020 una master policy sulla protezione dei dati; nel corso del 2022 sono stati introdotti nuovi sistemi operativi per la sicurezza ed è stato implementato un sistema di alert: questi sistemi automatizzati di monitoraggio aiutano infatti ad identificare, analizzare e prioritizzare gli avvisi in arrivo, oltre che a garantire che le notifiche vengano recapitate a chi di dovere. Il team incaricato di gestire questo sistema è costituito da personale informatico, oltre che da membri del team Legal. Sempre nell'ottica di incrementare la sicurezza informativa, il Gruppo si è impegnato nello svolgere un'importante attività di sensibilizzazione in materia di sicurezza informatica, supportata da percorsi di formazione obbligatoria in materia di phishing.
Nel corso del triennio di rendicontazione (2020-22) non si sono registrati casi di non conformità rispetto alla legge in materia di corruzione.
Di seguito si riportano i dati relativi alle persone a cui sono state comunicate le policy e le procedure aziendali e i dipendenti che hanno ricevuto una formazione in ambito anticorruzione nel triennio 2020-22.
| Tipologia | Europa* | America & Asia-Pacific** | MEIA 6 | Gruppo De' Longhi | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | |
| Numero di persone a cui sono state comunicate le procedure e le politiche aziendali in ambito anticorruzione | ||||||||||||
| Manager | 187 | 177 | 162 | 75 | 67 | 82 | 8 | 4 | 4 | 270 | 248 | 248 |
| Impiegati | 1.805 | 1.745 | 1.829 | 821 | 511 | 598 | 51 | 25 | 25 | 2.677 | 2.281 | 2.452 |
| Operai | 4.034 | 4.481 | 918 | 3.819 | 3.820 | 1.771 | - | - | - | 7.853 | 8.301 | 2.689 |
| Totale dipendenti | 6.026 | 6.646 | 2.909 | 4.715 | 4.398 | 2.451 | 59 | 29 | 29 | 10.800 | 11.073 | 5.389 |
| Partner commerciali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Dipendenti che hanno ricevuto formazione in ambito anticorruzione | ||||||||||||
| Manager | 35 | 22 | 44 | 8 | 9 | 7 | - | - | - | 43 | 31 | 51 |
| Impiegati | 282 | 326 | 340 | 26 | 114 | 108 | - | - | - | 308 | 440 | 448 |
| Operai | - | - | 2 | 7.560 | 9.355 | 2.090 | - | - | - | 7.560 | 9.355 | 2.092 |
| Totale dipendenti | 317 | 348 | 386 | 7.594 | 9.478 | 2.205 | - | - | - | 7.911 | 9.826 | 2.591 |
6 L'acronimo MEIA corrisponde ai paesi siti nelle seguenti aree: Middle East, India, Africa.
* In questa tabella, l'area geografica Europa include anche i dati dell'Italia.
** Per quanto riguarda l'area America & Asia-Pacific sono state considerate le ore associate ai corsi di formazione per i nuovi assunti che includono anche aspetti di etica del business o di anticorruption.
Si specifica inoltre che lungo il 2022 il Consiglio di Amministrazione non ha ricevuto formazione specifica in ambito anticorruzione e informativa in merito a politiche o procedure relative a tale ambito.
Nel triennio 2020-22 non è stata attivata alcuna azione legale per comportamenti anti-competitivi, antitrust e pratiche monopolistiche.
Allo stesso modo, nel corso del triennio di rendicontazione non è stato fornito alcun contributo economico o in natura a partiti politici, ai loro rappresentanti eletti o a persone che mirano a rivestire cariche politiche.
Così come nel biennio 2020-22, anche nel corso del 2022 non sono stati registrati casi confermati di discriminazione.
Infine, in linea con gli obblighi di trasparenza in materia di tassazione, si rileva che il Gruppo opera in piena trasparenza ed in conformità con le norme locali e internazionali in ambito fiscale.
La sua presenza internazionale pone il Gruppo nella posizione privilegiata di raccogliere in sé molteplici culture e tradizioni; forte di questo vantaggio, De' Longhi si impegna quotidianamente ad alimentare il senso di appartenenza e la soddisfazione delle proprie persone, nonché a difenderne e promuoverne la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
Ambizione, coraggio, passione, competenza, tradizione, lavoro di squadra e rispetto reciproco sono solo alcuni dei valori che ispirano le persone del Gruppo: lealtà e fiducia diventano così i principi cardine che motivano i dipendenti e contribuiscono alla creazione di un ambiente in cui le diversità aggiungono valore e permettono di prevenire qualsiasi tipo di discriminazione.
Tali valori costituiscono anche la base per la crescita professionale delle persone e della loro valorizzazione personale, nonché per la promozione di un luogo di lavoro sicuro e salubre, che sia adeguato alla coltivazione e all'attrazione di talenti nell'ottica della continuità di business.
Una significativa testimonianza dell'affiatamento delle persone è rappresentata dall'eccezionalità della reazione del Gruppo stesso di fronte allo scenario inconsueto e inatteso posto dal conflitto russo-ucraino, in risposta al quale il Gruppo si è attivato per supportare economicamente ed emotivamente i colleghi geograficamente più prossimi alle zone di guerra.
Per informazioni di dettaglio riguardanti i rischi connessi alla gestione delle risorse umane e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 9 del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" (Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane).
Per quanto riguarda le misure di mitigazione e le modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche delle risorse umane, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.
La Chief Corporate Services Officer coordina la Direzione Risorse Umane, funzione responsabile della gestione e sviluppo delle risorse umane a livello di Gruppo; tale attività a livello locale viene presidiata da strutture dedicate, che operano sia nelle principali aree geografiche che nelle filiali più strutturate del Gruppo. In capo a tali strutture vi sono numerose responsabilità, legate principalmente alla gestione amministrativa del rapporto di lavoro, alla gestione e allo sviluppo delle risorse interne e alle attività di Talent acquisition, development and retention; a queste si aggiungono le attività di comunicazione interna, le relazioni sindacali, lo sviluppo di iniziative legate all'engagement del personale e l'organizzazione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, tutti aspetti gestiti dalle funzioni locali.
A livello Corporate, la struttura della funzione è stata impostata in linea con i mutamenti organizzativi avvenuti nel Gruppo nel corso degli anni, e prevede un'articolazione in tre macro-cluster, che oltre ad avere competenze specifiche, si concentrano sul presidio di aree funzionali:
Il presidio delle rimanenti organizzazioni commerciali è assicurato dal Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Gruppo.
Una funzione globale e cruciale per le attività del Gruppo, operativa già dal 2019, è quella di Talent Acquisition e Employer branding, la cui introduzione ha consentito un approccio più strutturato e integrato nel reclutamento di nuove risorse. Nell'ambito di una strategia di employer branding volta ad aumentare la riconoscibilità del Gruppo a livello globale, questa funzione ha sviluppato ed eseguito diverse iniziative, come l'aggiornamento delle sezioni "Persone" del sito web aziendale e l'introduzione di una nuova pagina Linkedin globale, che, sostituendo le pagine dei singoli Paesi, ha permesso di registrare una crescita significativa anche nel 2022 in termini di follower e interazioni: il numero di followers della pagina è infatti passato dai 49 mila di fine 2021 ai 58,3 mila di fine 2022 (+19%). Tra le strategie social utilizzate si è rivelata vincente quella che ha portato alla pubblicazione di ben 92 post su 5 filoni tematici: CSR, Formazione, Carriera, Business e Innovazione. Sempre in riferimento a questo social network, il Gruppo sta sviluppando un progetto per coinvolgere più attivamente i dipendenti, che diventeranno dei veri e propri brand ambassador, incaricati di rappresentare il Gruppo nel mondo e diffonderne la filosofia. Nella stessa ottica, De' Longhi coltiva da anni partnership strategiche con le migliori università italiane, quali ad esempio il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi: al fine di rafforzare il legame con il mondo accademico, si è deciso di instaurare partnership strutturate, con l'obiettivo non solo di selezionare ed attrarre i migliori talenti, ma anche di incrementare le attività di ricerca e formazione condotte in collaborazione con i due atenei. La collaborazione con il Politecnico, ad esempio, prevede la partecipazione del Gruppo a eventi e corsi di formazione legati a tematiche di innovazione, ricerca e sviluppo. Il Graduate Program, invece, sviluppato e implementato con l'Università Bocconi, ha offerto nel biennio 2021-2022 un'esperienza lavorativa di dodici mesi ad una decina di neolaureati provenienti da atenei di tutta Italia; di
questi dodici mesi, la metà è stata trascorsa presso l'headquarter di Treviso, mentre la restante parte in una delle sedi estere del Gruppo, con l'obiettivo finale di offrire al giovane talento una collocazione all'interno dell'azienda, presso la sede centrale o presso una sede estera. Infine, attraverso la partecipazione a diversi Career Days e Roundtables, il Gruppo ha avuto l'opportunità di conoscere e interagire anche con studenti di altri importanti atenei italiani, tra i quali si citano l'Università Ca' Foscari di Venezia, l'Università degli Studi di Udine e l'Università degli Studi di Padova.
Nel 2022 è stato lanciato Staying Together, che ha previsto la diffusione della policy globale relativa al remote working e un piano di comunicazione e formazione con l'obiettivo di supportare un approccio di Gruppo alle nuove modalità di lavoro, toccando gli aspetti fondamentali della vita lavorativa. Come primo passo, nell'ottica di ascolto e scambio continuo, a dicembre è stata lanciata una survey per capire quali sono gli ambiti di maggiore rilevanza per le persone di De' Longhi in relazione alla nuova modalità di lavoro. I prossimi passi, nel 2023, saranno quindi volti ad individuare un piano di azione dedicato
Nel corso degli ultimi anni si è verificata inoltre una rapida digitalizzazione delle attività delle risorse umane. La piattaforma PULSE, attiva già da diverso tempo, in tema di sviluppo delle risorse umane permette ai dipendenti di creare e beneficiare di un piano di formazione personalizzato con accesso ad un catalogo online e a corsi di e-learning. Le principali novità del 2022 sono rappresentate dal lancio di due nuove piattaforme, Speex e Of Course Me: mentre la prima offre corsi di lingua a livello globale, la seconda raccoglie in un unico spazio digitale informazioni e materiale utile su una vasta gamma di argomenti, permettendo così ai dipendenti di approfondire verticalmente tematiche di loro interesse e utili al loro sviluppo professionale, creando così un percorso di formazione ad hoc. Nel 2022, inoltre, il Global Catalogue ha offerto ben 24 corsi focalizzati sulle soft skills e sulle managerial skills, e ha ottenuto un punteggio medio di soddisfazione di 4,2 su 5, coinvolgendo circa 450 dipendenti.
Sempre per quanto riguarda iniziative di formazione ad hoc, nel 2022 è proseguito il Digital Lab, progettato per sviluppare le competenze digitali dei dipendenti e sostenere la crescita del canale e-commerce del Gruppo. In occasione della seconda fase di tale programma formativo sono stati resi disponibili a tutti i dipendenti 10 webinar incentrati sullo sviluppo di un digital mindset e l'impiego delle tecnologie.
Sempre nel corso dell'anno appena concluso, 15 dipendenti della funzione Operations hanno avuto l'opportunità di partecipare al corso per l'ottenimento della Six Sigma Green Belt, in occasione del quale hanno ricevuto un'introduzione agli strumenti e ai metodi essenziali per partecipare al ciclo di miglioramento data-driven impiegato per ottimizzare e stabilizzare i processi aziendali. Il corso ha avuto una durata complessiva di 1500 ore e ha portato alla realizzazione di 4 progetti finali, nonché all'ottenimento della certificazione per tutti i partecipanti.
Nel corso dell'ultimo anno il Gruppo ha anche promosso attivamente il progetto Diversity and Inclusion, per garantire il rispetto dei principi di pari opportunità e non discriminazione. Questo si compone di due parti, la prima delle quali volta alla valutazione della presenza delle donne nelle strutture organizzative, con particolare attenzione al divario retributivo di genere ed eventuali azioni correttive volte a colmarlo; l'altra è finalizzata invece all'analisi dell'esperienza lavorativa del personale femminile in azienda, per identificarne esigenze e priorità specifiche. Sempre nel 2022, sono state svolte le prime analisi qualitative e quantitative volte all'identificazione di trend significativi per la promozione della parità di genere all'interno dell'organizzazione; inoltre, si è lavorato per identificare una roadmap e un conseguente piano d'azione da applicarsi a livello di Gruppo, per promuovere l'uguaglianza di genere in ogni fase ed ambito dell'esperienza lavorativa dei dipendenti, parallelamente allo sviluppo di metriche per la misurazione e il monitoraggio dei progressi in questa direzione.
La funzione Risorse Umane guida anche il processo di valutazione delle performance a livello globale (performance appraisal), ideato per promuovere lo sviluppo dei dipendenti. Questo processo utilizza un sistema speciale che incoraggia un dialogo aperto e onesto tra manager e dipendenti ed è stato recentemente aggiornato: testato nel 2021, FORWARD è stato lanciato definitivamente nel 2022, con ottimi risultati in termini di partecipazione, che si è attestata intorno al 80%.
Il nuovo ciclo di performance appraisal si struttura in tre fasi principali, la prima delle quali - denominata Set Up - prevede l'identificazione di obiettivi individuali e quindi la creazione di un piano di crescita che sia coerente con la strategia aziendale e gli obiettivi del team. Nella seconda fase, chiamata Sync, la crescita diviene un processo continuo e interattivo, grazie alla presenza di checkpoint di confronto programmati e regolari momenti di auto-riflessione e feedback. A differenza dal passato, infatti, il feedback non riguarda più solo la relazione capo-collaboratore, ma si amplia all'intera organizzazione. Infine, la fase di Wrap Up rappresenta il momento per valorizzare le persone, comprendere cosa deve essere migliorato e mettere in luce i talenti di ciascuno: questa fase consente infatti di tener conto, alla chiusura dell'anno, di osservazioni di diversi stakeholder, permettendo così al manager di fornire una valutazione più completa, oggettiva e costruttiva. Nel primo anno di lancio di Forward, circa l'80% della popolazione aziendale globale eleggibile ha completato la prima fase del processo.
La presenza globale ha inevitabilmente esposto il Gruppo De' Longhi alle dinamiche geopolitiche ed umanitarie legate al conflitto in Ucraina che ha sconvolto il mondo fin dai primi mesi del 2022. In questa situazione, la priorità dell'Azienda è stata la sicurezza dei dipendenti: per questo motivo, dopo pochi giorni dall'inizio del conflitto, il Gruppo ha posto in essere tutte le misure possibili per assicurare l'incolumità dei propri dipendenti locali e delle loro famiglie. Il Gruppo ha anche deciso di attivare una task force in Polonia per offrire supporto ai colleghi e ai loro familiari in fuga dall'Ucraina. Inoltre, l'Azienda ha scelto di garantire la posizione lavorativa ed il pagamento dello stipendio a tutti i dipendenti ucraini che sceglievano di rimanere in patria, offrendo un primo supporto per la sistemazione fuori dal paese unitamente ad un bonus una tantum a tutti coloro che hanno preferito rinunciare al proprio posto di lavoro.
È stata inoltre avviata una raccolta fondi, aperta a tutti i dipendenti del Gruppo che avessero voluto contribuire a supportare i loro colleghi in Ucraina, con l'impegno da parte del Gruppo stesso a contribuire con una somma equivalente a quella versata dai dipendenti. Questi sono stati quindi distribuiti tra una trentina di colleghi della sede ucraina, rappresentando un momento emotivamente molto coinvolgente per il Gruppo, che ne ha messo in luce la forza come comunità di persone che si supportano a vicenda e si prendono cura l'uno dell'altro.
La funzione Risorse Umane è inoltre supportata da figure specifiche che hanno il compito di promuovere il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Queste figure comprendono il Responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Ambiente e i Responsabili per l'Italia, la Svizzera, la Cina e la Romania, paesi in cui sono dislocati i siti produttivi del Gruppo. Tra i loro compiti principali vi è la valutazione dei rischi legati alle attività svolte dai dipendenti del Gruppo e la definizione di eventuali piani di miglioramento, con particolare attenzione all'ergonomia delle postazioni di lavoro negli stabilimenti e negli uffici.
Dal punto di vista della salute e della sicurezza dei dipendenti, durante il 2022 l'Azienda ha mantenuto alto il livello di attenzione rispetto all'emergenza Covid-19, confermando, per gran parte dell'anno, le misure anti-contagio già adottate nel corso del 2020 e del 2021. Tali misure sono poi state gradualmente ridotte coerentemente con la riduzione del numero dei contagi. Da agosto, inoltre, è stata introdotta una politica di Lavoro Agile a livello di Gruppo, con l'obiettivo di trasformare l'obbligo di ridurre la presenza in ufficio in un'opportunità per un nuovo approccio al lavoro, ibrido e che favorisca l'equilibrio vita-lavoro dei dipendenti.
Sempre allo scopo di garantire e migliorare la salute e la sicurezza delle sue persone, il Gruppo ha dato il via ad un progetto finalizzato alla predisposizione di un piano di mitigazione dei rischi e di ulteriore miglioramento della sicurezza del lavoro. L'attività, condotta da un team misto cross-funzionale HR/Operations, si è concentrata sulle caratteristiche e i rischi relativi all'organizzazione produttiva e della supply chain: l'obiettivo è quello di definire un percorso di miglioramento a step successivi, su base pluriennale, volto a rafforzare una cultura basata su un "Zero accident mindset". Il team ha anche individuato tre KPIs chiave per monitorare l'andamento del processo verso l'obiettivo "zero incidenti".
Per quanto riguarda il comfort degli ambienti di lavoro, anche nel 2022 si è continuato ad investire in postazioni di lavoro ergonomiche e in macchinari che automatizzano alcuni processi lungo le linee produttive, riducendo così in modo significativo la quantità di forza fisica che i dipendenti devono impiegare nella fase di gestione manuale dei carichi.
È importante sottolineare come il sistema di ge stione della sicurezza sia stato sottoposto ad audit di validazione nel corso del 2022. La gestione delle segnalazioni viene effettuata su base locale dai re ferenti delle risorse umane e dell'ufficio legale; per casi specifici, inoltre, viene coinvolto anche l'Orga nismo di Vigilanza.
A dimostrazione della grande attenzione che il Gruppo riserva alle persone, il Codice Etico di Gruppo dedica un'intera sezione alla gestione delle risorse umane. Le persone sono infatti apprezzate e valorizzate non solo in virtù del loro contributo professionale, ma anche di quello personale, che apportano supportando ogni giorno il Gruppo nel perseguimento dei propri obiettivi strategici; a questo si aggiunge la grande attenzione posta alla promozione del principio delle pari opportunità lungo tutto il processo di selezione del personale, nel lavoro e nell'avanzamento professionale, evitan do quindi qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori. Il Codice Etico, inoltre, condanna il rapporto lavorati vo irregolare, qualsiasi forma di sfruttamento (tra cui il lavoro minorile) e l'indebito vantaggio a fronte di uno stato di bisogno dei lavoratori.
Nell'ambito della salute e sicurezza dei lavoratori, il Codice Etico prevede che ciascun dipendente presti la massima attenzione nello svolgimento delle proprie attività: è infatti necessario che tutti osservino attentamente le misure di sicurezza e di prevenzione stabilite, unitamente alle istruzioni e direttive dettate per adempire agli obblighi in tale ambito. Presso gli stabilimenti produttivi di Migna gola (Treviso), Cluj e Salonta (Romania), inoltre, è presente una politica formalizzata di salute e sicu rezza negli ambienti di lavoro, in funzione dell'ado zione di un sistema di gestione affine allo standard internazionale ISO 45001. Presso lo stabilimento di Sierre (Svizzera) è invece in vigore una politica che rispetta i requisiti della norma ISO 450001:2018.
Il Gruppo ha poi da tempo formalizzato una politica dedicata alla gestione integrata dei temi legati alle risorse umane, quali ad esempio la remunerazione del Consiglio di Amministrazione e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche; sempre nell'ottica di omogeneizzazione delle pratiche a livello di Gruppo, già nel 2019 è stata invece adottata una nuova MBO Policy di Gruppo, volta, da un lato a ri conoscere un collegamento tra compensi e perfor mance, ricompensando per i risultati ottenuti, e da un altro lato a rafforzare il senso di appartenenza al Gruppo e la Group Identity .

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo è composto da 8.555 dipendenti, registrando una diminuzione del 17% rispetto all'organico del precedente esercizio. Gli effetti diretti e indiretti del contesto macroeconomico hanno avuto le ricadute maggiori sull'occupazione degli stabilimenti cinesi.
Le donne del Gruppo De' Longhi rappresentano il 51%, percentuale in linea all'anno precedente.
Il 93% dei dipendenti ha un contratto indeterminato, in aumento rispetto all'anno precedente (88% nel 2021).
| Dipendenti, per tipologia di contratto |
Italia | Europa | America & Asia-Pacific | MEIA | Gruppo De' Longhi | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | |
| Numero di dipendenti per tipologia di contratto | |||||||||||||||
| Tempo indeterminato | 1.651 | 1.708 | 1.710 | 4.284 | 4.624 | 3.837 | 2.621 | 2.710 | 2.388 | 51 | 58 | 52 | 8.607 | 9.100 | 7.987 |
| di cui donne | 646 | 676 | 684 | 2.617 | 2.776 | 2.271 | 1.250 | 1.273 | 1.110 | 22 | 23 | 21 | 4.535 | 4.748 | 4.086 |
| di cui uomini | 1.005 | 1.032 | 1.026 | 1.667 | 1.848 | 1.566 | 1.371 | 1.437 | 1.278 | 29 | 35 | 31 | 4.072 | 4.352 | 3.901 |
| Tempo determinato | 34 | 31 | 22 | 131 | 417 | 171 | 605 | 803 | 374 | 1 | 1 | 1 | 771 | 1.252 | 568 |
| di cui donne | 17 | 17 | 15 | 76 | 211 | 61 | 273 | 358 | 200 | 1 | - | 1 | 367 | 586 | 277 |
| di cui uomini | 17 | 14 | 7 | 55 | 206 | 110 | 332 | 445 | 174 | - | 1 | - | 404 | 666 | 291 |
| Totale | 1.685 | 1.739 | 1.732 | 4.415 | 5.041 | 4.008 | 3.226 | 3.513 | 2.762 | 52 | 59 | 53 | 9.378 | 10.352 | 8.555 |
| Numero di dipendenti per tipologia di contratto | |||||||||||||||
| Full-time | 1.567 | 1.637 | 1.635 | 4.302 | 4.784 | 3.778 | 3.214 | 3.484 | 2.752 | 51 | 58 | 52 | 9.134 | 9.963 | 8.217 |
| di cui donne | 549 | 594 | 604 | 2.601 | 2.789 | 2.155 | 1.512 | 1.613 | 1.301 | 22 | 23 | 21 | 4.684 | 5.019 | 4.081 |
| di cui uomini | 1.018 | 1.043 | 1.031 | 1.701 | 1.995 | 1.623 | 1.702 | 1.871 | 1.451 | 29 | 35 | 31 | 4.450 | 4.944 | 4.136 |
| Part-time | 118 | 102 | 97 | 113 | 257 | 230 | 12 | 29 | 10 | 1 | 1 | 1 | 244 | 389 | 338 |
| di cui donne | 114 | 99 | 95 | 92 | 197 | 180 | 11 | 18 | 9 | 1 | - | 1 | 218 | 314 | 285 |
| di cui uomini | 4 | 3 | 2 | 21 | 60 | 50 | 1 | 11 | 1 | - | 1 | - | 26 | 75 | 53 |
| Totale | 1.685 | 1.739 | 1.732 | 4.415 | 5.041 | 4.008 | 3.226 | 3.513 | 2.762 | 52 | 59 | 53 | 9.378 | 10.352 | 8.555 |
| Numero di dipendenti per genere | |||||||||||||||
| Totale donne | 663 | 693 | 699 | 2.693 | 2.987 | 2.332 | 1.523 | 1.631 | 1.310 | 23 | 23 | 22 | 4.902 | 5.334 | 4.363 |
| Totale uomini | 1.022 | 1.046 | 1.033 | 1.722 | 2.054 | 1.676 | 1.703 | 1.882 | 1.452 | 29 | 36 | 31 | 4.476 | 5.018 | 4.192 |
Nel corso dell'anno il Gruppo si è avvalso della collaborazione di circa 376 contrattisti operanti presso gli stabilimenti produttivi.
| stione | ||
|---|---|---|
| Composizione del personale - Dettaglio | Unità di misura |
Gruppo De' Longhi 2020 |
Gruppo De' Longhi 2021 |
Gruppo De' Longhi 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Manager | |||||
| Meno di 30 anni | % | - | - | - | |
| Uomini | Da 30 a 50 anni | % | 1,7% | 2% | 1,9% |
| Oltre 50 anni | % | 1,3% | 1,2% | 1,4% | |
| Totale uomini | % | 2,5% | 3,2% | 3,3% | |
| Meno di 30 anni | % | 0,1% | - | - | |
| Donne | Da 30 a 50 anni | % | 0,7% | 0,7% | 0,7% |
| Oltre 50 anni | % | 0,2% | 0,1% | 0,2% | |
| Totale donne | % | 0,7% | 0,9% | 0,9% | |
| Totale | % | 3,2% | 4,1% | 4,2% | |
| Impiegati | |||||
| Uomini | Meno di 30 anni | % | 1,5% | 2,3% | 2,8% |
| Da 30 a 50 anni | % | 10,8% | 10,2% | 13,3% | |
| Oltre 50 anni | % | 3,4% | 3,4% | 4,2% | |
| Totale uomini | % | 19,2% | 15,9% | 20,3% | |
| Meno di 30 anni | % | 2,1% | 2,4% | 3,0% | |
| Donne | Da 30 a 50 anni | % | 9,1% | 9,1% | 11,2% |
| Oltre 50 anni | % | 2,1% | 2,1% | 2,5% | |
| Totale donne | % | 15,6% | 13,5% | 16,8% | |
| Totale | % | 34,9% | 29,4% | 37% | |
| Operai | |||||
| Meno di 30 anni | % | 7,4% | 7,7% | 4,5% | |
| Uomini | Da 30 a 50 anni | % | 15,5% | 15,5% | 14,6% |
| Oltre 50 anni | % | 6,5% | 6,2% | 6,4% | |
| Totale uomini | % | 28,3% | 29,4% | 25,5% | |
| Meno di 30 anni | % | 7,3% | 6,7% | 4,6% | |
| Donne | Da 30 a 50 anni | % | 23,7% | 22,5% | 20,8% |
| Oltre 50 anni | % | 7,4% | 7,9% | 7,8% | |
| Totale donne | % | 32,9% | 37,1% | 33,2% | |
| Totale | % | 61,2% | 66,5% | 58,7% |
Nel 2022 il CdA del Gruppo De' Longhi risulta essere costituito da 6 uomini e 5 donne, di cui circa il 90% ha un'età superiore ai 50 anni.
| Composizione del CdA della Capogruppo |
Unità di | Italia | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| misura | 2020 | 2021 | 2022 | ||||
| Meno di 30 anni | n | - | - | - | |||
| Uomini | Da 30 a 50 anni | n | 1 | - | - | ||
| Oltre 50 anni | n | 7 | 8 | 6 | |||
| Totale uomini | n | 8 | 8 | 6 | |||
| Meno di 30 anni | n | - | - | - | |||
| Donne | Da 30 a 50 anni | n | 1 | 1 | 1 | ||
| Oltre 50 anni | n | 3 | 3 | 4 | |||
| Totale donne | n | 4 | 4 | 5 | |||
| Totale | n | 12 | 12 | 11 |
Alla base del successo dei prodotti del Gruppo De' Longhi si trovano le persone. Per coltivare le loro conoscenze e competenze e assicurare un'adeguata formazione in tema di salute e sicurezza, nel corso del 2022 il Gruppo De' Longhi ha erogato una media di 23 ore di formazione per dipendente (6% in più rispetto al 2021).
| Unità di misura |
Gruppo De' Longhi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Formazione | 2020 | 2021 | 2022 | |||
| Ore medie per dipendente | H | 23,7 | 21,7 | 23 |
| Unità di | Gruppo De' Longhi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Formazione | misura | 2020 | 2021 | 2022 | |||
| Formazione per qualifica | |||||||
| Ore medie per manager | h | 15,2 | 14,3 | 15,5 | |||
| Ore medie per impiegati | h | 10,3 | 17,6 | 19,9 | |||
| Ore medie per operai | h | 29,8 | 23,9 | 25,5 | |||
| Formazione per genere | |||||||
| Ore medie per dipendenti donna | h | 25,9 | 20,3 | 21,8 | |||
| Ore medie per dipendenti uomini | h | 21,2 | 23,1 | 24,3 |
Per quanto riguarda la salute e la sicurezza, si segnalano 54 infortuni totali nel Gruppo, a fronte di quasi 19 milioni di ore lavorate nel 2022. Il dato, in linea con l'andamento complessivo del Gruppo, è diminuito del 34% rispetto all'anno precedente.
Sempre per la stessa motivazione, anche l'indice di frequenza di Gruppo relativo agli infortuni, pari a 2,9, risulta in diminuzione rispetto all'anno precedente (3,9 nel 2021).
| Italia | Europa | America & Asia-Pacific | MEIA | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | |
| h.000 | 2.527 | 2.887 | 2.799 | 6.256 | 8.285 | 7.356 | 11.125 | 9.935 | 8.595 | 109 | 119 | 121 |
| n. | 10 | 13 | 16 | 6 | 20 | 10 | 34 | 49 | 26 | - | - | 2 |
| n. | - | - | - | 4 | 4 | - | - | - | - | - | - | - |
| n. | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| n. | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| n. | 4 | 1 | 2 | - | - | - | - | 1 | - | - | - | - |
| - | 4,0 | 4,5 | 5,7 | 1,0 | 2,4 | 1,3 | 3,1 | 4,9 | 3,0 | - | - | 16,4 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | 1,6 | 0,3 | 0,7 | - | - | - | - | 0,1 | - | - | - | - |
| Gruppo De' Longhi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Infortuni e indici infortunistici Aggregato di Gruppo | 2020 | 2021 | 2022 | |||
| Ore lavorate totali | h.000 | 20.017 | 21.227 | 18.873 | ||
| Infortuni | n. | 50 | 82 | 54 | ||
| Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo | n. | 4 | 4 | - | ||
| Infortuni con conseguenze gravi | n. | - | - | - | ||
| Infortuni mortali | n. | - | - | - | ||
| Malattie professionali | n. | 4 | 2 | 2 | ||
| Indice di frequenza | - | 2,5 | 3,9 | 2,9 | ||
| Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi | - | - | - | - | ||
| Indice di mortalità | - | - | - | - | ||
| Tasso di malattia professionale | - | 0,2 | 0,1 | 0,1 |
| Infortuni e indici infortunistici dei contrattisti operanti | Gruppo De' Longhi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| presso gli stabilimenti produttivi | 2020 | 2021 | 2022 | |||
| Ore lavorate totali | h.000 | 2.644 | 5.343 | 2.120 | ||
| Infortuni | n. | 4 | 12 | 14 | ||
| Di cui in itinere per trasporti organizzati dal Gruppo | n. | - | 7 | 5 | ||
| Infortuni con conseguenze gravi | n. | - | - | - | ||
| Infortuni mortali | n. | - | - | - | ||
| Indice di frequenza | - | 1,5 | 2,2 | 6,6 | ||
| Indice di frequenza di infortuni con conseguenze gravi | - | - | - | - | ||
| Indice di mortalità | - | - | - | - |
Il Gruppo De' Longhi garantisce da sempre un modello di business orientato alla realizzazione di prodotti di grande qualità, un presupposto fondamentale per mantenere elevate sia la fiducia dei consumatori che la propria reputazione in ogni mercato in cui opera, essenziali per assicurare la profittabilità nel lungo termine e la continuità del business stesso. Operando a livello globale, il Gruppo si confronta con un contesto normativo articolato, eterogeneo e in costante cambiamento, e dedica pertanto costanti sforzi per riuscire a garantire il rispetto degli standard normativi previsti da ciascun sistema giuridico. Nel fare ciò, l'Azienda ha deciso di utilizzare un approccio cosiddetto "local for global", strutturato in modo tale che tutti i prodotti commercializzati siano allineati agli standard più stringenti previsti da ciascun paese in cui il Gruppo è presente. Tra le norme e i regolamenti più noti e rilevanti a livello internazionale, si citano ad esempio il regolamento n. 1907/2007, detto REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restrictions of Chemicals), e la direttiva RoHS (Restrictions of Hazardous Substances) 2002/95/CE, obbligatori per le società che operano all'interno dell'Unione Europea e rispettati da tutte le Società del Gruppo, nonostante l'ambito di applicazione sia, per l'appunto, strettamente europeo.
Inoltre, l'attività del Gruppo De' Longhi prevede l'assunzione delle responsabilità del produttore per i danni generati da articoli difettosi, circostanza che comporta regimi di responsabilità stringenti, soprattutto all'interno di ordinamenti giuridici come quelli statunitense, britannico e australiano. Proprio negli Stati Uniti e in Australia, per esempio, da pochi anni sono state introdotte nuove norme in tema di efficienza energetica che il segmento dei condizionatori portatili ha dovuto necessariamente rispettare: tali novità hanno comportato l'adeguamento ad un livello minimo di efficienza energetica dell'intera gamma commercializzata dal Gruppo nei due mercati.
Chi si occupa di garantire l'adeguatezza e l'efficacia delle pratiche sopracitate è la funzione Product Safety&Liability, un team del Gruppo che si interfaccia sia con le aree tecniche che con le filiali, all'interno della funzione Legal, operando sia a livello di prevenzione dei rischi di prodotto sia di gestione di eventuali segnalazioni provenienti dal mercato o da enti interni. Nel corso del 2022, grazie anche all'allargamento di tale team, il Gruppo è riuscito nell'intento di dare ulteriore slancio alle attività di controllo preventivo e di avere un maggior controllo operativo delle segnalazioni.
Un'ulteriore responsabilità che spetta al produttore è relativa alla gestione di una corretta informativa di prodotto, che varia a seconda delle norme e dei regolamenti locali: a titolo esemplificativo, negli Stati Uniti il Gruppo è soggetto a una legge - la Proposition 65 - che obbliga i produttori a comunicare, per mezzo dell'apposizione di appositi segnali, l'eventuale presenza di sostanze nocive negli articoli in vendita.
Per il dettaglio sui rischi legati a qualità e innovazione del prodotto e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi" e in particolar modo ai punti 5 (Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazione di prodotto), 6 (Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi) e 10 (Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità di prodotto).
Relativamente alle misure di mitigazione e alle modalità di gestione dei rischi legati alla qualità e all'innovazione del prodotto, si faccia invece riferimento a quanto riportato nella tabella presente in Nota metodologica e intitolata "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione".

La funzione Qualità del Gruppo De' Longhi, grazie alle oltre 500 persone che operano suddivise in team con competenze differenti, supervisiona tutto ciò che è legato al rispetto di normative e regolamenti vigenti in materia di sicurezza di prodotto e di sicurezza al contatto con gli alimenti. Tra questi team, il Regulatory Affairs monitora a livello internazionale l'evoluzione dello scenario normativo e legislativo di prodotto, contribuendone allo sviluppo grazie anche alla cooperazione con le diverse aree tecniche del Gruppo. Un ulteriore aspetto in capo alla funzione Qualità è la definizione di linee guida dedicate e criteri di controllo dei prodotti che possano essere utilizzati da tutte le Società del Gruppo. Le disposizioni definite a livello centrale dalla funzione Qualità vengono fatte proprie e applicate localmente da team dedicati, che operano su due livelli: da un lato si adoperano per controllare la qualità dei prodotti, indipendentemente dal fatto che questi provengano da fornitori esterni o siano realizzati internamente; dall'altro si occupano di monitorare, a livello di categorie di prodotto, la qualità in fase di sviluppo e in occasione di segnalazioni provenienti dal mercato. Si sottolinea, in ogni caso, come il presidio sia garantito già in fase di progettazione, sia per prevenire eventuali cause di anomalie o malfunzionamenti che per assicurare il raggiungimento dei più alti standard di sicurezza e qualitativi.
Per quanto riguarda gli stabilimenti produttivi cinesi ed europei, Eversys compresa, si evidenzia come il modello organizzativo adottato dal Gruppo sia certificato secondo la norma ISO 9001, un ulteriore strumento utile a monitorare la qualità dei prodotti.
Parlando di sicurezza alimentare, negli stabilimenti di Mignagola e Cluj è stato implementato un sistema di gestione certificato ISO 22000, specifico per i requisiti di sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti e dei prodotti con cui essi vengono a contatto. La norma, che si basa sui principi dell'HACCP e sul Codex Alimentarius, permette l'identificazione e la gestione dei possibili rischi, la prevenzione di incidenti lungo la filiera produttiva e la valutazione della conformità normativa dei prodotti. In tutti gli altri siti produttivi il Gruppo ha adottato un modello organizzativo che, oltre al medesimo standard, è ispirato alle Good Hygienic Practices (GHP) e allo standard per la sicurezza alimentare ISO 1672-2; per il suo sviluppo sono stati presi come esempio anche i principi e i requisiti di rintracciabilità del prodotto espressi dalla ISO 22005, al fine di rendere disponibili per ogni componente e prodotto finito le informazioni relative al fornitore e al cliente destinatario del prodotto stesso.
In fase di pre-produzione, inoltre, tramite un processo volto a verificarne l'allineamento con gli standard vigenti in termini di sicurezza, tutti i prodotti del Gruppo sono qualificati da enti terzi per garantirne ulteriormente la rispondenza ai requisiti normativi applicabili. Attraverso audit specifici (si veda il paragrafo "Gestione della catena di fornitura"), infine, la funzione Qualità svolge anche il compito di presidiare la qualità delle produzioni dei fornitori del Gruppo.
Per quanto concerne l'informativa di prodotto, è da evidenziare la collaborazione tra l'area tecnica e la Direzione Marketing, che permette la realizzazione e il controllo continuo dei libretti d'uso e delle etichette, assicurandone la coerenza con il quadro normativo di tutti i paesi in cui i prodotti vengono distribuiti. Nello specifico, i temi dell'informativa e dell'etichettatura di prodotto vengono attenzionati con particolare cura dal Gruppo, che per adempiere correttamente agli obblighi normativi deve rispettare prescrizioni specifiche; tra queste, ad esempio, la richiesta di riportare informazioni sul paese di origine del prodotto e l'eventuale presenza di gas refrigeranti all'interno degli elettrodomestici che il Gruppo commercializza. È fondamentale, inoltre, che il manuale di utilizzo contenga le informazioni relative alle modalità d'uso e di smaltimento del prodotto, una volta che questo raggiunge il proprio fine vita.
Il presidio dell'innovazione e della progettazione di prodotto è in capo alla funzione Operations and Technology, avente il compito di sviluppare prodotti che garantiscano allo stesso tempo facilità di utilizzo e un elevato grado di multifunzionalità, il tutto accompagnato da un design distintivo. Quest'ultimo, per i prodotti di ciascun brand del Gruppo, deve coniugare diversi aspetti, come l'ergonomia, la silenziosità e la sicurezza, senza tralasciare il contemporaneo utilizzo di materiali di elevata qualità e di tecnologie che favoriscano allo stesso tempo l'efficienza energetica e stili alimentari salutari. Inoltre, il Gruppo da sempre investe nella ricerca e nello sviluppo di prodotti caratterizzati da elevata durabilità, favorita anche dall'uso di componenti di facile smontaggio e pulizia.
In tema di innovazione, invece, i recenti trend di mercato hanno contribuito a dare una notevole spinta verso la digitalizzazione dei prodotti, portando il Gruppo ad investire su soluzioni innovative (si veda paragrafo "Prodotti connessi").
Specifiche procedure NPD (New Product Development) forniscono al Gruppo, in maniera trasversale, delle linee guida in materia di progettazione di nuovi prodotti. Tali procedure sono seguite dalle funzioni Marketing e Design, nonché da una parte degli uffici tecnici, costituiti da un totale di più di 450 persone distribuite negli uffici italiani, tedeschi, del Regno Unito e nel sito produttivo di Dongguan in Cina. Tali uffici, collaborando con il team Regulatory della Direzione Qualità, si occupano della progettazione di soluzioni conformi alle legislazioni vigenti. L'approccio local for global citato in precedenza, inoltre, impone che i prodotti siano sviluppati in accordo agli standard più stringenti disponibili tra gli oltre cento paesi nei quali il Gruppo commercializza i propri prodotti.
La collaborazione tra la funzione Operations and Technology, diversi prestigiosi atenei italiani ed esteri e alcuni partner commerciali per i quali il Gruppo De' Longhi progetta e produce prodotti per il caffè, consente il costante sviluppo di prodotti innovativi. Nell'ambito di partnership con le università in tema di design di prodotto e miglioramento dell'esperienza di utilizzo, nel corso del 2022 una novità di rilievo è stata rappresentata dalla stesura delle "Eco-Design Guidelines" avvenuta in collaborazione con il Politecnico di Milano. Le linee guida sviluppate in sinergia con l'ateneo milanese hanno come obiettivo quello di fornire al Gruppo nuove conoscenze e strumenti da utilizzare nei processi di sviluppo dei prodotti, per fare in modo che questi siano innovativi, efficienti e con un basso impatto ambientale. In particolare, sono state disposte alcune linee strategiche, che si propongono, tra le altre cose, di minimizzare il consumo di energia nella fase d'uso e facilitare il riciclo dei materiali e le procedure di disassemblaggio.
In ultimo, la progettazione di nuovi prodotti e soluzioni viene tutelata da specifici brevetti gestiti a livello centrale mentre, presso la sede di Hong Kong, è presente un ufficio tecnico dedicato il quale ha la specifica responsabilità dei progetti di ricerca sviluppati in collaborazione con i fornitori locali.
L'attenzione nella realizzazione di prodotti di eccellenza è uno dei valori fondanti del Gruppo De' Longhi, ed è garantita dalle costanti attività di ricerca e sviluppo, orientate, tra le altre cose, alla sicurezza e al benessere del consumatore. Fra i contenuti del Codice Etico di Gruppo, aggiornato per l'ultima volta nel 2018, vi è infatti l'impegno di garantire i più alti standard qualitativi nei confronti dei consumatori e dei clienti: tra gli aspetti considerati per la progettazione e la produzione di prodotti d'eccellenza vi sono l'economia e la durabilità degli stessi, nonché i più alti livelli possibili di compatibilità ambientale.
Infine, il Gruppo De' Longhi ha da tempo adottato a livello di Gruppo una Politica di Qualità che rinforza l'impegno nello sviluppare e commercializzare prodotti e soluzioni sicuri e conformi a tutte le leggi e regolamenti vigenti, nonché capaci di soddisfare le più alte aspettative dei consumatori finali.
Tra i KPI monitorati dal Gruppo nell'ambito della qualità, il First Time Quality Indicator (FTQ) aiuta a monitorare l'efficienza qualitativa di processo: concepito per verificare le tipologie di difettosità funzionali o estetiche legate ai singoli prodotti, esprime la percentuale di questi ultimi che escono dal processo produttivo in perfetta qualità sul totale della produzione. Nel triennio 2020-2022 di riferimento, il valore complessivo dell'FTQ ha evidenziato un andamento stabile, confermando le ottime performance a livello di Gruppo. Il cosiddetto Service Call Rate (SCR), invece, attraverso il calcolo della percentuale di macchine riparate nel primo anno di garanzia, fornisce una misura delle difettosità riscontrate nei prodotti che, entro due anni dal loro acquisto, hanno presentato malfunzionamenti o rotture; in questo caso, il valore complessivo dell'SCR ha registrato un lieve aumento rispetto al 2021.
Nel corso del triennio di rendicontazione si sono verificati due casi di non compliance correlati alla sicurezza dei prodotti, uno dei quali nel corso del 2022. Il primo caso del 2022 si riferisce ad un'azione correttiva volontaria sul mercato per un accessorio ("Julienne Disc"), fornito con due modelli di food processor a marchio Kenwood, a seguito del pericolo di distacco di una parte del componente. L'azione è stata condotta in accordo con le autorità competenti dei Paesi coinvolti (21). Il secondo caso si è verificato invece l'anno precedente, quando alcuni prodotti legati al comfort realizzati da un fornitore terzo e commercializzati dal Gruppo in Canada, Stati Uniti e Messico sono stati richiamati dal mercato a causa di possibili surriscaldamenti eccessivi. Il richiamo è stato effettuato e gestito direttamente dal fornitore terzo in accordo con le autorità locali.
Per quanto riguarda le tematiche legate all'informativa e all'etichettatura di prodotto, nel 2022 è stato un caso di non conformità relativo a un lotto di prodotto Ariete che non presentava una documentazione completa. Seppur tale mancanza non abbia comportato un rischio legato alla salute e alla sicurezza del consumatore, a fronte della segnalazione del problema da parte della Camera di commercio italiana, il Gruppo è incorso in una sanzione pecuniaria. Nel biennio 2020-21, invece, si è registrato un totale di tre casi di non compliance: il primo (occorso nel 2020), registrato in Italia e scaturito in un avviso, era dovuto a un prodotto del marchio Ariete, la cui etichetta non recava il nome e l'indirizzo del produttore. Gli altri due (registrati nel 2021) si sono risolti con una transizione pecuniaria concordata tra le parti, e hanno entrambi riguardato Capital Brands.
7 A partire dal 2009, la FEA (Associazione Svizzera dell'industria degli elettrodomestici) in accordo con le autorità svizzere, ha introdotto il marchio energetico per le macchine da caffè espresso, diventato obbligatorio nel 2014 per tutte le macchine commercializzate nel mercato svizzero. In questo contesto, il Gruppo De' Longhi ha deciso di estendere la certificazione in conformità con lo standard EN 60661/2014 "Metodi per misurare le prestazioni delle macchine da caffè domestiche" a tutte le macchine per il caffè, indipendentemente dal mercato di commercializzazione. Il marchio energetico proposto nell'accordo svizzero classifica le macchine da caffè espresso sulla base del loro rendimento energetico su una scala che va dalla classe D a quella A+++.
Infine, in continuità con gli esercizi precedenti, il Gruppo ha proseguito il proprio piano di investimenti in attività di ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di potenziare la propria capacità innovativa (si faccia riferimento al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo controllo della qualità" per approfondimenti).
Si riportano di seguito alcuni prodotti la cui progettazione è esemplificativa delle caratteristiche dell'innovazione del Gruppo De' Longhi:
Durante il 2022, come ogni anno, il Gruppo De' Longhi ha proseguito la propria strategia di investimenti nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sofisticate e in grado di garantire, grazie a sistemi come Wi-Fi, Bluetooth e schermate touch, connettività e facilità d'utilizzo. La varietà di tali sistemi consente sia un elevato grado di personalizzazione dei prodotti sia una maggiore possibilità di monitoraggio e prevenzione di eventuali anomalie di funzionamento, con la conseguenza di un'assistenza più efficace e tempestiva. Negli ultimi anni sono stati sviluppati una serie di condizionatori destinati al mercato europeo che, oltre ad essere collegati a specifiche App, incorporano tecnologie innovative che consentono la localizzazione dell'utente (grazie a un sistema di geofencing) e l'ottimizzazione dei consumi. Relativamente al segmento caffè, invece, è stata ormai da tempo commercializzata "Primadonna Soul", la prima macchina superautomatica del Gruppo dotata di connessione Wi-Fi e gestibile attraverso un'applicazione installata sullo smartphone dell'utente.
Anche nell'ambito della cottura dei cibi e del comfort domestico sono ormai consolidate diverse gamme di prodotti caratterizzate da interfacce utente innovative e soluzioni connesse: tra queste, una serie dei prodotti Apple Homekit per il riscaldamento, commercializzati sul mercato giapponese, e un deumidificatore connesso al Wi-Fi, venduto invece sul mercato Europeo.
Per verificare l'affidabilità e la durabilità dei prodotti, durante la fase di sviluppo delle macchine da caffè vengono effettuati numerosi test di durabilità, relativi sia alle singole componenti che al prodotto finito, sotto forma di diverse migliaia di erogazioni di bevande in condizioni di utilizzo standard. Se per modelli come Maestosa e La Specialista proseguono da diversi anni iniziative atte a migliorarne ulteriormente la longevità, che già ad oggi garantisce performance ottimali, per tutte le macchine da caffè a marchio Nespresso la riparabilità viene monitorata già in fase di progetto. Proprio per migliorarne la riparabilità e ridurre il tempo di sostituzione delle componenti, già nel 2020 era stato avviato un progetto volto a modificare i telai della macchina da caffè La Specialista. Progetti simili proseguono da diverso tempo anche per le kitchen machines a marchio Kenwood, per le quali, in un'ottica di standardizzazione delle componenti interne e di riduzione del numero delle stesse, l'obiettivo è quello di garantire una riparabilità più semplice ed efficace, grazie anche all'introduzione di soluzioni più sostenibili e funzionali.
Oltre a prerogative imprescindibili, quali durabilità e qualità della propria offerta, il Gruppo De' Longhi si prefigge infatti tra i propri obiettivi anche quello di facilitare la riparabilità dei prodotti offerti, grazie ad aspetti come la semplicità di smontaggio e la condivisione di medesimi elementi meccanici tra più prodotti della stessa linea, aspetto su cui si sono concentrate molte attività di R&D nel corso dell'ultimo triennio.
L'impegno profuso negli anni nello sviluppo di prodotti con tali caratteristiche è stato riscontrato anche attraverso l'ottenimento del premio Red Dot
per diversi prodotti Braun, come il New TexStyle 7 Pro, il PowerBlend 9 e il MultiQuick MQ 7, un riconoscimento che attesta il valore qualitativo basandosi su diversi criteri, tra i quali appunto la durabilità del prodotto.
Infine, si segnala come le macchine da caffè superautomatiche De' Longhi siano dotate di sistemi brevettati che ne facilitano il lavaggio con acqua corrente, senza la necessità di ricorrere a detersivi e lubrificanti, mentre il sistema latte viene pulito sfruttando vapore e acqua calda al termine di ciascuna erogazione, così da poter riporre in frigorifero il latte rimanente e riutilizzarlo successivamente.
Le attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di prodotti sempre più efficienti dal punto di vista energetico rappresentano una prerogativa del Gruppo De' Longhi, in linea con una tematica ormai al centro dell'attenzione pubblica e in continua evoluzione in ambito normativo.
Relativamente all'area caffè, così come nel 2021, anche nel 2022 si rileva come la quasi totalità delle macchine da caffè superautomatiche De' Longhi risulti appartenere almeno alla classe energetica A,7 così come tutte le macchine Lattissima e le macchine manuali con controllo elettronico (come, ad esempio, la Dedica). Nel corso del 2022, l'impegno per l'efficientamento energetico delle macchine da caffè ha portato anche allo studio di sistemi per ridurre i tempi di autospegnimento, ottimizzare i consumi durante la fase di stand-by per dimezzarli rispetto ai requisiti minimi previsti dalla normativa e sviluppare un sistema innovativo di riscaldamento della coppa portafiltro. Per la realizzazione di quest'ultimo è stata avviata durante l'anno una collaborazione con il Politecnico di Milano, che ha permesso di creare un prototipo di una macchina da caffè a pompa con un sistema a induzione magne tica che rendesse il procedimento di riscaldamento più efficiente.
Già nel 2021, invece, la Lattissima One Evo è passa ta in classe A+, una classe energetica cui apparten gono anche le macchine da caffè della piattaforma Nespresso, grazie soprattutto alla riduzione del contenuto di alluminio, che ha permesso di realiz zare una caldaia più leggera e meno energivora. Oltre che sulle macchine Nespresso e sulla Lattissi ma One Evo, l'alleggerimento della caldaia è stato implementato anche su alcune macchine semiau tomatiche, come La Specialista Arte, e macchine super automatiche il cui alleggerimento del ther moblock ha consentito un sensibile miglioramento dei consumi energetici e dei consumi di acqua. In aggiunta, già da alcuni anni su tutte le macchine superautomatiche è disponibile la modalità "Ecomode", in grado di garantire il massimo risparmio energetico durante la fase di riscaldamento; tale funzione, affiancata alla modalità stand-by disponi bile su tutte le gamme di prodotti, assicura consu mi energetici addirittura più bassi rispetto ai requi siti normativi. Tutte le macchine manuali per il caffè, comunemente più energivore rispetto a quelle superautomatiche, montano poi un sistema brevettato De' Longhi che ne permette, dopo un lasso di tempo di inutilizzo, lo sgancio automatico o l'autospegnimento, garantendo così il risparmio energetico.
Relativamente all'area comfort, da alcuni anni è stata completata la migrazione di tutta la gamma europea di condizionatori portatili sul propano, un gas refrigerante naturale che presenta rilevanti van taggi ambientali grazie al ridotto potenziale di ri scaldamento globale (Global Warming Potential - GWP) che lo caratterizza. Nel mercato USA, invece, dove l'utilizzo di tale gas non è consentito dalla normativa in vigore, il Gruppo ha completato nel 2021 la migrazione di tutti i condizionatori sul gas refrigerante sintetico R32, caratterizzato da un GWP di minor impatto rispetto a quelli dei gas utiliz zati in precedenza; pur non essendo efficiente quanto il propano, tale gas rappresenta ad oggi la migliore soluzione possibile consentita dai vincoli normativi statunitensi. Tali attività si inseriscono sulla scia di quanto già iniziato nel 2018, quando per i prodotti con circuito frigo destinati al mercato europeo si era affermata l'iniziativa di sostituire i gas refrigeranti proprio con il gas propano, in accor do con il regolamento UE n. 517/2014 del Parla mento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sui gas fluorurati a effetto serra.
Tra le strategie di sviluppo di nuovi prodotti del Gruppo De' Longhi vi è quella di abilitare, attraverso questi ultimi, stili di vita salutari: in linea con i più recenti trend e le sempre più diffuse abitudini di diete alimentari sane, tale approccio si riflette nel tentativo di mantenere inalterati i principi nutritivi degli alimenti.
A conferma di ciò, tutte le macchine da caffè De' Longhi, sia superautomatiche che manuali, sono perfettamente allineate con tali esigenze: grazie alle caldaie a controllo elettronico della tem peratura, è possibile mantenere ottimali le condi zioni del caffè macinato, evitando che ne vengano alterate le proprietà organolettiche ed esaltandone allo stesso tempo l'aroma, in linea con i più severi limiti consigliati dagli standard internazionali di set tore. In questo ambito prosegue da alcuni anni la collaborazione con l'Università di Padova, nell'am bito della quale è stato possibile sviluppare diverse iniziative innovative; tra queste, due progetti su tutti hanno assunto nel tempo particolare rilevanza: una macchina per il caffè in grado di ottimizzare l'ero gazione di latte vegetale per la preparazione delle bevande, così da rispondere alle nuove esigenze alimentari dei consumatori, e un sistema che sfrut ta i concetti di "vibro-chimica" per rendere la fase di erogazione più efficiente, ottenendo così un'infu sione ottimale dal punto di vista del gusto e dell'aroma.
Sempre con l'intento di rispondere alla crescente richiesta di alimenti sani da parte dei consumatori, sono stati sviluppati anche diversi prodotti a mar chio Kenwood: la linea di estrattori Pure Juice, grazie all'ormai consolidata Scrolling Technology, consente ad esempio di ridurre il surriscaldamento e l'ossidazione degli ingredienti, evitando che la spremitura di frutta e verdura contribuisca a ridurre le proprietà nutritive che le caratterizzano. In ambito di diete salutari, per i prodotti del Gruppo sono inoltre numerose le iniziative in essere già dall'inizio del triennio di rendicontazione: tra queste, si cita la gamma di friggitrici Multifry, che grazie alla cottura degli alimenti tramite aria calda garanti sce un utilizzo ridotto di oli vegetali (e quindi grassi) e riduce l'impatto ambientale generato dallo smalti mento dell'olio di frittura.
Oltre alle attività condotte sullo sviluppo dei prodot ti, si evidenzia come già nel corso del 2021 i team di Braun e Kenwood abbiano lavorato anche alla pro mozione di una campagna di advertising online per sensibilizzare i consumatori relativamente agli sprechi di cibo, aiutandoli nell'adozione di compor tamenti sostenibili.
La relazione di fiducia che si è costruita nel tempo con i clienti e gli elevati standard di qualità dei prodotti commercializzati costituiscono la base sui cui si fonda la brand reputation del Gruppo De' Longhi. Tali aspetti vengono coltivati tramite molteplici fattori e attività, tra cui una comunicazione trasparente che precede l'acquisto e un servizio di assistenza post-vendita attento alle esigenze e in grado di rispondere nel modo più completo alle richieste dei consumatori finali, nonché un'attenzione particolare alla tutela dei dati dei clienti.
Al fine di andare incontro alle esigenze del consumatore finale, il Gruppo opera nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di tutela dei consumatori, tra le quali si citano il periodo minimo di garanzia dei prodotti, la loro compatibilità ambientale in termini di riciclabilità dei materiali e la gestione di problemi legati ad eventuali difettosità. Per quanto riguarda la protezione dei dati e della privacy dei consumatori, tale aspetto viene attenzionato con particolare riguardo dal Gruppo, che ha individuato nell'obsolescenza delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione delle informazioni i maggiori rischi connessi.
Per un'analisi più approfondita in merito alla gestione dei rischi correlati alla relazione coi consumatori, si faccia riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione" in Nota metodologica.
La Direzione Marketing e Comunicazione, che svolge la sua attività sia a livello centrale che a livello di brand nei diversi uffici Marketing delle filiali, si occupa di gestire la comunicazione esterna del Gruppo De' Longhi. A loro si aggiunge la Direzione Customer Care, che governa i processi di supporto ai consumatori finali nelle varie fasi della customer journey definendo la strategia di servizio implementata da tutte le filiali del Gruppo. La divisione si avvale di contact center e centri di assistenza tecnica dislocati globalmente. Queste organizzazioni, prevalentemente in outsourcing, forniscono un servizio essenziale nelle relazioni con i clienti, perseguendo l'obiettivo di accrescere la customer satisfaction e di massimizzare la durata dei prodotti.
A partire dal 2020, con l'insorgenza della pandemia di Covid-19, i contact center sono stati sottoposti a grandi pressioni dovute al passaggio di modalità lavorativa in remoto e all'incremento dei volumi delle interazioni con i clienti in tutti i canali: voce, e-mail e chat. La crescita dei contatti ha forte relazione con la modalità di acquisto in e-commerce e l'impossibilità nel periodo pandemico di rivolgersi ad un addetto nel canale retail fisico. Il trend descritto ed il conseguente bisogno di potenziare l'organizzazione hanno rappresentato una sfida che il Gruppo ha gestito anche con l'evoluzione dell'infrastruttura tecnologica, per garantire un servizio di alta qualità.
Nel corso del 2022 è continuato il roll-out del nuovo elemento del CRM (customer relation management) dedicato alla gestione delle interazioni con gli utenti finali, denominato SAP C4C (cloud for customer). Questo moderno strumento, che è basato sul database multi-modello SAP HANA, si integra perfettamente con gli altri elementi dell'ecosistema del CRM, garantendo l'ottimizzazione dei processi di gestione e tracciabilità delle relazioni con i clienti. Nell'area service inoltre, implementando dashboard di controllo dei KPI (key perfomance indicator) sviluppate ad hoc utilizzando SAP Analytic Cloud, il Gruppo ha beneficiato di un migliore controllo sia in termini di tempestività, che di accuratezza e dettaglio qualitativo di tutte le attività di riparazione. Ciò ha permesso di perseguire uno degli obiettivi prioritari del Gruppo, ovvero la riduzione del tempo medio di riparazione dei prodotti, che si è accorciato di oltre il 10% rispetto all'anno precedente.
Anche nel 2022, al fine di raccogliere e analizzare in maniera strutturata le recensioni sui prodotti del Gruppo compilate dai consumatori nei siti web dei principali retailer, è continuato ed è stato potenziato l'utilizzo di Wonderflow, un sistema di VoC management (Voice of Customer). Tale programma, operativo dal 2020, consente di analizzare nel dettaglio le recensioni provenienti da più di 65 canali retail di 15 paesi del mondo distribuiti su tre continenti (Europa, Oceania e America). La tecnologia a disposizione permette inoltre di correlare il contenuto delle recensioni con i feedback diretti dei clienti, raccolti attraverso gli altri canali di interazione del CRM. Sfruttando la Big Data Analysis, il Gruppo ha potuto accrescere la propria capacità di ascolto, implementando un sistema che mette a disposizione di tutti gli stakeholder interessati, un actionable feedback fondato su centinaia di migliaia di interazioni comunicative, relative a molteplici categorie di prodotti. Ciò consente anche di creare dei cluster geografici, monitorare le performance e individuare degli obiettivi di miglioramento per ottimizzare l'efficienza organizzativa, aumentare la qualità dei prodotti e dei servizi, accrescendo quindi la soddisfazione dei clienti.
Il 2022 ha poi rappresentato un anno particolarmente importante per la funzione Customer care: nel corso dell'anno è stato infatti avviato un ulteriore progetto di evoluzione che ha permesso alla funzione stessa di essere ancor più allineata alle aspettative dei clienti, sempre più esigenti nei confronti delle opportunità comunicative che la trasformazione digitale permette. Le migliorie apportate sono il frutto di due analisi: da un lato, sono stati coinvolti numerosi stakeholder, attivi sia a livello domestico che nelle filiali; dall'altro, è stata condotta un'analisi di benchmark su aziende attive nel settore che di settori diversi ma le cui pratiche di customer care rappresentano un esempio di best practice. I risultati di queste analisi hanno quindi determinato la ridefinizione della strategia di customer care del Gruppo.
Nell'ambito dei servizi in self service, in seguito ad un progetto pilota avviato nell'anno precedente nel Regno Unito, nel corso del 2022 è stato attivato nei paesi anglofoni uno strumento AI-powered, ovvero che sfrutta l'intelligenza artificiale, per fornire ai clienti in modo semplice e dinamico dei contenuti rilevanti alle loro domande. Questo strumento ha la prerogativa di individuare le domande per le quali la risposta non è stata formulata, proponendo delle soluzioni che, in seguito alla validazione effettuata dal team di specialisti, saranno poi rese disponibili agli utenti, ampliando la knowledge-base dell'azienda. Ad oggi il servizio è attivo in Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti e, grazie all'utilizzo di sistemi di traduzione avanzata, l'obiettivo è quello di estenderlo ad Italia e Germania.
Se per ragioni differenti nel corso dell'ultimo triennio l'area dell'assistenza tecnica è stata messa sotto particolare pressione, le difficoltà riscontrate non hanno impattato negativamente i tempi medi di riparazione, che sono stati invece ridotti. Il sistema, che si poggia su circa 1.800 centri in tutto il mondo (di cui 300 in Italia) e prevalentemente in outsourcing, ha sempre mostrato grande resilienza: nonostante il ridotto accesso a pezzi di ricambio dovuto alla disruption della catena dei fornitori durante il periodo pandemico, è stato possibile mantenere un servizio di alta qualità a costi contenuti. Ciò è avvenuto anche grazie agli investimenti che il Gruppo fa ogni anno sulle sue strutture di riparazione dirette. Tra queste, si cita l'ampliamento del principale centro di riparazione del Gruppo, con sede in Germania. In seguito ad uno studio iniziato nel 2021 per analizzare tutti i flussi di processo, tecnici e logistici, l'intervento ha portato nel 2022 al raggiungimento di una capacità di riparazione installata di circa 60 mila macchine all'anno, superiore del 50% rispetto alla struttura precedente.
La Direzione Customer Care, inoltre, non si limita alla condivisione di linee e standard comuni di intervento, ma si occupa, attraverso sopralluoghi e analisi di KPI, di monitorare costantemente la qualità del servizio offerto dai contact center e dai team di assistenza tecnica. Per garantire il miglior servizio, periodicamente vengono effettuate sessioni di formazione ad hoc per i dipendenti e i partner specializzati, condotte prevalentemente online grazie allo sfruttamento di piattaforme di e-learning. In continuità con quanto fatto nel 2021, sono poi proseguite le visite a campione in presenza nei centri di riparazione, interrotte nel corso del 2020 a causa delle restrizioni introdotte dalla pandemia.
Infine, per quanto riguarda la gestione dei dati sensibili dei consumatori, il Gruppo registra le informazioni all'interno dei webserver localizzati nella Google Cloud Platform. Tale sistema di sicurezza, moderno ed efficiente e basato sulle tecnologie dei servizi Google, assicura una gestione del dato conforme alla normativa vigente in materia di protezione dei dati e in relazione ai principali standard internazionali sulla sicurezza delle informazioni (ISO 27001) e dei servizi cloud (ISO 27017 e ISO 27018).
In linea con i codici di consumo definiti all'interno dei paesi in cui opera e con l'obiettivo di migliorare la longevità dei prodotti e la customer experience, il Gruppo si impegna costantemente nel miglioramento dell'offerta dei servizi di assistenza ai clienti.
Sebbene ad oggi non sia stata formalizzata una policy specifica che regoli tali aspetti, il Gruppo da sempre si pone l'obiettivo di migliorare le attività di analisi e di approfondimento delle richieste più frequenti che pervengono dai consumatori, attenzionando soprattutto l'informativa di prodotto e le richieste di assistenza in fase di post-vendita. A tale fine, nel 2022 le analisi dei feedback dei clienti sono state ancora più accurate, grazie all'utilizzo della piattaforma C4C che ha potenziato la capacità di approfondimento e di prendere tempestivamente decisioni data driven. Tale piattaforma permette di effettuare in maniera più funzionale ed efficiente le attività di text analytics, text mining, sentiment analysis e rating breakdown sulle informazioni fornite da rivenditori europei e internazionali, raccogliendo dati e informazioni relativi sia ai prodotti del Gruppo sia a quelli della concorrenza. In questo modo, il Gruppo può investigare diversi aspetti competitivi raggiungendo un profondo livello di dettaglio.
Il Codice Etico del Gruppo ricopre un ruolo rilevante in tema di comunicazione interna ed esterna, dedicando un'attenzione particolare al consumatore e ai clienti. Per il Gruppo, l'ascolto delle esperienze di questi ultimi è da considerarsi una fonte di ispirazione utile a cogliere i nuovi trend di mercato, se non addirittura a influenzarli, e a proporre soluzioni in continuo miglioramento. Pertanto, al fine di garantire il più alto livello di servizio, il Gruppo si impegna ad assicurare ai propri clienti competenza, puntualità, attenzione, apertura al dialogo, cortesia, collaborazione e passione insieme ad elevati standard qualitativi, offrendo il massimo livello di servizio.
Inoltre, il Codice Etico prevede che tutte le informazioni rilasciate sia internamente che esternamente al Gruppo debbano osservare il rispetto di leggi, regole e pratiche di condotta professionale, oltre che essere comunicate secondo i criteri di chiarezza, trasparenza, tempestività e accuratezza. Infine, il Gruppo si impegna per garantire la tutela della riservatezza delle informazioni e dei dati in proprio possesso, come esplicitato nel Codice Etico stesso e come previsto dalle Leggi e dai Regolamenti vigenti in materia e relativi a clienti e consumatori. Per entrambi questi ambiti si specifica che ad oggi non è presente alcuna policy formalizzata specifica.
In relazione alla gestione e alla protezione dei dati, si segnala che nel 2022 non si è verificato alcun caso di data breach.
Nel 2021 invece si è verificato un singolo caso: nello specifico, è stata ricevuta una notifica di non conformità da parte dell'autorità di controllo italiana sui servizi digitali nell'ambito della rivendita del servizio PEC per le società del Gruppo De' Longhi, per un incidente che ha coinvolto i dati di 5 persone. Al riguardo, sono state prontamente informate le autorità competenti e si è tuttora in attesa di eventuali sviluppi. Nel 2020 non si era verificato alcun caso analogo.
Relativamente al servizio dedicato ai consumatori finali, come accennato nei paragrafi precedenti, a causa soprattutto della difficoltà nel reperire pezzi di ricambio sul mercato, i tempi medi di riparazione hanno registrato un lieve allungamento, anche a fronte di volumi di vendita in forte crescita. La qualità delle riparazioni effettuate dall'assistenza tecnica viene invece monitorata attraverso l'indicatore First Time Fix (FTF), che indica la percentuale di prodotti riparati che non hanno avuto necessità di nuovi interventi di assistenza nei sei mesi successivi. Il valore del FTF nel 2022 si è mantenuto sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti, mantenendo pertanto un valore costante nel corso del triennio di rendicontazione e che si attesta attorno al 95%: tale valore testimonia come la quasi totalità dei prodotti abbia ricevuto una riparazione adeguata e di qualità. È opportuno evidenziare come tale indicatore non abbia risentito né dell'effetto-Covid né della difficoltà nel reperire i materiali, in quanto slegato dalle tempistiche di riparazione.
Riguardo i casi di non compliance in ambito di marketing e comunicazione, nel 2022 si è verificato un solo caso di non conformità, alla data di pubblicazione della presente DNF non ancora accertata dal Ministero, relativo ad un prodotto Braun per il quale l'etichettatura non risultava presente.
Nel 2021 si sono verificati due casi: nel primo caso scaturito in una sanzione pecuniaria il Ministero della Salute italiano ha sollevato una notifica contro un prodotto Ariete in quanto la sostanza chimica erogata dal prodotto era registrata come detergente e non come disinfettante. Il Ministero ha chiesto di modificare tutto il materiale informativo e di marketing relativo a questo prodotto eliminando ogni riferimento a possibili azioni disinfettanti del prodotto.
Nel secondo caso, è stato registrato un caso di non compliance da parte di Capital Brands che si è risolto con una transazione di lieve entità pecuniaria concordata tra le parti.
Nel 2020 invece non si è stato verificato alcun caso.
Al fine di garantire la continuità del business è fondamentale predisporre adeguate misure di prevenzione e gestione dei rischi legati alla catena di fornitura; in questa direzione, il Gruppo si adopera costantemente per indirizzare i propri fornitori ad adottare le migliori pratiche disponibili in termini di qualità dei prodotti, condizioni lavorative, tutela dei diritti umani, salute e sicurezza e responsabilità ambientale.
Relativamente alle attività di produzione e all'assemblaggio dei prodotti finiti, che coprono oltre il 60% del venduto, la value chain del Gruppo si articola sui sei stabilimenti situati in Italia, Romania, Svizzera e Cina, coadiuvati dall'insieme degli OEM (Original Equipment Manufacturer).
Dopo circa tre anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, durante i quali i meccanismi di individuazione e monitoraggio dei rischi connessi alla supply chain sono stati necessariamente ripensati, nel 2022 le complessità di gestione dovute alle restrizioni locali, alla chiusura delle frontiere e ai rischi di salute connessi al virus sono diminuite; un'eccezione è tuttavia rappresentata dagli stabilimenti cinesi, dove alcune difficoltà sono persistite a causa delle restrizioni normative che hanno reso l'accesso al Paese non sempre agevole durante l'anno. Nuove misure operative sono state invece introdotte per affrontare i rischi connessi allo scoppio del conflitto russo-ucraino: sebbene non si sia reso necessario un ripensamento delle procedure organizzative, si sono dovute fronteggiare problematiche di aumento dei costi, soprattutto energetici, e di revisione della programmazione della produzione. Per ulteriori dettagli nell'ambito dei rischi legati alla catena di fornitura e alle relative modalità di gestione, si rimanda a quanto riportato in corrispondenza del punto 8 ("Rischi connessi alla produzione, all'andamento dei costi delle materie prime e ai rapporti con i fornitori") del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi".
Per quanto riguarda le misure di mitigazione e le modalità di gestione dei rischi legati alla gestione della catena di fornitura, si faccia altresì riferimento a quanto riportato nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.
La catena di fornitura del Gruppo viene gestita in sinergia dalla Direzione Supply Chain, dalla funzione Quality e dalla funzione Acquisti, al fine di assicurare i più elevati standard di qualità, la continuità del business e il rispetto dei requisiti di carattere ambientale e sociale.
Al fine di rispondere in modo rapido ed efficiente alle diverse esigenze e alle peculiarità dei mercati in cui il Gruppo opera, tre uffici dedicati sono preposti alle attività di valutazione, monitoraggio e supporto dei fornitori di prodotto finito. Tali uffici si suddividono le competenze in base alle categorie di prodotto e alla vicinanza geografica della produzione: gli uffici dedicati alle attività delle aree caffè e stiro operano in Italia, la gestione dei prodotti "motor-driven" avviene in Regno Unito, mentre l'area comfort si concentra ad Hong Kong.
Per quanto riguarda la gestione, in termini di volumi e logistica, dei materiali funzionali alle componenti destinate alla produzione europea, a livello di Gruppo operano due team, facenti parte della Direzione Supply Chain e localizzati in Italia e Romania. Negli stabilimenti cinesi, invece, la gestione dei materiali in ingresso è presidiata direttamente dai responsabili degli stabilimenti produttivi, con il supporto di tre uffici acquisti che si occupano di specifiche categorie di prodotto.
La funzione Quality si occupa inoltre di eseguire periodicamente procedure di audit sui fornitori di prodotti finiti, non solo per determinare la qualità della fornitura, ma anche per garantire il rispetto dei diritti umani e (a partire dal 2019) delle principali norme ambientali, nonché dei valori e dei principi guida del Codice Etico di Gruppo, la cui adozione è stata estesa a partire dal 2022 a tutti i fornitori, e non solo a quelli di prodotti finiti. Il Codice Etico di Gruppo è stato pertanto trasmesso in lingua italiana, inglese e cinese, e successivamente caricato sul vendor portal, un portale dedicato ai fornitori, i quali saranno soggetti in futuro a procedure di audit e controlli specifici legati al rispetto di quanto contenuto nel documento stesso. Nel corso degli ultimi mesi del 2022 sono state inoltre pubblicate sul vendor portal stesso le "Responsible sourcing guideline", un documento che definisce i criteri di valutazione del rischio associato a tutti i nuovi fornitori del Gruppo, sulla base del quale applicare un regime di controllo differente. In questo modo, il Gruppo è in grado di svolgere una verifica completa della situazione di ciascun fornitore, aggiornando ogni anno i criteri di valutazione così da garantire il corretto monitoraggio dei rischi associati.
In linea con quanto richiesto dallo standard internazionale SA 8000 (Social Accountability) la maggior parte degli audit viene eseguita presso i fornitori degli stabilimenti cinesi, permettendo di monitorare numerosi aspetti di carattere sociale, come la libertà di associazione e contrattazione collettiva, l'orario e le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il lavoro minorile o forzato, la discriminazione e la formazione del personale. Si sottolinea come le attività di audit vengano effettuate di norma con cadenza biennale, sia per la fase di qualifica iniziale che per il successivo monitoraggio periodico. Come anticipato, inoltre, da alcuni anni ai criteri di valutazione sociale si sono affiancati quelli a carattere ambientale: l'avvio di tali pratiche ha comportato un aggiornamento della checklist degli audit di Social Accountability, che pertanto presenta ora sia criteri legati alla sfera sociale che all'ambiente. Tra questi ultimi, si cita ad esempio la verifica della presenza di un sistema di gestione in linea con lo standard ISO 14001, con un focus particolare su temi quali emissioni, scarichi e rifiuti.
Una volta raccolte le informazioni necessarie, alla fase di valutazione segue quella di implementazione delle azioni correttive, accompagnate dai relativi follow-up: questi vengono registrati in un sistema dedicato, che garantisce il monitoraggio costante degli aggiornamenti e degli impegni presi dai fornitori. Tale processo di valutazione è formalizzato e monitorato da una procedura specifica che implica ufficialmente che tutti i nuovi fornitori di prodotti finiti siano soggetti a qualifica SCOC (Social Accountability Code of Conduct).
Si sottolinea infine come, anche grazie all'ammorbidirsi delle misure emergenziali introdotte per fronteggiare la pandemia di Covid-19, nel corso del 2022 oltre il 90% delle operazioni di audit sui fornitori è stato eseguito in presenza, e non più da remoto; di tutti gli audit condotti nel 2022, inoltre, sei hanno riguardato nuovi fornitori attivati nel corso dell'anno.
La qualità dei prodotti viene invece valutata secondo un insieme di altri indicatori specifici:
Questa tipologia di audit viene effettuata annualmente, sia per la qualifica iniziale che per la successiva sorveglianza periodica dei fornitori. Come spiegato in precedenza, all'interno della checklist utilizzata per questa tipologia di audit è inclusa una sezione dedicata ai criteri ambientali.
Order Fill Rate (OFR): misura la capacità del fornitore di rifornire l'intera quantità di merce richiesta dal Gruppo.
I risultati delle valutazioni di qualità compongono infine un vendor rate, un indicatore usato per classificare i partner in quattro categorie - preferred, approved, probation ed exit plan - e valutare di conseguenza le modalità e l'intensità delle collaborazioni future, nonché monitorare i rapporti in un'ottica di continuous improvement.
Le relazioni tra il Gruppo De' Longhi e i propri fornitori sono regolate dal Codice Etico di Gruppo, nel quale è presente una sezione che esplicita quali siano i criteri a cui devono sottostare le relazioni tra le parti; nello specifico, all'interno del documento si stabilisce l'obbligo di operare nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti applicabili, nonché dei Principi Generali definiti nel Codice stesso. Inoltre, i processi per la selezione dei fornitori sono basati su un confronto competitivo in termini di qualità, prezzo, garanzie di esecuzione e di assistenza, assicurando in ogni fase l'assenza di qualsiasi forma di favoritismo o di discriminazione. Occorre poi specificare come i fornitori stessi, qualunque sia il tipo di rapporto che intrattengono con la Società, debbano conformarsi alle disposizioni di legge e del suddetto Codice Etico. Viene altresì richiesto ai fornitori di garantire ai propri dipendenti il rispetto di condizioni di lavoro idonee e basate sul rispetto dei diritti umani fondamentali, delle Convenzioni internazionali e delle leggi vigenti in materia. Si sottolinea come i fornitori siano anche tenuti a trasmettere ai propri subfornitori il Codice Etico aggiornato, tradotto appositamente per permettere a tutti i fornitori di averne piena comprensione.
Una volta attivati i nuovi fornitori, la Direzione Supply Chain e la funzione Qualità si adoperano per sviluppare con questi ultimi rapporti duraturi, che permettano al Gruppo di garantire una risposta tempestiva alle richieste provenienti dal mercato e dai processi produttivi. In quest'ottica, l'attività logistica è indirizzata alla costruzione di un network diretto e semplificato, che privilegia le consegne dirette, in linea con le aspettative del Gruppo.
Anche nel corso del 2022 sono proseguite le attività di e-commerce, che evitando il passaggio dai magazzini dei retailer consentono di ottimizzare ulteriormente l'efficienza delle consegne, con conseguenti benefici anche in termini di impatto ambientale, resi possibili dalla riduzione del numero di passaggi intermedi. Se nel 2020 la catena di fornitura aveva subìto l'impatto della pandemia, soprattutto sottoforma di chiusura delle frontiere, il biennio 2021-2022 è stato caratterizzato da una maggiore difficoltà nel reperimento di componenti e materiali soprattutto nel continente europeo, anche a causa della situazione geopolitica venutasi a creare in seguito allo scoppio del conflitto in territorio ucraino. Come avvenuto in passato, tuttavia, il Gruppo si è attivato per garantire continuità nella gestione della catena di fornitura, anche attraverso la ricerca di soluzioni alternative in termini di approvvigionamento di materiali e componentistica.
Nel corso del 2022, la totalità dei nuovi fornitori di prodotto finito è stata sottoposta ad una valutazione secondo criteri sociali, in linea con quanto previsto dallo standard SA 8000 (100%). Ad oggi, si segnala che nessun audit SCOC (Social Accountability Code of Conduct) ha portato ad un risultato "zero tolerance", e quindi ad un'interruzione del rapporto col fornitore in questione.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, nel 2022 sono stati svolti audit presso 6 nuovi fornitori di prodotto finito, pari al 100% del totale dei nuovi fornitori, in continuità con il valore registrato nel 2021 (100%). Infine, nel 2022 sono stati condotti complessivamente 60 audit per verificare il rispetto dei diritti umani presso 58 fornitori di prodotto finito e 2 siti del Gruppo, quasi il 63% delle Operations del Gruppo, dato in netto recupero rispetto all'anno precedente (42%).

Nuovi fornitori di prodotto finito valutati secondo criteri sociali

Il Gruppo De' Longhi opera quotidianamente in un contesto internazionale in costante evoluzione, e pone pertanto grande attenzione alla gestione corretta dei propri processi produttivi. In linea con i continui mutamenti dello scenario operativo, la normativa ambientale del Gruppo viene regolarmente aggiornata e adeguata, costituendo un elemento cruciale per poter garantire una gestione del business responsabile, minimizzandone gli impatti.
Maggiori dettagli sui rischi ambientali e sulle modalità di gestione adottate dal Gruppo sono disponibili ai punti 15 e 16 (Rischi relativi ad eventuali danni ambientali) del paragrafo "Fattori di rischio per il Gruppo De' Longhi". Inoltre, le misure di mitigazione e la modalità di gestione dei rischi legati alle tematiche ambientali sono descritte nella tabella "I principali rischi legati ai temi non finanziari e modalità di gestione", presente in Nota metodologica.
La gestione di tutti gli aspetti ambientali è presidiata, a livello di Gruppo, dalla Direzione Operations & Technology e dalla Direzione Qualità. In particolare, il sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001, già in vigore per i siti produttivi di Mignagola, Cluj e Salonta, dal 2022 è stato adottato anche dai due siti produttivi cinesi. Grazie a questo sistema è possibile effettuare un'analisi ambientale integrata su tutta la catena del valore, che consente di definire i processi di monitoraggio degli impatti ambientali del Gruppo e di attuare azioni volte a mitigarli.
Da diversi anni, il Gruppo De' Longhi ha installato dei pannelli fotovoltaici presso lo stabilimento di Mignagola, che nell'ultimo anno hanno permesso di produrre e consumare un quantitativo di energia elettrica pari a 927.116 kWh, corrispondenti a circa l'8% del totale consumato dal sito, riducendo notevolmente gli impatti ambientali legati alla produzione energetica. Inoltre, nel corso del 2022, sono stati implementati sistemi di monitoraggio dei consumi e dell'efficienza energetica presso lo stabilimento di Mignagola stesso, l'headquarter di Treviso e gli stabilimenti romeni di Cluj e Salonta. Sempre nel 2022 sono state effettuate operazioni di rinnovamento dei sistemi di illuminazione negli stabilimenti italiani, cinesi e romeni: a Mignagola è terminata l'installazione di lampade a led nelle aree esterne, ed è proseguita quella all'interno dello stabilimento produttivo; presso gli stabilimenti di Cluj e Salonta, la sostituzione delle lampade tradizionali ha invece assicurato il risparmio, rispettivamente, di 161.697 kWh e di 73.509 kWh nel solo 2022. Presso questi tre stabilimenti sono stati anche installati sensori di movimento, che consentono all'impianto di illuminazione di attivarsi solo in corrispondenza di un effettivo movimento all'interno dell'area. Un ulteriore passaggio significativo nell'ambito del piano di energy saving perseguito dal Gruppo è rappresentato dall'installazione dell'impianto di trigenerazione presso lo stabilimento di Mignagola, completato nel corso del 2022 e avviato ufficialmente nel settembre dello stesso anno. Nel medesimo stabilimento è stato poi lanciato un progetto finalizzato all'eliminazione dell'acqua per i collaudi, sostituita dall'uso di aria. Questa tipologia di collaudo consente l'eliminazione dei residui d'acqua nel circuito e la riduzione di circa il 60% delle tempistiche necessarie alle attività di collaudo stesso; inoltre, in ottica di sostenibilità, tale sistema assicura una diminuzione dei consumi energetici del 70% e dei consumi complessivi di acqua del 90%. Infine, alcune colonnine di ricarica per automobili elettriche sono state installate presso l'headquarter di Treviso, per supportare l'allargamento della flotta aziendale a modelli ibridi o 100% elettrici. In ambito di recupero energetico, presso lo stabilimento di Cluj, la sostituzione dell'olio idraulico con un olio di
ultima generazione nei macchinari per lo stampaggio ad iniezione ha consentito un risparmio energetico pari a circa il 7% rispetto al 2021; nel medesimo stabilimento è stato inoltre avviato un progetto per l'installazione di un impianto fotovoltaico, il quale, grazie a una potenza di 3 MWh, una volta operativo consentirà di coprire circa il 15% dei fabbisogni di energia elettrica del sito.
Al fine di migliorare le proprie prestazioni in termini di qualità dell'aria, i due stabilimenti romeni monitorano costantemente le proprie emissioni provenienti dai camini: in un'ottica di riduzione delle emissioni inquinanti, è stata quindi sostituita la resina a base di solvente con una a base acqua, un intervento che ha permesso di ridurre le emissioni inquinanti dello stabilimento di Cluj del 18% rispetto all'anno precedente e del 33% quelle di Salonta. Si segnala, infine, come nel 2022 anche lo stabilimento di Mignagola abbia implementato nuove attività di monitoraggio della qualità dell'aria emessa dai propri camini.
Anche nel corso dell'anno appena concluso, inoltre, le funzioni di Ricerca e Sviluppo hanno continuato a lavorare per ridurre l'impatto ambientale legato alla fase di utilizzo da parte dei consumatori dei prodotti del Gruppo. A tal fine sono state condotte numerose iniziative sia a livello Corporate che locale, concentrate principalmente sull'efficientamento energetico e sulla durabilità e riparabilità dei prodotti stessi, coerentemente con l'approccio del Gruppo verso una maggiore sostenibilità dei propri prodotti. Per maggiori informazioni, si può fare riferimento al capitolo "Qualità ed innovazione di prodotto".
In linea con una prospettiva di economia circolare, il Gruppo ha implementato diverse strategie per gestire responsabilmente i rifiuti prodotti dai propri processi produttivi. In particolare, negli stabilimenti di Mignagola e Dongguan, sono stati avviati progetti per il recupero degli scarti di produzione
derivanti dallo stampaggio della plastica, che vengono riutilizzati nel ciclo produttivo per risparmiare sulle materie prime in ingresso e ridurre i rifiuti generati. Inoltre, gli scarti derivanti dalla lavorazione dei materiali ferrosi sono rivenduti come materia prima, mentre gli scarti di carta, cartone e nylon vengono avviati ad attività di recupero. Nel 2022 anche gli stabilimenti romeni hanno avviato alcune iniziative volte a ridurre la produzione di scarti e a riutilizzarli quando possibile: ad esempio, a partire dal secondo semestre dell'anno, il 100% dei rifiuti plastici derivanti dal processo di stampaggio a iniezione della plastica viene riciclato. Inoltre, l'88% della polvere di caffè viene venduta a un'azienda esterna, che la riutilizza per la produzione di mattoni; il restante 12% viene invece compostato. Anche presso lo stabilimento di Mignagola si evidenzia il lancio nel corso del 2022 di un progetto per la riduzione degli scarti di caffè in fase di collaudo, che grazie alla modifica della taratura del macinino consentirà una riduzione dei consumi energetici dell'80% e dei consumi di caffè del 100%. L'impiego di questo metodo permetterà infatti di risparmiare ben 150 tonnellate di caffè all'anno.
Da diversi anni il marchio Braun lavora invece sulla sostenibilità del packaging, e a testimonianza di tale impegno si segnala come nel 2022 il brand abbia venduto il 56% dei propri prodotti privi di EPS (Polistirene Espanso Sintetizzato) all'interno del packaging (+6% rispetto al 2021). Questo risultato è frutto anche dell'attività di LCA (Life Cycle Assessment) condotta nel 2020 sulle diverse tipologie di packaging esistenti, avente lo scopo di individuare le alternative a più ridotto impatto ambientale, nonché agli studi che i brand Braun e Kenwood portano avanti da anni: grazie alla collaborazione con enti universitari e partner esterni, tali studi ricercano materiali alternativi e sostenibili allo scopo di sostituire la plastica nel packaging, le cosiddette big bags (sempre costituite da materiale plastico) e gli imballaggi in EPS. Anche il brand Kenwood sta
infatti lavorando sulla sostenibilità del proprio pack aging, e nel corso del 2022 ha messo sul mercato il 58% delle proprie kitchen machines con un packag ing cartaceo, che andrà a sostituire progressiva mente quello contenente EPS. Al fine di assicurare un continuo miglioramento nella direzione della cir colarità dei materiali, dal 2021 sono stati avviati studi e valutazioni volti ad individuare un software per lo svolgimento di attività LCA che possa essere utilizzato a livello di Gruppo, in modo tale da unifor mare gli studi ed identificare una baseline di partenza.
Le iniziative di efficientamento del packaging hanno interessato anche la logistica interna e le op erations del Gruppo: negli stabilimenti cinesi e in quello di Cluj l'obiettivo è quello di riutilizzare gli im balli di plastica e cartone delle componenti in entra ta, altrimenti smaltiti al loro ingresso. Un discorso a parte meritano i pallet, utilizzati in larga misura nelle attività del Gruppo: in Romania, il 50% dei pallet in legno impiegati per lo stoccaggio delle ma terie prime è stato sostituito con pallet in plastica riciclata; allo stesso modo, negli stabilimenti di Mi gnagola e di Dongguan, nell'ambito delle attività per il recupero e il riciclo della plastica si è provveduto alla sostituzione dei pallet in legno con pallet in pla stica riciclata.
La gestione responsabile dei rifiuti si declina anche in una particolare attenzione verso le attività di rici clo, sia presso gli uffici che presso gli stabilimenti produttivi, allo scopo di minimizzarne la quantità destinata allo smaltimento. Negli stabilimenti pro duttivi, inoltre, specifiche segnaletiche aiutano a separare correttamente i rifiuti pericolosi da quelli non-pericolosi.
Alcuni siti del Gruppo, tra cui quelli di Mignagola e Cluj, hanno adottato una Politica ambientale con molteplici obiettivi oltre a quello di garantire il ri spetto delle normative vigenti in ogni Paese in cui il Gruppo opera: tra questi si citano l'impegno pro gressivo per il miglioramento delle prestazioni am bientali, l'ottimizzazione dei consumi di risorse ed energia, la riduzione o, ove possibile, l'abbattimento di ogni forma di inquinamento e l'implementazione di tecnologie e processi per minimizzare i rischi legati all'ambiente.
Non risulta attualmente formalizzata una politica ambientale a livello di Gruppo, sebbene all'interno del Codice Etico sia chiaramente esplicitato come ogni attività sia ispirata al principio della salvaguar dia dell'ambiente e della salute pubblica, nel rispet to delle specifiche normative. Il Gruppo, infatti, con sapevole degli impatti delle proprie operazioni sullo sviluppo economico e sociale e sul benessere ge nerale della collettività, programma le proprie attivi tà cercando un equilibrio tra iniziative economiche ed esigenze ambientali, anche e soprattutto nel ri spetto delle generazioni future. Tale impegno fa sì che progetti, processi, metodologie e materiali ten gano conto dello sviluppo della ricerca scientifica e della miglior esperienza in materia ambientale, allo scopo di rispettare il territorio, prevenire l'inquina mento e tutelare ambiente e paesaggio.

Nel 2022 i consumi totali sono diminuiti del 12% rispetto all'anno precedente (372.130 GJ nel 2022 rispetto a 422.263 GJ nel 2021). Tale riduzione è riconducibile ad una riduzione dei volumi di produzione (-41% di pezzi prodotti), che riflette l'andamento generale della Società nell'anno.
Il rapporto tra consumi diretti, per il riscaldamento e il trasporto, e quelli indiretti, ossia i consumi di energia elettrica, legati al teleriscaldamento e al raffrescamento, nel 2022 è stato del 45%. Questo dato è aumentato rispetto ai due anni precedenti, quando era assestato intorno a valori più bassi (nel 2021 era 26,7% e nel 2020 era 30,1%). Questa inversione di tendenza è attribuibile all'installazione dell'impianto di trigenerazione presso lo stabilimento di Mignagola, completato nel corso del 2022 e avviato ufficialmente nel settembre dello stesso anno, che ha contribuito per circa il 37% dei consumi di gas naturale dell'intero Gruppo.
Nell'anno di rendicontazione 2022, sono stati acquistati certificati di Garanzia di Origine (GO) a copertura del 52% dei consumi energetici degli stabilimenti del Gruppo.
| Siti produttivi | Altre tipologie di sede 8 | Gruppo De' Longhi | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consumi energetici | u.m. | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | |
| Consumi diretti da fonti non rinnovabili | |||||||||||
| Benzina | GJ | 2.824 | 3.948 | 4.945 | 6.646 | 7.181 | 8.883 | 9.470 | 11.129 | 13.828 | |
| Gasolio | GJ | 5.180 | 6.991 | 5.696 | 16.010 | 18.274 | 18.759 | 21.189 | 25.265 | 24.455 | |
| Gas naturale | GJ | 46.388 | 42.869 | 66.777 | 5.034 | 5.115 | 5.934 | 51.422 | 47.984 | 72.711 | |
| GPL | GJ | 587 | 518 | 347 | 667 | 712 | 707 | 1.254 9 | 1.231 | 1.054 | |
| Olio combustibile | GJ | - | - | - | 142 | 61 | 1 | 142 | 61 | 1 | |
| Totale | GJ | 54.979 | 54.327 | 77.765 | 28.498 | 31.343 | 34.284 | 83.477 | 85.670 | 112.049 | |
| Consumi diretti da fonti rinnovabili | |||||||||||
| En. elettrica prodotta da rinnovabili e consumata |
GJ | 3.567 | 3.423 | 3.338 | 40 | - | - | 3.607 | 3.423 | 3.338 | |
| Totale consumi diretti | GJ | 58.546 | 57.750 | 81.103 | 28.538 | 31.343 | 34.284 | 87.084 | 89.093 | 115.387 | |
| Consumi indiretti | |||||||||||
| Energia elettrica acquistata |
GJ | 257.881 | 296.557 | 218.380 | 28.984 | 34.291 | 35.398 | 286.865 | 330.848 | 253.778 | |
| Teleriscaldamento | GJ | - | - | - | 2.113 | 2.322 | 2.599 | 2.113 | 2.322 | 2.599 | |
| Raffrescamento | GJ | - | - | - | - | - | 367 | - | - | 367 | |
| Totale consumi indiretti | GJ | 257.881 | 296.557 | 218.380 | 31.097 | 36.613 | 38.364 | 288.978 | 333.170 | 256.744 | |
| Consumi totali | GJ | 316.427 | 354.307 | 299.483 | 59.635 | 67.956 | 72.648 | 376.062 | 422.263 | 372.130 |
8 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.
9 Il dato relativo all'utilizzo di GPL per il 2021 è comprensivo del consumo da parte di un asset fisico del Gruppo De' Longhi il cui quantitativo non risultava disponibile per il 2020.
Si rialza invece il trend dei consumi indiretti di energia elettrica per pezzo prodotto, pari a 6,7 kWh nel 2022 rispetto ai 5,3 kWh e 6,2 del biennio 2020-2021.

Nel 2022 le emissioni complessive di CO2 (calcolate con metodo "Location Based" ammontano a 34.635 tonnellate, diminuite del 22% rispetto al 2021, anno in cui il valore registrato è stato pari a 44.447 tonnellate (considerando le emissioni di CO2 indirette calcolate con il metodo "Location Based"). Coerentemente con l'andamento dei consumi di energia, si può constatare come le emissioni di CO2 siano dovute principalmente ai consumi di energia elettrica, che incidono per circa l'84% sul valore complessivo di emissioni di CO2 a livello di Gruppo.
Inoltre, come si può notare dall'importante riduzione in termini di emissioni market-based (-46% rispetto al 2020), il Gruppo durante l'anno di rendicontazione ha acquistato certificati di garanzia di origine a copertura dei consumi elettrici 2022 degli stabilimenti di Mignagola (Italia), Cluj e Salonta 10 (Romania), Eversys (Svizzera) e delle sedi commerciali dislocate in UK e Irlanda.
| Siti produttivi | Altre tipologie di sede 11 | Gruppo De' Longhi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni [ton CO2] | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 | 2020 | 2021 | 2022 |
| Dirette | 3.235 | 3.249 | 3.067 | 2.003 | 2.215 | 2.416 | 5.238 | 5.464 | 5.483 |
| Indirette - Location Based | 31.567 | 35.523 | 25.544 | 3.225 | 3.460 | 3.608 | 34.792 | 38.983 | 29.152 |
| Indirette - Market Based | 33.854 | 23.452 | 16.417 | 3.980 | 1.974 | 4.259 | 37.833 | 25.426 | 20.496 |
| TOT (Dirette + Indirette - Location Based) | 34.802 | 38.772 | 28.611 | 5.228 | 5.675 | 6.024 | 40.030 | 44.447 | 34.635 |
| TOT (Dirette + Indirette - Market Based) | 37.089 | 26.701 | 19.484 | 5.983 | 4.189 | 6.675 | 43.072 | 30.890 | 25.979 |
10 Lo stabilimento di Salonta (Romania) ha acquistato certificati di garanzia di origine solamente per una quota parte dell'anno oggetto di rendicontazione.
11 La voce "Altre tipologie di sede" include gli uffici, le filiali distributive, i magazzini e, in generale, tutte le realtà non produttive del Gruppo De' Longhi.
Confrontando le emissioni di CO2 Scopo 2 per pezzo prodotto, si può notare come nel 2022 tale indicatore sia aumentato rispetto agli anni precedenti: passando dai 2,8 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2020 ai 2,3 kg di CO2 per pezzo prodotto nel 2021 ed infine raggiungendo quest'anno un valore di 3,2 kg di CO2 per pezzo prodotto. Tale aumento è principalmente riconducibile alla consistente diminuzione dei pezzi prodotti dal Gruppo nel 2022.

Nel corso del 2022 è stato prodotto un quantitativo di rifiuti totali pari a 9.294 tonnellate, in diminuzione del 27% rispetto al 2021; di questo quantitativo, circa il 98% è di tipo non pericoloso, mentre il restante 2% è di tipo pericoloso. La diminuzione dei rifiuti titoli prodotti rispecchia l'andamento societario dell'anno, caratterizzato da una sensibile diminuzione della produzione e con conseguente diminuzione delle emissioni complessive di CO2 .
Inoltre, l'87% circa dei rifiuti prodotti è stato inviato ad attività di recupero, quali riuso, recupero, riciclo e compostaggio. In particolare, per la componente dei rifiuti pericolosi la percentuale aumenta dal 11% nel 2021 al 29% nel 2022, significando un miglioramento della capacità del gruppo di recuperare tali rifiuti pericolosi.
Si segnala che la totalità dei rifiuti prodotti nel 2022 dal Gruppo De' Longhi è stato trattato offsite.
| u.m. | 2020 | 2021 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Hazardous | Non-hazardous | Hazardous | Non-hazardous | Hazardous | Non-hazardous | |
| ton | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 |
| ton | 58 | 1.907 | 21 | 2.396 | 19 | 2.055 |
| ton | 34 | 6.658 | 10 | 8.572 | 35 | 5.989 |
| ton | 0 | 98 | 0 | 198 | 0 | 50 |
| ton | 16 | 550 | 33 | 904 | 46 | 500 |
| ton | 38 | 0 | 48 | 0 | 28 | 18 |
| ton | 16 | 91 | 67 | 215 | 11 | 190 |
| ton | 34 | 21 | 51 | 23 | 7 | 14 |
| ton | 0,2 | 64 | 59 | 71 | 44 | 289 |
| ton | 198 | 9.390 | 290 | 12.379 | 190 | 9.104 |

Rifiuti pericolosi prodotti nel 2022 per tipologia di smaltimento Rifiuti non pericolosi prodotti nel 2022 per tipologia di smaltimento

Il perimetro di rendicontazione, coerentemente con quanto richiesto dal Decreto, coincide con quello del Bilancio Consolidato, ovvero include le società consolidate integralmente per la reportistica finanziaria con riferimento alle Continuing Operations, se non diversamente specificato. Per quanto riguarda l'esercizio 2022, si segnala che le società De'Longhi Brasil - Comércio e Importação Ltda e De'Longhi Bosphorus Ev Aletleri Ticaret Anonim Sirketi sono state escluse in quanto attualmente in liquidazione o inattive e con nessun dipendente registrato al 31.12;
I dati relativi al 2022 includono le società appartenenti al Gruppo Capital Brands, oggetto di acquisizione a fine dicembre 2020 ed Eversys, la cui acquisizione della quota di controllo è stata perfezionata nel corso del 2021. La data di inclusione nel perimetro di consolidamento è coerente con quanto già previsto per i dati finanziari.
L'anno di rendicontazione cui si riferiscono le informazioni e i dati inseriti nella presente sezione è il 2022.
Lo standard di rendicontazione adottato dal Gruppo per la redazione della propria DNF sono i GRI Sustainability Reporting Standards 2021 (di seguito anche GRI Standards), pubblicati dal GRI - Global Reporting Initiative, secondo l'opzione "with reference". In particolare, nella predisposizione della DNF, si è fatto riferimento a quanto previsto dallo Standard GRI 1: Foundation, ai reporting principle ed alle informative riportate nel GRI content index.
L'analisi di materialità guida De' Longhi nella scelta dei temi da rendicontare allo scopo di dare piena e chiara rappresentazione della rilevanza degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività del Gruppo. Per la rendicontazione dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022, l'analisi di materialità è stata aggiornata in conformità con le nuove richieste dello Standard GRI 2021.
L'identificazione dei temi materiali per l'azienda si lega, secondo le prescrizioni dello Standard, all'identificazione degli impatti, attuali e potenziali, significativi generati o verosimilmente generabili dalla stessa sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi anche gli impatti sui diritti umani, attraverso le attività e le relazioni commerciali dell'organizzazione. Questi impatti comprendono impatti negativi e positivi, impatti a breve e a lungo termine, impatti intenzionali e involontari, impatti reversibili e irreversibili.
Il Gruppo ha strutturato il processo di analisi di materialità in quattro diverse fasi:
Comprensione del contesto in cui opera il Gruppo: è stata svolta un'analisi documentale, prendendo in considerazione diverse categorie di fonti, sia interne che esterne all'azienda, tra cui documenti pubblici di un panel di aziende operanti in settori affini, le tendenze del settore, identificate tramite l'analisi delle pubblicazioni delle principali associazioni e organizzazioni internazionali, e gli articoli di giornale riferiti ad avvenimenti di rilievo che hanno riguardato l'azienda durante l'anno.
Il Gruppo ha inoltre valutato e classificato i propri impatti sulla base di due parametri, gravità e probabilità. La gravità di un impatto negativo reale o potenziale è determinata dalla sua scala (cioè quanto grave è l'impatto), dalla portata (cioè quanto è diffuso l'impatto) e dalle caratteristiche irrimediabili (quanto è difficile mitigare o sanare il danno risultante). La probabilità può essere definita come la possibilità che l'impatto si manifesti, tenendo conto delle azioni che l'azienda adotta per prevenire lo stesso. Pertanto, gli impatti generati dal Gruppo De' Longhi sono stati classificati in base al loro grado di gravità e di probabilità, ovvero sulla base della loro significatività. In seguito alle analisi svolte, il Gruppo ha approvato una lista di 13 temi materiali, dei quali tre inerenti alla sfera ambientale, due relativi alla sfera di governance e otto relativi alla sfera sociale. Infine, dopo aver identificato gli impatti significativi e aver definito i temi materiali, sono stati individuati gli indicatori GRI corrispondenti, da rendicontare all'interno del documento.
Di seguito si riporta la lista dei temi risultati materiali a seguito dell'identificazione e aggregazione degli impatti rilevanti. A ogni tema materiale sono stati associati i relativi Topic-Specific GRI Disclosure.
| Ambiti D. Lgs. 254 | Temi Materiali | Descrizione degli impatti | GRI Topic-Specific Disclosure |
|---|---|---|---|
| Aspetti ambientali | Gestione delle emissioni GHG e lotta al cambiamento climatico |
Il consumo di combustibili fossili e di energia elettrica genera emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra che contribuiscono al cambiamento climatico. Con l'obiettivo di mitigare e contrastare il proprio impatto, il Gruppo si impegna a implementare soluzioni finalizzate al risparmio energetico e all'utilizzo di energia da fonti rinnovabili. |
GRI 302-1, 302,2 GRI 305-1, 305-2, 305-4 |
| Gestione delle risorse umane |
Inclusione e pari opportunità | Una gestione non adeguatamente strutturata di aspetti relativi a inclusione e pari opportunità potrebbe condurre al verificarsi di episodi di discriminazione. Attraverso policy, procedure e iniziative coordinate dal dipartimento HR, il Gruppo si impegna a ridurre il rischio del verificarsi di tali episodi. |
GRI 405-1 GRI 406-1 |
| Aspetti ambientali | Gestione dei rifiuti ed economia circolare |
L'utilizzo di materiali non riciclabili e una non adeguata gestione dei rifiuti generati durante la produzione potrebbero contribuire a dar luogo a un impatto negativo sull'ecosistema. Con lo scopo di mitigare l'impatto, il Gruppo mette in campo prassi di waste management all'avanguardia e nel pieno rispetto delle normative vigenti. |
GRI 306-3, 306-4, 306-5 |
| Gestione delle risorse umane |
Salute e sicurezza dei lavoratori | La salute e la sicurezza dei lavoratori è una tematica di prioritaria rilevanza per il Gruppo. Infatti, al fine di contrastare i potenziali rischi correlati alle attività produttive, l'azienda adotta prassi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, e si impegna a implementare azioni di monitoraggio e miglioramento continuo. |
GRI 403-9 |
| Diritti umani | Rispetto dei diritti umani | Il Gruppo è impegnato nella tutela dei diritti umani. Al fine di mitigare la probabilità di avvenimento di una violazione, sia nelle operations che lungo l'intera value chain, De' Longhi ha implementato iniziative specifiche mirate al monitoraggio delle pratiche adottate dai fornitori. Inoltre, il Gruppo eroga corsi di formazione su tematiche e procedure relative al rispetto dei diritti umani. |
KPI non GRI: operazioni valutate in ambito diritti umani |
| Aspetti sociali | Promozione di stili di vita sostenibili | Conscio del proprio ruolo di abilitatore nei confronti dei propri clienti e stakeholder, il Gruppo promuove l'adozione di stili di vita salutari, favorendo l'uso di prodotti alimentari sostenibili e diffondendo le buone pratiche per un'alimentazione sana ed equilibrata. |
- |
| Aspetti sociali e aspetti ambientali |
Gestione responsabile della supply chain |
Una gestione della catena di fornitura non responsabile potrebbe contribuire a determinare impatti negativi di carattere ambientale e sociale. Pertanto, il Gruppo De' Longhi ha adottato strumenti e meccanismi che concretizzano il suo impegno verso la mitigazione del rischio che l'impatto si realizzi. |
GRI 414-1 GRI 308-1 |
| Aspetti ambientali | Innovazione ed eco-design | L'impiego non responsabile dei materiali, compresa la loro scelta in fase di approvvigionamento, potrebbe causare dei danni all'ecosistema. Per questo motivo, il Gruppo ha implementato delle linee guida con l'obiettivo di promuovere soluzioni innovative e sostenibili nella scelta dei materiali. |
- |
| Aspetti sociali | Sicurezza del prodotto ed etichettatura |
Un'etichettatura non trasparente e completa potrebbe contribuire a determinare un uso incorretto del prodotto e causare danni alla sicurezza del consumatore. Allo stesso tempo, anche il mancato presidio delle tematiche di qualità nella fase di approvvigionamento e produzione potrebbe generare delle ricadute in tal senso. Pertanto, il Gruppo si impegna a garantire controlli costanti sulla qualità e sulla sicurezza del prodotto, così come sulla trasparenza nell'etichettatura. |
GRI 417-2 GRI 417-3 GRI 416-1 |
| Aspetti sociali | Soddisfazione del consumatore | De' Longhi attribuisce massima importanza alla soddisfazione dei propri consumatori. Per questo, promuove attività di indagine sulle necessità e preferenze dei propri clienti, al fine di instaurare con essi un rapporto duraturo e di fiducia. |
- |
| Lotta alla corruzione | Etica e integrità del business | De' Longhi si impegna a svolgere il proprio business ispirandosi ai principi di integrità, trasparenza, legalità, imparzialità, prudenza, e nel rispetto delle leggi. |
GRI 205-2 (b, c, e) 205-3 |
| Gestione delle risorse umane |
Attrazione e sviluppo di talenti | Insieme alla soddisfazione dei propri dipendenti, un aspetto fondamentale per il Gruppo è lo sviluppo dei talenti, leva che permette di garantire stabilità, attrattività e creazione di posti di lavoro, investendo costantemente sul capitale umano. |
GRI 404-1 |
| Aspetti sociali | Utilizzo dei dati dei consumatori | Attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione riguardanti i rischi legati alla diffusione dei dati personali, il Gruppo si impegna a garantire la tutela della privacy dei consumatori. |
GRI 418-1 |
In riferimento ai possibili rischi, subiti e generati, connessi ai temi che il Gruppo De' Longhi ha identificato come "materiali", in tabella si riportano, per ogni area del D. Lgs. 254, i principali rischi associati e le relative modalità di gestione.
| Ambito D.Lgs. 254 |
Principali rischi | Strumenti di gestione dei rischi |
|---|---|---|
| Lotta alla corruzione |
• Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, in particolare in rife rimento al D. Lgs. 231/2001 che ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano uno specifico regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati. • Rischi legati ai rapporti di natura commerciale che il Gruppo ha intrattenuto, e intrattiene tuttora, con parti correlate. • Rischio reputazionale |
• Codice Etico di Gruppo • Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 • Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa • Corporate Governance Guidelines • Procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate |
| Gestione delle risorse umane Diritti umani |
• Rischi connessi al management e alla gestione delle risorse umane, in particolare in relazione alla capacità del Gruppo di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare persona le dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o mana geriali, in relazione all'evoluzione delle necessità del Gruppo. • Per quanto riguarda la piattaforma cinese, inoltre, esistono alcuni rischi connessi all'elevato tur nover del personale produttivo cinese. • Rischi legati a possibili casi di discriminazione |
• Codice Etico di Gruppo • Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 • Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa • Modello organizzativo affine alla OHSAS 18001 • In relazione agli stabilimenti europei Politica per la sicurezza e la salute dei lavoratori • Politica di remunerazione del CDA e dei dirigenti con responsabilità strategiche • Processo di valutazione delle performance • Procedura di gestione degli MBO • Survey con i dipendenti • In relazione agli stabilimenti cinesi: sistemi di incentivazione volti alla fidelizzazione del persona le, investimenti nella formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate ed un migliora mento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei diversi stabilimenti |
| Ambito D.Lgs. 254 |
Principali rischi | Strumenti di gestione dei rischi | ||
|---|---|---|---|---|
| Qualità e innovazione di prodotto | ||||
| • Rischi connessi alla capacità del Gruppo De' Longhi di continuare a realizzare innovazioni di |
• Codice Etico di Gruppo |
|||
| Aspetti sociali Aspetti ambientali |
prodotto | • Sistema di Qualità certificato secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 |
||
| • Rischi connessi ai Brevetti e ai Marchi |
• Modello di gestione della sicurezza alimentare |
|||
| • Rischi connessi alla qualità dei prodotti e alla responsabilità da prodotto in particolare in relazio |
• Politica di Qualità |
|||
| ne al rispetto degli standard qualitativi previsti dalle differenti normative vigenti nelle diverse giurisdizioni in cui il Gruppo opera |
• Procedure NPD |
|||
| • Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo, in particolare in materia di tutela ambienta |
• Presidio sulla qualità attraverso audit |
|||
| le con particolare rilievo alle norme in materia di sicurezza e consumo energetico degli apparec | • Monitoraggio costante dell'evoluzione normativa |
|||
| chi elettrici per uso domestico, sui prodotti difettosi, sul periodo minimo di garanzia, sulla ricicla bilità e sulla compatibilità ambientale |
• Registrazione di marchi e brevetti relativi a prodotti |
|||
| Relazione con i consumatori | • Codice Etico di Gruppo |
|||
| • Rischi connessi alle dimensioni del magazzino e alla tempestività delle spedizioni; in particolare, |
• Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 |
|||
| Aspetti sociali | nel caso in cui il Gruppo non disponesse di un'adeguata quantità di prodotti potrebbe incorrere nel rischio di non soddisfare adeguatamente e tempestivamente la relativa domanda da parte |
• Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa e legislazione vigente |
||
| della propria clientela. Ulteriore rischio è dato da possibili inefficienze nella gestione della supply chain che potrebbero incidere sull'adeguatezza del servizio reso ai clienti. |
• Policy GDPR (include politica di conservazione dei dati e procedura gestione data breach) |
|||
| • Rischi relativi ai sistemi informativi: in particolare in relazione agli eventi che possono minaccia |
• Formazione ai dipendenti in merito ai temi di sicurezza informatica e privacy |
|||
| re la continuità di erogazione dei servizi e l'integrità dei dati | • Presenza di strutture dedicate al monitoraggio continuo del livello di soddisfazione dei clienti |
|||
| Gestione della catena di fornitura | ||||
| • Rischi connessi ai rapporti con fornitori in particolare in relazione all'affidabilità degli stessi in |
• Codice Etico di Gruppo |
|||
| Aspetti sociali | termini di qualità dei prodotti fabbricati, delle loro prestazioni in termini logistici e di tempestività | • Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 |
||
| Diritti umani | delle rispettive consegne e in relazione dei loro rapporti con il personale dipendente | • Procedura diretta a disciplinare l'operatività del Gruppo con le Parti Correlate |
||
| • Rischio di dipendenza da fornitore unico per alcune tipologie di componentistica per produzioni strategiche |
• Presidio sulle tematiche sociali attraverso audit |
|||
| • Codice Etico di Gruppo |
||||
| Aspetti ambientali |
• Rischi relativi ad eventuali danni ambientali: la produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali |
• In relazione agli stabilimenti europei: sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2015 |
||
| • Rischi relativi al cambiamento climatico: eventi atmosferici estremi (come inondazioni, elevate |
• Ambiente di controllo interno del Gruppo a presidio della compliance normativa |
|||
| precipitazioni, uragani) potrebbero minare la capacità del Gruppo di operare | • Politica ambientale estesa ai siti produttivi di Mignagola e Cluj e al sito di Kenwood |
|||
| • Rischi relativi a pratiche di energy management non appropriate: scarse pratiche di sostenibilità nella gestione dell'energia potrebbero non contribuire a ridurre l'impronta energetica del Gruppo e/o accelerano il cambiamento climatico |
• Con riferimento ai rischi relativi al cambiamento climatico, il Gruppo si attiene a principi e moda lità di gestione ispirati al sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2015. Inoltre, nel corso del biennio 2021-2022 è stata mappata la percezione del rischio relativo al possibile im patto sul business aziendale derivante dal cambiamento climatico. |
La definizione dei contenuti della DNF 2022 ha coinvolto tutte le funzioni aziendali rilevanti e re sponsabili per gli aspetti trattati nella sezione.
Di seguito sono riportate le principali metodologie di calcolo utilizzate e relativi aggiornamenti:
• Così come già avvenuto nel precedente esercizio (2021), per quanto riguarda la Disclosure GRI 403 (Occupational Health and Safety), il Gruppo ha adottato la versione più aggiornata rilasciata nel 2018 dal GRI; in particolare, come richiesto dai GRI Standards, il numero di infortuni registra bili include gli infortuni in itinere per cui il traspor to è stato organizzato da De' Longhi ed esclude quindi le altre casistiche.
I dati storici riportano inoltre un aggiornamento collegato all'affinamento del metodo di stima delle ore lavorate per una società produttiva del Gruppo.
indicatore viene calcolato trimestralmente su una base mobile di 12 mesi;
I fattori di emissione utilizzati per il calcolo delle emissioni di CO 2 sono stati determinati nel seguen te modo:
emissioni indirette 2022 e 2021, nella versione 2018 per i dati del 2020. Nel caso in cui un paese non fosse presente nella lista all'interno della Ta bella di cui sopra, si è proceduto ad associare il fattore di emissione del continente. Nel caso di sedi riferite a più paesi è stato utilizzato, in ma niera conservativa, il fattore di emissione più alto tra quelli dei paesi rappresentati.
• Per il calcolo delle emissioni market based sono stati utilizzati, dove disponibili, i residual mix ri portati nel documento "European Residual Mixes", pubblicato da AIB e disponibile per gli anni 2019-2021. Per gli Stati Uniti d'America, per il calcolo delle emissioni 2020, 2021 e 2022 è stato utilizzato un residual mix medio per eGrid Subregion calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento 2020 Green-e Residual Mix Emissions Rates disponibile per l'anno 2020. Per il Canada è stato utilizzato un residual mix medio per NERC Region calcolato sulla base dei residual mix riportati all'interno del documento Green-e Energy Residual Mix Emis sions Rates disponibile per l'anno 2018. Per i paesi per i quali non è risultato disponibile alcun residual mix si è utilizzato, in maniera conservati va, il fattore di emissione location based riportato nella Tabella di Terna di cui sopra.
Le emissioni legate al teleriscaldamento sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione riportati nelle tabelle del documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" pubbli cato dal Department for Environment Food & Rural Affairs (DEFRA) disponibili per il triennio 2020-2021-2022.
| Dichiarazione d'uso | Il Gruppo De' Longhi S.p.A. ha riportato le seguenti informative nel GRI content index per il periodo di rendicontazione 01/01/2022 - 31/01/2022, secondo la modalità with reference to GRI Standard |
|---|---|
| GRI 1 utilizzati | GRI 1: Principi Fondamentali 2021 |
| GRI Standard | Informativa | Location |
|---|---|---|
| 2-1 Dettagli organizzativi | 42 | |
| 2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione | 42 | |
| 2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto | 79 | |
| 2-4 Revisione delle informazioni | (*) | |
| 2-5 Assurance esterna | 148 | |
| GRI 2: Informative Generali 2021 | 2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti di business | 45 |
| 2-7 Dipendenti | 57 | |
| 2-8 Lavoratori non dipendenti | 57 | |
| 2-9 Struttura e composizione della governance | 58 | |
| 2-27 Conformità a leggi e regolamenti | 65, 117 | |
| 2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder | 44 | |
| 3-1 Processo di determinazione dei temi materiali | 74 | |
| GRI 3: Temi Materiali 2021 | 3-2 Elenco di temi materiali | 75 |
| 3-3 Gestione dei temi materiali | 75 | |
| GRI 205: Anticorruzione 2016 | 205-2 Comunicazione e formazione su normative e procedure anticorruzione | 53 |
| 205-3 Incidenti confermati di corruzione e misure adottate | 53 | |
| GRI 302: Energia 2016 | 302-1 Consumo di energia interno all'organizzazione | 70 |
| 302-3 Intensità energetica | 71 | |
| 305-1 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) | 71 | |
| GRI 305: Emissioni 2016 | 305-2 Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) | 71 |
| 305-4 Intensità delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) | 72 | |
| 306-3 Rifiuti generati | 73 | |
| GRI 306: Rifiuti 2020 | 306-4 Rifiuti non conferiti in discarica | 73 |
| 306-5 Rifiuti conferiti in discarica | 73 |
| GRI Standard | Informativa | Location |
|---|---|---|
| GRI 308: Valutazione ambientale dei fornitori 2016 | 308-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri ambientali | 67 |
| GRI 403: Salute e sicurezza sul lavoro 2018 | 403-9 Infortuni sul lavoro | 59 |
| GRI 404: Formazione e istruzione 2016 | 404-1 Numero medio di ore di formazione all'anno per dipendente | 58 |
| GRI 405: Diversità e pari opportunità 2016 | 405-1 Diversità negli organi di governance e tra i dipendenti | 58 |
| GRI 406: Non discriminazione 2016 | 406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate | 53 |
| GRI 414: Valutazione sociale dei fornitori 2016 | 414-1 Nuovi fornitori che sono stati selezionati utilizzando criteri sociali | 67 |
| GRI 416: Salute e sicurezza dei clienti 2016 | 416-1 Valutazione degli impatti sulla salute e la sicurezza di categorie di prodotti e servizi | 64 |
| 417-2 Episodi di non conformità concernenti l'etichettatura e informazioni su prodotti e servizi | 64 | |
| GRI 417: Marketing ed etichettatura 2016 | 417-3 Episodi di non conformità concernenti comunicazioni di marketing | 64 |
| GRI 418: Privacy dei clienti 2016 | 418-1 Fondati reclami riguardanti violazioni della privacy dei clienti e perdita di loro dati | 65 |
(*) L'organizzazione non ha effettuato nessuna revisione nel periodo di rendicontazione.

Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.
Il 2023 inizia in un contesto non molto dissimile dalla seconda parte del 2022 che lascia prevedere un progressivo miglioramento del clima economico e dei consumi nella seconda metà dell'anno dopo una partenza difficile, segnata da un ulteriore de-stocking da parte della distribuzione a cui si sommeranno gli effetti della decisione del Gruppo di uscire dal mercato del condizionamento mobile negli Stati Uniti e dello sfidante raffronto con la straordinaria crescita dei primi mesi dei precedenti due anni.
In questo contesto, si stima di chiudere l'anno con ricavi in leggera flessione e un EBITDA ante non ricorrenti stabile.
Treviso, 13 marzo 2023
Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
| ospetti contabili consolidati | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Valori in migliaia di Euro) | Nota | 2022 | di cui non ricorrenti operativi |
2021 | di cui non ricorrenti operativi |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 1 | 3.126.940 | 3.196.253 | - | |
| Altri proventi | 1 | 31.493 | 25.334 | ||
| Totale ricavi netti consolidati | 3.158.433 | 3.221.587 | |||
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2 | (1.194.715) | (1.630.172) | ||
| Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione | 3-8 | (235.736) | 1.924 | 254.836 | (14.978) |
| Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 3 | 5.519 | 46.710 | ||
| Consumi | (1.424.932) | 1.924 | (1.328.626) | (14.978) | |
| Costo del lavoro | 4-8 | (356.710) | 500 | (385.972) | (10.667) |
| Costi per servizi e oneri diversi di gestione | 5-8-15 | (987.496) | (1.432) | (997.413) | 289 |
| Accantonamenti | 6-8 | (19.919) | 7.258 | (28.967) | (5.406) |
| Ammortamenti | 7-15 | (105.838) | (93.679) | ||
| Risultato operativo | 263.538 | 8.250 | 386.930 | (30.762) | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | 9-15 | (25.341) | 13.321 | ||
| Risultato prima delle imposte | 238.197 | 400.251 | |||
| Imposte | 10 | (58.354) | (88.502) | ||
| Risultato netto consolidato | 179.843 | 311.749 | |||
| Risultato netto di pertinenza di terzi | 31 | 2.415 | 651 | ||
| Risultato netto di pertinenza dei soci della controllante | 177.428 | 311.098 | |||
| Utile per azione (in euro) | 32 | ||||
| - di base | € 1,18 | € 2,08 | |||
| - diluito | € 1,16 | € 2,03 |
L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti economici con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.
| (Valori in migliaia di Euro) | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Risultato netto consolidato | 179.843 | 311.749 |
| Altre componenti dell'utile complessivo: | ||
| Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge | (3.893) | 9.605 |
| Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge | 525 | (2.278) |
| Differenze risultanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere | 28.483 | 60.729 |
| Componenti di conto economico complessivo relative a partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | 184 |
| Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio |
25.115 | 68.240 |
| Valutazione attuariale fondi | 11.087 | 3.057 |
| Effetto fiscale valutazione attuariale fondi | (2.970) | (871) |
| Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio |
8.117 | 2.186 |
| Totale componenti dell'utile complessivo | 33.232 | 70.426 |
| Totale Utile complessivo al netto delle imposte | 213.075 | 382.175 |
| Totale utile complessivo attribuibile a: | ||
| Soci della controllante | 210.819 | 381.491 |
| Interessi di pertinenza di terzi | 2.256 | 684 |
| ATTIVO (Valori in migliaia di Euro) |
Nota | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni immateriali | 891.181 | 867.877 | |
| - Avviamento | 11 | 373.754 | 358.405 |
| - Altre immobilizzazioni immateriali | 12 | 517.427 | 509.472 |
| Immobilizzazioni materiali | 446.899 | 388.478 | |
| - Terreni, immobili, impianti e macchinari | 13 | 210.818 | 178.946 |
| - Altre immobilizzazioni materiali | 14 | 158.071 | 135.813 |
| - Diritto d'uso beni in leasing | 15 | 78.010 | 73.719 |
| Partecipazioni e altre attività finanziarie | 136.336 | 82.475 | |
| - Partecipazioni | 16 | 6.103 | 7.331 |
| - Crediti | 17 | 5.609 | 4.605 |
| - Altre attività finanziarie non correnti | 18 | 124.624 | 70.539 |
| Attività per imposte anticipate | 19 | 64.634 | 74.297 |
| Totale attività non correnti | 1.539.050 | 1.413.127 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 20 | 550.659 | 769.253 |
| Crediti commerciali | 21 | 278.811 | 366.668 |
| Crediti verso erario per imposte correnti | 22 | 15.512 | 9.492 |
| Altri crediti | 23 | 29.884 | 43.148 |
| Crediti e altre attività finanziarie correnti | 24-15 | 368.354 | 302.077 |
| Disponibilità liquide | 25 | 770.247 | 1.026.081 |
| Totale attività correnti | 2.013.467 | 2.516.719 | |
| Attività non correnti possedute per la vendita | 26 | 1.189 | 1.055 |
| Totale attivo | 3.553.706 | 3.930.901 |
L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO (Valori in migliaia di Euro) |
Nota | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||
| Patrimonio netto di gruppo | 1.659.117 | 1.568.577 | |
| - Capitale sociale | 29 | 226.590 | 226.344 |
| - Riserve | 30 | 1.255.099 | 1.031.135 |
| - Risultato netto di competenza del Gruppo | 177.428 | 311.098 | |
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | 31 | 4.274 | 2.018 |
| Totale patrimonio netto | 1.663.391 | 1.570.595 | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | 773.968 | 681.020 | |
| - Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) | 33 | 477.582 | 357.457 |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) | 34 | 236.026 | 266.335 |
| - Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) | 15 | 60.360 | 57.228 |
| Passività fiscali differite | 19 | 83.254 | 70.070 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 110.699 | 119.421 | |
| - Benefici ai dipendenti | 35 | 38.532 | 53.378 |
| - Altri fondi | 36 | 72.167 | 66.043 |
| Totale passività non correnti | 967.921 | 870.511 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali | 37 | 540.687 | 936.229 |
| Debiti finanziari | 190.476 | 292.589 | |
| - Debiti verso banche (quota a breve termine) | 33 | 91.510 | 221.691 |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) | 34 | 78.502 | 51.860 |
| - Debiti per leasing (quota a breve termine) | 15 | 20.464 | 19.038 |
| Debiti tributari | 38 | 76.264 | 120.900 |
| Altri debiti | 39 | 114.967 | 140.077 |
| Totale passività correnti | 922.394 | 1.489.795 | |
| Totale passivo e patrimonio netto | 3.553.706 | 3.930.901 |
L'allegato n.3 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.
| Nota | 2022 | 2021 | |
|---|---|---|---|
| Risultato netto di competenza del Gruppo | 177.428 | 311.098 | |
| Imposte sul reddito del periodo | 58.354 | 88.502 | |
| Ammortamenti | 105.838 | 93.679 | |
| Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie | (1.661) | 3.576 | |
| Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) | 339.959 | 496.855 | |
| Variazioni delle attività e passività: | |||
| Crediti commerciali | 103.352 | 47.954 | |
| Rimanenze finali | 230.225 | (312.921) | |
| Debiti commerciali | (417.726) | 320.996 | |
| Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto | 203 | 13.911 | |
| Pagamento imposte sul reddito | (104.086) | (64.187) | |
| Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) | (188.032) | 5.753 | |
| Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) | 151.927 | 502.608 | |
| Attività di investimento: | |||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (15.282) | (16.723) | |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali | - | 978 | |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (113.638) | (88.373) | |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali | 522 | 964 | |
| Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza | (890) | (54) | |
| Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) | (129.288) | (103.208) | |
| Flusso netto operativo (A+B+C) | 22.639 | 399.400 | |
| Acquisizioni (D) | - | (98.866) | |
| Effetto della variazione dei cambi sulle disponibilità liquide | 26.428 | 46.112 | |
| Esercizio stock option | 3.355 | 7.110 | |
| Distribuzione dividendi | (124.637) | (80.671) | |
| Accensione finanziamenti | 200.000 | 450.000 | |
| Pagamento interessi su finanziamenti | (6.334) | (3.923) | |
| Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento | (379.700) | (356.679) | |
| Incremento interessi di terzi | 2.415 | 651 | |
| Flussi di cassa generati (assorbiti) dalla variazione di voci di PN o/e attività di finanziamento (E) | (278.473) | 62.600 | |
| Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D+E) | (255.834) | 363.134 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 25 | 1.026.081 | 662.947 |
| Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D+E) | (255.834) | 363.134 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 25 | 770.247 | 1.026.081 |
A partire dal 2022, per una migliore rappresentazione, è stata rivista la classificazione degli investimenti netti in beni in leasing; i valori del 2021 sono stati pertanto riclassificati coerentemente.
L'Allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale Sociale |
Riserva da sovraprezzo delle azioni |
Riserva legale |
Riserva straordinaria |
Riserva azioni proprie |
Riserve Fair value e Cash flow hedge |
Riserva stock option |
Differenze di conversione |
Riserve di risultato |
Risultato netto di competenza del gruppo |
Patrimonio netto di gruppo |
Patrimonio netto di pertinenza di terzi |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2020 | 225.823 | 25.838 | 44.850 | 180.542 | (14.534) | (3.462) | 6.784 | (15.058) | 616.438 | 200.133 | 1.267.354 | - | 1.267.354 |
| Ripartizione del risultato d'esercizio 2020 come da assemblea del 21 aprile 2021 |
|||||||||||||
| - distribuzione dividendi | (80.821) | (80.821) | (80.821) | ||||||||||
| - destinazione a riserve | 318 | 7.571 | 192.244 | (200.133) | - | - | |||||||
| Costo figurativo (Fair Value) stock option | 3.578 | 3.578 | 3.578 | ||||||||||
| Esercizio stock option | 521 | 8.462 | (1.874) | 7.109 | 7.109 | ||||||||
| Rilevazione interessi di minoranza | (1.334) | (1.334) | 1.334 | - | |||||||||
| Altre operazioni con gli azionisti | (8.800) | (8.800) | (8.800) | ||||||||||
| Totale movimenti da operazioni con gli azionisti |
521 | 8.462 | 318 | 7.571 | - | - | 1.704 | - | 101.289 | (200.133) | (80.268) | 1.334 | (78.934) |
| Utile netto del periodo | 311.098 | 311.098 | 651 | 311.749 | |||||||||
| Altre componenti dell'utile complessivo | 7.327 | 60.696 | 2.370 | 70.393 | 33 | 70.426 | |||||||
| Utile complessivo | - | - | - | - | - | 7.327 | - | 60.696 | 2.370 | 311.098 | 381.491 | 684 | 382.175 |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 226.344 | 34.300 | 45.168 | 188.113 | (14.534) | 3.865 | 8.488 | 45.638 | 720.097 | 311.098 | 1.568.577 | 2.018 | 1.570.595 |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 226.344 | 34.300 | 45.168 | 188.113 | (14.534) | 3.865 | 8.488 | 45.638 | 720.097 | 311.098 | 1.568.577 | 2.018 | 1.570.595 |
| Ripartizione del risultato d'esercizio 2021 come da assemblea del 20 aprile 2022 |
|||||||||||||
| - distribuzione dividendi | (17.503) | (106.998) | (124.501) | (124.501) | |||||||||
| - destinazione a riserve | 101 | 310.997 | (311.098) | - | - | ||||||||
| Costo figurativo (Fair Value) stock option | 867 | 867 | 867 | ||||||||||
| Esercizio/Annullamento stock option | 246 | 3.968 | 2.123 | (2.982) | 3.355 | 3.355 | |||||||
| Totale movimenti da operazioni con gli azionisti |
246 | 3.968 | 101 | (15.380) | - | - | (2.115) | - | 203.999 | (311.098) | (120.279) | - | (120.279) |
| Utile netto del periodo | 177.428 | 177.428 | 2.415 | 179.843 | |||||||||
| Altre componenti dell'utile complessivo | (3.368) | 28.642 | 8.117 | 33.391 | (159) | 33.232 | |||||||
| Utile complessivo | - | - | - | - | - | (3.368) | - | 28.642 | 8.117 | 177.428 | 210.819 | 2.256 | 213.075 |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 226.590 | 38.268 | 45.269 | 172.733 | (14.534) | 497 | 6.373 | 74.280 | 932.213 | 177.428 | 1.659.117 | 4.274 | 1.663.391 |

Note illustrative


Il presente documento rappresenta il bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi.
La capogruppo De' Longhi S.p.A., è una società per azioni, costituita in Italia, i cui titoli sono quotati sul mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana.
La sede legale è situata a Treviso (Italia) in via Lodovico Seitz, 47.
Il Gruppo opera in Europa, in America e nei paesi dell'area Asia Pacific e MEIA.
È attivo nella produzione e commercializzazione di elettrodomestici per il caffè per uso domestico e professionale, per la preparazione dei cibi e la loro cottura, per la pulizia della casa e lo stiro, per il condizionamento e per il riscaldamento portatile.
Le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nell'Allegato n.1 alle Note illustrative.
Il bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi al 31 dicembre 2022 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2022), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:
I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono conformi a quelli adottati per il bilancio consolidato alla data del 31 dicembre 2021; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.
La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.
Il conto economico è presentato per natura, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica del Gruppo.
Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto" come consentito dallo IAS 7.
Il presente bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/ Euro), se non altrimenti indicato.
I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli d'esercizio chiusi al 31 dicembre 2022, redatti dai Consigli di Amministrazione o altri organi competenti delle singole società, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri contabili adottati dal Gruppo.
Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari.
Si basa, inoltre, sul presupposto della continuità aziendale; pur in un contesto caratterizzato ancora da notevole incertezza derivante dall'imprevedibilità dei potenziali effetti del conflitto in Ucraina e delle tensioni inflattive, il Gruppo, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.
I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione.
La descrizione delle modalità attraverso le quali il Gruppo gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 43. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.
Il presente bilancio, redatto in formato ESEF (European Single Electronic Format), è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2023 che ne ha altresì autorizzato la pubblicazione.
A partire dal 1° gennaio 2022, sono applicabili le modifiche, pubblicate dallo IASB in data 14 maggio 2020, relativamente ad alcuni principi, ovvero gli Amendments to IFRS 3 - Business Combinations, gli Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment, gli Amendments to IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets. Sono altresì valide le modifiche apportate, nell'ambito degli Annual Improvement, all'IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 - Financial Instruments, allo IAS 41 - Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 - Leases.
Il presente bilancio consolidato non ha risentito in maniera significativa a seguito dell'applicazione delle sopra citate modifiche.
A partire dal primo esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2023 saranno applicabili alcuni nuovi principi e/o modifiche a standard esistenti; di seguito si riporta un breve riepilogo delle principali novità.
Con Regolamento 2036/2021 del 19 novembre 2021 la Commissione Europea ha adottato l'IFRS 17 - Insurance contracts che sostituirà l'esistente IFRS 4. Il nuovo principio stabilisce le regole per il riconoscimento, la misurazione, la rappresentazione e l'informativa relativamente ai contratti assicurativi; si applicherà a tutti i contratti assicurativi attraverso un modello contabile di riferimento basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual Service Margin (CSM).
Successivamente, il Regolamento 1491/2022 dell'8 settembre 2022 ha modificato le precedenti disposizioni transitorie consentendo alle imprese di superare le differenze di classificazione delle informazioni comparative che dovessero emergere in fase di prima applicazione.
Con Regolamento 357/2022 del 2 marzo 2022, la Commissione Europea ha adottato alcune modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement e allo IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors con lo scopo di migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.
Con Regolamento 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha introdotto degli emendamenti Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction - Amendments to IAS 12 con l'obiettivo di specificare la contabilizzazione delle imposte differite su fenomeni connessi a casi particolari come, ad esempio, leasing e obblighi di smantellamento.
L'area di consolidamento include la Capogruppo De' Longhi S.p.A. e le società controllate al 31 dicembre 2022 nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza del capitale sociale o delle azioni aventi il diritto di voto, ovvero ha il potere di determinare, anche tramite accordi contrattuali, le politiche finanziarie ed operative.
Trattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi, con il metodo dell'integrazione globale, nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo.
Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico.
Il Gruppo stabilisce che un'operazione rientra nella definizione di aggregazione aziendale se le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, ossia un insieme integrato di attività e beni che può essere condotto e gestito allo scopo di fornire beni o servizi ai clienti e che genera proventi da investimento (quali dividendi o interessi) o altri proventi da attività ordinarie. Un'attività aziendale include almeno un fattore di produzione e un processo che insieme contribuiscono in maniera sostanziale alla generazione di un output.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono rilevate, conformemente all'IFRS 3 - Business combination, applicando il purchase method. Tale metodo prescrive che le attività acquisite e le passività assunte siano valutate al fair value alla data di acquisizione, fatta eccezione per le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento: i) imposte differite attive e passive, ii) attività e passività per benefici ai dipendenti e iii) attività destinate alla vendita. Nel caso in cui il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione di imprese è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Entro dodici mesi dalla data di acquisizione sono rilevate eventuali rettifiche derivanti dal completamento del processo di valutazione. La stima del fair value include eventuali componenti di prezzo legate alla realizzazione di eventi futuri. Nel caso di aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, il valore della quota di minoranza viene rideterminato tenendo conto del fair value delle attività acquisite alla data dell'operazione e l'utile o la perdita eventualmente risultanti sono rilevati nell'utile (perdita) d'esercizio. L'acquisto di ulteriori quote di partecipazione in società controllate e la vendita di quote di partecipazione che non implicano la perdita del controllo sono considerati transazioni tra azionisti; in quanto tali, gli effetti contabili delle predette operazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio del Gruppo.
Trattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole.
Trattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto, stabilito da accordi contrattuali. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint ventures emendato.
Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del
I tassi di cambio applicati per la conversione delle valute non facenti parte dell'area Euro sono i seguenti:
Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.
Le differenze di cambio derivanti da elementi monetari che, nella sostanza, sono parte dell'investimento netto del Gruppo in entità estere sono classificate nel patrimonio netto fino alla dismissione dell'investimento stesso, momento dal quale sono rilevate a conto economico come provento o come costo.
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione % | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cambio finale (*) | Cambio medio (*) | Cambio finale (*) | Cambio medio (*) | Cambio finale (*) | Cambio medio (*) | |||
| Dollaro Statunitense | USD | 1,0666 | 1,0530 | 1,1326 | 1,1827 | (5,83%) | (10,97%) | |
| Sterlina Inglese | GBP | 0,8869 | 0,8528 | 0,8403 | 0,8596 | 5,55% | (0,80%) | |
| Dollaro Hong Kong | HKD | 8,3163 | 8,2451 | 8,8333 | 9,1932 | (5,85%) | (10,31%) | |
| Renminbi (Yuan) Cinese | CNY | 7,3582 | 7,0788 | 7,1947 | 7,6282 | 2,27% | (7,20%) | |
| Dollaro Australiano | AUD | 1,5693 | 1,5167 | 1,5615 | 1,5749 | 0,50% | (3,70%) | |
| Dollaro Canadese | CAD | 1,4440 | 1,3695 | 1,4393 | 1,4826 | 0,33% | (7,63%) | |
| Yen Giapponese | JPY | 140,6600 | 138,0274 | 130,3800 | 129,8767 | 7,88% | 6,28% | |
| Ringgit Malese | MYR | 4,6984 | 4,6279 | 4,7184 | 4,9015 | (0,42%) | (5,58%) | |
| Dollaro Neozelandese | NZD | 1,6798 | 1,6582 | 1,6579 | 1,6724 | 1,32% | (0,85%) | |
| Zloty Polacco | PLN | 4,6808 | 4,6861 | 4,5969 | 4,5652 | 1,83% | 2,65% | |
| Rand Sudafrica | ZAR | 18,0986 | 17,2086 | 18,0625 | 17,4766 | 0,20% | (1,53%) | |
| Dollaro Singapore | SGD | 1,4300 | 1,4512 | 1,5279 | 1,5891 | (6,41%) | (8,68%) | |
| Rublo Russo | RUB | 75,6553 | 72,3709 | 85,3004 | 87,1527 | (11,31%) | (16,96%) | |
| Lira Turca | TRY | 19,9649 | 17,4088 | 15,2335 | 10,5124 | 31,06% | 65,60% | |
| Corona Ceca | CZK | 24,1160 | 24,5659 | 24,8580 | 25,6405 | (2,98%) | (4,19%) | |
| Franco Svizzero | CHF | 0,9847 | 1,0047 | 1,0331 | 1,0811 | (4,68%) | (7,07%) | |
| Real Brasiliano | BRL | 5,6386 | 5,4399 | 6,3101 | 6,3779 | (10,64%) | (14,71%) | |
| Kuna Croata | HRK | 7,5365 | 7,5349 | 7,5156 | 7,5284 | 0,28% | 0,09% | |
| Hryvnia Ucraina | UAH | 39,0370 | 34,0249 | 30,9219 | 32,2592 | 26,24% | 5,47% | |
| Leu Rumeno | RON | 4,9495 | 4,9313 | 4,9490 | 4,9215 | 0,01% | 0,20% | |
| South Corean won | KRW | 1.344,0900 | 1.358,0700 | 1.346,3800 | 1.354,0600 | (0,17%) | 0,30% | |
| Peso Cileno | CLP | 913,8200 | 917,8300 | 964,3500 | 898,3900 | (5,24%) | 2,16% | |
| Fiorino Ungherese | HUF | 400,8700 | 391,2865 | 369,1900 | 358,5161 | 8,58% | 9,14% | |
| Corona Svedese | SEK | 11,1218 | 10,6296 | 10,2503 | 10,1465 | 8,50% | 4,76% | |
| Peso Messicano | MXN | 20,8560 | 21,1869 | 23,1438 | 23,9852 | (9,89%) | (11,67%) | |
(*) Fonte: Banca d'Italia. Fonte per RUB finale e medio 2022: Banca centrale della Federazione Russa.
Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto ("purchase method") in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. La differenza tra il costo d'acquisto e la quota del patrimonio di competenza del Gruppo è attribuita a specifiche poste patrimoniali fino a concorrenza del loro valore corrente a tale data; l'eventuale residua eccedenza, se positiva, viene allocata ad avviamento, se negativa, è rilevata a conto economico. Il costo dell'acquisizione è determinato in base al fair value, alla data di acquisto, delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro genere accessorio.
L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
I costi di sviluppo su progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti all'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, il Gruppo ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.
I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto o processo, generalmente compreso tra tre e cinque anni. Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi del Gruppo. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.
I marchi con vita utile indefinita non sono ammortizzati ma sono sottoposti annualmente, o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte
internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente compresa tra 10 e 20 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.
I fabbricati, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzati in modo sistematico sulla base della vita utile residua; i terreni di pertinenza dei fabbricati non sono ammortizzati. Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.
I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente.
Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
La vita utile indicativa, stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:
| Fabbricati industriali | 10 - 33 anni |
|---|---|
| Impianti e macchinari | 5 - 18 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali |
3 - 5 anni |
| Altri beni | 3 -10 anni |
L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.
Il Gruppo verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.
Quando non è possibile stimare il valore
recuperabile di un singolo bene, il Gruppo valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.
Nel caso dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, l'impairment test viene effettuato almeno annualmente, e comunque ogni qualvolta emergano segnali di possibili perdite di valore.
Le attività e passività relative a Discontinued Operations sono classificate come destinate alla vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.
Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.
Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo e valore di mercato, applicando il criterio del costo medio ponderato nella determinazione del costo. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati dei fondi svalutazione per materiali e prodotti finiti, considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che il Gruppo adotta per la loro gestione.
Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.
Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.
Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico.
In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.
La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendite nel breve periodo, e le attività designate come tali.
Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.
I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.
I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.
Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:
In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.
Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
Net investment hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Il Gruppo ha posto in essere operazioni di cessione di crediti commerciali. I crediti commerciali ceduti pro soluto a società di factor per i quali la cessione comporta il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti sono eliminati dal bilancio al momento della cessione. I crediti ceduti per i quali il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici non si realizza, sono mantenuti iscritti nell'attivo patrimoniale.
Il Gruppo ha realizzato un'operazione di smobilizzo di crediti commerciali della durata di cinque anni che prevede la cessione pro soluto revolving su base mensile di un portafoglio di crediti commerciali.
I crediti sono ceduti pro soluto ad un istituto bancario, che provvede poi a trasferirli ad una società veicolo che finanzia l'acquisto dei crediti mediante un deposito garantito dai crediti stessi; il rimborso di detti titoli, collocati sul mercato e sottoscritti da investitori istituzionali, nonché i relativi flussi di interessi, dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio dei crediti cartolarizzati. Il Gruppo sottoscrive una quantità limitata di titoli senza, tuttavia, pregiudicare i requisiti per la derecognition dei crediti. Il prezzo di cessione dei crediti è pari al valore nominale dei crediti, al netto di uno sconto che tiene conto del rischio di credito e della componente finanziaria connessa all'operazione. Il Gruppo svolge il ruolo di servicer per conto della società veicolo.
Le condizioni contrattuali di tale operazione comportano il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici relativi ai crediti ceduti, che sono stati quindi esclusi dai crediti commerciali.
Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta nelle aziende del Gruppo) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).
Il Gruppo riconosce benefici addizionali all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 - Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.
Ad ogni data di bilancio il Gruppo rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico consolidato con contropartita nel patrimonio netto.
Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte.
Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.
Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.
L'effetto di diluizione delle opzioni non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione dell'utile per azione.
Il Gruppo rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile, ma non remoto, viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per vendite di beni a clienti e per prestazioni di servizi.
I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni e/o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. Il Gruppo rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei beni o dei servizi.
Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:
a. le parti hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.
Il Gruppo fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate secondo lo IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.
I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.
I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.
I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a riceverne il pagamento.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto tra le componenti del conto economico complessivo.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.
Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.
L'utile per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione delle stock option assegnate.
Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dal Gruppo relative ad attività e passività, costi, ricavi e passività potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fondano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima.
Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano: i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da assicurazione. Le perdite rappresentano la differenza tra i flussi finanziari a cui il Gruppo ha diritto in virtù dei contratti con i clienti e i flussi finanziari attesi.
Il variare dello scenario economico potrebbe deteriorare le condizioni economiche di alcuni clienti del Gruppo, con un impatto sulla recuperabilità dei cre diti commerciali, per la parte non coperta da assicurazione.
Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie.
L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a veri fica per identificare eventuali riduzioni di valore.
Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finan ziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. I flussi finanziari attesi sono quantificati alla luce delle in formazioni disponibili al momento della stima sulla base del giudizio degli amministratori sull'anda mento di variabili future - quali i prezzi e i conse guenti ricavi, i costi, i tassi di crescita della doman da, i profili produttivi - e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'atti vità interessata. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.
Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli at tuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'e sercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.
Le imposte differite attive includono quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.
Una valutazione discrezionale è richiesta agli am ministratori per determinare l'ammontare delle im poste differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manife stazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pia nificazione delle imposte future.
Il Gruppo effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti di verse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazio ne richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazio ne del bilancio, anche attraverso il supporto di con sulenti legali e fiscali.
Il Gruppo effettua accantonamenti al fondo per i costi stimati per garanzia prodotti. Il management stabilisce la congruità di tali fondi sulla base delle informazioni storiche con riferimento alla frequen za e al costo medio degli interventi in garanzia.
Nel corso del 2022 non sono intervenute variazioni rilevanti nel perimetro di consolidamento.
Si rinvia alla nota 46. Informativa per settore operativo.
Si rinvia alla Relazione sulla gestione per un com mento ai dati economici per area geografica.

La voce, comprensiva dei ricavi derivanti da contratti con i clienti e degli altri ricavi, risulta pari a M/Euro 3.158.433 (M/Euro 3.221.587 al 31 dicembre 2021), ed è ripartita per mercato come segue:
| 2022 | % sui ricavi |
2021 | % sui ricavi |
Variazione | Variazione % |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Europa | 1.874.594 | 59,4% | 2.076.291 | 64,4% | (201.697) | (9,7%) |
| America | 623.381 | 19,7% | 562.751 | 17,5% | 60.630 | 10,8% |
| Asia Pacific | 463.867 | 14,7% | 400.277 | 12,4% | 63.590 | 15,9% |
| MEIA (Medio Oriente/India/Africa) |
196.591 | 6,2% | 182.268 | 5,7% | 14.323 | 7,9% |
| Totale | 3.158.433 | 100,0% | 3.221.587 | 100,0% | (63.154) | (2,0%) |
Si rinvia al paragrafo "I mercati" della Relazione sulla gestione per un commento delle variazioni più significative.
Il dettaglio della voce "Altri ricavi" è il seguente:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Rimborsi trasporti | 5.425 | 4.796 | 629 |
| Diritti commerciali | 2.727 | 2.375 | 352 |
| Contributi in conto esercizio | 1.213 | 1.329 | (116) |
| Rimborsi danni | 836 | 35 | 801 |
| Sopravvenienze attive | 58 | 12 | 46 |
| Altri ricavi diversi | 21.234 | 16.787 | 4.447 |
| Totale | 31.493 | 25.334 | 6.159 |
Con riferimento alla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 in tema di disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche si segnala che la voce "Contributi in conto esercizio" include M/Euro 365 relativi a proventi contabilizzati per competenza per l'incentivazione alla produzione di energia da impianti fotovoltaici connessi alla rete e relativi all'impianto sito presso lo stabilimento produttivo di Mignagola (TV). Il soggetto erogatore è il Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A.
Il dettaglio è il seguente:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Acquisti componentistica | 553.168 | 766.396 | (213.228) |
| Acquisti prodotti finiti | 522.825 | 691.435 | (168.610) |
| Acquisti materie prime | 95.906 | 149.916 | (54.010) |
| Altri acquisti diversi | 22.816 | 22.425 | 391 |
| Totale | 1.194.715 | 1.630.172 | (435.457) |
La differenza tra la variazione complessiva delle rimanenze riportata nel conto economico e la variazione dei saldi patrimoniali è dovuta all'effetto delle differenze di conversione dei bilanci delle società controllate estere. Nel 2022 la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 1.924 (oneri per M/Euro 14.978 nel 2021) che si riferiscono agli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle acquisizioni di Capital Brands e del gruppo Eversys.
La voce include il costo del lavoro di natura industriale per M/Euro 114.136 (M/Euro 132.442 al 31 dicembre 2021).
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Costo personale dipendente | 329.987 | 345.002 | (15.015) |
| Lavoro interinale | 26.723 | 40.970 | (14.247) |
| Totale | 356.710 | 385.972 | (29.262) |
Nel 2022, la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 500 (oneri per M/Euro 10.667 nel 2021) che si riferiscono agli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.
I dati relativi agli accantonamenti per benefici a dipendenti stanziati da alcune società del Gruppo italiane ed estere sono riepilogati nella nota 35. Benefici ai dipendenti.
La voce include M/Euro 867 relativi al costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte del piano di stock option 2020-2027 (M/Euro 3.578 al 31 dicembre 2021) il cui calcolo è stato rivisto in seguito alla variazione del numero dei partecipanti; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 28. Piani di stock option.
La ripartizione numerica dell'organico medio del Gruppo per categoria è riepilogata nella seguente tabella:
| 2022 | 2021 | |
|---|---|---|
| Operai | 5.928 | 6.694 |
| Impiegati | 3.226 | 3.074 |
| Dirigenti/Funzionari | 296 | 301 |
| Totale | 9.450 | 10.069 |
La voce è così dettagliata:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Spese promozionali | 262.855 | 251.610 | 11.245 |
| Pubblicità | 163.013 | 154.566 | 8.447 |
| Trasporti (su acquisti e vendite) | 191.023 | 214.521 | (23.498) |
| Lavorazioni esterne | 40.278 | 67.342 | (27.064) |
| Consulenze | 40.241 | 37.798 | 2.443 |
| Spese e contributi depositi | 40.422 | 29.439 | 10.983 |
| Assistenza tecnica | 25.413 | 21.199 | 4.214 |
| Costi per godimento beni di terzi | 31.820 | 19.331 | 12.489 |
| Provvigioni | 17.227 | 16.223 | 1.004 |
| Forza motrice | 13.951 | 12.769 | 1.182 |
| Spese assicurative | 10.503 | 8.928 | 1.575 |
| Spese tecniche di omologazione | 7.347 | 6.949 | 398 |
| Spese viaggio | 10.766 | 6.064 | 4.702 |
| Compensi amministratori | 4.714 | 5.943 | (1.229) |
| Compensi sindaci | 301 | 268 | 33 |
| Manutenzioni di terzi | 5.078 | 5.277 | (199) |
| Postelegrafoniche | 4.948 | 4.402 | 546 |
| Altre utenze e costi di pulizia, vigilanza, asporto rifiuti |
5.495 | 4.058 | 1.437 |
| Altri servizi diversi | 51.220 | 46.614 | 4.606 |
| Totale costi per servizi | 926.615 | 913.301 | 13.314 |
| Imposte e tasse diverse | 50.450 | 71.427 | (20.977) |
| Perdite su crediti | 236 | 62 | 174 |
| Sopravvenienze passive | 29 | 28 | 1 |
| Altri oneri diversi | 10.166 | 12.595 | (2.429) |
| Totale oneri diversi di gestione |
60.881 | 84.112 | (23.231) |
| Totale | 987.496 | 997.413 | (9.917) |
Nel 2022, la voce include oneri netti non ricorrenti per M/Euro 1.432 (proventi netti non ricorrenti per M/Euro 289 nel 2021).
Nel 2022 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include diritti commerciali per M/Euro 2.115 (M/Euro 1.721 nel 2021).
Include, inoltre, i costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 26.779, M/Euro 11.519 nel 2021), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 2.424, M/Euro 5.771 nel 2021) o riferiti a beni di valore modico (M/Euro 502, M/Euro 320 nel 2021); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.
La voce include gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per M/Euro 24.863 e un rilascio netto del fondo svalutazione crediti per complessivi M/Euro 4.944. Le principali variazioni intervenute nell'esercizio in relazione agli accantonamenti sono commentate di seguito nella nota 36. Altri fondi per rischi e oneri non correnti.
Nel 2022 la voce include proventi non ricorrenti per M/Euro 7.258 (oneri per M/Euro 5.406 nel 2021) derivanti da una revisione della valutazione degli asset in Ucraina in relazione alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso di una parte dei crediti precedentemente svalutati e dagli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle acquisizioni di Capital Brands e del gruppo Eversys.
La voce risulta dettagliata come segue:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti beni immateriali |
24.267 | 21.886 | 2.381 |
| Ammortamenti beni materiali | 59.047 | 51.504 | 7.543 |
| Ammortamenti beni in leasing | 22.524 | 20.289 | 2.235 |
| Totale | 105.838 | 93.679 | 12.159 |
Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività materiali ed immateriali.
Nel presente bilancio sono stati evidenziati separatamente alcuni elementi avente natura non ricorrente risultanti complessivamente in proventi netti pari a M/Euro 8.250. Rientrano in questa voce i proventi derivanti da una revisione della valutazione degli asset in Ucraina, rivalutati in relazione alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso di una parte dei crediti e l'utilizzo di merci a magazzino precedentemente svalutati. Sono inclusi, inoltre, l'importo della donazione a favore della popolazione colpita dal conflitto per M/Euro 1.000 e gli effetti economici conseguenti all'allocazione del prezzo di acquisto delle recenti acquisizioni.
Le componenti non ricorrenti sono rappresentate nel conto economico, nelle voci indicate nel relativo schema di bilancio.
La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Differenze cambio e utili (perdite) su coperture cambi (*) |
(3.250) | (655) | (2.595) |
| Rivalutazione quota di minoranza Eversys |
- | 25.329 | (25.329) |
| Quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
(1.134) | (813) | (321) |
| Altri oneri da partecipazioni | (2.800) | - | (2.800) |
| Interessi netti | (9.550) | (4.834) | (4.716) |
| Interessi per leasing | (1.573) | (1.475) | (98) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | (7.034) | (4.231) | (2.803) |
| Altri proventi (oneri) finanziari netti |
(18.157) | (10.540) | (7.617) |
| Proventi (oneri) finanziari netti |
(25.341) | 13.321 | (35.862) |
(*) La voce include M/Euro 5 relativi a utili su cambi derivanti da contratti di leasing contabilizzati in conformità all'IFRS 16 - Leases.
La voce "Differenze cambio e utili (perdite) su coperture cambi" include i differenziali nei tassi su contratti derivati a copertura del rischio cambio, nonché le differenze cambio derivanti da scritture di consolidamento.
La voce "Quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto" include i proventi relativi alla partecipazione detenuta nella joint venture TCL/DL, dedicata alla produzione di condizionatori portatili e al netto delle perdite relative alla partecipazione in NPE S.r.l., fornitore di componenti elettronici.
Gli altri oneri da partecipazioni si riferiscono all'adeguamento al fair value dell'opzione per l'acquisto della quota di minoranza della società controllata con sede in UK del Gruppo Eversys.
La voce "Interessi netti" include gli interessi relativi al debito finanziario del Gruppo (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anticipata rispetto all'effettivo pagamento) e l'onere finanziario relativo ad altri strumenti di finanziamento, al netto degli interessi attivi sugli investimenti del Gruppo.
Gli interessi per leasing rappresentano la quota di oneri finanziari maturati nel periodo di riferimento a fronte di una passività, iscritta conformemente all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases, che genera interessi passivi. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 15. Leasing.
La voce "Altri proventi (oneri) finanziari" include gli oneri bancari, gli oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione dei benefici a dipendenti e di altre obbligazioni, nonché temporanee perdite di valore derivanti dalla valutazione al fair value di alcuni investimenti.
Nel 2021 la voce includeva un provento di natura non ricorrente emerso in sede di conclusione dell'aggregazione aziendale avvenuta in più fasi relativa al Gruppo Eversys, derivante dalla rideterminazione del valore della quota già posseduta dal Gruppo sulla base del fair value delle attività acquisite separatamente che veniva indicato nella voce "Rivalutazione quota di minoranza in Eversys".
La voce è così composta:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti: | |||
| - Imposte sul reddito | 37.975 | 102.620 | (64.645) |
| - IRAP | 2.796 | 8.443 | (5.647) |
| Imposte differite (anticipate) | 17.583 | (22.561) | 40.144 |
| Totale | 58.354 | 88.502 | (30.148) |
La voce include inoltre i crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo e per investimenti in nuovi beni strumentali di cui alle L. 160/2019 e L. 178/2020, riferibile alla stima per l'esercizio in corso.
La voce "Imposte differite (anticipate)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalle società del Gruppo) e sugli utili distribuibili da parte di società controllate. Include, inoltre, il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro e lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.
Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale:
| 2022 | % | 2021 | % | |
|---|---|---|---|---|
| Reddito ante imposte | 238.197 | 100,0% | 400.251 | 100,0% |
| Imposte teoriche | 57.167 | 24,0% | 96.060 | 24,0% |
| Altro (*) | (1.609) | (0,7%) | (16.001) | (4,0%) |
| Totale imposte | 55.558 | 23,3% | 80.059 | 20,0% |
| IRAP | 2.796 | 1,2% | 8.443 | 2,1% |
| Imposte Effettive | 58.354 | 24,5% | 88.502 | 22,1% |
(*) Trattasi prevalentemente dell'effetto fiscale netto di differenze permanenti, di aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane, di rettifiche relative ad imposte di esercizi precedenti e dell'effetto netto di componenti non ordinarie.
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Lordo | Netto | Lordo | Netto | ||
| Avviamento | 380.501 | 373.754 | 365.152 | 358.405 |
La variazione della voce "Avviamento" si riferisce all'effetto della conversione al tasso di cambio al 31 dicembre 2022 degli avviamenti rilevati in valuta in occasione di acquisizioni di gestioni estere.
L'avviamento non è ammortizzato in quanto a vita utile indefinita, ma è oggetto di impairment test almeno su base annuale ai fini dell'identificazione di un'eventuale perdita di valore.
Ai fini dello svolgimento dell'impairment test, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit (CGU) rappresentate dalle tradizionali divisioni De' Longhi, Kenwood, Braun a cui si sono aggiunte Capital Brands e Eversys in seguito alle recenti acquisizioni, secondo la suddivisione sotto riportata:
| Unità generatrice di cassa | 31.12.2022 |
|---|---|
| De' Longhi | 26.444 |
| Kenwood | 17.120 |
| Braun | 48.836 |
| Capital Brands | 189.735 |
| Eversys | 91.619 |
| Totale | 373.754 |
Il test di impairment ha per obiettivo la determinazione del valore in uso delle cash-generating units (CGU) ovvero del valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati derivanti da un uso continuativo delle attività, confrontato con il capitale investito allocato alle stesse; non sono considerati eventuali flussi finanziari connessi ad operazioni straordinarie.
In particolare, il valore in uso è determinato applicando il metodo del "discounted cash flows", applicato sui flussi di cassa risultanti da piani elaborati considerando gli scenari di crescita previsti sulla base delle informazioni disponibili alla data di bilancio, anche sulla base del budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione.
I dati dei piani sono stati proiettati oltre l'orizzonte esplicito, non superiore a cinque anni, determinato in linea con le prassi valutative, secondo il metodo della rendita perpetua, utilizzando tassi di crescita non superiori rispetto a quelli previsti per i mercati nei quali le singole CGU operano. Il tasso di crescita, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano, è stato determinato distintamente per le diverse CGU in un range dal 2,1% al 2,3%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.
I flussi di cassa ed il tasso di attualizzazione sono stati determinati al netto dell'effetto fiscale.
I tassi di sconto sono stati calcolati usando il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) ricavato dai dati di un campione di società comparabili. I tassi di sconto utilizzati, che variano dal 6,3% al 8,2% per le diverse cash-generating unit, riflettono pertanto alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro e tengono conto dei rischi di settore.
I test di impairment effettuati a fine esercizio 2022 non hanno evidenziato alcuna perdita di valore.
In relazione alle CGU De' Longhi e Kenwood, che rappresentano le attività tradizionali del Gruppo, i valori recuperabili evidenziati dai test di impairment e dalle analisi di sensitività sono di molte volte superiori rispetto ai valori delle attività nette iscritte a bilancio.
Per la CGU Braun e per le CGU Capital Brands ed Eversys, le cui acquisizioni sono più recenti, i valori recuperabili evidenziati dai test appaiono comunque ampiamente superiori rispetto ai valori iscritti a bilancio.
Il risultato ottenuto con l'applicazione del criterio finanziario è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volte a verificare la sensibilità dei risultati anche al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 6,1% e l'8,4%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 1,9%-2,5%).
Per tutte le CGU la stima del valore recuperabile è superiore ai valori contabili e l'analisi di sensitività evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, al variare contestuale dei due parametri, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.
Alla luce dell'attuale situazione di incertezza legata all'evoluzione del conflitto in Ucraina, soprattutto in ambito europeo, si impone un atteggiamento di cautela anche nella redazione delle previsioni economiche. Pertanto, in considerazione del fatto che l'impairment test si fonda su dati previsionali, e che ad oggi esiste un'oggettiva incertezza in merito a tali dati, si è ritenuto opportuno modellizzare, ai soli fini di impairment test, anche uno scenario cautelativo, che tenga conto di un possibile rallentamento dell'attività in Russia ed Ucraina anche in un orizzonte temporale più esteso.
Tale scenario è stato elaborato limitatamente alle CGU Braun e Capital Brands, per le quali le previsioni economiche tengono conto di una graduale ripresa del business in tali mercati, negli anni futuri.
Anche alla luce di tale analisi di sensitivity, i risultati dell'impairment test sono stati confermati.
Gli assunti e i criteri utilizzati nella predisposizione dei test di impairment sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione.
In generale, la stima del valore recuperabile delle cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Infatti, diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto di mercato potrebbero richiedere una rideterminazione del valore degli avviamenti. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Lordo | Netto | Lordo | Netto | |
| Costi di sviluppo nuovi prodotti |
136.347 | 19.407 | 125.616 | 19.704 |
| Diritti di brevetto | 77.196 | 32.152 | 74.830 | 33.436 |
| Marchi e diritti simili | 443.346 | 336.579 | 434.171 | 327.688 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti |
26.742 | 25.522 | 23.246 | 22.663 |
| Altre | 139.002 | 103.767 | 132.548 | 105.981 |
| Totale | 822.633 | 517.427 | 790.411 | 509.472 |
Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2022 nelle principali voci:
| Costi di sviluppo di nuovi prodotti |
Diritti di brevetto |
Marchi e diritti simili |
Immobiliz zazioni in corso e acconti |
Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo iniziale netto | 19.704 | 33.436 | 327.688 | 22.663 | 105.981 | 509.472 |
| Incrementi | 1.593 | 526 | 191 | 12.842 | 130 | 15.282 |
| Ammortamenti | (11.028) | (3.650) | (284) | (637) | (8.668) | (24.267) |
| Differenze di conversio ne e altri movimenti (*) |
9.138 | 1.840 | 8.984 | (9.346) | 6.324 | 16.940 |
| Saldo netto finale | 19.407 | 32.152 | 336.579 | 25.522 | 103.767 | 517.427 |
(*) Gli importi relativi ad "Altri movimenti" si riferiscono principalmente a riclassifiche di alcune immobilizzazioni immateriali.
La voce "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" si riferisce alla capitalizzazione dei costi relativi a progetti di sviluppo di nuovi prodotti, che è avvenuta sulla base di una puntuale rendicontazione ed analisi delle spese sostenute, in considerazione della stimata utilità futura.
Complessivamente il Gruppo ha capitalizzato nel 2022 tra le attività immateriali costi per M/Euro 14.410 ripartiti tra "Costi di sviluppo di nuovi prodotti" (pari a M/Euro 1.593) qualora si riferiscano a progetti già conclusi alla data di bilancio e "Immobilizzazioni in corso e acconti" (pari a M/Euro 12.817) qualora si riferiscano a progetti ancora in corso.
La voce "Diritti di brevetto" si riferisce soprattutto ai costi di sviluppo interno e al successivo deposito dei diritti di brevetto industriale e agli oneri relativi allo sviluppo ed integrazione dei sistemi di elaborazione dati. L'incremento si riferisce principalmente all'acquisizione di licenze software.
La voce "Marchi e diritti simili" include, tra gli altri, alcuni marchi considerati a vita utile indefinita sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 38, tenuto conto soprattutto della notorietà, delle performance economiche, delle caratteristiche del mercato di riferimento, delle strategie specifiche di marca e del livello degli investimenti a supporto dei marchi: il marchio "De' Longhi" per Euro 79,8 milioni, la licenza perpetua sul marchio "Braun" per Euro 95,0 milioni, il marchio Nutribullet/MagicBullet per Euro 124,3 milioni e il marchio Eversys per Euro 36,9 milioni.
Il test di impairment, effettuato a fine esercizio 2022 per i marchi ritenuti a vita utile indefinita, ad ulteriore convalida del impairment test già effettuato a verifica del capitale investito per CGU (già descritto alla nota 11. Avviamento), non ha rilevato alcun elemento significativo che possa far ritenere che tali attività possano aver subito una perdita di valore.
Il criterio metodologico prescelto per il test di impairment sui marchi fa riferimento al metodo di attualizzazione delle royalties che il Gruppo sarebbe in grado di ottenere a fronte della cessione permanente a terzi dei diritti di sfruttamento del marchio in esame.
Tale metodo, che si basa sui flussi di royalties e sui volumi di fatturato ragionevolmente attendibili, è normalmente il più utilizzato dalla prassi seguita in materia di valutazioni aziendali, essendo in grado di esprimere in modo appropriato la relazione tra forza del marchio e redditività di impresa.
I tassi di sconto utilizzati, che variano dal 7,0% al 9,0% al netto delle imposte, riflettono alla data di riferimento delle stime le valutazioni del mercato e il costo del denaro. Il tasso di crescita, utilizzato per elaborare le proiezioni oltre il periodo di piano, è stato determinato distintamente per le diverse CGU in un range dal 2,1% al 2,3%, ritenuto rappresentativo di un tasso cautelativo di crescita dei valori terminali.
L'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata al netto delle imposte (coerentemente con la scelta del tasso di attualizzazione).
Il risultato ottenuto dal test di impairment è stato sottoposto ad analisi di sensitività, volta a verificare la sensibilità dei risultati al variare di alcuni principali parametri della stima, all'interno di intervalli ragionevoli e con ipotesi non tra loro incoerenti. Le variabili modificate sono il tasso di sconto (tra 6,8% e 9,2%) ed il tasso di crescita dei valori terminali (nell'intervallo 1,9%-2,5%).
Come già descritto alla nota 11. Avviamento, si è ritenuto inoltre opportuno modellizzare, ai soli fini di impairment test, anche uno scenario cautelativo, alla luce dell'attuale situazione di incertezza legata all'evoluzione del conflitto in Ucraina, che tenga conto di un possibile rallentamento delle vendite in Russia ed Ucraina anche in un orizzonte temporale più esteso. Tale scenario è stato elaborato limitatamente ai marchi a vita utile indefinita Braun e Capital Brands, per le quali le previsioni economiche tengono conto di una graduale ripresa del business in tali mercati, negli anni futuri.
L'analisi di sensitività, realizzata sia con riferimento alle ipotesi attuariali (variare contestuale dei tassi di sconto e di crescita), sia alle ipotesi economiche (mancata ripresa del business in Russia ed Ucraina anche in un orizzonte più esteso) evidenzia una relativa stabilità dei risultati; invero, i valori minimo e massimo, si discostano nell'intorno del 10% dal punto centrale.
Tuttavia, gli scenari elaborati ai fini di sensitività e sopra descritti, determinerebbero una riduzione del valore attuale dei flussi nel periodo di piano e del valore terminale, che potrebbero determinare una perdita di valore per i marchi Braun e Capital Brands, comunque contenuta nell'intorno del 5% rispetto al valore contabile aggregato dei due marchi.
La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" include principalmente il valore riconosciuto in sede di allocazione del prezzo di acquisto relativo a Capital Brands al portafoglio clienti, soggetto ad ammortamento in base alla vita utile stimata.
La voce è così dettagliata:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Lordo | Netto | Lordo | Netto | ||
| Terreni e fabbricati | 204.008 | 147.834 | 175.020 | 126.100 | |
| Impianti e macchinari | 169.842 | 62.984 | 161.852 | 52.846 | |
| Totale | 373.850 | 210.818 | 336.872 | 178.946 |
Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2022:
| Terreni e fabbricati | Impianti e macchinari | Totale | |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale netto | 126.100 | 52.846 | 178.946 |
| Incrementi | 28.562 | 16.274 | 44.836 |
| Decrementi | (11) | (51) | (62) |
| Ammortamenti | (8.275) | (11.275) | (19.550) |
| Differenze di conversione e altri movimenti |
1.458 | 5.190 | 6.648 |
| Saldo netto finale | 147.834 | 62.984 | 210.818 |
Gli incrementi e gli altri movimenti della voce "Terreni e fabbricati" sono principalmente relativi all'acquisto del nuovo stabilimento in Romania (circa Euro 21 milioni) e agli investimenti effettuati per la prosecuzione della realizzazione del nuovo edificio presso la sede dell'headquarter a Treviso.
Gli investimenti in "Impianti e macchinari" si riferiscono principalmente agli incrementi delle linee di produzione delle macchine per il caffè in Italia e all'acquisto di impianti in Romania; mentre gli altri movimenti si riferiscono, principalmente, alla riclassifica dell'importo relativo agli investimenti effettuati negli anni scorsi negli stabilimenti produttivi (in Cina, Romania) precedentemente classificato tra le immobilizzazioni materiali in corso.
Le altre attività materiali sono così dettagliate:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Lordo | Netto | Lordo | Netto | ||
| Attrezzature industriali e commerciali |
383.603 | 76.200 | 363.063 | 71.046 | |
| Altri beni | 101.575 | 27.882 | 99.046 | 26.967 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti |
53.989 | 53.989 | 37.800 | 37.800 | |
| Totale | 539.167 | 158.071 | 499.909 | 135.813 |
Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2022:
| Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazio ni in corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Saldo iniziale netto | 71.046 | 26.967 | 37.800 | 135.813 |
| Incrementi | 26.247 | 11.423 | 31.132 | 68.802 |
| Decrementi | (139) | (289) | (4) | (432) |
| Ammortamenti | (29.253) | (10.244) | - | (39.497) |
| Differenze di conversione e altri movimenti |
8.299 | 25 | (14.939) | (6.615) |
| Saldo netto finale | 76.200 | 27.882 | 53.989 | 158.071 |
Gli incrementi nella categoria "Attrezzature industriali e commerciali" sono principalmente relativi all'acquisto di stampi per la realizzazione di nuovi prodotti.
L'incremento della voce "Immobilizzazioni in corso" si riferisce principalmente agli investimenti connessi al potenziamento degli stabilimenti in Romania e Cina e al piano di sviluppo della sede dell'headquarter.
I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività del Gruppo e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili, automobili e altri beni strumentali.
Il diritto d'uso dei beni in leasing e i relativi movimenti intervenuti nel corso del 2022 sono dettagliati come segue:
| Terreni e fabbricati |
Attrezzature industriali e commerciali |
Impianti e macchinari |
Altri beni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo iniziale netto | 67.976 | 1.879 | 11 | 3.853 | 73.719 |
| Incrementi | 21.339 | 1.472 | 2.400 | 2.928 | 28.139 |
| Decrementi | (1.074) | (3) | - | (148) | (1.225) |
| Ammortamenti | (19.494) | (592) | (72) | (2.366) | (22.524) |
| Differenze di conversione e altri movimenti |
(118) | 4 | - | 15 | (99) |
| Saldo netto finale | 68.629 | 2.760 | 2.339 | 4.282 | 78.010 |
Nel corso del 2022, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti per beni in leasing pari a M/Euro 22.524, interessi passivi per leasing per M/Euro 1.573 e utili su cambi per M/Euro 5 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 23.610.
Al 31 dicembre 2022 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 80.824 (di cui M/ Euro 60.360 con scadenza oltre i 12 mesi), e attività finanziarie per anticipi pari a M/Euro 317 incluse nella voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" (si rinvia alla nota 24).
La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:
| Flussi non attualizzati al 31.12.2022 |
Entro un anno | Da uno a cinque | Oltre cinque | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti per leasing | 85.901 | 21.892 | 43.919 | 20.090 |
L'impatto dell'applicazione dell'IFRS 16 - Leases sul patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2022 è negativo e stimato pari a M/Euro 2.187.
La voce è così dettagliata:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
6.052 | 7.280 |
| Partecipazioni valutate al fair value | 51 | 51 |
| Totale | 6.103 | 7.331 |
La voce "Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto" si riferisce a partecipazioni in imprese a controllo congiunto stabilito da accordi contrattuali e a società collegate, valutate secondo il metodo del patrimonio netto come prescritto dallo IAS 28 - Investment in associates and joint venture.
Nel corso del 2022 la variazione è dettagliata come segue:
| 31.12.2022 | |
|---|---|
| Saldo iniziale netto | 7.280 |
| Quota di risultato netto | (1.134) |
| Differenze cambi | (94) |
| Componenti di conto economico complessivo | - |
| Saldo netto finale | 6.052 |
La voce, pari a M/Euro 5.609 si riferisce a depositi cauzionali (M/Euro 4.604 al 31 dicembre 2021).
La voce si riferisce ad investimenti, con primarie controparti, finalizzati alla gestione della liquidità generata dal Gruppo. Si tratta di attività finanziarie che si intendono mantenere fino a scadenza nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati da pagamenti di capitale e interessi a determinate scadenze, e, pertanto, valutate secondo il criterio del costo ammortizzato.
La voce include principalmente M/Euro 20.540 relativi a due prestiti obbligazionari del valore nominale complessivo di M/Euro 20.000, scadenti rispettivamente nel 2026 e 2027, M/Euro 51.213 relativi a quattro titoli con cedola trimestrale e semestrale variabile, dal valore capitale complessivo pari a M/Euro 100.200, scadenti nel 2026 e 2027 e M/Euro 2.020 relativi al fair value di strumenti finanziari derivati.
Non si rilevano indicatori che possano far ritenere che i valori a bilancio abbiano subìto una riduzione durevole di valore.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono così dettagliate:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 64.634 | 74.297 |
| Passività per imposte differite | (83.254) | (70.070) |
| Saldo attivo netto | (18.620) | 4.227 |
Le voci "Attività per imposte anticipate" e "Passività per imposte differite" includono le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali (soprattutto per fondi tassati, stanziati dalla Capogruppo e dalle società controllate), gli effetti fiscali connessi all'attribuzione dei plusvalori alle voci dell'attivo immobilizzato nell'ambito dell'allocazione delle differenze di consolidamento utilizzando l'aliquota fiscale di riferimento e le imposte differite a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate. Le attività per imposte anticipate sono calcolate principalmente sui fondi e rettifiche di consolidamento. Includono inoltre il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro.
Il dettaglio del saldo è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Differenze temporanee | (27.548) | 575 |
| Perdite fiscali | 8.928 | 3.652 |
| Saldo attivo netto | (18.620) | 4.227 |
La variazione del saldo attivo netto ha risentito di un incremento transitato a patrimonio netto per M/Euro 525, iscritto nella "Riserva fair value e cash flow hedge" conseguentemente alla valutazione al fair value dei titoli e dei derivati di copertura cash flow hedge, e di un decremento per M/Euro 2.970 iscritto nella voce "Riserve di risultato" in relazione al riconoscimento nel conto economico complessivo di utili e (perdite) attuariali in base allo IAS 19 - Employee Benefits.
La voce "Rimanenze", esposta al netto del fondo svalutazione magazzino, è così dettagliata:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Prodotti finiti e merci | 426.336 | 628.717 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 152.934 | 143.280 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 27.421 | 43.909 |
| Fondo svalutazione magazzino | (56.032) | (46.653) |
| Totale | 550.659 | 769.253 |
L'importo delle rimanenze è rettificato da un fondo svalutazione magazzino di M/Euro 56.032 (M/Euro 46.653 al 31 dicembre 2021) per i prodotti e le materie prime che presentano bassa rotazione od obsolescenza e considerati non più strategici per il Gruppo.
Il saldo è così composto:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti: | ||
| - entro 12 mesi | 289.402 | 381.933 |
| - oltre 12 mesi | - | - |
| Fondo svalutazione crediti | (10.591) | (15.265) |
| Totale | 278.811 | 366.668 |
I crediti verso clienti sono esposti al netto di un fondo svalutazione pari a M/Euro 10.591 che rappresenta la stima ragionevole alla data del bilancio delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, tenendo conto che una parte significativa dell'importo a bilancio è coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.
I movimenti del fondo svalutazione crediti sono riepilogati nella tabella che segue:
| 31.12.2021 | Accantonamenti/ Rilasci |
Utilizzo | Diff. di conv. e altri movimenti |
31.12.2022 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti |
15.265 | (4.944) | (20) | 290 | 10.591 |
La variazione del fondo è dovuta, principalmente alla revisione della valutazione dei crediti in Ucraina in seguito alla parziale ripresa dell'attività in alcune zone del paese che ha permesso l'incasso di parte dei crediti precedentemente svalutati. Si riferisce, inoltre, agli accantonamenti per le perdite attese e l'utilizzo avvenuto nel corso dell'anno a fronte di crediti divenuti inesigibili per i quali in precedenza era già stato effettuato uno stanziamento.
Il Gruppo ha ricevuto garanzie da clienti a copertura di transazioni commerciali; una parte significativa dei crediti è inoltre coperta da assicurazioni sottoscritte con primarie controparti. Per un'analisi più dettagliata si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.
Si segnala (come richiesto dalla comunicazione Consob n. 3369 del 9 aprile 1997) che i crediti ceduti pro soluto non ancora scaduti alla data di bilancio (outstanding) ammontano a M/Euro 186.814 al 31 dicembre 2022 (M/Euro 198.216 al 31 dicembre 2021). L'importo complessivo dei crediti ceduti dal Gruppo ai sensi della L. 52/1991 (Legge sul factoring) nel corso dell'esercizio 2022 (turnover) ammonta a M/Euro 797.712 (M/Euro 848.010 nel corso del 2021).
Il dettaglio della voce è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Crediti per imposte dirette | 10.240 | 3.642 |
| Crediti per acconti di imposta | 2.894 | 3.527 |
| Crediti per imposte a rimborso | 2.378 | 2.323 |
| Totale | 15.512 | 9.492 |
Non ci sono crediti tributari esigibili oltre dodici mesi.
Il dettaglio della voce "Altri crediti" è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Crediti per IVA | 6.282 | 22.646 |
| Risconto costi assicurativi | 3.843 | 2.175 |
| Anticipi a fornitori | 3.931 | 4.475 |
| Altri crediti tributari | 1.732 | 1.837 |
| Crediti verso personale | 308 | 210 |
| Crediti diversi | 13.788 | 11.805 |
| Totale | 29.884 | 43.148 |
La voce include importi esigibili oltre 12 mesi per M/Euro 6.
Il dettaglio della voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati |
11.691 | 11.062 |
| Crediti verso società di leasing (anticipi) | 317 | 365 |
| Attività finanziarie correnti valutate al fair value | 87.666 | 90.528 |
| Altre attività finanziarie correnti | 268.680 | 200.122 |
| Totale | 368.354 | 302.077 |
Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.
La voce "Altre attività finanziarie correnti" include l'importo relativo ad investimenti sottoscritti nell'ambito della gestione finanziaria valutati con il criterio del costo ammortizzato.
La voce è costituita da liquidità presso conti correnti bancari e da strumenti equivalenti, nonché investimenti in liquidità e assimilati.
Alcune società estere del Gruppo, inoltre, detengono disponibilità liquide su conti correnti presso un unico istituto bancario per Euro 160,3 milioni. Tali disponibilità rientrano all'interno del sistema di cash pooling internazionale e trovano compensazione in posizioni di debito finanziario, pari a Euro 153,3 milioni, che altre società estere del Gruppo hanno nei confronti del medesimo istituto bancario. Quest'ultimo svolge quindi le funzioni di "cassa di compensazione" degli importi a credito/debito del sistema. Considerando la sostanza delle transazioni e le modalità tecniche del sistema di cash pooling internazionale, i saldi attivi e passivi sono stati compensati all'interno della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 32.
Al 31 dicembre 2022 alcuni conti correnti di società controllate risultano essere vincolati a titolo di garanzia per l'importo di M/Euro 57.
La voce si riferisce al valore dell'immobile di proprietà di una filiale che è stato classificato tra le attività non correnti disponibili per la vendita, come richiesto dall'IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, in quanto il Gruppo ha dato avvio ad un programma finalizzato alla dismissione che si è concluso nel mese di gennaio 2023 con la registrazione della vendita dell'immobile e delle sue pertinenze.
L'importo corrisponde al valore contabile netto in quanto non risulta essere inferiore al prezzo pattuito tra le parti al netto dei costi per la vendita stessa.
| 31.12.2021 | Differenza di conversione |
31.12.2022 | |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti possedute per la vendita | 1.055 | 134 | 1.189 |
Commenti alle principali voci del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale - finanziaria
L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.
L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. in data 20 aprile 2022 ha deliberato la distribuzione di dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 124.501, di cui M/Euro 124.150 pagati nel corso dell'esercizio.
La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.
Al 31 dicembre 2022 il Gruppo, tramite la controllante De' Longhi S.p.A., detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.
In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.
L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).
Al 31 dicembre 2022 è in essere un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" approvato dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 22 aprile 2020.
A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un ulteriore aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.
Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.
La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.
L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato della Capogruppo De' Longhi S.p.A., sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.
L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.
Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.
L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:
Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.
Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.
Al 31 dicembre 2021 risultavano assegnate stock option relativamente a n. 2.360.000 azioni; nel corso del 2022 il numero si è ridotto a n.1.560.000 azioni in relazione alle dimissioni dalla carica dell'Amministratore Delegato.
Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'I-FRS 2 - Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche.
Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.
La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.
Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:
| Assegnazione del 04.05.2020 | Assegnazione del 14.05.2020 | Assegnazione del 15.05.2020 | Assegnazione del 20.05.2020 | Assegnazione del 05.11.2020 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value prima tranche | 4,4283 | 4,591 | 4,4598 | 4,4637 | 12,402 |
| Fair Value seconda tranche | 4,3798 | 4,536 | 4,4034 | 4,4049 | 12,0305 |
| Dividendi attesi (Euro) | 2,80% | 2,80% | 2,80% | 2,80% | 2,80% |
| Volatilità attesa (%) | 35,00% | 34,00% | 33,00% | 32,00% | 28,00% |
| Volatilità storica (%) | 37,00% | 37,00% | 37,00% | 37,00% | 37,00% |
| Tasso di interesse di mercato | (0,2%) | (0,2%) | (0,2%) | (0,2%) | (0,2%) |
| Vita attesa opzioni (anni) | 7,7 | 7,7 | 7,7 | 7,7 | 7,7 |
| Prezzo di esercizio (Euro) | 16,982 | 16,982 | 16,982 | 16,982 | 16,982 |
Al 31 dicembre 2022 è, invece, giunto a scadenza il piano di incentivazione azionaria, precedentemente in essere, denominato "Piano di stock option 2016-2022" che era stato approvato dall'Assemblea del 14 aprile 2016 con durata complessiva di sette anni. Per ulteriori informazioni circa le caratteristiche del piano si rimanda alla Relazione finanziaria annuale del 31 dicembre 2021.
Complessivamente, in relazione al suddetto piano, sono state esercitate n. 1.560.000 opzioni di cui n. 1.396.092 nel corso degli esercizi precedenti. Le opzioni assegnate, ma non esercitate entro la scadenza dei termini, sono state considerate decadute senza che il beneficiario abbia avuto diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta, come previsto dal Regolamento. La Riserva relativa è stata di conseguenza girocontata alla Riserva Straordinaria.
Al 31 dicembre 2021 in capitale sociale era rappresentato da n. 150.896.092 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.344.
Nel corso del 2022 sono state esercitate n. 163.908 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.
Al 31 dicembre 2022 in capitale sociale è rappresentato, dunque, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 38.268 | 34.300 | 3.968 |
| Riserva legale | 45.269 | 45.168 | 101 |
| Altre riserve: | |||
| - Riserva straordinaria | 172.733 | 188.113 | (15.380) |
| - Riserva fair value e copertura del flusso di cassa |
497 | 3.865 | (3.368) |
| - Riserva stock option | 6.373 | 8.488 | (2.115) |
| - Riserva azioni proprie in portafoglio | (14.534) | (14.534) | - |
| - Differenze di conversione | 74.280 | 45.638 | 28.642 |
| - Riserve di risultato | 932.213 | 720.097 | 212.116 |
| Totale | 1.255.099 | 1.031.135 | 223.964 |
A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano, oggi Euronext Milan, del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2021 era pari a M/Euro 34.300 in seguito all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022". Nel corso del 2022 la riserva è stata incrementata a M/Euro 38.268 in relazione agli ulteriori esercizi di opzioni di detto piano per M/Euro 3.968.
La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 45.168. L'incremento pari a M/Euro 101 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2021 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. del 20 aprile 2022.
La Riserva straordinaria è diminuita per complessivi M/Euro 15.380 per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dalla predetta Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. per M/Euro 17.503 al netto di un incremento di M/Euro 2.123 connesso all'annullamento delle opzioni assegnate nell'ambito del "Piano di stock option 2016-2022" non esercitate entro i termini del piano stesso.
La Riserva fair value e cash flow hedge è iscritta per un valore positivo di M/Euro 497 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 531.
La variazione della Riserva fair value e cash flow hedge nel corso del 2022, rilevata nel conto economico complessivo dell'esercizio, deriva dall'effetto positivo della valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura (cash flow hedge) e di titoli destinati alla vendita per M/Euro 3.893 al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 525.
Al 31 dicembre 2022 la Riserva stock option si riferisce al piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" già descritto nella nota 28. Piani di Stock option.
La riserva ha un valore positivo di M/Euro 6.373 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione. Nel corso dell'esercizio sono stati stanziati M/Euro 867 come risultante della valutazione al fair value delle opzioni in essere al netto dell'annullamento delle opzioni conseguente alla variazione del numero degli aventi diritto.
Relativamente al "Piano di stock option 2016-2022" la riserva, che al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 2.982, è stata azzerata in seguito all'esercizio di n. 163.908 opzioni per complessivi M/Euro 860 e l'annullamento delle opzioni non esercitate entro i termini del piano.
La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 14.534 rappresenta il controvalore titoli di n. 895.350 azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.
La voce "Riserve di risultato" include gli utili riportati delle società consolidate e gli effetti delle rettifiche di adeguamento ai principi contabili di Gruppo e di consolidamento.
Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e risultato del periodo della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato del periodo consolidati è riepilogato di seguito:
| Patrimonio netto 31.12.2022 |
Utile d'esercizio 2022 |
Patrimonio netto 31.12.2021 |
Utile d'esercizio 2021 |
|
|---|---|---|---|---|
| Bilancio della Capogruppo | 588.531 | 100.808 | 605.379 | 107.099 |
| Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società controllate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle partecipazioni |
649.687 | 59.442 | 583.331 | 224.690 |
| Allocazione della differenza di consolidamento e relativi ammorta menti e storno avviamenti civilistici |
465.679 | 5.308 | 436.660 | (5.634) |
| Eliminazione profitti infragruppo | (40.820) | 14.286 | (55.097) | (14.406) |
| Altre rettifiche | 314 | (1) | 322 | - |
| Bilancio consolidato | 1.663.391 | 179.843 | 1.570.595 | 311.749 |
| Interessi di minoranza | 4.274 | 2.415 | 2.018 | 651 |
| Bilancio consolidato di competenza del Gruppo |
1.659.117 | 177.428 | 1.568.577 | 311.098 |
Il patrimonio netto di terzi, pari a M/Euro 4.274 (inclusivo del risultato del periodo di M/Euro 2.415), si riferisce alla quota di minoranza (49%) della società Eversys UK Ltd. e della sua controllata Eversys Ireland Ltd., entrate a far parte del Gruppo in seguito all'acquisizione di Eversys.
Il risultato per azione è stato calcolato dividendo il risultato dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni della Società in circolazione nel periodo.
| 31.12.2022 | |
|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione |
150.009.127 |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazio ne diluite |
152.809.965 |
Non vi sono effetti diluitivi rilevanti al 31 dicembre 2022 e, pertanto, il risultato netto per azione diluito (Euro 1,16) non si discosta significativamente dal risultato netto di base (Euro 1,18).

La voce "Debiti verso banche" è così analizzata:
| Entro un anno | Da uno a cinque | Saldo 31.12.2022 | Entro un anno | Da uno a cinque | Saldo 31.12.2021 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Conti correnti | 3.592 | - | 3.592 | 1.069 | - | 1.069 |
| Debiti bancari correnti | 4 | - | 4 | 50.006 | - | 50.006 |
| Finanziamenti a lungo termine, quota a breve | 87.914 | - | 87.914 | 170.616 | - | 170.616 |
| Debiti verso banche (quota a breve termine) | 91.510 | - | 91.510 | 221.691 | - | 221.691 |
| Finanziamenti a lungo termine | - | 477.582 | 477.582 | - | 357.457 | 357.457 |
| Totale debiti verso banche e finanziamenti | 91.510 | 477.582 | 569.092 | 221.691 | 357.457 | 579.148 |
La voce non include importi con scadenza oltre i 5 anni.
Nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi, siglati in data 30 giugno 2022 (M/Euro 100.000, durata 5 anni, M/Euro 50.000, durata 5 anni) e 14 luglio 2022 (M/Euro 50.000, durata 5 anni), per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.
Inoltre, il Gruppo in data 30 giugno 2022 e 14 luglio 2022 ha negoziato alcune linee RCF per complessivi M/Euro 270.000.
I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.
Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dal Gruppo di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
In relazione ai contratti di finanziamento in essere si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, risultano rispettati al 31 dicembre 2022.
Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; su uno di questi finanziamenti a medio/lungo è stato negoziato un derivato di copertura che ha consentito di trasformare i finanziamenti da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.
L'importo, comprensivo della quota corrente, è così dettagliato:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Prestito obbligazionario (quota entro dodici mesi) | 21.409 | 21.400 |
| Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati | 12.206 | 7.311 |
| Altri debiti finanziari a breve termine | 44.887 | 23.149 |
| Totale debiti a breve termine | 78.502 | 51.860 |
| Prestito obbligazionario (quota da uno a cinque anni) | 85.709 | 85.661 |
| Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati | - | - |
| Altri debiti finanziari (da uno a cinque anni) | - | 8.880 |
| Totale debiti a medio-lungo termine (da uno a cinque anni) | 85.709 | 94.541 |
| Prestito obbligazionario (quota oltre cinque anni) | 150.317 | 171.794 |
| Totale debiti a medio-lungo termine (oltre cinque anni) | 150.317 | 171.794 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 314.528 | 318.195 |
Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni e nel corso del 2021 per ulteriori Euro 150 milioni.
In entrambi i casi i titoli sono stati emessi da De' Longhi S.p.A. in un'unica tranche.
In relazione alla prima emissione, i titoli hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027 e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali pagata a giugno 2021 e l'ultima prevista a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.
In relazione alla seconda emissione, i titoli hanno una durata di 20 anni, con scadenza aprile 2041 e una vita media (average life) di 15 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,18% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta ad aprile 2031 e l'ultima ad aprile 2041, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.
I titoli obbligazionari emessi in entrambi i casi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.
Per entrambe le emissioni è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri risultano essere rispettati al 31 dicembre 2022. Entrambe le emissioni non sono assistite da garanzie né reali né personali.
Il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati si riferisce a contratti a termine a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio, sia su crediti e debiti in valuta sia su flussi commerciali futuri (coperture anticipatorie).
La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" si riferisce principalmente a rapporti sorti nell'ambito di operazioni di cessione crediti pro soluto. Include, inoltre l'importo residuo relativo al debito finanziario a breve termine a fronte del trasferimento all'esterno dei rischi connessi al fondo pensione di una società controllata estera e il debito verso soci per la quota residuale dei dividendi distribuiti ma non ancora pagati.
Infine, la voce include il fair value delle opzioni put & call relative all'acquisizione della quota di minoranza della controllata con sede in UK del Gruppo Eversys.
Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| A. Disponibilità liquide | 770.247 | 1.026.081 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 356.663 | 291.015 |
| di cui anticipi per leasing | 317 | 365 |
| D. Liquidità e altre attività finanziarie correnti (A + B + C) | 1.126.910 | 1.317.096 |
| E. Debito finanziario corrente | (78.682) | (114.582) |
| di cui debiti per leasing | (20.464) | (19.038) |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | (87.914) | (170.616) |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | (166.596) | (285.198) |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (D + G) | 960.314 | 1.031.898 |
| I.1. Altre attività finanziarie non correnti | 122.604 | 70.223 |
| I. Debito finanziario non corrente | (537.942) | (414.685) |
| di cui debiti per leasing | (60.360) | (57.228) |
| J. Strumenti di debito | (236.026) | (257.455) |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L. Indebitamento finanziario netto non corrente (I + I.1+ J + K) | (651.364) | (601.917) |
| M. Totale indebitamento finanziario (H + L) | 308.950 | 429.981 |
| Valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati e altre componenti non bancarie |
(10.169) | (4.893) |
| Totale posizione finanziaria netta | 298.781 | 425.088 |
La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006. Per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente alla lettera I.1 le "Altre attività finanziarie non correnti"; per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 18.
Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta di Gruppo si rimanda al rendiconto finanziario consolidato in allegato alle presenti note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.
Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 43. Gestione dei rischi.
Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'Allegato n.3.
La voce è così composta:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Fondo di trattamento di fine rapporto | 8.040 | 9.901 |
| Piani a benefici definiti | 17.768 | 27.103 |
| Altri benefici a medio/lungo termine | 12.724 | 16.374 |
| Totale benefici ai dipendenti | 38.532 | 53.378 |
Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti delle società italiane del Gruppo e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 - Employee benefits.
In alcune società estere del Gruppo sono previsti, inoltre, dei piani a benefici definiti a favore dei propri dipendenti.
Alcuni di questi piani beneficiano di attività a loro servizio, mentre il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.
Tali piani sono soggetti a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data del bilancio.
Di seguito sono riportati i valori delle obbligazioni e delle attività che ad esse si riferiscono:
La movimentazione intervenuta nel periodo è così riassunta:
| Costo netto a conto economico | 2022 | 2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costo per prestazioni di lavoro corrente | 186 | 157 | 29 |
| Oneri finanziari sulle obbligazioni a benefici definiti |
86 | 47 | 39 |
| Totale | 272 | 204 | 68 |
| Variazioni del valore attuale delle obbligazioni | 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Valore attuale al 1° gennaio | 9.901 | 9.761 | 140 |
| Costo per prestazioni di lavoro corrente | 186 | 157 | 29 |
| Utilizzo fondo | (1.032) | (664) | (368) |
| Oneri finanziari sulle obbligazioni | 86 | 47 | 39 |
| Utili e perdite attuariali rilevati a conto economi co complessivo |
(1.101) | 600 | (1.701) |
| Valore attuale alla data di riferimento | 8.040 | 9.901 | (1.861) |
La movimentazione nel periodo è la seguente:
| Costo netto a conto economico | 2022 | 2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costo per prestazioni di lavoro | 1.389 | 1.057 | 332 |
| Rendimento delle attività a servizio del piano | - | (1) | 1 |
| Oneri finanziari sulle obbligazioni | 256 | 162 | 94 |
| Totale | 1.645 | 1.218 | 427 |
| Variazioni del valore attuale delle obbligazioni | 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione |
| Valore attuale al 1° gennaio | 27.103 | 28.125 | (1.022) |
| Costo netto a conto economico | 1.645 | 1.218 | 427 |
| Benefici pagati | (1.140) | (197) | (943) |
| Differenza di conversione | 146 | 6 | 140 |
| Utili e perdite attuariali rilevati a conto economi co complessivo |
(9.986) | (3.657) | (6.329) |
| Variazione di perimetro | - | 1.608 | (1.608) |
| Valore attuale alla data di riferimento | 17.768 | 27.103 | (9.335) |
La passività in essere al 31 dicembre 2022, pari a M/Euro 17.768 (M/Euro 27.103 al 31 dicembre 2021), è relativa ad alcune società controllate (principalmente in Germania, Giappone e Svizzera).

Le ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dai piani descritti sono di seguito illustrate:
| Ipotesi utilizzate | TFR 2022 | TFR 2021 | Altri piani 2022 | Altri piani 2021 |
|---|---|---|---|---|
| Tasso di sconto | 3,70% | 0,90% | 0,5% - 3,7% | 0,2% - 1,18% |
| Futuri incrementi salariali | 2,3%-3,3% | 1,5% - 2,5% | 0,0% - 3% | 0,0% - 3% |
| Tasso di inflazione | 2,30% | 1,50% | 0,0% - 2,2% | 0,0% - 1,8% |
L'importo relativo agli "Altri benefici a medio/lungo termine" per M/Euro 12.724 è relativo un piano di incentivazione 2021-2023 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, a favore di numero ristretto risorse chiave del Gruppo.
Include, inoltre, i piani di incentivazione relativi al personale delle società neo acquisite.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Fondo indennità suppletiva di clientela | 2.022 | 1.909 |
| Fondo garanzia prodotti | 42.744 | 42.585 |
| Fondo rischi e altri oneri | 27.401 | 21.549 |
| Totale | 72.167 | 66.043 |
La movimentazione è la seguente:
| 31.12.2021 | Utilizzo | Accantonamento netto |
Differenza di conversione e altri movimenti |
31.12.2022 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo indennità suppletiva di clientela |
1.909 | 113 | 2.022 | ||
| Fondo garanzia prodotti | 42.585 | (19.621) | 19.780 | 42.744 | |
| Fondo rischi e altri oneri | 21.549 | (1.994) | 4.827 | 3.019 | 27.401 |
| Totale | 66.043 | (21.615) | 24.720 | 3.019 | 72.167 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte di potenziali rischi per il pagamento delle indennità di fine rapporto che, al ricorrere delle condizioni di cui all'art. 1751 C.C., così come applicato dagli Accordi Economici Collettivi in vigore, debbono essere corrisposte agli agenti.
Il fondo garanzia prodotti è stato stanziato, per alcune società inserite nell'area di consolidamento, sulla base di una stima dei costi per interventi in garanzia sulle vendite effettuate al 31 dicembre 2022 e tiene conto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 24/2002, dalla normativa comunitaria e/o da altre disposizioni locali, laddove presenti.
La voce "Fondo rischi e altri oneri" include il fondo relativo a passività che potrebbero sorgere in seguito a contenziosi legali ed alcuni reclami sui prodotti (limitatamente alla franchigia assicurativa a carico del Gruppo) per M/Euro 15.730 (M/Euro 15.053 al 31 dicembre 2021), e per M/Euro 11.761 (M/Euro 6.497 al 31 dicembre 2021) lo stanziamento in alcune società controllate per rischi di natura commerciale ed altri oneri.
Il 23 febbraio 2023 l'autorità per la concorrenza francese (la "FCA") ha notificato ad alcune società del Gruppo un atto col quale alla società francese (e ad altri operatori francesi del settore, citati nell'atto) si contestano alcuni comportamenti tenuti fra il 2009 e il 2014 che sarebbero stati in violazione delle regole della concorrenza.
Nello specifico, la contestazione nei confronti del Gruppo riporta l'asserita esistenza di intese orizzontali, consistenti nello scambio tra concorrenti di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza, relative ai piccoli elettrodomestici in Francia nel periodo sopra citato.
L'autorità per la concorrenza francese conclude che tale pratica di scambio di informazioni, nella misura in cui ha avuto l'effetto di restringere la concorrenza sul mercato, costituirebbe un accordo anticoncorrenziale vietato dagli articoli L. 420-1 del codice commerciale francese e 101, paragrafo 1, TFUE.
La contestazione è attualmente oggetto di un'attenta analisi da parte del Gruppo, che sta preparando la sua difesa avvalendosi di primari legali e consulenti di settore. Allo stato attuale non è possibile valutare la possibilità di una sanzione, né l'entità della stessa ed il Gruppo ritiene che sussistano fondati argomenti di difesa.
Il saldo rappresenta il debito del Gruppo, nei confronti di terzi, per forniture di beni e servizi. La voce non include importi con scadenza oltre i 12 mesi.
La voce "Debiti tributari" rappresenta il debito del Gruppo per imposte dirette nei confronti dell'erario e, per quanto riguarda le società controllate italiane che hanno aderito al regime di Consolidato fiscale nazionale, include il debito netto verso la controllante, De Longhi Industrial S.A..
La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.
Per ulteriori informazioni si rimanda all'allegato n.3.
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Debiti verso il personale | 52.704 | 69.134 |
| Debiti per imposte indirette | 27.638 | 29.562 |
| Acconti | 6.519 | 7.517 |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale |
8.860 | 9.965 |
| Debiti per ritenute da versare | 7.172 | 9.380 |
| Debiti per altre imposte | 1.164 | 1.636 |
| Altro | 10.910 | 12.883 |
| Totale | 114.967 | 140.077 |
Al 31 dicembre 2022 non ci sono importi rilevanti con scadenza oltre 12 mesi.
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |
|---|---|---|
| Fidejussioni prestate a favore di terzi | 773 | 806 |
| Altri impegni | 11.191 | 3.590 |
| Totale | 11.964 | 4.396 |
La voce "Altri impegni" si riferisce principalmente a impegni contrattuali di alcune società controllate.
In aggiunta a quanto sopra riportato, il Gruppo ha prestato garanzie, per complessivi Euro 17,6 milioni, a favore della parte correlata NPE S.r.l. di valore proporzionale agli impegni di ciascuna delle parti.
Tali garanzie sono state parzialmente revocate, nel corso del 2023, nell'ambito di un nuovo accordo sottoscritto con i soci di maggioranza.
Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.
| Attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31 dicembre 2022 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Attività non correnti (*) | |||||
| Partecipazioni | 51 | - | 51 | - | |
| Crediti | 5.609 | 5.609 | - | - | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 124.624 | 122.604 | - | 2.020 | |
| Attività correnti (**) | |||||
| Crediti commerciali | 278.811 | 278.811 | - | - | |
| Crediti verso Erario per imposte correnti | 15.512 | 15.512 | - | - | |
| Altri crediti | 29.884 | 29.884 | - | - | |
| Crediti e altre attività finanziarie correnti | 368.037 | 268.680 | 90.870 | 8.487 | |
| Disponibilità liquide | 770.247 | 770.247 | - | - |
| Passività | ||||
|---|---|---|---|---|
| al 31 dicembre 2022 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
| Passività non correnti (***) | ||||
| Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) |
477.582 | 477.582 | - | - |
| Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) |
236.026 | 236.026 | - | - |
| Passività correnti (****) | ||||
| Debiti commerciali | 540.687 | 540.687 | - | - |
| Debiti verso banche (quota a breve termine) | 91.510 | 91.510 | - | - |
| Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) |
66.902 | 54.696 | 6.533 | 5.673 |
| Debiti tributari | 76.264 | 76.264 | - | - |
| Altri debiti | 114.967 | 114.967 | - | - |
| Attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31 dicembre 2021 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Attività non correnti (*) | |||||
| Partecipazioni | 51 | - | 51 | - | |
| Crediti | 4.605 | 4.605 | - | - | |
| Altre attività finanziarie non correnti | 70.539 | 70.223 | - | 316 | |
| Attività correnti (**) | |||||
| Crediti commerciali | 366.668 | 366.668 | - | - | |
| Crediti verso Erario per imposte correnti | 9.492 | 9.492 | - | - | |
| Altri crediti | 43.148 | 43.148 | - | - | |
| Crediti e altre attività finanziarie correnti | 301.712 | 200.122 | 94.665 | 6.925 | |
| Disponibilità liquide | 1.026.081 | 1.026.081 | - | - |
| Passività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31 dicembre 2021 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Passività non correnti (***) | |||||
| Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) |
357.457 | 357.457 | - | - | |
| Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) |
257.535 | 257.535 | - | ||
| Passività correnti (****) | |||||
| Debiti commerciali | 936.229 | 936.229 | - | - | |
| Debiti verso banche (quota a breve termine) | 221.691 | 221.691 | - | - | |
| Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) |
51.860 | 44.549 | 5.995 | 1.316 | |
| Debiti tributari | 120.900 | 120.900 | - | - | |
| Altri debiti | 140.077 | 140.077 | - | - |
La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2022. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:
| Strumenti finanziari valutati al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
|---|---|---|---|
| Derivati con fair value positivo | - | 13.712 | - |
| Derivati con fair value negativo | - | (12.206) | - |
| Altri strumenti finanziari | 51 | 87.665 | - |
Non ci sono stati, nel corso del periodo, trasferimenti tra i livelli.
Il Gruppo, in connessione con l'operatività caratteristica, è esposto a rischi finanziari:
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.
Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.
Il rischio di credito è attenuato tramite la stipula di polizze assicurative con primarie controparti, con l'obiettivo di prevenire il rischio di mancato pagamento attraverso una puntuale selezione del portafoglio clienti operata congiuntamente con la compagnia assicurativa, che poi si impegna a garantire l'indennizzo in caso di insolvenza.
In alcuni casi, inevitabilmente la concentrazione del rischio è legata alle dimensioni di alcuni principali gruppi d'acquisto, ma è bilanciata dal fatto che l'esposizione è ripartita in varie controparti attive in aree geografiche diverse.
Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, sulla base dei dati storici e delle informazioni disponibili sulla solvibilità della controparte, tenendo conto delle assicurazioni e delle altre garanzie sopra descritte.
L'esposizione massima al rischio di credito del Gruppo è pari al valore contabile iscritto a bilancio, al lordo del fondo svalutazione crediti, pari complessivamente a M/Euro 289.403 al 31 dicembre 2022 e a M/Euro 381.933 al 31 dicembre 2021.
Tale valore corrisponde ai saldi attivi in essere verso clienti, pari complessivamente a M/Euro 351.540 al 31 dicembre 2022 (M/Euro 448.864 al 31 dicembre 2021), al netto di deduzioni e rettifiche contabili portati in compensazione, che mitigano sostanzialmente il rischio di credito complessivo, principalmente relative a note di accredito e documenti ancora non emessi nei confronti dei clienti.
L'analisi del rischio di credito riportata a seguire, effettuata sulla base dell'ageing e dei report utilizzati per la gestione dei crediti, si riferisce ai saldi commerciali, al lordo di tali deduzioni, in quanto relative a documenti da emettere non specificamente allocati alle fasce di scaduto.
I saldi commerciali al 31 dicembre 2022, pari complessivamente a M/Euro 351.540, includono crediti correnti per M/Euro 316.286 e crediti scaduti per M/Euro 35.254, di cui M/Euro 31.757 entro 90 giorni e M/Euro 3.497 oltre 90 giorni.
L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2022 è pari a M/Euro 280.439.
A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 71.101, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 10.591.
I saldi commerciali al 31 dicembre 2021, pari complessivamente a M/Euro 448.864, includono crediti correnti per M/Euro 412.119 e crediti scaduti per M/Euro 36.745, di cui M/Euro 35.701 entro 90 giorni e M/Euro 1.044 oltre 90 giorni.
L'importo dei crediti assicurati o garantiti al 31 dicembre 2021 è pari a M/Euro 363.522.
A fronte dell'importo non garantito, che ammonta complessivamente a M/Euro 85.341, il Gruppo ha stanziato un fondo svalutazione crediti pari a M/Euro 15.265.
Per quanto riguarda il rischio finanziario, in relazione alle attività di gestione di risorse temporaneamente in eccesso o per la negoziazione di strumenti derivati, è politica del Gruppo mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, la cui classificazione è riportata nella nota 41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di questa attività in caso di insolvenza della controparte.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.
Il Gruppo, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui:
Il Gruppo dispone di linee di credito bancarie sia a medio termine, relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio, sia a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.).
Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno al Gruppo di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
La nota 41. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo l'IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.
La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie complessive del Gruppo al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.
| Flussi non attualizzati al 31.12.2022 |
Entro un anno | Da uno a cinque |
Oltre cinque | Flussi non attualizzati al 31.12.2021 |
Entro un anno | Da uno a cinque |
Oltre cinque | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti vs. banche (*) | 611.898 | 104.922 | 506.976 | - | 580.461 | 222.244 | 358.217 | - |
| Debiti vs. altri finanziatori (**) | 342.061 | 81.393 | 95.623 | 165.045 | 340.734 | 55.196 | 97.117 | 188.421 |
| Debiti commerciali | 540.513 | 540.513 | - | - | 936.229 | 936.229 | - | - |
| Debiti tributari e altri debiti | 191.131 | 190.953 | 178 | - | 260.977 | 260.718 | 259 | - |
(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 569.091 al 31 dicembre 2022 e M/Euro 579.148 al 31 dicembre 2021 e si riferisce ai debiti verso banche a breve e a medio lungo termine.
(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 314.528 al 31 dicembre 2022 e M/Euro 309.395 al 31 dicembre 2021 e si riferisce ai debiti a medio/lungo termine comprensivi della quota a breve del prestito obbligazionario.
Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 - Leases si rinvia alla nota 15. Leasing.
Il Gruppo, in connessione all'attività caratteristica, è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.
L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali. L'oggetto dell'attività di copertura è la protezione - a livello di ogni singola società - dei ricavi/costi futuri previsti a budget e/o nei piani pluriennali, delle poste di credito/debito commerciali e finanziarie e di alcuni investimenti netti in gestioni estere.
L'attività di copertura si esplica con le seguenti finalità:
Le principali valute di esposizione del Gruppo sono:
Vengono utilizzati strumenti derivati altamente liquidi e conformi ad un'attività non speculativa, principalmente operazioni di acquisto/vendita a termine.
L'attività viene svolta con controparti primarie e di standing internazionale riconosciuto e tramite modalità operative che permettono la best execution sulle condizioni di ogni operazione.
L'attività di copertura del rischio di cambio viene centralizzata (fatta eccezione per casi isolati e trascurabili) su una società del Gruppo, De'Longhi Capital Services S.r.l., che opera con il mercato sulla base delle indicazioni ricevute dalle singole società operative. Le condizioni ottenute dal mercato vengono poi ribaltate appieno sulle società del Gruppo, cosicché De'Longhi Capital Services S.r.l. non assume in proprio operazioni in derivati per rischi non propri.
Nel valutare il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%), occorre distinguere tra rischio connesso a futuri ricavi/costi attesi e rischio connesso a poste patrimoniali in valuta in essere al 31 dicembre 2022:
Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2022 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse in essere al 31 dicembre 2022".
Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.
Al 31 dicembre 2022, il debito finanziario di Gruppo è a tasso fisso per quanto riguarda i prestiti obbligazionari e una parte del finanziamento acceso nel 2019 che beneficia di una copertura IRS (Interest Rate Swap), mentre la restante parte è a tasso variabile.
Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di valutare il disallineamento tra attività e passività finanziarie e verificare che non ci siano differenziali rilevanti tra queste, che potrebbero portare ad un impatto sul costo dei finanziamenti in caso di aumento della curva dei tassi di interesse.
Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/- 1% nei tassi di mercato) sul costo del debito del Gruppo, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 88,8 milioni di attività nette sul totale di Euro 298,8 milioni al 31 dicembre 2022 e, per il 2021, Euro 636,9 milioni di attività nette sul totale di Euro 425,2 milioni).
Si stima che una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico pari a +/- Euro 0,9 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022 (+/- Euro 6,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).
Il Gruppo ha in essere al 31 dicembre 2022 diversi strumenti derivati, sia a copertura del fair value degli strumenti sottostanti sia dei flussi di cassa.
Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.
I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).
Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2022 valutate al fair value:
| Fair Value al 31/12/2022 | |
|---|---|
| Contratti a termine su cambi | (3.328) |
| Derivati a copertura di crediti/debiti | (3.328) |
| Contratti a termine su cambi | 938 |
| IRS su finanziamenti della Capogruppo | 3.896 |
| Derivati a copertura di flussi di cassa attesi | 4.834 |
| Totale fair value derivati | 1.506 |
Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in tassi di cambio in essere al 31 dicembre 2022, per coperture anticipatorie relative a flussi commerciali per il 2023:
| Valore nozionale divisa di rischio (valori in migliaia) |
Fair value (in M/Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valuta | Acquisti | Vendite | Totale | Attività correnti |
Passività correnti |
| EUR/CHF* | - | 29.700 | 29.700 | 85 | (520) |
| EUR*/RON | - | 63.000 | 63.000 | 2.838 | (12) |
| EUR/USD* | (3.911) | - | (3.911) | - | (125) |
| EUR/CZK* | - | 160.000 | 160.000 | - | (172) |
| EUR/PLN* | - | 183.000 | 183.000 | 65 | (865) |
| EUR/GBP* | - | 20.000 | 20.000 | 387 | - |
| USD/CAD* | - | 30.000 | 30.000 | 565 | (9) |
| HKD/CNY* | (1.085.000) | - | (1.085.000) | 2.150 | (2.261) |
| AUD*/HKD | - | 42.000 | 42.000 | 521 | (327) |
| HKD/JPY* | - | 4.370.000 | 4.370.000 | - | (1.033) |
| HKD/KRW* | - | 13.000.000 | 13.000.000 | - | (285) |
| USD/ZAR* | - | 60.000 | 60.000 | - | (64) |
| 6.611 | (5.673) |
* Divisa di rischio.
Con riferimento ai suddetti contratti per coperture anticipatorie a copertura del rischio di cambio su flussi commerciali, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di Cash flow hedge, il cui importo al 31 dicembre 2022 è negativo per M/Euro 2.180, al netto di un effetto fiscale di M/Euro 314 (al 31 dicembre 2021 la stessa riserva era positiva per M/Euro 3.772, al netto dell'effetto fiscale per M/Euro 1.026).
Nel corso dell'esercizio 2022 il Gruppo ha stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico un ammontare netto pari a M/Euro 3.772 iscritto come riserva positiva di cash flow hedge nel bilancio al 31 dicembre 2021.
Tale valore è stato rilevato nelle seguenti linee di conto economico:
| 2022 | 2021 | |
|---|---|---|
| Aumento (riduzione) dei ricavi netti | 187 | (2.003) |
| (Aumento) riduzione dei consumi | 4.723 | (1.464) |
| Proventi (oneri) finanziari | (112) | - |
| Imposte | (1.026) | 930 |
| Totale rilevato a conto economico | 3.772 | (2.537) |
| Valore nozionale divisa di rischio (valori in migliaia) | Fair value (in M/Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valuta | Acquisti | Vendite | Totale | Attività correnti | Passività correnti |
| AUD*/HKD | (35.962) | 40.723 | 4.761 | 260 | (329) |
| AUD/NZD* | (8.030) | 16.030 | 8.000 | 115 | (24) |
| EUR*/CHF | - | 3.488 | 3.488 | 5 | - |
| EUR/AUD* | (700) | 2.137 | 1.437 | 19 | - |
| EUR/CHF* | (3.080) | 32.422 | 29.342 | 117 | (693) |
| EUR/CZK* | (64.059) | 130.090 | 66.031 | 21 | (45) |
| EUR/GBP* | (30.230) | 4.974 | (25.256) | 129 | (661) |
| EUR*/GBP | - | 2.660 | 2.660 | - | (69) |
| EUR/HKD* | - | 11.000 | 11.000 | 2 | - |
| EUR*/HKD | (4.212) | 6.436 | 2.224 | 35 | (59) |
| EUR/UFF* | (986.200) | 2.028.460 | 1.042.260 | 33 | (129) |
| EUR/JPY* | (7.600) | 22.500 | 14.900 | 1 | (3) |
| EUR/PLN* | (192.900) | 202.626 | 9.726 | 225 | (233) |
| EUR/RON* | - | 183.120 | 183.120 | 65 | - |
| EUR*/RON | (29.420) | 10.220 | (19.200) | 49 | (41) |
| EUR/RUB* | (1.500.000) | - | (1.500.000) | - | (288) |
| EUR/SEK* | (24.500) | 57.520 | 33.020 | 60 | (12) |
| EUR/USD* | (439.726) | 101.285 | (338.441) | 73 | (1.640) |
| EUR*/USD | (280.000) | - | (280.000) | 1.207 | - |
| GBP/USD* | (3.240) | 4.700 | 1.460 | 41 | (33) |
| HKD/CLP* | - | 4.364.000 | 4.364.000 | - | (66) |
| HKD/CNH* | (491.680) | 110.235 | (381.445) | 602 | (145) |
| HKD/JPY* | (800.000) | 3.335.990 | 2.535.990 | 51 | (871) |
| HKD/KRW* | (278.900) | 6.227.140 | 5.948.240 | 5 | (171) |
| HKD/MXN* | - | 43.225 | 43.225 | - | (25) |
| USD/MXN* | - | 195.600 | 195.600 | 2 | (149) |
| SGD*/HKD | (6.800) | 430 | (6.370) | 46 | (3) |
| USD/CAD* | (12.150) | 43.691 | 31.541 | 15 | (289) |
| USD*/CHF | - | 1.648 | 1.648 | 14 | - |
| USD*/RON | (49.060) | - | (49.060) | - | (471) |
| USD/ZAR* | (10.450) | 65.760 | 55.310 | 13 | (84) |
| 3.205 | (6.533) |
* Divisa di rischio.
La valutazione del derivato è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2022 il fair value del derivato, ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è positivo per M/Euro 3.896 ed è esposto tra i crediti finanziari.
Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo positivo di M/Euro 3.523, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 845.
Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):
| 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|
| Valore nozionale (in M/Euro) |
Fair value (in M/Euro) | ||
| IRS su finanziamento | 67.000 | 3.896 | |
| Totale fair value derivati | 3.896 | ||
| di cui: | |||
| fair value positivo a m/l termine | 2.020 | ||
| fair value positivo a breve termine | 1.876 |
In merito alla situazione fiscale si segnalano le seguenti posizioni a seguito di verifiche nell'ambito di programmi di controllo periodici messi in atto dalle autorità fiscali competenti:
In data 15 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto ha effettuato un accesso presso la sede della Società iniziando una verifica fiscale avente ad oggetto le transazioni infragruppo e il trattamento contabile e fiscale dei dividendi incassati, per gli anni d'imposta dal 2017 al 2021, e il credito d'imposta maturato per investimenti di ricerca e sviluppo di cui alla L. 190/2014, per gli anni d'imposta dal 2015 al 2019.
Ad oggi non è stato notificato alcun atto alla Società.
L'Allegato n.3 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo e sono regolate a condizioni di mercato.
Non vengono riportati gli effetti derivanti dai rapporti patrimoniali ed economici tra la Capogruppo e le società controllate in quanto eliminati ai fini della redazione del bilancio consolidato.
Come richiesto dall'IFRS 8, le attività del Gruppo sono state ripartite per settore di attività individuando tre settori operativi (Europa, America/APA, MEIA) in base all'ubicazione geografica delle attività del Gruppo.
Ciascun settore ha competenze trasversali per tutti i marchi del Gruppo e serve diversi mercati; pertanto i ricavi ed i margini di ciascun settore operativo (per area geografica di attività) non coincidono con i ricavi ed i margini dei relativi mercati (per area geografica di destinazione) in relazione alle vendite effettuate da alcune società del Gruppo al di fuori della propria area geografica e di transazioni infragruppo non allocate al mercato di destinazione.
| 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Europa | America/APA | MEIA | Elisioni (**) | Consolidato | |
| Totale ricavi (*) | 2.206.388 | 1.512.722 | 181.317 | (741.994) | 3.158.433 |
| EBITDA | 236.931 | 119.979 | 16.089 | (3.623) | 369.376 |
| Ammortamenti | (72.408) | (33.157) | (273) | - | (105.838) |
| Risultato operativo | 164.523 | 86.822 | 15.816 | (3.623) | 263.538 |
| Proventi (oneri) finanziari netti |
(25.341) | ||||
| Risultato ante imposte | 238.197 | ||||
| Imposte | (58.354) | ||||
| Utile (Perdita) del periodo | 179.843 | ||||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi |
2.415 | ||||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza dei soci della controllante |
177.428 |
(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo. (**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.
| 31 dicembre 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Europa | America/APA | MEIA | Elisioni | Consolidato | |
| Totale attività | 3.017.178 | 1.451.094 | 101.113 | (1.015.679) | 3.553.706 |
| Totale passività | (2.080.068) | (787.491) | (38.433) | 1.015.677 | (1.890.315) |
| 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Europa | America/APA | MEIA | Elisioni (**) | Consolidato | |
| Totale ricavi (*) | 2.350.469 | 1.738.602 | 149.077 | (1.016.561) | 3.221.587 |
| EBITDA | 311.657 | 157.321 | 10.442 | 1.189 | 480.609 |
| Ammortamenti | (64.114) | (29.268) | (297) | - | (93.679) |
| Risultato operativo | 247.543 | 128.053 | 10.145 | 1.189 | 386.930 |
| Proventi (oneri) finanziari netti |
13.321 | ||||
| Risultato ante imposte | 400.251 | ||||
| Imposte | (88.502) | ||||
| Utile (Perdita) del periodo | 311.749 | ||||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi |
651 | ||||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza dei soci della controllante |
311.098 |
(*) I ricavi dei singoli settori includono sia i ricavi realizzati verso terzi sia i ricavi realizzati verso altri settori operativi del Gruppo; il dato è al netto delle altre componenti non ricorrenti.
(**) Le elisioni si riferiscono ai ricavi intrasegmento realizzati tra i settori operativi ed eliminati a livello consolidato.
| 31 dicembre 2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Europa | America/APA | MEIA | Elisioni | Consolidato | |
| Totale attività | 2.908.290 | 1.598.327 | 76.324 | (652.040) | 3.930.901 |
| Totale passività | (1.967.042) | (1.013.106) | (32.198) | 652.040 | (2.360.306) |
Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bi lancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risul tati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.
Treviso, 13 marzo 2023
De' Longhi S.p.A. Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi



Allegati


Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
(Allegato n.1 alle Note Illustrative)
| Denominazione | Sede | Valuta | Quota posseduta al 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Capitale Sociale (1) | Direttamente | Indirettamente | |||
| Metodo integrale: | |||||
| DE'LONGHI APPLIANCES S.R.L. | Treviso | EUR | 200.000.000 | 100% | |
| DE'LONGHI AMERICA INC. | Upper Saddle River | USD | 600.000 | 100% | |
| DE'LONGHI FRANCE SAS | Clichy | EUR | 2.737.500 | 100% | |
| DE'LONGHI CANADA INC. | Brampton | CAD | 1 | 100% | |
| DE'LONGHI DEUTSCHLAND GMBH | Neu-Isenburg | EUR | 2.100.000 | 100% | |
| DE'LONGHI BRAUN HOUSEHOLD GMBH | Neu-Isenburg | EUR | 100.000 | 100% | |
| DE'LONGHI ELECTRODOMESTICOS ESPANA S.L. | Barcellona | EUR | 3.066 | 100% | |
| DE'LONGHI CAPITAL SERVICES S.R.L. (2) | Treviso | EUR | 53.000.000 | 11% | 89% |
| E- SERVICES S.R.L. | Treviso | EUR | 50.000 | 100% | |
| DE'LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD | Hong Kong | HKD | 73.010.000 | 100% | |
| TRICOM INDUSTRIAL COMPANY LIMITED | Hong Kong | HKD | 171.500.000 | 100% | |
| PROMISED SUCCESS LIMITED | Hong Kong | HKD | 28.000.000 | 100% | |
| ON SHIU (ZHONGSHAN) ELECTRICAL APPLIANCE CO.LTD. | Zhongshan City | CNY | USD 21.200.000 | 100% | |
| DE'LONGHI-KENWOOD APPLIANCES (DONG GUAN) CO.LTD. | Qing Xi Town | CNY | HKD 285.000.000 | 100% | |
| DE LONGHI BENELUX S.A. | Luxembourg | EUR | 181.730.990 | 100% | |
| DE'LONGHI JAPAN CORPORATION | Tokyo | JPY | 450.000.000 | 100% | |
| DE'LONGHI AUSTRALIA PTY LTD. | Prestons | AUD | 28.800.001 | 100% | |
| DE'LONGHI NEW ZEALAND LTD. | Auckland | NZD | 16.007.143 | 100% | |
| ZASS ALABUGA LLC | Elabuga | RUB | 95.242.767 | 100% | |
| DE'LONGHI LLC | Mosca | RUB | 3.944.820.000 | 100% | |
| KENWOOD APPLIANCES LTD. | Havant | GBP | 30.586.001 | 100% | |
| KENWOOD LIMITED | Havant | GBP | 26.550.000 | 100% | |
| KENWOOD INTERNATIONAL LTD. | Havant | GBP | 20.000.000 | 100% | |
| KENWOOD APPL. (SINGAPORE) PTE LTD. | Singapore | SGD | 500.000 | 100% | |
| KENWOOD APPL. (MALAYSIA) SDN.BHD. | Subang Jaya | MYR | 1.000.000 | 100% | |
| DE'LONGHI-KENWOOD GMBH | Wr Neudorf | EUR | 36.336 | 100% | |
| DELONGHI SOUTH AFRICA PTY.LTD. | Constantia Kloof | ZAR | 100.332.501 | 100% | |
| DE'LONGHI KENWOOD HELLAS SINGLE MEMBER S.A. | Atene | EUR | 452.520 | 100% | |
| DE'LONGHI PORTUGAL UNIPESSOAL LDA | Matosinhos | EUR | 5.000 | 100% |
| Denominazione | Sede | Valuta | Quota posseduta al 31/12/2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Capitale Sociale (1) | Direttamente | Indirettamente | |||
| ARIETE DEUTSCHLAND GMBH | Dusseldorf | EUR | 25.000 | 100% | |
| CLIM.RE. S.A. | Luxembourg | EUR | 1.239.468 | 4% | 96% |
| ELLE S.R.L. | Treviso | EUR | 10.000 | 100% | |
| TASFIYE HALINDE DE'LONGHI BOSPHORUS EV ALETLERI TICARET ANONIM SIRKETI |
Istanbul | TRY | 3.500.000 | 100% | |
| DE'LONGHI PRAGA S.R.O. | Praga | CZK | 200.000 | 100% | |
| DE'LONGHI SWITZERLAND AG | Baar | CHF | 1.000.000 | 100% | |
| DL HRVATSKA D.O.O. | Zagabria | HRK | 20.000 | 100% | |
| DE'LONGHI BRASIL - COMÉRCIO E IMPORTAÇÃO Ltda | São Paulo | BRL | 43.857.581 | 100% | |
| DE'LONGHI POLSKA SP. Z.O.O. | Varsavia | PLN | 50.000 | 0,1% | 99,9% |
| DE'LONGHI APPLIANCES TECHNOLOGY SERVICES (Shenzen) Co. Ltd | Shenzen | CNY | USD 175.000 | 100% | |
| DE'LONGHI UKRAINE LLC | Kiev | UAH | 549.843 | 100% | |
| DE'LONGHI KENWOOD MEIA F.ZE | Dubai | USD | AED 2.000.000 | 100% | |
| DE'LONGHI ROMANIA S.R.L. | Cluj-Napoca | RON | 140.000.000 | 10% | 90% |
| DE'LONGHI KOREA LTD | Seoul | KRW | 900.000.000 | 100% | |
| DL CHILE S.A. | Santiago del Cile | CLP | 3.079.065.844 | 100% | |
| DE'LONGHI SCANDINAVIA AB | Stockholm | SEK | 5.000.000 | 100% | |
| DELONGHI MEXICO SA DE CV | Bosques de las Lomas | MXN | 53.076.000 | 100% | |
| DE'LONGHI APPLIANCES (SHANGHAI) CO. LTD | Shanghai | CNY | USD 12.745.000 | 100% | |
| DE' LONGHI MAGYARORSZÁG KFT. | Budapest | HUF | 34.615.000 | 100% | |
| DE' LONGHI US HOLDING LLC | Wilmington | USD | 50.100.000 | 100% |
Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Capital Brands acquisito in data 29 dicembre 2020; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a.:
| Denominazione | Sede | Valuta |
|---|---|---|
| CAPITAL BRANDS HOLDINGS, INC. | Wilmington | USD |
| CAPITAL BAY, LIMITED (3) | Hong Kong | USD |
| CAPBRAN HOLDINGS, LLC | Los Angeles | USD |
| CAPITAL BRANDS, LLC | Los Angeles | USD |
| CAPITAL BRANDS DISTRIBUTION, LLC | Los Angeles | USD |
| BULLET BRANDS, LLC | Los Angeles | USD |
| HOMELAND HOUSEWARES, LLC | Los Angeles | USD |
| BABY BULLET, LLC | Los Angeles | USD |
| NUTRIBULLET, LLC | Los Angeles | USD |
| NUTRILIVING, LLC | Los Angeles | USD |
Si riporta di seguito l'elenco delle società appartenenti al Gruppo Eversys, il cui controllo è stato acquisito in data 3 maggio 2021; tutte le società sono controllate indirettamente al 100% da De' Longhi S.p.a., ad eccezione delle società Eversys UK Limited e Eversys Ireland Limited, di cui il Gruppo detiene il 51%:
| Denominazione | Sede | Valuta |
|---|---|---|
| EVERSYS S.A. | Sierre | CHF |
| EVERSYS INC | Toronto | USD |
| EVERSYS INC DELAWARE | Wilmington | USD |
| EVERSYS UK LIMITED | Wallington | GBP |
| EVERSYS IRELAND LIMITED | Dublin | EUR |
| EVERSYS DIGITRONICS AG | Münsingen | CHF |
Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
| Denominazione | Sede | Valuta | Capitale Sociale (1) | Quota posseduta al 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Direttamente | Indirettamente | ||||
| DL-TCL HOLDINGS (HK) LTD. | Hong Kong | HKD | USD 5.000.000 | 50% | |
| TCL-DE'LONGHI HOME APPLIANCES (ZHONGSHAN) CO.LTD. | Zhongshan City | CNY | USD 5.000.000 | 50% | |
| NPE S.R.L. | Treviso | EUR | 1.000.000 | 45% | |
| H&T-NPE EAST EUROPE S.R.L. | Madaras | RON | 14.707.600 | 45% |
(1) I dati sono relativi al 31 dicembre 2022, se non specificato diversamente.
(2) Lo Statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De' Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, delibera distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali ad eccezione del diritto di percepire dividendi che spetta al socio Kenwood Appliances Ltd. in maniera privilegiata.
(3) Dormant.
| (Valori in migliaia di Euro) | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Risultato netto di competenza del Gruppo | 177.428 | 311.098 |
| Imposte sul reddito del periodo | 58.354 | 88.502 |
| Ammortamenti | 105.838 | 93.679 |
| Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie | (1.661) | 3.576 |
| Flussi finanziari generati dalla gestione corrente (A) | 339.959 | 496.855 |
| Variazioni delle attività e passività: | ||
| Crediti commerciali | 103.352 | 47.954 |
| Rimanenze finali | 230.225 | (312.921) |
| Debiti commerciali | (417.726) | 320.996 |
| Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto | 203 | 13.911 |
| Pagamento imposte sul reddito | (104.086) | (64.187) |
| Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di capitale circolante (B) | (188.032) | 5.753 |
| Flussi finanziari generati dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) | 151.927 | 502.608 |
| Attività di investimento: | ||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (15.282) | (16.723) |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali | - | 978 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (113.638) | (88.373) |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali | 522 | 964 |
| Investimenti in beni in leasing | (28.139) | (30.018) |
| Altri flussi relativi a beni in leasing | 1.225 | 891 |
| Investimenti netti in attività finanziarie e quote di minoranza | (890) | (54) |
| Flussi finanziari assorbiti da attività di investimento ordinaria (C) | (156.202) | (132.335) |
| Flusso netto operativo (A+B+C) | (4.275) | 370.273 |
| Acquisizioni (D) | - | (129.438) |
| Riserva Fair value e Cash flow hedge | (3.893) | 9.605 |
| Differenza di conversione | 592 | 19.720 |
| Esercizio stock option | 3.355 | 7.110 |
| Distribuzione dividendi | (124.501) | (80.821) |
| Incremento interessi di terzi | 2.415 | 651 |
| Flussi di cassa assorbiti dalla variazione di voci di patrimonio netto (E) | (122.032) | (43.735) |
| Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) | (126.307) | 197.100 |
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo | 425.088 | 227.988 |
| Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) | (126.307) | 197.100 |
| Posizione finanziaria netta finale | 298.781 | 425.088 |
| (Valori in migliaia di Euro) | 2022 | di cui parti correlate | 2021 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 3.126.940 | 1.445 | 3.196.253 | 2.125 |
| Altri proventi | 31.493 | 2.269 | 25.334 | 2.314 |
| Totale ricavi netti consolidati | 3.158.433 | 3.221.587 | ||
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (1.194.715) | (29.846) | (1.630.172) | (51.996) |
| Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione | (235.736) | 254.836 | ||
| Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci |
5.519 | 46.710 | ||
| Consumi | (1.424.932) | (1.328.626) | ||
| Costo del lavoro | (356.710) | (385.972) | ||
| Costi per servizi e oneri diversi di gestione | (987.496) | (779) | (997.413) | (1.145) |
| Accantonamenti | (19.919) | (28.967) | ||
| Ammortamenti | (105.838) | (93.679) | ||
| Risultato operativo | 263.538 | 386.930 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (25.341) | (289) | 13.321 | (244) |
| Risultato prima delle imposte | 238.197 | 400.251 | ||
| Imposte | (58.354) | (88.502) | ||
| Risultato netto consolidato | 179.843 | 311.749 | ||
| Risultato netto di pertinenza di terzi | 2.415 | 651 | ||
| Risultato netto di pertinenza dei soci della controllante | 177.428 | 311.098 |
| ATTIVO (Valori in migliaia di Euro) |
31.12.2022 | di cui parti correlate |
31.12.2021 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | 891.181 | 867.877 | ||
| - Avviamento | 373.754 | 358.405 | ||
| - Altre immobilizzazioni immateriali | 517.427 | 509.472 | ||
| Immobilizzazioni materiali | 446.899 | 388.478 | ||
| - Terreni, immobili, impianti e macchinari | 210.818 | 178.946 | ||
| - Altre immobilizzazioni materiali | 158.071 | 135.813 | ||
| - Diritto d'uso beni in leasing | 78.010 | 73.719 | ||
| Partecipazioni e altre attività finanziarie | 136.336 | 82.475 | ||
| - Partecipazioni | 6.103 | 7.331 | ||
| - Crediti | 5.609 | 4.605 | ||
| - Altre attività finanziarie non correnti | 124.624 | 70.539 | ||
| Attività per imposte anticipate | 64.634 | 74.297 | ||
| Totale attività non correnti | 1.539.050 | 1.413.127 | ||
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | 550.659 | 769.253 | ||
| Crediti commerciali | 278.811 | 1.417 | 366.668 | 2.738 |
| Crediti verso erario per imposte correnti | 15.512 | 9.492 | ||
| Altri crediti | 29.884 | 43.148 | 376 | |
| Crediti e altre attività finanziarie correnti | 368.354 | 302.077 | ||
| Disponibilità liquide | 770.247 | 1.026.081 | ||
| Totale attività correnti | 2.013.467 | 2.516.719 | ||
| Attività non correnti possedute per la vendita | 1.189 | 1.055 |
Totale attivo 3.553.706 3.930.901
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO (Valori in migliaia di Euro) |
31.12.2022 | di cui parti correlate |
31.12.2021 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | ||||
| Patrimonio netto di gruppo | 1.659.117 | 1.568.577 | ||
| - Capitale sociale | 226.590 | 226.344 | ||
| - Riserve | 1.255.099 | 1.031.135 | ||
| - Risultato netto di competenza del Gruppo | 177.428 | 311.098 | ||
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | 4.274 | 2.018 | ||
| Totale patrimonio netto | 1.663.391 | 1.570.595 | ||
| Passività non correnti | ||||
| Debiti finanziari | 773.968 | 681.020 | ||
| - Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) |
477.582 | 357.457 | ||
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) |
236.026 | 266.335 | ||
| - Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) |
60.360 | 18.070 | 57.228 | 20.535 |
| Passività fiscali differite | 83.254 | 70.070 | ||
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 110.699 | 119.421 | ||
| - Benefici ai dipendenti | 38.532 | 53.378 | ||
| - Altri fondi | 72.167 | 66.043 | ||
| Totale passività non correnti | 967.921 | 870.511 | ||
| Passività correnti | ||||
| Debiti commerciali | 540.687 | 13.392 | 936.229 | 19.304 |
| Debiti finanziari | 190.476 | 292.589 | ||
| - Debiti verso banche (quota a breve termine) | 91.510 | 221.691 | ||
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) |
78.502 | 51.860 | ||
| - Debiti per leasing (quota a breve termine) | 20.464 | 3.513 | 19.038 | 3.636 |
| Debiti tributari | 76.264 | 47.984 | 120.900 | 60.894 |
| Altri debiti | 114.967 | 140.077 | ||
| Totale passività correnti | 922.394 | 1.489.795 | ||
| Totale passivo e patrimonio netto | 3.553.706 | 3.930.901 |
In ottemperanza a quanto previsto dalle linee guida e criteri di identificazione delle operazioni significative ed in particolare delle operazioni con parti correlate previste da De' Longhi S.p.A. in materia di Corporate Governance, riepiloghiamo di seguito i principali valori economici relativi alle operazioni tra parti correlate intercorse nel 2022 e i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2022 relativi a tali rapporti, che, se non diversamente specificato, hanno prevalentemente natura commerciale:
| Valori in milioni di Euro | Ricavi e altri proventi | Costi materie prime ed altro |
Proventi e (oneri) finanziari |
Crediti commerciali, altri crediti |
Debiti commerciali, altri debiti |
Debiti finanziari - IFRS 16 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società correlate: | ||||||
| DL Radiators S.p.a. | 1,6 | - | - | - | - | - |
| TCL-De'Longhi Home Appliances (Zhongshan) Co.Ltd. | - | 5,2 | - | - | - | - |
| NPE S.r.l. | 0,4 | 24,8 | - | 0,6 | 13,4 | - |
| Gamma S.r.l. | 1,2 | 0,6 | (0,3) | 0,7 | - | 21,6 |
| De Longhi Industrial S.A. | - | - | - | - | 48,0 | - |
| Altre parti correlate | 0,5 | - | - | 0,1 | - | - |
| Totale parti correlate | 3,7 | 30,6 | (0,3) | 1,4 | 61,4 | 21,6 |
In seguito all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases sono stati rilevati debiti finanziari verso la società Gamma S.r.l. e le corrispondenti attività per diritto d'uso, relativamente ai contratti di locazione di due siti italiani; sono rilevati, inoltre, oneri finanziari corrispondenti agli interessi passivi di competenza del periodo.
La capogruppo De' Longhi S.p.A. e alcune società controllate italiane hanno esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024. L'importo di Euro 48,0 milioni incluso nei debiti tributari rappresenta i debiti di natura fiscale che le società aderenti al Consolidato nazionale regoleranno attraverso De Longhi Industrial S.A..
La società DL Radiators S.p.a. in data 13 luglio 2022 è stata ceduta al Gruppo Stelrad Group PLC, pertanto nel presente prospetto sono state identificate come transazioni tra parti correlate solo quelle avvenute fino a tale data.
Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2022 |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | PwC S.p.A. | Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. | 382 |
| PwC S.p.A. | Società controllate italiane | 252 | |
| Rete del revisore della Capogruppo | Società controllate estere | 1.343 | |
| Altri revisori | Società controllate estere | 104 | |
| Altri servizi | PwC S.p.A. | Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. | 27 |
| Rete del revisore della Capogruppo | Società Capogruppo De' Longhi S.p.A. | 27 | |
| PwC S.p.A. | Società controllate italiane | 54 | |
| Rete del revisore della Capogruppo | Società controllate estere | 312 |
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi 139 dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni (Allegato n. 5 alle Note Illustrative)
I sottoscritti Fabio de' Longhi, Amministratore Delegato e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022:
• è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Fabio de' Longhi Amministratore delegato
Stefano Biella Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato









Relazione della Società di Revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario




Relazione sulla gestione al bilancio d'esercizio


| Valori in milioni di Euro | 2022 | % sui ricavi | 2021 | % sui ricavi |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi netti | 12,7 | 100,0% | 14,5 | 100,0% |
| Variazioni 2022/2021 | (1,9) | (12,9%) | ||
| Consumi | (0,1) | (0,5%) | (0,1) | (0,3%) |
| Costi per servizi ed altri oneri operativi | (18,8) | (148,7%) | (21,0) | (144,1%) |
| Costo del lavoro | (7,0) | (55,1%) | (16,0) | (110,0%) |
| EBITDA ante oneri non ricorrenti / stock option | (13,2) | (104,4%) | (22,5) | (154,4%) |
| Variazioni 2022/2021 | 9,2 | (41,1%) | ||
| Oneri non ricorrenti / stock option | (0,9) | (6,8%) | (3,7) | (25,3%) |
| EBITDA | (14,1) | (111,2%) | (26,1) | (179,7%) |
| Ammortamenti | (0,4) | (3,1%) | (0,6) | (3,9%) |
| Risultato operativo | (14,5) | (114,3%) | (26,7) | (183,6%) |
| Variazioni 2022/2021 | 12,2 | (45,8%) | ||
| Dividendi | 132,9 | 1.049,5% | 133,3 | 916,5% |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (11,9) | (93,6%) | (5,3) | (36,2%) |
| Risultato ante imposte | 106,6 | 841,6% | 101,4 | 696,8% |
| Imposte | (5,8) | (45,8%) | 5,7 | 39,4% |
| Risultato netto | 100,8 | 795,8% | 107,1 | 736,2% |
De' Longhi S.p.A, società Capogruppo del Gruppo De' Longhi, svolge attività di Holding di partecipa zioni e di gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate. Il conto economico è quindi rappresentato dai proventi derivanti dai dividendi deliberati dalle società controllate, dai riaddebiti per i servizi forniti e dai costi operativi (costo del lavoro e costi per servizi) e finanziari.
Nel corso del 2022 l'importo dei dividendi è stato pari ad Euro 132,9 milioni (Euro 133,3 milioni nel 2021), mentre gli oneri finanziari netti sono stati pari ad Euro 11,9 milioni (Euro 5,3 milioni nel 2021).
Gli oneri finanziari netti includono gli interessi relati vi al debito finanziario della Società (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anti cipata rispetto all'effettivo pagamento).
Le imposte dell'esercizio includono lo stanziamen to di imposte differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.
Il risultato netto è stato pari ad Euro 100,8 milioni (Euro 107,1 milioni nel 2021).

Valori in milioni di Euro 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Variazione % - Immobilizzazioni materiali e immateriali 1,2 1,3 (0,1) (9,7%) - Immobilizzazioni finanziarie 567,5 567,5 - - Attività non correnti 568,7 568,8 (0,1) - - Crediti commerciali 1,2 1,3 (0,1) (4,1%) - Debiti commerciali (7,6) (5,9) (1,7) 29,6% - Altri crediti (al netto debiti) 1,0 0,3 0,8 294,8% Capitale circolante netto (5,4) (4,3) (1,0) 23,7% Totale passività a lungo termine e fondi (16,9) (7,1) (9,8) 138,9% Capitale investito netto 546,4 557,4 (11,0) (2,0%)
(Posizione finanziaria netta attiva) (42,1) (48,0) 5,9 (12,2%) Totale patrimonio netto 588,5 605,4 (16,8) (2,8%) Totale mezzi propri e di terzi 546,4 557,4 (11,0) (2,0%)
La situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata è riepilogata di seguito:
La posizione finanziaria netta attiva al 31 dicembre 2022 si è attestata ad Euro 42,1 milioni (attiva per Euro 48,0 milioni al 31 dicembre 2021), ed è dettagliata come segue:
| Valori in milioni di Euro | 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Liquidità | 2,5 | 20,5 | (18,0) |
| Altri crediti finanziari | 861,9 | 885,9 | (24,0) |
| Indebitamento finanziario corrente | (110,1) | (243,2) | 133,1 |
| Totale posizione finanziaria netta attiva corrente | 754,3 | 663,2 | 91,1 |
| Indebitamento finanziario non corrente netto | (712,2) | (615,2) | (97,0) |
| Totale posizione finanziaria netta attiva | 42,1 | 48,0 | (5,9) |
| di cui: | |||
| - posizione netta verso banche e altri finanziatori | 39,2 | 48,9 | (9,7) |
| - debiti per leasing | (1,0) | (1,0) | - |
| - altre attività/(passività) nette (valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati) |
3,9 | 0,1 | 3,8 |
La posizione finanziaria netta include alcune componenti finanziarie specifiche come la valutazione a fair value dei derivati aventi un saldo netto positivo pari ad Euro 3,9 milioni al 31 dicembre 2022 (positivo per Euro 0,1 milioni al 31 dicembre 2021).
Inoltre, al 31 dicembre 2022 la voce include passività finanziarie per leasing derivanti dall'applicazione dell'I-FRS 16 - Leases pari a Euro 1,0 milioni (Euro 1,0 milioni al 31 dicembre 2021).
Al netto di tali componenti, la posizione finanziaria netta "bancaria" è attiva per Euro 39,2 milioni al 31 dicembre 2022, con un flusso negativo pari a Euro 9,7 milioni nei dodici mesi.
Nel corso dell'esercizio 2022 la Società, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.
I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.
Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dalla Società di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come ele mento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
La Società ha, inoltre, negoziato alcune linee RCF per complessivi Euro 270 milioni.
Il rendiconto finanziario riclassificato in base alla posizione finanziaria netta è così riepilogato:
| Valori in milioni di Euro | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Flusso finanziario da gestione corrente | (27,3) | (28,3) |
| Flusso finanziario da movimenti di capitale circolante |
6,5 | 8,1 |
| Flusso finanziario da attività di investimento | 132,7 | 133,0 |
| Flusso netto operativo | 111,9 | 112,8 |
| Distribuzione dividendi | (124,5) | (80,8) |
| Flusso finanziario da variazioni riserve Cash flow hedge |
3,4 | 1,3 |
| Esercizio stock option | 3,3 | 7,1 |
| Flussi finanziari assorbiti da movimenti di patrimonio netto |
(117,8) | (72,4) |
| Flusso finanziario di periodo | (5,9) | 40,4 |
| Posizione finanziaria netta attiva iniziale | 48,0 | 7,6 |
| Posizione finanziaria netta attiva finale | 42,1 | 48,0 |
Il flusso netto operativo è stato pari a Euro 111,9 milioni (Euro 112,8 milioni nel 2021) con una variazione negativa di Euro 0,9 milioni rispetto al precedente esercizio.
I flussi finanziari delle voci di patrimonio netto sono stati negativi per Euro 117,8 milioni (negativi per Euro 72,4 milioni nel 2021), per effetto della distribuzione di dividendi per Euro 124,5 milioni, dell'esercizio di stock option per Euro 3,3 milioni e della variazione della riserva di cash flow hedge per Euro 3,4 milioni, relativa alla valutazione a fair value dei contratti derivati di copertura.

Il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo De' Longhi S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio consolidati è riepilogato di seguito:
| Valori in migliaia di Euro | Patrimonio netto 31.12.2022 |
Risultato netto 2022 |
Patrimonio netto 31.12.2021 |
Risultato netto 2021 |
|---|---|---|---|---|
| Bilancio della Capogruppo | 588.531 | 100.808 | 605.379 | 107.099 |
| Quota del patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società controllate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle partecipazioni |
649.687 | 59.442 | 583.331 | 224.690 |
| Allocazione della differenza di consolidamento e relativi ammortamenti e storno avviamenti civilistici |
465.679 | 5.308 | 436.660 | (5.634) |
| Eliminazione profitti infragruppo | (40.820) | 14.286 | (55.097) | (14.406) |
| Altre rettifiche | 314 | (1) | 322 | - |
| Bilancio consolidato | 1.663.391 | 179.843 | 1.570.595 | 311.749 |
| Patrimonio netto di pertinenza dei terzi | 4.274 | 2.415 | 2.018 | 651 |
| Bilancio consolidato di competenza del Gruppo | 1.659.117 | 177.428 | 1.568.577 | 311.098 |

Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per tutte le informazioni inerenti non riportate nel presente bilancio.

Al 31 dicembre 2022 i dipendenti della Società erano 55 (58 al 31 dicembre 2021).
Si riepiloga di seguito l'organico medio nel 2022 rispetto al 2021:
| 2022 | % | 2021 | % | Variazione | |
|---|---|---|---|---|---|
| Impiegati | 41 | 71% | 36 | 65% | 5 |
| Dirigenti e funzionari | 17 | 29% | 19 | 35% | (2) |
| Totale | 58 | 100% | 55 | 100% | 3 |

La Società, nell'ambito della propria attività di Holding, non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo. Le attività inerenti sono svolte dal personale dipendente delle singole società controllate. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo - controllo della qualità" della Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.

La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società redatta ai sensi dell'art. 123 - bis del Testo Unico della Finanza è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata contestualmente a quest'ultima e disponibile sul sito internet della società www.delonghigroup.com (sezione Governance > Organi Sociali > Assemblea del 2023).
Ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Regolamento Mercati si precisa che la Società non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante De Longhi Industrial S.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., in quanto (i) i piani industriali, strategici, finanziari e di budget sono approvati autonomamente dal Consiglio di Amministrazione della Società; (ii) la politica finanziaria e creditizia è definita dalla Società; (iii) la Società opera in piena autonomia imprenditoriale nella conduzione dei rapporti con la clientela e i fornitori; e (iv) in conformità con i principi del Codice di Autodisciplina le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario sono riservate all'esame collegiale e all'approvazione esclusiva del Consiglio di Amministrazione.
Il Sistema di Controllo Interno della Società è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative avente lo scopo di monitorare il rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento delle seguenti finalità, sulla base dei principi di autodisciplina e del modello di riferimento COSO report (Committee of sponsoring organisations of the Treadway Commission):
I controlli coinvolgono, con diversi ruoli e nell'ambito delle rispettive competenze, gli organi amministrativi di vertice della Società (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi), il Collegio Sindacale, il CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore della funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza e tutto il personale della Società, nonché gli Amministratori e i Sindaci delle società controllate: tutti si attengono alle indicazioni ed ai principi contenuti nelle Linee di Indirizzo.
Il Sistema di Controllo Interno, che è soggetto ad esame e verifica periodica, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, consente di fronteggiare con ragionevole tempestività le diverse tipologie di rischio cui risultano esposti, nel tempo, la Società ed il Gruppo, nonché di identificare, misurare e controllare il grado di esposizione della Società e di tutte le altre società del Gruppo - ed in particolare, tra le altre, delle società aventi rilevanza strategica - ai diversi fattori di rischio, e consente inoltre di gestire l'esposizione complessiva, tenendo conto:
Parte integrante ed essenziale del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi della Società è costituita dal sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistente in relazione al processo di informativa finanziaria (procedure amministrative e contabili per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato e delle altre relazioni e comunicazioni di carattere economico, patrimoniale e/o finanziario predisposte ai sensi di legge e/o di regolamento, nonché per il monitoraggio sulla effettiva applicazione delle stesse), predisposto con il coordinamento del CFO/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Il Direttore della funzione Internal Audit - al quale è attribuita la responsabilità di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi operi in maniera efficiente ed efficace - redige un piano di lavoro annuale che viene presentato al Consiglio di Amministrazione che lo approva previo parere del Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, sulla base anche delle indicazioni ricevute dal CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e di quanto previsto dal D. Lgs. 262/05. Relaziona, tra l'altro, il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità, sui risultati dell'attività svolta con riferimento ai problemi rilevati, alle azioni di miglioramento concordate e sui risultati delle attività di testing. Fornisce, inoltre, una relazione di sintesi per consentire al CFO/Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e all'organo amministrativo delegato di valutare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative per la redazione del bilancio.
La Società si avvale di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno relativo al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis comma 2 lett. b, TUF che è parte del più ampio sistema di controllo interno. La Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili al fine di garantire un adeguato e affidabile sistema di reporting finanziario; tale sistema comprende l'aggiornamento delle novità normative e dei principi contabili, le regole di consolidamento e di informativa finanziaria periodica, nonché il necessario coordinamento con le proprie controllate.
Le funzioni centrali Corporate del Gruppo sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo.
L'attività di valutazione, monitoraggio e di continuo aggiornamento del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria è svolta in coerenza con il modello COSO nell'ambito delle attività svolte secondo la L. 262/2005. In tale ambito sono stati individuati i processi e i sottoprocessi che presentano aspetti di criticità innanzitutto mediante la rilevazione delle società rilevanti, sulla base di parametri quantitativi e qualitativi di rilevanza delle informazioni finanziarie (società rilevanti dal punto di vista dimensionale e società rilevanti limitatamente ad alcuni processi e rischi specifici).
Sulla base di detta rilevazione si è quindi proceduto alla mappatura, identificando i principali controlli, manuali e automatici, e attribuendo una scala di priorità high-medium-low; detti controlli sono poi oggetto di attività di testing.
Il perimetro delle società rientranti all'interno della predetta mappatura ai fini della L. 262/2005 è stato modificato nel corso degli anni per adattarlo alle intervenute variazioni del Gruppo in termini sia quantitativi che qualitativi e tale perimetro è stato considerato anche per la definizione delle società considerate strategiche.
I direttori generali e i responsabili amministrativi di ogni società del Gruppo sono responsabili del mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno e, in qualità di responsabili, devono rilasciare attestazione con la quale confermano la corretta operatività del sistema di controllo interno.
La Direzione Internal Audit provvede in aggiunta, all'interno del proprio piano di audit, ad effettuare verifiche attraverso check list di self assessment dei controlli interni.
In merito agli adempimenti ai sensi del Regolamento Consob 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati"), si precisa che De' Longhi S.p.A. controlla, direttamente o indirettamente, sette società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento Emittenti.
Tenuto conto degli adempimenti stabiliti dall'art. 15 del Regolamento Mercati, si precisa che:
predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo De' Longhi, sono state messe a disposizione con le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente. Si precisa al riguardo che l'individuazione e l'analisi dei fattori di rischio contenute nella presente relazione sono state condotte anche in considerazione della variazione delle società strategiche così come deliberata dal Consiglio di Amministrazione.
Al fine di identificare e gestire i principali rischi aziendali, con particolare attenzione alle aree di governance aziendale e di adeguamento agli standard normativi e regolamentari (tra i quali, in particolare, le raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate), la Società ha previsto lo sviluppo e monitoraggio di un modello strutturato di Enterprise Risk Management.
L'attuazione ed implementazione di tale progetto ERM sono volte a rafforzare il sistema di controllo e di gestione dei rischi mediante la mappatura dei principali rischi aziendali sulla base della value chain del Gruppo, l'identificazione del rischio inerente e del relativo rischio residuo e l'individuazione ed attuazione di proposte d'intervento per una loro eliminazione e/o mitigazione.
Nel corso del 2022, sono proseguite le attività relative alla gestione particolare ed analitica del sistema di gestione dei rischi attraverso alcune attività aggiuntive, da parte del Responsabile Internal Audit, che hanno previsto un monitoraggio dei ruoli a livello Gruppo e il sostanziale completamento della "Nuova piattaforma ERM", che costituisce la base per una gestione dei rischi in maniera più strutturata ed efficiente. L'implementazione della piattaforma segna un'importante evoluzione nell'approccio di Risk Management del Gruppo, che coniuga una prospettiva top-down nella direzione e supervisione strategica con una valutazione bottom-up, richiesta a livello di singola filiale, nell'identificazione dei rischi rilevanti a livello locale.
All'interno dell'ERM è stato, inoltre, integrato un elenco di rischi collegati al tema della sostenibilità.
Tale attività è parte del processo di progressiva integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, volto a promuovere un approccio sistemico e trasparente, rispettoso dei principi previsti dal Codice Etico del Gruppo, che sia in grado di garantire anche il rispetto dei principi di pluralità, pari opportunità, equità e non discriminazione di alcun genere. Tra tali rischi, si evidenzia in particolare quello relativo al "cambiamento climatico".
Nel corso del biennio 2021-2022 sono stati coinvolti i principali mercati/plant e la maggior parte dei dipartimenti a livello headquarter.
In parallelo alle attività di onboarding realizzate nel 2022, i principali manager del Gruppo sono stati coinvolti per fornire una loro valutazione sui rischi più imminenti ed impattanti. L'ulteriore fase di estensione del progetto ha coinvolto un numero rilevante di manager in tutto il mondo, consentendo una mappatura estesa della percezione dei rischi più rilevanti a livello internazionale.
In un contesto di forte crescita per il Gruppo, i principali rischi erano legati, nel 2021, alla gestione delle problematiche connesse alla pandemia, ovvero alla difficoltà di fornire i prodotti nei volumi e nei tempi richiesti dalla clientela. Le criticità principali nel 2022 sono, invece, connesse all'estrema volatilità del contesto economico influenzato da elevata inflazione (aumento dei costi dei materiali e dei beni energetici), dall'andamento dei tassi di interesse e dalla volatilità del mercato dei cambi, oltre che alla difficoltà di elaborare previsioni, alla retention di risorse chiave e al conflitto in Ucraina.
Il difficile contesto macroeconomico e il rischio di recessione sono stati evidenziati tra i principali rischi dalla maggior parte dei Manager. Altri fattori di rischio rilevanti, a livello locale, sono quelli legati al possibile calo nella domanda e, più in generale, ad un contesto di forte instabilità che rende difficile elaborare previsioni.
La Direzione Internal Audit continuerà ad arricchire la "risk library" e a migliorare ulteriormente le funzionalità della piattaforma, al fine di agevolare l'aggiornamento, la supervisione e il monitoraggio dei rischi.
In relazione ai fattori di rischio a cui è esposta la Società, si evidenzia di seguito una sintesi dei più rilevanti fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l'attività della Società.
Tali fattori di rischio tengono inoltre conto dei risultati del sopramenzionato progetto ERM e delle analisi condotte nel corrente e nei precedenti esercizi, mediante anche approfondimenti condivisi tra l'altro con il Comitato Controllo e Rischi, Corporate Governance e Sostenibilità e con il Collegio Sindacale della Società.
In relazione ai principali rischi, evidenziati di seguito, la Società pone continua attenzione e monitoraggio delle situazioni e delle evoluzioni dell'andamento macroeconomico, di mercato e della domanda per poter porre in atto necessarie e tempestive eventuali azioni strategiche.
Si precisa altresì che oltre ai fattori di rischio e alle incertezze evidenziati nel presente documento, rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l'attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive della Società.
1 - Rischi connessi all'andamento macroeconomico: i risultati economici e la situazione finanziaria della Società sono influenzati anche dall'andamento macroeconomico.
La situazione corrente evidenzia un generale scenario di instabilità che si è venuto a creare contestualmente nelle tre principali potenze economiche mondiali, seppure con dinamiche differenziate e generate da motivazioni diverse: in Europa, il conflitto in Ucraina e la forte inflazione nei prezzi dell'energia, con conseguenze sui consumi e sugli investimenti; in Cina, le politiche zero-Covid e la crisi del settore immobiliare; in USA, le forti pressioni inflazionistiche legate alle politiche fiscali.
La Società effettua un periodico monitoraggio di tali andamenti economici al fine di poter porre in atto le eventuali azioni strategiche con tempestività.
Il Gruppo è soggetto, inoltre, a rischi connessi all'avverarsi di eventuali epidemie, gravi situazioni sanitarie nei principali mercati di riferimento, che potrebbero comportare l'interruzione o limitazione dell'attività in tali mercati (con riferimento alle operations, alla supply chain e/o alla vendita dei prodotti nonchè a tutta l'attività di back office) oltre che a rischi connessi a conflitti locali che possono determinare effetti allargati ai mercati principali, come avvenuto con la guerra in Ucraina.
Tali fenomeni non sono prevedibili, ma la Società, sulla base delle esperienze acquisite, è in grado di reagire e porre in essere tutti gli accorgimenti necessari, provando a limitarne le conseguenze di tali fenomeni come successo durante il 2020/2021, in presenza della crisi sanitaria globale che ha comportato la necessità di far fronte ad una situazione di incertezza sui mercati, come mai successo in precedenza.
Ciononostante il perdurare di tali situazioni potrebbe portare all'interruzione e/o limitazione dell'attività del Gruppo con impatto sui risultati economici e patrimoniali.
2 - Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio: la Società opera su più mercati a livello mondiale ed è esposta ai rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.
Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sulla base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risorse ad essa dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard contabili internazionali.
Le principali valute di esposizione della Società sono il Dollaro USA, il Dollaro Hong Kong e la Sterlina.
Nonostante gli sforzi della Società di minimizzare tali rischi, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un significativo impatto negativo sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della Società.
3 - Rischi connessi all'organizzazione e alla gestione delle risorse umane: il successo della Società dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente la Società e le singole aree di business e dalla professionalità delle risorse umane che lo stesso è stato in grado di attrarre e di sviluppare.
I principali rischi relativi all'area risorse umane sono legati alla capacità della Società di attirare, sviluppare, motivare, trattenere e responsabilizzare personale dotato delle necessarie attitudini, valori, competenze professionali specialistiche e/o manageriali, in relazione all'evoluzione delle necessità della Società.
La perdita delle prestazioni di tali soggetti o di altre
risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business della Società, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Relativamente alla capacità di attrarre risorse di valore, si evidenzia come la Società pianifichi iniziative volte a migliorare sia la qualità della vita professionale dei propri dipendenti e collaboratori, sia l'immagine esterna della Società (comunicazione, rapporti con scuole e università, testimonianze, stage aziendali, ecc.), ricorrendo in alcuni casi all'ausilio di società di servizi specializzate di comprovata esperienza e professionalità.
Sul fronte dello sviluppo e motivazione delle risorse umane, alcune tra le azioni intraprese prevedono il rafforzamento delle competenze manageriali come pure di quelle più specialistiche, di business e normative, con iniziative che vedono coinvolti manager e collaboratori delle diverse aree aziendali.
Sono inoltre previsti sistemi premianti del personale ai più svariati livelli organizzativi - dal personale impiegatizio fino al top management e alle figure chiave - legati al conseguimento di risultati di breve periodo e/o medio lungo termine attraverso un processo di salary review activity.
Specifici investimenti sono diretti alla formazione e sviluppo delle risorse interne più qualificate e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro all'interno della sede (servizio mensa, attività ludico ricreative, spazi dedicati per il tempo libero, accesso ad internet).
Anche per quanto riguarda le risorse umane, l'emergenza sanitaria ha rappresentato un fattore critico che ha determinato il corso dell'ultimo triennio. A fronte della recente emergenza sanitaria da Covid-19, la Società ha definito e implementato un'importante serie di azioni volte ad assicurare la massima sicurezza ed incolumità dei propri dipendenti, assicurando nel contempo la continuità del business.
I rischi sono relativi agli eventi che possono minacciare la continuità di erogazione dei servizi, l'integrità dei dati, di obsolescenza dell'uso delle tecnologie di telecomunicazione e di elaborazione.
Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia per qualsiasi settore e in generale si assiste ad un progressivo aumento dei cosiddetti cyber crime; in tale contesto, assume un crescente rilievo il Cyber Risk, ovvero qualsiasi rischio di perdita finanziaria, interruzione o danno alla reputazione di un'organizzazione, derivante da eventi accidentali (ad esempio: spegnimento del server) o dolosi (ad esempio: furto dei danni sensibili) ai danni del sistema informatico.
La Società ha posto in atto le necessarie azioni per limitare i sopramenzionati rischi, tra cui i consueti dispositivi di sicurezza a protezione delle linee e degli applicativi ai diversi livelli di sicurezza fisica (dalle duplicazioni delle strumentazioni fino all'outsourcing presso società specializzate). L'aggiornamento tecnologico continuo è assicurato anche dall'utilizzo prevalente della piattaforma SAP. Sebbene la Società abbia posto in essere tutte le necessarie azioni per minimizzare tali rischi, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali eventi catastrofali con gli annessi problemi ai sistemi informativi.
La Società ha avviato un progetto pluriennale di Cyber risk management che ha lo scopo di analizzare le relative criticità e porre in atto le necessarie azioni a protezione di tale rischio.
5 - Rischi connessi alla liquidità ed al fabbisogno di mezzi di finanziamento - rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse: il rischio di liquidità - in cui la Società potrebbe incorrere - rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere le obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari. La Società detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.
In relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.
La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, adotta politiche e procedure specifiche, tra cui la centralizzazione del cash management (gestione della liquidità, l'attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine, la dotazione di linee di credito a breve termine tali da garantire ampiamente i margini di manovra richiesti dall'andamento del circolante e dei flussi finanziari).
In relazione al rischio connesso all'andamento dei tassi di interesse la Società al 31 dicembre 2022 ha una posizione finanziaria netta attiva ed un'esposizione soprattutto a medio lungo termine messa in atto per sfruttare l'andamento dei mercati finanziari. Dispone inoltre, di linee di credito bancarie a breve termine (tipicamente a rinnovo annuale), destinate eventualmente alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative.
Nel corso del 2022 si è assistito ad un repentino cambiamento delle politiche monetarie con il significativo aumento dei tassi di interesse.
La gestione di tale rischio viene comunque effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione dei rischi di cambio. Ciononostante, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business della Società, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.
Alla data della presente relazione la Società ha in essere un contratto di copertura per la fluttuazione dei tassi di interesse a fronte di finanziamenti a medio/lungo termine.
A. Informativa finanziaria: i rischi connessi all'affidabilità dell'informativa finanziaria, ed in particolare all'eventualità che le informazioni contenute nel bilancio annuale e nelle relazioni periodiche risultino non corrette, costituiscono alcuni tra i rischi da considerare con maggiore attenzione, soprattutto in una Società quotata in borsa.
Nell'esercizio 2022, il monitoraggio sull'effettiva applicazione del sistema di gestione dei rischi relativi all'informativa finanziaria, così come la sua periodica valutazione, sono stati svolti in modo continuativo con il coordinamento delle funzioni preposte.
Al fine di garantire un sistema di controllo interno affidabile relativamente all'informativa finanziaria, la Società si è dotata di un sistema di procedure operative amministrative e contabili che comprendono istruzioni, principi e aggiornamento delle politiche contabili, nonché altre procedure per la predisposizione del bilancio consolidato e dell'informativa finanziaria periodica.
Le funzioni centrali corporate della Società sono responsabili della gestione e diffusione di tali procedure alle società del Gruppo. Gli organi di controllo (interni ed esterni) effettuano la relativa attività di verifica nell'ambito delle proprie competenze. Eventuali carenze nel mantenere adeguati processi e controlli amministrativo contabili e gestionali potrebbero comportare errori nell'informativa finanziaria della Società.
In aggiunta all'informativa finanziaria, la Società predispone la Dichiarazione Non Finanziaria sulla base dei principi GRI-2021 ed invia, su base annuale, opportune istruzioni alle filiali per la consuntivazione degli indicatori non finanziari richiesti.
B. Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: il D. Lgs. 231/2001 ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano, conformemente a quanto previsto in ambito comunitario, uno specifico regime di responsabilità a carico degli enti per alcune tipologie di reati, ove per "enti" si intendono le società commerciali, di capitali e di persone e le associazioni, anche prive di personalità giuridica.
In applicazione di tale normativa e delle sue modifiche ed integrazioni, la Società ha adottato, secondo quanto stabilito all'art. 6 del D. Lgs. 231/2001, il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" idoneo ad evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico e il relativo "Codice etico", destinati a trovare applicazione sia con riguardo alle società italiane del Gruppo, sia, in quanto applicabile, con riferimento alle controllate estere, essendo la Società chiamata a rispondere, ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 231/2001 anche per i reati commessi all'estero onde evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico.
Pertanto, la responsabilità amministrativa della Società ex D. Lgs. 231/2001 potrebbe sussistere, laddove essa dovesse essere effettivamente accertata in esito ad un eventuale giudizio promosso nei confronti di una delle società del Gruppo, incluse le controllate estere, non potendosi escludere, in tale ipotesi, oltre alla conseguente applicazione delle relative sanzioni, ripercussioni negative sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
La Società ha adottato una procedura diretta a disciplinare l'operatività con le parti correlate, conformemente ai principi stabiliti dall'Autorità di Vigilanza con il Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.
La procedura individua le operazioni soggette a specifiche regole di istruzione e approvazione delle operazioni con parti correlate, graduate in relazione alla loro maggiore (o minore) rilevanza. La procedura è caratterizzata da una forte valorizzazione del ruolo degli Amministratori Indipendenti, i quali devono sempre rilasciare un parere preventivo rispetto all'operazione proposta (se l'operazione è di maggiore rilevanza, il parere è vincolante per il Consiglio); gli Amministratori Indipendenti, tra l'altro, devono essere coinvolti nella fase "istruttoria" precedente l'approvazione delle operazioni di maggiore rilevanza.
Si ritiene che tale procedura costituisca un ulteriore presidio a garanzia della trasparenza dell'operatività della Società.
Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nell'allegato n. 4 alle Note illustrative.
Per ulteriori dettagli relativi alla gestione dei rischi da parte della Società si rinvia alle Note illustrative.

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale era rappresentato da n. 150.896.092 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.344.
Nel corso del 2022 sono state esercitate n. 163.908 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale è rappresentato, dunque, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

Al 31 dicembre 2022 la Società detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.
In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.
L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).

La Società ha esercitato, congiuntamente con la consolidante De Longhi Industrial S.A., l'opzione per il regime di tassazione di gruppo denominato "Consolidato Nazionale", previsto dagli artt. da 117 a 129 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1 marzo 2018, per il triennio 2022 - 2024.
Rapporti derivanti da operazioni con parti correlate
Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse rientrano nel corso della normale attività delle Società.
Le informazioni delle operazioni con parti correlate sono riepilogate nelle Note illustrative all'Allegato n. 4.
Nel presente documento, in aggiunta agli indicatori economici e patrimoniali previsti dagli IFRS, vengo no presentati ulteriori indicatori di performance al fine di consentire una migliore analisi dell'anda mento della gestione della Società. Tali indicatori non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le Non-GAAP Measures utilizzate sono le seguenti:
• EBITDA: tale grandezza economica è utilizzata dalla Società come financial targets nelle pre sentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori), e rappre senta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative della Società in ag giunta al Risultato operativo.
L'EBITDA è una grandezza economica interme dia che deriva dal Risultato operativo dal quale sono esclusi gli ammortamenti delle immobiliz zazioni materiali e immateriali. Viene riportato anche nella versione al netto delle componenti non ricorrenti, che sono esplicitate nello schema di conto economico.
altri crediti immobilizzati, delle attività per impo ste anticipate, a cui sono sottratte le passività fi scali differite, i benefici a dipendenti e i fondi per rischi ed oneri.
• Indebitamento finanziario netto/ (Posizione fi nanziaria netta attiva): tale grandezza è rappre sentata dai debiti finanziari al netto della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché degli altri crediti finanziari; viene riporta ta anche nella versione "bancaria" al netto delle componenti di natura non bancaria. Nelle "Note illustrative" sono evidenziate le voci della situa zione patrimoniale - finanziaria utilizzate per la determinazione.
I dati riportati nel presente documento, inclusi alcuni valori percentuali, sono stati arrotondati ri spetto al valore in unità di Euro. Conseguentemen te alcuni totali, nelle tabelle, potrebbero non coinci dere con la somma algebrica dei rispettivi addendi.


Il Decreto Legislativo n.254/2016, di attuazione della Direttiva 95/2014 - cosiddetta "Direttiva Barnier" - prevede l'obbligo di pubblicazione di una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) per gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni a partire dall'esercizio fiscale 2017.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione sulla gestione del bilancio consolidato.
Eventi successivi
Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.
1) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: presentazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione. Deliberazioni inerenti e conseguenti").
nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:
"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'ulteriore documentazione prevista dalla legge
di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A.".
2) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").
in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, pari ad Euro 100.808.066, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:
"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., tenuto conto dell'utile d'esercizio risultante dal bilancio al 31 dicembre 2022, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione
Treviso, 13 marzo 2023
Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi
Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

| (Valori in Euro) | Nota | 2022 | di cui non ricorrenti | 2021 | di cui non ricorrenti |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 1 | 12.667.489 | 14.547.102 | ||
| Totale ricavi netti | 12.667.489 | 14.547.102 | |||
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2 | (67.480) | (50.630) | ||
| Consumi | (67.480) | (50.630) | |||
| Costo del lavoro | 3 | (7.846.428) | (19.656.283) | (83.079) | |
| Costi per servizi e oneri diversi di gestione | 4 | (18.842.222) | (20.974.778) | (9.013) | |
| Ammortamenti | 5 | (392.120) | (560.969) | ||
| Risultato operativo | (14.480.761) | (26.695.558) | |||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 6 | 121.092.914 | 128.062.180 | ||
| Risultato prima delle imposte | 106.612.153 | 101.366.622 | |||
| Imposte | 7 | (5.804.087) | 5.732.161 | ||
| Risultato netto | 100.808.066 | 107.098.783 |
L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.
| (Valori in Euro) | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Risultato netto | 100.808.066 | 107.098.783 |
| Altre componenti dell'utile complessivo: | ||
| - Variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge | 3.399.806 | 1.340.138 |
| - Effetto fiscale sulla variazione del fair value dei derivati di copertura cash flow hedge | (815.953) | (321.633) |
| Totale altre componenti dell'utile complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio |
2.583.853 | 1.018.505 |
| - Valutazione attuariale fondi | 51.366 | (27.775) |
| - Effetto fiscale valutazione attuariale fondi | (12.328) | 6.666 |
| Totale altre componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio |
39.038 | (21.109) |
| Totale altre componenti dell'utile complessivo | 2.622.891 | 997.396 |
| Totale Utile complessivo al netto delle imposte | 103.430.957 | 108.096.179 |
| ATTIVO (Valori in Euro) |
Nota | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni immateriali | 64.753 | 102.154 | |
| - Altre immobilizzazioni immateriali | 8 | 64.753 | 102.154 |
| Immobilizzazioni materiali | 1.107.229 | 1.195.522 | |
| - Altre immobilizzazioni materiali | 9 | 111.275 | 161.975 |
| - Diritto d'uso beni in leasing | 10 | 995.954 | 1.033.547 |
| Partecipazioni e altre attività finanziarie | 569.636.587 | 567.944.179 | |
| - Partecipazioni | 11 | 567.516.127 | 567.516.127 |
| - Crediti | 12 | 100.372 | 112.325 |
| - Altre attività finanziarie non correnti | 13 | 2.020.088 | 315.727 |
| Totale attività non correnti | 570.808.569 | 569.241.855 | |
| Attività correnti | |||
| Crediti commerciali | 14 | 1.219.377 | 1.271.103 |
| Crediti verso erario per imposte correnti | 15 | 483.234 | 796.240 |
| Altri crediti | 16 | 7.613.333 | 16.102.280 |
| Crediti e altre attività finanziarie correnti | 17 | 861.910.713 | 885.925.998 |
| Disponibilità liquide | 18 | 2.470.208 | 20.466.996 |
| Totale attività correnti | 873.696.865 | 924.562.617 | |
| Totale attivo | 1.444.505.434 | 1.493.804.472 |
L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO (Valori in Euro) |
Nota | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||
| Patrimonio netto | 588.530.595 | 605.379.485 | |
| - Capitale Sociale | 21 | 226.590.000 | 226.344.138 |
| - Riserve | 22 | 261.132.529 | 271.936.564 |
| - Risultato netto | 100.808.066 | 107.098.783 | |
| Totale patrimonio netto | 588.530.595 | 605.379.485 | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | 714.301.106 | 615.673.373 | |
| - Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) | 23 | 477.581.507 | 357.456.781 |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) | 24 | 236.026.199 | 257.455.550 |
| - Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) | 10 | 693.400 | 761.042 |
| Passività fiscali differite | 25 | 13.300.309 | 1.196.014 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 3.604.485 | 5.878.911 | |
| - Benefici ai dipendenti | 26 | 3.604.485 | 5.878.911 |
| Totale passività non correnti | 731.205.900 | 622.748.298 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali | 27 | 7.600.488 | 5.864.825 |
| Debiti finanziari | 110.090.798 | 243.171.419 | |
| - Debiti verso banche (quota a breve termine) | 23 | 87.916.257 | 220.608.775 |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) | 24 | 21.870.165 | 22.285.217 |
| - Debiti per leasing (quota a breve termine) | 10 | 304.376 | 277.427 |
| Altri debiti | 28 | 7.077.653 | 16.640.445 |
| Totale passività correnti | 124.768.939 | 265.676.689 | |
| Totale passivo e patrimonio netto | 1.444.505.434 | 1.493.804.472 |
L'allegato n. 4 riporta l'effetto dei rapporti patrimoniali con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.
| (Valori in Euro) | Nota | 2022 | 2021 |
|---|---|---|---|
| Risultato netto | 100.808.066 | 107.098.783 | |
| Imposte sul reddito del periodo | 5.804.087 | (5.732.161) | |
| Proventi per dividendi | (132.947.008) | (133.327.104) | |
| Ammortamenti | 392.120 | 560.969 | |
| Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie | (1.355.653) | 3.064.873 | |
| Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) | (27.298.388) | (28.334.640) | |
| Variazioni delle attività e passività: | |||
| Crediti commerciali | 51.726 | 2.147.191 | |
| Debiti commerciali | 1.735.663 | 1.520.107 | |
| Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto | 4.708.928 | 5.377.629 | |
| Pagamento imposte sul reddito | - | (917.747) | |
| Flussi finanziari generati da movimenti di capitale circolante (B) | 6.496.317 | 8.127.180 | |
| Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) | (20.802.071) | (20.207.460) | |
| Attività di investimento: | |||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | - | (124.429) | |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | - | (136.086) | |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali | - | 16.393 | |
| Incasso dividendi | 132.947.008 | 139.727.104 | |
| Flussi finanziari generati da attività di investimento (C) | 132.947.008 | 139.482.982 | |
| Flusso netto operativo (A+B+C) | 112.144.937 | 119.275.522 | |
| Esercizio stock option | 3.353.361 | 7.110.006,00 | |
| Distribuzione dividendi | (124.636.775) | (80.671.312) | |
| Accensione finanziamenti | 200.000.000 | 450.000.000 | |
| Pagamento interessi su finanziamenti | (6.333.818) | (3.797.558) | |
| Rimborso finanziamenti e altre variazioni nette delle fonti di finanziamento | (202.524.493) | (471.493.173) | |
| Flusso di cassa assorbito dalla variazione di voci di patrimonio netto e attività di finanziamento (D) |
(130.141.725) | (98.852.037) | |
| Variazioni delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) | (17.996.788) | 20.423.485 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 18 | 20.466.996 | 43.511 |
| Variazioni delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) | (17.996.788) | 20.423.485 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 18 2.470.208 20.466.996
A partire dal 2022, per una migliore rappresentazione, è stata rivista la classificazione degli investimenti netti in beni in leasing; i valori del 2021 sono stati pertanto riclassificati coerentemente.
L'allegato n.2 riporta il rendiconto finanziario in termini di posizione finanziaria netta.
| (Valori in Euro) | Capitale Sociale |
Riserva da sovraprezzo delle azioni |
Riserva legale |
Riserva straordinaria |
Riserva azioni proprie |
Riserve Fair value e Cash flow hedge |
Riserva stock option |
Riserva valutazione attuariale fondi |
Riserve di risultato |
Risultato netto |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2020 | 225.822.846 | 25.837.525 | 44.850.000 | 180.542.363 | (14.533.855) | (924.995) | 6.784.401 | (113.310) | 10.441.324 | 88.710.388 | 567.416.687 |
| Ripartizione del risultato d'esercizio 2020 come da assemblea del 21 aprile 2021 |
|||||||||||
| - distribuzione dividendi | (80.821.552) | (80.821.552) | |||||||||
| - destinazione a riserve | 317.569 | 7.571.267 | (7.888.836) | - | |||||||
| Costo figurativo (Fair Value) stock option |
3.578.166 | 3.578.166 | |||||||||
| Esercizio stock option | 521.292 | 8.462.413 | (1.873.700) | 7.110.005 | |||||||
| Totale movimenti da operazioni con gli azionisti |
521.292 | 8.462.413 | 317.569 | 7.571.267 | - | - | 1.704.466 | - | - | (88.710.388) | (70.133.381) |
| Utile netto del periodo | 107.098.783 | 107.098.783 | |||||||||
| Altre componenti dell'utile complessivo |
1.018.505 | (21.109) | 997.396 | ||||||||
| Utile complessivo | - | - | - | - | - | 1.018.505 | - | (21.109) | - | 107.098.783 | 108.096.179 |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 226.344.138 | 34.299.938 | 45.167.569 | 188.113.630 | (14.533.855) | 93.510 | 8.488.867 | (134.419) | 10.441.324 | 107.098.783 | 605.379.485 |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 226.344.138 | 34.299.938 | 45.167.569 | 188.113.630 | (14.533.855) | 93.510 | 8.488.867 | (134.419) | 10.441.324 | 107.098.783 | 605.379.485 |
| Ripartizione del risultato d'esercizio 2021 come da assemblea del 20 aprile 2022 |
|||||||||||
| - distribuzione dividendi | (17.503.092) | (106.997.524) | (124.500.616) | ||||||||
| - destinazione a riserve | 101.259 | (101.259) | - | ||||||||
| Costo figurativo (Fair Value) stock option |
867.408 | 867.408 | |||||||||
| Esercizio/Annullamento stock option | 245.862 | 3.967.819 | 2.122.890 | (2.983.210) | 3.353.361 | ||||||
| Totale movimenti da operazioni con gli azionisti |
245.862 | 3.967.819 | 101.259 | (15.380.202) | - | - | (2.115.802) | - | - | (107.098.783) | (120.279.847) |
| Utile netto del periodo | 100.808.066 | 100.808.066 | |||||||||
| Altre componenti dell'utile complessivo |
2.583.853 | 39.038 | 2.622.891 | ||||||||
| Utile complessivo | - | - | - | - | - | 2.583.853 | - | 39.038 | - | 100.808.066 | 103.430.957 |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 226.590.000 | 38.267.757 | 45.268.828 | 172.733.428 | (14.533.855) | 2.677.363 | 6.373.065 | (95.381) | 10.441.324 | 100.808.066 | 588.530.595 |

Note illustrative


De' Longhi S.p.A., società con sede legale a Treviso le cui azioni sono quotate sul Mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, è la società controllante del Gruppo De' Longhi e svolge attività di Holding con la gestione e fornitura di servizi centralizzati a società controllate ed attività relativa alla gestione di partecipazioni del Gruppo.
Il bilancio d'esercizio di De' Longhi S.p.A. al 31 dicembre 2022 è stato redatto sulla base dei principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB"), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea (fino al 31 dicembre 2022), ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. A livello interpretativo e di supporto applicativo sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:
I principi contabili e i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono conformi a quelli adottati per il bilancio alla data del 31 dicembre 2021; i nuovi emendamenti e principi contabili, descritti in seguito, non hanno avuto impatti rilevanti sul presente bilancio.
Il bilancio al 31 dicembre 2022 è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.
La situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta secondo il criterio della distinzione tra poste correnti e non correnti.
Il conto economico è presentato per natura di spesa, struttura ritenuta idonea a rappresentare più fedelmente la situazione economica della Società.
Il rendiconto finanziario è predisposto esponendo i flussi finanziari secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7.
Il presente bilancio è presentato in Euro (valuta funzionale della Società) e tutti i valori delle Note illustrative sono arrotondati alle migliaia di Euro (M/Euro), se non altrimenti indicato, mentre gli schemi sono stati redatti all'unità di Euro, come previsto dalla normativa civilistica.
Il bilancio è predisposto secondo il principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari. Si basa, inoltre, sul presupposto della continuità aziendale; pur in un contesto caratterizzato ancora da notevole incertezza derivante dall'imprevedibilità dei potenziali effetti del conflitto in Ucraina e dalle tensioni inflattive, la Società, tenuto conto della propria solidità finanziaria, delle azioni intraprese per mitigare i rischi e del proprio modello di business, ritiene che non sussistano elementi che facciano dubitare della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal paragrafo 25 dello IAS 1.
I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione. La descrizione delle modalità attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari, è contenuta nella nota 32. Gestione dei rischi delle presenti Note illustrative.
A partire dal 1° gennaio 2022, sono applicabili le modifiche, pubblicate dallo IASB in data 14 maggio 2020, relativamente ad alcuni principi, ovvero gli Amendments to IFRS 3 - Business Combinations, gli Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment, gli Amendments to IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets. Sono altresì valide le modifiche apportate, nell'ambito degli Annual Improvement, all'IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 - Financial Instruments, allo IAS 41 - Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 - Leases.
Il presente bilancio non ha risentito in maniera significativa a seguito dell'applicazione delle sopra citate modifiche.
A partire dal primo esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2023 saranno applicabili alcuni nuovi principi e/o modifiche a standard esistenti; di seguito si riporta un breve riepilogo delle principali novità.
Con Regolamento 2036/2021 del 19 novembre 2021 la Commissione Europea ha adottato l'IFRS 17 - Insurance contracts che sostituirà l'esistente IFRS 4. Il nuovo principio stabilisce le regole per il riconoscimento, la misurazione, la rappresentazione e l'informativa relativamente ai contratti assicurativi; si applicherà a tutti i contratti assicurativi attraverso un modello contabile di riferimento basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual Service Margin (CSM).
Successivamente, il Regolamento 1491/2022 dell'8 settembre 2022 ha modificato le precedenti disposizioni transitorie consentendo alle imprese di superare le differenze di classificazione delle informazioni comparative che dovessero emergere in fase di prima applicazione.
Con Regolamento 357/2022 del 2 marzo 2022, la Commissione Europea ha adottato alcune modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statement e allo IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors con lo scopo di migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.
Con Regolamento 1392/2022 dell'11 agosto 2022 la Commissione Europea ha introdotto degli emendamenti Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction - Amendments to IAS 12 con l'obiettivo di specificare la contabilizzazione delle imposte differite su fenomeni connessi a casi particolari come, ad esempio, leasing e obblighi di smantellamento.
L'informativa per settore è esposta solo con riferimento al bilancio consolidato come previsto dall'IFRS 8.
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, generalmente di 4 anni, se le stesse hanno una vita utile finita.
Le attività materiali di proprietà sono iscritte al costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzate in modo sistematico sulla base della vita utile residua.
Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.
I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondono ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del "component approach", secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
La vita utile indicativa, stimata dalla Società per le varie categorie di immobilizzazioni materiali, è la seguente:
| Attrezzature industriali e commerciali |
1 anno |
|---|---|
| Altri beni | 4 - 8 anni |
L'attività consistente nel diritto di utilizzo dei beni in leasing, conformemente all'IFRS 16, è valutata al costo comprensivo del valore attuale dei pagamenti futuri (attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili), dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario, dei canoni leasing pagati anticipatamente e della stima dei costi per lo smantellamento, la rimozione e il ripristino. Il valore del bene è sistematicamente ammortizzato.
La Società verifica, almeno una volta l'anno, se i valori contabili delle attività immateriali e materiali iscritti in bilancio hanno subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdite di valore, il valore contabile è ridotto al relativo valore recuperabile.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società valuta eventuali perdite di valore delle unità generatrici di flussi finanziari cui il bene appartiene.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione in una delle tre categorie individuate dall'IFRS 9. La classificazione dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione.
Il modello di business si riferisce al modo in cui sono generati i flussi finanziari che può risultare dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività o da entrambi.
Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al costo ammortizzato se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi finanziari previsti da contratto, rappresentati unicamente da pagamenti, previsti a date predeterminate, del capitale e degli interessi. La valutazione prevede l'utilizzo del criterio dell'interesse effettivo.
Un'attività finanziaria è classificata tra le attività valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico complessivo se è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle stesse e sono previsti contrattualmente, a date predeterminate, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e di interessi. Per le attività incluse in questa categoria, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite per riduzione di valore sono rilevati a conto economico nel risultato di periodo; le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene rilasciata in conto economico.
In fase di rilevazione iniziale gli strumenti rappresentativi di capitale possono essere inclusi nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate nel conto economico complessivo.
La categoria delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprende le attività detenute per la negoziazione, ossia acquisite per la vendita nel breve periodo, e le attività designate come tali.
Al momento della rilevazione iniziale, un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading può essere designato tra gli strumenti finanziari le cui variazioni successive di fair value sono rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività ed è irrevocabile.
I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Le passività finanziarie sono rappresentate principalmente da finanziamenti valutati sulla base del criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante è estinta, annullata, ovvero adempiuta.
I debiti per leasing sono pari al valore attuale dei pagamenti dovuti e non ancora versati alla data di bilancio attualizzati al tasso di interesse implicito del contratto, se facilmente determinabile, o, in alternativa, al tasso di finanziamento marginale, ovvero al tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e garanzie simili. In caso di rideterminazione della durata del leasing, dell'opzione di acquisto e del valore residuo garantito o di rideterminazione dei pagamenti variabili basati su indici o tassi, la passività del leasing viene rideterminata.
Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, sono rispettate le seguenti condizioni:
In base all'IFRS 9 tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value.
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.
Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel conto economico complessivo. La porzione efficace degli utili o perdite cumulati è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura, o a quella parte di essa diventata inefficace, sono iscritti a conto economico.
Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel conto economico complessivo, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
Net investment hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, incluse le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, la contabilizzazione è simile alle coperture di cash flow hedge. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Le obbligazioni nette relative a piani a favore di dipendenti, principalmente il fondo di trattamento di fine rapporto (per la quota mantenuta in azienda) e i fondi pensione, sono iscritti al valore atteso futuro dei benefici che i dipendenti percepiranno e che hanno maturato alla data di bilancio. L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).
La Società riconosce benefici addizionali all'Amministratore Delegato e ad un ristretto numero di dirigenti e risorse chiave attraverso piani di partecipazione al capitale sotto forma di stock option. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 - Share-Based Payment, il valore corrente delle stock option determinato alla data di assegnazione è rilevato a conto economico tra i costi del personale in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione dell'opzione e quella in cui i dipendenti interessati, amministratori e soggetti che rendono abitualmente prestazioni d'opera a favore di una o più società del Gruppo, maturano pienamente il diritto a ricevere il compenso, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.
Ad ogni data di bilancio la Società rivede le stime in base al numero delle opzioni che si attende matureranno sulla base delle condizioni di maturazione, indipendentemente dal valore di mercato delle azioni. L'effetto di eventuali variazioni rispetto alle stime originarie è rilevato nel conto economico con contropartita nel patrimonio netto.
Al momento dell'esercizio delle stock option le somme ricevute dal dipendente, al netto dei costi direttamente attribuibili alla transazione, sono accreditate a capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni emesse ed a riserva sovrapprezzo azioni per la rimanente parte.
Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando anche le non-vesting condition.
Il fair value delle stock option è rilevato con contropartita alla voce Riserva per stock option.
La Società rileva fondi per rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta (si rinvia anche a quanto riportato di seguito in merito all'uso di stime).
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione.
L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato come interesse passivo. Per i rischi per i quali il manifestarsi di una passività è meno che probabile ma non remoto viene data apposita sezione informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
La voce "Ricavi" comprende i corrispettivi per prestazioni di servizi.
I ricavi rappresentano il corrispettivo a cui si ha diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto di terzi. La Società rileva i ricavi quando adempie l'obbligazione prevista dal contratto, ossia quando trasferisce al cliente il controllo dei servizi.
Sulla base del modello a cinque step introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi nel momento in cui risultino soddisfatti i seguenti criteri:
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei servizi al cliente.
I costi e le spese sono contabilizzati per competenza.
I dividendi distribuiti costituiscono movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.
I dividendi ricevuti sono rilevati quando sorge il diritto della Società a riceverne il pagamento.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile, ad eccezione delle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro.
Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le imposte differite, a fronte delle riserve di utili distribuibili di società controllate, sono rilevate solo nel caso in cui sia probabile la loro distribuzione.
Eventuali incertezze relativamente ai trattamenti fiscali sono considerate nel calcolo delle imposte coerentemente con le predisposizioni dell'IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments.
Il presente bilancio, redatto in conformità agli IFRS, contiene stime ed ipotesi effettuate dalla Società relative ad attività e passività, costi, ricavi e passivi tà potenziali alla data del bilancio. Tali stime si fon dano su esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche, sulla base delle informa zioni disponibili al momento della stima.
Le assunzioni derivanti da tali stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nel periodo in cui si manifestano; i risultati effettivi potrebbero pertanto differire da tali stime.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni uti lizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e pas sività; si rinvia alle note esplicative delle singole voci per i riferimenti al valore contabile.
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali, che richiedono l'assunzione di ipotesi statistiche circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali ed i tassi di mortalità.
La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'e sercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.
Le imposte differite attive potrebbero includere quelle relative a perdite fiscali riportate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di ade guati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.
Una valutazione discrezionale è richiesta agli am ministratori per determinare l'ammontare delle im poste differite attive che possono essere iscritte a bilancio. Essi devono stimare la probabile manife stazione temporale e l'ammontare degli utili futuri fiscalmente imponibili, nonché una strategia di pia nificazione delle imposte future.
La Società effettua diversi accantonamenti relativi a contenziosi o rischi di varia natura, riguardanti di verse problematiche e soggetti alla giurisdizione di diversi paesi. La determinazione della passività, il grado di probabilità della stessa e la quantificazio ne richiedono dei processi di stima a volte molto complessi, per i quali gli amministratori utilizzano tutte le informazioni disponibili alla data di redazio ne del bilancio, anche attraverso il supporto di con sulenti legali e fiscali.


Il dettaglio è il seguente:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Sopravvenienze attive | 38 | 9 | 29 |
| Rimborso danni | 2 | 9 | (7) |
| Plusvalenze patrimoniali | - | 16 | (16) |
| Altri ricavi diversi | 12.628 | 14.513 | (1.885) |
| Totale | 12.668 | 14.547 | (1.879) |
La voce "Altri ricavi diversi" include proventi verso società correlate per M/Euro 12.573, come evidenziato nell'allegato n. 4, principalmente relativi a riaddebiti di servizi resi a società controllate.
Il dettaglio è il seguente:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Altri acquisti diversi | 67 | 51 | 16 |
| Totale | 67 | 51 | 16 |
I dati relativi agli accantonamenti al fondo trattamento di fine rapporto e ai benefici a lungo termine stanziati dalla Società, sono riepilogati nella nota 26. Benefici ai dipendenti.
La voce è costituita per M/Euro 867 dal costo figurativo (fair value) di competenza del periodo a fronte del piano di stock option in essere (M/Euro 3.578 al 31 dicembre 2021) il cui calcolo è stato rivisto in seguito alla variazione del numero dei partecipanti; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 20. Piani di stock option.
La voce è così dettagliata:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Spese assicurative | 4.072 | 2.784 | 1.288 |
| Compensi amministratori | 3.523 | 5.004 | (1.481) |
| Consulenze | 3.004 | 6.050 | (3.046) |
| Costi di global marketing | 2.629 | 2.920 | (291) |
| Spese viaggio e rappresentanza | 216 | 267 | (51) |
| Compensi sindaci | 161 | 144 | 17 |
| Costi per godimento beni di terzi | 108 | 117 | (9) |
| Costi telefonici | 33 | 32 | |
| Pubblicità e attività promozionali | 6 | 6 | - |
| Altri servizi diversi | 4.628 | 3.331 | 1.297 |
| Totale costi per servizi | 18.380 | 20.655 | (2.275) |
| Imposte e tasse diverse | 275 | 134 | 141 |
| Altri oneri diversi | 187 | 186 | 1 |
| Totale oneri diversi di gestione | 462 | 320 | 142 |
| Totale costi per servizi e oneri diversi di gestione | 18.842 | 20.975 | (2.133) |
I "Costi per servizi" includono costi sostenuti dalla Società per lo svolgimento della propria attività di Holding ed alcuni costi comuni a più società del Gruppo gestiti centralmente dalla Società e successivamente riaddebitati alle società controllate.
Nel 2022 la voce "Costi per godimento beni di terzi" include i soli costi operativi relativi a contratti che non sono o non contengono un leasing (M/Euro 96; M/Euro 102 al 31 dicembre 2021), nonché i costi relativi a leasing di durata inferiore ai dodici mesi (M/Euro 12; M/Euro 15 al 31 dicembre 2021); per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 10. Leasing.
La voce "Costi per servizi e oneri diversi di gestione" include costi verso società correlate per M/Euro 2.604 come indicato nell'allegato n. 4.
La voce risulta dettagliata come segue:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Ammortamento beni immateriali | 37 | 232 | (195) |
| Ammortamento beni materiali | 51 | 34 | 17 |
| Ammortamento beni in leasing | 304 | 295 | 9 |
| Totale | 392 | 561 | (169) |
Per ulteriori dettagli sugli ammortamenti si rinvia alle tabelle di movimentazione delle attività immateriali, materiali e leasing.
La classificazione per natura dei proventi (oneri) finanziari netti è riepilogata di seguito:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dividendi | 132.947 | 133.327 | (380) |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 132.947 | 133.327 | (380) |
| Proventi (oneri) su operazioni di copertura cambi |
42 | 10 | 32 |
| Utile (perdita) su cambi | (41) | (48) | 7 |
| Utili (perdite) su cambi netti | 1 | (38) | 39 |
| Interessi attivi su finanziamenti | 3.517 | 808 | 2.709 |
| Interessi attivi bancari | 4 | 3 | 1 |
| Proventi finanziari | 3.521 | 811 | 2.710 |
| Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine | (11.418) | (1.774) | (9.644) |
| Interessi passivi su obbligazioni | (3.747) | (3.628) | (119) |
| Interessi passivi su finanziamenti a breve termine e su c/c bancari |
(5) | (1) | (4) |
| Oneri finanziari | (15.170) | (5.403) | (9.767) |
| Interessi per leasing | (11) | (13) | 2 |
| Altri proventi (oneri) vari | (195) | (622) | 427 |
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | (206) | (635) | 429 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | 121.093 | 128.062 | (6.969) |
La voce "Proventi (oneri) finanziari netti" include proventi verso società correlate per M/Euro 136.452, come indicato nell'allegato n. 4.
I dividendi sono relativi ad importi deliberati da parte delle società controllate De' Longhi Appliances S.r.l., De' Longhi Kenwood Gmbh ed E-Services S.r.l..
Gli interessi passivi su finanziamenti includono gli interessi relativi al debito finanziario della Società (ricalcolato in base al metodo dell'amortized cost, per effetto del quale sono stati rilevati interessi passivi in via anticipata rispetto all'effettivo pagamento).
Per ulteriori informazioni relativamente ai contratti di leasing si rinvia alla nota 10. Leasing.
La voce è così composta:
| 2022 | 2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti attive | 5.470 | 5.902 | (432) |
| Imposte anticipate (differite) | (11.274) | (170) | (11.104) |
| Totale | (5.804) | 5.732 | (11.536) |
La Società ha esercitato l'opzione per il regime del Consolidato Fiscale Nazionale (CNM), disciplinato dall'art. 117 e seguenti del DPR n. 917/86, in qualità di consolidata con la controllante De Longhi Industrial S.A., per il triennio 2022 - 2024.
La voce "Imposte anticipate (differite)" include le imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali e sugli utili distribuibili da società controllate. Include, inoltre, il beneficio derivante dalle perdite riportabili ai fini fiscali per le quali è probabile ottenere imponibili fiscali in futuro e lo stanziamento di differite passive per Euro 9,8 milioni correlate alla possibilità di affrancamento di alcune riserve di utili disponibili presso alcune società del Gruppo come previsto dalla L.197/2022.
Per ulteriori dettagli relativi alle imposte differite si rinvia a quanto riportato alla nota 25. Passività fiscali differite.
Si riporta di seguito la tabella di riconciliazione dell'onere fiscale:
| 2022 | % | 2021 | % | |
|---|---|---|---|---|
| Reddito ante imposte | 106.612 | 100,0% | 101.367 | 100,0% |
| Imposte teoriche | (25.586) | (24,0%) | (24.328) | (24,0%) |
| Variazioni fiscali permanenti (dividendi al netto di costi non deducibili) e altri effetti |
19.782 | 18,6% | 30.060 | 29,7% |
| Imposte Effettive | (5.804) | (5,4%) | 5.732 | 5,7% |

Commenti alle principali voci dell'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Lordo | Netto | Lordo | Netto | Variazione | |
| Diritti di brevetto | 2.244 | 65 | 2.244 | 102 | (37) |
| Totale | 2.244 | 65 | 2.244 | 102 | (37) |
Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel corso del 2022:
| Diritti di brevetto | |
|---|---|
| Saldo iniziale netto | 102 |
| Ammortamenti | (37) |
| Saldo finale netto | 65 |
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Lordo | Netto | Lordo | Netto | Variazione | |
| Attrezzature industriali e commerciali |
19 | - | 19 | - | - |
| Altri beni | 246 | 111 | 246 | 162 | (51) |
| Totale | 265 | 111 | 265 | 162 | (51) |
Il seguente prospetto riepiloga i movimenti intervenuti nel corso del 2022:
| Altri beni | |
|---|---|
| Saldo iniziale netto | 162 |
| Ammortamenti | (51) |
| Saldo finale netto | 111 |
I contratti di leasing in essere sono funzionali all'operatività della Società e si riferiscono principalmente alla locazione di immobili e automobili.
Il diritto d'uso dei beni in leasing e relativi movimenti intervenuti nel corso del 2022 è dettagliato come segue:
| Terreni e fabbricati | Altri beni | Totale | ||
|---|---|---|---|---|
| Saldo iniziale netto | 889 | 145 | 1.034 | |
| Incrementi | 154 | 123 | 277 | |
| Decrementi | (11) | - | (11) | |
| Ammortamenti | (216) | (88) | (304) | |
| Saldo finale netto | 816 | 180 | 996 |
Nel corso del 2022, in seguito all'applicazione dell'IFRS 16 - Leases, nel conto economico del periodo sono stati rilevati ammortamenti pari a M/Euro 304 e interessi passivi per leasing per M/Euro 11 a fronte dello storno di costi per godimento di beni di terzi per M/Euro 318.
Al 31 dicembre 2022 sono iscritte a bilancio passività finanziarie per leasing pari a M/Euro 998 (di cui M/Euro 304 con scadenza oltre i 12 mesi).
Le passività finanziarie per leasing includono debiti verso società correlate per M/Euro 720 (di cui M/Euro 202 con scadenza oltre i 12 mesi) come indicato nell'allegato n. 4.
La seguente tabella riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie relative a contratti di leasing sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati:
| Flussi non attualizzati al 31.12.2022 |
Entro un anno | Da uno a cinque | Oltre cinque | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti per leasing | 1.020 | 315 | 705 | - |
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| De Longhi Benelux S.A. | 266.737 | 266.737 | - |
| De' Longhi Appliances S.r.l. | 242.678 | 242.678 | - |
| De'Longhi Deutschland GmbH | 40.800 | 40.800 | - |
| De' Longhi Capital Services S.r.l. | 6.005 | 6.005 | - |
| E-Services S.r.l. | 5.264 | 5.264 | - |
| De'Longhi Romania S.r.l. | 3.078 | 3.078 | - |
| De'Longhi Kenwood GmbH | 2.900 | 2.900 | - |
| Clim.Re S.A. | 54 | 54 | - |
| De'Longhi Polska Sp.Zo.o. | - | - | - |
| Totale | 567.516 | 567.516 | - |
L'elenco delle partecipazioni è riepilogato nell'allegato n. 3. Non sono intervenute movimentazioni nel corso dell'esercizio.
Le partecipazioni detenute in società controllate sono valutate al costo di acquisizione o costituzione.
Non si sono ravvisati indicatori di impairment che possano far ritenere che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore.
L'importo si riferisce a:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese controllate |
95 | 109 | (14) |
| Depositi cauzionali | 5 | 3 | 2 |
| Totale | 100 | 112 | (12) |
L'allegato n. 4 riporta il dettaglio della voce "Crediti verso imprese controllate".
Il dettaglio della voce è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati |
2.020 | 316 | 1.704 |
| Totale | 2.020 | 316 | 1.704 |
Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.
Il saldo è così composto:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti entro 12 mesi | 1.219 | 1.271 | (52) |
| Fondo svalutazione crediti | - | - | - |
| Totale | 1.219 | 1.271 | (52) |
La voce "Crediti commerciali" include crediti verso società correlate per M/Euro 1.161 come indicato nell'allegato n. 4. La voce non include importi esigibili oltre i dodici mesi.
Il dettaglio della voce è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti per imposte dirette | 483 | 796 | (313) |
| Totale | 483 | 796 | (313) |
La Società, nel corso dell'esercizio 2022, si è avvalsa dell'Istituto del "Consolidato Fiscale Nazionale" come disciplinato dal Titolo II Sezione II del DPR n. 917/86, al fine di ottimizzare la gestione finanziaria dei rapporti con l'amministrazione fiscale.
Il dettaglio della voce è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti per IVA | 547 | 4.751 | (4.204) |
| Costi anticipati | 133 | 93 | 40 |
| Anticipi a fornitori | 6 | 184 | (178) |
| Crediti verso personale | 6 | 12 | (6) |
| Crediti diversi | 6.921 | 11.062 | (4.141) |
| Totale | 7.613 | 16.102 | (8.489) |
La Società, nel corso dell'esercizio 2022, si è avvalsa dell'Istituto della "Liquidazione Iva di Gruppo" ai sensi del DM n. 13/12/1979; la voce "Crediti per IVA" accoglie il relativo credito.
La voce "Altri crediti" include crediti verso società correlate per M/Euro 5.457, come indicato nell'allegato n. 4, relativi ai rapporti di "Consolidato Fiscale Nazionale".
Non vi sono crediti verso altri con scadenza oltre 12 mesi.
Il dettaglio della voce è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti finanziari | 860.035 | 885.926 | (25.891) |
| Valutazione fair value degli strumenti finanziari derivati |
1.876 | - | 1.876 |
| Totale | 861.911 | 885.926 | (24.015) |
La voce "Crediti finanziari" è costituita da crediti verso la società De' Longhi Capital Services S.r.l., relativi al contratto di tesoreria centralizzato.
La voce "Crediti e altre attività finanziarie correnti" include crediti verso società correlate per M/Euro 860.035, come indicato nell'allegato n. 4.
Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.
La voce non include crediti con scadenza oltre 12 mesi.
La voce è costituita da eccedenze nei conti correnti di corrispondenza intrattenuti con gli Istituti di Credito.
Commenti alle principali voci del patrimonio netto e del passivo della situazione patrimoniale finanziaria
L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.
L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A. in data 20 aprile 2022 ha deliberato la distribuzione di dividendi per l'importo complessivo di M/Euro 124.501, di cui M/Euro 124.150 pagati nell'esercizio.
La movimentazione delle voci componenti il patrimonio netto è stata fornita negli schemi di bilancio; di seguito vengono commentate le principali voci e le variazioni.
Al 31 dicembre 2022 la Società detiene complessivamente n. 895.350 azioni proprie per un controvalore di M/Euro 14.534 acquistate nel corso degli esercizi precedenti.
In data 20 aprile 2022 l'Assemblea ha deliberato il rinnovo - previa revoca della precedente deliberazione assembleare - dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie fino ad un massimo di 14,5 milioni di azioni ordinarie e, pertanto, in misura non eccedente il quinto del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni detenute dalla Società ed eventualmente dalle sue controllate.
L'autorizzazione è stata approvata, in osservanza delle vigenti disposizioni di legge, per un periodo massimo di 18 mesi (e, pertanto, sino al 20 ottobre 2023).
Al 31 dicembre 2022 è in essere un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020.
A copertura del piano, l'Assemblea ha deliberato un aumento di capitale sociale di massimi nominali Euro 4.500.000 da eseguirsi mediante l'emissione di massime n. 3.000.000 di azioni ordinarie, del valore nominale di Euro 1,5 ciascuna aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, qualora le azioni in portafoglio non fossero capienti.
Scopo del piano è favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza nel Gruppo, collegando la loro retribuzione alla realizzazione della strategia aziendale nel medio-lungo termine.
La durata complessiva del piano è di circa 8 anni e in ogni caso il termine è fissato alla data del 31 dicembre 2027.
L'individuazione dei singoli beneficiari è demandata al Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine o dell'Amministratore Delegato, sentito il Collegio Sindacale sulla base delle rispettive competenze.
L'assegnazione delle opzioni è a titolo gratuito: a fronte dell'assegnazione delle opzioni, i beneficiari non sono pertanto tenuti a pagare alcun corrispettivo. Al contrario, l'esercizio delle opzioni e la conseguente sottoscrizione delle azioni sono soggette al pagamento del prezzo di esercizio.
Ciascuna opzione dà diritto a sottoscrivere una azione, alle condizioni stabilite dal Regolamento. Il prezzo di esercizio è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni della Società sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nei 180 giorni liberi di calendario precedenti la data di approvazione del Piano 2020-2027 e del relativo regolamento da parte dell'Assemblea degli Azionisti. Tale criterio consente di prendere a riferimento un periodo di tempo che, seppure non prossimo al momento di determinazione del prezzo di emissione delle azioni, risulta sufficientemente lungo per mitigare il dato dei corsi di borsa dai fenomeni di volatilità conseguenti alla crisi connessa alla diffusione del coronavirus.
L'esercizio delle opzioni potrà essere effettuato dai beneficiari - in una o più tranche - solo ed esclusivamente nel periodo di esercizio, ricompreso tra:
Le opzioni non esercitate entro la scadenza del periodo di esercizio si intenderanno comunque decadute senza che il beneficiario abbia diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta.
Le azioni avranno godimento regolare e quindi pari a quello delle altre azioni in circolazione alla data della loro emissione e saranno liberamente disponibili e quindi liberamente trasferibili da parte del beneficiario. Si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti per ulteriori informazioni.
Al 31 dicembre 2021 risultavano assegnate stock option relativamente a n. 2.360.000 azioni; nel corso del 2022 il numero si è ridotto a n. 1.560.000 azioni in relazione alle dimissioni dalla carica dell'Amministratore Delegato.
Ai fini della valutazione del piano nell'ambito dell'I-FRS 2 - Pagamenti basati su azioni, sono state individuate due differenti tranche, corrispondenti a un numero di opzioni equamente ripartito nei due periodi di esercizio previsti dal piano. Ne deriva un fair value unitario diverso per ogni singola tranche.
Il fair value delle stock option è rappresentato dal valore dell'opzione alla data di assegnazione determinato applicando il modello Black-Scholes, che tiene conto delle condizioni di esercizio del diritto, del valore corrente dell'azione, della volatilità attesa e del tasso privo di rischio e considerando le condizioni di non-vesting.
La volatilità è stata stimata con l'ausilio dei dati forniti da un provider di informazioni di mercato e corrisponde alla stima di volatilità del titolo nel periodo coperto dal piano.
Assegnazione del 04.05.2020 Assegnazione del 14.05.2020 Assegnazione del 15.05.2020 Assegnazione del 20.05.2020 Assegnazione del 05.11.2020 Fair Value prima tranche 4,4283 4,591 4,4598 4,4637 12,402 Fair Value seconda tranche 4,3798 4,536 4,4034 4,4049 12,0305 Dividendi attesi (Euro) 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% 2,80% Volatilità attesa (%) 35,00% 34,00% 33,00% 32,00% 28,00% Volatilità storica (%) 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% 37,00% Tasso di interesse di mercato (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) (0,2%) Vita attesa opzioni (anni) 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7 Prezzo di esercizio (Euro) 16,982 16,982 16,982 16,982 16,982
Il fair value delle opzioni assegnate e le ipotesi assunte per la sua valutazione sono le seguenti:
Al 31 dicembre 2022 è, invece, giunto a scadenza il piano di incentivazione azionaria, precedentemente in essere, denominato "Piano di stock option 2016-2022" che era stato approvato dall'Assemblea del 14 aprile 2016 con durata complessiva di sette anni. Per ulteriori informazioni circa le caratteristiche del piano si rimanda alla Relazione finanziaria annuale del 31 dicembre 2021.
Complessivamente, in relazione al suddetto piano, sono state esercitate n. 1.560.000 opzioni di cui n. 1.396.092 nel corso degli esercizi precedenti. Le opzioni assegnate, ma non esercitate entro la scadenza dei termini, sono state considerate decadute senza che il beneficiario abbia avuto diritto ad alcun indennizzo o risarcimento di sorta, come previsto dal Regolamento. La Riserva relativa è stata, di conseguenza, girocontata alla Riserva Straordinaria.
Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale era rappresentato da n. 150.896.092 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.344.
Nel corso del 2022 sono state esercitate n. 163.908 opzioni relative al "Piano di stock option 2016-2022", ad un prezzo di esercizio di Euro 20,4588, e conseguentemente sono state sottoscritte un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro.
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale è rappresentato, dunque, da n. 151.060.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,5 Euro per un totale di M/Euro 226.590.

| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 38.268 | 34.300 | 3.968 |
| Riserva legale | 45.269 | 45.168 | 101 |
| Altre riserve: | |||
| - Riserva straordinaria | 172.734 | 188.114 | (15.380) |
| - Riserva fair value e cash flow hedge | 2.677 | 93 | 2.584 |
| - Riserva stock option | 6.373 | 8.489 | (2.116) |
| - Riserva azioni proprie in portafoglio | (14.534) | (14.534) | - |
| - Riserva da valutazione attuariale | (95) | (134) | 39 |
| - Riserve di risultato | 10.441 | 10.441 | - |
| Totale | 261.133 | 271.937 | (10.804) |
A seguito dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione, avvenuta in occasione della quotazione sul mercato telematico di Milano, oggi Euronext Milan, del 23 luglio 2001, è stata costituita una Riserva da sovrapprezzo delle azioni, successivamente ridotta a seguito della scissione a favore di DeLclima S.p.A., il cui valore al 31 dicembre 2021 era pari a M/Euro 34.300 in seguito all'esercizio delle opzioni relativamente al "Piano di stock option 2016-2022". Nel corso del 2022 la riserva è stata incrementata a M/Euro 38.268 in relazione agli ulteriori esercizi di opzioni di detto piano per M/Euro 3.968.
La voce "Riserva legale" al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 45.168. L'incremento pari a M/Euro 101 è dovuto alla destinazione dell'utile d'esercizio del 2021 deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2022.
La Riserva straordinaria è diminuita per complessivi M/Euro 15.380 per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dalla predetta Assemblea degli Azionisti per M/Euro 17.503 al netto di un incremento di M/Euro 2.123 connesso all'annullamento delle opzioni assegnate nell'ambito del "Piano di stock option 2016-2022" non esercitate entro i termini del piano stesso.
La "Riserva fair value e cash flow hedge" è iscritta per un valore di M/Euro 2.677 al netto di un effetto fiscale pari a M/Euro 845. Tale riserva deriva dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di copertura.
Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.
Al 31 dicembre 2022 la Riserva stock option si riferisce al piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di stock option 2020-2027" già descritto nella nota 20. Piani di Stock option.
La riserva ha un valore positivo di M/Euro 6.373 che rappresenta il fair value delle opzioni determinato alla data di assegnazione, rilevato a quote costanti lungo il periodo che intercorre tra la data di assegnazione e quella di maturazione. Nel corso dell'esercizio sono stati stanziati M/Euro 867 come risultante della valutazione al fair value delle opzioni in essere al netto dell'annullamento delle opzioni conseguente alla variazione del numero degli aventi diritto.
Relativamente al "Piano di stock option 2016-2022" la riserva, che al 31 dicembre 2021 risultava pari a M/Euro 2.983, è stata azzerata in seguito all'esercizio di n. 163.908 opzioni per complessivi M/Euro 860 e l'annullamento delle opzioni non esercitate entro i termini del piano.
La "Riserva azioni proprie in portafoglio" negativa per M/Euro 14.534 rappresenta il controvalore titoli di n. 895.350 di azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di buy back.
Riepiloghiamo di seguito la disponibilità delle poste del Patrimonio netto:
| Natura / Descrizione: | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 226.590 (1) | ||
| Riserve di capitale: | |||
| - Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 38.268 (2) | A, B | |
| - Riserva azioni proprie in portafoglio | (14.534) | ||
| Riserve di utili: | |||
| - Riserva legale | 45.269 | B | |
| - Riserva straordinaria | 172.734 | A, B, C | 158.105 |
| - Riserva fair value e cash flow hedge | 2.677 | ||
| - Riserva stock option | 6.373 | ||
| - Riserva da valutazione attuariale | (95) | ||
| - Riserve di risultato | 10.441 | A, B, C | 1.866 |
| Totale | 487.723 (3) | 159.971 |
(1) Si segnala l'esistenza di un vincolo fiscale per M/Euro 2.853 in seguito ad aumento gratuito mediante utilizzo di riserve in sospensione d'imposta avvenuto nel corso del 1997. Il vincolo è aggiornato ai dati del modello Società di Capitali (SC) Redditi 2022.
(2) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c.
(3) Si segnala l'esistenza di un vincolo fiscale per operazioni di riallineamento ai maggiori valori civilistici effettuate nel 2000 e nel 2005 per M/Euro 54.031 (capitale sociale), M/Euro 1.256 (riserva legale) e M/Euro 18.722 (riserva straordinaria). Il vincolo è aggiornato ai dati del modello Redditi Società di Capitali (SC) 2022.
Legenda:
A: per aumento capitale
La voce debiti verso banche è così analizzata:
| Entro un anno | Da uno a cinque | Oltre cinque | Saldo 31.12.2022 |
Entro un anno | Da uno a cinque | Oltre cinque | Saldo 31.12.2021 |
Variazione | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti bancari correnti | 10 | - | - | 10 | 50.004 | - | - | 50.004 | (49.994) |
| Finanziamenti a lungo, quota a breve | 87.906 | - | - | 87.906 | 170.605 | - | - | 170.605 | (82.699) |
| Totale debiti verso banche a breve | 87.916 | - | - | 87.916 | 220.609 | - | - | 220.609 | (132.693) |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | - | 477.582 | - | 477.582 | - | 357.457 | - | 357.457 | 120.125 |
| Totale debiti verso banche | 87.916 | 477.582 | - | 565.498 | 220.609 | 357.457 | - | 578.066 | (12.568) |
Nel corso dell'esercizio 2022 la Società, nonostante la solida situazione finanziaria, nell'ambito della strategia di consolidamento della durata media effettiva del portafoglio di debito e di creazione di un buffer di liquidità destinato al sostegno di eventuali e transitorie esigenze di cassa, ha ritenuto di incrementare e diversificare la propria disponibilità finanziaria attraverso alcuni accordi, siglati in data 30 giugno 2022 (M/Euro 100.000, durata 5 anni, M/Euro 50.000, durata 5 anni) e 14 luglio 2022 (M/Euro 50.000, durata 5 anni), per la sottoscrizione di nuovi finanziamenti per complessivi Euro 200 milioni.
Inoltre, la Società in data 30 giugno 2022 e 14 luglio 2022 ha negoziato alcune linee RCF per complessivi M/Euro 270.000.
I finanziamenti, prevedono un meccanismo di pricing premiante che lega l'aggiustamento del margine al raggiungimento di specifici target in ambito ESG - Environmental, Social, Governance.
Gli obiettivi ESG si inseriscono nel percorso già intrapreso dal Gruppo di integrazione della sostenibilità nella propria strategia industriale e mirano a coniugare crescita e sviluppo sostenibile; confermano il forte impegno nell'evolvere verso un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come elemento strategico per la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
In relazione ai contratti di finanziamento in essere si rileva che tutti i financial covenants previsti da tali contratti, basati sul rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option (con riferimento ai dati del bilancio consolidato), risultano rispettati al 31 dicembre 2022.
Tutti i principali debiti verso banche sono a tasso variabile; su uno di questi finanziamenti a medio/lungo è stato negoziato un derivato di copertura che ha consentito di trasformare il finanziamento da tasso variabile a tasso fisso. Il fair value dei finanziamenti, ottenuto attualizzando ai tassi correnti di mercato il previsto flusso futuro di interessi, non si discosta significativamente dal valore del debito iscritto in bilancio.
L'importo, comprensivo della quota corrente, comprende:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Fair value negativo degli strumenti finanziari derivati (quota a breve) |
- | 265 | (265) |
| Prestito obbligazionario (quota a breve) | 21.409 | 21.400 | 9 |
| Altri debiti finanziari a breve termine | 461 | 620 | (159) |
| Totale debiti a breve termine | 21.870 | 22.285 | (415) |
| Prestito obbligazionario (da uno a cinque anni) |
85.709 | 85.661 | 48 |
| Totale debiti a medio-lungo termine | 85.709 | 85.661 | 48 |
| Prestito obbligazionario (oltre cinque anni) | 150.317 | 171.795 | (21.478) |
| Totale debiti a lungo termine | 150.317 | 171.795 | (21.478) |
| Totale | 257.896 | 279.741 | (21.845) |
Il debito per prestito obbligazionario si riferisce all'emissione e collocamento di titoli obbligazionari unsecured e non convertibili presso investitori istituzionali statunitensi (cosiddetto "US Private Placement"), realizzata nel corso del 2017, per un valore pari ad Euro 150 milioni e nel corso del 2021 per ulteriori Euro 150 milioni.
In entrambi i casi i titoli sono stati emessi in un'unica tranche.
In relazione alla prima emissione, i titoli hanno una durata di 10 anni, con scadenza giugno 2027 e una vita media (average life) di 7 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione a un tasso fisso pari al 1,65% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali pagata a giugno 2021 e l'ultima prevista a giugno 2027, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.
In relazione alla seconda emissione, i titoli hanno una durata di 20 anni, con scadenza aprile 2041 e una vita media (average life) di 15 anni. Sulle obbligazioni maturano interessi dalla data di sottoscrizione ad un tasso fisso pari al 1,18% annuo. Il rimborso del prestito avverrà annualmente in quote costanti in linea capitale, la prima delle quali sarà dovuta ad aprile 2031 e l'ultima ad aprile 2041, fatta salva la facoltà per la Società di rimborso anticipato.
I titoli obbligazionari emessi in entrambi i casi non hanno rating e non sono destinati alla quotazione di mercati regolamentati.
Per entrambe le emissioni è prevista una verifica su base semestrale dei parametri di natura finanziaria (financial covenants), coerenti con quelli già previsti in altre operazioni di finanziamento in essere. Tali parametri (rapporto della posizione finanziaria netta rispetto al patrimonio netto e all'EBITDA ante oneri non ricorrenti/oneri stock option, con riferimento ai dati del bilancio consolidato) risultano essere rispettati al 31 dicembre 2022.
Entrambe le emissioni non sono assistite da garanzie né reali né personali.
La voce "Altri debiti finanziari a breve termine" è costituita da debiti verso la società consociata De' Longhi Capital Services S.r.l. per servizi ricevuti aventi natura finanziaria per M/Euro 111 e dal debito verso soci per la quota residuale dei dividendi distribuiti, ma non pagati, per M/Euro 350.
Per un dettaglio della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 32. Gestione dei rischi.
La voce include debiti verso società correlate per M/Euro 111 come indicato nell'allegato n. 4.
Il dettaglio della posizione finanziaria netta è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| A. Disponibilità liquide | 2.470 | 20.467 | (17.997) |
| B. Mezzi equivalente a disponibilità liquide | - | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 860.035 | 885.926 | (25.891) |
| di cui anticipi per leasing | - | - | - |
| D. Liquidità e altre attività finanziarie correnti (A + B + C) |
862.505 | 906.393 | (43.888) |
| E. Debito finanziario corrente | (22.185) | (72.302) | (50.117) |
| di cui debiti per leasing | (304) | (277) | (27) |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente |
(87.906) | (170.604) | (82.698) |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | (110.091) | (242.906) | (132.815) |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (D + G) |
752.414 | 663.487 | 88.927 |
| I.1. Altre attività finanziarie non correnti | 95 | 109 | (14) |
| I. Debito finanziario non corrente | (478.275) | (358.218) | (120.057) |
| di cui debiti per leasing | (693) | (761) | 68 |
| J. Strumenti di debito | (236.026) | (257.456) | 21.430 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - | - |
| L. Indebitamento finanziario netto non corrente (I + I.1 + J + K) |
(714.206) | (615.565) | (98.641) |
| M. Totale indebitamento finanziario (H + L) | 38.208 | 47.922 | (9.714) |
| Valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati e altre componenti non bancarie |
3.896 | 51 | 3.845 |
La posizione finanziaria netta è dettagliata secondo le indicazioni ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28.07.2006. Per una migliore rappresentazione, sono stati indicati separatamente alla lettera I.1 le "Altre attività finanziarie non correnti"; per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 12. Crediti non correnti.
Il dettaglio dei crediti e debiti finanziari verso parti correlate è riportato nell'allegato n. 4.
Per una migliore comprensione delle variazioni intervenute nella posizione finanziaria netta si rimanda al rendiconto finanziario in allegato alle presenti Note illustrative e al prospetto riepilogativo riportato nella Relazione sulla gestione.
La voce "Passività fiscali differite" è riferita all'iscrizione delle imposte calcolate sulle differenze temporanee emergenti tra i valori contabili dell'attivo e del passivo e i corrispondenti valori fiscali, e sugli utili distribuibili da società controllate.
Il dettaglio è il seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Totale imposte |
Imponibile | Aliquota | Totale imposte |
Variazione | |
| Fondi rischi e oneri | 67 | 24,0% | 16 | 35 | 24,0% | 9 | 7 |
| Altre differenze temporanee | (4.089) | 24,0% | (981) | (7.334) | 24,0% | (1.760) | 779 |
| Differenze temporanee rilevate a CE | (4.022) | (965) | (7.299) | (1.751) | 786 | ||
| Riserve distribuibili da società controllate | 178.552 | 13.449 | 12.337 | 2.962 | 10.487 | ||
| Totale imposte anticipate / differite rilevate a CE | 174.530 | 12.484 | 5.038 | 1.211 | 11.273 | ||
| Fair value derivati cash flow hedge | 3.523 | 24,0% | 846 | 123 | 24,0% | 29 | 817 |
| Valutazione attuariale fondi IAS 19 | (126) | 24,0% | (30) | (177) | 24,0% | (44) | 14 |
| Totale differenze temporanee rilevate a PN | 3.397 | 816 | (54) | (15) | 831 | ||
| Totale netto complessivo | 177.927 | 13.300 | 4.984 | 1.196 | 12.104 |
La voce "Riserve distribuibili da società controllate" si riferisce ad imposte differite calcolate su riserve accumulate da società controllate che sono potenzialmente distribuibili in esercizi futuri.
Non vi sono differenze temporanee o perdite fiscali riportabili su cui non sono state iscritte le attività per imposte anticipate.
La voce è così composta:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Fondo di trattamento di fine rapporto | 369 | 513 | (144) |
| Benefici a medio-lungo termine | 3.236 | 5.366 | (2.130) |
| Totale | 3.605 | 5.879 | (2.274) |
La ripartizione numerica dell'organico per categoria è riepilogata nella seguente tabella:
| 31.12.2022 | Media 2022 | 31.12.2021 | Media 2021 | |
|---|---|---|---|---|
| Impiegati | 38 | 41 | 39 | 36 |
| Dirigenti e funzionari | 17 | 17 | 19 | 19 |
| Totale | 55 | 58 | 58 | 55 |
Il fondo di trattamento di fine rapporto include quanto spettante ai dipendenti della Società e non trasferito a forme pensionistiche complementari o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. Tale fondo è identificato nella tipologia dei piani a benefici definiti nell'ambito dello IAS 19 - Employee benefits. Il TFR, in quanto obbligazione autofinanziata, non ha attività al proprio servizio.
Tale piano è soggetto a valutazioni di natura attuariale per esprimere il valore attuale del beneficio erogabile al termine del rapporto di lavoro che i dipendenti hanno maturato alla data di chiusura del bilancio.
La movimentazione intervenuta nell'esercizio è così riassunta:
| Obbligazioni per TFR | 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni a benefici definiti | 369 | 513 | (144) |
| Costo netto a conto economico | 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione |
| Oneri finanziari sulle obbligazioni | 4 | 2 | 2 |
| Totale | 4 | 2 | 2 |
| Variazioni del valore attuale delle obbligazioni |
31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione |
| Valore attuale al 1° gennaio | 513 | 476 | 37 |
| Utilizzo fondo | (97) | (3) | (94) |
| Oneri finanziari sulle obbligazioni | 4 | 2 | 2 |
| Utili e perdite attuariali rilevati a conto economico complessivo |
(51) | 28 | (79) |
| Altre variazioni | - | 10 | (10) |
Le principali ipotesi utilizzate nel determinare le obbligazioni derivanti dal piano descritto sono di seguito illustrate:
| Ipotesi utilizzate | TFR 2022 | TFR 2021 |
|---|---|---|
| Tasso di sconto | 3,7% | 0,9% |
| Futuri incrementi salariali | 2,3% - 3,3% | 1,5% - 2,5% |
| Tasso di inflazione | 2,3% | 1,5% |
I "Benefici a medio-lungo termine", si riferiscono ad un piano di incentivazione 2021 - 2023 per il quale è stato effettuato il relativo accantonamento per il periodo di competenza. Tale piano è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione a favore di un numero ristretto di risorse chiave della Società.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.
L'importo di M/Euro 7.600 rappresenta il debito (nei confronti di terzi e di società correlate) per forniture di servizi. Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.
La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.
La voce si compone nel seguente modo:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso il personale | 2.234 | 3.906 | (1.672) |
| Debiti verso società correlate | 1.684 | 5.750 | (4.066) |
| Debiti per ritenute da versare | 1.404 | 2.938 | (1.534) |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale |
577 | 1.399 | (822) |
| Altro | 1.179 | 2.647 | (1.468) |
| Totale | 7.078 | 16.640 | (9.562) |
I "Debiti verso società correlate" sono dovuti prevalentemente all'adozione, da parte della Società dell'istituto "liquidazione IVA di gruppo" ai sensi del DM 13/12/1979 come indicato nella nota 16. Altri Crediti.
I "Debiti per ritenute da versare" sono relativi alle ritenute operate e per le quali, alla data di bilancio, non erano scaduti i termini di versamento.
I "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" includono debiti verso INPS per l'importo di M/Euro 377 e verso fondi previdenziali per M/Euro 200.
Il dettaglio dei debiti verso società correlate è riportato nell'allegato n. 4.
La voce non include importi con scadenza oltre i dodici mesi.

con i soci di maggioranza.
La composizione e il raffronto con l'esercizio precedente sono i seguenti:
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Garanzie prestate a favore di: | |||
| De' Longhi Capital Services S.r.l. | 245.210 | 266.132 | (20.922) |
| De'Longhi Kenwood A.P.A. Ltd. | 15.096 | 18.181 | (3.085) |
| NPE S.r.l. (1) | 10.000 | 5.000 | 5.000 |
| De'Longhi Romania S.r.l. | 9.445 | 5.809 | 3.636 |
| De' Longhi Appliances S.r.l. | 5.133 | 166 | 4.967 |
| De'Longhi Kenwood Korea Ltd. | 1.564 | 1.571 | (7) |
| De'Longhi Brasil Ltda. | 759 | - | 759 |
| Elle S.r.l. | 400 | 446 | (46) |
| De'Longhi Deutchland Gmbh | 398 | - | 398 |
| De'Longhi Kenwood MEIA FZE | 383 | 360 | 23 |
| DeLonghi South Africa Pty Ltd. | 373 | 374 | (1) |
| De'Longhi America Inc. | 225 | 212 | 13 |
| De'Longhi Japan Corp. | 212 | 230 | (18) |
| De Longhi Benelux S.A. | 104 | 7 | 97 |
| De'Longhi Canada Inc. | 69 | 70 | (1) |
| De'Longhi LLC | 34 | 7.231 | (7.197) |
| De'Longhi Polska Sp.Zo.o. | 27 | 27 | - |
| E-Services S.r.l. | 11 | 11 | - |
| DL Chile S.A. | 7 | 7 | - |
| De'Longhi Australia PTY Ltd. | - | 20.611 | (20.611) |
| De'Longhi Mexico S.a. | - | 1.324 | (1.324) |
| De'Longhi Scandinavia A.B. | - | 78 | (78) |
| Totale verso società del Gruppo e parti correlate |
289.450 | 327.847 | (38.397) |
(1) Trattasi di una partecipazione divenuta collegata a seguito della cessione del 55% delle quote del capitale da parte di De' Longhi Appliances S.r.l. al Gruppo H&T. Tali garanzie sono state revocate nel corso del 2023 nell'ambito di un nuovo accordo sottoscritto Le garanzie prestate si riferiscono prevalentemente a linee di credito utilizzate solo parzialmente dalle società correlate ed a fronte di finanziamenti a breve termine.
In aggiunta a quanto sopra riportato evidenziamo che:
Ad oggi non si ravvisano comunque elementi di rischio ai sensi di quanto previsto dallo IAS 37.
Si riporta di seguito la classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria, sulla base delle categorie individuate dall'IFRS 9, in ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 7.
| Attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Attività non correnti | |||||
| - Partecipazioni (*) | - | - | - | - | |
| - Crediti | 100 | 100 | - | - | |
| - Altre attività finanziarie non correnti | 2.020 | - | - | 2.020 | |
| Attività correnti | |||||
| - Crediti commerciali | 1.219 | 1.219 | - | - | |
| - Crediti verso Erario per imposte correnti | 483 | 483 | - | - | |
| - Altri crediti | 7.610 | 7.610 | - | - | |
| - Crediti ed altre attività finanziarie correnti | 861.911 | 860.035 | - | 1.876 | |
| - Disponibilità liquide | 2.470 | 2.470 | - | - |
| Passività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Passività non correnti | |||||
| - Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) |
(477.582) | (477.582) | - | - | |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) (**) |
(236.026) | (236.026) | - | - | |
| Passività correnti | |||||
| - Debiti commerciali | (7.600) | (7.600) | - | - | |
| - Debiti verso banche (quota a breve termine) | (87.916) | (87.916) | - | - | |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) (**) |
(21.870) | (21.870) | - | - | |
| - Debiti tributari | - | - | - | - | |
| - Altri debiti | (7.078) | (7.078) | - | - |
(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).
(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica lo IAS 17/ IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).
| Attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Attività non correnti | |||||
| - Partecipazioni (*) | - | - | - | - | |
| - Crediti | 112 | 112 | - | - | |
| - Altre attività finanziarie non correnti | 316 | - | - | 316 | |
| Attività correnti | |||||
| - Crediti commerciali | 1.271 | 1.271 | - | - | |
| - Crediti verso Erario per imposte correnti | 796 | 796 | - | - | |
| - Altri crediti | 16.102 | 16.102 | - | - | |
| - Crediti ed altre attività finanziarie correnti | 885.926 | 885.926 | - | - | |
| - Disponibilità liquide | 20.467 | 20.467 | - | - |
| Passività | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2021 | Valore totale | Costo ammortizzato | Fair value rilevato a conto economico |
Fair value rilevato a conto economico complessivo |
|
| Passività non correnti | |||||
| - Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) |
(357.457) | (357.457) | - | - | |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) (**) |
(257.456) | (257.456) | - | - | |
| Passività correnti | |||||
| - Debiti commerciali | (5.865) | (5.865) | - | - | |
| - Debiti verso banche (quota a breve termine) | (220.609) | (220.609) | - | - | |
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) (**) |
(22.285) | (21.845) | (4) | (261) | |
| - Debiti tributari | - | - | - | - | |
| - Altri debiti | (16.640) | (16.640) | - | - |
(*) Sono escluse le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (IFRS 9 - 2.1 a).
(**) Sono esclusi i debiti per leasing a cui si applica lo IAS 17/ IFRS 16 - Leases (IFRS 9 - 2.1 b).
La seguente tabella riporta il livello gerarchico in cui sono state classificate le valutazioni del fair value degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2022. Così come previsto dal principio contabile IFRS 13, la scala gerarchica utilizzata è composta dai seguenti livelli:
| Strumenti finanziari valutati al fair value |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
|---|---|---|---|
| Derivati: | |||
| - derivati con fair value positivo |
3.896 |
Non ci sono stati, nel corso dell'esercizio, trasferimenti tra i livelli.
La Società in connessione con l'operatività caratteristica, è esposta a rischi finanziari:
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.
Il rischio di credito commerciale è connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali ed è monitorato sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero.
Sono oggetto di svalutazione le posizioni per le quali vi sono oggettive evidenze di inesigibilità, parziale o totale, tenendo conto della parte dei crediti coperta da polizze assicurative sottoscritte con primarie compagnie.
Tale rischio non è significativo per la Società, in quanto risulta esposta principalmente verso società del Gruppo.
Per quanto riguarda il rischio di credito finanziario, in relazione alle attività di reperimento di finanziamenti e di copertura dei rischi, è politica della Società mantenere un portafoglio di controparti di elevato standing internazionale e in numero sufficientemente ampio.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio di non poter disporre dei mezzi finanziari necessari per adempiere alle obbligazioni di pagamento derivanti dall'attività corrente, di investimento e dalle scadenze degli strumenti finanziari.
La Società, al fine di monitorare e gestire tale rischio, si attiene a politiche e procedure di Gruppo specifiche, tra cui:
• attività di reperimento sul mercato dei capitali di fonti di finanziamento a medio e lungo termine;
• diversificazione del portafoglio di strumenti di finanziamento utilizzati;
La Società dispone di linee di credito bancarie a breve e medio termine, destinate alla copertura dei fabbisogni di finanziamento del capitale circolante e ad altre necessità operative (emissione di fideiussioni, operazioni in cambi ecc.) o relative alle operazioni di finanziamento attualmente in essere ed evidenziate nel presente bilancio.
Si ritiene che tali linee di credito, unitamente ai fondi che saranno generati dall'attività operativa, consentiranno alla Società di soddisfare i fabbisogni annuali derivanti dalle attività di gestione del capitale circolante, di investimento e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
La nota 30. Classificazione delle attività e passività finanziarie per categoria riepiloga il valore contabile delle attività e passività finanziarie, secondo lo IFRS 9 e la loro classificazione sulla base delle categorie individuate dal predetto principio.
La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività finanziarie della Società al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.
| Flussi non attualiz zati al 31.12.2022 |
Entro un anno | Da uno a cinque anni | Oltre cinque anni | Flussi non attualiz zati al 31.12.2021 |
Entro un anno | Da uno a cinque anni | Oltre cinque anni | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche (*) | (608.305) | (101.329) | (506.976) | - | (579.378) | (221.161) | (358.217) | - |
| Debiti verso altri finanziatori (**) | (285.919) | (25.251) | (95.623) | (165.045) | (311.220) | (25.763) | (97.037) | (188.420) |
| Debiti commerciali | (7.600) | (7.600) | - | - | (5.865) | (5.865) | - | - |
| Debiti tributari e altri debiti | (7.078) | (7.078) | - | - | (16.640) | (16.640) | - | - |
| Totale | (908.902) | (141.258) | (602.599) | (165.045) | (913.103) | (269.429) | (455.254) | (188.420) |
(*) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 565.498 al 31 dicembre 2022 e M/Euro 578.066 al 31 dicembre 2021. Per il dettaglio si rinvia alla nota 23. Debiti verso banche.
(**) Il corrispondente saldo contabile è pari a M/Euro 257.896 al 31 dicembre 2022 (al netto della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati per M/Euro 0) e M/Euro 279.476 al 31 dicembre 2021 (al netto della valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati per M/Euro 265). Per il dettaglio si rinvia alla nota 24. Debiti verso altri finanziatori.
Relativamente alle passività per leasing rilevate secondo l'IFRS 16 - Leases si rinvia alla nota 10. Leasing.
La Società, in connessione all'attività caratteristica, è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni, la Società adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative.
Per le politiche, l'oggetto e gli strumenti di copertura, nonché per la struttura operativa adottati a livello di Gruppo, si rinvia ai commenti al bilancio consolidato.
Si è stimato quale sarebbe il potenziale impatto, in termini di variazione di fair value, di un'ipotetica ed immediata variazione nei tassi di cambio di fine anno in una misura ritenuta significativa (+/- 5%) considerando solo quei crediti/debiti in valuta che non hanno ricevuto copertura, in quanto si ritiene che per i crediti/debiti coperti, la copertura sia in grado di produrre effetti economici uguali e contrapposti a quelli generati dai crediti/debiti stessi.
Una variazione del +/- 5% nei cambi di fine anno delle principali valute di esposizione (Dollaro USA, Dollaro Hong Kong e Sterlina) produrrebbe una variazione di fair value pari a circa +/- M/Euro 81 (+/- M/Euro 6 al 31 dicembre 2021). Essendo la maggior parte dei crediti/debiti in questione in scadenza entro l'esercizio successivo, tale variazione di fair value avrebbe impatto sul conto economico dell'esercizio successivo.
Le operazioni di copertura in essere al 31 dicembre 2022 sono descritte nel paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2022".
La Società è esposta al rischio di tasso di interesse su operazioni di finanziamento, qualora queste siano a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata a livello centralizzato ed utilizzando le stesse strutture impiegate per la gestione del rischio di cambio.
Al 31 dicembre 2022, il debito finanziario della Società è a tasso fisso per quanto riguarda i prestiti obbligazionari ed una parte del finanziamento acceso nel 2019 che beneficia di una copertura IRS (Interest Rate Swap), mentre la restante parte è a tasso variabile.
Lo scopo della gestione del rischio di tasso è di valutare il disallineamento tra attività e passività finanziarie e verificare che non ci siano differenziali rilevanti tra queste, che potrebbero portare ad un impatto sul costo dei finanziamenti in caso di aumento della curva dei tassi di interesse.
Si è stimato quale sarebbe l'impatto potenziale di un'ipotetica ed istantanea variazione dei tassi di interesse di entità rilevante (+/-1% nei tassi di mercato) sul costo del debito della Società, ricomprendendo solo quelle poste di posizione finanziaria netta che generano interessi attivi/passivi a tasso variabile ed escludendo le altre (quindi su un montante di Euro 365,1 milioni di attività nette su un totale di Euro 42,1 milioni di attività nette al 31 dicembre 2022 e, per il 2021, su un montante di Euro 540,6 milioni di attività nette su un totale di Euro 48,0 milioni di attività nette). In assenza di coperture, ogni variazione nei tassi di interesse ha un impatto diretto e totale sul costo di tale quota dell'indebitamento, in termini di maggiori/minori oneri finanziari.
Di conseguenza, una variazione del +/- 1% dei tassi di interesse porterebbe a una variazione interamente contabilizzabile a conto economico per Euro 3,7 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022 (Euro 5,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).
Il contratto di copertura in essere ha consentito, sulla parte di finanziamento correlato, di trasformare il tasso di interesse variabile in tasso di interesse fisso. Pertanto, la variazione del tasso di interesse non avrebbe comunque nessun impatto sul conto economico. Tuttavia, in considerazione del fatto che i contratti di copertura vengono valutati a fair value, e che la componente relativa ai flussi futuri di interessi viene sospesa a patrimonio netto, una variazione di +/- 1% dei tassi porterebbe a una variazione della riserva di cash flow hedge pari a +/- Euro 0,8 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2022 (Euro 1,4 milioni al lordo delle imposte al 31 dicembre 2021).
Si rinvia al paragrafo "Operazioni di copertura sul rischio di cambio e di tasso di interesse al 31 dicembre 2022" per ulteriori dettagli.
La Società al 31 dicembre 2022 ha in essere un solo strumento derivato a copertura del fair value dei flussi di cassa, mentre non ha strumenti derivati a copertura del fair value degli strumenti sottostanti.
Ai fini del trattamento contabile, i derivati a copertura del rischio su flussi attesi vengono contabilizzati in hedge accounting (cash flow hedge), in quanto viene rispettato ciò che prevede l'IFRS 9.
I derivati a copertura di debiti e crediti in valuta, invece, vengono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti compensano il rischio oggetto di copertura (già iscritto in bilancio).
Qui di seguito forniamo l'elenco delle operazioni in derivati in essere al 31 dicembre 2022 valutate al fair value:
| 31.12.2022 Fair value |
|
|---|---|
| Contratti a copertura del rischio di tasso di interesse | 3.896 |
| Derivati a copertura di flussi di cassa attesi | 3.896 |
| Totale fair value derivati | 3.896 |
La valutazione del derivato è effettuata a fair value, utilizzando il metodo dell'attualizzazione dei flussi futuri, scontati sulla base delle curve dei tassi base swap non comprensivi dello spread; al 31 dicembre 2022 il fair value del derivato, ai sensi dell'IFRS 13 - Fair Value measurement, è positivo per M/Euro 3.896 ed è esposto tra i crediti finanziari.
Considerato che la copertura anticipatoria sui futuri flussi di interessi ha soddisfatto i requisiti di efficacia, è stata iscritta a patrimonio netto una riserva di cash flow hedge per un importo positivo di M/Euro 3.523, dal quale poi è stato dedotto il relativo effetto fiscale per M/Euro 845.
Il dettaglio è il seguente (i valori sono al lordo del relativo effetto fiscale):
| Valore nozionale (in M/Euro) |
31.12.2022 Fair value (in M/Euro) |
|
|---|---|---|
| IRS su finanziamento | 67.000 | 3.896 |
| Totale fair value derivati | 3.896 | |
| di cui: | ||
| fair value positivo a m/l termine | 2.020 | |
| fair value positivo a breve termine | 1.876 |
L'allegato n. 4 riporta le informazioni richieste dalle Comunicazioni CONSOB n. 97001574 del 20/02/97, n. 98015375 del 27/02/98 e n. DEM/2064231 del 30/09/2002, aventi per oggetto i rapporti intrattenuti con le società del Gruppo e con le parti correlate; si segnala che tutte le operazioni poste in essere rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo, salvo quanto già specificato nella presente nota, e sono regolate a condizioni di mercato.
Successivamente al 31 dicembre 2022 e fino alla data di approvazione del presente documento di bilancio, non si è verificato alcun accadimento che possa determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati, come determinati dallo IAS 10 - Events after the reporting period.

1) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.1 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: presentazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione. Deliberazioni inerenti e conseguenti").
nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:
"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., presa visione del progetto di Bilancio dell'Esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A., della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'ulteriore documentazione prevista dalla legge
di approvare la Relazione degli Amministratori sulla gestione e il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 di De' Longhi S.p.A.".
2) Proposta di deliberazione in relazione al sottopunto 1.2 all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per il 21 aprile 2023 ("Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022: proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti").
in relazione alla destinazione dell'utile netto dell'Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, pari ad Euro 100.808.066, Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:
"L'Assemblea degli Azionisti di De' Longhi S.p.A., tenuto conto dell'utile d'esercizio risultante dal bilancio al 31 dicembre 2022, preso atto della Relazione degli Amministratori sulla gestione
De' Longhi S.p.A. Il Vice Presidente e Amministratore Delegato Fabio de' Longhi

Allegati

Tali informazioni sono contenute nei seguenti allegati:
I sottoscritti, Fabio de' Longhi, Amministratore Delegato, e Stefano Biella, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della De' Longhi S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 2, 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Fabio de' Longhi Amministratore Delegato
Stefano Biella Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
(Allegato n. 2 alle Note illustrative)
| (Valori in migliaia di Euro) | 2022 | 2021 |
|---|---|---|
| Risultato netto | 100.808 | 107.099 |
| Imposte sul reddito del periodo | 5.804 | (5.732) |
| Proventi per dividendi | (132.947) | (133.327) |
| Ammortamenti | 392 | 561 |
| Variazione netta fondi e altre componenti non monetarie | (1.356) | 3.065 |
| Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente (A) | (27.299) | (28.334) |
| Variazioni delle attività e passività: | ||
| Crediti commerciali | 52 | 2.147 |
| Debiti commerciali | 1.736 | 1.520 |
| Altre variazioni delle voci del capitale circolante netto | 4.709 | 5.378 |
| Pagamento imposte sul reddito | - | (918) |
| Flussi finanziari generati da movimenti di capitale circolante (B) | 6.497 | 8.127 |
| Flussi finanziari assorbiti dalla gestione corrente e da movimenti di CCN (A+B) | (20.802) | (20.207) |
| Attività di investimento: | ||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | - | (124) |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | - | (136) |
| Investimenti in beni in leasing | (266) | (104) |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali | - | 16 |
| Proventi per dividendi | 132.947 | 133.327 |
| Flussi finanziari generati da attività di investimento (C) | 132.681 | 132.979 |
| Flusso netto operativo (A+B+C) | 111.879 | 112.772 |
| Esercizio stock option | 3.353 | 7.110 |
| Distribuzione dividendi | (124.501) | (80.822) |
| Riserva Cash flow hedge | 3.400 | 1.340 |
| Flusso di cassa assorbito dalla variazione di voci di patrimonio netto (E) | (117.748) | (72.372) |
| Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) | (5.869) | 40.400 |
| Posizione finanziaria netta attiva iniziale | 47.973 | 7.573 |
| Flusso finanziario del periodo (A+B+C+D+E) | (5.869) | 40.400 |
| Posizione finanziaria netta attiva finale | 42.104 | 47.973 |
(Allegato n. 3 alle Note illustrative) (*)
| Denominazione | Sede | Capitale Sociale | Patrimonio netto | Utile o (perdita) ultimo esercizio |
Quota detenuta direttamente |
Valore di bilancio | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese controllate | M/Euro | ||||||||
| De Longhi Benelux S.A. (1) | Luxembourg | Eur | 181.730.990 | Eur | 305.776.026 | Eur | 67.142.139 | 100% | 266.737 |
| De' Longhi Appliances S.r.l. | Treviso | Eur | 200.000.000 | Eur | 324.453.005 | Eur | 51.579.088 | 100% | 242.678 |
| De'Longhi Deutschland GmbH (2) | Neu Isenburg | Eur | 2.100.000 | Eur | 52.623.166 | Eur | 11.523.172 | 100% | 40.800 |
| De' Longhi Capital Services S.r.l. (3) (4) | Treviso | Eur | 53.000.000 | Eur | 64.626.994 | Eur | 3.625.806 | 11,32% | 6.005 |
| E-Services S.r.l. | Treviso | Eur | 50.000 | Eur | 2.287.199 | Eur | 1.713.395 | 100% | 5.264 |
| De'Longhi Romania S.r.l. (2) (4) | Cluj-Napoca | Ron | 140.000.000 | Ron | 607.744.175 | Ron | 74.920.867 | 10% | 3.078 |
| De'Longhi Kenwood GmbH (2) | Wr. Neudorf | Eur | 36.336 | Eur | 4.109.843 | Eur | 1.311.593 | 100% | 2.900 |
| Clim.Re S.A. (1) (4) | Luxembourg | Eur | 1.239.468 | Eur | 1.921.081 | Eur | 252.456 | 4% | 54 |
| De'Longhi Polska Sp.Zoo (2) (4) | Warszawa | Pln | 50.000 | Pln | 96.334.630 | Pln | 22.229.184 | 0,1% | - |
| Totale | 567.516 |
(*) Trattasi di dati relativi ai bilanci civilistici al 31 dicembre 2022, se non specificato diversamente.
(1) Trattasi di dati relativi al bilancio civilistico al 31 dicembre 2021.
(2) Trattasi di dati utilizzati ai fini del processo di consolidamento del 31 dicembre 2022.
(3) Lo statuto approvato con assemblea straordinaria del 29 dicembre 2004, prevede diritti particolari a De' Longhi S.p.A. (pari all'89% dei diritti di voto) per le delibere ordinarie (approvazione di bilanci, distribuzione dividendi, nomina amministratori e sindaci, acquisto e vendita di aziende, concessione di finanziamenti a favore di terzi); per le altre delibere i diritti di voto sono proporzionali.
(4) La quota residua è detenuta indirettamente.
(Allegato n. 3 alle Note illustrative - segue)
| Partecipazioni (Valori in migliaia di Euro) |
Valore di bilancio al 31.12.2021 |
Acquisizioni, sottoscrizioni e ripianamenti |
Cessioni | Svalutazioni e ripristini netti |
Valore di bilancio al 31.12.2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| Controllate | |||||
| De Longhi Benelux S.A. | 266.737 | - | - | - | 266.737 |
| De' Longhi Appliances S.r.l. | 242.678 | - | - | - | 242.678 |
| De'Longhi Deutschland GmbH | 40.800 | - | - | - | 40.800 |
| De' Longhi Capital Services S.r.l. | 6.005 | - | - | - | 6.005 |
| E-Services S.r.l. | 5.264 | - | - | - | 5.264 |
| De'Longhi Romania S.r.l. | 3.078 | - | - | - | 3.078 |
| De'Longhi Kenwood GmbH | 2.900 | - | - | 2.900 | |
| Clim.Re S.A. | 54 | - | - | - | 54 |
| De'Longhi Polka Sp.Zo.o. | - | - | - | - | - |
| Totale partecipazioni | 567.516 | - | - | - | 567.516 |
(Allegato n. 4 alle Note illustrative)
| Conto economico ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 (Valori in migliaia di Euro) |
Nota | 2022 | di cui parti correlate | 2021 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 1 | 12.667 | 12.573 | 14.547 | 14.443 |
| Totale ricavi netti | 12.667 | 14.547 | |||
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2 | (67) | (51) | ||
| Consumi | (67) | (51) | |||
| Costo del lavoro | 3 | (7.847) | (19.656) | ||
| Costi per servizi e oneri diversi di gestione | 4 | (18.842) | (2.604) | (20.974) | (2.034) |
| Ammortamenti | 5 | (392) | (561) | ||
| Risultato operativo | (14.481) | (26.695) | |||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 6 | 121.093 | 136.452 | 128.062 | 134.089 |
| Risultato prima delle imposte | 106.612 | 101.367 | |||
| Imposte | 7 | (5.804) | 5.732 | ||
| Risultato netto | 100.808 | 107.099 |
(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)
| Situazione patrimoniale-finanziaria redatta ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 Attivo (Valori in migliaia di Euro) |
Nota | 31.12.2022 | di cui parti correlate | 31.12.2021 | di cui parti correlate | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||||||
| Immobilizzazioni immateriali | 65 | 102 | |||||
| - Altre immobilizzazioni immateriali | 8 | 65 | 102 | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 1.107 | 1.196 | |||||
| - Altre immobilizzazioni materiali | 9 | 111 | 162 | ||||
| - Diritto d'uso beni in leasing | 10 | 996 | 1.034 | ||||
| Partecipazioni e altre attività finanziarie | 569.637 | 567.944 | |||||
| - Partecipazioni | 11 | 567.516 | 567.516 | ||||
| - Crediti | 12 | 101 | 95 | 112 | 109 | ||
| - Altre attività finanziarie non correnti | 13 | 2.020 | 316 | ||||
| Totale attività non correnti | 570.809 | 569.242 | |||||
| Attività correnti | |||||||
| Crediti commerciali | 14 | 1.219 | 1.161 | 1.271 | 1.269 | ||
| Crediti verso erario per imposte correnti | 15 | 483 | 796 | ||||
| Altri crediti | 16 | 7.613 | 5.457 | 16.102 | 10.518 | ||
| Crediti e altre attività finanziarie correnti | 17 | 861.911 | 860.035 | 885.926 | 885.918 | ||
| Disponibilità liquide | 18 | 2.470 | 20.467 | ||||
| Totale attività correnti | 873.696 | 924.562 | |||||
| Totale attivo | 1.444.505 | 1.493.804 |
| Situazione patrimoniale-finanziaria redatta ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 Passivo e patrimonio netto (Valori in migliaia di Euro) |
Nota | 31.12.2022 | di cui parti correlate | 31.12.2021 | di cui parti correlate | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | ||||||
| Patrimonio netto | 588.531 | 605.379 | ||||
| - Capitale Sociale | 21 | 226.590 | 226.344 | |||
| - Riserve | 22 | 261.133 | 271.936 | |||
| - Risultato netto | 100.808 | 107.099 | ||||
| Totale patrimonio netto | 588.531 | 605.379 | ||||
| Passività non correnti | ||||||
| Debiti finanziari | 714.301 | 615.674 | ||||
| - Debiti verso banche (quota a medio-lungo termine) | 477.582 | 357.457 | ||||
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a medio-lungo termine) | 236.026 | 257.456 | ||||
| - Debiti per leasing (quota a medio-lungo termine) 10 |
693 | 518 | 761 | 634 | ||
| Passività fiscali differite 25 |
13.300 | 1.196 | ||||
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 3.604 | 5.879 | ||||
| - Benefici ai dipendenti | 3.604 | 5.879 | ||||
| Totale passività non correnti | 731.205 | 622.749 | ||||
| Passività correnti | ||||||
| Debiti commerciali 27 |
7.601 | 25 | 5.865 | 34 | ||
| Debiti finanziari | 110.090 | 243.171 | ||||
| - Debiti verso banche (quota a breve termine) 23 |
87.916 | 220.609 | ||||
| - Debiti verso altri finanziatori (quota a breve termine) 24 |
21.870 | 111 | 22.285 | 137 | ||
| - Debiti per leasing (quota a breve termine) | 304 | 202 | 277 | 176 | ||
| Altri debiti 28 |
7.078 | 1.684 | 16.640 | 5.750 | ||
| Totale passività correnti | 124.769 | 265.676 | ||||
| Totale passivo e patrimonio netto | 1.444.505 | 1.493.804 |
(Allegato n. 4 alle Note illustrative - segue)
| (Valori in milioni di Euro) | Ricavi (1) | Consumi e Costi per Servizi (1) |
Proventi e oneri finanziari |
Crediti finanziari non correnti |
Crediti finanziari correnti |
Altri crediti (2) | Debiti finanziari non correnti |
Debiti finanziari correnti (3) |
Altri debiti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società controllanti: | |||||||||
| DE LONGHI INDUSTRIAL S.A. | - | - | - | - | - | 5,5 | - | - | - |
| Totale società controllanti (a) | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 5,5 | 0,0 | 0,0 | 0,0 |
| Società controllate e collegate: | |||||||||
| DE'LONGHI APPLIANCES S.R.L. | 7,0 | (0,2) | 130,0 | - | - | 1,0 | (0,5) | (0,2) | (1,7) |
| E-SERVICES S.R.L. | 2,9 | (0,6) | 1,5 | - | - | - | - | - | - |
| DE'LONGHI KENWOOD A.P.A. LTD | 1,6 | - | 0,1 | 0,1 | - | - | - | - | - |
| CAPITAL BRANDS HOLDINGS INC. | 0,7 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| DE'LONGHI S.R.L. - ROMANIA | 0,1 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| KENWOOD LIMITED | 0,1 | (0,1) | - | - | - | - | - | - | - |
| DE'LONGHI HOUSEHOLD GMBH | 0,1 | - | - | - | - | 0,1 | - | - | - |
| DE'LONGHI AMERICA INC. | - | (1,7) | - | - | - | - | - | - | - |
| DE'LONGHI CAPITAL SERVICES Srl | - | - | 3,5 | - | 860,0 | - | - | (0,1) | - |
| DE'LONGHI-KENWOOD GMBH - AUSTRIA | - | - | 1,4 | - | - | - | - | - | - |
| Totale società controllate e collegate (b) | 12,5 | (2,6) | 136,5 | 0,1 | 860,0 | 1,1 | (0,5) | (0,3) | (1,7) |
| Parti correlate: | |||||||||
| GAMMA S.R.L. | 0,1 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale società correlate (c) | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 |
| Totale società controllanti, controllate, collegate e correlate (a+b+c) |
12,6 | (2,6) | 136,5 | 0,1 | 860,0 | 6,6 | (0,5) | (0,3) | (1,7) |
(1) Trattasi prevalentemente di rapporti di natura commerciale e di fornitura di servizi di natura amministrativa prestati dal personale dipendente.
(2) La voce è costituita da "Crediti commerciali" per Euro 1,2 milioni e "Altri crediti" per euro 5,4 milioni.
(3) La voce è costituita da "Debiti verso altri finanziatori" per Euro 0,1 milioni e "Debiti per leasing" per euro 0,2 milioni.
Si rinvia alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per le informazioni relative ai compensi ad amministratori e sindaci.

Relazione della Società di Revisione al bilancio d'esercizio






Relazione del Collegio Sindacale
| Immagini sede De'Longhi © 2022 Marco Zanta. Tutti i diritti riservati | De' Longhi S.p.A. |
|---|---|
| Sede sociale: Via L. Seitz, 47 - 31100 Treviso | |
| Capitale Sociale: Euro 226.590.000 (sottoscritto e versato) | |
| Codice Fiscale e N. iscrizione al Registro delle Imprese: 11570840154 | |
| Il presente fascicolo è disponibile su internet all'indirizzo: | Iscritta al R.E.A. di Treviso n. 224758 |
| www.delonghigroup.com | Partita I.V.A. 03162730265 |


Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.