Quarterly Report • May 10, 2023
Quarterly Report
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Gruppo Saras Resoconto Intermedio sulla Gestione al 31 marzo 2023
| Organi Societari e di Controllo | 3 |
|---|---|
| Attività del Gruppo | 4 |
| Struttura del Gruppo Saras | 5 |
| Andamento del titolo Saras | 6 |
| Gaap e Non Gaap measure | 7 |
|---|---|
| Principali risultati finanziari e operativi di Gruppo | 7 |
| Impatti del conflitto russo-ucraino | 7 |
| Mercato di riferimento | 11 |
| Analisi dei Segmenti | 14 |
| Industrial & Marketing | 14 |
| Renewables | 17 |
| Investimenti per settore di attività | 18 |
| Evoluzione prevedibile della Gestione | 19 |
| Linee guida strategiche di medio e lungo termine | 21 |
| Analisi dei Rischi | 22 |
| Altre informazioni | 25 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi tre mesi del 2023 | 26 |
| Prospetti Contabili Consolidati | 27 |
| Nota Integrativa ai Prospetti Contabili Consolidati | 31 |
| MASSIMO MORATTI | Presidente, Amministratore Delegato e Consigliere |
|---|---|
| ANGELO MORATTI | Consigliere |
| ANGELOMARIO MORATTI | Consigliere |
| GABRIELE MORATTI | Consigliere |
| GIOVANNI EMANUELE MORATTI | Consigliere |
| FRANCO BALSAMO | Deputy CEO, Direttore Generale e Consigliere |
| GIOVANNI MANCINI detto GIANFILIPPO | Consigliere Indipendente |
| VALENTINA CANALINI | Consigliere Indipendente |
| ADRIANA CERRETELLI | Consigliere indipendente |
| LAURA FIDANZA | Consigliere indipendente |
| FRANCESCA STEFANIA LUCHI | Consigliere Indipendente |
| SILVIA PEPINO | Consigliere Indipendente |
| GIANCARLA BRANDA | Presidente |
|---|---|
| FABRIZIO COLOMBO | Sindaco effettivo |
| PAOLA SIMONELLI | Sindaco effettivo |
| PINUCCIA MAZZA | Sindaco supplente |
| ANDREA PERRONE | Sindaco supplente |
FABIO PERETTI Chief Financial Officer
EY SpA
Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) e tra le più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria è gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how e al patrimonio tecnologico maturato in oltre cinquant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, basata a Ginevra, uno dei principali hub mondiali per gli scambi di commodities petrolifere, che acquista grezzi e altre materie prime per la raffineria, vende i prodotti raffinati, e svolge attività di trading.
Direttamente e attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi come diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo (Saras Energia SA), ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei.
Il Gruppo è attivo anche nell'attività di produzione e vendita di energia elettrica, mediante l'impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato) integrato alla raffineria e gestito anch'esso dalla controllata Sarlux, con una potenza installata di 575MW. L'impianto, che da aprile del 2021 è stato riconosciuto da ARERA tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico italiano, utilizza i prodotti pesanti della raffinazione e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica: nel 2022 l'impianto ha fornito oltre il 45% del fabbisogno elettrico della Sardegna.
Sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso tre parchi eolici gestiti dalle controllate Sardeolica Srl, Energia Alternativa Srl ed Energia Verde Srl situati in Sardegna, per una capacità installata totale ad oggi pari a 171 MW.
Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl. A fine 2021 è stata costituita la società Sardhy Green Hydrogen Srl, controllata al 50% da Saras SpA e al 50% da Enel Green Power Italia Srl con lo scopo, di avviare i primi iter autorizzativi e, qualora ottenuto il finanziamento richiesto nell'ambito del programma europeo IPCEI, di effettuare, attraverso la formalizzazione di contratti dedicati, le attività di ingegnerizzazione, procurement e costruzione e del nuovo idrolizzatore.
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Si riporta di seguito la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31/03/23.
Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras, in termini di prezzo e volumi scambiati, durante i primi tre mesi del 2023.
| PREZZO DEL TITOLO (Euro) | Q1/23 |
|---|---|
| Prezzo minimo (02/01/2023) | 1,1685 |
| Prezzo massimo (01/02/2023) | 1,655 |
| Prezzo medio | 1,431 |
| Prezzo alla chiusura dei primi tre mesi del 2023 (31/03/2023) | 1,436 |
| VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI | Q1/23 |
| Massimo in milioni di Euro (02/02/2023) | 45,8 |
| Massimo in milioni di azioni (02/02/2023) | 30,6 |
| Minimo in milioni di Euro (02/01/2023) | 3,7 |
| Minimo in milioni di azioni (24/02/2023) | 3,2 |
| Volume medio in milioni di Euro | 12,9 |
| Volume medio in milioni di azioni | 9,0 |
La capitalizzazione di mercato alla fine dei primi tre mesi del 2023 ammontava a circa 1.360 milioni di Euro e il numero totale di azioni in circolazione sono 951 milioni. Alla data odierna la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.
Nel grafico seguente viene riportato l'andamento giornaliero del titolo durante i primi tre mesi del 2023, confrontato con l'indice "FTSE Italia Mid Cap" della Borsa di Milano:
Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo e a livello di Risultato Netto comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti dalle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.
I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
I risultati del primo trimestre 2023 si inseriscono in un contesto di mercato petrolifero ancora alterato, se pur in misura inferiore rispetto al 2022, dalle conseguenze del conflitto russo ucraino. I margini dei principali prodotti distillati si sono infatti mantenuti in media ancora superiori ai valori storici, evidenziando la permanente pressione sui prezzi causata dall'assenza di importazioni dalla Russia, principale fornitore di distillati medi all'Europa sino allo scoppio del conflitto, in un contesto caratterizzato da scarsa capacità di raffinazione inutilizzata, sia in Europa sia in USA. Il pool dei distillati medi, tuttavia, pur essendo stato nel corso del 2022 il più colpito dalla riduzione delle importazioni dalla Russia, registrando livelli senza precedenti, ha mostrato nel corso del primo trimestre del 2023 una tendenza decrescente dei prezzi e dei margini, determinato da una parte da un progressivo aumento dell'offerta dai paesi asiatici, e in particolare Cina, India e Turchia, che non hanno aderito alle sanzioni, dall'altra da un rallentamento della domanda del settore industriale registrato nei principali paesi dell'area OECD.
Per un maggiore dettaglio sugli impatti del conflitto russo-ucraino si rimanda ai capitoli relativi al Mercato di riferimento e all'Analisi dei Rischi, paragrafo "Rischio di variazioni dei prezzi e rischi legati alla situazione macro-economica globale".
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | Var % |
|---|---|---|---|
| RICAVI | 3.466 | 2.950 | 18% |
| EBITDA reported | 246,4 | 156,3 | 58% |
| EBITDA comparable | 285,3 | 62,0 | 360% |
| EBIT reported | 200,0 | 110,7 | 81% |
| EBIT comparable | 238,9 | 16,4 | n.s |
| RISULTATO NETTO reported | 139,1 | 76,6 | 82% |
| RISULTATO NETTO comparable | 162,0 | 13,3 | n.s |
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | Anno 2022 |
|---|---|---|---|
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 | 354,9 | (445,2) | 268,6 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 | 315,7 | (488,8) | 227,5 |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 41,1 | 24,1 | 105,7 |
Nel primo trimestre 2023 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 3.466 milioni di Euro rispetto ai 2.950 milioni di Euro realizzati nel medesimo periodo dello scorso esercizio. Il significativo incremento è dovuto ai maggiori volumi prodotti e venduti che hanno più che compensato gli impatti negativi delle mutate condizioni di scenario tra i due periodi. Dal punto di vista delle produzioni industriali si segnala che le principali variabili produttive sono risultate superiori ai valori registrati nel 2022. Nello specifico le lavorazioni di raffineria nel primo trimestre 2023 sono state pari a 24,9 milioni di barili (vs 20,5 milioni di barili nel 2022), le produzioni di energia elettrica non rinnovabile sono state pari a 1.089 GWh (vs 840 GWh nel 2022). Dal punto di vista dello scenario gli impatti negativi delle riduzioni delle quotazioni dei principali prodotti petroliferi e del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolato all'interno del Regime di Essenzialità) sono stati solo in parte compensati dall'andamento del cambio che è stato caratterizzato dall'indebolimento del dollaro nei confronti dell'euro. Nello specifico nel primo trimestre del 2023 il prezzo medio del diesel è stato pari a 835 \$/ton (vs 906 \$/ton nel 2022), il prezzo medio della benzina è stato pari a 840 \$/ton (vs 934 \$/ton nel 2022), il prezzo unico nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato 157 €/MWh (vs 249 €/MWh nel 2022) ed il cambio €/\$ è stato pari a 1,07 (vs cambio €/\$ di 1,12 nel 2022).
L'EBITDA reported di Gruppo è stato pari a 246,4 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 156,3 M€ del primo trimestre del 2022. La variazione positiva è da ricondursi prevalentemente alle migliori condizioni di scenario caratterizzato da un forte incremento dei crack del diesel e della benzina, da una riduzione del prezzo del Brent (in parte compensato dal persistere delle elevate premialità richieste per l'approvvigionamento di grezzi leggeri ed a basso tenore di zolfo) e da una riduzione dei costi energetici per effetto della riduzione del prezzo unico nazionale. Anche la performance è risultata superiore sia sul fronte produttivo che su quello commerciale e anche nel primo trimestre del 2023 ha continuato a beneficiare di un contesto favorevole alla valorizzazione delle produzioni di raffineria su tutti i canali di vendita. Per quanto concerne le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura) queste hanno subito una riduzione di 31,8 milioni di Euro rispetto ad un apprezzamento di 87,8 M€ realizzato nel medesimo periodo del 2022. Nel primo trimestre del 2023 non si registrano poste non ricorrenti rispetto ad un valore negativo per 1,1 milioni di Euro nel 2022. Si segnala infine che l'EBITDA reported del 2023 riflette l'effetto del Decreto Sostegni Ter e della Legge di Bilancio 2023, rispettivamente a riduzione dei costi energetici per 24,8 milioni di Euro e ad una limitazione delle tariffe di vendita dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (eolico) per 3,3 milioni di Euro.
Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 139,1 milioni di Euro, rispetto ad un valore di 76,6 milioni di Euro conseguiti nei primi tre mesi dell'esercizio 2022. In aggiunta a quanto evidenziato a livello di EBITDA tale scostamento è da ricondursi prevalentemente alle maggiori imposte correnti, dovute all'incremento dell'imponibile dell'esercizio.
L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 285,3 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 62,0 milioni di Euro conseguiti nel primo trimestre del 2022. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include il sopracitato effetto negativo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti. Il risultato in incremento rispetto al primo trimestre del 2022 è da ricondursi al maggiore contributo generato dal segmento "Industrial & Marketing" in parte compensato da una lieve riduzione del contributo del segmento "Renewables"; entrambi gli scostamenti saranno meglio descritti nella sezione "Analisi dei Segmenti".
Il Risultato Netto comparable di Gruppo è stato pari a 162,0 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 13,3 milioni di Euro conseguiti nel primo trimestre del 2022, per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto Reported, al netto dell'effetto negativo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo
Gli investimenti nel 2023 sono stati pari a 41,1 milioni di Euro superiori rispetto ai livelli del primo trimestre del 2022 (pari a 24,1 milioni di Euro); tale incremento è riconducibile al segmento Industrial & Marketing ed è dovuto alle maggiori attività di Turn Around ed alla sostituzione di alcuni catalizzatori.
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | Var % |
|---|---|---|---|
| EBITDA reported | 246,4 | 156,3 | 58% |
| Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari |
31,8 | (87,8) | -136% |
| Derivati su cambi | 7,2 | (7,7) | -193% |
| Poste non ricorrenti | 0,0 | 1,1 | n.s |
| EBITDA comparable | 285,3 | 62,0 | 360% |
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | Var % |
|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO reported | 139,1 | 76,6 | 82% |
| Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari al netto delle imposte |
22,9 | (63,3) | -136% |
| Poste non ricorrenti al netto delle imposte | - | - | n.s |
| RISULTATO NETTO Comparable | 162,0 | 13,3 | n.s |
La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2023, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 354,9 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 268,6 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2022.
Nel primo trimestre del 2023 il flusso di cassa è stato complessivamente pari a 88 milioni di Euro. Tale flusso è da ricondursi in primo luogo alla gestione operativa, che grazie agli elevati margini, ha generato 251 milioni di Euro. La variazione del capitale circolante ha assorbito 114 milioni di Euro, ed è prevalentemente riconducibile a una riduzione dei debiti commerciali. Gli investimenti hanno assorbito 41 milioni di Euro, mentre il pagamento degli interessi e oneri finanziari ha assorbito 8 milioni di Euro.
In ultimo si segnala che le disponibilità liquide ed equivalenti al 31 marzo 2023 ammontano a 756 milioni di Euro e che tale importo verrà in parte utilizzato per il pagamento del dividendo relativo all'esercizio 2022, delle imposte ordinarie e della quota restante della cosiddetta "tassazione sugli extraprofitti".
Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.
| Milioni di Euro | 31-Mar-23 | 31-Dec-22 |
|---|---|---|
| Finanziamenti bancari a medio e lungo termine | (373,3) | (401,4) |
| Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine | - | - |
| Altre passività finanziarie a medio e lungo termine | (4,1) | (4,4) |
| Altre attività finanziarie a medio e lungo termine | 4,1 | 4,1 |
| Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine | (373,3) | (401,7) |
| Finanziamenti bancari correnti | (118,1) | (118,6) |
| Quota a breve dei finanziamenti bancari a MLT | - | - |
| Debiti verso banche per c/c passivi | (12,4) | (12,1) |
| Altre passività finanziarie a breve termine | (17,4) | (22,3) |
| Fair value derivati e differenziali netti realizzati | 43,5 | 6,6 |
| Altre attività finanziarie | 76,7 | 109,6 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 756,0 | 707,1 |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 728,3 | 670,3 |
| Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 | 354,9 | 268,6 |
| Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 | (39,2) | (41,1) |
| Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 | 315,7 | 227,5 |
Di seguito, una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) per quanto riguarda il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.
| Q1/23 | Q1/22 | |
|---|---|---|
| Prezzi e differenziali Grezzo (\$/bbl) | ||
| Brent Dated | 81,3 | 102,5 |
| Diff. Bashra Medium (CIF Med) vs. Brent Dtd | -7,1 | -3,2 |
| Diff. Azeri Light (CIF Med) vs. Brent Dtd | +6,2 | +4,1 |
| Crack spreads prodotti (\$/bbl) | ||
| Crack spread ULSD | 30,6 | 19,0 |
| Crack spread Benzina | 19,2 | 9,4 |
| Margine di riferimento (\$/bbl) | ||
| Reference margin (NEW Benchmark) | 10,1 | -0,5 |
Fonte "Platts" e Official Selling Prices per prezzi e crack spreads.
Nei primi tre mesi del 2023, il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 81,3 \$/bbl rispetto a una quotazione media di 102,5 \$/bbl nello stesso periodo del 2022, in calo se confrontata con i valori registrati in media nell'ultimo trimestre del 2022 (88,9 \$/bbl).
Le previsioni di crescita della domanda petrolifera globale, principalmente legata alla ripartenza della Cina dopo il periodo di restrizioni contro la pandemia, sono state compensate nella prima parte del trimestre dai timori di un rallentamento della crescita economica globale, per l'inasprimento delle politiche restrittive delle banche centrali occidentali a contrasto dell'inflazione. Nel mese di marzo le preoccupazioni macroeconomiche si sono intensificate a seguito del crollo di alcune banche statunitensi legate al comparto tech, e della crisi di Credit Suisse: il timore di ripercussioni sull'intero settore bancario e di un impatto recessivo sull'economia, ha pesato ulteriormente sulle quotazioni del Brent che nella terza settimana di marzo ha toccato i 71 \$/bbl. A fine trimestre, l'intervento delle autorità bancarie mirato a evitare una crisi del sistema creditizio, insieme a dati macroeconomici che hanno evidenziato un rallentamento dell'inflazione sia in alcuni paesi europei che in USA, hanno riportato fiducia sui mercati. Il Brent si è quindi rapidamente riportato intorno agli 80\$/bbl.
Infine, va evidenziato come il mercato non abbia sofferto una minore offerta di grezzi. In particolare, i volumi complessivi di esportazioni dalla Russia non si sono ridotti rispetto al periodo precedente il conflitto: il grezzo russo, soggetto all'embargo dei paesi occidentali, ha trovato nuove destinazioni, reindirizzandosi dal mercato europeo a quello asiatico (in particolare Cina, India e Turchia).
La media del primo trimestre 2023 si confronta con un Brent Dtd che nello stesso periodo dell'anno precedente vedeva una tendenza al rialzo spinta da una domanda petrolifera in ripresa a livelli pre-Covid e, da fine febbraio, dallo shock alle importazioni dalla Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina.
Diversamente dal passato, si è scelto di considerare come riferimento per i grezzi ad alto tenore di zolfo non più il grezzo russo "Urals" (in quanto soggetto ad embargo), ma un grezzo iracheno, il Basrah Medium, regolarmente commercializzato sia in Europa che nei paesi asiatici.
Nel primo trimestre 2023 il Basrah Medium CIF Med ha registrato uno sconto medio rispetto al Brent Dated pari a -7,1\$/bbl (vs. sconto medio di -3,2 \$/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), in ulteriore ampliamento rispetto a una media di -6,6 \$/bbl nell'ultimo trimestre del 2022. Tale andamento, con uno sconto in progressivo ampliamento a partire dallo scoppio del conflitto russo ucraino, riflette la minore domanda da parte degli acquirenti asiatici (Cina e India in particolare) che, non aderendo all'embargo alla Russia, hanno preferito ricorrere ai grezzi russi, il cui sconto rispetto al Brent si è fortemente ampliato per effetto delle sanzioni occidentali.
Dall'altra parte nel corso del 2022 si è registrato un significativo apprezzamento dei grezzi sweet (vd. Azeri), supportati dagli alti margini di benzina e gasolio e preferiti ai crudi ad alto contenuto di zolfo, in un contesto di elevati costi energetici, in virtù dei processi di desolforazione meno onerosi da essi richiesti. Il premio medio del grezzo sweet Azeri nei primi tre mesi dell'anno si è attestato a +6,2\$/bbl (+4,1\$/bbl in Q1/22), in aumento rispetto alla media di +4,5\$/bbl registrata nell'ultimo trimestre del 2022, supportato dall'elevato crack della benzina.
Il crack della benzina nei primi tre mesi del 2023 ha registrato una media pari a +19,2 \$/bbl (+9,4 \$/bbl nel primo trimestre del 2022), in aumento rispetto all'ultimo trimestre del 2022 (+13,4\$/bbl). Dopo l'andamento altalenante registrato nella seconda metà del 2022 e la marcata flessione stagionale registrata a dicembre, il crack della benzina si è riportato a livelli molto sostenuti, supportato dalla tenuta dei consumi in Europa e oltreoceano, pur in un contesto economico frenato dall'inflazione, e da una stagione di manutenzioni più intensa rispetto agli anni precedenti, sia in Europa che in USA. In Europa, le fermate per gli scioperi in alcune raffinerie francesi hanno ulteriormente ridotto la produzione. La media del crack della benzina ha così segnato un aumento del 44% rispetto ai valori medi del quarto trimestre 2022 (+13,4\$/bbl).
Il crack del diesel (ULSD) nei primi tre mesi del 2023 ha registrato una media di +30,6 \$/bbl (+19,0 \$/bbl nello stesso periodo del 2022), in calo rispetto all'ultimo trimestre del 2022 (+45,1\$/bbl), ma sempre nettamente più alta rispetto alle medie storiche, per gli effetti delle sanzioni europee sulle importazioni di gasolio russo. Dopo i valori ancora molto elevati di gennaio (40,4\$/bbl), il crack è calato tra febbraio e marzo intorno a 25\$/bbl. Tra le cause principali si riportano gli elevati stoccaggi realizzati in vista dell'embargo della Russia, e l'aumento delle importazioni dall'Asia (Turchia, India e Cina). In generale, con riferimento ai principali prodotti raffinati, e in particolare con riferimento ai distillati medi, analogamente a quanto descritto per il Brent, va notato come nonostante le sanzioni imposte dai paesi occidentali, la Russia abbia aumentato i volumi destinati ai paesi non aderenti all'embargo, i quali, destinando il prodotto russo, più conveniente, al consumo interno, hanno aumentato le esportazioni delle raffinerie locali. Dal lato della domanda sulla riduzione dei margini ha inciso un minore ricorso al gasolio in sostituzione al gas a fronte di un prezzo del gas che ha continuato a scendere nel corso del 2023, e di temperature invernali più miti rispetto alla media stagionale.
Il crack del jet fuel, nei primi tre mesi del 2023, ha registrato una media di +29,3 \$/bbl, (vs. una media di +15,3 \$/bbl nei primi tre mesi del 2022), in riduzione anche in questo caso rispetto all'ultimo trimestre del 2022 (36,6\$/bbl), per effetto - analogamente a quanto descritto per il diesel - degli elevati volumi importati da raffinerie extracomunitarie.
Il crack del VLSFO nei primi tre mesi del 2023 ha registrato una media di -0,2 \$/bbl (rispetto a una media di 3,8 \$/bbl nel primo trimestre del 2022), in incremento rispetto ad una media di -3,7\$/bbl nel Q4 2022. Tra le motivazioni di questa ripresa, si registrano minori importazioni dal Medio Oriente rispetto ai mesi precedenti, a seguito di alcune difficoltà operative registrate nella nuova raffineria di Al-Zour in Kuwait. Inoltre, a fronte della forte marginalità della benzina, nel corso del trimestre molte raffinerie hanno preferito destinare il residuo Light Sweet al ciclo dei distillati leggeri, piuttosto che utilizzarlo nelle formulazioni VLSFO.
Il crack dell'olio combustibile HSFO, pur nel contesto depresso per i grezzi ATZ, ha registrato una media di -25,3\$/bbl nel primo trimestre del 2023 (vs. una media di -21\$/bbl nel primo trimestre del 2022) in rialzo del 32% rispetto alla media dell'ultimo trimestre del 2022 (-31,9\$/bbl). Tale tendenza, secondo le indicazioni di alcuni analisti, è da ricondursi al crescente numero di navi dotate di scrubber che consente l'utilizzo di HSFO, a scapito del più costoso VLSFO, nei traffici navali "East of Suez".
In Italia, secondo i dati rilevati da Unione Energie per la Mobilità (UNEM), nei primi tre mesi del 2023 i consumi di prodotti petroliferi mostrano un incremento del +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma ancora inferiori (-1,4%) rispetto ai primi tre mesi del 2019. La domanda di benzina continua a crescere (+10,2% vs '22 e +9,4% vs '19) mentre si è ridotta nel primo trimestre quella di gasolio (-0,6% vs '22 e -1,0% vs '19).
In Spagna, i dati compilati da CORES disponibili fino al mese di febbraio, mostrano che nei primi due mesi del 2023 il consumo di carburanti autostradali in Spagna è in generale diminuito del -4,5% verso lo stesso periodo del 2022, con una crescita della domanda di benzina (+1,3%) e una riduzione di quella di gasolio auto (-5,9%). Durante il solo mese di febbraio, analogamente, il consumo dei carburanti autostradali è diminuito del -4,3% rispetto a febbraio 2022. In particolare, la domanda di benzina è cresciuta (+1,7%) mentre si è ridotto il consumo di gasolio (-5,7%).
Nei primi tre mesi del 2023 il PUN, in linea con il trend registrato dal gas naturale, ha registrato una quotazione media di 157 €/MWh (249 €/MWh in Q1 2022), in netto calo rispetto alla media di 244 €/MWh registrata nell'ultimo trimestre del 2022.
La flessione delle quotazioni del gas naturale va ricondotta alle elevate importazioni di gas naturale liquefatto (LNG) in sostituzione dei ridotti flussi via pipeline dalla Russia, e ai minori consumi rispetto alle medie storiche stagionali, a fronte dell'inverno particolarmente mite.
Le quotazioni EUA dei permessi europei per le emissioni di anidride carbonica hanno registrato nei primi tre mesi del 2023 una media pari a 87 €/ton, rispetto a una media di ca. 84 €/ton nel primo trimestre del 2022, e in aumento rispetto alla media di ca. 77€/ton registrata negli ultimi tre mesi del 2022.
Per quanto concerne l'analisi della redditività del segmento Industrial & Marketing, Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione "EMC Reference Margin" benchmark, rispetto al quale la raffineria di Saras consegue tipicamente un margine superiore grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, oltre che alle proprie performance industriali e commerciali.
Nel Q1 2023 l'EMC Reference Margin, alla luce del contesto di mercato descritto nel paragrafo precedente, si è attestato a una media di 10,1 \$/bbl (vs una media negativa di -0,5 \$/bbl in Q1/22). Il margine Saras è stato pari a 16,2 \$/bbl (8,4 \$/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un premio di +6,1 \$/bbl (+8,9 \$/bbl nel Q1 del 2022).
Il premio realizzato nel primo trimestre si colloca sulla parte alta della forchetta di guidance 2023 (che prevede un premio atteso annuo di 5÷6 \$/bbl); si ricorda che in contesti caratterizzati da elevata marginalità le azioni del management sono volte al conseguimento del margine offerto dal mercato e alla massimizzazione della lavorazione talvolta anche a discapito di "ottimizzazioni di secondo livello" che possono incidere sul premio relativo rispetto al benchmark di riferimento.
Il sito produttivo di Sarroch, posto sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è costituito da una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo per capacità produttiva e per complessità degli impianti, perfettamente integrato con un impianto IGCC (gasificazione a ciclo combinato). Il sito è collocato in una posizione strategica al centro del Mediterraneo e ha una capacità di lavorazione di 15 milioni di tonnellate/anno, corrispondenti a circa il 17% della capacità totale di distillazione in Italia e una capacità di generazione elettrica installata di 575 MW. Si ricorda che, per quanto concerne le attività di generazione di energia elettrica, in seguito alla delibera 740/2022 del 29 dicembre 2022 l'ARERA ha accolto la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi per la centrale Sarlux, iscritta da TERNA nell'elenco degli impianti essenziali per il sistema elettrico per il 2023.
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | Var % |
|---|---|---|---|
| EBITDA reported | 240,4 | 140,9 | 71% |
| EBITDA comparable | 279,3 | 46,6 | 499% |
| di cui: relativo al canale Marketing | 14,5 | 5,7 | 153% |
| EBIT reported | 196,1 | 97,4 | 101% |
| EBIT comparable | 235,0 | 3,1 | n.s. |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 39,8 | 19,0 | 110% |
| Q1/23 | Q1/22 | Var % | ||
|---|---|---|---|---|
| LAVORAZIONE GREZZI | migliaia di tons | 3.415 | 2.804 | 22% |
| milioni di barili | 24,9 | 20,5 | 22% | |
| migliaia barili/giorno | 277 | 227 | 22% | |
| CARICHE COMPLEMENTARI | migliaia di tons | 79 | 323 | -76% |
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | GWh | 1.089 | 840 | 30% |
| VENDITE TOTALI | migliaia di tons | 765 | 835 | -8% |
| di cui: in Italia | migliaia di tons | 504 | 558 | -10% |
| di cui: in Spagna | migliaia di tons | 261 | 278 | -6% |
| TASSO DI CAMBIO | EUR/USD | 1,07 | 1,12 | -4% |
| NUOVO MARGINE BENCHMARK | \$/bl | 10,1 | (0,5) | n.s. |
| MARGINE SARAS IND & MKTG | \$/bl | 16,2 | 8,4 | 93% |
La lavorazione di grezzo nel 2023 è stata pari a 3,41 milioni di tonnellate (24,9 milioni di barili, corrispondenti a 277 mila barili/giorno) superiore del 22% rispetto al primo trimestre del 2022. Le maggiori lavorazioni sono da ricondursi prevalentemente alle migliori performance produttive e ad un piano manutentivo meno oneroso nonché ai minori impatti delle chiusure del porto per eventi atmosferici che avevano penalizzato le lavorazioni del primo trimetre del 2022.
La produzione di energia elettrica è stata pari a 1.089 GWh in incremento del 30% rispetto al primo trimestre del 2022, prevalentemente in ragione dei differenti assetti produttivi richiesti dal Regime dell'Essenzialità tra i due periodi.
L'EBITDA comparable nel 2023 è stato pari a 279,3 milioni di Euro, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a + 16,2 \$/bbl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,8 \$/bbl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Tale risultato si confronta con un EBITDA comparable pari a 46,6 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +8,4 \$/bbl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,5 \$/bbl) nel medesimo trimestre dell'esercizio precedente.
Per quanto concerne le condizioni del mercato, gli impatti sulla generazione del margine sono stati positivi per ca. 119 milioni di Euro, tale positività è principalmente da ascriversi al rafforzamento dei crack dei principali prodotti petroliferi (diesel e benzina) e al rafforzamento del dollaro ed alla riduzione del prezzo del brent. A parziale compensazione di tali fenomeni si rilevano il perdurare delle elevate premialità sul fronte dell'approvvigionamento dei grezzi in special modo per le qualità leggere.
Dal punto di vista delle prestazioni operative nel primo trimestre del 2023 queste, se confrontate con il medesimo periodo del 2022 sono risultate superiori per ca. 82 milioni di Euro. Tale variazione è inclusiva del contributo per la remunerazione del capitale impiegato dagli impianti assoggettati al regime dell'essenzialità, che nel primo trimestre del 2023 è stato pari a 27 milioni di Euro (superiore di 11 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, prevalentemente per effetto dell'incremento del tasso di remunerazione del capitale riconosciuto dalle autorità). In particolare:
I costi variabili di natura industriale, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, nel primo trimestre del 2023 sono stati inferiori per 18 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2022. L'energia elettrica ha contribuito con una riduzione di costo di 22 milioni di Euro prevalentemente per l'effetto della riduzione del prezzo unitario dell'energia. Le emissioni di anidride carbonica hanno contribuito con una riduzione di 3 milioni di Euro per effetto delle maggiori allocazioni gratuite ricevute. La quota di costo incrementale restante è riconducibile ai maggiori consumi di catalizzatori ed ai maggiori costi di controstallie.
In relazione all'andamento dei costi fissi nel primo trimestre del 2023, questi registrano una riduzione di ca. 5 M€ rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale scostamento è da ricondursi prevalentemente ai minori costi manutentivi. All'interno dei costi consuntivati, circa 20 milioni di Euro è l'ammontare oggetto dei rimborsi relativi al Regime dell'Essenzialità nel 2023, in incremento rispetto ai 17 milioni di Euro previsti nell'esercizio precedente per effetto dei fenomeni inflattivi e delle maggiori attività manutentive previste.
Analizzando il contributo del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable esso è risultato pari a 14,5 milioni di Euro, rispetto ai 5,7 milioni di Euro registrati nel 2022. Tale scostamento è dovuto all'incremento dei premi realizzati sia in Italia che in Spagna che più che compensano le riduzioni dei volumi di vendita. Si ricorda che tale contributo va considerato congiuntamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.
Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel primo trimestre del 2023 ha una densità media di 32,1°API, più pesante rispetto a quella del mix portato in lavorazione nel 2022. Analizzando in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota un incremento dell'incidenza percentuale dei grezzi pesanti sia a basso che alto contenuto di zolfo ("heavy sour/sweet"), una riduzione dei grezzi medi ad alto tenore di zolfo ("medium sour") e un incremento dei grezzi leggeri a basso e bassissimo tenore di zolfo ("light sweet" e "light extra sweet"). Tali andamenti sono da ricondursi alle mutate condizioni di mercato con elevate marginalità dei principali prodotti petroliferi ed alle maggiori produzioni di energia elettrica dovute al diverso assetto produttivo richiesto.
| Q1/23 | Q1/22 | Anno 2022 | |
|---|---|---|---|
| Light extra sweet | 42% | 41% | 43% |
| Light sweet | 13% | 10% | 10% |
| Medium sweet/extra sweet | 0% | 0% | 1% |
| Medium sour | 2% | 23% | 10% |
| Heavy sour/sweet | 43% | 26% | 36% |
| Densità media del grezzo °API |
32,1 | 33,3 | 32,8 |
Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nel primo trimestre del 2023 coerentemente con gli assetti produttivi caratterizzati dalle fermate di alcuni impianti e con la necessità di preparare il successivo cluster di fermate previsto nel secondo trimestre le rese percentuali in benzine e distillati medi si sono ridotte in favore di maggiori produzioni di semilavorati, fuel oil e nafta.
| Q1/23 | Q1/22 | Anno 2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| GPL | migliaia di tons | 75 | 79 | 269 |
| resa (%) | 2,1% | 2,5% | 1,9% | |
| NAPHTHA | migliaia di tons | 198 | 51 | 525 |
| resa (%) | 5,7% | 1,6% | 3,7% | |
| BENZINE | migliaia di tons | 700 | 851 | 3.207 |
| resa (%) | 20,0% | 27,2% | 22,6% | |
| DISTILLATI MEDI | migliaia di tons | 1.582 | 1.561 | 7.344 |
| resa (%) | 45,3% | 49,9% | 51,7% | |
| OLIO COMBUSTIBILE 0,5% ZOLFO | migliaia di tons | 209 | 62 | 716 |
| resa (%) | 6,0% | 2,0% | 5,0% | |
| ALTRO | migliaia di tons | 536 | 307 | 1.343 |
| resa (%) | 15,3% | 9,8% | 9,5% |
Nota: Il complemento a 100% della produzione è costituito dai "Consumi e Perdite" delle attività di raffinazione
Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. La società opera differenti impianti con una capacità eolica complessiva installata di 171 MW. Per quanto riguarda le attività di sviluppo si segnala che nel primo trimestre del 2023 sono proseguite le attività di appalto per la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico di ca. 80 MW sito nel comune di Macchiareddu; nel secondo trimestre del 2023 si prevede di ultimare le assegnazioni dei contratti e di avviare le attività di costruzione che termineranno nel secondo trimestre 2024 con l'entrata in funzione prevista per giugno 2024.
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | Var% |
|---|---|---|---|
| EBITDA Reported | 6,0 | 15,4 | -61% |
| EBITDA comparable | 6,0 | 15,4 | -61% |
| EBIT Reported | 3,9 | 13,3 | -71% |
| EBIT comparable | 3,9 | 13,3 | -71% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 1,3 | 5,1 | -74% |
| Q1/23 | Q1/22 | Var % | ||
|---|---|---|---|---|
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | MWh | 81.305 | 94.733 | -14% |
| TARIFFA ELETTRICA | Eurocent/KWh | 9,7 | 17,4 | -44% |
| TARIFFA INCENTIVO | Eurocent/KWh | 0,0 | 4,3 | n.a |
Nel primo trimestre del 2023 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari a 6,0 milioni di Euro, inferiore rispetto a quello realizzato nei primi tre mesi del 2022 pari a 15,4 milioni di Euro. LA riduzione di EBITDA tra i due periodi è per 8,0 milioni di Euro riconducibile alla riduzione della tariffa elettrica e della tariffa incentivo e per 1,0 M€ dovuta alla minore produzione elettrica.
In merito agli impatti relativi all'applicazione dei limiti di prezzo si ricorda che il Decreto Sostegni Ter istituisce un limite di prezzo di vendita a 61 €/MWh che nel primo trimestre del 2023 risulta applicabile sul 53% della produzione complessiva, mentre la Legge di Bilancio 2023 istituisce un secondo limite di prezzo a 180 €/MWH sulla restante parte della produzione. Considerando l'andamento del prezzo di vendita, solo il limite imposto dal decreto Sostegni Ter ha avuto un impatto economico ed ha ridotto il risultato del trimestre di circa 3,3 milioni di Euro.
| Milioni di Euro | Q1/23 | Q1/22 | |
|---|---|---|---|
| INDUSTRIAL & MARKETING | 39,8 | 19,0 | |
| RENEWABLES | 1,3 | 5,1 | |
| Totale | 41,1 | 24,1 |
Gli investimenti effettuati dal Gruppo Saras nel primo trimestre del 2023 sono stati pari a 41,1 milioni di Euro, superiori rispetto ai 24,1 milioni di Euro del 2022.
Per il segmento Industrial & Marketing gli investimenti nel primo trimestre del 2023 sono stati pari a 39,8 milioni di Euro, superiori rispetto ai 19,0 milioni di Euro del primo trimestre del 2022, prevalentemente per i maggiori interventi manutentivi di turn around e la sostituzione dei catalizzatori dei mild hydrocracking, sostituzioni con ciclo pluriennale e non presenti nel 2022
Per il segmento Renewables gli investimenti nel primo trimestre 2023 sono stati pari a 1,3 milioni di Euro. Tali investimenti hanno riguardato l'avvio delle attività di sviluppo del nuovo parco fotovoltaico
Nell'aggiornamento di metà aprile del WEO (World Economic Outlook), il Fondo Monetario Internazionale ha mantenuto previsioni caute sulla crescita del PIL globale, con stime sostanzialmente invariate rispetto all'outlook di gennaio: la crescita registrata nel 2022, pari al 3,4%, si limiterà al 2,8% quest'anno e al 3% nel 2024 (inferiore dello 0,1% in entrambi i periodi rispetto alle stime di gennaio). La ripartenza della Cina, elemento trainante della crescita di quest'anno, è stata confermata al 5,2%. La crescita per Europa e USA è invece attesa rispettivamente allo 0,8% e 1,6%. Eurozona e USA dovranno infatti scontare gli effetti delle politiche restrittive delle Banche centrali a contrasto dell'inflazione elevata, e solo in parziale rientro quest'anno, oltre a dover gestire i rischi legati a tassi di interesse in rapido aumento nel sistema bancario.
L'International Energy Agency (IEA) nell'Oil Market Report rilasciato a metà aprile 2023 conferma le ultime stime che vedono la domanda petrolifera globale aumentare quest'anno di 2 mb/g, passando a una media di 101,9 mb/g un dato che supera la domanda annua media pre-Covid del 2019 (100,4 mb/g), e superando potenzialmente i 103 mb/g nella seconda metà dell'anno. Tale aspettativa riflette una forte disparità geografica: i paesi non OCSE, sostenuti da una Cina in ripresa, rappresenteranno la maggior parte della crescita, e più che compenseranno la riduzione della domanda nei paesi OCSE. Questi ultimi, alla fine di marzo hanno registrato per il secondo trimestre consecutivo una domanda inferiore rispetto allo stesso periodo del 2022. Le cause principali sono da ricondursi al rallentamento dell'industria e ai minori consumi di combustibile legati da un lato a un inverno più mite del previsto, dall'altro al maggiore ricorso al gas, il cui prezzo si è progressivamente ridotto negli ultimi mesi. Questi fenomeni impattano principalmente sulla domanda di distillati medi, maggiormente legati all'andamento dell'industria, mentre la domanda del settore privato, e in particolare di benzina, continua a mostrare resilienza. Nella seconda parte dell'anno, tuttavia, è attesa una forte spinta alla domanda anche per i distillati medi grazie alla ripresa del jet/cherosene, con il ritorno del traffico aereo asiatico, che darà un indiretto impulso alla marginalità del pool dei distillati medi.
Dal punto di vista dell'offerta, l'inatteso annuncio del 2 aprile da parte dei principali paesi membri dell'Opec+ su un ulteriore taglio della produzione - per 1 mb/g circa a partire da maggio e per tutto il resto del 2023 - ha condizionato le attese dei principali analisti di settore, che già indicavano un mercato petrolifero in potenziale disavanzo a partire dalla seconda metà dell'anno. Gli ultimi tagli annunciati dall'Opec+ si inseriscono infatti in un mercato dei grezzi già teso e caratterizzato da una politica poco espansiva da parte dei paesi membri dell'organizzazione, a cui si sono aggiunti i tagli alla produzione annunciati a febbraio dalla Russia per ca. 500 kb/g da maggio e per tutto il 2023. In questo contesto, l'offerta globale di grezzo è conseguentemente guidata dai paesi non-OPEC+ (Stati Uniti e Brasile in primis). Le ultime stime della IEA successive all'annuncio dei tagli dell'OPEC+ prevedono che l'offerta petrolifera si attesterà a una media di 101,1 mb/g nel 2023, evidenziando uno squilibrio tra domanda e offerta, particolarmente evidente nella seconda metà dell'anno.
Guardando all'andamento del mercato nel mese di aprile, questo ha visto le quotazioni del Brent dtd salire rapidamente oltre gli 88 \$/bbl a valle dell'annuncio del taglio alla produzione dei paesi dell'Opec+, per ritornare a livelli inferiori intorno agli 82 \$/bbl alla fine del mese, in attesa degli annunci della Banche centrali sui tassi di interesse. Per quanto riguarda i margini dei prodotti raffinati, benzina e diesel hanno registrato una media rispettivamente di ca. 19 e 15 \$/bbl: in particolare i margini del diesel, pur mantenendosi superiori alle medie storiche, hanno registrato un trend calante, riflettendo l'aumento delle scorte precedentemente descritto, causato da un parziale rallentamento della domanda industriale dei paesi OECD, e da volumi di importazioni elevati da Asia e Medio Oriente. I prezzi di energia elettrica e CO2 nel corso di aprile hanno registrato una media rispettivamente di ca. 136€/MWh, inferiore rispetto a quella del primo trimestre (157€/MWh), e di 91€/ton, leggermente superiore alla media del primo trimestre (87 €/ton).
Lo scenario appena descritto, ancora volatile, insieme alle ipotesi di scenario prevalenti tra gli analisti di settore1 e all'andamento delle curve forward delle commodities petrolifere, del gas e dell'energia elettrica, portano a considerare per il 2023 uno scenario sempre positivo, ma più conservativo rispetto a quanto ipotizzato a inizio marzo, in particolare con riferimento ai margini del diesel, alla luce del recente indebolimento della domanda. Tuttavia, il consenso di mercato continua a prevedere un recupero della domanda di distillati medi nella seconda metà dell'anno trainato dalla ripresa cinese e da un aumento della domanda di jet fuel. I margini della benzina sono previsti mantenersi a livelli elevati in particolare nel secondo e terzo trimestre, grazie alla forte domanda stagionale, in particolare nell'area americana. Alla luce di tali previsioni, l'EMC Reference Margin nel 2023 è atteso ancora superiore alle medie storiche, sebbene inferiore ai livelli 2022.
Da un punto di vista operativo, si conferma il piano manutentivo previsto. Nel primo trimestre sono state realizzate manutenzioni sul reforming catalitico, su un hydrocracker (MHC2) e su alcune unità di distillazione (T2 e V2). Nel secondo trimestre come da programma sono confermate le attività di turnaround pluriennale dell'impianto di gassificazione a ciclo combinato IGGC;
1 Mercato Petrolifero: stime Platts, WMC, FGE e Nomisma (Apr'23); Mercato Elettrico & Gas: stime di Ref4E, Nomisma ed Elemens (Apr'23); Nota: per Q2_23 curve Forward @07/04 per Brent e Cracks; indicazione Supply Chain Management Saras per premi/sconti grezzI.
contestualmente saranno manutenuti il secondo hydrocracker (MHC1) e un'ulteriore unità topping (T1). Nella seconda metà dell'anno non sono previsti rilevanti interventi manutentivi, se non alcune attività minori ("slowdown" della gassificazione e la manutenzione di una delle unità di desolforazione). Nel complesso per quanto riguarda la lavorazione annuale di grezzo questa è confermata nell'ordine delle circa 12 ÷ 13 milioni di tonnellate (ovvero 88 ÷ 95 milioni di barili), a cui si aggiungerà circa 1 milioni di tonnellate di carica impianti complementare al grezzo (corrispondenti a circa 7 milioni di barili). La produzione di energia elettrica è confermata - coerentemente con gli interventi manutentivi previsti e in base ad una potenza essenziale richiesta ipotizzata leggermente inferiore (-5%) rispetto ai livelli del 2022.
Per quanto riguarda il segmento Renewables, la capacità installata nel 2023 si conferma invariata a 171 MW. La valorizzazione della produzione 2023, la misura introdotta dal Decreto-Legge 27/2022 n. 4, cosiddetto "Sostegni TER", è stata estesa a tutto il primo semestre: pertanto, circa il 53% della produzione prevista nell'anno sarà valorizzato con una limitazione al prezzo massimo di circa 61 €/MWh. In aggiunta a tale misura la Legge di Bilancio 2023 in attuazione del regolamento Ue 2022/1854 ha stabilito che, per il primo semestre del 2023, la restante parte della produzione sarà soggetta a una limitazione di prezzo massimo di circa 180 €/MWh. Al momento, non sono previste estensioni di tali meccanismi per la seconda parte dell'anno.
Per quanto riguarda le attività di sviluppo delle rinnovabili, Sardeolica è attualmente impegnata nella costruzione dell'impianto fotovoltaico da 80MW Helianto, che procede come da programma, e la cui operatività è prevista entro la fine del primo semestre 2024. È inoltre in fase avanzata il processo autorizzativo per lo sviluppo di oltre 100MW di nuova capacità eolica greenfield in Sardegna.
Per quanto riguarda gli altri progetti avviati dal Gruppo nell'ambito della strategia di transizione energetica ("New Energies") Saras prosegue la collaborazione con Enel Green Power, finalizzata a fornire idrogeno verde alla raffineria di Saras attraverso l'utilizzo di un elettrolizzatore da circa 20MW alimentato da energia rinnovabile. Dopo il riconoscimento di SardHy Green Hydrogen tra le quattro aziende italiane ammesse al programma europeo IPCEI Hy2Use (l'iniziativa dell'Unione Europea che supporta i migliori progetti legati alla catena del valore dell'idrogeno), sono in corso le interlocuzioni con il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ed è stata presentata la domanda di agevolazione finanziaria, in base a quanto previsto dal decreto ministeriale di attivazione dell'intervento del fondo IPCEI per tali progetti di comune interesse europeo dell'idrogeno. Inoltre, sono state avviate le attività preliminari di negoziazione e definizione dei contratti per la fornitura dei materiali e per gli appalti dei lavori.
Relativamente al progetto di Carbon Capture and Storage, procede con Air Liquide la collaborazione finalizzata a definire gli aspetti relativi all'intera catena di sviluppo inclusi quelli relativi alla logistica e trasporto, unitamente a una stima dei costi e delle tempistiche. Sono inoltre in corso le attività avviate nel 2022 per accedere ai fondi europei Green New Deal e Horizon dedicati a progetti CCS e CCU (Carbon Capture and Utilisation).
Con riferimento agli investimenti del Gruppo nel 2023, si conferma per il segmento Industrial & Marketing un ammontare pari a circa 180-190 milioni di Euro, destinato all'efficientamento e mantenimento della competitività degli impianti anche alla luce dei ridotti investimenti del biennio passato, e pari a 60-70 milioni di Euro per il segmento Renewables. In particolare, nel segmento Industrial & Marketing gli investimenti saranno principalmente concentrati nel tornaround pluriennale dell'impianto IGCC, nonché in ambito HSE (Health, Safety & Environment) e nello sviluppo dei progetti ICT, Digital e Cybersecurity. Nel segmento Renewable gli investimenti saranno principalmente finalizzati alla realizzazione del parco fotovoltaico Helianto.
In merito all'andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo, nel proseguo dell'anno questa sarà influenzata dal pagamento di imposte (incluse quelle sugli "extra-profitti"), dei dividendi relativi al 2022 e degli investimenti; tuttavia, le previsioni di generazione di cassa caratteristica e dell'andamento del capitale circolante (in virtù delle assunzioni di scenario e di performance ipotizzate dalla Società), consentono di ipotizzare una Posizione Finanziaria Netta di Gruppo di fine anno ancora in attivo sebbene in riduzione rispetto ai livelli attuali.
In data 10 maggio 2023 il Consiglio di amministrazione di Saras ha approvato una revisione dei principali obiettivi e linee guida strategiche del Gruppo di medio e lungo termine, che vedono l'evoluzione del Gruppo da pure refiner a sustainable energy player. La strategia del Gruppo prevede un focus sull'accelerazione della transizione energetica per garantire una crescita sostenibile e remunerativa per tutti gli stakeholder.
In un decennio di profonda trasformazione la strategia di Saras mira a supportare e accelerare la convergenza tra il business energetico convenzionale e quello rinnovabile, favorendo e sviluppando l'integrazione delle nuove fonti di energia nell'ambito dell'attività di raffinazione. Capitalizzando sull'eccellenza nel core business, sulla solidità finanziaria e i notevoli progressi raggiunti nello sviluppo rinnovabile, la strategia di Saras pone i seguenti obiettivi:
Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.
La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.
L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro, che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.
I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi. Le spinte inflazionistiche, derivanti da un aumento delle materie prime e delle commodities, hanno determinato un incremento dei tassi di interesse sia a breve che a medio termine. La BCE ha più volte riviste al rialzo il tasso di rifinanziamento marginale e quello sui depositi con la conseguenza per Saras di un aumento degli oneri finanziari e del costo delle operazioni in derivati, pur in un contesto di importante generazione di cassa previsto per il 2023.
Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso. Si ricorda che il gruppo non è esposto direttamente e indirettamente a controparti russe.
Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa, sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne. È dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte ai relativi adempimenti contrattuali, tra i quali anche il rispetto dei covenants.
La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici).
A partire dal 2020, il diffondersi del Covid-19 ha significativamente impattato negativamente sul mercato petrolifero, intaccando il livello di indebitamento finanziario del Gruppo con una Posizione Finanziaria Netta che è risultata negativa fino al 31 dicembre del 2021, mentre nel corso del 2022 e nel primo trimestre 2023, il gruppo ha ritrovato la sua capacità di generazione di cassa, registrando una posizione finanziaria netta positiva.
Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati.
Infine, si evidenzia che il livello di indebitamento potrebbe inoltre subire modificazioni positive e negative causate dall'andamento del capitale circolante, fortemente influenzato dalla notevole volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere ed energetiche derivanti dalla crisi Ucraina che potrebbero anche intaccare la redditività della gestione caratteristica.
I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities petrolifere. Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle quote di emissioni di CO2.
In particolare, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha mutato radicalmente lo scenario energetico globale, innescando dalla fine di febbraio 2022 un immediato aumento dei prezzi delle commodities energetiche (petrolio e derivati, gas ed energia elettrica) e una forte volatilità, con impatti rilevanti sui risultati riportati dalle società del settore Oil & Gas e Refining. Tale fenomeno ha coinvolto più direttamente l'Europa, maggiormente dipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. In particolare, le sanzioni occidentali imposte sulle importazioni petrolifere dalla Russia hanno comportato un aumento dei prezzi e dei margini dei prodotti raffinati che nel 2022 si è tradotto in un significativo miglioramento dei risultati economico finanziari del Gruppo. Tale fenomeno, come descritto nel capitolo relativo al Mercato di riferimento, si è progressivamente ridotto nel 2023 nel caso dei distillati medi: i margini di raffinazione, pur mantenendosi a livelli superiori alle medie storiche, hanno registrato una riduzione, principalmente a causa di un parziale rallentamento dei consumi industriali e un contestuale aumento delle importazioni di prodotti raffinati, in particolare dall'Asia (India, Cina, Medio Oriente e Turchia).
A questo proposito si evidenzia come nel 2023, i risultati reddituali e i flussi finanziari attesi dal Gruppo siano esposti ai rischi di un rallentamento dell'economia globale o, nel caso più grave, di una possibile recessione, con la conseguente riduzione delle aspettative di crescita della domanda di idrocarburi. Le politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare gli elevati livelli di inflazione potrebbero infatti costituire un freno alla crescita economica, in particolare in Europa e USA, con conseguenze negative sulla domanda petrolifera.
Le tensioni geopolitiche a livello internazionale causate dall'invasione russa dell'Ucraina nonché dall'imposizione di sanzioni di vario ordine nei confronti della Russia aumentano inoltre i rischi sistemici, tra cui quello del prolungarsi della guerra, di un suo allargamento ad altri paesi, nonché gli impatti delle sanzioni economiche sull'economia mondiale, sulla catena delle forniture e sulla fiducia dei consumatori, delle imprese e degli investitori con conseguenti ritardi o arresti nelle decisioni di spesa e d'investimento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe innescare un rallentamento della crescita o, nel peggiore dei casi una recessione, globale. Tali condizioni potrebbero determinare una riduzione della domanda delle materie prime energetiche e una conseguente riduzione dei prezzi, con ricadute negative sui risultati economici, il flusso di cassa e la realizzazione dei piani industriali del Gruppo.
Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.
In particolare, come descritto nel capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione", le previsioni dei principali analisti di settore vedono nel 2023 il rischio di un mercato del grezzo in disavanzo a partire dalla seconda metà dell'anno che potrebbe comportare un aumento della difficoltà di approvvigionamento, difficoltà andrebbero a sommarsi alla limitazione di importazione di petrolio grezzo da paesi soggetti a restrizioni ed embarghi.
L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.
Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.
La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:
• normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;
• il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";
• disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE;
• normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, e al regime di reintegro dei costi.
• Misure adottate per il contenimento dei costi dell'energia elettrica, come per es. "Sostegni TER" e "legge di Bilancio 2023" che impattano da un lato gli oneri di sistema e le componenti variabili energetiche per le imprese "energivore" (Sarlux) e dall'altro sui prezzi di vendita dell'energia elettrica da fonti rinnovabili (Sardeolica, Energia Verde e Energia Alternativa).
Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.
Le attività del Gruppo sono intrinsecamente esposte ai rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. Tali rischi ed opportunità, ricompresi nel modello di Corporate Risk Management, possono essere sia di tipo fisico che regolatorio, ovvero derivanti dalle politiche in corso di implementazione per accompagnare la transizione energetica e limitare il cambiamento climatico.
Per quanto riguarda il rischio fisico, il Gruppo potrebbe affrontare incidenti significativi agli asset derivanti da eventi meteorologici avversi (ad es piogge torrenziali, fulminazioni, innalzamento livello del mare, siccità). Le eventuali misure di mitigazione potrebbero essere le coperture assicurative, un sistema HSE adeguato.
Per quanto riguarda il rischio normativo, il Gruppo potrebbe affrontare un ulteriore inasprimento della legislazione europea e nazionale in materia di decarbonizzazione e transizione ecologica. Il gruppo monitora costantemente l'evoluzione della normativa e valuta di volta in volta i provvedimenti e le azioni mitigatrici.
Infine, il Gruppo gestisce il rischio reputazionale relativo alla valutazione della strategia di business sostenibile da parte dei propri Stakeholders attraverso attività di engagement con gli Stakeholder, analisi di materialità per l'identificazione dei temi ed impatti prioritari, monitoraggio delle performance attraverso indicatori ESG e, in ultimo, apposita rendicontazione trasparente e completa in ambito di Sostenibilità.
Saras ha messo a punto un percorso di decarbonizzazione e transizione energetica che coinvolge i seguenti ambiti: (i) lo sviluppo della capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico per raggiungere i 500 MW di potenza installata (ii) aumento della produzione di biofuel fino a 250 ktonn/anno(iii) sviluppo della produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili (iv) studio per la realizzazione di un impianto di Carbon Capture & Storage di CO2 al fine di ridurre del l'emissione in atmosfera di CO2 del gruppo.
Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.
Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare, alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.
Nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo sta continuando ad aumentare il livello di protezione da cyber attach attraverso un servizio (Uptime servizio di security monitoring) e un'attivazione di corsi di Awareness da erogare alla popolazione aziendale.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).
Saras è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Saras possa sostenere altre passività, anche significative a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale dei procedimenti in corso per i quali al momento è stata valutata non probabile la soccombenza, o non attendibile la stima della relativa passività; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi o l'emergere di nuove evidenze e informazioni che possano fornire elementi sufficienti per una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione, (iii) inaccuratezza delle stime degli accantonamenti dovuta al complesso processo di determinazione che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Violazioni del Codice Etico, di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anti-corruzione, da parte di Saras, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Saras e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civili che potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti. Per maggiori dettagli sui procedimenti in corso si rimanda al paragrafo 7.1 della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
Nel corso dei primi tre mesi del 2023 Saras SpA non ha acquistato né venduto alcuna azione propria.
Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico durante i primi tre mesi del 2023.
Nel corso dei primi tre mesi del 2023 non sono state poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
In data 28 aprile 2023 l'Assemblea ordinaria degli azionisti, tra le altre, ha approvato il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2022 di Saras S.p.A., esaminato il Bilancio Consolidato del Gruppo e la dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D.lgs. n. 254 del 30/12/2016 (Bilancio di Sostenibilità).
L'Assemblea ha inoltre deliberato la distribuzione di un dividendo per l'esercizio 2022 pari a 0,19 euro per azione e nominato il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2023 – 2025. Ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 31 dicembre 2024 – 31 dicembre 2032 alla società PwC e ha approvato la prima sezione ed espresso parere favorevole sulla seconda sezione della Relazione sulla remunerazione e modificato dell'art. 2 del Regolamento delle Assemblee degli Azionisti di Saras S.p.A.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti membri: Massimo Moratti, Angelo Moratti, Angelomario Moratti, Gabriele Moratti, Giovanni Emanuele Moratti, Franco Balsamo, Giovanni (detto Gianfilippo) Mancini (Consigliere Indipendente), Valentina Canalini (Consigliere Indipendente), Adriana Cerretelli (Consigliere Indipendente), Laura Fidanza (Consigliere Indipendente), Francesca Stefania Luchi (Consigliere Indipendente) e Silvia Pepino (Consigliere Indipendente).
Nella stessa data, in sede straordinaria, l'Assemblea ha deliberato in merito alla modifica e di integrazione dell'articolo 12 (intitolato "Convocazione") dello Statuto Sociale, riservandosi la possibilità, a salvaguardia e tutela dei diritti degli Azionisti, – in considerazione di fattori contingenti, da valutarsi di volta in volta – di tenere, ove gli sviluppi tecnologici lo consentiranno, le proprie future Assemblee anche unicamente con mezzi di telecomunicazione (c.d. "virtual-only meeting") senza indicazione del luogo di convocazione, se previsto nell'avviso di convocazione e con le modalità ivi indicate ai fini dell'intervento e della partecipazione, nel rispetto della normativa primaria e regolamentare pro tempore vigente, e, in ogni caso, continuando a garantire e tutelare la piena e attiva partecipazione degli Azionisti ai lavori assembleari in tempo reale, secondo quelle che saranno, di tempo in tempo, le best practice di mercato.
In data 3 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA ha confermato la nomina di Massimo Moratti quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato. Franco Balsamo è stato nominato Deputy CEO. Il Chief Financial Officer, Fabio Peretti, è stato nominato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili, ai sensi dell'art. 154-bis del Testo Unico della Finanza. Il Consiglio ha nominato il Lead Independent Director nella persona di Adriana Cerretelli e provveduto alla nomina e all'individuazione dei membri dei seguenti comitati: il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, composto da composto dalle consigliere indipendenti Adriana Cerretelli, Laura Fidanza e Francesca Luchi, al quale sono state conferite anche le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate, da svolgere ogniqualvolta dovesse rendersi necessario ai sensi della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate adottata dalla Società e della normativa applicabile in materia; il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, composto dalle consigliere indipendenti Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Valentina Canalini e Silvia Pepino, e dal consigliere non indipendente Giovanni Moratti; il Comitato di indirizzo e strategia, composto dagli amministratori Massimo Moratti, Angelo Moratti, Franco Balsamo, Angelomario Moratti, Gabriele Moratti, Giovanni Moratti e Giovanni (detto Gianfilippo) Mancini, con funzioni consultive e di supporto al Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee guida strategiche di business, anche di finanza, nonché degli indirizzi in materia di sostenibilità.
In data 20 aprile 2023 le Assemblee delle controllate Sarlux e Sartec hanno approvato la fusione per incorporazione di Sartec Srl in Sarlux Srl, nell'ambito di una più ampia riorganizzazione del Gruppo finalizzata alla semplificazione e razionalizzazione dell'attuale struttura societaria. L'atto di fusione è previsto per il 1° luglio 2023 con efficacia amministrativo-contabile a partire dal 1° gennaio 2023.
| Migliaia di Euro | 31/03/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | (1) | ||
| Attività correnti | 5.1 | 2.912.328 | 3.010.759 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 5.1.1 | 756.009 | 707.115 |
| Altre attività finanziarie | 5.1.2 | 175.970 | 187.555 |
| Crediti commerciali | 5.1.3 | 537.919 | 728.881 |
| Rimanenze | 5.1.4 | 1.334.578 | 1.287.312 |
| Attività per imposte correnti | 5.1.5 | 54.879 | 74.929 |
| Altre attività | 5.1.6 | 52.973 | 24.967 |
| Attività non correnti | 5.2 | 1.284.080 | 1.253.568 |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.2.1 | 1.141.332 | 1.147.135 |
| Attività immateriali | 5.2.2 | 43.672 | 40.802 |
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | 5.2.3 | 43.104 | 45.384 |
| Altre partecipazioni | 5.2.4 | 745 | 745 |
| Attività per imposte anticipate | 5.2.5 | 12.461 | 15.398 |
| Altre attività finanziarie | 5.2.6 | 4.112 | 4.104 |
| Altre attività | 5.2.7 | 38.654 | 0 |
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 5.2.8 | 333 | 333 |
| Totale attività | 4.196.741 | 4.264.660 | |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||
| Passività correnti | 5.3 | 2.006.081 | 2.327.702 |
| Passività finanziarie a breve termine | 5.3.1 | 203.724 | 224.376 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | 990.279 | 1.444.441 |
| Passività per imposte correnti | 5.3.3 | 512.075 | 356.952 |
| Altre passività | 5.3.4 | 300.003 | 301.933 |
| Passività non correnti | 5.4 | 836.315 | 724.584 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 5.4.1 | 416.664 | 446.909 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.4.2 | 378.833 | 267.800 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | 7.146 | 6.002 |
| Passività per imposte differite | 5.4.4 | 3.878 | 3.730 |
| Altre passività | 5.4.5 | 29.794 | 143 |
| Totale passività | 2.842.396 | 3.052.286 | |
| PATRIMONIO NETTO | 5.5 | ||
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | |
| Altre riserve | 1.149.696 | 729.902 | |
| Risultato netto | 139.093 | 416.916 | |
| Totale patrimonio netto di competenza della controllante | 1.354.345 | 1.212.374 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | - | - | |
| Totale patrimonio netto | 1.354.345 | 1.212.374 | |
| Totale passività e patrimonio netto | 4.196.741 | 4.264.660 | |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | (1) | 1 GENNAIO 31 MARZO 2023 |
1 GENNAIO 31 MARZO 2022 |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.1.1 | 3.452.198 | 2.941.992 |
| Altri proventi | 6.1.2 | 14.097 | 7.634 |
| Totale ricavi | 3.466.295 | 2.949.626 | |
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.2.1 | (2.916.653) | (2.319.291) |
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 6.2.2 | (262.232) | (436.026) |
| Costo del lavoro | 6.2.3 | (41.001) | (38.097) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.2.4 | (46.480) | (45.602) |
| Totale costi | (3.266.366) | (2.839.016) | |
| Risultato operativo | 199.929 | 110.610 | |
| Proventi finanziari | 6.3 | 87.447 | 42.196 |
| Oneri finanziari | 6.3 | (90.851) | (46.379) |
| Risultato prima delle imposte | 196.525 | 106.427 | |
| Imposte sul reddito | 6.4 | (57.432) | (29.832) |
| Risultato netto | 139.093 | 76.595 | |
| Risultato netto attribuibile a: | |||
| Soci della controllante | 139.093 | 76.595 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 | |
| Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) | 14,63 | 8,05 | |
| Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) | 14,63 | 8,05 |
| Migliaia di Euro | 1 GENNAIO 31 MARZO 2023 |
1 GENNAIO 31 MARZO 2022 |
|---|---|---|
| Risultato netto (A) | 139.093 | 76.595 |
| Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio |
||
| Effetto traduzione bilanci in valuta estera | (249) | 155 |
| Riserva Cash Flow Hedging | 3.127 | |
| Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio |
||
| Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. | 0 | 0 |
| Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) | 2.878 | 155 |
| Risultato netto complessivo consolidato (A + B) | 141.971 | 76.750 |
| Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a: | ||
| Soci della controllante | 141.971 | 76.750 |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Altre Riserve |
Utile (Perdita) esercizio |
Totale patrimonio netto di competenza della controllante |
Interessenze di pertinenza di terzi |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2020 | 54.630 | 10.926 | 994.482 | (275.516) | 784.522 | 0 | 784.522 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | (275.516) | 275.516 | 0 | 0 | |||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | (751) | (751) | (751) | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | 613 | 613 | 613 | ||||
| Risultato netto | 9.334 | 9.334 | 9.334 | ||||
| Risultato netto complessivo | (138) | 9.334 | 9.196 | 9.196 | |||
| Saldo al 31/12/2021 | 54.630 | 10.926 | 718.828 | 9.334 | 793.718 | 0 | 793.718 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 9.334 | (9.334) | 0 | 0 | |||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | 565 | 565 | 565 | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | 1.038 | 1.038 | 1.038 | ||||
| Riserva Cash Flow Hedging | 137 | 137 | 137 | ||||
| Risultato netto | 416.916 | 416.916 | 416.916 | ||||
| Risultato netto complessivo | 1.740 | 416.916 | 418.656 | 418.656 | |||
| Saldo al 31/12/2022 | 54.630 | 10.926 | 729.902 | 416.916 | 1.212.374 | 0 | 1.212.374 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 416.916 | (416.916) | 0 | 0 | |||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | (249) | (249) | (249) | ||||
| Riserva Cash Flow Hedging | 3.127 | 3.127 | 3.127 | ||||
| Risultato netto | 139.093 | 139.093 | 139.093 | ||||
| Risultato netto complessivo | 2.878 | 139.093 | 141.971 | 141.971 | |||
| Saldo al 31/03/2023 | 54.630 | 10.926 | 1.149.696 | 139.093 | 1.354.345 | 0 | 1.354.345 |
| Migliaia di Euro | (1) | 1/1/2023- 31/03/2023 |
1/1/2022- 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| A - Disponibilità liquide iniziali | 707.115 | 366.680 | |
| B - Flusso monetario da (per) attività operativa | |||
| Risultato netto | 5.5 | 139.093 | 416.916 |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 0 | 37.238 | |
| Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni | 6.2.4 | 46.480 | 204.715 |
| Variazione netta fondi per rischi | 5.4.2 | 111.033 | 108.082 |
| Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | 1.144 | (881) |
| Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate | 5.2.4 - 5.4.4 | 3.085 | 81.153 |
| Interessi netti | 7.840 | 29.832 | |
| Imposte sul reddito accantonate | 6.4 | 54.347 | 391.101 |
| Variazione FV derivati | 5.1.2 - 5.3.1 | (50.740) | (6.633) |
| Altre componenti non monetarie | 5.5 | 2.878 | 1.740 |
| Utile (perdita) dell'attività di periodo prima delle variazioni del capitale circolante | 315.160 | 1.263.264 | |
| (Incremento) / Decremento dei crediti commerciali | 5.1.3 | 190.962 | (182.370) |
| (Incremento) / Decremento delle rimanenze | 5.1.4 | (47.266) | (118.140) |
| Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | (454.162) | (136.123) |
| Variazione altre attività correnti | 5.1.5 - 5.1.6 | (7.956) | (12.623) |
| Variazione altre passività correnti | 5.3.3 - 5.3.4 | 98.846 | 208.329 |
| Interessi incassati | 311 | 1.286 | |
| Interessi pagati | (8.151) | (31.118) | |
| Imposte pagate | 5.3.2 | 0 | (114.804) |
| Variazione altre passività non correnti | 5.4.5 | (9.002) | (48) |
| Totale (B) | 78.741 | 877.652 | |
| C - Flusso monetario da (per) attività di investimento | |||
| (Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali | 5.2.1-5.2.2 | (41.267) | (113.583) |
| (Investimenti) in Diritto di utilizzo di attività in leasing | 0 | (10.963) | |
| (Incremento) / Decremento altre attività finanziarie e altre partecipazioni | 5.1.2 | 118.091 | 5.498 |
| Variazione delle attività non correnti destinate alla dismissione | 5.2.1-5.2.2 | 0 | (333) |
| Totale (C) | 76.824 | (119.381) | |
| D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento | |||
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine | 5.4.1 | (30.245) | 395.064 |
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine | 5.3.1 | (76.426) | (775.662) |
| Totale (D) | (106.671) | (380.598) | |
| E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) | 48.894 | 377.673 | |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 1 | (37.237) | |
| F - Disponibilità liquide finali | 756.009 | 707.115 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente
Massimo Moratti
6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
6.3 Proventi e oneri finanziari
La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 31 marzo 2023 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 10 maggio 2023.
Saras S.p.A. (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti S.A.P.A. (20,01%), Angel Capital Management S.p.A. (10,005%) e Stella Holding S.p.A. (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras S.p.A., in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 30 marzo 2022 (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto già pubblicato sul sito www.saras.it). La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.
Saras S.p.A. opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux S.r.l. che dai parchi eolici delle controllate Sardeolica S.r.l., Energia Verde S.r.l. ed Energia Alternativa S.r.l.
Il presente bilancio consolidato intermedio, relativo al periodo chiuso al 31 marzo 2023, è presentato in euro, essendo l'euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato
Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 31 marzo è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.
Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 31 marzo 2023, predisposto ai sensi dell'articolo 154-ter TUF e successive modifiche, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, che includono tutti i principi contabili internazionali (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). Il bilancio consolidato abbreviato per il periodo chiuso al 31 marzo 2023 è stato redatto in accordo con le disposizioni dello IAS 34 – Interim financial reporting.
I principi contabili adottati dal Gruppo Saras per la redazione del bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2023 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e al corrispondente periodo intermedio di riferimento, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements con i riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio. La modifica ha aggiunto un'eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente. L'esenzione richiede alle entità l'applicazione dei requisiti dello IAS 37 o dell'IFRIC 21, invece che del Conceptual Framework, per determinare qualora una obbligazione attuale esista alla data di acquisizione.
La modifica ha inoltre aggiunto un nuovo paragrafo all'IFRS 3 per chiarire che le attività potenziali non si qualificano come attività riconoscibili alla data di acquisizione. In accordo con le regole di transizione, il Gruppo applica la modifica in modo prospettico, i.e., ad aggregazioni aziendali che intercorrono successivamente all'inizio dell'esercizio in cui tale modifica viene per la prima volta applicata (data di prima applicazione). Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto non sono state riconosciute attività potenziali, passività e passività potenziali in scopo per tali modifiche.
Le modifiche proibiscono alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo derivante dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico. In accordo con le regole di transizione, il Gruppo applica la modifica in modo retrospettico solo per gli elementi di immobili, impianti e macchinari entrati in funzione successivamente od all'inizio dell'esercizio comparativo all'esercizio in cui tale modifica viene per la prima volta applicata (data di prima applicazione). Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto non sono state realizzate vendite relative a tali elementi di immobili, impianti e macchinari, prima che gli stessi entrassero in funzione prima o dopo l'inizio del precedente periodo comparativo.
Un contratto oneroso è un contratto nel quale i costi non discrezionali (ie, i costi che il Gruppo non può evitare in quanto è parte di un contratto) necessari ad adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefici economici che si suppone siano ottenibili dal contratto.
La modifica specifica che nel determinare se un contratto è oneroso o genera perdite, una entità deve considerare i costi direttamente riferiti al contratto per la fornitura di beni o servizi che includono sia i costi incrementali (ie, il costo del lavoro diretto ed i materiali) che i costi direttamente attribuibili alle attività contrattuali (ie ammortamento delle attrezzature utilizzate per l'adempimento del contratto così come i costi per la gestione e supervisione del contratto). Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzione cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante, nel caso in cui non fossero stati fatti aggiustamenti nelle procedure di consolidamento e per gli effetti dell'aggregazione aziendale in cui la controllante ha acquisito la controllata. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.
Tale modifica non ha avuto impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto lo stesso non è un first time adopter.
Tale modifica chiarisce quali fees un'entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria.
Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Non è stata proposta una simile modifica per quanto riguarda lo IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement.
In accordo con le regole di transizione, il Gruppo applica la modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o all'inizio dell'esercizio in cui tale modifica viene per la prima volta applicata (data di prima applicazione). Tale modifica non ha avuto impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto nel trimestre non sono intervenute modifiche nelle passività finanziarie del Gruppo
Lo IAS 8.30 richiede di dare informativa per quei principi che sono stati emessi, ma che non sono ancora in vigore; essa è richiesta ai fini di fornire informazioni note o ragionevolmente stimabili per permettere all'utilizzatore di valutare il possibile impatto dell'applicazione di tali questi principi sul bilancio di un'entità. Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
Le modifiche introducono una definizione di stime contabili, in sostituzione al concetto di cambiamento delle stime contabili. Secondo la nuova definizione le stime contabili sono importi monetari soggetti ad incertezza di misurazione. Le entità sviluppano stime contabili se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio siano misurate in modo tale da comportare incertezza di misurazione. Il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è la correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile sono cambiamenti nelle stime se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Un cambiamento in una stima contabile può influenzare solo l'utile o la perdita del periodo corrente, oppure sia del periodo corrente che di esercizi futuri, e l'effetto della variazione relativa all'esercizio corrente è rilevato come provento/onere nell'esercizio corrente, mentre l'effetto sui periodi futuri è rilevato come provento/onere in tali periodi futuri. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.
A febbraio 2021, lo IASB ha emesso gli emendamenti dello IAS 11 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
• solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e nel caso si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti nonché seguendo le discussioni dell'IFRS IC e dello IASB a riguardo.
Tali modifiche intendono aiutare il redattore del bilancio nel decidere quali accounting policies, presentare nel proprio bilancio. In particolare, all'entità viene richiesta di rendere l'informativa di accounting policy materiali, anziché delle significant accounting policies e vengono introdotti diversi paragrafi che chiariscono il processo di definizione delle policy materiali, che potrebbero essere tali per loro stessa natura, anche se i relativi ammontari possono essere immateriali. Una accounting policy è materiale se i fruitori di bilancio ne hanno necessità per comprendere altre informazioni incluse nel bilancio. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per dimostrare e spiegare l'applicazione del "four-step materiality process" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.
Emesso il 7 maggio 2022, in attesa di omologazione. Lo IAS 12 richiede l'iscrizione di imposte differite ogni qual volta si verifichino differenze temporanee, ossia le imposte dovute o recuperabili in futuro. In particolare, è stato stabilito che le società, in circostanze specifiche, possano essere esentate dal rilevare l'imposta differita quando rilevano attività o passività per la prima volta. Tale disposizione in precedenza ha fatto sorgere una certa incertezza sul fatto che l'esenzione si applicasse a transazioni come leasing e obblighi di smantellamento, operazioni per le quali le società riconoscono sia un'attività che una passività. Con l'emendamento allo IAS 12, l'IFRS chiarisce che l'esenzione non si applica e che le società sono tenute a rilevare l'imposta differita su tali operazioni. L'obiettivo delle modifiche è ridurre la diversità nella rendicontazione delle imposte differite sui contratti di locazione e degli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2023 ed è prevista l'early adoption.
Un'operazione di vendita e retrolocazione comporta il trasferimento di un bene da un'entità (il venditore-locatario) a un'altra entità (l'acquirente-locatore) e la retrolocazione dello stesso bene da parte del venditore-locatario. L'emendamento specifica come un locatario venditore misura la passività del leasing, che sorge in un'operazione di vendita e retrolocazione, per garantire che non riconosca alcun importo dell'utile o della perdita relativa al diritto d'uso trattenuto. L'emendamento non modifica la contabilizzazione dei leasing non correlati a operazioni di vendita e retrolocazione. La prima applicazione è prevista per il 1° gennaio 2024.
Il bilancio consolidato abbreviato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 marzo, e sono quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.
Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:
| Controllate con il metodo integrale | % di partecipazione |
|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | 100% |
| Sarlux Srl | 100% |
| Saras Ricerche e tecnologie Srl | 100% |
| Sarint SA e società controllate | 100% |
| Saras Energia SAU | 100% |
| Terminal Logistica de Cartegena SLU | 100% |
| Reasar SA | 100% |
| Sardeolica Srl | 100% |
| Energia Verde Srl | 100% |
| Energia Alternativa Srl | 100% |
| Saras Trading SA | 100% |
| Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative | |
| Sardhy Green Hydrogen Srl | 50,00% |
| Sarda Factoring | 4,01% |
Consorzio La Spezia Utilities 5%
Non vi sono variazioni rispetto al 31 dicembre 2022.
La predisposizione del bilancio abbreviato richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime. Le principali stime sono relative all'ammortamento delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle rimanenze, alle imposte differite, ai fondi rischi ed ai fondi svalutazione delle attività correnti, ai ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica in regime di essenzialità e del reintegro costi ammesso dall'Autorità, alla valutazione del valore recuperabile dei crediti e alla stima del fair value degli strumenti derivati.
L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo termine e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale dei prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per i processi valutativi tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari.
I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.
Le stime e le valutazioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna di esse sono iscritti nel conto economico. Una sintesi delle stime più significative è esposta nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2022, a cui si rimanda.
Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai seguenti segmenti di business:
Di seguito si espone la suddivisione per segmenti. Per maggiori dettagli quantitativi e per i commenti, sii rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:
| Conto Economico al 31 marzo 2023 | INDUSTRIAL & MARKETING | RENEWABLES | TOTALE |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 3.444.313 | 7.885 | 3.452.198 |
| Altri proventi | 13.300 | 797 | 14.097 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (44.306) | (2.174) | (46.480) |
| Risultato operativo | 196.066 | 3.863 | 199.929 |
| Proventi finanziari (a) | 103.486 | 512 | 103.998 |
| Oneri finanziari (a) | (107.148) | (254) | (107.402) |
| Imposte sul reddito | (56.202) | (1.230) | (57.432) |
| Risultato netto | 136.202 | 2.891 | 139.093 |
| Totale attività direttamente attribuibili saldo al 31 marzo 2023 (b) | 4.033.775 | 162.966 | 4.196.741 |
| Totale passività direttamente attribuibili saldo al 31 marzo 2023 (b) | 2.796.447 | 45.949 | 2.842.396 |
| Investimenti in attività materiali al 31 marzo 2023 | 39.398 | 1.341 | 40.739 |
| Investimenti in attività immateriali al 31 marzo 2023 | 373 | 0 | 373 |
| Conto Economico al 31 marzo 2022 | INDUSTRIAL & MARKETING | RENEWABLES | TOTALE |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 2.925.321 | 16.671 | 2.941.992 |
| Altri proventi | 6.693 | 941 | 7.634 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (43.476) | (2.126) | (45.602) |
| Risultato operativo | 97.305 | 13.305 | 110.610 |
| Proventi finanziari (a) | 44.815 | 0 | 44.815 |
| Oneri finanziari (a) | (48.788) | (210) | (48.998) |
| Imposte sul reddito | (26.412) | (3.420) | (29.832) |
| Risultato netto | 66.920 | 9.675 | 76.595 |
| Totale attività direttamente attribuibili saldo al 31 dicembre 2022 (b) | 4.096.161 | 168.499 | 4.264.660 |
| Totale passività direttamente attribuibili saldo al 31 dicembre 2022 (b) | 3.010.112 | 42.174 | 3.052.286 |
| Investimenti in attività materiali al 31 dicembre 2022 | 84.078 | 18.677 | 102.755 |
| Investimenti in attività immateriali al 31 dicembre 2022 | 2.686 | 234 | 2.920 |
(a) Determinato senza considerare le elisioni infrasettore.
(b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infrasettore.
Le disponibilità liquide sono così composte:
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Deposti bancari postali | 755.976 | 707.077 | 48.899 |
| Cassa | 33 | 38 | (5) |
| Totale | 756.009 | 707.115 | 48.894 |
I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras S.p.A. per 692.160 migliaia di euro, Saras Trading S.A. per 24.838 migliaia di euro e Saras Energia per 13.043 migliaia di euro. Tali depositi non sono soggetti a vincoli o restrizioni.
Si fa presente che la voce "Depositi bancari e postali" è comprensiva di una quota non immediatamente disponibile pari ad 1.504 migliaia di euro costituita dalla controllata Energia Alternativa S.r.l. a favore della banca finanziatrice a garanzia del debito derivante dal finanziamento per la costruzione del parco eolico.
Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa; la variazione delle disponibilità liquide ed equivalenti è riepilogata nel prospetto di rendiconto finanziario.
Le Altre attività finanziarie sono così composte:
| Altre attività finanziarie | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati correnti | 106.514 | 77.988 | 28.526 |
| Depositi a garanzia derivati | 69.456 | 108.034 | (38.578) |
| Altre attività | 0 | 1.533 | (1.533) |
| Totale | 175.970 | 187.555 | (11.585) |
La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di fine periodo che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.
Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.
La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura del periodo.
La variazione pari a 38.578 migliaia di euro è dovuta al decremento delle quotazioni petrolifere.
I crediti commerciali ammontano a 537.919 migliaia di euro, in decremento di 190.962 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. L'andamento dei crediti segue il decremento dei prezzi di mercato alla fine del periodo e l'andamento delle vendite. Si ricorda che tutti i clienti sono assoggettati ad una valutazione di credito (KYC), ed in particolare i clienti del canale extrarete sono tutti assicurati da primarie società assicurative. Per i commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti, che ammonta a 23.049 migliaia di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2022.
La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso del periodo sono riportate nella tabella seguente:
| Rimanenze | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime suss. e di consumo | 438.172 | 339.550 | 98.622 |
| Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati | 120.286 | 113.237 | 7.049 |
| Prodotti finiti e merci | 673.906 | 736.189 | (62.283) |
| Ricambi e materie prime sussidiarie | 102.214 | 98.336 | 3.878 |
| Totale | 1.334.578 | 1.287.312 | 47.266 |
L'incremento del valore delle rimanenze petrolifere è attribuibile essenzialmente all'incremento delle quantità in giacenza rispetto al 31 dicembre 2022.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per circa 6.935 milioni di euro.
Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.
Le attività per imposte correnti sono così composte:
| Attività per imposte correnti | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Credito per IVA | 6.163 | 2.121 | 4.042 |
| Crediti IRES | 15.365 | 1.355 | 14.010 |
| Crediti IRAP | 190 | 190 | 0 |
| Altri crediti tributari | 33.161 | 71.263 | (38.102) |
| Totale | 54.879 | 74.929 | (20.050) |
Gli Altri Crediti Tributari comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio; il decremento dell'esercizio si riferisce principalmente all'utilizzo in compensazione del credito d'imposta a favore delle imprese energivore (prevalentemente a favore della controllata Sarlux S.r.l., maturato nel corso dell'ultimo trimestre 2022) secondo quanto previsto dal cosiddetto "decreto sostegni TER".
Il saldo è così costituito:
| Altre attività | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 158 | 356 | (198) |
| Risconti attivi | 21.230 | 10.980 | 10.250 |
| Altri crediti a breve termine | 31.585 | 13.631 | 17.954 |
| Totale | 52.973 | 24.967 | 28.006 |
I risconti attivi si riferiscono principalmente al pagamento in via anticipata dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.
Gli Altri Crediti a breve termine al 31 marzo 2023 si riferiscono principalmente ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) vantati dalla controllata Sarlux S.r.l. ed esposti al netto del fondo svalutazione. La variazione in aumento è dovuta al pagamento di acconti su future forniture di prodotti petroliferi pagate nel periodo.
La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 193.229 | 0 | (2) | 0 | 0 | 193.227 | |
| Impianti e macchinari | 4.015.979 | 4.939 | 0 | 0 | 6.746 | 4.027.664 | |
| Attrezzature ind.li e comm.li | 40.388 | 0 | 0 | 0 | 0 | 40.388 | |
| Altri beni | 712.755 | 10 | (730) | 0 | 3.389 | 715.424 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 114.156 | 35.790 | (33) | 0 | (14.927) | 134.986 | |
| Totale | 5.076.507 | 40.739 | (765) | 0 | (4.792) | 5.111.689 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 | |
| Fondo Terreni e fabbricati | 110.688 | 885 | 0 | 0 | (1) | 111.572 | |
| Fondo Impianti e macchinari | 3.239.149 | 35.037 | 0 | 0 | (894) | 3.273.292 | |
| Fondo Attrezzature ind.li e comm.li | 35.541 | 388 | 0 | 0 | 0 | 35.929 | |
| Altri beni | 543.994 | 6.312 | (730) | 0 | (12) | 549.564 | |
| Totale | 3.929.372 | 42.622 | (730) | 0 | (907) | 3.970.357 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 |
| Terreni e fabbricati | 82.541 | 0 | (2) | (885) | 0 | 1 | 81.655 |
| Impianti e macchinari | 776.830 | 4.939 | 0 | (35.037) | 0 | 7.640 | 754.372 |
| Attrezzature ind.li e comm.li | 4.847 | 0 | 0 | (388) | 0 | 0 | 4.459 |
| Altri beni | 168.761 | 10 | 0 | (6.312) | 0 | 3.401 | 165.860 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 114.156 | 35.790 | (33) | 0 | 0 | (14.927) | 134.986 |
| Totale | 1.147.135 | 40.739 | (35) | (42.622) | 0 | (3.885) | 1.141.332 |
La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 28.421 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 1.844 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux S.r.l. e della controllata Deposito di Arcola S.r.l. per un valore di 51.390 migliaia di euro.
La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.
La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.
La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e dei grezzi delle società del gruppo (Sarlux S.r.l., Saras Energia S.A. e Deposito di Arcola S.r.l.).
La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.
Gli incrementi del periodo ammontano a 40.739 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione.
I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio 2022, sono evidenziati di seguito:
| per impianto I.G.C.C. | per altre immobilizzazioni | |
|---|---|---|
| (base annua) | ||
| Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) | fino al 2031 | 5.50% |
| Impianti Generici (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 8.38% |
| Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 11.73% |
| Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) | 8.38% | |
| Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | |
| Parco eolico (Impianti e Macchinari) | 10,00% | |
| Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) | 25,00% | |
| Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) | 20.00% | |
| Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) | 12.00% | |
| Mezzi di trasporto (Altri beni) | 25.00% |
La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono alcuni impianti della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile), rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari, è valida sino al 31 dicembre 2027.
La società, sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 36 e dalle raccomandazioni delle principali autorità di regolamentazione, ha monitorato in modo costante la presenza di indicatori di mercato che potessero far emergere eventuali rischi sulle principali grandezze di bilancio. La società ha aggiornato gli scenari più recenti del mercato petrolifero e dell'energia elettrica per l'esercizio 2023 utilizzati per l'impairment test al 31.12.2022, e ha verificato che in base all'aggiornamento di tali scenari non emergono "impairment indicator" al 31.03.2023.
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 63.522 | 0 | (2) | 0 | 4.089 | 67.609 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 24.542 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24.542 | |
| Goodwill e attività immater. a vita non definita | 20.937 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20.937 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 528.038 | 0 | (91) | 0 | (1) | 527.946 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.965 | 373 | 0 | 0 | 0 | 2.338 | |
| Totale | 639.004 | 373 | (93) | 0 | 4.088 | 643.372 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 57.536 | 1.327 | 0 | 0 | (216) | 58.647 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 13.740 | 0 | 0 | 0 | 214 | 13.954 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 526.926 | 251 | 0 | 0 | (78) | 527.099 | |
| Totale | 598.202 | 1.578 | 0 | 0 | (80) | 599.782 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 5.986 | 0 | (2) | (1.327) | 0 | 4.305 | 8.962 |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 10.802 | 0 | 0 | 0 | 0 | (214) | 10.588 |
| Goodwill e attività immater. a vita non definita | 20.937 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20.937 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 1.112 | 0 | (91) | (251) | 0 | 77 | 847 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.965 | 373 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2.338 |
| Totale | 40.802 | 373 | (93) | (1.578) | 0 | 4.168 | 43.672 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 1.578 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.
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|---|---|
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|
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Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione. Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Il saldo della voce si riferisce essenzialmente ai diritti di superficie acquisiti dalla controllata Sardeolica sui terreni su quali insiste il parco eolico di Ulassai, il cui ammortamento terminerà nel 2035.
La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica S.r.l. (20.937 migliaia di euro) pagato per l'acquisto della controllata Parco Eolico di Ulassai S.r.l. (successivamente fusa per incorporazione in Sardeolica): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica S.r.l. su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa.
Ammontano a 847 migliaia di euro pressoché invariate rispetto al 31 dicembre 2022.
La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.
Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:
La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati in locazione | 49.492 | 0 | 0 | 0 | (28) | 49.464 | |
| Impianti e macchinari in locazione | 11.887 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11.887 | |
| Altri beni in locazione | 21.475 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21.475 | |
| Totale | 82.854 | 0 | 0 | 0 | (28) | 82.826 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 | |
| Fondo Terreni e fabbricati in locazione | 20.120 | 1.479 | 0 | 0 | (29) | 21.570 | |
| Fondo Impianti e macchinari in locazione | 6.074 | 363 | 0 | 0 | 0 | 6.437 | |
| Altri beni | 11.276 | 438 | 0 | 0 | 1 | 11.715 | |
| Totale | 37.470 | 2.280 | 0 | 0 | (28) | 39.722 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 31/03/2023 |
| Terreni e fabbricati in locazione | 29.372 | 0 | 0 | (1.479) | 0 | 1 | 27.894 |
| Impianti e macchinari in locazione | 5.813 | 0 | 0 | (363) | 0 | 0 | 5.450 |
| Altri beni in locazione | 10.199 | 0 | 0 | (438) | 0 | (1) | 9.760 |
| Totale | 45.384 | 0 | 0 | (2.280) | 0 | 0 | 43.104 |
Il saldo al 31 marzo 2023, pari 43.104 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:
Il decremento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, pari a 2.280 migliaia di euro, si riferisce essenzialmente alla quota di ammortamento registrata nel periodo.
Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:
| Altre partecipazioni | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Consorzio La Spezia Utilities | 7 | 7 | 0 |
| Sarda Factoring | 495 | 495 | 0 |
| Sardhy Green Hydrogen | 243 | 243 | 0 |
| Totale | 745 | 745 | 0 |
Non vi sono variazioni rispetto all'esercizio precedente.
La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 31 marzo 2023 ammonta a 8.583 migliaia di euro (composto da imposte anticipate per 12.461 migliaia di euro iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 3.878 migliaia di euro).
Il saldo al 31 marzo 2023 è pari a 4.112 migliaia di euro (4.104 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato da crediti verso terzi a medio/lungo termine.
Così come descritto nel paragrafo 7.1 "analisi dei principali contenziosi in essere", Saras ha concluso in data 23 marzo 2023 l'accertamento con adesione con l'Agenzia delle Entrate di Cagliari per un ammontare di 38.654 migliaia di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Tale adesione, per la particolare natura del procedimento tributario, prevede il diritto alla restituzione di quanto versato in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale.
In attesa della conclusione del procedimento, il Gruppo ha contabilizzato nella voce "altre attività non correnti" il credito per l'intero importo e il debito nei confronti dell'agenzia suddividendolo tra quota a breve termine e quota a lungo termine, rispettivamente nei "debiti tributari" e nelle "altre passività non correnti".
Le passività finanziarie a breve sono così costituite:
| Passività finanziarie a breve termine | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari correnti | 118.117 | 118.569 | (452) |
| Banche c/c | 12.385 | 12.134 | 251 |
| Strumenti finanziari derivati | 55.774 | 71.355 | (15.581) |
| Altre passività finanziarie a breve | 17.448 | 22.318 | (4.870) |
| Totale | 203.724 | 224.376 | (20.652) |
La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo, che sono valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportati nella tabella al paragrafo 5.4.1 "Passività finanziarie a lungo termine".
Si sottolinea che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica al 31 marzo 2023 risultano rispettati.
La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate e delle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.
La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 marzo 2023. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2022 è sostanzialmente dovuto all'andamento dei prezzi dei grezzi e dei prodotti petroliferi.
La seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value al 31 marzo 2023, suddivise per tipologia di sottostante:
| Strumenti finanziari derivati | Attività 31/03/23 |
Passività 31/03/23 |
Attività 31/03/23 |
Passività 31/03/23 |
|---|---|---|---|---|
| Interest rate swaps | 7.452 | 2.083 | 7.274 | 586 |
| Fair value strumenti derivati su commodities | 73.060 | 42.190 | 70.714 | 58.498 |
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | 4.395 | 0 | 0 | 770 |
| Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 | 21.606 | 11.501 | 0 | 11.501 |
| Totale | 106.514 | 55.774 | 77.988 | 71.355 |
La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con operazioni di factoring prosoluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.
Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.
La composizione della voce in esame è la seguente:
| Debiti commerciali e altri debiti | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Clienti c/anticipi | 34.227 | 21.039 | 13.188 |
| Debiti vs fornitori correnti | 956.052 | 1.423.402 | (467.350) |
| Totale | 990.279 | 1.444.441 | (454.162) |
La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.
Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto al decremento dei prezzi di grezzi e prodotti petroliferi alla fine del periodo.
La composizione della voce è la seguente:
| Passività per imposte correnti | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per IVA | 40.509 | 20.743 | 19.766 |
| Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) | 308.930 | 239.802 | 69.128 |
| Debiti IRAP | 23.019 | 23.744 | (725) |
| Altri debiti tributari | 139.617 | 72.663 | 66.954 |
| Totale | 512.075 | 356.952 | 155.123 |
La voce "debiti Ires" comprende il debito per le imposte correnti e il debito relativo al cosiddetto "Contributo Straordinario sugli extraprofitti" delle società che operano nel settore energetico, come già descritto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda il Cosiddetto "Contributo straordinario sugli Extraprofitti" il Gruppo si riserva la facoltà di intraprendere eventuali azioni legali a propria tutela.
L'incremento del periodo si riferisce allo stanziamento delle imposte di competenza.
La voce "Altri debiti tributari" comprende i debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla controllante Saras S.p.A. (111.793 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia SAU (4.663 migliaia di euro) e la quota a breve del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta al paragrafo 5.2.7 pari a 8.997 migliaia di euro.
Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:
| Altre passività | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale | 16.694 | 20.724 | (4.030) |
| Debiti verso il personale | 49.537 | 49.307 | 230 |
| Debiti verso altri | 226.316 | 226.202 | 114 |
| Ratei passivi | 2.772 | 618 | 2.154 |
| Risconti passivi | 4.684 | 5.082 | (398) |
| Totale | 300.003 | 301.933 | (1.930) |
La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di marzo non ancora liquidate, la quota maturata delle mensilità aggiuntive, i premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali e un accantonamento relativo all'accordo di risoluzione consensuale a favore di alcuni top manager.
La voce "Debiti verso altri" comprende principalmente l'ammontare da restituire ad ARERA a saldo del regime di essenzialità per l'anno di competenza 2022 correlato alla dinamica dei prezzi di mercato dell'energia elettrica.
La voce è così composta:
| Passività finanziarie a lungo termine | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari non correnti | 373.307 | 401.415 | (28.108) |
| Altre passività finanziarie a lungo termine | 43.357 | 45.494 | (2.137) |
| Totale | 416.664 | 446.909 | (30.245) |
Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportati nella successiva tabella (valori espressi in milioni di euro):
| Valori espressi in milioni di Euro | Accensione / rinegoziazione del |
Importo Originario | Tasso base | Scadenza contrattuale |
Residuo al 31/12/2022 |
Residuo al 31/03/2023 |
Scadenze 1 anno |
oltre a 1 fino a 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saras SpA | ||||||||
| Finanziamento Sace | Dicembre 2020 | 350 | 0,95% | set-24 | 203,6 | 174,8 | 116,2 | 58,6 |
| Finanziamento Sace | Maggio 2022 | 312,5 | 1,70% | mar-28 | 312,2 | 312,2 | - | 312,2 |
| Energia Alternativa Srl | Gennaio 2017 | 16 2,5% + Euribor 6 mesi | giu-26 | 4,2 | 4,2 | 1,9 | 2,3 | |
| Totale debiti verso banche per finanziamenti | 520,0 | 491,1 | 118,1 | 373,1 |
Nel corso del mese di dicembre 2020 - SARAS ha firmato un contratto di finanziamento di euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.
Nel corso del mese di maggio 2022 Saras ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 312,5 milioni di euro, assistito per il 70% dell'importo da garanzia rilasciata da SACE grazie a quanto previsto dal «DL Sostegni bis», con lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del Gruppo.
L'erogazione è avvenuta in un'unica soluzione ed il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 36 mesi e un rimborso in 12 rate trimestrali costanti a partire dal 30 giugno 2025 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento.
La voce "Altre passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS16.
Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2022 | Accantonamento | Utilizzo | Altri movimenti | 31/03/2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| F.do smantellamento impianti | 29.715 | 0 | 0 | 29.715 | |
| F.do costi di bonifica | 11.290 | 0 | 0 | 11.290 | |
| F.do oneri per quote CO2 | 220.631 | 111.018 | 0 | 331.649 | |
| Altri fondi rischi e oneri | 6.164 | 536 | (521) | 6.179 | |
| Totale | 267.800 | 111.554 | (521) | 0 | 378.833 |
Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.
Il fondo costi di Bonifica si riferisce ad attività di bonifica dei suoli del sito industriale che la controllante Sarlux dovrà sostenere negli esercizi successivi.
Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 331.649 migliaia di euro, si origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006. Il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'accantonamento si riferisce alla parte di quote, necessarie all'assolvimento dell'obbligo per l'esercizio precedente e per quello in corso, non ancora acquistate al 31 marzo 2023 coerentemente con la politica contabile storicamente adottata dal gruppo.
La voce "Altri fondi rischi e oneri" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.
La movimentazione del fondo "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 7.146 | 6.002 | 1.144 |
| Totale | 7.146 | 6.002 | 1.144 |
Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del Codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali in linea con quanto previsto dallo IAS19. Gli impatti della rilevazione attuariale sono rilevati nel Conto Economico Complessivo a cui si rimanda.
Le passività per imposte differite ammontano a 3.878 migliaia di euro e sono relative alle controllate estere.
Le altre passività ammontano a 29.794 migliaia di euro e comprendono quasi interamente la quota a lungo termine del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta al paragrafo 5.2.7. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 7.1
La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:
| Patrimonio netto totale | 31/03/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | 0 |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | 0 |
| Altre riserve | 1.149.696 | 729.902 | 419.794 |
| Utili (perdite) netto esercizio | 139.093 | 416.916 | (277.823) |
| Totale | 1.354.345 | 1.212.374 | 141.971 |
Al 31 marzo 2023 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
La voce ammonta complessivamente a 1.149.696 migliaia di euro, con un incremento netto di 419.794 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:
Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.
L'utile del periodo ammonta a 139.093 migliaia di euro.
I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:
| Ricavi della gestione caratteristica | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 3.204.806 | 2.678.755 | 526.051 |
| Cessione energia elettrica | 246.505 | 261.964 | (15.459) |
| Altri compensi | 887 | 1.273 | (386) |
| Totale | 3.452.198 | 2.941.992 | 510.206 |
La variazione positiva della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, supportato anche da un incremento dei volumi delle vendite. Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.
I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono principalmente quelli relativi all'impianto di gassificazione (220.125 migliaia di euro), quelli relative alla cessione di energia in ambito di Reti interne di Utenza – RIU (18.494 migliaia di euro) e quelli relativi agli impianti eolici delle controllate Sardeolica, Energia Verde ed Energia Alternativa (7.885 migliaia di euro). Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto esposto in Relazione sulla Gestione.
Si ricorda che i ricavi per la cessione di energia elettrica relativamente alla controllata Sarlux sono stati iscritti secondo la disciplina dell'Essenzialità, che prevede l'ammissione alla reintegrazione dei costi avanzata da SARLUX S.r.l., per l'esercizio 2023, per la propria centrale elettrica a ciclo combinato IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle). Le condizioni economiche a cui sarà quindi assoggettata la centrale IGCC,per il periodo in questione, consistono di due termini principali. Il primo termine comprende la componente di reintegrazione dei costi fissi strettamente necessari alla produzione elettrica (escludendo quindi le produzioni di idrogeno e vapore); tali costi sono allineati ai piani di razionalizzazione e ottimizzazione previsti da SARLUX, fornendo un contributo positivo a ridurre i costi del sistema elettrico nazionale. Viene inoltre reintegrata la componente QAR (quote di ammortamento e di remunerazione del capitale investito, così come previsto dalla Deliberazione 111/06). Il secondo termine prevede, per la produzione elettrica essenziale, l'integrazione dei costi variabili rispetto a quanto incassato dalla vendita sul mercato al prezzo zonale di riferimento. Le voci principali dei costi variabili includono il combustibile dell'impianto IGCC, il costo dell'ossigeno necessario per la trasformazione del suddetto combustibile in gas di sintesi completamente pulito di ogni traccia di zolfo o altri inquinanti, e gli oneri associati alle quote di emissione CO2 secondo l'Emissions Trading System.
I ricavi della controllata Sardeolica considerano quanto stabilito dal Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto "Sostegni TER", e la legge di bilancio 2023, che istituiscono, tra l'altro, un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate tale per cui i produttori dovranno restituire la differenza tra i prezzi che si verificheranno sul mercato ed "un'equa remunerazione", riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020.
Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.
Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:
| Altri proventi | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo | 1.909 | 381 | 1.528 |
| Cessione materiali diversi | 106 | 51 | 55 |
| Contributi | 767 | 478 | 289 |
| Noleggio navi cisterne | 1.146 | 103 | 1.043 |
| Recupero per sinistri e risarcimenti | 5 | 7 | (2) |
| Altri ricavi | 10.164 | 6.614 | 3.550 |
| Totale | 14.097 | 7.634 | 6.463 |
Di seguito si analizzano i principali costi
| Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisto di materie prime | 2.398.271 | 1.712.916 | 685.355 |
| Acquisto semilavorati | 8.266 | 64.098 | (55.832) |
| Acquisto materie sussidiarie e di consumo | 37.010 | 19.326 | 17.684 |
| Incrementi imm.ni materiali | (9.596) | (1.466) | (8.130) |
| Acquisto prodotti finiti | 531.115 | 896.592 | (365.477) |
| Varizione rimanenze | (48.413) | (372.175) | 323.762 |
| Totale | 2.916.653 | 2.319.291 | 597.362 |
La voce è principalmente composta dai costi di acquisto di materie prime e prodotti finiti. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per 6.935 milioni di euro.
| Prestazione di servizi e costi diversi | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 197.548 | 237.214 | (39.666) |
| Capitalizzazioni | (11.125) | (10.144) | (981) |
| Derivati su grezzi prodotti petroliferi e CO2 | (49.974) | 140.297 | (190.271) |
| Costi per godimento beni terzi | 2.207 | 1.196 | 1.011 |
| Accantonamenti per rischi | 112.496 | 55.974 | 56.522 |
| Oneri diversi di gestione | 11.080 | 11.489 | (409) |
| Totale | 262.232 | 436.026 | (173.794) |
I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie. La diminuzione della voce è principalmente riconducibile al decremento dei prezzi delle utilities che si è manifestato nel corso del periodo. Tali costi sono esposti al netto del credito d'imposta riconosciuto alle imprese energivore del Gruppo sull'acquisto dell'energia elettrica per 24,8 milioni di euro; per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce "Capitalizzazioni" si riferisce principalmente ai costi di manutenzione di turn-around capitalizzati nel periodo.
La voce "Accantonamenti per rischi" include principalmente l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading). L'incremento rispetto al 31 marzo 2022 è essenzialmente dovuto all'aumento del prezzo e dal numero di quote Co2, per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 5.4.2. fondi per rischi e oneri.
La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte indirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.
Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:
| Costo del lavoro | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 28.928 | 27.259 | 1.669 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (919) | (1.047) | 128 |
| Oneri sociali | 8.315 | 7.512 | 803 |
| Trattamento di fine rapporto | 2.063 | 1.735 | 328 |
| Altri costi e incentivi di lungo termine | 2.095 | 2.123 | (28) |
| Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione | 519 | 515 | 4 |
| Totale | 41.001 | 38.097 | 2.904 |
Gli "Ammortamenti" si analizzano come segue:
| Ammortamenti e svalutazioni | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento Immobilizzazioni immateriali | 1.578 | 1.165 | 413 |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 42.622 | 41.962 | 660 |
| Totale | 44.200 | 43.127 | 1.073 |
| Ammortamenti in locazione | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione | 2.280 | 2.475 | (195) |
| Totale | 2.280 | 2.475 | (195) |
La voce "Ammortamento dei beni in locazione" accoglie l'ammortamento del periodo calcolato secondo quanto previsto dall' IFRS 16.
Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:
| Proventi finanziari | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi bancari | 311 | 1 | 310 |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | 4.395 | 3.508 | 887 |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | 1.250 | 932 | 318 |
| Utili su cambi | 81.491 | 37.755 | 43.736 |
| Totale | 87.447 | 42.196 | 45.251 |
| Oneri finanziari | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | (727) | 509 | (1.236) |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | (5.423) | (319) | (5.104) |
| Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari | (8.151) | (5.347) | (2.804) |
| Interessi su diritti uso in locazione | (150) | (171) | 21 |
| Perdite su cambi | (76.400) | (41.051) | (35.349) |
| Totale | (90.851) | (46.379) | (47.255) |
La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:
| Proventi e Oneri finanziari netti | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi netti | (7.990) | (5.517) | (2.473) |
| Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: | (505) | 4.630 | (5.135) |
| Realizzati | (4.173) | 613 | (4.786) |
| Fair Value della posizioni aperte | 3.668 | 4.017 | (349) |
| Differenze cambio nette | 5.091 | (3.296) | 8.387 |
| Totale | (3.404) | (4.183) | 779 |
L'incremento della voce interessi netti risente del forte rialzo dei tassi di interesse applicati alle attuali linee di credito. Si segnala che nella voce altri oneri finanziari sono inclusi gli interessi su factor.
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 marzo 2023 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
Le imposte sul reddito possono così essere riepilogate:
| Imposte sul reddito | 31/03/2023 | 31/03/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 55.189 | 21.057 | 34.132 |
| Imposte differite (anticipate) nette | 2.243 | 8.775 | (6.532) |
| Totale | 57.432 | 29.832 | 27.600 |
Le imposte correnti sono costituite dall'IRAP e dall'IRES calcolate sugli imponibili delle società consolidate e mostrano un incremento di 34.132 migliaia di euro per effetto dell'incremento dell'imponibile dell'esercizio.
Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.
Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcuni dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria ed amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare come generalmente remote o possibili; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.
La società Saras S.p.A. risultava sottoposta ad indagini nell'ambito del procedimento penale n. 9603/2021 R.G.N.R. mod. 21 D.D.A.T., pendente presso la Procura Distrettuale di Cagliari - Direzione Distrettuale Antimafia e Terrorismo. Nei confronti di Saras l'accusa – ex art. 25-octies D. lgs. 231/2001 – concerneva l'illecito amministrativo dipendente dal reato di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita" (ex art. 648 ter c.p.) contestato a taluni suoi manager. In data 28 marzo 2022 è stato notificato alla Società e ai dirigenti coinvolti nelle indagini relative all'acquisto di grezzo di origine curda, l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare davanti al GUP di Cagliari per il giorno 16 giugno 2022 Saras S.p.A. – sin da quando ha avuto conoscenza dell'esistenza del procedimento penale – ha emesso sette comunicati stampa, con cui ha reso nota al mercato la propria posizione, respingendo ogni accusa (cfr: comunicati stampa in data 8.10.2020, 9.10.2020, 24.1.2021, 26.2.2022, 28.3.2022, 28.11.2022, 27.01.2023 reperibili sul sito web della Società).
Il Giudice dell'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Cagliari in data 13 dicembre 2022, ha depositato la sentenza n. 1162/22, dichiarando il "non luogo a procedere" nei confronti di tutti i manager di Saras nonché nei confronti della stessa società "perché il fatto non sussiste".
La sentenza del giudice penale è stata appellata dalla Procura il 13 gennaio 2023, e la discussione davanti alla Corte di appello è stata fissata il 5 marzo 2024.
La sentenza non è stata appellata per quanto attiene all'assoluzione della Società dall'illecito previsto dalla 231/2001.
L'8 agosto 2022, facendo seguito alla suindicata richiesta di rinvio a giudizio, la Guardia di Finanza ha notificato a Saras S.p.A. un Processo Verbale di Constatazione con cui ha contestato l'indeducibilità del costo di acquisto e del costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2015, 2016 e 2017.
Inoltre, in tale contesto, il 9 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Sardegna ha emesso due inviti al contraddittorio (per Ires e Irap) contestando l'indeducibilità dei presunti costi da reato di competenza del 2016.
La contestazione fiscale si basa sulla c.d. indeducibilità dei costi da reato (art. 14, comma 4 bis l. 537/1993). La norma prevede la ripresa a tassazione del costo dei beni e servizi direttamente utilizzati per il compimento della fattispecie di reato oggetto di contestazione, con la previsione di un diritto al rimborso delle eventuali imposte versate in caso di pronuncia – nel procedimento penale - di una sentenza definitiva di assoluzione o di non luogo a procedere per cause diverse dalla prescrizione. Il suindicato diritto al rimborso spetta non solo in relazione ai versamenti provvisori, ma anche a quelli effettuati a seguito della adozione di uno degli strumenti deflattivi previsti dalla legislazione fiscale (acquiescenza, adesione, conciliazione etc.).
Nel corso del contraddittorio, la Società e l'Agenzia delle Entrate hanno convenuto ad un accertamento con adesione limitatamente al costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2016 e le parti hanno altresì convenuto che i medesimi criteri di adesione verranno applicati in caso di emissione di atti impositivi relativi al 2015.
La Società ha concluso in data 23 marzo 2023 l'accertamento con adesione che ammonta per il 2016 a ca. 38 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi), e secondo i medesimi criteri convenuti, l'eventuale accertamento con adesione ammonterà per il 2015 a ca. 40 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Tale adesione nei termini sopra indicati per la particolare natura del procedimento tributario in questione, prevede, in base alla disposizione rilevante, come interpretata in modo espresso dalla stessa Agenzia delle Entrate, il diritto alla restituzione di quanto versato in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale.
Per effetto dell'adesione, peraltro, la Società riduce in misura significativa la contestazione complessiva, evitando altresì il rischio di una riscossione provvisoria in pendenza di giudizio.
Inoltre, optando per una rateizzazione in 4 anni degli importi risultanti dall'adesione ed essendo una misura provvisoria, la Società può meglio pianificare l'uscita di cassa limitata (con rata trimestrale massima da 4,7 milioni circa, prudenzialmente comprensiva degli importi dovuti per il 2015 e il 2016, oltre interessi legali) in attesa della conclusione del procedimento e di ottenere il rimborso di quanto già versato.
Sulla base di un'attenta valutazione della sentenza resa nel procedimento penale, si considera probabile che quest'ultimo si concluda con il proscioglimento definitivo dei manager indagati.
Di conseguenza, si ritiene che la circostanza che il rischio fiscale fin qui descritto – in misura pari ad euro ca 75-80 milioni – possa tramutarsi in un esborso definitivo sia da considerarsi remoto, sulla base del parere di esperti indipendenti in materia fiscale tributaria e penale.
Per quanto riguarda la controllata Sarlux S.r.l. si segnala che sussistono contenziosi in essere con il GSE circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Arera- n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete. Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alla normativa in oggetto.
Si segnala che in data 11 novembre 2022 il Consiglio di Stato ha ritenuto improcedibile l'appello proposto dal GSE, confermando l'annullamento disposto dal Tar di Roma in merito al calcolo del CEC (applicazione del coefficiente K di cui alla Delibera AEEG n° 89 del 2010). La società ha provveduto a comunicare al GSE in data 13 marzo 2023 la sentenza del Consiglio di Stato e a quantificare l'importo relativo all'esecuzione della sentenza stessa. Si conferma che non emergeranno passività potenziali da riflettere in bilancio
Inoltre, sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 aveva poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso degli esercizi 2018 e 2020 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale. Gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nei rispettivi bilanci.
Per quanto riguarda inoltre la controllata Sarlux si segnala un procedimento penale a carico della società e di alcuni manager. Nel mese di aprile 2022, è stato avviato un provvedimento di indagine diretto alla Sarlux S.r.l. ed alcuni manager della società, da parte della Procura di Cagliari, nell'ambito di un'indagine per scarichi a blow down, con superamenti dei limiti dei gas inviati in torcia, come previsto dalla convenzione AIA, che avrebbero generato conseguenti fenomeni di fumate nere ed odorigeni, accertati in atti nel periodo compreso dal 2019 ad oggi. In particolare, l'indagine fa riferimento al reato contestato 452-bis c.p. (Inquinamento Ambientale). Le indagini sono ancora in fase preliminare
In data 25 luglio a seguito dell'incontro con la Società è stata formulata un'ulteriore richiesta dati da parte del Corpo Forestale, notificata a Sarlux in data 1° agosto. Tale richiesta è stata evasa da Sarlux con la nuova nota di risposta trasmessa al Corpo Forestale in data 6 settembre.
Nel mese di giugno 2022, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ("C.F.V.A.") ha notificato ad alcuni manager di Sarlux S.r.l il decreto di ispezione di luoghi e cose, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, per il reato di cui all'articolo 452 bis c.p. in ipotesi commesso in Sarroch fino al mese di dicembre 2019 a seguito di possibili emissioni e sversamenti di reflui. Al termine della perquisizione il C.F.V.A. ha disposto il sequestro penale di una zona di limitata estensione del parco serbatoi per la presenza di tracce di idrocarburi sul suolo e di una delle vasche di raccolta acque meteoriche per la presenza di prodotti oleosi. Le zone circostanti le aree sotto sequestro sono state interdette e l'accesso regolamentato al solo fine dei monitoraggi ambientali. Nel mese di marzo è stato notificato dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari un nuovo decreto di ispezione stante la necessità espressa dal collegio di CC.TT. di eseguire ulteriori approfondimenti. Le attività ispettive si sono svolte attraverso richiesta di acquisizione documentale e verifica in loco delle varie parti di impianto e si sono concluse a fine marzo 2023
La Capogruppo Saras S.p.A. e le controllate, Sarlux S.r.l. e Sardeolica S.r.l. sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.
Al 31 marzo 2023 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa. Il valore degli impegni al 31 marzo 2023 non si discosta da quello al 31 dicembre 2022.
Le operazioni compiute dal Gruppo Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi ed i rapporti di carattere finanziario. Nel corso del periodo non sono intervenute nuove tipologie di transazioni con parti correlate. L'incidenza di tali operazioni o posizioni sulle voci di stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario non è significativa ed è sostanzialmente in linea con i periodi precedenti.
Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la chiusura del periodo, si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla Gestione.
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